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Brevi dal mondo

Iraq, ricercata figlia di Saddam BEIRUT/BAGHDAD – La mano di al Qaida, presunta autrice della nuova ondata di attentati suicidi in Iraq, sarebbe diretta dai quadri in esilio del deposto regime iracheno, tra cui una delle figlie dello stesso defunto presidente Saddam Hussein: è la ricostruzione che emerge dalle ultime indicazioni, in parte contraddittorie, fornite dal governo uscente di Baghdad all’indomani dei tre attacchi compiuti nella capitale contro le ambasciate che hanno causato la morte di oltre 40 persone.

Pakistan, assalti talebani: 50 morti PESHAWAR (PAKISTAN) – Assalto talebano agli Usa in una giornata di sangue per il Pakistan che ha provocato quasi una cinquantina di morti. I guerriglieri Tehreek-e-Taliban hanno circondato e attaccato l’area dove è ubicato il consolato Usa a Peshawar facendo crollare diversi edifici e provocando sei morti, tra cui quattro miliziani e due guardie di sicurezza pachistane. «Sono arrivati a bordo di due veicoli e ben equipaggiati – ha detto Bashir Ahmed Bilour, ministro del governo regionale – è stato un attacco coordinato». I talebani hanno rivendicato l’attentato con una serie di telefonate alle agenzie di stampa internazionali: «Gli americani sono i nostri nemici per questo abbiamo compiuto l’attentato».

Martedì 6 aprile 2010

Lucca, scopre la malattia del figlio, l’uccide e si suicida Il giorno di Pasqua dramma familiare in un appartamento del centro

I soccorsi sul luogo

LUCCA – Una malattia degenerativa diagnosticata al figlio e i suoi problemi di salute che le impedivano di alimentarsi normalmente sarebbero, secondo la polizia, le cause scatenanti dell’omicidio-suicidio avvenuto il giorno di Pasqua in un’abitazione del centro di Lucca. Il marito della donna è cardiopatico e anche questo avrebbe contribuito a causare in lei gravi preoccupazioni per il futuro. Protagonista Paola Salani, 62 anni, che ha ucciso il figlio Angelo Marchi, 39 anni, epoi siè suicidatanella loro casa di via Cenami.

Soffoca con un sacchetto di nylon la fidanzata e si accoltella

Vicenza, Luana vittima della gelosia Lui si salva ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare

Luca Bedore e Luana Bussolotto

NOVENTA VICENTINA (VICENZA) – Si sentiva tagliato fuori dalla vita della ragazza di cui era innamorato, che dopo aver trovato un lavoro e un appartamento in un’altra città, sognava ora l’indipendenza. Sarebbe stata la gelosia ad armare, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la mano di Luca Bedore, 24 anni, elettricista di Stanghella (Padova), che la notte scorsa ha ucciso, soffocandola con un sacchetto di nylon stretto al collo la fidanzata Luana Bussolotto, 27 anni, di Cinto Euganeo, prima di tentaredi togliersi la vita con alcune coltellate alle

braccia e al petto. Con il passare delle ore, il racconto degli amici più intimi e dei familiari ha fatto affiorare le prime crepe nel rapporto, apparentemente idilliaco, che la coppia aveva iniziato oltre due anni fa. Luana aveva deciso da un mese di lasciare il ragazzo, sulla spinta di un nuovo lavoro di grafica ottenuto insieme alla sorella presso la Staff International, un’azienda di Noventa Vicentina del gruppo di Renzo Rosso, patron della Diesel, e di quel monolocale mansardato, teatro della tragedia, che aveva affittato solo a suo nome.

Como. Marco Siciliano incastrato da alcuni messaggi sms mandati dal telefonino della moglie

Donna del lago, mistero risolto A uccidere Beatrice Sulmoni, 36 anni, è stato il marito ora in carcere OBINO (LUGANO)–Ripeteva che voleva andarsene da casa Beatrice Sulmoni, la donna di 36 anni di Obino, un paesino vicino a Mendrisio, scomparsa 10 giorni fa e ripescata senza vita venerdì scorso nelle acque del lago di Como, a Laglio, non molto lontano dalla villa di George Clooney. Erano troppi i problemi con il marito Marco Siciliano, quattro anni meno di lei, ora in carcere a Lugano accusato del brutale omicidio della moglie: prima l’ha colpita alla nuca e poi ha cercato di sgozzarla. Domenica, in tarda serata, con l’arresto dell’uomo, titolare di un centro di fisioterapia a Chiasso, il giallo della 'donna del lago' è stato risolto: lui,

messo alle strette dalla polizia cantonale, che in questi giorni ha lavorato passo a passo insieme ai Carabinieri comaschi, ha confessato. E non ha potuto fare altrimenti, perchè ad incastrarlo è stato il cellulare della moglie, ritrovato poche ore prima, durante una perquisizione nella loro villetta a due piani, ai bordi di una strada del piccolo centro che si arrampica sulle montagne del Canton Ticino. Da quel telefono, secondo le indagini, Siciliano neigiorni successivi la scomparsa della moglie, avrebbe mandato ai parenti di lei una serie di sms con messaggi del tipo «non cercatemi più», «non chiamate la polizia» e «lasciatemi tranquilla». Mes-

saggi che però hanno insospettito gli inquirenti che, subito dopo la certezza che quel cadavere rinvenuto nel lago aveva un nome e un cognome, hanno provveduto a fermarlo. Poco credibile che Beatrice Sulmoni, casalinga e qualche saltuario lavoro come infermiera, abbandonasse così il suo figlioletto di 7 anni, a cui era molto legata. Qualche ora dopo il ministero pubblico cantonale, Rosa Item, con un provvedimento, ha disposto l’arresto: è stato lui ad uccidere la moglie in casa e poi a sbarazzarsi del corpo gettandolo nelle acque del Lario. Resta da capire in quale punto, molto probabilmente a nord di Laglio. Infatti polizia e magistrati al

momento sono scettici nel ritenere che il cadavere della donna sia stato buttato dal cosiddetto 'ponte dei suicidi', vicino a Ponte San Pietro altro piccolo paese che 'confina' con Obino, nel fiume Breggia o che sia stato gettato nella sua foce. Anche il movente sarebbe stato chiarito: motivi passionali e un rapporto di coppia che non funzionava più. Mentre in giornata Schiavo è statointerrogato dal magistrato per cercare di ricostruire tutti i particolari del brutale delitto e capire dove e quando si è 'liberato' del corpo, la polizia scientifica per quasi tutto il giorno ha effettuato i rilievi nella villetta dei Siciliano. Francesca Brunati

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2 In Italia e nel Mondo


Discovery da record: 4 donne nello spazio

Sisma tra Messico e California due le vittime

russi a bordo di una Soyux. A bordo del Discovery c'è anche il modulo logistico italiano Leonardo che sarà tolto dalla stiva dello shuttle e agganciato alla Stazione spaziale per mezzo del braccio robotico dell’ISS. Quella di ieri è la quart'ultima missione nello spazio dello shuttle: la navetta andrà in pensione alla fine del 2010, dopo tre decenni di onorata attività. Per alcuni anni gli americani per trasportare astronauti e i loro materiali alla Stazione Spaziale dovranno usare le navicelle russe Soyuz. Mentre già in passato ci sono state tre donne negli equipaggi shuttle, questa è la prima volta, grazie alla Cal-

WASHINGTON – Tanta paura, due vittime, ma danni relativamente limitati: è questo il bilancio del terremoto che ha attraversato nel giorno di Pasqua la parte meridionale della costa occidentale nordamericana, tra Messico e Stati Uniti, e che ha provocato due morti in territorio messicano ed è stato percepito da milioni di persone. La scossa più forte ha raggiunto i 7,2 gradi di intensità sulla scala Richter ed è stata registrata nella zona di Guadalupe Victoria, nello stato messicano della Baja California.

Lo shuttle ne trasporta tre, la quarta è già in orbita sulla stazione spaziale

WASHINGTON – Per la prima volta quattro donne astronauta saranno contemporaneamente nello spazio. Un nuovo record al femminile nella storia delle esplorazioni spaziali, stabilito ieri grazie al lancio del Discovery per una missione che durerà 13 giorni. Sono sette i componenti dell’equipaggio a bordo della navetta spaziale, partita in perfetto orario, alle 6.21 di ieri mattina, (alle 12.21 in Italia) grazie a condizioni atmosferiche ideali dalla base del Kennedy Space Center in Florida: quattro uomini e tre donne, due americane e una giapponese. La quarta donna, grazie alla quale sarà stabilito il

record, anche lei americana, si trova già da due giorni sulla Iss, la stazione spaziale internazionale. Il rientro sulla terra del Discovery è previsto per il 18 aprile. Le donne del primato sono la giapponese Naoko Yamazaki, la seconda astronauta del suo paese ad andare nello spazio; l'esperta astronauta americana Stephanie Wilson, al suo terzo volo (nel 2006 era stata la seconda astronauta nera ad passeggiare tra le stelle) e Dottie Metcalf-Lindenburger, un’ex insegnante alla sua prima esperienza spaziale. La quarta donna che le aspetta sulla Iss, è Tracy Caldwell Tyson, giunta sulla Stazione con alcuni colleghi

Tracy Caldwell Dyson

dwell Dyson, che vi saranno quattro donne tutte insieme nello spazio. Un primato che la Nasa ha preferito non sbandierare ritenendo un fatto acquisito la parità di trattamento. Michael Sproviero

Pedofilia. Il Pontefice sotto accusa per i suoi silenzi sugli abusi

Australia

Cargo “taglia” rischio di disastro ambientale Editoriali al vetriolo da Gran Bretagna, Germania e Usa

Stampa estera, attacco al Papa

CITTA' DEL VATICANO – La Chiesa cattolica serra i ranghi attorno al Papa, ma si moltiplicano gli attacchi da parte della stampa estera dopo «i silenzi» del Pontefice sui casi di abusi nella messa di Pasqua e durante tutta la Settimana Santa, con il Washington Post che si spinge fino a ipotizzare le dimissioni di Ratzinger dal soglio pontificio. E a riprova del crescente clima di protesta, la petizione che compare sul sito ufficiale di Downing Street – residenza dei primi ministri britannici – contro la programmata visita di Benedetto XVI in Inghilterra e Scozia il prossimo settembre ha già raccolto oltre 11 mila firme: lanciata dal gruppo OutRage (un movimento per i diritti di gay, lesbiche e transessuali), la petizione chiede tra l’altro al premier Gordon Brown di denunciare le presunte responsabilità del Papa nell’insabbiamento degli abusi pedofili perpetrati da sacerdoti cattolici e soprattutto di non finanziare la visita di Ratzinger con soldi pubblici (secondo le stime, il viaggio dovrebbe costare al contribuente britannico circa 15 milioni di sterline). Al di là comunque della Gran Bretagna – dove le tensioni sono state acuite nei giorni scorsi dall’attacco senza precedenti rivolto dal capo degli anglicani, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, alla Chiesa cattolica irlandese, poi parzialmente ritirato – ai media mondiali continua a non piacere la linea scelta dal Vaticano in queste settimane di bufera, quella cioè di derubricare a «chiacchiericcio» le accuse al Papa. El Pais in Spagna, il Times e il Guardian nel

Papa Benedetto XVI ieri affacciato dalla sua residenza di Castel Gandolfo

Regno Unito, Le Monde in Francia: tutti puntano il dito contro «le mancanze» di Benedetto XVI, che «ha terminato la Settimana Santa così come l’aveva iniziata – scrive il quotidiano spagnolo -, senza pronunciare una sola parola sui casi di abusi sui minori». Il Times di Londra riporta invece le proteste che hanno segnato la messa pasquale nella cattedrale di Dublino, con un gruppo di fedeli che ha tentato di portare fin sull'altare delle scarpe da bambino per ricordare le vittime degli abusi al grido di 'vergogna' rivolto all’arcivescovo irlandese Diarmuid Martin. Negli Stati Uniti – dove domeni-

ca la più famosa columnist del New York Times, Maureen Dowd, ha suggerito alla Chiesa cattolica di servirsi di «sessorcisti» più che di esorcisti – ieri è stato l’altro quotidiano più autorevole del Paese, il Washington Post, a paragonare la crisi che sta attraversando il clero cattolico allo scandalo Watergate «che inghiottì gli Usa negli anni Settanta». All’epoca, scrive in un editoriale Timothy Shriver – figlio di Eunice Kennedy Shriver, sorella di Jfk -, Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti, «fu coinvolto e costretto a lasciare l’incarico. La Chiesa cattolica è su una strada simile per le dimissioni del Pontefice?».

Ma è forse dalla 'sua' Germania che arriva il giudizio più severo su papa Ratzinger. Il settimanale Der Spiegel, il più diffuso tra i tedeschi, gli dedica la copertina con un titolo tutt'altro che lusinghiero: sopra la foto del Pontefice campeggia infatti la scritta 'L'infallibile', ma con un doppio segno di pennarello rosso che cancella il prefisso 'in', trasformando l’aggettivo in 'fallibile'. Nelle pagine interne, il lungo articolo dedicato alla vicenda è significativamente sottotitolato 'La fallita missione di Joseph Ratzinger': vi si parla di «crisi della Chiesa» e «sdegno sul suo pontificato». Daniela Navi

La televisione arriva al villaggio: grande successo UN’ALTRA giornata volge al termine ad ovest dei Ghati occidentali in Sri Lanka, su una collinetta appena fuori dal villaggio, Ravi e Shareef fumano silenziosi. È ora di tornare a casa in fretta, prima che le ombre scure dellanotte avvolgano completamente il villaggio dei Toda, ma sopratutto, prima che inizi una nuova puntata di Nilavilakku, una delle soap opera indiane più seguite. Ravi ha 28 anni e da circa venti è sposato con sua moglie Latha: fino a qualche mese fa la loro vita era scandita da ritmi ancestrali e con l'arrivo della notte solo la luce della stufa e delle candele illumina-

Uomo-scimmia, trovato l’anello mancante

Bacio da un mese di carcere va le loro capanne. Da qualche mese, però, c'è una novità che rischia di sconvolgere la loro semplice quotidianità: il governo del Tamil Nadu, prima delle elezioni, nel tentativo di accaparrarsi dei voti, ha distribuito un televisore per ogni villaggio. Un grande successo.

SYDNEY – Cercava di risparmiare, rischia di provocare un disastro ecologico. È stato probabilmente per la più banale delle ragioni che il comandante del cargo cinese Sheng Neng I sabato ha tentato di percorrere una difficile ed illegale scorciatoia attraverso la Grande Barriera corallina australiana. Con 65.000 tonnellate di carbone nelle stive, 800 di greggio in una cisterna e 150 di carburante nel serbatoio, navigava a tutta forza fuori rotta. E si è incagliato a 70 km. a est della Great Keppel Island, paradiso ambientale sulla costa nord-orientale del Queensland, bloccandosi con lo scafo pesantemente danneggiato in una secca a ben 15 km. dal canale destinato alle navi commerciali. L’ipotesi della scorciatoia è stata lanciata dai siti di alcuni quotidiani australiani del gruppo Murdoch. Le autorità, che hanno avviato tre distinte inchieste sull'incidente, non l'hanno ancoraconfermata. Maunaportavoce dellaagenzia per la sicurezza marittima del Queensland (Msq) ha rivelato che sulle carte nautiche della zona effettivamente compare un canale che attraversa la barriera corallina. Tale scorciatoia taglia di netto il percorso previsto, che altrimenti descrive un ampio semicerchio prima verso nord-ovest poi verso est e sud-est per raggiungere il mare aperto. Secondo le testimonianze di pescatori della zona, citate ad esempio da The Courier-Mail, viene utilizzata da almeno una grande nave ogni giorno. L’incidente ha riacceso le polemiche, perchè la Grande barriera corallina è da decenni esposta ai danni del traffico commerciale e da tempo gli ambientalisti chiedono che le navi debbano essere affidate a piloti specialisti della zona. Il premier Kevin Rudd oggi ispezionerà l’area. Il suo governo ha annunciato che i ministri dell’ambiente e dei trasporti lavoreranno per stabilire eventuali nuove regole di navigazione. Intanto l’Australia segue la vicenda col fiato sospeso. Perchè il rischio che la nave si spezzi resta alto. Le previsioni meteo annunciate dalla Msq lasciano sperare per il meglio, «ma se volgeranno al brutto avremo ben altri problemi» ha precisato il direttore Patrick Quirk. E se anche la perdita inquinante –per ora relativamente limitata –si è per il momento fermata, nelle 24 ore passate dall’incidente, lo scafo ha 'arato' il fondo spostandosi di una trentina di metri».

LA corte d'appello di Dubai ha confermato la pena di un mese di prigione e all'immediata espulsione dall'emirato inflitta a una coppia britannica per essersi baciata sulla bocca in pubblico. Ayman Najafi, 24 anni, britannico residente a Dubai, e Charlotte Lewis, 25

anni, turista, erano stati arrestati nel novembre scorso dopo che una madre emiratina di 38 anni li aveva accusati di essersi baciati sulla bocca in un ristorante davanti ai suoi due figli. La coppia dovrà anche pagare una multa accessoria di 200 sterline.

L'ANELLOmancante tra la scimmia e l'uomo sarebbe stato finalmente trovato. Si tratta di una nuova specie di ominide, un bambino, i cui resti saranno mostrati per la prima volta giovedì. La nuova specie si colloca evolutivamente e temporalmente tra l'australopiteco presente in Africa 3,9 milioni di anni fa, e l'Homo habilis, nostro progenitore di 2,5 milioni di anni fa. La nuova specie non ha ancora un nome. Autore del ritrovamento è stato il sudafricano Lee Berger dell'università di Witwatersrand di Johannesburg nella caverna di Malacapa, nell'area sudafricana di Ster-

kfontein. La zona è soprannominata "culla dell'umanità". Il professor Berger e i suoi collaboratorinon hanno ancora fatto dichiarazioni sull'entità della loro scoperta ma nella comunità internazionale, scrive la stampa britannica, l'aspettativa è molto elevata.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 6 aprile 2010


4 Primo piano

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Berlusconi striglia gli Stati stranieri

Un anno dopo

Letta, appello all’unità e il premier assicura «Non ci saranno sprechi»

Letti i nomi dei 308 morti, folla di fedeli nelle chiese agibili in parte

di ANTONIO ANDREUCCI

L’Aquila, la ferita sanguina ancora Due giorni di lutto per commemorare le vittime del sisma. Fiaccolate e concerti, poi alle 3.32 il silenzio Collemaggio. Anche questa chiesa non ha potuto essere riempita perchè parzialmente agibile, ma nel piazzale antistante sono stati montati maxischermi per assistere alla funzione celebrata dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila, Giuseppe Molinari, e dal vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole. Alle 4.32, nella frazione di Onna (40 vittime), alla presenza dell’ambasciatore tedesco in Italia, Michael Steiner, è stata posata la prima pietra del centro civico «Casa Onna» sul terreno della casa comunaledistrutta dalsisma. Lecelebrazioni riprenderanno questa mattina con la posa di una corona di fiori in piazza 6 aprile, nella caserma di Coppito. Nel pomeriggio ancora nel centro storico: alle 15 ci sarà una “corona umana” e saranno liberati dei palloncini. Intanto, a Onna si terrà un convegno sulla ricostruzione, con la partecipazione di Bertolaso. Alle 17.30, nella chiesa delle Anime Sante, celebrazione straordinaria del Consiglio regionale.

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IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO

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«L’Italia ha saputo unirsi in azioni rapide ed efficaci» «UN ANNO fa la terra d’Abruzzo è stata colpita dal devastante terremoto che si è abbattuto su L'Aquila e sulle zone circostanti. Una tragedia che ha provocato pesanti, inconsolabili lutti e gravi sofferenze - queste ultime non ancora pienamente superate – alla popolazione, e che ha nello stesso tempo procurato danniingenti al tessuto urbano e al prezioso patrimonio culturale e artistico di un

territorio di antica civiltà. Di fronte a quei drammatici eventi, l’Italia ha saputo unirsi con esemplare slancio e generosità. L’azione di soccorso e di assistenza ha visto la mobilitazione rapida ed efficace di tutti i soggetti istituzionali e del mondo del volontariato». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato all’Aquila nel giorno della ricorrenza dell’anniversario del terremoto. «Desidero ancora una volta sottolineare, come già ebbi modo di fare nel corso della mia visita a L'Aquila all’indomani del terremoto, la grande intesa e sinergia che si è venuta a stabilire a tutti i livelli: corpi militari, vigili del fuoco, autorità regionali e locali, con la piena assunzione di responsabilità operative e di coordinamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile efficacemente diretto. Un riconoscente pensiero rivolgo in particolarealcorpo deiVigilidelfuoco la cui bandiera ho voluto decorare in Quirinale. La Protezione Civile costituisce un sistema complesso –al cui vertice si colloca l’apposita struttura costituita presso la Pre-

sidenza del Consiglio dei ministri e presente anche capillarmente sul territorio - destinato ad interagire con le altre istituzioni pubbliche centrali e locali, per mobilitare e integrare tutte le energie e le competenze che occorre coinvolgere nelle situazioni di emergenza». «In questo sistema – sottolinea quindi il Capo dello Stato – si inserisce armonicamente l'insostituibile apporto dei volontari, una ricca e variegata realtà di associazioni, movimenti e singoli cittadini, capace di mobilitarsi con sorprendente tempestività per offrire spontaneamente e gratuitamente il proprio aiuto a tutti coloro che si trovano in difficoltà». «Desidero infine rinnovare – anche alla luce delle prove di coraggio e di adattamento fornite nel corso di un anno così difficile – il giusto riconoscimento della dignità, della fierezza e della capacità di reazione con cui la popolazione colpita dal terremoto ha saputo affrontare lutti e difficoltà di ogni genere. Nel ricordo delle vittime, rinnovo ai familiari - conclude Napolitano – sentimenti di commosso cordoglio e di vicinanza, anche a nome dell’intera Nazione».

La casa dello studente dell’Aquila

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VIAGGIO NEI PAESI

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Strade silenziose, poca gente tante zone “rosse” ancora off limits L'AQUILA – Ad un anno dal terremoto del 6 aprile anche per i piccoli paesi dell’hinterland aquilano è tempo di bilanci. Basta percorrere la statale 17, quella dell’appennino abruzzese, per rendersi conto che nelle piccole frazioni lo squarcio del sisma è ancora aperto. La parola più ricorrente sulla bocca degli abitanti di Villa Sant'Angelo, così come di quelli di San Gregorio, Bazzano, San Demetrio od Onna è ripartire. I loro centri sono chiusi, bloccati dalle macerie o dalle transenne: «Vietato entrare», o «Zona Rossa, pericolo di caduta macerie», sono le scritte in cui è più facile imbattersi. A San Demetrio i segni del sisma sono ancora visibili, le impalcature «sorreggono» il paese. La campana della chiesa resta in silenzio anche a Pasquetta. I tiranti che tengono in piedi il campa-

nile non potrebbero mai reggere altri smottamenti. Le strade sono silenziose, vuote. Qualche ragazzo al bar approfitta del giorno di festa per sorseggiare l’aperitivo di Pasquetta. Anche a Villa Sant'Angelo il centro non c'è più. È venuto giù il 6 aprile. Tra una transenna ed un’altra si riesce comunque a trovare un varco per entrare. Le abitazioni sembrano esplose. Quel che ne resta si trasforma in un pugno allo stomaco. Gli unici rumori in mezzo alle macerie sono quelli dei passi e del vento che si incanala nei vicoletti del paese. La ricostruzione è lontana. Proseguendoil viaggiouna sostaè d’obbligoa Villadi Mezzo.Anche qui,come in tanti altri centri, è stata ricostruita la chiesa del paese. Decine di prefabbricati consentono alle famiglie di avere un posto sicuro dove alloggiare.

SU GOOGLE MAPS NULLA È CAMBIATO L’Aquila è ritratta come un anno fa UN ANNO dopo il terribile sisma che ha devastato l’Abruzzo e L’Aquila, nella città abruzzese è ancora tutto come prima, ma solo su Google Maps e Street View. Le immagini fotografiche del più diffuso sistema di mappatura al mondo ritraggono l’Aquila, a 12 mesi di distanza, ancora come una città integra: gente che passeggia serenamente per le strade, case, scuole, uffici, chiese in ordine. Lo rileva Cnrmedia. La multinazionale di Mountain View non si è mai accorta del sisma del 6 aprile. Non solo: con Google Street View si vedono camminare decine di persone per le strade della città abruzzese. Alcune di queste, che ancora oggi si possono vedere sorridere, forse nella realtà sono morte, non ci sono più come molti degli edifici che popolavano la città dell’Aquila prima del terrificante terremoto del 6 aprile scorso. Non lo sappiamo con certezza ma sicuramente non lo sa neanche Google e il suo pluridecorato servizio Streetview, che invece continua a mostrare con estremo cattivo gusto persone, case e strade antecedenti il sisma. Quando, un anno fa, Cnrmedia denunciò questo fatto, Google si affrettò a rendere disponibili immagini della città de l’Aquila sul servizio Google Earth (con file scaricabili ad hoc), rimandando a un futuro, allora prossimo, l’aggiornamento di tutte le mappature e soprattutto di quelle più cliccate dai navigatori (quelle del servizio Google Maps). Aggiornamento che la multinazionale Usa dai dividendi miliardari non ha ancora avuto tempo, soldi e il buongusto di effettuare.

Circa 15.000 persone vivono nei nuovi alloggi

Un miliardo per ricostruire ma ancora tanti fuori di casa OLTRE 67mila persone assistite e più di 17mila uomini e donne impegnati nei soccorsi nel momento massimo dell’emergenza; più di un miliardo di euro speso per la ricostruzione; oltre 73.500 edifici pubblici e privati controllati da 5mila tecnici; 17.500 studenti – tutti quelli dei comuni del cratere – rientrati nelle scuole a settembre. Sono i numeri del terremoto che alle 3.32 del 6 aprile di un anno fa devastò L’Aquila e la provincia, provocando oltre 300 morti. Il dettaglio di quanto è stato fatto immediatamente dopo la scossa e nei mesi successivi è stato reso noto dal Dipartimento della Protezione Civile. Ecco tutti gli interventi e i numeri nel dettaglio: LA RICOSTRUZIONE – A tre settimane dal terremoto il consiglio dei ministri riunito all’Aquila annuncia il piano C.a.s.e.: i lavori degli edifici antisismici partono l’8 giugno 2009 e il 19 febbraio vengono consegnati al comune dell’Aquila gli ultimi edifici. Complessivamente vengono realizzati 185 edifici nel comune aquilano, per un totale di 4.449 appartamenti che ad oggi ospitano circa 15mila persone. Il costo complessivo dell’intero pro-

getto è di 792 milioni. Contestualmente si procede alla realizzazione dei Map, i Moduli abitativi provvisori nei comuni del cratere. Le villette sono 3.535, per un totale di circa 8.500 persone. Mentre 1.945 godono di affitti concordati con il Dipartimento della Protezione Civile. Negli alberghi sulla costa restano infine 1.850 persone (mille che stanno riparando le loro abitazioni e gli altri che hanno deciso di optare per il contributo di autonoma sistemazione), mentre a L'Aquila ci sono ancora 2.455 persone negli alberghi, 622 negli appartamenti realizzati per il G8 nella caserma della Gdf a Coppito e 146 nella caserma Campomizzi. SCUOLE, UNIVERSITA' E CHIESE – A settembre tutti i 17.567 studenti delle scuole del cratere hanno ripreso l’attività nelle 32 scuole realizzate (Musp, moduli uso scolastico provvisorio). Il costo delle nuove scuole è di 81 milioni ai quali si aggiungono i 30,6 milioni spesi per gli interventi su quelle già esistenti e danneggiate (59 in totale). Anche l'università ha riattivato i corsi in strutture temporanee con il numero degli iscritti che è passato dai 23.200 di prima del terremoto ai 21.600 dell’anno ac-

cademico 2009-2010. Interventi sono stati effettuati anche nelle chiese: 73 sono state ripristinate mentre altre 3 sono state costruite ex novo, per un costo di 736mila euro. APPALTI – Per realizzare tutte le opere sono state espletate 446 procedure di gara e sottoscritti 540 contratti con 219 imprese appaltatrici e 1.559 subappaltatrici per un importo complessivo di un miliardo e 107 milioni. 343 milioni sono invece gli importi relativi ai subappalti, ai noli e delle forniture autorizzate. In questi mesi, afferma il Dipartimento, nessun rilievo è stato formulato dalla Corte dei Conti. DONAZIONI – La solidarietà ha consentito di accumulare oltre 67 milioni, in parte già spesi e in parte ancora da spendere. E proprio per decidere come utilizzare i fondi ancora a disposizione, il prossimo 7 aprile si riunirà il Comitato dei Garanti, presieduto dall’ex presidente del Senato Franco Marini.

81 milioni spesi per costruire trentadue scuole

| LA VOCE DEGLI AQUILANI | «L’affitto lo paghiamo da soli «Le istituzioni hanno fatto molto per noi ma i prezzi sono alti e le offerte poche» nel nuovo appartamento viviamo bene» «ABBIAMO preso un appartamento e l'affitto ce lo paghiamo da soli, così da non dover dire grazie a nessuno». Grazia Marcone non ha dubbi: nella gestione degli interventi del post-sisma in Abruzzo si poteva fare di più e meglio di quanto è stato fatto in questi 12 mesi. La giovane, 26 anni, fino al 6 aprile 2009 viveva con il padre, Walter, e il fidanzato, Cristian Sebastiani, in un appartamento in via Beato Cesidio, all’Aquila, vicino alla tendopoli di piazza D’Armi,una delle principalinel cratere. Poi il terremoto ha trasformato il loro palazzo in un edificio di tipo E, dai tempi lunghi di recupero. Dopo i primi due giorni nella tendopoli di Centi Colella, la famiglia Marcone si è trasferita dall’altra parte della città, con una tenda nei pressi dell’area di Acquasanta. «E' lì che lavora mio padre – spiega Grazia -. Invece io sono in cassa integrazione. Ero commessa in una gioielleria del centro

storico, che forse riaprirà tra dieci anni. Cristian vorrebbe aprire un’attività di pasticceria tutta sua, ma non trova un locale adeguato». Il problema sono i prezzi di affitto. «Sono esorbitanti - dice Cristian – come quelli degli appartamenti, e questo frena la vera rinascita di questa città. In questo, la colpa è anche delle istituzioni locali che non fanno nulla per facilitare la ripresa delle attività economiche e quindi del lavoro. Per non parlare poi di come stanno gestendo la questione del centro storico e delle macerie». C'è, poi, anche la questione abitativa. «Abbiamo dovuto fare avanti e indietro con Sora – spiegano i due – nei primi mesi, poi a settembre abbiamo trovato questo appartamento, uno dei pochi a prezzi ragionevoli, altrimenti – aggiungono - saremmo stati condannati a un alloggio temporaneo distante anche 100 chilometri».

RAFFAELLA Moretti ha 26 anni, è la prima di tre sorelle. Vivono tutte con i genitori e la nonna in una delle nuove C.a.s.e. antisismiche nel quartieri di Cese di Preturo. La loro casa, in via Fortebraccio, nel cuore della zona rossa, è stata gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile. «Ci siamo tornati ieri per la prima volta – spiega Raffaella - ed è stato uno choc per mee peri miei,civorranno anniper potertornarci ad abitare. Tuttavia –prosegue –possiamo dire di trovarci bene nel nuovo appartamento». L’alloggio ha tre stanze doppie, l’ideale per un nucleo di sei persone: una stanza per mamma Tiziana e papà Valter, un’altra per ledue sorelle, AnnaLucia e Roberta,e l’altra da dividere con nonna Maria. «Abbiamo tutti i servizi – sottolinea con soddisfazione Raffaella – e possiamo dire di vivere in un bel complesso residenziale, immerso nel verde». La famiglia Moretti, che ha passato l’estate

in una tendopoli, è stata tra le prime ad avere le chiavi delle case antisismiche. «Credo – aggiunge Raffaella –che tutto quello che si poteva fare in termini di assistenza alla popolazionesia statofatto. Mimetto neipanni dichi siè trovato a dover gestire una situazione iniziale di oltre 80mila senzatetto. Anche i collegamenti con la città sono buoni». A Cese di Preturo, sono in molti soddisfatti dell’intervento del Governo e della Protezione civile, anche perchè negli appartamenti non è stato riscontrato alcun difetto funzionale. C'è una famiglia che ha esposto persino uno striscione per ringraziare il premier: «C'è un uomo che fa miracoli, si chiama Silvio Berlusconi». Su questo, Raffaella la pensa un pò diversamente. «Non sono certo una fan di questo Governo - spiega - ma credo che muovere critiche a quanto fatto in Abruzzo in questi 12 mesi, sia ingiusto nei confronti delle istituzioni».

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QUATTROfiaccolate partite da paesi vicini, altrettanti cortei per le poche strade aperte del centro storico dell’Aquila, e poi tutti in Piazza del Duomo per ricordare, alle 3.32, le 308vittimedi unterremotochegiusto un anno fa distrusse il capoluogo abruzzese e molti centri del circondario. Sono state migliaia le persone arrivate in centro per ricordare le vittime del terremoto. La giornata è stata caratterizzata da numerose iniziative quali mostre fotografiche e artistiche che ricordano i giorni del dolore, le vittime, quanto sinora è stato fatto. Nel quartiere più antico, Borgo Rivera, otto artisti hanno usato la storica fontana delle 99 cannelle e lo scenario di edifici crollati per allestire una mostra che invita a guardarsi dentro, nella quale spiccano 308 cuori bianchi che ricordano le vittime. Alle 21 da tre punti della città ancora chiusi si sono accesi fasci di luce che compongono opere luminose realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle arti. Resteranno accese per un mese. È la sfida per «riprendersi il territorio» per tenere le luci accese su un problema non ancora risolto. Alle 22, nella chiesa delle Anime Sante seduta solenne del Consiglio comunale; un’iniziativa che comprende anche la giornata di lutto cittadino proclamata per oggi, a cui partecipa Gianni Alemanno, sindaco di Roma, «città sorella» dell’Aquila e il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti. Nello spazio antistante alcunepersone hannocartelli con su scritto «via gli sciacalli», «la città è nostra», «ricostruzione al 100 per cento». Piazza del Duomo –dove è allestito un grande tendone con una mostra fotografica sul sisma – si è riempita con il passar delle ore di cittadini che proprio in quel luogo si radunarono la notte del sisma ed hanno atteso le 3.32 per commemorare i 308 morti, i cui nomi sono stati letti uno per uno, accompagnati da un rintoccco di campana. Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una scossa di magnitudo 5.8 ha devastato l’aquilano: il bilancio definitivo è di 308 morti, quasi 2.000 feriti, 65mila sfollati, 1.700 monumenti seriamente danneggiati. Bisogna andare al terremoto dell’Irpiniadel 1980peravere unbilancio più grave (2.570 vittime). La scossa fatale – avvenuta ad una profondità di 8,8 chilometri, con epicentro tra L’Aquila, Tornimparte e Lucoli – era stata preceduta da una lunga serie di scosse nelle settimane precedenti, il cosiddetto sciame sismico. Dopo quella delle 3.32, nelle 48 ore successive si sono verificate ancora centinaia di scosse di assestamento. All’Aquila, il cui centro storico è stato distrutto dal terremoto, si è registrato il maggior numero di vittime: 220. Onna, frazione del capoluogo, è praticamente crollata uccidendo 41 persone sui 350 abitanti complessivi. Alle 3.32 di stanotte nella chiesa di San Sisto, si è tenuta una messa di commemorazione officiata per gli infermi e per quanti non hanno potuto partecipare a quella solenne in programma alle 4 nella basilica di

La Prefettura dell’Aquila com’è oggi, a sinistra un’immagine scattata subito dopo il terremoto dell’anno scorso

preoccupati per una ricostruzione che stenta a decollare, Letta inL'AQUILA – «Armonia e condivi- vita tutti a «ritrovare lo spirito sione», sono queste le condizioni unitario di armonia e di condiviper ricostruire L’Aquila e i paesi sione che caratterizzò i primi del circondario distrutti dal ter- giorni dopo il terremoto quando, remoto che il 6 aprile scorso, con tutti insieme, abbiamo cercato di una scossa di 6.3 dopo centinaia dare sepoltura ai morti e soccorso di altre di minore entità, distrus- ai vivi, affrontando, senza spirito se tutto causando 308 vittime, ol- di parte, l’emergenza di una tratre 1.600 feriti, 80 mila sfollati gedia così grande». Un giudizio di quanto fatto lo (ora gli «assistiti» sono 53 mila) e miliardi di danni. A indicare la traccia, invece, Bertolaso: «Non è strada è il sottosegretario alla stato un anno passato invano», presidenza del consiglio Gianni afferma, e, con una punta di orgoLetta il quale rinvia a dopo i bilan- glio, aggiunge: «Quello realizzaci che, invece, tracciano in modo to all’Aquila è molto importante. positivo il capo della protezione Il fatto che da tutto il mondo ci civile, Guido Bertolaso, e il prefet- continuino a chiamare è un ulteto Franco Gabrielli, trovando riore esempio della consideraziocondivione nel sindaco dell’Aqui- ne e del giudizio che è stato dato a la, Massimo Cialente, il quale,pe- livello internazionale». «Nessurò avverte: «C'è ancora moltissi- no – sottolinea Bertolaso – è stato abbandonato e lasciato solo. Mi mo da fare». Il presidente del Consiglio, Sil- sembra che lo Stato, il Paese abvio Berlusconi, non è arrivato biano dato una grande risposta di all’Aquila per la ricorrenza ma ha solidarietà, di fermezza, di parteaffidato le sue considerazioni ad cipazione, ma anche di compoun’intervista al Centro. «La rico- stezza. In questi 12 mesi è stato struzione dell’Abruzzo non ha e fatto molto: la riapertura dell’anno scolastico, non avrà nulla a l’università, la che vedere con possibilità di dagli sprechi e i rire una casa contardi del Belice, fortevole a decine dell’Irpinia e di migliaia di perdell’Umbria - ha sone, anzichè affermato il premetterle nei conmier -. Ci vorrantainer senza sano anni per giunpere esattamente gere al restauro e quale sarebbe alla completa ristato il loro futucostruzione di ro». quanto è stato leUn giudizio sionato o perducondiviso dal to. Gli aquilani prefetto Gabrielli tuttavia devono che evidenzia anessere fiduciosi che il lavoro svolperchè le risorse to per evitare alla necessarie per rimalavita orgacostruire L’Aqui- Letta con il sindaco Cialente nizzata di insela sono state previste nel decreto terremoto: 8,6 rirsi negli appalti. Per Gabrielli, miliardi di euro. Lo sgombero del- ora le priorità sono «il lavoro e le macerie, bloccato 10 mesi fa dal l’economia, per certi aspetti ancocomune dell’Aquila, sta avvenen- ra prima delle carriole», dice con do e la ricostruzione è già partita. riferimento alle centinaia di aquiNell’attesa tutti vivono in una si- lani che da sei domeniche rimuotuazione dignitosa in case con- vono nel centro storico le macerie, al fine di sensibilizzare le aufortevoli e sicure». Berlusconi ha poi tirato le orec- torità ad accelerare un processo chie agli Stati stranieri perchè su che riguarda 4 milioni di tonnel44 opere d’arte solo 8 sono state late di rifiuti causati dal sisma. adottate da governi amici. «Gli Che sia stato fatto molto lo comaiuti internazionali sono ben ac- ferma anche il sindaco, Massimo colti – dice Berlusconi - ma non Cialente, il quale però avverte che credo sia per noi dignitoso solleci- «c'è ancora moltissimo da fare per tarli. Lo Stato italiano è perfetta- ricostruire L’Aquila e farla riparmente in grado di far fronte allo tire». «Ci sono decine di migliaia sforzo per riparare i danni subiti di persone ancora fuori. Abbiamo dal patrimonio artistico e cultu- un tessuto sociale, economico e produttivo interamente da ricorale dell’Aquila». Il Cavaliere, dunque, si limita a struire. Non basta la buona volonlanciare strali da lontano, la- tà». L’istituzione della zona fransciando al sottosegretario il ruolo ca, che darebbe un impulso imda protagonista in Abruzzo. Men- portante, sarebbe una buona sotre la città va riempiendosi di tu- luzione, ma Cialente si augura risti e di aquilani tornati per ri- che sia «reale, efficace, e non un cordare quella terribile notte, e gioco di prestigio».


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Martedì 6 aprile 2010

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Martedì 6 aprile 2010

Sole e divertimento agevolati dal ripascimento della costa

PASQUETTA

Torna la spiaggia a Metaponto Gran risposta per i turisti

Tutto esaurito in città e provincia vinta la scommessa degli operatori

di FABIO SIRAGO

E’ l’anno della svolta I Sassi presi d’assalto dai visitatori di tutte le regioni fra colore e offerta qualificata boom anche sulla costa di ANTONELLA CIERVO

TURISMO CULTURALE Autilio: «Serve una cabina di regia unica»

Immagini dalla Pasquetta fra il folclore e il panorama di una città presa d’assalto dai visitatori prevalentemente pugliesi e campani che hanno affollato Sassi e centro

Orto botanico nel Parco Murgia. Nei Sassi la biga elettrica

Scopriamo piante e fiori RISPETTO dell’ambiente e innovazione. Si vive anche così la Pasquetta, edizione 2010, a Matera. Un orto botanico sperimentale è stato infatti creato nel Parco della Murgia materana, allo scopo di produrre essenze per la cosmesi, impieghi officinali e per la preparazione di tisane. L'iniziativa, promossa dall’Alsia, l’Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura, è stata attivata da operatori del Centro di educazione ambientale di Masseria Radogna. Su una superficie di mille metri quadrati, sono stati messe a dimora una ventina di specie e tra queste lavanda, melissa, malva, timo, peonia mascula, felce spaccassassi, menta. Il raccolto è previsto l’estate e con l’avvio di una piccola produzione di essenze. Gli organizzatori hanno anche previsto l'attivazione di un campionario di fragranze e di un laboratorio olfattivo. «Obiettivo dell’iniziativa – ha spiegato il direttore del Cea, Paolo Montagna – è quello di far conoscere e valorizzare le peculiarità del parco che, nel settore vegetale e ambientale, possono avere diversi impieghi e per farlo occorre tutelarne le risorse». Il Cea ha attivato, con l’installazione di una cartellonistica dedicata, una campagna per il rispetto del

Parco che invita a non lasciare in giro rifiuti e a utilizzare cestini e cassonetti. E per “affrontare” i percorsi impervi degli antichi rioni, da ieri è possibile anche usare una biga elettrica per visitare i rioni Sassi . Il mezzo “innovativo” non inquina e ha una velocità di crociera, simile a quella di un pedone che si muove a passo svelto. Sono queste le caratteristiche della «sig way», la biga ad alimentazione elettrica, che ha destato l’attenzione di turisti e residenti. Il mezzo, che ha una autonomia di 40 chilometri e una velocità massima di 20 chilometri orari, ha evidenziato versatilità e affidabilità su tutte le superfici. «A breve – hanno spiegato i responsabili della Activeway – ufficializzeremo il servizio di nolo per impieghi turistici, ma non escludiamo che possa essere utilizzato come accade da tempo in altre città per servizi di pattugliamento e per soluzioni di mobilità alternativa che nella nostra città sono necessarie». Sotto questo aspetto nei Sassi, si sono viste bici «mountain bike», il minibus “Pollicino» a trazione tradizionale e un Ape «Calessino» Piaggio su iniziativa di un pub, ma resta il «trekking urbano» la mobilità a piedi il sistema di spostamento più diffuso. matera@luedi.it

«LA buona affluenza per le festività pasquali di turisti e visitatori sopratutto a Matera e nelle località simbolo del nostro patrimonio culturale e di quello naturalistico-ambientale è la conferma che l’offerta lucana di turismo culturale è matura e richiede una più stretta sinergia di azione, attraverso l’accorpamento di deleghe, attualmente divise in più Dipartimenti, in un unico assessorato». Insomma un successo che non è possibile trascurare ma che va valorizzato e ampliato ad un periodo più ampio dell’anno, così come negli auspici degli operatori del settore. La dichiarazione è dell’assessore regionale alla cultura, Antonio Autilio – rieletto nel Consiglio regionale con l'Italia dei Valori – il quale ha anche sottolineato che «la cabina di regia costituita alla fine della scorsa legislatura regionale dai dirigenti generali dei Dipartimenti e dall’Apt ha dato sicuramente qualche risultato positivo in questa direzione per scongiurare il corto circuito che si è verificato in passato, ma non è più sufficiente». Per Autilio, «è questa una risposta che si attendono sopratutto gli operatori del settore che a Matera hanno potenziato i servizi ricettivi e gli amministratori locali dei tanti comuni che continuano a scommettere nel turismo».

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RISTORANTI MATERA

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Tutto esaurito a tavola Bene anche gli agriturismi TURISTI e materani hanno preso d'assalto i ristoranti e gli agriturismi della città fra Pasqua e Pasquetta. Molti locali al completo in città, con tanti piatti tipici che hanno conquistato anche i palati più esigenti. «Penso che in questo periodo siano tutti davvero molto pieni di lavoro -hanno sottolineato dalla Masseria del Pantaleone- anche se purtroppo c'è da segnalare che sono solamente questi i periodi nei quali si lavora, e anche molto, mentre per il resto dell'anno non registriamo grandi presenze». Come dello stesso avviso sono dalla Masseria Le Matinelle. «Per questo fine settimana abbiamo registrato il tutto esaurito per il primo boom stagionale». Mentre una nota stonata rispetto al coro arriva dalla Masseria Del Parco. «Quest'anno sembra andare male. Abbiamo lavorato di più lo scorso anno, non sembra esserci niente di speciale». Dai ristoranti, comunque, stesse sensazioni e stessi nu-

meri degli agriturismi. «Abbiamo registrato il tutto esaurito -hanno spiegato da Le Botteghe- sia a pranzo che a cena, come era accaduto lo scorso anno nello stesso periodo. Tra i nostri ospiti ci sono sia materani che clientela che arriva da fuori regione e alcuni stranieri, che comunque sono la maggior parte dei nostri clienti». Una particolarità arriva dalla Masseria del Pantaleone, i quali ci sottolineano come, a differenza degli altri anni, per questa Pasqua l'affluenza è stata maggiore e le richieste sono state davvero tante, a differenza del solito, quando è Pasquetta a farla da padrone in termini di prenotazioni. «Abbiamo tante prenotazioni da parte di comitive non lucane, un fenomeno che non si era verificato negli altri anni, a Pasquetta invece sono stati molti i clienti materani». Il ponte di Pasqua, dunque, ha confermato che come sempre i confini territoriali a tavolo mettono tutti d’accordo. fra.cal. matera@luedi.it

Ballo in primo piano per la Pasquetta a Metaponto

credere in noi e in questa bellissima terra. A livello regionale, invece, chiediamo più attenzione e che si intervenga subito per dare un segnale positivo già per il primo maggio. Oggi è una bella giornata e questo non si verificava da molti giorni. Forse questo è un segnale positivo per l'estate 2010; noi ne siamo sicuri ha concluso Sortiero - ed anche i nostri turisti”. Sul lungomare a fare la sua presenza anche il neo Sindaco di Bernalda, Leo Chiruzzi il quale ha subito detto che la situazione sta migliorando e che i lavori sono necessari. “A me pare - ha detto Chiruzzi - che la stagione stia iniziando con i buoni auspici e con una situazione che vede la gente presente. Le condizioni del mare - ha continuato il primo cittadino bernaldese - sono migliorate. La parte positiva sta nel fatto che l'esperimento di mettere dei massi sulla

spiaggia sta dando i migliori frutti che per ora sono minimi e quindi motivo che bisogna continuare su questa strada. Quindi si al ripascimento ma anche alla protezione della spiaggia per evitare che si butti a mare il lavoro fatto per l'estate. Sul fronte ripascimento assoluta attenzione va data alla qualità del materiale che deve essere utilizzato e anche alla quantità in quanto oggi siamo a livelli minimi. Nelle prossime settimane, dopo la composizione della giunta, faremo delle ricognizioni, necessarie - ha concluso Chiruzzi - per avviare una stagione turistica garantendo tutti i servizi necessari”. Un pensiero va anche alle forze dell'ordine che in questa giornata hanno garantito, con la loro professionalità, la sicurezza di chi ha deciso di mettersi in viaggio verso Metaponto.

Cirigliano Apre il Parco Avventura Nuova Atlantide Tricarico Molte presenze il lunedì dell’Angelo

Imparare e divertirsi Pieno il bosco di Tre Cancelli la natura non fa più paura Gran successo dei ristoranti CIRIGLIANO - Dal primo aprile riaperto l'Outdoor Park per coniugare ambiente e avventura. Per chi ama l'avventura e le uscite differenti dalla routine, ma vissute in mezzo alle tante offerte della natura, il giorno di pasquetta come tanti altri giorni primaverili o estivi sono stati e potranno essere riempiti da una visita presso le tante possibilità date da Nuova Atlantide. Siamo nella foresta di Montepiano, agro di Cirigliano. In sostanza, nell'affascinante Parco di GallipoliCognato Piccole Dolomiti Lucane. «Dal 2008 - come narra anche lo spazio telematico della società ciriglianese - si è iniziato a diversificare l'offerta turistica attraverso la realizzazione di investimenti volti alla fruizione degli ambienti naturali». A breve distanza dalla piccola Cirigliano, è possibile praticare tiro con l'arco, andare in mountain bike, fare equitazione, dedicarsi al trekking, provare orienteering e birdwatching. Ma l'attività più importante e significativa di Nuova Atlantide è la realizzazione di “pacchetti didattici” e “laboratori di educazione ambientale”; preferendo, così, innanzitutto il “mondo della scuola”. Grazie al fatto, va ricordato, che le principali aree protette della Basilicata ospitano i Centri di educazione ambientale. Ovvero una serie di strutture che si danno obiettivi comuni: in special modo a favore della sostenibilità ambientale. Per esempio, il Centro di educazione ambientale Dolomiti Lucane gestito, appunto, dalla cooperativa Nuova Atlantide è nato nel 2001. «Le attività del C.E.A. Dolomiti Lucane - fanno sapere gli stessi ideatori dell'iniziativa - si esplicano su buona parte del territorio del Parco Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, utilizzando strutture presenti sul territorio». Soprattutto grazie alle doti, tutte naturali d'un parco che s'estende per circa 27.000 ettari. Buona parte dei quali vissuti da superfici boscate. Un'area protetta che, tra l'altro, può vantare quattro siti rientranti nella rete Natura 2000: la foresta di Gal-

Il parco avventura Nuova Atlantide

lipoli Cognato, il Bosco Montepiano, le Dolomiti Lucane e la Valle del Basento. Certezze che sono parte degli ideali che hanno ispirato l'istituzione degli stessi Centri di educazione ambientale. La Lucania - terra di boschi - ha potenzialità sempre a disposizione di comunità e turismo. Dove, tanto per cominciare, non necessariamente si deve mettere mano alla battaglia o alla logica del sistema infrastrutturale e altri elementi anche di questo genere. Che sviluppo e progresso sono due cose ben diverse. Intanto, le gite di pasquetta, i fine settimana, le varie vacanze possono essere trascorse in tante fette di territorio proprietà della natura. Pure piccoli viaggi possono dare scoperte di grande importanza, a volte. Utili a sapere di più d'una delle regioni più vessate dalle ipotesi di sfruttamento meno confacenti agli habitat e alle vocazioni della terra. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

TRICARICO - Il meteo è stato clemente e così la tradizionale Pasquetta da trascorre nel bosco di Tre Cancelli ha avuto modo di esprimere il meglio di sé. Circa 500 persone presenti, per la stragrande maggioranza giunti dalle vicine province di Bari, Taranto e Salerno oltre ai tanti potentini e materni che, insieme ai primi, affollano solitamente la località tricaricese. Entrambi pieni i due ristoranti presenti che hanno servito tutti i clienti possibili. Sia “Il Campanaccio” che il “Tre Cancelli”hanno avuto il pienone, così come l'area attrezzata in pieno bosco. La Pasquetta infatti è il classico appuntamento che porta un numero importante di presenze all’interno delle principali strutture attrezzate della zona materana Menu simile per i due ristoranti. “Il Campanaccio” ha offerto antipasto di prodotti tipici, lasagna al forno e cavatelli funghi e salsiccia, arrosto misto di capretto, agnello e salsiccia, contorno e semifreddo della casa. Al “Tre Cancelli” si è iniziato con antipasto della casa, si è passati alla pasta al

Picnic all’aperto nel bosco di Tre Cancelli per i tricaricesi

cinghiale e alla pasta funghi e salsiccia, arrosto misto, sempre di capretto agnello e salsiccia e chiusura con la “pzzlatedd”, dolce con la ricotta. Nell'area attrezzata spazio alla fantasia personale ma, i barbecue brulicavano vicino a tutti i tavolini. Moltissimi i giovani presenti, che ben hanno convissuto con le famiglie che abitualmente trascorrono la Pasquetta a Tricarico e nelle zone vicine.. Insomma il bosco di Tre Cancelli continua ad attirare moltissime persone. E probabilmente una maggiore attenzione verso l'a-

rea potrebbe creare un maggior numero di presenze non limitate ai soli giorni di Pasquetta, del primo maggio e alle domeniche di maggio in generale. Probabilmente vista la presenza della Civita (zona archeologica di notevole importanza), del Santuario della Madonna di Fonti, meta di pellegrinaggio, di due ristoranti funzionanti per tutto l'anno e di una struttura ricettiva come quella dell'Ostello di Fonti, la località potrebbe diventare uno dei punti di partenza per il lancio del turismo tricaricese. Paolo Paradiso

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LA Pasquetta, a Matera, parla molti dialetti: pugliese, campano, ma anche emiliano, romagnolo e veneto. Famiglie, gruppi, coppie o globetrotter, la vera sfida è quella che ogni annomette inmoto lacittà diMatera e che quest’anno sembra stia individuando metodi più efficaci e possa condurre la città ad una promozione a pieni voti entro poco tempo. A condizione che si prosegua su questa strada, ovvero quella della professionalità e che si entri nell’ordine di idee che la città debba rimanere aperta, negozi compresi. Lo dimostra il punto di informazione turistica di via Ridola organizzato dal Cesp della Camera di Commercio che ha affidato a due ragazzi (un uomo e una donna) il compito (riuscito alla perfezione) di illustrare itinerari, informazioni, indicazioni pratiche necessarie per muoversi senza difficoltà a Matera fra strade, vicoli, chiese rupestri e monumenti. Un aiuto che consente finalmente di evitare di finire tra le grinfie delle guide abusive, muovendosi attraverso un itinerario indicato, punto per punto, sulla cartina della città che viene offerta insieme a dèpliant suisiti di raccolta dell’acqua, sulle case grotta, sulla storia della città. Insomma un intero territorio fra le mani, come accade in tutte ledestinazioni turisticheche si rispettino. Alla polizia municipale che da ieri mattina e fino a sera ha seguito l’arrivo elapartenza deivisitatori, presidiando i due ingressi ai Sassi (Via D’Addozio e via Buozzi), chiusi alle auto ma accessibili con i bus Pollicino, il compito di regolare il traffico in una città presa d’assalto. Per farlo sono stati al lavoro nel corso dei turni quotidiani quasi 20 agenti mentre in due hanno percorso la città a cavallo (creando, loro malgrado, un inconveniente più che evidente legato alla pulizia delle strade, successiva al loro passaggio, ndr.) «Abbiamo prolungato l’orario di chiusura dell’accesso - spiega il maresciallo Bufano - dalle 18 alle 19, a causa del notevole flusso di auto ma, per fortuna, tutto è proceduto senza particolari problemi». Ma se di turismo si deve parlare è giusto che a farlo siano le cifre: il Musma ha registrato quasi 100 ingressi (oltre 35 il giorno di Pasqua e 50 ieri) divisi fra pugliesi e campani. «Nessun turista straniero - precisano dalla sede del Museo. Numeri entusiastici anche per le visite alla Cripta del Peccato originale. In due giorni quasi 200 visitatori (130 il giorno di Pasqua e 70 a Pasquetta) tra i quali una comitiva di turisti spagnoli.Chieserupestri affollatedituristi che non si sono fatti spaventare dalla scalinata per raggiungere la Madonna dell’Idris pur di godere del panorama mozzafiato di tutta la città. Come è accaduto a chi, dal Belvedere, ha osservato la città in modo speculare e con l’effetto-Gibson grazie alle Tre crociinstallate nello stesso luogo in cui fu girato il film. E per la prima volta, a quanto pare, dalla finzione si potrà passare alla realtà di una città che ha capito cosa vuol dire fare turismo.

METAPONTO - Sole: presente. Divertimento: eccomi, Turisti: ci siamo. Metaponto: grazie a tutti. Ebbene si, si aspettava quel mix formato grande gioia e questa ha coinvolto tutti, dai più piccini ai più grandi. La lunga giornata legata al lunedì dell'Angelo ha registrato una grande presenza di gente e, udite udite, anche il recupero di una parte della spiaggia. Infatti, in questi giorni, grazie anche a qualche intervento, come le barriere poste sulla battigia, qualche metro di spiaggia si è recuperata. A capire che sarebbe stata una Pasquetta piena di gente lo si è intuito dalle tante auto parcheggiate, e la conferma, la più bella per Metaponto, è giunta dall'aver registrato che il lungomare nella prima parte della mattinata era stracolma di gente. Poi, come per magia, le grida targate divertimento, intorno alle ore 13 si sono appiattite; indice che la fame si è fatta sentire e che le strutture ricettive, e il fai da te, hanno aperto al consueto pranzo. In queste due ore, circa, a rallegrare l'udito era il rumore del mare. La gente è ritornata sul lungomare con le prime note musicali che i lidi hanno regalato; un altro dato questo che si legge come la voglia di ritornare ad essere protagonisti nel grande palcoscenico del metapontino. Per l'occasione abbiamo parlato con il presidente della Leucippo di Metaponto che raccoglie al suo interno gli operatori del settore. Gianfranco Sortiero, nelle sue parole, ci ha confermato di una Metaponto che ritorna alla sua normalità e degli operatori che sono pronti a fare la loro parte. “Non possiamo che essere felici - ha detto il giovane imprenditore locale per i risultati che oggi ci vedono tra le mete scelte dai turisti. A loro abbiamo chiesto fiducia - ha continuato Sortiero - e questi ci hanno ripagato con la loro presenza. Anche per il futuro chiediamo loro di


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Amarcord Pasqua e Pasquetta com’erano nelle contrade di Potenza

Il sapore e la transumanza di primavera nel Pollino

Finita la Quaresima e tolte le ultime pupattole appese, e passato il pranzo di Pasqua, in campagna era un trionfo di frittate, pezzi di sopressate, formaggio e diversi fiaschi di vino

di LUCIO TUFANO

di LUCIO TUFANO Com'erano lunghe le sette settimane di quaresima quando, racconta il rev. Raffaele Riviello, le donne ponevano ad ogni finestrella una pupattola appesa, raffigurante la vecchia stecchita quaresima che, vestita di nero, con rocca e fuso filava, messa seduta, o dritta su di una grossa patata, intorno a cui stavano infisse sei penne di gallinaccio, le figlie della luttuosa quaresima e che avevano i loro nomi: Anna, Susanna, Rebecca, Ribbanna, Sicilia, Siciliana e Pasqua ranna. Man mano che ogni sabato le campane delle parrocchie suonavano a distesa o a mortaro, spariva una delle penne. La cosa avveniva diminuendo il conto dei giorni di magro (scàmmaro). Infine la pupa subiva uno sparo non appena suonavano le campane di “gloria” del Sabato Santo. Segnava la fine delle astinenze e, gli scrupoli della quaresima, per correre a saccheggiare le dispense e, si dice ancora: bruocch, zuoccl'e predicatori, passare ch'è Pasqua, nu màlino cchiù. Mulinari, fornari e ferrari andavano per le case dei loro parrocchiani, o avventori, dando li bone feste, per buscare qualche regalo per i gandii della Pasqua. Nella notte, e se il tempo era clemente, i giovani contadini portavano la serenata alla zita: “aizte bella mia e dammi d'nova”. Il grano tornava a significare di steli gialli e di chiome fluenti, i sepolcri del Cristo, nelle chiese sin dal giovedì Santo, a stimolare la fervida preghiera, il culto che avvince le folle devote nei giorni del pianto al Cristo risorto. Il grano racchiuso nel gusto della popolare pastiera, e le spighe della trascorsa mietitura ad ornare tavoli e pareti. Nelle grandi masserie dei Tufaroli e dei Branca si chiamavano con voce cavernosa, per il pranzo, i commensali. Il padrone si sedeva al per primo, prendendo posto al capo della tavola. Seguivano sua moglie, i figli e poi gli ospiti, a seconda della loro condizione sociale e dell'età. Agli onorevoli ed al reverendo, ai “don” insomma, venivano riservati i posti migliori, e le sedie più comode. Sino al momento di toccare cibo, alcune vivande, già portate a tavola restavano coperte, donde la frase ancora in uso: mettere il coperto. Il prete benediceva la tavola, dopo aver benedetto i campi e la casa., finito di recitare il Pater noster, si cominciava con cicorie fritte, all'olio e con l'aglio, versate col mestolo adatto nel

piatto dalla apposita zuppiera. Ci si accingeva pel tramite della propria forchetta, con garbo e riserva, ad inforcinare i pezzi di salsiccia nel mare di ciottoli di patate di una fumante tortiera, grande un quarto della tavola. Uova cotte erano collocate dappertutto, mentre le lasagne al forno venivano portate con euforia e soddisfazione della massaia. Poi era la volta della carne al sugo, dello stracotto, del casc'e mod con lo spezzato di agnello o di capretto, arrosto alla brace, biscotti o pastiera. Vino spillato dalla botte dell'anno precedente. Era per la Pasquetta che si sceglievano le contrade di primavera, Macchia Romana, Sant'Antonio la Macchia, e Battalemme nei pressi dell'antica cappella. Le tovaglie distese sul-

l'erba con ogni bendiddio. Di solito tale rito veniva denominato anche festa della scrascedda con frittate, pezzi di soppressate, formaggio e diversi fiaschi di buon vino. «… Nelle ore di vespro vedere lungo la via una moltitudine di gente che si riversa festosa lungo i costoni e le cuntagnuole. intorno alla cappella folle di divoti; 'ntritar' o venditori di castagne e nocelle infornate colle loro bancarelle, coperte di tende per la pioggerella o per il sole, e venditori di vino o di peperoni all'aceto, e poi sulle scarpate e sui piani gruppi di gente, a famiglie, liete sull'erba a divorare pezzi di agnello alla brace e tutto quanto ha riversato sulla tavola distesa sui prati, con i fascelli di ricotta di mucca e fettoni di formaggio pecorino.»

“Il capretto alla brace, spruzzo di vino aspro e di polvere di “safarana”, continua carezza di rosmarino, era da sbranare con morsi diretti alla tenera cartilagine arrotolata, alla polpa odorosa. Era la cucina della sera. Fervore di produzioni spontanee, di burrini e caciocavalli negli appezzamenti di maggese e nei pascoli di stoppie e foraggere, di prati falciabili, di terreni freschi, erbai fienili”

Dalle propaggini del Pollino, cime e costoni innevati, aspre giogaie e valloni precipiti, selve di abeti, casupole sparse, ricettacoli sporadici lungo le pendici, greggi belanti, mandrie muggenti, brucanti erbe odorose a fornire gustosi latticini, sprofondamenti di frane e picchi erosi, alle rive opposte del Sinni. Dal fiume sacro alla Magna Grecia che scende e si allarga tra rive boscose e terreni fertili in piena d'inverno, tra rocce, ed a gomito, e che batte alle falde dell'altipiano coltivato, fino al grande invaso della diga più grande d'Europa, a Chiaromonte, nido d'aquile, con il crinale che degrada al Vesciglio, dove la valle porge il Serrapotamo, dall'Alpe di Latronico con le ripe scoscese che scendono tra Caldera e Carbone, al bosco del Fiego, la natura lussureggiante sente il richiamo della Pasqua primaverile. Dalla Camastra, per i dirupi del Basento, fino alle asprezze montuose delle Dolomiti di Castelmezzano e Pietrapertosa. Dall'Arioso con il suo Sellata e le faggete di Pierfaone, e Pignola alta con il campanile della Chiesa madre, infreddolita dal continuo soffio di borea, ad Abriola, ed al bosco Imperatore di Calvello, a Rifreddo che offre la vasta boscaglia per le passeggiate di Pasquetta ai potentini che vi giungono a frotte. Ed ancora dalle capanne di Sterpeto, da Sorge a Pipilone, alla Cappelluccia e a li Pajuordi, fino alla masseria di Cascia, le vacche al pascolo brado tra rigagnoli d'acqua gelata che corrono tra gli ispidi roveti. Da Stagliuozzo, ai casali di Filiano dove producono il miglior formaggio pecorino, a Scalera e Sant'Ilario con polli a Natale, uova e capretti a Pasqua, i pastori con la “saraca inta la sacchetta” vagavano tra i carpini ed i pioppi dell'Abetone. È un po' la storia della pastorizia trasmigrante nell'altopiano, dalle piane aride ed assolate, nell'aprile e nel maggio, suonanti di belati e muggiti. Quando di sera bruciavano i fuochi degli stazzi. Simboli di un mondo perduto di zappe appoggiate, di vomeri stanchi, di grandi zucche legnose appese come lampade alle travi, corna di bue sovrastano gli

ingressi, atti d'amore e di custodia alla nostra intima frugalità. “Il capretto alla brace”, spruzzo di vino aspro e di polvere di “safarana”, continua carezza di rosmarino, era da sbranare con morsi diretti alla tenera cartilagine arrotolata, alla polpa odorosa. Era la cucina della sera. Fervore di produzioni spontanee, di burrini e caciocavalli negli appezzamenti di maggese e nei pascoli di stoppie e foraggere, di prati falciabili, di terreni freschi, erbai fienili. Nel caccavo c'era il latte munto, la prima succhiata dei vitelli a recinto aperto. Il caglio dei capretti aggrega, condensa; il vaccaro manovra il grosso cucchiaio di legno. Tepido nutrimento che proviene dalle madri vacche, pecore, capre, tenerissima ricotta dolcigna, sapore originario, caldiccio, ineffabile. Da Cicolecchia, Lazziespingole e Cacabotte, i vaccai tornano ai casali di S. Nicola e S. Angelo. Al villaggio di Frusci stagionano i formaggi che racchiudono il respiro dei torrenti limacciosi di Tiera e di Rivisco, il soffio ventoso di Scompagno e Lavangone, di Macchia Maligna, delle terre sacre di S. Luca. La pecora cuoce lentamente fino a consumarsi negli ingredienti, le erbe ed il condimento. “U cutturiedd” serba il sapore delle transumanze di Pierfaone e dell'Arioso, di tramontane sensualità di solitudini silvestri: grande fuoco, grande paiolo. Attorno ad essi la pattuglia dei pastori si ristora, si rifugia, si rifocilla di mozzarelle e provocanti alla macchia Giocoli. Da allora le tovaglie imbandite, la borghesia agraria del corredo, quella industriale degli alimenti, le candide tovaglie ricamate, baccanti, grappoli e fontane, le ninfe danzano sulle porcellane fiorate dei piatti usati nel pranzo del casato, di baroni e notabili. Tovaglie e tovaglioli del lino eccelso. Al centro, la profumata “ricotta forte” ed i treccioni freschi, le mozzarelle, il “cacio” da apprezzare con il pane. Fiaba antica dei pastori, scritta nelle sinfonie di Beethoven e di Grieg, scolpita nei miti arcaici delle tribù nomadi, tramandata nei riti silvani di Israele e dei profeti biblici, e nella santità della Pasqua dei cristiani.

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La festa della “scrascedda” che annuncia la primavera


Martedì 6 aprile 2010

Turismo a Maratea

La Ss 18 chiusa ostacola gli arrivi nell’area Nord

Pasquetta con disagi Oggi consiglio comunale alla ricerca di strategie alternative e date certe di riapertura di FRANCESCO ZACCARA MARATEA - Viabilità, turismo, economia. Tutto diviso a metà a Maratea dalla chiusura della SS 18 a località Ogliastro. Oggi pomeriggio, intanto si terrà un consiglio comunale sulla strada e sul rischio sismico. Dai primi dati raccolti del weekend di Pasqua appena trascorso, si legge una buona presenza nelle strutture alberghiere e nei ristoranti dell’area sud del territorio: quella del centro storico, collegata con la Calabria e la Valle del Noce. Presenze in calo, invece, per gli operatori turistici dell’area nord: quella oltre la chiusura della SS 18, nella direzione della Campania. Per loro sono stati giorni difficili. Le presenze sono state inferiori e purtroppo le disdette sono continuate ad arrivare anche all’ultimo minuto. «Ieri mattina hanno disdetto quattro camere all’ultimo momento - spiega Mariano Limongi, direttore dell’hotel Villa del Mare - alcune famiglie provenienti dalla provincia di Cosenza quando sono arrivate davanti alla frana ci hanno telefonato arrabbiati ed hanno disdetto». Nonostante la segnaletica alternativa, nonostante fossero informati della deviazione, spiega Limongi, molti turisti davanti al percorso alternativo hanno preferito rinunciare e tornare indietro o trovare sistemazione in altre strutture del territorio. Presenze ridotte anche nel giorno di Pasquetta per i ristoranti di Cersuta e Acquafredda. «Abbiamo ricevuto tantissime telefonate di prenotazioni come gli altri anni -

A sinistra i massi sulla statale 18 (la foto risale a qualche settimana fa). Sopra la manifestazione del 24 marzo scorso a Potenza. A destra l’incontro in Regione

conferma il proprietario del ristorante Da Cesare di Cersuta - ma purtroppo appena sentivano della strada chiusa, nonostante fossero nostri clienti abituali, ci dicevano di no». Massimo Gentile, proprietario dell’hotel San Diego, parla di un’affluenza di turisti di poco minore rispetto ai numeri dell’anno scorso, ma pone l’accento su un altro aspetto della situazione che Maratea si trova a fronteggiare. «Tra i miei ospiti sono sta-

ti in pochi quelli che hanno lasciato l’albergo per raggiungere in treno il centro storico - ha dichiarato - molti invece hanno scelto di visitare le vicine località del Cilento». «L’importante è che il disagio si risolva presto - aggiunge Gentile - Ogni giorno che passa per noi la situazione diventa più onerosa e aumenta la fobia della gente per un evento frequente. Per il nostro territorio c’è il rischio di diventare meno competitivi».

Diversi i commenti delle strutture del lato sud. «Albergo pieno e bene anche il ristorante nel giorno di Pasquetta», dice Biagio Salerno dell’hotel La Tana. «Abbiamo superato l’80 per cento delle presenze», aggiunge Carmine Esposito, direttore del Pianeta Maratea e presidente del Consorzio turistico Maratea, costituito di recente. Bene Pasquetta, meno nei due giorni precedenti per il Porto, conferma Paolo Tommasini, della Lanterna Ros-

sa, che però attribuisce il calo oltre che alla chiusura della strada, anche alla crisi e ad altre lacune del territorio. I problemi relativi alla chiusura della strada statale saranno discussi anche oggi pomeriggio, nel consiglio comunale delle 18, convocato dal sindaco Mario di Trani, su sollecitazione del responsabile del gruppo lucano della Protezione civile di Maratea, Giuseppe Muscatello per riflettere, come chiesto dal responsabile na-

segue dalla prima dei commensali dorme, qualcun altro sta scomodamente sdraiato sul divano, altri ancora stanno a tavola con un “abbiocco” paralizzante. Avrei voluto che questo articolo fosse stato letto mentre nello stomaco dei lucani erano pigiati e ingolfati alla rinfusa soppressate, salsicce, capretti, paste al forno, mozzarelle, carciofi, peperoni, melanzane, formaggi, pani, fusilli, cime di rape, peperoncini piccanti, patate, piselli, pancetta, vini, cocacole, aranciate, dolci, caffé, amari e sorbetti - o improbabili “pesci freschi” provenienti da allevamenti del Vietnam o delle Filippine. Nell’ora topica, cioè, dell’abbuffata di pasquetta. Sì, perché alle ore 15.15 di pasquetta la Lucania è senza difese e senza governo. Qualsiasi esercito straniero potrebbe occuparla senza suscitare reazioni. Ogni insulto alla classe dirigente sortirebbe soltanto indifferenza. Nelle città si potrebbero liberare mandrie di leoni, o riempire di sangue l’intera diga di san Giuliano, e nessuno se ne accorgerebbe. Se alle 15.15 di pasquetta scendessero gli alieni a Metaponto, o calasse un ufo a via Pretoria, ecco, i lucani non se ne accorgerebbero. Forse qualcuno, di quelli irrimediabilmente ubriachi davanti a un bar, si limiterebbe a offrire un bicchierino di liquore all’ignaro alieno. “Combà, t’aia pigghià ‘nu cunto da vive?”, gli

Alla tavola di un popolo di... chiederebbe. L’alieno lo guarderebbe interrogativo, con gli occhi fosforescenti a fessura e il casco supertecnologico in testa - e il fucile a laser puntato sulla sua testa. Ma il lucano ubriaco non farebbe una grinza. Gli ripeterebbe solo, per l’ennesima volta, il mantra alcolico: “Che te vìvese? Ja, cumbà, pìgghiate ‘nu cunto”. Che lo spari a fare un lucano? E’ solo uno spreco, francamente. Cari lucani, sono oramai passate le 15.15 dell’ennesima pasquetta italiana. Sia che Cristo rinasca sia che rimuoia, sia che risusciti o che venga concepito dall’alto dei cieli, noi lucani festeggiamo sempre allo stesso modo: mangiando di tutto. E so che adesso è calata su di voi una strana tristezza. E io la conosco, questa tristezza. Perché ha ragione il mio medico-filosofo Michele Ciasullo di Avellino quando dice che chi mangia molto è semplicemente depresso. E vorreste non esservi abbuffati, aver mangiato solo due carote bollite. Ma purtroppo ci siete dentro, la pancia vi si è gonfiata fino al petto mortificato. E intanto gli altri dicono simpatiche banalità e il televisore fa da sottofondo all’agonia calorica. Vorreste liberarvi del corpo, ma non ci riuscite. Siete

solo corpo, corpo ingolfato. Ecco, noi mangiamo come dovessimo partire per la guerra, e invece davanti a noi c’è solo un pomeriggio più o meno inutile, una parola, “pasquetta”, che non sappiamo neanche più cosa significhi. Qualcuno incomincia a sentire fitte al braccio o al petto. Pensa all’infarto. Ma è solo la pressione sui tessuti e sugli organi del cibo che si dilata fermentando. Qualcuno va in paranoia. Qualcun altro va al pronto soccorso, ma l’elettrocardiogramma è perfetto. C’è qualcosa che non va, e la cosa che non va è questa: noi siamo pienamente immersi in comportamenti antichi, anche se ci diciamo moderni - non cambiano i caratteri e le abitudini se si hanno addosso le mutande di Dolce&Gabbana. Mangiamo come i nostri nonni e bisnonni, ma non facciamo più la loro vita. Non zappiamo, non potiamo alberi, non seminiamo, non portiamo l’acqua nei terreni, non pascoliamo sui monti, non spacchiamo pietre, non spingiamo carriole, non tagliamo alberi con l’accetta, non camminiamo per ore pur di andare in paese a comprare una cosa. Siamo tutti “esperti”, tutti intellettuali, tutti politici, tutti impiegati, tutti lau-

reati, tutti avvocati, imprenditori, medici, assessori. Pensateci: tutti i lucani, ormai, hanno la faccia di un perfetto assessore comunale. La stessa cosa vale per le lucane, s’intende. Anche il pane, al panificio, stiamo imparando a comprarlo già tagliato. E pensiamo che accendere un computer sia lavorare. E invece siamo un popolo di rammolliti “fancazzisti”, di fiacchi mangioni. Un popolo che, nell’attesa di un cataclisma o di un Messia, si abbuffa ogni volta che capita l’occasione. Diceva Flaiano che il problema del Mezzogiorno è la Mezzanotte, intendendo dire che il problema del Sud è il tirare tardi, la vita inoperosa. Aveva capito tutto, il cinico Flaiano. La metafisica lucana si risolve ai fornelli. Anche i politici, se davvero vogliono vincere, devono solo far abbuffare i cinici elettori. La Lucania è un immenso stomaco che brontola, una bocca sdentata che rumina di tutto. Poi gli assessori alla sanità devono fare programmi straordinari per arginare la piaga del diabete e dell’infarto. “La malattia dello zucchero”, la chiamano al mio paese. Intendendo il diabete. Se vi siete guardati attorno, qualcuno, seduto al tavolo, tra le

zionale della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sulla prevenzione del rischio sismico, e dal gruppo di minoranza per discutere sulla sicurezza della SS 18. «Un tema importante come questo deve passare in consiglio - dice il consigliere Michele Manzi - La popolazione deve essere informata sulla situazione e sui tempi di riapertura. Bisognerà discutere anche di un piano d’interventi per ridurre i disagi da qui in avanti».

bucce di arance e le molliche di pane, si è misurato la pressione con la macchinetta della farmacia. I battiti sono oltre cento. Ci si allarma. Inizia il dibattito surreale sulla “massima” e sulla “minima”, che è più pericolosa. Al televisore Giletti, la Balivo, Monica Setta parlano, parlano, parlano. E si arriva così quasi alle 15.30. A questo punto della festa è chiaro che la tristezza ha toccato un punto vuoto, una voragine al centro del cervello. Intorno a noi ci sono affetti e amici, ma qualcosa non va - appunto, si è aperta una voragine. Ci sentiamo inespressi, poco amati, poco capiti, poco utili. Incapaci di vivere. Con la pancia così gonfia, è chiaro che se adesso morissimo nessuno sentirebbe davvero la nostra mancanza. Semplicemente non siamo indispensabili. Vorremmo davvero stare con gli altri ed essere gli altri, e stare bene con noi, con il nostro corpo. Ma qualcosa si è rotto. E questa frattura, a cui non so dare un nome, inizia a manifestarsi alle 15.15 del giorno di pasquetta. Qualcuno risolve l’ineffabile tramortimento del dopo pasquetta con la pennichella obliosa. Al risveglio però la bocca è amara e la testa intontita, e ci si sente irrimediabilmente alla periferia del mondo, in culo alla luna. E si dice a bassa voce che “domani sarà diverso”, ben sapendo che è domani da sempre. Andrea Di Consoli

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10 Primo piano


Riguardano ciclomotori, cucine, elettrodomestici, Internet veloce

Bilanci

Incentivi, da oggi si parte

Gasolio In Italia speso più che in Ue

A disposizione 300 milioni di euro per un milione di famiglie di TITO GIABARRI ROMA–Parte oggi la macchina organizzativa degli incentivi. Un bonus totale di 300 milioni di euro che riguarda ciclomotori, cucine, elettrodomestici, abbonamenti a Internet veloce, case ecologiche, motori marini e prodotti industriali, che produrrà – secondo il governo – benefici per un milione di famiglie. La prima fase è riservata ai venditori; dal 15 aprile, invece, partiranno gli acquisti «con lo sconto» da parte di consumatori e imprese. Oggi, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, entra in vigore il decreto attuativo: i venditori avranno a disposizione una decina di giorni per registrarsi in un apposito elenco prima di poter attivare l’effettiva erogazione degli incentivi ai consumatori. Una scelta – quella di dividere la procedura in due fasi – per garantire massima trasparenza e per andare incontro alle richieste delle principali associazioni della distribuzione e dei diversi operatori delle telecomunicazioni, per evitare rischi di congestione. La procedura prevede la registrazione dei venditori tramite l'apposito call center gestito da Poste italiane, al numero verde 800.556.670. Per gli abbonamenti ad Internet veloce, invece, sempre da oggi, dovranno registrarsi solo gli operatori delle telecomunicazioni (e non i rivenditori), utilizzando esclusivamente l’indirizzo email contributi.bandalarga@postcert.it. Da giovedì 15 aprile consumatori e imprese potranno cominciare ad acquistare i prodotti con gli incentivi, di cui si potrà beneficiare sino alla fine dell’anno, salvo che i fondi non vengano esauriti prima. In particolare, per i motocicli il bonus totale è di 12 milioni di euro, per le cucine componibili 60 milioni e stesso importo per le agevolazioni agli immobili ad alta efficienza energetica. Cinquanta milioni sono destinati agli elettrodomestici (lavastoviglie, forni elettrici e piani cottura, cucine a gas, cappe climatizzate, pompe di calore per acqua calda), venti milioni alle nuove attivazioni di linea telefoniche a banda larga per i giovani fra i 18 e i 30 anni (ciascuno avrà un bonus da 50 euro). Otto milioni an-

IL CASO

Dal web i nuovi paperoni ROMA – È il web la nuova frontiera dei paperoni. Internet sta allevando una generazione di miliardari. Giovane, brillante, non oltre i 45: è questo il profilo tipo del 'multimilionario' creato dalla rete. Fenomeni internettiani di massa come Google, Facebook, eBay, in pochissimo tempo hanno rivoluzionato il modo di comunicare arricchendo le tasche di giovani intraprendenti. Se si guarda all’ultima classifica dei miliardari stilata da Forbes è possibile ricavarne una top ten dei paperoni del web. Ai primi due posti, come era facile supporre, gli americani Larry Page (37 anni) e Sergey Brin (36 anni), fondatori di Google, entrambi con un patrimonio di 17,5 miliardi di dollari ciascuno. In terza posizione troviamo invece Jeff Bezos, 46enne americano, fondatore di Amazon, con un gruzzolo di 12,3 miliardi di dollari. Ancora grazie a Google, al quarto posto, il 54enne Eric Schmidt, con 6,3 miliardi di dollari, seguito, al quinto posto da Masayoshi Son (52), presidente del colosso giapponese dei media e delle telecomunicazioni SoftBank, con 5,9 miliardi di dollari.

ENERGIA

Il petrolio vola, gli Usa pure NEW YORK – Il petrolio vola ai massimi degli ultimi 18 mesi con l’economia americana che migliora e torna a creare occupazione. Le quotazioni del greggio avanzano a New York di quasi il 2%, spingendo l’oro nero a 86,49 dollari. Gli Usa, i maggiori consumatori di petrolio al mondo, hanno creato in marzo 162.000 posti di lavoro,

l’incremento maggiore degli ultimi 3 anni. Il balzo alimenta le speranze di una ripresa economica globale più sostenuta e, quindi, di un ritrovato appetito per il greggio. «L'ottimismo ha preso il controllo del mercato dopo i dati sul mercato del lavoro, sull'andamento dell’industria manifatturiera e sui compromessi per l’acquisto di case non nuove. Forse il trend al rialzo potrà continuare» spiegano alcuni economisti. I compromessi in febbraio sono saliti dell’8,2%, l’incremento maggiore dall’ottobre 2001 che sembra lasciar intravedere segnali di stabilizzazione o di ripresa del mercato immobiliare, quello al centro della crisi. L’Opec, il cartello dei paesi produttori, ha sottolineato nei giorni scorsi di preferire un prezzo del greggio fra i 70 e gli 80 dollari al barile. Nei sei mesi che si sono chiusi il 30 marzo i prezzi del greggio hanno oscillato in una forchetta compresa fra i 68 e gli 84 dollari al barile, accelerando negli ultimi 60 giorni sulla scia delle indicazioni positive provenienti dalla congiuntura statunitense e i dati odierni vanno in questo senso, rafforzando le speranze per una crescita più sostenuta. Oltre all’aumento dei compromessi, l’indice Ism non manifatturiero è salito ai massimi dal maggio 2006 a 55,4 da 53 di gennaio. Lo stoccaggio del greggio

dranno per l'acquisto di nuovi rimorchi e semirimorchi, 20 per le macchine agricole e movimento terra, 20 milioni per motori fuoribordo e stampi per scafi da diporto. Quaranta per le gru a torre per l'edilizia. Dieci per l’acquisto di inverter, motori ad alta efficienza energetica, Ups e batterie di condensatori. Il provvedimento, firmato dai ministri allo Sviluppo economico Claudio Scajola, all’Economia e Finanze Giulio Tremonti e all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, punta a favorire l'acquisto di prodotti innovativi e a basso consumo energetico. Le misure per il rilancio del Piano Casa – inserite nel decreto legge incentivi – non convincono, però, la Finco (la Federazione industrie, prodotti, impianti e ser-

vizi per le costruzioni aderente a Confindustria), insoddisfatta sia per il totale stanziato sia per le modalità scelte dal Governo. Il decreto – spiega la federazione – stanzia circa 60 milioni di euro per nuove abitazioni ad alta efficienza energetica attraverso bonus fino a 7.000 euro. Una misura che – afferma Finco – «potrebbe valere come bonus all’acquisto per circa 10.000 appartamenti, ovvero assai meno di quelli presenti in un solo quartiere di medie dimensioni di una città». Intanto il rapporto tra offerta e domanda nelle materie prime alimentari potrebbe scendere anche «al di sotto dei livelli visti durante gran parte del periodo post bellico». Lo sottolinea il Fondo Monetario internazionale che, nel world

Economic Outlook (Weo) che sarà pubblicato il 21 aprile, mette in evidenza l’esigenza di puntare su una aumento dei raccolti, aumentando gli investimenti in ricerca, piuttosto che seguire la strada ormai meno praticabile di una estensione delle aree coltivabili. Nonostante un recupero più lento dal fondo della crisi, ed un calo da inizio 2009 (tranne il caso di zucchero e cacao), anche per le materie prime alimentari i prezzi sembrano destinati nei prossimi anni a restare sotto una continua spinta verso l’alto, come tutto il mercato delle commodity. La domanda è sempre più spinta da un aumento dei consumi di cibo nelle economie emergenti ma anche da nuovi mercati, come le coltivazioni destinate ai biocombustibili.

L’Erario scopre il pagamento dilazionato per la gioia dei debitori

Fisco, grandi morosi pagano a rate di BEPPE COLONNA ROMA – Se lo Stato batte cassa si può sempre rateizzare, soprattutto in tempi di crisi. E chi ha contratto un debito con l’Erario, magari perchè davvero in difficoltà, può sempre decidere di saldarlo a rate, dilazionando il pagamento. Tra i 'grandi morosi', sorvegliati speciali dal fisco, quelli cioè che hanno contratto un debito superiore aI 500 mila euro, uno su tre ha scelto la via della rateizzazione. E' quanto risulta dai dati Equitalia, la società pubblica per la riscossione. D’altronde, il pagamento a rate consente di ridurre i contenziosi e i fallimenti. Che il 2009 sia stato un anno record per la lotta all’evasione lo dimostrano anche i dati delle riscossioni da ruolo – aumentate del 10% rispetto al 2008 – che hanno raggiunto al 31 dicembre dello scorso anno quota 7,7 miliardi di euro. In particolare, le riscossioni riguardanti le grandi morosità sono cresciute del 17,5% rispetto al 2008, attestandosi a 1,5 miliardi di euro e

Il sistema ha fatto ridurre contenziosi e fallimenti

contribuendo così al 20% liardi di euro di importo. L’andell’intero incasso. Anche l’in- damento crescente della riscoscasso unitario medio da grandi sione, fanno notare da Equitadebitori ha registrato un incre- lia, è accompagnato dalla dimimento del 17%, passando nuzione di ipoteche e ganasce finell’ultimo anno da 1,3 a 1,8 mi- scali. Su oltre 30 milioni di doculioni per debito. Un fattore de- menti inviati dagli agenti della terminante è stato giocato dalle riscossione lo scorso anno (carrateizzazioni delle cartelle di pa- telle, avvisi di pagamento, sollegamento che hanno toccato a fi- citi, ecc.) le procedure coattive ne anno quota 620mila per un rappresentano solo un piccola parte: nel 2009 sono importo di quasi 10 mistati attivati 86 mila liardi di euro – una cifermi auto e iscritte fra superiore a quella 180 mila ipoteche. Ridi una finanziaria – di sultati conseguiti ancui 2 incassati nel che grazie a un ap2009. E dall’analisi proccio più attento alle condotta dagli agenti esigenze del contridella riscossione emerbuente, con rateizzage che un terzo dei zioni, solleciti e avvisi. grandi morosi ha otteNel 2009 i preavvisi nuto la rateizzzazione di fermo sono stati oldel debito. Uno strutre 1,4 milioni e i sollemento questo che in ge- Attenti ai conti citi di pagamento nerale va incontro alle esigenze dei contribuenti in dif- 'promemoria' introdotti spontaficoltà – non solo i grandi debito- neamente da Equitalia trascorsi ri – che usufruendo della possi- 60 giorni dalla notifica della bilità di dilazionare il pagamen- cartella – sono arrivati a ben 2,7 to evitano così il contenzioso con milioni di contribuenti. E a quanto pare questo approccio il Fisco. Nel Lazio le rateazioni conces- paga visto che sono diminuiti se sono state più di 80mila, per anche i pignoramenti tra il 2008 un importo superiore a 1,8 mi- e il 2009: per i beni mobili si è liardi di euro, mentre in Lom- passati da 43.502 a 43.363; per bardia si sono attestate a 76 mila case e beni immobili non sono per quasi 2 miliardi di euro. Se- state superate le 10mila unità a gue la Campania con oltre 80 fronte appunto di 180mila ipomila domande per circa 1,3 mi- teche.

ROMA – La stagione dei termosifoni volge al termine e le famiglie italiane che ancora non dispongono di impianti a metano scoprono di aver speso per il gasolio ben più di quanto sborsato dal resto d’Europa: addirittura il 51% in più. La legge che regola l’accensione dei riscaldamenti prevede la suddivisione dell’Italia in sei zone climatiche. In tre di queste zone (la A, la B e la C), i termosifoni sono stati spenti il 31 marzo; in altre due (la D e la E) si può accendere ancora fino al 15 di questo mese, mentre nella sesta non ci sono limitazioni. Da qualche giorno, quindi, in molte città del sud comprese Napoli, Palermo, Bari, Catanzaro, Reggio Calabria, Cagliari, ma anche in qualche comune del centro, i termosifoni sono stati spenti e si tirano le somme di quanto si è speso. Il bilancio è in rosso: in Italia, infatti, stando all’ultimo aggiornamento disponibile sul sito del ministero dello Sviluppo economico che conferma un andamento ormai consolidato, il gasolio per riscaldamento costa ben 1,164 euro al litro, contro 0,768 della media europea. Si tratta del prezzo più alto, che rappresenta il 51% in più di quanto sborsano le famiglie degli altri Paesi. L’Italia, dunque, è ancora una volta maglia nera ed è tallonata dall’Ungheria, dove per un litro di gasolio ci vogliono 1,145 euro. Su questa sorta di podio all’incontrario si piazza anche la Danimarca (1,141 euro al litro), mentre il Paese più economico risulta il Lussemburgo, dove per riscaldare gli appartamenti bastano 0,574 euro. Tra primo e ultimo posto in classifica, dunque, corrono la bellezza di 0,59 euro: in Italia, quindi, il gasolio da riscaldamento costa più del doppio rispetto al Lussemburgo. Ipotizzando quindi un utilizzo di mille litri di gasolio per il riscaldamento dell’abitazione, la famiglia italiana paga quasi 1.200 euro, contro i nemmeno 600 di una lussemburghese. I maggiori Paesi europei, invece, presentano prezzi estremamente più contenuti e più o meno in linea con la media: la Francia si attesta a 0,700 euro, la Germania a 0,678, la Spagna a 0,668 e il Regno Unito a 0,607.

Pasqua, per il pranzo spesi 1,3 miliardi e un terzo si butterà ROMA – Fra pranzi e libagioni pasquali gli italiani hanno speso 1,3 miliardi di euro in piatti tradizionali, hanno passato seduti a tavola quasi tre ore; pioggia permettendo, il 17% di loro ha scelto di fare 'pic nic' nel verde in parchi e riserve naturali (stime Coldiretti). Ma poi, un terzo di tutto il ben di Dio acquistato come se la crisi economica non mordesse più (si è speso il 5% in più sul 2009, stime Cia) rischia di finire nella spazzatura. Rischia ma non è detto che ci finisca. Da martedì, c’è da scommetterci, gli italiani si ricorderanno che la crisi non è ancora finita e si rimetteranno a risparmiare cominciando proprio dagli avanzi del pranzo di Pasqua e dai resti del pic nic del lunedì dell’Angelo. Via libera – prevede Coldiretti – a polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille (cugina nizzarda della caponata napoletana e siciliana). Tutti piatti che tradizionalmente nobilitano gli avanzi salvandoli dal disonore della spazzatura. Fra le diverse ricette per valorizzare l'agnello avanzato, prima vittima sacrificale dei pranzi della Resurrezione, quella più comune – ricorda Coldiretti – è di cucinarlo al sugo con le verdure. Le vacanze di Pasqua sono anche l’occasione per le diverse categorie economiche del turismo di fare una sorta di prova generale su come andranno le vacanze estive.

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Economia 11

Italia/Mondo

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

RITORNO DELLA PIAZZA?

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di FRANCESCO BOCHICCHIO I “TERZISTI” de “Il Corriere della Sera”, “terzisti” così per “auto-proclamazione”ma in realtà immaginari, in quanto o appiattiti sulle posizioni di Berlusconi oppure sempre benevoli e comprensivi nei confronti di questi anche quando critici, hanno impostato una precisa campagna di presa di distanza e di critica dei due schieramenti politici nel momento in cui entrambi hanno scelto il ricorso alla piazza e la mobilitazione popolare in vista delle elezioni regionali. In particolare, estremamente raffinato è l'intervento di Sergio Romano che acutamente nota che, soprattutto in un'ottica di federalismo, le elezioni regionali dovrebbero veder prevalere l'attenzione verso i problemi locali e la capacità di risolverli, senza un politicizzazione eccessiva, che ricadrebbe inesorabilmente in una logica di centralismo totalmente incoerente rispetto al federalismo. L'approccio è raffinato ma fuorviante: trascura che le elezioni regionali si tengono in un contesto caratterizzato dal tentativo di Berlusconi di sanare le irregolarità di presentazione delle liste del centro-destra in Lombardia e nel Lazio con un decreto legge, pur incredibilmente firmato dal Capo dello Stato, dalla palese incostituzionalità e proprio di uno Stato antidemocratico di stampo sudamericano: il tentativo non è allo stato riuscito nel Lazio dove l'Autorità Giudiziaria ha continuato nel non consentire l'accesso al voto della lista del centro-destra, mentre in Lombardia le liste sono state ammesse, ma non si è ancora in grado di sapere con certezza assoluta se il pronunciamento dell'Autorità Giudiziario sia stato determinato o no dal decreto-legge. In definitiva, la mobilitazione della piazza è effettuata dai due schieramenti in un'ottica del tutto opposta: il centro-sinistraricorreallamobilitazione perladifesadellalegalità, mentre il centro-destra pone in essere detto ricorso per sferrare un attacco alla legalità e per completare detto attacco. Non si possono mettere sullo stesso piano, come invece fa Romano, due mobilitazioni popolari di natura opposta. Certamente, il discorso critico di Romano mantiene un nucleo fondamentale di validità in quanto mette a fuoco la grave carenza propositiva, a livello sia locale sia nazionale, di entrambi gli schieramenti, che con il ricorso alla piazza vengono a tentare di occultare o comunque ridimensionare fortemente tale carenza, e ciò è particolarmente grave per il centro-sinistra, che per presentarsi quale alternativa al centro-destra dovrebbe brillare in chiave progettuale: ma il ricorso, legalitario e democratico s'intende, alla piazza da parte del centro-sinistra è stato nel caso in questione addirittura doveroso. Ma non solo, si tratta di un ricorso non privo anche di valenza politica intrinseca, nel momento in cui spinge settori rilevanti del centro-sinistra, molto poco propensi ad opporsi radicalmenteaBerlusconianche suquestionifondamentalidilegalità costituzionale, a compattarsi invece su posizioni anti-berlusconiane. Tali settori rilevanti del centro-sinistra sono lusingati dai “terzisti” de “Il Corriere della Sera”, che li invitano al dialogo con Berlusconi e quindi a sciogliere l'alleanza con Di Pietro: il dialogo con Berlusconi è impossibile, mentre Di Pietro è un alleato non solo prezioso ma essenzialein quantoèil piùfermooppositore. Itonidi DiPietro sono spesso eccessivi e su tali toni si può e si deve prendere le distanze, ma senza estendere tale presa di distanza alla linea politica generale, perché non si può in alcun modo dimenticare che l'intransigenza di Di Pietro è un valore essenziale per resistere al tentativo, a questo punto non solo autoritario ma forse anche eversivo, di Berlusconi.

ATTO DI DOLORE di ARMANDO LOSTAGLIO* E' L’ATTO di dolore la preghiera che si è levata dalla comunità dei credenti in questi giorni di Passione, nelle ore che precedono la Pasqua, la Resurrezione. “Mio Dio mi pento e mi dolgo…” una preghiera, una invocazione, mentre nel Giovedì Santo si visita il Santo Sepolcro nelle chiese. In questoandareepregareperi borghilucani,c'èforseunaimmagine che più di altre ci accompagna, è la Pietà di Michelangelo: quanta sofferenza, quanta eterno dolore in quei volti prostrati. Sono diverse le immagini di sacralità nel patimento che hanno attraversato la storia, anche più recente. Il viso della Madonna ai piedi della Croce nel film “Il vangelo secondo Matteo”: una anziana signora di nero vestita e di candore addolcita.E' il volto di Susanna, madre del regista Pasolini, che anticiperà di poco più di dieci anni la sofferenza ancor più vera per la morte del figlio, Pier Paolo, assassinato brutalmente in una notte avvolta dal mistero. Ancora una madre, una Madonna che dal palco di un teatro piange suo Figlio in croce: è una Madonna particolare che non si rassegna a quella morte così atroce di un uomo tanto buono, educato, e che si faceva amare perché compiva anche miracoli. No, non si rassegna quella madre, che rivolta allaplatea invoca ilSignore ese la prendecon l'Arcangelo perché, nell'atto dell'Annunciazione, non l'avverte di quella fineorrenda.E'FrancaRame aportareinscenaquest'opera che non è mai blasfema, se vista con gli occhi e il patimento incommensurabile di una donna terrena. Ad accompagnarci per strada sono anche le note e i versi de “La buona novella” che Fabrizio De André (nel 1970) dedica a Maria: “Ave, alle donne comeTe, Maria,femmine ungiorno emadri persempre.”Dolore arcaico e dolore dei nostri giorni, come la tenace madre di Potenza cui hanno crudelmente strappato una figlia.Aquell'angelo ilucanidibuona volontàdovrebberodedicare questa Pasqua. La sua immagine perpetua quel dolore antico, una Pietà michelangiolesca dei nostri giorni. E' infine la poetessa Alda Merini a saldare il dolore dal suo “Poema della Croce”: “Ecco il Padre amorevole che corre in aiuto del figlio e squarcia tutte le nuvole e fa piovere dal cielo quella manciata di rose che noi umani chiamiamo Cristianesimo”. *Cineclub “V. De Sica”

Le Luna vi consiglia di dedicare la vostra giornata all'andamento delle vostre finanze. L'amore, in senso più lato, vi potrebbe dare molto.

TORO 21/4 - 20/5

Le stelle vi consigliano di vivere con massimo rispetto i rapporti di sempre. I figli richiedono ascolto maggiore. La Luna in aspetto difficile porta proprio a uno scontro.

GEMELLI 21/5 - 21/6

C'è da fare qualche piccola discussione per quanto concerne una transizione? Sarà del tutto costruttiva e vi porterà a firmare un contratto vantaggioso.

ORA E’ RIMASTA SOLO LA VOGLIA DI VERITA’ di don ALDO VIVIANO

CANCRO 22/6 - 22/7

Maggiore giudizio. Avrete senz'altro delle situazioni che vi preoccupano ma non per questo dovrete logorarvi troppo. Sappiate equilibrare pensieri e azioni.

LEONE 23/7 - 23/8

RITORNA attuale, specialmente in giorni di settimana santa dei cristiani, la voce attempata e rauca, tendenzialmente fuorviante di un oscuro governatore di provincia romana, diventato famoso soltanto nel contesto storico del Credo nella liturgia del culto, nei vangeli, nella storia della chiesa. Pilato, questo il nome, rivestito di tunica bianca e toga, macchia la candida veste della carica pubblica, smarrito nell’applicazione del diritto romano che tutelava e regolava la difesa dell’imputato, abdica al ruolo di garante della verità, chiede che cos’è la verità. Aveva dinanzi il Nazareno il quale aveva detto di se stesso: io sono la via, la verità, la vita. Ma urgeva rispondere alle istanze della piazza delirante, del popolo anonimo tumultuante, inquieto, manovrato da altro potere regalesinagogale più impaziente della plebe nei confronti del messia. Viene in mente siffatto squarcio di società ultrabimillenaria del tempo di Gesù in Palestina per riflettere sullo scudo inutile della rappresentanza imperiale in quella terra, l’inganno delle masse stagnanti nel volgo, rassicurate dalla certezza della verità mai scoperta, mai affrontata, mai rispettata, di un ordine pubblico del tutto inventato. Ora, a distanza epocale dal fatto cristiano, ora che la plebe è diventata popolo ed il governatore è oscurato dall’ombra del catino agitato dalle mani tremanti nell’acqua simbolica della deresponsabilizzazione, è rimasta sola, però impavida la verità. Questa non passa mai, ieri come oggi, oggi come ieri. Si è dinanzi a lei, pur nella frenesia della ricerca di chi si agita per impedire che la si rincorra ad ogni costo, costi quel che costi. Oggi non si può essere i nipotini pilateschi condizionati da variabili del congedo logico dei percorsi razionali. L’antica filosofia agli albori della civiltà ha fatto i primi passi preparatori alla conquista del pensiero davanti allo specchio della realtà, fuori dagli schemi parametrati di categorie del rifiuto. Basta attingere ad un grande della storia civile, Socrate, presente nelle sue interazioni comunicative alla coscienza contemporanea, attraverso i significativi suoi silenzi o le attese decisionali della democrazia in erba appena spuntata da terra. Il martirio ed il genio di Platone hanno costruito in Socrate la figura di un santo laico, l’uomo superiore che sfida la plebe ignorante con sufficienza e distacco. In ciò si racchiude la grandezza di Socrate platonico, che con la sua saggezza e serenità sfida i secoli per collocarsi nell’olimpo dei grandi. Socrate secondo questa rigida re-

gola della storia, della storia aveva bisogno, della cicuta per affidarsi all’immortalità. Oggi sono altri a somministrarla. Il risultato è lo stesso: la morte. Socrate l’ha data a sé, altri la danno e fanno morire con la violenza, il tradimento, l’aggressione. In tale destino di uomini e di eventi un’ombra indelebile si allunga sulla società, che ieri non seppe o non volle rispettare le proprie conquiste di tolleranza e di progresso; oggi aggredisce e trasgredisce i principi morali che devono presiedere all’ordine ed alla dignità della persona. L’ultima vicenda assurda di cui è stata protagonista passiva perché l’ha subita, la città di Potenza, non può, non deve stemperarsi neppure nelle immersioni spirituali della liturgia commemorativa del venerdì santo o nelle peregrinazioni di sequenze o ritorni litanici. Perché sulle pietre, sui volti, sui muri, è impresso il dolore, il cordoglio del mondo civile per lo strappo di una figlia dal cuore della madre. Meta sì il calvario, la croce, il capo reclinato del crocifisso, ma la visita al sepolcro è lì a pochi passi dalle abitazioni, su quel suolo oscuro e umido che per lungo tempo ha custodito in solitudine ed abbandono il corpo di Elisa consacrato dal sacramento del battesimo cristiano. Quel sepolcro custodisce non più anonimo ed anodino un oggetto, bensì la vittima della passione e della follia omicida. Il sacrificio risparmiati ad Abramo s’è compiuto in una creatura sedicenne. Dal colle di Sion al capoluogo di regione. E lì che conviene in quest’ora di dolore il popolo lucano, insieme a Mamma Filomena, Gildo, Luciano, l’intera famiglia Claps divenuta intanto simbolo ed emblema di dolore. In attesa della verità che riappare risorgente dalle ceneri dell’oblio, come alba di un nuovo giorno di risurrezione e di gloria. Per sconfiggere l’odio, l’omertà, le viltà, i silenzi metodici e non socratici, per impedire abusi ed ulteriori arbitri, gli squallidi compromessi intrisi di sangue. Ora la visita ai sepolcri, in una con quella del martire divino, è il rifugio collettivo dei lucani nel luogo del grande raduno intorno alla diletta mamma Claps divenuta icona dell’addolorata. In attesa della verità e della giustizia non più protraibile se si desidera e si voglia essere, come nel proposito di ogni buon cristiano, testimone della profezia evangelica.

La Luna nel segno vi richiama alle emozioni. Siete molto coinvolti da quello che state vivendo al momento per cogliere a pieno ciò che il giorno vi offre.

VERGINE 24/8 - 22/9

Buoni incontri nella vostra vita. Qualcuno di voi potrebbe fare proprio un incontro sincronico, del fato, che porta buone risoluzioni. Persone straordinarie.

BILANCIA 23/9 - 22/10

E' sempre la competizione con l'ambiente a essere nei vostri pensieri in questi giorni. Oggi, però, potreste accorgervi di un piccolo miglioramento in tal senso.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Ancora, e ancora passione accesa. Si tratterà, dunque, di mettere da parte gli impegni e qualche pesantezza in più dal lato pratico. Lasciatevi andare all'eros.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

E' una Luna che vi porta a essere gioiosi di quello che possedete e a socializzare di più rispetto agli altri giorni. Concedetevi dei bei momenti di svago.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Qualche possibile scontro con l'ambiente. Oggi è il giorno per comprendere cosa fare in merito ad alcune questioni in sospeso. C'è qualcosa da mettere a posto.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

La giornata si presenta difficile in particolar modo per le questioni matrimoniali o di collaborazione. Così, potrebbe sussistere una questione in sospeso.

PESCI 20/2 - 20/3

Oggi è la giornata adatta per tentare la fortuna al gioco. Potreste davvero provare a sfidare la Dea Bendata. La Luna potrebbe farvi far fare un terno secco al lotto.

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GRILLO O ZAZA’? CHISSA’... FRANCESCO TOSCANO COME era ampiamente prevedibile cominciano a volare gli stracci nel luminoso mondo dell'antagonismo indigeno. Dei dissidi tra il barone Zazà (alias de Magistris) e Di Pietro già si sapeva, risulta invece nuova e per certi versi inaspettata la dura presa di posizione del comico genovese nei confronti del nobile napoletano. Sul suo seguitissimo blog Grillo invita esplicitamente de Magistris a non parlare a nome del movimento 5 stelle ricordandogli senza troppi giri di parole di essere stato eletto in Europa, con i voti del blog, per contrastare i profitti della mafie oltreconfine e non per passare le sue giornate comodamente seduto sulle poltroncine dei principali talk show nostrani ad immaginare nuove quanto improbabili formule politiche. Una presa di posizione, quella di Grillo, chiara e limpida che non abbisogna di eccessive interpretazioni e appare certamente coerente con la filosofia più autentica del movimento politico nato sull'onda del vaffa day I grillini infatti hanno sempre professato una diversità sostanziale del loro agire politico dal resto del panorama politico attuale, lontano dalla casta e molto legato ad un'idea di democrazia diretta che concepisce gli eletti come “dipendenti” del popolo votante e non come ristretta categoria di iperprivilegiati. Una filosofia antitetica con quella dell'Idv di Di Pietro, dove si è appena tesserato il finto recalcitrante Zazà, che al netto delle speculazioni politiche si colloca su un piano di sostanziale continuità con il modello di partito in voga nella seconda Repubblica. Un modello che, a parte rare eccezioni, prevede un esasperato personalismo, nessuna democrazia interna, una tendenza al familismo amorale e molte opacità circa i criteri di selezione della classe dirigente e l'uso dei rimborsi elettorali. Di Pietro, furbescamente, ha tatticamente cavalcato alcuni temi cari anche ai cosiddetti grillini con lo scopo di riportare all'interno dell'alveo del centrosinistra una fetta di elettorato sempre più insofferente. Uno schema fintamente rivoluzionario che Di Pietro recita a meraviglia da più di un decennio, ma che all'atto pratico non gli ha mai impedito di votare nei fatti candidati inquisiti come De Luca o di condividere responsabilità di governo con i soggetti più disparati, compreso Mastella. Di Pietro quindi liscia il pelo ai movimenti “antagonisti” con lo stesso animo con il quale in passato i vecchi notabili democristiani si stringevano attorno ai segretari di partito: “per soffocarli meglio”. Diverso il discorso di De Magistris-Zazà, partito per combattere un' impari battaglia contro “la nuova p2 mossasi per fermare le sue inchieste”, ed ora rapidamente trasformatosi in un ottimo dispensatore mediatico di innocue ovvietà. La paventata nuova p2 non pare interessargli più di tanto preso com'è adesso dalla smania di ricostruire la politica “con la P maiuscola”. Grillo e di Pietro sono su sentieri certamente diversi. E se de Magistris pensava di ritagliarsi il brillante ruolo di indispensabile pontiere, probabilmente ha fatto male i suoi conti.

MA CHE PAESE SIAMO? di don CAMILLO PERRONE* AL tempo del fascismo si diceva: “paese di santi, di eroi e di navigatori”. Oggi è opinione corrente che siamo il “paese degli scandali”: che scoppiano, fanno grande rumore, provocano sacri furori e poi tranquillamente vengono dimenticati. C'è in giro una analisi coraggiosa: la mala politica e la cattiva amministrazione, il cancro della mafia. La crisi economica, la precarietà e la disoccupazione che colpiscono prevalentemente giovani e donne. L'ecomafia e i disastri ambientali. Il familismo, l'omertà e l'arretratezza culturale che si misura con una modernizzazione selvaggia, con gli effetti della globalizzazione e con la sfida di una immigrazione massiccia soprattutto delle giovani intelligenze. Il Paese è sconvolto dalla criminalità e dalla violenza politica. Confesso che da qualche tempo provo disagio per quanto sta accadendo in Italia. Sembra che molti freni inibitori si siano sciolti e che la ragione, la moderazione, il buon senso siano stati messi in disparte. Troppe volte si compiace, trasformandolo in un protagonista, di chi irride coscientemente le fondamenta - etiche e morali - del vivere civile. Si semina violenza senza che si reagisca. Abbiamo visto in questi mesi crescere, con la scusa della sicurezza, pensieri e atti d'intolleranza verso coloro che sono diversi da noi per pelle, storia, cultura e religione. Il dibattito politico, complice di un modello estremamente semplificativo, s'è infarcito di parolacce, di scontri duri e continui e dove la demonizzazione dell'avversario è divenuta un fatto quotidiano. E' tempo che la politica ritorni al dialogo sincero e fraterno e che la logica del nemico/amico sia sostituita da quella dell'amore politico. Occorre individuare un giusto equilibrio tra limiti culturali e dinamiche sociali che creano tensioni e conflitti. Non si tratta di sopprimere il conflitto ma di orientarlo e governarlo. Soprattutto serve un'idea di vita buona, improntata alla dimensione della sobrietà, del vivere relazionale, del superamento dell'individualismo antagonista e la presenza di un progetto ricostruttivo. La violenza si contrasta in primo luogo con più democrazia e più partecipazione, ma anche con la messa in campo di un progetto educativo che insegni ad indignarsi verso le ingiustizie e vivere la convivialità delle differenze. Si tratta di ricoprire nel nostro fare quotidiano i segni della mitezza e della reciprocità, in uno stile che sappia riconoscere la complessità dei nostri tempi e un atteggiamento di fiducia, di fratel-

lanza fra gli uomini e di solidale condivisione con i poveri. Tutti diciamo: “Abbiamo toccato il fondo”, ma il fondo non si vede mai. O non esiste oppure la fantasia italiana trova sempre nuovi spazi per i suoi traffici. E' possibile fermare questo processo perverso di prevaricazione e di indifferenza sostanziale? Nei grandi ritorni moralistici si invocano punizioni severe per i colpevoli, che spesso sono anche personaggi di alto rango politico. Ma poi non si trova nessuno che accolga le invocazioni: prova ne sia che i “colpevoli” di rispetto sono sempre al loro posto. Forse riflettiamo poco su quanto occorre fare: perché riflettere è faticoso, ma ancor più perché riteniamo che sia inutile. Molti nel sacro furore vogliono tutto e subito: ordine, disciplina, onestà. Ma riferendosi sempre agli altri: nessuno fa mai le accuse a se stesso. E invece è necessario che noi riusciamo ad accusarci: della nostra disonestà e della nostra arroganza, oppure dei nostri silenzi e della nostra rassegnazione. Occorre escogitare strategie adeguate per i mali della società: una corretta formazione civile e una educazione cristiana possono preparare un futuro migliore per i nostri figli. Occorre ribadire la supremazia dello spirito sulla materia. Sotto il dominio della materia, della sete di potere, del denaro, del sesso, l'uomo diventa carnefice per l'uomo, specialmente per il più debole, per l'indifeso, per l'ammalato. Un serio esame di coscienza s'impone all'umanità, ai capi di stato, agli individui, a noi. Occorre senso di responsabilità (coerenza, fedeltà, prudenza, impegno, autocontrollo……). Oggi si parla assai di riforme socio politiche condivise per ammodernare il paese; ma occorre mirare innanzi tutto ad un rinnovamento interiore, ad una conversione dei sentimenti personali, ad una liberazione dei mimetismi convenzionali, ad un rifacimento delle nostre mentalità, con la deplorazione, più che altro, delle nostre mancanze di fronte a Dio, e verso la società degli uomini fratelli, ed a riguardo del concetto stesso che ciascuno deve avere di sé, come figlio di Dio. E' una nuova filosofia della vita; ma cambiamo discorso. Ci sia consentito esprimere i più vivi rallegramenti per la rielezione del governatore lucano De Filippo il quale con una valanga di voti ha conseguito un risultato storico, plebiscitario. Può essere additato, oggi più che mai, a modello di rettitudine, di pacatezza oltre un buon governo che ci dona molta fiducia e speranza in un futuro davvero migliore. * parroco emerito di San Severino Lucano

DECRETO ASCENSORI ANNULLAMENTO DEL TAR di FRANCESCO GENZANOl IL Tar del Lazio, accogliendo un ricorso della Confedilizia, ha annullato il decreto del ministero dello Sviluppo economico del 23 luglio dello scorso anno che imponeva una verifica straordinaria degli ascensori installati e messi in esercizio prima del 1999, dichiarando il provvedimento “illegittimo sotto tutti i profili”. La sentenza sottolinea che il decreto “impone ai privati proprietari pesanti prestazioni personali e patrimoniali al di fuori di qualsiasi prescrizione legislativa e soprattutto lascia ampio spazio nella loro individuazione ad una associazione privata (l'Uni), alle cui libere determinazioni, assunte nel tempo e finalizzate ad un continuo adeguamento delle tecniche di valutazione dei rischi degli impianti, da essa imposte, dipende la loro progressiva quantificazione e i vantaggi economici che l'associazione ne ricava”. La riprova della “anomala e ingiustificata posizione di vantaggio che ad essa si è ritenuto di assicurare, in danno dei proprietari - sottolinea anche la sentenza - è già nell'obbligo fatto ai privati proprietari di acquisire, ad un prezzo esoso, limitatamente ad una sola copia del cartaceo recante il testo delle norme tecniche da osservare ed «ad esclusivo uso del cliente», la licenza da parte dell'Uni ad utilizzare la normativa tecnica da essa predisposta, di cui è ri-tenuta proprietaria e che per questa ragione non è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, come sarebbe doveroso per ogni normativa che alla collettività si impone di applicare”. La sentenza evidenzia, ancora, che “l'ordinamento vigente già impone ai proprietari di immobili dotati di ascensori due verifiche annuali e una straordinaria ad opera di tecnici specializzati ed autorizzati, con i relativi costi di non limitato livello”. Per effetto del decre-

to impugnato, “a detto sistema, niente affatto abrogato ma tuttora vigente e cogente - sottolinea la sentenza - ora se ne sovrappone un altro motivato con riferimento alla migliore qualità che garantirebbero le tecniche Uni, come se la loro applicazione non potesse essere imposta ai tecnici che effettuano i primi controlli”. In sostanza - evidenzia la sentenza - “si mantiene in piedi un sistema, della cui efficacia si dubita, ma che obbliga i suoi operatori a segnalare immediatamente eventuali difetti dell'ascensore ai relativi proprietari perché provvedano ad eliminarli, e ad esso se ne sovrappone un altro, che introduce un'ulteriore verifica. Il primo controllore è controllato dal secondo, senza che sia neppure stabilito, in caso di esiti diversi, a quale dei due i privati proprietari devono conformarsi”. La sentenza è stata emessa in un procedimento nel quale la Confedilizia è stata difesa da Vittorio Angiolini docente dell'Università di Milano e nel quale è intervenuta a sostegno del ricorso l'associazione consumatori Assoutenti. A pochi giorni dall'accoglimento del nostro ricorso contro l'attribuzione ai Comuni della possibilità di determinare la base imponibile delle imposte anche comunali come l'Ici, il Tar del Lazio ha accolto un altro nostro ricorso, annullando un provvedimento che avrebbe causato forti spese a condòmini e proprietari di casa, calcolate da una società del settore ascensori in sei miliardi di euro. La Confedilizia si conferma come un preciso punto di riferimento per la difesa delle ragioni proprietarie. lPresidente Confedilizia Basilicata

SUICIDI IN CARCERE E CARENZE di DONATO CAPECE* QUELLO del detenuto Romano Iaria, 54 anni, di Roma nel carcere di Sulmona è, a quanto ci risulta, il sedicesimo suicidio avvenuto dall’inizio dell’anno nelle carceri. Ed è avvenuto, come gli altri, nel contesto di un ‘combinato disposto’ (sovraffollamento penitenziario e gravi carenze negli organici della Polizia penitenziaria) che ricade pericolosamente sulle condizioni lavorative dei Baschi Azzurri del Corpo e che impedisce di svolgere servizio nel migliore dei modi. Come può un Agente, da solo, controllare 80/100 detenuti? Con un sovraffollamento di oltre 67mila detenuti in carceri che ne possono contenere a mala pena 43mila, accadono purtroppo questi episodi. A Sulmona, ad esempio, dove i posti regolamentari nelle celle sono circa 300, abbiamo quasi 500 detenuti presenti. E se la situazione non si aggrava ulteriormente è grazie alle donne e agli uomini del Corpo che, in media, sventano ogni mese 10 tentativi di suicidio (molte centinaia ogni anno) di detenuti nei penitenziari italiani. Il Corpo di Polizia Penitenziaria, i cui organici sono carenti di oltre 6mila unità, ha mantenuto fino ad ora l’ordine e la sicurezza negli oltre duecento Istituti penitenziari a costo di enormi sacrifici personali, mettendo a rischio la propria in-

columità fisica, senza perdere il senso del dovere e dello Stato nonostante vessati da continue umiliazioni ed aggressioni da parte di una popolazione detenuta esasperata dal sovraffollamento e da politiche repressive che non hanno avuto il coraggio e l’onestà politica ed intellettuale di riconoscere i dati statistici e gli studi Universitari indipendenti su come il ricorso alle misure alternative e politiche di serio reinserimento delle persone detenute attraverso il lavoro, siano l’unico strumento valido, efficace, sicuro ed economicamente vantaggioso, per attuare il tanto citato quanto non applicato articolo 27 della nostra Costituzione. L’intero Corpo di Polizia Penitenziaria è allo stremo: servono iniziative concrete sulle criticità penitenziarie. In questo contesto è necessario avere garanzie che il Piano carceri del Governo trovi una prima urgentissima applicazione nelle parti in cui si prevedono interventi normativi che permettano l’assunzione di 2mila Agenti di Polizia Penitenziaria e l’introduzione del la possibilità di detenzione domiciliare per chi deve scontare solo un anno di pena residua e di messa alla prova delle persone imputabili per reati fino a tre anni, che potranno così svolgere lavori di pubblica utilità. * segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE

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Martedì 6 aprile 2010


Il progetto SENECA, di cui è promotore a livello Nazionale l'I.Re.Forr. di Potenza, è finanziato dalla UE nell'ambito del programma Grundtvig. A questo progetto partecipano come partner locali l'Università delle Tre Età - UNITRE di Potenza, la Lega delle Cooperative, la Cooperativa Sociale Iskra e la Provincia di Potenza - Assessorato Politiche Sociali, Pace ed Immigrazione oltre i partner transnazionali - Società ACTO di Lisbona e URFOL di Macon - Francia. Gli obiettivi generali del progetto sono quelli di analizzare le pratiche esistenti in vari contesti per migliorare al massimo la promozione di una didattica attiva in favore della popolazione anziana dei paesi europei coinvolti nel progetto. Il metodo prevede l'attivazione di azioni di analisi congiunta delle buone prassi esistenti in favore dell'apprendimento degli anziani e scambi fra i formatori, i responsabili di imprese sociali e di associazioni di volontariato che lavorano per lo sviluppo delle competenze intese a trasferire e definire modalità indispensabili per una partecipazione attiva degli anziani.

Martedì 6 aprile 2010 Martedì 6 aprile 2010

PRESENTATO IL PROGETTO SENECA Dopo l'esperienza vissuta nel luglio scorso presso alcune realtà sociali nella città di Lisbona, giorni fa è stata la delegazione francese a farci visita. Giovedì 25 marzo, questa delegazione, accompagnata dai rappresentanti dell'I.Re.Forr. Dott. Antonio Sanfrancesco e Sig. Massimo D'Andrea, ha incontrato in mattinata prima il Responsabile delle Politiche Sociali della Provincia di Potenza, poi gli imprenditori di imprese sociali che si interessano di servizi per gli anziani ed infine la Società AUSER. Nel pomeriggio, sempre insieme agli stessi rappresentanti dell'I.Re.Forr., questa delegazione è stata

ricevuta dai dirigenti e da alcuni docenti della Unitre di Potenza. L'incontro, improntato, come solo l'Unitre di Potenza sa fare, ad una calda familiarità unita ad una attenzione per ogni particolare finalizzato a mettere a proprio agio gli ospiti, è stato articolato in tre fasi distinte. Dapprima il Presidente Silvio Aprea, insieme ai responsabili della segreteria amministrativa, alla signora Emma Cutroneo, che aveva anche il compito di fare da eccellente interprete dei contenuti del dibattito ed al Dott. Sebastiano Zirpoli, che per conto della stessa Unitre è parte attiva del progetto Seneca, ha por-

L'altra faccia di Penelope Una sera di febbraio, nel corso di una delle solite riunioni settimanali del "Laboratorio di Bricolage", la Docente, Signora Rita Cundari Visco, ci ha informato che avrebbe partecipato con i suoi lavori alla manifestazione "L'altra faccia di Penelope" che la Pro Loco "Il Portale" di Pignola organizza ogni anno, e che si sarebbe svolta nei giorni 6 - 7 e 8 marzo del corrente anno. In qualità di responsabile del laboratorioho coltoimmediatamente l'occasione per portare, ancora una volta, la nostra immagine sul territorio, fuori dalla nostra Sede; quindi, dopo aver informato il nostro Presidente, dr. Silvio Aprea ed ottenuto il suo benestare, ho preso contatto con il Presidente de "Il Portale", il Professore Bruno Mario Albano, con il quale ho condiviso anni di collegio in quel di Salerno negli anni '50, per prendere gli opportuni accordi. In un successivo incontro le signore Teresa D'Elia, Giuliana Solimando, Clara Badolato, Lucia Claps, Gina Fusco, Rosaria Dragone e Rosanna Finelli si sono impegnate a far esporre i lavori realizzati con le tecniche apprese nel laboratorio. La varietà degli oggetti da esporre era vastissima: dal Punto Croce al Decupage Pittorico, dalle sfere natalizie alle variopinte uova pasquali, dal mosaico di vetro ai quadri dipinti con colori acrilici, dalle tegole artisticamente decorate ai gioielli realizzati a mano. La mattina del 6 marzo, di buonora, sistemati manufatti in macchina con la massima cura, ci siamo diretti verso la nostra meta. Con l'aiuto della segretaria, la signora D'Elia, i lavori sono stati disposti in bella mostranello standriservatoci in uno dei saloni dell'Hotel “Cavaliere Gran Relais” nella località Rifreddo di Pignola. Descrivere il numero delle opere esposte in quella mostra è cosa ardua, ma posso af-

fermare, non senza una punta di orgoglio, che quelle realizzate nel Laboratorio della UNITRE non erano seconde a nessuna; infatti ad esse ha dedicato una particolare attenzione il Prefetto di Potenza, con lasua gentileconsorte, signora Maria Teresa Riccio, che ha espresso il suo compiacimento per l'opera che la nostra Associazione svolge nella città ed in provincia. Ma non è stato il solo ad apprezzare il lavorodelle corsisteUNITRE, tante persone si sono interessate ailavori edhanno chiesto notizie in merito al nostro gruppo ed in quale ambito esso svolge il proprio lavoro. E' da sottolineareche la manifestazione non è stata una mera esposizione di lavori, ma nelle tre serate si sono svolte una serie di manifestazioni culturali quali la presentazione di libri, sfilate di moda e, a chiusura di ognuna delle tre serate, la degustazione di piatti tipici lucani. Mi fa piacere qui ricordare la partecipazione del nostro Preside della Facoltà di Arte e Letteratura, professor Mario Santoro, che la prima sera ha presentato, come solo lui sa fare, il libro “A ciglio strada”

di Gerardo Acierno. La seconda serata ha visto la presentazione del libro “Parola di donna” della signora Maria Teresa Riccio, ed infine nella terza serata c'è stata una relazione di un medico, adesso anche nostro Docente, il dottor Maurizio Saturno, che ha illustrato come la chirurgia possa rimediare ai danni che possono essere arrecati alle donne dalle operazioni subite per combattere il tumore al seno. Questa mia è solo una scarna descrizione di quell'evento, se dovessi descrivere i contatti, le comunicazioni, lo scambio di idee e di esperienze che le signore, ed anche ragazze più giovani, si sono avuti nel corso delle tre serate, non mi basterebbe l'intera pagina del giornale. A conclusione della manifestazione ho salutato il Presidente, prof. Bruno, anche a nome del nostro Presidente, dr. Aprea, con l'intesa di rivederci il prossimo anno; quindi abbiamo ricaricato il tutto nell'auto e siamo ritornati a Potenza, stanchi ma con la consapevolezza che ancora una volta la nostra bella figura l'abbiamo fatta. Ferdinando Napoletano

PRESENTAZIONE LIBRO L'UNITRE è particolarmente orgogliosa di organizzare , Giovedì 8 aprile p.v., una SERATA SPECIALE per la presentazione del libro “Toghe Rosso Sangue” di Paride Leporace - Direttore di questa Testata -Si prevede una massiccia partecipazione di corsisti ed è confermata la presenza di molti Docenti.Chiunque fosse interessato potrà liberamente presenziare. Inizio ore 17,30. G. R.

tato i saluti della Unitre ed ha poi illustrato, per sommi capi, finalità, struttura e componenti della sede ospitante. Quindi la discussione ha avuto come contenuto lo scambio di esperienze e progettualità in ambito di modalità didattiche per la migliore attuazione dell'apprendimento degli anziani. Gli ospiti sono apparsi subito molto interessati e la prova di tale attenzione sono state le innumerevoli domande che hanno rivolto per conoscere al meglio la nostra realtà. Il secondo momento dell'incontro ha visto una giusta convivialità tra i partecipanti attraverso la degustazione di dolci tipici del

posto ed un buon bicchiere di spumante italiano, apprezzato dagli ospiti francesi che si sa sono qualitativamente ben abituati in questo versante. A conclusione della visita, gli ospiti francesi, sempre aiutati dalla traduzione della sig.ra Cutroneo, hanno assistito alla lezione tenuta dal sottoscritto. L'argomento del giorno riguardava “Il linguaggio delle immagini” e più in particolare gli aspetti psicologici della fotografia. Nonostante il naturale rallentamento per la trasposizione dei concetti nella lingua degli ospiti, l'interesse per i temi trattati è stato grande ed alla fine tutti i componenti la delegazione

francese hanno avuto parole di elogio per quanto ascoltato, ma più in generale per il contesto nel quale si sono ritrovati. Hanno cioè respirato di persona una atmosfera di vivace socializzazione, di non celato entusiasmo che è il naturale atteggiamento di tutte le componenti della Unitre di Potenza in virtù di una organizzazione che consente a tante persone di conciliare in una unica realtà vissuti di qualità, relazioni umane fantastiche ed al contempo una continua crescita culturale. Parafrasando una nota pubblicità si può dire: cosa si vuole più dalla vita? Una Unitre lucana!!! Sebastiano Zirpoli

VIAGGIO SEMISERIO SU E GIÙ PER LO STIVALE Io sono di Trieste ma vivo a Potenza da più di quarant'anni; ricordo un' epoca lontana e misteriosa, in cui ho deciso, con asburgica determinazione, di sposarmi con un potentino e di trasferirmi nel profondo sud. Ogni due o tre mesi vado a trovare la mia famiglia d'origine, ridotta ormai a poche ma resistenti entità. Mia madre ha compiuto 96 anni il 23 novembre, data tristemente nota per le gravi vicende telluriche. Per inciso, io sono nata l'11 settembre, giorno altrettanto nefasto per l'umanità, il che ha fatto dire a qualcuno che le donne di questa famiglia, se non sono streghe, sono perlomeno un po' strane. Io amo molto la mia città di adozione e mi ci trovo benissimo; l'unica cosa che mi manca è il mare. Perciò quando alfine mi avvio verso Trieste, mi si allarga il cuore e quel lungo viaggio in macchina mi sembra ben poca cosa di fronte alla gioia di rivedere il mio mare, di sentirne l'odore, di percepirne l'inconfondibile respiro. Il 20 novembre dunque, mi siedo al volante della mia vetusta vettura, accompagnata da mia figlia e dalla mia consuocera, donna veramente intrepida e coraggiosa, oltre che mia grande amica e compagna, la quale non ha esitato ad affrontare l'incognita di un lungo viaggio attraverso tutta l'Italia con un simile “chauffeur”. Partiamo dunque baldanzose e contente, e devo dire che in questa prima “manche” tutto sembra andare per il meglio. Il tempo ci accompagna con discrezione, sereno al sud, più cupo e triste al nord, ma arriviamo a Trieste senza particolari difficoltà. Mia cognata ci attende con una cena speciale a base di tartufo : mousse di carciofi al tartufo nero, ravioli con tartufo bianco, maialino al latte al tartufo nero e infine un dessert veramente inconsueto: crema di gianduia al tartufo e peperoncino. Il giorno dopo, però, cominciano i guai. Andiamo al cinema, e vediamo un film orribile, “2012”, più catastrofico di così!... E infatti, all'uscita, piuttosto stralunata e insoddisfatta, scopro che la mia macchina non c'è più, se l'è portata via il carro attrezzi. Dopo varie ricerche vengo a sapere che si trova in un posto abbastanza lontano, una zona periferica, dietro la Risiera di San Sabba. Così, il giorno dopo, quando andiamo a ritirarla, in tassì, ne approfittiamo anche per visitare questo monumento nazionale, tristemente famoso per essere stato l'unico campo di sterminio in territorio italiano. Pur essendo di Trieste, non l'avevo mai visto e ne rimango dolorosamente impressionata. Nei giorni seguenti camminiamo e camminiamo, saccheggiando negozi e bancarelle, ma anche visitando musei e mostre varie, come quel-

la dell'autunno dannunziano, a novant'anni dall'impresa di Fiume. Arrivato il giorno della partenza, ci rimettiamo in macchina, ma quasi subito mi accorgo che qualcosa non va perfettamente bene. Infatti,ogni volta che accelero, si sente uno strano rumore e la frizione non risponde come dovrebbe. Tuttavia, sempre fiduciosa nella mia buona stella, continuo imperterrita ad andare avanti, finchè, proprio nel bel mezzo di una galleria, il motore comincia a tossicchiare. Fortunosamente riesco ad uscire da quel tunnel prima che la macchina si fermi del tutto. A quel punto, esce fumo da tutte le parti ed il mio sangue freddo va a farsi benedire. Ci precipitiamo fuori dalla vettura e ci rifugiamo, per sicurezza, oltre il gardrail. Ripreso fiato, chiamiamo il 113, ma non sappiamo nemmeno spiegare dove ci troviamo.. Per fortuna l'agente che mi risponde è abbastanza intelligente, per cui, alla fine, dopo circa un'ora arriva un carro attrezzi. Il nostro salvatore sembra molto preoccupato per noi, piazzate lassù in alto a traballare su quel mezzo inconsueto; non sa, lo sprovveduto, che il pericolo è il nostro mestiere e che ci vuole ben altro per intimidire tre tipe come noi. Perlomeno questo è il messaggio che cerco di trasmettere alle mie ridacchianti compagne. Infine ci ritroviamo in un'officina, dove ci fanno un preventivo da capogiro e poi ci accompagnano in un albergo, molto nuovo e molto bello, dove ci consoliamo con una discreta cenetta. Il giorno dopo andiamo a passeggiare per Pescara, mettiamo i piedi in acqua, mia figlia perde una borsa, io perdo un paio di occhiali. Sperando che le sventure finiscano lì, pranziamo alla “Murena”, famoso ristorante a base di pesce, che ci risolleva un po' il morale, e poi , verso sera andiamo a ritirare la macchina. Il viaggio di ritorno va bene,… fino a Foggia, dove, secondo tradizione, mi perdo. Sembra incredibile, ma mi capita ogni volta, io, intorno a Foggia mi perdo. E' buio, le indicazioni non sono affatto chiare e dunque per un'oretta mi trastullo intorno a quella città, che, com'è naturale mi è diventata estremamente antipatica, anche se non la conosco affatto. Comunque, alla fine, dopo varie telefonate ad amici e conoscenti, riusciamo ad imbroccare la strada giusta e ad arrivare a casa nostra, accolte dagli improperi di figli e familiari, che hanno sofferto con noi, anzi più di noi, dicono, seguendo da lontano le nostre disavventure di donne spericolate, se non addirittura pericolose. Emma Cutroneo

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Potenza Nuovo sopralluogo nel sottotetto della Trinità per inchiodare l’assassino di Elisa

La scientifica torna in chiesa Parla un testimone del caso Barnett: «Heather aveva paura di Danilo» POTENZA - Oggi nuovo sopralluogo della Polizia scientifica all’interno della chiesa della Trinità. Gli agenti torneranno sul terrazzo e nel sottotetto, dove il 17 marzo scorso è stato ritrovato il cadavere di Elisa Claps, per raccogliere gli ultimi elementi utili a inchiodare l’assassino. Questa settimana potrebbe essere decisiva per la svolta delle indagini. Gli investigatori, infatti, confermano che la situazione è in «evoluzione». Gli accertamenti, invece, sul materiale trovato nel sottotetto (anche un materassino e una brandina, che però erano distanti dal cadavere) potranno essere effettuati solo in nuovo incidente probatorio, alla presenza dei consulenti delle parti, quindi di Restivo, l’indagato, e della famiglia Claps, la parte offesa. Intanto ieri sera il Tg5 ha trasmesso un’intervista al supertestimone dell’omicidio di Heather Barnett, l’altro caso per il quale è sospettato Danilo Restivo. Al supertestimone, il libraio Rodney Browne, pochi giorni prima Heather Barnett confidò di aver avuto un violento diverbio con Restivo. «Heather era angosciata – ha raccontato Browne – per quel giovane italiano che era andato a casa sua per far cucire delle tende. Quandoera entratolachiave era inserita nella serratura. Quando Heather lo accompagnò all’ingresso si accorse che le chiavi erano sparite. “Dove sono le mie chiavi?” chiese. A Danilo disse di svuotare le tasche ma Heather pensava che non avesse

tirato fuori tutto». A Rodney Browne la donna, che in passato era stata sentimentalmente legata al libraio, disse che sarebbe andata fuori per il week end ma che al suo ritorno avrebbe affrontato la questione con Fiamma, la moglie di Danilo Restivo. «Le consigliai di cambiare la serratura. Non so se lo fece e non so se ci sia poi stato quel confronto con Fiamma». E anche “Chi l’ha visto?” si è occupato nuovamente del caso. La Sciarelli ha ricostruito, sulla base dei verbali degli interrogatori resi dai testimoni dopo la scomparsa della ragazza, tutto quello che sarebbe accaduto tra le 11.30 e le 15.30 di quella domenica di 17 anni fa. Intervistato anche il medico dell’ospedale che medicò la ferita di Danilo Restivo. Una ferita - ha dichiarato l’uomo - incompatibile con il sangue sul giubbino del ragazzo. L’unico indagato (per violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere) è proprio Restivo, che ha comunicato, tramite il suo legale, la propria disponibilità a sottoporsi all’esame del dna. Dopo il rincorrersi delle voci e delle indiscrezioni, seguite alla scoperta del corpo di Elisa, per gli investigatori ora ci sarebbe più di qualche punto fermo. Una possibile ricostruzione della scena del delitto è stata ipotizzata dagli inquirenti che indagano sull'omicidio di Elisa Claps. In base agli elementi ritrovati il delitto sarebbe avvenuto proprio nel sottotetto della chie-

Bari All’operazione partecipa la guardia costiera lucana

Sequestrate 30 tonnellate di prodotti ittici a Bari HANNO preso parte anche gli uomini della Capitaneria di Porto della guardia costiera della Basilicata Jonica, oltre a quella di Puglia, per un totale di 300 unità, tra uomini e donne, impegnate nelle attività di controllo a tappeto sull'attività di pesca, in pescherie e ristoranti. Complessivamente sono stati 46 i sequestri per un totale di 30 tonnellate di prodotti ittici e multe per un ammontare di oltre 153mila euro. Il prodotto sequestrato va dai datteri di mare al tonno rosso, sequestrati nel brindisino, ai molluschi del Mar Piccolo di Taranto, ai gamberi e polpi requisiti in Capitanata e nel barese. I controlli sono stati 600 ed hanno interessato ristoranti, distribuzione al dettaglio, mercati ittici, stabilimenti

destinati alla lavorazione, conservazione e distribuzione di prodotti ittici. In alcuni casi è stata riscontrata la violazione di norme in materia di tracciabilità del prodotto, in altre la mancanza dell’etichettatura sul prodotto esposto sul bancone, in altri casi si è trattato di frode in commercio e di prodotto in cattivo stato di conservazione o, comunque, inadatto al consumo umano. Nei controlli sono incappati anche i pescatori abusivi di ricci. Sono stati recuperati e rigettati in mare, trattandosi di esemplari vivi, circa 5000 ricci, in particolare nella zona tra fra Brindisi e Gallipoli. Fra gli attrezzi sequestrati bombole e altre attrezzature per la pesca subacquea, nasse, reti e reti da posta per un totale che supera i 1500 metri.

Il sottotetto della Trinità (foto Andrea Mattiacci)

sa. Quanto alle modalità la certezza arriverà solo dai risultati degli accertamenti medico-legali che sono in corso a Bari. Dueleipotesi: ElisaClapsè stata strangolata oppure accoltellata. Per gli inquirenti della Procura di Salerno e per gli uomini della squadra mobile di Potenza, quella domenica di 17 anni fa la sedicenne potentina andò all'ultimo piano della canonica in com-

pagnia del suo aggressore. Nella parte centrale del sottotetto ci fu l'aggressione, probabilmente a sfondo sessuale, e il ferimento a una spalla, forse con un taglierino. L'ipotesi sibasa suun rilievo osseo nella parte posteriore del costato. Per ora nessuna conferma dall'anatomopatologo Francesco Introna, che lo scorso 23 marzo, a Bari, ha eseguito l'autopsia. Andra' chiarito anche se il cadavere di Elisa e' stato tra-

scinato o sollevato fino all'angolo destro del sottotetto dove e' stato ritrovato ufficialmente il 17 marzo da alcuni operai, chiamati a risolvere un'infiltrazione d'acqua. Perché gli inquirenti hanno anche delineato quello che è successotra fine gennaio e inizio febbraio scorsi: don Vagno, giovane viceparroco brasiliano della chiesa del centro storico potentino, ritrovò il cadavere ma non avvisò nessuno, neanche il

vescovo Superbo. Il sacerdote fu informato da una donna delle pulizie del ritrovamento di uno scheletro. In un interrogatorio don Vagno ha ammesso di non aver collegato subito i resti umani alla scomparsa di Elisa Claps e di aver anche controllatogli occhiali, poi riposti davanti al cadavere. Affermazione, questa sul ripiegamento degli occhiali, che smentisce le voci circa un “segno”lasciato dall’assassino.

Lieve scossa nella notte di 1,6 gradi Richter E’ stato sindacalista e sindaco di Lagonegro

Lauria, la terra torna a tremare LAURIA - Ancora una scossa di terremoto nel lagonegrese. Ieri la terra è tornata a tremare per la terza volta nel distretto sismico Monte Alpi Sirino. Si è trattato di una scossa di lieve entità, di magnitudo 1.6 della scala Richter, registrata dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e da quello della Protezione civile gruppo lucano di Maratea, 22 minuti dopo la mezzanotte. Anche questa volta l'epicentro ricade nel comune di Lauria, alla contrada Melara, a 8,9 chilometri di profondità. Ieri mattina sono stati in pochi a sentir-

lo, ma dopo aver appreso la notizia, molti hanno manifestato la preoccupazione per la frequenza e per la vicinanza dell'epicentro delle tre scosse. La prima, ricordiamo, si è verificata il 25 marzo scorso, alle 18.30. E' stata quella più forte: magnitudo 3.3, con epicentro a 6.6 km di profondità, a località Santa Maria, vicino al rione Inferiore. La seconda il 2 aprile: magnitudo 1,7 epicentro a 6,5 Km di profondità e a 500metri dalla precedente scossa. Quindi l'ultima di ieri, ancora più lieve, ma sempre vicino alle precedenti e alle zone abitate. Francesco Zaccara

L’ultimo saluto a Pietro Guida LAGONEGRO - Una città commossa, ieri pomeriggio, ha dato l’ultimo addio a Pietro Guida, di 77 anni, ex sindacalista e soprattutto “indimenticato” sindaco di Lagonegro e consigliere dell’amministrazione comunale. Una comunità intera ha preso parte al rito funebre che si è svolto nella Chiesa Madre, alla presenza dell’attuale sindaco, Domenico Mitidieri. Il primo cittadino ha voluto ricordare il sindacalista e politico che con tanto impegno si è battuto per la sua cittàdi origine. Dove ètornato dopo anni di attività sindacale svolta nella confederazione regionale toscana, quando essere un sindacalista della Cgil non era cosa semplice . Poi un incarico al ministero dell’Economia, a Roma, prima del definitivo ritorno in Basilicata. Ieri,

un messaggiodi cordoglioper lasua scomparsa è stato espresso dall’europarlamentare di Lauria, Gianni Pittella: «Con Pietro Guida - ha dichiarato i - scompare un grande socialista, già sindacalista in anni difficili in Toscana,poi rientrato in Lucania per proseguire la sua battaglia politica a Lagonegro dove e' stato indimenticato sindaco, consigliere comunale, interprete coerente e stimato della cultura riformista e progressista. Profondamente radicato nel territorio, sempre disponibile al dialogo e al confronto ma coerente con le sue idee e i suoi valori, Pietro sarà un punto di riferimento ideale per chi ama la politica con la P maiuscola, e la vita come esperienza di servizio per gli altri». m.labanca@luedi.it

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24 ore in Basilicata

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

L’auto prodotta a Melfi è la più venduta in Italia anche nel mese di marzo oltre 21.000 unità

Grande Punto, sprint finale Le immatricolazioni crescono ma gli ordini sono in calo senza incentivi DA QUALCHE giorno è finito l’effetto incentivi al comparto auto. Le immatricolazioni di vetture per il mese di marzo riportano ancora un segno positivo: +19,6% rispetto allo stesso mese del 2009, per un totale di 257.694 unità immatricolate contro le 215.443 di marzo 2009. Lo dicono i dati dell’associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) . Quello che è trascorso è l'ultimo mese in cui gli ordini inevasi, registrati prima della scadenza degli eco incentivi, si sono tradotti in immatricolazioni. Nel primo trimestre 2010, le immatricolazioni complessive riportano una crescita del 23,3%, contro il primo trimestre 2009 che aveva chiuso in negativo (-19%). E le cose vanno particolarmente bene per la Grande Punto, che rimane l'auto più venduta in Italia anche nel mese di marzo, con 21.396 unità. Fiat Panda si colloca al terzo posto totalizzando 17.086 unità, mentre Fiat 500 e Lancia Y, guadagnano entrambe una posizione rispetto a febbraio, posizionandosi rispettivamente al quinto e al nono posto, con 9.535 e 5.908 unità immatricolate. Si tratta dele vetture che maggiormente hanno beneficiato degli eco-incentivi dello scorso anno. Cresce, in particolare, la quota delle vetture alimentate a GPL, come la grande Punto, che rappresenta il 25% delle immatricolazioni totali del primo trime-

stre. L'84,4% delle vetture ad alimentazione alternativa immatricolate nel trimestre appartiene ai segmenti A, B e C e il solo segmento B ne rappresenta il 58%. La quota di penetrazione delle vetture con alimentazione alternativa sale al 31% nel primo trimestre 2010 contro il 12,5% del primo trimestre 2009 e il 21,6% di fine 2009, essendo, queste «Come previsto da ANFIA --- ha dichiarato Eugenio Razelli, presidente dell'associazione --- il mese di marzo ha potuto godere degli effetti positivi riconducibili agli ultimi ordini registrati con il vantaggio degli eco-incentivi e tradotti in immatricolazioni in questo mese. La vera situazione del mercato, tuttavia, è ritratta dal pesante calo degli ordini, che nel primo trimestre 2010 sono stati 452.000 contro i 642.000 del primo trimestre 2009 (-30% circa). Un calo che anticipa quello delle immatricolazioni a cui assisteremo fin dal prossimo mese e robabilmente nei successivi, anche considerando che il confronto avverrà con i mesi del 2009 che godevano degli effetti degli ecoincentivi. Infine, non contribuisce positivamente al quadro generale l'indice di fiducia dei consumatori, che, secondo l'inchiesta mensile ISAE relativa al mese di marzo, scende da 107,7 a 106,3, portandosi ai livelli dello

La Grande Punto prodotto alla Fiat di Melfi

scorso giugno». Rispetto agli ordini, le cattive notizie vengono confermate dalle prime anticipazioni dello scambio di dati tra Anfia e Unrae gli ordini registrati a marzo sono il 35% in meno rispetto a marzo 2009, per un totale di circa 182.000 contratti siglati. Relativamente agli ordini del primo trimestre, si può osservare una contrazione di circa il 30% rispetto al primo trimestre 2009. Le marche nazionali riportano nel mese una crescita del 16,5% per un totale di 82.021 unità immatricolate e una quota del 31,8%.

APPELLO DELL’UGL AL GOVERNO REGIONALE «Un piano per dare ossigeno alle imprese lucane» «ORA sarà imperativo e categorico per il neo presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, lavorare per un piano di reindustrializzazione a tutela di tutto il territorio della Basilicata, dare subito ossigeno propulsivo a tutte quelle industrie che sono in affanno al fine di salvaguardare produzione e occupazione». L'esortazione arriva dal segretario regionale dell'Ugl Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano. «Un imperativo che deve essere ampiamente condiviso da tutte le parti sociali e politiche che si accingono a governare la Regione, gruppi di maggioranza e minoranza,al fine di modernizzarla e renderla competitiva.. Ricordo che adesso ci sono cinque anni di legislatura in cui deve essere prioritario per il nuovo parlamentino lucano il tema del futuro dello stabilimento della Fiat di Melfi. Non ci sono più margini d'attesa. La Regione deve avviare un fruttuoso percorso di dialogo con Governo, Fiat e parti sociali.

dalla prima al recente convegno di Macerata proprio sulla sicurezza delle residenze: ma è giusto ricordare anche gli altri 47 che hanno trovato la morte in case privatespesso fatiscenti,insicure e magari anche fittate a caro prezzo. L'Italia è al 5° posto per pericolo sismico, e la Basilicata è ai vertici nel nostro Paese: tocca anche a noi, perciò, porre in essere ogni sforzo per rendere più sicure possibile le residenze; va dato merito a tanti amministratori che, nonostante tutto, qui non siamo all'anno zero. Anche a Potenza quante soluzioni abitative private, pur spesso care e magari a nero, possiamo considerare de-corose e sicure: eppure sia nelle nostre residenze che in quelle abitazioni non studiano soltanto ma vivono (spesso si dimentica il senso vero di questo termine) tanti ragazzi. La sicurezza sta nel pieno rispetto delle norme, ma non basta: abbiamo un dovere morale verso gli studenti e le loro famiglie che va oltre, che in coscienza ci spinge a voler fare di più, a voler fare il massimo. La legge impone di provvedere, ma è un vacuo principio se poi non si è in condizione di fare: il diritto allo studio è prioritario ma quello alla sicurezza non lo è da meno; in termini etici c'è la consapevolezza del dover fare, ma poi in chiave gestionale predomina il cosa realmente possiamo fare, col rischio ulteriore che la sicurezza non sia tra le priorità quotidiane del nostro agire, e non è giusto ! In astratto tutti condividiamo che la sicurezza è materia

L’Aquila ci sia d’esempio

non negoziabile, non siamo disposti ad accettare mediazioni al ribasso, ma poi, superata l'onda emotiva dopo ogni tragedia, ineluttabilmente si tende a dimenticare. E tutto si complica quando le strutture ricettive non sono di proprietà degli Enti per il diritto allo studio, quando sono solo adattate a queste specifiche esigenze, quando sono ad uso promiscuo: eppure sono questi i casi più ricorrenti, atteso che un immobile può andar bene per un uso ma non anche per una casa dello studente. La scienza ci dice che il rischio in sé non è eliminabile, è solo contenibile, ma qual'è la soglia di rischio sismico che siamo disposti a considerare accettabile ? Ci sono molti luoghi comuni sulla sicurezza, ma la conoscenza tecnica é solo il presupposto operativoper evitareinterventi inutili: il problema, quindi, è essenzialmente gestionale, di scelte organizzative e finanziarie. Prevenire è la via da imboc-

care ma è anche la stretta via su cui si perdono molte buone intenzioni: prevenire costa, ma quanto vale una vita umana ? quanto una comunità é disposta ad investire per evitare questo ? Dal punto di vista sociale ogni simile costo è giustificato enecessario: lecompatibilità gestionali però parlano di costi sostenibili (in termini di effettiva disponibilità di risorse) ed appropriati (in termini di costo/benefici). Quanto siamo disposti ad impegnarci per garantire la massima sicurezza possibile ai nostri studenti ? Qui da anni, per la sensibilità dei pregressi amministratori, c'è un consulente tecnico ma, in franchezza, possia-mo pensare che solo ciò basti, è un fatto di civiltà che deve indurre umilmente a riconsiderare atutto tondoilnostro mododi operare, anche sollecitando un proprietario pasticcione o forzando indifferenza e superficialità. Sarebbe giustoe necessario che il governo nazionale non

pensi solo ai “tagli” nel sistema formativo italiano e predisponga un “piano straordinario” dopo aver quasi dimenticato anche il nostro sisma del 1980. Un'articolata strategia, sperimentata altrove, individua ben 5 livelli crescenti di azione, ma qui siamo con fatica solo al I° livello, quello della ricerca, per di più a posteriori, della documentazione tecnica che abilita ogni strut-tura all'uso dato (la destinazione d'uso appropriata altrove è solo una scontata pre-condizione, ma così non è a Potenza, come emerso solo in questi mesi). Altrove si giunge persino a costruire un “catasto” interno all'Ente che consenta di programmare la manutenzione, standardizzare i controlli, implementare sistemi gestionali più efficienti in una logica di economie di scala. Abbiamo per fortuna una efficiente Protezione Civile, possiamo contare su tanti volontari sempre pronti generosamente ad offrire il loro aiuto al prossimo che ha bisogno: ma basta ? Alle tragedie non ci si può e deve abituare, tornando al silenzio, all'indifferenza appenaspentii riflettori.ccorreallora porsi in termini nuovi il problema della residenzialità e, più in generale, del diritto allo studio an-che con una effettiva integrazione studenti università -città. maggiorragione dopo la recente motivata rinuncia della Regione Ba-

silicata a proseguire la ristrutturazione dell'immobile di Via Manhes occorre ricercare altre soluzioni per colmare le evidenti carenze di residenze universitarie a Potenza, visto che anche Matera fra non molto potrà contare su un padiglione dell'ex ospedale. In tal senso l'ideale, sotto l'aspetto tecnico, sarebbe poter disporre di una grande struttura (magari già esistente per ridurre i tempi di intervento) aridosso dell'Università, del centro storico, della stazione ferroviaria, delle scale mobili,per realizzareun unico integrato centro di servizi per gli studenti (residenze, mense, sportelli informativi, sale internet, biblioteca, palestra, auditorium, spazi collettivi e culturali, ecc). In città non mancano immobili con tali caratteristiche, forse è tempo di osare se si vuol far compiere un salto di qualità al diritto allo studio universitario a Potenza, costruendo un patto con tutti gli attori chiave, inclusi gli studenti, in un fattivo gioco di squadra che induca a non accettare un posto-letto qualsiasi ma il rispetto di norme e condizioni civili. Peraltro la disponibilità di un adeguato numero di case dello studente (a Camerino, pur piccola realtà, i posti-letto sono circa 750, 5 volte più di quelli disponibili nell'intera Basilicata, con 48 dipendenti) oltre che socialmente giusto, pro-duce anche un effetto calmierante su un mercato pri-

vato da non colpevolizzare per principio, ma comunque insufficiente. Forse è tempo, quindi, di ripensare organicamente in Basilicata una strategia per il diritto allo studio (anche quale strumento di attrattività dell'Università) adeguando risorse e strutture, e solo dopo, in coerenza con la missione realmente assegnata, definire lo strumento più appropriato e rimodellare anche l'assetto normativo dell'Ardsu. Ma questa è altra storia e con serenità ci rimettiamo alle prossime decisioni del Governatore De Filippo, appena rieletto con ampi consensi, che ben conosce i termini reali di una complessa vicenda emersa di recente ma in gran parte dalle pregresse origini: la Sua sperimentata sensibilità sulle problematiche giovanili e dell'Università di Basilicata fa ben sperare. Giovanni Di Pilato AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA I sigg. soci sono convocati in assemblea ordinaria presso la sede della Direzione e uffici amministrativi del Consorzio in Lavello (PZ) alla Via Isabella del balzo orsini n.6 per le ore 17,30 del giorno 21 Aprile 2010 in prima convocazione ed occorrendo in seconda convocazione il giorno 22 Aprile 2010 alla stessa ora e luogo per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Approvazione del Bilancio chiuso al 31.12.09 e relative determinazioni; 2. Varie ed eventuali. Il Presidente Antonio Catenacci Potenza, 25/03/2010

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Imbesi (Pdl) interroga: «Quanto è costato disfare il cantiere?»

Albo comunale delle imprese di fiducia

Il mistero della rotatoria prevista e poi scomparsa

Becce (Pdl): «Serve attenzione alle aziende cittadine nell’affidamento di piccoli lavori e servizi»

CHE fine ha fatto la rotatoria di via Messina?. A chiederselo il consigliere comunale Antonino Imbesi (Pdl) che ha presentato un interrogazione al sindaco Vito Santarsiero e all’assessore al Traffico, Pietro Campagna. L’interrogazione parte dal fatto che «all’inizio dell’anno l’amministrazione comunale aveva dato il via libera alla realizzazione di alcune rotatorie». Tra queste rotatorie anche quella di via Messina dove «sono, persino, iniziati i lavori e si è anche provveduto a recintare l’area. Poi, però, di colpo tutto è stato sospeso». Imbesi ha rimarcato il fatto che i lavori della “fantomatica” rotatoria di via Messina non solo sono stati bloccati, ma addirittura l’impalcatura che delimitava l’area dei lavori da realizzare è stata demolita «per fare spazio ad una nuova “passata” di asfalto». Secondo l’esponente politico cittadino sembrerebbe che «l’amministrazione comunale abbia deciso di non realizzare più la rotatoria ma senza comunicare a nessuno le motivazioni che la

Lo spazio dove era prevista la realizzazione della rotatoria (f.M.)

hanno indotta a fare una tale scelta». Quindi in via Messina non ci «sarà più nessuna rotatoria e non è neanche dato sapere quanto, fino a oggi, sia stato speso per cominciare dei lavori che non vedranno mai la fine». Imbesi ha, pertanto, concluso comunicando di aver presentato una nuova in-

terpellanza urgente all’attenzione dell’amministrazione cittadina per conoscere le motivazioni della decisione amministrativa e delle sue conseguenze sul bilancio comunale. «Nell’interpellanza - ha spiegato l’esponente politico del centrodestra - chiedo di conoscere per quale motivi la rotatoria non è stata

più completata; che danno economico ha prodotto la scelta di non realizzarla più (lavori fatti e poi disfatti)». Ed infine «che cosa intende fare l’amministrazione municipale per migliorare e rendere più sicuro il traffico nell’area ed in che tempi». In attesa di ricevere delucidazioni sul piccolo mistero.

C’è da fare chiarezza sull’albo delle imprese di fiducia e, in particolare, «sulle agevolazioni previste per le imprese cittadine». Così Nicola Becce, consigliere comunale del Pdl, ha presentato un’interrogazione perchè, spiega, ha ricevuto «diverse segnalazioni di piccoli imprenditori concittadini, spesso iscritti nel nostro albo delle imprese di fiducia nei diversi settori». «Eppure - prosegue nell’interpellanza - lamentano di restare quasi sempre esclusi da qualsiasi assegnazione di lavori relativi alla cessione o prestazioni di servizi a favore del Comune di Potenza e quindi dell’intera città». Rispetto alla difficoltà di inserimento lamentata dagli imprenditori e visto che «l’istituzione dell’Albo delle imprese di fiducia ha lo scopo di garantire all’ente l’esecuzione di lavori a regola d’arte a cura di aziende che presentano il requisito della fiducia, motivo per cui sembrerebbe ovvio il riconosci-

mento della prelazione a favore delle imprese cittadine rispetto a quelle di altri comuni», Becce chiede di «approfondire la materia per dare sicurezza ai cittadini sulla legittimità delle diverse assegnazioni». In conclusione chiede all’amministrazione comunale di sapere «se esiste un albo delle imprese di fiducia e, in questo caso, da quando tempo non viene aggiornato». Vuole inoltre sapere «se è vero che quasi sempre molte imprese potentine iscritte restano fuori dalle diverse assegnazioni di commesse; e se è vero che non sono previste prelazioni a favore delle imprese cittadine». Salvo presenza di normative precise in materia. Forse, però sarebbe comunque «il caso di dover intervenire per rendere possibile la stesura di un regolamento che fra le altre cose preveda la possibilità di agevolare le imprese cittadine naturalmente senza violare la normativa vigente in materia».

L’INIZIATIVA

PASQUETTA IN CITTÀ

Centro sportivo educativo

Turisti al Dinu Adamesteanu e tanti curiosi davanti alla Trinità

Autodifesa corsi aperti alle “cinture rosa” “DIVENTA cintura rosa”. Questo il titolo della particolare iniziativa, organizzata dal comitatoregionaledel Centrosportivoeducativo, che si tiene ogni martedì e ogni giovedì (dalle 19 alle 21) nella palestra dell’Istituto tecnico commerciale “Giovanni Falcone”di Potenza. La difesa personale è un argomento di grande attualità. Oggi come oggi, infatti, ci troviamo quasi ogni giorno a leggere e ascoltare notizie riguardanti episodi di bullismo, diviolenza, di molestiee aggressioni soprattutto verso le donne. Proprio per questa ragione sono sempre più richiesti e frequentati tutti quei corsi di difesa personale studiati appositamente per andare incontro all’esigenza di sviluppare la capacità di difendersi e di migliorare la sicurezza in se stessienelle proprierisorse.Partendosempre dal presupposto che è sempre meglio evitare lo scontro e che si spera di non doversi mai trovare coinvolti in situazioni spiacevoli, è però importante avere degli strumenti che, in caso di necessità, possano aiutarci a difenderci. Ed è proprio questo, in sintesi, il progetto dello Csen lucano: un’educazione al pericolo inteso come minacce esterne e controllo delle proprie emozioni (prima tra tutti la paura), un training fisico e mentale che permette a chiunque di imparare a gestire situazioni imprevedibili di rischio. Attraverso l’allenamento è possibile stabilireunareazione istintivachecipermetta di reagire ancor prima che intervenga il senso di paura, la sensazione di panico, lo stress emotivo. Le lezionicoordinate dalmaestro Sandrino Caffaro cintura nera di settimo livello di karate e maestro di kendo e Iaido, sono aperte a tutte le donne di qualsiasi età e ceto sociale che vogliono vivere questa esperienza. L’augurio del Centro è quello di coinvolgere più personein modo dadare lapossibilità di accesso a tutte per un’attività di tutti.

Tra corso, museo e i fiori per Elisa «CHE vuole, questa non è città turistica per definizione, ma la gente viene comunque e si diverte». Certo i flussi non sono quelli dell’altro capoluogo o di angoli caratteristici della Provincia potentina, ma qualche faccia non del posto, pure si è vista in giro a Potenza. Diverse decine di turisti, delle regioni limitrofe o dal nord (in questo caso spesso venuti a trovare parenti lucani) hanno approfittato dell’apertura festiva del museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu per visitare la mostra “Principi ed eroi della Basilicata Antica”. Chiuse, invece la galleria civica e quella provinciale. Fino al pomeriggio inoltrato, complice il pranzo casalingo, nei ristoranti della provincia o dei pic nic fuori porta (anche se il clima non si è mostrato dei migliori) il centro storico non è stato preso d’assalto. In giro per la città, nella periferia, qualche bar aperto ha ospitato il relax di chi è rimato a casa. Ma questa resta, anche nelle vacanza di Pasqua, la città da giorni richiamata dai telegiornali nazionali. Il caso Claps ha di gran lunga varcato il confine cittadino. Così anche tra Pasqua e Pasquetta, davanti alla chiesa della Trinità non si è fermato il pellegrinaggio dei potentini pronti e deporre un fiore, un messaggio, un cartellone sui gradini della chiesa nel cui sototetto è stato ritrovato il corpo di Elisa, uccisa e per 17 anni creduta scomparsa. Ma lungo via Pretoria, la tappa della Trinità ha accolto anche il via-vai di numerosi curiosi, spesso forestieri, pronti a fermare in una fotografia quel letto di fiori e messaggi che da giorni racconta il clima e il dolore di una città.

Continua il viavai di gente, compresi turisti e curiosi di Potenza, davanti all’ingresso della Trinità. Ma fino al tardo pomeriggio lungo il corso principale non c’è stata grande folla (f.M.)

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Potenza


Martedì 6 aprile 2010

Castelmezzano meta preferita Il paese delle Dolomiti lucane si conferma tra quelli più visitati dalla gente IL TEMPO ce l’ha messa tutta per guastare il giorno di pasquetta da sempre vocato alla gita fuori porta. Il forte vento, la nuvolosità che si alternava al sole e una sottile pioggerellina non ha di certo scoraggiato i vacanzieri del lunedì dell’Angelo. Il capoluogo che per tutta la mattinata di ieri è stato pressoche deserto, ha fatto da contraltare ad alcune zone dell’hinterland che di certo non hanno avuto problemi di “solitudine”. Al lago di Pantano, a pochi chilometri dal capoluogo, c’è stato un via vai di gente: non solo per farsi una passeggiata sulla pista pedonale che costeggia l’invaso, ma anche per fare una visita all’oasi faunistica dove, di questo periodo, si possono ammirare diverse specie di uccelli. La palma in termini di presenze l’ha avuta, come oramai capita da diversi anni, proprio Castelmezzano che insieme a Pietrapertosa è la meta principale della classica gita fuori porta. Si sono registrate, secondo una stima non ufficiale, circa 3.000 presenze. Bastava farsi un giro per il bellissimo paese che sorge sulle Dolomiti Lucane, per accor-

Boom di presenze nella città di Melfi

Sopra e in alto i vicoli affollati di Castemezzano a lato l’oasi di Pantano

gersi in primis del “tutto esaurito”. Lo testimonia la fila di macchine parcheggiate - un paio di chilometri - sulla provinciale che va a Pietrapertosa registrato intorno alle 13.30 di ieri. Non trascurabile è il dato sulle persone provenienti da fuori regione, soprattutto dalla Campania e dalla Puglia. Unico neo: la piazza in costruzione che non ha permesso il classico giro al belvedere.

Peccato anche per il forte vento che ha insistito per tutta la mattinata, anche se, stando a quanto sostenuto dai turisti, non ha di certo ostacolato la visita al paese delle Dolomiti Lucane. Un primo assaggio positivo in vista della grande attrattiva del volo dell’Angelo. Quest’anno si sta pensando di partire prima del previsto. Si sta lavorando infatti per la metà di maggio, anche se non è stato ancora confermato. Soddisfatto della giornata il

sindaco di Pietrapertosa Pasquale Stasi. «In questo che rappresenta il primo test dalla stagione, - ha detto in una nota il sistema di accoglienza e supporto turistico, organizzato dal Comune di Pietrapertosa in collaborazione con i volontari iscritti alla Pro Loco e alla locale Associazione di Protezione Civile, ha funzionato bene indirizzando opportunamente i veicoli verso le aree di sosta e fornendo le dovute informazioni ai tantissimi visitatori.

MELFI - Boom di presenze nella città che fu di Federico. Il tempo - vera incognita nella giornata di ieri - non ha scoraggiato i turisti che, davvero in tanti, hanno affollato Melfi fin dalla mattina. Molti ristoranti hanno fatto registrare il tutto esaurito, una via vai di turisti tra il castello, il museo e la cattedrale, ha fatto da cornice alla giornata melfitana. I posti più visitati il castello, ma anche la mostra intitolata: “Virtù e bellezza nel mondo femminile antico” allestita nel Museo Archeologico Nazionale del Vulture e Melfese “Massimo Pallottino”. Anche la cattedrale medievale con le sue bellezze, ha fatto registrare le sue significative presenze. Anche a Venosa, la città di Orazio, si sono riversati molti vacanzieri del “mordi e fuggi” soprattutto dalla vicina Puglia. In questo particolare tour non poteva mancare Acerenza che con la sua bellissima e misteriosa cattedrale è riuscita, anche quest’anno, ad attirare molti turisti provenienti non solo dai paesi dell’hinterland potentino, ma anche dalle vicine regioni come la Puglia e la Campania.

Ma per Filippo Massaro del Csail: «Per alberghi e ristoranti la solita clientela» Storia di un famoso emigrante

Val d’Agri: tra luci e ombre Ginestra piange Buona affluenza dopo la campagna pubblicitaria del Parco MARSICO NUOVO - Buona l’affluenza, in termini di presenze in Val d’Agri. La bambina che invitava gli indecisi, nella pubblicità promossa dal Parco, a fare tappa sull’appennino ha fatto centro. Almeno in parte. Il tempo certo non ha favorito l’afflusso. Il forte vento che ieri mattina è soffiato su tutta la valle, non ha favorito il grande afflusso che ci si aspettava. Mete preferite dai turisti ovviamente il Pertusillo. Tante le persone che hanno voluto toccare da vicino il Lago che si estende su buona parte della Val d’Agri. Altri itinerari sono statii piccoli paesi: Marsicovetere con il suo centro storico, Marsico Nuovo e Viggiano. La campagna di promozione messa in campo dal commissario del Parco, Domenico Totaro, ha dato i suoi frutti. L'iniziativa nasce sulla scia del successo registrato alla Bit di Milano nello scorso mese di febbraio, e ha avuto scopo di incoraggiare l'affluenza di turisti nei luoghi del Parco e sostenere gli sforzi degli operatori del settore. Un fantastico tuffo nelle incantevoli atmosfere del lago del Pertusillo. Un viaggio nella storia attraverso gli scavi di Grumentum, i percorsi suggestivi dei centri storici e la quiete dei luoghi del sacro. Una giornata a contatto con la natura, percorrendo i sentieri dell'Appennino Lucano, attraverso le alture di Viggiano e del Sirino, le pendici punteggiate dall'abetina di Laurenzana e le incantevoli faggete. Al centro della promozione, poi, la sana gastronomia dei luoghi del Parco, con i ferricelli, i fagioli di Sarconi, il pecorino Canestrato di Moliterno e altre specialità lo-

cali, accompagnate dal vino doc delle Terre dell'Alta Val d'Agri. Tutto è servito per dare della Val D’Agri un’immagine di accoglienza all’insegna della natura e del buon cibo. Ma non per tutti è stato così «Non basta realizzare un sito Internet come ha fatto il Commissario Straordinario del Parco, Domenico Totaro, per lanciare una campagna nazionale di promozione turistica a favore del Parco Nazionale Val d'Agri e tanto meno partecipare a Borse e Fiere nazionali ed internazionali di settore per avere più turisti in Val d'Agri». A sostenerlo è il presidente del Csail, Filippo Massaro, riferendo che rispetto alla Pasqua e alla Pasquetta 2009 in Val d'Agri. Per Massaro: «alberghi e ristoratori possono confermare che si è trattato della clientela abituale, per lo più di famiglie pugliesi, che dopo la passegiata e quindi una gita di mezza giornata, consumano il pranzo preferendo gli agriturismi. Il problema vero - a parere di Massaro - è che il Parco Nazionale Val d'Agri non ha ancora una sua identità. Anzi il richiamo vero e proprio continua ad essere quello dei pozzi del petrolio con la "curiosità" di vedere da vicino un'attività estrattiva e di ricerca di idrocarburi, piuttosto che scoprire le risorse naturalistico-ambientali, quelle dei centri storici e quelle delle tradizioni popolari. E' anche questo il motivo che spinge il Csail a sollecitare il superamento della fase di commissariamento del Parco per dare all'Ente organismi amministrativi e tecnici in grado di garantire la gestione normale delle attività del territorio».

Il Pertusillo tra le mete più gettonate della Pasquetta

la morte di Caputo

GINESTRA - Vasto eco ha suscitato nel piccolo centro el Vulture, la prematura scomparsa del 58enne Michele Caputo. Emigrato negli anni '70 in Piemonte per motivi di lavoro, fino all'anno scorso, nonostante colpito da sclerosi multipla, era un dirigente di una catena di distribuzione alimentari. Tutti si rocordano nel piccolo centro arbereshe di questo prestante ginestrino che ogni estate giungeva nel paese per trascorrere alcuni giorni di vacanze. Trascorreva il tempo nel suo paese natio tra combattute partite di pallone (era un discreto stopper), prima che la malattia lo colpisse, ed accesi dibattiti delle vicende politiche italiane. Lascia un ricord indelebile. Grazie Michele. E' deceduto lo scorso 1

Ginestra

aprile ad Orbassano(To) ed i funerali si sono svolti il 3 aprile nella chiesa di San Pietro e Paolo di Leinì, dove risiedono tanti emigranti di Ginestra, tra questi alcune sorelle. l. z.

Pollino L’associazione scrive al presidente del Parco Domenico Pappaterra

Italia nostra: «Patrimonio a rischio» POLLINO - Italia Nostra in una lettera inviata al presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, ha denunciato il rischio di nuove aggressioni al patrimonio naturale a causa di numerosi tagli che interessano vaste superfici forestali all'interno della zona 1 zps del Parco. Nel mese di febbraio scorso, infatti, è stato rilasciato parere favorevole di valutazione di incidenza per il piano di assestamento forestale da parte dell'Ufficio Compatibilità Ambientale Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata al proprietario di notevoli estensioni di foreste all'interno del Parco del Pollino nel territorio del comune di Viggianello, in zona 1, zps Pollino, per una superficie totale di quasi 1000 ettari. ItaliaNostra chiede al presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, di voler intervenire al più presto con l'acquisizione, da parte dell'Ente Parco, delle foreste a rischio di vendita, come previsto dalla Legge quadro 394/91 per

l'Istituzione dei Parchi nazionali, tra le migliori inEuropa in materiadi conservazione e tutela della biodiversità, legge che sicuramente non vuole ingessare l'economia ma al contrario intende favorirla attraverso la tutela e la conservazione dei beni culturali ed ambientali dei parchi. Con l'acquisizione delle aree boschive si eviterebbe che i tagli realizzati anche in aree di tutela integrale del Parco per scopi prettamente economici mettano a rischio l'esistenza di preziose riserve di biodiversità e polmoni verdi del Pianeta. Purtroppo, un altro parere favorevole d'incidenza è stato rilasciato sempre dal medesimo Ufficio, per superfici boschive ricadenti nel comune di Latronico. Italia Nostra, Gruppo Interregionale del Parco Nazionale del Pollino chiede, a questo punto, che il rilevante patrimonio forestale del Pollino, vengano adeguatamente custoditi e salvaguardati,». e. m.

Il Pollino

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18 Potenza e provincia Complice il tempo incerto anche il lago di Pantano ha fatto registrare una significativa presenza


Marsicovetere Per gli interventi stanziati circa 1.600.000 euro

Disagi per gli abitanti della contrada

Zona Pip Matinelle, a breve i lavori d’infrastrutturazione

Nuova frana sulla Terranova Casa del Conte

Dovrebbero partire a breve i lavori di infrastrutturazione logistica e servizi essenziali (pubblica illuminazione, sistemazione rete fognaria, idrica…) per il completamento dell'area del Pip Matinelle del centro valdagrino. Un milione e 600 mila euro le risorse finanziarie provenienti dal Programma Operativo Val d'Agri-Melandro-Sauro-Camastra per la sistemazione dell'area. Interventi che si attendono da qualche tempo, da quando è terminata anche la fase di iter procedurale per l'assegnazione dei lotti. Qualche imprenditore ha già costruito il proprio capannone, qualcun altro attende con ansia l'inizio dei lavori di infrastrutture nell'area destinata agli insediamenti produttivi. Mancano i servizi essenziali come: strade, pubblica illuminazione, rete fognaria e idrica. Interventi che si attendono da qualche tempo, da Un’immagine della zona Pip quando è terminata anche la fase di iter procedurale per l'assegnazione dei lotti. Ventotto, per 32 lotti. Le im- stiano Rizza. “Un atto servito un po' da prese di artigianato, commercio e ser- rompighiaccio”. “Il completamento vizi, tramite la graduatoria, in ordine del Pip Matinelle è un obiettivo fondaconsequenziale, hanno scelto il pro- mentale per l'amministrazione - come prio lotto e, di conseguenza, andranno ha spiegato sempre il Primo cittadino ad insediarsi nell'area Pip (Piani Inse- di Marsicovetere, Claudio Cantiani diamenti Produttivi), poco distante poiché rappresenta un momento fondal centro abitato del paese. La conse- damentale della politica del lavoro e gna del primo lotto è stato fatta nel me- dell'occupazione del centro valligiano. se di Novembre scorso ad un azienda di Stiamo lavorando per dare risposta alservizi metalmeccanici, costruzioni, le richieste degli imprenditori che impianti, carpenteria pesante e legge- hanno bisogno della zona artigianale ra e calderia, la R.S. Service di Seba- per esplicare le proprie attività”. Un

Offerta dell’olio votivo per il 2010

“Patto di gemellaggio” tra Muro e San Fele nel segno di San Gerardo MURO LUCANO- Unpatto di gemellaggio nel segno di San Gerardo Maiella sarà firmato questo pomeriggio tra Muro Lucano e San Fele. La cerimonia ufficiale, che si terrà alle 17 nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale, sarà presieduta dal Prefetto di Potenza, Luigi Riccio alla presenza del parroco della Cattedrale di Muro Lucano, Monsignor Giustino D'Addezio, del sindaco, Gerardo Mariani e del sindaco di San Fele, Giuseppe Fasanella. Così nel giorno della nascita del Santo murese a Muro Lucano si dà vita al “9° Gemellaggio con i paesi gerardini”. Quest'anno tocca al Comune di San Fele offrire l'olio votivo per l'anno 2010 che alimenterà la lampada dinanzi a San Gerardo Maiella. Ecco il programma dell'evento. Alle ore 10, in Piazza Capodigiano, l'Amministrazione comunale di Muro Lucano accoglie la comunità di San Fele. Seguiranno i saluti del sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani e del sindaco di San Fele, Giuseppe Fasanella. Si proseguirà con la visita ai luoghi Gerardini (casa natale, bottega del Santo, Chiesa del Battesimo, bel-

vedere, Cattedrale) e visita al Museo Archeologico. Alle 13 in Piazza Cattedrale buffet conviviale per gli ospiti. Alle 15 partita di calcio over 30/40 Muro Lucano-San Fele. Alle 17 nella Sala Consiliare “Firma del Patto di Gemellaggio” presieduto dal Prefetto di Potenza, Luigi Riccio. Alle 18,15 Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons Agostino Superbo, animata dalle corali “S. Gerardo Maiella” di Muro Lucano e “San Giustino de Jacobis” di San Fele. A seguire benedizione dell'olio. Il sindaco di San Fele offrirà l'olio votivo per l'anno 2010. Alle 19.30 al Chiostro Piazza Don Minzoni “Frammenti teatrali” a cura della Compagnia “Opera”, regia di Giampiero Francese porterà in scena “San Giustino de Jacobis, santo dei due mondi e San Gerardo Maiella, Santo del popolo”. «E' opportuno intensificare gli scambi informativi al fine di proporre occasioni di crescita e sviluppo di nuove esperienze e testimonianze di fede popolare e di solidarietà umane - ha detto Mariani- proposte di lavoro per i giovani e scambi di esperienze lavorative».

Il ponte di Terranova del Pollino

area quella del Pip Matinelle complessivamente di circa 13 ettari, con 38 lotti di 2.400 metri quadri ognuno, suddivisibile in due sub-unità di 1200. Ogni lotto è dotato di area parcheggio. Il nucleo è connesso direttamente alla intercomunale di Matinelle da tre accessi, ed è collegata al centro di Villa d'Agri da una comunale. Con ogni probabilità ci sarà un ampliamento del Pip, già previsto per un estensione del 25 per cento. Angela Pepe

A Francavilla si è celebrata la venticinquesima GmG

Giovani ed educazione: riflessione nella diocesi di Tursi-Lagonegro FRANCAVILLA - Niente zaini a spalla per il popolo delle gmg, ma un percorso a ritroso nei 25 anni della giornata mondiale della gioventù con canti e momenti di riflessione sulla nuova sfida educativa. E' questa la scaletta dell'incontro dei giovani della diocesi di Tursi-Lagonegro, tenutosi al cineteatro Columbia sabato 27 marzo, con il vescovo Francesco Nolè e con Paola Dal Toso, segretaria generale del Centro Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Nella giornata dedicata alla celebrazione della giornata mondiale della gioventù, celebrata a livello diocesano, ricordando il tema scelto per questo 2010 “Maestro buono che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna” i giovani si sono confrontati. In attesa della giornata che si svolgerà nel 2011 a Madrid, i partecipanti hanno interagito con la segretaria Dal Toso sul tema della sfida educativa, su quella che tutti definisco un'emergenza educativa eppure molti ancora devono comprendere come

Alcune immagini della Giornata della gioventù della diocesi di Tursi e Lagonegro

comportarsi. Come afferma la Dal Toso: “Appare evidente che gli adulti non si assumono la responsabilità dell'educazione, non riescono a tirare fuori da

A Venosa una mostra sul legno VENOSA - La cittadina oraziana ospiterà, dal 16 al 18 aprile, la prima Mostra Convegno Legno Energia del Sud Italia incentrata in modo specifico sui temi della filiera legno energia. L'evento è patrocinato dalla Regione Basilicata - Dipartimento Agricoltura, e sostenuto dall' Autorità di Gestione del Fondo Feasr - Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2007-2013. Anche in Basilicata, il settore foresta legno con l'uso delle biomasse per fini energetici suscita grande interesse a livello scientifico e presenta interessanti opportunità di crescita. L'appuntamento costituisce un'occasione utile per far conoscere alle aziende lo-

TERRANOVA - C’è preoccupazione per gli abitanti di Casa del Conte di Terranova per l’acuirsi della frana che sta rendendo problematici gli spostamenti con il paese. Uno smottamento che nei giorni scorsi ha di fatto ostacolato una delle strade d’accesso. Una zona da sempre interessata a fenomeni franosi. Più di 20 anni fa un’enorme movimento di terreno fece crollare il ponte, unico accesso per collegare Terranova alle contrade e al Pollino. In quella occasione intervenne l’esercito che costruì un ponte in ferro largo circa 2,30 metri che non risolse del tutto il problema. Successivamente per rendere agevole il passaggio fu costruito un ulteriore viadotto che nei giorni scorsi è stato letteralmente ricoperto dal movimento franoso. L’amministrazione comunale ha fatto presente alla Regione il disagio che stanno vivendo le popolazioni rurali, anche se, sembra che da via Anzio nessuno si sia fatto vivo.

cali le caratteristiche dei segmenti produttivi direttamente coinvolti nei processi di trasformazione e commercializzazione. Organizzata per la prima volta in una regione del Sud, Legno Energia Sud Italia rappresenta un appuntamento di grande rilievo per dare nuovo impulso all'agricoltura mediterranea, per promuovere le politiche territoriali della filiera legno energia e per diffondere le buone pratiche per lo sfruttamento sostenibile delle risorse agro-forestali locali. La finalità della manifestazione è di mostrare al pubblico le più interessanti e innovative tecnologie sia sulla meccanizzazione che sugli impianti termotec-

nici alimentati a biomassa legnosa. Legno Energia Sud Italia si sviluppa secondo una formula che abbina una fiera di natura commerciale ad iniziative di carattere divulgativo e di approfondimento tecnico-scientifico. Il programma convegnistico vedrà il coinvolgimento dell'Università della Basilicata e dei più prestigiosi Istituiti di Ricerca nazionali tra i quali: Cnr - Ivalsa e Cra. - Ing., Itabia, Aiel, Fiper, Pefc e delle associazioni locali di categoria. In programma, inoltre: dimostrazioni guidate di macchine e attrezzature agro-forestali impiegate per la raccolta di residui di potatura e trasformazione del legno a fini energetici

ognuno quello che c'è di buono, non si stabilisce quel rapporto tra educando ed educatore che si può creare solo se si è capaci di mettersi in ascolto, di ac-

compagnare, di camminare insieme all'educando che deve imparare a muoversi da solo”. In un percorso che deve riacquistare la voglia di appassionarsi alla vita, di avere voglia di viverla, il vescovo Francesco Nolè ha sottolineato come il legame con la propria madre si instaura già nel concepimento, come questo rapporto debba evolvere in un dialogo, nella capacità di confrontarsi, nella possibilità di trovare nel genitore una persona capace di ascoltare e consigliare pur rimanendo colui che guida l'educando nella ricerca della strada da seguire. Una giornata all'insegna dell'allegria, diversi i momenti offerti dai giovani di Lauria, Nova Siri e Sant'Arcangelo, tanti i brani eseguiti nel ripercorrere le tappe di quella giornata che Giovanni Paolo II volle istituire nel 1986 quale occasione di confronto per la crescita umana e spirituale dei giovani di tutto il mondo, quale occasione per trovare Cristo in colui che mi ascolta. Francesca Gresia

Tribunale di Lagonegro - R.G.E. nn. 6/93+77/94+90/94 - G.E. Dr.ssa Paola Boemio Immobili in Moliterno (PZ), piena proprietà di: Lotto A: in via Aldo Moro, appartamento al primo piano, in catasto al fg. 6 p.lla 184 sub 10, nonché locale deposito posto al piano terra, in catasto al fg. 6 p.lla 184 sub 7 – Lotto B: loc. Alvarale, fabbricato per civile abitazione con annesso locale garage sulla corte di detto fabbricato, in catasto al fg. 7 p.lla 41 – Lotto C: loc. Alvarale, terreno agricolo, fg. 7 p.lla 42 e 48 - Vendita con incanto 20.05.2010 alle ore 12.00 nella sala pubbliche udienze del Tribunale di Lagonegro. Prezzo base: Lotto A Euro 65.000,00, Lotto B Euro 118.000,00; Lotto C Euro 54.000,00. Offerte in aumento non inferiori al 10% prezzo base. Depositare in Cancelleria entro ore 12.00 giorno precedente vendita le seguenti somme: Lotto A Euro 13.000,00 per spese ed Euro 6.500,00 per cauzione; Lotto B Euro 23.600,00 per spese ed Euro 11.800,00 per cauzione; Lotto C Euro 10.800,00 per spese ed Euro 5.400,00 per cauzione. Versare il prezzo di aggiudicazione (costituito dalla somma del prezzo base e dell’offerta in aumento, detratta la cauzione già versata) su libretto di deposito giudiziario intestato alla presente procedura esecutiva e vincolato all’ordine del G.E. (entro 20 giorni dalla data della definitività dell’aggiudicazione). Maggiori informazioni in Cancelleria, sito www.astegiudiziarie.it

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Potenza e provincia 19

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Solidarietà all’Efab per costruire un pozzo nel Togo

Giacobazzi al Don Bosco per il “Comic festival”

UNO spettacolo a sostegno della costruzione di un pozzo per l’acqua, in un villaggio del Togo, si terrà il prossimo 9 aprile, a partire dalle 20, nei padiglioni dell’Efab di Tito scalo. A organizzare l’appuntamento l’associazione “Il pozzo della farfalla”. Alla festa di beneficenza parteciperanno il gruppo musicale “Metrono” e il gruppo giovanile di teatro comico-brillante “Gioventù bruciata” Il costo del biglietto è di 6 euro. Tutto il ricavato della serata andrà a sostegno della Costruzione del pozzo della Farfalla in un villaggio del Togo in cui ancora l'acqua potabile è un bene Inaccessibile

SARA’ Andrea Sasselli, in arte Giacobazzi, il protagonista, domani sera, al teatro Don Bosco, del nuovo appuntamento con “Comic festival 2010”. Colonna portante del “Costanzo show” e consacrato al grande pubblico dopo la sua partecipazione alla trasmissione Zelig circus, Giacobazzi (pseudonimo di Andrea Sasselli, comico e cabarettista) con il suo “Una vita da paura” racconta vicende di vita quotidiana con la sua mimica ed il suo umorismo irripetibili, analizzando le donne e gli stereotipi del romagnolo. Sguardo ammaliante, capelli laccati, catenone al collo e sandali.

LA MOSTRA

Prima nazionale al Due Torri per “Basilicata coast to coast”

Il nuovo cinema d’autore al cineteatro Due Torri

SARA’ il cine teatro “Due Torri” a ospitare, il prossimo 8 aprile, la prima nazionale del film “Basilicata coast to coast”, dell’attore lucano Rocco Papaleo. Basilicata coast to coast” è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico. Il film è una commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata.

SI chiama “Belli mai visti. Il nuovo cinema d’autore che aspettavi” la rassegna cinematografica al cineteatro “Due Torri”. Dopo il film Hachiko, e “Single man” sarà la volta de “Il missionario” che verrà proiettato il prossimo 13 aprile. Film di grande impegno mai passati nelle sale del capoluogo. A chiudere la rassegna, il prossimo 20 aprile, sarà la proiezione del film “L’amante inglese”. Il costo del biglietto per ogni singola proiezione è di 4 euro. Mentre l’abbonamento per vedere tutte le pellicole che verrano proiettate nel corso della rassegna è di 15 euro.

A TEATRO

TERMINA QUESTA SERA LA RASSEGNA “ALTROCINEMAPOSSIBILE”

L’orchestra di piazza Vittorio e l’integrazione

PROSEGUE alla galleria “Teknè” di Potenza la mostra fotografica di Maurizio Cimino, visual artist e docente di fotogiornalismo. In esposizione le fotografie più rappresentative del suo percorso artistico negli ultimi 10 anni. Le opere selezionate provengono da lavori in bianco e nero ed a colori che esplorano la marginalità, la relazione tra l'uomo e l'ambiente e l'identità nei gruppi sociali: Campi Rom, manifestazioni francesi del 2006, street photography per le strade di Parigi, Napoli, Buenos Aires. La sua ricerca è ispirata alla fotografia documentaria americana ed al surrealismo. Tra le tante mostre, personali e collettive, di Cimino, piace ricordare la personale dal titolo “Il mondo di Vesna”, esposta la prima volta nel complesso museale di Santa Chiara, un reportage sul mondo e la cultura dei Rom condotto attraverso il volto di una bambina del campo di Secondigliano; e la mostra su un'altra periferia, quella di Parigi, durante la rivolta studentesca francese e la successiva rivolta degli immigrati che sfilano contro le nuove leggi sull'immigrazione, sostenuta dai lavoratori, la prima e abbandonati a loro stessi la seconda; unica continuità tra le due manifestazioni, la presenza degli studenti. Attraverso questa retrospettiva di Cimino, possiamo seguire il filo del suo racconto fotografico e vedere l'affermasi di un'estetica che fa di lui, come lo definisce Pino Bertelli, “un fotografo della vita quotidiana struccata di ogni artificio e banalità ordinarie”. Secondo Pasquale Lettieri «Cimino si colloca tra quella schiera di artisti che hanno, appunto, scelto di fare della foto uno strumento di indagine linguistica, esplorando il vissuto in tutte le sue possibilità e potenzialità espressive più estreme». Le sue immagini al di là delle mode e del mercato dell'arte, ci offrono uno sguardo singolare e fresco sul mondo, sono degne di essere chiamate “fotografie”.

SAVOIA DI LUCANIA - “L'Orchestra di Piazza Vittorio” è il lungometraggio che chiuderà oggi la rassegna “Altrocinemapossibile. Il cinema dei diritti”. Il documentario racconta la storia del progetto di Mario Tronco, tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente con la collaborazione dell'associazione romana “Apollo 11” di mettere insieme un collettivo musicale multietnico nel quartiere romano dell'Esquilino. Riunire immigrati asiatici, africani, sudamericani, est europei per la creazione di quella che è oggi un'orchestra stabile. Un esempio concreto del miglior associazionismo e di vera integrazione. Il film è stato presentato con grande successo in numerose manifestazioni internazionali tra cui il festival di Locarno e il Tribeca film festival di New York, e ha vinto nel 2007 numerosi premi tra cui il Nastro d'Argento e il Globo d'Oro come migliore documentario. “Altrocinemapossibile”, giunta alla terza edizione, nasce da un'idea di “Zer0971”, associazione di promozione sociale potentina. «Il progetto - ha spiegato Giuseppe Vendegna, presidente dell'associazione - rappresenta un'occasione di conoscenza e di approfondimento delle complesse questioni relative ai diritti umani attraverso la visione di lungometraggi di buon livello qualitativo che, pur avendo conseguito premi e menzioni nei più importanti festival di cinema internazionali, non vengono proiettati nel nostro territorio e sono spesso ignorati dai canali “ufficiali”di distribuzione». «Lavori che - ha proseguito attraverso il racconto e la denuncia, affermano la necessità di costruire un modello di società più etico e orientato alla

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Barra e “Le follie del monsignore”

...e io mi nascondo dietro il palo...

La locandina del film

Sala 1 Happy family 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 2 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Remember me 17.15 - 19.30 - 22 Sala 4 Colpo di fulmine 17.45 - 20 - 22.15 Sala 5 La vita è una cosa meravigliosa 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 6 Dragon trainer 3D 16.30 - 19 Alice 3D 21.30 Sala 7 Sul mare 17.30 - 17 - 19 - 21

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Dragon trainer 3D 17 Happy family 19 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 La vita è una cosa meravigliosa 21

Peppe Barra

PER I PIÙ PICCINI

“Di fiaba, in fiaba”...arriva Pierino CON “Attento Pierino...arriva il lupo” prosegue, il prossimo 9 aprile alle 18.30, al teatro Don Bosco, la rassegna di teatro ragazzi “Di fiaba, in fiaba”. La celebre fiaba di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev, narra la storia di un ragazzo che, con l'aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio della storia è contraddistinto da uno specifico strumento musicale, che ne facilita l'identificazione e che ha reso giustamente notissima questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica i ragazzi delle scuole russe. Un tema e uno strumento differente caratterizzano ciascun personaggio: l'uccellino è ritratto dal suono del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto, l'anatra è l'oboe, il lupo i corni, i cacciatori i timpani, Pierino risulta dal suono di tutti gli archi dell'orchestra: viole, violini, violoncelli e contrabbassi. La storia è narrata da un attore/narratore e da due animatori che interagiscono con i pupazzi in gommapiuma. Una sorta di danzaracconto che vanta 500 rappresentazioni e la partecipazione a rassegne di rilievo nazionale.

Auguri alla famiglia AmbrosinoRigillo per il Battesimo ricevuto da MARIA GRAZIA nella chiesa madre di an Nicola Vescovo dalle mani del parroco don Gilberto. Nella foto i genitori Pasquale e Anna con la piccola Maria Grazia ripresi a fine cerimonia davanti al magnifico mosaico bizantino del Cristo Pantocratore.

Proseguono gli appuntamenti con il teatro d'autore a “Le Valli del teatro”. “Le follie del Monsignore” di Peppe Barra in scena, questa sera, con sipario alle 20.30, al Teatro Pino di Moliterno con Barra, Memoli, Lambertini e Patrizio Trampetti. Partners della rassegna, a cura dell'associazione “Le Valli del Teatro”, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Programma operativo Val d'Agri e i Comuni di Satriano di Lucania, Moliterno, Sasso di Castalda, Stigliano, Marsicovetere e Sant'Arcangelo. Ma ecco la trama dello spettacolo teatrale che Peppe Barra porterà in scena domani sera nel circuito de “Le Valli del teatro” in terra lucana. Nelle leggende metropolitane di Napoli Monsignor Perrelli è una delle "maschere" più ricordate. Più di dieci anni fa Barra e Lambertini inventarono di sana pianta un personaggio nuovo da mettere accanto a Perrelli: la serva devota che Alessandro Manzoni nei “Promessi sposi” immortalò nella serva di Don Abbondio. E' Perpetua. Accanto a Monsignor Perrelli, Peppe Barra e Lamberto Lambertini crearono quindi Menica, la perpetua pettegola, tenera e brontolona. Il ruolo del Monsignore è affidato a Patrizio Trampetti. Peppe Barra tiene per sé invece proprio il ruolo di Menica, per una irresistibile interpretazione "en travestì". Il risultato è comico. L'appuntamento è imperdibile.

La vita è una cosa... IN una Roma dai colori estivi si muovono un poliziotto addetto alle intercettazioni che ascoltando le vite degli altri scopre che la fidanzata fa la escort, uno stimato chirurgo con un figlio svogliato che più che studiare (anche lui medicina) preferisce scommettere e un pezzo grosso del mondo bancario che casualmente finisce in un gruppo di piccolo borghesi e per curiosità si finge magazziniere

Sul mare IL film racconta la storia di Salvatore, un ventenne che adora il mare e che in estate porta con una barca i turisti a visitare l' isola di Ventotene. Un giorno Salvatore conosce Martina una turista genovese. I due vivono una passionale storia d' amore e Salvatore spera in nuove prospettive alla propria vita. Ma un giorno Martina sparisce…

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Trenitalia Inps Antincendio boschivo

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Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

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Archivio stor. comunale

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di Lucania

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RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

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Dieci anni di scatti in bianco e nero di Cimino

pace e alla multiculturalità». La manifestazione intende promuovere «l'aggregazione delle diverse identità sociali e culturali - ha concluso il presidente dell’associazione “Zero971” - presenti sul territorio e punta allo sviluppo di una coscienza civile orientata alla conoscenza e al rispetto delle realtà altre, in particolare la gratuità della manifestazione mira al coinvolgimento dei giovani allo scopo di favorirne la formazione riguardo ai temi dell'integrazione, della pace e del rispetto dei diritti umani». Simona Brancati

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Agenda

Martedì 6 aprile 2010

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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Martedì 6 aprile 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Matera

Tricarico

Scuola

Festa della Gioventù

Precari in protesta con un’assemblea

Fede e comunità i giovani e la Chiesa

a pag. 24

a pag. 26

Scelta a sorpresa. L’ex parlamentare sembrava vicino a Tosto e ora sceglie il centrosinistra

Sgarbi si schiera con Adduce Il critico d’arte pronto a sostenere il cantiere verso Matera 2019 Lo afferma il consigliere Romaniello della Sel

«La film commission diventa una priorità della nuova giunta I Sassi pieni di turisti ne sono la principale conferma»

Romaniello interviene su Matera e la film commission

“Le presenze in questi giorni ancora più numerose di turisti che a Matera hanno visitato, nei Sassi, oltre alle chiese rupestri, il “Golgota” del film di The Passion, di Meil Gibson e la “prima” del film di Rocco Papaleo "Basilicata coast to coast", prevista a Roma, impongono al nuovo Consiglio Regionale di accelerare l'iter per l'istituzione della Film Commission, in attuazione dell'emendamento contenuto nella Finanziaria Regionale 2010 approvato dal precedente Consiglio”. E' quanto sostiene il neo consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel) sottolineando “il doppio obiettivo di Film Commission: promuovere il territorio e attrarre turisti; creare nuove occasioni di lavoro, tra l'altro qualificato, che deve rappresentare la priorità della nuova legislatura. Per meglio comprendere cosa rappresenta la cinematografia basti pensare - evidenzia Romaniello - che nel 2008, in Italia, sono stati prodotti 154 film, 33 in più rispetto al 2007; le imprese attive nel mercato cinematografico sono 9.071, di cui 4.400 fatturano meno di 1 milione di euro. Il comparto cinematografico in Italia conta 9.071 imprese, con un volume d'affari stimato attorno ai 5 miliardi di euro. I lavoratori del settori iscritti all'Enpals (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico) sono 76.442. Nel solo triennio 2006-2008, le Film Commission hanno sostenuto quasi 2800 produzioni (di cui 447 film per il cinema, 9 soap e 282 fiction per la TV, 1190 documentari, 150 corti, 440 spot e 240 videoclip), per un totale di 16.850 giornate di preparazione e riprese, 3200 giornate di lavoro per tecnici e operatori, 900 per gli attori, 44.500 per le comparse. Inoltre, le Film Commission inoltre hanno contribuito anche alla creazione di nuove opportunità professionali, rivolte soprattutto ai giovani: ad esempio, sono ad oggi ben 150 i Location manager, di cui molti giovani, che svolgono un importante ruolo organizzativo. Sono dati importanti che insieme alle esperienze positive maturate, in alcuni casi già da qualche anno, da alcune Regioni che hanno istituito Film Commission, penso tra le tante all'importante esperienza realizzata in Puglia con ricadute su turismo e occupazione - dice Romaniello ci convincono sempre più a seguire l'iniziativa. Inoltre, le troupe che scelgono la Basilicata come “location” hanno bisogno di figure professionali e tecniche da formare con specifici corsi ed attività di alta formazione».

ANCHE Vittorio Sgarbi ha aderito al Cantiere Matera città europea della Cultura 2019 (Macec 2019). Lo ha comunicato, nei giorni scorsi, lo stesso critico d'arte nel corso di una telefonata che ha voluto fare al candidato sindaco, Salvatore Adduce, per complimentarsi del risultato ottenuto al primo turno della competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Matera. Sgarbi, che con Adduce ha condiviso l'esperienza parlamentare, ha voluto testimoniare il proprio sentimento di amicizia e di stima nei confronti del candidato sindaco del centrosinista, ed ha espresso l'auspicio che una città come Matera, con il suo ricco patrimonio di cultura e di arte, possa inaugurare una pagina di

stabilità politica, dopo una fase che ha fatto pagare un caro prezzo ai cittadini e al territorio. Per questa ragione, alla luce dei risultati del primo turno che hanno assegnato la maggioranza dei consiglieri comunali (25 su 40) al centrosinistra, il critico d'arte ha auspicato che Adduce possa guidare la città dei Sassi forte della sua esperienza di parlamentare e di consigliere regionale. Sgarbi, che sarà a Matera il 9 aprile per una serata al teatro Duni, incontrerà Adduce in questa circostanza anche per decidere insieme una iniziativa di livello internazionale che sappia valorizzare le potenzialità turistiche e culturali della città dei Sassi e sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019.

COMUNE DI MATERA-UFFICIO TRASPORTI E’ indetta procedura aperta per “AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO URBANO NEL TERRITORIO COMUNALE” avente per oggetto l’affidamento dels servizio di trasporto pubblico urbano su gomma nel territorio del Comune di Matera. Durata affidamento: anni 9 (nove). Aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006.Importo annuo posto a base di gara: € 3.905.400,00 IVA esclusa.Le offerte, conformi al bando integrale trasmesso alla G.U.U.E. il 24 marzo 2010, pubblicato sul sito www.comune.mt.it e all’Albo Pretorio Comunale, dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Matera –Via A.Moro- 75100 MATERA, entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 31 maggio 2010.Info:dal lun. al ven. ore 10-12-Tel .+390835241266 –fax +390835241475. Matera,6 aprile 2010 IL DIRIGENTE - Arch. Francesco GRAVINA

MORTO GERARDO BISOGNO Ex capo di gabinetto della Prefettura E’ scomparso nei giorni scorsi Gerardo Bisogno, a lungo capo di gabinetto della Prefettura di Matera. Bisogno fu stimato rappresentante dell’ente che ha sede in piazza Vittorio Veneto. Stimato dai colleghi di lavoro e dai cittadini, si distinse per professionalità ed affidabilità nella professione. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa dell’Immacolata, in via Cererie.

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Matera


Schermaglie a colpi di manifesti. Uno: «Si parte da 0-0», l’altro: «Siamo già maggioranza»

Ultimi fuochi per il sindaco Quattro giorni di campagna elettorale per scegliere tra Tosto e Adduce TRE GIORNI di relativa pausa per le festività pasquali e da oggi la campagna elettorale per il ballottaggio entra, più che mai nel vivo. Salvatore Adduce e Angelo Tosto hanno pensato in questi giorni soprattutto a tenere viva una campagna di immagine e di slogan elettorali che lanciassero messaggi chiari. Nelle prossime ore il confronto dovrebbe entrare davvero nel vivo ed assumere i connotati della sfida importante, così come è, per il futuro della città di Matera. Il quadro al momento appare chiaro, Adduce parte da una maggioranza in Consiglio ma da un voto largamente più basso di preferenze al sindaco. Tosto invece può usufruire di uno scarto in positivo tra i voti di lista e quelli del sindaco ma deve puntare su un “governo di salute pubblica” e ribaltare una situazione di partenza che non lo vede nelle vesti di favorito. Al di là dei pro e dei contro della situazione però la partita sembra più che mai aperta ed incerta con aspetti a favore dell’uno o dell’altro contendente che la rendono ancora più imprevedibile. Uno di questi aspetti può essere anche la posizione della Pdl che ha lasciato libertà di coscienza ai propri elettori e che, molto probabilmente, si dividerà in due o tre parti nella prossima domenica. Una posizione che lascia una forte imprevedibilità sull’esito del risultato anche se il dato politico dovrebbe essere chiaro. Ma torniamo alla sfida tra i due contendenti. In questi giorni si è giocata a colpi di manifesti elettorali e di slogan. Colpi di immagine dalla logica ferrea ed inattaccabile. “Si parte da 0-0” scritto a caratteri cubitali da Tosto segnala come il ballottaggio è una storia diversa e che il voto del primo turno è indicativo, importante, segnala una posizione politica ma non è di suo sufficiente a definirne il vincitore. Insomma lo 0-0 di partenza è reale perchè si rivota e in condizioni non uguali a quelle precedenti. Altrettanto ferreo è “il siamo già maggioranza” scritto sui manifesti di Salvatore Adduce che si sarebbe già fatto fotografare con i 25 consiglieri che dovrebbero

Lo chiede l’Api al presidente De Filippo

«Bando piccole imprese la Regione soddisfi tutte le richieste»

Nunzio Olivieri presidente dell’Api di Matera

I due candidati che si affrontano al ballottaggio per il sindaco di Matera, Salvatore Adduce e Angelo Tosto (foto di Videouno)

I temi della città le alleanze e gli accordi saranno decisivi costituire la sua maggioranza. La composizione del Consiglio infatti è già definita, il centrosinistra ha superato il 50 per cento delle preferenze alle liste al primo turno ed è già maggioranza in Consiglio. Un dato di fatto altrettanto valido quanto lo 0-0 di Tosto. Matera si appresta in queste ore, dopo il colpo di Sgarbi che sostiene, a sorpresa, Adduce, a vivere i giorni più caldi e intensi della campagna elettorale per il sindaco. Dai manifesti e dagli slogan si passerà ai comizi ed agli appelli agli elettori. L’impressione è che la partita sia aperta e si giocherà proprio in questi giorni e in queste ore. Matera trepida e si accinge a scegliere il suo nuovo sindaco. Cinque giorni e l’enigma sarà sciolto. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Matera resta in attesa di conoscere il responso finale

ITALIA DEI VALORI Di Pietro incontra Benedetto DI PIETRO incontra a Roma i consiglieri eletti alla Regione Basilicata per affrontare ed analizzare l’esito degli ultimi risultati elettorali che, in tutta la Regione, ma in particolare nella provincia di Matera hanno visto l’Italia dei Valori ottenere un ottimo risultato superando il 13 per cento dei consensi e superando con ben due consiglieri i tremila voti di preferenze. Uno solo alla fine è stato il consigliere materano eletto, cioè l’imprenditore Nicola Benedetto mentre la consigliera uscente Rosa Mastrosimone è stata costretta a cedere, almeno per il momento il passo. Italia dei valori è il secondo partito in Basilicata per il numero di consensi raccolti durante la recente competizione regionale. Con 13.132 voti il partito si attesta sul 12.32% nella provincia di Matera e con 18.770 voti si attesta sull'8,74% nella provincia di Potenza. Un grande risultato che giovedì alle 17.30, nella sede del partito a Roma, verrà valutato dall'onorevole Di Pietro in un incontro con i tre consiglieri eletti in Basilicata: Nicola Benedetto per la circoscrizione di Matera, Enrico Mazzeo e Antonio Autilio per la circoscrizione di Potenza. Un momento importante per analizzare il voto lucano e la crescita considerevole di Idv anche in una regione come la piccola Basilicata.

MOLTE LE domande pervenute dalle piccole imprese per partecipare ai bandi regionali. L’Api della provincia di Matera chiede attraverso una nota del suo presidente Nunzio Olivieri di garantire, attraverso un aumento delle risorse economiche a disposizione, la possibilità di soddisfare tutte quante le domande e le richieste che sono state presentate. Del resto la particolare e difficile congiuntura generale, sotto un profilo economico, obbliga gli enti istituzionali a cercare di coinvolgere il più possibile le aziende e le imprese che hanno mostrato attenzione ed interesse verso il bando che è stato preparato dalla Regione Basilicata. «Il fatto che in pochi minuti siano stati esauriti 32 milioni di euro, con prenotazioni per 64 milioni, nel bando a sportello per le piccole e medie imprese, la dice lunga sulle aspettative che questo strumento messo in campo dalla Regione ha suscitato nel sistema imprenditoriale locale, da anni a secco di risorse pubbliche e più che mai interessato alle scarse occasioni disponibili» scrive l’Associazione materana delle piccole e medie

imprese in una nota rivolta al confermato governatore Vito De Filippo. « Aspettative che sono state alimentate sia dalla soluzione di continuità tra la precedente programmazione comunitaria e quella attualmente in corso, sia dalla crisi economica che spinge molti imprenditori ad investire innovando i macchinari per ritornare competitivi sui mercati. Al di là degli inconvenienti tecnici verificatisi nella procedura on line e del meccanismo perverso del cosiddetto click day che a livello nazionale è stato abbandonato dopo diverse esperienze fallimentari, l'API auspica che la Regione provveda ad una copertura finanziaria sufficiente a soddisfare tutte le domande pervenute. Sarebbe opportuno, inoltre, prevedere più bandi nel corso dell'anno, in modo da dare continuità allo strumento con procedure veloci per i piccoli investimenti e con il sistema della graduatoria di merito, che offre maggiori garanzie di premiare i progetti validi evitando di lasciare al caso l'accoglimento delle istanze. Diventa fondamentale quindi avere procedure rapide e semplificate».

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Agenda

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Antologica di Scialoja

Premio Rosa Ponselle

Sgarbi sul palcoscenico

Cammariere a Matera

C'E' tempo fino al 17 aprile per visitare al Musma l'antologica di Toti Scialoja. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, comprende 16 sculture datate 1958-1989, 35 tecniche miste datate 1938-1998, 125 disegni con animali e poesie dedicati, tra il 1961 e il 1979, ai bambini, 50 disegni inediti destinati, nel 1938-1939, all'Almanacco della Cometa, un ricco apparato di immagini, documenti, libri, cataloghi che ripercorrono la vita di Scialoja dall'infanzia alla morte, senza tralasciare la giovinezza, gli studi, i primi interessi artistici, gli esordi, le mostre, il mondo dello spettacolo, la letteratura, gli amici, la critica, i rapporti con l'America, con De Kooning e Motherwell, la vita d'artista tra Burri e Afro.

"SCOPRIRE e promuovere il talento ed il merito" è il motto ed il fine del Concorso internazionale di Esecuzione Musicale "Città di Matera-Prmeio Rosa Ponselle ", la cui decima edizione si terrà dal 27 aprile al 2 maggio 2010, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il ricco montepremi è di 3900 euro , concerti e borse di studio. Il premio Rosa Ponselle per il primo Classificato è di 1.500 euro , al secondo andranno 1.000 eruro, al terzo 700. E in più la Novità del Premio per le Scuole medie ad indirizzo musicale di 700 euro complessivi. La scadenza delle iscrizioni è fissata al 10 aprile. Informazioni, bando e regolamento e composizione della giuria sul sito www.lamsmatera.it

VENERDI’al teatro Duni alle 20,30 andrà in scena uno spettacolo intelligente e colto. Una rivelazione dello Sgarbi uomo di cultura, un evento imperdibile, una pièce teatrale in cui il vulcanico professore salirà per la prima volta su un palcoscenico, lasciando da parte la sua vis polemica, per raccontare l'arte, la cultura e il paesaggio, con la competenza, la passione e la grande abilità oratoria che da sempre incantano e affascinano il suo pubblico. Un Vittorio Sgarbi, uomo di cultura, che darà anche la sua visione interpretativa sull'attualità, interloquendo con il pubblico. Un one man show, diverso ogni sera, fatto di parole, musica e arte e immagini. Uno Sgarbi educato, gentile, sorridente...

CONCERTO di Sergio Cammariere mercoledì 14 aprile al Teatro Duni di Matera L'Orchestra della Magna Grecia si esibirà insieme al cantautore sotto la direzione di Paolo Silvestri. Nell'estate 2009 Cammariere riceve il Premio Lunezia Elite e il Premio Migliore Colonna Sonora al Genova Film Festival per le musiche del cortometraggio Fuori Uso diretto dal regista napoletano Francesco Prisco e interpretato da Gianmarco Tognazzi. Il 30 ottobre 2009 esce Carovane il nuovo album, con 13 tracce inedite di cui due strumentali. In questo nuovo lavoro, dove continua la collaborazione con Roberto Kunstler ai testi.

L’EVENTO

LA PROTESTA

Integrazione e sport per tutti con il Vivicittà

Precari della scuola oggi in assemblea

foto VIDEOUNO

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda

IL PREMIO

CINEMA

Moda tra i Sassi

Comunale Matera - 0835334116

La piazza brilla con il mercatino

Remember me 17,30 - 19,35 - 21,40

Kennedy Matera - 0835334116 Happy Family 17,30 - 19,30 - 21,40

Duni Matera - 0835331812 Dragon Trainer (3D) 16,45-18,25 Sul mare 20,15 - 22,00

Patron Antonio Matera La vita è una cosa meravigliosa 18,00 - 20,00 - 22,00

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 la vita è una cosa meravigliosa 19,30 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Genitori e figli 19-21,30

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Una precedente riunione in Provincia dei precari della scuola

Natura e arte a Montescaglioso SI conferma tra le mete preferite di turisti e appassionati di città d’arte e consente di viaggiare nel tempo anche solo nell’arco di poche ore. Montescaglioso e l’ Abbazia di San Michele sono state prese d’assalto anche a Pasqua e Pasquetta. Numerosi i camperisti che hanno affollato le aree alle porte della città e si sono recati a visitare la struttura i cui primi segni risalgono al VII secolo avanti cristo. Ancora oggi le straordinarie testimonianze storiche affascinano i numerosi visitatori che all’interno del Chiostro, che ampliato agli inizi del XVIII secolo, e delle sale possono scoprire affreschi e dipinti che raffigurano immagini sacre e che hanno resistito alle numerose modifiche ne avvenute nel corso dei secoli. Il ponte di Pasqua, inoltre, ha consentito di approfondire anche la conoscenza

del patrimonio ambientale e naturalistico della zona di Montescaglioso che rientra nell’ambito del Parco della Murgia materana. Tra le mete preferite dei turisti infatti c’è anche il centro visite di contrada Pianelle inaugurato a febbraio che ospita anche ospita anche il centro di documentazione sulla Riforma agraria. Il Cea (Centro di Educazione ambientale) di Montescaglioso si occupa delle escursioni e delle iniziative che anche in questi giorni si stanno susseguendo nella struttura alle porte della cittadina e che contribuisce ad approfondire la conoscenza delle migliaia di specie faunistiche e florovivaistiche che si trovano in quest’area e che anche recenti studi hanno fatto conoscere con apposite pubblicazioni. matera@luedi.it

In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

SCADONO il 15 aprile le iscrizioni al Premio Moda Città dei Sassi, concorso nazionale per giovani stilisti. L'oggetto del concorso è: “Moda, Eleganza e Creatività”. Il Premio Moda Città dei Sassi, organizzato dalla Publimusic, è un evento riservato alla nuova generazione di creatori della moda, che potranno dar vita alle loro creazioni, originali e interessanti, nelle sezioni Abbigliamento e accessorio, davanti ad una giuria formata da rappresentanti della Camera di Commercio di Matera, delle Istituzioni, da imprenditori, stilisti nazionali e regionali. A loro spetterà il difficile compito di scegliere il vincitore del “Premio Moda” - Città dei Sassi, tra gli otto finalisti, che proporranno le loro “idee” di eleganza e creatività dinanzi ad un pubblico e ai numerosi turisti, che, nel periodo estivo, fanno tappa a Matera. La manifestazione si svolgerà il 4 luglio in piazza San Francesco d'Assisi. Ad ogni partecipante (selezionato finalista), l'organizzazione assicurerà i seguenti servizispazi idonei per il backstage, modelle professioniste, staff di regia moda, coordinazione, assistenza quinte, make-up, hair style, pernottamento per i fuori sede. Il Premio Moda Città dei Sassi ha il Patrocinio della Regione Basilicata, Provincia di Matera, APT - Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, Comune di Matera, Camera di Commercio di Matera, CNA. Info, regolamento e condizioni generali moduli d'iscrizione su: www.premiomoda.it - www.publimusic.com (qualora non si riesca a visualizzare il link, digitare direttamente uno dei due siti di riferimento). Gli organizzatori precisano che qualora si intenda partecipare, ricordarsi di anticipare via fax la scheda d'iscrizione adeguatamente compilata, mentre la documentazione ( N.6 figurini realizzata su fogli A4 ed altro - vedi regolamento), va inviata per posta entro il 30 Aprile. matera@luedi.it

Happy Family DUE famiglie incrociano i destini a causa dei figli sedicenni caparbiamente decisi a sposarsi. Un banale incidente stradale catapulta il protagonista-narratore,

La vita è una IN una Roma dai colori estivi si muovono un poliziotto, uno stimato chirurgo e un pezzo grosso del mondo bancario che casualmente finisce in un gruppo di piccolo borghesi e per curiosità si finge magazziniere.

Genitori e figli NINA è un'adolescente che sogna la sua prima volta e una famiglia più autentica. Alberto, è convinto che una generazione prossima per età e inclinazione al suo ragazzo, possa accorciare le distanze tra loro

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Motta Silvia via Ridola 16 0835/333341

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971274564 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111

118 0835253111 0835 253212 800216916

800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

0835 253111

Asm

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458

NICOLAS VILLA MARY

0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI

0835-532631

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Domenica l’edizione 2010 del Vivicittà sarà ancora a Matera organizzato dall’Uisp (Unione italiana sport per tutti). «Quest'anno l'attenzione - spiegano gli organizzatori - oltre che al tema della mobilità, della vivibilità delle città, degli spazi pubblici destinati allo sport ed alla socializzazione, della qualità dell'aria, del diritto alla salute, introduce un ulteriore spunto di riflessione sulla multiculturalità ed integrazione. Il Comitato Uisp di Matera si pone come obiettivo principale quello di affiancare alla cultura dello “sport per tutti” la cultura dello sviluppo sociale e dell'integrazione in un contesto nel quale si inserisce la manifestazione diventata un appuntamento annuale. Il suo impegno sarà quello di sostenere, promuovere e moltiplicare le opportunità di incontro, scambio e dialogo interculturale. Tante le iniziative che il comitato mette in campo in occasione dell'evento - spiegano ancora gli organizzatori, che stanno completando la macchina organizzativa - è stato predisposto un percorso all'interno di tutte le scuole della città, in collaborazione con gli insegnanti, per affrontare il tema della multiculturalità in base all'età dei ragazzi. Sono state contattate le associazioni impegnate sul tema dell'integrazione per sviluppare azioni in comune. Il percorso (12 Km la competitiva, 4 Km la non competitiva) si snoderà fra le vie del centro di Matera. Partenza: p.zza V. Veneto (c/o scalinata della Chiesa di Santa Lucia), via del Corso, via Ridola, via Lucana, v.le C.Levi, via dell'Ulivo, via del Giglio, via delle Rose, via della Quercia, via Lanera, via Lucana, via La Vista, p.zza V. Veneto arrivo (c/o scalinata della Chiesa di Santa Lucia). matera@luedi.it

Chiarimenti sui progetti che la Regione Basilicata avrebbe dovuto avviare già da tempo, dopo l'intesa con il M.I.U.R.(Ministero Istruzione Università e Ricerca) in data 12 novembre 2009. E' questo che chiede il Comitato dei Precari della scuola della Provincia di Matera che per oggi pomeriggio, alle ore 17, ha indetto un'assemblea presso la sala consiliare del palazzo della Provincia. Un tema sentito che tiene ancora con il fiato sospeso e sostanzialmente sul piede di guerra i lavoratori della scuola alla ricerca di risposte concrete alle difficoltà ed ai bisogni che più volte sono stati sottolineati anche nel recente passato. “Il recente comunicato del Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata e il successivo Comunicato stampa dell'Ufficio Scolastico Regionale - dichiarano i componenti del comitato, in un comunicato stampa arrivato in redazione - destano profondo allarme fra i precari della scuola. I progetti regionali annunciati a tutt'oggi non sono ancora stati avviati. Il Comitato dei Precari della Scuola, stufo della mancanza di informazione e trasparenza da parte della Regione Basilicata e dell'USR, invita i rappresentanti della Direzione Scolastica Regionale, l'assessore e i dirigenti del Dipartimento Formazione della Regione Basilicata, gli amministratori della Regione, delle Province di Matera e Potenza e dei Comuni nonché le organizzazioni sindacali e gli organi di stampa per fornire chiarimenti e delucidazioni sui progetti”. I componenti del comitato, durante l'assemblea, chiederanno chiarimenti sulle modalità di reclutamento del personale precario; sui tempi tecnici di attuazione dei progetti; sulla necessità di procedere al conferimento degli incarichi in modo celere, considerato l'approssimarsi della fine dell'anno scolastico; sulle ripercussioni che una applicazione “farraginosa”, poco chiara e approssimativa delle norme di reclutamento potrebbero avere sulle nomine del personale per il prossimo anno scolastico. “Invitiamo tutto il personale della scuola, i genitori degli alunni, gli alunni, le associazioni, la società civile tutta - proseguono i componenti del comitato - a prendere coscienza dei problemi che investono il mondo della scuola e a partecipare attivamente all'assemblea. Mariangela Lisanti matera@luedi.it


Martedì 6 aprile 2010

I giovani incontrano la Chiesa La Festa della gioventù ha messo a confronto generazioni e spiritualità TRICARICO - Oltre trecento giovani provenienti da tutti i paesi della Diocesi hanno affollato la Chiesa di Sant'Antonio di Tricarico per incontrarsi con il Vescovo in occasione della venticinquesima Giornata Mondiale della Gioventù che quest'anno si è celebrata a livello diocesano. Con un rito ricco di gesti simbolici coinvolgenti e altamente significativi i giovani hanno espresso tutta la loro gioia di essere cristiani e di stare insieme tra loro, con i sacerdoti e il vescovo. Mons. Vincenzo Orofino, commentando il brano biblico del giovane ricco, ha esortato i giovani a riconoscere nei loro sacerdoti i “maestri buoni” da ascoltare, da seguire e da imitare nell'amore a Dio e ai fratelli. Mons. Orofino ha poi invitato i giovani a fidarsi dei sacerdoti, della Chiesa e del Signore:«“Noi vi vogliamo bene. Noi vogliamo il bene

In alto mons. Raffaello delle Nocche

di tutti voi. Il Signore vi ama. La Chiesa vi ama». Proseguendo il Vescovo ha indicato ai giovani mete alte e impegnative: “Imitate il giovane ricco, il quale desiderava la vita eterna.

Desiderate la felicità piena e duratura. Aspirate ai carismi più grandi, alle vette più alte, agli ideali che non tramontano, alle sfide che impegnano tutta la vita.

Policoro «I fondi delle royalties per costruire frangiflutti»

«No all’approssimazione» Lopatriello lancia ipotesi di intervento POLICORO - In attesa che la stagione estiva apra i battenti ufficialmente, il Comune di Policoro affida al sindaco alcune riflessioni sul futuro dell’area costiera e su alcune ipotesi contro i danni dell’erosione. «L'approssimarsi della stagione estiva deve trovarci tutti preparati per accogliere l'utenza nel migliore dei modi - spiega Lopatriello - Quello che in questi giorni sta accadendo a Metaponto va esattamente nella direzione opposta. Pertanto la Regione Basilicata in questo momento delicato dell'anno, a pochi mesi dall'estate, non può rimanere spettatrice disinteressata davanti all'erosione della costa che da tempo si è abbattuta su una porzione della fascia jonica lasciando soli gli imprenditori di Metaponto, che in questi giorni stanno giustamente manifestando contro l'incapacità di un Governo regionale di risolvere un problema strutturale sollevato dagli stessi addetti ai lavori già da anni». Lo sostiene il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello. «La mia proposta è quella di utilizzare le royalties del petrolio per costruire barriere frangiflutti in mare, il cui esperimento ha dato buoni risultati in altre località dell'Abruzzo per fare qualche esempio. Altre soluzioni che ho sentito in questi giorni, come prelevare sabbia da altri Co-

Il lungomare di Policoro

muni limitrofi per allargare artificialmente l'arenile, mi sembrano infauste e comunque misure tampone che non servono a risolvere il problema nel lungo periodo e con costi oltretutto enormi. Più di ripascimento a me sembra un rimungimento continuo e costante che garantisce alle aziende una rendita vitalizia. Il problema viene puntualmente aggirato senza risolverlo veramente; altrimenti addio finanziamenti con la sabbia che sta diventando più preziosa dell'oro! In altre aree del Paese dove

non c'erano spazi per ombreggi e l'acqua di mare lambiva le strutture ricettive, con le barriere frangiflutti ora possono vantare un arenile invidiabile e apprezzato dai turisti e dai residenti grazie all' ottima idea di fare dei frangiflutti che fungono da barriera protettrice della spiaggia antistante. Mi meraviglia il fatto che nemmeno gli ambientalisti, forse troppo presi sempre e solo dal protestare, non abbiano avanzano nessuna proposta per la difesa della costa». provinciamt@luedi.it

Non compiacetevi della mediocrità e del successo facile e ingannevole. Il vostro cuore desidera la pienezza della vita, non la parzialità. Voi siete fatti per il compimento, per l'assolu-

to, per Dio. Solo Dio può dare risposte esaurienti e definitive alla vostra sete di felicità. Solo Dio può dare senso compiuto a tutta la vita. I santi - ha continuato

mons. Orofino - ci testimoniano che ancora oggi è possibile corrispondere all'amore di Dio e sperimentare la bellezza della vita nuova che nasce dalla fede in Gesù Cristo. Ne è un esempio Mons. Raffaello delle Nocche, vescovo di questa diocesi e fondatore delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico. Egli si è fidato di Gesù, lo ha amato, lo ha seguito, lo ha adorato e contemplato per tutta la vita. Proprio per questo ha amato profondamente questa comunità diocesana, per la quale ha offerto tutta la sua vita». A conclusione della liturgia il Vescovo ha donato a tutti i giovani due opuscoli su Mons. Delle Nocche, una piccola croce e una copia di Avvenire, che per l'occasione conteneva un'intera pagina dedicata alla diocesi di Tricarico. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

Policoro Previste anche campagne di sensibilizzazione

Nasce “Singles life club” fra solidarietà e costume POLICORO - Una nuova associazione è nata nel centro jonico il 9 gennaio scorso e si appresta ad impegnarsi nel sociale. Si tratta della “Singles Life Club” (un circolo di singoli tradotto alla lettera). L'iniziativa che può sembrare sui generis alla prima lettura, è arrivata all'imprenditore Tonio Cosa, già conosciuto in città per qualche sua idea in passato che inizialmente aveva generato un certo scetticismo ma che poi si è trasformata in un vero e proprio business: la vendita di gelati itinerante sul lungomare della città di Policoro e nelle vicinanze all’interno di strutture ricettive. Forte di questa sua scommessa vinta, Tonio Cosa ci riprova con un' associazione ex novo, che arricchisce il panorama variegato di idee e proposte già presente a Policoro tanto da costringere l'amministrazione comunale a pubblicare un bando per censirne il numero. La sede sociale è via Agrigento all'interno della quale, al di là del nome singolare dato all'associazione, non si tratta in realtà di un club per scapoli e zitelle, ma un think tank (pensatoio) all'interno del quale praticare attività ricreative, socio-culturali, volontariato e la creazione più in generale di eventi che pos-

Foto di gruppo dei componenti del “Singles life club”

sano accrescere il livello culturale dei cittadini attraverso l'organizzazione di eventi sul territorio, ma anche attività più meramente legate alla sensibilizzazione su temi di stretta attualità nazionale (lotta contro i tumori, raccolta fondi per persone colpite da calamità naturali e quant'altro; o campagne divulgative più circoscritte nell'ambito comunale e comprensoriale). Il presidente in pectore, Cosa, già da tempo covava questa sua idea essendo in passato già stato impegnato nel campo sociale e filantropico come conferma ad esempio l'iniziativa di

qualche anno fa per la vendita di gelati, il cui ricavato è stato poi girato alle parrocchie del posto tanto per fare qualche esempio. Ora andando a disciplinare anche giuridicamente questa sua predisposizione naturale per gli altri, è arrivato il momento di fare proseliti e stare in prima linea a favore dei più sfortunati fedele al motto cristiano: “Primo di tutti, servo di tutti”. L'associazione “Singles life club” è aperta a chiunque volesse aderire indipendentemente dallo status civile. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

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26 Matera e Provincia Tricarico Mons. Vincenzo Orofino ai ragazzi: «Aspirate agli ideali che non tramontano»


Martedì 6 aprile 2010

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League Nerazzurri in campo a Mosca (tv ore 18,30) con il Cska partendo dal risultato di 1-0 Si gioca anche Barcellona - Arsenal

Josè Mourinho è fiducioso «Se non prendiamo gol siamo in semifinale, se li facciamo abbiamo più possibilità» MOSCA –«L'1-0 dell’andata è un risultato aperto: se non prendiamo gol siamo in semifinale, se facciamo gol abbiamo ancora più possibilità di andare in semifinale, se invece segnano per primi loro diventerà molto difficile. Ma il calcio non è fatto di “se”». Così Josè Mourinho, ai microfoni di Sky, alla vigilia di Cska Mosca-Inter, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League. «Purtroppo per noi –continua il tecnico nerazzurro nell’intervista riportata dal sito internet del club -, anche se abbiamo giocato molto bene la gara di andata, abbiamo segnato un solo gol, quindi servono equilibrio e concentrazione». L’1-0, comunque, è un risultato che induce all’ottimismo. «Sento fiducia soprattutto per il modo nel quale abbiamo vinto la gara d’andata e per come abbiamo interpretato le ultime gare di Champions – spiega Mourinho -. La squadra mi dà fiducia, abbiamo vinto le ultime quattro gare di Champions League, quest’anno abbiamo perso solo in casa dei campioni d’Europa (Barcellona, ndr): per tutti questi motivi sono fiducioso,ma perarrivare insemifinale bisogna fare ancora questa gara, una gara complicata. Comunque siamo concentrati, e lo siamo solo su questa di partita: non penso a chi eventualmente potremmo trovare in semifinale. Se ci sentiamo favoriti? Favoriti si è solo prima della gara, ma poi in campo nessuno è favorito e bisogna vedere che cosa succederà». Nella rifinitura di oggi Sneijder ha abbandonato il campo dopo un contrasto di gioco, Mourinho spera di recuperarlo. «Wesley ha avuto un problema, aspettiamo e speriamo. Aspetterò lui come tutti gli altri fino all’ultimo, questa, in questo momento conclude Mourinho – è la gara più importante della stagione e rischio tutto quello

che posso e devo rischiare». GORAN PANDEV - «Vogliamo la semifinale ad ogni costo». Goran Pandev è ottimista in vista del ritorno dei quarti di finale di Champions League che vedra l’Inter giocare (ore 18:30) sul sintetico di Mosca contro il Cska. All’andata i nerazzurri di Mourinho si imposero con la vittoria di misura grazie al gol di Milito. L’attaccante macedone torna alla gara di andata del «Meazza»: «Quella di settimana scorsa è stata una gara difficile, il Cska Mosca è una buona squadra, ma noi abbiamo fatto una gran bella partita, anche se potevamo fare più gol: speriamo di farli domani, quando ci aspetta una gara altrettanto complicata. Non so se verrà riproposta la formula dei tre attaccanti – spiega il centravanti del club nerazzurro – se giocheremo con tre attaccanti o con un altro modulo. Quello che so di sicuro, invece, è che vogliamo vincere, che siamo pronti ad attaccare e difendere tutti insieme, perchè vogliamo passare il turno e arrivare in semifinale ad ogni costo. I difensori del Cska sono tutti molto bravi, e pure fisicamente forti, ma speriamo che le tante occasioni create a Milano e che non si sono concretizzate lì si realizzino invece qui». Fino a pochi mesi il macedone si trovava a non giocare alla Lazio e non si immaginava un giorno di parlare in conferenza stampa alla vigilia di una gara di Champions League: «Sicuramente non l’avrei mai detto che mi sarei trovato qui, sono sincero. Quei mesi alla Lazio non sono stati

Pandev: «Non ho mai giocato su questo terreno»

José Mourinho dirige l’allenamento sul campo del Cska. In alto Guardiola (Barcellona) e Wenger (Arsenal)

belli ma è inutile parlarne ora, queste cose le sapete tutti. Poi sono arrivato qui, all’Inter, e mi sono trovato benissimo. Sapevo che l'Inter era una grande squadra e noi siamo tutti molto uniti. Ora lottiamosu trefronti eio sono felice, qui sto davvero benissimo. E se c'è stato un momento in cui ho fatto un pò fatica fisicamente, è stato solo perchè era tanto che non giocavo e appena sono arrivato c'è stato comunque subito da scendere in campo ogni tre giorni. Ma io sono contento e ora sto meglio». Tornando al match di Mosca, Pandev chiude con una opinione sul campo sintetico: «Non ho mai giocato su questo tipo di terreno - spiega Pandev -, certo, è diverso, è più difficile del campo naturale».

Champions League. Il Barcellona parte dal 2-2 conquistato in trasferta

L’Arsenal dovrà fare il colpo in Spagna ROMA- Oggi L’Arsenal di Arsene Wenger dovrà cercare di fare risultato sul campo del Barcellona dopo il 2-2 di Londra all’andata. Il Barcellona non ha mai vinto in casa contro avversarie inglesi nelle ultime cinque partite e in più dovrà rinunciare ai centrali difensivi Puyol e Piquè, entrambi squalificati, ma soprattutto giocherà senza Ibrahimovic. Lo svedese ex Inter ha infatti riportato un piccolo stiramento al polpaccio destro. Il 28enne doveva giocare dall’inizio contro l’Athletic Bilbao, partita poi vinta per 4-1 dal Barcellona, ma si è infortunato nella fase di riscaldamento. L’attaccante, a segno due volte nel 2-2 di Londra, rischia di saltare

anche la partitissima di campionato di sabato prossimo contro il Real Madrid. Jeffren (polpaccio) e Yaya Tourè (caviglia) sono anche loro usciti malconci dalla partita che ha portato il Barcellona temporaneamente a +3 sul Real. Per loro si attendono gli esiti degli esami medici. Anche Wenger, però, dovrà rinunciare a tre pedine importanti come Fabregas, Gallas e Arshavin. La storia recente del torneo ha dimostrato come le squadre vincitrici all’andata siano favorite per il passaggio del turno: nelle ultime tre stagioni, 2009/2010 inclusa, solo una squadra è riuscita a superare un turno ad eliminazione di-

retta dopo essere stata battuta all’andata. Questa statistica, alla quale si aggiunge l'assenza pesante di Wayne Rooney, non contribuirà certo a rasserenare gli umori in casa Manchester United, dopo che il gol siglato a tempo scaduto da Ivica Olic ha regalato al Bayern Monaco il successo 2-1 in casa sui Red Devils. Il Bayern ha altre ragioni per puntare alla prima semifinale dal 2001: Schweinsteiger sarà nuovamente a disposizione dopo aver scontato la propria squalifica e anche Robben dovrebbe tornare a disposizione per la sfida di mercoledì all’Old Trafford, dove i bavaresi sono imbattuti da tre gare.

Zlatan Ibrahimovic, oggi non sarà in campo

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Sport


Martedì 6 aprile 2010

Lo ha dichiarato il terzino dei brasiliani Roberto Carlos

Lo storico club inglese festeggia dopo un anno di purgatorio

«Trezeguet vuole il Corinthians» Il Newcastle torna in Premier SAN PAOLO (Brasile) – David Trezeguet vuole il Corinthians. Parola di Roberto Carlos. Secondo l’ex terzino di Inter, Real Madrid e Fenerbahce l’attaccante francese gli ha fatto arrivare, tramite un amico, messaggi inequivocabili sulla sua volontà di trasferirsi in Brasile. «Trezeguet vuole il Corinthians - assicura Roberto Carlos secondo quanto riportato dal sito brasiliano “Terra” -, non parla di altre squadre, ha detto che vuole giocare in Brasile e nel nostro club». Secondo l’ex Inter, Trezeguet sarebbe affascinato dall’idea di giocare insieme a lui e Ronaldo nel “Timao”. David Trezeguet

NEWCASTLE (INGHILTERRA) – Newcastle matematicamente promosso prima di scendere in campo ieri sera nel match contro lo Sheffield United. I “Magpies” si sono assicurati il ritorno in Premier League con sei giornate d’anticipo sul termine del campionato. A dare la matematica certezza ai bianconeri lo 0-0 di ieri tra Nottingham Forest (terzo) e Cardiff City. Il Newcastle, storico club inglese che vanta 4 titoli, 6 Coppe d’Inghilterra e una Community Shield, torna in Premier League appena un anno dopo la retrocessione. Chris Huhgton, tecnico del Newcastle

Gravi ritardi sul futuro da pianificare e il presente non promette nulla di buono

Juventus, rebus allenatore Anche Roberto Mancini dice no dopo Benitez, Blanc, Hiddink e Prandelli TORINO – Di Champions League non parla più nessuno: a sei partite dalla fine, anche i giocatori della Juventus non scommetterebbero un euro sul raggiungimento del traguardo minimo, visti il calendario, il ritmo di marcia delle concorrenti e l’allarmante condizione del team di Zaccheroni, che ha subito un solo gol meno del Livorno, penultimo in classifica e quasi retrocesso. Per questo si pensa più al futuro, ma nonpassa giornosenzache arriviuna notizia negativa: ieri Roberto Mancini hadichiarato cheresteràal City,troncando i rumors sul suo arrivo a Torino l’anno prossimo. Il motivo è semplice: il Manchester (quarto in classifica) ha molte più probabilità della Juventus di giocare in Champions l’anno prossimo. E il club presieduto da Jean Claude Blanc ha perso gran parte del proprio appeal. Lo confermano i numerosi “no” ricevuti da tecnici di grande livello, da Benitez a Blanc, da Prandelli a Hiddink. Alcune smentite di questi (Mancini e Blanc) potrebbero anche essere di rito, in attesa di valutare i risultati delle rispettive squadre,ma intanto la Juventus ha fretta e la missione della scelta del futuro allenatore è sempre più in alto mare. Tanto più lo è il mercato, perchè chi dovrebbe elaborare le strategie è tra color che son sospesi. Ieri alcuni giornali tedeschi parlavano di un interessamento della Juventus per il laziale Zarate, ma c’è la concorrenza dei club di mezza Europa. A complicare ulteriormente la campagna di rifondazione, c’è l’annata disastrosa di molti giocatori, da Melo e Diego, ad Amauri, a Trezeguet, Camoranesi, Grosso, Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Grygera, che ne rende problematica una cessione a fronte di ingaggi molto alti. Il sacrificio di Buffon, a questo punto, diventa sempre più probabile. La squadra, sempre chiusa a riccio in un silenzio stampa che contrasta con l’operazione simpatia proclamata tre anni fa da Blanc, riprende oggi e tenta un’ultimissima carta, battere il Cagliari domenica sperando nella contemporanea caduta di Napoli, Palermo e Sampdoria, evento quanto mai improbabile. Adesso, infatti, il disastro bianconero si è arricchito di un capitolo in più: sono tre e non più solo due le squadre davanti in classifica. E quindi, è a forte rischio anche l’Europa League, perchè Fiorentina e Genoa sono a soli tre punti e i viola hanno la chance teorica in più di guadagnare la qualificazione vincendo laCoppa Italia.L’atmosfera, sugli spalti, non sarà certo tenera con la squadra, contestazione a parte, che finora non è stata annunciata. Intanto, il pensiero dei tifosi è sempre più rivolto al processo di Napoli, in attesa delle ulteriori intercettazioni che i legali di Luciano Moggi renderanno note il 14 aprile. “Juve umiliata a Udine, quella vera gioca a Napoli”, scrive un editorialista sul sito Ju29ro, che si è occupato di seguire in modo approfondito le vicende processuali degli ultimi giorni. La società non commenta e attende in silenzio lo sviluppo degli eventi.

QUI ROMA

Capitan Totti sogna scudetto e Mondiali ROMA – «Lo scudetto del 2001 è stato il momento più bello della mia carriera». Francesco Totti ricorda alcune tappe del suo percorso professionale e spera di poter rivivere le stesse emozioni. Lapossibilità c'è,proprio adesso, nell’anno che potrebbe anche portarlo ai mondiali («Se il gruppo mi accetta e poi devo vedere le mie condizioni fisiche»). Di sicuro il capitano giallorosso sogna, come sta sognando la parte giallorossa di Roma che ormai vive con trepidazione questo finale di campionato. «Era il mio sogno da bambino - conferma il numero dieci della Roma - la gente è scesa per strada, erano tutti fuori di testa. Perchè a Roma tutto si sublima, uno scudetto vinto qui ne vale dieci in altre città italiane». La squadra e il suo capitano hanno trascorso una Pasqua dolce dopo la conferma arrivata dalla trasferta di Bari: la Roma c’è e non ha voglia di mollare un centimetro. Ranieri lo ha sempre detto, «la favorita è l’Inter

ma noi a fine stagione non dovremo avere rimpianti». Dare il massimo senza lasciare nulla al caso e aspettare eventuali passi falsi della capolista. Intanto, proprio per questo rush finale il tecnico ha recuperato tutta la rosa al completo e soprattutto quella che si aspetta sia l’arma in più: la coppia Totti-Toni. Ci sono voluti quattro mesi prima di vederli insieme in campo, a causa degli infortuni chehanno fermato tutte e due le punte, in momenti diversi. Ora ci sono, tutti e due, Totti e Toni che sperano di volare con la Roma e magari arrivare fino in Sudafrica in maglia azzurra. Toni è l’attaccante che voleva Ranieri, che alza la squadra, si porta dietro la difesa avversaria e libera i compagni al tiro. Totti non è al cento per cento solo perchè gli manca il ritmo partita, ha spiegato proprio Ranieri, ma il capitano adesso difficilmente si farà lasciare da parte,nella corsa finale verso il suo «sogno da bambino».

«Vincerlo in giallorosso è davvero speciale»

Probabile a fine stagione il sacrificio di Buffon

Roberto Mancini, allenatore del Manchester City

Salta la 15ª panchina in serie A: i toscani fanno marcia indietro a sei giornate dal termine

Via Cosmi, il Livorno richiama Ruotolo-Russo LIVORNO – Serse Cosmi non è più l’allenatore del Livorno. Il tecnico è stato esonerato ieri, due giorni dopo il pareggio in casa del Genoa (1-1). Il presidente Spinelli ha richiamato sulla panchina amaranto la coppia Ruotolo-Russo che dopo l’ottava giornata di campionato aveva lasciato il posto proprio a Serse Cosmi. In tutto, 24 le gare sotto la gestione del tecnico perugino con un bilancio di 6 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte, per un totale di 23 punti. A sei turni dalla fine del campionato il Livorno è ultimo con 26 punti in compagnia del Siena, la salvezza è lontana 8 lunghezze, visto che la Lazio è quart’ultima a quota 34. Quella di Cosmi, quindi, è la 15ª panchina a saltare. Il primo cambiamento già dopo la 2ª giornata con le dimissioni di Spalletti dalla carica di tecnico della Roma, dopo le sconfitte con Genoa e Juventus. Il club giallorosso affidò la guida della squadra a Claudio Ranieri, oggi secondo ad un solo punto dall'Inter con sei partite ancora da

giocare. Questo il primo cambio, poi una lunga serie proseguita con l’Atalanta (dopo la 4ª giornata) che ha sollevato dall'incarico Angelo Gregucci e affidato la panchina ad Antonio Conte; Napoli (dopo la 7ª giornata), dove Walter Mazzarri ha preso il posto di Roberto Donadoni; Bologna (dopo l’8ª giornata), con Franco Colomba che ha sostituito Giuseppe Papadopulo; Livorno (dopo l’8ª giornata) con Serse Cosmi assunto al posto di Gennaro Ruotolo; Siena (dopo la 10ª giornata), con Marco Baroni promosso alla guida della prima squadra dopo l’esonero di Marco Giampaolo. Palermo (dopo la 13ª giornata) con Delio Rossi al posto di Walter Zenga; ancora al Siena (dopo la 13ª giornata) con Gennaro Ruotolo

Malesani preferito a Baroni; Catania (dopo la 15ª giornata) con Mihajlovic che rileva Atzori; Udinese (dopo la 17ª giornata) dove De Biasi prende il posto di Marino; di nuovo Atalanta (dopo la 18ª giornata), con Conte che si dimette lasciando il posto per una giornata a Bonacina e, quindi, a Mutti. Si cambia anche in casa Juventus (dopo la 21ª giornata), con Ferrara esonerato e Zaccheroni al suo posto; poi Lazio con Reja al posto di Ballardini alla 23ª giornata. Quindi Udine con Marino che, dopo la 25ª giornata, si riprende il suo posto per 8 partite occupato da De Biasi. Infine oggi, dopo la 32ª giornata, il licenziamento di Serse Cosmi che torna a far posto alla coppia Ruotolo-Russo.

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28 Sport


Prima Divisione Al lavoro senza soste, Capuano passa la pasquetta al Viviani

Non si ripartirà da zero Per il Potenza è già futuro: ipotesi di cessioni e conferme SENZA tregua, come se fosse tutto nella norma. Il Potenza a pasquetta si è allenato regolarmente al Viviani. Eziolino Capuano continua a ripetere un ritornello a sè stesso e a chiunque gli capita intorno: “non regaliamo niente a nessuno”. In questa settimana la truppa rossoblu non avrà neanche un giorno di riposo tra i due impegni previsti: giovedi’ a Foggia, domenica in casa contro la Cavese. Da verificare l’ipotesi di fermarsi almeno lunedi’ 12, considerando il recupero con la Reggiana del 14. C’è una voglia matta di giocare. I CONTRATTINel frattempo è iniziata la corsa verso il futuro. Tra le più grandi conquiste della riammissione al campionato c’è l’aver mantenuto la titolarità del parco giocatori. Esaminarlo oggi non può essere un’operazione definitiva e attendibile, ma aiuta ad anticipare le pratiche sul tavolo per l’inizio dell’estate. Quando si spera di aver chiari i lineamenti di un nuovo progetto societario. Le più concrete speranze di monetizzazione poggiano su tre giocatori: Tesoniero, Porcaro e Nappello. Il Potenza ne detiene completamente il cartellino e punterà a trarre il massimo da una loro cessione. Hanno un contratto anche per l’anno prossimo altri cinque giocatori. Non è ragionevole ipotizzare di trattenere Roberto Cardinale e il portiere Gragnaniello, attualmente in prestito al Lecce dove sta collezionando

UNA VOCE DALLA CURVA

Esonerato Mimmo Toscano

Ora è il momento di cambiare

Cosenza cambia Arriva Glerean

LA NOTA vicenda che ci ha visti coinvolti tutti, si è conclusa, finalmente. Una sentenza alla quale il 90% di noi ci avrebbe messo la firma per come si erano messe le cose. C'è da ricordare pero' che noi, tifosi e città, abbiamo "pagato" comunque, inquanto innocenti, ci è piovuto addosso tanto di quel fango, che non meritavamo e se aggiungiamo che istituzioni e imprenditori hanno permesso che cio' avvenisse, il quadro è completo. Ora è il momento di cambiare. Fare tutti e una volta per tutte la propria parte, in modo serio e concreto. Basterebbe davvero poco per dare ad una tifoseria e ad una città un futuro glorioso e dignitoso che lo merita e lo aspetta da una vita ! Fate come noi che sacrifichiamo un po' del nostro tempo e del nostro denaro per passione e per la città. Ci sono rimaste poche cose che fanno aggregazione sociale a 360°, il calcio e lo sport sono al 1° posto. Fare del bene alla città è farlo a se stessi. Lettera firmata

Ezio Glerean

Antonino Profeta e Lele Catania

qualche panchina. Posizioni discutibili sono quelle di Langella e Lucenti, entrambi vincolati fino a giugno 2011 ma ragionevolmente lontani da un’ipotesi di Seconda Divisione. Sarebbe invece lusso sfrenato trattenere in rossoblu Aquino (di ritorno dal brutto infortunio ai legamenti) e Catania, che possono eventualmente sottoscrivere solo ambizioni di vertice. COMPROPRIETA’ Qualche riconferma interessante può venir fuori anche dalle compartecipazioni, i giocatori che il Potenza detiene a metà con altre società. Con il Cata-

nia andranno discusse le posizioni di Profeta, Di Fatta e Delia. I primi due farebbero comodo a qualsiasi squadra della vecchia C2. Iraci invece è controllato dal Bari. SVINCOLATIE’folto poi il gruppo degli atleti il cui contratto scade tra un paio di mesi, molti dei quali compongono l’ossatura dell’attuale formazione titolare. Ci sono i portieri Della Corte e Di Matteo, i difensori Taccola, Barbato e Chiavaro, i centrocampisti Frezza, Evangelisti, Berardi e De Simone oltre alle punte Manno, Murati e Magliocco. Ovvio che il cambio di cate-

goria può modificare i programmi di ognuno, ma un’eventuale riconferma di Capuano agevolerebbe la permanenza di quelli che sono suoi fedelissimi. Giocatori che in Seconda Divisione possono tranquillamente dare una grande mano e che potrebbero rimanere in rossoblu per accompagnare in una nuova avventura il condottiero di questa stagione balorda. A proposito: chiunque prenda il timone della società, va riconosciuto il ruolo importante di Rosario Pellegrino. Oggi solo sponsor, domani chissà. Pietro Scognamiglio

SORPRESA (ma neanche troppo) di Pasqua per il Cosenza. La società silana ha esonerato il tecnico Mimmo Toscano dopo la sconfitta di Pescara, e oggi ufficializzerà l’arrivo in panchina di Ezio Glerean. La decisione porta la firma del nuovo team manager, Luca Pagliuso, e del patron Carnevale. Pare che il dg Massimo Mirabelli abbia manifestato la sua contrarietà all’esonero, minacciando l’ipotesi di dimettersi nelle prossime ore. sport@luedi.it

Seconda I gialloverdi ospiteranno Cisco, Juve Stabia e Catanzaro

Melfi, un ritorno da team di rango Ed ora al Valerio la sfida alle prime DUE su due. Si conclude magnificamente la doppia trasferta per il Melfi, che ha vinto sia in casa del Vico Equense che in casa della Vibonese. La formazione gialloverde conferma di attraversare un grande periodo di forma. Nel girone di ritorno la compagine di Rodolfi vola. Sono ben 23 i punti totalizzati dopo il giro di boa. Terzo posto assoluto dietro la Juve Stabia che ha raccolto 28 punti ed il Barletta 24. Una marcia da grande squadra che evidenzia l'ottimo lavoro svolto, la crescita complessiva e la bontà dell'organico a disposizione del tecnico. Gli innesti di gennaio, calibrati e ben mirati, hanno dato spessore ed esperienza ad una squadra precedentemente troppo giovane. Lo si è visto chiaramente a Vibo. Senza bomber Chiaria cannoniere principe della squadra, Vanacore, uno degli acquisti di gennaio e Sicignano, il Melfi ha saputo imporsi ugualmente, giocando come di consueto, senza snaturarsi e capace di creare sempre tante palle gol. Un marchio di fabbrica di questa formazione, che ha sempre giocato a calcio e che quando lo ha potuto fare, come a Vibo, ha ottenuto quello che si prefissava. D'altronde anche i gol fatti testimoniano questa vocazione offensiva. Quarto attacco del torneo, dietro le corazzate, Juve Stabia, Catanzaro e Brindisi, squadre costruite con altri obiettivi e con budget diversi. Il Melfi con la vittoria ottenuta in Calabria, chiude il discorso salvezza. Obiettivo raggiunto a cinque giornate dal termine del torneo. Un altro dato che evidenzia il buon esito di questo

campionato. Il Melfi ha aggiuntato senza affanni lo scopo principale, salvarsi, ha inoltre sempre onorato l'impegno, giocando un calcio piacevole e redditizio, facendo divertire il pubblico, offrendo alle volte spettacolo. Insomma una stagione positiva, che potrebbe anche trasformarsi in positivissima. Aldilà degli obiettivi perseguibili, sei punti dai play-off sembrano tanti ( che peccato le due gare con Gela e Igea), questo finale potrebbe regalare altre gioie ai fans

del dragone. Al Valerio arriveranno nell'ordine Cisco Roma, Juve Stabia e Catanzaro, vale a dire le prime tre della graduatoria. Il Melfi è indiscutibilmente l'arbitro di questa interessantissima volata promozione. Siamo convinti che nel gruppo ed in Rodolfi, non ci sia nessun tipo di rilassamento. Il Melfi, privo di ansie e problemi, può giocare spensieratamente con il solo intento di far bene. Un vantaggio da sfruttare a discapito delle assenze. Domenica mancherà

El Kamch, forse l'unico giocatore davvero insostituibile di questo Melfi. Il marocchino sarà appiedato dal giudice sportivo per cumulo di cartellini. Vedremo quali soluzioni adotterà Rodolfi. In rampa di lancio il giovane Viola, uno dei tanti ragazzi facenti parte della rosa del Melfi. A proposito a Vibo è andato in gol Naglieri che sembrava sparito dopo una prima parte promettente. Una altro merito di Rodolfi, quello di saper coinvolgere tutti al progetto, motivando

Il tecnico del Melfi, Paolo Rodolfi

e stimolando i calciatori. Messaggio alla società. Qualsiasi siano le volontà e le ambizioni del prossimo campionato, sarebbe opportuno partire da un punto car-

dine fondamentale. La conferma di Paolo Rodolfi. Per qualità tecniche ed umane, persone così non è facile trovarne nel mondo del calcio. Emilio Fidanzio

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Sport 29

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

Top 11

Tornata di Pasqua che ha visto gli attacchi in grande spolvero

Modulo leonardiano Premessa, lunghissima premessa per giustificare il ricorso al 4-2-1-3 Leonardiano, per spiegare scelte che in prima istanza suonano folli: Pasqua regala attacchi splendidi e mosse spregiudicate che catapultano gli equilibri, riaprono la corsa al primato, lanciano finalmente nel vivo i campioni autentici. Ci vuole la mappa per comprendere l'origine di una top 11 che non ha mediani per il bisogno inevitabile di sfogare l'enorme mole di qualitàfrustrata.Cavaè ilprimobaluardodi una follia trionfale: Stringara (che coi punti raccolti nel girone di ritorno sarebbe primo) s'abbatte sul suo ex Taranto e l'affonda con l'invenzione partorita poco prima della mezz'ora della ripresa. Fuori Lagnena, dentro Bernardo con conseguente passaggio ad un 4-2-4 autentico, premiato all'ultimo respiro dopo una gara intera d'assalto. Su la testa, verso la laguna infiammata dal coraggio di Calori, che soffre tremendamente una Spal di roccia, ma piuttosto che tutelarsi osa dopo nemmeno un'ora di gioco: fuori Vicente (un mediano), dentro Scapuzzi (un attaccante) per inchiodare gli estensi con il fantasista Cunico e tre bocche di fuoco pure, per consentire ad Altinier d'insaccare libero da marcature asfissianti, confermarsi leader unico della classifica capocannonieri (respinto l'assalto di Piovaccari, al dodicesimo centro stagionale) e mandare i veneti a due punti appena dalla B diretta. E poi Avezzano dove un'ex accozzaglia di glorie ha imparato ad esser squadra sotto l'egida di Cappellacci, che asfalta il Ravenna del debuttante Soda

(occhio, i play-out sono ad appena quattro punti) togliendo Bettega dalla mischia per alimentare la trazione offensiva con il brasiliano Cesar (suo il penalty che spacca gli equilibri e risolleva gli abruzzesi). Vince alla

stessa maniera anche il Pescara di Di Francesco, che per aggirare un Cosenza solidissimo rinuncia ai polmoni di Tognozzi e s'affida ai guizzi di Soddimo per poi raccoglierne i frutti dopo l'espulsione di Chianello (in gol Gan-

ci, Sansovini e Bonanni) e riaccendere i sogni del Delfino (domenica c'è lo scontro diretto al Bentegodi che definirà probabilmente le gerarchie al vertice). Da Pescara a Rimini dove il divertimento l'assicura il 4-3-3 dinamico di Ugolotti (due mezz'ali d'assalto, due mezze punte travestite da laterali ed una punta di peso a tener alto il baricentro): il Foggia dei Desideri, o meglio di Desideri (fenomenale la prova del fantasista) espugna la roccaforte romagnola col guizzo di Ceccarelli e torna a sperare nella salvezza diretta. Infine Marcianise dove la squadra di Boccolini scrive una pagina di storia piegando per la prima volta in trasferta il Verona col trequartista Romano a sostegno di tre punte di movimento (di Poziello la rete decisiva). Fine della premessa - non c'è una delle sei vittorie complessive che non nasca dal coraggio e da giochi d'azzardo - e comprensione logica di una top 11 che all'apparenza logica non é. Il talento di Desideri e la potenza di Bonanni vengono adattati in cabina di regia, davanti ad una difesa rocciosa (Molinari e Nocerino i centrali che proteggono il numero uno Visi) e propositiva (Medda e Cesar gli esterni). E Poziello diventa il jolly (lui che è il più manovriero tra tutti gli attaccanti scelti) che verte tra le linee per illuminare Sansovini (tornato al gol dopo sei mesi), Ceccarelli (terzo acuto in campionato) ed Altinier (il re dei bomber). Premessa e poi chiaramente conclusioni: per una volta i trionfi sono nati dall'azzardo tattico. Fosse sempre così, sai che campionato. Filippo Zenna

Il personaggio

Ceccarelli: «Una Pasquetta in campo» FOGGIA-Pasquetta a Foggia. Una produzione “Lega Pro”, con buona pace dei calciatori del Foggia. Costretti ad allenarsi anche ieri pomeriggio per preparare il recupero di campionato contro il Potenza. Una gara che, in prima istanza, era stata data vinta a tavolino al club rossonero, dopo che il Potenza era stato escluso dal campionato. Successivamente alla decisione del Tnas, che ha riammesso in Prima Divisione il Potenza pur decretandone la retrocessione d'ufficio al termine del campionato, la Lega di Firenze ha disposto il recupero della gara per giovedì 8 aprile. “Poco male: considerato il maltempo tanti italiani sono rimasti a casa, anche se a noi tocca allenarci”. Fabio Ceccarelli prova a scherzarci su, ma non deve essere piacevole lavorare in un giorno festivo per tanti altri ragazzi. L'attaccan-

te è di buon umore, due giorni dopo aver messo a segno un gol pesantissimo che ha consentito ai suoi compagni di espugnare Rimini e di rilanciarsi in zona playout. “Ci aspetta una settimana fondamentale” dice l'attaccante romano, “perché se facciamo punti con Potenza e Pescina, possiamo sperare di salvarci senza passare per la lotteria degli spareggi”. A Rimini, Ceccarelli ha segnato il suo secondo gol con la maglia del Foggia. E' arrivato in Puglia dopo aver iniziato la stagione a Cosenza: “Grande piazza, come Foggia d'altronde, anche se non ero a posto fisicamente e non ho potuto dare il massimo” ammette Ceccarelli, che in Calabria ha messo a segno appena una rete. “Adesso sono quasi al top, e mi auguro di segnare altre reti importanti per contribuire alla salvezza di questo club”.

Ceccarelli è reduce da una grande stagione a Monopoli, in Seconda Divisione:26 presenzee16 golnonostante un infortunio che l'ha tenuto fuori dai giochi tre mesi, ma che non gli ha impedito di essere notato e messo sotto contratto dal Chievo Verona. Il suo cartellino è a metà fra la società clivense ed il Cosenza, ma adesso il suo unico pensiero è fare bene con il Foggia: “Poi a fine stagione tireremo le somme” ammette Cecca-gol, come lo chiamano i tifosi, “sceglierò con calma perché sono tutte piazze che vivono di calcio e in cui mi sono trovato bene”. Logico cheil futuro del Foggia passa attraverso una salvezza tutta da conquistare, con la strada che si è un po' complicata dopo la decisione delTnas di riammettere il Potenza: “Sentivamo già nostri quei tre punti, poi ci hanno comunicato che avremmo

Portogruaro, lecito pensare da grande E adesso pensare in grande non è peccato. Perché la vetta è lontana appena due punti, e domenica prossima può essere la giornata giusta per insediarsi sul trono. La serie positiva del Portogruaro dura da sei turni, nel corso dei quali la formazione di Alessandro Calori ha raccolto quattro vittorie e due pareggi. L'ultimo successo è stato firmato da Altinier, che sabato ha piegato la Spal. E le distanze dalla capolista Verona si sono accorciate: da un impossibile -5ad uninvitante -2.Particolare nonda poco, al “Bentegodi” è prossima la sfida tra la capolista ed il Pescara, sul podio insieme al Porto con il quale condivide i punti in classifica. Fra i due litiganti, il terzo gode: sarà così se la formazione veneta riuscirà ad espugnare Taranto, perché tornando a casa con tre punti dalla Puglia il primo posto sarà realtà nel caso in cui il Verona non dovesse vincere. Sarebbe una gran bella soddisfazione per la famiglia Mio, che da anni sta investendo importanti risorse sul Porto. Senza che, intorno al Portogruaro, ci sia un interesse particolare della classe imprenditoriale locale. Loro non si fermano e non si spaventano di fronte alla prospettiva della serie B. “E quale sarebbe il problema? Anzi, mantenere una squadra in B costerebbe meno che gestirne una in Prima Divisione” spiega il presidente Francesco Mio, attirato dalla visibilità del torneo cadetto, dai contributi e dai diritti televisivi

che spettano alle società di categoria superiore. Preferisce volare basso Alessandro Calori, ma a qualche amico il tecnico ha confidato un piano: arrivare all'ultima giornata a pari punti col Verona, per giocarsi il tutto per tutto in un derby che potrebbe valere tanto. Nel frattempo, l'allenatore si coccola Cristian Altinier, capocannoniere del girone con 13 gol. “Siamo un gran bel gruppo, una squadra che può contare su un attaccante che vanta un fiuto del gol come pochi altri”. Sognare non costa nulla, ma per non svegliarsi servirà viaggiare in quinta. A cominciare dalla sfida dello “Iacovone”, contro un Taranto in crisi ma che non si è ancora arreso alla prospettiva di non centrare neanche i play-off. Obiettivo ormai raggiunto dal Porto, a +8 sul Cosenza sesto in classifica e che arriveràal “Mecchia”alla penultimagiornata. Prima di allora, dopo la trasferta in terra pugliese, il Foggia in casa ed il già retrocesso Potenza fuori casa. Missione possibile? Da quelle parti nessuno osa pronunciare la parola “serie B”, ma sono in tanti a crederci. D'altra parte, nel girone di ritorno i ragazzi di Calori hanno perso appena una partita, a Giulianova, pareggiandone sei e vincendone cinque. Il sogno di Calori è il sogno del Portogruaro: giocarsi la B all'ultima curva, quella del “Bentegodi”. Pescara permettendo, perché tra i due litiganti il terzo gode…

dovuto recuperare la gara a distanza di pochi giorni e nel mezzo di due sfide delicatissime. Pazienza: non ci resta che scendere in campo e cercare di fare il massimo, perché sappiamo tutti che questa è una settimana importante”. Iniziata nel migliore dei modi, e cioè con il colpaccio (l'unico di giornata) in casa del Rimini: “Una vittoria importante e pesante, che conferma quanto di buono stiamo facendo in trasferta. Fuori casa siamo imbattuti da quasi cinque mesi, e non prendiamo gol da cinque partite. Sono numeri incoraggianti per una squadra che punta a conservare la categoria, un'importanze iniezione di fiducia per questa volata finale”. La condizione psicologica è una componente fondamentale per un calciatore, e Ceccarelli lo conferma Marco Santopaolo

Ceccarelli del Foggia

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30 Sport


Top 11

Molta Aversa Normanna e poco Catanzaro sempre più in calo

Vespe e Brindisi super Pokerissimo della capolista che mette un'ipoteca sul campionato con le doppiette di Peluso e De Angelis. Poker d'assi del Brindisi che dà un'ottima impressione di se sul campo del Cassino e che infiamma la lotta per l'ultimo posto disponibile per i play-off. Brindisi portato in trionfo da Fiore, Montella e Piccinni, Brindisi a meno uno dai cugini del Barletta che regolano in casa il Vico Equense e si confermano quinta forza del campionato. Esemplare il ruolino di marcia della compagine pugliese: cinque vittorie e tre pareggi nelle ultime otto gare. Insomma, per la quinta piazza è una lotta a due, anche perché il Siracusa, vincente contro la Scafatese in casa grazie a Cardinale, è ad un passo dalla blindatuta del quarto posto. C' è però la Juve Stabia ed il carico importante del suo organico. Due reti per De Angelis, in evidente risalita nella classifica dei cannonieri, due reti per Peluso. La capolista va spedita verso la Prima divisione mostrando al pubblico di casa la prima rete del furetto Tarantino. Più cinque sul Catanzaro, che non riesce ad andare oltre il ari contro un ottimo Aversa, a meno cinque dalla chiusura dei conti: la Juve Stabia è ad un passo dal paradiso. Cosa mi combini Catanzaro. La squadra di Auteri deve infatti arrendersi al cospetto di un Aversa Normanna affamato di punti salvezza, per nulla intimorito dal blasone, e dal-

la corsa promozione. Ottimo Massimo nel bel mezzo della mediana, decisivo Parisi al centro della difesa. Tra i ventidue in campo spicca però Vono. L'estremo difensore del

Una Juve Stabia che viaggia a forza 5 CASTELLAMMARE DI STABIA. Juve Stabia forza 5. Cinque punti di vantaggio a cinque giornate dalla fine. Rapporto lineare ed decisivo, stilato dopo l'esemplare cinquina piazzata al “Menti” contro la spacciata Igea Virtus. Due volte De Angelis, due volte Peluso ed il cerchio del campionato s'è chiuso (o quasi) sotto i colpi spietati di una squadra che, nel girone di ritorno, ha recuperato ben otto punti sulla diretta concorrente Catanzaro. La compagine di Auteri paga dazio per quell'incapacità guidata di fare risultatonelle gare esterne,quella incapacità di trasferire sugli altri campi il suo dispotico atteggiamento casalingo. La Juve Stabia di Rastelli, al contempo, ha imparato la lezione del girone d'andata e s'è data da fare. Al giro di boa Rastelli s'è detto: il Catanzaro le vince tutte in casa, dobbiamo allora stanarlo nella gestione delle gareesterne. Detto fatto. Catanzaroin perenne difficoltà fuori casa (sei volte sconfitto), Juve Stabia corsara convinta in ben sette occasioni. Insomma, è proprio lì che la compagine stabiese è andata ad attaccare il suo avversario. Presonelpuntodebole, IlCatanzarononhapotuto far altro che accettare l'aggancio qualche settimana fa e fare strada negli due turni. Cinque per cinque. Ce la farà la capolista del girone a mantenere il passo e scoraggiare un'ipotetica rimonta di Auteri e soci? Il calendario piazza subito due derby ravvicinati. Prima Vi-

co Equense fuori casa, poi la Scafatese tra le mura amiche. Entrambe le compagini sono alle prese con la loro corsa alla salvezza. Ancora bottino pieno per la capolista? Anche di meno come assicura il tecnico Rastelli: “Ricordo le gare d'andata. Due sfide che potevano apparire facili sulla carta ed invece si rivelarono complicatissime come testimoniano i due pareggi. En plein? Diciamo che ci potremmo accontentare anche di quattro punti”. Insomma, l'arte dell'arrangiarsi non è sconosciuta al giovane tecnico che guarda con soddisfazione la classifica. Il momento è davvero propizio: “Non possiamo che essere soddisfatti del nostro cammino. Come non farlo potendo contare su un distacco per nulla trascurabile a cinque giornate dal termine. Ora sta a noi. Abbiamo in mano il nostro destino, dobbiamo sfruttare al massimo le gare che rimangono da giocare per chiudere quanto prima il discorso promozione”. Avanti con il Vico dunque. La Juve Stabia avrà qualche assenza di troppo. Out Cinelli ed Acoglanis, fuori anche il doppiettista Peluso che ha rimediato un giallo pesante domenica: “Si, alcuni giocatori non sono al massimo - conclude il tecnico - come Amore e lo stesso Ottobre. Sto cercando di gestire al meglio le forze in vista del finale. Ma ho tanti giocatori affidabili. Più Ametrano che può giocare dappertutto. ”. an.bo.

Catanzaro si mette in luce con interventi decisivi che rendono, se possibile, meno amaro il pomeriggio per gli appassionati sugli spalti.

Dinanzi a Vono, comoda linea a quattro che vede negli esterni del Siracusa i referenti principe della categoria. Nigro a destra e Strigari sul lato opposto garantiscono l'utile al dilettevole su e giù per le corsie di competenza. Scafatese messa alle corde proprio sugli esterni e rialzatasi solo a cose già fatte. Esterni sbarazzini, ma anche centrali autorevoli come il solito Taurino del Brindisi e Parisi dell'Aversa. Quest'ultimo ha comandato generosamente la difesa, per nulla imbarazzato di fronte a gente del calibro di Mosciaro e Longoni. Cardinale e Massimo. Davanti alla difesa, e subito dietro al terzetto delle meraviglie sulla trequarti, regnano ordine e disciplina. Il primo mette la firma sull'importante vittoria del Siracusa sulla Scafatese; il secondo si conferma uno dei giovani più interessanti del girone. Quanto basta per attivare il terzetto in avanti appena dietro a De Angelis. Si parte dalla destra dove c'è Tarantino: prima rete in maglia gialloblù per l'ex esterno della Cavese; per arrivare a Fiore del Brindisi (centro numero sette) e, soprattutto Peluso della Juve Stabia: il giovanotto ha raggiunto cifra doppia in campionato. Poca roba, però, rispetto al suo compagno di squadra De Angelis: altre due reti, e siamo a 14. Il capocannoniere Ciofani non è più irraggiungibile. Andrea Buonaiuto

Barletta respira aria play off grazie anche ai suoi gol

Infantino, bomber di Tolve approdato in doppia cifra BARLETTA. Doppia cifra raggiunta, non resta altco che affidarsi al destino e, magari, concludere la stagione nel migliore dei modi. Saveriano Infantino brinda al suo ultimo sigillo in campionato e non cela la sua soddisfazione: “Si, sono dieci gol, davvero un bel traguardo. Se me lo avessero detto ad inizio stagione non ci avrei creduto. Comunque sono molto soddisfatto per questa stagione, il mio primo anno tra i professionisti tra l'altro”. Non ha tutti i torti il ragazzo. Tuffatosi a capofitto nel mare in tempesta della Seconda divisione, ha messo poco ad ambientarsi alla marea. Con il coltello terra i denti, ha sfidato a duello i più pericolosi mastini in giro per il girone, ha fatto a sportellate, spesso ha dovuto ringhiare. Poco male, perché intanto quelle dieci bellezze sono lì, una dietro all'altra a rendere ancora più gustosa la stagione del Barletta: “Un' annata davvero fantastica, non ci sono altre parole per descriverla - afferma l'ariete del Barletta - Stiamo attraversando davvero un gran periodo ed in campo le cose ci riescono facili. Insomma, un momento d'oro: giochiamo bene ed arrivano che i risultati. Di meglio non possiamo chiedere al momento”. Decisamente un momento d'oro, contraddistinto dal miglior ruolino di marcia attuale del girone: cinque vittorie e tre pari nelle ultime otto. La classifica dice che il quarto posto è saldamente nelle mani del Siracusa a quota 51 punti. Il Barletta è a tre punti di distanza ma si coccola la quinta piazza utile per i playoff. Ed alle sue spalle c'è il Brindisi che inesegue ad un punto. Davvero uno scontro fratricida, e tra due settimane

Saveriano Infantino

c'è proprio lo scontro diretto a Barletta che può decidere le sorti di entrambi: “Tra due settimane abbiamo la partitissima in casa - continua Infantino - Logicamente daremo tutto in quei 90 minuti. Ci giocheremo la stagione. Il confronto tra noi ed i nostri cugini già lo sentaiamo da qualche settimana. Siamo lì, ad un punto di distanza, è normale che ci sia rivalità”. Insomma, il primo obiettivo è già storia: dieci reti per inaugurare la sua carriera da professionista; il secondo è dietro l'angolo a portata del Brindisi. Riuscirà a coronare il sogno della stagione perfetta? Non è ancora dato saperlo, intanto lui continua a lavorare sotto i consigli del suo mentore Sciannimanico: “Il mister è una per-

sona straordinaria. Un allenatore preparato che sa come trasmettere sicurezza alla squadra. Ci fa lavorare tranquillamente e ci tiene costantemente sulla corda: non ci fa perdere di vista l'obiettivo comune a tutti noi”. Stagione da incorniciare per ora, ma dove può arrivare questa prima punta dal gol facile? “Io penso a terminare la stagione poi si vedrà. È normale che un calciatore pensa sempre a migliorarsi per accedere a categorie superiori. Devo altresì affermare che giocare nel Barletta è davvero una grande sensazione. Le mie caratteristiche? Sono la classica prima punta che sa far salire la squadra. Posso giocare sia in un tridente che con un'altra punta vicino”. an.bo.

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Sport 31

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

D Per i play off, play out e promozione diretta tutto ancora da decidere

Sei gare verità in vetta e coda Cinque punti di vantaggio sul Pianura: il Neapolis allunga in vetta e "sbriciola" anche le ultime resistenze della formazione partenopea. Distacco che potrebbe ulteriormente aumentare tenendo conto che alla ripresa del campionato il Neapolis ospiterà il Fasano mentre il Pianura osserverà il turno di riposo previsto dal calendario. Neapolis 69 - una gara in più per la formazione di Castellucci che disputerà alla penultima giornata lo scontro-diretto tra le mura amiche. In casa - Fasano, Matera, Pianura. In trasferta : Angri, Sibilla Bacoli, Sant'Antonio Abate. Pianura 64 - per la compagine di Scarfato soltanto cinque gare ancora a disposizione, ma gli ultimi

risultati sembrano aver chiuso definitivamente il discorso-promozione. In casa - Sant'Antonio Abate, Grottaglie, Francavilla sul Sinni. In trasferta - Bitonto, Neapolis. Alle spalle del duo di testa lotta aperta per gli altri tre posti disponibili per i "play-off": la Virtus Casarano è certa (o quasi) di disputare l'"extra-season", ma ottimamente piazzato anche il Sant'Antonio Abate. Per l'ultimo posto a disposizione ci sono quattro squadre: davanti a tutti favorita la Forza e Coraggio che dovrà disputare un incontro in più rispetto a Pomigliano e Casertana. Virtus Casarano 58: tre incontri in casa ed altrettanti in trasferta. Oltre ai sei punti di vantaggio sull'ultimo posto che conduce ai "play-

off" i salentini hanno dalla loro parte anche il fatto di dover disputare un incontro in più rispetto agli avversari. In casa : Casertana, Pisticci, Forza e Coraggio. In trasferta: - Pomigliano, Francavilla Fontana, Fasano. Sant'Antonio Abate 55 - solo cinque gare a disposizione, ma tre di queste saranno sul campo amico: proprio questo fattore sembra avvantaggiare i giallorossi che al "Varone" hanno ottenuto ben dodici successi nei quindici incontri finora disputati. In casa - Sibilla Bacoli, Bitonto, Neapolis. In trasferta - Pianura, Grottaglie. Forza e Coraggio 52 - sei partite anche per i beneventani: in casa saranno tre derbies campani, mentre

due gli scontri-diretti in trasferta. I giallorossi sanniti sembrano avere qualche "chances" in più rispetto alle avversarie per la conquista del quinto posto. In casa - Ischia, Turris, Casertana. In trasferta - Francavilla sul Sinni, Ostuni, Virtus Casarano. Pomigliano 52 - è sicuramente la squadra più in forma di tutto il girone visto il cammino nel girone di ritorno. La rincorsa alla zona "play-off" è stata lunga, ed ora la formazione granata ha la ferma intenzione di provare ad agguantare un posto utile. In casa - Virtus Casarano, Pisticci. In trasferta - Turris, Casertana, Francavilla Fontana. Casertana 49 - la scorsa settimana sembravano tramontate le residue speranze: a distanza di sei giorni si

accende una nuova "luce". In termini percentuali le possibilità sono davvero poche. Ma crederci, almeno fino al prossimo incontro, non costa davvero nulla ai casertani. In casa - Pomigliano, Francavilla Fontana. In trasferta - Virtus Casarano, Pisticci, Forza e Coraggio Francavilla sul Sinni 48 - i sinnici sembrano aver tirato i remi in barca: la formazione lucana alterna buone prestazioni ad altre ben al di sotto della sufficienza. Anche per i potentini la percentuale di entrare ai "play-off" è davvero risicata. in casa - Forza e Coraggio, Angri, Sibilla Bacoli. in trasferta - Fasano, Matera, Pianura. (fonte.casertana.net)

Un’assenza pesante perché il Francavilla dipende dai suoi gol Il bomber da oggi comincerà a effettuare lavoro differenziato

Sinnici senza bomber Del Prete Matera riprende con Albano Diciotto reti in 29 gare, che permettono all’attaccante napoletano la testa della classifica cannonieri. Una stagione piena di reti per il bomber Genny Del Prete, classe ’79. Per lui, adesso però, dopo l’infortunio al ginocchio si parla di campionato finito. Questo in dettaglio le reti sinniche: 3’giornata: Grottaglie – Francavilla 2-2 Del Prete, Manzillo; 4’giornata: Francavilla – Neapolis 3-1 Civita (aut), Manzillo, Del Prete; 7’giornata: Francavilla – Ostuni 1-0 Del Prete.; 8’giornata: Turris – Francavilla 0-4 Gioia, Del Prete, Gioia, Del Prete; 9’giornata: Francavilla – Casarano 1-2 Del Prete; 11’giornata: Francavilla – Pomigliano 2-0 Di Sanza, Del Prete.; 16’giornata: Angri –Francavilla 1-2 Del Prete, Chisena; 17’giornata: Francavilla – Matera 2-0 Del Prete, Del Prete; 18’giornata: Bacoli – Francavilla 0-1 Del Prete; 21’giornata: Bitonto – Francavilla 2-3 Chisena, Di Sanza, DelPrete; 26’giornata: Ostuni – Francavilla 3-2 Del Prete, Del Prete; 27’giornata: Francavilla – Turris 2-2 Del Prete, Del Prete; 31’giornata: Francavilla – Pisticci 3-0 Del Prete, Di Senso, Chisena; 32’giornata: Francavilla calcio –Francavilla3-2 Del Prete, Chisena. Claudio Sole

Genny Del Prete

Diego Albano sarà con il resto del gruppo oggi alla ripresa degli allenamenti in vista della gara di sabato contro il Bitonto. L’attaccante sta effettuando una terapia con il massaggiatore del Matera, Pasquale Smaldone, che non esclude la possibilità di recuperarlo per la gara contro i nerverdi. A proposito del match con i bitontini, oggi dovrebbe sapersi con certezza la sede dove sarà giocata la gara a porte chiuse e senza pubblico. L’anticipo a sabato consente di poter avere varie soluzioni tra le quali c’è anche Altamura, ma si è parlato anche di Massafra e Pisticci. Chiaramente i campi di serie D sono in vantaggio in quanto imsieme alla domanda di iscrizione viene allegata una disponibilità obbligatoria per l’impianto che la Lega può mettere all’incasso. Chiaramente c’è il principio di non danneggiare la società ospita in termini di chilometri da percorre e Pisticci rientrerebbe in questo parametro. Tra i suggerimenti di entrambe le società c’è Altamura, gradita perchè il fondo di gioco è buono e c’è èure la disponibilità da parte del gestore. Oggi si deciderà. Renato Carpentieri

Diego Albano con la maglia di Coppa, in alto il Matera a Boville

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32 Sport


Nel gruppo A il Savoia ha subito un doppio sorpasso da Cancellara ed Atletico

Bernalda, manca poco A Margoleo serve solo il supporto della matematica per la Promozione ANCHE IL campionato di Prima Categoria osserva una sosta forzata ai box durante queste festività pasquali. Il terzo torneo lucano, infatti, riprenderà il suo percorso regolare domenica 11 aprile alle ore 16. Rispetto a tutti gli altri campionati regionali, quello di Prima Categoria si concluderà nel mese di maggio. Ci sono ancora quattro giornate che separano la Prima dalla conclusione della regular season e non manca l'equilibrio soprattutto nel primo raggruppamento. GIRONE A Alla vigilia di Pasqua, Atletico Potenza e Cancellara hanno effettuato il sorpasso in graduatoria ai danni dell'ex capolista Savoia. Le due nuove battistrada del torneo conducono la classifica con un punto di vantaggio sulla squadra di Romano, che avrà la chance di agguantare o superare nuovamente il Cancellara nello scontro incrociato del prossimo 11 aprile. Il calendario, invece, prevede un turno molto semplice per l'Atletico Potenza, impegnato sul campo amico contro il San Chirico Nuovo (terz'ultimo della classe). Diamo, ora, qualche numero delle tre squadre leader del raggruppamento A. L'Atletico Potenza, assieme al Savoia, ha l'attacco più prolifico del campionato con sessantaquattro reti all'attivo. I potentini, inoltre, si sono fregiati anche del titolo di miglior difesa della Prima Categoria assieme al Bernalda (girone B). Il Cancellara è la compagine che ha conquistato il maggior numero di punti tra le mura domestiche: ben dodici affermazioni ed appena un segno “X”. Attardato di nove lunghezze dal vertice, il Vitalba può soltanto preservare il quarto posto in graduatoria. La compagine filianese, a parte la sconfitta rimediata ad Abriola qualche settimana fa, ha sempre fatto punti in questo girone di ritorno. L'Albatros Oppido ha un ottimo rendimento tra le mura domestiche, mentre carbura

L’Abriola di mister Ramaglia

Mastrangelo del Valsinni

pochissimo lontano da casa. Passiamo direttamente alla coda della classifica. Sembra spacciato, salvo clamorosi ed improbabili colpi di scena, il Possidente, distante cinque punti dalla penultima posizione. Al momento, si contendono la salvezza, senza passare dagli spareggi-permanenza, il San Chirico Nuovo ed il Ruvo. Tra loro c'è un punto di differenza. Non sono del tutto salvi, il Barrata, il Futura ed il Sant'Angelo. Non hanno più nulla da chiedere al campionato, invece, il Monte-

Mister Rosario Romano

L’Atletico Potenza

tare lo spareggio-promozione contro la seconda classificata del raggruppamento A. Parlando di queste due corazzate del campionato, occorre puntualizzare che il Bernalda ha un attacco “mostruoso”, dall'alto delle sue settantasette reti messe a segno e, nel contempo, una difesa impenetrabile (diciassette gol subiti). Il Valsinni, invece, vanta la seconda miglior difesa del torneo. In zona-podio, ad “anni luce” di distanza dalle big, l'Aurora Tursi è quasi certa di occupare il terzo gradino

fino alla conclusione della stagione. Difficilmente, il Salandra (distante sei lunghezze dal Tursi) riuscirà a scavalcare la compagine tursitana. La bagarre, però, è accesissima nei bassifondi della graduatoria. Attualmente è la Fortitudo Moliterno a vestire la “maglia nera” del campionato con ventidue punti all'attivo. Due lunghezze più sopra troviamo il Latronico, formazione che ha realizzato la miseria di quattordici gol in ventisei incontri disputati. In lotta per la salvezza c'è anche il Real Gru-

L’Aurora Tursi

milone, l'Fst Rionero, il Castelgrande l'Abriola ed il Castelpantano. GIRONE B Soltanto la matematica deve ancora decretare la promozione del Bernalda nel torneo regionale cadetto. A quattro turni dal termine del campionato di Prima Categoria, gli ionici di Margoleo vantano sette lunghezze di vantaggio sul Fagnano Valsinni, unica rivale che ha dato filo da torcere al Bernalda in questa stagione calcistica. L'undici sinnico affidato a Modarelli è, comunque, certo di dispu-

D’Adamo del Pomarico

mento. Sul quart'ultimo gradino, la sfida tra il Villa d'Agri e l'Invicta Burgentia di domenica 11 aprile, deciderà quale delle due formazioni otterrà la permanenza anticipata. Sono ad un passo dalla salvezza il Roccanova ed il Metanauto Picerno. Non avranno problemi a mantenere la categoria, il Pomarico (due vittorie e nove sconfitte nelle ultime undici gare), il Tricarico, lo Sporting Lauria, il Grassano ed il Satriano. Donato Pavese sport@luedi.it

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Sport 33

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

Con il Vietri già in vacanza, nel gruppo C è lotta tra Chiaromonte e Francavilla

Foggiano vicino alla meta E’ il Ruoti la diretta antagonista della formazione melfitana ANALIZZIAMO IN dettaglio la situazione del torneo di Seconda Categoria ad appena centoottanta minuti dalla fine del campionato. Alcuni verdetti sono stati già emessi, altri, invece, potrebbero arrivare già nella domenica post-pasquale o naturalmente nell'ultimo turno della competizione. Ricordiamo, inoltre, che quest'anno il campionato di Seconda Categoria si sta disputando con quattro squadre in meno rispetto alla passata stagione. I raggruppamenti A e B hanno nel proprio organico tredici società a testa mentre il C ne conta dodici. Una curiosità: le tre squadre che nella passata edizione hanno disputato gli spareggi-salvezza (Rapolla, Anzi ed Episcopia), attualmente, hanno superato addirittura i trenta punti in classifica. GIRONE A E' il Foggiano Melfi la squadra da battere. Con tre punti di vantaggio sulla rivale Ruoti, la regina del primo girone ha la possibilità di fare il salto di categoria al termine della stagione. Il Ruoti, in piazza d'onore, ci crede ancora. Gli ottimi risultati conseguiti ultimamente hanno spinto sempre più in alto la compagine di Salinardi e company. In terza posizione, il Lavello, difficilmente, potrà ambire alla leadership, ma quantomeno ha nel mirino il secondo posto in classifica, distante appena una lunghezza. Palazzo e Ginestracandida hanno perso per strada troppi punti preziosi nei campi avversi e, pertanto, improbabilmente, riusciranno a raggiungere la zona-podio. In coda, il San Fele è sprofondato in Terza Categoria con due giornate d'anticipo. Troppo pochi sono stati i dieci punti raggranellati finora. La squadra “cenerentola” ha collezionato soltanto insuccessi in esterna (undici ko di fila). Lo Sport Melfi può ancora agganciare lo Sporting Va-

Il Vietri durante la festa promozione

glio al terz'ultimo posto. Manca soltanto un punto all'Atletico Genzano per la salvezza. Sono già in va-

canza, infine, il San Nicola, il Rapolla, la Fides Scalera ed il Garnet Red Bella. GIRONE B Il Vietri è in va-

Filardi del Nemus

Una formazione del Progetto Tito

canza. Raggiunta già da qualche settimana la vittoria del campionato, il sodalizio

vietrese dovrà soltanto onorare gli ultimi due impegni ancora in programma. Il duello è tuttora acceso per la conquista della piazza d'onore, che vale un posto negli spareggi-promozione. A contenderselo ci sono l'Accettura ed il Potentia Santa Cecilia. La compagine della collina materana è avanti di tre lunghezze rispetto ai “galletti” potentini. In casa, l'Accettura è stata l'unica formazione dell'intera Seconda Categoria ad aver sempre portato a casa i tre punti (undici successi consecutivi). Il Potentia Santa Cecilia, invece, ha perso un incontro in più, in questo campionato, rispetto ai rivali accetturesi. Pesa come un macigno il tonfo di misura rimediato a domicilio per mano dell'Atletico Albano. Dopo il podio, c'è proprio l'Atletico Albano, tallonato a tre lunghezze dall'Atletico Balvano. Nei bassifondi della classifica, il pari interno del Pietrapertosa con il Marsico ha ridato speranze di salvezza allo Sporting Picerno fanalino di coda. I picernesi sono ultimi a quota tredici punti, il Pietrapertosa li precede con quattordici lunghezze. Al Marsico basterà un pareggio per raggiungere la

permanenza. Tutte già salve le restanti squadre: Anzi, Sant'Angelo, Stigliano, Laurenzana e Progetto Tito. GIRONE C Due punti separano il Chiaromonte ed il Francavilla sul primo gradino del podio. Tra sorpassi e controsorpassi, la situazione appare ancora incertissima: lo Sporting Chiaromonte conduce con quarantacinque punti, tallonato dal Francavilla che, domenica 28 marzo, ha perso l'imbattibilità dopo due stagioni di fila. L'Episcopia può soltanto ambire all'ultimo gradino del podio. Non è dello stesso avviso la Fratelli Cafaro Francavilla, attualmente quarta, ma appena un punto sotto alla zona-podio. Il Rotunda Maris rischia fortemente di ritornare prematuramente in Terza Categoria. Con sedici punti all'attivo rappresenta la squadra “cenerentola” del terzo raggruppamento. La Sanseverinese vanta due lunghezze di vantaggio sulla “maglia nera”. Rischiano ancora qualcosina l'Oratorio Lentini Maratea, il Nemus ed il Sarconi. Hanno già la mente rivolta al mare il Castelluccio, il Castelsaraceno ed il San Martino d'Agri. Donato Pavese sport@luedi.it

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34 Sport


Ciclismo Viola secondo alla 50esima Medaglia d’Oro

Iannuzzi vince a Baragiano BARAGIANO - E' Davide Iannuzzi (Società Ciclistica Verbania) il vincitore della 50esima Edizione della Medaglia d'oro Ss Annunziata. Il ragazzo di Verbania ha preceduto il lucano Michele Viola (Farnese Vini) e Marco Cardinali (Team Ciclistico Latina). Tra gli altri, da segnalare l'undicesima posizione portata a casa da Michele Stefanile, compagno di squadra di Viola, e anch'esso di Oppido Lucano. Quest'anno al via solo atleti della categoria Juniores provenienti da tante le regioni del centro-sud d'Italia. Novantotto gli iscritti, ottantasette i partenti; ot-

tantotto chilometri totali percorsi in 2h26'00” alla velocissima media di 42.927 km/h nonostante la lunga salita di Baragiano ripetuta per cinque volte. Pronti via e i primi trentacinque chilometri di gara, tutti in pianura, vengono percorsi ad una velocità altissima con pochi tentativi di fuga prontamente rintuzzati dal gruppo. La gara, che quest'anno è stata organizzata in due giri lunghi da diciassette chilometri ciascuno, con quattro giri lunghi con la scalata per quattro volte della salita che porta a Baragiano centro, e con l'ultima tornata

più corta con l'arrampicata finale nel centro di Baragiano. Come era facile prevedere la gara si è accesa già nella prima scalata quando il gruppo è praticamente esploso; i migliori hanno tenuto la testa del gruppo mentre per il resto dei partecipanti è stato un lungo calvario. La prima ascesa ha sicuramente fatto la maggiore selezione dei partecipanti e i trentasei “eroi” che hanno tagliato la linea del traguardo. Il tracciato, disegnato della società organizzatrice La Spina che dal 2003 organizza questa manifestazio-

ne con tanto impegno e dedizione, è stato uno dei più duri degli ultimi anni grazie all'idea di riservare questa gara alla sola categoria Juniores. Come spesso accade anche nelle più grandi corsa a tappe, chi si staccava in salita riusciva a rientrare nella discesa o al massimo in pianura. A due tornate dal termine la gara si è accesa; tre in fuga, inseguiti dal resto dei superstiti a poca distanza. La penultima salita ha riservato l'aggancio in testa di un piccolo plotone che ha portato a nove i fuggitivi di giornata, tra cui anche Viola. L'ultimo strap-

Michele Viola

po Iannuzzi ha fatto la differenza non concedendo niente agli avversari e per Viola non è bastato l'allungo finale per portare a casa la seconda vittoria stagionale. 1. Iannuzzi Davide; 2. Viola Michele; 3. Cardinali

Marco; 4. Giustino Gennaro; 5. Fiorelli Marco; 6. Giammarco Cenci; 7. Pascalzi Matteo; 8. Caiola Emanuele; 9. Pagowski Adrian Alan; 10. Amedeo Lorenzi. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Ciclismo Fabian: «Gara perfetta, un sogno che si avvera». Domenica la Roubaix

Strapotere Cancellara L’elvetico di origini lucane domina e vince il Giro delle Fiandre La BASILICATA festeggia ancora il suo campione “adottivo”. Infatti Fabian Cancellara si è messo in tasca il Giro delle Fiandre. Sull’ultimo rettilineo ha avuto pure il tempo di festeggiare, stringendo la mano in ammiraglia al team manager Bjarne Riis e mostrando un ciondolo a forma di angelo con la data del 4 aprile, portafortuna regalato dalla moglie prima di partire per il Fiandre. Così Cancellara ha fatto passerella sventolando la bandiera svizzera in mezzo a migliaia di belgi ammutoliti per la sconfitta di Boonen. Non ha solo vinto, ha dominato. Stracciando il grande favorito sul suo terreno. Prima l’ha chiamato allo scoperto sul Molenberg, a 44 km dall’arrivo, divorando lo strappo come una moto. Poi, rimasti soli in due, l’ha giustiziato sul Grammont. Il “lucano” Fabian Cancellara ha quindi vinto per distacco la novantaquattresima edizione del edizione del Giro delle Fiandre, classica dei Muri perchè i corridori, pedalando da Bruges a Meerbeke, in 262 chilometri ne hanno affrontati 15, uno in meno rispetto alla passata stagione. Nella domenica di Pasqua, si è celebrata il Belgio la prima grande classica del Nord, una corsa dura e prestigiosa (prima edizione datata 1913). Ad arrivare primo al traguardo (6h25'56") il campione di Svizzera di origini lucane che ha preceduto di 1'15’’ Tom Boonen, suo compagno

ORDINE D’ARRIVO 1. Fabian Cancellara (Svi/Saxo Bank) 6h 25min 32sec 2. Tom Boonen a 1'14" 3. Philippe Gilbert a 2'10" 4. B. Leukemans a 2'14" 5. Tyler Farrar a 2'35" 6. George Hincapie s.t. 7. Roger Hammond s.t. 8. Maxim Iglinskiy s.t. 9. Danilo Hondo s.t. 10. William Bonnet s.t.

Cancellara trionfante sul rettilineo finale del Giro delle Fiandre

di fuga fino al muro di Grammont. Dietro, i belgi Philippe Gilbert (Omega PharmaLotto, +2"11) e Bjorn Leukemans (Vacansoleil Pro Cycling Team, +2"15). «E' stata una gara perfetta e un sogno che si avvera. La squadra ha lavorato molto duramente prima di mettermi nella migliore situazione. Mi sono sentito sicuro e quando ho accelerato sapevo che stavo andando da solo fino al traguardo», ha detto Cancellara dopo la gara. «Nel mio palmares c’erano già la Sanremo e la Roubaix.

Sapevo che vincere il Fiandre significava rompere un tabù - ha detto Cancellara, 29 anni, che ha dovuto anche cambiare bici -. Ci sono riuscito in un modo speciale. A me piacciono le grandi imprese: se fossi arrivato in volata con Boonen, anziché da solo, non sarebbe stata la stessa cosa. Non ho veramente pianificato l’attacco sul Grammont. Mi sono mosso d’istinto. Ho messo k.o. tutti». Uno svizzero non vinceva il Fiandre dal 1923: ci riuscì Heiri Suter all’alba del cicli-

smo eroico. E Cancellara, che è l’unico corridore in gruppo con tre classiche monumento in tasca, ora può allargare l’orizzonte. «Un domani potrei provare a conquistare Liegi e Lombardia. Cioè tutti e cinque i Monumenti. Però, prima, c’è la Roubaix di domenica prossima. Io ora voglio godermi il successo e non pensare ad altro. La condizione però è lì». Lo svizzero succede nell’albo d’oro della corsa belga Stijn Devolder che ha vinto il Fiandre nel 2008 e 2009.

Boxe A Brindisi bilancio in parità per l’Asd Boxe Potenza con la sconfitta di Mecca

Telesca trova un successo nell’uovo NEL tradizionale uovo di Pasqua, scartato per l'occasione nella trasferta di Brindisi, l'Asd Boxe Potenza trova due sorprese. La prima è la sconfitta ai punti di Simone Mecca, categoria youth (54 Kg) contro Pupino della Boxe Rodio Brindisi. La seconda è la vittoria di Cristiano Telesca, categoria welter (69 Kg) contro l'abruzzese Papadopulo. Mecca ha iniziato bene l'incontro, ma ha accetato pochi scambi con l'avversario, non portando molti colpi e subendo quelli precisi dell'avversario. Telesca ha invece mandato a vuoto più volte i colpi di Papadopulo, imponendosi grazie a scambi precisi e veloci che hanno penetrato la guardia del pugile abruzzese. Il maestro Gruosso, della Boxe Potenza è contento per il livello espresso dai pugili potentini, meno per la mancanza di un pizzico di aggressività: “Mecca nella terza ripresa tentava di sfuggire ai colpi e non rispondeva all'avversario che invece portava dei colpi precisi andando a punti. Telesca è riuscito ad imporre il suo ritmo e l'andamento del match è stato subito chiaro, nonostante combatessimo fuori casa”. sport@luedi.it

Il pugile potentino Telesca

Calcio a 5 D Santa Cecilia ko

Colpo esterno dell’Essedisport SANTA CECILIA 1 ESSEDISPORT 7 POTENTIA SANTA CECILIA: Martoccia, Alfano, De Bonis, Genzano, Sinisi, Gonnella, Bonomo, Carbone, Brienza, Postiglione. All. Gonnella. ESSEDISPORT VENOSA: Di Napoli, Dipalma, Santoliquido, Tasselli, Preite, De Musso, Dichirico, Bochicchio. All. Dichirico. RETI: 3 Preite, 2 Santoliquido, De Musso e Dichirico per l'Essedisport, Sinisi per il Santa Cecilia. IL POTENTIA Santa Cecilia deve arrendersi ad un Venosa davvero in gran forma che ha dimostrato sul campo la propria superiorità sfoderando una prestazione ad alti livelli. L'Essedisport inizia la gara con Di Napoli tra i pali, Dipalma centrale difensivo, Preite e Santoliquido sulle fasce e De Musso in avanti, a disposizione per i venosini Dichirico, Bochicchio e dopo 12 minuti anche Tasselli. Le prime fasi di gioco si caratterizzano per un sostanziale equilibrio sia da una parte che dall'altra. Il quintetto Potentino sembra reggere bene il campo impensierendo in qualche circostanza il roccioso portiere Di Napoli, autore di una gara perfetta, ma una brutta disattenzione difensiva di Sinisi permette a Dichirico di rubare palla e di porgere a Preite, su un piatto d'oro, la palla per l'1 a 0. La squadra di casa si riversa in attacco e colleziona una serie di occasioni sfruttate male anche a causa dell'ottima prestazione del portierone Di Napoli; su punizione di De Bonis e successiva respinta del portiere, Bonomo si ritrova tra i piedi la palla del possibile pareggio ma il suo tiro è centrale e non sortisce effetti. La gara è molto veloce e piacevole, il Venosa sembra però essere più in partita e lo dimostra portandosi sul 2-0 sempre con Preite, servito ancora una volta da Dichirico. Pochissi-

mi minuti dopo con un gran tiro dalla distanza Genzano colpisce la traversa ma proprio su un rapido rovesciamento di fronte Santoliquido con un tiro dal vertice destro infila l'incolpevole Martoccia per il 3-0 che chiude la prima fazione di gioco. Mister Alfano approfitta dell'intervallo per motivare la squadra che sembra già pronta alla quarta sconfitta consecutiva. Nel secondo tempo gli ospiti non fanno altro che dimostrare di essere una grande squadra, triangolazioni, verticalizzazioni e virtuosismi tecnici mettono in gran difficoltà il quintetto Potentino. A questo punto però arriva il gol della bandiera siglato da Sinisi su sviluppo di calcio di punizione con un bellissimo tiro rasoterra. Il punteggio si porta sul 3-1 per gli ospiti. Carbone riesce grazie ad una pregevole azione personale a procurarsi un rigore che lo stesso si fa parare da un ritrovato Di Napoli. Pochissimi minuti dopo ancora Carbone riceve palla e dopo aver ottimamente aggirato un difensore riesce a concludere incredibilmente fuori a tu per tu con il portiere. Altri 4 gol dei venosini (Santoliquido, Dichirico, De Musso) di cui uno particolarmente bello di tacco (Preite), mettono fine alle ostilità e premiano meritatamente il quintetto giunto dalla città di Orazio. Nel finale segnaliamo il ritorno in campo di Bochicchio, autore di una buona prestazione, anche se giocata da fermo, il numero 10 bainco-verde a fine gara annuncia il suo ritiro temporaneo dall'attività agonistica, ance se i tifosi vogliono che appenda definitivamente le scarpe al chiodo. Per l'Essedisport inizia ora una fase decisiva per il campionato in quanto dopo la sosta pasquale ci saranno 4 partite decisive, che ci diranno se questa squadra potrà ottenere quel secondo posto che potrebbe significare C 2. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

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serie

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A dil.

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Girone B UOMINI

A Dilettanti Pugliesi meglio in attacco, i lucani puntano sulla difesa

Publisys, tutto in una gara La partita di domenica in casa del Molfetta vale l’intera stagione QUELLA di domenica al Pala Poli di Molfetta sarà una partita tutta da seguire e da vivere con intensità. La sfida tra il Centro Auto Ford Molfetta e la Publisys Potenza deciderà di fatto le sorti della stagione per entrambi i quintetti. Chi vince ottiene la salvezza, chi perde invece retrocede. Sarà questo il responso del match tra le due formazioni in campo. I numeri della stagione regolare parlano chiaro. Entrambe le squadre hanno deluso le aspettative della vigilia, giocando un campionato al i sotto delle più logiche attese. L'ultimo posto in condominio rappresenta la logica conseguenza di una stagione piena di errori che ha condizionato pesantemente il lavoro delle squadre in campo. La Publisys ha ottenuto cinque vittorie e patito ventuno sconfitte, dei cinque successi, ben tre sono maturati nelle battute conclusive della stagione. Le vittorie colte contro Molfetta, Agrigento e Matera hanno dato la possibilità alla Publisys di tenere il passo, almeno matematicamente della compagine pugliese. I successi ottenuti nella prima parte del campionato contro Ferentino e Agrigento (unico colpo esterno del torneo) sono stati frastagliati da tante sconfitte e delusioni cocenti per la compagine potentina. Il rendimento complessivo dei lupacchiotti allenati prima da Antonio Paternoster, poi da Cesare Ciocca e successivamente da Francesco Binetti non è stato positivo. Tanti gli errori, molte le contraddizioni di una stagione maledetta vissuta dall'ambiente potentino in trincea e mai davvero capace di diventare positiva e ricca di soddisfazioni. La Publisys affronterà un quintetto, quello pugliese che potrà disporre dell'indubbio vantaggio rappresentato dal fattore campo. A Molfetta, infatti farà davvero caldo e non solo sul piano climatico. La formazione lucana dovrà contenere gli impeti di un complesso, quello guidato dal-

B Dilettanti Quattro sfide per un sogno chiamato play off

Rush finale della Bbc

Il lituano Antrops

l'ex Bawer Matera, Andrea Malamov sempre in grado di pungere e fare bella figura contro le pretendenti. I baresi in questo torneo hanno fatto tremare la capolista Barcellona, vittoriosa al termine di una partita agonisticamente gagliarda. Le due squadre si sono affrontate ottenendo una vittoria a testa. Il Molfetta si sbarazzò dell'inerme Publisys per 85 a 68, la Publisys ha vinto il match del Pala Pergola per 91 a 84. Le due formazioni in campionato hanno dimostrato di possedere doti differenti. I numeri lo dimostrano apertamente. Molfetta ha segnato 1978 punti, subendone 2093, Potenza ha segnato 1728 punti, incassandone 1932. Un dato quello emerso al termine del campionato che la dice lunga sulle caratteristiche delle due formazioni, più difensivo il gioco del Potenza, più votato al gioco offensivo quello del Molfetta. Dati che saranno analizzati dai due allenatori nel corso di una settimana intensa. Molfetta e Potenza non possono sbagliare, altrimenti la retrocessione sarà un dato certo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Il play Salvatore e accanto capitan Russo (foto tratte da www.cestisticabernalda.it)

BERNALDA - Riprende oggi la preparazione della BBC in vista della prima gara della “fase ad orologio” prevista per domenica prossima. Il rendimento dei rossoblu è andato lentamente ma inesorabilmente lievitando a partire dall'inizio del girone di ritorno (come lo stesso tecnico romano aveva pronosticato) e, pur non rinunciando a qualche battuta d'arresto esterna piuttosto mortificante sul piano del punteggio, Russo e compagni hanno quasi sempre impegnato al massimo gli avversari e in qualche caso hanno addirittura messo loro paura nonostante il peso specifico del roster nettamente sbilanciato a favore di questi ultimi. Il girone di ritorno, dunque: si comincia con una dignitosa sconfitta a Patti (88/76) contro una delle big del girone che i lucani avevano imprevedibilmente battuto tra le mura amiche nel match d'andata, e si continua con una bella vittoria sul Catanzaro (72/62) che al PalaGiovino aveva punito severamente i TroianoBoys con 37 (!) punti di scarto; si va poi a Foggia, dove si spera in un risultato positivo per cancellare la sconfitta casalinga che aveva lasciato

molti rimpianti tra i bernaldesi, ma il campo dauno si conferma particolarmente ostico e il 106/82 finale ne è la riprova. Bypassando la sfida col Siracusa che, a causa dell'esclusione dei siciliani dal campionato non fa più testo in quanto ufficialmente mai giocata, si va direttamente a Bisceglie contro una delle portaerei del torneo: sconfitta secca nel punteggio (81/67) ma molto meno per l'andamento di una partita che i pugliesi riescono a far loro soltanto nel quarto finale e con qualche recriminazione lucana verso la coppia arbitrale; il turno successivo prevede lo scontro casalingo con la diretta concorrente Bari già battuta al PalaCus: partita ostica e nervosa finita col successo rossoblu (77/73). Le due trasferte successive, a Reggio e Catania, non portano bene ai lucani che ne escono con le ossa rotte in entrambi i casi, ma l'atteso match con i cugini del forte Corato è l'apoteosi del team di Vandoni che batte gli avversari (80/73) con una prestazione impeccabile; a Massafra sette giorni dopo non c'è storia: troppo forte la squadra di coach Ciani e la BBC deve inchinarsi (95/76) ai probabili vinci-

tori del campionato. Il successivo derby casalingo col Martina riserva ancora belle soddisfazioni ai tifosi lucani: 98/95 per i locali e bello scatto in classifica rispetto alle dirette concorrenti; arriva il derbyssimo, quello con i corregionali potentini al PalaPergola, che finisce 68/58 per i padroni di casa ma con grossi rimpianti per i viaggianti che dominano l'incontro per tre quarti perdendolo solo nell'ultimo per un cedimento improvviso. L'ultima sfida vittoriosa della regular season, quella col Pozzuoli (72/70), è troppo recente per non essere ancora viva nella memoria rossoblu. Fra cinque giorni si riprenderà da dove si è lasciato, cioè con i flegrei, e l'impegno non sarà facile vista la pericolosità dei puteolani e del loro carismatico guru Scorrano: prevarrà la rinnovata freschezza atletica voluta dal preparatore Verdecchia in queste ultime settimane, o le scorie dei tradizionalmente faraonici pranzi pasquali giocheranno un brutto scherzo ai bernaldesi? Lo sapremo domenica prossima. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

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UOMINI Girone C

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Donne Girone D

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Donne Girone G

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B2 Uomini Finale di stagione tutto da vivere con il primato da difendere

Matera, una pausa insidiosa La Galtieri-band prende fiato, ma le avversarie recuperano gli acciaccati MATERA - Con l'arrivo della Pasqua i campionati di pallavolo, così come per gli altri sport, si sono fermati. Per la Pallavolo Matera è stata una pausa utile a metà. E' servita per rifiatare dopo la lunga cavalcata che ha portato i biancoblù al primo posto, solitario, in classifica. Al tempo stesso, però, ha permesso alle dirette avversarie di recuperare atleti non al top della condizione fisica in vista del rush finale. Tutti gli atleti della compagine materana sono tornati a casa per festeggiare con i parenti la santa festa, per poi divertirsi in uscite “fuori porta” con gli amici per pasquetta. “Pasqua, come da tradizione, l'ho passata con i miei parenti, mentre pasquetta con gli amici - ha spiegato il capitano della formazione materana, Vittorio Suglia. E' ovvio, poi, che da primi in classica è stata una Pasqua migliore!” Da Matera alla vicina Altamura la “tradizione” resta sempre la stessa. Abbiamo ascoltato Vito Lacalamita che ci ha raccontato come ha passato la Pasqua, anche per lui in famiglia, e la pasquetta in compagnia degli amici. “Ho passato la Pasqua in famiglia e penso che la stessa cosa abbiano fatto i miei amici di squadra, soprattutto chi è rientrato a casa per sfruttare l'occasione dei tre giorni di riposo. Per Pasquetta, invece, penso che tutti abbiano optato per una bella scampagnata o giornata al mare con amici e quindi un bel pranzo possibilmente all'aperto in compagnia. E' stata sicuramente la Pa-

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Volley misto Quattro le squadre partecipanti

squa che abbiamo sperato di trascorrere durante la rincorsa verso la vetta della classifica degli ultimi mesi. Siamo molto contenti di quello che abbiamo realizzato, del modo convincente in cui stiamo giocando, e della gradevole risposta che stiamo avendo dal pubblico”. Per Lacalamita la sosta, però, è stata positiva a metà. “La sosta è capitata propizia per rifiatare ma, al tempo stesso, è arrivata in un momento in cui noi stiamo andando come un treno, mentre Altamura e Ugento sono in grossa difficoltà. Queste squadre hanno sfruttato il turno di riposo per recuperare giocatori infortunati”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

E’ la squadra di Nova Siri a vincere il torneo dell’Acli L’ACLI scende sotto rete. Nei giorni scorsi si è svolta l'anteprima del campionato provinciale di pallavolo misto (maschile e femminile) alla tensostruttura di Marconia, organizzato dal comitato provinciale US Acli di Matera e dal presidente pProvinciale Nunzia Spinelli. A questa seguirà un campionato di pallavolo misto che si svolgerà a tappe nelle domeniche successive e nei vari comuni della provincia. Presente quattro associazioni di altrettanti comuni: Acli Rosa Verde Jonica di Montalbano Jonico, Pianeta Volley Matera, Global Sporting Club Scanzano, Marisol Nova Siri. Il torneo si è svolta in maniera che tutte le squadre giocassero l'una contro l'altra, in gare da un set unico a 25 punti, che ha assegnato il punto alla squadra vincente la gara. Le due che hanno ottenuto più punti hanno disputato la finale primo e secondo posto. Le altre due la finale terzo e quarto posto. Le regole utilizzate sono quelle della Federvolley. Eccellente il comportamento in campo i tutti gli atleti delle squadre che oltre ad aver fatto amicizia hanno collaborato alla realizzazione del torneo stesso. A collaborare anche alcuni appassionati che si sono attrezzati

Vito Lacalamita e in alto il tecnico Galtieri

UOMINI Girone I CLASSIFICA

Le formazioni del torneo di volley misto

per la gestione pratica delle gare (arbitro e segnapunti). A seguire il presidente regionale Vincenzo Di Sanzo ha premiato le squadre con coppe, medaglie e magliette. Il torneo provinciale proseguirà con la fase regionale a nel mese di maggio ed una fase nazionale in programma a Pesaro dal 2 al 6 giugno consultabile sul sito nazionale usacli.org sull'evento meeting polisportivo nazionale. Riconoscimenti speciali ai collaboratori della manifestazione Roberto Tafuri di Nova Siri e a Gianvito Maragno del Pianeta Volley Mate-

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UOMINI Girone H CLASSIFICA

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ra . La classifica finale ha visto al primo posto il Marisol Nova Siri, secondo posto Global Sporting Club Scanzano, terzo posto Pianeta Volley Matera e quarto posto per l’Acli Rosa Verde Jonica di Montalbano Jonico. «Più che soddisfatta per come si è svolto il torneo - ci dice Nunzia Spinelli presidente provinciale Acli di Matera. E' stato un pomeriggio all'insegna dell'amicizia, dello sport sano e del rispetto. Grande la collaborazione per la riuscita del torneo da parte dei rappresentanti di tutte le squadre».

Uomini e Donne Play Off

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Sport 37

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Formula 1

Martedì 6 aprile 2010

Dopo il Gp della Malaysia che non ha riservato sorrisi alla Rossa, si pensa alla Cina con fiducia

La Ferrari guarda avanti «Siamo in testa in entrambe le classifiche del campionato, ce le teniamo strette» di VINCENZO PIEGARI

CLASSIFICHE

SEPANG (MALAYSIA) – «Siamo in testa in entrambi i campionati, ce li teniamo stretti e partiamo da questo aspetto positivo anche emotivamente per affrontare il prossimo Gp in Cina». Dopo il week-end della Malaysia, cominciato malissimo con le qualifiche buttate via e salvato a metà solo grazie alla rimonta di Felipe Massa balzato in testa al Mondiale piloti, in casa Ferrari si guarda al prossimo di Gran Premio di Shanghai con la consapevolezza di essere ancora primi, ma anche con la certezza che bisogna lavorare tanto. A cominciare dalla verifica e risoluzione dei nuovi problemi legati al motore che sul più bello ha tradito lo spagnolo Fernando Alonso che a due giri dalla fine della gara di Sepang ha visto il suo propulsore finire in fumo. «La qualifica – spiega il responsabile della gestione sportiva della Ferrari Stefano Domenicali – ha ovviamente avuto un impatto fondamentale per la gara, l’altro tema è quello del motore e del cambio per Alonso. Dall’altra parte dobbiamo però vedere il bicchiere mezzo pieno perchè i nostri piloti sono in testa al Mondiale, la Ferrari è in testa. In una lotta così serrata trovarsi lì davanti è sempre positivo. Torniamo a casa sicuramente con tante cose da fare, ma questo fa parte del nostro lavoro, con un week-end sicuramente più difficile degli altri due visti prima». Nonostante i risultati alterni, Domenicali fa i complimenti a entrambi i piloti: «Alonso ha fatto una gara veramente positiva, complimenti a lui ma anche a Felipe (Massa, ndr) perchè anche lui partiva ventunesimo, arrivare così con una gara tatticamente perfetta e adesso vederlo in testa al Mondiale è un elemento di grande soddisfazione. Sotto questo profilo posso dire che abbiamo una coppia di piloti straordinari e sotto questo profilo non è certo un problema. I temi che dobbiamo gestire sono legati al miglioramento della prestazione che deve essere continuo e alla risoluzione dei temi di affidabilità. Avevo detto all’inizio che dovevamo tenerli sotto controllo, abbiamo perso due punti con Fernando (Alonso, ndr) e non dobbiamo perderne più perchè sono punti che faranno la differenza fino al termine del Mondiale». La Red Bull è così davanti a voi? «Io – ammette Domenicali lo prendo come stimolo da dare ai nostri ingegneri per non mollare mai sullo sviluppo. A livello di prestazione dobbiamo guardare che loro hanno fatto tre pole in diversi Gran Premi. Ma per quanto riguarda ieri mi è difficile dare un giudizio sulla prestazione in gara in quanto noi eravamo dall’altra parte dello schieramento e quindi avevamo altre cose da seguire. Poi hanno avuto una gara più facile rispetto alle altre. Sicuramente la loro è una macchina molto competitiva e molto forte. Poi se ha messo a posto anche i problemi legati all’affidabilità è la macchina che ha dimostrato di essere la migliore». Il responsabile della gestione sportiva della Rossa approfondisce il problema sui motori visto che anche quelli forniti alla Sauber hanno avuto un cedimento. «Dobbiamo capire bene di cosa si tratti per i motori Sauber prima di dare una risposta definitiva. Dobbiamo fare una analisi e stessa cosa per il motore di Alonso. Non ci sono state segnalazioni in telemetria, è stata una rottura immediata nel mez-

Ordine d’arrivo 1. Sebastian Vettel (Ger) RedBull-Renault in 1h33'48"412 2. Mark Webber (Aus) RedBull-Renault a 4"849 3. Nico Rosberg (Ger) Mercedes GP 13"504 4. Robert Kubica (Pol) Renault 18"589 5. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 21"059 6. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes 23"471 7. Felipe Massa (Bra) Ferrari 27"068 8. Jenson Button (Gbr) McLaren-Mercedes 37"918 9. Jaime Alguersuari (Esp) Toro Rosso-Ferrari 1'10"602 10. Nico Hulkenberg (Ger) Williams-Cosworth 1'13"399 11. Sebastien Buemi (Sui) Toro Rosso-Ferrari 1'18"938 12. Rubens Barrichello (Bra) Williams-Cosworth 1 giro 13. Fernando Alonso (Esp) Ferrari 2 giri 17. Jarno Trulli (Ita) Lotus-Cosworth 5 giri

Mondiale piloti

Fernando Alonso con alle spalle Felipe Massa che lo ha superato al vertice della classifica piloti

zo della curva quando stava attaccando Button. Ora sento di escludere che tra i motori Sauber e quello di Alonso ci siano dei problemi collegati, quindi sono diversi e bisogna capire bene di cosa si tratta. Se ci sono più problemi in questo senso dovremo fare massima attenzione, non c'è dubbio. L’area critica dei

motori va affrontata immediatamente». Dai motori alla possibile adozione anche sulla F10 del sistema della McLaren che facilita i sorpassi aumentando la velocità in rettilineo della vetture modificando l’assetto dell’alettone. «La verità è che il sistema in

certe condizioni ti permette di avere una grande velocità nei rettilinei, ci stimo lavorando e lo porteremo quando avremo risolto i temi di carattere affidabilistico. Non possiamo permetterci di portare un sistema che non è affidabile perchè sappiamo quanto costa, appena è pronto lo porteremo in pista».

1. Felipe Massa (Bra) 2. Fernando Alonso (Esp) 3. Sebastian Vettel (Ger) 4. Jenson Button (Gbr) 5. Nico Rosberg (Ger) 6. Lewis Hamilton (Gbr) 7. Robert Kubica (Pol) 8. Mark Webber (Aus) 9. Adrian Sutil (Ger) 10. Michael Schumacher (Ger) 11. Vitantonio Liuzzi (Ita) 12. Rubens Barrichello (Bra) 13. Jaime Alguersuari (Esp) 14. Nico Huljenberg (Ger)

39 punti 37 37 35 35 31 30 24 10 9 8 5 2 1

Mondiale costruttori 1. Ferrari 2. McLaren-Mercedes 3. Red Bull-Renault 4. Mercedes GP 5. Renault 6. Force India-Mercedes

76 punti 66 61 44 30 18

Felipe Massa vede il bicchiere Il papà acquisito: «Tornare a correre a quarant’anni è dura» mezzo pieno Quello visto finora sembra essere la brutta copia del campione

C’era una volta re Schumi SEPANG (MALAYSIA) – C'era una volta Michael Schumacher. Quel pilota della Formula 1 più vincente di tutti tempi tanto da far impallidire miti della velocità come Fangio e Senna. Lui, il tedesco, ce la mette tutta, non c'è dubbio, ma finora quella vista fin dal giorno del ritorno in pista in Bahrain, dopo tre anni di astinenza, sembra solo la copia sbiadita del campione che per anni ha fatto tremare i cuori dei ferraristi e del vecchio mago del Paddock Flavio Briatore che dal cilindro del Circus l’aveva tirato fuori. E così tra i primi a riconoscere che l’idea di tornare a correre non è stata proprio una bella trovata c'è pure il papà acquisito di Schumi che parlando del figlioccio tirato su alla Benetton che non c'è più ai microfoni di Sky ammette: «Tornare a più di quarant'anni è difficile e lo sarà sempre di più per Schumacher». E dire che per riprovare l’ebbrezza della Formula 1 l’ex Re di Maranello era arrivato ad abbandonare il suo trono alla Ferrari per provare a regnare anche alla Mercedes dove, ahi lui, ha trovato un principino, sempre made in Germania, pronto a sfilargli di mano lo scettro della Stella d’Argento a suon di buoni risultati. L’ultimo dei quali proprio nel Gran Premio della Malaysia dove Nico Rosberg è salito sul podio dietro solo al fortissimo duetto Red Bull, mentre il suo celebrato compagno è durato la miseria di undici giri sulla pista insolitamente asciutta di Sepang. Certo non per colpa sua, la carrozza Mercedes ha messo i cavalli troppo presto nella stalla, però con le

Il tedesco «In Sepang la macchina è diventata instabile»

Michael Schumacher sta deludendo le attese del suo ritorno

Ferrari e le McLaren così indietro al via, dal sette volte campione del mondo ci si poteva aspettare di più non solo in gara ma anche in qualifica. Così un accigliato Schumacher ha dovuto assistere alla festa del suo compagno di scuderia terzo e felice. «E' accaduto qualcosa di molto insolito – spiegherà il tedesco al termine della sfortunata gara in Malaysia che lo lascia decimo in classifica con soli nove punti dopo tre Gp - nei test non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo. La vettura improvvisamente è diventata molto instabile e non sono riuscito più a guidarla. Non ha senso arrabbiarsi per questo. Bisogna accettare quello che fa parte del gioco e guardare avanti. Almeno –

aggiunge Schumi che dopo essersi fermato a bordo pista è tornato mestamente ai box grazie ad un passaggio in motorino – Nico (Rosberg, ndr) ha ottenuto il nostro primo podio e sono felice per lui e per la squadra». Dall’altra parte del Motorhome Mercedes il figlio del vecchio Keke Rosberg, campione del mondo nel 1982, intanto se la gode: «E' stato un risultato fantastico raggiungere il primo podio del nostro team. Questo risultato è la prima ricompensa per i nostri sforzi. È una bella sensazione essere di nuovo salito sul podio». Sicuro un bella sensazione, ma anche se il piccolo principe tedesco non lo dice apertamente, vuoi mettere arrivare sempre davanti all’ex Re.

SEPANG (MALESIA) – Vede il bicchiere mezzo pieno Felipe Massa, nuovo leader della classifica. «Tutto sommato, abbiamo fatto un buon lavoro in queste prime tre gare tanto è vero che sono in testa al campionato. Però abbiamo ancora sedici gare da disputare e siamo consapevoli che c'è tanto spazio per migliorare la prestazione della vettura e per renderla totalmente affidabile. Considerato da dove siamo partiti, continua Felipe Massa, il settimo posto è probabilmente il massimo cui potessimo aspirare. Abbiamo cercato di ritardare il più possibile il cambio gomme anche perchè nei giorni scorsi aveva sempre piovuto durante il pomeriggio e, se ciò fosse accaduto, avremmo potuto sfruttare l’eventuale occasione: invece, per una volta, la pioggia non è arrivata. Le gomme morbide erano più veloci ma probabilmente all’inizio la pista non era sufficientemente gommata per farle rendere al meglio quindi la nostra scelta è stata la migliore. Il duello con Button è stato molto complicato: lui sul rettilineo riusciva sempre a scappare ma quando ha commesso un errore all’ultima curva allora sono riuscito ad avvicinarmi a sufficienza per superarlo alla staccata della prima. La gara dimostra che bisognerà lottare giro dopo giro per tutto il campionato: dobbiamo lavorare tanto, tenere i piedi per terra e non mollare mai la presa».

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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò

TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI GIOVEDì DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Assegno sociale

Eventuale maggiorazione

PIOGGIA E FREDDO NEL FINE SETTIMANA Sole oggi e domani ma clima fresco per venti sostenuti di Tramontana. Bello giovedì sullo Jonio, nubi serali sul Tirreno. Qualche grado in più. Tempo instabile nel weekend con pochi spazi soleggiati e diffusi rovesci Nel 1972, il famoso astronomo Carl Sagan insieme con il collega George Mullen formulò l'ipotesi del “paradosso del debole Sole primordiale”, secondo cui il clima della Terra è rimasto pressoché costante durante oltre tre dei quattro miliardi di anni circa dell'esistenza del pianeta, nonostante la radiazione della nostra stella abbia subito nel tempo un incremento del 25-30%. La questione paradossale è relativa al perché la superficie della Terra nel suo fragile periodo iniziale non fosse coperta di ghiaccio, visto che i raggi del Sole erano molto più deboli di quanto siano attualmente. Una risposta plausibile fu proposta nel 1993 dal fisico Jim Kasting. In base ad alcuni calcoli egli mostrò che il 30% dell'atmosfera terrestre di quattro miliardi di anni fa era costituita da CO2, una quantità sufficiente a “schermare” la Terra e prevenire così il congelamento degli oceani. Ora, geologi dell'Università di Copenhagen e della Stanford University in California, hanno analizzato campioni di rocce di montagna risalenti a 3,8 miliardi di anni fa provenienti dalla più antica roccia madre nota, ricava dal sito di Isua, in Groenlandia e hanno scoperto la vera ragione del ghiaccio mancante. Ciò che impedì un'era glaciale a quel tempo non fu l'alta concentrazione di CO2 in atmosfera ma il fatto che lo strato di nubi era molto più sottile di quanto sia oggi. Ciò significa che i raggi del Sole potevano scaldare gli oceani senza ostacoli, impedendo così alla superficie acquosa della Terra di ghiacciare. La ragione della mancanza di nubi può essere spiegato con il processo in virtù del quale esse si formano, che richiede la presenza di sostanze chimiche prodotte da alghe e piante, che a quel tempo non esistevano. La Pasquetta è trascorsa in Basilicata all'insegna della variabilità. Rovesci hanno interessato l'area tirrenica ed appenninica durante la notte, altri sono comparsi poi in serata non compromettendo comunque più di tanto la classica gita fuori porta dei lucani. Piuttosto è stato il freddo vento di Maestrale a creare un'atmosfera tutt'altro che primaverile, con massime che nel Potentino non hanno superato i 1213 gradi. In serata addirittura fiocchi di neve sono caduti in Appennino oltre i 1500 metri. Nei giorni scorsi invece il clima si era mantenuto gradevole, con valori massimi intorno ai 20 gradi e assenza di precipitazioni. Oggi e domani il tempo resterà discreto sull'intera regione. L'instabilità tenderà infatti temporaneamente ad attenuarsi grazie allo spostamento verso Est della goccia fredda appena transitata. Il vento da Nord manterrà comunque i termometri su valori bassi per il periodo. Giovedì sera un nuovo nucleo freddo entrerà nel Mediterraneo, dando vita ad un peggioramento che si prolungherà per l'intero weekend. Venerdì e sabato farà freddo e cadranno rovesci localmente anche intensi; domenica comincerà col sole ma nel pomeriggio probabilmente pioverà di nuovo. Martedì: Cielo poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata, con qualche nube residua solo sul Vulture-Melfese e lo Jonio ma senza precipitazioni. Nel pomeriggio ed in serata bel tempo e cielo dappertutto sgombro da nubi. Temperature in sensibile diminuzione, in particolare nelle minime con valori appena sopra lo zero nel Capoluogo; venti moderati o forti settentrionali, mari molto mossi. Mercoledì: Sereno o poco nuvoloso su tutta la Basilicata. Sarà presente qualche locale foschia in successivo rapido dissolvimento. Nel corso del giorno il cielo resterà sgombro da nubi a parte qualche innocua nube pomeridiana in prossimità dei monti. Serata gradevole e poco ventilata. Temperature in lieve aumento nei valori massimi, venti settentrionali in attenuazione, mari mossi. Giovedì: Cielo parzialmente nuvoloso sull'Ovest della regione già dal mattino ma senza fenomeni. Ampi spazi soleggiati sul settore jonico. Dal pomeriggio addensamenti irregolari copriranno i cieli del settore appenninico e del Lagonegrese dove potrà verificarsi anche qualche locale e breve rovescio. Temperature in temporaneo aumento, venti moderati da Libeccio, mari poco mossi. Venerdì: Molte nubi sulla Basilicata fin dal mattino con locali rovesci. Ancora qualche schiarita sul Materano e lo Jonio. Nel pomeriggio-sera cielo nuvoloso o molto nuvoloso con rovesci sparsi, localmente anche intensi e a carattere temporalesco. Fenomeni che risulteranno più probabili lungo l'Appennino ed il Lagonegrese. Temperature in diminuzione, venti da Nordovest, mari mossi. Sabato: Nuvoloso in mattinata ma con intervalli soleggiati. Possibili comunque deboli precipitazioni. Nel pomeriggio rovesci sparsi su gran parte del territorio, più intensi e probabili lungo l'Appennino, il Bradano ed il Vulture. Fenomeni in attenuazione durante la sera. Temperature in ulteriore diminuzione, venti sostenuti da Nord/Nordest, mari da mossi a molto mossi. Domenica: Nuvolosità irregolare in mattinata, ma con schiarite localmente anche ampie. Non si avranno fenomeni. Nel pomeriggiosera instabilità in rapido aumento con possibili locali rovesci in Appennino, sul Vulture e lungo il Bradano. Qualche isolato fenomeno anche nella tarda serata. Temperature stazionarie su valori quasi invernali, venti sostenuti da Nordest e mari molto mossi. Giuseppe Pomarico

Mio padre ha 68 anni e da 3 è titolare di assegno sociale, che notoriamente è di importo molto basso. In gioventù aveva lavorato 12 anni quale muratore. Tale periodo gli può essere utile per anticipare la maggiorazione sociale a 516 euro? C. Gerardi Purtroppo no. Dovrà attendere il compimento dei 70 anni.

Reversibilità

Divorzio e pensione Mia sorella ha 56 anni ed è titolare di pensione di reversibilità per la recente morte del marito. Nei prossimi mesi ci sarà un'udienza davanti al giudice in quanto l'ex moglie del defunto ha richiesto parte della pensione, sulla base di una somma mensile, che pare lei abbia ricevuto dall'ex marito. Domande: 1) ha diritto a parte della pensione se le somme percepite erano state garantite dalla sentenza di divorzio? 2) ha diritto a parte della pensione se tale somma fosse stata data al di fuori degli obblighi nascenti dal divorzio? B.A. - Lagonegro Nel caso in cui, dopo lo scioglimento del matrimonio, il pensionato si sia risposato, il Tribunale può disporre che sia corrisposta al coniuge, rispetto al quale era stata pronunciata sentenza di divorzio, una quota della pensione eventualmente spettante al partner con cui lo stesso lavoratore o pensionato era legato in matrimonio alla data del decesso. Ciò in presenza di un assegno alimentare dovuto. La norma che regola tali situazioni è la legge 6 marzo 1987, n. 74.

Dipendente pubblico

Riscatto della laurea Sono un dipendente pubblico assicurato con l'Inpdap. Sto riscattando cinque anni di laurea rateizzando l'importo in 10 anni: con la nuova normativa potrei andare in pensione nel 2012, con 60 anni d'età e 36 di contributi, compresi i cinque

Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105

IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano

La glicemia alta al mattino Da che cosa dipende la glicemia alta al mattino a digiuno? A. D. Ruoti Le possibili cause di una glicemia alta al mattino possono essere: A)dose insufficiente di insulina,B)dose di insulina troppo elevata con ipoglicemia notturna ed iperglicemia "di rimbalzo" ;C)dose di insulina troppo elevata con ipoglicemia notturna seguita da una assunzione eccessiva di zucchero per compensarla;D) insulina ad azione troppo breve la sera ;E)maggior fabbisogno di insulina sul finire della notte, all'alba;F)un pasto troppo abbondante la sera precedente Insulina insufficiente . L'iperglicemia è legata all'assunzione di insufficienti unità di insulina. La situazione si può verificare sia per terapie con un'unica iniezione al giorno, cioè al mattino, sia per terapie basate su due o tre o quattro iniezioni al giorno, fra cui una prima del pasto serale e/o dopo; in questo casosarà in quest'ultima iniezionela dose insufficiente.Per verificare che la causa dell'iperglicemia mattutina sia proprio questa occorre controllare la glicemia prima di coricarsi (h. 22-23 ), poi verso le 3 o le 4 di notte.Nel caso in cui la glicemia sia sempre elevata, e magari accompagnata da glicosuria mattutina elevata, l'ipotesi di insulina insufficiente diviene più plausibile. L'effetto "Rimbalzo Iperglicemico" (o Somogyi). Si traduce nella oscillazione della glicemia che balza da livelli bassi a livelli molto alti. Il fenomeno può essere dovuto ad un dosaggio elevato dell'insulina oppure spontaneo. In quest'ultimo caso durante la notte un problema di ipoglicemia non avvertito,

anni di laurea, ma in quell'anno avrò pagato solo 7 dei 10 anni di rate. Devo dedurre che, di fatto, nel 2012 potrò contare solo su 34 anni e mezzo di contributi e non su 36? In tal caso, sarebbe possibile pagare gli ultimi tre anni di riscatto in un'unica soluzione entro il 2012? T. Napoli, Pisticci L'onere economico del riscatto, se è determinante per il diritto ala pensione, deve essere versato totalmente. Il pagamento rateale è una facoltà e non un obbligo. Potrà quindi estinguere il suo dare residuo in unica soluzione.

Maternità

Calcolo della pensione Sono un'assistente amministrativa presso un'istituzione scolastica statale. Sono stata assunta il 1° febbraio

ha indotto l'organismo a cercare di compensare tale situazione liberando glucosio dal fegato, ma in eccesso. Troppo zucchero in seguitoad unaipoglicemia notturna.Sedurante la notte ci si accorge di essere in ipoglicemia, talora, la preoccupazione porta ad assumere un eccesso di zuccheri (zollette di zucchero e biscotti e magari anche del pane). Una dose di 15 g di zucchero (sotto qualsiasi forma) di norma è sufficiente, di più è troppo. Il caso è simile al precedente ma rispetto ad esso sappiamo di essere stati noi ad assumere troppo zucchero, non è stato il nostro organismo a produrne in eccesso.Insulina a durata troppo "breve" L'insulina assunta la sera, invece di assicurare una copertura di12ore,dura semplicemente8-10ore,fino a notte inoltrata.La fondatezza di tale sospetto è verificabile mediante un controllo della glicemia prima di coricarsi e uno intorno alle 2 di notte. Se entrambi riveleranno una concentrazione di glucosio nel sangue normale o accettabile (80 -140 mg/dL) mentre solo al risveglio la glicemia sarà molto alta, si potrà supporre che la teoria dell'insulina troppo "breve" sia corretta. L'effetto "Alba"Nonèuna situazionemoltofrequenteed è legata al fatto che alcuni diabetici, per motivi complessi di natura ormonale, hanno un fabbisogno di insulina variabile e non stabile durante le ore notturne. Alcuni ormoni la cui secrezione aumenta durante le ore notturne provocano un rialzo della glicemia; il fabbisogno insulinico aumenta ma la quantità iniettata la sera non basta a coprire le ore notturne fino al risveglio. Questo porta ad avere delle glicemie mattutine più elevate di quelle riscontrate al sera precedente, nonostante le ore di digiuno.

1977. Compirò 58 anni il 20 marzo 2010. Dovendo riscattare i due periodi di maternità obbligatoria per due figli nati prima dell'assunzione in servizio, quando potrò andare in pensione? L. Larocca, Lavello Quale pubblica dipendente (scolastica), avrà diritto alla pensione di anzianità a decorrere dal 1°settembre 2014.

Invalidità

Eventuale Aumento A novembre 2009 ho compiuto 60 anni e sono titolare di una pensione di invalidità civile, invalidità che mi è stata accertata in misura del 100%. Mi dicono che potrei ottenere un aumento, non avendo altri redditi. E' vero? A. P. Teana

Sì, potrebbe ottenere quello che viene definito l'aumento al vecchio milione di lire, che in sostanza è una maggiorazione della pensione. Per i titolari di pensione di inabilità, gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti l'età richiesta è di almeno 60 anni. La maggiorazione può essere concessa ai pensionati e ai titolari di prestazioni assistenziali, che, se non coniugati, possiedano, per il 2010, redditi propri inferiori a 7.766,33 euro oppure, se coniugati, possiedano redditi propri inferiori a 7.766,33 euro e redditi propri che, sommati a quelli del coniuge, siano inferiori a 13.116,22 euro. Per determinare il reddito personale o familiare si fa riferimento non solo ai redditi soggetti all'Irpef ma anche a quelli esenti e a quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato ecc.).

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Martedì 6 aprile 2010

La comicità di Peppe Barra in scena a Le valli del teatro

Le follie del Monsignore

CARNET Verso la “Notte dei Corti viventi 5”

di GERARDO TEMPONE MOLITERNO - In scena Peppe Barra con “Le follie del monsignore” martedì sei aprile nel locale cine teatro Pino. Nell'ambito della rassegna 2009/2010 delle Valli del Teatro, la compagnia Mario Chiocchio presente questa commedia teatrale in due atti, scritta da Paolo Memoli, Lamberto Lambertini e dallo stesso Barra. Commedia che ripropone la storia del mitico monsignor Perrelli, un personaggio realmente esistito nella Napoli del Settecento, che fece tanto scalpore all'epoca da diventare una leggenda metropolitana, tramandata attraverso la cultura orale. Di questa figura rimangono proverbiali, ad esempio, i suoi famosi cavalli, per i quali, mentre muoiono dolosamente di fame, esclama: “Peccato, sono morti proprio quando stavano imparando a vivere senza mangiare!”. Commedia che si rifà a quella scritta da Francesco Gabriello Starace che Eduardo De Filippo portò in scena nella stagione di riapertura del ricostruito San Ferdinando nel 1954, con la sorella Titina, alla sua ultima interpretazione, per la regia di Roberto Rossellini. Nell'attuale edizione, però, viene spostato il baricentro dei caratteri sul personaggio di Meneca, interpretato dallo stesso Barra, la perpetua pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona e golosa come il suo padrone, che, con il suo modo di parlare popolare e la sua gestualità più antica, fa da contrappunto comico alle smemoratezze, ai peccati di

di MARIA ANNA FLUMERO

gola, alle manie e alle follie del monsignore. Il risultato è una rappresentazione di esilarante comicità, in un continuo gioco e divertimento col pubblico, che è, poi, la preminente caratteristica del fare teatro di Pebbe Barra. A vestire i panni di monsignor Perrelli è Patrizio Trampetti, autore anche delle musiche eseguite dal vivo da Ciro Cascino al pianoforte e alle tastiere. L'allestimento, prodotto dalla compagnia Mario Chiocchio, è firmato da Annalisa Giacci per i costumi e Aldo Cristini per le scene. Sipario alle ore 21. Partners della rassegna, a cura dell'Associazione “Le Valli del Teatro”, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Programma Operativo Val d'Agri e i Comuni di Satriano di Lucania, Moliterno, Sasso di Castalda, Stigliano, Marsicovetere e Sant'Arcangelo. cultura@luedi.it

ANIMAZIONE, divertimento, musica e ritmi scatenati. Sono stati questi gli ingredienti della serata del Black Room Cincillà di Potenza svoltasi nell'ambito della rassegna musicale Vivo di Musica organizzata da Ubaldo Di Tullio e Leo Sabia. Protagonisti indiscussi i componenti dell'Adel'S Rock, band siciliana che ha inteso far rivivere agli aficionados del Rockabilly italiano due ore di grande pathos, miscelando con attenzione ogni pezzo e sentendo vicina la presenza del pubblico. Una serata bella e accattivante, che non ha tradito affatto le attese della vigilia. La band finora ha svolto 1500 concerti e per la prima volta è sbarcata in Basilicata, legando sonorità a cadenze musicali nel segno tangibile dell'animazione tutta rock e sound. Il mix almeno stando alle risultanze dei tanti appassionati è perfettamente riuscito, tanto che la serata è stata piena di brio, fascino ed emozioni. Durante il concerto, il gruppo ha inteso ricordare la figura di Nicola Arigliano, cantante scomparso in settimana e fortemente legato proprio alla Basilicata. La band composta da Diego Geraci, alla chitarra, Fabio Cinque al contrabbasso e Peppe Falzone alla batteria ha davvero incantato il pubblico. Particolarmente interessante la storia di Diego Geraci, musicista di Caltanissetta che attualmente vive in Val d'Aosta insieme alla moglie, nata

Peppe Barra in due momenti dello spettacolo

LA RASSEGNA

“L’Orchestra di Piazza Vittorio” chiude Altrocinemapossibile SAVOIA DILUCANIA -L’Orchestra diPiazza Vittorio”è il lungometraggio che chiuderà oggi la rassegna “Altrocinemapossibile il cinema dei diritti”. Il documentario racconta la storia delprogetto di Mario Tronco, tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente con la collaborazione dell’associazione romana “Apollo 11” di mettere insieme un collettivo musicale multietnico nel quartiere romano dell'Esquilino. Riunire immigrati asiatici, africani, sudamericani, est europei per la creazione di quella che è oggi un’orchestra stabile. Un esempio concreto del miglior associazionismo e di vera integrazione. Il film è stato presentato con grande successo in numerose manifestazioni internazionali tra cui il festival di Locarno e il

Tribeca film festival di New York, e ha vinto nel 2007 numerosi premi tra cui il Nastro d'Argento e il Globo d'Oro come migliore documentario. “Altrocinemapossibile”, giunta alla terza edizione, nasce da un’idea di “Zer0971”, associazione dipromozione socialepotentina. Il progettomira all’approfondimentodei temi dell’integrazione e del rispetto dei diritti umani. L’iniziativa si rivolge alle associazioni, alle scuole e a chiunque sia sensibile alle problematiche proposte. Attraverso la visione di pellicole di spessore ignorate dai canali “ufficiali”di distribuzione, l’affermazione della necessità di costruire un modello di società piùetico e orientato allapace e alla multiculturalità. cultura@luedi.it

Adel’s Rock da applausi

Gli Adel’S Rock

a Siracusa. Tutte le emozioni del rockabilly sisono miscelate in dueore di effetti sonori, musica e spettacolo che hanno letteralmente scatenato la platea. La band nata in Sicilia nel 1997 ha incantato per qualità musicale, effetti sonori e grande animazione, tutto nel segno della forte vocazione per un genere molto bello e apprezzato in tutta Italia, dalla critica canora. I sette Cd e un Dvd finora pubblicati rappresentano il frutto di una qualità artistica che ben si congegna con la bravura dei tre artisti. Una perfetta sintesi di interessi artistici, allegria e scanzonata vocazione per il divertimento, quello vero che non guasta almeno stando a giudicare gli applausi scroscianti del pubblico presente al Black Room Cincillà venerdì sera. La platea composta da espressioni di età eterogenea ha scandito con danze, eccitazione e fermento i passi salienti di una serata che rimarrà negli annali del locale cittadino. L'aspetto più bello e divertente della serata è stata la voglia di riempire la pista da parte dei tre artisti. Una scenografia accattivante ha arricchito la notte rockabilly del locale potentino. Alla finesi è svolta l'esibizione vinil retrò di Davide Padulosi. Adel'S Rock è uscito tra gli applausi meritando la conferma in città. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

MATERA - Il cortometraggio che passione. Ormai in città, anche durante gli eventi politici di questi ultimi giorni spopolavano semplici cittadini armati di piccole e puntuali telecamere. Infatti si avvicina la “La Notte dei Corti Viventi 5” e sicuramente non mancheranno video interessanti. Appuntamento presso il cinema Duni venerdì 23 aprile. Per i nostri lettori proponiamo l' elenco registi dei corti selezionati per La Notte dei Corti Viventi 5: Antonio Andrisani e Roberto Linzalone, Associazione Culturale Basiliciak, Luigi Tataranni e Antonello Morelli, Gianvito Toscano aka Akuma, Giuseppe Marco Albano, Roberto Di Marzio, Francesco Morelli, Gianni Cellura, Rocco Contini, Donato Mola, Luca Acito, Creativega e Vito Cea sul sito del collettivo Egghia! si legge: «A breve tutte le info sui corti che saranno proiettati venerdì 23 aprile presso il Cinema Duni di Matera. Tra le curiosità: “Il 5° nano com s chiém?”. Concluso il contest per proporre il nome del 5° nano, mascotte della nuova edizione della Notte dei Corti Viventi. Il nome del 5° nano è Pinniscilo. La vincitrice del contest è Mariangela G. Premio speciale Egghia! per Peppino B. con il nome Sicolo. I biglietti sono già in prevendita presso il botteghino del Cineteatro Duni di Matera, costo 4 euro. Ricordiamo che La Notte dei Corti Viventi 5 è una rassegna non competitiva di cortometraggi e opere brevi, videoclip musicali, documentari e video d'arte. Direzione artistica: Antonio Andrisani, grafica: Creativega.com. Per richiedere informazioni: produzione@egghia.it cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Martedì 6 aprile 2010

Al Comunale stasera la replica che chiude la trilogia del divertente cortometraggio

Risate... a Catena con Bluvideo Irresistibile il tandem Mastrosabato - Fontana di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Le “pattane” piacciono. Risate divertite e applausi alla coppia cinematografica Mastrosabato e Fontana. "La catena III" ha incollato alle poltrone del cinema Comunale materano una numerosa platea. Successo che si replica stasera alle ore 21.30. “La catena” è il capitolo conclusivo della serie di cortometraggi che vede protagonisti due giovani squattrinati e pasticcioni alle prese con furti di copri-cerchi di automobili, in gergo detti "pattane". Il lungometraggio è prodotto da Bluvideo, con la supervisione di Geo Coretti, la fotografia di Toni Notarangelo, il montaggio di Uccio Mastrosabato e le musiche originali di Francesco Casamassima, "La catena III" vede alla regia il giovane materano Giancarlo Fontana, ideatore della serie e autore anche della sceneggiatura. In questo gran finale, i due protagonisti Gionni (Giancarlo Fontana) e Puccio (Uccio Mastrosabato) dovranno fare i conti con un boss cupo e misterioso (Pasquale Cancelliere) in una città senza speranze, dove tutti rubano a tutti in una spirale di crimini, appunto a catena, da cui sembra impossibile uscirne. «Con questo episodio -dichiara l'irrefrenabile Fontana - richiesto da tempo dai numerosi estimatori della serie, abbiamo voluto chiudere in bellezza un discorso iniziato ormai 5 anni fa». «Ecco perché - prosegue il gio-

In alto Geo Coretti, Giancarlo Fontana e Uccio Mastrosabato, in basso gli altri protagonisti di Catena III, a sinistra la presentazione al cinema Comunale

vane ideatore del cortometraggio- tutto è stato pensato in grande stile, come un film vero e proprio, con tanti personaggi strampalati e divertenti (Francesco Tosto, Mirko Paolicelli, Piergiorgio Tataranni e Marcella Fontana), tante gag e scene d'azione, ed una trama complessa ed intrigante fino alla fine». Il tutto, ovviamente, contenendo i costi e le spese «perché è pos-

sibile fare cinema di qualità anche senza budget faraonici», in puro stile "Bluvideo". Negli ultimi anni, infatti, con una collaborazione fruttuosa e fortunata, la società di produzione materana e lo stesso Fontana hanno dato luogo, a vario titolo, ad una serie di esperimenti cinematografici degni di nota, svariati corti e due lungometraggi come "Il vaso di Pandora" e "Oro

nero" diretti da Geo Coretti. La proiezione de "La catena III" arriva al termine di un battage pubblicitario e promozionale intelligente basato interamente sul "passaparola" del social-networking; basti pensare che soltanto il gruppo a tema creato su "Facebook" conta oltre mille iscritti. Durante la serata sono stati proiettati anche altri lavori della società Bluvideo, molto apllaudi-

to “Diversamente”, in cui molti attori noti sui generis, tra cui Nando Irene, ha affermato: «la normalità è solo un dato statistico, chi decide cosa lo è e cosa no». Professionalità, divertimento e tanti amici che travolgono la platea. Una replica da non perdere, quella di stasera, per cinefili e non solo. cultura@luedi.it

Roberta Lioy da Rionero al Catalogo di Montanè

di LORENZO ZOLFO IL PRESTIGIOSO Catalogo Internazionale di Arte Contemporanea vede nella sua ultima edizione la presenza di un unico artista della nostra terra, si tratta della rionerese Roberta Lioy, alla quale il noto critico Joan Lluis Montané ha dedicato una critica importante e significativa. La giovane artista lucana, ha visto la sua carriera cominciare dalla cerami-

ca, avendo frequentato l'Istituto Statale d'Arte “Carlo Levi”, di Rionero in Vulture, nella sezione ceramica. Carriera scolastica poi proseguita presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, dove per la pittura è stata allieva del professor Gerardi Cicchiello e dove ha conseguito anche la specializzazione in grafica. Un percorso artisticoculturale quello della Lioy che negli anni scorsi l'ha

vista insegnare tecniche pittoriche presso il Liceo Artistico di Maratea, dove ha tenuto anche delle Personali, come nella sua Rionero, a cui si aggiungono numerose partecipazioni a collettive e concorsi di carattere regionale ed interregionale, che hanno formato la giovane pittrice, sino a catturare l'attenzione di importanti pubblicazioni, come appunto il citato Catalogo. Sull'opera in questione Joan Lluis Montané ha speso per l'artista lucana parole davvero significative: «L'opera pittorica di Roberta Lioy esamina i principi della figuratività, attraverso la figura, le composizioni di oggetti ed i paesaggi, elementi di raccordo di un'allegoria che si avvicina alla realtà con l'intento di sublimarla. Coniuga la figuratività con l'informalità del gesto ed una combinazione di elementi aperta al dialogo, per mettere in dubbio le

proprie considerazioni e superarle, partendo dalla chiara necessità di approfondire la conoscenza della propria esistenza per poter elaborare una visione personale dei paesaggi e delle composizioni in cui predomina la forza della natura. Il suo interesse per la sperimentazione con materiali e tecniche diverse porta ad utilizzare il colore ricercando il gesto, nell'ambito di un nitido ordine compositivo. La sua opera si contraddistingue per la densità, somma di cromatismi accentuati in modo sottile che avvolgono la composizione in tutte le sue sfaccettature-strutture, allegorie ed una perfezione tale da permetterle di definire la propria identità in una miriade di aspetti sempre più profondi. Artista multidisciplinare nata a Venosa nel 1997, autrice di opere grafiche, pittura su vetro, tela, murales e ceramica,

contribuisce all'arte contemporanea puntando su una tecnica sofisticata per opere ricche di soluzioni plastiche». Oltre al valore dell'artista, riconosciuto da nomi importanti della critica come Montané, o come Nino La Barbera tutt'altro che parsimonioso nel lodarla, a cui va aggiunta l'importante presenza dell'artista lucana sul catalogo “L'Elite new 2009”, critica curata da Vito Cracas, degno di nota è l'importante impegno in ambito culturale, in particolar modo nella sua Rionero, dove presso il proprio laboratorio riproporrà, a breve, un Corso Base di Pittura di I e II livello (info www.robertalioy.net). È, inoltre, importante da citare, l'iniziativa promossa attraverso il Laboratorio Cultura in Arte dell'Associazione Internazionale Anisa, che a Rionero ha la propria sede regionale e che dallo scorso novembre

sino al giugno prossimo vede ragazzi di età compresa tra gli 8 ed 14 anni, impegnati in un percorso di educazione all'arte seguito dalla pittrici rionerese. I progetti della Lioy non interessano solo i più giovani, l'Unilabor a breve avvierà dei corsi di pittura per la Terza Età, un'iniziativa nuova per la Lioy, che sta già riportando numerose adesioni. Infine si segnala l'intenzione dell'artista di organizzare prima della Pasqua una mostra pittorica, particolarmente affascinante, in quanto la location scelta sarà una cantina. Un ambiente suggestivo dove si potranno degustare vini e prodotti tipici, si potrà ascoltare musica dal vivo ed assistere ad una piccola rappresentazione teatrale del gruppo “Le Mele Marce”, compagnia teatrale di cui la Lioy è scenografa. cultura@luedi.it

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42 Cultura e Spettacoli


Il 26 aprile la Prima del documentario girato da Eszterhai tra i tesori d’arte e naturali

Morelli e Di Pede portano i Sassi in mostra a Milano

L’ariete di Franco Di Pede

di BIAGIO TARASCO

“La terra dei lucani” su Telelatino di Toronto di FRANCO CACCIATORE PRESENTAZIONE del documentario sulla Basilicata, realizzato dalla tv canadese, con il determinante apporto dall'Apt Basilicata, a Toronto. Il filmato dal titolo “La terra dei lucani”, prodotto dalla Georgicam Inc., una società che vanta un'ampia e comprovata attività documentaristica in ambito televisivo, sarà proiettato il 26 aprile a Toronto e quindi passerà in televisione su un circuito internazionale. A comunicarcelo è la regista Katalin Eszterhai, con un e-mail da Toronto, che ci invia anche la locandina della proiezione in Canada del documentario. Come i lettori ricorderanno, per averne dato notizia, il filmato è stato girato un po' in tutta la regione, da Melfi a Metaponto a Policoro, a Ferrandina, Nova Siri, Rionero, Banzi, Venosa, Acerenza, Lagonegro, Maratea, Potenza e Matera. La Eszterhai, regista e produttrice, specializzata in pellicole di promozione turistica, dall'Europa all'Africa alle Americhe; direttore della fotografia George Lajtai, membro della Canadian Society of Cinematography, che ha girato anche per il National Geographyc, ricevendo prestigiosi riconoscimenti. L'emittente è la Telelatino di Toronto. Il documentario fa parte del programma “Italia senza confini”, che registra un altissimo share di ascolto.

A Melfi, Katalin e George, sono giunti nel pieno della raccolta di castagne ed era ovvio che l'avvio delle riprese partisse dai castagneti della città, facendo assurgere il tipico frutto di Melfi, a vero simbolo dei prodotti del luogo. Ad introdurre la città proprio le riprese di un castagneto, effettuate con dovizia di immagini. A seguire le varie tappe dalla chiesa rupestre di Santa Margherita con l'immagine di Federico II, al Castello delle Costituzioni e il suo Museo Archeologico Nazionale, a Porta Venosina, alla Basilica Cattedrale, agli storici palazzi. Forse nel documentario non mancherà quell'osservazione a noi fatta su una Melfi che meriterebbe una promozione ed un'attenzione, sinora sfuggita, unitamente ad una riscoperta di tradizioni e personaggi

del luogo, elementi essenziali al richiamo turistico. Stesso interesse in tutti i luoghi della regione dove la Eszterhai e Lajtai sono riusciti a focalizzare la bellezza della regione, evidenziando aspetti insoliti ed a volte sconosciuti o trascurati. In conclusione una vera scoperta della Basilicata. La nostra regione, nella serie televisiva canadese, fa seguito al Molise e alla Calabria, con finalità primaria del documentario di far effettuare al telespettatore un viaggio-avventura che mostri una “bella ma poco conosciuta Basilicata”. L'iter lucano si svilupperà in tre episodi della durata di 48 minuti ciascuno, in edizione italiana e inglese, con «l'intento di aprire una finestra inedita sulla regione e portare, in particolare il Nord America, a scoprire il calore umano e la bontà dei prodotti della terra lucana, elementi che svelino in pieno la realtà della regione». Oggi Katalin, nell' e-mail, ci precisa che «il film è dedicato a tutti coloro che amano la terra lucana, ne apprezzano la bellezza della natura e l'ammirano non solo con gli occhi ma anche con il cuore. Il documentario è soprattutto un invito di scoprire il fascino di una regione che offre storia e arte, di una popolazione quanto mai generosa, di gente tenace, di lavoratori onesti». Ci annuncia, infine, che il documentario sarà presentato a breve anche in Basilicata. cultura@luedi.it

MATERA - Un'iniziativa a sostegno di “Matera 2019 - capitale europea della cultura” ha portato due artisti materani, lo scultore Franco Di Pede ed il fotografo Michele Morelli, ad esporre le loro opere a Milano dal 6 al 12 aprile 2010. La mostra, intitolata “Antropologia del quotidiano nel di-segno del tufo a Matera”, sarà allestita presso lo Studio D'Ars in via Sant'Agnese, 12 a Milano. Due artisti della città dei Sassi insieme per svelare una realtà che non smette mai di affascinare. Protagonista della loro arte è il tufo (calcarenite), di cui è ricco il territorio materano. Franco Di Pede, scultore e animatore culturale, è nato a Matera nel 1937, dove vive e lavora e dove dirige lo Studio Arti Visive dal 1964. Nella mostra milanese ha portato opere di recente produzione in tufo, materiale facilmente plasmabile, ricavando forme geometriche dense di simbolismi. Si tratta di dodici sculture, realizzate in tufo e ferro, tante quante sono i segni dello Zodiaco. In questo lavoro la materia cede il passo al segno nella complessità dell'immaginario collettivo e, attraverso il linguaggio universale dei simboli, suscita nel fruitore qualche riflessione sul quotidiano. Michele Morelli, classe 1956, espone a Milano quindici fotografie raffiguranti le cave di tufo di Matera. «Le sue opere - ha scritto Grazia Chiesa - fissano momenti di apparente casualità, ove, però, si avverte la fisicità e la specificità del soggetto: ogni foto, resa con molta efficacia, è sempre carica di un'emozione nuova». Lo rivela lo stesso Morelli, il quale ha affermato: «Mi piace fotografare quelle sensazioni che possono essere tradotte in immagini essenziali». Il fotografo materano ha esposto in Italia e all'estero. Sue fotografie sono inserite in periodici, riviste specializzate e volumi monografici. cultura@luedi.it

Aperte fino al 31 maggio le iscrizioni al concorso fotografico promosso dal Wwf

Il Parco della Val d’Agri in uno scatto di EMILIA MANCO VAL D'AGRI - Le Emozioni nel Parco dell'Appennino Lucano in uno scatto. E’ stata prorogata al 31 maggio la scadenza per le iscrizioni al concorso fotografico “Le Emozioni nel Parco dell'Appennino Lucano” organizzato dal Wwf con il patrocinio del Commissario del Parco nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese. Obiettivo del concorso è la raccolta di soggetti fotografici che possono essere persone, luoghi, animali, piante, paesaggi, mestieri, attività, colori e ogni situazione in grado di suscitare un'emozione incontrata nel territorio del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano. Il parco racchiude in se tesori naturalistici, paesaggistici, storici, archeologici, spesso sconosciuti agli stessi abitanti del Parco, elementi

che sono il più delle volte così vicini a noi da essere considerati spesso come scontati, invece hanno tante storie, colori e sapori da raccontare. Questo concorso vuole essere uno strumento attraverso il quale prendere coscienza del magnifico ambiente in cui viviamo e far si che il parco diventi il “tesoro” di tutti. La collaborazione del Parco su questa iniziativa è il segno di un buon operare da parte del Commissario straordinario del Parco, Domenico Totaro, che da quando è alla guida ha messo in atto diverse iniziative in grado di avviare percorsi virtuosi verso lo sviluppo sostenibile del territorio. A cominciare dalle intense attività antincendio e di controllo del territorio, mediante l'utilizzo di un elicottero affidato al Corpo forestale dello stato e dall'individuazione dei comandi stazioni del Cfs, a testimonianza di una collaborazione fra Par-

co e Polizia ambientale che ha già dato frutti tangibili. Quanto alle attività di informazione e formazione, di grande importanza è la predisposizione della cartina informativa del Parco, l'elaborazione del primo programma di educazione ambientale, incentrato sulla divulgazione delle sue risorse, e la predisposizione del bando per la scelta dell'emblema. A tutto ciò va aggiunto l'istruttoria delle domande per il risarcimento dei danni da fauna, la sottoscrizione di protocolli d'intesa con altri Enti per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali del Parco e sulla tutela della biodiversità. Il concorso è gratuito ed aperto a tutti, è possibile partecipare inviando fino a 5 fotografie scattate nel territorio del Parco in bianco e nero o a colori, in tecnica tradizionale (analogica) o digitale. cultura@luedi.it

Il Parco dell’Appennino lucano

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Cultura e Spettacoli 43

Martedì 6 aprile 2010


Martedì 6 aprile 2010

I PIU’ LETTI

“Angeli a pezzi” di Dan Fante, erede del più noto John

In Italia

FRANCESCO GUCCINI Non so che viso avesse Mondadori 2) GIANRICO CAROFIGLIO Le perferzioni provvisorie Sellerio 3) BENEDETTA PARODI Cotto e mangiato Vallardi 4) ANDREA VITALI La mamma del sole Garzanti 5) ERRI DE LUCA Il peso della farfalla Guccini Feltrinelli 6) FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadori 7) GEORGES SIMENON Maigret e il caso Nahour Adelphi 8) GRATTERI - NICASO La malapianta Mondadori 9) ALESSANDRO D’AVENIA Bianca come il latte, rossa... Mondadori 10) MARCO TRAVAGLIO Ad personam Chiarelettere Travaglio 1)

In Basilicata GRATTERI - NICASO La malapianta Mondadori 2) GIANRICO CAROFIGLIO Le perfezioni provvisorie Sellerio 3) BENEDETTA PARODI Cotto e mangiato Vallardi 4) LARS KEPLER L’ipnotista Longanesi 5) ANDREA VITALI La mamma del sole Garzanti 6) FRANCESCO GUCCINI Non so che viso avesse Mondadori 7) FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadoris 8) MARCO TRAVAGLIO Ad personam Chiarelettere 9) ANDREA GALLO Così in cielo, come in terra Mondadori 10) DON WINSLOW La pattuglia dell’alba Einaudi 1)

Vitali

Winslow

Il suo volo salvifico Un figlio pieno di talento che si perde nell’alcol, nel sesso, nella depravazione di ISABELLA MARCHIOLO DAN Fante non è suo padre John. Evidenza che, tuttavia, non gli impedisce di essere uno straordinario scrittore e poeta, vessato da persecutori paragoni con l’opera paterna. Ma inevitabilmente, per Dan l’empireo di “Chiedi alla polvere” fu un’atavica frustrazione che, insieme alla dipendenza dall’alcol, ha rischiato di uccidere, oltre alla sua vita, un talento letterario oppresso pure da quella sregolatezza ereditata come maledizione spirituale di famiglia. La carriera di Dan Fante, oggi rivalutata dalla critica americana (ma anche straniera: un’estasiata Fernanda Pivano definiva i suoi libri “ballate di amore e morte”), è una non metaforica - riemersione dagli inferi, dove lo scrittore, nel suo volo salvifico, è sorretto da una schiera di divini derelitti. A guidarli c’era - e c’è - il padre perduto all’estremo lembo diuna ricongiunzione, dentro una parabola affettiva mozza. Non è inopportuno il titolo italiano “Angeli a pezzi”, traduzione di “Chump Change”, primo romanzo della trilogia di Bruno Dante, alter ego dell’autore, pubblicato da Marcosy Marcos.Si nasceangeli, ma la città spezza le ali, fa macello di sogni e poesia. Qualcuno ha osservato che, seBukoswski fufolgorato da John, Dan chiude il cerchio con una letteratura di palese impronta bukowskiana. In realtà la voce di Dan Fante è tutto tranne che un lascito d’emulazione. Non discende dal padre, né dal suo mentore.

Non è esercizio di stile perché scaturisce da un’autentica angoscia del vivere e dalla sua inopinata espiazione, che resta sempre sul ciglio di un’incombente rovina. Il terrore chela poesiascavi nuovilutti, e che la prossima volta non esistano risurrezioni. In “Angeli a pezzi”, Bruno Dan è anche lui figlio di un grande scrittore che sta morendo in un letto d’ospedale. Ha un fratello borghese e perfetto che finisce per sclerare, una moglie che lo odia perché è un fallito, una passione smodata per il vino e le perversioni sessuali. È attratto da altri angeli caduti a rovistare nell’im-

mondizia, relegati nel ghetto di una corte dei miracoli suburbana. Sulla sua strada capitano una prostituta bambina sgraziata quanto basta per suscitare tenerezza anziché sesso, e l’aggressivo cane del patriarca morente, talmente disgustoso da essere condannato all’abbandono o alla soppressione. Rubate l’auto e la carta di credito della ex, Bruno si dà alla fuga dall’agonia del padre, incapace di sopportare i rituali di famiglia e un dolore imploso, che non riesce ad sgomberare l’anima. Come è accaduto nella realtà al narratore, finiti i soldi, Bruno-Dan sopravvive acca-

La silloge dialettale di Moisè Asta

Poesia in vernacolo HA visto la luce, in questi giorni, la silloge poetica dialettale di Moisè Asta «Cìentu sonìetti e lle restatine» (Aracne Editrice, Roma, pagg. 242, Euro 16,00), a cura e con nota introduttiva di Luciano Romito, docente di Linguistica Generale e Fonetica Sperimentale dell’Università della Calabria. L’elegante volume, nel vernacolo di Soveria Mannelli, consta pure del commento dei professori Belluscio e Caligiuri (Unical) e del professor Domenico Napolitani che, origina-

rio della Calabria, insegna Matematica alla Mason University di Washington , oltre che di un’accurata Analisi linguistica, di un Glossario e di una post-fazione del prof. Giuseppe Falcone, docente emerito di Dialettologia dell’Università di Messina. Asta, vecchio giornalista militante calabrese, così, aggiunge un nuovo apprezzabile «pezzo» alla sua già copiosa produzione editoriale articolata in saggi, romanzi e raccolte di poesia in lingua e in dialetto.

La copertina del libro

tastandolavori astrusi,chelo spingono al largo dall’ambizione letteraria. S’illude di trovarvi una corrispondenza elettiva con il declino del padre, che per lucro aveva svenduto la propriaarte alla tirannide dei registi di Hollywood. L’opaca preziosità della letteratura barattata con il bagliore pacchiano di una villa con piscina. La seduzione commerciale degli scrittori tirati su dalla miseria, peggio se hanno un cognome rotondo che odora degli umori corporei di Ellis Island, americano solo d’importazione. Il romanzo è un crescendo di lirismo e ironia, in un incastro fluido, senza forzature. L’impastonaturale dellarealtà: bellezza, creature disfatte e lerciume. Il diario osceno del protagonista corre verso un’autodistruzione annunciata, racconta l’abisso con sadismo psicanalitico. L’alcol è un veleno infiammabile, esige mortale devozione. L’astinenza perfora le membra, fiaccale forze.Dall’inferno ad una catarsi vicinissima, tangibile. Per uscirne basterebbe un passo, ma il corpo si è già arreso. Dall’86 Dan Fante non è più alcolizzato. Bruno Dante resiste ventiquattr’ore con il sangue astemio. A riempire quel crepuscolo di grazia ci sono un romanzo che somiglia a “Chiedi alla polvere”, e una poesia scritta durante l’agonia di un cane ringhioso e maleodorante. Ma la poesia, si sa, non si scandalizza degli angeli imbrattati nel fango. Li redime come orfani ritrovati, e proprio perloro hauna predilezione neanche troppo segreta. Dan Fante Angeli a pezzi Marcos y Marcos pp. 271 - euro 10,00

SOCIETÀ SEGRETE

AUTOBIOGRAFIE

Le fratellanze sotterranee nell’800

La vita del re del porno

Un compendio di facile lettura, ironico e arguto, sulla Carboneria ma non solo di MIRKO TASSONE PIÙ che un libro si tratta di un compendio. “La Carboneria e le altre società occulte”, un saggio breve di Gian Carlo Fusco pubblicato, da Mursia, a distanza di cinque lustri dalla scomparsa dell’autore. Un volume agile, nel quale il caustico giornalista spezzino, con un linguaggio a tratti dissacrante, traccia le fasi salienti della nascita, all'indomani del Congresso di Vienna, delle prime società segrete, sorte come reazione dei ceti borghesi alle “resuscitate” dinastie di “restauratori”. La filiazione massonica, il mondo pulviscolare e segreto delle prime associazioni clandestine, la nascita della Carboneria, il suo linguaggio, i codici comunicativi, l’ascesa ed il lento declino dettato dalla propensione ad ave-

La copertina del libro

re “più martiri che idee”. Una narrazione che coniuga lo sguardo dell’aquila a quello della formica. La descrizione del fenomeno nella sua globalità, si accompagna, infatti, alla vivisezione dei pas-

saggi più significativi dai quali scaturisce un’interessante galleria di ritratti. Buonarroti, Menotti, Mazzini, i protagonisti del risorgimento, ma anche figure di reazionari come il giudice trentino Antonio Salotti detto il “Lupo”, per la caccia spietata ai carbonari e ad ogni altra genia di cospiratore. Senza rinunciare al caratteristico piglio del polemista, con uno stile talvolta sopra le righe, l’autore non trascura di affrontare il rapporto tra Carboneria e Giovane Italia che, al di là di quel che si potrebbe pensare, non è stata «un ramo nuovo spuntato sul vecchio ceppo». Non a caso Mazzini viene riconosciuto “la suprema guida ideale dei patrioti - mentre - la Carboneria, è diventata un guscio vuoto”. Uno sguardo che spazia ben oltre l’unità d’Italia

quando, le varie confraternite si riuniscono nuovamente attorno alla Massoneria di cui Mazzini diviene Gran Maestro. Infine, i rapporti a volte imperscrutabili tra le diverse logge interessate a condizionare i rapporti diplomatici del nuovo Regno. Una ricostruzione che non rinuncia a svelare alcuni episodi sulfurei, come il “caso Frapolli” sviluppatosi attorno alla chiacchierata ed influente loggia “Palladio”, la misteriosa società attorno alla quale si riunivano capi di governo, ministri ed uomini di Stato. Una P2 ante - litteram che ricorda a tutti come, in fondo, la storia del nostro Paese tenda sempre a ripetersi. Gian Carlo Fusco La Carboneria e le altre società occulte Mursia editore pp. 100 - euro 10,00

La storia vera di Lasse Braun IL RE del porno si racconta. censura e smascherare gli Per la prima volta arriva in imbrogli del sistema». Nalibreria l’autobiografia di to ad Algeri nel 1936 e fiLasse Braun, l’italiano fi- glio di un diplomatico itaglio di un diplomatico che liano, Lasse Braun (che prese il suo nome dagli anni Sessand’arte da un faleta agli Novanta ha gname svedese contribuito in manel 1969) racconniera determita di aver scoperto nante alla legalizil sesso fin dalla zazione della porprimissima infannografia nel monzia e diessere semdo. Un uomo che pre stato attratto ebbe rapporticon i dalle parti intime maggiori interdelle donne. preti della cultura In una sorta di e del cinema europiacevole autoapei e che, come La copertina giografia, il “re racconta lo stesso autore, entusiasmò il gio- del porno” racconta la sua vane Marco Bellocchio che vita dividendola in capitoandò a visitare un suo set letti cronologici. Aldi là degli eccessi e delle comprennel 1972. Il titolo del libro è “Senza sibili indulgenze che l’autregua” ed è pubblicato da tore si riserva, “Senza treConiglio Editore (399 pagi- gua” riesce a calare il lettone, 24,50 euro), mentre il re in un’atmosfera particosottotitolo vuole essere una lare, in un mondo in cui ciò sorta di sintesi del volume: che oggi è fin troppo visibi«Lastoria dell’uomo che ha le e accessibile a tutti (cominventato la pornografia presi i minori) grazie a inmoderna per scardinare la ternet era tabù assoluto.

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44 Libri e letture


Il ritorno di James Elroy dopo “Sei pezzi da mille” e “American tabloid” "MICROSPIE, intercettazioni telefoniche, infiltrazioni, perquisizioni, lettere diffamatorie. Pedinamenti. Calunnie a mezzo stampa. Insinuazioni, uso della forza, spionaggio, pettegolezzi, propaganda, guerra psicologica." A chi, dei tanti "cattivi" del libro, allude la frase sopra riportata? Sono solo quelle le tante azioni criminose che popolano ogni pagina del romanzo ad apparire degne di essere segnalate in quel breve elenco? Difficile dire chi non utilizzi sistemi illegali per fare il proprio tornaconto negli Stati Uniti di fine anni Sessanta. E nei decenni successivi? Polizia, Fbi, organizzazioni criminali, organizzazioni razziste, gruppi d'opposizione, commercianti di droga, attentatori, militanti afroamericani, organizzazioni neonaziste, esuli cubani: tutti sono in qualche modo collegati, tutti hanno molto, moltissimo da nascondere. È un'America violenta e senza principi quella che Ellroy descrive in tutti i suoi romanzi, un'America che non ha e non dà speranza. Violenza mirata a uno scopo o del tutto gratuita come uccidere uno scoiattolo senz'altro scopo che vederlo disintegrato sotto i colpi della propria pistola. Gli anni che precedono e che seguono il sessantotto sono una specie di estremizzazione di tale deriva, e non viene indicata nessuna via d'uscita da quel clima. I delitti eccellenti: i due Kennedy e Martin Luther King sono il frutto di un insieme di complotti e di congiure che vedono come protagonisti chi è nello Stato e chi ne è fuori, chi ha giurato fedeltà alla nazione e chi ha come regola di vita l'infrangere la legge. È proprio questa capacità di fare il quadro, negativo, di un paese che si fonda sulla violenza e sull'inganno senza trarre nessuna morale, senza condanne o considerazioni, ma "riportando i fatti", una delle caratteristiche di James Ellroy. Frasi brevi, spezzate, uno stile sempre impersonale, discorso diretto il più possibile, linguaggio realistico, molto duro, tanto slang, sicuramente non facile da tradurre in italiano (complimenti a Giuseppe Costigliola!), questi gli strumenti che lo scrittore utilizza per dare al lettore continue sferzate e immergerlo nel clima che va costruendo pagina dopo pagina. Anche l'uso di inframezzare il testo con articoli, documenti ufficiali e titoli di giornali, aggiunge verità al racconto che si fa cronaca, quindi sempre più realtà. Si può parlare per questo noir anche di romanzo storico, si intrecciano infatti figure reali, (John F. Kennedy e il più amato Robert,

Sociologia

Adolescenti “fastidiose” creature

La copertina del libro “Il sangue è randagio” e una foto che ritrae Bob Kennedy

Sangue randagio e America violenta Martin Luther King...), magari non come personaggi della trama, ma citati come riferimenti per i personaggi che per conto o in nome loro agiscono, a personaggi di pura creazione letteraria: il vero e il verosimile insomma come da canone letterario. Le donne? ce n'è davvero di

ogni genere, tutte però con quel qualcosa in più che le rende speciali. Giovani e meno giovani, puri strumenti sessuali, o capaci di condurre il gioco, un gioco pericoloso ed estremo, tante. Ma una sola, la Dea Rossa, Joan Rosen Klein, è la regina che muove, facendole girare in-

torno a sé, tutte le pedine. 1968, 1969 e via così fino al 1972, quindi un salto e le ultime pagine, OGGI, un capitolo in prima persona. Ecco come si conclude il capitolo e il libro: Vi affido questo libro e vi consacro miei compagni. Questo mio dono rappresenta il ricongiungi-

mento con la madre che ho perso, con la figlia che ho perso, e con Joan, la Dea Rossa. James Ellroy Il sangue è randagio Mondadori pp 859 - euro 24,00

Un saggio di Antonella Colonna Vilasi sul terrorismo

La strategia dei gruppi armati PRESENTATO nei giorni scorsi, è in libreria, Il Terrorismo, (Mursia, pp. 224, euro 19,00), di Antonella Colonna Vilasi, un saggio che indaga le motivazioni, gli interessi e i metodi d’azione dei gruppi armati e terroristici degli anni Sessanta e Settanta, inserendoli nel contesto sociale e storico in cui si sono sviluppati ed esaminando il fenomeno del terrorismo anche alla luce di analoghi movimenti internazionali. Da strategia della tensione agli anni di piombo, Il terrorismo, affronta un’analisi rigorosa delle cause e delle conseguenze della lotta armata di sinistra e di destra in Italia. Nella prima parte del saggio Antonella Colonna Vilasi, autrice di numerose opere su tematiche criminologico-forensi, esamina i principali

episodi di stragismo che si sono succeduti dal dicembre 1969 (Piazza Fontana) all’agosto 1980 (Stazione di Bologna); la seconda parte del testo è invece dedicata a passare in rassegna i gruppi dell’eversione rossa: dalle più note Brigate Rosse e Prima Linea fino ai gruppi minori che contribuivano a formare quella galassia, tra cui Nuclei Armati Proletari; l’ultima parte è invece dedicata all’eversione nera del Golpe Borghese e dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari). Benché il contesto attuale sia diverso da quello in cui si collocano gli eventi trattati ne Il terrorismo, il volume affronta una serie di tematiche di grande attualità, ripercorrendo anche il complesso percorso di consolidamento delle istituzioni demo- La copertina del libro cratiche del nostro Paese.

ARCHEOASTRONOMIA

Alla ricerca dei cieli perduti

IL rapporto fra l’uomo e il cielo nei tempi antichi, il ruolo dell’astronomia per stabilire lo scorrere del tempo, la posizione degli astri per spiegare i fenomeni naturali, sono alcuni degli argomenti sui quali ci fa riflettere Guido Cossard nel suo nuovo libro «Cieli perduti. Archeoastronomia: le stelle degli antichi», edito da Utet per la Collana Scientifica Frontiere. «Noi non guardiamo più il cielo – scrive l’autore – le timide luci degli astri sono state cancellate dall’illuminazione artificiale e impallidite di fronte alla nostra indifferenza». Ma nel passato, il rapporto tra l’uo-

perduti, in modo sensazionale ma scientificamente rigoroso nello stesso tempo, a partire dai principali siti archeologici dalla preistoria europea, per arrivare alle popolazioni antiche quali Sumeri, Babilonesi, Egizi, Cinesi, Celti, Indiani d’America, Incas, Atzechi, Maya che ci hanno lasciato una quantità enorme di incredibili testimonianze. In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical Union ha dedicato all’autore il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard.

Spiegare i fenomeni naturali attraverso gli astri mo e il cielo era molto diverso. Nelle scure notti dei nostri antichi progenitori, spesso passate all’addiaccio, il cielo si popolava di figure fantastiche: divinità lanciate su velocissimi carri, barche cariche di mitici eroi che solcavano l’oceano celeste, rozzi utensili della vita quotidiana, spaventosi animali ostili. Nel neolitico poi l’astronomia divenne fondamentale per stabilire un primo calendario, funzionale alla grande rivoluzione eco-

nomica avvenuta: l’introduzione dell’agricoltura. Cossard, Presidente dell’Associazione di Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana, rileva che «la ricerca di riferimenti certi per osservare il punto di levata del Sole, della Luna e di alcuni astri brillanti comporta l’innalzarsi di grandi pali totemici, seguiti a breve da imponenti opere megalitiche di natura astronomica». L’autore va alla ricerca dei cieli

La copertina del libro

UN giovane zoologo, David Braindbage classe 1968, svela il mistero delle creature più meravigliose (e fastidiose) del pianeta: gli adolescenti. La scienza conferma: l’adolescenza contraddistingue la specie umana e ha decretato il suo successo sulla Terra. Forse soltanto uno zoologo poteva capire perchè gli adolescenti si comportano da animali. Soltantoun veterinario evoluzionista poteva risolvere uno degli enigmi più impenetrabili dell’universo: perchè la specie umana è l’unica ad avere una fase adolescenziale? Ed ancora, fra molti altri interrogativi posti con un certo umorismo, ma senza rinunciare al rigore scientifico: che cosa succede nel corpo e nel cervello degli adolescenti? Perchè le tempeste (ormonali, sentimentali, comportamentali) del secondo decennio di vita hanno un’importanza fondamentale non soltanto nella storia dell’individuo, ma anche nell’evoluzione dell’umanità? La tesi è nuova e piuttosto rivoluzionaria, costituisce un antidoto alla demonizzazione e semplificazione che vanno in scena ogni giorno su stampa e tv. Gli adolescenti non sono un flagello sociale, ma la vetta autentica dell’esistenza umana. Secondo l’autore, gli anni dai 13 ai 19, sono potenzialmente un ottimo periodo della nostra vita. Purtroppo se ne parla spesso come se non fossero altro che uno sgradevole ostacolo tra un’infanzia beata e una matura età adulta. È vero, ci sono molte cose da fare nel secondo decennio dell’esistenza, tuttavia andrebbero considerate un’opportunità positiva. Anzichè rappresentare una transizione penosa e incerta tra due fasi della vita, l’adolescenza dovrebbe essere vista come un periodo in cui possiamo avere il meglio dei due mondi: l’incantevole meraviglia di un bambino e la rassicurante indipendenza di un adulto. Gran parte delle evidenze scientifiche starebbe a indicare che l’evoluzione ci ha concesso gli anni dell’adolescenza per un ottimo motivo: alla lunga ci aiutano a riuscire come individui (ed è a questo che tende l’evoluzione). È un periodo in cui possiamo giocare un pò, vivere un pò e crescere un pò: cosa c’è di meglio? David Bainbridge Adolescenti una storia naturale Einaudi editore pp. 320 - euro 16,50

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Libri e letture 45

Martedì 6 aprile 2010


Spettacoli e televisione Martedì 6 aprile 2010 Cinema/1

Parte su Canale 5 “Un paradiso per due”, tv movie con Vanessa Incontrada

Morelli, dopo Coliandro una fiction ambientalista Halle Berry incontro con lo squalo ROMA – Un nuovo squalo è pronto a terrorizzare di nuovo gli spettatori di tutto il mondo. A 35 anni dal primo film diretto da Steven Spielberg, il terribile re degli abissi torna al cinema. Dopo aver festeggiato il 16 marzo il secondo compleanno di sua figlia Nahla, Halle Berry è pronta a riprendere il lavoro sul set nel ruolo di un’insegnante di immersioni subacquee che torna negli abissi marini dopo un incontro quasi fatale con un grande squalo bianco. Il thriller, 'Dark Tidè, sarà diretto da Clark Johnson ('The Sentinel'), ed è atteso per il prossimo anno. È prevista invece entro il 2010 l’uscita di 'Frankie and Alicè, un film drammatico di Geoffrey Sax attualmente in postproduzione, in cui l’attrice è una giovane afroamericana affetta da un grave sindrome di personalità multipla che lotta per restare se stessa e per non cedere ad una latente personalità razzista. La Berry ha vinto un Premio Oscar come migliore attrice nel 2002 per il film Monster's Ball (prima e finora unica attrice afroamericana a ottenerlo), un Golden Globe e un Emmy Award. È una delle attrici più famose del panorama internazionale. Il mensile Esquire ha incoronato l'attrice Halle Berry 'Donna Vivente più Sexy' dell'anno 2008, dedicandole una foto di copertina. "Essendo giunta all'età di 40 anni ed avendo avuto da poco un bambino - ha detto l'attrice - sono ben lieta di questo titolo anche se non ho ancora capito bene cosa significhi".

ROMA – Smessi i panni dell’Ispettore Coliandro, la fiction cult dei fratelli Manetti dimezzata a sole due puntate, per Giampaolo Morelli torna oggi in prima serata in tv con Un paradiso per due, filmtv perCanale 5,con Vanessa Incontrada e la star di Il mondo di Patty, Laura Esquivel, prodotto dalla Indiana di Gabriele Muccino. Un tv movieche probabilmentepunta arisollevare gli ascolti della fiction di canale 5, dopa una stagione deludente culminata nella sospensione della serie I

fratelli Benvenuti con Massimo Boldi, sostituta domenica dal film di Leonardo Pieraccioni 'Ti amo in tutte le lingue del mondò. Un paradiso per due è una commedia sentimentale che affronta i temi dell’ecologia, della difesa degli equilibri dell’ambiente e della natura e della lotta tra speculatori immobiliari senza scrupoli e ambientalisti radicali. Del cast fanno parte anche Ricky Memphis, Dino Abbrescia e Claudio Castrogiovanni. Alice (Incontrada) è

una biologa marina che vive isolata in una baia sarda insieme all’annoiata figlia adolescente, Margherita (Esquivel). La donna sta studiando il comportamento di un delfino, Italo, che vive tutto solo in uno specchio di mare antistante la casa della biologa. Carlo Bramati (Morelli), un costruttore senza scrupoli, ha messo gli occhi sulla spiaggetta abitata da Alice e sta cercando da tempo di sfrattare la donna per costruirvi un residence. Per chiudere più velocemente la trattati-

va, l’uomo decide di andare in Sardegna insieme al suo avvocato (Abbrescia) e a un imprenditore del cemento, Nerone (Memphis). Subito Bramati inizia a circuire Alice facendole credere di essere anch’egli un ambientalista interessato a salvare Italo dalla speculazione edilizia. Come nella migliore tradizione, tra Incontrada e Morelli nascerà un’intesa, con il disappunto dei due soci, Timbro e Nerone, che temono che la love story possa mettere in pericolo l’operazione.

Su Rai Due gli episodi scritti da De Cataldo, Lucarelli e Carlotto

Cinema/2

Il ritorno di “Crimini” Otto nuovi gialli d’autore

“Scontro tra titani” sbanca in Usa

di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Giancarlo De Cataldo lo definisce il giro d’Italia criminale. È quello di Crimini, la serie tv che ha unito in questi anni i migliori nomi della scrittura noir italiana con la narrativa televisiva, attirando talenti cinematografici e con un risultato di qualità non consueto per la fiction televisiva di casa nostra. Arrivano ora otto nuovi episodi da non perdere il venerdì sera su Raidue dal 9 aprile. Si parte con La doppia vita di Natalia Blum, da un soggetto di Gianrico Carofiglio (sceneggiatura di Silvia Napolitano) e la regia di Anna Negri: in una Bari notturna e seduttiva si muovono i protagonisti Emilio Solfrizzi, nei panni di un editor brillante e Anita Caprioli, in quelli di una magnetica e misteriosa esordiente a caccia di un editore. Il progetto Crimini, alla terza stagione, ancora prodotto da Rodeo Drive e Rai Fiction, ha come unico vincolo l’indicazione geografica: «Gli scrittori sono stati lasciati liberi di improvvisare sul tema, raccontando le ossessioni, le grandi e piccole paure, le speranze, le miserie e gli splendori di un Paese inquieto e inquietante che nessuna realtà riesce a descrivere meglio di quella criminale nei suoi costanti, spesso inafferrabili mutamenti», ha detto De Cataldo, ancora curatore

Carlo Lucarelli

dell’intera serie. Negli otto nuovi film ci sono, oltre alla Bari di Carofiglio, popolata da fantasmagoriche apparizioni di bellissime dame senza pietà: l’accecante Courmayeur della «neve sporca» di De Cataldo coi suoi commercialisti malavitosi e un uomo in cerca di riscatto; l’assolata Matera di Sandrone Dazieri, teatro di inconfessabili traffici; il Piemonte di Faletti, scenario di una “nerissima» avventura di incendi e di inganni; l’Umbria di Di Cara, dove poliziotti coraggiosi combattono una lotta senza quartiere contro

aggressive organizzazioni criminali; le Marche di Lucarelli e poi ancora il NordEst tanto ricco quanto disperato di Massimo Carlotto e la Genova di Giampaolo Simi. “Non c'è niente di scontato nell’Italia efferata che gli autori di Crimini ci rivelano – ha aggiunto De Cataldo -. Nemmeno la speranza: che, per nostra fortuna, sta nei cuori dei giusti, qui sempre vincitori dell’eterna lotta contro il Male». Dopo La doppia vita di Natalia Blum andrà in onda Niente di personale scritto da Carlo Lucarelli (con Giampiero Rigosi)

e con la regia di Ivano De Matteo in cui Rolando Ravello è un insospettabile killer che lavora per la 'ndrangheta ad Ancona ed è incaricato di uccidere l’ufficiale dell’esercito Donatella Finocchiaro. Rodolfo Corsato è invece il protagonista di Little Dream da un soggetto di Massimo Carlotto, con la regia di Davide Marengo: nei panni dell’ispettore Campagna indaga su una storia di ricchi e potenti del Nord Est, con la cocaina a seminare morte. Claudio Bonivento dirige invece Enzo Decaro e Vittoria Belvedere in Cane Nero di Giorgio Faletti, un titolo che fa riferimento alla firma di un piromane pericoloso. La cocaina è al centro di Neve Sporca, il giallo di Giancarlo De Cataldo con la regia di Davide Marengo e un cast di giovani attori tra cui spiccano Alessandro Roja e Lavinia Longhi. Marco Foschi, Francesca Inaudi, Francesco Siciliano, Branko Djuric sono in una storia di poliziotti e trafficanti di droga scritto da Piergiorgio Di Cara, con la regia di Stefano Sollima, Mork e Mindy. Bestie di Sandrone Dazieri, con la regia di Andrea Manni e Pietro Taricone per la prima volta protagonista e Luce del Nord di Giampaolo Simi, con la regia di Stefano Sollima, con protagonisti Paolo Briguglia, Vinicio Marchioni e Nicole Grimaudo, completano il nuovo ciclo di Crimini.

LUTTO

Addio al giudice del tribunale televisivo E’ morto Santi Licheri, simbolo del programma Forum. Aveva 92 anni ROMA – E' stato il simbolo del tribunale televisivo più famoso d’Italia. Santi Licheri, o Santino, come ormai lo chiamava Rita Dalla Chiesa, morto ieri a 92 anni (li avrebbe compiuti il 13 aprile), è stato giudice di Forum sin dall’inizio della trasmissione (1985) e fino alla conclusione dell’edizione del 2009 portando l’aula di un «tribunale» tra i fornelli della cucina, con il tono pacato, il sorriso e l'affabilità di uno di casa. Magistrato, Presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione, era figlio di un magistrato sardo. Nato nel 1918 a Ghilarza (Oristano), in una famiglia di 10 figli, trascorre la sua giovinezza a Sassari, dove sviluppa le sue doti d’intellettuale. Si diploma al liceo classico di Sassari a pieni voti ed è rinomato per la sua bravura negli studi, tanto da guadagnarsi il sopran-

nome di Due Leoni. Mentre prepara gli esami alla facoltà di Giurisprudenza, è supplente presso il liceo di Sassari. Si laurea a 22 anni, con una tesi di Diritto Romano con 110/110 e lode. Dal 1940 al 1943 è sotto le armi, dal 1943 è a Roma in clandestinità sotto falso nome. Si fa chiamare Franco Rossi, per sfuggire alle retate dei nazifascisti. Rientra in Sardegna alla fine del 1944. A breve distanza, prepara sia l’esame da Procuratore che il concorso per la magistratura. Li supera entrambi, pratica l'avvocatura e, infine, sceglie di seguire la professione di magistrato. Dopo sei mesi è Sostituto Procuratore della Repubblica in oltre 15 processi e in seguito Pubblico Ministero di Corte d’Assise. Negli anni '50 si trasferisce a Massa come Pretore e poi trasferisce al tri-

bunale di Genova come magistrato di Tribunale giudicante, prima nella sezione del Lavoro, poi in quella dell’Istruzione. Si afferma nella magistratura penale. Nel '58 è tra i primi a entrare nel Consiglio Superiore della Magistratura con sede a Roma. Rientrato a Genova come magistrato di Corte d’Appello, è anche Preside della Corte d’Assise di Savina. Nell’80 conclude la sua carriera di magistrato per riprendere l’avvocatura nel settore civile. Nella metà degli anni '80 il figlio del giudice, scenografo nelle produzioni televisive, presenta il padre all’allora produttore Italo Felici: l’incontro si traduce ben presto nella realizzazione della prima edizione di Forum dell’85. Da allora Santi Licheri ha preso parte a tutte le edizioni del programma. r. c.

Santi Licheri

ROMA – Dopo il dinamismo da videogioco di Avatar e il viaggio psichedelico di Alice, il 3D aiuta a far rivivere l’epica battaglia di Perseo contro Ade e Zeus per la salvezza del mondo e fa ancora record al botteghino Usa. Ha infatti incassato in tre giorni 61,4 milioni di dollari, Scontro tra titani ('Clash of the titans'), il kolossal hollywoodiano ispirato all’antica Grecia che sarà nelle sale italiane dal 16 aprile. Il film, primo titolo Warner in 3D, ha così battuto il precedente primato del fine settimana pasquale fatto registrare nel 2006 da Scary Movie 4 (40,2 milioni). Una pellicola con lo stesso titolo era stata già realizzata nel 1981 da Desmond Davis, ma il successo di questo remake è sicuramente dovuto agli effetti speciali, a quei tempi inimmaginabili, di cui si è servito il regista John Leterrier ma anche un cast di grande presa capitanato da Sam Worthington- Perseo (in Avatar era l’ex marine Jake Sully, pronto a entrare in un avatar per guadagnarsi la fiducia degli indigeni del pianeta Pandora), Liam Neeson nel ruolo di Zeus e Ralph Fiennes in quello di Ade. «Scontro tra titani e uno dei titoli più importanti del nostro 2010. Il 3D ci consentirà di offrire al pubblico un’esperienza visiva ancora più spettacolare e coinvolgente che darà ulteriore forza al film», ha detto Paolo Ferrari, presidente della Warner Bros. Pictures Italia. E sempre in riferimento della tridimensionalità, DanFellman, presidente della distribuzione Warner per gli Usa, ha spiegato che «per Scontro tra titani è stata ottenuta la migliore qualità disponibile oggi». Dopo la voglia di esplorare il futuro e mondi paralleli, sembra che la macchina del tempo di Hollywood si sia messa in azione per riscoprire tempi antichi, percorso già fatto da Zac Snyder con 300 (la battaglia delle Termopili). Oltre a Scontro tra Titani, che vedremo a breve da noi, in questo filone si inseriscono infatti 'Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il ladro di fulminì, uscito in Italia il 12 marzo (un ragazzino dislessico scopre di essere il figlio di Poseidone, dio del mare); ma anche La guerra degli Dei dell’indiano Tarsem Singh, (distribuito in Italia da 01) dove il 27enne americano Henry Cavill è Teseo in lotta contro i Titani a lungo imprigionati. E sempre la Warner Bros, che ha prodotto iTitani in3D, stapreparando una nuova versione cinematografica dell’Odissea, centrata sul ritorno di Ulisse a Itaca e sulla sua battaglia contro i malvagi Proci, da affidare al regista di Rings, Jonathan Liebesman.

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PRIMA SERATA

20.30

GIOCO

14.45

RUBRICA

21.10

RUBRICA

23.30

NEWS

21.10

FILM

21.10

TELEFILM

21.10

FILM

I soliti ignoti

Milo Infante

Giovanni Floris

06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiZibaldone...cose a caso 06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -Rubrica Italia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.50 -Reality ShowL'isola e poi... 20.00 -GiocoIl lotto alle otto

07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTG3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -Documentario27 secondi 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -TelegiornaleTG3 GT ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Show Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -Sit ComVita da strega 07.25 -TelefilmMagnum P.I. 08.15 -TelefilmCharlie's Angels 09.10 -TelefilmNash bridges 10.35 -MiniseriePiu' forte ragazzi 11.30 -Telegiornale Tg4 12.00 - Telefilm Distretto di polizia 12.55 -TelefilmDetective in corsia 14.05 -Show Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -Telefilm Wolff un poliziotto a Berlino 16.15 -Soap Opera Sentieri 16.55 -Film Lo sperone nudo con James Stewart, Janet Leigh, Robert J. Ryan - regia di Anthony Mann (Usa) - 1953 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.10 -TelefilmDegrassi 06.40 -Cartoni 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowCapogiro 10.35 -TelefilmGrey's Anatomy 11.30 -TelefilmGrey's Anatomy 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI Griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmKyle xy 16.00 -Sit ComZack & Cody al grand hotel 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 17.50 -CartoniBlue dragon 18.10 -CartoniI pinguini di Madagascar 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -RubricaMovie Flash 13.05 -TelefilmThe district 14.05 -Film Uragano con Jason Robards, Mia Farrow, Max Von Sydow - regia di Jan Troell (USA ) - 1979 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco I soliti ignoti 21.10 -Miniserie Capri 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -Reality Show L'isola dei famosi 23.25 -Rubrica 90° Minuto Champions

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Ballarò 23.20 -RubricaParla con me

20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmUn paradiso per due con Vanessa Incontrada, Giampaolo Morelli - regia di Pier Belloni (Italia) - 2009 23.30 -NewsMatrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmTango & Cash con S. Stallone - regia di Andrej Konchalovskij (USA) - 1989 23.25 -FilmCuori in Atlantide con A. Hopkins - regia di Scott Hicks (USA) - 2001

20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Telefilm Dr house - Medical division 22.05 -Telefilm Fringe

20.30 -RubricaOtto e mezzo 21.10 -FilmL'amante con Jane March, Tony Leung Ka Fai - regia di Jean-Jacques Annaud (Fra) - 1991 23.40 -Talk ShowVictor Victoria - Niente è come sembra

00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaScrittori per un anno 02.35 -CONTENITORE Rainotte 03.05 -Film TvOcchio di falco: delitti a domicilio

00.50 -NewsTG2 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 02.20 -Film TvThe Keeper con D. Hopper - regia di Paul Lynch (Can/GB) - 2004

00.00 -TelegiornaleTG3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaDiario di famiglia - La storia continua 01.40 -RubricaPrima della prima 02.10 -RubricaFuori Orario

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -TelefilmCinque in famiglia 04.00 -TelefilmUna nuova vita per Zoe 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica

01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 -MusicaleClip Parade 11 02.30 -FilmUomini contro con G. M. Volonte' - regia di Francesco Rosi (Ita) - 1970 04.25 -ShowPeste e corna e gocce...

00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmDetroit Rock city 04.50 -TelefilmFlipper

00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaProssima Fermata 01.10 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.10 -RubricaOtto e mezzo 03.50 -RubricaDue minuti un libro

Alessio Vinci

Tango & Cash

Hugh Laurie

L’amante

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Televisioni 47

Martedì 6 aprile 2010


L’Aquila ci sia d’esempio

TERREMOTO IN ABRUZZO

E’ il giorno della memoria Ventiquattro ore tra rabbia e dolore Alle 3.32 la fiaccolata alle pagine 4 e 5

Anno 9. n.94 € 1.00

GIOVANNI DI PILATO IL 6 aprile del 2009 un tremendo terremoto causa danni enormi e tanti lutti all'Aquila. La casa dello studente, crollata come pasta frolla, di quel dramma diventa il simbolo di quanto la stupidità se non l'avidità dell'uomo spesso faccia più danni della forza devastante della natura. Lì muoiono 8 studenti, come ha ricordato con grande passione il rettore dell'Università dell'Aquila segue a pagina 16

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Morto Roberts l'inventore del primo pc. Non aveva aggiornato l’antivirus

Martedì 6 aprile 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Boom di presenze a Matera e provincia. Metaponto, in tanti al mare

Pasquetta nei Sassi Tutti promossi a pieni voti

Maratea fa i conti con la Ss 18 chiusa Attesa per il consiglio comunale di oggi alle pagine 6, 7, 8, 9 e 10

CITTÀ CULTURA

Matera 2019 Sgarbi sta con Adduce

Alla tavola di un popolo di mangioni di ANDREA DI CONSOLI AVREI voluto che questo articolo fosse stato letto alle ore 15.15 di ieri. Avrei voluto che lo mettesse da parte per leggerlo, perciò, dopo pranzo. Cari lucani, questo articolo parla della “sindrome delle ore 15.15” del giorno di pasquetta. Avrei voluto che fosse letto mentre per strada non c’è nessuno, mentre tutti i parenti o gli amici stanno davanti al televisore acceso - in quell’angosciante ora di festa quando l’intera Lucania è immobile, casalinga, indifferente alle sorti del mondo, immersa nel dramma di una dolorosa digestione. Quando già qualcuno segue a pagina 10

IL GIALLO DI ELISA CLAPS

La scientifica torna in chiesa sulle tracce di Restivo Parla il supertestimone dell’omicidio Barnett «Heather aveva paura di Danilo» E la Sciarelli riparla del caso

a pagina 22

a pagina 15

Ciclismo Impresa del ciclista lucano

Fabian Cancellara si aggiudica il Giro delle Fiande L’esultanza di Cancellara al momento dalla vittoria del Giro delle Fiandre

Lega Pro La partita sarà recuperata giovedì

I rossoblu’ al lavoro in vista del match con il Foggia

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Un gruppo di turisti su un belvedere da cui si ammirano i Sassi (foto Videouno)

SPORT


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