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Lunedì 24 novembre 2008
Brevi dal mondo
Vienna, Faymann nuovo premier VIENNA – Riedizione in Austria della grande coalizione fra socialdemocratici e popolari (Spoe-Oevp), la stessa che era rimasta al governo due anni scarsi e caduta l'estate scorsa con rinvio anticipato alle urne il 27 settembre. Prossimo cancelliere sarà Werner Faymann (nella foto), succeduto nel doppio incarico al-
In Italia e nel Mondo Trento, uccide l’ex fidanzata Berlusconi “rivisita” Mani Pulite poi si toglie la vita con un coltello «Quei partiti garantirono benessere» TRENTO – Si erano lasciati da poco. Lui però non aveva superato la separazione e aveva insistito per rivederla. Così gli ex fidanzati si erano incontrati sabato sera a Trento e probabilmente avevano parlato a lungo seduti nell’auto di lei. Quando lui si è reso conto che la storia era finita, l’ha uccisa con un coltello da cucina e poi si è tolto la vita usando la stessa arma. Solo alcune ore dopo l’auto con i due corpi senza vita è stata notata da un giornalista. Ilenia Graziola, 29 anni di Nogaredo, vicino a Rovereto, e Carlos Ignacio Carrasco Ortega, cileno di 40 anni, erano una bella coppia, come si usa dire. Lei, alta e mora, lavorava all’università di Trento, lui, un corpo allenato e lineamenti sudameri-
Ilenia Gaziola e Carlos Carrasco
cani, come bagnino nella piscina di Rovereto. La donna è stata colpita tre volte con un grande coltello da cucina all’addome e al torace. Ognuno di questi colpi è stato inflitto con precisione ed è stato letale.
L'AQUILA - L'affondo politico più energico arriva al termine di una giornata fitta di impegni a sostegno di Gianni Chiodi, il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Abruzzo. In un comizio a Pescara Silvio Berlusconi dà la sua lettura di Mani Pulite: nel 1992 la magistratura «iniziò un'azione verso i cinque partiti democratici che, pur con molti errori, erano riusciti a garantire per 50 anni progresso e benessere». nessun riferimento esplicito, almeno in questo passaggio, ad Antonio Di Pietro, che però il premier nomina in un momento successivo del suo intervento. Al nome del leader dell'Italia dei Valori la platea reagisce con dei fischi e il Cavaliere commenta: «Intervento sgraziato ma efficace». In
Arriva in Italia il n. 1 di Lufthansa, forse vedrà Colaninno la guida del partito e del governo a Alfred Gusenbauer, che esce ora di scena.
Corea, in Cina per l’accordo NEW YORK – Il prossimo incontro dei sei paesi coinvolti nel processo di disarmo nucleare nord-coreano si terrà l’8 dicembre in Cina. Lo ha annunciato il segretario di stato americano Condoleezza Rice parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. La Rice, che sta rientrando a Washington da Lima dove ha preso parte al vertice dell’Apec, ha detto che nell’incontro si cercherà di ottenere un accordo sulle procedure di verifica sul disarmo di Pyongyang.
Nuda su Internet McDonald’s nei guai NEW YORK – Lascia da McDonald’s il cellulare con le foto della moglie nuda e le immagini finiscono su Internet: un uomo dell’Arkansas ha ora fatto causa per danni al gigante del fast food. Phillip Sherman sostiene che i dipendenti del ristorante gli avevano promesso di custodire il telefonino fino al suo arrivo. Non essendo successo, l’uomo chiede ora 3 milioni di dollari di risarcimento per danni morali, imbarazzo e i costi del trasferimento in una nuova casa, resosi necessario per evitare i commenti salaci dei vicini.
Georgia, spari smentiti da Mosca
Alitalia, slitta il decollo di Cai oggi partono le lettere assunzione ROMA – Il decollo della nuova Alitalia slitterà. Difficile pensare che possa essere rispettata la data inizialmente prevista del primo dicembre mentre sembra più verosimile che la Cai possa essere pronta intorno alla metà del prossimo mese. «E' ragionevole pensare che il primo dicembre non saremo pronti» riferiscono fonti della società facendo notare che mancano una serie di passaggi importanti, dall’incontro che Cai terrà oggi con i sindacati sulla cassa integrazione fino alle pronunce dell’Antitrust italiano e quello europeo. Il fatto che ieri il presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà abbia annunciato che non si prenderà tutti i 30 giorni previsti per la valutazione e che dunque si pronuncerà prima del 20 dicembre per Cai «è una buona notizia», rilevano sempre le stese fonti, ma bisogna vedere quando realmente tutti questi passaggi saranno stati compiuti. «Non possiamo individuare una data adesso», dicono alla Cai, lasciando intendere che si farà del tutto per far partire la nuova Cai il 15 dicembre e non proprio durante le feste natalizie. L'Antitrust, infatti, si pronuncerà sul dossier Alitalia prima del 20 dicembre, secondo quanto si è potuto dedurre da quello che ha detto il presidente dell’Autorità Antonio Catricalà intervenendo a 'Domenica In'. «Il dossier ci è arrivato giovedì scorso, avremmo 30 giorni per valutarlo, ma non sfrutteremo tutto il tempo perchè abbiamo studiato prima» il tipo di operazione, ha detto Catricalà. «Non possiamo chiedere ad Alitalia di vendere gli slot, le rotte, la legge ce lo impedisce. Faremo però in modo che i viaggiato-
Wolfang Mayhrhuber
ri italiani non debbano rimpiangere il vecchio duopolio AlitaliaAirOne». Per Catricalà occorre pensare sia ai passeggeri che guardano al prezzo sia a quelli che magari possono spendere di più e vogliono avere la comodità di cambiare biglietto fino all’ultimo momento. «Speriamo di avere tutte queste caratteristiche» ha detto Catricalà rilevando che «l'aereo è un mezzo importante e non è già sostituibile con il treno». Un’altra precisazione arriva dall’Enac che «non è parte nè arbitro nella lunga vertenza su Alitalia che si è svolta negli ultimi mesi». Lo ha detto il presidente del'ente Vito Riggio che sabato era stato fermato nell’aeroporto palermitano da alcuni lavoratori di Alitalia e delle società che gestiscono servizi nel «Falcone Borsellino» che da una set-
timana protestano contro i tagli che sarebbero previsti dal piano Cai, che gli chidevano un intervento. «Ho richiesto – aggiunge Riggio – l' operativo della nuova Alitalia che non è stato ancora definito e ho invitato l’Ad a dare tempestiva informazione al personale di cui intende avvalersi». «A Palermo – ha concluso – la situazione non sarà certo piacevole per molto precari stagionali che non vedranno rinnovati i contratti». Intanto da evidenziare la presenza oggi in Italia del numero uno di Lufthansa, Wolfang Mayrhuber, ufficialmente per inaugurare la nuova sede della Compagnia tedesca. Fonti ben informate affermano, però, che vedrà il presidente di Cai, Roberto Colaninno che solo sabato ha incontrato il capo di Air France Jean Cyrill Spinetta. Tito Giabarri
Gianni Chiodi (s) e Silvio Berlusconi
precedenza, nei vari appuntamenti della giornata, il presidente del Consiglio, se l’era presa con i giornalisti della Rai, con la sinistra che diffonde pessimismo, con il «donchisciottesco» pacchetto Ue per il clima.
Pdl a testa bassa contro Di Pietro «Veltroni, isolato» ROMA – Pdl a testa bassa contro Antonio Di Pietro, mentre il Pd cerca di stemperare i toni, invitando sia il centrodestra che l’alleato dipiestrista a non radicalizzare lo scontro. Il leader dell’Idv torna ad attaccare Silvio Berlusconi, sia in un comizio a Campobasso sia nel suo ultimo libro di cui il Corriere della Sera pubblica le anticipazioni: Di Pietro contesta «il modello fascistoide del governo berlusconiano» e afferma tra l’altro che per il premier «i magistrati rappresentano ciò che gli ebrei rappresentavano per Hitler». Insomma, l’ex pm non usa giri di parole per bollare il presidente del Consiglio come «un corruttore politico recidivo, la forza politica eversiva», contestandogli di aver «umiliato e reso impotente il Parlamento». La replica del Pdl non si fa attendere, e non è meno dura. «Di Pietro – sostiene Maurizio Gasparri – non perde occasione per confermarsi incompatibile con un quadro di regole democratiche». E Sandro Bondi auspica che «anche la sinistra, attraverso i suoi esponenti più autorevoli e nobili, sappia prendere le distanze da un movimento politico, come l’Idv, che si rivela di giorno in giorno antitetico e ripugnante ai valori più profondi della nostra democrazia e della stessa tradizione della sinistra italiana». Il Pd è il bersaglio anche di Paolo Bonaiuti. «Il conflitto di interessi di fondo – dice – è quello tra Di Pietro e lo spirito di libertà, di ragionevolezza, di tolleranza che è il sale della democrazia. Le sue quotidiane ingiurie a Berlusconi non sono giustificate da nulla». Per questo, Bonaiuti non si spiega «perchè Veltroni continui ad accompagnarsi ad un alleato del genere». Stesso affondo di Fabrizio Cicchitto, che si domanda «come sia possibile che Veltroni invochi un nuovo rapporto tra maggioranza ed opposizione e poi non faccia la benchè minima distinzione rispetto a Di Pietro», che appare «grottesco con una predilezione per il macabro». La replica del Pd è affidata al portavoce, Andrea Orlando, che invita tutti (il centrodestra ma anche l’alleato Di Pietro) ad ascoltare l’appello di Veltroni a non radicalizzare lo scontro. «Da Berlusconi, che definisce in un comizio Di Pietro un uomo cattivo – rileva – a Di Pietro che fa dei paralleli poco calzanti ed equivocabili tra il premier e Hitler». Daniela Navi
IL CASO
La Spezia, tornano le “Br” diffuso un volantino di minacce MOSCA – Le forze di interposizione russe nella regione separatista dell’Ossezia del Sud hanno negato di aver aperto il fuoco al passaggio del convoglio su cui viaggiavano il presidente georgiano Mikheil Saakashvili (nella foto) e quello polacco Lech Kaczynski. La portavoce di Saakashvili, Nato Partskhaladze, aveva raccontato che durante la visita dei due presidenti nei pressi di un checkpoint ad Akhalgori, i russi «avevano cominciato a sparare». «I presidenti si sono allontanati immediatamente».
GENOVA – «Nessun compromesso sarà possibile con i carnefici della libertà e dei diritti. Romperemo l’accerchiamento del regime plutocratico». Hanno usato in parte il vecchio linguaggio dei documenti Br i redattori del volantino firmato 'neo Brigate rosse' lasciato ieri mattina sulla porta della redazione spezzina di Primocanale. Un volantino che sembra un riassunto dei vecchi documenti, con qualche errore di grammatica, qualche svarione storico, ma che non ha riferimenti locali: un panegirico sul sistema 'imperialista plutocratico' e sullo 'sfruttamento del proletariato' che ingenera dubbi e perplessità. Gli inquirenti quindi si dicono 'cauti' se
non 'scettici' rispetto ad un ritorno di formazioni brigatiste. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa invita però a non sottovalutare l’episodio perchè «i focolai – ha detto – sono sempre esistiti e continuano a esistere: l’importante è tenere alta la vigilanza». A trovare il volantino è stato uno dei giornalisti dell’emittente che ieri mattina, poco prima delle 9, ha aperto la redazione. Era attaccato alla porta a vetri della redazione open space con lo scotch: una modalità di rilascio assolutamente non consueta in ambienti eversivi che ha contribuito a far pensare all’inattendibilità del documento. La Digos ha sequestrato il foglio, ha cercato impronte e tracce e sta cercando tra i vi-
Il volantino di La Spezia
deo registrati dalle telecamere di sicurezza della vicina area commerciale, in centro, se ci sono immagini di persone note. Negli anni di piombo, la provincia della Spezia fu teatro
di alcune azioni terroristiche anche se nel mondo operaio e sindacale spezzino l’ideologia delle Br non attecchì mai. Letizia Bianco
In Italia e nel Mondo
Lunedì 24 novembre 2008
Per Alejandro Valentin violerebbe la Costituzione «laica e neutrale»
Spagna, un giudice vieta il crocifisso a scuola È la prima sentenza del genere nel paese iberico. Contestazione dei vescovi
Un simbolo ormai contestato
MADRID - La Spagna come l'Italia: la polemica sul crocefisso nelle aule esplode anche nel paese iberico. Ma questa volta non sono i genitori musulmani, come era accaduto in Italia, a chiedere di rimuovere dall'aula scolastica il simbolo della religione cristiana, ma un giudice che lo chiede in nome della Costituzione laica. Su segnalazione di un genitore, il giudice di Valladolid Alejandro Valentin obbliga la scuola pubblica Macias Picavea a «ritirare i simboli religiosi dalle classi e dagli spazi comuni», per non indurre i ragazzi a ritenere che
lo Stato «non sia neutrale» tra le varie confessioni religiose. Da notare che fino alla caduta del regime franchista, ormai trent'anni fa, il cattolicesimo era addirittura «religione di stato» in Spagna. Ma l'attuale Costituzione, garantisce non solo «libertà di religione e di culto», ma afferma che lo Stato è «laico e neutrale» sulle questioni religiose. Un dettato inconciliabile con la presenza in tutte le aule del paese del simbolo di una sola religione, appunto il cattolicesimo. «La presenza di simboli» religiosi di una specifica confessione in un ambiente collettivo dove «ci sono minori in
piena fase di formazione della personalità», argomenta Valentin, potrebbe dare la sensazione «che lo Stato è più vicino alla religione cattolica rispetto ad altre confessioni». Un'idea che può rivelarsi pericolosa per «una società che aspira alla tolleranza delle altre opinioni e ideali che non necessariamente coincidono con i propri». Ma la Chiesa spagnola chiede invece proprio questo ai paesi tradizionalmente cattolici: che lo stato sia effettivamente «più vicino alla religione cattolica» e la Ue fedele alle sue «radici cristiane». Antonio Jerez
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Medio Oriente, Abu Mazen a Hamas: «Accordo o elezioni» La data fissata per gli inizi 2009 ma la sua decisione è contestata
Abu Mazen
TEL AVIV – La crisi fra il presidente dell’ Autorità palestinese, Abu Mazen (Mahmud Abbas) e i dirigenti di Hamas a Gaza si sta avvicinando al momento della verità. Abu Mazen ha voluto fissare una scadenza precisa: se entro la fine di quest’anno non si sarà trovata una piattaforma comune fra l’Anp e Hamas allora il Rais fisserà per l’inizio del 2009 nuove elezioni politiche e presidenziali nei Territori. In meno di un’ora è giunta da Gaza la risposta di Hamas, secca ed inequivocabile: «Abu Mazen – ha detto Mahmud a-Zahar – non ha alcun diritto di indire elezioni».
I figli di Frigerio indignati contro i due imputati
Erba, oggi la difesa chiederà l’assoluzione per Rosa e Olindo MILANO – Oggi, i difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, imputati per la strage di Erba (Como) in cui furono uccise quattro persone, tra cui un bambino di poco più di due anni, giocheranno tutte le loro carte. Comincerà, almeno stando alle ultime dichiarazioni del collegio difensivo, l’avvocato Enzo Pacia, vecchio leone dei processi in Corte d’assise, che sembra non abbia mai scritto un’arringa in vita sua, ma che, in questa occasione, ci starebbe pensando, vista la complessità di questo processo in cui è accaduto di tutto: dalle confessioni di Olindo e Rosa, fino alla loro ritrattazione e proclamazione di innocenza. Poi, alle argomentazioni del pm Massino Astori, che per gli imputati ha chiesto l’ergastolo con l’isolamento diurno per tre anni (massimo della pena prevista dalla Legge italiana per vicende come queste) cercheranno di controbattere gli avvocati Fabio Schembri e Luisa Bordeaux. La richiesta della difesa è nota da tempo: assoluzione e, in subordine, una perizia psichiatrica per stabilire se Olindo e Rosa fossero capaci di intendere e di volere al momento dei fatti. Noti anche gli argomenti della difesa : le confessioni, per i legali, furono «indotte», perchè gli imputati, prima dell’arrivo dei magistrati in carcere, furono lasciati svariate ore in compagnia dei carabinieri. C'è poi la macchia di sangue sulla Seat Arosa di Olindo e Rosa da cui fu estratto il Dna di Valeria Cherubini. Per l’accusa, prova inconfutabile della presenza di Olindo e Rosa sulla scena del delitto:
Andrea ed Elena Frigerio
invece gli avvocati sostengono che la macchia potrebbe essere stata portata dai carabinieri mentre ponevano delle microspie nell’auto, oppure dagli imputati stessi, nei giorni successivi, poichè la corte di via Diaz, in cui avvenne il massacro, era cosparsa di sangue, a causa dell’arrivo dei pompieri, intervenuti perchè nell’appartamento dei Castagna era anche scoppiato un incendio. I legali cercheranno di smontare anche la testimonianza di Mario Frigerio, il sopravvissuto alla strage, che ha riconosciuto in aula Olindo come colui che l’aggredì e cercò di sgozzarlo sul pianerottolo della palazzi-
na in cui vivevano tutti i protagonisti della tragedia. Gli avvocati insistono nel dire che, nel primo interrogatorio, non appena si riebbe dalle gravi ferite, l’uomo diede una descrizione diversa dell’aggressore e solo in occasioni successive fece il nome di Olindo. Sabato, con una lettera, hanno preso posizione i figli di Frigerio che nella strage hanno perso la madre, Valeria Cherubini, morta con Raffaella Castagna, suo figlio Youssef e la madre della donna, Paola Galli. Elena e Andrea Frigerio chiedono che Olindo e Rosa «siano condannati al carcere a vita e non si possano incontrare nemmeno un minuto» ed esprimono l’indignazione contro i due imputati, «i loro odiosi sorrisi» e contro la strategia difensiva ritenuta «moralmente inaccettabile». La lettera, scritta a mano, spiega che solo la pena dell’ergastolo «potrà far loro comprendere la gravità delle loro colpe. Nonchè il dolore che si prova a non poter più vedere e riabbracciare una persona cara». Rosa e Olindo, scrivono i Frigerio, «hanno distrutto la nostra famiglia, il nostro mondo e vogliamo che ora gli venga tolto il loro, la loro casa, i loro beni». La famiglia Frigerio spiega di non voler chiedere nulla a nessuno, nè di essere interessata al denaro: «Abbiamo diritto a ottenere che la vita carceraria degli imputati non possa essere alleviata da disponibilità economiche o dal pensiero di poter conservare il loro patrimonio». E conclude «Non possiamo perdonarli». Giacomo Solis
Erotica 2008, appuntamento speciale all’Olympia di Londra SONO molte le città che si contendono il palmares di mostra a luci rosse più famosa del mondo. Una, ad esempio, è Melbourne in Australia dove si è appena concluso il Sexpo. Ma è innegabile che Erotica 2008 che si svolge all' Olympia di Londra è da considerarsi a tutti gli effetti un appuntamento speciale. La mostra ha infatti caratteristiche piuttosto "originali". Non tanto dal punta di vista dell'effetto ottico, ma per il prestigio degli ospiti (come Dita Von Teese) e per il fatto che è una sorta di fiera per adulti. E' la caccia alle nuove tendenze e agli stili di vita condivisi dai cultori del genere. Dentro un po' di tutto all'insegna del burlesque, l'ironia (non ha molta importanza essere bellissime /i e avere corpi mozzafiato). Dedicato naturalmente a chi piace e ci crede.
Segolene Royal
Francia, duello all’ultimo sangue Segolene e Martine vanno in Tribunale PARIGI – Un duello all’ultimo sangue mentre la casa comune, il partito, rischia la scissione: Martine Aubry e Segolene Royal, le duellanti per il vertice, sono già alla carta bollata. Una guerra di cifre, di voti conteggiati e poi spariti, altri mal trascritti, verbali forse falsificati, insomma nelle elezioni interne del Ps c'è un pò di tutto. E i luogotenenti delle due signore si danno appuntamento in tribunale, chi per falso, chi per diffamazione. La situazione sembra precipitare di ora in ora, quello che un momento prima sembra una minaccia buttata lì soltanto per impaurire l’avversario diventa realtà subito dopo. Appena sabato il ricorso alla giustizia ordinaria sembrava un’enormità che lo stesso primo segretario uscente, Francois Hollande, si era sforzato di esorcizzare. Ieri entrambi gli schieramenti stanno già compilando denunce incrociate: gli uomini di Segolene accusano gli avversari di aver imbrogliato con lo
Padova, ressa per un sacchetto di pasta e riso
TRECENTOpersone in coda al freddo, alcune fin dal primo mattino, in piazza Insurrezione a Padova, dove il ComRes, comitato di commercianti del centro storico, ha distribuito gratuitamente 600 sacchetti con latte, pasta, riso e radicchio.
scrutinio di Lille, la roccaforte di Martine Aubry. In tv hanno annunciato 110 voti per il sindaco, sui verbali c'è scritto 130: «falso in atto pubblico» scriverà il battagliero Manuel Valls, luogotenente di Segolene Royal, nel modulo di denuncia. Dalla federazione della Aubry risponde il leader locale, Gilles Pargneaux: «perchè, se c'era un problema, non me l’hanno detto prima e lo tirano fuori adesso, all’improvviso? Gli scrutatori della Royal erano lì con noi...». Da Lille parte quindi una controquerela, stavolta per diffamazione contro Valls. Mancano due giorni al Consiglio nazionale nel quale Hollande dovrà dirimere la spinosissima questione e nessuno ha voglia di parlare di politica. Tra la serata di sabato e la prima parte della giornata di ieri sono volate soltanto bordate di cifre da una parte all’altra, poi la guerra dei numeri si è calmata per lasciar posto alla carta bollata. Tullio Giannotti
Usa, arriva l’Onda del “Day without gay” C'È un'Onda che sta montando anche negli Usa. L'ha scatenata il 4 Novembre scorso il successo del referendum in California che annulla la validità costituzionale del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, e attecchisce particolarmente tra i gay e coloro che ne sostengono i diritti. Dovrebbe colpire con forza il10 Dicembre, in concomitanza con l'International Human Rights Day delle Nazioni Unite, causando l'assenza dal lavoro di milioni di americani appartenenti alle minoranze sessuali. Almeno questo è quello che sperano gli organizzatori della campagna di
protesta a Day Without Gay, una Giornata Senza Gay. Un'inziativa di protesta contro l'ondata omofobica che ha spazzato la California alle ultime elezioni, ma anche contro il bando che persiste in 30 stati contro le unioni di persone dello stesso sesso.
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Primo piano
Lunedì 24 novembre 2008
I nodi socio-economici Damiano: «Servono ammortizzatori sociali». Il Pdl: «Crisi sì, ma dati esagerati»
«A Natale 400.000 precari a casa» Allarme della Cgil: a rischio 3,4 milioni di giovani del settore privato di FRANCESCO DE SANTIS ROMA - Natale amaro per i precari. La crisi rischia di mandare a casa quattrocentomila lavoratori a termine. Così stima la Cgil che prende in considerazione solo il settore privato dove operano con contratto diverso dal tempo indeterminato, 3,4 milioni di giovani. «Di tutti questi lavoratori - concludono i ricercatori del sindacato - quattrocentomila circa rischiano di perdere il posto alla scadenza dei contratti il prossimo 31 dicembre«. Un anticipo di quella «valanga» distruttrice che aveva annunciato pochi giorni fa il segretario della Cgil Gugliemo Epifani. CONTRATTI NON RINNOVATI - Già nei mesi scorsi, molte aziende prima di ricorrere alla cassa integrazione per i lavoratori con contratto standard, hanno preferito non rinnovare i contratti a tempo determinato, oppure hanno rescisso i contratti vincolati alla realizzazione di un progetto. TAGLI ALLA FIAT E ALL’ALIMENTARE - Secondo il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni, nel gruppo Fiat entro fine anno, tra contratti a tempo determinato e somministrati, ci saranno 5.000 posti in meno, mentre il settore alimentare perderà 10.000 contratti a termine. «C'è poi una fortissima riduzione dell'interinale - ha aggiunto Fammoni - già nel terzo trimestre dell'anno che peggiorerà nel quarto». «Serve una tutela subito». A questo si aggiungono i precari di Alitalia e i tanti lavoratori già in cassa integrazione. «I provvedimenti annunciati dal governo a tutela di questi lavoratori non vanno bene», sottolinea il sindacalista della Cgil. «Gli stanziamenti previsti per gli ammortizzatori non bastano e comunque sono previsti dal 2009 mentre ai precari serve una tutela subito, adesso, prima del 31 dicembre». «IL GOVERNO LAVORI» - «La situazione è gravissima», dice allarmato Cesare Damiano, viceministro del Lavoro nel governo ombra del Pd. «Bisogna intervenire immediatamente a favore dei lavoratori precari attraverso ammortizzatori sociali». Persino la maggioranza è preoccupata: «E' chiaro che a causa della crisi, ci sarà una stretta sul versante dell'occupazione», ammette il vicepresidente della Commissione lavoro della Camera Giuliano Cazzola del Pdl, anche se a suo parere i dati diffusi dalla Cgil gli «sembrano esagerati». Poi cerca di tranquillizzare: «Il Governo sta preparando delle misure sul fronte degli ammortizzatori sociali per queste categorie. Le risposte ai problemi posti dalla Cgil in qualche modo il governo le sta valutando». SCIOPERO - «Cambiate o lo sciopero sarà confer-
mato». L'opposizione chiede interventi radicali contro la crisi. «Basta promesse», dice Damiano e il segretario confederale della Cgil Fammoni gela l'ottimismo del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che spera nella revoca dello sciopero generale del 12 dicembre contro la politica economica del governo. «Se le proposte dell'esecutivo per affrontare la crisi economica rimarranno quelle che finora conosciamo, lo sciopero generale è confermato. Anch'io - ha detto Fammoni - vorrei essere fiducioso come il ministro Sacconi, ma le proposte del governo devono cambiare in qualità e in quantità perchè se rimarranno queste lo sciopero ci sarà».
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani
L’immagine di un corteo a Roma
L’annuncio del ministro Sacconi. Sgravi fiscali Ires e Irap per le aziende
Famiglie bisognose, in arrivo aiuti in denaro di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Aiuti in denaro per chi guadagna meno. Sgravi Ires e sconto Irap per le aziende. Ma niente detassazione delle tredicesime per rilanciare i consumi. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, indica i punti chiave del piano anticrisi che il governo si appresta a varare dopo il confronto con le parti sociali convocate stasera a Palazzo Chigi. Non si tratta - ha anticipato durante il programma "In mezz'ora" su Rai Tre - soltanto di bonus fiscali ma di «un contributo finanziario al reddito, ovvero denaro fresco, per una serie di soggetti che versano in condizioni di disagio». I tecnici hanno presentato le simulazioni di spesa e ora si sta valutando la platea dei soggetti interessati aventi diritto con l'obiettivo di agire «in modo molto tempestivo». Per Sacconi non sarà «un regalo di Natale» ma un intervento articolato a sostegno delle famiglie che «hanno bisogni primari, che hanno perso il lavoro»
Da sinistra, i ministri Tremonti, Sacconi e Brunetta
ma anche ai soggetti più deboli come «i pensionati soli e le famiglie con molti figli». Confermati gli sgravi Ires e lo sconto Irap riguardo il costo del lavoro. Inoltre le banche dovranno garantire alle aziende l'accesso alla liquidità.
Le misure anti-crisi, che saranno in linea con il maxi-piano dell'Ue da 130 miliardi di euro che decollerà mercoledì prossimo e saranno varate dal consiglio dei Ministri del 28 novembre, dovranno però tener conto del debito pubblico. «È un vin-
colo pesante e le iniziative per sostenere l'economia e i ceti più vulnerabili debbono essere commisurate a questo vincolo», ha detto il ministro del Welfare spiegando così le difficoltà per detassare le tredicesime (un intervento dal costo proibitivo pari a 6-8 miliardi di euro). Sacconi ha anche lanciato segnali distensivi alla Cgil dicendosi convinto «che ritirerá lo sciopero del 12 dicembre» abbandonando la tattica del muro contro muro verso il governo. E ha aggiunto: «Avremmo tutto l'interesse che anche la Cgil partecipasse a questo sforzo che dobbiamo compiere per sostenere i ceti più deboli». Procede in questa direzione l'ipotesi di destinare 1 miliardo di euro al fondo per gli ammortizzatori sociali a sostegno dei precari. Per i quali il sindacato guidato da Guglielmo Epifani ha lanciato l’allarme stimando, come visto, che 400 mila lavoratori rischiano di non vedersi rinnovato il contratto in scadenza il 31 dicembre e perdere il posto.
Il premier invita le famiglie italiane a non cambiare le loro abitudini. «Sono ottimista, non come l’opposizione»
Berlusconi: «Sono i consumatori gli arbitri della crisi» di MARINA MARESCA ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi accusa la sinistra di alimentare il clima di sfiducia nell'attuale situazione di crisi economica. «Sono ottimista», afferma il premier, «e non credo sia logico dare troppo spazio al pessimismo che purtroppo troppi media diffondono e che è la canzone quotidiana della nostra opposizione». «Ma il presidente del Consiglio non si lascia influenzare», ha assicurato Berlusconi rimpiangendo l'opposizione americana, «pronta ad unirsi alla maggioranza in un momento di crisi». Il presidente del Consiglio non nega la crisi globale nel mondo della finanza con ricadute nel mondo reale ma è convinto che
gli italiani con il loro comportamento possono determinare la profondità di questa crisi «non cambiando le loro abitudini di vita e lo stile dei loro consumi». «I consumatori sono gli arbitri della situazione», sostiene il premier, che ne ha parlato durante la due giorni elettorale in Abruzzo dove si voterà la settimana prossima per la Regione. «Se le famiglie cambiano lo stile di vita e si lasciano contagiare dall'idea della catastrofe e della crisi, si cominciano a comprare meno auto, meno elettrodomestici, si riducono i consumi e le imprese si trovano a produrre meno, a dover mettere i propri collaboratori in cassa integrazione. Così questi ultimi potranno consumare meno e ci troveremo in una crisi», ha ribadito Berlusconi chiedendo di
scongiurare d'ora in poi il divorzio inaccettabile tra le valutazioni della finanza e quelle dell'economia con nuove regole per la Borsa. Tutti i paesi del mondo dovrebbero stabilire che «se nelle Borse la valutazione di un'azienda è superiore di 20 volte i suoi profitti, si fermino le negoziazioni. Lo stesso accada se il titolo di quell'azienda è valutato 20 volte meno dei suoi profitti». Per quanto riguarda le misure da prendere in Italia il presidente del Consiglio ha detto che il governo sta lavorando per accelerare i pagamenti troppo in ritardo alle imprese che lavorano con le istituzioni pubbliche e per la riduzione dell'Irap, «un portato del governo delle sinistre "con cui non siamo d'accordo».
Silvio Berlusconi ieri in Abruzzo
Primo piano
Lunedì 24 novembre 2008
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Il crollo della scuola L’opposizione all’attacco: «Non si facciano proclami ora». Bertolaso sollecita più fondi
«Una drammatica fatalità» Silvio Berlusconi: «Poteva accadere ovunque». E scoppia la polemica Il dolore
Fiori e lettere attaccati sul cancello del liceo “Darwin”
di LUCA FASSI ROMA - «Una drammatica fatalità». Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi definisce il crollo nella scuola di Rivoli, a due passi da Torino, costato la vita a diciassettenne Vito Scafidi e che ha ferito gravemente un suo compagno che ora rischia di rimanere paralizzato. Critiche dall’opposizione che chiede conto dei tagli all’edilizia scolastica, mentre il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli annuncia un «rapido monitoraggio» della sicurezza degli edifici scolastici. Mentre Guido Bertolaso, sottosegretario e capo della Protezione Civile sollecita più fondi. La sicurezza nelle scuole, afferma Berlusconi, «è una condizione minima di fondo ed è vero che esistono condizioni in diversi istituti scolastici in cui manca. È una responsabilità delle Province, ma noi abbiamo già dato il via ad un’azione
Silvio Berlusconi
nei mesi passati con Bertolaso, individuando un primo lotto di cento scuole da sottoporre a verifiche non soltanto strutturali ma globali. Abbiamo inserito nella Finanziaria – aggiunge – un importo di alcuni milioni di euro. Scuole che appartengono soprattutto a zone sismiche, ma il lavoro da fare è molto più elevato. Mi sembra di ricordare che sono 2.500 le scuole su cui intervenire». In questo
I compagni
I ragazzi della quarta G. Nel riquadro Vito Scafidi
caso però, sottolinea, «si è trattato di una fatalita». L’opposizione va all’attacco dopo le parole del premier. «Non si fanno proclami dopo le tragedie – dice Stefano Pedica (Idv) – si chiede scusa per la irresponsabilità di un Governo che pensa sempre di parlare dopo. Sono anni che chiediamo un controllo delle strutture, non solo quelle scolastiche, e non ci hanno mai ascoltato». Maria Coscia, responsabile scuola del Pd, chiede che «le autorità competenti accertino l’esistenza di eventuali responsabilita» nel crollo nel liceo e che il Governo ripristini «i fondi per la sicurezza degli edifici scolastici, tagliati in Finanziaria». Per Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, «Berlusconi si dovrebbe assumere le sue responsabilità e smetterla di parlare di fatalità laddove invece c'è incuria. Se si tagliano le risorse per fare le manuten-
In coma farmacologico il compagno ferito I medici: «Presto per dire se tornerà a camminare» prossimi giorni, anche in TORINO - Sarà nuovamenrelazione alle condizioni te sottoposto a intervento del paziente. La prognosi chirurgico, nei primi giorresta riservata. I danni ni della prossima settimaneurologici (il giovane rina, Andrea Macrì, 17 anni, schia la paralisi alle gamil ferito più grave tra quelli be) saranno valutabili soltravolti dal crollo della tanto nei giorni successivi controsoffittatura di al secondo intervento. Per un’aula del Liceo Darwin quanto riguarda le altre di Rivoli, nel quale ha perdue ragazze ricoverate al so la vita Vito Scafidi. Cto, la prognosi è di 20 I medici del Cto hanno giorni per Cinzia Palumemesso ieri mattina un bo, la cui situazione clinica bollettino medico nel quale – hanno detto i medici – è in fanno sapere che Andrea, dopo l’operazione subita Le ambulanze davanti al liceo netto miglioramento e la ragazza sarà dimessa nei sabato sera, è rimasto sedato tutta la notte ed è tuttora mantenu- prossimi giorni; 60 giorni di prognosi to in coma farmacologico. L'intervento invece per Federica Ariotti, le cui frattudi decompressione del midollo e rialli- re vertebrali non necessitano di trattaneamento della colonna vertebrale ha mento chirurgico e non hanno comporavuto esito positivo, ma richiede un ulte- tato alcun danno neurologico. Il sindaco di Torino Sergio Chiampaririore intervento per dare maggiore stano si è recato in ospedale per far visita ai bilità alla colonna vertebrale. La nuova operazione sarà eseguita nei ragazzi del Liceo Darwin ricoverati.
zioni, ma poi alla fine nessuno controlla e nessuno fa le verifiche, capitano anche queste cose». Parole dure anche da destra. «Dire che la tragedia di Rivoli è una drammatica fatalità – sostiene il segretario de La Destra, Francesco Storace – è una bestemmia. Anzichè tagliare fondi alla scuola o regalare quattrini a Gheddafi, il governo pensi a renderla sicura». A difesa del Governo interviene il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. «Spesso i siti scolastici, con una legislazione complicata e complessa – ricorda – non dipendono dallo Stato ma da Comuni, Regioni e Province a seconda della tipologia dei plessi scolastici». E questa «è cattiva burocrazia, cattiva regolazione», perchè «manca la verticalizzazione del controllo». Intanto, Matteoli annuncia interventi urgenti sulle strutture più a rischio. «I provveditori regionali alle opere pubbliche - fa sapere il ministro delle Infrastrutture – svolgeranno un rapido monitoraggio degli istituti scolastici per verificare le loro reali condizioni di sicurezza. Tale monitoraggio consentirà di individuare le eventuali situazioni di pericolo che necessitano di interventi urgenti. A tale scopo nella Legge Obiettivo sono allocati circa 250-300 milioni di euro che il ministero dell’Istruzione potrà utilizzare». Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conclude, «collaborerà con quello dell’Istruzione per evitare che si ripetano altre tragedie inaccettabili». Ed il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha sottolineato che per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici a rischio «servono ulteriori finanziamenti», ma «non siamo all’anno zero». C'è già un team che «sta elaborando dati per intervenire»: servono però «procedure più snelle per evitare situazioni burocratiche all’italiana».
La vittima
Un’immagine di Vito Scafidi, morto nel crollo del liceo
IL GIORNO DOPO
La madre di Vito a Napolitano «Ridatemi il corpo di mio figlio» TORINO - Un clima di mobilitazione si respirava ieri a Torino all’indomani della tragedia del liceo di Rivoli. Studenti e genitori si sono riversati in piazza, ieri mattina, davanti al Comune e nel pomeriggio a Torino, per manifestare il dissenso sulle condizioni degli edifici scolastici dopo la morte di Vito Scafidi. L’APPELLO - La mamma di Vito Scafidi, il diciassettenne morto nel crollo della scuola, ha intanto lanciato un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Io, mio marito e mia figlia vogliamo che la bara venga portata a casa. Per salutare e vestire Vito per l'ultima volta. Era un ragazzo d'oro». IL BLITZ AL FESTIVAL DEL CINEMA - Decine di studenti universitari hanno invece invaso per protesta la sede del Torino Film Festival, interrompendo una proiezione. C’è stato qualche attimo di tensione, ma alla fine nessun particolare problema. «Un blitz che comprendo, anche noi siamo in lutto», ha commentato l'organizzatore del Festival, Nanni Moretti. LA DENUNCIA DELLA CISL - «Di fronte ad una tragedia come quella del liceo di Rivoli, bisognerebbe mobilitarsi tutti senza distinzioni politiche ed ideologiche». Lo dichiara il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui «la scuola non può essere un luogo di morte e di dolore. Dovrebbe essere il luogo della vita e della crescita civile e culturale di un paese», e che «il sindacato ha più volte denunciato la situazione fatiscente degli edifici scolastici nel nostro paese. E' una situazione da terzo mondo che riguarda nord, centro e
sud senza distinzioni. Ci sono omissioni e responsabilità gravi degli organi di controllo, degli enti locali e delle istituzioni nazionali», accusa Bonanni in una nota e aggiunge: «Da una parte c'é un discorso surreale di tagli alla scuola, e dall'altro su questo tema c'e una contrapposizione politica ed ideologica spesso strumentale ed esasperata. Invece sulla scuola c'é bisogno di unità di intenti e di responsabilità collettive. La scuola deve diventare il primo problema nazionale. I cittadini vogliono risposte concrete su questo tema. Non bastano le promesse e non servono le polemiche inutili». Ora, conclude Bonanni, «bisogna impegnarsi subito, governo, enti locali, sindacati, per evitare che accadano altri tragici episodi come quelli di Rivoli. Mettiamoci tutti intorno ad un tavolo e torniamo alla cooperazione, altrimenti a pagare saranno i giovani e le loro famiglie, come è accaduto purtroppo in quel liceo di Rivoli». L’INCHIESTA - Tra polemiche e tensioni, si è messa al lavoro la procura del capoluogo piemontese. Sulla vicenda la procura di Torino ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo a carico di ignoti. È attesa la consulenza tecnica da parte dei vigili del fuoco e sono in corso accertamenti e acquisizioni di documenti. La scuola resterà chiusa per alcuni giorni, il tempo necessario alle verifiche. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello spiega: «Ci siamo già fatti una prima idea sulla base delle testimonianze, che stiamo continuando a raccogliere. Diventa poi molto importante il lavoro dei tecnici, esperti della materia».
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Primo piano
Storie intrecciate Il trentottenne ucciso in Lombardia sembra avesse avuto una relazione con la Englaro
Il delitto è avvenuto a pochi giorni di distanza dalla sentenza
Poerio c’era quando morì Eluana La testimonianza dei familiari del giovane originario di Petilia Policastro tribunale. Nel 1993, a dodici di GIACINTO CARVELLI mesi dallo schianto, arriva la PETILIA POLICASTRO Ci diagnosi definitiva: stato vesono storie che sembrano getativo permanente, senza scritte dalla penna fervida di alcuna speranza di riprendeuno scrittore, in cui il destino re coscienza, alimentata da sembra divertirsi ad intrec- un sondino nasogastrico. La ciare i fili in maniera così in- sua è una situazione che si credibile da non sembrare ve- differenzia dal coma profonre. Ed invece, si tratta della do per il fatto che Eluana rerealtà, la cruda realtà, fatta spira autonomamente pur di dolore e morte, non voluta senza coscienza, a causa dele arrivata da una parte, e vo- la corteccia cerebrale necroluta e non concessa dall’al- tizzata. Il padre della ragazza tra. E’ ciò che accade con le chiede da 15 anni, che sua fistorie di Eluana Englaro, la glia possa lasciare questo giovane donna in coma da 16 stato vegetativo, e le ultime anni a Lecco e quella di Fran- sentenze gli hanno dato ragione. cesco Poerio, Quasi contemtrentottenne di poraneamente, origine petilina, Francesco Poeucciso qualche rio, veniva uccigiorno fa in un so a Lecco in pieagguato a Lecno giorno e in co. Che i due si centro, nel corso conoscessero, di un agguato a non è notizia colpi di pistola teinedita. Da fonti sogli da un comfamiliari di lui, mando di due, invece, si è apforse tre persopreso che non si ne, mentre si statrattava di una va recando in pasemplice amicilestra. Secondo zia: i due ragazle indagini della zi, infatti, sempolizia di Lecco, bra che all’epoca Francesco Poerio l’uomo deve essedell’incidente, nel lontano gennaio 1992, re stato seguito mentre si refossero fidanzati. E non è tut- cava come d’abitudine nella to. Sempre dalle stesse fonti, stessa palestra, a due passi si apprende che nell’inciden- dal ponte Azzone Visconti di te che costò il calvario ad Lecco. Era passato a prendeEluana fu coinvolto anche re la borsa nella casa dei suoi, Francesco Poerio. Anzi, nel- di origine petilina, a Pasturo, la ricostruzione dell’inciden- in Valsassina. Qui Francete sembra che alla guida sco viveva con una convivendell’auto, quel tragico gior- te e una figlioletta, Erika, di no, ci fosse proprio il trentot- poco più di un anno. Secondo le ipotesi degli intenne di origine petilina, tanto che gli Englaro, da allora, quirenti, Poerio è possibile nutrirono una forte avver- che sia stato vittima di un ersione per giovane e la sua fa- rore, ma non di persona. miglia, tanto da impedirne, Sembra, infatti, che il comaddirittura, l’ingresso in mando volesse solo fargli un ospedale quando cercarono avvertimento, poi finito madi far visita ad Eluana. Il gio- le. Francesco non aveva vane non subì alcuna conse- un’occupazione fissa; ironia guenza nell’incidente. Per della sorte, operava nel settoEluana, invece, è iniziata re delle auto, ma cosa esattauna lunga odissea umana e mente facesse non è chiaro. Amava, però, la bella vita ed giudiziaria. Verso le quattro del matti- era sempre in compagnia di no, dopo una serata trascor- belle ragazze, grazie al suo fisa con gli amici (tra cui lo sico aitante ed il suo volto da stesso Francesco) l’auto di attore. Finchè, l’anno scorso, Eluana finisce la sua corsa c’è stato l’incontro con la sua contro un palo. E’il 18 gen- convivente ed una paternità, naio 1992. Fu ricoverata a forse non voluta così tanto. Lecco in coma profondo per La convinzione che dovesse un gravissimo trauma crani- essere solo un avvertimento co; la diciannovenne viene nascerebbe dal tipo di arma intubata e strappata alla utilizzata: una piccola pistomorte, ma i medici non la- la calibro 22. Per uccidere, disciano speranze: il coma è ir- cono gli esperti, si sarebbe reversibile. Da allora, il pa- usata una calibro 9 o una dre, Beppino Englaro, ha ini- 7.65, e non invece quella utiziato la sua battaglia, tra con- lizzata solitamente a scopo sulti con specialisti e aule di difesa personale.
LA STORIA
Destini incrociati d’amore e morte di ANDREANA ILLIANO UN TEMPO si amavano Eluana Englaro e Francesco Poerio. Lei giovane, allegra, con gli occhi lucenti. Lui bello, col piglio da calabrese. Oggi Eluana ha ottenuto il permesso di morire, lui è stato trucidato da 5 colpi di pistola. Un tempo erano innamorati. Lei di origini friuliane, lui, uomo del sud, che va via dalla Calabria per un futuro migliore. Ma la terra è qualcosa che ci si porta dentro. E la terra torna, soprattutto se con la parte marcia di quella terra si continua a fare i conti. Francesco muore ammazzato. Eluana è immobile, in coma, nella sua vita spezzata nel gennaio del 1992, quando ebbe un incidente stradale. Quando suo padre Beppino Englaro ha saputo che il suo sonno sarebbe stato irreversibile ha iniziato la battaglia legale per darle una morte dignitosa. È divenuto suo tutore. Nel luglio di quest’an-
di ANTONIO ANASTASI
no la Corte d’Appello civile di Milano ha autorizzato l’uomo a togliere il sondino che nutre sua figlia. Il 12 novembre scorso la Cassazione ha accolto la richiesta del procuratore generale che chiedeva l’inammissibilità del ricorso della Procura di Milano contro la Corte d’appello che aveva concesso lo stop dell’alimentazione per la donna. Eluana può morire, dopo sedici anni trascorsi in stato vegetativo, mentre suo padre lottava con la legge. Anche se , pochi giorni fa, la Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo ha aperto un fascicolo sul ricorso di 34 associazioni che si oppongono alla sua fine. Anche Francesco in questi 16 anni, ha lottato con la legge, ma non per farsi riconoscersi un diritto, bensì per sfuggirla. In questi anni ha dovuto fare i conti con la giustizia. Ha macinato chilometri tra la Lombardia e la Calabria. Ha amato altre donne. Ha avuto una figlia.
Eluana si è spezzata. Domani compie 38 anni il suo corpo, ridotto ad un vegetale. In questo lasso di tempo lei ha aperto gli occhi al mattino e li ha chiusi la sera. Senza vedere. Dal giorno dell’incidente non si è mai svegliata dal coma. Non ha avuto emozioni Eluana, Francesco sì. Forse l’aveva dimenticata. Poi è arrivato il destino. E si sono incrociati di nuovo. Nessuno di loro due lo saprà mai. Otto giorni dopo il suo trentottesimo compleanno Francesco è morto in un agguato. Domani Eluana compie gli anni e suo padre, spera che le sia concessa la morte. Ebbene in questi giorni Francesco ed Eluana si sono di nuovo incontrati sulle pagine dei giornali. Lei, intatta, nelle foto di 16 anni fa, è diventata il simbolo per chi crede che è inutile l’accanimento terapeutico. Suo padre vuole seppellirla, nella sua terra d’origine, in Friuli. Francesco è morto, succhiato dal marcio della sua terra, la Calabria.
finì un perioMeta delle ‘ndrine emigrate dal Crotonese dove do da “uccel di bosco” protrattosi tre mesi (era ricercato per mafia, omicidio, estorsioni). Ma la Lombardia è anche terra in cui prosperano gli affari dei clan, come dimostra il sequestro, avvenuto nell’ottobre 2007, di beni milionari a carico del locale di Cirò. Che proprio nello scorso settembre ha perso uno dei suoi presunti affiliati a San Giorgio su Legnano: qui Cataldo Aloisio, genero del boss Giuseppe Farao, è stato ammazzato davanti a un cimitero. Sul terreno accanto al corpo senza vita c’erano alcuni segni che hanno fatto pensare che il cadavere fosse stato trascinato di proposito fin là. Ovvero a pochi metri dall’ingresso del camposanto in cui è sepolto Carmelo Novella, 60enne presunto boss di Guardavalle,nel Catanzarese, ucciso in un agguato lo scorso 14 luglio a San Vittore Olona, che dista una manciata di chilometri da San Giorgio su Legnano. Intanto, è fissata per domani l’autopsia sul corpo di Poerio. Il giovane è stato ucciso mentre andava in palestra da killer che avevano studiato le sue abitudini . Da un’auto ( a bordo della quale era un terzo complice) due sicari sono scesi, uno ha sparato al petto al petilino con una pistola calibro 22. In pieno giorno, in pieno centro. ‘Ndrangheta spietata e temeraria. Anche al Nord.
La provincia di Lecco avamposto dei clan
SI RIAPRE in Lombardia la guerra tra clan della ‘ndrangheta? E’ uno dei timori che covano in ambienti investigativi. Le dinamiche criminali al Nord sono, infatti, intrecciate con quelle maturate nel Crotonese. E Lecco, teatro diretto dell’ultimo delitto di ‘ndrangheta, vittima il petilino Francesco Poerio di 38 anni, con qualche precedente per estorsione (reato per il quale nel luglio ’91 fu arrestato e in relazione al quale fu condannato a dieci mesi e 20 giorni di reclusione; ma dalla stessa ipotesi di reato, anche se riferita a un altro episodio, fu scagionato sei anni fa dai giudici della città lombarda), è sempre stato un avamposto dei clan emigrati. Una volta era il regno di Franco Coco Trovato, di Marcedusa, cui (stando all’impianto della storica inchiesta Atto finale, condotta dalla Dda di Milano) sono sempre state legate le ‘ndrine del Crotonese, in particolare quelle di Cutro e Petilia Policastro, centro di provenienza della famiglia dell’ultima vittima, che peraltro di recente era stata in Calabria e negli ultimi anni era stata vista in compagnia di pregiudicati petilini dagli investigatori. La provincia di Lecco è stata utilizzata dai clan del Crotonese anche come nascondiglio per la-
Il luogo dell’omicidio di Lecco
titanti. Basti ricordare l’arresto, avvenuto nell’aprile 2002, di Rocco Corda, di Isola Capo Rizzuto (poi assassinato in un agguato nel maggio 2004) ma i cui genitori sono anch’essi – guarda caso – originari di Petilia (e peraltro imparentati col clan Grande Aracri di Cutro). I carabinieri agguantarono Corda mentre a piedi rincasava, a Galbiate,
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I PIU’ LETTI
In Italia ANDREA CAMILLERI L’età del dubbio Sellerio - E. 13,00 2) CHRISTOPHER PAOLINI Brisingr Rizzoli - E. 23,00 3) CARLOS RUIZ ZAFON Il gioco dell’angelo Mondadori - E. 22,00 4) STHEPHENIE MEYER Breaking dawn Fazi - E. 19,90 5) ROBERTO SAVIANO Gomorra Ruiz Zafon Mondadori - E. 15,50 6) VALERIO MANFREDI Idi di marzo Mondadori- E. 18,60 7) PAOLO GIORDANO La solitudine... Fazi - E. 19,90 8) GIANRICO CAROFIGLIO Né qui, nè altrove Laterza - E. 10,00 9) CARLO M. MARTINI Conversazioni notturne.. Mondadori - E. 18,00 10) ALLEN CARR E’ facile smettere... Ewi - E. 10,00 Carofiglio 1)
In Calabria RAFFAELE CANTONE Solo per giustizia Mondadori - E. 17,00 2) ANDREA CAMILLERI L’età del dubbio Sellerio - E. 13,00 3) CHRISTOPHER PAOLINI Brisingr Rizzoli - E. 23,00 4) G. CAROFIGLIO Né qui, nè altrove Laterza - E. 10,00 5) ROBERTO SAVIANO Gomorra Mondadori - E. 15,50 6) CHRISTOPHER PAOLINI Brisingr Rizzoli - E. 23,00 7) CARLOS RUIZ ZAFON Il gioco dell’angelo Mondadori - E. 22,00 8) PAULO COELHO Brida Bompiani - E. 18,00 9) VALERIO MANFREDI Idi di marzo Mondadori- E. 18,60 10) IVAN COTRONEO La kryptonite nella... Bompiani - E. 14,50 1)
Camilleri
Manfredi
Libri e letture Tradizione e modernizzazione nella società marocchina
L’harem di Fatema
Il libro della Mernissi
L’ultimo romanzo di una delle voci femminili più eloquenti del mondo musulmano di CARMELA INFANTE «VENNI al mondo nel 1940 in un harem di Fez, città marocchina del nono secolo…»: così scrive Fatema Mernissi, un’ intellettuale tra le più onorevoli ed originali dei paesi arabi. «Mio padre era solito dire che con i cristiani, e con le donne i guai nascono quando non vengono rispettati i hudùd, ovvero i sacri confini». E’ con queste frasi che l’autrice apre questa sua intensa memoria d’infanzia, racchiusa integralmente nel libro “La terrazza proibita – Vita nell’harem” edito nel 2007 da Giunti Editore S.p.a. (pp. 240 - euro 11,90). La descrizione è quella che, attraverso gli occhi di una bambina, scandaglia la vita familiare e l'harem domestico composto per lo più da donne della famiglia quali madri, zie, nonne e cugine. Quello della Mernissi, sociologa e studiosa dell’Islam, è sicuramente un libro seducente e provocatorio, delicato e drammatico al tempo stesso, in cui il desiderio di una piena libertà femminile si mescola all'orgogliosa difesa della propria cultura d'origine. Fatema Mernissi è docente di sociologia all’università di Rabat Mohamed V, studiosa del Corano e scrittrice; da molti anni svolge attività di ricerca e insegnamento in ambito internazionale. I suoi libri, tradotti in più di venti lingue,
vengono letti in tutto il mondo. Tra i suoi successi sono da menzionare “L’harem e l’Occidente”, “Islam e democrazia” e “Caravan: dal deserto al web”. L’harem dove Fatema cresce è un’ampia , splendida casa ricca di cortili fioriti e fontane, di stanze ovattate con tendaggi e tappeti dove convivono le famiglie di due fratelli più diverse donne, in qualche modo imparentate con loro, ed i servitori. L’harem resta però sempre un luogo in cui le donne sono
sottomesse a precise regole dettate dagli uomini. La terrazza più alta della casa diventa così un luogo affascinante in quanto proibito che si può raggiungere solo in segreto. E’ questo il posto dove le donne si lasciano andare raccontando storie affascinanti, fantasticando, scambiando messaggi con le vicine, praticando rituali magici e discutendo di argomenti a loro proibiti nei tradizionali spazi familiari. E’ ben evidente in queste pagine il contrasto tra tradizione
e modernizzazione che sovverte la società marocchina di quegli anni. La Mernissi ha sicuramente imparato dalla saggia nonna, chiusa nell'harem per tutta la vita, che capire e conoscere lo straniero è una via per capire se stessa; mentre dalla madre analfabeta, che voleva che lei studiasse a tutti i costi, ha appreso il desiderio di viaggiare e la voglia di autonomia e libertà. Ancora oggi, a oltre 60 anni, l’autrice è capace di stupirsi e di rinnovarsi, di cogliere ogni dato nuovo per comprendere la realtà che la circonda e per raccontarla. Fatema Mernissi La terrazza proibita – Vita nell’harem Giunti Editore pag. 240 - euro 11,90
Novità
Strade italiane, strage infinita PIÙ di seimila morti sulle strade italiane ogni anno. Una «piaga terribile nell’indifferenza generale». Che nessuno prova davvero a fermare. È un j'accuse duro e documentatissimo quello di «Strage continua», il volume di Elena Valdini in libreria da ieri (Chiarelettere Editore, Collana Reverse, pagine 224, prezzo di copertina 12 euro). Un reportage dal fronte. Una corrispondenza dettagliata, precisa e ragionata da una zona di guerra. Guerra di bassa intensità, ma che va avanti da decenni, circondata da un silenzio di fatto. Guerra globale, perchè in atto ovunque, nessuno può sentirsi escluso. Come altro definire la morte, ogni giorno, tutti i giorni, di sedici persone? «Abbiamo paura di tutto, ma non degli scontri stradali», è il filo conduttore del libro. Ogni anno muoiono migliaia di persone, ma per molti «sono vittime di serie B». Svizzera, Svezia e
Francia investono più di 20 euro per cittadino in sicurezza stradale, in Italia nemmeno un centesimo nel triennio 2004-2006 e 90 centesimi per il 2007-2009. Una strage di Stato – rincara la dose l’autrice -, per assenza, per colpevole distrazione (ci costa 35 miliardi ogni anno). Morire sulle strade è «un problema da rimuovere, come una guerra che però non sposta voti e non fa spettacolo. Troppo solidi gli interessi in gioco (auto, telefoni, consumo di alcol, locali notturni). Un tragico intreccio, sulla nostra pelle, su quella dei giovani soprattutto». Questo libro è un viaggio fra le storie delle vittime e le leggi che ancora mancano è la testimonianza di una ventisettenne che, come molti altri ragazzi, ha visto morire degli amici sulla strada e ha voluto provare a capire le ragioni di una strage. Continua e inaccettabile.
PER NON DIMENTICARE RACCONTAMI DI UN MATTINO LONTANO, DI ZDENA BERGER SULL’INFERNO DI BERGER BELSEN
STORIA DI UNA INSEGNATE PRECARIA
Tania, dal campo di concentramento alla libertà
Lezioni d’amore
di GIUSY CUCELI UN racconto intenso, sofferta testimonianza di un periodo buio dell'esistenza umana in cui migliaia di ebrei furono deportati e seviziati nei terribili campi della morte. Emerge dallo snodarsi degli eventi un inquietante spaccato di vita ed un percorso di persone che non sanno cosa toccherà loro domani, costretti agli stenti ed all'aberrazione totale, vittime inconsapevoli di una forsennata ideologia, vergogna e miseria per l'intera umanità. Tania, appena quattordicenne, appartenente ad una famiglia rispettabile e mediamente agiata, vive il momento storico, nel 1939, dell'entrata dei carri armati tedeschi a Praga. La sua vita di tranquilla e spensierata adolescente cambia improvvisamente: niente più uscite dopo il tramonto, obbligo di indossare il cappotto blu con la stella gialla in evidenza, cambiamento della scuola e delle amicizie. Ma questo non è che l'inizio, prima di essere
Famiglie ebree deportate nei campi di concentramento
costretta a salire sul carro merci, con i genitori ed il fratello, verso una destinazione sconosciuta. Quello che l'attende è il campo di concentramento di Terezin, completamente sbarrato dal filo spinato e con una lugubre ciminiera in perenne attività. Qui si consumano gli orrori più intollerabili, tra fatica e violenza fino al limite dell'umana tolleranza: continuare a vivere nonostante le privazioni di cibo e acqua diventa una sfida dove la ferrea volontà di non soccombere sarà l'unica leva su cui conta-
re, assieme alla flebile speranza di un domani e la capacità di infondersi coraggio attraverso i piccoli gesti quotidiani. Una zolletta di zucchero barattata con una maglia di lana, un frutto rubato diviso in tre, un fuoco che arde nella gelida notte, il conforto di una doccia dal cui getto esce l'acqua e non il micidiale gas e, quel che ancor più conta, l'insostituibile amicizia di altre due ragazze sue coetanee, Eva e Ilse, con cui condividere il peso dell'insopportabile condizione. Sarà il loro sostegno, nel corso dei quattro lun-
ghi anni di stenti, a darle la forza di resistere anche nei momenti cruciali e disperati fino alla liberazione che la ricondurrà a Praga dove, finita la guerra, potrà riprendere ritmi normali di vita. Un libro di straordinaria forza narrativa, che procura incontenibili emozioni per la crudezza di quanto accade, vera e propria pietra miliare a ricordo dell'Olocausto, rappresentativo monito alle giovani generazioni per comprendere la drammaticità di quell'abominevole contesto, mitigato solo dall'irrinunciabile valore dell'amicizia. Leggere questo romanzo autobiografico di Zdena Berger non può che riportare le voci e le atmosfere raccontate con grande spessore da Anna Frank, Primo Levi o Etty Hillesum, capisaldi storici e testimoni di un vissuto tragico da conoscere per scongiurare che simili sfaceli possano solo lontanamente prospettarsi ancora. Zdena Berger Raccontami un altro mattino Ed. Baldini Castoldi pag.315 euro 18,50
IL ROMANZO
La copertina del libro
BIANCA è una professoressa giovane e bella che confronta il suo passato di studentessa in un antico ginnasio di Roma con il suo presente di insegnante precaria in un istituto gestito da una preside-manager. E’ lei la protagonista del libro di Giovanna Bandini “Lezione d’amore” (Newton Compton). Il confronto tra il passato e il presente per Bianca è quasi tutto a sfavore di quest’ultimo: sembra, infatti, una professoressa di vecchia data. Non è tutto.
L’incontro con Allan, alunno ribelle, mette in crisi le sue certezze e il suo stesso ruolo, costringendola a fare i conti con una spina che da molto tempo le graffia il cuore. Finita in una classe dove le ragazze si ritoccano il trucco, i ragazzi parlano di calcio, i colleghi oscillano tra il depresso e il furioso, Bianca cercherà di trovare uno spiraglio nel disagio arrogante degli adolescenti e nella sua stessa crisi sentimentale. La Bandini racconta una scuola in cui la voce dello studente e quella del professore si scoprono così vicine da diventare una cosa sola. Il volume sarà presentato il 25 novembre alle ore 16 presso la biblioteca “Guglielmo Marconi” di Roma, in occasione dell’iniziativa “Un anno stregato”. All’evento, oltre all’autrice, parteciperanno gli studenti delle scuole di Roma che aderiscono al progetto promosso dalla fondazione Bellonci, e la scrittrice Gloria Origgi.
Libri e letture
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UN ROMANZO DIVERTENTE E COMMOVENTE DI IVAN COTRONEO DIFFICILE essere un bambino negli anni Settanta, soprattutto se si è nati in una famiglia “allargata”, però nel senso partenopeo del termine. Ovvero non gli alberi genealogici intrecciati dai divorzi di oggi, ma un miscuglio di nonni a dir poco bizzarri, due genitori disorientati, una tribù di zii dai nomignoli impossibili da memorizzare e persino una maestra turbata da fantasie sessuali represse, che nell'ordine delle mamme imparato a scuola viene dopo quella biologica e prima dell'ultraterrena Madonna. Tutto molto napoletano, il che complica parecchio la situazione, come è chiaro dalla differenza tra i metodi educativi degli oriundi nonni materni e quelli dei genitori friulani di papà, mai completamente accettati dal resto della famiglia. Attorno a Peppino Sansone, ragazzino occhialuto, bruttarello e per niente sgamato, si muove un'umanità spensierata e incosciente, i cosiddetti adulti che invece sembrano infantili campioni nel combinare guai. Nel romanzo “La kryptonite nella borsa”, Ivan Cotroneo racconta tradimenti, suicidi, depressione e omosessualità ma di queste cose si può anche ridere, e commuoversi di cuore. La Napoli della storia è prima di Gomorra, prima dell'onnipotenza dei boss e il sangue rappreso sulle strade. Una città che trasuda il suo naturale umorismo, quello di Totò e Pulcinella, dove i piccoli drammi quotidiani si esorcizzano con la sceneggiata e il quartiere è un grande ventre materno, quindi pure quando vola una voce pettegola non parla mai per far male. La calunnia non è uno sferzante venticello neanche per il matto del rione, Gennaro Superman, che si getta sotto l'autobus dopo aver dichiarato confuso amore al cugino. Così la sua morte diventa una “cosa brutta assai” pure se Gennaro, nella sua artigianale divisa da supereroe calzamaglia blu elettrico e mantellina rosa da parrucchiere - rompeva veramente le scatole con la mania di controllare le borse delle donne alla ricerca della temibile kryptonite che l'avrebbe neutralizzato. Ma per ammazzare un supereroe non basta un autobus scassato e in perenne ritardo. Così Gennaro ritorna a Napoli nelle vesti di angelo custode di Peppino, al quale stanno capitando un bel po' di grattacapi: la madre Rosaria ha l'esaurimento nervoso, il padre Antonio un'amante di cui non è più tanto convinto, gli zii fricchettoni lo trascinano a droga-party ante litteram e collettivi femministi, e alla fine infatti la zia Titina, da vera figlia dei fiori, rimane
Personaggi
La biografia in fieri di Travolta L’autore del romanzo Ivan Cotroneo nel riquadro la copertina del libro
La “scombinata” famiglia di Peppino
John Travolta
di ISABELLA MARCHIOLO incinta e si sposa per amore con tanto di abito bianco e temporanea trasferta al Nord per confondere le acque e i tempi della gestazione. Come se non bastasse, la maestra si prende la varicella e a scuola arriva una supplente distratta che lascia via libera al bulletto della classe, il quale ovviamente ha scelto Peppino co-
me sua vittima sacrificale. Quando entra in scena un affascinante psicologo da cui Rosaria va in cura sdoganando la depressione tra gli scandalizzati Sansone, nella vita reale forse il finale della storia sarebbe mestamente ordinario. Invece, assolta la giusta vendetta sentimentale di Rosaria, la famiglia rimane uni-
di PAOLO PETRONI È LA STORIA di Gemma quella che racconta Margaret Mazzantini nel suo nuovo romanzo, “Venuto al mondo” che Mondadori manda in libreria il 25 novembre, e si svolge all’ombra nera di quel momento scuro che è, o dovrebbe essere, specie per noi europei, la guerra nella ex Jugoslavia. A Sarajevo inizia e a Sarajevo finiscè il racconto: Gemma la conosciamo che parte appunto per quella città, dove stanno per svolgersi le Olimpiadi invernali del 1984 e dove incontrerà due degli uomini della sua vita, con cui si ritroverà sempre nella città bosniaca durante il terribile assedio del 1992. Insomma, la storia recente, quella vera, alta e drammatica dei nostri giorni, una storia più di guerre che di pace, fa da sfondo a una vicenda personale, la storia d’amore, di coppia, di nascite, nell’arco che va dagli anni Ottanta della Milano da bere, dell’Italia del benessere, anche se ormai più illusorio che reale, e la fine delle certezze, della stabilità, dei valori di riferimento. Gemma cerca, contro tutto questo, di sentirsi viva, di innamorarsi, di lasciare il suo fidanzato storico alla vi-
ta e salva, allargata soltanto alla napoletana. E anche al lettore fa bene crederci. Cotroneo confeziona la sua fiaba meridionale senza farsi mancare una morale anticonformista che è un bellissimo inno all'affermazione dell'individualità. Perché essere diversi non è mai semplice ma il rimedio è prenderla così com'è.
Gli altri, gli “uguali”, magari non lo capiranno, ma poi se guardi bene in giro con i superpoteri dell'amore qualcuno che crede a Superman lo trovi. Ivan Cotroneo La kryptonite nella borsa Editore Bompiani pag. 206 - euro 14,50
UNA VICENDA “NERA” L’ULTIMA FATICA LETTERARIA DI MARGARET MAZZANTINI
La guerra nell’ex Jugoslavia e la storia di una donna a Sarajevo gilia delle nozze, per andare a ritrovare Diego, un fotografo genovese che aveva incontrato proprio a Sarajevo che diverrà il suo compagno e con cui si ritroverà alla fine nella città assediata, dove aveva incontrato anche Gojco, un poeta con cui ha un profondo rapporto d’amicizia lungo gli anni. Si sgretola un mondo e si sgretolano le identità e le sicurezze che ognuno si era costruito, così che ci si ritrova tutti assediati (anche metaforicamente), indifesi davanti al nuovo che avanza con violenza e tragicità, in una situazione che ci costringe a tirare le somme. E Gemma dunque è anche il simbolo di una ribellione al lasciarsi andare, al cedere alla paura: non riuscendo tra l’altro a avere un figlio,
tenta varie strade per poter fare la madre, per dar soddisfazione al suo compagno, per riuscire a tenerlo accanto a sè, nel caos degli avvenimenti e dei sentimenti. Ancora una volta, a sei anni dal successo travolgente del suo precedente romanzo, 'Non ti muoverè, premio Strega 2002, torna a intrecciare tragedia, morte, amore e forza della vita, di quell'imprevedibile successione di giorni che cerchiamo vanamente di programmare e controllare e con cui invece dobbiamo confrontarci spesso a sorpresa. Margaret Mazzantini Venuto al mondo Mondadori editore pag. 531 - euro 16,00
L'AUTOBIOGRAFIA è pronta: manca solo il titolo. È l'unico problema che rimane al noto attore John Travolta, rimasto nella storia per la Febbre del sabato sera e Senti chi parla, (solo due dei suoi film più noti) prima di dare alle stampe quelle che definisce 300 pagine «scritte in un tono molto ameno». «Il titolo potrebbe essere “Non voglio svegliarmi”, la frase che dicevo tutte le mattine a mia madre. Mi iscrisse al collegio la mattina, nonostante la aspettassi tutte le sere fino a tardi quando tornava dal teatrò, ha raccontato il ragazzo di Grease a Los Angeles durante la presentazione del film d’animazione Bolt, nel quale presta la voce al cane protagonista. Nella sua autobiografia, Travolta dice di voler riassumere «una vita nella quale ci sono cento vite». Un libro nel quale grande spazio è dedicato alla madre attrice, Helen Travolta, e al padre Salvatore, l’uomo che gli spiegò per la prima volta, che cosa volesse dire innamorarsi: «Fu vedendo “La Strada” di Fellini, quando gli chiesi come era morto il personaggio di Giulietta Masina, mi rispose che le si era rotto il cuore. Io, che avevo 5 anni, capiì. Travolta assicura che «nel bene e nel malè ha raccontato tutto nel libro e che chiederà a tutti gli interessati citati il permesso di pubblicare i loro nomi nel volume che sarà messo in vendita nei primi mesi del 2009.
ESOTERISMO E STORIA di ANNALISA PONTIERI IL “Disco di Nebra” non è un Cd di musica new age. Rinvenuto nel 1999, risale anzi a 3.600 anni fa, di bronzo e lamine d'oro, probabilmente la più antica rappresentazione del cosmo conosciuta in Europa. Per alcuni un cielo notturno, ma con un'unica costellazione, quella delle Pleiadi. Per altri la rappresentazione del firmamento posta al centro dello scudo di Achille di cui ci narra Omero nell'“Iliade”. Giovanni Nebuloni, nel suo romanzo edito per la casa editrice bolognese Inedition (diretta da Rino Tripodi, critico letterario di radici reggine), e intitolato appunto “Il Disco di Nebra” (pp. 244; 14,50) narra una serie di vicende legate alla ricerca spasmodica e alla smania di
Il magico “disco di Nebra” possesso di tale oggetto ritenuto magico. Una mission che sconvolge la vita non solo dei membri della cosiddetta “stirpe” - persone che credono di prendere origine dalla cultura dei tumuli delle steppe russe - ma anche di altre persone ignare. Prima fra tutte Isabella, ventenne studentessa milanese. Isabella ha un ruolo centrale e “presenza costante” durante tutto il romanzo. Il romanzo, infatti, può essere letto anche come un percorso iniziatico alla scoperta di sé: Isabella
lo percorre dall'inizio quando, subito dopo l'attentato al Duomo di Milano, incontra il misterioso uomo del «Tu sai chi sono» che la porta a interrogarsi. Ma non vanno sottovalutate le altre donne che compaiono nel romanzo: Sonja, la guida del ramo nordico della stirpe; Laura l'amica del cuore di Isabella; Marlene Rommell, la donna del figlio di Sonja; Ludmila, la donna (poi virtuale) di Ivan; la fedele moglie di Costas, la sua Pleiade; le magiche e soprannaturali Dame Bianche…Affiancati a queste poten-
ti e forti figure gli uomini: Marco, Francesco, Ivan, Costas, Eginhard… che controbilanciano, o almeno cercano di farlo, le forze della natura al femminile con le quali incrociano il loro destino. Ad esempio Marco e Francesco, così diversi, eppure entrambi innamorati della stessa donna, Isabella, sono contrassegnati da un neo sul volto. Questa caratteristica in realtà segna e distingue molti rappresentanti della stirpe la stessa Isabella ne ha uno - an-
che se l'ispettore non sembra essere riconosciuto da loro come un fratello Marco, 23 anni, e Francesco, 32; entrambi italiani, hanno un'età le cui cifre che la compongono sono due e tre, nessuno di loro, alla fine, riuscirà a coronare il proprio amore e, tanto l'uno quanto l'altro, moriranno vittime della stirpe. Tutto ciò avviene in 3 giorni e 3 notti, tra Italia, Russia, Grecia e, soprattutto, vari luoghi della Germania. Inizialmente l'autore presenta e incastra come in un puzzle più situazioni che, alla fine, verranno a convergere trovando un punto d'incontro e una spiegazione del loro accadere nel disco stesso. Alfa e omega di una storia dal ritmo quasi televisivo.
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LunedĂŹ 24 novembre 2008
Per chi viaggia
Lunedì 24 novembre 2008
IN SETTIMANA POCO SOLE E TANTA PIOGGIA Lunedì nuvole serali sul Lagonegrese, bello altrove. Meno freddo. Piogge sparse tra martedì e giovedì. Neve mercoledì oltre i 1200m. Sole venerdì. Maltempo nel weekend soprattutto sull'area jonica. In attesa di quella naturale, sulle piste dell'Alto Adige arriva la neve artificiale ecologica: meno 15% di energia consumata e neve “verde” realizzata con acqua potabile senza aggiunta di additivi. Questa la novità per la stagione 2008-2009 presentata in questi giorni sulle piste di Obereggen. Per l'innevamento artificiale serviranno cinque milioni di metri cubi di acqua per l'intera stagione, appena l'uno per mille di tutta quella usata annualmente in Alto Adige. Tanto più che i tre bacini utilizzati (per complessivi 91 mila metri cubi d'acqua) consentiranno di garantire la risorsa per l'agricoltura nei mesi estivi e di essere usati in caso di incendi. Inoltre le molecole nebulizzate con l'aiuto di aria compressa per formare i fiocchi di neve artificiali, una volta sciolte verranno restituite come acqua allo stato liquido. A proposito di neve, per diverse ore ieri su Potenza sono caduti fiocchi coreografici a conclusione della prima vera incursione di aria polare sulla nostra Penisola. Al di là del freddo e dell'atmosfera natalizia, la cosa importante di questo episodio invernale sta negli oltre 60 mm di pioggia caduta tra venerdì e sabato sul Lagonegrese e la Val d'Agri. Se vogliamo vedere crescere il livello dei nostri invasi è proprio lì infatti che deve scendere abbondante la pioggia. Accumuli inferiori sul resto della Basilicata (una ventina i mm caduti su Potenza, un po' meno a Matera), ma comunque ben accetti in una stagione autunnale fino ad ora avara in termini di precipitazioni. Dicevamo del freddo intenso, con minime abbondantemente al di sotto dello zero nelle nottate stellate di metà settimana (- 4.3 alle 6:23 di giovedì 20 nelle campagne intorno al Capoluogo). La cosa più interessante che i modelli matematici propongono per i prossimi giorni sulla Basilicata è il rinnovarsi di condizioni favorevoli alle piogge. Dopo una pausa attesa per lunedì, già da martedì un nuovo minimo depressionario presente sul medio-basso Tirreno darà vita infatti a precipitazioni diffuse soprattutto sull'area tirrenica ed appenninica. La neve inizialmente cadrà solo a quote assai elevate, complice un temporaneo aumento del campo termico; ma, tra mercoledì sera e giovedì mattina, i fiocchi bianchi faranno di nuovo la loro comparsa già dai 1000-1200 metri in su. Venerdì il tempo tornerà temporaneamente a stabilizzarsi. Solo una breve pausa però. Sabato e domenica mattina infatti anche la Basilicata farà i conti con un profondo minimo in risalita dal Nord Africa. Si tratterà di aria piuttosto umida e mite per cui le temperature tenderanno a salire, ma ciò non impedirà alla pioggia di cadere abbondante soprattutto sul Metapontino e sul Pollino. Lunedì: Giornata con poche nubi e ampi spazi soleggiati. Qualche addensamento residuo in mattinata abbandonerà preso il Metapontino e la costa jonica, altri giungeranno in serata sull'area tirrenica dove potranno produrre anche qualche debole pioggia. Temperature minime stazionarie spesso inferiori allo zero, massime invece in aumento; venti moderati occidentali e mari mossi. Martedì: Nuvoloso già in mattinata sul Lagonegrese e MarmoPlatano con possibili piogge sparse, ancora spazi soleggiati invece su Materano, Metapontino e costa jonica. Tra il pomeriggio e la sera le nubi copriranno tutta la Basilicata e si avranno piogge e rovesci diffusi, più intensi ancora una volta sull'area tirrenica. Temperature in aumento, venti sostenuti da Ovest e mari ancora mossi. Mercoledì: Tempo instabile sulla Basilicata per l'intera giornata. Nubi e precipitazioni interesseranno infatti tutto il territorio, risultando localmente anche di forte intensità. Complice la rotazione dei venti da Tramontana, la quota neve scenderà progressivamente attestandosi in serata appena sopra i 1000-1200 metri. Giornata più fredda quindi, con venti moderati e mari molto mossi. Giovedì: Ancora tempo instabile in mattinata sulla regione con possibili brevi rovesci sul settore jonico e sull'area bradanica. Deboli nevicate sul Pollino oltre i 1000 metri. In giornata si farà strada un definitivo miglioramento. In serata avremo cieli sgombri da nubi su tutta la regione. Farà freddo, con valori inferiori alle medie stagionali, venti sostenuti di Tramontana e mari generalmente mossi. Venerdì: La mattinata trascorrerà all'insegna del sole e del bel tempo. Tra il pomeriggio e la sera comincerà ad aumentare la nuvolosità stratiforme lungo la costa tirrenica e jonica ma senza produrre effetti. Le temperature resteranno stazionarie su valori inferiori alla norma nei valori minimi, saranno in aumento nei valori massimi. Venti deboli variabili e mari poco mossi. Sabato: Giornata di maltempo su tutta la Basilicata. L'arrivo sul Sud Italia di un minimo depressionario dal Nord Africa provocherà infatti piogge diffuse su tutto il territorio, più intense però sull'area jonica e la Val Sarmento. Saranno possibili anche dei temporali. Giungerà aria più mite per cui le temperature saliranno leggermente. Venti moderati meridionali e mari molto mossi. Domenica: Ancora molte nubi nella prima parte della giornata con precipitazioni sparse. Con il trascorrere delle ore, però, i fenomeni tenderanno ad attenuarsi a partire dalla costa tirrenica e dal Lagonegrese. Un ulteriore generale miglioramento si farà strada nella successiva nottata. Temperature stazionarie e prossime alle medie, ventilazione moderata da occidente e mari mossi. Giuseppe Pomarico
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PUGNALATA AL CONSUMATORE: CANCELLATO IL DANNO ESISTENZIALE Con ben quattro sentenze (n.26972, 26973, 26974 e 26975 del 2008) la Corte di cassazione ha cancellato praticamente il risarcimento del danno esistenziale dal nostro ordinamento giuridico. E' una pugnalata alle spalle del consumatore, che ora dovrà sopportare i soprusi delle imprese che provocano disagi anche gravi specialmente quando stanno in una posizione predominante. Le motivazioni delle sentenze sono lunghissime e tortuose e fanno riferimento all'art.2059 del Codice civile, che non prevede espressamente il risarcimento del danno esistenziale, riconosciuto invece per estensione dai giudici come danno non patrimoniale in numerose sentenze a favore dei consumatori quando un fatto ha provocato disagi, stress, difficoltà nelle relazioni sociali o familiari, eccetera. Per esempio, se la tardiva consegna di un auto ha provocato non solo un danno patrimoniale per mancati guadagni, ma anche un disagio psi-
chico e liti con la fidanzata che vuole andare in macchina, il giudice riconosceva al consumatore che aveva fatto ricorso anche il risarcimento del danno esistenziale. Oppure si può pensare al gestore telefonico che continua inspiegabilmente a fatturare nella bolletta un costosissimo servizio supplementare mai richiesto, costringendo l'utente a chiarire l'equivoco al costo di interminabili pomeriggi passati al telefono con un ineffabile Servizio clienti. Alcuni esempi. Il Giudice di pace di Catania, ad esempio, ha condannato un parrucchiere a risarcire una cliente insoddisfatta, sostenendo l'esistenza di un danno che, sebbene temporaneo e non patrimoniale (e non derivante da un reato...), meritava tutela giudiziaria per aver profondamente turbato, per un periodo più o meno lungo, la vita quotidiana della consumatrice. La ragazza, infatti, in procinto di sposarsi, si era rivolta ad un parruc-
chiere specializzato per dare risalto alla linea dei capelli, incorrendo invece in un servizio maldestro e decisamente difforme dalle sue richieste. Davvero singolare, poi, il caso esaminato dal giudice di Pace di Avellino e risolto con una pronuncia assolutamente fuori dal comune: due avvocati avevano deciso di citare in giudizio le Poste per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di un grave disservizio che li aveva profondamente turbati perchè aveva rischiato di pregiudicare il buon esito di una pratica alla quale i legali lavoravano. Il giudice di Pace aveva sentenziato che " lo stress cui è sottoposto l'avvocato normalmente nelle difese e nei rapporti con i magistrati e comunque con gli uffici pubblici, è già di per sè gravoso e causa di turbamento". "Se a questo viene aggiunto il disservizio (...) è di tutta evidenza che esso diviene esasperante". Ora queste sentenze non sono più possibili.
CONSIGLI PER EVITARE INCIDENTI CON LE CATENE NATALIZIE Ogni anno le catene elettriche usate per abbellire l'albero di Natale provocano incidenti e vittime, in particolare quelle importate a quattro soldi dalla Cina, che ne produce una marea e che vengono vendute specialmente nelle bancarelle. Ai rivenditori convengono, perchè le pagano poco e le fanno pagare tanto ai consumatori, ovvero come quelle che sono a norma. a parte le folgorazioni, basta un corto circuito per provocare incendi in casa, dal momento che gli alberi di Natale stanno generalmente vicino a mobili e tende, prendono fuoco e lo propagano. Quelle in regola hanno il marchio IMQ e sono praticamente sicure, ma molti consumatori non lo sanno e pensano che, in fin dei conti, oggetti così piccoli e semplici non possono rappresentare un rischio, salvo a trovare i pompieri dentro casa quando vi rientrano. L'IMQ, l'istituto delega-
to per legge a certificare la sicurezza e la qualità dei prodotti elettrici, sottopone le catene natalizie a 200 prove prima di rilasciare il suo marchio e ha diffuso alcuni consigli per l'acquisto: > se le catene luminose devono essere usate all'esterno, scegliere prodotti specifici per questo uso. Queste catene sono facilmente riconoscibili perchè hanno il cavo in gomma e sulla targhetta riportano normalmente l'indicazione "per uso esterno" oltre alla marcatura IP"£ o IP$$; < prima dell'acquisto controllare che la confezione sia integra; < riutilizzando catene luminose dell'anno precedente, ispezionare attentamente lo stato di spina, filo e luci; < predisporre una presa per ogni spina e se non è possibile utilizzare di preferenza prese multiple (ciabatte); < per appendere o fissare
una catena luminosa, evitare l'utilizzo di ganci metallici in quanto, in caso di dispersione di corrente, fungerebbero da conduttori. per lo stesso motivo, è opportuno controllare che la catena luminosa non sia
a contatto con altre decorazioni in metallo: < evitare di lasciare incustoditi l'albero e il presepe quando sono illuminati e non lasciarli accesi quando si va a letto o si esce da casa.
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Lunedì 24 novembre 2008
24 ore in Basilicata
Primarie: questi i nomi degli eletti nelle assemblee degli iscritti
Giovani del Pd, la scelta I GIOVANI del Pd lucano hanno scelto. Chiara la preferenza per il segretario nazionale: il 90,3 per cento ha scelto Fausto Racito. A comporre, invece, l’assemblea nazionale per la Provincia di Potenza, saranno: Caterina Lorenzo, Mimino Ricciardi, Marco Cappa, Enrico Basile, Elisa Stasi, Mara Salvatore, Simona Del Piano. Per la Provincia di Matera, invece, sono stati eletti Francesca Leone, Claudia Loperfido, Gabriella Loa Sala, Rosa Catia Bellomo, Antonio Auletta, Nunzio Antonio Calculli, Vito Carlo Micene, Giuseppe Can-
Mimino Ricciardi
Nel Lagonegrese vola Mimino Ricciardi LAGONEGRESE - Elezioni primarie giovani del Pd da record per il Lagonegrese. Strepitoso risultato per il giovane Mimino Ricciardi che, alle primarie per l'elezione dell'assemblea nazionale dei giovani democratici, strabilia in Basilicata conseguendo il più alto risultato nella provincia di Potenza. Oltre 2.300 voti per il candidato di Lauria che guiderà la delegazione lucana nell'assise costituente dei giovani del Pd. Altrettanto clamoroso è stato il risultato dei candidati del Lagonegrese eletti all'assemblea regionale. Domenico Messuti di Lauria, Egidio Ciancio di Latronico, Antonio Paladino di Rotonda, Giuseppina Labanca di Castelsaraceno, Rossella Vigorito di Lagonegro, Monica Nocito di Trecchina e Pierina Caputo di Viggianello sono i giovani del Lagonegrese che con voti altissimi andranno a comporre l'assise politica regionale. I risultati riportati fanno salire il Lagonegrese in testa alla classifica lucana grazie a una straordinaria
partecipazione di giovani ai seggi elettorali. A Lauria in particolare hanno votato 448 giovani e le preferenze non si sono differenziate, Domenico Messuti e Mimino Ricciardi senza altri aggettivi hanno fatto il pieno. Politicamente il dato elettorale illustrato è eloquente, una nuova generazione di poli-
tici si fa avanti. Le elezioni per le Primarie del partito democratico si sono tenute venerdì scorso per eleggere il segretario nazionale e i rappresentanti all'assemblea nazionale e regionale del nascente organismo giovanile del Partito Democratico. Emilia Manco
Genzano, grande affluenza GENZANO - Centosessantasei giovani si sono recati alle urne per le Primarie nel solo comune di Genzano, d ove due dei candidati, Maria Grazia Falanga e Canio Muscillo (entrambi già componenti del circolo territoriale del PD), sono risultati fra i primi eletti all’assemblea regionale; rispettivamente con 176 e 161 preferenze. «Un segnale forte, quello di venerdì scorso - dichiara Antonella Occhionero, da 20 giorni coordinatrice del Circolo Pd di Genzano - Ora occorre assolutamente non disperdere le energie; un risultato che nasce dal 'nulla', se si pensa che ormai da anni il paese non ha più un’organizzazione giovanile di partito, e quindi di fatto significativo». «Abbiamo l’obbligo di ripartire dai giovani sottolinea Occhionero - unica vera grande risorsa; e finalmente siamo riusciti a dimostrare che il Pd a Genzano c’è, e vuole contare a tutti i livelli». Sulla stessa scia la dichiarazione di Rocco Iacovera, vicesindaco, che preferisce esprimersi con una famosa frase di Moro: «La politica non deve pensare alle prossime elezioni, ma alle future generazioni». Gianrocco Guerriero
celliere, Vito Daniello. Eletti anche i componenti dell’assemblea regionale per le due provincie riportati nelle tabelle di seguito. C’è da precisare che i dati non sono definitivi. Fino alla tarda serata di ieri mancavano ancora i dati relativi a otto seggi che per problemi tecnici non erano ancora stati scrutinati. Ma data l’esiguità delle schede ancora da verificare, il dato finale non sembra suscettibile di grandi cambiamenti. Ma al di là dei numeri raccolti da ogni candidato un risultato prevale su tutti: la grande partecipazione che
hanno fatto registrare le Primarie dei giovani del Partito democratico. Un successo tutto lucano. A recarsi alle urne in tutti i 103 seggi della regione 10.500 giovani, di età compresa tra i 14 e i 29 anni. Ma il successo è stato ancora più grande per la Provincia di Potenza, risultata la prima in tutta Italia, con 7.020 votanti. «Si tratta del dato di partecipazione più alto in rapporto alla popolazione nell’intero Paese», ha dichiarato Salvatore Lagrotta, a nome del Comitato regionale dei garanti per le primarie dei giovani Pd.
Il segretario Lacorazza
24 Ore in Basilicata
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Torna lâ&#x20AC;&#x2122;acqua nei Comuni serviti dal Frida Allerta maltempo anche nelle prossime ore POTENZA - Una buona e una cattiva notizia: la buona è che Acquedotto lucano ha ripristinato, nelle prime ore della mattinata di ieri, lâ&#x20AC;&#x2122;erogazione dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua della sorgente del Frida. Eâ&#x20AC;&#x2122; ripresa, pertanto, come spiega AL, ÂŤla normale immissione della risorsa idrica nel relativo schema che serve gli abitati dei Comuni in cui sabato scorso è stata sospesa lâ&#x20AC;&#x2122;erogazione a causa dellâ&#x20AC;&#x2122;intorbidamento della sorgenteÂť. La cattiva notizia riguarda, invece, il maltempo. La Protezione civile, infatti, ha allertato la Prefettura, le amministrazioni locali e le forze dellâ&#x20AC;&#x2122;ordine, affinchè si tenga alta la guardia nella giornata di oggi. In mattinata, e per le successive 24-36 ore, si prevedono ÂŤprecipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, localmente di forte intensitĂ , in estensione della Basilicata Tirrenica;
venti forti sud occidentali con rinforzi fino a burrasca e mareggiate lungo le coste esposte al ventoÂť. Massima allerta, quindi, in questi giorni. Dopo un autunno assolutamente anomalo, con temperature alte e lâ&#x20AC;&#x2122;allarme siccitĂ , siamo passati, quindi, a una situazione completamente opposta. E sono proprio le forti piogge la causa dellâ&#x20AC;&#x2122;assenza di acqua nelle case di molti comuni lucani. Sembra un paradosso, ma è proprio cosĂŹ. Le piogge recenti, infatti, hanno reso torbide e quindi non piĂš potabili - secondo gli standard stabiliti per legge - le acque della sorgente del Frida. Che servono appunto tutti quei paesi. Come ha spiegato - nella giornata di sabato - Raffaele Pellettieri, direttore tecnico dellâ&#x20AC;&#x2122;Acquedotto Lucano, la chiusura improvvisa dei rubinetti in quasi un terzo dei comuni lucani è un segno del perfetto funziona-
mento del sistema di controllo della qualitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua. Una consolazione magra, probabilmente, per tutti gli abitanti dei comuni lucani rimasti a secco, ma questa è la situazione. Per fortuna, dopo una notte di lavoro, la situazione è tornata alla normalitĂ sia nei comuni del Potentino che in quelli del Materano rimasti allâ&#x20AC;&#x2122;asciutto. Allâ&#x20AC;&#x2122;asciutto, invece, non rimarrĂ il resto della regione, alle prese con le forti piogge e le nevicate giĂ dallo scorso fine settimana. Del resto, in tutta Italia si sta vivendo un anticipo di inverno. In provincia di Potenza ci sono stati decine di interventi da parte dei vigili del fuoco, al lavoro per liberare alcune strade interne bloccate dalla caduta di alberi. Era prevista anche neve, ma in effetti la situazione è rimasta nella norma. Tranne qualche isolato episodio, infatti, pochi fiocchi sono caduti sulla Ba-
Massima allerta per il maltempo anche oggi
silicata. Le situazioni piĂš difficili, dal punto di vista metereologico, sono state segnalate nel Vulture Melfese, dove sono caduti diversi alberi. Nel Materano, invece, il
vento e la pioggia hanno creato disagi alla circolazione automobilistica. E per i prossimi giorni non sono previsti miglioramenti.
Eccellenze lucane Nicoletta Faraone racconta esperienze e passioni di una giovane scienziata
Quando la ricerca non ha etĂ La sua tesi al congresso Italo Latino Americano di Etnomedicina
Nicoletta Faraone
PALERMO - Grande successo professionale per la ricercatrice universitaria Nicoletta Faraone che ha presentato la propria tesi di laurea in occasione del XVII Congresso Italo Latino Americano di Etnomedicina - SILAE 2008 premio â&#x20AC;&#x153; Bernardino D'Ucriaâ&#x20AC;?, organizzato dall'UniversitĂ di Palermo. Lo studio scientifico, curato dalla giovane neolaureata di origini lucane, (il padre Gerardo è un noto ingegnere palermitano sposato con la professoressa Adelia Bucchieri di Ruoti da anni docente di lettere presso la scuola media di Muro Lucano), ha portato alla ribalta della comunitĂ scientifica siciliana ed internazionale, uno studio particolare riguardante le specificitĂ di alcune piante del continente latino - americano . Il congresso è un importante evento a carattere mondiale organizzato dalla SILAE SocietĂ Italo Latinoamericana di Etnomedicina, societĂ nata allo scopo di promuovere le ricerche scientifiche nei settori che possono essere raggruppati sotto il nome di Etnomedicina oltre che svolgere attivitĂ di coordinamento degli studi tra le varie UniversitĂ italiane e quelle dell'America Latina in accordo con l'Organizzazione Mondiale della SanitĂ . La SILAE è impegnata da qualche anno nel progetto che tende alla valorizzazione, su basi scientifiche, dell'uso delle piante medicinali alle quali i Paesi economicamente meno ricchi e tra essi i latino americani, danno grande importanza. Dal 1992 alcune UniversitĂ italiane hanno sot-
toscritto un accordo che permette loro di svolgere il Congresso un anno in Italia e un anno in uno dei Paesi dell'America Latina. Il Congresso di Palermo ha proposto quest'anno varie sezioni tematiche: Alimentazione e salute, Antropologia, Biotecnologia, Chimica delle sostanze naturali, Etnofarmacologia , Farmacognosia , Etnobotanica ed Etnomedicina . Proprio in quest'ultima sezione è stata presentata la ricerca svolta dalla dottoressa Faraone in collaborazione con Maurizio Bruno, Direttore del Dipartimento di Chimica Naturale presso l'Università di Salerno. A sentir parlare Nicoletta di formule, sintesi ed attività di laboratorio, sembra ascoltare un discorso parlato in arabo, direbbero in molti, i non addetti ai lavori, e indirettamente nell'immaginario collettivo si appalesa la fisionomia dell' anziano o consumato scienziato innamorato solo di vetrini e microscopi ma Nicoletta Faraone è l'espressione dell'entusiasmo e della gioventÚ . Il suo curriculum universitario presenta una ricca testimonianza di dedizione allo studio coronato da traguardi professionali che contraddistinguono positivamente gli studenti lucani e non solo, ma anche le attività di studio che si svolgono nelle università italiane, a dispetto della confusione diffusa in questi ultimi tempi. Oltre alle scienze ho altre passioni - dice Nicoletta- come la lettura e la musica. Nel tempo libero pratico dello sport. Mi sono anche dedicata alla vita politica universitaria e sono stata eletta rappresentante de-
Il sottosegretario parteciperĂ a un incontro su â&#x20AC;&#x153;Volontariato e marginalitĂ â&#x20AC;?
Oggi Carlo Giovanardi a Potenza POTENZA - SarĂ presente anche Carlo Giovanardi - sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile - al convegno â&#x20AC;&#x153;Il volontariato e la marginalitĂ â&#x20AC;? che si terrĂ oggi presso il centro di riabilitazione â&#x20AC;&#x153;Don Uvaâ&#x20AC;?. I Popolari liberali di Basilicata, incontreranno poi il leader nazionale in una riunione con i responsabili regionali, provinciali e comunali del Movimento, forza cofondatrice con F.I. e A.N. del Partito del Popolo delle LibertĂ . Lâ&#x20AC;&#x2122;incontro si terrĂ alle 16, presso il â&#x20AC;&#x153;Principe di Piemonteâ&#x20AC;?, a Potenza. Lâ&#x20AC;&#x2122;assise si svolge per fare il punto sulla costituzione del partito unico di centro-destra, che celebrerĂ il suo primo congresso entro marzo 2009. SarĂ
questo il momento politico per i Popolari liberali di Basilicata per fare un punto sullâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo anno, e per progettare le iniziative future. ÂŤA distanza di un annospiegano gli aderenti - si conferma la bontĂ di una scelta coraggiosa e non di comodo, anche alla luce di una posizione sempre piĂš ondivaga, dellâ&#x20AC;&#x2122;Udc, che si sta preparando, come emerge dalle vicende politico-amministrative, di cui si ha notizia dallâ&#x20AC;&#x2122;intero territorio italiano, ad un accordo organico con il centrosinistra, e in particolare con il Partito Democratico. I motivi della scelta del dicembre 2007, sono piĂš che mai confermati. abbiamo accettato la sfida impegnativa della fondazione del Partito del Popolo delle LibertĂ , costola italiana del Partito Popolare Europeo.
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gli studenti al consiglio della facoltĂ di scienze MM.FF.NN. dell'UniversitĂ degli studi della Basilicata. Ho collaborato con il comitato organizzatore del congresso SILAE con sede a Palermo durante il quale ho tenuto una comunicazione orale che ha come oggetto il lavoro svolto per la mia tesi specialistica, ottenendo il premio conferito dalla Etnopharma per â&#x20AC;&#x153;la miglior comunicazione orale di un giovane ricercatore, e ad ottobre scorso ho partecipato a Pesaro all'8° SAYCS (Sigma Aldrich Young Chemists Symposium) presentando un poster avente come oggetto sempre il lavoro svolto durante la mia tesi. Attualmente svolgo attivitĂ di tirocinio presso il laboratorio di chimica delle sostanze naturali (Dipartmento di chimica organica â&#x20AC;&#x153;E.Paternòâ&#x20AC;?, UniveristĂ degli studi di Palermo) per continuare la ricerca oggetto della mia tesi di laurea. Spero di poter lavorare nell'ambito della ricerca e dello sviluppo perchè la possibilitĂ di migliorare la nostra vita e il nostro mondo mi affascina ed il desiderio di scoprire cose nuove e trovare nuove soluzioni è per me un forte incentivo. Sono una persona determinata e capace di raggiungere gli obiettivi che si pone e mi piace lavorare in gruppo: il lavoro di squadra, se ben gestito, è un'arma vincente per conquistare un obiettivo comuneÂť spiega la ricercatrice. Durante l'intervista la giovane lucana chiarisce, con l'appropriato linguaggio scientifico, lâ&#x20AC;&#x2122;ambito del suo lavoro e si congeda poi con un disarmante sorriso. Raffaella Bisceglia
PROGETTO SCUOLE POTENZA â&#x20AC;&#x201C; E' partito il Progetto Scuole promosso dal Ministero dellâ&#x20AC;&#x2122;Istruzione e da Farmindustria per avvicinare i giovani al mondo della ricerca. Lâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa nasce nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito del Progetto Scuole ÂŤFarmaci e Vita â&#x20AC;&#x201C; Incontro con la ricerca sui farmaciÂť realizzato da Farmindustria, l'Associazione delle imprese del farmaco, e dal Ministero dellâ&#x20AC;&#x2122;Istruzione per promuovere la diffusione della cultura scientifica nelle scuole. Il Progetto ha coinvolto in tutto cinque regioni italiane. Oltre alla Basilicata, unica regione del Mezzogiorno dâ&#x20AC;&#x2122;Italia, vi hanno preso parte anche lâ&#x20AC;&#x2122; Emilia Romagna, il Lazio, la Lombardia e il Veneto. Sono stati numerosi gli studenti e i docenti di scuole secondarie superiori che si sono riuniti ieri presso il Centro di Ricerche della Menarini a Pomezia, in provincia di Roma, fa sapere in una nota di Farmindustria â&#x20AC;&#x201C; per una giornata di formazione e sensibilizzazione sui temi della ricerca biomedica e sulle possibilitĂ lavorative dopo gli studi universitari. ÂŤE' un progetto â&#x20AC;&#x201C; ha affermato Sergio Dompè, presidente di Farmindustria â&#x20AC;&#x201C; per noi molto significativo che vuole avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro. Per incentivare la ricerca â&#x20AC;&#x153;eccellenteâ&#x20AC;? sono necessari giovani che conoscano il valore dellâ&#x20AC;&#x2122;innovazione e cosĂŹ contribuiscano alla crescita economica e scientifica del PaeseÂť.
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Lunedì 24 novembre 2008
LA COLLOCAZIONE DEGLI EURODEPUTATI DEL PD
CONTRO LE RICHIESTE DI SCREENING DELL’ENI
di GIGI STABILE VOLUTAMENTE ridimensionata e colpevolmente accantonata al momento nella nascita del Pd (quando si puntava più a sottolineare le convergenze che a marcare le differenze), la questione della collocazione degli eurodeputati del partito all'interno del Parlamento europeo è stata prepotentemente rilanciata da un intervento di Gianni Pittella sulle colonne del quotidiano Europa. L'eurodeputato lucano afferma che non è ulteriormente rinviabile una chiara scelta di campo e la conseguente comunicazione agli elettori, pena una mancanza di chiarezza ed una caduta in termini di credibilità. Infatti, anche se l'argomento non sembra essere tra quelli che scuotono le coscienze e muovono gli interessi immediati, non è irrilevante conoscere per tempo se i “democratici” eletti all'assemblea di Strasburgo preferiranno sedere a sinistra, sistemarsi al centro o, addirittura, rimanere in piedi. Poiché è evidente che da quella scelta di campo dipendono gran degli obiettivi da perseguire e dei comportamenti da mettere in atto, delle alleanze da stringere e dei rapporti da allacciare. Da quella collocazione deriva l'inserimento di nuovi tasselli nel grande quadro della definizione dell'identità della nuova forza politica. L'area che fa riferimento al PSE (Partito Socialista Europeo) risulterebbe l'approdo naturale per una forza che si richiama al riformismo e alle sue tradizioni ma è evidente che una confluenza in quel gruppo potrebbe sembrare una forzatura per quanti, provenienti dalle schiere della Margherita, fanno fatica a riconoscersi appieno o in larga misura negli ideali e nella storia della socialdemocrazia. Molto più praticabili, di conseguenza, si rivelano forme di intima collaborazione con il PSE che si è detto, attraverso i suoi vertici, perfino disponibile a cambiare denominazione per ritagliare uno spazio su misura per la delegazione italiana. Soluzione questa che molti osservatori vedono come la più idonea per dare nuova linfa e nuove motivazioni al movimento socialista del vecchio continente. Resta solo da chiedersi se è veramente pensabile che un Pd, in piena fibrillazione e incerto fino all'inerzia in casa sua, possa di colpo trasformarsi in trascinatore di entusiasmi e catalizzatore di istanze innovative all'estero. Ecco scaturire allora, tra titubanze e passi indietro, le estemporanee proposte che autorizzerebbero ogni eletto a sedere dove più gli aggrada. La stessa idea di stare da soli (altra ipotesi in circolazione), oltre ad essere difficilmente praticabile per ragioni di tipo istituzionale, avrebbe la conseguenza di schiacciare la pattuglia degli eurodeputati del Pd tra i giganti del PPE (Partito Popolare Europeo), dello stesso PSE e dell' Alleanza dei liberali e dei democratici e non farebbe altro che perpetuare quella fastidiosa impressione di autosufficienza ed autoreferenzialità, quella voglia (o necessità) di stare da soli, che aveva gia afflitto il nuovo soggetto politico alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Il non riconoscersi nelle grandi famiglie della politica europea non farebbe altro che evidenziare il carattere prevalentemente nazionale del Pd, inadeguato per contesti più ampi ed orizzonti più vasti, ed autorizzerebbe distratte, episodiche ed occasionali adesioni alle principali opzioni programmatiche. Qualunque possa essere la decisione finale, al di là delle osservazioni di Pittella che in gran parte condividiamo, una cosa risulta evidente. A differenza di quanto avviene nella altre democrazie europee, nel panorama politico italiano si registra un grande vuoto, una sorta di buco nero: manca, per una serie di circostanze irripetibili e di vizi ricorrenti, una qualsiasi forza socialista o laburista. Cosa tanto più straordinaria se si considera l'innegabile contributo assicurato dai socialisti e dall'intera sinistra italiana alla costruzione del Mercato Europeo prima, della Comunità europea dopo ed infine dell'Unione. Addirittura paradossale in un Paese, il nostro, in cui tantissimi continuano a riconoscersi, sentirsi, proclamarsi socialisti. O a spacciarsi per tali. A tentare di spiegare questo stato di cose si prestano due ipotesi: o in Italia si è intuito prima che altrove che i partiti socialdemocratici (che pure nel secolo scorso hanno avuto innegabili meriti) hanno ormai esaurito la loro funzione o che ci si trova in presenza dell'ennesima anomalia del sistema politico nazionale.
Trivelle
BASTA CON I GIOCHI DELLA POLITICA di OTTORINO GURGO E’ FORSE la settimana più difficile da quando ha iniziato la propria attività quella che il governo di Silvio Berlusconi si troverà ad affrontare da domani. E non per le insidie che possano nascergli dagli attacchi di una opposizione che appare, obiettivamente, in preda a difficoltà, divisioni, contrasti che sembrano renderla ogni giorno più debole. Ma perché, dopo molto discutere, essa dovrà concretamente porre mano ai provvedimenti necessari per affrontare una crisi economica che, per unanime ammissione è tra le più gravi della storia recente del nostro paese. C'è allarme e preoccupazione tra gli italiani. Le dichiarazioni degli uomini che più di altri dovrebbero avere il polso della situazione non contribuiscono a dar loro sicurezza. Ne citiamo tre, tra le altre. Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia, ha proclamato senza mezzi termini che "il peggio deve ancora venire", Guglielmo Epifani, leader del più forte e più agitato tra i sindacati, ha parlato di "valanga in arrivo", Giulio Tremonti, ministro dell'Economia ha avvertito che i mesi che abbiamo davanti covano in sé un disastro. Non c'è davvero di che stare allegri e per un governo che - per espressa dichiarazione del presidente del Consiglio - si propone di metter da parte ogni fumisteria ideologica per concentrarsi su quella che viene definita "la politica del fare", l'impegno che si trova ad affrontare è da far tremare le vene e i polsi, tenuto tra l'altro conto del condizionamento che deriva dal pesante debito pubblico dal quale il nostro paese è gravato. La preoccupazione della gente è, dunque, pienamente giustificata. Sente che lo sconvolgimento che si è abbattuto come un terribile tsunami sul mondo della finanza non è "altro da sé", ma lo riguarda direttamente, lo coinvolge - e ancor più potrà coinvolgerla nei mesi a venire - sino ad incidere nella propria vita di ogni giorno, corrodendo i propri risparmi e condizionando pesantemente la propria esistenza. C'è, allora, un compito cruciale per il governo e, accanto ad esso, c'è un compito quanto mai impegnativo per l'intero mon-
do della politica, al di là delle appartenenze e degli schieramenti, ch'è chiamato a render concretamente conto dei compiti che ad essa sono demandati. Qui non si discute più della contrapposizione per la designazione del presidente di una commissione parlamentare, delle bizze di questo o quel personaggio, delle rivalità tra un leader e dell'occupazione di un posto di potere, tutte cose che possono giustificare (anche se a volte appaiono incomprensibili ed eccessive) le diatribe partitiche alle quali ci è dato quotidianamente di assistere. In ballo, questa volta, c'è molto di più. È lecito chiedersi se vi sia nel governo, nelle forze di maggioranza e in quelle di opposizione, nei rappresentanti delle forze sociali, piena consapevolezza delle responsabilità alle quali dovranno far fronte. L'annuncio che, prima del prossimo consiglio dei ministri che dovrebbe aver luogo venerdì, il governo consulterà le organizzazioni sindacali è, in quest'ottica, confortante. Costituisce un primo passo positivo verso quel generale confronto che l'emergenza rende indispensabile. Ma occorre andare oltre. Occorre, cioè, che la maggioranza non pensi di rinchiudersi orgogliosamente in se stessa, forte dei propri numeri per snobbare il contributo che può venirle dalla minoranza, ma apra le porte al dialogo; occorre che l'opposizione non pensi di far strumentalmente leva sulle difficoltà che il paese attraversa per creare problemi al governo e sia in grado di presentare proposte unitarie e costruttive (il che finora non è avvenuto); occorre che i sindacati e i rappresentanti degli imprenditori si rendano finalmente conto che, questa volta, non si tratta di tutelare interessi di una parte contro l'altra, ma di far prevalere gli interessi generali degli italiani, tutti insieme e tutti sulla stessa barca. Sappiamo bene che tutto questo non è facile. Ma siamo di fronte ad eventi straordinari che prescindono dalla permanente conflittualità della "politica politicante" e richiedono, proprio per questa loro natura, lo "strappo" di comportamenti altrettanto straordinari.
LA VOLONTA’ di devastare e di annientare la nostra regione, per opera delle multinazionali del petrolio si è fatta ancora avanti. Nuovi sondaggi , nuove perforazioni con l'obiettivo dell'interesse economico di pochi , violentando la nostra terra; ieri la Shell oggi l'Eni nella suggestiva Valle del Melandro. Condividiamo la scelta del sindaco Miglionico di Satriano di Lucania , auspicando che il suo no secco contro i conquistadores petroliferi sia dimostrazione di una visione onesta e lungimirante che dia spazio alle nostre idee e a quelle del comitato no oil del Melandro, cioè l'idea di sviluppo sostenibile e di Bellezza e non una negazione basata sul chi offre di più . Ci fa piacere, anche se tardiva , l'improvvisa avvedutezza del Partito democratico regionale, visto che fino a poco tempo fa i vertici parlavano di una strampalata “coesistenza “ , talmente irreale da costringere a ridicole argomentazioni chi voleva difendere quella scialba tesi. Questo cambiamento di rotta probabilmente dipende dalla politica del governo delle destre, troppo attento agli interessi dei potenti, tanto da rubare alla regione la possibilità di decidere sulle perforazioni. Non importa quale sia il motivo. Oggi è necessario un fronte costituito con i partiti, comitati no oil e gente comune, per contrastare lo strapotere depredatorio di queste società portatrici di morte. Si spera nel consiglio comunale di Satriano di Lucania, si spera nel no, senza se e senza ma di tutti i comuni interessati, la scelta da sempre difesa da Rifondazione Comunista e dai comitati, una scelta di Bellezza e di rinascita del territorio. Risulta urgente a questo punto una moratoria regionale contro il disegno raccapricciante dei petrolieri e di alcuni uomini di potere, una moratoria che dica basta allo scempio. Francesco Altavista segretario del circolo PRC di Brienza Paolo Pesacane segretario provinciale Prc
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Spettacoli & televisione
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AL TORINO FILM FESTIVAL LA SECONDA OPERA DEL CILENO PABLO LARRAIN di LUCREZIA VITI PERDITA di identità e fuga dalla realtà a costo della vita: quella degli altri, però. Sono i tratti salienti di “Tony Manero”, secondo film di Pablo Larrain (anche autore della sceneggiatura) in concorso al 26.mo Torino Film Festival e in uscita nelle sale il prossimo 28 novembre, distribuito da Ripley’s Film. Un uomo qualunque ai tempi de “La febbre del sabato sera” in Cile. Siamo nel 1978, il comandante Augusto Pinochet è al potere da circa cinque anni e Santiago del Cile è sporca, triste e squallida. Smarrimento e desolazione sono sentimenti che anestetizzano un intero popolo e la cultura altra è ciò che meglio si può emulare con un efficace processo di rimozione della propria. Raùl, il protagonista interpretato da Alfredo Castro, vive insieme con un gruppo improbabile di ballerini che si esibiscono in una fetida balera di periferia e sono coinvolti nell’opposizione clandestina alla dittatura. La sua ossessione è rappresentata dal mito del ballerino latin-lover, da quel Tony Manero americano (interpretato da John Travolta) di “Saturday Night Fever”. Nonostante non sia più un ragazzo, Raùl imita i suoi passi nel ballo, si procura i suoi vestiti e rivede il film al cinema quasi ogni giorno. Nutre l’ambizione, neanche tanto segreta, di sfondare come sosia di Travolta in un programma trasmesso su un canale televisivo nazionale. Ed è disposto a tutto pur di realizzare il suo obiettivo. È un personaggio sgradevole, repellente, qualunquista. Incarna lo smarrimento di un popolo intero soggiogato dalla repressione di un dittatore (Pinochet salì al potere nel 1973 in seguito a un colpo di stato, che depose Salva-
TFF, IL FILM DI GANSEL
“Die Welle” Come diventare giovani nazisti nelle scuole «È possibile oggi in Germania una nuova dittatura?». L’Onda lo dimostrerà. Die welle, diretto da Dennis Gansel, è uno dei 15 film in concorso per la 26/a edizione del Torino Film Festival e parla di un esperimento scappato di mano ad un insegnante di scuola superiore, Rainer Wenger, che decide di spiegare ai suoi alunni l’autocrazia attraverso un gioco di ruolo. Il film è tratto dall’omoni-
Il “vero Tony Manero e il Cile negli anni ‘70
In televisione
“Isola” stasera la finalissima
IL DOCUMENTARIO
Sport e non violenza nei centri sociali
L’attore Alfredo Castro
NEI centri sociali di ultima generazione, come l’Acrobax di Roma, si può andare a scuola oltre che di sport, nello specifico, di rugby, anche di non violenza e di amore per la vita, anche se questa, spesso si presenta per nulla facile. È quanto racconta il bel documentario “Uso improprio” di Luca Gasparrini e Alberto Masi presentato oggi al Torino Film Festival nella sezione “Italiana.Doc”. L’idea del film nasce per caso, quando Gasparrini, già montatore a fianco di Giulietto Chiesa, Davide Ferrario, Daniele Gaglianone, cerca un posto per cominciare a fare un pò di sport, anche se a 50 anni suonati. Si avvicina così ad Acrobax, il centro sociale nato alcuni fa occupando l’ex Cinodromo
dor Allende, e vi rimase fino al 1990) che, come tutti i tiranni, soffoca nel sangue e nella violenza il dissidio al regime. Ma dissenso, lotta e resistenza lambiscono solo l’animo del protagonista che invece, quasi anestetizzato da ciò che lo circonda, è tutto preso dalla sua fuga nel sogno. E sarà in grado di uccidere, proprio come Pinochet, per poter costruire il pavimento di mattoni trasparenti sui quali ballare a ritmo della disco music. Giustizierà anche il gestore del cinema quando “Grease”, il nuovo successo
di John Travolta, rimpiazza “Saturday Night Fever”. “Ho voluto raccontare la storia di un uomo ossessionato da cose a lui estranee sullo sfondo di un paese che sta attraversando il processo culturale che ha definito il nostro modo di vivere attuale” dichiara Pablo Larrain “Non è solo Raùl Peralta che balla sulla pista ma tutti noi latinoamericani ci riconosciamo in lui in quel momento”. Nel film la regia è un po’ traballante e le immagini sono spesso sfocate. Una scelta stilistica che amplifica l’aspetto sgradevole del-
la trama. Tuttavia “Tony Manero” è un oggetto interessante sul fronte sociologico. In fondo descrive quella parte di società cilena pro-
mo racconto di Morton Ruhe (pseudonimo di Todd Strasser), lettura obbligatoria in molte scuole tedesche e ispirato ad una storia vera: l’esperimento fu condotto nel 1967 da Ron Jones, in California. «Il potere attraverso la disciplina, l’unità, l’azione»: Rainer è un docente non conforme che va a scuola con la maglietta del gruppo punk rock dei Ramones, in occasione di una settimana di lezioni speciali non si accontenta di spiegare accademicamente che un governo autocratico è un concetto che significa il potere di uno solo o di un gruppo, che decide per tutti gli altri fino anche a cambiare le leggi da solo, vuol far vivere in prima persona agli studenti i principi di una dittatura. I ragazzi lo hanno sempre chiamato per
nome, ma da lunedì sarà per loro il “signor” Wenger, dovranno stare dritti sulle sedie e alzarsi per parlare. In cinque giorni nasceranno il nome, “l'Onda”, un motto, un logo e un saluto segreto. Il principio dell’uguaglianza si esprime attraverso una divisa comune, una camicia bianca: non indossarla diventerà presto motivo di esclusione. Innocue nozioni iniziali come disciplina e comunità nel giro di tre giorni degenereranno nella violenza. L’Onda travolge i più deboli, che vedono nel movimento la loro prima vera famiglia e che per difenderlo saranno pronti alle armi, ma c'è chi non ci sta: convinta che ci sia qualcosa di sbagliato nel gioco del professore, Karo decide di usare la redazione della scuola per stampare volanti-
ni contro l’Onda. La giovane verrà minacciata anche dal suo ragazzo, Marco, che perderà il controllo. Solo dopo l’odio, la divisione, la violenza, anche Marco capisce: «Questa pseudo disciplina è una stronzata fascista», dice al professore, che però non può credere di essere andato tanto oltre, almeno finchè non vede che la “sua” Onda è pronta ad uccidere per lui. «Una volta che hai convinto qualcuno ad accettare disciplina e gerarchia, come usi questo sistema? – si è chiesto Jurgen Vogel, il pluripremiato attore che interpreta Rainer – puoi andare a sinistra o a destra, ma alla fine sono sempre la manipolazione e l’abuso di potere a rendere il sistema pericoloso, indipendentemente dall’ideologia che lo sostiene».
Simona Ventura
della capitale, e alla relativa squadra di rugby tuttora in serie C. Acrobax negli anni è finito sui giornali per la morte di due ragazzi, Antonio, pony express morto in un incidente stradale e Renato Felicetti, ucciso in una sera d’estate, secondo la sentenza di primo grado del tribunale di Civitavecchia in una rissa, secondo la famiglia e alcuni testimoni in un’aggressione di esponenti dell’estrema destra. Oggi alla proiezione del film a Torino c'erano anche il fratello di Renato, Dario e la mamma. Il titolo del film vuole raccontare l’uso improprio dello sport che fa il centro, nel senso di un uso civile e al di là delle logiche e del glamour del calcio.
tesa verso un progresso effimero e scintillante che non ha voluto fare i conti con la propria storia. Forse proprio per sopravvivere ad essa.
Dennis Gansel
Il fenomeno dell’obbedienza cieca all’autorità è stato esaminato anche da diversi esperimenti psicologici, come lo Stanford prison experiment o il Milgram experiment, raggiungendo spesso risultati inquietanti.
CARLO Capponi, Vladimir Luxuria, Belen Rodriguez, Leonardo Tumiotto: questi i nomi dei quattro naufraghi che, stasera a partire dalle 21, in diretta su Raidue, si contenderanno la vittoria finale della sesta edizione de L'isola dei Famosi. Padrona di casa, come sempre, sarà Simona Ventura, accompagnata dagli opinionisti Mara Venier, Luca Giurato, e con la presenza in studio di Pamela Prati. I quattro finalisti – in nomination dalla scorsa puntata – resteranno subito in tre grazie al televoto del pubblico. In collegamento esterno con Filippo Magnini, si svolgerà l’ultima Prova Immunità, che darà al vincitore l’accesso al ballottaggio finale. Successivamente, i due concorrenti superstiti affronteranno un nuovo televoto per determinare il secondo finalista. Gli ascolti dell’Isola, giunta alla sesta edizione, sono progressivamente cresciuti, smentendo chi parlava di crisi dle reality. La semifinale ha visto aumentare gli ascolti fino a 5.935.618 spettatori con picchi di 8.137.780 spettatori e di share del 50.15% in concomitanza dell’annuncio dei quattro finalisti. Sarà il pubblico a determinare il trionfatore di questa edizione de L’Isola, che si aggiudicherà il premio finale di 200.000 euro, di cui la metà sarà devoluta in beneficenza ad una associazione a sua scelta. Durante la diretta, infine, Simona Ventura accoglierà in studio gli eliminati della scorsa puntata: Alessandro Feliù, Veridiana Mallmann, Peppe Quintale e Patrizia De Blanck.
ANDRÀ IN ONDA A FEBBRAIO SU FOXLIFE, ARRIVA ANCHE UNA SERIA SU VICTORIA SILVESTED
Reality show sulla vita di Valeria Marini di MAURETTA CAPUANO I REALITY e le docu fiction sulle vite vip, già di moda all’estero, sulla scia dell’Ozzy Osbourne americano che ha conquistato mezzo mondo, si fanno strada anche in Italia. Dopo il successo di Pamela Anderson con “Pam-Spirito libero” su E!Entertainment (canale 114 di Sky) e l’arrivo della serie “Victoria Silvstedt: la mia vita perfetta” in onda dal 15 novembre il sabato alle 22, sempre su E!Entertainment, è il momento di Valeria Marini, che ha firmato un contratto con FoxLife per un reality che la riprende in tutto quello che fa e che dovrebbe andare in onda a febbraio 2009. «E' un progetto molto divertente e originale che mi dà la possibilità di esprimere le mie molteplici sfaccettature» ha detto la Marini in un’in-
tervista, parlando del reality che dovrebbe andare in onda da febbraio 2009. I docu-reality sulle vite famose non sono un’idea recentissima e, per la verità, nemmeno una novità in Italia. Ma i progetti si stanno intensificando e hanno anche il conforto degli ascolti, anche se con numeri 'da satellitè. Su E!Entertainment si possono vedere in replica, il sabato alle 22:30, gli 8 episodi sui lati più intimi della bagnina sexy di Baywatch, andati in onda dal 15 settembre scorso. Sempre sul canale 114 di Sky si può conoscere più da vicino la statuaria modella svedese Victoria Silvstedt, che conduce con Enrico Papi la Ruota della fortuna su Italia 1. In Italia la Silvstedt ha debuttato a fianco di Piero Chiambretti in Fenomeni mentre al cinema l’abbiamo vista in Matrimonio alle Bahamas con Massimo Boldi e in
Un’estate al mare dei fratelli Vanzina. Le telecamere seguiranno Victoria nei suoi mille impegni lavorativi tra Parigi, Roma, Cannes, Los Angeles, New York, mostreranno la sua casa in Svezia e il lato più intimo di questo personaggio camaleontico che ha al suo attivo 16 film, 4 calendari e altrettante cover di Playboy. Tra le migliori produzioni recenti di celebrity show su Foxlife è stato proposto Simple Life con Paris Hilton e Nicole Ritchie, Inseguendo Farrah Fawcett e su Nat Geo Adventure il viaggio in moto alla scoperta del continente africano dell’attore Ewan McGregor in Long way down. Il 17 gennaio 2009 partirà poi su E!Entertainment, il sabato alle 22, la seconda stagione di Snoop Dogg: rap di famiglia. Anche in Italia sono stati fatti alcuni tentativi di reality show sulle vite vip, prima di quello
Valeria Marini a una sfilata di moda
in arrivo su FoxLife della Marini. Adriano Pappalardo con la moglie Lisa e il figlio Laerte è stato protagonista nel 2003 di Casa Pappalardo su Raidue, «un’occasione per capire come è Adriano a casa» come disse lo stesso Pappalardo. Da citare la sorta di docu-soap Il funambolo, dedicata
alla vita movimentata di Pupo, andata in onda in cinque puntate su Raitre nel 2004, e su FoxLife Idee in progress:90 giorni con Lapo Elkann. E lungi dall’essere in crisi, i reality si fanno ora anche sulla caccia: su Sky ha preso il via “6 nel mirino”
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Lunedì 24 novembre 2008 REDAZIONE: Nazario Sauro, 102 - 85100 PotenzaTel. - Tel. 0971.69309 Redazione: via Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza 0971 69309
Ventotto anni dopo il terremoto la ricostruzione non è ancora terminata
«Servono ancora 800 milioni» Allo Stabile un incontro per non dimenticare «OCCORRONO ancora 800 milioni di euro per completare la ricostruzione delle cosiddette priorità “b”, cioè i casi nei quali il nucleo familiare ha subito nella propria abitazione danni che non hanno comportato la necessità di doverlo abbandonare». Così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha reso il senso dell’immane tragedia che colpì la Basilicata il 23 novembre del 1980. Ventotto anni dopo larga parte degli amministratori dell’area coinvolta dal sisma si è riunita al teatro Stabile di Potenza per ricordare le 3.000 vittime e pensare cosa fare per evitare che, in futuro, si ripetano simili tragedie. Ha aperto i lavori il sindaco di Potenza Vito Santarsiero nella sua funzione di presidente dell’Anci Basilicata. Una relazione che ha fatto il bilancio dei 28 anni di ricostruzione, sottilineando il lavoro delle tante amministrazioni che si sono alternate nel tentativo di portare la Basilicata fuori dal dramma post 1980. Il sindaco della città capoluogo ha inoltre sottolineato come «larga parte delle abitazioni di Potenza è sicura e risponde positivamente alle normative antisismiche». Su questo terreno ha ricordato la
Foto di gruppo per alcuni uomini della protezione civile. A destra un momento del convegno allo Stabile (foto Mattiacci)
collaborazione tra Comune e Università della Basilicata rappresentata in sala dall’esperto di questioni antisismiche Angelo Masi. L’assessore regionale Inno-
cenzo Loguercio ha invece concentrato la propria attenzione sulla necessità di implementare il coordinamento tra i diversi livelli istituzionali con la finalità di portare a
completamento la ricostruzione. Ma anche tenuto a rimarcare come «a oggi ai Comuni lucani sono stati assegnati circa 2,5 miliardi di euro. L’ultimo
riparto per 46 milioni di euro è stato deliberato dal Cipe nel mese di marzo 2006, mentre nuove risorse, per circa 48 milioni di euro, stanno per essere ripartiti a favore dei Co-
A Balvano, dove il ricordo diventa dolore A BALVANO quel terribile 23 novembre del 1980 non può dimenticarlo nessuno. Tutti hanno perso qualcuno in quei pochi secondi in cui la terra iniziò la sua tragica danza. Molti erano ragazzi, tanti i bambini che alle 19.34 erano in chiesa. Stavano partecipando alla messa e furono travolti dal crollo del tetto di quella casa di Dio che, in seguito, fu associata solo alla tragedia, al dramma. Tanti tentarono di fuggire, si precipitarono verso l’uscita. Ma non riuscirono a salvarsi o a salvare i loro cari.
Ieri Balvano si è immersa nuovamente in quel ricordo doloroso. Una messa è stata celebrata proprio alla stessa ora in cui la terra tremò quella indimenticabile domenica. Un’altra celebrazione religiosa si è svolta in mattinata nel locale cimitero, dove molti dei defunti hanno la medesima data di morte. E il dolore, la rabbia e l’angoscia hanno nuovamente preso il sopravvento. Tanti, troppi nomi sono stati cancellati in un minuto e mezzo ma non sono bastati 28 anni a dimenticare quello che è accaduto quella sera e quelle successive. Se-
re in cui non si è avuta neppure la possibilità e il tempo di piangere quelle perdite. Giorni in cui si è dovuto pensare alla sopravvivenza, alla ricostruzione. Dove c’erano le macerie ora ci sono nuove case, una chiesa ricostruita, strade pulite. C’è un paese che si è rimesso in piedi e dolorosamente ha dovuto guardare avanti. Non è stata solo la terra a tremare: da allora tremano le gambe a ogni piccolo movimento strano. E trema la voce quando i ricordi riaffiorano. Antonella Giacummo a.giacummo
muni della Basilicata». Loguercio ha infine ricordato le criticità ancora presenti. Innanzitutto «la mancata strutturazione dei fondi (ogni anno, in occasione della Finanziaria nazionale si ripete il rito della questua). Poi il problema del rimborso Iva e l’inerzia di alcuni Comuni». La Regione, in accordo con l’Anci, «ha già predisposto l’atto amministrativo per assicurare una proroga limitata per i Comuni ritardatari. Ha previsto anche 150.000 euro per realizzare un sistema di connessione informatica Regione-Comuni e corsi di formazione per i dipendenti comunali». Anche i parlamentari lucani Margiotta e Taddei hanno ribadito la necessità di accelerare il percorso di completamento dei lavori pubblici di ricostruzione. I due hanno inoltre confermato l’impegno di tutti i parlamentari lucani per rafforzare il sostegno finanzario del governo nazionale alle aree colpite dal sisma del 1980. Presenti in sala numerosi sindaci dei comuni colpiti dal sima che hanno testimoniato quanto ancora ci sia da fare. Un pomeriggio per non dimenticare ciò che è successo e per ricominciare a immaginare la Basilicata che verrà. Rossella Mancusi potenza@luedi.it
Oggi partiranno i primi camion per Salandra
Oggi al Don Bosco
Molinari si accorge dei rifiuti a emergenza finita
Diritti umani Percorsi attraverso le immagini
L’ASSESSORE comunale all’Ambiente Massimo Molinari ha convocato, ieri mattina, una conferenza stampa per spiegare il “caso rifiuti” quando la città è ormai completamente ripulita. «Va bene, quasi - aggiunge nelle contrade e in alcune zone lontane si finirà in giornata». La storia non cambia molto, è il racconto della vicenda che si è fatto nei giorni scorsi e che non sempre coincideva - nella critica alla modalità poco concertata con quello dell’altra amministrazione comunale coinvolta, Salandra. E’ lì che adesso i camion carichi dei rifiuti del capoluogo andranno a scaricare. Quella discarica riceve da tempo i rifiuti anche di altri centri e dal 2005 al 2006 aveva già ricevuto quelli potentini: l’amministrazione del Materano ancora avanza un credito di 218.000 euro. «E’ che quando a programmare sono le pubbliche amministrazioni - dice Molinari - gli iter burocratici non sempre sono cosa immediata». Così ricorda che la stessa sorte è toccata all’Acta a sua volta creditrice per 510.000 euro nei confronti di altri comuni del comprensorio che avevano usufruito della discarica di zona Montegrosso. Come avanza pagamenti per un importo di circa
DA questa mattina le scuole della provincia di Potenza “incontreranno” i diritti umani. L’iniziativa si chiama “Percorsi umani Altrocinema possbile”, è stata organizzata dall’associazione Zer0971 e promossa dalla Provincia di Potenza in occasione del sessantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. Le scuole sono state invitate a scegliere uno dei film in catalogo a cui far seguire un dibattito. Il primo appuntamento è previsto per stamattina: 40 classi del liceo Gianturco, al cinema Don Bosco, seguiranno la proiezione del film “A Casablanca gli angeli non volano”. Il 25 e il 26 novembre toccherà all’Istituto Da Vinci con il film “Road to Guantanamo”. Il 27 l’istituto Ruggiero di Lauria, nella propria aula magna, discuterà dopo aver visto “Lettere dal Sahara”. Stessa proiezione per il Battaglini di Venosa il 6 dicembre. Con esperti, rappresentanti delle istituzioni, volontari dell’associazione, gli studenti affronteranno il tema dei diritti umani attraverso le immagini di mondi lontani. s.l. potenza@luedi.it
L’assessore Molinari. A destra mezzi dell’Acta al lavoro anche di domenica
(foto Andrea Mattiacci)
500.000 euro l’Ageco, la ditta che ha vinto la gara per la differenziata di Potenza e che spesso ha minacciato di sospendere il servizio visti i mancati pagamenti da parte del comune (il sindacato spiega che «ormai da tempo su questa situazione è stata chiesta l’apertura di un tavolo presso Confindustria»). La discarica di Pallareta era stata chiusa nel 2006, poi riaperta a giugno 2007 perchè, con il compattamento fisiologico dei rifiuti, si erano resi nuovamente disponibili alcuni volumi. E’ durata fino a novembre, «ma non è vero che ci siamo mossi all’ultimo minuto aggiunge Molinari - abbiamo segnalato in tempo l’esaurimento del sito. La Provincia ci ha comunicato i
siti alternativi sabato mattina. Così lunedì i camion dell’Acta hanno raccolto i rifiuti ma senza poter conferire. Siamo arrivati a venerdì che la città pagava l’accumulo dei sacchetti per strada». Da ieri mattina è partito il giro “straordinario” di raccolta. I rifiuti vengono depositati alla stazione di trasferenza di Tito (in attesa che finisca la messa in sicurezza della discarica di Potenza e si possa utilizzare la vicina stazione di trasferenza). Lì, triturati e compattati, da stamattina saranno caricati su 4 camion in direzione Salandra (2 viaggeranno nella mattina presto, 2 nel pomeriggio). Sembra risolta una delle questioni sollevate nei giorni scorsi: troppi, per il comune del Matera-
no, 13 camion di seguito visto che per raggiungere la discarica bisogna passare per il centro abitato. Ci sono volute ore di dichiarazioni, smentite, verità discordanti e un incontro in Regione con il comune di Potenza assente e diverse telefonate in serata. Rimane una soluzione temporanea. Potenza produce circa 70 tonnellate di rifiuti al giorno, con un livello i differenziata, il 20 per cento, basso rispetto alle direttive comunitarie che impongono il 40. Questo mentre il piano provinciale di rifiuti, in via di approvazione definitiva, ancora comprende l’inceneritore ormai spento da un anno e mezzo. Quell’impianto, mai collaudato a dispetto dei due anni di attività e di un contratto milionario di ge-
stione, potrebbe bruciare almeno 24 tonnellate di rifiuti al giorno. Per rimetterlo in funzione servono almeno 750.000 euro. Nel frattempo, portare i rifiuti a Salandra costerà al Comune 70 euro a tonnellata (ogni cComune, in attesa del regolamento unico regionale, applica la propria tariffa di ricezione dei rifiuti altrui), più le spese di trasporto: si arriva a poco più di 100 euro. Il Comune, poi, ragiona sull’ampliamento della discarica, per nuovi 95.000 metri cubi: l’iter è ancora in fase di valutazione con la Regione. Come in discussione sono i dettagli della trasformazione in spa dell'Acta. Tempi e modi della programmazione. Sara Lorusso potenza@luedi.it
Potenza 21 Questo il messaggio lanciato da Gianluigi Diamantini, presidente nazionale dei “Maestri del lavoro” Lunedì 24 novembre 2008
«Bisogna aiutare i giovani» Solo così sarà possibile ottenere un cambiamento APPUNTAMENTO di grande rilevanza per i “Maestri del lavoro” della Basilicata che hanno ricevuto, nel capoluogo di regione, il presidente della Federazione nazionale Gianluigi Diamantini. L’ospite, che visitava per la prima volta la nostra regione, è stato salutato, nella sala dell’Arco del Comune di Potenza, dall’assessore all’Urbanistica Alessandro Singetta, che ha rappresentato il sindaco Santarsiero fuori città, e ha sottolineato i buoni rapporti che sono sempre intercorsi fra i “Maestri del lavoro” della Basilicata e le istituzioni locali. Il presidente Diamantini, ha tenuto una lunga relazione all’assemblea generale dei consigli provinciali di Matera e Potenza nella quale ha messo in evidenza il ruolo di quanti hanno ricevuto la “Stella al merito del lavoro” per il loro apporto alla crescita delle aziende dove hanno svolto il loro percorso lavorativo e alla società nella quale questi organismi operano. Diamantini ha ricordato i contenuti dello statuto della Federazione e ha richiamato all’attenzione dei presenti quanto ha ribadito anche il Presidente della Repubblica in occasione dell’ultimo incontro con i Maestri, cioè il loro «dovere di aiutare le nuove generazioni a crescere per facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro». «L’esperienza e il vostro essere Maestri - ha precisato Diamantini - devono essere il supporto più valido per le nuove generazioni». Non casualmente, ha ricordato l’oratore, l’organismo federativo ha varato da tempo il progetto scuola-lavoro che si propone appunto di portare nelle scuole e nella so-
Il pubblico presente in sala. A destra il tavolo dei relatori (foto Andrea Mattiacci)
cietà l’esperienza e la capacità di essere di guida, dei Maestri del lavoro del nostro paese. Il presidente della Federmaestri era stato salutato dal Console regionale di Basilicata, nonché vice presidente nazionale della Fede-
le. Sono intervenuti, fra gli altri, i maestri del lavoro Carmen Spadafora, Raffaele Gifuni, Tonino Papaleo, Michele Montemurro, Rocco Laguardia, Nino Salvatore e Angelo Gerardi. I Consoli provinciali hanno offerto al presidente pro-
dotti della Basilicata e una immagine della città dei Sassi. Il presidente Diamantini, durante la sua visita nel capoluogo di regione, accompagnato da alcuni funzionari del Comune, ha visitato, insieme ai “Maestri del lavo-
ro”, la Galleria civica di Potenza e ha espresso un vivo apprezzamento per le opere esposte nella mostra “L’enigma del vero”, attualmente allestita nei saloni delle esposizioni cittadina. vice potenza@luedi.it
Questo il tema del convegno in programma nel pomeriggio al Ridotto del teatro Stabile
La sicurezza degli alimenti e l’innovazione «RICERCA ed innovazione in agricoltura: per la qualità e la sicurezza degli alimenti» è il tema di un interessante seminario di studi che si terrà oggi, alle 16.30, nel Ridotto del teatro Stabile. L’iniziativa promossa dall’Ande (Associazione donne elettrici), dal “Soroptimist club”, nonché dall’Ufficio scolastico regionale, dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune con la collaborazione con l’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione. Un focus su quello che è «consolidare la filiera agroali-
La qualità dei servizi per l’infanzia IN occasione della “Giornata mondiale dell’infanzia” il Consorzio Cs (Cooperazione e solidarietà), in collaborazione con le cooperative “Il melograno” e “Centostrade”, ha organizzato “Anni vitali”, un seminario di confronto e riflessione sulla qualità dei servizi per la prima infanzia. E’ negli anni vitali della prima infanzia che si definisce il ruolo del bambino, soggetto o oggetto, attraverso la qualità dello spazio in cui si sviluppa la sua capacità d’osservazione e il suo potenziale emotivo. «Negli anni vitali si forma l’intelligenza e il complesso delle facoltà psichiche. Il bambino è mosso da una spinta intrinseca a relazionarsi con il mondo dichiara Clara Tornar -rappresentante del Centro di studi Montessoriani». L’energia di quest’essere dotato di una mente assorbente seppur fragile, va pertanto tutelata attraverso l’educazione. «In quest’ottica - afferma Michele Finizio, presidente del Consorzio Cs - in antitesi ad un approccio di mercato in cui i nidi sono luoghi di custodia e di manutenzione dei bambini emerge un piano alternativo in cui i nidi costituiscono una dimensione educativa-pedagogica, per cui sono collocati nella sfe-
razione, Vittorio Sabia e dai Consoli provinciali di Potenza, Italia Petruzzi, e di Matera, Ernesto Imperio. Numerosi contributi hanno caratterizzato i lavori dell’assemblea, che ha anche espresso fiducia e solidarietà al Console regiona-
ra dei diritti socio-educativi». Alla figura di un bambino adulterata - rammenta Paola Cosolo Marangon del Centro di psicopedagogia per la pace e la gestione dei conflitti - non suppliscono i dati Istat - che ci presentano l’Italia come uno dei paesi europei, fanalino di coda, per la presenza di strutture educative, con un’alta carenza al sud e in fattispecie in Basilicata». «Il nido è un luogo di vita commenta Margherita Vertolamo, collaboratrice del Centro nascita Montessori e non un parcheggio a ore o un servizio di eccitato intrattenimento, ma uno spazio accogliente che assicuri in più direzioni le opportune risposte ai bisogni di orientamento, stabilità, continuità e azione, essenziali al benessere fisico e mentale dei primi anni». Al convegno erano presenti molti operatori del settore area infanzia e la Coop. “Cerchio magico” di Venosa, che oltre all’esperienza certificata di servizi di assistenza all’infanzia e alla famiglia, ha attivato, da qualche anno, nel comune di Venosa, un asilo nido rispondente agli standard previsti dalla normativa. Angela Menchise potenza@luedi.it
mentare, promuovere le produzioni tipiche come espressione del territorio e soprattutto delle donne lucane impegnate in agricoltura». Con un parterre d’eccezione punta a lanciare nuovi imput sulla ricerca e l’innovazione in agricoltura per migliorare gli standard di sicurezza degli alimenti. Coordinatore degli interventi Romualdo Coviello, presidente nazionale del Cra (Centro ricerche in agricoltura). Al tavolo dei relatori il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente del consiglio regiona-
le, Prospero De Franchi e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese. L’apertura dei lavori è affidata al presidente dell’Ande, Maria Anna Fanelli, e al presidente del “Soroptimist”, Giuditta Lamorte. Non solo, interverranno il preside della Facoltà di agriaria, Ivana Grieco, il professore Eugenio Parente, il consigliere dell’Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione, Angelo Colombo. Seguiranno gli interventi del vicepresidente dell’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, Fe-
lice Scarano, del direttore del Cra di Bella, Vincenzo Fedele e del responsabile Ufficio repressioni frodi del ministero dell’Agricoltura sede di Potenza, Antonio Raimondi. Le conclusioni saranno affidate all’assessore ai Servizi sociali del Comune, Francesco Casella e al presidente della quarta commissione regionale, Gennaro Straziuso. Nel corso del seminario sarà presentato il volume di Mariolina Murro “Cantine in Grotta”. Angela Pepe potenza@luedi.it
Presentato il volume “Le Filastrane”, realizzato dalla scuola elementare del terzo circolo
Dal web è partita la danza delle parole TANTI, frizzanti, balletti di parole: cantano le lodi del libro e della lettura, ma nascono dall’eclettico mondo del web. Si tratta delle “Filastrane”, il volume di filastrocche realizzato dalla scuola elementare terzo circolo di Potenza e presentato ufficialmente presso la biblioteca nazionale del capoluogo. All’incontro, coordinato dal dirigente del circolo Franco Villani, hanno partecipato il direttore della biblioteca Franco Sabia, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Giuseppe Messina, il medico del reparto di Pediatria dell’ospedale San Carlo del capoluogo Sergio Manieri, lo scrittore Claudio Elliott e il docente di Letteratura per l’infanzia all’Università di Udine, Livio Sossi. Il percorso che porta alle “Filastrane”, oltre a essere divertente e originale, rappresenta una buona prassi didattica, «e dimostra - ha affermato Sabia - come la scuola sia una risorsa da coltivare, al contrario di quanto emerge dal decreto Gelmini». `Le filastrocche, organizzate nel volume per argomenti, in realtà sono nate per gioco - ha raccontato il dirigente scolastico - sul sito web della scuola (www.potenzaterzo.it ) e in particolare sul forum, curato da Anna Maria Asproni, ed aperto al contributo di tutti: bambini, docenti, genitori e perfino ex allievi». Da questo lavoro corale - che ha spigionato la creatività dei baby autori e delle insegnanti che li hanno coordinati (Antonia Giammetta, Carmela Falasca, Anna Pascarelli e Maria Teresa Pirretti) - sono venuti fuori centi-
La copertina del volume
naia di bizzarri giochi di parole, «la cui caratteristica - ha spiegato Elliott è quella di privilegiare la musicalità, il ritmo, piuttosto che il senso logico». Le filastrane sono così diventate un libro proprio grazie al web, spesso accusato di allontanare i più piccoli dal piacere della lettura, e a breve saranno in vendita in tutte le librerie d’Italia. Fino al momento, invece, il ricavato della vendita effettuata dal circolo, è stato devoluto al reparto di Pediatria del San Carlo, dove «la cura del bambino - ha spiegato Manieri - non riguarda solo gli aspetti strettamente sanita-
ri, ma si effettua a trecentosessanta gradi, dando ai piccoli pazienti ad esempio la possibilità di studiare, grazie ad una convenzione con gli insegnanti». Al di là del valore sociale, il volume presentato nella biblioteca nazionale ha tutte le carte in regola per attrarre, una volta che farà capolino dagli scaffali dei libri per ragazzi, l’attenzione di grandi e piccini. Del resto ha già raccolto grandi consensi nelle varie fiere del libro di carattere nazionale, tanto per la singolarità delle canzoncine cadenzate - recitate da Monica Palese accompagnata dal maestro Mario Marchetta e dalla flautista Sonia Luglio - quanto per la sapienza delle illustrazioni, curate dalla professionista Sara Stefanini e dalle due ex alunne Giulia Formato e Lisi Doriana. Conquistato dalle filastrocche - che ha ammesso di aver divorato una dopo l'altra proprio come si fa con le ciliegie - anche l’assessore Messina secondo cui le filastrane sono un’esperienza didattica importante da proporre come modello anche alle altre scuole. «La presentazione del libro del terzo circolo - ha concluso il direttore della biblioteca nazionale Sabia - si inserisce a pieno titolo tra le priorità della Biblioteca nazionale, orientata a valorizzare la lettura e tutto ciò che ha a che fare con l'istruzione e con il mondo della scuola». La settimana prossima infatti sarà la volta del libro “Responsabilità dell’insegnare” di Emanuele Varnavà. Roberta Senese potenza@luedi.it
22 Potenza e provincia Il segretario della Cgil interviene sull’incidente di Viggiano: «Le rassicurazioni dell’Eni non bastano» Lunedì 24 novembre 2008
Chiarezza sul petrolio in Val d’Agri Maggiore trasparenza nelle modalità di controllo dei rischi VAL D’AGRI - Chiarezza sul petrolio in Val d’Agri. A pretenderla è il rappresentante della Cgil in Val d’Agri, Mario Fulco. Perché le rassicurazioni dell’Eni sulla “normalità” dell’incidente non possono bastare. Il riferimento, chiaramente, è a quanto accaduto lo scorso giovedì sera, nel centro Oli di Viaggiano. Intorno alle 20 e 30 i residenti nella zona sono stati allarmati da un forte boato e poi dall’innalzamento della fiamma dell’impianto del Centro Oli che ha spurgato petrolio sulle case e sul territorio limitrofo. Immediato l’intervento della multinazionale petrolifera, che, oltre a spiegare l’origine dell’episodio ha rassicurato sul corretto funzionamento dell’impianto e del sistema di sicurezza. «Sarà - replica il segretario del sindacato di Epifani in una nota - ma noi siamo ugualmente preoccupati e ci uniamo alle forti preoccupazioni dei cittadini della Val d’Agri, specie di quelli che abitano nelle aree immediatamente adiacenti all’impianto e dei tanti lavoratori e lavoratrici delle vicine fabbriche ed industrie che han-
Un’autocisterana ribaltata
no ancora una volta vissuto momenti di paura per sé, per i loro cari, i loro beni, il loro lavoro». Per il sindacato anche questo è un chiaro segnale del fatto che le cose sembrano volgere «sempre più negativamente». «Non è, infatti, la prima volta - prosegue che questi incidenti accadono e come altre volte le rassicurazioni di Eni non ci convincono perché sono sempre aleatorie e sfuggenti». Alla luce di questo ennesimo accadimento, la Cgil chiede innanzitutto che le popolazioni siano messe al corrente di cosa è effettivamente successo e di cosa bisogni fare nel caso in cui la cosa si ripetesse. «Chiedia-
mo ancora una volta - aggiunge Fulco - la misurazione delle quantità di emissioni di inquinanti nell’aria, sul suolo e nelle falde acquifere; chiediamo di conoscere meglio il piano di emergenza previsto dalle vigenti normative di riferimento. In altri termini chiediamo che le popolazioni siano rese consapevoli concretamente dei rischi che si corrono e che non siano abbandonate a se stesse». Chiede l’intervento di Regione, Provincia, i comuni, l’Asl e tutte le altre autorità preposte a monitorare l’attività estrattiva in termini di misurazione degli inquinanti prodotti. «Si costringa l’Eni a dare
risposte certe e, soprattutto, si adottino politiche e modalità di controllo dei rischi che garantiscano maggiore trasparenza». «Infine - aggiunge - sappiamo di un incontro tenuto qualche giorno fa dagli amministratori locali in sede di conferenza dei sindaci, nel quale sembra si siano decise alcune azioni di riconoscimento dei danni in favore di chi vive nelle zone limitrofe al centro oli. Ebbene si facciano sapere i termini delle decisioni adottate, i tempi, le modalità e chi dovrà eventualmente ristorare cosa e chi». La Cgil chiede di essere debitamente informata non solo sui riconoscimenti economici dei danni, ma anche sulle azioni adottate e su quelle che si intendono adottare a tutela della salute dei cittadini, dei lavoratori e della salvaguardia ambientale del territorio. «Non si pensi più solo alle royalties - conclude la nota si pensi invece alla salute e al benesse delle migliaia di persone, bambini, donne, giovani, anziani che vivono in val d'agri». E conclude: «si faccia chiarezza vera sul petrolio in val d'agri».
Inaugurata la nuova sezione del partito in vista delle amministrative
La svolta Udc per Chiaromonte L’ex sindaco Vozzi sceglie Casini per il rilancio CHIAROMONTE - Rinasce la voglia di fare politica a Chiaromonte. Dopo quasi 10 anni di campo libero lasciato all’attuale amministrazione comunale di centro sinistra, qualcosa è scattato tra la gente, tanto da riaccendere nei chiaromontesi quella “scintilla rivoluzionaria” come la storia del paese insegna, che si è sempre accesa quando da difendere c’è in ballo il futuro del proprio paese e delle proprie idee. Proprio per questo, nasce a Chiaromonte la sezione dell’Udc, il partito centrista di Casini. La sezione, fortemente voluta dall’ex senatore e sindaco di Chiaromonte Antonio Vozzi, è stata inaugurata sabato 22 novembre alla presenza del consigliere regionale Agatino Mancusi, e il segretario provinciale del partito Palmiro Sacco. Tantissima la partecipazione popolare che ha preso parte a questo primo passo, prima di entrare nel vivo di una campagna elettorale che vedrà lo scudo crociato impegnato in prima linea nella lotta per le amministrative e le provinciali in programma nella primavera del 2009. La scelta sull’Udc non nasce a caso. Durante la comunicazione ai suoi amici e sostenitori di dare vita a qualcosa di importante, Vozzi, non ha mai avuto dubbi sulla scelta del partito di Casini, che al momento è quello che offre una linea politica più seria, a differenza dei due soliti grandi schieramenti nazionali esistenti al momento in Italia. Lo stesso Vozzi, durante il suo discorso, spiega le motivazioni del suo ritorno in politica, e il duro cammino che lo attende insieme ai suoi futuri collaboratori, «per rimediare - dice - ad una cattiva amministrazione che in 10 anni ha soltanto rovinato questo paese». Il suo messaggio conti-
nua, approfondendo i tanti problemi che affliggono non solo Chiaromonte, ma tutta la Regione Basilicata. Le royalties del petrolio, la gestione dell’acqua, lo spopolamento: problemi concreti e reali, che vanno affrontati nelle sedi opportune, «prima che avvenga il collasso definitivo della nostra Regione, che nonostante le ricchezze del territorio, viene depredata quotidianamente di tutto quello che possiede, senza che i dirigenti regionali muovano un dito per tutelare minimamente il futuro dei lucani, che tutti i giorni, sono costretti ad emigrare, nonostante le potenzialità della nostra Regione». «La politica fatta soltanto a tavolino - dice Vozzi - dove tutto è deciso deve finire. Per questo sono convinto che si deve ritornare a frequentare le sezioni, dove il dialogo con la gente, serva a capire e risolvere insieme i problemi reali del territorio». Sulla stessa linea, i dirigenti del partito regionale Mancusi e Sacco, che riscontrano anche loro un risveglio da parte della gente, che chiedono la richiesta di apertura di una sezione Udc nel proprio comune, specialmente nell'area sinnica, affinché si inizi a lavorare per costruire un grande partito che dia finalmente voce ai problemi della gente, specialmente quelli legati alla crescita di questo territorio, martoriato e dimenticato dall’attuale giunta regionale. Dopo il rito dell'inaugurazione, prossimamente, è previsto l’incontro in sezione, per definire e costituire il direttivo, per poi entrare a capofitto nel cuore della politica, quella vera, che porterà la sezione a diventare una fabbrica d'idee e di nuovi progetti da mettere in atto per la rinascita di Chiaromonte. Lucio Vitale
Pescopagano Incontro sulla scuola del forum dei giovani
La preside Pinto: «L’istruzione italiana è alla deriva» Un momento dell’incontro
PESCOPAGANO - Della scuola, delle sue problematiche, e soprattutto delle nuove disposizioni in materia di istruzione (la cosiddetta legge Gelmini) si è discusso nel corso di un incontro-dibattito promosso dal Forum comunale dei giovani di Pescopagano, sabato scorso, nella sede di via Roma. «Con questo incontro ha detto il commissario del Forum, Giuseppe Buldo si è voluto informare, in modo oggettivo e senza alcuna strumentalizzazione, su ciò che sta accadendo nel mondo della scuola, da quella dell’obbligo all’università. Tale momento deve servire ad aprire il confronto e la discussione fra le parti, di qui la crescita». Un video, realizzato da studenti, ha fatto da apri pista al dibattito. In esso sono state racchiuse le due facce di una stessa medaglia: la causa, nonché oggetto della discordia (la legge) e il dato oggettivo (la protesta). Subito dopo la breve sintesi sullo stato dei fatti, ha preso la parola la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “G. Deledda” di Pescopagano, Filomena Pinto, che, vestendo per alcuni minuti i panni del ministro Mariastella Gelmini, ha interpretato e spiegato ai presenti il testo di legge. Non sono mancate proprie considerazioni personali in merito alla vicenda. Infatti, per la preside Pinto «l’istruzione italiana è alla deriva. Ci sono troppi diva-
ri fra gli studenti del nostro Paese e quelli degli altri Stati». Più marcatamente pedagogico l'intervento del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “J. Stella” di Muro Lucano, Giuseppe Autunno, il quale ha sottolineato che «bisogna lavorare perché la scuola diventi un elemento di sviluppo per la società. Occorre trasformare il dispositivo giuridico in azione educativa». Per Autunno «la cultura della scuola è la pedagogia e le disposizioni della Gelmini per poter essere valutate devono esser lette proprio in chiave formativa. Una riforma del mondo dell'istruzione oggi non c’è. C’è solo un intervento per pareggiare il bilancio. Così la scuola va a cambiarsi per esigenze economiche e non culturali». Sul tema dell’università si è soffermato il rappresentante dell’Istituto professionale per l’industria e l'artigianato di Stato (Ipias) di Pescopagano, Orazio Marinaro, secondo cui «i tagli al mondo accademico comporterebbero una riduzione dei servizi agli studenti, una riduzione delle infrastrutture e di conseguenza un peggioramento della qualità didattica e delle attività di ricerca». E se questi sono i presupposti per il miglioramento del grado di istruzione non resta che dire ricordando un libro di Marcello D'Orta e un film di Lina Wertmüller: “Io speriamo che me la cavo”. Maura Pinto provinciapz@luedi.it
Una veduta di Chiaromonte
Venosa Seminario rivolto ai ragazzi e corsi di animazione in varie località
Turismo e lavoro, progetto Informagiovani VENOSA Promosso dall’Informagiovani della cittadina oraziana, mercoledì 26, alle ore 15.30 si terrà nella sala del Trono del Castello Pirro del Balzo un incontro - seminario sul lavoro di animatore turistico. “A lezione di divertimento”: questo lo slogan che accompagna le attività organizzate dalla Jolly Animation, per l’assunzione di nuove figure nel campo dell’animazione turistica. I giovani selezionati saranno impiegati a partire dai primi mesi del 2009 in località turistiche del Mar Rosso, Tunisia, Mauritius e Santo Domingo o saranno inserite negli oltre 30 organici italiani per la prossima stagione estiva.
La selezione riguarda una vasta gamma di operatori turistici. «Si offre una possibilità di lavoro per responsabili equipe, coreografi, ballerini (danza classica/moderna o balli di gruppo e/o latino americano), torneisti, animatori di contatto, responsabili baby-mini-junior club, cabarettisti, pianobar, istruttori di fitness, tennis, windsurf, vela, tiro con l’arco, canoa e nuoto, scenografi, costumisti, tecnici audio/video/luci, assistenti bagnanti, hostess- sottolinea Rossella Pica, coordinatrice dell’Informagiovani - I candidati debbono essere disponibili per almeno 4 mesi ed ai trasferimenti». Preferibile ma non indi-
spensabile la conoscenza delle lingue inglese e tedesco. Viene offerto un contratto a tempo determinato, inquadramento Enpals, vitto ed alloggio, viaggio in aereo A/R (per le destinazioni estere), con possibilità di carriera e di lavoro 12 mesi all’anno. «Coloro che non hanno esperienza nel settore possono diventare animatori turistici partecipando ai prossimi stage, in programma a Palinuro dal 27 al 30 dicembre 2008 ed a Castellaneta Marina dal 2 al 5 gennaio 2009. - aggiunge Rossella Pica - La formazione è gratuita. A carico dei partecipanti è previsto solo un contributo per spese di vitto ed alloggio in pensione completa”.
Il castello di Venosa
Analoga iniziativa verrà realizzata dalla Jolly Animation a Brindisi il prossimo 4 dicembre. Giuseppe Orlando
Potenza e provincia 23 Rionero Sisma, bilancio sulla ricostruzione nell’incontro della presidenza del consiglio comunale Lunedì 24 novembre 2008
Dopo 28 anni c’è ancora da fare Flovilla: «Rimettere in moto i circuiti finanziari» RIONERO - “Il nostro impegno per non dimenticare”, questo il tema dell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo Fortunato, promosso dalla presidenza del consiglio del comune di Rionero. Uno dei comuni lucani gravemente colpiti dal sisma di quel fatidico 23 novembre di ventotto anni fa. «Come presidenza del consiglio comunale - afferma il presidente Giansanti - ho ideato questa iniziativa che mira a fare il punto della situazione, mostrando ai cittadini quanto fatto e quello che si intende fare per il futuro». Dal 1980 ad oggi tante cose sono cambiate, ma tante sono uguali. C’è chi, a esempio, come chi sta ancora aspettando per la ricostruzione della propria abitazione. «Il terremoto ha rappresentato uno spartiacque nel bene e nel male - afferma il sindaco di Rionero Placido - Oggi (ndr ieri) tracciamo un bilancio sulla parte di ricostruzione che ci è toccata in sorte di gestire e sullo stato a cui siamo pervenuti. Si può dire che abbiamo realizzato il 75, 80 per cento degli interventi. Il dato quantitativo si può considerare non insoddisfacente». Sul versante delle opere pubbliche, invece, «a partire dal comparto 102 in piazza domani (oggi ndr) scade il 120 giorno per il deposito della variante del piano di recupero. Possiamo iniziare a chiude-
Parco nazionale del Pollino
Italia Nostra denuncia la distruzione dei boschi
Il consigliere Flovilla
Un momento del convegno
re le trattative con i proprietari privati di quell’area che cedono la proprietà al comune. Ripartirà poi l’iter del bando circa la creazione di un opera per il centro di Rionero secondo le correzioni apportate dal mistero, dopo una battuta d’arresto non imputabile al comune». Per quanto riguarda i palazzi gentilizi «a partire da palazzo Ciasca si sta pervenendo alla conclusione. Conviene convenzionarsi con la sovrintendenza per accelerare i tempi e su quelli abbiamo risorse disponili che contiamo di utiliz-
zare» conclude Placido. «E’ importante ricordare per riflettere e dare una speranza alla cittadina lucana ed irpina perché è necessario porre la parola fine al discorso ricostruzione - dice l'assessore comunale ai Lavori pubblici Pinto - Il nostro impegno in questo biennio è stato proprio quello di stare attenti affinché le finanziarie consentissero alle regioni di fare dei mutui per poter far procedere il discorso la dove la ricostruzione è incompleta». Presente il consigliere comunale nonché consigliere regionale
Flovilla che intervistato ha detto: «Va completata la ricostruzione e vanno rimessi in moto i circuiti finanziari ancora fermi per portare a termine alcuni lavori iniziati in direzione dell'edilizia privata e le opere pubbliche. A livello regionale si sta cercando di volta in volta di andare in contro alle popolazione attraverso provvedimenti che drenano risorse nazionali in quanto la regione, come è noto, non ha risorse proprie da destinare a questo tipo di intervento». Lucia Nardiello
Maschito Fondi Ue per l’associazione di anziani Skanderberg
ROTONDA - Italia Nostra, gruppo interregionale del Parco nazionale del Pollino denuncia ancora la svendita e la distruzione dei boschi del Parco per ricavare biomassa. A rendersi protagonisti di questo preoccupante disegno di sfruttamento della natura, oggetto tra l’altro di una recente diffida del presidente Pappaterra inviata a tutti i sindaci del Parco su sollecitazione della direzione Protezione della Natura del ministero dell'Ambiente, questa volta sono proprio i primi cittadini di alcuni comuni ricadenti all’interno del Parco. Italia Nostra Gruppo Interregionale del Pollino mette in evidenzia anche come nel Comune di Laino Borgo l'Enel sia in procinto di riattivare la centrale funzionante a biomassa vegetale che necessita di quantitativi enormi di questo combustibile, pari ad oltre 380.000 tonnellate all'anno, che intende reperire nei boschi del parco nazionale. «Preoccupa il modo con cui - è scritto in una nota - oggi i primi cittadini, gettata la maschera, si coalizzino e scendano in campo dichiarandosi favorevoli a questo disegno non realmente eco-compatibile e piuttosto distruttivo del patrimonio ambientale che, oltre ad essere insostenibile, lascerebbe intravedere gli interessi energetici dell’Enel. Emilia Manco
Inaugurata la nuova sede nel centro cittadino
L’impegno dell’Idv per Venosa. Belisario: Tante e varie le attività programmate sul territorio «Noi siamo il partito del fare»
Terza età vissuta in pieno
MASCHITO - Nel piccolo centro arbereshe del Vulture, in questi ultimi tempi, è attiva un’associazione degli Anziani, la “Skanderbeg”. Nata circa 3 anni fa, conta 70 soci, mica pochi in un centro di poco più di 1500 abitanti. L’associazione ha una propria sede, nell’ex palestra della scuola dell’infanzia, messa a disposizione dal Comune gratuitamente. Ha un proprio direttivo, il presidente è Michele Maulà, gli altri componenti del direttivo sono: Rocco Solimena, vice presidente, Antonio Maulà, segretario, Donato Colella, Giovanni Giuralarocca, Antonio Coscia e Michele Lacentra. Da pochi mesi l’associazione ha instaurato un rapporto di gemellaggio con la vicina Forenza. Ogni fine settimana i soci si ritrovano tutti insieme per trascorrere serate all'insegna del divertimento e del ballo. Lo scorso mese di agosto, l’associazione Skanderbeg ha promosso, in occasione dell’arrivo dei numerosi emigranti nel paese, la festa dell’emigrante e quella dell’anziano. Promuove anche feste e sagre paesane come quella dello scorso 8 novembre, dedicata alla sagra della castagna. In futuro, per il prossimo 20 dicembre, prevista la sagra delle “pettole” e dei piatti natalizi, tipici del posto. Per non restare chiusi nel proprio habitat, l’associazione ha promosso anche alcune gite fuori porta, come quella fatta ad Avigliano, in occasione della festa in onore della Madonna del Carmine, ai laghi di
Monticchio, in occasione della festa di San Michele, a San Giovanni Rotondo in occasione della riesumazione del corpo di San Pio. Ultimamente l'associazione può contare, per la realizzazione di questi eventi e gite, su contributi elargiti dall’Unione europea. «Delle tre associazioni degli anziani - ha dichiarato il sindaco - presenti sul territorio, l’unica funzionante è l’associazione Skanderbeg, che è stata finanziata, per la prima volta, dal Comune per un contributo di seimila e duecento euro, ricavato dai fondi d’ambito proprio per attivare un progetto molto articolato che va oltre le loro normali attività di incontri e di serate danzanti. Le feste paesane e quelle della castagna ne sono un esempio. L’associazione, inoltre, sarà impegnata in assistenza agli anziani soli ed allettati, collaborerà in attività sociali e di sicurezza in collaborazione con la scuola dell’Infanzia ed Elementare, durante l’entrata e l’uscita dei bambini». Antonio Coscia componente dell’associazione degli Anziani ha aggiunto: «Abbiamo deciso di costituire un’associazione con l’intento di renderci attivi ed utili in un paese costituito dalla maggior parte della popolazione da anziani». «Tenendoci impegnati in qualche attività - ha concluso Antonio Coscia - anche il morale della persona sale. Vogliamo essere protagonisti e non essere trascurati e lasciati in disparte, come spesso accade in altre territori». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Un momento dell’inaugurazione, con il senatore Belisario, l’assessore Autilio, il coordinatore Radice, e quello comunale Cavallo
Antonio Coscia componente del direttivo “Skanderbeg”
A Carbone il tarturfo bianco del Serrapotamo
CARBONE - Gli eventi legati alla manifestazione sul tartufo bianco del Serrapotamo continuano. A Carbone alle 17 riaprirà la mostra mercato e alle 18 e 30 si terrà il workshop “La Valorizzazione del Tartufo Bianco del Serrapotamo” nei locali della Scuola Elementare. A seguire degustazione a cura della Condotta Slow Food del Pollino e dell’Alsia.
VENOSA - Alla presenza dei vertici del partito è stata inaugurata la sezione venosina dell’Italia dei Valori. «L’Idv c’è. E da oggi è presente anche a Venosa. Lo ricordiamo a chi vuole tenerci lontano dalla competizione amministrativa - ha sottolineato Aldo Michele Radice, coordinatore regionale del partito di Di Pietro Noi investiamo sui giovani affidando loro responsabilità politiche. Aperta la sezione bisogna aprire la discussione per capire in che direzione andare». Si conclude così un percorso avviato due anni fa: «Ritenevo irraggiungibile questo risultato - ha confessato Daniel Cavallo, coordinatore della nuova sezione - L’apertura di questa sede dimostra che quando le cose si fanno con passione tutto è possibile». Una iniziativa nata da giovani che vogliono dare un volto nuovo e uno spirito nuovo alla politica. Un’occasione, quindi, per fare politica sul territorio. «Prima di discutere di programmi bisogna far capire qual è la linea politica del partito, ispirato a trasparenza, legalità, buon governo - ha evidenziato Antonio Autilio, assessore regionale alla Formazione-Il nostro partito è aperto a tutti coloro che provengono da varie anime, indipendentemente
dalla ideologia». Una sezione che diventa, quindi, occasione di elaborazione di programmi all’interno e di comunicazione all’esterno: «Noi lavoriamo con il porta a porta: non abbiamo mezzi di comunicazione. L’apertura di una sezione ci consente di avere un contatto diretto con i cittadini - ha sostenuto il senatore Felice Belisario- Vogliamo intervenire per risolvere i problemi reali che impediscono lo sviluppo di Venosa e dell’area. Per questo assicureremo il nostra sostegno alla classe politica venosina impegnata a tenere alta la bandiera del gabbiano iridata». Belisario ha affrontato anche tematiche di rilievo nazionale, difendendo l’Idv dagli attacchi cui è sottoposto il partito : «Dal 1998 cerchiamo di cambiare la politica, facendo della legalità e della trasparenza il punto centrale del nostro partito - ha dichiarato Belisario - Questi nostri principi danno fastidio a qualcuno. Per questo politici come Gasparri e Bondi ci attaccano in continuazione. Siamo il partito del fare. E fin quando siamo stati al governo lo abbiamo dimostrato con Di Pietro. In Basilicata proviamo a dare uno spirito nuovo nel governo regionale con l’assessore Autilio».
Matera Lunedì 24 novembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Fermati dai carabinieri hanno inveito contro di loro e rotto a testate il finestrino dell’auto di servizio
Notte brava per due ventenni Ubriachi alla guida di una Panda a folle velocità nel centro NOTTE brava per due giovani materani di 21 e 23 anni. Ubriachi a limite dell’incoscienza, hanno prima scorazzato con un’utilitaria a velocità folle per le strade principali della città, poi, fermati dai carabinieri, hanno perso completamente il controllo di sè, aggredendo verbalmente i militari e danneggiando l’auto di servizio. Lo spiacevole episodio, degno della serie televisiva cult nell’America degli anni Ottanta, “Sulle strade della California”, è avvenuto intorno alla mezzanotte, quando le arterie urbane sono ancora affollate di giovani in cerca di svago. I due, già noti alle forze dell’ordine e con precedenti di polizia, a bordo di una Fiat Panda sono passati a folle velocità davanti la caserma dei carabinieri, scendendo lungo via La Malfa e prendendo via Aldo Moro, zigzagando tra le auto e i pedoni. Arrivati nei pressi di un noto locale notturno del centro, sono stati fermati da una pattuglia in borghese del Nucleo investigativo dei carabinieri. Alla guida c’era il 21enne, che ha subito mostrato segni di nervosismo e intolleranza, così come il suo amico e passeggero più
Un’auto a un posto di blocco notturno dei carabinieri
grande. I due giovani, fin da subito, sono andati in escandescenze e si sono opposti al controllo, manifestando un evidente stato di alterazione psico-fisica dovuto all'assunzione di sostanze alcoliche. Allora i militari hanno pensato bene di attivare dei rinforzi, ed è arrivata una volante della Questura e personale dei carabinieri in divisa; ma
ciò non è bastato a ricondurre alla ragione e alla calma i due che, anzi, presi dai fumi dell'alcol, hanno cominciato a inveire contro le forze dell’ordine, proferendo frasi minacciose e offensive, dando poi calci e pugni alla propria auto. Non riuscendo a riportarli alla calma, i militari hanno deciso di portare i due ribelli in caserma per control-
li più approfonditi; una volta salito nell’auto dei carabinieri, il 21enne ha improvvisamente colpito con una testata, in uno scatto d'ira, un finestrino laterale della Radiomobile, mandandolo in frantumi, senza peraltro riportare alcuna lesione. Il giovane pregiudicato, che era alla guida dalla Fiat Panda, è stato quindi sottoposto all'accertamento tecnico del tasso alcolemico che è risultato ben superiore ai limiti consentiti; pertanto dovrà rispondere oltre che dei reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, anche di guida in stato di ebbrezza e danneggiamento dell'autovettura militare. Entrambi sono stati arrestati e associati presso la locale Casa circondariale di Matera a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. Una brutta storia di disagio e violenza, che purtroppo risulta piuttosto frequente nella città dei Sassi, dove molti giovani poco più che adolescenti amano trasgredire così alle regole del vivere civile, ubriacandosi e mettendosi alla guida per provare l’ebrezza della velocità. Un pericolo reale per automobilisti e pedoni. matera@luedi.it
Sarà chiesto il ripristino delle misure di solidarietà nazionali
Si torni al fondo anti calamità Ordine del giorno della commissione provinciale agricoltura LA Provincia di Matera chiederà il ripristino del Fondo di solidarietà contro le crisi agricole. L’iniziativa, resa nota nei giorni scorsi, è nata da Nunziata Marzano, presidente della Terza commissione consiliare permanente per “Attività produttive-Agricoltura-Caccia e pesca-Ambiente e Forestazione-Parchi e Riserve naturali”. Lo scorso 17 novembre la Provincia ha approvato a maggioranza la proposta di ordine del giorno concernente la “Richiesta di ripristino del Fondo di solidarietà nazionale per l'agricoltura”. Il Fondo di solidarietà nazionale per l'agricoltura è lo strumento immediatamente operativo per prevenire e aiutare le imprese agricole in difficoltà economiche, quando si verificano calamità naturali o avversità atmosferiche eccezionali che compromettono i raccolti e danneggiano le strutture produttive o le infrastrutture connesse all'attività agricola. «Gli interventi del Fondo -spiega Nunziata Marzano- si compongono di due modalità operative: il primo prevede la copertura assicurativa agevolata dei rischi agricoli secondo regole stabilite nel piano assicurativo annuale. Con questa modalità si prevengono le difficoltà delle imprese agricole che trasferiscono i rischi alle imprese di assicurazione. Sulla spesa per i premi delle polizze agevolate il Ministero interviene con un contributo fino all'80%. Il secondo -continua la presidente della Terza Commissione- prevede interventi compensativi delle perdite per i rischi non assicurabili al mercato agevolato. Questa modalità, attivabile con decreto del ministro su pro-
Lavori su di un terreno agricolo. Lo scorso 17 novembre la Commissione provinciale per l’agricoltura e le attività produttive ha deliberato la predisposizione di un ordine del giorno, da portare in Consiglio, per inoltrare la richiesta al ministero di ripristino del Fondo di solidarietà nazionale per le crisi agricole.
posta della regione interessata -conclude- consente di favorire la ripresa economica delle imprese agricole con aiuti contributivi, creditizi e agevolazioni fiscali e previdenziali». Con quest'ordine del giorno, il consiglio provinciale di Matera impegnerà il presidente e la giunta a chiedere al governo nazionale il ripristino del fondo di Solidarietà per l'agricoltura. Un provvedimento utile per un’attività, quella agricola appunto, che fa segnare un preoccupante momento di sconforto, tanto che i recenti rapporti sullo stato di salute del Primario in Basilicata, indicano l’abbandono pro-
Studenti dell’Alberghiero a lezione di postura “LA prevenzione dei paradismorfismi” è stato il tema di un incontro, organizzato dall'associazione onlus “Progetto umanitario nel mondo nel nome di Maria”, presieduta dalla professoressa Rosaria Cancelliere. L'intento è stato proporre un'attività di prevenzione nelle quarte e quinte classi dell'Istituto Alberghiero di Matera, in quanto racchiudono un bacino di utenza adolescenziale, in cui non sono affatto da trascurare i rapidi ed intensi cambiamenti psicofisici tipici di questa età. L'obiettivo è guidare questi ragazzi a raggiungere un adeguato equilibrio fisico, psicologico e sociale. «In qualità di presidente dell'associazione “Progetto umanitario nel mondo nel nome di Maria” -ha spiegato Rosaria Cancelliere- ho ritenuto opportuno informare i presenti del progetto, già avviato nell'anno scolastico passato in questo istituto, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico Carmela Sansone, che ha mostrato una particolare sensibilità per l'iniziativa. Il progetto E' rivolto agli alunni che si apprestano a intraprendere un'attività di ristorazione, che richiede un particolare portamento posturale». Il progetto consta di diversi momenti: uno screening (visita medica), eseguito da uno specialista della colonna vertebrale, con l'obiettivo di identificare gruppi di alunni con carenze fisiche simili e di identificare gruppi di alunni in base alla rigidità muscolare del tronco; l'informazione su un'adeguata “igiene posturale”, foca-
lizzando l'attenzione sul “comportamento posturale” nelle varie situazioni, con l'obiettivo di fornire tutte le informazioni utili per imparare a “conoscere” e a “usare” bene il proprio corpo; le attività motorie, con l'obiettivo di favorire l'armonico sviluppo psicomotorio dell'alunno, utilizzando tecniche adatte per prevenire eventuali paradismorfismi. All'incontro sono intervenuti il dirigente scolastico Carmela Sansone e il dottor Giuseppe Marra, medico chirurgo e specialista ortopedico, che ha illustrato le finalità dell'associazione e ha dato delle informazioni sulla giusta postura da tenere durante le attività lavorative. Erano presenti i genitori dei ragazzi, che hanno mostrato interesse per l'iniziativa e per questo tipo intervento, essendo esperti di ristorazione e conoscendo le esigenze che queste attività lavorative richiedono. Il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Trafiletti, data la valenza preventiva, educativo/sociale dell'iniziativa, ha dato il sostegno e l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività di screening per la prevenzione dei paradismorfismi presso le istituzioni scolastiche (saranno interessate anche le classi quinte della scuola primaria e gli alunni della scuola media). A questo proposito, l'associazione ha già ricevuto tante richieste da scuole di Matera e della provincia; accanto all'attività di screening l'associazione ha avviato anche un laboratorio musicale. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Crisi, “Progetto per Matera” propone il gruppo di lavoro
gressivo delle terre da parte dei giovani. La responsabilità di questa tendenza negativa è attribuibile anche all’inclemenza cronica della condizioni atmosferiche, tra calamità e siccità continue, che impediscono una programmazione proficua del raccolto. A questo di aggiungano le norme restrittive del mercato globale, i prezzi del trasporto e il gap infrastrutturale che sconta la Basilicata. Fattori determinanti per scoraggiare i più giovani, costretti a dirottare le proprie energie e i proprio investimenti su altre attività. matera@luedi.it
UN gruppo di lavoro capace di individuare prospettive di sviluppo dell'economia provinciale partendo dall'analisi delle potenziali risorse può rappresentare la sola strada per uscire dalla dal difficile momento vissuto dal nostro territorio. E' questa la proposta conclusiva del seminario di studi e approfondimento organizzato da “Progetto per Matera” nel corso del quale sono stati analizzati, in particolare, i punti di debolezza del sistema e del «sostanziale immobilismo delle istituzioni -si legge in una nota- assai impegnate dal balletto delle poltrone per per potersi occupare di altro. Si tratta di individuare un nucleo di esperti capaci di elaborare una proposta progettuale in grado di essere recepita degli enti territoriali disposti a concertare tra loro il perseguimento degli obiettivi. Il gruppo di lavoro dovrebbe impegnare da 6 a 8 elementi di comprovate capacità che in un semestre sia in grado di produrre una idea progettuale, Cioè proposte concrete che possano consentirci di guardare al futuro con prospettive credibili. Ovvio -concludono- che siffatto gruppo di lavoro non può che essere coordinato da persona di chiara fama nazionale e non sia espressione di parte politica come il resto dei componenti del gruppo». matera@luedi.it
Matera e Provincia 25 Metaponto Palasport gremito per ascoltare i prelati lucani e Padre Raniero Cantalamessa Lunedì 24 novembre 2008
Quattromila nel segno di Dio Folla oceanica alla Convocazione di Rinnovamento dello spirito METAPONTO - C’erano oltre 4.000 fedeli, ieri a Metaponto, per la XVI Convocazione Regionale 2008 del Rinnovamento dello Spirito Santo in Basilicata. La tre giorni, iniziata appunto nella giornata di venerdì a Potenza, si è conclusa nella cittadina metapontina all'interno del Palasport che era gremito in ogni ordine di posto. L'evento, che si pone come uno dei più importanti per la nostra regione, ha registrato la partecipazione del mondo ecclesiale nazionale e regionale, oltre naturalmente alla gente che, come avvenuto, è sempre attenta a manifestazioni religiose. All'interno degli inviti consegnati da parte del RnS si poteva leggere: “La Parola di Dio è il fondamento di tutte le cose, la roccia sulla quale costruire la casa della nostra esistenza. La Parola di Dio è vero realismo, elemento vivo e presente, il movimento stesso dalla vita di ogni uomo”. E proprio sulla base di queste parole, con cui il Santo Padre ha dato inizio alla XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo del vescovi, il Rinnovamento nello Spirito Santo di Basilicata in questi tre giorni ha dato vita alla sua XVI Convocazione regionale che si è basato su ricco panorama di appuntamenti. Nella giornata di venerdì, passata in archivio, si è tenuto alle ore 18, presso il Seminario Maggiore di Potenza, un Convegno dal tema “Il Vangelo: la Verità di Dio per il bene di ogni uomo. L'impegno dei
La folla di fedeli che si è ritrovata a Metaponto per chiudere la tre giorni di Rinnovamento dello spirito
movimenti nel cuore della città”. A parlare durante lo stesso è stato monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza - Muro - Marsico e Vice-presidente della Cei per il Sud, e Lindo Monaco, Coordinatore Regionale del RnS di Basilicata. Nella giornata do sabato invece a tenere banco è stato il tema: “La Basilicata, terra di speranze e risorse, ma anche di povertà e contraddizioni, sarà presentata a Dio in roveti ardenti di incessante preghiera”, che di fatto si è tenuto presso le co-
Rinnovati i finanziamenti
Nuovi Leader+ fino a gennaio DALLA prossima settimana e fino al 12 dicembre, i comuni che costituiscono alla macroarea Basso Sinni e Metapontino (Bernalda, Colobraro,Montalbano Jonico, Nova Siri, Pisticci, Rotondella, San Giorgio Lucano,Tursi, Valsinni inseriti nell'area Leader oltre a Policoro e Scanzano) saranno interessati agli incontri di concertazione che il Gal Cosvel, Consorzio misto pubblico-privato con sede a Rotondella e con la sua oramai decennale attività nell'elaborazione e gestione di programmi comunitari, ha organizzato in collaborazione con le amministrazioni comunali per illustrare il nuovo Programma Leader approvato dalla Regione, che ha come scadenza per la presentazione dei progetti il prossimo 14 gennaio. Da sottolineare che proprio per proseguire nella precedente esperienza, la Regione ha confermato anche per il periodo 2007-2013 l'approccio Leader sulle medesime aree interessate all'Iniziativa Comunitaria Leader+ 2000-2006, ricomprendendovi, appunto, l'area del Basso Sinni e Metapontino. Gli incontri, che segnano l'avvio della fase di progettazione, sono aperti a tutti i rappresentanti di interessi collettivi sociali, culturali ed economici ed hanno l'obiettivo di raccogliere le esigenze di ogni singola realtà in rapporto ai temi caratterizzanti dell'intero territorio (storia, cultura, ambiente, produzioni tipiche, etc.), per elaborare il nuovo Progetto che porterà, così come è successo per quelli realizzati nel periodo 1997-2008, risorse economiche in grado di sollecitare anche investimenti privati. Il Cosvel, in passato, ha sviluppato il progetto di recupero di abitazioni in disuso da utilizzare per la ricettività
turistica producendo così la riqualificazione di strutture abbandonate nei comuni di Rotondella, Nova Siri, Colobraro, Tursi e Valsinni con la realizzazione di oltre 160 posti letto ed originando l'Albergo Diffuso “Le Terre del Silenzio”. Poi c’è il finanziamento di decine interventi destinati alla valorizzazione delle produzioni locali attraverso la realizzazione di laboratori di trasformazione, alla creazione dei Centri di educazione ambientale e delle fattorie didattiche, alla salvaguardia dell'ambiente ed al recupero della memoria storica di ogni comunità con il coinvolgimento degli operatori locali, delle associazioni e delle amministrazioni comunali, tutti interventi tesi a rivitalizzare un'area piena di forti contrasti ma anche di enormi ricchezze ed inespresse potenzialità. «Il Cosvel -si legge in una notaattraverso l'elaborazione di questo progetto, intende continuare a sperimentare azioni finalizzate a rafforzare le aree interne in modo da creare sinergie e patti locali con quelle costiere di prossimità e ripristinare flussi culturali, economici e sociali, in una logica di riequilibrio territoriale e di area. Questo il calendario dei primi incontri: Bernalda (25 Novembre sala consiliare, ore 17); Pisticci (26 novembre Sala Consiliare Ore 17); Montalbano Jonico (27 novembre Sala Consiliare, oOre 17); Colobraro (28 novembre Sala Consiliare Ore 17); San Giorgio Lucano (1 dicembre-sala consiliare, ore 17); Nova Siri Centro (2 dicembre-sala consiliare-Ore 17); Valsinni (3 dicembre-sala consiliare, ore 17); Rotondella (4 dicembre, sala consiliare, ore 17); Tursi (5 dicembre-sala consiliare ore 17) ecc. provinciamt@luedi.it
munità locali dove è presente il RnS. Ieri l'attenzione della manifestazione si è spostata sulla costa metapontina, dove, nella giornata in cui la Chiesa celebra la regalità di Cristo, i gruppi e le comunità del Rinnovamento dello Spirito Santo lucano hanno celebrato insieme la Parola di Dio, nel consueto clima di gioia, accoglienza, preghiera e adorazione. L'Intronizzazione solenne della Parola, a inizio giornata, precisamente alle ore 8.30, è stata presieduta da monsignor Giovanni
Esposizione amianto
Latronico «Serve Piano di controllo» VALBASENTO - «La questione dei lavoratori esposti all'amianto nelle aziende della Valbasento, nonostante il tempo trascorso, merita un'attenta e rigorosa considerazione per valutare se ci siano le condizioni per la riapertura dei termini per la riproposizione delle domande all'Inail per l'ottenimento dei benefici previdenziali». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, a Matera, nel corso di un incontro per la presentazione del documento elaborato dal gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti all'amianto nei siti industriali della Valbasento. «Non di meno bisogna che la Regione Basilicata, nell'esercizio delle sue competenze in materia di prevenzione dei rischi da amianto, predisponga un Piano per garantire un monitoraggio permanente a favore dei lavoratori che sono stati esposti a tale minaccia, per prevenire l'insorgenze delle gravi patologie connesse all'amianto. Da parte nostra, faremo il possibile affinchè non cali il silenzio su una situazione che ha coinvolto centinaia di lavoratori che hanno pagato con l'insorgenza di gravi malattie, sino alla perdita della vita, il loro quotidiano impegno sul lavoro». Sono 96 le persone morte sulle 115, che hanno contratto patologie tumorali presso lo stabilimento ex Enichem della Valbasento. Questo l’inquietante dato di fondo contenuto nel documento elaborato dal gruppo di lavoro. Dai dati riportati nell’elenco, ritenuto “sottostimato”, è emerso che sono state 33 le persone che hanno contratto malattie professionali collegate all’amianto, di cui 14 sono morte. provinciamt@luedi.it
Ricchiuti, arcivescovo di Acerenza. A seguire poi sono state le parole di Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, che è intervenuto sul tema: “Se rimanete fedeli alla mia parola, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31b-32). Raniero Cantalamessa, oltre ad aver partecipato a questa tre giorni, nei prossimi giorni sarà a Matera, dove registrerà per il programma televisivo, che va in onda il sabato e la domenica, “A sua immagine”. Dopo le parole di Cantala-
messa, spazio alla pausa prima di assistere alla celebrazione eucaristica che è stata presieduta da monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina. Monsignor Ligorio ha parlato di solidarietà e fratellanza nonché della ricchezza della parola di Dio; parole che sono state pronunciate con la delicatezza e sorriso, e con un tono dolce che avvicina al Signore e al Suo immenso amore. Dopo la SS Messa si è preso parte alla pausa pranzo per poi riprendere i lavori nel primo pomeriggio dove è stato dato spazio ai bambini i quali, come i più grandi, sono stati, durante l'evento, parte attiva attraverso un Meeting pensato appositamente per loro. Il grande appuntamento si è poi chiuso con i saluti e la partenza per le proprie case ma con un bagaglio pieno di bontà e di fede. «E' confortante -ha commentato il senatore lucano Cosimo Latronico- guardare come tante persone vivano la propria fede estrema semplicità». Latronico ha ringraziato i responsabili del movimento ecclesiale, «che svolgono una preziosa opera educativa in tanti paesi ed in molti ambienti della nostra regione e che per questo sono anche una sicura speranza per il rinnovamento sociale e culturale della nostra terra che ha bisogno di persone mature capaci di implicarsi e di incidere nella realtà». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Sport Lunedì 24 novembre 2008
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Il fuoriclasse calabrese frena la corsa di Ronaldinho e lancia in orbita l’Inter
E’ proprio Rosina l’anti Milan Il fantasista su rigore agguanta i rossoneri a Torino TORINO – Il Toro pareggia e...l'Inter fa festa. Rosina è il giustiziere su rigore delle velleità rossonere di sfidare l’Inter di Mourinho. Il Milan non riesce a passare all’Olimpico e perde due punti nei confronti dei nerazzurri che guidano la classifica con tre lunghezze di vantaggio. Finisce 22 all’Olimpico il posticipo della tredicesima giornata e a decidere la partita è un rigore che Farina concede per un fallo di mani in area di Kaladze che farà molto discutere (la palla prima va sulla coscia e poi sul braccio del georgiano), così come il braccio di Pratali, sul 2-1 per i rossoneri, di qualche minuto prima. Bella partita all’Olimpico tra due squadre che hanno sempre cercato la vittoria. De Biasi decide di rilanciare Rosina e lo schiera esterno sinistro del centrocampo a 4. Non c'è Amoruso, Stellone e Bianchi sono le punte. Il Milan ritrova Maldini in difesa, Pirlo a centrocampo e in attacco si affida al tridente Kakà-Ronaldinho-Pato. Inizia bene il Toro che si fa vedere con Rosina e con Dzemaili. Al 25' i granata passano in vantaggio con uno splendido colpo di testa di Stellone che, su cross di Rosina, anticipa Kaladze e batte Abbiati. Immediata la replica del Milan che 4 minuti dopo pareggia: Gattuso innesca Pato che batte Sereni con un destro ravvicinato. Al 34' arriva il 2-1 rossonero, lo sigla Ronaldinho con una splendida punizione dai 21 metri. Nella ripresa, dopo una buona chance per Pato, il Toro attacca con Dzemaili e Stellone ma senza fortuna. Al 10' mani di Pratali in area su tiro di Ronaldinho, Farina lascia correre. Al 21' Pato vicino al 3-1, ma la partita resta viva e il Toro fa soffrire il Milan. Il 2-2 arriva al 33', lo sigla Rosina su un rigore concesso per un fallo di mani di Kaladze, ma la palla prima va
Confederation Cup
Per l’Italia l’avversario di sempre: il Brasile
Esultano i giocatori del Torino dopo il gol di Rosina che varrà il 2-2 finale all’Olimpico
sulla coscia e poi sul braccio del georgiano. C'è tempo per un tentativo di Shevchenko e l’ammonizione di Kakà, reo di aver cercato un rigore secondo Farina. Finisce 2-2, il Milan sale a quota 27 punti (3 dall’Inter), il Toro si porta a 12. ANCELOTTI. «Sono soddisfatto in parte. Il se-
condo tempo poteva essere gestito meglio, dovevamo essere più compatti e abbiamo patito un pò il Torino. Abbiamo avuto la possibilità di andare sul 3-1 ma non ci siamo riusciti». Non è certo entusiasta ai microfoni di Sky il tecnico del Milan Carlo Ancelotti per le occasioni perse dalla sua squadra nel posticipo
contro il Torino terminato in parità 2-2. Il tocco con il braccio di Pratali in area sul tiro di Ronaldinho? «Questo – ha detto Ancelotti – mi sembra rigore». DE BIASI. Gianni De Biasi commenta il pareggio interno del suo Toro. «I miei ragazzi hanno giocato una buona gara, da tutti i punti di vista. Davanti
avevamo un Milan in salute e in un buon periodo, noi invece stavamo giocando abbastanza bene, raccogliendo poco anche se nelle ultime due gare in casa abbiamo vinto. In trasferta giocavamo a fatica perchè non arrivavano i risultati. Un pari più che meritato, alla luce di quello che ho visto».
ROMA - Saranno Brasile, Stati Uniti ed Egitto le avversarie dell’Italia nel girone B della Confederations Cup, in programma dal 14 al 28 giugno 2009 in Sudafrica. Il sorteggio effettuato a Johannesburg pare le danze verso il Mondiale del 2010 in SudAfrica. Nel girone A, invece, si affronteranno Sudafrica, Spagna, Iraq e Nuova Zelanda. Positivo il commento del ct azzurro Marcello Lippi. «Quello che non ti succede per tutta la vita, poi all’improvviso si realizza. Io non ho mai affrontato il Brasile o anche un club brasiliano, neppure da giocatore, e adesso lo dovrò fare per due volte tra febbraio e giugno: sarà bellissimo». E proprio la prospettiva di sfidare per due volte in sei mesi (il 10 febbraio a Londra è in programma il test di lusso Brasile-Italia) è ciò che intriga Lippi reduce dal record di risultati positivi sulla panchina azzurra. «Sono contento, siamo capitati in un bel girone, di quelli tosti, che veramente mi piace», aggiunge il ct che considera la Conferations Cup, «un test attendibile in vista del Mondiale». Lo spettacolo, almeno sulla carta, è assicurato e l’Italia avrà la possibilità di riscaldare i motori in vista dei Mondiali dove gli azzurri (se qualificati) dovranno difendere il titolo di Campioni del Mondo.
Lega Pro
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I due volti di un pari per Potenza e Melfi
Domenica amara per Levoni e Bawer
Il 2-2 non agevola lo Sca Pisticci
a pagina 30 e 39
a pagina 57 e 58
a pagina 61
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Volley
Bilancio negativo Solo un punto su nove
Una Corporelle Invicta da 10 e lode
Medical seconda dopo una battaglia
da pagina 45 a pagina 48
a pagina 60
a pagina 61
28
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Palermo
1-1
Chievo-Siena
0-2
Fiorentina-Udinese
4-2
Inter-Juventus
1-0
20’ pt Di Vaio, 47’ st Succi
13ª giornata Marcatori
38’ st Galloppa (rig.), 43’ st Maccarone (rig.) 29’ pt Floro Flores, 7’ st Mutu (rig.) 18’ st e 33’ st Montolivo, 34’ st Gilardino 38’ st Di Natale (rig.) 27’ st Muntari
Lazio-Genoa
1-1
Lecce-Roma
0-3
Napoli-Cagliari
2-2
Reggina-Atalanta
3-1
Sampdoria-Catania
3-0
Torino-Milan
2-2
24’ st Milito, 35’ st Dabo 11’ pt Vicunic, 38’ pt Juan, 5’ st Totti 8’ pt Hamsik, 11’ st Lopez, 40’ st Lavezzi 50’ st Conti 10’ pt Cozza, 21’ pt e 34’ st Corradi 49’ st Doni 6’ pt Bellucci, 17’ st e 46’ st Cassano 25’ pt Stellone, 29’ pt Pato 34’ pt Ronaldinho, 33’ st Rosina (rig.)
Prossimo turno
14ª giornata 30/11/2008 ore 15
Atalanta.Lazio Cagliari-Sampdoria Catania-Lecce (29/11 ore 18) Genoa-Bologna Inter-Napoli Juventus-Reggina (29/11 ore 20,30) Palermo-Milan (ore 20,30) Roma-Fiorentina Siena-Torino Udinese-Chievo
INTER MILAN JUVENTUS NAPOLI LAZIO FIORENTINA UDINESE GENOA CATANIA ATALANTA PALERMO SIENA SAMPDORIA CAGLIARI ROMA TORINO LECCE REGGINA BOLOGNA CHIEVO
30 27 24 24 23 23 21 21 21 17 17 16 16 14 14 12 12 11 9 6
13 9
3
1 20 7
6
5
1
0
2
7
4
2
1 13 5 13 +5
13 8
3
2 19 10 7
6
0
1 13 4
6
2
3
1
6
6
9
0
13 7
3
3 17 9
6
4
1
1 10 4
7
3
2
2
7
5
8
-1
13 7
3
3 19 13 6
5
1
0 13 5
7
2
2
3
6
8
6
-1
13 7
2
4 22 14 7
4
2
1 11 3
6
3
0
3 11 11 8
-4
13 7
2
4 18 12 7
5
2
0 12 4
6
2
0
4
6
8
6
-4
13 6
3
4 21 14 7
4
2
1 12 6
6
2
1
3
9
8
7
-6
13 6
3
4 20 15 6
6
0
0 15 4
7
0
3
4
5 11 5
-4
13 6
3
4 14 14 7
6
0
1 10 5
6
0
3
3
4
-6
13 5
2
6 14 15 6
4
1
1
4
7
1
1
5
5 11 -1 -8
13 5
2
6 16 18 6
4
0
2 10 7
7
1
2
4
6 11 -2 -8
13 4
4
5 11 12 6
3
3
0
2
7
1
1
5
5 10 -1 -9
12 4
4
4 13 15 7
4
3
0 11 4
5
0
1
4
2 11 -2 -10
13 4
2
7 14 17 6
3
1
2
9
6
7
1
1
5
5 11 -3 -11
12 4
2
6 14 18 5
3
1
1
7
5
7
1
1
5
7 13 -4 -8
13 3
3
7 14 19 7
3
1
3 10 10 6
0
2
4
4
13 2
6
5 12 18 7
2
4
1
8
6
0
2
4
3 10 -6 -15
13 3
2
8 12 24 6
2
2
2 10 8
7
1
0
6
2 16 -12 -14
13 2
3
8 11 22 7
1
2
4
6 10 6
1
1
4
5 12 -11 -18
13 1
3
9
1
2
4
5 11 6
0
1
5
1 10 -15 -21
6 21 7
7
9 6
9
9
9
0
-5 -15
11 RETI: Milito (4 rig) (Genoa) 9 RETI: Gilardino (Fiorentina) 7 RETI: Di Vaio (1 rig) (Bologna); Mascara (2 rig) (Catania); Ibrahimovic (Inter); Zarate (2 rig) (Lazio) 6 RETI: Floccari (Atalanta); Amauri (Juventus); Hamsik (1 rig) (Napoli); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (3 rig) (Reggina) 5 RETI: Acquafresca (1 rig) (Cagliari); Pandev (Lazio); Ronaldinho (1 rig) (Milan); Denis (Napoli); Cassano (1 rig) (Sampdoria); Di Natale (2 rig), Quagliarella (Udinese) 4 RETI: Mutu (1 rig) (Fiorentina); Sculli (Genoa); Tiribocchi (Lecce); Kakà (2 rig) (Milan); Cavani (Palermo); Amoruso (2 rig) (Torino) 3 RETI: Jeda (Cagliari); Paolucci (Catania); Del Piero, Nedved (Juventus); Rocchi (Lazio); Lavezzi (Napoli); Totti (1 rig) (Roma); Bellucci, Delvecchio (Sampdoria); D’Agostino (2 rig), Floro Flores (Udinese) 2 RETI: Doni, Ferreira Pinto (Atalanta); Conti (Cagliari); Plasmati (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Montolivo (Fiorentina); Papastathopoulos (Genoa); Cruz, Maicon (Inter); Iaquinta (Juventus); Foggia (Lazio); Caserta, Castillo (Lecce); Inzaghi, Pato (Milan); Zalayeta (Napoli); Brienza, Cozza (Reggina); Aquilani, Julio Baptista, Panucci, Vucinic (Roma); Calaiò, Ghezzal, Kharja (Siena); Bianchi (1 rig) (Torino); Pepe, Sanchez (Udinese) 1 RETE: Costa (Reggina)
Serie A. I nerazzurri subiscono per tutto l’arco dell’incontro. Doni in gol nel recupero
Reggina super, Atalanta stordita Amaranto spigliati con Cozza e un doppio Corradi REGGINA ATALANTA
REGGINA (4-4-1-1): Campagnolo; Cirillo, Valdez, Santos, Costa; Cozza (15'st Alvarez), Barreto, Carmona, Barillà; Brienza (37'st Tognozzi); Corradi (45'st Di Gennaro). In panchina: Marino, Hallfredsson, Sestu, Rakic. Allenatore: Orlandi. ATALANTA (4-4-2): Coppola; Garics (1'st Rivalta), Talamonti, Manfredini, Bellini; Ferreira-Pinto, De Ascentiis (1'st Vieri), Guarente, Padoin (26'st Valdes); Doni, Floccari. In panchina: Consigli, Defendi, Bonaventura, Pellegrino. Allenatore: Del Neri. MARCATORI: 10'pt Cozza, 21'pt e 34' st Corradi, 49'st Doni ARBITRO: Trefoloni di Siena. Assistenti: Forconi e Conca. Quarto assistente: Ciampi NOTE: giornata fredda e piovosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 9.377 (687 i paganti), per un incasso di 9.605,00 euro, esclusa quota abbonati. Ammoniti: Campagnolo, Tognozzi, Doni. Angoli: 6 a 2 per l'Atalanta. Recupero: 2'pt; 4'st. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria del collega Lillo Scopelliti, recentemente scomparso. Sulla poltroncina che solitamente occupava in tribuna stampa, è stato deposto un mazzo di fiori con un fiocco amaranto.
Cell. 347.4046030
Il raddoppio amaranto firmato da Bernardo Corradi che poi realizzerà anche una doppietta
3 1
PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6,5) - Ha corso pochi pericoli, disimpegnandosi con una certa sicurezza. Imparabile la deviazione di Doni all'ultimo istante. CIRILLO (7) - Autoritario sulla fascia destra, difficile da superare. Ha anticipato con efficacia e spazzato l'area con decisione. VALDEZ (7) - Determinato e sicuro al centro, ha concesso pochi spazi agli avversari, chiudendo tutti i varchi. SANTOS (7) - Insuperabile nel gioco aereo, in sintonia con i compagni di reparto, ha acquisito maggiore sicurezza. COSTA (7) - Ha fatto sentire il suo fiato al collo del diretto avversario, facendolo girare spesso al largo. COZZA (8) - Una gara ben condotta in cabina di regia. La magistrale trasformazione del tiro piazzato che ha sbloccato la gara, merita una citazione. Dal 15' st ALVAREZ (7) - Si è inserito subito nel clima della gara, favorendo l'azione offensiva sulla destra). BARRETO (7,5) - Prestazione di spessore, con tanti palloni catturati ed una infinità di suggerimenti per avviare l'azione. CARMONA (7,5) - Controlla e protegge bene la palla. Ha ormai acquisito grande maturità nella gestione del gioco che fa ben sperare anche per il futuro.
di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA – Spigliata, attenta, ben registrata in ogni reparto, la Reggina batte anche l'Atalanta e fa il bis ad appena sette giorni dalla vittoria di Udine. La squadra di Orlandi ha confermato il suo momento di grazia, volando in classifica fino a tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Gli effetti della nuova impennata d'orgoglio si notano a vista d'occhio: la Reggina abbandona anche il terzultimo posto e si prepara a un nuovo campionato. La squadra, in pratica, è rinata. Quei nani di Napoli, tanto osteggiati, sono diventati dei giganti in poche settimane. Tre reti all'attivo, in una sola partita, non si ricordano da tempo memorabile. La squadra di Orlandi cresce e torna a masticare calcio. Il 4-4-2 paga, la Reggina è più equilibrata, compatta e bene amalgamata. Si esprime bene e segna anche a raffica, le prerogative
per centrare l'ennesima salvezza, adesso ci sono davvero, tutte. La Reggina si difende con ordine e attacca con buona fluidità e continuità. Corradi si conferma cannoniere di razza, con la seconda doppietta stagionale ed è capocannoniere a quota sei. E’ mancata solo la rete di Brienza (sarebbe stata meritata), ma l'apporto del furetto amaranto in termini di assist e gioco, è stata pari alla sua fama di goleador. La gara si è messa subito bene per la Reggina, col gol capolavoro di Cozza e con le buone idee di Brienza e Corradi, l'Atalanta era forse sazia di gol e vittorie e la Reggina ci ha creduto di più. Desiderosa del bis, ha messo la vittoria al sicuro già nel primo tempo e nella ripresa, la gara ha avuto poca storia, rivelandosi una passerella di colpi di tecnica e giocate di prima intenzione, in un contropiede che ha deliziato il fine palato della platea. Sul piano tattico, le squadre si sono presentate in campo con
moduli speculari. CRONACA. Reggina concreta nel giro di 21’. Sfrutta due palle inattive e mette al sicuro la gara, già nel primo tempo. Al 10’, fallo su Brienza di Talamonti: Cozza s'incarica di battere la con seguente punizione, con una parabola ad effetto, d'interno destro, indirizzata all'incrocio. L'ex Coppola può solo guardare il pallone insaccarsi. Al 21’, su incursione di Barillà sulla sinistra, la palla termina in angolo. Brienza pennella dalla bandierina, Corradi è puntuale all'appuntamento con la deviazione di testa. E' il raddoppio. L'Atalanta è meno concreta e colpisce solo i legni della porta amaranto. Al 31’, la punizione di Guarente è deviata da Doni che mette Manfredini nelle condizioni di concludere dalla corta distanza. Palo pieno. Tre minuti dopo arriva anche la traversa di Guarente che tira dal limite. L'Atalanta non è aggressiva come la Reggina, Il primo tempo si chiude
BARILLÀ (7) - Lavoro di spola prezioso sulla fascia con buoni lanci e qualche cross al bacio. Dal suo piede sono partite ottime azioni da gol. BRIENZA (8) - Prestazione superlativa nonostante qualche eccesso di dribbling. Ha fatto ammattire la difesa e consentito a Corradi di realizzare la doppietta. Dal 37'st TOGNOZZI (SV) -Ha dato il suo contributo nel controllo finale della gara. CORRADI (8) - Seconda doppietta stagionale, ma questa volta su azione. Bello il primo gol per scelta di tempo nello stacco aereo, da opportunista il secondo. Dal 45'st DI GENNARO (SV) r. t.
con un tiro ad effetto di Brienza che sfiora il palo. Nella ripresa, gli amaranto tengono a bada i nerazzurri con Vieri in campo che al sesto tira fuori da buona posizione. Al 14’ Talamonti sfiora la traversa su tiro dall'angolo poi la Reggina si fa viva in contropiede e incrementa il suo bottino, ancora con Corradi. Fa tutto Brienza al 34’. Entra in area dopo un bello slalom e subisce fallo da Talamonti. E' rigore ma l'arbitro
vede Corradi impossessarsi del pallone e tirare. La palla è già in rete ed il fischio arriva solo per indicare la convalida del terzo gol amaranto. Poi Di Gennaro s'invola, entra in area e conclude dopo un bella fuga, ma Coppola respinge una prima volta. Raccoglie Barreto, la palla si ferma tra le braccia del portiere. La Reggina si distrae solo all'ultimo secondo. Un angolo di Valdes, Doni segna di testa l'unica rete bergamasca.
Sport 29 Serie A. Sabato la Juve: «Affronteremo i bianconeri nel migliori condizioni mentali» Lunedì 24 novembre 2008
«Disporre di tutti è determinante» Disponibilità dei calciatori e modulo: ecco la panacea di FRANCESCO TIZIANO REGGIOCALABRIA - Nevio Orlandi adesso si gode la sua Reggina, quella squadra che aveva in mente fin dalla scorsa estate, che aveva costruito in sinergia con la società, ma che è stata orfana dei suoi “pezzi” migliori nelle prime dieci giornate del torneo. Nessun segreto né alchimie, quindi: dietro le due vittorie consecutive, che hanno rilanciato gli amaranto in classifica abbandonando la tristissima ultima piazza, c'è il recupero fisico degli uomini di pregio tecnico. Di capitan Cozza, del fantasista Brienza, del mediano tuttofare Barreto, del gladiatore difensivo Cirillo. Della crescita globale del gruppo il tecnico amaranto non fa mistero: «Sicuramente poter disporre di tutti i calciatori, compresi quelli che per caratteristiche tecniche ed esperienza possono fare la differenza, è un fattore determinante. Ed infatti i risultati significativi iniziamo a vederli». I progressi della Reggina si notano eccome: due vittorie consecutive, quattro gol all'attivo ed una sola al passivo, una difesa che regge bene le sfuriate avversarie, un gruppo che si propone con vigoria e convinzione. Dopo l'exploit di Udine serviva continuità e la Reggina ha risposto presente. Nevio Orlandi indica anche un'altra chiave di lettura: «Ritengo che il nuovo modulo di gioco avviato ad Udine e ripetuto contro l'Atalanta ci stia offrendo buoni riscontri. Quindi proseguiremo su questa squadra». La nuova Reggina è targata 4-4-2, con una mediana più robusta ed un attacco più snello. Anche se Cozza esterno di centrocampo è una soluzione “sui generis”: «Giocavamo in
Corradi: «Poco brillante ma mi sono fatto trovar pronto»
La felicità di Ciccio Cozza di DOMENICO GRILLONE REGGIO CALABRIA – Due autentici goleador, artefici di un successo meritato: Francesco Cozza, capitano amaranto di lungo corso che oggi ha regalato al suo pubblico l'ennesima perla su calcio di punizione e il possente Bernardo Corradi, vera torre in area di rigore, oggi autore di una doppietta. La loro felicità in sala stampa è scontata. «Abbiamo sempre cercato quello che oggi è arrivato con maggiore facilità - dice Cozza riferendosi alla prestazione della squadra, confermata dopo quello di Udine - credo che questa sia la strada giusta per risalire la classifica. D'altronde contro il Genoa in undici poteva finire diversamente, come pure rispetto ad altre partite». Smaltiti gli acciacchi dei vari compagni, oggi la difesa si è presentata compatta e soprattutto forte nel ribattere il gioco degli avversari. «Manca ancora Lanzaro che rappresenta una pedina fondamentale, ma adesso quasi tutti gli effettivi
sono arruolati e adesso la differenza si vede». Sull'assetto tattico delle ultime partite il capitano amaranto si rimette alle decisioni del tecnico, «sarà lui a decidere se giocare senza una punta di ruolo fuori casa», ma intanto approfitta per tessere le lodi dell'allenatore, «messo in croce all'inizio senza un motivo, mentre adesso che siamo al completo si comincia a vedere una Reggina diversa». Qualcuno obietta sull'avversario, presentatosi in maniera alquanto dimessa. «L'Atalanta è quella che ha vinto contro il Napoli, oggi ha trovato una Reggina forte e determinata a portare via i tre punti». E' la volta del centravanti amaranto, Bernardo Corradi. Domenica scorsa a Udine per lui solo 6’in campo, mentre contro gli orobici una partita intera arricchita da due splendidi gol. «Non sono stato particolarmente brillante, ho sbagliato degli appoggi elementari ma ho avuto la fortuna di essere lì, pronto in zona gol e per un attaccante si può dire ben poco dopo che lo stesso ha segnato due reti».
Il tecnico della Reggina Nevio Orlandi
casa, volevamo e dovevamo fare la partita, ed abbiamo messo in campo più qualità. Quando giochiamo davanti al nostri tifosi diamo sempre qualcosa in più perchè abbiamo una maggiore consapevolezza dei nostri mezzi. Abbiamo imparato a limitare al minimo gli errori e soprattutto a capitalizzare le occasioni che riusciamo a procurarci». Il tecnico reggino rimane inchiodato nel suo stile anglosassone. Non si è abbattuto di fronte alle critiche, anche severe, e alle sollecitazioni da esonero nei periodi di magra, e non si esalta nemmeno per un istante di fronte al secondo cin-cin consecutivo e ad una classifica che induce all'ottimismo. Dribbla gli elogi e i complimenti e preferisce analizzare match e singole prestazioni. Iniziando dalla difesa: «Molto bene. Questa formula a quattro con Santos, che è
un mancino, ed opera a proprio agio sul centrosinistra, e Cirillo a destra ci sta dando buonissimi riscontri. Mi dispiace per il gol incassato a tempo scaduto, sarebbe stata la seconda gara di seguito senza subire reti. La difesa, ma è un discorso che vale per tutti i reparti, sta crescendo di gara in gara. Dobbiamo però convincerci che il modulo e l'atteggiamento di Udine e contro l'Atalanta siano quelli giusti, poi potranno cambiare anche gli interpreti (Lanzaro adesso è fuori per infortunio) ma l'idea di gioco deve rimanere. Mi sta dando molte soddisfazioni l'impegno di Cozza nel ruolo di esterno destro di centrocampo, fornendo un apporto che ci consente di creare una mole di lavoro importante. Beranardo Corradi ci garantisce invece peso specifico, ma è stata tutta la squadra ad assimilare in maniera saggia
ed efficace il nuovo modulo. Perché dobbiamo convincerci tutti che i primi difensori sono gli attaccanti. Tra i difensori evidenzierei la prestazione di Santos, che da mancino sul centrosinistra della difesa ha fatto molto bene e sta riuscendo progressivamente ad inserirsi negli schemi difensivi della squadra». Obiettivo continuità, adesso: anche se il prossimo avversario si chiama Juventus. Un impegno in trasferta (sabato sera in anticipo), ma la Reggina non si sente affatto battuta in partenza: «Non abbiamo nulla da perdere. Per il momento che stiamo attraversando, per le due vittorie di fila, siamo nelle condizioni di serenità mentale ottimale per affrontare la nostra gara e cercare di fare risultato. In ogni caso questa Reggina deve confermare di essere una squadra in crescita».
I TABELLINI DI SERIE A
Cassano tris, Napoli fermato, Roma show a Lecce BOLOGNA-PALERMO: 1-1 BOLOGNA (4-2-3-1): Antonioli 7.5; Zenoni 6, Terzi 6, Moras 5 (19' st Britos), Lanna 6; Mingazzini 5.5, Mudingayi 5.5; Marchini 6 (33' st Rodriguez sv), Valiani 6, Bombardini 5.5 (1' st Cesar); Di Vaio 6.5. In panchina: Colombo, Bernacci, Marazzina, Coelho Rocha. Allenatore: Mihajlovic 6 PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6; Cassani 6, Carrozzieri 8, Kjaer 6.5, Capuano 5 (42' st Lanzafame sv); Nocerino 5.5, Liverani 6.5, Migliaccio 5 (1' st Cavani 6.5); Simplicio 5.5; Budan 4.5 (1' st Succi 6.5), Miccoli 6.5. In panchina: Fontana, Guana, Dellafiore, Ciaramitaro, Lanzafame. Allenatore: Ballardini 6 ARBITRO: Russo di Nola 6 MARCATORI: 20' pt Di Vaio, 47' st Succi. NOTE: spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Capuano, Mudingayi, Cassani. Angoli: 5-3 per il Palermo. Recupero: 2' pt, 3' st. NAPOLI-CAGLIARI: 2-2 NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6; Santacroce 6, P.Cannavaro 6, Contini 6; Maggio 6, Blasi 6 (36'st Pazienza 6), Gargano 6, Hamsik 6.5 (33'st Russotto 6), Mannini 5.5 (28'st Bogliacino 6); Lavezzi 7, Denis 6. In panchina: Navarro, Rinaudo, Aronica, Montervino. Allenatore: Reja 6.5 CAGLIARI (4-3-1-2):Marchetti 6.5; Matheu 6, Lopez 6, Bianco 6, Agostini 6; Fini 6 (21'st Parola 6), Conti 6.5, Biondini 6; Cossu 6 (23'st Lazzari 6); Acquafresca 6 (33'st Matri 6), Jeda 6. In panchina: Lupatelli, Ferri, Astori, Larrivey. Allenatore: Allegri 6 ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6 MARCATORI: 8' pt Hamsik, 11' st Lopez, 40'st Lavezzi, 50'st Conti NOTE: spettatori: 14mila circa. Ammoniti: Gargano, Conti, Lazzari, Contini, Russotto, Biondini, Agostini. Angoli: 5-2 per il Napoli. Recupero: 3'pt e 5'st. CHIEVO-SIENA: 0-2 CHIEVO (4-4-2): Sorrentino 7; Malagò 5 (39' st Iunco sv), Mandelli 5.5, Yepes 5.5, Mantovani 5.5; Pinzi 5, Bentivoglio 5 (19' st Langella 5.5), Marcolini 6, Luciano 6.5 (28' st Esposito 6); Pellissier 5.5, Bogdani 4.5.
In panchina: Squizzi, Moro, Cesar, Italiano. Allenatore: Di Carlo 5 SIENA (4-3-1-2): Curci 6.5; Zuniga 6.5, Rossettini 6, Portanova 6, Del Grosso 6; Vergassola 6.5, Jarolim 6, Galloppa 6.5; Kharja 6 (42' st Barusso sv); Maccarone 6 (46' st Calaiò sv), Ghezzal 6.5 (33' st Frick 6). In panchina: Manitta, Rossi, Moti, Zito. Allenatore: Giampaolo 6 ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 5.5 MARCATORI: 38' st Galloppa, 43' st Maccarone (entrambi su rigore). NOTE: ammoniti: Pinzi, Mandelli, Malagò e Sorrentino. Angoli: 6-5 per il Siena. Recuperi: pt 1'; st 4'. LAZIO-GENOA: 1-1 LAZIO (4-3-3): Carrizo 5.5; Lichtsteiner 6.5, Cribari 6, Rozenhal 6, Kolarov 6.5; Brocchi 6.5, Dabo 6.5, Meghni 6.5 (28' st Inzaghi sv); Foggia 6, Zarate 6, Pandev 5 (1' st Rocchi 6). In panchina: Muslera, Diakitè, De Silvestri, Manfredini, Mauri. Allenatore: Rossi 5.5 GENOA (4-3-3): Rubinho 5; Papastathopoluos 6.5, Biava 6, Ferrari 6, Criscito 6; Vanden Borre 6.5, Thiago Motta 6, Juric 6.5 (23' st Gasbarroni 6); Sculli 5.5 (11' st Mesto 6.5), Milito 7, Palladino 6 (39' st Potenza sv). In panchina: Scarpi, Rossi, Olivera, Bocchetti. Allenatore: Gasperini 6.5 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 MARCATORI: 24' st Milito, 35' st Dabo NOTE: spettatori: 30.000 circa. Ammoniti: Criscito, Rozehnal, Thiago Motta, Papastathopoluos. Angoli: 10-2 per la Lazio. Recuperi: 1' pt e 4' st. SAMPDORIA-CATANIA: 3-0 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6; Lucchini 6, Gastaldello 6, Accardi 6.5; Stankevicius 6.5 (45'st Ziegler sv), Delvecchio 6.5, Franceschini 6.5 (42'st Bonanni sv), Dessena 6, Pieri 6.5; Bellucci 6.5, Cassano 9. In panchina: Mirante, Campagnaro, Campanella, Bonazzoli, Fornaroli. Allenatore: Mazzarri 6.5. CATANIA (4-3-3): Bizzarri 6; Alvarez 6 (36'st Llama sv), Stovini 6, Silvestre 5, Silvestri 5; Tedesco 5.5 , Ledesma 6, Biagianti 6.5; Morimoto 5 (15'st Plasmati 6), Paolucci 5 (36'st Antenucci sv), Mascara 7. In pan-
china: Kosicky, Sabato, Sardo, Izco. Allenatore: Zenga 6 ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa 6 MARCATORI: 6'pt Bellucci; 17'st e 46'st Cassano NOTE: spettatori 25.000, angoli 5-5. Ammoniti: Silvestre, Lucchini, Dessena. Recupero: 0', 6'. LECCE-ROMA: 0-3 LECCE (4-4-2): Benussi 5; Polenghi 5, Stendardo 5, Fabiano 5,5, Esposito 5; Ariatti 5,5 (12'st Munari 5,5), Zanchetta 5,5 (15'st Ardito 5,5), Giacomazzi 6, Caserta 5,5; Castillo 5 (15'st Cacia 5), Tiribocchi 6. In panchina: Rosati, Diamoutene, Antunes, Schiavi. Allenatore: Beretta 5 ROMA (4-3-1-2): Doni 6; Cassetti 6,5, Mexes 7, Juan 7 (26'st Loria), Riise 6; Taddei 6,5, De Rossi 6,5, Brighi 6; Baptista 6 (38'st Pizarro sv); Totti 7, Vucinic 7 (21'st Menez sv). In panchina: Arthur, Cicinho, Aquilani, Montella. Allenatore: Spalletti 7 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6 MARCATORI: 11'pt Vucinic, 38'pt Juan; 5'st Totti NOTE: spettatori 15.000. Ammoniti: Baptista, Esposito. Angoli: 4-1 per la Roma. Recupero: 2'pt. TORINO-MILAN: 2-2 TORINO (4-4-2): Sereni 6; Diana 5.5, Natali 6, Pratali 5.5, Rubin 6.5; Colombo 6, Dzemaili 7, Barone 6.5 (27' st Zanetti sv), Rosina 7 (39' st Ogbonna sv); Bianchi 5 (27' st Abbruscato sv), Stellone 7. In panchina: Calderoni, Franceschini, Pisano, Ventola. Allenatore: De Biasi 6 MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6.5; Bonera 5.5, Maldini 6, Kaladze 5.5, Jankulovski 6; Gattuso 6.5 (34' st Shevchenko sv), Pirlo 6 (29' st Emerson sv), Seedorf 6.5; Ronaldinho 7, Kakà 6; Pato 7. In panchina: Dida, Favalli, Antonini, Flamini, Inzaghi. Allenatore: Ancelotti 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 5 MARCATORI: 25' pt Stellone, 29' pt Pato, 34' pt Ronaldinho, 33' st Rosina (rig) NOTE: spettatori: 20.000 circa. Ammoniti: Pirlo, Natali, Barone, Bonera, Kaladze, Maldini, Kakà. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 2' st.
30
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Benevento-Gallipoli
12’ e 30’ Clemente, 58’ Statella
1-1
Crotone-Sorrento
1-1
3’ Ripa (S), 54’ Rossi (C)
Perugia-Arezzo
Rinv.
Pescara-Juve Stabia
3-1
R. Marcianise-Potenza
0-0
26’ e 30’ Zeytulaev (P), 70’ Cardinale (P), 92’ (r) Biancolino (JS)
Taranto-Foggia
2-2
Ternana-Paganese
1-0
45’ e 84’ Dionigi (T), 66’ e 94’ Germinale (F) 60’ Perna
V. Lanciano-Foligno
3-1
12’ e 26’ Turchi (F). 24’ Baldanzeddu (F), 85’ Bolic (VL)
Prossimo turno
Marcatori
3-0
Cavese-Pistoiese
7’ (r) Cipolla (P), 44’ Alfano (C)
13ª giornata
14ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Arezzo-Benevento Cavese-Taranto Foggia-Paganese Gallipoli-Crotone Juve Stabia-V. Lanciano Perugia-R. Marcianise Pistoiese-Ternana Potenza-Foligno Sorrento-Pescara
CROTONE GALLIPOLI BENEVENTO AREZZO FOGGIA CAVESE PESCARA TERNANA TARANTO PAGANESE R. MARCIANISE PERUGIA JUVE STABIA V. LANCIANO SORRENTO FOLIGNO PISTOIESE POTENZA
26 24 23 22 22 21 20 16 16 16 16 15 15 15 14 11 9 7
13 8
2
3 22 10 8
7
1
0 17 4
5
1
1
3
5
6 12 -3
13 7
3
3 20 12 6
5
1
0 16 5
7
2
2
3
4
7
8
-2
13 6
5
2 21 12 7
5
2
0 14 5
6
1
3
2
7
7
9
-4
12 6
4
2 20 12 6
3
3
0 10 4
6
3
1
2 10 8
8 +5
13 6
4
3 12 10 6
5
1
0
8
2
7
1
3
3
4
8
2
-3
13 6
3
4 14 11 6
4
2
0
9
4
7
2
1
4
5
7
3
-4
13 5
5
3 15 14 6
5
1
0 10 2
7
0
4
3
5 12 1
-5
13 4
4
5 13 14 7
3
2
2
7
3
6
1
2
3
6 11 -1 -11
13 4
4
5 14 16 7
1
3
3
8
8
6
3
1
2
6
8
-2 -8
13 5
1
7 12 15 7
4
1
2 10 8
6
1
0
5
2
7
-3 -11
13 4
4
5
7 11 7
4
2
1
5
2
6
0
2
4
2
9
-4 -14
12 4
4
5 10 10 7
2
3
2
6
5
5
2
1
2
4
5
0 -10
13 4
5
4 12 14 6
2
3
1
4
3
7
2
2
3
8 11 -2 -8
13 4
3
6 16 20 7
4
1
2 11 6
6
0
2
4
5 14 -4 -13
13 3
5
5 13 16 6
2
2
2
6
6
7
1
3
3
7 10 -3 -11
13 2
5
6 10 17 6
1
2
3
6
9
7
1
3
3
4
8
13 1
6
6
6 17 7
1
5
1
5
8
6
0
1
5
1
9 -11 -18
13 2
4
7
8 12 5
1
1
3
6
7
8
1
3
4
2
5
-7 -12 -4 -13
8 RETI: Clemente (Benevento) 6 RETI: Baclet (Arezzo); Di Gennaro (1) e Ginestra (Gallipoli); Dionigi (1) (Taranto) 5 RETI: Salgado (3) (Foggia); Biancolino (3) (Juve Stabia); Mazzeo (Perugia); Scappini (Ternana) 4 RETI: Chianese (Arezzo); Espinal e Russo (Crotone); Del Core (1) (Foggia); De Paula (Foligno); Simon (Pescara); Cozzolino (2) (Potenza); Rigoni (1) (Ternana); Bolic e Morante (2) (Virtus Lanciano) 3 RETI: Bondi (Arezzo); Castaldo L. (Benevento); Sorrentino (Cavese); Caetano (Crotone); Cangi (Gallipoli); Innocenti (Real Marcianise); Agnelli, Giampaolo e Myrtaj (Sorrento) 2 RETI: Terra (Arezzo); Bueno e Statella (Benevento); Aquino e Bernardo (Cavese); Basso e Paponetti (Crotone); Germinale (Foggia); Coresi (Foligno); Mounard (Gallipoli); Peluso (Juve Stabia); Caracciolo, Di Cosmo, Lasagna e Tisci (1) (Paganese); Cutolo (Perugia); Cardinale, Felci e Zeytulaev (Pescara); Cipolla (2) (Pistoiese); Cammarota (Potenza); La Vista (Sorrento); Caturano e Micco (Taranto); Oshadogan e Turchi (Virtus Lanciano)
Doppietta del siciliano nel giorno di esordio di Soda sulla panchina del Benevento
Clemente azzera Giannini Il baby Statella completa il tris calato al Gallipoli BENEVENTO GALLIPOLI
3 0
BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Cattaneo 6, Landaida 6,5, Ignoffo 6,5, Colombini 6,5; Statella 7 (30' st Cinelli sv), Cejas 6,5, De Liguori 7,5, Palermo 7 (14' st Imbriani 6); Clemente 8 (28' st Di Piazza 6), L. Castaldo 6,5. A disp.: Corradino, Ferraro, Aquilanti, Bueno. All.: Soda 7. GALLIPOLI (3-5-2): Rossi 5,5; Bonati 5,5, Molinari 5 (33' pt Riccardo 5,5), Antonioli 5; Vastola 5,5, Esposito 6,5, Russo 5,5, Mounard 5,5 (23' st Cini sv), Cangi 5,5 (19' st Giacomini); Ginestra 5,5, Di Gennaro 6. A disp.: Marcandalli, Marzeglia, Zampà, Ianniciello. All.: Giannini 5,5. ARBITRO: Barbeno di Brescia 5,5. RETI: pt 12', 32' Clemente; st 14' Statella. NOTE: giornata fredda, campo in buone condizioni. Spettatori 3000 circa, di cui una cinquantina provenenti da Gallipoli. Ammoniti: De Liguori, Cejas, L. Castaldo. Angoli 5-1 per il Gallipoli. Recupero pt 3’; st 4'. BENEVENTO Nella domenica che avrebbe potuto lanciare in vetta il Gallipoli, gli uomini di Giannini crollano sotto i colpi della strega, rinvigorita dalla cura Soda, e recitano il più classico dei mea culpa nell'analisi di una sconfitta ampia sia nel risultato che nei contenuti agonistici. In pratica, il Gallipoli ha retto fino al primo gol di Clemente, poi è pian piano scomparso dal campo, lasciando la scena al Benevento che ha legittimato in più di un'occasione un successo ampiamente meritato.
Stasera Perugia-Arezzo PERUGIA. Maurizio Sarri conferma in toto la formazione che domenica scorsa ha pareggiato a Pistoia. Nell’importante posticipo contro l’Arezzo, in un match che sa di derby, il tecnico biancorosso ridà fiducia ai vari Ercolano, Mazzeo, Cutolo e De Giorgio. Al Perugia mancano i gol e il loro apporto si deve sentire nel serale di lunedì. Possibili gli inserimenti in corso di partita di Ferrari, Campagnacci e Boldrini per dare maggiore vivacità all’attacco biancorosso. Per quanto concerne l'Arezzo, si svuota quasi del tutto l’infermeria amaranto. Mister Cari recupera il terzino sinistro Grillo ed il trequartista Bondi, guarito dalla bronchite. L’unico ancora fermo ai box è il portiere Marconato, comunque in veloce recupero e forse a disposizione per il posticipo. Il tecnico aretino può contare pure sul camerunense Matute. Ballottaggi: Cavagna-Croce e Chianese-Baclet. PERUGIA (4-4-1-1): Benassi; Zoppetti, Cudini, Pagani, Barbagli; De Giorgio, Passiglia, Gatti, Cutolo; Mazzeo; Ercolano. A disp.: Bianchi, Minieri, Accursi, Mezavilla, Boldrini, Campagnacci, Ferrari. All.: Sarri. AREZZO (4-4-2): Paoletti; Bricca, Terra, Fanucci, Grillo; Bondi, Beati, Matute, Cavagna; Martinetti, Chianese. A disp.: Lancini, Conte, Djuric, Togni, Miglietta, Croce, Baclet. All.: Cari. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata Giampiero Clemente festeggiato dai compagni
Mattatore della gara, tanto per aumentare il rammarico, è stato Giampiero Clemente, un ex che in terra salentina non è stato mai completamente dimenticato. Il fantasista siculo ha realizzato due reti di altissima fattura, uccellando Rossi con un paio di magistrali conclusioni delle sue. Esultanza sempre contenuta, ma la standing ovation a lui tributata dal popolo del “S.Colomba” al momento della sostituzione è la degna conclusione di un pomeriggio indimenticabile per l'attaccante giallorosso. Ma la vittoria nasce da molto più lontano, da un approccio alla gara sbagliato, da una squadra che non ha mai dato l'idea di impensierire un Benevento in formato maxi, che ha messo da subito alle spalle una settimana turbolenta, di-
mostrando che forse il problema era proprio in panca. Giannini ha anche provato a cambiare in corsa, ma non ha fatto altro che confondere le idee ai suoi, più che agli avversari. Così dall'iniziale 3-5-2, il tecnico ospite è passato ad un 4-42, togliendo dalla contesa uno spaesato Molinari, nel tentativo di dare ancora maggiore peso al centrocampo con Riccardo. Il nuovo Benevento di Soda è tornato all'antico, ha rispolverato il più classico dei 4-4-2, con la posizione dei due esterni di centrocampo (Palermo e Statella) che, mantenendosi sempre alti, hanno costretto Vastola e Cangi a schiacciarsi, formando in pratica una linea a cinque in difesa. Dopo un inizio molto equilibrato, il Benevento passa in vantaggio al 12'
con una particolare azione di rimessa. Assist man è il pipelet di casa Gori, che direttamente con un calcio di rinvio, dopo aver abbrancato uno spiovente da calcio d'angolo, mette in moto con un lungo lancio Clemente, che approfittando di un clamoroso buco di Antonioli, si invola defilato a sinistra e quasi dalla linea di fondo beffa Rossi con una conclusione a giro sul palo opposto. Il Gallipoli prova a reagire, ma in mezzo al campo la difficoltà in fase di circolazione di palla è palese. Esposito prova a dare ritmo all'azione, ma si scontra spesso con un De Liguori in giornata di grazia. Occasione al 18' per il Gallipoli con Di Gennaro, che di testa su punizione di Molinari mette alto di testa. Due minuti più tardi il Benevento sfiora il bis. Calcio
di punizione di Palermo dalla sinistra, stacco di Ignoffo e palla che batte sul palo prima di terminare sul fondo. Abile il centrale ex Foggia a sfruttare un blocco da parte di un compagno. Al 32' il “S.Colomba” è testimone della seconda perla del fuoriclasse di casa. Azione sulla sinistra e combinazione nello stretto tra De Liguori a Cejas. Palla che rimbalza sotto il naso di Clemente che di controbalzo con un fortissimo collo del piede dai trenta metri, fulmina Rossi che vede la palla infilarsi alla sua sinistra, senza poter intervenire. Un minuto dopo Giannini effettua il primo cambio, ma i risultati spera di vederli nella seconda metà di gara, dato che nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo il Gallipoli non dà segni di vita. La ripresa comincia
con i pugliesi all'apparenza più propositivi, con Ginestra più vicino a Di Gennaro. Proprio il numero dieci ospite si fa notare con due conclusioni dalla distanza, lontane dal bersaglio grosso. Col passare dei minuti il Gallipoli si apre e lascia spazio al contropiede sannita. Al 13' Clemente sfiora il tris con una rovesciata da urlo, che termina di pochissimo a lato. Un minuto dopo, con mezz'ora d'anticipo sul copione, la gara si chiude. Clemente imbecca Statella, che si mangia il campo per quaranta metri, si allarga e di destro batte Rossi con un preciso diagonale. Il resto è pura accademia, con sapiente gestione della palla da parte dei padroni di casa, con relativo interminabile calvario per il Gallipoli. Daniele Sauchelli
Sport 31 Arleo debutta con un pari a Caserta, ma le indicazioni sono buone Lunedì 24 novembre 2008
Il dolce sapore di uno 0-0 Primo tempo super, ma il Potenza sbaglia troppo R. MARCIANISE 0 POTENZA 0 REAL MARCIANISE (4-42): Fumagalli 6,5; Piscitelli 6, Filosa 6,5, Murolo 6, Vanacore 6; Della Ventura 6,5 (16’st Montanari 6), Di Napoli 6,5, Romano 5,5 (16’st Poziello 6), Russo 6; Galizia 6, Innocenti 5,5 (37’st Tedesco sv). A disp.: Mezzacapo, Ciano, Raucci, Manco. All.: Fusi 6. POTENZA (3-4-3): Groppioni 6; Dei 7, Cuomo 6,5, Di Bella 6; Vianello 6,5, Cammarota 6,5, Berretti 6, Lolaico 6,5; Delgado 5,5 (27’st Masini 6.5), Cozzolino 5 (37’st Ma mede sv), Nolè 6 (33’st Sarno sv). A disp.: Tesoniero, Prevete, Montesanto, Parisi. All.: Arleo 6. ARBITRO: Spadaccini di Vasto. NOTE: spettatori 1000 circa di cui 100 provenienti da Potenza. Ammoniti: Romano (M), Vianello (P), Berretti (P), e Nolè (P) per gioco falloso, Innocenti (M) per simulazione, Tesoniero (P) direttamente dalla panchina per proteste. Angoli 3-6 per il Potenza. Recupero: pt 2’; st 7’. CASERTA Il diverso sapore di uno 0-0. Era stato amaro con la Ternana, a Castellammare di Stabia, quando Groppioni fu il migliore in campo, addirittura fece scattare un campanello di
Delgado circondato da avversari del Marcianise
allarme. Quello di ieri a Caserta, contro il Marcianise, lancia segnali incoraggianti di ripresa per il Potenza, quantomeno dal punto di vista della determinazionme e del gioco. Il bicchiere è mezzo vuoto per le tre, incredibili, occasioni da rete avute nella prima frazione di gioco, ma anche per quella finale di Sarno, che potevano dare al nuovo Potenza di Arleo qualche certezza in più anche dal punto di vista del risultato. Ma le indicazioni, ripetiamo, restano buone
ugualmente. Arleo propone uno spregiudicato 3-4-3 con Dei, Di Bella e Cuomo a difesa della porta di Groppioni, centrocampo a quattro con Lolaico a sinistra, Vianello sulla corsia destra, Cammarota e Berretti al centro, in avanti il tridente formato da Delgado, Cozzolino e Nolè. Mister Fusi, costretto a rinunciare allo squalificato D’Ambrosio e all’affaticato Porpora, manda in campo un Marcianise con il collaudato modulo 4-4-2 con Fu-
magalli tra i pali, Piscitelli, Murolo, Filosa e Vanacore in difesa, centrocampo con Di Napoli, Della Ventura, Romano e Russo, in avanti Innocenti in coppia con Galizia. E’ il Potenza a fare la partita e quasi a sorprendere il Marcianise, assai lungo, e incapace di imbastire azioni interessanti (alla lunga l’assenza di D’Ambrosio peserà) La prima azione degna di nota arriva al 23’ con Vianello che recupera un buon pallone sulla linea di fondo
campo, prova un cross basso e trova il piede di Vanacore che per poco non insacca nella propria porta. Al 26’ altra azione pericolosa degli ospiti con Cammarota che da posizione ravvicinata prova il tiro, bravissimo Filosa nel metterci il piede ed alzare sulla traversa. Il Potenza gioca meglio ed al 29’ si fa vivo di nuovo con una progressione di Nolè, ma nell’occasione è bravo Piscitelli nel mantenere la posizione e accompagnare l’attaccante sulla linea di fondo rendendolo così inoffensivo. Un solo minuto dopo ed è ancora il Potenza a rendersi pericoloso con una bella iniziativa di Delgado che dalla destra mette al centro dove trova Nolè che, con un bel tiro al volo, conclude di poco alto. Il Real Marcianise gioca male, ma quello che preoccupa è il fatto di non riuscire a dare alcun segno positivo nei primi quarantacinque minuti di gioco. Al 44’ il Potenza va vicinissimo al gol con Delgado che, servito da Cammarota, si invola verso la porta gialloverde e appena in area fa esplodere un ottimo diagonale, ma è bravissimo Fumagalli nel deviare in calcio d’angolo e salvare la propria porta. Nella ripresa i tecnici presentano gli stessi uomini della prima frazione di gioco, ma con i padroni di casa leggermente più spigliati.
Al 6’ si fa vedere il Real Marcianise con una bella azione sulla sinistra di Russo che dal limite dell’area prova il cross, ma Gropponi è bravo nell’anticipare Innocenti che non riesce a frenare la sua corsa e va a sbattere contro il numero uno rossoblu; il portiere perde la presa e il pallone finisce in fondo al sacco, ma l’azione è irregolare. Fusi prova a dare una scossa ai suoi operando un doppio cambio: dentro Poziello e Montanari per Romano e Della Ventura. Tre minuti più tardi il Marcianise si fa vivo con Galizia che dalla sinistra cerca Innocenti sul secondo palo, ma il cross è troppo lungo per il centravanti. Al 22’ i gialloverdi si rendono pericolosi con una buona iniziativa di Russo sulla sinistra, l’esterno appoggia per Poziello che di prima serve Di Napoli al limite dell’area che prova a chiudere il triangolo con l’attaccante, ma Cuomo con un grandissimo intervento impedisce che il pallone arrivi a Poziello. Al 37’ è il Potenza che si rende molto pericoloso con un’azione in contropiede, ma Sarno riesce a divorarsi l’occasione (molto ghiotta) facendosi chiudere da Filosa. Finisce 0-0, ma il sapore di questo punto, per il Potenza, sembra assai diverso dal clichè delle scorse 12 giornate. Pasquino Corbelli
Sport 33 Le pagelle Delgado assai altalenante. Nolè, giallo da squalifica Lunedì 24 novembre 2008
Dei, attento e preciso Cozzolino, un’ombra. Vianello ficcante GROPPIONI ( 6) - Spettatore per l’intera durata della gara, gli tocca l’ordinaria amministrazione (o forse anche meno) visto l’abulico attacco avversario, che in pratica non si porta mai al tiro. DEI ( 7) - Insormontabile sul centrodestra della difesa rossoblu, riesce a controllare gli avanti avversari con tempismo e precisione, mostrandosi il migliore in campo per sicurezza e continuità.
Cammarota brillante nel primo tempo Groppioni poco impegno Masini, buon impatto
DI BELLA ( 6) - Posizionato sulla sinistra nel pacchetto difensivo, svolge i suoi compiti di marcatura sul veloce Galizia in maniera impeccabile, tranne in una circostanza, quando svirgola uno stop. CAMMAROTA ( 6,5) - Impersona il ruolo di regista della squadra con personalità e senza sprecare un pallone. Manovra nella zona arretrata e non disdegna di portarsi alla conclusione. Primo tempo super, in cui sbaglia anche una rete (salvataggio sulla linea), ripresa meno buona, ma comunque efficace. CUOMO ( 6,5) - Positiva prestazione al centro della retroguardia, controlla Innocenti senza sosta dal primo all’ultimo minuto, risultando un baluardo insuperabile. LOLAICO ( 6,5) - Padrone assoluto della fascia sinistra nel primo tempo, quando alterna un buon lavoro difensivo ad eccellenti ripartenze e cross nella trequarti avversaria. Cala nella ripresa, quando si limita alla fase difensiva. VIANELLO ( 6,5) - Si attiene al compitino nella prima frazione di gioco, pur avendo nel primo tempo una ghiotta occasione da gol. E’ nel secondo tempo che crea parecchi grattacapi agli avversari con le sue giocate sull’out di destra. BERRETTI ( 6) - Grintosa gara a metà campo, spezza con puntualità le trame di gioco dei padroni di casa, proponendosi appena possibile in zona d’attacco. Finisce centravanti COZZOLINO (5) - Gioca pochissimi palloni, aveva abituato a prestazioni anche più esaltanti MAMEDE ( SV) - Dieci minuti di gioco per mantenere il pareggio NOLE’ ( 6) - E’ fin dai primi minuti molto motivato, ma subisce parecchi falli che lo innervosiscono (il suo cartellino giallo gli costerà il turno di squalifica). Quando tira è poco fortunato e scompare nella ripresa. SARNO ( SV) - Pochi palloni toccati, ma uno poteva cambiare il match DELGADO (5,5) - Prova a creare gioco a partire dalla zona sinistra dell’attacco di sua competenza, ma risulta piuttosto confusionario e poco preciso nelle conclusioni. MASINI ( 6.5) - Schierato per ravvivare l’attacco, offre un paio di buone giocate Emanuele Corbelli
FACEVA FREDDO AL PINTO
Faceva freddo al Pinto di Caserta. Luca Fusi, tecnico del Marcianise, probabilmente abituato a climi più caldi si è presentato in questo modo in panchina. Imbacuccato all’inverosimile per seguire la partita dei suoi
In alto a sinistra Nolè con Di Napoli. Qui sopra Vianello e Vanacore. Accanto Cammarota contrasta Russo
Sport
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Scatenato in panchina, coinvolge e carica tutti
Arleo, riparte lo show NON RICORDIAMO, a memoria, un’uscita di Carmine Gautieri dall’area tecnica rettangolare disegnata davanti alla panchina. Pasquale Arleo ad oltrepassare il confine ci ha messo tre minuti, gli è bastato un aborto di tiro firmato Cammarota. C’è voluto davvero poco a riabituarci. Se fino a domenica scorsa per gli esterni rossoblu era indifferente la fascia di competenza, ieri Lolaico e Nolè – nel primo tempo dalle parti della panchina – ci hanno quasi rimesso i timpani. Soprattutto Raffaele, al solito colpito ai nervi e alle caviglie, si è sentito dire di tutto quando poco prima dell’intervallo ha sprecato malamente una superiorità numerica in attacco. Ma, storicamente, resta Delgado il preferito per le dediche ad personam di Arleo: Roberto incautamente si affaccia a sinistra dopo un tempo intero dall’altra parte, e un fallo di frustrazione gli costa ampi gesti di dissenso. Solo l’antipasto di quello che gli tocca nella ripresa, vissuta a due passo dal suo più grande critico e ammiratore, che a colpi di bastone e carota l’ha reso giocatore. Nel complesso rispetto a sette giorni fa è già una rivoluzione, tecnica e mentale. Attenzione, l’obiettivo costantemente puntato su Arleo – da parte nostra e dei tanti fotografi a bordo campo – non ha messo in evidenza soltanto note di colore. La presenza fisica e sonora del tecnico, che gesticola tanto anche per difendersi dal freddo, è la
Dei e l’allenatore concordi nell’analisi della partita del Pinto
«Pareggio incoraggiante» CASERTA. La soddisfazione per il pareggio ottenuto a Caserta, contro il Real Marcianise, è ben stampata sul volto del vice presidente Antonio Postiglione, il primo a raggiungere la sala stampa del Pinto. “Un pareggio che poteva essere anche una vittoria per quanto visto in campo – evidenzia il giovane dirigente –soprattutto nel primo tempo dove il Potenza ha avuto più di un’occasione per passare in vantaggio. Nella ripresa i nostri avversari, come giusto che fosse, sono venuti fuori abbastanza bene, anche se non hanno mai impensierito seriamente il nostro portiere Groppioni”. In settimana è stato deciso il cambio della panchina, via Gautieri e ritorno a Potenza di Arleo che già aveva fatto bene nella passata stagione. “Il cambio del tecnico ha dato i frutti sperati – fa notare Postiglione che alla fine della scorsa stagione aveva avuto dei dissidi con Arleo – non solo, provoca tanto rammarico per quanto accaduto fino ad oggi, anche alla luce della prestazione offerta dal Potenza che ha dimostrato di non meritare affatto la posizione che occupa in classifica”. Nonostante la buona prestazione e un punto in più in classifica, la situazione dei lucani resta, in ogni caso critica. Prospettive future? “Sono fiducioso per il futuro – risponde Postiglione – la nostra rincorsa deve essere fatta sulla Pistoiese sperando che i toscani accusino qualche battuta d’arresto in coincidenza di un nostro recupero che, sono certo, ci sarà entro poco tempo”. Soddisfatto anche il tecnico
Pasquale Arleo al suo ritorno sulla panchina del Potenza. “Un pareggio convincente – fa notare – grazie ad una grossa prova di carattere messa in campo dalla mia squadra. Nel primo tempo abbiamo messo alle corde il Real Marcianise e non siamo passati in vantaggio a causa di alcune nostre imprecisioni e grazie ad un Fumagalli superlativo”. Ottimo primo tempo, ma nella ripresa il Potenza ha palesato un calo fisico. “Il calo accusato nella ripresa – fa notare Arleo – è sicuramente fisiologico, siamo stati, in ogni caso, bravi e cinici a non lasciare l’iniziativa ai padroni di casa. Resta la soddisfazione per aver fermato in casa una buona squadra giocando con un modulo spregiudicato con tre punte di ruolo, il trio Nolè – Cozzolino – Delgado, e due esterni offensivi, nonostante ciò, non siamo mai andati seriamente in affanno”. Prospettive future per il Potenza? “Nel nostro mirino – risponde Pasquale Arleo – abbiamo la Pistoiese e dobbiamo cercare in tutti i modi di raggiungerla e superarla in classifica”. Battuta finale con Tommaso Dei, sicuramente il migliore in campo del Potenza. “Abbiamo giocato una buonissima partita – dichiara l’esperto difensore – potevamo portare a casa l’intera posta in palio, ma non abbiamo concretizzato alcune palle gol. In ogni caso – conclude – siamo tutti soddisfatti della prestazione della squadra e abbiamo dimostrato che possiamo lottare al pari contro ogni avversario.” Pasquino Corbelli
Pasquale Arleo in panchina
stessa che mostrano in campo i giocatori. Arleo ha alzato di venti metri il baricentro, dando ai suoi un assetto e un fare propositivo apprezzato tantissimo anche da Rosario Pellegrino, presidente in panchina che alla gestione Gautieri contestava proprio la scarsa
verve. Nella ripresa anche i cambi sono segno di coraggio: Cozzolino gioca troppo da solo ed è stranamente improduttivo, un primo salvagente gli viene offerto dall’ingresso di Masini, torre dinamica su cui appoggiarsi. Ma i migliora-
Un contrasto aereo di Cuomo. La colorata tifoseria del Potenza. A destra uno stacco di Cozzolino
menti non arrivano, ed allora ecco un doppio segnale forte, cambi che trasudano personalità. Per Mamede non è più tempo di aspettare, dentro nel cuore della manovra, anche se per pochi minuti, sostituendo proprio l’attaccante. E’ un messaggio al portoghese,
da domenica prossima abile e arruolato a tempo pieno, ma soprattutto all’ex del Lecce. Ha tutto per diventare il trascinatore del Potenza, ma deve dare di più. Se Arleo ha inizialmente puntato forte su otto undicesimi della squadra
dell’anno scorso, adesso vecchi e nuovi del gruppo capiranno presto l’andazzo: ogni martedi le gerarchie si azzerano, la maglia da titolare è il risultato degli allenamenti settimanali. A partire da domani. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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Lunedì 24 novembre 2008
sport Il Pescara che non si allena travolge anche la Juve Stabia (3-1)
Più forti della crisi Doppietta di Zeytulaev e Cardinale i marcatori PESCARA JUVESTABIA
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PESCARA (4-5-1): Prisco 6; Camorani 6 (33’ st Diliso sv), Pomante 6,5 (40’ st Prizio sv), Siniscalchi 6, Vitale 6; Di Vicino 7, Stella 6,5, Cardinale 6, Ferraresi 6, Zeytulaev 8 (29’st Fruci sv); Simon 6,5. A disp.: Bartoletti, Sembroni, Corsi, Testardi. All.: Galderisi 7. JUVE STABIA (4-2-3-1): Della Corte 4; D’Ambrosio 5, Maury 5, Geraldi 5,5, Radi 5; De Rosa 6, Monticciolo 6; Capparella 5,5 (10’ st Artistico 5,5), Grieco 5, Amore 5 (10’ st Peluso 5,5); Biancolino 5. A disp.: Terminiello, Gritti, Marino, Mineo, Morello. All.: Morgia 5. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6. RETI: pt 25’ e 29’ Zeytulaev (P); st 24’ Cardinale (P), 45’ rig. Biancolino (JS). NOTE: spettatori 800 circa. Espulso al 27’ st Maury per doppia ammonizione. Ammoniti: Maury, Amore, Vitale. Angoli 2-2. Recupero: pt 1’; st 2’. VASTO. La crisi fa bello e vincente il Pescara: ottava domenica utile consecutiva. La Juve Stabia sprofonda (3 a 1) all’Aragona nonostante un avvio arrembante. Le cause? In parte il campo pesante, in parte
Attimi di tensione tra Pescara e Juve Stabia
gli errori del portiere, ma soprattutto la mancanza di nerbo e idee. Al 5’ i gialloblu sfiorano il vantaggio con Capparella e Biancolino nell’arco di pochi secondi. Sull’ex napoletano è provvidenziale l’uscita bassa di Prisco che ribatte. Il pallone finisce sui piedi del Pitone che prende la mira con il portiere fuori dai pali, ma calcia di qualche millimetro più in là dell’incrocio. La risposta pescarese è firmata da Vitale al 7’: sinistro basso sul primo pa-
lo che si schianta sull’esterno della rete. La Juve Stabia interpreta bene la fase iniziale della partita, aggredisce e riparte immediatamente innescando Amore e Capparella. La difesa abruzzese dimostra di andare in tilt ogni volta che gli esterni di Morgia accelerano. I pericoli veri però li crea Biancolino: al 10’ ruba palla a Cardinale a centrocampo, avanza di qualche metro e prova a sorprendere Prisco dalla lunga distanza. Palla alta di pochissi-
mo. L’attaccante è caricatissimo anche dall’ambiente ostile che lo accoglie all’Aragona: per lui fischi e sfottò fin dai primi minuti. Pescara non gli perdona il mancato trasferimento in biancazzurro della scorsa estate, quando fu corteggiato a lungo dagli ex proprietari Soglia. Passano i minuti e la partita cala di tono, anche per via del manto erboso allentato. Nella calma però sbotta il Pescara: al 18’ Cardinale vede Simon partire a sinistra, l’argentino punta Radi e sfonda in area, cercando in diagonale il suo quinto gol stagionale. Una zolla e la sfortuna spingono il pallone fuori. Il lampo rimette in partita la derelitta barca biancazzurra. E infatti arriva il gol del vantaggio. Al 25’ un gran tiro di Di Vicino mette in imbarazzo Della Corte, che non riesce a trattenere. Sulla ribattuta piomba Simon che crossa di prima e trova nell’area piccola la pelata di Zeytulaev pronta a schiacciare in rete per l’1 a 0. Prima rete stagionale per l’uzbeko, il migliore del Pescara da quando è iniziata la serie utile di sette partite (Juve Stabia esclusa). Il grande giorno della freccia dell’est però è solo all’inizio: gasatissimo, al 29’ Zeytulaev riceve ancora da Simon e parte palla al piede saltando tre avversari e bucando anche la resi-
stenza del portiere stabiese con un sinistro potente. Per fortuna di Morgia, il Pescara dopo il raddoppio si dedica all’accademia mettendo da parte il cinismo. Incredibile la metamorfosi degli stabiesi tra il primo quarto d’ora e il resto della prima frazione: avvio da grande, prosieguo da incubo. La crisi societaria, le tensioni, i disagi e il mancato pagamento degli ultimi quattro stipendi sono invece carburante per gli abruzzesi . In campo c’è tutta la rabbia per una situazione ormai al limite del collasso. Che fa correre più degli allenamenti, visto che da qualche settimana Galderisi non lavora regolarmente tra scioperi e mancanza di campi d’allenamento. Morgia cerca di archiviare un primo tempo da dimenticare cambiando – nella ripresa – gli esterni. Con Artistico e Peluso in campo i gialloblu passano alle tre punte allargando Grieco a sinistra e Artistico a destra del tridente. Cambiando l’ordine degli addendi, però, il risultato non cambia. Anzi, il Pescara sfiora il tris con Stella al 15’: stavolta la manata di Della Corte sulla linea (con l’aiuto del palo) è provvidenziale. Il 3 a 0 arriva comunque al 24’: punizione di Cardinale, papera del portiere stabiese e partita chiusa. Solo nel finale Biancolino salva l’onore dal dischetto. Orlando D’Angelo
Paganese guardinga, battuta di misura
Ternana fuori dall’incubo con la rete di Perna TERNANA PAGANESE
1 0
TERNANA (4-4-2): Ginestra 6; Bizzarri 5,5, Di Dio 6, Sartor 6 ( 21’ st Pedotti 6), Cibocchi 5,5 (40’st Perney sv); Concas 6,5, Papini 6, Di Deo 6, Morello 5,5; Rigoni 6,5, Perna 6,5 (24’st Noviello 6). A disp.: Visi, Bussi, Cardona, Scappini. All.: Baldassarri 6,5. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli 5; De Giosa 5, Chiavaro 5, Imparato 6; Ingrosso 5 (22’ st Di Cosmo 6), Stendardo 6 (9’ st Capodaglio 6), Caracciolo 6, Berardi 6, Iraci 6,5 (38’ st Lasagna sv); Tisci 5,5; Mendil 5,5. A disp.: Melillo, Astarita, Bombara, D'Andria. All.: Capuano 6. ARBITRO: Donati di Ravenna 6 RETE: st 18’ Perna. NOTE: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Mendil, Stendardo, Morello. Angoli 5-4 per la Ternana. Recupero: pt 3'; st 4'. TERNI Fra Ternana e Paganese ha vinto chi è riuscito a gestire meglio la paura. La Paganese ha avuto la sola colpa di consentire che i timori
si trasformassero in frustrazione soltanto per pochi secondi di pazzia collettiva, finendo per concedere il fianco ad una Ternana certamente non irresistibile. Questione di paura, dicevamo. Da un lato quella della Paganese, che si è preoccupata di evitare un possibile e pericoloso avvicinamento in classifica da parte della Ternana. Dall'altro una formazione locale impacciata e appesantita dalla responsabilità di dover vincere ad ogni costo. Il 3-5-1-1 di mister Capuano funziona per un tempo e mezzo. Certamente non aiuta lo spettacolo in campo, ma si rivela utile alla causa. La Paganese, nella prima frazione, rischia ben poco al cospetto di una Ternana parsa timorosa e non al top dell'organizzazione fra i reparti. Ed anzi, i ragazzi di Pagani mostrano belle geometrie e non disdegnano la ricerca della profondità. Le consegne di mister Capuano sono state chiare fin dai primi minuti di gioco: vietato concedersi distrazioni e, soprattutto, vietato perdere la distanza fra i reparti. Per le soluzioni offensive, poi, il peso delle trame offensive ha poggiato sulle gambe e sui
piedi di Iraci, Tisci e Mendil. La Ternana, al di là di un blasone che in una gara come quella di ieri è sembrato un peso, ha fatto vedere ben poco. E nelle poche occasioni create dai ragazzi di Capuano ha tremato vistosamente. Segno che la Paganese avrebbe potuto osare di più. Ma come già detto in apertura, Ternana e Paganese non sono riuscite a chiudere il loro personale conto con la paura. Al di là di un paio di pericoli nell'area dei locali, dettati da errori degli stessi difensori rossoverdi, e di una semirovesciata in chiusura di frazione operata da Concas, si è visto ben poco nel primo tempo. La ripresa si apre con una Ternana che prova a spingere, come il copione di ogni gara giocata in casa recita, ma senza convinzione. La paura, motivo ricorrente del match, per la Paganese si trasforma in nervosismo prima ed in frustrazione poi, per pochi maledetti secondi. Così, da un cross senza troppe pretese operato da Concas, nasce il gol del vantaggio della Ternana. La sfera giunge a Perna, che in torsione, di sinistro, prende il tempo ad un De Giosa troppo “molle” nel-
L’esultanza di Perna dopo la rete che ha deciso la sfida del Liberati
l'occasione, e beffa Pantanelli che lascia sfilare la sfera sotto il proprio corpo. Con la Ternana in vantaggio, Capuano slega la propria squadra dalle consegne iniziali e “vira” verso un più offensivo 3-4-12. I risultati si vedono, perché i difensori della Ternana vanno in tilt e nell'area dei padroni di casa si balla al ritmo di salsa. De Giosa trova il varco giusto, in elevazione, e colpisce di testa nel cuore dell'area umbra, ma Ginestra compie un vero e proprio miracolo. Nell'occasione, sono state vibranti le proteste dei ragazzi
di Capuano, che hanno visto la sfera varcare comunque la linea di porta. La Ternana si chiude: fuori Perna, dentro Noviello. E' chiaro l'intento di voler sfruttare gli spazi in contropiede. In un paio di circostanze ci prova Rigoni, ma Pantanelli rimane inoperoso. La Paganese intanto prende il comando delle operazioni, dimostrando di poter costringere la Ternana nella sua metà campo. Ci prova anche Mendil con un gran tiro dalla distanza, sul quale Ginestra chiude ancora la propria porta. La Paganese
spinge, ma si espone ai contropiede dei locali. Concas e Morello potrebbero chiudere la gara, ma Pantanelli riscatta (parzialmente) l'errore commesso sul gol di Perna. Negli ultimi minuti la gara si ravviva, complice la spinta offensiva della Paganese e i contropiede della Ternana. Ma il risultato non cambia, con la Paganese costretta a fare i conti con una sconfitta pesante da digerire, considerato che i ragazzi di Capuano si sono sbloccati soltanto dopo il gol dello svantaggio. Matteo Lattanzi
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Lecco-Sambenedettese 0-1 Legnano-Spal 0-3 Monza-Padova 1-0 Novara-Portogruaro 3-1 Pergocrema-Reggiana 0-0 Pro Patria-Verona 00 Pro Sesto-Lumezzane 1-0 (sabato) Ravenna-Cremonese 3-1 Venezia-Cesena 2-1 CLASSIFICA: Spal e Pro Patria 24 punti; Novara 23; Padova 21; Reggiana 20; Cremonese 19; Lumezzane 17; Sambenedettese, Monza, Cesena, Pergocrema e Verona 15; Pro Sesto e Ravenna 14; Lecco e Legnano 13; Venezia(-2) 11; Portogruaro 10. PROSSIMO TURNO (14/a giornata 30 novembre): Cremonese-Monza Lumezzane-Cesena Padova-Pergocrema Portogruaro-Reggiana Pro Sesto-Lecco Ravenna-Pro Patria (lunedi 1/12 ore 20.45) Sambenedettese-Venezia Spal-Novara Verona-Legnano
Alghero-Sambonifacese 1-1 Alto Adige-Mezzocorona 0-0 Carpenedolo-Como 1-2 Itala S.Marco-Rodengo S. 0-0 Ivrea-Alessandria 0-1 Montichiari-Canavese 0-0 Pizzighettone-Olbia 1-0 Pro Vercelli-Pavia 1-0 Valenzana-Varese 0-0 CLASSIFICA: Alessandria 27 punti; Rodengo Saiano 25; Como 23; Sambonifacese, Olbia e Canavese 21; Valenzana e Ivrea 20; Varese e Carpenedolo 18; Itala San Marco 17; Mezzocorona 16; Pro Vercelli 14; Pavia 13; Pizzighettone e Montichiari 12; Alto Adige 11; Alghero 7. PROSSIMO TURNO (14/a giornata 30 novembre): Alessandria-Pizzighettone Alghero-Ivrea Canavese-Alto Adige Como-Montichiari Itala San Marco-Carpenedolo Mezzocorona-Sambonifacese Pavia-Valenzana Rodengo Saiano-Olbia Varese-Pro Vercelli
Bassano-Figline 2-2 Colligiana-Gubbio 1-0 Cuoiopelli-Rovigo 1-2 Giacomense-Sangiustese 0-1 Giulianova-Poggibonsi 2-2 Prato-Carrarese 1-1 San Marino-Bellaria 0-0 Sangiovannese-Celano 0-2 ViareggioCisco Roma 1-1 CLASSIFICA: Figline 25 punti; Viareggio 23; Celano 22; Sangiovannese 21; Giulianova 20; Prato 18; Sangiustese, Gubbio, Carrarese e Cisco Roma(-1) 17; Colligiana e Giacomense 16; Bellaria, Bassano e Poggibonsi 15; Cuoiopelli 14; San Marino 12; Rovigo 8. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (14/a giornata 30 novembre): Bassano-Colligiana Bellaria-Cuoiopelli Carrarese-Viareggio Celano-Rovigo Cisco Roma-San Marino Figline-Gubbio Giulianova-Giacomense PoggibonsiSangiovannese Sangiustese-Prato
Sport 37 1ª Divisione. Il Sorrento va subito in vantaggio, rossoblù in gol nel secondo tempo Lunedì 24 novembre 2008
Rossi regala il pari al Crotone Il campo pesante ha condizionato la manovra dei pitagorici CROTONE SORRENTO
1 1
PAGELLE CROTONE FARELLI (5,5) - Sfortunato ancora una volta in casa. Subisce gol in apertura, un grave errore su un retropassaggio ma per sua fortuna il Crotone è ancora primo.
CROTONE (4-2-3-1): Farelli 5,5; Galeoto 7, Rossi 6,5, Borghetti 6, Morleo 6; Pacciardi 6, Galardo 6,5; Petrilli 5,5 (dal 17' s.t. Triarico 5,5), Espinal 5,5 (dal 1' s.t. Paponetti 6,5), Basso 6; Russo 5,5 (dal 40' s.t. Vicedomini s.v.). (Senatore, Figliomeni, Aurelio, Caetano). All: Moriero 6. SORRENTO (4-4-2): Botticella 7; Panarelli 6, Lo Monaco 6 Minadeo 6, Angeli 6; Vanin 5,5, Maiorano 6 (dal 40' s.t Agnelli s.v.), Nicodemo 6,5, Fialdini 6 (dal 20' s.t. Strambelli 5,5); Giampaolo 6 (dal 36' s.t. Biancone s.v.), Ripa 6,5 (Spadavecchia, Kras, Greco, Virtaten). All. Simonelli 6. ARBITRO: De Faveri di S. Donà di Piave 5,5. MARCATORI: Ripa (S) al 3' p.t.; Rossi (C) al 9' s.t. NOTE: spettatori 1700 (673 paganti, 913 abbonati per un incasso totale di 11825 auro). Ammoniti: Pacciardi, Vanin. Borghetti, Galardo, Fialdini, Minadeo, Botticella, Giampaolo. Angoli: 113.
GALEOTO (7) - Migliore in campo, moto perpetuo che non si femra mai. Copre e si propone come un ragazzino di 18 anni anche se ne ha più del doppio. ROSSI (6,5) - Merito suo il gol del pareggio che evita la sconfitta ma non sempre preciso specie in appoggio ai compagni della difesa. BORGHETTI (6) - Gioca una gara onesta anche sbaglia qualche appoggio. Si riabilita nel finale andando a sradicare un pallone pericolo dai piedi di Biancone. MORLEO (6) - Un po' meno brillante delle altre volte ma anche sfortunato quando Botticella gli nega la gioia del gol deviando la punizione in angolo. PACCIARDI (6) - Un po' a disagio contro un centrocampo avversario affollato. Becca subito un giallo che probabilmente lo condizionerà per il resto della gara. GALARDO (6,5) - Quantità e qualità. C'è sempre in mezzo e a sinistra; inventa cross per le teste degli attaccanti che però non sempre vengono sfruttai. PETRILLI (5,5) - Il signor Petrilli, come lo chiama Moriero, non offre tutto il suo immenso potenziale al punto che giustamente si guadagna la panchina (dal 17' st TRIARICO (5,5) - il campo e la poca lucidità non gli consentono di offrire spunti degni di nota). Il pallone colpito da Rossi sta per entrare in rete. È il gol del pareggio rossoblù
di Luigi Saporito CROTONE - Solo un pareggio per il Crotone (è il secondo 1-1 di seguito dopo quello di Pagani) in casa contro il Sorrento. Un risultato che non sta bene ai rossoblu anche se alla fine tutti accetteranno l'esito del campo. Un pareggio che però porta il Crotone a guadagnare ancora in classifica visto il netto 3-0 rimediato dal Gallipoli, inseguitrice fino a ieri, sul campo del Benevento. E oggi ci sarà il posticipo tra Perugia e Arezzo con i toscani che, in caso di vittoria, si riporterebbero sotto al Crotone ad una sola lunghezza. Il Crotone però deve fare a meno ancora una volta di Concetti che si è procurato la lussazione di un dito lasciano spazio ancora a Farelli. Maietta era out già dalla scorsa settimana e così Moriero ha voluto ributtare nella mischia Petrilli che però ha di nuovo fallito le CROTONE - Moriero non è felicissimo ma la sua faccia è la stessa che vediamo da sette giorni a questa parte. La crisi economica e quella di risultati finora non si erano incrociate (due pari negli ultimi 180 minuti) ma così come a Pagani per il tecnico talentino la vittoria alla fine non sarebbe stata uno scandalo. «Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile soprattutto contro una squadra difficile come è stato il Sorrento. Abbiamo preso gol dopo tre minuti ma non sono d'accordo quando si dice che abbiamo regalato un tempo agli avversari. Nel secondo - puntualizza tempo invece - puntualizza Moriero - abbiamo giocato è uscito il carattere e ho visto una prova d'orgoglio da parte dei miei giocatori che hanno giocato un grande calcio, sapendo che lavorare nelle condizioni che sapete tutti non è facile. Ho chiesto una prova d'orgoglio e questa c'è stata perché in casa nostra non deve comandare nessuno. Ho inserito tutti i giocatori offensivi che avevo perché ho visto un calo degli avversari e abbiamo fatto l'impossibile
aspettative. Una gara condizionata dal terreno di gioco pesante e bagnato che spesso ha alterato le traiettorie della palla. Una partita dai due volti (anche se Moriero a fine gara contesterà questa disamina) ma il Crotone nel primo tempo non è stato il solito Crotone. La ragione sta tutta in quel gol subito dopo tre minuti ma dopo che Petrilli aveva messo in difficoltà Botticella con una conclusione pericolosa, rimasta l'unica cosa bella dell'attaccante torinese. Angeli, sulla fascia sinistra, trova lo spazio per crossare in mezzo dove Ripa è più abile di tutti nel controllo e nel tiro. L'angolo scoperto condanna Farelli che proprio in quella porta contro il Lanciano ha subito due reti. Il Crotone non si scompone e mette la palla a centro e parte a testa bassa. Ma il Sorrento è furbo e Simoneli ordina di accorciare le linee al
punto che i calciatori di casa non riuscivano a controllare la palla con non più di due tocchi pena avere addosso almeno tre avversari. E allora non resta che calciare dalla distanza ma Botticella non dorme e vigila su Borghetti e su Galardo. Ma prima, nuovo brivido per Farelli quando Ripa, ancor lui, mira l'angolo ma questa volta senza fortuna. In chiusura di tempo la difesa crotonese la combina grossa quando un retropassaggio di Rossi mette nei guai Farelli che non sa far di meglio che fermare la palla con le mani. La punizione a due in area non sortisce alcunché facendo tirare un sospiro di sollievo per i tifosi locali. Nel secondo tempo Moriero lascia negli spogliatoi Espinal e lancia nella mischia Paponetti. I risultati arrivano subito: al 9' Basso dal limite crossa per la testa di Rossi che prende la mira e insacca sul palo lontano di-
feso da Botticella. Il Crotone prova a vincere e accelera con forza. Al 14' una punizione di 25 metri di Morleo chiama Botticella ad una prodezza per evitare che la sfera s'insacchi sotto l'incorcio. Al 25' Galardo scappa sulla fascia e mette un pallone per un colpo di testa facile di Russo che però spedisce alto sulla traversa. Alla mezz'ora incursione di Triarico che è poco fortunato nella conclusione. Il Sorrento arretra, effettua dei campi mirati ma l'occasione più bella e sfortunata capita a Paponetti. Rossi mette un pallone al limite dell'area sul quale Paponetti si coordina e in perfetto stile sfodera una rovesciata di rara bellezza. Il pallone colpisce violentemente la traversa per ritornare in campo e sulla respinta Basso colpisce ma Botticella si interpone tra la palla e il gol smorzando il grido di gioia della tifoseria crotonese.
ESPINAL (5,5) - impalpabile per tutto il primo tempo. Resta sotto la doccia nell'intervallo (dal 1' st PAPONETTI (6,5) scuote l'attacco me se avesse messo dentro quella spettacolare rovesciata…), Basso 6: anche lui gioca un primo tempo incolore. Si riabilita nel secondo tempo. Fa lui l'assist per il gol del pari. RUSSO (5,5) - Si danna l'anima ma la porta non è nel suo mirino (dal 40' st VICEDOMINI s.v.). l. s.
Galardo, ancora tra i migliori in campo
Il tecnico non appare felice per il risultato ma ringrazia i tifosi per aver incoraggiato fino alla fine
Moriero: «Nella ripresa è uscito il nostro carattere»
Francesco Moriero, allenatore del Crotone
per vincere la gara. Ringrazio i nostri tifosi che ci hanno applaudito alla fine e questo ci allevia dalla delusione per non aver vinto questa gara». Perde il Gallipoli (prossi-
mo avversario dei rossoblu) e il pareggio serve ad allungare sulle seconde. «Ci spiace non aver sfruttato questo turno di campionato - dice Moriero - ma altre volte abbiamo vinto
nel finale mentre oggi no. Eppure abbiamo avuto tante occasioni con Russo ma soprattutto con Paponetti nel finale». Gianni Simonelli si gode il pareggio dopo un periodo negativo. «Giocavamo contro la capolista e abbiamo disputato un buon primo tempo, forse meno buona la ripresa ma con la determinazione giusta e la cattiveria giusta. Venivamo da un periodo un po' complicato e spesso senza rendercene conto si insinua la paura di perdere ancora. Questo ci ha frenato ancora ma sono contento per la prestazione e per il risultato». Rispetto alla gara di sette giorni fa Simonelli ha rivoluzionato la formazione. «Bisognava fare qualcosa e l'ho fatta. La Vista in tribuna? Scelta tecnica e basta». Galeoto è risultato uno dei miglio in campo ma non manda giù questo pari.
«Risultato bugiardo, loro ci hanno tirato una sola volta in porta e nel secondo tempo c'è stato un vero assedio. Peccato ma noi non molliamo anche se non vincere ci ha dato veramente fastidio». Basso ancora decisivo in occasione del gol del pari. «Ho fatto un cross facile per la testa di Francesco che era appostato in mezzo all'area. Dopo il pari abbiamo accelerato per guadagnare
la vittoria ma siamo stati davvero sfortunati. Purtroppo il gol subito in apertura di gara ci ha un po' sballottati. Abbiamo sofferto un po' nel primo tempo con troppi lanci visto che loro erano bravi ad accorciare gli spazi. Secondo tempo non c'è stata partita. Ci portiamo un punto a casa, forse era meglio tre ma in campo ci sono anche gli avversari». l. s.
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Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Due i protagonisti per il derby di Puglia
Dionigi-Germinale: 2-2 TARANTO FOGGIA
2 2
TARANTO (4-4-2): Faraon 6; D’Alterio 6,5; Migliaccio 6,5, Sosa 6,5; Di Bari 5; Cazzola 6 (26’ st Caturano sv), Giorgino 5,5, Shala 5,5, Micco 6; Dionigi 7 (43’ st Sciaudone sv), Marolda 5,5 (11’ st Carrozza 6). A disp.: Nordi, Pastore, Cesareo, Barrios. All.: Dellisanti 6 FOGGIA (4-3-3): Bremec 6; Colombaretti 6, Lisuzzo 6, Zanetti 5, Colomba 5,5; Mancino 6, Pecchia 6, D’Amico 5,5; Troianiello 7 (41’ st Trezzi sv), Del Core 5,5 (20’ st Germinale 7), Salgado 6,5 (31’ st Rinaldi sv). A disp.: Coscia, Burzigotti, Coletti, Agostinone. All.: Novelli 6. ARBITRO: Carbone di Napoli 5 RETI: pt 45’ Dionigi, st 21’ Germinale, st. 38’ Dionigi, st. 50’ Germinale NOTE: Gara giocata a porte chiuse. Espulso al 38’ pt il tecnico del Taranto Dellisanti per proteste e al 30’ st Zanetti (F) per doppia ammonizione. Ammoniti: D’Amico (F), Zanetti (F), D’Alterio (T), Migliaccio (T). Angoli 7-6 per il Taranto. Recupero pt: 2’; st: TARANTO Pareggio in tutto per Taranto e Foggia. Una doppietta
Dionigi in rete
per parte (Diongi e Germinale) e un tempo per uno. Alla fine emerge un derby avvincente che il Taranto aveva in mano e che il Foggia, in dieci, è stato bravo a raddrizzare al 95’. Esordio stagionale per il difensore uruguaiano Sosa. Il capitano Pastore deve assaggiare la panchina per il secondo turno di fila. Nel Foggia, Colomba prende il posto dello squalificato Pezzella sulla fascia mancina della linea difensiva. Il tecnico Novelli
non cambia l’abituale 4-3-3. Gli ospiti partono meglio con due occasioni nell’arco di due minuti. La più clamorosa con Salgado che servito da Troianiello, di destro alza la mira. I rossoblù faticano in fase di costruzione. Soprattutto il gioco non sgorga sulle fasce laterali come si vorrebbe. Il Foggia ad ogni azione offensiva punge. Il movimento del tridente d’attacco crea problemi di non semplice risoluzione. Salgado al 12’ impegna
Faraon ad una parata in tuffo. Foggia frenetico; Taranto riflessivo ma la sua azione ha lo svantaggio di avere la partecipazione di pochi uomini. La prima conclusione tarantina giunge al 21’: un sinistro sbilenco di Micco sorvola la traversa. Troianiello sulla destra è una scheggia: da una sua profonda penetrazione nasce una mischia che Del Core non riesce a risolvere. Poi ci pensa D’Alterio a respingere in modo provvidenziale una ravvicinata conclusione di Salgado. Di Bari non tiene Troianiello. L’esterno destro rossonero al 33’ opera un doppio dribbling che lo libera al tiro: Faraon ha bisogno di un duplice intervento per evitare il gol. Break rossoblu al 34’: Shala parte per via centrali ma il suo tiro dal limite dell’area è troppo debole per impensierire Bremec. Il Taranto dopo trenta minuti pare svegliarsi. Al 36’ Dionigi defilato sulla sinistra opera un cross per Marolda la cui deviazione aerea termina di poco alto. Al 44’ Foggia vicino al gol: la girata di Salgado a botta sicuro è deviata in angolo da D’Alterio. Il calcio è bello perchè basta poco per invertire il trend di un match. Il primo tempo, giocato meglio dal Foggia, vede i tarantini arrivare per primi al vantaggio. Cazzola serve Micco sulla sinistra: l’ala attende un atti-
mo, serve Dionigi e il centravanti in area piccola sigla l’1-0. La ripresa sembra l’ideale prosecuzione della prima frazione: Marolda al 2’ sfiora il raddoppio. Il derby piace e si fa guardare. Il Foggia reagisce. Se c’è un difetto è la mancanza di un uomo assist. Il Taranto si propone poco ma quando lo fa è letale. Cazzola al 16’ serve Dionigi che di testa sfiora il 2-0. Un minuto Giorgino a porta vuota manda alto. Il ping pong delle occasioni dà un’altra emozione al 19’: Del Core conclude frettolosamente in piena area. Il tecnico Novelli ha al 21’ l’intuizione buona. Entra Germinale al posto di Del Core e al primo pallone servitogli da Troianiello l’attaccante fionda un diagonale. L’11 è giusto. Ma il Taranto non ci sta. Cazzola da ottima posizione tira centralmente e Bremec respinge. Svolta alla mezzora: Zanetti, già ammonito, entra in modo scomposto su Carrozza. Rosso. Il sacrificato è Salgado che lascia il posto a Rinaldi. A questo punto il Taranto crede nei tre punti. E al 38’ Micco, sugli sviluppi di un angolo, centra per Dionigi che di testa batte ancora Bremec. Sembra fatta ma proprio all’ultima azione Germinale, su azione susseguente a rimessa laterale, batte con un pallonetto di testa Faraon per il 2-2 finale. Luigi Carrieri
Buon punto per la Pistoiese a Cava de’ Tirreni
Cipolla limita i danni CAVESE PISTOIESE
1 1
CAVESE (4-3-3): Marruocco 6; Frezza 6, Farina 5,5, Nocerino 5, Lacrimini 5,5 (39’ st Ischia 6 ); Alfano 6, Scartozzi 6, Favasuli 6,5; Tarantino 5,5 (20’ st Mallardo 6), Sorrentino 5,5, Bernardo 5,5 (40’ st Shiba sv). A disp.: Petrocco, Pierotti, Porro, Viscido. All.: Camplone 5.5 PISTOIESE (4-1-4-1): Conti 6; Cutrupi 6, Bartolucci 6, Ghinassi 6, Di Berardino 6; Lanzillotta 6 (1’ st Muwana 6); Cortese 6, Femiano 6, Guerri 6, Bellazzini 6 (35’ st Carozza sv); Cipolla 6 ( 45’ st Falomi sv). A disp.: Sorini, Legittimo, Quadrini, Fanasca. All.: Polverino 6. ARBITRO: Pizzi di Saronno 6. RETE: pt 7’ Cipolla r. (rig), 44’ Alfano (C). NOTE: spettatori 3000 circa di cui una ventina provenienti da Pistoia. Ammoniti: Nocerino, Alfano, Marruocco, Cortese, Cutrupi. Angoli 6 - 2 per la Cavese. Recupero: pt 2’; st 6’. CAVA DE’ TIRRENI La Pistoiese riesce nel suo intento, ridurre i danni al Simonetta Lamberti, dopo una partita giocata con estrema accortezza tattica, mai barricate ma difesa alta, porta a casa un punto che fa tanto morale. I metelliani dopo la vittoria di Foligno disputano la prima di due gare interne consecutive. Passa subito la Pistoiese: (6’) rilancio dalle retrovie che trova la difesa aquilotta impreparata, Cipolla si invola dalla trequarti, spalla a spalla con Nocerino, appena in area la punta va giù, giallo per il difensore con l’arbitro che indica il dischetto tra le proteste generali. Dopo circa un minuto lo stesso Cipolla trasforma spiazzando Marruocco. La Cavese non de-
morde ed al 15’, su azione susseguente a punizione, Favasuli dal limite dell’area scaglia un bolide che un difensore ribatte con la spalla salvando la porta di Conti. Cavese in avanti a testa bassa, con la Pistoiese che agisce di contropiede ma che per oltre dieci minuti non dà prova di se. I locali sfiorano il pareggio al 26’, Favasuli dalla sinistra serve un pallone d’oro a Bernardo che sotto misura calcia a colpo sicuro ma il pallone respinto da Conti. La Pistoiese al 30’ sfiora il raddoppio, rilancio sbagliato della retroguardia metelliana, Femiano serve al limite dell’area Cipolla che, di prima intenzio-
ne, calcia a volo cercando di sorprendere Marruocco ma spedisce sull’esterno della rete. Rispondono i padroni di casa al 32’: è sempre l’accoppiata Bernardo ( sponda ) - Favasuli ad impensierire gli ospiti, tiro dai sedici metri, Conti blocca a terra. Al 39’ Lacrimini esce malconcio da uno scontro con un avversario e viene sostituito da Ischia; la Cavese passa ad un 3-4-3, la mossa sortisce il suo effetto, i metelliani spingono e pareggiano. Cross di Favasuli 44’, Bartolucci nella fretta di liberare di testa colpisce male e spedisce la sfera sul palo, Alfano da pochi passi insacca. Ad inizio di ripresa la Cave-
se si presenta con un 4-3-3 in fase difensiva ed un 3-4-3 in fase offensiva. E’ sempre Favasuli sulla sinistra a creare pericoli per gli arancioni, al 4’ si libera dell’avversario e serve Sorrentino che di sinistro a volo sbaglia di poco il bersaglio mandando la sfera sull’esterno della rete. La Pistoiese non ci sta, viene su con i centrocampisti centrali e guadagna metri, fallo di Nocerino su Cipolla 12’, punizione di Bellazzini, Marruocco blocca senza problemi. Al 15’ mischia in area della Pistoiese il braccio di un difensore colpisce il pallone, l’arbitro assegna una punizione agli ospiti facendo capire a lar-
Cipolla della Pistoiese sblocca su rigore
ghi gesti che il toscano era stato spinto. Gli unici pericoli da parte ospite vengono da calci da fermo: (25’) punizione dai venti metri di Cortese, Marruocco non rischia la presa e respinge di pugno. La partita scorre veloce fino alla fine con suprema-
zia metelliana, azioni tambureggianti che si sviluppano ai venti metri ma non riescono ad impensierire il portiere Conti. L’ultimo sussulto lo provoca Scartozzi al 48’ con un tiro dal limite ma la sfera termina fuori. Matteo Giordano
Terza sconfitta di fila con Indiani. Il Lanciano ringrazia Turchi (due gol) e scaccia la crisi
Foligno, un’altra domenica da dimenticare LANCIANO FOLIGNO
3 1
V. LANCIANO (4-4-2): Aridità 6; Bognar 6, Bolic 6,5, Oshadogan 6, Mammarella 6,5; Turchi 7,5, El Kamch 6,5, Romano 6 (14’ st Cossu 5), Volpe 6; Alfageme 5 (25’ st Margarita 5,5), Colussi 6 (31’ st Morante 6). A disp: Bordeanu, Daleno, Pagliarini, Mazzetto. All.: Di Francesco 6,5. FOLIGNO (5-3-2): Ripa 4,5; Baldanzeddu 6, Pencelli 5, Guastalvino 5, Buscaroli 6 (dal 28’ st Bisello 5,5), De Stefano 6 (1’st Sciani 6); Coresi 6, Mandorlini 5,5, Furiani 5,5; Turchi 4,5 (23’ st Iadaresta 5,5), De Paula 6,5. A disp: Palanca, Cardarelli, Cotza, Lispi. All.: Indiani 5. RETI: pt 12’ e 26’ Turchi (VL), 25’ De Stefano (F); st 40’ Bolic (VL). ARBITRO: Irrati di Pistoia 5,5. NOTE: Spettarori circa 1000 di cui 50 da Foligno. Ammoniti: Buscaroli, Turchi, Colussi, Furiani. Angoli 4-4. Recupero: pt 1’; st 3’. LANCIANO Vince la Virtus Lanciano e impone la legge del ‘Guido Biondi’ ancora una volta, dopo le due sconfitte esterne di Pagani e Taranto. Il Foligno non può nulla e incassa la terza sconfitta consecutiva: l’arrivo di Indiani in panchina non sembra dare la scossa in casa degli umbri.
La Virtus Lanciano passa alla prima occasione utile: cross di Mammarella per la testa di Turchi che segna (12’) il suo primo gol con la casacca rossonera. Dedica speciale in tribuna d’onore, dove siede la compagna e presidente della Virtus Lanciano, Valentina Maio. Non immune da responsabilità l’estremo difensore Ripa che sbaglia l’uscita e lascia i pali senza intercettare la palla. Il Foligno ci prova con De Paula, il più in forma dei suoi, che soffre però il terreno del Guido Biondi reso scivoloso dalla nevicata mattutina. Coresi tenta la conclusione su punizione al 24’: nonostante la distanza (30 metri), il 10 folignate impegna Aridità che deve deviare in angolo. Sugli sviluppi dell’angolo è De Stefano ad approfittare di una dormita generale della Virtus Lanciano e a girare al volo per il pareggio del Foligno (24’). Non c’è neanche il tempo di gioire per l’undici di Indiani, che Turchi segna ancora (25’). Ripa in un’uscita bassa apparentemente facile si fa sfuggire il pallone dalle mani, mentre i suoi centrali rimangono a guardare: Turchi non si fa pregare due volte, ruba palla, la difende spalle alla porta dal disperato tentativo di Pencelli di sbrogliare, si gira e segna a porta vuota. Il Foligno è costretto a rincorrere ancora una volta. Il terreno pesante non facilita il compito e il primo tempo finisce senza ulteriori emozioni. Al rientro dagli spogliatoi mister Indiani mischia le carte con l’inserimento di Sciani a centrocampo per De Stefano, l’autore
del gol. Ma il Foligno non c’è e in 180 secondi rischia per tre volte di incassare la terza rete. Prima Alfageme, poi Volpe e poi Colussi mancano il gol in maniera clamorosa, anche grazie ad alcuni uscite, questa volta efficaci, di Ripa. La Virtus gioca e macina gioco a centrocampo con El Kamch e Turchi formato super. Indiani si gioca la carta dei centimetri, tanti, di Iadaresta per un non pervenuto Juan Martin Turchi. L’idea di cercare le spizzate del giovane centravanti per De Paula è buona, ma la realtà è un’altra. Il Foligno non riesce a girare la palla, condizione fondamentale per liberare gli uomini necessari a costruire efficaci azioni, finendo così per affidarsi alle sortite offensive estemporanee del brasiliano. La Virtus dalla sua però non chiude la partita come dovrebbe: Margarita, subentrato a un poco concreto Alfageme, è egoista al 33’ quando tira con Turchi liberissimo in area di rigore. Il Foligno si vede solo con qualche calcio piazzato di Coresi, che però non impensierisce la difesa rossonera. Si arriva così al 40’, quando Volpe serve un assist al bacio per il rimorchio di Bolic, che segna e chiude la partita. Il capitano esulta e con lui tutto il Guido Biondi, che con questo filotto di 3 partite torna ad essere il campo ostico delle passate e gloriose stagioni della SS Lanciano che fu. Per il Foligno, cui manca la vittoria dal 21 settembre scorso, un’altra domenica nera. Pier Paolo Di Nenno
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Barletta-Pescina Vg
2-1
Catanzaro-Gela
1-1
Cosenza-Monopoli
1-1
Igea V.-V. Lamezia
2-0
Isola Liri-Melfi
2-2
Manfredonia-Cassino
0-0
11´ e 44´ Alessandrì (B); 60´ Zarineh (P) 36´ Battisti (G); 48´ Berardi (C) 14´ Ceccarelli (M); 16´ Parisi (C) 21´ Scopelliti; 93´ Ricciardo
2´ Pignalosa (IL); 32´ De Angelis (M); 85´ Stucchi (M); 90´ Mollo (IL)
Noicattaro-Andria
0-1
Scafatese-Aversa N.
2-1
5´ (a) Lucioni
10´ (a) De Angelis (A); 31´ De Luca (S); 74´ Perna (A)
Vibonese-Val di Sangro 7´ Polito
Prossimo turno
1-0
14ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Aversa N.-V. Lamezia Cassino-Cosenza Catanzaro-Barletta Gela-Noicattaro Melfi-Andria Monopoli-Isola Liri Pescina Vg-Vibonese Scafatese-Igea V. Val di Sangro-Manfredonia
39
13ª giornata Marcatori
COSENZA CATANZARO GELA CASSINO PESCINA VG ANDRIA VIBONESE BARLETTA SCAFATESE MONOPOLI IGEA V. AVERSA N. NOICATTARO ISOLA LIRI MANFREDONIA VAL DI SANGRO V. LAMEZIA MELFI
29 27 25 23 23 20 18 17 17 16 14 12 12 12 10 10 10 9
13 9
2
2 15 7
7
6
1
0 10 3
6
3
1
2
5
4
13 7
6
0 19 7
7
3
4
0 10 5
6
4
2
0
9
2 12 0
13 6
7
0 14 5
6
3
3
0
2
7
3
4
0
7
3
9
0
13 6
5
2 20 13 6
3
2
1 11 7
7
3
3
1
9
6
7
-2
13 6
5
2 18 12 6
3
3
0
7
3
7
3
2
2 11 9
6
-2
13 6
2
5 14 13 7
3
1
3
8
7
6
3
1
2
6
6
1
-7
13 4
6
3 11 11 7
3
2
2
7
6
6
1
4
1
4
5
0
-9
13 4
5
4 10 10 7
2
4
1
6
5
6
2
1
3
4
5
0 -10
13 5
2
6 11 12 6
4
0
2
8
5
7
1
2
4
3
7
-1 -8
13 3
7
3 17 14 6
2
3
1
9
6
7
1
4
2
8
8
3
13 3
5
5 10 10 7
3
1
3
8
6
6
0
4
2
2
4
0 -13
13 2
6
5 13 16 6
2
4
0
6
3
7
0
2
5
7 13 -3 -13
13 2
6
5
8 12 7
2
2
3
5
6
6
0
4
2
3
6
-4 -15
13 2
6
5
6 12 7
2
3
2
6
6
6
0
3
3
0
6
-6 -15
13 2
5
6
4 11 6
1
3
2
3
4
7
1
2
4
1
7
-7 -14
13 1
7
5
9 18 6
1
5
0
3
2
7
0
2
5
6 16 -9 -15
13 2
4
7
6 17 6
0
3
3
2
9
7
2
1
4
4
8 -11 -15
13 1
6
6 13 18 7
1
2
4
7 10 6
0
4
2
6
8
7
8 +2
-9
-5 -18
9 RETI:De Angelis (4 rig) (Melfi) 7 RETI: Ceccarelli (Monopoli) 6 RETI: Montella A. (Catanzaro) 5 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza); Arcamone (1) (Pescina VdG) 4 RETI: Menichini (Andria); Romano (Aversa Normanna); Caputo (Catanzaro); Franciel (2) (Gela); Santarelli (Monopoli); Mastrolilli (1) (Vibonese) 3 RETI: Cavaliere (Andria); Sibilli (1) (Aversa Normanna); Alessandrì (1) e Laviano (Barletta); Giannusa (Cassino); Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Scopelliti (Igea); Di Pasquale (Pescina VdG); Melis (Vibonese) 2 RETI: Romito (Andria); Palumbo (1) e Perna (Aversa Normanna); Guzzo e Lorusso (Cassino); Di Maio, Gimmelli e Iannelli (Catanzaro); Battisti e Marinucci (Gela); Bongiovanni e La Porta (2) (Igea Virtus); Pignalosa (Isola Liri); Bellucci (Manfredonia); Merini (Melfi); Lucioni e Siclari (Noicattaro); Berra e Cruciani (Pescina VdG); De Luca, Izzo, Rapino e Varriale (Scafatese); Cherchi e Memmo (Val di Sangro); Di Mauro (Vibonese)
Due assist del primo, due reti del secondo e il Barletta stende un Pescina opaco
Con Laviano-Alessandrì si vola Nella ripresa gli ospiti reagiscono, ma Furlan si supera BARLETTA PESCINA
2 1
BARLETTA (4-4-2): Furlan 7; Mastronicola 6.5, Fabbro 6.5, Sabini 6 (dal 38’ pt Rizzi 6), Iervolino 6; De Cecco 6.5 (dal 40’ st Millan sv), Daleno 6, Salvagno 6, Zotti 5 (dal 37’ st Sisalli sv); Laviano 7, Alessandrì 7.5. A disp.: Montagna, Vittorio, Pollidori, Fontanella. All.: Sanderra 6.5. PESCINA (4-3-1-2): Bifulco 6; Gentili 6, Piva 6, Petitto 5.5, De Angelis 6.5; Blanchard 6, Cruciani 6 (dal 25’ st Pietrobattista 6), Giordano 6; Censori 6 (dal 1’ st Zarineh 6); Arcamone 5,5 (dal 39’ st Prandelli sv), Laboragine 5. A disp.: Merletti, Pomponi, Cuomo, Del Signore. All.: Chiappini 5.5. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6. RETI: pt 12’ e 44’ Alessandrì (B); st 20’ Zarineh (P) NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Daleno, Salvagno, Censori, Piva e Petitto. Espulso Blanchard . Angoli 61 per il Pescina. Recupero: pt 2’; st 4’. BARLETTA - Il Pescina inaugura l'e-
sordio sulla panchina del Barletta di Sanderra regalando tre punti a una squadra che l'ha messa sin dall'inizio sul piano agonistico per contrastare la migliore predisposizione e organizzazione tattica degli abruzzesi. Insomma il 2-1 è un risultato che penalizza un Pescina che non ha affatto demeritato. E' stata una gara ben interpretata dalle due squadre e giocata su ritmi elevati. Primo tempo subito emozionante, con i biancorossi che sono partiti bene. Il secondo tempo, invece, si è dimostrato meno spettacolare, con il Barletta più propenso a difendere il doppio vantaggio piuttosto che a incrementare il bottino, con un Pescina che ha invece aumentato la pressione, un po’ tardivamente. La compagine di casa ha di fatto ipotecato il successo nella prima frazione, approfittando di un avversario che probabilmente ha sbagliato l’approccio alla gara. Dopo appena 12 minuti, i pugliesi hanno trovato il vantaggio, grazie a una bella manovra orchestrata da Laviano e Alessandrì, con imprendibile conclusione a rete di quest’ultimo. Passato in vantaggio, il Barletta ha preso in mano le redini della
Noicattaro sciupone, punito da un autogol
Una cinica Andria NOICATTARO ANDRIA
0 1
NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 7; Allegrini 6, Lucioni 5,5, Di Muro 6, Lollini 5,5; Coppola 5,5 (23´ st Ladogana 6), Menolascina 6,5, Piccinni 6,5 (35´st Piano sv); Siclari 5, Rana 4,5, Deflorio 5,5 (35´ st Baldassarre sv). A disp.: Cilli, Perrone, De Giorgi, Mercurio. All.: Sciannimanico ANDRIA (4-4-1-1): Spitoni 7; Goisis 6, Sportillo 6,5, Sgarra 6,5, Di Simone 6,5; Romito 6, Desantis 6,5, Cazzarò 6 (18´ st Iennaco 6), Sy 6 (10´ st Cavaliere 6,5); Rebecchi 7,5; Menichini 6,5 (38´ st
Doumbia sv). A disp.: Amadio,Morale,Rescio, Losito. All.: Di Leo RETE: 4´ pt Lucioni (aut.). ARBITRO: Bagaglini di Fermo. NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Disimone, Sy, Rebecchi. Angoli 3-2 per il Noicattaro. NOICATTARO – L’Andria fa suo il derby capitalizzando la fortunosa autorete di Lucioni al 4’ del primo tempo. Un risultato troppo severo per i padroni di casa che hanno espresso un buon calcio ma che hanno palesato ancora una volta grossi limiti in fase offensiva.
partita, giostrando a piacimento, per poi archiviare la pratica sul finire della prima frazione, grazie nuovamente al tandem Laviano-Alessandrì. E’ stato fondamentalmente sul piano offensivo che il Barletta ha vinto la partita, dato che il Pescina non è stato mai in grado di arginare la bella intesa della coppia d’attacco pugliese. Nella ripresa, il Barletta, probabilmente certo di aver già vinto la partita, ha tirato i remi in barca. Il Pescina ha avanzato il proprio baricentro e ha accorciato le distanze al 20’ con Zarineh, subentrato da poco. Il Barletta un po’ è andato in confusione e il Pescina si è reso finalmente conto di poter far male agli avversari. Ci hanno provato gli uomini di Chiappini ma è mancato anche un pizzico di fortuna nei momenti finali della gara. Nei minuti di recupero, infatti, Furlan ha compiuto un autentico miracolo sul colpo di testa provato da Zarineh, che ha dato sicuramente più verve all’attacco degli abruzzesi. Tutto sommato, il Pescina avrebbe meritato qualcosa di più ma ha sbagliato troppo nel primo tempo e alla fine il Barletta ha potuto brindare al successo.
Il Manfredonia non passa Punto d’oro per il Cassino MANFREDONIA 0 CASSINO 0 MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6,5; Scarpitta 6, Bortel 6, Nossa 6, Serao 6; Tartabini 6 (13’ st Bellucci sv), Pirrone 6, Vitiello 6, Patti 6; Giglio 5 (40’ st Ambrosio sv), Napoli 6 (34’ st Hodza sv). A disp. Fortunato, Indirli, Carrieri, Ferriera. All. D’Arrigo CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Martinelli 6, Di Nunzio 5, Muciarelli 6, Padovani 6; Cunzi 6,5, Casoli 6, Giannusa 6, Maisto 6; Leccese 6 (20’ st Bardeggia sv), Pippa 6. A disp. Afeltra, Lepre, Marzia-
le, Barchiesi, Castaldi, Lucano. All. Pataria ARBITRO: Moretti di Bari NOTE: Spettatori 698 abbonati più 71 paganti. Ammoniti: Di Nunzio, Martinelli, Pippa, Nossa, Ambrosio. Espulso Patania. Angoli 126 per il Manfredonia. MANFREDONIA–La caparbietà del Manfredonia non riesce a scardinare il bunker del Cassino. Al 36’ i pugliesi potrebbero passare, ma Giglio si fa ipnotizzare da Mennella che respinge con i piedi un penalty calciato male. In chiusura di gara, invece, è bravo Pelagotti a respingere le velleità del Cassino.
Derby deciso dall’autorete di De Angelis e dal gol di De Luca
Maurizi salva la panchina L’Aversa cola a picco SCAFATESE AVERSAN.
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SCAFATESE (4-4-2): De Felice 6; Lagnena 6,5, Rapino 7, Marini 6, Correale 6,5; Izzo 6,5, Avallone 6, Marzocchi 7, Ramora 7; Varriale 6,5 (27’ st Martone 5), De Luca 6,5 (3’ st Carbonaro 6). A disp.: Spicuzza, Cozzolino, Orero, Ammirati, Ramaglia. All.: Maurizi 6,5. AVERSA N.(4-3-3): Criscuolo 6; Zolfo 4, Di Girolamo 5, De Angelis 5 (1’ st Silvestri 5), Rosamilia 5,5; Franzese 5, Ottobre 5, Carboni 5 (15’ st Longo 5,5); Sibilli 5 (7’ st Palumbo 5,5), Perna 6, Romano 5,5. A disp.: Del Giudice, Baylon, Chirico, Porzio. All.: Sergio 4. ARBITRO: Ostinelli di Como 6. RETI: pt 9’ aut. De Angelis (S), 31’ De Luca (S); st 30’ Perna (A). NOTE: spettatori circa 1000. Espulso Zolfo. Ammoniti: Rapino, Zolfo, Avallone, Rosamilia, Martone. Angoli 7-0 per l’Aversa. Recupero: pt 0’; st 4’. SCAFATI - La Scafatese risorge dopo quattro sconfitte di fila, dando una dura lezione all’Aversa. Il derby vive di forti emozioni e di inevitabili tensioni. Dopo nove giri di lancette De Angelis, su lancio innocuo di Correale, non s’accorge dell’uscita di Criscuolo e nel tentativo di spedire la sfera in corner s’allunga col destro e la manda all’in-
crocio dei pali. Romano, defilato sull’out di sinistra, riesce a rendersi pericoloso soltanto al 18’ con il solito calcio piazzato dal limite. Sibilli incontra notevoli difficoltà nel duello con Correale, Perna è l’unico dei centravanti capace di puntare l’uomo e attaccare la profondità. La Scafatese, sollevata dall’inatteso e fortunoso vantaggio è messa in condizioni di giocare come meglio sa, rilanciando rapidamente l’azione. Ci prova Romano a invertire la rotta, ma è la Scafatese a fare la partita, sfiorando il raddoppio al 22’ e trovando il 2 a 0 meritato due minuti dopo: inarrestabile la cavalcata di Ramora, che pesca sul secondo palo Varriale; l’attaccante colpisce il palo interno, ma De Luca è ben appostato e ribadisce facilmente in rete. Deve osare l’Aversa e con l’inserimento di Silvestri ad inizio ripresa passa ad uno spregiudicato 3-4-3. Maurizi risponde tutelandosi con l’ingresso di Carbonaro per De Luca. Al 6’ Izzo fallisce il tris e tiene in vita la formazione di Sergio. Ramora è un fulmine ed al 19’ Zolfo è costretto a stenderlo rimediando il secondo giallo che costa anche l’inferiorità numerica. L’Aversa ha un sussulto d’orgoglio al 30’ con Perna che accorcia le distanze su assist delizioso di Romano. Nel finale la Scafatese fallisce il gol del 3 a 1 prima con Ramora, poi con Martone, infine con Izzo, ma può brindare comunque al successo.
42 Sport 2ª Divisione. Botta e risposta nel primo tempo: a Ceccarelli replica Aniello Parisi Lunedì 24 novembre 2008
Cosenza stoppato dal Monopoli Gara a viso aperto. Polani colpisce un palo nel finale COSENZA MONOPOLI
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PAGELLE COSENZA AMBROSI (6) - Becca gol su un pallonetto velenoso, poi si esibisce da par suo sulle conclusioni degli avversari. Un gigante.
COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Bernardi, Parisi, Braca, Musacco (23' st De Miglio); Occhiuzzi, Spinelli (17' st Profeta), De Rose, Catania; Polani, Galantucci (32' st Cantoro). In panchina: Guizzetti, Morelli, Moschella, Danti. Allenatore: Toscano MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Thackray, Turone, Pugliese; Santarelli, Bonfardino, Minopoli, Loseto (18' st Lanzolla); Balistreri (24' st Lacarra), Ceccarelli (47' st Lorusso). In panchina: D'Urso, Colella F., Gambuzza, Amodio. Allenatore: Geretto ARBITRO: La Mura di Nocera Inferiore MARCATORI: 14' pt Ceccarelli (M), 16' pt Parisi (C). NOTE: Terreno allentato dalla pioggia. Freddo pungente. Spettatori 4500 circa (150 provenienti da Monopoli). Ammoniti: Thackray, Roseto, Turone, De Rose e Polani. Angoli: 5-3 per il Cosenza. Recupero: pt 2'; st 4' di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Pari, il primo stagionale per il Cosenza in casa, proprio nella gara dove i rossoblù hanno giocato con più adrenalina, sciorinando una bella interpretazione e un secondo tempo con cinque nitide palle gol. Merito anche al Monopoli, capace di presentarsi al San Vito a viso aperto, con una buona impostazione e con qualche individualità di rilievo come Ceccarelli, autore di una rete magistrale. Ai Lupi non è bastato il rientro dal primo minuto di Roberto Occhiuzzi, ancora indietro con la condizione, ma sempre pericoloso quando in possesso della palla. Quando è in campo si vede e il Cosenza ha ritrovato piglio e dinamismo sulla corsia di destra, dopo averla smarrita a lungo. Nel secondo tempo più che nel primo, i rossoblù avrebbero meritato di trovare il gol del vantaggio. Grida ancora vendetta il palo di Polani quasi allo scadere a portiere battuto. Distanze dalle inseguitrici immutate, in attesa della trasferta di Cassino dove i rossoblù hanno l’imperativo della vittoria. Le premes-
BERNARDI (6) - Lotta, in fase difensiva e anche in quella offensiva. Il “Tardelli” rossoblù ci mette anche tanto impegno. PARISI (6.5) - Capitano in fase di copertura ma anche quando la gara diventa a tinte forti. Segna un pareggio lampo che rimette la sfida sul giusto binario. BRACA (6) - Ordinato. Non eccelle, ma neanche cede agli avanti biancoverdi. All’ultimo secondo ha una palla d’oro, ma si vede che non è un attaccante... MUSACCO (6) - Rientrava dopo uno stop. Trova alcune incursione, esegue con dedizione il suo compito. Può crescere molto. Dal 23' st DE MIGLIO (6): Si propone nella fase finale dell’incontro. Ci mette impegno. OCCHIUZZI (6.5) - “Principe”. Anche a mezzo servizio è un faro inesauribile. Avrebbe anche la palla d’oro della vittoria in semirovesciata. SPINELLI (6) - Macina gioco nella mediana e quantità per la squadra. Da 17' st Profeta (6) - Si nota il cambio di passo soprattutto in fase offensiva. Utile nel forcing finale. Parisi ha appena scagliato il tiro che vale il gol del pareggio del Cosenza 1914
se sono buone e Toscano può dire di aver ritrovato l’organico a pieno regime, una novità dopo il mese nero degli infortuni a raffica. LA CRONACA. Dopo un’inizio interlocutorio su un terreno reso pesante dalla pioggia e con una temperatura nettamente invernale, al minuto numero 10 occasione per il rientrante Roberto Occhiuzzi che, dopo un’azione prolungata, si trova la palla buona dal limite dell'area. Il tiro termina di poco a lato della porta biancoverde. Al 14’, improvvisamente, il Monopoli trova il jolly del vantaggio. La palla termina sui piedi di Ceccarelli che sorprende Ambrosi dalla destra dell’area con un pallonetto al bacio. Lupi sotto, ma solo per 120 secondi. Già al 15’ l’impeto rossoblù mette Polani davanti al portiere. Tiro forte respinto da Saraò in angolo. Il San Vito diventa una bolgia. Sullo spiovente dalla bandierina
si accende una mischia, la palla termina sui piedi di Parisi che al volo mette in gol. Fuorigrotta al San Vito: i Lupi agguantano il pareggio. E sull’impeto provano a passare ancora. Al 21’ azione in progressione di Musacco sulla corsia di sinistra: cross al centro per Catania che di petto colpisce alla ricerca del colpo da biliardo. La sfera termina a lato. Al 28’ ancora Cosenza. Dopo un cross, Polani controlla la palla alzandola per esibirsi in una rovesciata in bello stile: la sfera termina alta sulla traversa. Al 29’ colpo di testa di Loseto ma Ambrosi è un felino e toglie la palla da sotto la traversa. Al 30’ Monopoli ancora pericoloso con un tiro dalla distanza di Minopoli. Ambrosi si distende e respinge la palla a terra. Si va al riposo con il risultato di parità. In tribuna si battono i denti per il gran freddo e si spera nella vittoria.
Molte palle gol per i Lupi nella ripresa
Secondo tempo con i rossoblù che provano ad imprimere un passo diverso. Il Monopoli resiste. Polani, su punizione di Occhiuzzi si alza, svetta ma di testa fallisce un gol facile. Al 17’ azione da manuale rossoblù: Occhiuzzi arriva alla conclusione in semirovesciata, ma il portiere si salva con la punta delle dita. Il San Vito ci crede. Musacco lascia il posto a De Miglio. Al 25’ doppia azione offensiva del Cosenza che prima trova un angolo e poi con Polani di testa fa gridare al gol. Entra anche Cantoro. Al 40’ Profeta si coordina e calcia forte da fuori: il portiere non trattiene ma poi blocca quasi sulla linea Al 42’ urlo del gol strozzato in gola. Polani, dopo una sponda con Cantoro, entra in area e conclude forte. La palla si stampa sul palo e esce beffardamente. Al 48’, sull’ultimo assalto rossoblù, palla gol per Braca che nell’area piccola tira al volo ma nelle braccia del portiere. La curva esalta il Cosenza per la prestazione, ma il pari è servito.
DE ROSE (6.5) - Lotta come è suo pari, si fa vedere e assiste il gioco dei compagni di squadra. Non si arrende mai. CATANIA (6.5) - Sta crescendo molto e il suo estro è necessario per la fase offensiva dei Lupi. Con il petto sfiora il gol. POLANI (6.5) - Croce e delizia. Uno spettacolo di ardore e propositività. Fallisce due palle gol nitide, poi il palo gli nega il gol e la vittoria al Cosenza. GALANTUCCI (6) - “El buitre” ci prova, ma non riesce a far male. Dal 32' st CANTORO (sv) - Entra nell’arrembaggio finale e crea la sponda per l’azione del palo. al. ru.
Roberto Occhiuzzi al rientro dopo l’infortunio
Parisi: «Dobbiamo migliorare». Perugini risponde ad Olivo sul derby dell’8 dicembre
Toscano promuove i Lupi: «Meritavamo di più»
Enrico Polani in progressione
COSENZA - Toscano abbozza un sorriso al novantesimo. Quindi commenta la partita e il primo pareggio interno. «Abbiamo giocato una buona partita, contro una squadra tosta che non è venuta qui per fare le barricate, ma per giocarsi la partita. Siamo stati sfortunati in particolare sul palo colpito da Polani; sono comunque soddisfatto perché vedo una squadra in crescita e intravedo nei ragazzi la voglia di sacrificarsi per trovare la vittoria». Dalla prova del collettivo alle prestazioni dei singoli. Toscano commenta. «Sono felice per la prova offerta da Occhiuzzi e francamente non mi aspettavo che riuscisse a restare in campo fi-
no al novantesimo. Roberto ha corso tanto, cercando il dialogo con i compagni e riuscendo a trovare spesso il fondo. Polani, invece, ancora una volta avrebbe meritato migliore sorte. Bisogna insistere anche con Catania e gli altri attaccanti perché non riusciamo a concretizzare tutte le occasioni-gol create nel corso dei novanta minuti». Arriva Aniello Parisi. Capitano autore del pareggio. «Siamo stati puniti dalle occasioni e dal palo colpito da Polani. Meritavamo molto di più dopo una bella gara. Abbiamo trovato una squadra che non si è chiusa e che ci ha permesso di esprimerci. Non siamo una compagine che si accontenta come qualcuno ha
detto per esempio dopo Andria: vogliamo sempre vincere». Parisi descrive l’azione del pari. «Nulla di irregolare, nè da parte di Polani, e neanche sulla posizione di Braca: ho visto la palla arrivare ed ho calciato di esterno destro. Peccato per il pareggio, dobbiamo migliorare qualcosina. Anche stavolta abbiamo beccato una ripartenza che ci ha fatto male». E’ il turno di Musacco che con il Monopoli ha ritrovato la maglia da titolare. «Il pareggio ci sta stretto. Le occasioni da rete sono state tante, ma i pugliesi hanno interpretato bene la gara, riuscendo talvolta anche a metterci in difficoltà. Sono contento per la
mia prestazione. Tornare dopo quasi un mese di stop non è semplice. Le gambe hanno risposto comunque bene e ho dato tutto fino alla sostituzione». Geretto, allenatore del Monopoli precisa. «Il risultato è giusto, giocavamo contro una grande squadra. Il loro gol mi sembrava irregolare». Il sindaco di Cosenza Salvatore Perugini ha risposto al sindaco di Catanzaro Olivo sul derby aperto ai tifosi ospiti. «Si promuova un incontro allargato a tutte le componenti». Il presidente rossoblù Damiano Paletta sull’argomento: «Devono esserci condizioni di reciprocità per la gara di ritorno». al. ru.
Sport 43 2ª Divisione. Battisti per i siciliani e Berardi per le Aquile mettono il sigillo sulla gara Lunedì 24 novembre 2008
Catanzaro, pari d’alta quota Gela in vantaggio, ma i giallorossi risalgono nella ripresa CATANZARO GELA
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PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (5): Incerto sul gol subito. Fenomenale tra i pali, conferma di avere nelle uscite aeree un pericoloso tallone d'Achille
CATANZARO (4 - 4 - 2): Mancinelli; F. Montella, Gimmelli, Di Maio, Tomi; Cardascio (10' s.t. Mangiacasale), Zaminga, Berardi, Criniti (32' s.t. Bruno s.v); Iannelli (25' s.t. Marchano), Caputo. In panchina: Parisi, Di Meglio, Armenise, Benincasa. All. Provenza GELA (4 - 1 - 4 - 1): Cecere; Nigro, D'Aiello, Fernandez, Ambrosecchia; Iannini; Gaeta, Marinucci (19' s.t. Unniemi), Battisti (40' s.t. P. Esposito), Espinal (25' s.t. Pasca); Franciel. In panchina: Ferla, Romaggioli, Uliano, Canali. All. Cosco ARBITRO: Barbiero di Vicenza MARCATORI: 36' p.t. Battisti (Ge); 3' s.t. Berardi (Cz). NOTE: Spettatori 3500 circa.Ammoniti: Zaminga, Mangiacasale, Marchano (Cz); Ambrosecchia (Ge) Angoli: 4 - 2 per il Catanzaro Recupero: p.t. 2'; s.t. 5'
F. MONTELLA (5,5): A volte pecca di troppa confidenza consentendosi delle uscite palla al piede dalla propria linea difensiva che prestano il fianco alle ripartenze avversarie. Fortuna per lui che Espinal non ne approfitta GIMMELLI (6,5): Anticipa spesso Franciel anche di forza. DI MAIO (6,5): E' il padrone delle parabole aeree nella sua trequarti. Imperioso un suo recupero sul finire della prima frazione TOMI (6,5): Ha il compito più arduo con Gaeta davvero in gran forma. Lo svolge tutto sommato bene contenendo la corsa del siciliano con la sua forza fisica CARDASCIO (6): Rientra dopo tre mesi di infortunio. Inevitabile che non sia al massimo della forma e che fatichi a saltare l'avversario. Ciò nonostante lotta finchè il fiato lo sorregge. dal 10' s.t. MANGICASALE (6,5): Entra subito in partita con un paio di scatti che lasciano il segno. Ingenuo in occasione del rigore reclamato. Lì, saltando l'uomo, si deve andare in porta. ZAMINGA (7): Corre come un dannato. Spesso il primo a portare il pressing si fa notare anche come cucitore di manovre offensive ed assist-man La formazione del Catanzaro scesa in campo ieri con il Gela. In basso: il gol di Berardi
di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Esce la patta dalla partita a scacchi che è stata la gara tra le due uniche squadre imbattute del torneo ma le recriminazioni hanno tutte solo i colori giallorossi del Catanzaro. Nonostante il vantaggio avesse arriso al Gela grazie ad una indecisione di Mancinelli, grazie al miglior secondo tempo disputato dal Catanzaro in questo torneo, sono state appunto le aquile ad andare più volte ad un passo da un vantaggio che sarebbe stato meritato e soprattutto incolmabile per il Gela messo ko dalla corsa e dalle giocate dei padroni di casa. Il duello tra le due panchine si apre fin dall'annuncio delle formazioni in campo. Cosco, persi Esposito e Alessandrì per squalifica, opta per un 4 1 - 4 - 1 con Iannini in posizione da centromediano davanti alla difesa e l'evanescente Espinal esterno alto di sinistra. Provenza invece gioca la carta della potenza a destra lanciando l'esordiente Cardascio dal primo minuto e quella della spinta agile sulla sinistra con Crinti cui fa posto Tomi che a sua volta retrocede sulla linea più congeniale dei terzini. Le prime mosse sembrano avvantaggiare Cosco che avvicina tra di loro i suoi alfieri di centrocampo e sembra dare lo scacco al re grazie all'inde-
cisione di Mancinelli del 36' che lascia cadere una palla a terra su un cross dalla destra di Gaeta su cui è bravo ad avventarsi Battisti per ribadirla in fondo al sacco. Prima di allora da segnalare due incursioni esterne del Catanzaro con F. Montella (liberato da una intelligente finta di Caputo) al 19' conclusa con un doppio traversone su cui Cecere fa valere la propria esperienza sventando su un distratto Iannelli e con Criniti al 27' su cui è invece bravo lo
Cosco può gioire «Pareggio giusto» CATANZARO - Per gli ospiti, un pareggio a Catanzaro, è da prendere e custodire in cassaforte. «Il risultato è giusto - ha commentato il tecnico dei siciliani -, perché maturato al termine di una partita tirata tra due squadre che stanno dimostrando di essere protagoniste e che non ci tengono a perdere». Migliore difesa del campionato, dopo il vantaggio il Gela ha pensato che forse il giochi erano fatti. «Avevamo fatto il pensierino di vincere, lo ammetto, ma sapevamo anche che la partita non poteva finire al gol di Battisti». Come per Provenza, anche per Vincenzo Cosco quella di ieri è stata una partita giocata prima di tutto sulla tattica. L'uomo che ha sconvolto i piani del tecnico gelese è stato sicuramente Massimi-
liano Caputo. «Soprattutto nella ripresa - ha proseguito Cosco - la posizione di Caputo ci ha creato qualche problema. In ogni azione del Catanzaro ha creato, con Cardascio, la superiorità numerica». Archiviato il big match della settimana, da domenica prossima si riparte. Gli obiettivi per le attuali protagoniste del campionato sono gli stessi. «Il campionato sta entrando nel vivo. Da ora in avanti si dovranno tenere i nervi ben saldi e vivere alla giornata». Per Cosco, infine, avendo giocato con entrambe, fa un paragone tra il Cosenza ed il Catanzaro, avversari tra due settimane.«Il Cosenza è una squadra più fisica, fatta da giocatori che si conoscono. Il Catanzaro, invece, è una squadra più bella anche esteticamente».
stesso Battisti a precipitarsi all'indietro e spazzare su ben tre attaccanti catanzaresi pronti a mettere a segno il tapin vincente. Le armi del Catanzaro sono per il momento spuntate visto che, nonostante il prodigarsi di Zaminga e Berardi per recapitare palloni per l'attacco, Caputo fatica a trovare corrispondenze nei movimenti pesanti di Cardascio e poco incisivi di Iannelli. La ripresa vede però il riscatto di Kasparov-Provenza.
Lasciando da parte gli indugi, il tecnico sposta subito Caputo sul lato dove appare meno attrezzata la difesa gelese e, dopo avere trovato il gol del pareggio con una impetuosa capocciata di Berardi su punizione di Zaminga dalla sinistra, immette la freccia Mangiacasale per stringere i pedoni avversari in una micidiale morsa fatta di tecnica e velocità. Fioccano così le occasioni per il Catanzaro con il Gela letteralmente arroccato a difesa del proprio Cece(Re). La più clamorosa arriva al 18' quando su una delle tante sponde di Caputo, Mangiacasale si beve l'intera difesa ed invita Iannelli al tap-in che manderebbe gambe all'aria l'imbattibilità dei siciliani. Iannelli però s'impappina per tanta grazia e spara alle stelle il più facile dei gol. La nuova mossa di Provenza che mette in campo la torre Marchano appare troppo tardiva e così finisce con il Gela che finalmente esce dal proprio bastione e finanche prova il colpaccio con il subentrato Pasca che per pochi centimetri non trova la deviazione vincente sull'ennesima iniziativa del poderoso Gaeta. Ceravolo finalmente nuovamente colorato, oltre che dai nuovi seggiolini, anche dagli striscioni e dalle coreografie degli ultras giallorossi per festeggiare il loro trentacinquesimo anno di attività.
BERARDI (8): Sontuoso. Giganteggia in mezzo al campo recuperando decine di palloni e finalmente si sblocca sotto rete avversaria. A volte sembrava fossero due i Berardi in campo CRINITI (6):Parte bene mettendo in difficoltà l'avversario diretto. Poi, come gli capita spesso, deflette fino a meritare la sostituzione. Dal 32' s.t. BRUNO (S.V.) IANNELLI (5):Per correre, corre. Ma delude sotto porta e se il Catanzaro non guadagna i tre punti la responsabilità è di un suo clamoroso errore a porta avversaria indifesa. Dal 25' s.t. MARCHANO (6): Lotta come un leone sui pochi palloni che transitano dalle sue parti. Entra quando la squadra ha già profuso il massimo sforzo CAPUTO (7): Nonostante il campo pesante non lo aiuti, irride gli avversari con la sua facilità di tocco. Smarca i compagni lasciando spesso di stucco chi dovrebbe marcarlo. a. c.
Il tifo giallorosso sulle gradinate della Curva Ovest
Il tecnico dei giallorossi plaude alla prestazione della sua squadra
Provenza: «Ottimo secondo tempo» di FRANCESCO IULIANO CATANZARO - Finisce in parità la sfida tra Catanzaro e Gela. Un risultato sicuramente in linea con quello che si è visto in campo anche se, i padroni di casa, possono recriminare per un maggior possesso di palla e per qualche occasione in più per passare in vantaggio e che non avrebbe fatto gridare allo scandalo. «Il plauso che va fatto a questa squadra - ha detto Provenza - è che ha energia da vendere e qualità di gioco. Sotto questo aspetto credo che non ci sia stata partita però, se alla fine arriva un risultato, questo bisogna accettarlo, analizzarlo e valutarlo oltre alla
prestazione». Il Catanzaro dopo il gol degli ospiti, arrivato allo scadere del primo tempo, è tornato in campo con un atteggiamento diverso. «Ho l'impressione che nella prima parte della gara c'è stato un momento in cui ci siamo specchiati. Eravamo belli ma non efficaci. Dovevamo, al contrario, essere meno belli e più efficaci. Nel secondo tempo, invece, siamo cresciuti di carattere nel voler riportare subito la partita in parità». Una partita condizionata anche dalle disagevoli condizioni del terreno di gioco. «Guardando il terreno a fine partita - ha proseguito Provenza - ho pensato che oggi (ieri, ndr) abbiamo veramente fatto un'impresa
se siamo riusciti a giocare nonostante le condizioni del manto erboso. Abbiamo giocato al calcio e questa è una cosa straordinaria». Il tecnico salernitano la partita l'ha studiata per tutta la settimana, non lasciando nulla al caso. «Dico che ho scelto di giocare al calcio. Potevo, in alternativa, mandare in campo una formazione più fisica, più strutturale, ma i ragazzi hanno interpretato appieno il mio pensiero. Credo che il Catanzaro inizi ad avere una sua identità: contro il Gela non si è snaturato, giocando cercando di rispettare le proprie caratteristiche e, soprattutto cercando di vincere la partita sul gioco».
Caputo palla al piede
44 Sport 2ª Divisione. La formazione rossoblù torna a vincere con una prova convincente Lunedì 24 novembre 2008
Polito illumina una bella Vibonese Un eurogol del centrocampista castiga la Val Di Sangro VIBONESE VALDISANGRO
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VIBONESE (4-4-2): Amabile; Ruscio Ranellucci Bianciardi Bica; Melis (8'pt Di Stani) Di Mauro Pirrone Polito; Mastrolilli (35'st Oudira) Taua (20'st Kulenthiran). In panchina: Bastiera, Poli, Di Franco, Scozzese. All. Galfano 7 VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis 7; Sensi 5,5 Rogato 5,5 Paolacci 5,5 Mangoni 6 (1'st Costantini 5); Del Grosso 6,5 Epifani 6 Cacciaglia 6 Perfetti 5,5 (14' st Napolano 5); Mainella 5 (25'st Pereira 5) Fiorotto 5. In panchina: Leacche, Campli, Boschetti, Carafa. All. Perri 5,5 ARBITRO: Ronchi di Caltanissetta 4 (Fazio e Salvato di Messina) MARCATORE: 7' pt Polito NOTE: giornata di pioggia, manto erboso scivoloso e in pessime condizioni. Spettatori 400 circa. Ammoniti: Taua, Bica, Ranellucci, Di Stani, Polito (VI), Cacciaglia, Paolacci, Del Grosso (VDS). Rec. 1'pt e 6' st. di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Una pessima giornata, a livello atmosferico, per vedere la migliore Vibonese formato interno e il più bel gol della stagione. Acqua, freddo e nebbia hanno fatto da contorno ad una grande prestazione della squadra di Galfano, in grado di battere nettamente, al di là del risultato striminzito, una Val di Sangro incapace di opporsi alle giocate dei rossoblù. E ad illuminare una giornata grigia e di freddo pungente, ci ha pensato Polito, dopo appena 7 minuti, con quella conclusione al volo da urlo, da fuori area, finita sotto l'incrocio, per una rete da raccontare ai nipotini. Un gol che ha incanalato la gara sui binari giusti per i rossoblù, che hanno giocato su livelli apprezzabili, strappando applausi al sempre meno numeroso pubblico (stavolta vogliamo concedere l'attenuante del maltempo, ma non ne siamo convinti). E il campo infame non ha impedito alla squadra di esprimersi per come sa e per come vuole Galfano.
Il match winner Polito (foto Montepaone)
PAGELLE VIBONESE AMABILE (6,5) - Poco lavoro, fatto con tanta attenzione. RANELLUCCI (7) - Annulla completamente gli attaccanti abruzzesi. Si infila in rete la sfera calciata al volo da Giuseppe Polito, per quello che sarà il gol vittoria
Con Taua è tutta un'altra musica e i benefici della presenza dell'attaccante rossoblù si sono visti con la Val di Sangro. Compatta in difesa, tosta in mediana, dinamica in attacco e sulle fasce, la Vibonese ha giocato un gran bel match. Si è visto, su un rettangolo verde in pessime condizioni a causa delle abbondanti piogge, un undici tatticamente organizzato, con movimenti sincronizzati. Se vogliamo una sorta di elastico, con la Vibonese capace di chiudere ogni varco e di ripartire immediatamente, con brevi fraseggi e perfetta circolazione della palla. Taua ha fatto tanto movimento sul fronte offensivo, aprendo spazi sia per Mastrolilli, sia per gli inserimenti da dietro. A Galfano uno come lui è mancato moltissimo. E Di Mauro, da centrale di centrocampo, ha sfruttato al meglio le sue caratteristiche, riuscendo a far ripartire subito l'azione. Ed anche in fase di non possesso, ognuno ha saputo fare la sua parte, pressando a dovere e occupando bene gli spazi, tanto che la Val di Sangro palla la piede non sapeva bene cosa fare e pochissimi sono
L’analisi dell’allenatore abruzzese
stati i rischi per Amabile, nonostante l'errore fosse dietro l'angolo, per via di un terreno scivoloso e, per un tempo, di una nebbia che ha fatto capolino al “Razza”, paventando una sospensione. Tutto, però, si è diradato nella ripresa, quando il cielo si è leggermente aperto e la Vibonese, sorretta da un'ottima tenuta atletica, ha gestito bene la gara, continuando ad avere in mano le redini del gioco. Due tiri a lato di Del Grosso, il più intraprendente dei suoi, ed una punizione di Epifani: ecco cosa ha prodotto la Val di Sangro, al cospetto di una Vibonese che, al contrario, ha creato molto di più e, se si vuole trovare il pelo nell'uovo, di negativo, stavolta, c'è soltanto stata la mancanza di cinismo, anche se di mezzo si sono messi un portiere in vena di prodezze ed un arbitro inadeguato. Ma i rossoblù sono anche stati bravi a sbloccare subito il risultato. Partiamo da Ameltonis, per raccontare di prodezze in serie e della sua battaglia personale con Mastrolilli, al quale ha negato quattro clamorose palle gol, tutte nate da azioni ben imbastite sia sulle fasce, sia per vie centrali, ad ul-
teriore dimostrazione di una netta superiorità della Vibonese. Quindi, c'è da dire di un arbitro incapace di dirigere gare tranquille come queste, che ha rischiato di far degenerare, prendendo decisioni assurde e dimostrando di avere un metro di giudizio senza alcun criterio, ammonendo per roba di poco conto e lasciando correre per falli ben più gravi. E nel conto ci mettiamo quel penalty non concesso per un netto fallo di Ameltonis su Polito, che ha fatto ridere anche gli abruzzesi. La Vibonese ha lottato fino alla fine e in extremis Oudira, contrastato da un avversario, si è divorato un gol che avrebbe reso più giustizia al punteggio. La vittoria ci sta tutta e farà bene anche al morale. Tra l'altro questa squadra dimostra di avere una precisa identità, anche perchè, nonostante l'infortunio occorso a Melis dopo pochi minuti, con le immediate mosse di Galfano (Di Stani basso a destra, Ruscio esterno alto e Polito spostato a sinistra) i rossoblù hanno continuato a macinare gioco, conquistando una vittoria meritata. Ma bisogna continuare così.
BICA (6,5) - Spinge meno del solito, però è molto attento in fase difensiva. PIRRONE (6,5) - Molto lavoro sporco, fatto senza grossi acuti, ma anche senza stecche. BIANCIARDI (7) - Fiorotto e Mainella non la vedono mai. DI MAURO (7,5) - Chiude e fa ripartire l’azione con lucidità e tempismo. In mezzo al campo è lui il mattatore. RUSCIO (7) - Offre un ottimo lavoro di copertura e spinge sulla fascia con continuità. POLITO (7,5) - Dà ragione a Galfano che continua a dargli fiducia. Il gol è da urlo, ma anche la prestazione è positiva, visto che è una spina nel fianco degli abruzzesi, che non riescono a contenerlo. MASTROLILLI (6,5) - Non riesce a vincere il duello con Ameltonis, che gli nega la via della rete. Al solito si batte con ardore. Dal 35’ st OUDIRA (SV). MELIS (SV) - Una contrattura lo mette subito fuori gioco, eppure aveva iniziato bene. Dall’8’ pt DI STANI (6,5) - Ordinato e pulito, si sistema a destra e fa la sua parte. TAUA (7) - Non segna, ma fa tanto movimento, mandando in tilt la Val di Sangro. Se la salute lo assiste, può fare la differenza. Dal 20’ st KULENTHIRAN (6,5) - Entra subito in partita e rispette le consegne. GALFANO (7) - Mette in campo una squadra che copre ottimamente ogni zona del campo, che riparte con velocità e che è superiore tatticamente e atleticamente. ro. s.
Gurzillo: «Felici per i tre punti e per la prestazione, ma l’arbitro è stato negativo». Polito contento
Perri: «Condizionati dalla rete in apertura»
Galfano: «Un successo che non fa una grinza»
VIBO VALENTIA Dopo due pareggi, al terzo incontro disputato al “Luigi Razza” la Val di Sangro incappa nella prima sconfitta contro la Vibonese fra i professionisti. Al termine dell'incontro, il tecnico Elio Perri non cerca scuse. «Non è stata una bella Val di Sangro ammette l'allenatore ospite - anche perché il gol di Poli- Perri (Val di Sangro) to subito a freddo ci ha tagliato le gambe. Nella prima frazione di gioco, tuttavia, siamo riusciti a creare due occasioni per pareggiare, senza capitalizzarle». Poi, Perri si lascia andare ad una valutazione sull'arbitraggio. «Credo non sia stato impeccabile. Il rigore reclamato dalla Vibonese francamente non l'ho visto, ma i locali hanno protestato per i 6 minuti di recupero. Non penso però ci fossero gli estremi per protestare visto che abbiamo giocato con un solo pallone e quindi si è perso molto tempo. E anche in altre cose ha lasciato a desiderare». ant. sch.
VIBO VALENTIA - Dopo un mese esatto la Vibonese torna al gol su azione e conquista la vittoria che mancava da quattro turni. Autore del gol partita Giuseppe Polito, che a fine gara catalizza i complimenti di tutti. Santino Gurzillo compreso. «Non abbiamo mai avuto dubbi sulle qualità del calciatore, che ha fatto un bel gol. Sappiamo che è giovane e che quindi può avere degli alti e dei bassi, ma oggi credo abbia dimostrato tutte le sue qualità». Malgrado la vittoria e la palese soddisfazione in casa rossoblu il presidente della Vibonese polemizza con la direzione arbitrale. «E' stata una giornata davvero storta per l'arbitro - ha riferito che ha dispensato ammonizioni davvero assurde». Non vanno davvero giù al numero uno della società di Via Piazza d'Armi i cinque gialli comminati ai rossoblu, ma la gioia per la vittoria è davvero tanta. «Comunque, l'importante era vincere e questo successo ci permette di guardare con fiducia
di ANTONINO SCHINELLA
Il tecnico Angelo Galfano alla 2ª esperienza con la Vibonese
e con più tranquillità il proseguo del campionato». La soddisfazione è palese anche per il tecnico Angelo Galfano. «Permettetemi di dedicare questa vittoria a mia madre - esordisce l'allenatore della Vibonese - e anche per questo motivo ringrazio i ragazzi che mi hanno permesso
di fare questa dedica». Quindi Galfano si lascia andare ad una concisa disamina del match. «La squadra ha fatto una bella prestazione, malgrado il terreno non in perfette condizioni. Il gol di Polito è stato straordinario, ma non bisogna dimenticare che la squadra ha creato cinque, sei palle
gol». Soddisfazione, poi, Galfano esprime per la prestazione di Taua. «Ha dimostrato cosa è capace di fare. Ha fatto un'ottima partita, così come Mastrolilli, e poi è uscito per crampi». Più preoccupanti, invece, le condizioni di Melis, uscito all'ottavo minuto di gioco. «Spero si tratti solamente di una contrattura», riferisce negli spogliatoi il trequartista sardo. Raggiante, invece, Polito, autore del gol partita. «Per una serie di circostanze, al Luigi Razza non ero riuscito ancora ad esprimere tutto il mio valore. Sono molto soddisfatto per il gol che ha deciso la partita, spero tanto sia il primo di una lunga serie». Poi, l'esterno ex Palermo commenta l'episodio del rigore reclamato. «Ameltonis mi ha toccato, purtroppo a fine gara l'arbitro, che era lontano, mi ha detto di non aver visto niente, mentre il collaboratore non ha ravvisato nulla. Comunque - chiosa Polito - va bene lo stesso così. L'importante era conquistare i tre punti e siamo riusciti lo stesso a centrare l'obiettivo».
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Angri-S. Genzano
4-2
Bitonto-Venafro
2-1
Fasano-Brindisi
1-2
Grottaglie-Nocerina
0-2
Ischia-Francavilla
2-0
Matera-Bacoli
1-1
Pomigliano-Pianura
4-2
12ª giornata Marcatori
21’ Piscina (SG), 31’ Radicchio (r) (A), 2’st Zerillo (A), 5’st Murano (SG), 6’st Cacace (A), 35’ st Radicchio (A)
BRINDISI NOCERINA POMIGLIANO ISCHIA BACOLI PIANURA MATERA FASANO ANGRI TURRIS FRANCAVILLA BITONTO FRANCAVILLA F. S. GENZANO GELBISON GROTTAGLIE S. ANTONIO A. VENAFRO
21’ Caruso (V), 28’ st Di Domenico (B), 40’st Infantino (B) 10’st e 22’ st Galetti (B), 46’ st Pisano (F) 39’ Steinhaus, 30’ st Riolo
5’ Ricchiuti, 47’ st (a) Blasi
21’ Ancora (M), 31’ Lepre (B)
40’ Contino (PI), 5’st Gomez (PO), 10’st Alterio (PO), 16’ st (r) Ausiello (PO), 40’st Ventre (PO), 46’ st (r) Contino (PI)
S. Antonio A.-Gelbison
1-1
Turris-Francavilla F.
1-1
23'pt D’Angelo (G), 7'st Vitiello (S)
30’ Gallo (F), 14’ st (r) Vitaglione (T)
Prossimo turno
45
13ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Bacoli-Turris Brindisi-Ischia Francavilla F.-Bitonto Gelbison-Francavilla Grottaglie-Angri Nocerina-Pomigliano Pianura-Matera S. Genzano-Fasano Venafro-S. Antonio A.
31 27 25 21 19 18 18 17 17 16 15 15 14 12 9 7 7 5
12 10 1
1 27 10 6
6
0
0 18 5
6
4
1
1
9
5 17 +7
12 9
0
3 18 13 6
5
0
1 11 6
6
4
0
2
7
7
12 8
1
3 20 15 6
6
0
0 13 5
6
2
1
3
7 10 5 +1
12 6
3
3 19 11 6
4
1
1 11 4
6
2
2
2
8
7
8
-3
12 5
4
3 13 9
6
2
2
2
4
6
3
2
1
7
5
4
-5
12 5
3
4 28 20 6
5
1
0 18 5
6
0
2
4 10 15 8
-6
12 5
3
4 20 13 6
2
3
1
8
4
6
3
0
3 12 9
7
-6
12 4
5
3 15 14 6
2
3
1
6
5
6
2
2
2
9
1
-7
12 5
2
5 17 20 6
4
0
2
9
8
6
1
2
3
8 12 -3 -7
12 3
7
2 12 10 6
2
3
1
5
3
6
1
4
1
7
7
2
12 4
3
5
9 10 6
2
2
2
7
6
6
2
1
3
2
4
-1 -9
12 4
3
5 15 18 6
3
1
2 11 10 6
1
2
3
4
8
-3 -9
12 3
5
4 16 19 6
2
2
2 11 13 6
1
3
2
5
6
-3 -10
12 2
6
4 13 17 6
0
4
2
6
2
2
2
7
8
-4 -12
12 2
3
7 17 25 6
2
1
3 12 13 6
0
2
4
5 12 -8 -15
12 0
7
5 14 22 6
0
3
3
5
9
6
0
4
2
9 13 -8 -17
12 1
4
7
7 22 6
0
4
2
4
8
6
1
0
5
3 14 -15 -17
12 1
2
9 10 22 6
0
1
5
3
9
6
1
1
4
7 13 -12 -19
6
6
9
9
5 +3
-8
10 reti: Galetti (Brindisi) 9 reti: Albano (2) (Matera); Contino (1) (Pianura) 5 reti: Galeandro (Francavilla F.); D'Angelo (2) (Gelbison) 4 reti: Della Femmina, Radicchio (1) (Angri); Coquin (2) (Bacoli); Persia (1) (Bitonto); Lenti (Brindisi); Formuso (Fasano); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Infantino (Bitonto); Chiesa, Cordiano, Fiore (Brindisi); Del Prete (Francavilla); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa, D’Amblé (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); Magliocco, Mangiapane (Nocerina); Manzo (1) (Pianura); Verolino (1) (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio) 2 Reti: Zerillo (Angri); Crisantemo (Bacoli); Di Bitetto, Logrieco (Bitonto); Moscelli (Brindisi); Milozzi, Pistoia (Fasano); Pioggia (Francavilla); Malagnino (Francavilla F.); Albino, Capuozzo, Mattera (Ischia); Ancora, Marsico, Naglieri, Principiano (Matera); Moro, Steinhaus (Nocerina); Sifonetti (Pianura); Alleruzzo, Ausiello (1), Gasparini (Pomigliano); Morgigno, Murano (S.Genzano); De Biase, Sullo (1), Tortora (Turris); Agbonifo, Patriciello (1) (Venafro)
Il Bacoli capitalizza l’unica vera palla gol creata e porta a casa il pari grazie a Lepre
Matera, c’è solo un punticino Impegno e volontà non bastano e nemmeno il gol di Ancora MATERA BACOLI
Coquin si sposta a destra ed è la mossa giusta. Infatti, da una sua puntata arriva dal fondo il cross per l'accorrente Lepre, sul secondo palo, che insacca di testa anticipando Schiavone nell'unica sua incertezza dell'ottima prestazione fornita. Primo gol stagionale per il giovane Lepre. Il pareggio del Bacoli peggiora il Matera che si riprende solo nel finale di primo tempo, quando Marsico pesca in area Albano che a volo calcia forte ma
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MATERA (4-4-2): Mirabelli 6; Schiavone 6, Lonardo 6, Martinelli 6, Armento 6; Marsico 6, Giroletti 5 (26' st La Fortezza sv), Acampora 5 (1' st Risi 5,5), Naglieri 5,5; Albano 6, Ancora 6 (8' st Chisena 6). A disp.: Calo', Mari, Renna,Garcia. All. Foglia Manzillo BACOLI (4-3-3-): D'Antonio 7, Rainone 6, Di Domenico 6, Esposito sv (22' pt Crisantemo 6) Zinno 6; Coquin 6,5, Giliberti 6, Dinolfo 6; Lepre 6,5 (34' st D'Angelo sv), Poziello 6, Criscuolo 6. A disp.: Luongo, Foti, Di Napoli, Famiano, Zamparelli. All. Carannante ARBITRO: Fogliano di Perugia RETI: 21' pt Ancora (M), 31' pt Lepre (B) NOTE: Terreno in discrete condizioni nonostante la pioggia. Spettatori circa 1500. Ammoniti: Ancora e Armento del Matera ; Giliberti e Crisantemo del Bacoli. Angoli 4-4; recupero: 2' pt; 4' st. MATERA-Un punticino. Piccolo, piccolo anche se l’impegno c’è stato a differenza della gara di Ischia e Vallo della Lucania. Ma non basta. Non è la giusta ricompensa per i sacrifici fatti dalla società. E c’è da rivedere tante cose. Non tutte ombre, perchè di luci ce ne sono state e in particolare in difesa e avanti, ma il centrocampo è da azzerare e rifare. Marsico è un esterno e solo in caso di emergenza può ricoprire il ruolo di mediano. Serve un giocatore che detta i tempi e che faccia
Ancora ieri in gol contro il Bacoli
giocare la squadra. La Fortezza? Se il Matera ha ancora tempo di aspettare potrebbe essere lui. Primo punto in tre gare della sua gestione per Foglia Manzillo. Ancora illude il Matera, Lepre lo riporta in terra. Buono l'impegno e la voglia, poche le idee e taccuini poco sporcati da appunti pericolosi nella ripresa quando Carannante mette il cassaforte il risultato passando con una difesa a cinque. Il Matera ci ha provato con le palle alte, ma non c'è stato quel guizzo che ha rotto l'equlibrio di un risultato tìutto sommato giusto. Foglia Manzillo deve fare a meno di Gatti, Cocca e Giglio tutti infortunati, mentre Chisena va inizialmente in panchina perchè
febbricitante; sull'altra sponda Carannante tiene Crisantemo in panchina iniziando in maniera guardinga e ipotizzando una partenza con il piede sull'acceleratore da parte di lucani che arrivavano da tre sconfitte di fila ed erano in sostanza all'ultima spiaggia per restare attaccati alle speranze di recitare un ruolo da protagonista nel girone. Il Matera ci mette foga e volontà. Premiato con il vantaggio il buon inizio dei biancazzurri di casa. E' Naglieri a mettere un cross al centro dove Albano tocca e la palla arriva ad Ancora che insacca di prepotenza. Maglia tolta e giallo per l'autore del gol. Subito Carannante toglie Esposito, infortunato, e inserisce e Crisantemo.
D'Antoni si salva in angolo. Nella ripresa gli inserimenti di Chisena e La Fortezza non regalano a Foglia Manzillo la prima vittoria della sua gestione. Il Bacoli si chiude a riccio e porta via un punto, ovvero quanto aveva messo in preventivo alla vigilia. Da annotare solo un colpo di testa dsi Albano al 26' di poco a lato in mischia e un tiro di Chisena al 31' che lambisce il palo alla destra di D'Antoni.
Il portiere del Bacoli regala un brivido con un'uscita azzardata, ma Marsico non se la sente di calciare e l'azione sfuma. Il Matera ha fatto passi avanti sulla volontà e l'impegno ma a centrocampo ci sono lacune da colmare se la società vuole ancora coltivare speranze di effettuare un campionato di vertice. Finisce con le proteste dei tifosi locali e il Bacoili a raccogliere il giusto premio sotto i propri tifosi presenti in poco più di una ventina. Renato Carpentieri
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Sport Spogliatoio Matera Il tecnico: «C’è costato caro l’unico errore commesso»
Lunedì 24 novembre 2008
«Il centrocampo non va» Foglia Manzillo: «Difesa e attacco migliorati» PRIMO punto per Foglia Manzillo. Dopo tre gare di campionato il tecnico biancazzurro, subentrato all'esonerato Corino, ha raccolto il primo punticino nel match contro il Sibilla Bacoli. Uno ad uno con il vantaggio iniziale di Cristiano Ancora, seguito poi dal pareggio di Lepore che ha spezzato i sogni del Matera e del pubblico che attendevano una vittoria che ormai manca da tanto tempo. Un pareggio che serve più per il morale del gruppo che per la classifica che ormai vede sempe più lader il Brindisi seguito dalla sempre verde Nocerina. In sala stampa, a fine gara, per i biancazzurri ha parlato solamente il tecnico materano che ha analizzato il match con i campani. “Il Matera ha giocato dal primo all'ultimo minuto, questo è innegabile spiega il tecnico. Certo, attendevamo una vittoria che non è ancora arrivata ma sono più tranquillo rispetto alle altre gare perché ho visto un Matera reattivo e più sveglio rispetto al passato. La voglia di vincere c'è stata, poi un solo errore difensivo c'è costato caro con il gol di Lepore che ha regalato il pareggio al Bacoli. Il reparto difensivo non ha giocato male, dobbiamo rivedere qualcosa a centrocampo, ci manca il fraseggio. Nel secondo tempo ho inserito La Fortezza; pur non essendo ancora al top della condizione è l'unico che ha un po' più di coraggio. A tal proposito vorrei che anche gli altri giocatori mettessero più responsabilità. Vorrei che giocassero meno sulle fasce perché così si produce solamente un gioco scontato e facilmente intuibile dagli avversari”. Ha visto qualche miglioramento rispetto a qualche settimana fa? “Certo - continua il tecnico materano. La prima volta che ho guidato il Matera ho notato evidenti problemi atletici. Oggi (ieri, ndr) non abbiamo risolto totalmente queste lacune, ma sicuramente le abbiamo assottigliate. D'altronde ho ancora qualche atleta che non è al top della forma fisica. Chisena, per esempio, l'ho dovuto impiegare nel secondo tempo perché si è allenato solamente venerdì per un problema agli adduttori. Con lui in campo si è vista la differenza, peccato non averlo potu-
PAGELLE MATERA MIRABELLI (6) - Non ha avuto tiri in porta e sul gol non ha responsabilità. Per il resto non patisce più di tanto l’esordio dal primo minuto in campionato. SCHIAVONE (6) - Peccato per il salto fuori tempo sul gol di Lepre, altrimenti sarebbe stato uno dei migliori in campo.
to impiegarlo dal primo minuto. Ho ed abbiamo bisogno di un altro po' di tempo e spero di poter raccogliere la prima vittoria mercoledì prossimo nella gara di ritorno della coppa Italia contro il Vico Equense. Tranne La Fortezza (squalificato, ndr) conclude Foglia Manzillo avrò a disposizione tutto il resto del gruppo, quindi potrò schierare la formazione ideale, cosa he non mi è stato possibile fare fino ad ora”. Pareggio amaro per il Matera ma positivo per il Sibilla Bacoli che ha raccolto così l'ottavo risultato utile consecutivo (quattro vittorie e quattro pareggi, ndr). Soddisfatto a fine gara il tecnico campano, Carannante, che ha commentato così il risultato. “Sapevamo che a Matera non sarebbe stata una passeggiata. Eravamo consapevoli di incontrare una squadra arrabbiata ed assetata di punti dopo gli ultimi risultati non molto gratificanti. Allo stesso tempo, però, abbiamo giocato un'ottima partita mantenendo sempre la massima attenzione in fase difensiva e pungendo in avanti con veloci ripartenze. Il Bacoli vuole ripetere gli ottimi risultati raggiunti negli anni passati e credo che anche oggi (ieri, ndr) abbia dato dimostrazione della propria forza. Per quanto riguarda il Matera, ho visto una squadra volenterosa e sicuramente più forte di come me l'avevano descritta. Per il club materano non è un periodo facile, è stato primo per diverso tempo ed ora si trova ad occupare una posizione diversa e non consona agli obiettivi iniziali per questo motivo ha giocato come se fosse l'ultima spiaggia. Nonostante ciò non ho avuto mai paura di perdere”. Lorenzo Tortorlli sport@luedi.it
LONARDO (6) - In crescita anche lui dal punto di vista fisico e quindi anche come prestazione, ma non è bastato. MARTINELLI (6) - : Ci mette quello che ha e si vede che la sua presenza è garanzia di sicurezza. Lanciare palloni in avanti è una necessità quando i centrocampisti si “nascondono”. ARMENTO (6) - Lo stesso discorso fatto per Schiavone, perchè Lepre ha colpito di testa un pallone crossato da Coquin nell’unica volta che ha saltato il tricaricese. Per il resto una buona gara. MARSICO (6) - Qualche responsabilità in più non l’ha presa perchè non si sente sicuro in questo ruolo. Tornare esterno non sarebbe male. GIROLETTI (5) - E’ la brutta copia di quello visto un mese fa. In caduta verticale. Una delusione perchè da lui si ci attendeva di più. (26' ST LA FORTEZZA SV), ( ACAMPORA (5) - Doveva essere la gara del riscatto per lui che partiva titolare in mezzo al campo. Invece è andata male. (1' ST RISI (5,5) - E’ in crescita ed ha fatto buone cose) NAGLIERI (5,5) - Qualcosa di buono c’è stato, ma non è più brillante come un mese fa e perso lui il Matera deve fare qa meno di un’arma importante. Lo striscione di protesta, uscita dei calciatori e Schiavone
Il Pianura incoccia nel super-Pomigliano POMIGLIANO PIANURA
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POMIGLIANO (4-3-3): Celli 5.5; Scagnamiglio 6.5, Biancardi 5.5, De Rosa 6, Noviello 6.5; Alleruzzo 6.5, Gasparini 5.5 (1' st Gomes 7), Ausiello 7; Solimene 6.5, Alterio 7 (42' st Cutolo sv), Ventre 7 (37' st Porcaro sv). A disp.: Vigliotti, Grazian', Pesce, Verolino. All.: Verriola (Bucaro squal.). PIANURA (4-5-1): Pane 5; De
Santo 5.5, Allocca 5.5, Palumbo 5, Letizia 5.5; Manzi 6 (20' st Del Sorbo 6.5), Manzo C. 5.5, Marasco 6, Ianniello 6, Sifonetti 4; Contino 7. A disp.: Affinito, Siano. All.Gargiulo. ARBITRO: Falzone MARCATORI: 41' pt Contino (PI), 5' st Gomes (PO), 13' st Alterio (PO), 21' st Ausiello (PO, rig.), 34' st Ventre (PO), 43' st Del Sorbo (PI, rig.). NoteEspulso: al 21' pt Sifonetti (Pi). Ammoniti: Allocca (PI), Del Sorbo (PI).
ALBANO (6) - Impensabile che possa fare reparto da solo, invece ce l’ha fatta e su di lui c’era una gabbia con i raddoppi. Peccato per il tiro a volo su imbeccata di Marsico nel primo tempo. Resta un isolato lì davanti. ANCORA (6) - : Fa gol ed è importante per questo ragazzo che va recuperato, ma gioca ancora da esterno e non a fianco di Albano. (8' ST CHISENA (6) - Entra con lo spirito giusto e fa vedere di avere la volontà di sbloccare la gara, ma Carannante lo fa braccare e menare a dovere). FOGLIA MANZILLO (5,5) - Ha avuto mille problemi e tutto sommato se l’è cavata, ma deve risolvere i problemi a centrocampo perchè è in quel settore dove nascono le vittorie e le sconfitte e al momento solo la seconda parte della considerazione è attuata e bisogna uscire da questa palude.
DAGLI ALTRI CAMPI BITONTO VENAFRO
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BITONTO (4-4-2): Lima 6; Cantatore 6.5, Modesto F. 5.5 (15' st Di Domenico 6.5), Camasta 6.5, Merafina 6; Di Bitetto 5, Dentamaro 6, Caccavale 6.5, Logrieco 6; Infantino 6.5, Persia 5 (21' st Ferrentino sv; 35' st Gambino sv). A disp.: Castelletti, Piergiovanni, Romeo, Martellotta. All.: Pizzulli (Ruisi squal.). VENAFRO (4-4-2): Izzo 7; Bifulco 6.5, Cavola 6, Cianfarani 5, De Simone 6; Macari 6.5 (42' st Agbonifo sv), Ricamato 6.5, Cannettiello 6, Caruso 6.5; Patriciello 5.5 (31' st Nardolillo sv), Joung 6.5. A disp.: Amodio, Monticelli, La Manna, Iannotti, Marzocchella. All.: Urban. ARBITRO: Princig di Trieste. MARCATORI: 21' pt Joung (V), 26' st Di Domenico (B), 45' st Infantino (B, rig). NOTE: Spettatori 1.000 circa. Espulso: al 45' st Cianfarani (V) . Ammoniti: Logrieco , Caruso.
FASANO BRINDISI
1 2
FASANO (4-4-2): Ullasci 6; Greco C. 6, Pisano 7.5, Salvestroni 6.5, Pistoia 6; Gentili 5 (32'st D’Arcante sv), Rufini 6.5, Comandatore 5.5 (17'st Sanna 6), Dimatera 6; Formuso 5 (17'st Doria 6), Milozzi 5.5. A disp.: Pica, Mignone, D’Atri, Giovannico. All.: Maiuri. BRINDISI (4-3-3): Vidoni 6.5; Idda 6.5, Corazzini 6.5, Trinchera 7, Tidei 6.5; Lenti 7, Cordiano 6.5, Fiore 6 (9'st Cangini 6); Moscelli 6.5, Galetti 8, Chiesa 6.5 (43'st Pinemonte sv). A disp.: Russo, Greco G, Papa, Bartolomucci, Dos Santos. All.: Silva. ARBITRO: Belardi di San Giovanni Valdarno. MARCATORE: 10'st e 22'st Galetti (B), 46'st Pisano (F). NOTE: spettatori 1800 circa, di cui 600 ospiti. Ammoniti: Pistoia (F), Comandatore (F), Galetti (B). Angoli: 4-2 per il Brindisi. Rec.: 1' pt, 4' st.
GROTTAGLIE NOCERINA
0 2
GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 5.5; Favret 6 (38' st Di Quinzio sv), Bennardo 6, Camassa 6, Ianneo 6; D’Amario 5.5, Marini 5.5, Arcadio 6 (18' st De Angelis 6); Pastano 6, Piperissa 5.5, D’Amblè 6. A disp. Vitale, Di Quinzio, Solidoro, Carteni, Pinto, Fraschini. All. Del Rosso. NOCERINA (4-4-2): Galeano 7; Giordano 6.5, Cirilli 6.5, Iossa 6.5, De Fabiis 6.5; Cavallaro 6 (42' st Zappia sv), Basile 6, Mangiapane 6, D’Esposito 6; Stheinhaus 5.5 (33' st Casale sv), Magliocco 5.5 (20' st Riolo 6). A disp.: Iofrida, D’Angelo, Bruno, Moro. All.: Giugno. ARBITRO: Di Gianberardino di Roma. MARCATORI: 40' pt Cirilli; 29' st Riolo. NOTE: Al 9' st espulso De Fabiis , al 24' st Bennardo. Ammoniti: Magliocco, Mangiapane, Riolo, Basile, Marini, Camassa, Piperissa.
SANT'ANTONIO GELBISON
1 1
SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6; Calabrese 6, Coccorullo 6.5, D’Aniello 5.5, Itri 6; Stanzione 5 (1'st Franci 6.5), Lombardi 5 (37' st Grillo sv), Pepe 5.5, Vitiello 7 (30'st Lucarelli sv); Riccardi 5, Chierchia 5. A disp.: Giugliano, Scala, Cataletto, Mencarelli. All.: Belotti. GELBISON CILENTO (4-4-2): Mazza 6; Conte 5.5, Gonzalez 6, Leccese 6, De Marco 6; Cerasuolo 6.5, Pecora 6, Rodio 6, Santonicola 5.5 (22' st Amorelli sv); Cicino 5 (26'st Greco sv), D’Angelo 6.5. A disp. La Mura, De Vita, Somma, De Rosa, Buccino. All.: Longo. ARBITRO: Todaro di Palermo. MARCATORI: 23'pt D’Angelo (G), 7'st Vitiello (S). NOTE:Al 23' pt D’Angelo (G) sbaglia un rigore (parato). Spettatori 250 circa. Ammoniti: Riccardi (S), Stanzione (S), D’Aniello (S), Lombardi (S), Lucarelli (S), Chierchia (S).
TURRIS FRANCAVILLA
1 1
TURRIS (4-3-1-2): Romagnini 5.5; Perna 6, De Carlo 5.5, Follera 6 (6' st Vitaglione 6.5), Semplice 6; Coppola 5.5, Pepe 6, Visciano 6.5; Sullo sv (11' pt Rega 6); De Biase 5.5 (41' st Izzo sv), Tortora 5.5. A disp.: Mazza, Ruggiero, Russo, Della Corte; Izzo. All.: La Cava. FRANCAVILLA (4-5-1): Laghezza 6.5; Borromeo 6, Anglani 6, Falanca 5.5, Paglialunga 6; D’Ambrosio 6 (42' st Nasca sv), Morleo 6.5, Travaglione 6, Gallo 6.5, Malagnino 6 (33' st Foderano sv); Galeandro 5.5 (46' st Sergi sv). A disp.: Di Punzio, Chirico, Micieli, Schirinzi. All.: Francioso. ARBITRO: Caravita di Cosenza. MARCATORI: 27' pt Gallo (F), 10' st Vitaglione (T, rig.). NOTE: Espulso al 9' st Falanca (F) . Ammoniti: Visciano (T), Pepe (V), Morleo (F), Tortora (T), Izzo (T). Rec.: 2' pt, 5' st.
Sport 47 Raddoppio dell’Ischia con un clamoroso autogol di De Blasio allo scadere Lunedì 24 novembre 2008
Francavilla, isola amara Sinnici piegati da un grande gol di Mattera PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (5) - - Effettua due ottimi interventi nel primo tempo che tengono in piedi il Francavilla. Nel secondo tempo si innervosisce, protesta con arbitro e assistente e si fa ammonire, fino alla clamorosa disattenzione nel finale che vale il raddoppio dell'Ischia. MILELLA (6) - - Si annulla a vicenda con l'esterno alto ischitano Alvino, limitandone i consueti guizzi. Cerca di non strafare e alla fine risulta diligente. ZANGLA (6) - - Duella con Ciro Impagliazzo, e quasi mai si fa superare. Nel secondo tempo cerca anche di portare palla alla ricerca del pareggio che diventa una chimera dopo l'espulsione di Gioia. GIOIA (5,5) - - Inizia bene, si fa valere nei duelli in area ma dopo essere stato ammonito nel primo tempo lascia i compagni in dieci nel momento in cui bisognava produrre il massimo sforzo per impattare l'incontro. NICOLAO (5,5) - - Non spinge come avviene di sovente anche perché sulla sua corsia c'è Trofa che è tra i migliori esterni della categoria. Esce al 14' dopo un brutto colpo ricevuto da Accurso. DAL 14' PT D'AMICO (6) - - Si propone in due circostanze, ma senza incidere più di tanto.Dal 34' st Cocina ROMANIELLO (5,5) - - Nel primo tempo cerca di mettere ordine alla manovra del Francavilla che non è mai lineare.. PIOGGIA (5,5) - - Formidabile è un brutto cliente anche se l'argentino non è al meglio della forma. DAL 45' PT LA NEVE (6,5) - - Il peperino in attacco mette in difficoltà per due volte la difesa ischitana, colpendo anche la traversa con un gran destro al volo dalla lunga distanza. DI SENSO (6,5) - - Sicuramente il migliore del Francavilla. DEL PRETE (5) - - Si fa imbrigliare dalla coppia centrale dell'Ischia composta da Mattera e Di Meglio. CAMPO (6) - - Inizia come attaccante e prosegue come esterno di
ISCHIA FRANCAVILLA
2 0
ISCHIA ISOLAVERDE (4-42): Bighencomer 7; Nocerino 6,5, Di Meglio 6,5, Mattera 6,5, Accurso 6; Trofa 6,5, Formidabile 6,5, Ciurlia 6, Alvino 6; Impagliazzo 6,5 (37' st Capuozzo sv), Saurino G. 6 (29' st Saurino C. sv). A disp.: Cozzolino, Sepe, Fermo, Astuti, Bianco. All.: Impagliazzo 6,5. FRANCAVILLA IN SINNI (44-2): De Blasio 5; Milella 6, Zangla 6, Gioia 5,5, Nicolao 5,5; Vinciguerra sv (14' pt D'Amico 6 e dal 34' st Cocina sv), Romaniello 5,5, Pioggia 5,5 (45' pt La Neve 6,5), Di Senso 6,5; Del Prete 5, Campo 6. A disp.: Bruno, Marziale, Scampato, Lo Prete. All.: Lazic 6. ARBITRO: Abisso di Palermo 6. RETI: st 6' Mattera, 46' De Blasio (aut.). NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Romaniello, Di Meglio, Gioia, Trofa, Alvino, De Blasio. Espulso: Gioia al 26' st per doppia ammonizione. Angoli 5-2 per l'Ischia. Recupero: pt 2'; st 4'. ISCHIA - Il Francavilla di Lazic perde per la prima volta contro l'Ischia che al quinto tentativo sfata il tabù. Un Francavilla dai due volti quello visto ieri sul pesante terreno del “Mazzella”. Nei primi 45' le migliori occasioni sono di marca ischitana, mentre i sinnici sono venuti fuori soltanto dopo aver incassato lo spettacolare gol del difensore Mattera, al suo quarto centro stagionale. Formazione-base per i rossoblù che si schierano in maniera accorta, pronti a colpire con Di Senso a sinistra e le punte Del Prete e Campo. Sull'altro fronte, l'assenza di Capuozzo viene sopperita dal tandem tutto locale Impagliazzo-Saurino. L'avvio di partita è equilibrato. Al 14' prima tegola per Lazic che è costretto a sostituire l'infortunato Vinciguerra con D'Amico (un under per un under). Al 21' la prima occasione
L’Ischia in campo ieri al Mazzella
per l'Ischia: Alvino sfiora soltanto un buon traversone di Impagliazzo. Un minuto dopo Pioggia salva sulla linea un colpo di testa di Mattera indirizzato in porta. Il Francavilla raramente si fa vedere dalle parti di Bighencomer e al 24' rischia grosso: Trofa dalla destra serve un bel pallone a Impagliazzo che esplode il destro di prima intenzione ma la palla si stampa sul palo. Alvino recupera, tocca per Ciurlia il cui sinistro dal limite dell'area sorvola di poco la traversa. Due minuti più tardi bella combinazione TrofaImpagliazzo-Saurino, quest'ultimo di sinistro cerca di sorprendere De Blasio ma la conclusione si spegne alta sulla traversa. Dei rossoblu non c'è traccia, Romaniello e Pioggia in mezzo faticano e sugli esterni non si passa. Al 35' altra occasione per l'Ischia. Ripartenza sulla destra e cross di Trofa, pallone in area invitante per Saurino G. che di testa si coordina male e manda il pallone alto sulla traversa. Al 40' De Blasio si oppone con il corpo al destro sottomisura di Formi-
dabile. Dopo l'uscita dell'infortunato Pioggia, sostituito con La Neve, Campo dalla distanza impegna Bighencomer che si distende e smanaccia in angolo. Lazic è costretto a ridisegnare l'undici base. Campo arretra sulla linea dei centrocampisti, Di Senso si porta in mediana al fianco di Romaniello. La ripresa inizia con il vantaggio dell'Ischia. Impagliazzo viene messo giù da Gioia. Si incarica della battuta da quasi 25 metri Mattera che lascia partire un siluro potentissimo che si insacca all'incrocio dei pali. E' la quarta rete su punizione del difensore ischitano. Soltanto a questo punto si sveglia il Francavilla. Di Senso dal vertice destro dell'area su calcio piazzato impegna Bighencomer. Lazic arretra Romaniello nel ruolo di difensore centrale e punta tutto sulla verve di Zangla e sulle giocate di Di Senso. Il Francavilla sfiora il pareggio al 20'. Angolo dalla destra, deviazione sottomisura di Campo e Bighencomer effettua una grande parata distenden-
dosi alla propria sinistra; Del Prete prova il tap-in ma ancora superlativa è la risposta del portiere isolano che salva il risultato. Al 26' però i sinnici rimangono in dieci per l'espulsione di Gioia (doppia ammonizione). Gli uomini di Lazic però non demordono e al 31' potrebbero impattare. Azione di Di Senso, pallone a La Neve che da oltre venticinque metri, al volo, colpisce la traversa. L'Ischia non sfrutta gli spazi che inevitabilmente la improvvisata retroguardia lucana offre. Impagliazzo al 36' salta un avversario ma calcia debolmente e De Blasio para. Un minuto dopo Alvino, tradito dal terreno viscido, da pochi passi ciabatta la conclusione. La stanchezza nelle fila rossoblu si fa sentire ma l'erroraccio del portiere De Blasio al 46' cade come una mannaia sul capo dei rossoblu. Romaniello su pressione del neo entrato Capuozzo tocca a ritroso ma il portiere s'impappina e il pallone rotola in rete per il definitivo 2-0. gi.sa.
Spogliatoio Impagliazzo: «Nel computo delle occasioni create si evince la legittimità del risultato»
Cupparo cuce la bocca alla comitiva ISCHIA. Volti cupi, atmosfera tutt'altro che gioviale nello spogliatoio lucano. Bocche cucite in casa Francavilla. «Il presidente Cupparo ha imposto a tutti di non rilasciare dichiarazioni, mi dispiace», informa un dirigente sinnico che si presenta in sala stampa. Rammaricato Ranko Lazic, che si scusa con i giornalisti di Ischia, lasciando lo stadio da gran signore qual è: dopo aver salutato e abbracciato il d.s. Scotti e il collega Franco Impagliazzo. Quest'ultimo è soddisfatto della prestazione dei suoi e analizza con lucidità l'incontro: «Abbiamo interpretato bene la gara. Avevo detto ai miei che il Francavilla era una squadra ostica, tignosa, che senza far nulla di particolare - esordisce Impagliazzo - negli anni precedenti aveva raccolto più di quanto seminato. Non bisognava avere fretta per raggiungere il risultato e, ogni qualvolta si perdeva palla, era obbligatorio ritornare nelle linee per evitare le ripartenze avversarie visto che c'è un terminale offensivo come Del Prete che ogni campionato
mette a segno sedici-diciassette reti, tante per una squadra di centro classifica. I ragazzi pian piano hanno preso confidenza con il terreno di gioco che era scivoloso e fronteggiato bene avversari che erano molto esperti, dai trenta ai trentacinque anni e con quattro under contro i cinque nostri. Di fronte c'era una squadra che poteva metterti in difficoltà nei contrasti, negli scontri, invece questo non è avvenuto e l'Ischia ha tenuto bene il campo». Impagliazzo ricorda che «nella prima frazione l'Ischia ha preso un palo, ha creato tante azioni, c'è stato un salvataggio sulla linea su tiro di Formidabile, fallendo una rete di testa con Saurino da buonissima posizione, insomma si è creato qualcosa come tre-quattro limpide palle-gol per passare in vantaggio. Fortunatamente ci siamo riusciti nella ripresa, aspettando l'occasione giusta con Mattera su calcio piazzato. Ovviamente c'è stata poi la reazione della squadra avversaria che comunque non poteva rimanere impassibile».
De Blasio ed a destra Lazic
Ischia un po' nervosa dopo il vantaggio. Come mai? «Bisognava aspettarsi la reazione del Francavilla. Il fatto di non aver mai battuto questa squadra - aggiunge il tecnico dell'Ischia può creare delle tensioni e
far scattare qualcosa nella mente dei nostri calciatori giovani. Perché non dimentichiamoci che tranne Di Meglio e Formidabile, la nostra età media è molto bassa. Per come abbiamo interpretato la gara, per le
trame di gioco che sono state costruite, mi è sembrato di aver visto una buona Ischia». A fine partita la squadra e il tecnico hanno dedicato la vittoria allo sfortunato difensore Filippo Giusino.
Insieme alla società, è stato rivolto un sentito “grazie” ai tifosi e in particolare al nuovo gruppo “Vecchia Guardia” che ha incitato la squadra dall'inizio alla fine. g.s.
48
Sport Fiscina e Murano a segno, poi l’Angri dilaga grazie ad arbitro e Radicchio
Lunedì 24 novembre 2008
Genzano, sconfitta e proteste Due rigori contro ed espulsione a Cilumbriello PAGELLE GENZANO CILUMBRIELLO (6) - : Peccato che la sua gara duri solo mezz'ora. FISCINA (7) - : Suggella con il gol una prestazione sempre sopra le righe. Macina chilometri e chilometri su quella fascia destra, presentandosi sempre puntuale all'appuntamento con gli insidiosi cross in mezzo. TRIFONE (6) - : Ordinaria amministrazione per un difensore che si macchia però, con la complicità di Fiscina, del sandwich su Cacace che frutta ai locali il rigore del definitivo 42. MASTURZO (6) - : Mai in affanno, anche se non riesce sempre ad essere efficace in chiusura sugli avanti avversari. MALAGNINO (6) - : Falloso ma efficace. Si guadagna la pagnotta con interventi sempre decisivi. Più quantità che qualità. PAPAGNI (6) - Qualche incomprensione con Masturzo al momento di liberare l'area, poi la sostituzione. (31' pt Castelgrande 6): Nessuno dei quattro gol è da addebitarsi a suoi demeriti. LARDIELLO (6) - : Il suo gioco è a metà tra il contenimento e la timida costruzione di manovra, anche se qualche buon fraseggio e lancio in profondità innescano qualche azione pericolosa degna di nota. PEPE (6.5) - : Telecomanda la sfera su punizione che porta al gol Fiscina. Palla a terra, mostra una buona veduta di gioco. Il geometra del centrocampo lucano. BOTTIGLIERI (6.5)-: Regista esperto della categoria a dispetto della sua età, finché è in campo viene guardato a vista dalla difesa locale per la sua capacità di dettare i ritmi di gioco dei compagni.( 23' st Arpaia 6). MURANO (7) - : Sentiremo parlare di questo gioiellino. Sempre pericoloso, imprevedibile e sgusciante, Manzo ha sudato le proverbiali sette camicie per tentare di tenerlo a basa limitando i danni. Il suo gol su punizione è un'autentica perla. Complimenti. CORTE ( 6) - : Gioca la sua onesta partita, senza picchi né svarioni. Poco incisivo sottoporta.(8' st Salbini 6): Paga il rientro part-time e la circostanza di entrare subito dopo il gol del 2-3.
ANGRI S. GENZANO
4 2
ANGRI (4-3-3): Cortese 6; Formisano 7, De Sio 6,5, Cacace 7 (45' st Fabbricatore sv), Manzo 6,5; Piemonte 6,5 (1' st Zerillo 6,5), Vezzoli 7, Amarante 6,5; Amoroso 6 (19' st Picariello 6,5), Galdi 6,5, Radicchio 7. A disp.: De Rosa, Lambiase, Bennato, Cocuzza. All.: Erra 7. SPORTING GENZANO (4-42): Cilumbriello 6; Fiscina 7, Trifone 6, Masturzo 6, Malagnino 6; Papagni 6 (31' pt Castelgrande 6), Lardiello 6, Pepe 6,5, Bottiglieri 6,5 (23' st Arpaia 6); Murano 7, Corte 6 (8' st Salbini 6). A disp.: Marquez, Autiero, Morgigno, Gilio. All.: Conversano 6,5. ARBITRO: Operato di Isernia 6. RETI: pt 23' Fiscina (SG), 31' Radicchio rig. (A); st 2' Zerillo (A), 4' Murano (SG), 6' Cacace (A), 26' Radicchio rig. (A). NOTE: spettatori 400 circa, di cui 50 ospiti. Ammoniti: Vezzoli, Corte. Espulso al 30’ pt Cilumbriello (G). Angoli 6-1 per l'Angri. Recupero: pt 2'; st 4'. ANGRI- Una prova generosa e di gran carattere non basta al Genzano per tornare a casa con un risultato positivo. Sulla sconfitta, però, pesano come macigni le recriminazioni di dirigenti e tifosi nei confronti dell'arbitro Operato di Isernia (imbeccato incessantemente per tutto il match), reo a loro dire di un arbitraggio da censurare (due rigori contro ed un'espulsione dopo mezz'ora che ha lasciato per un'ora la squadra in inferiorità numerica) che ha fatto il paio con quello di due stagioni orsono ad Eboli quando, concedendo un rigore discutibile ai locali, condannò i biancorossi lucani allo stop. Al match di Angri, gli ospiti sono arrivati privi del tecnico Bardi per squalifica (al suo posto il vice Conversano), e dell'attacco titolare De Rosa (anche ex di turno)-Compierchio (il bomber della squadra con 4 gol). L'Angri prova a fare la
Una formazione dello Sporting Genzano
partita sin dalle prime battute di gioco, ed al 5' Amoroso spizza di testa un pallone che finisce a lato. Subito dopo, il rasoterra di Radicchio attraversa tutto lo specchio della porta e Vezzoli manca l'aggancio vincente sotto rete. Al 9' Formisano di testa non inquadra lo specchio. Palo di Amoroso da pochi passi al 13', con l'attaccante che riceve palla da Radicchio e timbra il palo alla destra di Cilumbriello. Al 17' si registra la prima folata offensiva degli ospiti con una sgroppata del promettente Murano stoppata con tempismo al momento della conclusione da Manzo. Poi, Cilumbriello mostra per intero la sua bravura stendendosi a deviare in angolo la punizione insidiosa del solito Radicchio, che in estate aveva effettuato la preparazione precampionato con il Potenza. Al 23' gli uomini di Conversano si portano in vantaggio. Su punizione, Pepe serve nel cuore dell'area Fiscina, che stoppa di petto ed indirizza la
sfera con un diagonale a mezz'altezza alla destra di Cortese. I locali si scuotono, ed al 30' Galdi s'invola in area ospite, dove viene steso dal portiere Cilumbriello. Espulsione del numero uno ospite e rigore tra le proteste dei giocatori in campo e dei tifosi lucani sugli spalti: dal dischetto Radicchio spiazza il nuovo entrato Castelgrande, mettendo la palla alla sua destra. L'Angri si galvanizza, e prova a chiudere i conti dopo un giro di lancette con Formisano, che dalla lunga distanza spedisce a fil di palo. Piemonte manda alto, poi imbecca Radicchio, fermato in corner. Al 37' Amarante pesca Galdi, che incespica sul pallone al momento del tiro. Il tempo si chiude con un tiro al volo di Amarante, fuori. Ad inizio ripresa, nel giro di 4' si annotano ben tre reti. Al 2', Radicchio vede Castelgrande fuori dai pali e tenta di beffarlo con un astuto pallonetto che lo scavalca, Zerillo è lesto ad infilarsi tra le maglie avversarie e ad accompagnare la sfe-
ra nel sacco. Nuove proteste degli ospiti, che ravvisano una posizione di fuorigioco dell'attaccante che marca il nuovo vantaggio angrese. Al 4' punizione da applausi del giovane Murano, che elude la barriera e si insacca nell'angolo alla destra di Cortese. Siamo sul 2-2. Al 6' l'Angri rimette la freccia con Cacace, che salta più in alto di tutti sugli sviluppi di un angolo di Amoroso ripreso da un cross al centro di Galdi. Al 26' i rosanero locali fissano il risultano grazie al secondo rigore di giornata per un placcaggio a sandwich di Fiscina e Trifone su Cacace. Radicchio concede il bis mettendo a sedere Castelgrande con una palombella bassa nell'angolo alla sua destra. Gli ospiti non ci stanno, e 2' dopo Pepe saggia i riflessi di Cortese con una bordata su punizione. Ed allo scadere, Salbini è fermato ai limiti dell'area di rigore da un placcaggio di Cacace. Francesco Rossi sport@luedi.it
Spogliatoio Il presidente: «E’ stata la nostra peggiore prestazione fuori casa»
Nei: «Operato già due anni fa ci danneggiò» ANGRI- Il primo a presentarsi in sala stampa è il presidente del Genzano Donato nei, furioso sia per l'arbitraggio che per la prestazione dei suoi ragazzi. “E' la peggiore gara giocata in trasferta dai miei -ammette il massimo dirigente lucano- ed in particolare della difesa. A ciò aggiungiamo l'arbitraggio del signor Operato, che oggi come due anni fa ad Eboli ci ha danneggiato con decisioni vergognose, a partire dai due rigori. L'espulsione di Cilumbriello dopo mezz'ora ci ha ridimensionati, penso che in parità numerica avrebbe potuto essere un'altra partita!”. Dopo la sfuriata, Nei prova ad analizzare la prestazione dei suoi. “Abbiamo concesso troppo all'avversario che ci ha punito. In più, l'assenza di Bardi in panchina ha fatto venir meno ai ragazzi un importante punto di riferimento”. E tornando all'arbitraggio: “Mi farò sentire in Lega! Stiamo subendo troppi torti arbitrali…rigori ed espulsioni contro sono all'ordine del giorno quando giochiamo noi. Non so se siano sempre in buona fede, forse perché siamo una piccola realtà di 6mila abitanti e non possiamo competere con il blasone
di altra squadre dai nomi altisonanti? Eppure siamo una squadra corretta, mai una multa, mai una contestazione. Noto che anche il livello degli arbitri lascia a desiderare, anche su questo vorrei chiarezza”. Nel definirsi “rammaricato e mortificato”, Nei sottolinea come “oltre ai due rigori che ritengo dubbi, il gol del 2-1 sarebbe viziato dal fuorigioco dell'attaccante, ed episodi come questi condizionano eccome una partita, anche perché avevamo improntato il match sul ritmo e la calma, e ci siamo fatti prendere dal nervosismo e la rassegnazione”. Più pacato il commento del tecnico Modesto Conversano, che sostituiva lo squalificato Bardi. “Abbiamo avuto una buona reazione, giocando una buona gara fino al gol del nostro pareggio per 2-2, anche se avevamo da recriminare sul primo rigore, che però dalla panchina non si è visto benissimo. Dopo il gol su punizione di Murano, siamo stati condannati da episodi sfavorevoli. La mannaia sul nostro capo è stata senz'altro l'espulsione di Cilumbriello, che ha giocoforza condizionato la rimanente ora di gioco, già penalizzati per l'as-
Beppe Bardi e in alto Donato Nei
senza dell'attacco titolare De Rosa-Compierchio e del mancato utilizzo dall'inizio degli acciaccati Arpaia e Salbini. I ragazzi avevano impiegato i primi dieci minuti a prendere le misure all'avversario, poi si sono sciolti riuscendo an-
che a passare in vantaggio ed a dettare i ritmi della gara. Voglio comunque elogiare la squadra per l'impegno, con una nota di merito al giovane Murano, che si è mosso molto bene”. Sul fronte angrese, Erra ammette che “l'episodio
del rigore ha avuto un effetto sbloccante per la mia squadra dopo lo svantaggio subito alla prima vera conclusione degli ospiti, ma complessivamente abbiamo giocato una buona gara, soprattutto grazie ad un secondo tempo tutto
offensivo con quattro attaccanti in linea, meritando per mole di gioco e qualità la vittoria, la quinta in sette incontri, che ci consente di guardare con maggiore tranquillità all'immediato futuro”. fra.ros.
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Atella M.-F. Matera
11ª
1-3
pt: 40’ Villano (AC); st: 7’ Lottino (AZ), 21’ Leone (AC), 30’ Volturno (AC)
Banzi-Valdiano L.
1-3
pt: 9’ Pappalettera (B), 25’ Sanseviero (VL); st: 20’ e 30’ Sanseviero (VL)
C. Pisticci-Murese
1-0
st: 11’ Gagliardi
Ferrandina-A. Tricarico
1-2
pt: 12’ Bozzi (AT); st: 19’ Bozzi (AT), 46’ Grieco (F)
Irsinese-Avigliano
2-1
pt: 7’ Cardano (I); st: 27’ Petilli (A), 35’ Giancaspero (I)
Policoro-Vultur
1-0
st: 46’ Ripa
Ricigliano-Balvano
2-0
pt: 39’ Mastroberti; st: 33’ Sgambati
Prossimo turno
12ª giornata 30/11/08 ore 14.30
A. Cristofaro-Ricigliano A. Tricarico-Policoro Avigliano-Atella M. Balvano-Banzi F. Matera-Az Picerno Irsinese-C. Pisticci Valdiano L.-Ferrandina Vultur-Murese
giornata
Marcatori
1-0
st: 32’ (a) Acito
Az Picerno-A. Cristofaro
49
A. CRISTOFARO MURESE C. PISTICCI POLICORO VALDIANO L. RICIGLIANO A. TRICARICO AVIGLIANO IRSINESE FERRANDINA ATELLA M. BANZI AZ PICERNO F. MATERA BALVANO VULTUR
26 26 23 21 18 18 16 15 14 13 13 11 11 9 8 4
11 8
2
1 23 6
6
4
1
1 12 3
5
4
1
0 11 3 17 +3
11 8
2
1 19 8
5
4
1
0 15 6
6
4
1
1
11 7
2
2 23 8
6
5
1
0 12 3
5
2
1
2 11 5 15 0
11 6
3
2 14 9
5
4
1
0
7
1
6
2
2
2
7
8
5
0
11 4
6
1 17 9
5
2
3
0
9
4
6
2
3
1
8
5
8
-3
11 5
3
3 11 8
5
3
2
0
6
2
6
2
1
3
5
6
3
-3
11 5
1
5 17 14 5
4
0
1 12 6
6
1
1
4
5
8
3
-5
11 5
0
6 13 16 6
4
0
2
9
8
5
1
0
4
4
8
-3 -8
11 3
5
3
9 10 6
2
2
2
4
6
5
1
3
1
5
4
-1 -9
11 3
4
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7 Reti: Bozzi (A.Tricarico); Mels (C.Pisticci); Salamone (V.Lauria) 6 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 5 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Petilli (Avigliano); Fiorino (1) (Irsinese) 4 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Caivano (AZ Picerno); Severino (Balvano); Messeri (Ferrandina); Di Senso (Murese); Nigro, Russo (Policoro); Di Falco (V.Lauria); Libutti (Vultur) 3 Reti: Montenegro, Villano (A.Cristofaro); Scarfone (2) (A.Tricarico); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Bavaro F., Mancini (1) (Banzi); Gagliardi (C.Pisticci); Dutra (Murese); Zizzamia (2) (Policoro); Sanseviero (V.Lauria) 2 Reti: Astudillo, Baldini (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1) (Atella); Di Pietro, Santopietro, Tornillo (Avigliano); Pecoriello G. (1) (Balvano); Greco, Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Giancaspero (Irsinese); Antohi, D'Arca (Murese); Rapolla (Policoro); Giordano, Sgambati (Ricigliano)
Prima sconfitta stagionale per i biancorossi di Lardo. Applausi per Giuseppe prima del via
Splendido Pisticci, Murese ko Decide Gagliardi, Scaldaferri evita un passivo maggiore PISTICCI MURESE
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PISTICCI: Coretti, Amato, Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Fortunato, Gagliardi, Mels (Regina 43' s.t.), Grieco. A disposizione: Clementelli, Prisco, Pierro, De Nittis, Magno.All.: Valente. MURESE: Scaldaferri, Gerbasio, Ferracane, Nardiello, Lotano, Cella A., Cardillo F., Iacullo G., Dutra, Anthoi (39' s.t. Carlucci), Guerra (29' s.t. Tummillo). A disposizione: Cocina, Innocenti, Glorioso, Galante, Scarano. All.: Lardo. ARBITRO: Viterbo (Lamezia Terme). Collaboratori: Fantini e La Grotta. RETE: Gagliardi 11' st. NOTE: Ammoniti: Coretti, Amato, Mels, Grieco; Ferracane, Cella, Guerra. Recuperi 2' e 6'. Terreno in buone condizioni. Giornata molto fredda. Spettatori 700 circa, di cui circa 70 nel settore ospiti provenienti da Muro Lucano. UNO SPLENDIDO Pisticci supera con merito la capolista Murese al termine di una partita esaltante sotto il profilo tattico e delle emozioni. Finisce 1-0, ma il passivo poteva essere più largo senza i prodigi dell'ex Scaldaferri. Con questo risultato i gialloble mettono in carniere lo scalpo di un'altra big, danno il primo dispiacere stagionale alla capolista e salgono al secondo posto a tre punti dalla vetta dove la Murese viene raggiunta dall'A. Cristofaro a quota 26. La giornata viene segnata in apertura da un momento di condivisa solidarietà delle due tifoserie verso il piccolo Giuseppe, ra-
gazzo pisticcese alle prese con un serio problema di salute. I supporters delle due squadre si portano a centrocampo ed assieme srotolano uno striscione di incitamento alla presenza dello stesso Giuseppe. Gli applausi dell'intero stadio sono più che meritati. Gli stessi che accolgono le due squadre in campo. La Murese ha assenza importanti come Zaccardo, Iacullo V. e Di Senso. Il Pisticci recupera Guarino ed è quasi a pieno organico. Nella prima fase gli ospiti partono bene. La Murese è compatta e gioca alto. Ma dopo 10 minuti il Pisticci mette le cose in chiaro: cross da destra di Lavecchia, correzione acrobatica di Mels a centro area e deviazione d'istinto dell'ottimo Scaldaferri. Al 14' Lavecchia, dirompente sulla destra, serve Gagliardi sul secondo palo: l'incornata è centrale e Scaldaferri fa buona guardia. I padroni di casa salgono in cattedra, prendono il comando del gioco, sviluppano la manovra sugli esterni e mostrano una invidiabile ricchezza di soluzioni, con Lavecchia, Casale e Guarino in giornata di grazia. La Murese deve abbassare il baricentro ed allontanarsi dalla porta di Coretti che non correrà praticamente alcun rischio fino alla fine. Dopo le prime schermaglie è Guarino, al 31', a rompere gli indugi con un improvviso tiro incrociato dal limite destro dell'area, ma Scaldaferri si supera e devia in corner. Nella ripresa il Pisticci assume il totale controllo delle operazioni e gioca un bel calcio, il migliore di stagione, con manovre corali ed un ritmo alto. Dopo 2' Lavecchia si inserisce di te-
Gagliardi del Pisticci
sta sottoporta, sfrutta un cross da sinistra ed impatta a colpo sicuro, ma Scaldaferri salva con un guizzo. La pressione del Pisticci, tuttavia, si intensifica ed all'11' l'ottimo estremo difensore biancorosso non può nulla sul tap in vincente di Gagliardi che corona una rapida triangolazione imbastita da Mels per vie centrali su Lavecchia lesto a scendere a destra, l'esterno crossa forte e basso, la sfera attraversa l'area ed il bomber gialloble si fa trovare pronto sul secondo palo per la correzione decisiva. Subito dopo Coretti, tutto solo, si accascia a terra. Momenti di panico, per fortuna senza conseguenze. Il portiere pisticcese subisce un momentaneo bloc-
Scaldaferri della Murese
co della mascella, forse per il freddo forse per l'esultanza. Al 28' il Pisticci ha l'occasione per chiudere l'incontro: Amato calcia da vicino sugli sviluppi di un corner, ma un difensore salva sulla linea. Scaldaferri lo imiterà un minuto dopo su tiro di Lavecchia. La Murese è tutta in una punizione velenosa che taglia l'area, ma viene deviata in corner. Dopo 6 minuti di recupero l'arbitro decreta la fine. Il Pisticci ha legittimato il successo a suon di occasioni. La Murese, priva di uomini importanti, deve arrendersi, incassando la prima sconfitta stagionale per mano di un Pisticci che adesso guarda sempre più da vicino l'Olimpo degli Dei. Roberto D’Alessandro
Valente: «Grande intensità» Il Pisticci si conferma squadra in grado di esaltarsi quando incontra avversari di spessore. Dopo il Policoro (che all'epoca era capolista imbattuta) supera anche la Murese (nella stessa situazione). La crescita di un gruppo partito in sordina all'inizio, stando a Valente, è tutta nel lavoro settimanale. “Abbiamo acquistato maturità e convinzione nei nostri mezzi - spiega il tecnico -. Oggi siamo stati capaci di giocare con grande intensità dimostrando di saper adeguare il nostro ritmo alle situazioni ed ai momenti. Non è facile affrontare la capolista e meno facile è creare tanto contro un avversario del genere. Noi ci siamo riusciti e credo che, senza le parate di Scaldaferri avremmo potuto chiudere con un risultato più ampio a nostro favore”. Per mister Lardo quella di Pisticci è “una sconfitta che ci può stare, soprattutto dopo un cammino così positivo da parte nostra. Non era facile giocare qui, anche per la situazione di organico in cui ci siamo trovati. Ma non voglio cercare alibi. Siamo stati bravi nel primo tempo, poi nella ripresa il Pisticci è venuto fuori e, per quanto creato da loro, la sconfitta ci sta, ma i miei ragazzi sono stati ugualmente bravi”.
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Sport Ritorno al successo dopo quattro turni per la formazione jonica
Lunedì 24 novembre 2008
Policoro, quanta fatica Vultur battuta all’ultimo assalto con Ripa L’undici Di Mase perde l’imbattibilità casalinga
L’Oppido non si ferma più Ne fa tre al Picerno ed è in vetta PICERNO OPPIDO
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PICERNO: Perna; Spera (17's.t. Salvia); Bochicchio; Sodo; Farenga; Albano (31's.t. Lottino A.); Lottino V.; Ciardiello; Aulisio (44's.t. Viaggiano); Caivano; Coviello. A disp.: Arleo, Quagliata, Damiano, Buonansegna. All. Di Mase. OPPIDO: Di Corato; Giganti G.; Provenzale; Leone A.(29's.t. Manniello D.); Santagata (1's.t. giganti Gia.); Volturno; Leone G.; Vaccaro; Montenegro; Astudillo; Villano (33's.t. Provenzale C.). A disp.: Manniello M, Pappalardo, Manniello V., Balsamo. All. Manniello. ARBITRO: Colangelo di Potenza (Pallotta-Di Leo). RETI: p.t.: 40' Villano (O); s.t.: 7'. Lottino V. (P); 21' Leone G. (O); 30' Volturno (O). NOTE: Ammoniti Bochicchio, Spera, Lottino V. (P); Vaccaro, Volturno, Provenzale (O). PICERNO - Sconfitta con l'amaro in bocca. Il Picerno recrimina sul gol del primo vantaggio ospite, per una posizione di off-side da parte di Villano. Nonostante il punteggio possa trarre in inganno, gli uomini di mister Di Mase non hanno demeritato e dopo aver riacciuffato Montenegro e soci hanno subito il gol dell’ 1-2 nel loro momento migliore. Il 3-1 è arrivato grazie ad una magistrale punizione di Volturno, non nuovo a queste cose. La cronaca. Come prevedibile è l'Oppido a prendere in mano le redini della gara, con Astudillo che svaria in lungo e in largo per tutto il centrocampo. I padroni di casa prediligono giocare in contropiede e al 10' un bel lancio di Ciardiello trova Caivano sulla destra che crossa in mezzo per l'accorrente Aulisio, fermato dal portiere prima della stoccata vincente. Il Picerno è molto reattivo e ferma sulla linea della propria area tutte le velleità offensive degli avversari. I rossoblu continuano a pungere in contropiede grazie alla buona lena di
Ciardiello, Lottino V. e un pimpante Caivano. Il vantaggio ospite arriva al 40'. Dopo aver raccolto un pallone respinto dalla difesa picernese, Vaccaro lancia per vie centrali Villano che entra in area e beffa Perna di sinistro. L'avanti oppidano sembra essere di poco avanti alla linea dei difensori, ma a nulla valgono le proteste dei giocatori e della panchina locale, e a farne le spese è Spera che rimedia il cartellino giallo. Allo scadere della prima frazione il Picerno può subito pareggiare i conti, ma Caivano lanciato da Albano viene fermato dalla tempestiva uscita di Di Corato. La ripresa vede subito il Picerno proiettato in avanti alla ricerca del pareggio. Al 4' su azione di contropiede, Lottino V. trova Caivano in area, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Sul corner seguente Farenga ha tra i piedi una limpida opportunità, ma il suo aggancio termina fuori.Il gol non tarda ad arrivare e al 7' Lottino V. (buona la sua prestazione), raccoglie sul primo palo il corner dalla sinistra di Ciardiello e di destro pareggia i conti bruciando tutti in velocità. Al quarto d'ora una punizione velenosa da parte di Ciardiello, viene deviata in angolo. Il Picerno vive il suo momento migliore tanto che costringe gli ospiti a chiudersi in difesa. Il tutto però svanisce al 21' quando un fallo in attacco da parte del Picerno, viene sfruttato al meglio dagli uomini di Manniello, lesti a sfruttare la percussione di Leone G. sulla destra lasciato libero da marcature. Il numero sette percorre metà campo e in area con la punta del piede sinistro trova il palo interno alla sinistra di Perna. Il Picerno accusa il colpo, ma non si perde d'animo. L'Oppido però dimostra di essere una signora squadra e si limita a controllare senza grandi affanni. Il terzo gol arriva alla mezz'ora, su calcio da fermo di Volturno, la posizione non è delle migliori, ma il sinistro a girare che scavalca la barriere è ben angolato e si infila a mezza altezza alla sinistra di Perna. Leonida Russo
POLICORO VULTUR
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POLICORO: Maida, Malucchi, Digno (81' Aurelio), Achillea, Nuzzi, Rapolla, Fumarola, Ripa, Russo (66' Vitale), Castoro, Zizzania (57' Nigro). A disp: Labriola, Marta, Nettis, Panetta. All. Labriola. VULTUR RIONERO: Sicuro, Larotonda, Di Tolve, Scalise G., Cripezzi D., Scalise F., Barbaro, Matarangolo, Libutti, Lamorte, Strozza. A disp: Martone, Cripezzi J., D'Urso, Lanotte, Viggiano. All. Ficarazzi. ARBITRO: Russo di Bernalda. RETI: 91' Ripa del Policoro. NOTE: Ammoniti: Rapolla, Castoro (P); Di Tolve, Cripezzi D., Scalise F., Barbaro, Matarangolo (V). POLICORO - Ritorna al successo il Policoro 2000 che ieri
pomeriggio, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, ha battuto per uno a zero la Vultur Rionero, gara valevole per l'undicesima giornata del campionato d'Eccellenza. Piegando l'ultima in classifica i ragazzi di mister Labriola hanno riconquistato i tre punti dopo una pausa caratterizzata dal pareggio casalingo contro il Ferrandina e dalle due sconfitte consecutive patite in trasferta contro il Pisticci e la Murese. Gara avara di emozioni quella di ieri, condizionata anche dal freddo e da un campo particolarmente pesante. Il primo lampo è per il Policoro che, al 5', impensierisce la difesa avversaria con un tiro di Russo, di poco a lato. La Vultur prova a creare gioco offensivo ma il reparto difensivo jonico è attento e riesce a bloccare sul nascere le velleità avversarie. Al 21' sono ancora i ragazzi di mister
Labriola: «Bravi a crederci» GRANDE contentezza nello spogliatoio del Policoro per la vittoria conquistata, a tempo scaduto, contro la Vultur Rionero. Un successo che cancella il ricordo delle due sconfitte subite nelle ultime trasferte. “La squadra ha creduto in questo risultato - ha commentato a fine gara l'allenatore degli jonici, Rocco Labriola - abbiamo attaccato fino alla fine per mettere la palla in rete e arrivare alla vittoria. Nell'ultima parte della gara c'erano infatti ben quattro attaccanti in campo. In questa partita non siamo stati brillanti come nelle ultime disputate, giocate bene nonostante le sconfitte. Per noi questo è stato un periodo non molto positivo; infatti i ragazzi sono scesi in campo contratti, nervosi, tesi. Abbiamo sbagliato in qualche occasione ma non abbiamo concesso nulla e alla fine, con un pizzico di fortuna, siamo riusciti a portare a casa il risultato. Mi auguro che questo successo possa permettere alla squadra di sbloccarsi e di riacquistare fiducia a livello mentale, per affrontare al meglio le prossime partite”. E si pensa già alla trasferta di domenica prossima, a Tricarico. e.c.
Labriola a sfiorare il gol, con un lancio di Fumarola, deviato in angolo da Sicuro. Subito dopo gli ospiti cercano la rete in contropiede, con un'azione troppo allungata per essere realmente pericolosa. Le ultime occasioni degne di nota del primo tempo sono ad appannaggio dei padroni di casa, che sfiorano il gol con una giocata Russo - Ripa (30') e con un tiro di Fumarola (39'). La seconda frazione di gioco si apre con un Policoro sicuramente più attivo mentre agli avversari non resta che difendersi e cercare di sorprendere gli jonici con il contropiede. Al 47' gol annullato per i padroni di casa: Nuzzo mette in rete un lancio di Fumarola ma il guardialinee segnala l'off - side. Policoro ancora pericoloso al 58', con Russo che intercetta e devia fuori un rilancio di Sicuro. Gli jonici spingono anche con il neoentrato Nigro, che impegna più volte il portiere della Vultur. All'80' ancora un gol annullato per fuorigioco: Fumarola mette la sfera alle spalle di Sicuro proprio mentre l'arbitro segnala il gioco fermo. Pochi minuti dopo e arriva la prima azione degna di nota per la Vultur, ma il poco incisivo tiro di Strozza è facilmente bloccato da Maida. Per il Policoro, invece, ancora un'azione fermata per fuorigioco, questa volta di Ripa. Il gol per i padroni di casa è nell'aria e arriva a tempo scaduto, al 91': in un'azione confusa davanti alla porta degli ospiti Ripa è abile ad intercettare un passaggio di Vitale e a metterlo alle spalle di Sicuro. Matura così la sesta vittoria stagionale per gli jonici, che riprendono la corsa in campionato, confermando il quarto posto in classifica. Eleonora Cesareo
Padroni di casa in vantaggio, ma rimontati Il derby del Platano agli uomini di Natiello. Festa dello sport
Lo show di Sanseviero travolge il Banzi BANZI VALDIANO
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BANZI: Lobasso, Spineto (78' Bavaro D.), Pappalettera, Dasta, Lanciano, Mancini, Vecchio (75' Magalli), Bavaro F. , Visceglia (65' Laghezza), Gogoni. All. Angelino. VALDIANO: Serra, Colombo, Torre, Salvitelli (65' Discepolo), Calandriello, Guida, D'Amato (57' Polipo) , Brizzi (86' D'Alto), Sanseviero, Chiacchio, Pascuzzo. All. Fasullo. ARBITRO: Castello M. di Potenza (Brancato - De Luca). RETI: 9' Pappalettera, 23', 65', 73' Sanseviero. NOTE: Ammoniti: Teto, Calandriello, Polipo. Espulso Dasta. IL PIÙ BRUTTO Banzi della stagione, esce sconfitto, da una gara che l'ha visto protagonista per soli nove minuti, sino al vantaggio con Pappalettera, poi solo Lauria, vittoria meritata dunque per la formazionedi Valdiano, frutto di una migliore organizzazione di gioco. Perfetti nella fase difensiva, veloce sulle corsie esterne, ottimo in fase di palleggio. Per il Banzi una brutta battura d'arresto che lo vede ora risucchiato in piena zona retrocessione. La cronaca della gara vede subito il Banzi in gol, al primo affondo, assolo di Gogoni sulla destra, palla in mezzo per Pappalettera che in mischia batte serra da pochi passi. Il Lauria reagisce, spostando subito in avanti il proprio baricentro di gioco, al 15'D'Amato su punizione di poco al lato. 25' lunga rimessa laterale di D'Amato, Sanseviero anticipa
Il Ricigliano ingrana Mastroberti e Sgambati piegano il Balvano RICIGLIANO BALVANO
Sanseviero
tutti, con una girata al volo e batte Lobasso. Il Valdiano sembra avere una marcia in più, il Banzi accusa il colpo, ma il tempo termina senza ulteriore emozione. Stesso copione nella ripresa, con la formazione ospite padron del campo, al 53' fiammata di gogoni, con palla di poco al lato. 55'Calandriello da pochi passi di testa fallis ce una ghiotta occasione, ma al 65'arriva il meritato raddoppio, ancora con Sanseviero che di testa batte da pochi passi l'incolpevole Lobasso. Il Banzi non partecipa più alla gara al 70' Lobasso si salva in uscita sul Polipo, ma al 73' ancora Sanseviero complice uno svarione difensivo chiude definitivamente la gara superando Lobasso in uscita, al 94' ultimo rigore, che lo stesso si fa parare da Serra. Delusione nel team Bantino, per il presidente Vigliotti ”un passo indietro sotto tutti gli aspetti” per il direttore sportivo del Valdiano Larocca “ Vittoria meritata, complimenti ai ragazzi, per la prestazione, da oggi forse un pensierino al play off. Giulio Carcuro
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RICIGLIANO: Ricigliano: Perillo, Pietrafesa Mau, Gaudioso (45'st Verrone),Piegari, Limatola, Pignata, Mastroberti (40'st Giordano), Carpinelli, Robertazzi, Pietrafesa Mas, Sgambati (39'st Saracco). All. Natiello (Squalificato). A Disp: Buono, Mele, Iannuzzi, Clemente. BALVANO: Moretto, Cilibrizzi, Iacullo, Falcone, Turturiello P, Simone, Morelli (5'st De Leonardis),Piegari, Turturiello, Federico (23'st Palladino), Severino (1'st Bovino). All.Turturiello P.. A Disp: Villani,Califano,Sabatella, Zarrillo. ARBITRO: Perrotta Di Venosa(Sofia-Mekonen). RETI: 39'pt Mastroberti;33'st Sgambati NOTE: Amm. Pignata, Piegari; Falcone, Federico. Angoli: 6-2. Fg 3-1. Recupero: 1+3. Spettatori: 100 circa. RICIGLIANO - Va al Ricigliano il derby del Platano, che batte i “cugini” del Balvano con il punteggio di 2-0 in una vera e propria domenica di sport tra le due tifoserie. Il derby che non si disputava da sue anni si è giocato in una data tristemente nota per il sisma che nel 1980 colpì la nostra zona. Per dare voce alla storia,prima dell'inizio della gara, i sindaci dei due paesi si sono cordialmente scambiati saluti e fiori,rinnovando il gemellaggio già stipulato lo scorso anno. Un'altra postilla storica,curiosa e non di poco conto:
esattamente in quella giornata di 28 anni fa sul campo di Ricigliano, per un campionato di terza categoria, si disputava la gara RiciglianoPostiglione;tra le fila ospiti militava Verrone,padre dell'under Riciglianese che ieri ha potuto disputare alcuni minuti di gioco. A onor del vero la gara non è stata giocata a ritmi altissimi, al Ricigliano è bastato lo giusto sforzo per mettere in cascina altri punti preziosi per una classifica che adesso sorride;al Balvano, nonostante il maggior tono,mostrato nella seconda frazione di gioco,resta scomodo il penultimo posto. Le primissime battute di gara sono caratterizzate dalla classica fase di studio. Al 7' si registra la prima occasione pericolosa,di marca locale,firmata Robertazzi che in rasoterra paventa l'estremo difensore ospite. Al 9',invece, è il Balvano pericoloso con Morelli ben piazzato in area. In questa fase di gara,nonostante il gioco discreto e la buona forma,su entrambi i fronti, non si registrano particolari sussulti. Al 33' il Ricigliano conquista il primo angolo, a questo ne seguono altri che lanciano la squadra nell'area ospite. Il cronometro aspetta il 39' per registrare l'azione -cluo: Robertazzi crossa per Mastroberti ben piazzato sul vertice di sinistra che con un bel pallonetto regala il vantaggio ai suoi. Le emozioni del primo tempo finiscono qui. Dopo l'intervallo il Balvano si mostra più tonico, si butta all'arrembaggio alla ricerca del pari, e al 2' Federico saggia la capacità di Perillo con un tiro pericoloso dal limite. Al 7' Pignata
si becca l'ammonizione per fallo su Federico. Ne scaturisce una punizione calciata dallo specialista mister Turturiello, la sua traiettoria è di pochissimo alta. L'azione successiva è ancora del Balvano: Turturiello in diagonale dà l'illusione ottica del gol,riscaldando il tifo balvanese. La maggiore incisività del Balvano finisce con il svegliare i padroni di casa,che conquistano un paio di occasioni importanti:al 16' Piegari crossa per Mastroberti,Iacullo spazza. Al 21' Mastroberti su cross del sempre preciso Pietrafesa, conclude di poco alto sulla traversa. tutto ciò a dimostrazione che i tempi son maturi per archiviare definitivamente la pratica. Difatti, pochi minuti trascorrono dalla belle rete firmata Sgambati: slalom di Robertazzi dal limite, che calcia in porta, sulla respinta di Moretto, Sgambati ruba palla per indirizzarla nel sette e mandare in tripudio la tifoseria infreddolita! Nelle ultime battute di gara,il Ricigliano si limita ad amministrare in scioltezza il doppio vantaggio, che consacra il buon momento di forma dell'undici di Natiello, che nell'analizzare “questa gara giocata non proprio benissimo ma con un risultato che ci sta tutto perché i ragazzi si sono impegnati al massimo in una gara non facile da interpretare perché sentita al massimo” si complimenta con l'under Salvia, da una settimana in prova nella serie A svizzera e auspicando che “la società ci stia vicina, potremmo senza dubbio raggiungere i risultati prefissi”. Carmen Freda
Sport 51 Partita equilibrata, ma decisa dalla sfortunata autorete di Acito Lunedì 24 novembre 2008
Atella, punti salvezza Sconfitto di misura un Forza Matera sprecone ATELLA 1 FORZA MATERA0 ATELLAMONTICCHIO: Mariano, Romaniello, Caselle, Larotonda V., Manfreda, Gamma, Leccese, Angelillo, Pascale (42’st Lanotte), Carriero, Guglielmi (19’st Catenacci). A disp.: Di Biase, D’Annucci, Montano, Tedesca, Colangelo. All. Mecca. FORZA MATERA: Loiacono, Paladino, Acito (36’st Moramarco), Scalbi, Palladino, Cocchiaro, Ferramosca, Farinola A.(22’st Di Pede), Di Cecca P.(13’st Farinola D.), Di Cecca E., Fiorentino. A disp.: Amoruso, Nicoletti, Cambio, Cancellieri. All. Liuzzi. ARBIRTO: Martone di Venosa (Diotisalvi-Pescuma) RETE: s.t. 32’ Acito (M) (autorete). NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, pomeriggio freddissimo. Ammoniti: Paladino, Farinola A. del Matera; Pascale, Mariano, Romaniello, Caselle dell’Atella. Angoli: 3 a 2 per il Matera. Recupero: p.t. +0’; s.t.+5’. ATELLA – Tutto è bene, quello che finisce bene. E l’Atella Monticchio non poteva di certo rifiutare o non apprezzare il grosso regalo ricevuto dagli ospiti. E’ vero che l’Atella Monticchio ha vinto con un’autorete del materano Acito,
Liuzzi amaro: «Dovevamo buttarla dentro» A FINE gara il tecnico materano è molto arrabbiato per l’inattesa sconfitta dovuta soprattutto alla malasorte. «Mi dispiace – ha detto mister Liuzzi – perché la partita l’abbiamo fatta noi, tant’è che siamo arrivati sei o sette volte in porta e perdere con un’autorete la dice lunga. La palla l’abbiamo tenuta sempre noi con buone trame di gioco e non meritiamo per niente questo terz’ultimo posto in classifica. Peccato per le occasioni che non abbiamo saputo sfruttare già dall’inizio del primo tempo. In Eccellenza non si può sbagliare e la palla bisogna metterla dentro. C’è solo la rabbia per il risultato perché la squadra c’è e gioca e non merita l’attuale posto in classifica».
Carriero dell’Atella
ma è altrettanto vero che non ha rubato niente e che nel corso della partita ha replicato colpo su colpo agli attacchi dei ragazzi di mister Liuzzi. Tant’è che l’autogol è proprio scaturito da uno dei tanti attacchi portati da Carriero e compagni. Si potrebbe dire che
un pareggio sarebbe stato un risultato più equo, ma così non è stato perché questa volta la dea bendata si è schierata con i padroni di casa, privi, tra l’altro di alcuni elementi importanti. Con i tre punti conquistati su una diretta concorrente della zona rossa della
classifica gli atellani distaccano di quattro i punti i materani, che possono soltanto recriminare di non aver saputo sfruttare le buone occasioni avute per andare in gol. Infatti gli ospiti già al 3’ hanno sprecato una buona opportunità con Di Cecca P., il cui pallonetto su uscita di Mariano è finito di poco oltre la traversa. Pronta al 7’ la risposta dei locali con Leccese che da dentro l’area ha mandato di poco sopra la traversa. Due minuti dopo sono ancora gli ospiti a mancare una ghiotta occasione con Ferramosca che, su cross di Di Cecca E., tutto solo ha spe-
Dal canto suo l’allenatore atellano, riconosce che la componente fortuna è stata determinante ai fini del risultato finale. «E’ vero che la vittoria è arrivata per una deviazione degli ospiti, ma possiamo dire che la partita, molto sentita da ambo le parti, è stata piuttosto equilibrata anche se non ha offerto un grosso gioco. Un pareggio sarebbe stato più equo ma questa volta diciamo che ci ha assistito un po’ la fortuna nella sfortuna più totale per le assenze di alcuni nostri giocatori che non siamo riusciti a recuperare per questa partita. E’ stato comunque importante fare punti che in questa circostanza valgono doppio». m.r.
dito il pallone oltre la traversa. Poi il gioco è ristagnato a centrocampo sino al 36’ quando il portiere ospite Loiacono è costretto ad anticipare in uscita Angelillo per evitare guai peggiori. Nella ripresa all’8’ il portiere atellano deve uscire dalla propria area per frenare la pericolosa incursione di Di Cecca P. che tutto solo si stava portando verso la porta atellana. Nell’occasione il pallone è stato messo in angolo di testa dal recupero di Larotonda Vito, mentre il giocatore materano è rimasto lievemente infortunato. La susseguente punizione è finita con il pallo-
ne oltre la traversa. Al 17’ su tiro di Gugliemi è pronto al recupero il portiere Loiacono su un proprio errore che stava regalando il gol ai locali. Al 32’ la rete degli atellani passati in vantaggio su una sfortunata deviazione del terzino Acito su tiro di Angelillo che ha messo fuori causa l’incolpevole Loiacono. A nulla è valso poi l’arrembaggio finale degli ospiti per raddrizzare la gara laddove i locali difendendosi con ordine e con improvvise ripartenze, hanno conquistato una vittoria importante per la classifica e per il morale. Michele Rizzo
L’Irsinese torna alla vittoria Un Ferrandina irriconoscibile è costretto al secondo ko interno di fila
Giancaspero castiga l’Avigliano IRSINESE AVIGLIANO
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IRSINESE: Cucuglielli, Sansone, Laurieri, Cannito (30’ s.t. Lorusso), Girone, Cristallo, Cardano, Vitale, Giancaspero, Fiorino, Armenise (23’ s.t. Dinardo). Non entrati Fiore, Piccirillo, Granieri, Popolizio, Morelli. All. Patella. AVIGLIANO: Vaccaro, Lorusso A., Muzzillo, Camelia, Carlucci D., Tornillo, Fiorino D., Santopietro, Grieco (12’ s.t. Darwish), Petilli, Ottati. Non entrati Chianese, Petraglia, Carlucci W., Giuzio, Sileo. All. Filadelfia. ARBITRO: Burgi di Matera (guardalinee Mariano e Chiechi). RETI: 7’ Cardano, 27’ s.t. Petilli, 35’ s.t. Giancaspero. NOTE: pomeriggio freddo, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammonito Tornillo (A). IRSINA – Cinismo. E capacità di sfruttare nel modo migliore le incertezze e le disattenzioni avversarie. Matura così la vittoria dell’Irsinese. Bravi, gli uomini di Patella, a capitalizzare nel modo migliore le occasioni avute, approfittando delle colpevoli amnesie della difesa aviglianese. Va via da Irsina con una sconfitta, con qualche motivo di recriminazione, ma soprattutto con tante domande da porsi la formazione di Filadelfia. Battuta da un copione che si ripropone con insistenza: gioca bene, costruisce occasioni, ma da una parte del campo non riesce a concretizzare e dall’altra mostra preoccupanti momenti di black
out, regolarmente puniti dagli avversari. Era stato bravo, l’Avigliano, a rimettere in piedi una partita che sembrava subito essergli sfuggita. E’ stata brava l’Irsinese a riprendersi il vantaggio pochi minuti dopo che Petilli (settimo gol stagionale) aveva riportato in parità le sorti dell’incontro. Tutta in discesa la gara degli uomini di Patella. Che ci ha messo appena sette minuti per sbloccare il risultato, su una palla messa in mezzo Cardano, con Alessio Lorusso che non va a chiudere e nessun altro difensore pronto a raddoppiare, ha tutto il tempo per controllare di sinistro, portarsi la palla sul destro e battere Vaccaro. Ci prova con i tiri da fermo, la squadra di Filadelfia, su quella di Petilli Cucuglielli non controlla, ma nessun aviglianese è pronto al tap-in. Se da un lato sono Fiorino (conclusione dal limite a lato) e Giancaspero (anticipato da Vaccaro) a farsi vedere, dall’altro a provarci sono prima Petilli, che sfiora il palo; poi Ottati, e la sorte è la stessa; infine Santopietro, la cui punizione scavalca di poco la traversa. Petilli al 27’ della ripresa inventa la perla della giornata: sul limite dell’area, rientra con il destro e con il sinistro piazza la palla nell’angolo in cui Cucuglielli non può arrivare. Sembra che la gara possa chiudersi qui. Ma la difesa aviglianese, su un’azione confusa, si fa trovare ancora impreparata, Fiorino pesca Giancaspero (per gli aviglianesi in fuorigioco) che deve solo appoggiare in porta. Giancarlo Tedeschi
Bozzi, la firma dell’ex I suoi due gol regalano tre punti pesanti al Tricarico FERRANDINA TRICARICO
1 2
FERRANDINA: Policano, Granato, Nacarlo (31' st Lengua), Romeo, Cozzolino, Matrice, Amitrano, Ciardo, Cirillo (1' st Forino), Grieco, Saulle. A disp. De Vincenzo, Russo, Pantone. All.Stigliano. TRICARICO: Pirchio, Laruccia, Di Girolamo (35' st Scarfone), Grassani D, Chessa, Grassani F, Altini, Proggi (39' st Maino), Sparapano, Porfido, Bozzi (43' st Angelastro). A disp. Peluso, Basile, Cannito, Palasciano. All. Abbrescia. ARBITRO: Scarico di Castellammare di Stabia ( Cantiani e Guida) RETI: 12' pt e 19' st Bozzi, 46' st Grieco. NOTE: ammoniti: Grieco, Proggi, Romeo, Saulle, Cirillo, Laruccia, Grassani D, Ciardo, Forino. E' STATA la rivincita dell'ex. A costringere alla seconda sconfitta interna di fila un Ferrandina irriconoscibile rispetto alle ultime convincenti uscite, infatti, è stato l'attaccante Bozzi, lo scorso anno in rossoblu. Entrambi suoi i due gol che hanno costretto l'undici di mister Stigliano a subire il sorpasso in classifica del Tricarico. Le reti una per tempo. La prima al 12'. Bozzi elude la guardia di Nacarlo e si presenta tutto solo davanti a Policano che esita a uscire dai pali. Un'incertezza che si rivela fatale per i padroni di casa. È un gioco da ragazzi, infatti, per la punta del Tricarico spiazzarlo e depositare il pallone in fondo al sacco. Per i ragazzi del team aragonese un'autentica doccia fredda che spegne in partenza gli entusiasmi. In campo i rossoblu continuano a fare molto movimento, ma senza in realtà produrre trame di gioco accettabili. Le idee poche, ma confuse. Ma, d'altra parte, che ci sarebbe stato da soffrire lo aveva già anticipato il tecnico, alla vigilia dell'incontro. L'assenza della coppia di attacco ti-
Bozzi
Grieco
tolare e di Mastrangelo in difesa, ha costretto a scendere in campo il Ferrandina in versione piuttosto rattoppata. E il Tricarico è stato bravo ad approfittarne, muovendosi in campo con ordine ed efficacia. Poche, in ogni caso, da una parte e dall'altra le azioni degne di nota, eccetto al 22' un'insidiosa punizione di Porfido e al 34' uno sterile tentativo di Saulle. Nella ripresa a cercare di rimettere in equilibrio le sorti dell'incontro è il Ferrandina. Al 13' Grieco mette in movimento Granato che serve Saulle. Ma l'attaccante da posizione favorevolissima non trova l'affondo giusto. Pochi minuti e al 19' il Tricarico concede il bis ancora con Bozzi. L'attaccante ruba palla poco do-
po la metà campo e palla al piede, si sbarazza della difesa rossoblu, arrivando solo davanti a Policano che nulla può. È doppietta. Il Ferrandina non sembra tentare nemmeno la reazione e riesce ad accorciare le distanze solo a tempo ormai scaduto. È il 46', infatti, quando Grieco arpiona la palla dal limite e, trovando il varco giusto tra le fila della difesa ospite, scocca il tiro vincente. L'onore è salvo, ma il risultato non cambia. L'incontro si chiude con l'infortunio di Nacarlo che rimane a terra, dopo uno scontro di gioco fortuito con il compagno di squadra Ciardo. Margherita Agata m.agata@luedi.it
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Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Lagopesole-Varisius
11ª
Marcatori
2-1
5' pt Bongermino (V), 11' st Mecca D. (L), 30' st (r) Maiorino (L)
Latronico-R. Irsina
2-2
Miglionico-A. Scanzano
1-0
Pescopagano-Bella
2-2
3' pt Savino (RI), 16' pt Genovese (L), 22' st Potenza (RI), 40' st Cantisani R. (L) 44' pt Tataranni
11' st e 45' st Troiano D. (B), 36'st Montano (P), 39'st Lamorte (P)
R. Tolve-Grottole
1-1
S. Montalbano-Vitalba
0-5
13' pt Postiglione (RT), 17' st Scarnato (G)
12' e 17' st Mancusi, 37' st Mecca A., 41'st e 43' st Tomasillo
Santarcang.-B. Pleiade 10' pt Armentano V., 30' pt Bitetti
Viggiano-Moliterno
2-0 2-1
12' st e 43' st Campisano (V), 30' st Lancellotti (M)
Prossimo turno
12ª giornata 30/11/08 ore 14.30
A. Scanzano-Pescopagano B. Pleiade-Lagopesole Bella-R. Irsina Grottole-Viggiano Moliterno-S. Montalbano Santarcang.-Latronico Varisius-R. Tolve Vitalba-Miglionico
giornata
B. PLEIADE R. TOLVE MIGLIONICO VIGGIANO A. SCANZANO R. IRSINA SANTARCANG. MOLITERNO BELLA GROTTOLE VARISIUS PESCOPAGANO VITALBA LAGOPESOLE LATRONICO S. MONTALBANO
23 22 21 21 19 18 18 18 16 16 13 11 10 9 3 3
11 7
2
2 17 6
6
4
1
1 10 3
5
3
1
1
7
3 11 0
11 6
4
1 15 8
6
4
2
0
9
2
5
2
2
1
6
6
7
-1
11 6
3
2 16 10 5
2
1
2
7
6
6
4
2
0
9
4
6
0
11 6
3
2 12 7
5
3
1
1
5
3
6
3
2
1
7
4
5
0
11 5
4
2 13 5
5
4
1
0
9
0
6
1
3
2
4
5
8
-2
11 5
3
3 21 15 5
2
2
1 12 7
6
3
1
2
9
8
6
-3
11 5
3
3 14 8
6
5
1
0 11 1
5
0
2
3
3
7
6
-5
11 5
3
3 13 10 6
4
2
0
8
3
5
1
1
3
5
7
3
-5
11 5
1
5 13 11 5
3
0
2
4
2
6
2
1
3
9
9
2
-5
11 4
4
3 12 12 6
3
1
2
7
7
5
1
3
1
5
5
0
-7
11 4
1
6 15 16 6
4
0
2 11 5
5
0
1
4
4 11 -1 -10
11 2
5
4 15 15 5
0
4
1
6
7
6
2
1
3
9
8
0 -10
11 2
4
5 13 15 5
0
3
2
4
7
6
2
1
3
9
8
-2 -11
11 2
3
6
8 17 6
1
1
4
6 12 5
1
2
2
2
5
-9 -14
11 0
3
8
7 20 6
0
3
3
7 12 5
0
0
5
0
8 -13 -20
11 1
0 10 4 33 5
0
0
5
1 14 6
1
0
5
3 19 -29 -18
6 reti: Troiano (Bella); Campisano (Viggiano) 5 reti: Rusciani, Schettino (Borussia P.); Deceglie, Tataranni (Miglionico); Savino (R.Irsina); Gerardi (R.Tolve) 4 reti: Molletta (Moliterno) 3 reti: Chiruzzi (2), Prezioso F. (A.Scanzano); Campea, Montemurro (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Ragone (R.Tolve); Carriero, Lambertini (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Bellomo, Montelli (1) (Varisius); Sanchirico (Viggiano); Tomasillo, Verdecanna (Vitalba) 2 reti: Benedetto, Laviola (A. Scanzano); Scarnato (Grottole); Destino (Lagopesole); Sanchirico (Moliterno); Lamorte, Lanza A., Zelante (Pescopagano); Addamiano, Cataldo, Potenza (R.Irsina); Postiglione (R.Tolve); Armentano, Bitetti, Lospinuso (Santarc.); Bongermino, Matarrese, Netti (Varisius); Di Martino, Mancusi (Vitalba)
Ai ragazzi allenati da Romano non è bastato il vantaggio di Postiglione per ritornare alla vittoria
Tolve fermato in casa dal Grottole La rete del pareggio per i materani è firmata da Scarnato REAL TOLVE GROTTOLE
1 1
REAL TOLVE : Moreschi, De Angelis, Santarsiero, Postiglione, Palo A. , Mazzacane, Tolve, Beneduce, Ragone, Palo G. , Gerardi. A disp : Costini, Montesano, Cortese Diana, Soldo, Rinaldi, D'Andria. All: Romano GROTTOLE: Zaccaro, Di Biase, Trapano, Guerrieri, Noviello, Allegretti P., Campea, Paladino, Montemurro, Scarnato, Farsane. A disp: Di Brizio, Lanzolla, Allegretti F.P. , De Giacomo, Alfarano, Iacovino, Puntillo. All: D'Ascanio ARBITRO: Sapienza di Potenza RETI: 13' pt Postiglione (R), 17' st Scarnato (R) TOLVE - Meno sette!! Mancano sette giorni alla fine di questo novembre nero per il Tolve che porta a quattro la serie di partite senza vittorie e raccoglie il terzo pareggio di fila, oltre alla sconfitta di Scanzano. Solo una settimana e poi vedremo se sarà il caso o meno di addossare tutte le colpe all'undicesimo mese dell'anno che anche nel 2007 fu fatale agli uomini di mister Romano. Il pareggio con il Grottole è di “rigore”, e ci può stare se si pensa che, ad un primo tempo giocato a buoni ritmi, ha fatto da contraltare una ripresa dove sono stati tirati i remi in barca troppo presto. La cronaca: per i padroni di casa al 7' ci prova capitan Postiglione con una conclusione da fuori area che non impensierisce il ben piazzato Zaccaro. Al 13' passano i padroni di casa grazie alla trasformazione del penalty da parte di Postiglione dopo un fallo su Ragone. Bella azione di Beneduce
Il capitano del Real Tolve, Postiglione
al 16' ma il suo tiro, dopo aver saltato i difensori ospiti, si spegne alto sulla traversa. Si vede il Grottole al 20' con Montemurro che da fuori area non scalfisce le
certezze di Moreschi. Nella ripresa al 3' ci prova Trapano ma ancora una volta la palla sorvola la parte alta della porta difesa da Moreschi. Ancora gli uomini di mi-
ster D'Ascanio al 7' con Paladino, ma il numero uno di casa para in due tempi. Ci prova Tolve per il Real al 12' ma la mira è imprecisa. Al 17' arriva l'episodio che decide il risultato finale: rigore per il Grottole, sul dischetto si presenta Scarnato che realizza per il pareggio finale. Alla fine del match il risultato appare tutto sommato giusto perche rispecchia il momento attuale delle due squadre: in risalita il Grottole di mister D’Ascanio, in discesa il Real Tolve che si è divorato quanto di buono costruito finora. Un vero peccato per i ragazzi di mister Romano Gianluigi Armiento sport@luedi.it
In gol Savino e Potenza per il Real Irsina e Genovese e Cantisani per i locali
Latronico, pari in rimonta LATRONICO IRSINA
2 2
LATRONICO: Propato, Pansardi, Grisolia, Messuti Gia., Cozzi, Ponzo, Messuti Giu., Lorito (30' st Cantisani C.), Genovese, Totaro, Forestiere (30' st Cantisani R.). A disp. Iacovelli, Viola, La Banca, Protano. REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Ruggiero, Potenza, Addamiano, De Biasi, Cataldo, Saracino (45' st Chiarappa), Savino, Abruzzese, Gerardo (29’ st Magro). A disp. Camici, Rizzi, Amoroso, Castaldi, Masiello. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Russo e Amati). RETI: 3'Savino, 16' Genovese, 22' st Potenza (R), 40' st Cantisani R. NOTE: Ammoniti: Lorito e Pansardi, Saracino. TERMINA in parità il match tra Latronico e Real Irsina, con i locali che riescono a rimontare per ben due volte e, nell'arco dei novanta minuti hanno sicuramente le occasioni maggiori per portare a casa i tre punti. La giornata sembra iniziare malissimo per i locali che, dopo appena tre minuti, vanno sotto grazie ad un'invenzione da oltre quaranta
metri di Savino che trova fuori dai pali Propato, indovinando l'angolino alto alla sinistra dell'estremo difensore bianco-celeste. Il Latronico non ci sta e ci prova prima con un tiro che finisce alto di Grisolia e poi raggiunge la parità grazie ad una punizione dal limite di Genovese che non lascia scampo a Lolaico. L'occasionissima giunge al 38' sui piedi di Giuseppe Messuti che tutto solo davanti a Lolaico non riesce a concludere. Nella ripresa al 15' gli ospiti recriminano per un contatto in area tra Ponzo e Gerardi. Il rigore per gli ospiti giunge al 22' per un dubbio atterramento in area “provocato” da Pansardi quando la palla sembrava ormai destinata in una zona non pericolosa, con Potenza che realizza dagli undici metri e riporta in avanti i suoi. I locali non ci stanno e ci provano con Cantisani che, prima tira alto e poi sigla la rete 40'. Nei minuti di recupero una testata di Cozzi e una conclusione dall'interno dell'area di Cantisani R. fanno gridare al gol ma il risultato non cambia. Un Latronico apparso sicuramente in ripresa che non ha affatto risentito dei moltissimi punti di differenza cha la separano dall'Irsina. Carlo Rossi sport@luedi.it
Cinquina del Vitalba in casa del Montalbano MONTALBANO VITALBA
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MONTALBANO: Buonfiglio, Laragione M., Sergio, Cipriano F., Sergi S., Laragione M., Antonicelli, Iacovino (20' st Diazenna), Sergi R. (33' st Capuano), Cipriano D., Malvasi. A disp: De Nuzzo, Potenza. All: Diazenna. VITALBA: Tomasulo, Verdecanna, Mecca A., Tomasillo, Colucci (25' st Carriero), Zecca D., Laurenzana (39' st Telesca C.), Mancusi, Mecca V., Gerardi, Panariello. A disp: Romaniello, Bochicchio, Mecca Ang., Di Martino, Telesca A. All: La Capra. ARBITRO: Di Noia di Potenza (assistenti: Gioia, Alagia) RETI: 12' e 17' st Mancusi, 37' st Mecca A., 41'st e 43' st Tomasillo. NOTE: pomeriggio autunnale, temperatura freddoumida, pioggia intermittente; terreno erboso in buone condizioni. Gara a porte chiuse. Ammoniti: Sergio, Sergi S., Iacovino (M), Mecca D. (V). MONTALBANO JONICOLo Sporting del presidente Egidio Iacovino colleziona il decimo insuccesso in undici gare. E ancora una volta è una débacle, un sonoro e rotondo 'cappotto' che la dice tutta sulla condizione della squadra jonica. Hanno resistito un tempo e poco più i baby di mister Diazenna, un tempo in cui hanno fatto anche vedere qualche discreto accenno di gioco a centrocampo, con qualche triangolazione apprezzabile. Poi nella fase iniziale della seconda frazione di gioco è ar-
rivata la solita sbadataggine difensiva e il conseguente vantaggio degli ospiti. A quel punto la gara poteva già considerarsi conclusa, decisa nel risultato, considerata la pochezza offensiva dei padroni di casa. I biancoazzurri hanno visibilmente accusato il colpo, ed anziché reagire, hanno ceduto di schianto ad un avversario fino a quel momento tutt'altro che eccezionale. Al 12' della ripresa cross dalla destra, difesa in sonno e sull'altro palo il solitario Mancusi, appostato a due passi dalla linea di porta, mette la palla in rete di testa. Il Montalbano è suonato e dopo soli cinque minuti incassa il secondo gol: ancora Mancusi approfitta di un errore di disimpegno di Iacovino, entra in area e beffa Buonfiglio con un pallonetto che termina la sua corsa in fondo alla rete. Il Montalbano mostra di non avere più né fiducia né benzina. E il Vitalba dilaga. Al 37' Antonio Mecca raccoglie un bel rasoterra di un compagno e mette comodamente in rete la palla del 3 a 0. Ma non è finita. Nei minuti finali è Tomasillo show: al 41' entra in area e di prepotenza batte Buonfiglio con un secco diagonale; al 44' gol fotocopia, con il 4 rossoblu, che concede il bis, arrotondando il punteggio, che si fa tennistico e umiliante per gli jonici. Sull'altro versante Tomasulo non ha dovuto fare certo gli straordinari: i biancoazzurri lo hanno chiamato in causa in pochissime occasioni, spuntati come sono non sono stati in grado di creargli nessun serio grattacapo. Antonio Romano sport@luedi.it
Sport 53 L’undici allenato da mister Villani supera il Moliterno e sale al terzo posto Lunedì 24 novembre 2008
Viggiano, il derby è tuo Vana la rete di Lancellotti per i ragazzi di Vignati VIGGIANO MOLITERNO
2 1
VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani, Marchese, Sabia, Racina, Cauzillo (39' st La Neve), Piscopia, Campisano, M. Sanchirico, Salera (31' st Cicchelli). A disp: Nigro, Marsicovetere, Pandolfo, Siniscalchi, Genovese. All: Villani. MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Petrocelli, La Salvia, Lancellotti, Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Moretti, L. Sanchirico, Molletta. A disp: Lanzolla, Albano, Cirigliano, Crisci, Tempone, Milano, Gatta. All: Vignati. ARBITRO: Benevento di Potenza (Calamiello - Petrone). RETI: 12' st e 43' st Campisano, 30' st Lancellotti. NOTE: Giornata nebbiosa e fredda. Terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Marchese, Sabia (V); La Salvia (M). Angoli: 8 - 2 per il Moliterno. Recupero: pt 3'; st 3'. Spettatori: circa 150 con buona rappresentanza ospite. VIGGIANO - Fratantuono manca il sorpasso e Campisa-
Felice Vignati, del Moliterno
no da ex con la seconda doppietta consecutiva gela a due minuti dalla fine il Moliterno. Per l'attaccante potentino numeri a favore in questo avvio di stagione. Seconda doppietta consecutiva. La terza nell'intero campionato. Sette gol che gli valgono l'attestato di vicecapocannoniere dietro solo a Rusciani. Il Moliterno di ieri è stata la copia dell'inte-
ro torneo. Tante produzioni di gioco e molti sprechi. Tutto questo causa dell'inesperienza dei giovani che si sacrificano molto per ottenere qualcosa di positivo. Il Viggiano ha giocato la sua ordinata partita con copertura difensiva, smistamenti in mezzo al campo e cinismo offensivo. Il Moliterno si fa vedere con Molletta su punizione al 16' e Laurita respinge con i pugni. Gli ospiti prendono coraggio e due minuti dopo si rilanciano in avanti con Moretti che salta Cauzillo in velocità e cerca la parabola di esterno con la palla che si perde fuori. Al 19' Fratantuono supera in un duello Stefani ed è Racina a fermarlo in angolo per evitare che andasse in porta. Nella ripresa le occasioni più nitide e cala anche la nebbia che rende meno visibile la partita sia in campo che fuori. Al 4' Fittipaldi deve uscire tempestivamente dai pali per impedire a Cauzillo di andare solo verso la sua porta. Al 9' Lancellotti dal limite sfiora di poco il palo. Al 12' Campisano realizza il gol del vantaggio. M. Sanchirico stacca di testa e Campisano di sinistro colpevol-
mente lasciato solo infila di interno sinistro. Ad un quarto d'ora dalla fine il Moliterno pareggia. Lancellotti sugli sviluppi di calcio d'angolo indovina dalla destra un diagonale su cui Laurita non può nulla con la sfera che sbatte sul palo prima di entrare in rete. Al 38' Fratantuono ha l'occasionissima per mandare il Moliterno in auge ma a pochi passi da Laurita calcia alto. Due minuti più tardi però il portiere rossoblu deve arrendersi alla doppietta di Campisano. Il gol è quasi una fotocopia del primo. M. Sanchirico fa da torre e Campisano di destro indirizza la palla nell'angolo più lontano dell'estremo difensore moliternese e manda in delirio i tifosi viggianesi per un successo che sa di terzo posto e che proietta la sua squadra verso il primato. L'obiettivo resta la salvezza, per carità non lo mettiamo in dubbio, ma osare non nuoce a nessuno. La stessa metà è quella prefissata dal Moliterno che si saprà rialzare sicuramente da questa fatale sconfitta. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Il Pescopagano fermato in casa a sei minuti dal triplice fischio
Pareggio esterno per il Bella Per gli ospiti di Del Pino c’è stata la doppietta di Troiano PESCOPAGANO BELLA
2 2
PESCOPAGANO: Pinto, Perillo, Angiolillo (30'st Montano), Lanza A., Tavarone, Cantone, Lotano M. (20'st Torturiello) Capasso, Zelante, Pelosi, Lamorte (42'st Roselli). A disp. Bruno, Schettino, Miele, Deleonardis. All.: Pinto BELLA: Uva, Maruggi, Gliblizzi, Troiano G., Remollino, Ricigliano, Parisi (1'st Ricigliano M.), Vitiello, Errichetti (31'st Doino), Troiano D., Aliano (40'st Maresca). A disp. Masiello, Angrisani, Angrisani E., Scaringi. All.: Del Pino. ARBITRO: Carretta di Venosa (PicernoCaivano) RETI: 11'st e 45'st Troiano D, 36'st Montano, 39'st Lamorte. NOTE: Partita disputata sul neutro di Rapone. Ammoniti: Ricigliano, Angio-
lillo, Lanza A., Pelosi, Roselli. Espulso: Cantone. RAPONE- “Ora basta!”. In questo modo un laconico mister Pinto tuonava a fine gara. Il giovane tecnico di casa ha voluto sottolineare in questo modo, come da un po' di tempo a questa parte la sua squadra venga sistematicamente danneggiata dalle terne arbitrali. Per quel che riguarda la cronaca, il match non è stato un bel vedere dal punto di vista tecnico, ma ha tenuto comunque tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo istante. Dopo una prima fase di studio erano i locali ad affacciarsi al 20'pt dalle parti di Uva, con Lamorte che calciava debolmente da due passi. Al 33'pt il direttore di gara concedeva agli ospiti un penalty piuttosto dubbio, che Troiano D. si faceva neutralizzare dall'ottimo Pinto. Nella ripresa gli ospiti trovavano subito la rete del van-
taggio con l'ex Troiano D., che risolveva una mischia in area dopo un corner battuto da destra (10'st). Al 24'st Pelosi metteva Lamorte nelle condizioni di battere a rete, ma la sua conclusione finiva sul palo alla destra di Uva. Al 36'st ancora Pelosi ad illuminare il gioco, servizio a sinistra per Lamorte, che di prima la metteva in area trovando la perentoria conclusione di Montano, che finiva alle spalle dell'incolpevole Uva. Dopo tre minuti i locali andava in vantaggio al termine di un splendida discesa sulla destra di Perillo, che serviva sul palo lungo Lamorte, bravo a stoppare la sfera e a calciarla di piatto destro nell'angolino basso. A tempo ormai scaduto il direttore di gara assegnava un calcio piazzato al limite. Troiano D. con una sassata centrale realizza il pari e la sua personale doppietta. Gabriele Lotano sport@luedi.it
Tataranni stende lo Scanzano
Un Miglionico da alta classifica MIGLIONICO A.SCANZANO
1 0
MIGLIONICO: Calia, Scandiffio, Menzella, Giordano, Sabatelli, Galeota, Di Tinco (18'st Giampetruzzi), Battilomo A.(22'st Corleto), Lamacchia, Tataranni, Deceglie. A disp.: Fattore, Paterino, Salluce, Grande. All.: Paterino. SCANZANO: Di Stefano, Romano, Palermo (24'st Laviola), Frabetti L., Lanzara, Chiruzzi, Salerno (1'st Puppio), Corleto, Benedetto, Prezioso, Frabetti R. A disp: Schirone, Carone, Parisi, Pinca, Cecere. All. Calone. ARBITRO: Blasi di Potenza RETE: 44'pt Tataranni NOTE: Ammoniti: Tataranni, Deceglie, Calia (M); Frabetti L., Lanzara(S). MATERA Tre punti preziosi. La vittoria del Miglionico sull'Atletico Scanzano, porta la squadra di mister Paterino al terzo posto. Un solo punto separa ora il Miglionico dal Real Tolve e soli 2 punti dalla capolista Policoro. Non è stata una partita facile per gli uomini di mister Paterino costretti ad affrontare la terza forza del campionato senza gli under Capozzi febbricitante e Battilomo M. squalificato. Partenza in sordina delle due squadre che si punzecchiano solo al 6' con un tiro di Tataranni a fil di palo cui segue la risposta di Frabetti R. al 12' che trova pronto Calia. Al 21' occasione per lo Scanzano. Da dentro l'area è Prezioso che batte al volo su un cross di Benedetto ma Calia con uno scatto di reni intercetta e devia in angolo. Al 33' è invece il Miglionico che sfiora la rete. Di Tinco serve in area Tataranni che sguscia e in girata cerca la marcatura. Intercetta di coscia, un attento Di Stefano e la sfera termina sulla traversa. Al
Giordano del Miglionico
44' il Miglionico trova il vantaggio. E' Lamacchia che blocca un disimpegno della difesa ospite e lancia in area Tataranni che superato l'avversario lascia partire un bolide in diagonale sul quale Di Stefano nulla può. La ripresa vede il Miglionico alla ricerca del gol sicurezza e lo Scanzano che non demorde per il pareggio. Reclama un rigore il Miglionico al 7' su Lamacchia, motorino sulla sinistra, spintonato al momento del tiro. Risponde lo Scanzano prima con un colpo di testa di Benedetto e poi al 32' su cross dalla sinistra è il nuovo entrato Laviola a non trovarsi di un nonnulla per il tap-in vincente sul palo opposto. Scanzano pericoloso ma sprecone. Corleto da dentro l'area in ottima posizione, al 36', lascia partire una sberla altissima sulla traversa. Un fuorigioco dubbio fischiato a Tataranni lanciato a rete e un assist di Giordano per una bordata di Lamacchia parata da Di Stefano avrebbero portato i locali al raddoppio. Antonio Centonze sport@luedi.it
Mecca e Maiorino stendono i materani che vanno in gol con Bongermino Vittoria schiacciante per la Santarcangiolese sulla prima della classe
Lagopesole ok col Varisius Policoro perde ma resta primo LAGOPESOLE VARISIUS
2 1
LAGOPESOLE: Sabia D., Cloroformio, Coviello T., Mecca D., Verrastro, Lorusso, Col angelo (35'st Coviello V.), Destino (41'st Mecca R.), Pace (38' st Strammiello), Maiorino, Colangelo. A dis: La Capra, Mecca R., Coviello V., Stramiello, Zaccagnino, Sabia C., Lucia. All. Stenta VARISIUS: Stella, Parente, Bongermoni, Di Lena, masiello, Nocco, Materamarcosano, De Bellis, Montelli (1’ st Paradiso ), Bellomo, Maino (15' pt Fabiano, 40' st Tataranni). A disp: Di Pierro, Mancini, D'Adamo, Festa. All. Tucci ARBITRO: Santoro di Venosa (assistenti Martinese e Bonavoglia) RETI: 5'pt Bongermino, 11' st Mecca D., 30' st Maiorino (R) NOTE: ammoniti Cloroformio, Mecca D., Verrastro, Strammiello, Masiello e Pa-
rente SVANISCE il colpo della Varisius che ha cercato di prendersi tutta la posta in palio ma non ci è riuscita. Parte bene la Varisius senza timori reverenziali affonda e al 5'passa in vantaggio con Bongermino che chiude una bella triangolazione con Mantelli, appena entrato in area tira un fendente in diagonale che si insacca alle spalle di Sabia. E' il momento di chiudere la gara e ancora occasioni, dapprima con una punizione di Bellomo che riceve la bella risposta di Sabia, poi e Mantelli sempre su punizione ma non centra il bersaglio. La reazione del Lagopesole non impensierisce la retroguardia della Varisius, difesa concentrata attenta e ordinata, fino alla fine del tempo niente da segnalare. La ripresa ci mostra un Lagopesole più intraprendente comincia a spingere per recuperare il risultato esponendosi agli attacchi della Varisius, che al 15' spreca una ghiotta
occasione con Paradiso che si fa parare un gol già fatto. La spietata legge del gol dice gol mancato gol subito, infatti sul capovolgimento di fronte un cross di Maiorino pesca mecca D, spintosi in avanti di piede mette in rete la palla del pareggio. Da questo momento esce l'esperienza del bravo giocatore Maiorino che conquista punizioni su punizioni, che porta al conseguente calcio di rigore concesso al 30' su una azione alquanto dubbia, Maiorino appena entrato in area aspetta il difensore che neanche lo tocca e cade, l'arbitro troppo generoso concede il penalty che lo stesso Maiorino realizza. Nei minuti restanti il Varisius cerca il pareggio, due buone occasioni giungono prima con Materamarcosano, poi Bellomo su punizione colpisce il palo su deviazione del portiere. Con questa vittoria il Lagopesole respira per uscire dalla parte bassa della classifica. Vi.Bo.
SANTARCANGIOLESE PLEIADEPOLICORO
2 0
SANTARCANGIOLESE: Di Gioa, Gagliuoso, La Canna, Agata, Lospinuso, Gallitelli, Casalungo, Fortunato, Bitetti, Armentano, Lambertini, Colella, Di Taranto, Dora, Gallo, Laveccuia, Martorano, Bella. PLEIADE POLICORO: Pinelli, Schiraldi, Bongiorno, Giannini, Leone, Toscano, Margiotta, Buono, Gioia, Schettino, Russoni, Suriano, Cordino, Santoro, Loprete, Schiraldi, Ferrara, Fittipaldi. ARBITRO: Iummati di Potenza RETI: 10'pt Armentano V, 30'pt Bitetti NOTE: ammoniti: 23' pt Gagliuoso, 36' pt Pinelli, 40'pt Lacanna, 11'st Ferrara, 34'st Fortunato, 42' st Di Taranto. Espulso: 30'st Schettino SANTARCANGELO - Vittoria schiacciante dei padroni di casa sui primi in classifica. Non c'è storia, la formazione Santarcangiolese lotta e conquista, con sudore e buon gioco di squadra, tre punti che risollevano la squadra. Una vittoria tanto aspirata che ha visto esprimere sul campo un'ottima prestazione agonistica da entrambe le parti. Il freddo si fa sentire ma la pioggia giunge poche volte sul campo e puntuale l'arbitro fischia l'avvio della partita. Un primo tempo che vede la santar-
cangiolese carica. Un continuo attaccare e i risultati non tardano ad arrivare. Dopo soli dieci minuti di gioco, i padroni di casa conquistato il vantaggio. Su corner di Falcone, un colpo di testa di Armentano buca la rete del Policoro, alimentando le speranze di vittoria della squadra e dei suoi fedelissimi tifosi. La prima in classifica non si lascia abbattere e cerca di contrattaccare per riequilibrare il risultato sul pareggio. Un solo gol non può essere sufficiente per giocare tranquilli con una squadra quale il Policoro. La formazione vuole prendere il largo e al 30’ minuto del primo tempo ci riesce, agguantando il 2 a 0. Un'azione personale di Bitetti che risalendo verso la porta avversaria, conquista la rete con un tiro da quasi trenta metri che infila la palla nell'angolo destro della porta. . Con il secondo tempo la Pleiade Policoro si butta a capofitto nella partita, gli attacchi sono continui e si spera nel capovolgimento della situazione. La Santarcangiolese trova il terzo goal ma viene annullato per fuorigioco. Gli attacchi dei capolista si intensificano, i padroni di casa si chiudono in difesa e solo il magico intervento del portiere della Santarcangiolese riesce a salvare il risultato finale. Mancano solo 15’ al termine del match e, a causa di doppia ammonizione, Schettini viene espulso lasciando la Pleiade Policoro in dieci. Francesca Gresia sport@luedi.it
54
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica Albatros-S. Angelo
3-1
Bln Pignola-Abriola
2-0
Fst Rionero-Barrata
1-1
Futura Pz-Pietragalla
0-2
R.Montemil.-Possidente
2-0
S. Cataldo-P. 3 Fontane
1-3
S. Chirico N.-Ruvo
0-1
Savoia-Pantano
Prossimo turno
2-1
11ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Abriola-S. Cataldo Barrata-R. Montemilone P. 3 Fontane-Albatros Pantano-S. Chirico N. Pietragalla-Savoia Possidente-Bln Pignola Ruvo-Fst Rionero S. Angelo-Futura Pz
10ª giornata
BLN PIGNOLA PIETRAGALLA P. 3 FONTANE SAVOIA S. ANGELO S. CHIRICO N. RUVO R. MONTEMILONE FST RIONERO ALBATROS PANTANO POSSIDENTE S. CATALDO ABRIOLA FUTURA PZ BARRATA
26 24 20 18 16 15 15 15 14 14 13 12 7 6 5 2
10 8
2
0 23 10 5
4
1
0 11 4
5
4
1
0 12 6 13 +6
10 7
3
0 20 3
5
4
1
0 13 2
5
3
2
0
7
1 17 +4
10 6
2
2 19 12 5
3
1
1 11 7
5
3
1
1
8
5
7
-2
10 5
3
2 19 15 6
5
1
0 14 5
4
0
2
2
5 10 4
-4
10 5
1
4 16 17 5
4
0
1 12 9
5
1
1
3
4
10 4
3
3 21 13 5
2
1
2
6
5
2
2
1 13 7
8
-5
10 5
0
5 17 13 4
3
0
1 11 3
6
2
0
4
6 10 4
-1
10 4
3
3 16 13 5
4
1
0
8
1
5
0
2
3
8 12 3
-5
10 3
5
2 14 8
5
2
3
0
9
2
5
1
2
2
5
6
6
-6
10 4
2
4 22 19 6
4
1
1 20 11 4
0
1
3
2
8
3
-8
10 4
1
5 19 19 5
3
1
1 16 9
5
1
0
4
3 10 0
-7
10 3
3
4 10 18 4
2
2
0
5
6
1
1
4
5 15 -8 -6
10 2
1
7 11 24 6
1
1
4
6 12 4
1
0
3
5 12 -13 -15
10 1
3
6
8 23 4
1
2
1
3
3
6
0
1
5
5 20 -15 -12
10 1
2
7
8 16 6
1
1
4
5
8
4
0
1
3
3
10 0
2
8
8 24 4
0
1
3
2
8
6
0
1
5
6 16 -16 -16
8
3
8
8
-1 -4
-8 -17
Apre un’autorete
L’Albatros non si ferma Un tris al S.Angelo ALBATROS S.ANGELO
Risultati e classifica
I. Burgentia-Tramutolese 4-2
3 1
S. LAGONEGRO ROTONDELLA MONTESCAGL. SATRIANO SALANDRA V. D`AGRI A. TURSI ROCCANOVA I.F.VALSINNI I. BURGENTIA BERNALDA SIRINOMERCURE PATERNICUM POMARICO TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI
ALBATROS : Rienzi, Lancellotti C., Lancellotti A., Calabrese, Gisonna, Monaco, Giacinto (16' st Calogero), Lancellotti D., Mancuso A.M. (38' st Bosco), Mancuso F. (45' st Mancuso R.), Pagano; All. Cancellara. SANT'ANGELO : Mariano, Sabia, Romano (11' st Pace A.), Genovese, Rofranco, Pace V., Pisani (11' st D'Andrea), Galliani (11' st Ainola), Astino, Bochicchio, Lavinia; All. Petilli. ARBITRO : Cauzillo di Potenza. RETI : 5' pt autorete Lancellotti C., 45' pt Lancellotti D., 3' st Mancuso F., 6' st Lancellotti A. (rig.) NOTE : ammoniti 32' pt Romano, 44' pt Lavinia, 9' st Rienzi, 44' st Calabrese. Espulso Monaco per doppia ammonizione al 7' st. Al 42' st Rienzi para un rigore ad Astino. OPPIDO LUCANO – Pronto riscatto per l'Albatros che tra le mura amiche batte 3-1 il Sant'Angelo. Gli ospiti, però, passano in vantaggio per primi dopo appena 5' di gioco. La difesa dell'Albatros traballa e Bochicchio ne approfitta; la palla viene deviata da Rienzi e perde velocità; Lancellotti C. cerca una disperata deviazione che, però, costa l'autogol ai padroni di casa. Dopo questa rete è un monologo per l'Albatros che centra la traversa con Mancuso A.M. al 7'. I minuti passano e gli ospiti difendono a catenaccio. L'Albatros insiste soprattutto con Pagano, sicuramente il migliore in campo, ma il Sant'Angelo difende in modo ordinato. Il pareggio arriva allo scadere con Lancellotti D.. Mancuso F. calcia una punizione destinata al “sette” ma Mariano è miracoloso; sulla ribattuta nessuno dei difensori ospiti è attento, così Lancellotti D. deposita la palla in rete. Un pareggio sostanzialmente giusto dato il gran numero di palloni giocati dai
10ª giornata
padroni di casa. Il primo tempo si conclude così. L'inizio della seconda frazione di gioco è traumatica per gli ospiti. Al 3' st Mancuso F. fa partire un bolide dai venticinque metri che Mariano può solo toccare ma non può evitare la rete. Passano altri 3' e Pagano ubriaca gli avversari, entra in area, e viene messo giù. È rigore. Dal dischetto Lancellotti A. non sbaglia. Passa un minuto, e Monaco entra in modo scoordinato sull'avversario; per Cauzillo non ci sono dubbi, secondo giallo per il difensore locale e doccia anticipata per lui. Per oltre 30' l'Albatros non subisce praticamente niente sino al 42' st quando il Signor Cauzillo assegno un rigore per gli ospiti. Dal dischetto Astino si fa neutralizzare da Rienzi. La partita finisce e per l'Albatros si tratta della quarta vittoria consecutiva in casa. Per il Sant'Angelo, invece, è la terza sconfitta consecutiva; serve una svolta. Rocco De Rosa sport@luedi.it
26 19 18 16 16 15 15 13 13 12 11 10 9 7 7 4
10 8
2
0 24 8
6
6
0
0 17 4
4
2
2
0
7
4 16 +4
10 5
4
1 18 11 5
4
1
0 14 7
5
1
3
1
4
4
10 5
3
2 28 14 5
3
1
1 17 4
5
2
2
1 11 10 14 -2
10 4
4
2 12 8
4
3
1
0
8
3
6
1
3
2
4
5
4
-2
10 4
4
2 10 7
5
2
3
0
6
2
5
2
1
2
4
5
3
-4
10 4
3
3 15 12 6
2
1
3 11 10 4
2
2
0
4
2
3
-7
10 4
3
3 10 7
4
2
1
1
2
6
2
2
2
6
5
3
-3
10 3
4
3 20 15 5
2
2
1 13 6
5
1
2
2
7
9
5
-7
10 3
4
3
5
2
3
0
6
2
5
1
1
3
3
7
0
-7
9
-2
9
9
4
7
-1
2
6
1 12 12 5
2
3
0
7
5
4
0
3
1
5
7
0
10 2
5
3 11 12 5
1
3
1
4
4
5
1
2
2
7
8
-1 -9
10 2
4
4 17 23 5
1
3
1
9
9
5
1
1
3
8 14 -6 -10
10 2
3
5
8 13 4
1
3
0
6
2
6
1
0
5
2 11 -5 -9
9
2
1
6
6 17 4
2
0
2
3
3
5
0
1
4
3 14 -11 -2
10 2
1
7
9 21 5
2
1
2
6
6
5
0
0
5
3 15 -12 -13
10 1
1
8
4 24 6
1
0
5
3 10 4
0
1
3
1 14 -20 -18
I.F.Valsinni-Satriano
1-1
L. Rigamonti-Salandra
0-1
Montescagl.-Paternicum 5-0 Roccanova-Pomarico
9-1
S. Lagonegro-Rotondella 4-3 Sirinomercure-A. Tursi
1-1
V. d`Agri-Bernalda
0-1
Prossimo turno
XXª giornata xx/xx/xx ore 15.00
A. Tursi-S. Lagonegro Bernalda-L. Rigamonti Paternicum-Sirinomercure Pomarico-Montescaglioso Rotondella-V. d`Agri Salandra-I. Burgentia Satriano-Roccanova Tramutolese-I.F.Valsinni
Pirulli e Sileo stendono un Abriola che comunque non sfigura contro la corazzata di Olita
La capolista sa solo vincere: è festa a Pignola BARLANOTTE ABRIOLA
2 0
BAR LA NOTTE PIGNOLA : Picerno, Galluzzi R; Nardozza; Russo; Morlino; Tavassi; Pirulli; Langone; Sileo (Ricapito); Lauria; Galluzzi M; Villani; Olita; Vignola. Allenatore: Olita. ABRIOLA CALCIO : Videtta; De Stefano; D'Elia; Larocca; Sarli M; Vaglio (Fellone); Bochicchio; Sarli D; Petraglia; Calcagno (Marinelli); Palmieri (Romano) - Sarli; Volpe Allenatore: Silipo. ARBITRO : Mele di Moliterno RETI : 15'pt Pirulli; 35'st Sileo (BLN) NOTE : Ammoniti: De Stefano, Vaglio, Sarli D. (A) Espulsi: Sarli (A) per doppia ammonizioneRecupero: I° tempo: 2'; II° tempo: 3'
PIGNOLA - IL Bar La Notte Pignola è sempre più saldamente in testa alla classifica, anche se le dirette inseguitrici non mollano. Ma l’Abriola visto all’opera è stato comunque determinato. Proprio dagli ospiti viene la prima occasione, al 10' Palmieri viene servito in area e a tu per tu con Picerno batte a colpo sicuro, miracolo di quest'ultimo che riesce a deviare, palla sulla testa Bochicchio che indisturbato a un metro dalla linea riesce a colpire la traversa, sbagliando la più facile delle occasioni. Il pericolo scampato scuote i ragazzi di mister Olita che dopo soli pochi minuti trovano il goal del vantaggio. Sileo, oggi il migliore in campo, salta due avversari e serve Russo il quale appoggia per l'accorrente Pirulli che, all'altezza del di-
schetto di rigore, la mette dentro. Passano soli 2' e ancora Pirulli impegna Videtta che non trattiene, palla sui piedi di Sileo che non trova la porta. L'Abriola prova a reagire e al 25' recrimina per un goal di Petraglia che l'arbitro annulla per fuori gioco. Nella ripresa la musica non cambia, con i padroni di casa alla ricerca del goal della tranquillità e gli ospiti dalla loro nel disperato tentativo di riequilibrare le sorti dell'incontro. Prima occasione per Pirulli che finalizza una bella azione corale calciando di poco al lato, al 10' è Lauria dal limite al volo ad impensierire Videtta. Alla mezz'ora l'occasione migliore della ripresa per l'Abriola su calcio piazzato di Sarli D., con palla che sfiora il palo e termina sul fondo, dando l'illusione ottica del
goal, risponde Lauria sempre su punizione da 30 metri, tiro forte che Videtta blocca in due tempi. AL 35' l'ex Petraglia difende con i denti un pallone al limite dell'area, serve Romano che cerca il palo lontano, ma palla di poco al lato. Sulla rimessa successiva il Bar La Notte raddoppia, lungo rilancio di Galluzzi R, Vaglio svirgola, è lesto Sileo ad intercettare e dopo aver dribblato il portiere deposita nella porta sguarnita. Al 40' Sileo lascia il campo accompagnato dagli applausi del numeroso pubblico accorso anche oggi allo stadio nonostante il cattivo tempo, al suo posto esordio per il giovane della primavera Ricapito. L'ultima azione capita sui piedi di Russo che da fuori area impegna Videtta. Gaetano Torchia
Sport 55 Per mister Infantino roboante riscatto dopo la sconfitta di Paterno Lunedì 24 novembre 2008
Il Roccanova non ha pietà Pomarico devastato da Pesce, Fortunato e Lemma ROCCANOVA POMARICO
9 1
ROCCANOVA: Bellitto(65' Di Matteo),Marrone(60' Arleo),Lo Ponte,Malaspina L,De Risi,Bianculli,Fortunato,Di Sario,Pesce,Borneo(70'D'Allessandri),Lemma.A disp:Fortunato,Spagnuolo,Graziadio. All:Infantino POMARICO :Liclese,Lupo,Ciraci,Lofrumento,Glionna,Montano,Salerno,Fiore,D'adamo,Carioscia,D'adamo M.A disp:Rivella,Carioscia. All Difigola. MARCATORI :33',42,80' Pesce,35',40' Lemma,45',70' Fortunato,60'Lupo(P)86'Ciraci aut,90' Arleo ROCCANOVA -Pronto riscatto per un grande Roccanova che dopo i 4 gol subiti a Paterno,ritrova squalificati,vittoria e bel gioco travolgendo il malcapitato Pomarico. Primo tempo sconvolgente della squadra allenata di Infantino; a farne
Il bomber Lemma
le spese un Pomarico che non aveva malfigurato nei primi minuti e che va vicino al gol al 9' con Ciraci che non sfrutta a dovere un cross del solito Carioscia. Dopo il quasi-gol di Di Sario che sfiora un preciso cross di Borneo è Pesce che sigla il suo primo gol stagionale al 33' dopo un'azione insistente di Lemma
che lo serve e a tu per tu col portiere e insacca. Dopo il vantaggio locale succede tutto in pochi minuti; Roccanova che sfrutta un contropiede con Fortunato che pennella un cross precisissimo per Lemma che si tuffa e colpisce di testa infilando implacabilmente il portiere. Solo 5 minuti piu tardi arriva il terzo gol e l'ennesima doppietta per Lemma che con un azione dirompente si presenta davanti al portiere e sigla il 3-0. A 3 minuti dal termine del primo tempo arriva anche il secondo gol personale per Pesce che raccoglie di testa e trasforma in rete il preciso spiovente di Borneo che aspettava solo di essere scaraventato in rere. . Il Pomarico incapace di reagire subisce al 45' il 5° gol con Fortunato che con un tiro perfetto e imprendibile dai 40 metri timbra ancora e raccoglie gli applausi del pubblico amico. Nel 2° tempo il Pomarico trova il gol con Lupo che dalla destra trafigge con
un ottimo diagonale Bellitto. Su ritmi meno sostenuti arriva la doppietta per Fortunato che sfrutta come meglio non potrebbe il calcio d'angolo battuto dall'ottimo Di Sario. Al 65' esordio per Di matteo al posto di Bellitto:sostituzioni per Borneo e Marrone,al loro posto Arleo e D'Alessandri. All'80' ancora Pesce trova il 3° gol risolvendo una mischia in area e sul punteggio di 7-1 un autogol trafigge l'incolpevole Liclese. Al 90' il definitivo 9-1 con il giovane Arleo che esegue una bella punizione. Soddisfazione per mister Infantino a fine gara,Pomarico che non esce ridimensionato nonostante il risultato,la squadra di Difigola è incappata in una giornata no. Infine una nota di merito per il Sig. Manolio di Bernalda molto attento e professionale. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
Biancazzurri per la seconda volta vincenti sul campo potentino
Pietragalla corsaro al Federale Cammarota e Pallotta puniscono i limiti del Futura FUTURAPOTENZA PIETRAGALLA
0 2
FUTURA POTENZA :Calzaretta,Tolve(Iula,21st),Bonavoglia M.(Greco,1st),Luongo, Bonavoglia l.,Sabia,Devico, Santangelo,Restaino,Russo,Russillo(Carriero,33st). A disp. Cerone,Zaccagnino,Santarsiero,Lorpino. All. Telesca PIETRAGALLA :Ciriello C.,Summa,Carlucci,Calogero,Pietragalla,Luongo,Debonis, Sarli (Pietragalla,19st),Cammarota (Debonis,45st),Pallotta,Villano (Ciriello r.43st).A disp-.Vertone,Cillis,D'amico,Potenza.All.Potenza RETI : 7'Cammarota,22 st.Pallotta. AMMONITI : Sabia, Devico(fut) ARBITRO : Aliano di Venosa
POTENZA - Su un terreno di gioco ridotto ad un vero e proprio pantano, il Pietragalla riesce con il minimo sforzo ad ottenere il massimo risultato, continuando così la sua cavalcata vincente. I biancoazzurri hanno avuto il merito di sbloccare subito il risultato con Cammarota che al 7'trafiggeva l'incolpevole Calzaretta con una bella conclusione. Per il resto della prima frazione gli uomini di mister Potenza hanno controllato gli sterili attacchi del Futura. Nella ripresa il motivo dell'incontro rimane immutato, i biancoazzurri ci provano più volte per lo più con conclusioni da fuori area e i potentini a cercare di respingere gli attacchi pietragallesi. Al 25' arriva la rete che mette fine alle speranze degli uomini di mister telesca (subentrato la settimana scorsa a Restaino).E' Pallotta a siglare il raddoppio dopo un bell' assist di Vaccaro, tra-
figgendo Calzaretta. L'incontro cala vistosamente e il Pietragalla riesce a mantenere il doppio vantaggio senza difficoltà. Dopo il successo contro il Barrata i biancoazzurri riescono quindi ad espugnare per la seconda volta il Federale di Potenza, un campo portafortuna dei pietragallesi. Il Futura ha dimostrato di saper tener testa ad una compagine sicuramente superiore dal punto di vista tecnico e continuando di questo passo i risultati non tarderanno ad arrivare. Da segnalare l'uscita anzitempo di Cammarota dopo un brutto fallo di Bonavoglia che meritava qualcosa in più della semplice ammonizione. Dopo 5'di recupero il signor Aliano di Venosa (buona la sua direzione) manda tutti sotto la doccia. Leonardo Laurino
In campo grande equilibrio
Spunta Angelastro Rigamonti beffata RIGAMONTI SALANDRA
0 1
RIGAMONTI: Gianpietruzzi, Larotonda, Grassani, Nicoletti R. (83' Buongermino), Dimatera, Masciandaro, Ricciardi ( 77' Armaioli), Di Simine ( 62' Nicoletti L.), Nuzzolese, Stifano, Marsico. A disp. Mancini R. All. Mancini SALANDRA : Saponaro, Luongo, Tarquino, Cani Amaril (57' Martemucci), Lauria, Carbone, Lategana, Zizzania, Castellano ( 77' D'Alessandro), Ponzio, Angelastro. All. Giannini ARBITRO : D'Alessandro sez. di Bernalda RETE : 71' Angelastro NOTE : Ammoniti: 33' Lauria, 35' Ponzio, 64' Zizzania, 76' Nicoletti R. MATERA - Una partita che doveva terminare con uno zero a zero, e sarebbe stato il risultato più giusto. Ma una intuizione di Angelastro che di testa schizza quel tanto da mettere ko la Rigamonti. La gara non offre molto, pochi gli spunti e il primo tempo noioso vede solo due azioni da gioco fermo. Al 29' punizione dal limite per fallo di mano di Stifano, Tarquino calci e Giampetruzzi para. Un minuto dopo, altra punizione calciata dai 25 metri da Ponzio che viene ribattuta di pugno dal portiere. Ultima azione da segnalare sempre su calcio di punizione questa volta per la Rigamonti, batte Dimatera e Saponaro para. Nella noia totale si chiude il primo tempo. La ripresa ci si aspetta qualche cambio dalla Rigamonti, che aveva disputato la prima parte di gara con una sola punta molto isolata, ma Mancini entra con gli stessi undici. Primo sussulto al 48' con Marsico che defilato entra in area e tira, il portiere respinge e palla ancora a Marsico che tira sull'esterno della re-
Mister Rocco Mancini
te. Al 58' un tiro rasoterra di Nuzzolese viene parato da Saponaro. La gara prosegue sulla falsa riga del primo tempo, in difficoltà la Rigamonti mentre il Calandra sviluppa belle trame di gioco ma senza un terminale non è pericoloso, al 70' un tiro di Ponzio da fuori area esce di poco. La svolta della gara è al minuto 71' quando un cross che sembrava innocuo, calciato da Martemucci in area, si appresta all'uscita Giampetruzzi che viene anticipato di testa da Angelastro che lo supera schizzando la palla con un pallonetto, portando in vantaggio il Salandra. La gara ora diventa un po' caotica, non si riesce ad entrare in area, anzi all'82' su azione di contropiede Zizzania da fuori area tira, ma in tuffo respinge Giampetruzzi. Arriva il fischio finale nella fredda giornata, che il Salandra ha riscaldato con una vittoria, mentre la Rigamonti gelata da Angelastro dovrà rivedere qual cosina, ci vuole un po' di carattere e personalità in campo. Vincenzo Bochicchio
Il Paternicum resiste solo venti minuti ad un grande Montescaglioso Nel maltempo gara senza storia. Di Aulicino il gol della bandiera
Libertas, pokerissimo di forza Brienza, finisce il mal di pareggio MONTESCAGL. 5 PATERNICUM 0 MONTESCAGL. : Cifarelli G.; Carriero Ciracì Franco Tafuno E.; Tafuno A. Bubbico (25' Mangia) Raddi M. Cifarelli S. Simmarano (76' Leone) Petruzzo (56' Santochirico) A disp: Locantore, Venezia All: Cicorella PATERNICUM : Molina, Marsicovetere (2' s.t. Petrone P.) Innella Mazzei Riso Coviello Lomanto Petrone C. Parente Bitetti (62' Blasi) Rita (62' Votta) A disp: Pisano, Bove All: Caso ARBITRO : Capolupo E. di Matera MARCATORI : 20' Bubbico, 46' p.t. Ciracì, 53' Simmarano; 57',83' Mangia. AMMONITI : Rita, Mazzei (P) Espulso: Tafuno A. (M) al 60' LA Polisportiva Libertas Montescaglioso torna alla vittoria dopo un pareggio interno con il Rotondella e la
sconfitta per 3-1 subita a Tursi. La squadra di mister Cicorella non ha incontrato eccessivi problemi per regolare la pratica Paternicum. La squadra potentina, infatti, è parsa poca cosa di fronte ad un Montescaglioso arrembante e trascinato da una prestazione super di “Maicon” Ciracì, autore di una rete ed entrato in due delle altre quattro segnature della formazione di casa. Sono però gli ospiti a rendersi per primi pericolosi al 5', con una girata di testa di poco fuori di Parente, alla quale ha replicato Petruzzo con una girata di poco fuori. Dopo un nuovo tentativo di Petruzzo, Montescaglioso in vantaggio al 20': percussione sulla sinistra di Ciracì che riesce a far pervenire la palla a Bubbico; controllo e preciso destro alle spalle di Molina. Al 31' Petruzzo raddoppia di testa dopo corner ma l'arbitro ravvede una carica sul portiere e annulla. Al 35' Maurizio Raddi, liberato da-
vanti a Molina, gira incredibilmente fuori dallo specchio, mentre al 38' Mangia conclude centralmente di testa. Nel primo dei 2 minuti Ciracì corona un primo tempo di corsa e tecnica segnando di sinistro, da posizione defilata. La ripresa è aperta da un colpo di testa, uscito di poco, del neo entrato Petrone P., che forse avrebbe riaperto la gara, chiusa al 53' da una punizione, calciata dalla destra, di Simmarano, alla prima gara stagionale, che Molina smanaccia nella propria rete. Al 57' Mangia, dal limite, con un potente destro sfrutta al meglio una proposizione sulla sinistra dell'inesauribile Ciracì. Al 60' Tafuno A. è espulso, frettolosamente, per un diverbio con gli avversari, ma la squadra montese non accusa l'assenza tanto che all'83' Mangia infila il quinto gol montese con un preciso diagonale di sinistro dopo l'ennesima azione d'attacco. Michele Marchitelli
INVICTABURGENTIA TRAMUTOLESE
4 1
I.BURGENTIA :Collazzo A. , Oliveto G., Oliveto M. , Salviulo, Loisi G. , Avino, Ferrarese P. , Sabbatella ( 43' st Brienza), Miglionico ( 25' st Grano), Memoli W. , Memoli C. ( 30' st Di Mare C.) All. Memoli G. TRAMUTOLESE :Tralci V. , Troccoli E. , Troccoli M., Forlenza , Bove , Caputi ( 28' st Lascaleia), Abelardo A. ( 24' st Schettini ), Abelardo , Aulicino , Falvella ( 11' st Ruggiero), Abelardo V. All. Morena ARBITRO : Autieri di Moliterno RETI : 15' pt Falvella (T), 26' pt e 3' st Memoli W., 14' st Avino , 35' st Aulicino (T), 42' st Memoli W ( Rigore ) BRIENZA - Una vittoria, per i burgentini che arriva nel momento giusto , quando bisogna riprendersi da troppi pareggi, Nonostante un risultato finale che lascia poco da dire , la Tramutolese è una squadra ostica e non si arrende fino alla fine. All'8 risponde la Tramutolese , con Abelardo A. , il suo tiro solo davanti al portiere va fuori. Al 15' arriva la rete della Tramutolese, sbaglio difensivo dei burgentini , Falvella si trova lì vicino e mette alle spalle del portiere. Al 26' Memoli W. infiamma i tifosi , riceve da Memoli C. salta tre avversari come birilli e batte il portiere. Il
primo tempo finisce con un pareggio che da subito risulta troppo stretto. Al 3' minuto, Ferrarese P. prende palla e mette in mezzo , Memoli W. vola e sigla la su prima doppietta in questo campionato. La squadra burgentina quando accelera il gioco fa paura, gli ospiti possono solo attendere la valanga burgentina. Al 14' Memoli C. batte un preciso calcio d'angolo, Avino salta e con una coordinazione straordinaria , di testa mette la palla dove il povero Tralci V. non può arrivare. Il sorriso stropiccia la faccia dei burgentini , dopo troppi pareggi la vittoria sembra materializzarsi , un' aurea di sollievo copre il campo di gioco, come scrisse un grande regista, “ E fuori nevica “ .Al 35' però la paura ritorna, Aulicino anticipa in uscita il portiere e accorcia le distanze. Al 37' Ruggiero centra la traversa di testa . Al 40' un velocissimo Ferrarese P. mette in mezzo per Loisi G. che da pochi passi riesce a mettere fuori . Lo stesso Loisi G. , si rifà dell'errore al 42' , sfugge alla difesa ma Forlenza lo mette giù in area , non c'è dubbio per l'ottimo arbitro Autieri , è rigore. Batte Memoli W., la palla tocca prima il palo e poi entra in rete , completando la tripletta per il giocatore burgentino. Una nota a margine l'ottima direzione di gara , del signor Autieri che rende onore alla sezione di Moliterno, sicuramente un esempio di eleganza , intelligenza e competenza. Francesco Altavista
56
Sport
Lunedì 24 novembre 2008
Risultati e classifica A. Genzano-Ruoti
2-1
Casteldoria-Palazzo
0-2
F. Scalera-S. Melfi
1-1
Foggiano-Rapolla
2-1
G.R. Bella-Castelgrande
0-3
S. Nicola-S. Giovanni
1-2
S.Fele-Ginestracandida
1-3
Prossimo turno
CASTELGRANDE GINESTRACAND. GARNET R. BELLA A. GENZANO S. GIOVANNI PALAZZO FOGGIANO F. SCALERA S. NICOLA RUOTI S. MELFI RAPOLLA S.FELE CASTELDORIA
10ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Castelgrande-F. Scalera Palazzo-Ginestracandida Rapolla-Casteldoria Ruoti-Foggiano S. Giovanni-Garnet R. Bella S. Melfi-A. Genzano S. Nicola-S.Fele
1-1 ad Anzi
E’ Vespe a replicare a Romano per un pari ANZI ACCETTURA
ANZI Secondo pari consecutivo interno per l’Anzi, che ha conquistato un altro punticino in ottica-salvezza. In una giornata freddissima e sotto i primi fiocchi di neve della stagione, il match con l’Accettura si è chiuso equamente sull’uno pari. Sono i padroni di casa a trovare immediatamente la via del gol negli istanti iniziali del confronto, con un diagonale velenoso di Romano A. dal vertice destro dell’area avversaria (4’). L’Accettura replica con il mobilissimo Dimilta che, al 14’, in acrobazia non dà potenza alla sfera su assist di Branda V. La squadra di casa, nonostante il clima rigido, sfiora il raddoppio con Cicchetti che, defilato sulla destra, conclude di un soffio a lato (27’). La compagine materana non si scompone e perviene al pari al 32’ con Vespe Alf. Nel finale di tempo ha la possibilità di raddoppiare con Dimilta. Nella ripresa, Petruzzi R. salva il risultato sulla linea di porta con Dimilta in agguato (8’). Occasioni-gol, poi, per l’accetturese Benedetto (37’) e per l’anzese Sarli G. A. (43’). Donato Pavese
9
8
0
1 31 10 5
4
0
1 22 7
4
4
0
0
9
5
4
0 25 12 4
1
3
0
5
5
4
1
0 16 7 13 +2
9
5
2
2 17 10 5
3
1
1 10 6
4
2
1
1
7
4
7
-2
9
5
2
2 12 8
4
4
0
0
2
5
1
2
2
4
6
4
0
9
5
1
3 22 11 5
3
0
2 16 5
4
2
1
1
6
6 11 -3
9
4
3
2 14 8
4
1
2
1
5
5
5
3
1
1
9
3
6
-2
9
4
2
3 11 11 4
3
0
1
7
5
5
1
2
2
4
6
0
-3
9
2
4
3
5
2
2
1
7
5
4
0
2
2
1
3
0
-9
9
3
1
5 13 14 5
1
1
3
8
8
4
2
0
2
5
6
-1 -9
9
3
0
6 10 15 4
2
0
2
4
4
5
1
0
4
6 11 -5 -8
9
2
3
4 10 24 5
1
1
3
6 14 4
1
2
1
4 10 -14 -10
9
1
3
5
7 14 4
1
2
1
4
3
5
0
1
4
3 11 -7 -11
9
1
2
6 10 28 5
1
1
3
6
8
4
0
1
3
4 20 -18 -14
9
0
3
6
0
2
2
2
5
5
0
1
4
4 18 -17 -14
8
8
6 23 4
9 8
9
METANAUTO TRICARICO CANCELLARA A. BALVANO ACCETTURA G.C. A. ALBANO GRASSANO P. S. CECILIA CRACO MARSICO LAURENZANA S. VIETRI LA FIASCA ANZI
25 21 18 16 12 12 12 11 11 10 8 8 6 2
9
8
1
0 30 8
5
5
0
0 19 4
4
3
1
0 11 4 22 +6
9
7
0
2 20 11 5
5
0
0 16 4
4
2
0
2
4
7
9
5
3
1 16 5
4
3
1
0 10 1
5
2
2
1
6
4 11 +1
9
4
4
1 17 12 5
3
2
0 12 4
4
1
2
1
5
8
9
2
6
1 15 14 4
0
4
0
8
8
5
2
2
1
7
9
3
3
3 13 14 5
2
2
1
9
8
4
1
1
2
4
9
3
3
3 15 19 5
3
2
0 12 7
4
0
1
3
3 12 -4 -7
9
3
2
4 11 13 4
3
1
0
9
4
5
0
1
4
2
9
3
2
4 12 16 4
2
0
2
3
4
5
1
2
2
9 12 -4 -6
9
3
1
5 10 14 4
2
0
2
8
7
5
1
1
3
2
9
2
2
5 19 19 4
1
1
2 10 6
5
1
1
3
9 13 0
9
2
2
5 13 18 5
2
0
3
8
7
4
0
2
2
5 11 -5 -11
9
1
3
5
8 17 5
1
2
2
2
5
4
0
1
3
6 12 -9 -13
9
0
2
7
7 26 4
0
2
2
4
7
5
0
0
5
3 19 -19 -15
9 +2 5
-3
6
1
-5
6
-1 -7
9
-2 -6
7
giornata
9ª
giornata
3 21 +5
Risultati e classifica
1 1
ANZI: Colasurdo, Petruzzi R., Romano, Rubolino, Cantisani (17’ st Cilibrizzi), Buchicchio, Romano A. (24’ st Giorgio P.), Telesca, Giorgio A., Sarli P. (30’ st Sarli G. A.), Cicchetti. A disp.: Marcogiuseppe, Passarella, Romano, Quagliano. All.: Pietrafesa. ACCETTURA: Indelli, Pedano (1’ st Benedetto), Vespe Ant., Federico, Vespe Alf., Pellegrino, Dimilta, Branda P., Sansone, Cerabona, Branda V. A disp.: Labbate, Vespe F., Dibiase, Vassallo, Quirino, Loscalzo. ARBITRO: Filazzola di Bernalda. RETI: 4’ pt Romano A. (An), 32’ pt Vespe Alf. (Ac).
24 19 17 17 16 15 14 10 10 9 9 6 5 3
9ª
A. Balvano-Craco
4-1
Anzi-Accettura G.C.
1-1
Cancellara-P. S. Cecilia
1-0
Grassano-A. Albano
2-0
Marsico-Laurenzana
5-2
Metanauto-S. Vietri
6-1
Tricarico-La Fiasca
4-1
-4 -7 -9
Prossimo turno
10ª giornata 30/11/08 ore 14.30
A. Albano-Metanauto Accettura G.C.-Cancellara Grassano-A. Balvano La Fiasca-Marsico Laurenzana-Anzi P. S. Cecilia-Craco S. Vietri-Tricarico
Risultati e classifica Castellucio-Castelsarac.
2-1
F. Moliterno-Episcopia
3-1
F.lli Cafaro-S. M. d`Agri
4-1
O.Maratea-R. Agromonte 5-1 S.Chiarom.-Sanseverin.
4-1
Sarconi-Nemus
2-0
Trecchina-R. Grumento
2-1
Prossimo turno
10ª giornata 30/11/08 ore 14.30
Castelsaraceno-V.R. Episcopia F.lli Cafaro-F. Moliterno Nemus-O.L. Maratea R. Agromonte-Castellucio R. Grumento-Sarconi S. M. d`Agri-S. Chiaromonte Sanseverinese-Trecchina
F. MOLITERNO CASTELSARACENO R. GRUMENTO O.L. MARATEA S. CHIAROMONTE R. AGROMONTE CASTELLUCIO NEMUS S. M. D`AGRI SARCONI F.LLI CAFARO TRECCHINA V.R. EPISCOPIA SANSEVERINESE
9ª 21 21 17 16 15 15 13 13 10 10 7 7 6 6
9
7
0
2 28 15 5
4
0
1 18 9
4
3
0
1 10 6 13 +2
9
7
0
2 21 14 4
4
0
0 14 6
5
3
0
2
9
5
2
2 22 10 5
3
1
1 12 6
4
2
1
1 10 4 12 -2
9
4
4
1 18 11 4
2
2
0 10 5
5
2
2
1
8
6
7
-1
9
4
3
2 14 6
5
4
0
1 13 4
4
0
3
1
1
2
8
-4
9
4
3
2 16 16 4
3
1
0 10 6
5
1
2
2
6 10 0
-2
9
4
1
4 16 18 4
3
1
0
9
4
5
1
0
4
7 14 -2 -4
9
4
1
4 10 14 4
3
1
0
5
2
5
1
0
4
5 12 -4 -4
9
3
1
5 15 19 5
3
0
2
8
5
4
0
1
3
7 14 -4 -9
9
3
1
5 16 22 4
2
0
2
8
6
5
1
1
3
8 16 -6 -7
9
2
1
6 17 22 5
2
1
2 11 10 4
0
0
4
6 12 -5 -12
9
2
1
6
8 16 5
2
1
2
6
7
4
0
0
4
2
9
1
3
5 11 17 4
1
2
1
5
5
5
0
1
4
6 12 -6 -11
9
1
3
5 11 23 5
1
2
2
7 12 4
0
1
3
4 11 -12 -13
7
8
9
7 +4
-8 -12
giornata
Sport 57 A Dilettanti Serata storta per Palombita. Trenta minuti in equilibrio poi la debàcle Lunedì 24 novembre 2008
Levoni, 5 minuti da incubo Potenza perde a Molfetta bloccandosi sul più bello MOLFETTA LEVONI
81 64
le PAGELLE CHIARASTELLA (6) - : Buona reattività sotto canestro. Mette a segno due triple nella terza frazione per lui insolite. Perde mezzo voto perché soffre tanto in difesa la verve dei giocatori della Virtus Molfetta.
MOLFETTA: Maggi 23, Mapelli 6, Parrino n.e., Stijepovic 7, Nanut 16, Leo 17, Puglia n.e, Di Marcantonio 12, Gadaleta n.e., Simeoli. All. Carolillo POTENZA: Saponara n.e., Chiarastella 15, Grasso 15, Ruggeri 13, Vetrone, Ferrara 2, Rato 2, Palombita 15, Metz, Femminini 2. All. Tripodi ARBITRI: Scrima e Baldini PARZIALI: 15-18, 36-37, 5556, 81-64 NOTE: Tiri liberi Molfetta 17/21, t.l. Potenza 9/13. Tiri da 3 Molfetta 8/20, t.3 Potenza 7/22. Fallo tecnico a Palombita e alla panchina di Potenza. MOLFETTA -Che brutta Levoni. Pecca in aggressività nei primi due quarti poi il buio nell'ultima frazione in cui segna 8 punti contro i 26 del Centro Auto Ford Molfetta che può esultare per la vittoria ritrovata dopo cinque sconfitte di fila. Dopo due successi consecutivi si inceppa il Potenza di Tripodi giunto al PalaPoli con tutte le buone intenzioni per allungare la striscia positiva e inserirsi così di prepotenza nel salotto buono della A Dilettanti di basket. Simeoli fa il suo esordio con la maglia della Virtus davanti al pubblico di casa dopo la separazione con Longobardi. Lucani che invece arrivano a Molfetta al completo e pronti a dar seguito al momento d’oro. Il primo guizzo è della Levoni che piazza un break di 5-0 per il +3 a 5'37 (6-9) con tripla di Chiarastella e centro di Ferrara. Pronta reazione dei baresi con Di Marcantonio e Leo che pungono sotto le plance (13-9 al 6'23). Palombita rimette la sfida in parità (15-15 a 8'39), Ruggeri trova la tripla che serve a Potenza a chiudere in vantaggio la prima frazione. Due perle di Palombita lanciano Potenza sul +6 (18-24 al 11'09). Mapelli soffoca Chiarastella al momento della schiacciata a canestro poi Palombita infila un'altra tripla e
GRASSO (6) Una gara di gran sacrificio e come al solito sempre al servizio della squadra. Sempre.
Leonardo Grasso ala della Levoni al suo primo anno a Potenza
così al 15 il tabellone segna +5 per gli uomini di Tripodi. Pecca in continuità Potenza che rimedia due sberle da Maggi (30-31 al 16'58). Palombita inizia la sua sfida personale con il pubblico di casa, si innervosisce e rimedia un tecnico che serve a Nanut a rimettere la gara in parità (3232). Ruggeri gonfia la retina dalla linea dei 6.25 e la Levoni guadagna gli spogliatoi in vantaggio (36-37). Maggi per Molfetta, Chiarastella per Potenza provano ad accendere un match molto equilibrato /47-78 al 25'). Tripodi punta ancora su Palombita e guadagna centimetri sotto canestro con l'innesto di Femminini. Risultato? I baresi sembrano perdersi nelle maglie della difesa lucana e così Potenza sfrutta le ripartenze senza però prendere il largo nel punteggio (55-56 al 30'). E' una serataccia per Palombita che si ritrova con quattro falli sul groppone in av-
vio di ultima frazione. Si va avanti punto a punto almeno sino al 35' quando Molfetta guadagna un piccolo vantaggio (63-59). A questo punto la Levoni smette di giocare e annaspa sotto i colpi dei giocatori di Carolillo che piazzano un parzialone di 16-2 che vale il +11 al 37'16 (7160). La gara finisce qui perché Potenza (fuori Palombita per una botta al ginocchio) non ha più la forza di ricucire lo strappo e così Molfetta può festeggiare. «Dovevamo essere più concreti - afferma coach Tripodi. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Alla fine abbiamo pagato nel gioco uno contro uno. Venivamo da una settimana in cui ci siamo allenati a ranghi ridotti ma non credo che se avessimo giocato con più intensità Molfetta ci sarebbe stata dietro”. Antonio Gattulli sport@luedi.it
l’INTERVISTA
Partita giocata senza il dovuto cinismo
Tripodi: «Gestiti male i palloni in attacco» L'ULTIMO quarto ha condannato la Levoni Potenza alla sconfitta. I diciassette punti accusati dalla squadra potentina sono tutti nell'ultima frazione di gioco. Una prestazione positiva a tratti quella fornita a Molfetta dalla truppa di Gianni Tripodi che, come spesso le è capitata nel corso delle partite finora disputate ha peccato di presunzione e cinismo, facendosi risucchiare nella bagarre del Pala Poli di Molfetta. La quarta sconfitta è tutta in queste chiavi di lettura. I biancorossi sono stati poco incisivi in attacco, soprattutto nelle fasi conclusive della sfida ma al tempo stesso hanno peccato di eccessiva nonchalance nelle fasi calde del match. Una partita strana, quella disputata dalla Levoni a Molfetta, visto e considerato che per trentadue minuti Giancarlo Palombita e compagni sono stati in partita prima di patire il tracollo finale. La Levoni esce sconfitta e, forse parzialmente ridimensionata dalla trasferta pugliese. La debacle è figlia dell'imprecisione in attacco, ma anche e soprattutto di una gestione della sfida quanto mai superficiale. I canestri di Leo e Maggi hanno stordito la Levoni che non ha avuto la capacità di reagire alle sfuriate dei pugliesi. Il coach Gianni Tripodi spiega le ragioni della cocente sconfitta patita dai suoi atleti contro il Molfetta affermando: «Siamo stati in partita per trentadue minuti di gioco, poi come ci capita spesso, non sia-
mo stati bravi a gestire i palloni in attacco, viste le quattordici palle perse soprattutto nella prima fase di gioco. Ci è mancato il cinismo necessario per archiviare favorevolmente il match e portarci a + 2 in media inglese”. Tripodi si sofferma su altri aspetti salienti: “Il quarto fallo fischiato a Palombita ci ha condizionato e non poco. Abbiamo beccato due falli tecnici, uno indirizzato al sottoscritto che cercava di dare spiegazioni all'arbitro. Tutto questo è incredibile!”. Il coach reggino parla degli aspetti tecnici e tattici della partita: “Abbiamo subito le bombe di Maggi, bravo a segnare anche in penetrazione. Successivamente è stato Leo a darci fastidio e segnare canestri da tre punti. Peccato davvero aver perso l'occasione di andare a + 2 in media inglese. I sei punti segnati nell'ultimo quarto? E' vero non siamo stati bravi a contrastare i nostri avversari, i nostri errori hanno permesso al Molfetta di allungare il passo, penso però di poter affermare serenamente che i diciassette punti di scarto forse costituiscono una differenza eccessiva per noi”. Tripodi chiude il suo sfogo dopo il match affermando: “I miei giocatori devono essere chirurgici nel chiudere le partite. Non è possibile giocare come se fosse una seduta di allenamento. E' mancata anche l'intensità”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Lotta in difesa e prova a dare il suo contributo anche in attacco. Ci riesce sino a un certo punto risultando uno dei giocatori più costanti della Levoni nel rendimento ma poi neanche lui può più nulla. 27 di valutazione fina- Giancarlo Palombita le: la più alta della Levoni.
RUGGERI (5.5) - Impegno sempre ma da lui ci si aspetta di più. Ci prova con la sua classe ma è meno preciso del solito e soffre troppo i lunghi avversari. FERRARA (5) - Continua nel suo momento negativo. E' l'oggetto misterioso della serata. Mai lucido e mai pericoloso. A parte la sconfitta è una delle delusioni della serata storta di Potenza. PALOMBITA (5.5) - Inizio stellare. Le tre triple che infila nella seconda frazione sembrano il preludio per una serata indimenticabile. Poi deci-
de di provocare il pubblico di casa, si prende un tecnico e da quel momento non ne combina più una giusta. Perché? SAPONARA (S.V. ) - Tripodi lo tiene in panca: non è la partita per dargli spazio. VETRONE (5) - Non graffia nella gara contro Molfetta. Ancora è lontanissimo da una condizione accettabile. Non è inappuntabile in tutti gli interventi. RATO (5.5) - Non riesce a incidere e si limita a svolgere il suo compito e basta. Troppo poco. METZ (S.V. ) - Tripodi gli concede solo 9 minuti di gioco in tutta la gara. Ovvio che è troppo poco per giudicare il giocatore che forse avrebbe meritato più spazio e maggiore responsabilità. FEMMININI (6) - Gioca poi e quando entra fa tirare il fiato a Ruggeri. Il suo lavoro lo fa bene e quando è in campo non si tira indietro nel dare una mano specialmente in difesa. TRIPODI (5) - Lascia Matz in panca inspiegabilmente. Punta con troppa insistenza su Ferrara non in condizione. Sembra avere le idee poco chiare dalla panchina specialmente quando la sua squadra, nell'ultima frazione va in bambola e Molfetta non ha problemi nel mettere il successo in cassaforte.
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Sport A Dilettanti Il coach espulso in Campania finisce nell’occhio del ciclone
Lunedì 24 novembre 2008
Bawer, ora rischia Miriello Sconfitta a Sant’Antimo condizionata dagli arbitri SANT’ANTIMO BAWERMATERA
82 65
SANT'ANTIMO: Colli 7, Di Capua 13, Corral 4, Dalfini, Petrazzuoli 3, Cardillo 3, Gatti 12, Vico 24, Fevola 2, Mei 14.All. Ponticiello MATERA: Corvino 18, Sottana 4, D'Aria n.e., Cortese 2, Ferrienti 13 Squeo n.e., Maggioni 2, Giuliani 10, Vinciguerra n.e, Longobardi 16 .All. Miriello ARBITRI: Turbati e Bartoli PARZIALI: 22-12, 38-38, 58-48, 82-65 NOTE: Tl Sant'Antimo 15/19, Tl Mt 22/29. Usciti falli: Cardillo SANT'ANTIMO - Esce sconfitta dal Centro Sportivo di Sant'Antimo una Bawer Matera che disputa una gara molto nervosa. Due tecnici a Miriello (con conseguente espulsione) un tecnico ed un antisportivo a Corvino, sono sintomo della grande tensione che aleggiva nel team lucano. Eppure ad inizo del match una buona difesa, con Longobardi che subito si carica sulle spalle i suoi e realizza i primi 5 punti della compagine lucana, faceva pensare ad una match differente. La reazione di Sant'Antimo alle incursioni di Longobardi non si fa attendere, su due palle perse di Matera i padroni di casa cominciano a costruire un parziale che sarà di 10 a 2 a metà del-
Francesco Longobardi e Luca Sottana, due dei perni della formazione materana sconfitta ieri anche a Sant’Antimo
la prima frazione di gioco, 13-7 al 6'. Il primo quarto si conclude con l'inerzia della gara nelle mani dell'Igea Sant'Antimo che concede poco ai lucani che riescono a recuperare qualche punto su due palle perse consecutivamente da Sant'Antimo, 20-12 a 40 sec, con Di Capua che sul fil di sirena riporta lo svantaggio di Matera a -10. E' nel secondo quarto che la musica sembra cambiare, con Corvino che piazza 3 triple e mette a segno due tiri dalla lunetta. Si accorcia il gap , 31-28 a 3'24, e l'espulsione di Miriello dopo il secondo tecnico sembra dare carica ai lucani invece di scoraggiarli. La reazione dei lucani frutta addirittura il vantaggio della Bawer, che riesce a passare in vantaggio a 50 sec dall'intervallo lungo (33-34 al 9') con il massimo vantaggio della gara per i lucani sul 33-36 a 38 secondi dal suono della prima sirena. Si va a riposo sul 38 pari con una tripla di Vico che spegne le velleità dei lucani, che rientrano dagli spogliatoi subendo l'attacco dei campani. Tanti gli errori in questa fase del match per la Bawer, con 3 palle perse consecutivamente che fruttano all'Igea Sant'Antimo il + 5 dopo 2 minuti dall'inizio del terzo quarto.E' ancora Corvino che in questa fase tiene a galla i suoi ma sul 49-44 un fallo tecnico lo costringe a rientrare in panchina. Sant'Antimo continua ad allungare ed ad un minuto dalla fine la
Bawer è sotto di 12 lunghezze, 5846. Ad inizio dell'ultimo periodo di gioco i lucani vivono un ultimo sussulto con una azione da 3 punti di Ferrienti ed una di 5 punti messi a segno da Corvino con una tripla, e da un canestro di Giuliani sul tiro libero sbagliato dal suo compagno di squadra. 62-55 al 17' ed un conseguente canestro di Longobardi sembrano rimettere in gioco la Bawer. Ma e' in questa fase che Matera subisce la difesa pressante dell'Igea Sant'Antimo, numerose le palle perse in questo frangente della gara con i cecchini campani che non sbagliano un colpo. Matera sembra disorienta-
ta, mette a segno nell'ultimo quarto solo 14 punti contro i 24 dei padroni di casa che chiudono con tranquillità il match. La Bawer ha giocato in maniera poco corale, affidandosi troppo alle soluzioni dei singoli, causa una difesa attenta dei campani che non hanno lasciato respiro ai lucani. Indubbiamente l'espulsione di Miriello, che sembrava all'inizio non aver condizionato i lucani, si è poi rivelata un ulteriore fattore di nervosismo che ha pesato sulla prestazione della Bawer. Nella Capasso sport@luedi.it
le PAGELLA
l’INTERVISTA
Lorusso non esclude il cambio tecnico
«Ci serve una svolta Interventi radicali» «Ora serve una svolta, prenderemo decisioni radicali. Entro qualche giorno qualcosa accadrà». A commentare l’ultima sconfitta della Bawer Matera è Pasquale Lorusso patron della Bawer e consigliere del direttivo dell’Olimpia. La sua delusione è anche quella di tutto l’ambiente materano in questo particolare momento, una delusione confermata anche dal fatto che il presidente Michele Vizziello non è stato rintracciabile nell’intera serata di ieri, provato evidentemente anche dalla nuova delusione arrivata da Sant’Antimo. La strada che sembra delinearsi, viste anche le strettoie del regolamento, è la sostituzione dell’allenatore. Una scelta forte ma che si fa strada come si evince chiaramente dalle parole dello stesso Lorusso che siamo riusciti a rintracciare solo intorno alle 22 di ieri sera: «un paio di giorni e si prenderanno le decisioni dovute. A questo punto credo ci serva un intervento, bisogna cambiare marcia. L’allenatore? Non credo che si possa escludere nulla ma sarà un direttivo che ci sarà da qui a qualche giorno a definire soluzioni e posizioni». Lorusso spiega lo stato d’animo della società: «mi rendo conto che non sia facile parlare in questo momento, sapevamo che cambiando molti giocatori c’era bisogno di tempo. Ma non ci aspettavamo 1 vittoria sola in otto partite. Abbiamo deciso l’inserimento anche di Longobardi, è normale ci voglia altro tempo ma a questo punto bisogna fare delle scelte. Ora faccio fatica ad indicare una
strategia ma tutto è possibile. Sul mercato siamo intervenuti per come si poteva fare. Ora ci guarderemo attorno ed entro qualche giorno ci saranno degli elementi in più su cui confrontarsi» conclude Lorusso. Le parole non sono esplicite ma paiono non lasciare adito a dubbi o interpretazioni anche se le risposte si avranno solo da qui a qualche mese. A caldo intanto dopo la partita Roberto Miriello ha spiegato: «purtroppo oramai ci capitano una serie di situazioni insieme che non ci aiutano affatto. Rimango sempre più meravigliato dal comportamento arbitrale. Ora ci tocca vincere per ristabilire la situazione e ripartire. Il nostro campionato comincia domenica contro Barcellona». Miriello ammette che gli episodi negativi, i due tecnici e l’espulsione nei suoi confronti come quelli poi a Corvino hanno finito per condizionare la sfida: «sono episodi negativi che per una squadra come la nostra che ha le sue difficoltà e non riesce a superare questi momenti rischiano di pesare fortemente. Ora ci tocca guardare avanti, il nostro torneo comincia domenica». In settimana però la società si confronterà e stavolta, la prima dopo otto anni di risultati e successi, a rischiare è proprio lui Roberto Miriello. E’ questa l’incredibile evoluzione di una situazione che ha certo più di un colpevole ma che ora non si riesce proprio a risolvere. Vedremo se il direttivo dell’Olimpia darà qualche certezza in più. Piero Quarto
Ferrienti tra i migliori della Bawer
CORVINO (6) - : Nonostante i 18 punti finali il capitano biancoblù non è brillante come al solito e nell'ultimo quarto i sette palloni persi pesano come un macigno sulla Bawer, alla fine è sembrato confuso. SOTTANA (5) - : L'ex Gragnano gioca 28 minuti ma non entra mai veramente in partita. Urla e si sbraccia tanto ma la grinta, da sola, non basta. Poco incisivo CORTESE (4.5) - : L'eterna promessa del basket bolognese parte in quintetto ma non lascia impronte sul match, ed infatti mette a referto solo 2 punti.Subsice i pariruolo avversari FERRIENTI (7) - : La vecchia conoscenza dell'Igea Sant'Antimo è il migliore della Bawer insieme a Longobardi , con 13 punti e 13 ribalzi che hanno a tratti fatto sperare i lucani nella rimonta.Volenteroso SQUEO: (N.E.) D'ARIA: ( N.E) MAGGIONI (5.5) - : Anche per lui solo due punti a referto, nonostante 30 minuti in campo. Non aiuta la sua squadra ad essere incisiva in attacco con soluzioni favorevoli. Troppo disorientato. GIULIANI (6.5) - : Lotta tanto sotto canestro realizzando anche 10 punti ma non è sempre rifornito di palloni utili sotto le plance dai suoi compagni di squadra. Intermittente LONGOBARDI (7) - : L'ala della Bawer lotta fino alla fine conm Ferrienti ed è il migliore tra i marcatori lucani. Per lunghi tratti è lui l'anima della squadra caricandosi di responsabilitaà. Sfiora la doppia doppia, chiudendo con 16 punti e 9 rimbalzi. Concreto MIRIELLO (5) - : L'allenatore lucano appare sin dall'inizio nervoso pagando con l'espulsione ad inizio del secondo quarto le proteste. Probailmente la sua assenza grava sulla prestazione della squadra che a tratti appare smarrita.
Sport 59 B Dilettanti La capolista Catania cede nel quarto parziale dopo un match equilibrato Lunedì 24 novembre 2008
Bernalda torna a volare Super il trio delle meraviglie Filloy-Rossi Pose-Russo BERNALDA CATANIA
80 71
CESTISTICA: Filloy 18, Carpineti 4, Gabrielli, Perrucci, Di Giacomo, Azan 2, Albana, Russo (23), Faggiano 12, Rossi Pose 21. Coach Brogialdi Alberto CATANIA: Catotti 2, Di Masi 3, Basile, De Gregori 15, Consoli 12, Saccà 4, Naso 5, De Luca, Rolando 17, Trevisan 13. Coach Borzì Giuseppe. ARBITRI: Ascione-Mancini. PARZIALI: 30-18; 42-41; 5959; 80-71. BERNALDA - La Cestistica a tutto “Gas”. Filloy-RussoRossi Pose mettono a segno 62 punti degli 80 totali. Non riesce il poverissimo al Catania che trova sulla sua strada il “Gigante Bernalda”. La partita vinta con l'Agrigento non era un miraggio e ieri ne abbiamo avuto la conferma con il secondo successo di fila ai danni delle prime della classe; anzi dovremo dire la seconda vittoria conquistata da una “grande squadra”. Ebbene si, come non si fa ad elogiare il Coach Brogialdi e i suoi ragazzi dopo 40 minuti nel segno dello spettacolo e della vittoria. Dopo il lancio della palla in aria, come avvenuto per l'Agrigento, i rossoblu partono subito bene andando per primi a canestro. Bastano pochi secondi per capire che anche oggi si potrà assistere alla grande prova di forza dei cestisti bernaldesi.
L’ala pivot Filloy
In due minuti, dal 6' al 4', il trio Russo, Filloy, Rossi Pose manda in estasi il pubblico con quattro triple consecutive e risultato di 19-7. Ma i ragazzi di Brogialdi che ancora con Russo si sono portati a + 14 a 2' dalla fine del primo quarto, il quale poi si è concluso con il risultato di 30 a18 per il Bernalda. Nel secondo tempo il calo fisico del Bernalda e l'ottima forma dei siciliani porta le due squadre di nuovo sul pari. Nei primi due minuti gli ospiti rifilano 5 punti. Ma questo è solo il preludio alla rimonta, infatti, in soli 6' il Catania si riporta sotto con il risultato di 34-33. Tutto da rifare per Carpinetti e compagni. A 20'' dalla fine, dei secondi dieci minuti, la bomba di Filloy regala il vantaggio alla sua squadra e con il risultato di 42-41. Dopo la
grande prova del Bernalda nella prima frazione e del Catania nella seconda, la terza parte di gara finisce in perfetta parità con il risultato di 59 pari. In questi dieci minuti le due squadre hanno sbagliato tanto, proprio perché entrambe si temevano dopo la grande prova offerta nei primi 20 minuti. Poi, nell'ultima frazione di gara, una super Cestistica cancella i sogni di speranza del Catania. Dopo appena due minuti è già sopra di sette. Passano i secondi e i rossoblu si fanno sempre più padroni del rettangolo di gioco. La difesa blocca tutte le incursioni avversarie mentre l'attacco realizza portandosi sul più 10 a 2' dalla fine. Da sottolineare anche la grande sportività del pubblico che accoglie l'ex Rolando con tanti applausi all'inizio di gara e poi sul finire del match dopo l'infortunio che lo ha visto alle prese con il medico sociale della Cestistica, il Dott. Romolo Russo. A 42'' dalla fine Russo ruba palla e va a mettere giù altri due punti portando i suoi sul 78-69. Nel finale poi un canestro per parte chiude il match con il risultato finale di 80 a 71 e con il pubblico che, tutti in piedi, esulta al passaggio degli atleti. Certo si sapeva che la gara sarebbe stata al cardiopalma, ma si era anche sicuri della forza e dello spirito giusto che finalmente è stato ritrovato dai ragazzi di Coach Brogialdi. Fabio Sirago sport@luedi.it
Spogliatoio La gioia di capitan Russo
B Donne Due tempi in bilico e poi l’affondo con Crovatto decisiva
«Ci piace vincere contro le grandi»
Ottima prova della Codra sul difficile campo siciliano
La Basilia corsara a Partinico PARTINICO BASILIA
La vittoriosa gara del Bernalda che ha regolato ieri il Catania al PalaCampagna
BERNALDA - La vittoria ai danni del Catania con nove punti di scarto, proprio come sull'Agrigento, riporta il sorriso in casa rossoblu. A fine gara urla di gioia dei giocatori e gli applausi del pubblico hanno colorato, per la seconda volta in sette giorni, la vittoria sulla prima della classe. Dopo i 40' minuti di gara bisogna dare un grande merito al Coach Alberto Brogialdi che non ha mai smesso di incitare i suoi. Questo merito è da condividere anche con i ragazzi della panchina che hanno dato il loro contributo fondamentale per questa vittoria. Al termine del match i numeri di Rossi Pose, 21, Russo, 23 e Filloy 18 fanno paura, naturalmente agli avversari, e portano coraggio per la prossima trasferta a Foggia. Un super Russo parla della strada giusta che finalmente è stata ritrovata. «Ieri - ha detto Russo - era importantissimo vincere per la classifica, per il nostro morale e per quello della tifoseria che lo merita tantissimo. Con il Catania - ha continuato il cesti-
sta bernaldese - abbiamo dimostrato di saper vincere e che la vittoria contro l'Agrigento non era arrivata per puro caso. Ecco ora noi siamo quelli delle vittorie sulle grandi. La partita contro gli uomini di Coach Borzì sulla carta non era facile, e lo sapevamo benissimo in quanto non si occupa il primo posto per caso; a cui si aggiungano poi le quattro vittorie di fila. Ma questo non ci ha demoralizzato, anzi ci ha spinto a concentrarci al massimo e a dare tutto durante i minuti di gara. Ora domenica ci aspetta la trasferta di Foggia. Quindi un altro banco di prova che vogliamo superare per noi e per la città. Certo - ha concluso Russo -sappiamo che non sarà facile, ma vogliamo interrompere il tabù trasferta». Dopo la gara, Domenico Giordano, veterano della cura “Vecchia Guardia” ha parlato di un tifo fatto solo da cinque ragazzi e lo stesso ha richiamato la nuova generazione a farsi carico dei colori rossoblu. Fabio Sirago sport@luedi.it
50 72
PARTINICO: Cucchiara M. 15, Tini F. 2, Spinella 5, Lo Cricchio, Cucchiara A. 7, Tini V. , Loporto M. 4, Noto, Loporto O. 15, Coscia. CODRA BASILIA: Crovatto 15, Arenzo 7, De Rosa 11, Filograsso 12, Valisena 6, Gambardella 3, Aurigemma 11, De Luca 7, Sanza ne. All. Sanza ARBITRI: Mazzuccato e Placanica di Bologna PARZIALI: 15-17, 32-35, 37-47, 50-72 DUE punti d’oro a Partinico per la Basilia Codra Mediterranea Potenza. Due tempi in equilibrio e poi il break soprattutto grazie ad un’ottima difesa. La Codra domina sotto i tabelloni e trova anche la forza per ammortizzare le difficoltà di una trasferta lunga e che comporta un certo dispendio di energie, anche le situazioni ambientali non erano delle migliori e si tratta di un ulteriore elemento che esalta la prova ed il risultato della formazione lucana. Le ultime due larghe e convincenti vittorie fanno ben sperare e soprattutto mettono definitivamente alle spalle la sconfitta di due settimane fa a Ragusa. La cronaca della gara vive sui binari dell’incertezza ma con la Basilia avanti nei primi due quarti anche se solo di una spanna. In grossa evidenza in partico-
lare Sonia Crovatto che oltre a garantire il consueto apporto sotto i tabelloni si è molto ben disimpegnata anche per quanto riguarda il gioco d’attacco proponendosi come miglior marcatrice della Basilia con 15 punti realizzati. E’ nella terza frazione caratterizzata da molti errori e punteggi bassi che la Basilia allunga timidamente, limita il Partinico e gli impedisce di poter nuocere, raggranellando quel vantaggio di 10 lunghezze (37-47) che gli sarà poi utile per gestire nella manie-
ra migliore l’ultima parte della contesa. Il quarto tempo serve soprattutto alla Basilia per aumentare il proprio vantaggio e gestire con sicurezza gli ultimi minuti della sfide. Sono quattro alla fine le giocatrici lucane in doppia cifra con Filograsso, Aurigemma e de Rosa che si aggiuntono alla già menzionata Crovatto. Il successo ottenuto consente ora alla squadra di Marilia Sanza di poter pensare al prossimo match ancora in trasferta a Roma.
Sonia Crovatto
Serie D, Pielle bene con la Vito Lepore Il Cus vince il derby contro il Ciumnera PREVALENZA del fattore campo nel terzo turno d'andata del campionato maschile di serie D regionale di basket. Quattro le vittorie casalinghe, contro un successo esterno. L'unico colpo in trasferta è quello della Climacenter Datacontact Matera impostasi alla Palestra Vito Lepore di Potenza contro la Cestistica Renudo Vito Lepore con il punteggio di 87 a 77. Bella davvero la partita disputata dai materani di coach Luciano Cotrufo che hanno superato l'esperta compagine del tecnico Salvatore Della Monica. Una gara vibrante a tratti e risolta dalla maggiore determinazione dei materani. Successo casalingo per il Cus La Cartotecnica Potenza sempre alla Palestra Vito Lepore contro il Ciumnera Potenza. I ragazzi di Vittorio Cerverizzo si sono imposti con il punteggio di 68 a 57 al termine di una partita combattuta. Gli universitari hanno risolto a proprio favore il match nel parziale finale, esprimendo una qualità di gioco eccellente al cospetto di un Ciumnera Potenza apparso in calo fisico. Vince al Pala Montagnola di Salandra il Basket Zagaria Salandra contro la New Olim-
pia Pallacanestro Melfi. I salandresi si sono imposti con il punteggio di 79 a 63, evidenziando nel finale uno stato fisico sicuramente superiore rispetto a quello dei melfitani. La compagine gialloverde è uscita sconfitta nonostante l'impegno, la determinazione e gli strenui tentativi di contenere il gap nel corso della sfida. Salandra ha meritato il successo. Vince anche l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture che al Pala Gaudo del centro vulturino si è imposta nettamente sulla Cestistica Bernalda con il punteggio di 100 a 78. Gara tenuta magistralmente in pugno dai vulturini che hanno avuto tanta costanza di rendimento al cospetto della compagine jonica, apparsa fragile sul piano tattico e insicura in difesa. Successo interno anche per la Co.Re.Ma. Virtus Matera al Palasassi contro la Lucana Salumi Picerno 95 con il punteggio di 76 a 56. Venti punti di scarto evidenziano la differente cifra tecnica tra le due formazioni. Picerno cede di schianto alla maggiore determinazione dei materani. f.menonna@luedi.it
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Sport C dilettanti Delli Carri guida la schiera di tiratori scelti potentini
Lunedì 24 novembre 2008
Corporelle da dieci e lode Ventesimo punto asfaltato pure il Rosarno CORPORELLE ROSARNO
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CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 13, Marino 11, Brucoli n.e, Delli Carri 29, Castellitto 13, Pellegrini, 10, Ginefra 14, Bavarese 3, Armentano 4, Viggiano 8. All. Dino De Angelis. BASKET ROSARNO: Gollinucci 7, Pronzino 19, Genco 8, Crucitti 5, Trimarchi 12, Jaria 11, Toselli 9, Lo Presti. All. Sergio Santambrogio. ARBITRI: Spano di Bari e Mastroberardino di Taranto. PARZIALI: Pt 27/18, St 52/35, Tq 83/55, Finale 104/73 NOTE: Spettatori 600 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun antisportivo fischiato alle due squadre, nessun fallo tecnico. LA DECIMA vittoria consecutiva arriva facile facile per la Centre Corporelle Potenza contro il Rosarno, vittima sacrificale della compagine di Dino De Angelis. La Centre Corporelle Potenza si è aggiudicata la partita con il punteggio di 104 a 73 al termine di una partita senza storia, caratterizzata da pesanti distacchi im-
Delli Carri ed a fianco Castellitto
partiti dalla squadra potentina che ha potuto fare il bello e il cattivo tempo contro i malconci avversari calabresi, presentatisi in otto elementi e privi per alcuni minuti di Genco, infortunato nel primo quarto sul punteggio di 17 a 12 al sesto minuto di gioco. La Centre Corporelle grazie alle bombe di Delli Carri e Ginefra e alla pericolosità di Pellegrini ha
potuto far breccia nella difesa di burro dei calabresi. Il primo quarto scivola facile sul 27 a 18 per la Corporelle. Nel secondo quarto il divario si allarga, la squadra di Dino De Angelis ha allungato il passo favorita dagli svarioni difensivi dei calabresi ma anche dalla bella giornata in attacco del cecchino Gigi Delli Carri.
La partita è scivolata via facile con la corazzata potentina che ha allungato il passo fino al + 31 sul 79 a 48 al 28'. La bomba da quindici metri di Pronzino ha sigillato il terzo parziale sul punteggio di 83 a 55. Dino De Angelis opera cambi a ripetizione, il risultato è sempre lo stesso, ovvero la Centre Corporelle non si scompone e detta leg-
ge in ogni momento del confronto. Nel quarto parziale di gioco spazio alle seconde linee, Viggiano si mette in luce, i gialloneri calabresi fanno leva solo su Trimarchi e Pronzino, unici alfieri di una squadra inferiore alle aspettative. Potenza vola verso il successo, le prodezze di Delli Carri e Marino fanno spellare le mani ai seicento tifosi presenti sulle gradinate del Pala Pergola che esplode al quarantesimo quando il punteggio sul tabellone luminoso è fissato sul 104 a 73. Vittoria facile facile per la Centre Corporelle che raggiunge quota venti in classifica e guarda tutte le avversarie dall'alto in basso. Il roster dei potentini consente a De Angelis ogni rotazione, nel segno di una squadra sempre brillante e sobria in ogni circostanza. Rosarno cede il passo, contro una squadra solida e glaciale come il clima che si respirava esternamente ieri al Pala Pergola, mentre nello spogliatoio c’era il caldo di un gruppo che sta mietendo una vittima doppo l’altra viaggiando con un ritmo da superstar. . sport@luedi.it
Spogliatoio Il coach:«Più forti del Rosarno»
De Angelis: «Attenzione alle vertigini ora» EUFORIA in casa Centre Corporelle Potenza per il successo colto contro il Basket Rosarno. Il 104 a 73 è legittimo, pienamente meritato. La formazione del presidente Antonio Colangelo conferma le sue credenziali di squadra tritasassi e domina una partita senza storia. Il divario, netto e inequivocabile non fa una grinza, i potentini hanno dimostrato di essere nettamente superiori ai calabresi che hanno recitato in pratica il ruolo di sparring partner al cospetto della compagine potentina. Una vittoria semplice, come nelle tradizioni casalinghe della Centre Corporelle che ha potuto viaggiare facilmente verso il successo grazie alle prodezze individuali dei cecchini biancocelesti. Una prova disarmante, quella fornita dalla Centre Corporelle, figlia della forza fisica, della classe e della sostanza di un roster, capace di sopperire persino alla pesante assenza di Antonello Marchese. La vittoria consente alla Corporelle di raggiungere quota venti in classifica, dieci vittorie, nessuna sconfitta un rendimento davvero super quello dei luca-
ni che hanno prodotto basket di alto livello tecnico e organizzativo. La prestazione offensiva fornita dalla compagine potentina è stata di ottimo livello tecnico, tutte le componenti hanno permesso alla Centre Corporelle di volare verso un successo molto importante. Il coach della squadra lucana, Dino De Angelis sorride prima di affrontare i nostri taccuini. Il sorriso del tecnico lucano, sempre perfezionista la dice lunga sulla bontà del lavoro svolto finora da dirigenti, squadra e staff tecnico. De Angelis afferma: “Non sono contento, avrei preferito vincere undici partite su dieci! Bando agli scherzi ora non bisogna soffrire di vertigini che potrebbero essere pericolose. Un detto giapponese recita più alta è la vetta, più pesante potrebbe essere la caduta. Dobbiamo fare attenzione a non perdere la testa in questo campionato”. De Angelis guarda al match e sottolinea: “Devo ammettere che il Rosarno visto all'opera contro di noi è stata poca cosa. Non pensavo fosse così facile vincere la partita. La difesa degli ospiti ci ha permesso di giocare al
De Angelis della Corporelle
meglio, senza particolari problemi”. Il tecnico dei potentini continua nella sua analisi: “Siamo sempre stati sicuri e convinti dei nostri mezzi, non c'è stata partita. La squadra ha risposto alle mie richieste dando l'ennesima riprova della sua forza assoluta”. Parole importanti, proferite dopo la decima perla stagionale che permette agli uomini del presidente Antonio Colangelo di volare a vele spiegate verso alti traguardi. sport@luedi.it
C2 Va sotto contro Arzano ma reagisce e mette l’ipoteca sulla poule promozione
Ctr Senise inarrestabile, play off vicinissimo CTRSENISE ARZANO
88 82
CTR LA CASCINA: Durante 25,Manzotti 5,Marin 28,Albanese 7,Palazzo 18,Genovese 3,Venuto 2,Sassano n.e., D’Aranno n.e.,Le Rose n.e. ; coach Daraio ARZANO: Canzonieri 17,Ciampaglia 15,Izzo 24,Capasso P,Sorge 7,Iorio 5,Foglia n.e.,Terraciano 14,Capasso G. n.e.,Ambrosino n.e. ;coach Esposito ARBITRI: Barletta di Mercogliano e Troise di Avellino PARZIALI: 12-23; 37-38; 63-59; 88-82
Piero Daraio
SENISE-Vittoria più che sofferta per il Ctr La Cascina Senise che consolida a meno quattro gare dalla fine del girone la sua importante seconda posizione in classifi-
ca. Allungando sulla terza,proprio l’Arzano che fino alla vigilia di questa gara,poteva accampare scampoli di pretese ma che a questo punto diventa pratica-
mente difficilissimo. A meno di un tracollo completo della squadra del presidente Mario Totaro. Gli ospiti,ad ogni buon conto,giocano molto bene e mettono subito in ambasce i ragazzi allenati da Pierino Daraio. Ad agevolare la velocità e la determinazione di Canzonieri e compagni però, la scarsa vena di alcuni elementi che dimostrano di aver bisogno perlomeno di rifiatare un attimo. Sotto le plance infatti è mancata la lucidità di sempre e buon per i locali,se poi alla fine reggeva la costanza di Gonzalo Marin, ma anche quella di magic Durante e Rocco Palazzo. I due infatti, suonavano la carica e attraverso le solite incursioni, mettevano in difficoltà la difesa ospite. I lucani infatti non riuscivano a difendersi
più di tanto e meno male che attaccavano, esaltando anche le doti di Francesco Albanese,il quale giocava (con encomio per il coraggio) nonostante acciacchi vari. Ed erano gli episodi a salvare la gara, con la bomba da tre di Giovanni Genovese,utilizzato poco ed appunto di Durante,Albanese,Marin e Palazzo che cercavano di allontanare i ragazzi allenati da Esposito.Alla fine ha vinto la squadra che aveva in seno più bocche da fuoco e per Daraio: “Sono contento della prestazione,perché abbiamo dimostrato di saper soffrire.Per l’Arzano era vitale superarci per sperare nell’aggancio e dunque ha giocato la sua ultima carta,molto bene.Per fortuna abbiamo reagito con la stessa determinazione”. Gianni Costantino sport@luedi.it
Si è giocata Eldo-Wolves Larga vittoria campana SONO passati soltanto quindici giorni dalla tragedia che ha sconvolto il mondo del basket e ieri al Palamaggiò di Caserta la Eldo Juve Caserta e la Timberwolves Potenza hanno disputato in un clima mesto la sfida non giocata a Potenza a causa dell'incidente stradale costato la vita a Paolo Mercaldo, giocatore casertano, al padre Luigi, al vice allenatore Gianluca Noia e all'accompagnatrice Emanuela Gallicola. Un clima funesto ha accompagnato la partita, vinta per la cronaca dalla compagine casertana per 102 a 40, inserita nel campionato under 15 d'eccellenza maschile di basket. La Timberwolves Potenza è stata accompagnata e salutata con calore dal presidente della Eldo Juve Caserta, Rosario Caputo che al termine della partita ha invitato a pranzo i giocatori e lo staff tecnico potentino. Tanto dolore, tanta rabbia hanno accompagnato la mattinata delle due formazioni. f.menonna@luedi.it
Sport 61 Tennis A1 Sca penultima e con un turno in meno di play out a disposizione Lunedì 24 novembre 2008
Pisticci, pari che non serve Pareggio 2-2 con il Parioli, sorprende il ko della Arn PARIOLI SCAPISTICCI
2 2
IN altri tempi un pareggio a Roma sarebbe stato ben accetto per la Sca. Non così nell'ultima giornata della prima fase del campionato femminile di A1. Per lo scenario venutosi a delineare in classifica, infatti, il C.T. Pisticci avrebbe potuto migliorare la sua situazione solo vincendo. Il 2-2, invece, lascia invariate le posizioni e, pertanto, la Sca rimane al penultimo posto della graduatoria. Un risultato che consente comunque di accedere alla seconda fase del campionato, nel tabellone dei play out, ma dalla posizione peggiore. Adesso il team lucano dovrà attendere la perdente della prima sfida play out tra i Parioli Roma e l'Asd Le Pleiadi Torino, incontro che si gioca in gara unica a Roma. Chi vince si salva immediatamente, chi perde incontra Pisticci in un doppio scontro che mette in palio l'ultimo dei posti validi per la permanenza. Ed a Pisticci tocca di giocare il ritorno del doppio confronto su campo esterno. Un successo, invece, avrebbe consentito alla compagine jonica di beneficiare della
La tedesca Greta Arn delude contro il Parioli
doppia chance salvezza che il regolamento prevede per la quarta e quinta classificata. Ma la trasferta romana non è andata secondo i piani, soprattutto per l'imprevista ed inattesa caduta di rendimento della tedesca Greta Arn, impeccabile finora, ma incappata in una giornata da dimenticare proprio in una fase decisiva della stagione. Nel suo singolare, infatti, la Arn perde dalla Vinci con un duplice e clamoroso 6-0. Un vero black out, dunque, per la tennista di origini ungheresi che finora aveva trascinato la Sca a suon di risultati. In singolare per-
de, ma con grande onore, anche la Meruzzi che vince il primo set 6-4 con la Burnett, ma deve cedere alla distanza subendo il ritorno della padrona di casa, che chiude 6-3 6-2. Non fallisce, invece, l'altra freccia all'arco di Pisticci. Romina Oprandi fa valere classe e superiorità sulla Di Giuseppe, passando senza affanni per 6-1 6-3 con la solita prestazione autoritaria. Sotto di due incontri ad uno ed ormai consapevole di non poter cambiare in maniera incisiva la propria classifica, la Sca manda in campo Oprandi e Meruzzi nel doppio, anche alla luce del
momento negativo della Arn. La coppia pisticcese s'impone per 6/2 6/3 su Vaideanu - Zanchetta e conquista un onorevole quanto inutile pareggio che non consente il sorpasso proprio sulle parioline. Le romane, invece, traggono grande vantaggio dal conclusivo 2-2. Evitano, innanzitutto, di scivolare al penultimo posto. Si portano in classifica a 7 punti eguagliando Torino, ma hanno in carniere un incontro vinto in più. Tanto basta per assicurarsi il diritto di giocare lo spareggio salvezza in gara unica fra le mura amiche proprio con le torinesi. Salvo sorprese, dunque, i Parioli dovrebbero aggiudicarsi la sfida. In tal caso a Pisticci toccherebbe affrontare l'Asd Le Pleiadi Torino con ritorno in Piemonte, in una sfida valida per la permanenza in A1. L'anno scorso il C.T. Pisticci si trovò nella stessa situazione e riuscì nell'impresa di conquistare a salvezza vincendo il doppio confronto con Cagliari. Anche in quella circostanza la partita decisiva si giocò in trasferta. Pisticci vinse all'andata e pareggiò sul campo delle isolane. Il precedente, insomma, fa ben sperare. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Hockey A2, pari della Raro ripresa tre volte a Sandrigo SANDRIGO RARO
3 3
TRE volte in vantaggio e per tre volte è stata recuperata. Non è riuscito alla Raro Matera il gran colpo a sensazione sul campo del Sandrigo. Nonostante una buona prova la formazione di mister Massari non è stata capace di difendere i vantaggi che nei vari momenti della sfida è riuscita a consolidare nei confronti dell’avversario diretto. Un peccato perchè il successo avrebbe permesso alla Raro di attestarsi, senza troppi problemi, in una posizione più tranquilla di classifica scavalcando una diretta concorrente alla permanenza. L’avvio di gara è stato sui binari del più totale equilibrio, squadre che si studiano e parità che non si sblocca per gran parte della prima frazione mal-
grado le occasioni non manchino ma è proprio la Raro con capitan Barbano a sbloccare per prima l’equilibrio al minuto 21’. Sono i sessanta secondi più importanti della prima frazione, immediata è infatti la risposta del Sandrigo che pareggia con Mirko Marchetti. Ma sempre nello stesso giro di lancette è Jonathan Cellura a dare il nuovo vantaggio alla Raro, un risultato di 2-1 con il quale i materani vanno al riposo. Nella ripresa Sandrigo spinge e trova al 6’ il gol del nuovo pareggio con Fabris. Passano quattro minuti e Roberto Vivilecchia a portare per la terza volta avanti la Raro. Al 14’ però Roberto Marchetti impatta definitivamente la partita. Per Matera un buon punto anche se con l’amarezza di non essere riusciti a strappare qualcosa di più. sport@luedi.it
Volley B2 Uomini Due ore di gioco per rompere l’equilibrio. Potenza secondo
Medical Center, battaglia vinta La Rosa e Scalcione regolano il Catona in quattro set MEDICALCENTER CATONA
3 1
25-15, 34-32, 22-25, 25-19
MEDICAL CENTER: : Zuccaro 16, Scalcione 28, La Rosa 25, Torsello 4, Alamprese 4, Galante 1, Di Tommaso 1, Genoino n.e., Bacca n.e., Sergio (L) n.e., La Maida n.e., Caruso n.e., Calabrese n.e. CATONA RC: Scopelliti 14, Surace n.e., Mafrici n.e., Neri 2, Jefferson 14, Cuzzola n.e., Pappalardo 6, Arena 9, Calabrò 8, Nikolov 1, Lefosse 13, Gurnari n.e. ARBITRI:De Lucia e D’Avanzo VINCE un’autentica battaglia la Medical Center Potenza che supera per 3-1 il Catona e si isola al secondo posto in classifica. Per nulla facile l’incontro che ha visto prevalere la formazione di Draganov al
termine di quattro combattutissimi set per quasi due ore complessive di gioco. Un super Larosa in particolare è stato il grande protagonista della sfida insieme a Scalcione. Il match ha visto la Medical Center partire subito forte ed allungare bene nella prima frazione grazie ai cinque punti di seguito in avvio di Scalcione. E’ subito 8-3 ed il primo set si incanala nella giusta direzione per i padroni di casa che lo vincono in scioltezza e senza problemi per 25-15. La seconda frazione è invece tutta un’altra storia. L’equilibrio è assoluto. La Medical Center continua a condurre con le schiacciate dei suoi uomini migliori ma Catona risponde colpo su colpo e l’equilibrio diventa quasi perfetto. Si arriva ai vantaggi e le due squadre si danno battaglia senza esclusioni di colpi e con un perfetto equilibrio. Alla fine è una
schiacciata di Larosa a decidere la frazione e consentire alla Medical Center di fare un passo, che poi si rivelerà decisivo, verso la vittoria. Lo sforzo profuso nella seconda frazione viene però pagato a caro prezzo dai padroni di casa che nel terzo set riprendono a battagliare punto su punto con gli avversari. Qualche errore e disattenzione di troppo finisce per produrre però il vantaggio degli ospiti che grazie alle schiaccite di Lefosse e Jefferson rischiano a spuntarla e riaprire la sfida. L’ultima frazione è ancora equilibrata ma nel momento decisivo è ancora Larosa con un ace a determinare la fuga sul 20-17 che nei fatti chiude la contesa. Il set termina 25-19. Per la Medical Center è il successo più difficile e più bello. La classifica sorride. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Giuseppe La Rosa
Televisioni
16.15
ATTUALITÀ
21.05
REALITYSHOW
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
ATTUALITÀ
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L’isola dei famosi
SHOW
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Federica Sciarelli
Zelig
Lunedì 24 novembre 2008
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RUBRICA
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I Simpson
63
ATTUALITÀ Gad Lerner
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20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità L'infedele
01.00 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaIn Italia 02.45 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmBad Company con L. Fishburne, E. Barkin - regia di Damian Harris (USA) - 1994
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23.45 -FilmEl Alamein - La linea del fuoco con P. Favino, E. Solfrizzi - regia di Enzo Monteleone (Ita) - 2002 02.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -RubricaPianeta mare 03.15 -RubricaVivere meglio
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leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
ITALIA 1
ORE 21.10
LA NOIA
SCIARADA
A CINDERELLA STORY
con C. Spaak, H. Buchholz, B. Davis regia di Damiano Damiani (Ita) - 1963
con A. Hepburn, C. Grant, W. Matthau, J. Coburn - regia di Stanley Donen (Usa) - 1963
con H. Duff, C. M. Murray - regia di Mark Rosman (Can/Usa) - 2004
Dino, scoperta la sua incapacità di comunicare con la gente, si abbandona all'ozio più completo in compagnia di Cecilia, una modella per la quale prova solo attrazione sessuale. Anche questa relazione potrebbe portarlo alla noia se Dino non venisse a sapere che la ragazza lo tradisce. Pur di tenere la donna legata a sé, Dino le chiede di sposarlo. Sconvolto per il rifiuto...
RETE 4
ORE 23.45
EL ALAMEIN - LA LINEA DEL FUOCO con P. Briguglia, P. Favino, L. Scarpa regia di Enzo Monteleone (Ita) - 2002 Seconda guerra mondiale: arruolatosi volontario, lo studente universitario Serra viene spedito sul fronte del deserto egiziano. Il reparto cui viene assegnato è il "Pavia", stanziato a un passo dalla depressione di El Qattara ma lontano dal centro delle ostilità. Il giovane, che verrà "adottato" dai commilitoni, parteciperà alla battaglia di El Alamein...
Di ritorno dalle vacanze, Reggie scopre che il marito è stato assassinato. Un uomo affascinante conosciuto in villeggiatura, Peter, le offre il suo aiuto. Gli amici del defunto cominciano ad angosciarla con richieste di denaro poco ortodosse e anche Peter sembra ora meno amichevole di quanto aveva dato a vedere...
RAI 1
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Dopo la morte del padre, Samantha - detta Sam - vive con la matrigna Fiona e le sorellastre gemelle Brianna e Gabriella, che la sfruttano e le affibbiano i lavori più pesanti. Navigando su Internet, la ragazza conosce l'atletico e benestante Austin, che non vede l'ora di incontrare al ballo scolastico organizzato per Halloween. Nel corso della festa, Sam viene proclamata regina...
ITALIA 1
ORE 3.35
BAD COMPANY
DELITTI E PROFUMI
con L. Henriksen, E. Roberts - regia di Victor Salva (Usa) - 1994
con J. Calà, U. Smaila, M. Venier - regia di Vittorio De Sisti (Ita) - 1988
Jack di mestiere fa il commesso viaggiatore e percorre le strade degli Stati Uniti da solo nella sua macchina. Ora sta percorrendo un deserto del sudovest, mentre la radio racconta che nella zona s'è verificata un'impressionante serie di delitti. Jack non ci bada molto e non dice di no all'autostoppista che sta fermo sul ciglio della strada in attesa di un passaggio...
Barbara, una bella commessa di un grande magazzino, prende improvvisamente fuoco sotto gli occhi terrorizzati dei clienti e del fidanzato Eddy, detective addetto alla sorveglianza del negozio. Dopo la morte di un'altra ragazza, Eddy scopre che i delitti sono provocati dal flacone di un profumo fatto giungere in dono alle vittime da un misterioso pazzo omicida...
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