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Sabato 22 novembre 2008

Brevi dal mondo

Il gelo blocca migliaia in auto TORONTO – Migliaia di persone sono rimaste bloccate dal gelo per quattordici ore di fila in Canada a causa di una improvvisa nevicata che ha bloccato l’autostrada. È successo nella Nuova Scozia dove, a causa di una abbondante nevicata, è rimasto inaccessibile un tratto all’altezza di un passo. In entram-

In Italia e nel Mondo Obama trova l’accordo. L’annuncio ufficiale arriverà dopo la festa del “Ringraziamento”

Usa, Hillary Clinton sarà il nuovo segretario di Stato CHICAGO - Arriverà dopo la festa del Thanksgiving, la Festa del Ringraziamento vero fulcro del sentimento nazionale americano, la nomina di Hillary Clinton a segretario di Stato del nuovo governo di Barack Obama. La lunga e complessa verifica delle condizioni necessarie, compresa la disamina legale delle attività economiche del marito Bill, sembra essersi però conclusa con esito positivo. Così quel "dream team" che non si era realizzato in campagna elettorale vedrà la luce all'ombra del trionfo di Obama. Differenza politica non secondaria: come eventuale candidata alla vicepresidenza, la Clinton avrebbe potuto condividere il merito della vittoria. Così, vengono rico-

Hillary Clinton

nosciuti il suo valore e la sua esperienza ed è tuttavia ben chiaro chi ha conquistato la Casa Bianca. Con la nomina della Clinton a segretario di Stato, per completare il team di politica estera di Obama

(che conta già sulla riconosciuta esperienza del vice Joe Biden in questo settore, oltre che di consiglieri come Madeleine Albright) manca soltanto il Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Il posto sembrava in bilico tra Susan Rice, ex-vicesegretario di Stato con Clinton e consigliere di Obama durante la campagna elettorale, e l'ex-ambasciatore Richard Holbrook. Ma ieri hanno ripreso forza i nomi del generale James Jones, ex- comandante della Nato, cresciuto in Francia e molto gradito agli europei, e di James Steinberg, vice Consigliere per la Sicurezza Nazionale sempre nell'amministrazione Clinton. Segno che il presidente eletto sta valutando con estrema diligenza l'equili-

Matteoli impone il rinvio dello sciopero del 25 novembre be le direzioni si sono formate code di almeno una decina di chilometri e, prima che i soccorsi potessero intervenire, gli automobilisti sono stati costretti a passare in macchina l’intera notte, molti al gelo perchè nel frattempo avevano esaurito il carburante.

Olanda, i sindaci per la cannabis BRUXELLES – Una trentina di sindaci olandesi hanno chiesto al governo di autorizzare un progetto pilota per coltivare cannabis regolarizzando e controllando così la produzione oltre che la vendita nei coffe shop.

Venezuela test elettorale CARACAS – I venezuelani andranno domani alle urne (gli aventi diritto sono 17 milioni, ma si prevede un astensionismo attorno al 40%) per scegliere 22 governatori, 328 sindaci e 233 legislatori regionali, ma anche per un ennesimo test politico rispetto al presidente Hugo Chavez (nella foto). Lo sostengono tutti gli analisti, sottolineando inoltre che la consultazione, la 14ª in un decennio, in questo senso sarà particolarmente significativa nello stato di Barinas ed in quello di Zulia. Alla luce di recenti dichiarazioni dello stesso Chavez, affermano inoltre gli osservatori, qualora il capo dello stato uscisse bene dalla prova elettorale non è da escludere che torni alla carica per proporre di nuovo la riforma che gli consentirebbe di restare al potere

Alitalia targata Cai, l’Enac pronta ad autorizzare i voli ROMA – E' tutto pronto all’Enac per il decollo della Nuova Alitalia targata Cai, il primo dicembre. Ma per ottenere i certificati necessari per far volare gli aerei, Cai deve dare alcune garanzie e assicurare che è tutto pronto per quella data. Per controllare la fase di transizione fra i due vettori è stato costituito un comitato di monitoraggio e vigilanza (con rappresentanti di Enac, Alitalia e Cai). E mentre ieri la Commissione di garanzia sugli scioperi ha aperto il procedimento per accertare le cause degli improvvisi ritardi e delle soppressioni dei voli dei giorni scorsi – informando sindacati e Alitalia – che il 'fronte del no' all’operazione Cai (Anpac, Up, Avia, Anpav, Sdl) attribuisce all’azienda, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, ha differito lo sciopero di martedì prossimo, 25 novembre, indetto dalle cinque sigle autonome e da Cub e Apm in Alitalia, Air One, Meridiana ed Eurofly. Si è appreso, intanto, che l’effettivo contante che Cai verserà a Fantozzi, sarà di 375 milioni di euro rispetto ai 427 indicati ieri. I 52 milioni di scarto – spiegano fonti vicino alla cordata di imprenditori della Compagnia aerea italiana – sono l’equivalente del valore delle miglia accumulate dai clienti Alitalia con il programma di fidelizzazione “Millemiglia” che Cai si è assunta l’onere di soddisfare. E', intanto, attesa per lunedì prossimo la firma di Alitalia e sindacati al ministero del Welfare per l’avvio della procedura per la messa in cassa integrazione straordinaria di tutti i dipendenti della compagnia aerea. Passaggio che consentirà al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, di inviare le lettere per la messa in mobilità e licenziamento collettivo a tutti i dipen-

Vito Riggio, il primo da destra, in aeroporto a Fiumicino

denti e a Cai di spedire quelle per l'assunzione dei 12.639 dipendenti della Nuova Alitalia. Per l'assunzione, però, è necessario che i lavoratori abbiano fatto almeno un giorno di cigs a rotazione e secondo stime sembra occorrano tre settimane. Il che farebbe slittare il decollo dell’operazione Cai. Peraltro, Cai ha vincolato il completamento dell’operazione al nulla osta da parte dell’Antitrust, alla esclusione da parte della Ue di impegni o misure diversi o incompatibili con il piano industriale e con l’offerta e alla valutazione positiva del 'monitoring trustee (l'osservatore esterno nominato dal governo italiano con il consenso della Commissione europea) che gli asset di Alitalia sono venduti a prezzi di mercato. In questo caso, il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, ha assicurato ieri che «non ci sarà alcun intervento della Ue». Tor-

nando all’Enac, il presidente Vito Riggio –dopo aver incontrato ieri l’amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli e Fantozzi – ha spiegato ai giornalisti che Cai deve assicurare risorse sufficienti per far fronte agli impegni per almeno tre mesi al netto delle entrate. Occorre quindi una delibera che impegni i soci di Cai a versare il capitale. E questo sarà fra gli altri punti all’ordine del giorno del cda che dovrebbe essere convocato martedì prossimo a Roma. Fra le garanzie richieste da Enac (che manterrà aperti i propri uffici anche il 29 e 30 novembre) e su cui vigilerà il comitato, ci sono l’assunzione da parte di Cai dei responsabili dell’organizzazione e delle strutture tecniche, il passaggio dei lavoratori con il licenziamento da Alitalia entro il 30 novembre e l’assunzione da Cai il primo dicembre, l’indicazione degli aerei di proprietà. Stefania De Francesco

brio della squadra, dando particolare importanza a fattori quali l'esperienza di governo (che favorisce i veterani dell'era Clinton) e il profilo "bipartisan", come nel caso di Jones. E anche altri non-democratici, o addirittura repubblicani di primo piano potrebbero essere invitati a lavorare con il nuovo presidente. Tra questi, il governatore della California Arnold Schwarzenegger, che ha già definito "storica ed entusiasmante" l'elezione di Obama e ed è peraltro sposato con Maria Shriver, nipote di John Fitzgerald Kennedy: "Lavorare con lui sarebbe un onore. Devo solo chiedere il permesso di mia moglie…", dichiara l'ex-attore. Paolo Bellucci

Maltempo arriva il freddo neve al Sud ROMA – Nelle prossime ore una massa d’aria gelida di origine polare raggiungerà la nostra Penisola e in questo fine settimana favorirà brusco abbassamento delle temperature, accompagnato però da un pò di maltempo solo a Sud. Ad accentuare il freddo – secondo quanto previsto dal meteorologo del Centro Epson Meteo Andrea Giuliacci – i gelidi venti settentrionali che soffieranno intensi soprattutto al Sud e attorno alle Isole. Poi all’inizio della prossima settimana, con l'arrivo di un nuovo nucleo di aria gelida – osserva Giuliacci – si formerà un vortice di bassa pressione che fra lunedì e mercoledì porterà nubi ovunque, piogge su molte regioni e nevicate fino a quote molto basse al Nord. La neve potrebbe imbiancare anche i tetti di Verona, Torino e Milano. Secondo Giuliacci al Nord farà ancora molto freddo a causa di gelidi venti orientali, mentre a Sud si attiveranno intensi venti di Libeccio che favoriranno un deciso rialzo delle temperature. OGGI: nubi e acquazzoni qua e là su Sud e Isole, con nevicate sull'Appennino oltre 1000 metri. Cielo coperto anche su Abruzzo, Molise e Alpi; bel tempo nel resto d’Italia. Forte maestrale su Sud e Isole, fino a 80-100 km/h in Sardegna. Massime ovunque in diminuzione, anche di 7-8 gradi al Nord. DOMANI: Sole al Centronord e sulla Campania. Ancora nuvole altrove ma con isolati rovesci solo su Salento, Calabria e Sicilia; qualche nevicata sui monti della Sila oltre gli 800 metri. In serata le nubi torneranno a coprire il Nord: nella notte piogge sparse sulle coste liguri e deboli nevicate, fino a quote di pianura, su entroterra ligure, Piemonte e Lombardia. Venti moderati settentrionali. Temperature in ulteriore calo: diffuse gelate mattutine al Centronord; massime fra 4 e 10 gradi al Centronord, 9 e 15 gradi al Sud. LUNEDI': nuvole su tutta Italia. Piogge sparse sulle coste dell’alto Adriatico, pianura emiliana, regioni tirreniche e isole maggiori; deboli nevicate fino a quote pianeggianti su Trentino, Friuli, pianura veneta, basso Piemonte e, oltre 500- 800 metri, su Appennino Centrale e Settentrionale. Venti forti. Temperature massime in rialzo al Sud e medio Adriatico, in calo e di poco superiori allo zero invece al Nord. Letizia Bianco

IL CASO

L’identikit del cocainomane, ricco e solo ma si droga per lavorare meglio e fare sesso anche dopo il 2013.

Palin in tv mentre sgozzano tacchini WASHINGTON - Il governatore dell’Alaska Sarah Palin è apparsa in un’intervista televisiva mentre sullo sfondo venivano macellati dei tacchini. L’ex candidata repubblicana alla vicepresidenza si era recata in una fattoria nella sua città di Wasilla per graziare un tacchino, come è tradizione.

BOLOGNA – Maschio, 35-40 anni, che vive con la famiglia, ha studiato poco, ma guadagna molto. E che molto spesso si droga da solo per lavorare meglio, sentirsi più adeguato e fare sesso. È questo uno dei profili-tipo del cocainomane, come emerge da uno studio fatto su vasta scala in 25 città italiane e dieci regioni, coordinato dall’osservatorio epidemiologico per le dipendenze dell’Azienda Usl di Bologna, che ha intervistato 3.901 persone. Non si tratta di una rilevazione statistica: il campione – come ha precisato Maria Raimondo Pavarin, direttore dell’osservatorio – comprende anche persone seguite dal Sert,

con lo scopo di incrociare i dati fra dipendenti e consumatori saltuari. Non è, insomma, una di quelle ricerche che vogliono individuare la percentuale dei consumatori di cocaina in Italia, ma si concentra soprattutto sul capire chi sono e sui motivi che li spingono a farlo. L’obiettivo è quello di affinare la conoscenza del fenomeno ed intervenire sulla prevenzione. «Abbiamo voluto capire – ha detto Pavarin – perchè c'è questo interesse e questa immagine pubblica così positiva della cocaina. Negli anni scorsi è stata vinta una battaglia con l’eroina, ma non possiamo oggi usare gli stessi metodi di prevenzione e dissuasione con la cocai-

na». Si scopre così che sempre più donne usano questa sostanza e che in media cominciano prima degli uomini. E lo fanno in misura maggiore per curiosità e per divertirsi, mentre fra gli uomini prevale la motivazione prestazionale: lo si deduce anche dal fatto che è maggiore la percentuale femminile fra chi consuma “Sniffatore” in compagnia e nel fine settimana, mentre i maschi sono pre- giovani lo fanno per curiosità ed valenti fra chi lo fa durante la setti- emulazione, chi è più avanti negli mana e in solitudine. I significati anni vi ricorre per lavorare e per del consumo della cocaina cambia- fare sesso. no anche a seconda dell’età: se i più Leonardo Nesti


In Italia e nel Mondo

Sabato 22 novembre 2008

Napoli, arrestato il figlio del superboss dei Casalesi

Incredibile scenario intorno a una nave con 100 milioni di dollari di petrolio

Somalia, al Qaeda all’attacco dei pirati Gli integralisti islamici contrari al sequestro della nave di proprietà saudita

IL CONGRESSO DI REIMS

Alcuni dei pirati in azione

MOGADISCIO - Saranno gli uomini di Al Qaeda a cavare le castagne dal fuoco ai paesi della Nato? Lo scenario sembra incredibile, ma è quel che si sta verificando in Somalia, dove nel porto di Haradhire è sequestrata la superpetroliera saudita Sirius Star, con a bordo 100 milioni di dollari di petrolio. Ieri, gruppi armati islamici hanno cominciato a raccogliersi nella zona con l'intento dichiarato di attaccare la nave. I pirati somali ch l'hanno attaccata hanno chiesto 25 milioni di dollari per restituirla, insieme al carico e al-

l'equipaggio. "Non vogliamo discussioni e non vogliamo perdere tempo", ripete per telefono uno dei pirati, Mohamed Said: "I sauditi hanno dieci giorni per pagare, altrimenti agiremo in un modo che potrebbe risultare disastroso", minaccia Said spiegando che i soldi dei riscatti, "tutti in contanti", vanno alle "famiglie povere della regione, che sono rimaste senza casa in seguito all'invasione delle truppe etiopiche in Somalia". L'Arabia Saudita, però, sembra intenzionata a non cedere, anche se mantiene i canali aperti con i pirati:

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"Negoziare e pagare riscatti non fa altro che incoraggiare la pirateria e non risolve il problema", spiega il ministro degli esteri Saud Al Faisal, da Oslo. E nega che ci siano trattative in corso, almeno a livello ufficiale: "Non accade a livello di governo. Non sappiamo se i proprietari dell'imbarcazione lo stiano facendo. Noi non li incoraggiamo". Senza trattativa, l'unica soluzione per liberare la Sirius Star sembra essere un blitz. Che però i pirati avrebbero previsto prendendo le contromisure necessarie. Ugo Marini

Gianluca Bidognetti è accusato di aver partecipato all’agguato di Villaricca

Anna Carrino

NAPOLI – Il figlio di Francesco Bidognetti, superboss dei Casalesi all'ergastolo, è stato arrestato ieri, per aver partecipato al commando che agì il 31 maggio del 2008, a Villaricca, dopo l'appello televisivo dell'ex compagna di Cicciotto, Anna Carrino, che rinnegava la camorra. I paradossi di 'Gomorra'. Gianluca Bidognetti avrebbe dovuto punire sua madre Anna Carrino: e fece parte del commando che doveva ammazzare la sorella e la nipote della donna. Sua zia e sua cugina.

Il ballottaggio fra Ségolène Royal e Martine Aubry

I socialisti francesi scelgono fra la democrazia e l’identità PARIGI – Sarà ballottaggio fra il campione della 'democrazia partecipativa' Ségolène Royal, 55 anni, e il custode dell’'identità socialista' Martine Aubry (58). I socialisti francesi sono tornati a votare ieri – dalle 17 alle 22 e i risultati si avranno nella nottata - per scegliere una delle due donne come loro segretario nazionale, dopo che al primo turno di giovedì nessuna ha ottenuto la maggioranza assoluta: la Royal è arrivata in testa con il 42,45%, la Aubry ha ottenuto il 34,73%. Il terzo candidato, Benoit Hamon, 41 anni, rappresentante della sinistra del partito, ha avuto il 22,83%, ed è stato escluso dal secondo turno. Ma i voti del giovane Hamon potrebbero essere decisivi al ballottaggio per l’elezione dell’Aubry, vista la vicinanza fra loro. A meno di un exploit di Ségolène. Aubry e Hamon hanno infatti un orientamento politico che li avvicina – nessuna alleanza con il centro di François Bayrou – uno stile e un modo di fare politica, più in linea con la tradizione di quel partito socialista che invece Ségolène vorrebbe cambiare profondamente. Al voto degli iscritti si è arrivati dopo il congresso di Reims, svoltosi lo scorso weekend, che non ha prodotto nè una sintesi unitaria nè la formazione di una maggioranza. Il 6 novembre scorso la mozione della Royal aveva ricevuto il sostegno del 29% dei militanti contro il 25 di Bertrand Delanoe - ritiratosi poi dalla corsa alla segreteria – il 24 della Aubry e il 18 di Hamon. Le incognite principali dei risultati del ballottaggio – e le speranze di Ségolène di ribal-

tare il pronostico per lei sfavorevole, vista la possibile costituzione di un fronte contro di lei – sono due: da una parte l’aumento della partecipazione dei militanti al voto – 230.000 sono gli iscritti – che giovedì è stata del 59,9%; dall’altra la coesione della fronda 'anti-Ségolène', che, oltre all’appoggio del sindaco di Parigi Delanoe, potrebbe annoverare quello di Hamon. A sfidarsi sono due concezioni – quelle di Ségolène e di Martine – profondamente diverse del partito e della politica. Da una parte c'è il 'cambiamento' predicato dalla Royal, che si propone come il volto nuovo che ha 'un legame particolare con la gente'; dall’altra, quella dell’Aubry, c'è la riaffermazione dell’'identità socialista' e l’ac-

cusa a Ségolène di voler trasformare il partito in una macchina elettorale sul modello americano, fatta di sostenitori più che di militanti. Insomma, una lotta di potere ma anche di simboli. «Il Ps è davanti a una scelta cruciale: chiudersi su sè stesso o aprirsi al mondo, assumendosi il rischio di creare un partito gioioso, meticcio, creativo e costruttivo – ha attaccato la Royal – Io rappresento il cambiamento e la rottura». Ma è proprio su questa personalizzazione che si concentrano le critiche della Aubry: «Il Ps deve essere prima di tutto un partito di militanti per dei valori, e non un’organizzazione dietro una personalità». Comunque finirà questa 'guerra delle due rose', a guidare i socialisti sarà per la prima volta una donna. In attesa della

Ségolène Royal seduta tra i banchi del congresso a Reims. Nella foto in basso, Martine Aubry

prossima, cruciale battaglia interna: quella per le presidenziali del 2012. «Il cambiamento sono io». È così che due anni fa Ségolène Royal si lanciò all’assalto del Partito socialista nelle primarie

Martine, fu lei a introdurre le “35 ore” PARIGI – «Il rinnovamento non è nè l'età, nè l’immagine», dice Martine Aubry (58 anni), rispondendo – senza farne il nome – a Segolene Royal e tutti quelli che le rimproverano di incarnare una sinistra quasi arcaica e fissa, tradizionale, e di aver raccolto con lei – in una specie di fronte 'anti-Segolene' – tutti i vecchi 'elefanti' del partito, da Lionel Jospin a Bertrand Delanoe, da Laurent Fabius a Henri Emmanuelli. Gioca, Martine, la carta dell’adesione del giovane Benoit Hamon, 41 anni, rappresentante della sinistra del partito, candidato alla segreteria,

giunto terzo giovedì ed eliminato nel ballottaggio, e promette di favorire l’ascesa alla guida del partito di una nuova generazione. Figlia dell’ex presidente

Un virus “entra” nel Pentagono i militari vietano l’uso delle chiavette Usb E' ALLARME pirati informatici al Pentagono. Un "virus globale" ha infettato alcune reti delle forze armate Usa. Ne ha dato notizia lo stesso dipartimento della Difesa annunciando che sono già state adottate alcune misure per "ridure gli effetti" del virus a partire dal divieto dell'uso di 'chiavette di memoria Usb' per spostare da un computer all'altro file. Le prime notizie sull'attacco erano state pubblicate dal giornale "The Military Times" che ha pubblicato un ordine interno dell'Us Air Force datato 17 novembre che vietata "immediatamente" l'uso delle memorie portatili. Il network del Pentagono include circa 17.000 reti diverse che connettono in totale sette milioni di computer."Esiste un virus mondiale che abbiamo constatato anche nella nostra rete. Abbiamo preso rimedi", ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa Bryan Whitman.

della Commissione Europea Jacques Delors, divorziata, un figlio, Martine Aubry è conosciuta soprattutto – e non solo in Francia – come la madrina – era allora ministro del Lavoro e numero due del governo di Lionel Jospin – della legge che nel 2000 ha ridotto l’orario settimanale di lavoro a 35 ore: una delle riforme più discusse. La destra ha individuato nella legge uno dei mali di cui soffre l'economia francese, e una volta tornata al potere con Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy ha cercato di ammorbidirla, favorendo il ricorso alle ore in straordinario, senza comunque abrogarla.

Katie espone la “sua” linea di lingerie

KATIE Price ha colpito ancora. La modella ha accentuato la sua esposizione sui media e i tabloid. Questa volta non si parla di essenze ma di lingerie. Non una linea a caso, ma la sua lanciata in grande stile sulle passerella londinesi.

che avrebbero designato l'avversario di Sarkozy alle presidenziali del 2007. Allora non ci fu bisogno di un secondo turno: Ségolène vinse – anzi, trionfò – con il 60,62% dei voti. Oggi, invece, nella corsa alla segreteria del Ps la lotta intestina è stata ben più violenta. Ma lei insiste: «Il cambiamento sono io». E sullo sfondo c'è sempre il sogno dell’Eliseo. Il suo duello con Martine Aubry è stato paragonato, da un suo sostenitore, a quello che ha opposto nelle primarie democratiche Usa Barack Obama a Hillary Clinton: la novità, il cambiamento, contro il partito, l’apparato. Socialista da 30 anni, la Royal non è nuova nella storia della sinistra. Eppure, la distanza che la governatrice della regione Poitou-Charentes ha saputo mettere tra sè e l’apparato è stata notevole. Questo le aveva permesso di proporsi nel 2006 come il volto nuovo della gauche d’Oltralpe. Questo lo ha pagato in termini di coalizioni ostili, prima «Tutti contro Ségolène» ora «Tutti tranne Ségolène». Florence Ciomei

Usa, si uccide in diretta in 1500 lo seguono sul web SI è suicidato a 19 anni in diretta web. Abraham K. Biggs, secondo una prima ricostruzione, ha ingerito un cocktail letale di pillole mentre trasmetteva la sua immagine davanti alle webcam della famosa e seguitissima Justin Tv, un sito di live videostreaming. Tutto sotto gli occhi increduli di altri 1500 utenti della comunità virtuale che, convinti si trattasse di una messa in scena, avrebbero addirittura incoraggiato il giovane a compiere il gesto. Il ragazzo - che risiedeva nella provincia di Broward, in Florida - ha raccontato in chat che voleva suicidarsi

perché aveva ferito le persone che gli stavano accanto e odiava se stesso perché si considerava un fallito. "Non potrò mai migliorare - ha scritto in un post poco prima di cominciare la diretta amo una ragazza ma non sarò mai abbastanza per lei".


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Sabato 22 novembre 2008

Il fatto del giorno: Vigilanza Rai: Villari non molla Il Pd lo ha espulso ma lui non si muove

E Veltroni tiene il punto Nervoso, stanco, confuso anche a rischio scissione senatore sciupafemmine

dall’articolo di Fabio Martini

dall’articolo di Goffredo De Marchis

dall’articolo di Fabrizio Roncone

Si è fatta sera, su palazzo di San Macuto sta precipitando una pioggia di scomuniche mai viste prima. Il gelo del Quirinale. Il caldo invito del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a farsi da parte. Quello del presidente del Senato Renato Schifani. Quello del presidente della Camera Gianfranco Fini. Il Partito democratico lo ha espulso. Ma lui, il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, il professor Riccardo Villari - chiuso nel palazzo un tempo sede della Santa e spietata Inquisizione - non batte ciglio e ad un amico ministro che lo chiama per capire, confida: «Tu mi conosci, io non mi dimetterò. Resto. Il Parlamento non appartiene ai leader di partito». [...]

“Rivendico la linearità del nostro comportamento sulla vicenda della Vigilanza". Walter Veltroni tiene il punto. Nessuna autocritica, nessun cedimento. Anche dopo che si è consumata l’espulsione di Riccardo Villari dal gruppo democratico del Senato e lui però resta al suo posto: presidente della commissione sulla Rai. Eppure il caso Villari sembra aver aperto, nel Pd, una lunga, forse lunghissima fase congressuale, in cui cominciano a delinearsi schieramenti contrapposti che presto potrebbero diventare una maggioranza e una minoranza. Nell’ipotesi migliore, più normale, naturale, verrebbe da dire democratica, visto che a sinistra certi conti si sono regolati spesso in un’altra maniera: con le scissioni. [...]

Mai sentito Riccardo Villari, negli ultimi cinque giorni, così nervoso, stanco, confuso. Di solito, questo senatore del Pd ti parla con la sua voce allegra da medico epatologo prestato alla politica, da politico napoletano altoborghese (Capri, Vomero, in tribuna d’onore la domenica allo stadio San Paolo), da napoletano più furbo e simpatico della media dei napoletani (il che, ammetterete, è parecchio), e perciò sta lì a conquistarti (imbonirti?) con i suoi modi un po’ spregiudicati e un po’ charmant (se non addirittura proprio da sciupafemmine: la soubrette Barbara D’Urso, felice, ha d’altra parte confessato, in diretta e su Canale 5, d’essere stata la sua prima fidanzata; quindi, regolatevi). [...]

La migliore di ieri

Impazziti a metà

Troppi vizi ereditati dal Pci e nessuna virtù

Il signor Nessuno

dal “punto” di Marco Bracconi

dall’editoriale di Paolo Franchi

dall’editoriale di Norma Rangeri

C’è Walter Veltroni, che definisce tutta la faccenda una farsa. C’è il centrodestra, che parla di clamoroso insuccesso del leader Pd. C’è un presidente (Zavoli) sul quale c’è accordo generale, ma che non viene eletto. C’è un presidente in carica (Villari) che invece viene attaccato ad alzo zero dal suo partito e osannato dagli avversari, che lo hanno votato. La domanda sorge spontanea: la politica italiana è impazzita? Un po’ sì e un po’ no. Un po’sì [...] la distanza tra Palazzo e senso comune si fa sempre più ampia. Un po’ no perché dietro alla questione della presidenza della commissione di Vigilanza c’è una questione di principio [...].

Quando, un paio di anni fa, la nave del Pd prese finalmente il largo, si disse che stava per nascere non un nuovo partito, ma un partito nuovo. Non voleva essere soltanto un gioco di parole. Di nuovi partiti, dopo il collasso della Prima Repubblica, ne erano nati e morti un’infinità: nessuno avrebbe potuto entusiasmarsi all’idea di metterne su un altro, seppure più grosso, nella speranza che le debolezze di Ds e Margherita, sommate, dessero luogo a una forza. Porre mano alla costruzione del partito nuovo del centrosinistra, invece, rivelava, o avrebbe dovuto rivelare, ben altre ambizioni.

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Villari non si dimette. L’annuncio, al termine delle votazioni per l’elezione dei vicepresidenti e dei segretari della Vigilanza. Il senatore (vecchio DC DOC amico stretto di Mastella) ha spiegato di sentirsi un rappresentante delle istituzioni: “Sono del Pd ma l’istituzione precede il partito’”’. La Melandri (ma non era emigrata in Brasile?): ”Non parteciperemo ai lavori finché non lascia la presidenza”. Fortissimo mal di testa di Veltroni che lo espelle dal gruppo parlamentare Pd, correndo subito dopo dal suo analista. E’ lo stesso di D’Alema. Sorride compiaciuto Berlusconi che ormai gioca con la “sinistra” come il gatto con il topo. La scelta di eleggere Villari è stata da ogni punto di vista perfetta. – Il governo pensa a un aiuto alle famiglie. In arrivo aiuti tra 150 e 750 euro. Una goccia nel mare. Allo studio agevolazioni su Irap, Iva e un taglio degli acconti. Sulla detassazione della tredicesima in corso valutazioni. Negli ultimi sei mesi le società italiane finite in bancarotta sono state 4652. In arrivo migliaia di licenziamenti. Amato: “Nel giro di un anno un milione di persone perderà il lavoro”. In crisi anche l’opulenta Emilia Romagna. – Scuola. Il premier dice sì alla classi-ponte, ovvero quelle propedeutiche alla conoscenza dell’italiano e riservate ai bambini immigrati. Pronto NO di Pd, associazioni studentesche, sindacati e Vaticano. Pronto SI di Alleanza Nazionale e

Lega. – Continua la tragedia di Eluana Englaro, in stato vegetativo dal 1992 per un grave incidente. Dopo il via libera all’interruzione c’è resistenza ovunque. A Genova il vescovo ha detto di NO, stessa cosa Formigoni (CL) in Lombardia, NO anche del Presidente del Consiglio Superiore della Sanità, così come Casini, la Binetti etc. Un consiglio al padre. Si ricorda il film di Eastwood “Million Dollar Baby”? Prenda coraggio, faccia lo stesso e ponga fine a questa penosa vicenda. Nessuno avrà il coraggio di condannarlo e tutti se la prenderanno in quel posto. – L’Italia e i Paesi come la Spagna, la Francia e il Belgio sono il punto di arrivo di migliaia di cuccioli di cane e gatto provenienti dai Paesi dell’Est, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, importati in modo truffaldino falsificando documenti, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all’acquirente. Un vero e proprio business che movimenta circa 300 milioni di euro all’anno. – Centinaia di polacchi e rumeni arrivano nel sud d’Italia, specie in Puglia, e spariscono. La polizia pensa che vengano fatti prigionieri dai “caporali” e tenuti come schiavi. – Esce il calendiario Pirelli, ambientato con modelle anoressiche in Africa, tra elefanti e pitoni.

Magari di natura diversa. Quelli che avevano una qualche dimestichezza con il Pci potevano cogliervi, volendo, anche un richiamo al miracolo politico di Togliatti au retour de Moscou [...]. Ma di Togliatti in giro non ce n’erano, e nel costituendo Pd potevano al massimo inverarsi e trasfigurarsi, come in effetti è accaduto, il Pds e i Ds, che del Pci avevano ereditato quasi tutti i vizi ma quasi nessuna virtù. Quelli che con questa storia non avevano legami, o li avevano più nettamente recisi, immaginavano qualcosa di diverso[...]. Sarebbe servito un big bang, o almeno un vigoroso rimescolamento delle carte: non se ne è vista traccia [...].

Vauro sul Manifesto

Mentre il domino mondiale, dall’America al Giappone, assiste al crollo dei colossi dell’economia globale, e l’Italia entra nell’inverno glaciale della recessione, la scena politica nazionale si accapiglia sul signor Nessuno. I massimi vertici della Repubblica, dal Quirinale, alle presidenze delle Camere, da Palazzo Chigi alle segreterie dei partiti, sprofondano nella titanica lotta contro un senatore che ha rotto il giocatolo preferito del Palazzo: la spartizione della televisione pubblica. Non è bastato che il sistema politico sfoderasse le armi sopraffine del machiavellismo, convergendo sulla figura di Sergio Zavoli [...].

La maggior dote del commissario è la cortigianeria dal commento di Curzio Maltese

Nel teatro classico del trasformismo, la Rai, va in scena l’eterno conflitto delle classi dirigenti italiane: di qua i furbi, di là gli incapaci. Al centro, un personaggio che incarna bene i vizi di entrambi, il senatore Riccardo Villari. Figura mediocrissima, un peone d’altri tempi, ma alla quale dobbiamo una lezione esemplare sui mali della politica nazionale. Democristiano di quarta fila e piccolo barone della medicina, Villari è stato riciclato prima da Mastella e poi da Rutelli non tanto in virtù di dubbie doti politiche, quanto per la conclamata cortigianeria. Cioè

la principale e a volte unica competenza richiesta per fare carriera in politica. E’ noto tuttavia, dai tempi di Hegel, che un servo gode di un vantaggio decisivo sul padrone: può sempre trovarsene un altro. Magari più ricco e potente. Villari, a giudicare da come si muove, deve averne trovato uno ricchissimo. Eletto senatore con i voti della sinistra e presidente della Commissione Vigilanza Rai con i voti della destra, il senatore Villari ha subito annunciato urbi et orbi che non si sarebbe dimesso. Non perché fosse un traditore, un opportunista dei tanti, un cialtrone insomma. No, non si sarebbe dimesso per "rispetto nei confronti del-

La fotografia Festa in Giappone per il vino novello (Ansa)

le istituzioni". Infatti, ha chiesto d’incontrare i presidenti di Camera e Senato, dai quali ha ottenuto copertura istituzionale, in cambio di un solenne giuramento: "Mi dimetterò il giorno in cui sarà trovato un nome condiviso da maggioranza e opposizione". Poi il nome eccellente è stato trovato, quello di Sergio Zavoli. Eppure l’eroico Villari non si dimette lo stesso. Le istituzioni, una dopo l’altra gli hanno ritirato la copertura, a cominciare da Fini, seguito da Schifani e in ultimo da Berlusconi. Gli chiedono di andarsene. Ma lui resta. Fedele all’unica istituzione che quelli come lui riconoscono tale: se stesso. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

L’ulteriore farsa messa in scena dalla politica italiana riguarda la commissione di vigilanza della Rai, una delle tante poltrone con un peso strategico nell’equilibrio di un’azienda che ancora, a livello di informazione e opinione pubblica, resta il mezzo di comunicazione più importante, se non altro sul piano storico, degli italiani. Ora, si potrebbe incolpare il signor Villari di aver messo in scena un teatrino degno di una repubblica delle banane, ma la desolante impressione è che tutto questo sia stato, in modo incauto, generato dal Partito democratico: un partito se così vogliamo continuare a chiamarlo, in crisi d’identità, nato orfano, che non ha di fatto un movente politico. C’è chi lo considera un pregio, chi si dichiara allergico alla parola “politica”, però senza di quella ecco che succede: ognuno fa come gli pare. E allora a che serve aggregarsi?


Sabato 22 novembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Per la Casa Bianca Obama a caccia di donne aspettando che Hillary prenda il posto della Rice

L’Onu e i magistrati e la retorica dell’estremo

dall’articolo di Matteo Buffolo

dall’editoriale di Pierluigi Battista

Quando la notizia ha iniziato a trapelare e la Cnn ha parlato della governatrice dell’Arizona, Janet Napolitano, come del prossimo segretario alla Sicurezza nazionale di Obama, uno dei primi commenti è stato quello dell’ex rivale John McCain, che rappresenta proprio l’Arizona al Senato. «Una buona scelta», ha commentato, pensando forse a come questo gli lascerà strada libera per le elezioni al Senato del 2010 [...]. Una buona scelta, hanno commentato gli ambienti democratici, soddisfatti da un nome esperto e pronto a gestire, proprio grazie al mandato nello Stato al confine col Messico, un dossier immigrazione che sarà uno dei più importanti del governo di Obama. Che ha preferito affidarsi a una sostenitrice della prima ora, visto che la Napolitano lo ha sostenuto già da gennaio, quando le primarie erano ancora tutte da combattere. E una sostenitrice di vecchia data è anche Penny Pritzker, multimilionaria di Chi-

Barack Obama

cago, che lavora con il prossimo inquilino della Casa Bianca già da anni e che si è occupata a livello nazionale della sua raccolta fondi fino alle elezioni. A lei Obama avrebbe offerto il ministero del Commercio. Proposta, a quanto ha scritto il Chicago Tribune, graziosamente rifiutata, probabilmente anche per motivi di opportunità. La Pritzker, erede assieme a due cugine di una dinastia finanziaria che comprende gli hotel Hyatt, al-

cuni casinò e altre attività, proprio per queste ragioni avrebbe potuto creare qualche imbarazzo alla nuova amministrazione. E il fallimento della Superior Bank, di cui era co-proprietaria, avvenuto nel 2001 in seguito ad alcune irregolarità contabili, avrebbe potuto pesare nel vaglio da parte dell’opinione pubblica. Insomma, Obama si dà da fare per mettere a punto la squadra, dopo che nei giorni scorsi aveva nominato Tom

dall’articolo di Luigi La Spina

Bossi non ha ancora vinto, perché il cammino verso la trasformazione dell’Italia in uno Stato federale è lungo e accidentato. Ma già può inorgoglirsi di un risultato, forse da lui imprevisto e sicuramente da tanti imprevedibile, quello di aver imposto a un po’ tutti i partiti italiani il modello della sua Lega. Fermiamoci un momento a raccogliere le immagini che in questi giorni offre la politica di casa nostra. La domanda è immediata: che razza di partiti abbiamo in Italia? È certamente vero che le ideologie, feticci distintivi del Novecento, non ne marca-

Partiti, il modello vincente è quello della Lega Nord no più né le identità, né i confini. Ma il via-vai sul tradizionale asse della destra e della sinistra delle nostre forze politiche negli ultimi tempi è tale da rendere una sfida impossibile quella di tentare un, sia pure approssimativo, allineamento logico. Perché Di Pietro sia finito all’estrema sinistra o Fini si batta con vigore contro la Lega per non chiudere la porta agli immigrati,

ad esempio, è del tutto misterioso. Per non parlare, poi, della velocità con cui svolte epocali, improntate a inaugurare stagioni storiche della nostra politica, si rivelino, dopo pochi mesi, fuochi fatui di scenari immaginari. Le recenti elezioni avevano illuso su un risultato che sembrava incontrovertibile: il sostanziale bipartitismo raggiunto dal nostro sistema. Ora, a si-

Daschle, ex capo della maggioranza democratica al Senato, segretario alla Sanità, e Eric Holder, già viceministro con Clinton, alla Giustizia. Holder sarebbe il primo Guardasigilli di colore, ma già dopo le primarie aveva lavorato con Obama e Caroline Kennedy per la selezione del vice presidente. La sua scelta si giustifica, oltre che con l’esperienza maturata, con la voglia di dare un segnale forte nel campo delle battaglie sui diritti civili. Anche il nome di Daschle è frutto di un ragionamento accurato: la riforma sanitaria, ovvero il potenziamento della sanità pubblica gratuita, vorrebbe essere uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione di Obama e tutti i Democratici sono disposti a investirci il loro prestigio. Tuttavia [...] sarà necessaria un’ampia opera di mediazione: per questo Daschle, veterano di mille battaglie congressuali, può essere molto utile. Rimane poi aperto il capitolo Clinton, con Hillary sempre più vicina alla successione a Condoleezza Rice. [...]

nistra, non solo quel gruppo unico parlamentare «Democratici-Italia dei valori», promesso prima del voto, è stato subito rinnegato, ma si è sfasciata clamorosamente l’alleanza, prima in una quotidiana polemica reciproca e, poi, in quella farsa ridicola e penosa a cui siamo costretti ad assistere sul caso della Vigilanza Rai. A destra, solo il cemento del potere impedisce che, per la sorte degli scali aerei, per la «messa in prova» dei detenuti, per i flussi immigratori, i contrasti nella maggioranza si allarghino pericolosamente. Con l’effetto che il percorso verso un vero partito unico tra Fi e An si allunga sempre di più. [...]

Bisognerà capire perché alcuni magistrati in Italia siano così prigionieri di questa smania contagiosa del gesto eclatante. E perché i vertici dell'Associazione nazionale magistrati abbiano sfidato il buon senso in misura tanto considerevole da ispirare loro addirittura un appello al relatore speciale per i diritti umani dell’Onu, Leandro Despouy, invocandone la tutela dai «duri attacchi contro la magistratura del premier e di altri esponenti politici ». Difficile non cogliere l’effetto di dismisura, di macroscopica sproporzione (e perfino di involontaria ironia, come ha sottolineato Mattia Feltri sulla Stampa prefigurando la bizzarra combinazione di «toghe rosse» e «caschi blu») che promana da questo singolare coinvolgimento delle Nazioni Unite nelle vicende politico-giudiziarie italiane. Più facile avvertire in questo sovrappiù di zelo allarmistico una lancinante nostalgia per un’epoca che si è chiusa, l’ultimo residuo di una guerra tra politica e magistratura che in quindici anni ha avuto una sua fosca grandezza ma che oggi precipita, appunto, nei rituali stanchi della retorica reducistica. La fine della guerra non significa, peraltro, auspicio di soppressione di ogni conflitto, anche salutare, tra politica e magistratura. Proprio in questi giorni le toghe francesi sono impegnate in uno scontro durissimo con il ministro della Giustizia Rachida Dati e 500 magistrati hanno sottoscritto un documento allarmato per la chiusura delle piccole sedi giudiziarie di provincia e per lo spaventoso sovraffollamento delle carceri in Francia. E’ciò che accade in ogni democrazia pluralistica e policentrica, dove non è

scandaloso che su singole questioni si mobilitino forze sociali e culturali, comprese quelle che amministrano la giustizia, avverse alle scelte del governo. Ma sarebbe difficile immaginare i magistrati francesi invocare l’intervento dell’Onu, per la semplice ragione che in Francia, a differenza dell’Italia, non sono stati avvinghiati con tanta intensità, e per oltre un quindicennio, a una rappresentazione collettiva, a un discorso pubblico ossessivo in cui la magistratura ha recitato immancabilmente la parte del contropotere militante nei confronti della politica. Lo svanire di quel discorso, il volgere al termine di quella rappresentazione che aveva posto la pietra tombale sulla Prima Repubblica, condizionando pesantemente l’intero svolgimento della Seconda, ha lasciato affiorare il disagio dei magistrati protagonisti di ieri per dover ricoprire non più un ruolo di punta bensì ordinario, «normale», sottratto alla luce dell’attenzione politico- mediatica. Una riluttanza a rientrare nei ranghi che ha dettato nel suo gesto estremo un appello sconclusionato alle Nazioni Unite, ma che ispira anche (come in parte si è visto a proposito del rinvio a giudizio per «omicidio volontario » dei responsabili della ThyssenKrupp) una corsa alle scelte giudiziarie che facciano scalpore, suscitino il clamore destinato ad amplificarsi attorno alle sentenze «esemplari » e di forte richiamo emotivo sull’opinione pubblica. Come se fosse impossibile liberarsi da uno schema narrativo che ha tenuto banco per quindici anni, il rimpianto di una gloria passata che oggi si sente ridimensionata, se non addirittura declassata. E che non verrà restituita da nessuna commissione delle Nazioni Unite.

La crisi economica inizia ad affliggere le tute blu

Cinema, comincia il Torino film festival Moretti: “I prodotti d’autore? Vincenti”

Cattive importazioni

dall’articolo di Danilo Taino

dall’intervista di Paolo D’Agostini

dall’articolo di Joseph Stiglitz

Incontriamo Nanni Moretti alla vigilia del Torino Film Festival che dirige per il secondo anno. La conversazione nel suo ufficio (ha sistemato davanti a un imponente schermo il lettino da psicanalista di "La stanza del figlio", per svolgere comodamente le funzioni di selezionatore) è tranquilla e generosa come un tempo non sarebbe stata. Si comincia dal cinema d’autore nel senso di personale e non-industriale ("Che vince come dimostrano "Gomorra" e "Il divo""). Si passa alla feroce antipatia per il Festival di Roma ("Prepotente, ora come prima del cambio politico"). Si continua sull’esasperata personalizzazione torinese che ha sicuramente fruttato "visibilità" ("Quale personalizzazione? E comunque non è colpa mia"). Si passa alla televisione: da spettatore ("E’ tutta uguale e livellata verso il basso") e da ospite col contagocce ("Vado dove mi sento meno a disagio"). Ci si distende infine sui suoi cavalli di battaglia extraartistici: Berlusconi, la cui vittoria è lo specchio di una rinuncia, quella di chi sostiene che "agli italiani non interessa il conflitto di interessi, visto che hanno fatto vincere Berlusconi". E l’opposizione che non reagisce, è inerte,

In un mondo globalizzato non dovrebbe sorprendere che a spostarsi più facilmente attraverso le frontiere siano non solo le cose buone, ma anche quelle cattive. Ora, l’America ha esportato in tutto il mondo la fase calante del suo ciclo economico. Una crisi finanziaria globale richiede una soluzione globale. Politiche macro-economiche non coordinate hanno contribuito ai problemi dell’Europa. Quando la Banca Centrale Europea, all’inizio dell’anno, si è rifiutata di ridurre i tassi d’interesse, concentrando l’attenzione sulla minaccia d’inflazione, mentre l’America li abbassava concentrandosi sull’imminente fase calante, questo ha portato a un euro più forte, che ha contribuito alla depressione dell’Europa, il che ha fatto sembrare migliori le cifre del Pil americano, ma solo per un momento. Ora la fase calante del ciclo economico europeo sta rimbalzando sull’America: la debolezza dell’Europa contribuisce a quella americana. La stessa cosa è accaduta per quanto concerne le norme. C’è stata una corsa al basso eccessiva, secondo il mito che vuole la deregulation creatrice di innovazione. [...]

No, non ci precipitano solo banchieri e bancari nel vortice in cui si sta avvitando l’economia del mondo. I bollettini, ormai, contano le prime vittime nell’industria, anche in Europa, là dove la manifattura non è mai stata snobbata a vantaggio della finanza. La tedesca Basf, primo gigante della chimica mondiale, che annuncia chiusure di produzione in ottanta fabbriche e tagli di attività in altre cento, con 20 mila lavoratori colpiti in diversa misura, è il segno drammatico della forza della prima recessione da quando esiste l’euro: ci fa sapere che il flusso di ordini per i suoi prodotti chimici dai settori delle costruzioni, dell’auto, del tessile è crollato, da settembre, a una velocità mai vista prima. Stragi di posti di lavoro, non più solo a Wall Street e nella City di Londra: ora, tra gli operai e gli impiegati. Ieri, la francese Peugeot Citroën ha annunciato il taglio di 3.500 posti e ha previsto che nel 2009 venderà il 10% in meno di automobili che nel 2008. La farmaceutica anglo- svedese, ma presente in tutta Europa, AstraZeneca ha annunciato una ristrutturazione che comporterà 1.400 licenziamenti e la chiusura di tre fabbriche,

in Spagna, Belgio e Svezia. La britannica Rolls-Royce motori per l’industria aerospaziale - taglierà duemila posti a causa del calo di ordini da parte di Airbus e Boeing. Oggi, domani, dopodomani arriveranno altre cattive notizie: le imprese, quasi tutte, cercano di correre ai ripari in una marcia che rischia di diventare una rotta. Fino a un anno fa, tagliavano posti per migliorare i profitti e le loro azioni salivano in Borsa, adesso tagliano per tentare di salvarsi e le azioni crollano. Da una estate a un inverno, senza mezza stagione. Attorno a Natale, i grandi produttori di auto tedeschi - Volkswagen, Mercedes, Bmw, Opel - chiuderanno gli impianti per qualche settimana: non si sa ancora quanto, perché le previsioni peggiorano ogni giorno. L’agenzia di rating Fitch prevede l’Europa in recessione per il 2009 e la ripresa solo a metà del 2011. Drammatico, se sarà davvero così. Vuole dire - calcola sempre Fitch che ne sarà colpito praticamente ogni settore. Per dire: le vendite di auto, secondo questa stima, caleranno almeno dell’8% quest’anno e del 12% il prossimo. Il fatto è che una crisi del genere in un settore importante come l’auto significa l’inizio di un circolo vizioso. [...]

Nanni Moretti

non rivendica la propria identità e non difende i paletti fondanti della democrazia repubblicana: "Veltroni? Il partito democratico aveva messo in moto speranze e attese, mi pare che per ora le abbia frustrate". [...] E’ l’esistenza in sé di Roma che lei considera un’aggressione? In fondo la competizione - che lei difende - provoca vincitori e vinti. "Roma si è letteralmente seduta sulle date di un festival internazionale come le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, e si è piazzata un mese dopo Venezia e un mese prima di Torino. Basta prendersi questa responsabilità, invece di dire che non ci sono problemi e che siamo tutti amici. In realtà noi un film lo avevamo invitato e la produzione, a lu-

glio, aveva anche accettato". [...] Non sarà che il suo malumore viene allo scoperto ora che è cambiata la mano politica? "Non c’entra niente. Irruzione prepotente: lo dissi da subito, molto prima che mi fosse proposta la direzione di Torino". A proposito di cinema d’autore. Dei suoi primi film si disse molto che rappresentavano una generazione, ma sembrò che per lei quest’overdose di sociologia fosse frustrante. "Non è una battuta, ma non ricordo più se trent’anni fa ero presuntuoso o giocavo a interpretare questo ruolo. E’ stata una fortuna e un privilegio se, partendo pressappoco da me, sono riuscito a raccontare anche gli altri. [...]”


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Primo piano

Sabato 22 novembre 2008

Lo scontro politico Pieni poteri al Cavaliere che si commuove davanti alla platea azzurra

Il premier rilegge il testo della discesa in campo «Noi vero baluardo della democrazia»

Forza Italia si scioglie nel Pdl Ultimo consiglio nazionale del partito. Berlusconi: «Noi come nel ’94» di ANDREA LONGO ROMA - Addio, Forza Italia. Gli azzurri confluiscono nel Pdl. Un nuovo partito di centrodestra, ma con lo stesso obiettivo: essere il vero baluardo della democrazia. E gli stessi nemici: la sinistra comunista. "Questo che abbiamo fatto è un altro passo in avanti nella nostra grande battaglia e avventura". Con queste parole un commosso Silvio Berlusconi ha sancito dal palco dell'Auditorium alla Conciliazione, al termine del Consiglio nazionale del partito che ha approvato all'unanimità la mozione di scioglimento di Forza Italia, la fine di un'esperienza che ha realizzato tutti i suoi obiettivi. Si è chiusa in attivo. Con la sua storia e le sue idee il partito azzurro, dopo 14 anni di attività politica, confluirà nel Pdl. E il Cavaliere ne sarà il leader indiscusso. La data del primo congresso del Popolo della libertà è stata fissata: la metà di marzo del 2009. Ora tocca ad Alleanza Nazionale fare lo stesso passo. È durato meno di un quarto d'ora l'intervento del premier, pronto a lanciare il partito verso una nuova frontiera. Ma senza voltare pagina. Senza cambiare. Forza Italia è la stessa del '94 - ha tenuto a sottolineare il Cavaliere - È

IL CASO RAI

Villari: «Avanti sereno» Pd e Udc diserteranno la prossima seduta? di MARINA MARESCA

Berlusconi mentre si commuove

stata, è ancora e sarà il vero baluardo della democrazia e della libertà in Italia". Dunque il discorso pronunciato a gennaio di 14 anni fa - quando discese in campo attaccando la sinistra - e che ha riletto ieri all'inizio del suo intervento scatenando l'entusiasmo del suo popolo, è ancora valido. "Di quel testo - ha sottolineato Berlusconi - va bene ogni parola. Non va cambiata una sola parola, un solo aggettivo. Possiamo dire che in questi 14 anni ha proseguito il premier abbiamo dato qualcosa di positivo al nostro Paese". E l'Italia è il Paese che Berlusconi ama. Andare verso il futuro con la testa al passato. È

questo il senso delle parole del presidente del consiglio. Che punta a fare del Pdl la formazione di maggioranza relativa più grande mai esistita in Italia. Dopo l'intervento lampo, a sorpresa il presidente del consiglio è sceso dal palco. Ha lasciato la sala dall'ingresso posteriore rilasciando una sola dichiarazione alla stampa. Senza stringere mani. Senza salutare la platea. Ai suoi ha detto: "Avete vissuto un momento storico". Il documento, nel quale la parola scioglimento non compare, ha conferito al Consiglio nazionale, fino al 31 dicembre 2009, il potere di definire e realizzare la politica azzurra e ha da-

to pieni poteri a Berlusconi per le scelte e gli adempimenti in vista del congresso. Un passo avanti nella storia è stato fatto. Ma Forza Italia "esisterà sempre", ha detto Marcello Dell'Utri. "Saremo l'antidoto alla partitocrazia", ha promesso il ministro Franco Frattini. E il coordinatore nazionale azzurro, Denis Verdini, ha sottolineato con orgoglio che quello azzurro "non è un partito di plastica", come dicevano in tanti all'inizio dell'avventura politica di Berlusconi. "Dico che siamo delle splendide farfalle che volano verso il futuro", ha aggiunto Verdini. Che "da oggi gli avversari hanno più paura", per lui è una certezza.

La vicenda Rai mette in crisi il partito

E Veltroni “minaccia” il congresso ROMA - Il Partito democratico chiede un segnale al Pdl sulla vicenda della Vigilanza Rai, dopo che anche Silvio Berlusconi ha invitato il presidente Riccardo Villari di dimettersi. "Si tratta di capire, senza tanti giri di parole, se le opinioni espresse ieri dal presidente del Consiglio e dai presidenti delle Camere trovano un seguito concreto nelle scelte politiche dello schieramento di centro destra", ha detto Giorgio Merlo, eletto giovedì vicepresidente della Vigilanza. "Se così non fosse", ha concluso, "sapremo chi è il responsabile politico di questo incredibile e increscioso stallo alla commissione Vigilanza Rai. E cioè, lo schieramento di centro destra". La permanenza di Villari al suo posto, sordo a qualsiasi invito, è comunque un duro colpo per il segretario del Pd Walter Veltroni. E l'intera vicenda ha scatenato molte polemiche nel partito sulla necessità di ridiscutere la linea politica oltre ad accuse reciproche e sospetti. In molti invocano "una discussione vera", ma pochi sostengono l'opportunità di un congresso anticipato prima delle Europee, ipotesi che i veltroniani rilanciano come sfida ai critici interni. "Abbiamo toccato un livello bassissimo, è necessario trovare i modi per discutere", invocano molti big del partito, come Anna Finocchiaro. Dirigenti e parlamentari criticano i vertici o lanciano ap-

pelli alla responsabilità in attesa che il segretario Walter Veltroni decida come affrontare questo momento. Enrico Morando gli consiglia il congresso, o l'anticipo della conferenza programmatica o comunque un'altra proposta che ricompatti il Pd. Un chiarimento sembra indispensabile. "Veltroni è il segretario di tutti e non va bene che qualcuno pensi di difenderlo aggredendo altri. Credo sia arrivato il momento di dire basta ai lanci di pietre che sbucano ogni giorno sulla stampa, in interviste, in dichiarazioni o battute", afferma Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia nel governo ombra, "Nel Pd bisogna discutere. Veda il segretario in quale luogo sia utile farlo". Rosy Bindi critica "il tasso di ambiguità e strumentalità" da parte dei vertici del partito nella vicenda Vigilanza, definisce "insopportabile la logica delle decisioni calate dall'alto" e avverte che "non ci faremo stritolare" dalle "antiche rivalità tra ex Ds e sulle quali si innestano i metodi degli ex democristiani". Al caso Villari si è aggiunto il problema della collocazione internazionale del partito, sollevato da Francesco Rutelli nonostante l'accordo che sembrava raggiunto sul Pd federato in Europa con il Pse.

L'ex leader della Margherita ribadisce che si tratta di andare a conquistare gli elettori moderati del Pdl e che dunque è impensabile l'idea di confluire nel Pse. Veltroni ha replicato assicurando che "la collocazione europea del Pd sarà tale da tutelare la sua originalità, evitando però un dannoso isolamento". Quanto alle difficoltà interne il segretario ha detto che il Pd deve andare avanti "nell'innovazione" e non "tornare ai vecchi partiti" che lo precedevano legati da una semplice alleanza. Ha difeso il percorso fin qui effettuato dal Pd, dalle primarie dell'ottobre 2007, passando per il 34% ottenuto alle elezioni, fino alla manifestazione del 25 ottobre. "C'é un mondo reale e un mondo virtuale", ha proseguito, "e a me interessa il primo. D'altra parte, i sondaggi, da un mese a questa parte, ci dicono che noi saliamo e gli avversari scendono". Il leader del Pd alle prese con un partito in ebollizione ha quasi "invidiato" la velocità che il Cavaliere può imprimere alle sue scelte. "Voglio vedere domani i giornali: se noi avessimo sciolto i nostri partiti in dieci minuti, come ha fatto oggi Forza Italia, avremmo avuto 12 editoriali contro. Ma per loro, in questo momento, tutto gli è concesso", ha osservato Veltroni. m. m.

ROMA - Gli appelli di Schifani e Fini, del premier Berlusconi e dei leader politici non scalfiscono la grande tranquillità del presidente della commissione di Vigilanza Riccardo Villari. "Sono sereno, dormo bene la notte", ha dichiarato, più che mai attaccato alla poltrona, ed ha trascorso la giornata al lavoro nel nuovo ufficio di palazzo San Macuto. In tarda mattinata è andato alla buvette di Montecitorio per un caffè che considera un portafortuna. "Anche quando stavo al senato passavo prima sempre qui alla Camera per il caffè", ha detto ai giornalisti spiegando però che non avrebbe detto altro perché "preferisce mantenere un profilo basso e il silenzio". A San Macuto a ora di pranzo un altro caffè con Marco Pannella l'unico leader politico apertamente dalla sua parte e che ha convinto a interrompere lo sciopero della sete. I radicali gli chiedono che convochi la commissione di Vigilanza il prima possibile. Per ora Vilari non ha fissato nessuna seduta ma si è dato molto da fare per mettere in moto la complessa macchina della commissione. Ha preso contatti con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e con la Rai per il regolamento sulle prossime elezioni amministrative in Abruzzo. Si è applicato per la formazione della sottocommissione per l'accesso auspicando che si insedi al più presto. Alle 18 ha lasciato l'ufficio ed è andato a prendere il treno per tornare a casa a Napoli dando appuntamento a tutti per lunedì. Villari appare insomma convinto di restare saldamente alla guida della commissione senza ascoltare gli appelli dei presidenti delle Camere e di Berlusconi. Alla finestra Sergio Zavoli, il nome sul quale maggioranza e opposizione hanno trovato l'accordo. Villari continua una corsa solitaria ora che è stato espulso dai senatori del Pd. Non ha ancora presentato ricorso e se lo farà, si esprimerà l'assemblea del Pd ma "conosco il mio gruppo", ha tagliato corto

Riccardo Villari

la capogruppo Anna Finocchiaro escludendo quindi ripensamenti. "Villari si è venduto per trenta denari", ha dichiarato il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, convinto che l'ex senatore del Pd non sia che lo strumento del centrodestra per "consentire a Berlusconi di mettere la mani sull'informazione pubblica". L'Idv ha già deciso di non partecipare ai lavori della commissione, il Pd è incerto. "Vedremo", ha detto Anna Finocchiaro, "la funzionalità degli organi parlamentari è questione sempre delicata. La maggioranza ha disertata per lungo tempo i lavori non non gradendo la candidatura di Orlando". I commissari dell'Udc andranno alla prossima seduta e ribadiranno a Villari la richiesta di dimissioni. Se il presidente dovesse persistere nel suo atteggiamento, "valuteremo ulteriori iniziative". Ma c'è chi suggerisce di approfittare di questa paradossale vicenda per abolire del tutto la commissione di Vigilanza. "Daremmo un bel segnale di riformismo al paese", sostiene il deputato del Pd Francesco Boccia, "la commissione non serve a niente e potrebbe essere l'occasione per riformare il sistema radiotelevisivo in un'ottica moderna e funzionale". Sembra "sempre meno peregrina" anche al senatore del Pd Marco Follini l'idea di abolire la Vigilanza.


Primo piano

Sabato 22 novembre 2008

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Tragedia familiare I bambini avevano tre, sei e nove anni La donna faceva l’avvocato Si riapre la polemica sulle armi

Per il sacerdote che curava il catechismo di uno dei bimbi «Era una famiglia per bene»

Stermina moglie e figli e si suicida Dramma a Verona: un noto commercialista uccide i congiunti a colpi di pistola di ANDREA MENEGHETTI VERONA - Strage alle porte di Verona. Alessandro Mariacci, un commercialista 43enne, ha sterminato la propria famiglia, moglie e tre figli maschi di 3,6 e 9 anni, a colpi di pistola e poi si è tolto la vita. È accaduto nella zona di San Felice Extra. La terribile scoperta dei corpi è stata fatta dalla donna delle pulizie ieri mattina. Secondo le ipotesi della procura veronese, la tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 22,30-23 di giovedì. Mariacci e la moglie, Maria Riccarda Carrara Bottagisio, avvocato 43enne, vivevano da due anni in una porzione di una casa colonica, ristrutturata, con una corte privata. Un bella abitazione, perfettamente ordinata. Secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori, Alessandro Mariacci, il presunto autore della strage, ha avuto la freddezza di prendere una delle due pistole semiautomatiche di grosso calibro che deteneva regolarmente e di fare fuoco verso i suoi cari. La moglie è stata colpita mentre stava guardando la televisione insieme al figlio più piccolo, Jacopo, 3 anni. Gli altri due figli, Filippo (9) e Nicolò (6) sono stati uccisi nel sonno, nella loro cameretta. L'omicida si è poi ucciso nella camera matrimoniale. Sul letto, accanto al cadavere dell'uomo, sono state trovate due pistole semiautomatiche, una delle quali con il cane alzato.

Non è escluso che l'omicidasuicida le abbia usate entrambe. Gli investigatori non hanno trovato in casa alcun biglietto che possa spiegare le ragioni del gesto. "Era una famiglia per bene - ha detto il sacerdote che curava le lezioni di catechismo al bimbo più grande - è un dramma inspiegabile". Un collega di Mariacci, che lo descrive come "equilibrato e solare", ha detto di pensare che "qualcuno possa aver sconvolto Mariacci e che per questo lui abbia 'temuto' per la sua famiglia". Secondo gli investigatori, il professionista non avrebbe avuto problemi evidenti di salute, né fisici né psichici. Gli inquirenti hanno per ora escluso l'ipotesi passionale mentre stanno indagando su un dissesto finanziario. La tragedia ha riacceso l'allarme sulla quantità di armi presenti nelle case degli italiani. Il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), Enzo Marco Letizia, ha chiesto al Ministro dell'Interno di dare una svolta concreta sulla politica delle armi: "La priorità è rivedere normative, circolari e modalità delle visite mediche che hanno consentito il proliferare delle persone in possesso di armi". Si stima che siano almeno quattro milioni le famiglie in possesso di almeno una pistola. La casa, poi, è ormai il luogo più 'pericoloso': secondo le statistiche la famiglia uccide più della mafia.

LA SCHEDA

Una lunga scia di sangue Ecco i precedenti più gravi

Alessandro Mariacci e Maria Riccarda Carrara Bottagisio; sotto: una delle bare portata fuori dalla casa della tragedia

Secondo un collega l’omicida era «solare ed equilibrato»

«Qualcosa può averlo sconvolto può aver temuto per i suoi cari» SAN FELICE EXTRA (VERONA) – Solo ipotesi, nessuna pista certa sulle cause della strage familiare di Verona, dove uno stimato tributarista, Alessandro Mariacci, 43 anni, ha sterminato la famiglia – moglie e tre figli maschi – uccidendosi infine con la stessa pistola. «Una famiglia modello, senza problemi, men che meno economici» la descrivono i vicini di casa e gli amici. Ma, osserva un collega del commercialista – «qualcosa potrebbe aver sconvolto Alessandro». Chi ne parla, chiedendo l’anonimato, lo vedeva spesso Mariacci: «un uomo di grande equilibrio, solare. Nessuno si sarebbe mai potuto immaginare, conoscendolo, una cosa del genere». Il collega formula un’ipotesi: che «qualcosa possa averlo sconvolto, e per questo lui abbia 'temuto’ per la sua famiglia». Ma sono supposizioni. Così come non poggia al momento su alcun elemento l’ipotesi di un problema professionale, magari un dissesto finanziario. L’uomo gestiva con un socio un avviato studio tributario a Verona, in Via Mazzanti, nel centro storico del capoluogo. Nello studio erano domiciliate anche alcune aziende straniere. Ora la polizia sta passando al setaccio la documentazione dell’ufficio, così come i conti bancari del tributarista. Incredulo per quanto è successo è il parroco della frazione di San Felice Extra, don Federico Zardin, che ieri nella casa della tragedia in via Belvedere ha benedetto le cinque salme prima del loro trasferimento all’obitorio. «E' un momento in cui trovare le parole è difficile – spiega il sacerdote – E' un tempo in cui dobbiamo chiedere aiuto al Signore per le nostre speranze».

«I tre bambini erano solari e giocosi» ha continuato il sacerdote, che curava le lezioni di catechismo del bimbo più grande, Filippo, 9 anni. Alessandro Mariacci e la moglie Maria Riccarda – sono sempre le parole del parroco – erano «persone serenè» che frequentavano la chiesa con continuità. «Era il classico professionista in giacca e cravatta – dice del commercialista 43enne Nicola Salvetti, che abita a qualche decina di metri da casa Mariacci – un uomo forse con qualche chilo in più ma sempre sorridente, con una gran cura per la sua automobile». Salvetti era al lavoro quando il dramma è stato scoperto: è stata la moglie in lacrime a richiamarlo a casa. “Mia moglie è disperata – afferma l’uomo – con la signora Maria Riccarda non aveva un rapporto di amicizia ma spesso si fermava a parlare dei bambini. Per quanto sappiamo la loro era una vita normalissima». A fianco della casa di Salvetti c'è l’abitazione di due anziani coniugi. Lui, Alessandro Carrarino, è appoggiato alla ringhiera della piccola terrazza: la testa tra le mani. Non riesce a frenare il pianto. «Penso – dice – soprattutto a quei tre piccoli che vedevo giovare sempre sul prato davanti a casa. Quando partivano con la mamma li salutavo e loro mi rispondevano con la manina. Il padre era una persona molto corretta. La madre una bella signora, elegante. Ora è tutto finito. Perchè?» La domanda rimbalza per tutto il quartiere senza trovare risposte. «Nessuno può capire con certezza cos'è successo nella testa dell’uomo» afferma il titolare del ristorante che si trova davanti alla corte.

ROMA – La strage familiare di Verona (cinque morti) è una delle più gravi degli ultimi anni. Ecco un riepilogo di alcuni precedenti: 15 mar 1995 – 7 morti – A Macerata Campania (Ce) e poi a Santa Maria Capua Vetere, un uomo di 37 anni, che lavora nella polizia penitenziaria, uccide a colpi di pistola sette persone, quattro dei quali familiari (una muore per infarto), ne ferisce altre due e si costituisce. 19 nov 1996 – 6 morti – a Buonvicino (Cs), un carabiniere di 32 anni uccide sua moglie, il cognato e la moglie, i suoceri e una nipotina e fugge. La fuga termina a Brescia dove si costituisce. 16 apr 1997–5 morti –a Barcellona Pozzo di Gotto (Me), un avvocato di 59 anni uccide a colpi di pistola i figli di 21 e 22 anni, il fratello, la madre, e si suicida con un colpo in bocca. 14 mag 1998 – 5 morti -a Lomellina (Pv), una donna di 35 anni uccide a colpi di pistola quattro persone: l’ex marito, il convivente, la madre e una cugina. La donna ferisce anche la figlioletta della cugina, di 3 anni, e si suicida. 21 giu 2000 – 5 morti – a Palma di Montechiaro (Ag), un uomo di 51 anni uccide a colpi di pistola la moglie, le figlie di 25 e 22 anni, la madre (80 anni), e ferisce il fratello affetto da sindrome di down, poi si suicida con la stessa pistola. 14 ago 2000 – 5 morti – a Bolzaneto (Ge), un pensionato di 60 anni malato di tumore uccide con un fucile da caccia la moglie e il figlio. Prima di suicidarsi ammazza anche una vicina di casa e il figlio handicappato della donna. 15 ott 2002 – 8 morti – a Chieri (Torino), un uomo di 40 anni, armato fino ai denti, aspetta che la figlia di 7 anni esca per andare a scuola e poi entra in casa della ex moglie e la uccide. Poi uccide due vicini di casa che si trovavano lì per caso, un’altra donna che lavorava lì vicino, la suocera, due cognati e, alla fine della carneficina, si suicida sparandosi in bocca.

Tra le mura domestiche si ammazza di più che per colpa della mafia ROMA – Un morto ogni due giorni, oltre 1.300 vittime in sei anni: la famiglia italiana uccide più della mafia, della criminalità organizzata straniera e di quella comune. E quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro, la casa, si trasforma invece nel posto a più elevato rischio, come conferma la strage di oggi a Verona: 7 delitti su dieci avvenuti nella sfera familiare nel 2006, sono stati compiuti tra le mura domestiche. Dai dati degli ultimi due rapporti Eures-Ansa sull'omicidio volontario in Italia – relativi agli anni 2005 e 2006 – emerge una realtà inequivocabile: un omicidio su tre avviene in ambito familiare. Nel 2006 ad esempio, le vittime di omicidi in famiglia sono state 195, pari al 31,7% di quelle complessive, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente, quando le vittime furono 176 (il 29,1/ del totale). Le vittime di mafia sono state, nel 2006, il 25,2% del totale, e solo il 12,7% del totale degli omicidi quelle della tanto temuta microcriminalità. Anche nel 2005, la criminalità organizzata e quella comune

hanno ucciso meno della famiglia: 176 i morti in ambito familiare, 146 le vittime di mafia (24,4% del totale), 91 quelle della criminalità comune (15,2%). Gli ultimi dati a disposizione – quelli relativi appunto al 2006 – sottolineano inoltre che quasi la metà degli omicidi in famiglia avviene al Nord (94 vittime, pari al 48,4% del totale), mentre al Sud se ne contano 62 (31,8%) ed al Centro 39 (20%). La Lombardia è la prima regione per numero di omicidi in famiglia (30); seguono il Veneto (22), la Campania (18), la Sicilia (17) e Lazio, Toscana ed Emilia Romagna (14 vittime). Delle 195 vittime del 2006, 134 sono donne (+36,7% rispetto all’anno precedente). Il rischio più alto è per le inoccupate, tra i 25 ed i 54 anni. Ed è proprio nel rapporto di coppia che avviene oltre la metà degli omicidi (52,8%), considerando che il 72,8% di questi delitti avviene all’interno delle abitazioni. L'arma da taglio risulta lo strumento più utilizzato negli omicidi in famiglia (31,3%) e in nove casi su dieci è maschio l'autore del delitto.


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Primo Piano

Sabato 22 novembre 2008

Energia lucana Un boato, poi l’innalzamento della fiamma del Centro e la fuoriuscita di petrolio

La notte nera di Viggiano Tanta paura per i residenti: «Le cose non vanno più bene» di ANGELA PEPE VIGGIANO - Notte di spavento, giovedì sera, per le famiglie che abitano nell’area limitrofa del Centro oli di Viggiano. Un grosso boato si è udito mentre la fiaccola del Centro oli ha raggiunto livelli alti nel cielo, spurgando una notevole quantità di materiale oleosa su abitazioni, auto e piantagioni. Erano all’incirca le 8 e mezza di sera. Una notevole quantità di goccioline di materiale scuro si è cosparso su tutto ciò che è di materiale nell’area limitrofa al Centro oli. La paura per la comunità è stata davvero tanta. Davanti ai cancelli del centro Oli sono giunti oltre ad alcune famiglie anche il primo cittadino del paese, Giuseppe Alberti allertato dai cittadini per verificare cosa fosse successo, i carabinieri, la polizia municipale e i tecnici dell’Eni che hanno rassicurato sull’accaduto. Ma per i molti abitanti della zona si è trattato di un vero inferno, come racconta il Pasquale Zupone che vive a trecento metri dal Centro oli: «Erano le 20.30, stavo per andare a letto racconta - quando ho sentito un

forte boato ed ho pensato al terremoto. Mi sono affacciato davanti alla porta e ho girato gli occhi verso la fiaccola, era altissima. Senza esagerare, almeno 30, 40 metri e sputava olio. Nel frattempo ho preso la fotocamera per fare alcune foto e l’olio, è arrivato addirittura sul viso, sull’auto parcheggiata vicino a casa mia. Immediatamente ho portato la mia famiglia in paese e poi mi sono recato al centro Oli per chiedere spiegazioni sull’accaduto. Per loro era tutto normale. Io e mia moglie, invece, ci siamo sentiti mali. Mal di testa e e di stomaco, con bruciori agli occhi, sintomi dell'H2S. La vicenda è stata verbalizzata da carabinieri e abbiamo chiamato anche il sindaco». Paura anche per Nunzio Ammattatelli che ha associato il forte tremolio al terremoto dell’80. Coincidenza anche per la data. «Tutto un tremolio e la grande fiamma illuminata a giorno - dice Ammattatelli - Pioveva della roba che non si sa spiegare. Stamattina (ieri ndr) ho guardato il pulmino ed era tutto pieno di macchioline di olio. Poi ci siamo attivati l’uno con l’altro e siamo arrivati davanti

al centro Oli. Oltre a noi - ha raccontato il signor Nunzio - poveri profani c’era anche il personale addetto fuori. Ciò sta ad indicare che era successo qualcosa di grave. A testimonianza di questo è giunto sul posto il primo cittadino, il capo dei vigili urbani, ingegneri dell’Eni e i carabinieri. Tutto evidente e verificabile. Io - aggiunge - faccio appello alle istituzioni e a chi ci rappresenta, alla Regione. Alla famosa stanza dei bottoni. Qui qualcosa si deve fare e subito». Impauriti anche Ernesto Berardone e la moglie Angela Dramis, che vivono anche loro a pochi passi dal centro Oli. «Stavo andando a dormire - racconta la signora - quando ho sentito prima un forte boato e poi ho visto la fiamma altissima. Mi sono spaventata. La paura è stata grande ma che fai? Noi non possiamo mettere contro questi qua, loro sono grandi. Poi sono trascorsi tre quarti d’ora e tutto è tornato alla normalità. Oramai le cose non vanno più bene. Prima facevamo quintali di vino e riuscivamo a venderlo. Ora ne facciamo molto di meno e non riusciamo neanche più a venderlo».

L’ENI REPLICA: «NESSUN PERICOLO» ALLERTATO dalle famiglie il primo cittadino di Viggiano, Giuseppe Alberti è giunto davanti ai cancelli del Centro oli, per verificare cosa fosse successo. «I responsabili Eni mi hanno spiegato - dice - che c’è stata un’anomalia con conseguente innalzamento della fiamma. Ciò dimostra che il sistema di sicurezza funziona. Purtroppo il disagio delle famiglie che vivono nelle immediate vicinanze del Centro oli c’è e la Regione Basilicata, il Comune e l’Eni in qualche modo devono risolvere e dare risposte. Rispetto a questo c’è un primo significativo passo che è stato fatto nell’ultima Conferenza dei sindaci del PO Val d’Agri che hanno approvato i criteri per il riconoscimento dei danni a chi vive nelle vicinanze del Centro oli. Adesso si tratta solo di verificare che la legittimità normativa su chi ha l’obbligo di ristorare i danni. Su questa vicenda è necessario porre la massima attenzione e dare un’accelerata al per-

corso per dare risposte definitive e risolutive alla vicenda». Immediata anche la replica dell’Eni , rassicurando su quello che è accaduto: «I sistemi di sicurezza si sono attivati in seguito a un’erronea segnalazione dei sistemi automatici di protezione. I dispositivi di sicurezza sono prontamente intervenuti con la depressurizzazione delle linee gas e convogliamento dello stesso in torcia per 15 minuti circa. Si è trattato di un’operazione di messa in sicurezza dell'impianto, senza creare situazioni di pericolo per le persone e cose. L’episodio è legato al sistema di controllo preventivo estremamente sofisticato adottato nell’impianto ed è la dimostrazione del corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza. Di tali eventi, rari, sono si è sempre data una tempestiva informazione agli enti preposti e alle amministrazioni pubbliche, pur essendo episodi che non comportano alcun rischio».

Il consiglio di Satriano vota contro la richiesta dell’Eni di nuove perforazioni

Il fantasma di Scanzano Il movimento si interroga sulle strategie da attuare di ANTONELLA GIACUMMO SATRIANO DI LUCANIA - Il cielo di Satriano è grigio, piove e fa freddo. Nel teatro "Anzani" arrivano piano, alla spicciolata. Sono i rappresentanti dei diversi comitati della regione, c’è qualche assessore comunale, il sindaco di Tito. Fuori restano i cittadini di Satriano. C’è un funerale poco lontano dal teatro, c'è altro a cui pensare. Ma quelle assenze pesano e si sente dai discorsi dei partecipanti all'incontro, convocato due ore prima del consiglio comunale che poi voterà contro la nuova richiesta dell'Eni di effettuare uno screening per nuove perforazioni petrolifere. La richiesta è stata inoltrata lo scorso 13 novembre. E ora bisogna capire cosa fare. Al di là delle appartenenze di partito. Il Comune ha 30 giorni di tempo per dare il suo parere che, però, non è vincolante. Su tutto aleggia il fantasma di Scanzano, una lotta più volte evocata come ultima carta da giocare. Ma per arrivare a quel punto serve una forza compatta. E a Satriano

il movimento ha iniziato a interrogarsi, a confrontarsi su quello che c’è da fare e su come bisogna sensibilizzare le comunità, tutte le comunità lucane, su un problema che ormai non riguarda un solo comune. Che fare? Seguire la strada istituzionale - sostenendo iniziative di consiglieri regionali, per esempio - o avviare da subito azioni che coinvolgano la popolazione? Puntare su una legge di iniziativa popolare o su una moratoria regionale? Gli animi si scaldano, a uscirne a pezzi sono i partiti e la politica, quella dei palazzi. Quella colpevole di non voler ascoltare la gente. Ma il tempo stringe: bisogna fare qualcosa e farla subito. Lo ribadiscono continuamente Tonino Iallorenzi (SatriaNO), Giuseppe Lovito (Comitato No Oil) e Paolo Pesacane (segretario provinciale del Prc). «Non vogliamo raccogliere voti, facciamo tutti un passo indietro per fare una battaglia comune», chiede Pesacane, proponendo di partire dal deciso no di tutti i comuni interessati. Miko Somma (alla guida del co-

mitato No Oil) propone una petizione popolare da inviare al Parlamento europeo, mentre Antonio Pepe (No Oil di Brienza) propone di seguire un iter legislativo. Di tavolo permanente per arrivare a una legge di iniziativa popolare parla Sisto Aniceto (consigliere di minoranza del Comune di Satriano), mentre Francesco Masi (Cobas Baragiano), propone una mobilitazione generale contro il petrolio in concomitanza con lo sciopero generale del 12 dicembre prossimo. Ma c’è una domanda che aleggia su tutto: alla Basilicata il petrolio cosa ha dato? Antonio Bavusi (Ola) lo chiede ai presenti: «danni all’agricoltura, al turismo e alla salute pubblica. In Val d’Agri - spiega - non c’è un monitoraggio dei danni provocati dalle attività di estrazione, anche perché i controlli li fa la stessa Eni. E in cambio cosa abbiamo avuto? Con le royalties più che i marciapiedi le amministrazioni non possono fare». E a confermare le difficoltà delle amministrazioni sarà lo

stesso sindaco di Satriano, Michele Miglionico, un’ora dopo nel suo intervento in consiglio. «Noi siamo - dice tra i 30 Comuni che hanno ricevuto fondi provenienti dalle royalties, ma questi soldi sono vincolati. Io non posso utilizzarli, per esempio, per fronteggiare questioni socioassistenziali». Il sindaco Miglionico, in effetti, ha centrato il problema. «La situazione ora è diversa dal 1998, quando tutto era una novità e ci si aspettavano anche delle ricadute sul territorio. Il petrolio ha portato benessere economico? Siamo sinceri, se così fosse stato non staremmo neppure qui a parlarne». In effetti la situazione in Val d’Agri è poco incoraggiante. Oltre ai dubbi sulla salute e al benessere che non si è mai respirato, c’è anche la paura che quelle poche ricchezze di cui il territorio ora può godere, vengano poi meno. C’è il turismo, per esempio. «Il petrolio in quest’area come sottolineato anche dal consigliere provinciale, Nicola Manfredelli - vanificherebbe anche tutti i soldi pubblici

L’aula del consiglio comunale di Satriano

spesi per la valorizzazione del territorio». A Satriano c’è il sito archeologico della Torre: che fine farebbe? E poi un dubbio: «Sull’eolico - si chiede il sindaco Miglionico - c’è una moratoria regionale che ha bloccato tutto. E in quel caso stiamo parlando di energia pulita. Mi sembra paradossale pensare che una stessa moratoria non venga prevista anche per il petrolio». Miglionico, che annuncia che il deliberato dell’assemblea sarà poi trasmesso anche agli altri comuni, ha annunciato anche che oggi incontrerà i sindaci dei Municipi interessati dal medesimo problema e i

presidenti delle due Comunità montane che ricadono nel territorio. Questo per rendere più forte, anche a livello istituzionale, il fronte del “no”. Il movimento, intanto, si è dato una nuova scadenza: presto un nuovo incontro a Brienza o Tito, questo ancora va stabilito. E lì si dovrà parlare di proposte concrete per fermare le trivelle. «Dobbiamo arrivare a una nuova Scanzano?», si chiede l’assessore comunale, Giuseppe Palermo. Nessuno conferma, ma Scanzano diventa l’attore principale. a.giacummo@luedi.it

I commenti PER la Ola, l’organizzazione lucana ambientalista, quanto è accaduto la notte scorsa a Viaggiano, «bollato da Eni come normale funzionamento dell’impianto deve lasciare molto preoccupati». Non è la prima volta che succedono fatti del genere - sostiene l’organizzazione - e che le fonti informative di parte Eni «si ostinano a non definire incidenti». In proposito la Ola chiede all’assessore Santochirico di «conoscere le quantità e le tipologie degli inquinanti che si sono riversati nell’aria, sul suolo e nei bacini idrici e come mai non è stato attuato il Pia-

no di emergenza previsto dalla legge capace di attuare una immediata evacuazione della popolazione residente intorno al centro oli». La proposta che arriva dal presidente del Csail Val d’Agri, Filippo Massaro, è quella di un piano di protezione civile in grado di garantire sicurezza ai dipendenti e ai lavoratori e residenti dell’area industriale di Viggiano. «Sappiamo che l’Eni spiega - ha presentato in Prefettura a Potenza un suo piano ma si conosce poco delle sue modalità di attuazione che, come testimonia quanto accaduto ieri, non vede consapevoli le popola-

zioni locali sui rischi effettivi e su come comportarsi. Ci si affida infatti a squadre speciali con i cittadini abbandonati a se stessi». Il Csail ricorda che nella zona, in alcuni casi, coesistono con le attività petrolifere persino produzioni biologiche. E su quanto accaduto giovedì sera a Viggiano è intervenuto anche il senatore, Saverio D’Amelio. «A dieci anni dal ritrovamento del petrolio in Basilicata - è il suo duro commento - l’incertezza domina sovrana: incertezza in fatto di gestione dell’oro nero, incertezza circa le autorizzazioni per la ricerca di nuovi campi

petroliferi. Sulla gestione, non è la prima volta che denunciamo la mancanza di chiarezza da parte della Regione Basilicata. «Non capiamo, infatti - aggiunge - perché mai la Regione consenta alle società petrolifere di continuare ad estrarre il greggio, senza che si adotti un sistema certo nella misurazione dell’estratto. Si continua, cioè, ad adottare il sistema forfettario nel pagamento delle royalties, cosa che può far piacere alle società estrattive, ma non certamente alla Regione Basilicata che dovrebbe avere, invece, interesse alla esatta misurazione

del greggio estratto per ottenerne il giusto pagamento delle royalties. Perché mai la Regione non impone l’adozione di strumenti idonei alla misurazione del greggio? A chi fa comodo il sistema forfettario che forse impingua le tasche di qualcuno non certamente le casse regionali? Altro problema comporta l’utilizzo delle royalties poche o molte che siano. «In un sistema trasparente conclude - la conoscenza dell©ˆuso delle risorse pubbliche è essenziale alla vita stessa di un sistema democratico».


Portafoglio Borse europee ancora in forte ribasso. Aumenta il livello di allarme

Sabato 22 novembre 2008

Si parla di una cura da 4 miliardi

Crisi, il governo rinvia e aspetta le decisioni dell’Unione

Bce pronta a tagliare i tassi Trichet: «Situazione drammaticamente cambiata» di MARCO SANTILLO MILANO - L'andamento delle Borse in piena sofferenza anche ieri non fanno altro che aumentare il livello di allarme. La recessione che sta colpendo l'Europa brucia i listini aumentando i timori di una crisi a lungo termine. E l'inflazione sempre più in forte calo non fa che spianare la strada a nuove riduzioni del costo del denaro a sostegno di una economia sempre più compromessa. La Bce non fa più mistero e ribadisce la possibilita' di un nuovo taglio dei tassi d'interesse. Secondo il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, la situazione economica "è drammaticamente cambiata" e il board ne terrà conto nella sua riunione di dicembre. Ad appoggiare questa linea anche uno dei più rigidi del direttivo Bce, il presidente della Bundesbank, Axel Weber, considerato tra i più intransigenti sulla linea anti-inflazionistica dell'istituzione monetaria. Quindi se è lui a rilasciare dichiarazioni che alimen-

Jean Claude Trichet

tano le attese di nuovi tagli ormai appare scontato un altro intervento espansivo per il 4 dicembre, data della prossima riunione dei banchieri centrali dell'Eurozona. A conferma che la crisi ha bisogno di misure che impongano pochi paletti e maggiore flessibilità c'è anche l'annuncio del

A settembre +0,5%

Consumi, timido segnale di ripresa

commissario Ue alla Finanza, Joaquim Almunia che difende il patto di stabilità ma al tempo stesso considera possibile e necessario allentare i vincoli nel caso di superamento del 3% del rapporto deficit/Pil e valutare lo sforamento a secondo delle condizioni specifiche di ogni singolo paese.

Benzina, ai minimi da tre anni In calo i listini delle principali compagnie. Agip a 1,169 di MARINA PERNA

di BRUNELLA COLLINI ROMA - Un timido segnale di ripresa. Dopo il calo di agosto, a settembre le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,5% rispetto al settembre 2007 e sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese di agosto. L'aumento è legato esclusivamente ai beni alimentari, le cui vendite al dettaglio sono lievitate dell'1,4%, mentre per i beni non alimentari l'Istat ha segnalato un calo dello 0,1%. L'incremento riguarda solo la grande distribuzione (+1,6%), mentre le imprese operanti su piccole superfici perdono su base annua lo 0,3%. Nell'ambito della grande distribuzione tutte le forme di vendita hanno avuto variazioni positive rispetto al settembre 2007: i supermercati e altri specializzati hanno segnato l'incremento del valore delle vendite più elevato (entrambi +1,9%), seguiti dagli hard discount (+1,8%). Gli ipermercati hanno registrato un +0,9%, derivato soprattutto dall'aumento delle vendite nell'alimentare (+2,2%, contro la variazione nulla della componente non alimentare). La variazione è stata commentata positivamente da Confcommercio: "Con il dato di oggi si intravede la possibilità che la fase più acuta di riduzione della domanda per consumi stia giungendo al termine", ha osservato il responsabile dell'ufficio studi, Mariano Bella. "Ciò non vuol dire che le prospettive dell'economia siano favorevolmente orientate ad una ripresa, - ha aggiunto Bella - ma soltanto che in futuro ci sarà una fase abbastanza lunga di assestamento, o più probabilmente di moderata riduzione, dei ridotti livelli di spesa aggregata e procapite raggiunti nel corso del 2008". Per quanto riguarda nello specifico le vendite dei prodotti non alimentari, le flessioni più rilevanti hanno interessato i gruppi supporti magnetici, strumenti musicali e dotazioni per l'informatica (rispettivamente -2,2% e -1,7%), mentre gli aumenti maggiori sono avvenuti per i gruppi prodotti farmaceutici e cartoleria, libri, giornali e riviste (rispettivamente +1,7% e +1,1%). A livello geografico, infine, il valore totale delle vendite al dettaglio ha registrato a settembre variazioni tendenziali positive nel Nord-Est e Nord-Ovest (rispettivamente +1,7% e +0,4%), un calo nel Centro (-0,2%) e una variazione nulla nel Sud e isole.

di LUCA MASOTTO ROMA - Restano da limare molti dettagli del piano ma soprattutto per il via libera serve aspettare ancora qualche giorno per capire quali saranno le misure prese dalla Ue. Il governo non intende correre troppo per non sbagliare e ha fatto slittare a venerdì prossimo il Consiglio dei ministri e la riunione del Comitato per la programmazione economica e finanziaria (Cipe) in programma inizialmente mercoledì per varare i provvedimenti mirati a fronteggiare la crisi che prevede in primo piano un bonus fiscale tra i 150 e gli 800 euro per le famiglie con reddito inferiore ai 20.000 euro, blocco delle tariffe di treni e autostrade, detassazione degli straordinari e calmiere per i mutui, più fondi per la cassa integrazione straordinaria La motivazione dello slittamento spiegata dal premier Silvio Berlusconi è la necessità di attendere la riunione della Commissione europea che mercoledì varerà il pacchetto anticrisi da 130 miliardi di euro per poi essere presentato ufficialmente dal presidente dell'esecutivo europeo. Il documento successivamente sarà portato sul tavolo dei ministri finanziari europei l'1 e il 2 dicembre (Eurogruppo ed Ecofin).

Crolla il prezzo del barile che si attesta intorno ai 50 dollari

ROMA – I prezzi della benzina scendono ai minimi degli ultimi tre anni. Complice la brusca frenata delle quotazioni dell’oro nero – che si attestano sui 50 dollari al barile dopo aver toccato giovedì minimi intorno ai 48 dollari – i listini delle principali compagnie sono tornati a calare, registrando ieri una raffica di ribassi. Con l’Agip che è scesa a 1,169 euro al litro. Ma mentre i prezzi dei carburanti raggiungono così il livello più basso mai toccato dal novembre del 2005, gli esperti del settore parlano di spazio per un ulteriore calo, intorno ai

Una donna impegnata nella spesa in un supermarket

La serie di interventi e la maggiore disponibilità a salvaguardare quei paesi che lamentano deficit momentanei, riflettono l'andamento in rosso dei mercati internazionali. Nonostante un consistente rimbalzo della Borsa di Tokyo (+2,70%) pronta ad invertire la rotta dopo aver toccato in mattinata i livelli più bassi delle ultime tre settimane, Eurolandia ha chiuso sui minimi con perdite intorno al 3%. A Piazza Affari Mibtel a -3,04%, S&P/Mib -3,09. Peggio di tutti fa Bruxelles con -3,5%, la migliore è Madrid di poco sotto il pari. Pesante anche Francoforte (-3,1%) Parigi (-3,3%), Londra (-2,85%). Il calo è dovuto alle notizie macroeconomiche americane, sul PMI di novembre scivolato a 39,7 punti dai 43,6 del mese precedente. Sono poi peggiorate sulla scia dei forti ribassi di Citigroup. A Wall Street, protagonista di una seduta di piena volatilità, la principale banca americana è arrivata a perdere anche il 19% a causa dell'incertezza sul suo futuro.

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6 centesimi, che i petrolieri starebbero frenando per compensare i costi delle fiammate dei mesi scorsi. Tra i quali anche la Robin Tax, spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. Per gli automobilisti, comunque, arrivano i primi benefici consistenti: oggi un pieno per un’auto di media cilindrata costa circa 20 euro in meno rispetto solo a 4 mesi fa. A luglio scorso, quando il greggio sfiorò quota 150 dollari al barile, un litro di verde era infatti arrivato a toccare gli 1,558 euro. Vale a dire quasi 40 centesimi in più del livello segnato ieri dai listini della compagnia petrolifera del gruppo Eni.

In calo, anche se in modo meno consistente, anche i prezzi del gasolio che – sempre all’Agip –si portano sotto quota 1,17 euro al litro. L'ondata di ribassi ha comunque riguardato non solo l'Agip, ma quasi tutti i marchi presenti sulla rete che si sono portati così sotto quota 1,2 euro al litro. Per ritrovare i carburanti sui livelli attuali bisogna risalire al novembre del 2005: i prezzi registrano così non solo un ribasso di circa il 25% rispetto ai picchi dell’estate scorsa. Ma anche una consistente contrazione (circa il 15%) nel confronto con un anno fa quando la benzina viaggiava intorno agli 1,38 euro.


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Sabato 22 novembre 2008

24 ore in Basilicata

Omicidio De Mare Il fratello dell’autotrasportatore racconta le sue ultime parole

«Se dico qualcosa saltano tutti» Era preoccupato per quanto accadeva nella centrale del latte di FABIO AMENDOLARA SCANZANO - «Se dico una sola parola su quello che fanno allo stabilimento li faccio saltare tutti quanti». Sono le ultime parole di Vincenzo De Mare, l'autotrasportatore ucciso a colpi di lupara nel 1993 per non aver accettato di trasportare rifiuti tossici. Un po' prima del 26 luglio, giorno del delitto, Vincenzo De Mare sbottò col fratello Carmine che con insistenza gli chiedeva perché negli ultimi tempi fosse così turbato. Ecco cosa ha raccontato ai carabinieri di Policoro: «Mio fratello sembrava preoccupato da qualcosa che non mi ha mai voluto riferire in modo esplicito». Ma loro, lui e sua sorella Stella, avevano intuito qualcosa. Dice Carmine: «Noi abbiamo sempre pensato che le sue preoccupazioni erano dovute a qualcosa che riguardava lo stabilimento della Latte Rugiada». E arriva al dunque: «Sebbene era un uomo di poche parole, ricordo perfettamente che ebbe a dire: “Se dico una sola parola su quello che fanno allo stabilimento li faccio saltare tutti quanti”». Un'affermazione che li ha indotti subito a pensare «che l'ordine di ammazzare Vincenzo fosse partito proprio da qualcuno che non voleva che lui rivelasse qualcosa di compromettente». Qualcosa che, forse, accadeva in quello stabilimento. Gli investigatori - come svelato la settimana scorsa dal Quotidiano - sospettano che tre imprenditori e tre pregiudicati siano coinvolti nel delitto. Sono tutti indagati per associazione di stampo mafioso. Quattro di loro sono accusati di «concorso in omicidio». I tre imprenditori anche di «traffico illecito di rifiuti tossiconocivi». Ecco cosa scrivono i carabinieri: «Quanto raccolto da questo comando nell'ambito delle indagini sinora svolte in merito a quest'ultimo fatto, fornisce un quadro d'insieme da cui si ricava il coinvolgimento di due imprenditori e due

LE TAPPE 1993 VINCENZO DE MARE, AUTOTRASPORTATORE, VIENE UCCISO A COLPI DI LUPARA IN LOCALITÀ TERZO CAVONE A SCANZANO JONICO

1994 L'ISPETTORE CHE INDAGA SUL CASO VIENE IMPROVVISAMENTE > TRASFERITO IN CALABRIA

1997 IL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCA MACCHIA DISPONE LA SECRETAZIONE DI 21 ATTI D'INDAGINE. TRA QUESTI CI SONO LE DICHIARAZIONI DI UN TESTIMONE (NOME IN CODICE BILLY) E IL PROGETTO URANO (FINALIZZATO ALLO SMALTIMENTO IN ALCUNE AREE DEL SAHARA DI RIFIUTI TOSSICI E RADIOATTIVI).

2000 L'INCHIESTA PASSA ALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI POTENZA, LA COORDINA IL CAPO DELLA PROCURA GIUSEPPE GALANTE

2003 IL GOVERNO COMUNICA: «SCORIE NUCLEARI DA STOCCARE A SCANZANO JONICO». IL SITO INDIVIDUATO È LA MINIERA DI SALGEMMA DI TERZO CAVONE. DOPO 15 GIORNI DI PROTESTE E MANIFESTAZIONI IL GOVERNO RITIRA IL DECRETO

2004 VENGONO ALLA LUCE 15 BIDONI DI RIFIUTI CHIMICI IN LOCALITÀ TERZO CAVONE

2006 UN EX PENTITO DELLA 'NDRANGHETA SVELA LE ROTTE DEI RIFIUTI. VIENE RIAPERTA L'INCHIESTA SULL'OMICIDIO DE MARE

La sede della Latte Rugiada. In alto Vincenzo De Mare

pregiudicati nell'omicidio, un collegamento alle attività della Centrale del latte di Scanzano Jonico, l'esistenza di una consistente attività di traffico illecito di rifiuti, l'effettuazione di alcuni trasporti da parte di De Mare, nonché il suo riferito timore di essere ammazzato, un radicato e torvo sistema mafioso, capace di vulnerare agevolmente il tessuto sociale e assoggettare la comunità, inducendola all'omertà assoluta». Alcuni fogli di viaggio di De Mare riguardano partenze da Terzo Cavone. E ci sono alcuni testimoni che confermano la tesi degli investigatori. Agli atti, in procura, c'è un interrogatorio.

Un testimone sostiene di aver saputo da un dipendente della Centrale del latte di Scanzano che l'omicidio era riconducibile a questioni «connesse al trasporto di materiale che veniva artatamente fatto passare come prodotto caseario e che, invece, veniva venduto in nero». A fornire un'altra conferma agli investigatori è stata la sorella di De Mare. Dice: «Lui avrebbe potuto rivelare qualcosa di misterioso che probabilmente all'epoca avveniva negli stabilimenti della Latte Rugiada». Ed è questa l'idea che dal 1993 si porta nella testa: «Questa cosa potrebbe essere stata intuita da qualcuno che, forse, per impedirgli di

parlare ha ordinato l'omicidio». C'è poi un confidente dei carabinieri che ha rivelato i posti in cui venivano smaltiti i rifiuti: «Capannoni abbandonati o masserie in aperta campagna». E un ex detective della polizia di Stato che ha un sospetto. L'ispettore Franco Ciminelli è l'investigatore più in vista della zona. Ha appena risolto l'omicidio di un netturbino e scoperto che dietro un incidente stradale si nascondeva un tentato omicidio. Il regolamento di conti tra confinanti non lo convince. I carabinieri hanno appena arrestato un pensionato che nutriva rancore nei confronti di De Mare. Ma oltre al possibile moven-

te non c'è altro. Il pensionato viene subito rilasciato. L'ispettore Ciminelli, invece, mette il naso tra le bolle d'accompagnamento del trasportatore. Sospetta che ci sia ben altro dietro l'omicidio. Forse il traffico di rifiuti. Scopre che alcuni fogli di viaggio di De Mare riguardano partenze da Terzo Cavone. L'ispettore Ciminelli annota tutto e prepara un'informativa. Passa qualche mese e dalla Questura di Matera gli comunicano la sua nuova sede: Catanzaro. L'ispettore non ci sta. Lascia la polizia. Il delitto De Mare resta senza soluzione. Fino a quando, quattro anni fa, i carabinieri di Policoro trovano tra i ruderi della

Don Marcello Cozzi in trasferta a Berlino e Innsbruck per raccontare la lotta antimafia

Don Marcello Cozzi

Misteri lucani oltreconfine POTENZA - I misteri lucani passano i confini regionali. don Marcello Cozzi, il referente per la Basilicata dell'associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie”, è andato, infatti, in visita a Berlino ed Innsbruck proprio per raccontare la realtà lucana. Ieri mattina don Cozzi è stato ospite in una scuola italotedesca della capitale germanica e ha parlato agli studenti di giustizia e legalità nell'ambito della presentazione del suo libro “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari della mala in Baislicata”. Forte l'interesse dei giovani tedeschi che hanno subissato di domande il prete lucano. Si sono concentrati soprattut-

to sul rapporto che intercorre tra mafia e l'attuale crisi economica ma anche sul supposto binomio mafiaChiesa e su quanto la paura e l'indifferenza possano alimentare i comportamenti criminali. Quesiti, questi, probabilmente stimolati dalla notizia dell'intimidazione subita da don Cozzi, che lo ha preceduto nel suo viaggio oltreconfine. Ma i giovani studenti italo-tedeschi, hanno voluto chiaramente precisare la loro volontà di superare lo stereotipo “italiano-mafioso” e di non voler identificare la piaga della mafia con l'intero stato italiano. Un incontro stimolante, quello di ieri mattina, cui oggi seguiranno altri due: uno

nella trattoria 'a Muntagnola (dove si prepareranno piatti con i prodotti di Libera Terra, i terreni confiscati alle mafie) e l'altro nella biblioteca Sprachenatelier, sempre a Berlino. Gli appuntamenti tedeschi ricadono all'interno dell'iniziativa "Viva, la Festa della legalità e del gusto di vivere", organizzata dalle associazioni Flare, Libera e "Mafia? Nein Danke!". Scopo della manifestazione, mostrare la vera anima d'Italia: quella della grande maggioranza degli italiani, che si rifiuta di vivere sotto il ricatto di una minoranza di persone violente. Degli stessi argomenti si parlerà anche lunedì 24 alla Padagogische Hochschule

Latte Rugiada 15 bidoni di rifiuti chimici. Il caso viene ufficialmente riaperto. L'ispettore, a quanto sembra, era sulla pista giusta. Ci credono anche gli investigatori. Scrivono in una nota inviata alla procura antimafia: «Le dichiarazioni dei fratelli della vittima costituiscono un'importante premessa investigativa da cui dipartire nell'individuazione del possibile movente dell'omicidio, che appare chiaramente riconducibile a vicende connesse alle attività illecitamente condotte da più di qualcuno che operava all'interno della Centrale del latte di Scanzano Jonico». f.amendolara@luedi.it

Adamgasse di Innsbruck, nell'ambito di un seminario di studi sulla situazione sociale del Sud Italia. «Questo interesse verso la criminalità organizzata italiana, dimostra chiaramente che si tratta di un fe-

nomeno internazionale che non conosce più confini - sottolinea una nota dell’associazione -. Lo stesso dovrebbe valere anche per quanto riguarda l'impegno per la giustizia».


24 Ore in Basilicata

Sabato 22 novembre 2008

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Iena 2 Ieri il turno della difesa dei cugini Garramone, titolari della società 2Enne POTENZA - Nell'udienza preliminare sulla maxi-inchiesta soprannominata “Iena 2”, che ha scoperchiato i rapporti tra criminalità, economia, politica, e pubblica amministrazione in Basilicata, ieri era il turno della difesa dei cugini Garramone, titolari della società 2Enne, secondo l'accusa: il braccio imprenditoriale dell'associazione a delinquere di stampo mafioso capeggiata dal boss Renato Martorano. Sono passati esattamente quattro anni dall'alba del giorno degli arresti, il 22 novembre 2004, quando in

In aula il braccio imprenditoriale di Martorano esecuzione delle richieste del tandem Woodcock-Montemurro, avallate dal gip Alberto Iannuzzi, scattarono le manette per 52 persone tra cui politici, funzionari, avvocati, molti insospettabili, in un'operazione rimasta indelebile negli occhi della gente del posto, ma soprattutto nelle cronache dei quotidiani nazionali. Il Tribunale della libertà, successivamente, ritenne che allora non sussistessero

in tutti i casi i presupposti necessari per l'applicazione di quelle misure restrittive. E nonostante l'opposizione della procura della Repubblica, anche la Corte di Cassazione confermò quest'assunto, respingendo il ricorso ritenuto semplicemente inammissibile, e senza scendere nemmeno nel merito delle contestazioni sollevate. Ma le conseguenze peggiori per l'impianto dell'ac-

cusa maturarono soltanto in seguito, nel marzo del 2006, con l'approvazione della cosiddetta “legge Pecorella” che ha stabilito l'obbligo in capo al pubblico ministero di chiedere automaticamente l'archiviazione proprio in casi come questo, in cui in assenza di fatti nuovi la Corte di Cassazione abbia confermato l'inesistenza di gravi indizi di colpevolezza già in sede di giudizio sulle misure cautelari.

Il segretario della Uil Tortorelli lancia l’allarme sulla situazione lucana

Per l'avvocato Leonardo Pace è il punto decisivo per la difesa dei cugini Garramone. Quello della procura è «un salto logico, che contravviene alle conclusioni del Tribunale della libertà, confermate anche dalla Corte di Cassazione, quindi alla legge, che ad alcuni viene applicata, e ad altri no», come nel caso dei suoi assistiti. L'udienza prosegue, e si

discute la vicenda dell'appalto per lo smaltimento di rifiuti speciali al C.R.O.B. di Rionero. Gli avvocati dei vari imputati sembrano condividere la stessa linea difensiva. La strategia è sempre la stessa: «i fatti si sono svolti a Rionero, dunque il giudice naturale sta a Melfi, non a Potenza». I tempi intanto si allungano, e sembra probabile che per la decisione del gup Luigi Barrella bisognerà aspettare almeno fino ai primi di dicembre. Leo Amato regione@luedi.it

Mobilitazioni per la scuola

In sciopero gli ex lsu Ata In crisi 45 aziende e quasi 9.000 operai addetti alle pulizie

«Il futuro più difficile» POTENZA - E' uno dei momenti più difficili per l'economia mondiale e quindi per l'apparato produttivo. La relazione del segretario dei metalmeccanici, Vincenzo Tortorelli, in occasione del direttivo generale della Uilm Uil non poteva partire che da qui. Alle tute blu lucane il segretario dice: «Quello che è accaduto ai 106 lavoratori della Mahle è solo l'ultimo esempio. Ma i tempi a venire - è l'avvertimento - saranno ancora più difficili». Uno sguardo ai dati lucani per comprendere la gravità della fase che si sta attraversando: nel terzo trimestre del 2008 (fonte Cgil, Cisl e Uil nazionali) le criticità aziendali sono aumentate del 18 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. Le imprese lucane in crisi sono 45 (32 in tutto il 2006, 38 nel 2007). Gli operai coinvolti 8.752 (nel 2006 erano 6.911, nel 2007 7.544): nel dettaglio, i lavoratori in cassa integrazione risultano 4.543 (3.812 nel 2007), quelli in mobilità 2.533 (il dato ancora non comprende i 160 operai della Mondial Piston e, in totale, quelli inseriti nel calderone degli ammortizzatori sociali 6.955). Ancora più preoccupanti i dati relativi alla cassa integrazione: nei primi sei mesi del 2008 la Basilicata registra il record negativo su scala nazionale: rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, a causa delle difficoltà di sistema, il dato segna un inquietante: più 195 per cento. L'incremento più sensibile spetta a Potenza con un più 258 per cento rispetto al più 65 per cento della provincia di Matera. E' l'effetto del continuo ricorso alla “Cig”da parte della Fiat - Sata di Melfi. «E' dunque proprio il record di ricorso alla cassa integrazione

Il tavolo del direttivo Uilm (foto: Mattiacci)

CISL

DARAMIC

Martedì assemblea generale

Le telecamere di La7 in fabbrica

POTENZA Martedì 25 novembre è in programma al Park Hotel di Potenza l'assemblea generale dei quadri e delegati della Cisl Basilicata. L'inizio dei lavori è fissato orientativamente per le 10.All'assemblea interverrà la segretaria nazionale confederale Anna Maria Furlan. In agenda le proposte della Cisl per affrontare la crisieconomica nazionale e soprattutto regionale.

TITO Lunedì le telecamere di La 7 saranno all'interno dello stabilimento di Tito Scalo della Daramic dove sono a lavoro i 140 operai dell'azienda prima della chiusura definitivo dello stabilimento che produce separatori per batterie. I giornalisti dell'emettente televisiva sono a Potenza per raccontare la crisi occupazionale lucana, e, oltre alla Daramic, si occuperanno anche della Mahle.

La sede della Prefettura

ordinaria in Basilicata - dice il segretario Tortorelli - a confermare l'allarme sulla situazione occupazionale e produttiva nella nostra regione». A livello nazionale, il ministro del Lavoro Sacconi attraverso un pacchetto di misure anti crisi metterà a disposizione 525 milioni di euro per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga. La novità è che per beneficiare dei sussidi i lavoratori dovranno sottoscrivere un patto di servizio con i centri per l'impiego impe-

gnandosi ad accettare un'offerta formativa o di lavoro congruo. Il sindacato fa appello a misure adeguate e chiede che tutte le risorse vengano utilizzate al sostegno al sistema produttivo e ai salari che devono crescere anche per rilanciare i consumi. «E' indispensabile eliminare gli sprechi che la “brutta politica” produce e convogliare le risorse (che di qui al 2013 in Basilicata saranno ingenti, tra royalty e fondi comunitari) verso le innovazioni e la ri-

cerca da una parte e il finanziamento di un Welfare capace di far fronte alla disoccupazione e alla perdita dei posti di lavoro dall'altra. Non si possono lasciare senza reddito milioni di persone». La Uilm infine - che è stata il primo sindacato a lanciare l'allarme per il polo auto in Basilicata anche in questa occasione è tornata a ribadire la necessità di produrre un secondo modello alla Sata di Melfi. «Una scelta che non si può più rimandare».

Simonetti (Prc) sollecita De Filippo sugli aiuti all’occupazione

La Cgil si prepara a scendere in piazza

«Dopo quattro mesi il progetto non è ancora esecutivo»

POTENZA - Si è riunito ieri a Potenza il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro Territoriale di Potenza, allargato alla partecipazione dei quadri e delegati provenienti dalle aziende e dal territorio della provincia, per discutere del “Piano anticrisi” della Cgil e delle proposte in esso contenute che sono alla base della dichiarazione di sciopero generale di 4 ore per il 12 dicembre 2008. A Potenza convocato uno sciopero di 8 ore. Il Comitato Direttivo giudica la manovra finanziaria e i provvedimenti messi in campo dal Governo nei mesi scorsi iniqui, sbagliati e del tutto inadeguati per fronteggiare la crisi economica che si sta manifestando in tutta la sua gravità nel Paese e nella nostra Regione, ha approfondito tutte le proposte della Cgil a partire dalla richiesta urgente di un tavolo anticrisi presso la Presidenza del Consiglio, per concordare misure straordinarie da mettere in atto nel più breve tempo possibile per tutelare l'occupazione, aumentare i redditi da lavoro e da pensione e sostenere gli investimenti. Il consiglio d'amministrazione ha rimarcato la necessità di sostenere l'occupazione attraverso incentivi di natura fiscale privilegiando il lavoro a tempo pieno e indeterminato con particolare attenzione al Mezzogiorno. Una richiesta alle istituzioni regionali: dare corso rapidamente a misure adeguate per migliorare la qualità dei servizi offerti, per accelerare la capacità di spesa e cantierizzare le opere finanziate.

POTENZA - Emilia Simonetti (Prc), in una nota, ha evidenziato che «dopo quattro mesi dal'avviso pubblico per gli aiuti all’occupazione, il progetto non è ancora esecutivo. È grave che, a distanza di oltre quattro mesi dalla emanazione del bando, non siano state chiuse le procedure amministrative e controllati i requisiti dei partecipanti al bando medesimo. Nei giorni scorsi, il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una mozione che prevede una serie di interventi per affrontare il nodo dell’occupazione». «Chiediamo ha sottolineato la Simonetti - al presidente della giunta, Vito De Filippo, di intervenire immediatamente presso la Direzione Generale del Dipartimento Formazione per sbloccare questa annosa vicenda per dare risposte ai disoccupati e alle imprese». «Il costo finanziario per sostenere il Bando, al netto degli esclusi è di 130.949.385,3 euro. Secondo il costo medio – ha sottolineato ancora Simonetti - al netto dell’attività formativa, ci troviamo di fronte ad una ipotetica richiesta di circa 6.200 unità lavorative. L’offerta di lavoro che proveniva dalle imprese, oltre 3.600 domande per circa 6.200 posti di lavoro, secondo il costo medio in contributi di cui sopra, testimonia l’esigenza indifferibile dell’utilizzo della programmazione e dell’uso corretto delle risorse nonché della fissazione di criteri certi».

POTENZA - Ieri è stato il giorno dello sciopero nazionale indetto dalla RdB/CUB,Cobas e Sdl degli Ex-lsu Ata dipendenti dalle ditte aggiudicatarie dell'appalto delle pulizie delle scuole dove in passato gli stessi lavoratori erano impegnati come bidelli. «La loro stabilizzazione, oltre ad essere stata una beffa, visto che invece dell'assunzione diretta si era assistito al regalo multimiliardario ai consorzi con l'esternalizzazione del servizio, sta per diventare un dramma - sottolinea una nota - infatti la Finanziaria approvata a fine ottobre alla Camera non prevede gli stanziamenti necessari per la continuità dei servizi di pulizia, vigilanza ed amministrativi. La Finanziaria 2009 è ora all'esame del Senato ma i ministri Gelmini e Tremonti non hanno ancora predisposto le risorse economiche necessarie alla continuità dei servizi, incuranti delle drammatiche conseguenze che i tagli ai finanziamenti alle scuole produrranno con il licenziamento di 18.000 tra dipendenti dei consorzi e co.co.co. ,tutti ex lsu che, a fine anno, perderanno lavoro e salario e con concrete possibilità di chiusura degli istituti scolastici». In Basilicata i lavoratori interessati sono oltre trecento, di cui 188 nella provincia di Potenza. «Per essi - continua la nota - è già stata avviata dalla ditta Formula Servizi, che gestisce l'appalto, la procedura del licenziamento collettivo. Ieri una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in Prefettura a Potenza. Qui hanno rappresentato, oltre alla preoccupazione generale

per il mancato impegno finanziario, la loro situazione di lavoratori che svolgono le mansioni di bidello a tutti gli effetti, che rientrano nella normale organizzazione delle attività lavorative degli istituti scolastici dove sono presenti e portano a casa, a fronte delle 35 ore lavorative settimanali, 750 euro di stipendio mensile netto, mentre il loro costo per il ministero è di circa 1650 euro mensili. La richiesta principale è quindi quella dell'internalizzazione del servizio, che verrebbe a rappresentare il vero risparmio per il ministero, o comunque la clausola di garanzia, nel rifinanziamento dell'appalto, della conservazione degli attuali posti e orari di lavoro». «Infatti - conclude la nota - sembra chiara la volontà delle ditte che anche qualora venissero reperite le risorse, in mancanza di un incremento delle stesse, considerate insufficienti, si preparano ad una riduzione tra il 20 e il 30 % dell'attuale orario di lavoro. Obiettivo che temiamo possa essere fatto passare, anche dal-le altre oo.ss., come una vittoria rispetto alla perdita del posto di lavoro. Gli aderenti allo sciopero di oggi (ieri, ndr) hanno voluto dire che non ci stanno a pagare una crisi più o meno confezionata a tavolino ma il cui copione, già troppe volte visto e subito dai lavoratori lucani, sta per essere rappresentato con la sua arrogante precisione e contro cui invitano tutti i lavoratori, anche aderenti alle altre sigle sindacali, alla massima mobilitazione e vigilanza».


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24 Ore in Basilicata

Sabato 22 novembre 2008

L’IDEA

La parola al Comune

Mangiare sano e spendere poco

Operai con il pane (Zenti)

Contro il caro vita

Pane a 1 euro davanti alla Sata MELFI - L’ultima giornata lavorativa, prima della cassa integrazione della prossima settimana, è stata davvero particolare per le migliaia di dipendenti della Fiat Sata di San Nicola di Melfi. All’uscita del secondo turno di ieri, infatti, le tute blu hanno trovato ad accoglierli i sindacalisti del Cub, della Fiom e gli ex parlamentari, Francesco Caruso ed Antonella Lombardi che appoggiano il movimento del Gruppo di acquisto popolare. «Siamo qui per distribuire il pane con un’iniziativa che non è commerciale e nemmeno caritatevole – spiega Caruso - ma un’azione di lotta e di protesta contro il caro vita. Distribuiamo il pane ad un euro al chilo per dimostrare l’esistenza di una filiera di speculazione ed avvoltoi che si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori e di chi non riesce ad arrivare a fine mese. Soprattutto denunciamo l’immobilismo della politica. Se un piccolo gruppo di attivisti può vendere il pane ad un euro, figuriamoci un governo con i provvedimenti legislativi cosa potrebbe fare. Invece a Roma non fanno nulla se non aiutare gli amici banchieri». Altri commenti del Gap. «Questo è un gruppo di acquisto – aggiunge l’attivista, Lombardi - che dimostra come restando uniti si possa fare una contrattazione per l’abbattimento dei prezzi. Diciamo a comuni regioni e Governo centrale che gli stipendi non bastano più nemmeno per arrivare alla seconda settimana del mese. Abbiamo cominciato in tutta Italia con il pane ma il successo conseguito stamane davanti una delle fabbriche più importanti del Sud dimostra come si può ancora lottare e vincere. Assedieremo i municipi della Basilicata perché dicano qualcosa ai Gap ed abbattano i prezzi dei beni di prima necessità». Protesta con motivazioni simili è quella della Fiom lucana. «La recessione economica – spiega il sindacalista, Giuseppe Cillis – è il risultato disastroso di anni di politiche economiche a favore del mercato selvaggio e della globalizzazione più ingiusta. La crisi deve pagarla chi l’ha causata senza scaricare tutti i costi sul lavoro. Per questi motivi chiediamo a tutti i lavoratori di scendere in piazza il prossimo 12 dicembre per scioperare in difesa dei salari, dei propri diritti, della democrazia». Una mobilitazione che trova l’avallo della Confederazione unitaria di base. «Il 12 dicembre – conclude il sindacalista Cub, Donato Auria – manifesteremo a livello regionale e provinciale cercando la massima unità con le mobilitazioni degli studenti e del popolo della scuola pubblica che sarà in piazza in tutta Italia». Proprio quello che si dice un inverno caldo. Vittorio Laviano regione@luedi.it

Il “Menu della quarta settimana” promosso dal comune di Potenza

Dal 24 al 26 novembre a Potenza si fa la spesa a prezzo scontato

“Menu della quarta settimana” per non alleggerire il portafoglio POTENZA - Lunedì 24, martedì 25, e mercoledì 26, verrà offerto al bancone di tre piccoli esercizi nel centro storico di Potenza il “Menu della quarta settimana”, un pacchetto di prodotti di alta marca, composto da mezzo chilo di pasta, 4 hamburger, 200 grammi di prosciutto cotto e 4 mele di categoria media, al costo finale di 5 euro, con un risparmio netto di circa il 30 per cento rispetto agli attuali prezzi di mercato. È un'operazione di marketing dell'associazione di via “Centro Storico Potenza”, e dei consulenti del Centro Assistenza Tecnica della Confesercenti, con l'obiettivo, dichiarato, di rilanciare la competizione alla grande distribuzione insediatasi negli ipermercati delle zone periferiche della città, tenendo conto anche della crisi economica in corso, e delle difficoltà, soprattutto a fine mese, di sempre più famiglie, in particolare quelle numerose e degli anziani. Da ciò l'inedito incontro tra commercianti, le principali associazioni dei consumatori, e i pensionati, nono-

stante l'iniziale reciproca diffidenza dovuta agli irrinunciabili interessi di parte, grazie anche alla mediazione dell'assessorato ai Servizi Sociali del comune. L'iniziativa è stata annunciata ieri mattina nella sede della Confesercenti dal padrone di casa, il presidente della Confesercenti della provincia di Potenza, Prospero Cassino, e dal presidente della associazione di via “Centro Storico Potenza”, Salvatore Groia, con la partecipazione dell'assessorato ai Servizi Sociali, e le sigle dell'Adoc e dell'Adusbef per i consumatori, e della Fipac per i pensionati. Nel suo intervento il presidente regionale della Confesercenti, Michele Arena, ha spiegato le differenti esperienze a cui si è fatto riferimento. Da un lato, infatti, si tratta di promuovere lo sviluppo di un’ asse commerciale moderna sul modello della “shopping line” di Barcellona, in Spagna, che è un itinerario quasi completamente pedonale lungo 5 chilometri; dall'altro, invece, di rivedere il sistema

Fanelli (Nuovo Psi)

di erogazione dei servizi sociali del comune cercando di superare il fattore psicologico di blocco, di solito per vergogna, di tanti cittadini rispetto al loro accesso, sulla scorta di quanto fatto a Torino, dove l'utenza è stata allargata alla generalità, e non più ristretta soltanto ai più poveri. Tra lunedì e mercoledì i pacchetti in vendita saranno pertanto più di duemila. «Con questo - aggiunge Nino D'Andrea presidente dell'Adoc Basilicata chiunque è incentivato ad acquistarne, e considerato che ormai in tutte le case c'è un congelatore, anche più d'uno, per fare scorta per i giorni a venire». «Si tratta di un progetto pilota», per la dottoressa Martorano dell'assessorato ai servizi sociali, «se andrà bene cominceremo a ragionare per le festività di Natale, e poi chissà, una buona idea potrebbe essere anche mettersi d'accordo per la colazione nei bar». l. a. regione@luedi.it

Gianluca Manzi (Verdi)

Plauso ai negozianti «Sempre più poveri»

Il centro storico di Potenza

Una famiglia lucana su quattro vive sotto la soglia di povertà

POTENZA - «L'iniziativa promossa dall'associazione “Via del Centro Storico” di Potenza denominata “Menu della quarta settimana” con un sacchetto alimentare messo in vendita a prezzo contenuto è un segnale positivo che è possibile venire in contro alle esigenze delle famiglie sempre più numerose in difficoltà per la spesa alimentare». E' il commento del segretario regionale del Nuovo Psi Michele Fanelli, per il quale «i commercianti potentini dimostrano di essere in forte sintonia con lo sforzo che intende compiere il governo Berlusconi attraverso un bonus fiscale tra i 150 e i 700-800 euro che le famiglie povere, sotto i 20.000 euro, potrebbero ricevere a Natale, in base al numero dei componenti della famiglia. E' questa una delle ipotesi del "pacchetto famiglie" allo studio dei tecnici del governo in vista del varo del decreto anti-crisi, intervento che potrebbe affiancare le altre misure elaborate dai tecnici del governo per ridurre gli acconti fiscali di fine anno e prevedere una parziale deduzione dell'Irap dall'Ires o dall'Irpef. Intanto da Potenza - aggiunge Fanelli - viene un esempio concreto, sia pure minimo e sperimentale, che al di là di convegni, conferenze ed impegni teorici che giungono dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione, si può abbattere il caro vita specie in un capoluogo che fa registrare aumenti di inflazione tra i più alti d'Italia. L'auspicio è che l'iniziativa possa svilupparsi ed estendersi e che gli Enti Locali prendano esempio dai “coraggiosi” commercianti del centro storico potentino per intervenire concretamente attraverso azioni per esempio che consentano punti di vendita diretti produttori-consumatori».

POTENZA - «Dobbiamo renderci conto che è giunto il momento, non più rinviabile, di attuare misure soociali serie per risolvere i problematici e complessi temi della povertà in Basilicata». Lo afferma Gianluca Manzi capogruppo dei Verdi in Consiglio provinciale di Potenza che tiene ad evidenziare: «dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che viviamo in una regione sempre meno ricca: secondo, infatti, i dati circolanti in questi ultimi giorni, peggio della Basilicata sta solo la Sicilia. Impietosi i dati Istat - ricorda Manzi - che registrano, infatti, in Basilicata un tasso di povertà a dir poco allarmante: nel 2007, il 26,3% dei lucani è povero e una famiglia su quattro vive al di sotto della cosiddetta soglia di povertà. A ciò si devono aggiungere i dati preoccupanti dal punto di vista demografico: nel 2007 il tasso di natalità è pari all'8,1 per mille ed inferiore alla media nazionale del 9,5 mentre il saldo delle nascite è negativo con 5.720 persone morte contro 4.873 neonati. Ma a far tremare ancora di più - prosegue - è lo 0,7% in meno di posti di lavoro previsto nel 2009. La politica - conclude il Capogruppo - deve capire che occorre cambiare rotta: smetterla con le misure di mero assistenzialismo; smetterla di mettere in vetrina l'indigenza e la povertà; smetterla di rinviare all'infinito la chiamata ad un atto di piena responsabilità nei confronti dei cittadini».

La presentazione (f. M)

POTENZA - «QUESTA manifestazione rappresenta una risposta alla crisi che stiamo vivendo tutti - afferma Franco Casella, assessore con delega alla Tutela dei Consumatori - da una parte le famiglie con un budget sempre più ridotto, dall'altro i piccoli commercianti che, in un mercato in cui la concorrenza è fatta dai grandi centri commerciali, rischiano di scomparire, con notevoli ripercussioni economiche e sociali». A dire sì ed a contribuire alla creazione del sacchetto di spesa sono anche l'A.s.l. 2 e la Sian che hanno voluto così dimostrare che è possibile una sana alimentazione anche spendendo poco. Bisogna sottolineare che il primo risultato raggiunto è la collaborazione tra esercenti locali, pubblica amministrazione e associazioni di categoria in una logica di creazione di rete comune atta a rispondere ai problemi ed alle esigenze locali, con l'apporto importante anche delle associazioni dei consumatori. «Vogliamo lanciare un messaggio alla gente - afferma ancora Casella - che è importante riproporre quel modello sociale dei quartieri e del rapporto diretto con la bottega “sotto casa” non solo per agevolare chi, come le persone anziane, non hanno la possibilità di raggiungere i punti vendita più grandi e in periferia, ma anche per ricreare quel tessuto sociale rionale per una migliore qualità della vita ed un rapporto più diretto con la propria città». In questo discorso rientra la riscoperta delle vie del centro storico, la promozione della vita in piazza, la rivalutazione del punto nevralgico della città attraverso il lavoro dei piccoli commercianti. L'assessorato, che già in passato si è proposto con iniziative che agevolassero le fasce più deboli come l'innalzamento dell'ISEE da 4.000 euro a 6.000 euro per aumentare il numero di persone aventi diritto all'esenzione dei pagamenti dei servizi comunali, oggi coglie l'occasione per annunciare che sta organizzando un servizio in riferimento al decreto 28 dicembre 2007 “Determinazione dei criteri per la definizione delle composizioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati e per i clienti in gravi condizioni di salute” a vantaggio dei cittadini con attestato ISEE fino a 7.500 euro e dei cittadini che utilizzano apparecchiature elettromedicali necessarie per l'esistenza in vita.


24 Ore in Basilicata 17 La Corte Costituzionale frena gli addebiti “selvaggiâ€?. Chi non ha un impianto non deve piĂš pagare Sabato 22 novembre 2008

Canoni di depurazione addio Acquedotto lucano restituirĂ le somme ingiustamente incassate POTENZA - Buone notizie per i cittadini lucani che hanno pagato ingiustamente il canone di depurazione ad Acquedotto lucano, pur non disponendo di un impianto comunale o comprensoriale. La SocietĂ per azioni, infatti, ha reso noto che giĂ in occasione della prossima fatturazione, il canone non sarĂ piĂš addebitato agli utenti non serviti. Ma Acquedotto lucano ha fatto di piĂš, impegnandosi formalmente ad avviare subito il calcolo delle spettanze per restituire le somme ingiustamente pagate dagli utenti. Una risposta concreta, responsabile e dovuta, alla luce della

sentenza della Corte Costituzionale numero 335/2008 che ha dichiarato l'illegittimitĂ dell'articolo 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, numero 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche) e dell'articolo 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006 numero 152 (norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattiviâ€?. Il provvedimento di Acquedotto lucano è maturato d'intesa con l'Aato (AutoritĂ d'ambito territo-

riale ottimale). I due enti informano in una nota che sono già in avanzato stato le attività finalizzate a verificare quali siano gli utenti interessati al pronunciamento della Consulta. Pertanto -scrive Al- agli utenti, già in occasione del prossimo ciclo di fatturazione che sarà recapitato entro gennaio 2009, non sarà addebitato il servizio di depurazione. Per quanto invece concerne i rimborsi, si fa presente che è in corso l'attività volta alla puntuale quantificazione degli importi dovuti agli aventi titolo. Tenuto conto del rilevante numero degli interessati -precisa

ancora la societĂ lucana- e dei tempi tecnici per completare l' attivitĂ istruttoria, Acquedotto lucano provvederĂ a rimborsare o a compensare d'ufficio le somme spettanti in occasione del primo ciclo di fatturazione relativo ai consumi del 2009 e, dunque, entro il mese di maggio prossimo venturoÂť. Quindi, come lo stesso Al puntualizza, gli utenti allo scopo di evitare inutili disagi, non sono tenuti a presentare istanza di rimborso, come giĂ avevano iniziato a fare privati e associazioni per la difesta dei diritti del cittadino. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Gli uffici di Acquedotto lucano

San Giorgio chiede il controllo dell’Arpab A Pisticci si batte l’Unione Consumatori SAN GIORGIO LUCANO usufruisce di un servizio di depurazione efficiente e funzionate, tanto da giustificare il pagamento di una tassa, anche piuttosto onerosa, ad Acquedotto lucano? La domanda di fondo è contenuta in una petizione, sottoscritta da centinaia di cittadini, e inviata al sindaco, Gennaro Labollita, all'Arpab, Dipartimento provinciale di Matera; al prefetto, al Comando dei carabinieri di San Giorgio Lucano e all'Acquedotto lucano. I firmatari chiedono l'intervento dell'Arpab sul depuratore consortile dei Comuni della Val Sarmento ÂŤper accertamenti sull'effettivo funzionamento dell'impiantoÂť. In particolare, i cittadini sottoscrittori chiedono al sindaco ÂŤdi attivarsi per un sollecito intervento dell'Arpab sul depuratore consortile dei Comuni del Sarmento, onde appurare l'effettiva messa a norma dell'impianto di depurazione e il relativo regolare funzionamento dello stessoÂť. Le bollette recapitate agli utenti dall'Ente Acquedotto lucano spingono i cittadini a chiedersi se quanto richiesto alla voce “Depurazione delle acqueâ€? sia effettivamento dovuto. Nei giorni scorsi lo stesso Acquedotto lucano avrebbe fatto giĂ un sopralluogo sull'impianto comprensoriale, attestandone il funzionamento.

Ma, il buon senso vorrebbe che il controllore non controlli se stesso, per cui i cittadini chiedono l'intervento di un organo terzo, ovvero l'Arpab, che ha reso noto di potersi attivare nel monitoraggio solo su input di un ente pubblico. Da qui la richiesta formale al sindaco del centro della Valsarmento, ma si attende ancora un riscontro concreto. La richiesta legittima dei cittadini nasce dal fatto che la Corte Costituzionale, con sentenza numero 335/2008 dell’ 11 ottobre scorso, ha dichiarato non dovuti i pagamenti di canone anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione, o questi siano temporaneamente inattivi. La richiesta dei cittadi-

ni di San Giorgio Lucano si unisce a quella inoltrata dall'Adisconsum di Tursi, con la stessa istanza. A questo punto, tutti i comuni che, in assenza di impianti o di impianti non funzionanti o funzionanti parzialmente (in questo caso occorrerà verificare la percentuale di acque depurate), che abbiano riscosso direttamente o tramite la società concessionaria del servizio idrico il canone, dovranno restituire i soldi incassati ai cittadini. La petizione è stata consegnata oltre dieci giorni fa, ma ad oggi non risulterebbero ancora richieste formali del Comune all'Agenzia regionale protezione dell'ambiente di Basilicata. a. c.

PISTICCI centro, come ha voluto ribadire la sede cittadina dell'Unione Consumatori, rientra tra quegli abitati ancora privi del servizio di depurazione e pertanto i contribuenti che vi risiedono ricadono nell'ambito di operativitĂ della sentenza (335/2008) della Corte Costituzionale. La Corte ha dichiarato l'illegittimitĂ costituzionale di una disciplina contenuta nel decreto legge 152/2006 (che tratta di norme in materia ambientale) nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattiviâ€?. I cittadini residenti a Pisticci centro, in seguito ai recenti pronunciamenti della Corte Costituzionale, non sa-

rebbero tenuti, dunque, a pagare quella parte di canone riferito agli impianti di depurazione e rientrerebbero adesso nel diritto di chiedere il rimborso di quanto pagato ingiustamente finora. Su quest'argomento l'Unione Nazionale dei Consumatori, del Comitato Comunale di Pisticci, ha voluto scrivere al sindaco, Michele Leone, per invitarlo a “promuovere una conferenza di servizio con i gestori del servizio idrico degli ultimi anni Acquedotto lucano SpA, Acquedotto Pugliese SpA e Aato, assieme alle Organizzazioni dei Consumatori presenti sul territorio comunale, per concordare bonariamente la restituzione delle somme pagate dai cittadini di Pisticci centro. Ciò allo scopo, anche, di evitare inutili e dispendiosi aggravi di spese per inutili giudiziâ€?.

L’INTERVENTO

L’opinione del presidente di Federconsumatori

Ligrani invita a mandare istanze di rimborso POTENZA - E' apprezzabile la decisione assunta congiuntamente da Acquedotto lucano e Aato di dare corso all'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 335 dell'8 ottobre 2008 che ha sancito la non applicazione del canone per i soggetti che non fruiscono del servizio di depurazione. Non si comprendono, però, i motivi della mancata applicazione di una precedente sentenza del Consiglio di Stato del 9 settembre 2008 che ha previsto l'illegittimità delle delibere in or-

dine alla retrodatazione delle tariffe dell'acqua. A sollevare la questione è il presidente della Federconsumatori provinciale di Potenza, Rocco Ligrani. Si sollecita - continua - analoga decisione da parte di Acquedotto lucano e Aato al fine di evitare un inutile quanto oneroso contenzioso per gli Enti che vedrebbe certamente soccombenti gli stessi. CosÏ facendo ci sarebbe un recupero di immagine dei soggetti in questi ultimi mesi al centro dell'attenzione dei

consumatori tutti. Per quanto riportato poi nel comunicato del 19 novembre 2008 di Acquedotto lucano di invito agli utenti di non produrre alcuna istanza di rimborso dei canoni illegittimamente versati e non dovuti la Federconsumatori è del parere contrario. La presentazione dell'istanza è l'unico strumento interruttivo dei termini per il riconoscimento del diritto come da sentenza della Corte Costituzionale.

Nel frattempo, però, proprio per andare incontro alle esigenze degli utenti e far subito chiarezza di fronte ad una notizia che riguarda migliaia di cittadini lucani, molti dei quali si sono già attivati per comprendere come procedere ai fini di veder tutelati i propri diritti di consumatori, Acquedotto lucano, d'accordo con l'Aato, ha opportunamente deciso di diffondere un comunicato stampa. Acquedotto lucano, d'intesa con l'Aato - si legge nella nota - informa che sono già in avanzato stato le attività finalizzate a verificare quali siano gli utenti interessati al pronunciamento della Consulta. Pertanto, agli stessi, già in occasione del prossimo ciclo di fatturazione che sarà recapitato entro gennaio 2009, non sarà addebitato il servizio di depurazione. Per quanto invece concerne i rimborsi, si fa presente che è in corso l'attività volta alla puntuale quantificazione degli importi dovuti agli aventi titolo. Tenuto conto del rilevante numero degli interessati e dei tempi tecnici per completare l' attività istruttoria, Al provvederà a rimborsare o a compensare d'ufficio le somme spettanti in occasione del primo ciclo di fatturazione relativo ai consumi del 2009 e dunque entro il mese di maggio prossimo venturo. Resta da capire, tuttavia, cosa accadrà per le somme da restituire per tutto il periodo in cui la gestione della risorsa idrica lucana è stata in capo ad Acquedotto Pugliese.

Il concorso record di Al continua a far discutere Tisci (An) interroga il presidente della giunta POTENZA - Seppur a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione dei risultati record del concorso per l’assunzione di un chimico indetto da Acquedotto lucano, la questione continua a far discutere. Da ricordare che alla prova scritta di quel concorso parteciparono 63 persone ma solo una candidata la ha superata e per di piÚ con il massimo dei punti. Il presidente del gruppo regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta regionale al fine di conoscere il numero di persone che sono state assunte presso Acquedotto lucano, sia a tempo determinato che indeterminato, negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008, e quali evidenze pubbliche siano state date alle procedure volte alle assunzioni del personale de qua. Come abbiamo appreso attraverso i mezzi di informazione – ha detto in premessa Tisci - il primo concorso che Ac-

Antonio Tisci

quedotto lucano ha recentemente bandito è stato, giĂ nella fase di preselezione, oggetto di numerose polemiche e di ricorsi all’autoritĂ giudiziaria, tanto da costringere il presidente del consiglio di amministrazione a convocare una con-

ferenza stampa per chiarire “le attivitĂ di selezione pubblica per titoli ed esami di un chimico da inserire nell’organico della SocietĂ sono state condotte nel rispetto delle regole e delle normative vigentiâ€?Âť.

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Potenza 20

Sabato 22 novembre 2008 Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309

Da ieri sera sono entrati in azione i mezzi dell’Acta. Lo smistamento avverrà a Tito

Rifiuti, al via la raccolta L’Osservatorio non perde occasione per attaccare il Comune GIA’ da questa mattina l’emergenza rifiuti nel capoluogo (come testimoniano le immagini di Andrea Mattiacci)potrebbe finire grazie alla disponibilità del centro di conferimento di Tito. A Tito, infatti, i piccoli mezzi, che da ieri sera hanno cominciato a raccogliere i sacchetti ammassati lungo le strade del capoluogo, scaricheranno il loro carico. I rifiuti poi verranno caricati sui grandi camion che provvederanno a conferire la spazzatura nella discarica di Salandra. Intanto la questione rifiuti era troppo ghiotta per i componenti dell’Osservatorio cittadino che sono partiti lancia in resta. «Può anche non piacere ha fatto sapere il portavoce Vincenzo Belmonte - agli amministratori comunali di Potenza il temine “emergenza rifiuti” ma come è accaduto in via San Vito dove sono stati bruciati (a riprova del disagio) i sacchetti di rifiuti accumulati fuori dai cassonetti, e come è possibile verificare in giro per i quartieri cittadini, siamo nella stessa situazione» in cui si è venuta a trovare Napoli l’estate scorsa. Belmonte, oltra a criticare la sottovalutazione dell’emergenza ha denunciato che «risulta evidente che più di qualcosa non ha funzionato nel cosiddetto piano alternativo alla chiusura della discarica di Pallareta, non certo improvvisa in quanto ampiamente prevedibile. La Provincia di Potenza, il Comune di Potenza e il Comune di Salandra (destinatario dei rifiuti potentini) non sono riusciti a parlarsi, dimostrando uno scoordinamento istituzionale e accumulando ritardi che stanno producendo l’accumulo dei rifiuti nei quartieri». Ma non finisce qui: «è troppo semplicistico “rassicurare” gli utenti della città sul fatto che i costi aggiuntivi per lo smaltimento a Salandra non peseranno sulle tasche dei contribuenti, per-

L’INVASIONE DEI SACCHETTI

ché sempre soldi pubblici (comunali) sono necessari per tamponare la situazione. E non solo non si conosce ancora l’entità della spesa aggiuntiva ma nemmeno le modalità del trasporto degli stessi rifiuti nel centro del Materano». «E’ evidente - dice Belmonte - che gli automezzi dell’Ac-

ta sono in gran parte inadeguati alla “trasferta” oppure nel migliore dei casi di capienza limitata e perciò impiegherebbero più viaggi». Un problema questo, però, già risolto come detto in precedenza. Intanto «Comune ed Acta devono far fronte a servizi di appalto del trasporto: nessu-

no chiarisce quest’aspetto che non è secondario per determinare costo finale e soprattutto riuscita dell’operazione di smaltimento dell’arretrato in breve tempo e dell’avvio della cosiddetta raccolta normale». Sul progetto di una nuova discarica cittadina «regna l’assoluta carenza di infor-

mazioni relative a tempi e modalità di attuazione che lasciano supporre tempi lunghi». Infine - afferma il portavoce dell’Osservatorio Cittadino - nessuno in municipio ha il coraggio di dire una parola sui tempi di riattivazione dell’inceneritore di San Luca Branca».

INCIDENTE STRADALE Due i feriti E’DI due feriti - un codice rosso e uno giallo - il bilancio dell’incidente avvenuto a San Giorgio di Pietragalla. Sul posto la Polizia stradale e i carabinieri.

Una lezione particolare quella di ieri tenuta da Margherita Fasano

I robot si montano in piazza A DISPETTO del freddo e del vento gelido di piazza Prefettura, l’università torna in strada. Piccoli numeri, ma con sostanza. Ieri mattina, alcuni studenti, più o meno una trentina, hanno seguito sotto i porticati di piazza Mario Pagano una lezione della professoressa Margherita Fasano. Argomento, “Didattica della matematica su costruzione di semplici robot, analisi del loro funzionamento logico e rappresentazione formale”. Detto così, ai più, sembra “roba da addetti ai lavori”. Eppure l’obiettivo - unire la cultura alla sensibilizzazione - è stato in qualche modo raggiunto: i ragazzi si sono appassionati alla lezione e qualche passante, incuriosito, ha chiesto «perché?». ‘'erano alcuni robot in pezzi da assemblare, montare, accendere e far camminare. Mica semplice con quel vento che rischiava di distribuire in giro viti, tubi e molle microscopiche. «Ero convinta che gli stessi ragazzi -

racconta la professoressa - avrebbero desistito per il freddo. Ma sono stati stesso loro a proporre una lezione alternativa. Mi hanno chiesto di non “mollare” e allora eccoci qui». In piazza alle prese con fili, pezzi, istruzioni, numeri e qualche disagio di spazio. Del «resto, il fascino della matematica, del suo insegnamento si apprezza di più nel testarlo concretamente». A dispetto «di quanto si racconta gli studenti sono motivati e se vengono se-

guiti adeguatamente mostrano una maturità fuori dal comune». Ecco, allora, il senso di una testimonianza. «I tagli della Finanziaria, il decreto Gelmini, i parametri sulla demografia minima della popolazione universitaria non lasciano scampo. A pagare, nel mondo universitario, saranno soprattutto gli atenei più piccoli, come quello lucano. Eppure da noi si lavora. E con passione. Nessuno nega che ci siano i casi di “familismo”. Ma perché, forse in Parlamento o nelle imprese non succede? Non può essere questo il punto di partenza, l’assunto di base per una riforma. La battaglia non è “contro” qualcuno, ma “per” qualcosa. E’ dai ragazzi che si deve partire». E loro, tra un pezzo da avvitare e un cavo da agganciare, incrociano le dita sperando che alla fine quel piccolo robot cammini. Sara Lorusso potenza@luedi.it


Potenza 21 Il sindaco Santarsiero spiega il perché di tanti lavori pubblici che a molti non piacciono Sabato 22 novembre 2008

La riqualificazione dell’identità Il primo cittadino replica così alle tante accuse mossegli di VITO SANTARSIERO* Considero il tema della identità e della memoria storica un elemento fondamentale, portante, nei processi di crescita e sviluppo della nostra comunità. Non è un caso che abbiamo voluto celebrare il bicentenario di Potenza Capoluogo, con i suoi tanti eventi fino alla prossima pubblicazione di un poderoso volume storico, quale opportunità da non perdere per un tuffo nella nostra storia. Questa breve premessa mi è d’obbligo per trattare un altro delicato argomento, quello della riqualificazione urbana. La recente storia della città, favorendo una crescita senza servizi, attrezzature ed infrastrutture, ha consegnato, in un sostanziale e spesso colpevole silenzio della sua classe dirigente, da quella politica a quella istituzionale a quella culturale, un sistema urbano che molto poco ha di storico e molto ha di inadeguato alle esigenze ed alle sensibilità di una moderna e civile comunità. E’ stato necessario pensare alla città del futuro cominciando, nel contempo, a mettere mano alla città presente fatta di anonimi ed abbandonati slarghi, spazi non attrezzati, carenza di infrastrutture. E’ così che, con l’ausilio di Giuseppe Campos Venuti e Federico Oliva, stiamo co-

A OGNI nuovo cantiere una critica. A ogni nuova iniziativa una bacchetta. Ma lui, il sindaco di Potenza, non ha mai battuto ciglio e ha sempre proseguito per la sua strada. C’era da fare lo snodo complesso dela Gallitello? E, nonostante le polemiche, i lavori sono partiti. Rampa Pascoli ironicamente paragonata da qualcuno a piazza di Spagna. Nessun problema: la gradinata giorno dopo giorno sta assumendo una nuova fisionomia. Piazza Europa assomiglia a

un’anfiteatro greco? Fa niente. L’importante è completare l’opera. E così un po’ per tutto quello che sta avvenendo in una città in continua mutazione. Oggi (ieri per chi legge n.d.r.), invece, il primo cittadino ha voluto prendere la parola non tanto per replicare alle accuse che gli vengono costantemente mosse quanto per spiegare ai suoi concittadini il perché di questi cambiamenti. Cambiamenti che, magari, possono creare sgomento in qualcuno, ma

COM’ERA

struendo un nuovo modello di crescita urbana e un nuovo piano urbano della mobilità, ed è così che, con l’ausilio di vari fondi, nazionali ed europei, che abbiamo saputo intercettare, impegnare e rigorosamente rendicontare, si è avviato, come mai nel passato, un articolato e complesso programma di interventi di riqualificazione urbana con tutte le difficoltà connesse alla presenza del già realizzato. Sono così partiti i nuovi complessi edilizi, con le opere di urbanizzazione che si realizzano prima delle abitazioni, nascono le prime case popolari a Bucaletto, nascono i grandi snodi di Gallitello e dell’ospedale per decongestionare il traffico e si realizzano i tanti interventi di

COM’E’

riqualificazione. Inevitabili le polemiche ed i disagi. Non credo che gli interventi stiano stravolgendo la città e la sua storia, che è altra; ritengo invece che ovunque, anche in via Tirreno e in piazza delle Regioni, si stia intervenendo, offrendo nuovi e riqualificati spazi urbani. Il tutto, peraltro, nasce con le sensibilità e professionalità più significative della città, considerato che tutti i progetti sono stati redatti da gruppi di progettazione con presenze, spesso esclusive, di nostri tecnici; senza tener conto che le stesse proposte di intervento sono state oggetto di analisi, verifiche e autorizzazioni da parte dei competenti uffici, da

che sono necessari per fare sì che il capoluogo di regione diventi una città davvero moderna. Magari a qualcuno la modernità potrà non piacere, ma questo è un altro discorso. Gli attacchi all’operato dell’amministrazione comunale il più delle volte sono spesso strumentali per fini più o meno velatamente politici. Alle prossime lezioni amministrative non manca poi molto e c’è anche chi si sta già portando avanti con la campagna elettorale.

COME SARA’

quelli comunali a quelli delle varie soprintendenze. Piazza Adriatico, parco dell’Europa unita, via Tirreno, discesa San Giovanni, discesa San Gerardo, piazza Bonaventura di Malvaccaro, la piazza di Macchia Giocoli, piazza Don Bosco, piazza Bologna, piazza Gorizia, viale Dante, piazza Don Colucci, piazza Portofino e altre zone di Parco Aurora, via Pretoria, rione Lucania con i suoi nuovi giardini e i suoi nuovi spazi come l’inedito sagrato della chiesa di San Giuseppe, il nuovo sagrato della chiesa di Santa Croce, piazza delle Regioni, e tanti altri piccoli interventi in altre parti della città, dal Tempietto di San Gerardo, recuperato con la scoperta di una epigrafe storica, alla

gradinata Leopardi allo slargo di Piazza Aldo Moro, sono tutte opere già realizzate, sicuramente con qualche limite o errore, ma che hanno avuto il merito di consegnare finalmente ai quartieri, nuovi ambienti urbani e nuove attenzioni istituzionali. E molti altri interventi sono prossimi a partire o comunque già finanziati. Tutto ciò non compromette la nostra identità che, come detto, è ben altro che spazi anonimi sino ad oggi dimenticati; rafforza invece il senso di appartenenza alla comunità ed offre una nuova dimensione urbana al ruolo guida che la città svolge all’interno della storia regionale. Credo che i potentini, co-

me percepisco nei tanti incontri e nelle tante chiacchierate con la gente, siano consapevoli ed orgogliosi di tutto ciò. Pensando, infine, al dibattito in corso sul progetto di riqualificazione di piazza Mario Pagano, che dovremmo imparare a citare propri così, in ossequio ad un grande lucano, piuttosto che “piazza Prefettura”, che ricorda quando, intorno al 1850, l’allora Intendente fece demolire un po’ di case dei nostri bisnonni per avere uno spazio aperto dinanzi alle proprie finestre (quali diverse sensibilità rispetto agli attuali Prefetti!); se penso a tale dibattito e alla bella e storica proposta progettuale, (storica nel senso che mette in centrale evidenza il nostro, questo sì, teatro Stabile e la nostra, assolutamente nostra, via delle Chiese), nata dalla mano dell’architetto Maroscia con altri suoi colleghi e con l’ausilio di un mito come Gae Aulenti, mi viene di chiudere con un appello al coraggio, quello che hanno avuto i francesi quando hanno posizionato la celebre Piramide nei giardini del Louvre o quando hanno realizzato il Centro Pompidou. In fondo i popoli vivono e crescono della capacità di investire in nuove idee e nuove utopie. Così nasce un nuovo futuro. *Sindaco di Potenza

Rione Lucania, il programma di “Insieme per il quartiere” SI chiama “Insieme per il quartiere”. E’ in pratica la lista dei candidati del comitato di quartiere di rione Lucania che ha definito il suo progetto partecipativo agli abitanti del quartiere. Una formazione sociale, economica e umana, che ha tanti obiettivi nel suo programma politico per il quartiere medesimo. Undici i componenti della lista, si tratta di Mario Danza, Orazio Colangelo, Gabriele Altamura, Giuseppe Sarcone, Christian Colangelo, Giuseppe Santoro, Michela Cossidente, Maria Giorgio, Lindita Malci, Claudio Martino e Francesco Potenza. Saranno sette i prescelti dagli abitanti di rione Lucania a guidare il comitato di quartiere che ha tra i suoi programmi sanciti dal progetto la crescita culturale e sociale del rione, la promozione di attività sportive, ricreative e socio culturali, la riqualificazione e conservazione del territorio, il potenziamento dei servizi pubblici, la prevenzione dei fenomeni di emarginazione, la solidarietà e la partecipazione, l’utilizzo delle strutture pubbliche e i rapporti con enti, associazioni e comitati. Il comitato di cittadini ha tra i suoi scopi la collaborazione e il confronto con gli organi istituzionali del comune, la presentazione di proposte dirette a migliorare le condizioni di vita del quartiere, la formulazione di proposte sui servizi di interesse collettivo, la promozione di iniziative di volontariato sociale in collegamento con le associazioni operanti sul territorio rionale e comunale. Gli undici membri del comitato hanno dunque messo a punto una mappa di interventi chiari e precisi con il compito preciso di migliorare la vivibilità del quartiere, e rendere omogenee le istanze di partecipa-

Mistero a via Lazio Uno scorcio di rione Lucania

zione alla vita del rione e ai suoi problemi. Una partecipazione diretta, spontanea e attiva che si prefigge il netto e marcato miglioramento relazionale in uno dei rioni, afflitti nel corso degli ultimi anni da croniche lacune sul piano degli spazi sociali e aggregativi. Una partecipazione democratica che i rappresentanti della Lista Insieme per il Quartiere intende portare avanti con la consueta sensibilità verso le istanze concrete del rione, afflitto da episodi legati all'uso e abuso di sostanze stupefacenti e dall'emarginazione. Il gruppo ha inteso portare avanti un programma in cui tutti gli abitanti devono pensare insieme a lavorare per il rione, portando avanti le proposte avanzate dai cittadini. Questa sera, intanto, presso il salone parrocchiale della chiesa di San Giuseppe, si terrà l’assemblea pubblica che avrà inizio alle 19. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Quando nell'oramai lontano 1992, finiti gli studi da geometra, decisi di iscrivermi alla facoltà di Architettura, lo feci spinto dalla certezza di potermi affermare e di lasciare qualche segno tangibile del mio lavoro nella mia brutta città natale. Col passare degli anni mi sono reso conto che l'entusiasmo aiuta ma quello che ti fa concretizzare idee cartacee è la politica. La città di Potenza è eccessivamente politicizzata, i pochi professionisti che riescono ad esprimersi sono sorretti da basi amministrative ,e questo non va bene se il risultato è un manufatto usufruibile dalla popolazione. L’architettura interessa le comunità e un architetto ha il dovere di essere sensibile, rigoroso ed ostinato, caratteristiche che non appartengono nella maggior parte dei casi ai professionisti politicizzati del capoluogo lucano. Oggi piove ed ho potuto

osservare sotto un’ottica malinconica il complesso che sta sorgendo di fronte il Principe di Piemonte. Lo chiamo complesso perché non ho capito bene cosa sia se una piazzetta, un giardino, un luogo dove leggere giornali o uno spartitraffico, e lo trovo inadeguato e semplicemente brutto. Creare un elemento cha vada ulteriormente ad ingolfare il notevole traffico di quell'asse è una scelta non positiva, mentre dal

punto di vista estetico è anonimo e non denota alcuno sforzo nell'emergere stilisticamente e formalmente. Quando ho iniziato questa rubrica volevo parlare di Architettura e ,tranne qualche volta, ho potuto solo criticare quello che si è fatto e quello che si sta realizzando. Credevo di avere un contraddittorio fruttuoso e chiarificatore col lettore, ora su questo e ora su quell' argomento, ma il cittadino potentino è abituato a subire quello che gli viene offerto, semmai solo lamentandosene con l'amico di turno la domenica mattina a Piazza Prefettura. Questo è l'ultimo numero delle “città possibili” che scrivo per questo giornale, con la consapevolezza di essermi dato con passione anche se non ho ricevuto quelle soddisfazioni che mi aspettavo di ricevere. Fine M.arch@email.it


Potenza 23 Le serre dell’università sono ormai abbandonate da anni nell’indifferenza del rettore Sabato 22 novembre 2008

Il degrado ha messo radici Quello di via Torraca non è l’unico spazio ormai inutilizzato LE “serre” universitarie situate tra il rione Santa Croce e quello del Francioso rappresentano un ennesimo incredibile spreco di soldi pubblici. Ridotte oramai ad un cumulo di rottami, tra vetri distrutti, sedie piene di ruggine e vecchi materiali in disuso, quelle che dovevano arricchire le possibilità di ricerca scientifica del dipartimento di agraria, sono invece soltanto l’emblema dello spreco. In un periodo in cui l’Ateneo lucano lamenta problemi economici e protesta contro i tagli economici del governo, sarebbe probabilmente il caso di cominciare a valutare come riconvertire spazi così importanti e preziosi. Probabilmente infatti, per il magnifico rettore, quello di via Torraca, è solo uno dei tanti spazi inutili di proprietà dell’Università della Basilicata, così non è invece per gli abitanti di questo quartiere Indagare su come possano essere stati gestiti così male i soldi e i beni pubblici può non essere compito di chi gestisce oggi la sede universitaria del capoluogo, ma almeno pensare come poter riconvertire questo sito, magari addirittura vendendolo a privati cittadini o al comune, potrebbe certamente risultare positivo per le casse dell'ateneo come per i residenti. Prima della costruzione di questo “scasso” in serra, questa area verde veniva utilizzata da tutti i bambini del popoloso rione come parco giochi. Poi quasi venti anni fa, i giochi dei bambini hanno dovuto lasciare spazio alle ruspe e ai laboratori di agraria, praticamente mai entrati veramente in funzione. In una città con una densità abitativa come quel che ha Potenza, pensare che questa area possa essere restituita

Lo stato di degrado in cui versano le ex serre dell’università di Basilicata

ai bambini magari anche con qualche panchina per gli anziani, forse sarebbe chiedere troppo, ma almeno che questo spazio abbandonato e completamente inutilizzato da anni, possa essere utilizzato come parcheggio pubblico. Potrebbe anche essere un vero e proprio investimento visto che i garage per auto di pochi metri quadrati, a poche centinaia di metri dalle serre, vengono venduti ad oltre trentamila euro. La posizione è strategica anche in considerazione della vicinissima sede della facoltà di lettere e della più grande residenza per gli studenti dell’Ardsu. Si potrebbe quindi pensare di realizzare una mensa, oppure una biblioteca, un teatro, una palestra, uno spazio ricreativo per concerti o semplicemente un centro ricreativo. Purtroppo troppo spesso proprio dove i soldi scarseggiano, i pochi che ci sono, vengono anche sprecati, aggiungendo al danno una ennesima beffa. Alessandro Galella potenza@luedi.it

Al parco Baden Powell terza edizione della manifestazione

Tanti i colori per la “Festa dell’albero” L’ATMOSFERA è allegra nel parco Baden Powell. In una mattinata piena di colori grazie ai pannelli che riproducono i temi della natura realizzati dagli studenti dell’Istituto d’arte di Potenza si celebra la terza edizione della festa dell’albero. Sono stati allestiti vari stand tre dei quali realizzati dall’Istituto agrario “Giustino Fortunato. Promotore dell’iniziativa l’assessore all’Ambiente Domenico Iacobuzio. Numerosi sono stati gli studenti che hanno aderito all’iniziativa. Dai più piccoli ai più grandi. Alunni della scuola elementare del quinto circolo, studenti della scuola media “Domenico Savio” e studenti dell’istituto geometra, magistrale e del liceo scientifico cittadino. Ben articolata è stata l’organizzazione espositiva degli stand realizzata dagli studenti dell’Agrario. Negli stand presentano un video di orientamento diretto alla conoscenza dell'istituto, le attività che si svolgono al proprio interno e una serie di esperimenti che spiegano il percorso di vita della pianta e la sua evoluzione. Pre-

I bimbi alle prese con gli alberelli (f.M.)

sente anche uno stand di Legambiente per la conoscenza dell’età dell’albero. A completare il tutto anche l’associazione Geobas - una delle poche associazioni in Italia formata dalla facoltà di scienze geologiche - composta da studenti dell’Ateneo lucano che nel loro stand presentano l’evoluzione dell’Appennino meridionale attraverso l’esposizione di rocce, fossili, minerali e plastici che riproducono la crosta terrestre. Soddisfatto dell'iniziativa l’assessore Iacobuzio. «Il nostro augurio - dice - è che i giovani si innamorino della

natura, che abbiano un certo rispetto dell’ambiente. E’ per questo che saranno proprio i ragazzi a piantare alcuni alberi all’interno del parco». Nota dolente lo stato in cui versa il Baden Powell. Iacobuzio assicura che: «per il parco sono stati investiti diversi fondi, purtroppo il vandalismo di alcuni c’è ed è difficile da debellare». Infine - fa sapere l’assessore - «lo spazio adiacente al parco sarà donato alla scuola media “Domenico Savio” per la creazione di un orto sperimentale». Simona Grieco potenza@luedi.it

L’iniziativa è stata promossa dal “Rinnovamento nello Spirito Santo”

Da cristiani impegnati nella città Agostino Superbo: «Andate dove la speranza è fragile» UNA CHIESA annunciatrice del Cristo Risorto in una “città” che ha oscurato la speranza. Su questi due punti l’arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo, ha incentrato il suo intervento all’interno del convegno: “Il Vangelo: la Verità di Dio per il bene di ogni uomo. L'impegno dei laici nel cuore della città” organizzato dall’associazione Rinnovamento nello Spirito Santo di Basilicata. Il vice presidente della Cei per il sud ha esortato i presenti a prender coscienza della propria chiamata per poi declinarla negli ambiti più prossimi della città. Ma dove attingere la forza per farsi testimoni del Vangelo? «Da Cristo e dalla Chiesa - ha detto Superbo. - L’assistenza gioiosa di Cristo non è mai mancata - ha aggiunto - viva ed operante nella santa Chiesa. E’stata evidente - ha ribadito - quando la comunità umana è stata sconvolta dalle più furiose tempeste». Quali laici allora per questa città? «Quelli - ha detto Superbo - capaci di andare dove la speranza è fragile» e che hanno di mira un solo fine: «che venga il regno di Dio e si realizzi la salvezza dell’intera umanità». Il coordinatore regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Lindo Monaco, ha posto l'accento sull'impegno dei laici da punto di vista prettamente “laico”. Secondo Monaco nello scenario attuale «la fede di tan-

La dottrina sociale della Chiesa CON la prolusione del cardinale Attilio Nicora, presidente dell’amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, sul tema: “La dottrina sociale della chiesa al servizio del bene comune” si apre ufficialmente la scuola regionale sulla “Dottrina sociale della Chiesa”. L’appuntamento, a cui parteciperà anche l’arcivescovo di Acerenza Giovanni Ricchuti, è alle 10.30 nella Sala rossa del Seminario maggiore. La scuola, che si apre su indicazione della Conferenza episcopale di Basilicata, prevede un corso articolato in 14 moduli da sviluppare due anni per la formazione al pensiero e alla dottrina sociale della chiesa. Il coordinamento scientifico e organizzativo del corso è affidato a don Gianni Fusco, collaboratore della Fondazione “Centesimus annus” e a Liberato Canadà, delegato regionale dell’Ufficio regionale per i problemi sociali. Il corso ha come finalità: far conoscere il pensiero della Chiesa sui fondamenti della vita sociale, politica ed economica. Il tavolo dei relatori

ti viene messa a dura prova e non di rado viene soffocata e spenta. Noi siamo chiamati- ha ribadito - ad essere uomini liberi e testimoni di libertà, uomini veri e testimoni di verità». Ma come essere testimoni credibili di libertà in questo mondo secolarizzato? «Si può - ha detto il coordinatore regionale del RnS - e si deve testimoniare ciò che si conosce. Quello di cui abbiamo fatto esperienza. E noi, tutti, abbiamo fatto esperienza della Verità, perché per noi cristiani la Verità non è solo un fatto per cui spendere la vita! È soprattutto un nome per cui spendere

la nostra vita: Gesù !Egli stesso ha detto: “Io sono la Verità!”». Da qui la consapevolezza per il movimento ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito di mettere al centro della propria convocazione - che avrà il suo culmine domani a Metaponto - la Parola di Dio. Ma può la fedeltà alla Parola insegnare a edificare l'umana società? «Questo nostro incontro ha detto Monaco durante il suo intervento - si colloca come un luogo di riflessione, di scambio, di proposta. Un incontro di un movimento per i movimenti, di un'associazione per le associazioni, di un gruppo laicale

per i laici tutti. Siamo convinti e la nostra amicizia ne è una prova, che solo a partire dal nostro stare insieme potranno venir fuori vie nuove e forze nuove che si porranno a sostegno della città dell'uomo. Abbiamo nelle mani una grossa responsabilità, il cammino di questi anni, la nostra formazione ecclesiale ci consente di poter dire che non è una responsabilità di una o di un'altra associazione. La responsabilità è “una” e non può che essere condivisa, abbattute le barriere del mio e del tuo ci si trova insieme con il “nostro”…ed propriamente “nostro” cioè proprio

dei cristiani offrire speranza, promuovere una cultura della vita quando sembra essere dominante una tristissima cultura della morte. Nel profondo del cuore - ha concluso Monaco - avvertiamo che qualcosa di nuovo sta nascendo, proprio sotto i nostri occhi, ci aiuti il Signore a custodire questo germoglio perché insieme e con sempre più audacia possiamo raccontare al mondo che il “si” che Dio ha voluto consegnare all'uomo non è semplicemente un si. Ma è un grande si. Il più grande ”Si” che sia mai stato pronunciato nella storia dell'umanità».


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Avigliano I residenti delle frazioni hanno diritto a riavere le somme: il servizio non è stato erogato

Depurazione, rimborsati i canoni Pdl: «Scarica barile di responsabilità tra Comune e Al» AVIGLIANO - Tutti gli utenti delle frazioni di Avigliano che dal 1998 pagano per le spese di depurazione dell’acqua possono chiedere, come già qualcuno aveva sostenuto da tempo, il rimborso di quanto fino ad oggi versato poiché il servizio in questione non è mai stato erogato prima dal Comune e poi dall’Acquedotto lucano. A renderlo noto è il coordinamento cittadino del Pdl, che già tempo fa si era fatto promotore di questa iniziativa. «La questione – si legge nella nota inviata nella giornata di ieri dal coordinamento, con la quale si è data comunicazione della notizia - nasce dalla mancata depurazione delle acque in molte frazioni di Avigliano cui dovrebbe provvedere Acquedotto Lucano, e che invece non sono eseguite da nessuno». Per il coordinamento cit-

tadino la situazione «è grave per le notevoli conseguenze ambientali». Il Comune non provvede alla necessaria manutenzione perché ritiene che spetti all’Acquedotto, quest’ultimo crede che non rientri tra i suoi compiti, circoscrivibili alla sola alla manutenzione del depuratore». Nel 2007 – prosegue il coordinamento cittadino del Pdl - fu presentata una richiesta affinché la somma per la depurazione delle acque fosse scorporata dalla bolletta, ma non fu accolta. Una recente sentenza della Corte Costituzionale - è riportato ancora nella nota stampa del Pdl - stabilisce che i cittadini non sono tenuti a pagare il canone per la depurazione se gli impianti sono inattivi, pertanto gli abitanti delle frazioni possono far valere il loro diritto al rimborso». provinciapz@luedi.it

Tito In scadenza il bando comunale rivolto ai laureati in Giurisprudenza. Questi i requisiti

Aaa, comandante dei vigili cercasi TITO - E’ in scadenza il bando di concorso pubblico per esami, per la copertura di un posto di comandante del Corpo di polizia municipale categoria D3 -istruttore direttivo di vigilanza. Per la partecipazione al concorso è richiesto il possesso di una laurea specialistica o laurea di vecchio ordinamento in giurisprudenza ed equipollenti. L'età del candidato non deve essere inferiore ai 18 anni. Mentre la partecipazione al concorso non è soggetta a limiti di età ai sensi di quanto disposto dall'articolo 3, comma 6 della L. 15.05.97 n. 127. E' richiesta la cittadinanza italiana, tranne che per i soggetti appartenenti all'Unione Europea. Altri requisiti fondamentali sono il godimento dei diritti civili e politici e il non aver riportato condanne penali o altre misure che escludano dalla nomina agli impieghi presso la Pubblica Amministrazione, ai sen-

Avigliano L’appello di Nuova Italia alla politica

Pietragalla

Post sisma dell’80 «La memoria non basta E’ necessario agire»

Ricordando le vittime delle guerre

Prefabbricati del dopo terremoto

AVIGLIANO - A 28 anni dal terribile sisma dell’80, sono ancora 130.000 le persone che vivono in zone a rischio. E a un giorno da una ricorrenza importante il presidente del circolo Nuova Italia di Avigliano, Renato Zaccagnino evidenzia la necessità di tracciare un bilancio di quanto è stato fatto nel post-sisma. Il presidente sostiene che l’ufficio tecnico comunale debba fornire dati certi, necessari a comprendere meglio lo stato dell’arte delle opere danneggiate, i motivi degli eventuali ritardi nella ricostruzione, individuare i punti di sofferenza sui quali intervenire per effettuare un recupero e, infine, verificare se questo terremoto rimarrà un evento cosiddetto minore. «Infine - aggiunge - bisognerà indicare se le risorse finanziarie restanti siano sufficienti a completare la ricostruzione del post-terremoto».

Zaccagnino conclude, «ricordando ai nostri politici di governo e d’opposizione della città di Avigliano, un passo del libro: Il tema dell’agire che è tutt’altra cosa dal fare è un tema di Annah Arendt. Lei lo usa esattamente come Lorenzo (Barbera): una cosa è un’opera, che puoi progettare e realizzare mantenendone perfettamente il controllo, una cosa diversa è l’agire politico. Nell’agire si dà inizio a qualcosa, un processo che è per sua natura imprevedibile». In sintesi, c’è ancora molto da fare. «Il terremoto non deve essere solo paura ed angoscia, ma soprattutto speranza. L’impegno della politica non si limiti alla memoria della tragedia. Quando gli addetti ai lavori avranno pubblicato i dati del ricostruito ad oggi e di quanto ancora manca per completare la ricostruzione al Avigliano, i politici sapranno cosa fare».

PIETRAGALLA - Un’importante iniziativa, dai significativi contenuti umani e storici, è in programma per domenica 23 novembre. L’Associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in Guerra, e nello specifico il comitato provinciale di Potenza del quale è presidente Giuseppe Rotondaro, ha organizzato per i propri soci e per tutti coloro che si sentono vicini a questa struttura associativa, un viaggio a Bari presso il sacrario militare per celebrare la giornata del ricordo dei caduti di tutte le guerre. Il Sacrario è un luogo ricco di storia e dai forti contenuti sociali ed umani dove sono riportati i nomi di tutti coloro che lasciando la propria terra natìa hanno combattuto per la difesa della patria e del tricolore nel duplice conflitto bellico del secolo scorso. Si tratta di una iniziativa che segue di pochi giorni la celebrazione del "IV Novembre" a Pietragalla alla quale ha preso parte lo stesso presidente provinciale accompagnato dal presidente della sezione di Pietragalla dell'associazione Rocco Manzella. Il programma di questa giornata prevede alle ore 9.15 la cerimonia commemorativa con deposizione della corona a cui farà seguito la celebrazione della santa messa da parte del cappellano militare. Ci sarà poi la possibilità di visitare il museo storico della grande guerra pieno di oggettistica (foto, libri, documenti e quant'altro del genere) del periodo bellico. A questa giornata in terra pugliese, durante la quale ci sarà la visita anche alla cattedrale di San Nicola, hanno aderito tanti associati provenienti dalle sezioni ubicate a Rivello, Potenza e Pietragalla. Antonello Bevilacqua

si delle vigenti disposizioni in materia. E' necessario, inoltre, non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una Pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, né dichiarati decaduti da impiego pubblico. E' richiesta l'idoneità psico-fisica attitudinale alle mansioni del posto a concorso, e l'amministrazione si riserva la facoltà di sottoporre a visita medica di controllo il vincitore del concorso. Bisogna poi essere in possesso dei requisiti previsti dal secondo comma dell'articolo 5 della legge 07.03.86 n. 65 per il conferimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza e in possesso di patente di guida categoria B. Regolare deve risultare la posizione nei riguardi degli obblighi di leva per i concorrenti di sesso maschile, visto che si tratta di impiego che comporta l'uso delle ar-

mi. Sono esclusi dal partecipare al concorso coloro che siano stati ammessi a prestare servizio civile ex art. 15 comma 7 della legge 230/98, fatta salva l'ipotesi di cui agli artt. 7-bis e 7 ter della citata legge. I suddetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine previsto nel bando di concorso per la presentazione delle domande di partecipazione. Le domande di partecipazione al concorso redatte in carta libera, unitamente alla documentazione richiesta, dovranno pervenire all'amministrazione comunale di Tito, Via Municipio n. 1 85050 - Tito, tramite il servizio postale con raccomandata con avviso di ricevimento o direttamente presentate presso l'Ufficio protocollo del Comune entro giorni 30 dalla pubblicazione, pena l'esclusione. E come sempre, che vinca il migliore.


Sabato 22 novembre 2008

25 Anzi L’originale iniziativa del Comune che destina i fondi del programma regionale a chi ne ha più bisogno

Buoni sport per i meno agiati I finanziamenti sono sette per un totale di 1.400 euro ANZI - Lodevole iniziativa del Comune di Anzi che, grazie ai fondi stanziati dal Programma regionale per lo sviluppo dello sport (annuale e triennale), erogherà sette “buoni sport” ai cittadini residenti nel piccolo centro della Val Camastra, che versano in gravi difficoltà economicosociali e che sono impossibilitati a provvedere in proprio alle spese per svolgere la pratica motoria e sportiva. Il finanziamento dei “buoni sport” è destinato prioritariamente ai minori, agli anziani e alle persone diversamente abili delle famiglie in condizioni svantaggiose. L’obiettivo prioritario del Comune di Anzi è quello «di avviare un processo di contrasto all’esclusione sociale di fasce di popolazione deboli». Con la concessione dei “buoni sport” vengono promossi e garantiti, nel settore dello sport, interventi di solidarietà e sostegno a persone che versano in gravi difficoltà economiche e sociali. Quest’anno, la Regione Basilicata ha assegnato al Comune di Anzi sette “buoni sport” per un importo complessivo di 1.400 euro.

Panoramica di Laurenzana

La quota di finanziamento regionale di ciascun buono è pari a duecento euro. In dettaglio, i sette “buoni sport” saranno così suddivisi: tre per i minori (età compresa tra 6 anni ed inferiore a 18 anni), due per i diversamente abili, due per gli anziani (oltre i 60 anni di età). Qualora all’interno delle categorie dovessero pervenire più domande rispetto ai buoni assegnati si formulerà una graduatoria, tenendo conto di tre criteri

prioritari: la situazione economica del nucleo familiare, per l’anno 2007, non dovrà superare gli 11.305 euro; il maggior numero dei componenti del nucleo familiare; ed, infine, il sorteggio. Le domande di contributo riguardanti i “buoni sport” devono essere presentante, unitamente all'Isee, entro il prossimo 16 dicembre, direttamente al Comune di Anzi. Donato Pavese provinciapz@luedi.it

Soddisfatto il sindaco

Balvano L’iniziativa a 28 anni dal sisma dell’80

Uno spartineve per Anzi

Un libro per riflettere sulle memorie del terremoto

ANZI - Con la fredda stagione invernale ormai alle porte e per far fronte all’emergenza neve, quest’anno l’amministrazione comunale di Anzi disporrà finalmente di un mezzo autonomo per lo sgombero della coltre bianca. Infatti anche Anzi ha ricevuto nei giorni scorsi uno spartineve dalla Regione Basilicata, grazie all’approvazione della Delibera di Giunta Regionale n. 290/2008. All'interno della graduatoria generale, redatta dalla stessa Regione e dalla Protezione Civile, il Comune di Anzi è risultato essere al terzo posto. Per l'assegnazione dello spartineve, ha espresso grande soddisfazione il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, che ha evidenziato come «sia stato centrato un ulteriore obiettivo “storico” per la comunità anzese, dotando il Comune di un mezzo autonomo per lo sgombero della neve». do.pa.

Siglato un accordo di mutua collaborazione internazionale

La Cciaa d’intesa con Budapest «Siamo alla ricerca di reciproche opportunità» LA Camera di Commercio di Potenza ha sottoscritto ieri mattina a Budapest, alla presenza – tra gli altri - dell’ambasciatore italiano in Ungheria Giovan Battista Campagnola, un accordo di mutua cooperazione con la Camera di Commercio della contea di Pest e della città di Erd e la Cciaa italiana per l’Ungheria. Il documento prende le mosse da un protocollo siglato tra la Provincia di Potenza e la Contea di Pest per istituzionalizzare un rapporto permanente volto a favorire relazioni e attività di tipo sociale, culturale ed economico. In quest’ultimo segmento, sono previste azioni a sostegno del processo dell’internazionalizzazione delle aziende lucane e ungheresi. L’accordo intercamerale prevede una reciproca cooperazione per accrescere lo sviluppo economico delle rispettive aree, intensificare gli scambi com-

merciali e implementare efficaci attività di assistenza alle imprese. Tra le attività previste c’è lo scambio di informazioni sulle reciproche attività di cooperazione fra le parti in campo industriale, agricolo, tecnologico, ambientale, turistico e commerciale. Un’offerta di assistenza alle imprese italiane e ungheresi, ponendo particolare attenzione ai contatti diretti ed alle relazioni istituzionali; l’organizzazione di missioni commerciali (ponendo particolare attenzione a rinsaldare i rapporti fra le parti); lo scambio continuo di documenti, informazioni e pubblicazioni per favorire relazioni commerciali e/o industriali; la partecipazione a fiere e manifestazioni tenute in entrambi i Paesi, su base di reciprocità; azioni di cooperazione per utilizzare insieme i programmi o i fondi dell’Unione Europea, facilitando

l’accesso alle informazioni sui programmi o altre tipologie di finanziamento dall’Ue. La ricerca di partners per accordi di collaborazione e joint venture; l’aggregazione di risorse per gestire progetti e/o fondi comunitari destinati allo sviluppo delle Pmi. «Attivare reti istituzionali europee significa migliorare i servizi esistenti, sviluppare nuove attività, scambiare esperienze e know how, avvicinare i territori – ha spiegato il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte, a margine della cerimonia - L’accordo di oggi ci mette in condizione di poter dialogare con i partner ungheresi con maggiore costanza, alla ricerca di reciproche opportunità a beneficio delle rispettive comunità economiche e produttive, di cui il sistema camerale è diretta espressione».

I consiglieri Cupparo e Schettino bocciano il documento finanziario della Provincia

La copertina del libro

BALVANO - Quel terribile boato che ha preceduto di qualche istante il movimento “impazzito” della terra in quella domenica del 23 novembre del 1980 ha inghiottito case, oggetti, e soprattutto affetti. Ma la memoria di quegli attimi che sono sembrati un’eternità rimane. E proprio in onore delle vittime del terremoto dell’80 è partita ieri sera a Balvano la “settimana della memoria” con la presentazione dell’associazione di Protezione civile del gruppo lucano di Balvano. All’iniziativa hanno preso parte il sindaco del Comune di Balvano, Costantino Di Carlo, Pippo Basile, responsabile regionale della Protezione Civile, Peppino Priore, responsabile regionale Apcgl. Oggi, invece, le iniziative proseguiranno alle re 19 e 30 con la presentazione del li-

bro “Memorie di un terremoto - 1980” con gli interventi del fotoreporter Piero Goletti, del relatore professore Giuseppe Catarinella, e di Fulvio Colombo, vicedirettore rivista Oggi. Seguirà la rappresentazione teatrale “90 secondi, dopo” a cura dell’associazione culturale “La buona Creanza”. Domenica, alle ore 11 e 30 verrà celebrata la santa messa nel cimitero comunale. Alle ore 17 si terrà un consiglio comunale commemorativo. Alle ore 17 e 30 verrà inaugurata la strada “via Giovanni Paolo II”. Alle 20 prenderà il via il concerto del coro polifonico “Vox Populi” diretto dal maestro Stefano Cucci; al pianoforte Fabio Silvestro; con la partecipazione di Maria Carmela Passannante; direttore artistico Paola Guarino.

Muro Lucano Il libro di Bascietto e Camarca

Bilancio di previsione «inadeguato» La storia di Pio La Torre CRITICA la posizione dei consiglieri provinciali Cupparo e Schettino in merito alla manovra di assestamento del bilancio di previsione e Peg esercizio finanziario 2008 dell’ente. «Ci saremmo aspettati qualcosa in più rispetto agli elementi rappresentati effettivamente dalla stessa», hanno dichiarato in una nota congiunta. «Esprimiamo dunque - proseguono - numerose osservazioni e perplessità legate principalmente al mero ruolo svolto dalla Provincia nella gestione dei trasferimenti di risorse economiche dal governo centrale (risorse che non sono per nulla diminuite), mettendo in secondo piano alcune funzioni in-

dispensabili per favorire l’economia, lo sviluppo e l’equità sociale quindi un fenomeno negativo che si ripropone come ogni anno e rispetto al quale non abbiamo colto nessun tipo d’azione significativa». «Innanzitutto - continua - il bilancio non deve essere solo un

elemento ragionieristico, ma va inserito in un quadro sociale che risponda davvero ai fabbisogni del territorio. E’ peraltro - concludono Schettino e Cupparo - una manovra disorganica rispetto alle contingenze. Mancano poi i riferimenti al trasferimento di fondi da parte della Regione Basilicata per il corretto svolgimento della Formazione Professionale». «Infine - concludono - una manovra da 5 milioni di euro, che stanzia solamente 40 mila euro per il trasporto dei diversamente abili vuol dire una cosa certa: questa manovra contiene una serie di operazioni poco oculate rispetto alle esigenze delle fasce più deboli del territorio».

MURO - Nell’ambito delle attività didattiche riguardanti “l’educazione alla cittadinanza e costituzione”, sabato 29 novembre, alle ore 16 e 30, presso nella sala riunioni dell’istituto scolastico comprensivo “Joseph Stella” di Muro Lucano verrà presentato il libro intitolato “Pio La Torre : una storia italiana” , scritto da Giuseppe Bascietto e Claudio Camarca. Parteciperanno alla kermesse l’ispettore Scolastico dell’Usr di Basilicata, Francesco Fasolino, ll Presidente del Centro studi “Pio La Torre”, Vito Lucio Lo Monaco, e il figlio del politico ucciso dalla mafia, Filippo La Torre. «Attraverso la manifestazione – scrive in un comunicato stampa il dirigente scolastico, Giuseppe Autunno - Muro Lucano

ha l’obbligo morale di ricordare Pio La Torre, un cittadino di origini muresi, che ha passato la sua infanzia nel paesino lucano ed è caduto sotto i colpi della mafia siciliana, per non essersi piegato al suo volere».


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Moliterno Parla il sindaco Angela La Torraca: «Nessuno mi ha dato risposta»

Quale futuro per la strada Cogliandrino? MOLITERNO - Quale sorte per la Cogliandrino? Amarezza e delusione per quella che i cittadini e la giunta comunale definiscono “un'ennesima mancanza di attenzione non solo verso un'arteria importante ma anche nei confronti di una cittadinanza che attende da tempo la sua realizzazione”. Era il cinque marzo 2008 quando una lite tra il sindaco di Moliterno, Angela La Torraca e l'assessore provinciale alla viabilità, Pasquale Robortella sviscera, nel bel mezzo della riunione del comitato di monitoraggio del P.O, la situa-

zione della Cogliandrino: sta per essere approvato il progetto preliminare. Ed oggi? Purtroppo il preliminare sembra essere diventato una sorta di barriera, dopo sette mesi la situazione non è mutata. Nonostante un finanziamento derivante per 8.500.000 derivanti dal P.O Val D'Agri e 7.313.310 dal Piano regionale di viabilità, per un totale di quindici milioni di euro, e la promessa di procedere in tempi celeri alla messa in sicurezza dell'arteria che dovrebbe collegare la Val D'Agri al Lagonegrese, il meccanismo pare inceppato.

Nessuno, infatti, ha ricevuto notizie in merito alla sorte della Cogliandrino. Come sottolinea il sindaco di Moliterno, Angela La Torraca: «E' gravissimo che dopo aver scritto ai principi dell'estate al presidente della provincia, al presidente della giunta regionale, all'assessore provinciale alla viabilità, per chiedere informazioni in merito all'iter della strada, ad oggi nessuno abbia risposto, nessuno si sia preoccupato di informare una comunità su quello che riguarda la loro viabilità». E se il sindaco lamenta la scarsa attenzione

dell'istituzione, il vicesindaco Domenico Cavaliere sottolinea la delusione e l'amarezza di una cittadinanza che da anni attende una soluzione stradale per collegarsi al Lagonegrese: «Non abbiamo avuto notizia della strada, al di là del preliminare non vi è stato nessun passaggio pratico. Dopo il battibecco avvenuto a febbraio, il vuoto. Non è possibile che una popolazione che da anni aspetta questa strada, non veda concretizzarsi nulla». Un iter lungo come spiega Cavaliere: «Se si considera che questa strada era stata finanziata con fondi

Il sindaco La Torraca

europei, poi trasferita a finanziamenti delle dorsali della giunta Bubbico e infine nel P.O. Val D'agri. I soldi

sembrano esserci ma non si riesce mai ad andare oltre». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Consorzio di Bonifica Alta Val D’Agri Il sindacato: «Abbiamo fiducia nel presidente»

Salta l’incontro e anche il contratto I lavoratori non hanno incontrato il governatore De Filippo VILLA D'AGRI - Nessuna data ancora confermata per l'incontro tra i lavoratori del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri e il rpesidente della giunta regionale, Vito De Filippo, Fino all'ultimo si è sperato che l'incontro avvenisse ieri mattina, anche perchè “il rapporto di lavoro di 55 operai con contratto stagionale cessa oggi, 22 novembre”, come era stato sottolineato in una lettera inviata dai rappresentanti sindacali, Andrea La salvia (Flai-Cgil) e Antonio Santomartino (Fai-Cisl). Purtroppo per impegni istituzionali il presidente non ha data conferma ancora dell'incontro. Nonostante gli animi accesi dei lavoratori, sperano che in un “messaggio di speranza con il presidente”, soprattutto per il loro futuro. Dalla Fai-Cisl, Antonio Santomartino riferisce che «noi in realtà abbiamo fiducia nel Presidente. Aspettiamo un'altra settimana e se occorre, dopo faremo le nostre scelte. Certamente ci rendiamo conto che è il governatore della Regione, ha degli adempimenti istituzionali che vengono sicuramente prima dei nostri. Siamo convinti che non ci deluderà e che sicuramente ci

La sede del Consorzio e il sindacalista Santomartino

congenderà questa opportunità di dialogo con i lavoratori. Comunque - sottolinea Santomartino - se a fine mese non ci sono dei segnali particolari, valuteremo il da farsi. Non escluderemo le azioni di lotta e di presidio davanti alla Regione o qualsiasi altra forma di manife-

stazione davanti alla Regione che riteniamo opportuno. Ci dispiace - aggiunge il sindacalista - moltissimo ma saranno sicuramente non meno di 55 vertenze di questi precari se non gli si viene dato una risposta concreta e reale. Noi porteremmo avanti questa battaglia

Problema randagismo a Maratea MARATEA - Gruppi di cani randagi spaventano gli abitanti della Perla del Tirreno. Il problema si trascina da diverso tempo soprattutto in alcune località periferiche, «ma adesso la situazione - riferiscono alcuni abitanti - è insostenibile». A sollevare la questione sono i residenti di Castrocucco che parlano di gruppi di cani che si aggirano nella contrada «malati, pericolosi ed aggressivi». Il Commissario Prefettizio Luca Rotondi, ha spiegato che il Comune si sta interessando del fenomeno e che prenderà in esame tutte le segnalazioni che giungeranno. «Il Comandante dei vigili urbani recentemente ha fatto già degli interventi - ha dichiarato Rotondi - quindi se ci sono dei casi specifici in una località disporremo i controlli necessari». L'allarme lanciato da Castrocucco di Maratea, riguarda anche altri comuni del Lagonegrese, tant'è che l'Asl n.3, di recente, ha avviato una campagna di sensibilizzazione verso le amministrazioni comunali. Secondo le leggi vigenti in materia, l'accalappiamento dei cani e il mantenimento degli animali catturati nei canili è di

competenza dei Comuni, mentre le Asl si occupano esclusivamente della sterilizzazione dei cani. «Abbiamo scritto ai Comuni invitandoli a farsi parti diligente sulla questione - ha spiegato Mario Marra, direttore generale dell'Asl n.3 del Lagonegrese - perché il problema esiste non solo a Maratea. Su tutto il territorio abbiamo branchi di cani che incominciano a diventare pericolosi». Alcune amministrazioni hanno preso provvedimenti, mentre in altri casi è stata l'asl ha rispondere alle richieste. Per i Comuni spesso il problema è economico, per i costi complessivi che gravano sui bilanci e per le difficoltà di tenute dei canili. «L'unica soluzione che ora si intravede - conclude Rotondi - è di fare dei canili comprensoriali, finanziati in buona parte da Regione e Provincia, che possano raccogliere bacini più ampi di utenza». Per quanto riguarda Maratea, intanto, sia l'Asl, sia il Commissario Prefettizio, hanno detto che provvederanno ad effettuare gli interventi necessari. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

per portare un benificio ad una fascia debole che in questi ultimi anni è stata solo bisastrata e maltrattata. Noi -aggiunge Santomartino - accusiamo le persone giuridiche non le persone fisiche e non tanto meno vogliamo infangare l'attività dell'Ente, perché l'Ente è la

nostra vita. Siamo preoccupati degli agricoltori, dell'avvenire nostro e soprattutto dell'avvenire dell'Ente». Dichiarazione condivisa dal rappresentante della Flai-Cgil, Andrea La Salvia che ha ribadito nuovamnte «vogliamo restituita la dignità di essere dipendenti.

Essere pagati puntualmente e di rispettare il contratto nazionale del lavoro. Di dare dignità di nuovo alle nostre famiglie”. Dignità personale, dignità del lavoro e riordino dell'ente consortile. Concetti base». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Classico di Viggiano: una scuola “sportiva” VIGGIANO - Scuola e sport: due forze possibili e percorribili per il liceo classico di Viggiano. Binomio assoluto per l'Istituto liceale che questa mattina, sarà ospite della “Prisma Volley” di Martina Franca, società che milita nel campionato maschile. L'eveto vedrà protagonisti un gruppo di 50 alunni che avrà il modo di assistere all'incontro di pallavolo tra la “Prisma Volley e l'Antonveneta di Padova”, valevole per il campionato maschile di pallavolo. Un iniziativa rientrante nel programma di uscite scolastiche a carattere sportivo che il Liceo Classico di Viggiano ha previsto nella propria programmazione di Istituto.Come è accaduto nei primi giorni di Novembre, nel quale un gruppo di 50 alunni ha preso parte alla visione dell'incontro di calcio Lecce-Milan, anche in questa occasione, altrettanti alunni, su iniziativa del docente Ermanno Colucci e della dirigente scolastica Camilla Schiavo, attenta e sensibile per queste iniziative, avranno modo di vivere tale esperienza. «Consapevoli - come spiega il professor

Colucci - che lo sport costituisce il volano per sviluppare e consolidare principi morali e sociali. Coscienti che lo sport insegna la lealtà, la passione, ilrispetto e l'impegno oltre ad essere un simbolo di purezza ed integrità. L'Istituto dà ampio spazio alle iniziative sportive non solo con la partecipazione dei suoi alunni ad alcune manifestazione a carattere provinciale e regionale, ma anche di assistere ad incontri durante i quali gli alunni hanno l'opportunità di vedere ed apprezzare da vicino gesti tecnici ed atletici di uomini dello sport». Assistere ad un incontro di sport di squadra è stata la prerogativa del Liceo perchè ritiene che «attraverso ciò si sviluppino valori che esaltano lo spirito di squadra, la collaborazione ma anche la competizione considerata non un disvalore bensì una leva fondamentale per il successo». L'iniziativa di sabato è stata possibile grazie alla disponibilità del presidente della Prisma Volley di Martina Franca, Antonio Bongiovanni, uomo di sport ed esaltatore dei valori umani.


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Valle di Vitalba Martedì prossimo incontro in Regione tra sindacati e azienda

Vicenzi: la rabbia dei lavoratori Parlano le Rsu di stabilimento: «Siamo allarmatissimi» VITALBA - E' agitazione tra gli operai dell'azienda Mr.Day del gruppo alimentare Vicenzi nella zona industriale della Valle di Vitalba. Davanti la fabbrica striscioni di protesta e bandiere sindacali. La scorsa settimana l'annuncio dell'amministratore delegato dell'azienda Franco Dal Bello ai rappresentanti sindacali dello stabilimento ha lasciato tutti di stucco. «L'amministratore delegato ha convocato noi rsu con una certa urgenza per comunicarci delle novità» racconta Filomena Castellano rsu Uila Uil «ha subito detto che bisognava fermare la linea dei biscotti, e prendere i macchinari che ci sono in questo stabilimento per portarli via». Una decisione che comporterebbe un riduzione notevole del lavoro. «Ha esordito dicendo che in questo stabilimento c'è il 70 per cento dei dipendenti in esubero» prosegue Castellano.

Lo stabilimento della Vicenzi

Una cifra enorme. «Siamo 150 lavoratori di cui 50 donne e siamo allarmatissimi». E allora parte immediata la protesta, indetto lo stato di agitazione. «Poco tempo prima ci eravamo in-

Melfi

LA LETTERA

Quale futuro per il Vulture Melfese Esiste per la politica che ci governa un interesse per l'area del Vulture Melfese, in particolare per l'area industriale di S. Nicola di Melfi? Che l'area del Vulture Melfese è povera politicamente è noto a tutti. Molto spesso tramite comunicati stampa, ho sempre ribadito che l'Area Nord della Basilicata, da quando ha perso personaggi politici come Elvio Salvatore,Lello Lospinoso, Leggieri, Nino Calice, Lillino La morte, ha perso i suoi difensori. Senza nulla togliere alle altre aree industriali di Basilicata, ma la politica deve rendersi conto che se è vero, quanto si vocifera, e cioè che nel 2009 la Fiat Sata ha già programmato dalle venti alle venticinque settimane di cassa integrazione, cosa ne sarà di quest'area? Si rendono conto i politici e le amministrazioni comunali, vedere tanti giovani ritornare a passeggiare nelle strade e ad affollare nuovamente le piazze? Cosa ne sarà di quelle giovani coppie che hanno fatto fronte ad un mutuo per acquistare casa, vedersi ridimensionare drasticamente gli stipendi che bastano a malapena ad arrivare alla fine del mese con uno stipendio normale? Cosa può fare un orgoglioso lucano vuole sbarcare il lunario? Semplice, lavorare in nero. I sindaci con gli amministratori dei comuni dell'area del Vulture Melfese non devono dimenticare i propri doveri, non devono bussare alle porte solo in campagna elettorale. Qualsiasi fosse il colore politico delle varie amministrazioni comunali ha l'obbligo di difendere la propria area, andando, qualora ce ne fosse bisogno, anche contro gli ami-

contrati per l'integrativo aziendale» afferma Michele Giura rsu Flai Cgil «sapevamo che c'erano delle problematiche però risolvibili, non questi dati». Una vera e propria doccia fred-

ci che governano la propria regione. Chi è avvezzo alla politica e la segue con un certo interesse si accorgerà del fatto che le altre aree industriali di Basilicata, si difendono e combattono con i denti a qualsivoglia idea di ridimensionamento o di chiusura. Personalmente apprezzo la loro autodifesa, è un loro sacrosanto diritto, evidentemente la loro politica locale è più attenta ed ha più a cuore i cittadini di quella del Nord Basilicata, che risulta ad oggi veramente assente. Quei pochi personaggi politici dell'area Nord del Vulture Melfese quando vedono i loro colleghi, di qualsiasi appartenenza politica, difendere le aree industriali di Tito e di Pisticci non si chiedono come mai loro stessi non fanno niente per un'area industriale che sino a pochi mesi fa era un'area invidiata da tutta Europa? Cosa stanno aspettando che crolli, per poi puntellarla? Signori miei non sarà più possibile. Certo, la cassa integrazione torna comoda a tutti quei soggetti che hanno sempre ritenuto il lavoro nell'area industriale di S. Nicola di Melfi un secondo lavoro in quanto proprietari terrieri. Altra vergogna! A tutti i sindaci ed amministratori dell'area, accantoniamo il campanilismo e tentiamo di limitare i danni. Svegliati Politica, cerchiamo di salvare, prima che accada l'irreparabile che darà luogo ad un'emergenza sociale. I famosi ventuno giorni dell'area Bertinotti non servono alla nostra area tanto meno alla Basilicata. Vincenzo Cesarano Iscritto di Forza Italia Pdl Sezione di Melfi

Vola pannello di Polistirolo Spavento in centro città MELFI - Le forti raffiche di vento che hanno colpito la Basilicata si sono fatte sentire anche a Melfi. Un vento intenso e fastidioso, che è stato anche fautore di un fuori programma per fortuna senza conseguenze. Nella tarda mattinata di ieri, più o meno intorno a mezzogiorno, una violenta raffica, ha scoperchiato e fatto volare un pannello di isolamento per tetti in polistirolo. Teatro dell'accaduto la centralissima via Ronca Battista, in quel momento non particolarmente frequentata. In questo caso lo spopolamento e la scarsa affluenza, che caratterizzano il centro di Melfi da diverso tempo, hanno rappresentato un aspetto positivo, visto che il pannello di dimensioni considerevoli non ha causato danni a persone e cose. Il pannello in polistirolo è infatti caduto proprio sul marciapiede principale della strada, causando un forte rumore che ha spaventato i presenti e i commercianti della zona. Come detto la fortuna ha voluto che nessun passante transitasse in quel frangente, cosicchè l'accaduto è stato catalogo come episodio di discussione che non ha prodotto effetti dolorosi. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, chiamati da un commerciante del posto, ma preceduti dagli operai della ditta che a suo tempo avevano installato l'isolamento del tetto. Si è liberato il marciapiede in breve tempo e si è provveduto ad una parziale pulizia del tetto, in attesa che il forte vento finisca dando una tregua che consenta di intervenire in maniera più dettagliata e precisa, in modo da evitare il possibile accadimento di situazioni simili. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

da che colpito tutti i lavoratori dello stabilimento dolciario. «Eravamo il fiore all'occhiello di questa azienda improvvisamente non lo siamo più, vorremmo sapere cosa è successo, ci devo-

no dare delle spiegazioni» chiede Giura. Lo stabilimento della Vicenzi è attivo sul territorio ormai da vent'anni. «I macchinari sono ancora qua e noi non intendiamo assolutamente farli portare via» conclude Castellano. Dalla parte dell'azienda hanno spiegato questo stato di cose parlando di cali delle vendite e di mancata resa nella produzione. «Dicono che il prodotto non è competitivo sul mercato ma sono cose che stanno dicendo loro noi dobbiamo verificare i dati. Poi perchè togliere produzione e macchinari da Vitalba per portarli in un'altra azienda che sta lavorando al settanta per cento di saturazione». La richiesta è unica, lasciare in attività lo stabilimento mettendo in produzione la stessa linea che si attuerebbe altrove. Martedì mattina intanto è previsto un incontro alle ore 10 in Regione presso il dipartimento

Attività Produttive cui parteciperanno le segreterie regionali di tutte le sigle sindacali insieme alla controparte aziendale. «“E' stato indetto per martedì lo sciopero di tutto lo stabilimento per fare in modo che tutti i lavoratori siano presenti in regione con l'assessore Folino che si era già attivato per far si che questa azienda facesse uso anche della cassa degli aiuti di Bruxelles, per continuare ad investire in Basilicata» dice Gaudeano Michele rsu Fai Cisl «E' stato invitato anche il rappresentane dell'azienda che ha confermato la presenza. Lo stato d'animo è agitato, c'è preoccupazione purtroppo non c'è un clima sereno stiamo aspettando martedì per vedere un po' l'evolversi di tutta la situazione che purtroppo è caduta come una tegola sulle nostre teste». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it


Sabato 22 novembre 2008

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Genzano di Lucania Le Rsu puntano a una via alternativa alla mobilità

Laterificio, giovedì si decide il futuro GENZANO DI LUCANIA - La procedura di mobilità che il Laterificio Pugliese s.p.a ha avviato per 14 operai, tramite missiva datata 14 ottobre 2008, è ancora aperta. Ma i sindacati non desistono. L' ultimo confronto si era tenuto a Potenza, quindici giorni or sono, fra i rappresentanti di fabbrica (Colabella e Sangiorgio), le segreterie territoriali di OO.SS E Filca-Cisl (Latorre, Nolé e Lancellotti), e le Rsu aziendali. Ma non aveva aperto varchi alternativi concreti, atti a superare il momento di crisi che investe i mercati a livello internazionale. La mobilità resta tuttora la via privilegiata che l'azienda intende imboccare per ammortizzare la scossa economica; e la paura dei “14” (elencati per ruolo, ma non per nome), fino a giovedì, era che il tutto si giocasse sulla possibilità realistica che, dato il sovraccarico di incombenze accumulatasi all'Ufficio del

Lavoro (l'indotto SATA ed altre aziende hanno problemi di esubero di manodopera), la data fatidica slittasse oltre i limiti di tutela legale della 223/91. Difatti, dopo due consultazioni non risolutive in Confindustria, la questione è stata, per legge, affidata all'Ufficio Lavoro della Regione Basilicata, ove, quando l'ulteriore incontro non venisse fissato entro un mese dalla data di comunicazione dell'ultima consulta, la richiesta di mobilità sarebbe da ritenersi andata in porto. Ma, per fortuna dei malcapitati (non è che un primo traguardo di speranza) giovedì è pervenuta la comunicazione della data stabilita per risolvere la faccenda: il 27 novembre, di pomeriggio, fra poco meno di una settimana. Ci si gioca tutto, giovedì prossimo, e la Rsu resta fermamente intenzionata a proporre vie alternative al taglio selettivo dei 14 dipendenti.

“La crisi c'è ed è inconfutabile - chiariscono i rappresentanti sindacali, ma occorre valutare la situazione ad ampio spettro e passare al setaccio tutte le alternative possibili - e ce ne sono - al 'taglio' che non sarebbe indolore e che, tra l'altro, viene percepito più come abuso che come mezzo di risanamento del budget aziendale». Nei prossimi giorni, quindi, si potrà leggere su queste pagine come sarà andata a finire. Quel che intanto è certo è che la 'zavorra' designata proprio non vuole andare giù, e farà di tutto per rimanere sulla 'nave'. Magari aiutando a trovare soluzioni concrete a che si possa superare presto la tempesta con un po' di sacrificio da parte di tutti, ma senza troppi danni, che si prefigurano irreparabili, per nessuno. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Un laterificio

Lavello Il dolore dei parenti e degli amici del volontario della protezione civile

Folla commossa per Alessandro Ieri mattina l’ultimo saluto al giovane ventottenne LAVELLO - Una folla commossa ha dato l'ultimo saluto, nella cattedrale di San Mauro nel centro storico, ad Alessandro Capozzi , il giovane ventottenne prematuramente scomparso a seguito di un incidente sulla strada provinciale 49 di rientro dal lavoro. Amici , parenti e conoscenti si sono stretti al dolore dei familiari in una chiesa piena all'inverosimile. Tre giorni fa l'incidente, di ritorno dall'area industriale di San Nicola di Melfi, dopo il turno di notte, alle 5.45 circa. Un impatto violentissimo, frontale, con una fiat Brava condotta da Linda Bellini, 37 anni, originaria di Lavello, che si stava recando a lavoro per il turno mattutino. Alessandro lascia la giovane moglie con cui si era sposato circa un anno fa ed un figlio di pochi mesi per cui aveva da poco celebrato il battesimo. Sono ancora in corso le indagini da parte delle autorità competenti per appurare al meglio la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità dei conducenti I veicoli, una fiat 500 condotta dalla vittima ed una fiat Brava, sono stati immediatamente sottoposti a sequestro in attesa delle conclusione delle indagini. Increduli ancora i tanti amici di Alessandro che lo ricordano come un amico leale, sincero ,educato e disponibile. Un bravo ragazzo insomma legato alla famiglia ed al lavoro. Da poco aveva iniziato a

LA POLEMICA

Un manifesto affisso: «Due pesi e due misure» LAVELLO - Ogni tragico evento , come quello che ha colpito la cittadinanza lavellese a seguito della prematura scomparsa del giovane Alessandro Capozzi, porta con se riflessioni ma anche momenti di sfogo e rabbia. Giunge a poche ore dal decesso, proprio nel giorno dei funerali del giovane lavellese, la riflessione dei suoi colleghi ed amici dell'associazione di Protezione Civile Torre Aredente, in un volantino titolato “Totò e la livella” «Totò - si legge - aveva torto almeno per quanto riguarda la città di Lavello! I pesi - prosegue - e le misura non sempre sono uguali, un nostro volontario, un giovane che ha dato tanto per gli altri è morto , aveva 27 anni ( anche lui), lascia la mogli ed un figlio in tenera età. E' morto in un incidente stradale anche lui mentre tornava dal lavoro eppure non si proclama il lutto cittadino….forse perché operario!?!? Forse perché morto mentre tornava dal lavoro…oppure…perché?». In conclusione: «Ciao Alessandro, sarai sempre con noi!» da. ma.

Sopra un sorridente Alessandro tra i suoi amici e colleghi della Protezione civile di Lavello. A sinistra la folla che ieri mattina ha partecipato ai funerali nella chiesa madre. A destra un’immagine del tragico incidente

lavorare nell'area industriale di San Nicola di Melfi presso un'azienda terziarizzata della Fiat . Nel tempo libero aiutava il papà Peppino nell'autocarrozzeria, la famiglia, il suo piccolo figlio e l'impegno come volontario nell'associazione di Protezione Civile Torre Ardente.

Sembrano essersi stabilizzate le condizioni di salute dell'altro conducente , Linda Bellini, sposata con quattro figli, ricoverata d'urgenza nel reparto ortopedia dell'Ospedale di Melfi a causa delle gravi ed importati fratture riportate a seguito all'impatto. L'impatto è avvenuto a

pochi chilometri da Lavello, nei pressi di una semi curva prima di un lungo rettilineo, sulla Sp49 che collega il centro abitato con la Sp 48 cosiddetta strada del Basso Melfese. Una strada trafficatissima soprattutto durante le ore di cambio turno negli stabilimenti dell'area indu-

striale di San Nicola di Melfi. Una strada maledetta su cui si sono già verificati in passato altri incidenti. Il fondo stradale non è dei migliori ed in alcuni tratti mancano gli opportuni accorgimenti per la sicurezza dei veicoli. A ciò si aggiunge la pre-

senza di mezzi agricoli che percorrono abitualmente la strada per recarsi nella campagna di San Nicola di Melfi. Sull'evento indaga a trecentosessanta gradi la procura delle Repubblica presso il Tribunale di Melfi. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it


Matera 29

Sabato 22 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Policoro

Metaponto

Furti nelle villette

Delegazione a rischio crollo

E’ allarme sociale Parla un derubato

Cadono i calcinacci sui pedoni

a pag. 37

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Resta da individuare il percorso in soccorso delle 20 ausiliarie senza più lavoro

Stabilizzazione, si tratta ancora Il Consiglio comunale si affida ad una commissione ad hoc L’Intervento

Troppi attori al tavolo romano per la crisi del polo del salotto di ANGELO CALCULLI

Le ausiliarie del traffico ieri in consiglio comunale

Una commissione comunale si occuperà di individuare la strada da proporre per la stabilizzazione delle venti ausiliarie del traffico il cui contratto è scaduto alla fine di ottobre. La decisione è maturata nella seduta di ieri del consiglio comunale in cui la proposta del primo cittadino Nicola Buccico è stata approvata a maggioranza con il solo voto negativo dei rappresentanti del Partito Democratico. L’ordine del giorno votato prevede che il sindaco verifichi la possibilità di arrivare

al percorso di stabilizzazione le periodo più breve possibile. L’ordine del giorno impegna «il consiglio a costituire una Commissione speciale, formata da un rappresentante della Giunta, da uno della maggioranza, da uno della minoranza e con il supporto della struttura dirigenziale del Comune perchè verifichi e proponga alla Regione, al Dipartimento della Funzione pubblica presso la presidenza del Consiglio e al ministero del Lavoro gli itinerari percorribili».

Un ruolo importante nell’opera di stabilizzazione viene poi considerato quello che potrà svolgere la Regione Basilicata che il consiglio comunale si è impegnata a coinvolgere con un ruolo di mediazione per trovare nel più breve tempo possibile una mediazione a questo tipo di problema. Buccico ha ribadito nel suo intervento la disponibilità ad avviare il percorso necessario ma anche la necessità di avere risposte direttamente dal ministero. a pag. 31

IL FATTO DEL GIORNO

Amianto, il killer silenzioso: confronto su diritti e salute “ Valbasento: diritto alla tutela della salute dei lavoratori esposti all'amianto”. Questo il tema del convegno che si terrà, oggi alle 17, presso la Mediateca Comunale di Matera. Si parlerà di salute e di diritti. La prima parte dell'incontro, infatti, approfondirà le patologie legate all'amianto, l'importanza del monitoraggio preventivo in funzione di sorveglianza sanitaria e di diagnosi precoce, la costituzione di un fondo integrativo regionale per i lavoratori deceduti. Poi l'attenzione si sposterà su un altro capitolo spinoso strettamente connesso alla questione amianto, ovvero quello dei riconoscimenti previdenziali. In particolare i riflettori saranno pun-

tati sull'indebita introduzione di valori di esposizione all'amianto per il riconoscimento dei benefici previdenziali e sull'Atto di indirizzo ministeriale per i siti industriali della Valbasento che tarda ad essere formulato. «L'obiettivo del convegno - fa sapere il Gruppo di lavoro per la tutela dei dirititi dei lavoratori esposti all'amianto della Valbasento- è quello di promuovere azioni tali da impedire che “le affermazioni del diritto alla tutela della salute”, non restino solo affermazioni, ma un diritto uguale per tutti i cittadini italiani, come sancito dalla Costituzione e non un diritto mutevole a seconda della località geografica. Interverranno

Gloria Malaspina, responsabile amianto Inca Cgil nazionale, Mario Murgia, relatore del Gruppo di lavoro, i senatori Felice Belisario, Filippo Bubbico, Cosimo Latronico. Coordina Giampiero Rossi, giornalista e autore del libro “La lana della Salamandra” dedicato ai lavoratori e le lavoratrici del gruppo industriale Eternit, responsabile della strage dell'amianto a Casale Monferrato. Poi spazio a interventi ed esperienze del pubblico. In conclusione verrà proiettata la trasmissione televisiva di Carlo Lucarelli Blu Notte “Amianto: le morti silenziose”. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Gli esiti dell'incontro del 18 novembre, tenutosi presso il Mise a Roma, non lasciano presagire nulla di buono per le aziende del mobile imbottito di basilicata ne per il suo indotto, anzi dalle risultanze si evidenzia ancora di più lo scoramento che di recente si è venuto a creare nei rapporti interni tra le imprese e nelle relazioni tra le stesse, le associazioni di categorie e le istituzioni pubbliche. Giocoforza ne consegue che ci si continui a presentare agli incontri tecnici con un numero spropositato di attori e protagonisti che siedono al tavolo per sostenere richieste che in alcuni casi possono apparire divergenti (forse di fatto lo sono), che sono sicuramente poco supportate da adeguati strumenti operativi e che puntualmente finiscono per ricondurre a sentieri che fin dai primi incontri di Giugno con il Dott. Bianchi, allora dirigente di riferimento, sono stati definiti dalle stesse autorità ministeriali assolutamente impercorribili. Per non ripetersi in paranoiche dichiarazioni sul tema basterà leggere la stampa dell'epoca e si troveranno chiari ed inconfutabili riscontri. A rincarare la dose, poi, vi è l'assoluta distanza tra “bisogni effettivi” e relative “richieste di sostegno” che puntualmente si crea a causa della mancanza di analisi serie ed approfondite e di riscontri aggiornati che “i più” della costellazioni presidenziali che ruotano attorno al settore continuano a disattendere ritenendo di essere esperti conoscitori e guaritori del malessere che ha colpito il settore del mobile imbottito. Ancora a molti non è chiara la differenza che si sostanzia nella gestione di fasi preliminari ad una crisi rispetto alla gestione della crisi stessa nella sua fase culminante. Gli uragani si possono prevedere, ci si può attrezzare per affrontarli ma quando colpiscono un territorio necessitano della costituzione di una unità di crisi capace di gestire l'evento, i danni che esso provoca e lo stato di distruzione che ne residua sul luogo colpito. Il Protocollo Scajola, in alcuni suoi tratti, rappresenta sicuramente un valido strumento di prevenzione dell'uragano che ha colpito il mobile imbottito, ma siamo sicuri che lo si possa ritenere anche un valido strumento di gestione dello stesso? Siamo certi che l'intero programma del protocollo possa essere utile alla gestione di aspetti e problematiche che all'epoca non erano prevedibili e che invece a causa degli accadimenti oggi sono palesemente manifesti ed evidenti? a pag. 33


30 Matera «Siamo impegnati nell’ambito politico per creare una risorsa fondamentale» Sabato 22 novembre 2008

Presto lo sportello per immigrati E’ l’annuncio dell’assessore Plati a Pietro Simonetti LO SPORTELLO informativo per gli immigrati presso il Comune di Matera sarà operativo entro il prossimo 15 dicembre: lo ha annunciato il presidente della Commissione regionale dell’immigrazione, Pietro Simonetti, al termine di una riunione al Dipartimento regionale per la solidarietà sociale. L’assessore ai servizi sociali del Comune di Matera, Michele Platì, «si è impegnato per la realizzazione della Fondazione per la Cooperazione Internazionale nei Sassi». Inoltre convocherà nel prossimo mese di febbraio la Conferenza cittadina per la definizione di un accordo di programma sulle politiche dell’immigrazione. «Voglio sgomberare il campo da ogni illazione sul lavoro che questo assessorato sta svolgendo, ci stiamo impegnando nell’ambito di politiche di governo dell’immigrazione che puntano a far diventare questa una risorsa del territorio. Sarà fondamentale la conferenza che si svolgerà nei prossimi mesi, l’intenzione è quella di far confrontare enti, associazioni, privato sociale per arrivare alla sottoscrizione complessiva di un accordo di programma per avere immigrazione come vera e propria risorsa». La questione degli sportelli dell’immigrazione hanno scatenato anche la reazione del segretario regionale della Cisl Falotico: «La programmazione 2007-2008 fatta dalla Commissione regionale per l'immigrazione nella quale fu definito di far gestire i fondi ai Piani di zona, non ha prodotto dei risultati soddisfacenti in quanto la politica dell'integrazione degli immigrati è stata eccessivamente burocratizzata e politicizzata». A dichiararlo è il segretario generale della Cisl di Basilicata, Nino Falotico. «Si prenda ad esempio - ha tenuto ad evidenziare - l'assegnazione dello Sportello immigrazione al Comune di Garaguso, basta analizzare il procedimento per verificare che non apparirebbe conforme alla normativa in vigore. I ritardi nell'avviamento dello Sportello di Pisticci e Bernalda ed addirittura il blocco dei fondi non utilizzati nei comuni di Matera e Policoro, sono una ulteriore conferma del-

BOX CRONACA Arresto dei carabinieri

Furto all’Asl 4 NUCLEO Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Matera, a conclusione di articolata attività d’indagine, ha tratto in arresto, per “furto aggravato”, Mario Caldarola 49 enne, con precedenti penali del posto. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del tribunale di Matera, su richiesta della Procura. L’arrestato, così come verificato dai carabinieri nel corso delle indagini, durante la notte del 31 agosto 2007, dopo essersi introdotto furtivamente negli uffici dell’Economato e Provveditorato dell’ASL 4 di Matera, si impossessò, dopo aver forzato una cassaforte a muro, della somma di Euro 5.500, circa, di un carnet di assegni, di buoni benzina e di altri documenti presenti. Determinanti, per la risoluzione del caso, sono state le indagini scientifiche svolte dal citato Nucleo Investigativo in stretta sinergia con il RIS di Roma. Calderola Mario è stato associato presso la Casa Circondariale di Matera.

L’assessore Michele Plati e Pietro Simonetti

Nino Falotico «Programmazione non ha dato risultati soddisfacenti» l'insuccesso, quindi dell'evento negativo di quanto programmato. Tutto questo - ha continuato - è più che sufficiente per dimostrare la scarsa sensibilità verso il problema, nonché le distrazioni di coloro i quali sono preposti al controllo ed attuazione di quanto deliberato ed approvato nella delibera numero 1733 del 10 dicembre 2007 dalla giunta regionale di Basilicata, nella quale sono stanziati 280 mila

L’esponente Cisl «L’integrazione è stata troppo burocratizzata e politicizzata»

euro destinati prioritariamente al potenziamento dei servizi resi dagli sportelli informativi già esistenti a favore dei cittadini immigrati. La Cisl di Basilicata denuncia la mancata attivazione segnatamente, di questo punto, considerato che, probabilmente per realizzare nuove clientele politiche, si son fatte proliferare nuove strutture e servizi, spesso senza alcuna storia ed esperienza alle spalle, penaliz-

zando associazioni che storicamente hanno svolto e svolgono un ruolo costante ed efficiente a favore degli immigrati. La Cisl di Basilicata - ha concluso Falotico - non si limiterà alla denuncia, ma investirà la giunta regionale tramite l'assessore alla Sicurezza sociale, per chiedere una verifica politica e procedurale circa l'utilizzo dei fondi riguardanti gli interventi sull'immigrazione».

Il sindaco Buccico studia l’idea e rigetta ogni accusa sulla manutenzione ordinaria della struttura

«Un progetto per riqualificare il tribunale» «L'AMMINISTRAZIONE Comunale ha costantemente assicurato gli interventi di manutenzione ordinaria nel tribunale, sia con maestranze interne sia affidandosi ad imprese esterne. Tali interventi, nell'ultimo anno, sono stati incrementati sulla base delle decisioni adottate in condivisione con il presidente del tribunale e con la Commissione Circondariale di Manutenzione, in ragione delle disponibilità economiche a disposizione e reperite direttamente dall'amministrazione comunale». Così il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico replica al sindacato degli avvocati che in una nota aveva “diffidato” il sindaco ad intervenire entro 8 giorni, visto il peggioramento della situazione all’interno della struttura. «Sono stati individuati interventi prioritari, ritenuti dalle istituzioni giudiziarie indispensabili per lo svolgimento ottimale delle proprie attività. Tra questi, si è provveduto alla sostituzione e al potenziamento dell'impianto di climatizzazione in una decina di stanze dei vari uffici, su indicazione degli stessi uffici; inoltre, è stato effettuato il ripristino dell'impianto di illuminazione del parcheggio interno riservato al personale e ai magistrati, oltre che dell'impianto di illuminazione del vano scale della procura della Repubblica. Inoltre, si è provveduto alla siste-

mazione dei bagni del piano terra e del primo piano, sistematicamente oggetto di atti di vandalismo e ripetutamente aggiustati nell'arco di pochi mesi. Si sta quindi procedendo ai lavori di manutenzione per garantire il regolare funzionamento degli impianti e delle attrezzature esistenti, ed il tal senso tutti gli ascensori del palazzo risultano regolarmente funzionanti, e anche il piccolo inconveniente riscontrato su uno di essi è stato risolto in poco tempo; così come è funzionante l'impianto di riscaldamento, pur non assicurando la massima potenza a causa della vetustà. A breve sarà effettuato il ripristino di parte di guaina per eliminare gli inconvenienti derivanti dalle penetrazioni di acqua nella struttura e l'esecuzione di tramezzature per garantire una migliore distribuzione degli ambienti. Sulla base delle indicazioni del presidente del tribunale e del successivo deliberato della Commissione, si è provveduto a definire soluzioni progettuali per la riorganizzazione logistica di alcuni uffici del Palazzo di Giustizia, inerenti in particolare il trasferimento degli uffici della sezione lavoro al primo piano nei locali attualmente utilizzati per le udienze collegiali e di lavoro, nell'acquisizione dell'aula, ora in uso alla Procura della Re-

pubblica, da utilizzare per l'udienza preliminare al piano secondo e, infine, nell'adeguamento dell'aula al primo piano, dove attualmente vengono celebrati i processi penali con rito monocratico, per le udienze di lavoro e collegiali, grazie alla disponibilità della Procura della Repubblica. Al fine di migliorare la sicurezza dell'ufficio, che, soprattutto negli ingressi, deve essere sottoposto ad una sorveglianza continua, l'Ufficio Tecnico Comunale ha predisposto anche un progetto per la riattivazione della sbarra di ingresso al Palazzo di Giustizia» continua ancora il sindaco, «che da ormai troppo tempo è inattiva. Allo studio anche una ipotesi di nuova distribuzione e riqualificazione del piano terra, che prevede l'acquisizione di ulteriori spazi e la sistemazione più funzionale degli uffici del locale bar, dello sportello bancario e dei posti riservati agli agenti librari. L'amministrazione comunale rende noto che è in itinere una verifica delle necessità degli uffici giudiziari giudiziarie per proporre al Ministero della Giustizia la candidatura al finanziamento per un progetto serio e particolareggiato da inquadrare in un contesto di ristrutturazione globale dell'edificio. Un progetto che sarà all'ordine del giorno nella prossima riunione della Commissione, convocata per il 27 novembre prossimo.

Riunione in Prefettura

Questionario antiracket UN questionario anonimo, per segnalare eventuali richieste estorsive, sarà inviato dalla Prefettura di Matera agli operatori economici della provincia. E' quanto è stato deciso al termine di una riunione, presieduta dal prefetto Giovanni Francesco Monteleone, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante la riunione, «tutte le associazioni datoriali – è scritto in una nota della Prefettura – hanno escluso che i singoli associati subiscano richieste estorsive, garantendo, comunque, la più ampia collaborazione con le Forze dell’ordine, peraltro già sperimentata in passato, nei tempi bui della situazione della sicurezza pubblica in provincia».

Elezione all’Aidi

Nominata Ferraroni ROSSELLA Ferraroni è stata eletta membro del Consiglio nazionale dell’Aidi (Associazione igienisti dentali italiane). L’elezione è avvenuta nel corso del congresso nazionale di Roma. L’Aidi è l’associazione che rappresenta oltre quarantamila igienisti dentali. Rossella Ferraroni già responsabile per la Basilicata per 5 anni è stata premiata per l’impegno profuso nell’ultimo decennio nell’ambito della prevenzione dentale soprattutto nelle fasce più giovani e soprattutto sul territorio lucano.

Comune

Dissuasori nei Sassi IL COMUNE di Matera sta installando nei rioni Sassi, in prossimità degli accessi a stradine, scalinate e vicinati, una serie di dissuasori in pietra per evitare l’accesso o il parcheggio improprio di veicoli. Sono una decina, nei Sassi Caveoso e Barisano, i punti individuati per la collocazione dei dissuasori. «E' un intervento – ha detto l’assessore ai Sassi e vicesindaco di Matera, Francesco Saverio Acito – che intende restituire agli antichi rioni decoro e una corretta fruibilità dei luoghi da parte di tutti».


Matera 31 Approvato l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza. Si spera nella mediazione della Regione Sabato 22 novembre 2008

Ausiliarie, tocca alla commissione La stabilizzazione sarà studiata da una struttura creata ad hoc Sarà una commissione speciale (composta da un rappresentante di maggioranza, uno dell’opposizione e con il supporto della struttura dirigenziale del Comune) a verificare e proporre alla Regione, al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del consiglio e al ministero del Lavoro, gli itinerari percorribili per la stabilizzazione dei 20 ausiliari del traffico di Matera. La versione finale dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza, approvata con 26 voti a favore (compresi quelli dei consiglieri Fiore, Lamacchia, Lapolla e Silvestri) e 7 contrari prevede, inoltre che “Il sindaco verifichi le possibilità giuridiche in vista della progressiva stabilizzazione del personale precario, di procedere alla rivisitazione della vigente dotazione organica del personale dipendente entro il più breve tempo possibile”. Il riferimento al ruolo che la Regione potrebbe svolgere è stato chiaro dal primo momento. Nel corso della relazione tecnica che ha aperto la seduta, il sindaco ha richiamato in più occasioni la disponibilità del presidente della giunta e degli uffici competenti dai quali potrebbero emergere elementi di chiarezza dopo le mancate risposte ai due quesiti interpretativi posti dall’amministrazione comunale nel marzo e nel novembre 2008 circa la posizione degli ex Lsu e del loro inserimento negli ambiti del recente decreto Brunetta. Nel testo approvato si invitano, inoltre, «Il prefetto, i parla-

Il consiglio comunale monotematico di ieri sulla stabilizzazione delle Lsu

mentari della città di tutti gli schieramenti e i sindacati ad attivarsi per sostenere l’azione del Comune anche attraverso le vie legislative d’urgenza». E’ questo, in estrema sintesi, il

risultato di giorni concitati e di una seduta del consiglio comunale andata avanti fino a sera. «Non possiamo trovare soluzioni miracolistiche - aveva esordito Buccico in apertura della se-

duta davanti ad una platea che comprendeva tutte le 20 ausiliarie - ma percorsi che impegnino con autorevolezza il consiglio comunale. Il nostro approccio aveva aggiunto - deve essere improntato al massimo senso di responsabilità istituzionale e non all’emozione del momento», La seduta in aula aveva registrato anche la presentazione di un ordine del giorno del gruppo consiliare del Pd che prevedevano di “dare mandato al responsabile del settore personale alla luce di quanto previsto dalle normative vigenti, di avviare tutte le procedure propedeutiche alla stabilizzazione dei lavoratori precari aventi titolo (Lsu e Co.Co.Co.), di provvedere alla rivisitazione della pianta organica e alla predisposizione del piano di programmazione triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2009-2010-2011 e non

oltre il 15 dicembre prossimo e di predisporre nei confronti degli stessi un immediato rientro in attività previa verifica della praticabilità e della disponibilità di risorse finanziarie. Il dibattito si era svolto alternando polemiche sulla strumentalizzazione della vicenda (avanzate da parte di Augusto Toto in ocacsione della sua dichiarazione di voto) ad inviti a ritrovare l’unità di intenti e la soluzione condivisa da parte di entrambi gli schieramenti. Il risultato è stato un segnale che riporta maggioranza ed opposizione ad una serie di impegni non scritti ma idealmente presi con le 20 ausiliarie alle quali preme ottenere risposte, senza ulteriori ritardi. In caso contrario hanno dimostrato di essere disposte a far sentire la loro voce. Antonella Ciervo


Matera 33 Le segnalazioni dei cittadini al Comune e all’Enel non hanno risolto il problema Sabato 22 novembre 2008

Via Casalnuovo, auto al buio Il parcheggio all’angolo con via Lucana senza luce da domenica Segue da pag.29

Si teme il nulla di fatto

Troppi attori al tavolo romano sul polo del salotto

E ancora: quale studio si è fatto ( e soprattutto chi lo ha fatto) dall'incontro ministeriale di fine luglio ad oggi tanto da poter asserire che non vi siano altre forme di intervento da poter richiedere rispetto al tanto reclamato protocollo? E' chiaro che poi il risultato finale di cui dobbiamo solo prendere atto è la richiesta: “fuori i progetti”!! Ma quali? Quelli che si sarebbero dovuti presentare nel 2006 o quelli che si devono fare oggi, e continuamente adeguare, quando molte delle realtà del settore possono solo navigare a vista e vivere una quotidianità fatta di sopravvivenza e sforzi immani per contenere gli argini. Colpevolizzare e accusare le imprese non serve a nulla e soprattutto non bisogna fare di tutta l'erba un fascio altrimenti si corre il rischio di commettere grandi errori di valutazione e si pregiudica la continuità dell'intero apparato produttivo del settore del salotto: tanti sono gli imprenditori che dal 2006 e anche a crisi avviata hanno ancora investito nelle proprie attività, tante sono le realtà del Distretto di Matera che continuano ancora oggi a mantenere posizioni di grande rappresentatività nei mercati internazionali, tante sono le realtà dell'indotto che hanno avviato autonomi progetti riorganizzativi. La crisi cambia gli scenari, muta le esigenze, impone a volte cambiamenti di percorso radicali ed è proprio in questo ambito che va articolata una nuova programmazione ed una nuova progettualità che punti, per esempio, all'aggregazione, alla consortilità, al cooperativismo e alla collaborazione tra imprese, alla condivisione di piattaforme, alle più articolate sinergie che possano generare forza reattiva da contrapporre alla crisi stessa. Un nuovo modo di “fare sistema” e di proporsi alle istituzioni che probabilmente deve incentrare la propria progettualità sulle aziende della filiera e dell'indotto che in questo momento rappresentano l'entità numericamente più rilevante anche in termini di

occupazione cumulativa. Il processo di aggregazione dell'indotto, per esempio, anche solo per cumulare gli acquisti delle polizze assicurative sui crediti, concentrando ed indirizzando il premio esclusivamente verso le compagnie che possono garantire continuità al nostro sistema produttivo, anche attraverso la costituzione di un “Consorzio Captive”, darebbe impulso al settore consentendo di arrestare la frenata allo sviluppo che ne deriva proprio dall'abbandono che il sistema assicurativo sta operando verso il comparto del mobile imbottito sul nostro territorio. Occorre immediatezza di interventi, una immediatezza che non produca gli effetti estremamente dilatori che ha prodotto, a titolo di mero esempio, l'intervento regionale in materia di fondi di garanzia: dal primo impegno a riguardo, sottoscritto e verbalizzato il 6 giugno 2008 anche dai massimi esponenti regionali innanzi al Prefetto S.E. Dott. Fanara, ancora oggi al tavolo tecnico del 18 novembre si discute della costituzione del medesimo fondo di garanzia. La tempistica ha una sua ragion d'essere quando si gestisce una crisi di cosi vaste dimensioni e di così elevato impatto sociale. Non da ultimo poi un invito a riflettere se sia o meno il caso di proseguire percorsi congiunti con il vicino territorio pugliese che rischia di attanagliare il nostro residuo distretto tra i propri tentacoli nella mancanza di una seria dichiarazione ufficiale di disponibilità ad una programmata forma di collaborazionismo. Alle imprese lucane il compito di ristabilire nel nostro territorio e in seno al Distretto del Mobile Imbottito Matera- Montescaglioso una unitarietà di vedute e di intenti, una condivisa programmazione che consenta alle stesse di tornare ad essere protagoniste e alle maestranze di vedere maggiormente garantito un futuro non basato sull'esclusivo assistenzialismo degli ammortizzatori sociali. Angelo Calculli

Di male in peggio in via Casalnuovo. Da quasi una settimana quasi la metà di questa strada che rappresenta il perimetro esterno dei Sassi è al buio. La pubblica illuminazione del tratto centrale dell'antica strada “dei mulini a vento” non funziona da domenica, apparentemente senza alcun motivo. A restare senza pubblica illuminazione è tutto il parcheggio all'aperto posto tra via Lucana e via Casalnuovo. L'impianto del parcheggio illumina anche la sottostante via Casalnuovo per cui spente le luci sull'area di sosta è rimasto al buio mezzo quartiere. “A nulla -sostiene un'anziana residente della zona- sono servite le telefonate al Comune e al numero di segnalazione guasti dell'Enel che si affida ad un alquanto inefficiente risponditore automatico. Non si è mosso nulla e noi siamo al buio dalle cinque del pomeriggio fino all'alba con tutte le conseguenze che ne derivano soprattutto sul fronte della sicurezza. Per un lungo tratto c'è buio pesto e per noi risulta difficoltoso anche attraversare la strada per andare a fare la spesa pomeridiana di pane e latte”. Con quest'ultima prova di inefficienza nella gestione della “cosa pubblica” via Casalnuovo sembra meritarsi appieno l'appellativo di quartiere Cenerentola della città visto lo stato di abbandono in cui versa. A cominciare dalla scalinata di collegamento con via Lucana che perde continuamente acqua forse per un tubo rotto. Anziché intervenire per risolvere il problema predisponendo dei lavo-

Via Casalnuovo

ri, il Comune ha preferito chiudere metà della scalinata a tempo indeterminato, lasciando che il percolato invada anche l'altra metà ancora utilizzabile. Sulla questione della perdita parte delle responsabilità sarebbero imputabili anche al mancato intervento di Acquedotto Lucano che nonostante numerosi solleciti da parte degli abitanti della zona non si è mai mosso per intercettare la perdita sulle condutture. Lo stesso si può dire per il

parcheggio al coperto di via Casalnuovo dove trovavano ricovero 50 auto: è stato chiuso non si sa bene se per problemi di gestione o di praticabilità. Ancora una volta si è preferito chiudere la struttura, con grave disagio per i residenti, anziché risolvere il problema. Chissà se adesso chiuderanno anche il parcheggio all'aperto piuttosto che ripristinare l'illuminazione… Giovanni Martemucci matera@luedi.it

Per promuovere l’iniziativa verrà organizzato uno spettacolo teatrale

Meno liti con la Conciliazione Presentato il servizio della Camera di Commercio UN modo semplice, rapido ed economico per risolvere le controversie attraverso il servizio di Conciliazione delle Camere di Commercio. Per promuovere i servizi conciliativi e arbitrali la Camera di Commercio di Matera, in occasione della settimana nazionale della conciliazione (Quinta stagione), ha organizzato per il 28 novembre alle 20.30, presso il cine Teatro Duni, una serata teatrale in compagnia di “Enarchè”, che metterà in scena la commedia in vernacolo foggiano “I spine ind'a sacche!”. Lo spettacolo, interamente gratuito, è uno spaccato di liti di ordinaria amministrazione che porterà i protagonisti, Michele Norillo (anche autore e regista) e Giovanni Mancini, a scegliere la “conciliazione” camerale per dirimere ogni contenzioso. «Le imprese e i consumatori - ha detto il presidente della Camera di Commercio Domenico Bronzino possono trovare nella conciliazione un valido strumento per una soluzione efficace ed immediata dei contenzioni. Abbiamo pensato di promuovere questo strumento per diffonderlo sul territorio e per farlo conoscere ai cittadini». Il servizio di Conciliazione, quindi, è dedicato alle imprese, ai professionisti e ai consumatori, coinvolti in una controversia e che si ritrovano ad affrontare cause che possono trascinarsi per anni e che comportano cospicue spese legali. «E' un'occasione propizia - ha detto Angelo Tortorelli, presidente della Confcommercio di Matera - quella di utilizzare il linguaggio teatrale per poter guardare con occhi diversi alla possibilità di superare i contenziosi con rapidità e

spendendo meno». La Camera di Commercio, inoltre, istituirà un tavolo tecnico composto dalle associazioni e dagli ordini professionali per poter discutere insieme sul modo più congruo di promuovere lo strumento della Conciliazione. «Gli uffici camerali - ha dichiarato il segretario generale della Camera di Commercio Matteo Di Mauro - sono a disposizione dei cittadini, imprenditori e professionisti per fornire in informazioni e per attivare percorsi per la soluzione di problemi di diverso tipo. Questa commedia, ambientata nel periodo fascista, dimostrerà che una grande lite

può diventare invece un mezzo di conciliazione; pertanto, la serata teatrale è un ulteriore contributo per utilizzare al meglio l'opportunità di avviare anche a Matera questo servizio conciliativo». Nell'intervallo tra i due atti della commedia è prevista anche un'esibizione di Roberto Linzalone, «Attento e ironico osservatore dei fatti di costume locali». Si precisa che i biglietti della serata, numerati e corrispondenti ai singoli posti a sedere, saranno distribuiti presso il botteghino del Teatro e presso la Camera di Commercio negli orari di ufficio. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Domenico Bronzino


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Ferrandina L’assessore Plati: «Dal Credito sportivo 200.000 euro per finanziare il progetto»

Campo sportivo a norma entro marzo 2009 FERRANDINA - L’ingegner Gianfranco Plati, a cui il sindaco Ricchiuti aveva affidato tra non poche polemiche la delega ai Lavori pubblici, si era presentato al Consiglio come un “assessore a tempo”. Quello necessario per realizzare il suo crono-programma in otto punti. Ed ecco che a due mesi dall'insediamento arriva il resoconto dei primi 60 giorni. In primo piano la questione impianti sportivi. Da troppo tempo la squadra di calcio locale è costretta a giocare a porte chiuse per il mancato adeguamento alle norme di sicurezza previste dal Decreto Pisanu. Ebbene, «il progetto di

massima - fa sapere l’assessore Plati- è stato inviato al Credito Sportivo che ha già inoltrato al Comune di Ferrandina formale promessa di mutuo per un importo di 200.000 euro». Il progetto esecutivo è stato redatto dall'Ufficio tecnico comunale, a firma dell’ingegner Mele ed è stato approvato, in questi giorni dalla Giunta. «Il progetto prevede la sostituzione della recinzione del campo di gioco con una rete metallica rigida zincata a caldo del tipo “orsogrill” a maglia rettangolare e piantane del tipo “HPE”. Volendo parlare in termini meno ostici abbiamo pensato di risolvere il problema “una

volta per tutte” con materiali di primissima qualità (la stessa rete usata per campi di calcio di categoria superiore). L' intervento prevede poi lavori accessori come sistemazione delle luci di emergenza, staccionate in legno da realizzare in prossimità delle scarpate, bitumazione degli spazi di accesso alla struttura, cancelli scorrevoli, opere di pitturazione e risanamento igienico di bagni e spogliatoi». I tempi? «Contiamo di appaltare e realizzare i lavori entro febbraio 2009 - fa sapere Plati - ed entro ,marzo poter ottenere l'agibilità della struttura per poter permettere finalmente l'ingresso

dei tifosi». Per quanto riguarda il Polivalente, invece, l'Ufficio Tecnico ha predisposto il bando per l'affidamento in concessione dell'impianto sportivo. «Il Bando - spiega l’assessore -prevede la realizzazione dei lavori di completamento dell'impianto a cura e spese del concessionario, che scomputerà le somme esborsate sul canone mensile di locazione. Il bando sarà approvato in questi giorni dalla Giunta e seguirà l'iter amministrativo già percorso per l'affidamento in concessione del campo di calcio a 5. Per quest’ultimo la gara pubblica è stata espletata il 18 novembre scorso e ad ag-

Gli spalti del campo sportivo di Ferrandina

giudicarsi provvisoriamente la concessione è la ditta Zizzamia Maria Teresa. «Anche questo bando - sottolinea Plati- è stato concepito a costo zero per l'Amministrazione. Infatti, il concessionario dovrà eseguire

a sua cura e spese tutti i lavori previsti nel computo metrico di bando e necessari alla riattazione del campo di calcetto e scomputerà le somme esborsate sul canone mensile di locazione». mar.aga.

Valbasento Il confronto rinviato alla Regione. La Fulc chiede una soluzione diversa

Basind a secco di commesse Proposto il contratto di solidarietà preludio di esuberi VALBASENTO - E’ a un bivio il futuro produttivo di Basind, l’azienda di componentistica per auto passata circa un anno fa al gruppo Adler, che attualmente occupa circa 40 persone. La crisi del settore automotive, che sta mettendo alle corde lo stabilimento Sata di Melfi, inizia a far sentire i propri effetti negativi anche sull’azienda di Pisticci scalo che fornisce particolari insonorizzanti per la Grande Punto della Fiat. Le commesse continuano a scarseggiare e le settimane di cassa integrazione ordinaria disponibili sono state già ampiamente esaurite. Per di più, a guardare il mercato del settore auto, le prospettive per il 2009 non sono certo migliori. Anzi, Basind ha fatto sapere che, se non intervengono fatti nuovi, il ricorso alla Cigo rischia di diventare la regola. Da qui la richiesta avanzata, ieri, nel corso dell’incontro con il sindacato dei chimici in Confindustria, del Contratto di solidarietà. «Che, nella quasi totalità dei casi- osserva Francesco Laviero segretario provinciale della Uilcem Uil - è sinonimo di esuberi». Un pericolo che Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil intendono scongiurare. Ragion per cui il

La Valbasento

vertice è stato aggiornato a nuova convocazione e questa volta in sede istituzionale. «Chiederemo all’assessore regionale alle Attività produttive. Vincenzo Folino, di convocare un incontro per la prossima settimana, visto che si apre una fase di traghettamento di oltre un anno e che, per la recessione complessiva in atto, numerosi sono i Tavoli ministeriali aperti sulle que-

stioni occupazionali e produttive. - dice Maurizio Girasole (Filcem Cgil) - Nel caso specifco, Adler è un gruppo solido con cui vogliamo ragionare con chiarezza della attuale fase di difficoltà del sito di Pisticci scalo e trovare insieme le possibili soluzioni per superare la crisi e, nel momento in cui ci sia una ripresa, di un eventuale consolidamento sul territorio». «La Basind (ex Orsa Sud) - incalza Laviero - è una di quelle aziende che ha beneficiato di fondi pubblici per insediarsi in Valbasento, per cui prima di parlare di esuberi strutturali è quanto mai opportuno aprire un confronto serio con la Regione». Per Basind, d’altra parte, non si tratta del primo momento difficile. Legata com’è a doppio filo ai destini della Sata, due anni fa, l’azienda aveva particolarmente patito la fase di accompagnamento all'uscita di produzione di alcuni modelli Fiat. Anche allora si parlò di esuberi. Poi la lenta risalita della china, frutto proprio della joint-venture con Adler Plastic di Ottaviano, con cui Basind avrebbe dovuto divenire ''centro di eccellenza per la produzione di insonorizzanti e componentistica del settore automotive'''. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Niente stipendi alla Soften Sos del sindacato alla Regione VALBASENTO - Soften, azienda dell'indotto del mobile imbottito, continua a segnare il passo. Garanzie per il futuro poche. I circa trenta dipendenti sono da agosto senza stipendio. Solo la punta dell'iceberg rispetto ad un quadro generale, relativo alla tenuta produttiva dell'azienda, sconfortante. Ragion per cui i segretari di Filtea Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil si sono rivolti alla Task force regionale per l'occupazione. Un incontro urgente con la società Soften per un esame congiunto sulla situazione produttivo-occupazionale del sito pisticcese e sollecitare il pagamento degli stipendi arretrati è la richiesta di Mega, Casaletto e Viggiano rivolta, oltre che alla Task force, all'assessorato alle Attività produttive, alla presidenza della Regione, all'Osservatorio provinciale della Chimica, alla prefettura di Matera e alla Confindustria. Nell'ultima assemblea dei lavoratori chiara è risultata la preoc-

cupazione delle maestranze sul proprio futuro occupazionale, considerato che le attività produttive sono diventate residuali, che il ricorso massiccio allo strumento di cassa integrazione ordinaria è diventato la regola. E, come se non bastasse, c'è lo stato di insolvenza della Soften nei confronti di fornitori vitali per la tenuta del sito produttivo e nessuna certezza per l'erogazione futura degli stipendi. I lavoratori, ad oggi, hanno percepito solo parzialmente le spettanze del mese di agosto. Uno stato di criticità ormai conclamato che va affrontato di concerto con le istituzioni, tanto più che “la Soften è inserita nell'elenco delle aziende che stanno beneficiando di finanziamento pubblico erogato dalla Regione Basilicata per un ammontare di circa 900.000 euro”. Prima che Soften alzi bandiera bianca, insomma, i sindacati chiedono di vagliare tutte le soluzioni possibili. mar.aga.

Seconda sconfitta stagionale contro l’Aurora Tursi

La Polisportiva soffre lo stop interno MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso (15 punti, terzo posto in classifica con Villa d'Agri e Satriano), sul campo dell'Aurora “Nicola Russo” Tursi, perdendo per 3-1, ha rimediato la seconda sconfitta stagionale dopo lo stop interno del 28 settembre scorso contro il Soccer Lagonegro. I ragazzi di mister Franco Cicorella, per la seconda domenica consecutiva, non riescono a centrare i tre punti: nel precedente turno, contro la seconda in classifica Rotondella, avevano chiuso sul risultato di 0-0. La gara si è messa subito in salita per il Montescaglioso, passato in svantaggio già al 3' grazie al tiro da

fuori scagliato dal centrocampista tursitano Adduci. La Polisportiva Libertas non si comunque scoraggiata e si è resa protagonista di azioni d'attacco. La gara si è fatta ancor più difficile dopo l'espulsione di Nicola Braj, decretata al 19' del secondo tempo dall'arbitro Di Pelo di Matera, per somma di ammonizioni. Dopo soli cinque minuti è arrivato il raddoppio tursitano da parte di Iacovino, il quale, solo davanti al portiere montese Giovanni Cifarelli, ha messo a segno la sua prima rete stagionale. La gara poteva essere riaperta da Maurizio Raddi al 26' della ripresa, bravo a collocare all'incrocio dei pali un calcio di punizione da fuori area, con il

pallone solamente guardato infilarsi dal portiere locale Pecora. I giocatori montesi hanno sperato in un insperato pareggio ma hanno dovuto, invece, subire la terza segnatura all'85' ad opera di Digno, il quale, partito dalla metà campo, si e' inserito in area e segnato il definitivo 3-1, risultato che consente al Tursi di portarsi ad un solo punto proprio dai montesi. Prima dell'inizio partita è stato osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria dei quattro giocatori della Eldo Juve Caserta deceduti in seguito ad un incidente stradale domenica scorsa, mentre si recavano a Potenza per disputare una gara di campionato giovanile. La

La Polisportiva Montescaglioso

Polisportiva Libertas Montescaglioso è scesa in campo a Tursi schierando: G. Cifarelli, Carriero, Ciracì, Franco, Tafuno E.(dal secondo tempo Petruzzo), Tafuno A. (dal 60'Santochirico), Bubbico (dal 61' Venezia), M. Raddi, S. Cifarelli, Mangia, Braj. A disp: Lo-

cantore, Andrisani. All. Cicorella. Domenica prossima 23 Novembre, alle 14.30, al Comunale di Montescaglioso si presenterà il Paternicum (9 punti), vittorioso nell'ultimo turno per 4-0 sul Roccanova. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it


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Salandra Restano due punti critici: Discarica vicina all’esaurimento e camion che passano nel centro

«Nessuna intesa sui rifiuti» Il sindaco Soranno smentisce l’accordo con il Comune di Potenza SALANDRA - È secca la smentita del sindaco, Giuseppe Soranno, all'annuncio del vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Potenza, Massimo Maria Molinari, circa l'intesa con l'amministrazione di Salandra di un Piano per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Salandra, diffuso dall'ufficio stampa del capoluogo di regione. «Tanto per mettere i puntini sulle -esordisce Soranno- il nostro paese non è per nulla un borgo, ma una bella cittadina che molti ci invidiano. In secondo luogo non c'è stato ancora alcun accordo, né impegno da parte nostra, atteso che è necessario discutere il problema col gruppo di maggioranza. In serata c'incontreremo con i consiglieri e domani mattina, venerdì (ieri per chi legge) abbiamo degli incontri a Potenza, in Regione. Proporremo delle soluzioni». A quel che è dato sape-

La discarica comunale di Salandra e il sindaco Soranno

re, la prevista riunione al Dipartimento regionale Ambiente e Territorio non ha prodotto esiti certi per assenza proprio dei rappresentanti del Comune di Potenza. Al loro posto c'erano due operatori della società che cura la raccolta. Per il Comune di Salandra era presente il sinda-

co Soranno, l'assessore Antonio Zagaria e il consigliere Francesco Ferruzzi; per la Provincia di Potenza l'assessore Domenico Iacobuzio e per la Regione l'assessore Vincenzo Santochirico. Le soluzioni provenienti da Salandra riguarderebbero alcuni benefici dei quali il pae-

se dovrebbe godere, principalmente in interventi di riparazione stradale, che la Regione dovrebbe farsene carico. «Non abbiamo dato una disponibilità definitiva sostiene il sindaco Sorannoin mancanza di una parte delle componenti interessate, ma solo un moderato so-

A fine mese i reportage d’autore sulla Basilicata promuoveranno la regione

Scatti di Bresson in trasferta Le foto custodite a Tricarico in esposizione a Verona TRICARICO - Henri Cartier Bresson: due viaggi in Basilicata, il primo a cavallo tra il 1951 ed il '52, il secondo nel periodo 1972-1973. Il grande artista francese sempre in compagnia della sua fedele Laika, scatti che sono rimasti nella storia della fotografia. Parte di quelle immagini, tutte in bianco e nero, sono ora custodite dal Centro di documentazione del Comune di Tricarico, ente al quale l'artista francese le ha donate: 26 scatti per un viaggio attraverso il tempo fermato e catturato dall'obiettivo fotografico di Cartier Bresson in occasione dei suoi viaggi in Basilicata. Prossimamente le foto di questo straordinario reportage saranno esposte al salone dei beni culturali e del restauro di Venezia-Verona, in programma nella città scaligera dal 27 al 29 novembre. Per il territorio materano l'esposizione rappresenterà un altro significativo momento di promozione che da tempo vede impegnata l'Amministrazione provinciale in una costante partecipazione a

tutti i più importanti appuntamenti in programma sul territorio nazionale e non solo. L'iniziativa sarà illustrata martedì 25 novembre, alle 10.30 nella sede della Provincia in occasione di una conferenza stampa, presenti il presidente, Carmine Nigro, e l'assessore alla Cultura, Giuseppe Digilio. «Le immagini del fotografo francese -ricorda Digilio- saranno accompagnate da un testo introduttivo del compianto professor Rocco Mazzarone che accompagnò Cartier Bresson nei suoi soggiorni lucani. In esse si coglie soprattutto la Basilicata di Carlo Levi con particolare riferimento a Matera e ai Sassi che nel frattempo sono diventati patrimonio mondiale dell'umanità». «Questa rassegna -ha sottolineato il presidente Nigro- si colloca tra gli eventi irrinunciabili e preziosi che testimoniano il grande patrimonio culturale, paesaggistico e storico del Materano. La presenza di insediamenti preistorici, l'immensa colle-

zione di reperti archeologici esposti nei principali musei musei ed i ritrovamenti storico culturali legati al patrimonio pittorico ed artistico mondiale collocano Matera e la sua provincia tra le maggiori città d'arte del Paese Italia in grado di offrire una risposta ampia e variegata alla crescente domanda turistico culturale”. Dopo Verona e Milano altre città europee come Parigi, Amsterdam, Berlino e Londra ospiteranno gli scatti fotografici di Henri Cartier Bresson. “Ecco perché l'appuntamento di fine novembre nella città scaligera -rileva Nigro- diventa un'occasione fondamentale per il nostro territorio. Verona sarà anche la vetrina per illustrare i temi di maggiore attualità legati alla conservazione ed al restauro dei beni culturali, uno spazio per riaffermare la qualità degli interventi fino ad ora eseguiti per la salvaguardia dei Sassi di Matera». provinciamt@luedi.it

stegno per venire incontro alle esigenze immediate del Comune di Potenza, in difficoltà; noi abbiamo il problema dei camion che attraversano il paese. Altro non posso dire -aggiunge- poiché intendo riferire prima agli altri assessori e consiglieri». Vi è da aggiungere, pare, che il Comune di Salandra avanzerebbe ancora 265mila euro da precedenti smaltimenti dell'Acta dei quali dovrebbe farsene carico l'Aato. «Sarebbe il caso -commenta il consigliere Ferruzzi- che questa volta si stipulasse una regolare fideiussione». Nulla di definitivo, quindi, e soprattutto prudenza per eventuali risvolti di natura politica che potrebbero coinvolgere l'attuale maggioranza. Non bisogna dimenticare che fino ad alcuni mesi orsono la discarica è stata oggetto di litigi e di instabilità politica fra gli stessi amministratori comunali di mag-

gioranza per circa due anni; è stata, fra le principali cause di tutte le crisi e della continua sostituzione di assessori comunali. C'è stato ancora un problema di numeri nel senso di capienza, mai del tutto definito con chiarezza. Il piano provinciale di organizzazione dei rifiuti solidi urbani del 2003 dava atto che a Salandra la discarica era in via di esaurimento in quanto al 30 giugno 2001, documentato dal medesimo piano, erano stati scaricati 124.677 metri cubi su un volume di capienza per 200 mila metri cubi autorizzati. A febbraio 2008 risultava una capienza di 75mila mc su una disponibilità di 210mila autorizzati, secondo i dati resi noti, all'epoca, dall'ufficio tecnico. Quanti metri cubi possono ancora essere conferiti e quali somme vi sono a disposizione per la bonifica del sito? Costantino Di Cunto

Domani a San Mauro e Oliveto

Provincia in bus sbarca in Collina SAN MAURO FORTE - Continua in Collina l’edizione autunnale di “Provincia in Bus. Dopo il buon risultato delle prime cinque tappe, il programma della Provincia di Matera finalizzato a far scoprire il territorio attraverso viaggi guidati, sarà domani alla sua sesta tappa, dal titolo: “Dove la Natura è di casa”, nei comuni di Oliveto Lucano e San Mauro Forte. Un'escursione per chi ama la natura incontaminata e vuole scoprire i sapori della terra dei boschi. Si parte da Matera (piazza Matteotti) alle ore 8.30 in autobus Gran Turismo, alla volta di Oliveto Lucano per visitare il centro visite del Parco di Gallipoli Cognato, nel territorio di Accettura, la via

dei portali e i tesori della chiesa madre nel borgo antico. Si prosegue verso il Monte Croccia alla scoperta della riserva antropologica, del sito mesolitico di Pietra della Mola e dei resti di una città lucana del IV sec. a.c., immersi nel bosco di GallipoliCognato. Pranzo in ristorante a San Mauro Forte per gustare i piatti tipici della tradizione lucana. Pomeriggio per le vie del centro storico di San Mauro Forte tra palazzi baronali settecenteschi e cantine rupestri fino alla Chiesa Madre per visitare la cripta ipogea. Il rientro a Matera è previsto alle ore 19.30 circa. Per ulteriori informazioni, è possibile visionare il programma sul sito della Provincia di Matera.

L’esperienza dell’Asd Grassano raccontata dal presidente Abbatangelo

Quando lo sport aiuta a crescere GRASSANO - Il calcio a Grassano è lo sport più gettonato da tutte le fasce d'età. Quest'anno il fischio d'inizio per gli atleti del pallone è stato in forse per un certo periodo fin quando non si è costituita la società guidata dal giovane Giuseppe Abbatangelo. E dopo un mese di attività a tutti i livelli il Presidente fa una riflessione su questo sport tanto amato dai giovani. «L'Asd Grassano è presente in tutti i campi di gioco -esordisce Abbatangelo- e abbraccia fasce d'età che vanno dai più piccoli fino al campionato di seconda categoria e calcio a 5 serie C1. Il gruppo dirigenziale ha la consapevolezza di come la metodologia impiegata sia fondamentale per il conseguimento

degli obiettivi programmati. La pratica del gioco calcio -spiega il presidente che da quest'anno è supportato da un gruppo giovane- serve a mostrare ai bambini le tecniche appropriate per compiere le varie operazioni, e l'allenamento, la costanza, l'impegno, la simulazione e la sperimentazione di partite vere e proprie sono certamente da ricercare, ma il clima psicologico, l'ambiente umano che circonda i ragazzi deve essere contraddistinto da allegria, gioia, serenità, piacevolezza, incoraggiamento, gratificazione che non devono essere scalfiti soprattutto quando la squadra non vince. La domenica, stadi e campi sportivi si riempiono, i tifosi affollano

gradinate e curve, seguendo, spesso, le loro squadre ovunque, da una punta all'altra dello stivale ed inneggiando ai loro idoli; la passione per la squadra diventa condivisione di emozioni, percezione di appartenenza». Ma il calcio ha anche le sue ombre sui cui Abbatangelo riflette: «Purtroppo il calcio è anche motivo di violenza, gli stadi teatri di scontro tra gruppi estremistici, fanatici, che nulla hanno in comune col calcio e lo sport. Di fronte ad una società sempre più ammalata, che propone come modelli l'avere, il successo, il danaro, l'apparire a qualunque costo, sorge la necessità di educare le nuove generazioni allo sport, sportivamente». Dunque lo sport educa

L’Asd Grassano

e forma secondo ideali sani, come il presidente conferma: «Il calcio non deve costituire un sogno da inseguire, guardare ad esso non deve significare immaginare un futuro pieno di soldi e di succes-

so; lo sport in generale ed il calcio devono essere promotori di regole condivise da rispettare, di stili di vita sani ed equilibrati». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it


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Metaponto Il presidio del Comune finisce su Youtube con un video di denuncia

La Delegazione cade a pezzi Terrore tra i pedoni per i calcinacci staccati dal portico METAPONTO - «Chiederò ai miei clienti d'indossare il casco!». Tommaso Lardo, proprietario di una cartolibreria a Metaponto borgo, decide di prenderla con filosofia e di scherzarci su, dopo l'ultimo distacco dell'intonaco nel piccolo porticato della Delegazione comunale. «Non è la prima volta che accade. Già qualche anno fa era successo. Basta un po' di pioggia e l'intonaco viene giù. L'immobile avrebbe bisogno di una manutenzione ordinaria e straordinaria». Questa volta gli ultimi calcinacci hanno avuto la “fortuna” di essere filmati con un cellulare da un metapontino che su “Youtube”, il sito internet che raccoglie migliaia di video, si firma “Strisciailmetapontum”. Ormai le sue segnalazioni sui disagi, l'immondizia e le discariche abusive nel territorio di Metaponto assomigliano sempre di più a quelle degli inviati del programma “Striscia la notizia”, in onda su Canale 5. Il video dura appena 38 secondi, ma mostra bene i due grossi buchi, ricordo dell'intonaco caduto, e lascia immaginare che cosa sarebbe successo se al momento del crollo ci fossero state delle persone sotto il portico. Strisciailmetapontum ha scritto, infatti, il seguente commento: “Questo video parla da solo! Il palazzo comunale di Metaponto ha bisogno di una ristrutturazione. L'intonaco della pensilina sta cedendo al punto da compromette-

Pd, affluenza ed entusiasmo per le Primarie dei giovani

I calcinacci caduti sotto la delegazione comunale di Metaponto

re il passaggio. La preoccupazione riguarda i bambini che frequentano il luogo quotidianamente. Cediamo con rispetto l'ultima parola al sindaco e alla giunta comunale. Cosa ne pensate?”. Vincenzo Puntillo, delegato sindaco di Metaponto, risponde per tutti e racconta che l'ufficio tecnico comunale, dopo aver saputo l'accaduto, si è subito attivato per ripristinare l'intonaco, decidendo d'intervenire in breve tempo: «Per salvaguardare l'incolumità dei cittadini».

L'Agenzia del Demanio, proprietaria dell'immobile, dopo aver visto il video pubblicato su internet, risponde ufficialmente tramite l'addetto stampa, Claudia Sergi che: «La manutenzione ordinaria spetta all'inquilino», cioè al Comune di Bernalda, che ha in uso la terrazza al primo piano. Ora i metapontini ringraziano il cielo per lo scampato pericolo, non dimenticando, però, quel proverbio che dice: «Le rose cascano e le spine rimangono». Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it

BERNALDA - Alle ore 13, erano ol- mo tagliato il traguardo dei 100 votre cento voti raccolti dal Partito ti alle ore 13». Questo il commento democratico per le Primarie dei di Dino Paradiso, il quale poi parla giovani. Ieri seggi aperti dalle ore di affluenza boom che si aspetta 8 alle 23 per eleggere il segretario per il pomeriggio. «Aspettiamo il nazionale, l'assemblea nazionale e grande flusso dei giovani ad iniziale 20 assemblee regionali. Nelle re dalla ore 16 -dice Paradiso- in quanto la mattina quindici ore circa molti di loro sono a ogni giovane, tra i 14 scuola e a lavoro. e i 29 anni, è stato inviQuesto -ha continuatato a partecipare alla to il giovane candidacostituzione dell'orto- è un momento che ganizzazione giovaandrà a segnare la nile del Pd, votando storia del nostro paepresso il seggio più vise e i giovani lo sanno; cino alla propria resiecco perché stanno denza o presso il luopartecipando in masgo di studio universisa. Noi ci aspettiamo tario, laddove sia stauna grande affluenza to istituito. E a Bercon la speranza di esnalda questo si è regisere, attraverso i voti, strato all'interno delrappresentati a livella sala Incontro di via lo nazionale visto che Cairoli, con una rac- Dino Paradiso concorriamo con gli colta momentanea altri paesi della proche ha visto i ragazzi del Pd davanti all'istituto del liceo vincia materana. Si voterà fino alle Scientifico dalle ore 7.30 alle ore 23 e subito dopo daremo il via alla 9.30. Il candidato per l'assemblea conta dei voti per ogni singolo cannazionale è Dino Paradiso, mentre didato. Quindi -ha concluso Paraper all'Assemblea regionale ci so- diso- già in mattinata sapremo i rino: Acito Eliana, Danzi Loreda- sultati sperando che essi siano pona, Di Pierro Marco, Marsiglia sitivi per la città di Bernalda». Nunzio, Martire Beatrice, TroiaFabio Sirago no Angelo e Vena Silvia. «Abbiaprovinciamt@luedi.it

Tagliati gli alberi a rischio caduta e potati gli ulivi nella piazza principale

Pulizia d’autunno nelle strade Al via il piano della Comunità montana nel centro di Tursi

Con la droga sul treno Denunciato un 23enne

Gli alberi tagliati nei giorni scorsi sulle vie di Tursi

TURSI - Operazione di potatura degli alberi che si trovano sui marciapiedi delle strade dell'abitato. Il restyling rientra nella ordinaria manutenzione del verde urbano e periurbano, prevista nel Piano annuale di forestazione della Comunità montana per l'anno 2008, «finalizzato ai comuni del Basso Sinni, come pulitura delle strade, degli alberi e del verde attrezzato». Ce lo ha riferito il tecnico Salvatore Cristiano negli uffici della Comunità del Basso Sinni. Gli operai hanno iniziato a lavorare potando gli alberi di ulivo, che si trovano nella piazza principale del paese, di fronte al municipio. Poi hanno proseguito lungo via Roma, fino ad arrivare alla pineta, il luogo che incrocia via Roma con la strada che porta a San Rocco, quasi alla fine del paese. Qui è in fase di ultimazione la caserma del Comando stazione del Corpo Forestale. C'erano alcuni alberi di eucaliptus, molto alti che rischiavano di spezzarsi. Altri sono stati “capitozzati” (accorciati di molto) nelle vicinanze del chiosco bar “Spirito Libero”. Un taglio è stato effet-

La Polfer in un treno

tuato a quattro eucaliptus, nei pressi del parcheggio degli autobus in viale Sant'Anna. I quattro alberi erano diventati molto grossi, e dato che si trovavano di fronte ad un edificio, che una volta era la chiesa di Sant'Anna appunto, poi trasformata in istituto professionale, le radici di questi eucaliptus, avrebbero danneggiato i muri stessi. Un taglio spettacolare è stato effettuato, davanti alla filale della

Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Qui c'era un gigantesco albero di Ailanto (questo il termine botanico) che i tursitani chiamano comunemente "Caggio" e quelli di Novasiri "Centopalme". L'albero anche qui è stato capitozzato. Adesso c'è più luce, specialmente in Largo Donadio, dove c'è un negozio di alimentari. Operazione di potatura è stata fatta sugli alberi che si trovano nel cortile della scuola media e lungo via

Andrea Ferrara, la via che costeggia il torrente Pescogrosso, nel popoloso quartiere di Santi Quaranta. Adesso si ha l'impressione, che la luce del sole si diffonda più agevolmente sul paese, e sembra che si respiri un'aria nuova, anche se permangono i soliti problemi, come l'invecchiamento della popolazione, e l'emigrazione giovanile. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

METAPONTO - Proseguono senza posa da parte della polizia di Stato i servizi predisposti per contrastare il fenomeno diffuso dello spaccio e del consumo di droga. Giovedì scorso, personale della Polizia Ferroviaria di Metaponto ha sorpreso un giovane che viaggiava sul treno in possesso di stupefacenti. Alle 10.10, saliti a bordo del treno Espresso 904 Torino-Catanzaro per svolgere il consueto servizio di prevenzione, gli agenti operanti hanno controllato un giovane che aveva destato sospetti per il suo comportamento circospetto. Il giovane, 23enne residente a Corigliano Calabro, ha consegnato lo stupefacente che portava con sè: 0,2 grammi di cocaina e 0,2 grammi di hashish. Nei suoi confronti è stata inviata segnalazione al Prefetto ai sensi dell'articolo 75 del Dpr n.309/90 e la droga è stata sequestrata. provinciamt@luedi.it


Sabato 22 novembre 2008

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Ponte Rotondella-Sinnica A Policoro il dossier sull’immigrazione La Provincia va avanti Oggi la presentazione del rapporto 2008 predisposto dalla Caritas/Migrantes

POLICORO - Verrà presentato oggi pomeriggio, alle ore 17, presso la sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi”, il Rapporto annuale 2008 sull'immigrazione in Basilicata. All'importante appuntamento odierno, organizzato dalla Caritas, sezione Migrantes, di Basilicata sono previsti interventi di autorevoli esponenti del mondo cattolico e politico: monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro; monsignor Salvatore Ligorio della Diocesi di Matera che farà le conclusioni finali; l'autore del Dossier sull'immigrazione, don Gianromano Gnesotto; don Giacinto Giacobino e altri sacerdoti della zona; Michele Basanisi delegato della Caritas. I politici che interverranno sono: Nicola Lopatriello, sindaco di Policoro; l'assessore al Comune di Potenza, Michele Iacovera; il presidente della commissione lucani all'estero, Pietro Simonetti; l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza e quello provinciale di

Matera, Giuseppe Digilio. Dai tanti relatori invitati si comprende che l'appuntamento è di straordinaria importanza e quantomai d'attualità in una regione che mai come in questo periodo sta affrontando dinamiche sociali molto delicate, a partire dalla congiuntura negativa industriale, che poi hanno riflessi anche sui più stretti bisogni sociali a partire dal lavoro. Ma non è il solo problema. Per chi viene da oltre frontiera, indipendentemente se da nazione intra o extra Unione europea, oggi sarà messo a fuoco la capacità dell'immigrato all'integrazione nel tessuto sociale lucano; la qualità dei servizi offerti, sia da privati che dalle istituzioni; l'accoglienza e la solidarietà ricevuta dai residenti; il sistema educativo regionale se è stato all'altezza nel formare i tanti figli di immigrati presenti e così via. Un rapporto dettagliato e completo a 360 gradi, che non tralascia nessun aspetto della vita civile dell'immigrato in Basilicata. In Basilicata, no-

nostante una popolazione esigua di 585mila residenti, di cui molti emigrati, ma che conservano la residenza in regione, non mancano le presenze di flussi immigratori provenienti da più parti: nel 1992 ci fu l'ondata di albanesi; poi è seguito l'arrivo di rumeni; successivamente quelli degli africani impegnati soprattutto nella raccolta del pomodoro a Palazzo San Gervasio e per un periodo presenti anche a Metaponto di Bernalda; negli ultimi anni la Basilicata ha ospitato anche cinesi, i quali sono addirittura diventati imprenditori nel settore del commercio per il motivo legato al basso costo del lavoro nel loro Stato; badanti dell'est d'Europa nei Paesi dell'entroterra e per ultimo l'apertura dal Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) temporaneo di via Lido, all'interno dell'Ostello della gioventù, aperto a metà settembre con l'arrivo di 100 immigrati. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

ROTONDELLA - Si è conclusa positivamente la Conferenza di servizi indetta dall'Amministrazione provinciale di Matera per acquisire i pareri definitivi sulla realizzazione del collegamento Rotondella-Sinnica, previsto dall'Accordo di programma sottoscritto tra la Regione Basilicata e la Provincia di Matera. A darne notizia, dopo la dura presa di posizione del consiglio comunale di Rotondella che indicava altre priorità, è l’assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro. «In sostanza -scrive Dalessandro - si tratta del recupero del ponte sul fiume Sinni, per il quale è stata prevista una copertura finanziaria di 6 milioni di euro. Molte sono state le polemiche che hanno animato il dibattito politico attorno a quest'o-

pera, con diverse prese di posizione, spesso in contrasto tra loro, da parte del consiglio comunale di Rotondella. Tuttavia -ha proseguito l'assessore- sia la Regione che la Provincia hanno sempre condiviso i suggerimenti della comunità locale, che risultano attualmente accolti nel progetto definitivo recentemente approvato. Per quanto ovvio, la Provincia resta impegnata nel mettere in sicurezza l'intera strada provinciale che collega Rotondella alla Sinnica, essendo condivisibili le preoccupazioni di quanti quotidianamente sono impegnati a percorrere quella strada. Allo stato attuale, infatti, si sta lavorando al progetto esecutivo che dovrà andare in appalto, presumibilmente entro gennaio prossimo». provinciamt@luedi.it

Policoro Il sindaco Lopatriello: «Abbiamo fiducia nelle Forze dell’ordine ma i cittadini collaborino»

Furti, giro di vite dell’Arma Da ieri la città è pattugliata con controlli continui POLICORO - Ieri sera a Policoro c'erano sette pattuglie dei carabinieri che perlustravano il territorio. Brucia la “ferita” dei furti nelle abitazioni avvenuti l'altro ieri dalle 18.15 alle 19.15. Il capitano, Fernando Carbone, comandante della locale Compagnia, da ieri ha messo in atto un'apposita task force, che va oltre i dispositivi normali. Pochi sanno che giovedì sera, mentre la banda ha derubato tre abitazioni e tentato di fare altrettanto in altre due, gli uomini dell'Arma erano impegnati nel ricercare una ragazza scomparsa, di soli sedici anni, ospite del centro “Peter Pan”. Per fortuna è stata ritrovata nella nottata successiva a Montescaglioso, come ci sia finita, non si sa, non vuole parlare. Ma sta bene. In quei sessanta minuti la banda di ladri “professionisti”, probabilmente la stessa che aveva già fatto visita nei giorni scorsi alle abitazioni di due avvocati e un medico, ha agito con freddezza derubando tutto ciò che di valore si trovasse nelle case in questione di viale Salerno e via Pitagora. Tre colpi sono andati a segno, mentre altri due per fortuna dei proprietari sono andati a vuoto. I carabinieri sono al lavoro con grande dispiego di energie. Intanto tra i cittadini monta la psicosi da furto. Tutti chiudono le finestre e temono di trovare al loro rientro “sorprese” spiacevoli. Interpellato telefonicamente il sindaco della città, Nicola Lopatriello, si è detto fiducioso nel lavoro delle forze dell'ordine ed ha ribadito l'appello a collaborare rivolto già da giorni ai cittadini mediante un manifesto fatto affiggere ad ogni angolo delle strade: «Abbiamo piena fiducia nelle forze dell'ordine, che stanno lavorando per risalire ai colpevoli -ci ha detto il primo cittadino- quanto ai furti posso dire che sono comunque diminuiti ri-

Policoro, dove da settimane imperversa una banda di ladri

spetto al passato. Il dato globale è in netto calo. Preoccupa, però, il fatto che negli ultimi tempi si registri una concentrazione del fenomeno nel breve periodo. L'augurio è che, anche con l'aiuto dei cittadini, con la loro collaborazione, si possa acciuffare questi delinquenti e venire così finalmente a capo di questa vicenda. Il nostro -ha concluso- è un territorio vasto a livello urbanistico con molte sono zone periferiche sulle quali ci sono maggiori rischi». Il vice presidente del consiglio comunale, Beatrice Di Brizio, rivolgendosi proprio al sindaco ha presentato un'interrogazione sul tema: “Da alcune settimane -citiamo testualmente- nella comunità di Policoro si va diffondendo un preoccupante malessere e disagio legato a ripetute azioni di microcriminalità. Da ultimo vi sono stati diversi furti in appartamento che hanno contribuito ad alimentare uno stato di insicurezza per i cittadini di Policoro. Nonostante l'efficace ed efficiente lavoro di prevenzione e di repressione svolto dalle forze dell'or-

dine, il clima di insicurezza, a causa di questi piccoli, ma non trascurabili episodi malavitosi, si va alimentando giorno per giorno. A questi, si aggiunga la

vicenda immigrati, che rischia di impegnare le forze preposte a discapito della sicurezza cittadina. Di fronte a tale situazione, sarebbe opportuno -ha continuato l'esponente della minoranza- che l'Amministrazione comunale non abbassi la guardia e si faccia promotrice di iniziative tese a prevenire, nell'ambito delle proprie competenze, episodi criminali in collaborazione con le forze dell'ordine. Pertanto, chiedo ha concluso- quali iniziative intende adottare al fine di garantire un più efficace controllo del territorio evitando che la situazione sfugga di mano ed affinché i cittadini non vengano abbandonati a sé stessi in balia di azioni criminose che vanno stroncate sul nascere». Quasi certamente il grupo d’azione ha un basista in città e su questa pista si starebbero muovendo le indagini. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

ORA POLICORO CHIEDE AIUTO NON è nostra abitudine montare le notizie, per attirare l’attenzione dei lettori su determinati fatti di cronaca, nè tantomeno usiamo gettare la croce sulle forze dell’ordine, impegnate quotidianamente nel delicato compito di “controllare il territorio”. Ma oggi siamo costretti a fare i portavoce di un panico ormai dilagante a Policoro, città divenuta preda inerme nelle mani di una banda di ladri senza scrupoli. Malviventi che sfidano ogni controllo, agendo in ore di vita attiva dei cittadini, saccheggiando più abitazioni in poche ore, come i predoni del deserto. Molti cittadini ci hanno confessato di dormire poco la notte, perchè assediati dall’incubo di essere derubati. Eppure Policoro è una delle città più popolose del Materano, sede di Compagnia carabinieri, c’è la Tenenza della Guardia di finanza con tanto di nucleo attivo di Baschi Verdi, ospita una importante sede della Polstrada e a pochi chilometri, c’è un commissariato della Polizia di Stato. Nessuno di questi fattori funge da deterrente per questa banda di ladri, che spadroneggia da circa un mese, infischiandosene altamente di Gazzelle e Pantere. Non c’è stata una sola settimana in cui non si sia registrata un’incursione in qualche villetta di periferia. Ora basta, serve una risposta decisa e repressiva delle forze dell’ordine, il prefetto deve convocare immediatamente un Comitato per l’ordine e la sicurezza, si deve fermare un’escalation che rischia di far scappare via i cittadini da Policoro. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Una vittima: «Rubata in casa persino la pizza sul tavolo» POLICORO - Hanno portato via persino un vassoio in cartone contenente le focacce. Armando De Gennaro, uno dei tre proprietari delle abitazioni derubate, le aveva comprate per la cena. Sono servite per la colazione post furto, magari durante la fuga. Un gesto beffardo, quello dei malviventi, che sta a significare come in quella casa non abbiano lasciato nulla che potesse interessare loro. Persino prodotti da forno dal valore complessivo di dieci euro. «Ciò che mi ha fatto più male -ha raccontato al Quotidiano il signor Armando, impiegato di cinquant'anni originario di Valsinni, la cui villetta si trova in via Pitagora nella zona lido- è che mia moglie solo venti giorni fa ha perso prematuramente un fratello, e ora si trova di fronte a questa violenza incresciosa». La chiama violenza Armando, perché come tale è stata percepita: «Siamo stati colpiti -ha spiegato nella nostra intimitànemmeno a casa si può stare. Abbiamo trascorso una notte senza dormire con tutte le porte chiuse, vedevamo ombre dappertutto. Una sensazione terribile». Lo interrompiamo e gli chiediamo di ricostruire la dinamica dell'accaduto. «Alle 19.30 -ha continuatomia moglie ha fatto rientro dal lavoro, (è un'assistente sociale dell'ospedale di Policoro e che di giovedì come il martedì ha il rientro pomeridiano, ndr) appena giunta davanti casa ha visto la porta e la finestra aperta,

i ladri sono entrati dalla finestra del seminterrato e poi si sono instradati lungo i tre piani dell'abitazione, mia lei ha subito chiamato il nostro vicino, ed è entrata con lui quando ha visto quello che non voleva vedere: la casa sottosopra, nemmeno una cosa al suo posto. Persino le cose più intime. Un uragano. Mi ha chiamato urlando disperazione, pensavo ad una tragedia, quando mi ha detto del furto, addirittura, visto il recente lutto, ho quasi fatto un sospiro di sollievo». Poi il racconto si fa più vivo e Armando entra nei dettagli della “visita” sgradita: «Hanno portato via l'oro di famiglia che valeva all'incirca 20mila euro, ma per noi il valore affettivo era inestimabile, un televisore di marca Lcd, ultrapiatto da mille euro, nonché contanti pari a 2.750 euro che avevo prelevato per fare una commissione per mia madre». Ma la furia saccheggiatrice non si è fermata qui: «Hanno rubato l'argenteria regalo dei venticinque anni di matrimonio -ha concluso- e per trasportarla hanno distrutto un divano togliendo la spugna dai cuscini ed utilizzando l'involucro in pelle come sacco. In noi c'è un'impotenza che fa male». Una vicenda umana toccante, ma, purtroppo, non unica nel suo genere, visto che chiunque subisce un furto si sente violentato nel suo intimo, sente la propria abitazione violata, contaminata, quasi irrecuperabile nella sua identità. pie.lu. provinciamt@luedi.it


Sabato 22 novembre 2008

LOTTO&CONCORSI

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Rubriche

Presi anche gli estratti sulle ruote di Roma e Venezia

Firenze, centrato l’ambo ROMA – L’ultima estrazione ha confermato i capilista delle 11 ruote. Sono usciti allo scoperto solamente 4 numeri compresi fra i primi dieci di ciascuna ruota. Eccoli secondo l'anzianità: l'11 (i topi) subalterno di Napoli dopo 89 assenze, il 72 (la meraviglia) quarto ex-aequo della Nazionale dopo 50 turni, il 5 (la mano) e il 10 (i fagioli) ottavo e decimo di Roma dopo 42 e 39 ritardi. Non è mancata la combinazione a valenza doppia: il terno 40-63-88 è uscito sia a Firenze che a Palermo. I due "centenari" 43 (la donna sul balcone) di Venezia e 74 (la grotta) di Napoli hanno allungato la loro striscia negativa portandosi il primo a quota 105 e il secondo a 104 assenze continuative. Prossimo al traguardo del ritardo a tre cifre anche il 41 (il coltello) di Torino che è atteso da 98 estrazioni. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di cadenza 2 (32-52-82) a Bari, il terno di controfigura 2 (46-57-90) a Genova, il terno di decina (11-13-16) a Napoli, il terno della decina 51/60 (52-57-60) a Torino, il terno di cifra 7 7-17-75) a Venezia. NAZIONALE - Per ambo è in evidenza la prima decina con la serie 34-6-7-9. Interessante per i medesimi giochi la figura 5 con la serie 5-3250-77-86. Previsione speciale 63-65 per estratto ed ambo. BARI - La cifra 6 pura staziona da 91 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla cinquina 26-46-6068-86. Tra le figure, invece, è interessante per ambo quella del 6 con la serie 15-24-33-51-69. Previsione speciale 12-73 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la cadenza del 3 e ancorateli alla serie 23-33-43-63-83. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla figura 7 con la combinazione 16-3443-52-70. Previsione speciale 3-71 per estratto ed ambo. FIRENZE - Centrato l'ambo 3-63 che avevamo proposto con la cifra del 3. Per ambo le nostre preferenze vanno alla figura del 9 e alla serie 927-36-45-81. Interessante anche la cadenza 1 con la serie 1-11-31-61-71. Previsione speciale 49-75 per estratto ed ambo GENOVA - La decina 51/60 non sviluppa giochi da 53 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla serie 51-52-53-54-59. Per ambo reclama il gioco anche la cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81. Previsione speciale 42-89 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la se-

37 29 3 68 23 11 74 49 30 41 43 rie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 37-68 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è statisticamente interessante, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-74. Per soli ambi tenete presente la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80. Previsione speciale 74-79 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 6 con la serie 6-17-28-39-50 e la quartina radicale 7-70-77-79 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 20-77 per estratto ed ambo. ROMA - Vinto l'estratto con il 25 della previsione speciale. Da 55 estrazioni non dà risultati la controfigura del 3, cercate ambi e terni nella serie 3-14-25-36-69. Da 53 turni manca la cadenza del 3, per ambo e terno date credito alla serie 23-3353-63-73. Previsione speciale 59-80 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 7 è ferma da 54 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. La cadenza 8 con la cinquina 18-48-58-78-88 è in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 37-38 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 17 della previsione speciale. Per ambo e terno la cadenza 1, date fidu-

69 91 80 65 81 71 104 92 73 98 105

2 62 88 8 48 28 54 1 77 68 14

67 91 62 56 61 51 61 67 69 84 93

3 4 25 90 54 84 9 31 36 24 40

63 70 54 54 53 50 52 64 66 66 64

62 59 13 54 83 33 59 79 59 90 16

51 67 49 50 47 46 52 60 66 59 59

cia alla serie 11-31-41-61-71. Per ambo consigliamo la decina 21/30 con la serie 21-23-25-27-28. Previsione speciale 43-79 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 28-37-61, 22-35-51, 20-32-63, 10-47-79, 36-4773.

Pronostico concorso n. 141 (del 22/11/2008) 12 35 46 50 53 66 67 74 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 56 81 126 69 85 123 62 82 120 64 90 120 87 3 119 29 55 119 27 86 119 45 1 118 38 64 118 30

PREVISIONI

Ritardo 52 43 39 38 37 34 30 30 29 28

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 22 novembre 2008 Roma e Tutte 63, 67, 25, 40, 47, 32 Napoli, Firenze e Tutte 61, 65, 23, 38, 45, 30 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 25 novembre 2008 Roma e Tutte 66, 70, 28, 43, 50, 35 Napoli, Firenze e Tutte 64, 68, 26, 41, 48, 33

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Novembre Il gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Novembre si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI NOVEMBRE 18 - 90 1 - 89 85 - 24 14 - 27 33 - 70 38 - 22 6 - 23 34 - 90 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Novembre.


Sport Sabato 22 novembre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calcio Serie A. Mourinho convoca Adriano, la Vecchia signora recupera Camoranesi

Scocca l’ora del derby d’Italia A San Siro si sfidano Inter e Juventus per il primato MILANO - Gli stringerà la mano, lo saluterà e scambierà anche qualche parola con lui. Josè Mourinho e pronto a ricevere Claudio Ranieri al Meazza in occasione del big match di questa sera tra Inter e Juventus. Eppure le scintille tra i due tecnici non sono mancate nei mesi precedenti. «E' un problema nostro, non vostro – spiega il portoghese in conferenza stampa -. Non mi piace la pubblicità, ci siamo visti a Coverciano l’altro giorno e abbiamo parlato senza la stampa intorno. Ora ci vedremo sul campo, non ci sarà bisogno di intermediari». È il derby d’Italia, il match che tutti aspettano, ma per Mourinho quella contro la Juventus «è una partita normale, in palio ci sono sempre tre punti». Non si preoccupa della formazione della Juventus, preferisce pensare alla sua Inter. «La mia squadra è sempre la più forte, i miei giocatori sono sempre i migliori ed è per questo che quando mi chiedono chi toglierei all’altra squadra rispondo sempre che non toglierei nessuno». Adriano ha detto chiaramente che se non gioca è meglio cambiare squadra. Mourinho non ha nessuna intenzione di opporsi, ma annuncia che questa sera l’Imperatore ci sarà. «Tutti i giocatori disponibili verranno convocati quindi anche Adriano – spiega il tecnico nerazzurro -. Sono d’accordo con lui, un giocatore vuole giocare e se non gioca deve pensare di cambiare squadra. Adriano adesso deve mettersi al livello degli altri». RANIERI

ALLA SCALA DEL CALCIO.Non è ancora sfida scudetto, ma poco ci manca. In casa bianconera si avverte la tensione per una partita che arriva dopo una serie eccezionale di buoni risultati e che ha ben altra valenza rispetto al doppio confronto dell’anno passato, nonostante le parole di circostanza del tecnico Claudio Ranieri. «Io credo sia sempre uguale – ha detto l’allenatore romano alla vigilia della sfida del Meazza –Queste sono partite che stimolano tutto l’ambiente. I tifosi ci fermano e ci chiedono il massimo. Era così anche l’anno scorso. Ci sono tre punti in ballo e faremo di tutto per conquistarli. Pagherei per vincere a San Siro ma non so se quest’anno valga per lo scudetto. Noi stiamo ancora lavorando per arrivare a pronunciare a parola scudetto, gli altri l’hanno già vinto. In ogni caso questa è una partita che vale sempre tanto, perchè se vinci batti una grande». E non sarà neppure sfida tra i «nemici» Mourinho e Ranieri. «Credo sia soltanto Inter-Juventus – ha aggiunto l’allenatore bianconero – Poi è logico che qualcuno potrà ricamarci su, ma la cosa principale resta la sfida tra l’Inter e la Juventus. Non c'è nessuna curiosità nell’affrontare per la prima volta Mourinho perchè per me conta solo la mia squadra contro la sua. Se gli stringerò la mano nel tunnel prima della partita? Ben volentieri». La Juve è «carica e consapevole», questi i due aggettivi usati da Ranieri, e arriva alla supersfida emotivamente pronta. «Una delle cose ottime di questa nuova società è farti sentire partecipe in tutto – ha spiegato in riferimento anche alla presentazione del nuovo stadio avvenuta ieri – Senti che ogni piccolo granello di sabbia qui è ben messo. La presentazione di una nuova casa ti fa sentire orgoglioso di essere alla Juventus. Psicologicamente stiamo bene, arriviamo da sette risultati positivi ma queste sono partite che vanno estrapolate dal campionato, così come successe con il Real Madrid nel nostro momento 'nò. Queste sono gare a sè stanti. Quello che conta, per me è che tutti si stia là (davanti in classifica, ndr) e poi si vedrà in primavera. Quello che dico sempre ai ragazzi è: 'parliamo sul campò. Tutte le teorie hanno un fondamento ma poi c'è la pratica». TUTTO ESAURITO PER LA SFIDA DI MILANO. Lo stadio Meazza di Milano si presenterà con il tutto esauri-

to nel big-match Inter-Juventus in programma alle 20.30 e valido come anticipo della 13^ giornata di serie A. «Non sono più disponibili tagliandi e, quindi, anche i botteghini esterni all’impianto resteranno chiusi – comunica il sito del club nerazzurro -. I biglietti acquistati attraverso il servizio on line saranno invece distribuiti alle biglietterie Nord. I varchi d’ingresso dello stadio «Meazza» saranno aperti alle ore 17,30. L’Inter, considerato il numero di spettatori atteso (80.075) e le modalità di legge che regolano l’afflusso, consiglia a tutti gli spettatori di raggiungere lo stadio «G. Meazza» in largo anticipo al fine di facilitare gli ingressi già a partire dalle 17,30». I PREPARATIVI DELL’INTER. Mourinho ha deciso di avvalersi dell’entusiasmo del pubblico nerazzurro aprendogli le porte dell’allenamento finale. Solo Chivu e Rivas non si sono allenati con il resto della squadra ormai praticamente al completo. Mancava invece Obinna ancora all’estero dopo l’amichevole giocata in Colombia con la sua Nigeria. Mourinho ha deciso di convocare tutti i calciatori disponibili per la gara di domani contro i bianconeri. In difesa Materazzi è favorito su Burdisso per il posto al centro della difesa al fianco di Samuel. A centrocampo Muntari sembra in migliori condizioni rispetto a Vieira cha con la nazionale francese ha giocato solo quarantacinque minuti. Sulle fasce, nel 4-4-2 di Mourinho, Zanetti a destra e Quaresma a sinistra. Cruz dovrebbe essere confermato in attacco al fianco del sempre presente Ibrahimovic. PREPARATIVI JUVE. Claudio Ranieri, sponda Juventus, rinuncerà a qualsiasi esperimento e si affiderà all’undici più attendibile, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale e carismatico. Ecco perchè probabilmente ci sarà anche Mauro German Camoranesi, mattatore nella gara della passata stagione quando per motivi di emergenza Ranieri lo schierò in mezzo al campo. Stavolta l'italo-argentino andrà ad occupare la fascia destra, seppur non al meglio: il laterale di Tandil ha infatti giocato appena 20 minuti giovedì scorso contro il Genoa e circa un’ora mercoledì in nazionale contro la Grecia. A centrocampo non è in perfettisssima forma neppure Tiago, rientrato a Torino solamente giovedì sera dopo la trasferta in Brasile con la nazionale portoghese. Do-

vrebbe essere comunque lui a partire titolare in mezzo, al fianco di Sissoko. INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Materazzi, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Muntari, Quaresma; Ibrahimovic, Cruz. In panchina: Toldo, Burdisso, Vieira, Balotelli, Stankovic, Mancini, Figo. Allenatore: Mourinho JUVENTUS

Mourinho (a sinistra) tecnico dell’Inter. A fianco Claudio Ranieri, allenatore della Juventus

PALLONI D’ORO

Una gara da mezzo miliardo di euro ROMA - La tanto attesa sfida tra Inter e Juventus, il derby d’Italia, andrà in scena a San Siro. Una partita, dagli enormi contenuti tecnici, ma anche una gara tra due delle prime 10 squadre più ricche al mondo. Mezzo miliardo di

euro, infatti, sarà il fatturato aggregato di Inter e Juventus al termine della stagione 2008/2009 secondo la stima della società di consulenza StageUp-Sport & Leisure Business. Una cifra che rappresenterà circa un terzo degli introiti comples-

sivi della Serie A. Il Derby d’Italia non è solo una partita d’alta classifica ed una grande classica del calcio italiano, ma è anche la sfida fra due dei dieci club di calcio più ricchi e conosciuti al mondo che possono contare su 11,8 milioni di tifosi

solo in Italia: 7,3 milioni quelli bianconeri e 4,5 milioni quelli nerazzurri, secondo l’indagine demoscopica SportFans 2007/2008 di StageUp e Ipsos. Nella stagione precedente i tifosi delle due squadre erano mezzo milione in meno.

(4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Tiago, Nedved; Amauri, Del Piero. In panchina: Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Marchisio, Marchionni, Giovinco, Iaquinta. Allenatore: Ranieri ARBITRO: Rizzoli di Bologna


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Sabato 22 novembre 2008

Spadaccini arbitra Marcianise-Potenza Intagliata per il Melfi Fogliano a Matera

Sport


Sport 41 Prima divisione Presentazione ufficiale del tecnico dopo la rifinitura di questa mattina Sabato 22 novembre 2008

Arleo vara il “suo” Potenza Difesa e attacco a tre con quattro centrocampisti DOPO aver osservato la squadra nel test di Sassano, ieri mattina Pasquale Arleo ha diretto il primo allenamento al Viviani riprendendo un discorso che si era interrotto bruscamente una domenica di aprile scorso poco prima che i rossoblu affrontassero la Salernitana a porte chiuse. Un discorso di presentazione nello spogliatoio prima di scendere in campo giusto per farsi conoscere da quegli elementi che di lui avevano sentito solo parlare nei giorni scorsi da chi lo aveva avuto già come allenatore nella scorsa stagione a qualcuno anche nell'anno della promozione dalla C/2. Arleo ha voluto, per cosi dire, bruciare le tappe nel momento in cui ha deciso giovedì sera di fare svolgere una doppia seduta di allenamento ieri. Allo scopo evidente di conoscere più in fretta possibile metà della squadra che aveva visto giocare nelle domeniche addietro e di preparare nel miglior modo possibile la trasferta di Caserta contro il Marcianise. E da quello che si è potuto vedere nel pomeriggio, si può affermare, senza tema di smentite, che

Pasquale Arleo in allenamento al Viviani

le sue idee calcistiche non sono affatto mutate. Nel senso che già ci si è potuto fare un idea di come Arleo abbia intenzione di schierare il Potenza contro i campani e anche successivamente. Diverse le novità, non tanto negli uomini, quanto nelle posizioni che molti di loro sa-

ranno chiamati ad assumere in campo rispetto alla gestione Gautieri. E allora parliamo subito di queste novità. Partendo dalla difesa che è stata schierata a tre con Dei, Cuomo e Di Bella. Quattro i centrocampisti: due sulle corsie esterne e precisamente Lolaico a

destra e Sabatino sulla fascia opposta e due al centro che ieri sono stati Cammarota e Berretti. E poi tridente offensivo composto da Delgado e Nolè esterni e Cozzolino punta centrale. Un 3-4-3 che all'occorrenza si può trasformare, senza snaturare le caratteristiche dei giocatori, in moduli più accorti e compatti. Le scelte fatte ieri non significano che saranno quelle definitive per affrontare la formazione allenata da Fusi e che sta attraversando un buon periodo di forma confermato dalla buona posizione di classifica raggiunta da Innocenti e compagni. Anche perché, soprattutto nella zona centrale del campo Arleo vuole valutare con attenzione le possibilità di Mamede, Prevete e Montesanto.Anche in considerazione di un'altra eventuale opzione che potrebbe riguardare Berretti che ieri ha giocato come centrocampista centrale, ma che, come è ormai noto, preferirebbe spostarsi di qualche metro in avanti per giocare a ridosso degli attaccanti effettivi: in pratica nella stessa posizione in cui, nello scorso campionato e sotto la

Seconda divisione Il tecnico torna in panchina

Palumbo sprona il Melfi Tanto lavoro, come al solito, a contraddistinguere la settimana del Melfi Calcio che, dopo il test del giovedi contro il Genzano, e stante le due squalifiche di Fumai e Bacchiocchi, si affiderà a novità ed a voglia di vincere dell’intero gruppo, per ripartire da domenica, quando i gialloverdi incontreranno in terra laziale l’Isola Liri. Uno scontro importante, scontro diretto per la salvezza, con i laziali a 11 e il Melfi ad 8 punti, e quindi pronto a sferrare l’attacco decisivo per cercare il successo pieno, che è sfuggito tante volte finora, per fare il definitivo salto in avanti, tanto atteso in tutto l’ambiente. Per il match di domenica, il Melfi recupera un elemento importantissimo, fondamentale, il suo tecnico, un Peppino Palumbo che ha superato “l’incubo delle sei giornate di squalifica” e dopo aver confermato ai suoi ragazzi che si deve dare di più per superare i problemi del momento, difficoltà ed errori fatti, si è rituffato nel lavoro

Peppino Palumbo

con la sua squadra, pronto a tornare il condottiero in panchina per star certo vicino ai suoi per incitarli e suggerire loro il modo migliore per arrivare al successo, che manca alla formazione gialloverde per ambire ancora più grintosamente alla salvezza. Nessun precedente tra le due squadre tra i professionisti, e quindi occasione adatta per bagnare il debutto assoluto nella gara diretta con i laziali proprio con un successo, per raggiungere gli avversari ed affrontare al meglio un finale di gi-

rone di andata in cui dare il massimo, ottenere più punti possibili, ritrovare ulteriore forze e serenità per continuare ad inseguire l’obiettivo stagionale della permanenza, in un anno difficile in chiave sacrifici, team giovane, risanamento del bilancio ma che è fondamentale, lo ricordiamo, per potersi garantire un futuro nel calcio che conta. A dare ulteriore spinta in casa Melfi, l’assenza sia di Fiorini, portiere espulso domenica a Pescina, insieme al tecnico Ferrazzoli che non siederà in panca, che dell’esterno sinistro di difesa Pagano, fuori per un turno, anche se, pure tra i gialloverdi ci sono due assenze, quelle del difensore destro Nicola Fumai e del centrocampista Gianluca Bacchiocchi, anche se, come gruppo, quello di Palumbo è davvero molto unito e pronto a moltiplicare l’impegno in campo per centrare il primo exploit esterno stagionale. Vittoria che varrebbe oro in termini di punti, spinta psicologica, passo in avanti

in classifica, oltre ad essere il viatico migliore per mettere tutto alle spalle, di questo momento no e delle sconfitte in esso maturate per errori, disattenzioni, sfortuna, assenze, squalifiche, compresa la lunga ed assurda dello stesso tecnico venosino. Oggi, intanto, a concludere il programma di una settimana importante e intensa per tanti motivi, Palumbo, la riconferma della piena fiducia della società, mai venuta meno a differenza di quello che voleva far intendere qualcuno, la convocazione di Ferrato in Nazionale Under 20 di C, l’idea espressa da alcuni tifosi di un tavolo con società, amministrazione, associazioni culturali per iniziare a pensare ad un programma di eventi per i festeggiamenti del prossimo anno, quando il Melfi Calcio compirà 80 anni (1929 – 2009), vi sarà la tradizionale seduta di rifinitura, prima della partenza per Isola Liri, da cui si spera, si possa ripartire forte, con un successo. Antonio Baldinetti

guida di Arleo, il giocatore senese riusci' ad essere determinante fino a diventare il miglior realizzatore della formazione rossoblu. E, per le ragioni elencate, la seduta di questa mattina sarà importante per sciogliere gli ultimi dubbi ad Arleo. Subito dopo l'allenamento è prevista la presentazione ufficiale del nuovo-vecchio tecnico e poi nel pomeriggio la partenza per la Campania. E ritornando a parlare degli avversari, non si possono non riconoscere i meriti di una squadra che, al suo primo anno di prima divisione, sta andando oltre ogni più rosea previsione se si considera che la quasi totalità dei giocatori ha speso la sua carriera in serie D o al massimo nella vecchia, di nome, C/2. a conferma che ancora una volta l'entusiasmo e gli stimoli possono far superare qualsiasi difficoltà di natura tecnica. Da dire, infine, che oggi presso la rivendita di giornali Marino, vicino al Viviani, sono in vendita fino a questa sera i biglietti per la partita contro il Marcianise. Il costo del tagliando è di 10 euro. Rocco Sabatella

Intervento del sindaco infruttuoso

Pescara, sciopero confermato «Anche ai dipendenti del Pescara Calcio S.p.a., è riconosciuto il pieno diritto di astenersi da qualsivoglia prestazione, peraltro fino ad oggi sempre posta in essere diligentemente, qualora il datore di lavoro ometta di versare, e per più mesi, la retribuzione dovuta ai dipendenti, obbligazione fondamentale incombente sulla società». L’avv. Mattia Grassani che assiste i giocatori della rosa del Pescara replica così al presidente della Lega di serie C Mario Macalli che ha auspicato il deferimento di quanti dovessero decidere di non scendere in campo. «La speranza di deferimento riferita dal Presidente di Lega – scrive Grassani in un comunicato – risulta in assoluto contrasto proprio con quelle 'regolè genericamente invocate dal Rag. Macalli: i lavoratori del comparto sportivo in forza presso società calcistiche sono a tutti gli effetti prestatori in regime di subordinazione, ed essi, in caso di mancata, e reiterata, corresponsione della retribuzione, ben possono invocare il prin-

cipiosancito dall’art. 1460 codice civile. Il quale riconosce, il diritto, per ciascuno dei contraenti, di 'rifiutarsi di adempiere la prestazione se l’altro non adempie. Non conosce fine la crisi del Pescara. neanche l’incontro avuto in mattinata col sindaco Luciano D’Alfonso (che ha concesso un contributo di cinquantamila euro con apposita delibera) è servito per far tornare indietro Galderisi e i suoi ragazzi, decisi più che mai a non scendere in campo domani a Vasto in occasione della gara di campionato con la Juve Stabia. Ieri al campo di allenamento vestina c'è stato un confronto duro, ma civile con i tifosi che hanno manifestato la loro contrarietà alla decisione di non scendere in campo. Solo un passo importante dell’attuale proprietà, potrebbe scongiurare uno sciopero che avrebbe del clamoroso. Rinvio ieri dell’assemblea dei soci. Se ne riparlerà la prossima settimana, con una crisi sempre più difficile da gestire e l'ombra del falimento sempre più vicina.


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Sport

Sabato 22 novembre 2008

Il diggì dei rossoblù analizza le insidie della gara da disputare domani al Mazzella

L’Amico: «Francavilla, attento all’Ischia» FRANCAVILLA – Il mister Ranko Lazic, per la gara di domani in programma allo stadio “Mazzella” di Ischia, potrà contare sulla maggior parte dei giocatori della rosa, tranne, sul difensore Palo e l’attaccante De Palo, entrambi ancora fermi per problemi fisici. Per il resto, tutti a disposizione, compreso l’attaccante Genny Del Prete, che ha pienamente recuperato, dopo che nei giorni scorsi aveva avuto dei problemi alla schiena. Per i sinnici, stamattina rifinitura, in programma presso lo stadio francavillese “Nunzio Fittipaldi”, l’allena-

tore serbo, avrà così, l’opportunità di scegliere l’undici che scenderà in campo in terra isolana. In casa rossoblu, è molta la fiducia per questa trasferta abbastanza impegnativa, che vedrà il Francavilla, intenzionato a portare a casa l’intera posta in palio. «Ci apprestiamo ad affrontare questa trasferta – dichiara il dg rossoblu Antonio L’Amico – molto impegnativa, in modo positivo, ma che la tradizione ci ha sempre favorito, facendo sempre delle prestazioni notevoli. Speriamo – prosegue di continuare su questa scia positiva, fermo restando il lo-

ro valore, dimostrato nelle ultime gare». L’Ischia di mister Impagliazzo, nell’ultimo impegno di campionato, ha raccolto un pareggio esterno, a reti bianche allo stadio "Chiovato" contro il Bacoli Sibilla, in un derby molto sentito da ambo le parti e caratterizzato dall'equilibrio. L’Ischia, attualmente occupa la quarta posizione in classifica, con diciotto punti, in compagnia del Pianura e del Bacoli Sibilla. Il Francavilla invece, si trova, a quota quindici punti in classifica. «Sarà una partita – prosegue L’Amico – che nasconde insidie e quindi molto im-

pegnativa, aperta secondo un mio punto di vista, a qualsiasi risultato, naturalmente, speriamo che sia favorevole a noi». Un Francavilla, che nelle ultime gare di campionato è stato bersagliato dalla sfortuna, visti gli episodi che gli sono capitati, sia in occasione dell’ultimo match, che in altre gare. Ma nonostante tutto, i sinnici sono convinti di poter sfatare questo tabù, proprio in terra isolana, vista anche la buona tradizione. Infine, per quanto riguarda il calciomercato, il Francavilla resta sempre vigile sull’argomento. Infatti, il club del presidente

Il diggi L’Amico del Francavilla

Franco Cupparo è alla ricerca di una punta, da affiancare al bomber napoletano Del Prete e di un centrocampista giova-

ne e interessante, da poter far rifiatare nei momenti difficili i compagni di reparto. . Claudio Sole

Giglio è il ’90 certo. Naglieri, Acampora e Schiavone per due maglie

Matera, problema under Innesto di Armento per irrobustire la difesa DUBBIO Chisena. Ma il problema più serio è la scelta degli under. Pur non andando nello specifico, il tecnico Antonio Foglia Manzillo ha sottolineato un po’ di delusione per la risposta non eccezionale avuta da qualche giovane di categoria. La cosa gli complica di parecchio le scelte, in quanto il tecnico per sfruttare Armento nel settore arretrato (irrobustendo un reparto che finora ha sempre mostrato lacune sugli esterni) perchè l’avversario che il Matera affronterà domani è di quelli che sulle fasce ha giocatori del calibro di Coquen. Giglio dovrebbe essere l’unico ad avere una maglia certa, in quanto in organico non ci sono altri giocatori del 1990 con caratteristiche difensive, vista l’indisponibilità perenne di De Vita. Schiavone più avanzato potrebbe essere una possibilità, come pure abbassare Naglieri ma questo comporterebbe l’utilizzo di Branda in avanti dove il tecnico sem-

Turris, due attaccanti per una maglia

Marsico e Chisena da avversari e ora compagni, a destra Giglio

bra intenzionato a dare fiducia alla coppia ChisenaAlbano. Perchè il giocatore materano vuole esserci ed è pronto a stringere i denti. Chiaramente c’è da valutare gli equlibri in campo e anche uno stato di forma nopn certo eccellente di Garcia che anche in allena-

mento ha confermato di non avere gli scatti di inizio stagione e quella “cattiveria” che lo aveva eretto a uomo-chiave per l’attacco. Il rientro di Albano, Armento e Martinelli dopo i turni di squalifica scontati è senza dubbi un’iniezione di fiducia notevole. «Sì, dobbiamo restare

Seconda categoria Il Trecchina costretto a piegarsi al Nemoli

Carrazzone griffa il derby NEMUS TRECCHINA

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NEMUS: Manfredelli, Ielpo D, Ielpo G, Alagia P, Summa, Cantisani R, Ferrari G, Ielpo P, Carrozzone, Melchionda, Imperio. A disp. Di Lascio B, Ielpo P, Priante, Cresci, Ferrari F, Di lascio D.. All. Cantisani Rosario TRECCHINA: Aliberti P, Fusaro, Iaria A, Iannotti L, Gabriele, Iaria D, Ielpo G, Ferraro, Zaccagnino, Pisani, Agrelli. A disp. Gallucci, Savoia, Rotondaro, Cresci S, Sangiovanni, Schettini. All. Pisani Mauro RETI: 40' Carrazzone NEMOLI - Vittoria di misura nel derby contro il Trecchina per il Nemus che si mantiene così nella parte centrale della classifica. La gara è stata tutt'altro che facile. Come in ogni derby che si rispetti, anche sul Gennaro Filardi di Nemoli, le due squadre si sono affrontate a viso scoperto, dando fondo a tutte le risorse. La difesa affidata all'esperienza dei due allenatori, entrambi in campo, Mauro Pisani per il Trecchina e Rosario Cantisani per il Nemus, tuttavia, hanno limitato gli interventi dei portieri. La sfida si apre con due chiare occasioni da goal per gli ospiti. La prima azione, al primo minuto di gioco, manda solo in area Ielpo del Trecchina. L'ala sinistra è veloce a scavalcare la difesa e trovarsi solo in area, ma Manfredelli del Nemus riesce in uscita con i piedi a fermare la sua conclusione pericolosa.

Pochi minuti dopo, stesso schema, ma dalla parte opposta, e si trova solo con l'estremo difensore del Nemus l'attaccante Iaria che a botta sicura manda alto sulla traversa. Il Nemus risponde con un incursione in area di Melchionda, lanciato dal centrocampo da Carrozzone. La punta del Nemus tenta il pallonetto, che però termina alto. La rete della vittoria arriva a cinque minuti dalla fine. Carrozzone riceve palla dalla rimessa laterale, controlla e lascia partire una bomba rasoterra da circa 30 metri che si insacca alla sinistra di Aliberti. Nella ripresa gli schemi non cambiano. Grande lavora a centrocampo con il Trecchina che spinge soprattutto sulla fascia destra andando a cercare spesso il dribbling di Iaria controllato da Summa. I padroni di casa, invece, si limitano ad arginare gli avversari e tendano di allungare con azioni di rimessa. Melchionda entra più volte in area avversaria, ma si scontra contro il muro della difesa, così come succede al giovane Federico Ferrari. Dall'altra parte, invece, ad impensierire Manfredelli ci pensa più volte Iaria, prima di testa su punizione e poi da distanza ravvicinata dopo aver superato gli avversari. In entrambi i casi, però, Manfredelli riesce a deviare in angolo. “La vittoria nel derby fa morale” ha dichiarato mister Cantisani che poi fa i complimenti al Trecchina andato più volte vicino al pareggio. Francesco Zaccara sport@luedi.it

uniti-afferma Pasquale Martinelli, capitano del Matera-perchè è l’unico modo per venire via da questo momento poco fortunato. Lo stato di forma atletico è molto migliorato e questo consentirà di poter dire la nostra su ogni pallone. Dobbiamo necessariamente uscire da que-

sta classifica». Come dire il 17 ha già portato troppa sfiga, visto che il Matera è fermo a questa quota da tre turni. Ieri allenamento a Castellaneta Marina, mentre questa mattina la seduta di rifinitura sarà effettuata al “XXI SettembreFranco Salerno”. Renato Carpentieri

Juniores nazionali, gare casalinghe per le lucane TUTTO pronto per la decima giornata del campionato nazionale Juniores. Le compagini lucane inserite nel girone M saranno impegnate in incontri casalinghi. Il Matera ospiterà il Calcio Fasano con l'obiettivo di ritornare alla vittoria dopo il ko rimediato una settimana fa sul campo del Sant'Antonio Abate (41, ndr). Sulla carta il match si annuncia abbastanza abbordabile per il team allenato da mister Roberti che occupa una posizione migliore rispetto a quella dei brindisini. Nove sono i punti per il Matera, sette per il Fasano che sabato scorso ha pareggiato in casa contro il Francavilla sul Sinni per due a due. Giocherà in casa anche lo Sporting Genzano che ospiterà il Bitonto. Match non facile per i lucani che dovranno fare i conti con un club rognoso come è quello pugliese e che occupa una posizione discreta in classifica. Dodici punti in graduatoria che permettono ai neroverdi di occupare un posto centrale e tranquil-

lo. Discorso inverso per il Genzano che è ancora fanalino di coda e reduce dalla sconfitta di Torre del Greco di sette giorni fa per due a zero. Infine, per quanto riguarda il Francavilla sul Sinni ci sarà il match tra le mura amiche contro la forte Sangiuseppese. I campani sono terzi in classifica con ben venti punti, tre lunghezze in meno rispetto alla capolista Nocerina, mentre i sinnici hanno conquistato fino ad ora dodici punti. Sarà un match importante, una gara certamente da tripla per il valor di entrambe le formazioni. Il team campano potrà giocare la carta della buona condizione fisica e mentale messa in evidenza anche sabato scorso nel match contro il Gelbison che è stato sconfitto addirittura per sette ad uno. Il Francavilla, invece, potrà e dovrà sfruttare il fattore campo per portare a casa l'intera posta in palio e salire in graduatoria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

TURRIS al completo, ma ancora qualche dubbio per Sergio La Cava. Soprattutto in attacco, dove Tortora rientrerà dalla squalifica mentre De Biase si è completamente ristabilito da un problema al ginocchio che lo ha costretto a non giocare tutti i 90’ a Francavilla sul Sinni. In più c’è Checco Vitaglione che scalpita per un posto da titolare. Proprio tra questi ultimi due ci sarà il ballottaggio per affiancare Pippo Tortora in attacco. Il bomber corallino, nel test amichevole contro la Virtus Volla, è andato anche a segno assieme a Sullo e a Rega. Proprio per quanto riguarda quest’ultimo, La Cava non rinuncerà al trequartista.

Nocerina, c’è tanta voglia di rinforzi NEL giorno in cui si rivede il presidente De Marinis al San Francesco, il casa Nocerina già corrono le prime voci di mercato. Dicembre si avvicina e pare ormai scontato che i molossi proveranno a mettere a segno qualche colpo di mercato importante. Il nome che più stuzzica la fantasia dei tifosi molossi è quello di Rosario Majella, attualmente al Campobasso con già undici gol all’attivo nel rispettivo girone di appartenenza.Alla Nocerina di Franco Giugno sono accostati due nomi eccellenti: quelli del difensore Paschetta e dell’attaccante Incoronato. L’ex difensore del Crotone è svincolato ed è in cerca di un ingaggio. Marco Incoronato, invece, ha iniziato la stagione con la Juve Stabia che a settembre lo ha ceduto alla Neapolis. Oltre a Paschetta e Incoronato ci sono altri nomi avvicinati al club molosso come quelli di Visciglia, Pignatta, Del Prete e Contino. Giovanni Serrapica lascerà il Neapolis. Il centrocampista ex Paganese si sta allenando con la Nocerina, in attesa di poter firmare con il club molosso quando si riaprirà il mercato di dicembre.


Sport

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Eccellenza L’Angelo Cristofaro di scena a Picerno, il PoliCoro riceve la Vultur

Murese alla prova Michetti Grande attesa a Pisticci per il big-match DOPO AVER affrontato e domato in inferiorità numerica il Policoro, la capolista di Eccellenza, Murese, è chiamata ad una vera e propria prova di forza in riva allo Ionio contro il Pisticci. La squadra di Lardo si giocherà diverse chance-promozione in casa di Valente che, a domicilio, ha quasi sempre fatto la voce grossa, piegando addirittura il Policoro qualche domenica fa. Insomma, stiamo parlando di un autentico scontro al vertice che potrebbe favorire la rincorsa alla prima piazza dell'Angelo Cristofaro Oppido (attualmente sul secondo gradino del podio). La Murese, però, arriverà a questo delicatissimo confronto privo di tre pedine fondamentali. In primis peserà l'assenza per squalifica del bomber Di Senso, autore di una doppietta domenica scorsa contro il Policoro. Poi non saranno del confronto, sempre per lo stesso motivo, neanche il centrocampista Vincenzo Iacullo ed il difensore Zaccardo. Il Pisticci, invece, viene da un ottimo periodo di gioco e soprattutto di risultati. Tutti gli atleti dovrebbero essere a disposizione di Valente per questa gara. Allo stadio “Michetti” ci sarà sicuramente il pubblico delle

Antonio Valente, il bomber Iacullo ed a destra Manniello dell’Oppido

grandi occasioni. L'intenzione del Pisticci è quella di strappare i tre punti alla Murese per proiettarsi ad una manciata di lunghezze in classifica dalla capolista. L'attesa per lo scontro d'alta quota è spasmodica: la società pisticcese, per l'occasione, ha indetto la “giornata gialloblu” (pagheranno il biglietto d'ingresso

anche gli abbonati). In seconda posizione, l'Angelo Cristofaro Oppido andrà alla volta di Picerno con l'obiettivo di strappare i tre punti, sperando in un passo falso della leader Murese. A domicilio, l'undici di Di Mase non è mai incappato in un ko in questa stagione, mentre l'Oppido di Manniello sta inanel-

lando un successo dopo l'altro (sono quattro le affermazioni di fila fin qui conseguite). Il Policoro avrà la possibilità di riprendere la sua corsa verso i piani alti della graduatoria ospitando la Vultur Rionero. Il pronostico pende a favore dei ragazzi di Labriola. I bianconeri sono sempre più ultimi e, difficil-

mente, faranno risultato su questo campo. L'Avigliano dovrà dimenticare al più presto la scoppola interna col Pisticci. La squadra dello squalificato Filadelfia affronterà l'Irsinese, compagine in crisi di risultati. A Banzi, invece, scenderà in campo il Ruggiero Valdiano, mentre il Ricigliano chiederà i tre punti in palio al Balvano. Un Ferrandina rigenerato dagli ultimi risultati riceverà la visita dell'Azzurra Tricarico. Infine, sarà scontro-diretto per non retrocedere tra l'Atella Monticchio ed il Forza Matera. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Bartolomeo Filadelfia (allenatore dell'Avigliano) fino al 25 novembre; Vincenzo Iacullo (Murese): 2 giornate; Nico Olita (Picerno), Domenico Piscitelli (Irsinese), Fabio Vincenzo Zaccardo (Murese), Francesco Manniello (Angelo Cristofaro Oppido), Moreno Di Pietro (Avigliano), Nicola Pascazio (Azzurra Tricarico), Giancarlo Armento (Banzi), Angelo Mastrodomenico (Banzi), Pierpaolo Di Senso (Murese), Antonio Pablito Cava (Ruggiero Valdiano): 1 giornata. Donato Pavese

Promozione Il Borussia Pleiade di mister Viola è intenzionato a non perdere colpi

Santarcangiolese all’esame capolista

Michele Paterino (Miglionico)

L'UNDICESIMA GIORNATA del torneo di Promozione metterà sicuramente alla prova le prime sei della classe, che affronteranno impegni alquanto difficili. Si comincia dal Borussia Pleiade di mister Viola che testerà la propria forza ed il proprio primato su un campo tutt'altro che agevole. A Sant'Arcangelo, la capolista del torneo regionale cadetto punterà al settimo successo di seguito in questo frammento di stagione, ma troverà sulla sua strada una formazione determinata a vincere, dopo lo scivolone esterno in casa del Varisius Matera. In quella circostanza, la Santarcangiolese di Amendolara è apparsa troppo fragile e vulnerabile. In casa, invece, il sodalizio della Val d'Agri si trasforma e rende la vita difficile a chiunque. Rusciani e so-

ci dovranno, quindi, fare molta attenzione se vorranno preservare la prima piazza della classifica. Di sicuro, sarà un match avvincente e spettacolare. Sul secondo gradino, per la prima domenica da inizio stagione, il Real Tolve dovrà riordinare le idee e ripartire alla grande, proprio come ha fatto all'inizio del campionato. Sul suo cammino, però, ci sarà un ostacolo duro da affrontare: il Grottole è un avversario temibilissimo di questi tempi, intenzionato sicuramente a fare risultato a Tolve. Il Real tecnicamente è superiore, ma la compagine materana ha alcune individualità di spicco (tra cui Montemurro). La squadra di Romano non vince da parecchio tempo ormai. Due pareggi ed una sconfitta nelle ultime tre uscite ufficiali rappresenta-

no un bottino alquanto magro. Per la lotta alla zona-podio, poi, sono in programma due accesissimi scontri-diretti. L'Atletico Scanzano farà visita al Miglionico a Matera, mentre a Viggiano sarà di scena il Moliterno in un bel derby della “Val d'Agri”. Gli ingredienti per una domenica sportiva di grande calcio ci sono tutti. Presentiamo le due sfide d'alta quota. L'Atletico Scanzano di Calone proverà a preservare la terza piazza contro un Miglionico che non vuol farsi sfuggire i play-off. Viggiano-Moliterno, invece, potrebbe rilanciare alla grande una delle due compagini. Queste due squadre stanno seguendo lo stesso ruolino di marcia: meglio il Moliterno tra le mura amiche, più vincente in esterna il Viggiano. Il Real Irsina cercherà di ritornare

I tifosi del Moliterno con il Tolve

al successo in quel di Latronico. Contro il fanalino di coda del campionato, la squadra di Rizzi non potrà concedersi distrazioni. Il Pescopagano, reduce da quattro risultati utili consecutivi, riceverà, a Rapone, la visita del Bella. Sul fondo della classifica, punti pesanti sono in palio negli incontri tra lo Sporting Montalbano ed il

Vitalba Filiano, e tra il Lagopesole ed il Varisius Matera. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Raffaele Giannini (Lagopesole): 4 giornate; Angelo Gualano (Atletico Scanzano), Michele Battilomo (Miglionico), Giovanni Santangelo (Real Tolve): 1 giornata. do. pa.


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Sabato 22 novembre 2008

Sport

Allievi regionali ottava giornata

Giovanissimi regionali ottava giornata

Impegni agevoli Due potentine insediano le prime della classe per Invicta e Minozzi L’incontro clou si gioca a Avigliano POTENZA – La notizia della settima giornata riguarda il Santamaria: la squadra di Piero Pronesti non è più prima, staccata da Invicta e Padre Minozzi dopo il pareggio interno con il Picerno. Mister Pronesti dichiarò: “I ragazzi mi hanno deluso”; ed effettivamente Zaccagnino e compagni non hanno brillato e ora devono guardarsi anche dalla concorrenza di una temibile Dedalo che nel derby con la Don Bosco segna cinque gol, e resta a -3 dalla vetta. Una nuova protagonista c’è in una corsa di cui si sente parte anche il Policoro 2000, reduce dalla vittoria sull’Assopotenza. Cinque squadre in cinque punti, ma le favorite restano sempre due. Entrambe giocano la prossima gara in casa: l’Invicta contro lo Sporting Genzano, il Padre Minozzi con la Vultur. Rischiano poco entrambe perché tutte e due hanno dimostrato nell’ultimo turno di non avere punti deboli, con i rispettivi attacchi che vanno di pari passo(vedi i sei gol in trasferta). Le prime due guardano

con attenzione al campo di Muro Lucano dove il Santamaria si reca per aggiudicarsi l’intera posta in palio. I potentini possono riscattarsi e non perdere terreno dalla vetta che invece si allontanerà dalla Dedalo costretta a restare a quota 15 perché gioca con il Melfi. Il Policoro 2000 va in trasferta e a Potenza la squadra di Sante Bruno cerca i tre punti contro la Don Bosco. E’ una missione possibile soprattutto se Pierpasquale Bruno è in forma. In cerca di conferme è anche il Picerno di Tonio Catalano che dopo il punto con il Santamaria pensa a migliorarsi con l’Assopotenza chiamato, quest’ultimo, a dimenticare in fretta la cocente sconfitta in riva allo Ionio. In basso, il Varisius dopo la prima vittoria pensa a ripetersi con il Bella, mentre il Lauria vuol scrollarsi di dosso il Deportivo e cercare di raggiungere quei tre punti che gli permetterebbero di avvicinarsi all’obiettivo stagionale: la salvezza.

Berretti: le lucane giocano a domicilio RAPOLLA - Dopo la sosta forzata di sabato scorso, dovuta alla sospensione della gara contro il Taranto per impraticabilità del campo, i federiciani si apprestano ad ospitare il quotato Lanciano. Una gara che è tra le più importanti della stagione perché il gruppo allenato da Gerardo Natale pare voglioso di far festa. L’impegno è arduo ma possibile perché a Melfi si sente la necessità di ritornare a vincere. “La squadra abruzzese – sostiene Natale Iorio – dopo aver fermato tra le mura amiche il Gallipoli, la prima in classifica, arriva a Melfi nel suo momento migliore. Nel nostro gruppo – conclude Natale Iorio – vi è tanta voglia di centrare un risultato pieno,

utile a fornire una svolta importante alla classifica, che non rende giustizia a quanto espresso sino ad ora. Nell’altro girone, il Potenza sembra aver trovato il giusto equilibrio e soprattutto di aver ingranato la giusta marcia. Lo prova una nuova vittoria, questa volta in trasferta a Crotone. I gol di Bacio e Scavone hanno permesso di aumentare una classifica che si punta a migliorare contro il Catanzaro, prossimo avversario dei potentini rosso-blù. Il motto potrebbe essere “Da una calabrese all’altra per cercare di avvicinarsi alle zone alte della classifica” dove il Potenza merita di stare per qualità e forza dei singoli. Al campo come sempre spetta l’ultima parola.

MATERA – Il rinvio di Assopotenza-Doria permette all’Invicta di isolarsi al primo posto. La squadra di Matera ha battuto pure l’As Scanzano e ora cerca punti, tutti e tre, contro il Policoro 2000. E’ una trasferta per niente difficile per il team di Savio Acquasanta perché si ripropone un incontro che non ha storie, perché il Policoro 2000 che l’Invicta si ritroverà di fronte, sembra una squadra migliorata rispetto alle prime giornate ma incapace di poter competere contro la capolista che ha la vittoria già in tasca. Si escludono sorprese anche se ci spera l’Assopotenza che è chiamata a ripetersi nel derby con il Santamaria, ma soprattutto il Real Peppino Campagna che ospite la Dedalo. La situazione, della seconda e terza forza del campionato, è questa: l’Asso di Leo Albano ha battuto in amichevole precampionato nettamente il team di Renato Marchitiello e quindi pensa di poter avere vita facile contro un gruppo che è però di molto migliorato ma forse non

abbastanza per tenere il passo di una squadra che non vuole perdere terreno dalla capolista. A Bernalda, invece, si vuole dimenticare in fretta il pareggio con il Varisius e l’unico modo per farlo e battere la Dedalo di mister Porretti. Il pronostico potrebbe essere dalla parte dei materani. Nel gruppo allenato da Salvatore Di Biase c’è molta fiducia perché c’è la consapevolezza di poter far bene anche contro un avversario temibile. L’incontro di cartello di questa ottava giornata è quello di Avigliano tra il team di mister D’Andrea e il Padre Minozzi. Entrambe ci arrivano in piena salute, la sfida si preannuncia equilibrata e l’augurio è quello che possa vincere lo sport così come succederà, ne siamo ocnvinti, a Rapolla dove un Melfi che sembra aver ingranato la marcia, ospita la PGS Don Bosco. Con il Varisius a riposo, l’ultima gara è ScanzanoPicerno con gli ionici in cerca di un successo che manca da tre turni. sport@luedi.it

TORNEO BERRETTI GIRONE F

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009

Comanda il Gallipoli

Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

LE GARE DI OGGI Andria Bat – Aversa Normanna; Foggia – Taranto; Gallipoli – Manfredonia; Melfi – Virtus Lanciano; Monopoli – Barletta; Napoli – Val Di Sangro, Noicattaro – Real Marcianise LA CLASSIFICA Gallipoli 18 Napoli 15 Barletta 14 Aversa Normanna 14 Noicattaro 13 Monopoli 11 Taranto* 10 Andria Bat 10 Virtus Lanciano 9 Manfredonia 8 Real Marcianise 8 Foggia 8 Melfi* 6 Val Di Sangro 2 * una gara in meno

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono

TORNEO BERRETTI GIRONE G Testa a testa Vibonese-Benevento LE GARE DI OGGI Cavese – Cosenza; Gela - Juve Stabia; Igea Virtus – Benevento; Paganese – Crotone; Potenza – Catanzaro; Sorrento – Scafatese; Vigor Lamezia - Vibonese LA CLASSIFICA Vibonese 18 Benevento 18 Juve Stabia 17 Cavese 15 Sorrento 13 Cosenza 13 Gela 11 Catanzaro* 10 Potenza 10 Crotone 9 Igea Virtus 8 Paganese* 7 Vigor Lamezia 2 Scafatese (-1) 1 * una gara in meno

CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


Sport 45 Calcio a 5 Contro il Mazara in Sicilia serve portare punti a Matera Sabato 22 novembre 2008

Calcio a 5

Spazio Relax, conta vincere Di fronte un’altra concorrente alla promozione MATERA - Lo Spazio Relax Matera affronta, questo pomeriggio, il Poiatti Sport Mazarrese. La gara è valida quale nona giornata del campionato nazionale di calcio a 5 serie B. Una prova sicuramente molto impegnativa quella che attende i ragazzi allenati da Stefano Incerto dal momento che i siciliani, al pari dei materani, puntano senz'altro al salto di categoria ed infatti attualmente occupano la seconda posizione di classifica a tre lunghezze dalla capolista Licogest di Vibo Valentia. La sconfitta subita sabato scorso, sul parquet di Siracusa, è dunque costata ai giocatori di Mazara del Vallo la leadership del campionato, e i siciliani devono ringraziare proprio lo Spazio Relax se conservano la seconda posizione di classifica in perfetta so-

litudine dal momento che i materani hanno fermato la rincorsa del Gragnano imponendo ai campani la terza battuta d'arresto stagionale. Dopo aver ottenuta la quinta sudatissima vittoria stagionale, l'ennesima in rimonta, i biancoazzurri sono chiamati adesso a dare un senso a questo campionato e a dimostrare sul campo tutto il proprio valore. Per quello che riguarda la rosa dei giocatori disponibili non ci sono defezioni, compresa quella del rientrante portiere Fabio Volpe che, dopo un'assenza durata due mesi, ha ripreso il proprio posto tra i pali. Il forte giocatore materano nell'ultima gara si è reso protagonista non solo di ottime parate, ma ha anche servito l'assist del pareggio a Gasparetto, mar-

cando così in maniera significativa la propria prestazione: “Si, sono contento della mia prestazione. Dopo una assenza così lunga temevo l'impatto a questa gara così delicata. Devo ringraziare i compagni e il mister i quali mi hanno messo nelle condizioni migliori, e anche quando ci siamo trovati sotto di due reti sono stati molto attenti nei miei confronti. Un'atteggiamento che ho molto apprezzato e che alla fine ha dato i suoi frutti. La tensione in campo era fortissima perché una sconfitta avrebbe significato un autentico disastro. Sappiamo che contro il Mazara sarà una battaglia, ma se davvero vogliamo portare avanti i programmi della società l'unico risultato possibile per noi è quello della vittoria.”. Annibale Sacco sport@luedi.it

B Arriva alla tensostruttura di via dei Sanniti l’ambizioso Siracusa

Bng, c’è da cancellare Scafati MATERA - Nona di campionato per la Nigro BNG Matera. I biancoazzurri affrontano, alle ore 15 sotto il telone della tensostruttura di viale dei Sanniti, il forte Siracusa. All'indomani del terzo stop stagionale ad opera dello Scafati, i ragazzi allenati da Angelo Bommino sono immediatamente chiamati ad una prova di orgoglio contro una squadra sicuramente molto valida sotto tutti i profili. Dopo un avvio stagionale piuttosto incerto, e segnato dalle due sconfitte subite ad opera del Reggio Calabria e del Gragnano, i siciliani hanno progressivamente acquistato sicurezza centrando cinque risultati utili consecutivi, quattro dei quali hanno fruttato i tre punti in palio ed un solo pareggio.“Il Siracusa è sicuramente un'ottima squadra - ci ha detto l'imperturbabile mister in seconda Giovanni Linsalata, colui che nella passata stagione ha guidato i biancoazzurri alla serie B - adesso che è a pieno organico, a mio parere, costituisce uno dei team più temibili del girone. Purtroppo quest'anno siamo stati inseriti nel girone siculo-campano

che, pur non comprendendo squadre eccezionali, al tempo stesso è composto da quintetti discretamente dotati, per cui non esistono squadre 'materasso'. Questo vuol dire che ogni gara è estremamente impegnativa e guai a distrarsi oppure a deconcentrarsi così come è avvenuto sabato scorso contro lo Scafati. Dopo un buon inizio, con la rete del vantaggio di Cesare Rispoli, e dopo aver avuto varie possibilità di raddoppiare, abbiamo commesso un peccato di presunzione pensando di avere in pugno la partita. Così siamo stati puniti dai nostri avversari i quali, dopo essere passati in vantaggio, hanno potuto mettere in atto la tattica loro più congeniale, e cioè difesa a oltranza e veloci ripartenze. Insomma abbiamo malamente perso contro avversari direi mediocri a cui abbiamo concesso persino di fare i fenomeni. Il risultato finale è stato sicuramente più nostro demerito che non merito loro.”.Nigro BNG al gran completo, mister Bommino avrà dunque soltanto l'imbarazzo della scelta. an.sa.


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Sport B1 Donne A Potenza questa sera arriva la corazzata Mercato San Severino

Sabato 22 novembre 2008

Lore Lei, esame di maturità Mascaro: «Pronte ad approfittare di ogni chance» SESTA giornata di campionato, e primo match-verità dell'anno (degli almeno quattro che la attendono nella seconda parte del girone di ritorno) per la Lore Lei capolista. Al PalaPergola (si gioca dalle 18.30) arriva il Mercato San Severino, indicato da tutti i pronostici di inizio stagione come l'unica squadra in grado di ammazzare il torneo; e che però, dopo le quattro partite fin qui disputate (di cui una persa, al tie-break, a Marsala), si trova a dover inseguire la coppia di vertice PM-Pontecagnano. La corazzata salernitana, ricostruita praticamente ex novo quest'anno per ritentare l'assalto alla serie A2 - fallito, con il mancato accesso ai playoff, qualche mese fa - non sembra troppo preoccupata per il ritardo dalla vetta, giustificato in effetti dal fatto di avere già osservato il turno di riposo. E si presenta a Potenza con tutte le intenzioni di proseguire nella sua risalita in classifica, ripresa una settimana fa con il sofferto 3-2 nel derby con la Cogemal. Sulla strada del gruppo

Miriam Mascaro

allenato da Antonio Piscopo, però, ci sarà quest'oggi una Lore Lei che si annuncia a dir poco battagliera. Le ragazze di coach Gagliardi, con il morale a mille per il fresco primato e le buone prestazioni in serie da cui vengono, vogliono dimostrare a tutti di poter restare a lungo al top in questa B1. E cercheranno di farlo, più che a parole, sul campo: l'unico in grado di dare risposte certe, da qui in poi, sul reale livello di competitività di Pericolo, Fiore e compagne. «Noi abbiamo tutte le in-

tenzioni di provarci, anche se al cospetto di un'avversaria di cui conosciamo bene il potenziale», afferma convinta nel pre partita Miriam Mascaro. «Sulla carta - prosegue la schiacciatrice calabrese della PM - loro partono favorite, per la qualità e la completezza di un organico che è stato costruito per vincere il campionato: atlete del livello di Martino, che considero la migliore centrale del torneo, Spataro, Sollo e Pierantoni rappresentano una assoluta garanzia. Ma noi siamo in grande fiducia, contiamo su un gruppo compatto e motivato e abbiamo intenzione di far fruttare al massimo il fattore campo». «Il Mercato del resto - fa notare Mascaro - potrebbe pure evidenziare qualche difetto, di cui noi saremmo pronti ad approfittare; ma al di là di tutto stasera resterà la necessità di contare sui nostri punti di forza, e affidarci alle armi migliori che abbiamo a disposizione per far andare il match nella giusta direzione». Luca Carlone sport@luedi.it

C Donne, big match C Uomini, Matera tra la Livi e il Sapri sfida la capolista BATA Livi Potenza e Volley Sapri, con 12 punti in quattro gare, sono entrambe in vetta a punteggio pieno, ma oggi, visto lo scontro diretto, una sarà di troppo e chi vincerà potrà allungare almeno per un turno sull'avversaria diretta per il salto in B/2. Due squadre che finora hanno confermato quanto di buono si sapeva di loro, facendo appieno il proprio dovere sottorete, vincendo tutti e quattro gli incontri disputati, addirittura le potentine con tutti tre a zero mentre le salernitane hanno lasciato sul campo due set in trasferta, uno alla De Gasperi ed uno alla Ricci Bernalda. Insomma una sfida che è certo per appassionati e palati fini, ma che dovrà dire chi, tra le due, almeno per ora, sarà costretta a inseguire, mentre l'altra, pur vincendo, dovrà continuare a preoccuparsi dell'avversaria e di squadre come la Tua Assicurazioni Potenza e la sempre più concreta Giardino Ambiente Lavello, che oggi si troveranno di fronte nel Palasport di Lavello, per l'altra attesissima gara diretta in programma per questa quinta giornata di andata della Serie C femminile. Lavello a quota 9, potentine a 6, c'è di che divertirsi anche in questo caso, con un leggero favore del pronostico per le padrone di casa, e certo non fosse altro per il crescente, e giustificato entusiasmo che sta prendendo tutti a Lavello ma anche per un organico che ha preso coscienza dei propri mezzi e soprattutto del ruolo che può recitare nel corso di questa sua prima stagione in C. Di contro le potentine di coach Davide Claps hanno dato il meglio di se, pur soccombendo 3 a 0, nel derby con la Bata la scorsa settimana, ed ora hanno certo voglia di rifarsi, per provare a riprendere la marcia verso posizioni alte di classifica. Molto atteso il match derby della provincia materana, che va in scena al PalaLanera della Città dei Sassi, tra quella formazione, un po' altalenante finora, della Volley Group Matera e le cugine joniche della Ricci Costruzioni Bernalda, che solo una settimana fa hanno potuto festeggiare la prima vittoria, col 3 a 0 a Muro che ha permesso loro di poter stappare la bottiglia di spumante rimasta a lungo in frigo fino a quel momento per ben tre sconfitte di fila. Ora, è chiaro, Matera cerca di ripartire, il Bernalda non si vuole fermare dopo aver messo a segno il primo successo, si attende quindi una bella gara e vinca la migliore, trattandosi di un derby aperto ad entrambe le contendenti. A chiudere il programma del quinto turno di campionato, la sfida salvezza tra Marcone Muro Volley e la Dvd Moda Bella, con i due sestetti ancora a zero, e quindi intenzionati a sfruttare al meglio la gara per centrar ora il primo successo stagionale, in chiave play out finali visto le difficoltà di entrambe. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

PALLAVOLO Matera e Polisportiva Ceramiche Alberti Lauria a confronto. Sicuramente sarà questo il match - clou della quinta giornata del campionato di serie C di volley maschile che vede di fronte compagini molto ben attrezzate per essere protagoniste e che daranno vita ad una sfida interessante. Si sfideranno due formazioni che sono state allestite per raggiungere il salto di qualità. In classifica è primo, il Lauria, mentre il Matera è terzo anche se quest'ultima squadra ha disputato una gara in meno. Punteggio pieno per il club lauriota, dunque, che fino ad ora ha ottenuto il massimo risultato nei quattro impegni di campionato. Sta andando un po'peggio per la Pallavolo Matera che ha rallentato in classifica con la sconfitta subita nella terza giornata dal Callipo Maratea - Sapri per tre a zero. Certamente i ragazzi allenati da Lozowy e Rizzi, questa sera, daranno il massimo per sfruttare il campo amico e conquistare i tre punti che li riavvicinerebbero alla vetta, in vista anche del recupero della gara con il Co.Gil. Costruzioni Policoro. Il match si giocherà al Pala Sassi con fischio d'inizio alle ore 18. Impegno interno anche per l'altra squadra appartenente al consorzio Volley Group, l'Edil Loperfido Matera, che questa sera incontrerà la Pallavolo Moliterno. Per il team allenato da Antonio Iacovuzzi si presenta la grande occasione di poter conquistare la vittoria piena dopo le due sconfitte consecutive per tre set a due, la prima con la Global Aism Potenza e poi con il Policoro. In virtù di queste sconfitte al tie - break, la squadra della città dei Sassi occupa l'ultimo posto con due lunghezze, una in meno della Pallavolo Moliterno. La gara si giocherà al Pala Lanera alle ore 20. Sarà impegnato fuori casa il Callipo Maratea - Sapri che giocherà sul parquet del Co. Gil Costruzioni Volley Policoro. Nove sono i punti per la formazione tirrenica che occupa il secondo posto in classifica, mentre il Policoro è quarto con quattro punti ma con due gare in meno. Il match si giocherà presso la palestra di via Aldo Moro di Policoro alle ore 18.30. Infine, sempre questo pomeriggio, sarà di scena il derby del capoluogo tra la Global Aism Potenza e la Megacom Potenza. Due formazioni che occupano lo stesso posto in classifica con tre punti all'attivo. Entrambe reduci da sconfitte, cercheranno di sfruttare il “fattore campo” per portare a casa una vittoria che servirebbe più per il morale che per la classifica. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 47 B2 Donne Lo scontro diretto tra Benevento e Trani potrebbe agevolare il Time volley Sabato 22 novembre 2008

Matera punta all’allungo Match alla portata con Turi, si cerca il decimo acuto B2 Donne L’Asci Giocoleria cerca i punti per rialzarsi a Molfetta

E’ caccia aperta al blitz esterno C'È GIÀ aria di scontro diretto, stasera a Molfetta, per la Giocoleria. La formazione potentina, delusa dall'esito della gara interna dell'ultimo turno (persa in quattro set) con il Taranto, e più in generale da un avvio di campionato non in linea con le attese, cerca segnali di riscatto e nuovi stimoli per ripartire dal match di questo pomeriggio (inizio alle 18.30) in terra barese. L'amara realtà di una classifica che dopo nove giornate vede Avena e compagne annaspare poco sopra la zona pericolo, con 9 punti frutto di 3 vittorie (tutte casalinghe) e sei sconfitte, non può che richiamare il gruppo di coach Nello Caliendo a un'immediata reazione. Il tempo stringe, e anche se la situazione non è sicuramente disperata, per le lucane c'è comunque la necessità di serrare le fila. Riprendere a muovere la classifica (dopo due ko consecutivi) fin dal confronto odierno, per la Giocoleria, appare vitale: tanto più al cospetto di un'Azzurra Molfetta che sul parquet amico conta di ottenere quel successo che le consentirebbe di scavalcare una diretta concorrente in graduatoria. E di riscattare al contempo il suo momento nero: cinque le sconfitte consecutive (con un solo punto raccolto) da cui viene la squadra allenata da Annagrazia Matera , che non vince dal quarto turno (3-0 al Battipaglia). A Molfetta dunque sarà caccia aperta alla prima

vittoria esterna dell'anno per la Giocoleria. Sarebbe davvero una manna in un momento di alti e bassi. Una buona prestazione e un risultato finalmente favorevole lontano dalla Caizzo potrebbero rappresentare un toccasana per il morale e la fiducia nei propri mezzi delle biancoblù. Attese peraltro tra una settimana dall'agevole match

interno con il fanalino di coda Ostuni. Per l'Asci, così, marcare un buon bottino di punti nelle due gare che precedono la sosta dell'Immacolata potrebbe essere il modo giusto per dare una decisa sterzata. E approciare con uno spirito nuovo la parte finale del girone di andata. l.c.

B2 Donne Sul campo del Sarno match proibitivo del Montescaglioso

Trasferta delicata per la Planitalia MONTESCAGLIOSO- La che vive un momento cerPlanitalia Montescaglioso, tamente opposto. La squanel decimo turno di cam- dra lucana, infatti, viene pionato, in programma al- da sei sconfitte di fila, in le 18.30 affronterà, sul virtù delle quali si trova in campo avversario, l'Aito penultima posizione di Volley Sarno (17 punti, classifica, dove precede settimo posto in classifi- soltanto l'Ostuni che non ha ancora ca). conquistato La squadra punti. Si della provintratta della cia di Salerno seconda traè reduce dalsferta consela vittoriosa cutiva per le trasferta diragazze del sputata a Tutecnico Aldo glie, dove si è Pietrafesa, le imposta per quali affron3-2 sulle sateranno una lentine. nuova gara La rosa delesterna dopo la formazioquella che le ne campana, ha viste, nelallenata da l'ultimo turLo Parco, è no, cedere in composta dal tre set e in libero Barbeuna sola ora ris, Campolo, di gioco, gioComanzo, Cichi tutti contarella, Di clusisi per Pietrangelo, 25-17, alla Famiglio, Time Volley Giordano, Matera delle Grimaldi, ex Ilenia Di Masella, Cal- Il tecnico Pietrafesa Blasi, Teresa mieri, RicRusso e Rociardi e Sanberta Calculli, allenata da nio. Se il Sarno viene da Tommaso Galtieri, sempre un'importante affermazio- più capolista del Girone G. ne esterna, lo stesso non Michele Marchitelli può dirsi per la Planitalia, sport@luedi.it

Il martello Ristits

La giornata di oggi che si appresta ad affrontare la Time Volley, può essere una giornata favorevole visto lo scontro diretto che si disputa tra il Benevento e il Trani, una delle due si staccherà ancor di più. E la non facile gara del Salerno contro lo Scafati, un derby che può dare sorprese. Il tutto fila liscio se si considera, che la Time Volley conquisti la sua decima vittoria stagionale in questo girone di andata. E'una ghiotta occasione che la squadra di Galtieri deve sfruttare, tutto quello che si mette da parte può servire durante il cammino per arrivare alla meta. La gara contro il Nija Turi è una gara che si delinea alla portata, guardando la classifica con i suoi 5 punti, la preoccupazione dovrebbe venirne meno. Ma con il direttore sportivo Modesto Incarbona facciamo il punto della situazione del campionato della squadra e degli avversari. Direttore la gara di oggi è una gara semplice per le ragazze, il Turi è una formazione temibile o no? «Noi non sottovalutiamo nessuna formazione, la squadra del Turi la conosciamo, l'abbiamo af-

frontata questa estate in amichevole, anche se qualche elemento è arrivato dopo. E' una squadra molto agguerrita, un po' discontinua, alterna buone prestazioni con altre meno buone ,d'altronde la classifica parla chiaro però siamo consapevoli che contro di noi tutte le squadre vorranno farci lo sgambetto. Di certo troveremo una formazione molto motivata che cercherà di non ripetere la brutta prestazione della scorsa settimana contro il Trani». Ci sono novità in squadra, la settimana è trascorsa con i soliti allenamenti? «L'unica notizia rilevante è il riposo precauzionale della Ristits, che ha accusato un risentimento, con una piccola infiammazione al braccio destro, per il resto tutto tranquillo, dopo la vittoria contro il Montescaglioso ci apprestiamo ad affrontare questa trasferta con fiducia e serenità, per proseguire il nostro cammino che per ora si presenta tutto in discesa». Secondo lei da oggi si può già delineare la classifica con le squadre che lotteranno per la vittoria finale? «Ora è troppo presto, il calendario in questo finale è favorevole a noi, ma dobbiamo vincere gli scontri diretti, il girone di ritorno è più importante, nella seconda parte di campionato ci si giocherà tutto. Noi ci affidiamo agli scontri diretti per avvantaggiarci, comunque è presto per fare dei bilanci, noi faremo la nostra parte poi tireremo le somme. Ora pensiamo al Turi, poi in casa ci sarà il Benevento e ci aspettiamo che il pubblico aumenti e ci sostenga per contribuire a questa scalata». Appuntamento questa sera alle 18,30 per cercare di incassare la decima vittoria. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Uomini, la Sidel viaggia a Messina L’obiettivo è il sorpasso sui siciliani OPERAZIONE aggancio per la formazione di Mister Stigliano, che scende in campo in casa del Pgs Savio Messina, squadra che precede in classifica i lagonegresi di due punti. Per i bianco rossi è una ghiotta occasione per agganciare la zona tranquilla della classifica e per ottenere tre punti importanti. La rosa a disposizione del tecnico della Sidel è al completo, dopo il recupero già dalla scorsa settimana, degli infortunati Calabria e Cantisani, che scenderanno in campo da subito. Il Domenico Savio, reduce da una pesante sconfitta vorrà mantenere l'imbattibilità interna. Stigliano e i suoi dopo il duro colpo, più psicologico che fisico, contro il Callipo Vibo saranno dunque impegnati per conquistare il massimo della posta in palio. Nell'ultima gara infatti è stato decisivo un calo di tensione degli uomini della Sidel che non hanno saputo mantenere fino alla fine il vantaggio ottenuto cadendo al tie break. «I ragazzi in questa settimana hanno lavorato bene e con tranquillitàspiega Massimiliano Padula, Dirigente della Sidel. Il nostro obiettivo principale oggi sarà quello di far punti e ritengo che- continua Padula abbiamo i numeri giusti per competere contro un'avversaria di rispetto».


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Sport Hockey A2 Partita non facile per i biancazzurri contro una diretta concorrente

Sabato 22 novembre 2008

Raro, è scontro salvezza La Pattinomania Matera in campo a Sandrigo NUOVA trasferta per la Raro Pattinomania Matera. I biancazzurri, questa sera, saranno impegnati sulla pista del Sandrigo in un incontro che non si annuncia molto facile. Il club vicentino è terzultimo in classifica con cinque punti, uno in meno di quello materano che si recherà nella cittadina Veneta con l'obiettivo di ben figurare e di strappare la seconda vittoria esterna. La buona notizia in casa materana è quella del ritorno in pista di Gaetano Picca, che ha scontato i due turni di squalifica, di capitan Barbano e di Luca Nicoletti anche loro fermi sabato scorso perché appiedati dal giudice sportivo. Tre pedine in più per la Raro davvero indispensabili e che potranno dar man forte al resto del gruppo che sabato scorso contro il Thiene ha comunque dimostrato di essere in forma. “Contro il Sandrigo non sarà facile - spiega Roberto Vivilecchia. Entrambe le formazioni giocheranno per vincere anche perché solo un punto le separa in classifica. Noi

Michele Barbano

non vogliamo perdere il treno che porta ai play-off, dunque, dovremo necessariamente vincere anche perché contemporaneamente si giocherà il match Follonica - Modena. Se i modenesi dovessero vincere a Follonica e noi perdere a Sandrigo, la distanza dalla zona play-off si allungherebbe a cinque punti, un po' troppo per essere recuperati. Proprio per questo motivo dovremo dare il massimo per conquistare l'intera posta in palio”. La formazione vicentina, nonostante occupi una posizione non comoda, ha comunque un organico di tutto rispetto. Ultimamente si è an-

che rinforzata tesserando il portiere Fabio Mabilia, molto esperto per questa categoria. Inoltre, il Sandrigo ha una difesa molto robusta e non ha un giocatore di punta in attacco, un po' tutti vanno al tiro e l'unico atleta che occupa un posto nella classifica marcatori è Marchetti che ha realizzato nove gol. “I veneti hanno comprato un buon portiere - continua Vivilecchia. E' molto esperto ed ha avuto anche dei trascorsi in serie A1. Da quando è a Sandrigo, il club vicentino ha subito molti meno gol. Al di là dell'avversario noi dobbiamo pensare ai nostri interessi, serve vincere e scenderemo in pista decisamente per raggiungere questo obiettivo. Non dobbiamo lasciare nulla d'intentato anche perché stiamo bene fisicamente, il gruppo si è allenato con serietà e poi avremo in pista anche Barbano, Luca Nicoletti e il portiere Picca. Siamo fiduciosi e ottimisti, speriamo davvero di poter tornare a Matera con altri tre punti importanti”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Basket D Al PalaSassi sfida tra la Virtus e il Picerno

Spicca il derby Cus-Ciumnera Salandra e Pielle in trasferta NEL TERZO turno d'andata del campionato maschile di basket di serie D le gare promettono agonismo e bagarre. Gli appassionati saranno sicuramente in tanti ad affollare le gradinate dei palazzetti che ospiteranno le partite del torneo. Al Pala Montagnola di Melfi scendono in campo con inizio alle 17 il Basket Zagaria Salandra e la New Pallacanestro Olimpia Melfi. Favoriti i materani anche se la compagine gialloverde non ammainerà bandiera bianca e, anzi cercherà di far valere la sua aggressività. Gara da seguire quella in programma alla Palestra Vito Lepore con inizio alle 16 e non più alle 20 tra il Cus La Cartotecnica Potenza e il Ciumnera in una stracittadina che ha fatto ormai la storia del basket regionale di serie D. I complessi di Vittorio Cerverizzo e Michele Montemurro cercheranno in tutte le maniere di superarsi in una sfida dagli alti contenuti tecnici e atletici. Le due compagini si impegneranno allo spasimo pur di vincere la partita. Gara di cartello, quella in programma, sempre alla Palestra Vito Lepore di Potenza, ma con inizio alle 18 tra la Cestistica Renaudo Vito Lepore Potenza e la

Climacenter Datacontact Matera. I quintetti di Salvatore Della Monica e Luciano Cotrufo giocheranno una gara interessante, almeno nelle aspettative della vigilia. Da un lato l'esperienza dei potentini, dall'altro la freschezza e la forza dei materani. L'equilibrio sarà sovrano. Gara tutta da seguire anche quella del Pala Gaudo di Rionero in Vulture con inizio alle 19 tra la Polisportiva Aics Pallacanestro Varlotta e la Cestistica Bernalda che mette a confronto due squadre in cerca di punti preziosi per irrobustire la propria classifica. Il quintetto di Salvatore Brenna cercherà in tutte le maniere di ottenere i due punti avvalendosi del pubblico amico, i bernaldesi faranno leva sull'effetto sorpresa per dare scacco matto ai rivali. Chiude il programma la sfida del Palasassi di Matera, con inizio alle 20 tra la Co.Re.Ma. Virtus Matera e la Lucana Salumi Picerno 95 che vede i materani favoriti d'obbligo, al cospetto della volitiva compagine di Ripepi. Osserva il turno di riposo previsto dal regolamento del campionato, la Levoni Potenza del coach Donato Fiore. f.menonna@luedi.it

Basket donne, oggi Bernalda sfida il Lecce BERNALDA - Cestistica di Bernalda tra i titani. Non è il titolo di un film ma bensì la dura lotta che la compagine sportiva bernaldese dovrà affrontare in questi due giorni. Oggi la femminile dovrà vedersela con il Lecce, ovvero, la squadra più forte della categoria e domani la maschile affronterà il temibile Catania che, dopo quattro vittorie dei fila, occupa il primo posto. La squadra in color rosa guidata da Nino Paradiso oggi, come già detto, affronterà il Lecce, squadra molto temibile e che, secondo il Coach bernaldese è forse la più forte della serie. Ad ospitare la terza gara del campionato sarà il Palacampagna che alle ore 20 aprirà le porte a questo attesissimo match. “Ospitiamo un vero titano ha detto Paradiso - ma noi

onoreremo il campo andando sul parquet con lo spirito di chi vuole vincere. Certo - ha continuato il coach - sappiamo che sarà dura ma dobbiamo lottare per noi, per la classifica e per il pubblico. Abbiamo una squadra che in due partite, una casalinga e l'altra in trasferta, ha raccolto due sconfitte. Purtroppo sappiamo che dobbiamo crescere e a questo si aggiunga anche l'aver perso, per motivi di studio, due ragazze che erano fondamentali per il nostro gioco. Tra le veterane c'è Melchiorre che sta dando tanto alle nuove reclute, le quali dovranno apprendere tanto e soprattutto maturare in uno sport che ha molta concorrenza prima tra tutte la pallavolo. Noi comunque andiamo avanti con il nostro progetto che dovrà essere sposato da

La Melchiorre del Bernalda

tutte le atlete con passione e amore. Per oggi - ha concluso Paradiso - mi aspetto la grinta e il cuore da tutte le ragazze, in quanto se ci sono queste due grandi qualità allora si può anche pensare alla vittoria”. Fabio Sirago


Sport

Sabato 22 novembre 2008

Recuperati gli acciaccati

Ansia per Matteo Metz

ALLENAMENTO al gran completo per la Bawer Matera. La formazione di coach Miriello partirà domani alla volta di Sant’Antimo con alle spalle una settimana di lavori a ritmo ridotto per gli acciacchi che hanno colpito i vari Gergati, Ferrienti e Squeo e non hanno permesso di preparare al meglio la sfida contro una diretta concorrente. A Sant’Antimo la Bawer ha assoluto bisogno di guadagnare un risultato positivo che la metterebbe nelle condizioni di ritrovare quel morale e quella fiducia per guardare con maggiore ottimismo agli impegni del prossimo futuro. «Siamo concentrati e attenti alla sfida di domenica con Sant’Antimo» racconta il direttore tecnico Nicola Filazzola, «la squadra ha preparato l’ultimo allenamento al gran completo ed ha voglia di ritrovare il successo. La determinazione e i segnali positivi non mancano di certo, speriamo anche di essere accompagnati da quel pizzico di fortuna in più che è mancata nelle ultime sfide. Longobardi? E’ in crescita sia di inserimento nella squadra e sia di condizone atletica». p.quarto@luedi.it

PIU' CHE al Molfetta, prossimo avversario della Levoni, il coach Gianni Tripodi deve pensare alle condizioni di salute dei suoi atleti. Infatti nel corso dell'allenamento di ieri pomeriggio si è fermato Matteo Metz, a causa di una distorsione alla caviglia che ha tenuto in allarme la squadra biancorossa. L'atleta, subito visitato dallo staff tecnico della Levoni dovrebbe partecipare ugualmente alla seduta di allenamento di questa mattina al Pala Pergola. Anche Massimo Ruggeri si è allenato a scartamento ridotto a causa di un piccolo virus influenzale che ha messo nelle condizioni Tripodi di far lavorare il lungo a scartamento ridotto. Buone nuove per Antonino Rato, allenatosi con la squadra e sulla via del recupero. Per il resto la formazione potentina ha svolto il regolare allenamento senza particolari problemi di carattere fisico. Maurizio Ferrara si è allenato con i compagni, mentre Francesco Santamaria, fermo giovedì e sostituito da Saponara si è aggregato al quintetto di Tripodi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Nicola Filazzola

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Matteo Metz

Basket C2 De Stradis punta su Sordi e Castellano per un nuovo acuto

La Lucos scommette sul bis Anticipo a Montescaglioso dove arriva il Casapulla MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso, superando per 96 a 83 la seconda in classifica Mizar Torre del Greco non solo ha sfatato il tabù casalingo vincendo per la prima volta al cospetto del suo pubblico ma ha anche interrotto la serie di risultati negativi precedentemente inanellati, che l'avevano vista uscire dal campo sconfitta sette volte su un totale di otto gare disputate. Contro i torresi i ragazzi del tecnico Marcello De Stradis hanno sfoderato una gara autoritaria che ha lasciato ben poco spazio agli avversari, in svantaggio per quasi tutta la gara. Al contrario di precedenti esibizioni, la Lucos Ingest sin dalle primissime battute ha mostrato il giusto piglio che ha posto in difficoltà gli avversari. Con l'affermazione riportata contro i quotati campani la squadra di Montescaglioso è salita a quota quattro punti, stesso numero di punti della Renauto 2000 Casapulla (Caserta). Quest'ultima formazio-

Claudio Castellano

ne farà visita alla Lucos Ingest nel turno odierno con inizio fissato per le ore 19. La squadra del Presidente montese Rocco Santarcangelo, giocando la seconda gara consecutiva tra le mura amiche del Palauditorium “Karol Wojtyla”, avrà la ghiotta occasione per “vendicare” la sconfitta per 75 a 68 subita nella ga-

ra di andata del 12 Ottobre scorso e dare continuità ai propri risultati. Nell'occasione la squadra montese era stata protagonista di una buona gara ma aveva dovuto soccombere alla precisione dei tiratori casertani, la buona giornata dei quali era risultata decisiva per l'esito della gara. La Lucos Ingest, nella quale, in occasione dell'ultima, vittoriosa gara, ha fatto il suo ritorno in squadra il play argentino Matias Caruso, che ha preso il posto di Juan Gorchs, potrà giovarsi anche del buon stato di forma mostrato da Carlos Sordi, autore di ben 35 realizzazioni e della presenza di Larocca, finalmente decisivo e servito a dovere sotto i tabelloni. C'è da scommettere, inoltre, che Claudio Castellano (7 punti contro il Torre del Greco), dopo una gara al servizio della squadra, riprenderà a macinare il solito ampio numero di punti. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Bmw Motorrad Club Basilicata Scacchi, a Baragiano Circolo Tennis Matera al salone della moto di Milano il torneo Semilampo Ricchizzi vince l’under 12 Riconoscimenti per il Bmw Motorrad Club Basilicata all'ultima edizione del Salone internazionale della Moto di Milano (EICMA 2008) per il primo anno di attività del sodalizio lucano che è riuscito a riunire ben 50 iscritti in soli 10 mesi. Nelle scorse settimane il direttivo del Club presieduto da Nico Lippolis ha incontrato i vertici di Bmw Motorrad Club Italia durante la rassegna milanese dedicata alle due ruote. In quella occasione sono state esposte le attività portate avanti in questi primi mesi di attività dal sodalizio lucano e i risultati conseguiti in termini di iscrizioni. Con oltre 50 iscrizioni (di cui 12 sono donne) in pochi mesi, il Bmw Motorrad Club Basilicata è risultato tra i club più dinamici, anche per il numero e la qualità delle motogite organizzate in Lucania e nelle regioni limitrofe, incontri che hanno registrato grande partecipazione di equipaggi. Soddisfazione per i risultati conseguiti è stata espressa dai rappresentanti di Bmw Motorrad Club Italia che hanno esortato i vertici del sodalizio lucano a continuare

sulla strada intrapresa “promuovendo per il prossimo anno uno stimolante calendario di eventi, raduni e viaggi motociclistici di diversa durata ed impegno, per condividere, con amici e compagni di fede BMW, le esperienze motociclistiche più stimolanti e piacevoli”. “Per tutta la durata dell'associazione -ricorda Nico Lippolis- cioè un anno solare con scadenza il 31 dicembre, i Soci possono usufruire di servizi esclusivi, accordi, convenzioni ed opportunità. Ogni nuovo socio riceve infatti un kit di benvenuto contenente la tessera personalizzata che da diritto agli sconti, bandana smotard, spilla, patch e gli adesivi tutti personalizzati BMW Motorrad Club Italia”. Durante l'evento milanese il presidente Nico Lippolis ha incontrato anche il noto giornalista Nico Cereghini che dovrebbe essere il testimonial, per il 2009, di una campagna di guida sicura promossa dal Bmw Motorrad Club Basilicata. Giovanni Martemucci sport@luedi.it

E' TUTTO pronto a Baragiano, presso Villa Fiorentina per il prim torneo Semilampo di Scacchi, organizzato dall'Accademia Scacchi di Potenza con il patrocinio dell'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata, il Coni e la World Cheese Federation. Il primo memorial Francesco Scafarelli, questo è il titolo dell'iniziativa prenderà il via alle 9 con l'apertura delle iscrizione e il perfezionamento delle preiscrizioni, a seguire si terrà la chiusura delle iscrizioni, il sorteggio e il primo turno di gioco, il secondo, terzo e quarto turno si disputeranno dalle 11 in poi. Dopo la pausa pranzo le ostilità riprenderanno con la disputa del quinto, sesto, settimo e ottavo turno. I primi quatto turni saranno intervallati da una pausa di cinque minuti. La quota d'iscrizione è pari a quindici euro, dieci pe donne e under 18, il torneo sarà diretto da idoneo arbitro FSI, il giudizio arbitrale sarà insindacabile, per quanto non specificato saranno valide le norme FSI e FIDE. Ai vincitori saranno forniti premi e rimborsi spese che vanno dai 200 euro più il trofeo fino ai venti euro, con incluso trofeo. Un momento importante per la crescita di una disciplina che in Basilicata sta pian piano ritrovando spazi e sensibilità sociali e aggregativi nel segno tangibile di una qualità organizzativa sempre crescente. L'Accademia Scacchi Potenza punta a migliorare le qualità tecniche dei partecipanti. f.menonna@luedi.it

Nella prima tappa dei Tornei super four master series - fase Provinciale di Bari per la categoria UNDER 12 femminile la giocatrice del C.T. Matera Mariacristina Andrisani ha disputato la finale battendo 6-1 6-3 la giocatrice Doriana Ricchizzi del C.T. Barletta, mentre nella Categoria Under 14 maschile tenutasi a Putignano Giovanni Loperfido si è qualificato al secondo posto. Gli atleti del C.T. Matera sono allenati dai Maestri Enzo Fiore, Gianni Fontanarosa e Antonio Fiore.


Spettacoli & televisione Naomi vola Alitalia

Affleck giocatore punito

LONDRA – Naomi Campbell arriva in Italia per il ponte dell’Immacolata dell’8 dicembre. La Venere nera avrebbe programmato di passare qualche giorno in Italia con il fidanzato Vladimir Doronin. Ma non volerà con British Airways, bandita dalla compagnia aerea dopo l’accesa lite con la polizia. Sceglierà Alitalia?

Sabato 22 novembre 2008

53

Un ciuccio per Ilary

DELLA grande passione di Ben Affleck per il poker già si sapeva. La moglie e collega Jenifer Garner per risollevare il bilancio familiare ha preso una decisione drastica, facendo costruire nella loro casa un sala da gioco, in modo che il marito possa limitarsi al classico pokerino con gli amici, senza spendere milioni nei casino di Las Vegas.

ILARY Blasi svela il segreto del gesto del dito in bocca, con il quale suo marito Francesco Totti, capitano della Roma, festeggia sempre i gol in campo. In un'intervista a Canale 5 la Blasi spiega: «Tutti pensano ai nostri figli, perché giustamente i bambini si ciucciano il dito, però, in questo caso, sono io che ho questo vizio, mi ciuccio il dito da sempre...».

CON “W” DI OLIVER STONE SI È APERTO IL SECONDO FILM FEST DIRETTO DA NANNI MORETTI

Torino al via con la politica

Showbiz

Michael Jackson si converte all’Islam

di BARBARA BECCARIA TORINO – Se il buon giorno si vede dal mattino, la 26/a edizione del Torino Film Festival, la seconda firmata Nanni Moretti, sarà un festival coraggioso, ricco di sfaccettature, e con tanta voglia di dire la sua: è quanto emerge dalla programmazione di oggi, primo giorno, dominata da due film, quello inaugurale di ieri sera, W di Oliver Stone e Armando e la politica di Chiara Malta. D’altronde Nanni Moretti ha sempre diviso la sua vita tra la carriera cinematografica e la politica. Così sembra fare anche questo festival, intriso di film intimisti anche fantastici, opere grandiose e visionarie come i grandi film di Roman Polanski, a cui il festival dedica la più importante retrospettiva, film storici come quelli della retrospettiva British Renaissance sugli anni 70 e di Andrzey Wajda (per esempio 'Katyn' sulle stragi in Polonia di Stalin) e film con la politica nel cuore. Come, ovviamente, Armando e la politica, nella sezione Lo stato delle cose, proprio dedicata al tema della politica, storia di un viaggio alla ricerca di un padre una volta socialista finito a votare Berlusconi, ma senza riuscire a dirlo alla figlia. Il film, autobiografico di 73 minuti, è andato in anteprima al Cinema Massimo, presente la regista Chiara Malta, ovvero la figlia alla ricerca del padre Armando, protagonista insieme a lei del film, negando si aver votato a destra, e che ha accettato la sfida di entrare a far parte del film. Armando e la politica è una sorta di spy story politica alla ricerca della verità politica. «Non è certo una denuncia di Berlusconi – ha detto l’autrice, che da anni vive in Francia, la patria degli italiani che non se la sentono più di vivere nel proprio paese – ma il racconto di 20 anni d’Italia, un’inchiesta per capire la 'falsità politicà italiana». Per la regista «c'è un parallelismo tra la verità cinematografica e la verità politica: entrambi non sono la verità, ma una costruzione a tavolino di essa. Girando questo film ho poi capito che l’identità politica di una persona non è definibile per sempre e schierarsi è un fatto molto relativo». Intriso di politica è ovviamente l’attesissimo 'W' di Oliver Stone, ieri sera in

Sopra Oliver Stone a Torino a sinistra la regista Chiara Malta

anteprima italiana al Teatro Regio per 1.300 fortunati tra 900 vip e accreditati e 400 persone che hanno bruciato in poche ore i biglietti disponibili (gli ultimi staccati in sostituzione dei vip che non hanno con-

fermato). Un’anteprima in odore di diventare l’unica visione italiana se nessun distributore nazionale si farà avanti. Un film finito di girare di corsa da Stone per «partecipare» alla campagna elettorale «anche se

– come ha detto lui stesso – chi è andato a vederlo sapeva già bene per chi votare, non credo sia servito a portare voti ad Obama». L’autore di 'Platoon', Nato il 4 luglip, 'Wall Street', 'Nixon', 'Jfk', conferma con questa opera, molto ben interpretata da Josh Brolin, nella parte di Bush, una grande capacità di fare cinema realista». «Dicono che sono un regista controverso – ha detto – sono solo un uomo che cerca di raccontare la realtà col cinema».

Linn: «Barry Obama simpatico secchione» «BARRY Obama? Me lo ricordo come il ragazzo grassottello che sorrideva sempre. Aveva un bellissimo sorriso e sembrava sempre contento. Era carino con la sua grossa capigliatura afro». Lo ricorda così l’attrice Teri Ann Linn (nella foto), nota per il ruolo di Kristen nella soap opera “Beautiful”, che del presidente Usa fu compagna di scuola. «Andava in discoteca - racconta - con i pantaloni bianchi a zampa d'elefante e la giacca bianca, alla John

Travolta». E non era il sex symbol paparazzato oggi dai giornali: «Era il tipo che vuoi come buon amico, non un gran pezzo di ragazzo». Teri, sua compagna di scuola all'istituto Punahou delle Hawaii dagli 11 ai 18 anni, confessa di non aver votato per Obama: adora Sarah Palin e McCain. Alle Hawaii, lei era la ragazza più carina della scuola. Barack «stava con il gruppo degli intellettuali. Io invece andavo in giro di più con gli atleti».

LONDRA – Michael Jackson non smette di sorprendere e fare notizia, anche se sempre meno per motivi musicali: il cantante si sarebbe ora convertito all’Islam, secondo quanto scrive il tabloid britannico Sun, per il quale la cerimonia della conversione sarebbe avvenuta casa di un amico a Los Angeles. Il suo nome musulmano sarebbe ora Mikaeel, quello di uno degli angeli di Allah. Gli era stato proposto Mustafa, ovvero “il prescelto”, ma la popstar non lo gradiva. Jackson, 50 anni, che è stato cresciuto dalla famiglia come Testimone di Geova, avrebbe abbracciato la fede islamica nella cerimonia della shahada dopo aver parlato con amici – il musicista canadese David Wharnsby e il produttore Phillip Buibal che si erano recentemente convertiti, e che gli spiegavano come la fede musulmana avesse migliorato la loro vita. I due – che hanno assunto i nomi di Dawud Wharnsby Ali e Idris Phillips dopo la conversione avevano visto Michael «un pò giù» negli ultimi tempi: «Gli hanno parlato della loro fede – ha detto una fonte del Sun – e di come li aveva resi persone migliori. E Michael alla fine si è convinto». La cerimonia, alla presenza

Michael Jackson

di un imam di una moschea di L.A., si è svolta nella villa di Steve Porcaro, tastierista dei Toto e co-autore delle musiche di Thriller. Michael, riferisce il giornale, avrebbe indossato un abito tradizionale e seduto in terra, giurando fedeltà ai dettami del Corano. Nelle ultime settimane il cantante di 'Beat it' e 'Billie Jean' ha passato molto tempo nello studio di registrazione di Porcaro, che si trova nella villa sulle colline di Hollywood. Alla festa per il neo credente è intervenuto anche il più celebre convertito alla fede musulmana della storia della musica pop: Yusuf Islam, 60 anni, già popstar negli anni Settanta con il nome di Cat Stevens.

E’ GIORNALISTA PUBBLICISTA

Fiction A CIRCA un anno dal debutto della versione cinematografica in sala, premiata con quattro David di Donatello e venduta in 15 Paesi, arriva in prima serata su Raiuno, domani e lunedì, nella più lunga versione televisiva, I vicerè di Roberto Faenza, tratto dal capolavoro verista del 1894 di Federico De Roberto. Il film co-prodotto da Rai Fiction (che ha finanziato circa 4 milioni e mezzo di euro degli 8 milioni totali di budget) e dalla Jean Vigo di Elda Ferri (che ha lavorato al progetto per 10 anni), è l’adattamento di un libro a lungo ostracizzato dalla critica crociana e rivalutato da Brancati e Sciascia. Per Roberto Faenza, essere riusciti a realizzare il progetto (a cui avevano pensato negli anni, per il cinema o la tv, anche Visconti, Rossellini e Sandro Bolchi), con il contributo della Rai è una vittoria «sulla tv buonista che per anni ha proposto solo poliziotti, santi e papi... tutti buoni, mentre c'è stata una certa resistenza a non far vedere solo

DOMANI E LUNEDÌ VERSIONE TELEVISIVA DEL FILM DI FAENZA

“I Vicerè” approda su Raiuno Un’immagine dal film di Roberto Faenza “I vicerè”

cose positive. Noi abbiamo avuto la fortuna di capitare invece in un momento in cui la tv è più coraggiosa». Il libro, per il regista «è stato a lungo interpretato male. Non è un atto d’accusa nichilista nei confronti dell’Italia ma un atto d’amore. Mettere

in risalto il trasformismo della società non vuol dire sostenere che l’Italia è corrotta ma evidenziare la parte del Paese che non funziona». La storia ruota intorno alla famiglia catanese degli Uzeda di Francalanza, erede dei Vicerè dell’isola, che viene racconta-

ta dai moti per l’Unità d’Italia agli ultimi decenni dell’800. Attraverso gli occhi dell’ultimo erede, Consalvo (Alessandro Preziosi), vengono svelate le vicende dei diversi componenti degli Uzeda, in vista della nuova, temuta e poi addomesticata, democrazia. L’intransigente principe Giacomo (Lando Buzzanca), avido e superstizioso, nel cercare di proteggere i privilegi della famiglia, si scontra contro le velleità di cambiamento della società di Consalvo. Il ragazzo, idealista, non esita a diventare un politico trasformista e ipocrita. A fare le spese dell’autoritarismo di Giacomo è anche la sorella di Consalvo, Teresa (Capotondi), costretta a rinunciare per un matrimonio di convenienza all’uomo che ama, Giovannino (Guido Caprino).

Per Mike troppi spot e ora rischia il tesserino

«MI vogliono radiare dall’albo dei giornalisti pubblicisti, nel quale sono iscritto dal 1973 e di cui mi onoro di appartenere, perchè faccio pubblicità. È una cosa assurda perchè faccio pubblicità, come è noto a tutti. da 50 anni e scrivo anche articoli, ma tengo distinte le due cose». Lo ha spiegato Mike Bongiorno a Milano, dove ha ricevuto il Premio del Club Santa Chiara alla carriera.


Televisioni

PRIMA SERATA

21.30

SHOW

17.10

RUBRICA

RUBRICA

21.30

Sabato 22 novembre 2008

SHOW

21.10

19.35

TELEFILM

FILM

21.10

20.30

55

SHOW

Pippo Baudo

Sereno variabile

Alberto Angela

06.30 -RubricaSabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -RubricaTuttobenessere 11.30 -Rubrica Occhio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -Rubrica Lineablu 16.15 -RubricaDreams Road 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -Quiz L'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VideoframmentiZibaldone - Cose a caso 06.10 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 18.50 -Real TvL'Isola dei famosi - La settimana 20.00 -Sit ComPiloti

08.45 -CartoniIl mondo di Stefi 09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.15 -RubricaTGR EstOvest 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 16.10 -RubricaMagazine C. League 16.35 -SportC. italiano - Pallanuoto 16.50 -SportGrand Prix - Ginn. artistica 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Rubrica Superpartes 10.40 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality Show Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.15 -Sit ComVita da strega 07.20 -Serie TvLe stagioni del cuore 09.30 -RubricaVivere meglio 10.50 -RubricaCuochi senza frontiere 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.40 -Rubrica Pianeta mare 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Perry Mason - Campioni senza valore - Giallo 17.00 -TelefilmDetective Monk 18.00 -Documentario I misteri dell'alce 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.35 -NewsTgcom - Attualità 13.40 -Real Tv La talpa 14.15 -Film Mars Attacks! con J. Nicholson, G. Close, N. Portman, L. Haas, R. Steiger, L. Marie, P. Brosnan, M. J. Fox - regia di Tim Burton (USA) - 1997 16.10 -Film Tv Beethoven 3 - Commedia 18.05 -Sit ComLa tata 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -FilmBalto - regia di Simon Wells (GB/USA) - 1995

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -DocumentarioDogs with Jobs 10.30 -Film Il magnifico Bobo con Peter Sellers, Britt Ekland, Adolfo Celi, Rossano Brazzi, Don Lurio - regia di Robert Parrish (USA) - 1967 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -DocumentarioDocumentario 14.30 -SportRugby: Test Match 2008 Rugby 17.00 -DocumentarioDocumentario 17.30 -Film L'ultima valle con Michael Caine, Omar Sharif, Florinda Bolkan, Nigel Davenport, Per Oscarsson - regia di James Clavell (GB) - 1970 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Serata d'onore 23.50 -TelegiornaleTg 1

20.25 -Gioco Estrazioni del Lotto 20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -RubricaSabato sprint

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta 23.25 -Telegiornale Tg 3

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show C'è posta per te

21.30 -Film Don Camillo monsignore... ma non troppo con Fernandel, Gino Cervi, Gina Rovere, Leda Gloria, Valeria Ciangottini, Saro Urzì - regia di Carmine Gallone (Italia) - 1961

21.10 -FilmShark Tale - regia di Vicky Jenson, Bibo Bergeron (USA) - 2004 22.55 -FilmBulletproof con D. Wayans, A. Sandler, J. Caan, K. Wilson - regia di Ernest R. Dickerson (USA) - 1996

20.30 -ShowCrozza Italia Exclusive 21.10 -FilmLa poliziotta con Mariangela Melato, Renato Pozzetto, Mario Carotenuto, Umberto Smaila, Gigi Ballista - regia di Steno (Stefano Vanzina) (Italia) 1974

23.55 -RubricaApplausi 00.35 -TelegiornaleTg 1 01.00 -FilmBlue Steel - Bersaglio mortale 02.40 -AttualitàPioggia sporca 03.10 -FilmProfumo di donna 04.45 -TelefilmAeroporto internazionale

23.20 -TelegiornaleTg 2 23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.35 -DocumentiIl mio 68 02.55 -Talk ShowIl caffè 03.55 -VarietàCercando cercando

23.40 -TelegiornaleTg Regione 23.45 -AttualitàBlu notte 00.45 -TelegiornaleTg 3 00.55 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.10 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema 01.35 -RubricaFuori orario

00.30 -RubricaNonsolomoda 01.20 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.50 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.35 -Film TvLa casa sulla scogliera 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.00 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5

23.50 -RubricaGuida al campionato 00.40 -NewsSipario notte 01.30 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.45 -ShowIeri e oggi in Tv special 03.15 -FilmIl pasto delle belve 05.00 -TELENOVELA Terra nostra 2 - La speranza

00.35 -NewsStudio Sport 01.40 -FilmSpecies II 03.15 -FilmSpecies III 05.00 -NewsStudio Sport 05.25 -Serie TvClasse di ferro

23.25 -RubricaLa valigia dei sogni 00.05 -TelefilmHustle - I signori della truffa 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaM.O.D.A. 02.05 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso

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Chuck Norris

Shark Tale

Maurizio Crozza

leTrame

LA 7

ORE 10.30

ITALIA 1

ORE 14.15

LA 7

ORE 17.30

IL MAGNIFICO BOBO

MARS ATTACKS!

L’ULTIMA VALLE

con P. Sellers, A. Celi, Don Lurio - regia di Robert Parrish (Usa) - 1967

con J. Nicholson, G. Close, P. Brosnan, N. Portman, L. Marie - regia di Tim Burton (Usa) - 1997

con M. Caine, O. Sharif, F. Bolkan - regia di James Clavell (G.B.) - 1970

Bautista è un matador, ma ambisce fare il cantante e, per ottenere una scrittura, deve sedurre Olympia, cortigiana d'alto bordo. Spacciandosi per ricco e potente, Bautista raggiunge l'obiettivo, ma, scoperto il suo gioco, Olympya lo mette alla porta dopo averlo dipinto di blu. La scrittura svanisce e il nostro eroe torna nelle arene dove i curiosi accorrono per vedere il toreador...

LA 7

ORE 21.10

LA POLIZIOTTA con M. Melato, M. Carotenuto, R. Pozzetto - regia di Steno (Ita) -1974 Gianna è stufa della vita di tutti i giorni, soffocata da un fidanzato fannullone e da un datore di lavoro che la sfrutta. Vince un concorso come vigile in un paesino della Lombardia e si dimostra severa e inflessibile. Nel suo mirino entra un corrotto industriale locale, che ha forti appoggi politici. Ben presto lo scandalo diventa nazionale. Rimossa dall'incarico, Gianna parte per la Sicilia...

Gli alieni sono sbarcati sul pianeta Terra e hanno scelto gli Stati Uniti. Ma non perdono occasione per distruggere tutto quello che trovano sulla loro strada. Il presidente degli Usa si preoccupa del vestito da indossare per l'incontro con i marziani; la First Lady Marsha non è da meno...

RETE 4

ORE 21.30

DON CAMILLO MONSIGNORE...MA NON TROPPO con Fernandel, G. Cervi, L. Gloria - regia di Carmine Gallone (Ita) - 1961 Don Camillo e Peppone hanno lasciato il paesello e vivono a Roma: uno è senatore, l'altro monsignore di Curia. Nella Bassa però gli animi dei compaesani non sono cambiati e sono sempre inclini alla rissa politica. Motivo del contendere, questa volta, è la costruzione di nuovi alloggi popolari in un terreno su cui sorge una piccola cappella votiva...

Intorno alla metà del XVII secolo, un dotto studioso di Heidelberg fugge dagli orrori della guerra dei Trent'anni che sta straziando la Germania, in apparenza senza speranze di vittoria per nessuno. Dopo molti pellegrinaggi, finisce in un remoto villaggio svizzero scampato miracolosamente ai massacri: qui, impiegando la forza della ragione, tenta di salvare la popolazione da...

ITALIA 1

ORE 22.55

BULLETPROOF con D. Wayans, A. Sandler, J. Caan - regia di Ernest Dickerson (Usa) - 1996 Moses è un piccolo ladro d'automobili che ha deciso di integrare le proprie entrate lavorando per un grosso trafficante di droga. Quando gli si presenta l'occasione della vita non esita a coinvolgere Keats, il suo migliore amico. Ma nel bel mezzo della compravendita di un grosso quantitativo di droga si scopre che Keats è un agente di polizia in incognito. Nella sparatoria che ne segue...

“Raccontami” vince su Annozero RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Raccontami capitolo ii L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.40 21.18 18.49

ascolto 7.222 6.801 4.898 4.770

RAI DUE Annozero L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa'

21.03 19.10 18.51 13.32

4.126 2.969 2.386 2.022

RAI TRE Un posto al sole Geo & geo Blob di tutto di piu' Non perdiamoci di vista

20.36 17.40 19.57 21.10

2.803 1.927 1.879 1.670

CANALE 5 Striscia la notizia Distretto di polizia 8 Beautiful Chi vuol essere

20.46 21.15 13.42 19.04

7.646 5.044 4.076 3.957

ITALIA 1 La talpa La ruota della fortuna La talpa sudafrica I simpson

21.12 20.28 20.22 14.32

4.186 2.468 2.252 2.207

RETE 4 Il gladiatore Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore

21.14 20.29 19.40 18.42

2.955 2.878 2.059 1.727



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