Speciale moda Donna

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LA PROVINCIA VENERDÌ 8 MARZO 2013

Moda donna

Cosa c'è di nuovo per la primavera-estate

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Largo al colore in un guardaroba che regala energia Con una tavolozza ricca di sorprese cromatiche gli stilisti invitano a guardare avanti con ottimismo Ecco l’analisi di Giusi Ferrè, firma di "Io Donna" GIUSY FERRÈ *

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a primavera che ci aspetta, almeno in guardaroba, sarà un periodo di grande energia. C’è infatti molto colore nelle collezioni, dai toni freddi a quelli intensi del sole, alle terre, per non dire delle fantasie, tutte improntate a un’idea di vitalità. La moda mette da parte la crisi? Almeno nella sua tavolozza, sicuramente sì. Si percepisce la voglia che succedano cose nuove e buone; in fondo tutto questo slancio è un po’ la caratteristica della nuova stagione. Come ormai succede da parecchie stagioni, a guardare con un solo colpo d’occhio le molte proposte degli stilisti, si ricava però l’impressione di tendenze multiformi, a volte anche in contraddizione tra loro. Pensiamo alle geometrie e alle stampe floreali, al bianco e nero optical e all’esplosione di gialli vibranti, intensissimi. Cosa si imporrà? Anche se si colgono alcune indicazioni molto nette, risulta sempre difficile prevedere su quali suggestioni si indirizzerà poi il gusto delle donne, al momento della scelta dei capi. Di sicuro assisteremo a un gran ritorno del bianco e nero, in stile geometrico, con accessori molto stilish perfettamente in linea con questo stile: nelle scarpe, ad esempio, rivedremo la punta triangolare, con tacco basso, di pochi centimetri, ma molto appuntito. Il bello del bianco e del nero sta nel fatto che permette di indossare toni molto decisi, senza mettere, in definitiva niente di colorato (sono non-colori!). Poi sta bene a tutte e risulta sempre elegante. Non trovo quasi difetti a questo look, dunque capisco perché gli stilisti amino riproporlo come una costante ciclica delle loro proposte. Come portare il bianco e nero?

Dammi tre parole

ENERGIA NEI COLORI, NEI DISEGNI, NEI NUOVI TESSUTI.

PUREZZA NELLE LINEE DEGLI OUTFIT E NELL'ETICA MAI DISGIUNTA DALLO STILE.

ASIA GIAPPONE E CINA DETTANO LA LINEA, TRA SUGGESTIONI ESTETICHE E MARKETING .

Basta dare il tocco della stagione. Una scarpa colorata, ad esempio. O una borsa turchese, tonalità molto trendy, oppure in versione cammello, sempre un ottimo investimento perché risulta fuori tempo. Attenzione, però: come diceva Dior, mai più di tre colori, anche se quest’anno la palette cromatica appare rigogliosissima. Sulle passerelle si è visto anche un altro ritorno, quello del grunge. Come spiegarlo? A mio giudizio, questo stile riprende un po’ la tendenza al pauperismo, in chiave anche ideologica, in cui si riflette una certa esigenza di povertà, disordine. Devo dire che io non ne sentivo il bisogno, in quanto già questi fattori sono tanto presenti nella vita quotidiana, ma capisco l’appeal che il grunge può avere su un pubblico giovane, principalmente. Ma è soprattutto lo stampato, la seta in primis, ad imporsi. Dolce&Gabbana vanno per la loro strada, proponendo nuove geometrie ispirate alle ceramiche della Sicilia. Poi abbiamo questi mix etnici, con motivi presi a piene mani dall’Africa tribale e dal Brasile, fino all’esplosione di imprinting orientali, di Cina e Giappone. Come portarli? Bisogna essere bravi a mixare. Occorre molta personalità. Negli anni ’80 fu Gianni Versace a sorprendere con stampe barocche, mescolate a motivi pop e contemporanei. Un limite delle "fantasie" è che risentono della stagione in cui vengono disegnate, così da apparire "datate" nell’anno successivo. Ma grazie al vintage, non esiste neppure quello che un tempo si chiamava "fuori moda". Tutto ridiventa contemporaneo. A Giornalista ed esperta di moda, firma di "Io Donna".

Elaborazione grafica di Antonella Corengia

Pensiero & shopping A

Signore, va in scena la legge del desiderio A Ma cosa avrà mai la moda? Anche se le stagioni (e non soltanto le mezze stagioni) non esistono più in guardaroba, il cambio di clima rilancia l’attenzione su quanto c’è di nuovo. Meccanismi psicologici a parte, è l’effetto di un algoritmo assai complesso, ma semplicissimo da spiegare: si tratta della legge del desiderio. Si guarda a qualcosa di cui non si ha (necessariamente) bisogno, ma di cui non si può fare a meno. In primavera andrà l’optical? Allora la maggior parte di noi metterà in conto di provare, quanto meno, un capo o un accessorio con questo stile. Magari poi non lo compreremo. Ma, all’improvviso, le collezioni stile Mary

Quant riveleranno un appeal sconosciuto la scorsa stagione. In breve, è proprio su questo atteggiamento dello spirito - in fondo la tensione verso un oggetto richiama la "inclinatio" verso la realtà spiegata da Tommaso d’Aquino nella Quaestio 15 della Summa Theologiae - che i marchi cercano di imporsi nella decisione finale, cioè al momento l’acquisto. Scoperte le carte, svelato il meccanismo? Non del tutto. Abiti e accessori restano, a ben guardare, realizzazioni in cui l’idea incontra la materia. Insomma, esiti di visioni estetiche più o meno coinvolgenti, in cui riluce sempre il pensiero. Di qui l’idea che presentare a grandi linee le proposte della primaveraestate, richiedesse anzitutto la capacità di cogliere i temi portanti, suggestive chiavi di lettura della realtà. VERA FISOGNI

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SEDURRE CON STILE

Moda donna

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Cosa c’è di nuovo per la primavera-estate

Ragazzina

Primaverile

Printed edition

Energetico

Fasciante

Sexy con classe

Gran soirée

Effetto cipria

Reggiseno push-up (12,90 euro) e slip brasiliano (5,9 euro) di Tezenis.

Pizzo per il super push-up (15,90 euro) e per lo slip (5,90 euro). Di Tezenis.

Stampa da cravatta per il reggiseno di Intimissimi (25,90 euro).

Colori vitaminici per il coordinato in elastam e pizzo, di H&M (14,95 euro e 6,95 euro).

Per donne morbide, il completo Orsay di Chantelle in microfibra (60 euro e 30 euro).

Non ha il ferretto il reggiseno in pizzo di Oviesse, con tanga coordinato (14,99 euro e 7,99 euro)

Pizzo drappeggiato con spalline rimovibili, a balconcino, perfetto per la sera, di Oviesse (12,99 euro), con brasiliana (5,99 euro).

Pizzo per il push-up "Giovanna" di Intimissimi (25,90 euro) con slip brasiliano coordinato (9 euro)

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Ripercorriamo con lui l’evoluzione dell’imprimé nelle ultime stagioni moda, un iter che attinge al serbatoio estetico e culturale della filiera. «Il grande ritorno del colore e della disegnatura sulle passerelle è coinciso con l’avvento delle prime macchine a getto d’inchiostro - spiega Shah - Una vera e propria rivoluzione tecnologica che ha permesso al distretto di uscire da una tradizione ormai appannata per offrire al Gotha del fashion nuove e accattivanti possibilità di sviluppo». Il digital print permette qualsiasi estensione stilistica, il designer non è più condizionato dalla messa a rapporto del disegno, in pratica adatta la fantasia al vestito. Questo salto ha consentito di uscire dalla standardizzazzione per limitare gli elevati costi di allestimento. E la massima personalizzazione anche nei piccoli lotti. All’innovativa tecnologia è da associare il florilegio di corolle iperrealiste, grafiche, astratte, micro e macro che si sono succedute nelle varie collezioni. Dopo essersi a lungo compiaciuti di ramages e boccioli rubati a dipinti, arazzi, libri di botanica,

DOLCE&GABBANA FOULARD USATO COME NASTRO PER RACCOGLIERE E ORNARE LE CHIOME

RALPH LAUREN MAXI-CARDIGAN IN TRICOT PER IL LOOK MESSICANO

CITAZIONI MEDITERRANEE IN CHIAVE POSTMODERNA

JEAN CHARLES DE CASTELBALJAC

ISSA

FENDI

ETRO

In un’ottica globale

Oggi è “corrente” globale in continua evoluzione, perché la moda non si può fermare. «È l’optical reiventato da Louis Vuitton la tendenza più forte della primavera-estate 2013 - dice Shah Mega quadri, molto grafici e puliti ispirati al repertorio dell’artista inglese Brigitte Riley e dell’inventrice della minigonna, Mary Quant». Un filone destinato a continuare, «arricchito da fondi mossi e strutturati: matelassé, flotté, finissaggi enfatizzati da effetti tridimensionali e bagliori metallici». Ritornando al prossimo look estivo, l’esperto indica con decisione le tinte che già stanno colorando le vetrine: il bianco e nero, il blu in tutte le sue varianti, dall’indigo al laguna, e il verde smeraldo, per donne che amano osare. Sul sito web

MISSONI

MARNI

La svolta tecnologica

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GENTUCCA BINI

«Nelle trame della seta memoria e identità»

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ono cresciuta tra i tessuti, nell’atelier di alta moda della mia nonna, in via Montenapoleone. Di certo la seta ha lasciato in me una sorta di imprinting. Riicordo che usava, ad esempio, quelle di Taroni. Possedevano, ne serbo una memoria ancora viva, una croccantezza e un profumo particolarissimi. È stato nella mia infanzia che la materia serica ha iniziato ad affascinarmi, per la sua matericità e per quanto è versatile. Tiene caldo d’inverno, fresco d’estate, scricchiola, ha consistenze diverse. Poi, quando ho iniziato a realizzare le mie creazioni, ho sempre optato per tessuti naturali, veri, con la memoria nella trama. Proprio come la seta. Quando Mantero mi ha chiamato per reinventare il foulard, devo dire che mi sono sentita morire, all’inizio.

Fiori, linee, decori in perfetta armonia

L’intervista a

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ur scegliendo un linguaggio fantastico e colorato, la mia donna non indulge al romanticismo. Tutto è ricercato, ma semplificato. Le stampe sono inedite e dipinte a mano, anche gli iconici Paisley. L'uso di tessuti compatti, la linearità delle forme e il senso della geometria sono stemperati dalle divagazioni oniriche dei motivi prevalentemente floreali che conferiscono leggerezza all'insieme. L'armonia sta nell'equilibrio trovato fra il decorativismo di ispirazione orientalista e un forte senso di essenzialità. Abiti come quadri, finestre su un mondo fiabesco: la morbidezza inscritta in un perimetro deciso che riporta a una nuova necessità di rigore e disciplina.

Perché si tratta di un’icona della moda, con caratteristiche specifiche: è quadrato, in twill di seta, bidimensionale. Il fascino del progetto, però, mi ha presto conquistata. Non aveva senso ideare l’ennesima fantasia, tra 10 mila volumi di motivi realizzati dall’Ottocento ad oggi. Di qui l’idea di fotografare, tagliare in liste sottili, e poi intrecciare le varie fantasie. Ne è emerso un risultato interessante, perché trasmette l’idea di un intreccio tra presente e passato, contemporaneità e memoria. In fondo, quest’esperienza creativa non ha fatto che rafforzare in me la consapevolezza della forza del foulard come supporto emozionale, non semplicemente un accessorio, per quanto versatile. Gentucca Bini

Un gioiello di donna a partire dagli occhi

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e penso alla prossima estate penso ai miei occhiali da sole Hedera, che ho realizzato applicando le più sofisticate lavorazioni artigianali del settore orafo... Hanno una linea sinuosa e raffinata e sono realizzati in materiali preziosi, con dettagli a effetto floreale che riscoprono il fascino esotico delle decorazioni in stile Art Nouveau alla quale mi sono ispirato per realizzare la mia collezione primavera/estate 2013... Nessuna donna potrà rinunciare a questa piccola opera d'arte. ROBERTO CAVALLI

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ERMANNO SCERVINO

SOFISTICATA

FASCINOSA

LA DONNA DI CAVALLI

LA LINEA DI SCERVINO

A Stilista e architetto

Autore con Andrea Balconi di "Modaterapia"

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n invito a «vivere in modo consapevola la moda, in un periodo non facile». Stefano Sacchi, coautore con Andrea Balconi di "Modaterapia" (Salani, 144 pag., 11 euro), spiega così il senso del libro, un manuale di piacevole lettura, con tanti consigli utili. MONDO FIABESCO LA MODA DI ETRO

Insoliti accostamenti per neo-bohemienne e tendenze della prossima estate saranno gli accostamenti insoliti di colori e materie. Ritorneranno le gonne lunghe a vita bassa da indossare con top di seta senza maniche. La mia donna boho-chic è attratta da un lusso sartoriale che appartiene al Mondo. Accosta colori e materie in maniera insolita, creando un incontro armonioso tra Mediterraneo ed Atlantico. Abbina ricami macramè, disegni floreali e arabesque, trame di reti nelle lavorazioni patchwork di abiti, top e giacche per trasparenze sensuali..

STEFANO SACCHI

«Vuoi essere elegante? Non omologarti mai»

VERONICA ETRO JEREMY SCOTTO

Etno-chic

garden reali o immaginari, ecco riesplodere l’ansia di cambiamento. «La prima a dettare la nuova semantica - continua l’esperto - è stata Miuccia Prada, lo scorso inverno, con le sue rivoluzionarie geometrie ispirate ai motivi cravatteria, subito copiati dalle grandi catene, e non solo». Con la stessa ossessione del flower power, spaziando fra arte e fotografia, il geometrico è tornato a tappezzare l’intero guardaroba: abiti, gonne, camicie, borse, fino alle zeppe dei sandali.

PUCCI

a «È un’iperbole decorativa quella che nelle ultime stagioni ha rivalutato ricercati tessuti, tipici della produzione comasca, nelle collezioni delle più prestigiose maison». A parlare è David Shah, cool hunter di fama internazionale, ospite dell’ultima edizione di ComOn.

LOUIS VUITTON

SERENA BRIVIO

PRADA

Quest’anno Como fa più tendenza che mai in passerella Meno fiori, più geometrie e mix di botanica e arazzi

MARY KATRANTZA

ANTONIO RIMONDI

Visto, si stampi Ma soltanto per emozionare

DOLCE & GABBANA

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Nel libro si legge che ciascuno può costruire sua moda su misura. Da cosa partire?

Dalla consapevolezza del proprio background: le passioni, i gusti, la visione del mondo forgiano un certo approccio anche all’abbigliamento. È giusto partire da lì. Chi ama il cinema può avere un film di riferimento, lo stesso dicasi per la musica o i viaggi. Mi piace l’idea che ciascuno propria creare il proprio personaggio, costruendo se stessi maniera coerente e non ridicola. La moda è anche cambiamento. Cosa tenere, cosa buttare?

Anzitutto, è opportuno imparare a non mischiare capi estivi e invernali, anche se non ci sono più le mezze stagioni. Poi, nel tempo, risulta vincente avere capi simili e basici. Penso a Giorgio Armani, sempre fedele al proprio aspetto, così come coerente nella sua moda. A fare la differenza sono gli accessori, perché davvero modificano il look. Nel libro vengono indicate 5 regole base. Vuole ricordarle?

Certo. L’accessorio 1) deve essere in sintonia con immagine, non coprirla; 2) va molto ben coordinato; 3) mixare tradizione e innovazione è un’ottima cosa; 4) indossare con molto orgoglio un dettaglio vintage; 5) ridurre al minimo l’esibizione del logo.

Tra le tendenze della primaveraestate, quali tendenze risultano più portabili?

L’estate è una stagione che va nella direzione degli stampati: tra gli stilisti tantissimi seguono l’onda di Prada; ma anche Marni e Jil Sander sono anni che rilanciano le geometrie di impronta nordica, vicine alle suggestioni dei designer. Anche la tendenza all’animalier è presente nelle collezioni, ormai da qualche anno. Tra le indicazioni più nuove, le punte di colori acidi mischiati a toni polverosi. Ha senso comprare abiti costosi?

"Modaterapia" invita ad aprire gli occhi sulla moda in modo consapevole. Come? Evitando di rincorrere i marchi globalizzati (ormai il 90% dell’alta gamma lo è), per uscire dall’omologazione. Abiti costosi? Sì, ha senso, quando si investe in due, tre capi a stagione, unici, ben fatti, di qualità. Per il resto, per le tendenze omologate si può acquistare nelle catene di fast fashion (come Zara, H&M, Mango, ndr). Perché ci sentiamo bene quando compriamo un capo nuovo?

È una direzione del volersi bene: ci si vuole migliorare. Basta un accessorio a gratificarci. ■ Vera Fisogni


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LA BORSA SI SCALDA

Moda donna

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LA PROVINCIA VENERDÌ 8 MARZO 2013

Cosa c’è di nuovo per la primavera-estate

Effetto Lego

E la luce fu

Policromatiche

Tornare bambine

Mari lontani

Mediterranea

Sorbetto multigusto

Viole del pensiero

Per le borse e i clutch coloratissimi di Chanel.

Colori caldi mixati alle terre tra le proposte di Fendi.

Furla punta a una palette cromatica decisa su linee essenziali.

Pochette decorata con pastiglie di pelle lucida.

Profonda la nota blu di Alviero Martini in pelle lucida con rilievi.

Nuance limone per la shopper di The Bridge.

Le borchie danno carattere a borse dai toni caramellati.

Tonalità intensa per il modello intrecciato di Bottega Veneta.

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VALENTINO

NINA RICCI

GIVENCHY

Aria, acqua, terra, fuoco: i trend cromatici in passerella Tra i materiali innovativi s’impone la plastica hi-tech

GUCCI

ALBERTA FERRETTI

Lo stile scatena tutta la forza degli elementi

MICHAEL KORS

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SERENA BRIVIO

Tre trend

C’è terra all’orizzonte

PLASTICA E RICAMI IN FILO DI SCOZIA, DI EMILIO PUCCI.

Un’acqua primordiale

Abiti liquidi. La moda ruba i colori a magici laghi e mari da sogno: dal verde cangiante al blu come le squame di una sirena. L’azzurro ricorda invece il manto della Madonna. Toni a volte carichi, a volte spenti. Il bello è che stanno bene a tutte. Nuovi basic, perfetti per giorno e sera. Incastonate nelle trame del tessuto, magiche pietre brillano nei sensuali dress di Alberta Ferretti. Il nuovo trench è una regale cappa dégradé (Burberry Prorsum). Emergono dalle profondità marine le T-shirt di Cacharel, mentre il digital print di Michael Kors ricorda il fondo di una piscina. Maniche a onda sul-

VOLANO I FIORI COROLLE RICAMATE SU GUANTI D'ORGANZA, PER DIOR.

TRASPARENZA QUELLA SUGGERITA DA VALENTINO È TOTALE: CONSIGLIO ETICO?

Brucia il fuoco dello stile

La nuova palette si accende di tonalità infuocate come certi tramonti: pink, red, yellow, orange. Come per l’abito attillato in lamé dai riflessi ramati di Blumarine o la redingote fucsia di Burberry Prorsum. Pieni di passione le varianti in pizzo firmate Carolina Herrera, Elie Saab e Ermanno Scervino. Fremito di lampi negli outfit di Versace. Riempiono la scena il giallo intenso di Dior e le fiammature di Missoni. Istruzioni per l’uso: occhio a non bruciarsi.

Un tocco sartoriale alla lingerie

A volte i look ritornano Chi si rivede, il grunge Ampissima l’offerta presente nei negozi per la prossima primavera-estate, in vari livelli anche di prezzi, che spazia dalle maglie abbinate a pantaloni con catene di Dsquared, alle T-shirt stracciate di Philip Lim, dai dettagli metal di Stella Mccartney, alle camicie effetto catarifrangente proposte nella collezione di Burberry Proprsum. Capi e accessori preferiti da molti blogger - i comunicatori che sempre più dettano i parametri-chiave della moda - che hanno rilanciato il grunge in rete, personalizzandolo con tocchi originali e scenografici. ■ S. Bri.

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er la collezione Versace Donna primavera/estate 2013 ho unito sartorialità e lingerie, con un approccio deciso e unico. Le giacche dal taglio maschile si portano lunghe: fit ampio e femminilità di pizzo intarsiato. Ci sono anche mini abiti sottoveste in seta stropicciata. La sensualità passa anche attraverso il crêpe de Chine e lo chiffon che rendono le costruzioni fluide. DONATELLA VERSACE GRUNGE ABITO DI PHILIP LIM

FUOCO AMICO ABITO DI VERSACE

MAX MARA

FENDI

BLUMARINE

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a Neo grunge: si tratta della tendenza forte di stagione. Come negli anni Novanta di gran moda le sovrapposizioni, i jeans sdruciti, il total look a quadri multicolor, i dettagli metal, gli anfibi e tanto bianco e nero. Il fenomeno nasce a Seattle, Stati Uniti, nella seconda metà dei Nineties, sull’onda dei nuovo sound rock e punk. Le band di riferimento erano i Nirvana di Kurt Cobain, icone di questo stile trasandato. Un vero e proprio atto di ribellione contro il bon ton e il bon genre. Riedito in versione più sportwear, veste il target più giovane.

L’intervista a

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e nuove silhouettes, ispirate alle forme geometriche della scatola e del trapezio, sono ad A oppure a T. Meno abbondanti, più corte, mai aderenti, da abbinare a pantaloni ampi con coulisse in vita oppure slim-fit. Le scarpe, di ispirazione maschile, arricchite con preziosi fili di metallo, allacciate o a mocassino, oppure con il tacco, in morbido cuoio, in camoscio o ancora in vernice dalle tonalità polverose. Le borse, inseparabili compagne delle donne, sono grandi o medie, oppure pochette, proposte in una gamma di materiali che spazia dalla pelle al pitone, dal cuoio spruzzato di lurex alla vernic. BRUNELLO CUCINELLI

VERSACE

INCROCIO MAGICO

Terra. Vista come mappamondo, ponte tra Occidente e Oriente. L’esprit coloniale elegge a capo cult la sahariana rivisitata in una dimensione sportiva, in tessuti maculati e lavorazioni ispirate ai Masai (Ferragamo e Max Mara). Terra vuol dire anche la giacca kimono, grande ritorno: in tessuto matelassé stampato a motivi Japan per Emilio Pucci, con fiori che richiamano le porcellane orientali by Prada, e con fantasie d’archivio per Etro. Vola nell’antico Egitto la fantasia di Marchesa, mentre Jeremy Scott, tra chiffon e veli impalpabili, riporta alle fiabe orientali. Il folk dei Tropici esplode in tutta nella lunga la mise di Issa, stilista preferita da Kate Middleton.

OSCAR DE LA RENTA

Soffia un’aria nuova

Trasparenti come l’aria gli ultimissimi trench. Sono impreziositi da dragoni orientali quelli chez Emilio Pucci, sfoggiano inserti pitonati i modelli Valentino, mentre Versace colora i suoi di catene colorate. Un’ondata neoromantica tinge di rosa l’antipioggia di Valentino, profilato di borchie neo punk. Impalpabili, leggeri come l’aria i capi di Givenchy e Roberto Cavalli.

la casacca di Gucci, abbinata a fluidi pantaloni. Techno le visioni acquatiche di Just Cavalli e Moschino. Ninfe delle fonti le creature di Armani e Diane Von Furstenberg.

BURBERRY PRORSUM

a Limpide leggerezze. I guru del fashion declinano i nuovi over di plastica eco, frutto della più avanzata ricerca tecnologica, rispettosa dell’ambiente. Potrebbe essere interpretato come un banale ritorno ai Sessanta, se non fosse per i nuovi polimeri e materiali siliconici, frutto di una cultura tessile attenta alla conservazione del pianeta.

Nuove geometrie per silhouette fluide

CRISTIANA CAPOTONDI Attrice di cinema e tv, 33 anni

«Che fascino, gli abiti Vorrei fare la stilista»

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POLVERE & CIPRIA COMPLETO TON SUR TON DI CUCINELLI

E nel guardaroba c'è il cielo stellato

osì evanescente, non poteva che essere l’aria il suo segno. Ospite a Como per sostenere l’impegno di Cometa e Comocuore, nel negozio “Insieme” aperto in centro città dalle due associazioni, Cristiana Capotondi, 33 anni, svela le sue vanità in fatto di look e guardaroba. L’attrice, diventata popolare grazie alla fiction "Orgoglio" (2004) di Raiuno, ha ottenuto la celebrità come protagonista di "Notte prima degli esami" (2006), è tra le più apprezzate della sua generazione. Qual è l’accessorio feticcio nel guardaroba di Cristiana Capotondi?

Dimentico Marni, che è senza dubbio la mia ultima passione.

Sicuramente le borse, ne ho più di cinquanta, regalate o comprate nei miei frequenti viaggi di lavoro.

Marchio molto selettivo…

In effetti, mi rendo conto che non si adatta a tutte.

La sua preferita?

Mai sfilato?

a collezione Giorgio Armani per la primavera estate nasce dal desiderio di rinnovare con piccoli tocchi la silhouette femminile, giocando con le sovrapposizioni e la scelta dei tessuti. Per la sera l'ispirazione è il cielo notturno illuminato dalle stelle che ho voluto riprodurre con le stampe che colpisco con bagliori improvvisi. È una collezione tipicamente Armani, nelle linee e nei colori, ma con un nuovo scintillio metallico, una nuova fermezza nelle stoffe. È naturale e nonchalant, come piace a me.

In assoluto un vecchio modello di Balenciaga, dalla tonalità bluette, a cui sono particolarmente legata. Come stiamo a scarpe?

Non ho fatto nemmeno la testimonial per un brand, anche se mi piacerebbe collaborare con una griffe, a livello produttivo. Amo moltissimo anche creare.

Anche di quelle faccio collezione. In genere ai tacchi alti preferisco le sneakers, nuove o vintage.

Dedica molto tempo anche al volontariato?

GIORGIO ARMANI

Penso soprattutto a Sarli, Ferré, a Versace degli anni Ottanta, e Valentino forever.

Un sogno irrealizzato?

Nessun altro?

■ Serena Brivio

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CELESTIALE

Il colore che ama di più ?

Bianco, in assoluto. Perfetto per la sua figura, un po’ algida…

All’apparenza posso sembrare una persona un po’ distaccata anch’io, è vero. Ma, se voglio, posso essere una donna molto passionale, sulla scena come nel privato.

Sposo solo le cause in cui credo, nel tempo che mi resta a disposizione quando non lavoro come attrice. Per non perdere i contatti con la realtà?

È vero che frequento un mondo, quello del cinema e della televisione, dove conta soprattutto l’apparenza, ma cercando si trovano persone autentiche e profonde.

La lista dei suoi designer preferiti?

COLLEZIONE GIORGIO ARMANI

Interpretare un’eroina dell’Ottocento o una santa, ce ne sono tante interessanti.


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L'IMPORTANTE È FARSI NOTARE

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Cosa c’è di nuovo per la primavera-estate

I FAVOLOSI '80

SOUVENIR MASAI

CACCIATRICE DI PERLE

PIETRE AL COLLO

HIPPIE STYLE

INDIANA METROPOLITANA

BAGLIORI ACQUATICI

Salto indietro nel tempo per gli orecchini di Etro, molto Eighties.

Collare in metallo, di gusto tribale, per il comasco Riccardo Tisci per Givenchy.

Sono, da sempre, il marchio di stile di Chanel. Mai così ad effetto.

Purché nei colori dei quattro elementi, come fa Lorenzo Riva, sul tono dell'indaco.

L'effetto viaggio-in-India si ricrea con cotonine e specchietti. Proprio come fa Tory Burch.

Svolazzano i fili metallici nel pettorale di sapore Sioux di Versace.

Quelli catturati dal "bangle" di Chanel in plastica, foglie di metallo dorato e perle.

Memorie di una geisha Sottili trame orientali

Lunga vita alla signora Audrey dà lezioni di stile

on sono revival quelli del "giapponismo", né al cinema né nella moda, perché film come "Memorie di una geisha" (2005, regia di Rob Marshall) offrono una trama, la parola è giusta, di sete e colori, raffinata forse fino all'estenuazione. La levità della seta dei kimono - la storia è quella di una geisha dagli anni trenta, al dopoguerra, dagli ultimi fulgori al declino di una tradizione antica - avvolge una vicenda nella quale l'abbigliamento adatto adempie una funzione essenziale, Non è stato certo per caso che ai costumi del film, disegnati da Colleen Atwood, fu assegnato l'Oscar, tanto più che "Memorie di una geisha" si dipana nel confronto tra due donne, una delle quali gelosa della bellezza dell'altra, più giovane, e dunque le sete e gli indumenti sono parte della tacita disfida nella chiusa cornice della Kyoto in cui i più lussureggianti kimono sfilano indossati con magistrale grazia da Gong Li, diva d'Oriente nella parte perfida e dalla giovane Ziyi Zhang, una rivelazione.

la stilizzazione di se stessa, Audrey Hepburn, quando con lo sguardo di Holly Golightly osserva la vetrina di una celebre gioielleria della Quinta strada. Nell'abito di Givenchy con il quale si aggira in "Colazione da Tiffany" (1961, regia di Blake Edwards) è una figura che detta la moda sfoggiandone gli elementi tipici di una donna di mondo degli anni sessanta, ma Holly Golightly sarebbe stata "in style" anche trent'anni dopo. Sfilando in "Cenerentola a Parigi" (1957, regia di Stanley Donen) dove un fotografo di moda la scopre per lanciare una nuova tendenza, complice Givenchy impone un modello femminile originale - colta, riservata, circonfusa di un alone di adolescente dal comportamento nobile - in aperto contrasto con le "maggiorate" del cinema coevo. Giacche rosse, costumi verde mela, abiti di un rosa scioccante: il sicuro senso del colore dello stilista parigino, a detta di Audrey Hepburn medesima, era un'iniezione di vita sullo schermo. (B. Mar.)

E’

N

Cotonine e sex appeal Effetto BB assicurato

Essenziale, mai banale Da Mia lezioni di bon ton

B.

G

B., una cifra esclusiva almeno da metà anni Cinquanta quando Brigitte Bardot si manifestò come nuovo tipo di donna che accentua senza riserve le proprie attrattive femminili con maglioni ampi e fluente chioma bionda. "Piace a troppi" fu il tardivo titolo italiano di "…et Dieu créa la femme" (1956), il film di Roger Vadim che segnò l'affermazione di B.B. in modo già definitivo. Sarebbe stata idolatrata dalla gioventù degli anni sessanta, quando le ragazze non esitarono a imitarne lo stile: capigliatura spettinata ad arte, maglione nero largo e sformato, jeans attillati. In una foto di scena di "Vita privata" 1961, regia di Louis Malle, un soggetto non privo di agganci autobiografici - appare proprio così, sigaretta tra le labbra, addendo di un'immagine di sfida anche quando l'acconciatura di B.B. è celata da un berrettone di Gitt Magrini (in "L'orso e la bambola", 1970, di Michel Deville) o, ancora negli anni sessanta, mimetizzata da una parrucca alla Mary Quant. (B. Mar.)

1. Abito in raso

1. Abito a mantella

1. Camicietta H&M, 9,95 €;

2. Blusa a kimono

ZARA, 49,95 €; 2. Spolverino ZARA, 79,95 €;

MAX&CO, 159 €;

2

1

ZARA, 49,95 €;

6

3. Anelli di

3. Borsa MANGO,

vetro H&M, 5,95 €;

39,99 €;

4. Sandali Giap

2

2. Abito in pizzo OVS

1

29,90 €;

li abiti indossati da Mia Farrow nel "Grande Gatsby" (1975, regia di Jack Clayton), opera di Theoni V. Aldredge (Ralph Lauren disegnò invece quelli di Robert Redford), valsero all'attrice un Oscar rappresentativo anche dell'effetto che il successo della pellicola ottenne riuscendo a tracciare un trend della moda nonostante l'impronta nostalgica del film in costume (negli anni sessanta però il fenomeno riguardò più di un titolo). Ma già da "Rosemary's baby" (1968) di Roman Polanski il guardaroba di Mia Farrow è quello della borghesia di New York, fatto di un'eleganza funzionale mimetizzata dall'apparente semplicità, oltre che, spesso, dalla fragilità degli stessi personaggi assegnati all'attrice che rende ammirevole l'abbigliamento metropolitano soprattutto in certi film dei quali Woody Allen la vuole tra i protagonisti durante il loro lungo sodalizio affettivo, come "Hanna e le sue sorelle" (1986) o "Un'altra donna" (1988) o ancora "Mariti e mogli" (1992). (B. Mar.)

1. Abito a trapezio MAX&CO, 179 €;

1

2. Trench OVS

1 2

3. Abito-camicia

3

79,90 €;

3

tessuto bouclè MANGO, 44,99 €;

4. Decolletè

4. Bracciale in

FIORUCCI, 29,90 €;

H&M, 34,95€;

“Timmy” VALEXTRA, prezzo a richiesta;

metallo LA REDOUTE, 18,90 €;

6-7. Collana e

5. Mocassini

OVS 9,99 €;

5-6. Borsa cipria

6. Decolletè

con sandali caramella MANGO 39,99 € e 49,90 €;

H&M, 34,95 €;

5. Sandali

7

5. Ballerine

H&M, 49,90€;

borsetta ARMANI, prezzi a richiesta

6. Occhiali da sole

H&M 59,95 €

MAX&CO, 100 €

5

6

3

2

3. Abito dritto in

LA REDOUTE, 39,95 €;

4. Bauletto

CERAMICA Mixata al metallo, torna grande protagonista, come si vede nel bracciale Chanel e nell'anello di Oscar de la Renta.

4 4

3

4

7. Anelli in plastica H&M, 4,95 €

6 5

5

4 8. Pantaloni Capri MAX&CO, 115 €

6

5


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LA PROVINCIA VENERDÌ 8 MARZO 2013

PER DONNE BEN IN VISTA

Moda donna

Cosa c’è di nuovo per la primavera-estate

Donna gatto

Tocco di colore

Fiorisce l'idea

Savana chic

Da Marni un modello per personalità feline, seppure di animo romantico.

Fendi ne fa una costante, con alcune varianti di grande appeal.

Baby-style o versione Jackie, lo stile di Prada si fa sempre notare.

Solo un tocco di maculato da Blumarine.

a

L’intervista a

G

SILVIA GRILLI Direttore del settimanale "Grazia"

A

«Neanche la crisi riesce a spegnere i sogni di moda»

iovane, con l’aspetto di una modella e un curriculum di tostissima signora dell’editoria, Silvia Grilli dirige, dallo scorso dicembre, il settimanale "Grazia". Laureata in Lingue e letterature straniere a Ca’ Foscari, a Venezia, ha lavorato nei quotidiani (La Notte, L’Indipendente), nei settimanali di informazione (Epoca, Panorama) e collaborato con prestigiose testate straniere (The Guardian, The New York Observer). Forte di un’esperienza internazionale come "editor at large" di Mondadori, a New York, ha uno sguardo di ampio respiro sul mondo della moda e sulle scelte delle lettrici.

rigorosamente monocromi.

Direttore Grilli, quali tendenze si imporranno nella moda donna di primavera estate?

Le donne italiane amano la moda e non sono disposte a rinunciarvi, neppure in tempi di crisi. In questo non sono cambiate, magari in questo periodo spendono meno, ma non vedono l’ora di tornare a sognare.

Oriente, Anni Sessanta, animalier, ispirazione sport, minimal chic, stampe. Moschino e Vuitton hanno rilanciato lo stile optical anni Sessanta: come portare queste geometrie senza sembrare datate?

Un’idea per rendere nuovo l’optical è usare accessori con colori forti, pastelli carichi o anche fluo. Però, attenzione: un colore per volta.

Fashion da museo

H

a ragione, Miuccia Prada, intellettuale oltre che stilista, a sostenere che la moda - oggi più che mai fa cultura. Oltre a tradurre in forma estetica lo spirito del tempo, essa ha rappresentato il canale di espressione di artisti come Man Ray, Edward Steichen, Cecil Beaton, David Bailey, Mario Testino, Erwin Blumenfeld solo per citare alcuni protagonisti della mostra "Fashion", allo Spazio Forma di Milano (fino al 7 aprile) che ha per sottotitolo "Un secolo di straordinarie fotografie di moda dagli ar-

Colpisce, nella collezione di Prada, vedere un uso estivo della pelliccia. Come interpretarlo: è portabile oppure resta una provocazione da passerella?

In realtà le collezioni primavera/estate sono presenti nei negozi a partire dal mese di febbraio, quindi c’è tempo per indossare le nuove pellicce prima che arrivi il caldo.

DESCRIZIONE BRAND) DIDASCALIA (B

chivi Condé Nast", ovvero la casa editrice del celebrato "Vogue". Nathalie Herschdorfer ha scovato materiali tra New York, Milano, Londra e Parigi, con il risultato di andare ben al di là di un mondo effimero. ■ (V.Fis.)

Lo stampato, tipico prodotto delle seterie comasche, torna alla ribalta con nuove fantasie. C’è molto Oriente, ad esempio. Qual è la sua idea in proposito?

È vero, ci sono tantissime stampe di tutti i tipi: dalle fantasie foulard alle geometrie, dai fiori ai maculati. Secondo me le più nuove sono le stampe fotografiche. Le stampe sono sempre di grande effetto, ma non facilissime da abbinare. Gli accessori devono essere semplicissimi e

Effetto optical

La moda, si sa, è per le donne un grande gioco. Vuole suggerirci qualche capo-base per costruire un guardaroba di tendenza?

Un abito stampato, una gonna stretta al ginocchio, una giacca in pelle ultralight, una maglia jacquard. Il settimanale diretto da Silvia Grilli Tra gli accessori, su cosa puntare?

Una "it bag" in rettile, dei sandali piatti gioiello, delle zeppe altissime e una collana-bijoux luccicante e colorata. Moda e crisi. Come sono cambiate, negli ultimi tempi, le donne italiane? Lei è direttore di una testata di prestigio, molto amata. Cosa ci può dire in proposito?

Nell’armadio di Silvia Grilli, sempre impeccabile e "stilish", quali sono i capi base e gli acquisti del cuore?

1) I capi base sono i tubini, di qualsiasi colore e fantasia, le giacche di pelle, i cappotti smilzi e, sempre, scarpe con i tacchi. 2) Gli acquisti del cuore: il vestito di Givenchy che ho comprato a New York in novembre. La compagnia aerea conclude il direttore di "Grazia" - non mi ha consegnato il bagaglio, avevo un appuntamento di lavoro la mattina dopo, mi sono precipitata da Bergdorg Goodman e, senza sensi di colpa, ho comprato il vestito di Givenchy che da tempo sognavo.

PIEDI IN RIGA LE DECOLLETÉ DI ZARA HANNO TACCO MEDIO, 49,95 EURO

CONTRASTI PERFETTA PER LO SHOPPING LA BORSA IN ECOPELLE DI OVS, 19,99 EURO

A TRAPEZIO L'ABITINO DELLA NUOVA COLLEZIONE HOTEL CALIFORNIA DI TEZENIS (WWW.TEZENIS.IT)

■ Vera Fisogni

OPTICAL

TINTINNANTI

ABITO DI LOUIS VUITTON GLI ORECCHINI IN METALLO E PENDENTI CROMATI, DI H&M, 2,95 EURO


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