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Giovedì 20 novembre 2008

Brevi dal mondo

Congo, ribelli Nkunda si ritirano KIWANJA - La ribellione di Laurent Nkunda si e' ritirata da uno dei principali fronti, a nord di Goma, capoluogo del nord-Kivu. Nella regione i caschi blu dell'Onu hanno aperto il fuoco sui miliziani filo-governativi Mai Mai. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha espresso soddisfazione per il ritiro che, comunque, non riguarda il fronte piu' sensibile, a una quindicina di chilometri da Goma.

Somalia, ennesima nave preda di pirati KUALA LUMPUR - Una nave thailandese con 16 uomini di equipaggio e' stato sequestrato da alcuni pirati al largo della costa della Somalia. Con questa sono tre le navi cadute nelle mani dei pirati somali da martedì. Intanto l'operazione navale dell'Ue nel Golfo di Aden contro i pirati somali comincera' l'8 dicembre'.

Canada, partorisce la figlia della sorella TORONTO - Una donna di 39 anni e' diventata mamma grazie alla sorella gemella che ha partorito per conto suo, diventando cosi' madre e zia. La mamma-zia, gia' madre di due figli, ha ospitato infatti la gestazione della piccola Maja, concepita con un ovulo prodotto dalle ovaie della gemella che non avrebbe potuto portare avanti la gravidanza, fecondato e poi trapiantato.

In Italia e nel Mondo Palermo, Forza Nuova contro l’aborto bambole shock insanguinate ai giornali

Tragedia a Salerno Calabria, ucciso bambino cade pregiudicato. In fin di vita da un muretto e muore il figlio sedicenne

PALERMO - Bambole insanguinate spedite ai giornali di Palermo per protestare contro la legge sull'interruzione di gravidanza. L'iniziativa è della sezione siciliana di Forza Nuova contro il "genocidio legalizzato", come era scritto nel volantino che accompagna il pacco. "Basta con la 194!" Giuseppe Provenzale, coordinatore regionale della sigla di estrema destra, ammette che è opera sua l'invio di sei pacchi alle redazioni di quotidiani e agenzie del capoluogo siciliano: «E' un'iniziativa shock, non lo nascondo, ma è l'unico modo per denunciare, nella sua crudezza, quello che avviene nella realtà con un aborto». Nelle scatole, le bambole sporche di sangue e interiora di animale erano chiuse in un sacchetto trasparente del tipo usato per

SALERNO - Un bimbo di 10 anni ha perso l'equilibrio giocando ed è morto cadendo da un muretto. E' accaduto a Montesano sulla Marcellana, piccolo comune del salernitano, ai confini con la Basilicata. Il bambino stava giocando su un muretto in prossimità di una masseria in località Narva quando si è sbilanciato ed è caduto battendo la testa sul carrello di un trattore e morendo sul colpo. Sul posto sono accorsi i carabinieri di Sala Consilina e il 118, ma non c’è stato nulla da fare. La piccola vittima, Antonio Mancino, aveva due fratelli più grandi e avrebbe fatto la prima comunione tra pochi giorni.

Una delle scatole inviate ai giornali

congelare gli alimenti. In un altro cellophane era protetto il volantino di protesta, simile a quello distribuito nei giorni scorsi davanti agli ospedali della città. La Procura ha aperto un'inchiesta.

REGGIO CALABRIA - Stava accompagnando il figlio a scuola. Una scarica di proiettili lo ha ucciso sulla strada tra Palmi e Gioia Tauro, in Calabria. Colpito anche il ragazzo di 16 anni. Ha due proiettili nella testa: è in fin di vita. Un agguato firmato dalla criminalità organizzata della Piana di Gioia Tauro. Salvatore Melara aveva 38 anni, precedenti per rapina, già accusato per associazione pa delinquere di stampo mafioso. Nel giugno del 2002 gambizzò un carabiniere che lo stava arrestando. Era stato scarcerato appena tre mesi fa dopo aver scontato quattro anni di reclusione. Anche suo fratello Giuseppe morì per mano della 'ndrangheta.

Strage di Erba. In aula una lettera di Azouz: «Condannateli»

Olindo al processo: «Mi calai nel personaggio del mostro» COMO - Il giorno di Olindo. Con il suo solito giubbotto verde, l'ex netturbino accusato della strage di Erba, ha preso la parola davanti ai giudici per rendere dichiarazioni spontanee. Si è nuovamente proclamato innocente, ha tentato di smontare alcuni elementi di prova che hanno condotto alla sua incriminazione e ha confermato la linea della ritrattazione. La videointervista realizzata con il criminologo Massimo Picozzi? "Mi immedesimai nel personaggio" e "serviva per riordinare la mia confessione ripercorrendola". La Bibbia su cui dietro le sbarre scrisse i famosi 'pizzini'? "Quelle non erano rivendicazioni". Olindo Romano, insieme con la

moglie Rosa Bazzi, è accusato di aver massacrato - l'11 dicembre 2006 - tre donne e un bambino di appena due anni, di aver ridotto in fin di vita quello che poi è diventato il supertestimone dell'accusa, di aver cercato di distruggere i cadaveri con il fuoco. Per lui e la sua "paperina", lunedì sera, il pm Massimo Astori, al termine della requisitoria, aveva sollecitato l'ergastolo e tre anni di isolamento diurno. L'udienza di ieri è cominciata con l'intervento del legale di Azouz Marzouk. Il tunisino, marito, padre e genero di tre delle vittime, era presente in aula. L'avvocato Roberto Tropenscovino ha chiesto un risarcimento "in linea del tutto teorica", di due mi-

lioni e 632 mila euro "per il dolore patito". Il legale ha anche letto una lettera di Azouz nella quale l'uomo auspica che "si devono condannare questi assassini". Ad assistere al processo c'erano anche i figli del supertestimone Mario Frigerio, Elena e Andrea. Il loro legale ha chiesto una provvisionale di 320 mila euro, immediatamente esecutiva, per consentire all'uomo, colpito alla gola da una coltellata, di potersi curare e controllare. Complessivamente per i danni subiti da Mario Frigerio e dai figli derivanti anche dalla morte della moglie di Frigerio - il legale ha chiesto intorno ai 2 milioni di euro. Quanto a Carlo Castagna (che nella

Olindo Romano

strage perse la moglie, la figlia e il nipotino), il legale Francesco Tagliabue, ha chiesto un risarcimento simbolico di un euro: "L'unica forma di risarcimento - ha spiegato - sarebbe che gli imputati smettessero di mentire". Il processo riprenderà lunedì. La sentenza tra una settimana. Brunella Collini


In Italia e nel Mondo

Giovedì 20 novembre 2008

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E’ stata una giornata con molti incidenti. Deceduto, tra gli altri, l’operaio in coma da due settimane nel Salentino

Morti bianche, strage continua: altre cinque vittime

Un’immagine simbolo

ROMA - Un’altra giornata di morti sul lavoro quella di ieri. Un operaio di 31 anni, Gerlando Tedesco, è morto all'alba in un incidente sul lavoro a Agrigento, travolto da un muletto. Il giovane era un dipendente della fabbrica "Riplast" che si occupa di imballaggi industriali plastificati, in contrada San Benedetto. Un operaio di 32 anni è morto invece all'ospedale dopo essersi ferito al capo cadendo mentre era impegnato in lavori di consolidamento di una roccia a Barbiano un paesino poco distante da Bozlano. L'uomo,

Christoph Haas, dipendente di un azienda specializzata in lavori di consolidamento di pareti rocciose, era intento alla posa di un cavo c'acciaio quando ha perso l'equilibrio, cadendo e rimanendo al capo. Mortale infortunio sul lavoro nel pomeriggio a Cisterna d'Asti: Mario Lano, 72 anni, titolare di una impresa edile di San Damiano, e' rimasto schiacciato dalla sua ruspa. L'imprenditore, alla guida del mezzo, stava livellando un terreno in forte pendenza per l'apertura di un cantiere. Ad un certo momento l'uomo e' sceso dal

grosso automezzo, con motore avviato, senza attivare il freno a mano. Mentre si avviava a parlare con due operai la ruspa si e' mossa in retromarcia schiacciandolo. Un pensionato di 77 anni è morto intanto a Città di Castello mentre stava lavorando con una piccola ruspa in un terreno di sua proprietà. Si tratta di Isacco Mancini, ex titolare di una impresa per lavori stradali. Dopo due settimane di agonia è morto Vincenzo Manderino, l'operaio salentino di 53 anni, sposato e padre di nove figli, caduto da

un'altezza di tre metri mentre sottoponeva a manutenzione straordinaria uno scambiatore d'aria del gruppo 2 della centrale Enel 'Federico II' di Brindisi-Cerano. L'uomo, dipendente della 'Nuova Leucci srl', è morto ieri mattina nell'ospedale 'Perrino' di Brindisi dov'era ricoverato dal 4 novembre scorso, giorno dell'incidente. Schiacciato da un rollbox, un grosso carrello utilizzato nell'industria alimentare per il trasporto delle vivande: per questo infortunio sul lavoro un operaio ventunenne, Valerio Volpe,

si trova ora in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale torinese delle Molinette. L'incidente è accaduto la notte di martedì, poco dopo le 4.30, alla Eutourist Serv-System, azienda di Orbassano (Torino) che confeziona e distribuisce cibi a scuole, alberghi, ristoranti, centri industriali. E un uomo di 48 anni, di Sava (Taranto), è ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto per le ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Crispiano (Taranto).

Audio di al Zawahiri sui siti dell’estremismo islamico

Al Qaida attacca Obama «Servo negro filoisraeliano» WASHINGTON - Barack Obama è un «servo negro» che ha tradito le proprie radici afroamericane e islamiche per schierarsi con Israele, uno zio Tom che inganna i neri per servire i bianchi, e con lui l’America non cambia: resta un nemico «criminale» da attaccare. È il velenoso affondo di Al Qaida contro il presidente eletto degli Stati Uniti, affidato al numero due dell’organizzazione terrorista, l'egiziano Ayman al Zawahri. Le minacce agli Stati Uniti, gli insulti a Obama e le esortazioni a lanciare nuovi attacchi contro l’America, sono stati liquidati dal Dipartimento di Stato come «un’altra serie di commenti vergognosi da parte di un terrorista», mentre l’intelligence Usa non vi ha letto motivi di preoccupazione immediata. Quanto a Obama, i suoi portavoce da Chicago hanno fatto sapere di non voler commentare le parole di Zawahri. Rimasto silenzioso durante la campagna elettorale, il gruppo fondato da Osama bin Laden e protagonista dell’attacco dell’11 settembre 2001 è tornato a farsi vivo con un video di 11 minuti diffuso da siti web islamisti, nel quale il pezzo forte è l’ audiomessaggio di Zawahri. Ad accompagnare le parole del superlatitante sono immagini di Obama con in testa un copricapo ebraico (in occasione di una recente visita al Muro del Pianto a Gerusalemme), insieme a foto di Malcolm X, l’incendiario leader musulmano dei diritti dei neri degli anni Sessanta. È proprio attingendo ai discorsi del rivoluzionario nero, che Zawahri ha accusato Obama di essere un 'house Negrò, un servo negro dei padroni bianchi. «Rappresenti esattamente l’ opposto – ha affermato l’egiziano, rivolto al presidente eletto - di rispettabili neri americani come Ma-

Barack Obama

lik el-Shabazz, o Malcolm X (che Allah abbia pietà di lui). Sei nato da un padre musulmano, ma hai scelto di entrare nei ranghi dei nemici dei musulmani, e di pregare la preghiera degli ebrei, nonostante tu rivendichi di essere un cristiano per scalare il potere nella leadership d’America». Nel 1963, in un celebre discorso a Detroit, Malcolm X usò l'immagine della contrapposizione tra 'house Negro' e 'zio Tom' da una parte, e 'field Negro' dall’altra: il servo nero del padrone che nelle piantagioni era al servizio dei bianchi e faceva il loro gioco, oppure il nero che soffriva nei campi ed era, ad avviso di Malcolm X, il simbolo della 'rivoluzione nerà. Zawahri ha usato la stessa

immagine per accusare Obama e altri due esponenti afroamericani celebri del mondo politico, Colin Powell e Condoleezza Rice, di far parte di quelli che Malcolm X chiamava «i moderni zio Tom del 20mo secolo». Zawahri aveva già accennato al 'house Negro' e alle parole di Malcolm X nel maggio 2007, in un messaggio che anche all’ epoca faceva menzione delle origini musulmane del padre di Obama e della fede cristiana dell’allora candidato. «Hai raggiunto la posizione di presidente – ha detto Zawahri a Obama – e ti aspetta una pesante eredità di fallimenti e di crimini. Un fallimento in Iraq, che hai già ammesso, e un fallimento in Afghanistan che i tuoi comandanti hanno ammesso». Al Qaida ha esortato Obama a «imparare la lezione di Bush e di Musharraf e prima di loro il destino di sovietici e britannici» in Afghanistan. «Ti avvertiamo – afferma il messaggio – che i cani dell’Afghanistan hanno trovato deliziosa la carne dei vostri soldati, quindi mandane pure altre migliaia». L’intelligence americana si è messa subito al lavoro sul messaggio di Zawahri, per cercare di trarne indicazioni sulla localizzazione del numero due di Al Qaida, che la Cia ritiene si nasconda, come bin Laden, in un’area tribale pachistana al confine con l’Afghanistan. Dana Perino, portavoce della Casa Bianca, ha ribadito che l’amministrazione Bush ritiene bin Laden ancora vivo e in fuga, nonostante il suo silenzio. Il messaggio di Zawahri contiene, tra l’altro, un preciso riferimento temporale: «Lunedì scorso i vostri aerei hanno ucciso 40 musulmani afghani a una festa di nozze a Kandahar». Un episodio che risale al 3 novembre scorso. Marco Baldazzi

Esponenti neonazisti durante una manifestazione

Vergogna via web: canzoni antisemite su You Tube. Indaga la Procura di Roma ROMA - Canzoni antisemite in cui ci si augura la morte degli ebrei e si deride l’Olocausto, testi aberranti in cui lo sterminio di milioni di ebrei e gli orrori commessi dai nazisti sostituiscono parole e titoli di canzoni italiane famose: sono i video firmati '99 fosse' apparsi su You Tube, il portale di video fai da te più famoso al mondo. VIDEO RIMOSSI - Apparsi cinque giorni fa, i video con le canzoni sono già stati rimossi: non lo ha fatto però la polizia postale, che stava già indagando sulla vicenda da qualche giorno, bensì gli stessi utenti che li avevano inseriti su You tube; il fatto che la notizia fosse diventata di pubblico dominio, fanno notare gli investigatori, li ha obbligati a rimuoverli sperando, così facendo, di non essere identificati. La polizia postale ha già inviato una prima informativa alla procura di Roma in cui si segnala che a postare i video è stato un utente – o più utenti - italiano. Di cui non c'è ancora

un’identità ma che potrebbe essere presto identificato. A mettere le canzoni dei '99 fosse' su You tube è stato un utente che si fa chiamare Karl Gebhardt, il nome del coordinatore degli esprimenti chirurgici fatti ad Aushwitz sugli esseri umani. Un rimando raccapricciante ai campi di concentramento, così come il titolo dell’unico album dei '99 fosse', mai pubblicato ma in circolazione su internet: 'Zyklon B', che è il nome commerciale dell’acido cianidrico, utilizzato come agente tossico nelle camere a gas. LE CANZONI - Quanto alle canzoni, si tratta di testi che mescolano revisionismo e antisemitismo utilizzando come base canzoni famose. da 'Alba chiara' ad 'Azzurro' da 'Il gatto e la volpe' a 'Mare nero'. Così ad esempio 'Laura non c'e» di Nek diventa 'Anna non c'è, in cui si parla di Anna Frank. «Anna non c'è, è andata via l’hanno trovata a casa sua – dice il testo – nella soffitta di Amsterdam, ora è sul treno per Buchenwald!».

Astronauta perde la borsa degli attrezzi nello spazio

A Napoli esce il dvd di Gomorra ma contraffatto dalla camorra

WASHINGTON - Un incidente 'terrestre' nella storia della Stazione Spaziale Internazionale non era mai accaduto: un’astronauta che all'esterno di ISS stava procedendo con lavori di manutenzione ha perso la borsa degli attrezzi. Che, in assenza di gravità, ha cominciato a vagare per lo spazio, intorno alla stazione orbitante. E' successo a Heide Stefanyshyn-Piper nel corso della prima delle quattro passeggiate spaziali previste nell'ambito della attuale missione di Endeavour. Era uscita dalla stazione insieme al collega Steve Bowen e stava cominciando nella

NAPOLI - Bollino Siae autentico, ma di un altro prodotto; e sottotitoli in italiano cancellati: a Napoli esce così, con quasi due settimane di anticipo rispetto al previsto, il dvd del film di Matteo Garrone 'Gomorra'. Contraffatto dalla camorra. La distribuzione ufficiale inizierà il 3 dicembre prossimo, ma in alcune edicole napoletane il 'falso' è già disponibile. Chi è interessato può comprare il dvd pirata per 6 euro: si troverà fra le mani un prodotto che non prevede sottotitoli in italiano, ritenuti forse offensivi; la parte del video destinata

Brunetta finisce nel presepe prevista pulitura e lubrificazione degli ingranaggi che regolano il Solar Alpha Rotary Joint, si è accorta che nella borsa degli attrezzi qualche utensile aveva cominciato a perdere olio. Ha cercato di pulirla, ma questa le è scivolata di mano.

NAPOLI - Il ministro Renato Brunetta e la sua battaglia contro i fannulloni sono i nuovi protagonisti del presepio napoletano. Il pastore che ritrae il ministro è in mostra in una delle botteghe di San Gregorio Armeno, la celebre viuzza dei pre-

sepi. La statuina di Brunetta ha in mano un cartello con la scritta 'Sveglia ai fannulloni' ed è simbolicamente messa vicino a quella di Benino, una figura tradizionale del presepio napoletano che rappresenta il fannullone per eccellenza.

alla traduzione del dialetto parlato dai protagonisti è infatti sfocata. Il dvd reca sulla custodia, chiusa nel cellophane, la dicitura 'prima visione'. Sul bollino c'é scritto: "Abbinamento editoriale dvd Ballando con le stelle Igda".


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Giovedì 20 novembre 2008

Il fatto del giorno: Alitalia, rispunta Lufthansa Il conto dello sciopero è di 35 milioni di euro

Berlusconi in Germania “La Merkel è d’accordo”

Ma Fantozzi e Sabelli litigano sul prezzo

dalla cronaca di Roberta Amoruso

dal servizio di Stefano Filippi

dal servizio di Antonella Baccaro

Quasi sette milioni di euro al giorno solo nelle prime 72 ore di “sciopero bianco”. Ma il conto salato delle agitazioni della scorsa settimana potrebbe salire a 35 milioni per Alitalia, secondo alcune stime. Un prezzo troppo alto da pagare per una compagnia che a settembre aveva 245 milioni di euro in cassa. E allora Fantozzi corre ai ripari: taglia i voli per evitare i costi delle cancellazioni e per ridimensionare le spese di aerei troppo vuoti. Intanto Berlusconi auspica una collaborazione con Lufthansa: «Per Malpensa sarebbe meglio, ma decide Cai». Disagi ridotti negli aeroporti, ma la compagnia continuerà a cancellare un centinaio di voli al giorno. [...]

«Il cancelliere Angela Merkel è d’accordo con me nel vedere con favore una collaborazione tra Alitalia e Lufthansa e auspichiamo che ciò possa avvenire», dice Silvio Berlusconi nella conferenza stampa che conclude il vertice bilaterale italo-tedesco di ieri a Trieste. «Sulle alleanze internazionali bisogna chiedere a Cai, sono loro a decidere - aggiunge -, ma Lufthansa ha molti punti di convenienza soprattutto per quanto riguarda Malpensa». Il vertice è appena terminato, la sorte della compagnia è stato uno dei temi sul tavolo. Berlusconi non si spinge oltre. Ma le sue poche parole suonano a taluni come se il governo avesse compiuto una scelta di campo o volesse forzare la mano a Cai. In serata [...] il premier nega di aver preso posizione [...].

È aggiornato a stamattina il confronto tra il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, e l’amministratore di Cai (Compagnia aerea italiana), Rocco Sabelli sull’offerta fatta dalla società per la compagnia aerea. In una giornata in cui solo a Fiumicino Alitalia ha cancellato 70 voli, Fantozzi e Sabelli hanno iniziato a discutere alle 9,30 del mattino sul prezzo proposto da Cai, pari a un miliardo, e sulla composizione dell’offerta: 285 milioni in contanti e il resto in accollo di debiti. In serata i due si sono spostati al ministero dello Sviluppo economico, dove è stata presa la decisione di aggiornare tutto a oggi. Le distanze tra le parti non sarebbero insormontabili. [...]

La migliore di oggi

Incoscienza Ma la scelta spetta collettiva al Cai di Colaninno

La Francia silenziosa

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dall’articolo di Roberto Farneti

dall’articolo di Paolo Stefanato

Caro Presidente, quello che hanno combinato e combinano i piloti lo sa meglio di me e non mi dilungherò in ulteriori pleonastiche descrizioni. Basti ricordare che Aquila selvaggia esordì una trentina di anni orsono con iniziative devastanti e da allora non ha più smesso di provocare danni irreparabili. [...] Una dimostrazione plateale di incoscienza direi collettiva. Infatti, più la compagnia andava male e più i politici gonfiavano gli organici di raccomandati aumentando a dismisura le spese, quindi appesantendo i conti già rovinosi. Più le cose andavano male e più frequenti erano gli scioperi. [...]

Il capo del governo italiano dovrebbe avere a cuore gli interessi del paese e non ragionare come se fosse il leader del movimento indipendentista padano. Spingere la candidatura di Lufthansa come partner di Alitalia solo perché da questa alleanza ne potrebbero venire vantaggi per l’aeroporto di Milano Malpensa, come ha fatto capire ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine del vertice di Trieste con la cancelliera tedesca Angela Merkel, è un errore politico che rischia di sollevare inutili polveroni e di porre in secondo piano le ragioni industriali di una scelta che spetta comunque alla Cai di Roberto Colaninno [...].

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Nuovi scioperi Alitalia. Oggi il ministro Scaloja dovrebbe dare l’ok alla vendita alla “cordata”. Berlusca fa il nome della Lufthansa come probabile patner perché Air France pretenderebbe la quasi chiusura di Linate. L’Unione Europea salva “baffino”. I pm milanesi non potranno utilizzare le intercettazioni telefoniche di D’Alema con Consorte. Il suo psichiatra sostiene che sta migliorando, perchè ha

Giannelli sul Corriere

dal servizio di Pierluigi Panza

proclamato tre giorni di sciopero sulle ultime tre repliche di Die lustige Witwe (oggi, il 21 e il 23 novembre) e già proclamato lo sciopero sulla prima del 7 dicembre, il «Don Carlo» di Giuseppe Verdi diretto da Daniele Gatti. Se firmeranno, si troveranno l’integrativo nella tredicesima. Se non firmeranno, niente. Il tutto subordinato al pareggio di bilancio 2008, che gli scioperi stanno incrinano. «Si tratta di un comportamento antisindacale» ha commentato il segretario della Fials, Sandro Malatesta, dopo una riunione con il segretario nazionale della federazione. Non sarebbe così, invece, secondo i sindacati confederali. Insomma, alla

La fotografia Hebron, ufficiale israeliano a guardia di un edificio (Ansa)

trovato un nuovo giocattolo nella sua nuova tv, e non pensa più a nessuna bicamerale. Nel DDL sulla sicurezza, le norme sulle ronde private dei cittadini per adesso slitta a dicembre. Ligresti (Fondiaria-Sai) indagato per corruzione a Firenze. Da dicembre i cani possono tornare in treno, salvo le 17 razze pericolose. Ci sarà un vagone apposito, devono avere museruola e guinzaglio e certificato d’iscrizione all’anagrafe canina. Visti ieri sera i La Crus all'Auditorium di Roma. Molti ospiti tra i quali Carmen Consoli.

[...] Da Parigi Jean-Cyril Spinetta ha nuovamente dichiarato «non c’è nulla di nuovo» quanto all’ingresso di Air France in Cai, ma quasi in parallelo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il vertice italo-tedesco di Trieste ha rilanciato il nome di Lufthansa come partner per la compagnia italiana, con riferimento soprattutto ai benefici che ne trarrebbe Malpensa; ma la dichiarazione (mitigata con un «sarà Cai a decidere») va interpretata più come un gesto di cortesia verso la cancelliera tedesca Angela Merkel che come un reale rilancio di un’opzione che sembra ormai accantonata. [...]

I musicisti della Scala che protestano come i piloti Caro professore d’orchestra, caro corista, è stata condotta una trattativa tra la direzione del teatro e i sindacati per il rinnovo del contratto integrativo. La trattativa si è chiusa. Se vuole aderire ai diritti dell’integrativo entro il 28 novembre restituisca la presente lettera firmata. Dice, sinteticamente, così la lettera - concordata con il Cda - che ieri la sovrintendenza del Teatro alla Scala ha inviato ai circa settanta orchestrali e coristi aderenti al sindacato Fials, la sigla che non ha firmato l’integrativo siglato dai confederali il 30 luglio. La Fials è la sigla sindacale che ha anche

In Rai Orlando fa un passo indietro (Dell’Utri non l’avrebbe mai fatto passare) e Pd e Pdl si mettono d’accordo su Zavoli (un morto che cammina, già Presidente Rai dal 1980 al 1986, ma ossequioso con tutti, adesso senatore di Veltroni) per il ruolo di presidente della vigilanza in Rai. Adesso bisognerà convincere Villani (regolarmente eletto anche se deciso dalla parte avversaria) che non molla. Gli daranno un posto da favola e accetterà. Continua così il magna-magna in Rai. Intanto c’è una proposta di legge che intende far pagare il canone con la bolletta della luce. Se non paghi la luce ti staccano la corrente. Starà poi ad ogni cittadino dimostrare di non avere nessun apparecchio ricevente in casa. Basta anche il computer, vista la poca chiarezza in merito della legge vigente. E’ del 1939. Così tutti fregati. Un’informazione truccata e da pagare. Anche se non si vede.

Tanto per cominciare, l’uscita del Cavaliere ha provocato l’immediata e scontata reazione di tutte le istituzioni locali di Roma e del Lazio, schierate a difesa dell’aeroporto di Fiumicino. Per il governatore Piero Marrazzo, sulla gestione della crisi Alitalia il governo sbaglia due volte: «Avrebbe dovuto occuparsi della politica dei trasporti del paese e invece - accusa Marrazzo - ha demandato a una società privata la progettazione del sistema di rotte e aeroporti della compagnia di bandiera». Non pago di questo, osserva ancora il presidente della Regione Lazio, l’esecutivo adesso «entra nella trattativa sul partner straniero con un’ingiustificabile invasione di campo». [...]

Scala si è creato un caso simil-Alitalia, dove la Cai si prepara a una convocazione singola dei piloti per sottoporre loro il nuovo contratto. Lo scontro sindacale nel teatro lirico milanese non è mai stato così alto e, tantomeno così alto è mai stato lo scontro tra i lavoratori del teatro: falsi biglietti da venti dollari che piovono dalla graticcia sulla buca dell’orchestra durante la Vedova allegra ; scritte minacciose scritte sui muri; ironie sul blog del lavoratori («Sarà capitato anche a voi / Di avere una musica in testa / Sentire una specie di orchestra / Suonare suonare suonare suonare / Zum zum zum zum zum ...») [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo

Colpa nostra. Berlusconi incontra Angela Merkel e chiacchierano di tante cose, c’è da supporre: in mezzo spuntano anche le compagnie aeree e poi esce una frasetta «Merkel è d’accordo con me nel vedere con favore una collaborazione tra Alitalia e Lufthansa». Da cui supposizioni e repliche (e poi smentite). Del resto, qualora la Merkel si dovesse preoccupare di Alitalia – ma c’è da pensare che il premier tedesco abbia davvero altre preoccupazioni – che dovrebbe dire su una “collaborazione”, eh? Nein: vogliamo la guerra? Avrà detto: ma sì, che collaborino, visto che la Germania non solo non è costretta a preoccuparsi di Alitalia, ma men che meno di Lufthansa. Colpa nostra, però: esce fuori Alitalia e il titolo è fatto. E se Berlusconi parlasse col premier delle Isole Samoa? Magari spunterebbe una collaborazione pure lì: tutto può essere, se c’è di mezzo Alitalia.


Giovedì 20 novembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Nella lite fra Elisabetta Canalis e Michelle Hunziker La Commissione non va si mette in mezzo la deputata: “Messaggio scorretto” Bruxelles in difficoltà dall’articolo di Chiara Maffioletti

Avrebbe dovuto far ridere, invece per ora gli unici commenti alla parodia di Elisabetta Canalis sono stati tutt’altro che divertiti. «Stupida» e «volgare»: così l’ex senatrice Maria Burani Procaccini (Pdl) aveva bollato l’imitazione di Michelle Hunziker proposta dall’ex velina all’interno di «Artù». Nel mirino erano finite un paio di scene della parodia. Nella prima, la Canalis- Hunziker incontrava un mendicante che prima salutava e poi, noncurante, «calpestava» con il tacco a spillo. La seconda «vittima» della falsa Hunziker versione Canalis era un anziano a cui la showgirl rubava il bastone, facendolo cadere rovinosamente a terra. Immagini che non sono proprio piaciute alla Procaccini che ha chiesto l’intervento di Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, per sanzionare la Canalis e la Rai. E, a distanza di qualche giorno, l’opinione dell’ex senatrice non è cambiata: «Le persone coinvolte mi interes-

Elisabetta Canalis

sano poco — spiega —. Non condivido il messaggio: sono delle scorrettezze che non giovano a nessuno, specie ai giovani. Ora voglio esagerare, ma se bisogna ridere di una persona che calpesta un senzatetto, poi non dobbiamo stupirci se nella realtà si arrivi a dargli fuoco». Addirittura? «Non tutti quelli che assistono a un simile messaggio sono in grado di riderne semplicemente, ammesso poi che faccia ridere — precisa la Pro-

caccini —. Non invoco una tv didattica, ma dico no alla televisione che fa scuola di maleducazione. Poi è anche una questione estetica, di buongusto. Un pochino di autocensura in più non guasterebbe ». La prima replica che generalmente viene fatta ai politici che si esprimono su faccende «artistiche», è se non ci siano magari altre questioni più urgenti su cui riflettere... «Ma la comunicazione in video ha un ruolo determinante nella no-

dall’articolo di Piergaetano Marchetti

Alcuni fatti sono ormai pacifici. La riforma dell’Università dev’essere profonda, a tutto campo. L’Università ha bisogno di una riforma strutturale, di un’iniezione di fiducia e di energia; ha bisogno, a un tempo [...] di tagli e di investimenti. Ha bisogno di rivedere, a volte ribaltare, i comportamenti dei suoi attori; di liberare le eccellenze (e ve ne sono) che vi operano e di bonificare le pure grandi zone malsane. Tutto ciò non si raggiunge con ritocchi, timidi innesti di nuovo, con indiscriminate decimazioni, né con scatti d’orgoglio o di mero vo-

Per l’università italiana serve almeno un G-30 lontarismo e nemmeno con l’immancabile «ma il problema non sta qui», che ogni riforma puntualmente suscita. Occorre un grande progetto globale, una mobilitazione di coscienze e d’energie. Occorre uscire dalle secche dei provvedimenti tampone, del gioco a rimpiattino tra offerte di collaborazione all’opposizione e diffidenza diplomatica. Occorre condurre a sintesi

le numerose, e diversissime, proposte salvifiche che ogni «saggio» ed «esperto» quotidianamente offre. Occorre pensare in grande a un’azione complessa, guardare fuori dalla propria provincia, dal proprio orto, o cortile che sia, decantare la riforma dal troppo contingente. E allora? Esito a evocare un nome e un precedente troppo invocato, ma un’iniziativa tipo Commissio-

stra società. Per molte persone l’educazione viene indotta proprio dalla tv. Non stiamo parlando di un valoretto». D’accordo, ma se quello che non condivide è unicamente il messaggio, e non è interessata alle persone coinvolte, come mai riferendosi alla Canalis ha detto: «Una ragazza che incarna il prototipo della velina sempre unita al calciatore »? E ancora: «Sarà utile farle apprendere qualche principio elementare di educazione civica che né Vieri né Reginaldo avrebbero potuto insegnarle». «Ammetto che questo passaggio è frutto del mio addetto stampa, a cui ho già tirato le orecchie. Insomma, si è allargato, è un grande tifoso del Napoli, ma io questi signori non so nemmeno chi siano». Caso chiuso, almeno su quest’ultimo fronte. Peccato che ora la Canalis si sia trincerata dietro un silenzio quantomeno curioso per chi fa una trasmissione che si basa proprio sull’ironia e sulla satira. Sembra che alla soubrette sia già passata la voglia di «buttarla a ridere» [...]

ne Attali qui si addice. Un G30 (il numero è casuale: 30 come il voto massimo all’esame) italiano per liberare la crescita dell’università, sviluppando o consolidando anche supporti consultivi già in essere. Un G-30 con rappresentanti di altri Paesi, con qualificate persone in possesso delle plurime competenze che occorrono per risolvere i molti nodi dell’università: dai profili istituzionali a quelli economico finanziari; dalle azioni per la ricerca e la didattica ai profili organizzativi; dal reclutamento alle carriere; dai controlli alle incentivazioni, al valore dei titoli, alle misure per consentire la mobilità degli studenti. [...]

dall’articolo di Enrico Cisnetto

Bruxelles, addio. Se già non era bastato il vento gelido della crisi finanziaria mondiale e della recessione che ha portato in Europa, ieri ci ha pensato la bora del vertice italo-tedesco che si è svolto a Trieste a spazzar via la Commissione Ue e il suo ruolo sempre più residuale. Non avendo molti punti di convergenza circa le iniziative da prendere per fronteggiare la crisi da poter registrare, Angela Merkel e Silvio Berlusconi hanno convenuto essenzialmente su una cosa: definire burocratica ed inefficiente la Commissione presieduta da José Manuel Durão Barroso. Per la verità loro hanno usato un linguaggio più educato, auspicando che essa diventi “meno burocratica e più efficiente”, ma il significato è quello: la Commissione non funziona, bisogna pensare a qualcosa di diverso. D’altra parte, già nelle scorse settimane, tra il G4 in “salsa Sarkozy” (i quattro Paesi di Eurolandia presenti nel G8) che coronava una serie di uscite del presidente francese tutte tese ad accentrare su di sé la leadership continentale, e il G20 capitanato da Gordon Brown, a sua volta artefice delle prime proposte europee a difesa delle banche in difficoltà, si era potuto toccare con mano lo scarso peso di Bruxelles, non predisposta per essere sintesi degli interessi e delle volontà politiche di tutti i membri del club europeo, priva delle competenze necessarie per avanzare ai governi proposte di merito, ma anche incapace di un colpo di reni per indirizzare diversamente le ingenti risorse che gestisce. Ma la mancanza di un punto decisionale europeo peraltro problema storico, per cui è celebre la battuta di Kissinger “quando un presidente Usa vuole chia-

mare l’Europa non sa mai che numero fare” si è notata soprattutto nel G20 dello scorso weekend, quando al vertice mondiale che sta sostituendo il G8 per importanza è apparso chiaro che il Vecchio Continente si presentava più che mai diviso. E non solo perché l’allargamento a 27 ha comportato più problemi che vantaggi e ce ne accorgeremo l’anno prossimo, quando il turno di presidenza sarà della Repubblica Ceca ma anche perché il nucleo dei Paesi dell’euro viaggia in ordine sparso nonostante la moneta comune. Non è un caso, infatti, che fin dall’inizio della crisi la Germania abbia assunto un atteggiamento di ritrosia a qualunque ipotesi di azione collettiva, si trattasse dell’idea di un fondo sovrano europeo lanciata da Tremonti, del “patto” a sostegno di banche e imprese suggerito da Sarkozy, o della cooperazione fiscale riproposta in tutti gli ultimi Ecofin. La Merkel, scottata dal fallito tentativo di un’alleanza di ferro con Bush, si è mostrata diffidente verso gli altri partner continentali e convinta che i problemi economici tedeschi siano solo congiunturali e in buona misura lo sono davvero, perché contrariamente a tutti gli altri Paesi europei la Germania aveva già fatto prima della crisi i cambiamenti strutturali resi necessari dalla globalizzazione, pagandone debitamente il prezzo mentre quelli degli altri, a cominciare dai nostri, siano molto più strutturali, e (comprensibilmente) non intende farsene carico. Allo stesso modo, tanto la Francia il cui manifatturiero sembra tenere, visto che non è ancora tecnicamente entrata in recessione quanto la Gran Bretagna colpita al cuore del suo modello di sviluppo, tutto incentrato sul ruolo finanziario di Londra [...].

Vigilanza Rai: spunta Zavoli Il giro delle sette chiese l’ha dovuto fare Veltroni

Maschera da commosso e da prudente Un caso “Accetto solo se c’è il consenso di tutti” riaperto

dall’editoriale di Mario Giordano

dal dossier di Mario Ajello

dall’articolo di Antonella Marrone

E adesso qualcuno metta sotto vigilanza il povero Walter. Quest’uomo, che la Iena ha ribattezzato Paperino, è riuscito nell’impresa di dimostrare che c’è qualcuno che a far politica è più incapace di un paracarro. Lui. Ieri finalmente, dopo aver bloccato la vita politica per settimane con l’impasse sulla presidenza della commissione di controllo Rai, ha finalmente tirato fuori dal cappello l’autorevole nome di Sergio Zavoli. Oh benedetto obamino, non potevi pensarci prima? No, dico: a che sono servite 43 riunioni andate a vuoto, l’impuntatura sull’Orlando furioso, quella cecità barricadiera, la fedeltà assoluta a Di Pietro, e poi infine questa pochade da Ridolini con tanto di umiliazione finale? A che? Non era più semplice e ragionevole se il nome di Zavoli lo avessi tirato fuori prima? Te lo dico, Walter, anche un po’ interessato. In effetti star qui a occuparsi di vigilanza Rai mentre vien giù il mondo è una cosa che grida vendetta al cospetto di chi lavora. È un po’ come se a Stalingrado i russi avessero perso tempo a discutere sulla carica di vice furiere. Ma che ci volete fare? Ogni Paese ha l’opposizione che si merita e noi evidentemente abbiamo gravi colpe: il centrosinistra brilla per fame di posti. Pensate un po’: hanno fatto un sottogoverno ombra che conta ben 84 poltrone. E, pur sapendo che quelle poltrone non contano nulla, ci si sono avventati avidamente sopra. Figurarsi che cosa non possono fare per un posto che, al contrario, qualche vero potere lo dà. Così, mentre per la Consulta il centrodestra, ricevuto il no per Pecorella, ha subito fatto marcia indietro scegliendo Giuseppe Frigo, fino a qualche giorno fa sembrava che per la Vigilanza Rai non ci fosse nulla da fare. Walterino Paperino si era incaponito su Orlando. Orlando di qui, Orlando di là. Manco fosse un senatore nero dell’Illinois. Non lo mollava più. Gli dicevano: «Fai un altro nome». E lui: «No, Orlando o morte». Irremovibile. «Perché?», gli chiedevano i suoi. E lui guardava Mangiafuoco Tonino, tremava come un bimbo e ripeteva: «Orlando o morte». Poi è andata come sapete. La commissione ha eletto Villari, Veltroni è finito in un mare di guai e stava per annegare. E ieri, per venirne fuori, ha dovuto fare il giro delle sette chiese. [...]

È stato soprannominato il «commosso viaggiatore», per la sua capacità anche teatrale a immedesimarsi nella storia, magari triste, che stava raccontando in giro per l’Italia. E di lui, cioè di Sergio Zavoli, uno degli inventori del giornalismo televisivo, è difficile dimenticare il pathos che metteva nelle interviste ai brigatisti, spesso pentiti e ogni tanto piangenti, che mandò in onda nella «Notte della Repubblica» (a cura anche di Paolo Graldi). Chi non ricorda il terrorista Gennaro Maccari il quale, davanti alle telecamere di Zavoli e al suo volto calato nella tragedia fino a impossessarsene, racconta in lacrime il rapimento, la prigionia e la morte di Aldo Moro? Ma adesso che è stato designato a presiedere la Commissione di Vigilanza Rai, Zavoli - classe 1923, nato a Ravenna ma riminese di fatto come il suo amico Federico Fellini non indossa la maschera del “commosso” ma quella del prudente. «Accetto solo se c’è, davvero e non solo a parole, il consenso di tutti», ha ripetuto ieri fino a sera. Perché prima dell’arrivo del consenso ber-

Il caso Villari sembrava chiuso. Assodato che in passato abbiamo vissuto una dittatura culturale e storiografica comunista, di cui Rosario Villari fu maestro magnifico, rassegnati alla cultura inflittaci da McBondi’s, ci stavamo ormai abituando al solipsistico piacere serale delle fiction tv. Ed ecco che all’improvviso si riapre il caso Villari. Ma come è possibile? Ancora con la polemica della storia scritta dai comunisti? Ma è un’ossesione! E invece no. Il caso Villari è un altro. Il caso e Villari medesimo. Non è lo storico, ma tal Riccardo Villari, quello che deve aver ispirato a Tarantino il personaggio del signor Wolf. Come lui, infatti, risolve problemi. Nessuno lo conosceva prima, nonostante le sue lunghe scorribande nel mondo della politica che conta. Le poltrone, ma comunque conta. È diventato un caso, per tre giorni non si è parlato di altri: se ne va, non se ne va dalla Commissione, l’ira di Veltroni, la noia di D’Alema. Così ci siamo detti: e se fosse la Commissione ad andarsene? [...]

Sergio Zavoli

lusconiano verso l’ora di cena, Zavoli un po’ sembrava crederci alla nomina e un po’ non voleva cantare vittoria troppo presto, «in modo da evitare figuracce». Anzi, la vuole quella presidenza (lui che già ha presieduto la Rai dal 1980 al 1986) e ne è felicissimo, ma «qui cambia tutto con una tale velocità che...». Che è meglio fare gli scongiuri. Zavoli è uno che ragiona per tappe non a caso è il mitico inventore del «Processo alla tappa», programma cult della storia della televisione e del ciclismo e ha paura che prima di arrivare al traguardo pos-

sa accadere qualche incidente. Ma odora la vittoria e non riesce a negare la propria soddisfazione: «Se sono tutti d’accordo e mi considerano un presidente di garanzia, io ci sto. Ma aspettiamo e vediamo». Lo spumante non è ancora stappato, ma il bicchiere è pronto ad essere riempito. Che cosa può rovinare la festa di questo anziano giornalista, ormai in politica da tre legislature al Senato: prima con i Ds, poi con l’Ulivo e poi col Pd? Può rovinargliela il fatto che [...] Villari [...] lanciava proclami all’insegna del «resistere-resistere-resistere» [...]


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Giovedì 20 novembre 2008

La crisi dell’economia L’annuncio della Francia. L’amministratore delegato Fiat, Marchionne: «O per tutti o per nessuno»

Auto, scende in campo l’Ue Il progetto: sostenere le sue industrie con interventi «mirati e temporanei» STRASBURGO - L'Unione europea si prepara a sostenere le sue industrie automobilistiche attraverso interventi «mirati e temporanei», destinati al rinnovo del parco circolante nel quadro delle iniziative per la salvaguardia dell’ambiente. Questo, a grandi linee, l’orientamento espresso ieri davanti al Parlamento europeo, a nome della presidenza di turno francese dell’Ue, da Jean-Pierre Jouyet, segretario di Stato per gli affari europei. In queste ore a Bruxelles e nelle capitali europee dell’auto sono in corso grandi manovre per predisporre le risposte agli effetti della crisi e al probabile intervento di Washington a sostegno delle 'big threè di Detroit. L’attenzione è concentrata su mercoledì prossimo, quando la Commissione Ue presenterà le sue proposte anti-crisi. CONTRASTI TRA IL COMMISSARIO ALLA CONCORRENZA E GLI USA - Ieri il commissario Ue all’industria, Gunther Verheugen, parlando della situazione della Opel, ha evidenziato che le difficoltà in cui versa questo costruttore derivano «esclusivamente alla situazione di crisi della casa madre negli Usa». Ma anche che esse si riflettono su tutti e che «giustificano misure eccezionali». Una posizione in contrasto con quella del commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes, secondo la quale quanto fatto per le banche non può essere replicato per l’auto. Sebbene questo settore, indotto compreso, è probabilmente quello che dà lavoro al maggior numero di persone in molti Paesi europei. LA RICHIESTA DELL’ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI - Di sicuro sul tavolo della Commissione c'è la richiesta, avanzata dall’associazione dei costruttori europei Acea a ottobre, di poter usufruire di prestiti per 40 miliardi – che potrebbero essere messi a disposizione dalla Bei – per superare la crisi investendo nella riduzione delle emissioni inquinanti in linea con le nuove normative che l’Ue intende introdurre per combattere i cambiamenti climatici. MARCHIONNE - Sul tema degli aiuti al settore auto è intervenuto anche l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sottolineando che essi devono essere «per tutti o per nessuno. Bisogna evitare che si crei una interferenza che modificherebbe l'equilibrio industriale dei mercati. Una cosa che la Fiat non può accettare». Nel corso del dibatto svoltosi oggi a Strasburgo, i popolari europei hanno chiesto l’adozione di agevolazioni per il rinnovo del parco auto. «L'Europa deve sostenere il settore con interventi mirati a un cambiamento strutturale», ha sottolineato il vicepresidente del gruppo Ppe,

Vito Bonsignore. «Il mercato automobilistico europeo registra ribassi che non toccava dal 1993 – ha poi aggiunto – e l’Ue deve aiutare anche il mercato interno: bisogna rinnovare il parco auto se vogliamo ridurre le emissioni di CO2. In Europa circolano 25 milioni di automobili vecchie, inquinanti e che consumano troppo». Anche Gianluca Susta e Patrizia Toia (Pd) hanno chiesto il varo di «piano di interventi comune e adeguato alla situazione, che ci permetta di sostenere, al pari dei nostri principali concorrenti mondiali, la produzione automobilistica europea evitando però che le misure adottate dai singoli Paesi Ue alterino la concorrenza».

Il quartier generale della General Motors, a Detroit

L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne

Crescono anche gli stanziamenti per ammortizzatori sociali. Critiche da Veltroni e Casini

Il Governo: «Più soldi alle grandi opere» di PAOLO TAVELLA ROMA - Un giro di tavolo con i ministri economici per vedere se si riescono a destinare piu' risorse al finanziamento di grandi opere. Ieri pomeriggio Silvio Berlusconi ha convocato a Palazzo Chigi una riunione in cui ha effettuato una ricognizione dei possibili cantieri, cercando di convincere Giulio Tremonti ad allargare oltre la cifra di 16 miliardi fin qui prevista i cordoni della Borsa. L'elenco delle infrastrutture da realizzare e' ulteriormente lievitata nel corso della riunione rendendo necessari maggiori risorse: tocchera' al ministro dell'Economia fissare la cifra finale anche in base agli equlibri di cassa. Il tutto in vista della riunione di domani del Cipe in cui dovra' essere varato il pacchetto di interventi da sbloccare. Ieri sempre nel quadro delle misure anticrisi il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha annunciato maggiori risorse anche per il fondo a disposizione per gli am-

mortizzatori sociali. "Fino ad ora - ha ricordato il ministro - sono stati messi a disposizione 600 milioni, ma credo ci sarà un ulteriore stanziamento". Cifre per ora non ce ne sono, "vedremo nel Consiglio dei ministri della prossima settimana". Ma per Sacconi e' importante che gli ammortizzatori "potranno essere utilizzati da una platea molto più ampia di persone colpite dalla disoccupazione". Ma le mosse del Governo continuano ad essere guardate con sospetto dalle opposizioni. Ieri sia Valter Veltroni che Pierferdinando Casini sono Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti tornati a sollecitare un tavolo comune contro la crisi non solo a tutte le parti sociali ma "Chiedo si apra subito a Palazzo anche ai rappresentanti delle picChigi un tavolo di confronto e di cole e medie imprese". Ma Veltroni gestione della crisi - ha spiegato il ha pure attaccato la gestione della leader del Pd - Un tavolo aperto crisi da parte del Governo. "Tre-

monti ha clamorosamente sbagliato le valutazioni sulla crisi nelle previsioni contenute nel Dpef, e ora non sta introducendo gli strumenti necessari per affrontarla". Il leader del Partito democratico si è anche detto scettico sugli 80 miliardi annunciati dal governo per il sostegno a banche famiglie e imprese. "Mi domando da dove arrivino questi soldi se non dalla finanza creativa". Per Veltroni c'e' invece bisogno di mettere "l'accento sulla crescita con sostegni a salari e sviluppo di piccole e medie imprese. Da qui la richiesta di detassare le tredicesime. Analoghe richieste dal leader dell'Udc. "Aprire un tavolo informale sulla crisi economica sarebbe nell'interesse del Paese e dello stesso governo".

In grande difficoltà soprattutto i titoli bancari, dopo le indiscrezioni sulle misure che verranno varate da Palazzo Chigi

Ed è bufera a Piazza Affari. “Pesa” il pacchetto anticrisi MILANO - Un’altra bufera si abbatte a Piazza Affari sul comparto bancario italiano. Sono bastate le indiscrezioni sulle misure anticrisi che verranno varate dal governo nella prossima settimana a causare vendite diffuse su tutti i principali istituti di credito quotati a Piazza Affari. In prima fila nelle perdite Unicredit (-6,18% a 1,6 euro), Intesa Sanpaolo (-5,73% a 2,1 euro) e Banco Popolare (-6,31% a 7,2 euro), ma non va meglio per Mps (5,65% a 1,2 euro), Unipol (-5,13% a 1,1 euro), Bpm (-4,62% a 3,8 euro) e Mediolanum (-3,10% a 2,9 euro). Sin dalla prima mattina, è proprio il comparto finanziario a trascinare al ribasso la Borsa di Milano, in scia alle indiscrezioni di stampa sulle misure che verrebbero incluse nel pacchetto allo

studio del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri a metà della prossima settimana. Si parla, oltre a una serie di misure anti-scalata, di un fondo da circa 20 miliardi di euro alle quali le banche italiane potranno attingere, purchè abbiano un coefficiente di patrimonializzazione Tier 1 all’8%: un valore decisamente alto rispetto alla media attuale dei principali istituti italiani, che rischiano quindi di venire esclusi dal pacchetto di aiuti. Una misura che, al momento, non sembra quindi incontrare il favore del mondo bancario: «Sono tutte illazioni le indiscrezioni sul livello del Tier 1 o Core Tier 1. Per quanto mi riguarda, sono voci destituite di ogni fondamen-

to», ha sottolineato il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, mentre il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo, preferisce prendere tempo: «quando ci sarà il decreto ne parliamo». Più deciso il presidente di Bnl, Luigi Abete, secondo il quale «utilizzare un solo parametro mi sembra parziale. Oltre alla patrimonializzazione serve liquidità adeguata, costi adeguati e capacità di rafforzare le imprese». Il provvedimento, ha spiegato Faissola, riguarderà presumibilmente solo le quotate, anche «tenuto conto della natura di questi strumenti», che rendono «difficile estendere» il decreto «a soggetti non quotati». «STRUMENTI IBRIDI» - In particolare, si tratterà di «strumenti cosiddetti ibridi», ovvero

che «possano essere computati nel Core Tier 1 del patrimonio delle aziende di credito che li emettessero e che lo Stato sottoscrivesse». «Probabilmente – ha aggiunto – ci sarebbe anche una previsione di convertibilità, ma sempre esclusivamente a richiesta dell’emittente, cioè delle banche». Eppure il comparto bancario italiano non versa in cattiva salute: il bollettino dell’Abi mostra una netta accelerazione della raccolta a ottobre (+12,3% annuo), in un mercato in cui il credito alle imprese gode ancora di buona salute e le sofferenze iniziano a diminuire. Senza contare l’Euribor che, per la durata a tre mesi, scende al 4,12%, un livello che non si vedeva dal 30 maggio 2007.


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Giovedì 20 novembre 2008

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Lo scontro politico Nicola Latorre deve lasciare la Commissione di vigilanza per far posto a Zavoli

Pd, il pizzino e la resa dei conti Il direttore di La7 mostra un foglietto: «Suggeriscono dichiarazioni al Pdl» di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Nicola Latorre è la prima vittima di una piccola resa dei conti nel Pd, dopo il duro confronto tra il segretario Walter Veltroni e i dalemiani sulla conduzione della vicenda della Vigilanza Rai. È stato infatti il vicepresidente del gruppo Pd al Senato a dover far spazio nella commissione a Sergio Zavoli, che secondo l’intesa Pd-Pdl ne diventerà presidente. E contro Latorre è piovuta una pioggia di critiche (ma per ora nessuno ha evocato sanzioni come invece è accaduto di recente per Paola Binetti e Riccardo Villari) per aver passato un bigliettino (subito ribattezzato “pizzino”) a Italo Bocchino, vicepresidente dei deputati del Pdl, che partecipava con lui a un dibattito televisivo su La7. L’occasione della resa dei conti si è presentata con la necessità che un senatore del Pd lasciasse la commissione di Vigilanza Rai per farvi entrare Zavoli, che non ne faceva parte. Veltroni ha chiesto alla capogruppo Anna Finocchiaro che a fare il passo indietro fosse Latorre, che nei giorni scorsi aveva criticato il segretario per la gestione della vicenda Vigilanza, e ieri aveva esternato tali critiche in un’intervista al Corriere della Sera, proprio mentre Veltroni stava conducendo la mediazione finale. Per altro, Latorre ha giocato d’anticipo e ieri mattina al direttivo, ha annunciato la propria decisione, di far spazio lui a Zavoli, visto che già ricopre l’incarico di vicepresidente del gruppo. A drammatizzare lo scontro ci ha pensato il direttore di La7, Antonello Piroso che ha mostrato il biglietto di suggerimento che Latorre, il 14 novembre, ha passato a Bocchino durante la trasmissione «Omnibus», mentre parlava il dipietrista Massimo Donadi. Dalle immagini mandate in onda da Piroso il bigliettino conteneva un suggerimento: «Io non posso dirlo... Ma Pecorella alla Consulta...». Già nei giorni scorsi La-

Resta da sciogliere il nodo Villari Oggi parla in Commissione di ELISABETTA STEFANELLI

Nicola Latorre scrive sul foglietto che poi passerà a Bocchino. Sotto: Riccardo Villari

torre era stato accusato di «intelligenza col nemico», secondo l’espressione di Nando Dalla Chiesa, di aver cioè aiutato un avversario politico contro un alleato. Ed oggi le critiche si sono moltiplicate. Il veltroniano Stefano Ceccanti si è detto «incredulo» per il ruolo di Latorre «suggeritore nei confronti di un esponente della maggioranza». Dal fronte dalemiano non sono rimasti in silenzio: Roberto Gualtieri ha invitato Veltroni a fare «una seria analisi autocritica» sulla gestione della vicenda Vigilanza. Ma «invece di una discussione sugli evidenti errori di conduzione della vicenda e sulle loro cause politiche», il gruppo dirigente ha avviato «una campagna di delegittimazione dal sapore stalinista proprio contro chi, come Latorre, aveva da tempo messo in evidenza i limiti di una strategia che si è rivelata sbagliata e che è stata sconfitta». E anche Francesco Boccia, vicino a Enrico Letta e iscritto all’associazione dalemiana Red, ha evocato Stalin: «Da questa vicenda dob-

biamo uscirne con un chiarimento politico –ha aggiunto Boccia – che deve avvenire a breve». «Veltroni è il segretario di tutti, a lui chiedo chiarezza e il coinvolgimento di tutti coloro che vogliono che questo sia davvero un partito di massa». Anche Paolo De Castro, presidente di Red, spezza una lancia a favore di Latorre, definendo «grottesche» le critiche per il bigliettino a Bocchino. «Non vorrei – ha aggiunto – che qualcuno usasse come pretesto un sedicente avvenimento mediatico per sprigionare il proprio livore politico represso». Che la vicenda non si chiuderà con uno scambio di dichiarazioni, lo dimostra anche l’intervista del braccio destro di Veltroni, Goffredo Bettini, secondo il quale «chiunque abbia voluto colpire il Pd e Veltroni è rimasto deluso». Concetto simile lo ha espresso il popolare Giuseppe Fioroni: «se qualcuno ha pensato a un complotto contro Veltroni, ha fatto la fine dei pifferi di montagna che vennero per suonare e furono suonati. Io credo che l’hanno fatto una volta e non lo fa-

ranno mai più». A fine giornata, tocca a Pierluigi Bersani cercare di riportare la calma: «Non capisco perchè dobbiamo autodescriverci come una specie di arena fatta di complotti, tradimenti o di fortini assediati o da assediare. Noi non siamo questo. Resto convinto che se portassimo tutte le nostre forze nel pieno della questione sociale aperta nel Paese ci sentiremmo meglio anche noi».

ROMA – Si dimetterà o non si dimetterà? Sarà lo stesso Riccardo Villari, contestato presidente della commissione di Vigilanza Rai, a spiegare oggi le sue intenzioni davanti alla bicamerale che lo ha eletto giusto una settimana fa. È stato lui stesso a convocarla per le 14:15 con all’ordine del giorno la nomina di vicepresidenti e segretari, come da regolamento. Ieri Villari, a chi come il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, diceva che oggi si sarebbe dimesso davanti alla commissione, ha però replicato: «mai anticipato a nessuno le mie determinazioni». Anzi ribadisce che, nel rispetto istituzionale dell’incarico che ricopre e del ruolo di garanzia della commissione, la sede propria per qualsiasi comunicazione è quella istituzionale, quindi la commissione stessa. Oggi comunque il Pd a San Macuto ci sarà e la seduta sarà valida comunque perchè le dimissioni dei due esponenti dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando e Francesco Pardi, non sono state accettate e

quindi risulteranno solo come assenti. Anche se da parte sua il partito di Antonio Di Pietro oggi ribadisce: «I nostri gruppi parlamentari non parteciperanno più ai lavori della commissione, perchè riteniamo che il nostro diritto costituzionale sia stato calpestato». Due voti in meno quindi per l’opposizione, ma forse non ci sarà molto da votare anche perchè formalmente se il presidente non si dimette da solo anche una mozione di sfiducia non servirebbe a molto. Villari ripete di non aver parlato con nessuno e di voler dire la sua solo in quella sede istituzionale, anche dopo gli incontri avuti con i presidenti delle Camere nelle cui mani, formalmente, dovrebbe rimettere il mandato e potrebbe già averlo fatto. Rimane quindi sospesa nel frattempo la candidatura alla presidenza della commissione di Sergio Zavoli, nata da un’intesa tra maggioranza e opposizione. Prenderebbe il posto di Nicola Latorre che sarebbe pronto a dimettersi per permettere al senatore Pd di entrare. Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, la proposta di Zavoli alla Vigilanza Rai poteva essere avanzata quando «il centrodestra, proprio per favorire una soluzione, ritirò la candidatura di Gaetano Pecorella» alla Corte Costituzionale. Così che ora «dipende dalle decisioni del senatore Villari eletto regolarmente a presidente della commissione». Quindi per Cicchitto il Pd deve sciogliere prima di tutto il nodo del suo rapporto con l’Italia dei valori. «Noi saremo in Commissione di Vigilanza e vedremo cosa farà Villari», dice il capogruppo del Pd in Vigilanza Fabrizio Morri. «Si dimetterà? Non saprei dirlo perchè Villari non si fa trovare».

Giustizia, An e Lega frenano sul disegno di legge

L’Associazione magistrati torna a rivolgersi all’Onu «Allarmano attacchi premier»

bera in uno dei prossimi Cdm. Anche perchè – come dirà al termine di una giornata di botta e risposta tra Di Pietro e Alfano anche il consigliere giuridico del premier, Nicolò Ghedini – la soglia dei quattro anni per la messa alla prova può essere abbassata anche a due. «Se è solo una questione di pena edittale, credo non ci siano difficoltà a venire incontro alle richieste del centrosinistra. Se si riuscisse ad arrivare ad una riforma condivisa sarebbe un buon risultato», dice Ghedini. Di Pietro va su tutte le furie quando il governo cita la proposta sulla messa alla prova presentata dall’Idv al Senato: «Il ministro Alfano non deve nascondersi dietro le nostre proposte. L'idea dell’Idv era diversa» rispetto alla proposta governativa che – aggiunge – «prevede la sostanziale e totale impunità, anzi prevede che non si facciano neppure i processi e i reati si estinguano de plano ogni volta che la pena edittale è fino a quattro anni».

ROMA –E' gia accaduto nel 2002, quando il premier era sempre Berlusconi e a guidare il sindacato delle toghe era Edmondo Bruti Liberati. E oggi che torna a rivivere le preoccupazioni per gli «attacchi» ai magistrati che provengono anche dal «primo ministro» e per riforme che mettono a rischio l’«indipendenza» delle toghe, l'Associazione nazionale magistrati ha deciso di rispolverare l'iniziativa che fu adottata sei anni fa: la richiesta ufficiale di una visita in Italia del relatore speciale per i diritti umani dell’Onu Leandro Despouv. È un’uscita che suscita l’ironia di Nicolò Ghedini, deputato del Pdl e legale del premier («vorrà dire che faremo i processi con i caschi blu») ma su cui i magistrati ripongono speranze: «Ci auguriamo che le nostre posizioni in difesa dell’assetto costituzionale siano condivise a livello internazionale», spiega il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini.

Slitta l’esame della “messa in prova” per estinguere il reato di chi deve stare in carcere fino a 4 anni

ROMA –Doveva essere un “fuori sacco”, ma le obiezioni di Lega e An hanno fatto slittare l’esame e il via libera in Consiglio dei ministri sul ddl del Guardasigilli Alfano che, oltre a un giro di vite sulla sospensione dei benefici penitenziari ai condannati, avrebbe introdotto anche la “messa alla prova» di chi, accusato di reati punibili fino a 4 anni di carcere, può chiedere di svolgere lavori di pubblica utilità per evitare il processo e vedersi estinguere il reato. Proprio quest’ultimo meccanismo ha messo sul chi va là gli alleati che da sempre fanno della sicurezza un cavallo di battaglia. «E' una proposta tutta da esaminare», puntualizza il ministro della Difesa Ignazio La Russa lasciando Palazzo Chigi. E anche il collega dell’Interno Roberto Maroni avrebbe storto il naso: una messa alla prova fino a quattro anni di pena include infatti reati di grave allarme sociale (furto, corruzione semplice, l’abuso d’ufficio, le lesioni colpose, etc),

e dunque il rischio è che la misura appaia come un’ amnistia. Alfano chiarisce e contrattacca: «Si rassegni chi immagina che ci saranno trappole su indulti o amnistie. La posizione del governo è chiara: non ne faremo»; sulla messa alla prova – aggiunge – «pensavamo ci fosse condivisione» visto che «ci è stata chiesta anche dall’Associazione nazionale magistrati» e che al Senato l’Idv ha presentato un ddl analogo ma per reati punibili fino a tre anni di carcere. Se non c'è intesa sul punto «approfondiremo» con gli alleati, fa sapere il Guardasigilli. Che ci tiene a far notare, però, come la vera e principale novità del ddl sia un’altra: «Diciamo basta alla sospensione condizionale della pena gratis: chi ha fatto un danno alla società dovrà ripararlo lavorando obbligatoriamente, altrimenti niente condizionale e si fa il carcere per cui si è stati condannati». Il Guardasigilli conta di incassare il via li-


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Giovedì 20 novembre 2008

Primo Piano

Sanità lucana Chi ha presentato la domanda per le Asl di Matera, Potenza e Crob. Domani la decisione

Ecco tutti i manager in corsa Uscenti, nomi noti, outsider e concorrenti da altre regioni di GIANFRANCO GALLO POTENZA - Domani si conosceranno i nomi dei nuovi direttori generali delle due neonate Asl, ASP (Azienda Sanitaria Potenza) e ASM (Azienda Sanitaria Matera) e del Crob di Rionero. La commissione che deciderà le assegnazioni si riunirà e vedremo se la fumata del “Conclave” sarà bianca o nera. L'investitura rappresenta un investimento ovvero una scommessa per il futuro dell'assistenza ai cittadini lucani. L'elenco dei pretendenti, che il Quotidiano della Basilicata pubblica in anteprima, contiene i nomi di persone che hanno i titoli e presumibilmente la preparazione necessaria per ricoprire il ruolo per il quale si sono candidati. Chi scrive di sanità per un giornale, si trova spesso a discutere delle attività dei dirigenti del settore. A voler interpretare il pensiero comune dei corregionali si potrebbe dedurre che c'è una condivisione unanime della riforma che la regione ha legiferato, che ha ridotto dal primo gennaio del 2009 le Asl, attualmente cinque, facendole diventare due, con la speranza di una migliore organizzazione e maggiore efficienza del sistema sanitario regionale. Per questo è accompagnata dalla richiesta che le nomine siano scevre da condizionamenti partitici e che oltre ai titoli si valutino soprattutto le capacità reali di guidare i processi di rinnovamento che la stessa regione ha voluto. La loro richiesta è che chi sarà nominato abbia, con certezza, i requisiti necessari per soddisfare la necessità di salute e di assistenza. Va aggiunta anche la volontà che il vecchio sistema, che ha dimostrato di essere a volte inadeguato per i tempi attuali, venga definitivamente superato. Si sente la voglia di avere un “nuovo modello” così come ha rivendicato anche il Presidente Vito De Filippo nell'ultimo consiglio regionale parlando di rinnovamento dei metodi di gestione. Chi andrà a ricoprire il ruolo di direttore generale delle neonate Aziende sanitarie di Potenza e di Matera, inevitabilmente lascerà l”impronta” dell'impostazione che darà, certamente condizionante per prossimi anni. Per questo, i cittadini lucani, su queste nomine hanno molte aspettative per la tutela della loro salute. Anche per il neonato Irccs (Istituto di Ricerca e Cura) di Rionero la nomina del nuovo direttore generale rappresenta il suo futuro. L'istituto ha bisogno di dimostrare tutta la sua capacita per far ricredere i “malpensanti” sulla opportunità degli investimenti che fin qui sono stati fatti dalla regione e dallo stato. Anche la dimensione di istituto di ricerca va realizzata. Il suo nuovo direttore generale avrà un ruolo fondamentale per traghettare l'Irccs a contribuire allo sviluppo della sanità lucana. È notizia dei giorni scorsi l'aumento della migrazione sanitaria, anche se c'è la compensazione con l'immigrazione. È un segnale che non può essere sottovalutato col quale i nuovi direttori generali dovranno necessariamente fare i conti.


Portafoglio Slitta a fine anno la scelta del partner. Ancora caos negli aeroporti

Giovedì 20 novembre 2008

Parla il presidente Mayrhuber

E Lufhtansa «Gli italiani sono bravi a sopravvivere»

Alitalia, arriva l’ok a Cai Sì del Governo alla vendita: «Ma per 1.052 milioni» di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Decolla il passaggio di proprietà di Alitalia. Il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, ha conferito al commissario straordinario Augusto Fantozzi il mandato a vendere alla Cai, guidata da Roberto Colaninno, la parte buona della compagnia di bandiera ad un prezzo non inferiore a 1,052 miliardi di euro, ritoccando al rialzo l'offerta originaria di un miliardo di euro. "Si completa il processo autorizzativo per la costituzione della nuova compagnia nazionale privata di bandiera che, in totale discontinuità con la vecchia Alitalia, continuerà a rappresentare il Paese nel mondo" ha commentato Scajola. Un esito accolto da Colaninno con grande soddisfazione. "Senza sottovalutare i problemi che ancora attendono una soluzione, possiamo guardare con fiducia alla partenza della nuova compagnia" ha commentato il presidente della Cai. Il commissario Fantozzi ha tempo fino al 1° dicembre per chiudere l'operazione. L'autoriz-

Aerei Alitalia parcheggiati all’aeroporto di Fiumicino

zazione alla vendita conclude un iter complesso in cui il comitato di sorveglianza, presieduto da Andrea Monorchio, ha svolto un ruolo centrale esaminando congiuntamente il programma di amministrazione straordinaria, l'offerta della Compagnia Aerea Italiana e la perizia dell'advisor Banca Leonardo. In questa fase l'ammini-

Allarme della Confcommercio

stratore delegato della Cai, Rocco Sabelli, ha accettato di migliorare i termini dell'offerta. "La più significativa variazione riguarda il corrispettivo a fronte della cessione di alcuni asset che viene elevato da euro 1.000 milioni ad euro 1.052 milioni" si legge nel dispositivo della vigilanza (mentre per l'advisor di Fantozzi, Rothschild,

il prezzo giusto è pari a 931 milioni di euro). Ma intanto Alitalia opera a ranghi ridotti. Ieri sono stati cancellati oltre 100 voli con disagi nei principali scali italiani. La gran parte, una settantina, ha riguardato Fiumicino dove però non si sono registrate file alle biglietterie. Molti passeggeri infatti hanno prenotato con altre compagnie per evitare ogni contrattempo. Si allungano invece i tempi della scelta per l'alleanza internazionale. Dopo l'apertura del premier Silvio Berlusconi nei confronti di Lufthansa, è slittato a data da destinarsi il cda della Cai in calendario lunedì 24 novembre che avrebbe dovuto decidere al riguardo. "Il grande interesse riscontrato nei potenziali partner stranieri significa che siamo sulla strada giusta" confida Sabelli che punta al miglior sovrapprezzo sull'acquisto delle quote in Cai tra i tedeschi ed Air France-Klm. "Non ho preferenze: sceglieremo chi assicura la partnership strategica di più lungo periodo" aggiunge Gaetano Miccichè che segue l'operazione per l'advisor Intesa San-Paolo.

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NEW YORK – Se Lufthansa si fosse trovata nella situazione di Alitalia non ce l’avrebbe fatta: l’Italia non va sottovalutata, sono bravi a sopravvivere. Così il presidente e amministratore delegato di Lyfthansa, Wolfang Mayrhuber (nella foto), ha spiegato l’espressione «Cats in Naples live very long» rispondendo, nel corso di un incontro allo Yale Club di New York, a una domanda sull'interesse della compagnia tedesca nei confronti di Alitalia. «L'Italia è un mercato molto importante, vi abbiamo investito molto», ha detto. E rispondendo a chi gli chiedeva se Lufthansa fosse interessata ad alcuni slot Alitalia nello scalo milanese di Malpensa, Mayrhuber ha detto: «Ci sono due livelli di interesse. Il primo è il mercato e andare sul mercato in modo convenzionale. L’altro è nel caso in cui Alitalia cerchi il miglior partner europeo, ad alcune condizioni e nel rispetto delle legge, saremmo pronti a parlare. Ma sono loro a decidere».

Lettera-appello di deputati Pd-Pse ai commissari europei

«No all’aumento del canone Consumi, peggio delle previsioni Telecom. C’è un rischio “salasso”» BRUXELLES - «L'aumento del canone Telecom e l'ipotesi attualmente in fase di studio dell’incremento del prezzo di unbundling (il prezzo pagato dai concorrenti per l'affitto delle linee di Telecom Italia) rischia di compromettere gran parte dei vantaggi derivati da un mercato aperto e concorrenziale». A sostenerlo sono gli europarlamentari del Pd-Pse Gianni Pittella, Catiuscia Marini e Pier Antonio Panzeri, che hanno inviato una lettera ai commissari Ue Viviane Reding (Società dell’informazione e mezzi di comunicazione), Neelie Kroes (Concor-

Un carrello della spesa vuoto

di SABINA LICCI CONSUMI delle famiglie italiane in diminuzione per i prossimi 3 anni: la flessione sarà dello 0,5% sia nel 2008 che nel 2009 e dello 0,4% nel 2010. Niente crolli, ma una crisi dai tempi lunghi, con un'ulteriore depressione delle già deboli spese delle famiglie per effetto della congiuntura dei mercati internazionali. È questo il quadro delle conseguenze della crisi tracciato dall'Ufficio studi della Confcommercio ieri a Roma in occasione della conferenza Euro-mediterranea sullo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra i Paesi del bacino mediterraneo. A risentirne quest'anno saranno soprattutto i consumi di alimentari e bevande, per i quali si prevede un calo dell'1,2%, ma nei tre anni neri del commercio i settori penalizzati saranno abbigliamento e calzature con rispettivamente cali dello 0,5%, 0,6% e 0,8%; ma anche ricreazione e tempo libero e quindi alberghi, bar e ristoranti con -0,5%, -1,4% e 2%). Nubi in vista anche sul fronte della spesa complessiva sul territorio, dove il calo previsto per il 2008 è dello 0,7%, seguito da -0,5% per l'anno prossimo e da -0,6% nel 2010. Uno sguardo oltre confine e se l'Italia è destinata a soffrire per 3 anni, per la Francia le stime sono rispettivamente +0,9%, +0,5% e +0,9%, mentre per la Germania -0,5%, +0,2% e +0,7%. Il drastico ridimensionamento dei consumi nazionali e l'impatto della crisi sulle piccole e medie imprese del commercio emergono in tutta la loro gravità, anche guardando i saldi sulla natalità e mortalità delle imprese; se tra il '99-2007 il saldo è stato negativo per poco meno di 38.000 imprese, nei primi 9 mesi di quest'anno si è raggiunta quota 17.714. Secondo il presidente Carlo Sangalli, occorre rivedere gli studi di settore e detassare le tredicesime: queste le richieste della Confcommercio in un commento del suo presidente. ''Non siamo strutturalmente pessimisti, ma preoccupati per l'impatto che la crisi può avere sull'economia reale", ha detto Sangalli, secondo il quale occorre un confronto serrato con Governo, parlamento, parti sociali e sistema bancario. Gli attuali studi di settore, infatti sono parametrati su una realtà economica di normalità, che non è più quella che il Paese sta vivendo di cui non si può non tener conto.

renza) e Meglena Kuneva (Tutela dei consumatori). I CONTENUTI DELLA MISSIVA I tre eurodeputati nella missiva sollevano forti perplessità sulle recenti decisioni prese dall’Autorità italiana per le telecomunicazioni (Agcom). «E' auspicabile – spiegano – che in una fase di tale crisi del potere di acquisto l’Agcom consideri con la massima prudenza scelte che, se confermate, finiranno per incidere negativamente proprio sui consumatori». COSA RISCHIANO I CONSUMATOTORI ITALIANI - Per Pittella, Marini e Panzeri, «i consumatori ita-

liani rischiano infatti di dover pagare circa 370 milioni di euro in più per le comunicazioni fisse se il regolatore deciderà di intervenire anche sulle tariffe pagate dai concorrenti per l’affitto delle linee dell’ex monopolista». Inoltre, gli eurodeputati invitano la Commissione Ue «a verificare che l’Agcom dia piena applicazione all’impegno di ridurre il livello di terminazione mobile, al fine di ridurre rapidamente i prezzi per le comunicazioni mobili già dal 2009, come previsto dalla specifica Raccomandazione di prossima pubblicazione».


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Giovedì 20 novembre 2008

24 ore in Basilicata

Oggi a Guardia Perticara comincia una serie di eventi a ventott’anni dal sisma ‘80

C’è il ricordo, manca il settebello Non sarà presente l’ex Commissario straordinario Zamberletti di ROCCO PEZZANO «E IO MI PRENDO Zamberletti», gridava il giocatore di scopa raccogliendo il settebello. Tanta era la notorietà acquisita del Commissario straordinario al sisma Irpinia e Basilicata del 23 novembre ’80 (di cui sta per essere celebrato in vario modo l’anniversario), Giuseppe Zamberletti, che la carta di maggior valore del mazzo, sui tavoli di gioco di molti lucani, si chiamava come lui. Zamberletti - che ancora ricopre incarichi importanti in Italia - sarebbe stato l’ospite d’eccezione del convegno che si terrà oggi a Corleto Perticara. E invece pare proprio che non ci sarà, per gravi motivi familiari. Un rammarico per quanti conobbero Zamberletti. E si può dire che lo conobbero tutti. Chiunque ricorda quel giorno e quelli che seguirono, un’epoca a parte per chi tremò insieme alla terra . Quel nome era una presenza costante. Anche i bambini che all’epoca avevano dieci anni hanno vivida quella silhouette, quella faccia, nei pochi tg che si riuscivano a guardare, tutti insieme, attorno ad apparecchi tv in bianco e nero. Sarebbe stata l’occasione di sapere com’è Zamberletti a colori. Ma soprattutto di riascoltare la sua voce. Quella voce diffusa in modulazione d’ampiezza, banda Am, sul primo canale della Rai. La mattina in bagno per chi aveva ancora una casa abitabile, in automobile per chi dormiva al Motel Park, il minuscolo altoparlante della radiolina a transistor gracchiava cinque, sei, sette volte quel cognome. Zamberletti era un uomo che aveva solo il cognome. Pochi sapevano si chiamasse Giuseppe. Veniva nelle zone terremotate a bordo di elicotteri, veniva fischiato da chi si sentiva abbandonato e applaudito da chi lo associava con la provvidenza di una mano pietosa in quel caos. Veniva insieme a un altro volto che più caro non si poteva - e non si può an-

Icet, i sindacati: nessuno perda il posto L’AZIENDA che prendeerà eventualmente il posto della Icet dovrà assumere tutti gli stessi operai: è la richiesta che i sindacati hanno avanzato ieri nel corso dell’incontro in prefettura. All’ordine del giorno, le conseguenze della revoca dei lavori alla Icet, azienda di Vairano Partenora, comune in provincia di Caserta. La decisione è stata presa dalla società contraente (la “general contractor”), ossia la spagnola Sis, inconseguenza di un atto della prefettura di Potenza: un accertamento ulteriore nei confronti della Icet in merito alle certificazioni antimafia. Si attende la sentenza del Tar, a cui si è rivolta la Icet. L’udienza è fissata per il 17 dicembre prossimo. Nel frattempo, incontrando i vertici della prefettura, i sindacati hanno fatto la loro richiesta: nessuno degli operai attualmente impegnati deve perdere il lavoro.

Le iniziative, l’interr ogazione TANTE LE iniziative messe in campo per ricordare quello che i lucani chiamavano quasi confidenzialmente “Zio Terry”. Il convegno di oggi a Guardia Perticara vuole sottolineare un percorso di ricostruzione che pare sia stato il migliore della Basilicata. Ma sembra che, oltre a Zamberletti, non vadano nemmeno il presidente della Regione Vito De Filippo e il suo assessore Innocenzo Loguercio. Dopodomani si va a Bella per una simulazione di primo soccorso in caso di calamità. Poi ci si sposta a Potenza per un pre-incontro.La sera del 22, nel teatro Stabile all 20, il Concerto della banda nazionale dei Vigili del Fuoco. Il 23 ultima tappa sempre nel capoluogo con una cerimonia civile e religiosa la mattina in piazza Mario Pagano e nel pomeriggio un grosso convegno al teatro Stabile con interventi di parlamentari e sindaci. Un’assenza che pesa è quella dell’ingegner Maurizio Leggieri, considerato il maggiore sismologo lucano. Ieri il consigliere comunale di Potenza Antonio Lomonaco (Pd) ha presentato un’interrogazione lamentando alcune sperequazioni nel processo di ricostruzione mai cancellate nonostante gli impegni.

Ottantuno? UN ERRORE, soprattutto di battitura, può capitare sempre. Ma stavolta è davvero grosso. Nel programma delle manifestazioni, Zamberletti è definito “Commissario straordinario dei territori colpiti dal sisma del 1981”. Ce ne sarà stato un altro e nessuno se n’è accorto. cora - agli italiani: il Presidente con la pipa. Sandro Pertini. Veniva qui per imparare - anzi, per continuare a imparare - quello che già aveva capito nel Friuli Venezia Giulia quattro anni prima: non si possono improvvisare i soccorsi, non ci si può affidare solo alla grande anima di un popolo che emerge nelle tragedie. Bisogna inventarsi un sistema di previsione e prevenzione delle emergenze. Da quell’intuizione nascerà la Prote-

zione civile. Zamberletti veniva mentre una comunità si disperava ma trovava anche forza e compattezza. Nel ricordo forse si confondono gli elogi che venivano tributati a quella macchina dei soccorsi e le critiche, a volte le maledizioni, di chi si sentiva in balia degli eventi, abbandonato. Zamberletti non appartiene a quel periodo. E’, quel periodo, insieme a Pertini, alle notti nelle auto con i finestrini appannati, i cappuccini nei bar affollati che si svuotavano in un secondo quando qualcuno gridava “Il terremoto”, i mesi lontano da scuola e dall’ufficio, le strade fatte solo di macerie, le lacrime di chi ha visto morire un familiare sotto le volte di una chiesa. Il convegno di oggi a Guardia sarebbe stato un lungo applauso a Zamberletti, nel quale si sarebbero confusi i ricordi brutti e quelli - sembra incredibil, ma ci sono - belli. Ma Zamberletti non ci sarà. Nel mazzo di relatori e politici mancherà proprio il settebello. r.pezzano@luedi.it

Scuola Contro i tagli in Basilicata

Il 27 novembre incontro fra Autilio e Gelmini UN NUOVO atto della battaglia che la Regione Basilicata sta conducendo in difesa della scuola lucana contro i tagli del governo: il 27 novembre prossimo l'assessore regionale Antonio Autilio si incontrerà con il ministro alla Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. Per questo motivo, domani si riunirà il gruppo di lavoro insediato dal dipartimento Formazione, lavoro e cultura. Il gruppo, composto da rappresentanti della Regione, delle Province di Potenza e di Matera, dell'Ufficio scolastico regionale, Anci, Anci-Piccoli Comuni e sindacati, ha deciso alcune attività da presentare attraverso una proposta organica all'attenzione del ministro Gelmini La Regione ha già proposto ricorso davanti alla Corte costituzionale contro il decreto legge n. 154 sul dimensionamento scolastico. Spiega Autilio: «L’incontro con il ministro Gelmini rappresenta la prima iniziativa delle Regioni dopo gli “Stati Generali della Scuola” di Napoli, per dare continuità all'iniziativa avviata da tempo dalla IX Commissione della Conferenza delle Regioni (che

comprende tra l'altro gli assessori regionali con delega alla scuola) con l'obiettivo di contrastare, unitariamente, in tutte le sedi istituzionali i provvedimenti del Governo. L'azione del Governo in materia di istruzione ha determinato una generale situazione di impoverimento di tutto il sistema, sia per quanto attiene alle risorse umane ed infrastrutturali, sia per quanto riguarda la qualità dell'offerta». Secondo l’assessore, il provvedimento governativo è andato ben oltre, in quanto interviene anche con il taglio degli organici, senza tener conto delle competenze primarie delle Regioni in materia di programmazione della rete e dell'offerta formativa. «Competenze - aggiunge Autilio - intendiamo rivendicare per la piena attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione. Dunque un'operazione, fortemente invasiva delle titolarità di Regioni ed enti locali, definita in maniera unilaterale, non tenendo nel debito conto che, sugli aspetti del decentramento amministrativo è attivo un tavolo istituzionale».

Sanità Cure certe

Sì all’atto integrativo PIU’ CERTEZZA delle cure: questo l’obiettivo finale del secondo Atto integrativo dell'Accordo di programma quadro (Apq) per il settore sanitario., appena approvato dalla giunta regionale su proposta dell'assessore alla Salute Antonio Potenza. Spiega l’assessore: «Il programma riguarda investimenti per la razionalizzazione “morbida” della rete ospedaliera per acuti e la sua riqualificazione in termini di elevazione e maggiore appropriatezza delle prestazioni per acuti; il potenziamento delle strutture dell'assistenza territoriale ai fini della maggiore diffusione dell'assistenza distrettuale e della prevenzione; il miglioramento delle condizioni diffuse di sicurezza per l'assistenza e la continuità dei servizi; l'implementazione e la diffusione di reti assistenziali», conclude Potenza.

Potenza Un piano per denunciare il bullismo

Con un dito chiunque può battere il prepotente

L’immagine scelta per promuovere l’iniziativa

I RAGAZZI della squadra di calcio a 5 “Rossellino”, impegnata nel campionato di serie C1, lo portano sulle loro divise durante gli allenamenti. Poi, sarà divulgato direttamente nei sette distretti scolastici della regione. Il numero 0971/21232 è quello che può comporre chiunque voglia segnalare episodi di bullismo. Genitori, insegnanti o le vittime stesse. In realtà è attivo dal 29 settembre scorso, ma ufficialmente è stato presentato ieri mattina, ed è il risultato della collaborazione tra Ufficio scolastico regionale, Corecom e Csv (Centro di servizio al volontariato) Basilicata. Al di qua dello sportello di ascolto (sportellobullismo@csvbasilicata.it) ospitato dal Csv in via Mazzini, 51 e attivo ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 (il martedì e giovedì dalle 17 alle 19) siedono 15 persone che hanno avuto un ruolo determinante nella vita dei giovani: sono insegnanti in pensione, sostengono chi si rivolge a loro e danno consigli su come comportarsi in situazioni particolarmente critiche. «Le telefonate durano molto tempo - spiega Tina Paggi, Csv Basilicata - perché l'episodio va contestualizzato, ma, soprattutto, perché bisogna rassicurare chi lancia il segnale sulla certezza dell'intervento». Ad oggi, non sono state molte le chiamate “ma i casi di bullismo registrati seguono le modalità differenti, dalle botte ai filmati con il cellulare”. Il numero dello sportello è riportato su una cartolina che “vorremmo raggiungesse direttamente i ragazzi dai primi gradi della formazione scolastica - spiega Paggi - perché si sentano

rivestiti di importanza e anche perché, spesso, insegnanti e genitori ignorano l'esistenza di episodi di bullismo”.Un fenomeno “antico - osserva Loredana Albano, presidente del Corecom - enfatizzato dai mezzi di comunicazione, da quelli più classici come la televisione, ai modernissimi come Internet”. Anche per questo, il Corecom, che “è l'autorità che sul territorio regionale agisce a tutela dei minori rispetto ai media, ha scelto di collaborare a questa iniziativa”. Nel 2007, aderendo alla campagna di prevenzione alla lotta contro il bullismo “Smonta il Bullo”, voluta dal Ministero della Pubblica Istruzione, l'ufficio scolastico regionale “ha istituito un Osservatorio regionale permanente per monitorare il fenomeno” dice la referente Angela Granata. Oltre allo sportello di ascolto, prevede la “formazione del personale scolastico, dai dirigenti ai bidelli, coinvolgendo anche i genitori”, e la costruzione di strumenti facilmente consultabili relativi ai vari aspetti del bullismo. Come le campagne di informazione: “Stiamo pensando alla realizzazione di manifesti corredati da slogan da far realizzare ai ragazzi stessi” - annuncia Granata. Poi ricorda il dossier - “Quando il bullismo è di classe” - redatto dall'ufficio scolastico regionale. Inteso come “strumento di informazione per la scuola e per le famiglie, con l'obiettivo di prevenire e contrastare il bullismo, e valorizzare la politica del lavoro in rete tra le diverse istituzioni”, il dossier contiene una scheda dei servizi realizzati sul territorio e le attività promosse dalle varie istituzioni. Angela Pino


24 Ore in Basilicata

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Val Basento Proposto un tavolo nazionale da sottoporre all’Osservatorio

All’attenzione nazionale la chimica lucana VAL BASENTO - Costituire un tavolo tecnico per elaborare proposte da sottoporre all’Osservatorio della chimica nazionale per cercare di superare la grave crisi industriale che attanaglia la Val Basento. Su questo si è discusso ieri pomeriggio nella sala consiliare della Provincia di Matera, dove si è riunito l’Osservatorio della Chimica provinciale, convocato dall’assessore provinciale alle Attività produttive, Nicola Buonanova. Presenti all'incontro il presidente della Provincia, Carmine Nigro, che ha proposto la costituzione di un tavolo permanente per discutere su proposte concre-

te, i sindaci di Pisticci e Ferrandina, rispettivamente Michele Leone e Raffaele Ricchiuti, i rappresentanti sindacali confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Angelo Cotugno, Giuseppe Amatulli, Maurizio Girasole, Emanuele Nicoletti, Francesco Laviero e Luigi D’Amico, il responsabile per i servizi ambientali della Tecnoparco, Domenico Scarcella, e le parti datoriali rappresentate dal responsabile delle relazioni industriali di Confindustria Franco dell'Acqua e dal vice presidente dell’Api di Matera Giuseppe Aliuzzi. Quest’ultimo ha messo in evidenza la necessità di eliminare tutti gli ostacoli per

riavviare l’industrializzazione della Valbasento, in primis l’inquinamento. Tra le altre, la proposta del rilancio della questione energetica, dell’utilizzo del centro logistico intermodale, della bonifica, del miglioramento dei collegamenti stradali (Matera-Ferrandina). «Siamo chiamati - ha detto Franco Dell’Acqua - a decidere e a costruire linee d’intervento per innescare un percorso che porti al rilancio della Valbasento, area con una grande vocazione industriale». La crisi che da anni investe l’area industriale basentana sembra aver raggiunto livelli ormai insostenibili; quindi

si rende necessario un’inversione di rotta che rilanci produttività e occupazione in quello che è stato il primo sito industriale lucano. «Dobbiamo creare incentivi concreti in settori tecnologicamente avanzati - ha dichiarato il sindaco di Ferrandina Ricchiuti - e definire un programma di investimenti infrastrutturali». Di tutto questo si potrà discutere, costituendo un tavolo tecnico, che come ha spiegato il segretario confederale regionale della Cgil Cotugno, deve presentare proposte reali. «Agli imprenditori che vengono in quest'area - ha detto il sindaco di Pisticci Leone - dobbiamo poter dare la possibilità

La Val Basento

di investire». L’osservatorio chimico locale, come ha ricordato D’Amico, segretario provinciale dell’Ugl, è in piedi da cinque anni; è necessario formulare proposte da portare all'Osservatorio Nazionale. «Quest'ultimo - ha dichiarato Amatulli segretario provinciale Cisl - deve indirizzare le attività imprenditoriali nella Valbasento». Il segretario organizzativo Filcem-Cgil Girasole, il segretario pro-

vinciale Femca-Cisl, Nicoletti e il segretario provinciale Uilcem-Uil Laviero hanno sottolineato la necessità di mettersi insieme con proposte serie per poter dare una risposta concreta al nostro territorio. Domani è previsto un nuovo incontro per redigere un documento da presentare all’Osservatorio Chimico nazionale. Mariangela Lisanti regione@luedi.it

Crisi del settore auto, il presidente del Consorzio Acm : «Prodotto sicuro fino al 2013»

Indotto Fiat, si naviga a vista Sindacati preoccupati: «Aziende con i piedi qui e la testa altrove» SEGNALI di stabilità arrivano dall’indotto di San Nicola di Melfi, il più grande di Basilicata, che dà lavoro a poco meno di tre mila persone, e che si appresta ad affrontare l’anno horribilis del settore auto, in cui, si stima, ci sarà essere una diminuzione dei volumi di mercato pari al 20 per cento. Garanzie in questa direzione sono state offerte, ieri, dal presidente del Consorzio Acm, Marzio Raveggi: «L’Indotto ha le carte per uscire dalla crisi. L’industria automobilistica è il motore dell’occupazione e questo vale anche per la Basilicata. Fino al 2013 lo stabilimento di Melfi della Fiat ha un prodotto sicuro, e dopo il gruppo stabilirà i nuovi modelli». Confermata, quindi, la centralità del sito lucano e la produzione del settore B. . «La Basilicata - ha continuato Raveggi nel corso di un incontro con le sigle metalmeccaniche che si è svolto nella sede di Confindustria di Basilicata - non ha motivi per temere conseguenze più gravi di altri insediamenti produttivi». La crisi, insomma, sarà uguale ovunque. Ma in Basilicata le condizioni sono diverse e lo stato di salute del sistema produttivo destano le preoccupazioni dei sindacati. «Negli ultimi anni - ha spiegato ieri il segretario della Uilm Uil di Potenza, Vincenzo Tortorelli - nelle fabbriche satellite della Sata si è avuta una riduzione dell'occupazione pari quasi al 50 per cento, a causa di aziende che per insufficienza di innovazione tecnologica e per difficoltà economiche hanno dimesso i siti produttivi lucani, come si fa a pensare. Quali sono allora le condizioni affinché l'indotto possa rimanere in piedi e intravedere una possibile ripresa?». Si temono le strategie di delocalizzazione da parte dei grandi gruppi. «Sono già tante - dice ancora Tortorelli - le aziende con i piedi sul territorio e la testa altrove». A sottolineare la gravità di una crisi che assume sempre più l'aspetto di una recessione anche i segretari di categoria, Giuseppe Cillis della Fiom Cgil e Marco Roselli della Fismic. Entrambi sottolineano però l'importanza delle garanzie offerte dal Consorzio Acm nel corso l'incontro. Cillis sottolinea: «Sono state confermate le condizioni di stabilità per il sito lucano» ma «siamo preoccupati per la crisi del settore» e «serve un per-

La Sata di Melfi

corso nuovo che possa coniugare qualità del prodotto e felicità dei lavoratori». Ma ora reagire è d'obbligo ed è il momento sottolinea ancora il segretario Tortorelli - di pensare a quali strumenti debbano essere messi in campo per attutire gli effetti devastanti del crollo del settore. «Per ora il Consorzio Acm, in attesa di capire quali potranno essere, nei prossimi giorni, gli strumenti straordinari che i diversi livelli di governo stanno predisponendo - ha spiegato il presidente Raveggi - si sta impegnando presso le proprie aziende affinché a oggi si attuino misure ordinarie per contrastare la crisi che sta attraversando il settore». Ma da sola la cassa integrazione non può bastare. Molte delle aziende dell'indotto - come ha evidenziato ieri il segretario della Fim, Antonio Zenga - non lavorano solo con la Sata ma anche con latri stabilimenti Fiat. L'attività risente, quindi, dei rallentamenti di produzione di tutti i siti dove c'è cig, in periodi non diversificati e soprattutto non programmabili. Il che

aumenta notevolmente i costi. «Il momento è buio e si naviga a vista», rimarca il segretario della Fismic, Roselli. Solo qualche giorno fa lo aveva detto la Fim Cisl e ieri lo ha rimarcato anche la Uilm: «La Fiat deve diversificare la produzione, non può rimanere uno stabilimento monoprodotto. E la ricerca deve conoscere un nuovo impulso anche attraverso la realizzazione del Campus di innovazione tecnologica». Il responsabile delle relazioni sindacali per Acm, Augusto Gianbanco, che conosce bene il territorio lucano, ha spiegato: «L'indotto Sata ha le carte per uscire dalla crisi. A patto che la fase di recessione non vada al di sotto di certi limiti». Ma nel frattempo suggerisce un ruolo più attivo anche alle istituzioni. E lancia una proposta: «L'utilizzo delle royalties del petrolio per far fronte a questa fase così dura». Oggi il Consorzio Acm tornerà a incontrare i sindacati a Melfi per l'aggiornamento del contratto integrativo aziendale». Mariateresa Labanca

I COMMENTI DEI SINDACATI

Daramic

Pfizer

TITO - I segretari confederali Pepe, Falotico e Delicio esprimono soddisfazione per il positivo accordo sottoscritto nella serata di oggi sugli ammortizzatori sociali e gli incentivi di accompagnamento riguardanti i lavoratori della Daramic. «Questa intesa è soltanto l’attuazione di una parte dell’accordo generale sottoscritto in Regione, che prevede contemporaneamente di avviare, sempre coordinati dal tavolo regionale del dipartimento alle Attività produttive, un tavolo nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico, congiuntamente al ministero dell'Ambiente, per poter affrontare il tema del rilancio del sito produttivo».

PISTICCI - L’Ugl valuta positivamente la decisione dell’azienda farmaceutica Pfizer di non chiudere lo stabilimento di Pisticci Scalo. « L’opera mediatrice dell’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino - ha scritto il sindacato in una nota - ha permesso di evitare per il momento, l’ennesima chiusura di un’azienda in Valbasento, nella speranza che qualche soggetto qualificato o la stessa Pfizer si convinca a continuare l’attività produttiva alla Pfizer». Dal segretario del sindacato è giunto un appello all’unità e alla coesione delle forze politiche, sociali ed imprenditoriali presenti sul territorio, per sostenere le vertenze in atto.

L’azienda produce per Fiat

Il 25 incontro in Regione

Alla Per Sud 13 turni di Cig

Sciopero alla Mister Day

TITO - Ma la crisi economica continua a mietere le sue vittime: ieri - come ha reso noto l’Ugl con un comunicato stampa - la Per Sud di Tito Scalo, azienda che produce lamierati per il gruppo Fiat, in particolare lavora con Sata, le settimane di cassa integrazione ordinaria annunciate dall’azienda sono 13 a partire dalla settimana prossima e toccano tutte e 24 le unità. Ieri si è svolta l’assemblea con i lavoratori con l’Ugl e si è discusso di quello che l’azienda sta facendo «in modo unilaterale, senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali per chiarire la crisi di mercato e studiare un programma schematico per la gestione della cassa integrazione per tutti i 42 lavoratori».

ATELLA - Le sigle di categoria, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno annunciato lo sciopero per il prossimo 25 novembre, data in cui l’assessore alle Attività produttive Vincenzo Folino ha convocato, per un incontro in Regione, i vertici della Vicenzi che qualche giorno fa ha annunciato lo smantellamento di una linea di produzione della Mister Day, mettendo a rischio 100 posti di lavoro e il futuro dell’intero stabilimento di Atella. I dipendenti si asterranno dal lavoro dalle 22 del giorno 24, fino allo stesso orario del giorno seguente. I sindacati hanno annunciato un’attenta attività di vigilanza «affinché dallo stabilimento non venga rimosso nulla, per evitare di ritrovarci con spiacevoli sorprese.

NICOLETTI, INCONTRO IN CONFINDUSTRIA I LIQUIDATORI della Nicoletti spa, Angelo Calculli e Margherita Epifania, hanno convocato un incontro con le sigle sindacali Cisl, Uil, Cigl, che si terrà Martedi’ 25 Novembre alle ore 15.00 presso la sede di Confindustria-Matera, per affrontare le tematiche relative al recupero delle maestranze. Seguirà alle 17.30 un altro incontro presso la sede dell’Api con il Presidente Nunzio Olivieri, il Vicepresidente Nicola Fontanarosa e il Direttore Generale Franco Stella, per discutere dei rapporti tra la Nicoletti spa e la filiera.

Manpower premia a Roma i migliori lavoratori lucani LA Basilicata ha espresso i suoi migliori lavoratori, vincitori a livello regionale e in concorso per diventare vincitori nazionali del “Premio per il Lavoro 2008: riconosciamo l’eccellenza”, organizzato da Manpower in partnership con Confindustria Giovani Imprenditori. E’ stato Angelo Michele Colasanti, di Com, azienda di Palazzo San Gervasio ad

essersi aggiudicato il premio come miglior operaio della regione Basilicata. Lavora, invece, in Scai comunicazione, con sede a Potenza, Paola Santarsiero, la vincitrice regionale nella categoria Quadro. I due vincitori lucani saranno premiati il prossimo 3 dicembre nel corso dell’evento conclusivo del Premio per il Lavoro, all’auditorium Parco della

Musica di Roma, alla presenza di oltre 1000 player di settore, pubblico e privato. Duecento aziende iscritte e 300 lavoratori candidati nella prima edizione, 500 aziende e 800 lavoratori in questo secondo appuntamento con il Premio organizzato da Manpower con i Giovani Imprenditori di Confindustria, per riconoscere l’eccellenza delle migliori risorse italiane.


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GiovedĂŹ 20 novembre 2008

24 ore in Basilicata

Latronico: non sponsorizzai La Cascina

Potenza In aula il processo sulla droga in via Pretoria

ÂŤMai propiziato il Cara, anzi interrogai MaroniÂť

Quando l’Arma divenne letale per gli spacciatori del borgo

ÂŤNON HO PROPIZIATO proprio niente ma ho presentato un'interrogazione al ministero degli Interni Maroni per segnalare il problemaÂť. Il senatore lucano Cosimo Latronico interviene sulla questione del centro di accoglienza dei profughi Cara di Policoro e smentisce categoricamente qualsiasi “interventoâ€? a favore della cooperativa sociale “La Cascinaâ€? che gestisce il centro. L'ipotesi di una “sponsorizzazioneâ€? del senatore nei riguardi della cooperativa La Cascina nasce dalla passata collaborazione lavorativa dello stesso Latronico con la cooperativa. Ma il senatore fa chiarezza: ÂŤMi duole leggere queste notizie perchĂŠ sono assolutamente estraneo. Anzi sono stato proprio io a suggerire dal primo momento alle istituzioni competenti di coinvolgere tutti i territori nelle decisioni prima di far arrivare i profughiÂť. Latronico spiega in maniera chiara tutta la questione: ÂŤConfermo di essere amico di tante persone e di questa storia importante rappresentata dalla Cascina, una storia di promozione imprenditoriale nata per impulso di giovani, molti anche lucani, che partendo dal bisogno del proprio lavoro hanno dato vita, giĂ dai tempi dell'universitĂ , a una storia imprenditoriale significativa che oggi impegna migliaia di persone in tutta Italia nel settore della ristorazione e dei serviziÂť. E ancora: ÂŤSono lieto di aver condiviso giĂ dagli anni '70 a questa storia di promozione del lavoro partendo dai bisogni. Condivido quindi lo spirito di questa iniziativa che oggi è diventata una grande impresa che offre lavoro a centinaia di giovani di questa regione. Una delle poche imprese cooperative di quelle di-

mensioni che sono rimaste nel panorama produttivo italiano. E chiarisce anche la posizione lavorativa: Dopo la mia prima esperienza politica, io nel periodo di assenza di impegni istituzionali ho continuato a svolgere nel solco dell'impegno iniziale un lavoro di promozione sociale ed economico e ho collaborato anche con questa azienda. Naturalmente da quando ebbi l'investitura di consigliere regionale nella primavera del 2005, ho ripreso la mia attività istituzionale in assoluta distanza da ogni attività che avesse a che fare con le imprese. Sul centro di accoglienza Cara spiega: Dal principio ho segnalato al prefetto e al ministero degli Interni con una mia interrogazione parlamentare che questa materia io l'avrei gestita diversamente. E ho suggerito di evitare di assegnare l'accoglienza senza aver prima condiviso con le realtà regionali e locali sia la localizzazione e sia le modalità dell'accoglienza scegliendo posti che non determinassero impatti ambientali di varia natura. Smentisco assolutamente - spiega ancora il senatore - di aver propiziato l'arrivo di profughi e questo può essere documentato dal ministero degli Interni e dalla prefettura di Matera. Io una volta che ho appreso dalla stampa l'arrivo di questi profughi mi sono mosso senza nessuna titubanza per impedire che questa cosa accadesse e anzi ho pregato il prefetto di Matera di capitanare un incontro, che poi si è svolto, tra i sindaci per convenire, nel caso in cui la Basilicata avesse dato la sua disponibilità , le modalità di accoglienza per non turbare le realti sociali e i territori interessati. sal. san.

Per salvare le apparenze Carmine Campanella, attualmente detenuto e sottoposto a regime di carcere duro, nelle sue staffette tra Potenza e Bosco Reale, in provincia di Napoli, per rifornire di droga il capoluogo lucano si faceva accompagnare da un'avvenente signora. Fra elementi emersi nel corso dell’udienza di ieri, e particolari raccontati da investigatori fuori dall’aula, si dipana la trama del commercio di droga nel borgo antico divenuta un processo, “Arma Letaleâ€?. Michele Danese, il collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni ha praticamente distrutto il sodalizio criminale chiamato “Famiglia Basiliscaâ€?, giĂ nel '99 aveva denunciato alle forze dell'ordine quel giro di spaccio che partiva dai vicoli di via Pretoria e si allungava capillarmente sopra tutta la cittĂ ; ma mentre gli investigatori concentravano le loro indagini sui pesci piĂš grossi, che intanto ingaggiavano una strana partita a colpi di rivelazioni e confessioni fasulle, i piĂš piccoli trovavano anch'essi la corrente, e si inoltravano rapidamente verso il mare aperto. L'indagine soprannominata “Arma Letaleâ€? nasce soltanto nel gennaio del 2005, a seguito di un controllo, casuale, su un consumatore abituale delle sostanze approvvigionate dal gruppo. A distanza di un anno i carabinieri del nucleo operativo hanno individuato il capo, il covo in via Crisci numero 9, a meno di cento metri dal tempietto di San Gerardo, e soprattutto i referenti all'ingrosso del traffico, che fanno parte del cartello napoletano degli Aquino-Annunziata legato stabilmente ai colombiani della famiglia Munera, con base operativa ad Amsterdam, in Olanda. Il capitano Antonio Milone, seduto al banco dei testi-

Il tribunale di Potenza

moni in uno spezzato blu cobalto su pantaloni neri, una grossa cravatta scura annodata sulla camicia bianca, ricorda esattamente tutte le fasi dell'indagine: ÂŤUna volta ne intercettammo due che se la prendevano col cane che aveva annusato dell'hashish e l'aveva buttato nella tazza del waterÂť. In via Crisci numero 9 c'era il laboratorio di Campanella: la pasta di coca, in particolare, veniva tagliata con altre sostanze, poi venivano confezionate le dosi da spacciare direttamente per strada. ÂŤDopo le intercettazioni telefoniche, abbiamo piazzato dei microfoni ambientali, e alla fine una telecamera nascosta anche dentro l'appartamentoÂť. ÂŤAbbiamo deciso di aspettare, d'accordo con il magistrato, il momento migliore per intervenire senza compromettere il resto dell'indagine, cosĂŹ abbiamo seguito

Campanella in uno dei suoi viaggi con i microfoni nell'auto e un rilevatore satellitare di posizioneÂť, e quando è rientrato a Potenza, il 2 di marzo del 2006 alle 3 di pomeriggio, e si è messo ad annotare sul suo registro contabile quell'ultima entrata in conto “materie prime/fornitoriâ€?, i carabinieri sono intervenuti, arrestandolo in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di 300 grammi di cocaina di primissima qualitĂ . Ma la pianta non era ancora stata estirpata. Pochi mesi dopo l'arresto di Campanella muore per overdose una ragazza di 26 anni di Potenza, finita anche lei tra i tanti nomi dell'indagine. L'attivitĂ degli investigatori allora ha una brusca accelerata, e nel dicembre del 2006 viene sentito un numero di persone tra i consumatori di droga del capoluogo e non, che forse per paura,

proprio per la morte della ragazza, dettagliano la rete di distribuzione della “robaâ€? anche in provincia, arrivando fino a Matera. L'affare viene stimato, al mese, in un chilo e mezzo soltanto di coca: al mercato, un valore di circa 200.000 euro. Secondo un appunto sequestrato dal reparto operativo speciale dei carabinieri di Napoli nell'abitazione di Raffaele Aquino, il flusso di stupefacenti andava fatto risalire almeno al 2004. CosĂŹ viene redatta un'informativa e sottoposta all'attenzione del pm Francesco Basentini della procura distrettuale antimafia, e lunedĂŹ 19 febbraio 2007 scattano 25 ordini di custodia cautelare, 18 arresti. Sono soltanto gli elementi ritenuti socialmente pericolosi dal gip Alberto Iannuzzi, di un'organizzazione che potrebbe contare su una quarantina di pusher tutti con una propria distinta zona di influenza. Dietro la montatura leggera dei suoi occhiali, lo sguardo del capitano è veloce e analitico: ÂŤSi erano costruiti una grossa reputazione presso i loro referenti del napoletano. Avevano un'organizzazione efficiente: al vertice Campanella, e il suo braccio destro Giovanni Lottino, che condividevano tutte le informazioni piĂš importanti, poi venivano gli altri, secondo uno schema a piramide. Quasi tutti peraltro erano anche impiegati in altre attivitĂ Âť. Infatti c'era il fioraio, il barbiere e l'operaio, e poi c'era un ragazzo che è morto quest'estate, ad agosto. Anche lui è stato stroncato da un overdose, in un monolocale di via del Popolo, cioè in pieno centro storico; ma in questa storia, come in tutte quelle simili, la decadenza si cela anche dietro la piĂš bella delle apparenze. Leo Amato regione@luedi.it

Nuova udienza della maxinchiesta condotta da Woodcock e Montemurro

Lettera da Villa d’Agri al ministro

Iena 2, s’avvicina l’epilogo

Carcerato ingiustamente chiede un risarcimento E senza ritardi

Ascoltato in teleconferenza da Cuneo Renato Martorano PROSEGUE l'udienza preliminare davanti al giudice Luigi Barrella sulla maxinchiesta condotta tra il 2000 e il 2004 dai pm John Henry Woodcock e Vincenzo Montemurro, chiamata Iena2. A capo dell'associazione di stampo mafioso che avrebbe inquinato l'economia e la pubblica amministrazione lucana, Renato Martorano era presente ieri in videoconferenza da Cuneo, dove è detenuto in regime di carcere duro, in esecuzione di una recente ordinanza di custodia cautelare.

Sta composto, come al solito, con le gambe accavallate e un blocchetto di carta per prendere appunti. In aula, degli imputati c'era soltanto Giovanni Quaratino, uno dei piÚ fidati. Le repliche degli avvocati seguono approssimativamente l'ordine dei capi d'accusa elencati nella richiesta di rinvio a giudizio per i 67 imputati. Ieri è stato il turno di Michele Porcari, che difende i membri della commissione istituita dalla Asl 4 di Matera per la valutazione delle offerte per l'ap-

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palto relativo ai servizi di pulizia. Al telefono riassume: ÂŤVengono contestati dei fatti che non risultano nemmeno documentalmente, e le procedure a ben vedere si sono svolte correttamente. L'impresa 2Enne dei fratelli Garramone (imputati di associazione mafiosa con Renato Martorano e Giovanni Quaratino, ndr) ha presentato in busta chiusa un'offerta che è risultata soltanto la terza al ribasso. Nella valutazione del progetto tecnico invece, che però era giĂ stata svolta all'apertura delle buste, è arrivata solo quinta. Allora come avrebbe potuto fare la commissione a garantire il risultato dell'asta senza conoscere in anticipo il contenuto di tutte le buste? Agli atti questo non risulta, altrimenti ci sarebbe anche il falso in atto pubblico. Si è proceduto ad assegnare un punteggio che è il risultato di un calcolo matematico, come previsto dalla legge. La 2Enne è arrivata prima per 3 decimi di punto, un'ineziaÂť. E ancora: “Per quanto riguarda l'estensione del contratto di fornitura dei servizi, l'atto non è stato nemmeno

compiuto dalla commissione e chi lo ha compiuto materialmente non è sotto processo. Un errore grave che adombra un sospetto sul modo con cui sono state guardate effettivamente le carteÂť. Capitolo chiuso, si passa al Crob di Rionero e all'appalto per lo smaltimento dei rifiuti speciali. C'è sempre la 2Enne, ma questa volta il servizio le viene affidato con una procedura piĂš breve, senza asta pubblica. Dino Donnoli difende Nicola Brenna, a quei tempi segretario dell'assessore De Filippo. “Manca il doloâ€?: sembra che sia la sua tesi. Ma è comunque una posizione secondaria, di concorso eventuale secondo l'accusa, nei vari “accordi corruttiviâ€? intercorsi tra l'impresa incriminata e il direttore sanitario, il direttore amministrativo e un assistente amministrativo del nosocomio. Nelle prossima udienza verranno discusse le accuse contro loro. E per fine novembre l'epilogo. le. am.

E’ STATO in carcere nel 1993 in esecuzione di una misura cautelare, poi liberato dopo quasi due mesi, e soltanto dopo 9 anni definitivamente assolto perchĂŠ “il fatto non sussisteâ€?. Italo Gambioli di Villa D'Agri ha anche subito la gogna dei media, le pagine dei giornali. I clienti si sono allontanati dalle sue attivitĂ , e una è fallita. Perciò ha deciso di chiedere un risarcimento per l'ingiusta detenzione che ha subito, e dopo varie udienze la Corte d'appello di Potenza si era finalmente riservata di emettere una sentenza nell'aprile del 2007. Poi passa un anno e mezzo e gli arriva comunicazione dal suo avvocato che la Corte, invece della sentenza, ha emesso un'ordinanza di una pagina e mezzo, con la quale rimette la causa nel ruolo delle prossime udienze, perchĂŠ gli uffici della procura della Repubblica, anche se sollecitati, non hanno mai trasmesso alla Corte gli atti di quell’indagine.

Quindici anni dopo quell'ingiusta detenzione Gambioli scrive una lettera al ministero della Giustizia e al Consiglio superiore della magistratura. Sono offeso da tanta arroganza. (‌) Dopo 11 anni di processo finalmente (quasi fosse un dono) ho visto riconosciuta la mia innocenza per insussistenza del fatto. Ora non so se dovranno trascorrerealtridieci anniopiÚancora perchÊ veda riconosciuto anche il mio diritto a un giusto risarcimento. Faccio questa segnalazione prima perchÊ sono nauseato da come viene svolta l'attività giudiziaria in Italia e in particolare a Potenza, ma anche perchÊ spero che possa servire a tutti gli altri affinchÊ nessun altro debba subire le mie traversie. Credo che le istituzioni debbano e possano intervenire perchÊ sia fatta chiarezza e giustizia. E lo faccio anche se le persone a me vicine, in primis il mio avvocato, nutrono poca fiducia sul fatto che possa provocare degli effetti. l. a.


24 Ore in Basilicata

Giovedì 20 novembre 2008

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OGGI RIAPRE IL PONTE DI PICERNO PER ALCUNI cabalisti il numero 123 è magico, non foss’altro che è composto dai primi tre numeri primi. Chissà se il potere intrinseco del numero c’entra col fatto che alle 13 di oggi, a 123 giorni dalla chiusura, riapre - parzialmente - il ponte di Picerno. Dunque, anche se su una sola corsia della carreggiata sud, non bisognerà più compiere quel lungo

giro per strade secondarie che nei mesi scorsi tanti disagi ha comportato e automobilisti e camionisti. L’ufficialità della riapertura è stata data ieri dal capo compartimento dell’Anas di Potenza, Michele Franzese, che ha fatto diffondere la sua ordinanza. La storia comincia il 21 luglio scorso, quando le autorità si accorgono che

la trave esterna della campata n. 14 del viadotto Fiumara di Tito è dissestata. Dal giorno dopo, la carreggiata nord del raccordo autostradale SicignanoPotenza (che alcuni chiamano sbagliando “Basentana”) compreso tra lo svincolo di Tito e quello di Picerno. Sei chilometri circa che hanno “strozzato” la Regione con conseguenze assai gravi da punto di vi-

sta degli spostamenti sul territorio. Sono seguiti incontri convulsi, accuse e scuse, ipotesi per il pendolarismo lavorativo e scolastico. Oggi, l’intervento di risanamento strutturale della trave è terminato, la “prova di carico” ha avuto esito positivo, il collaudatore statico ha dato il placet al transito, i dirigenti

Il ponte di Picerno

dell’Ente per le strade hanno dato parere favorevole. Ovviamente, per ora, non saranno tutte rose e

fiori: un semaforo regolerà il senso unico alternato sulla corsia di sorpasso. Comincia l’attesa della riapertura totale.

S. Nicola di Melfi Lavellese, 28 anni, da poco padre

Muore tornando a casa dal lavoro nell’indotto Scontro frontale, ferita una donna LAVELLO - Una giovane vita spezzata. Ancora sangue sulle strade. A perdere la vita in un tragico incidente avvenuto ieri mattina alle porte di Lavello, un giovane di 28 anni, Alessandro Capozzi. Il giovane lavellese si è scontrato, pare frontalmente, con un’auto che procedeva nel senso opposto guidata da Linda Bellini, 37 anni, originaria della cittadina dauna, sposata con quattro figli. Sono le sei del mattino quando entrambi percorrono la strada provinciale 49 che collega il centro abitato con la strada cosiddetta del Basso Melfese che conduce allo stabilimento Sata di San Nicola di Melfi e alle industrie dell'indotto. E' ancora buio. Capozzi, a bordo di una fiat 500, procede in direzione Lavello quando nei pressi di una semicurva prima di un rettilineo si scontra con una Fiat Brava di colore bianco che procede in direzione Melfi con a bordo la Bellini. L'urto è violentissimo. Secondo una prima ricostruzione pare sia stato un vero e proprio scontro frontale. Sono, tuttavia, ancora in corso accertamenti sulla dinamica del sinistro e sulla responsabilità dei conducenti. Immediato l'intervento dei mezzi di soccorso del 118, dei carabinieri dei vigili del fuoco e della protezione civile Torre Ardente di Lavello. Proprio nella Protezione civile il giovane era volontario. Bellini è stata ricoverata con fratture multiple nell'ospedale di Melfi mentre Alessandro Capozzi è deceduto dopo alcune ore. Il giovane lavellese , che lavorava come interinale alla Ceva, azienda terziarizzata (ossia, che svolge lavoro in conto terzi, in questo caso della Fiat) nell'area industriale di San Nicola di Melfi. Aiutava il padre , titolare di un'autocarrozzeria. Da poco sposato, lascia moglie e un figlio di pochi mesi. La strada provinciale 49, durante i cambi turno delle fabbriche insediata nella piana di San Nicola di Melfi, è trafficatissima in entrambe le direzioni. Il fondo stradale non è dei migliori e molte curve hanno traiettorie insidiose tanto che già in passato si sono verificati incidenti lungo l'intera arteria.

Coincidono i commenti dei segretari sindacali

«Le strade non sono buone e gli operai sono stanchi» IL TRAGICO incidente stradale costato la vita ieri mattina al povero Antonio Capozzi, operaio lavellese della zona industriale di San Nicola di Melfi, non lascia insensibile il comparto metalmeccanico sindacale di Basilicata. «Questo è l’ennesimo incidente mortale che si verifica sulle strade del Vulture Melfese - spiega il segretario Uilm Uil, Vincenzo Tortorelli - dove evidentemente gli sforzi compiuti in passato per garantire la massima sicurezza stradale non sono sufficienti. Sarebbe opportuno che i lavoratori trovino maggiore convenienza e comodità nell’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto da e per le fabbriche di San Nicola di Melfi. Un discorso che va approfondito soprattutto per chi si reca al lavoro sui turni di notte ed al mattino risulta essere chiaramente più stanco di altri automobilisti. Restiamo scioccati per quanto accaduto l’altra notte sulla strada che conduce al comune di Lavello. Tutti insieme intendiamo far sentire la nostra vicinanza alla famiglia della vittima di questo assurdo incidente stradale». «Questo è un momento davvero tragico - aggiunge il segretario della Fim Cisl lucana, Antonio Zenga - che ci impone di considerare infortuni sul lavoro non solo quelli che si verificano sulle catene di montaggio ma anche di chi quotidianamente deve viaggiare per raggiungere la sua postazione in fabbrica. Ieri mattina si è consumata a Lavello una tragedia assurda. Non solo facciamo otto ore di lavoro faticoso ed usurante ma poi dobbiamo anche subire altro stress per tornare a casa su strade che vanno migliorate. La maggiore sicurezza possibile, per migliaia di lavoratori, va ricercata anche sulle strade e non solo nelle fabbriche». Aggiunge il segretario regionale Fismic, Marco Roselli: «La cassa integrazione che provoca tagli degli stipendi tiene in ansia i lavoratori che riposano poco e male. Non escludo che una tragedia come questa, sulla strada provinciale di Lavello, possa dipendere da questa situazione di emergenza. Lo stato di agitazione che vivono i dipendenti è ormai un dato con cui fare i conti. Tanti ragazzi dormono sempre peggio e sempre meno di notte. La paura in un futuro più incerto è ormai generalizzata. Se ci aggiungiamo lo stato di degrado in cui versano le principali vie di comunicazione della regione si comprende perché poi si verificano simili tragedie. Siamo vicini alla famiglia del povero giovane lavoratore». Vittorio Laviano

La Ceva. A destra Capozzi (in alto nella foto)

La strada è rimasta bloccata fino alle 7.30 circa ed è stato difficoltoso gestire la grande quantità di auto degli operai che facevano rientro a casa dopo il turno di notte. Per quanto è dato sapere lo stesso Capozzi rientrava in città dopo aver lavorato in fabbrica mentre la Bellini stava per iniziare il primo

turno della mattina. Cordoglio e dolore tra i familiari e gli amici che lo ricordano come un ragazzo semplice, disponibile, simpatico , attaccato al lavoro ed alla famiglia. Sotto choc l'intera popolazione per la tragica scomparsa del giovane lavellese. Nei prossimi giorni i funerali. Daniele Masiello

Le due auto coinvolte nell’incidente. In quella di sinistra ha trovato la morte il giovane


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Giovedì 20 novembre 2008

LA CONFUSIONE DELLA POLITICA

ENERGIA LA UIL LANCIA LA SFIDA

di ANGELOMAURO CALZA ROMA. Anni fa: la sinistra della prima Repubblica si batte all'interno del pentapartito per abolire il periodo di leva obbligatoria. La destra di allora esulta perché l'operazione non riesce. Più volte. I “sinistri” (per dirla con Roberto Gervaso) si incazzano. Roma. Anni fa: i cattolici di centrodestra della prima Repubblica si danno un gran da fare per ottenere il finanziamento pubblico alle scuole private, prevalentemente gestite da cattolici. La sinistra di allora esulta perché l'operazione non riesce. Più volte. I “destri” (per dirla ancora con Roberto Gervaso) si incazzano. Roma. Qualche annetto fa, seconda Repubblica (o almeno - “cosiddetta”). Uno dei Governi di centrosinistra approva il finanziamento pubblico alle scuole private. Plausi dai “destri”. Roma. Sempre qualche annetto fa, sempre seconda Repubblica (o - almeno - “cosiddetta”). Uno dei governi di centrodestra abolisce il periodo di leva obbligatoria. Plausi dai “sinistri”. Rai. Roma. Italia. Qualche giorno fa, governo di centrodestra, seconda Repubblica (o - almeno - “cosiddetta”). Veltroni si incazza con la maggioranza e con il senatore Pd Villari rei la prima di averlo eletto alla presidenze della Vigilanza Rai, il secondo di non volersi dimettere senza un accordo (poi trovato) su un nome che vada bene ad entrambi ed intanto convoca la prima riunione del consiglio di vigilanza. Nessun plauso. Asi. Potenza. Basilicata. Italia. Qualche mese fa. Governo regionale dell'eterno centrosinistra. Prima e seconda Repubblica (o - almeno - “cosiddetta”). L'opposizione in Consiglio Regionale si incazza con la maggioranza e con il sindaco di centrodestra Ernesto Navazio, rei la prima di averlo nominato commissario all'Asi di Potenza, il secondo di aver accettato l'incarico. Nessun plauso. Ciò premesso, chiedo una cortesia: chi tra la gente comune ci ha capito qualcosa, lo spieghi a me e a chi come me - delle strategie politiche degli ultimi anni ha capito poco o niente. A prescindere dalle coalizioni e dai personaggi. A me e a chi - come me - illo tempore per anni si è battuto da attivista di partito per abolire il servizio di leva e per preservare i diritti delle scuole pubbliche, aderendo e sostenendo progetti sostanzialmente di sinistra. E anche a chi - non come me - ha combattuto le battaglie in senso opposto. Qualcuno lo spieghi, perché da un po' di tempo mi sta sorgendo il dubbio che forse, probabilmente, senza rendermene conto, sono di destra. E a molti altri, di pensiero e convinzioni opposte, di essere di sinistra. Praticamente “non ci siamo capiti neanche noi”. Però… riflettendo sulle vicende legate alle nomine alla Rai e all'Asi di Potenza, mi sorge il dubbio che probabilmente la mia confusione di spettatore dei fatti della politica mi accomuna a quella dei veri attori della politica. Ma allora, se le cose stanno così, che senso ha dare un numero d'ordine alle Repubbliche? Si riordinino piuttosto le idee. E non si gridi allo scandalo se Berlusconi ha fatto “cucù” alla Merkel: per la prima volta nella storia della seconda Repubblica (o - almeno - “cosiddetta”) non è stato fatto un “cucù” agli italiani da un capo di governo.

VIGILANZA RAI TEATRINO STUCCHEVOLE CHE HA DANNEGGIATO SOLO L’OPPOSIZIONE SEMBRA essersi finalmente conclusa la stucchevole telenovela della scelta del nuovo presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai Tv. La designazione di Zavoli sembra, dunque, porre la parola fine ad una disputa in verità assai poco esaltante, nella quale le forze politiche e i personaggi che ne sono stati protagonisti di tutto sembrano essersi preoccupati tranne che degli interessi dell'ente radiotelevisivo sulla cui situazione economica è già suonato più d'un campanello d'allarme, ma che non appare, comunque, priva di conseguenze politiche. Che il prestigio di Veltroni, in conseguenza di questa vicenda, sia clamorosamente diminuito è fuor di dubbio. Lo ammettono, sia pure obtorto collo e cercando di trovare per lui giustificazioni non sempre convincenti, anche i suoi sostenitori più fedeli, ora impegnati a limitare per quanto possibile i danni che la beffa organizzata dalla maggioranza ha procurato alla sua immagine e al prestigio e alla credibilità della sua leadership già da qualche tempo piut-

tosto appannata e contestata. Aver messo in difficoltà il leader dello schieramento avverso è già, per la maggioranza, un risultato tutt'altro che trascurabile. Ma, con l'elezione di Villari e tutto quel che ne è seguito, il centro destra ha conseguito anche un altro risultato importante: quello di far emergere vistosamente, all'interno del Partito democratico, divisioni, spaccature e contrasti che da tempo covavano sotto la cenere, ma che ora si sono fatte del tutto palesi agli occhi dell'opinione pubblica. A soffiare sul fuoco dello scontento all'interno del Pd nei confronti del segretario sono soprattutto gli uomini di Massimo D'Alema che lo accusano di non aver saputo condurre il gioco e di essersi lasciato mettere in scacco dal centro destra. Quel che tuttavia ha dato più fastidio è stato il tentativo di coinvolgere nel "teatrino" il capo dello Stato che, per il rispetto dovuto alla sua persona e alla sua carica, sarebbe opportuno tener fuori da così mediocri contese. Ottorino Gurgo

BERLUSCONI E I CENTO MODI DI DIRE TACI di ANNA R. G. RIVELLI CORRUZIONE, ricatto, sopraffazione. E ancora: ignoranza, povertà, menzogna. Sono questi solo alcuni dei cento modi per dire taci che il governo Berlusconi sta reinventando, o più semplicemente riesumando, per realizzare nel più rapido dei modi il suo progetto di democrazia apparente all'interno del quale non può che rimanere muro portante un sistema di informazione autoprodotto, autogestito ed autopromosso capace di fabbricare notizie dal nulla e scodellare opinioni precostituite idonee ciascuna per le più diverse occasioni. Da quando il nuovo governo si è insediato abbiamo visto sparire, ma solo dai notiziari, la spazzatura della Campania, l'immigrazione clandestina, l'inefficienza del pubblico impiego, la violenza sessuale sulle donne, il bullismo, persino la prostituzione. Sono comparsi, invece, i numeri di sondaggi e statistiche che, in questa buia parentesi mondiale, di tanto in tanto ci rassicurano sul buon andamento della politica economica del governo, sulle manovre di Tremonti, sulle politiche giovanili della Meloni, sulle prodezze di Brunetta. Sparito è pure il tesoretto di prodiana memoria, sostituito, però, prontamente dal miraggio di detassazioni e di aiuti alle famiglie che già quasi ci sembra di toccare con mano. Spariscono per dovere di maggioranza anche le morti per leucemie e cancro da superati limiti di inquinamento e si attenuano, dove proprio la magia d'annullamento non riesce, anche le polemiche per le morti bianche e per il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ritornano le stragi e gli omicidi laddove protagonista è la follia e il dramma è tutto e squisitamente personale; si spengono, invece, le luci della ribalta sulle grandi inchieste che coinvolgono le nomenklature, sui numeri delle proteste, su quelli della povertà. In questo sistema, in cui tutto ciò che non appare non esiste, l'invito a tacere

non si concretizza nelle parole, ma nelle azioni, nel fragore dell'ingiustizia seguita dall'annullamento nel silenzio dell'informazione o nelle interpretazioni barocche dei fatti che si fanno assordanti nel tam tam dei media. E' un modo di dire taci il fantasma del licenziamento per gli operai che chiedono più sicurezza; è un modo di dire taci l'assoluzione dei veri responsabili delle violenze alla Diaz; è un modo di dire taci l'allontanamento dei magistrati scomodi; è un modo di dire taci anche il non allontanamento dei magistrati comodi; è un modo di dire taci la minaccia di chiudere l'ILVA di Taranto come unica soluzione all'aumento di diossina; è un modo di dire taci il cinque in condotta agli studenti; è un modo di dire taci il taglio dei fondi alla scuola e all'università pubblica; è un modo di dire taci rendere impossibile la gestione della famiglia per le donne che lavorano; è un modo di dire taci persino la carineria sull'abbronzatura di Obama.L'elezione a tradimento del senatore Riccardo Villari alla presidenza della commissione di Vigilanza Rai è un altro modo di dire taci ed è per questo che non ci si può lasciare ingannare dal solito semiridente Cicchitto che chiama eversione la lotta per la salvaguardia dei principi della democrazia. La tenace opposizione di Antonio Di Pietro (anche questa arrangiata e suonata in sordina dagli embedded del sistema informativo) e la sua apparentemente immotivata testardaggine nel non volere concedere nulla a chi - la maggioranza - nulla aveva diritto a pretendere è riuscita comunque a portare come risultato l'ennesima dimostrazione di come la democrazia in Italia stia pericolosamente vacillando e, soprattutto, di quanto si debba tenere alta la guardia proprio nella garanzia di una informazione il più possibile corretta e libera. Se corretta e libera, infatti, l'informazione è madre della partecipazione e la partecipazione, a sua volta, della vera democrazia. In fondo giustizialista ed eversivo sono altri modi per dire taci.

IL SINDACATO come «soggetto per una trasformazione» del sistema energetico e per lo sviluppo di una nuova e qualificata occupazione. È la “sfida” che lancia la Uil che ha tenuto un convegno per promuovere il risparmio e l'efficienza energetica. Il momento economico difficile deve spingere a maggior ragione le forze politiche ad imboccare la via della modernizzazione del paese e la questione energetica, già fondamentale in tempi di normalità economica, lo diventa ancora di più durante una crisi come quella attuale. Questa crisi ci spinga a cambiare volto al paese e su questo terreno il sindacato deve battersi con determinazione. L'obiettivo è quello di capovolgere l'approccio che si riserva all'analisi del risparmio energetico, sempre affrontato dal punto di vista dell'offerta. Se si parte invece dalla domanda ci si può rendere conto che ci sono altre strade per ottenere efficienza e risparmio. Come nel caso dell'edilizia, settore che da solo assorbe il 55% dei consumi elettrici e il 33% dei consumi energetici complessivi, con emissioni di Co2 che arrivano al 40%. Intervenire sull'edilizia, con tutti gli accorgimenti che vanno dalla coibentazione significa influire in maniera diretta per avere risparmi sui consumi e sull'emissione di Co2. Ma c'è anche un altro aspetto: l'alto costo dell'energia e la contraddittorietà del programma europeo di riduzione delle emissioni di Co2 colpiscono duramente l'industria italiana siderurgica e quella dell'auto. Il costo dell'energia in Italia, circa un terzo più alto rispetto alla media europea, rappresenta un fattore di grave debolezza del nostro sistema industriale. Ad essere danneggiate sono soprattutto le attività industriali ad alta densità energetica, quale la siderurgia: si pensi che nella trasformazione dell'acciaio l'incidenza del costo dell'energia raggiunge ben il 40%. Tuttavia anche il programma europeo di riduzione delle emissioni di Co2, per la propria intrinseca contraddittorietà, colpisce «duramente i settori della siderurgia e dell'auto. L'Europa da una parte obbliga le nostre fabbriche a rispettare vincoli sempre più stringenti sulle emissioni di Co2, dall'altra però consente l'ingresso nei nostri mercati di merci prodotte in spregio delle più elementari regole di tutela ambientale». Carmine Vaccaro *segretario confederale Uil Vincenzo Tortorelli segretario generale della Uilm Domenico Palma segretario della Feneal Uil


Giovedì 20 novembre 2008

SULLA SSIS ANCORA PRECISAZIONI di DARIO I. MARSICO* FRA I neodocenti che si sono abilitati lo scorso anno alla SSIS e che si sono appena iscritti al corso di sostegno di 400 ore ve ne sono alcuni che insegnano italiano e sanno quanto la nostra lingua nazionale sia una delle più difficili da imparare; ma non per questo riescono a giustificare quanti, in una parte del mondo politico lucano, proprio non ce la fanno ad apprendere alcuni concetti semplici come quello che andremo a ribadire. Nessuno vuole togliere né “scippare” alcunché alla bellissima città di Matera: la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, altrimenti conosciuta come SSIS., fino al prossimo anno e non oltre, in quanto sospesa fino a nuovo ordine dal ministro Gelmini manterrà i suoi corsi curriculari (scusate il tecnicismo) a Matera. Ed io ne siano sinceramente contento. Tuttavia, se Matera deve mantenere i suoi corsi (per l’insegnamento dell’italiano e delle lingue straniere), allo stesso modo il corso di sostegno delle 400 ore deve continuare ad essere tenuto, come è stato fino allo scorso anno, SIA a Potenza CHE a Matera. Le paroline evidenziate in maiuscolo si chiamano congiunzioni correlative, in quanto mettono in corrispondenza due termini: in questo caso indicano che il corso di sostegno deve (e il corsivo sottolinea l’imperativo) continuare a svolgersi in entrambe le città e non in una sola delle due, come vorrebbero alcuni. Dobbiamo spiegarlo ancora? Magari in una lingua diversa? Ciò che gli abilitati SSIS non riescono proprio a comprendere e a giustificare è la volontà politica di chiudere un corso, per loro fondamentale, nel capoluogo di regione per spostarlo nella città dei Sassi in una sede ancora inesistente. Inoltre, le 360 firme raccolte e presentate al consiglio comunale di Potenza e al consiglio regionale, compilate con i dati anagrafici completi, non riportano alcuno studente materano: è possibile, quindi, che circa quattrocento persone della provincia di Potenza debbano, senza un valido motivo, spostarsi in massa a Matera per frequentare un corso che si è sempre svolto anche nella città capoluogo di regione? Non sarebbe più semplice mettere da parte i vari campanilismi «che in mondo globale come quello in cui viviamo non sono più di moda» e cercare di trovare una soluzione comune e in tempi brevi? Ricordiamo che, qualora gli iscritti non riuscissero a terminare il corso entro il mese di aprile, essi non potrebbero inserirsi nelle graduatorie per il sostegno se non fra altri due anni - governo permettendo - con il risultato di aver perso oltre 1200 euro di tasse già pagate. E ciò sarebbe davvero gravissimo. Soprattutto tenendo conto dei sacrifici incredibili che essi hanno sostenuto, con viaggi estenuanti all’ora di pranzo anche con 40 gradi all’ombra, disservizi di ogni sorta, madri di famiglia con neonati da allattare nei corridoi. E dopo tutto questo, vedersi negare l’ennesimo diritto risulterebbe davvero inconcepibile. È forse arrivato il momento di fare qualcosa di concreto, di mettersi intorno a un tavolo con il rettore dell’Università della Basilicata e la direttrice della SSIS e prendere le decisioni più giuste ed eque per tutti e, soprattutto, farlo immediatamente. *consigliere comunale del PD

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DROGA, TENERE A CHI CONVIENE ALTA LA GUARDIA CANCELLARE L’EIPLI? di EGIDIO DIGILIO*

NON abbassare il livello di guardia e di prevenzione sul problema tossicodipendenze e magari, come continua ad accadere nelle piccole realtà urbane e rurali lucane, accendere l’attenzione solo in occasione di tragici avvenimenti: secondo la Direzione centrale dei servizi antidroga del Viminale, l'Italia è tra i primi paesi europei per consumo di cocaina e al secondo posto (dopo la Gran Bretagna) per consumo di eroina, ma anche nelle regioni meridionali (e in Basilicata) l'utenza è in aumento. Va sottolineato come per il consumo di cannabis si verifichino differenze di atteggiamento significative in relazione all'età dei soggetti, diversamente da quanto accade per eroina e cocaina. I più giovani (15-24 anni) sono infatti molto meno critici degli adulti: il 61% dei maschi e il 67% delle femmine disapprovano l'uso di cannabis, a fronte di un ben più elevato 93% e 92% dei 55-64enni. Per quanto concerne gli studenti (15-19 anni), il 55% dei maschi ed il 66% delle femmine disapprovano l'uso di cannabis. Ciò significa che quasi la metà dei ragazzi e un terzo delle ragazze non esprimono condanna verso questa sostanza, nonostante su 100 consumatori “problematici” in carico ai Sert, 20 sono oggi consumatori di cannabis. La droga più stigmatizzata è l'eroina (dal 76% dei maschi e dall'85% delle femmine); segue, con percentuali molto simili, la cocaina (74% e 84%). Anche se la maggioranza degli studenti (74,9%) afferma di considerare rischioso il consumo di sostanze stupefacenti, i valori si differenziano per le diverse sostanze. La pericolosità dell'eroina è percepita dal 76% dei maschi e dall'82% delle femmine; quella della cocaina rispettivamente dal 70% e dal 76%; quella della cannabis dal 58% e dal 65%. Circa un terzo dei consumatori di droghe usa sostanze diverse per potenziare gli effetti o per compensare le conse-

guenze dell'una o dell'altra droga. Il 91% dei soggetti che hanno consumato eroina nell'ultimo anno ha anche assunto alcol, così come il 94,7% degli assuntori di cocaina ed il 93% dei consumatori di cannabis. Il consumo di sostanze stupefacenti illegali è in relazione anche col consumo di tabacco. Tra i ragazzi che nell'ultimo anno hanno fatto uso almeno di una sostanza psicoattiva illegale (il 24% del campione), il 76% dichiara di aver consumato solo una sostanza, il 12% due sostanze, il 12% tre. Fra i consumatori di cocaina, in particolare, solo il 12,6% fa uso esclusivo di questa sostanza. I consumatori di cannabis, al contrario, nella larga maggioranza (85,3%) non consumano altre sostanze stupefacenti. Tra le novità contenute nel Rapporto trasmesso in Parlamento i consumi di droghe etniche e di droghe ottenute da miscugli chimici sono in aumento del 500% e l'offerta è in costante crescita. A confermarlo i dati: il 51% degli studenti ritiene facile o piuttosto facile reperire droga in breve tempo. Le droghe non sono facilmente reperibili per i ragazzi solo in discoteca o per strada, ma anche a scuola (specie la cannabis). Il 12% degli studenti afferma di poter trovare con facilita' l'eroina, il 5,7% gli stimolanti, il 4% gli allucinogeni, il 26% la cannabis. In aggiunta allo spaccio comune, Internet rappresenta da qualche anno a questa parte un canale di facilitazione per il consumo di sostanze stupefacenti, facilmente accessibile anche ai giovanissimi. Infine tutte le ricerche concordano nel rilevare che i bevitori fra gli 11 ed i 18 anni negli ultimi anni sono aumentati vertiginosamente. Sono dati che devono suscitare in istituzioni scolastiche, famiglie, docenti, educatori nuove iniziative anche nei più piccoli centri lucani. *senatore Pdl

PARERI DISCORDI SU NATURALMENTE LUCANO IN RIFERIMENTO all’articolo “Una kermesse in affanno”, in cui si parlava dell’andamento della manifestazione “Naturalmente lucano” si deve precisare che non tutti gli standisti sono d’accordo con i contenuti dell’articolo. In particolare, ci tiene a precisarlo Anastasia, produttore di miele di Melfi, che tra l’altro è stato ritratto in foto proprio nella pagina in cui è riportato l’articolo “incriminato”. Secondo Anastasia, infatti, le cose non sono andate male e soprattutto l’organizzazione non è stata carente. Gli standisti, anzi, sarebbero stati molto aiutati dall’organizzazione.

di LORENZO LAROCCA* NEI GIORNI scorsi, sul Corriere del Mezzogiorno di Bari e Puglia, è stato pubblicato un articolo riguardo la soppressione dell'Ente Irrigazione per la Puglia, la Basilicata e l'Irpinia a firma di Michelangelo Borrillo. Il redattore, molto ben documentato, quasi fosse la memoria storica degli ultimi anni dell'Ente, evidenziava come la sua soppressione fosse quasi un atto dovuto sia per i cospicui debiti contratti dallo stesso, sia perché inserito, nell'ottobre 2007, nell'elenco di “enti inutili”, sia ancora perché la Regione Basilicata ha costituito una società clone dell'Ente, dallo scorso Aprile partecipata anche dalla Regione Puglia. Pur prendendo atto della dovizia di particolari, è opportuno riportare alcune considerazioni: L'Eipli, nato nel 1947, per governare buona parte delle risorse idriche del mezzogiorno ha realizzato gran parte degli invasi che oggi assicurano acqua irrigua e potabile ai territori di pertinenza; nel 2007, con un governo nazionale di sinistra, con la nomina di una governance non insensibile alle sirene governative, al pari - probabilmente - di alcuni alti funzionari dell'Ente, con le Regioni Basilicata, Campania e Puglia di analogo indirizzo politico, è stata determinata l'inutilità dell'Eipli; già in precedenza, con la costituzione di Acqua S.p.A. (questa sì una scatola vuota), erano state poste le premesse perché le Regioni subentrassero nel governo della “cassaforte idrica”, che ha, in buona parte dei suoi debiti, la mancata riscossione dei crediti vantati nei confronti di molti Enti operanti in materia idrica e nei confronti delle stesse Regioni. Recentemente, poi, con la necessità di dover diversificare le fonti energetiche in maniera che fossero di tipo rinnovabile, è probabile che a qualcuno sia venuta “l'acquolina” in bocca al pensiero degli utili che potrebbero contrarsi con la gestione delle risorse idriche anche per fini energetici e, di conseguenza, tifi per la soppressione dell'Eipli. Lubrano a questo punto direbbe: la domanda sorge spontanea, a chi conviene la soppressione dell'EIPLI? Sul terreno delle probabilità non si potrebbero escludere i debitori dell'Ente, come non si potrebbero escludere gli enti territoriali che aggiungerebbero al mancato esborso di denaro la possibilità di gestire con propri amministratori

una risorsa indispensabile e strategica come l'acqua, insieme a notevolissime risorse economiche e importanti risorse umane. E poco importa se anche gestendo l'acqua, come è già avvenuto per il petrolio, non si addiverrà a nessun risultato positivo per le popolazioni. Anzi, a guardare l'esempio Lucano di un ente costituito di recente come Aql che ha portato al raddoppio delle tariffe senza alcun servizio aggiuntivo è da augurarsi che le risorse idriche vengano gestite da gente competente pur sapendo del risentimento degli Uffici regionali. E, in effetti qualche segnale è già giunto dal fronte regioni, mediante l'affidamento di notevoli risorse economiche per grosse infrastrutture idriche ad ente diverso dall'EIPLI e, siamo sicuri, è solo il primo segnale a cui altri se ne aggiungeranno. Se non si è certi di chi ricavi vantaggio dalla soppressione, si è certi di chi viene a perdere: l'utente finale. Auspichiamo quindi che la politica nazionale abbia la voglia di sovvertire un trend che negli ultimi lustri ha di fatto svuotato l'EIPLI di interessi e di risorse umane, e depauperato un immenso e storico know-how tecnico; che sappia quindi rivendicare con forza la rinascita di un glorioso ente, programmando lo sviluppo di gran parte dei territori meridionali non solo attraverso le risorse naturali come il petrolio e l'acqua, ma anche attraverso l'adeguato utilizzo delle risorse endogene come energia proveniente da fonti rinnovabili Il tutto dopo essersi prioritariamente interrogato sul futuro che si vuol dare all'ente e sulla valorizzazione di una risorsa strategica quale l'acqua, non solo in termini idrici ed irrigui, ma anche come fonte di energia rinnovabile che potrebbe fare del mezzogiorno e nello specifico della Basilicata, in uno con altre fonti energetiche: fotovoltaico, Eolico e da idrocarburi, un laboratorio per l'energia nazionale. Questi sono i temi intorno ai quali una classe politica non solo nazionale ma regionale deve confrontarsi ed è evidente che senza un soggetto terzo, garante (lo Stato) sarebbero difficile gestire i, legittimamente diversi, interessi. *coordinatore cittadino Forza Italia verso il Popolo Delle Libertà Potenza

AUSILIARI DEL TRAFFICO MULTE TROPPO VELOCI di MARIO DONATO CACCAVO CARO sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, Le scrivo questa lettera per informarla di un episodio accaduto nella sua città e che merita una particolare riflessione. In data 14 novembre 2008 mi è stato notificato da parte del Comune di Melfi il verbale di contravvenzione nr. 002477, bollettario nr. 83, riguardante una violazione del codice della strada. Premetto che ho molto rispetto verso le istituzioni e chi li rappresenta, avendo il sottoscritto svolto funzioni di vigile urbano, oggi in pensione, presso il Comune di Barile. La violazione contestatami consiste nell'aver sostato per qualche secondo la mia autovettura in una zona a pagamento senza aver esposto la ricevuta (art. 157, commi 6 e 7 codice della strada). Ora il problema che si pone nel caso di specie non riguarda il pagamento in sè dell'ammenda, euro 36.00, ma il modo come la stessa è stata elevata. Le descrivo la dinamica. Avevo lasciato per un minuto la mia auto per cercare nei pressi di Largo Severini un negozio al fine di trovare soldi spiccioli da immettere nell'apposita macchinetta colà esistente per ritirare il relativo biglietto. Senonchè, mentre mi trovavo nel negozio per sbrigare gli adempimenti di cui sopra, l'ausiliario del traffico addetto al servizio apponeva il relativo verbale. Il tutto si è svolto in modo così repentino, tant'è che non ho avuto neppure il tempo utile di fornire spiegazioni nel merito.

Presente al fatto il commerciante del negozio, rimasto sconcertato per quanto successo. E' pur vero che bisogna punire chi non rispetta le norme scritte, ma non dare la possibilità materiale (pochi minuti) agli utenti della strada di osservare le regole, mi sembra paradossale e pericoloso. Il messaggio che ne deriva è diverso rispetto a quello che si vorrebbe raggiungere ed è il seguente: il Comune di Melfi non concede neppure un minuto per acquistare il biglietto per la sosta. A me sembra irragionevole tale condotta e peraltro odiosa per gli utenti della strada. Non credo che ciò sia giusto e che al contrario gli organi accertatori dovrebbero avere una maggiore flessibilità nell'applicare la legge e valutare caso per caso. Io credo che colpire nel mucchio e nel modo descritto significherebbe acuire i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini. Da ultimo dico soltanto che bisogna sì essere severi ma occorrerebbe anche dosare in modo ragionevole le norme alle specificità del caso. In mancanza, il Comune che volesse muoversi in senso contrario, darebbe più l'impressione di vessare i cittadini che di indurre gli stessi a rispettare il principio di legalità e i valori costituzionali e morali a esso connessi. La mia, infine, non è una critica al Comune di Melfi ma solo una segnalazione a chi di competenza affinché apporti i necessari correttivi per far sì che simili vicende nel futuro non accadano più nell'interesse dell'immagine della stessa pubblica amministrazione. Barile


Potenza 20

Giovedì 20 novembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

L’Eni ha aperto da anni le procedure per poter cercare idrocarburi in due aree “metropolitane”

Si cerca petrolio poco fuori città All’albo pretorio affissi gli avvisi per i siti Frusci e Anzi DA ieri mattina, all’albo pretorio del Comune sono affisse due comunicazioni di rilievo per la città. Sono due avvisi di “procedura di verifica”, inviati dall’Eni spa: la compagnia petrolifera da tempo ha chiesto l’autorizzazione per poter portare a termine due progetti di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi (petrolio o gas metano) in una zona estesa e vicina al capoluogo. Si chiamano “Frusci” e “Anzi”. Il primo, la cui richiesta di avvio di procedimento risale al 1997, ricade nei comuni di Atella, Filiano, Avigliano, Ruoti, Bella, San Fele, Baragiano, Pietragalla, Pignola e, naturalmente Potenza. La società chiede di poter esaminare una superficie complessiva di 237 chilometri quadrati. Il progetto “Anzi” invece, è più recente. La richiesta parte nel 2005 e comprende i comuni Pignola, Anzi, Trivigno, Calvello, Abriola, Brindisi di Montagna e, ancora, Potenza, per una superficie di poco più di 117 chilometri quadrati. Per entrambi i progetti, si legge nelle due notifiche, l’Eni ha depositato, presso il dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, la documentazione necessaria a poter ottenere il permesso di ricerca. Entrambi i progetti sono in fase di verifica. Sono partiti tempo fa. In una nota del ministero dell’Industria del settembre 1998, si legge che il Comitato tecnico per gli idrocarburi e per la geotermia ha dato parere favorevole all’accoglimento dell’istanza di permesso di ricerca “Frusci”, con allegata la richiesta di documentazione per dare seguito al procedimento. Diversi anni dopo, nel febbraio del 2007, ancora una nota del ministero ricorda alla Regione Basilicata che la compagnia ha già inviato una comunicazione con cui spiega di voler proseguire l’iter del progetto. Ma manca la verifica di compatibilità ambientale che spetta all’ente lucano. Alla società, invece, l’invito al continuo aggiornamento della documentazione. Alla Regione, poi, il ministero ricorda che la richiesta si abbina a una “cortese urgenza”. Nella sezione dedicata alle informazioni del settore, sul sito del ministero, sono presenti anche alcuni atti relativi

Municipio L’oro nero in consiglio C’E’ anche il consiglio comuanle aperto sul petrolio e la questioen Montegrosso tra gli impegni assunti dall’assemblea consiliare potentina. E’ stato il presidenetd el consiglio comunale, Pietro Campagna, a ricordare, ieri mattina, in seduta, che da tempo ne è in ballo la convocazione. Così, oggi pomeriggio, la conferenza dei capigruppo, dovrà stabilire la data in cui procedere con i consigli comunali aperti (oltre Montegrosso, tra le sedute monotematiche, ce ne sarà anche una sulla scuola).

Comitato Nooil Ancora allerta SI è riunito ieri il Comitato Nooil: dopo “Montegrosso 2”, mette sotto attenzione e oggetto di imminente mobilitazione le due ricerche di “Frusci” e “Anzi”. Alla luce del Decreto 1441 ter che «espropria le Regioni da ogni potere di valutazione e - dicono - concede competenza solo sulla localizzazione». Presto, volantinaggi, interventi, presenza nei consigli comunali dei paesi interessati.

La cartografia del progetto di ricerca di estrazione “Anzi”

ai progetti “Frusci” e “Anzi”. Tra le “carte” anche una nota inviata dal ministero al presidente De Filippo nell’ottobre 2007 in cui il Governo fa una ricapitolazione delle richieste di ricerca petrolifera sul territorio lucano, molte delle quali ancora senza la definizione del parere necessario di Via (valutazione di impatto ambientale). E’ del febbraio 2008 un sollecito del ministero dello Sviluppo economico (nel corso degli anni sono cambiate le denominazioni e le competenze dei dicasteri) inviato alla Regione Basilicata perché ancora non è stato dato corso alla valutazione di impatto ambientale per il progetto “Frusci” a cui dovrà seguire l’intesa sul progetto (il passaggio che dà all’ente locale voce in capitolo nella trattativa). Così si arriva a oggi. Sono passati alcuni mesi e l’iter è andato avanti. Ora all’albo saranno affisse per trenta giorni le due comunicazioni, a disposizione di eventuali osservazioni. Solo a iter completato e permesso ricevuto, l’Eni dovrebbe prima compiere indagini sul suolo. Poi si passerebbe all’eventuale perforazione del terreno. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it

IL PRECEDENTE Il progetto di Montegrosso 2 è stato solo sospeso

Quel pozzo di vicina periferia MENTRE si parla di “nuove” ricerche di petrolio attorno al capoluogo, ancora non c’è smobilitazione per “l’esperienza precedente”. Aveva sollevato un discreto “movimento” il progetto di ricerca di idrocarburi a pochi passi da Potenza, denominato “Montegrosso 2”. Un progetto di perforazione di un pozzo esplorativo, presentato dalla Medoilgas Italia spa, una società che fa parte del gruppo Mediterranean Oil & Gas plc. La sede del sito è “tecnicamente” nel comune di Brindisi di Montagna, «lontano spiega la società - da centri abitati, in una zona non soggetta a vincolo paesaggistico e al di fuori del Parco storico della Grancia». Ma la distanza da Potenza è limitata, nè è poi così distante della discarica cittadina. Diverso, allora, il parere di quanti avevano aderito all’iniziativa di opposizione di alcune associazioni ambientaliste. Quando, nel novembre del 2007, la Regione Basilicata ha rilasciato un parere favorevole di compatibilità ambientale, ecco partire la protesta. Raccolta firme, banchetti, sollecitazioni contro le nuove perforazioni cittadine. Perchè la “prima punta-

ta” del progetto di ricerca - ne era richiedente allora una società diversa - era stata sviluppata nel 1999, con il nome di “Montegrosso 1”. Il progetto però era andato a vuoto per alcuni calcoli - così ha spiegato la società - tarati male sulla reale profondità della giacenza mineraria, mai raggiunta. Medoilgas ha persino realizzato un sito dedicato al progetto in nome della trasparenza e dell’informazione. Ma questo non ha certo placato le resistenze di ambientalisti e non contro quello che ritengono «un grave scempio ambientale». Del resto, «neanche il primo sito di esplorazione - avevano spiegato in tanti - è stato mai bonificato». Il caso aveva anche sollevato un piccolo incidente diplomatico nell’amministrazione comunale. Durante un incontro con la Medoilgas, alcuni mesi fa, l’assessore all’Ambiente comunale, Massimo Molinari, aveva spiegato che l’amministrazione si sarebbe messa a disposizione dell’impresa. Poche ore dopo era stato invece il sindaco Santarsiero a bloccare ogni giudizio sul fatto: l’amministrazione non aveva ancora preso una posizione netta.

A oggi, la Medoilgas Italia è in attesa che l’iter burocratico si concluda. Manca la pronuncia di intesa da parte della Regione Basilicata, subordinata a un parere favorevole di via . Per questo, sempre su richiesta della società, è stato sospeso il decorso temporale del progetto (era in scadenza della concessione ministeriale). Se l’iter dovesse concludersi - dice la società dalle pagine del sito - il nuovo pozzo di esplorazione sarà collocato sul medesimo piazzale, a pochi metri dal precedente». s.l.

IERI, HANNO DETTO A PALAZZO DI CITTÀ ERA tanto tempo che in consiglio comunale non venivano discusse tante interrogazioni. Prima di ratificare le quote di compartecipazione pubblica in alcune società e riaggiornare la seduta. Tra quesiti, dubbi e risposte, così, ieri mattina, si è discusso della città. In pillole. PONT E STUPORE Si dice esterefatto il consigliere Petrullo (An) per l'interminabile attesa dell'apertura del ponte attrezzato. Serve a poco che l'assessore alla Mobilità Donato Coviello riesca a spiegare che la Cotrab, l'azienda di tarsposto a cui è stata affidata la gestione temporanea abbia già richiesto all'Ustif (un ufficio ministeriale) il definitivo collaudo sulla sicurezza. Entro l'anno, è la promessa. L'opposizione, e non solo, resta in

trepidante attesa. PISCINA STRETTA Ancora petrullo vuole sapere se c'è già il progetto di ampliamento della piscina. E la federazione nazionale è d'accordo? Tocca all'assessore allo Sport, Giuseppe Ginefra,a dire che i pareri, anche se non necessari, ci sono, le società sono d'accordo. La squadra di pallanuoto di B2 adesso gioca in casa a napoli: «la città ha diritto a godere dello spettacolo». Sarà, ma Petrullo suggerisce, «dopo 40 anni, piuttosto che i rattoppi, meglio pensare a una piscina nuova». CASE POPOLARI Napoli (La Destra) vuole sapere a qundo al consegna dia lcuni alloggi di edilizia popolare. L'assessore alle Politiche abitative, Roberto Manci-

no, spiega che sono via di 9 appartamenti di via Tirreno, 10 in via Leoncavallo, 1 via Leonardo Da Vinci, 66 via mar Egeo 34. Per Bucaletto dei 100 alloggi previsti, 44 sono fermi perché Berlusconi ha tagliato i fondi precedentemente stanziati dal governo prodi». Va bene, «ma - replica Napoli - sempre in ritardo siamo». STRADE SCONNESSE Mussuto (Verdi) vuole sapere della fessurazione del tratto basso di via Vaccaro per cui Coviello garantisce presto soluzione dopo l'istalalzione delel telecamere. Aggiunge l'interrogazione sulla scarpata tra via Parigi e via Vienna: l'assessore Fiore (delega alle Opere pubbliche) spiega che «l'ufficio comunale competente ha verificato la legittimità dell'in-

tervento sul terreno indicato». Resta perplesso Mussuto: sarà regolare, ma «l'estetica lascia davvero a desiderare». ANTENNE ATTESE Ancora attuale il tema: antenen in città. Travaglini (Prc) chiede che fine ha fatto il piano. «Manca la ricognizione del ministero perché con la localizzazione degli impianti, bisogna provvedere allo spostamento degli impianti radiomobili esistenti». Ma in periodo di ristrettezze, i tecnici del ministero «non hanno soldi pe ril viaggio fino a Potenza». Lo ha detto Molinari, scrivendo al ministero che il comune è pure disposto a rimborsare la benzina per il trasporto. Tant’è. DISAGI QUOTIDIANI Santangelo (Pd) fa notare che pe

ri lavori di abbattimento e realizzazione del plesso di dell Domiziano Viola, tra tubature rotte e poleveri vaganti, forse era il caso «che i tecnici della direzione dei lavori fossero più accorti». TRASPORTO PUBBLICO Ma quanto ci costno gli autobus urbani? Se lo chiede Petrullo e risponde Coviello? All'inizio era tariffa chilometrica di 2,78 euro. Poi il contenzioso con l'azienda allora gestore, la Sti. Al Cotrab, l'affidamento temporaneo richiede una tariffa chilometrica di 3,07 euro. Nel 2006 sono stati spesi 8.177.000 di euro, 300mila euro in più l'anno successivo, «dovuti a modifiche dei percorsi di 7 linee per i lavori in corso in città». sa.lo. s.lorusso@luedi.it


Potenza 21 Il direttore generale del San Carlo ha stipulato una convenzione con Giovanni Panarace dell’Asl 5 Giovedì 20 novembre 2008

Un “controllo” per soli 74.000 euro Compito quello di formare 3 neo assunti di cui 2 già in servizio UNA consulenza di 74.000 euro per un anno e mezzo. E’ questa la cifra che guadagnerà il dottore Giovanni Panarace, dell’Asl 5 di Montalbano, per formare tre nuovi assunti (collaboratori amministrativi) dell’ufficio controllo gestione dell’ospedale San Carlo. La delibera è del 7 novembre scorso e porta la firma del direttore generale, Giovanni De Costanzo, del direttore amministrativo, Antonio Pedota, e del direttore sanitario, Agostino Pennacchia. E’ immediatamente esecutiva e ottomila euro più qualche spicciolo ricadono già sul conto di pertinenza dell’annualità in corso. Di cosa si occupa il controllo gestione? E’ uno staff che supporta l’attività del direttore generale e al San Carlo è diretto dalla dottoressa Giorgia Nardozza che gode di ottime credenziali. A settembre scorso sono stati assunti tre collaboratori amministrativi e il dottore Panarace (rigorosamente fuori dall’orario di lavoro che svolge all’Asl 5) ne curerà la formazione. Il punto che lascia perplessi è proprio questo: l’assunzione è stata in realtà una regolarizzazione di precari (almeno due) che sono nell’ufficio già da un po’ di anni. Dunque un po’ di gavetta e di formazione (visto, tra l’altro che hanno meritato l’assunzione) l’avranno sicuramente fatta. Evidentemente il direttore generale De Costanzo non è stato dello stesso parere sì da chiamare a Potenza il dottore Panarace, con il quale condivide passione e competenza per l’informatica. Panarace è esperto di pro-

Antonio Potenza e Giovanni De Costanzo. Accanto uno scorcio del San Carlo (f.Mattiacci)

grammazione e controllo e ha lavorato, tra l’altro, al progetto “Lucania medici in Rete”. L’ingegnere De Costanzo è stato uno dei “padri” dell’informatizzazione alla Regione, e basta una ricerca su Google per rendersi conto che i due si ritrova-

no spesso al tavolo della clinical governance (la parola in Basilicata è molto di moda). Panarace, nei giorni in cui sarà in ospedale (in media otto volte al mese) vi rimarrà almeno per quattro ore, ogni accesso è pagato 350 euro ma nella cifra è compreso anche il lavoro che l’esperto si porterà a casa (elaborazione dati, predisposizione di relazioni). Particolare finale: i soldi della convenzione non comprendono i rimborsi per le spese di viaggio, pagati a parte. L’Asl di Montalbano comunque ci guadagna: per prestare il suo esperto al San Carlo avrà il cinque per cento della somma in convezione Lucia Serino potenza@luedi.it

La giunta regionale ha accolto la proposta dell’assessore Antonio Potenza.

“Day hospital oncologico”, via libera alla ristrutturazione del reparto VIA libera alla ristrutturazione del Day hospital oncologico del San Carlo. A deciderlo la giunta regionale che ha accolto la proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Potenza. L’investimento è di 797.541,72 euro, di cui 638 mila a carico della Regione Basilicata e la parte restante a carico dell’azienda ospedaliera del capoluogo. «Si tratta - ha fatto sapere Potenza - di un intervento fondamentale finalizzato a rendere maggiormente funzionale il Day hospital di oncologia, tanto per gli operatori che per gli stessi utenti. Proprio questi ultimi si avvantaggeranno della riorganizzazione logistica, potendo così

beneficiare di locali specificatamente dedicati, con appropriata dotazione di posti, servizi, e accessi indipendenti da altre strutture». Inoltre, il fatto che il “Day hospital oncologico” si trovi al piano terra, è un fatto positivo visto che non ci sono disagi «derivanti dall’uso di scale e di ascensori per pazienti che possono avere difficoltà negli spostamenti a causa della loro condizione fisica». Ovviamente «occorre rendere massimamente idonei i nuovi locali per conformarli agli standard minimi di dotazioni strutturali, impiantistiche e di arredo, in rispondenza alla migliore articolazione delle aree

funzionali dello stesso “Day hospital di oncologia”. Per questo verranno realizzati: ingressi e sale d’attesa indipendenti per gli utenti del Day Hospital di oncologia e per quelli degli ambulatori di Diabetologia e Reumatologia; servizi igienici dedicati per gli utenti del Day Hospital e per quelli degli ambulatori, fruibili anche da utenti diversamente abili; una sala trattamenti di dimensioni adeguate tanto elle esigenze specifiche del personale e dell’utenza quanto alla richiesta del territorio. Inoltre verrà creato un locale dedicato esclusivamente alla preparazione di farmaci antiblastici e chemiote-

rapici, adeguato alle normative in materia, dotato di tutte le attrezzature di sicurezza ed emergenza. «Il nostro intento - ha concluso l’assessore regionale alla Sanità - è quello di offrire ai pazienti un livello di accoglienza e di fruibilità delle strutture ospedaliere di altissimo livello. In tal senso, le opere che saranno eseguite, garantiranno una più efficace razionalizzazione logistica e degli spazi del “Day hospital di oncologia”, conformemente alla volontà di proseguire sulla strada della modernizzazione, dell’innovazione e della fruibilità facilitata, a vantaggio dell’utenza, delle nostre strutture ospedaliere.

BOTTA E RISPOSTA NEL NOME DELL’ARTE Le critiche di Tramutoli non sono andate giù al personale della Galleria civica

Vero o falso, questo è “L’enigma” GENTILE direttore in riferimento all’articolo a firma di Giancarlo Tramutoli pubblicato nell’edizione del 18 novembre ci preme fare alcune precisazioni: se il valore dei pezzi esposti è indiscutibile, così come lo sforzo logistico e creativo di chi lo ha realizzato, lo è altrettanto il lavoro e l’impegno di chi all’interno della Galleria civica da alcuni giorni svolge il proprio ruolo con coscienza, professionalità e briosa intelligenza dopo essere stata rigorosamente selezionata. Le critiche sono sempre ben accette perché se costruttive aiutano a crescere; al contrario quando sono incoerenti, incompetenti se non strumentali, diventano sterile polemica e falsa propaganda. Ci stupisce leggere il commento su opere di artisti come Pistoletto e Boccioni addirittura non presenti in mostra, come ci stupisce la superficialità con cui il Tramutoli descrive l’opera di Piero Manzoni parlando di 9 rosette che invece sono 16 e rispondono ad un preciso disegno che non a caso fa della stessa opera un capolavoro assoluto. L’eterogeneità, inoltre, appare eccessiva a chi visita la mostra con intenti a prio-

Una delle sale che ospita la mostra (foto Mattiacci)

ri denigratori, ignorando che il suo fine ultimo è quello di presentare “I Percorsi” (come recita il titolo), attraverso le cinque sezioni, del realismo italiano con i singoli pezzi scelti oculatamente dai curatori perché esemplificativi ma non esaustivi. D’altronde le hostess e le guide lavorano con zelante impegno. Infatti nello stesso giorno della visita del Tramutoli, un gruppo di abituali visitatori di Andria delle mostre potentine, ha gustato per più di due ore la visita in Galleria civica accompagnato dalla guida mentre le hostess e il vigilante de La Ronda (chiamato senza alcun rispetto “il

rondista” da Tramutoli) accoglievano e controllavano tutti gli ambienti (e non vagavano inutilmente) con gentilezza e discreta professionalità. Cosa dire della firma? Essa non ha solo mero valore numerico e statistico (esistono per questo i computer) ma è piacere e onore in quanto segno tangibile di chi ama l'arte. Le hostess, le guide e i vigilantes della Galleria civica APPREZZO l’incipit roboante della vostra replica, ma, mi dispiace, di indiscutibile non c’è, per me, neanche Dio, figuriamoci «il valore dei pezzi esposti». Non c’era nessun atteg-

giamento prevenuto da parte mia, tanto che se avessi avuto in mente di scriverne, avrei preso appunti ed evitato qualche errore. Il pezzo di Piero Manzoni resta bello, anche se non miricordavo quante fossero, esattamente, le rosette. Infatti l’articolo è stato scritto, come testimonianza di un visitatore che ha il diritto di dire (o forse no?) quello che gli è piaciuto e quello che lo ha deluso. O sono ben accetti i soliti acritici applausi? “Rondista” poi, non mi pare offensivo (mi sembra sinonimo di Vigilante della Ronda) e certo non voleva esserlo. Che le hostess non sorridano, è quello che ho visto io, ma sarò stato sfortunato. Sicuro non hanno minimamente preso in considerazione il suggerimento di segnalare l’esistenza di un’altra sala dell’esposizione con una qualsiasi indicazione, che poi era lo scopo principale, (e mi pareva anche utile per la civica amministrazione e per i soldini che investe nella mostra), del mio articolo. In verità, mi aspettavo un grazie, ma vabbene l’hostess. Viva la democrazia e buon lavoro a tutti Giancarlo Tramutoli

La Monti e D’Angelo in giro tra i quadri

GIANFRANCO D’Angelo e Ivana Monti, protagonisti al Don Bosco dello spettacolo “Un giardino di aranci fatto in casa”, non si sono lasciati sfuggire l’occasione di potere ammirare la mostra, inaugurata lo scorso 14 novembre, “L’Enigma del vero”. E così lasciato da parte lo spettacolo i due attori Gianfranco D’Angelo tra l’altro è un grande esperto d’arte - si sono concessi un fuori programma nella galleria civica di palazzo Loffredo. E passando di sala in sala non si sono lasciati sfuggire ogni dettaglio dei dipinti, delle sculture e delle fotografie che fanno bella mostra di sè. Un paio di giorni fa anche l’ambasciatore francese in Italia ha voluto ammirare i capolavori che fanno parte della mostra curata da Laura Gavioli.


Potenza

Giovedì 20 novembre 2008

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Comune di Potenza Lettera aperta dei segretari Pepe e Summa a Santarsiero

Nuovo confronto per stabilizzare i precari POTENZA - Il segretario generale della Cgil, Antonio Pepe, e il segretario di categoria, Angelo Summa, hanno inviato una lettera aperta al primo cittadino di Potenza, VIto Santarsiero, nella quale avanzano alcune richieste in merito stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune. Nel documento i due sindacalisti riconoscono il merito di aver avviato, congiuntamente all’intera amministrazione comunale, un vasto piano di stabilizzazione dei lavoratori precari, molti dei quali finalmente hanno già incominciato a vivere con la speranza di un futuro più sereno. «L’accordo sottoscritto lo scorso trenta aprile con le organizzazioni sindacali firmatarie - sottolineano - è stato il frutto dell’atteggiamento responsabile e costruttivo delle organizzazioni sindacali e della ferma

volontà del sindaco a ricercare una soluzione per tutti i lavoratori precari, definendo percorsi diversificati di stabilizzazione e fornendo un quadro serio, organico e chiaro sugli strumenti, in ordine alle modalità ed ai tempi con i quali superare il precariato». La Cgil, con questo atto, intende riportare all’attenzione del sindaco lo stato di malessere dei lavoratori ancora precari del Comune di Potenza, facendo presente «che il malcontento è principalmente dovuto alla sensazione di sentirsi abbandonati nella loro condizione di precarietà del lavoro e, di conseguenza, di precarietà della vita, vedendo arrestarsi, o quantomeno allontanarsi, la possibilità anche per loro di sperare in un futuro diverso». Alla luce delle disposizioni contenute nelle Finanziarie 2007 e 2008, tutt'ora in

vigore, e degli strumenti messi successivamente a disposizione, sia da una giurisprudenza rilevante e sostenibile, sia dalle esperienze e dai percorsi di stabilizzazione già adottati da altre amministrazioni - sottolineano Summa e Pepe - «vi è la necessità di aggiornare il protocollo d’intesa sul precariato per fare ulteriore chiarezza sulle modalità di applicazione delle norme dando così continuità e accelerazione al percorso avviato di stabilizzazione per il definitivo superamento del precariato nel Comune di Potenza». Nel riconoscere che la stabilizzazione è una procedura speciale, «dobbiamo perseverare in quell’atteggiamento di una reciproca assunzione di responsabilità in merito alla centralità politica del problema dei lavoratori precari e interpretare quelle norme rispettando la

sostanziale intenzione del legislatore, che era quella di includere tutti lavoratori che da lungo tempo sono inseriti nell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni e che, nella precarietà, hanno acquisito l'esperienza necessaria a far ritenere che il loro inserimento stabile nei ruoli pubblici sia funzionale alla esigenza di buon andamento delle stesse amministrazioni in cui lavorano». Per la Cgil è necessario «riprendere con immediatezza il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune di Potenza e, nella ancor più consolidata convinzione, come più volte già espressa, che la stabilizzazione sia una fattispecie di carattere eccezionale e straordinario, superare il principio della riserva al concorso esterno del 50 per cento dei posti vacanti garantendo ai lavoratori

Un protesta dei precari

precari, ancora in attesa, procedure concorsuali riservate». Il Decreto Brunetta, contenente disposizioni in materia di stabilizzazione, nell’abrogazione dell’articolo 3, comma 94 della legge 24 dicembre 2007, 244 e la contestuale esplicita previsione di concorsi pubblici per i lavoratori precari in servizio con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, conferma che ad oggi, nella vigenza delle attuali norme sulla stabilizzazione delle finanziarie 2007 e 2008, è legittima la stabilizzazione dei co.co.co mediante procedu-

re di selezione/concorso interne. «Pertanto, con il compito di procedere nella piena e completa stabilizzazione del precariato e ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori precari che sono ormai parte integrante del Comune di Potenza», la Cgil ritiene inderogabile un suo intervento per accelerare i processi in corso chiedendo un forte impegno nella direzione che deve portare a considerare riservate anche le procedure di stabilizzazione previste per quei lavoratori precari con accesso alle qualifiche C e D.

Nardiello: «Prevenire l’emergenza»

Comitati cittadini, la lista “Uniti per Macchia Romana” si presenta

Discarica chiusa Lapenna: «Il segno dei mali del Comune»

Tanti programmi per un solo obiettivo: condivisione

MOLTE le preoccupazioni sul termoinceneritore di Pallareta. Ad esprimerle sono Giacomo Nardiello del Pdci e Sergio Lpenna (Fi verso il Pdl). «L’istituzione dell’Ambito unico di gestione dei rifiuti è sicuramente un passo avanti verso il completamento delle riforme istituzionali con il riordino degli enti strumentali regionali e nello specifico per garantire efficienza e risparmio allo smaltimento dei rifiuti, ma la chiusura della discarica di Pallareta a Potenza (che fa seguito al blocco, da troppi mesi, dell’inceneritore di San Luca Branca) non ci fa stare tranquilli ed è un nuovo campanello della necessità di recuperare il tempo perduto». Per Nardiello ora che che il traguardo di sfoltire i consigli di amministrazione e di concentrare le risorse sui programmi è stato raggiunto «diventa necessario rilanciare la concertazione con le Province e i Comuni in modo da prevenire possibili situazioni di emergenza». Tra le prime prove cui è attesa la nuova organizzazione regionale della gestione dei rifiuti attraverso una gestione unitaria ed integrata, proprio perché essa ruota intorno a più precise responsabilità dei Comuni - dice Nardiello c'è la situazione che si è determinata nel capoluogo di regione. «L’atteggiamento di autosufficienza di alcuni amministrati locali, quasi fosse “naturale” trasferire i rifiuti solidi urbani di Potenza in un’altra discarica più distante secondo la “giustificazione” che i cittadini non pagheranno nulla in più ma senza spiegare chi pagherà il costo maggiore del trasporto, è sintomo di sottovalutazione. Del resto è stato lo stesso assessore regionale Santochirico ad ammettere che il Piano Rifiuti 2001 è ancora in gran parte inattuato e perciò si richiede una nuova iniziativa che parta dalla Regione e coinvolga le due Province e i Comuni chiamando questi ultimi ad affrontare i problemi aperti sempre più in una logica consortile, di efficienza e di risparmio. Per i cittadini che nelle scorse settimane hanno ricevuto le

La discarica chiusa

bollette per il pagamento dei servizi - conclude Nardiello è essenziale inviare un messaggio di impegno anche in direzione della possibilità di rivedere il sistema tariffario introducendo, come è avvenuto per la bolletta del gas domestico, agevolazioni a favore delle categorie sociali più deboli». Il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, invece, il Comune mostra ancora molte comune rispetto alla gestione della raccolta differenziata. «La chiusura della discarica di Pallareta in quanto satura - aggiunge Lapenna - è l’ennesimo segnale di una emergenza latente e di una trascuratezza da parte delle istituzioni». Già qualche tempo fa - ricorda - si è registrata la drammatica protesta degli ex lavoratori della Tep, l’associazione temporanea di imprese che aveva in gestione l'inceneritore di Potenza, per difendere i loro diritti, senza ottenere alcun risultato, nonostante le numerose promesse fatte. «Per la verità - dichiara l’esponente del Pdl - il Comune di Potenza non è nuovo a questi atteggiamenti di disinteresse ed indifferenza verso i lavoratori e verso le esigenze dei cittadini». «Ecco perché - a giudizio di Lapenna - è necessario ripensare ad una politica di gestione dei rifiuti più efficiente anche con una raccolta differenziata porta a porta, già avviata in alcuni Comuni lucani. Dopo la drammatica situazione della Campania, è bene che la nostra Regione intervenga su più fronti e non solo attraverso l’unificazione dell’Ato».

LA partecipazione democratica dei cittadini alla vita del quartiere, il miglioramento dei servizi, la riqualificazione delle strade, i tanti problemi logistici e strutturali del rione. Sono queste le chiavi di lettura del programma della lista “Uniti per Macchia Romana” presentata nella sede di via Oscar Romero. Undici i rappresentanti in lista, si tratta di Luigi Telesca, Vincenzo Luise, Pasquale Giordano, Carmine Antonio Dabbene, Donato Li Bergolis, Rocco Muro, Michele Conte, Angelo Antonio Iannibelli, Antonio Pelosi e Michele Tandotro. Un comitato spontaneo, quello formatosi a Macchia Romana, che intende valorizzare la zona mediante interventi strutturali che consentano di fatto al rione di vivere una fase di grande fervore sociale, economico e culturale. Tanti i problemi posti sul tappeto dai responsabili della lista numero tre, legati al miglioramento degli spazi aggregativi, e alla possibilità di dare nuova linfa alle istanze dei cittadini del rione, la creazione di parcheggi nella zona che conduce alla chiesa tuttora in costruzione, per favorire l’accesso degli anziani, il rafforzamento dei trasporti visti gli spostamenti dei giovani, che quotidianamente si dirigono verso le altre aree cittadine per recarsi a scuola e sul posto di lavoro. Un comitato, quello presentato, che intende dare risposte alle esigenze dei cittadini, facendo leva sulla necessità di creare spazi per i giovani e gli anziani, costretti a vivere le proprie giornate nel totale isolamento. I responsabili della lista “Uniti per Macchia Romana” hanno innanzitutto chiarito i compiti dei comitati che devono servire a creare aggregazione spontanea, nel segno tangibile del miglioramento dei servizi e della qualità della vita. Fondamentale in questa direzione la costituzione delle attività calcistiche, vista la presenza della scuola

Un momento della presentazione dei candidati

Il manifesto di “Libertà e partecipazione” SEMBRA essere davvero innovativa la “campagna elettorale” di cui si fa portavoce la lista 2 del “Rione Libertà”. Attivi e innovativi attendono le elezioni dei Comitati di quartiere che si terranno il 29 e il 30 novembre prossimo. Del resto hanno realizzato volantini in cui illustrano passo per passo i loro programmi, indicano in modo capillare le modalità di voto e presentano uno ad uno i propri candidati. Colpisce la creazione del logo che viene accostato al nome della lista: “Libertà e partecipazione”. Logo che evoca un’immagine legata alla famiglia. Il programma è ben articolato. Si comincia dal traffico alle soste auto. Si procede con il tema della pulizia e la cura del verde, oggetto di particolare attenzione, così come la creazione di punti e attività di aggregazione per giovani e anziani. L’apertura del calcio presente nel rione. Originale il dato che vede gli undici rappresentanti del quartiere, tutti residenti nella zona a sud. Problemi, risposte e quesiti, quelli posti dai residenti che puntano ad un confronto serio e completo con le istituzioni politiche del capoluogo. In questa direzione la lista ha inteso rimarcare l’assoluta assenza di forze politiche all'interno del comitato, come del resto accade a Matera, tanto per fare un esempio.

mercato coperto, la riqualificazione di piazza Verdi sembrano essere temi rilevanti. Allo stesso modo la sicurezza e la creazione di un osservatorio sociale al fine di comprendere le problematiche delle famiglie del rione. I candidati sono tra loro eterogenei. Figurano pensionati, una casalinga, commercianti, funzionari, un avvocato e un ingegnere. Possono votare tutti i cittadini residenti con almeno sedici anni compiuti e i cittadini comunitari ed extracomunitari che risiedono regolarmente nel quartiere.Commercianti e coloro che hanno la sede principale della propria attività lavorativa o coloro che rappresentano organizzazioni sociali, culturali e sportive formalmente costituite, aventi sede nel quartiere. s.g. potenza@luedi.it

Un messaggio rivolto ad altre circoscrizioni cittadine lanciato con forza dai rappresentanti. Iniziative di solidarietà, volontariato, collaborazione continua e duratura con l’associazionismo presente nel rione, vedi Madonna delle Grazie e Macchietta Romana, la promozione delle iniziative è legata anche ad una proficua attività di cultura e informazione viste le esigenze quotidiane che assillano i 4.568 abitanti del rione. Tante le richieste, come

il completamento delle opere di urbanizzazione e della viabilità rionale, della richiesta di locali e spazi aggregativi, e dulcis in fundo un progetto per una zona verde attrezzata. La lista non intende essere appendice delle associazioni, ma fare da coordinamento efficace alle esigenze dei cittadini, in primis i tanti anziani residenti. Una lista dinamica al servizio della comunità rionale. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Giovedì 20 novembre 2008

24 Picerno L’Enel ha tagliato i fili della luce nella sezione dove si doveva tenere un incontro per le primarie

Pd, serata a lume di candela A oggi manca anche il numero minimo di tesserati PICERNO - Per il Pd una serata a lume di candela. Non certamente per creare un’atmosfera romantica in cui rinsaldare vecchi rancori tra le diverse anime. Ha provveduto l’Enel a tagliare la luce della sezione del partito democratico. Dopo l’effetto sorpresa, per forza maggiore, i componenti del direttivo sono stati dirottati in un locale. La riunione doveva servire per discutere delle primarie in vista delle prossime elezioni amministrative. Ma alla fine, nulla di fatto. Tutto rinviato a lunedì prossimo. Sui 35 membri che compongono il direttivo (3 fanno parte del provinciale), ne erano presenti soltanto 17. Un elemento che fa ben capire che le acque in casa Pd sono agitate. Presente la componente di maggioranza rappresentata dall'ex sindaco, Giuseppe Manfreda (schieramento Gianni Letta) e Francesco Manfreda, Franco Scarilli e Tonino Marcantonio (gruppo Bindi). Assenti il sindaco Mario Salvia e il vice-sindaco Lucia Caivano. I due esponenti del Comune non erano stati invitati con anticipo dalla segretaria cittadina, Manuela Marcantonio, da quanto riferiscono persone vicine ai politici. «Sono stati avvertiti poche ore prima dell’incontro con un messaggino», sostengono alcuni. Alla fine,

Avigliano Il Pdl giudica positiva l’iniziativa del Comune

Bibliomediateca: «L’idea è buona, basta che si concretizzi»

A sinistra Mario Salvia, sindaco uscente. A destra Giuseppe Manfreda

però, niente di fatto. Oltre a essere un numero esiguo (17 su 35 aventi diritto al voto), non erano stati convocati tutti gli eletti alla consulta provinciale (come Salvia e Caivano). Due i nomi dei papabili candidati fatti finora: il sindaco uscente, Mario Salvia e Giuseppe Manfreda. Un duello che si profila da tempo. L’uno espressione del passato l’altro della gestione presente. E c’è chi

già vocifera che non si raggiungerà nessuna conclusione neanche lunedì. Infatti, c’è un dato di base che non è stato valutato. Lo statuto del Pd parla chiara: possono chiedere le primarie il 70 per cento delle persone iscrittesi al partito entro il 31 dicembre, ma caso vuole, che la segretaria non ha ancora avviato la campagna tesseramento. Neanche gli stessi componenti del di-

rettivo sono iscritti. Da qui a fine anno, dunque, bisognerebbe accelerare il passo formando il comitato per le primarie e avviare il tesseramento. Mission impossibile? Si vedrà nelle prossime settimane. Intanto, nell’attesa di riallacciare la luce, si spera di saltare l’ostacolo per posizionare le pedine sullo scacchiere. Iranna De Meo potenza@luedi.it

A Picerno dei ragazzi avevano accusato un malore: era influenza

Controlli dell’Asl in una pizzeria «Solo un danno d’immagine» PICERNO - Rapporto negativo degli ufficiali sanitari. Lunedì mattina, gli accertamenti dell’Asl per verificare se i due casi di sospetta intossicazione alimentare fossero dipesi da cibi consumati presso il ristorante - pizzeria “4 luci”. Il fatto risale a sabato scorso. «C’è stata una festa di compleanno ha detto il proprietario dell’attività, Giovanni Russillo - alla quale hanno partecipato 86 persone. Dopo qualche giorno, due ragazzi che hanno parteci-

AVIGLIANO - Henry Cartier Bresson e Franco Pinna sono passati dalle parti di Avigliano. Due fotografi formidabili hanno raccolto, attraverso le immagini, una storia significativa delle genti lucane. Bresson, ad Avigliano, ha catturato una testimonianza vivida: una foto che ritrae gli “Angeli” della chiesa dell’Annunziata, rivista poi sul catalogo del fotografo di fama internazionale. Pinna, dal canto suo, era giunto ad Avigliano al seguito dell'èquipe di etnologi guidata da Ernesto De Martino, che centrarono il fulcro della raccolta documentale a San Cataldo, a pochi chilometri da Avigliano. Era il dopoguerra, era un’altra Italia. Oggi, in una sorta di continuità ideale con quelle esperienze e per capirne la loro evoluzione, l'associazione “Colacatascia” propo-

pato alla serata si sono sentiti male». Qualcuno ha pensato che il malore dipendesse da quello che era stato ingerito ed è scattato l’allarmismo. «Per di più - ha detto con tono polemico Russillo - c’erano figli di medici del posto e anche amici del sindaco». Accuse dure contro il primo cittadino, Mario Salvia, che prima di mandare i controlli nel suo locale, in qualità di autorità sanitaria, secondo Russillo, «doveva accertarsi della reale causa prima di sparare contro».

I ragazzi sono stati sottoposti ad accertamenti, ma degli esami effettuati non è risultata nessuna infezione batterica. Si trattava soltanto di un virus influenzale che ha provocato problemi di dissenteria. Russillo tiene a precisare che le voci messe in giro sono del tutto infondate e hanno creato allarmismo, creandogli qualche problema di immagine. i.d.m. potenza@luedi.it

“Ri...tratti di vita” Scadenza il 16 dicembre ne la prima edizione del “Fotofestival aviglianese 2008”. E’ un concorso fotografico rivolto a tutti i fotografi, professionisti e non. Il tema del concorso è: “Ri...tratti di vita”. C’è tempo per inviare gli elaborati fino al prossimo 16 dicembre. La giuria prenderà in esame fotografie in bianco e nero e a colori, sono ammesse elaborazioni digitali, non sono ammesse diapositive. La quota di partecipazione è di 10 euro. Sono previsti tre premi: al primo classificato andranno 300 euro, al secondo 150, a terzo 100. «Stanno arrivando foto da tutta Italia, spiega Roberto Ranaldi, autore della foto che promuove il Fotofesti-

val e co-organizzatore della manifestazione». «Inoltre - dice - già alcune riviste specializzate, distribuite sul territorio nazionale, si sono occupate del Fotofestival». La manifestazione troverà il suo culmine in una mostra che ospiterà, oltre alle foto dei vincitori, altre venti opere dei partecipanti al concorso ritenute meritevoli dalla giuria. L’esposizione si terrà nel mese di dicembre. “L’associazione culturale “Colacatascia” - si legge sulla locandina che promuove l’evento – è impegnata ormai da qualche anno nella promozione e nella diffusione della cultura del cortometraggio e della fotografia”.

«Al di là del loro potenziale espressivo e della rilevanza artistica – spiegano gli organizzatori - i corti e la fotografia hanno il grande merito di essere accessibili alla gran parte degli appassionati, non chiedendo necessariamente la disponibilità di strumentazioni particolarmente onerose». Anche se è al primo concorso fotografico, Colacatascia, l’associazione nata nel 2003 con l’obiettivo di creare un punto di aggregazione tra i giovani di Avigliano, ha già promosso iniziative nel campo della fotografia e della cinematografia. Nel curriculum associativo si porta una mostra fotografica d’autore dal titolo “L’altra metà del cielo” e il concorso “Corto e malecavat”, una manifestazione di particolare successo dedicata al cortometraggio. Gianni Sileo potenza@luedi.it

Il chiostro in cui sarà realizzata la Bibliomediateca

AVIGLIANO - L’iniziativa dell’amministrazione comunale di dare vita a una bibliomediateca trova pure il plauso degli esponenti del coordinamento cittadino del Pdl. Coordinamento che definisce «lodevole l’opera che dovrebbe vedere la luce nel cortile del’ex collegio provinciale, da qualche anno sede degli uffici dell’amministrazione comunale». La bibliomediateca «potrà dare risposta, almeno in parte, ai bisogni dei giovani aviglianesi, a quanti sono ancora presenti sul territorio e a quanti per ragioni di studio, molto più spesso di lavoro, vivono fuori». Insomma «questo è uno dei pochi, se non l’unico punto, sul quale l’amministrazione comunale ci trova d’accordo con quanto affermato dal primo cittadino e dall’assessore alle attività culturali». Unico neo è quello costituito dalle «perplessità sull’effettiva realizzazione dell’opera». Il commento degli esponenti del coordinamento cittadino del Pdl prende spunto dalla presentazione ufficiale del progetto della bibliomediateca. Presentazione alla quale hanno partecipato i progettisti dell’opera. Le osservazioni «in merito all’iniziativa non sono alimentate da uno sterile e improduttivo spirito polemico, ma sono animate dal sincero desiderio di non illudere nuovamente gli aviglianesi, mostrando loro progetti stupendi che poi per lo più restano sulla carta, si realizzano a metà, finiscono per vedere la luce ad anni distanza dalla progettazione, quando oramai la loro funzione è superata». Per il coordinamento cittadino del Pdl gli «esempi sul territorio comunale si sprecano, ci li-

mitiamo ad alcuni casi: il canile, i parcheggi del monastero e l’osservatorio attendono dei gestori e sono diventati dei monumenti all’incuria». Per non parlare poi del «centro polivalente - un immenso edificio destinato ad accogliere rilevanti iniziative, alcune concorrenti con quelle previste nella nuova struttura - che dopo venti anni non è ancora ultimato». Il centro polivalente «quando fu progettato era avveniristico e quasi trasbordava dai bisogni culturali e ricreativi della comunità». Oggi, invece, a detta dei componenti del coordinamento del Pdl «è ancora incompleto, anche se ogni tanto se ne annuncia l’apertura e si fanno proclami per trovare dei gestori». I precedenti, dunque, «non depongono a favore di una rapida e positiva soluzione». Insomma si teme che «anche quest’opera resti solo nel libro dei desideri. In questo caso i tanti aviglianesi presenti alla presentazione del progetto si sentirebbero truffati da un centro sinistra, al governo della città, capace di grandi progetti e di grandi proclami, ma incompetente e incapace alla prova dei fatti, anche per le opere spicciole e quotidiane». Polemiche a parte rispetto alle altre strutture mai terminate «non vogliamo però sempre fare i detrattori e per il bene della comunità auguriamo all’amministrazione di riuscire nel proprio intento». In ogni caso «vigileremo affinché ogni cosa sia fatta nel migliore dei modi e produca il massimo risultato, anche in virtù della somma che sarà investita: circa 900.000 euro».


Giovedì 20 novembre 2008

25 Iniziativa dell’Istituto comprensivo di Bella sabato prossimo

Quando la lettura è piacere Sarà presente Sossi, dell’università di Udine BELLA - La lettura è un piacere che si apprende da bambini. Nasce da questa consapevolezza la nuova iniziativa dell’Istituto comprensivo di Bella che, sabato prossimo, avrà come ospite Livio Sossi, docente di letteratura per l'infanzia presso l'università di Udine. Il docente terrà un incontro, presso la Biblioteca scolastica (ore 18), sul tema: “Leggere da piccoli, leggere con i piccoli!”. «E' un'iniziativa - spiega il dirigente scolastico, Mario Coviello - che la nostra Biblioteca organizza per la seconda volta e che rappresenta una preziosa occasione per scoprire nuovi modi di comunicare e divertirsi con i nostri figli. Per il secondo anno consecutivo, la bibliomediateca “Annibale Malanga” dell'Istituto Comprensivo di Bella organizza un incontro con i genitori degli alunni della scuola. L'incontro ha per titolo “Mamme e papà in biblioteca” e vuole stimolare l'amore per la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia. È questo il cuore dell'incontro “Mamme e Papà in Biblioteca”: promuovere una tutela del bambino e del ragazzo più ampia, in nome del suo diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo».

Maestra e alunni leggono in classe

Il professor Sossi, che è un profondo conoscitore dei libri per l'infanzia e gira per la scuola d'Italia con valigie di libri che squaderna sui tavoli, è capace di affascinare con le storie che legge, con i libri illustrati che presenta. «Fra poco - continua Coviello - saremo travolti dal consumismo natalizio e il migliore consiglio che si può dare ai genitori è quello di acquistare un libro per i loro figli, soprattutto per quelli più piccoli: un albo illustrato raccontato dai genitori è un momento magico per ogni bambino. La voce della madre, del padre (dell'insegnante) ha una funzione insostituibile. Tutti obbediamo a questa legge, senza saperlo, quando raccontiamo una favola al bambino che ancora non sa leggere o al ragazzo che

deve acquisire l'amore della lettura come piacere. Si tratti delle novelle di Andersen o della vita degli insetti, di Pinocchio o di Verne, e magari - eccezionalmente - di Paperino e Paperon de' Paperoni, quel che conta nella lettura comune non muta la sostanza: è la promozione del libro da mero oggetto di carta stampata a "medium" affettuoso, a momento di vita". Ce lo ha insegnato Gianni Rodari: un modo per insegnare ad odiare la lettura è "rifiutarsi di leggere". La stimolazione e il senso di protezione che genera nel bambino il sentirsi accanto un adulto che racconta storie già dal primo anno di vita e condivide il piacere del racconto è impareggiabile. Il beneficio che il bambino trae dalla lettura a voce alta, operata in famiglia in età prescolare, è documentato

da molti studi; favorisce il successo scolastico in quanto i bambini iniziano a confrontarsi con il linguaggio scritto attraverso il quotidiano contatto con la lettura mediato dai loro genitori. La qualità di queste esperienze precoci influisce sul loro linguaggio e sulla capacità di comprendere la lettura di un testo scritto all'ingresso a scuola. L'incapacità di leggere a scuola è causa di disagio che porta a frustrazione e riduzione dell'autostima e può contribuire ad aumentare il rischio di abbandono scolastico. La difficoltà a leggere e scrivere è un problema che colpisce soprattutto i bambini che appartengono a famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate e contribuisce ad incrementare il ciclo della povertà. L'esperienza di Reach Out and Read, iniziata a Boston e poi diffusasi in tutti gli USA configura la lettura a voce alta come un fattore protettivo per le famiglie svantaggiate». L'Istituto Comprensivo di Bella con questo incontro vuole sensibilizzare i genitori e gli insegnanti sull'utilità della lettura ai bambini fin dalla più tenera età, nel rispetto delle diverse tappe della crescita. I docenti da parte loro, con l'aiuto della biblioteca aiutano i genitori a formarsi un proprio repertorio di letture da condividere con i ragazzi.

Presentazione della Festa dell’albero

A SATRIANO vi è una forte voglia di cambiamento. Il Circolo di AN-verso PdL, in vista delle prossime elezioni comunali, è impegnato da mesi per poter presentare alla comunità una proposta politica basata sul rinnovamento complessivo della classe politica. L’idea è quella di porre dei giovani alla guida della comunità, svincolati dalle regole del passato. I tempi per un definitivo cambiamento della politica a Satriano sono ormai maturi. E’ evidente a tutti che l’attuale amministrazione ha fallito. Anche chi ci governa mostra i suoi dubbi, fra

lo e Montemilone. «Abbiamo invitato molti dirigenti scolastici - dice - e alcuni di loro si sono resi disponibili nel coinvolgimento dei propri alunni per questa iniziativa. Si contano circa cinquecento persone a Potenza il 21 novembre nel Parco Baden Powell». La scelta di questo parco non è casuale. «Il Baden Powell - sottolinea Iacobuzio - è un parco di proprietà della Provincia, ma accessibile ai cittadini. Spesso teatro di degrado, a causa di cittadini poco sensibili e poco attenti al rispetto di questo parco. E' una scelta provocatoria al vandalismo di cui è vittima questo parco. Alla distruzione rispondiamo con la creazione». L'assessore ha continuato, spiegando il programma previsto

ABRIOLA - Reati in materia ambientale. Questo il reato contestato dai carabinieri al proprietario di un’autocarrozzeria di Abriola. Nel corso di un’ispezione, i carabinieri della locale stazione, unitamente a quelli del nucleo operativo ecologico di Potenza, hanno rilevato come l'uomo avesse smaltito in modo illecito rifiuti speciali pericolosi e non, prodotti dal ciclo di lavorazione, omettendo altresì le comunicazioni agli enti preposti per le emissioni in atmosfera. I carabinieri, inoltre, hanno inflitto, al proprietario dell’autocarrozzeria, una sanzione amministrativa pari a 2.000 euro per omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti, sottoponendo a sequestro il manufatto adibito ad autocarrozzeria. A Forenza, invece, una persona di 42 anni è stata denunciata in quanto inosservante degli obblighi impostigli dalla misura di sicurezza della libertà vigilata cui era sottoposto. L’uomo, a un controllo dei carabinieri, non era a casa negli orari stabiliti.

Iacobuzio e Allegretti nel corso della conferenza stampa (Foto Mattiacci)

Una sfida contro chi attenta all’ambiente POTENZA - Una sfida. Così Domenico Iacobuzio, assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza, definisce la terza edizione della Festa dell'albero. Una sfida - ha spiegato l’assessore nel corso di la conferenza stampa di presentazione, tenutasi ieri nella sede della Provincia a Principe di Piemonte, a cui ha partecipato anche Allegretti - verso chi non ha rispetto del territorio. «Questa festa - sostiene l'assessore - rappresenta una risposta, la nostra, dopo i numerosi incendi dei territori boschivi. La popolazione può e deve essere complice in tutto questo». L'assessore inoltre vuol ripetere questa esperienza che definisce una “tradizione” e fa riferimento ai comuni di competenza: Potenza, Lavel-

Rifiuti illeciti Segnalazione ad Abriola

per questo evento. «Quest'anno a Lavello e Montemilone sarà proiettato un video. A Potenza invece abbiamo chiesto agli studenti dell'Istituto d'arte della città di esporre dei quadri che abbiano a oggetto il tema dell'ambiente. L'istituto Agrario ha installato tre stand e in un video presenterà le loro attività, mentre l'istituto geologico dell'università della Basilicata provvederà ad allestire un percorso geologico, spiegando la natura del territorio». Quest'anno poi,

«saranno piantati circa ottanta alberi - fa sapere l'assessore - ciò che conta è il senso di questo gesto e la completa partecipazione dei ragazzi che saranno parte attiva in questa attività. Ci auguriamo che questa festa venga ripetuta negli anni. Vogliamo condividere certe idee con le persone». All'iniziativa partecipa anche Legambiente che ha allestito un laboratorio didattico sulla conoscenza dell'età dell'albero. Simona Grieco

Aria di elezioni a Satriano di loro c’è amarezza per non aver saputo sfruttare un’occasione che la maggior parte degli elettori satrianesi ha voluto concedere. Non ci sarà il bis. In cinque anni ci si è limitati ad un’ordinaria amministrazione dettata dall’incapacità di chi vuole farci credere che Satriano sarà meta turistica, trascurando la realtà che ci circonda. Gli interessi probabilmente sono altri. Considerevole è

stato lo spreco di denaro pubblico che attraverso il nostro mensile ne abbiamo sempre denunciato i misfatti. Il denaro che secondo i nostri politici dovrebbe essere utilizzato per lo sviluppo dei nostri paesi e servire a creare meccanismi virtuosi per dare ossigeno a chi li vive, continua ad essere utilizzato solo per gestire un vile clientelismo. La cattiva gestione dell’amministrazione a Sa-

triano si ripercuote inevitabilmente sui noi cittadini. In questi anni vediamo regredire il nostro paese, che fino a qualche anno fa era modello per gli amministratori dei paesi limitrofi. Una responsabilità che si allarga se analizziamo quante delle promesse fatte sono state mantenute, quanto del programma elettorale questa amministrazione ha realizzato e quanta occupazione o forse

è meglio dire quanta disoccupazione hanno generato. Mentre il centro-sinistra a Satriano - come in Provincia e in Regione - litiga e si divide per le poltrone assistiamo impotenti alla chiusura di fabbriche e di altre che forse non riapriranno. Noi come Circolo siamo pronti e determinati a lavorare duro. Ognuno di noi/voi può fare qualcosa di speciale per la nostra co-

Il progetto

Satriano Tre giorni al centro d’Europa SATRIANO - Tra Potenza e Satriano di Lucania, dal 20 al 23 novembre 2008, la Lueteb, Libera Università Europea della Terza Età Basilicata, ospiterà i rappresentanti delle 10 istituzioni, provenienti da diversi paesi dell'Europa, che compongono il partenariato del progetto. In particolare saranno presenti in Basilicata delegazioni di Repubblica Ceca, Svezia, Germania, Austria, Belgio, Polonia e Gran Bretagna. Il progetto “Story”, coordinato da Friederike Schröder dell'Istituto di Ricerca sull'Educazione degli Adulti di Tubingen in Germania si basa sull'idea che le competenze informali, acquisite grazie alle esperienze di vita e alle azioni di tutti i giorni, possono essere considerate delle vere e proprie storie da raccontare. Finalità del partenariato multilaterale è di confrontare le esperienze di vita vissuta dalle persone che vivono nei paesi appartenenti alla Comunità Europea e realizzare un modello di riferimento per la realizzazione di storie per staff e discenti delle organizzazioni che compongono il partenariato.Il programma delle giornate lucane prevede che venerdì mattina le delegazioni dei paesi partner del progetto saranno ricevute dall' Assessore alla Formazione Cultura e Sport della Regione Basilicata, Antonio Autilio. Nel tardo pomeriggio gli ospiti visiteranno il Museo Archeologico e la Galleria Civica del Comune di Potenza. Nel pomeriggio di sabato, dopo un incontro tra i partecipanti al meeting e gli allievi della Lueteb a Satriano di Lucania, le delegazioni saranno ricevute dal sindaco del comune del Melandro, Michele Miglionico. La riunione del progetto in Basilicata si concluderà con una visita del borgo antico di Satriano e la preparazione e la degustazione di piatti tipici locali.

munità per renderla migliore e per questo motivo siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto per discutere strategie per le elezioni comunali con tutte quelle persone che vogliono dare il loro contributo, con chi crede nella propria terra, con i giovani che vogliono vivere Satriano. Diversamente se questo non fosse possibile siamo già pronti a presentare i nostri candidati, consapevoli che tanti sono coloro che vogliono darci il loro sostegno. Circolo Alleanza Nazionale verso il Pdl Satriano


Giovedì 20 novembre 2008

26 Villa D’Agri Il contratto dei 55 lavoratori stagionali scade sabato 22 novembre

Consorzio, tempo di attesa Domani previsto l’incontro con il governatore De Filippo VILLA D'AGRI - Fibrallazione e attesa all'interno del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri per il tanto sospirato e atteso incontro con il governatore della regione Vito De Filippo. Con ogni probabilità l'incontro si dovrebbe tenere venerdì nella sede, anche perché come è stato sottolineato e ribadito in una lettera inviata dai rappresentanti sindacali Andrea La Salvia e Antonio Santomartino ( Flai-Cgil e Fai-Cisl) al presidente “il rapporto di lavoro di 55 operai con contratto stagionale cessa il 22 Novembre ed avendo deciso di effettuare un presidio democratico davanti alla Regione, nonché 55 vertenze giudiziarie di lavoro, sarebbe opportuno che l'incontro si tenesse prima di quella data”. Ormai la difficile situazione legata al ritardo dei pagamenti dei dipendenti dell'ente consortile e di una serie di problematiche all'interno del Consorzio stesso è diventata insostenibile. L'ennesimo stato di agitazione che in più, questa volta ha visto la sottoscrizione di un documento dai responsabili sindacali La Salvia e Santomartino e votato dai lavoratori nell'assemblea sindacale, svoltasi una settimana fa. Documento inviato al presidente De Filippo con la ri-

La sede del consorzio

chiesta di “commissariare l'ente affinchè si metta fine a questa gestione amministrativa e vengano tutelati i diritti dei lavoratori nel principio dell'uguaglianza e della trasparenza e delle pari opportunità e dignità, non meno la tutela dei diritti del mondo agricolo”. Non solo la questione della “mancata retribuzione di cinque mensilità di ritardo di pagamento delle rispettive spettanze” ma una

serie di problematiche che “attanagliano la vita quotidiana dei 123 dipendenti dell'ente oltre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso”. Criticità e anomalie che meritano come hanno ribadito più volte i sindacalisti La Salvia e Santomartino “la giusta attenzione da parte del governo regionale” e per “superare lo stato di crisi che sta attraversando l'Ente, anziché continuare a seminare

zizzanie e disinformazioni sugli eventi che si stanno consumando in questo periodo, finalizzati a dividere il personale e le rappresentanze sindacali”. Diversi i problemi rappresentati all'interno del documento dal “mancato pagamento delle spettanze mensile, con abituale ritardo di cinque mensilità, addirittura alle 37 unità lavorative con rapporto di lavoro “Otic.Sette mesi ciclico” che non percepiscono da alcuni anni, il sussidio di disoccupazione erogato dall'Inps” chiedendo anche all'amministrazione dell'Ente di effettuare un contratto integrativo aziendale di II livello ma nessuna risposta”. Diciotto le unità che operano con contratto a tempo determinato assunti con rapporti di lavori per svolgere mansioni di operai invece svolgono lavoro di fasce superiori. Vertenze e contenziosi avviati dai lavoratori per far riconoscere i propri diritti. Assenza di una pianta organica adeguata all'esigenze della struttura. Sicurezza ai limiti della tollerabilità senza un minimo di tutela. Servizio agrario che cerca di essere operativo ma trova enorme contrasto di collaborazione di intendi con la gestione amministrativa”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Carbone, una tre giorni dedicata al tartufo bianco CARBONE - Tre giorni per la valorizzazione del tartufo bianco del Serrapotamo. Si aprirà venerdì 21 novembre alle ore 17 in via Vittorio Veneto la prima mostra mercato del prelibato fungo bianco che da tempo si sta cercando di valorizzare e collocare sui mercati. In un percorso eno-gastronomico ma, allo stesso tempo, culturale con stand artigianali della zona, l’evento si presenta come la prima vetrina per acquisire una maggiore conoscenza di un ottimo prodotto, sconosciuto a molti. Un programma denso di appuntamenti, all’apertura della mostra farà, infatti, seguito l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione Filiera Tartufo Bianco del Serrapotamo, primo passo per acquisire maggiore identità sul territorio. Il week-end si intensificherà con un workshop dedicato alla valorizzazione del prodotto che si terrà sabato 22 novembre alle ore 18 pres-

so la Scuola elementare di Carbone. Un’occasione per discutere delle linee programmatiche da intraprendere affinché non vada vanificato quanto regalato da madre natura, argomento che continua ad essere al centro della discussione, data l’importanza che esso può assumere per lo sviluppo dell’intero Serrapotamo. Progresso che non potrà prescindere dalla valorizzazione della cultura locale e delle sue sfaccettature, come evidenzia la mostra che presenterà ai visitatori la possibilità di un viaggio multimediale nella tradizione contadina a Teana, di un itinerario storico-turistico-religioso e di una rete delle cantine a Chiaromonte. Ultima tappa quella domenicale che vedrà il protagonismo dei bambini del circondario coinvolti in un concorso per la realizzazione di un logo da utilizzare quale marchio per il Tartufo bianco del Serrapotamo. fra. gre.

Biodiversità con Enel, Legambiente, Lipa e Marevivo

Senise: chiuso caseificio

Patto comune a difesa del cervo della Val D’Agri

Condannato a Milano per estorsione. Arrestato

VAL D'AGRI - Enel, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Marevivo, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare uniscono le forze a tutela della biodiversità. Insieme sosterranno in tutto nove progetti, di cui sei in Italia e tre all'estero, per la corretta gestione e conoscenza delle risorse naturali. Le attività saranno realizzate all'interno di Countdown 2010, iniziativa promossa dalla World conservation union per sensibilizzare cittadini e politici sulla necessità di attuare misure concrete per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010. L'iniziativa del partenariato intende accrescere, con progetti concreti che coinvolgano cittadini, scuole ed amministrazioni, la consapevolezza che custodire la biodiversità vuol dire salvaguardare anche la specie umana, che, grazie a questa enorme varietà, trae le risorse per il suo sostentamento. Senza la molteplicità di geni, habitat

e specie che ci circonda saremmo in brevissimo periodo destinati all'estinzione. «Tra le iniziative che avranno ripercussioni dirette per le specie e gli habitat a rischio in Italia afferma Aldo Cosentino, direttore generale Direzione per la protezione della natura del ministero dell'ambiente - si segnala anche il cervo nel Parco nazionale della Val d'Agri. Si tratta di una serie di attività in situazioni, attente alle esigenze dei territori naturali e con un approccio internazionale perché la perdita di biodiversità non ha frontiere». Ecco che tra i nove progetti c'è la conservazione del cervo nel Parco nazionale dell'Appennino lucano Val d'Agri lagonegrese oasi faunistica del cervo di Sasso di Castalda. Dalla collaborazione tra Enel e il Parco nazionale dell'Appennino Lucano, nasce un progetto di durata annuale per salvaguardare e reinserire il cervo in questo habitat. em. ma.

I carabinieri di Senise, nel corso di un controllo straordinario del territorio, hanno tratto in arresto due persone, B.E., di ventotto anni, condannato dal tribunale di Milano ad espiare una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per estorsione continuata e maltrattamenti in famiglia e D.V.P. del 58, condannato dall'a.g. di Lagonegro ad una pena di 4 mesi di reclusione e 120 euro di multa per furto aggravato. Unitamente ai carabinieri del nucleo tutela della salute di Potenza, sempre a Senise, i militari dell’Arma hanno proceduto a chiudere un impinato di macellazione e un caseificio. Alla base del provvedimento per inosservanza delle norme sanitarie, hanno proceduto alla chiusura e sospensione di un impianto di macellazione e di un caseificio.

Castronuovo Sant’Andrea Sequestrata discarica Un cervo

Marsiconuovo, incontro del Cnr Asl 3, pronti i vaccini antinfluenzali tra ricerca e sviluppo locale MARSICONUOVO - Nuovo appuntamento con il Cnr. La sala conferenza di Marsico Nuovo accoglie la presentazione del volume della rivista Akiris dal titolo “ Ricerca, sperimentazione, sviluppo locale. Il distretto scientifico e il polo tecnologico della Valle dell'agri: il Cnr-Imaa di Marsico Nuovo” che si terrà venerdì 21 novembre alle ore 9.30. Un viaggio nelle attività che il Cnr conduce quotidianamente e che spesso rimangono nell'ombra perché poco diffuse sul territorio o poco chiare ai non addetti del settore. Discussione approfondita sulla realizzazione di un vero e proprio distretto scientifico della Valle capace di agire sia nelle filiere della

soft economy che nei settori della hard economy, trasferendo il know how acquisito dai centri di competenza scientifica. Un incontro che partendo dalla discussione sulla rivista Akiris, approfondirà anche il ruolo dei giovani ricercatori in Europa che sarà illustrato dal deputato al Parlamento Europeo, Gianni Pittella. Dall'europeo al locale con una panoramica sul ruolo che la ricerca può assumere nello sviluppo della Val D'agri. Diversi gli interventi previsti dall'assessore regionale alla formazione Antonio Autilio al dirigente alle attività produttive Andrea Freschi, al presidente del Cra Romualdo Coviello. fra. gre.

LAGONEGRESE - Da ieri ha preso il via la campagna antinfluenzale 2008-2009 nei comuni dell’Asl n. 3 di Lagonegro. Il vaccino sarà somministrato gratuitamente presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e presso gli ambulatori di igiene e sanità pubblica di ogni Comune. La vaccinazione è raccomandata ai soggetti ultrasessantacinquenni, alle persone affette da particolari malattie (diabete, malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio), a quanti sono addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, al personale di assistenza ed ai bambini affetti da malattie croniche. Maggiori informazioni potranno essere richieste al proprio medico curante, agli Ambulatori comunali di Igiene o all’Urp Numero Verde 800 013504.

Lo avevamo scritto una settimana fa di quella discarica alla periferia del paese. Finalmente nei giorni scorsi nella città che ha dato i natali a Sant’Andrea Avellino, i carabinieri della locale stazionehanno rinvenuto e sequestrato una discarica non autorizzata di rifiuti speciali e solidi urbani. I militari dell’Arma così come avevamo scritto nell’articolo hanno trovato di tutto: elettrodomestici, batterie auto, pezzi di computer e altro materiale ferroso. Uno scenario non nuovo nelle zone della zona, sempre alle prese con qualche cittadino con poco senso civico.

Terranova e S.Costantino Abusivismo: 5 denunce I comuni di Terranova del Pollino e San Costantino Albanese, compresi nel Parco nazionale del Pollino e quindi sottoposti a vincoli paesaggistici, hanno accertato abusivismi edilizi su 6 abitazioni dove erano stati realizzati lavori in difformità alle autorizzazioni concesse dalle autorità competenti. I proprietari ed i responsabile dei lavori, complessivamente 5 persone, sono state denunciate alla procura della repubblica di lagonegro. L'attività di prevenzione e repressione posta in essere dai militari dell'arma, ha permesso inoltre di rinvenire, a seguito di perquisizioni personali e veicolari, 7 coltelli di genere vietato, 1 ascia e 2 bastoni atti ad offendere con la conseguente denuncia, di 10 soggetti.


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Giovedì 20 novembre 2008

28 Venosa Gli scenari futuri del partito in vista anche della prossima tornata elettorale

«Mai rassegnato le dimissioni» Il segretario del Pd Michele Dinapoli chiarisce la sua posizione VENOSA - «Io non mi dimetto». Parola di Michele Dinapoli, segretario venosino del Pd. Le voci “di corridoio” che negli ultimi tempi lo davano pronto a gettare la spugna, sono state smentite dal medesimo. L’istruttore di guida della città di Orazio, forte della sua posizione di segretario, vorrebbe guidare la compagine del Pd ancora per molto tempo e in una conversazione telefonica svela il mistero sulle presunte dimissioni. «Volevo richiamare la compagine politica che rappresento - ha detto - sulle questioni che riguardano Venosa. C’era bisogno di una scossa e l’ho data». Resta il fatto che la notizia sulle sue dimissioni ha fatto il giro della città e non solo. Un sito internet, sempre molto attento alle vicende politiche di Venosa, lo aveva già dato per dimissionario da molto tempo. Il partito comunque, dopo le note vicende che hanno portato all’elezione di Dinapoli, si avvia verso un chiarimento previsto per domani sera nella casa del Popolo di Venosa a partire dalle 20.30. Non si discuterà più del “solito” argomento dell’Informagiovani che ha tanto “provato” nelle settimane scorse la giunta guidata da Castelgrande. Sul tavolo c’è da una parte il regolamento urbanistico e dall’altra, come lo stesso Dinapoli ha

Michele Dinapoli

ribadito: «l’attenzione alle esigenze e ai problemi della città». Di certo si discuterà anche di quella che lo stesso ha definito «la normale dialettica all’interno del partito». «Dobbiamo affrontare, discutere con serenità e in un confronto costruttivo i disagi della nostra città. Dobbiamo - ha detto dare risposte concrete ai cittadini che si aspettano da noi sempre il massimo». Il futuro per il Pd venosino è rappresentato dalle elezioni comunali

previste per la prossima primavera. In pole position per la poltrona di sindaco c’è Carmine Miranda Castelgrande. «Voglio sfatare un pregiudizio diffuso. Non voglio fare le scarpe all’attuale primo cittadino. Nessuno mette in dubbio la sua candidatura, ha ribadito Dinapoli - anche se devo dire che il discorso va inteso nella sua totalità, visto che si voterà anche per le provinciali. Dobbiamo valutare diverse candidature non solo per il Comune Venosa ma anche per la Provincia». Tradotto, ma è solo un’ipotesi, non è detto che Castelgrande rappresenti il Pd nella prossime comunali. E’ un fatto certo che non tutte le decisioni prese dall’attuale sindaco e dai suoi fedelissimi, sono state “sposate” dall’intero partito (vedi Informagiovani). Se Castelgrande non fosse candidato alla poltrona di sindaco, avrebbe comunque una valvola di sfogo: a quel punto, infatti, per l’attuale primo cittadino si spalancherebbero le porte delle elezioni provinciali. Fantapolitica? Forse. Di certo è che in alcuni ambienti della città di Orazio se ne sta discutendo. La risposta potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it

La comunità di Genzano ha accolto la Vergine GENZANO - Era l'11 febbraio 1858, l'apparizione alla grotta di una signora vestita di bianco, irrompe nel cammino di Bernadette. È il 19 novembre 2008 quell'apparizione continua a rivivere nel cuore dei genzanesi, pronti ad accogliere calorosamente l'icona della Madonna di Lourdes. In occasione del 150° anniversario delle apparizioni a Lourdes, la Madonna benedetta nel santuario e incoronata dal papa a Roma è stata affidata all'Unitalsi per una peregrinatio Mariae in tutta Italia. «La Madonna ha fatto visita alle varie stazioni diocesane in un circolo gerarchico che ha diramato le radici nelle sezioni dell'Unitalsi che ne hanno inoltrato richiesta afferma Vito Diovisalvi,

presidente dell'Unitalsi di Genzano». «È un giorno straordinario per Genzano dichiara don Gaetano Corbo - in cui Gesù ci pone un talento tra le mani, affinché noi lo facciamo fruttificare per migliorare il nostro ambiente». «I paesi più sviluppati del mondo si riuniscono nel vertice guardando al futuro- riflette il sindaco Rocco Cancellara- mentre noi siamo qui riuniti accogliendo la speranza, per aiutare i più bisognosi del nostro comune senza ostentare il nostro operato». «La sua presenza offre a tutti la possibilità di riflettere sul mesaggio che 150 anni fa Maria diede a S. Bernadetta» - commenta don Tommaso Fradusco. Angela Menchise


Giovedì 20 novembre 2008

29

Venosa Il segretario locale del partito passa al setaccio le ultime selezioni espletate in municipio

Dubbi sui concorsi comunali Latorraca del Psi venosini: «Si respira un’area di tensione» VENOSA - Si è conclusa la preselezione organizzata dal Comune di Venosa per l'assunzione a tempo indeterminato di sette unità: un istruttore direttivo tecnico cat. D1; due istruttori tecnici cat. C1; due Assistenti sociali cat. D1; un istruttore amministrativo cat. C1. Dei 638, che avevano fatto domanda, si sono presentati alla preselezione in 328. E sono 170 i candidati che hanno superato la preselezione e saranno chiamati a sostenere le prove scritte e orali. A fornirci i dati è Vito Latorraca, segretario del Psi di Venosa, che aggiunge: «Nonostante il Comune di Venosa abbia affidato ad una società esterna specializzata le operazioni di preselezione, tutti i dipendenti comunali, dal segretario fino ai messi, nei due giorni delle prove erano mobilitati». Latorraca fa poi una analisi dettagliata dei punteggi riportati dai candidati: tre hanno riportato il

La sede del Comune di Venosa

massimo punteggio (30/30) rispondendo in modo positivo alle trenta domande; quattro hanno preso 29/30; quattro 28,75/30; cinque 27,5 /30; dieci hanno ottenuto 26,5 su trenta. Tutti gli altri si sono classificati con votazioni inferiori. «I tre candidati che hanno riportato 30/30 - sottoli-

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO

S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti

nea Latorraca - sono stati assunti in modo provvisorio per circa quattro anni al Comune di Venosa, senza graduatoria e per chiamata diretta nominativa in base a calcoli e scelte fatte dal sindaco e dagli assessori del comune di Venosa». Per il posto di geometra due candidati hanno preso il

massimo, 30/30, rispondendo bene a 30 domande su 30. Questi sosterranno le prove pratiche,scritte e orali insieme agli altri 22,che hanno centrato almeno 21 domande su trenta. Per l'istruttore direttivo tecnico di categoria D1 solo un candidato ha preso 28,75/30 mentre altri partecipanti hanno avuto voti da 27,50 a 21. Per l'istruttore amministrativo solo un candidato ha risposto bene alle trenta domande «Colpisce il fatto che un solo candidato, dipendente in servizio al Comune, ha centrato le trenta risposte, distanziando ben 204 candidatievidenzia Latorraca- e che in 104 hanno preso un voto superiore al minimo consentito per sostenere la prove scritte e orali (21/30)». Nella prova di preselezione per assistente sociale due candidati hanno totalizzato 29/30 e trenta hanno superato la soglia minima di 21/30. «Qui colpisce la

esclusione dalle successive prove di uno dei candidatisottolinea ancora Latorraca-, che aveva lavorato come assistente sociale sia con la precedente che con l'attuale amministrazione». La vicenda fornisce l'occasione al'ing. Latorraca per fare un appello: «Cittadini e ragazzi non bisogna mai gettare la spugna perché l' occasione può arrivare quando meno te l'aspetti Conviene affrontare sempre le situazioni e non arrendersi mai - commenta Vito Latorraca- Si respira un'atmosfera di tensione dovuta alle tante chiacchiere su raccomandati, che, sicuri di vincere, non sono stati ammessi. E' sufficiente che i commissari d'esame facciano la loro parte non per errore, ma per scelta comportamentale. Questa, però, è un'altra Italia di cui vorremmo essere parte vitale». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Lavello, ruba cellulari Denunciato LAVELLO - Ha rubato 2 cellulari e alcune monete antiche in un’abitazione di Lavello. Per questo un trentasettenne di Lavello è stato denunciato per furto aggravato dai carabinieri della compagnia di venosa, coordinati da Enrico Galloro, nel corso di una serie di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio. I carabinieri della stazione di Lavello, hanno acquisito univoci elementi di colpevolezza nei confronti dell'uomo. La perquisizione domiciliare eseguita dai carabinieri ha permesso di rinvenire la refurtiva avente un valore di 1.000 euro circa e restituirla all'avente diritto.


Giovedì 20 novembre 2008

30

Melfi L’incontro è stato voluto dalla locale compagine dell’Udc

Rionero in Vulture

Verifica di maggioranza Domani il faccia a faccia

Spartineve in arrivo dalla Provincia Soddisfatto D’Angelo

MELFI - Appuntamento a domani sera per l'incontro chiarificatore tra l'Udc di Melfi ed il resto della maggioranza di centro destra. Il partito di Casini aveva sollevato un problema nei giorni scorsi, richiedendo una verifica governativa e finalmente dopo una lunga attesa, ha ottenuto una risposta. Vi era stata una richiesta di confronto e di valutazione, che ha avuto due appuntamenti già svolti, poco più che interlocutori. Una interpretazione che si può definire molto soft da parte dei partiti di maggioranza, quasi noncuranti delle proposte dell'Udc, ben consapevoli che eventuali malcontenti dei seguaci di Casini, non avrebbero comportato stravolgimenti intaccando il gruppo che regge le sorti dell'amministrazione comunale. I numeri ci sono, anche senza Udc. Questo è un dato di fatto importante, ma certo è che comunque il partito dei centristi chiede considerazione e soprattutto visibilità, non accettando un ruolo secondario intriso di dovuta sudditan-

Il Municipio di Melfi

za. E' stata chiesta pari dignità rispetto alle altre componenti del centro destra. Una richiesta formulata in maniera elegante che ha anche la finalità di rivedere alcune poltrone ed alcune postazioni. Se non si parla esplicitamente di assessorato e perché il bon ton politico richiede ancora un minimo

di estetica. Da questo orecchio però la maggioranza federiciana, Melfi 2001 e Forza Italia, pare proprio non sentirci. "«Non c'è possibilità di rimpasti o di allargamenti in giunta» fanno sapere più o meno ufficialmente da piazza Pasquale Festa Campanile e l'atteggiamento poco considerevole che si è tenuto davanti

alla richiesta avanzata dall'Udc, denota un certo fastidio, oltre che una sicurezza dettata dalla certezza dei numeri. Insomma per l’Udc di Melfi le possibilità di avere un assessorato appaiono decisamente esigue. Domani sera si verificherà se c'è la possibilità di poter trovare una mediazione, cercando una postazione che possa in qualche modo risultare gradita ai centristi, e dall'altro canto non andare a toccare la giunta e chi ha lavorato insieme dal primo momento della sua formazione. L'Udc è un gruppo politico che si è formato successivamente e che in qualche maniera ancora sta cercando la sua dimensione, oltre che il suo definitivo collocamento. Dopo l'incontro di domani se ne saprà di più e si vedrà se l'Udc decida di restare incollato a questa maggioranza o decida di affiancare l'opposizione in attesa che la prossima tornata elettorale, né certifichi la crescita e le future potenzialità. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Uno spartineve

RIONERO – Il vicesindaco Vito Giuseppe D’Angelo, in una nota, ha espresso soddisfazione e compiacimento per l’assegnazione di uno spartineve al Comune di Rionero particolarmente indispensabile per il territorio comunale dal momento che l’automezzo antineve tornerà particolarmente utile anche per le frazioni di Sgarroni e Monticchio Bagni. Lo spartineve è a disposizione del Comune e potrà essere ritirato presso la struttura dell’autoparco regionale dove sono momentaneamente parcheggiati i mezzi acquistati dalla Regione Basilicata per far fronte all’emergenza neve. Si tratta di una prima dotazione da parte della Regione per affrontare i disagi procurati dalle nevicate e che sarà completato con l’acquisto di due autocarri attrezzati con lame e spargisale per il Comune di Potenza e per la Provincia di Matera. «Siamo particolarmente soddisfatti – ha detto il vicesindaco Vito D’Angelo – perché si tratta di uno spazzaneve con microturbine, maneggevole e leggero, che ci consentirà di pulire anche i vicoli e le stradine del centro storico». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it


Matera 31

Giovedì 20 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Salandra

Metaponto

Storie di povertà

Erosione costiera

Imbianchino di 48 anni vive in una casa-grotta

Il sistema sperimentale è senza corrente elettrica

a pag. 37

a pag. 38

Sono in corso indagini dei carabinieri, ieri sopralluogo con la Soprintendenza

Tornano in azione i tombaroli? Tracce sospette riscontrate sulla collina di Camposanto L’Intervento

Il 21 settembre diventi giornata dell’Accoglienza e dell’Europa unita di GIOVANNI CASERTA

Un’immagine del sopralluogo di ieri mattina

SONO in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Matera su alcune irregolarità del terreno riscontrate sulla collina di Camposanto, nei pressi di Timmari. Non è escluso che siano tornati in azione i tombaroli che, in passato, hanno “visitato” spesso quella zona, ricca di reperti archeologici. Ieri mattina, i carabinieri della stazione capoluogo con un gruppo di archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata hanno effettuato un sopral-

luogo proprio sulla collina di Camposanto. Sono però necessari ulteriori accertamenti nella zona, come ha spiegato il capitano Donato D’Amato della Compgania dei carabinieri di Matera per verificare se siano segni preparatori ricollegabili a sondaggi per effettuare successivamente lo scavo. Quello di Timmari, come sottolinea la dottoressa Annamaria Patrone, direttrice del museo Domenico Ridola, è un insediamento molto antico: «E' una città che esiste su quel comprensorio dall'età neolitica . So-

no già state rinvenute strutture abitative e tombe». Le indagini sono condotte, sia in orario notturno sia in orario diurno, dai carabinieri di Matera in collaborazione con i militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari. A maggio di quest'anno i tombaroli a Timmari sono stati colti in flagrante dai carabinieri: in quel caso sono state quattro le persone fermate: nel corso dell'operazione, i carabinieri recuperarono circa 100 pezzi e reperti archeologici di notevole valore.

CLICK SULLA CITTÀ

Ausiliarie, domani in consiglio si decide il loro futuro L’ATTENZIONE per il consiglio comunale di domani su un unico punto all’ordine del giorno, è molto alta. La stabilizzazione delle 20 ausiliarie è il tema sul quale l’assemblea dovrà pronunciarsi. Il contratto è scaduto l’1 novembre e le 21 ex Lsu ne chiedono il rinnovo. Martedì mattina, esasperate dalla mancanza di garanzie, le donne avevano occupato il Comune fino a tarda sera, ottenendo dal sindaco la garanzia che il loro caso avrebbe trovato risposta nel corso del consiglio comunale monotematico. Giorgio Casiello rappresentante sindacale della Cisl spiega: «E’ un’occasione che riteniamo im-

portante. Il decreto Brunetta, d’altronde, permette di procedere alla stabilizzazione almeno fino al 30 giugno. Si tratta - aggiunge di recuperare il tempo perso e adeguarsi a quanto già fatto a Potenza. L’assemblea del consiglio comunale, inoltre, consentirà di affrontare questa vicenda con una visione bi-partisan». L’appello agli esponenti di tutti i livelli istituzionali arriva da Vito Maragno (Cgil): «Ci auguriamo che la data del 30 giugno possa essere posticipata, ma è necessario che oltre ai componenti del consiglio comunale, ci sia il coinvolgimento dei parlamentari lucani e dei consiglieri re-

gionali. La vicenda di queste lavoratrici va avanti da 12 anni e deve giungere ad un punto d’arrivo. Tagliare posti di lavoro in una fase economica già così difficile, non è la soluzione migliore». I due sindacalisti parteciperanno alla riunione convocata oggi pomeriggio alle 19,30 dal gruppo consiliare del Pd. L’impegno del gruppo - spiega il capogruppo Aldo Chietera - è quello di esaminare, valutare e prporre insieme alle rappresentanze sindacali e dei lavoratori soluzioni concrete che scongiurino la disoccupazione per i 22 ausiliari del traffico». a.ciervo@luedi.it

IL discorso tenuto di recente dal presidente Napolitano a El Alamein, nella sua nobiltà, porta conforto ad una tesi da noi sostenuta nell'ultimo nostro lavoro, rivolto ad una ricostruzione dell'episodio del 21 settembre 1943 a Matera (“Dalla cronaca alla storia, il 21 settembre 1943 a Matera”, Matera, Bmg, 2008). Per quell'episodio, nel 1969, Matera fu insignita di medaglia d'argento al valor militare, ma non di medaglia d'oro al valor civile, come qualcuno chiedeva e chiede. Il discorso di Napolitano fa chiarezza sulla evidente considerazione che i soldati italiani caduti ad El Alamein erano comunque soldati al servizio della patria, che alla patria, eroicamente, offrirono la loro vita. E' evidente che lo stesso discorso va fatto per i soldati tedeschi, mandati in Italia a far da pali nella vigna e comunque a morire. Infatti, ci è sempre apparso come una forma di razzismo alla rovescia quella di indicare alla condanna civile e morale tutti quanti vestivano una divisa tedesca. Questo atteggiamento poteva avere la sua ragion d'essere nell'immediato dopoguerra e per qualche decennio in avanti, ma non ha più ragione d'esistere ad una serena valutazione della storia e in regime di Europa unita, che ci rende figli di una unica nazione, cultura e civiltà. Non è senza significato, sotto questo aspetto, che in Francia e in Germania, che per secoli si combatterono con milioni di morti sul fronte della Ruhr, si vadano rifacendo i libri di storia, non avendo senso rinfocolare e rinnovare antichi asti e odi. L'obiettivo, ormai, è e deve essere quello di trovare quanto ci unisce e non quanto ci divide o, inopportunamente e sanguinariamente, ci ha diviso per secoli. Purtroppo va detto che solo in Italia si continua ancora ad offendersi con gli epiteti di “comunista” e “fascista”, quando di comunisti e fascisti non ne esistono praticamente più e la divisione può solo obbedire a obiettivi di comodo e di parte. Tutto questo, a maggior ragione, va riportato a Matera, per la giornata del 21 settembre 1943, celebrata in pubblici consessi e in forma retorica come esempio di lotta antifascista, quando si ignorano persino i fatti, che ne fanno non una insurrezione, e nemmeno una rivolta, ma solo un tragico incidente di guerra. La scintilla, del tutto occasionale, fu data dalla uccisione, nella gioielleria di Caione e Colella, di due tedeschi, andati lì sicuramente per comperare e, secondo una ipotesi molto verosimile, semplicemente per liberarsi della carta moneta che, lontano dall'Italia, non sarebbe servita a nulla. Segue a pag. 33


32 Matera Ieri sopralluogo dei militari con un gruppo di archeologi sulla collina di Camposanto Giovedì 20 novembre 2008

Tombaroli, Timmari sotto controllo Indagini dei carabinieri su alcune irregolarità del terreno E' SOTTO controllo la collina di Timmari, dopo recenti tracce sospette sul terreno che potrebbero lasciar presagire un'attenzione particolare dei tombaroli per quel territorio. Ieri mattina i carabinieri della stazione capoluogo con un gruppo di archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata hanno effettuato un sopralluogo sulla collina di Camposanto (la collina che precede Timmari) per poter accertare la natura di alcune irregolarità rinvenute sul terreno. «Non è escluso - spiega il capitano Donato D'Amato della Compagnia dei carabinieri di Matera - che siano segni preparatori ricollegabili a sondaggi per effettuare successivamente lo scavo. Sono però necessari ulteriori accertamenti». Ieri, da quanto si è appreso, non è stata intaccata la zona archeologica protetta. Quello di Timmari, come sottolinea la dottoressa Annamaria Patrone, direttrice del museo Domenico Ridola, è un insediamento molto antico: «E’ una città che esiste su quel comprensorio dall'età neolitica. Sono già state rinvenute strutture abitative e tombe». Proprio per le numerose ricchezze archeologiche

Poliziotti nelle parrocchie Incontri rivolti agli anziani

Indagini dei militari sui presunti scavi abusivi a Timmari

presenti, non sono rari, in quella zona, scavi abusivi. Le indagini sono condotte, sia in orario notturno sia in orario diurno, dai carabinieri di Matera in collaborazione con i militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari. A maggio di quest’anno i tombaroli sono stati colti in flagrante dai carabinieri: in quel caso sono state quattro le persone fermate. I militari le presero proprio mentre, con varie attrezzature, stavano effettuando numerosi scavi nell'area materana archeo-

logica di Timmari, alla ricerca di reperti. Nel corso dell'operazione, i carabinieri recuperarono circa 100 pezzi e reperti archeologici di notevole valore e pregevole fattura (vasi, crateri, ampolle), risalenti al III Secolo A.C., già sottratti dai tombaroli (tutti della provincia di Bari) da alcuni siti funerari della zona. Nel corso di una successiva perquisizione, svolta a casa di uno dei fermati, sono stati ritrovati dai militari altri reperti falsi e pronti per essere immessi sul mercato clandestino di ma-

teriale archeologico. I quattro, lo scorso 7 maggio, sono stati così denunciati per danneggiamento del patrimonio archeologico nazionale e violazione delle norme sugli scavi archeologici. L’operazione, volta a tutelare l'importante e ricco patrimonio archeologico della provincia e a contrastare il fenomeno dello scavo archeologico abusivo,è stata condotta i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari e quelli del Comando Provinciale di Matera Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Personale in divisa della polizia di Stato incontrerà i fedeli nelle varie parrocchie di Matera. Gli incontri, che si terranno nel periodo delle festività natalizie, sono rivolti alle fasce più deboli della popolazione, in particolare agli anziani, maggiormente esposti alle attenzioni di truffatori senza scrupoli. L’obiettivo è quello di mettere in guardia sui possibili stratagemmi messi in atto da abili truffatori, capaci di nascondersi sotto gli abiti più impensabili, e di fornire consigli su come difendersi. In caso di sospetti, si consiglia comunque di chiamare il 113. L'iniziativa, frutto di intesa tra il questore Gugliotta e l'arcivescovo monsignor Ligorio, sarà concordata nel dettaglio con i parroci delle parrocchie. Da qualche giorno è attivo anche un servizio della Questura di Matera, che dà la possibilità agli stranieri di sapere attraverso Internet se il proprio permesso di soggiorno è pronto e si può ritirare. Basta collegarsi al sito web della Questura di Matera http://questure.poliziadistato.it/Matera e controllare, cliccando sull'apposito

link, l'elenco dei permessi di soggiorno elettronico pronti per il rilascio. Se nell'elenco appare il numero riportato sulla ricevuta ottenuta al momento della presentazione della domanda, ci si può recare in questura per il ritiro del permesso negli orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, tranne il mercoledì, dalle 9 alle 12 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 18. A proposito dei permessi di soggiorno, sono stati ridotti al minimo i tempi di attesa. Dal momento in cui la pratica giunge in questura, occorrono pochi giorni per la definizione del procedimento amministrativo e il permesso è pronto per la consegna al richiedente purché in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Sempre nell'ottica di agevolare l'utenza, ricordiamo che si possono presentare le denunce via Web (accessibile collegandosi al sito www.poliziadistato.it) per furti e smarrimenti, che consente l'immediato allertamento dei dispositivi di polizia di prevenzione e di controllo presenti nel territorio. matera@lueid.it

Caso segnalato dall’associazione Tolbà

Svolgerà le funzioni di centralinista da casa

Sabato al comunale

Quindicenne senza scuola due istituti lo rifiutano e lui deve restare a casa

Asl 4, postazione di telelavoro per un impiegato non vedente

Assemblea pubblica sulla giustizia

OBBLIGO scolastico e diritti. Sembra questo il titolo da dare ad una vicenda che riguarda un quindicenne straniero “rimpallato” tra due istituti cittadini. Il ragazzo era stato sospeso dalle lezioni, insieme ad alcuni compagni, e subito dopo aveva deciso di lasciare l’istituto rivolgendosi ad un’altra scuola che ha negato la sua iscrizione. Tornando al primo istituto nel quale era iscritto, il giovane ha dovuto registrare il secondo rifiuto. Mistero sulle cause che hanno motivato la scelta delle due scuole ma sull’episodio interviene con una nota l’associazione Tolbà che scrive, fra l’altro: «Mentre nessuno decide sulla frequenza scolastica, lui, non accettato, si alza trardi e non sa cosa fare: il lavoro non è un’alternativa, purtroppo, perchè l’obbligo scolastico non glielo permette per le condizioni poste dalla legge. Perchè si organizzano nella scuola progetti contro la dispersione scolastica se poi possono verificarsi casi simili? - si chiedono i volontari dell’associazione - Crediamo fortemente nella scuola e nel suo ruolo di costruttrice di cittadini consapevoli e maturi. Allora chi deve prevenire l’esclusione scolastica, l’emarginazione e la delinquenza?». Sul diritto allo studio e le attività che Tolbà porta a compimento, l’associazione specifica ancora nella nota: «In questi ultimi giorni stiamo assistendo alle giuste proteste degli inse-

gnanti e degli operatori della scuola che sono in agitazione contro la riforma che si vuole attuare. Negli stessi giorni stiamo preparando un calendario per il 2009 per sensibilizzare sul diritto allo studio, sancito dalla Costituzione italiana ed esteso ai ragazzi stranieri e portatori di disagio, come mezzo per migliorare la propria condizione e percorrere strade di socialità». I dubbi avanzati dall’associazione aumentano le perplessità sul grado di inserimento sociale degli stranieri nella nostra città e sulla possibilità di considerarli portatori di diritti come ogni altro cittadino. A cominciare dalla possibilità di accedere alle medesime opportunità di crescita culturale. a.ciervo@luedi.it

PRIMA postazione di telelavoro attivata dall'Azienda sanitaria locale n. 4 . L'iniziativa, deliberata dalla direzione strategica aziendale, riguarda un non vedente che potrà svolgere le funzioni di centralinista da casa utilizzando le moderne tecnologie di comunicazione. Il provvedimento segue all'avvio del progetto previsto dalla legge n.53/2000 (approvato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e proposto dall'Ufficio Relazioni sindacali della Asl), sulla attuazione di misure sul telelavoro che prevede, laddove sia tecnicamente possibile, prestazioni di lavoro al di fuori della sede naturale dell'Ente, utilizzando il supporto di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. L' Azienda provvederà alla fornitura e alla installazione di apparecchiature e impianti. La decisione dell'Azienda segue a una richiesta del responsabile dell'Unità operativa ComunicazioneUfficio Relazioni con il Pubblico, Pietro Centolanza, che tendeva anche a razionalizzare il servizio di centralino funzionante 24 ore al giorno. «E’ una azione -ha detto Franco Bitonto, responsabile dell'Ufficio relazioni sindacali - che va nella direzione del progetto della legge 53/2000 sul telelavoro e può essere intesa come azione positiva per promuovere le pari

Il commissario dell’Asl 4 Domenico Maroscia; in basso l’Asl 4

opportunità». Positive valutazioni sono venute anche dal commissario della Asl, Domenico Maroscia. «Il provvedimento -ha detto Maroscia- consente di valorizzare benefici sociali e personali, oltre che a migliorare l'organizzazione del lavoro

nell'ambito delle attività di servizio del centralino telefonico, dove opera un lavoratore non vedente della nostra Azienda. Non escludiamo che l'iniziativa, una volta verificate le condizioni, possa essere attivata per altre situazioni». matera@luedi.it

Il palazzo di giustizia

Si terrà sabato alla 10,30 nel cinema comunale l’assemblea pubblica sulla giustizia in Basilicata organizzata da “Progetto Legalità”, “Cittadini Attivi”, “Un cuore per...”, “Rinascita civile”, “Radicali lucani”, “Pensiero attivo”, “Associazione Antiracket”, Circolo Lucano Matera, “Aics Matera”. «E’ necessario emarginare - si legge in una nota - corrotti e i corruttori che proditoriamente vogliono ed alimentano la mala giustizia. Alle lungaggini dei processi - prosegue la nota - si è aggiunto il quadro desolante emerso dall’inchiesta “Toghe lucane”. L’assemblea sarà presieduta dal prof. Cosimo Lorè, ordinario di medicina legale all’Università di Siena, interverranno l’avv. Leonardo Pinto, presidente del Circolo lucano di Matera e il prof. Pietro Tamburrano, presidente del comitato Cittadini Attivi.


Matera 33 «Nessuno potrà più usare le scale come un parcheggio» Giovedì 20 novembre 2008

Segue da pag.31

In nome dell’Europa unita

Spazio solo ai pedoni

Il 21 settembre diventi Giornata piano dell’Accoglienza L’assessore ai Sassi illustra il nuovo Assonautica

Si voleva portare oro, spendibile dappertutto. Purtroppo, il clima di tensione e di paura, soprattutto da parte dei due tedeschi, accerchiati da una decina di soldati, carabinieri e poliziotti, determinò una condizione per cui si arrivò a sparare da parte dei militari italiani. Non sembra che siano riusciti a sparare anche i due tedeschi, visto che uno dei due cercò di salvarsi guadagnando la porta, raggiunto subito dopo da una bomba mano, e nessun militare italiano risultò ferito. A sparare era stato un capitano veneto. A questo punto i tedeschi di stanza a Matera, che erano già pronti a partire avendo a 4 chilometri gli Alleati, presi dalla paura, vollero creare un clima di terrore che ne facilitasse la fuga. Fecero saltare il palazzo della Milizia e la Società elettrica. Ci furono 15 morti, fra i quali 6 materani; altri 5 materani furono raggiunti dai tedeschi in fuga. Purtroppo in tutti questi anni, dividendo la città, si è ampliato un episodio che ha il suo valore importante solo come tragico incidente di una guerra che, voluta da due dittature, finì,col seminar vittime anche tra persone incolpevoli, compresi i due tedeschi uccisi nella gioielleria, di cui le famiglie chiesero giustamente i resti. Non c'è però notizia che le ossa siano ritornate in patria, perché, quando la richiesta fu avanzata, ormai le due tombe erano state smantellate e le ossa erano finite nell'ossario comune. Quei due tedeschi erano finiti accanto alle migliaia di materani che qualcuno volle fossero loro nemici. L'episodio del 21 settembre, spogliato di ogni significato “eroico”e ricondotto a semplice tragedia, fa giustizia di inutili contrapposizioni belliche e ideologiche a distanza di 65 anni. In clima di unione e fratellanza, mentre avanza l'unità europea, che, come ancora ha chiarito il presidente Napolitano, si va arricchendo di nuovi contributi e nuove culture, forse è bene che, già a partire dal prossimo 21 settembre 2009, con la collaborazione di Tolbà e di tutte le associazioni che si occupano del problema, quel giorno sia celebrato, per la prima volta in Italia, come giornata della “Accoglienza e dell'Europa unita”, nel ricordo dei ventiquattro caduti - leccesi, tarantini, materani e tedeschi - e in una visione universalistica, già auspicata, nel ‘700, dai filosofi materani Emanuele Duni e Onofrio Tataranni. Sarà educativo e suggestivo vedere, dietro i gonfaloni della città, per la prima volta, sfilare insieme visi dai lineamenti e dalla pelle diversa, che celebrano il vero significato dell'antifascismo e dell'antinazismo (termini che sempre più si vorrebbe sostituiti, nel vocabolario politico, da parole al positivo, quali concordia, tolleranza e integrazione). Prof. Giovanni Caserta Responsabile culturale del Ciacp Consulente letterario Unitep

STOP alle auto nei Sassi. Per ora il divieto, reso possibile grazie all'installazione di alcuni dissuasori in pietra, riguarda tutte le scalinate degli antichi rioni sulle quali molti transitavano con la propria auto o la parcheggiavano. In questi giorni l'Amministrazione comunale sta procedendo alla messa in opera dei dissuasori nei punti maggiormente trafficati, che adesso risultano sbarrati ad inizio scalinata. Circa un anno fa erano partite anche le operazioni di rimozione dei numerosi manufatti in cemento realizzati arbitrariamente lungo le scale dei rioni in tufo, utili per agevolare il transito delle macchine in zone altrimenti irraggiungibili con il proprio mezzo. «Stiamo lavorando - ha dichiarato l'assessore ai Sassi e turismo, Saverio Acito - affinché non sia più permesso a nessuno di usare le scale dei Sassi come se fossero una strada. I dissuasori saranno collocati in tutte le zone interessate, compreso l'arco situato a fianco della chiesa di San Pietro Caveoso, in modo da evitare, in quest'ultimo caso, il continuo transito delle macchine in vico Solitario, nei pressi della Casa Grotta. I dissuasori scelti, alcuni dei quali erano precedentemente collocati in via Ridola, non sono visivamente invasivi e non deturpano il paesaggio degli antichi rioni in tufo.

Labriola soddisfatto

Alcuni dei dissuasori installati nei Sassi

Naturalmente i nuovi manufatti sono facilmente rimovibili in caso di particolari necessità o di urgenze». Adesso sicuramente crescerà la caccia ai posti macchina nelle pochissime zone disponibili lungo la strada di congiungimento dei Sassi, dove molti obbligatoriamente dovranno parcheggiare. Ma per l'assessore ai Sassi il problema non dovrebbe sussistere ancora per molto tempo. «Come ho già accennato in più di un'occasione - ha spiegato Acito - è volontà di questa Amministrazione di liberare completamente i Sassi dalla presenza delle macchine, impedendo il transito e la sosta a tutti gli automobilisti, compreso i residenti e chi vi lavora. Ho sempre det-

to che entro tre anni dall'insediamento della nuova giunta questo obiettivo sarebbe stato raggiunto. E sono sicuro che lo raggiungeremo fra circa un anno e mezzo. Nel frattempo stiamo valutando la possibilità di entrare in possesso di alcuni fondi pubblici necessari per migliorare la mobilità negli storici rioni materani. Si tratta - ha concluso Acito di finanziamenti che ci permetterebbero di realizzare un sistema di ascensori che colleghi il piano antico della città con i Sassi. Inoltre, entreranno in funzione minibus elettrici che assicureranno il trasporto pubblico lungo la strada di congiungimento degli storici rioni». Biagio Tarasco

L'assessore provinciale all'Ambiente, Francesco Labriola, esprime viva soddisfazione per l'istituzione dell'Assonautica di Basilicata. «Nonostante l'indifferenza dimostrata - ha dichiarato l'assessore dalla quasi totalità dei Comuni interessati, fatta eccezione per il Comune di Pisticci, a Potenza è nata l'Associazione Regionale per la nautica da riporto della Basilicata. I soci fondatori: Unioncamere Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Comune di Pisticci hanno così dato forma a un importante strumento per lo sviluppo del settore turistico. Sono certo, infatti, che l'Assonautica potrà dare nuovo impulso allo sviluppo economico di un settore considerato oramai trainante per l'economia dell'intera regione. La Provincia di Matera, tramite l'assessore di riferimento Nicola Buonanova, ha confermato, tutto il proprio impegno a sostenere l'Assonautica regionale.


35 Basket Under 17 Determinati per il prossimo incontro. I baby cestisti ospiti di Melfi Giovedì 20 novembre 2008

Sconfitta con l’amaro in bocca Di Gioia: «Abbiano avuto difficoltà ad attaccare la loro zona» DOPO la sofferta vittoria nell'esordio contro il Tursi, è arrivato il primo ko per la Publigrafica Virtus Matera nel campionato regionale under 17 che vede impegnata la formazione. I ragazzi allenati da Michele Di Gioia sono stati infatti sconfitti a Potenza, sul campo della Cestistica Vito Lepore, squadra che a detta di molti è tra le più accreditate per accedere alla vittoria del campionato under 17. Una partita, quella giocata sul campo del capoluogo lucano, che lascia l'amaro in bocca ai giovani virtussini perché con una maggiore attenzione e un briciolo di determinazione in più, avrebbero sicuramente portato a casa una vittoria che li avrebbe lanciati in testa alla classifica e avrebbero dato un forte segnale a tutte le altre squadre del girone. Dopo i primi due quarti equilibrati, il parziale decisivo si è verificato nel terzo periodo, quando la zona proposta dalla formazione potentina ha messo in crisi l'attacco materano. Eloquente il parziale con soli nove punti messi a referto dai ragazzi di coach Di Gioia a dispetto dei ventuno subito. A nulla è valsa la parziale rimonta nell'ultimo quarto quando i materani, trascinati da un buon Merletto (che è risultato il miglior marcatore dell'incontro con

Il coach Michele Di Gioia e la formazione under 17

un totale di 21 punti), sono solo riusciti in parte a recuperare il distacco accumulato e a chiudere il match sul punteggio di 60 a 50. «Peccato per quel terzo quarto giocato al di sotto delle nostre potenzialità - sono le parole di coach Di Gioia al termine del match - però abbiamo avuto grosse difficoltà nell'attaccare la loro zona. Sicuramente - prosegue nell’analisi dell’incontro - in settimana lavoreremo parecchio per cercare di mi-

gliorare quello che è al momento il nostro limite maggiore». Il prossimo incontro che vedrà impegnati i i giovani bianco-azzurri è in programma martedì 25 quando saranno di scena a Bernalda contro la formazione locale. Virtus Matera protagonista anche nel mondo del minibasket. Infatti domenica mattina la società materana è stata ospite insieme ai suoi baby cestisti della società lucana del Basket Melfi.

Circa trenta bambini, accompagnati dal responsabile del settore minibasket della Publigrafica Virtus, Raffaele Rubino, si sono cimentati in partite e sfide contro i pari età della società gialloblu per consolidare un gemellaggio che ormai lega da anni le due società. Grande il successo di pubblico e tanti applausi a tutti i partecipanti per quello che ormai è un vero e proprio appuntamento. Leonardo Filazzola matera@luedi.it

VITO LEPORE VIRTUS MATERA

60 50

A.DIL.CESTISTICA VITO LEPORE PZ: Pecoraro 2, Pernice 14, Casella 17, Di Stefano 6, Marino, Staulo 16, Soldo, Arano, Zonni 5, Bertrame, . all. Della Monica PUBLIGRAFICA VIRTUS MT: Buono 6, Martulli, Martino 10, Carlucci 5, Di Lecce F., Zielli, Merletto 21, Dall'Aglio, Casamassima 2 , Elettrico 6,. All Di Gioia ARBITRI: Quaratino e Campisano di Potenza PARZIALI: 16-16; 29-26; 51-35; 60-50.

Calcio a 5 Taratufolo: «Vittoria importante»

Under 18 Stasera prima del girone di ritorno contro il Cassano

Nigro Bng - Spazio Relax Derby a tutti gli effetti

I materani guidano la classifica con il Murgia Sport

SETTORI giovanili a confronto nel primo derby di campionato under 21 di calcio a cinque. Deportivo Nigro Bng e Spazio Relax si sono affrontate nella più classica delle stracittadine con grande agonismo e ottimi risultati da entrambe le parti. I ragazzi della Nigro Bng di Damiano Andrisani ne sono usciti vincitori, ma anche gli elementi a disposizione di Anderson Gasparetto non hanno disdegnato. È stato un derby a tutti gli effetti, sentito e non poco dai giocatori in campo e dalle panchine, molto movimentato e con un direttore di gara che a tratti è sembrato non proprio all'altezza, tanto da creare dissapori su entrambi i fronti. Comunque, si è apprezzato un buon calcio a cinque e la bontà del lavoro finora svolto dalle due più rappresentative società materane del palcoscenico del calcio a Taratufolo cinque. Resta l'amaro in bocca per la sconfitta nella Spazio Relax. «Probabilmente il risultato è un po' bugiardo -afferma il dirigente della Spazio Relax Nello Colangelo- visto che abbiamo disputato un buon primo tempo ed una seconda parte di match migliore. Sicuramente potevamo ottenere qualcosa di più. I nostri avversari sono stati bravi a sfruttare al meglio le occasioni che abbiamo concesso». Sulla sponda Deportivo, invece, è l'importanza dell'essere tornati al risultato pieno che fa la differenza. «La vittoria ha riportato serenità nella squadra -ha commentato Luigi Taratufolo, dirigente della Nigro Bng Deportivodopo due sconfitte consecutive i

ragazzi avevano bisogno di tornare a fare risultato e l'hanno fatto nel migliore dei modi, che è conciso con il ritorno in panchina di mister Andrisani, squalificato nelle due gare perse». Il derby è sempre il derby e, nonostante il campionato sia quello delle squadre under 21, era importante fare risultato pieno. Per la Nigro Bng poi, che punta a fare un campionato di vertice, la sconfitta ad Altamura di una settimana fa e quella infrasettimanale in Coppa Italia, avevano lasciato un forte rammarico e la stracittadina ha permesso di riportare l'umore ai livelli massimi. «La vittoria per noi è più importante di quello che può sembrare -continua Taratufolo- perché ci serviva per uscire da una settimana davvero difficile, e i ragazzi ne sono usciti alla grande». Le notizie positive, sul fronte della Spazio Relax, invece, arrivano dal buon ritorno che la squadra ha saputo imbastire dopo lo svantaggio di tre reti ad inizio ripresa. «Aver recuperato quasi interamente lo svantaggio rappresenta un buon punto per ripartire -riprende Contangelo- i ragazzi lavorano sodo e vogliono crescere e lo dimostrano ogni volta che scendono in campo, poi contiamo su degli innesti a dicembre per poter ottenere il massimo da questo campionato». Le due realtà crescono e anche bene, e questo rappresenta il miglior risultato per entrambe le società, al di là del risultato ottenuto sul campo. Francesco Calia matera@luedi.it

Volley group in vetta EDIL Loperfido, Volley Group Matera prima in classifica. La formazione della città dei Sassi, inserita nel girone B del campionato und er 18 pugliese, occupa la prima piazza insieme al Murgia Sport Altamura. Ultima la vittoria, quella della settimana scorsa, che si era felicemente conclusa per tre set a zero contro la Nava Gioia del Colle e questa sera si ritorna in campo per la prima giornata di ritorno. Si giocherà il match contro il Cassano che all'andata fu sconfitto tra le proprie mura dalla formazione materana per tre set a due. La gara con la squadra murgeser e il confronto con un ampionato come quello pugliese, di maggiore responsabilità, non sarà sicuramente delle più facili considerando che il Cassano occupa il secondo posto con tredici punti, tre in meno dei materani. «Oggi inizia il girone ritorno spiega Antonio Iacovuzzi commentando il risultato raggiunto e guardando alle prossime sfide Come è capitato all'andata, ogni gara sarà importante, ogni match sarà una finale e i ragazzi dovranno sempre dare il massimo. L'Altamura è prima a pari punti con noi, ma è l'Edil Loperfido la vera leader del girone per differenza set. La gara con il Cassano è la prima del girone di ritorno, i ragazzi dell’edil Loperfido sono intenzionati a tutti i costi a bissare la vittoria (tre set a due) ottenuta in Puglia nella gara d'andata, magari con un risultato un pò più rotondo per guadagnare l'intera posta in palio». La partita contro il Cassano sarà un vero e proprio antipasto di un'altra gara importante, quella appunto con il Murgia e Sport Altamura che si giocherà il quattro

La formazione

dicembre dopo aver disputato il match contro il Volley Bitetto del 27 novembre. «Lo scontro diretto con l'Altamura si giocherà tra due giovedì continua commentando Antonio Iacovuzzi. La settimana scorsa, nel f rattempo, abbiamo giocato con il Gioia del Colle, abbiamo vinto tre a zero. E' stata un'altra bella gara, i ragazzi si sono divertiti ed hanno dimostrato di essere un gruppo che ha tutte le carte in regola per arrivare alle finali provinciali pugliesi. Se riusciamo a superare questo raggruppamento sarà già un successo perché il nostro girone è davvero di ferro. Anche contro il Gioia del Colle il gruppo ha messo in evidenza un gioco corale.

L'intera squadra ha giocato benissimo, non si è messa in evidenza qualche individualità, è stato il gruppo ad emergere nell'intero arco di gara. Siamo davvero molto contenti conclude Iacovuzzi - anche perchè l'under 18 è composta quasi interamente da sedicenni, quindi ragazzi molto giovani ma allo stesso tempo tanto promettenti. Siamo contentissimi del gioco e dell'impegno che stanno esprimendo. Tre giocatori, Egidio Canzoniere, Angelo Sabino e Vincenzo Riccardi tutti classe 1992, infatti, già giocano nella Pallavolo Matera in serie C maschile e stanno facendo esperienza in un campionato abbastanza competitivo per loro che sono molto giovani. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it


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Ferrandina Il Comitato dei cittadini sollecita l’intervento dell’amministrazione

«Bagni pubblici troppo vecchi e fatiscenti» FERRANDINA - Dopo i dossi artificiali, sono i bagni pubblici e il loro funzionamento a richiamare l’attenzione del “Comitato cittadino per il ripristino della buona amministrazione”. Troppo vecchi e fatiscenti quelli attualmente utilizzabili. Da qui l’appello all’assessore alla Qualità Urbana e Lavori Pubblici Gianfranco Plati, per sollecitare la risoluzione di un problema da tempo segnalato da diversi cittadini, residenti e turisti di tutte le fasce d'età. «La mancanza di adeguati e necessari bagni pubblici, soprattutto nel Centro (Piazza De Gasperi) ed anche in alcune zone semi periferiche del paese come Villa Pinocchio- scrive Adriano Nubile a nome del comitato cittadinonon si fa sentire solo sulla popolazione più anziana o con handicap fisici, ma anche su altre categorie di cittadini e turisti che, specialmente nei mesi estivi, sono costretti a rivolgersi ai locali pubblici, presenti nel Centro, per necessità fisiologiche». A finire sotto accusa sono in particolare i vespasiani di Piazza De Gasperi. Qui, sostiene il Comitato, «viene a

crearsi una situazione ai limiti della decenza e delle fondamentali regole d'igiene, fuori d'ogni logica di “decoro”, ma che soprattutto non rende gradevole l'immagine di Ferrandina a chi vi giunge o intende partire con i mezzi pubblici. E' sotto gli occhi di tutti che i bagni di Piazza De Gasperi sono, ormai da molto tempo, in condizioni indecenti. Infatti oltre ad essere la struttura dei medesimi vecchia e fatiscente sono visibilmente in uno stato di degrado e non sono effettuati, ormai da tempo, interventi di normale manutenzione, non permettendo così un'accurata ed attenta pulizia quotidiana e quindi un normale utilizzo». A lamentarsi della spiacevole situazione, oltre ai “Cittadini per il ripristino della buona amministrazione”, i titolari dei numerosi esercizi commerciali presenti nella zona che, «sia in giorni di massimo afflusso di persone che quotidianamente, vedono i loro bagni trasformarsi in "pubblici vespasiani"». Un quadro tutt’altro che incoraggiante, insomma. Ragion per cui il Co-

mitato invoca l’intervento dell’Amministrazione comunale e chiede all’assessore alla Qualità urbana di sapere «quanti sono i bagni pubblici che hanno i requisiti tali da definirsi idonei per i portatori di handicap; se negli ultimi anni sono stati effettuati interventi manutentivi su tali strutture; se non si ritenga utile e opportuno installare un servizio igienico pubblico chiuso, di nuova generazione, utilizzabile anche dalle donne e dalle persone non autosufficienti». Una richiesta, quella del Comitato, che «oltre a rappresentare un servizio che la città di Ferrandina, e quindi l'Amministrazione, deve offrire, si tratta di dare modo anche a chi, per impedimenti fisici o handicap, troppo spesso è costretto a subire limitazioni che rendono difficile anche una semplice visita al centro storico o una sosta nei pochi spazi verdi comunali». All’assessore Plati adesso il compito di recepire il suggerimento dei cittadini e migliorare con poco la qualità della vita nel centro abitato. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Montescaglioso, sventato un furto di carburante MONTESCAGLIOSO - I militari del Comando stazione di Montescaglioso, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, hanno verificato che all'interno dell'ex mattatoio di via Moro, in un'area adibita a parcheggio dei mezzi di trasporto della Ferrovie appulo lucane e mezzi comunali della nettezza urbana, ignoti avevano posizionato diciassette taniche della capienza di 20 e 50 litri con il chiaro intento di asportare dai serbatoi dei mezzi il carburante contenuto, aspirandolo presumibilmente con un tubo di 2 metri. I ladri, alla vista dalla pattuglia, hanno desistito dal loro intento cri-

minoso e si sono dati all'immediata fuga, facendo perdere le loro tracce. Le taniche e il tubo sono stati recuperati e sottoposti a sequestro. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Montescaglioso, sotto la direzione dell'Autorità giudiziaria di Matera, anche per individuare i canali attraverso i quali il carburante, verosimilmente, sarebbe stato immesso irregolarmente sul mercato. In tutto il territorio della provincia continuano intanto i servizi di controllo del territorio e di contrasto al fenomeno dei reati contro il patrimonio, in particolare dei furti. provinciamt@luedi.it

Contestati i tagli alle cattedre che produranno effetti negativi anche sulle nuove assunzioni

Insegnanti precari in comitato A Marconia le prime riunioni del Cip sulla riforma Gelmini PISTICCI - L'emergenza della situazione, che scaturisce dai tagli alla scuola previsti nella Finanziaria dell'attuale governo, ha spinto i docenti precari della scuola pubblica di Basilicata, che si vedono espulsi dalla scuola ancor prima di essere assunti, ad aderire al Cip (Comitato Insegnanti Precari). Il Cip è un'associazione nazionale di docenti precari, riconosciuta dal ministero, che rappresenta l'intero mondo del precariato scolastico ed i docenti di ogni ordine e grado; si batte per la difesa dei diritti e della professionalità dei lavoratori della scuola con particolare riguardo ai docenti con contratto a tempo determinato, per la difesa e il miglioramento dell'educazione e dell'istruzione pubblica e per l'elaborazione e l'attuazione di idee, progetti e proposte per favorire la promozione civile e culturale. Oltre a presenziare alle audizioni della Settima Commissione di Camera e Senato con propri documenti e proposte operative, il Cip opera concretamente sul territorio nazionale. Nei giorni scorsi, presso la delegazione comunale di Marconia, si è ufficialmente insediato il Cip Basi-

Una classe

licata. Al primo incontro che è stato presieduto dal professor Giovanni Gatto (neo eletto presidente del Cip Basilicata) e dal professor Nunzio Forte, (neoeletto vice presidente), che ha coordinato i lavori di insediamento del nuovo Comitato lucano, era presente la professoressa Elena La Gioia, presidente del Cip Taranto e responsabile del Cip Puglia ed un gruppo di docenti preca-

ri interessati al tema trattato. Durante la riunione è stato discusso il piano programmatico sulla Riforma della scuola e tutti i partecipanti hanno espresso forti riserve sui provvedimenti in esso contenuti. «Deploriamo il metodo -ha dettoGatto- di ricorrere a decisioni presesenza confronti e discussioni con le parti interessate; denunciamo il taglio delle cattedre già visibile nella nostra regione e la già tangibile disoccupazione di noi precari della scuola, il blocco del turn over, la futura mancanza di trasparenza per le operazioni di nomina. I Cip si batteranno per il diritto alla collocazione in ruolo di tutti gli iscritti nella graduatoria permanente, visto che in questa materia la finanziaria risulta lesiva delle legittime aspettative professionali ed umane dei precari. Questi -ha concluso il presidente- a causa dei tagli occupazionali previsti sarebbero espulsi dalla scuola prima ancora di essere assunti». Il Cip si è riunito nuovamente ieri, sempre a Marconia, e in attesa di un sito ufficiale, per ulteriori informazioni scrivere all'indirizzo e-mail: gsgatto@tiscali.it. Gianfranco D’Angella provinciamt@luedi.it

Miglionico, i poteri del sindaco Incontro di “Lucania Oggi” MIGLIONICO - Incontro sui poteri del sindaco. Si è svolto domenica sera, presso la sede del Centro promozionale “Lucania Oggi”, un incontro pubblico sul tema: “Potere di controllo successivo di legittimità da parte del sindaco sugli atti amministrativi”. All'iniziativa, pregna di contenuti molto tecnici, erano presenti, come ha testimoniato lo stesso ideatore della stessa Giovanni Ribellino, una decina di persone. Fra queste, però, nessun uomo dell'Amministrazione comunale o della maggioranza politica, né tanto più il primo cittadino miglionichese, Vincenzo Borelli. Eppure, proprio al sindaco Borelli mesi or sono- Ribellino aveva scritto chiedendo una conferenza di servizio per discutere dello stesso argomento. L'elemento al quale l'ex insegnante Giovanni Ribellino tiene

maggiormente è, inoltre, uno dei poteri più importanti in mano ai primi cittadini, ovvero la possibilità del sindaco di annullare o modificare atti e provvedimenti emessi dai responsabili degli uffici comunali. Anche recentemente, per esempio, al momento dell'invito all'incontro, sindaco e vicesindaco di Miglionico erano stati sollecitati. Contemporaneamente all'invito l'animatore di Lucania Oggi ha nuovamente inviato righe specifiche a Borelli. Prima o poi, comunque, il chiarimento definitivo è destinato ad arrivare. E la questione dovrebbe finalmente essere chiusa in maniera definitiva. Pure se i tempi sembrano abbastanza lunghi, considerato soprattutto lo stato dei fatti. Ribellino puntualmente mette in campo iniziative pubbliche. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

La nuova divisa ha portato bene al team di mister Paterino

Miglionico corsaro nero a Bella MIGLIONICO corsaro nero. E' questo l'appellativo che il Miglionico di mister Paterino si è guadagnato dopo l'ultima uscita in quel di Bella con la nuovissima divisa della Efix, tutta nera. 14 punti su 18, conquistati in esterna. Nelle 6 gare disputate lontano da casa, 4 vittorie e 2 pareggi con 9 gol fatti e 4 subiti. Un Miglionico così corsaro, nessuno se lo aspettava. «Sarà stato il “nero”, indossato a Bella -precisa con arguzia, il dirigente Piccinni, quello che ha consentito al Miglionico di tenere il campo con eleganza. La gara non era

facile. Sia noi che il Bella con 15 punti ambivamo ad un salto di qualità anche se loro erano avvantaggiati con il pubblico a sostenerli. Ci siamo apprestati allo spareggio con lo spirito giusto. Ho visto un centrocampo con un Giordano in gran spolvero. Con il suo lavoro ha contribuito a bloccare ogni iniziativa al Bella. Buona nel complesso è stata la prova di tutta la squadra. Mi sembra che lontano da La Martella, riusciamo a trovare quella giusta concentrazione per affrontare in maniera ottimale incontri spareggio

e vincerli. Cosa che non riusciamo a fare altrettanto bene in “casa”, si fa per dire, visto che giochiamo comunque a 20 chilometri da Miglionico!». E il presidente Grande, soddisfatto della prestazione e soprattutto dei 3 punti pesanti che rilanciano il Miglionico in zona play-off aggiunge: «Abbiamo riscattato la sconfitta subita domenica scorsa in casa contro il Real Irsina, dove pur producendo gioco, uscimmo sconfitti. Stavolta il gol del vantaggio realizzato alla metà del primo tempo, con un perfetto colpo di testa, dal nostro ariete

Deceglie, ci ha spianato la strada verso una vittoria che siamo riusciti a portare a casa mantenendo la rete di vantaggio fino al termine. La quarta posizione con 18 punti ed a soli 5 punti dalla nuova capolista che abbiamo solo noi battuto a Policoro, ora lascia ben sperare». Statisticamente da tre anni a questa parte il campo in erba naturale di Bella, al Miglionico porta davvero bene. Tre incontri e tre vittorie, tanto che il dirigente Perrone, propone di designarlo quale campo per le partite “interne”, in attesa della sistemazione del manto er-

Michelangelo Piccinni

boso al comunale “M. Ditrinco” il cui bando per la gara di appalto è partito proprio in questi giorni. Tempo 180 giorni a far data da gennaio 2009 ed il comunale in erba di Mi-

glionico potrebbe essere calcato da questo Miglionico che, su altri campi, sta regalando belle soddisfazioni. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it


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Salandra Abbandonato dal Comune e dai suoi concittadini, mentre si raccolgono fondi per l’estero

Vivere di stenti in una casa-grotta La vicenda umana di Mario Ragone, imbianchino di 48 anni SALANDRA - Solidarietà, umanità, carità. Termini spesso usati in tutte le salse che spingono le persone a mobilitarsi, unirsi, raccogliere fondi o vettovagliamento. Ognuno dà quello che può. A volte si fa a gara sia ad offrire che a collaborare più degli altri. Quasi mai ci siamo chiesti dove vadano a finire i nostri sforzi o se vengano ben utilizzati. L'importante è che la nostra coscienza sia a posto. A volte si dà, quindi, solo per mettere a posto la propria coscienza dinanzi agli occhi degli uomini e, forse, davanti a Dio. Purchè il bisognevole sia lontano da noi. Ci sono, purtroppo, casi per i quali la nostra coscienza non è a posto e allora si fa finta di non vedere, di non sentire, di non capire. Non si spiega altrimenti l'indifferenza quando il bisognevole è un nostro vicino di casa, per alcuni un amico, o addirittura un parente. A Salandra è il caso di Mario Ragone. Imbianchino 48enne, gran lavoratore, se-

Mario Ragone nella sua piccola abitazione ai limiti della vivibilità

rio; non ha mai procurato fastidio a nessuno. Non beve, se non un bicchiere a tavola, fuma poco. Eppure è in gravi difficoltà per la sopravvivenza. Il suo lavoro si svolge in genere con la bella stagione per cui l'impresa, per la quale lavorava, dai primi di ottobre non ha lavoro; e neanche Ma-

rio. Aspetta da un mese e mezzo la disoccupazione, che tarda ad arrivare. La casa dove abita in via San Nicola, non più di 25 metri a piano terra è divisa a metà fra ingresso con un caminetto, l'accesso al bagno, il letto, il gas, un tavolo, un televisore e tanti fili elettrici sparsi ovunque. L'ha im-

biancata giorni fa ma è già umida. L'altra metà, senza pavimento ma su terra nuda, funge da ripostiglio per la legna e gli attrezzi da lavoro ed è in realtà una grotta a pietra viva dove sopra passa una scalinata pubblica. Come si mette a piovere il ripostiglio diventa una doccia. L'acqua

A Salandra operaio dell’Enel ferito per una caduta da un traliccio

Morto sotto il suo trattore Pastore 72enne di Irsina vittima di un incidente sul lavoro IRSINA E SALANDRA - Giornata nera per il lavoro sulla Collina materana. Due incidenti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri, con un morto e un ferito grave. A Irsina l’agricoltore 72enne, Vito Milano, è morto sul colpo schiacciato dal suo trattore mentre conduceva all'ovile il proprio gregge dopo averlo condotto al pascolo. Il mezzo agricolo per cause imprecisate, si è ribaltato schiacciando l'anziano agricoltore. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che il conducente, forse a causa dell'oscurità, non si sia accorto di un'asperità del terreno che ha causato il ribaltamento del mezzo agricolo caduto in un fossato. Il dramma si è consumato in contrada “Notargiacomo”, dove risiede la famiglia Milano che, vedendo rientrare il gregge senza il pastore, ha allertato le forze dell'ordine. Le lesioni causate dal peso del grosso mezzo, hanno causato la morte sul colpo. A

Un trattore ribaltato dopo un incidente

nulla sono valsi i tentativi dei sanitari del 118 di rianimare l'anziano. Lo schiacciamento totale della teca cranica è stato micidiale e nulla hanno potuto i sanitari, più di constata-

re il decesso dopo una sommaria ispezione cadaverica. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Irsina, che hanno effettuato i rilievi del caso per risalire all'esatta dinamica dell'accaduto ed informare il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Matera. A Salandra, in località “Contrada della Piantata”, un operaio 49 enne di Bernalda alle dipendenze dell' Enel, è rimasto ferito mentre lavorava per il ripristino del black out che aveva interrotto l'erogazione dell'energia elettrica per alcune ore. In particolare, l'uomo, dopo essere salito su un traliccio, è caduto da un'altezza di 5 metri circa. L'operaio ha riportato delfratture multiple alle vertebre ed è stato trasportato all'ospedale “San Carlo” di Potenza, nel reparto di neurochirurgia, se la caverà in trenta giorni. Sul posto, i carabinieri di Salandra e del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro). Michelangelo Ferrara

esce ovunque e nella giornata di sabato scorso, piovosa dalle 10 del mattino, i secchi d'acqua riempiti sono stati ben sette, circa 90 litri. «Ho chiesto al Comune -dice Mario- di prendere qualche provvedimento, di assegnarmi qualcosa di più decente con tutte le case vuote che ci sono al Castello ma l'immancabile risposta è che stanno vedendo». Ormai Mario non ci crede più che il suo problema possa essere risolto, per cui nei giorni scorsi ha messo in atto una protesta non violenta, muta, ma significativa: girava a torso nudo sotto la pioggia e all'ingresso del paese aveva un coltello che teneva vicino alla gola. «Sono costretto a fare il pazzo- diceper attirare l'attenzione del mio dramma ma non mi sarei tagliato perché ho paura del sangue. Al Comune mi volevano dare un secchio di materiale plastificato da spargere sulla scalinata, ma quello è un intervento pesante che

può fare una ditta attrezzata di mezzi e scavatori, e non un uomo col pennello e un secchio di catrame». Ora che non lavora il suo dramma è anche un altro. È senza risorse economiche ma è troppo orgoglioso per dirlo esplicitamente e lo fa per sottintesi: «Da qualche anno che avanzo più di tremila euro per aver lavorato con un'altra ditta; aspetto anche la buonuscita ma non si vede niente». E si allontana con le lacrime agli occhi dallo sguardo della gente quando Rocco Castellano, un amico d'infanzia imprenditore, lo accompagna al negozio facendogli riempire quattro buste di ogni ben di dio: latte, pane, pasta, frutta, pomodori, carne e tonno in scatola, biscotti, nutella, confezioni di legumi, carta igienica ed altro. «Già -è il commento di una vicina di casa- la Chiesa organizza tanti interventi altrove, ma per i bisognosi di casa nostra chi bada?». Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it

Accettura Bando del Parco

Guerra dichiarata ai cinghiali ACCETTURA - L'Ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole dolomiti Lucane ha pubblicato due avvisi per la costituzione degli elenchi di operatori agricoli autorizzati alla costruzioni di recinti di cattura dei cinghiali in aree agricole di proprietà, e delle aziende faunistico venatorie in aree forestali demaniali gestite dal Parco. Sono interessati al provvedimento i proprietari e i conduttori di fondi agricoli e allevatori e le aziende della filiera agrifaunistico venatoria autorizzate a detenere ungulati e di allevamenti di

selvaggina riconosciute dalla Regione Basilicata. Le operazioni saranno condotte in base al Piano di gestione dei cinghiali nell'area del Parco: le catture potranno essere effettuate mediante trappole permanenti o temporanee. I gestori autorizzati entreranno in possesso degli animali catturati, riconoscendo all'Ente un importo di 20 euro per ogni animale. Gli avvisi di partecipazione non hanno scadenza e gli albi potranno essere aggiornati a ogni richiesta pervenuta. provinciamt@luedi.it

Irsinese La sconfitta con il Forza Matera non è andata giù alla dirigenza

Massari medita il cambiamento IRSINA - Lavori in corso e cantiere aperto alla US Irsinese. La sconfitta di domenica scorsa ad opera del Forza Matera, non è andata proprio giù alla dirigenza rossonera. Intanto l'Irsinese corre ai ripari, richiamando nello staff tecnico, lo storico preparatore atletico già dell'Irsinese il professor Pietro Massari, che sostituisce il dimissionario Enzo Giglio. Abbiamo incontrato prima della ripresa degli allenamenti settimanali, l'allenatore Enzo Patella che ci ha parlato della partita contro il Forza Matera, ed il direttore sportivo Michele Lolaico che ci ha informato dei nuovi movimenti di mercato che si stanno materializzando nelle ultime ore. «Anche se per tutto il

primo tempo potevamo passare in vantaggio senza grandi problemi -dice Patella - la vittoria è andata al Forza Matera, aldilà degli episodi e dei fattori esterni che hanno condizionato sia la partita sia il risultato finale, non mi è piaciuto affatto il rendimento di alcuni nostri reparti, che da un po' di tempo sembra non rispondano più a quelle che sono le direttive prima di scendere in campo. Un conto è affrontare le emergenze -conclude Enzo Patella- un'altra cosa è non avere mordente quando siè in campo, sono atteggiamenti che non tollero, nei prossimi giorni insieme alla società valuteremo sul da farsi». Michele Lolaico, il direttore sportivo dell'Irsinese, molto pragmatico nelle

sue dichiarazioni ,afferma: «I temi sono da affrontare in questa settimana sono due -dice Lolaico- nei prossimi giorni effettueremo alcuni interventi sul mercato, sia in entrata che in uscita, lasceranno la squadra alcuni ragazzi, e ne arriveranno altri altrettanto bravi, forse con una maggiore voglia di stare in campo». Il Ds non se la sente di anticipare nulla sui nomi, ha confermato però che ci sarà qualche gradito ritorno. L'altro argomento affrontato dal Ds, è stato quello del ricorso alla lega che inoltrerà nei prossimi giorni sulla questione legato all'articolo 1 del regolamento relativo al “giuoco calcio” a suo dire non totalmente applicato dall'arbitro

Michele Lolaico

domenica scorsa, durante la partita contro il Forza Matera. «L'articolo numero 1 del regolamento del gioco calcio -dice Lolaico- parla chiaro, il terreno di gioco, come tutte le altre strutture inerenti al

regolare svolgimento della gara, devono essere regolarmente funzionanti. Domenica scorsa c'era una grossa parte del terreno di gioco allagato. Mimmo Donvito


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Si pensa all’installazione di pannelli solari, sarebbe un peccato perdere i risultati raggiunti

Nessuno paga la corrente al Bms Il sistema antierosione di Metaponto è efficace ma spento METAPONTO - “Il mare d'inverno / è un concetto che il pensiero non considera”, cantava Loredana Bertè e il testo, scritto da Enrico Ruggeri, sembra fotografare la situazione di una parte del litorale metapontino. C'è, difatti, una cattiva notizia che arriva dall'ingegner Fabio Civitarese della Ge. Co. Group (Gestione Coste), l'impresa che ha curato sino a pochi mesi fa, per conto della Regione Basilicata, la manutenzione del B.M.S. (Beach Management System), un metodo di protezione delle spiagge, adottato su un tratto di 200 metri. «L'impianto ad agosto era spento e credo che lo sia tuttora». Un vero peccato, perché il 12 maggio scorso, dopo i rilievi effettuati con il Gps, (Global Positioning System), la spiaggia era avanzata di circa sette metri in più rispetto allo stesso periodo del 2007. Lo spegnimento del B. M. S., dopo i soldi spesi, i risultati positivi e proprio in vista delle mareggiate invernali, è svantaggioso per la spiaggia. «C'è il rischio, com'è già accaduto

Spiaggia di Metaponto interessata dalla sperimentazione Bms

in passato -continua Civitarese- che i tubi vengano fuori». Il B.M.S., infatti, prevede l'installazione di un sistema con tubazioni interrate e poco distanti dalla linea costiera. L'acqua, raccolta in un pozzetto, viene restituita al mare, mentre la sabbia rimane sulla spiaggia. Proprio quell'acqua, essendo filtrata dalla sabbia, può essere utilizzata per piscine, acquari,

un deposito antincendio o in agricoltura, dopo un ulteriore trattamento, che eviterebbe già i costi della filtrazione. A Metaponto l'acqua veniva scaricata nel vicino canale di bonifica e ritornava in mare. «Vorremmo installare -conclude Civitarese- alcuni pannelli solari fotovoltaici per far funzionare autonomamente il B.M.S., tagliando i costi dell'energia

elettrica e dando una mano all'ambiente, ma dev'essere la Regione a decidere, magari sollecitata anche dal Comune di Bernalda». L'ingegner Donato Grieco, dirigente dell'ufficio regionale materano per la difesa del suolo, conferma che al momento il B.M.S. è spento, ma dice anche che, attende a giorni una risposta ad una sua lettera dal Comune di Bernalda e dalla Regione. Qualcuno dovrà pagare la bolletta dell'energia elettrica per evitare di annullare i risultati che si erano ottenuti. Intervistato dal Quotidiano, l'assessore comunale alle Politiche ambientali, Arcangelo D'Alessandro, ha dichiarato che entro la fine del 2008 sarà preparato un bando per far installare sugli edifici e i suoli di proprietà del Comune degli impianti fotovoltaici: «Avremo dei grossi risparmi e vantaggi, magari illuminando gratis un edificio scolastico, oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell'aria». Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it

Tursi Il sindaco e la sua giunta hanno fatto ricorso contro il prefetto

Amministrazione Guida al Tar Oggi si discute nel merito il contestato ordine di scioglimento TURSI - Si discuterà oggi dinanzi al Tar di Basilicata, nel merito, il ricorso presentato avverso lo scioglimento del consiglio comunale da parte del prefetto di Matera, che vede parte ricorrente il sindaco, Antonio Guida, e la sua giunta (eccezion fatta per l'assessore alla Cultura, Francesco Marra che non ha inteso firmare l'istanza) e parte resistente i nove consiglieri dimissionari e la Prefettura stessa costruitasi con l'Avvocatura dello Stato. Ricordiamo che il sindaco, la giunta ed il Consiglio sono stati reintegrati dopo un breve periodo di commissariamento di 33 giorni. I ricorrenti sono difesi dall'avvocato Donatello Genovese, oppostosi al decreto di commissariamento dell'ente emanato dal prefetto di Matera lo scorso 17 marzo a seguito delle dimissioni di 9 consiglieri comunali

su 16 (Annibale Santagata, Salvatore Mario Ragazzo, Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Angelo Castronuovo, Antonio Lauria, Antonio Caldararo, Salvatore Caputo e Salvatore Cosma), non vedendoci chiaro sulle modalità in cui l'allora prefetto Carlo Fanara aveva scritto la parola fine sull'Amministrazione di centrosinistra, sette consiglieri della maggioranza: Natale Vallone, Francesco De Simone, Angelo Viviano, Pietro Santamaria, Tommaso Tauro (tutti anche assessori) e Filippo Palermo (presidente del Consiglio comunale), oltre chiaramente allo stesso sindaco, hanno fatto ricorso al Tar chiedendo una sospensiva in attesa di giudizio, perché avevano ravvisato difetti formali nel decreto prefettizio di scioglimento del consiglio comunale, nel quale venivano accolte le pri-

me dimissioni dei 9 consiglieri (presentate il 6 marzo) dopo che il prefetto però le aveva rigettate, ritenendole “inefficaci” con una nota ufficiale. Veniamo ai resistenti: I legali di sette consiglieri comunali dimissionari su nove, (esclusi Salvatore Caputo e Antonio Lauria, che si sono comunque costituiti rispettivamente con i legali, Brigida Caputo e Giuseppe e Marirosa Panio) sono i professori Aldo Loiodice e Ignazio Lagrotta di Bari, docenti di Diritto Costituzionale presso l'Ateneo pugliese. Qualunque sarà l'esito dell'udienza odierna, la parte soccombente farà ricorso in Consiglio di Stato. Solo in quella sede, inappellabile, si potrà dire la parola fine a questa contortissima vicenda giuridico-amministrativa. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Paradiso replica all’attacco di An

«Impegno vero per la scuola» BERNALDA - L'assessore alla Cultura di Bernalda, Dino Paradiso, replica all'attacco dopo le dichiarazioni del segretario cittadino di An, Franco Carbone. «Qualche giorno fa sul Quotidiano -ha detto l'assessore bernaldese- il partito di An, nel chiedere spiegazioni sulla mensa scolastica, articolava in modo improprio e superficiale un attacco all'Amministrazione, rea di fare poco per i “piccini”di Bernalda. Colgo l'occasione per evidenziare e dare delucidazioni a chi certe cose dovrebbe saperle specie se forza politica. Quello della scuola è un tema a noi caro e fondamentale per la crescita non solo culturale dell'intera cittadinanza, per questo ho investito gran parte delle mie attenzioni nel ricostruire il legame e la collaborazione tra le Istituzioni scolastiche e quelle che rappresento. Niente è stato tralasciato: abbiamo abbellito lo scuolabus che gratuitamente trasporta i bambini residenti nelle zone rurali; abbiamo collaborato per il Carnevale che oramai non si festeggiava da 15 anni; per le feste della Repubblica, per il 60° della Costituzione con la presenza straordinaria del bernaldese e Magistrato Pierluigi Dell'Osso; abbiamo aumentato da 120 euro a 200 euro del bilancio comunale il contributo che l'Amministrazione concede agli istituti scolastici per gli interventi di manutenzione ordinaria e messo a disposizione degli stessi istituti un beneficiario della borsa lavoro che realizzasse quegli interventi di cui sopra. Abbiamo istituito, come unico Comune della provincia, oltre a Polico-

ro, la sezione Primavera, nel piano di diritto allo studio votato in Consiglio Comunale mettendo di sponda la copertura del 50% delle somme che servono a coprire i progetti di didattica scolastica che la Regione vorrà finanziare. Inoltre abbiamo già cantierizzato la sostituzione dell'arredo scolastico di tutti gli istituti. Inoltre, è prossima, dopo più di dieci anni di chiusura l'apertura della BibliotecaMediateca di Bernalda nei locali scolastici di via Anacreonte, all'interno della quale oltre alla lettura dei libri, alla visione di film, alle riviste e a due postazioni Internet, sarà presente l'angolo dei Bambini attraverso il quale, insieme all'Associazione Pediatri Italiani, nella figura del dottor D'Andrea, primario di Pediatria all'ospedale di Matera, si diffonderà la cultura del libro fin dalla prima età. Si aggiunga la MediatecaLudoteca che stiamo realizzando nei locali della scuola di Metaponto e che sarà inaugurata nel giro di qualche mese, senza tralasciare le nuove strutture ludiche dei 3 parchi gioco nel centro abitato. Nell'articolo inoltre si fa riferimento a quando con due volontari di cui uno è il già citato beneficiario della borsa lavoro, ho imbiancato le classi delle scuola dell'infanzia di Metaponto accusandomi di essere un dilettante Picasso, confondendo il lavoro del pittore con quello dell'imbianchino. Il mio era un gesto simbolico ma concreto per dimostrare che la cura delle strutture scolastiche è affidata al buon senso di ogni cittadino». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Bernalda Soddisfazione e morale alto per il successo sulla prima in classifica

Una vittoria che vale doppio BERNALDA - Prima in classifica bloccata da un ottimo Bernalda. Un punto che vale una vittoria e che ridà morale allo spogliatoio. Gli undici di mister Giuliano Gallitelli ben schierati in campo e concentrazione al massimo contro la prima della categoria. Certo lo si sapeva che la gara sarebbe stata difficile, ma la grinta e il cuore dei ragazzi del presidente Nunzio Santorsola hanno regalato emozioni e spettacolo. Il pari ci sta tutto e questo fa ben sperare visto che il Lagonegro per tutti i novanta minuti si è dimostrata alla pari della compagine bernaldese. e se queste sono le considerazioni di fine gara allora ci si può aspettare di iniziare a scalare la classifi-

ca come giusto che sia visto che all'interno della squadra i nomi ci sono e il talento non manca. «Domenica abbiamo dimostrato il nostro valore», questo il commento dopo il pari casalingo di Guido Margoleo, attaccante del Bernalda. «Nell'esordio di questo anno calcistico dice Margoleo-abbiamo vinto dimostrando di saper segnare e di mantenere i nostri avversari lontani dalla porta. Mentre continua l'attaccante rossoblunelle partite successive abbiamo riscosso solo sconfitte e pareggi. Il pari di domenica contro la prima in classifica ci ha riportato serenità e fiducia. Dico questo perchè abbiamo giocato alla pari contro la prima in classifica mostrando di non es-

sere da meno. Il pari ci sta, mentre quello che non ci va giù è il fatto di occupare il basso della classifica. Domenica abbiamo avuto tra i piedi buone palle gol, e siamo andati in rete con Margarita che ha trovato un buon passo in campionato. Il Lagonegro poteva essere battuto, ma, naturalmente, senza versare lacrime, dobbiamo sottolineare che ci mancavano alcuni uomini chiava, anche se chi è sceso in campo ha dato il massimo comportandosi all'altezza della situazione. La prossima partita ci vedrà affrontare il Villa D'Agri in trasferta. Squadra che si trova nella parte alta della classifica e che non bisogna sottovalutare, anche se siamo forti del risultato di

La squadra del Bernalda

domenica. Quindi -ha concluso la punta bernaldese- dobbiamo essere concentrati durante tutti i novanta minuti e cercare

di ripetere la buona prestazione fatta registrare contro il Lagonegro». fa.si.


Giovedì 20 novembre 2008

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Montalbano Esplode la denuncia di degrado della struttura presentata da Giovanni Le Rose

Piove nel palazzetto, salta la partita MONTALBANO JONICO Piove nel palazzetto dello sport a Montalbano Jonico, e questo ha portato, sabato 15 novembre scorso, all'interruzione della partita di campionato Calcio a 5 serie C con la capolista Rossellino di Potenza. Il palazzetto dello sport è in questi giorni oggetto di diatriba tra l'Amministrazione comunale di Montalbano e il presidente dell'Associazione sportiva Asd “Libertas” Montalbano, Giovanni Le Rose. «La denuncia pubblica scrive Le Rose in una notache avevamo fatto nei giorni scorsi sulle condizioni di degrado in cui si trova la struttura ha trovato purtroppo un immediato riscontro nei fatti. Va specificato che a nostre spese ab-

biamo provveduto a far omologare il campo di gioco per poter disputare il campionato e sempre a nostre spese sono state effettuati lavori interni di manutenzione». Nei giorni scorsi la società aveva denunciato, a mezzo stampa, lo stato di degrado in cui versa il Palazzetto cui ha fatto seguito una puntuale replica dell'Amministrazione comunale. «Per tutta risposta -scrive Le Rose- siamo stati fatti oggetto di un attacco a mezzo stampa che la dice lunga sulla capacità di questa Amministrazione di gestire la cosa pubblica e di interloquire con i cittadini. Nessuna risposta ci è in verità arrivata rispetto ai problemi concreti che abbiamo sollevato, né si può chiedere

ad una piccola società amatoriale di farsi carico degli oneri di gestione di una struttura come il palazzetto dello sport che sarebbero insostenibili per chi fa grandi sacrifici per garantire a tanti giovani la possibilità di praticare uno sport amato da tutti. D'altra parte -sottolinea ancora Le Rosele altre strutture esistenti sono di fatto gestite con soldi del comune ed a taluni viene consentito anche di utilizzarle come se fossero di loro proprietà privata. E' inutile parlare di gare di appalto quando si sapeva già in partenza che vi sarebbe stato un solo concorrente. Le nostre osservazioni le abbiamo poi rivolte al sindaco e non all'assessore perché abbiamo interloquito, sempre e solo con il pri-

mo, del secondo come assessore allo sport non sapevamo neanche l'esistenza, dal momento che non lo abbiamo mai visto presente, né mai è venuto a rendersi conto della situazione esistente. Non capiamo, dunque, perché ci abbia replicato il secondo dal momento che non sa neanche che ci siamo presentati all'invito per un incontro fattoci pervenire dal sindaco, ma con nostra meraviglia, come le altre volte, anche questa volta non c'era. In questi giorni -conclude la nota di Le Rose- il paese è pieno di manifesti dei commercianti in polemica con l'Amministrazione comunale, che li aveva pubblicamente attaccati nei giorni scorsi; una macchina di tanto in tanto gira per il paese minaccian-

Il palazzetto dello sport di Montalbano Jonico

do sanzioni sulla questione della raccolta differenziata; è quindi evidente che non è solo con noi che questa amministrazione non riesce a

risolvere le questioni, ma ormai è l'intera comunità che sta aprendo gli occhi». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Il Comune chiede alla Provincia di rimodulare i fondi per interventi più strategici

No ai sei milioni “buttati” sul ponte Consiglio contro il progetto faraonico verso la Sinnica ROTONDELLA - Questione Ponte Sinni: il Comune di nuovo a muso duro contro la Provincia. Maggioranza e opposizione si sono riunite martedì sera in consiglio comunale per approvare, all'unanimità, un documento che parla chiaro e chiede che i sei milioni previsti dalla Provincia per la riqualificazione del vecchio ponte siano rimodulati, affinché con la stessa somma possano essere realizzati ulteriori interventi per la viabilità che collega il centro collinare alla Ss 653 “Sinnica” e alla Ss 106 (allargamento curve e altri interventi simili). L'atto è una reazione al recente provvedimento della Provincia, che aveva fatto sapere di non poter provvedere, per ora, ad alcun intervento ulteriore, poiché i sei milioni stanziati -scriveva in un comunicato di ottobre Giuseppe Dalessandro, assessore provinciale alle Infrastrutture- erano appena sufficienti “per il recupero della traversa e il consolidamento del vecchio ponte”». Il Comune non ci sta e rilancia una proposta: rimodulare il quadro economico del progetto utilizzando il ribasso d'asta e andando a tagliare i costi per attività propedeutiche alla realizzazione (progettazioni varie, spese pubblicitarie, relazioni geologiche, etc.). Queste voci di spesa ammonterebbero a circa due milioni di euro e sarebbero da considerarsi “eccessive”. Il documento approvato nei

Il Municipio di Rotondella

giorni scorsi, peraltro, ricalca un'altra delibera di consiglio comunale, approvata nel 2007, con cui il comune di Rotondella chiedeva alla provincia più o meno la stessa cosa. Richiesta, visto lo stato attuale delle cose, che è rimasta inascoltata. Per capire meglio la questione, però, è utile una breve ricostruzione storica. Il finanziamento per la Traversa Sinni, stanziato con fondi regionali per la viabilità extraurbana dei comuni, ammontava inizialmente a 7,1 milioni di euro, e prevedeva la ricostruzione del ponte e

l'allargamento di alcune curve. A un certo punto, però, si veniva a sapere che quella cifra non ammontava più a 7,1 milioni ma ad “appena” 6 milioni. Come mai? Un errore di rendicontazione della Regione Basilicata, si disse. Sta di fatto che il taglio ridimensionava ampiamente il progetto, riducendolo alla sola ricostruzione del ponte. A questo punto scendevano in campo il comune e molte associazioni di Rotondella, che non ci stavano a veder spendere una cifra così alta per un tratto di viabilità poco funzionale allo sviluppo del territorio, che è da tempo chiaramente orientato verso la ss 106 e non verso la Sinnica. Semplice la richiesta: riqualificare il ponte esistente (senza realizzarne uno nuovo, ritenuto più costoso) e utilizzare i fondi per altri interventi sulla viabilità. La richiesta è stata, in parte, accettata. La provincia, infatti, provvederà alla riqualificazione e non alla ricostruzione ex novo, ma questo non permetterà di risparmiare il necessario per altri interventi, che erano considerati sicuramente più necessari del ponte stesso. Insomma, si profila il rischio che tutti i soldi siano “buttati” sul ponte e il territorio sia destinato a “subire” una mega opera di 6 milioni di euro che non inciderà, se non minimamente, sul suo sviluppo. Pino Suriano

Montalbano Campagna di sensibilizzazione del Municipio

“Caldaia amica”all’istituto Pitagora MONTALBANO JONICO Una campagna di sensibilizzazione del Comune all’uso responsabile delle caldaie per il riscaldamento domestico. Il 31 dicembre 2007 un'intera famiglia di Montalbano Jonico è stata sterminata dall'emissione di monossido di carbonio; un mese prima a Matera-Picciano un bombola di gas era scoppiata distruggendo l'abitazione di un'intera famiglia. «Proprio per prevenire l'ulteriore verificarsi di questi episodi -si legge in una nota del Comunel'Amministrazione comunale di Montalbano Jonico ha organizzato nei giorni scorsi, in collaborazione con l'Associazione di Protezione Civile “Pronto Inter-

vento” di Montalbano Jonico una giornata di prevenzione presso le classi del biennio dell'Istituto d'Istruzione Superiore “Pitagora” della cittadina di Francesco Lomonaco». L'operatrice di protezione civile, Anna Benedetto, e l'assessore ai Lavori pubblici, Donato Pierro, hanno illustrato le finalità dell'iniziativa. E' stato poi proiettato un video, sia sulle vari pericoli inerenti a un cattivo uso degli impianti di riscaldamento a gas sia alle modalità di primo soccorso, commentato da Lorenzo Natrella socio della locale associazione di protezione civile “Pronto Intervento”, nonché funzionario del dipartimento Protezione Civile della Regione

Puglia. Al termine è stato consegnato agli studenti un volantino proposto dalla Prefettura di Matera e fatto proprio dal Comune di Montalbano Jonico ricognitivo di tutte le raccomandazioni inerenti alla prevenzione da incidente da caldaia. L'assessore Pierro ha consigliato agli studenti di consegnarlo alle rispettive famiglie non prima di averlo letto e commentato coi genitori e con gli altri congiunti. «Spesso su certe cose -conclude la nota del municipio- si ritiene che i figli siano i migliori educatori degli adulti. Giovedì 20 seguirà un altro incontro con le classi del triennio. provinciamt@luedi.it

Ruba scooter a Metaponto Fermato UN immigrato algerino di 41 anni, risultato anche già destinatario di due decreti di espulsione, è stato arrestato ad Altamura (Bari) dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e falsa attestazione sulla propria identità. E' stato, infatti, sorpreso da una gazzella dell'Arma alla guida di un ciclomotore risultato rubato ed ha tentato di sottrarsi al controllo, innescando uno spericolato inseguimento. Bloccato, è stato scoperto ed è finito in carcere alla luce delle nuove per il contrasto della criminalità organizzata e dell'immigrazione clandestina. Gli accertamenti eseguiti sul conto del mezzo, inoltre, hanno permesso ai militari di accertare che lo scooter era stato rubato in agosto a Metaponto.

Seminario per insegnanti a Policoro

La scuola esce dagli schemi POLICORO - La scuola che cambia, che si rinnova mentre non rinuncia a riconsiderare, anche in maniera critica, la propria identità, si è data appuntamento a Policoro, con un seminario regionale sulle Nuove Indicazioni, dal titolo “Organizzazione della didattica e qualità delle relazioni educative”. Quattro giorni, una vera full immersion, serviti a fare, una volta ancora, il punto di una situazione tutta in progress, con indicazioni verso il cambiamento ancora, però, in itinere. Eppure la scuola di Basilicata non ha voluto rinunciare a riaprire il cantiere dell'innovazione e della sperimentazione, ripartendo proprio dalle ultime indicazioni ministeriali emanate: «Di fronte al mito dell'efficientismo, all'ansia da prestazione dobbiamo recuperare -ha dichiarato Pancrazio Toscano, Dirigente scolastico e Direttore del corso- il senso dell'azione nella scuola, tornando a non temere di avere fiducia nell'alunno, e soprattutto avendo in chiaro che il mestiere dell'insegnate consiste, soprattutto, nel fare del bene». Il seminario regionale ha, in realtà, inteso mettere a fuoco le tematiche che sono e saranno materia di dibattito e di realizzazione operativa nei prossimi anni, tenendo conto di possibili adeguamenti futuri delle Indicazioni, anche di fronte a nuovi possibili scenari della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado. Il lavoro svolto nelle giornate formative si è proposto come successivo rispetto agli interventi già realizzati in regione, con l'avvio delle Indicazioni per

il Curricolo; degli stimoli di lavoro proposti dal direttore generale, Franco Inglese, nel decreto di costituzione dei due nuclei provinciali; delle proposte operative formulate dai Nuclei provinciali. «Di fronte alle sfide che i luoghi dell'insegnamento propongono, vogliamo tornare a recuperare il concetto di serenità -ha spiegato Aladino Tognon, fra i promotori del seminario- per ridare senso a quello che siamo chiamati a fare». La scuola, va detto, da tempo è agitata dai venti delle riforme; quasi come il susseguirsi dei governi il dicastero istruzione si trova difatti a essere interessato da progetti e proposte di rinnovamento spesso antitetici, a volte correlati, seppur solo da un sottile “fil rouge”. Nelle giornate di studio, a fronte di una platea estremamente numerosa, formata da insegnanti e dirigenti scolastici, gli umori registrati ben si sono prestati ad interpretazioni di natura anche classificatoria: i più hanno difatti richiesto chiarezza e nuova centralità, da riconoscere al processo di insegnamento. «Che il “Principe” canti, perché la scuola ha i suoi antidoti rispetto alla complessità nella quale siamo chiamati ad agire -ha sottolineato il dirigente Toscano- la diversità è somma di identità: considerazioni di altro tipo sono scorciatoie, le stesse che, con i loro miti manageriali, ci hanno condotto a questo generale inabissamento, culturale, ma prima ancora economico. Non resta che guardare alto, attivando misure di salvaguardia della scuola». Enzo Scalcione


Giovedì 20 novembre 2008

LOTTO&CONCORSI

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Rubriche

Grazie alle nostre previsioni presi gli estratti di Cagliari e Roma

Centrato l’ambo su Tutte ROMA - Nella prima estrazione della settimana sono usciti solo quattro numeri compresi fra i primi dieci di ciascuna ruota: il 46 subalterno di Palermo dopo 73 assenze, il 74 secondo di Milano dopo 56 turni, il 25 quarto di Genova dopo 49 mancati riscontri e il 53 sesto di Cagliari dopo 44 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 68-78 è uscito sia a Milano che a Napoli. I due "centenari" 43 di Venezia e 74 di Napoli hanno allungato la loro striscia negativa portandosi il primo a quota 104 e il secondo a 103 assenze continuative. Prossimo al traguardo del ritardo a tre cifre anche il 41 di Torino che è atteso da 97 estrazioni. Nei raggruppamenti numerici sono in evidenza il terno di figura 7 a Bari, il terno della decina del 30 (31-32-38) a Cagliari, il terno di figura 8 (35-71-89) a Firenze, il terno di distanza 5 (15-20-25) a Genova, l'ambo vertibile 68-86 a Napoli, il terno della decina del 40 (40-41-46) a Palermo, l'ambo vertibile 37-73 e il terno della settantina (73-78-80) a Torino. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la figura 5 con la serie 5-32-50-77-86. Sempre per ambo è in evidenza la prima decina con la serie 3-4-6-7-9. Previsione speciale 17-39 per estratto ed ambo. BARI - La controfigura 7 non sviluppa ambi da 45 turni, combinateli nella cinquina 7-18-29-40-62. Tra le figure, è interessante per ambo quella del 6 con la serie 15-24-33-51-69. Previsione speciale 69-87 per estratto ed ambo. CAGLIARI -Vinto l'estratto con il 53 della previsione speciale. Per ambo tenete presente la cadenza del 3 e ancorateli alla serie 23-33-43-63-83. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla figura 7 con la combinazione 16-34-4352-70. Previsione speciale 10-34 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla figura del 9 e alla serie 9-27-36-45-81. Interessante anche la cifra 3 con la serie 3-30-34-39-63. Previsione speciale 17-36 per estratto e ambo GENOVA - La decina 51/60 non sviluppa giochi da 53 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla serie 5152-53-54-59. Per ambo reclama il gioco anche la cadenza 1 con la serie 21-41-5171-81. Previsione speciale 3-60 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 28-87 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è statisticamente interessante, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-74. Per soli ambi tenete presente la controfigura 3

SCACCHI

37 29 3 68 23 11 74 49 30 41 43

68 90 79 64 80 70 103 91 72 97 104

2 62 88 8 48 28 11 1 77 68 14

66 90 61 55 60 50 89 66 68 83 92

3 4 25 90 54 84 54 31 36 24 40

50 66 48 49 46 45 51 59 65 58 58

Pronostico concorso n. 140 (del 20/11/2008) 2 25 26 30 43 56 77 78 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 56 81 126 69 85 123 62 82 120 64 90 120 87 3 119 29 55 119 27 86 119 45 1 118 38 64 118 30

Ritardo 51 42 38 37 36 33 29 29 28 27

Gli ambi di Novembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

Nel torneo femminile guida la classifica a punteggio pieno (10/10) la Cina; l'Italia ha totalizzato 7 punti (+3, =1 , -1) e occupa la 33a posizione. L'Italia maschile, che, lo ricordiamo è rappresentata dai GM Fabiano Caruana e Michele Godena, e dai tre MI Luca Shitaj, Sabino Brunello e Denis Rombaldoni, è al momento al 44° posto in classifica con 6 punti (+3 , - 2). Ecco i risultati degli incontri: 1° turno: Armenia Italia 4-0 2° turno Italia-Emirati Arabi 2,5 1,5 3° turno Andorra - Italia 0-4 4° turno Italia- Svizzera 2,5 - 1,5 5° turno Inghilterra - Italia 2,5 - 1,5 Molto attesa la prestazione del nostro giocatore più rappresentativo, l'attuale campione italiano Fabiano Caruana. Dopo una sconfitta al primo turno contro l'armeno Aronian, Fabiano è incappato in una seconda e imprevista disfatta contro l'egiziano Salem. Ma il geniale giocatore italo-americano si è rimboccato le maniche e ha inanellato 3 vittorie di seguito. Tra le sue “vittime” troviamo il fortissimo GM inglese Adams e il “terribile” Korchnoi, l'ex esule sovietico ora cittadino Svizzero, che nonostante le veneranda età di 77 anni, resta ancora un combattente indomito e un osso duro per chiun-

62 59 13 54 83 33 9 79 59 90 16

con la serie 14-47-58-69-80. Previsione 10-30-40-60-90. Per ambo consigliamo la decina 21/30 con la serie 21-23-25-27speciale 38-74 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 6 con la 28. Previsione speciale 17-43 per ambo e serie 6-17-28-39-50 e la quartina radica- ambata. TUTTE - Vinto a Cagliari l'ambo 38le 7-70-77-79 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 9-85 per estratto 53. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 14-43-70, 28-33-54, 36ed ambo. ROMA -Vinto l'estratto con il 52 del- 45-50, 10-21-52, 8-23-78. la previsione speciale. Da 54 estrazioni non dà risultati la controfigura del 3, cercate ambi e UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO terni nella serie 3-1425-36-69. Da 52 turni manca la cadenza del 3, per ambo e terno date credito alla serie 23-3353-63-73. Previsione IL gioco dell’ambo secco risulta esspeciale 7-25 per estrat- sere il più seguito da parte di tutti gli 85 - 24 to ed ambo. appassionati del gioco del Lotto. TORINO - La figura Nel “Magico” mondo dei 90 numeri 14 - 27 7 è ferma da 53 turni, del lotto esistono delle combinazioformate ambi e terni ni particolarmente “fortunate” ab33 - 70 nella serie 16-34-61-70- binate ai vari mesi dell’anno. Le 88. La cadenza 8 con la coppie di ambi più uscite nei vari 38 - 22 cinquina 18-48-58-78- mesi di Novembre si possono gio88 è in fase evolutiva care su tutte le ruote o su ruota di 6 - 23 per ambo. Previsione preferenza per tutto il corso del mespeciale 20-32 per se. 34 - 90 estratto ed ambo. Per informazioni e chiarimenti teleVENEZIA - I 71 ritarMESE DI NOVEMBRE fonare 348-8024342 da martedì a di consigliano di non sabato dalle 17.00 alle 18.30 o doescludere dal gioco di 35 - 50 po le 21,30. Troverete le mie tecniambo e terno la cadenza 1 - 89 che su BancoLotto di Novembre. 0, date fiducia alla serie

Olimpiadi, 38ª edizione in pieno svolgimento HA preso il via il 13 novembre scorso la 38ª edizione delle Olimpiadi scacchistiche ospitate dalla città tedesca di Desdra. Ben 150 le compagini partecipanti nel torneo maschile e 116 in quello femminile. Presenti anche le rappresentative degli scacchisti ipovedenti IBCA (International Braille Chess Assiciation ), e dei giocatori non udenti, IPCA (International Committee of Silent Chess). Per la prima volta sono visibili in diretta tutte le partite di ogni nazione, con un totale di 500 partite trasmesse ogni giorno sul sito http://schachlive. dresden 2008. de/live. team. games. m. ger. html Diverse le novità introdotte in questa edizione; tra le più importanti ricordiamo che gli incontri si disputano su 4 scacchiere e non più su 5 come avveniva in passato, è ogni squadra può avere una sola riserva. Al fischio di inizio delle gare (ore 15.00) il regolamento impone che tutti i giocatori siano presenti e seduti davanti alla scacchiera, mentre prima era consentito al giocatore arrivare al tavolo anche con un'ora di ritardo. Vediamo la situazione dopo 5 turni di gioco disputati. Nessuna squadra è a punteggio pieno e in testa alla classifica, con 9 punti, troviamo Russia, Armenia, Germania 1, Azerbaijan, Ukraina e Inghilterra.

62 69 53 53 52 49 60 63 65 65 63

que. Ecco le mosse di questa partita: Caruana-Korchnoi (4° turno Italia - Svizzera) 1.e4; e5 2.Cf3; Cc6 3.Ab5; a6 4.Aa4; Cf6 5.d3; d5 6.Ab3; Ae7 7.0-0; d6 8.a4; Ag4 9.c3; Ca5 10.Ac2; b4 11.d4; c5 12.cxb4;

cxb4 13.Cbd2; Cd7 14.h3; Ah5 15.Cb3; Tc8 16.Cxa5; Dxa5 17.Ab3; Cf6 18.Te1; Axf3 19.Dxf3; exd4 20.Af4; Cd7 21.Dg4; g5 22.e5; Rd8 23.exd6; Af6 24.Ag3; h5 25.De4; Ae5 26.Axe5; Te8 27.Df5; Cxe5 28.d7! 1-0 Un momento della “sfilata scacchistica” alle Olimpiadi, una delle tante manifestazioni collaterali che accompagnano questo grande evento

di VITTORIO CATANZARO

Cima-Gemignani campioni SI sono conclusi domenica 16 novembre i campionati d'autunno a coppie miste che hanno visto al via ben 430 coppie. Assenti i componenti della squadra nazionale non vi erano quindi veri favoriti e tutte le coppie di un certo spessore potevano ambire alla vittoria finale. Si è quindi verificato che le prime tre coppie della prima fase abbiano poi mancato l'obiettivo finale, e che altre coppie, come Lombardi/Salvetti e Falciai/Crezzini, hanno brillato giovedì e venerdì, ma non sono riuscite a confermarsi al vertice nella fase finale. Leonardo Cima, in coppia con Manuela Gemignani, è andato in testa dopo la prima giornata ed ha mantenuto la posizione sino alla fine aggiudicandosi così il campionato. Completano il podio Gasparini Elisabetta - Carnesecchi Lorenzo, secondi, e Tonini Francesca - Salvadori Paolo terzi. Splendido quarto posto per la coppia calabrese composta da Mariella e Mimmo Polimeni, che solo per una inezia hanno mancato il podio, disputando, comunque, un campionato ad altissimo livello. Infatti dopo una facile qualificazione alla semifinale “A” i coniugi Polimeni sono arrivati terzi nel girone di semifinale e quindi hanno concluso la finale, giocata

sempre nei primi posti della classifica, ad un passo dal podio. Molto buona anche la prova di Murolo-Postorino, che dopo aver vinto il loro girone di semifinale, hanno avuto un leggero calo di prestazioni in finale chiudendo al 24^ posto. Sufficiente anche la prova del sottoscritto in coppia con Anna Maria Beneduce. Dopo aver mancato la finale “A” a causa di un secondo turno disastroso (solo il 39,5%) siamo riusciti a rientrare nelle finali che contano conquistando il 42^ posto nella semifinale “B”. Alcune mani sfortunate, in particolare un sei fiori alla penultima mano che vi proporrò nel prossimo articolo, ci hanno poi relegato al 20^ posto della finale “F”. Sottotono, invece, le prestazioni delle coppie Ardizzone-Cozzupoli e FranzosoStranieri. Il prossimo appuntamento agonistico è ora a Cefalù per il tradizionale Sicily open. Inizio giovedì 27 con il coppie open e prosecuzione venerdì 28 con il danese a squadre libere, che si disputerà su ben 13 turni di gioco da 8 mani cadauno. Per informazioni e prenotazioni ci si potrà rivolgere a Borzì viaggi ai numeri 091-225511 - Fax 091-6820269


Sport Giovedì 20 novembre 2008

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Nazionale L’amichevole contro la Grecia finisce 1-1: Toni risponde a Ghekas e torna a segnare in azzurro

Italia: Lippi sale sull’Olimpo Trentunesima gara utile: record condiviso con Clemente e Basile GRECIA ITALIA

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GRECIA (4-5-1): Tzorvas; Vintra, Papastathopoulos, Dellas, Spiropoulos; Tziolis, Basinas (43'st Pliatsikas), Katsouranis, Salpigghidis (43'st Ninis), Karagounis (1'st Ghekas); Mantzios (1'st Liberopoulos). In panchina: Halkias, Papadopoluos, Kutsianikulis. Allenatore: Rehhagel. ITALIA (4-3-3): De Sanctis; Bonera, Cannavaro (16'st Gamberini), Chiellini (1'st Legrottaglie), Grosso; Gattuso, De Rossi, Montolivo (1'st Pepe); Camoranesi (16'st Maggio), Toni (16'st Gilardino), Rossi (25'st Iaquinta). In panchina: Curci, Dossena, Perrotta, D’Agostino. Allenatore: Lippi. ARBITRO: Webb (Inghilterra). MARCATORI: 5'st Ghekas, 9'st Toni. NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Angoli 8-5 per l'Italia. Ammoniti Camoranesi, Karagounis, Vintra. Recupero: 1'; 2'. di FRANCO ZUCCALA’ ATENE - Quello di Atene (in uno stadio non certo strapieno) è stato un buon pareggio per l’Italia, che ha ritrovato il gol di Toni (dopo 697'), ma ha anche sfiorato la vittoria con Camoranesi. E tuttavia ha subito un gol con un buco centrale della difesa e ha sofferto per qualche brivido nella ripresa. Gli azzurri hanno avuto dei buoni momenti di gioco, hanno accusato qualche flessione, ma tutto sommato non hanno demeritato. L'esordiente Rossi si è dato da fare, pur sbagliando una bella occasione: deve prendere dimestichezza con i compagni. Bene De Rossi, ispiratore spesso del gioco azzurro, specie sulle palle inattive, ha lottato da par suo Gattuso, ma a nostro avviso alla squadra manca il faro del gioco, cioè Pirlo, che vedremo forse contro il Brasile in febbraio. L’Italia degli «stranieri»

La sua Argentina batte la Scozia

Maradona: esordio con una vittoria

Giuseppe Rossi, alla prima da titolare in Nazionale, contrastato dal greco Papastathopoulos

(ben cinque in campo gli azzurri che giocano all’estero: De Sanctis, Cannavaro, Grosso, Toni e Rossi più Dossena in panchina) ha regalato a Lippi l’atteso record, inanellando la 31.ma partita utile, staccando Pozzo e raggiungendo Clemente e Basile sul tetto del mondo. Il c.t ha «lanciato» Giuseppe Rossi dall’inizio, e ha sostituito con De Sanctis gli infortunati Buffon e Amelia. Non è stato un avvio di partita strepitoso. I greci, inferiori tecnicamente e con una formazione rivoluzionata e con il solo Mantzios in avanti, hanno pensato soprattutto a non far giocare gli azzurri per poi cercare l’aggiramento per linee esterne con Salpigidis e Karagounis, che ha tentato qualche tiraccio dalla lunga distanza. In sostanza, gli ellenici hanno avuto una sola impennata al 25', quando Spiropoulos da sinistra ha messo al centro e Katsouranis di testa ha messo fuori. Gli azzurri

hanno cercato di prendere in mano la partita, ma se Camoranesi si è fatto vedere per il suo attivismo (come Gattuso), a centrocampo Montolivo non ha avuto spunti importanti e difficilmente gli esterni Bonera e Grosso (bloccati da Salpigidis e Spiropoulos) hanno potuto proporsi in avanti. Toni è apparso poco servito e solo al 32' sul centro sinistra ha eluso la sorveglianza di Dellas e Vintra e ha tirato fuori di sinistro. Le occasioni più importanti le hanno avute al 9' Gattuso, al volo di destro, deviato, e poco dopo l’esordiente rosso che si è ritrovato la palla fra i piedi su tiro di Cannavaro deviato e, a due passi da Tsorvas, ha toccato addosso al portiere; lo stesso Rossi al 46' ha tirato abbastanza tempestivamente, ma sul portiere. Tutto sommato, un primo tempo non certo elettrizzante e una prestazione di routine da parte degli azzurri. Nella ripresa gli azzurri sono partiti a testa

bassa e ha avuto tre occasioni nei primissimi minuti. Prima un diagonale di Toni e Tsorvas ha parato di piede; po Pepe che ha tirato basso: parato; al 3' Camoranesi ha sparato di destro da 25 metri, Tsorvas ha salvato prima di pugno, poi di piede. Quando gli azzurri sembravano dominare, al 5' è arrivato il gol dei greci: Tziolis ha bucato la difesa azzurra centralmente per Gekas (solissimo) e la punta ha messo alla destra di De Sanctis, basso. La reazione azzurra è stata immediata e al 9', su punizione di De Rossi, Toni di testa (non controllato da Tziolis) ha toccato alla sinistra di Tsorvas. Gli azzurri poco dopo (13') hanno avuto una nella occasione con una veloce azione Toni- Camoranesi, il cui tiro dal limite trova pronto a parare Tsorvas. Occasioni pure per Salpigidis e Katsouranis , fuori. Più vivace il secondo tempo e azzurri che forse avrebbero potuto vincere, ma è andata bene così.

GLASGOW - L'ex “Pibe de Oro” è tornato. Diego Armando Maradona ha iniziato nel migliore dei modi nella sua nuova avventura, il traguardo a lungo inseguito: guidare la nazionale d’Argentina. Ad Hampden Park, a Glasgow, davanti a 42mila infreddoliti, lontano dal calore dei tifosi della “seleccion”, Maradona ha condotto alla vittoria la nazionale argentina con l’1-0 inflitto alla Scozia. Accoglienza calorosa per l'ex Pibe de Oro, idolo degli scozzesi dopo la famosa “Mano de Dios” con cui beffò gli “odiati” inglesi ai Mondiali dell’86. In quella partita c'era anche Terry Butcher, oggi vice del ct scozzese Burley, che non ha certo dimenticato quella “furbata”. Argentina in campo con il 4-4-2 e dal 1' con gli “italiani” Carrizo (Lazio), Lavezzi (Napoli) e Javier Zanetti (Inter), Mascherano in cabina di regia e con la fascia di capitano, Tevez a far coppia in avanti con il “Pocho”. Assenti Aguero, Messi e Riquelme, gli scozzesi di Burley con McFadden finalizzatore della manovra offensiva. Dopo 8' il vantaggio dei sudamericani con una azione veloce finalizzata al meglio da Maxi Rodriguez e Diego, seduto in panchina, ha apprezzato composto il gesto tecnico dei suoi uomini. Finale di prima frazione senza grandi sussulti, ripresa con scozzesi più insidiosi ma la difesa argentina, non senza qualche difficoltà, è riuscita ad arginare ogni offensiva fino al triplice fischio finale. Maradona ha abbracciato ogni singolo

Maradona ieri a Glasgow

giocatore all’uscita dal rettangolo di gioco, segno di una forte intesa che il neo ct ha già con il gruppo. Diego si è “gustato” l’esordio prima ancora di ammirare la sua squadra: lunghe passeggiate su e giù nelle tribune dello stadio scozzese, con sul viso l’evidente ansia per un debutto importante, il suo ennesimo esordio ma non sul campo ma dalla panchina, a seguire con passione il suo primo “undici”. Un esordio che Maradona non ha vissuto serenamente, al di là dell’aspetto sportivo e tecnico. «Ho un peso nel cuore, avrei voglia di correre da Gianina, ma lei vuole che io resti qui», così prima del match Maradona con un velo di ansia, diviso tra l’emozione per l'imminente debutto e l’apprensione per le condizioni della figlia Gianina, ricoverata a Madrid per complicazioni nella gravidanza che porta avanti da sei mesi.

Pallone d’Oro: Messi incorona Cristiano Ronaldo ROMA – Il Pallone d’Oro del 2008 sarà assegnato a Cristiano Ronaldo. Ne è convinto perfino colui che viene considerato il rivale più accreditato dell’asso portoghese per la conquista del trofeo messo in palio da “France Football”: Leo Messi. Intervistato a Barcellona Messi spiega che «per me questo è stato un anno importante, ma sull'assegnazione del Pallone d’Oro pesano molto i titoli vinti e Cristiano Ro-

naldo ne ha vinte di cose importanti: la Premier e la Champions». Poi un omaggio a chi il Pallone d’Oro lo ha vinto nel 2007: «Kakà è un grandissimo giocatore – dice Messi - lo ha dimostrato e continua a dimostrarlo, sia nel Milan che nella sua Nazionale». Ma c'è anche un altro grande campione, suo ex compagno di squadra, di cui il talento argentino vuole parlare, per dire che non è stupito del rendi-

mento di Ronaldinho nel Milan. «Sta facendo bene, e sicuramente me l’aspettavo – sottolinea Messi - lo conosco benissimo, è amico di tutti e sono sicuro che, così come non ci sono stati problemi qui, non ce ne saranno nemmeno a Milano». E cosa pensa Messi dei suoi connazionali che giocano nel campionato italiano? «Ho buoni rapporti con tutti – risponde il n. 10 del Barcellona - quelli dell’In-

ter e, ovviamente, anche quelli del Napoli, Lavezzi e Denis. Paliamo molto tra di noi. Lavezzi mi ha detto che a Napoli c’è gente molto passionale, e che è bello averli come tifosi». E visto che si parla di Napoli, Messi chiude l’intervista parlando del nuovo ct dell’Argentina, Diego Maradona. «Mi piace sentirlo vicino a noi, c’è sempre stato molto vicino, in tutte le competizioni. Averlo come allenatore sarà molto bello».

Leo Messi


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Sport Prima Divisione Postiglione ha il quadro chiaro della situazione

Giovedì 20 novembre 2008

Potenza, fumata bianca In mattinata l’annuncio. Sentito anche Cuttone Ieri è stata una giornata di cambiamenti in panchina

Sanderra a Barletta A Benevento arriva Soda PROBABILMENTE il giorno in cui riuscirà a tornare a Potenza, per lavorare in un ambiente sereno, senza gli ostacoli che lo hanno pesantemente condizionato nella stagione 99-00, accenderà un cero a San Gerardo. Stiamo parlando di Stefano Sanderra, il cui nome, ancora una volta, era stata affiancato a quello del Potenza qualche giornata fa (quando i rossoblù persero a domicilio con il Perugia), ma anche in queste ore. Momenti di stand by che comunque non sono stati accolti dal romano che ha colto al balzo l’occasione propizia che gli è stata fornita dal Barletta. Ha accettato l’incarico per rimettersi in gioco in Seconda Divisione, in una piazza comunque prestigiosa per la categoria. «Sono sempre in attesa di una chiamata del Potenza, ma oltre oggi (ieri, ndr) non potevo andare», ha confidato sorridendo l’ex tecnico del Gela degli ultimi due anni. E quella di ieri è stata una giornata particolarmente movimentata per le panchine della Lega Pro. Il Benevento ha ufficializzato Antonio Soda, ex allenatore dello Spezia. Papagni e il suo secondo sono stati infatti sollevati dall’incarico perchè ritenuti non tanto responsabili dell’andamento della squadra sannita (20 punti e quinto posto), quanto piuttosto di clima non proprio ideale nello spogliatoio per perseguire l’obiettivo dell’ambiziosa

Stefano Sanderra

famiglia Vigorito, che punta decisamente al salto di categoria. A parziale scusante di Papagni gli infortuni, primo fra tutti quello di Evacuo, che non gli hanno consentito di giocare sempre con la migliore formazione possibile. Soda, che ha vinto il campionato di C1 con lo Spezia dovrà portare il Benevento quantomeno ai play off per la cadetteria. Situazione abbastanza esplosiva, per restare in tema di Prima divisione, a Pescara. La società è in fase disfaldamento. Si apprende adesso di una cordata di imprenditori polacchi, rappresentati in Italia da Boniek che sarebbe interessata all’acquisisizone del pacchetto azionario. Francamente, però, l’esistenza di un monte debitorio di quasi 5 milioni di euro, potrebbe far cadere la trattativa prima che essa prenda il via. sport@luedi.it

NON HA RISPETTATO completamente quello che aveva detto al momento dell’esonero di Gautieri (“entro 48 ore avrete il nome dell’allenatore”) ma alla stretta finale si è giunti ugualmente. Dopo tutto, il ritardo con il quale Postiglione ha scelto già Chierico e poi anche confermato Gautieri deve avere abituato un po’ tutti. Fatto sta che anche ieri il proprietario del Potenza non si è perso in chiacchiere e ha dato corpo a un giro di appuntamenti al termine dei quali si è schiarito le idee per prepararsi a scegliere l’uomo giusto per la panchina rossoblù. Non si andrà oltre la mattinata di oggi per l’ufficializzazione del nome che non dovrebbe essere assolutamente dissimile dai due sui quali il cerchio si è stretto: Arleo e Vullo. In stretto ordine di preferenze. Per la verità, Postiglione ha contattato anche Agatino Cuttone, ma già la proposta economica avanzata dal Potenza a fronte delle richieste del tecnico sembra aver fatto morire sul nascere il contatto. In serata Postiglione ha visto di persona Vullo. Con l’allenatore siciliano, per la verità, deve esserci stato un’incomprensione. L’appuntamento sembrava essere fissato per la giornata di martedì, ma Vullo ha rinviato, ufficialmente per l’impossibilità di prendere un aereo. Per dirla tutta, stando a fonti confidenziali ben informate, Vullo era stato a pranzo con il patron del Benevento Vigorito. L’affare non si è concluso (tanto che i sanniti hanno preso Soda) e l’appuntamento col Potenza è stato rinviato a ieri. Postiglione anche per non mancare di rispetto a chi ha favorito un contatto tra i rossoblù e Vullo, a tarda ora ha parla-

A sinistra il chiarimento tra Arleo e Postiglione a Roma, prima dell’udienza del processo a carico del Potenza. Sopra Vullo

Arleo resta il favorito. Contatto chiuso con Vullo Tosi resta una soluzione improbabile E in Italia si gioca al toto-panchina per i rossoblù to con il siciliano e fatto le sue deduzioni, che saranno rese note nella giornata di oggi. A nostro avviso, il favorito resta sempre Arleo, il quale sarà contattato al massimo nella giornata odierna. In città è circolato ancora con insistenza il nome di Tosi, ma stando alle dichiarazioni rese dal patron quella del livornese non è una pista percorribile. Poi, è anche credibile che in mattinata i due si vedano a Potenza per un incontro sollecitato dal toscano e accettato dal dirigente, ma che si discuta della panchina sembra un’ipotesi di difficile realizzazione. Anche se nel calcio non si può mai dire mai. Fatto sta che da lunedì, giorno dell’esonero di Gautieri, in Italia è iniziato il toto-allenatore. Nella giorna-

ta di ieri un sito specializzato ha tirato in ballo nomi mai fatti in precedenza e che per questo sembrano abbastanza improbabili. Si tratta di Rodolfi (ex Nuorese), Zecchini (Carrarese) e Casale (ex Juve Stabia). Si è parlato anche di Sanderra (che proprio ieri si è però accasato a Barletta) oltre a rifare i nomi di Tosi e Arleo. A questi aggiungiamo anche quello di Claudio Tobia. L’esperto ternano è stato anche già a Potenza, ma per lui Postiglione ha ipotizzato un coinvolgimento nel settore giovanile della società rossoblù che, dopo la cacciata di Gautieri manca di un direttore responsabile. Ma che poi diventi Tobia uno dei candidati alla panchina, sembra francamente esagerato. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

NOTIZIARIO Test a Sassano con il Valdiano QUESTO pomeriggio, con inizio alle ore 15 il Potenza affronterà in amichevole, presso lo stadio di Sassano, in provincia di Salerno, il Valdiano, squadra che milita nel campionato lucano di Eccellenza. La società campana, nata da una fusione con la Ruggiero Lauria, ha inteso stabilire una collaborazione di carattere tecnico con il Potenza, che sarà ospite nella giornata odierna nella cittadina salernitana. E’ assai probabile che alla partita prenderà parte anche il nuovo allenatore della squadra rossoblù che potrà iniziare a verificare qualche soluzione per un undici competitivo da schierare contro il Marcianise.

Seconda Palumbo si confida analizzando le prospettive del Melfi

Il Melfi sfiorò i play off con lo stesso tecnico

«Serve più attenzione»

Corsi e ricorsi storici Ambiente ricompattato proprio come nel 2003

«Ci sono mancati molto Fummo e Gilfone» POTREBBE essere il comunale di Genzano, questo pomeriggio ad ospitare il tradizionale test del Melfi, avendo indicato Palumbo in quel terreno, quello che più si avvicina a quello che i gialloverdi troveranno domenica nella fondamentale sfida salvezza contro l’Isola Liri. Palumbo tornerà in panchina e scaccerà quello che per lui è stato un vero e proprio incubo, non avendo potuto essere al fianco dei suoi ragazzi impegnati nella lotta salvezza per 6 turni. Dopo la conferma della fiducia da parte della società, e con la soddisfazione per la convocazione del difensore Mattia Ferrato per uno stage della Nazionale Under 20 di C (lunedì a Coverciano), tutto il gruppo gialloverde ha continuato ieri a lavorare in vista della prossima gara, che vedrà però le assenze di Fumai e Bacchiocchi, entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo. Lo ha fatto con una doppia seduta di allenamento, al mattino prettamente fisico atletica, dopo pranzo con una più tecnico tattica. Oggi, come detto, prime indicazioni su modulo, formazione e possibili inserimenti, con Bizzarri e Stucchi tra i papabili. Intanto, finalmente libero, e

dopo aver allenato anche con 39 di febbre la scorsa settimana, per dare un segnale forte a tutto il suo gruppo, mister Palumbo ha voluto analizzare il momento. “Sono amareggiato per la sconfitta di domenica, e per come è maturata, ma soprattutto per diverse partite in cui si è sbagliato nei minuti finali, perdendo punti importanti per la classifica”. Poi ha aggiunto “già dal ritiro, ad almeno 20 giocatori, dissi che era importante fare attenzione alle fasi finali delle gare, in particolare con certe squadre, e che il pallone va sempre calciato lungo, in avanti, per evitare che chi ha qualcosa in più, potesse aver campo aperto per ripartire. Sono errori che abbiamo pagato – ammette Palumbo – ma non è questione solo di sfortuna, visto che la fortuna squadre come la nostra se la devono costruire, ma è soprattutto questione di attenzione. Coi punti persi in questo modo potevamo essere più in alto in classifica, più tranquilli”. E invece per ora ultimo posto in una classifica corta che richiede di risalire in fretta “Potevamo stare più in alto, ed invece, nonostante lavoriamo bene in settimana e proviamo e riproviamo certe cose, ci sgoliamo e ci ammazziamo giorno e notte per far bene, al-

la fine facciamo errori che ci costano caro, non arrivando quei risultati che dovrebbero premiarci per quel che facciamo, soprattutto in considerazione del fatto che la squadra gioca, pressa, è cresciuta molto e magari domina come nel secondo tempo domenica. È una squadra giovane, e lo si mette in preventivo – ricorda il trainer melfitano – ma sono errori non solo dovuti a inesperienza, perché si può essere giocatori anche a 18 – 19 anni, è solo questione di attenzione e di far bene certe cose”. Poi conclude “ci sono anche mancati elementi come Fummo e Gilfone, con loro e meno errori in certe partite, non saremmo ultimi. Dobbiamo continuare a lavorare e a essere uniti, in campo e negli spogliatoi, dobbiamo sempre sudare e fare certe cose in settimana, per dar il massimo ogni domenica, e con l’impegno i risultati devono arrivare, ripartendo da questo per fare bene con l’Isola Liri ed in questo finale. A gennaio, con questa squadra, qualche recupero importante, il fatto che non è tutto da buttare quanto fatto finora anche se la classifica non ci sorride, e l’inserimento di 2 – 3 elementi, possiamo salvarci, tutti insieme”. Antonio Baldinetti

DICEMBRE 2003. Primo anno del Melfi tra i professionisti. Fine girone di andata. La squadra gialloverde è appena un punto sopra la zona play-out. Una situazione per nulla felice. Gli investimenti societari erano stati notevoli, l'organico offre ampie garanzie, ma i risultati sono deludenti. Si parla anche di sfortuna, oggi come allora, vedi clamoroso tre a tre con la Cavese al Valerio in vantaggio di tre reti. La piazza rumoreggia, la società si riunisce per decidere il da farsi, soprattutto relativamente alla posizione dell'allenatore. Oggi come allora Peppino Palumbo. Il consiglio di amministrazione composto da sette persone in totale, va alle votazioni. Tre propendono per l'esonero, tre decidono per la riconferma. Il cerino è nelle mani del Presidente Maglione. Oggi come allora. Il massimo dirigente gialloverde si reca negli spogliatoi è decide, liberamente assumendosi tutte le responsabilità della circostanza, per la riconferma di Palumbo. Fiducia al tecnico, si va avanti. Oggi come allora. Strane analogie, Giovan Battista Vico, direbbe corsi e ricorsi storici. Allora la decisione di confermare Palumbo fu un autentico toccasana. La squadra venne rinforzata a gennaio, e qui scatterebbe un'altra analogia, arrivarono Costanzo, Tarini

e Fumagalli e si aggiunsero ad un organico di prim'ordine. Girone di ritorno straordinario e play-off, sfiorati, persi solo in base alla classifica avulsa a favore del Giugliano. I tifosi gialloverdi che credono nella cabala e nella scaramanzia sono autorizzati ai salti di gioia, ma quest'anno l'impresa appare molto più complicata. Allora la rosa era veramente valida, Sottili, Zamboni, Spinelli, Verolino e De Giorgio, giusto per fare qualche nome, ma è pur vero che i play-off, così come la salvezza attualmente, apparivano e paiono traguardi difficilmente raggiungibili. Come detto servirà una seconda fase di torneo da prime posizioni confidando che già domenica a Isola Liri non si perda ulteriore terreno. Fisicamente la squadra c'è ed è bene sottolineare l'ottimo lavoro del preparatore Andrea Santarsiero. Un professionista lucano che va lodato per le sue doti tecniche ed umane. C'è voglia, da parte del gruppo di dare un calcio al periodo no, e di non alzare bandiera bianca, con la speranza che un risultato positivo, lo metta definitivamente alle spalle. C' è voglia di impresa e di crederci fino in fondo e chissà che così come nel 2003, la scelta societaria non risulti ancora la più giusta e la più lungimirante. Emilio Fidanzio


Sport 43 Il tecnico Foglia Manzillo proverà l’undici anti-Bacoli Sibilla Flegrea Giovedì 20 novembre 2008

Matera, test a Tricarico Amichevole infrasettimanale col Forza Matera Genzano

Bardi e De Rosa squalificati

Bardi

IL GIUDICE SPORTIVO della Serie D ha inflitto due giornate di squalifica al tecnico del Genzano Giuseppe Bardi per l’espulsione rimediata domenica scorsa durante la gara interna con il Bitonto. All’origine del provvedimento punitivo di Bardi le proteste, alla luce delle immagini televisive assolutamente giustificate, avverso la decisione dell’arbitro di annullare la rete che avrebbe consentito ai biancorossi di vincere per la prima volta tra le mura amiche. Il tecnico potentino ha protestato vivacemente quasi esasperato da una serie ripetuta e continua di decisioni sfavorevoli al Genzano da parte delle terne arbitrali (non ultima la espulsione per doppia ammonizione di De Rosa). Episodi questi che hanno spinto il presidente Nei a farsi sentire nelle opportune sedi federali. Fatto sta che Bardi non sarà in panchina nè ad Angri domenica, nè per il prossimo turno di campionato interno con il Fasano. L’altra tegola, in vista della delicata trasferta salernitana è rappresentata appunto dal turno di stop rimediato dal centravanti De Rosa. Nota positiva potrebbe essere il recupero di Compierchio, lontano però da oltre un mese dal campo di calcio. sport@luedi.it

TEST A TRICARICO contro il Forza Matera. Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento a Castellaneta Marina, diventato il quartier generale dei biancazzurri per l’indisponibilità dello stadio di via Sicilia. Un Matera che dovrà voltare definitivamente pagina domenica contro Coquin e compagni, perchè il Bacoli Sibilla Flegrea è una squadra che sta attraversando un buon momento di forma e che domenica scorsa è stata costretta al pari dall’Ischia. Una partita che ha già assunto i toni del primo esame che aspetta il team biancazzurro dopo l’avvento del nuovo operatore di mercato, Antonio Rebesco. Chiaramente i quindi giorni che sono stati dati a tutto il gruppo è un termine quasi forzato, in quanto il mercato riapre proprio il primo dicembre. Ma sarà un mercato anomalo e diverso dagli altri anni, perchè è saltata la fase di novembre e non ci sarà nemmeno quella successiva in quanto non è un vero mercato ma solo le liste di svincolo per giocatori in esubero. Nel senso che non si po-

IL GIUDICE DELLA D Scene di esultanza del Matera che si spera possano essere ripetute a breve

trà trasferire un calciatore dal Forza Matera al Matera in prestito o viceversa. Quindi se un calciatore verrà ceduto è possibile farlo solo a titolo definitivo. Per essere più diretti se viene messo in lista di svincolo un qualsiasi giocatore del Matera, questi è libero di accasarsi il giorno dopo con qualsiasi squadra, sia dilettanti che professioni-

stica. Chiaramente in due partite tutto potrà cambiare ed è ovvio che questi calciatori abbiano un’ulteriore chance di recuperare un progetto fortemente incrinato, ma non certamente abbandonato dal Matera, come evidenziano i fatti. Oggi pomeriggio a partire dalle 14,30 il tecnico Antonio Foglia Manzillo proverà la squadra che sa-

rà opposta al Bacoli Sibilla Flegrea. La partita amichevole con il Forza Matera si giocherà a Tricarico e non a Castellaneta. Tra i motivi che caratterizzeranno il match c’è la probabilità di vedere Diego Albano essere marcato dal fratello Vito o anche Antonio. «Mi dispiace-afferma Vito-non esserci. Ma l’occasione sfugge per impe-

IL GIUDICE Sportivo di Serie D ha squalificato l’allenatore BARDI GIUSEPPE (GENZANO) per 2 gare; Bucaro Giovanni (Pomigliano) per 1 gara. A carico di Calciatori risultano le seguenti squalifiche: per 2 gare Pirone (Grottaglie), Gallu (Francavilla F.); per 1 gara Vicedomini (Savoia), DE ROSA (GENZANO), Di Pasquale (Francavilla F), Giraldi (Nocerina), De Girolamo (S. Antonio Abate). gni di lavoro se era a Matera potevo esserci. E’ davvero strano che due squadre materane debbano affrontarsi a Tricarico per allenarsi. Sarà anche l’occasione di vedere all’opera alcuni giovani interessanti che militano nel Forza Matera che potrebbero essere utili ai biancazzurri. Renato Carpentieri r.carpertieri@luedi.it

L’anno scorso il Francavilla si impose 2-1 sull’isola

Lazic fiducioso per Ischia FRANCAVILLA – In casa sinnica, si continua a lavorare con tranquillità, per la crescita sempre maggiore del gruppo e con il tecnico serbo Ranko Lazic che affronta come al solito, con la massima applicazione sul campo, il programma che poi porterà alla delicata trasferta di domenica prossima contro l’Ischia. Il Francavilla, viene da due pareggi, che potevano essere tranquillamente due successi, importantissimi per scalare posizioni in classifica. Ma nonostante tutto, la squadra, pare molto più determinata e concentrata, a cancellare un periodo poco fortunato dal punto di vista degli episodi. «Domenica – dice il tecnico Ranko Lazic – affronteremo una squadra molto organizzata, che è in un buon periodo di forma. E’ il secondo anno che giochiamo con l’Ischia in campionato, ed una squadra che si è sempre comportata bene». Ricordiamo che nella sfida della passata stagione, i sinnici si imposero allo stadio “Mazzella” con il risultato di 1-2, ma con gli ischitani che disputarono nonostante la sconfitta, un buon match. In quella occasione, andarono a segno gli at-

Del Prete e Di Blasio guidano il gruppo del Francavilla (lasiritide.it)

taccanti Genny Del Prete e Antonio Chisena. «L’Ischia – prosegue il tecnico serbo – è rimasta pressappoco la stessa formazione della passata stagione, i

sei undicesimi dei giocatori, sono gli stessi degli ultimi due anni. Sono un buon gruppo, ma anche noi non siamo da meno». Un Francavilla, che tenterà anco-

ra una volta, il colpaccio in terra isolana, per andare in rampa di lancio, per cercare la continuità sotto l’aspetto dei risultati. La partita disputata l’anno scorso, fu fatale per il tecnico Impagliazzo, che al termine della gara, fu sollevato dall’incarico di tecnico, e il direttore sportivo Rivellino, che a sua volta, aveva deciso di rassegnare le dimissioni. Naturalmente, nell’ambiente gialloblu, si augurano di non ripetere, la stessa cosa. «Noi andremo lì – dice il tecnico rossoblu – a fare la nostra partita, con l’intenzione di fare risultato, non pensiamo alla buona prestazione fatta l’anno scorso, quest’anno è un altro campionato e tutta altra storia. Noi – conclude Lazic – dobbiamo recuperare i punti persi domenica scorsa in casa e non sarà facile, ma come al solito dovremmo mettercela tutta». In casa Francavilla, oltre agli infortunati Palo e De Palo, piccolo problema alla schiena per il bomber Genny Del Prete, che si è sottoposto alle cure del fisioterapista Angelo Lo Perfido. Però, le sue condizioni non dovrebbero destare preoccupazione, in vista della sfida di Ischia. Claudio Sole

Seconda Categoria Per la prima vola attacco a secco contro la migliore difesa LA SCONFITTA a tavolino data alla Fortitudo Moliterno in settimana contro l’Oratorio Lentini Maratea ha generato facili entusiasmi e si è tornati sulla terra. Nell’unica partita dove i ragazzi di Prete non sono andati segno, i vari attacchi si sono infranti contro il muro eretto dallo Sporting Chiaromonte che niente meno ha la difesa più forte del campionato con sole cinque reti subite all’attivo e venuta a Grumento con il chiaro intento

Grumento, una frenata imprevista di strappare il punto per muovere la classifica riuscendoci. Quattro vittorie di fila erano un buon viatico per proseguire la striscia di successi iniziata in casa contro l’attuale capolista Castelsaraceno (che non ha perso colpi nemmeno in questa domenica battendo l’Oratorio Lentini Maratea per 3-1) e invece ci si è dovuti accontentare del pari a reti bianche

Risultato che ha fatto in modo che la Fortitudo Moliterno ritornasse sopra nuovamente ma da seconda con i tre punti ottenuti a San Martino d’Agri (per 21) e che il Real Agromonte con l’affermazione a domicilio contro il Sarconi (per 4-2) si avvicinasse in classifica. Si dice che bisogna fare di necessità virtù e Prete quale condottiero del Real Grumento che non si ab-

batte mai dopo un risultato negativo e sempre alla ricerca di dare qualcosa in più ai suoi ragazzi a cinque giornate dalla fine del girone d’andata ha un calendario in discesa eccetto l’undicesima in trasferta contro l’Oratorio Lentini Maratea e diventerebbe letale non sfruttarlo. Da domenica al 21 dicembre le avversarie saranno queste: Trecchina, Sarconi, Oratorio Lentini

Maratea, Castelluccio ed Episcopia. Le prime due e le ultime due formazioni menzionate fanno parte tutte della bassa classifica ed è un imperativo categorico quello della vittoria. Prete non può piangere più sui sette punti persi finora per strada e non deve nemmeno più leggere la posizione in graduatoria delle squadre che andrà ad affrontare da qui in avanti

perché potrebbe ricadere nell’errore commesso domenica di aver pensato in partenza di aver già vinto contro lo Sporting Chiaromonte. Il Real Grumento deve rialzare la testa e tenerla salda per raccogliere nuovi successi ripartendo dalla trasferta di Trecchina ultimo in classifica. Vietato distrarsi e lo ripetiamo leggere la classifica dell’avversario a cui si va incontro. Biagio Bianculli sport@luedi.it


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Sport Promozione Novembre amaro per la squadra di Romano, scavalcata dal Borussia

Giovedì 20 novembre 2008

Tolve, critiche ingiuste L’obiettivo stagionale resta sempre la salvezza Tolve – A Novembre il Real Tolve si blocca in un istante!! Si potrebbe parafrasare il nuovo tormentone della Giusi Ferreri per spiegare i perché di un mese nero per la compagine bradanica. Anche lo scorso anno nel mese di novembre si sono raccolte le briciole. Al novembre scorso bisogna ritornare per trovare il San Rocco violato da un Rotondella tutt’altro che irresistibile. Il pareggio di domenica sul campo di Moliterno è servito da brodino caldo, ma intanto la vetta della classifica è stata soffiata dal Borussia Pleiade dopo dieci giornate. Come mai? Stare la domenica in tribuna al San Rocco, ci si domanda perché il Tolve abbia un solo allenatore. Potrebbero sostituire una domenica ciascuno mister Romano, visto che tutti sono in possesso della bacchetta magica. Le critiche impietose, e forse anche un tantino ingenerose, si sono cominciate a sentire dopo i primi colpi a vuoto: ancora lo Scanzano a frenare la corsa del Tolve, il pareggio interno contro una squadra impelagata nella lotta per non retrocedere. Ma forse un particolare molto importante, è stato dimenticato da molti: l’obiettivo principe della stagione era e deve essere una tranquilla salvezza. È inutile dimenarsi in voli pindarici senza poi avere la certezza di un futuro più o meno roseo. I maggiori capi di imputazione rivolti al mister Romano sono i seguenti: 1) Si può giocare sempre e comunque con il tridente? 2) Viste le defezioni in difesa, non era il caso di dare maggiore spazio a Montesano e/o Russo? (considerate le non brillanti prestazioni dei due under ndc) 3) E’ giusto affidarsi sempre e comunque allo stesso gruppo, snaturando le caratteristiche di alcuni elementi, pur di non dare spazio ad altri? La partita casalinga contro il Vitalba è stata la dimostrazione lampante che i capi d’accusa mossi alla gestione del gruppo non sono infondati. Postiglione dirottato al centro della difesa, sguarnendo la zona nevralgica del campo; due difensori di ruolo in panchina che avrebbero fatto la loro buo-

Seconda B Rosario Romano, allenatore del Tolve, secondo in classifica nel campionato di Promozione

Seconda Girone A, con un poker il Garnet avvisa il Castelgrande MELFI BELLA

0 4

ASD SPORT MELFI 83: Montanarella, Mossucca, Laurenziello, Cerone, Finelli, Sportiello Alfano (Sportiello) Morelli, Destino (Jodice), Montemarano, La tocca ( Carrozza). A disp: Venezia, , Cilenti, Valerio, Riondino GARNET RED BELLA: Puccillo, Doino (Ferrone), Tolomeo , Maruggi, Pignataro D., Sansone, Giuseffi, Pignataro V.,Grusso E., Naturale ., Cavallo (Matone). A disp: Angrisani. All. Sansone ARBITRO: Maria Luongo di Venosa RETI: 25' p.t.Giuseffi, 8's.t. Tolomeo, 30's.t., 40's.t. Matone MELFI una grande dimostrazione di forza è stata quella dei bellesi che continuano imperterriti l'inseguimento al Castelgrande, vincendo anche sul campo dello Sport Melfi 83. Partenza sprint del Melfi che dopo 6' minuti dal fischio d'inizio, mette paura ai Garnet Red. Destino si trova solo davanti al portiere, ma spreca mandando il tiro al lato. I minuti che seguono sono un continuo scambio di azioni delle due squadre, un botta e risposta avvincente, tra due compagini che amano il bel calcio. Ma sono i bellesi che crescono, al 25' da un'azione di Gruosso ottiene una punizione dal limite, che Giuseffi con na figura contro una compagine che ha giocato con una sola punta; di conseguenza un centrocampo in balìa degli avversari. Il risultato di domenica a Moliterno è stato frutto anche di qualche ri–accorgi-

gran precisione, realizza portando i bellesi in vantaggio. Fino alla fine del primo tempo la squadra ospite crea palle gol, ma i due attaccanti Maruggi e Cavallo sono poco precisi nelle conclusioni. La ripresa inizia sempre nel segno dei Garnet Red, al minuto 53' Tolomeo approfitta di un rinvio sbagliato e da posizione decentrata mette in rete per il raddoppio. Pronta la reazione del Melfi, che cerca in tutti i modi di andare in gol ma nulla può sull'attenta difesa dei Garnet, che annulla ogni attacco avversario. Il terzo gol arriva con una azione iniziata dalla difesa: gran lancio di Pignataro D. verso Maruggi, che libera Matone, da poco entrato in campo, che con un rasoterra di precisione chiude la gara. Il Melfi con Montemarano, migliore dei suoi, crea gioco, ma la superiorità in campo dei bellesi è palese, Un ottimo Pignataro V. ruba palla a centro campo e lancia Tolomeo sulla fascia, palla a centro area per Matone che in tuffo di testa realizza il 4-0. Dopo questa grande prova continua la serie positiva dei Garnet Red Bella che, solitari occupano la seconda posizione e si apprestano a passare una settimana per preparare al meglio l'incontro di domenica, dove si apprestano a ricevere in casa il Castelgrande, squadra in testa alla classifica e verificare se la squadra sarà la rivelazione di questo campionato. Vi.Bo

mento tattico, considerato che si è tornati a giocare con due punte, e non è un caso forse il ritorno al gol di Ragone. Si sa che l’Italia è un popolo di allenatori e Tolve non è certo l’eccezione, ma

adesso non è il caso di lasciarsi andare a critiche anche cattive, perché il campionato è ancora lungo e la salvezza non è poi così lontana. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

Seconda B Nettamente battuto anche il Casteldoria con un super Loriso

Il Ginestracandida a valanga GINESTRAC. CASTELDORIA

5 2

GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Pipolo G. ( al 70’ Martino), Pipolo L., Rizzo, Messere ( al 75’ Capece), Annunziata, Lovino, Pipolo M., Loriso, Di Pace T., Teora ( al 49’ Cicchiello). Allenatore: Lettieri. CASTEL DORIA: Canestrino, De Carlo, Mecca, Mollica, Mecca L., Gerardi A., Lucia, Telesca, Coviello. Viggiano ( al 77’ Cloroformio), Genovese. Allenatore:Genovese ARBITRO: Caglia di Venosa.

MARCATORI: al 27’, 39’, 64’ (rig.), 72’ Loriso, al 30’ Mecca A., al 52’ Genovese, al 94’ Di Pace T. RIPACANDIDA Il Ginestracandida strapazza il fanalino di coda, il Castel Doria per 5 reti a 2 e si mantiene nelle posizioni alte di classifica. La cronaca. Al 9’ lancio di Lovino al centro area, Canestrino anticipa tutti e para. Al 15’ il Ginestracandida assedia la porta avversaria, prima con Annunziata in sforbiciata e poi Di Pace T. di testa, impegna il portiere ospite a due difficili interventi. Al 20’ risponde il Castel Doria, Mecca A. da lon-

tano effettua un tiro di poco a lato. Al 27’ Lo riso sblocca il risultato, su punizione. Al 30’ arriva il pareggio per gli ospiti: Mecca A. concretizza un contropiede propiziato da Viggiano. Al 36’ splendida azione del Ginestracandida che sfiora il gol con un tiro dal vertice dell’area piccola con il solito Loriso con uno perfetto pallonetto che lambisce il palo. Al 39’ va in vantaggio il Ginestracandida: Teora da fuori area effettua un tiro ribattuto da Canestrino, Loriso è il più lesto a ribadire in rete. Al 44’ azione personale di Di Pace, che superato De Carlo, conclude di poco a lato. Il 1à tempo si

conclude con un’ammonizione a Loriso. Al 47’ Lovino, buona la sua prova, crossa al centro dove Di Pace colpisce bene, ma la sfera va fuori porta. Al 52’ pareggiano gli ospiti: Genovese sorprende l’estremo difensore locale con un tap-in. Al 55’ Loriso su punizione indirizza la palla verso la porta avversaria, Mecca ferma la palla con le mani, per l’arbitro non è successo niente. Al 59’ Di Pace colpisce il palo. Al 64’ su un tiro di Cicchiello, Mecca si ripete con le mani, viene espulso, ed il conseguente rigore viene realizzato da Loriso. Al 72’ giunge il 4° gol personale di

Metanauto in scioltezza LA FIASCA METANAUTO

0 3

LA FIASCA: Cimadomo, Palumbo, De Luca, Di Caro, Calabrese, Pastore, Polichiso, Marone S. (4' st Lancellotti S.), Colangelo (34' st De Felice Mi.), De Felice A., Larocca (22' st Giacinto). METANAUTO: Salvia, Capece D., Mitidieri, Venetucci, Caggiano, Curcio V., Casale, Marcantonio (45' st Guma), Caivano (22' st Curcio D.), Rossi (36' st Capece R.), Sabia. All.: Ottati. ARBITRO: Gaudiano di Matera. MARCATORI: Rossi al 18' pt, Sabia al 3' st, Capece R. al 38' st. OPPIDO Tutto sin troppo facile per la Metanauto L. che batte 3-0 La Fiasca al comunale di Oppido. La squadra ospite parte subito forte e dopo appena 18' di gara trova la rete del vantaggio con Rossi, direttamente su calcio di punizione. La Fiasca non si scompone e prova a creare per rimettere la gara in parità. Gli sforzi profusi dagli oppidesi, però, non portano benefici e il primo

tempo si conclude con gli ospiti sopra di una rete. La ripresa inizia ancora nel segno della Metanauto che, al 3' st, raddoppia con Sabia mettendo al sicuro il risultato. La Fiasca ci prova con De Felice A. ma Salvia è sempre pronto. Ci prova anche Polichiso ma la difesa ospite è impenetrabile. Il terzo gol arriva a 7' dal termine con il neo entrato Capace R, che in contropiede batte ancora una volta Cimadomo. Per La Fiasca arriva la quarta sconfitta consecutiva e il penultimo posto in classifica comincia a preoccupare. Nonostante tutto nella squadra oppidese aleggia la convinzione che la salvezza è ha portata di mano e nelle prossime giornate potrebbero rientrare pedine importanti che permetterebbero alla squadra di risalire la classifica. Per la Metanauto arriva la la settima vittoria su otto gare disputate e il primato in classifica denota un passo e un gioco superiore alla concorrenza. Benché siamo ancora nella prima parte del campionato la Metanauto sta costruendo un vantaggio che per le altre sarà difficile da ricucire. Rocco De Rosa

Seconda A, vola Castelgrande CASTELGRANDE S.NICOLA

2 0

CASTELGRANDE : Pacella, Lisanti, Lepore, Federici D.,Cerone V., Messina, Colucci, Cerone G. (67’ De Santis),Silvano (79’ Dereviziis A.), Federici F., Muro (46’ Cianci). a disp: Traficante, Errico, Carlucci,Galizia All.: Dereviziis S. NICOLA: Sileo V., Manfredi R. (67’ Matteo), Sabia D., Zaccagnino, Galasso (60’ Telesca), Sielo R., Pietrafesa A., Cillis, Sabia A., Sileo S. (67’ Manfredi B.), Pietrafesa G.A disp: Bochicchio A., Bochicchio D., Sabia R., De Carlo All.: Lomonaco ARBITRO: Mongieri RETI: 33’ Muro, 41’ Silvano ANCORA una vittoria per l’undici di mister Dereviziis (settima consecutiva) che continua la corsa solitaria in classifica. Parte subito all’attacco la squadra di casa che al 12’ colpisce la traversa con Colucci. Continua a macinare gioco il Castelgrande che su una bella azione corale colpisce ancora la traversa con Cerone G.. E’ timida la reazione del S. Nicola che tira in porta senza però impensierire il portiere locale. Al 33’ arriva il vantaggio con Muro, ma non si accontenta il Castelgrande, infatti al 41’ con un perfetto colpo di testa raddoppia con Silvano. Con il punteggio sul 2-0 si va al riposo. Nella ripresa la gara si addormenta un po’, con i padroni di casa che mirano soprattutto a controllare il vantaggio. Le uniche due azioni di rilievo sono , la bella parata al 58’ del giovane portiere Pacella (classe 92) su calcio di punizione e il palo colpito ancora una volta da Colucci. Un merito comunque va’ al S. Nicola che ha giocato una gara aperta e corretta, senza paura contro la prima della classe, mentre un plauso va a tutti i ragazzi del Castelgrande che continuano a far sognare questo piccolo centro per il salto di categoria. sport@luedi.it

Loriso: su punizione fa passare la palla sotto la barriera. Il Ginestracandida sfiora altri gol con Cicchiello e Di Pace. All’80’ viene espulso Annunziata per un fallo di reazione. All’85’ Rizzo serve su un piatto d’argento un pallone a Loriso che

manda fuori. Al 90’ Di Pace si permette il lusso di sbagliare un gol già fatto. In pieno recupero, al 94’ Di Pace si fa perdonare e segna il 5° gol per il Ginestracandida, dopo aver ricevuto un assist da Loriso. Lorenzo Zolfo


Sport 45 Fantacalcio A Ora è il Milan a guidare la graduatoria. La Fiorentina non molla Giovedì 20 novembre 2008

Calcio a 7

L’Inter perde la testa Sconfitta con l’Udinese che costa il primato MATERA - L'Inter scivola contro l'Udinese e regala il primato ai cugini del Milan, che vantano comunque una partita in più rispetto agli avversari. La squadra del presidente Pizzolla va in tilt con il poker di Annichiarico, poi si sveglia quando è ormai troppo tardi e non bastano le reti di Di Cuia e Gammarota per evitare la prima sconfitta stagionale. I campioni in carica rossoneri ringraziano dunque i friulani e conquistano la vetta della classifica dopo aver piegato il Lecce, squadra mai doma e pronta a lottare sino alla fine. Il Milan vince per 10-7 con le reti di Ventura, poker per lui, triplo Chietera, doppio Andrulli e acuto di Cristalli. I salentini restano in partita con Paladino, quaterna per lui, Braia, Rega e Tataranni. Non molla la Fiorentina, che difende il terzo posto in attesa di recuperare una partita con la possibilità di scavalcare anche l'Inter: successo viola sull'Atalanta grazie allo scatenato Castaldi (quattro reti in giornata) e il gol di Volpe, Di Pede e Andrisani, bergamaschi che onorano il match con la doppietta di Pisciotta e la rete di Lamacchia. Nella zona alta resta la Juve, che si aggiudica il match sicuramente più difficile contro un grintoso Chievo: 5-4 il finale con bianconeri trascinati dal solito Bellacicco (nuovo poker per lui) e Acquasanta. Veneti sempre in svantaggio e a segno con Duni, Rubino, Santochirico e Tataranni. Napoli in gran spolvero e azzurri pronti a liquidare anche la Sampdoria per 6-2: tripletta di Papapietro, doppio Minardi e Venezia sono gli autori del “set” vinto dai partenopei mentre i blucerchiati salvano l'onore con Dell'Acqua e Venturo. A quota 19 ma con una gara in meno il Cagliari, che non fatica più di tanto per battere il modesto Catania per 14 a 2. La Reggina è fermata sul pari quattro dal Genoa, sempre pronto a recuperare i vantaggi calabresi: amaranto in gol con Grassani (due reti intervallate dal gol di Festa) mentre

Fantacalcio B Rallenta il Vicenza

Il Grosseto vola Dietro è bagarre

Luigi Annichiarico dell’Udinese e Mimmo Ventura del Milan Fabio Ramaglia del Grosseto e Valentino Chimenti del Bari

MATERA - In serie B continua la marcia trionfale del Grosseto: nella settima giornata i toscani si sbarazzano dell'Albinoleffe per 7-3. Al secondo posto un grande Bari, che supera agevolmente il Mantova per 4 a 2. Non mollano il terzo posto il Frosinone e la Triestina: i ciociari, che inseguono a tre punti, liquidano il Brescia per 8-5, i giuliani si divertono contro il fanalino di coda Pisa, travolto per 18 a 2. A ruota il Vicenza, che frena nel match contro il Cittadella e perde l'occasione per tenere il passo delle grandi. Quinto posto per il Modena, che riesce a battere un buon Parma per 4-2. Nella zona alta si conferma il Trevisto, che supera per 7-5 il Sassuolo e resta a ridosso delle grandi. Successo agevole anche per il Livorno sull'Empoli per 6-3 mentre l'Ancona batte e acciuffa il Rimini in classifica a quota 7 con una vittoria di misura per 4-3. Piacenza-Salernitana, una delle tre gare giocate lunedì sera è finita 4 a 3.

Antonio Castaldi della Fiorentina e Gianfranco Bellacicco della Juventus

i grifoni liguri recuperano con la doppietta di Scalera e Farina per poi superare i calabresi nel finale con Moramarco. E' Milella a fissare il pari quattro finale. Il Siena deve sudare per avere ragione di una Lazio sempre via: finisce 7-6 con poker di Adorisio e gol di Rizzi, Appio e Innella per la squadra to-

scana mentre ai biancocelesti non basta la tripletta di Domenichiello e le reti di Natrella, Tota e Losignore. La Roma continua a deludere e questa volta subisce il netto successo del Bologna per 7-2: doppiette di Chironna e Picerno e gol di Laborante, Cappiello e Fiore per i felsinei, i romanisti invece

si fanno notare solo con la doppietta di Caserta. Punti preziosi anche per il Palermo, che regola il Torino, ancora impelagato nella zona rossa della classifica: rosanero a segno con cinque reti di Barbara e acuto finale di Cuscianna mentre il Toro ringrazia Cancelliere, doppietta per lui e Ramaglia.

Angelastri del Frosinone e Giuliano Paterno del Vicenza


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Sport “Calcio in città” di Potenza Prima sconfitta di Fiorentina e Genoa

Giovedì 20 novembre 2008

Calcio a 7

C’è lo strappo del Catania Solo la Sampdoria riesce a stare vicino ai rossoblu SI E' COMPLETAMENTE sfaldato il quartetto di testa nel torneo potentino di calcio a sette. La quarta giornata del “Calcio in Città” di Potenza, infatti, ha emesso una serie di verdetti. Il primo. Al comando troviamo in solitudine ed a punteggio pieno il Catania. Il secondo. Soltanto la Sampdoria sta provando a mantenere il passo della battistrada con un pareggio altisonante (9-9 contro il Napoli). Il terzo. Fiorentina e Genoa (quest'ultima è caduta nel big-match di giornata col Catania) hanno collezionato il loro primo insuccesso stagionale, dopo tre affermazioni di fila dall'inizio del campionato. Insomma, il quarto turno ha stabilito le prime gerarchie nelle zone nobili della graduatoria. E allora partiamo proprio dalla nuova leader solitaria. Si tratta del Catania che, grazie al successo striminzito sul Genoa (5-4), si è isolata sul tetto della classifica a quota dodici punti. Il Genoa, dal canto suo, nonostante il primo ko stagionale, si è consolato con la “palma” di migliore difesa del fantacalcio di serie A (appena dodici marcature rimediate in quattro incontri). Alle spalle del Catania, e distante due lunghezze, la Sampdoria è stata bloccata dal Napoli con un risultato di parità davvero pirotecnico (9-9). I “doriani” (campioni in carica, lo ricordiamo) hanno perso il primo piazzamento in classifica, ma hanno ottenuto lo scettro provvisorio di attacco più prolifico del torneo di calcio a sette (trentatre gol segnati finora). Il Napoli, oltre ad aver fermato una grande del campionato, ha abbandonato la penultima piazza della graduatoria (per gli azzurri primo pari stagionale dopo una vittoria e due ko). Male la Fiorentina che ha risollevato in classifica il Palermo (5-7). I rosanero, infatti, hanno conquistato il secondo successo conse-

cutivo, dopo un avvio di stagione alquanto difficile e condito da altrettanti stop di fila. I viola sono stati raggiunti sul terzo gradino del podio da una Reggina rivitalizzata. La compagine amaranto ha strapazzato per benino

il Torino, sommerso da una valanga di reti (10-4). Il “toro” è così rimasto al palo a quota zero punti assieme al Lecce. I giallorossi sono stati battuti dall'Inter che, oltre a proiettarsi a tre lunghezze di vantaggio, hanno ceduto la “maglia nera” di

peggior retroguardia in assoluto proprio alla squadra “leccese”. Infine, il Chievo si è sbarazzato del Bologna con il punteggio di 4-2. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Settantatre gol messi a segno in questa

quarta giornata (270 marcature in totale in campionato), di cui 30 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 43, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 4 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del cam-

pionato è quello della Sampdoria (33 reti), il peggiore è quello del Bologna (14 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (12 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (32 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 Galaxys resta a zero punti dopo la battuta d’arresto con l’Isomax

Sorpasso dello Studio Immagine REGNA L'EQUILIBRIO, al momento, nella parte alta della classifica del torneo di calcio a sette over 35 di Potenza. Dopo tre affermazioni di seguito dall'inizio della stagione agonistica, il Team Rossoblù si è arreso alla prima vera difficoltà. Contro lo Studio Immagine è arrivato uno stop inatteso. Così, grazie al pokerissimo rifilato all'ex capolista del campionato (5-3 il punteggio), lo Studio Immagine si è appropriato della leadership della classifica, distanziando di una lunghezza proprio il Team Rossoblù. Inoltre, lo Studio Immagine è l'unica formazione del torneo di calcio a sette over 35 del capoluogo lucano ancora imbattuta dopo quattro turni di campionato e vanta il miglior pacchetto offensivo,

dall'alto delle sue ventisei marcature all'attivo. Alle spalle delle due big al comando inseguono il Cosmos ed il Basinvicta a quota sette punti. Nell'ultima settimana calcistica entrambe le compagini hanno fatto bottino pieno. Il Cosmos ha travolto la Stella Rossa con un perentorio 10-2, mentre il Basinvicta ha domato, con l'identico punteggio (10-2), il Benefica. Allo stato attuale sono le prime quattro della classe a contendersi quantomeno il titolo di “campione d'inverno”. Occhio anche all'Azzurra Isomax che ha centrato il secondo successo stagionale a spese del fanalino di coda, Galaxys (7-4). Infine, gli Amici Ritrovati e gli All Blacks hanno chiuso la contesa in parità sul punteggio di 5-5. Intanto, la gara tra i Galaxys e la Stella

Rossa, in programma nella serata di lunedì scorso presso il “Centro Sportivo Rossellino” di Potenza, è stata posticipata a sabato prossimo, a partire dalle ore 16. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato alcuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Cinquantatre gol messi a segno in questa quarta giornata (190 marcature in totale in campionato), di cui 26 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 27, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello dello Stu-

dio Immagine (26 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (10 reti). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (13 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (28 reti subite). d.p.


Sport 47 C2 girone C Continua la striscia utile, ma con Casavatore è stato arduo Giovedì 20 novembre 2008

Ctr Senise, punti sofferti Decisioni arbitrali discutibili, poi paga la classe SENISE - Continua la striscia positiva del Ctr La Cascina Senise che violando il campo del Casavatore, consolida la seconda posizione in classifica, a quota sedici. La prima, l'Agropoli, lo ricordiamo, è a quota diciotto e la terza, il Solofra a dieci. I lucani hanno sofferto come al solito più del dovuto, prima di poter cantare vittoria ma questa è una storia vecchia. Prima per la mancanza di concentrazione continua per l'intero incontro;poi per mancanza di autocontrollo sulle provocazioni varie ed infine per errori marchiani ed assolutamente gratuiti commessi da qualche direttore di gara. Come quelli che hanno portato alla espulsione di magic Durante dopo due minuti dall'inizio della seconda frazione, a causa di un fallo tecnico assai discutibile. Chiediamo venia ai lettori ed agli sportivi tutti. La speranza e l'ambizione(che non molte volte ci è stata permessa dagli eventi) è sempre e solo quella di poter raccontare la cronaca di una gara sportiva. Poco importa se la squadra lucana vince o perde, in modo regolare. Si parte sempre dal presupposto che si tratta solamente di un gioco. Punto. Ad ogni buon conto, il Ctr La Cascina parte subito in attacco e Gonzalo Marin, si fa ben presto valere,

Gonzalo Marin e Giovanni Genovese

mettendo in canestro un numero industriale di palloni;alla fine ne farò contare 31, in linea con le sue possibilità. Segno che sta ritrovando la forma. Nello stesso momento però, ci sono i tre falli a carico di Francesco Albanese e questo non è proprio bello. Ma ci sono anche quelli a carico di Magic che poi dovrà lasciare il parquet. Per fortuna le risorse ci sono eccome ed una pratica dimostrazione la mette in mostra Giovanni Genovese che gioca con grinta e determinazione mettendo in canestro anche una letale bomba, in un mo-

mento difficile. La gara è stata come al solito letta e giocata al meglio dal coach Pierino Daraio, che nel terzo quarto, allorquando i padroni di casa, prendevano coraggio con Annecchino (20) ha rimesso in campo, nonostante l'aggravio dei falli, Albanese che naturalmente ha rimesso le cose a posto con la sua grinta, allontanando di nuovo il pericolo. Il resto lo dicono le cifre dei parziali: 19-31; 4153; 60-77; 95- 78. E per i Senisesi, la rincorsa continua. Gianni Costantino sport@luedi.it

C2 girone A Decisivo l’apporto di Sordi

La Lucos Montescaglioso si gode il successo interno grazie ai 12 punti conquistaMONTESCAGLIOSO- La Luti, frutto di sei gare vinte e socos Ingest Montescaglioso ha lo due perse, ha evidenziato interrotto la serie di risultati importanti segnali per la Lunegativi precedentemente cos Ingest Montescaglioso, inanellati (sette sconfitte su che ha rimpinguato la classiotto gare disputate) dispufica e migliorato il morale dotando una gara autoritaria po alcune gare perse immericontro il Torre del Greco, sutatamente. La partita vinta perato per 96 a 83. La squacontro i campani è stata giodra del presidente Rocco Sancata sin dalle primissime battarcangelo, oltre a vincere tute con grande padronanza: una gara contro una formanon a caso la Lucos ha chiuso zione che la precedeva ampiatre parziali su quattro in vanmente in classifica, riesce a taggio, “regalando” solo il sfatare il tabù casalingo: si primo, conclusosi 23-24 gratratta, infatti, della prima vitzie ad un tiro da tre scagliato toria davanti al suo pubblico. all'ultimo dagli ospiti ma siUna bella prestazione dell'inno a quel momento condotto tera squadra, nella quale in vantaggio dai montesi. Si è spiccano i 35 punti di Carlos Visceglia della Lucos trattato di una delle pochissiSordi e si è subito notata la me note negative di una seragrande vivacità e fantasia di Matias Caruso, all'esordio stagionale dopo ta davvero speciale. Il punteggio avrebbe la bella stagione scorsa vissuta da protago- anche potuto essere più ampio del 96-83 finista. Il play argentino ha portato fantasia e nale: il tecnico montese Marcello De Stradis, agilità alla squadra, in particolare nelle ma- infatti, nelle battute finali ha dato spazio alnovre d'attacco, a tutto vantaggio del pivot le seconde linee e questo ha favorito il parLarocca (16 punti), il quale ha fatto valere ziale ritorno degli ospiti, che hanno saputo tutti suoi centimetri in attacco ma anche in ridurre le distanze (anche + 18 per la Lucos difesa. La gara vinta contro la Mizar Torre Ingest) sino a quel momento accumulate. del Greco (NA), presentatasi a MontescaMichele Marchitelli glioso come seconda forza del campionato sport@luedi.it

B Donne, secondo ko per la Pink 3RBRINDISI PINK

56 42

3R BRINDISI: Saracino 11, Rubino 16, DeMarco 10, Marsico 2, Giglio 3, Galgano 8, Giordano 2, DeFlorio 4, Rollo, Argentieri. PINK BERNALDA: Mazzei, Montesano 16, Palmieri 4, Gallotta 2, Melchiorre 16, Ponte, Cassano, D'Amicis 4, Ninno. ARBITRI: Malerba F. e Malerba D. di Brindisi

PARZIALI: 19-6, 30-22, 4728, 56-42 SECONDO ko per la Pink Bernalda. La squadra brindisina è riuscita sempre a mantenere il vantaggio, raggiungendo anche i 20 punti di differenza. Gli arbitri sono stati molto permissivi dando la possibilità alla squadra brindisina, con maggiori capacità fisiche, di prendere il distacco nei momenti più delicati della partita in cui il Bernalda cercava di recuperare le 20 lun-

Melchiorre in doppia cifra

ghezze arrivando anche ad un -4. Così si chiude già alla metà del quarto tempo e per la Pink non c’è scampo.


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Sport

Giovedì 20 novembre 2008

Risultato sospeso

I tifosi si organizzano

MATERA - Il risultato della partita di domenica tra il Palestrina e la Bawer Matera non è stato ancora omologato per via degli accertamenti che la federazione deve effettuare circa il tesseramento di Francesco Longabardi. Più che altro si tratta di una formalità visto che la società del presidente Michele Vizziello ha verificato il buon fine del tesseramento del giocatore prima di schierarlo. Quindi nulla di preoccupante per l’esito della gara che resta si da amologare, ma questo avverrà con il punteggio di 80-75, il risultato del campo. Intanto sono stati designati i direttori di gare per la prossima partita di campionato. La Bawer Matera per la sfida in casa del Sant’Antimo sarà arbitrata dalla coppia formata da Daniele Turbati di Livorno e Mark Bartoli di Trieste. Una gara importante per il destino della squadra allenata da Roberto Miriello. Sant’Antimo rappresenta un crocevia per la formazione della città de Sassi. Una vittoria rilancerebbe l’umore e migliorerebbe considerevolmente la classifica. Un ko sarebbe duro da mandare giù. a.mutasci@luedi.it

CRESCE l'attesa in casa Levoni Potenza per la partita di domenica prossima a Molfetta. La tifoseria è in fermento per la gara in terra pugliese e ha organizzato un torpedone alla volta del centro barese. Gli interessati potranno contattare Titti Barbato al numero 340/8552395 e prenotare il viaggio che prevede il biglietto d'ingresso pari a 10 euro intero e 7 il ridotto. La vittoria di domenica contro il Sant'Antimo ha messo entusiasmo nel gruppo biancorosso che punta a ribadire l'ottimo momento di forma anche contro la squadra pugliese. Ieri pomeriggio, intanto è proseguita la marcia d'avvicinamento al match valevole per l'ottavo turno d'andata. All'influenzato Rato, agli acciaccati Ruggeri e Ferrara, alle prese con problemi all'anca, si è aggiunto anche Santamaria, vittima di un virus influenzale. Coach Gianni Tripodi punta a recuperare i quattro atleti per la trasferta di Molfetta, tappa chiave per i destini della Levoni Potenza in questo campionato. Le condizioni psicologiche della truppa sono ottime, morale e tenuta mentale sono al settimo cielo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Francesco Longobardi

Il play Ferrara

Tennis A1 La Sca punta sul recupero della giocatrice per agganciare i play out

Oprandi, speranza pisticcese Si recupera un turno in cui le lucane riposano DOPO cinque turni è sempre Viterbo la regina dell'A1 femminile. Il team guidato dalla Schiavone rimane a punteggio pieno, grazie alle quattro vittorie ottenute in altrettanti incontri (in un turno ha riposato), confermandosi in vetta alla classifica grazie al successo esterno di domenica scorsa sul campo del Tc Prato. Decisivi i tre singolari giocati da Schiavone, Zahlavova e Garbin che hanno regolato, rispettivamente, Klepac, Besser e Balsamo. Nel doppio, infine, Prato prende il punto della bandiera con Balsamo e Klepac che battono a sorpresa Schiavone e Floris. Non perde terreno, tuttavia, il team di Albinea, distante solo due lunghezze dalla vetta e capace di vincere nonostante l'assenza per infortunio della forte Errani. In casa contro Le Pleiadi di Torino, Albinea, proprio come Viterbo, trova i tre punti nei singolari, giocati da Verardi, Gabba e Vierin, che concedono pochi games a Perri, Kustova e Gatto Monticone. Torino evita il cappotto nel doppio, vinto agli spareggi da Gatto Monticone Perri su Gabba - Verardi. Per la lotta play out risulta decisiva la vittoria della Sca Pisticci per 4-0 su Scandicci. Le lucane ritrovano la Oprandi (finora indisponibile) ed ottengono il primo

Assemblea Fip Elezioni a Potenza

La squadra della Sca Pisticci

successo stagionale ai danni della diretta concorrente per evitare la retrocessione diretta. Adesso Scandicci rimane a zero e, pur avendo una chance in più della Sca (deve giocare ancora due turni, mentre Pisticci solo uno per non aver ancora riposato) vede complicarsi la situazione di classifica e rischia di non accedere nemmeno ai play out. Domenica scorsa, infine, hanno riposato le parioline di Roma. A questo punto, alle spalle della consolidata coppia di testa (Viterbo a 12 ed Albinea a 10), c'è bagarre per l'ultimo posto play off.

Le Pleiadi sono a 7 punti, ma per questioni di calendario ed ambizioni è Prato (attualmente a 6) la candidata a scalare la classifica. Con Le Pleiadi, Parioli e Pisticci che a quel punto sarebbero destinate a giocarsi i due posti salvezza ai play out. Ma la graduatoria potrebbe subire grosse variazioni dopo il doppio impegno che conclude la prima fase di stagione. Domani, infatti, si recupera il terzo turno che non si giocò per la morte del tennista italiano Luzzi. Nella circostanza la Sca riposa, mentre per il resto sono previsti gli incontri tra

Scandicci ed Albinea; Prato e Parioli, Le Pleiadi e Viterbo. Domenica, invece, si disputa regolarmente l'ultima giornata. La Sca andrà a Roma alla ricerca del colpaccio, ovvero scavalcare anche Parioli (a patto che Parioli non vinca venerdì a Prato) così da guadagnare una posizione nella graduatoria play out, lasciare anche il penultimo posto ed avere una pos-

sibilità in più in chiave salvezza (per un meccanismo della seconda fase ad eliminazione quasi diretta che favorisce le squadre meglio posizionate fra quelle chiamate a disputare i play out). Gli altri incontri di domenica prossima sono Prato Scandicci e la super sfida tra Viterbo ed Albinea che varrà il primato. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Pallanuoto B Prima uscita ufficiale per i potentini nello storico torneo

Basilicata Nuoto pronta per il “Messina” SARA' disputato il 21 e 22 dicembre il Memorial Luciano Messina, classica manifestazione di pallanuoto che precede il campionato della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. La data è stata ufficializzata ieri pomeriggio dal presidente della gloriosa società biancoverde, Roberto Urgesi che ha dunque avviato la fase organizzativa dell'evento che da anni consente agli appassionati di poter ammirare dal vivo le gesta atletiche dei potentini, privi di una struttura capace di ospitare le gare di pallanuoto maschile di serie B, fatto questo che mortifica e non poco le speranze di crescita del movimento potentino. La Basilicata Nuoto sarà in vasca con lo Sporting Napoli, società che vanta una collaborazione attiva anche durante la settimana di campionato, basti pensare alle numerose amichevoli di-

sputate dalle due squadre, dalla Water Polo Pescara, compagine che ha avuto tra le sue fila elementi che hanno fatto la storia della pallanuoto italiana ed europea, basti pensare al portiere Francesco Attolico e all'immarcabile cecchino spagnolo, Manuel Estiarte, l'ultima squadra è tuttora da definire. Un primo passo per la preparazione della formazione allenata da Francesco Silipo che sarà impegnata anche ad Ancona la settimana che precede il via del campionato nel corso di un quadrangolare. Dunque il presidente Roberto Urgesi ha messo in cantiere tanti impegni per la sua squadra che sarà alle prese con un collegiale già sabato e domenica prossima alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. I dirigenti potentini stanno mettendo a punto le tappe di avvicina-

mento al campionato che partirà il prossimo 17 gennaio. La squadra, allenata da Francesco Silipo e irrobustita nel corso della settimana scorsa dall'innesto di Vincenzo Renzuto, giocatore del Posillipo continua ad allenarsi a ranghi completi e senza particolari assilli in vista del prossimo campionato maschile di serie B/1. Mister Francesco Silipo può contare su tutti gli elementi a sua disposizione e punta anche in questa settimana a migliorare amalgama, condizione e schemi di gioco. Il collegiale in programma nel prossimo weekend assume i contorni di una importante verifica delle condizioni atletiche e tecniche della Basilicata Nuoto 2000 Potenza che sta pian piano crescendo sotto l'aspetto della condizione generale dei suoi atleti. In questo senso, il presidente Roberto Urgesi

Il tecnico Francesco Silipo

ha dichiarato: “Siamo sempre in fase di preparazione, le braccia sono ancora pesanti. Sono convinto che la condizione generale migliorerà con il passare dei giorni. Bisogna essere pronti per l'inizio del campionato”. f.menonna@luedi.it

COME anticipato nei giorni scorsi la Fip di Basilicata ha convocato per i giorni 15 e 16 dicembre il collegio elettorale regionale per l'elezione dei delegati all'assemblea generale dei tecnici e degli atleti. Entrambe le elezioni si terranno a Potenza presso la sede del Comitato Regionale Fip di Basilicata, sito in via Roma. I seggi rimarranno aperti dalle 15 alle 22. La Fip ha allegato il modulo per la presentazione delle candidature e nell'eventualità che ci fossero degli atleti e dei tecnici che non risultassero inseriti nell'elenco degli aventi diritto a voto essi potranno chiedere l'inserimento al presidente del Comitato Regionale presentando, in tempo utile, idonea documentazione comprovante l'appartenenza alla qualifica del corso dell'anno sportivo precedente a quello della convocazione dell'Assemblea Generale. Per le operazioni di votazione e scrutinio, relativamente all'elezione degli atleti sono stati chiamati a collaborare i seguenti responsabili: Gianfranco Pace, presidente del Cna Regionale in rappresentanza dei tecnici, Donato Fiore in rappresentanza dei tecnici, Andrea Romano e Vincenzo Bochicchio in rappresentanza degli atleti, Angela Marino in rappresentanza delle giocatrici. I cinque fungeranno da commissione scrutinio. Il collegio elettorale degli atleti comprende le regioni Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e dovranno essere eletti quattro delegati, tre uomini e una donna. Il collegio elettorale dei tecnici comprende le regioni Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Sicilia, Sardegna e Umbria. Dovranno essere eletti due delegati. Le candidature, vidimate dal presidente del Comitato Regionale Fip di Basilicata, dovranno pervenire alla segreteria federale, sita in via del Vitorchiano, 113, 00189 Roma entro le 14 del 15 dicembre del 2008.


Sport 49 Hockey A2 La Pattinomania con il Thiene ha dimostrato di essere viva Giovedì 20 novembre 2008

Certezze da una sconfitta Speranze di riscatto contro il Sandrigo E' INIZIATA una nuova settimana per la Pattinomania Matera. Nonostante la sconfitta casalinga di sabato scorso contro il Thiene, il gruppo allenato da Gambiattista Massari (sabato lontano dalla panchina biancazzurra per impegni personali) ha ripreso ad allenarsi consapevole di poter ritagliarsi un posto nella griglia dei play-off, nel quadretto delle grande del torneo. La gara contro il Thiene non ha portato punti, è vero, però ha dato una certezza: il gruppo c'è, è vivo e gioca anche bene. Sabato scorso, nonostante sia scesa in campo una formazione orfana di tre pedine importanti come capitan Barbano, il capocannoniere biancazzurro Luca Nicoletti e il portiere Gaetano Picca, tutti costretti a vedere la gara dalla tribuna perché squalificati, la Pattinomania Matera è riuscita a tener testa egregiamente ad una formazione superiore in quantità e qualità. La rivelazione della gara dello scorso week-end è stato Cellura che, oltre ad aver realizzato due gol, ha disputato un'ottima gara non risparmiando energie fino alla fine. Un punto in più per mister Massari, dunque, che oltre allo rispolverato Cellura potrà contare anche su due giovani portieri come Mele e Xiloyannis che contro il Thiene si sono alternati per difendere la porta biancazzurra. Pri-

Automobilismo A Battipaglia

Conferme per Lavieri

La formazione della Pattinomania Raro Matera

mo tempo per Mele, seconda frazione per Xiloyannis che come il suo compagno si è disimpegnato molto bene. Per i materani, dunque, archiviata la sfortunata ed ingiusta sconfitta di sabato scorso, si avvicina già il prossimo appuntamento esterno contro il Sandrigo. Sulla carta il match appare meno proibitivo rispetto agli ultimi di calendario sia perché il Sandrigo in classifica è posizionato peggio della Pattinomania ed anche perché i mate-

rani potranno contare sul rientro di Barbano, Picca e Nicoletti che sicuramente daranno una mano non indifferente al gruppo. Un gruppo unito che vuole emergere e che a Sandrigo punterà a raccogliere l'intera posta in palio e la terza vittoria della stagione, per raggiungere quota nove in classifica, così come è stato fatto nella prima trasferta stagionale a Follonica. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Calcio a 5 D Una gara entusiasmante che si è decisa nel finale

Bellacicco trascina la Ergon Il materano realizza una tripletta a Pisticci con la Setac SETAC PISTICCI 5 ERGON 6 SETAC: Petito, Lenzi, Campa,Romeo, Fasano, Clementelli,Barbalinardo, D'Alessandro F , Di Leo, D'Alessandro D, Di Trani. All.Masiello ERGON AMICI DEL BORGO: Festa, Zaccaro, Ventrella, Contini, Paladino, Coretti, Angelino, Ricciardi , Bellacicco, Persia, Tortorelli. All. Grieco ARBITRO: Sisto sez. di Matera RETI: 7 p.t , 8s.t. , 31 s.t. Bellacicco, 9 p.t.(aut. ) Clementelli, 14 s.t. Coretti, 25 p.t. ; 13s.t. 18s.t. 30s.t. Di Trani ;19 s.t. Fasano, 26 s.t. Paladino PISTICCI Blitz della Ergon “Amici del Borgo” che di misura espugna il campo della Setac Pisticci. Materani che partono su-

La Ergon Matera “Amici del Borgo”

bito bene, infatti dopo 10 minuti sono in vantaggio per 2 reti a zero grazie a un gol di Bellacicco e un'autorete sfortunata di Clementelli . I padroni di casa non ci stanno a perdere e tentano di organizzare una reazione che si concretizza al termine del primo tempo con Di Tra-

ni che sfrutta al meglio un tiro libero accorciando lo svantaggio. Si riparte e nel secondo tempo sono ancora gli “Amici del Borgo “ che allungano il passo ancora con un Bellacicco scatenato che sfrutta una indecisione della difesa pisticcese, ma an-

cora il solito Di Trani subito dopo accorcia le distanze. Gli Amici del borgo non ci stanno e vanno ancora in rete dopo una bella azione corale, finalizzata in modo impeccabile da Coretti che supera il portiere della Setac. A questo punto della gara la Setac ha un'impennata di orgoglio e prima con il solito Di Trani e poi con Fasano riescono ad acciuffare il pareggio. Ma le emozioni non sono ancora terminate, infatti, nei tre minuti di recupero che concede l'arbitro c'è il nuovo vantaggio degli Amici del Borgo, con Paladino , ma ancora una volta è Di Trani su calcio di punizione a riportare in parità la gara. Quando ormai il pareggio sembra il risultato finale, Bellacicco regala la vittoria agli Amici del Borgo sfruttando al meglio un tiro libero che vale la vittoria. Vi.Bo.

POLICORO - Domenica scorsa sul circuito di Battipaglia (Sa), pista “Sele”, si è svolta la seconda delle tre gare del “Memorial Gino Barone”, scomparso prematuramente in un incidente e al quale gli organizzatori hanno voluto dedicare quest'importante appuntamento automobilistico. Al quale ha preso parte anche il policorese Antonio Lavieri, neo campione “Challenge 2008” (Campionato italiano di auto storiche di montagna). Nella prima gara di inizio mese sulla pista di Battipaglia il campione policorese a bordo della sua Formula Predator era arrivato terzo; mentre domenica scorsa ha fatto meglio conquistando la piazza d'onore. Un secondo posto che certifica ancora di più, se ce ne fosse bisogno, le qualità di Lavieri alla guida di autovetture. Qualità che emergono anche a bordo di una macchina che non è quella abitualmente usata da Lavieri. Infatti egli ha trionfato nel “Challenge 2008” guidando una Fiat 128 rally di colore rosso, e queste tre gare, due delle quali già disputate, servono al giovane pilota per “collaudare” un'altra macchina, motore Kawasaki, in vista dei prossimi appuntamenti che lo vedranno ancora una volta gareggiare sicuramente nel “Challenge 2009”. Dunque un allenamento interessante per Lavieri che in questo periodo non si sta certo cullando sugli allori ma sta cercando di capire con quale macchina affrontare il prossimo torneo. La Fiat 128 potrebbe diventare un cimelio e un dolce ricordo di tanti successi, la Formula Predator ha un grande rapporto peso/potenza e il cambio delle marce sequenziale; quest'ultimo presente anche su un'altra autovettura con la quale vorrebbe gareggiare prossimamente: Sport prototipo, sempre della scuderia Policoro Corse. Ma al di là di quello che sarà il futuro di Lavieri, ritornando alla gara campana nonostante un inizio terrificante con l'ulti-

Antonio Lavieri

mo posto ottenuto nella prima manche per via di un problema alla ruota posteriore, si è rifatto poi nella seconda manche, dopo che egli stesso ha messo mano al pneumatico, durante la pausa tra la prima e la seconda manche, ottenendo così il secondo miglior tempo che ha il sapore della vittoria morale dopo aver scalato tutte le posizioni partendo appunto dall'ultima e battuto solo da Vincenzo Soldatino: “questo circuito -spiega Lavieri- pieno di curve e con rapidi cambi di traiettorie costituisce per me una vera e propria palestra. Ha tutte le caratteristiche necessarie per poter mettere alla prova la capacità dei piloti. Tanti circuiti in un circuito per farla breve. Ma oltre all'aspetto sportivo, che in questo Memorial è di secondaria importanza, la mia partecipazione qui è dovuta essenzialmente al ricordo di un grande uomo prima e di uno straordinario pilota poi che era, ed è tuttora nella nostra memoria, Gino Barone. Ed è a lui che dedico questi due bei piazzamenti del Memorial a lui intitolato, nella speranza di dedicargli anche il primo posto nell'ultima delle tre gare previste in questo torneo”. Gabriele Elia sport@luedi.it

Atletica Angelo Sacco e Giuseppe Romano alla maratona di New York

Due materani nella Grande Mela

IN SOLI TRE giorni a New York sono sbarcati circa 3000 italiani per prendere parte alla maratona di New York la più famosa al mondo e la più emozionante. Una gara che coinvolge e che vede lungo il percorso più di 2 milioni di nuiorchesi a incitare tutti i partecipanti dal primo all'ultimo. Tra loro due materani Angelo Sacco titolare di una ricevitoria e Giuseppe Romano medico otorinolaringoiatra. Tre ore e ventiquattro minuti il tempo impiegato dai due atleti per percorrere 42 chilometri, sette minuti in più rispetto allo scorso anno per il medico materano, dodici in meno

per il commerciante. Lo sparo dei cannoni da il via alla competizione e al fiume di maratoneti che invade il ponte. Dopo appena due chilometri inizia l'incitamento degli spettatori mentre i maratoneti percorrono i quartieri di New York ognuno con elementi e comunità diverse. “ E' bellissimo dichiara Angelo Sacco, lungo il percorso c'è sempre gente ed i bimbi allungano la mano per ricevere il 5. Quando corri a New York sei attraversato da emozioni uniche, il pubblico ti incita come se sei il primo, il più forte, ti viene la pelle d'oca, ci sono tratti in cui ci sono veramente tante le persone che ti incitano. E' la seconda volta che partecipo alla maratona di new York la prima l'ho fatta nel 2004, e contrariamente alla prima volta, non ho sentito fatica fino al 38 km quasi spinto dalle emozioni che provavo, dai vari incitamenti. Nei pressi del Central Park ho cominciato a sentire la fatica le mie gambe si sono irrigidite, ma ormai sapevo che la stavo portando a termine ho faticato e non poco ma ogni 50 metri c'era

la voce di un italiano che mi incitava "dai Italia dai non mollare", finalmente gli ultimi 600 metri. L'arrivo è su una leggera salita non mi fa sentire più la fatica mi permetto di fare l'aeroplanino per tutti i 200 metri finali...3:24:22 sono arrivato il tempo non è importante, sono arrivato, l'emozione ti prende, le lacrime scendono dalla gioia e dalla fatica le ragazze dell'organizzazione ti infilano la medaglia complimentandosi con sincerità”. La fatica è tanta ma ne vale la pena, l'emozione è unica, il giorno dopo i maratoneti vanno in giro per la città in ufficio con la medaglia a collo e orgogliosa dell'evento a cui hanno partecipato. “ E' la seconda volta che partecipo alla maratona di New York afferma Giuseppe Romano raggiungendo quota otto. Come atleta faccio parte di una squadra internazionale di 100 sportivi tra medici, otorinolaringoiatrici, tecnici audiometrici, audologi e autoprotesisti di tutto il mondo che a New York ha corso a scopo di beneficenza. Per ogni chilometro percorso

è stata devoluta una cifra per gli audiolesi. La mia passione per la corsa è nata nel 2004 e nel correre si prova una sensazione di libertà. Una sfida contro se stesso che come nel caso di New York ti rende protagonista tra la partecipazione incredibile delle persone. Perseveranza, costanza, impegno e rispetto per il proprio fisico sono gli ingredienti utili per partecipare e prepararsi alla prossima sfida di Vienna nell'aprile 2009”. Imbocca al lupo e miglioratevi nei tempi. Michelangelo Ferrara sport@luedi.it


Spettacoli & televisione

Giovedì 20 novembre 2008

53

IL DIRETTORE DI RAI EDUCATIONAL SPARA A ZERO CONTRO I FORMAT TV

PERSONAGGI

Giovanni Minoli contro tutti

Jolie si arrende nell’allattare i gemellini

UN nuovo impavido che sfida la De Filippi: è il direttore di Rai Educational Giovanni Minoli, che, intervistato da Klaus Davi per Klauscondicio, definisce i format televisivi Amici e Uomini e Donne «orrore puro». Poi corregge il tiro: «La Maria De Filippi di C'è posta per te, invece, è una grandissima professionista che mette insieme tanti aspetti di tante grandi professionalità». Ma le critiche al panorama tv, soprattutto femminile, non mancano. La Bignardi? «Io un milione di euro non gliel'ho mai dato. I miei programmi costano pochissimo». Otto e mezzo con Lilli Gruber? «Senza Giuliano Ferrara è meglio che lo chiudano. Ferrara è Ferrara. È uno che ti interessa sapere cosa pensa. Lilli Gruber è un'amica, però non ha mai fatto questo lavoro, faceva la conduttrice o l'inviata, ma mai l'anchorman».

Ma anche la politica si becca la sua ramanzina: «La legge Gasparri non consente alla Rai di avere una governance sufficientemente forte per affrontare i problemi di un sistema multimediale come quello di oggi. Bisogna ripartire dal prodotto perché la televisione, la Rai e il servizio pubblico o sono un progetto editoriale oppure non sono niente. Il servizio pubblico deve avere come progetto editoriale il cittadino. Una volta si parlava dei due pubblici, quello di Rai e quello di Mediaset, adesso si sono uniformati sul modello della televisione commerciale. Dico basta, bisogna cambiare». Ma non con lui sul trono: «Se fossi protetto avrei fatto il direttore generale della Rai dieci volte. Non mi sono mai voluto candidare, faccio il direttore di Rai Educational».

Angelina Jolie Giovanni Minoli

L’ATTORE PRESENTA IL SEQUEL DEL MITICO FILM DEGLI ANNI ’80

Jerry Calà, “Torno a vivere da solo” di MARCO RIZZUTI ROMA - La “anni '80-mania” al cinema continua. Dopo i graditi ripescaggi di pellicole quali “Febbre da cavallo”,“Eccezzziunale veramente” e “L'allenatore nel pallone”, arriva meritatamente il turno del siciliano di nascita ma veronese di adozione, Calogero, in arte Jerry, Calà, con “Torno a vivere da solo”, in uscita il 5 dicembre in 200 sale distribuito da Eagle Picture. Il film, che l'ex Gatto di Vicolo Miracoli ha anche scritto e diretto, segna il ritorno sul grande schermo di Giacomino, il single mammone alla ricerca della libertà nella Milano da bere, della commedia del 1982 diretta da Marco Risi “Vado a vivere da solo”, in cui Calà debuttava da protagonista assoluto, dopo le due esperienze con I Gatti e i Vanzina, “I Fichissimi” con Abatantuono e “Bomber” con Bud Spencer. Sono passati quasi trent'anni e Giacomo, detto Giagià, ha messo la testa a posto. E' un agente immobiliare, ha sposato Francesca, (Tosca D'Aquino), ha due figli e un

Jerry Calà; in alto a sinistra Don Johnson e Eva Henger nel film

Lola Ponce in crisi con il fidanzato Malenotti È UNA delle gaffe più temute dagli amici non proprio assidui. Incontrare la lei di una coppia, conversare amabilmente e concludere con un cortese «salutami lui», per sentirsi rispondere «guarda, forse è meglio che lo chiami direttamente tu per farlo...». Imbarazzo. La poco piacevole situazione si è presentata, secondo quanto riporta Diva e Donna, a un amico di Lola Ponce. La vincitrice di Sanremo e protagonista di un calendario sexy per il 2009, dunque, sembrerebbe ai ferri corti con il fidanzato, l'imprenditore Manuele Malenotti, cui la cantante avrebbe indirizzato l'interlocutore per ulteriori informazioni e saluti. La notizia sarebbe davvero una sorpresa, visto che l'intesa tra i due sembrava solida e forte. Lui questa estate si era sentito tanto sicuro di sé da andare a fare visita a George Clooney su uno yacht in compagnia della sensuale fidanzata, che non aveva mancato di suscitare i galanti apprezzamenti del di-

Lola Ponce

vo. E Malenotti non si è poi lamentato dei continui rifiuti incassati a fronte delle richieste di sposarlo rivolte alla Ponce né degli scatti provocanti di lei per l'annuario del mensile Max. Ma se i guai venissero proprio dal calendario? In fondo era stata proprio Lola ad ammettere che «quando c'è di mezzo l'arte tutto è permesso». Il fidanzato se ne faccia una ragione.

Lina e Christine inviate per “Lucignolo” ORA che Melita è impegnata con La Talpa, archiviate le Luci's Angels denudate per il calendario 2009, a Lucignolo si cercano nuove inviate. O meglio, nuove Diavolite. E anche questa volta si va a pescare tra le ex concorrenti del Grande Fratello. Ricordate Lina, la 26enne dottoressa napoletana che fu al centro dello scandalo per la liasion con Roberto Mercandalli il cumenda? Lina per quella debolezza finì nell'occhio del ciclone e l'ordine dei medici aprì un'indagine disciplinare sul suo conto. Solo qualche mese fa la giovane napoletana ai microfoni di Verissimo, dichiarava di aver chiuso con il mondo dello spettacolo, di avere le idee chiare, di voler fare solo e soltanto il medico. Salvo poi farsi scappare un: «Magari potessi incidere un disco, di qualità però!». E appena uscita dalla "casa" aveva giurato di non voler mai più avere a che fare con la tv perché non faceva per lei e sarebbe stato lesivo per la sua professione.

Lina Carcuro

Ebbene, quale miglior modo per tornare sui suoi passi se non ricoprire il ruolo di inviata nella sobrissima trasmissione di Italia Uno, Lucignolo? Così insieme alla collega reclusa nonchè amica del cuore Christine del Rio, la biondina tutto pepe, sarà la nuova diavolita. Il contratto non è ancora stato firmato ma ormai la notizia è sulla bocca di tutti. L'ordine dei medici approverà?

gruppo di amici, alle prese con diverse situazioni sentimentali, tra cui spiccano Nico (un Don Johnson versione milanese) e Jessica (Eva Henger), coppia in crisi a causa dei continui tradimenti di lui, Lory (una Randy Ingerman stile Sex and the City), single, attratta solo da giovani rampanti e Ivano (Enzo Iacchetti), l'ambiguo collega di lavoro. Ma l'arrivo da Napoli della suocera, la scarsa considerazione che i figli gli riservano e, soprattutto, la smaniosa voglia di emancipazione della moglie, porteranno Giagià a decidere di andare via di casa. Ed è qui che ritornano sulla scena personaggi e luoghi che richiamano il primo episodio: la mamma ansiosa (la brava Gisella Sofio), il padre burbero (un irresistibile Paolo Villaggio), il mitico loft con bagno a vista e water collegato al juke-box, il sidecar Java 350 e la giovane e bella straniera di turno Telma, interpretata dalla modella brasiliana Nara Natividade, già valletta in “Scherzi a parte” e “Artù” di Gene Gnocchi. E sarà proprio Telma che darà vita a un finale a sorpresa del film, arricchito dalle musiche di Umberto Smaila. «Prima erano i ragazzi a scappare, oggi il fenomeno si è esteso anche agli adulti. La famiglia moderna è in crisi, ma dopo il divorzio si impara a convivere anche con gli amori passati e si tende a creare una famiglia allargata», spiega Jerry Calà a Roma. «Ho preso come spunto la mia precedente esperienza matrimoniale con Mara Venier, che ho anche voluto nel film proprio come testimonianza che l'amore passa ma si può continuare ad avere un rapporto di amicizia». «E' il film della mia maturità, anche se a me piace la commedia che è nella tradizione del cinema italiano e il pubblico la ama, soprattutto poi in questo momento di crisi in cui la gente ha bisogno di ridere». La pellicola esce a ridosso di Natale ma questo non spaventa Jerry: «I film, se sono buoni, il pubblico li va a vedere, indipendentemente dal Natale». E sempre su questo interviene il produttore Massimiliano Caroletti, attuale compagno nella vita di Eva Henger: «Jerry ha la stessa età di Boldi e De Sica, quindi anche lo stesso target. Inoltre è stato il precursore dei cinepattoni avendo interpretato il primo “Vacanze di Natale” del 1983». E infine una bella notizia: Eva Henger aspetta una bambina e il pancino inizia a intravedersi. Auguri!

NEL penultimo film è una killer spietata impegnata in acrobazie degne di un campione di arti marziali, ma per la supermamma Angelina Jolie allattare al seno i suoi due gemelli si è rivelata una missione impossibile. Tanto che l'attrice da Oscar confessa di aver tenuto duro a fatica, e di aver smesso non appena i suoi due ultimi nati hanno raggiunto i tre mesi di vita. «Pensi: se gli altri ci riescono, posso farlo anche io - ha detto la Jolie, 33 anni - Ma è davvero molto più difficile di quanto si legge sui libri».

Kidman, terribile il primo giorno lontana da Sunday

Nicole Kidman

UN giorno senza Sunday Rose e Nicole Kidman «barcolla». Lo ha dichiarato la protagonista di Australia, dopo aver trascorso le sue prime ventiquattro ore senza la figlia dal giorno in cui è nata. La pluripremiata attrice è stata infatti costretta ad “abbandonare” la pupa nella sua casa di Nashville, in Tennessee, per la prima del suo nuovo film, a cui ha presenziato insieme al marito Keith Urban.

Britney messa in “gabbia” dal papà

Britney Spears

TEMPI bui per Britney Spears: canta senza passione. Lo ha dichiarato la reginetta del pop sottolineando che il suo ritorno sul palco non è stato indolore. L'interprete di successi come "Toxic" ha dovuto affrontare due ricoveri in ospedale e la perdita della custodia dei figli, Sean Preston di tre anni e Jayden James di due. La cantante, che è sempre sotto il controllo del padre Jamie, si sente imprigionata.


Televisioni

20.30

GIOCO

PRIMA SERATA

ATTUALITÀ

21.05

Max Giusti

20.35

TELEROMANZO

Michele Santoro

20.30

TGSATIRICO

Giovedì 20 novembre 2008

21.10

FILM

21.10

REALITYSHOW

Patrizio Rispo

Striscia la notizia

Il Gladiatore

La talpa

20.30

55

ATTUALITÀ Lilli Gruber

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -Telegiornale Tg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VarietàScanzonatissima 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Film La donna del West con Doris Day, Peter Graves, George Kennedy, Andy Devine, William Talman, David Hartman regia di Andrew V. McLaglen (USA) - 1967 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Telefilm Cuore e batticuore 14.00 -Film La regina vergine con Charles Laughton, Jean Simmons, Stewart Granger - regia di George Sidney (USA) - 1953 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -Telefilm Stargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Raccontami - Capitolo II 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Show Non perdiamoci di vista 23.10 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv Distretto di polizia 8

21.10 -FilmIl gladiatore con Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Djimon Hounsou, Connie Nielsen, Richard Harris, Derek Jakobi, Oliver Reed, Spencer Treat Clark - regia di Ridley Scott (USA) - 2000

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Reality Show La talpa

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Stargate SG-1 23.10 -Telefilm Sex and the City

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriClasse - Canale scuola lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmBallando con uno sconosciuto

23.35 -Talk ShowArtù 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 01.55 -RubricaAlmanacco 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieLittle Roma 03.15 -RubricaInconscio e magia

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.25 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 02.30 -AttualitàRai News 24

23.30 -RubricaTerra! 00.00 -RubricaNonsolomoda 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.15 -Real TvAmici 03.20 -TelegiornaleTg 5 Notte

00.15 -RubricaI bellissimi di Rete 4 00.20 -FilmKiss Kiss Bang Bang con V. Kilmer, R. Downey Jr. - regia di Shane Black (USA) - 2005 01.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.45 -FilmUn uomo una città

01.00 -ShowPoker1mania 02.00 -NewsStudio Sport 02.30 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 02.45 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Film TvIncubo in alto mare Azione

23.40 -TelefilmThe L Word 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.45 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

RAI 1

ORE 21.10

LA REGINA VERGINE

LA DONNA DEL WEST

RACCONTAMI - CAPITOLO II

con J. Simmons, S. Granger - regia di George Sidney (Usa) - 1953

con D. Day, P. Graves - regia di Andrew V. McLaglen (Usa) - 1967

con L. Savino, M. Ghini - regia di Riccardo Donna, Tiziana Aristarco (Ita) 2008

I primi anni del regno di Elisabetta I d'Inghilterra, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, e la sua contrastata storia d'amore con l'ammiraglio Seymour. Quando lui viene imprigionato e condannato, lei si ritrova ad assistere impotente alle trame di palazzo. Elisabetta sale al trono conservando sempre nel suo cuore il ricordo dell'ammiraglio e non si sposerà mai...

Rimasta vedova in giovane età e con un figlio piccolo da crescere, Josie mette su un allevamento di pecore, cosa che però non garba agli allevatori di bovini della zona i quali tentano tutte le strade per ostacolarla. Josie non si arrende e i suoi "nemici" finiscono col lasciarla in pace. Tutti meno uno, Arch, che è deciso a sterminare il gregge. Ma Josie trova un "paladino"...

CANALE 5

ORE 21.10

RETE 4

ORE 21.10

Titti, non riesce a darsi pace per l’amore che prova per Rocco, in realtà suo fratello. Per trovare un pò di serenità, si rifugia tra le braccia di Ernesto. Elena e Luciano festeggiano il fidanzamento di Titti con Ernesto e anche il rilascio di Furio. All’uscita dal carcere, però, il giovane scopre che la sua officina è diventata un negozio...

RETE 4

ORE 0.20

DISTRETTO DI POLIZIA 8

IL GLADIATORE

KISS KISS BANG BANG

con S. Corrente, E. Silvestrin - regia di Alessandro Capone (Ita) - 2008

con R. Crowe, J. Phoenix, C. Nielsen, D. Hounsou - regia di Ridley Scott (Usa) - 2000

con D. Dozier, V. Kilmer, R. Downey jr., M. Monaghan - regia di Shane Black (Usa) - 2005

Sconfitti i barbari in Germania, nel 180 d.C., il vittorioso generale romano Massimo viene designato da Marco Aurelio, ormai vecchio, deluso e stanco, quale suo successore. Ma il figlio dell'imperatore, Commodo, uccide il genitore e ordina di eliminare Massimo per non avere rivali nella successione al soglio imperiale. Massimo diventa così...

Un malfattore che vorrebbe diventare attore, un investigatore privato e un'attrice sul viale del tramonto si ritrovano coinvolti, loro malgrado, in un omicidio...

Nell’ep. “Gioco di coppia”, a Perugia viene trovato il cadavere di un uomo e, dagli esami del Dna, risulta che si tratta di Valerio Flaviano. La polizia sospetta quindi che sia stata messa in atto una vendetta della camorra per la morte di Gerace. Nell’ep. “Si muore due volte”, Elena viene improvvisamente rapita. Per liberarla, Anna, Raffaele, Luca e Alessandro si vedono costretti a una drastica...

Raiuno vince ancora con “Raccontami” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Raccontami capitolo ii L'eredita' la sfida

ora 20.41 19.48 21.18 18.49

ascolto 6.885 6.447 5.569 4.705

RAI DUE Senza traccia Senza traccia L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6

21.51 21.04 19.09 18.50

3.844 3.587 2.955 2.385

RAI TRE Ballaro'. Un posto al sole Geo & geo Blob di tutto di piu'

21.10 20.35 17.43 19.57

4.124 3.001 1.896 1.877

CANALE 5 Striscia la notizia Beautiful Cento vetrine Chi vuol essere

20.46 13.41 14.12 19.02

7.433 4.230 4.085 4.017

ITALIA 1 Le iene show La talpa sudafrica I simpson La talpa.

21.08 20.23 14.36 19.34

3.127 2.652 2.573 2.550

RETE 4 Walker texas ranger Mission impossible Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.27 21.13 19.39 18.42

2.580 2.033 2.023 1.677



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