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Brevi dal mondo

Egiziano ucciso altri due arresti MILANO – Non si è fatta attendere la risposta delle istituzioni dopo l’omicidio di Ahmed Abdel Aziz El Sayed, l’egiziano di 19 anni accoltellato sabato scorso in via Padova. Tra giovedì e ieri, infatti, la Polizia di Stato ha individuato e posto in stato di fermo tre dominicani (due la notte di venerdì) ritenuti i presunti responsabili del fatto di sangue, che secondo gli investigatori sarebbe avvenuto in modo del tutto casuale, in cui la guerra tra bande non c'entra. «Dai riscontri investigativi – è stato spiegato in una conferenza stampa in Questura – il gruppo di latinos che sull' autobus '56' ha litigato con i tre africani si trovava lì per caso, per andare a una festa in un locale». Altri due o tre giovani, sudamericani, sono ancora ricercati, ma chi ha tirato i fendenti, per Alessandro Giuliano, dirigente della Squadra Mobile, sarebbe tra quelli già nella rete.

Tensione Hamas allarme cittadini Ue PROVE sempre più evidenti sembrano indicare il servizio segreto esterno israeliano (Mossad) come il mandante dell’uccisione a Dubai di un alto rappresentante palestinese di Hamas grazie anche all’uso di falsi documenti d’identità europei, mentre da Beirut il movimento sciita Hezbollah avverte che in Libano i cittadini titolari di simili passaporti possono essere un pericolo e che vanno quindi sottoposti a controlli speciali. La polizia degli Emirati assicura che il Mossad è colpevole «al 99%» dell’uccisione di Mahmud Mahbuh, figura di spicco di Hamas, lo scorso 19 gennaio in un albergo a Dubai.

Domenica 21 febbraio 2010

Tragedia nel Reggiano: era legato al letto, non ha avuto scampo

Rogo in casa di riposo, grave anziano Sofferente psichico lo hanno trovato con ustioni ovunque e ora è in rianimazione

I sigilli alle finestre

REGGIO EMILIA– Il suo letto nella casa di riposo andava a fuoco, probabilmente a causa di una sigaretta accesa, ma Pietro Lugari, 67 anni di Baiso (sull'Appennino reggiano), sofferente psichico, non ha potuto mettersi in salvo perchè era legato con un polso ad una sponda del giaciglio. Lo hanno appurato i soccorritori, provvedendo poi a trasportarlo prima all’ospedale di Castelnovo Monti, poi a Parma. Gravemente ustionato, Lugari lotta tra la vita e la morte in rianimazione. La Procura reggiana ha aperto

un’inchiesta e Alessandro Govi, sindaco di Busana, il comune appenninico dove la notte scorsa verso le 4.30 è avvenuto il rogo, ha sospeso con un’ordinanza l'attività della casa di riposo privata Il Crinale, nella frazione di Cervarezza. Sono rimasti tutti lievemente intossicati i dieci anziani che dormivano nella residenza assieme a Lugari e, con loro, anche l’ operatrice socio-assistenziale accorsa per portare soccorso, trattenuta per qualche ora nel reparto di medicina dell’ospedale castelnovese.

Il Papa: «Negli aeroporti si rispettino le persone» Non parla apertamente dei body scanner ma raccomanda attenzione alla dignità

Il Papa durante l’udienza

ROMA –Anche su aerei e in aeroporto, «il primo capitale da salvaguardare è la persona, nella sua integrità». Lo ricorda il Papa che non si pronuncia sui body scanner, ma incontrando dirigenti e dipendenti di Enac ed Enav, accompagnati in Vaticano dal sottosegretario Letta e dal ministro Matteoli, e quelli dell’Alitalia, ammette che «il rispetto di tali principi può apparire complesso» per la crisi e la minaccia del terrorismo. Ma «anche in questa situazione – raccomanda il Pontefice - occorre non perdere mai di vista che il rispetto della persona»

Per capire come è morta la giovane romana si dovrà attendere l’autopsia

Morta in gita, giallo a Londra Professori e studenti sono stati interrogati per ore a Scotland Yard ROMA – Shock tra i banchi, indagini a tutto campo e la certezza di Scotland Yard che Maria Cristina S. non è stata spinta. Ma la verità su quell'inspiegabile volo dal sesto piano di un albergo sembra ancora nascosta. Sono le ore di angoscia vissute nell’ultimo giorno della gita a Londra del liceo classico Machiavelli di Roma, che in pochi attimi si è trasformata in un incubo per studenti, professori e parenti di Maria Cristina, la liceale romana di 18 anni morta dopo essere precipitata dall’hotel Putney. «Siamo in un incubo», hanno detto a Londra gli insegnanti del liceo romano, due dei quali sono stati interrogati dagli agenti di Scotland Yard assieme ad alcuni dei 45 studenti, ancora sotto shock nell’albergo,

Un mazzo di fiori davanti all’hotel londinese

partiti stasera per Roma. Scotland Yard, che sta appurando le cause della morte e in particolare se si sia trattato di un suicidio o di un malore, sembra certa di un fatto: qualunque cosa sia accaduta, «non si è trattato di una morte dolosa», anche se

bisognerà attendere un mese per l’udienza del coroner. L’autopsia di Maria Cristina sarà effettuata solo la prossima settimana. Una portavoce di Premier Inn, la catena di alberghi dove soggiornavano i ragazzi, ha escluso categoricamente

che si sia trattato di un incidente ed ha affermato che anche Scotland Yard ora è concorde con l’ipotesi di suicidio. Per uscire dalla finestra del sesto piano – che si trova lungo le scale antincendio – la ragazza ha dovuto arrampicarsi e ciò indicherebbe quindi che il gesto sia stato intenzionale. Ma «non è stato un suicidio», dice chi conosceva la studentessa, descritta da tutti come una ragazza modello tanto da essere eletta rappresentante di classe dai suoi compagni. Antonietta, la madre, è convinta che possa essersi trattato di un malore, visto che la ragazza aveva detto a un insegnante di avere mal di testa e aveva sintomi febbrili. A Roma i vicini di casa di Maria Cristina, nel popolare quartiere San Lo-

renzo, invece dicono che «potrebbe esserci stato qualche spintone di troppo». E il preside del liceo, Marcello Montagna, spiega turbato che «nel momento cruciale non l’ha vista nessuno». All’aeroporto di Heathrow, ieri sera, prima della partenza per Roma, i ragazzi non volevano parlare della morte della compagna e si stringevano tra loro. Un’insegnante ha riferito: «Abbiamo già detto tutto alla polizia, sia noi che gli allievi sono stati sentiti per ore. Anche noi vogliamo sapere cosa è successo ma bisogna aspettare i risultati dell’indagine». Su Facebook aumentano ora dopo ora i messaggi d’affetto per la studentessa che non c'è più. Tra questi c'è quello di Matteo, il suo fidanzatino.

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2 In Italia e nel Mondo


La RU486 sta per arrivare negli ospedali ed è polemica sull’obbligo di ricovero

Aborto, presto la pillola. Regioni impreparate MANCA solo la stampa della fustella della scatola e la pillola abortiva Ru486 arriverà negli ospedali italiani. Ma alla vigilia dell’evento solo 6 regioni si sono organizzate, tre di queste con l’indicazionedella possibilità di day hospital, in sostanza nessun obbligo di ricovero che per legge può essere applicato solo come trattamento sanitario obbligatorio autorizzato da un magistrato. E le preoccupazioni da parte degli oppositori si riaccendono. «Non ci può essere una domiciliazione dell’aborto», ha affermato da Bologna Maurizio Gasparri, presidente del

A metà marzo potrebbe già essere pronta la confezione

La pillola abortiva

senatori del Pdl. «Non ci può essere un utilizzo al di fuori delle norme della 194 – ha detto Gasparri – proseguiremo su questo fronte la nostra battaglia». Ma per Vincenzo Donvito, presidente Aduc, le dichiarazioni di Gasparri sono solo «fuffa». «Il nostro senatore – spiega – vorrebbe far intendere una sorta di obbligo al ricovero, ma dimentica che, salvo il ricovero coatto, non c'è nessuna legge che possa imporre ad un paziente di stare in ospedale senza la propria volontà». Un arrivo quindi che continuaa preannunciarsi difficile.

Solo 6 Regioni hanno infatti deciso (3 per il ricovero ordinario e 3 per il Day Hospital) quale via di somministrazione adottare. Le altre aspettano indicazioni da Roma e c'è qualcuno che ha rimandato la scelta al dopo elezioni di marzo. Ormai mancasolo la"fustella" e una volta che il Poligrafico dello Stato terminerà la stampa delle etichette, contenenti il codice a barra e le altre indicazioni di legge, la ditta francese produttrice della RU 486 inizierà a spedire le confezioni in tutta Italia. Questione di qualche settimana al massimo, si parla di metà marzo.

Fino a 25 miliardi dall’Ue per aiutare la Grecia in crisi La quota che verserà ciascun Paese sarà proporzionale al capitale nella Bce

La sede della Bce

FINO a 25 miliardi di euro è la somma che i Paesi di Eurolandia stanno pensandodi mettere a disposizione della Grecia per aiutarla a uscire da una crisi che, tra gli altri rischi, potrebbe travolgere le banche tedesche. L’indiscrezione è del settimanale Der Spiegel. Il giornale rivela che - secondo le «prime considerazioni» del Ministero delle Finanze tedesco – la quota di aiuti di ciascun Paese sarebbe proporzionale al capitale detenuta nella Banca centrale europea. La Germania contribuirebbe per 4-5 miliardi di euro, l’Italia, per 2,5-3,1 miliardi.

Soccombe sotto la neve anche un parà degli alpini

Tre vittime per le valanghe E a Venezia c’è l’acqua alta ROMA – La montagna continua a mietere vittime a causa delle valanghe: ieri il bilancio è di tre morti, fra Trentino Alto Adige e Val d’Aosta. Le nevicate delle ultime ore, con il vento forte e le temperature che si sono alzate da venerdì, provocano infatti molta instabilità nella neve. Nuova punta di alta marea a Venezia, piogge sul Centro-Sud. E, dopo una piccola tregua l’ondata di maltempo non ha certo una vita breve visto che ancora oggi si annunciano nuovamente neve e pioggia. La prima vittima delle valanghe di ieri in Trentino, sulla Paganella: cercava con altre due persone uno snowboard perso sulle piste, quando sono stati travolti da una valanga in un piccolo avvallamento dove c'era neve fresca e ventosa. A vederli, due sciatori dalla seggiovia, che hanno chiamato i soccorsi: per uno dei tre, un giovane di Macerata, nulla da fare. In Alto Adige, a Sesto Pusteria, due sciatori, entrambi parà degli alpini, sono stati travolti da una slavina vicino a un rifugio: uno si è tratto in salvo, l’altro ‚ stato estratto vivo dai soccorritori ma è morto poco dopo. Un altro sciatore è stato travolto e ucciso ieri pomeriggio da una valanga sopra Valtournenche, in Valle d’Aosta. In alta Val Seriana, nel bergamasco, due alpinisti coinvolti dal distacco di due cumuli di neve, sono stati trovati sani e salvi dai soccorritori. Un’altra slavina, che nel tardo pomeriggio si è staccata vicino a una pista da sci a Selva in Val Gardena, ma non vi sarebbero persone travolte. Venerdì in Val di Scalve (Bergamo) un’altra valanga aveva travolto un giovane, che in nottata è

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

I danni causati dalla furia dell’acqua

Una tempesta sull’isola di Madeira

In Portogallo sono 32 i morti per le alluvioni Le operazioni di salvataggio sulla Paganella

stato dichiarato morto. Il Soccorso alpino ha raccomandato di evitare sia lo sci sia le escursioni fuoripista ieri, ma soprattutto oggi; il rischio di valanghe viene infatti definito «molto elevato». E sempre ieri in Abruzzo tre giovani di Spoleto si erano persi sul monte Magnola, in Abruzzo, mentre facevano snowboard fuori pista, ma sono stati individuati e raggiunti dal Soccorso alpino; rintracciati anche altri due ragazzi romani partiti con loro, ma che poi avevano seguito un altro percorso e si erano persi anch’essi. Nuova punta di alta marea "molto sostenuta" ieri notte a Venezia, dove l’acqua alta ha raggiunto i 124 centimetri sul medio mare. Si tratta della misura più elevata dall’inizio del 2010. All’origine del fenomeno, il breve

estrazione del 20 febbraio 2010

76 26 58 44 39 34 3 68 62 5 77

61 59 77 41 29 80 39 75 79 45 74

66 70 18 77 61 82 38 88 13 43 25

33 79 56 14 72 66 49 51 80 41 50

43 8 79 15 7 84 43 42 21 44 13

passaggio di una perturbazione di origine atlantica, che per tutta la giornata di ieri ha continuato a suscitare venti di scirocco sul versante medio e basso dell’Adriatico. Preoccupa anche il livello del fiume Po, il cui livello idrometrico, secondo un monitoraggio della Coldiretti, è salito di oltre due metri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni avvenute. Tanta pioggia e forte vento a Sud: allagamenti, caduta di intonaci e di alberi sono stati provocati dalla pioggia, accompagnata da un forte di vento, di questa notte e ieri mattina a Napoli. Una violenta mareggiata ha fatto affondare una barca di 18 metri nel porto turistico di Marina degli Aregai, a Santo Stefano al mare (Imperia).

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

Conc. n° 22

Montepremi 4.708.963,60 euro

jolly

19 - 26 - 63 - 67 - 68 - 83

6

punti 6 jackpot 36.742.547,53 punti 4 382,22 17,93 punti 5+1 470.896,36 punti 3 punti 5 78.482,73 Num. Superstar 5

parlato della situazione nell’isola conilcapo dellostatoAnibalCavaco Silva, con il premier Josè Socrates e con il presidente della Commissione europea, il portoghese Manuel Barroso. Madeira, situata al largo delle coste africane a circa 900 km a sud del Portogallo continentale ha vissuto una giornata da incubo, hanno raccontato i suoi abitanti. La furia degli elementi ha lasciato quartieri di Funchal e diverse aree dell’ isola senza acqua, luce, telefono o televisione. «Il mare è marrone per l'acqua che viene giù dalla terraferma, le onde sono altissime», ha detto Margarida Freitas Vieira, 54 anni. Paulo Franca, 42 anni, ha aggiunto di «non avere mai visto nulla del genere»: «L'acqua ha trascinato via diverse macchine dalla strada, non si poteva sapere se dentro c'era qualcuno o no». Durante la giornata i soccorsi non sono potuti arrivare dal Portogallo a causa del blocco dei collegamenti.

Le olimpiadi dei nudisti Il Consiglio in maschera sullo slittino solo con gli slip L’idea del sindaco leghista

3 - 5 - 26 - 29 - 34 - 39 - 41 - 44 - 45 - 58 59 - 61 - 62 - 66 - 68 - 75 - 76 - 77 - 79 - 80

ilSuperEnalotto

LISBONA – Una violenta tempesta ha colpito Madeira e ha messo in ginocchio l’isola portoghese al largo delle coste africane provocando almeno 32 morti –secondo un bilancio diffuso dal governo regionale – oltre a decine di feriti e ingenti danni materiali.Lacapitale Funchalèstata una delle aree più colpite dalle piogge torrenziali, con venti oltre i 100 km/h che hanno spazzato via auto, sradicato alberi, trasformato strade e case in torrenti, provocato frane e smottamenti di terreno. L'aeroporto di Funchal è stato chiuso a lungo al traffico aereo, i collegamenti marittimi sono stati interrotti: Madeira è rimasta completamente isolata fino a sera. Il vicepresidente del governo regionale Joao Cunha e Silva ha parlato in serata di 32 morti confermati. Ma il bilancio rischia di appesantirsi. Il presidente della regione Alberto Joao Jardim ha chiesto l’aiuto di Lisbona e di Bruxelles. In serata ha

MENTRE a Vancouver vanno di scena i giochi quelli veri, a Braunlage, piccolo paesino tedesco, trionfano le Olimpiadi dei tutti nudi. Si chiamano "campionati di slittino nudi" ed

ogni anno una trentina - fra ragazzi e ragazze - si danno battaglia sul ghiaccio a colpi di resistenza al freddo. Addosso solo un costuminoe ilnumero scritto sulla pelle .

CONSIGLIO comunale in maschera a Gazzada Schianno, nel Varesotto, dove il sindaco leghista Cristina Bertuletti aveva invitato tutti i consiglieri a presentarsi in costume alla seduta del Venerdì grasso (il Carnevale ambrosiano si festeggia con una settimana di ritardo rispetto al resto dell'Italia). Il primo cittadino si è presentata in abito settecentesco. Assai apprezzate anche due dipendenti comunali agghindate da indiana pellerossa e da coccinella. La lettera è arrivata a tutti i consiglieri comunali di Gazzada Schianno (poco più di 4mila 600 abitanti in provincia di Varese): «personalmente -ha scritto il sindaco - (ma forse non faccio testo, vista la mia predilezio-

ne per questo periodo) ritengo che, nonostante la sobrietà del contesto, si possa esercitare il proprio ruolo istituzionale in una mise insolita senza per questo risultare fuori luogo».

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Il fatto del giorno: Appalti, i primi dieci giorni dell’inchiesta tra accuse e difese Il segnale necessario

Giustizia, il codice della volpe

Il potere senza data di scadenza

dall’editoriale di Sergio Romano

dall’analisi di Giuseppe D’Avanzo

dal commento di Michele Ainis

Non conosciamo ancora il testo del disegno di legge contro la corruzione di cui il governo ha approvato ieri una bozza. Peccato. Il governo avrebbe dovuto agire con la rapidità di cui sa dare prova in altre circostanze che riguardano i processi. Ma il fatto che tre ministri — Alfano, Calderoli e Brunetta — abbiano l’incarico di lavorare insieme per mettere a punto uno strumento più efficace di quelli che già esistono nei nostri codici è pur sempre un buon segnale. Dimostra che il governo è finalmente uscito dallo stato di benevola indifferenza con cui commentava questi episodi e soprattutto, speriamo, che potrebbe smettere di vedere in ogni azione giudiziaria un segno della ostilità dei magistrati nei suoi confronti. [...].

IL disegno di legge contro la corruzione, annunciato da Silvio Berlusconi, non c'è perché non poteva esserci. Nel mondo meraviglioso di mister B., i fatti sono immaginari e la comunicazione sostituisce l'azione. Chi si ricorda del "piano casa"? Berlusconi: "Venerdì, faremo il provvedimento sul piano casa che avrà effetti straordinari sull'edilizia" (7 marzo 2009). Non se n'è avuta più traccia. E tuttavia, anche nel mondo fiabesco del Cavaliere, emerge con molta coerenza il principio di non contraddizione tutte le volte che sono in ballo gli affari, la storia e il destino del presidente del consiglio. Berlusconi che annuncia di voler inasprire le pene per i corrotti, di voler liberare il suo partito e quindi il Parlamento e il governo [...].

Uno sdegno collettivo monta nella società italiana. Si spegnerà presto, lo sappiamo già per esperienza. D’altronde la tensione etica è come quella erotica. Non dura a lungo. Nel frattempo la corruzione occupa tutta la nostra scena pubblica. Inchieste giudiziarie, grida d’allarme della Corte dei conti, statistiche nerissime (da Eurispes a Transparency International), dibattiti di seconda mano sul rapporto fra società politica e società civile. Infine l’esecrazione risuona nei pulpiti più alti, dal presidente del Consiglio al papa. La terapia? Sempre la stessa, inasprire pene e penitenze. Come se un anno di galera in più possa dissuadere il peccatore. [...].

La migliore di oggi

Le realtà di Minzolini

Dieci verità da non far sapere

dal commento di M. Ciarnelli

dall’articolo di Gabriele Villa

Avvicinerò la realtà dell’informazione a quella che voi vivete ogni giorno nelle vostre case». Così disse Augusto Minzolini nel suo primo editoriale da direttore del Tg1. Ed aggiunse «avrò sempre in mente il dovere di informarvi in modo obiettivo e imparziale sui fatti che avvengono nel nostro Paese». Promesse non mantenute a più di otto mesi da quel giorno. La realtà delle case degli italiani è tutt’altra cosa rispetto alla vita delle farfalle e degli orsi polari, al ballo di moda e al campionato per decidere qual è la rosa più bella, notizie con le quali il direttore “alleggerisce” il notiziario. [...].

Dopo aver smascherato le dieci balle dell’inchiesta sugli appalti per le grandi opere, oggi vi raccontiamo le dieci verità che emergono dalle carte ma che non vogliono farvi sapere, perché tirano in ballo pesantemente l’establishment di centrosinistra. Dal ruolo della «cricca di Veltroni» alle intercettazioni in cui spunta il nome di Rutelli, dalle bufale messe in giro dal gruppo «Espresso-Repubblica» fino ai pesanti dubbi che riguardano il sindaco piddino dell’Aquila. Insomma, dalle oltre 20mila pagine dell’inchiesta un dato appare certo: la sinistra dovrebbe fare pulizia in casa propria.

Il Paese dei furbi

È vero che. Già, la seconda parte s’imponeva dopo che ieri, sulla base di dichiarazioni ufficiali e della trascrizione di alcune intercettazioni, abbiamo smascherato le balle che la sinistra ha invano cercato di seminare ad hoc in questi giorni per rimescolare, naturalmente a proprio uso e consumo, il fango dell’inchiesta sugli appalti della Protezione civile. Ecco quindi, dopo l’elenco delle bugie più grosse, qualche verità. Giusto per rimettere a posto qualche tassello del puzzle. Che i soliti noti stanno cercando di scompaginare. 1. È vero che, nello scandalo, esiste una «cricca Veltroni» [...].

L’ affare dei ponteggi dall’articolo di Fiorenza Sarzanini

Si fanno strani incontri, nella "zona rossa". "L'altro giorno racconta Eugenio Carlomagno, direttore dell'Accademia di Belle Arti e portavoce del comitato "Un centro storico da salvare" - si presenta da me un signore e dice: "Sono il progettista del puntellamento". Viene a guardare la mia casa, in via Rustici e subito propone: "Meglio puntellarla". Io replico: "Guardi che non è danneggiata. Non posso abitarci solo perché è in zona rossa, in mezzo a edifici pericolanti". Lui non molla. "La puntelliamo, così se arriva un'altra scossa resiste meglio". Io perdo la pazienza. "Se si ragiona così, allora meglio puntellare mezza Italia". Il tecnico è sorpreso dal mio rifiuto. "Ma perché dice no? Tanto paga il Comune". Il giorno dopo, un altro "progettista del puntellamento" si presenta a un mio amico che ha una casa in via Coppito. "La sua casa è da abbattere", sentenzia. [...].

Tre alti funzionari e un imprenditore in carcere per corruzione, ventisette persone indagate per lo stesso reato, una schiera di alti funzionari, politici intercettati indirettamente, dipendenti pubblici che al telefono mostrano dimestichezza con questo scambio tra appalti e favori che ha travolto la Protezione Civile. C’è tutto questo nelle oltre 20 mila pagine di atti giudiziari - dove le presunte violazioni penali si intrecciano con episodi di malcostume - che la procura di Perugia (che ha ereditato per competenza gli atti) sta adesso esaminando in attesa di decidere le prossime mosse. Un’at-

Taglio basso

Mezzogiorno, è l’ora di cambiare Lo sviluppo economico e civile del Sud è il nodo irrisolto del paese a 150 anni dall'Unità d'Italia. Lo ha ricordato più volte negli ultimi mesi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Eppure la svolta nella strategia per il Mezzogiorno - ripetutamente annunciata non ha ancora preso forma. Bisognerà attendere che si tengano le elezioni regionali. Con la conseguenza che gli elettori andranno a votare nella maggior parte delle regioni meridionali senza che le forze politiche nazionali - al governo e all'opposizione - abbiano indicato delle proposte chiare e credibili per il Sud. In questo quadro, elementi concreti di novità vengono per ora da Confindustria. Già da qualche tempo, infatti, l'organizzazione degli imprenditori si interroga sulle linee da seguire per promuovere una svolta. A differenza di quel che continuano a fare le principali forze sociali e politiche, ha deciso di guardare anzitutto in casa propria. Non si è limitata cioè a chiedere che cosa la politica e

La litania più vile che da anni viene ammannita ai cittadini rispettosi delle leggi è questa: «non ci sono soldi!». Questo ignobile ritornello viene ripetuto come un disco rotto per giustificare i tagli fatti contro la scuola pubblica, il welfare, la ricerca, la cultura e via dicendo. Questo slogan è la foglia di fico di politici che mentono vergognosamente da anni. I soldi ci sono, solo che qualcuno se li intasca per i propri privilegi. Le risultanze dei dati sulla struttura della contribuzione fiscale per l’anno 2008 mostra che solo una parte dei cittadini, in particolare i dipendenti, sostengono finanziariamente lo Stato. [...].

Giannelli sul Corriere

Lo scandalo punto per punto

dall’articolo di Jenner Meletti

dal commento di Carlo Trigilia

dal commento di Moni Ovadia

le istituzioni dovrebbero fare per il Sud, ma si è interrogata anzitutto su che cosa Confindustria stessa possa fare per il Sud. È una svolta importante, ben illustrata ieri al convegno su «Il Sud aiuta il Sud» tenutosi a Bari. Quali sono gli elementi essenziali di questa svolta? E quali conseguenze possono avere per lo sviluppo del Sud? La prima decisione di rilievo riguarda la lotta alla criminalità. In gennaio è stata approvata una delibera che integra il Codice etico della Confederazione prevedendo sanzioni interne (fino all'espulsione) per gli imprenditori conniventi con la criminalità che non denuncino ogni pressione illegale. Confindustria si costituirà inoltre parte civile nei processi nei quali i suoi associati compaiano come parte lesa o come imputati. In questo modo, è stata adottata e sostenuta a livello nazionale la linea innovativa e coraggiosa maturata in Sicilia. Si tratta di una decisione importante non solo per le sue potenziali ricadute operative, ma anche per il messaggio nei riguardi degli imprenditori. [...]. da Il Sole 24 Ore

tività parallela a quella dei magistrati fiorentiniche attendonola decisionedel giudice sulla richiesta di altre ordinanze presentata già da qualche settimana. A dieci giorni dagli arresti, si delineano le posizioni di accusa e difesa, e ci si prepara all’evoluzione di un’indagine che potrebbe avere a breve nuovi sviluppi. GLI ARRESTATI Angelo Balducci Funzionario delegato alla gestione Grandi Eventi e poi presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici è accusato di aver concesso appalti a imprenditori amici - con un’attenzione particolare per il gruppo che fa capo a Diego Anemone in cambio di numerosi benefit. In parti-

colare: telefoni cellulari, viaggi in idrovolante e aerei privati, automobili, lavori di manutenzione delle sue case, arredi, assunzione del figlio e della nuora, pagamentodello stipendioaidomestici. I magistrati gli contestano anche di essere in società con Anemone visto che le mogli di entrambi detengono il 75 per cento della società Erretifilm che si occupa di produzioni cinematografiche. Al giudice ha detto che si è equivocato sulle parole pronunciate al telefono anche perché si trattava di conversazioni tra amici. Poi ha consegnato i contratti con le aziende che prevedono la concessione ai «controllori » di auto e cellulari. [...].

La fotografia Montana, Parker Breding alle finali di rodeo a Billings (Ap)

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Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’

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Febbraio

Nucleare, torna l’ipotesi Basilicata SCANZANO - Questa volta, l’indiscrezione da fonte confidenziale è circostanziata: «Il 19 novembre 2009 Enel e Edf, in un incontro romano, hanno chiuso la lista delle proposte dei siti dove realizzare le centrali nucleari in Italia, che presenteranno al governo italiano e all'agenzia nucleare». Lo dice il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. Tra i siti identificati come potenziali c’è anche Scanzano Jonico in Basilicata. Da località individuata per il sito unico nazionale (nel 2003) a potenziale sede per un impianto nucleare, secondo quanto afferma Bonelli. «Ce lo hanno detto gli ecologisti francesi, che lo hanno saputo da fonti autorevoli», spiega al telefono il verde.

Angelo Bonelli

MARTEDI’

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Febbraio

Guido Viceconte

GIOVEDI’

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Febbraio

Vito De Filippo

Nucleare, interviene il governatore POTENZA - Il presidente della Regione, Vito De Filippo, interviene apertamente sul tema del nucleare in Basilicata. Lo fa in un lungo articolo in cui tocca alcuni punti importanti del tema tornato alla ribalta nell’ultimo periodo, soprattutto dopo che il Consiglio dei ministri ha impugnato le leggi di Basilicata, Puglia e Campania, che impedivano l’installazione di impianti sul suo territorio. Nel suo intervento il governatore lucano, contro l’eventualità di realizzare in Basilicata il sito unico per le scorie, difende l’autonomia della regione e chiede alla politica di esprimersi chiaramente sul tema. Una contrarietà, la sua, espressa più volte, e che riparte dalla memorabile protesta di Scanzano.

Bastia Umbra alla scoperta della Basilicata

Bertolasogate, spunta Viceconte POTENZA - L'informativa del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Firenze - pubblicata lunedì dal Corriere della Sera - racconta quanto sarebbe accaduto con la ripartizione dei lavori per i “Grandi eventi”. Dalle intercettazioni racchiuse nel rapporto emergono i nomi dei parlamentari del Pdl DenisVerdini, Altero Matteoli, Mario Pepe e Guido Viceconte. Ascoltati mentre s'intrattengono al telefono con alcuni dei principali indagati dell'inchiesta che coinvolge Guido Bertolaso. Un capitolo dell'informativa dei carabinieri è intitolato «I rapporti dell'ingegnere Fabio De Santis e dell'ingegnere Angelo Balducci con l'imprenditore Guido Ballari, a sua volta in rapporti con il senatore Guido Viceconte e con l'onorevole Mario Pepe».

MERCOLEDI’

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Antonio Cossidente

VENERDI’

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Febbraio

Nicola Pagliuca

Nucleare, Pagliuca rilancia POTENZA - Dopo l’articolo del governatore lucano e ricandidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Vito De Filippo contro le centrali nucleari in Basilicata e la difesa delle autonomia della Regione, c’è la risposta piccata del capogruppo del Pdl in consiglio regionale e candidato governatore del centrodestra Nicola Pagliuca. «La Battaglia antinucleare di Vito De Filippo è semplicemente politica terroristica. Il candidato presidente dellla giunta del centrosinistra dovrebbe piuttosto affrontare il problema dei tanti giovani senza lavoro e spiegare le ragioni per cui sono state rinviate le date dei concorsi in Regione». «La battaglia antinucleare intrapresa da De Filippo in questi giorni di campagna elettorale, assume tutte le sembianze di una politica terroristica».

Olivarum decima edizione

Dieci arresti tra Potenza e Pignola

Febbraio

POTENZA - I due aspiranti boss erano arrivati in compagnia dei loro uomini. Era un giorno importante, quello, per i basilischi. Era il giorno del ricambio generazionale. E della riorganizzazione. Nello scantinato di una casa a Sant’Antonio La Macchia il vecchio boss, quel giorno, avrebbe ceduto il testimone. Una famiglia a Pignola e una a Potenza. Il territorio, da quando il boss dei basilischi GinoCosentino, inteso “Faccia d’angelo”, si è pentito, se lo sono diviso così. La ’ndrina, così in Calabria chiamano la famiglia, di Pignola, con a capo Saverio Riviezzi. E quella di Potenza, con a capo Antonio Cossidente, il boss della Calcio connection. Gli investigatori della procura antimafia sono partiti dai racconti di Gino Cosentino. E sono arrivati agli arresti, eseguiti martedì mattina

SABATO

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Febbraio

Franco Stella

Franco Stella “No Nuke” POTENZA - Ed è dibattito sul nucleare. Ha aperto De Filippo, ha continuato Pagliuca e oggi è il turno di Franco Stella. Dopo la lettera del presidente della giunta regionale Vito De Filippo che ha bacchettato il governo nazionale sull’eventualità che in Basilicata venga portato il nuclertare, c’è stata prima la replica “piccata”del candidato presidente del Pdl, Nicola Pagliuca che ha addirittura parlato di «terrorismo politico da parte di De Filippo» e oggi c’è il sostegno del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella all’appello antinucleare lanciato da De Filippo. In particolare Franco Stella scrive: «La rivolta dei centomila di Scanzano non è stata la difesa esasperata e campanilista di un territorio, ma la risposta adeguata aun rischioreale didistruzione di una intera regione».

Spunti (di)versi con Luca Benassi

da http://www.bastia.it

da magazine.mediatecamatera.it

da http://lucaniart.wordpress.com/

La Pro loco di Bastia Umbra, attualmente presieduta da Daniela Brunelli, si associa all’iniziativa con cui le pro loco del comprensoriodell’assisano promuovono una visita indirizzata alla volta delle Pro loco delle regioni Puglia e Basilicata. Il viaggio, programmato per i giorni che vannodal 30 aprile al 2 maggio, si pone come proseguimento del gemellaggio culturale nato in occasione del premio Dattini e della donazione dell’olio per la lampada votiva in onore di San Francescodi Assisi e prevedela visita ai sitidi San Giovanni Rotondo e Matera. “Un modo per incentivare l’amicizia con proloco che vivonorealtà parallelealle nostre eper conoscere a livello turistico, storico, architettonico e culturale altre regioni di indubbio fascino”[...].

L’Alsia in collaborazione con la Regione Basilicata presenta la decima edizione del “Premio Olivarum”, il concorso indetto per l’elezione del miglior olio extravergine di oliva della Basilicata. Dieci anni con i migliori oli extravergini lucani, trascorsi valorizzando e premiando le eccellenz, stimolando gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità dell’olio e sensibilizzando i consumatori e gli operatori del settore all’esperienza dell’assaggio e quindi alla conoscenza approfondita del prodotto “olici”. Nelle scorse edizione “Olivarum” ha sancito l’ingresso di alcuni comuni della Basilicata a vocazione olivicola nel circuito nazionale di “Città dell’Olio“ [...].

Poesia: passione, libertà… Necessità, credo la poesia sia per me un’inderogabile necessità. Anche se, fortunatamente, sono un dilettante, uno ciò che la coltiva per diletto e non per trarvi il pane. I desideri di un poeta Francesco Petrarca, nella Collatio Laureationis, ebbe a scrivere: Sic poeta videri velim, ut non sim aliud quam poeta, non essere niente altro che poeta. Possedere il linguaggio come si possiede il proprio corpo, per il resto un piatto di spaghetti e un buon bicchier di vino. Come tutti. Una tua definizione di poesia Non c’è, o meglio ce ne sono migliaia. Nessuno può dire cosa sia la poesia [...].

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Domenica 21 febbraio 2010


6 Primo piano

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Domenica 21 febbraio 2010

Berlusconi difende il coordinatore Pdl

I nodi della politica

«Su Verdini attacchi contro un galantuomo»

Nuova esternazione del Cavaliere «Cdm unito. Non temo inchieste»

di FEDERICO GARIMBERTI

Il premier fa lo spot Il ddl anticorruzione andrà avanti: «Rinvio concorde per migliorare il testo». Nella Pa «mele marce inevitabili». di FEDERICO GARIMBERTI

Sopra Palazzo Grazioli a sinistra il premier Silvio Berlusconi

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LO SCONTRO

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Su Avvenire un appello per candidature “pulite”

Giustizia, levata di scudi per il ddl intercettazioni di ALESSANDRA CHINI ROMA – Accanto al giro di vite sulla corruzione il premier Silvio Berlusconi è determinatissimo a mandare in porto il ddl sulle intercettazioni. «Andiamo avanti», è il suo invito alla maggioranza. Ma non solo. Il premier continua ad accarezzare l’idea di una ampia «riforma della giustizia». Un programma che fa andare su tutte le furie l’op-

posizione. Tanto più se a questo si aggiunge che alla Camera spunta una proposta di legge targata Pdl per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull'uso politico della giustizia. Un testo che vorrebbe mettere la lente d’ingrandimento soprattutto sugli anni di Tangentopoli, mache, comespiega unodei due firmatari, Giorgio Stracquadanio, «potrebbe acquisire qualcosa anche dalle inchieste più recenti» e ha come obiettivo finale proprio la riforma della giustizia. La co-firmataria, Jole Santelli, getta acqua sul fuoco: la proposta di legge (che ne riprende una identica di Cicchitto di due legislature fa) data 3 febbraio e dunque «dimostrache noneraintenzione deipresentatori riferirsi agli accadimenti successivi ed attuali»: si vuole solo «aprire un dibattito», assicura. Ma l’opposizione va all’attacco: «E' una vera e propria ossessione», commenta il Pd con Alessandro Maran chiedendosi: «Ma è possibile che il presidente del Consiglio e la sua maggioranza non pensino ad altro?». «Non abbiamo bisogno di parlamentari che indaghino sui giudici per come fanno il loro lavoro. Abbiamo bisogno di giudici lasciati in pace a lavorare», dice Anto-

nio Di Pietro. In questo clima, con la settimana calda che si apre in Senato in commissione Giustizia sul legittimo impedimento, anche l'arresto di un latitantedispicco delclandeiCasalesi diventa elemento di polemica. Berlusconi si congratula e ribadisce che, a suo avviso, «nessun governo nella storia della Repubblica ha mai condotto una lotta così decisa ed efficace nei confronti della criminalità organizzata». Se l’obiettivo è contrastare la criminalità, è la risposta dell’opposizione, allora il governo rimetta nel cassetto il ddl sulle intercettazioni, strumento indispensabile per le indagini. La pensa così il segretario del Pd, Per Luigi Bersani: «Sono contrario – spiega – a qualsiasi tentativo di castrare uno strumento molto utile, soprattutto per le procure antimafia»; anche se «la divulgazione di intercettazioni su fatti marginali crea un’atmosfera di delegittimazione generale» e questo «è un danno del Paese». E dice il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando, che se il governo procede con il progetto di limitare le intercettazioni «è impossibile pensare a una convergenza sulle norme anti-corruzione».

Jole Santelli

Vescovi: «Via i corrotti dalle liste regionali di ELISA PINNA CITTA' DEL VATICANO – Via i corrotti dalle liste elettorali per le regionali. Via gli indegni. Via i pregiudicati. In un editoriale di prima pagina, il quotidiano dei vescovi “Avvenire” paragona il «sentore cadaverico» che emana dalla corruzione politica della Seconda Repubblica alla «cloaca di Tangentopoli» in cui si inabissò la Prima. Una sorta di ricorso storico all’italiana, «un nuovo ritorno» come chiamava questi cicli, nel Settecento, il filosofo napoletano Giambattista Vico «un ricorrente destino», sintetizza il quotidiano cattolico che però non ci sta e chiede ai partiti che almeno ripuliscano le liste dal «cancro corruzione». Al di là della differenza delle parole usate e della coloritura di certi toni, l’uscita di Avvenire appare in sintonia con l’intervento fatto ieria Riccione dalsegretario di Stato vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, il quale, in un convegno dell’associazione “Rete Italia” ha ricordato che la politica non può essere ridotta «ad una cosa sporca» , «ad un mezzo di arricchimento», dove furto e truffa diventano normalità. Se in passato, qualcuno ipotizzava linee diver-

Tarcisio Bertone

genti tra Curia e Conferenza episcopale italiana nell’approccio verso la scena politica italiana, stavolta la lunghezza d’onda è la stessa. Bertone, riprendendo «un sogno» del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, auspicava una nuova generazione di politici cattolici, saldamente ancorati ai principi di un’etica che è pubblica e privata allo stesso tempo. Avvenire rilancia con il titolo del suo editoriale “Viene un nuovo tempo di impegno. No alla gelatina della disperazione”. Nell’artico-

Ma si ipotizzano ricorsi che farebbero slittare la data dell’interrogatorio ROMA – In partenza per la Sicilia e la Calabria, dove con le autorità locali appronterà un piano d’interventi dopo l’ondata di maltempo che ha investito le due regioni, Guido Bertolaso mette a punto la strategia difensiva per rispondere alle accuse rivoltegli dalla procura di Firenze nell’inchiesta sugli appalti. Ribadendo che lui non ha mai preso soldi in cambio di appalti né ha ricevuto favori sessuali da prostitute procurate dall’imprenditore Diego Anemone. Lo ha fatto anche ieri, in un’intervista a La7 che andrà in onda oggi, sostenendo che «possibili passaggi di soldi non ce ne sono stati» e che le presunte prestazioni sessuali non ci sono mai state visto anche che le «di-

chiarazioni rese dall’interessata confermano che si è trattato solo di massaggi». Un’intervista in cui ha nuovamente difeso la Protezione Civile – che «non è una cupola che distribuisceappalti ofavori» –puntando il dito contro i «processi sommari» che «si facevano durante il fascismo» e rivelando che «in molti mi hanno chiesto appalti a L’Aquila» e però «ogni appalto è passato per una gara ufficiale». Nell’ordinanzaperò ilgipsostiene che è «comprovata» la relazione sessuale con la brasiliana Monica. Mentre non c'è traccia nelle oltre 20mila pagine d’inchiesta del passaggio di denaro, anche se gli investigatori del Ros ipotizzano comunque che i movi-

menti di Anemone per recuperare decine di migliaia di euro prima di incontrare il sottosegretario fossero «finalizzati alla consegna delle somme». È ipotizzabile che il sottosegretario sarà sentito dai pm perugini Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, che hanno “ereditato”i fascicoli di Firenze e Roma in seguito al coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti dell’ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, indagato per corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento. Ma non è neanche al momento da escludere la possibilità che Bertolaso presenti un’istanza alla procura di Perugia chiedendo la trasmissione degli atti che lo riguardano a Roma. E se i magistrati perugini opponessero un rifiuto, il capo della protezione civile potrebbe ricorrere alla procura generale della Corte di Cassazione,

chiedendo che risolva il contrasto di competenza. Tempi lunghi, dunque, che potrebbero far slittare di diverse settimane il suo interrogatorio. La sua difesa è articolata su tre punti. Per quanto riguarda i soldi: «E' insussistente qualsiasi ipotesi di passaggio di denaro», come ha detto nei il suo avvocato, Filippo Dinacci. Quanto alla presunta prestazione sessuale con Monica, il capo della Protezione Civile ha ribadito che è la stessa brasiliana a negarla nell’intercettazione. «No, non l’ha fatto... – dice Monica – no...tutto sicuro...ho fatto un massaggio meraviglioso». Infine, per il ruolo svolto dal cognato Francesco Piermarini a La Maddalena, Bertolaso ha ripetuto a Matrix che «non l’ho chiamato io. E' un esperto di bonifiche e lì c'era da fare una grande bonifica da amianto. Gli fu chiesto di lavorare e lui c'è andato».

VERSO LE REGIONALI

te della fantascienza non sia più solo della stampa, ma di chi la usa per giochi di potere personali» che mirano ad «indebolire un galantuomo che si spende giorno per giorno per il Pdl difendendo il partito da attacchi esterni e, magari, interni». Il tutto con il rischio di «incidere negativamente su un risultato elettorale che si annuncia in ogni caso come ampiamente positivo». Una difesa dirompente, che rischia di mettere a nudo le tensioni interne al partito ancor più di quanto non abbiano fatto gli articoli incriminati dal premier. Se è difficile stabilire quanto di vero vi sia nelle indiscrezioni trapelate,è certocheilpremier hamesso il dito nella piaga. È molto difficile distinguere fra veleni e verità. Dietro i boatos del Transatlantico potrebbero esserci infatti solo livori personali o disegno di potere, come dice il premier, tesi a colpire il triumvirato di Sandro Bondi, Ignazio La Russa e dello stesso Verdini. Ma le voci che da tempo si rincorrono potrebbero anche aver un fondamento di verità. C'è chi giura che il Cavaliere abbia effettivamente storto il naso nel leggere le intercettazioni di Verdini, imputando al dirigente di aver speso il suo nome per ottenere e gestire potere. Altri raccontano di un Cavaliere stufo dei continui contrasti fra Bondi, Verdini e La Russa. Così come delle beghe interne. L'esito di questi pensieri sarebbe l’azzeramento della “triade” subito dopo le elezioni, per lasciare a Bondi il posto di coordinatore unico con Italo Bocchino come vice. Chi conosce da anni il Cavaliere ed è fuori dalla mischia, però, confida un’altra verità: l’ipotesi ci un ticket Bondi-Bocchino non esiste visto che sarebbe come dare metà del Pdl a un fedelissimo di Gianfranco Fini.

«Cambiamento al vertice è notizia falsa»

Duro editoriale che richiama i tempi di Tangentopoli

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Il sottosegretario indagato affina la sua difesa in attesa di essere sentito dai pm perugini

Bertolaso: «Protezione civile non è cupola»

lo, firmato da Giuseppe Anzani, il monito è particolarmente severo. «Corruzione è una parola che fa pensare al disfacimento, alla decomposizione. Viene da chiedersi se dopo la cloaca di Tangentopoli incui sprofondòla PrimaRepubblica, questo sentore cadaverico della cosiddetta Seconda non rappresenti altro che un nuovo ritorno vichiano di un ciclo storico dell’Italia, di un suo ricorrente destino», spiega l'editorialista. «Non facciamo confusione, col rischio di pensare “tutti corrotti nessun corrotto”», avverte però il quotidiano dei vescovi italiani. Ecco, dunque, l'appello: «Via i corrotti; la nuova versione di impasto fra politica e affari, anche più plebea della fogna di Tangentopoli, senza più l’alibidella fame di soldi del partito, non troverà rimedio senza una buona scrematura, sia dei corruttori sia dei corrotti. È lecito chiedere, da subito, che per le regionali si presentino liste “pulite”, cioè senza pregiudicati?», domanda l’editorialista.

Denis Verdini

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Par condicio, i radicali minacciano di lasciare

ROMA – I radicali minacciano di ritirarsi dalla competizione elettorale delle Regionali ed è suspence. Ad aprire il caso è un comunicato a firma di Marco Pannella ed Emma Bonino. Nella nota si spiega che se si dovesse giungere al voto regionale di marzo «nelle attuali condizioni di negate legalità e democrazia – affermano i due leader - la decisione di parteciparvi o no si impone fin d’ora come un gravissimo, inevitabile problema di coscienza dinanzi all’inverarsi del sicuro rischio di incorrere nel reato di complicità con opere di un regime che negano radicalmente diritti umani, costituzionali, internazionali, individuali e collettivi». Una dichiarazione a cui avrebbe dovuto far seguito un annuncio su Radio Radicale, dopo la lettura di un documento: annuncio di cui però non c'è traccia. Nè la diretta interessata, Emma Bonino, candidata

data con la calata in campo del presidente del Consiglio. Questo non possiamo escluderlo ma non possiamo accettarlo. Io ce la metterò tutta –ha aggiunto–ma o ci sarà legalità, o nonostante i nostri sforzi saremo sconfitti dall’illegalità». Più in generale Bonino ha parlato di «momento drammatico il paese perchè le istituzioni vivono una fragilità mai vista e sono svuotati i contropoteri».E alriguardo hasottolineato: «Non si ripeta una campagna elettorale, come quelle degli ultimi anniin cui Berlusconisi presenta senza contraddittorio in tv promettendo di abbassare qualche tassa, quando poi le ha alzate tutte». È quindi tornata sulla querelle con Matrix: «E’impensabile essere invitati e poi, mezz'ora prima, ti si dice di non venirepiù. Finiremo tagliati fuori dal parlare a quella parte di paese perbene a cui ci rivolgiamo».

Spazi non equi in tv, Bonino e Pannella: «Negate condizioni di democrazia» del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, è stata di maggiore aiuto per capire cosa significhi davvero questapresa di posizione: «rileggetevi il documento» è quanto spiega rientrando nel salone delle Fontane dell’Eur. Il nocciolo della questione potrebbe essere quello degli accessi alle trasmissioni televisive. Da tempo i radicali denunciano, tra l’altro, comportamenti scorretti da parte dei media tv in occasione delle campagne elettorali. Comportamenti che non garantirebbero - sostengono – una corretta par condicio. Bonino ha partecipando ad una cena elettorale, circa mille persone sedute ai tavoli che solo pochi minuti pri- Emma Bonino

ma hanno ascoltato dalla sua voce un’ampia disquisizione, centrata in particolare sui temi della legalita:«In questomomento –ha dettoai suoi sostenitori dal palco – viviamo nel paese una situazione di degrado, di arroganza e di volgarità diffuse dove non mancano elementi di squallore. Non ci sono condizioni decenti per la correttezza delle procedure elettorali – ha affermato il vostro segretario – ha detto ad una platea in buona parte di esponenti Pd - che è molto più pacato di me, ha detto bene, in relazione a Venezia che se Brunetta ha diritto a 1.600 minuti e Orsani solo a 3 la partita è truccata, anzi non c'è partita. Abbiamo visto in Sardegna come è an-

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ROMA – Smentisce divisioni all’interno del governo sulla corruzione; nega di temere che le inchieste giudiziarie possano indebolire il partito; ribadisce l'intenzione di procedere con un giro di vite sulle intercettazioni e con la «fondamentale» riforma della giustizia. Silvio Berlusconi tira dritto e conferma la linea tracciata per rispondere al ciclone giudiziario che ha coinvolto funzionari pubblici, esponenti del Pdl e membri del governo. Dall’opposizione, però, piovono le critiche per quello che Pd e Idv definiscono un «bluff» o uno «spot» elettorale. Come altre volte in passato, il presidente del Consiglio approfitta della “vigilanza” dei cronisti sotto palazzo Grazioli per precisare e chiarire ciò che legge sui quotidiani. A mandargli di traverso la colazione, stavolta, le interpretazioni sui motivi che hanno portato al rinvio del disegno di legge contro la corruzione: «Siamo stati tutti insieme concordi di farlo più articolato; la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo, io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Cdm, a ritenere che poteva essere migliorato», scandisce il Cavaliere Il capo del governo, dunque, conferma di voler dare un segnale al Paese, anche in vista del voto di marzo. Ma nega di temere contraccolpi per il coinvolgimenti di alcuni esponenti del centrodestra: «Non sono assolutamente preoccupato», premette, ribadendo che a suo giudizio si tratta di «casi singoli» che possono capitare ovunque, nelle aziende e persino nell’Arma dei Carabinieri. Perchè, aggiunge, «è statisticamente provato che su 100 persone qualcuno che fa il proprio interesse in maniera non legittima c'è sempre». Insomma, alcune mele marce sono inevitabili. Appare evidente che non pensa nè a Guido Bertolaso, nè a Denis Verdini; entrambi finiti nelle intercettazioni della magistratura. Il suo dito, anche se non lo dice, sembra piuttosto essere puntato su casi eclatanti: come quello di Milko Pennisi, l’ex presidente della commissione urbanistica di Milano arrestato giovedì scorso con l’accusa di aver intascato una mazzetta. Oltre al giro di vite sulla corruzione, Berlusconi non ha in mente altre ricette se non quelle già messe in cantiere: a cominciare dalla riforma della giustizia, che continua a ritenere «fondamentale», e dalla stretta sulle intercettazioni. «Andiamo avanti con il ddl», spiega Berlusconi confermando che il testo già approvato a Montecitorio sulle intercettazioni non si tocca. Critica l’opposizione. «Non si sa di cosa stiano parlando. Come al solito agli annunci del governo

non seguono mai i fatti» commenta da Sanremo Pierluigi Bersani che, in attesa di assistere al festival sulla canzone, definisce le scelte sul ddl corruzione «un bel dietrofront se all’improvviso si convertono alla legalità e alla trasparenza». «Se queste sono le basi, è impossibile pensare ad una convergenza sulle norme anticorruzione», afferma Andrea Orlando, presidente del Forum Giustizia del Pd. Sulla corruzione «siamo semplicemente di fronte all’ennesima reclame elettorale del governo Berlusconi», gli fa eco il candidato del centrosinistra in Puglia Nichi Vendola. Ancora più duro, Antonio Di Pietro: «Denuncio l’ennesima truffa elettorale del venditore di tappeti Berlusconi», attacca il leader dell’Italia dei Valori secondo il quale se il capo del governo vuole davvero contrastare i reati contro la pubblica amministrazione deve farlo attraverso un decreto.

ROMA – Difende a spada tratta Denis Verdini, smentendo avvicendamenti ai vertici del Pdl e puntando l’indice contro chi, per meri «giochi di potere», attacca il dirigente toscano. Stufo dei personalismi, per giunta nell’imminenza diun votoimportante, Silvio Berlusconi scuote il movimento nato sul predellino e cerca di mettere una pezza ai contrasti interni. Toppa che tuttavia rischia di essere peggiore del buco, visto che per la prima volta ammette l’esistenza di faide e correnti interne alla creatura politica nata dall’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale. La giornata era iniziata con una prevedibile smentita alle indiscrezioni trapelate su alcuni giornali circa presunti malumori del premier nei confronti del Pdl e dei suoi dirigenti. Una precisazione preannunciata dalla presenza a palazzo Grazioli proprio di Verdini, finito nel mirino della magistratura che indaga su alcuni appalti e indicato in alcuni retroscena come il principale bersaglio della rabbia del premier. Anche se c'è chi giura che il primo ad essere imbufalito per le indiscrezioni fosse proprio Berlusconi. E così, puntualmente, il capo del governo scende dall’auto blindata che lo deve portare a Ciampino per smentire tutto: «Ho letto i giornali e tutte le notizie che riguardano un cambiamento nel vertice sono assolutamente prive di fondamento», premette. «Non so da dove arrivino, ma è disinformazione pura». Certo, aggiunge a proposito del partito, «si cerca sempre di migliorare, ma non c'è nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perchè non esiste nessuna necessità di farlo». Parole, queste ultime, che sembrano confermare come lui stesso non escluda, in futuro, qualche cambiamento. Il problema è sapere comee quando ci saranno degli avvicendamenti. L’irritazione per al lettura dei quotidiani non significa che Berlusconi sia pienamente soddisfatto di come funzioni il partito; quanto piuttosto che reputi estremamente dannosa l’ideache ilpartito,incampagne elettorale, si mostri disunito. Ad ogni modo, una vicenda che sembrava destinata a chiudersi qui, viene riaperta qualche ora dallo stesso Berlusconi che in un comunicato rincara decisamente la dose: il Cavaliere non si scaglia solo contro i giornalisti rei di «virgolettare» frasi da lui mai pronunciate, ma anche contro chi, dentro il partito attacca il coordinatore nazionale per interessi personali: «Credo che la responsabilità di ricostruzioni al limi-


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Domenica 21 febbraio 2010

L’ex assessore riparte dal comitato che portò bene a Speranza

Politica lucana

Folino non fa sconti

Inizia la volata per le elezioni regionali, ieri al battesimo due aspiranti governatori

«No ai medici che chiedono voti per il loro lavoro» di SALVATORE SANTORO

POTENZA - A trenta giorni dal voto, la campagna elettorale per le prossime regionali entra nel vivo. Ieri, l'inaugurazione del comitato elettorale del Popolo della libertà, in Via del Gallitello a Potenza. L'inaugurazione è stato solo il pretesto per «dare un inizio materiale» ha detto il candidato al governo della Regione Basilicata, Nicola Pagliuca «a una campagna elettorale che ci vede al lavoro già dal alcuni giorni». Annuncia così, in conferenza stampa, gli elementi chiave di un programma che pone la classe di-

rigente del partito «come una reale e concreta alternativa di governo». «La democrazia - continua Pagliuca - si fonda sull'alternanza che è necessaria nella nostra regione, da 15 anni sotto un governo di centrosinistra che non ha portato risultati». Spreco pubblico, crescita del tasso di assistenzialismo, precariato, emigrazione. Questo, per Pagliuca, il quadro di riferimento del centrosinistra al quale oppone quello di un centro destra che «oltre a denunciare -dice- vuole rilanciare una proposta». La parola chiave è sviluppo. Ecco la strategia messa in campo

«L’alternanza serve alla Basilicata»

dalla coalizione per raggiungerlo: «Alleanza tra economia reale del territorio e spesa pubblica, tra pubblico e privato. Solo così - afferma Pagliuca - si può ottenere uno sviluppo su lungo periodo, contro il precariato e i tirocini formativi lanciati dal centro sinistra». Una sistemazione temporanea che «non servirebbe a« tamponare l'emorragia di giovani e famiglie che partono alla ricerca di opportunità». Opportunità che si concretizzerebbero solo coniugando «sviluppo e solidarietà, trasparenza e meritocrazia». «Io ritengo - conclude Nicola Pagliuca - sia arrivato il momento di cambiare realmente, attra-

verso la forza delle idee e degli uomini, la vera alleanza tra pubblico e privato». Nel mirino del «malgoverno del centrosinistra», ci sarebbero oltre ai tirocini formativi nella pubblica amministrazione, lo «spreco di risorse» tra fondi comunitari e statali. «Tra fondi Fas e fondi europei -accusa il senatore del Pdl Cosimo Latronico - nelle casse della Regione Basilicata ci sono 2 miliardi di euro, quando il 30 per cento delle famiglie lucane è sotto la soglia di povertà». «Come si può - chiede provocatoriamente il coordinatore regio-

«Non è vero che non vogliamo vincere»

Bolognetti non nasconde le difficoltà di trovare le 2.000 firme necessarie

Il radicale critica la politica tradizionale e mette alla gogna i trasformisti POTENZA - «Per la raccolta delle firme sono previsti 180 giorni di tempo, ma a partire da dicembre tra il Consiglio regionale e Palazzo Chigi va in scena l'abolizione del listino e il suo ritorno, che tiene banco almeno per un mesetto, e la matassa si sbroglia quando mancano soltanto 3 settimane alla scadenza dei termini. I cittadini dovrebbero conoscere i nomi dei candidati prima di sottoscrivere liste e listini, eppure restano top secret fino all'ultimo momento, e poi magari si arriva come a Matera nel 2000, dove per la fretta qualcuno andò a resuscitare anche i morti». Maurizio Bolognetti sa che questa volta è dura, quando manca meno di una settimana alla presentazione delle candidature, ma non perde il filo del discorso, e insiste sulla denuncia delle irregolarità che a suo avviso segnerebbero lo svolgimento di questa prima fase del processo elettorale. Dopo la richiesta provocatoria di asilo in Danimarca, e nonostante il vento e la pioggia, ieri mattina era in piazza Mario Pagano a Potenza per raccogliere le adesioni alla lista Bonino - Pannella per le prossime consultazioni regionali, in cui figura come candidato gover-

Maurizio Bolognetti dei Radicali lucani ieri in piazza Mario Pagano

natore. È stata l'occasione per attaccare i maggiorenti, e soprattutto le new entries del panorama politico lucano. Il segretario dei Radicali lucani ha ammesso la distanza che ancora li separa dal traguardo delle 2.000 firme, e ha lanciato l'allarme sui problemi legati ai tempi stretti e alle 20 liste di cui «si favoleggia» in questi

giorni, che fa 40 mila firme autenticate da depositare entro una settimana, nel silenzio di quanti ancora disertano le piazze, eppure condividono lo stesso problema. Duro il giudizio su Magdi Allam e il movimento “Io amo la Lucania”, accusato di rappresentare «una falsa alternativa», anche alla luce

del caso del candidato apparso e scomparso, per riapparire da un'altra parte in poco meno di 24 ore, come raccontato nei giorni scorsi dal Quotidiano. Pressappoco dello stesso tenore il giudizio contro Francesco Mollica e il Movimento per le autonomie. Bolognetti ha puntato il dito contro «i numerosi cambi di casacca» del con-

nale del partito e senatore Guido Viceconte - credere in chi, parlando di futuro, dovrebbe prima giustificare il passato? Qualcuno continua -ci ha accusato di non voler vincere. Noi vogliamo vincere e non per noi, ma per dare un futuro vero alla regione. Per questo, la nostra è una lista di candidati credibili, frutto di una mediazione sul territorio e pertanto espressione della volontà della gente». Sulla questione candidati, il senatore Egidio Digilio aggiunge: «Abbiamo cercato di coinvolgere qualcuno della società civile, cercando di seguire il normale iter. A un certo punto, però, il “ricatto” politico cui sono stati sottoposti alcuni candidati, ci spinge a “ripiegare” su Pagliuca, nel senso che ci obbliga a fare una scelta interna, perché l'unica possibile».

Candidati Lista Bonino Pannella Provincia Potenza 1 Bolognetti Maurizio 2 Giordano Carlo 3 Triola Sabrina Armanda 4 Latorraca Michele 5 Farella Concetta 6 Gaia Rosini 7 Bilotti Stefano 8 Berardo Rocco 9 Barchiesi Alessandro 10 Bossi Carlo 11 Sorrentino Carmen 12 Mancuso Roberto 13 Migliorati Pietro 14 Scozzafava Romano 15 Fortunato Antonio 16 Bernardini Rita Provincia Matera 1 Bolognetti Maurizio 2 Ciminelli Maria Antonietta 3 Fortunato Antonio 4 Giordano Carlo 5 Latorraca Michele 6 Farella Concetta 7 Berardo Rocco 8 Bernardini Rita Listino 1 Bolognetti Maurizio 2 Ciminelli Maria Antonietta 3 Giordano Carlo 4 Latorraca Michele 5 Fortunato Antonio 6 Farella Concetta

sigliere, che adesso si rivolge contro il sistema dei partiti. Ma i veri strali sono andati verso coloro che prima hanno festeggiato l'abolizione del listino, e un momento dopo il ritorno alla vecchia legge elettorale hanno preso d'assalto De Filippo. Le uniche parole buone sono state per Franco Stella, che

avrebbe messo a disposizione un funzionario della provincia di Matera per l'autenticazione delle firme. Numerosi i problemi anche negli uffici elettorali dei comuni, dove sembrerebbe che siano stati smarriti i moduli inviati per le sottoscrizione delle liste Bonino - Pannella da parte dei cittadini. Leo Amato

CONTRO IL GOVERNO Pittella all’attacco «Chi ha visto il piano per il Sud? A chiederlo polemicamente è il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella che sottolinea: «Nell'elenco dei tanti “desaparecidos” della politica degli annunci di Berlusconi, accanto al piano casa e al disegno di legge anticorruzione bisogna aggiungere il fantomatico “piano per il Sud” che Scajola e Tremonti promettono e sbandierano da 6 mesi davanti a imprese e enti locali cercando di coprire con le parole tagli ai finanziamenti mentre il Mezzogiorno affonda». «Finora - aggiunge - sono stati scippati 35 miliardi di fondi Fas destinati al Sud, per finanziare dall'abolizione dell'Ici su ville e castelli, alle multe sulle quote latte e la costruzione di nuove carceri mentre il ministro dell'Economia smantella il credito d'imposta per le imprese e blocca i piani per le infrastrutture, in attesa di un’altra chimera come quella del Ponte dello Stretto, la Calabria frana».

Potenza (Dc): «Dopo la delusione Allam»

«Il 28 la nostra scelta» Sarà l'Assemblea regionale costituente, in programma domenica 28 febbraio a Ferrandina, a decidere insieme alla regionalizzazione del partito, la posizione dei cattolici impegnati in politica in vista delle elezioni regionali di fine marzo. E' il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza a sottolineare che «non sarà una scadenza formale, in quanto avrà più significati e non a caso è stata promossa un'assemblea costituente alla quale chiamare, insieme ad iscritti e simpatizzanti, quanti vogliono condividere un percorso in piena autonomia e in difesa dei valori dei cattolici. La parola d'ordine “il contributo dei cattolici al cambiamento della Basilicata” - continua Potenza - racchiude questo nostro obiettivo che alla vigilia delle regionali è ancora più rilevante dopo la grande delusione rappresentata dalla lista dell'onorevole Allam e per la mancanza di programmi e proposte da parte di entrambi gli schieramenti su famiglia, superamento del disagio sociale, trasparenza e codice etico dei politici, occupazione giovanile, meritocrazia. Per questo la nostra scelta alle regionali - che non ci vedranno presenti con una nostra lista - non sarà per nulla facile».

AD AVIGLIANO Petizione anti-nucleare AVIGLIANO - «La localizzazione e la costruzione degli impianti nucleari, e i siti per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, avverranno senza alcun coinvolgimento dei territori interessati. Dopo le vicende di Scanzano del 2003, si apre una nuova battaglia». E’ il tema su cui i Giovani democratici di Avigliano invitano al confronto, oggi, presso la villa comunale, dalle 11 alle 13. Si sono mobilitati nella raccolta firma per la petizione popolare a sostegno del ricorso presentato dalla Regione Basilicata alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale della legge “Sviluppo”. «Un percorso, quello dei Gd di Avigliano, che rientra nel solco del discorso su cui hanno puntato finora: - spiega l’annuncio - la sensibilizzazione della collettività verso lo sviluppo sostenibile e la promozione della ricerca sulle fonti di energia alternativa. Si aggiunge, questa volta, anche la necessità di ribellione nei confronti di una scelta impositiva da parte di un governo che, ancora una volta, segue la via dell’incostituzionalità».

POTENZA - Folino torna sul luogo del “delitto”, riempie oltre ogni aspettativa il proprio comitato elettorale e lancia la nuova sfida: «Metto il mio pessimo carattere a disposizione della buona politica della Basilicata». E’ un Vincenzo Folino in perfetta forma dialettica ed emotiva quello che ieri sera ha inaugurato il proprio quartier generale per le elezioni regionali del 27 marzo prossimo che è il luogo in cui è nato il rilancio politico dello stesso Folino con la vittoria di Speranza al congresso del Partito democratico. E la scelta della sede non è quindi casuale come spiega direttamente Folino: «Partiamo da qui, dal luogo dove il 24 ottobre scorso Roberto Speranza ha vinto la sfida del rinnovamento diventando segretario regionale del Pd». E Speranza presente al fianco dell’ex assessore regionale guarda soddisfatto davanti a sé. Non è il solo “testimonial” di prestigio accorso da Folino. C’è il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza che prima assicura «nel mio ruolo istituzionale sarò in tutti i comitati elettorali della coalizione» ma poi confida: «Certo non posso nascondere l’affetto che da sempre mi lega a Vincenzo». E quindi tra le “battute” della folla aggiunge divertito: «Per risparmiare i soldi del partito in passato abbiamo anche diviso il letto

Il comitato elettorale di Vincenzo Folino

negli alberghi». Ma è la giornata di Folino. Dei sorrisi. Degli abbracci e delle amicizie riconsolidate. Al suo fianco infatti, c’è anche il deputato Antonio Luongo (i due in congresso avevano fatto scelte diverse) che dopo aver parlato «di rispetto e amicizia decennale contraddistinta da dialettica franca» ha sottolineato: «Vincenzo è la punta più avanzata per il rilancio del centrosinistra in Basilicata». Nella saletta, in cui gli estimatori di Folino hanno ascoltato in piedi e stipati in tutti gli angoli, molti i volti noti del centrosinistra lucano. Tra gli altri il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e il presi-

IL CASO “TOLVE”

dente della Sel, Rocco Colangelo. L’attenzione però è tutta per il discorso di Folino che per non smentire «il pessimo carattere» che è diventato ormai anche slogan elettorale avverte: «Non volevo ricandidarmi perchè i pugni fanno male anche a quelli come me, ma alla fine ho deciso di ricandidarmi per l’affetto e la fiduciache midimostrate».Guarda in faccia tutti. A uno a uno e poi continua: «Ma questa volta non sarà come nel passato. Prometto che non mi dimetterò. Se dovessero di nuovo riproporsi le stesse cose, costringerò alle dimisioni il vero responsabile». E quindi però le carezze:

«Ma sono convinto che De Filippo ha tutte le qualità per governare la meglio». Ma è un attimo. Ritorna la “clava”. E attacca: «Chiedo a Speranza e Luongo che in questi giorni lavorano per il listino di controllare e non permettere giochi a favore di chi ha attuato il trasformismo politico». E poi l’affondo: «Non è possibile che in Basilicata ci siano già 4 assessori alla Sanità in pectore che chiedono il voto a quelli che hanno operato. Questo non è il modo di fare politica». Non dice i nomi: ma in sala il mormorio sale di decibel. E c’è la battuta con Mimmo Maroscia che chiede: «E se qualcuno hasubito dueinterventi da due persone diverse?».

LA PROPOSTA

Liste opposte nel Pdl alle amministrative

Soave (Pdci) per la prossima legislatura

«Pepe non è il partito»

«Reddito minimo per tutti»

TOLVE - «E’ sconcertante assistere a una polemica sterile da parte di Pepe e di alcunisuoi amici,chevanterebbero il diritto di utilizzare il simbolo Pdl». Nel botta e risposta che ormai da giorni tiene banco a Tolve, in strada,sui giornali e persino sui social network, si inserisce così l’ex coordinatore comunale di Forza Italia oggi confluito nel Pdl, Vincenzo Straziuso. Il dibattito piuttosto acceso chiama in causa due parti: da un lato il sindaco uscente e ricandidato, PasqualePepe,e quantilosostengono convinti che sia la scelta migliore per tornare a vincere le amministrative e che accusano gli “avversari” di remare contro costruendo liste avverse. Dall’altro quanti, sempre nello stesso partito o più in generale nel centrodestra, accusano il dirigente del Pdl di “autoproclamazione”. Quelle di Pepe, dice Straziuso, sono rivendicazioni messe in piedi con «alcuni suoi amici “ex Alleanza nazionale”, promosse allo scopo di vedere stampigliato il simbolo Pdl per la sua lista civica». Ma non è tutto: «E’ inoltre patetico - continua nella nota inviata - ricordare che la compagine amministrativa uscente, è espressione di una lista civica “Andare Oltre” appoggiata in maggioranza da tutti i partiti dell’ex Casa delle libertà (An, FI, Udc) e da altri soggetti civici». Né è un mistero - a

spiegarlo è lo stesso Straziuso - che «i due “ex Forza Italia”, Domenico Musolino e Pasquale Mattia, presidente uscente del consiglio comunale di Tolve, definiti “transfughi”, da chi ha montato la querelle, sono candidati in una lista civica alternativa a quella del sindaco uscente». Ma non è stata - spiega - una scelta polemica, piuttosto la decisione «è il risultato meditato di una linea politica, maturata e condivisa dall’intero ex direttivo di Forza Italia confluito nel Pdl. Anzi, va tuttavia sottolineata la generosità di Mattia e di Musolino per aver accolto la proposta della classe dirigente ex FI, di candidarsi per rappresentare quella parte del Pdl, che non identificandosi nell’attuale sindaco, si rifanno alla classe dirigente, eletta democraticamente dalla maggioranza degli iscritti, nell’ultimo congresso comunale di FI (celbrato a Tolve nel luglio 2007, ndr)». Inconclusione «mispiace sottolineare che - chiude Straziuso - il nostro sindaco, dirigente regionale del Pdl, non riesca a distinguere le cariche istituzionali dalle cariche politiche, e che al massimo può affermare di essere sostenuto dalla maggioranza dei consiglieri uscenti, espressione della lista civica “Andare Oltre”, che certamente non rappresenta e non è il Pdl di Tolve».

POTENZA - Non solo liste e candidati. Il segretario regionale dei Comunisti italiani, Giovanni Soave lancia la prima proposta di legge per la prossima legislatura regionale: «Reddito minimo garantito». Questo il ragionamento alla base della proposta di Giovanni Soave: «Nel nostro Paese non esistono misure di reddito minimo come nel resto d'Europa. C'è bisogno dunque di uno strumento utile a rispondere anche a un'altra emergenza che la precarietà stessa ci segnala: l'emergere delrischio povertà. Sia essa determinata da una “incapacità” o impossibilità di essere dei bravi “surfisti” nelle fluttuazioni del mercato del lavoro, sia essa determinata da condizioni specifiche a partire dal contesto territoriale, sociale o familiare, sia essa determinata da una condizione complessiva di lavoro sottopagato, che vede anche molti non precari, che non riescono a coprire economicamente le esigenze familiari o personali. Che non arrivano alla fatidica quarta settimana. «Purtroppo - prosegue il segretario regionale dei Comunisti italiani - , l'Italia e la Grecia sono gli unici due paesi in Europa a non avere alcuna forma di protezione e sostegno al reddito e questo, anche nella nostra regione rende più complicato intervenire con urgenza. La necessità

dunque di affrontare il tema del sostegno al reddito e delle forme di protezione sociale non può che essere al centro delle politiche di governo, sia nazionale che regionale. Si può discutere nel merito degli strumenti, ma non certo sulle necessità reali e sul ruolo politico che tutti oggi sono chiamati a svolgere». Per questo Soave rilancia: «La propostache come Federazione della sinistra faremo come primo atto della nuova legislatura regionale vuole dunque tener conto non solo di un intervento sulle emergenze sociali e sulla povertà crescente ma di incidere affinché non si arrivi alla gestione dell'emergenza e del disagio nel momento più difficile per una persona. Un intervento che incida non come misura di ultima istanza, ma nel momento in cui il rischio si paventa come orizzonte. Oggi, è compito urgente riesaminare l'ordine delle questioni in gioco e porre termine a questa anomalia legislativa e agli squilibri sociali che la precarietà ha introdotto affrontando il problema in modo radicale, valutando nel merito le implicazioni dell'attuale condizione d'incertezza e le possibili soluzioni. L'introduzione di un provvedimento legislativo che definisca un sostegno al reddito costituisce, in questo contesto, un tema politico di particolare rilevanza sociale».

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Il Pdl si stringe intorno al sogno di Pagliuca di ANNA MARTINO

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Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Saverio Loconsolo del clan Cassotta arrestato a Santo Domingo dopo aver tentato la fuga

Preso in spiaggia super latitante Colpo della polizia di Potenza. Era tra i cento ricercati più pericolosi d’Italia SANTO DOMINGO - Tre investigatori italiani in trasferta a Santo Domingo, Juan Dolio, un paradiso per turisti, più un ufficiale di collegamento della polizia locale. Sono fermi davanti all’indirizzo dove si sarebbe rifugiato un superlatitante ricercato per associazione mafiosa e diversi episodi di estorsione, che è introvabile da un anno o giù di lì. Per un pò lo avevano creduto morto, vittima di un caso di lupara bianca, ma eccolo arrivare dalla strada che porta in spiaggia in abbigliamento da mare, telo e pantaloni corti, un po' più magro e abbronzato di come aveva lasciato l’Italia. Quando gli sguardi si sono incrociati gli sarà bastato un attimo per capire. Lui è Saverio Locosolo, trent’anni, detto Elio, viene da Melfi, e riconosce la sagoma dell'ispettore Antonio Mennuti, perciò decide di scappare e corre via, ma è un tentativo disperato, e dopo qualche minuto viene fermato e ammanettato. Questa è la cronaca offerta ai giornalisti dell’epilogo esotico dell’operazione Fox, condotta dagli agenti della Squadra mobile del capoluogo contro gli affiliati del clan Cassotta di Melfi. Per annunciare la notizia ieri mattina è stata convocata in fretta e in furia una conferenza stampa al quarto piano della Questura di Potenza, mentre alle redazioni già arrivavano i commenti soddisfatti dei rappresentanti del Governo. Il questore Romolo Panico ha spiegato che il colpo è il frutto di una collaborazione con l'Interpol e il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, che ha investito molto in quest'attività. Solo due mesi fa Elio Loconsolo è stato rinviato a giudizio per associazione mafiosa ed estorsione aggravata, mentre il giudice dell'udienza preliminare di Potenza, Tiziana Petrocelli, lo ha prosciolto dall'accusa di aver fatto parte del commando responsabile dell'omicidio di Giancarlo Tetta, nell'aprile del 2008, per cui Massimo Cassotta e Adriano Cacalano sono stati condannati a trent'anni di reclusione con tutti i benefici del rito abbreviato, in quanto esecutori materiali, mentre Loconsolo avrebbe fatto semplicemente da palo. L’episodio va inquadrato dentro la faida che da vent’anni a questa parte sta insanguinando il melfitano, con lo scontro tra lo storico clan “Delli Gatti”, già vicino ai cutoliani della Nuova camorra organizzata, e le ambizioni dell'emergente clan Cassotta, entrato presto a far parte della “famiglia basilisca”, cellula della ‘ndrangheta in Basilicata, che si è fatta a mano a mano più indipendente, fino alle operazioni di polizia dei primi del

I COMMENTI

Le congratulazioni del premier Berlusconi e dei ministri Alfano e Maroni

La conferenza stampa in Questura. In alto Saverio Loconsolo

2000. Dopo un periodo di relativa tranquillità “la faida familiare” del melfitano, come è stata chiamata dal questore Romolo Panico, si sarebbe riaccesa nell’estate del 2007 con l'assassinio di Marco Ugo Cassotta, incaprettato, e finito con due colpi di pistola alla nuca, in un casale nella periferia della città federiciana, un delitto per cui a oggi la polizia non ha ancora individuato nessun colpevole. Al contrario la vendetta dell’amico Adriano Cacalano e del fratello Massimo sarebbe giunta a distanza di soltanto pochi mesi contro Giancarlo Tetta detto “il cantante”, legato al vecchio boss Rocchino Delli Gatti, ucciso a colpi di kalaschikov nel 2002 (peraltro un altro omicidio rimasto irrisolto), accusato di essere stato presente all'assassinio di Marco Ugo. Questa volta grazie ad alcune testimonianze e alla prova del guanto di paraffina la polizia sarebbe stata in grado di arrestare i responsabili a distanza di poche settimane, ma per Saverio Loconsolo il Tribunale del riesame avrebbe sentenziato la mancanza dei gravi indizi di colpa rimandandolo in libertà dopo nemmeno quindici giorni, e a questo punto sarebbe giunta la decisione di cambiare aria. Il capo della Squadra mobile, Barbara Strappato, ha spiegato che Loconsolo si è reso irreperibile due giorni prima della data fissata per l'esecuzione dell'ordi-

nanza che lo avrebbe riportato in carcere, quella che l'ha inseguito fino alle spiagge di Santo Domingo venerdì sera, ed è probabile che la sua scelta sia stata determinata dalla percezione di un rischio attuale per la sua propria incolumità, più che un mandato di cattura, sempre nell'ottica di una vendetta imminente da parte dei rivali del gruppo Delli Gatti. Le circostanze in sé, assieme al carico di accuse pendenti sul suo capo l'avrebbero fatto salire ai vertici dei “latitanti di massima pericolosità” individuati dal ministero degli Interni. Dopo la sua scomparsa e alcune “segnalazioni da servizi collaterali” sulla possibilità di un caso di lupara bianca, il fuggitivo sarebbe stato tradito dagli spostamenti dei suoi parenti. Nel suo itinerario americano Loconsolo avrebbe fatto una prima tappa dai familiari della moglie in Venezuela, per poi raggiungere la madre a Santo Domingo, dove lei possiederebbe alcune proprietà immobiliari. Qui sarebbero arrivate anche la moglie e i due bambini, che a settembre sono stati regolarmente iscritti a scuola, mentre lui ha lavorato per un breve periodo come manovale, ma avrebbe subito lasciato a causa “del suo brutto carattere”. Verrà riportato a breve in Italia, e per la prossima settimana comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari di Potenza. Leo Amato

ROMA - Le congratulazioni per la brillante operazione della polizia di Potenza sono arrivate ieri dal premier Berlusconi e dai ministri Alfano e Maroni. «A nome mio, del Governo e degli italiani - ha dichiarato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha commentato anche l’arresto in giornata di un affiliato al clan dei Casalesi - formulo i più vivi complimenti all’Interpol ed alla Squadra Mobile di Potenza per la brillante operazione cheha condotto all’arrestodi altri due tra i cento più pericolosi latitanti. Continua così l’azione di contrasto alle organizzazioni criminali che è un capitolo fondamentale del programma di Governo, azione che attraverso 449 operazioni di Polizia ha condotto all’arresto di 4.592 persone ed al sequestro di beni e di denaro per un valore complessivodi 7.597 milionidi euro. Questa ultima operazionemi dà l’occasione di ribadire ancora una volta che nessun Governo nella storia della nostra Repubblica hamai condottouna lottacosìdecisa edefficace nei confronti della criminalità organizzata». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si è congratulato con il capo della polizia, Antonio Manganelli, e con il comandante generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, per gli arresti di Saverio Loconsolo e di Pasquale Vargas, inseriti entrambi nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi. «Con gli arresti di oggi –ha affermato Maroni – è stato inferto un altro durissimo colpo ai clan mafiosi, risultato del lavoro incessante delle forze di polizia, della magistratura e del governo, che sta facendo della lotta alla criminalità organizzata la sua priorità». «Altri due pericolosi criminali sono stati assicurati alla giustizia. Due nomi in meno sull'elenco dei cento più pericolosi latitanti, che troveranno la loro giusta collocazione nelle carceri del nostro Paese». Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, commenta così la cattura del camorrista Pasquale Giovanni Vargas e l’arresto, a Santo Domingo, di Saverio Loconsolo, associato al clan mafioso di Melfi. «Il mio plauso e le mie congratulazioni all’Arma dei carabinieri e alla Polizia di Stato – conclude il guardasigilli - che ancora una volta confermano alta professionalità e straordinario impegno nella lotta alla criminalità organizzata».

Il progetto di ampliamento dell’impianto di Viggiano suscita molte perplessità

Centro Oli, Csail e Ola contro il “raddoppio” VAL D’AGRI - «L’ampliamento del Centro Oli di Viggiano, insieme alla scellerata decisione del Consorzio Asi di concedere ad una società tedesca ben 20 lotti dell’area industriale di Viggiano per ospitare impianti di energia solare, rappresenta un’autentica mazzata alle ultime illusioni di sviluppo nella stessa area e quindi di realizzare nuovi posti di lavoro». E’ il commento del Csail, in una nota a firma del presidente Filippo Massaro, per il quale «anche questa volta l’intervento del sindaco di Viggiano Alberti, che vorrebbe ergersi a “paladino” degli interessi dei cittadini, è tardivo perché dopo aver concesso

tutto all’Eni si vorrebbe far credere di svolgere un compito di controllo dell’operato della società petrolifera». Per il Csail inoltre «non si possono sottovalutare i problemi della salute per gli effetti derivanti dall’attività attuale del Centro Oli Agip di Viggiano e in generale dei pozzi e quindi prima di pensare ad uno sviluppo dell’impianto è necessario dare ampie garanzie. Inoltre resta aperto il vecchio contenzioso tra Eni e proprietari di terreni ed attività produttive dell’area industriale che va superato rapidamente prima di pensare semplicemente ad un ampliamento». Massaro in proposito ricorda che il Csail ha

avviato la raccolta di cartelle cliniche e certificazioni mediche attestanti i casi di patologie tumorali da parte di cittadini che risiedono in particolare a Villa d’Agri, Marsicovetere, Viggiano, Grumento Nova, Marsiconuovo, Tramutola,Montemurro e Corleto Perticara. «Il nostro obiettivo è quello di raccogliere con la documentazione medico-sanitaria il mandato di cittadini e familiari che hanno avuto congiunti morti a seguito di malattie tumorali per avviare un procedimento di “class action” contro l’Eni». Sul potenziamento del Centro Oli della Val d'Agri (Basilicata) interviene anche

la Ola di Basilicata. L’organizzazione lucana ambientalista chiede di conoscere dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, se presso gli uffici del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata sia stato depositato un nuovo progetto a cui si riferisce il recente bando dell'Eni. E se la Regione intenda o meno applicare le procedure Via previste dalle normative regionali vigenti. «Il tentativo - dice la Ola - di far passare come “normale” attività ordinaria un vero è proprio “nuovo raddoppio” della capacità di trattamento del greggio presso il Centro Olii di Viggiano, è un maldestro tentativo di considerare

Il centro oli di Viggiano

ancora vigente il Decreto VIA n. 3560 del 5/2/1999 che autorizzava il primo ampliamento del Centro Olii. La Ola invita nuovamente gli uffici regionali a sospendere la procedura VIA sul “pozzo di reinezione Monte

Alpi 9or”, situato nel Comune di Grumento Nova, al fine di inquadrare la realizzazione di queste opere nella procedura complessiva della VIA attinente anche le attività del Centro Olii di Viggiano.

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24 ore in Basilicata

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Da domani cassa integrazione in tutto il gruppo per due settimane: senza incentivi solo l’inizio

Fiat rallenta, parte la cigo Tortorelli: «Prezzo altissimo per Melfi». E sollecita un accordo di programma MELFI - Chi si aspettava un ripensamento dell’ultimo minuto ha dovuto ricredersi. L’annuncio di due settimane di cassa integrazione in tutti gli stabilimenti italiani Fiat non era solo una provocazione da parte dei vertici torinesi. Così, a partire da domani e fino al 6 marzo, i macchinari della Sata resteranno fermi, e le tute blu a casa. Lo stop era stato motivato dall’azienda con la necessità di riallineare la produzione alle reali esigenze del mercato. Gli ordini, con lo scadere degli incentivi, hanno subito un notevole ridimensionamento. Dopo un 2009 che si è chiuso sostanzialmente in positivo per lo stabilimento di Melfi, grazie alle ottime performance della Grande Punto sui mercati internazionali (e soprattutto grazie agli ecoincentivi), questo è il primo vero momento di sofferenza per il sito produttivo lucano. Ma le due settimane di cigo che, annunciate da tempo, sono ormai alle porte - potrebbero essere solo l’assaggio di un 2010 molto più difficile dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle. «Dodici mesi in cui potremmo pagare a doppio tutti i buoni risultati raggiunti fino a ora». A lanciare l’allarme èil segretariodella Uilmdi Potenza, Vincenzo Tortorelli. «Cosa dovrebbe spingere chiede il segretario - all’acquisto di un’auto nuova in questo momento di crisi che è tutt’altro che superata? Forse, solo la possibilità di fare “un affare”, usufruendo degli incentivi e comprando una macchina a gasolio, con un risparmio immediato sul prezzo dell’auto e, nel tempo, sul costo del carburante». Ecco perché la decisione del governo, come annunciato dal ministro Scajola, sul mancato rinnovare gli incentivi per il 2010 nel settore auto potrebbe avere conseguenze molto pesanti per il settore in Italia, per Fiat, per Sata e per tutti i lavoratori metalmeccanici, compresi quelli lucani. «Sarebbe un colpo impossi-

Ugl, direttivo provinciale metalmeccanici

Il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli e al lato l’infografico della cassa integrazione negli stabilimenti italiani del gruppo Fiat

bile da sostenere - insiste Tortorelli - Metterebbe in discussione le stesse rassicurazioni di Marchionne». L’amministratore delegato del gruppo Fiat, nei giorni passati, ha precisato che, oltre quello siciliano di Termini Imerese, non ci sono altri stabilimenti a rischio. Lo stesso Marchionne, però, aveva parlato di un calo di 350.000 vetture, senza incentivi. «E’ impossibile che le garanzie del top manager possano bastare a scongiurare il peggio - dice Tortorelli - Perché il futuro dei nostri stabilimenti dipende solo dal mercato. E, se cala la domanda, è inevitabile che ne consegua un ridimensionamento della produzione, quindi cassa integrazione o, peggio ancora, posti in meno». Con un’aggravante: «L’aumento esponenziale della cassa integrazione per i nostri lavoratori si è tradotto e si tradurrà in ridimensionamento del potere di acquisto dei salari, finendo per aggravare il problema». Quindi, «non si può pensare di togliere gli incentivi in questa fase così delicata». Per Tortorelli «il governo non può pensare di risolvere la verten-

za Termini Imerese senza tener conto dei problemi più generali del settore auto, tutt’altro che superati. Si finirebbe per penalizzare quegli stabilimenti che fino a ora hanno retto bene all’impatto della crisi. Se poi ci sono ci sono altri settori che ne hanno bisogno, l’esecutivo farebbe bene ad estendere gli incentivi. Alme-

no fino a quando la crisi non sarà definitivamente alle nostre spalle». Il segretario della Uilm ricordapoiche c’è una più generale “questione Basilicata”, contrassegnata dai numeri preoccupanti dei posti di lavoro persi, e degli ammortizzatori sociali in crescita. E a ridosso delle elezioni per il rin-

novo del consiglio regionale, Tortorelli affida un messaggio alla politica: quello di un accordo di programma che segni un’inversione di tendenza nell’economia della regione. E che spinga i grandi gruppi a restare e investire sul territorio. Mariateresa Labanca m.labanaca@luedi.it

INCONTRO IN REGIONE

Beni culturali, formazione e valorizzazione POTENZA –I presidenti delle Pro-Loco e delle associazioni culturali dei comuni di Atella, Avigliano, Barile, Bella, Cancellara, Genzano, Lavello, Melfi, Muro, Oppido , Palazzo S.G., Pietragalla, Rapolla, Rionero in V. San Fele e Venosa, da sempre sensibili al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione dei beni culturali e nella tutela degli stessi, hanno indetto un tavolotecnico presso la Regione Basilicata, sala Inguscio, dal tema : “Beni culturali tra formazione e valorizzazione”. All’incontro che si terrà domani alle ore 16, parteciperanno, oltre ai menzionati presidenti, Antonio Autilio, assessore alla Formazione, Giuliano Volpe rettore dell’Università di Foggia, Mauro di Giandomenico, Università di Bari - Coordinatore del Corso

di Laurea in Beni Enogastronomici, la prof. ssa Antonia Paradiso Università di Bari - Facoltà di Lettere e Filosofia - Seminario di Storia della Scienza, Michele Durante, dirigente ufficio Cultura, Gianni Pugliese DipartimentoFormazione, Lavoro,Cultura eSport della Regione Basilicata, Vittorio Restaino esperto di sviluppo locale, Introdurrà e modererà Anna Antonella Cosentino. Sarà un incontro per accrescere consapevolezza del binomio cultura - identità della terra lucana, per sottolineare, qualora ve ne fosse bisogno, la tutela del patrimonio storico e artistico della Basilicata, per promuovere lo sviluppo della cultura ed avvicinare i cittadini alla conoscenza delle ricchezze artistiche di Basilicata, in uno scenario transnazionale.

Dalla Vicenzi di Atella alla Gaudianello di Melfi: gli effetti della crisi sul comparto

Agroalimentare, Flai Cgil a congresso Sarà distribuita la pubblicazione che raccoglie le esperienze del campo di Palazzo S.G POTENZA - Si terrà domani presso il Giubileo Hotel di Rifreddo, il sesto congresso provinciale della Flai Cgil di Potenza. «La scadenza congressuale - scrive in una nota il segretario di categoria, Vincenzo Bochicchio segretario della Cgil di Basilicata - cade in un periodo particolarmente delicato per la nostra regione e per l’intero paese, a causa della grave crisi economica che ha investito il sistema economico mondiale. Nel Mezzogiorno, ed in particolare in Basilicata, la situazione si fa ancora più drammatica a causa della fragilità del tessuto produttivo e della mancanza di politiche mirate da parte del Governo nazionale. Vicende come quella della Vincen-

zi di Atella o della Gaudianello di Melfi, che in questi giorni ha annunciato il ricorso alla cassa integrazione, non lasciano ben sperare e ci portano a sostenere con sempre maggiore forza e coerenza i principi di democrazia e di dignità del lavoro che ogni giorno costituiscono l’ispirazione per il nostro lavoro. Il nostro congresso è la fase conclusiva di un processo di consultazione dei lavoratori sul territorio, attraverso le assemblee di base, che hanno permesso ad oltre 2000 lavoratori di esprimersi per definire quella che sarà la politica della categoria per i prossimi 4 anni. L'intenso lavoro svolto sul territorio e nel contatto con le istituzioni ed

i lavoratori ci ha portato a raggiungere degli importanti risultati come l'approvazione del piano provinciale di forestazione per i comuni di Potenza, Montemilone e Lavello, che consente ai lavoratori di avviare l'attività entro il mese di marzo. Particolare rilevanza è rivestita dal fatto che i lavoratori forestali verranno utilizzati anche per la sistemazione delle fasce a ridosso delle cunette stradali e quindi a supporto del lavoro dei cantonieri della Provincia e per aumentare la qualità della vita dell'intera collettività. E' questo lo spirito che dovrà alimentare la nostra attività nel prossimo futuro, continuando nell'importante cammino di una nuova dignità

del lavoro e di difesa dei diritti in una realtà che sempre più spesso è orientata ad una visione troppo individualista ed egoista. Proprio in questo senso, nel corso del congresso, verrà distribuita una pubblicazione curata dalla Flai Cgil di Potenza dal titolo “Pensieri e parole: la voce del lavoro migrante in Basilicata”, in cui sono stati raccolti una serie di scritti riguardanti differenti esperienze di volontari ed extracomunitari del campo di accoglienza di Palazzo San Gervasio, e verrà presentata una mostra fotografica che rappresenta la vita nel campo, l'impegno delle persone, la speranza dei lavori extracomunitari».

POTENZA Si è svolto presso la sede regionale dell’Ugl di Basilicata il direttivo provinciale dei metalmeccanici Ugl. L’incontro è stato presieduto dal segretario regionale generale, Giovanni Tancredi e da quello regionale dei metalmeccanici, Giuseppe Giordano. E’ stato affrontato il tema della crisi industriale lucana e in special modo della crisi che sta’ attraversando il settore produzione auto. «Servono garanzie occupazionali per tutti i dipendenti della Fiat Sata e dell’indotto ad esso collegato», ha dichiarato il segretario regionale Ugl metalmeccanici Giordano. «E’ necessario – ha spiegato il sindacalista fare chiarezza sull’intera vicenda Fiat, in particolare su tutta l’operazione che coinvolge l’intero sito produttivo Sata, compreso il progetto messo in atto di smantellamento dell’indotto. Chiediamo dunque alla Regione Basilicata, di essere vigile ed attenda finché non verrà chiarito quale sarà il destino dei dipendenti di San Nicola di Melfi che da tempo ormai stanno vivendo una drammatica situazione: certo che la confermata cigo di due settimane, dal 22 febbraio al 7 marzo è un prezzo altissimo che tutti i dipendenti lucani pagheranno e che certamente non meritano tale trattamento da Fiat. Non si capisce il perché si fanno differenze sui lavoratori dello stesso comparto considerato che nel sito di Cassino è stata annullata una settimana di cigo. Chiediamo – ha aggiunto Giordano - sperando di ottenere risposte più esaustive che la Regione faccia fronte comune con tutti i sindacati per difendere il territorio e mettano in campo tutte le sinergie utili e possibili per scongiurare tali eventi devastanti del mondo lavorativo. Bisogna avere uno scatto di orgoglio da parte di tutti, Regione Basilicata, Governo e gruppo Fiat, per trovare soluzioni idonee in un settore che e' in grave crisi e questo dimostra le politiche inadeguate del Governo sugli incentivi. Certamente non ci confortano le ultime dichiarazioni del Governo. Ma qualcosa potrebbe arrivare per i motori elettrici come ha spiegato il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola».

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Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Tra le cinque bellezze della Penisola per l’appuntamento con il turismo culturale alla Bit di Milano

Spinoso comune d’Europa Il sindaco De Luise: «La nostra è una regione per i sognatori del territorio» MILANO - Non il solito comune della Val D’Agri, poco conosciuto all’esterno della Regione ma un «comune d’Europa, orgoglioso di esseretale elegittimato arappresentare le sue bellezze in Italia e all'Estero”. E’ così che Spinoso si è presentato agli occhi dei numerosi partecipanti all’evento “Bel Paese, evento annuale internazione di Turismo culturale” in occasione della Bit, tenutosi ieri mattina alle ore 10 nella Sala Bracco del circolo della Stampa per presentare 5 bellezze della penisola. «Inserito nel Parco della Val D'Agri Lagonegrese - ha illustrato il primo cittadino di Spinoso, Pasquale De Luise, mentre le immagini del dvd preparato scorrevano sul monitor - il nostro comune ha avuto in eredità la grande opportunità offerta dall’opera dell'uomo che, creando l'invaso del Pertusillo, con i suoi 150 milioni di metri cubi di acqua, ha di fatto valorizzato il territorio». Dalla diga alle tradizioni mitologiche sulle nascita di Spinoso, un viaggio che ha permesso ai partecipanti di conoscere quella che il sindaco ha definito «una terra bellissima, la Basilicata, di cui stiamo cercando di fare un’eccellenza, una regione per i sognatori del territorio, per chi cerca la natura, la montagna, ma anche l’ospitalità». Dalle strategie di turismo della Lucania accennate anche dal commissario del parco della Val D'Agri Lagonegrese, Domenico Totaro, alle altre zone che sono state selezionate. Ed è così che, individuando un legame sulla presenza dei portali, conosciamo Fuscaldo, la cittadina calabrese che sta cercando di rilanciare il suo turismo. Spiega il sindaco Davide Gravina: «La mia comunità ha deciso di investire su due filoni di turismo culturale - religioso. Per quello culturale abbiamo candidato la città di Vienna, madre di San Francesco di Paola, con i comuni limitrofi ad essere Borgo della Sapienza. 25 studenti universitari vengono ospitati per approfondire la lingua italiana». Il pentagramma

di San Francesco, invece, diviene il nuovo canale per il turismo religioso. «Non il solito itinerario - commenta Gravina - ma un percorso capace di suscitare emozioni, di mostrare un turismo religioso che si snoda intorno ad un progetto di lungo periodo, una Calabria diversa da quella che spesso viene descritta». E ancora il sud con il Golfo di Napoli, illustrato da Carlo Muccio, presidente dell'associazione di promozione culturale della Campania e delle isole del Golfo di Napoli e Salerno, ma anche la Liguria con Santo Stefano al Mare. «Il paese dei colori lo definisce Marcello Pallini, primo cittadino - una terra collocata tra mare e montagna, che sta cercando di essere originale e di aggiungere altro al suo turismo, da qui l'idea di far divenire Santo Stefano il borgo della fotografia». Un tuffo ad Enna tra le sue rocche e i suoi castelli, e si chiude la prima parte dell'evento, promosso dal Globe Italia (Associazione di Promozione Culturale per la Storia e le Tradizioni degli Italiani in Patria e nel Mondo “Giuseppe Pitrè”) con il patrocinio del Comune di Milano, del Mibac, della Filitalia International di Philadelphia - USA, del Parlamento Europeo. Con la seconda parte, si apre il sipario sulla consegna del premio “Antonio Stoppani” alla redazione di “e' l'Italia”, e a Nicola Fiasconaro, ambasciatore della pasticceria italiana nel mondo. Le sue bellezze l'hanno fatta da padrone nel buffet finale con grande beneficio dei convenuti, mentre per gustare quelle della Pinacoteca di Brera, altra premiata, bisognerà recarsi sul luogo perché come commentato da Sandrina Bandera, Soprintendente e Direttore della Pinacoteca di Brera: «Il nostro patrimonio culturale dev'essere approfondito, conosciuto e continuamente studiato. E' questo che può distinguere gli italiani, andare in fondo, questa continua voglia di conoscere cose nuove delle opere che conserviamo». Francesca Gresia

VAL D’AGRI-LAGONEGRESE

Un trampolino per il Parco Totaro: «Un’occasione che non potevamo perdere. Abbiamo bisogno di promozione» MILANO - Anche il Parco nazionale più giovane d’Italia si è presentato al grande pubblico attraverso la partecipazione alla Bit di Milano, la più grande manifestazione fieristica nazionale del settore turistico. «Non potevamo farci sfuggire questa grande occasione», ha spiegato il commissario straordinario del Parco Domenico Totaro ai giornalisti presenti ieri pomeriggio alla conferenza stampa, «dal momento che la Bit di Milano può rappresentare un formidabile trampolino di lancio per un Parco che, pur essendo contenitore di notevoli emergenze ambientali

e storico-culturali, ha ancora bisogno di azioni di promozione per lanciarlo nel novero dei grandi parchi nazionali del nostro paese». Con questo obiettivo è stata presentata ai visitatori buona parte della produzione informativa e turistica prodotta in circa un anno di attività. Per dare al visitatore notizie utili circa i luoghi del Parco e guidarli alla conoscenza del grande valore naturalistico e culturale che essi racchiudono, sono state predisposte apposite cartine, disponibili presso lo stand dell'Apt Basilicata, lo spazio fieristico all'interno del quale il

Il sindaco di Spinoso alla Bit di Milano, Pasquale De Luise

CORTE DEI CONTI, INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO Egidio Digilio

Giuseppe Molinari

Sprechi e malaffare: «Non replico alle denunce «Potenza, troppe opere pubbliche E’ come sparare sulla Croce Rossa» ancora in cantiere o mai realizzate» POTENZA - Il senatore Egidio Digilio (Pdl), in una dichiarazione, ha detto che «dopo aver letto le relazioni per l’inaugurazione del nuovo anno di attività della sezione regionale della Corte dei Conti non nascondo di avvertire qualche disagio nel commentare dati, analisi, riflessioni e valutazioni, tutti puntualissimi, perchè mi sembra di dover “sparare sulla Croce rossa”. «Spreco, malaffare, assunzione privilegiata, moltiplicazione di poltrone, discrezionalità in incarichi – ha aggiunto Digilio - sono i mali più evidenti che appartengono alla gestione della Regione e di Agenzie, strutture ed organismi sub-regionali in Basilicata». Per il parlamentare, «le dure parole e le reprimende dei magistrati della Corte dei Conti nei confronti di chi amministra gli enti regionali e si ritrova in almeno uno dei 550 fascicoli aperti per casi di presunta corruzione sono le stesse che usiamo dall’opposizione per contribuire a far riaprire le orecchie ai lucani. La rete di potere creata dal centrosinistra – aggiunge Digilio – non lascia alcuno spazio se persino la Parrocchia si sente 'in obbligò di sollecitare l’erogazione del contributo di qualche centinaio di euro per l’organizzazione della nuova rappresentazione sacra della via Crucis». «Risultano assai goffi – ha concluso Digilio – i tentativi dal centrosinistra di sminuire la situazione per accendere l'attenzione sul presunto “Bertolasogate” e l’imbarazzante silenzio di chi pure si sente “investito” dalla Provvidenza Divina di missioni etiche e moralizzatrici».

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario

Egidio Digilio e Giuseppe Molinari

Parco si presenterà agli addetti ai lavori e al grande pubblico. La “Cartina Informativa del Parco”, la “Carta dei luoghi del sacro” e la “Carta del patrimonio storico-architettonico ed archeologico fruibile”, disponibili sia in lingua italiana che inglese, rappresentano l'aspetto più scientifico della promozione, mentre la proiezione di alcuni filmati con le immagini più belle e suggestive dei luoghi da visitare hanno l'obiettivo di emozionare il visitatore, facendogli fare un tuffo nelle splendide terre dell'Appenino lucano. «Il nostro scopo - ha proseguito il Commissario Totaro - è quello di presentare nel migliore modo possibile, ad una platea di esperti ed operatori del settore turistico, ciò che il territorio del Parco può offrire ai visitatori, i suoi tesori d'arte nascosti, la sua natura variegata e mutevole e, ma non per ultimo, la geniale laboriosità del popolo lucano, spesso silenzioso e schivo ma sempre accogliente e generoso». A scopo promozionale è stato predisposto il concorso “Vieni a scoprire il Parco più giovane d'Italia”, con la possibilità di vincere un viaggio per due persone nei luoghi del Parco, grazie alla predisposizione di appositi pacchetti che consentiranno a quanti ancora non lo hanno fatto di scoprire questo meraviglioso angolo di Basilicata.

POTENZA - Il Coordinatore dei gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Potenza, Giuseppe Molinari porta all’attenzione i lavori pubblici non ancora iniziati. «In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, il Procuratore Oricchio ha evidenziato la particolare attenzione per alcuni lavori pubblici a Potenza dove, vorrei aggiungere, vi sono molti cantieri aperti, lavori ancora incompiuti sottolinea Molinari - come quelli di Via del Gallitello, Via Di Giura, ma anche opere promesse e mai realizzate. Sono numerosi, infatti, i lavori che non sono mai partiti come quelli che riguardano il passaggioche dovrebbe congiungere Via Isca del Pioppoa Via del Gallitello, il collegamento tra la piazza di rione Cocuzzo, dove si svolge il mercato, e la chiesa, i lavori di riqualificazione della piazza di rione Murate e Piazza Matteotti. Tutte opere pubbliche che non si sa per quale motivo non sono state ancora realizzate ». «E’ necessario- continua Molinarifare chiarezza su alcuni lavori pubblici senza fine o mai cominciati. Rione Cocuzzo è tra i quartieri della città di Potenza che meglio rappresenta la situazionepiùgenerale. Nelquartiere-continua Molinari- non è ancora stata completata Piazza Mirralles, che sarebbe certamente meglio buttare giù, ma che se proprio deve continuare ad esistere è assolutamente necessario che sia completata. Non si capisce, però, perché i lavori sono fermi». «Riguardo, invece, ai lavori mai cominciati - conclude Molinari - sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale specifichi i motivi per i quali non è stato possibile realizzare opere promesse da tempo ai cittadini».

Pit Metapontino

Ruggiero: «I nostri interventi per prevenire l’erosione della costa» METAPONTINO - «Siamo stati previgenti ed efficaci nell’adottare sistemi di prevenzione naturalistici a fronte di un’erosione della costa che, nel metapontino, ultimamente è particolarmente allarmante -ha dichiarato il presidente dell’ente capofila del Pit Metapontino, Vincenzo Ruggiero - La ricostituzione delle dune, così come previsto con l'intervento del Pit a Bosco Pantano di Policoro ed alla Foce del Sinni, ha visto interventi innovativi ma non invasivi che, nel realizzare più cordoni dunali con moderne tecniche di manipolazione del materiale vegetale ed avvalendosi di semi di origine autoctona, ha avviato un processo di ricostituzione di un ambiente naturale di estrema importanza che regolerà tutti i processi nell'interfaccia terra-mare. Il biotopo ricostituito - ha continuato Ruggiero - è dotato di autonomia di sviluppo perché in equilibrio con fattori biologici ed è, pertanto, in grado di autoregolarsi ed autorigenerarsi senza la necessità di altri interventi futuri». Un processo di lunga durata, dunque, per il contenimento dei processi erosivi verso il quale sarebbe bene dedicare la dovuta attenzione da parte del Governo Regionale e di quello centrale. «L'intervento da noi messo in atto conclude Ruggiero inserendosi nell'attuale dibattito sul tema e sulla preoccupazione della precarietà di quest'importantissima risorsa specie a Metaponto - potrebbe costituire la logica di tutti gli interventi che dovrebbero interessare l'intera costa senza disperdersi in altre tipologie d'intereventi che poco hanno di naturalistico e molto di inutilmente dispendioso»

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12 24 Ore in Basilicata


Domenica 21 febbraio 2010

Il libro “Il mercante di Panni” di Giovanna Motta

amore secondo Tuccio

L’

di MARIANGELA LISANTI

n affascinante romanzo di fantasia, ma anche un resoconto storico, “incorniciato” nella storia del Mezzogiorno d'Italia ,con “proiezioni” in alcuni Paesi europei. Si tratta de “Il mercante di panni”(Passigli Editori, pp.157, 14,00 euro), primo romanzo di Giovanna Motta, professore ordinario di Storia Economica e Sociale all'Università “La Sapienza” di Roma. Il protagonista di questa storia avvincente è Tuccio, un mercante toscano realmente vissuto nei primi anni del Cinquecento, che stabilitosi in Sicilia, inizia a lavorare presso la compagnia commerciale dello zio, spostandosi tra Messina, Palermo, i principali Stati italiani e le più importanti città del nord-Europa, dove conoscerà il vero amore. Nel testo il lettore rimane affascinato dal variegato mondo dei commerci, entra in contatto con le forme del potere politico, con gli ambienti della quotidianità, con la vita nei palazzi della nuova aristocrazia mercantile, la vita nelle botteghe, la vita nelle strade. I mercanti, viaggiando per affari, incuranti di guerre, epidemie, cercavano di ottenere alti guadagni; a viaggiare non sono solo le merci, ma anche le idee, la cultura l'arte di un'Europa che in quel periodo si apriva al mondo, un mondo il cui punto di incontro tra civiltà, religioni e filosofie era ancora il Mediterraneo. Tuccio, personaggio realmente esistito, le cui tracce sono state rinvenute dalla scrittrice in libri contabili custoditi presso l'archivio di Stato di Pisa, rappresenta l'uomo nuovo da cui prenderà l'avvio l'Europa moderna. «La Motta - ha spiegato Massimiliano Pezzi, professore associato di Storia dell'Europa orientale presso l'Università di Bari “A.Moro” , in una nota critica al testo - descrive la fine di un'epoca e la nascita di un nuovo mondo, dove lo spirito calvinista insegna anche a correre dei rischi per la realizzazione di cospicui guadagni. Nel Mezzogiorno, dove l'aristocrazia terriera stava lentamente tramontando ed il mondo stava cambiando era assai diverso; e ciò era visibile anche per la presenza sui mercati di nuovi prodotti agricoli provenienti dalle Americhe. La borghe-

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sia mercantile in ascesa, invece, cercava di palesare la sua fortuna negli affari, acquistando terre e costruendo nuovi palazzi, a simboleggiare il nuovo modello del “fare” per realizzare profitti e avanzamenti di carriera”. L'autrice ha collocato il personaggio in una società tra Riforma e Controriforma, nelle lotte tra Francia e Spagna per il predominio del Mediterraneo, che presto perderà il ruolo centrale nel commercio. «In mezzo alle scene di morte e di disperazione in tempi di epidemie - ha proseguito Pezzi - affiorano alcune tematiche che costituiscono senza dubbio il cuore del romanzo. Il preludio alle scene finali è costituito dalle relazioni extraconiugali, in una società dove viene data molta importanza al malocchio e si tiene nettamente distinto l'amore sacro da quello profano. In questo contesto economico, infatti, avviene qualcosa di scontato nella società meridionale del tempo, cioè un matrimonio combinato dai parenti che Tuccio accetta passivamente. Quello che Tuccio, però, non aveva previsto era l'incontro con Gherda, una donna che gli provoca vibrazioni sconosciute ed incontrollabili. Il protagonista si dibatte tra la fuga da questo strano sentimento, il suo mondo lavorativo e la compagna, che gli altri gli hanno affibbiato. In un primo momento si illude di poter sradicare questo sentimento, ma la sua testa è altrove, nelle Fiandre dove appunto ha conosciuto l'amore. Il suo ritorno nel Nord dell'Europa era prevedibile e viene descritto il ritrovamento e la sua momentanea esperienza di vita con l'amata. Tuccio vive attimi meravigliosi e fuggenti, ma l'autrice, superando se stessa in maniera imprevedibile, ritorna a parlare di quotidianità, sicurezza, famiglia, tranquillità, che cozzano con la realtà del momento. Per un momento, l'amore di Gherda sembra sconfiggere la quotidianità, ma è il quotidiano a vincere con un finale imprevedibile per l'intrigato lettore che tutto poteva immaginare, meno che…”. Giovanna Motta si è occupata dei processi di trasformazione della società europea in età moderna, con particolare attenzione all'area mediterranea.

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Musica e impegno sociale L’Orchestra di via Padova storia della caparbietà lucana «Il ticchettìo della macchina da cucire è stato il primo approccio alla musica» di ANTONIO MURZIO

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Il primo musicista che si propose fu un ragazzo di Policoro Alcuni si sono presentati grazie all'infaticabile lavoro di Maximina, l'edicolante-reclutatrice spagnola

Musica senza confini

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Strada multietn

e ce colori, sapori Via Padova riunis mondo. Un melting pot il tto tu di à non profumi uniscono diversit di razze in cui si ad incontrarsi te na sempre desti

ione Dolore e commoz

«Noi artisti rappresentiamo la verità attraverso la finzione, l'artefatto; la politica è, al contrario, l'arte di presentare la menzogna come verità»

La formazione dell’orchestra Massimo Latronico

DIREZIONE, CHITARRE, LAUD, BOUZUKI ITALIA

Stefano Corradi CLARINETTO, CL. BASSO, SAX SOPRANO, SAX TENORE - ITALIA

Helen Saarniit SAX CONTRALTO, CORNAMUSA - ESTONIA

Raffaele Kolher TROMBA, FLICORNO - ITALIA

Humberto Amesquita - TROMBONE - PERÙ

Oscar Yanez BASSO TUBA - CILE

Tatiana Zazuliak VOCE - UCRAINA

Kostantino Vornichu FISARMONICA - UCRAINA

Aziz Riachi VOCE, OUD, PERCHISSIONI, VIOLINO - MAROCCO Massimo Latronico, milanese di origini lucane,è il fondatore della celebre Orchestra di via Padova

Abdullay Traorè Kadar VOCE, BALAFÒN ED ARPA AFRICANA - BURKINA FASO

Yamil Castillo Otero PERCUSSIONI - CUBA

Andrea Milgliarini Poi l'immagine del corpo di Aldo Moro nella Renault rossa. Ma ero troppo giovane per interessarmi di politica. Oggi penso che noi artisti rappresentiamo la verità attraverso la finzione, l'artefatto; la politica è, al contrario, l'arte di presentare la menzogna come verità. No, in famiglia nessuno è musicista, fatta eccezione per mio nonno che qualche volta si divertiva a strimpellare la chitarra, e anche i miei non sono stati molto contenti della mia scelta. Avevo studiato chitarra per otto anni, proprio qui in via Padova, allievo di Luigi Maione, un maestro napoletano. Per frequentare le lezioni venivo da via Marghera in bicicletta. Ma dopo il liceo scientifico mi ero iscritto ad Architettura, ho lasciato dopo aver dato quindici esami. Ho anche frequentato una scuola per educatori. Loro, papà e mamma, come tutti, gli “ignoranti” aspiravano a un figlio laureato. Ho un solo fratello, più giovane di me, lavora in banca. In via Padova sono venuto ad abitare qualche anno fa, nel 2005, ed è stato allora che mi è venuta l'idea di formare l'orchestra. Il primo musicista che si propose fu un ragazzo di Policoro, poi sono arrivati gli altri. Alcuni si sono presentati da soli,

altri grazie all'infaticabile lavoro di Maximina, l'edicolante spagnola che è di fronte a casa, che ha fatto da reclutatrice. No, il ragazzo di Policoro non è più nell'orchestra. La prima prova l'abbiamo fatta nel 2006, siamo ospitati nella sede dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani, insieme ad altre associazioni, ma il sindaco Moratti ha sfrattato l'Anpi e di conseguenza tutti noi. Vedremo come andrà a finire, ma questa è l'orchestra di via Padova e andare altrove non avrebbe senso. In Basilicata ho ancora tutto un ramo della famiglia e i tantissimi amici d'infanzia ai quali sono legatissimo. Vado orgoglioso di un mio parente, cugino di mia madre: è Vincenzo De Mare, il camionista ucciso a Scanzano Jonico nel 1993 per essersi rifiutato di trasportare scorie radioattive. Questo vorrei proprio che tu lo scrivessi. Quando guardo a quello che è successo in via Padova, a come si vive qui, penso che mio padre e gli altri emigranti meridionali abbiano vissuto le stesse situazioni che vivono gli stranieri oggi. Allora erano i lucani, i pugliesi, i siciliani ad essere costretti a vivere in sei in una stanza, ora sono loro. Sono cambiati i soggetti, non le dinamiche.

Ho scelto di vivere qui perché solo in zone come queste, in vecchie case di ringhiera come questa dove abito, il rapporto di vicinato è rimasto quello di un tempo, con i bambini che vanno e vengono da una casa all'altra, in uno scambio continuo, di reciproca solidarietà, con gli altri inquilini. Direi che sotto questo aspetto via Padova mi ricorda molto i paesini della Lucania e del Sud in generale. Mia figlia Irene frequenta la scuola materna al Parco Trotter (nel parco, che prende il nome dall'ippodromo del trotto, che sorgeva sull'area dagli inizi del '900, è presente una scuola che ospita ragazzi di 24 nazionalità diverse; la scuola va dalla materna alla terza media e le classi sono suddivise in padiglioni sparsi per il parco e negli intervalli fra le lezioni gli alunni possono uscire per giocare all'aperto, ndr) mi canta “Tanti auguri a te” in arabo e mostra una grande attenzione per tutti i dialetti. I miei genitori, quando litigavano, parlavano in dialetto. Mia moglie, invece, è originaria di un paese delle Valli bergamasche, il nostro rapporto è, per così dire, frutto di un'integrazione culturale interna. La sera che hanno ucciso il ragazzo egiziano non eravamo in via Padova, era saba-

to ed eravamo a cena da amici. Gli incidenti che sono accaduti dopo? Forse potevano essere evitati, perché se i poliziotti all'inizio se ne sono stati fermi, è perché avevano avuto l'ordine di non muoversi. La mia paura è che si voglia scatenare una guerra tra poveri: ieri dal barbiere ho sentito tre calabresi che discutevano e inveivano contro l'invasione di migranti. Ho cercato di spiegargli che potevano rivedere riflesse le loro storie di quando sono arrivati a Milano. Immigrati di ieri contro immigrati di oggi, questa è la vera guerra tra poveri. Mi chiedi cosa mi piace della Basilicata? Tutto. Forse anche perché quando vengo, e mi piace farlo spesso, ci resto poco e non ho tempo a sufficienza per capire bene alcune situazioni, come quella dell'estrazione di petrolio e delle royalties ai piccoli comuni lucani, che forse non mi piacerebbero. Si avvicina l'ora della lezione. Massimo Latronico insegna chitarra e musica d'insieme in una scuola privata e deve andare. I saluti di commiato, però, non sono quelli soliti, tra chi ha posto domande e chi ha raccontato la sua storia: “Ti abbraccio e ti bacio come faccio con tutti i miei amici, sennò che lucano sarei?”.

BATTERIA - ITALIA

Kristina Mircovic VIOLINO - SERBIA

Walter Parisi VIOLONCELLO - ITALIA

Marco Roverato BASSO ELETTRICO, CONTRABBASSO - ITALIA

Colori e volti tra strumenti e dialetti

Via Padova è quel luogo dove tutto succede e tutto si dimentica in fretta... per sopravvivenza. Tutti passano con la loro storia, i loro ritmi, i loro colori; ma senza fermarsi. L'Orchestra è nata con la voglia di lasciare un segno in questo luogo, un segno diverso che vuole essere una sorta di diritto di cittadinanza a chi, per esprimersi, è costretto a vagare in continuazione. E' composta da musicisti professionisti italiani e stranieri che, per i motivi più diversi, hanno attraversato la zona compresa tra via Padova e viale Monza. Alcuni sono riusciti a fare il proprio lavoro in Italia, altri sono costretti a fare mestieri diversi per potersi mantenere. Ma nessuno ha perso il proprio bagaglio culturale e professionale. La band, nata nell'ottobre 2006 per favorire lo scambio tra le diverse culture presenti in uno dei quartieri con la più alta percentuale di stranieri della città, è diventata un laboratorio permanente di produzione musicale di qualità, unica e universale, perché frutto del confronto tra sensibilità artistiche diverse. Estonia, Perù, Cile, Ucraina, Burkina Faso, Marocco, Serbia, Italia, Cuba: questi i paesi di provenienza dei musicisti. Ognuno di loro ha portato con sé un po' della propria tradizione musicale. Ed ognuno si è poi prestato alla sperimentazione e al confronto, realizzando un mélange sonoro inedito e travolgente. Per descrivere il nuovo cd, Tunjà, è lo stesso Massimo Latronico, a scrivere sul sito dell'orchestra: « Il giro del mondo in 60 minuti: questo potrebbe essere il sottotitolo di "Tunjà" il primo album dell' Orchestra di via Padova, l'orchestra multietnica di Milano composta da 15 musicisti di 9 nazionalità diverse. I 13 brani del disco infatti sono un mix di culture e tradizioni musicali di ogni parte del mondo e di ogni epoca. Ci sono le percussioni africane e latinoamericane e gli archi della tradizione mitteleuropea. Il funky, il jazz e il blues di stampo afroamericano convivono con i travolgenti ritmi gitani e con le ballate dell'Europa dell'Est. La musica è un linguaggio, e tra linguaggi diversi non è sempre facile trovare un dialogo, ma l'Orchestra di via Padova è la dimostrazione che si può trovare una sintonia, un punto di incontro anche tra persone con sensibilità, culture e gusti diversi. Basta aver voglia di confrontarsi e di sperimentare». an.mu.

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er arrivare al civico 90 di via Padova dalla fermata più vicina della 56, l'unica linea urbana che traghetta voci, colori e anime di popoli diversi sull'asse che da piazzale Loreto porta all'estrema periferia est della città, il passaggio obbligato è davanti al luogo dove Abdel Aziz El Sayed, 19 anni, panettiere egiziano, è stato ucciso. La teoria di insegne cinesi, arabe, sudamericane, scorre su entrambi i lati della via. Massimo Latronico, Max per gli amici, abita con la compagna Silvia Facchinetti, bergamasca, e la figlia Irene, cinque anni, al quarto piano di questa vecchia casa di ringhiera. Nel gabbiotto, all'ingresso, c'è una giovane donna di colore. La bambina che tamburella dietro il vetro e sgrana un paio di grandi occhi scuri avrà al massimo tre anni. Un tempo le portinerie erano appannaggio quasi esclusivo di famiglie di immigrati meridionali. Negli atri riecheggiavano accenti siciliani, calabresi, pugliesi. Quelle voci, quei suoni, che ai milanesi sembravano incomprensibili, oggi hanno accenti di altri mondi, di terre di mezzo, alla costante ricerca di approdi. Un approdo che Max, 41 anni, nato a Milano da genitori lucani di Castelsaraceno, ha trovato e offerto nella musica, dando vita all'Orchestra di via Padova, una formazione composta da quindici musicisti, provenienti da quattro continenti diversi, che porta il nome della strada che è il più grande crogiolo di etnie del capoluogo lombardo. «Anche mia madre faceva la portinaia comincia a raccontare Max - in via Marghera. Oggi è diventata una strada esclusiva della città, con prezzi delle case schizzati alle stelle. Solo chi non sa cos'era prima, quando i miei genitori sono arrivati dalla Basilicata gli inizi degli Anni Sessanta, si meraviglia quando dico che abitavo lì. Ma eravamo in una casa di ringhiera e io ho vissuto la mia infanzia sentendomi chiamare “terrone” dai milanesi e “il milanese” dai lucani quando andavo a Castelsaraceno per le vacanze». Mio padre Carmine è emigrato per primo alla ricerca di lavoro, poi l'ha raggiunto mia madre Angela. Lui lavorava come operaio alla Garzanti a Pioltello, lei faceva la portinaia. Ma mio padre ha sempre fatto il doppio lavoro. Lui era sarto e ho, indelebile, il ricordo del ticchettio ronzante e ritmico della macchina per cucire che sentivo dalla mia camera di notte. Un ritmo che mi è rimasto impresso e che forse è stato il mio primo, vero approccio alla musica, tanto che, ancora oggi, a volte, mi ritrovo, mentre sono a letto, a riprodurlo tamburellando con le dita sul materasso. Della mia infanzia ho indelebili due ricordi: il primo è dell'omicidio Calabresi, in via Cherubini. Era a poche centinaia di metri da dove abitavamo e anche se i miei cercavano di nascondermi la cosa, capii che qualcosa di grave doveva essere successo.

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Domenica 21 febbraio 2010

La storia La “Casa del Diavolo” a Lavello

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mura

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l territorio lavellese è un susseguirsi di testimonianze archeologiche. E tra le più emblematiche spicca la cosiddetta “Casa del Diavolo”. Il rudere è situato su una collinetta occultato da alberi di ulivo. La distanza da Lavello è di pochi chilometri e i resti archeologici sono ubicati tra le contrade San Francesco e Canalicchio. Oggigiorno è un po' scomodo identificare questo luogo per via di un itinerario non ancora contrassegnato da una segnaletica atta a facilitare un agevole raggiungimento del sito. Anche il percorso non è uno dei più facili per il carattere impervio delle strade sterrate e delle biforcazioni che soltanto uno del luogo a malapena individua. Certamente l'importanza strategica del manufatto archeologico, impianto termale del III secolo dopo Cristo, che ora si evidenzia su questa altura collinare, vuole essere un presidio di una stratificazione archeologica ancora da rilevare a cura degli addetti ai lavori. Ora la Soprintendenza archeologica sta elaborando un piano di recupero del rudere costituito da due ambienti ben definiti e che tutto intorno è contrassegnato da altre circostanze archeologiche. Il Comune di Lavello inoltre di recente ha acquisito alcuni terreni su cui si espande il sito archeologico interessato. E la rilevanza storica dell'agro affonda le sue radici su un substrato di civiltà e testimonianze che aspettano di essere riscoperte. Tanti sono stati comunque gli studiosi che si sono cimentati nel corso degli anni nel vedere in questa zona diverse risultanze archeologiche da Giuseppe Solimene a don Pasquale Di Stasi, da Luigi Lomio ad Antonio Di Chicco, da Mauro Carretta ad Antonio Rosucci. E scientificamente i pareri degli archeologi Silvio Ferri, Edoardo Galli, Mirella Cipollini Sampò, Maria Rosaria Salvatore e il belga Joseph Mertens hanno condotto ad una identificazione di impianto termale del rudere che si inseriva in un contesto di fattoria tardoimperiale romana. Alcuni interrogativi proposti da Mauro Carretta sulla natura di questi resti ma a maggior ragione di questo luogo dalle tante sfaccettature archeologiche oltre che antropiche. Difatti Mauro Carretta in un articolo giornalistico del 1969 per aggiornare il dibattito culturale locale innescatosi dal 1926 in poi af-

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storia Quel nome

deriva da un’espressione dei contadini che al ritorno dai campi , verso il tramonto, immaginavano i raggi solari attraverso le fessure del rudere come fossero fiamme di GIUSEPPE CATARINELLA

Il disegno in alto è di Luigi Lomio. La foto grande è dell’autore, tratta dal testo “Conoscere Lavello”

fermava:”… Sono terme, castrum, mansio, oppidulum, tempio pagano?”. E sulla scorta di queste varie opinioni anche il popolo ha detto la sua e volgarmente l'appellativo di “Casa del Diavolo” sta a ratificare l'impressione che i contadini usavano consolidare allorquando rientravano dal lavoro dei campi verso il tramonto e gli effetti solari attraverso le fessure del rudere sembrava che facessero fuoriuscire fiamme e quindi di lì il passo è breve nel far affermare che quegli ambienti in laterizio fossero la casa del diavolo. Dunque la suggestione popolare ha dettato l'identificativo onomastico del rudere che si è tramandato fino a noi. Ma comunque i resti nel recente passato, cioè durante il brigantaggio (seconda metà del XIX secolo), sono stati meta e ricovero anche dei briganti, secondo Di Stasi. E lo stesso Di Stasi parla anche di un luogo come avamposto militare, quindi un castrum fortificato. Da qui il sacerdote recuperò numerose epigrafi e frammenti romani che sapientemente murò sul perimetro esterno della chiesa del Calvario in Lavello. Luigi Lomio dal canto suo proponeva la teoria per questa area di una chiesa poi distrutta che stava ad indicare la presenza di una comunità cristiana. Invece altra ipotesi trova in Di Chicco un supporto letterario e storico. Infatti Antonio Di Chicco appoggia la sua tesi su un riferimento toponomastico legato ad un pagus irpino, Alfellum. Questa realtà è citata da Plinio nella Naturalis Historia, libro III, capitolo XI. Successivamente il riscontro di Alfellum insieme alle vicine Venusia (Venosa) e Strapellum (Rapolla) compare nelle carte del geografo francese Guglielmo de L'Isle. E da ultimo lo stesso poeta venosino Quinto Orazio Flacco parla di un luogo non meglio citato dove manca l'acqua e dunque si compra e dove c'è pane bianco. Il riferimento è al viaggio compiuto dal poeta di Venosa da Roma a Brindisi e nel decimo giorno egli soggiorna con molta probabilità in questa zona. Ora questo vasto territorio, influenzato anche dal torrente Olivento che si immette nel vicino Ofanto e dalla presenza del tracciato della via Erculea che attraversa lo spazio della Diga del Rendina dove sorgeva anche in epoca romana una statio ad Arundinem, potrebbe rappresentare un significativo esempio di parco archeologico.

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Il libro “Ogni maledetta domenica” di Alessandro Leogrande

La febbre del in otto

calcio mosse di ROSSELLA MONTEMURRO

li otto pezzi che compongono questa antologia provano a raccogliere alcuni brandelli del calcio che rimane. Del calcio come Sistema, e del calcio come dissidenza». Prendendo in prestito il titolo dal film sul football americano di Oliver Stone, “Ogni maledetta domenica”, Alessandro Leogrande ha curato un volumetto (edito da minimum fax per la collana nichel, illustrazione di Luigi Bicco), in grado di offrire, alla vigilia dei primi Mondiali africani, una chiave di lettura diversa e appassionante sull'universo del calcio. Anche i pochi irriducibili, gli indifferenti, le mogli e le compagne costrette, ogni maledetta domenica, è il caso di dirlo, a ritagliarsi novanta minuti in solitudine a causa di consorti che non rinuncerebbero mai a seguire la squadra del cuore, dopo aver letto queste storie firmate da otto giovani scrittori, dovrà ricredersi. Non sono racconti “per addetti ai lavori” ma storie “rubate” all'attualità, dedicate allo sport nazionale per eccellenza. «C'era, nella mia infanzia, un momento della settimana che aveva per me la valenza di un rituale sacro, di cui per nulla al mondo avrei rinunciato a godere. - racconta Carlo Carabba- Alle sei e un quarto di domenica pomeriggio,dovunque mitrovassi, dovevaesserci untelevisore sintonizzato d Rai Uno, prono a trasmettere le dolci note della sigla e la voce pacata di Paolo Valenti. Era Novantesimo minuto: i gol della giornata, sino a quel momento solo raccontati dalle voci della radio, avrebbero preso forma sotto i miei occhi sognanti, illustrati dalla parole di cronisti che non ho mai dimenticato, personaggi sgraziati e familiari, LuigiNecco daNapoli, Tonino Carinoda AscoliPiceno. Ma il monopolio monotono e accogliente della Rai volgeva al termine. Nasceva in Italia la tv privata (che presto sarebbe diventata specchio e matrice dell'immaginario del paese) e di colpo il calcio era ovunque». Dal calcio ai tempi della pay tv al “caso Balotelli”, analizzato da Francesco Pacifico, il passo è breve: «Mario Balotelli rimane all'altezza di questa fama campata in aria di giocatore poco sportivo. No, “poco sportivo”non spiega la situazione: MB, in campo, passa il tempo a imporre la propria personalità calcistica e non . Lo fa con le mezze rovesciate e i tiri potenti, lo fa con trovate da gradasso. E' successo diverse volte che nella stessa partita segnasse un gran gol e facesse qualcosa di molto scorretto». Il fair play, insomma, non sempre va di pari passo con il talento che, in campo, dovrebbe essere indispensabile. C'è chi, per mestiere, di nuovi talenti va a caccia: a definire queste figure, in cerca di campioni nelle favelas e nei campetti di periferia ci pensa Stefano Scacchi: «Il percorso dei giocatori di serie A prima di diventare famosi? Sono come fiumi che tutti ammirano quando attraversano placidi le grandi capitali d'Europa, ma di cui nessuno vede i primi saltelli vicino alla fonte. Tutti conoscono la loro maestosa e ormai tranquilla corsa verso il mare, ma nessuno immagina la fatica necessaria a farsi largo tra pietraie, rocce e grandi pendenze. Quelli come Casiraghi sono tra i pochi a frequentare queste altezze. Anche lungo quei sentieri scoscesi è necessario compiere qualche piccola furbizia, ma sono astuzie da cercatori d'oro col setaccio in riva a un ruscello, non truffe da magliari come quelle praticate a valle, quando la ricchezza è diventata un lago sconfinato». Suggestiva anche la leggenda, narrata da Vittorio Giacopini, di Bora Milutinovic, l'allenatore zingaro che risolleva le sorti delle nazionali più povere del terzo mondo: «Col Messico inchioda la Germania, sul pareggio; col Costarica, a Genova, batte la Scozia e la Svezia; con gli Usa la Colombia (e tiene a lungo il Brasile bloccato sullo 0-0, mestamente); con la Nigeria distrugge la Spagna e la Bulgaria. Questione di “intelligenza”e di giudizio, non di moduli e tattiche, di schemi. Ci sono allenatori che hanno una fede e un metodo, tetragone convinzioni, ideologia; Milutinovic - il camaleonte del calcio, l'uomo-ovunque - è piuttosto un utopista pragmatico, un ribelle con una causa, l'ultimo visionario del pallone. Uomo senza illusioni né certezze, per tutta la sua carriera coltiva una sola certezza (e un'illusione) che poi è il sogno del maestro, del pedagogo. Il sangue dalle rape non lo cavi, ma si può insegnare tutto a tutti, anche ai somari: è un problema di “intelligenza”, di attenzione.

G

Di ruvido adattamento; di applicazione». Andrea Cisi descrive minuto per minuto tutta l'ebbrezza di un pomeriggio trascorso allo stadio Zini tra i tifosi della Cremonese: «Entrando incrociamo Marrachèsc, un ragazzo marocchino che lavora con me alla fabbrica, c'è tutto il suo clan intorno a lui, tutti giovani, lati e magri, color muschio, tutti cugini, facce da galera, pizzaioli e piastrellisti, tifosi grigiorossi di brutto. Ci abbracciamo. Lo sbirro appostato dietro il tornello valuta me e loro, quindi si concentra truce su di me. E' meridionale, cattivo, in assetto, sigaretta marrone in bocca, visiera, manganello e spray”. Clint Eastwood». “Ogni maledetta domenica” non risparmia vicende dolorose che al calcio sono indirettamente legate. Il 16 aprile del 2000 a Monopoli, in provincia di Bari, un uomo è stato colpito alla testa da un oggetto lanciato da un treno in corsa. Il treno era pieno di tifosi del Lecce che tornavano dal derby contro il Bari. Lo ricorda Osvaldo Capraro: «Per me era la fine di un'illusione. Quella che mi porto dentro fin da piccolo, che il calcio sia una sorta di incantesimo capace di unire le persone. La notizia del vigile Luigi Schena in coma a causa di un imbecille nascosto in mezzo a un gruppo di imbecilli era un colpo basso che in qualche modo dovevo restituire e, per un consumatore da stadio, l'unico modo per restituire è smettere di consumare. Da quel 16 aprile, per me calcio e divertimento hanno smesso di viaggiare sullo stesso binario». Tommaso Giugni ripercorre invece l'omicidio Sandri: «La vicenda prende forma a fatica: brevi spezzoni nei tg, mezze dichiarazioni, giri di telefonate per capirci qualcosa. Il problema è che l'unico messaggio chiaro a passare è che un ultras è stato ucciso da un poliziotto, fuori da un autogrill vicino Arezzo mentre andava in trasferta a Milano. Si fosse parlato di un ragazzo romano in viaggio, si fosse gestita diversamente la notizia, la storia di Gabriele Sandri non avrebbe avuto la potenza simbolica che ha poi acquistato». Infine, fasti e rovine del Milan di Berlusconi sono raccontati con una punta di ironia da Luca Mastrantonio: «Berlusconi ha vinto e convinto, ha riempito il cuore del tifoso e gratificato anche gli occhi dell'avversario. Per questo era lecito aspettarsi che Berlusconi potesse trasformare l'Italia in n posto migliore. Abitato dauomini capacidi faresquadra,con individualitàvalorizzate subase meritocratica; un paese innovativo, vincente, giusto. No. Non gli ho mai creduto. Eppure speravo sinceramente che potesse riuscirci. Risorse economiche, politiche e umane non gli mancavano certo. Da presidente onorario di calcio e onorabile presidente del Consiglio dovevatrasformarel'Italia nelMilan.Einvecenonsolo hafallito,maha trasformato il Milan, in caduta libera e stato confusionale, in quel disastro che è l'Italia di oggi».

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La mostra “Fabrizio De Andrè” Museo dell’Ara Pacis- Roma

nche Roma, dopo Genova e Nuoro, rende omaggio a Fabrizio De André ospitando negli spazi espositivi del Museo dell'Ara Pacis, dal 24 febbraio al 30 maggio 2010 (una sola settimana dopo il 70° anniversario della sua nascita, il 18 febbraio) “Fabrizio De André. La mostra” il percorso multimediale di Studio Azzurro - uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte - che ne racconta la vita, la musica, le passioni che lo hanno reso unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore, dei mutamenti e delle trasformazioni della contemporaneità. “Fabrizio De André. La mostra”, a cura di Vittorio Bo, Guido Harari, Vincenzo Mollica e Pepi Morgia, ideata da Studio Azzurro, è promossa da Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, Fondazione Fabrizio De André onlus, Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Zètema Progetto Cultura, main sponsor ERG, in collaborazione con Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL - BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, il Gioco del Lotto, Atac, Vodafone, catalogo edito da Silvana Editoriale. Attraverso la narrazione virtuale, multimediale e interattiva viene proposta al pubblico un'esperienza emozionale, attraverso cui ognuno potrà mettersi in relazione con l'universo di “Faber”. Il racconto e la rappresentazione visiva, testuale e musicale si offrono dense di suggestioni ed emozioni e il pubblico, potrà di volta in volta scegliere quale immagine di “Faber” sviluppare per sé, in relazione con il proprio vissuto. La mostra affronta i grandi temi della poetica di De Andrè: la società del benessere e il boom economico degli anni '60, gli emarginati e i vinti, la libertà, l'anarchia e l'etica, gli scrittori e gli chansonniers, le donne e l'amore, la ricerca musicale e linguistica, l'attualità nella cronaca, i luoghi rappresentativi della sua vita; tutto ci trasmette la sua capacità di parlare al singolo ma di essere nel contempo universale, riconosciuto e amato dalle persone di ogni genere e età. Nel primo ambiente dedicato alla poetica si accoglie il visitatore con sei schermi trasparenti allineati in prospettiva ottica (100x200cm ciascuno) che raccontano altrettanti temi: Genova, l'amore, la guerra, la morte, l'anarchia, gli ultimi. Il visitatore può approfondirli seguendo i manoscritti di alcune canzoni, illustrati da filmati d'attualità, fotografie e videointerviste a Fabrizio. Sulle pareti si potrà esplorare il mondo di “Faber” attraverso le stesure - provvisorie e no - di alcune canzoni, dalla “Canzone del Maggio” a “Creuza de ma”, al work in progress de “La domenica delle salme”, fino ad appunti di lavorazione inediti per il disco, mai realizzato, dei “Notturni” che avrebbe dovuto far seguito ad “Anime salve”. Il secondo ambiente è dedicato alla musica. Un percorso interattivo racconta la produzione discografica di Fabrizio. Una serie di piccoli pannelli, che riproducono le copertine dei principali dischi di studio, possono essere scelti e posizionati su appositi tavoli multimediali, attivando una serie di proiezioni. Il visitatore potrà così “incontrare” Fabrizio, i suoi amici e collaboratori, il critico Riccardo Bertoncelli che, con i loro contributi, inquadreranno il periodo storico e il clima sociale in cui quel disco è stato prodotto, i

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Alcune immagini della mostra

meccanismi della scrittura e della registrazione, etc. Tutto completato da contributi video tratti da apparizioni televisive e concerti. Alcune bacheche raccolgono tutta la sua discografia ufficiale fin dal primo 45giri “Nuvole barocche”, accompagnata da svariate chicche, tra cui le matrici originali dei primi dischi Karim, locandine ormai introvabili, elementi grafici e provini fotografici

delle “session” da cui sono state ricavate le copertine dei dischi più famosi. E ancora alcuni pregevoli “sguardi d'autore”, una sorta di piccola galleria di immagini realizzate dai fotografi che hanno seguito più da vicino Fabrizio durante la sua vita, tra cui Mimmo Dabbrescia, Luca Greguoli, Guido Harari, Reinhold Kohl, Francesco Leoni e Cesare Monti. Il terzo ambiente si riferisce ai personaggi

e ai tarocchi. Qui il visitatore “incontra” i personaggi delle canzoni di Fabrizio. Vicino ai tarocchi originali, creati da Pepi Morgia per la scenografia della tournée de “Le nuvole”, sono posizionati tre schermi della stessa forma e dimensione. Sono tarocchi virtuali dentro cui appaiono trentuno personaggi: il Miché, Nina, il matto, Geordie, Piero, Marinella, Teresa, Bocca di rosa, l'ottico, il bombarolo, An-

giolina, Sally, Carlo Martello, Andrea, Prinçesa, il gorilla, il giudice, il suonatore Jones, Jamina, i rom di “Khorakhané”, il pescatore, Franziska, Suzanne, Maddalena, Tito, Nancy, Sinan Capudan Pascià, il fannullone, le prostitute di “A dumenega” e la Morte. Su una lavagna touch-screen si potrà scegliere il proprio personaggio preferito e creare un tarocco personalizzato optando

tra una gamma di immagini e di segni grafici e anche aggiungendo un testo. Collegandosi poi al sito della mostra (www.fabriziodeandrelamostra.com) si potrà personalizzare ancora di più il proprio tarocco. Questi tarocchi personalizzati verranno poi proiettati in loop su un'altra lavagna. In uno spazio attiguo campeggerà il pianoforte di Fabrizio, proprio quello che faceva bella mostra di sé nel grande salone di Vil-

la Paradiso e con cui il cantautore appare ritratto in molte sue foto giovanili. Fa parte di questo terzo ambiente anche una Sala Cinema - Fabrizio in video. Sullo schermo scorre senza soluzione di continuità un “rullo” di oltre 5 ore, con tutti i contributi video presenti nell'archivio della Rai, presentati per la prima volta in versione integrale e con molti inediti: apparizioni televisive, interviste, concerti, momenti di intimità, tutti raccolti in un corposo affresco da Vincenzo Mollica. Nel quarto ambiente, il tema centrale è la vita. Una dettagliata cronologia e nuovi “sguardi d'autore”, con stampe fotografiche di grande formato. Il visitatore potrà scegliere tra 25 immagini riprodotte su altrettante lastre di plexiglas che potranno essere inserite in apposite cornici su cavalletti, che ricordano in maniera stilizzata i vecchi banchi ottici. Una volta posizionate, le lastre attiveranno una serie di proiezioni di immagini, filmati, videointerviste e altro ancora, legati a un determinato periodo della vita di Fabrizio. In una nicchia sotto il monumento dell'Ara Pacis si scoprono le “Tracce di una vita”. Quattro teche raccolgono una selezione di significative tracce di una vita: dai primi bigliettini scritti alla madre Luisa, in cui Fabrizio cerca di giustificare e di invocare perdono per le sue mancanze scolastiche, a una biografia di Fabrizio stilata a mano dalla madre per i giornalisti, alcuni libri e agende disseminati di appunti di lavoro e di citazioni annotate, una sua lettera al poeta Mario Luzi, un'altra lettera, stavolta drammatica, di Fabrizio al padre Giuseppe scritta durante la prigionia sul Supramonte e controfirmata da Dori, fino al volume annotato delle “Effemeridi” da cui, da vero appassionato di astrologia, non si separava mai. Nel punto più centrale e riposto della Nicchia, le stesure “in progress” di “Smisurata preghiera”, il testamento spirituale di Fabrizio, compresa la versione spagnola (“Desmedida plegaria” nella preziosa traduzione del poeta colombiano Alvaro Mutis) interpretata da De André per il film “Ilona viene con la pioggia”, mai pubblicata su disco. La Nicchia ospita anche una serie di preziose xilografie dell'artista americano Stephen Alcorn, da sempre estimatore dell'opera di De André. La mostra invita il visitatore ad essere attivo scegliendo quale immagine di “Faber” sviluppare per sé, in relazione con il proprio vissuto, a personalizzare il proprio percorso, non suddiviso rigidamente per aree tematiche e cronologiche, ma organizzato in modo da rendere il racconto e la rappresentazione visiva, testuale e musicale, densi di suggestioni ed emozioni.

Il ricordo

La dolce anarchia di Fabrizio dieci anni dalla sua scomparsa Fabrizioè piùvivochemai: neitanticoncerti che lo ricordano, nei convegni che si susseguono, nei libri che segnano la sua memoria.Difficileimmaginare cheoggiqualcuno, perfinoun adolescente,non conoscail nome di Fabrizio. Proprio per questo non è una computazione enciclopedica ciò che questa mostra vuole offrire. Semmai si è scelto di tracciare il percorso di una vita e di una poesia-canzone nella sua molteplicità, nelle contraddizioni, nelle pieghe intime,spesso contraddittorie, di colpi di genio, di abbagli e anche di zone d'ombra. Grazie a moderne tecnologie il visitatore può guidare il gioco e farlo suo, può scoprire o riscoprirepassaggi di tempo edi pensiero, grazie anche agli innumerevoli contributi in video di amici e collaboratori di Fabrizio, alle testimonianze sentite di Dori e di Cristiano, e alle interviste realizzate con Fabrizio stesso dalla Rai. A queste suggestioni interattive si accompagnano oggetti, ricordi materiali, come manoscritti, libri annotati, dischi, matrici fonografiche, locandine, fotografie, strumenti musicali ed elementi scenografici. Risultano tutt'altro che scaglie mutedel passato,ma voceviva, materia inmovimento, ciboper ilcuore eper lamente, per chi ama da sempre Fabrizio e per chi, anagraficamente sfortunato, non ha neppure fatto in tempo a vederlo in concerto. Fabrizio aveva fatto sua la massima di Leonardo Sciascia, secondo cui un uomo di cultura ha il dovere di esprimersi in maniera popolare.La sua intelligenza aveva trovato fiato nella forma canzone. Attraverso questa ha sempre cercato di risvegliarci dal sonno della coscienza, dall'appiattimento programmato diun pensierosbrigativo edi comportamenti asserviti. Con rabbia, con satira feroce, con semplice genialità, con quella sua dolce anarchia che voleva ricordarci, in ogni modo, di pensare con la nostra testa.La rivoluzione comincia dentro ciascuno di noi. Vittorio Bo Guido Harari Vincenzo Mollica Pepi Morgia curatori della mostra

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Faber multimediale


Domenica 21 febbraio 2010 di FEDERICO VALICENTI

La cucina La cucina

le CUCINE

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

del gambero ROSSO

Tour gastronomico attaverso l'Italia

Lunedi 15 febbraio sono stato a cucinare, per la guida Gambero Rosso, al Boscolo Hotel a Milano per i migliori 15 ristoranti italiani insigniti dei Tre Gamberi. Dopo Roma è toccata a Milano ospitarci. Premiati dal Gambero

Rosso, e non solo, proponiamo una cucina fatta di territorio e di tradizione, di passione, quella vera, salutistica, sana, pulita. Mi sono ripromesso di presentarvele una ad una attraverso le loro ricette con brevi recensioni. Se

Locanda AL GAMBERO ROSSO Trattoria - Albergo Via G. Verdi 5, Bagno di Romagna località S. Piero in Bagno (FC) Tel/Fax 0543 903405 www.locandagamberorosso.it Mail: locanda@locandagamberorosso.it Uno dei 15 locali che hanno ottenuto i Tre Gamberi sulla guida del Gambero Rosso è la Locanda Al Gambero Rosso di Bagno di Romagna. La cucina di questa trattoria è un punto di incontro di più gastronomie. Contaminata dalla cultura del cibo romagnolo, toscano, marchigiano, con un ambiente

curato, pulito e giusto. La cucina dei territori la fa da padrona , rifugge dalla cucina casareccia per entrare nei territori e scoprirsi come cucina topica. Cappelletti alla pappa al pomodoro, zuppe di erbe, panzanella , tortelli, coniglio ripieno al finocchietto, lattaiollo, e per finire la notissima, ma non uguale ad al-

tre, zuppa inglese. Giuliana Saragoni assieme al marito Moreno alla ricerca di grandi materie prime, mentre Michela, la figlia, vi coccola , il marito di lei ,Paolo, vi disseta con vini rari e non cari. Belle camere in locanda, gran prima colazione al mattino. Bella esperienza da trascorrere appena possibile.

passate da quelle parti e avete voglia di assaggiare altri territori, fermatevi, contateci, sapranno farsi riconoscere. Pian piano andremo ad assaggiarle tutte e 14 ( la quindicesima sono io).

Trattoria CANEVA CON FÙNDEGO DA VIN DELLA FAMIGLIA CIRCELLA Via Campo di Ne, 58 - 16040 - Ne - (Genova) tel.0185 337480 fax 0185 337639 labrinca@labrinca.it www.labrinca.it Chiuso il lunedì. A pranzo aperto solo sabato, domenica e festivi Casa sarebbe la cucina ligure se non ci fosse la Brinca? Una cucina come tante, buona ma scontata dove non ricevi emozioni. Insignito dei Tre Gamberi il patron Sergio è un esperto di vini, la carta è ricca di etichette con ricarichi giusti, senza strafare,

Ai fornelli ZUPPA INGLESE (come si usa fare in Alto Savio) Ingredienti per circa 8 persone: 4 tuorli d'uovo (gallina romagnola), 80 gr. di zucchero, gr. 40 di farina, mezzo litro di latte, scorza di mezzo limone, gr. 250 circa di ciambella, alchermes. Far bollire il latte con la scorza del limone. In apposito recipiente sbattere i tuorli assieme allo zucchero e al pò di farina. Al composto unire poi a filo il latte raffreddato e colato. Porre il tutto in una casseruola e far cuocere per circa 10-15 minuti a fuoco basso mescolando lentamente e di continuo (sempre nello stesso senso), fino a che il tutto si raddensa un poco e inizia la bollitura leggera; lasciare andare così per due o tre minuti, non di più. La consistenza devecomunque risultarepiù liquidache densa. Togliere dal fuoco, lasciare raffreddare poi versare un primo strato di crema in una piccola teglia o stampo pianoda forno.Stendere suquesto unostrato difette (spessorecirca 1cm)di ciambellaprecedentemente preparata o avanzata dai giorni precedenti e imbeverla in maniera giusta di alchermes. Si continua in questo modo con un altro o più strati (dipende dalla dimensione del contenitore) di crema e ciambella ricoprendo il tutto con la crema restante e finendo con una leggera passata di alchermes. Lasciare riposare almeno per un paio d'ore prima di servire. Vino in abbinamento: Albana di Romagna dolce docg Questo dolceè la versione piùsemplice e piùvicina a quella artusiana o toscana. Si tenga presente che l'Alto Savio dal tempo dei Medici e fino a circa novant'anni fa è stato governato da Firenze e l'influenza si avverte a tutti i livelli; non per niente questa zona viene ancora oggi denominata Romagna-Toscana. In Romagna invece la zuppa inglese viene spesso eseguita in versione più sofisticata con due tipi di crema di cui una alcioccolato e coningredienti cheprevedono l'uso del Pandi Spagna o dei savoiardianziché la ciambella. Di quest'ultima ci sembra giusto riportare la ricetta visto che diventa ingrediente della zuppa inglese:

LA CIAMBELLA O CIAMBELLONE di S. Piero Ingredienti: 4 uova intere di gallina romagnola, 300 gr. zucchero, 300 gr. farina, 100 gr. fecola di patate, 1 bicchiere di latte, 1 bicchiere di olio di oliva, un poco di strutto, 1 bustina di lievito, 1 bustina di vaniglia (o una stecca), scorza di un limone grattugiata. Rompere le uova in una terrina, unire lo zucchero e sbattere benefino a farlemontare bene. Unirea questo punto lafarina e la fecola econtinuando a mescolare aggiungere il lievito, la vaniglia, la scorza di limone e di seguito il latte, l'olio di oliva e lo strutto (un tempo veniva usato quasi esclusivamente quest'ultimo). Versare il composto in una teglia rotonda ben unta con lo strutto (o anche burro) di adeguata capacità al cui centro va posto un bicchiere rovesciato. Mettere la teglia per la cottura in forno caldo a 160°, lasciar cuocere sino a quando la superficie sarà ben dorata (circa 30-40 minuti). A cottura avvenuta lasciare raffreddare la ciambella prima di toglierla dalla teglia. Tempo di preparazione: 45-50 minuti La ciambella, o meglio il ciambellone (ciamblòn), in Alto Savio (zona della Romagna confinante con la Toscana) così chiamato per le dimensioni abbondanti di questo dolce (fatto appositamente abbondante per essere consumato per diversi giorni) cotto in una teglia anziché nello stampo da dolci, è (o era) il dolce più comune da quelle parti e come tale viene ancora oggi riproposto alla Locanda Al Gambero Rosso di S. Piero in Bagno, preparato come un tempo con ingredienti ormai in disuso come lo strutto. La nonna di Giuliana, vera specialista della ciambella, solitamente la preparava insieme al pane (quando ancora il pane si faceva in casa e la cottura doveva essere concordata col fornaio del paese che, lavorando…per appuntamento, stabiliva con ogni famiglia l'ora in cui il pane doveva essere portato al forno). Al centro della teglia la nonna usava porre un bicchiere rovesciato, forse per essere sicura che la ciambella riuscisse “col buco”. Il ciambellone durava più giorni perché veniva consumato con parsimonia e quando incominciava ad indurire andava ad arricchire la tazza di caffèlatte a colazione al posto del pane oppure finiva nella “zuppa inglese”.

come d'altronde il mondo del cibo richiede. Menu stagionale,la Brinca accoglie con dei fritti vegetali eccezionali, deliziando con le lattughe in brodo e dei ravioli con sugo di carne in bianco tipico della cucina genovese.

La cima di vitello cucinata nel forno, il coniglio ripieno di erbe e dulcis in fundo, o quasi, non si può dire no al budino di verdurine e ricotta. Per chiudere gelato alla crema sormontato di ciliege cotte nel vino e un piccolo (?) pezzo di torta di mele e uvetta.

Ai fornelli Coniglio ripieno alle Erbe Ingredienti per 4 persone: n° 2 panini bagnati nel latte, 2 rametti di maggiorana, 1 spicchio d'aglio, una grattata di noce moscata (o un pizzico), 5 foglie di bietole, 6 fette di pancetta, 2 uova e 1 hg formaggio Parmigiano Reggiano, 1 bicchiere di vino Bianco Golfo del Tigullio. N° 1 coniglio intero di medie dimensioni. Disossare il coniglio, stenderlo e rifasciare il suo interno con le foglie di bietole a crudo e la pancetta. A parte si crea un impasto con le uova, il formaggio, la maggiorana, noce moscata e aglio, che si stenderà come ripieno nell'inter-

no del coniglio. Si arrotola la carne del coniglio e la si richiude con la rete, e si mette in un tegame con olio, vino bianco e alcune foglie di alloro. Si cuoce a fuoco lento in forno per circa un'ora e mezza. A cottura ultimata, tagliare delicatamente a fettine rotonde. Si può accompagnare con erbette selvatiche primaverili (Prebugiun Ligure) come le Cicerbite, appena sbollentate, condite con pinoli schiacciati e rosolati con olio extravergine della Riviera Ligure di Levante. Si abbina bene ad un Rosso Golfo del Tigullio d.o.c. di media struttura.

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MALESSERE AGRICOLO

l’Oroscopo

E PROTAGONISMO

ARIETE 21/3 - 20/4

di FRANCO MATTIA

Penserete molto al denaro e a spenderlo, poiché ci potrebbero essere delle offerte che vi attireranno. Tuttavia, avete qualcuno vicino che cercherà di distrarvi.

dalla prima delle aziende agricole, hanno in comune una sollecitazione: adottare provvedimenti rivolti a dare più forza all'agricoltura per valorizzare le produzioni del territorio, per sostenere lo sviluppo come valore aggiunto ai sistemi locali e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. Il settore viene da anni di pesante crisi dovuta a vari fattori (calamità naturali, forte calo dei prezzi sui campi, scelte di Politica Agricola Comunitaria troppo spesso penalizzanti le produzioni tipiche del Sud) e necessita di misure straordinarie da coniugare con misure ordinarie. Ma il comparto agricolo è vivo e continua a rappresentare il pezzo più importante del mondo produttivo lucano: sono 967 le imprese di allevamento che producono un milione e cento quattordici mila quintali di latte bovino, oltre 32 mila le imprese che coltivano a grano duro, circa 170 mila ettari, più di 5 mila le aziende ortofrutticole del Metapontino e della valle del Bradano e dell'Agri che esprimono oltre sei milioni di quintali di frutta, agrumi ed ortaggi. Nonostante questi importanti quantitativi di produzione, l'importazione di latte, grano e frutta, sia a livello nazionale che regionale, è sempre molto attivo e di elevata quantità. Importiamo latte e semi-lavorato, grano e frutta, dalla Lituania, dal Messico, dal Cile, che troppo spesso, e magicamente ignari i consumatori, diventa tutto “Made in Italy” , naturalmente con il rischio di far chiudere numerose aziende agricole. Ma non saremmo leali con noi stessi se la questione agricoltura non venisse inquadrata in un sistema di relazioni e di indirizzi più ampio e articolato, le cui responsabilità sono distribuite ai diversi livelli istituzionali, a livello europeo, a livello nazionale e a livello regionale. Gli ultimi e recenti indirizzi della Commissione europea vanno nella direzione di imprimere una svolta decisiva all'impianto delle politiche comunitarie per far fronte alle sfide poste dall'allargamento della stessa Unione europea. Larga parte di tale processo di revisione riguarda proprio gli interventi rivolti all'agricoltura e allo sviluppo rurale, cioè al sistema economico e produttivo che più di altri risente degli effetti negativi dell'allargamento della stessa Unione europea e che più di altri impegna il bilancio finanziario dell' Unione europea. Quali sono le vere cause? La riduzione del protezionismo agricolo, la crescita del commercio internazionale dei fattori di produzione, la liberalizzazione e competitività dei mercati finanziari, la standardizzazione dei prodotti agricoli, a discapito delle differenze qualitative, mettono a dura prova quei sistemi agro-alimentari come quello italiano e ancora di più quello del Mezzogiorno che non riescono ad essere poi competitivi a causa di conduzioni e di produzione agricola poco favorevole e di una struttura sociale, concorso di lavoro, poco concorrenziale. In questo contesto europeo ed internazionale in rapida trasformazione la Regione Basilicata si presenta ad importanti scadenze di programmazione con un quadro socio-economico con forti contrasti: da un lato dinamiche produttive positive ed interessanti, legate alla potenzialità di una parte del territorio, anche se stressato dalla mancanza di scelte politiche coraggiose, come quelle del Metapontino, del Vulture Melfese, della Val D'Agri. Dall'altro l'esistenza di annosi problemi legati alla mancanza di infrastrutture e di servizi, nonché alla debolezza di un tessuto imprenditoriale che non sempre appare capace in ambito locale di cogliere le numerose opportunità per la debolezza strutturale in cui si trova. Rispetto ai mutamenti intervenuti, la Regione Basilicata si è fatta cogliere impreparata, non disponendo di politiche regionali in grado di seguire le numerose linee programmatiche, proseguendo nell'azione di distribuzione a pioggia dei finanziamenti. Il risultato: l'agricoltore lucano continua ad avere un reddito di lavoro lontano da quello di un agricoltore tedesco o emiliano, o ancora più lontano da quelle di un lavoratore extra-agricolo. Ad aggravare ulteriormente e di più la situazione di crisi dell'agricoltura lucana, come sappiamo, poi concorrono annualmente le ripetute avversità atmosferiche che ha distrutto e distruggono gran parte dei prodotti e dei raccolti per un danno annuale medio che si aggira intorno ai 900 milioni di euro, senza ottenere un sufficiente sostegno al mancato reddito verso il quale poi si inasprisce il mancato pagamento degli aiuti comunitari da parte dell'Arbea. Entrambi questi aspetti hanno fatto cumulare una grande quantità di debiti alle imprese, rendendole fragili ed impotenti rispetto al sistema bancario e allo stesso sistema di mercato. Il futuro dell'agricoltura lucana è dunque in larga parte legato alla gestione del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che ha già messo in moto risorse per 250 milioni di euro, decisive per la ripresa delle nostre aziende. Dall'utilizzo oculato ed efficace di questi fondi europei dipende la possibilità di rilanciare l'agricoltura, di favorire il ricambio generazionale e l'attuazione dei tanti programmi di tutela dei prodotti tipici e di qualità (con il marchio lucano) e per la zootecnia. Con uno slogan, al mondo agricolo lucano servono meno Tavoli Verde, Conferenze e Rapporti, riunioni e progetti di carta e più azioni concrete sul doppio fronte della riduzione dei costi a carico delle aziende e di incentivi per investimenti e nuova occupazione, favorendo in particolare il ricambio generazionale.

TORO 21/4 - 20/5

Le vostre ambizioni sono un poco troppo alte rispetto al normale ed a quello che è realmente possibile, per cui cercate di ridimensionarvi o di non aspettarvi troppo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Parlerete molto di cose futili e questo potrebbe creare qualche dubbio nelle persone che vi conoscono e che non sanno che nascondete dentro di voi.

CANCRO

STRANE ASSOCIAZIONI di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima E ciascuno di essi è uno spezzone della nostra vita. Ho ricevuto da Parigi una cartolina della statua di colei che fu famosa per i seni lussureggianti: “Campaspe che si spoglia davanti ad Apelle”. E' posta nella facciata nord del Louvre. Fu la bellissima prima amante di Alessandro Magno. Il quale la “prestò” al celebre pittore Apelle perché facesse da modella. Venne fuori l'opera “Afrodite che sorge dalle acque”che estasiò Alessandro. Il quale, in segno di gratitudine, “regalò” Campaspe ad Apelle (uno scambio di favori sessuali? Via, siamo uomini di mondo!). Mi è venuto spontaneo di associare tale immagine e il nome di Apelle alla pelle umana. La scienza dice che la pelle in ogni persona ha in media una superficie di circa 2 metri quadrati. Pesa 2 chili e mezzo. E' spessa in alcuni punti del corpo come nelle palme delle mani e intorno ai talloni. La più sottile è quella delle palpebre. Durante la vita perdiamo continuamente scaglie di pelle morta per cui quando arriviamo a 70 anni possiamo dire di averne perso circa 48 chili. E questa è una certezza scientifica. Problematica diventa tale certezza se la riferiamo ai vari politici locali e non. Per essere generosi, si potrebbe pensare ad un susseguirsi di “conversioni”, simili a quella avvenuta sulla via di Damasco, dove Paolo da persecutore si cambiò in ideologo del cristianesimo. In quel caso non si trattò di un “cambiamento di pelle” , ma di “una” nuova fede, e fu una sola.. Tutti sappiamo dell'attuale mancanza di ideologie di riferimento. Eppure c'è un crescente numero di conversioni. A che cosa? Non c'è una risposta precisa. C'è il sospetto che ci si metta sulla via di questo o quel partito perchè folgorati dal nuovo sole che tutto regola e tutto riscalda, il business. C'è chi è già stato in due-tre-quattro legislature regionali. Egli non cerca nuove vie su cui avere ancora folgorazioni. Magari è entrato nel Consiglio con una pelle e ne esce con un'altra. Beh, che male c'è? Perché non ricordarsi che la pelle di un politico non è parallela a quella biologica? Che essa per perdere 48 chili non ha bisogno di aspettare 70 anni ma basta una legislatura regionale? All' occorrenza potrebbe semmai prenderne una nuova per assicurarsi altri cinque anni. Che male c'è? Ci sono i nuovi adepti: sanno che la pelle parallela si acquista al mercatino degli am-

miccamenti con vari soggetti economici e politici. Dell'onda d'urto nucleare. Dell'opposizione consociativa. Della promessa salvifica di creare il futuro. Dello stare accanto al cittadino. Dell'innovazione continua (mai partita, ma che prima o poi succederà). Delle sante crociate. Però adesso si è aggiunto un elemento inatteso: gli adepti sanno di dover andare in clinica per le analisi della “linpieza de sangre” (purezza di sangue) lucano. Chi non possiede tale purezza non può sedere tra gli scranni della regione. Niente sincretismi eccezionali tra lucani e chi lucano non è. Anche perché la limpieza vuol dire fedeltà agli interessi consolidati, servilismo, pressappochismo, clientelismo, familismo amorale, ecc. Quel mercatino di pelle parallela, più il certificato di limpieza de sangre lucano sono gli strumenti che danno la certezza di poter essere catapultato - finalmente! - nel centro del futuro! L'alternativa è quella di percorrere le strade della Basilicata pieni del cristiano fervore crociato per una “reconquista” di questa regione all'onestà e alla dirittura morale affinché torni ad essere “felix!” come lo era durante la visione serafica dei democristiani al tramonto! Ma ciò è rischioso. Ci sono le donne candidate. Sia le passate che le presenti non sono come Campaspe! Qualcuna è come quella modella da giovane. Qualcun'altra ha avuto il suo Alessandro politico…. Che sofferenza! Che tristezza! Mi viene in mente un fatto avvenuto nel 2001 (ancora un' associazione). In un paesino toscano si svolse un funerale insolito. La bara era piena di bistecche. La precedeva un “sacerdote” singolare: era un macellaio. Salmodiava a voce alta speciali giaculatorie “pro-defunctus”. Ad esse rispondeva il nutrito gruppo di persone dal volto contrito che seguiva il feretro. Quelle “preghiere”erano in realtà battute tanto salaci come soltanto i toscani sanno dire. Si era nel periodo della “mucca pazza” e la sua carne era proibita perché portatrice di una misteriosa morte. Il funerale finì in una gran festa per mangiare allegramente le “fiorentine” poste della bara. Morale: che anche di fronte alla minaccia, “è necessario essere uniti, sperare, resistere, fare festa”. Nonostante tutti gli scandali coperti, le royaltis mal spese, i corsi di formazionetruffa, i concorsi non banditi, la chiusura delle fabbriche, ecc., anche il potere di questa classe politica regionale è come la “fiorentina”: sempre pura, sempre sacra, sempre intoccabile. Che strane associazioni le mie!

22/6 - 22/7

Avrete tutte le ragioni del mondo per mostrare la vostra impazienza nei confronti dei colleghi, in quanto ci sono delle questioni che dovevano aver risolto.

LEONE 23/7 - 23/8

Sarete particolarmente speranzosi nei confronti delle vostre abilità, per cui inizierete la mattinata pieni di buoni propositi e pronti per affrontare qualsiasi ostacolo.

VERGINE 24/8 - 22/9

Potreste dover mostrare le vostre abilità a persone che in realtà non lo hanno richiesto e che non lo meritano, tuttavia ci sarà bisogno di un intervento tempestivo.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Intorno a voi non si farà altro ch parlare di progetti, di piani, organizzando ogni cosa in minimi dettagli! Non sempre però, vi piacerà che siano gli altri a decidere.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Dovrete fare qualcosa per la vostra lentezza, poiché se ieri avevate raggiunto un obiettivo, in questa giornata potreste tornare indietro di due passi!

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Vi mostrerete molto curiosi verso tutto quello che vi circonda e soprattutto sulle persone che avete vicino e di cui sapete ben poco! Voi ispirate fiducia.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Qualcuno delle persone che vi sono vicino, potrebbero lamentarsi dei vostri continui cambiamenti di programma! Lo farete infatti anche oggi!

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Sarete di esempio a molte persone intorno a voi, poiché non vi farete distrarre e porterete a termine i vostri piani senza abbandonare mai la concentrazione!

PESCI 20/2 - 20/3

Avrete poco tempo da dedicare alle persone che vi vogliono bene e che giustamente patiscono un pochino la vostra mancanza, soprattutto fisica.

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Domenica 21 febbraio 2010


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Domenica 21 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

A dicembre la zona destinata alla Protezione civile comunale è stata indicata per tutto l’hinterland

Ecco l’area di ammassamento L’area pubblica individuata copre 8 ettari e avrà valenza comprensoriale LI’, in quella zona della città che è campagna, ancora libera dal cemento e che ieri era decisamente sferzata dal vento, ancora si vede chiaro il segno della pista di atterraggio che, secondo le aspirazioni di molti, avrebbe dovuto nascere a Piani del mattino. Sarà lungo quella stessa linea che dovrebbe sorgere l’avio superficie destinata a piccoli charter, aerei di soccorso e militari, utili in tempo di “pace” e di emergenza. Pista di “soli”mille metri e molto diversa per caratteristiche rispetto al progetto ipotizzato anni fa per l’aeroporto. Nel frattempo, il dato certo è relativo alla «zona di ammassamento della Protezione civile a valenza regionale» che è stata localizzata proprio a contrada Piani del Mattino. Il progetto complessivo è di circa 7 milioni di euro e prevede nella prima fase (sarà realizzata per step) interventi per 700.000 euro. Ieri uno dei primi sopralluoghi “collettivi” tra gli enti chiamati a gestire il progetto sull’area. «Si andranno a realizzare - spiega il sindaco Vito Santarsiero – strutture che, oltre a offrire la possibilità di ospitare il materiale necessario, accoglieranno anche uffici». Quello che viene indicato come «un progetto ambizioso e importante per la città e per l’intera regione» farà dell’area «il punto nevralgico per quel che attiene la logistica, elemento fondamentale per prepararsi e gestire al meglio ogni possibile emergenza». Risultato possibile «grazie all’impegno sinergico dei due enti - fa eco l’assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita - e che riverbererà i suoi effetti positivi già a cominciare dalla prossima settimana, con gli uffici interessati che opereranno in stretta collaborazione». Da qui prosegue «l’azione della Regione Basilicata per un sistema avanzato di Protezione civile». In caso di calamità quell’area dovrà essere la “base di raccolta” di beni e persone. Anche per questo, proprio il sopralluogo (erano presenti anche il consigliere comunale Felice Scarano, gli assessori alla Protezione civile, Nicola Lovallo, alla Viabilità, Pietro Campagna, e alle Politiche sociali, Donato Pace, tecnici comunali e regionali e Guido Loperte per la Protezione civile) è stata occasione per spiegare che ci saranno sulle strutture anche accorgimenti tecnici per limitare “la presa”del vento. C’è di più. L’area, pubblica, che si estende per circa 8 ettari, «potrebbe consentire - aggiunge Lovallo - un eventuale allargamento, qualora si dovesse rendere necessario». E non è un caso, assicurano, che la localizzazione dell’area permetta «accesso immediato anche dall’area Nord della Regione (Campagna)». Nel frattempo, «si sta verificando la possibilità che la zona possa essere sfruttata anche per iniziative di altro genere che vedano i giovani protagonisti (Pace)», come fiere, concerti, eventi. Per adesso, un’idea. Mentre è dato certo la localizzazione dell’area di ammassamento. Già sul finire della scorsa consiliatura comunale, il consiglio potentino aveva localizzato in quell’area l’area di Protezione civile comunale. Con colloqui successivi con la Regione (prima di Vita, era in carica Innocenzo Loguercio), si è deciso di rendere la zona a valenza comprensoriale. La delibera di giunta regionale (ratificata più tardi dal consiglio di viale Verrastro) è dello scorso dicembre. Si parte dall’idea che il modello di cui si è dotata la Regione «prevede la disponibilità sul territorio regionale di aree attrezzate, nelle quali far affluire le colonne di soccorso, da cui, successivamente smistare i singoli interventi». L’area individuata dal comune può ricoprire valenza “comprensoriale”, in caso di emergenza nel Potentino. s.l.

L’area di Piani del Mattino individuata per l’ammassamento in caso di emergenza nel Potentino e, sotto, il sopralluogo di consiglieri, assessori e tecnici

IPOTESI PRECEDENTI

Quando si pensava all’aeroporto SU quella che avrebbe dovuto essere la pista ai Pian del Mattino, il dibattito, in fin dei conti, non si è mai chiuso. I fondi (36 milioni di euro in compartecipazione tra vari enti) destinati all’aviosuperficie nel capoluogo sono stati dirottati, alcuni anni fa, dopo il responso negativo dell’Enac che aveva prodotto un dossier in cui giudicava inadeguata l’area individuata per la pista, alla realizzazione del Nodo complesso del Gallitello. L’idea

(per molti un “sogno”, per altri una semplice soluzione valutabile) di un piccolo aeroporto in città risale almeno agli anni ‘70. Solo nel gennaio 2000, la Regione Basilicata stipula un Accordo quadro con il ministero del Tesoro e quello dei Trasporti per il potenziamento della mobilità regionale. Due anni dopo l’invio all’Enac dello studio di fattibilità redatto su incarico del comune. L’accordo economico è del 2002 quando il sindaco

di Potenza, Gaetano Fierro e il presidente della Regione, Filippo Bubbico, sottoscrivono il Piano integrato di sviluppo urbano della città inserito nei Por 2000-2006.Ma le contestazioni dell’Enac fermarono - non senza successivepolemiche politiche- la procedura. Nel 2005 la scelta, del amministrazione Santarsiero, di recuperare i fondi su altra infrastruttura per nonperdere il finanziamento.

Singetta sulla riqualificazione urbana

Ecco i giardini da valorizzare IN terza commissione consiliare si sta discutendo già da alcune sedute di riqualificazione. Di recente, l’audizione dell’assessore

ai lavori Pubblici, Alessandro Singetta, è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di “avanzamento” del progetto di riqua-

LA PRECISAZIONE

Elettrosmog, prosegue il dibattito PER un mero errore di trascrizione, nell’articolopubblicato sull’edizione del Quotidiano di ieri, in cronaca di Potenza (“Dubbi su elettrosmog e inceneritore”), è probabilmente emersa una correlazione tra le audizioni in sesta commissione consiliare permanente del presidente del comitato di quartiere di Rossellino (da cui era partita la richiesta di ascolto) sul tema antenne, con la sua elezione a coordinato-

re dei presidenti dei comitati di quartiere (carica di coordinamento organizzativo).Ci sonogiuntealcune sollecitazioni da altri rappresentati di quartiere. Sul tema, di interesse fondamentale per la città visto le implicazione sulla salute dell’intera comunità, non c’era intenzione di innestare vicende relative al confronto interno tra i comitati. La discussione sull’argomento proseguirà senza dubbio in diverse sedi.

lificazione di piazza Mario Pagano. Presto, entro la fine del mese - aveva annunciato l’assessore sarà proposta al vaglio di commissione e Soprintendenza la scelta dei colori e dei materiali su cui realizzare al nuova pavimentazione. Poi i lavori che dovrebbero partire entro l’estate. Ma non c’è solo piazza prefettura. A proposito di qualità degli spazi urbani Singetta, con Pino Brindisi, tecnico degli uffici, ha spiegato ai consiglieri la strada che l’amministrazione ha intenzione di intraprendere: c’è la necessità, in città, «di perseguire l’obiettivo di una migliore qualità degli spazi urbani attraverso interventi che rendano fruibili anche ai bambini una serie di aree attualmente poco adatte ai più piccoli». Più precisamente, «vi sono spazi verdi che possono essere attrezzati con giochi ed elementi di arredo urbano - ha aggiunto l’assessore - sia in centro che in periferia», in modo da attrezzarle, certo, ma anche, rendendole fruibili a un target familiare, farne un presidio di “difesa del territorio”.

«Alcune aree, tipo quella dei giardinetti di via Torraca, hanno bisogno di una maggiore manutenzione e della sostituzione di alcuni elementi: stiamo ricercando le risorse economiche necessarie, anche se devo sottolineare con estremo favore la raccolta fondi operata al riguardo dai rappresentanti del comitato di quartiere - l’assessore ha raccontato della mobilitazione dei residenti - Aggiungo che l’ipotesi del parcheggio da realizzare sotto tale area è stata accantonata». Tra le aree della città sicuramente «va valorizzata quella della torre Guevara che, per il suo significato storico e simbolico deve essere oggetto di un’attenta opera di riqualificazione - ha concluso Singetta - con l’inserimento di uno spazio dedicato ai bambini che anche in centro hanno difficoltà a trovare aree a loro destinate». «D’altronde, è evidente l’implicazione anche sociale di una scelta del genere: destinando questi spazi a mamme e bambini si può evitare che vengano usate per altri scopi».

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Potenza


Forte vento, grande lavoro per i vigili del fuoco

Alberi abbattuti e cartelloni in strada ANCHE Potenza colpita da fortissime raffiche di vento. La scorsa notte e per tutta la giornata di ieri i Vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per rispondere alle chiamate di soccorso giunte alla sala operativa, per sgomberare le strade su cui rami spettati e tronchi d’albero si erano ammassati o per mettere in sicurezza tetti da cui era “scappata” qualche tegola. Piegati anche diversi cartelloni stradali che a lungo hanno dondolato, colpiti dalle forti raffiche di vento. Almeno due squadre di Vigili del fuoco per turno hanno coperto il territorio di Potenza e dell’hinterland senza fermarsi.

Tra gli interventi più complicati (fortunatamente tra i passanti nessuno ha riportato danni), nel rione Santa Maria, un albero ha distrutto un’automobile che era parcheggiata nei pressi dell’istituto Principe di Piemonte. Ci sono volute ore di lavoro. E per tutta la giornata di ieri sono continuate le telefonate che richiamavano l’attenzione su rami, tegole e cartelloni pubblicitari caduti sulla strada. Venerdì sera, i pompieri sono anche dovuti intervenire in piazza Mario Pagano per bloccare la copertura della pista di ghiaccio allestita nel centro storico per evitare che “volasse via”.

A lato, danni del vento nei cantieri (f.M) e in alto i lavori dei Vigili del fuoco per liberare un’automobile dall’albero secolare che, senza danni a persone, vi era cascato sopra

Al Contry Inn presentato “A testa alta”, il libro di Paolo Arcivieri Scuola, conoscenza e integrazione

La giornata del Brail Incontro tra studenti Scalata alla Lazio, pagine scomode di un Irriducibile e ipovedenti

Le ragioni di un Ultrà PAOLO Arcivieri, in ogni caso, può andare in giro “a testa alta”. Ha intitolato cosi’ il suo libro, scritto insieme a Pierpaolo Gentili e presentato venerdi sera al Country Inn di Potenza. Ha avuto il coraggio - e nel mondo ultras non è poco - di mettere la firma su centottanta pagine coraggiose e scomode, ricche di documenti e intercettazioni su due processi ancora aperti. Il secondo, quello di Perugia, lo vede parte lesa. Nasce da un suo esposto per difendersi dal processo originario, quello di Roma, che ancora attende una sentenza di primo grado, ma gli è costato oltre due anni di custodia cautelare, tra carcere e domiciliari. La vicenda è complessa da spiegare, quasi quanto la sua posizione, sulla quale – racconta lui stesso – «ha avuto dei dubbi anche mia madre». Al tavolo siedono al suo fianco Alessandro Galella e Ugo Tassinari. La platea, in grandissima parte, non è estranea all’universo ultras. Tassinari introduce, senza filtri: «E’ la storia di quattro “fessi”, in senso buono, accusati di aver falsificato il mercato borsistico». La Società Sportiva Lazio, come noto, oscilla quotidianamente a Piazza Affari. Senza grande fortuna. Arcivieri, la mattina del 13 ottobre 2006, venne arrestato insieme ad alcuni componenti di spicco degli Irriducibili, storico gruppo della curva Nord nato nel 1987. L’accusa che gli viene mossa è di tentata estorsione e aggiotaggio, per aver sostenuto – nel teorema degli inquirenti – il tentativo di scalata alle quote sociali della Lazio promosso dall’ex bandiera Giorgio Chinaglia, nel frattempo fuggito negli Stati Uniti e ritenuto in contatto con il clan camorristico dei Casalesi. «Chinaglia ci ha sfruttato», attacca Arcivieri, senza però deviare il tiro dall’obiettivo numero uno del suo lavoro: dimostrare che l’attuale presidente biancoceleste, Claudio Lotito, avrebbe fatto di tutto per mettere a tacere i suoi contestatori. Loro, gli Irriducibili. «L’unico reato che ci può essere attribuito – continua Arcivieri – è l’esternazione del nostro pensiero». Il messaggio che il libro vuol far passare, precisa l’autore, «è che il resto è stata persecuzione». Viene fornito un ampio allegato di verbali, raccolti con la collaborazione dell’avvocato Domenico Mariani, che del protagonista è anche amico. Il rapporto tra Lotito e il tifo organizzato laziale si è incrinato sul dibattito per il nuovo stadio e ha avuto ripercussioni concrete. «Nell’era Cragnotti – dichiara – non aveva condiviso l’attività di alcuni esponenti del gruppo che avevano avviato attività commerciali, ma erano fondi che ci consentivano di non militare al soldo di nessuno». Abbondavano anche i biglietti omaggio distribuiti ai capi della Nord, abitudine stroncata dall’attuale presidenza: «Ma ciò che risparmiavamo per i biglietti era investito in coreografie, quelle di qualche anno fa adesso non si vedono più». Arcivieri è stato pure fondatore (e per due anni conduttore) de “La voce della Nord”, storica trasmissione curata proprio dagli Irriducibili, attualmente in onda sulle frequenze dell’emittente capitolina Radio Sei. «Hanno provato a stroncarci perché, anche grazie alla radio, avevamo rag-

In primo piano, da destra, Arcivieri, Tassinari e Galella (foto Andrea Mattiacci)

giunto un potere superiore a quello dei partiti». Si finisce a parlare di repressione: per Tassinari «gli ultras sono stati utilizzati come cavie per sperimentare nuove tecniche giuridiche di controllo sociale». Riferimento immediato al Daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Arcivieri si aggancia: «Appena usciti dal carcere, noi siamo stati i primi in Italia a ricevere il Daspo preventivo». La promessa è, in breve tempo, un secondo volume, «perché ci saranno svi-

luppi e il materiale in mio possesso è ancora tantissimo». Paolo Arcivieri, né colpevole né parte lesa finchè i processi non si concluderanno, ha trovato in ogni caso il modo giusto per dare visibilità alle sue ragioni. Ha firmato un libro, è venuto fuori alla luce del sole. Ha scelto di uscire dalla nicchia dei volti coperti e dell’anonimato, troppo spesso appartenente al mondo delle curve. Li’ dove spesso le ragioni ci sono, ma vengono esposte maldestramente. Pietro Scognamiglio

L’IDEA è quella di avvicinare studenti e persone ipovedenti. Su questi presupposti si è svolta ieri mattina presso l’aula magna dell’Istituto comprensivo Leonardo Sinisgalli di Potenza, la terza giornata nazionale del Braille che ha visto la presenza di centoventi alunni, delle classi quarte e quinte della stessa scuola (guidata dal dirigente scolastico Giovanna Gallo). La manifestazione è stata istituita conlegge del3agosto 2007ed è celebrata annualmente ogni 21 febbraio. Vista la corrispondenza della data con la festività settimanale, per quest’anno, Unione italiana ciechi e ipovedenti di Potenza, rappresentata dal presidente Maria Buoncristiano e l’istituto scolastico hanno deciso di anticipare di un giorno lo svolgimento della manifestazione che ha inteso far conoscereilvalore delBraillecome strumento di comunicazione alternativo alla stampa in nero e sulle implicazioni sociali che caratterizzano le relazioni delle persone cieche e ipovedenti. La giornata ha visto l’incontro con gli alunni e breve presentazione del significato della giornata del Braille, la proiezione del documentario dal titolo: “Altri occhi” di Votano, il dibattito, lo scambio delle monete da due euro commemorative di Louise Braille, l’illustrazione mediante mo-

Un momento dell’iniziativa promossa dall’Uici

stra del materiale tiflodidattico e tiflotecnico (compresi ausili per la scrittura, la matematica, la geografia, il gioco, libri e riviste in Braille). Un modo per riflettere e informare (anche integrare) sulle realtà quotidiane delle persone cieche e ipovedenti, ma che posso restituire tanto alla comunità. Basta imparare a conoscersi. Scuola e associazione hanno deciso di far luce su problematiche davvero difficili del vivere quotidiano, legando l’interpretazione del Braille a sottili esigenze giornaliere. Gli alunni possono,infatti, diventare modelli per un domani migliore. E un’occasione di scambio, come quella organizzata dall’Ic Sinisgalli e l’Uici di Potenza è la testimonianza che la comunicazione può supera ogni ostacolo Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

FESTA

Oggi la sfilata, organizzata da Enotria e Forum dei giovani, con la pentolaccia nel centro storico

La solidarietà degli “angeli” della Costa D’Avorio IL Carnevale non è ancora del tutto finito, non in città. Oggi appuntamento con la sfilata in maschera curata dall’associazione culturale Enotria e dal Forum regionale dei giovani, con partenza da via Beato Bonaventura (alle 17) e arrivo in piazza Matteotti, che rallegrerà le vie del centro storico. Prio all’arrivo del festoso corteo, alle 19, è attesa la “Pentolaccia”, tradizionale gioco dedicato ai bambini. Venerdì, invece, si è tenuto al Grande Albergo di Potenza, il primo “Gran galà di Carnevale”. La serata, organizzata dall’associazione culturale “Angels for childrens”, con il patrocinio dell’assessorato alla Pubblica istruzione e dell’Ufficio cultura del Comune di Potenza, ha riscosso grande successo. Il galà è stata una sorta di chiusura ideale delle menifestazioni che, tra coriandoli e maschere, hanno animato la festa nei giorni scorsi, visto lo scopo benefico e di solidarietà. Durante la serata, infatti, l’associazione culturale “Angels for childrens” ha infatti presentato il progetto “Lamine”, un ponte umanitario tra la Basilicata e la Costa d’Avorio e avrà come obiettivo la costruzione di un plesso scolastico nel villaggio di Zuenoula.

Volti, noti e non, della città hanno affollato le sale del grande Albergo, venerdì sera, per il Carnevale di beneficenza organizzato da Angels for children (f.M.)

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Agenda

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Potentialmente onlus e il progetto “IntregrAzione”

Un museo di arte figurativa contemporanea

A Pignola la Pro loco mostra l’altra faccia di Penelope

Arlecchino, commedia ridicolosa

SI terrà domani alle 15 nella Sala degli Specchi del teatro Francesco Stabile, la conferenza stampa di presentazione del progetto IntegrAzione, voluto dall’associazione Potentialmente onlus con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia e del Comune di Potenza. Anche quest’anno il progetto prevede una serie di eventi culturali (incontri, convegni, dibattiti, rappresentazioni teatrali, mostre, concerti) con l’unico obiettivo di dimostrare concretamente come ci possa essere una perfetta inclusione delle persone con disabilità all’interno di una società civile.

A PARTIRE da domani e fino al 31 dicembre 2010, in via della della Chimica, n. 115, presso la sede dell’Associazione culturale “Il museo e la città”, sarà visitabile il Museo di Arte Figurativa Contemporanea. La nascita del Museo e la Città si deve alla Associazione Culturale omonima che ha acquisito la collezione Tricarico che si è andata costituendo lungo una quarantina d’anni circa, non in base ad un progetto organico di raccolta per tema, per autori, per determinati periodi storici, per tendenze, per generi, per tecniche, ma come un palinsesto legato alla vita di artista di Nino Tricarico. E’ nata da incontri, dialoghi, simpatie, amicizie, affinità elettive.

ARRIVA alla quindicesima edizione “L’altra faccia di Penelope”, manifestazione dedicata alal creatività al femminile. Da sabato 6 a lunedì 8 marzo, presso hotel “Cavaliere gran relais” di Rifreddo di Pignola, la Proloco Il portale, con il patrocinio e la collaborazione della Regione e del Comune, darà vita a una tre giorni di sfilate, dibattiti, letture e presentazioni. L’8 marzo, però, nel giorno dedicato alle donne, gli appuntamenti saranno dedicati alle problematiche di salute che le donne sono spesso costrette affrontare, grazie alla partecipazione di medici ed esperti dell’ospedale San Carlo.

E’ PREVISTO per il 26 febbraio alle 18 al Teatro Don Bosco “Arlecchino”, commedia ridicolosa in musica. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e Dario Fo, che ripropone la tradizione del teatro dell’Arte in modo divertente e originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci faranno entrare nel gioco fantastico del teatro ed incontrare momenti di vita del comici del 1500. Le canzoni, le musiche, i colori, le coreografie, faranno apparire e sparire questo gran carro di maschere che viaggia nella magia del teatro. Un’occasione unica per vivere la magica atmosfera del carnevale!

IL 3 MARZO

L’iniziativa

PROSEGUE CON SUCCESSO LA MOSTRA IN GALLERIA CIVICA

In 5.400 ammirano l’immagine di un santo

Meeting online di Kaleidos

SONO già 5.400 le persone che hanno ammirato i capolavori in mostra alla galleria civica di Potenza. Continua, pertanto, il grande successo della mostra “Un Santo e la sua immagine. San Francesco d'Assisi nell'iconografia in terra lucana”, promossa dal Comune di Potenza, Città cultura, curata da fra Domenico Marcigliano e allestita presso la Galleria Civica di Polazzo Loffredo. Le 24 opere tra tele e dipinti sono state già ammirate da 5400 visitatori e resteranno esposte fino al 28 febbraio 2010. La mostra è corredata di un video nel quale sono ripresi i polittici, gli affreschi e le opere che per caratteristiche particolari non possono essere esposte negli spazi espositivi di Palazzo Loffredo. La mostra è una iniziativa inedita: una “raccolta” di opere pittoriche presenti in Basilicata e che richiamano la figura del Santo di Assisi. Sebbene l'impressionante produzione iconografica delinea “un altro Francesco” si può chiaramente ritenere di essere in presenza di un notevole contenuto di un'unica storia del francescanesimo distesa nell'arco di oltre sette secoli. Dal punto di vista stilistico le tante opere in tele, affreschi e dipinti, disseminate nei vari centri della regione, documentano il fervore religioso che nei secoli ha reso vivo l'estro creativo figurativo. Con la lettura di tavole e tele, si identifica, evidentemente, anche “l'inedito” o “poco noto” che caratterizza una parte di esse. Dai rari raffinatiritratti singoli di san Francesco di Matera,di Irsina o di Potenza, alle interessanti pale d'altare di Tramontano, del Curia, delde Gregorioo delVaccaro, sino alle raffinatezze cromatiche dei polittici di Simone da Firenze, Cima da Conegliano, Giovanni Luce da Eboli, Antonio Stabile. Lo stimolante itinerario figurativo, quindi umano e vitale, che ci propone il manipolo di opere illustrate, con la loro datazione coprono un arco di tempo che va dal XV

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

“Così vicini, così lontani”

E Singetta si interessa al Sì

Uno dei dipinti in mostra

Sala 1 Wolfman 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Baciamo ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Il figlio più piccolo 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Che fine hanno fatto i Morgan 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Scusa ma ti voglio sposare 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Amabili resti 16.30 - 19.15 Paranormal activity 22.15

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il richiamo della foresta 3 D Unico spettacolo alle 18.30 Il concerto Unico spettacolo alle 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Rassegna 21

Wolfman La locandina dell’iniziativa

al XVIII secolo e si presentano come nodi focali della complessa figurativa lucana,attenta edaperta alle più varie sollecitazioni culturali che nel tempo si sedimentavanoinquesta terraattraversovarie e vive espressioni tardogotiche, manieristiche e barocche. Laportata elarapidità diespansione dei francescani, che si distribuivanosullasuperficie dituttala Regione, ha condotto ad un numero tale di insediamenti che le committenze necessarie alla diffusione devozionale del santo fondatore di Assisi furono intraprese quasi contemporaneamente. Non esiste centro che non comprende nel suo territorio un convento francescano. Pertanto sono esaminate in primo luogo il secolo di produzione e relativi autori. A questo scopo sono prese in considerazione alcune tra le più importanti, per autore, delle tante raffigurazioni presenti su tutto il

territorio regionale. Vi si illustrano i dipinti reperibili nelle chiese dei diversi centri del potentino e del materano. Essi spaziano dalle rappresentazioni geniali per abilità devozionale fino all'umile immagine isolata del santo. L'iconografia di San Francesco esterna il pensiero e il sentimento del Poverello erende vivace un'immagine altrimenti stanca e statica. Le opere che sonoesposte in mostra, influenzate senza dubbio dai topoi agiografici, fanno però parte della storia dell'Ordine, che cristallizza le cause dell'origine nell'operato della figura del Santo fondatore. Tale “raccolta”sia ben più di una pura, anche se eccezionale, “passerella” di bei quadri. è una ulteriore occasione per avvicinarsi al nostro Santo, vedendolo con gli occhi e con il cuore dei maestri del passato.

La mostra consta di tre gruppi di opere distinte, selezionate per motivi diversi. Il primo gruppo ci mostra solo la figura del santo: una visione breve e fugace, ma, auspichiamo, intensa. Nella parte centrale la mostra presenta uno degli episodi fondamentali nella vita del santo di Assisi, ha per soggetto il privilegio più grande che il cielo concesse a san Francesco: la visione alla Porziuncola e l'indulgenza plenaria, il cosiddetto “Perdono d'Assisi”. Il terzo gruppo di opere comprende lo sviluppo devozionale avutosi nei secoli e legato essenzialmente alla figura della Madonna, opere che esemplificano con tanta bellezza e perizia pittorica l'atto d'amore nell'unione tra l'uomo e il cielo. Undiscorso aparteè l'ultimasezione dedicata ai bellissimi polittici che sono su tutto il territorio lucano e che qui vengono presentati in un percorso multimediale.

SI intitola “Così vicini, così lontani” l’iniziativa sul tema dell'inclusione sociale in programma il prossimo 26 febbraio, alle 19, nel ridotto teatro Francesco Stabile. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale “Lucanianet”, nell'ambito del progetto “Spot” dedicato alla diffusione della comunicazione video. Il tema è quello dell'inclusione sociale, che chiede oggi urgente attenzione da parte della società civile e della classe politica dirigente, al fine di porre rimedio al clima di intolleranza e di difficile convivenza con “l'altro” che si è instaurato da diverso tempo a questa parte nel nostro paese. L'incontro prenderà le mosse dalla proiezione dei video documentari della Bradford production, Hotel boomerang e Rosarno/Castelvorturno/Pianura/The Return, incentrati sugli episodi di violenza di Castel Volturno e di Rosarno che hanno gravemente segnato la vita sociale del nostro paese nei mesi scorsi. Modererà l'incontro il giornalista Ugo Maria Tassinari, interverranno Narissa Bradford la produttrice, Leonardo Gallo il regista e Angelo Lucano Larotonda docente di Antropologia culturale all'Università degli Studi della Basilicata .

AUGURISSIMI per le Nozze d'Oro agli amici Vito GRIMOLIZZI e Lucietta MAITILASSO di BARILE, nella foto (Emmegi) con il nipotino Gabriele Maria Vito giunto , con i genitori, da Roma, per il lieto evento.

LAWRENCEWN Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, una bestia affamata e famelica abita i boschi. Durante una “battuta di caccia”, la bestia aggredisce e azzanna Lawrence riducendolo in fin di vita. Il giovane Talbot si trasforma nelle notti di luna piena in un lupo, aggredendo e uccidendo gli abitanti del villaggio.

Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui sposa la donna da cui ha avuto due figli, scompare assieme a un eccentrico. Alla vigilia delle seconde nozze Baietti richiama la prima moglie e il figlio più piccolo, Baldo per invitarlo ad essere testimone di nozze e nuovo dirigente del suo impero d'affari.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 21 FEBBRAIO 0971/444145

Blasone piazza Cagliari, 24 TURNO FESTIVO 20 FEBBRAIO

0971/21179

Marchesiello corso Garibaldi, 92

0971/444145

Blasone piazza Cagliari, 24

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia

115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546

Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564

Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola

0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

118

Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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IL prossimo 3 marzo, alle 15, si terrà il terzo meeting online dei lettori di “Kaleîdos” e dei comitati provinciali e regionali per le pari opportunità uomo-donna. I settori informazione e comunicazione, stampa sonora e pari opportunità in sinergia con il “Centro nazionale del libro parlato” sono gli organizzatori del meeting dei lettori di “Kaleîdos”. La trasmissione pensata anche in vista della ricorrenza dell'8 marzo (Giornata internazionale della donna) vedrà l'intervento di numerosi ospiti che porteranno significativi contributi su temi quali: autostima, leadership, donne e mercato del lavoro, sessualità, piacere e dolore, seduzione, pari opportunità, diritti contesi e negati, adozioni, moda ed estetica, attività artistiche e culturali. Interverranno tra gli altri: il presidente nazionale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Tommaso Daniele; la coordinatrice del comitato nazionale per le pari opportunità uomo-donna, Vanda Dignani; Stefania Fortini, psicologa e psicoterapeuta, Erica Monteneri e Maura Paladino, psicologhe, Elisabetta Donati, sociologa, Marilisa D'amico, professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, Cristina Crupi, presidente Commissione consiliare Pari opportunità di Milano, Maria Teresa Coglitore, sessuologa, l'attrice, scrittrice e giornalista Pixie La Rouge, Gioia Aloisi, Vincenzo Massa, presidente della sezione provinciale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Salerno; Gelsomina Bottesini, Maria Sicignano e Rocco Pascale; le scrittrici Gabriella Calì, Francesca Di Natale, Filomena Gobbi Russo, Antonella Iacoponi, Silvia Peron, il fotografo Daniele Meschini, Rita Puglisi, e inoltre Silvia Mattia, Silvia Zaru, Alina Konarska, Jesa Romani, Antonio Brunetti e Maria Pia Zanlungo ed Salvatore Romano. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Appuntamento, dunque, alle 15 del prossimo 3 marzo! Per collegarsi sarà sufficiente digitare la stringa http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


26 Avigliano Antonio Triumbari e Lucio Varresse sono accusati di detenzione abusiva di arma

In possesso di un fucile, arrestati I carabinieri li hanno fermati a un posto di blocco. Trovati anche dei proiettili POTENZA - Viaggiavano a bordo di un autovettura con un fucile a canne mozze. Due uomini, Luciano Varrese , ventottenne di Potenza e Antonio Triumbari, quarantenne di Avigliano sono stati tratti in arresto dai carabinieri della compagnia di potenza per essere stati trovati in possesso di un fucile a canne mozze a bordo della loro autovettura. Intorno alle prime ore dell'alba, il veicolo sul quale viaggiavano, un'Alfa Romeo 147, veniva intercettato da una pattuglia della stazione carabinieri di Balvano insopettitasi dall'insolito orario di transito dell'autovettura. L'atteggiamento assunto dai due passeggeri, che riferivano circostanze contraddittorie circa la loro presenza sul posto, convinceva i militari ad appronfondire gli accertamenti sul loro conto, intuendo subito che vi era qualcosa di sospetto. Gli uomini dell’Arma, pertanto, decidevano di effettuare una perquisizione personale e dell’automobile. E proprio nel perquisire l’auto i carabinieri hanno trovato un fucile a canne

Il ficile a canne mozze e alcuni dei proiettili sequestrati dai carabinieri

Antonio Triumbari. Accanto Luciano Varrese

mozze, caricato con 4 cartucce e con la matricola abrasa. Il fucile era stato occultato nell’auto insieme a un

paio di guanti in lattice. Immedatamente scattava l'arresto per i due, responsabili di alterazione di armi , porto di arma clande-

stina e porto abusivo di munizioni . Da ulteriori accertamenti effettuati sull'arma è emerso che questa era stata modificata anche nel

Pignola Oggi “Cucinare è un modo di dare”

è un modo di dare”, giunta alla sua seconda edizione, si svolgerà nel ristopub “Hurricane”, i cui titolari hanno sposato con piena soddisfazione questo evento dando una cordiale ospitalità e disponibilità per la buona riuscita di questo momento di socializzazione. «Con questa manifestazione ha spiegato l'organizzatrice, Giusi Lacovara - vogliamo dimostrare che le persone affette da sindrome di down sono in possesso di tante valide capacità ed interessanti potenzialità per ottenere importanti successi nel mondo del lavoro e soprattutto nella vita in generale. Il nostro obiettivo è di quello di rendere più efficace il percorso (in cui sono coinvolti) finalizzato alla loro completa autonomia».

Sedici saranno i ragazzi diversamente abili, che si divideranno il lavoro per offrire, in giornata, un pasto squisito. Sono tutti esperti di arte culinaria, che hanno appreso sia frequentando le scuole superiori di ristorazione e sia perfezionandosi seguendo corsi di cucina. Cinque saranno i cuochi, guidati da un capocuoco professionista, che si imbatteranno nel pomeriggio tra cottura, preparazione e condimento. Nove, invece, saranno gli addetti al servizio in tavola. Due giovani, in aggiunta, si occuperanno dell'accoglienza dei centottanta ospiti del pranzo. Oltre che la bontà di un menù esclusivo, anche la bontà d'animo conquista i piaceri della tavola. Alessandro Sileo

un dispositivo straordinario di controllo del territorio con particolare attenzione verso alcuni comuni della provincia di potenza, periferici e molto spesso obiettivo di malfattori che approfittano proprio dell'arco notturno per compiere delitti contro la persona e il patrimonio. Sono in corso indagini per verificare l'eventuale utilizzo dell'arma sequestrata in fatti delittuosi.

Oppido Incontro nella sala del Comune

Servizi alla comunità Le opportunità che sono offerte dal Pois

Diversamente abili si cimentano ai fornelli PIGNOLA - In cucina convince il palato sopraffino del cliente chi non si affida solo alla raffinatezza della pietanza sul piatto. Si riscuote successo, dunque, quando si lascia condurre le emozioni dall'inconfondibile fragranza del pasto, ben preparato. La soddisfazione del gusto amalgamato con la creatività succulenta: due ingredienti importanti che saranno adottati tra i fornelli da chef d'eccezione, ed inoltre, serviti caldi da singolari camerieri. Già incombe, intanto, l'acquolina in bocca agli invitati del pranzo sociale, organizzato oggi in contrada Tora, dalla sezione provinciale dell'associazione italiana per l'integrazione delle “Persone down” onlus. L'iniziativa dal titolo “Cucinare

meccanismo di caricamento per consentire di contenere contemporaneamente anche quattro cartucce. Il controllo del mezzo che ha portato all'arresto dei due uomini è inquadrato nell'ambito di appositi servizi organizzati in ambito della compagnia del capoluogo di regione, in qualche caso anche con l'ausilio del nucleo eliccoteri di Bari e del nucleo cinofili di Tito e finalizzato all'attuazione di

OPPIDO LUCANO - Domani sera, presso la sala consiliare del comune di Oppido Lucano ci sarà un dibattito sul Pois (Piano di offerta integrata di servizi) per rafforzare e qualificare i servizi sanitari e sub sanitari. Ma anche per ampliare e qualificare l'offerta di servizi per la comunità; per riqualificare il patrimonio edilizio scolastico. L'evento avrà inizio alle 18.30 circa alla presenza del sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, dell'assessore ai servizi sociali, Michele Lioi, del commissario della Comunità montana dell'Alto Bradano, Gerardo Ferretti, del dirigente generale del Dipartimento della salute, della sicurezza e della solidarietà sociale della Regione Basilicata, Adriano Abiusi, del direttore generale Asp (Azienda sa-

nitaria locale di Potenza), Pasquale Amendolara e del presidente della provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Tanti gli spunti, tanti gli ospiti per un evento interessante e che potrebbe portare tanti oppidesi, e non, a sedere sulle sedie della sala consiliare per assistere e, magari, dar vita a un dibattito sui punti sopra elencati. I presupposti per portare avanti con successo questo evento ci sono tutti e il Pois potrebbe praticamente essere il giusto punto di partenza per una ripartenza e per il rafforzamento dei servizi sanitari ma anche per l'ampliamento e la riqualificazione dell'offerta dei servizi per la comunità e, infine, per la riqualificazione dello stesso patrimonio edilizio scolastico. r.d.r.

L’INTERVENTO Avigliano è essenziale non solo per lo sviluppo della nostra Regione e per il ruolo geo-politico che strategicamente occuperà nella futura (o futuribile) Città Metropolitana, ma è fondamentale per il riscatto autonomista delle genti aviglianesi, già deluse nell'avere affidato i propri sogni ed aspirazioni ad un centro-sinistra massimalista e contraddittorio. In Avigliano, una terra fra “cattedrali nel deserto” ed il secolare binario unico per Potenza, la legalità non è ancora un valore riconosciuto da tutti. I numeri ed i fatti dicono che la “questione aviglianese” resta inesorabilmente aperta e diventa inequivocabilmente una questione regionale ogni qualvolta che si apprestano nuove elezioni. Il sindaco, la giunta ed i consiglieri comunali che am-

«Avigliano non può essere considerata un eterno e atavico problema» biscono a governare Avigliano, devono tornare a parlare al cuore degli aviglianesi, dialogando con le categorie e con tutto quanto di buono e positivo esprime la nostra comunità, ritornando a dare ai giovani un sogno, una reale motivazione per restare. Solo riconquistando una Avigliano a misura della sua gente, i politici saranno credibili, diventando una cerniera politico-sociale tra due aree del paese e rappresentarle nel nome dell'interesse comune. E' un impegno limitatamente gravoso. La nostra

gente, che raramente ha fatto venire meno il suo affetto e il suo consenso alla città andando a votare sempre in massa, aspetta semplicemente un segnale. Solo se una Polis lascia aperta la possibilità di sognare una vita diversa da quella che viene socialmente assegnata, di progettare un futuro su cui investire risorse ed energie, la stessa diventa luogo in cui vale la pena vivere, assumendo questa come una scelta cui si lega il proprio destino. Il luogo in cui si nasce diventa concretamente la propria comunità, lo

spazio in cui è altrettanto ragionevole pensare che le proprie aspirazioni abbiano un accettabile fondamento, senza la necessità di un altrove. E proprio da qui, però, molti giovani sono in passato partiti e, da qui, molti ancora oggi continuano a partire, rassegnati, delusi, privi di ogni forma di speranza: un movimento migratorio sotterraneo e continuo che allontana e disperde molteplici risorse e che non può essere spiegato unicamente con la consueta inquietudine generazionale.

La sensazione di trovarsi all'interno di un ambiente fertile ed innovativo, dove studiare e lavorare sia una chance di miglioramento per sé e per gli altri, deve costituire una fondamentale ricchezza di ogni luogo sociale. Il nemico numero uno da combattere è il trasformismo ed il trasversalismo dell'attuale classe dirigente. A mio avviso, la politica e, in particolare, la classe dirigente del Sud, necessita di un codice etico di comportamento , da scrivere e far approvare a tutti i partiti, inaugurando una nuova stagione della moralizzazione della politica stessa . Avigliano non può e non deve essere considerata l'eterna emergenza, l'atavico ed irrisolvibile problema. Enzo Claps Alleanza di centro

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Domenica 21 febbraio 2010


27 Sant’Angelo Le Fratte Incontro della Uil con gli ex lavoratori della Standartela

«Bisogna chiudere con Zucchi» L’azienda disposta a pagare gli operai a partire dal prossimo aprile SANT’ANGELO LE FRATTE - La Uil regionale e la Uilta-Uil provinciale hanno incontrato i lavoratori ex Standartela nella sede del Comune di Sant’Angelo le Fratte. Al centro del dibattito la vertenza aperta con la Zucchi ex proprietaria dello stabilimento. Le tante strade intraprese, anche legali, negli ultimi mesi hanno creato tanta confusione tra i lavoratori con la conseguenza di allontanare il raggiungimento dell’obiettivo comune. L’assemblea convocata dalla Uil aveva l’obiettivo di fare chiarezza e soprattutto di indicare un percorso che potesse fare giustizia dei diritti vantati dai lavoratori nei confronti della Zucchi. «La posizione della Uil, regionale e della Uilta-Uil hanno fatto sapere dichiarano Deoregi e Gerardi - in merito al pagamento del bonus, è di accettare la proposta della Zucchi pervenuta nei giorni scorsi e cioè di riconoscere il credito dei lavoratori e di rateizzare il pagamento in tre tranche a partire dal mese di aprile per arrivare al

Lo stabilimento ex Standartela

mese di ottobre». Per i rappresentati sindacali «visto il punto a cui siamo giunti» la soluzione prospettata dall’azienda sarebbe da accettare «con la possibilità di anticipare i tempi dettati dalla societ» . Ora come ora è prioritario «chiudere quanto prima la partita con Zucchi, per poter concentrare tutti gli sforzi e le attenzioni sul futuro pro-

Potenza Intervento del consigliere Samela

Piano di forestazione «Individuate azioni incisive per territorio»

Una seduta di consiglio provinciale

POTENZA - «L'azione sinergica tra Regione, Provincia, Comunità montane e rappresentanti dei lavoratori forestali per la ridefinizione del sistema della manutenzione idraulico-forestale ha portato ad un risultato estremamente positivo, individuando azioni incisive per la messa in sicurezza del territorio». A dichiararlo il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Tommaso Samela, all'indomani dell'approvazione del Piano annuale di forestazione 2010 che riguarda, per una spesa di poco più di un milione di euro, i comuni di Potenza, Lavello e Montemilone, sottolineando come «la politica della concertazione paghi anche in termini di risposte adeguate ai lavoratori forestali e alle comunità». «La novità significativa del Piano - ha continuato Samela - consiste nella previsione di interventi di ripristino delle funzionalità idrauliche connesse alla viabilità provinciale e di sistemazione, in prossimità delle stesse, di piccoli fenomeni di dissesto idrogeologico».

L'obiettivo «verso cui convergono tutte le azioni, è dunque la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio». Per quanto riguarda, «in particolare, la città di Potenza, il piano contiene - ha concluso il capogruppo del Partito democratico Samela - significativi interventi di ripristino, per una spesa di 160 mila euro, delle infrastrutture viarie che interessano soprattutto le aree rurali». Le strade interessate sono le seguenti: Sp 84 del Gallitello, Sp ex Ss 7 Appia, Sp ex Ss Appulo-lucana, Sp 30 di Giuliano, Sp 53 “del Tiera” e Sp “di Pietrastretta”. Oltre a quelli sulla viabilità, rilevanti sono infine gli interventi previsti dal Piano annuale di forestazione per i miglioramenti boschivi e le funzionalità turistiche riguardanti le zone di Pallareta, Rossellino e Sant'Antonio La Macchia, nonché gli interventi sul verde pubblico urbano e periurbano della città, che interesseranno diverse aree con l'obiettivo di incrementarne vivibilità e fruibilità da parte dei cittadini”.

duttivo del sito di Sant’Angelo le Fratte. Il sindaco ha, al momento, un obiettivo primario e prioritario che non può che essere la deindustrializzazione del sito ex Standartela, che ha visto la partecipazione di nuovi soggetti imprenditoriali al bando scaduto il mese scorso». Pertnato «il nostro invito è rivolto alla Regione Basilicata per fare in modo di veri-

ficare la possibilità di anticipare l’apertura delle buste per ridare fiato e nuove speranze ai lavoratori interessati ed all’intero territorio». «E’ su questi temi che il sindacato deve discutere e confrontars - hanno conclusoDeoregi e Gerardi - perché è in discussione il futuro di tante famiglie e le prospettive di crescita sociali ed economiche».

Oppido, assemblea dei soci dell’Avis OPPIDO LUCANO - L'Avis di Oppido Lucano si riunirà questa mattina in un'assemblea per discutere le problematiche dell'associazione e per aggregare tutti i soci in un pranzo post-assemblea. La riunione è indetta in prima convocazione alle 10.30 e in seconda convocazione alle 12.30. L’ordine del giorno sarà pieno di nomine, letture e approvazioni, premiazione e consegna di tessere e distintivi: nomina dell'Ufficio di Presidenza, nomina dei questori di sala, lettura e approvazione della relazione morale del consiglio direttivo, lettura e approvazione bilancio consuntivo 2009e bilanciopreventivo 2010, nomina dei rappresentanti all'assemblea comprensoriale e all'assemblea regionale, premiazione dei soci con attestati e

distintivi, consegna delle tessere e dei distintivi. Inoltre durante l'assemblea saranno consegnati 14 attestati con distintivo di rame ai donatori che hanno effettuato 8 donazioni e 1 attestato con distintivo di argento ad un donatore che ha effettuato 16 donazioni. Come ogni anno, quindi, l'Avis di Oppido si incontrerà ma non in una classica cena, come è stato fatto gli anni passati, ma in un pranzo aperto anche a chi non è iscritto e chi in effetti non è un donatore. Come detto la giornata inizierà con la prima convocazione dell'assemblea per proseguire poi con il pranzo voluto ancora una volta dai soci dell'associazione oppidese. r.d.r.

Potenza In biblioteca la presentazione del volume di Manfredi

La storia di “Una volpe solitaria e di un bambino vagabondo” Se nella convulsa e contraddittoria società di oggi la politica non dà fremiti, i partiti sono grige strutture burocratiche, se non hai leaders, punti di riferimento , un campo magnetico che ti catturi, modelli convincenti a cui ispirarti, come puoi sentirti vivo e gridare la gioia dell'essere fra la gente, di “partecipare”, di sentirti con gli altri? . Ed allora ben venga la promozione della presentazione, nella Biblioteca Nazionale di Potenza, di una favola tratta dal libro di Mimmo Manfredi, nativo di Molfetta con radici lucane, dal titolo “La volpe solitaria e il bambino vagabondo”, racconto edito nel 2002 ma che, come ha sottolineato il direttore della Biblioteca Franco Sabia nel suo indirzzo di saluto, “, non ha scadenza e conserva la sua attualità e bellezza, per l'essenzialità del suo contenuto, la scrittura piena, lineare. Un incontro semplice, ma di grande significato sociale registratosi con la partecipazione emotiva di un pubblico variegato, attento nell'ascoltare - dalla voce degli oratori intervenuti - il racconto, ambientato in un contesto arcaico-rurale di un piccolo paese della provincia di Potenza (Tolve), ambientato in un contesto arcaico-rurale, dove i personaggi e le vicende narrate, sono tratte dallo scorrere della quotidianità, sembrano presi dal vissuto comune; . “Il piccolo Manuel, protagonista della storia, evidenzia Damiano d'elia nella presentazione e postfazione del libro, si smarrisce nel bosco dove incontrerà per caso una volpe ferita, che egli accudirà fino ad addomesticarla, per poi renderle la libertà. Attraverso l' esperienza del distacco dai genitori e dello smarrimento, Manuel impara a camminare solo per il mondo, scopre il senso della libertà e al tempo stesso, l'incontro con la volpe solitaria diventa per lui occasione di scoperta dei valori della solidarietà e del rispetto per la libertà altrui.” “… Nell' economia del racconto, conclude Damiano d' elia, svolge un ruolo fondamentale il rapporto con il passato. I protagonisti vivono un presente affollato di ricordi e per loro la memoria, lungi dall'0essere sterile campo di spettralizzazione del passato, è uno scrigno in cui si tesaurizza il vissuto e in virtù

La copertina del libro. In basso un momento della presentazione (foto Mattiacci)

del quale si ricostituisce la continuità delle storie personali e collettive”. Un sostanziale contributo alla riuscita sella serata culturale promossa dalla Biblioteca Nazionale di Potenza, nel contesto delle iniziative che hanno già riguardato 50 mila ragazzi lucani, è stato dato da Rocco Mentissi, docente di storia e filosofia, e Franco Mattia, vice presidente del Consiglio Regionale Basilicata. “Perché si narra”, si è chiesto il prof. Mentissi? “Fors'anche e soprattutto perchè, cosi com'è accaduto Mimmo Manfredi, c'è la volontà di esplicitare agli altri la condivisione di una parte della propria vita nella comunità di Tolve “. Ha fatto seguito l'interveto di Franco Mattia, che ha ringraziato Mimmo Manfredi per aver creato rilanciato, attraverso questo suo libro, la matrice della cultura popolare di Tolve ed evi-

denziata l'emblematica figura ed il ritorno del “Grande Generale”, che altro non è che il sinonimo della solerzia e dell'impegno a tutto tondo dello stesso vice presidente uscente del Consiglio Regionale Basilicata.. Infine, l'autore del libro ha ringraziato e raccontato le sue legittime emozioni vissute a Tolve, i momenti magici della presenza della neve e dei monti, che fanno da contraltare all'azzurro del mare della sua Molfetta. Nel corso della serata, Monica Palese della Compagnia teatrale “Abito in scena” , ha letto alcuni brani dell'opera narrativa di Mimmo Manfredi. Per la cronaca, la stessa Compagnia teatrale potentina , giovedì 25 febbraio, sarà presente al Teatro “F. Stabile” del capoluogo per rappresentare “Basiliska”, spettacolo di teatro e musica. Pino Gentile

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San Nicola di Melfi Attività dei carabinieri di Melfi con la stazione dell’area industriale

Droga in Sata, operaio arrestato Sequestrati tredici grammi di hashish. Segnalato un collega come consumatore NON E’ il primo caso di manette per droga legato alla Sata di San Nicola di Melfi: i carabinieri hanno arrestato A. B., 33 anni, cabitante nel Vulture Alto Bradano e operaio della Fiat. Aveva hashish in quantità sufficiente a non essere più considerata per uso personale ma per “fini di spaccio”. Un suo collega è stato invece segnalato alla prefettura di Potenza per “possesso di sostanza stupefacente a uso personale”. A effettuare l’arresto e la segnalazione, i carabinieri della compagnia di Melfi, guidati dal capitano Antonio Contente, insieme ai militari della stazione di San Nicola. In tutto, hanno sequestrato tredici grammi di hashish. Non risulta, dal comunicato dell’Arma, se l’arresto sia avvenuto davanti ai cancelli dello stabilimento o nell’immenso parcheggio a disposizione dei dipendenti. L’allarme sulla droga nello stabilimento di San Nicola di Melfi venne lanciato molti

Posto di controllo notturno dell’Arma

anni fa. Più di recente, è stato rilanciato da un articolo del Manifesto, firmato la Loris Campetti, del 18 maggio 2008. Secondo le fonti riportate dal servizio del Manifesto,

addirittura un operaio su due “sniffava” cocaina per riuscire a sopportare turni di lavoro troppo duri. Contro quell’inchiesta, si alzò un coro di proteste indignate da parte di sindacati, politici, operatori del settore.

Dalla Fiom Cgill considerarono «sproporzionata la dimensione del consumo di droghe, secondo l’inchiesta, all’interno dello stabilimento Sata, pur riconoscendo che il fenomeno esiste». Ma di casi simili a quello di ieri se ne sono registrati diversi. Fra gli ultimi, il 24 aprile dello scorso anni, i carabinieri della compagnia di Melfi arrestarono tre operai della Fiat, fra i 32 e i 45 anni, del Foggiano, sempre con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Verso le 22, i tre erano stati fermati davanti all’ingresso dello stabilimento mentre stavano iper cominciare il turno di notte. Addosso avevano circa 300 grammi di hashish. Allora i militari di Melfi avevano chiamato i colleghi di Foggia perché perquisissero le abitazioni dei tre. I militari pugliesi trovarono a casa di uno dei tre altri 16 grammi di hashish. Il carcere di Melfi si aprì subito per gli arrestati.

FORMARSI SUL CAMPO

Un gruppo di persone della diocesi di Melfi

In redazione gli allievi di Comunicazione sociale

LA CHIESA che si aggiorna e tiene dietro alle trasformazioni della società. Un gruppo di persone che fanno capo alla diocesi di Melfi è venuto ieri a visitare la redazione di Potenza del Quotidiano della Basilicata. Sono tutti allievi del corso di Comunicazione sociale della diocesi.

Sulle voci di fanghi smaltiti, parla l’assessore Catarinella

Fenice di Melfi, l’allarme dal Comune di Lavello LAVELLO - Seri segnali di preoccupazione da parte della giunta Annale sull'allarme inquinamento nella zona industriale di San Nicola di Melfi . A riaccendere i riflettori su probabili nuove problematiche ambientali causate del funzionamento del maxi inceneritore Fenice, l'assessore all'ambiente della cittadina dauna, Antonello Catarinella. «Dinanzi all'articolo apparso sulla stampa locale sul probabile smaltimento di fanghi tossici in discarica da parte di Fiat e presumibilmente del coinvolgimento del termodistruttore Fenice Spa è forte lo sgomento di tutta l'amministrazione comunale», afferma Antonio Catarinella. «Le popolazioni del Vulture Melfese Alto Bradano - prosegue non sono state sino ad oggi abbastanza tutelate dai vertici politici della nostra Regione che se ne sono infischiati di effettuare il monitoraggio ambientale. Infatti abbiamo appreso nei mesi scorsi che tale monitoraggio sembra non esserci stato, o mancherebbero i dati, dal 2002 al 2006». «L'anno scorso - fa sapere CataMELFI - Il problema dei parcheggi e dell'accesso a scuola per i piccoli studenti che frequentano il primo circolo di didattico a Melfi è reale. Soprattutto in questi giorni di cattivo tempo, quando ogni bambino viene accompagnato presso la storica sede dell'istituto, Francesco Saverio Nitti a bordo delle autovetture di famiglia, il caos è evidente. Per i genitori è un'impresa arrivare prima che suoni la campanella delle otto e trenta. Il piano traffico predisposto dal comando di polizia municipale ha previsto la chiusura al transito di piazza IV Novembre.

rinella - tutti siamo stati messi a conoscenza dai media locali dell'inquinamento di alcuni pozzi sul territorio di Melfi da parte di Fenice. Anche in quel caso c'è stato un silenzio assordante, quasi complice. Oggi chiediamo a gran voce che immediatamente si facciano i dovuti controlli e che si informi la popolazione e le istituzioni di eventuali irregolarità, laddove esistano, e se ciò troverà riscontro che la magistratura intervenga anche bloccando il funzionamento di Fenice disponendone la chiusura». «A fine dicembre - prosegue l'assessore all'ambiente - fu pubblicato un articolo che evidenziava il fatto che i lucani sono i primi in Italia per incidenza di malattie croniche nessuno però, dopo tale allarme, supportato da dati scientifici, si è preoccupato di capirne le ragioni. Probabilmente il fatto che la Basilicata sia diventata la pattumiera d'Italia, può aver contribuito ad innalzare tale pericolo di malattie cardiovascolari, tumorali, etc. per la nostra popolazione». «Verosimilmente (o quasi certamente) - aggiunge - il funziona-

mento dell'inceneritore risulta essere dannoso per la salute dei cittadini del Vulture Melfese Alto Bradano, ed in particolare per quelli di Lavello a causa della estrema vicinanza e per i venti che spirano da San Nicola di Melfi verso la nostra cittadina, salute che potrebbe essere ancora più compromessa da tali allarmanti notizie». «L'amministrazione di Lavello, a breve, si attiverà convocando esperti e medici locali per capire da loro cosa accade ai nostri cittadini e per avere dei suggerimenti sulle politiche da mettere in azione». «In passato, subendo un atto di prepotenza da parte dell'allora presidente Bubbico e dei suoi compagni di viaggio - dichiara ancora - i cittadini di Lavello hanno già pagato un prezzo altissimo sia per il conferimento dei rifiuti sia per il danno ambientale incalcolabile per la propria salute. De Filippo e l'assessore Santochirico, invece di parlare di un problema che non esiste in Basilicata come quello delle centrali nucleari, si impegnino pubblicamente per evitare che si smalti-

Il termodistruttore “La Fenice” di San Nicola di Melfi

scano abusivamente rifiuti pericolosi per la salute pubblica ed attivino i controlli necessari affinché tutti i cittadini lucani siano informati dello stato dell'arte dell'aria che ogni giorno respiriamo». «L'amministrazione tutta, infine, sta valutando se c'è la possibilità di sollecitare il prefetto affinché informi il Ministero dell'Ambiente sugli eventuali danni am-

bientali procurati da Fenice e invita tutti i cittadini lavellesi a sostenere i comitati a difesa della salute e a far sentire forte la propria voce al fine di tutelare il proprio diritto a vivere in un ambiente sano. Non possiamo più permettere che si decida delle nostri sorti, della nostra salute e di quella dei nostri figli», conclude Catarinella. Daniele Masiello

Melfi Il prato della diocesi potrebbe risolvere il problema davanti al “primo circolo”

Una proposta contro il caos-parcheggi Il divieto si ripete fino al definitivo ingresso a scuola di tutti gli alunni ed a fine mattinata per consentirne il ritorno a casa. Si trattava di una scelta obbligata che però ha privato gli automobilisti di tutti i parcheggi adiacenti il primo circolo didattico. Il transito delle macchine è stato così dirottato alle spalle della scuola elementare dove si interseca la via che conduce al tribunale di

Melfi. Una stradina fin troppo piccola per contenere un simile aumento di flusso veicolare, tuttavia, produce incolonnamenti continui ed attese spasmodiche. A completare il blocco e l'intasamento definitivo ci si mette anche il pullman di linea urbana che nessuno ha pensato di far giungere presso la scuola elementare, Nitti da una strada diversa.

Il risultato di ogni primo mattino feriale è sempre il solito, fatto di clacson che suonano all'impazzata nel vano tentativo di far trovare all'autovettura un varco impossibile, genitori trafelati e bimbi preoccupati per l'ingresso in classe ritardato. Il parcheggio più vicino alla scuola elementare del centro storico è quello che adoperano gli avvocati in piazza Federico II ma sovente anche qui non vi è po-

sto per il concomitante inizio delle attività forensi quotidiane presso il tribunale. Non serve nemmeno arrivare molto prima dell'orario previsto a scuola perché i piccoli studenti davanti i tre portoni di ingresso della struttura rimarrebbero soli. Sarebbe necessario trovare una soluzione magari per il prossimo anno scolastico. Il prato verde di proprietà

della curia vescovile sotto il campanile della cattedrale, che ha ospitato tante partite di pallone per intere generazioni di melfitani, con adeguati interventi strutturali potrebbe diventare un parcheggio per auto a pochi metri dall'ingresso a scuola. Probabilmente si tratterebbe di un'opera nemmeno troppo costosa da realizzare ma che risolverebbe un'emergenza avvertita quotidianamente da genitori o nonni impegnati a portare a scuola gli oltre trecento bambini che frequentano la scuola elementare, Francesco Saverio Nitti. Vittorio Laviano

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Venosa Resta il problema anche per l’anno a venire

Sulla Genzano-Banzi primo lotto

Scuola, pendolarismo come spada di Damocle

La discarica resta dopo 4 mesi dalla segnalazione

VENOSA - Partiranno nei prossimi giorni, per le Scuole Medie Superiori, le operazioni di avvio all'Anno Scolastico 2010/2011 con le iscrizioni al primo anno dei ragazzi che ora frequentano la Terza Media: sarà il primo dell'applicazione della Riforma Gelmini e, per Venosa, coinciderà con l'apertura delle due nuove e, si spera, funzionali sedi del Liceo Classico “Q.Orazio Flacco” e dell'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato (Ipsia), che troveranno così la loro definitiva sistemazione. Questo però non risolverà l'annoso problema del pendolarismo scolastico, che vede una fetta consistente degli studenti di Venosa e dei piccoli comuni, che naturalmente gravitano sulla città oraziana, indirizzarsi verso la lontana Melfi, dove sono presenti gli indirizzi di studio che rispondono alle loro esigenze ed ai loro interessi: Liceo Scientifico, Istituto Alberghiero ed Istituto Tecnico Industriale (Itis) della città normanna esercitano una forte attrazione sui ragaz-

Il plesso “Troilo”

zi, per l'indubbio prestigio di cui gode il primo e per le immediate possibilità di immissione nel mondo del lavoro che garantiscono gli altri due. Le conseguenze si traducono nel sovraffollamento

delle tre Istituzioni Scolastiche melfitane, con le inevitabili conseguenze negative sul piano della didattica e della formazione. E' lecito domandarsi a questo punto se non sia il caso di chiedere per Venosa

l'apertura di sedi staccate degli Istituti di Melfi e porre fine così al pendolarismo scolastico, che causa disagi e spreco di risorse umane ed economiche. Il plesso Troilo ha a disposizione ben 17 aule per accogliere gli alunni di Venosa che frequentano le scuole non presenti a Venosa. E poiché siamo in argomento, visto che la Riforma Gelmini prevede l'istituzione del Liceo Musicale e Coreutico, cosa si aspetta a fare i passi necessari per chiederne l'istituzione a Venosa, città d'arte, dove è nato e ha operato il principe dei Madrigalisti del Cinquecento, Gesualdo da Venosa? E’ il caso di ricordare che nel 2006, l'allora Dirigente Scolastica dell'Itcg “E. Battaglini”, la professoressa Raffaela Grande, molto si è spesa nelle sedi istituzionali per ottenere l'apertura a Venosa del Liceo Musicale sperimentale. Forse è il caso di ricominciare dal punto in cui si è arenata quella pratica, che sembrava ben avviata verso la dirittura di arrivo. Lorenzo Zolfo

La discarica abusiva

GENZANO DI LUCANIA A 4 mesi di distanza dall'ultimo esposto dei cittadini per la presenza di una discarica abusiva sul tratto stradale Genzano-Banzi Primo Lotto, nessun'iniziativa è stata messa sul tappeto dall'amministrazione comunale per ripulire quest'area. E’ sotto inchiesta una rete viaria chiusa al traffico, molto frequentata da gente che pratica footing, passeggia e si concede qualche piccolo relax. Lungo il ciglio della stessa vegeta una rigogliosa coltura di vi-

gneti, contaminata da residui di ristrutturazioni di case, di appartamenti e da lastre di eternit contenenti amianto, riversato nei terreni sottostanti, con gravi prischi per la salute pubblica oltre che per l'inquinamento ambientale. E’ opportuno che l'amministrazione comunale utilizzi i mezzi a propria disposizione per raccogliere i materiali depositati, destinandoli ad un'area del demanio pubblico, al fine di ripristinare l'ordine cittadino. Angela Menchise

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Nel territorio di Latronico

Viggianello Assemblea popolare il 24 a Gallizzi

Frana sulla Sinnica Strada chiusa Disagi per il traffico

Mercure, si incontrano i cittadini anti-centrale

Un tratto della Sinnica

LATRONICO - Il maltempo continua a creare danni lungo le strade del Lagonegrese. Ieri sera, a causa di una frana, è stato chiuso al traffico in entrambe le direzioni un tratto della Sinnica nel comune di Latronico, dal chilometro 11 al chilometro 18. Disagi sono stati registrati per i numerosi automobilisti in transito sull'arteria, deviati sul percorso alternativo della ex strada statale 104 (oggi di competenza della Provincia). Lo smottamento si è verificato nel pomeriggio ed ha ricoperto l'intera carreggiata. La decisione di chiudere l’arteria è stata presa poco prima delle 20. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Lauria. A provocare il cedimento di terreno nel versante sovrastante la

strada hanno concorso le abbondanti precipitazioni che ormai da diversi giorni interessano l'area. La Sinnica collega i comuni del senisese con la Salerno ReggioCalabria e con i centri della Lagonegrese. Per questo è una strada molto trafficata. In seguito alla frana, ieri sera, il traffico è stato deviato per il percorso della ex Strada statale 104 con uscita ad Agromonte e passaggio per il centro di Latronico, per chi viaggiava in direzione A3, e in senso contrario per chi viaggiava in direzione Senise. Un percorso alternativo di 14 chilometri circa, lungo una strada vecchia e tortuosa che ha fatto allungare il tragitto agli automobilisti e aumentare il ruolino di marcia. Francesco Zaccara

VIGGIANELLO - Il Forum delle Associazioni e comitati contro la riapertura della Centrale Enel della Valle del Mercure ha organizzato un'assemblea popolare per mercoledì 24 febbraio alle ore 17.30 a Gallizzi di Viggianello nell'ex scuola media perché “il futuro nostro e dei nostri figli è solo nelle nostre mani”. Sul volantino che annuncia la manifestazione si legge: «’Sta terra è nosta e nun s'adda tucca, è venuta gente da Corigliano e da Vibo Valentia a minacciarci e a dirci come vogliono rubare la nostra terra e il nostro futuro. A dirci (ma lo abbiamo sempre saputo!) che saranno in pochi, e non certo della valle, a prendere i soldi dall'Enel. A tentare di riaprire con l'aiuto di politicanti e burocrati la Centrale del Mercure chiusa dalla volontà popolare!». «Le bugie - si legge ancora sul volantino - dell'Enel e dei suoi “amici” sui famosi posti di lavoro (cento, mille, cinquemila… chi offre di più?) per le popolazioni che vivono nel parco sono venute fuori ancora una volta. Per la gente del Parco rimane solo sfruttamento, rischi per la salute, perdita dei posti di lavoro faticosamente costruiti coltivando le vocazioni di un parco che evidentemente a qualcuno dà solo fastidio. Ma se così è, quelli che il parco lo governano, Pappaterra, Formica, consiglio direttivo, si prendano tutte intere le loro responsabilità e intervengano definitivamente, una buona volta, a tutelarlo o ad abolirlo. O se ne vadano! La nostra terra, se nessun altro lo fa, siamo capaci di difenderla da soli!». «Nei giorni scorsi - è scritto - du-

La Centrale del Mercure

rante la riunione convocata dal Prefetto di Cosenza sulla Centrale in molti hanno avuto modo di esprimersi, compresi gli imprenditori privati comparsi solo di recente sulla scena con padronale arroganza. Chi non ha avuto voce, perché non invitate, le Associazioni ambientaliste che, allo stesso modo, avevano richiesto di partecipare, essendo per legge portatrici degli interessi pubblici e diffusi legati al progetto dell'Enel». «Ugualmente assenti - proseguono gli autori del volantino - i rappresentanti istituzionali delle popolazioni che tanto hanno sofferto e temono, a ragione, di soffrire nuovamente per colpa dell'Enel. Presente il sindaco di Castelluccio Inferiore, unico tra tutti i rappresentanti delle Comunità del Parco a votare a favore della Centrale, della quale ben ventotto altri rappresentanti hanno chiesto lo smantellamento.

Sorprendenti, poi, alcune dichiarazioni rese alla fine dell'incontro, anche dallo stesso Prefetto, che, da poco insediatosi, non ha probabilmente ancora avuto il tempo di approfondire molti aspetti dell'annosa vicenda. Né possono essere stati d'aiuto i dati del tutto falsi e inattendibili che in troppi in questo periodo vanno divulgando. Quella del Mercure è anzitutto un problema di rispetto della legalità. Ma anche dei diritti delle popolazioni della Valle del Mercure che di certo conoscono i loro interessi meglio di altra gente che al territorio è del tutto estranea. Il Forum ha documenti e riferimenti di legge che lo testimoniano, solo che lo si voglia ascoltare. Ribadiamo pertanto al Prefetto, in qualità di rappresentante dello Stato e quindi di tutti i cittadini, l'urgente richiesta di incontro che, crediamo, i fatti stessi impongano». e. m.

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Resta ancora il grande nodo Udc, domani l’ultima parola sulla scelta tra Tosto e Adduce

Comunali, è conto alla rovescia Entro sei giorni le liste saranno complete, si annuncia una pioggia di mille candidati ULTIME rincorse per le liste in vista delle elezioni Comunali di Matera. Il quadro della situazione a sette giorni dal via alla campagna elettorale va prendendo forma in maniera sempre più netta. Tre i maggiori schieramenti in campo ed altri tre gli outsider designati. Poche le sorprese dell’ultimo o ultimissimo minuto. Al momento è la formazione delle liste il nodo principale che i partiti sono impegnati e concentrati per provare in ogni maniera a risolvere. Il Partito Democratico che riunito ieri sera e fino a tardissima ora la propria direzione provinciale ha affrontato i temi caldi della politica cittadina, messo a punto i nomi per le regionali da sottoporre oggi alla direzione regionale a Potenza e affrontato anche la questione delle prossime Comunali anche se ci saranno occasioni nei prossimi giorni per approfondirle. Al momento però sembrano essere

solo tre cioè Alba, Trombetta e Bianchi i consiglieri uscenti del Pd che, con ogni probabilità, riproporranno il proprio nome nella consultazione alle porte. Molte le novità e anche qualche arrivo eccellente anche se i nomi al momento non ci sono. Con Adduce e il Pd vi è poi tutto il resto del centrosinistra che comprende, complessivamente, otto liste compresa quella che fa riferimento al presidente della Provincia, Franco Stella. Situazione ancora da verificare anche nella Pdl dove però, stando alle dichiarazioni dei giorni passati, quasi tutti i consiglieri uscenti hanno dato la propria disponibilità a candidarsi. Le uniche eccezioni certe riguardano l’ex presidente del Consiglio comunale, Romeo Sarra e l’ex assessore Michele Casino ambedue candidati alle Regionali per il Pdl. Da capire nelle prossime ore se le liste a sostegno del candidato sindaco Saverio Acito saranno, così come si vocife-

Gianni Pittella al convegno delle Monacelle

ra, almeno un paio. Il terzo fronte caldo è quello che candida Angelo Tosto, qui il numero di liste a sostegno del candidato sindaco stando alle dichiarazioni ufficiali dovrebbe essere di una decina (forse dodici) ma il nodo vero da sciogliere rimane quello dell’Udc che continua a sfogliare la margherita. Di ora in ora sembra più vicino al Pd e ad Adduce ma conferme ufficiali non ce ne sono e forse si dovrà aspettare domani quando da Roma potrebbero prendere in mano la situazione. Di sicuro Tosto sembra, comunque, intenzionato ad andare avanti. Starà a Ruggiero e Mancusi decidere il da farsi e fare una scelta di campo che tenga conto delle questioni regionali ma anche di quelle comunali e soprattutto della scelta fatta coinvolgendo anche i vertici nazionali del partito. Un puzzle sempre più complicato ma che dovrà essere risolto in poche ore. p.quarto@luedi.it

Curiosità elettorale

La sfida Fare futuro in Basilicata in dialetto L’obiettivo è Matera capitale della cultura 2019 si allarga

Il convegno di Basilicata futuro alle Monacelle

UNA BASILICATA al centro di un sistema sinergico, che valorizzi le tante potenzialità regionali permettendo così di “fare futuroBasilicata”; queste le ragioni degli incontri tenuti dalla Fondazione nella giornata di ieri, presso “Le Monacelle” con i workshop divisi per sezione, ed al centro “La città, l'impresa, lo sviluppo”; “La città, i saperi, i sistemi culturali”, “La città sostenibile”. Ai lavori hanno preso parte personalità del mondo economico, della cultura, del welfare, un una prospettiva di crescita della città e di rilancio dei vari comprati produttivi. Presente all'incontro l'eurodeputato del Pd Gianni Pittella, che ha ricordato la vocazione europea della regione, e la necessità di continuare a proiettarsi nel più ampio contesto del Mediterraneo e dell'Europa: «Fare futuro per la Basilicata e per Matera significa lanciare con forza la candidatura di questa città a capitale europea della cultura, ma - ha ricordato il deputato europeo - in sinergia con Bari, con Parma e quindi recuperando il vecchio corridoio otto, che immagina una linea di sviluppo: questo - ha sottolineato Pittella credo debba essere il significato di un riposizionamento del territorio, ovvero fare eccellenza, partendo dal suo capitale umane e dalle tante tipicità di grande qualità, anche nel comparto enogastronomico, coniugato con il sostegno all'impresa per l'internazionalizzazione e la valorizzazione dei centri di formazione e del sistema scolastico». Di una città al centro dell'Europa ha parlato anche Salvatore Adduce, Presidente Metapontum Agrobios. «Dobbiamo recuperare una logica del buon governo e di un forte governo per mettere Matera nello scenario nazionale ed internazionale; occorre sostenibilità - ha ricordato Adduce - negli interventi di governo, guardando quindi al futuro ma facendo oggi le azioni mirate; dobbiamo evitare di cullarci in un sogno, ma al contrario, insieme, dobbiamo costruire le basi per una Matera futura a disposizione delle prossime generazioni». Enzo Scalcione matera@luedi.it

La campagna elettorale entra nel vivo e in città aumentano le affissioni delle gigantografie elettorali che riportano slogan e visi di candidati alle prossime votazioni. All'ormai noto “Iopr l'ucch” (apri gli occhi) si sono aggiunti manifesti con altre frasi dialettali. “ U spavint vel p' cint (lo spavento vale per cento), Mutt't o s'chir (mettiti al sicuro), U virn i passet (l'inverno è passato). Tanti messaggi di “raccomandazioni” dati agli elettori su manifesti dai colori dei manifesti bianco celesti (quelli della città dei Sassi)con una sagoma bianca di difficile interpretazione e portano la firma di “Matera in testa”. Tutto lascia presupporre che i manifesti con ogni probabilità siano riconducibili a Salvatore Adduce candidato sindaco del centrosinistra. Mancano i manifesti definitivi che andranno a completare la parte bianca. Saggezza popolare per ricondurre gli elettori sulla giusta via facendo attenzione nel mettere al sicuro il proprio voto. Questo il senso delle quattro tipologie di manifesti che a giorni saranno completati mentre la kermesse elettorale prende sempre più consistenza con appuntamenti e presentazioni di programmi. Anche in questa tornata elettorale (nelle scorse votazioni comunali fu la lista civica Città domani ad avere la stessa idea con dei magneti dialettali), si assiste ad un ritorno al dialetto a dispetto della lega Nord che i materani sicuramente accoglieranno in maniera propositiva e Nann n ma fa pghje p fess ( non ci faremo prendre in giro). m.f.

Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero

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Matera


Agenda

Domenica 21 febbraio 2010

Matera 33

Agenda

Domenica 21 febbraio 2010

Adduce si presenta

Ricordo di don Giussani

Yoga contro i disturbi alimentari

Legambiente in piazza

E’ PREVISTA per questa mattina alle 11 presso il belvedere di piazzetta Pascoli la presentazione ufficiale di Salvatore Adduce che terrà una conferenza stampa nella quale illustrerà le ragioni per cui ha scelto di mettere la sua esperienza al servizio della città. E’ il primo passo che porterà nei prossimi giorni all’avvio del conto alla rovescia per le elezioni Comunali del prossimo 28 e 29 marzo. Adduce parlerà di obiettivi, programmi e di una campagna elettorale che sabato prossimo con la presentazione ufficiale delle liste finirà inevitabilmente per entrare nel vivo.

NELLA ricorrenza del quinto anniversario della morte di don Giussani, sarà celebrata a Matera, domani sera alle 20, nella Chiesa di San Francesco di Assisi, una Messa di ricordo presieduta dall'Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, Sua Ecc.Monsignor Salvatore Logorio. La Celebrazione Eucaristica, che si terrà a Matera come in tutto il mondo, vuole essere un ringraziamento a Dio per la vita di don Giussani e per la realtà che da lui è nata, il movimento di Comunione e Liberazione, e che è impegnata a immedesimarsi sempre di più con il carisma del suo fondatore.

YOGA per combattere i disturbi del comportamento alimentare. L'impiego della disciplina è stato disposto dal Servizio per i disturbi della condotta alimentare - Dipartimento di salute mentale dell'Azienda sanitaria di Matera. Il percorso, della durata di 8 settimane, prevede incontri ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17, presso la saletta riunioni del Servizio Dca (corpo C-D) dell'Ospedale “Madonna delle Grazie'' di Matera. L'insegnamento della disciplina è curato dall'insegnante Monica De Lucia. L'iniziativa rientra nel percorso psicoterapeutico di gruppo per le pazienti affette da obesita' psicogena - Binge Eating Disorder.

OGGI ore 11,30 in Piazza Vittorio Veneto Legambiente racconta una storia strana, la solita storia con i soliti squallidi personaggi,i soliti squallidi soldi mai così sporchi. La questione riguarda gli scarichi che deturpano la Gravin: «Il depuratore di Altamura non funziona, e così gli scarichi di una città con più 60.000 abitanti finiscono direttamente nel torrente Jesce, confluiscono nel torrente Gravina, e sommandosi agli scarichi non depurati di Matera, di Montescaglioso ed appesantiti dagli scarichi delle zone artigiani ed industriali, arrivano nel Fiume Bradano sfociando in mare a Metaponto» spiega Legambiente che oggi racconterà questa storia particolare..

ARCHEOLOGIA

IL LIBRO DI ENRICO LUZZATI

Al centro di una reti di insediamenti indigeni

Padre Prosperino La collina di Timmari nell’età del bronzo aiuta gli “ultimi” «La collina – ha spiegato la dottoressa Anna Maria Patrone – è stata al centro di una fitta rete di rapporti culturali e commerciali sia tra le popolazioni indigene dell’entroterra e sia tra queste e le popolazioni costiere. Gli scavi e i reperti rinvenuti negli anni, dal senatore Domenico Ridola in poi, rappresentano un patrimonio di dati da approfondire che potranno darci nuovi elementi di lettura sul ruolo del santuario di Timmari, svolto in un vasto territorio di riferimento». Nella giornata di venerdì infatti, presso le aule della Scuola hanno preso il via due giornate di studio, che continuano anche oggi presso il Museo Nazionale Ridola, dal tema “ Brateìs datas - Storie di devozione e pratiche rituali attraverso votivi e strumenti del culto dai santuari della Lucania antica”.

“Dalla parte degli ultimi”, il titolo scelto per il libro che racconta la vita di padre Prosperino Gallipoli, basterebbe da solo, per identificare e connotare il tipo di esistenza condotta da quest'uomo, interamente votata all'aiuto del prossimo. Ma la curiosità, verso una vita del genere, stridente ad un attuale contesto storico fatto di individualismo crescente, ci ha spinti ad andare oltre, per conoscerne azioni messe in campo e parole pronunciate nel fuoco della missione. Abbiamo, così, preso parte, ieri mattina, alla presentazione del testo a cura di Enrico Luzzati, tenutasi presso la mediateca Ribecco a Matera. Nel corso del convegno, organizzato dalla comunità parrocchiale San Rocco di Matera, dall'associazione Basilicata Mozambico onLus “Padre Prosperino Gallipoli e da “La Fraternità dei P.P Cappuccini di Montescaglioso, paese natale del frate, le testimonianze da chi da vicino ha vissuto l'uomo e il padre che scelse di vivere in mezzo agli uomini e per gli uomini. Come quella di Bruna Ingrao, presidente nazionale di Ass. amici di P. Prosperino, la quale, ha avuto modo di descrivere in maniera appassionata la rivoluzione apportata dal lucano. A partire dal marzo 1979, in Mozambico, per esempio, rimodernizza le arretrate tecniche agricole fino a quel momento utilizzate dagli indigeni; contribuisce al riscatto della figura della donna finalmente partecipe, grazie al suo impegno, alla vita sociale ed economica della collettività. La donna conquista in questo periodo: la tutela dei figli, la tutela sanitaria,

POMARICO

CINEMA

Assemblea dell’Avis

Comunale Matera - 0835334116 Wolfman ore 17,15 - 19,30 - 21,40

Kennedy Matera - 0835334116

Angelo e Antonella ieri sposi

Amabili resti 19,00 - 21,40

Duni Matera - 0835331812

Per un portiere è il massimo parare tutti i palloni, ma Antonella ci ha già messo un piede sopra e quindi la carriera a questo punto vacilla caro Angelo. Però a pensarci bene inizia quella di marito e che non è certo più facile di quella del portiere, ma hanno in comune il fatto che c’è da parare molto anche in questo caso. E’ il tuo destino Angelo, parare per sempre.

Piovono polpette 3D ore 16,30 - 18 Scusa ma ti voglio sposare 19,30 - 21,30

Patron Antonio Matera Baciami ancora ore 19 - 21,30

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Scusa ma ti voglio sposare ore 19,15 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Baciami ancora ore 19,00-21,30

La presentazione del libro su Padre Prosperino Gallipoli

l'indipendenza economica, il sentimento della dignità e la pienezza della vita civile. Ed ancora, il missionario, con gran senso pratico e illuminato della vita avvia qui, nel centro dell'Africa: il micro credito ed il sistema delle cooperative, slanci anche un po' estranei al mondo propriamente ecclesiastico ma che fanno ancora oggi del frate, proprio per questo motivo, una figura ancora ricordata persino nel mondo accademico economico, vedi il convegno organizzato, giorni fa, alla facoltà di economia di Bari. Un uomo di chiesa, fuori dal comune, basti pensare che il suo libro è a cura di un laico, come Enrico Luzzati. “Producendo ci formiamo e

ci liberiamo” sono sue parole, ricordate da padre Francesco Monticchio; “noi siamo come l'impalcatura. Appena il palazzo è pronto andiamo via”; per bocca dello stesso padre, un'altra sua frase che racchiude bene il senso dell'aiuto che Gallipoli ha sempre inteso dare: non assistenzialismo fine a se stesso, ma educazione, formazione permanente, la sola, capace di sostenere uno sviluppo autonomo e durevole. Una chiesa nuova che entri nella cultura, che riparta dal basso, sollecitando le energie più profonde dell'uomo e della donna Mozambichiana verso la speranza e verso la responsabilità. Francesco Giusto matera@luedi.it

In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

POMARICO - Verso la XIV assemblea annuale dell'Avis di Pomarico. Si svolgerà domenica 21 febbraio, a partire dalle ore 18.30, presso l'agriturismo pomaricano “Colle di Sisto” l'assemblea sociale della sezione Avis “Madre Teresa di Calcutta”. Sezione, va ricordato, fra le più attive delle Basilicata. E, inoltre, in quanto a numeri per esempio di donazioni raccolte, non solamente di questa regione. Il programma prevede, inizialmente, la definizione delle questioni di rito. Dunque i lavori assembleari cominceranno con la nomina dei “questori di sala”; poi la “relazione morale del consiglio direttivo”. Per continuare con la presentazione del bilancio consuntivo 2009 e il preventivo finanziario per il 2010; fino ad arrivare all'elezione dei delegati alle assemblee regionale e provinciale. Verso la fine dell'incontro, consegna benemerenze e dibattito. Con chiusura affidata al momento delle votazioni. Se in passato l'impegno di dirigenti, soci e “simpatizzanti” dell'Avis era, oltre alla raccolta delle donazioni dei volontari e momenti d'incontro per sensibilizzazione sul tema e prevenzione delle malattie come non solo questo, caratterizzato da iniziative pubbliche che si svolgevano in special modo nei periodi di dicembre per mettere insieme fondi, adesso forse l'attività maggiormente perseguita è quella teatrale di stampo e impostazione amatoriale. La compagnia teatra dell'Avis di Pomarico, infatti, va nuovamente ricordato, sta portando in scena una serie di commedie ormai sempre più apprezzate anche su tutto il territorio regionale. E, ovviamente, grazie ai momenti di spettacolo e lucidi si danno altre spinte di sensibilizzazione. Il presidente Giuseppe Mallano, dunque, potrà presentarsi soddisfatto al momento dell'incontro annuale con socie e soci. n.f.

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Baciami ancora Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.

Scusa ma ti voglio sposare NIKI e Alex stanno felicemente insieme nonostante la differenza d'età; lei frequenta l'università, lui è un pubblicitario di successo. Alex si convince a chiedere Niki in sposa.

Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno Guerricchio via don Luigi Sturzo 55 0835/264428 D’appoggio Motta Silvia via Ridola 16 0835/333341

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538 0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458

NICOLAS VILLA MARY

0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI

0835-532631

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LA COLLINA di Timmari, a Matera, situata al centro di una fitta rete di rapporti culturali e commerciali, è stata sede di un insediamento indigeno poi ellenizzato che ha svolto un ruolo strategicamente importante, conoscendo un periodo di floridezza, come si evince dalle testimonianze archeologiche relative sopratutto al Bronzo finale, al VII-VI secolo e al IV secolo avanti Cristo. Lo ha detto a Matera, il direttore del Museo archeologico «Domenico Ridola», Annamaria Patrone, nel corso della giornata conclusiva del convegno «Brateis Datas. Storie di devozione e pratiche rituali attraverso votivi e strumenti del culto nei santuari della Lucania antica», organizzato da Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata.

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

32 Matera


Domenica 21 febbraio 2010

C’è l’illuminazione nella zona 33 Attivato un servizio indispensabile per i cittadini, sospiro di sollievo dei residenti Il servizio di illuminazione stradale in Via Degli Aragonesi è stato attivato. Da alcuni giorni i residenti della zona 33 hanno tirato un sospiro di solievo per l'attivazione della pubblica illuminazione. Una buona notizia che ha certamente aiutato a fornire un nuovo ed utile servizio ai materani in una zona della città che da tempo attendeva risposte concrete sotto il profilo del completamento di necessarie opere di urbanizzazione. L'impianto di illuminazione e i pali di energia elettrica è sempre esistito ma mancava l'allaccio elettrico. L'ennesima richiesta era stata fatta il gennaio scorso con una petizione popolare con oltre 200 firme, dall' associazione “Residenti zona 33” e diversi articoli giornalistici sulla vicenda. “La zona 33 si legge in una nota ha finalmente ottenuto l'illuminazione stradale.L'associazione “Residenti zona 33” prende atto dell'attivazione del servizio e intende ringraziare formalmente i media e giornali locali per la collaborazione nell'operazione di sensibilizzazione. Un ringraziamento particolare va anche al Comune di Matera e alla disponibilità dell'attuale Commissario dott. Sandro Calvosa e di tutto l'Ufficio Tecnico per essersi adoperati a favore dell'iniziativa». L'associazione però non si fermerà fino a quando non saranno risolti tutti i punti richiesti, di medesima urgenza che caratterizzano la situazione in quel particolare sito della città dove mancano da tempo interventi. «In particolare il completamento dell'urbanizzazione di via La Martella. Per rendere percorribile la strada in modo pedonale e sicuro con la creazione di marciapiedi, banchine e strisce pedonali”. Una vicenda che si trascina dal lontano 2001 anno in cui alcuni residenti chiedevano l'attivazione del servizio di illuminazione in zona Via Aragonesi e Via La Martella diventata sempre più uno dei principali ingressi alla città. Ora in via degli Aragonesi è tornata la vivibilità dopo essere rimasti per diver-

Bozzetto del Carro La scadenza è sabato

La zona 33 ha finalmente la pubblica illuminazione

si anni drammaticamente al buio ed erano diventate ricettacolo di azioni malavitose e delinquenziali di ogni genere soprattutto negli ultimi tempi. Ora si attende la risoluzione di altre questioni sollevate dall'Associazione nella stessa petizione e

cioè: rendere percorribile via La Martella in modo pedonale e sicuro con la creazione di marciapiedi, banchine e strisce pedonali e un servizio regolare di pulizia stradale adeguato fornito da operatori ecologici del Comune per via La Martella e Via degli Aragonesi.

L'associazione continuerà la propria opera di sensibilizzazione fino a quando l'intera zona raggiungerà una qualità della vita sufficiente e paragonabile a quella delle altre zone della città. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

SCADRÀ IL 27 ALLE ore 12. Il termine per la presentazione dei bozzetti partecipanti al concorso per la realizzazione del Carro Trionfale per la tradizionale Festa della Bruna Edizione 2010. Questo è quanto ricordano la Cna e il Comitato Feste Patronali Maria SS della Bruna. «Al momento non sono ancora pervenute istanze di partecipazione ma sono diverse le persone, in particolar modo giovani che sono venuti a chiedere informazioni al riguardo - comunica Emanuele Mancini Presidente Provinciale CNA Artistico. Ci auguriamo che nei prossimi giorni pervengano più istanze in modo tale da dare corpo all'idea innovativa del bando di concorso». Si tratta del resto della necessità di dar seguito con una serie di contributi importanti e innovativi a quella che è una vera e propria arte che il territorio materano sviluppa negli anni grazie anche a quello che è un momento universalmente sentito come la festa della santa patrona nel giorno del 2 Luglio. Cna e Comitato organizzatore della festa della Bruna attendono con ansia una serie di importanti proposte per partcipare al concorso per la realizzazione del Caro Trionfale. «Nei giorni scorsi - aggiunge Franco Palumbo Presidente del Comitato Feste Patronali Maria SS della Bruna insieme con i responsabile della Cna abbiamo sensibilizzato la Dirigente Scolastica del Liceo Artistico Carlo Levi di Matera Prof.ssa Filomena Cancellaro affinché anche gli alunni dell'istituto d'arte abbiano la concreta e materiale possibilità di partecipare al bando con un proprio bozzetto». Ulteriori informazioni possono essere richieste alla Cna al seguente numero telefonico 0835/387744.

Restano molti i punti oscuri e critici della riforma del governo

La scuola verso i nuovi licei Il Cidi: «Scelte senza confronto» LE SCELTE del governo sono state fatte senza confronto alcuno, senza verificare le esperienzepositive delle scuole, senza pensare alla sostenibilità delle soluzioni che stanno per essere adottate. Ci troviamo di fronte a cambiamenti che hanno come prevalente obiettivo il drastico risparmio di spesa. E' quanto emerso durante l'incontro “ Nuovi”…Licei …Tecnici …Professionali, ma Cambiando…cambieremo? Quali opportunità nella nuova scuola secondaria superiore”, organizzato dal Cidi (centro di iniziativa democratica degli insegnanti) presso l'Istituto Tecnico Industriale “Pentasuglia” di Matera. Ha introdotto i lavori Rosalba Matera, presidente del Cidi di Matera, che ha evidenziato come l'istituzione scolastica si stia avviando verso un vero e proprio impoverimento culturale, con il prevalere della scuola privata su quella statale, che sta crean-

do e creerà sempre di più una netta differenza tra chi potrà permettersi un certo tipo di istruzione e chi no. E' seguito l'intervento del dirigente scolasticodell'Itis AntonioBonamassa,che ha sottolineato la necessità di una riforma scolastica, attesa da anni, che, però, non è ancora molto chiara; pertanto, si rende necessaria una formazione per tutti coloro che devono attuare la riforma stessa. “Si parla - ha detto, invece Francesco Fasolino, dirigente scolastico USP di Basilicata nel suo intervento - di riforma epocale, ma questo losi potràverificare solocon iltempo, confrontando il nostro sistema scolastico con quello europeo. A monte del riordino dei cicli, però, non c'e la razionalizzazione del sistema scolastico; la riforma deveessere fata anche in base alle esigenze della popolazione scolastica. E' importante, a questo proposito, ripensare al principio della di-

stribuzione dell'offerta formativa sul territorio”. Il ruolo della scuola si gioca sul terreno della cittadinanza, cioè sulla capacità di formare donne e uomini capaci di governare la propria esistenza. Ilche vuoldire educareal rispetto delle regole e delle persone, alla consapevolezza dei propri diritti, a interpretare i processi sociali, economici e scientifici in atto, ad usare, in contestidiversidalla scuola,leconoscenzee le competenze apprese a scuola. E' quanto affermato daSofia Toselli, presidente nazionale del Cidi, che ha evidenziato come la scuola non sia riuscita ad uscire dallo schema gentiliano, secondo il quale le scuole d'elité sono sempre i licei, con il liceo classico i prima linea. “Di questa riforma - ha detto la Toselli - al momento conosciamo soltanto le bozze e dal primo settembre la riforma partirà nella confusione più totale. Questo riordino della scuola su-

Il presidente del Cidi, Rosalba Matera

periore andava rimandato di un anno”. Ha concluso la serie di interventi Eustachio Nicoletti, segretario generale della Flc Cgil di Matera che ha parlato dei “disagi” della nuova riforma scolastica. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Se ne è parlato nel corso di un convegno che ha messo a confronto centinaia di esperti

Metodi unitari per la deglutizione atipica LA DEGLUTIZIONE atipica interessa l'81% della popolazione italiana in età evolutiva e si associata alla dislalia, cioè la difficoltà di pronuncia delle parole per malformazione o lesione degli organi della fonazione come lingua, labbra, denti, laringe e tubo-timpanico. A questo disturbo è stato dedicato, presso l'Hotel Nazionale, il convegno dal titolo: “Deglutizione atipica e disfunzione tubo-timpanica: inquadramento diagnostico-riabilitativo''. Sono intervenuti, circa cento, otorinolaringoiatri, pediatri e medici di famiglia, cinquanta logopedisti, venticinque audiometristi e venticinque audioprotesisti. Relatori: Giacinto Asprella Libonati, foniatra presso l'Ospedale Madonna delle Grazie, Salvatore

Biondi docente di Foniatria presso l'Università degli studi di Catania, Luigi Bradascio odontoiatra materano, Berardino Losenno ed Elena Carelli logopedisti, e Giuseppe Gagliardi audiometrista dell'ospedale ”Madonna delle Grazie'' di Matera. «Lo scopo del corso - afferma Asprella Libonati - e' fornire una metodologia unitaria per l'inquadramento diagnostico del paziente e suggerire modelli di base per un approccio riabilitativo ed un recupero rapido delle funzioni rino-oro-faringo-tubariche correlate. Coordinare le molteplici competenze per un programma unico riabilitativo, ottimizzare le tecniche di recupero funzionale delle disfunzioni e prevenire le disabilità costituiscono le tre finalità

prioritarie». «Deglutizione e disfunzione uditiva, legate a problemi delle vie aereo-digestive superiori, sono aspetti di notevole rilievo per la pressante richiesta dell'utenza. interviene Biondi - La deglutizione, funzione complessa, condivide l'apparato respiratorio con quello digerente e, in condizioni critiche, comporta soffocamento. Una prolungata alimentazione con il biberon protrae la deglutizione neonatale fino all'età evolutiva. La logopedia è intervento necessario per la cura dell'alterazione». «Da decenni si sono stabilite relazioni tra odontoiatri ed otorinolaringoiatri, - asserisce Bradascio - per intervenire su problematiche otorino-odontoiatriche».

Convegno specialistico ieri a Matera

«Lavoriamo dal 1995 sul problema infantile a Matera, unico centro di logopedia in Basilicata. riporta Losenno - In questo congresso abbiamo presentato le nostre personali tecniche riabilitive». «Ho sviluppato, nell'ambito del

corso, la parte tecnico-diagnostica. - conclude Gagliardi - L'impedenzometria registra la funzionalità tubo-timpanica, l'audiometria misura la soglia di audibilità». Nunzio Longo matera@luedi.it

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34 Matera La petizione ha fatto effetto. Si attendono ora marciapiedi, strisce e banchine


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Operazione Vallum dei carabinieri, più controlli nelle aree di Montescaglioso e Irsina

Zone rurali, muro operativo contro i furti UN SISTEMA coordinato di controllo del territorio che consente attraverso un dispositivo piuttosto elastico di monitorare le strade che dalla provincia costituiscono la vie di accesso da e per la Puglia, regione dalla quale sono giunte le fastidiose “incursioni” che hanno interessato alcune aree rurali del Materano.Con l'operazione Vallum, promossa dal Comando provinciale dei carabinieri, sono assicurati più controlli in un'area sensibile che comprende principalmente i comuni di Irsina, Montescaglioso e Pomarico con l'obiettivo di creareun muro operativo, un vero e proprio sbarramento per contrastare i furti. Allabase, un'attivitàmirata

nel territorio per prevenire depredazioni in aree rurali isolate, aziende agricole, cantieri e altri opifici. Dallo scorso dicembre ad oggi sono 4 le persone arrestate e 35 quelle denunciate, 8 i furti sventati e 19 i mezzi restituiti ai proprietari. In totale la refurtiva recuperata ammonta a 60.000 euro. «E' un'operazione che stiamo portando avanti da tempo per porre un freno al fenomeno dei furti. - sottolinea il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri - L'attività è stata stabilita in sede di comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con coordinamento del prefetto e con le

altre forze di polizia, in particolare Polizia di Stato e Corpo Forestale, che insieme a noi svolgono questi servizi». I controlli sono effettuati di notte con l'impiego di un numero variabile di pattuglie assicurato dalle compagnie di Matera e di Tricarico: queste, infatti, le aree nevralgiche anche se i servizi sono spesso estesi anche nelle altre zone della provincia. Sono impiegati sia mezzi militari sia mezzi con targa copertura con compiti di avvistamento e “blocco”, posti di controllo volanti e a catena su strade negli orari notturni. Durante l'operazione Vallum sono stati ben 4 gli inseguimenti effettuati dai mili-

tari dell'Arma. Uno, decisamente rocambolesco, si è verificato a Irsina, nella notte tra il 14 e il 15 dicembre quando i carabinieri della locale Stazione e i colleghi della Compagnia di Tricarico sono riusciti a sventare il furto di due mezzi agricoli. Intervenuti a seguito di una chiamata giunta al 112, i militari dell'Arma avevano intercettato i ladri, sicuramente pugliesi, che per guadagnare la fuga, abbandonarono entrambi i mezzi proseguendo verso la Puglia a bordo di una Audi A 6. Stesso copione nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, sempre nei pressi di Irsina: i due trattori

sono stati abbandonati. Ultimo risultato conseguito, in ordine di tempo, dall'operazione Vallum, l'arresto di due uomini e la denuncia in stato di libertà di quattro persone con l'accusa di concorso in furto aggravato. La banda era dedita alla consumazione di furti presso caso-

lari e aziende agricole della provincia ed è stata sgominatatregiorni fadaicarabinieri della Compagnia di Matera, unitamente ai colleghi delle Stazioni di Pomarico e Miglionico. La refurtiva è stata recuperata. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Aliano Corteo sulla Saurina, l’iniziativa è promossa dal “Comitato civico dei calanchi”

Acinello contro la centrale In mattinata un presidio per scongiurare l'installazione di una struttura a biomasse ALIANO - Se a Tricarico, le forze che si richiamano a Scotellaro, con il loro comitato hanno già un problema da affrontare, ad Aliano, nella zona di contrada Acinello, altre persone devono mettersi insieme per scongiurare l'installazione di una centrale a biomasse. In questo caso, forse, i cittadini in stato di allerta potrebbero farsi guidare dal pensiero di resistenza di un altro intellettuale che ha conosciuto questi territori, lo scrittore, pittore e poeta Carlo Levi. Intanto è previsto per questa mattina un presidio sul territorio dove i cittadini hanno chiesto il sostegno di gente che può arrivare da tanti altri luoghi soprattutto della provincia materana. Sul suolo alianese, va specificato a scanso d'equivoci, non è stata indetta un'adunata per tirare voti nelle tasche di qualche politico di turnazione. Perché, invece, il “Comitato civico dei calanchi No centrale Acinello” di Stigliano si oppone all'installazione di una centrale a biomasse di 35 Mwe. Colosso che si vorrebbe piazzare tra, appunto, Aliano, Gorgoglione, Cirigliano, Stigliano e un'altra dozzina di piccoli centri. Chi arriverà a dare sostegno al Comitato civico dei calanchi? Se tutto andrà per il verso giusto, oggi dovrebbero esserci studenti da tutti i paesi dell'area, tecnici del settore, ambientalisti, attivisti, sindaci e associazioni di categoria. Il corteo parte alle 10,30 dal bivio di Aliano, sulla Saurina. E avrà termine nella zona pip di Aci-

Regolamento Urbanistico discusso in Consiglio L’ultima manifestazione contro la centrale

nello, dove è già tutto recintato e pronto ad accogliere l'impressionante struttura. Fra le personalità di rilievo, hanno aderito Ulderico Pesce e don Marcello Cozzi. Poi è arrivata qualche giorno fa la solidarietà della Cgil. Che, tramite la segretaria materana Taratufolo, ha espresso contrarietà all'ipotesi per ricordare che «è arrivato il momento di invertire la tendenza, attraverso la costruzione di impianti finalizzati a produrre energia attraverso l'impiego di fonti rinnovabili». Si prevede una giornata densa di eventi, portatrice di contenuti.

Di solito argomenti di questo genere sono trattati dai sodalizi, che tra l'altro nella maggior parte dei casi per imposizione costretti a farlo per i grandi progetti voluti dall'alto e da fuori, ricorrendo allo studio dei materiali a disposizione. E tante volte questi portano proposte alternative. E non solamente contrarietà alle offerte. Offerta - come in questo caso - sostanzialmente obbligo per chi mai ha potuto nemmanco discuterne. Giovani e meno giovani, tutti sul terreno alianese adesso per farsi ascoltare. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Irsina Da domani beneficeranno anche i pendolari del sito industriale di Melfi

Nuovo servizio di linea verso il Crob IRSINA - Parte da domani il nuovo servizio di linea Irsina - San Nicola Di Melfi – Rionero. Già a fine dicembre l’amministrazione provinciale con il presidente Stella in testa, aveva deliberato l’attivazione del nuovo servizio di linea. Superati i tempi burocratici previsti per la definitiva attivazione, la Provincia ha provveduto all’assegnazione del suddetto servizio al Cotrab (Consorzio, trasporto pubblico di Basilicata) . Un servizio che avrà il duplice compito di servire l’utenza relativa ai pendolari del sito industriale di Melfi, che prestano la loro attività sul turno centrale (finora sprovvisti del servizio pubblico) e i cittadini e i pazienti che da Irsina,

e dai paesi limitrofi, devono raggiungere l’ospedale Oncologico (Crob) di Rionero. Un autobus partirà tutti giorni da Irsina (dal lunedì al sabato) alle ore 6:30 per arrivare a San Nicola di Melfi alle ore 7:45 circa ed a Rionero intorno alle 8:15. Le corse di ritorno da Rionero sono previste per le ore 16 da Rionero,alle 17 da San Nicola di Melfi, l’arrivo ad Irsina è previsto per le ore 18. Le corse per andata e ritorno, variano solo per la giornata del sabato, quando non è prevista la corsa per l’ospedale di Rionero. «Questo risultato raggiunto – dicono i cittadini e soprattutto i pendolari di Melfi – è significativo per la comunità irsinese». Dispor-

re di una corsa sul turno centrale, oltre a dare una risposta ai tanti dipendenti che finora utilizzavano il loro mezzo, offre la possibilità in futuro per tutti gli altri dipendenti di poter fruire di tale servizio, e soprattutto la possibilità di poter accedere a tutte le attività esterne, ma associate, all’attività lavorative, e soprattutto di frequentare in futuro, corsi di formazione. Un po’ tutti i politici locali, hanno fatto pervenire la loro approvazione. L’assessore provinciale al Bilancio ha profuso un particolare impegno nel reperire le necessarie risorse, insieme al presidente della Provincia ella Giunta: «Nelmantenere fedeallapromessa fatta ai cittadini da

parte di tutta l’amministrazione provinciale –spiega Domenico Smaldone - come l’Amministrazione Provinciale di Matera, con una attenta politica di bilancio che ha evitato sprechi, ed ottimizzato le spese, sia riuscita a recuperare le risorse necessarie per realizzare nei fatti ed ancora una volta, una particolare sensibilità verso i problemi dei lavoratori e delle fasce sociali più bisognose. Mi preme sottolineare – conclude l’assessore - che questo risultato, ottenuto con un attento gioco di squadra, soddisfa tutta la giunta, e tutti coloro che hanno sostenuto e creduto nella bontà dell’applicazione di tale progetto». re.ma.

PISTICCI - Il Consiglio comunale di Pisticci ha affrontato un'ampia discussione sul nuovo RegolamentoUrbanistico. L'atto rappresenta il presupposto per la convocazione della conferenza di Pianificazione con gli enti sovraordinati, nonché per la stesura del Piano Strutturale Comunale (ex Prg),e consentirà di sbloccare le concessioni edilizie ferme da tempo. Il documento, approntato dai professionisti esterni incaricati nel 1999 (equipe del professor Piroddi), è stato rivisitato nell'apposita Commissione Consiliare Lavori Pubblici, che ha tenuto diverse sedute, ed al termine del dibattito svolto in Consiglio Comunale sarà ulteriormente modificato con le indicazioni fornite dai diversi consiglieri. Alla discussione, introdotta dal sindaco Leone, hanno dato il loro contributo, in un clima

molto disteso e costruttivo, numerosi consiglieri comunali con lo scopo di migliorare il documento e soddisfare con la massima coerenza le esigenze di sviluppo del territorio.Apprezzato dall'intero consiglio il metodo di partecipazione scelto dall'Amministrazione comunale che da tempo ha reso disponibile il Regolamento urbanistico sul sito ufficiale del Comune di Pisticci, così da poter coinvolgere al massimo tutte le componenti territoriali: oltre agli amministratori ed alle minoranza, anche le organizzazioni di categoria ed i cittadini. Il fatto poi che in Consiglio sia stata fatta pervenire solo una bozza emendabile ha creato i presupposti per la massima collaborazione. Il regolamento Urbanistico sarà integrato con i suggerimenti pervenuti e farà ritorno al consiglio per l'approvazione definitiva.

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Bernalda Centinaia di persone erano rimaste senza linea, del tutto isolate dal 19 gennaio

Torna il telefono a Serra Marina Dopo un mese dalla segnalazione dell'Adiconsum sul disservizio BERNALDA - «Pronto qui Serra Marina chi parla…?». Ebbene sì, gli abitanti di Serra Marina e Spineto sono ritornati a dire la popolare frase con la cornetta del telefono. E' passato circa un mese dalla segnalazione dell'Adiconsum di Bernalda sul disservizio che aveva interessato centinaia di persone. E a memoria dei lettori gli stessi abitanti, oramai esasperati dalla situazione e dalla mancanza di risposte, si portarono nella piazza di Serra Marina in compagnia del segretario dell'Adiconsum della Basilicata, Angelo Festa e del segretario cittadino, Otello Carrieri. I due, coadiuvati anche dal lavoro del vice-segretario, Antonio Santandrea, fecero loro la richiesta di aiuto di queste famiglie, per giunta senza neanche copertura mobile, e di fatto, lontani da quel 19 gennaio, e dai mesi trascorsi senza possibilità di poter comunicare se non che con i rapporti “tete a tete” la linea telefonica ha fatto il suo ritorno nella frazione bernaldese. A darci notizia è stata l'Adiconsum che ha

A destra Angelo Festa

mostrato felicità per il risultato raggiunto. «Era impensabile che nel 2010 - ha detto il presidente Angelo Festa - vi erano ancora interi borghi con un disservizio telefonico da ben due mesi. Noi - ha continuato Festa - abbiamo ascoltato il grido degli abitanti di Serra Marina e Spineto, entrambe

frazioni di Bernalda, e di fatto, in stretta collaborazione con i nostri referenti sul territorio, Otello Carrieri e Antonio Santandrea, ci siamo mossi affinchè - ha concluso Festa - ritornasse una situazione di normalità». Alla voce di Festa non si potevano aggiungere se non che quelle del presi-

dente cittadino dell'Adiconsum, Otello Carrieri, che ha ringraziato tutte le parti per il risultato ottenuto. «Finalmente - ha detto Carrieri - i cittadini di Serra Marina e di Spineto da oggi sono ritornati in quello che noi consideriamo il mondo moderno e tecnologico. Erano due mesi - ha conti-

nuato Carrieri - che tale disservizio era presente. Le famiglie erano preoccupate in quanto nella zona in questione mancava anche la copertura della rete mobile per non parlare di internet e Adsl. E per questi motivi, a gennaio - ha concluso Carrieri - incontrammo questi abitanti con la presenza del segretario regio-

nale Angelo Festa». A dare il suo supporto all'azione di ripristino della linea telefonica anche il vice-segretario, Antonio Santandrea, il quale all'epoca della protesta, parlò di situazione che era lontana dal mondo industrializzato e tecnologico a cui tanto facciamo riferimento e di cui ne facciamo parte. “In questa zona agricola di Bernalda, questa gente - ha detto Santandrea - si sentiva abbandonata e per tale motivo abbiamo accettato di intervenire con tutti i mezzi a nostra disposizione. Siamo felici - ha continuato il vicesegretario bernaldese - in quanto in meno di un mese si è ristabilita la rete telefonica. Ecco, ora i nostri concittadini sono più vicini al resto dell'Italia. Naturalmente, in merito a questo caso, stiamo valutando i percorsi più appropriati per chiedere il rimborso spese per il danno subito. E, proprio per pianificare ciò al meglio - ha concluso Santandrea - in questi giorni ci riuniremo con tutto lo staff per dare a questi cittadini ancora una volta il nostro supporto”. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Realizzazione della Marconia-Bernalda

Bernalda Gli obiettivi dei giovani del Pri contro la crisi economica

Finanziate tre opere eredità dell’ex sindaco Francesco Renna

«Promuovere la cultura d’impresa e ridurre le tasse comunali»

BERNALDA - Nuovi finanziamenti e opere realizzate nella felicità dell'ex-sindaco di Bernalda, Francesco Renna. L'ex primo cittadino, che ha guidato la città nel quinquennio 2004-2009, torna a parlare dell'eredità lasciata alla città e delle opere che vedono, di giorno in giorno, il loro finanziamento; ultimo tra questi, e non solo a sentire Renna, la cosiddetta realizzazione della strada che collegherà Marconia e Bernalda passando sul fiume Basento. Ebbene la “Marconalda”, così battezzata da alcuni cittadini all'indomani di un convegno svoltosi all'interno della sala Consiliare a Bernalda sta per diventare realtà. «Esprimo grande soddisfazione - si legge nelle parole di Renna - per il finanziamento di tre opere essenziali per la Comunità bernaldese. La programmazione messa in campo dalla Giunta Renna, - continua ancora l'ex primo cittadino bernaldese - nel quinquennio 2004/2009, si concretizza sempre di più con il finanziamento di opere utili allo sviluppo del territorio di Bernalda e Metaponto. Infatti è di questi giorni la notizia del finanziamento di euro 4.550.000 per il collegamento viario dal bivio di Bernalda al bivio di Marconia con ponte di circa 160/170 metri di luce sul Basento in modo da creare un collegamento veloce fra le due comunità. La Giunta provinciale nel mese di gennaio 2010 ha recepito una richiesta inoltrata nel 2007 congiuntamente dal sindaco di Bernalda (Renna) e dal sindaco di Pisticci (Bellitti). Tale richiesta era stata inserita nel 2008 nelle priorità della Provincia di Matera dall'Assessore alla viabilità Giuseppe D'Alessandro e poi perorata dal Consigliere provinciale Di Trani. L'Ufficio Tecnico della Provincia sta già predisponendo il progetto che deve essere appaltato entro il 30 giugno 2010. Tale collegamento viario sarà il giusto completamento di un'altra opera fatta finanziare dall'Anas dalla Giunta Renna qual è il sottopasso ferroviario in prossimità dello svincolo di Bernalda. L'opera del sottopasso è già stata appaltata dall'Anas e avrà una spesa di circa un milione di euro, si prevede l'inizio dei lavori per marzo. Un'altra opera finanziata dalla Regione Basilicata, su proposta della Giunta comunale del 2008, è la pista ciclabile parallela alla strada provinciale 15 (per Matera) che collegherà l'abitato di Bernalda con la “Cittadella della Solidarietà”, in fase avanzata di costruzione da parte dei Padri Trinitari. E' di questi giorni la nota della Regione che comunica al Comune di Bernalda il finanziamento di euro 1.570.000 per tale opera, e l'esecuzione dei lavori conclude l'ex-sindaco Renna - è prevista per la prossima estate». fa.si.

BERNALDA - «Un vestito nuovo per Bernalda e Metaponto». Questo il pensiero dei giovani del Pri della sezione bernaldese e metapontina; e di certo il presidente, Francesco De Fina e il segretario, Marianna Morelli, con l'intero gruppo di lavoro, non pensano a quello camaleontico di facciata elettorale, ma a progetti di quell'atelier di abiti che oggi iniziano a stare stretti e che stanno interessando, oggi più che mai, la cittadina bernaldese, o meglio l'intero globo: crisi economica e disoccupazione. Due parole che oggi si intersecano tra loro con effetti devastanti sull'economia e sulla gestione familiare. E quanto questi giovani hanno a cuore la terra bernaldese e metapontina lo si evince dalle loro parole e dai loro sorrisi ogni qual volta consegnano un volantino, o nel momento in cui la loro voce incontra quello del cittadino su corso Umberto o per le vie della città. «Ancora una volta, noi giovani repubblicani - si legge nel documento sentiamo il bisogno di lanciare le nostre riflessioni alla comunità bernaldese e metapontina rispetto ad una tematica molto “sensibile” che investe un po' tutti: stiamo parlando degli effetti della crisi economica sull'occupazione. Con umiltà, senza entrare nel merito delle cause che hanno determinato la grande crisi - continuano i due rappresentanti del Pri giovani - e che sarebbero molteplici ed estremamente complesse, e senza illustrare dati statistici che monitorano il fenomeno occupazionale, siamo andati alla ricerca di alcune linee guida che potrebbero diventare un percorso culturale condiviso per fronteggiare la disoccupazione. E' ormai da lungo tempo che sul nostro territorio non si attivano, concretamente, processi di sviluppo economico locale. Attualmente, in aggiunta, l'ultima crisi economica, ormai diventata pesantissima, sta decimando le poche iniziative economiche presenti e, di conseguenza, aumentano licenzia-

A sinistra i giovani del Pri di Bernalda

menti, cassa integrazione, mobilità, ecc. Rispetto a questa drammatica situazione che crea nelle famiglie ansia e pessimismo, vogliamo evidenziare, di seguito, alcuni indirizzi programmatici che potrebbero, nel medio termine, invertire la tendenza migratoria che ci impoverisce sempre più e che impedisce l'ottimizzazione e la capitalizzazione delle risorse umane e naturali di cui la nostra ricca terra dispone. Tra questi: tutti i cittadini dovrebbero sfuggire dall'abbraccio mortale dell'assistenzialismo; i giovani andrebbero abituati alla cultura d'impresa e la politica dovrebbe catalizzare questo processo e non deprimerlo; si dovrebbero ridurre notevolmente le tasse comunali, per almeno 5 anni, alle nuove attività economiche che vogliano investire fattivamente sul territorio, con condizione di assunzioni, di personale, progressive nel tempo; bisognerebbe mettersi a disposizione delle nuove imprese, riconosciutone l'utilità per il territorio, la capacità imprenditoriale e la solidità economica di supporto, con tutte le ri-

sorse disponibili siano esse di natura burocratica, di natura intellettuale o di natura patrimoniale. Occorrerebbe, quindi, che la comunità si faccia carico della nuova imprenditoria scegliendola con oculatezza, seguendola nel suo espandersi e bloccandola inesorabilmente negli abusi; bisognerebbe impegnarsi a migliorare le infrastrutture e spazi per le imprese (zona industriale, artigianale, commerciale); si dovrebbe evitare, in un momento di carenza finanziaria, di realizzare opere pubbliche di facciata, se non necessarie, e concentrarsi ad effettuare investimenti mirati al potenziamento del tessuto economico locale. Non ci vogliamo atteggiare a novelli economisti, non abbiamo indicato la soluzione ai problemi economici della nostra comunità - concludono i giovani del Pri - ma semplicemente abbiamo voluto evidenziare quel “tanto” che si potrebbe fare per iniziare a vestire di nuovo una terra ridotta ormai ad uno “straccio”!». fa.si. provinciamt@luedi.it

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Scanzano Lettere di licenziamento ai dipendenti, sindacati sul piede di guerra

Futuro a rischio per i lavoratori del Miceneo SCANZANO JONICO – I lavoratori impegnati presso il Miceneo Palace Hotel di Scanzano Jonico hanno ricevuto una lettera di licenziamento con decorrenza dal 28 febbraio prossimo. Si tratta dei dipendenti della Sinisgalli srl. La decisione è avvenuta a causa della rescissione anticipata del contratto di gestione tra la stessa società e la Agorà Holding. Adesso i rappresentanti sindacali di categoria, Marcella Conese della Filcams Cgil, Eustachio Gaudiano della Fisascat Cisl e

Filippo Viggiano della Uiltucs Uil, vogliono vederci chiaro, ragion per cui hanno chiesto la convocazione di un incontro urgente, al fine tutelare i lavoratori coinvolti e conservare i livelli occupazionali attualmente esistenti nella struttura alberghiera. «Data la gravità della decisione assunta, in termini di ricaduta occupazionale, (licenziamento di tutti i dipendenti attualmente in forza) – hanno scritto i rappresentanti categoria delle tre organizzazioni sindacali - si invita l’azienda a

fissare l’incontro richiesto entro e non oltre il prossimo 27 febbraio (ultimo giorno di lavoro, ndr). Diversamente – hanno preannunciato i rappresentanti Conese, Gaudiano e Viggiano - saranno messe in campo tutte le azioni di lotta più incisive finalizzate alla tutela dei posti di lavoro». I lavoratori in questione sono oltre una decina, ed è chiaro che la proprietà o il futuro gestore della struttura non potrà mai continuare nell’attività senza personale, anche se la

preoccupazione per chi sta perdendo il posto di lavoro sotto la spada di Damocle del licenziamento è legittima. Per i lavoratori c’è la loro professionalità a rappresentare il valore aggiunto. Chiaro però, che in un momento come quello attuale dove nel settore privato si va avanti a fatica, la paura resta ed è giustificata e comprensibile. Non resta ora che attendere che l’azienda fissi la data dell’incontro. provinciamt@luedi.it

L’interno di un hotel

Nova Siri Aumenta la differenziata porta a porta, il Municipio proprietario della nettezza urbana

Bando quinquennale per i rifiuti L’assessore Mitidieri risponde al Pd che aveva denunciato l’assenza dell’avviso NOVA SIRI - Non ha potuto trattenere un sentimento di stupore, quando gli è capitato tra le mani il volantino divulgato dal Pd nei giorni scorsi. Giuseppe Mitidieri, assessore comunale all'Ambiente, sapeva che il bando per la raccolta di rifiuti, da lui messo a punto nelle scorse settimane, era stato inviato per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea già da qualche giorno. Gli sarà parso perlomeno strana, perciò, la denuncia dell'opposizione, che qualche giorno dopo parlava dell'assenza di tracce in merito alla “pubblicazione del bando”. «Si vede che erano distratti. E comunque bastava chiedere», dice adesso, sorridendo. Prende in mano un fascicolo di carte e snocciola una serie di riferimenti. Sono numeri e date che hanno uno scopo preciso: dimostrare che di «quel bando non solo c'era già traccia, ma anche qualcosa di più». «Lo schema di bando per la raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani è stato approvato dalla Giunta (all'unanimità) l'8 gennaio scorso. Il 26 gennaio è stato avviato il procedimento per la pubblicazione, inviando il bando alla Guce (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea). Per il 7 aprile, addirittura, è già prevista l'apertura delle offerte. Il bando, peraltro, è disponibile sul sito del Comune di Nova Siri, su quello del Ministero dell'Interno, su quello dell'Osservatorio dei lavori pubblici ed è già pubblicato nei quotidiani locali e nazionali. Mi sembra davvero difficile - conclude - che qualcuno possa dire che non ve ne è traccia». Che bando sarà? «Un bando quinquennale con una base d'asta da 750 mila euro e tante novità, prima tra tutte un forte aumento della raccolta differenziata porta a porta, che mi auguro di portare fino al 50 %, con grandi vantaggi per la comunità». In che senso? «Andiamo in una direzione molto innovativa. Sulla base del bando sarà il comune il proprietario dei rifiuti. Tutto il ricavato dal conferimento della differenziata nei centri di raccolta, perciò, sarà a beneficio delle tasche dei cittadini. In relazione alla quantità di differenziata, il mio auspicio è quello di arrivare addirittura ad abbattere la tassa per le fasce a basso reddito». Anche perché i cittadini hanno già dovuto subire un aumento… «E' esatto, ma c'è una novità anche su questo. Quella di aumentare la Tarsu è stata una scelta sofferta, dovuta alla difficoltà di controllare le spese di conferimento in discarica. Con il nuovo bando il problema è risolto all'origine: si stabilisce, fin dal principio, che il costo di conferimento è a carico della ditta e non più del comune». In quel volantino, inoltre, Lei era stato chiamato in causa personalmente, tacciato di menefreghismo in relazione alla presenza di amianto

L’assessore Mitidieri

sul territorio. «L'irregolare smaltimento di rifiuti speciali, tra i quali l'eternit, è comportamento criminale, incivile e pericoloso per la salute pubblica. Il Pd farebbe bene a ricordarlo, non limitandosi a sciocche e futili speculazioni politiche. Consci che la sola repressione, pur legittima e auspicabile, non risolve il problema, abbiamo anche avviato un programma di monitoraggio del terri-

torio al fine di prevenire il fenomeno, che prevede la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti individuati da parte di ditte specializzate, incaricate dal Comune, le quali hanno già inviato preventivi per un costo di circa cinquemila euro, che andranno, purtroppo, a gravare sulle tasche di tutti i cittadini, colpevoli di avere concittadini che scaricano sulla comunità i loro problemi di smaltimento. A tal proposito nel bando è prevista anche una campagna di informazione e sensibilizzazione a spese della ditta appaltatrice. Come si fa a parlare di menefreghismo?» Sul volantino c'è un altro spunto destinato a far discutere. E' un'allusione, neppure troppo implicita, all'eccesso di burocratizzazione del V Settore (Polizia Municipale), che finirebbe per bloccare l'attività di alcuni amministratori. «Qui c'è una grave mancanza di rispetto nei confronti dei dipendenti comunali. Per il Pd di Nova Siri (o almeno per coloro che si riconoscono in questa cultura), evidentemente, il rispetto delle regole è un pesante fardello che frena l'azione amministrativa, di cui si può e si deve fare a meno. E allora mi permetterei di invitare il Pd ad una prova di coraggio: dica pubblicamente chi, come e quando è stato ostacolato da un dipendente del Comune di Nova Siri nello svolgimento di funzioni istituzionali, compresi quelli del V settore». Risponderà alla sfida l'opposizione, portando riscontri definiti sulle allusive, ma pesantissime, accuse contenute nel volantino? re.ma.

Policoro, il Comune ridimensiona i contributi ai bisognosi POLICORO - Stop ai contributi assistenziali. L'esecutivo cittadino ha approvato la delibera con la quale si riordinano i contributi a pioggia elargiti a quelle persone residenti nel Comune di Policoro che non hanno reddito di sopravvivenza: «E' uno strumento innovativo e sperimentale per ora -commenta il sindaco Nicola Lopatriello- quello di elargire un voucher a persone che vivono, purtroppo, nello stato di bisogno . E' vero che nel Sud il lavoro è la prima emergenza, però è altrettanto vero che molti si rivolgono al pubblico chiedendo un aiuto economico per far frontealle spesediprimaria necessitàcome il pagamento delle bollette per le utenze essenziali e/o per l'acquisto di generi alimentari.E' giustoin quelloche sichiama principio di solidarietà, a cui soprattutto il pubblico deve attenersi, e sussidiarietà laddove ci sono condizioni oggettive difficili di ingresso nel mercato del lavoro, aiutarei più sfortunati.E noinon ci siamo mai sottratti ai nostri doveri di am-

ministratorisensibili;però daoggiinpoi vogliamo continuare ad aiutare i più bisognosi a patto che prestino un minimo di attività lavorativa nell'Ente se ci sono le condizioni soggettive. Infatti chiunque chiederà un contributo al Comune, sempre dietro relazione positiva del servizio socio-assistenziale che attesti lo stato di indigenza, lo avrà a patto che presti servizio per pochi giorni, in base alle proprie esperienze lavorative, in alcuni settori del Municipio in modo tale da potersi guadagnare sul campo il contributo economico. L'inquadramento giuridicodi queste persone è quello di lavoratori occasionali, così come prevede la legge 276/03, meglio conosciuta come Legge Biagi, che ha introdotto misure di flessibilità nel mercato del lavoro proprio per favorire processi di apprendimento di tecniche di lavoro necessarie nel percorso di vita di ogni essere umano per essere meglio integrato nella società. Per ora lo stanziamento in bilancio è di 5000 euro».

Policoro Intervista a Nicola Viola

«Nessuna sorpresa per la scelte di Simone e Carbone» POLICORO – «Questa segreteria ha appreso dal Quotidiano lo smarcamento del capogruppo Simone e dell’assessore Carbone dall’Udc. E’ una cosa che ci aspettavamo, non siamo stati colti di sorpresa». E’ il commento del commissario cittadino di Policoro del partito di Casini, Nicola Viola (nella foto), all’indomani della decisione della rappresentanzapolitica delpartito di abbandonare lo scudo crociato. «La storia – ha spiegato Viola - nasce con una semplice richiesta di avvicendamento che è un fatto normale nella vita politica. Non immaginavamo di creare una condizione di grande intolleranza e non pensavamo di andare ad urtare la suscettibilità di Simone e Carbone». Simone – chiediamo - lamenta il fatto che non sarebbe stato interpellato in questa vicenda. «La politica è fatta di memoria e verità. Certo, ognuno può usare la sua, però, se proprio dobbiamo direquello cheè davvero accaduto, bisogna ricordare che il Simone ha disertato un appuntamento da lui richiesto e fissato. Da noi pertanto c’è stata la massima correttezza. Per noi la politica è dialogo e confronto». Secondo lei, adesso i suoi ex amici di partito approderanno nel Pdl? «Io non ho la sfera di cristallo – ha risposto - so che Simone è in fase di riflessione. Sceglierà una sigla ed un partito, consoni alle sue aspirazioni politiche». Quanto è accaduto le dispiace? «E’ un fatto normale, intanto perché parliamo di

due amici e approfitto per ringraziarli del lavoro svolto, sia nel partito che nell’Amministrazione comunale». Carbone – facciamo notare - nel motivare la sua fuoriuscita dall’Udc l’ha attaccata sui suoi trascorsi politici. «Non intendo aprire una polemica sotto questo aspetto, dico solo che bisogna avere memoria storica nel collocare le persone alle sigle di partito. E’ molto più nobile manifestare pubblicamente le proprie attività comportamentali – ha risposto sarcastico Viola che militare in un partito e flirtare con altri». A questo punto qual è la strada dell’Udc di Policoro, seppur dall’esterno sosterrà l’Amministrazione? «Saremo attenti e vigili e denunceremo o suggeriremo tutto ciò che può servire per la crescita di questo comune. Siccome siamo i moderati per antonomasia, intendiamo continuare con la moderazione di sempre, avendo un solo obiettivo: porre l’uomo e la crescita dello stesso al centro dell’attenzione». E sulle accuse di oligarchia sovietica nei confronti del segretario provinciale, come la pensa lei? «Intanto bisogna premettere che si aderisce ad un partito nella consapevolezza di rispettare gli organi statutari, diversamente sarebbe anarchia. Accusare Ruggiero di metodi sovietici – ha concluso - non merita dapartemia labenchéminima riflessione in merito, si commentano le cose reali e non i film di fantascienza». Pierantonio Lutrelli

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Domenica 21 febbraio 2010

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Serie A La società nerazzurra a fine partita impone il silenzio stampa ai suoi tesserati Protesta plateale di Mourinho

Inter-Sampdoria finisce in parità Tante emozioni ma nessun gol in una gara nervosa e con tre espulsi INTER SAMPDORIA

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Stilettate

Mazzarri dura replica a Mou

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6, Cordoba 5, Samuel 5, Zanetti 6.5; Stankovic 6, Cambiasso 6.5, Muntari 5.5 (35' pt Lucio 6); Sneijder 7 (36' st Thiago Motta sv); Milito 6.5 (26' st Pandev 6), Etòo 6.5. In panchina: Toldo, Quaresma, Khrin, Mariga. Allenatore: Mourinho 6. SAMPDORIA (4-4-2): Storari 6.5; Zauri 6, Gastaldello 6, Lucchini 6, Ziegler 6; Semioli 5.5 (39' st Padalino sv), Palombo 6, Poli 6 (34' st Tissone sv), Guberti 5.5 (11' st Mannini 6); Pozzi 6, Pazzini 5.5. In panchina: Guardalben, Accardi, Scepovic, Rossi. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Tagliavento di Terni 5.5. NOTE - Serata fresca, terreno in discrete condizioni. Spettatori: Angoli: 5-5. Espulsi: al 31' Samuel per scorrettezze; al 38' Cordoba per doppia ammonizione. Al 28' st Pazzini per doppia ammonizione. Ammoniti: Pozzi, Samuel, Cordoba, Pazzini, Cordoba, Lucchini. Recupero: 2'; 4' st.

“Strano” gesto di Mourinho nel corso della partita. In alto, l’espulsione di Cordoba e la protesta dei tifosi verso l’arbitraggio

ROMA – A san Siro mancano i gol ma non le emozioni e le polemiche con ben tre espulsi. Da elogiare la formazione di Josè Mourinho che, anche se in 9 uomini per gran parte del match gioca con grande cuore. Al contrario della Samp che non brilla e non riesce quasi mai ad impensierire gli avversari nonostante la superiorità numerica. Mourinho sceglie Cordoba al posto di Lucio; torna dall’inizio Stankovic. Del Neri si affida alla coppia Pazzini-Pozzi supportati dai due esterni Semioli e Guberti. Inizio di gara molto tattico, ma l'inter dopo qualche minuto prende le misure e comincia a giocar bene. La Samp è comunque ben

messa in campo, concede poco ed è pronta a ripartire. Non ci sono occasioni limpide da rete. Al 31'l'Inter resta in 10 per l’espulsione di Samuel che tiene il gomito alto nei confronti di Pozzi; Tagliavento non ha dubbi nel mostrare il rosso. Ma non è finita perchè al 38' i nerazzurri restano addirittura in nove per l’espulsione di Cordoba dopo una entrata in ritardo nei confronti di Pozzi; era già ammonito. La Samp non accelera più di tanto ma chiude evidentemente in attacco. Non ci sono cambia d inizio ripresa, Etòo arretra a centrocampo a dare una mano. La Samp nonostante la doppia superiorità numerica non rie-

sce ad alzare il ritmo e a creare pericoli. Al 10' altre proteste nerazzurre per un presunto contatto in area tra Zauri ed Etòo; Mourinho va su tutte le furie ma l’impressione è che il direttore di gara abbia visto bene. Il pubblico non gradisce ed espone i fazzoletti bianchi per la cosidetta «Panolada» in segno di protesta nei confronti dell’arbitro. Mourinho vuole vincere e inserisce Pandev al posto di Milito. Al 29' Sampdoria in 10 per l'espulsione di Pazzini; l’attaccante blucerchiato, già ammonito, è protagonista di una entrata su Stankovic. Al 33' Inter vicina al gol: Pandev serve ottimamente Etòo, l'attaccante in area

davanti a Storari si fa respingere la conclusione. STORARI - «E' un peccato, perchè loro erano rimasti in 9 e quindi è ovvio che fossero in difficoltà. Era un’opportunità enorme per vincere a San Siro». Marco Storari si rammarica per il pareggio (0-0) ottenuto in casa dell’Inter, con la formazione di Mourinho in 9 già al 38' del primo tempo per le espulsioni di Cordoba e Samuel. «Loro però nel secondo tempo si sono chiusi bene e noi abbiamo rallentato, quindi c'è stata l'espulsione di Pazzini e non siamo stati più incisivi, ma va bene così» – ammette il portiere della Sampdoria.

I rossoblù stendono i friulani e si avvicinano alla zona che vale l’Europa

QUI FIORENTINA

Genoa senza freni contro l’Udinese

Prandelli suona la carica ai Viola

GENOA UDINESE

3 0

GENOA (3-4-3): Amelia 6; Papastathopoulos 6, Dainelli 6.5, Moretti 6 (17' st Bocchetti 6); Mesto 6, Rossi 6.5, Zapater 6, Criscito 6.5; Palacio 6.5 (27' st Jankovic sv), Acquafresca 7 (29' st Suazo sv), Sculli 6.5. In panchina: Scarpi, Tomovic, Fatic, Gucher. Allenatore. Gasperini 6.5. UDINESE (4-4-2): Handanovic 5; Cuadrado 6.5, Zapata 4.5, Coda 5, Lukovic 5; Sanchez 5, Inler 5 (24' st Lodi sv), Asamoah 5.5, Pasquale 5.5 (1' st Pepe 5); Floro Flores 4.5, Di Natale 5.5 In panchina: Belardi, Ferronetti, Badu, Sammarco, Geijo. Allenatore: De Biasi 5. ARBITRO: Rosetti di Tori-

mentalità. Gasperini recupera Moretti e Palacio che compone il tridente offensivo con Aqcuafresca e Sculli; per Jankovic, invece, solo panchina. Gli indisponibili sono Juric, Milanetto e Palladino. De Biasi ripropone il 4-4-2, non ha a disposizione Basta e al suo posto gioca Cuadrato; gli altri assenti sono D’Agostino, Domizzi e lo squalificato Isla. Fasi di studio nei primi minuti con squadre attente e concentrate. Poi una gara che consegna al Genoa di Gasperini una vittoria pesante per riavvicinarsi alle zone che contano della classifica e sognare l’Europa. L’attaccante del Genoa Aquafresca dopo un gol

no 6.5 RETI: 30' pt, 8' st (rig.) Acquafresca, 19' st Palacio NOTE: Serata fresca, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 30 mila circa. Angoli: 5-2 per il Genoa. Espulso: 12' st Zapata per doppia ammonizione. Ammoniti: Rossi, Pasquale, Zapata, Papastathopoulos, Coda, Zapater. Recupero: 1'; 0'st. GENOVA - Tutto liscio per il Genoa che a «Marassi» ritrova la vittoria contro l’Udinese, cancellando l’amarezza per lo stop contro la Juve. Finisce 3-0 con la doppietta firmata da Robert Acquafresca e il gol di Palacio. Un suc-

cesso netto contro un avversario che comincia anche bene, ma che con il passare dei minuti si scioglie come neve al sole. Il Genoa grazie a questo successo continua il suo viaggio in piena zona Europa, mentre l'Udinese resta inguaiato nei bassifondi della partita senza averne la giusta

FIRENZE – Dimenticare il Bayern e la rabbia per una sconfitta condizionata dalle decisioni dell’arbitro norvegese Ovrebo e affrontare la gara con il Livorno come fosse uno spareggio salvezza: è quanto ha chiesto Cesare Prandelli ai suoi giocatori attesi domani al Franchi da un derby “assolutamente da vincere». «Dobbiamo scendere in campo con lo stesso spirito e lo stesso atteggiamento che avremmo se dovessimo giocare uno spareggio salvezza, anche se poi emergeranno le maggiori individualità», ha ribadito il tecnico viola per scuotere una squadra che non vince in campionato da un mese e mezzo (l'ultimo successo è datato 10 gennaio, 2-1 contro il Bari) ed è scivolata in una posizione delicata di classifica».

NAPOLI – «Mourinho è un fenomeno mediatico, parla di soldi e budget, può permettersi di dedicare molte energie alla comunicazione. Io, invece, provo a preparare i miei giocatori sul campo e non ho tempo per altro. Ma i miei risultati sono superiori ai suoi, pensando alle forze che ho avuto a disposizione in carriera». Non tardano ad arrivare le repliche in casa Napoli alle dichiarazioni del tecnico dell’Inter. In conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Siena, Walter Mazzarri commenta così le frasi del collega nerazzurro. «Io non credo che Mourinho parlasse di me. Poi in verità io martedì ero già con la testa al Siena, non ci pensavo più all’Inter. Ho parlato della gara di domenica subito dopo la partita. Cosa aggiungere: Napoli-Inter l'ha vista tutto il mondo e tutto il mondo si è fatto un’idea precisa. Forse solo uno l’ha vista diversamente. E poi se il venerdì un allenatore parla ancora della nostra partita, significa che il Napoli sta diventando importante. Io non ho tempo di pensare agli slogan». Mazzarri ha aggiunto: «Io devo pensare ad allenare, non ho tempo per gli slogan mediatici. Io lavoro con i giocatori sul campo e tutti i miei pensieri sono rivolti per far dare il massimo ai miei uomini. Ognuno interpreta la sua professione come vuole. Non esiste un allenatore uguale all’altro, esistono allenatori con nomi e cognomi distinti».

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Sport


Vancouver 2010. SuperG donne, altra medaglia “di legno” per l’Italia nello sci alpino

Super jella: Schnarf quarta Vince Andrea Fischbacher, argento Mazee, solo bronzo Lindsey Vonn WHISTLER (CANADA) – La jella continua per l'Italia dello sci alpino: nel supergigante uomini Werner Heel ha sfiorato il podio per due centesimi di secondo mentre nel supergigante donne Johanna Schnarf ha perso il bronzo per soli 11 miseri ma determinanti centesimi. Per giunta a ridosso nientemeno che di Lindsey Vonn: 1'20“88 contro 1'20“99. L’oro – in una gara piena di emozioni su un tracciato complicato come quello degli uomini su cui era difficile tenere la linea ed arrivare in fondo senza errori – è andato alla austriaca Andrea Fischbacher, 24 anni, due vittorie in coppa del mondo e solo un secondo posto in supergigante in questa stagione, a St. Moritz. L’austriaca ha rialzato un pò l’umore nerissimo della nazione dello sci per eccellenza che è uscita dalle gare veloci uomini senza una medaglia ed umiliata nel supergigante con il migliore – davvero il termine sbagliato in 14 esima posizione. Argento, bella sorpresa, alla slovena Tina Maze e bronzo alla americana Lindsey Vonn, il che per lei è come una sconfitta. Quando è scesa la bionda americana si è infatti portata subito al comando con netto vantaggio e con una sciata ultrasicura, festeggiante e festeggiata per quello che ormai tutti consideravano il suo secondo oro olimpico: partita chiusa. Invece la gara non era ancora finita, anzi. Le condizioni sono infatti progressivamente cambiate con il sole che, passato sopra la Creekside, ha illuminato quasi tutto il tracciato migliorando in maniera determinante la visibilità su una pistache sino adallora erastata praticamente in ombra. E così Lindsey –con i fratelli Karin e Reed intervistati al traguardo come se i campioni fossero loro – si è vista passare davanti anche Fischbacher e Maze. Ed un brivido di preoccupazione le è corso lungo la schiena quando, pettorale 30, è venuta giù l'azzurra

Johanna Schnarf quarta nel SuperG vinto da Andrea Fischbacher

Johanna Schnarf, miss allegria per il carattere spigliato ed il sorriso accattivante. Classe 1984, pusterese di Valdaora, Johanna era venuta alle Olimpiadi per gareggiare nella sua disciplina, la supercombinata. Invece ha dovuto sostituire nelle gare veloci l’assente Nadia Fanchini, infortunatasi alla vigilia di Vancouver. Johanna ha fatto la sua parte sino in fondo, soprattutto in questa gara. Per le altre azzurre c'è il dignitoso settimo posto di Lucia Recchia ed il 14 esimo di Elena Fanchini che però mai sono state realmente competitive. Altra gara storta invece per la bresciana Daniela

Merighetti:per leiterzaprova olimpicae terza prova non portata a termine per un qualche errore.Per leOlimpiadi dellosci alpino arriva la domenica con la gara di supercombinata uomini. Le previsioni annunciano ancora tempoeccellente ma da martedì prossimo dovrebbe tornare la pioggia. SALTO -Sebastian Colloredo si è qualificato per la finale del salto individuale LH ai Giochi Invernali di Vancouver piazzandosi al 27esimo posto con lo score di 99.3. Niente da fare invece per Andrea Morassi, solo 48^ (59.9), già fuori dopo le prime qualificazioni Roberto Dellasega.

SUPECOMBINATA

SKELETON

SNOWBOARD

Azzurri e incubo zero medaglie

L’oro della Williams interrompe digiuno Gb

Foto piccanti del bronzo Scott Lago

WHISTLER (CANADA)–L'incubo è uno solo: ripetere Torino 2006 e tornare a casa da Vancouver senza neppure una medaglia per lo sci alpino. Tra gli italiani la delusione è grande soprattutto dopo il supergigante, dove le medaglie sono state bruciate sul filo di qualche centesimo di secondo. E grande è la rabbia che può però essere il motore giusto nella prossima gara, la supercombinata in programma oggi. In realtà la supercombinata – una prova di discesa ed una manche di slalom – non è disciplina in cui l’Italia abbia mai eccelso, è anzi quella più trascurata. Basti pensare che l'ultimo successo in coppa del mondo in questa disciplina risale nientemeno che al 1977, a Kitzbuehel: vinse Gustav Thoeni.

VANCOUVER – La Gran Bretagna ha interrotto un digiuno di medaglie d’oro nelle gare individuali che alle Olimpiadi invernali durava da trent'anni. L’impresa è riuscita alla ventisettenne Amy Williams che a Whistler ha vinto la gara di skeleton femminile davanti alle tedesche Kerstin Szymkowiak, staccata di 56 secondi, e Anja Huber. Un ricorso del Canada per il casco indossato dalla Williams è stato respinto. L'ultimo oro britannico individuale risaliva ai Giochi di Lake Placid del 1980, quando Robin Cousins si impose nel pattinaggio artistico. La Gran Breagna è diventata il ventiseiesimo Paese diverso a conquistare una medaglia a Vancouver ed è stato così eguagliato così il record di Torino 2006.

VANCOUVER (CANADA) - Scotty Lago, medaglia di bronzo a Vancouver nell’halfpipe maschile di snowboard, ha lasciato il Canada. L’atleta statunitense ha deciso di tornare a casa dopo la pubblicazione di alcune foto successive alla festa per il bronzo vinto. Gli scatti, pubblicati sul sito americano Tmz, ritraggono una ragazza inginocchiata davanti a Lago (che indossa una t-shirt del comitato olimpico statunitense) mentre bacia la medaglia legata ai pantaloni dell’atleta. Lago ha presentato le sue scuse ufficiali al proprio comitato olimpico e alla federazione statunitense ed è tornato a Boston, anche se nessun dirigente gli aveva chiesto di lasciare Vancouver.

Formula 1 Il campione del mondo conduce, la Ferrari cresce

Basket Battute in semifinale Caserta e Biella. Oggi ad Avellino

Button vola a Jerez, sesto Alonso Bologna-Siena finale di Coppa SONO STATI 108 i giri effettuati in tutto e l’unico a scendere sotto il muro dell’1'19». L’ultima giornata dei test di Formula 1 a Jerez de la Frontera si chiude nel segno del campione del mondo Jenson Button che, davanti ai tanti tifosi spagnoli accorsi per vedere le evoluzioni della Ferrari guidata da Fernando Alonso, si è messo alle spalle tutti e dieci gli altri team in pista, grazie ad un tempone chiuso in 1'18“871. Solo sesto alla fine il nuovo pilota di Maranello distaccato di oltre un secondo e mezzo con il miglior giro in 1'20“436. Ottimo secondo Robert Kubica con la sua Renault (1'19“114) davanti alla Sauber di Kamui Kobayashi 1'19“188 ed a Vitantonio Liuzzi su Force India (1'19“650). Non va meglio la Mercedes senza il tedesco Michael Schumacher: il connazionale Nico Rosberg chiude con il quinto crono in 1'20“061. Una ultima giornata di prove prefestiva che anche grazie alle condizioni meteorologiche ha certamente invogliato tanti appassionati ad andare a passare un sabato sulle tribune del “Circuito Permanente de Velocidad’' di Jerez, ma è indubbio che l’attrattiva maggiore per la gente sia stato l’idolo di casa Alonso. La presenza del pilota spagnolo sul circuito andaluso ha fatto sicuramente felici gli organizzatori che hanno potuto così vedere riempirsi le tribune.

Alonso si è dedicato principalmente alla sperimentazione di diverse soluzioni di assetto della vettura e, alla fine del pomeriggio, ha effettuato una simulazione di gara. In totale, i giri percorsi dall’ex Renault sono stati 137. Il protagonista dell’ultima sessione di test a Jerez in vista della stagione 2010 di Formula 1 al via il 14 marzo è stato invece Button con la sua McLaren che però ha ammesso di aver visto una Ferrari in gran forma: «Penso che la Ferrari sia una monoposto molto forte. Credo che hanno al momento la migliore solidità rispetto a tutti gli altri. Il nostro passo – ha concluso Button l’unico a scendere nelle due sessioni di Jerez sotto l’1'19» - è buono ma ci sono settori su cui dobbiamo ancora lavorare affinchè mi possa ritenere soddisfatto della vettura». ««Credo che qualcuno oggi abbia fatto vedere le proprie carte mentre noi ce le siamo ancora tenute in tasca» - ha detto lo spagnolo al termine della giornata – «Vedremo a Barcellona, quando tutti metteranno in campo le ultime novità, dove saremo rispetto agli altri. Da parte nostra possiamo dire che siamo sulla buona strada. In questi due giorni sull'asciutto ho potuto fare tanti chilometri e sono contento sia della prestazione che dell’affidabilità. La F10 sta crescendo bene e non ci sono motivi per essere pessimisti».

AVELLINO – Sarà Canadian Solar Bologna- Montepaschi Siena la finale della Coppa Italia di basket. La formazione emiliana allenata da Lino Lardo è la prima finalista delle Final Eight di Coppa Italia in corso di svolgimento al Pala Del Mauro di Avellino. Dopo aver battuto ai quarti due giorni fa la Pepsi Caserta, nella prima semifinale in programma ha avuto la meglio sui padroni di casa dell’Air Avellino con il punteggio di 73-61. Per la formazione allenata da Lino Lardo si tratta della 13esima finale di Coppa Italia, la 7a da quando esiste la Final Eight e la quarta consecutiva in questa competizione (nessuna vittoria) e trova la Montepaschi Siena che ha battuto nettamente l’Angelico Biella. Koponen e Moss (5 punti e 4 assist il primo; 9 punti e 5 rimbalzi il secondo), ma soprattutto Collins (17

punti) gli artefici di questo successo bolognese. Dall’altra parte non sono bastati i 24 punti di Brown, i 14 di Troutman e gli 11 di Nelson. I bolognesi hanno condotto il match dall’inizio alla fine mettendo in campo intensità e grande determinazione. 13-8 al 10', poi 4229 alla fine del primo tempo, ma quando l’inerzia sembra accompagnare positivamente la Canadian Solar, ecco che esce fuori l’orgoglio della formazione di Pancotto che arriva a -3 nel terzo periodo (52-49), ha anche palla in mano ma commette due errori in attacco e Bologna la punisce con due triple consecutive riuscendo a portarsi avanti sul +9 (58-49). Nell’ultimo periodo, l’Air prova più volte a riportarsi sotto e riaprire il match, ma i biancoversi si dimostrano imprecisi al tiro, mentre le V nere sbagliano davvero poco riuscendo a chiudere

con 12 punti di vantaggio (73-61). Tutto facile invece per i Campioni d’Italia della Montepaschi Siena che nella seconda semifinale hanno avuto facilmente ragione dell’Angelico Biella con il punteggio di 83-53 al termine di una gara equilibrata per soli due quarti, con la prima frazione nettamente a favore della formazione senese capace di brekkare subito e portarsi sul 19-10, un secondo quarto sostanzialmente in equilibrio con Siena che difende i nove punti di vantaggio e chiude 36-27 all’intervallo. Alla ripresa però arriva il break decisivo. Un 25-8 di parziale che schianta completamente Biella e consente a Siena sull’asse Ress-McIntyre di raggiungere Bologna nella final four di Coppa Italia e confermarsi la grande e invincibile armata del basket italiano. sport@luedi.it

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Sport 39

Olimpiadi Invernali

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Frezza in azione nella gara di andata vinta dal Verona 2-0

Pronostico chiuso e Potenza nemmeno spensierato. Ma affascina l’idea

Perché non crederci? Una situazione poco ideale fa da pessimo contorno al match QUELLA che ha vinto di più (11 volte) contro quella che ha vinto di meno (5); quella che ha perso di meno (1) contro quella che ha perso di più (12); la migliore difesa (9 gol subiti) contro la peggiore (36). Nei numeri c’è scritta la verità: ed allora potremmo chiudere qualsiasi discorso relativo a Verona-Potenza senza nemmeno scrivere un rigo di più. Non c’è partita, non c’è competizione, individuale o di squadra, che tenga. Inutile spendere altre argomentazioni per trovare un punto di appiglio e sperare di uscire indenni dal Bentegodi. «Il loro punto debole sarà il nostro punto di forza»: è un’equazione abbastanza lapalissiana che porta Capuano a non dipingere il mostro più brutto di quello che è. Perchè, inutile girarci intorno, i suoi momenti bui, specie in casa, il Verona li ha vissuti. E recentemente aveva anche ingranato la marcia giusta per fare il vuoto alle sue spalle, ma è arrivata la sosta a spegnere gli ardori e, da che pallone è pallone, ripartire è sempre problematico. Farlo addirittura sfidando l’ultima della classifica, il colabrodo esterno rossoblù, può solo essere problematico e rappresentare

Il capitano del Potenza Berardi in azione nella gara di andata in un contrasto con Selva, oggi assente

una gatta da pelare in più se le cose non dovessero andare come il pronostico detta. E quindi l’etichetta giusta potrebbe essere quella del “non avere nulla da perdere”. Lo si legge dalle dichiarazioni pregara di Capuano che afferma: «Spero solo che la classifica stasera sia tanto corta quando lo è prima di giocare». In gergo significa che perdere

a Verona può starci e che la rincorsa alla salvezza del Potenza comincia tra sette giorni, quando al Viviani arriverà il Lanciano. Oggi no, è la classica gara in cui sulla carta si parte già battuti e che tutto quello che ne verrà fuori sarà guadagnato. E così al cospetto della prima della classe, davanti ad almeno 13 mila persone (considerando che ci sono 11 mila abbonati), il

Insubordinazione anche di Tesoniero che non si presenta all’allenamento dei non convocati previsto ieri pomeriggio Domani Galigani decide il da farsi Potenza può permettersi il lusso di giocare a viso aperto, nella piena consapevolezza che solo a chi deve vincere il campionato può pesare non fare tre punti oggi. Oltretutto all’esterno si percepiscono tutte le difficoltà gestionali di una squadra che non ha preparato l’immediata vigilia della partita con animo sereno e spensierato. Si parte dal caso Cardinale che

rifiuta la convocazione per spirito di solidarietà nei confronti di un Tesoniero che è talmente diventato un fenomeno da non presentarsi nemmeno all’allenamento obbligatorio per i non convocati organizzato da Capuano nel pomeriggio di ieri al Viviani. Bene ha fatto il tecnico a mantenere il pugno duro e a non scendere a patti con i calciatori da lui etichettati in conferenza stampa “immondizie” e bene farà la società (che ha già allertato il legale Chiacchio) a prendere provvedimenti seri nei confronti di chi non sta mantenendo un comportamento consono ad un campionato professionistico. Indipendentemente da quelle che sono le difficoltà gestionali quotidiane. Per l’operazione salvezza il Potenza non ha bisogno di primedonne, nè di protagonisti del genere: servono, come dice Capuano, dei soldati pronti a dare l’anima nel campo e a lavorare il doppio per raggiungere un obiettivo che - nel contesto in cui potrebbe maturare - li renderebbe degni di menzione e di attenzioni superiori rispetto a quelle di un Potenza, la cui dignità (di società e di città) va sempre e comunque rispettata. Alfonso Pecoraro

Oltre 300 i tifosi al seguito con ogni mezzo, dall’aereo al pullman notturno

Uno spicchio di Bentegodi sarà rossoblù NEL PARADIGMA del “perfetto ultrà” uno spazio riservato alla trasferta di Verona deve essere sempre ricompreso. Perchè i butei (nome con il quale sono riconosciuti i supporter veneti) rappresentano una delle migliori tifoserie italiane, in quanto a numero e organizzazione. La curva del Bentegodi è sempre piena di gente e di colori, alla patidi quanto avviene in trasferta dove gli scaligeri sono sempre presenti in gran massa. E’ certamente un colpo di fortuna essere capitati nello stesso girone di siffatto esempio del mondo ultrà, per cui la trasferta in unodegli stadipiù bellid’Italia, in un ipotetico confronto a distanza con igialloblù, è la classica occasione da non perdere. E a Potenza c’è gente che ha prenotato il week end nella

LA FORMAZIONE Dentro Taccola e Della Corte L’EPISODIO relativo a Cardinale ha scompaginato i piani di Capuano che deve tornare a schierare un Taccola finora deludente al centro del pacchetto arretrato. Difesa che sarà completata da Langella e da uno tra Di Fatta e Porcaro (favorito). In mezzo al campo la necessità di schierare per forza un under (vista la defezione di Tesoniero tra i pali) comporta che Iraci giocherà certamente a destra e Berardi tornerà a schierarsi in mezzo al campo, con De simone e Evangelisti. Sul versante sinistro agirà Frezza. Ma non si può escludere a priori una soluzione invertita tra i due esterni di fascia. Toccherà come al solito a Catania non dare punti di riferimento e appoggiare l’azione di Magliocco, unica punta, almeno inizialmente. Murati ha ricevuto il transfert, ma partirà dalla panchina. Esordio dal primo minuto, invece, per il portiere Della Corte. Non è ancora in condizione, ma ha certamente più esperienza di Di Matteo.

città di Giulietta e Romeo già ad agosto, appena sono stati resi noti i calendari. Oppure c’è chi si è mosso una volta che è stato scongiurato il ri-

schio di vedere il Potenza cancellato dalla mappa calcistica italiana per via delle richieste di Palazzi alla Corte di Giustizia Federale.

Tre pullman partiti da Potenza nottetempo, diverse auto per un viaggio ai limiti del normale, un paio di carovane in aereo, più la massa dei tifosi rossoblù sparsi per ragioni di studio nell’Italia del Norde che si sonodati appuntamento on line sulle gradinate dello stadio Bentegodi: sono i numeri che possono rappresentare la voglia di non mancare a un appuntamento storico e che, serimanete, rischia di diventare unico. Molti, se non tutti i presenti oggi, 42 anni fa, l’ultima voltache ledue squadre si sfidarono in B, non c’erano. Stasera, indipendnetemente da quello che accadrà, potranno dire “io c’ero”. Senza esagerazioni non saranno meno di 300 i fedelissimi ultrà che non vogliono mancare a questo appuntamento. a.p.

I tifosi del Potenza che saranno al Bentegodi oggi

Molti, se non tutti i viaggiatori l’ultima volta, 42 anni fa, non erano presenti Non mancherà il solito calore per tentare un’impresa

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40 Sport


TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Berrettoni dietro Colombo e Di Gennaro. Manca solo Cangi

Una corazzata esplosiva VERONA. Avanti con il 43-1-2. L'alchimista Gian Marco Remondina sembra aver trovato la formula giusta per la scalata alla serie B. E' un modulo, quello adottato negli ultimi tempi, che consente di far coesistere nel migliore dei modi le bocche di fuoco del Verona. Berrettoni qualche metro dietro Colombo e Di Gennaro, la ciliegina sulla torta di un mercato studiato a tavolino per dare l'assalto alla serie cadetta. I numeri danno ragione all'allenatore, che ha messo da parte quel 4-3-3 che l'aveva portato in testa alla classifica. Il nuovo spartito tattico ha portato in dote tre vittorie in altrettante gare. Cosenza, Ternana e Ravenna le squadre cadute in rapida successione, tre formazioni che occupano i quartieri alti della classifica. Nean-

che contro il Potenza, fanalino di coda, il Verona cambia. Almeno nella forma, perché nella sostanza ci sarà qualche novità. Remondina deve infatti fare i conti con tre assenze. Fermo ai box insieme all'infortunato di lungo corso Andy Selva, bloccato da mesi da un'infiammazione al polpaccio destro, c'è pure Samuele Dalla Bona, prossimo, però, a rientrare dalla preparazione specifica svolta a Cesenatico. Alla lista degli indisponibili va aggiunto il difensore Cangi, fermato dal giudice sportivo: al suo posto giocherà Campagna, all'esordio dal primo minuto in questa stagione. Un debutto particolarmente atteso, dopo i tanti infortuni (e le scelte tecniche) che ne hanno limitato il minutaggio. Davanti a Rafael, la linea difensiva verrà completata da Pugliese (a sinistra) e

Di Gennaro esulta dopo un gol

dalla coppia di centrali composta da Anselmi e Ceccarelli. Mediana affidata al trio formato da Russo, Esposito e Garzon. Davanti, come

detto, Berrettoni a supporto di Colombo e Di Gennaro. Questi ultimi due hanno firmato sette delle tredici reti con le quali il Verona

ha liquidato i dilettanti del Bussolengo nella classica amichevole del giovedì. Di Ciotola (tripletta), Farias (doppietta) e Burato le altre marcature. Il primo

rappresenta una carta che Remondina potrebbe giocarsi a partita in corso, magari nella parte della finale della gara, per garantire maggiore brillantezza ed imprevedibilità alla fase offensiva. Scoppiano di salute le bocche di fuoco venete, che formano il terzo miglior attacco del girone con ventinove gol all'attivo. Il Verona può contare anche sulla miglior retroguardia del campionato, con appena nove reti incassate. Particolare curioso, tutti i gol sono stati subiti al Bentegodi: lontano da casa, infatti, la porta di Rafael è ancora inviolata. Un record non da poco, che di fatto non ha eguali. Non per questo fra le mura amiche il Verona è meno temibile, perché dei quarantaquattro punti in classifica, la metà sono stati conquistati sul proprio campo.

Difesa meno battuta d’Italia

Remondina non sottovaluta questo “testa-coda”

Vietato far gol al bunker

Guai ai presuntuosi

La difesa del Verona in azione

fVERONA. Chi decide di bucargli la porta, ha il destino segnato. Può dormire sonni tranquilli Rafael, il portiere meno violato d’Italia. Fare centro al Verona è davvero improbabile, per certi versi impossibile se si tiene conto dei numeri che ne stanno contraddistendo il campionato. Solo nove reti al passivo, miglior difesa del giro d’Italia: partendo (surclassandola) dalla capolista della massima serie, passando per le migliori squadre della cadetteria, fino a giganteggiare con le primissime piazze dei nove gironi di serie D. Insomma, nessuno è come lei, nessuno può vantare un simile record in giro per la penisola. Un po’ tutti, al contempo, devono inchinarsi alla volontà della capolista del girone B. Una volontà perseguita in queste 23 domeniche di passione, un cammino per niente scontato: Verona è squadra dal blasone importante, non è però la squadra cha sta ammazzando il campionato. Nessuna cavalcata, nessun attacco stratosferico, solo tanta voglia di badare al sodo, tutti inginocchiati – Remondina in primis - di fronte al santuario della “regolarità”. Quarantaquattro punti egualmente distribuiti tra le gare in casa e quelle in trasferta,

ma il particolare che fa la differenza si insinua proprio tra le due tipologie. PORTA INVIOLATA IN TRASFERTA. Insomma, caro Potenza, puoi ritenerti un privilegiato di questi tempi. Già, perché è meglio andare a sfidare la capolista in casa che riceverla tra le mura amiche. Questo dice il cammino degli scaligeri, trasferte perfette o quasi: dodici partite, sette pareggi e cinque vittorie, porta inviolata in giro per i campi d’Italia. Decisamente meglio varcare la soglia del “Bentegodi”e sperare in un miracolo, proprio come il “miracolato” Rimini che la spuntò per uno a zero alla penultima del girone d’andata. DA RIVEDERE AL BENTEGODI. Qui invece il cammino risulta anche balbettante: sei vittorie in undici gare, ci può stare ma non troppo. Soprattutto se concedi un saccheggio ad ignari corsari e se pareggi le altre quattro partite. Soprattutto se, al contempo, risulti tremendamente violata rispetto alle gare esterne. Nove reti subite in undici gare, avversarie costantemente a bersaglio nelle ultime cinque visite al “Bentegodi”, una media per nulla trascurabile, una media da squadra “abbordabile”. Andrea Buonaiuto

VERONA – Gian Marco Remondina fiuta le insidie che si nascondono dietro al concetto di “testacoda” “E’una partita da giocare con ancora maggiore attenzione rispetto alle altre”. Al Bentegodi arriva il Potenza, fanalino di coda che, però, porta con sé un ricordo fastidioso, al tecnico gialloblù: “In Coppa Italia seppero venire a vincere a casa nostra. Sarà stata anche una partita con un valore relativo, ma uscimmo sconfitti e ce lo dobbiamo ricordare”. E’ anche vero che l’Hellas degli ultimi tempi è in fase di crescita imponente e progressiva. Tre vittorie nelle ultime tre partite, la fuga lanciata, con sei punti di vantaggio sul Pescara, primo inseguitore di un Verona che, dopo l’innesto del centravanti ex Gallipoli, a lungo corteggiato, Francesco Di Gennaro, ha preso il volo: “D’accordo, ma la strada è ancora lunga e ricominciamo da un Potenza che non va sottovalutato neppure per un attimo”, l’avviso che ribadisce Remondina. Passa al vaglio quelle che sono le qualità dei lucani, l’allenatore dell’Hellas, e fa notare: “Eziolino Capuano è un tecnico che sa bene come disporre la propria squadra. E’un maestro nella chiusura degli spazi, è preparato e capace: lo conosco da dieci anni, conosco le sue capacità”. Di conseguenza, prosegue Remondina, “non ho dubbi sul fatto che il Potenza verrà a Verona con le idee ben chiare e impostato in una maniera tale per cui ci potranno creare dei grattacapi. Toccherà a noi, quindi, evitare di cadere in trappola”. Tutto questo per dire che, anche se la sfida del Bentegodi, letta nei numeri, impone un pronostico a senso unico, “non c’è niente di scontato”. E non sembrano di circostanza, o dettate dalla prassi, le parole di Remondina,

«Conosco Capuano e so come è bravo a chiudere gli spazi Non sarà facile» che aggiunge: “Se prendiamo sottogamba il Potenza rischiamo grosso. Cosa mi aspetto dai nostri avversari? Che facciano una grande partita difensiva, staranno tutti dietro la linea della palla, non ci daranno tempo per ragionare. La piazza si aspetta un Verona in grado di imporsi in goleada? Piano con certe euforie: a me andrebbe bene vincere anche al 95’, sono consapevole di quanto sarà dura”. Un Potenza chiuso dietro, dunque, quello che ipo-

tizza Remondina, ma non solo: “Hanno anche la bravura necessaria per ripartire in velocità e pungere in contropiede. L’avvertimento che rilancio è chiaro: attacchiamoli, facciamo valere le nostre doti. Ma non aspettiamoci che loro vengano a Verona a testa bassa. Saranno aggressivi e determinati, un gruppo che lotta e che non molla neppure un pallone”. Intanto, a badare alle assenze, a restare fuori sarà di certo Francesco Cangi. Il difensore, autore del gol

che ha risolto l’ultima partita gialloblù, vinta per 2-1 con il Ravenna, sarà out per squalifica, e la scelta del suo sostituto pare diretta verso Dario Campagna: “E’ la soluzione più accreditata”, conferma Remondina, che lancia il giovane terzino destro. Dice: “Campagna ha avuto poco spazio perché davanti a lui c’è un giocatore esperto come Cangi, ma ho stima di lui e confido nelle sue qualità”. Per il resto, non si prospettano cambiamenti rispetto agli ultimi, vincenti Verona: a centrocampo, allora, Garzon è in pole position, in confronto a Pensalfini. E l’attacco farà leva sull’ormai consolidata formula “1+2”: Berrettoni trequartista, alle spalle della coppia ispiratissima formata da Colombo e Di Gennaro. Matteo Fontana sport@luedi.it

Remondina

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Sport 41

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Cappellacci debutta a Taranto

Pescara a Terni Spareggio a Marcianise Derby a Lanciano La Cavese a Ravenna Cosenza

IL PRONOSTICO

1

Reggiana

Arbitro: GALLO di Barcellona Assistenti: Campana-Posado COSENZA - Toscano durante la sosta ha la- REGGIO EMILIA - Dopo aver giocato nelle ulvoratoal cambiodi modulo:riposto nelcas- time partite con il trequartista dietro alle due setto il 3-4-3, spazio al 4-4-2. Tanti esperi- punte , Dominissini torna all'antico. Grazie ai menti e alla fine probabili due novità. A sini- rientri dalla squalifica di Nardini e Anderstra Chianello, in vantaggio su Di Bari; a son, il tecnico granata può riproporre l'amacentrocampo, sulla corsia destra La Canna to 4-4-1-1. Ancora rimandato il rientro di Saè in vantaggio su Virga. Torna fra i disponi- verino. In settimana anche Romizi ha accusabili il giovane talento Danti che partirà dal- to problemi muscolari e non è stata convocal'inizio al fianco di Biancolino. Non è esclu- to. Per arrivare a «diciotto» è stato convocato sa, comunque, una staffetta con Scotto. il giovane Bovi, mentre Guerra è stato fermaCOSENZA (4-4-2): Petrocco; Bernardi, to per positività alla cannabis. Porchia, Fanucci, Chianello; La Canna, De REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig; Girelli, SteRose, Fiore, Maggiolini; Danti, Biancoli- fani, Zini, Mei; Nardini, Viapiana, Maschio, no. A disp.:: Gabrieli, Di Bari, Scognami- Anderson; Alessi; Rossi. A disp.: Manfredini, glio, Roselli, Marsili, Virga, Scotto. All.: D'Alessandro, Ferrando, Castiglia, Ferrari, Toscano. Bovi, Temelin. All.: Dominissini.

Portogruaro

IL PRONOSTICO

2

Rimini

Arbitro: PAGANO di Torre Ann. Assistenti: Avellano-Lotierzio PORTOGRUARO - Il grave infortunio occorso ad Espinal (fratture a zigomo e mandibola), è arrivato a cambiare un undici, altrimenti, scontato. Se dubbi in difesa ed attacco non ve ne sono, a sinistra del rombo di centrocampo, invece, non è ancora chiaro chi andrà a sostituire il dominicano. Calori può contare su più di un'alternativa. Le ha provate tutte nel corso della settimana. Il maggior papabile pare essere Puccio. PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; Cardin, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Puccio, Mattielig, Scozzarella; Cunico; Altinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Gargiulo, Gardella, Vicente , Scapuzzi, Bocalon,. All.: Calori.

Marcianise

RIMINI - Qualche acciacco e alcune defezioni nel Rimini in trasferta a Portogruaro, tutti però sono stati convocati, compresi quelli che saranno sicuramente fuori come Cardinale e Matteini. In dubbio Vitiello, Regonesi e Nolé (virus intestinale per entrambi). Melotti dovrebbe continuare con la difesa a quattro e con l'unica variante a centrocampo, per il quale si prospetta uno schieramento a tre Baccin-D'Antoni-Frara con Tulli e Giacomini a supportare Longobardi in avanti. RIMINI (4-3-3): Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Baccin, D'Antoni, Frara; Tulli, Longobardi, Giacomini. A disp.: Tornaghi, Rinaldi, Ischia, Marchi, Nolé, Morante, Kirilov. All.: Melotti

IL PRONOSTICO

X

Foggia

Arbitro: BOLANO di Livorno Assistenti: Costanzo-Zucca MARCIANISE - Digerita la penalizzazione di un punto e a caccia di una vittoria scacciapensieri, Boccolini si appresta a schierare una formazione d'attacco, valorizzando il potenziale offensivo disponibile. L'allenatore marchigiano potrebbe puntare su Tedesco, al centro del reparto, con Manco e Poziello di supporto. A centrocampo diga centrale formata da Alfano e D'Ambrosio, mentre in difesa la coppia centrale Porpora-Filosa sembra in vantaggio su quella Murolo-Filosa. MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Filosa, Tomi; Romano, D'Ambrosio, Alfano, Manco; Tedesco, Poziello. A disp.: Mezzacapo, Russo, Ciano, Di Napoli, Della Ventura, Montanari, Galizia. All.: Boccolini.

Taranto

FOGGIA - Scontro salvezza in piena regola per il Foggia, che a Marcianise tenterà di riscattare la pesante sconfitta dell'andata (1-3) e di lasciare ai casertani lo scomodo terz'ultimo posto in classifica. Al ritorno di Visone si contrappone l'indisponibilità di Caraccio, Mattioli e Quadrini. Acciacchi anche per Morini che partirà dalla panchina, lasciando a Ceccarelli il compito di guidare la prima linea: alle sue spalle Mancino e Millesi. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi; Carbone, Burzigotti, Artipoli, Micco; Trezzi, Agnelli; Millesi, Mancino, Visone; Ceccarelli. A disp.: Milan, Di Dio, Sgambato, Colomba, Velardi, Desideri, Morini. All.: Ugolotti.

IL PRONOSTICO

1

Pescina

Arbitro: BORRIELLO di Mantova Assistenti: D’Angelo-Mertino TARANTO Formazione fatta da un pez- AVEZZANO - Cappellacci si trova ad affronzo: il Taranto che affronta il Pescina ha le tare un impegno complicatissimo. Il nuovo idee chiare. Fuori per squalifica Scarpa e tecnico dovrà fare a meno dello squalificato Giorgino e per scelta tecnica Innocenti, De Angelis. Out anche Suriano, Dall'Acqua, spazio a Crovetto come esterno di centro- Cipolla e Pomponi. Tra i convocati ritrova campo, rientra Carmine Coppola nel ruo- spazio Cesar. Cappellacci dovrebbe optare lo di mediano e Ferraro fa coppia con Co- per un coperto 4-5-1. Bettini punto di riferirona in attacco. Tra i convocati c'è, per la mento avanzato, con Capparella e Rebecchi prima volta, lo svedese Thomas Magnus- pronti a supportarlo. In mezzo, cerniera con son. Bettega, Ferraresi e Giordano. Dubbio in difeTARANTO (4-4-2) Bremec; Calori, Mi- sa: Locatelli o N'Ze per la fascia destra. gliaccio, Prosperi, Bolzan; Di Roberto, PESCINA (4-5-1): Bifulco; Locatelli, MolinaCoppola, Rajcic, Crovetto; Corona, Fer- ri, Petitto, Birindelli; Capparella, Ferraresi, raro. A disp.: Barasso, Colombini, Pana- Bettega, Giordano, Rebecchi; Bettini. A disp.: relli, Quadri, Cuneaz, Russo, Innocenti. Merletti, Di Bella, N'Ze, Cesar, Caccavallo, All.: Dellisanti. Negro, Choutos. All.: Cappellacci.

Lanciano

IL PRONOSTICO

1

Giulianova

Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Tronci-Stefanelli LANCIANO - Pagliari ha a disposizione l'inte- GIULIANOVA - Assenti Sosi e il portiere Dazra rosa, con l'eccezione di Zeytulaev. L'obietti- zi, già sperimentato il 5-3-2 con il duo formato vo è la vittoria contro il Giulianova, un derby da Melchiorri e Campagnacci. Resta in panma soprattuttouno scontrosalvezza. Incam- china il neo acquisto Maritato e non ci potrà po si rivedrà Oshadogan, dopo la sfortunata essere nemmeno l'appena tesserato, il 18enprestazione di Moi contro il Cosenza. Sulla de- ne Bebeto, attaccante senegalese. Per sostistra in difesa dovrebbe tornare Vastola: al tuire Sosi, Bitetto sceglie Lieti, mentre i tre rientro a centrocampo anche Di Cecco, affian- centrali saranno Donato, Vinetot e Garaffocato da Sacilotto e da Turchi e Sansone sulle ni. In porta tocca ancora al portiere della Nazionale Unde 20, Gasparri. Previsti circa 700 fasce. In avanti la coppia Masini-Sinigallia. VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Va- tifosi al seguito. stola, Oshadogan, Antonioli, Mammarella; GIULIANOVA (5-3-2): Gasparri; Lieti, VineTurchi, Sacilotto, Di Cecco, Sansone; Masini, tot, Donato, Garaffoni, Migliore; Croce, CarSinigallia. A disp.: Aridità, Coppini, Moi, ratta, Censori; Melchiorri, Campagnacci. A Amenta, Aquilanti, Improta, Colussi. All.: disp.: Buono, Faragalli, Del Grande, Pucello, Dezi, Schneider, Maritato. All.: Bitetto. Pagliari.

Ravenna

IL PRONOSTICO

1

Cavese

Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Gava-Rivoltella RAVENNA - Dopo aver lasciato due punti per strada in seguito al pari con il Foggia nel recupero di sabato, il Ravenna cerca la vittoria per rilanciarsi in zona play-off. Esposito in settimana ha provato più moduli che comprendessero il trequartista, ma anche il 4-42. E' probabile che l’allenatore opti per il 4-4-2, lasciando Correa in panchina nella prima parte della gara per dare spazio alle due punte. Piovaccari rientra da squalifica, come Giordano e Gerbino Polo. RAVENNA (4-4-2): Anania; Rizzo, Serafini, Fasano, Biserni; Felci, Giordano, Sciaccaluga, Toledo; Piovaccari, Gerbino Polo. A disp.: Rossi, Squillace, Cavagna, Fonjock, Correa, Packer, Scappini. All.: Esposito.

Spal

CAVA DE' TIRRENI - Tre ballottaggi: Turienzo-Bernardo in attacco, BacchiocchiSantarelli per la corsia destra, MaioranoBerretti per completare la mediana, inevitabili per una Cavese in grande forma e con l'infermeria vuota (restano fuori per scelta tecnica Pozza e Carbonaro). Prima convocazione per il baby prodigio Lorenzo Insigne, arrivato in prestito dal Napoli, ma probabilmente destinato ad accomodarsi in tribuna. CAVESE (3-5-2): Russo; Cipriani, D'Orsi, Nocerino; Bacchiocchi, Maiorano, Spinelli, Favasuli, Radi; Schetter, Bernardo. A disp.: Pane, Rapino, Santarelli, Scartozzi, Berretti, Cruz, Turienzo. All.: Stringara.

IL PRONOSTICO

1

Andria

Arbitro: COCCIA di S.Benedetto Assistenti: Peraro-Fassina FERRARA - Dopo la sosta del campionato la Spal si ripresenta al “Paolo Mazza” per affrontare davanti al pubblico amico un Andria altrettanto in salute, e reduce, come gli estensi, da 5 risultati utili consecutivi. Notaristefano dovrà fare i conti con le assenze degli squalificati Bazzani e Schiavon oltre a quella dell'infortunato Meloni. A centrocampo rientrerà Migliorini, probabile il debutto di Smit dal primo minuto e ad affiancare Cipriani in attacco, dovrebbe essere Valtulina. SPAL (4-4-2): Capecchi; Ghetti, Zamboni, Bortel, Cabeccia; Quintavalla, Bedin, Schiavon, Smit; Valtulina, Cipriani. A disp.: Ioime, Lorenzi, Licata, Rossi, Pedruzzi, Laurenti, Marongiu. All.: Notaristefano.

Ternana

ANDRIA - L'inserimento di Polverini sulla fascia sinistra di difesa per sostituire l'infortunato Di Simone è l'unica novità per Papagni, in vista della trasferta di Ferrara. Il tecnico andriese dopo la pausa ha riprovato la stessa formazione consolidata con Mezavilla e Paolucci in regia, Doumbia e Chiaretti sulle fasce, il tandem Anaclerio-Sy per l'attacco. In difesa Sibilano e Pomante centrali con Pierotti a destra. Ancora panchina per Iennaco, Dionigi e Rizzi. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Pierotti, Sibilano, Pomante, Polverini; Doumbia, Paolucci, Mezavilla, Chiaretti; Analcerio, Sy. A disp.: Locatelli, Ceppitelli, Iennaco, Nicolao, Lacarra, Rizzi, Dionigi. All.: Papagni.

IL PRONOSTICO

2

Pescara

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Amoretti-Crispo TERNI - Fuori restano solo Marino e Perney. PESCARA - Un virus intestinale incombe sul Domenicali sembra orientato a schierare una Pescara: messi ko negli ultimi due giorni Zadifesa composta da Quondamatteo, Borghet- non, Romito, Prisco e Coletti. Per precauzioti, Bertoli e Imburgia. A centrocampo ballot- ne, Di Francesco a Terni porta anche i Berrettaggi importanti: a giocarsi il posto da titola- ti Inglese e Berardocco. A centrocampo, tocre sono Piccioni e Negrini per la fascia destra. ca a Zappacosta. In difesa cambiano i terzini Il resto del centrocampo ècosa fatta, con Con- rispetto ad Andria: esordio per D'Alterio a cas a destra e Di Deo e Danucci al centro. In at- destra e Vitale per Petterini a sinistra. Dubtacco Noviello si gioca il posto da titolare con bio in attacco tra Sansovini e Soddimo. BoFerrari e Tozzi Borsoi con Balistreri. nanni migliora ma non ha la partita nelle TERNANA (4-4-2) Visi; Quondamatteo, gambe: partirà dalla panchina. Borghetti, Bertoli, Imburgia; Concas, Da- PESCARA (4-3-3): Pinna; D'Alterio, Olivi, nucci, Di Deo, Piccioni; Noviello, Tozzi Bor- Mengoni, Vitale; Zappacosta, Tognozzi, Detsoi. Adisp.: Cunzi,Tedeschi, Costantini,Pro- tori; Soddimo, Zizzari, Ganci. A disp.: Bartocida, Negrini,Ferrari, Balistreri.All.: Dome- letti, Medda, Petterini, Sembroni, Bonanni, nicali. Carboni, Sansovini. All.: Di Francesco.

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42 Sport


La trasferta di Monopoli può chiarire le ambizioni di classifica gialloverdi

Melfi, prima verifica Fondamentale curare le amnesie lontano dal Valerio La formazione

L’avversaria

Debutto per Tursi

In serie utile

Chiaria in azione nella gara di andata

El Kamch al Valerio nel match di andata col Monopoli La difesa del Monopoli al Valerio

Mitra al rientro

DICIANNOVE convocati nel pullman partito alla volta del ritiro di Monopoli. Assente il solo Vanacore, squalificato per un turno, dopo l'espulsione da ultimo uomo rimediata contro il Cassino sette giorni fa. Al posto dell'ex terzino del Potenza, giocherà Domenico Tursi che ritorna titolare in maglia gialloverde a distanza di circa due anni. L'ultima esibizione da titolare del barese è datata maggio 2008, spareggio salvezza contro la Nocerina. Una data importante scolpita nella memoria dei tifosi federiciani. In generale Tursi non gioca dal primo minuto una gara dal 20 dicembre scorso, con la maglia del Celano, società con cui poi rescisse il contratto. Una occasione da sfruttare per il laterale difensivo chiamato questo pomeriggio ad esibirsi sulla fascia sinistra, a lui destro naturale, meno congeniale. Ma non per questo meno abituale. Tursi ha già ricoperto in passato questa posizione, fornendo anche risposate apprezzabili. Nel pacchetto arretrato nessuna altra novità. D'altronde questo è un reparto che non ha subito molto nelle ultime quattro partite. Quattro i gol al passivo di cui tre su palla inattiva due rigori, Scafatese e Siracusa, una punizione quella di Lewandoski in Sicilia ed un autogol, quello clamoroso di Vanacore sempre contro la Scafatese. L'esperimento Marino a destra ha pienamente convinto Rodolfi, che infatti lo ripropone con continuità. La copia centrale Agius - Vignati, offre adeguate garanzie. A centrocampo ritorna capitan Mitra in coppia con El Kamch in mezzo. Un duo di grande livello. Sugli esterni Naglieri e soprattutto Andrea Lo Iacono, sempre più autoritario e determinato come si è visto con il Cassino. Avanti Guazzo fungerà da partner per Roberto Chiaria. L'ex lariano superato i problemi intestinali che lo avevano tenuto inizialmente fuori contro il Cassino, si riprende il posto da titolare a discapito di Arcamone. Gara molto importante per bomber Chiaria che cercherà di sfruttare l'occasione per aumentare il suo personale bottino in fatto di reti, cercando di staccare il rivale Ciofani. e.f.

Undici conferme

SE DAVVERO il Melfi è diventata un'altra squadra rispetto al girone di andata, la partita di Monopoli, chiarirà molti aspetti in questo senso. Come più volte rimarcato, il bottino esterno della compagine gialloverde è stato finora insoddisfacente. Belle prestazioni, elogi, rimpianti, ma pochi punti all'attivo. Solamente sette per la precisione, frutto di due vittorie ed un pari. Un successo però e storia recente, Aversa, quando il Melfi attuale era già stato completato dalle operazioni del mercato invernale. Poi è giunta la partita di Siracusa, in cui si è giocato bene ma raccolto nulla. Monopoli ci dirà se da questa squadra è lecito attendersi qualcosa in più, anche appunto lontano dal "Valerio". I biancoverdi pugliesi sono avversari da non sottovalutare come rimarca il tecnico Paolo Rodolfi: " Squadra forte il Monopoli, con giocatori importanti come Mastrolilli che ricordo quando militava ad Olbia. Dovremo essere attenti a non commettere errori che possano mettere in moto le loro qualità. Noi stiamo bene e come al solito cercheremo di attuare il nostro gioco alla ricerca di punti preziosi che ci consentano di avvicinarsi al nostro obiettivo stagionale rappresentato dalla salvezza. Prima arriviamo alla quota prevista e poi eventualmente penseremo ad altro". Salvezza e nulla più nei discorsi e nella mente dell'intero ambiente federiciano. D'altronde questa squadra finora ha

mancato l'appuntamento con il salto di qualità, non riuscendo mai a dare una certa continuità di risultati. Proprio con il Monopoli all'andata si aprì la miniserie che portò poi il Melfi alla conquista di tre vittorie consecutive ( Manfredoniaed Igea,le altredue).

Questa volta c'è già stato il convincente successo a spese del Cassino che alimenta nuove speranze. Una eventuale vittoria questo pomeriggio, consentirebbe alMelfi duecose. La prima come sottolineava giustamente Rodolfi, mettersi davvero ad un tiro di

IL PROGRAMMA DI LEGA PRO: 24ª GIORNATA Prima Divisione Girone A Benevento – Sorrento Como - Alessandria Cremonese – Lumezzane Figline – Pergocrema Foligno – Monza Lecco – Arezzo Novara Pro Patria Paganese - Varese Viareggio – Perugia CLASSIFICA: Novara 53 punti; Cremonese 46; Arezzo 42; Varese 41; Benevento 40; Lumezzane 39; Perugia* 36; Alessandria 33; Figline* 28; Lecco 26; Pro Patria, Foligno, Monza 24; Sorrento 23; Viareggio 22; Como 21; Pergocrema 20; Paganese 18. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione

Seconda Divisione Girone A Alghero – Mezzocorona Canavese - Rodengo Pavia – Croc. Noceto Pro Belvedere – Sambonifacese Pro Sesto – Pro Vercelli Spezia Carpenedolo Sudtirol - Legnano Valenzana – Feralpisalò Villacidrese - Olbia CLASSIFICA: Spezia 40 punti; Sudtirol, Rodengo Saiano* 38; Pavia, Alghero*, Legnano* 37; Feralpi 36; Crociati Noceto, Pro Vercelli, Sambonifacese, Canavese, Mezzocorona 31; Carpenedolo 26; Pro Belvedere, Valenzana 25; Villacidrese 22; Olbia 21; Pro Sesto* 13. * Legnano, Pro Sesto, Alghero e Rodengo Saiano un punto di penalizzazione

Seconda Divisione Girone B Bassano – Sacilese Bellaria Igea – Sangiovannese Carrarese – Giacomense Celano – Pro Vasto Colligiana – Itala San Marco Fano – San Marino Lucchese – Gubbio Nocerina – Prato Sangiustese – Poggibonsi CLASSIFICA: Lucchese 49 punti; Fano 40; San Marino, Prato 39; Gubbio 37; Itala San Marco 34; Sangiovannese 30; Celano, Sangiustese, Nocerina 29; Bassano 28; Sacilese 25; Bellaria, Pro Vasto, Giacomense 24; Carrarese 23; Poggibonsi 21; Colligiana* 17. * Colligiana un punto di penalizzazione

schioppo dal raggiungimento del traguardo permanenza, non lontanissimo da quota 40. L'altro, accorciare il margine di distacco dalla zona nobile della graduatoria, se non altro per dare un senso concreto al finale di torneo. Il Melfi però dovrà riuscire nell'intento di effettuare una prestazione altisonante come quelle che in casa è capace solitamente di sfoderare. Il terreno di gioco del " Veneziani", non è certo dei più idonei alla sviluppo della manovra palla a terra dei gialloverdi, ma questa volta Mitra e compagni dovranno risultare abili ad adattarsi al manto che dovranno calcare. Non ci sono alibi. Il Monopoli è avversario che merita il massimo rispetto, ma il Melfi del girone di ritorno è formazione completa, omogenea e compatta, in grado di fare bella figura ovunque. Come ha ribadito lo stesso Mitra in settimana, si attende una prova di maturità da parte di un gruppo che in passato ha sofferto caratterialmente, evidenziando difetti a livello di personalità. L'attuale posizione di classifica non rispecchia a pieno le potenzialità dei federiciani che a Monopoli vanno a caccia di un risultato prestigioso che possa consentirgli di risalire la graduatoria ed attestarsi più in alto. Ricordiamo che non ci saranno tifosi gialloverdi al seguito a causa dell'inagibilità del settore ospiti del " Veneziani" che ha indotto il prefetto di Bari ad ordinare il divieto di trasferta. Emilio Fidanzio

MONOPOLI. Grande attesa in casa biancoverde per il match interno contro il Melfi. La formazione di mister Chiricallo è a caccia del quarto risultato utile consecutivo. Per continuare sui binari di una strada che porta alla salvezza, il tecnico dei monopolitani si affiderà presumibilmente allo stesso undici titolare che ha ben figurato nel derby di Brindisi, terminato con un pareggio a reti inviolate. Monopoli che verrà presentato con il solito 4-4-2. In difesa, con Pellegrino tra i pali, scenderanno in campo Colella e Scrò in posizione di terzini con la coppia Caccavale-Lanzolla al centro: panchina per Ciminà, le cui non perfette condizioni fisiche lo tengono lontano dalla formazione titolare. A centrocampo, sicuri del posto in cabina di regia sono Lanzillotta e Cortesi, con il trio Di Miceli, Corsi e Loseto in ballottaggio per i due posti sulle corsie laterali. In panchina ci dovrebbe finire Loseto, con Di Miceli a destra e Corsi a sinistra. Nessun dubbio in attacco: in prima linea troveranno spazio Mastrolilli e Caracciolese, i cui gol saranno fondamentali per continuare a fare bene. Out per infortunio Terracciano, Vincenti e Iannazzo. Due vittorie ed un pareggio nelle ultime tre uscite, e senza subire gol: il Monopoli sembra aver trovato la quadratura del cerchio, tenendo a debita distanza la zona play-out. In vista dei prossimi scontri diretti, Chiricallo invita i suoi a tenere alta la guardia per cercare di conquistare al più presto quei punti che separano il Monopoli dall'obiettivo stagionale, ovvero conservare la Seconda Divisione. Sarà importante dare continuità anche alle prestazioni davanti al pubblico amico, laddove il Monopoli ha vinto due delle ultime tre gare, dopo una serie negativa di sei gare in cui la squadra non è riuscita a vincere sul proprio campo. A. D'Alessandro

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Sport 43

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

In zona play off supersfida a Siracusa

Juve Stabia-Catanzaro vale mezza stagione Cisco, occasione propizia Cassino per il riscatto Barletta

IL PRONOSTICO

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Scafatese

Arbitro: ALBERTINI di Ascoli Assistenti: Scarano-Amati BARLETTA - Sciannimanico cambia modu- SCAFATI - Diverse possibilità ed almeno due lo: scelta obbligata per via della squalifica di certezze per Rossi: il terzetto in difesa e lo scalCarozza. Il 4-3-1-2 che aveva prodotto risulta- pitante Ramaglia in attacco. Per il resto è una ti eccellenti negli ultimi tremesi va in letargo Scafatese che oscilla ancora tra un tridente per unasettimana. Il tecnicosarà “obbligato” mascherato sul fronte offensivo ed un centroa rinunciare al trequartista: tridente con In- campo folto. L'esterno Colella torna arruolafantino, Simoncelli e Fanasca. Non recupera bile sulla destra, questo sancisce il ritorno di Sportillo. Al fianco di Gambuzza confermato Mastronicola nel terzetto difensivo con Miale Marchetti. Torna dal 1' Menicozzo e Cutrupi e Braca e lo scalo in panca di Pagano. Ballottaggio in mediana tra Poziello ed Avallone va a fare l'esterno basso a sinistra. BARLETTA (4-3-3): Di Masi; Cutrupi, Gam- con Basile e Corsale sicuri del posto. . buzza, Marchetti, Legittimo; Menicozzo, Mu- SCAFATESE (3-5-2): De Felice; Mastronicowana, D'Allocco; Simoncelli, Infantino, Fa- la, Miale, Braca; Colella, Poziello, Basile, Cornasca. A disp.: Vurchio, Romeo, Lanotte, sale, De Girolamo; Ramaglia, Martone. A diManganaro, Rescio, Bendjemia, Shiba. All.: sp.: Sorriso, Pagano, Avallone, Pepe, Nunziata, Cerasuolo, Napoli. All.: Rossi. Sciannimanico.

Gela

IL PRONOSTICO

1

Vico E.

Arbitro: BELLUTTI di Trento Assistenti: Belcastro-Fascetti GELA - Dubbio Agostinelli-Franciel e Cruciani-Zaminga per Provenza. Il Gela affronta il Vico Equense con il chiaro obiettivo di vincere per mantenere il quarto posto e approfittando dello scontro diretto tra le due inseguitrici,Brindisi eSiracusachegiocano alDeSimone. Eccezion fatta per Cunzi, l'allenatore può scegliere con grande serenità. Il 4-3-3 verrà riconfermato ma le perplessità riguardano il tridente offensivo. Dovrebbe essere Agostinelli a partire titolare. . GELA (4-3-3): Nordi; Ricca, Geraldi, Lucioni, Memè; Cruciani, Schiavon, Cammarota; Vianello, Agostinelli, La Porta. A disp.: Ferla, Di Muro, Piva, Rosamilia, Zaminga, Franciel, Estevez. All.: Provenza.

J. Stabia

VICO EQUENSE - Doppio turno esterno per il Vico Equense che inizia a Gela. La compagine di Ferraro giovedì ha provato un nuovo modulo: il tecnico forse opta per uno schieramento più prudente con Gargiulo spostato sulla destra e Loreto a sinistra in difesa. Il nuovo modulo potrà fornire più opportunità a De Rosa, dirottato sull'corsia di sinistra, di attaccare gli spazi e accentrarsi per le conclusioni. VICO EQUENSE (4-4-2): Munao; Gargiulo, Scognamiglio, Russo, Loreto; Donnarumma, Armellino, Burgos, De Rosa; Incoronato, Esposito. A disp.: D'Ambrosio, Chiariello, Trapani, Marciano, Hodza, Scozzese, Morfù. All.: Ferraro.

IL PRONOSTICO

1

Catanzaro

Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Mascherano-Cucchiarini CASTELLAMMARE DI STABIA - Vicentin gioca dopo aver lavorato in regime di differenziato per tutta la settimana. La caviglia è ancora un po' dolorante, ma Rastelli non vuol rinunciare ai centimetri del bomber argentino. Ritorna Ametrano tra i blocchi difensivi per ovviare alla squalifica di Maury che comporterà lo spostamento al centro della retroguardia di Gritti. Torna tra i pali dopo la squalifica Soviero. In panchina i calibri pesanti Ottobre, Peluso e Varriale. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; Ametrano, Gritti, Fabbro, Pezzella; Tarantino, Acoglanis, Ruscio, Amore; De Angelis, Vicentin. A disp.:Panico, Iorio,Marano, Ottobre,Cinelli, Peluso, Varriale. All.: Rastelli.

Siracusa

CATANZARO - Tutta la settimana il Catanzaro è rimasto in ritiro a S. Antimo. Auteri in settimana ha dichiarato che firmerebbe per il pari nel match che può valere la stagione. Tutti disponibili in casa giallorossa, l’unico dubbio per il tecnico è a destra tra Berger e Benincasa. Nemmeno in casa delle Vespe Auteri rinuncia al suo 3-4-3 che gli ha portato fin’ora assai bene. CATANZARO (3-4-3): Vono, Gimmelli, Di Maio, Ciano; Di Cuonzo, Bruno, Corapi, Berger; Longoni, Mosciaro, Montella . A disp. Devona, De Franco, Benincasa, Lodi, Basile, Gigliotti, Orosz.All. Auteri

IL PRONOSTICO

1

Brindisi

Arbitro: RUINI di Reggio E. Assistenti: Pavesi-Parisse SIRACUSA - La grande novità è costituita dal- BRINDISI - Scontro diretto per il Brindisi di l'esordio in campionato del portiere Fornoni scenaa Siracusa.Tutti adisposizione diSilva arrivato a gennaio dal Crotone. Per problemi ad eccezione di Moscelli e Lenti. Con l'assenza di lavoro la stagione di Siringo dovrebbe es- di Moscelli salgono le quotazioni di Siclari tisersi chiusa a Gela, dove è stato tra i migliori tolare alla destra di Da Silva, mentre Mortelin campo. Non solo Fornoni, comunque, ma liti potrebbe spostarsi a sinistra. Con la difesa anche il rientro di Cardinale a metà campo. immutata potrebbe cambiare qualcosa in Sonzogni pensa al modulo: 4-3-3 o 4-4-2? In mezzo al campo: Fiore, infatti, potrebbe scenquest'ultima ipotesi in attacco ci sarà il tan- dere in campo dal 1'. Il centrocampista calabrese è rientrato in rosa e non si esclude un dem Dal Rio e Di Piazza. SIRACUSA (4-4-2): Fornoni; Nigro, De Pa- suo ritorno in campo. scale, Perricone, Capocchiano; Lewando- BRINDISI (4-3-3): Pinzan; Idda, Trinchera, wski, Matinella, Cardinale, Bufalino; Dal Taurino, Pasqualini; Pizzolla, Battisti, CarRio, Di Piazza. A disp.: Scordino, Strigari, cione; Siclari, Da Silva, Mortelliti. A disp.: Berti, Perelli, Giurdanella, Dalì, Mignogna. Ferrante, Maulella, Piccinni, Minopoli, Fiore, Alessandrì, Galetti. All.: Silva. All.: Sonzogni.

Cassino

IL PRONOSTICO

1

Aversa

Arbitro: OLIVERI di Palermo Assistenti: Lattanzi-Pancrazi CASSINO - L'aria all'ombra dell'abbazia si AVERSA - Juary e Foglia Manzillo sono è fatta pesante: la sconfitta di Melfi ha fat- chiamati al riscatto dopo la sconfitta interna to precipitare gli azzurri a meno sette ri- contro laScafatese. L'Aversadi oggipotrebspetto alla zona play-off. Difesa da inven- be presentare alcune novità. Sicuro assente tare per Sanderra:alla squalifica di Marti- De Cesare, mentre Chietti, reduce da un innelli si sommano gli infortuni di Sfanò e fortunio, potrebbe non essere rischiato dal Lolli. Per Frisenda almeno due mesi di duo di tecnici granata. A sorpresa, in attacstop. Per il resto formazione quasi obbli- co, potrebbe partire dalla panchina Grieco gata con Sanderra che punta forte su cui potrebbe essere preferito Guglielmelli Scappaticci. come esterno. Probabile, anche, dopo i primi CASSINO (4-4-2): Indiveri, Bica Badan, esperimenti con il 4-4-2, il ritorno al 4-3-3. Merli Sala, Bianciardi, Goisis; Bracaletti, AVERSA (4-3-3): Pettinari; Ciminari, CamBerardi, Kone, Scappaticci; Mezgour, Jef- panella, Di Girolamo, Pistillo; Arini, Massiferson. A disp.:Paoletti, Cafiero, Gianno- mo, Mariniello; Tovalieri, Perna, Guglielne, Vigna, Conti, Romeo, Bardeggia. All.: melli. A disp: Cavaliere, Balestrieri, D'Urso, Sanderra. Longo, Zolfo, Rinaldi, Grieco. All.: Juary.

Igea V.

IL PRONOSTICO

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Cisco R.

Arbitro: PERRETTI di Verona Assistenti: Guiducci-Pennacchio BARCELLONA P.G. - Porte aperte, finalmente, al “D'Alcontres” per la prima di Sergio Campolo. L'Igea non può permettersi errori. Contro la Cisco bisogna vincere per continuare a sperare nell'aggancio ai play-out. Infortunieindisponibilitàvarie nondannoaCampolo grandi alternative. La formazione, praticamente, è già fatta. I dubbi riguardano la difesa dove Stelitano e Vicentini si giocano un posto. Torna a centrocampo Pisciotta, che agirà in coppia con Procopio. IGEA V. (4-2-3-1): Deliperi; Vicentini, Palma, Mottola, Toscano; Pisciotta, Procopio; Gemmiti, Cocuzza, Angotti; Grillo. A disp.: Cilli, Stelitano, Tonanzi, Nuccio, Stella, Alessandro, Infimo. All.: Campolo.

Manfredonia

ROMA. Vincere. È l'obiettivo nella trasferta con l'Igea Virtus, ultima in classifica, della Cisco Roma che ha conquistato solo cinque punti nelle ultime cinque partite. Sono praticamente certe le indisponibilità dell'attaccante Lanteri e del centrocampista Di Vicino (distorsione alla caviglia), ovvero di due dei rinforzi del mercato di gennaio. Probabile ritorno al centrocampo a tre composto da Chiappara, Romondini e Barrionuevo. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, Romondini, Barrionuevo; Caputo, Ciofani, Franchini. A disp.: Previti, Padella, Lo Piccolo, La Rosa, Mazzarani, Babù, Di Iorio. All.: Incocciati.

IL PRONOSTICO

1

Isola Liri

Arbitro: CHIANTINI di Pisa Assistenti: Santangelo-Fiorito MANFREDONIA - Dopo il passo falso di domenica, il Manfredonia è chiamato ad una prestazione super. Di fronte, infatti, la squadra bianco-celeste si ritroverà l'Isola Liri, ovvero, una formazione in grado di raccogliere 13 punti nelle ultime 5 giornate di campionato e addirittura capace di scavalcare in classifica proprio i sipontini. La sfida in chiave salvezza, insomma, si preannuncia alquanto interessante e lo stesso Bucaro non nasconde le difficoltà della stessa. MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Dipasquale, Nossa, Carrieri, Sabatino; Vitiello, Pirrone,Arcuri; Luppi,Carminati, Arigò.A disp.: Fortunato, Moro, Di Toro, Maiorino, Napolitano, Ferrari, Stella. All.: Bucaro.

Vibonese

ISOLA LIRI - Un ritorno al passato per l'Isola Liri che oggi affronta il Manfredonia, compagine che lo scorso anno ha trovato nei play out. Per l'occasione Grossi non disporrà di Fofana, Raffaello e La Cava, infortunati, ma riproporrà il 4-4-2 dopo aver testato in diverse occasioni il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Per bloccare i sipontini il tecnico biancorosso ha previsto di abbassare le due ali ed ha chiesto un sacrificio in più in copertura a Federici. ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo; Mallardi, Mucciarelli, Paolacci, La Rocca; Falco, Costanzo, Gennai, D'Alessandro; Federici, Simonetta. A disp.: Fiorini, Matrisciano, Rogato, Sperati, Carboni, Bussi, Bianchini. All.: Grossi.

IL PRONOSTICO

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Noicattaro

Arbitro: BENASSI di Bologna Assistenti: Valletta-Ascione VIBO VALENTIA - Indisponibile il difen- NOICATTARO - Rossoneri alla ricerca della sore Pascuccio, squalificato. Out anche prima vittoria fuori casa. Trillini può contaBarbera e il centrocampista Biava, en- re sull'entusiasmo del gruppo grazie alla trambi infortunati senza possibilità di importante vittoria ottenuta contro il Manrecupero. Di Mauro in dubbio per una fredonia. Deve però rinunciare all'infortucontrattura la polpaccio, al massimo po- nato Lanera (rottura del crociato, stagione trà andare in panchina. Galfano opta per finita). Al suo posto uno tra Loseto ed Aliun 4-4-2 che gli consente doi sfidare al perta. Assenti anche lo squalificato Strammeglio la ricca trequarti che schierano belli e Benny Lorusso in difesa. In difesa balgli ospiti. lottaggio per un posto da titolare tra PerroVIBONESE (4-4-2) Mengoni, Orefice, ne e Di Bari. Favorito quest'ultimo. Conti, Bertini, Milanese; Riccobono, Lo- NOICATTARO (4-2-3-1): Musacco; Fumai, petrone, Pirrone, Ruggero; Ike, Omola- Sassarini, Di Bari, Loseto; Lorusso Bartolo, de. A disp. Senatore, Piroli, Vallefuoco, De Santis; Manca, Piano, Zotti; De Lorenzo. Beccaria, Sperandeo, Di Mauro,Perna. A disp.: Petruzzelli, Libera, Coppola, AliAll. Galfano perta, Perrone, Colluto, Doria. All.: Trillini.

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44 Sport


PRIMA VOLTA AL MEOMARTINI Il modulo adottato in trasferta èil 4-4-2 mentre in occasione della gare interne Mauro e Lepore puntano tutto su un super offensivo 4-3-3.Tra i pali il ’90 Andrea Di Matteo, in prestito dal Napoli e nella passata stagione titolare della formazione juniores della Casertana. In difesa, da destra verso sinistra, Marco Candrina, terzino ventisettenne ex di Bari (squadra con cui ha collezionato trentanove presenze in Serie B a cavallo delle stagioni 2002/2003 e 2005/2006), Pro Patria e Pavia, Pierpaolo Troisi, under nato nel 1988, l’esperto capitano Ferdinando Salvati (quattro gol in stagione, compresa quella nella gara di andata) e uno tra il ’90 Francesco Scippa e l’89 Mariano Clemente, alla sua seconda esperienza in maglia giallorossa.In mezzo al campo il metronomo del Forza e Coraggio è l’argentino Sebastian Horacio Gasparini, nella passata stagione a Pomigliano, al fianco del quale ci saranno il trentaseienne Vincenzo Riccio, ex Cavese, Avellino, Benevento, Siena e Cosenza, e Carmine Caruso. In caso di 4-4-2 potrebbe giocare lungo la corsia sinistra il ’90 Nicola Cantile, prelevato dalla Battipagliese. Ben assortito il reparto avanzato con il trentaduenne Filippo Tortora,capocannonieredellasquadra consetteretirealizzate ed in passato anche a Potenza, Barcellona Pozzo di Gotto, Castrovillari e Sarno, Giuseppe Mallardo, anch’egli autore di sette gol, ed il ’91 Badr Eddin El Ouazni (tre gol) probabili titolari. L’attacco beneventano è completato dal trentaseienne esterno offensivo Mario Massaro, ex Pisa e Benevento in C1, ed il diciottenne Carlo De Falco, autori sinora rispettivamente di tre e quattro gol. All’andata Matera e Forza e Coraggio pareggiarono uno a uno (Salvati per i campani, DiegoAlbanoper ibiancoazzurrinelfinale). E’questo l’unico precedente tra le due squadre, per il Matera si tratta della prima inassoluto allo stadio “Meomartini”.I biancoazzurri tornano invece a Benevento tredici anni dopo l’ultima gara giocata allo stadio “Santa Colomba” contro la prima squadra della città sannita: era l’8 dicembre 1997, serie C2, ed il Benevento si impose per 2-1. (fonte fcmatera)

Ai box anche Conte. Convocati anche i neo acquisti Iacullo e Manetta

Matera, subito Di Fausto Albano squalificato, Branda infortunato ma recupera De Vecchis Fabio Di Fausto subito in campo, ma ci sono i forfait di Marco Conte e Antonio Branda che non figurano tra i convocati e ieri nell’allenamento di rifinitura erano ai box con lo staff sanitario. La novità importante è il recupero di De Vecchis e per Roberto Rizzo è manna dal cielo visto che Albano è squalificato e Branda indisponibile. Ci sarà il neo acquisto Fabio Di Fausto. «Sono allenato, ma è chiaro che mi manca il ritmo partita. Sono qui da due giorni e ho sostenuto altrettante sedute d’allenamento. Non sono stato vincolato da nessuna parte, quest’anno perchè le proposte di C1 avute non rispondevano alle mie aspirazioni. Ho avuto la chiamata del diesse Dimitri che mi ha detto che questa era la piazza ideale per me e di venire di persina a costatarlo. Eccomi qua. E’ vero, ho scherzato con i dirigenti dicendo che prendevano tre giocatori in uno perchè posso giocare alto o bas-

Manetta, a destra Cinnella, Di Fausto, Dimitri e Perniola

so e a centrocampo. Sono a Matera ga giovedì ed ho avuto modo di vedere i Sassi con Savino con il quale ho giocato a Pavia in C1 nel 2005-06. Sono certo che rilanceremo questa piazza calcistica che lo merita, sono qui per questo. Calcisticamente parlando, ho voglia di giocare al-

Ciro Iacullo

meno altri cinque anni e sono molto motivato personalmente e le mie idee collimano col progetto di questa società. Mi sono allenato a Guidonia, ma sono nato a Tivoli e conosco questa categoria e il Matera di cui sentivo sempre parlare a Messina da Nicola Salerno». Di Fausto è stato a

Matera in ritiro quando il Messina era allenato da Florimbi e doveva disputare i play off per accedere in B. «Ho vinto quattro campionati in carriera. Ricordo i ritiri a Matera e anche lo stadio. Il Matera ha vinto due partite di seguito e la situazione mi sembra ideale per

fare bene anche a Benevento». Prima di Di Fausto è stato il diesse Gino Dimitri a puntualizzare che il mercato del Matera è chiuso a meno che di qualche altra opportunità importante. «La società non sta lesinando nulla e non stiamo vendendo fumo. Dico questo ad un mese

esatto dal mio arrivo a Matera a mercato chiuso da dicembre. Non era nostra intenzione prendere giocatori solo per il gusto di farlo, ma ci interessa gente motivata e che possa darci una mano. Vorrei ufficializzare-afferma Dimitri- anche l’ingaggio di Ciro Iacullo del 1990 e Marco Manetta del 1991». Due innesti che sono stati convocati da Rizzo e non è da escludere che possano già esordire oggi a Benevento. Il tecnico ha lavorato molto sul campo a livello tattico ed ha preparato scrupolosamente la gara dopo aver studiato l’avversario. Non avere punti di riferimento come è già successo a Pisticci pèotrebbe essere un’arma a favore dei biancazzurri che puntano a continuare la scia di risultati positivi che dura da tre turni che hanno prodotto sette punti. Ma oggi c’è l’occasione di dimezzaare il gap con la zona play off occupata prorio dal Forza e Coraggio. Renato Carpentieri

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Sport 45

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Alberto Marsico in dubbio per affiancare in avanti il bomber Genny Del Prete

Francavilla a porte chiuse Gara ad Ostuni senza pubblico e con Di Senso e Chisena squalificati FRANCAVILLA – Impegno esterno questo pomeriggio per la compagine di mister Ranko Lazic, che farà visita all’Ostuni, in un match che si giocherà a porte chiuse vista la squalifica dello stadio comunale. In casa Francavilla, saranno assenti per squalifica il centrocampista Sebastian Di Senso, che dovrà scontare due turni di squalifica per una espulsione davvero grottesca da parte del direttore di gara, nel match di domenica scorsa contro l’Ischia, che sul referto ha scritto di aver visto colpire un giocatore avversario con una manata al volto. Ancora più pesante la squalifica inflitta al fantasista materano Antonio Chisena, che è stato fermato dal giudice sportivo per tre turni, perché avrebbe colpito con una testata al volto un calciatore avversario cagionando al medesimo sensazione dolorifica. Insomma, due episodi che sanno davvero di beffa, per la società sinnica, che ha avviato prontamente un ricorso. Per l’impegno di questo pomeriggio, fissato per le ore 14.30, il tecnico serbo dovrà tamponare le pesanti assenze con giocatori adatti ai ruoli, ma soprattutto molto motivati, e che possano dare alla squadra la spinta in più per superare l’ostacolo Ostuni. Al rientro il centrocampista Verdesca, che è stato impegnato con la Rappresentativa di Serie D al torneo di Viareggio. Il Francavilla per restare nelle zone nobili della classifica dovrà cercare di bissare il successo di domenica scorsa contro l’Ischia. Non sarà facile, ma bisogna tentarci. All’andata sul terreno amico dello

Marsico e sotto Del Prete

stadio «Nunzio Fittipaldi», la gara fu vinta dai sinnici, grazie alla rete messa a segno dall’attaccante Del Prete. Le due formazioni attualmente sono divise in classifica da diciassette punti; Francavilla quarto con quarantuno punti, in compagnia di Casarano e Forza e Coraggio. Ostuni quint’ultimo in piena zona

play out, con ventiquattro punti, in compagnia di Ischia e Bitonto. Per quanto riguarda la formazione il tecnico serbo Lazic,dovrebbe optareper i seguenti uomini (se Marsico ce la farà) : Di Vincenzo, De Santo, Gioia, Di Giorgio, Tarantino, Ruocco, Pioggia, Manzillo, Verdesca, Marsico, Del Prete. A disposizione: Ma-

si,Cocina, Marziale,Fusco,Di Sanza, Bocconi, La Neve. QUI OSTUNI- Pur sconfitti i ragazzi del presidente Saponaro domenica scorsa hanno dimostrato tanto impegno, buone trame di gioco, ma ancora poca concretezza in zona gol. Buono l'esordio dal primo minuto di Siligato: per l'attaccante ligure 90 minuti impor-

Arleo: «Voglio una squadra con il coltello tra i denti»

Pisticci, devi provarci “Voglio un Pisticci agguerrito e disposto a vendere cara la pelle”. Parole di mister Arleo alla vigilia della gara con il Pianura, una sfida decisiva per entrambe le squadre. Perché i campani cercano riscatto dopo due prove in cui è arrivato un solo punto e dovranno riprendere a macinare punti nel tentativo di insediare la capolista Neapolis Mugnano. I gialloble, invece, lottano per la salvezza ed hanno bisogno di un successo per consolidare la loro posizione play out ed insediare più da vicino il gruppo delle squadre in lotta per evitare la post season. “Vincere - dice Arleo - sarebbe di fondamentale importanza per noi sia sotto il profilo della classifica che dal punto di vista psicologico. Con i tre punti avremmo una carica straordinaria per affrontare i prossimi impegni”. Insomma sarà un Pisticci d'attacco, lo richiede il momento, anche contro un avversario di alta classifica. “Noi - prosegue Arleo - dobbiamo avere rispetto per tutti e timore per nessuno. La loro classifica parla chiaro, ma il Pisticci ha i suoi obiettivi. Di fronte ad un pareggio, in questa fase della stagione e vista la nostra posizione di classifica, il bicchiere sarebbe mezzo vuoto e poi questa squadra è costruita per giocare in attacco. Non a caso quando iniziamo a difenderci a

volte facciamo fatica. E' accaduto in trasferta. Mentre in casa quando abbiamo tenuto il baricentro basso sono venuti fuori degli aspetti in cui non mi rispecchio. Dovremo cercare la via del gol, perché abbiamo gli uomini ed i mezzi per farlo e poi il gap accumulato finora è tale che per colmarlo ci vuole qualche colpaccio. Credo che con il Pianura ci siano tutti i presupposti per farlo”.Arleo non crede alla crisi dei campani, sconfitti in casa con il Pomigliano e poi costretti al pareggio interno con il Casarano. “Ho visto entrambe le gare spiega Arleo - e posso dire che la sconfitta con il Pomigliano è del tutto casuale, il Pianura è incappato nella classifica giornata storta ed ha perso pur avendo attaccato per novanta minuti. Il Casarano, invece, si è limitato a difendersi ed è riuscito a strappare un punto”. Al Pianura mancheranno Del Sorbo, Ventre e Carbonara. Per il Pisticci, invece, sono in forse Malafronte e Cazzarò. Sarebbero assenze pesanti, ma si deciderà all'ultimo minuto e non è escluso che i due possano recuperare. Polichetti, invece, rientra dalla squalifica. Diverse le soluzioni al vaglio di Arleo. In porta dovrebbe rientrare Marino, In difesa è da decidere il partner di Di Maria. Se non recupera Malafronte è pronto

Cocca. Sugli esterni Basile o De Biasi a destra e Polichetti a sinistra.A centrocampo ci sarà Guarino con Cazzarò, che pure è in dubbio. Con i due dovrebbe esserci Benegiano. In avanti largo a Lu-

pacchio e D'Aniello supportati da Palladino. Ma senza Cazzarò potrebbe esserci spazio da subito per Parente. Si valuta anche l'ipotesi di avanzare Basile. Roberto D’Alessandro

tanti soprattutto per riacquistare il ritmo partita e assimilare automatismi e schemi della formazione gialloblu. L'Ostuni recupererà Melis e Foschini, ma perderà il calore del suo pubblico, con l'incontro che verrà disputato a porte chiuse, per la squalifca inflitta alla società ostunese. Claudio Sole

L’AVVERSARIA Sei titolari assenti Il Pianura ieri ha svolto la consueta seduta di rifinitura al termine della quale il tecnico Gargiulo ha diramato l´elenco dei convocati per la trasferta di Pisticci che sarà diretta dal signor Valente di Roma che sarà coadiuvato da Prenna di Molfetta e Stasi di Barletta. Assenti Del Sorbo, Ventre e Carbonaro per squalifica verso il forfait anche De Luca e Ausiello. Convocati. Portieri: Despucches (´91), Lima ( ´91); Difensori: Allocca (´80), Letizia (’90), Lisetto ( ´90), Mattera(’83), Russo(’79), Scognamiglio ( ´90); Centrocampisti: Ausiello( ´83), De Rosa (’86), Galdean(’89), Ianniello (’76), Improta ( ´91), Manzi (’81), Scarpato G.( ´89) Scarparo( ´91); Attaccanti: Alterio( ´82), De Luca ( ´81), Manzo( ´80), Pirone ( ´90), Scarpato V.( ´85), Sibilli ( ´76).

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46 Sport


Insidie per l’Oppido. Villani squalificato

Viggiano agguerrito per fermare la capolista VIGGIANO – Un solo obiettivo. Fermare l’Angelo Cristofaro Oppido e la striscia di risultati negativi da un mese a questa parte. Il Viggiano che ha racimolato la miseria di due punti nelle ultime cinque partite ha dovuto subire un grosso scivolone che l’ha portato dal quarto posto al settimo. Vale a dire che la serie negativa dei biancazzurri ha portato all’estromissione temporanea dai play – off. In questo pomeriggio Villani (squalificato fino al 9 marzo) chiederà grinta e determinazione per bloccare l’avanzata dell’Angelo Cristofaro Oppido in testa alla classifica. I bianco verdi infatti domenica scorsa approfittando del pari del Fortis Murgia a Genzano hanno raggiunto la squadra di Squicciarini in vetta. Ora la leadership è divisa tra due

AZ PICERNO-VALDIANO

ATELLA M.-RICIGLIANO

Manniello recupera due pilastri squadre, anche se ci sono rispettivamente ad inseguire il Ruggiero Valdiano ad un punto e il Ricigliano a quattro. Quindi la corsa verso la D è accesa ed aperta allo stesso tempo. Obiettivo che chiaramente non può puntare più il Viggiano, ma che nemmeno si sognava lontanamente da inizio stagione di andarci, che però deve a questo punto giocarsela per raggiungere i play – off. Li meriterebbe per quanto fat-

to vedere soprattutto fino all’inizio dell’anno nuovo. Poi il 2-2 casalingo contro il Ferrandina è stato l’apripista delle gare andate male. Villani, che non può schierare Biagio Cicchelli per essere stato espulso a Muro, vorrà ritrovare il sorriso e provare come è già successo contro il Fortis Murgia l’impresa di arrestare l’avanzata di un’altra capolista che arriva da tre vittorie di fila. Manniello ritroverà invece Santopietro e Santagata assenti per squalifica contro il Policoro e probabilmente Ronca al rientro dall’influenza. Il tecnico biancoverde dovrà soltanto fare a meno di Valerio Manniello per squalifica. Per questa sfida è stato scelto il CAN/D Malandra di Avezzano. Biagio Bianculli

F. MURGIA-BORUSSIA P.

Caivano ci prova

D’Urso da quartieri alti

Primato da difendere

AL CURCIO DI Picerno un match di notevole interesse. La squadra di Lino Caivano se la vedrà con la Ruggiero Valdiano in piena bagarre per un posto sul gradino più alto della classifica. Problemi di formazione per il tecnico picernese costretto a rinunciare a Mastroberti - fuori ancora per un turno- e con il gioiellino Giordano in forte dubbio. Mancheranno elementi di fantasia quindi in grado di illuminare la manovra dei padroni di casa. Rientra invece Passavanti dopo aver scontato lo stop di una giornata decretato dal giudice sportivo. Per Mister Masullo invece nessun problema: la squadra lauriota non ha neanche diffidati tra le proprie fila. Una Ruggiero insidiosa, che presenta una difesa imponente composta dai vari Malito, Di Falco e dal giovane Petilli A. e con un attacco il cui terminale offensivo risponde al nome di Salamone, uno che la porta la vede benissimo. La voglia di agguantare la vetta però, si scontra prepotentemente con la determinazione dei padroni di casa. Un Picerno che ha voglia di risultati, rinfrancato dall'aggancio ai danni dell'Avigliano. Inoltre i soli due punti che dividono i rossoblu dal Real Tolve - che occupa l'ultimo posto utile per la salvezza diretta- contribuiscono a fare il pieno di motivazioni e accendere l'entusiasmo, in modo da giocarsi la posta in palio fino alla fine. Dopo una fase iniziale monotona, questo campionato acquista finalmente un po' di fascino: interessante la lotta in vetta, “agguerrita” quella per i play off, intensa quella per i play out. Questo è il bello del calcio e viene da dire: finalmente! Maurizio Cardone

ATELLA – Al comunale della cittadina di Vitalba l’Atella Monticchio, reduce dal successo in trasferta nel derby del Vulture a spese dei rioneresi, per la 23^ giornata del massimo campionato regionale di calcio ospita il Ricigliano, che otto giorni or sono in casa ha piegato di misura il Ferrandina a 5’ dal termine. Sull’onda della vittoria di domenica scorsa gli atellani proveranno a conquistare l’intera posta in palio contro l’attuale quarta forza del torneo. Un’impresa alla portata degli uomini di mister Pasquale D’Urso per i quali il Ricigliano rappresenta l’unica vittoria esterna riportata nel girone di andata, con i campani che allora come adesso miravano e mirano al salto di categoria. Di certo sarà una partita impegnativa per entrambe le contendenti che per motivi leggermente diversi proveranno ad aggiudicarsi la vittoria. L’undici di mister Dente per non perdere ulteriore contatto con le tre battistrada e per riscattare la sconfitta patita tra le mura amiche nella prima parte del campionato. I padroni di casa a loro volta vorranno vincere per dimostrare la validità del successo esterno dell’andata ma soprattutto per tentare lascalataalquartopostoplay offcheèallaportadegliatellani, visto che Borussia e Viggiano dovranno vedersela con le prime della classe mentre la Murese dovrà affrontare una trasferta insidiosa contro il Ferrandina rinforzatosi per uscire dalle sabbie mobili del penultimo posto in classifica. Un’occasione che Manfreda e compagni non potranno farsi sfuggire forti come sono dei successi riportati in casa, dove sinora solo due volte hanno dovuto ammainare bandiera. Michele Rizzo

MATERA - Non è una gara facile quella che sta per affrontare il Fortis Murgia (fischio d’inizio alle ore 15 presso il centro sportivo Gaetano Scirea, con gara che si disputerà in regime di porte chiuse) al cospetto del Borussi Pleiade Policoro. I biancorossi di mister Viola sono reduci dalla vittoria, seppur di misura è ottenuta grazie ad un calcio di rigore siglato da Moliterni, sul Real Tolve che hanno lanciato gli jonici in piena zona play off, a ridosso delle grandi del torneo. Il Fortis Murgia, invece, arriva da una settimana di lavoro duro dopo il pari a cui è stato costretto dal Banzi Genzano, formazione che ha riacciuffato Delle Foglie e compagni proprio in extremis. Questo pari è costato alla formazione guidata da Pasquale Squicciarini il primo posto in solitaria. Infatti i rosanero adesso dividono il primato con l’Angelo Cristofaro di Oppido con 45 punti conquistati, anche se negli scontri diretti sarebbe in vantaggio rispetto ai biancoverdi. Formazione di partenza da ridisegnare per i materani visti gli stop decretati da giudice sportivo a Salvatore Maurelli e Salvatore Petruzzella. Nel Borussia potrebbe non giocare il portiere Coretti, ieri convolato a giuste nozze. Arbitrerà la contesa Benevento di Potenza con la collaborazione di Cantiani e Fantini. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

AVIGLIANO-VULTUR

FERRANDINA-MURESE

Una sfida antica con punti pesanti

Rossoblù a porte aperte

AVIGLIANO –Un anno fa, o poco più, le parti erano invertite. C'era l'Avigliano ad inseguire la zona playoff, là dove oggi è il Rionero. E i bianconeri andavano a caccia di una salvezza che nel girone di andata sembrava impossibile, e che invece con carattere e caparbietà riuscirono a raggiungere attraverso i playout, quei playout che oggi sembrano il destino dei granata. Passano gli anni, cambiano le condizioni, le situazioni si rovesciano, resta la storia. Quella di una sfida, ed è considerazione che ogni volta che Avigliano e Rionero si trovano di fronte è impossibile non fare, che è qualcosa di più di una normalepartita. Una sfida cheha negli anni segnatola storia del calcioregionale, e che comunque, anche nelle alterne fortune delle due società, non è mai banale. Non sfugge alla regola la gara di oggi. Che mette in gioco punti preziosi tanto per gli uomini di Filadelfia, quanto per quelli di Finamore. Per non perdere il contatto con la speranza di evitare i playout, l'Avigliano; per continuare asognare un postonei playoff,il Rionero, che, non bastassero gli altri stimoli, ha anche la voglia e l'intenzione di riscattare la brutta sconfitta casalinga nel derby di domenica scorsa con l'Atella. Sarà senza lo squalificato Argenti il Rionero, mentre in casa Avigliano la notizia è la quasi totale disponibilità della rosa. Quasi, perché comunque Filadelfia deve fare i conti con le assenze di Salbini e Coviello e, forse, anche di Carlucci: rispetto alle ultime giornate, una situazione ai limiti della normalità. Giancarlo Tedeschi

GARA difficile per il Ferrandina calcio, ma per la prima volta a porte aperte. Nessuna limitazione di ingressi per assistere all’incontro con la temibile Murese. E niente biglietto. Un modo, fa sapere la società, per avvicinare gli sportivi alla squadra. Per quanto riguarda, invece, la gara, mister Savoni è cauto e non si sbilancia in pronostici. «E’ una partita difficile - conferma mister Savoni - La Murese è una delle squadre più in forma del momento e in più ha l’obiettivo dei play-off da mettere al sicuro. Noi, dal canto nostro, siamo in piena emergenza. Oltre all’assenza certa di Battaglia, squalificato, è in forse la presenza anche la presenza del capitano Loschiavo». Un bel problema per far quadrare i conti in difesa. «Nonostante tutto - assicura il tecnico della squadra aragonese - la voglia di far bene c’è. L’importante è evitare di prendere altri gol al novantesimo. E’ accaduto sin troppe volte questa stagione (l’ultima domenica scorsa a Ricigliano) ed è costata almeno sei punti in meno in classifica. Disattenzioni che una squadra nella nostra situazione non può permettersi». Al di là del match con la Murese l’obiettivo principale del Ferrandina resta centrare la salvezza. «Per farlo - dice Savoni - bisogna arrivare preparati per affrontare al meglio i play-out. Negli scontri diretti non sono ammessi passi falsi». Margherita Agata m.agata@luedi.it

POLICORO-GENZANOB.

R. TOLVE-IRSINESE

Jonici, voglia Una formalità di punti in casa per Bardi e soci POLICORO - Torna finalmente a giocare al “Rocco Perriello” il Policoro. E' da cinque giornate che i biancoazzurri non calcano il campo amico, complici sia le due ultime trasferte consecutive che le partite interne giocare a Nova Siri a causa delle pessime condizioni del rettangolo di gioco dello stadio policorese. Questo pomeriggio si ritorna a casa e l'ospite di turno è il Banzi, in quello che si prospetta un vero e proprio scontro - salvezza. Infatti anche gli ospiti, come gli jonici, sono in piena lotta per una tranquilla permanenza in Eccellenza: i 28 punti del Banzi non sono ancora sufficienti per scongiurare il rischio play - out. Per il Policoro la missione di oggi è chiara: conquistare i tre punti e avvicinarsi agli ospiti, lasciando ad altri il quint'ultimo posto e il mini girone che deciderà la discesa in Promozione. Non sarà gara facile: il Banzi è sì squadra dai risultati altalenanti, ma davanti alle grandi ha saputo sorprendere. Come ha fatto domenica scorsa, inchiodando la corazzata Fortis Murgia sul pareggio, favorendo così l'aggancio alla vetta dell'Angelo Cristofaro. Una gara da affrontare con il piglio giusto, partendo magari dalla buona ma sfortunata prestazione di Oppido Lucano. Per il neo allenatore del Policoro, Passarella, quello di oggi è il primo impegno casalingo, anche se non sarà in panchina a causa della squalifica. In campo non ci saranno nemmeno Affuso, squalificato, e Riccio, infortunato, mentre rientrerà Cirrottola. Precedente favorevole agli ospiti: a Banzi i gialloblu si imposero per 2 a 0. Eleonora Cesareo

TOLVE - E'arrivata l'ora della terapia forzata. Contro l'Irsinese i tre punti dovrebbero essere obbligatori, quindi sicuramente sarà una pillola dolce da ingerire. E se le vittorie aiutano a vincere (Zaccheroni docet n.d.c.) allora il tutto è beneaugurante. La cura Bardi sta dando i suoi frutti? Non è dato saperlo oggi, ma quello di oggi sarà senza ombra di dubbio un utile test per verificare le condizioni di alcuni o migliorare le condizioni di altri. Il Real deve mettere quanti più punti tra sé a la sua diretta inseguitrice (il Policoro n.d.c.) per evitare di essere risucchiato nel vortice dei play out. La linea di demarcazione tra quello che è , e quello che non dovrebbe essere , è davvero minima, appena un punto. Tra l'altro, se un occhio sarà sul campo, l'orecchio sarà alla “radiolina” per conoscere il risultato di Policoro e Genzanobanzi, rispettivamente chi insegue ad un punto, e chi precede il Tolve di quattro. Non ci sarà Antonio Mazzacane, appiedato dal giudice sportivo per un turno , e Tonino Damiano che sconta ancora la squalifica inflittagli nella partita contro la Vultur. Per il resto formazione tipo. La baby Irsinese è un grosso punto interrogativo ed ogni nostra previsione su chi scenderà in campo, sicuramente verrà smentita dai fatti. Al San Rocco il fischietto dell'incontro sarà il signor Colangelo della sezione di Potenza , con gli assistenti Sofia e Gioia. Gianluigi Armiento

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Sport 47

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

A. SCANZANO-LAGOPESOLE

MIGLIONICO-S. LAGONEGRO

BLN PIGNOLA-MOLITERNO

Jonici all’ultima chiamata

Play off da blindare

Un match-clou da brividi

SCANZANO JONICO - O dentro o fuori. Per lo Sporting Scanzano quella di oggi con il Lagopesole è la partita della vita. Se gli uomini di mister Franco Calone in miniserie positiva riusciranno a conquistare il bottino pieno, si riaprirà per loro un'importante spiraglio in chiave salvezza. Una gara dunque, che terrà i padroni di casa e tutto il pubblico con il fiato sospeso. Indubbiamente, causa qualche disattenzione arbitrale che ha danneggiato la classifica oltremodo ed un avvio molto scarso a causa di un organico rimaneggiato, che non aveva in alcuna maniera i connotati tecnici dell'attuale, ha fatto in modo che gli scanzanesi conducano un campionato decisamente in salita. Ora però che la luce fuori dal tunnel si intravede, bisogna fare punti. Gli ospiti consci del fatto che lo Scanzano ultimo in classifica voglia diventare a loro spese penultimo, in modo da aver diritto a disputare i play out, condurranno una gara dedita tutta all'atteggiamento difensivo e guardingo, consapevoli che un pareggio equivale dal loro punto di vista ad una vittoria in tutti i sensi. Ci vorrà molta pazienza e bisognerà stare tranquilli - ha detto al Quotidiano il tecnico scanzanese Calone - queste sono gare in cui non bisogna in alcun modo farsi prendere dal nervosismo che potrebbe finire per giocarci brutti scherzi. Ci vuole intelligenza in gare come queste, solo così potremo avere ragione di un avversario che viene a giocarsi al pari nostro una gara delicatissima”. Con un organico al completo (fatta eccezione per il solo terzino sinistro Palermo) lo Scanzano schiera la formazione tipo. Pierantonio Lutrelli

MIGLIONICO. Dopo il riposo, causa neve, il Miglionico riparte, ospitando il Lagonegro. Terzo incontro sul nuovo manto in erba naturale del comunale. Manto verde che finora ha visto due nette vittorie di Lambertini e compagni su formazioni in lotta play-out, Lagopesole e Scanzano. Contro il Lagonegro, che occupa l'ottava posizione e con una partita da recuperare, incontro delicato in cui gli uomini di mister Motta sono chiamati a confermare il trend positivo che li vede vittoriosi da tre domeniche consecutive. Il riposo forzato subito da entrambe le compagini potrebbe rappresentare un'incognita sull'esito della gara. Il Miglionico fra le sue fila non avrà capitan Tataranni e l'under Acito appiedati dal gs. Un Miglionico dall'attacco mitraglia, migliore di categoria con 39 reti realizzate, si presenta alla gara con un biglietto da visita di tutto rispetto. In 11 gare interne, 7 vittorie e 4 pareggi con 21 gol fatti e 6 subiti. 25 i punti raccolti sui 39 che lo mantengono al quarto posto, in piena zona play-off e con una gara da recuperare il 3 Marzo. Il Lagonegro di mister Oliva naviga tranquillo a centroclassifica con 28 punti. Il 7 il loro numero. 7 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. Lontano da Lagonegro 6 le sconfitte subite, 2 pareggi e 2 vittorie. Una gara in cui saranno in gioco i play-off anche per il Lagonegro che potrebbe rientrarci solo togliendo lo zero dal tabellino casalingo del Miglionico. Miglionico permettendo ovviamente, visto che in casa miglionichese si stanno inseguendo sogni di vetta. Antonio Centonze

PIGNOLA- Lasfidapiùimportante dellagiornatacalcistica di Promozione si giocherà a Rifreddo di Pignola. C'è grandissima attesa per il confronto d'alta quota tra il Bar La Notte Pignola (quinta forza del torneo regionale cadetto) ed il Moliterno capolista. Finalmente, dopo un lungo “peregrinare” presso l'impianto sportivo di Picerno, il sodalizio pignolese agli ordini di mister Tramutola ritroverà il campo amico. Per la cronaca, il Bar La Notte, in quel di Picerno, ha centrato l'en plein di successi: tre su tre (contro Soccer Lagonegro, Atletico Scanzano e Bella). Si ripeterà anche quest'oggi (ore 15) a Rifreddo? Non sarà facile contro un Moliterno lanciato, a folle velocità, verso la conquista dell'Eccellenza. Il team di Vignati può vantare, nel suo scacchiere di partenza, giocatori di qualità che finalizzano moltissimo a rete, come il “Falco della Val d'Agri” Luis Genovese e Petrocelli. Sull'altro versante, l' “Highlander” Felice Ragone, a quarantatre anni suonati, darà la carica ai suoi in fase offensiva. Insomma, sarà un bel vedere. Il Moliterno, inoltre, avrà un orecchio rivolto alla gara del Pietragalla (vice leader), che affronterà una Santarcangiolese in salute. Il Bar La Notte Pignola, invece, è interessato da vicino ai risultati del Grottole e del Montescaglioso, diretti concorrenti per la conquista dell'ultimo piazzamento playoff. Nel big-match odierno, tra i locali di Tramutola, sarà assente il “baby” Chiorazzo, mentre rientrerà il fantasista Nico Olita. Nel Moliterno, Vignati dovrà rinunciare a Giuseppe Molletta e Mario Cirigliano, entrambi squalificati. Donato Pavese

La terza forza del campionato vive un momento doc

Il Pietragalla non si fida della Santarcangiolese PIETRAGALLA - Dopo il rinvio del big mach di sette giorni fa contro il Moliterno, il Pietragalla guidato da mister Potenza ospita oggi pomeriggio la sempre più sorprendente Santarcangiolese. I padroni di casa cercheranno di portare a casa i tre punti per distanziare la terza forza del campionato e mettere ancora più margine con le immediate inseguitrici. Sull'altra sponda la Santarcangiolese sembra all'ultima spiaggia per rientrare nel giro della promozione ed è per questo che arriva al comunale di Pietragalla con la ferma convinzione di bissare il successo della gara di andata. Gli ospiti arrivano a Pietragalla con sei vittorie consecutive all'attivo che hanno di fatto rilanciato le ambizioni della squadra seguita da mister Chiappetta. Il Pietragalla,

MONTESCAGLIOSO-BELLA

ROTONDELLA-PESCOPAGANO

Mister Chiappetta

che tra le mura amiche è praticamente imbattibile, dovrà fare a meno di Pappalardo (squalificato) e di mister Potenza che non potrà sedere sulla panchina bianco blu fino al prossimo 23 febbraio. Anche mister Chiappetta

BALVANO-GROTTOLE

dovrà fare a meno di uomini importanti come Ametrano, Gallo e Cavallo I. tutti e tre fermati dal Giudice Sportivo per recidiva ammonizione. Così probabilmente la Santarcangiolese: Annunziata, Lo Zito, Malaspina, La Canna, Totaro, Aurelio, Petrillo, Conte, Di Lucca, Cavallo F., Cifarelli. Mister Potenza invece schiererà la formazione tipo: Ciriello tra i pali; Carlucci, Pietragalla M., Summa e Di Tommaso in difesa; Alfonso, Pallotta, Pietragalla L. e Gorga sulla linea di centrocampo; Potenza e Cammarota in attacco. Unico dubbio è quello del giovane Potenza ancora alle prese con un ginocchio ballerino. Arbitrerà il Signor D'Alessandro da Bernalda, mentre gli assistenti saranno Collocola e Picerno. Rocco De Rosa

REAL IRSINA-VARISIUS

I materani Entrambe sono Padroni di casa I materani sono vogliono rialzarsi super riposate con sete di punti in gran affanno MONTESCAGLIOSO- La Polisportiva Libertas Montescaglioso, con la sconfitta per 2- 1subitasulcampo dellaSantarcangiolese (reti dei padroni di casa di Petrillo e, per i montesi, di Stefano Cifarelli dai 25 metri), ha subito la prima sconfitta dell'anno solare 2010 ed ha visto interrompere la striscia di 6 gare utili consecutive, nel corso delle quali ha totalizzato 12 punti (3 vittorie ed altrettanti pareggi). I ragazzi di Nicola Menzano hanno disputato una buona partita ma, come avvenuto nella gara di andata, hanno dovuto cedere ai potentini, giunti alla settima affermazione consecutiva, che permette loro di essere la terza forza del campionato, con 41 punti, alle spalle di Moliterno (47) e Pietragalla (46). I montesi, a quota 32, in settima posizione, cercheranno di riprendere la marcia interrotta ospitando, alle 15, per la ventitreesima giornata del Campionato di Promozione, il Bella, formazione che ha sinora conquistato 22 punti in 21 gare, rimasta ai box nell'ultimo turno a causa del maltempo. La partita di andata vide prevalere i montesi per 1- 0, grazie ad una rete su punizione, dal limite dell'area, messa a segno dal fantasista Luigi Mangia, autore in questa stagione di 4 segnature. La Polisportiva Montescaglioso, per squalifica, dovrà fare a meno del jolly Rocco Ditaranto (1 turno) e di Antonello Tafuno, espulso dalla panchina a Sant'Arcangelo, al quale sono state inflitte 2 giornate. In compenso dovrebbe fare il suo ritorno in campo il centrale difensivo Rocco Franco. Michele Marchitelli

ROTONDELLA - Due squadre riposate. Potrebbero arrivare con un surplus di vigore atletico le due formazioni che si sfideranno domenica sul neutro di Nova Siri. Domenica scorsa, infatti, sono state rinviate, a causa del maltempo, le partite di entrambe: la trasferta del Rotondella sul campo del Bella e l'impegno casalingo del Pescopagano con il Miglionico.Per gli jonici poteva essere l'occasione di un importante allungo, dopo il rigenerante successo casalingo sul Varisius. Anche il Pescopagano, comunque, non sembra imbattibile. I potentini, infatti, non vincono dal sei dicembre scorso, giorno in cui sconfissero sul proprio terreno il Lagopesole (1-0). Poi sono arrivati tanti pareggi (ben cinque) e tre sconfitte, di cui una piuttosto sonora (5-2) sul campo della Santarcangiolese, dal quale, al contrario, il Rotondella è uscito vincitore (0-1). I potentini hanno vinto due volte lontano dalle proprie mura, contro il Pignola, alla terza giornata, e contro il Lagonegro, all'undicesima. Il Rotondella, però, non è abituato molto diversamente. La vittoria sul Varisius, prima richiamata, è arrivata dopo quasi tre mesi di digiuno. I tre punti sarebbero importanti per entrambe. Forse ancor di più, in chiave salvezza, per il Rotondella. Con una vittoria la squadra di Martino potrebbe smarcarsi dalla convivenza (a 20 punti) con il Balvano, impegnato nel non facile incontro casalingo con il Grottole. Pino Suriano

DOPO la splendida ed importantissima vittoria di domenica scorsa a Lagopesole per quattro ad uno, il Balvano oggi proverà a concedersi il bis contro il Grottole, che arriverà al “Santa Domenica” di Vietri con mister D'Ascanio in tribuna (squalificato) e senza i due centrocampisti Fabrizio Cocchiararo e Paladino Raffaele, entrambi squalificato dopo la partita col Pignola finita 0-0. Mister Turturiello del Balvano riconfermerà l'undici titolare e vincente di Lagopesole, con Roberto tra i pali, l'esperto Limmatola con capitan Simone, Galante e Matturro in difesa, misterTurturiello più in avantie Falcone, Iacullo e Cozzia centrocampo. In attacco Petraglia e Galantucci, che a Lagopesole ha siglato una doppietta. Un acquisto azzeccato quello di Galantucci da parte della società del presidente Turturiello. In settimana sono circolate le voci di un possibile nuovo acquisto per il Balvano, un attaccante, proveniente dalla Campania. Vedremo oggi se ci sarà questa novità e se mister Turturiello potrà contare su un nuovo attaccante, proprio quello che serve ai balvanesi. All'andata finì con un secco 5 a 0 per il Grottole. Oggi mister D'Ascanio non siederà in panchina e come giàdetto, dovràfare amenodi Cocchiararoe Paladino, squalificati rispettivamente per due e una giornata. 13 i punti in più del Grottole (33) sesto in classifica, sul Balvano (20) terz'ultimo col Rotondella. In casa balvanese servono i tre punti per approfittare delle diretti concorrenti alla salvezza, il Bella a Montescaglioso e il Varisius a Irsina. Claudio Buono

IRSINA – E’ uno scontro per la sopravvivenza. Soprattutto per evitare i play – out. Il Real Irsina è a +5 con una partita in meno sulla zona a rischio. Il Varisius solo +1 con una partita in più in vantaggio sul Bella che domenica scorsa non ha giocato contro il Rotondella. I padroni di casa che una settimana fa avrebbero dovuto andare a giocare in quel di Lagonegro si trovano in grande possibilità di allungare in caso di vittoria sulla zona rossa della classifica e mantenersi magari sulla stessa lunghezza d’onda intrapresa fino ad ora. Nel Varisius sembra che la cura Peragine non abbia avuto alcun effetto. Soltanto un pari ad occhiali nel turno precedente contro l’Atletico Scanzano, ultima della classe, trai le mura amiche e una sconfitta a Rotondella che l’hanno costretta ad essere invischiata nella lotta per non retrocedere. Oggi l’ex tecnico del Miglionico potrà riavere in campo Festa dalla squalifica ma deve rinunciare ancora per un’altra giornata a Cifarelli. Oltre al difensore neroverde, sarà assente per squalifica l’estroso under Pietro Tragni. Peragine però vuol tornare a casa con un successo di prestigio che manca dal 6 dicembre con un pesante 3-1 inflitto alla Santarcangiolese. Da allora quattro pareggi e cinque sconfitte. Il Real Irsina dal canto suo proverà come sempre a fare del suo terreno di gioco un fortino inespugnabile tanto è vero che solo il Miglionico è riuscito nell’impresa di uscire con i tre punti da Irsina. Biagio Bianculli

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48 Sport


Trasferta insidiosa in casa dell’Abriola

COLPACCIO DEL VITALBA

Atletico Potenza punta al poker di gioie di fila ABRIOLA –Centrare il quarto successo di fila. Violare un campo reso espugnabile una sola volta in questo campionato. Restare a contatto con la vetta e soprattutto con il Savoia che sabato prossimo sarà affrontato nell’attesissimo match al “Figc”. L’Atletico Potenza ha ormai messo alle spalle la brutta caduta di Oppido contro l’Albatros (che ieri ha perso la sua imbattibilità casalinga contro il Vitalba dopo 11 partite) e nelle ultime tre partite ha segnato 15 reti subendone soltanto due. Cifre da far paura per chiunque in questo momento. Non per l’Abriola che dopo aver perso tra le mura amiche nei minuti finali contro il Cancellara lo scorso8 novembreha conosciutola bellezzadi 5 vittorie e 1 pareggio sul campo amico. Non è quindi un terreno di gioco facile per l’Atletico Potenza che sta vivendo di un momento di forma strepitoso. Infatti già all’andata la squadra di Telesca riuscì ad aver ragione degli abriolani solo nei minuti finali di gara. Ai piedi della “Sellata” il Savoia si è dovuto accontentare di unpareggioalla primagiornatadicampionato e l’Albatros è uscito sconfitto per 2-1. Da questa partita potrebbe dipendere il futuro dell’Atletico Potenza. Sarà necessario non perdere la calma se si vuole arrivare con tutti

gli elementi a disposizione tra sei giorni davanti al pubblico delle grandi occasioni. A Potenza difatti già si vocifera il pienone al “Federale”. Poi fino alla penultima giornata, l’Atletico non avrà un cammino molto difficile. Sarà l’ultima di campionato poi a decidere se gli uomini di Telesca saranno pronti al salto di qualità. Lo scontro diretto di Cancellara confermerà se le ambizioni di promozione sono reali o meno. L’Abriola dal canto suo non ha l’assoluto obbligo di vittoria e perciò questo fattore potrebbe giocare a suo favore. Inoltre le dirette concorrenti saranno impegnate in gare calde e quindi prima di diventare spettatori converrebbe guardare a se stessi e poi ai risultati finali provenienti dagli altri campi. Cosa che dovrà fare l’Atletico Potenza. Pensare ad ottenere un risultato positivo e tracciare il bilancio della giornata odierna. Ramaglia riavrà Schettino dopo la squalifica e Palmieri diffidato, mentre Telesca dovrà stare attento a Postiglione che se dovesse incorrere nella quarta ammonizione sarebbe squalificato. La gara è stata affidata a Pascaretta di Moliterno e il campo di Abriola sarà il campo principale dove i telefonini squilleranno in continuazione. Biagio Bianculli

PARI NELL’ANTICIPO DI PICERNO

FOGGIANO A BELLA

LA CAPOLISTA AD ALBANO

IN CAMPO SOLO SEI SQUADRE

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Sport 49

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

A Dilettanti Tre uomini in doppia cifra, Longobardi il top scorer

La Bawer risorge a Siena Super prova biancazzurra, è blitz in toscana SIENA BAWER MATERA

65 76

SIENA: Portannese 6, Casadei 24, Diomede 6, Cuccarolo 8, Andreaus 15, Derraa 3, Imbrò, Bianconi ne, Mirone ne, Carenza 3. Allenatore Billeri. BAWER MATERA: Longobardi 18, Lovatti 8, Bonora 9, Hassan 6, Candido 5, Grappasonni 2, Provenzano 14, Gilardi 14, Gergati, Racanelli ne. Allenatore Ponticiello. ARBITRI: Tirozzi di Bologna e Sticco di Pino Torinese (Bo). PARZIALI: 19-21, 34-35, 53-59, 65-76

E’ di Bonora il canestro del +11 in chiusura di partita

LA BAWER Matera centra il gran colpo a Siena, espugna il PalaSclavo e si rilancia in classifica al termine della miglior gara degli ultimi mesi, convincente in attacco ed efficace in difesa.

La formazione di coach Ponticiello gestisce il risultato in ogni momento, conduce nel primo quarto di gioco, tiene botta nel secondo ed accenna nel terzo quarto, solitamente il suo momento più brutto, l’affondo che rischia di diventare decisivo. Matera allunga fino al + 10 4656 del 28’ con Longobardi e Provenzano sugli scudi. Sono loro insieme a Gilardi a gestire ottimamente l’attacco di una Bawer che funziona come complesso e a cui, probabilmente, ha fatto più che bene la scossa segnata dalla società in avvio di settimana. Un Matera diverso, efficace e completo blocca uno dei migliori attacchi del torneo ed espugna un campo ostico anche se tradizionalmente favorevole come quello senese. Le dodici triple totali, i tre uomini in doppia cifra, i 76 punti realizzati sono alcune delle chia-

Capitan Longobardi è il migliore della Bawer a Siena

vi di lettura della Bawer scesa in campo a Siena. Una Bawer che può orgogliosamente festeggiare il terzo successo esterno stagionale, il terzo nell’era Ponticiello. Un risultato che lascia aperta

la speranza di scalare ancora di più la classifica e dar continuità ai propri risultati. A patto naturalmente che il Matera riesca ad esprimersi con la convinzione e la compattezza di Siena. p.quarto@luedi.it

A Dilettanti Binetti all’esordio: «Ho chiesto ai ragazzi di lottare». Inizio alle 21

Publisys, la gara della vita Bisogna battere il Molfetta per sperare ancora nella salvezza VIETATO sbagliare, vietato fallire l'appuntamento di questa sera per la Publisys Potenza nell'ottavo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti. La compagine di Francesco Binetti affronta al Pala Pergola il Centro Auto Ford Molfetta alle ore 21 nella gara salvezza che vale una stagione. La compagine bianconera ieri mattina si è allenata nel corso della rifinitura classica del sabato mattina. Non hanno lavorato con ilgruppo, causa virus intestinale, Ernesto Carrichiello e Vincenzo De Bartolo che saranno ugualmente della partita questa sera. La Publisys Potenza sarà dunque al completo nel corso della sfida di questa sera decisiva per le sorti future del campionato. L'ambiente è apparso diverso rispetto a quello corrucciato e privo di nerbo di qualche tempo fa, la squadra si è allenata senza affanni e patemi e punta a vincere la partita di questa sera. Il Molfetta non ha particolari problemi di formazione, coach Roberto Russo, infatti conta sulla presenza di Arcangelo Leo, Andrea Malamov, Andrea Maggi, Francesco Teofilo, Tomas Caula, Diego Fessia e Federico Zambrini. Saranno di fronte due squadre in crisi di risultati, chiamate ad ottenere i due punti per dare ragione alle scelte delle rispettive società. I bianconeri dovranno recuperare diciassette punti di scarto, accumulati nel corso della gara d'andata, l'impresa non sarà affatto facile vista la consistenza almeno in attacco dei pugliesi. Una partita difficile, un debutto sicuramente impegnativo, quello di coach Francesco Binetti sulla panchina potentina, mai, l'allenatore salentino avrebbe pensato di giocare una partita di questo tipo al debutto. Il confronto sarà arbitrato dai signori Ceratto di Alessandria e Balestrieri di Treviso. La Publisys non intende commettere ulteriori passi falsi, ne è convinto proprio Francesco Binetti, avvicinato al termine della seduta di allenamento di ieri mattina: “Giocheremo con grande attenzione, il gruppo è pronto, la squadra si è allenata con determinazione. La

gara sarà difficile”. L'allenatore della Publisys conferma la presenza dal primo minuto di De Bartolo e Carrichiello: “Non si sono allenati a scopo precauzionale, li avrò in partita sicuramente”. Francesco Binetti parla del Molfetta: “Si tratta di una squadra difficile da affrontare, ho chiesto ai miei di gettare il sangue e dare il massimo durante la partita. Deve venire fuori necessariamente lo spirito di gruppo per vincere la sfida”. Il coach pugliese parla del leit motiv del match: “Ho chiesto ai miei atleti di sacrificarsi, giocare attimo dopo attimo la palla in attacco e lottare tantissimo. Solo così la squadra avrà la possibilità di vincere la partita della svolta”. E intanto sulla home page del sito della Potenza 84 spunta la foto della squadra, sarà beneaugurante tutto ciò? Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’AVVERSARIA

MOLFETTA

Massimo Ruggeri è pronto a dare il suo contributo

C2 In casa del Baloncesto per il giro di boa

Lucos sfida il Napoli MONTESCAGLIOSO - L'ultima gara dell'andata del Girone di Qualificazione vede la Lucos Ingest Montescaglioso (2 punti in classifica che le valgono l'ultima posizione) di scena, questa sera, alle ore 18.30 a Mugnano di Napoli, sul campo della Baloncesto (4 punti). La gara sarà diretta dal duo arbitrale composto da Antonio Marra di Pontecagnano Faiano (SA) e Mauro Milone di Pellezzano (SA). Entrambi i roster vengono da una sconfitta: i montesi hanno perso in casa propria, per 79 a 77, ad 1'' dalla fine, contro la prima in classifica Zeta Euro System Casavatore, mentre i padroni di casa campani sono usciti sconfitti, per 78 a 65, dal campo della Pallacanestro S. Michele Maddaloni. Il confronto tra le due squadre non è un inedito in questa stagione: si sono già affrontate nella prima fase ed il bilancio non è certo favorevole alla società lucana: in entrambe le occasioni, infatti, hanno prevalso i campani, vincendo in casa loro per 73 a 63 ed al PalaWojtyla di Montescaglioso per 80 a 76. I montesi, dalla scorsa settimana guidati in panchina dal coach pugliese Giovanni Fer-

rara, chiamato a Montescaglioso per sostituire il dimissionario Vito Rocco Torraco, non possono più permettersi passi falsi: la gara odierna, se vinta dal roster montese, potrebbe permettere l'aggancio in classifica a quota 4. Nel caso, invece, che a prevalere fossero i padroni di casa, la Lucos Ingest vedrebbe ampliare il distacco con il gruppo che la precede. Allo stesso tempo si deve riconoscere che ci sarebbero altre 7 partite, da considerarsi alla stregua di altrettante finali, per riportare la squadra in posizioni meno pericolose. Per raggiungere l'obiettivo della seconda salvezza consecutiva nella serie C di basket ci deve essere, innanzitutto, maggiore attenzione e concentrazione nei momenti topici della partita: la sconfitta sul filo di lana verificatasi nell'ultimo impegno casalingo non è da considerarsi una novità: le partite casalinghe contro Partenope Napoli (68 - 69) e Area 101 Arzano (59 - 60) avevano avuto lo stesso esito. Curiosamente si tratta delle gare di esordio stagionale e nella Poule Qualificazione. Michele Marchitelli sport@luedi.it

C2, assalto del Ctr all’Arzano per dimenticare Marigliano SENISE -Arriva l'Arzano, area101 ed il Ctr La cascina Senise ha la concreta possibilità di tentare l'aggancio a quota sei. Che già sarebbe un buona posizione visti i tempi di magra. Gli ospiti allenati da Esposito, hanno un ottimo roster con Canzonieri, Ciampaglia, Izzo, Sorge come giocatori più rappresentativi, da anni impegnati sui parquet di moltissime squadre campane e oltre.L'appuntamento è peroggi domenica 21 le ore 18, presso il palarotalupo dell'Isis Leonardo Sinisgalli di Senise. Arbitri: Paolo Carotenuto di Scafatie DavidePriscodi NoceraInferiore. Lasciata alle spalle la gara di Marigliano e il suo triste epilogo, si pensa a guardare avanti vista la incombente nuova sfida che non lascia il tempo per respirare. Nella giornata della settimana scorsa, come già ampiamente detto, il Senise ha ricevuto un sonoro schiaffo a Marigliano, chiudendo a meno ventotto. Che significa resa o poco meno, se la lettura è asettica, nuda e cruda. Cosa che invece non è, stando ai fatti raccontati dai protagonisti e dai tifosi al seguito. L'Arzano invece ha giocato in casa ed ha sconfitto il Cercola. La vittoria ha consentito ai ragazzi allenati da Esposito, di raggiungere a quota sei, proprio il Cercola e tante altre squadre in

una casella molto affollata, quella dei sei punti appunto. Dove proprio la squadra del presidente Mario Totaro, vorrebbe temporaneamente collocarsi appunto stasera, Area 101 e non solo permettendo. Alle cure di fisioterapia infatti sono ancora sottoposti alcuni giocatori. In particolare Galindez che viene trattato con un particolare strumentoin gradodi daresollievo piuttosto repentino ai traumi. Seppure in maniera ridotta, anche Kreiber continua a sottoporsi a trattamento. I due sembrano comunque abili ed arruolati per la gara. Ancora fuori Giovanni Genovese ed anche il giovane Perniceche rischiadi saltarela stagione, vista l'entità dell'infortunio patito. In settimana ha saltato quasi tutti gli allenamenti Lino Durante colpito da una influenza che lo ha debilitato. La sua presenza, pur tuttavia dovrebbe essere certa comunque. Per il presidente Mario Totaro: “Cerchiamo di andare avanti ed affrontare al meglio questo Arzano che annovera tra le sue fila fior di giocatori. Noi speriamo nel recupero pieno di qualche acciaccato per dire la nostra e cercare di scalare la classifica, anche perché non tutti i giochi sono ancora fatti”. Gianni Costantino sport@luedi.it

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50 Sport


B Dilettanti Buon momento di forma della Bbc che adesso cerca punti esterni

Si riparte dal canestro di Gaeta All’andata fu una sua schiacciata a dare il successo col Catania B Dilettanti Assente Corvo. Ci saranno Nocioni e Balardone Gaeta, con il numero 7, esulta alla fine della gara di andata

BERNALDA - La sfida di questa sera (per l'indisponibilità del PalaArcidiacono si gioca al PalaCus alle ore 19,30), che vedrà impegnata la BBC contro i padroni di casa del Catania, non può non ripartire dal ricordo della gara d'andata e, in particolare, dai secondi finali con le squadre in parità e la prepotente schiacciata finale di Gaeta che segnò la vittoriadeirossoblu sulfilodilana, tra le vibranti proteste degli ospiti secondo i quali la sirena aveva già suonato prima che il lungo bernaldese realizzasse. In realtà, come dimostrò il video della gara, la convalida da parte degli arbitri, a prescindere dalla sirena, era avvenuta per il non consentito tocco della propria retina da parte di un giocatore siciliano mentre il pallone danzava sul ferro prima dell'intervento di Gaeta. Quisquilie in fin dei conti, che tuttavia hanno animato infiniti dibattiti successivi alla partita ma senza scalfirne la sostanza, cioè il successo degli ionici contro una formazione quadrata e ricca di individualità, a partire dal play Trevisan (alessandrino del '73), uomo di regia ma anche pericoloso cecchino e forse assente per l'occasione insieme a Catotti, per proseguire con gli altri del back court come il tolmezzino Confente ('84, ex Gorizia, Trieste, Omegna, Monfalcone), l'italoargentino De Gregori ('84, ex Canicattì) e il siciliano purosangue Consoli. L'ambizioso roster isolano si allarga poi agli esterni quali Reale (trentasettenne argentino, 203 cm., Casalpusterlengo e Trapani nelle sue più recenti esperienze) e il giovane ma promettente Livera ('90, 200 cm.), mentre i centri naturali

sono i due torinesi Gambolati ('81, 203 cm, già Montevarchi, Gragnano e Corato) e Rolando ('75, 208 cm.) ben noto alla tifoseria lucana per esserne stato uno dei pupilli un paio di stagioni fa. Attualmente il team rosso-azzurro, guidato in panchina dal vulcanico Pippo Borzì e in società dal tifosissimo presidente Condorelli, occupa la settima piazza con 20 punti all'attivo, nonostante qualche esibizione non proprio travolgente negli ultimi tempi, ma è un gruppo che si esalta molto nelle partite tra le mura amiche, come ha dimostrato domenica scorsa strapazzando di quasi 20 punti il Pozzuoli. Tornando al 15 novembre scorso va ricordato che tra i ragazzi del presidente Troiano, che dovettero scontare l'assenza per infortunio del play titolare Salvatore, brillarono Delli Carri (29 punti e 23 di valutazione), Gaeta (16 e 16) e Marinelli (12 e 23), mentre tra gli avversari si misero in evidenza Trevisan, De Gregori e Gambolati per quanto riguarda lo score, e Reale e Rolando per le valutazioni. Nelle parole di coach Vandoni e di Salvatore, riportate nell'intervista di metà settimana, si legge molta fiducia nelle possibilità di tornare dalla Sicilia con lemani nonvuote, ciònon perché Catania sia una squadretta ma perché il suo momento non esaltante può suggerire qualche sogno in più nel cassetto della ventunesima giornata; ma, come al solito molto dipenderà dalla forza degli etnei e moltissimo dalla stessa BBC: quattro quarti con la stessa intensità? in questo caso si potrebbe fare. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

«Martina la prima di sei finali» Coach Paternoster carica così la sua Corporelle

Pablo Nocioni e accanto il coach Michele Paternoster (foto Mattiacci)

POTENZA - Con la sicura assenza di Corvo, la Corporelle si gioca una buona fetta di possibilità di partecipazione ai play off nella delicata sfida di questa sera a Martina Franca contro la formazione allenata da Montemurro. Le due squadre sono appaiate al nono posto con 16 punti quando mancano alla fine della stagione regolare sei giornate. E' chiaro che per chi, tra le due avversarie, dovesse uscire sconfitta questa sera non sarebbe compromessa del tutto la partecipazione alla fase successiva del campionato. Ma è innegabile che sia il quintetto di coach Paternoster che i padroni di casa pugliesi non vogliono perdere quest'occasione di lasciare indietro i rivali e di mettere una seria ipoteca al raggiungimento dei play off. Come ha sottolineato anche il direttore sportivo Viggiano i favori del pronostico vanno al Martina Franca per il vantaggio che gli può derivare dal fatto di poter sfruttare il fattore campo. Ma trattandosi di 40 minuti con la posta in palio molto alta per il deside-

B Donne Importante successo che ha il sapore di play off

Basilia corsara a Caserta GYMNASIUM CASERTA BASILIA POTENZA

54 68

GYMNASIUM CASERTA: Bargigli 11, Romano 5, Del Gaudio 11, Iuliano 4, Gallo 14, Nuzzo 9, Guastaferro ne, Natale ne, Sarcinelli ne, Pastore. All.: Natale BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma ne, Toscano, Imperiale 3, Petrazzuoli 15, De Luca 10, Carluccio 2, Crovatto 21, Filograsso 11, Stamegna 6, Marino. All.: Scarano. ARBITRI: Persia di Scoppito e Carbone di Termoli. PARZIALI: 17-17, 33-38, 41-50. RITORNA al successo, sul parquet del fanalino di coda Caserta, la Basilia Basket Potenza. Dopo lo stop casalingo accusato contro il Battipaglia, le rossoblù potentine hanno ripreso così la marcia nella classifica del gruppo D, raggiungendo una più che confortevole quota 16 punti al termine del girone di andata. Ma per Sonia Crovatto e compagne, sul campo delle giovani e combattive campane, non si è trattato di una passeggiata di salute. Come del resto era ampiamente previsto alla vigilia, considerati le ottime performance di cui Gallo, Nuzzo e socie si erano

Crovatto chiude in doppia cifra

rese protagoniste nelle precedenti uscite. Per due quarti le ragazze di coach Scarano hanno dovuto contenere la verve offrensiva delle padrone di casa. Ma al ritorno in campo dall’intervallo lungo la Basilia sapeva cambiare passo, chiudendo d’autorità con uno scarto di quattordici punti. l.c.

rio di entrambe le formazioni di non soccombere, si può tranquillamente dire che l'esito dell'incontro non è scontato perché, oltre ai fattori squisitamente tecnici, possono subentrarne di altri in grado di fare volgere la bilancia in favore dell'una o dell'altra squadra. Pur senza un elemento essenziale come Corvo la cui presenza avrebbe consentito al coach Paternoster più soluzioni tattiche sul campo, c'è da dire che la Corporelle è conscia della delicatezza dell'incontro e non intende lasciare nulla di intentato per ottenere i due punti. La squadra si è allenata con grande scrupolo ed impegno ed appare molto determinata a vendere cara la pelle. La conferma arriva dal coach Paternoster: “l'assenza di Corvo è per noi molto pesante, ma questo non significa che in noi non c'è la voglia di lottare fino all'ultimo. Tutti i ragazzi sono consapevoli che ci aspettano sei finali e questa di oggi a Martina è la prima. Certo che una vittoria ci metterebbe nelle migliori condizioni di classifica perché potremmo andare anche

con il Martina sul due a zero negli scontri diretti. Ma sappiamo che l'impegno è molto ostico per il valore degli avversari. Ma anche loro si rendono conto che non sarà facile batterci. Sul piano tattico c'è da dire che dobbiamo ovviamente far funzionare al meglio i meccanismi difensivi e cercare di limitare al massimo le loro guardie Sottana e Maggioni che sono molto pericolosi. Un'altra cosa importante che dobbiamo fare è quella di essere uniti e compatti in campo. Dobbiamo avere l'intelligenza di giocare di squadra con grande pazienza e non affidarci alle giocate dei singoli. Anche perché con questo tipo di atteggiamento a Bari per trequarti abbondanti di partita abbiamo comandato il gioco. Se conserveremo freddezza e concentrazione, sono convinto che possiamo giocarcela alla pari senza andare in difficoltà”. Tutti confermati i dieci che hanno giocato a Bari, compresi Nocioni e Blardone che hanno accusato in settimana lievi problemi fisici. Rocco Sabatella sport@luedi.it

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Sport 51

Domenica 21 febbraio 2010


Domenica 21 febbraio 2010

Assalto al Messina POSTICIPO domenicale in terra siciliana, nella gara che chiude il terzo turno di ritorno del campionato di serie B1, per la Lore Lei Avis Potenza. Monica Pierantoni e compagne sono partite ieri mattina alla volta di Messina, ma hanno proseguito il loro viaggio lungo la costa tirrenica dell'isola fino a Santo Stefano di Camastra: nuova sede designata, dall'inizio del nuovo anno, per i match della Stefanese Volley (che aveva disputato a Capo d'Orlando le precedenti cinque gare casalinghe). La squadra del tecnico Porretta, penultima a quota 6 punti, non sembra aver gettato la spugna nella (sempre più complicatain effettiper lei)corsa allasalvezza: in cui è ora staccata di otto lunghezze dalla più diretta rivale, quel Trani dacuihasubito, duesettimanefasulproprio campo, uno 0-3 che potrebbe avere definitivamente chiuso i giochi. Eppure

il Messina, al di là degli ultimi quattro zero consecutivi (non muove la classifica dalsuccessointerno diiniziogennaiosul Lamezia), ha mantenuto quello spirito combattivo e quelle buone prerogative tecniche -nonostante la partenzadel faro Menchova, rimpiazzata in posto due da Michela Meneghin- che nepotrebbero fare un'avversaria alquanto insidiosa per la Lore Lei. Che dal canto suo si appresta a scendere sul parquet delle peloritane (inizio della sfida alle 18) con il solito assetto ancora da verificare: in cabina di regia dovrebbe partire titolare Claudia Pagano, con Serena Masino pronta però a tornare inballo in caso dinecessità. Visto e considerato che dalla Lega, in settimana, non è arrivato l'ok per il tesseramento di Liliana Bafumo, la palleggiatrice priolese che lavora ormai da quindici giorni con il gruppo rossoblù.

Nino Gagliardi, rinfrancato dall'ultima prestazione del suo gruppo con il Valenzano e dal positivo atteggiamento mentale che la squadra sembra aver ritrovato - come anche il test infrasettimanale giocato su buonissimi ritmi contro le cugine della Master Group, al PalaPergola, ha confermato -, non ha nascosto i pericoli che potrebbero arrivare dalle siciliane. «La Stefanese - ha detto il tecnico della PM - nutre ancora qualche piccola speranza di salvarsi, e per questo nel palazzetto di casa si giocherà tutte le sue carte. L'ambiente non si annuncia dei più semplici, e anche per questo dovremo dare il massimo: per centrare l'unico risultato che ci consentirebbe di restare in corsa per le posizioni che contano della classifica». Luca Carlone sport@luedi.it

Simona Rotondo a muro

B1 Donne Biamonte in grande spolvero, ma quanta fatica per vincere

La Master mette la freccia Matera effettua il sorpasso in classifica ai danni del Marsala MASTERGROUP MARSALA

3 1

22-25, 25-16,27-25, 25-18

MASTER GROUP: Marulli 6, Romanò 14, Floridia 11, Cianflone n.e., Piscopo, Cacciapaglia (L), Picerno 1, Romano n.e., Russo n.e., Pontillo n.e., Donà 13, Biamonte 19. All. D’Onghia SIGEL MARSALA: Da Col 15, Pantaleo n.e., Pinzone 12, Peretto 4, Caruso 1, Tenza 2, Porzio 3, Maiello, Casoli 15, Rizzo n.e., Sannino 8, Picchieri 1, Baldassano n.e.. All. Sarcinella NOTE: Battute vincenti: Matera 5, Marsala 4. Battute sbagliate: Matera 9, Marsala 13. Tempi di gioco 28’ ,24’ ,30’, 25’ per un totale di un’ora e 47’.

Daniele Biamonte in azione (foto Videouno)

MATERA - La Master Group effettua il sorpasso ai danni della Sigel Marsala attestandosi al terzo posto in classifica in piena zona play-off. La gara si è giocata in un palazzetto freddo per la mancanza di riscaldamento. A riscaldare i tifosi ci hanno pensato le biancazzurre con un terzo parziale al cardiopalma. L’inizio della gara è stato davvero giocato male. Un primo set dove il Marsala ha dato il meglio in difesa e in attacco al contrario di una Master imbarazzante in difesa e fallosa in attacco. Le avversarie non

si fanno pregare e colgono l’occasione per portarsi avanti dalla seconda pausa tecnica 14-16, fino al più 4. Picerno non riesce a dare un gioco offensivo adeguato, troppo prevedibile e Marsala che inflessibile va avanti. Ci pensano i tifosi a dare la scossa alle ragazze che si svegliano tardi con il set ormai perso. Il secondo set vede le materane cominciare con un piglio diverso, preso un minimo vantaggio di 2 punti gestiti al meglio, poi un errore della Da Col ed un ace di Romanò, danno il là per avvantaggiarsi di

6 punti fino alla agevole conquista del set 26-16. Il terzo set è quello decisivo dove le ragazze di coach D’Onghia sembrano sistemarsi meglio in campo. Picerno varia di più il gioco per le schiacciatrici chiamandole a turno. In evidenza Melissa Donà che forse ha preso più fiducia e comincia a mettere a terra i palloni. Al secondo time out tecnico il Marsala è avanti di uno, alla ripresa si porta a più 3, con le materane in difficoltà. Sul 23 a 20 il set sembra andato, ma esce l’orgoglio, la grinta e la voglia di vincere. Dopo il time

out chiamato da mister D’Onghia per sistemarsi e spezzare il ritmo alle avversarie, lento recupero e aggancio sul 23 pari. A questo punto esce fuori la classe della Biamonte che piazza un pallonetto sul 24 pari. Poi scarica la sua rabbia sul venticinquesimo e ventiseiesimo punto, a chiudere il set la Romanò tra il tripudio generale dei tifosi. La vittoria del precedente set ha caricato a dovere le biancazzurre che affrontano le avversarie con la giusta concentrazione, quella che vorremmo vedere sempre. Gara che viene giocata punto su punto fino al time out tecnico, con il vantaggio della Master 8-6. Il gioco si è fatto più incisivo come incisive in questo set risultano la Donà e la Floridia che suonano la carica per la conquista del set e della gara. Melissa Donà, rifila un poker di punti che lanciano la Master verso la vittoria, siamo 16-12. Da Col e compagne non riescono a contenere le materane, in particolare la rabbia di Nadia Floridia che da un enorme contributo alla gara nel momento decisivo. La partita ormai è in discesa per la Master che si aggiudica il set 28-18 e la partita 3-1. Questa vittoria rilancia le materane che hanno giocato sotto lo sguardo attento di Ciccio Montemurro coach del Soverato prossimo avversario della Master. Vincenzo Bochicchio

B2 Donne Alla Caizzo arriva la squadra pugliese concorrente della Materman alla salvezza

Livi, scontro diretto contro l’Oria Il CAMPIONATO giunge alla fase più calda, quella in cui non saranno ammessi errori o incertezze. E per la Materman Nusco il ventesimo turno, che sancisce il suo ingresso nell'ultimo terzo di regular season, significa anche e soprattutto scontro diretto con l'Oria. Tutto pronto alla Caizzo per la sfida che stasera (dalle 18) porrà di fronte l'ottava e la tredicesima forza del girone: due squadre divise da sei punti in classifica, ma accomunate dalla assoluta necessità di marcare punti per centrare l'obiettivo salvezza. La Livi sta decisamente meglio rispetto all'andata, quando si presentò sul campo brindisino ancora al palo e, guardacaso, staccata proprio di sei lunghezze da Taurisano e socie. Il successo al tie-break e in rimonta piazzato dalle potentine in quell'occasione fu il decisivo trampolino di lancio per la loro risalita. E oggi sarebbe davvero importante per Pamela Petrone e compa-

Mara Di Martile della Livi Potenza

gne completare l'opera con un successo che darebbe alle rossoblù ancora maggiore tranquillità in vista delle ultime dieci giornate del torneo. «Con l'Oria sappiamo di non poter fallire, e che l'unico risultato a cui dovremo puntare sarà la vittoria piena», dice alla vigilia Mara Di Martile. Parsa

impaziente, come il resto delle compagne, di tornare a macinare gioco e risultati dopo lo stop di Sarno. «La sconfitta dell'ultimo turno - spiega la palleggiatrice pescarese -, seppur preventivabile, ci ha lasciato un po' di amaro in bocca. Abbiamo intravisto la possibilità di portare via qualche punto dal campo della prima della classe, contro la quale abbiamo lottato alla pari. E non esserci riuscite ci è dispiaciuto». «Ora però - auspica Di Martile - dobbiamo assolutamente restare concentrate sul traguardo da raggiungere: le prossime due partite (dopo l'Oria per la Materman ci sarà la trasferta di Altamura contro la Clemente Dibenedetto) potrebbero essere decisive per avvicinare la salvezza. E le affrontiamo convinte di raccogliere il massimo, per mettere così un margine ancora più ampio tra noi e la zona rossa». lu.ca.

B2 Donne A Salerno sul velluto

Tre punti facili per la Giocoleria

La Radkova non è stata della sfida

SCUOLAVOLLEYSA GIOCOLERIAPZ

0 3

19-25, 23-25, 8-25

SALERNO: Lamberti, Izzo, De Maio, Stufano, Ferrara Mari., Ventre, Facchiano (L), Orefice, Ferrara Mart., Bonifacio, Iannone (L). All.: Ferrara V. GIOCOLERIA: Ridolfo, Nolè, Arras, Avena, Di Lucchio, Taddei, Santangelo (L), Lancellotti, Prete, Di Camillo, Caramuta (L). All.: Telesca ARBITRI: Esposito e Brassiello FORMALITA’ doveva essere e formalità è stata per la Giocoleria che torna dalla trasferta di Salerno con un 3-0 ottenuto, tutto sommato, piuttosto agevolemente. Non ingannino, infatti, i parziali dei primi due set nei quali la formazione di Telesca non ha spinto più di tanto sull’acceleratore, ma ha saputo chiudere i conti quando contava. All’ultimo momento la Giocoleria ha dovuto fare a meno dell’apporto di Radkova, neanche partita per la trasferta di Salerno a causa di un attacco influenzale, mentre in panchina sedeva una Di Camillo presente solo per onor di firma, ma indisponibile. E così Telesca si affidava alla formazione abituale con l’unica variante di Ridolfo in palleggio. La

Ferrara-band, composta esclusivamente di ragazzine e orchestrata al meglio dall’esperta Lamberti, faceva in pieno la propria parte e conduceva nel punteggio sia al primo che al secondo stop tecnico. Ma dopo la seconda sosta, Avena e compagne tornavano in campo con un altro piglio e piazzavano l’allungo decisivo. Le padrone di casa non si perdevano d’animo e continuavano a menare le danze anche nel secondo set. Le ragazze di Telesca continuavano a giocare al risparmio e, anzi, quasi si adagiavano ancor più che nel primo parziale. E così Lamberti e compagne conducevano costantemente nel punteggio, seppure senza èarticolari break, e restavano aggrappate alla partita fino allo sprint finale, quando la maggiore esperienza delle potentine veniva fuori e il finale sorrideva ancora alla Giocoleria. Nel terzo parziale non c’era storia: Telesca dava spazio anche a Prete, al posto di Arras, e a Caramuta in luogo di Santangelo, mentre Lancellotti si era già ritagliata il suo spazio abituale nei giri di seconda linea. Complice un calo netto delle ragazze di casa, Avena e compagne prendevano il largo fin dalle prime battute e conquistavano tre punti facili quanto preziosi i chiave salvezza. p.f.

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52 Sport B1 Donne La Lore Lei cerca continuità di risultati


B1 Uomini Leggiadro non si nasconde: «Abbiamo fame di successo»

Medical, servono conferme Dopo il blitz di Galatina, al PalaPergola arriva il Casoria POTENZA - Arriva il Casoria. Dopo la bella vittoria di domenica scorsa a Galatina, la Medical Center Potenza proverà ad “infilare” un altro successo per allungare la serie positiva di risultati. Si gioca a partire dalle 17:15 al Palapergola, dopo una settimana di allenamento in cui «tutti i ragazzi hanno lavorato bene e molto concentrati - commenta il team manager Lello Leggiadro. Siamo contenti anche per il fatto di essere riusciti a recuperare il centrale Alberto Minenna (fondamentale nelle ultime gare e vero trascinatore dei suoi a muro, ndr), reduce da un infortunio alla mano e una distorsione alla caviglia. Affronteremo una squadra di metà classifica che però ha dimostrato di essere capace di “mettere paura” anche alle grandi». E infatti, proprio il Casoria, domenica scorsa, da brutto anatroccolo si è trasformato in cigno contro l'Eurotec Gela, prima in classifica, perdendo per 3-2 e sfoderando una prestazione da applausi, tutta cuore e grinta. Una squadra che ha risposto nel migliore dei modi dopo il brutto ko di Ortona e che ha dato l'impressione di essere

Il recuperato Minenna

disposta a lottare fino alla fine in ogni partita. «Hanno un centrale, Saccone, che riesce quasi sempre ad anticipare la palla - continua Leggiadro - e un forte opposto, Fasulo, la cui “specialità” è l'elevazione. Dovremo essere concentrati e non lasciare spazio al Casoria, giocando con l'intensità che ci ha contraddistinti in queste ultime gare. In allenamento abbiamo “ripassato” tutti i fondamentali, lavorando, in modo particolare, sul “cambio palla”. Abbiamo “fame” di successo e

siamo intenzionati a chiudere questo campionato nella posizione in classifica più alta possibile». «Siamo consapevoli dei nostri mezzi - conclude il team manager rossoblu - e conosciamo il nostro valore. Finora siamo stati capaci di mettere in difficoltà, non solo in casa ma anche in trasferta, molte squadre più forti di noi sulla carta. Abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo cuore, grinta e determinazione non siamo secondi a nessuno. Abbiamo ancora margini di crescita, ci crediamo tutti in questa squadra e in questo gruppo e siamo soddisfatti del cammino fatto finora. Siamo partiti con l'obiettivo di raggiungere la salvezza e ci siamo ritrovati al sesto posto. Merito di tutti, a partire dalla dirigenza, lo staff tecnico e i ragazzi che ogni domenica scendono in campo e mostrano un grande attaccamento alla maglia. Oggi mi aspetto di vedere la Medical Center delle migliori occasioni, con pochi errori, sempre vigile in ricezione e difesa, pronta in attacco con le sue “bocche di fuoco”». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

B1

serie

CLASSIFICA

B2 Uomini Vince a Foggia e resta nelle zone nobili

Matera superlativo FOGGIA PALLAVOLO MATERA

1 3

23-25, 32-30, 10-25, 19-25

FOGGIA: Macone S. 12, Gabriele ne, Mancini, Aliaria (L2), Lonero 5, Fuganti 25, Nigro (L1), Demartino 3, Capurso ne, Gesualdi, Salvatori 3, Marcone R 5, Maccione 5. Allenatore Tauro. PALLAVOLO MATERA: Suglia 17, Anselmo 12, Albanese 1, Toma 24, Rinelli 8, Lacalamita 13, Chieco, Forcillo ne, Andrulli ne, Sabino ne, Ricciardi ne, Bisci (L). Allenatore Galtieri. ARBITRI: Aliberti e Guarino di Caserta. NOTE: tempi di gioco: 22’, 37’, 22’ e 25’ per un totale di 1h e 46’. Battute vincenti: Foggia 2, Matera 4. Battute sbagliate: Foggia 11, Matera 8. PREZIOSO colpo esterno della Pallavolo Matera in quel di Foggia. I ragazzi di coach Galtieri fanno il bello e cattivo tempo sul parquet della formazione dauna e portano a casa i tre punti in palio, permettendosi anche il lusso di lasciare alla formazione di capitanata un set, il secondo, ma allo stesso tempo, poi, si riprendono quanto concesso, vincendo il terzo parziale con un impressionante 10-25 che la dice lunga sull’impronta data alla gara dalla formazione della città dei Sassi. Alla fine serve più di un’ora e mezza per portare a casa questa vittoria, ma i tre punti conquistati risultano molto “pesanti” se si considera che arrivano da una partita giocata in campo avverso. Il primo set è stato quello più equilibrato, ma il Matera è stato capace di mettere a terra i palloni importanti per chiudere il set sul 25-23

per gli ospiti. Il secondo parziale vede Matera in vantaggio di 6 punti e, quando poteva portarsi sul 2-0, concede troppo al Foggia che non si fa pregare e portando alla lunga il set chiude sul 32-30 pareggiando il conto. A questo punto Galtieri non può far altro che strigliare i suoi ragazzi e l’effetto è immediato. Toma e comapagni annientano il Foggia lasciandolo a 10. Il quarto e conclusivo parziale vede ancora Matera protagonista che chiude la sfida sul 3-1 con il parziale di 25-19. Alla fine chiudono in doppia cifra Suglia, Anselmo, Toma e Lacalamita. a.mutasci@luedi.it

UOMINI Girone C

B2 Uomini Lopis in doppia cifra

Sidel in crescita Caltanissetta ko LAGONEGRO CALTANISSETTA

3 0

25-17, 25-19, 25-11

SIDEL LAGONEGRO: Cimino 17, Ruggiero F. 7, Lopis 14, Ruggiero S. 9, Crusco, Ferro 2, Vaiana, Galante 4, Luglio, Carlomagno, Riccio 1. All. Narducci LOOK NISSA CALTANISSETTA: Ricciardelli 1, Lentini 3 ,Sicurello 5, Iglesias 2, Caravello 10, Bonanno 3, Gurruciago, Sabella, Aletta, Nigro 1, Rovito 2. All. H. Kantor ARBITRI: Cavalieri e Nicolazzo. Un attacco di Toma (foto Videouno)

B2 Uomini A Lauria arriva il quotato Tremestieri

Fattore campo da sfruttare RITORNA a giocare tra le mura amiche la Nicodemo Arredamenti che confida nel sostegno del proprio pubblico per ritornare alla vittoria. Dopo la sconfitta di domenica scorsa, contro i diavoli rossi del Nicosia, la Nicodemo ha sicuramente voglia di rifarsi e continuare a pensare alla salvezza tranquilla. Una partita quella di oggi che si preannuncia difficile poiché l'avversario è una delle formazioni quotate del campionato. L'Algoritmi Tremestieri, quinto in classifica, ha sicuramente ancora voglia di agganciare il treno dei play off che per ora dista di soli 4 punti, e dunque cercherà di giocarsi i tre punti di oggi e ripetere la vittoria dell'andata che consegnò ai siciliani un parziale di 3-1. La formazione di Santomassimo dunque dovrà schierare la migliore formazione ed evitare quanto più possibile di commettere errori, stare concentrati e sfruttare quanto più possibile la forza del gruppo in molte occasioni già decisivo. Ancora dubbi sulla presenza dello schiacciatori Cantisani, che ha avuto un infortunio la scorsa settimana durante la partita contro il Nicosia. Caduto male ha avuto qualche problema alla caviglia, ma “in settimana sono stato seguito dai fisioterapisti della squadra e spero di poter recu-

Il tecnico della Nicodemo, Enzo Santomassimo

perare ed esserci in campo”, ha dichiarato Cantisani. E la Nicodemo anche oggi vorrà giocarsi la sua salvezza, portando punti alla sua classifica. Si attende dunque il pienone al Polifunzionale lauriota con un pubblico delle grandi occasioni che vorrà sostenere la propria squadra, così come ha fatto fin ora. p.v.

LAGONEGRO - “Stiamo crescendo e c'è tanta soddisfazione per questa vittoria perché abbiamo giocato col giusto carattere”. Queste le parole del tecnico lagonegrese che alla fine della partita contro il Caltanissetta si è preso i complimenti da parte di molti sostenitore della Sidel. Bisognava vincere e così è stato dimostrato sin dalle prime battute della partita, iniziata di punto in punto fino all'allungo della Sidel sul 16-13, che incrementa mettendo il sigillo sul primo set. La Sidel sfodera le sue armi migliori sia in battuta che a muro,molte volte ben eseguito anche con tre giocatori. Stesso copione anche nel secondo set, iniziato con molto equilibrio ma poi la Sidel non si fa intimorire e Lopis mette a segno il 16mo punto del vantaggio, lasciando a 11 gli avversari. Poco hanno da combattere gli ospiti che si arrendono ai soliti Cimino e Ruggiero, magistralmente serviti dal registra Ferro, che permette ai due schiacciatori di essere sempre incisivi. E così la Sidel si impadronisce anche del secondo set, riacqui-

Lopis è il migliore

stando morale e soprattutto fiducia. Un certo equilibrio si rivede in campo nel 3° parziale, ma solo inizialmente perché la Sidel nuovamente spinge sull'acceleratore e ingrana la marcia che porta alla vittoria finale. “Si incomincia a vedere qualcosa di buono, i ragazzi hanno avuto grossa attenzione e hanno giocato bene su ogni pallone: questa è la mentalità giusta per poterci salvare”-, ha così commentato mister Narducci. Dunque tre punti importanti per la Sidel che ha giocato contro una diretta avversaria per la salvezza, “noi non potevano concedere nulla , la squadra è stata tecnicamente quasi perfetta, dobbiamo solo crescere ha continuato Narducci - c'è un giocatore che deve crescere ancora, ed è Galante, ma già oggi ha fatto delle buone cose, mentre per il migliore in campo sicuramente elogerei Crusco”. Ritorna dunque il sereno in casa Sidel, dopo tanto penare fin ora. sport@luedi.it

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Sport 53

Domenica 21 febbraio 2010


Calcio a 5

Domenica 21 febbraio 2010

B gir. D Il Mathera va sotto 3-0, impatta, scivola ancora sul 5-3 e poi vince

Santos vale i tre punti Il Barletta mette in seria difficoltà la Bng che alla fine la spunta BNG MATHERA 6 BARLETTA 5 BNG ECOBAS MATERA: Paolicelli, Gammariello, Cirrottola, Caione, Miriello, Santos, Vivilecchia, Orlando, Moia Barros, Cavalcante, Panarella, Tubito. All. Damiano Andrisani (Rondinoen squalificato). BARLETTA: Stella, Bizzoca, Cappai, Temesta, Antonucci, Doronzo, Bizzocca, Calabrese, Calamita, Riefolo, Papeo. All. Dazzaro. ARBITRI: Pagano di Torre Annunziata e Francese di Battipaglia. RETI: 7' 12” Calamita (B), 10' 4” Riefolo (B), 13' 12” Cappai (B), 14' 34” Santos (M), 18' 30” Cavalcante (M), 27” st Miriello (M), 1' 32” st Calamita (B), 2' 27” st Riefolo (B), 7' 51” st e 9' 23” st Gammariello (M), 17' 11” Santos (M). NOTE: Amminito Gammariello (M). Espulso al 19' del s.t. Cappai (B). MATERA - Soffre le pene dell'inferno la BNG Ecobas Mathera per avere ragione di un Barletta composto unicamente da ragazzi del posto e, per giunta, quasi tutti under 21. “Sarà importante soltanto il risultato” aveva detto alla vigilia della gara il mister in seconda, quest'oggi in panchina, Damiano Andrisani, ed il risultato è stato centrato, ma per quello che riguarda il gioco c'è sicuramente da lavorare molto. Si è rivisto, purtroppo, un Paolicelli quanto mai incerto, evidentemente il ragazzo non ha ancora digerito gli errori commessi contro il Frascella, e un gioco troppo compassato per pensare di mettere in seria difficoltà una squadra pronta a chiudersi in difesa e a ripartire con contropiedi velocissimi. Bene, almeno a tratti, Alex Cavalcante, smanioso di prendere per mano la squadra e di trascinarla alla riscossa, ma certo non si può dipendere dallo stato fisico e mentale di un solo giocatore, per quanto bravo. Dopo una fase di studio piuttosto lunga, vivacizzata da un tentativo di Antonucci ben controllato da Paoli-

Il materano Nico Gammariello autore di una doppietta

celli in uscita, erano i pugliesi, al 7'12” a portarsi in vantaggio con Calamita il cui tocco di punta in corsa passava attraverso le gambe di Paolicelli. Il raddoppio tre minuti dopo per merito di Riefolo il cui tiro, su appoggio dal fallo laterale di

Cappai, si infilava beffardamente ancora tra le gambe dello sfortunato portiere materano. Trascorrevano altri tre minuti e il Barletta andava addirittura sul triplo vantaggio per il gol di Cappai, servito alla perfezione dal bravo Bizzocca, ma grave, nell'occasione, l'errore di Panarella, reo di aver perso palla a centrocampo. Per fortuna dei materani al 14' e 34” Santos accorciava le distanze su assist di Cavalcante il quale, al 18' e 30”, direttamente su tiro di calcio d'angolo, beffava l'estremo difensore barlettano. Nella ripresa, dopo soli 27” di gioco, la BNG riequilibrava l'incontro grazie a Miriello che concludeva una azione incominciata da Gammariello e perfezionata con l'assist vincente di Santos. Appena cinquanta secondi dopo l'arbitro concedeva un calcio di rigore ai materani, ma Cavalcante falliva l'occasione anche per la bravura di Stella, prontissimo a rilanciare la sfera a

Riefolo che a propria volta metteva Calamita in condizione di battere facilmente a rete: insomma gol mancato e gol subito. Una manciata di secondi dopo pugliesi nuovamente sul doppio vantaggio grazie a Calamita che ricambiava il favore a Riefolo consentendogli di imbucare con semplicità in gol. La reazione materana, però, partiva dal giovane Gammariello che, a conclusione di un'azione personale, indovinava un tiro di sinistro davvero strano per lui che mancino certo non è. Al 9' e 23” ancora Gammariello a segno su azione di calcio d'angolo battuto a sorpresa da Cavalcante: davvero imperdonabile la distrazione dei pugliesi che poi commetteranno lo stesso errore altre due volte, la prima fallita ancora da Gammariello al 14', e la seconda quella del gol vittoria messa a segno da Santos 17' e 11”. Annibale Sacco sport@luedi.it

B gir. D Il Bisceglie non perdona ed è ko come all’andata

Il Frascella regala un tempo nel primo tempo nel quale i materani non riescono ad opporre resistenza viste anche le defezioni di Stigliano e Laccetti. Così i pugliesi mettono a segno quattro reti impaOLIMPIADI BISCEGLIE: S’Addato, De Cil- dronendosi della partita. Ad aprire le marcature è Comas che in appena lis, Preziosa, Sasso, Acocella, cinque minuti porta il Bisceglie Ricco, Dibitonto, Palermo, Acsul 2-0. Poi prima del riposo De quaviva, Napoletano, Comas, Cillis e Riccio allungano magGangai. Allenatore Ventura. giormente. A questo punto il FRASCELLA TEAM MATEFrascella tenta il tutto per tutto RA: Volpe, Di Lecce, Mancini, e negli ultimi del primo tempo e Rispoli, Gasparetto, Barbosa, per gran parte della ripresa gioCoelho, Latorre, Cuviello, Laca con il portiere di movimento viola. Allenatore Pavone. per creare la superiorità numeARBITRI: Rinelli di Perugia e rica. Così fuori Volpe e dentro Raffaelli di Terni. CronometriLaviola prima e Rispoli poi nel sta: Tupone di Lanciano. ruolo di “portiere volante”. QueRETI: 2’ pt e 5’ pt Comas, 16’ pt sto produce degli effetti, perchè De Cillis, 19’ pt Riccio, 2’ st Coeil Bisceglie non riesce più ad anlho (rig.), 13’ st Gasparetto. dare a segno, mentre il FrascelNOTE: Ammonti. Napoletano, la dimezza il passivo. Ma il recuGasparetto, Laviola. Espulsi: Gasparetto pero non è totale perchè il BisceLatorre e il tecnico del Bisceglie glie controlla e non permette a Gasparetto e Ventura. compagni di completare la rimonta. Al triIL FRASCELLA paga caro il dopo-derby. La plice fischio arbitrale il punteggio è di 4-2 formazione di Pavone esce sconfitta dalla per l’Olimpiadi Bisceglie e il Frascella resta gara con il Bisceglie. La sconfitta matura a bocca asciutta.

OLIMPIADIBISCEGLIE FRASCELLAMATERA

4 2

B gir. F Espugnata Martina Franca

La Meco Potenza concede il bis MARTINA F. MECO PZ

4 10

MARTINA FRANCA: Massafra, Tremacere, Dearajuo, Lisi, Tres, Moraes, Liuzzi, Semeraro, Urgesi, Salamida, Basile. Allenatore: David Ceppi MECO POTENZA: Cascone, Leccese, Cabezaolias, Del Giglio, De Bonis, Benevento, Machado, Sabia, Lioi, Bortoletto, Rossi. Allenatore: Roberto Napoli ARBITRI: Donati di Foligno e Muratore di Perugia. Cronometrista: Fumarola di Taranto. RETI: Cabezaolias (3), Machado, Sabia, Leccese (2), Bortoletto, Benevento, De Bonis (Meco). Lisi, Moraes, Salamida, Tres (Martina F.) NOTE: Spettatori: 100 circa SECONDA vittoria consecutiva per i potentini della Me.Co, prima ottenuta fuori casa dall'inizio del campionato contro una diretta avversaria nella lotta per non retrocedere. Gli uomini di Napoli, hanno rispettato le consegne ricevute alla vigilia, realizzando anche per la prima volta dieci reti per giunta fuori casa. Gli ospiti hanno chiuso il primo tempo con un vantaggio di quattro reti sbloccando il risultato con Cabezaolias, e raddoppiando con Machado. Il Martina Franca imbastisce azioni per cercare di accorciare le distanze, ma l'argentino Sabia, triplica. Prima che termini il tempo regolamentare, Cabezaolias porta a quattro le reti per la Me.Co trasformando un tiro libero. La squadra lucana non dà tregua agli avversari. Al rientro per la seconda parte, ancora il brasiliano

Benevento ieri a segno

Cabezaolias trafigge Massafra realizzando la quinta rete, terza personale. In questa fase c'è un'alternanza di marcature. Prima il bianco azzurro Lisi, per i padroni di casa, segna sorprendendo Cascone, Leccese ripristina le distanze superando Massafra agilmente, Moraes porta a due le reti per il Martina, Leccese e Bortoletto con una pressione costante costringono all'autorete i padroni di casa che non riescono a contenere le folate offensive degli ospiti che completano le segnature con il capitano Benevento e De Bonis. I sorprendenti Potentini danno spazio a Tres il quale supera Cascone senza possibilità che possa sventare la quarta rete. L'ultima emozione la concede la Me.Co con Lioi, recuperato per questo incontro dopo la lunga assenza per infortunio, negli ultimi secondi poteva realizzare l'undicesima rete, ma va bene così. Con questa vittoria la Me.Co. lascia all’ultimo posto il Martina e si rimette in gioco per un sogno chiamato salvezza. Leonardo Martino sport@luedi.it

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54 Sport


Pallanuoto B Uomini Poker di Campese. In gol pure Di Palma e Di Stasio

La Basilicata sa soffrire Vittoria più difficile del previsto contro il Tirrena Civitavecchia BASILICATA 7 CIVITAVECCH. 6 BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Pipicelli, Di Palma, De Torres, Vairo, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Paulillo, Ialeggio, Varriale, Campese, Di Stasio, D'Abundo. Allenatore Francesco Silipo. TIRRENA CIVITAVECCHIA: Bisciola, Serra M, Zanella, Oliviero, Cardaccio, Serra D, Risivi, Castello Ma, Ruggi, Chiarelli, David, Rigetti, Castello D. Allenatore Riccardo Accorsi. ARBITRO: Di Girolamo di Bari. PARZIALI: 2-2, 2-4, 5-4, 76. RETI: Potenza: 2 Di Palma, 4 Campese, Di Stasio. Civitavecchia: Zanella, 3 Cardaccio, Chiarielli, Risivi, SOFFRE ma vince la Basilicata Nuoto 2000 Potenza contro il Tirrena Civitavecchia nel confronto valevole per il settimo turno d'andata del campionato maschile di serie B di pallanuoto. La squadra di Francesco Silipo ha superato alla Pi-

Poker per Campese

scina Felice Scandone di Napoli il Tirrena Civitavecchia, fanalino di coda del torneo al termine di una brutta partita, condizionata anche dalla differente cifra tecnica tra le due formazioni. Nel primo quarto i potentini soffrono la maggiore incisività dei laziali che fanno dell'aggressività e della voglia di lottare le armi migliori per tenere in scacco la compagine potentina. Silipo le prova tutte ma Civitavecchia condiziona

le strategie di gioco dei bianconeri, evidenziando doti natatorie davvero eccellenti. Nel secondo tempo gli ospiti passano a condurre, complice qualche disattenzione dei potentini che non riescono a produrre il gioco brillante di sabato scorso. La difesa è lenta, l'attacco annaspa e per i potentini sono dolori nel contrastare le fonti di gioco laziali. Nel terzo quarto la musica cambia, Campese segna e fa sognare Silipo, costringendo i laziali a modificare le difese, Civitavecchia subisce il ritorno dei lucani, che pur segnando tre gol non chiudono i conti. Nel parziale decisivo la Basilicata Nuoto 2000 Potenza allunga il passo e si porta sul 7 a 4. I laziali reagiscono e a due minuti dal termine segnano con Cardaccio il penalty del 7 a 6. Nel finale Silipo chiede maggiore attenzione ai suoi che ascoltano i consigli del tecnico e portano a casa tre punti salutari. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Atletica A Matera il South Winter Walking Tropphy

Grande marcia al Duni DIRETTAMENTE dai raduni della nazionale Italiana di marcia Assoluta di San Vincenzo-Livorno e Giovanile di Acquaviva delle Fonti-Bari, arriva il meglio della marcia giovanile del Sud e farà tappa oggi sulla pista del Duni di Matera per l'ottava edizione del South Winter Walking Tropphy per team e rappresentative regionali di marcia, valevole anche quale seconda prova del 14esimo Trofeo Puglia di marcia. La rassegna, messa su dalla Ecosport ASC Monte del Presidente Carmine Ambrico, in collaborazione con La Fidal Regionale del presidente Ferrara e la Pamar Ceramiche di Matera, è divenuto ormai un appuntamento classico nel panorama delle rassegne del sud Italia, in vista dell'inizio della stagione 2010 che vedrà anche i sodalizi di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata competere a breve nelle prime 2 prove del campionato italiano di società di marcia che inizia il 7 marzo prossimo a Firenze per proseguire poi con la seconda prova di Faenza del 21 marzo. Testimonial, madrina e protagonista di eccezione Antonella Palmisano della Don Milani Mottola, astro nascente della marcia giovanile mondiale, azzurra, argento agli Europei di Kaunas 2009, pluri campionessa e primatista italiana. Antonella, insieme al suo tecnico Tommaso Gentile e al suo compagno di squadra Giovanni Renò, sarà reduce dal raduno della nazionale Italiana assoluta, dove si è preparata al meglio, sotto la supervisione del responsabile della marcia azzurra Vittorio Visini e insieme ai migliori marciatori azzurri, in vista degli impegni Internazionali ormai prossimi. Contestualmente, domenica mattina si chiude ad Acquaviva delle Fonti sotto la supervisione del responsabile della marcia pugliese Tommaso Caravella, uno stage della nazionale giovanile di marcia, con tanti altri giovani protagonisti che interverranno al Trofeo. Fra questi l'altro azzurro e più volte iridato Massimo Stano-Aden Molfetta e i giovani emergenti Anna clemente, Leonardo Serra e Michele Palmisano, tutti della Don Milani Mottola del mago Tommaso Gentile. Per la Campania, sa-

Pallanuoto B Donne Colaianni out

La Libertas Invicta sfida il Flegreo Pozzuoli Mister Ostuni recupera la Pepe

Elisa Pepe in azione

Antonella Palmisano madrina della manifestazione e sopra una momento della kermesse del 2009

ranno presenti gli azzurri Teodorico Caporaso e Carolina De Rosa, la campionessa Italiana Carmela Puca e la vice campionessa Italiana Rosanna Ponticiello. Per la Calabria, il talento emergente della marcia calabrese, Alessia Costantino. A difendere i colori della Basilicata, Ruggero D'Ascanio-Scotellaro Matera e i giovanissimi emergenti Nicolas Ciracì vincitore della prima prova del Trofeo Puglia il 17 gennaio scorso a Locorotondo, Giuseppe Inglese, capolista na-

zionale 2009 della 2 km ragazzi e Antonio Avena, nona ai campionati italiani di Desenzano 2009, tutti della pluri Iridata scuderia della Ecosport Asc Monte del tecnico Angelo Dichio. Il ritrovo è fissato per le 15,30 sulla pista del Duni di Matera. Oltre 200 gli iscritti, provenienti da Puglia, Campania, Calabria e Basilicata. In palio due Trofei, il 13esimo Trofeo Basilicata in Marcia 2010 per team e l'ottavo South Winter Walking Trophy per rappresentative regionali.

SFIDA esterna per la Libertas Invicta Potenza nella quinta giornata del campionato femminile di serie B di pallanuoto. La squadra potentina affronta alle 13:45 presso l'impianto di Monteruscello lo Sporting Flegreo Pozzuoli, avversario da non sottovalutare. La compagine di Vincenzo Ostuni sarà orfana di Stefania Colaianni alle prese con noie muscolari, mentre recupera Pepe, ritornata in piena forma in squadra. Il complesso potentino ha lavorato tantissimo in questa settimana e conta di poter dare il massimo per avere la meglio sul team campano. Il ritorno in prima squadra di Pepe dopo un mese di stop forzato concede ad Ostuni quei giusti equilibri e il minutaggio alla squadra. In settimana il tecnico rossoblu ha fatto svolgere alle sue atlete schemi legati al gioco veloce che potrebbe dare enormi problemi al Poz-

zuoli che a sua volta soffre le contro fughe e fa del controllo dei possessi il suo punto di forza per avere la meglio sulle avversarie. La sfida di questa mattina rappresenta indiscutibilmente un vero e proprio trampolino di lancio per le prospettive della Libertas Invicta Potenza. Il team lucano cercherà di sfruttare al meglio le opportunità concesse dal Pozzuoli. Vincerà la partita chi avrà maggiore cinismo e precisione in attacco, la Libertas Invicta Potenza ha tante armi nel suo organico e non intende perdere terreno a partire della Piscina Comunale di Monteruscello. Per Figliuolo e compagne la sfida odierna potrebbe avere importanti ripercussioni in ottica campionato. La compagine potentina ha tutta l'intenzione di ottenere il successo. Al termine della partita ne sapremo di più… f.menonna@luedi.it

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Sport 55

Domenica 21 febbraio 2010


56 Cultura e Spettacoli

Domenica 21 febbraio 2010

Cultura e Spettacoli 57

Domenica 21 febbraio 2010

La sua vera vittoria

Festival di Sanremo La cantante lucana si esibisce per ultima e ringrazia la famiglia e il fidanzato

Con Malamorenò voleva fare bella figura e ci è riuscita di MARGHERITA AGATA

IL numero di codice per il televoto è lo 01 ma si esibisce per ultima. Per gli amanti della Cabala è sicuramente un segno. Arisa, a un passo dal podio, vede sfumare il sogno di conquistare nuovamente il festival. Arisa sale sul palco dell’Ariston vestita di verde militare. Senza treccine, ma indossando nuovamente gli occhiali, ha cantato accompagnata come sempre dalle Sorelle Marinetti. Il volto sorridente e le movenze un po’ impacciate che hanno fatto di lei un personaggio e che hanno conquistato persino Elisa Bersani, la figlia del segretario nazionale del Pd, che apertamente ha dichiarato di tifare per la cantante di Pignola. Dopo la performanceArisa ha salutato i familiari che erano in galleria - il padre per passare inosservato si è addirittura alzato in piedi e si è sbracciato davanti alle telecamere che lo stavano inquadrando - e il fidanzato che l’aspettava in camerino. Al di là dei vincitori, questa sessantesime edizione passerà alla storia come il Festival di Antonella Clerici. E’ lei la vera vincitrice di Sanremo. Polverizzati tutti i record di ascolti. E il risultato di venerdì è stato superiore addirittura di tre punti rispetto all’omologa serata di un anno

Antonella Clerico con il maestro sabiu

fa del Festival condotto da Paolo Bonolis, considerato tra quelli di maggior successo nella storia della kermesse. Tra i vertici della rete ammiraglia diretta da Mauro Mazza c'è un clima di grande soddisfazione per i risultati sinora ottenuti. Ma nel giorno del trionfo della Clerici arriva come una bomba l’attacco del suo amico Paolo Bonolis che invita a non fare confronti fra il suo festival del 2009 e quello di Anto-

nella, che riscuote anche sempre più consenso dai giovani e dalle donne. Il picco di share è stato del 65 per cento, registrato venerdì, poco prima dell’una di notte, quando cioè venivano annunciati tra i dieci artisti ammessi alla finale Pupo ed Emanuele Filiberto, con il tenore Luca Canonici. Eliminati, senza possibilità di ripescaggio, Fabrizio Moro ed Enrico Ruggeri. Tornando alla gara anche ieri sera non sono man-

cati i fischi per il trio composto da Pupo, Emanuele Filiberto e dal tenore Luca Canonici. Fischi che sono cominciati non appena, dalle prime parole di Antonella Clerici, si è capito che sarebbe toccato a loro esibirsi in gara con il brano “Italia amore mio”. I tre sono apparsi però subito determinati e anzi Emanuele Filiberto ha replicato, sorridendo, con un «grazie» rivolto al pubblico, e poi ripetuto ancora. Un «grazie» è venuto anche da Pupo.

| | Primo il pupillo di Mara Maionchi. Il premio della critica a Nina Zilli

Maiello vince nella “Nuova Generazione”

Tony Maiello con Antonella Clerici

SANREMO - Tony Maiello con il brano «Il linguaggio della resa» ha vinto il Festival di Sanremo nella sezione 'Nuova Generazionè. Nativo di Castellammare di Stabia, 21 anni il prossimo 15 marzo, è passato anche lui per 'X Factor', prendendo parte ai provini nel 2008, arrivando fino al bootcamp di Mara Maionchi che lo porterà tra i cinque finalisti delle selezioni della sua categoria, piazzandosi infine al quarto posto nella finale del talent show diRaidue. Messosottocontratto dall’etichetta Non ho l’età, che da subito ha creduto alle sue qualità non solo artistiche ma anche di autore, compositore ed interprete.Tony firmacosìil suocontratto discografico con l’etichetta discografica della Maionchi e Alberto Salerno. E nonostante il primo Ep dal titolo «Ama Calma» del maggio scorso non si imponga sul mercato, l'etichetta discografica insiste nell’inve-

stire su di lui, fino a farlo arrivare a Sanremo con il brano «Il linguaggio della resa», firmato dallo stesso Tony con Roberto Cardelli, Fabrizio Ferraguzzo e Fio Zanotti, che ne ha curato l’arrangiamento. Nel giro di tre anni dall’inizio del'avventura musicale, Tony Maiello è arrivato al primo importante successo. E dopo l'esecuzione del brano vincitore, ecco arrivare in lacrime sul palco dell’Ariston il padre del giovane vincitore. Nina Zilli con il brano “L'uomo che amava le donne” ha vinto il Premio della Critica “Mia Martini” per la sezione Nuova Generazione, premio assegnato dai giornalisti accreditati al Festival di Sanremo. La vincitrice ha ottenuto 48 voti, precedendo La Fame di Camilla (14 voti), Tony Maiello e Jessica Brando (11), Luca Marino (7), Romeus (5), Nicola Bonazzi e Jacopo Ratini (2), Mattia De Luca e Broken Heart College.

Cosa si prova ad essere fischiati sul palco di Sanremo? «Ti spingono ad andare avanti, ti danno più forza». La risposta di Emanuele Filiberto alla domanda della Clerici al termine dell’esibizione. E a sua volta Pupo ha aggiunto «il primo giorno sono rimasto molto sorpreso, non mi spiegavo perchè. Non era mai accaduto, eppure di Festival ne ho fatti tanti, che ci fosse una contestazione così ingiustificabile. Comunque la rispetto». Un ringraziamento «dal profondo del cuore» all’intera squadra Rai che ha contribuito alla realizzazione del Festival di Sanremo 2010. È quello che ha voluto rivolgere pubblicamente Mauro Mazza, di-

rettore di Raiuno. «Un ringraziamento a tutti quelli che non si vedono ma a cui va il merito maggiore della riuscita del Festival. Qui c'è gente che arriva molto prima che lo spettacolo ci sia e va via per ultima». Per Mazza si tratta di «gente splendida che è la forza del Festival e della nostra azienda». Gongolante Antonella Clerici per un successo inequivocabileche,però siaffrettaadividere con il compagno Eddy. «Voglio ringraziare Eddy, il mio compagno. Molto del successo di questa edizione del Festival è legato al mio compagno. E' giovane, è avanti ed ha un’età e una capacità di relazionarsi con un mondo che io non conoscevo». cultura@luedi.it

Super Anto come Catwoman «Gli ultimi colpi della babbiona»

SANREMO - Uno dei momenti più “alti” della quarta serata, dopo l’inquadratura del mitico lato B di JLo, l’apparizione della Clerici che, sul palco insieme a Bob Sinclair, fasciata in una tutina nera tipo Catwoman (che, per inciso, le stava meglio dell'abito da carpa), poi ha esclamato divertita: «Sapete cosa vuol dire avere un marito più giovane? Questi sono gli ultimi colpi della babbiona».

Arisa per la prima volta senza i suoi inseparabili occhialoni neri

Il direttore di Radiouno Preziosi l’altra voce lucana del Festival La gioia di Francesco dopo l’esperienza all’Ariston

E’ TORNATO a Miglionico Francesco Triunfo. Stanco, ma felice di aver vissuto un’esperienza straordinaria. Ora, però, si torna alla “normalità”. Il pomeriggio lo ha trascorso insieme alla moglie Mary Elsa, a fare le pulizie di casa. E domani si torna al lavoro da geometra, nel suo ufficio alla Coserplast. La serata con gli amici di sempre. A chiacchierare dei tanti vip incrociati (Belen compresa, anche se Francesco ha preferito alla bellona di turno l’autografo dei minatori) e di un’esclusione ingiusta. «Peccato per Nino D’Angelo - dice Francesco - la sua canzone, al di là della mia presenza che ero un semplice ospite dell’ospite Ambrogio Sparagna, è davvero bella. Non meritava di essere esclusa». Ma di polemiche neanche a parlarne. Francesco vuole godersi il momento fino in fondo. E lo fa

condividendo la sua gioia su Facebook con tutti coloro che lo hanno sostenuto in questa avventura. «Vi saluto tutti quanti e vi ringrazio con tutto il cuore e con tutta la mia fierezza per avermi supportato in mille modi - ha scritto sulla sua bacheca, poche ore dopo il rientro a casa- Sul palco mi sono portato tutta la mia vita, tutti i vostri volti, la nostra Miglionico, la Basilicata ed il nostro Sud. La mia esibizione è dedicata a tutti Voi, nessuno escluso. Vi voglio bene e vi abbraccio tutti. Mi avete veramente reso fiero di essere vostro amico». Parole semplici ma sentite che rivelano le grandi doti umane di Francesco. Il modo migliore per festeggiarlo? Una reunion degli Opinea che interpretano il brano di D’Angelo, come aveva promesso il sindaco Buono. m.agata@luedi.it

di IRANNA DE MEO NON SOLO Arisa, Nicola Olivieri e Francesco Triunfo tra i lucani sul palco di Sanremo. In queste serate, a commentare il festival, Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno e del Giornale Radio Rai, originario di Policoro. «L’informazione – secondo Preziosi - ben si coniuga con la musica, le news e i brani musicali camminano insieme». E a Sanremo il direttore ha voluto allestire una equipe (affidando il coordinamento al vicedirettore Vito Cioce) che ha raccontato da mattina a sera l'evento. «Sessanta anni fa la radio portò Sanremo nelle case degli italiani e oggi è ancora così – ha detto Preziosi - in un'epoca dove l'evento è soprattutto televisivo. La radio consente a chiunque di essere parte del Festival». Tanta lucanità a Sanremo. E' orgoglioso di essere un altro lucano che contribuisce a farconoscere la propria regione? «Mi sono sempre definito "orgogliosamente lucano". E

questo orgoglio me lo porto dentroin ognicosa chefaccio. Sapere che qui a Sanremo ci sono tanti artisti lucani mi dà una grande soddisfazione. Anche se siamo una regione piccola, esportiamo talenti. E questa è veramente una cosa molto bella». Come sta andando questa esperienza da commentatore a Sanremo? «E' la prima volta che vengo al Festival di Sanremo e ne sono rimasto molto colpito ed incuriosito. Da qui ho diretto la presenza del Giornale Radio e di Radio Uno con una squadra di straordinari giornalisti, programmisti e tecnici che hanno lavorato senza interruzione e con grande entusiasmo e spirito di sacrificio. La tribuna di Radio Uno, unica radio italiana dentro il teatro Ariston, è uno straordinario palcoazzurrodal qualesicontempla dall'alto lo spettacolo sanremese. Il nostro orgoglio, come ha detto il direttore artistico Mazzi, è stato quello di aver dato spazio a tantissimi artisti, soprattutto giova-

ni, che continueranno ad essere nostri ospiti anche quando le luci dell'Ariston si saranno spente». Cosa ne pensa di Arisa e della sua canzone? «Arisa è un personaggio splendido e la sua canzone è semplicemente deliziosa. Ci siamo incrociati più volte durante questo festival. Quando è arrivata nei nostri studi per partecipare ad una trasmissione di Radio Uno le ho detto semplicemente: io sono di Policoro. E lei mi ha risposto: io sono di Pignola. Siamo subito diventati amici in nome della comune "lucanità". Ed ogni volta che la vedo cantare sul palco di Sanremo è per me un motivo di orgoglio e di contentezza». La sua presenza a Sanremo, è un modo per far affascinare il pubblico della radio? «Cerchiamo di far conoscere l'impegno di Radio Uno anche per un pubblico più giovane. Radio uno è la prima radio italiana e non poteva essere assente al festival degli italiani. Da domani, ripeto, il festi-

Il direttore del Gr Radiouno Antonio Preziosi

val di Sanremo continuerà su Radio Uno con le canzoni e gli artisti. E con programmi storici come Demo, l'acchiappatalenti, continueremo a cercare i nuovi giovani che magari andranno a Sanremo il prossimoanno». L’artista che l'ha maggiormente colpita? E la conduzione della Clerici? «Oltre ad Arisa mi è piaciuta la canzone di Cristicchi. E poi mi sono piaciutitutti i giovani in gara, in particolare la giovanissima Jessica Brando. Quanto ad Antonella è semplicemente fantastica. La sua conduzione serena ha restituito agli italiani ciò che essi chiedono: la serenità, appunto. E questo le ha fatto vincere la sfida dell'Auditel».

Meglio timida, romantica o sensuale?

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Arisa non passa Per lei niente podio all’Ariston

SANREMO - Arisa il suo Festival lo ha già vinto. Era arrivata nella città dei fiori con una sola preoccupazione: fare bella figura. E ci è riuscita. Ma, a questo punto, perchè accontentarsi? «Certo se dovessi vincere ancora non mi offendo» - ammette Arisa, in una chiacchierata telefonica lampo a poche ore dalla finalissima. Ore convulse e fitte di impegni. «Non vedo l’ora di andare in camera - confida - sono distrutta. E’ da stamattina che non ho tregua». Per la cantante di Pignola è un susseguirsi di interviste e dirette televisive. Più “ricercata” di lei c’è solo la strana coppia Pupo-Emanuele Filiberto. Se dovesse vincere lui? Arisa la prende sportivamente. «Sarebbe la vittoria di tutti, il principe, in qualche modo, rappresenta tutta l’Italia». Sta di fatto che la sua “Malamorenò”, come è accaduto lo scorso anno con “Sincerità”, già si sente canticchiare in giro. Il motivo del brano, confezionato su misura per lei dal fidanzato Giuseppe Anastasi, è già diventato popolare. «Un’accoglienza che mi rende felice - dice Arisa- mi piace pensare a me come a una cantante per tutti, non di nicchia. Canto per comunicare valori positivi e regalare un sorriso a chi mi ascolta». Dismessi gli occhialoni neri solo per il duetto con Lino Patruno, nella finale si torna all’antico, anche un po’ per scaramanzia. Prima di congedarci il suo pensiero va ai lucani: «Spero siano orgogliosi di me e che mi sostengano». L’ultima parola al televoto. m.agata@luedi.it


A tutto blues con i Caravaggio di FRANCESCO MENONNA DUE ore di musica, gestualità e comicità. E' stato questo il canovaccio dello spettacolo dei Caravaggio Blues Band nell'ambito della rassegna Vivo di Musica, che andrà avanti fino a maggio al Cincillà Restaurant di Potenza e organizzato da Ubaldo Di Tullio e Leo Sabia. Due ore di blues, condita da provocazioni forti, miscele musicali forti e un mix calibrato di passioni e sensazioni spesso romantiche hanno condito lo spettacolo. La band, che ha già tenuto 600 concerti in Italia, ha fatto sfoggio di grinta, passione e sibilline essenze grazie ad un mix ricavato di target musicali eccellenti e di forti emozioni. La band composta da Renato Pezzano alla chitarra, Marco Lopomo al sax, Olindo Linguerri al contrabbasso ha proposto 15 brani, tratti dal repertorio blues che hanno creato animazione e forti suggestioni tra i tanti presenti. Il pubblico ha applaudito a scena aperta lo spettacolo, apprezzando le sonorità classiche del repertorio blues, intonate in grande stile per dare vita ad un momento di forte aggregazione sono-

ra. Uno spettacolo nello spettacolo quello offerto dalla band Caravaggio Blues Band che ha potuto grazie ad un acustica perfetta incrementare la passione per il blues. Ottima l'amalgama tra i protagonisti. Lo spettacolo è stato arricchito dagli sfottò verso Renato Pezzano, autore potentino che hanno creato ilarità tra il pubblico presente, folto e numeroso nonostante la concomitanza con il Festival di Sanremo. Mix e sonorità soffuse sono state al centro della serata tutta divertimento e passione per gli habitué del Cincillà. I Caravaggio Blues Band hanno già preso parte in città a diverse manifestazioni canore, legate alla tradizione cittadina. In particolar modo sono stati protagonisti durante i festeggiamenti di San Gerardo, collaborando fattivamente con i Portatori del Santo nell'organizzazione della festa. Un modo come tanti per creare interesse verso il blues, scandita dai passi salienti della tradizione musicale in questione, tanta gestualità e la qualità di una band tutta grinta e passione. Al Cincillà tutti si sono divertiti grazie ad una serata di grande effetto musicale. f.menonna@luedi.it

Domenica 21 febbraio 2010

Viaggio nell’opera di fine 800 dell’Ensemble Giordano

Nel salotto della musica di FRANCO CACCIATORE MELFI - Al teatro Ruggiero II proseguono gli appuntamenti della stagione teatrale. Di scena questa volta “La grande musica” con “All'opera dopo l'opera ovvero il salotto musicale di fine Ottocento”. Sul palco l'Ensemble “Giordano”, composto da Gianna Fratta, al pianoforte, Dino De Palma, al violino, e Giovanna D'Amato, al violoncello. Voci, ilsoprano IdaFrattae ilbaritono Cuneyt Unsal. Una formazione che ha ricreato il clima, appunto, dei salotti che sul finire del- L’ensemble Giordano a Melfi l'ottocento si trasformavaL'intera serata è stato un alterno in piccoli teatri in famiglia. Di grande bravura i musicisti, narsi di musica e canto. Ad iniziadalla pianista Fratta al violinista re di Rossini - Vilbac - Lefort la paDe Palma, e con una nota partico- rafrasi da “Il barbiere di Siviglia” lare per la D'Amato con il suo vio- proposta dall'Ensemble. A seguiloncello magico. A lei anche il me- re, sempre di Rossini, “Una voce rito di proporre questi appunta- poco fa” dalla cavatina di Rosina, menti musicali, quale direttrice per la voce della Fratta; quindi la volta di Unsal in “Largo al factodell'Ateneo Musica Basilicata. Ugualmente di particolare va- tum”, l'aria di Figaro, ancora di lenza il soprano Fratta, che parti- Rossini e per finire sempre del colarmente nella prima parte, de- compositore pescarese, il duetto dicata alla lirica, ha mostrato doti Figaro - Rosina “Dunque io d'interprete di maniera. Altret- son…tu non mi inganni”, per le tanto bravo ilbaritono Unsal, che voci di soprano e baritono. A concludere la parafrasi della alla difficoltà di alcuni suoi brani, ha unito anche il proporli in “Carmen” di Bizet eseguita dall'Ensemble, Unsal nella “Canzolingua originale.

ne del Toreador”, in francese, ancora di Bizet, e “Casta Diva” dalla Norma di Bellini, per la voce della Fratta. Di ben altro tenore (per essere in tema) la seconda parte del concerto, dedicata alla canzone napoletana e italiana d'autore, dove gli interpreti hanno mostrato particolare duttilità nel vernacolo napoletano, assecondati dall'Ensemble, che ha saputo vestire anche i panni di una formazione non più classica ma peruna musica più leggera. Ad iniziare “Non ti scordar di me”, affidata alla voce di Unsal, alla “Vucchella” interpretata dalla Fratta, ancora Unsal nella romanza “Musica proibita”, per il soprano Fratta, la ben nota “Marechiaro”, quindi Unsal nell'altrettanto classica “Core 'ngrato”. Trascinante come sempre “Funiculì, Funiculà”, da parte della Fratta e perfinire, quelloche nona tortoè definito un autentico inno italiano, “'O sole mio”, cantato a gran voce da Ida Fratta, Cuneyt Unsal e dal pubblico. Tanti gli applausi e richiesta di bis, concesso dall'Ensemble e gli interpreti in “Là, ci darem la mano”. Ancora scroscianti applausi.

Due mondi contrapposti nella commedia di Piastrella proposta a Sasso di Castalda La rassegna

Cinema (E)migrante apre in “Bianco e nero alla ferrovia”

Caviale e lenticchie L’eterno dilemma di FRANCESCO ALTAVISTA SASSO DI CASTALDA - Caviale e lenticchie, due mondi che si intersecano sul palco del teatro “ Mariele Ventre” di Sasso di Castalda, nell'ambito della rassegna “ Le valli del Teatro”. Una dicotomia sociale che come tutte le dualità giuste o sbagliate finiscono per sciogliersi in un'unica soluzione; non si sciolgono ma restano ghiacciati dal freddo gli spettatori numerosi del teatro, o meglio di un edificio adattato a teatro ma distante dall'esserlo. D'altra parte si è nella terra di Lucania più vicina alle lenticchie che al caviale. Bisogna adattarsi e una realtà come quella di Sasso con un edificio, un palco di tavole, un sipario e una compagnia che riesce ad arrangiarsi è una tipicità della zona da salvaguardare per amore dell'arte. La compagnia che si arrangia e lo fa discretamente bene , questa volta è la compagnia di Ugo Piastrella, regista esperto e bravo tutta'altro che arrangiato, in una co-produzione del Teatro Nuovo di Salerno e il conserva-

torio d'arte drammatica di Napoli. Si parla di miseria, si parla come detto di due mondi , quello borghese e perbenista e quello verace, povero e proletario. Due mondi che trovano il punto d'incontro nel sotterfugio; da una parte per chi vuole sollevarsi dalla miseria e usa testa e cuore, d'altra la furbizia di chi vuole vivere nella bambagia senza troppe preoccupazioni. Il tutto su uno sfondo giallo, per un falso omicidio e su un problema sociale della carità , da una parte valvola di sfogo per la coscienza borghese e dall'altra l'oppio per un esistenza di stenti affiancata all'assistenzialismo. Il finale lieto sbroglia le matasse degli inganni e si abbandona a gemiti di romanticismo schietto. Una buona prestazione nel complesso per gli attori, ma alcuni elementi creano un po' di disorientamento nel pubblico. A partire dalla musica messa in scena dai protagonisti della commedia; “Quando” di Pino Daniele anche per le sue sonorità ci sembra troppo lontana dagli anni 50, tempo in cui è am-

bientata la commedia. Sembrano troppo audaci i costumi di scena della brava Francesca Liguori all'inizio con una vestaglia cortissima , poi con un vestito lungo con uno spacco fuori tempo massimo, andrà anche bene alla maggior parte del pubblico maschile, ma non si adatta al testo. Una prestazione sotto tono per Luca Gualdi, Nicoletto nella commedia, è sembrato poco concentrato. Ottima la prestazione seppur con qualche critica indecisione di Ugo Piastrella, Ciro Girardi, Teresa Guariniello, Margherita Rago; protagonisti che esaltano la commedia. Composta, anche se non colpisce particolarmente, la prestazione degli attori: Renato Sensale, Tiziana Intennimeo, Gaetano Troiano e Vincenzo Triggiano. Meritano la lode ed è sembrato che meritassero ruoli più importanti: Giusi Trevisone e Mauro Collina. Beniamino del pubblico per aver movimentato con il suo stile la scena, Aldo Flauto . cultura@luedi.it

VIGGIANO - Continuano gli appuntamenti nell'ambito della 1^ edizione della Rassegna Cinematografica “Cinema (E)migrante. Domani, alle ore 10.30, presso la biblioteca comunale, sarà proiettato “Bianco e nero alla ferrovia” di Antonio Capuano. E' un film che si concentra sui volti di chi racconta l'amarezza e l'incertezza di vivere il cuore di Napoli nel momento cruciale della sua trasformazione. Volti crucciati dal sole e dalla precarietà, da quell'arrangiarsi che da sempre, in tutto il mondo, è sinonimo di napoletanità. È in quest'arte che lo straniero incontra il partenopeo più autentico, in un luogo che è insieme regno del sospetto e della solidarietà: “amicizia” è infatti la parola chiave che s'imprime sulle immagini. Chi conosce Napoli è avvezzo al sorriso con cui gli abitanti di quelle zone raccontanole lorostorie,la loroimpotenzadifronte allacriminalità e all'inadeguatezza delle istituzioni. È lo stesso sorriso che si apre sul volto dei nuovi napoletani, nell'eterogeneità di costumi che ha invaso la zona di piazza Garibaldi. Chi quella piazza l'ha vissuta, si ritrova seduto sui gradini all'ombra della statua dell'uomo che a suo tempo fece l'Italia, corrosa come per scherno dalle piogge acide e dal tempo che passa. Chi sotto quell'ombra ha atteso innumerevoli volte l'arrivo dell'R2 sa bene quanti fantasmi venuti da lontano cerchino riparo dal sole sotto l'ala indifferente dell'antico condottiero, a cui i napoletani dedicano da sempre una canzone beffarda, che ci accompagna fino ai titoli di coda anche in questo documentario pieno di ironia e di speranza. La scelta di Capuano è chiaramente di dar voce a tutti: albergatori di successo, ambulanti abituati a turisti in cerca di occasioni, robivecchi coi banchi pieni di merci provenienti dalla Napoli di un tempo, ristoratori che vivono del ricordo degli anni d'oro del teatro e del cinema napoletano. È un dialogo fra chi ha visto piazza Garibaldi cambiare mille volte e si appresta a vederla trasformarsi in una enorme stazione d'avanguardia, e chi è arrivato a Napoli negli ultimi decenni, dal nordafricano al senegalese. Fra pregiudizi, battute, racconti e ricordi, emerge la problematicità di alcune situazioni, come ad esempio l'integrazione dell'etnia cinese, che si definisce propensa a un dialogo cheesuli dal semplice scambiodi merci apoco prezzo, pronta a superare le difficoltà linguistiche e i pregiudizi che la vogliono chiusa al confronto e alla comunicazione. Queste voci ci raccontano lo sforzo di unirsi contro la paura e la criminalità organizzata, la diffidenza nei confronti delle istituzioni pigre, il tentativo di comprendere e far comprendere come la nuova napoletanità incorpori lo straniero senza rinunciare allo spirito che è proprio di questa città. Quella forza profonda che emerge da un'espressione tipica in particolare, pronunciata quasi senza pensare da uno degli ambulanti interpellati all'inizio del film: “Ringraziamm'a Dio ca' facc' p'terr”. Gerardo Tempone

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58 Cultura e Spettacoli


18.50

GIOCO

11.30

PRIMA SERATA

L’ereditĂ

SHOW

7.50

Mezzogiorno in famiglia

VARIETĂ€

SHOW

14.01

E’ domenica papĂ

Domenica cinque

8.50

SITCOM

10.55

Nonno Felice

SITCOM

20.30

Malcolm

REALITY Sos Tata

06.00 -Rubrica Quello che 06.30 -Rubrica UnoMattina WeekEnd 09.30 -Rubrica Magica Italia 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Religione A sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea Verde 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.30 -ShowDomenica In - 7 giorni 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.50 -Gioco L'EreditĂ 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e Magia Psiche 06.45 -Rubrica Mattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -Rubrica Ragazzi c'è Voyager 10.40 -RubricaA come Avventura 11.30 -ShowMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -SportVancouver XXI Giochi olimpici Invernali 2010 20.00 -RubricaSecondo canale

07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.40 -RubricaMamme in blog 07.50 -RubricaE' domenica papà 08.45 -TelefilmSaddle club 09.15 -FilmSedotta e abbandonata con Aldo Puglisi, Lando Buzzanca, Stefania Sandrelli - regia di Pietro Germi (Italia) - 1963 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -Attualità Telecamere 12.55 -Talk ShowRacconti di vita 13.25 -Talk ShowPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash L.I.S. 15.05 -DocumentarioAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -News Traffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08:51 - Rubrica Le frontiere dello spirito 09:42 - TelegiornaleTgcom 09.45 -Televendita Media shopping 10.00 -News Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.50 -Reality Show Grande fratello 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempo Meteo 5 14:01 - Show Domenica cinque 18:29 - Reality ShowGrande fratello 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5

07.10 -NewsSuper partes 08.00 -TelefilmTequila & Bonetti 08.50 -Sit ComNonno Felice 09.15 -ShowArtezip 09.20 -DocumentarioAgora' - Le piazze d'italia 10.00 -NewsS. messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 11.40 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.25 -TelegiornaleTg4 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaDonnavventura 15:07 - RubricaCorrendo per il mondo 15.45 -FilmI quattro cavalieri dell'Apocalisse con Karlheinz BĂśhm, Glenn Ford, Charles Boyer - regia di Vincente Minnelli (USA) - 1961 18.55 -TelegiornaleTg4 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmColombo

07.00 -NewsSuper partes 07.45 -CartoniI puffi - C'era una Volta...la terra - Akubi girl - Twin princess principesse gemelle - Angel's friends - Angel's friends - Bakugan - Batman the brave and the bold - Detective Conan 10.55 -MiniserieMalcolm 11.20 -TelefilmChuck 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 13.50 -FilmThe abyss con Ed Harris, Mary Elizabeth Mastrantonio, Michael Biehn - regia di James Cameron (USA) - 1989 16.45 -FilmAsterix e la grande guerra - regia di Philippe Grimond (Francia) - 1989 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -FilmLa leggenda di Beowulf - regia di Robert Zemeckis (USA) - 2007

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Week-End 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Week-End 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Film Carmela ĂŠ una bambola con Marisa Alassio, Gianrico tedeschi, Nino Manfredi - regia di Gianni Puccini (Italia) - 1958 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -TelefilmMiss Agathe - Con lei non si scherza 16.00 -TelefilmRegina di spade 18.00 -FilmIl Tulipano Nero con Alain Delon, Virna Lisi, Dawn Addams, Akim Tamiroff - regia di Christian-Jaque (Francia, Italia, Spagna) - 1964 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Capri 23.30 -RubricaSpeciale TG1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -TelefilmCastle 22.35 -Rai sportLa domenica sportiva 00.00 -Telegiornale

20.00 -AttualitĂ Blob 20.10 -Rubrica Che tempo che fa 21.30 -Rubrica Presa diretta 23.25 -TelegiornaleTg 3

20:39 - NewsMeteo 5 20.40 -Show Striscia la domenica 21.30 -Show Amici

21.30 -Telefilm Il comandante Florent 23.25 -Rubrica Contro campo - Anteprima 23.35 -Rubrica Contro campo

21.25 -Film10000 A.C. con Camilla Belle, Steven Strait regia di Roland Emmerich (USA, Nuova Zelanda) - 2008 23.30 -FilmLife con E. Murphy, M. Lawrence - regia di Ted Demme (USA) - 1999

20.30 -Show S.O.S Tata 21.35 -FilmGlory - Uomini di gloria con Matthew Broderick, Denzel Washington, Cary Elwes - regia di Edward Zwick (USA) - 1989 23.50 -RubricaReality

00.35 -TelegiornaleTG 1 00.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.00 -RubricaApplausi 01.55 -RubricaSette note Musica e musiche 02.20 -RubricaCosÏ è la mia vita ...

Tg 2 04.45 -Rubrica Rainotte 05.35 -Videoframmenti Videocomic

23.35 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -AttualitĂ Tatami 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema 01.50 -RubricaRainotte

01:21 - ShowStriscia la domenica 02:06 - FilmAnchorman - La leggenda di Ron Burgundy con Will Ferrell, Christina Applegate - regia di Adam McKay (USA) 2004

01.15 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.10 -FilmScandalo a Londra con Jimi Mistry, Kyle Maclachlan, Kris Holdenreid - regia di Ian Iqbal Rashid (Gran Bretagna) - 2004

01.40 -FilmKundun con Tenzin Thuthob Tsarong, Tencho Gyalpo, Tenzin Topjar regia di Martin Scorsese (USA) 1997 03.50 -TelevenditaMedia shopping

01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -FilmAccattone con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Paola Guidi - regia di Pier Paolo Pasolini (Italia) - 1961

leTrame RAI 3

ORE 9.15

RETE 4

SEDOTTA E ABBANDONATA con Stefania Sandrelli, Saro UrzÏ, Lando Buzzanca, Aldo Puglisin - regia ddi Pietro Germi (Italia/Francia) - 1964 Agnese, sedici anni, viene sedotta dal fidanzato della sorella Matilde. Il babbo pretende le nozze riparatrici, ma il seduttore nicchia. Costretto con le maniere forti, quando l'uomo accetta è Agnese a rifiutare. Il gentore non demorde e la giovane minaccia di rinchiudersi in convento.....

ITALIA 1

ORE 19.00

ORE 15.45

I QUATTRO CAVALIERI DELL’APOCALISSE con Glenn Ford, Charles Boyer, Ingrid Thulin, Karl Heinz BĂśhm, Paul Henreid, Yvette Mimieux - regia di Vincente Minnelli (Usa) - 1962 Durante la guerra, Heinrich torna da Berlino colmo di entusiasmo per Adolf Hitler. Suo cugino Julio è schierato invece con gli alleati. Il vecchio patriarca riunisce per l'occasione la famiglia, ma quando apprende della fede di Heinrich, reagisce definendo il nazismo apocalisse dell'umanitĂ . Ma l'ira gli è fatale: muore tra le braccia di Julio........

LA 7

ORE 21.35

LA LEGGENDA DI BEOWULF

GLORY - UOMINI DI GLORIA

con Ray Winstone, Angelina Jolie, Anthony Hopkins, Crispin Glover, Robin Wright Penn, John Malkovich - regia di Robert Zemeckis (Usa) - 2007

con Matthew Broderick, Denzel Washington, Cary Elwes, Morgan Freeman - regia di Edward Zwick (Usa) - 1989

Il regno del re Hrothgar è minacciato da Grendel, creatura che divora gli uomini. In suo aiuto accorre il principe alleato Beowulf, che ben presto scopre che il mostro, protetto da un incantesimo, non viene scalfito dalle armi. L'eroe lo combatte a mani nude, e lo uccide, scatenando l'ira della terribile madre di Grendel......

Nel 1863, durante la Guerra di Secessione, l'esercito nordista si risolse a impiegare anche soldati neri, perlopiĂš ex schiavi fuggiti dal Sud. Il film narra dell'addestramento di un battaglione di soldati di colore affidato al colonnello (bianco) Shaw (Broderick). Questi, bostoniano di famiglia borghese, con l'ausilio del compagno d'armi Cabot Forbe (Elwes) e dell'instancabile sergente bianco.....

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Televisioni 59

Domenica 21 febbraio 2010


Storia & nomi La “Casa del diavolo” di Lavello nata dai giochi di luce fra i muri

Musica: l’emblema Fabrizio De Andrè, la mostra all’Ara Pacis di Roma Musica: il meticciato Massimo, il lucano che fondò l’Orchestra di via Padova

Sport & passione La febbre del calcio in 8 mosse raccontata da Leogrande

Storia & fantasia L’amore secondo Tuccio nel “Mercante di panni”

da pagina 13 a pagina 20

Anno 9 n. 52€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 21 febbraio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

Operazione internazionale della polizia di Potenza: il lucano era ricercato per associazione mafia

Dalla tintarella al sole a scacchi Preso a Santo Domingo Saverio Loconsolo, ritenuto appartenente al clan Cassotta

Foto segnaletica di Loconsolo

SPORT

Calcio Lega Pro Rossoblù a Verona

In 300 col Potenza nel mitico Bentegodi Melfi, una trasferta verità Uno scorcio della Curva dei tifosi del Potenza

a pagina 10

Smottamento fra Latronico e Agromonte

Frana sulla Sinnica La strada chiude a pagina 30

Malessere agricolo e protagonismo

Arma Segnalato collega

Pisticci cerca l’impresa Francavilla a porte chiuse

a pagina 28

di FRANCO MATTIA IL forte malessere sociale che vive la gente dei campi, ma anche la volontà di tornare protagonisti dei processi dell'economia agraria emerse ieri nel congresso regionale della Cia, come le proposte della Coldiretti sulla filiera corta e la redditività continua a pag. 21

Serie D Matera a Benevento per la continuità

Droga, arrestato un operaio della Sata

Non è fra i primi tre classificati Bertolaso: Mi dimetto o non mi dimetto? Son Guido o solo un Disguido?

ARISAnremo L’orchestra contesta i risultati alle pagine 56 e 57

di Angelo Lucano Larotonda

STRANE ASSOCIAZIONI CHE GIRI labirintici ama fare a volte la nostra mente per arrivare a delle considerazioni spesso banali! Mettiamo, ad esempio, che un giorno ci capita tra le mani un'immagine inaspettata. Subito essa ci “sorprende” per il suo potere di scatenare nella memoria il ricordo di un evento vissuto o di parole udite o di sapori gustati. continua a pagina 21

Volley

Basket A Dilettanti

La Medical ci riprova

Spareggio per la Publisys

Pallanuoto

Calcio a 5

Basilicata seconda

Exploit della Meco

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Considerato FESTIVAL: SIPARIO CHIUSO fra i 100 latitanti più pericolosi, va in spiaggia ad abbronzarsi quando si accorge degli agenti Tenta la fuga ma inutilmente


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