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Giovedì 27 novembre 2008
Brevi dal mondo
Castro a Obama «Incontriamoci» WASHINGTON – In un’intervista condotta per conto della rivista americana 'The Nation' dall’attore Sean Penn, il presidente di Cuba, Raul Castro (nella foto), si dice «pronto» ad incontrare Barack Obama, ma a Guantanamo. L'intervista è stata condotta da Sean Penn prima del 4 novembre, dopo un incontro
In Italia e nel Mondo Napolitano oggi incontra Mazen Giustizia, il ministro Alfano «Ma la via della pace è ancora ardua» costruirà nuove carceri con i privati ROMA - "La via della pace in Medio Oriente è ancora ardua", ammette il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seconda giornata della sua visita a Israele. Dopo i colloqui con il presidente Shimon Peres, incontrerà oggi a Betlemme il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen, ieri ha visto diversi personaggi chiave della politica di Gerusalemme per capire i vari punti di vista e lo stato effettivo della trattativa. "Rimangono ostacoli non facili da superare", ha detto in serata facendo un bilancio "da osservatore neutrale". "La via della pace rimane molto ardua ed è condizionata", ha spiegato, "da fattori esterni, che trascendono la volontà dei nego-
Napolitano a Tel Aviv
ziatori sia israeliani che palestinesi. Il più evidente é rappresentato dalla scissione nel campo palestinese", cioè l'incomunicabilità fra Hamas e Fatah, fra Gaza e Betlemme.
ROMA - Per superare l'emergenza affollamento nelle carceri, il governo ha deciso di costruire nuovi istituti penitenziari ricorrendo al coinvolgimento dei privati per la realizzazione delle nuove strutture. La soluzione tecnica sara' messa a punto in una apposita riunione del consiglio dei ministri che ci sara' prima di Natale. Sara' l'occasione anche per valutare l'opportunita' di "portare avanti" la cosiddetta "messa alla prova" di detenuti incensurati condannati a pene minime (fino a 4 anni), che potrebbero avere l'obbligo dei lavori di pubblica utilita' per ottenere la condizionale. A questa misura sono contrari sia An che la Lega nord che danno per certo l'accantonamento della proposta del ministro della Giustizia
Fassino firmerà il manifesto elettorale dei Socialisti con il presidente venezuelano Hugo Chavez.
Somalia, rapite quattro persone MOGADISCIO – Sono almeno quattro le persone sequestrate ieri nel Puntland, la regione indipendentista della Somalia settentrionale. Si tratta di un cittadino britannico inviato del quotidiano The Daily Telegraph, un fotografo spagnolo dell’agenzia France Presse, Josè Cendon, e di due somali che lavoravano per loro come interpreti.
Zimbabwe, morti 360 per il colera HARARE – La crisi umanitaria in cui versa attualmente lo Zimbabwe, dove una dilagante epidemia di colera ha già causato almeno 360 morti, «rappresenta la più grave minaccia storicamente subita dal paese». Lo ha dichiarato il capo dell’opposizione, Morgan Tsvangirai.
Karzai: «Tratterò con Omar» KABUL – Il presidente afghano Hamid Karzai (nella foto) ha ripetuto ieri, alla presenza del segretario generale della Nato, di essere pronto a fornire la sua protezione al mullah Mohammad Omar, capo dei taleban, se quest’ultimo accetterà un accordo che assicuri la pace in Afghanistan. Karzai ha sottolineato di essere pronto a tale accordo qualsiasi cosa ne pensino le potenze stra-
Pd, Veltroni sostiene Soru nodo Pse da sciogliere subito ROMA - Le dimissioni del governatore della Sardegna Renato Soru aggiungono un altro problema a quelli che affliggono il Partito democratico e che Walter Veltroni dovrà risolvere. Il segretario spera di ricucire le lacerazioni in Sardegna ed ha inviato a Cagliari Maurizio Migliavacca, membro del coordinamento nazionale, che vedrà oggi Soru. Non è escluso però che se la frattura tra l'imprenditore e gli apparati del Pd sardo che non sopportano la sua gestione non sarà ricomposta si possa andare alle elezioni anticipate a febbraio. La stima e la simpatia di Veltroni per il fondatore di Tiscali e proprietario dell'Unità sono di lunga data e ieri gli ha telefonato per ribadire la fiducia e la speranza che possa portare avanti "l'eccellente lavoro svolto". Per Arturo Parisi le dimissioni di Soru sono la spia di un profondo disagio nel partito che si supera solo ritrovando una vera unità politica. Su quale linea? Veltroni ha promesso che nella direzione di dicembre metterà in campo le sue scelte e chiederà a tutti, compreso quindi l'eterno avversario Massimo D'Alema di pronunciarsi con chiarezza. Intanto incombe un altro problema "strutturale" del Pd perfino più grave del caso Soru. Il tempo stringe in vista della campagna elettorale per il voto europeo e quello della collocazione del Pd è uno dei cruciali nodi che dovrà sciogliere Veltroni. La prossima settimana il Pd deve decidere se firmare il manifesto elettorale europeo del Pse. Da tempo Veltroni spera che l'evoluzione del parlamento europeo rompa gli schemi Ppd-Pse e spinga a un'alleanza globale e nuova di tutti i progressisti. Il Pd quindi non firmerà e non fa-
Piero Fassino
rà parte dell'Internazionale socialista. Però Piero Fassino che ha partecipato alla stesura del manifesto per le Europee 2009 lo sottoscriverà come leader dei Ds e lo farà anche la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso che è capogruppo del Pse nel Comitato delle Regioni presso il Parlamento europeo. "Firmerò il manifesto perché sono tra coloro che a suo tempo furono incaricati di redigerlo", ha spiegato Fassino, "ma questo non sarà un tema di conflitto, perché faccio parte anche del gruppo che sta scrivendo il manifesto europeo del Pd dal quale si evincerà quanto i due testi siano convergenti per spirito e proposte". Mercedes Bresso, invece, è decisa a firmare il manifesto perché a suo parere il Pd "non può che essere considerato nell'area socialista". "Voglio capire che co-
sa propone Veltroni, se la sua volontà di aderire è cambiata, potrebbe cambiare anche la mia volontà di adesione al Pd", dice la presidente del Piemonte che al segretario ha scritto una lettera sulla questione della collocazione del partito in Europa. Per l'ulivista Franco Monaco la firma di Fassino "è un escamotage che non va nella direzione giusta, evoca passato e separatezza, mentre il Pd avrebbe bisogno di unità e di futuro, enfatizza il problema anziché prefigurare la soluzione". Monaco chiede a tutti un "atteggiamento laico" sulla questione. Intanto una folta delegazione della ex Margherita guidata da Francesco Rutelli parteciperà il 5 dicembre al Terzo Congresso del Pde, il Partito democratico europeo fondato nel 2004 dalla Margherita e dal Modem di Francois Bayrou. Marina Maresca
Angelino Alfano
Angelino Alfano, che richiama una precedente di Antonio Di Pietro. Nel vertice notturno di maggioranza, ha annunciato ieri il ministro Alfano, e' stato deciso di costruire nuove carceri coinvolgendo anche i privati.
Forza Italia a Fini «Berlusconi non è Cesare» ROMA - Forza Italia rassicura l'alleato Gianfranco Fini che teme il prevalere del "cesarismo" berlusconiano all'interno del partito unico, al posto di una "forte democrazia". È il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, ad assicurare al presidente della Camera che nel Pdl non ci saranno problemi di "democrazia interna", perche' Silvio Berlusconi "e' una persona molto ragionevole e disponibile alle discussioni". Non ci sara', quindi, alcun "cesarismo", come teme Fini, anche se, aggiunge Bonaiuti, non bisogna dimenticare che Giulio Cesare "non era certo un personaggio negativo", visto che "varco' il Rubiconde e porto' sulla scena nuove classi produttive". A smentire il leader di An e' anche Bossi: "Fini ha studiato male la storia". In vista della nascita del partito unico del centrodestra tra gli alleati iniziano a serpeggiare timori e sospetti prontamente smentiti dai vertici dei due maggiori partiti, Forza Italia ed An. Dopo l'allarme di Fini sul "cesarismo" berlusconiano, e' toccato al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, negare che il suo leader abbia voluto lanciare accuse precise al premier e leader della coalizione. Quello che ha detto Fini, ha sostenuto La Russa, "era in senso politologo in assoluto", ha cioe' parlato "senza riferimento a fatti attuali". Quando Fini "vuole muovere obiezioni", ha aggiunto, "non e' certo uno che le manda a dire". Il congresso fondativi del partito unico, ha annunciato La Russa, ci sara' il 14 marzo. An, ha assicurato, "non e' una nave che affonda, ma una nuova nave che salpa". Il dibattito sul nuovo Pdl impegna soprattutto Alleanza Nazionale. Ieri il reggente Ignazio La Russa ha riunito l'esecutivo del partito ed i coordinatori. A tutti ha assicurato che An entrera' nel Pdl "senza perdere un briciolo della propria identita', senza ammainare bandiere", anche perche' il partito di Fini "non ha alcun complesso verso Forza Italia". Non dovrebbero esserci grossi problemi, ha affermato La Russa, anche se negli ultimi tempi le cose non sono andate "con la velocita' che volevamo". Quello che An ha ora davanti, ha detto infine La Russa, "non e' il tramonto di Alleanza Nazionale, non e' neanche l'alba: e' un momento intermedio, il buio sembra non finire mai, poi ad un certo punto nasce il nuovo giorno e il sole sorgerà" Elvio Sarrocco
IL CASO
Ue-Cina, il Dalai Lama fa saltare il vertice di lunedì niere.
Brasile, 100 morti per l’alluvione SAN PAOLO – La tragedia dell’alluvione che ha colpito la regione del Brasile più abitata da oriundi italiani non sembra terminare: nello stato di Santa Catarina (ieri visitato dal presidente Lula) sono ormai 100 i morti accertati e la pioggia che colpisce la zona da cinque giorni non accenna a diminuire.
BRUXELLES – La Cina ha deciso di rinviare il Vertice annuale con l’Unione europea, previsto lunedì prossimo a Lione, in Francia, in segno di protesta contro la visita del Dalai Lama in alcuni paesi europei, nell’ambito della quale è previsto un incontro tra la guida spirituale del Tibet e il presidente francese e di turno della Ue, Nicolas Sarkozy. Dall’Eliseo, un portavoce della presidenza ha confermato l'appuntamento tra i due leader il 6 dicembre prossimo a Gdank, in Polonia, dove il Dalai Lama è stato invitato dall’ex leader di Solidarnosc Lech Walesa a partecipare ad una cerimonia tra i vincitori del Nobel
della pace. «Il presidente è libero di decidere la sua propria agenda», ha replicato il portavoce di Sarkozy, Luc Chatel. Il Dalai Lama è atteso anche a Bruxelles il 4 dicembre prossimo, dove è stato invitato dal presidente del parlamento europeo, HansGert Poettering. Il nuovo caso diplomatico tra l’Europa e la Cina si aggiunge alle polemiche estive sulla proposta di boicottaggio della cerimonia di apertura delle Olimpiadi, che era stata sostenuta dalla Francia per protestare contro la repressione cinese in Tibet, poi superate con la decisione di Sarkozy di assistere all’apertura dei giochi. Lo schiaffo di Pechino è
Il Dalai Lama, guida spirituale del Tibet e acerrimo nemico di Pechino
stato preceduto da diverse 'messe in guardia', l’ultima delle quali il 20 novembre scorso. «La Cina è fermamente contraria a qualsiasi attività separatista del Dalai Lama
all’estero ed a qualsiasi forma di contatto tra il Dalai Lama e dirigenti stranieri», aveva detto il portavoce del ministero degli esteri, Qin Gang.
In Italia e nel Mondo
Giovedì 27 novembre 2008
Secondo l’Fbi l’obiettivo è la metropolitana. Decretato lo stato di massima allerta
Al Qaeda minaccia una strage a New York Paul Volcker, 81 anni nominato capo della Commissione per la Ripresa
TERRORISMO IN INDIA
La metro di New York
NEW YORK - Attacco alla metropolitana di New York all'ora di punta, in piena festività natalizia. Al Qaeda con sistematica puntualità torna a minacciare il cuore d'America ma stavolta l'annuncio di un assalto terroristico non arriva dal solito video proclama trasmesso sul web ma direttamente dalla Fbi. In una informativa interna dei servizi segreti americani della quale è entrata in possesso l'agenzia di stampa Ap, si rende noto che cellule terroristiche legate a Bin Laden avrebbero discusso alla fine di settembre di un atten-
tato da effettuarsi da oggi, Giorno del Ringraziamento (la festività più sentita con tutti gli americani in movimento), fino alla fine delle vacanze di Natale. La minaccia viene considerata dal dipartimento di sicurezza interna "credibile ma priva di riscontri concreti", quanto basta comunque per fare scattare il piano di massima allerta mettendo in guardia i passeggeri da qualsiasi attività o atteggiamento sospetto, con particolare attenzione a pacchi e bagagli abbandonati. Già da ieri nella metropolitana sono state rinforzate le misure di sicurezza ma la no-
tizia è stata colta dalla popolazione senza panico. La vita nei sotterranei della metro procede frenetica e anche se in piena crisi la New York non mostra di avere paura di un altro 11 settembre. Intanto il presidente eletto, Barack Obama ha nominato il veterano Paul Volcker, ex-presidente della Federal Reserve, 81 anni, alla guida di una nuova Commissione per la Ripresa Economica che avrà l'incarico di dare suggerimenti alla nuova amministrazione su come fronteggiare la crisi finanziaria. Paolo Bellucci
Thailandia, la crisi precipita occupato l’aeroporto di Bangkok L’opposizione intima al premier di indire elezioni anticipate
Somchai Wongsawat
BANGKOK – Precipita la crisi in Thailandia dove, per la prima volta, sono scesi in campo i militari e dove ieri si è registrato un morto in scontri nel nord del Paese. Dopo sei mesi di braccio di ferro fra governo e opposizione, che da martedì occupa l’aeroporto internazionale di Bangkok bloccando il traffico aereo e impedendo il rientro di migliaia di turisti tra i quali una settantina di italiani, il capo delle forze armate, generale Anupong Poachinda, ha chiesto ieri al premier Somchai Wongsawat di sciogliere il parlamento e di indire elezioni anticipate.
Centinaia i feriti. Coinvolti degli italiani
Mumbai sotto attacco terroristico ottanta morti e ostaggi negli alberghi MUMBAI – Mumbai, la capitale finanziaria dell’India, è sotto attacco terroristico. Ieri sera nella megalopoli indiana si sono succedute esplosioni e sparatorie, che hanno interessato soprattutto la zona dei grandi alberghi del lungomare. Dalle prime e confuse ricostruzioni, il bilancio - secondo i media indiani – dovrebbe aggirarsi attorno alle 80 vittime, centinaia di feriti e a decine di ostaggi, tenuti prigionieri negli hotel Taj Mahal, Oberoi e Trident, dove si sono succedute sparatorie ed esplosioni. Ma attacchi si sono registrati anche nell’area della stazione ferroviaria e del principale ospedale della città. Fonti diplomatiche italiane parlano anche di una madre italiana con la figlia di pochi mesi che si trovano dentro l'hotel Oberoi, di una lobby dell’albergo in fiamme e di due terroristi ancora dentro l’albergo. Fra le vittime – secondo fonti locali – ci sarebbe anche il capo dell’antiterrorismo indiano. Una quarantina di ostaggi, la maggior parte dei quali dovrebbe essere straniera, è invece tenuta in ostaggio all’hotel Trident, mentre almeno 2 esplosioni si sarebbero registrate al Taj Mahal, storico hotel di Mumbai, ubicato proprio di fronte alla Gate of India, una delle principali attrazioni turistiche della città e dove alcuni terroristi sarebbero ancora barricati. Al Trident, intanto, sarebbe cominciata una serrata trattativa tra la polizia ed i terroristi per la liberazione degli ostaggi. Secondo alcuni testimoni – riferiscono le televisioni india-
ne - i terroristi sarebbero alla caccia di stranieri con passaporto britannico o statunitense. Due sarebbero i terroristi rimasti uccisi; alcuni sono fuggiti a bordo di un’auto nera. Data la gravità della situazione il ministero degli Interni indiano ha messo in stand by l’esercito e ha inviato 200 agenti dei reparti speciali a presidiare l’area dei grandi alberghi, dove l’attacco terrorista è stato più pesante. Fonti diplomatiche italiane rendono noto che al momento ci sono circa 200 italiani a Mumbai, mentre il ministro degli Esteri Franco Frattini, esprimendo grande preoccupazione, segue costantemente l’evolversi della situazione. Mumbai, l’antica Bombay,
sorge sulla costa occidentale dell’India, nello stato del Maharashtra. È considerata la capitale economica della Penisola. Rinominata Mumbay nel 1997, con i suoi circa 13 milioni di abitanti è la città più popolosa dell’India. Se si tiene poi conto delle aree suburbane, la popolazione raggiunge i 20 milioni di abitanti, una cifra che la colloca al quinto posto tra le aree metropolitane più «affollate» del mondo. Sede delle più importanti istituzioni finanziarie del Paese - la Banca centrale, la Borsa di Bombay e la Borsa nazionale - la città ospita i quartier generali di buona parte delle industrie indiane. Bombay è anche un importantissimo porto che raccoglie più di metà del traffico marittimo di passeg-
Un fermo immagine da Sky Tg24 dell’attacco all’hotel Taj. Nella foto in basso, l’esplosione all’hotel Oberoi
geri in India ed è inoltre sede della più prolifica industria cinematografica del pianeta, la cosiddetta «Bollywood’'. Per via delle opportunità che offre, la megalopoli indiana ha richiamato grandi masse di im-
I “Deccan Mujahideen” rivendicano gli attentati MUMBAI – Un’organizzazione sconosciuta, i Deccan Mujahideen, ha inviato una e-mail al 'Times of India' rivendicando gli attentati di Mumbai. Lo si apprende dal sito internet del quotidiano. Il Dipartimento di Stato ha condannato «con forza» gli attentati a Mumbai e ha detto di non essere a conoscenza di vittime americane. «Gli Stati Uniti condannano con forza gli attacchi terroristici di Mumbai. Seguiamo da vicino la situazione e siamo pronti ad appoggiare le autorità indiane mentre
fanno fronte a questa serie orrenda di attacchì, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood. Un testimone ha detto alla
Turismo sessuale, 150 milioni di bambine hanno avuto rapporti forzati o subito violenze I NUMERI che illustrano il fenomeno dello sfruttamento sessuale di bambine, bambini e adolescenti in tutto il mondo fanno davvero paura. E ci presentano un pianeta popolato da mostri, spesso senza volto, nascosti nei computer dei ragazzini, o con la faccia insospettabile di un parente, un amico di famiglia, un vicino di casa abbronzato, di ritorno da un viaggio esotico. Sono 150 milioni le bambine e circa 75 milioni i minorenni sotto i 18 anni che hanno avuto rapporti sessuali forzati o subito violenze sessuali, con o senza sfruttamento commerciale. Ann M. Veneman, direttrice generale dell'Unicef, prima dell'inaugurazione del terzo congresso mondiale contro gli abusi sui minori, ieri ha detto: "Nessun Paese è immune, non esistono spettatori innocenti di fronte a questa tragedia globale del nostro tempo".
televisione indiana che gli uomini che hanno attaccato l'hotel Taj a Mumbai erano a caccia di titolari di passaporti britannici e statunitensi. «Volevano chiunque avesse un passaporto britannico o americano», ha detto all’emittente Ndtv il testimone, che ha precisato di essere di Londra e di trovarsi in India per affari. «Volevano gli stranieri», ha ripetuto. La Cnn ha diffuso la notizia che gli obiettivi erano nove e che ieri sera fino a tarda ora gli attacchi erano ancora in corso.
Era ora, Jamie protegge Kate dai paparazzi
È UNA delle coppie d'Inghilterra per eccellenza. Jamie Hince e Kate Moss: il musicista e la modella, un rapporto burrascoso che "riparte". E per la prima volta Jamie sembra voler proteggere Kate dall'assalto dei paparazzi.
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migranti dalle campagne e si è estesa a dismisura. Per questo, gli abitanti sono spesso costretti a viaggiare per più di un’ora prima di arrivare sul luogo di lavoro. A causa dei frequenti ingorghi, della mancanza di parcheggi e delle cattive condizioni delle strade, i mezzi preferiti per muoversi sono i treni. La rete ferroviaria di Bombay, che fu devastata l’11 luglio 2006 da sette attentati che causarono almeno 187 morti e oltre 900 feriti, è molto estesa e articolata in due differenti divisioni: la Central Railway, che serve il centro e il nord-est della metropoli, e la Western Railway, che corre per 125 km lungo la costa occidentale. Anche negli attacchi di ieri i terroristi hanno preso di mira l’area di una delle principali stazioni ferroviarie. Ogni giorno circa sei milioni di persone viaggiano sulle linee suburbane di questa enorme metropoli, la metà delle quali sui 1007 convogli che transitano sulla Western Railway. Hans Wikkeling
La crisi investe l’avatar Google: «È andata male» C'È crisi: lo dice il fornaio, lo ripete il manager e ora lo sa bene anche l'avatar. Se fino ad oggi i mondi virtuali erano cresciuti lontano dalle minacce di fallimento ecco che anche sulle "seconde terre" inizia a soffiare vento di recessione. Anche se sarebbe corretto parlare di bufera almeno per quanto riguarda le sorti di Lively, l'ambiente virtuale tridimensionale lanciato nello scorso luglio da Google come autorevole concorrente di Second Life, il mondo virtuale per eccellenza. Ebbene a quattro mesi di distanza dalla sua nascita l'azienda di Moun-
tain View informa attraverso il blog ufficiale che a partire dal 2009 il sito verrà chiuso. Nato con lo scopo di far interagire gli utenti dei prodotti Google Lively è stato, a detta di Google, "un rischio che non ha ripagato le aspettative".
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Giovedì 27 novembre 2008
Il fatto del giorno: Patto di stabilità Ue, Sarkozy e Merkel chiedono meno vincoli E in Italia niente blocco delle tariffe energetiche
La reazione di Berlusconi Un articolo a doppia firma “Non ne approfitteremo” senza consultare gli altri
dall’articolo di Alessandro Barbera
dall’articolo di Mario Sensini
dal servizio di Andrea Tarquini
[...] È quasi certa la conferma della detassazione della parte variabile del salario: per garantire più fondi per gli ammortizzatori sociali, nel 2009 potrebbe essere limitata ai premi di produttività, escludendo gli straordinari. Una richiesta dei sindacati sulla quale Maurizio Sacconi è disposto a discutere. Marcia indietro invece sul blocco delle tariffe energetiche. Le simulazioni dei tecnici avrebbero dimostrato che il calo del prezzo del petrolio nel 2009 farà scendere i costi: Claudio Scajola stima un calo del 4% per l’elettricità, dell’1% per il prezzo del gas. In tutto - ma la stima sembra piuttosto generosa - il ministro dello Sviluppo è convinto che nel 2009 le famiglie italiane potranno risparmiare fino a 2.500 euro. [...]
Al ministero dell’Economia non hanno cambiato idea, neanche dopo la lettera di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Anche perché la deroga ai criteri del Patto di Stabilità richiesta dai due leader, e che molto probabilmente la Commissione Ue appoggerà oggi stesso, non risolve i problemi del Tesoro. Non che li aggravi, beninteso: le circostanze eccezionali attraversate dall’economia offriranno anche all’Italia uno spazio di manovra in più. Ma niente di straordinario, perché dovrà restare «compatibile con il debito» che in Italia è altissimo e che Sarkozy e la Merkel, «beati loro» dicono al Tesoro, non hanno. Tradotto in soldoni, il piano europeo potrebbe offrirci un margine di intervento di meno di mezzo punto di pil [...].
Il Patto di stabilità europeo è vitale, la politica di stabilità è irrinunciabile, ma non al prezzo di mettere in pericolo la stabilità politica e sociale dei nostri paesi. Ecco l’appello lanciato dalla Cancelliera tedesca, Angela Merkel, e dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, a poche ore dall’atteso annuncio del Piano della Commissione europea per una moratoria sul deficit [...]. Merkel e Sarkozy [...] hanno lanciato l’appello in un articolo a doppia firma [su] Frankfurter Allgemeine e [...] Figaro. Senza attendere o consultare altri leader europei [...] i numeri uno di Francia e Germania hanno voluto mostrare la capacità del tandem francotedesco di guidare il Vecchio continente al di là di ogni divergenza. [...]
La migliore di oggi
Ancora sulla Cgil
Francia e Germania decideranno per tutti
Tredicesime più ricche
dall’articolo di Adalberto Signore
dall’analisi di Carlo Clericetti
dal retroscena di Francesco Verderami
Lo sciopero annunciato dalla Cgil resta «un errore», anche se nella riunione con le parti sociali di lunedì sera «ho avuto risposte positive» e «ho segnato alcuni suggerimenti [...]». Davanti all’assemblea degli industriali di Roma, Berlusconi sottolinea ancora una volta la necessità di affrontare la crisi con ottimismo perché «il coraggio, la volontà e la speranza possono farci uscire in fretta» dalla bufera. Ma cerca anche di tenere aperto un canale con i sindacati, consapevole che [...] se la Cgil decidesse di fare un passo indietro sulla mobilitazione del 12 dicembre ne verrebbe a guadagnare tutto il Paese. [...]
L’Unione europea è formata ormai da 27 Stati, ma - ora come da molti anni a questa parte - è capace di muoversi e prendere decisioni impegnative quando sono d’accordo due soli di essi: la Germania e la Francia. Il fatto che la cancelliera Angela Merkel e il presidente Nicholas Sarkozy, seppure nella forma inusuale di un articolo di giornale, abbiano chiesto insieme di allentare i parametri di Maastricht, conferisce alla richiesta un’alta probabilità di andare a buon fine. Per esser più precisi, non si tratta tanto del Trattato di Maastricht, quanto del successivo Patto di stabili-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Messa da parte le riforma Gelmini, adesso c ‘è psicosi in tutta Italia per lo stato di abbandono degli edifici scolastici. Cosa che sapevano tutti. E’ incredibile quanto può fare in questo benedetto paese un morto. Tra 15 giorni non ne parlerà più nessuno ed tutto continuerà come sempre. Bertolaso denuncia: “Servono almeno 13 miliardi per la messa a norma”. La verità è che se la legge venisse applicata oggi chiuderebbero tutte le strutture e le scuole non si possono chiudere per le ristrutturazioni (dove vanno gli alunni?) e i 13 miliardi non ci sono. Nel 2008 i comunisti sono spariti dal Parlamento per manifesta incapacità di fare politica e completa mancanza di idee, ma adesso hanno conquistato l’Isola dei Famosi. Una trans ha realizzato il comunismo in un solo reality. Deprimente l’entusiasmo con cui la sinistra ha accolto la vittoria della sua ex parlamentare in un gioco televisivo.
apnea fino al 2010, Berlusconi dichiara che gli italiani devono essere ottimisti e spendere ma Tremonti invita alla prudenza su ogni iniziativa: “Abbiamo il terzo debito pubblico del mondo”. Sardegna nel caos, il Pd si spacca, gli antiveltroniani votano con il Pdl e Soru si dimette. Veltroni lancia il Lingotto 2 “Congresso in autunno”. Nessuna reazione. D’Alema: “Me ne frego. Io voglio fare una bicamerale”. I giudici americani affermano che anche il Vaticano deve pagare per i casi di pedofilia e non solo le diocesi colpevoli. In America ci sono stati 4000 casi e la Chiesa cattolica americana si è dovuta dissanguare per pagare più di due miliardi di dollari. Nessun commento è giunto dai vertici vaticani alla notizia a procedere contro la Sante Sede, ma si sa che Ratzinger è partito per una vacanza anti stress con Padre Gorge in un noto centro benessere.
L’Europa (Sarkozy-Merkel) per arginare la crisi mondiale chiede di allentare i parametri di Maastrich. Ognuno avrà le mani un po’ più libere. Sarà un allentamento o una sospensione?
Passo indietro di Berlusconi: “La Carfagna non sarà più la portavoce del Governo”. Pare si sia impuntato Bonaiuti e le grazie di Mara non bastano.
Mentre l’Ocse annuncia che il nostro paese sarà in
Per la prima volta in Italia sembrano in calo le vendite di cellulari.
tà. Notano gli esperti che l’articolo 104C del Trattato (quello appunto sui disavanzi) parla di mantenere un debito pubblico in equilibrio. È il Patto che prescrive invece l’obiettivo del pareggio di bilancio, costringendo quindi a far diminuire in maniera continuativa il debito. Ma in una situazione come quella attuale, con una crisi finanziaria mondiale di dimensioni inusitate che sta facendo pesare i suoi effetti sull’economia reale, con il rischio che tutto il pianeta piombi in un periodo di deflazione, che è una malattia ben più grave dell’inflazione perché non si sono ancora trovate armi davvero efficaci contro di essa [...].
Vincino sul Foglio
Per Berlusconi l’intesa Sarkozy-Merkel è al tempo stesso una buona e una cattiva notizia. L’idea di allentare i parametri di Maastricht consente al premier di ottenere quanto finora Tremonti non gli aveva concesso in nome del Patto di stabilità: «Ora potremo usare un paio di miliardi per detassare almeno in parte le tredicesime». Perché è questo l’obiettivo a breve termine del Cavaliere, che mira in un sol colpo a conquistare il plauso di commercianti e artigiani, lavoratori e industriali, svuotando di significato lo sciopero generale indetto dalla Cgil [...].
Ecco il testo congiunto dei due capi di Stato nostra traduzione dall’intervento di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy
Undici giorni fa eravamo a Washington con gli altri capi di Stato e di governo del G20 per organizzare una risposta comune alla peggior crisi finanziaria da decenni: dopo l’esplosione della bolla dei subprimes il contagio ha afflitto tutte le economie del mondo sviluppato o emergente. Questa crisi mondiale voleva una risposta mondiale. I dirigenti delle venti principali economie del pianeta hanno quind deciso dei principi comuni e un piano d’azione. Noi abbiamo così gettato le basi di una riforma fondamentale del sistema
finanziario internazionale, in modo che gli eccessi del passato non si ripetano. Vogliamo più trasparenza, più responsabilità e una sorveglianza rinforzata di tutti. [...] In questo contesto è fondamentale prevenire e impedire una spirale recessiva nei nostri paesi. [...] Non esiste di fatto un modello unico di piano di rilancio che possa essere applicato da 27 stati membri [...]. Crediamo per contro che un rilancio del budget coordinato possa ristabilire la fiducia dei consumatori e degli investitori e evitare comportamenti opportunisti [...]. Il patto di stabilità e di crescita dovrà essere applicato in maniera morbida. Il dibattito potrà essere ra-
La fotografia Gerusalemme, Napolitano visita il santuario sull’olocausto (Ansa)
pido su questo punto, poiché il patto prevede dei margini di manovra a breve termine che occorre utilizzare. Sarà il caso di costruire in seguito un vero piano di ristabilimento del budget. [....] L’Unione può sostenere una messa in opera rapida, perché la velocità di reazione è vitale in merito al rilancio economico. Gli stati membri non devono essere rallentati dalle procedure comunitari nella messa in opera dei loro piani di rilancio. Allo stesso tempo, se sono necessarie delle spese comunitarie supplementari, devono essere autorizzate velocemente, nel rispetto delle prospettive finanziarie 2007-2013. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Per una volta si dovrebbe dar torto a Francia e Germania, al loro modo parsimonioso di gestire la pubblica amministrazione, e ragione all’Italia: la decisione di Merkel e Sarkozy di chiedere una deroga – se pure momentaneamente – al patto di stabilità europeo è una decisione sbagliata. E senz’altro dà un segnale sbagliato: per quanto riguarda Francia e Germania, che sono infatti e di gran lunga le due maggiori potenze economiche dell’Ue, la deroga non pertiene che a pochi miliardi di euro. Lo sforzo di questi due paesi per rientrare nei parametri fissati dopo Maastricht è minimo se paragonato a tutti gli altri paesi – Italia compresa – molto più indebitati di loro. Altruismo? Macché: furbizia. Il naufragio di paesi che saranno esentati dagli sforzi di contenere il debito pubblico (vedi che è successo in Islanda) finirà per rinforzare Francia e Germania.
Giovedì 27 novembre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Enzo Biagi, Milano gli nega l’“Ambrogino d’oro” Milano “da mangiare” un’onorificenza caldeggiata perfino da Letizia Moratti ci sono i soldi dell’expo dall’editoriale di Pierluigi Battista
Davvero è inspiegabile l’accanimento con cui la maggioranza di centrodestra di Milano ha negato un’onorificenza a Enzo Biagi caldeggiata dallo stesso sindaco Letizia Moratti. È incomprensibile la persistenza coriacea di un risentimento così intenso da ispirare una crociata (postuma) contro il riconoscimento, attraverso una medaglia da conferire assieme alla consegna degli «Ambrogini», a un giornalista che ha indubitabilmente portato lustro a Milano, rendendosi meritevole di un tributo capace di spezzare la rigidità degli schieramenti ideologici. Come se la diversità di opinioni costituisse ancora l’incentivo di un ostracismo da rendere eterno. Come se non ci si potesse conciliare nemmeno con il ricordo di Enzo Biagi. Come se il rancore politico fosse incapace di decantarsi, e la militarizzazione degli spiriti indicasse un destino immodificabile: una guerra permanente sui simboli del passato. Enzo Biagi è un simbolo della storia
Enzo Biagi
del Corriere della Sera: ma non è per questo che se ne scrive qui per commentare l’errore così puerile commesso ai suoi danni. È il simbolo di un comportamento che, anche nello scontro duro, non ha mai voluto ripiegare nel vittimismo deprecatorio, meno che mai nel martirologio autocelebrativo. Anche la scelta della Moratti voleva rendere manifesto il valore simbolico della riconciliazione, del riconoscimento pub-
blico e solenne offerto a un talento apprezzato anche da chi non condivideva ogni parola scritta e detta da Biagi. Possiamo immaginare che la Moratti (la quale, è il caso di ricordare, seppe testimoniare la sua vicinanza solidale a Indro Montanelli anche nelle stagioni più difficili e tormentate del suo isolamento) avesse questo in mente: dimostrare che la sua città, Milano, è capace di disintossicarsi, di accogliere in sé anche le ra-
dall’articolo di Roberto Scafuri
Scatto fulminante alla Pocho Lavezzi, infaticabile nel raccordo di gioco come Gargano, grinta da vendere come il miglior Blasi. Valesse la pena di rispondere a una fredda battuta di Veltroni («si dimetterebbe solo se lo chiamassero a giocare nel Napoli»), il presidente Riccardo Villari ha dimostrato ieri che potrebbe cavarsela su qualsiasi terreno. Anche impraticabile, come la Vigilanza Rai. La sua mattinata d’attesa a Montecitorio, prima della riunione dell’ufficio di presidenza della commissione da lui convocata a San Macuto, è esemplare. In poche parole
Rai, Villari non si dimette e prepara un ricorso al Pd mette le cose in chiaro e sgombra il campo da ambiguità. Pronto alle dimissioni? «No, io vado avanti, voglio operare per riportare al centro dell’interesse il lavoro della commissione... ». Senza il Pd? «Spero che ci siano, ho parlato con Morri...». Un presidente azzoppato? «No, un presidente di garanzia». Allora un presidente a titolo personale? «Macché: non sono per il pro-
tagonismo personale, sono un presidente di garanzia, un rappresentante dell’opposizione e un componente del Pd». Ancora del Pd? «Ho pronto il ricorso contro l’espulsione». Dato a Cesare quel che è di Cesare, a Veltroni quel che è di Veltroni, Villari cominciava così il proprio lavoro, adottando le regole per la par condicio nella campagna elettorale d’Abruzzo e
gioni dell’avversario, di non prolungare oltre ogni limite e ragionevolezza un dissidio amaro e astioso verso un giornalista che, al momento della sua scomparsa, ha attirato sulla sua figura il rispetto di tutti, anche di chi polemizzò aspramente con lui. Ma nella vicenda dell’ «Ambrogino» rifiutato, la ragionevolezza è stata mortificata. Il puntiglio mai smaltito del centrodestra milanese si è dimostrato così imperdonabilmente acrimonioso da sconfessare persino gli sforzi del sindaco. [...] A Biagi non garbavano i pennacchi e le medaglie, e un’onorificenza in più non ne avrebbe certo ammorbidito il carattere [...]. Ma se non si può tornare indietro, e se la memoria di Enzo Biagi non sarà gratificata da un riconoscimento negato, è possibile sperare che i vertici del centrodestra, dal presidente del Consiglio Berlusconi al presidente della Camera Fini, sappiano spiegare ai loro troppo zelanti proconsoli milanesi (di Forza Italia, di An, della Lega) che stavolta sono incappati in un errore [...]
stilando una lista delle priorità tra gli arretrati di un organo che non funziona da sei mesi. La prima scadenza, all’ordine del giorno della prima riunione plenaria convocata per la prossima settimana, sarà l’audizione dei vertici Rai, «con particolare attenzione alle conseguenze della crisi economico-finanziaria sull’azienda». A seguire, quella dei direttori di reti e testate. Un solo momento di imbarazzo, quando il rappresentante dell’Udc, Roberto Rao, chiede quando intende dare le dimissioni. Risposta impertubabile: «Su questo punto non le rispondo». A Rao non è rimasto che abbandonare i lavori. [...]
dall’inchiesta di Alberto Statera
L’"aringa rossa", antica astuzia venatoria, sta per fare della Milano da bere dell’epoca craxian-ligrestiana la Milano da mangiare della nuova era ligrestian-morattiana, trasformando l’Expo del 2015, dedicato all’alimentazione, in una colossale operazione immobiliare. I distinti cacciatori britannici usavano le "red harrings" per distrarre i cani da caccia degli avversari, gettando in luoghi strategici della riserva aringhe affumicate. I cacciatori milanesi di cubature immobiliari, che si definiscono "developers", stanno spargendo su 8 milioni di metri quadri di aree dismesse dall’industria manifatturiera che non c’è più, una selva di grattacieli firmati da architetti di fama mondiale, i cosiddetti "archistar". Quei grattacieli, secondo l’immagine di Renzo Piano, sono per l’appunto le "aringhe rosse" che servono a distrarre l’attenzione da quel che germoglia intorno: quartieri selvaggi, simili a quelli che hanno assediato la Roma dei palazzinari. O "caricature di città" nella città, come dice l’architetto Mario Botta. Dalla Bovisa all’ex Ansaldo, da Porta Vittoria a Porta Nuova - Garibaldi-Repubblica, dal Portello a Montecity-Santa Giulia, sono venticinque i grandi progetti, lottizzati tra i gruppi immobiliari con le immutabili regole del manuale Cencelli tot a me, tot a te - che stanno cambiando lo skyline meneghino insieme a quelli del potere e delle ricchezze immobiliari d’Italia. Quanti sono i grattacieli che svetteranno a far ombra alla Madonnina? C’è quello nuovo della Regione a Garibaldi,
monumento alla grandezza del governatore Roberto Formigoni, poi un’infinità di grattacielini "alla lombarda", una trentina di piani o poco più, tipo l’attuale Pirellone, definiti non proprio grattacieli, secondo la contabilità americana o asiatica, ma "case-torre". È nell’area della vecchia Fiera la nuova fiera dell’"aringa rossa". Si chiama CityLife, un affare da due miliardi, che prima ancora di partire è costato 523 milioni di euro, il prezzo pagato alla Fondazione Fiera per i 23 ettari (che diventano 36 con le aree limitrofe) acquistati dalla cordata immobiliar-assicurativa vincente. [...] "Milano è piena di gente che ha il membro storto - ridacchia Umberto Eco - ce ne sarà uno in più e prenderà il Viagra". Intorno 140 mila metri quadri di edilizia residenziale e 100 mila di uffici, il tutto in cinque megablocchi di altezza variabile tra i cinque e i venti piani, protetti da un sistema di "torri di guardia del quartiere". E il Central Park? Spezzettato lì in mezzo, tra i blocchi svettanti verso il cielo. Per non inorridire, non dovete affacciarvi oggi a una delle porte della ex Fiera, da cui non vedreste che un deprimente paesaggio lunare, o soffermarvi nel cratere vuoto di Porta Nuova, dove scaricano travi da 30 metri che dovranno sorreggere un tunnel stradale. Dovreste invece passeggiare intorno ai plastici esposti in uno show-room che i padroni di CityLife, cioè Ligresti, i Fratelli Toti della Lamaro, gli stessi immobiliaristi che spadroneggiano a Roma, insieme a Generali e Allianz hanno voluto a piazza Cordusio, cuore della Milano bancaria. [...]
Maltempo sulla penisola di memoria medioevale
Dopo l’Isola dei Famosi, Rifondazione vuole candidare Luxuria alle Europee
Dallo show alle urne
dall’articolo di Mario Tozzi
dall’articolo di Maria Laura Rodotà
dal corsivo di Massimo Gramellini
Dando ormai per scontato che l’unica persona di sinistra per cui negli ultimi mesi gli italiani hanno tifato è Vladimir Luxuria, ci si chiede: è più strana Luxuria che vince l’Isola dei famosi o il segretario di Rifondazione che — ora — terrebbe molto a una sua candidatura alle elezioni europee? È più strano che l’eroe di un reality sia trans o che i suoi fan formino gruppi online con nomi come «Non sono comunista ma adoro Luxuria» (è interessante che specifichino)? È tutto strano. Ma quel che è stranissimo è come, nella sua lunga e molto seguita odissea trash, Luxuria abbia avuto successo dicendo cose molto semplici e soprattutto politicamente corrette. Forse solo partecipando ai deliri dell’Isola c’è modo per dirle davanti a un grande pubblico, attualmente. Insomma. Dimenticate (sarà dura ma si può fare) la felpa della contessa de Blanck, le prove sadiche tipo liberare i parenti legati (copiata da Harry Potter quattro), l’inciucio tra Belen e il marito Trump, sarebbe bello che restasse nella memoria collettiva qualche frase luxuriana. Pronunciata in un contesto improbabile, ma tant’è.
Nel 2008 i comunisti sparirono dal Parlamento, ma conquistarono l’Isola dei Famosi. Sempre di battaglie per la sopravvivenza si tratta. La parola Isola, che nell’immaginario rosso evocava un libro di Amendola e la Cuba di Fidel, d’ora in poi si assocerà a una spiaggia dell’Honduras illuminata dal sole delle telecamere. Lì la trans companera Vladimir Luxuria ha realizzato il comunismo in un solo reality, dopo aver messo in fuga il marito fedifrago di Ivana Trump [...]. È commovente l’entusiasmo con cui la sinistra di sinistra ha accolto la vittoria della sua ex parlamentare in un gioco televisivo. Si sprecano i richiami alla portata storica dell’evento. Il paragone più modesto l’ha fatto Liberazione: «Vladimir come Obama». E Obama come Denny Mendes, la miss Italia nera che ha reso possibile tutto il resto. Luxuria copre il vuoto di fatuità lasciato da Bertinotti, pur essendo meno superficiale del narciso in cachemire. Ma sono i compagni di partito a renderle un pessimo servizio, attribuendo al suo successo dei significati progressisti che non ha. Se è da snob demonizzare i reality [...] è da gente fuori dal mondo scambiare il televoto per un messaggio sociale. [...]
Raffiche di un vento primordiale hanno spazzato la Penisola da Nord a Sud, uccidendo, provocando gravi danni e risvegliando in noi un timore profondo, quasi atavico. Veloce, freddo e incostante - che sembra scemare e poi riprende invece più impetuoso di prima -, il vento è uno dei pochi legami che abbiamo ancora con quel mondo primordiale in cui non c’era difesa dagli agenti naturali. Come per il terremoto e i vulcani, è meglio non trovarsi lungo la sua strada, ma - a differenza di questi - il vento non può essere fronteggiato solo costruendo meglio o allontanandosi dalle zone di pericolo, anche perché oggi la geografia dei fenomeni meteorologici a carattere violento cambia continuamente. E noi ne siamo in qualche modo corresponsabili, fosse solo per l’energia supplementare che abbiamo fornito all’atmosfera, diventata ormai un’arma caricata a cicloni e uragani. Non basta essere ricchi per difendersi dalle avversità del maltempo, come dimostra il caso di Katrina, e anche in Italia i venti costruiscono il rischio idrogeologico, insieme ai flash flood (le «bombe d’acqua») e alle frane: non è un caso che le aree di crisi nel Paese siano in aumento.
Un vento così forte non è comunque estraneo al territorio italiano. Un «turbine spaventoso», che spazza la catena appenninica da Ancona fino in Toscana, con alberi secolari sradicati, i tetti delle chiese sconnessi e scagliati in pezzi a centinaia di metri di distanza, le case rovinate e quel «rombo assordante», cupo, che precede la devastazione. È il 24 agosto 1456 e questa è la descrizione che Niccolò Machiavelli ci rende di uno spaventoso vento nell’Italia centrale di oltre cinque secoli fa, forse un tornado a vortici multipli con una direzione inconsueta e con dimensioni assolutamente fuori dal comune alle nostre latitudini. Più spesso, però, in Italia i tornado vengono chiamati semplicemente trombe d’aria: vortici sottili e sinuosi, eleganti e leggeri, così diversi da quelli originati dai «supertemporali» tipici del famigerato «corridoio» dell’Oklahoma, dove si registrano più fenomeni meteorologici violenti che in qualsiasi altra parte del mondo. Ma non mancano le raffiche fuori misura legate ai fronti di perturbazione, peraltro non inaspettati in novembre. Anche i venti italiani divellono alberi secolari e cartelloni stradali, inquietano gli animi e fanno pensare al soprannaturale. [...]
Vladimir Luxuria subito dopo la sua vittoria nel reality
Per esempio: «La parola tolleranza viene spesso usata come un valore positivo. Ma per me nel tollerare c’è sempre un’accezione di fastidio». E «alla parola tolleranza preferisco la parola convivenza. Convivere non nonostante le nostre differenze, ma grazie alle nostre differenze». Bello; nel Paese della tolleranza zero sbandierata e aggirata quando serve e dell’intolleranza crescente verso i nonsimili si doveva scanalare su Simona Ventura per sentirlo. E pazienza se la Simo, giustamente emozionata (dopo anni di Isole qualcuno pronunciava tre frasi di fila in italiano corretto), ha approvato invitando tutti a tenere «schiena alta e testa dritta», si era imbrogliata, succede. Ora il problema non è di Ven-
tura, trionfante anche lei causa audience. E neanche di Rifondazione, che forse ora spera in Luxuria per il quorum europeo. È — o dovrebbe esserlo — un problema per i principali partiti del governo e dell’opposizione. Per il governo: ammesso e concesso che sei milioni di italiani hanno visto l’Isola e cinquanta no, i sei milioni sono solo minoranza di massa tipo elettori del Pd? Oppure ha ragione Luxuria a dire che gli italiani sono più avanti di chi li governa e parla di Dio-Patria-Famiglia quando va in tv? Per il Pd: è sempre il caso di essere così timidi sui diritti delle minoranze, Pd incluso? Beato il Paese che non ha bisogno di reality per discutere di queste cose, francamente.
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Primo piano
Giovedì 27 novembre 2008
La crisi economica Il presidente Barroso: «Misure senza precedenti per una crisi che è senza precedenti»
E Almunia precisa: «Maggior flessibilità per il patto di stabilità ma Maastricht non va in pensione»
Dall’Ue il via al “superpiano” Varato l’intervento da 200 miliardi per fronteggiare l’arrivo della recessione di FRANCESCO DE SANTIS BRUXELLES - Una «risposta senza precedenti» per affrontare una «crisi eccezionale»: così Josè Manuel Barroso ha presentato il piano da 200 miliardi di euro varato dalla Commissione europea, al fine di rilanciare l'economia del Vecchio continente sull'orlo della recessione e di una crisi sociale di cui si vogliono a tutti i costi limitare gli effetti, a partire dalla disoccupazione. Dei 200 miliardi, che rappresentano l’1,5% del Pil europeo, 170 dovranno arrivare dai bilanci dei singoli Stati membri, ognuno chiamato a contribuire secondo le proprie possibilità e la propria situazione economica. Gli altri 30 miliardi proverranno invece sia dal bilancio dell’Unione europea - che attraverso i fondi strutturali e il fondo sociale europeo contribuirà a finanziare le misure a sostegno dell’occupazione - sia dalla Banca europea degli investimenti, che potenzierà i suoi prestiti soprattutto alle piccole e medie imprese che investiranno nelle tecnologie verdi. «POCO CREDIBILE FARE MENO» - Il piano di Bruxelles è più robusto del previsto. Finora si era parlato di un pacchetto da 130 miliardi di euro, che già alcune capitali europee erano pronte a digerire con una certa riluttanza. Ma la Commissione Ue ha deciso di spingersi oltre. «Duecento miliardi è una cifra realistica», ha detto Barroso, che si è rivolto direttamente ai vari Stati membri: «Devono convincersi a fare uno sforzo maggiore di quello che avevano previsto». Anche perchè – lo ha ricordato pure il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia – la situazione economica è molto in-
LE MOSSE DEL GOVERNO
Il “bancomat” per i meno abbienti
Tremonti presenta la “social card” Il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso
certa, e nessuno sa con precisione quello che succederà da qui ai prossimi mesi. Dunque, proporre un piano di dimensioni più modeste per Barroso sarebbe stato «insufficiente e poco credibile». Col rischio di doverci rimettere le mani nel giro di poco tempo. Da Berlino e Londra arriva un primo giudizio positivo: «Un piano adeguato», ha detto un portavoce del governo tedesco mentre per il ministro Gb, Alistair Darling, si tratta della «replica del nostro piano». «SENZA PATTO RISCHI PER EURO» - Lo 'sforzo medio' richiesto ai 27 Paesi dell’Ue in termini di «stimolo fiscale» per la ripresa economica è dell’1,2%. È chiaro – hanno spiegato Barroso ed Almunia – che ci sono tre gruppi di Paesi, a seconda della situazione economica e di quella di deficit e debito. Ci sono quindi Stati che hanno «ampi margini di manovra», altri che hanno «margini più ristretti» e un terzo gruppo di Paesi che potrà fare poco o nulla. In ogni caso per Almunia una cosa deve essere ben
chiara: seppure sarà possibile allentare i cordoni del deficit per finanziare le misure anticrisi (fino a poter sforare – ma solo «di pochi decimali» e «non più di un anno» – il tetto del 3%) «il Patto di stabilità e di crescita continua ad esistere. E non viene per nulla messo tra parentesi». Viene solo applicato con tutte quelle forme di flessibilità già previste nella sua versione riformata nel 2005, che tiene conto delle «circostanze eccezionali». «Se si mettesse in discussione il patto – avverte Almunia – si avrebbero gravi problemi con l’euro. Perchè non c'è euro credibile senza un patto credibile». LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI - Per quel che riguarda i contenuti del piano proposto da Bruxelles, nessuna particolare sorpresa rispetto alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. La gamma di misure suggerite dalla Commissione Ue vanno dalla possibilità di ridurre l’Iva per rilanciare i consumi (a patto che si tratti di tagli «temporanei e non generalizzati» e che siano privilegiati
beni e servizi a basso consumo energetico), all’abbattimento del cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro, soprattutto per i lavoratori delle fasce più deboli e nei servizi ad alta intensità di manodopera. Confermato poi il 'no' ad aiuti 'vecchio stile' –dunque a pioggia – al settore dell’auto: Bruxelles suggerisce invece di sostenere le industrie che producono auto pulite e investono in ricerca per sviluppare le tecnologie verdi. A questo scopo andranno anche 5 miliardi di euro sotto forma di prestiti della Bei. Incentivi poi al settore delle costruzioni (soprattutto ai progetti di case ecologiche), alle infrastrutture di interconnessione energetica e allo sviluppo della banda larga, per un totale di 5 miliardi di euro da prendere dalle risorse del bilancio Ue rimaste inutilizzate. La parola passa ora alle capitali europee. Il varo definitivo del piano infatti, spetta ai leader dei 27 Stati membri, che si ritroveranno a Bruxelles l’11 e 12 dicembre per l’ultimo vertice dell’anno.
L’allarme da un sondaggio della Confesercenti. «Le misure dei politici? Insufficienti»
Due milioni di famiglie arrivano solo a metà mese ROMA - Famiglie sempre più in difficoltà, con il portafoglio vuoto già alla seconda, terza settimana e la sola alternativa di tirare la cinghia di fronte ad una crisi che viene vista lunga, destinata a peggiorare e a 'mordere' anche per i prossimi due anni. Oltre sei milioni di famiglie italiane, infatti, arrivano a fatica alla terza settimana del mese, più di due milioni addirittura non riescono ad andare oltre la metà del mese. A dirlo è un sondaggio realizzato da ConfesercentiSwg su un campione nazionale rappresentativo, dal quale emerge una diffusa disillusione ed una preoccupazione crescente, tanto che il 58% degli intervistati teme che la situazione economica peggiorerà nei prossimi 12 mesi. Di fronte a ciò, non resta che ridurre le spese e rinunciare a qualcosa, di indispensabile o meno: la pensa così l’82% degli italiani. «La netta percezione delle famiglie italiane sulla gravità della situazione richiama l’assoluta necessità di interventi immediati e forti», commenta Marco Venturi, presidente della Confesercenti, lanciando un appello: «Non sprechiamo
l’occasione del Natale per sostenere i redditi bassi e la domanda interna. Proprio il Natale può essere invece il trampolino di lancio per restituire fiducia all’economia ed alle famiglie e per cominciare ad accorciare i tempi della crisi», partendo dal sostegno alle pmi, «anche per impedire migliaia di chiusure e l’aumento della disoccupazione». Per 8,3 milioni di famiglie (il 34% del campione) la fase recessiva durerà da un minimo di un anno fino a due anni. Per altri 6 milioni invece (il 26%) potrebbe superare anche la soglia dei due anni. C'è poi un 12% che ritiene la crisi un problema di 6-12 mesi mentre i più ottimisti (9%) la giudicano superabile entro i sei mesi; mentre un 19% non risponde. A fronte del 58% che teme un peggioramento della crisi, c'è una piccola pattuglia di fiduciosi, il 14%, che al contrario scommette su un miglioramento; per il 28% non cambierà nulla. Rispetto al 2007 raddoppia (dal 16 al 32%) la percentuale di chi guarda con preoccupazione alla situazione della sua famiglia. Se il 62% delle famiglie dichiara di ar-
rivare alla fine del mese con il proprio reddito, la terza settimana diventa, invece, l’angoscioso capolinea per 6,3 milioni di famiglie (il 26%). Mentre a metà mese il reddito è esaurito per altri 2,2 milioni di famiglie, vale a dire il 9% del campione. Il 3% non risponde. Se nel 2007, evidenziano i risultati del sondaggio, erano più di due terzi gli italiani che affermavano di aver ridotto le spese, nel 2008 si tocca la percentuale dell’82% degli intervistati. In testa alle rinunce, abbigliamento e calzature con un taglio rispetto al 2007 di quattro punti in più (dal 48% al 52%). Restano costanti i risparmi per beni domestici ed alimentari. Invece, si cerca di conservare l’opportunità di andare in vacanza, magari più breve ed economica: i rinunciatari che nel 2007 erano il 32%, scendono nel 2008 al 25%. Le preoccupazioni per la crisi finiscono per far attribuire responsabilità tanto al Governo che all’opposizione. Il 74% giudica 'poco' o 'per niente' adeguati gli interventi del Governo per fronteggiare la congiuntura negativa. Si contrappone un 22% di giudizi positivi.
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, mostra la card
di ANDREA LONGO ROMA - Per 1,3 milioni di italiani è in arrivo la social card da 40 euro mensili. È un normale 'bancomat' blu di plastica e anonimo, valido dal primo ottobre, da utilizzare per gli acquisti nei negozi di alimentari. In più le catene commerciali convenzionate applicheranno uno sconto del 5 per cento. "Ma speriamo che possa salire e nessuno vieta al singolo commerciante di aumentarlo", ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, illustrando il provvedimento insieme al collega del Welfare Maurizio Sacconi in una conferenza stampa appositamente convocata. La carta acquisti dà inoltre accesso automatico alle tariffe sociali dell'Enel e si potranno ottenere altri benefici ed agevolazioni in corso di studio. Ma per il Pd la misura è "solo una beffa". Per chi farà la domanda prima del 31 dicembre la tessera varrà 120 euro (la somma dei contributi per gli ultimi tre mesi dell'anno). Verrà ricaricata ogni mese per 40 euro, per un totale di 480 euro a persona nel 2009. La card spetta ai cittadini over 65 e alle famiglie con figli piccoli, con reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) fino a 6 mila euro, "che è la quota standard", ha precisato Sacconi. Per chi ha più di 70 anni la soglia di reddito arriva a 8 mila euro. Per chi è in affitto e ha un coniuge il tetto massimo sale a 9.420 euro. Nel caso di più figli sotto i 3 anni gli accrediti si sommano. Chi non riceverà la lettera e ritiene di avere i requisiti potrà rivolgersi alle Poste. L'operazione - ha tenuto a chiarire Tremonti - non ha nessun intento caritatevole. Il ministro dell'Eco-
nomia ha messo nel conto che "ci sarà una fase di avviamento. Confidiamo per i chiarimenti nelle Poste, nell'Inps, nelle associazioni di volontariato e nei Caf". Poi entrerà a regime definitivamente. La social card costerà allo Stato 450 milioni di euro l'anno ed è stata realizzata tenendo conto delle esperienze degli altri Paesi, in particolare di quella britannica e di quella olandese. Si tratta di uno strumento "assolutamente in linea con le raccomandazioni della Ue" - ha aggiunto il titolare di Via XX Settembre - per ridurre l'impatto sociale della crisi economica. Sul via libera della Ue all'atteso piano anticrisi da 200 miliardi di euro e sulla possibilità di allentare i vincoli di Maastricht Tremonti non ha voluto fare commenti. "C'è tempo per ogni cosa - ha risposto - Oggi parliamo della social card". Il pacchetto di misure per combattere la recessione nel nostro Paese approderà venerdì al consiglio dei ministri. Ed è già stato bocciato dall'opposizione. Sembra sfumata la detassazione delle tredicesime, per il veto del ministro dell'Economia, secondo il quale lo sforzo chiestogli da Berlusconi - per incentivare i consumi natalizi e scongiurare lo sciopero generale del 12 dicembre indetto dalla Cgil comporterebbe un ritocco alla Finanziaria 2009. C'è da scommettere che il braccio di ferro andrà avanti fino all'ultimo. Slitta invece la riunione del Cipe, d'intesa con la Conferenza StatoRegioni, per consentire una riflessione congiunta su "una serie di interventi". In realtà Tremonti vorrebbe amalgamare l'intervento italiano a quello europeo attendendo le indicazioni di Bruxelles.
Primo piano
Giovedì 27 novembre 2008
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La strage di Erba Lui aveva giocato un’ultima carta Il superstite, Carlo Castagna con una dichiarazione in cui «La parola ergastolo mi angoscia si diceva dispiaciuto per i morti ma così giustizia è fatta»
Ergastolo per Olindo e Rosa I giudici accolgono le richieste dell’accusa, compresi i tre anni di isolamento di BRUNELLA COLLINI COMO - Ergastolo, oltre a tre anni di isolamento diurno. Attimi di silenzio, commozione poi qualche applauso nell'aula gremita. Dopo quasi sette ore di camera di consiglio, è arrivata la sentenza per la strage di Erba. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati ritenuti colpevoli di aver ucciso, l'11 dicembre del 2006, le vicine di casa Raffaela Castagna e Valeria Cherubini, il piccolo Youssuf, la nonna Paola Galli, di aver attentato alla vita dell'unico superstite della mattanza, Mario Frigerio. La Corte d'Assise di Como - presieduta da Alessandro Bianchi - ha messo la parola fine al processo di primo grado alla coppia di coniugi, assenti al momento della lettura della sentenza. L’IMPIANTO ACCUSATORIO - L'impianto accusatorio costruito dai pm Mariano Fadda e Massimo Astori, una lunga lista di testimoni (157 per la difesa, 53 per l'accusa, 30 per le parti civili), le intercettazioni ambientali e il racconto del superstite sono stati i capisaldi grazie ai quali, dal 29 gennaio scorso, i giudici hanno ricostruito la tragedia. "Era l'unica sentenza possibile, se questo processo si fosse anche svolto di fronte ad altre, diverse cento Corti d'Assise il risultato sarebbe stato lo stesso", ha commentato il pm Astori. LA RABBIA DELLA DIFESA - Colma di rabbia la reazione dei legali della coppia: "Era una sentenza già scritta - ha detto l'avvocato Enzo Pacia -, Como non era la sede giudiziaria migliore per questo processo, non poteva che finire così: sono stati dipinti come dei mostri e mostri dovevano essere". Ovvio il ricorso in Appello: "Ci sono tre gradi di giudizio, nella mia carriera ho visto un sacco di volte sentenze di ergastolo completamente capovolte", ha aggiunto il difensore. Commossa la reazione dei familiari delle vittime. "Finalmente i miei cari possono riposare in pace" ha sussurrato Azouz Marzouk, che a stento ha trattenuto le lacrime, stringendo in mano due rose bianche. IL SUPERSTITE - Non ha nascosto il dolore Andrea Frigerio: "È stata fatta giustizia - ha detto - ma la pace è ancora lontana". "Volevamo una pena giusta commisurata a quello che hanno fatto, non abbiamo mai cercato vendetta", ha aggiunto Carlo Castagna. I RISARCIMENTI - La sentenza fissa anche le provvisionali di risarcimento alle parti civili. Quella più corposa a Mario Frigerio, supertestimone contro i Romano, che dovrà ricevere 300 mila euro, 20 mila in meno rispetto a quanto chiesto dall'avvocato Ma-
A sinistra, Olindo Romano prende la parola ieri in aula; a destra, i coniugi parlano con il loro avvocato difensore
nuel Gabrielli. Sessantamila euro, invece, ad Azouz Marzouk, e 10 mila euro a testa per i suoi genitori. Diecimila euro ciascuno ai figli di Frigerio, Elena e Andrea. Fissati anche i risarcimenti delle spese legali so-
stenute dalle parti civili: 11 mila euro per Azouz, 10 mila per i suoi genitori, 40 mila per la famiglia Frigerio, 25 mila per la famiglia Castagna. COLPO DI SCENA - L'ultima udienza per la strage
di Erba si era aperta con un colpo di scena. Marzouk aveva infatti rivelato che uno sconosciuto avrebbe confidato ai suoi genitori, in Tunisia, che Olindo e Rosa non sarebbero gli assassini. Una rivelazione alla
quale, tuttavia, i giudici non hanno dato grande importanza. La difesa avrebbe voluto approfondire la testimonianza, ma dopo una rapida camera di consiglio la richiesta è stata rigettata. Aveva dunque parlato Olin-
do, che aveva espresso "il nostro più sincero dolore per le persone che sono morte" e aveva ribadito: "Ma noi non siamo colpevoli". Immediata la reazione del pubblico in aula: "Vergogna", "Assassini".
Un drammatico “film” quello del giorno del verdetto per Olindo e Rosa
La sentenza letta in assenza dei coniugi di MARISA ALAGIA COMO - Il silenzio di una gabbia vuota accoglie le pesanti parole del presidente della Corte d’Assise, Alessandro Bianchi. Rosa e Olindo non ci sono ad ascoltare la sentenza che li condanna all’ergastolo e all’isolamento. Ergastolo, isolamento, sono parole che risuonano nell’aula. Il pubblico sembra tramortito. I parenti delle vittime si abbracciano e chinano la testa. Ci sono anche dei timidi applausi. Dopo dieci mesi e 23 udienze, il processo per la
strage di Erba si è concluso con la più grave della condanne. I giudici di Como hanno stabilito che a compiere il massacro nella corte di via Diaz furono i vicini di casa, Rosa Bazzi e Olindo Romano. Ha prevalso la tesi d’accusa: lei, donna delle pulizie, e lui, netturbino, non sopportavano più i fastidiosi inquilini del piano di sopra, la famiglia del tunisino Azouz Marzouk, marito di Raffaella e padre del bimbo. Rosa e Olindo hanno assistito a tutte le udienze. Spesso tenendosi per mano,
lui accarezzandole i capelli, lei sistemandogli il maglione. Ma ieri alla lettura della sentenza sono rimasti nel carcere del Bassone. «Sono stato io a consigliar loro che era meglio così – ha detto dopo la sentenza Enzo Pacia, principe del foro comasco, a capo del team di difesa - tanto si sapeva già che sarebbe finita così e ho voluto risparmiare loro il momento, soprattutto a lei...». Sette ore in attesa della sentenza. La corte entra in camera di consiglio alle 11.03. Gli spettatori che si erano messi in coda di prima mattina,
accapigliandosi per un posto in prima fila nell’aula, non si allontanano neppure per la pausa pranzo. C'è chi si è portato un sacchetto con l’uva, altri un panino. Chi chiacchiera, chi legge un libro. Nella parte riservata a legali, parti lese, giornalisti, il viavai è continuo. Azouz, che è detenuto per questioni legate allo spaccio di droga, viene rinchiuso nella gabbia vuota. Sul banco ha lasciato due rose bianche. «Le ho portate per i miei cari – dirà dopo la sentenza – Ora riposeranno in
Parla il sindaco, Marcella Tili. E nel cortile dell’eccidio la vita è tornata normale
«Ma Erba non potrà mai dimenticare l’orrore» ERBA (COMO) - «Erba non dimentica e non può dimenticare una vicenda del genere. E anche in questa occasione la città si stringe attorno ai parenti delle persone coinvolte». Il sindaco Marcella Tili commenta così la sentenza di primo grado per la strage dell’11 dicembre 2006, un fatto che ha colpito la gente di Erba in maniera profonda. «Gente riservata, ma generosa e solidale» ribadisce il sindaco, farmacista, quindi sempre a contatto con quella gente che non riesce tuttavia a mettersi alle spalle la tragedia. «La giustizia ha fatto il suo corso, con la prima sentenza alla quale ne seguiranno altre – afferma Marcella Tili – Oggi abbiamo rivissuto con orrore ancora una volta un fatto talmente tragico che non possiamo ri-
muovere. È accaduto qui, ma sarebbe potuto accadere in qualsiasi altro posto». E che il percorso per superare questo trauma sia ancora lungo, lo si coglie dalla riservatezza della città, dalla difficoltà di rivivere quei momenti, che hanno portato Erba alla ribalta della cronaca, in una maniera di cui avrebbe fatto volentieri a meno. «Se abbiamo intenzione di ricordare le vittime in qualche modo? No, per il momento no» ribadisce il sindaco, che si dice colpita dall’atteggiamento dei coniugi Romano. «Quello che mi ha lasciato sconvolta, e come me tanti altri qui in città è che non c'è mai stato un momento in cui gli imputati hanno manifestato un senso di pietà nei confronti delle vittime e dei loro parenti. Una freddezza angosciante».
«Gli erbesi auspicano ora che arrivi un pò di silenzio», afferma Emilio Magni, erbese, giornalista, che conosceva personalmente vittime e imputati. «Capisco l’etichetta sulla città, è inevitabile, comprensibile, ma ora tutti qui sperano possa venire meno. Questa vicenda ha pesato e pesa parecchio, qui a Erba. Sulla sentenza, dico che era l’unica possibile. Non c'era un’altra strada. E credo che come me la pensino la maggior parte degli erbesi». Nella corte di via Diaz, intanto, dopo quasi due anni, la vita sembra lentamente tornata verso la normalità, anche nella casa della mattanza, dove, ad eccezione dell’appartamento di Raffaella Castagna e di quello dei coniugi Romano, gli altri sono abitati.
pace». Rifiuta il pranzo (sta attuando uno sciopero della fame contro la prossima espulsione dall’Italia, condizione impostagli per patteggiare una pena a 13 mesi) e il sacchetto con wurstel e pane resta chiuso. Non si guarda in giro, non ci sono scambi di occhiate con la famiglia Castagna. Legge il giornale, poi si mette a compilare un sudoku. Pochi minuti prima delle 18 la sentenza. I figli di Valeria Cherubini l’ascoltano abbracciati. Carlo Castagna con i due figli, Pietro e Giuseppe, sta a capo chino. «Ergastolo vuol dire per tutta la vita?», chiede Azouz al suo legale. E alla riposta positiva, ripete per tre volte nella sua lingua «per tutta la vita». Dopo qualche secondo parte l’applauso del pubblico. Qualcuno riesce ad avvicinarsi al presidente della Corte, Alessandro Bianchi, per congratularsi della sentenza. Ci sono molte strette di mano fra chi aveva auspicato questo epilogo. Gli avvocati di Rosa e Olindo, invece, non nascondono le facce lunghe. «Tutto come da copione, tutto come previsto – dice Enzo Pacia, mentre si toglie la toga – Li hanno dipinti come mostri e mostri dovevano essere». Annuncia uno scontato ricorso in appello. Da oggi forse Rosa e Olindo saranno trasferiti in due carceri diversi. E dire che sognavano almeno una cella comune.
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Primo Piano
Crisi lucana Animi inquieti e visi tesi. Scoppia la querelle tra Folino e Moramarco sull’eolico
Sull’orlo di una “crisi” di nervi Confindustria consegna il piano degli interventi straordinari di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Che il momento sia estremamente difficile e complicato lo si capisce bene dalla forte tensione che ha accompagnato tutto l’incontro che si è svolto ieri tra i vertici di Confindustria, il presidente De Filippo e l’assessore Folino. «Un confronto serrato», hanno detto le parti al termine della riunione. Un confronto all’apice della tensione, ci permettiamo di dire noi, visto che non sono mancati i momenti di estremo nervosismo. Tanto che una querelle molto accesa tra l’assessore alle Attività produttive e il vice di Martorano, Giuseppe Moramarco, ha rischiato di rovinare la patina di diplomazia che avrebbe dovuto caratterizzare un incontro comunque formale. Il presidente De Filippo chiede a una troupe di uscire fuori dall’aula. Gli animi dei due interlocutori si riscaldano per una battuta di Moramarco sui consorzi industriali che l’assessore non mostra di gradire molto. Forse si tratta solo della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In realtà l’episodio arriva a conferma di uno stato d’animo molto inquieto. Non c’è solo la crisi e l’innumere-
Un momento dell’incontro sulla crisi economica tra i vertici di Confindustria, il presidente Vito De Filippo, e l’assessore Folino
vole numero di vertenze accumulate sui tavoli istituzionali. C’è il quadro di una regione sull’orlo del baratro dipinto con tinte fosche, che più fosche non si può, sulle pagine di un quotidiano nazionale dall’eccezionale risonanza. L’incontro chiesto dal presidente di Confindustra non poteva arrivare in un momento più delicato di questo, a pochi giorni dall’irriverente dossier pubblicato su “La Repubblica”. Solo un caso? Forse.
Sta di fatto che la comunicazione dell'incontro è arrivata sulla scrivania di Folino solo il giorno prima. Ha il carattere dell'urgenza. Tanto che, l’assessore atteso ieri mattina in terza commissione ha disdetto l’appuntamento solo all’ultimo momento. In realtà sembra che da tempo il leader di Confindustria avesse programmato questo incontro. A riprova di ciò la lettera e il documento nel quale è contenuto il “piano di azione anticri-
si”, che richiede ben più di un giorno per essere redatto. Qualche settimana fa il presidente Martorano aveva anche fatto un pubblico atto di accusa alla politica regionale «incapace» di fornire risposte urgenti al collasso economico. Certo è che della riunione, a cui hanno preso parte, oltre al presidente vicario Moramarco, anche tutti i vice presidenti della Confindustria, non si è saputo nulla fino a ieri mattina. Eppure si è trattato di un
incontro molto importante. Nel documento presentato dall’associazione degli industriali sono stati indicati alcuni «punti strategici», tra cui «l’immediata attivazione del processo di programmazione regionale unitaria», il disegno di legge sulla competitività, le politiche a sostegno della ricerca e dell’internazionalizzazione delle imprese e il superamento dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. La gravità del
momento per Martorano richiede necessariamente un piano d’azione anticrisi. Folino risponde con l’invito a un percorso comune, facendo appello alla «convergenza di strategie e strumenti attuativi». Ai provvedimenti di politica industriale avviati, e che a oggi non hanno trovato ancora una definizione - tra cui il disegno di legge sulla competitività, il piano energetico regionale la riforma dei consorzi industriali - si deve aggiungere cronologicamente - secondo il numero uno degli industriali lucani - «un pacchetto straordinario di misure anticrisi». In particolare sui temi del credito, dell’innovazione di prodotto e di processo e, più in generale sulla riduzione dei costi strutturali delle imprese. Dal presidente De Filippo è arrivato l’impegno a realizzare «tutto ciò che tecnicamente è consentito dalle norme». Ha poi annunciato il documento unico di programmazione per il mese di dicembre», e interventi nei settori della ricerca e dell’agricoltura. I risultati dell’incontro di ieri - come ha spiegato Martorano - saranno valutate il 28 novembre nel corso della giunta di Confindustria di Basilicata.
Le diverse reazioni dei protagonisti della politica A gennaio Conferenza nazionale sul Sud a Potenza
Posizioni diverse I socialisti uniti ma è «vera emergenza» sono di nuovo una realtà PER alcuni è il quadro che dipinge con ciando invece una grande alleanza che obiettività una regione da tempo senza svi- schieri tutti con i superiori interessi dei luluppo, per altri è un’immagine non reale e cani e che sappia orientare tutte le forze disponibili su una frontiera di difeirrispettosa. Quel è certo è che sa delle dinamiche di sviluppo e di l’inchiesta del quotidiano “La Recontrasto di una crisi di proporpubblica” ha provocato e continua zioni devastanti». Il consigliere a provocare reazioni a valanga. Gaetano Fierro chiede invece di «Un duro colpo per la classe dimettere da parte le «polemiche rigente della nostra regione da sterili» e dare vita «a un “tavolo” parte di un quotidiano - sottolinea istituzionale di concertazione sulil consigliere de “La Destra”, Mila crisi con il coinvolgimento di chele Napoli - che si colloca sicuratutti i soggetti interessati. E immente nell’area della sinistra. plementare forme di sostegno alle Quando il giornalista afferma che Michele Napoli famiglie ed adottare politiche in pochi si salvano, “qualche grande grado di contribuire alla crescita contadino, un pugno di magnifici dei consumi». Dal segretario reartigiani, non più di dieci vignaiogionale della Uil arriva una seveli e un gruppo di ragazzi come la ra critica alla Giunta regionale. scrittrice Mariolina Venezia”, of«Siamo in attesa - sottolinea Defende una intera regione che vive licio - del più volte annunciato e lavora nonostante i fallimenti cambio di passo della Giunta Redella politica di sinistra, perché è gionale soprattutto per il metodo bene rammentare che la Basilicadi concertazione che ci consenta ta, è stata governata, da sempre, di poter pesare sulle scelte di polida forze politiche di centro-sini- Cosimo Latronico tica industriale e di sviluppo». stra che non sono state all’altezza «Di una cosa siamo però certi di proiettarla verso uno sviluppo aggiunge - la gravissima crisi che concreto e duraturo». sta vivendo la regione Basilicata, Insomma, per il consigliere Nacome testimoniava ieri l’ennesipoli «non è la bancarotta della Bama manifestazione di operai silicata, ma soltanto quella del (Gruppo Vicenzi) fuori dal Palazcentro-sinistra». zo della Regione, è vera perché E sulle responsabilità di govertocca gente in carne ed ossa. Ecco no insiste anche il senatore, Cosiperché «c’è bisogno - continua il mo Latronico, «pur senza indulsegretario generale della Uil - di gere in una posizione catastrofi- Gaetano Fierro una strategia di più ampio respista, la situazione sociale e produtro che si occupi anche di prevenitiva della Basilicata versa in una re ulteriori conseguenze (forse condizione di gravità, che sarebbe ancora inimmaginabili) della difdisastroso trascurare». C’è bisoficile congiuntura economico-figno - aggiunge - «di rivedere nanziaria internazionale». Quello l’agenda del governo regionale riche arriva da Delicio è un invito mettendo al centro della sua attialle associazioni delle imprese, da vità le azioni di coordinamento di Confindustria a Confcommercio tutte le risorse finanziarie dispoagli Artigiani, alla collaborazionibili e colpevolmente non impie- Michele Delicio ne. «Dobbiamo cercare di fare patgate per attrarre nuovi e qualifiti - prosegue il leader della Uil - accati investimenti. E da ultimo il governo regionale di centro sinistra do- cordi su sistemi contrattuali, sugli enti bilavrebbe sfuggire alla tentazione ricorrente terali per aiutare le persone. In una parola di mettere la Basilicata ed i suoi bisogni al- servono più investimenti pubblici e consul'opposizione del governo nazionale, lan- mi»
POTENZA - In via Anzio rinasce il Partito socialista. Ieri l’ufficialità: i tre consiglieri regionali di area socialista, Rocco Vita, Donato Salvatore e Innocenzo Loguercio (anche assessore regionale) in una conferenza stampa hanno presentato il neo gruppo consiliare del Ps. Le cariche interne sono ancora da definire «vedremo nei prossimi giorni - hanno detto i tre - di trovare una soluzione comune» ma il dato è tratto. «Puntiamo a essere una forza politica del 10 per cento, per il momento è un buon inizio», ha dichiarato sicuro Rocco Vita. Tanti gli applausi e gli auguri da parte dei presenti. Tra loro anche il il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, Lello Di Gioia che ha parlato delle varie iniziative sparse sul territorio nazionale per rilanciare il nuovo partito socialista promettendo: «Alle prossime elezioni amministrative ci presenteremo uniti sotto un solo partito e non in tante sigle». A margine della conferenza Gioia ha anche annunciato: «Nel mese di gennaio svolgeremo a Potenza la prima Conferenza nazionale sul Mezzogiorno d’Italia perché oggi nelle agende dei partiti politici dobbiamo lanciare una grande iniziativa perché si possa determinare una nuova stagione per il Sud». E sulla scelta potentina, Gioia ha spiegato: «La faremo qui, perché riteniamo che a Potenza ci sono tutte le condizioni di carattere politico perchè questa Conferenza possa dare segnali positivi per tutte quelle realtà meridionali dove oggettivamente ci sono
Un momento della conferenza del Ps
grandi difficoltà». Dopo la scelta del Pd di svolgere l’iniziativa nazionale a Potenza per la questione Mezzogiorno anche il Ps fa lo stesso. Gioia sottolineando «è solo una casualità» apre però al partito di Veltroni: «Abbiamo recuperato il rapporto. hanno capito che hanno sbagliato alle ultime elezioni politiche». E Donato Salvatore entrando nel merito del rapporto con il Partito democratico lucano ha spiegato: «Dobbiamo confrontarci in maniera autonoma ma con reciproco rispetto». L’ex assessore Salvatore ha poi aggiunto: «Condividiamo l’azione di governo e faremo del nostro meglio per dare stabilità alla coalizione». Soddisfatto della costituzione del gruppo consiliare lucano del Ps, l’assessore Lo-
guercio che dopo aver spiegato «lo richiedeva il territorio» ha aggiunto: «E’ una tappa importante, sintesi di un lungo lavoro». Per quanto riguarda i numeri, il gruppo socialista lucano è il terzo d’ Italia dopo Puglia e Sardegna per numero di consiglieri ma è il più alto in termini percentuali (un decimo dell’intero consiglio). Per quanto riguarda staffette tra socialisti in seno alla giunta regionale, Loguercio ha risposto: «Dobbiamo definire tutti i quadri del partito. Al momento non si può escludere niente». E’ evidente che la questione è legata alla nomina del coordinatore regionale (dovrebbe essere confermato Sarubbi) e alle decisioni del governatore De Filippo. sal.san.
Portafoglio Mayrhuber: «Non chiudiamo le porte alla Cai». Soddisfatti Moratti e Formigoni
Nasce Lufthansa Italia Avrà base a Malpensa e ne farà il terzo hub di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Lufthansa sbarca a Malpensa mentre la Cai di Roberto Colaninno si avvicina ad Air France-Klm. Il gruppo tedesco ha presentato la controllata tricolore che collegherà lo scalo varesino alle principali destinazioni europee a partire da febbraio 2009. «Con Lufthansa Italia ci posizioniamo in un importante mercato dalle elevate potenzialità di crescita anche per il futuro» ha annunciato il presidente del gruppo tedesco Wolfgang Mayrhuber giunto ieri a Milano dove, contrariamente alle indiscrezioni, non ha incontrato i vertici di Compagnia Aerea Italiana. L'obiettivo è rafforzare la presenza su Malpensa dove faranno base sei Airbus 319 e farne il terzo hub del gruppo dopo Francoforte e Monaco entro 3-4 anni. «Milano e la Lombardia ha sottolineato Mayrhuber - sono aree economicamente importanti. È fondamentale collegarle con l'Europa attraverso un'ampia offerta di voli e destinazio-
Wolfgang Mayrhuber, presidente di Lufthansa
ni». Si comincia il 2 febbraio con Barcellona e Parigi. Dal 2 marzo seguiranno Bruxelles, Budapest, Bucarest e Madrid. Poi in primavera si volerà alla volta di Londra-Heatrow e Lisbona. Diplomaticamente Mayrhuber prende le distanze da chi considera il via a Lufthansa Italia una contromossa in vista del-
le prossime nozze tra Air France e Colaninno. «Noi non chiudiamo le porte alla privatizzazione di Alitalia» ha precisato. Ma, scorrendo l'elenco dei collegamenti, è chiaro che si punta a competere con i francesi sulle rotte di casa. Soddisfatti i vertici delle istituzioni lombarde. «Ci auguriamo che la scelta politica
del governo sia per Lufthansa» ha detto il sindaco di Milano, Letizia Moratti. E il governatore Roberto Formigoni rincara: «La strategia multi-hub dei tedeschi garantisce Malpensa e Fiumicino». Rassicurazioni in tal senso sono giunte al sindaco di Roma Gianni Alemanno dall'ambasciatore tedesco Michael Steiner. Intanto crescono i disagi per il taglio dei voli da parte di Alitalia mentre si allungano i tempi per il decollo di Cai. Ieri il presidente e l'amministratore delegato, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, hanno fatto il punto della situazione con il premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta in un vertice a Palazzo Chigi. Probabilmente la complessità delle procedure farà slittare il passaggio di consegne al 1° gennaio: confermata al 1° dicembre soltanto la chiusura dell'operazione con il commissario straordinario Augusto Fantozzi. All'appello mancano il via libera dell'Antitrust e del «Monitoring Trustee» di Bruxelles
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Incontro con Marrazzo
Tajani: «Il futuro di Fiumicino è il Mediterraneo e l’Africa» BRUXELLES – «C'è una prospettiva positiva per Fiumicino perchè resta un hub importante per l’Europa meridionale». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea con delega ai Trasporti, Antonio Tajani, al termine di un incontro con il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. «Il presidente Marrazzo – ha sottolineato Tajani ai giornalisti – mi ha espresso alcune preoccupazioni sul futuro dell’aeroporto di Fiumicino ed io posso dire di averlo tranquillizzato perchè ritengo che ci sia un futuro per un hub in quella parte d’Italia, anche alla luce della politica dell’Unione europea nei confronti dell’area del Mediterraneo, del Maghreb e dell’Africa». A conferma dell’attenzione che Bruxelles dedica all’area del Mediterraneo, Tajani ha ricordato che è già stato sottoscritto un accordo con il Marocco e che il prossimo 9 dicembre il Consiglio ministri Ue dei trasporti dovrebbe dare il via libera per avviare una trattativa anche con Algeria e Tunisia, dopo aver avuto già l’ok al mandato sia per Israele, sia per il Libano. «Stiamo guardando al Mediterraneo per avere un’area di libero scambio, anche per quanto riguarda il trasporto aereo», ha concluso Tajani.
Consultazione promossa dalla Fp-Cgil
Sei le regioni interessate (Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia e Veneto)
Statali, referendum sul protocollo d’intesa
Quattro contratti di programma con 1300 nuovi posti di lavoro
Varati 380 milioni di investimenti ROMA – Quattro contratti di programma, che interessano 43 imprese in 6 Regioni (Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia Romagna e Veneto), per investimenti pari a 380 milioni di cui 230 privati, 100 dello Stato e 50 degli enti territoriali, con un indotto occupazionale di circa 1300 nuovi posti di lavoro. È la fotografia dei contratti di programma varati oggi dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, alla presenza degli imprenditori e amministratori locali coinvolti. Grazie a questi contratti, si legge in una nota, saranno realizzati un di-
La manifestazione di Roma del 15 novembre scorso
ROMA – È partita ieri la campagna 'Diritto di Parola' promossa dalla Fp-Cgil per raccogliere 600 mila firme a sostegno di un referendum tra i lavoratori pubblici sul protocollo d’intesa sul rinnovo contrattuale sottoscritto a palazzo Chigi da Cisl, Uil, Ugl e Confsal. L’iniziativa è stata illustrata ieri dal segretario generale, Carlo Podda, che ha anche rilanciato la vertenza precari (i quali al lavoro saranno resi visibili con adesivi e spillette con indicata la loro condizione), che presenta numeri allarmanti: a luglio in 57.000 - ha detto – perderanno il posto di lavoro. Nelle iniziative di lotta la Fp parteciperà allo sciopero generale della Cgil del 12 dicembre, ma per dopo Natale è in programma un altro stop nazionale insieme alle tute blu della Cgil, con manifestazione a Roma. «Il referendum è un normale strumento di democrazia – ha sottolineato Podda – per apriamo la campagna con la distribuzione nei 13.000 posti di lavoro di una scheda per la raccolta di 600.000 firme, il doppio degli iscritti alla Fp, e che rappresenteranno più di un terzo della platea interessata». «Vorremo capire se Cisl e Uil avranno voglia di dire di no alla proposta di referendum», ha detto ancora Podda accusando le altre due organizzazioni di fare «propaganda» sui contratti che hanno sottoscritto (per ora quelli dei ministeriali e del parastato). Quindi, la vertenza precari. Da luglio, circa 57.000 perderanno il posto di lavoro. Un numero, senza interventi, – per la Fp – destinato ad arrivare a 120.000 unità dopo un anno. «In 38.000 – ha sostenuto Podda – avrebbero avuto la possibilità di essere regolarizzati, tramite concorso, con la precedente normativa. La crescita dei precari è andata dal 3 al 7%». «Gli stessi sindacati di Roma e Bologna, appartenenti a schieramenti diversi, hanno detto che senza i precari da gennaio dovranno chiudere metà degli asili nido, ha affermato Podda che ha chiesto innanzitutto la loro regolarizzazione o almeno la proroga dei contratti. «Se ci trovassimo di fronte invece ad una diversa scelta, che sarebbe scellerata, almeno gli ammortizzatori sociali vengano estesi anche a loro», ha concluso.
stretto produttivo specializzato nell’editoria a Casoria in Campania; villaggi turistici (alcuni dotati di campi da golf) a Sciacca in Sicilia, Sieri Crichi e Sibari-Cassano allo Jonio in Calabria e Otranto in Puglia; un polo tecnologico nel settore dell’Ict a Lamezia Terme e San Marco Argentano in Calabria e un consorzio agroalimentare per la produzione e trasformazione di prodotti agricoli e per la ricerca di base nelle province di Ferrara (Emilia Romagna) e Rovigo (Veneto). «In questo difficile momento per l’economia internazionale, che sta
producendo effetti negativi anche sull' economia reale - ha dichiarato Scajola – l'avvio di un così consistente numero di iniziative imprenditoriali è un segnale importante per tutto il Paese. L’Italia ha bisogno di misure che rilancino la produttività e creino nuova occupazione, sostenendo lo sviluppo e la crescita delle imprese. Gli accordi siglati oggi rispondono a questa esigenza, testimoniano la vitalità dell’imprenditoria italiana, l’utilità dello strumento dei Contratti di programma ed il dinamismo delle diverse aree del Paese». b. c.
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24 ore in Basilicata
Ad Alba i carabinieri bloccano le nozze tra un clandestino di 25 anni e una 45enne di Muro Lucano
Matrimonio “scombinato” ad arte Ma prima dell’espulsione i due riescono a salire sull’altare POTENZA - Da Muro Lucano ad Alba per sposare un uomo di vent’anni più giovane. Centinaia di chilometri per coronare il sogno di un amore “clandestino”. Per i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba la questione non starebbe proprio così: storia clandestina sì ma non proprio d’amore. Secondo l’Arma cuneese, infatti, il matrimonio tra un venticinquenne marocchino, in Italia senza il permesso di soggiorno, e una signora quarantacinquenne residente in Basilicata, sarebbe stato più che altro un escamotage per consentire all’uomo di ottenere la cittadinanza italiana. Un matrimonio “di comodo”dunque, utile al marocchino per diventare regolare e alla donna «forse per guadagnare qualcosa in termini economici», sottolinea il capitano della compagnia di Alba, Nicola Ricchiuti. Ma sul punto non si hanno prove certe. Tutto comincia la scorsa settimana quando i carabinieri di Alba “interrompono” due matrimoni che si sarebbero dovuti celebrare nel Municipio del paese tra due extracomunitari irregolari di nazionalità ma-
Il capitano Nicola Ricchiuti della compagnia di Alba
rocchina e due donne italiane. I militari, agli ordini del Maresciallo Paolo Cavelli, stavano valutando la posizione dei due clandestini già da qualche tempo e cioè da quando avevano presentato in comune le richieste di matrimonio con donne italiane. Del fatto si erano insospettiti gli stessi funzionari comunali dal momento che in un caso vi era
stato un ricorso presentato dai genitori di una delle due aspiranti spose (una studentessa 20enne albese), mentre l' altro matrimonio risultava ancora più strano poiché la futura moglie sarebbe stata una 45enne residente in Basilicata che a mala pena conosceva il suo sposo, di oltre venti anni più giovane di lei. Il sospetto per questa coppia nasce pro-
prio nel momento di fare le partecipazioni, i carabinieri riferiscono, infatti, che secondo gli impiegati del Municipio i due sembravano conoscersi a malapena. A questo si aggiunge il fatto che la signora risultava abitare a Muro Lucano e non aver alcun contatto particolare con la cittadina in provincia di Cuneo. E’ così che, sulla base della clandestinità dei due uomini, i militari sono intervenuti facendo scattare le manette per il ragazzo ventenne , privo di permesso di soggiorno e colto in flagranza del reato di mancata ottemperanza al Decreto di espulsione (Legge Bossi/Fini) in quanto non aveva adempiuto ad un provvedimento di espulsione emesso a suo carico nel 2007 dal questore di Cuneo, mentre nei confronti dell'altro, aspirante sposo della signora lucana, sono state avviate le procedure di espulsione. Un’operazione che si inquadra nel più ampio contesto di attività di contrasto all'immigrazione clandestina. Già lo scorso anno si era conclusa, con la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di 7 persone per favoreggiamento dell'immigrazione, un'indagine ana-
loga su "falsi matrimoni". In questo caso però la cosa è un po’ diversa, il sospetto che si trattasse di matrimoni di comodo i carabinieri ce l’hanno, le prove no. Lo scorso anno, infatti, era stata individuata una sorta di agenzia matrimoniale che combinava unioni tra clandestini e donne italiane, da qui il reato di favoreggiamento dell’immigrazione. «Questa volta è diverso - spiega Ricchiuti - non abbiamo riscontrato l’esistenza di alcuna agenzia e quindi l’unico reato imputabile è quello della clandestinità. Contrarre matrimonio, per qualunque motivo non è reato e quindi anche se la situazione è sospetta non è però provabile». E infatti la storia si è conclusa a lieto fine per gli aspiranti sposi. I due uomini, infatti, sono riusciti a portare le donne all’altare sfruttando i pochi giorni di tempo intercorsi tra l’emissione del decreto d’espulsione e il conseguente obbligo di lasciare l’Italia. Resta il dubbio su come si siano messi in contatto la signora lucana e il ragazzo marocchino, «Complice forse internet?» conclude Ricchiuti. Manuela Boggia
Nell’udienza fiume di ieri a tenere banco gli avvocati della difesa Il tribunale di Potenza
Iena 2, una spada di Damocle sul capo di Renato Martorano POTENZA - «Non è un passaggio meramente formale quello in udienza preliminare, dalla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica fino al decreto che poi quel giudizio dispone che si svolga effettivamente». L’avvocato Casalaro è di poche parole, ma, assieme al romano Pasquale Bartolo, difende il capo dell’associazione a delinquere di stampo mafioso che per diversi anni avrebbe inquinato larga parte dell’economia e della pubblica amministrazione lucana, almeno secondo gli atti dell’inchiesta condotta dai pm Vincenzo Montemurro e John Henry Woodcock tra il 2000 e il 2004, meglio nota col nome di “Iena2”. Ieri un'udienza fiume, che è durata dalla mattina al tardo pomeriggio. Al centro l'imputazione principale: l'associazione a delinquere di stampo mafioso. «Ma dove sono gli elementi in concreto? - è la replica di Casalaro - Dov'è la struttura, e l'organizzazione? Quali sono gli episodi di violenza a sostengno di un'accusa del genere? I precedenti di una persona non devono impressionare. Per il resto sono tutte intercettazioni, solo intercettazioni, anzi questo sembra proprio un processo sulle intercettazioni». L'avvocato Madia viene da fuori per difendere i cugini Garramone, e ci mette un carico pesantissimo: «come mai i magistrati di Potenza hanno sempre torto? Prima i tre giudici del Tribunale della libertà, poi i cin-
que della Corte di cassazione. E ancora vanno per la loro strada. C'è un'associazione di stampo mafioso nella quale il contributo attivo dei sodali consiste nella stipula di polizze fideiussorie e l'acquisto di materiale per l'edilizia. I miei assistiti di polizze ne hanno sottoscritte sette, di modico valore, e di materiali per l'edilizia non ne hanno mai preso». Di fatto tutto ritorna sulle intercettazioni. Ma c'è una questione, prima di entrare nel merito del loro contenuto, che potrebbe ancora sospendere tutto. Un giudice di Camerino, in provincia di Massa Carrara (fa solo rima con Berlino,
in Germania), che si appella alla Corte costituzionale perché valuta ingiusta la riforma della cosiddetta “legge Pecorella”. L'avvocato Basile solleva la questione: «perché obbligare i pubblici ministeri a chiedere l'archiviazione tra i soggetti che hanno subito una misura cautelare come il carcere nonostante mancassero i gravi indizi di colpevolezza, soltanto per quelli contro cui loro hanno poi deciso di ricorrere fino all'ultimo grado di giudizio? La situazione è la stessa, quei gravi indizi di colpevolezza mancano comunque, e sono stati lesi i diritti di tutti indistintamente». Risultato: la spada di Damocle.
POTENZA - Piangevano le sorelle Castellana, ieri pomeriggio, all'uscita dell'aula della Corte d'assise d'appello di Potenza. Carmelo Castellana, già condannato a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Gigino Palazzo a San Giorgio Lucano nella notte tra il 28 e il 29 settembre 2005, grazie ai benefici dell'indulto dovrà scontare soltanto altri otto anni di pena, e per la buona condotta in carcere forse già per Natale, nella migliore delle ipotesi, potrà raggiungere i suoi familiari a casa. I giudici hanno deciso che è stato omicidio premeditato, confermando in questo il giudizio di primo grado della dottoressa Rosa Bia del Tribunale di Matera: Castellana ha voluto e pianificato il suo gesto, salendo in macchina e investendo la sua vittima delibe-
Se il gup Barrella ritenesse fondata la questione, sospensione immediata. Altrimenti, se cioè dovesse intervenire in seguito una sentenza di incostituzionalità su quella legge, il proscioglimento per un'altra parte, dei 67 rimasti, degli 86 indagati all'origine. Senza sconti. Ieri in aula c'era anche l'onorevole Antonio Luongo, per la cui posizione a distanza di quattro anni la pubblica accusa si è finalmente risolta a chiedere l'archiviazione. «Sono sollevato» è il suo unico commento, e il senso di una visita in Tribunale soltanto pro forma. Leo Amato regione@luedi.it
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Nell’ articolo pubblicato il 20 novembre a pagina 16 sul Quotidiano della Basilicata dal titolo “Iena 2, s’avvicina l’epilogo”, a firma di Leo Amato, a proposito dello svolgimento dell'udienza preliminare del processo è stato erroneamente scritto della presenza in aula di Giovanni Quaratino, per di più apostrofandolo come “uno dei più fidati” di Renato Martorano. Non ci si riferiva propriamente a Quaratino, ma è stato purtroppo scambiato il suo nome e la sua persona con quella di un altro imputato nel medesimo processo. Ce ne scusiamo con i lettori e il diretto interessato
Omicidio Palazzo Sorpresa in Appello
Otto anni per Castellana ratamente, quindi causandone direttamente la morte per lo schiacciamento violento del torace. Ma hanno dato anche ascolto alle altre parti di questa storia, e alla fine hanno ritenuto prevalenti le circostanze attenuanti, pur se soltanto generiche, a favore dell'imputato. «Una sentenza giusta, è stata riconosciuta la provocazione», sono state le parole dell'avvocato Donato Pace, che ha difeso l'imputato assieme a Michele Porcari del foro di Matera. «Quello non era uno stinco di santo», si era infatti già lasciato sfuggire il padre di Castellana in
attesa della decisione della Corte, e non dev'essere sfuggito nemmeno ai membri della giuria popolare. Il maresciallo Buonfiglio, della locale stazione dei carabinieri, quattro uomini in tutto in un paese di 1500 anime, ha confermato che Palazzo, 36 anni, «aveva un passato, come si usa dire nel gergo», e in particolare era stato ritenuto colpevole per l'omicidio di un calzolaio qualche anno prima. Poi era stato scarcerato, dopo pochi anni, perché gli avevano riconosciuto la seminfermità mentale. La vittima e il suo carnefice avevano anche lavorato assieme per
un certo periodo, ma in seguito, ricorda, emotivamente provata, una delle sorelle di Castellana, «io stessa subii delle attenzioni particolari da parte di Palazzo, e questo insisteva in una serie di atteggiamenti disturbati, che in paese peraltro notavano tutti, e tutti ancora si ricordano». Infine, una notte di Novembre, l'incendio doloso della giostra di Castellana, che di professione faceva appunto il giostraio, e i sospetti di quest'ultimo che si indirizzano da subito proprio sul conto del suo vecchio dipendente. Tre giorni dopo quell'esplosione di violenza, incontenibile. Un solo rammarico per la sorella di Castellana: «Quella volta che andammo dai Carabinieri per denunciarlo, ma alla fine cambiammo idea e non facemmo niente». l. a.
24 Ore in Basilicata
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Energia, prevista riduzione di 23 milioni di euro
Ugl costruzioni Guida una donna
stinato ai piccoli Comuni, per l’Università, per il fondo a sostegno delle vittime dell’usura e dell’estorsione. Altre misure sono finalizzate al completamento del Programma operativo Val D’Agri, per il Senisese e per la Forestazione. Attenzione anche alla stabilizzazione dei lavoratori Asu Autofinanziati, all’inserimento dei lavoratori con disabilità. Sono incentivati, inoltre, i fondi per la gestione dei servizi di trasporto e per la non autosufficienza, la Cittadinanza solidale e interventi per eliminare le barriere architettoniche. In merito agli interventi previsti dalla Programmazione comunitaria 20072013, la Basilicata potrà disporre per il Fesr di 424 milioni di euro di cui 51 milioni di fondi regionali, 204 milioni statali e 169 milioni comunitari. Invece, per il Fse, i fondi ammontano complessivamente a 146 milioni di euro, di cui 18 milioni di fondi regionali, suddivisi in 70 milioni di risorse statali e 58 milioni di fondi europei. I sindacati hanno espresso un giudizio «sostanzialmente positivo», riservandosi, però, di produrre un documento contenente maggiori approfondimenti.
POTENZA - In un momento di grande crisi per l’economia mondiale e quella locale, l’Ugl (Unione generale del lavoro) chiama alla guida una donna. Si tratta di Angela Cifarelli, che da oggi è la nuova segretaria regionale della Ugl Costruzioni di Basilicata. Che il momento sia particolarmente difficile è stato sottolineato dalla stessa segretaria nel suo discorso di ringraziamento a quanti hanno deciso di puntare su di lei, nominandola segretaria. «Il momento che attraversa il settore ha dichiarato - è di estrema drammaticità, specie per quanto attiene il versante del mobile imbottito». In effetti, l’area del Materano soffre notevolmente la crisi di settore. «La Ugl Costruzioni di Basilicata - continua Cifarelli - così come tutte le parti sociali e le istituzioni, ha il gravoso compito di dare risposte ai tanti lavoratori espulsi dal mondo del lavoro, di dare risposte ad un settore che è in una crisi che, sembrerebbe irreversibile, ma invece ha solo bisogno di un sostegno concreto da parte del Governo Regionale e Nazionale per ridare impulso produttivo ed economico all’intero territorio regionale».
Proposta di legge finanziaria per il 2009: primo confronto tra giunta regionale e sindacati
POTENZA - Proposta di legge finanziaria 2009: è iniziato il confronto tra le parti. Ieri, infatti, nella sala Verrastro della Regione, la giunta ha incontrato e ha discusso con le organizzazioni sindacali. «Questa manovra finanziaria - ha sottolineato il presidente della Regione, Vito De Filippo si colloca in un momento molto delicato nella vita economica del nostro Paese e della Basilicata». Punti salienti della proposta, che sarà presentata nei prossimi giorni alle forze politiche di maggioranza, sono il sostegno alle fasce più deboli della popolazione e il rilancio dello sviluppo territoriale. In particolare, il presidente si è soffermato sulle politiche energetiche. «Nel prossimo bilancio - ha sostenuto saranno destinate alla riduzione del costo dell’energia per i cittadini lucani 23 milioni di euro. Particolarmente innovativa sarà una misura che punta a rendere autonome dal punto di vista della produzione energetica le Pubbliche amministrazioni regionali, con un notevole risparmio che potrà essere reinvestito in altri interventi». La manovra, inoltre, conferma investimenti per il Fondo di coesione interna de-
Il presidente della Regione, Vito De Filippo
I due maggiori quotidiani israeliani commentano amareggiati la proposta della Fiamma lucana
Ire d’Oriente per il bonus bebè Mancusi:«Nessun intento antisemita». E Romagnoli smorza i toni POTENZA - La proposta della Fiamma Tricolore lucana ha fatto il giro del mondo arrivando finanche in terra israeliana. L’idea di “regalare” 1.500 euro ad ogni nuovo nato che, nel corso del 2009, nei cinque comuni lucani di Carbone, Calvera, Cersosimo, Fardella e S. Paolo Albanese verrà chiamato Benito o Rachele è ribalzata da un quotidiano all’altro incontrando commenti tutt’altro che positivi. E’ il caso appunto degli israeliani Haaretz e Maariv che all’iniziativa hanno dedicato un’ampia pagina. Haaretz ha rilevato che la proposta coincide con il 70° anniversario della promulgazione delle Leggi razziali antiebraiche. Maariv sostiene con toni amareggiati che «evidentemente una parte degli italiani nutrono ancora una profonda nostalgia per il dittatore Benito Mussolini». Ma su questo punto Haaretz precisa che «negli ultimi anni pochissimi genitori in Italia scelgono il nome di Benito per i loro figli», per evitare appunto un collegamento diretto con la figura del Duce. Un clima non proprio benefico dunque quello che si è creato intorno all’idea lanciata dal segretario lucano Vincenzo Mancusi che ci ha tenuto però a precisare come nella sua idea non ci fosse «intento razzista e men che meno antisemita. Questo deve essere chiaro: la mia proposta politica si inserisce all'interno di un “pacchetto” di concreti interventi sociali che la Fiamma Tricolore presenterà in questi giorni. Si tratta - ha sottolineato al Quotidiano - di misure contro la denatalità, ma che comprendono anche l'istituzione del reddito minimo di cittadinanza e del Fondo Sociale nazionale. Vanno dal mutuo sociale per l'acquisto della casa agli aiuti alle giovani coppie e alla detassazione degli affitti, più altri interventi sui quali il partito guidato dall'Europarlamentare Luca Romagnoli si impegnerà nei prossimi mesi». Mancusi ha poi ricordato come proprio ieri Romagnoli, eurodeputato e segretario nazionale della Fiamma, ha rimarcato che «per risolvere invece i problemi delle famiglie italiane non basta il “bancomat azzurro”, del valore di 40 euro
LA CONTROPROPOSTA SUI-GENERIS Anche la Federazione Sui-generiS ha espresso «sconcerto» per l’iniziativa di MS - FT. In una nota sottolinea come tali idee rimangano «ancorati a forme di ignoranza, e permangono in una situazione di incapacità a distaccarsi da ideologie ormai anacronistiche e per certi versi emblematiche di una cultura fascista». L’iniziativa «esprime non una politica che possa aiutare quelle famiglie per le quali i 1500 euro effettivamente diventino un significativo aiuto, bensì esplica una mal celata volontà di ricostituire, nei piccoli territori una tipica architettura sociale conservatrice che si scontra con quelle che devono essere le politiche vere, per incentivare questi luoghi a riemergere e a non spopolarsi. Sempre dalla nota, si rileva un attacco alle politiche regionali che, magnificamente, assolvono a portare a termine ciò che il terremoto ha lasciato in sospeso, non rendendosi conto che tale iniziativa, intrapresa dalla Fiamma Tricolore, in accordo con il Partito Nazionale, rappresenta uno dei segnali maggiori per cui le nuove generazioni preferiscono vivere in altri territori, accorgendosi della mediocrità della classe dirigente che li governa». Sui-generiS propone di utilizzare il contributo per tutti i nascituri, indipendentemente dal nome che porteranno, usufruendo, ad esempio, dai fondi stanziati per i rimborsi elettorali, senza attendere i probabili finanziamenti delle Royalties».
mensili ideato da Tremonti. Invece della Social card, si investa nel futuro: l'Italia rilanci le grandi opere pubbliche, tuteli e promuova la produzione nazionale, gli investimenti in ricerca, il made in Italy e sostenga l'agricoltura, azzerando le filiere». «Noi facciamo politica - ha sottolineato ancora il segretario lucano - per risolvere i problemi delle persone, non contro qualcuno, né per rimestare contrapposizioni». Ma quel qualcuno non la pensa proprio così. Proprio Mancusi racconta, infatti, che negli ultimi giorni sono arrivate alla segreteria nazionale diverse telefonate dai toni “minatori” da parte di qualcuno «che dalla voce non sembrava essere italiano». «Ma siamo abituati a cose di questo tipo - sottolinea - Noi però non siamo dei no-
stalgici, o almeno io non lo sono anche se è vero, soprattutto in Basilicata, che molti dei nostri militanti sono anziani che sono quindi ancora legati a quel periodo». In sostanza il segretario dice di non rinnegare il passato «Una parte ci tengo a dimenticarla ma un’altra, come il patrimonio urbanistico che il fascismo ci ha lasciato va ricordata». Anche la segreteria nazionale si deve essere abbastanza “allarmata” però per le reazioni alla proposta lucana, tanto da spingere Romagnoli, martedì sera, a spedire una nota in cui si conferma l’iniziativa ma abbassano i toni. «Non stracciatevi le vesti: è stata solo una furba provocazione. E poi non mi risulta che Benito e Rachele siano due nomi stracciati dal calendario - spiega - Siamo contenti - dice - che la provoca-
L’opera “Saturday” illustrerà gli elenchi
Michele Santarsiere vince il concorso Pagine Bianche d’Autore
La pagina di Haaretz con la foto di Mussolini circondato da bebè in primo piano
zione sia servita a darci un po’ di spazio sulla stampa. Quando qualcuno fa una proposta bizzarra viene subito ripreso dai media, quando invece, come facciamo da anni, un partito serio come il nostro propone il mutuo sociale, la socializzazione dell’Alitalia e proprio in questi giorni la nascita del Fondo Sociale Nazionale, le proposte non passano nel muro di gomma dell’informazione di regime. Queste goliardate invece trovano sempre qualcuno pronto a raccontarle. C’è da riflettere, vi abbiamo solo dato un po’ di goliardia». Questo dice «significa due cose: o i media sono sordi alle battaglie sociali di un partito, oppure c’è qualcuno che fa il gioco dell’avvoltoio speculando su proposte che sono solo battute carine». m.boggia@luedi.it
E’ on line il blog dedicato alla creatività della Basilicata POTENZA - L’Associazione culturale “100% Basilicata Idee in movimento” presenta on-line il primo blog interamente dedicato alla creatività lucana. 100basilicata.blogspot.com è l’indirizzo virtuale al quale potersi rivolgere per esprime idee e considerazioni. Il presidente dell’Associazione, Michelangelo Santomauro in una nota si dichiara «entusiasta di intraprendere una rete di relazioni che possa far emergere e valorizzare l’inventiva e la professionalità di ogni cittadino lucano in ogni ambito, affinché sia l’unione sinergica dei singoli a far crescere la Basilicata nel suo
complesso. Il blog – prosegue - può essere uno strumento, una marcia in più, una vetrina per chi desidera prender parte attiva ad una vera e propria “fabbrica di idee” che continuamente migliora e valorizza un unico prodotto: la Basilicata». «Fai crescere la Basilicata con le tue idee» è lo slogan che l’Associazione porta avanti «per stimolare e apprezzare – afferma Santomauro - il contributo che chiunque può dare per la propria regione». Sul blog sarà possibile trovare sondaggi sulla Basilicata e idee dei lucani in primo piano.
POTENZA - Seat Pagine Gialle, uno dei principali operatori a livello mondiale nel settore della pubblicità direttiva multimediale, ha annunciato che sarà l’opera Saturday di Michele Santarsiere a illustrare le copertine degli elenchi telefonici PagineBianche, attualmente in distribuzione a 212.000 famiglie e imprese lucane. Santarsiere, di Potenza, 32 anni, è infatti il vincitore per la Basilicata del concorso PagineBianche d’Autore 2008/2009. L’artista ha interpretato perfettamente il tema di quest’anno Happiness: percorsi, sogni, utopie sull’idea di felicità nell’epoca postmoderna. Commenta Teresa Macrì, presidente della Giuria esaminatrice: «La solarità di un incontro, la stretta di mano dei due personaggi, lo scambio, l’altro. Santarsiere intravede nell’interazione con l’alterità l’idea e la pratica della felicità, affatto istantanea e sfuggente bensì promettente e costruttiva». La Giuria, costituita da Monica Pignatti Morano, storico d’arte della PARC, dalla critica d’arte Teresa Macrì e da rappresentanti di Seat Pagine Gialle, ha inoltre premiato con la menzione all’interno della sezione PB Informa di PagineBianche: Last Minute di Bruno Di Lecce (28 anni, di Matera), Impronte di Rossella Liccione (34 anni, di Melfi), Directions for the happiness di Marcello Mantegazza (34 anni, di Potenza) e Reia Zoontes di Carmen Laurino (28 anni, di Tito Scalo - PZ). «La Regione Basilicata sta investendo sulla creatività dei giovani e sulle migliori espressioni artistiche. Il vincitore ed i selezionati per la Basilicata del
concorso PagineBianche d’Autore 2008/2009 ne sono testimonianza» ha dichiarato il presidente Vito De Filippo. «Auspico che le nuove generazioni, insieme ai territori, sappiano cogliere le opportunità che si stanno mettendo in campo per accelerare lo sviluppo e valorizzare il ricco patrimonio culturale che la storia ci ha consegnato». Michele Santarsiere concorrerà, come tutti gli artisti vincitori della copertina o della menzione, all’assegnazione del prestigioso Premio ISCP New York: una residenza studio di 6 mesi all’International Studio & Curatorial Program (ISCP) per ispirarsi e confrontarsi con curatori e galleristi della comunità d’arte contemporanea newyorkese. Tutte le opere vincitrici sono visibili nella Gallery del sito www.paginebianchedautore.it, appena rinnovato e arricchito di contenuti e interessanti funzionalità, come l’e-card che dà la possibilità di segnalare e presentare il proprio lavoro con un semplice click. PagineBianche d’Autore è un’iniziativa ideata da Seat Pagine Gialle e sviluppata grazie alla collaborazione della PARC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per la qualità e la tutela del Paesaggio, l’Architettura e l’Arte Contemporanee) e del GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani) per valorizzare il talento dei giovani artisti italiani. I numeri delle prime quattro edizioni del concorso ne dimostrano il successo: oltre 4.500 artisti accreditati, 280 opere premiate e più di 280.000 accessi al sito www.paginebianchedautore.it di cui il 40 % dall’estero.
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24 Ore in Basilicata
Giovedì 27 novembre 2008
Diminuiscono i pazienti che vanno a curarsi fuori e aumentano le visite da altre regioni
Salute, risultati positivi sul piano mobilità POTENZA - Il 19 e 20 novembre si sono svolti a Roma, nella sede della Regione Umbria, gli accordi bilaterali tra le Regioni d’Italia per i dati di mobilità sanitaria interregionale dell’anno 2007. La due giorni ha concluso, salvo piccole pendenze che andranno comunque definite entro l’anno, il processo di rendicontazione dei costi sostenuti per prestazioni rese a cittadini in ambiti regionali diversi da quelli che hanno ottenuto il finanziamento pro-capite, per il ricorso di cittadini lucani ai servizi di altre Regioni (la cosiddetta mobilità passiva) e di cittadini di altre Regioni ai servizi delle strutture regionali (cosiddetta mobilità attiva) per le principali prestazioni sanitarie (ricoveri, assistenza specialistica, farmaceutica, etc.). Ad ultimazione dei lavori, la Regione Basilicata ha fatto registrare un valore della mobilità passiva di
86,4 milioni di euro, in regressione del 1,14 per cento rispetto all’anno precedente, ed un valore della mobilità attiva di 46,2 milioni di euro, in crescita del 3,7 per cento rispetto al 2006, con un saldo negativo di 40,2 milioni di euro (migliorato di 2,63 milioni rispetto al 2006), rispetto al valore iniziale di 41,09 milioni di euro. «Il risultato positivo è attribuibile oltre che agli sforzi compiuti dalle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione - si legge in una nota per corrispondere sempre più adeguatamente alla domanda dei cittadini e per fronteggiare nel contempo la crescente competitività delle strutture sanitarie poste fuori regione, anche al lungo e complesso lavoro svolto dallo staff dell’Ufficio Risorse Finanziarie ed Investimenti del Sistema Salute del Dipartimento Salute nell’affrontare le varie problematiche connesse al fenomeno
dell’emigrazione sanitaria: individuazione di prestazioni inappropriate, costi impropri dovuti ad errata codifica, assistiti non presenti in anagrafe regionale, degenze eccessivamente lunghe, ecc». «L’attento e rigoroso controllo da parte del Dipartimento e delle Aziende Sanitarie - continua la nota della Regione - ha consentito di respingere contestazioni ricevute per le prestazioni in mobilità sanitaria attiva per circa 10 milioni di euro, per cui, sulla base di documentazioni ed analisi esibite, sono state praticamente confermati i valori computati a favore della Regione Basilicata». I dati di dettaglio e di sintesi della mobilità attiva e passiva per l’anno 2007 sono disponibili sul sito del Dipartimento Salute Sicurezza e Solidarietà Sociale consultabile all’indirizzo http://www.sanita.basilicata.it.
Come sta la sanità lucana Presentazione studio Adoc POTENZA - E’in programma per questo pomeriggio alle 16 a Potenza presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, l’incontro organizzato dall'Adoc di Basilicata per presentare i risultati dell'indagine sulla sanità lucana. Alla conferenza parteciperanno: Nino D'Andrea (presidente Adoc Basilicata); Vincenzo Folino (assessore regionale alle Attività Produttive); Antonio Potenza (assessore regionale alla Sanità); Carlo Pileri (presidente Adoc Nazionale); Giorgio Benvenuto (presidente fondazione "Bruno Buozzi"); Carlo Fiordaliso (segretario generale Uil Fpl).
Lotta al diabete Un libro con ricette d’autore POTENZA - E’ in programma per oggi, con inizio alle 17, presso il Park Hotel di Potenza, un Convegno organizzato dall’AMD (Associazione Medici Diabetologi), L’AID (Associazione Italiana di Dietetica) e la FAND (Associazione Italiana Diabetici), dal titolo “La Dolce Vita”. Il Convegno sarà incentrato sulla capacità di prevenire la malattia diabetica. Verrà presentato un libro con 60 ricette d’autore, realizzato con il contributo di 20 chef di tutte le regioni italiane; per la Basilicata è Lucia Giura della “Locanda del Palazzo” di Barile.
Presentato il rapporto Inail sugli incidenti sul lavoro: nel 2008 più decessi ma meno infortuni
Quattordici morti bianche in 9 mesi Nove vittime nelle aziende e cinque in agricoltura MATERA - Secondo i dati Inail (raccolti fino a settembre 2008) sono 14 le morti bianche in Basilicata, 5 in agricoltura e 9 nelle aziende; e mentre il dato sui decessi è in aumentato, è invece diminuito il numero degli infortuni. I dati ufficiali, registrati nel rapporto annuale regionale dell'Inail 2007, sono stati presentati ieri mattina durante un convegno, a cui hanno partecipato Salvatore Riccardi, direttore regionale Inail Basilicata, Giovanni Francesco Monteleone, prefetto di Matera, Alessandro Romeo, vicario regionale Inail Basilicata, Giuseppe Satriani, sovrintendente medico regionale Inail Basilicata, Ciro Carola, coordinatore avvocatura regionale Inail Basilicata, Giovanni Colafemmina, coordinatore Contarp (consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione) Inail Basilicata, Valerio Pozzuoli, dipendente Inail (servizi on line) e Nicola Giansanti, dipendente Inail (funzione prevenzione). In tutto sono stati 6.497 gli incidenti lucani denunciati nel 2007 all’Inail. «Gli infortuni sul lavoro ha detto il direttore generale Riccardi -- sono diminuiti in tutta Italia, compresa la Basilicata, dove il trend negativo è particolarmente significativo. Esso è legato sicuramente al sistema economico ristagnante, ma in parte anche grazie ad una attenta politica della sicurezza. L'Inail, infatti, sostiene, attraverso un'azione di partenariato con altri soggetti interessati alla prevenzione, un aumento della cultura della sicurezza». Come rivela il rapporto annuale regionale 2007, nella media e nella grande industria il livello di sicurezza dei mezzi e degli ambienti è abbastanza elevato, mentre nelle piccole im-
Incidente sul lavoro in un’azienda di Tito Grave un trentenne TITO - E’ ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza, un ingegnere potentino rimasto vittima di un incidente sul lavoro. Il ragazzo poco più che trentenne era al lavoro all’interno dell’azienda Green Power di Tito Scalo, quando gli è caduto addosso un pesante oggetto metallico. Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori del Basilicata Soccorso e le forze dell’ordine. Il personale del 118 dopo aver prestato le prime cure ha provveduto a trasportare il giovane all’ospedale San Carlo di Potenza. Le sue condizioni da subito sono apparse gravi. prese è ancora inadeguato. «Siamo fortemente impegnati nel risolvere tale problema, -- ha detto il Romeo -proponendo agli imprenditori attività di formazione sulla sicurezza all'interno delle aziende. Il rischio zero non esiste; è un'utopia, ma è importante rendere consapevole il lavoratore sul comportamento più sicuro». Il tema sul fenomeno delle malattie professionali è stato trattato dal sovrintendente medico regionale Satriani, che ha evidenziato come nell'ultimo quinquennio oltre 130.000 casi sono stati denunciati all'Inail, oltre 800 lavoratori sono deceduti, ol-
IL PUNTO DI VISTA DEL PRC «Al vaglio l’attività regionale» POTENZA Sul rapporto Inail è intervenuta ieri anche Emilia Simonetti (Prc), che in una dichiarazione, ha sottolineato che «i dati diffusi dall’Inail sugli infortuni sul lavoro in Basilicata, che segnano nel 2007 un incremento di morti bianche e in generale di incidenti specie nei cantieri edili e in fabbrica, ripropongono la necessità di intensificare, ad ogni livello, ogni azione di prevenzione e di contrasto. In Basilicata diventa indispensabile fare una prima verifica dell’attività svolta dall’Osservatorio regionale sulla sicurezza istituito con legge regionale e fare il punto sul piano di forte ridimensionamento dei servizi e degli organici nella sede regionale Inail per la Basilicata ipotizzato nei mesi scorsi per contrastarlo, in tutte le sedi istituzionali e politiche competenti. Abbiamo sostenuto, in fase di approvazione della legge regionale, che tra l’altro con l’istituzione dell’Osservatorio sugli infortuni si stabilisce un più efficace coordinamento con gli enti preposti alla prevenzione tra cui l'Inail, e ripetiamo oggi che la dignità delle persone inizia dal diritto al lavoro».
tre 14.000 sono quelli che hanno riportato un'invalidità permanente. Dopo l'intervento dell'avvocato Ciro Carola sulla responsabilità da reato degli enti nella sicurezza sul lavoro, è seguita la relazione dell'ingegnere Giovanni Colafemmina, che ha parlato del ruolo dell'Inail in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Il tutto avviene attraverso il Contarp, che è l'organo tecnico dell'istituto che effettua l'accertamento e la valutazione dei rischi e la promozione di interventi mirati alla prevenzione. Il convegno si è concluso con gli interventi del dottor Pozzuoli e
del dottor Giansanti, che hanno parlato rispettivamente della digitalizzazione dell'Inail, come strumento di semplificazione e di efficienza e di prevenzione, e di formazione e di informazione in termini di sicurezza, anche nelle scuole. A questo proposito l'Inail istituisce borse di studio proprio per le scuole sul tema della prevenzione: il manifesto del convegno è stato realizzato degli alunni della classe III A del Liceo Scientifico "F.Cassola" di Ferrandina (Premio speciale IV concorso regionale Borse di Studio della Sicurezza anno 2007/2008). Mariangela Lisanti
Appuntamento sabato prossimo
Nel Centro Oli di Viggiano un convegno dedicato al rischio chimico Un momento dell’incontro di ieri
(foto: Mattiacci)
POTENZA – Conoscere il rischio chimico «per affrontarlo nel migliore dei modi» anche con una «costante e intensa attività informativa e formativa per tutti gli addetti ai lavori»: sono questi gli obiettivi del terzo convegno regionale Nbc che si svolgerà il 29 novembre a Viggiano (Potenza). L’iniziativa è stata presentata ieri, a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti. Il Centro Oli di Viggiano dell’Eni è stato classificato «in classe otto», sulla base delle indicazioni della legge del 1999, cioè «a più alto rischio tra i siti industriali della Basilicata». La scelta di Viggiano come sede del convegno «è quindi strategica – ha detto il direttore vicario di Basilicata soccorso, Gianuario Frittella – per discutere di questi temi, ma solo come fatto logistico» poiché, ha aggiunto l’assessore provinciale di Potenza all’ambiente, Domenico Iacobuzio, «in questo momento nel Centro Oli sono state attivate tutte le necessarie attività di prevenzione e tutte le norme di sicurezza».
Lapenna (Pdl) analizza il nuovo assetto del sistema sanitario regionale ed evidenzia i punti deboli
«Prima del riordino era necessaria l’analisi» POTENZA - La legge regionale in tema di riordino organizzativo e territoriale del Servizio sanitario regionale, «oramai prossima alla sua attuazione, annunciata come un progetto di legge che avrebbe cambiato volto alla sanità lucana, nel corso del suo excursus sta incontrato vari ostacoli». È quanto dichiara il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl). «Nel mese di luglio – ricorda Lapenna - ci fu un incontro tra l’assessore Antonio Potenza ed i vertici delle Aziende sanitarie locali, resosi necessario, secondo quanto dichiarato dall’assessore stesso “per far emergere tutte le problematiche e le criticità di una riforma delicata, sebbene necessaria e non più procrastinabile, in un settore strategico come quello sanitario, il quale richiede, nel quadro di
una migliore razionalizzazione delle attività e delle risorse, la partecipazione attiva di tutti gli organi competenti per offrire prestazioni e servizi di massima qualità alla collettività lucana”. Si annunciava a gran voce la necessità di dare avvio alla riforma prevista dalla nuova legge, per consentire l'adeguamento e la modernizzazione della sanità lucana». «Ma tutt’ oggi – aggiunge Lapenna - non si è capito fino in fondo se tale riforma comporti effettivamente un risparmio ed in quale misura per la sanità regionale. Infatti, la riforma è piuttosto complessa e i tempi per la sua realizzazione si prospettano lunghi, poiché il sistema sanitario regionale si articolerà in due Asl a dimensione provinciale e in un'Azienda Ospedaliera regionale,
mentre il territorio sarà organizzato in Distretti della Salute a dimensione comprensoriale, coincidenti con gli Ambiti socio-territoriali dei servizi alla persona. Se da un lato si cerca di far cambiare volto alla sanità lucana con l’ accorpamento delle Aziende sanitarie territoriali, rilanciando la funzione dei distretti socio-sanitari, in modo da assumere una conformazione a rete per rafforzare la propria competitività, dall’altro era fondamentale porre in essere una seria attività di programmazione». «Al riordino del servizio sanitario regionale – afferma ancora Lapenna - si doveva arrivare con un preventivo lavoro di analisi paziente dei costi per evidenziare le dispersioni, le anomalie, le duplicazioni che rendono poco efficiente, efficace ed
economica la sanità lucana. Dopo tale lavoro si sarebbe dovuto ricercare l’assetto più coerente e conveniente che avrebbe potuto anche portare alla riduzione delle Asl. Il tutto, invece, come consuetudine dell’esecutivo regionale, è avvenuto in assenza della definizione dello Statuto regionale, che avrebbe dovuto ridisegnare l’impianto istituzionale e, soprattutto, manca il punto fondamentale, ossia la redazione di un Piano sanitario regionale atteso ormai da anni, che avrebbe dovuto analizzare le reali criticità ed esigenze del pianeta sanitario». «Seppure – conclude Lapenna - è necessario incentivare principalmente l'integrazione tra l'assistenza sanitaria e quella sociale per superare il dualismo ospedale-territorio».
24 Ore in Basilicata 15 Passano in Senato gli emendamenti presentati dal Pdl lucano Giovedì 27 novembre 2008
E l’Anbi punta alle politiche per il riordino
Consorzio Val d’Agri al via il pagamento degli arretrati Verso una società pubblica interregionale
«L’Eipli sarà risanato»
POTENZA – «Nell’ambito della conversione in legge del decreto sul rilancio competitivo del settore agro-alimentare, nella seduta di ieri (lo scorso martedì 25 novembre, ndr) del Senato, sono stati approvati degli emendamenti, presentati dai parlamentari lucani del Popolo della Libertà, che vanno nella direzione del risanamento e del rilancio dell’Ente irrigazione (Eipli)». Ad annunciarlo in una nota congiunta sono stati i senatori Guido Viceconte, Cosimo Latronico ed Egidio Digilio e l’onorevole Vincenzo Taddei (Pdl). «Questi emendamenti – hanno spiegato ancora in una nota i parlamentari lucani – consentiranno la piena attuazione del disegno strategico, previsto nella Finanziaria 2007, di completare il risanaLa sede del Consorzio di Bonifica
POTENZA - Il presidente del Consorzio di Bonifica della Val d'Agri, Adriana Petruzzi, ha comunicato con soddisfazione di aver dato corso al pagamento delle mensilità arretrate per i lavoratori dell'ente. Petruzzi ha ringraziato i lavoratori della struttura consortile che «diversamente da taluni loro rappresentanti» hanno ancora una volta dimostrato comprensione per la difficile scansione temporale dei trasferimenti finanziari, causa dei noti ritardi di pagamento, testimoniando tuttavia di non percepire l'ente come cosa altra da sé o peggio ancora come utile controparte verso la quale attivare campagne diffamatorie. La presidente ha ringraziato inoltre le strutture regionali, gli organi politici ed amministrativi regionali e subregionali, «che hanno accompagnato la definizione delle relative procedure». «E' la risposta più eloquente - ha affermato il presidente Petruzzi - a quanti millantano immobilismi e sperequazioni nella gestione dell'ente, soffiando sul fuoco vacuo del rivendicazionismo anzicché ripiegarsi a comprendere la complessità dei problemi del mondo agricolo della valle e farsi promotori di soluzioni possibili in una logica di comune risoluzione delle endemiche difficoltà dell'ente, ma anche di quelle sociali, economiche, occupazionali e di sviluppo del territorio. Il tutto, ovviamente attraverso l'inversione di logiche di pura assistenza nell'approccio alla gestione degli enti. Percorso che il Consorzio ha intrapreso da tempo, non senza subire strumentali attacchi, sulla spinta della legge regionale 33/01. E' questo che ci chiede la Regione Basilicata ha continuato - il suo presidente De Filippo, l'assessore all'agricoltura Falotico. E' questo che ci impongono oramai i mutati scenari normativi, che tracciano una decisa contrazione della discrezionalità degli enti, i mutati scenari economici, oramai dentro la dinamica recessiva, i mutati scenari sociali e culturali, che non tollererebbero, giustamente, alcuna forma di favoritismo e cedevolezza all'opacità o peggio all'illiceità di comportamenti pubblici. In questa ottica il prossimo indispensabile passaggio sarà una severa riorganizzazione dell'ente che consenta a ciascuno di svolgere i compiti cui è chiamato, assumendo non solo le gratificazioni ma anche gli oneri e le responsabilità di tale scrupolosa petizione metodologica. Su questo versante va lanciata alle organizzazioni sindacali e datoriali la sfida della efficienza dei servizi resi agli
agricoltori, della riduzione dei costi e del rispetto delle previsioni di bilancio, anche a costo di qualche sacrificio, che toccherà agli amministratori del Consorzio prima di tutti. Senza mai deflettere sul versante della tutela dei lavoratori da un lato e degli agricoltori della valle dall'altro. Si auspica infine che il riordino degli enti anche consortili in agricoltura, tratteggiato dalla regione, dia chiarezza di funzioni e coinvolga i soggetti protagonisti in una valutazione collegiale e di merito dei compiti e delle responsabilità a cui saranno chiamati, rinnovando la disponibilità a dialogare con tutti i soggetti istituzionali, datoriali e sindacali, ciascuno per la propria competenza, per la concreta soluzione di problemi allo stato insoluti e non risolvibili se non attraverso quel chiaro riordino di competenze e quella precisa devoluzione di risorse che dà tempi certi e precise responsabilità in capo ai soggetti delle gestioni consortili, liberandoli dal limbo della precarietà finanziaria e di bilancio, specie sul versante della certezza delle entrate, posto che già molto si è fatto sul fronte della razionalizzazione e del risanamento dell'ente». E proprio sul riordino è intervenuto ieri il vice presidente nazionale dell’Anbi (Associazione nazionale Bonifiche ed Impianti irrigui) e presidente della Cia-Confederazione Donato Distefano partecipando a Ferrara all’assemblea dei Consorzi di Bonifica per le Regioni del Nord. «Dobbiamo giungere a una bonifica moderna - ha sottolineato Distefano - dedicata, in grado di riposizionarsi, di appropriarsi andare oltre il ruolo e le funzioni storiche, proiettata nei nuovi scenari e verso nuove sfide a cui bisogna rispondere, verso i nuovi compiti con i quali misurarsi e a cui è chiamata. Siamo giunti ad un bivio dobbiamo mettere in campo le soluzioni più efficaci né va del progresso della Basilicata e del benessere delle future generazioni». Nell'occasione sono stati illustrati i contenuti del “Patto per l’acqua” lanciato nel corso delle giornate di mobilitazione promosse dalla Cia e presentate le proposte specifiche di una “Cabina di Regia” sulla gestione delle risorse idriche e di «un nuovo patto civico tra agricoltura e società sui temi della qualità ambientale-territoriale, dell’acqua e della bonifica». «La gestione delle risorse idriche – ha concluso - ha bisogno di una reale politica di svolta rispetto al passato. Non si può unicamente intervenire in presenza dell’emergenza. Occorre programmare».
mento dell’Eipli e di procedere alla costituzione di una società pubblica nella quale ci sia la compresenza delle tre regioni interessate (nello specifico si tratta della Campania, della Puglia e della Basilicata) e dello Stato». I parlamentari lucani hanno anche evidenziato nella nota che «il Commissario designato avrà tempo fino al 31 marzo 2010 per realizzare la “Banca dell’Acqua”, che attraverso il completamento degli schemi idrici ed irrigui, metta i territori pugliesi e lucani interessati nella condizione di essere autosufficienti, eliminando – hanno concluso i parlamentari lucani a margine della nota– quelle periodiche fasi di crisi acute nelle quali sia il settore potabile sia quello agricolo vengono messi in grave difficoltà».
ACQUEDOTTO LUCANO E RIMBORSI Tisci interroga De Filippo POTENZA Antonio Tisci (An) ha presentato ieri un’interrogazione al presidente De Filippo, con la finalità di conoscere «il motivo del mancato rimborso da parte di Acquedotto lucano ai singoli comuni e se siano state adottate iniziative in merito per far fronte al problema esposto in premessa». Il consigliere ha anche chiesto di sapere «quali saranno gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sugli equilibri contabili e finanziari di Acquedotto Lucano» e «se si prevede la necessità di un aumento di capitale». Tisci si riferisce al fatto che «all’atto di adesione dei Comuni lucani ad Acquedotto Lucano Spa lo stesso si è fatto carico dei crediti e dei debiti (riguardanti acquedotti rurali, ripristino acque bianche, reti fognarie, depuratori) in capo ai singoli enti. Molti Comuni non ricevono il rimborso delle rate mutuo sottoscritti presso la Cassa Depositi e Prestiti».
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IL CONTRIBUTO DI PASQUALE COPPOLA ALLA BASILICATA
CULTURA PROGRAMMA REGIONALE
di PIETRO SIMONETTI*
di ANTONIO AUTILIO* OGGI all’Università Orientale di Napoli viene ricordato il Prof. Pasquale Coppola che è stato rettore della stessa Università. Pasquale Coppola ha compiuto i suoi studi universitari a Napoli, presso l’Ateneo federiciano dove, a partire dal 1965 è stato assistente presso la Cattedra di Geografia economica. Incaricato di Geografia politica ed economica, dall’a.a. 1970-71, presso l’Istituto Orientale di Napoli, consegue l’associazione nel 1983 e la cattedra nel 1986 presso lo stesso Istituto e per la medesima disciplina. L’Orientale ha visto impegnato Pasquale Coppola in un costante e articolato impegno didattico, anche quale animatore di attività post-lauream e di elevata qualificazione. Così come intenso è stato il suo contributo alla attività accademica, con funzioni di alta responsabilità. L’attività di ricercatore di Pasquale Coppola si è dispiegata lungo molteplici piste di interesse ed ha prodotto una mole considerevole di risultati compendiati in circa duecento pubblicazioni, molte delle quali sono apparse in sedi internazionali di prestigio. In particolare, Coppola, assieme ad Alfredo Bianchi ha studiato attentamente la Basilicata, in particolare sulle questioni della programmazione e della politica industriale. Se il ventaglio degli spazi di indagine appare ampio, tuttavia, nella produzione scientifica di Pasquale Coppola è rinvenibile un solido filo rosso capace di cucire attorno ad un unico problema la sua intera produzione e di conferire spessore imprescindibile di conoscenza geografica alla produzione stessa: la proiezione territoriale della organizzazione sociale e dell’azione politica volta alla sua trasformazione. Filo rosso dipanato sovente intorno al Mezzogiorno italiano o alla sua Napoli e alla Basilicata in particolare, ma, altrettanto sovente, aperto a considerare i molti Sud che segnano lo spazio mondiale e, in particolare, il Mediterraneo. La Società Geografica Italiana, a più riprese e in diverse circostanze, si è potuta assai validamente avvalere delle competenze scientifiche di Pasquale Coppola, esemplarmente nella preparazione del primo Rapporto Annuale dedicato ai problemi dell’immigrazione. Così come sempre, nelle più diverse circostanze, Pasquale Coppola ha mostrato senso di appartenenza e alta considerazione per la Società e per la sua azione. Parimenti, numerose istituzioni scientifico-culturali nazionali, ad esempio, la Fondazione Agnelli, ed internazionali, ad esempio la Università di Tolosa e di Parigi X, si sono avvalse del suo impegno scientifico e formativo. La personalità di Pasquale Coppola non si esaurisce nel pur centrale impegno universitario sia magisteriale, sia scientifico, sia organizzativo, ma si dispiega anche in altri settori di rilevanza civile. Tra questi, piace ricordare la sua attività di giornalista che si è alimentata ad una specifica e ad una continua pratica di collaborazione con varie testate anche nazionali. Numerosi gli impegni che la Comunità dei geografi gli ha attribuito, quale, ad esempio, la vicepresidenza dell’Agei (1990-93) e, più in generale, la comunità scientifica nazionale gli ha riservato:tra l’altro, membro del direttivo dell’IPALMO e del Consiglio Italiano per le Scienze Sociali. Per i servizi resi alla cultura francese, gli è stato riconosciuto il titolo di “Officeier des Palmes Acadèmiques” da parte del Ministre de l’èducation nazionale e de la culture della Repubblica Francese. Per i suoi imprescindibili contributi allo studio della proiezione geografica dell’organizzazione della società e dell’azione politica e per i servizi che ha reso all’affermazione della cultura geografica italiana. *presidente della Commissione regionale Lucani all’estero
UNIBAS, SOSTEGNO A DE LORENZO di MAURIZIO BOLOGNETTI* RITENGO doveroso e opportuno manifestare il mio sostegno al consigliere De Lorenzo, che con un'interrogazione ha posto questioni importanti sulla gestione dei concorsi e la selezione dei docenti da parte di Unibas. In particolare, ritengo che sarebbe davvero interessante poter sapere se esistono rapporti di parentela tra docenti e ricercatori e tra gli stessi docenti, e se ci sono professori associati e ricercatori che hanno ricoperto o ricoprono incarichi politici o istituzionali. Ci consentiamo di aggiungere alle domande poste da De Lorenzo un ulteriore quesito: sarebbe, altresì, interessante sapere se ci sono rapporti di parentela tra consiglieri regionali o esponenti politici regionali e docenti e ricercatori di Unibas. Aggiungo che una volta iniziata l'operazione trasparenza con Unibas, occorrerebbe allargare lo spettro anche a tutti gli enti regionali. Se l'obiettivo di De Lorenzo è rendere palese l'insopportabile tasso di nepotismo raggiunto dalla società lucana, va da sé che non ci si può fermare davanti al portone dell'università degli studi. Se trasparenza deve essere, che allora coinvolga l'intera nomeklatura e non solo Unibas. *segretario associazione Radicali Lucani
L’ACCESSO AI DATI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE di VINCENZO SANTOCHIRICO* LA LETTERA aperta del signor Antonio Nicastro, della quale sono stato destinatario, tocca il tema, reale, dell'accesso dei cittadini alle informazioni e del rapporto con la Pubblica Amministrazione: un problema serio, trattandosi di informazioni che riguardano la salubrità dell'aria, e tanto più sentito quando di mezzo ci sono anche situazioni personali che attengono alle condizioni di salute. In effetti, il signor Nicastro il 10 settembre scorso ha inviato una mail all'indirizzo di posta elettronica info@arpab.it, con la quale chiedeva all'Agenzia per la protezione dell'ambiente di conoscere i dati sulla qualità dell'aria relativi a nove giorni, compresi tra il 15 agosto ed il 9 settembre scorsi. La mail è stata inviata per conoscenza all'indirizzo dell'assessorato all'Ambiente e ad altri destinatari. Nicastro, inoltre, ha anche inviato un messaggio al mio blog personale, inserendolo tra i commenti ad un post che si occupava dell'attività del ministro Mara Carfagna. In ogni caso, è stato contattato dalla mia segreteria presso il Dipartimento Ambiente il giorno 13 ottobre (lunedì). Egli stesso ha avuto modo di scrivere di avere “intrattenuto un cordiale colloquio nel corso del quale ho ben spiegato i motivi che mi inducono ad essere informato”. Ma con una piccola imprecisione (perdonabile, per carità), e cioè di essere stato contattato solo successivamente alla pubblicazione della sua lettera ai giornali: in realtà, solo all'indomani (il martedì), i quotidiani locali hanno pubblicato la lettera aperta in cui lamenta la difficoltà a comunicare con le istituzioni e, nella fattispecie, con il sottoscritto. Dopo qualche giorno ha risposto anche l'Arpab: “Sono arrivati sulla mia casella email tutti i dati relativi al monitoraggio dell'aria che non erano pubblicati sul sito internet dell'Agenzia” - ha scritto lo stesso signor Nicastro. Senonché, con una e-mail inviata il 20 ottobre scorso (e successivamente inviata con posta ordinaria) afferma: “Faccio seguito alla mia nota del 19/9/2008 rimasta senza riscontro..”. Questa l'esatta ricostruzione della vicenda. Ma il problema, come dicevo, resta, e riguarda il rapporto fra istituzioni e cittadi-
ni, e la possibilità - anzi il diritto - di avere accesso a tutte le informazioni della Pubblica Amministrazione, e che queste siano il più complete e dettagliate possibili. Ebbene, per quanto riguarda le analisi sulla qualità dell'aria, è noto che a svolgerle sia istituzionalmente l'Arpab e, in alcuni casi, a seguito di specifici incarichi, l' Agrobios , un lavoro serio ed intenso. I dati, che vengono rilevati in via ordinaria dall'Arpab, sono pubblicati in un bollettino quotidiano sul sito internet www.arpab.it che riporta i dati riferiti ad 11 stazioni di monitoraggio. Allo stesso modo, Agrobios pubblica sul sito www.agrobios.it due bollettini, relativi ai dati rilevati dalla stazione fissa in prossimità del Centro olii di Viggiano, e l'altro a quelli rilevati dalla stazione mobile. Scorrendo i bollettini, tuttavia, è possibile notare che in alcuni giorni non tutti i parametri sono disponibili. Ciò può essere dovuto al fatto che, in determinate circostanze, i sensori delle sofisticate attrezzature utilizzate non funzionino correttamente. Nondimeno, vi sono alcune carenze strutturali, alle quali la Regione sta cercando di porre rimedio. E' per questo che è stato pubblicato il bando per la realizzazione del “Centro di monitoraggio ambientale” della Basilicata, costituito dal centro Polifunzionale di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento, e dal Sistema di monitoraggio ambientale della Val d'Agri. Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il prossimo 11 dicembre. Inoltre, è allo studio un progetto per la costituzione di una rete unitaria regionale dei dati in materia ambientale, che restituisca un quadro coerente e complessivo delle attività svolte in tema di monitoraggio. Le osservazioni e le istanze del signor Nicastro sono da ulteriore stimolo a migliorare sempre di più tanto l'atteggiamento della Pubblica Amministrazione nei confronti del cittadino, quanto la creazione di strutture di raccolta dati, informazione e supporto. Per questo, mi sento di ringraziarlo della sua lettera. *assessore regionale Ambiente e territorio
VALORIZZARE il patrimonio artistico, culturale ed ambientale della Regione; realizzare e sostenere manifestazioni e progetti di particolare spessore culturale; promuovere progetti innovativi nei vari ambiti culturali e del tempo libero: sono gli obiettivi prioritari del Piano 2008 delle attività educative e culturali approvato dal consiglio regionale, in attuazione della LR 22/88, per una spesa di poco superiore ad un milione di euro, di cui il 63% destinato ad interventi nel settore della promozione educativa e culturale e il 37% per interventi nel settore dello spettacolo. L’impegno che la giunta aveva assunto l’anno scorso era quello soprattutto di cambiare il sistema del piano annuale. In attesa della riforma dell’impianto normativo nel settore, e pur trattandosi di un provvedimento che completa l’attuazione del Piano triennale 20062008, uno sforzo notevole è stato compiuto nell’aver modificato quello che era il sistema di orientamento contributivo o di aiuti previsti nel precedente piano, lasciando invece una prospettiva sicuramente molto più ampia e più interessante che consentirà di raggiungere più efficacemente gli obiettivi. Emulare le leggi delle altre regioni sarebbe sin troppo facile, ma la Basilicata ha una sua peculiarità e anche nell’ambito di questa sua peculiarità ha bisogno di una legge che si adatti e si amalgami in modo puntuale e coerente con la realtà territoriale. Nell’annunciare che gli Uffici del Dipartimento hanno già predisposto una bozza di riforma che sarà presentata, quanto prima, alla competente commissione consiliare, l’assessore ha sottolineato che gli interventi programmati oltre a favorire l’associazionismo culturale sono finalizzati anche a sviluppare ambiti culturali più aderenti alle nuove esigenze dei cittadini. *assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura
Giovedì 27 novembre 2008
CROCIFISSO DIFENDIAMO L’IDENTITA’ di ALDO VIVIANO SE LA provocazione è salutare. Siamo pronti a stracciarci le vesti ogni qual volta viene ferito l'orgoglio dell'appartenenza nei simboli. Non vorremmo appartenere alla categoria di chi si scandalizza allorchè gli altri toccano temi o argomenti o feriscono la sensibilità con atti addirittura istituzionali. Non è che non si creda alla specularità reattiva nei confronti di chi sancisce di rimuovere il crocifisso da un pubblico presidio. Tuttaltro! Ci associamo alla condanna unanime del mondo cattolico, di un gesto emblematico che riflette una società decaduta dai principi essenziali del vivere civile in ambito di pluralismo, in cui noi cattolici difendiamo strenuamente la nostra identità, della quale siamo gelosi pur rispettando la libertà di altri. Il caso però, preceduto da atteggiamenti similari, dovrebbe far riflettere, unitamente al particolare giudizio, sul modo come ci si pone dinanzi al valore della presenza del sacro negli enti pubblici. Si tratta di una “esposizione” di routine, obsoleta, quasi decorativa, oppure dell'urgenza di un'importanza che deve avere l'impatto quotidiano nella vita del cittadino, dello studente, e non soltanto una vera occupazione di spazio parietale? Incominciamo dalle scuole: quante parole si consumano in barba all'insegnamento di quell'uomo che pende dal legno! Quanti comportamenti non proprio evangelici, anzi difformi da corretta interpretazione laica del messaggio cristiano! E negli uffici, nelle aule di tribunali e di società comunque rappresentative si decide secondo esigenze di sincerità, giustizia, libertà, rispetto, tolleranza, amore del prossimo, provenienti dal corso terreno di quel trentatreenne galileo? Se si beneficiasse dal mondo dei credenti un po' più di coerenza e si ricevesse testimonianza adeguata il pensiero debole avrebbe riscattato ancor prima di ogni pronunciamento o applicazione di norme permissive. Lo stesso codice in rispondenza d'una volontà etico-popolare risponderebbe a criteri meno radicali e separatistici dalla verità stessa. Come si fa a mostrare l'immagine se prima non si sale il Calvario, se nell'agone del martirio non si sacrifica la vita per gli altri, se nella quotidianità delle ore non si ha il coraggio di professare quella fede in Dio e nell'amore portato in terra dall'uomoDio? E' questa che i lontani vogliono vedere dei soggetti dell'appartenenza, che non rimuove l'incredulità, come ai tempi del protagonista, però ha il grande potere di metterla in seria crisi, in forte ripensamento. I primi cristiani hanno convertito i pagani immolando l'esistenza terrena, rinunciando ai compromessi, trasformando talora gli stessi carnefici in seguaci del Maestro divino. Buona la retorica della difesa. Ma lodevole l'impiego dei giorni a servizio degli altri.
TRASPORTI, BASTA SCARICA BARILE di PIERLUIGI DI FAZIO* HO LETTO con attenzione e interesse la nota dell'assessore regionale alle Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità Innocenzo Loquercio, pubblicata su il Quotidiano della Basilicata il giorno 19 novembre scorso. Ringrazio vivamente l'assessore del suggerimento offertomi, per la verità tutto fuorchè chiaro, di inviare per “competenza al governo padano e per conoscenza al governo regionale” la risoluzione dei problemi che riguardano la nostra Regione. Francamente, devo purtroppo ammetterlo, mi sfugge completamente il senso di tale consiglio, considerato che non comprendo cosa volesse intendere per “governo padano”. Secondo me, i problemi della nostra Regione devono essere risolti dagli organismi regionali competenti, evitando, se fosse possibile, l'inutile giochetto dello scarica barile. I problemi, soprattutto quando interessano larghi strati della popolazione, richiedono soluzioni efficaci e condivise, non certo i soliti pannicelli caldi. Nel presente contesto, quindi, non può certamente “soddisfare il sistema di trasporto su gomma per il collegamento PotenzaFoggia, includendo le fermate di Rionero e Melfi”, per due ordini di motivi: primo perché tale modalità di trasporto scaricherebbe su un'arteria, già di per sé pericolosa e insufficiente un ulteriore appesantimento dovuto alla presenza di mezzi lenti e ingombranti; secondo perché la soluzione prospettata arreca comunque un grave disagio ai viaggiatori, tra le altre cose del tutto ignari, perché non adeguatamente informati, del numero delle corse giornaliere e degli orari di partenza. Inoltre, onorevole assessore, una ulteriore considerazione me la consentirà: come pensa di servire le popolazioni che non avranno la possibilità di utilizzare i mezzi su gomma, dato che tale servizio mi sembra sia riservato solo a Potenza, Melfi, Rionero? Ancora, ha considerato nella sua programmazione la condizione delle popolazioni del “Venosino”, le quali possono muoversi per le proprie esigenze solo se in possesso di mezzi di trasporto privati?
A tale proposito l'assessore certamente saprà: 1) che la tratta ferroviaria Rocchetta Sant'AntonioSpinazzola è stata da tempo notevolmente ridimensionata, anche se consentiva il collegamento con Foggia, Potenza, Spinazzola e quindi Bari (via Barletta), Taranto (via Gioia del Colle) e infine Matera (via Altamura). Attualmente tali località non possono essere raggiunte con i mezzi pubblici, anche se per Foggia si dispone di una linea giornaliera che parte da Venosa alle ore 6,30 con arrivo a Foggia alle ore 8,00 e fa ritorno con partenza da Foggia alle ore 14,10 pertanto non adeguate alle esigenze delle popolazioni interessate. 2) che la rete viaria dell'area Vulture-Alto Bradano langue da tempo in uno stato di totale abbandono, tanto che, per fare solo un esempio, chi parte da Venosa per raggiungere il capoluogo (circa 60 km) ha bisogno almeno di un'ora di auto. In questo caso, si ricorderà l'onorevole assessore che l'amministrazione provinciale ha stanziato poche centinaia di migliaia di euro per coprire con pochi centimetri di asfalto il fondo argilloso e franoso della Venosa-Ginestra, strada molto trafficata necessaria per raggiungere Rionero e quindi Potenza, e che la cosiddetta “Oraziana”, allo stato, dopo ben 24 anni dalla sua progettazione, risulta completata solo nella parte iniziale e che la restante appare ancora in alto mare. Vorrei da lei, dato che tali problemi ritengo non siano di competenza del non ben definito “Governo padano” un serio impegno per accelerare il completamento dei lavori. Le chiedo ancora, a che punto è l'iter per il completamento della “Bradanica”? Quali iniziative intende adottare perché possa essere completata, poiché strategica per la mobilità degli abitanti della parte nord-occidentale della Regione? Arrivati a questo punto, non intendo sottrarle ulteriore tempo, desidero solamente invitarla a visitare le zone suddette, in modo da rendersi personalmente conto di quanto sopra sia pure confusamente prospettato. *responsabile provinciale Trasporti Forza Italia verso il Pdl
CHE FINE HA FATTO IL PROGETTO ZTL GENTILE direttore, sono una cittadina di Potenza, residente nel centro storico. Vorrei segnalare una cosa: nonostante gli annunci dell’amministrazione nello scorso mese di ottobre, noi residenti stiamo ancora aspettando che venga messo in pratica il progetto di Zona a traffico limitato. Finora hanno parlato tutti, da chi in centro va a fare la passeggiata a chi ha un’attività commerciale. Solo noi residenti - almeno che io sappia - non siamo stati chiamati a dire la nostra. E’ una cosa che, sinceramente, non solo non trovo giusta, ma non credo non sia neppure corretta dal punto di vista dei rapporti tra amministrazione e cittadini. I presupposti con cui l’attuale sindaco - votato da larga parte della popolazione - si è presentato alle elezioni mi sembra siano stati disattesi e la cosa davvero mi dispiace molto. Mi sono stancata davvero di assistere a questo genere di teatrino: cose prima annunciate e di cui poi si perde memoria. Noi residenti, nel frattempo, siamo stati abbandonati ai nostri quotidiani venti giri per tornare a casa. Mi scusi per lo sfogo, ma credo sia giusto ricordare ai politici le loro promesse. Cinzia Romelli
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LA RIFORMA GELMINI DOVE PORTERA’ LA BASILICATA? di ROSA DELITTI IN QUESTI mesi si è tanto parlato della riforma scolastica,del ministro Gelmini. Prima quella della scuola elementare, ormai approvata da meno di un mese, sotto manifestazioni in piazza di docenti, genitori e ragazzi, ma anche di universitari. Vedendo alle soglie anche la nuova riforma (universitaria), che avrebbe portato numerosi mutamenti e tagli, perché ispirata alla legge 133, approvata il 28 agosto 2008 proposta dal ministro Tremonti, ma che per la crisi economica e i tumulti sociali, il presidente del consiglio ha pensato di rimandare. Ora proviamo a considerare in modo oggettivo tutti i pro e i contro della futura e completa riforma dell'istruzione italiana. Iniziamo con il parlare della scuola primaria e secondaria. La riforma prevede: la valutazione del comportamento degli alunni, per lo scrutinio intermedio e finale, con l'applicazione del 7 in condotta; La votazione in decimi non più sufficiente, buono o distinto, per tutti i cicli scolastici;l'adozione dei libri di testo per 5 anni, con aggiornamenti disponibili separatamente; L'insegnamento dell'educazione civica alle elementari; l'introduzione o il ritorno al maestro unico; Destinazione del 5% delle risorse stanziate per la sicurezza sismica degli istituti; 24 ore settimane d'insegnamento, non toccando il tempo pieno( prerogativa del nord, al sud non è previsto o previsto solo in alcuni posti),ma remunerato attraverso un trattamento economico per le ore aggiuntive all'orario definito; Soppressione dei piccoli istituti o comprensione in altri; Prevedendo dal 2009 al 2010 il taglio di 83 mila posti di lavoro, in modo graduale iniziando con il primo ciclo delle elementari. Queste sono tutte cose di cui siamo a conoscenza e che vedremo attuare dal prossimo gennaio 2009, a patto che si vada al referendum (voluto dall'opposizione) e la legge non venga abrogata. . Ora esaminiamo punto per punto la riforma dividendola in pro e contro. Ogni riforma per quanto buona è una medaglia a due facce! Vediamo tra i pro: l'adozione del libro di testo, per 5 anni per il caro libri; L'educazione civica e il 7 in condotta, per combattere il bullismo, diffuso a macchia d'olio nelle scuole; I voti in decimi, per un maggiore chiarezza; La sicurezza sismica nelle scuole; Il 6 per passare all'anno successivo o all'esame finale, per una questione di merito ed impegno. Tra i contro troviamo: il tempo pieno che prima era gratuito diventa un lusso, in un momento di crisi come questo, dove il PIL non cresce, anzi si sotterra; Il maestro unico. Questo è un problema, ci sono sia aspetti negativi che positivi, che si intrecciano. Il docente oggi in Italia è una categoria sottopagata. Diminuendo il personale porterebbe a un incremento dello stipendio, ma al tempo stesso a un incremento della disoccupazione. Negli ultimi anni la scuola è stata vista come un contenitore da riempire sottraendo risorse monetaria al miglioramento dell'offerta formativa per pagare gli stipendi al personale; ora che si fa, si deve scegliere tagliare gli sprechi o salvare l'occupazione? Un altro aspetto da considerare è quello sociale. Il bambino in quest'età ha bisogno di una figura di riferimento, una guida in cui riporre fiducia, che “dovrebbe” avvicinarlo alle materie in modo da entusiasmarlo, ho scritto bene “dovrebbe”, perché ci sono persone preparatissime, ma che non sanno rapportarsi con i bambini o che non hanno un buon metodo di insegnamento. E per queste ragioni e non solo, ci dovrebbero essere per ogni singolo insegnante, una serie di controlli periodici per verificare la cultura, la personalità, l'approccio e il metodo di insegnamento acquisito. Per evitare di affidare i nostri figli a persone non competenti, sia culturalmente, perché dalle elementari si acquisiscono le basi, sia personalmente. Questo non è uno sfogo contro gli insegnanti, ci sono insegnanti ottimi, che ci danno valori e che ci fanno amare le materie, ma ci sono altri che non lo sono! anche perché la vita ci mette di fronte a tante difficoltà, dolori e delusioni, che ci cambiano, quello che eravamo ieri, non siamo oggi; Siamo umani e come tali nascono delle simpatie e antipatie sia da parte degli alunni che da parte degli insegnanti, questo porta ad amare o odiare la materia, a seconda del grado di antipatia o simpatia, pensiamo se non potessimo variare insegnante odieremo andare a scuola se avessimo l'impressione che il maestro ci tratti male. Il terzo aspetto da considerare a riguardo, è la completa competenza per l'insegnamento di tutte le materie. Infine, ma non di importanza la soppressione o la comprensione dei piccoli istituti; questo è un grosso problema per i piccoli comuni del sud come i nostri, dove
la gente per lavoro ci ha lasciati e gli iscritti sono pochi, ricordo il caso di Sasso di Castalda di poco tempo fa, ma che non è il solo, si parlava di chiusura. Pensiamo a questi bambini piccoli che la mattina dobbiamo svegliare presto per trascinarli a scuola, questo porta a un aumento dei traslochi in altre realtà, facendo morire le precedenti, che si reggono a pena. Ora passiamo alla futura riforma universitaria, che sarà un disegno di legge e non un decreto, come riportato dal Ministro in materia, che per ora è stato rimandato a un momento migliore. Il disegno, come detto in precedenza è ispirato alla legge 133 del ministro Tremonti. Prevedendo dei tagli all'università di 7 milioni di euro, con la possibilità delle università pubbliche di convertirsi in fondazioni di diritto privato,il blocco della proliferazione di corsi di laurea e cancellare sedi distaccate in eccesso e il blocco del turn over al 20%. Su questi principi, stanca delle 18 politico, di ingiustizie, come il nepotismo o dall' assenza di stimoli per terminare gli studi, anzi al contrario incentivazioni per stazionarsi a tempo indeterminato nelle università, con sconti per studenti fuori corso. Il ministro Mariastella Gelmini costruisce il suo piano universitario; prevedendo il rialzo dal 20% al 50% de blocco del turn over cioè su 10 persone in pensione ne entrano 2 entro il 2012 e 5 dal 2013, le assunzioni avvengono con una commissione chiamata a sorteggio, non più un membro interno e 4 eletti. Premi ai virtuosi, 500 milioni di incentivi per la ricerca andranno esclusivamente agli atenei che hanno rispettato i parametri di legge, nelle assunzioni cioè non hanno sforato il 90% nel rapporto fondi/ stipendi. Non solo non riceveranno nulla, ma non potranno indire altri concorsi; Nelle università con bilancio in rosso non ci saranno assunzioni, gli atenei dissestati saranno commissariati e gli sprechi destinati alla ricerca. Ci sarà via libera a nuove residenze universitarie +65 milioni di euro, + 1700 posti letto; lezioni e laboratori di lingua straniera,più fondi per le borse di studio per coprire tutti gli aventi diritto. Nessun blocco per le assunzioni di ricercatori, finanziamenti a chi elimina corsi inutili e sedi distaccate; la possibilità delle fondazioni di diritto privato diventa un obbligo, come dice qualcuno ci saranno 4 categorie:i ricchi meritevoli che potranno permettersi l'istruzione adeguata,i poveri meritevoli che potranno accedervi solo grazie alle borse di studio, i ricchi non meritevoli che comunque accederanno e i poveri non meritevoli che non dovranno accedervi. Il diritto allo studio sancito dall'art. 3 della costituzione diventa un diritto di casta! A questo proposito si scagliano studenti, parlamentari dell'opposizione, ma anche rettori. Il Magnifico rettore del Politecnico di Milano esprime le sue perplessità a riguardo: «il privato finanzia a fondo perduto? Si può attuare? Le università di tutto il mondo funzionano perché ricevono il loro principale fabbisogno finanziario dalla collettività sociale o dalla contribuzione diretta degli allievi non è giusto che i più virtuosi paghino per tutti!» il Ministro Fioroni a questo proposito dice:” il governo punta a smantellare il sistema universitario, l'esecutivo deve fermarsi e avviare un dialogo con l'opposizione.” Credo e spero di aver presentato l'argomento in modo oggettivo senza far trasparire le mie idee a riguardo, vediamo come si manifesta e quali conseguenze porterà un argomento di importanza nazionale nella nostra piccola realtà. Quasi sicuramente al trasferimento di molti corsi di laurea da Matera a Potenza. A causa degli incentivi dati a chi chiude le sedi distaccate. Verranno soppressi corsi di laurea con pochi iscritti; Dopo la privatizzazione ci sarà l'università in Basilicata o chiuderà? Le fabbriche giorno dopo giorno chiudono lasciando in cassa integrazione operai e scie di disoccupati; Chi finanzierà l'università? Sono tutti interrogativi che ci rendono preoccupati! Proprio in un momento tranquillo, dove sembrava che anche da noi si era mosso qualcosa. Con nuovi corsi di laurea che vanno bene, anzi meglio di altri. Ora stiamo peggio di prima, altroché facinorosi, come ci hanno chiamato e senza rivendicare nessun 68',noi vogliamo muoverci e con questa riforma non andiamo da nessuna parte! Sono d'accordo che vadano tagliati gli sprechi, ma la scuola e l'università non devono essere viste, solo come dei salvadanai da rompere, lasciamo l'università pubblica dando la possibilità di scegliere del proprio futuro. Una riforma tanto cara a tutti che sta diventando cara per tutti.
Potenza 18
Giovedì 27 novembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Interrogatorio di garanzia per Donato Pace. L’uomo è accusato di violenza e lesioni
Picchiò la moglie, stalker dal gip L’ultima aggressione è avvenuta lo scorso ottobre MARIA è di Tito, ha 46 anni, e fa l’avvocato. Ha due figli e uno studio dignitoso a due passi dal palazzo di giustizia. Non è il tipo di donna che s’immagina vittima della violenza degli “affetti”. Ma a casa le cose non vanno. E nel 2006, dopo una lunga relazione, Maria dice basta. Donato Pace, suo marito, ha 52 anni, è di Tito, fa l’autotrasportatore, e per la polizia «è uno stalker», dall’inglese «fare la posta» alla preda. E’una parola che viene dal gergo della caccia. Donato, ieri mattina, è arrivato nel palazzo di giustizia tra due agenti della polizia penitenziaria. Al secondo piano, nell’aula gip, il giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello e il sostituto procuratore Claudia De Luca l’hanno interrogato alla presenza del suo avvocato. I tecnici del diritto lo chiamano «interrogatorio di garanzia». E’ un colloquio diretto tra la persona destinataria della misura cautelare e il giudice che l’ha adottata. Donato è agli arresti domiciliari da venerdì sera. E’ accusato di lesioni aggravate, minacce e violenza privata. Dicono che la scelta degli arresti domiciliari sia «conseguente alla gravità e alla continuità delle aggressioni e delle minacce a cui l’uomo sottoponeva la moglie, con una durezza e una frequenza tale da aver dato luogo a una vera e propria persecuzione». La condotta dell’uomo, secondo gli investigatori (la squadra mobile ha una sezione che si occupa di reati contro la persona. Alcuni agenti si sono specializzati nello studio dello stalking), era ancora in atto. Donato Pace, sostiene la polizia di Stato, «ha più volte aggredito la moglie in pubblico». Risale a un mese fa l’aggressione nel parcheggio dell’ex banca Mediterranea, in via Nazario Sauro. Maria finì in ospedale con un trauma cranico non commotivo. Dieci giorni di prognosi. Nell’ordinanza che ha tolto la libertà all’uomo è ricostruito anche quell'episodio. Maria era in compagnia di un collega. Ad attenderla, al buio, c’era il marito. La aggredisce con un bastone. Il collega non riesce a fermarlo. Non può far altro che chiedere aiuto. A poca distanza c’è un bar. Alcune persone corro-
Il tribunale di Potenza. In basso il sostituto procuratore Claudia De Luca. A sinistra il gip Gerardina Romaniello
(foto Andrea Mattiacci)
DI COSA STIAMO PARLANDO STALKING è un termine inglese (letteralmente perseguitare) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola e ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata. Lo stalker può essere un estraneo, ma il più delle volte è un conoscente, un collega, o un expartner, che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito. In altri casi ci si trova davanti a persone con problemi di interazione sociale, che agiscono in questo modo con l’intento di stabilire una relazione sentimentale, imponendo la propria presenza ed insistendo anche nei casi in cui si sia ricevuta una chiara risposta negativa.
no fuori. Ma lui è già andato via. Lei è a terra. La soccorrono, mentre è in arrivo l’ambulanza. Su un muretto ci sono i
Meno frequente il caso di individui affetti da disturbi mentali, per i quali l'atteggiamento persecutorio ha origine dalla convinzione di avere una relazione con l'altra persona. Solitamente questi comportamenti si protraggono per mesi o anni, il che mette in luce l’anormalità di questo genere di condotte. Il termine inglese “stalking”, suggerito dalla letteratura scientifica specializzata in tema di molestie assillanti, intende un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene o indesiderate. Da un punto di vista etimologico, il termine “stalk” è traducibile nella nostra lingua come “caccia in appostamento” “caccia furtiva”, “pedinamento furtivo”, “avvicinarsi furtivamente”, “avvicinarsi di soppiatto”.
fazzoletti di carta impregnati di sangue che le persone hanno utilizzato per tamponare le ferite. E’ questa la scena che
trova la polizia. L’indagine sullo stalker comincia da qui. Il tempo di raccogliere le verità dei testimoni e della
La parola “stalker” è traducibile come “cacciatore all’agguato” “chi avanza furtivamente”. Questi termini non chiariscono sufficientemente il significato anglosassone che è dato agli stalkers che pedinano la vittima per scopi puramente molesti. Il verbo “to stalk” è altrettanto traducibile col significato di “inseguire furtivamente la preda” e deriva dal linguaggio tecnico - gergale venatorio. Letteralmente stalking, significa “fare la posta”, “inseguimento.” Non esiste una definizione generalmente accettata di stalking, ma così come enunciato da studiosi delle molestie assillanti di lingua anglofona è comunque colui che si “apposta”, che “insegue”, che “pedina e controlla” la propria vittima. Il termine “inseguimento” è quello più largamente usato e tradotto. Ques’'ultima definizione sembra la più vicina al comportamento tipico del molestatore assillante che è, infatti, quello di seguire la vittima nei suoi movimenti per poi intromettersi nella sua vita privata.
vittima e la richiesta d’arresto arriva all’ufficio gip del Tribunale di Potenza. Il gip studia il caso per qualche giorno. Poi deci-
de. E ordina l’arresto di Donato Pace. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
L’INTERVENTO BEL panorama, vero? Sembra piazza di Spagna, o no? La scalinata di Trinità dei Monti; bè, più o meno. Di certo ci potremo fare le nostre sfilate. E' la nuova opera d'arte potentina, purtroppo ancora non aperta al pubblico, ma presto potranno gioire tutti. Il particolare che offre la foto, è una specie di pulpito, dal quale chiunque potrà tenere un comizio, celebrare la sua messa, o soltanto offrirsi per un lancio di uova e frutta marcia, ortaggi e pernacchie. Questi cubi, invece, sono buoni per quei mimi di strada che imper-
A ognuno la sua bella scalinata di piazza di Spagna sonano i più strani personaggi o le cose più strambe, tipo la statua della libertà e cose simili. Oppure uno ci si può sedere e ammirare il passeggio. Oppure ancora può servire come pulpito per mini comizi, diciamo dalle venti persone in giù. I mini pulpiti sono molteplici, anche per discorsi in contemporanea;
buoni per le campagne elettorali. Bella la fontana che accoglie chi tende a salire. E' garantito lo zampillo almeno per un mese. Poi si vedrà. Qualche panchina Shatzu potrà aiutare per eventuali dolori di schiena. O per giocare con le biglie. L’entrata è ancora vietata; ma, soltanto per gioco, a sinistra della re-
cinzione c'è un varco. Prego, accomodarsi. L'opera architettonica è di stile art-radical-pop-futurista, ma nella tradizione. Un fiore all'occhiello per la città. Come a sud, anche a nord c'è un varco per i curiosi. A Potenza quello che è vietato, in genere, e nella sostanza, poi, non lo è. E quindi la scala è già per tutti. Coraggio, potentini, un bell'inchino, e ringraziate. Cosa vi hanno insegnato a casa? Luciano Petrullo Capogruppo di An in Comune
Potenza
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Bambino investito davanti alla scuola e residenti di piazza Bologna in rivolta
Sicurezza: «Servono più Vigili urbani» QUARTIERE santa Maria. Sono da poco passate le 8 quando un ragazzino, che frequenta la scuola media “Busciolano”, attraversa la strada sulle strisce pedonali e viene investito da un autovettura. L’episodio, avvenuto un paio di giorni fa, è stato ripreso dall coordinatore cittadino di Sinistra democratica, Domenico Roberto Rizzi che ha invitato l’amministrazione comunale «a fare in modo che vicino alle scuole ci sia una maggiore presenza dei vigili urbani». Per fortuna, la disavventura è costata al ragazzino solo un forte spavento e varie contusioni che gli costeranno 5 giorni di convalescenza. Ciò non toglie che «è necessario assicurare più vigilanza davanti alle scuole del capoluogo». Perché se è vero
che molti ragazzi attraversano la strada senza guardare è pur vero che ci sono automobilisti che usano le strade come circuito di Formula uno. Non a caso, ha fatto sapere Rizzi, il consigliere comunale Donato Pace «ha già provveduto a inoltrare all’assessorato competente, richiesta di un presidio di vigili urbani, che regoli l’afflusso di traffico non solo nella zona adiacente le due scuole, quella elementare di Santa Maria e la scuola media Busciolano, ma anche nel tratto di via Ciccotti che da piazzale Aldo Moro prosegue per il distretto militare». Via Ciccotti, infatti, è una delle strade più trafficate della città. Non solo. Essendo a senso unico a due corsie “induce” gli automobilisti a premere un po’ troppo il piede sul pedale dell’accelerato-
re e per questo è una «zona particolarmente pericolosa a causa dell’imprudenza, di alcuni automobilisti». «Del resto, conclude Rizzi, siamo sicuri che l’amministrazione adotterà tutte le adeguate misure per evitare che altri bambini rimangano vittime di incidenti». Il coordinatore cittadino della Sinistra democratica si auspica «che nel più breve tempo possibile l’amministrazione comunale rivolga un invito al comando dei vigili urbani affinchè sia tutelata la sicurezza dei bambini». In fin dei conti, se di recente un ordinanza del sindaco, (poi in parte ritirata), invitava i vigili urbani a vietare e multare i bambini che intendevano transitare con tricicli e biciclette nella villa comunale, o giocare a pallone in alcune piazze del centro
storico, quegli stessi vigili, oggi potrebbero essere utilizzati per punire automobilisti irresponsabili, o semplicemente garantendo la sicurezza ai cittadini». Un problema, quello della sicurezza, che è stato sollevato anche da un comitato spontaneo di cittadini residenti a piazza Bologna. Cittadini che hanno scritto anche al questore segnalando quanto accaduto nel loro quartiere. Piazza Bologna, infatti, dove essere stata sottoposto a lavori di riqualificazione, è diventata zona off limit per le autovetture. «Da sei mesi - si legge nella lettera inviata da alcuni residenti - in piazza sono stati sistemati segnali di divieto di sosta per le autovetture». Divieti che non hanno dissuaso un giovane dal parcheggiare
la propria automobile. L’infrazione è stata notata da un carabiniere di quartiere che ha provveduto a multare il ragazzo che ha pensato bene di reagire alla contravvenzione distruggendo una delle panchine di ferro sistemate nella piazza. Oggi «nel quartiere non si vede più nessun tutore dell’ordine pubblico». E quindi le auto parcheggiano
dove vogliono e i «genitori non possono più portare i loro bambini a giocare nello spazio che, dopo la riqualificazione della piazza, doveva essere un’area esclusivamente pedonale». Insomma l’area oggi non è più pedonale e la cosa non va giù ai residenti che avevano ricevuto rassicurazioni dall’assessore al traffico, Donato Caoviello.
Angelo Quaratino, presidente uscente del comitato di quartiere, ha elencato i problemi
«Abitanti di Bucaletto, svegliatevi» «Nonostante i problemi scarsa l’attenzione di Santarsiero» LE CONDIZIONI di estremo degrado del quartiere, il mancato riordino della zona, la pessima qualità della vita. Sono state queste le chiavi di lettura dell'incontro di commiato che Angelo Quaratino, presidente uscente del Comitato di Quartiere di Bucaletto, Cugno delle Brecce e contrada Cozzale, ha inteso rivolgere agli abitanti della Cittadella, ieri sera presso la Chiesa Maria della Speranza di Bucaletto. L'immobilismo della classe politica, la scarsa attenzione che le istituzioni hanno avuto nel corso degli anni verso le istanze di crescita degli abitanti di Bucaletto, la realizzazione delle Torrette, fabbricati di dodici piani posti praticamente all'ingresso del rione, le pessime condizioni in cui versano i prefabbricati, alle prese con la delicata questione della presenza dell'amianto, causa di morte per tumore, il disagio dei giovani e degli anziani, le difficoltà del trasporto urbano, la questione spazzatura. Temi caldi, quelli affrontati ieri sera da Angelo Quaratino che insieme ad Alfredo Granata e Pietro Metastasio ha guidato il comitato di quartiere negli ultimi mesi, gruppo che ha visto una graduale riduzione del numero dei componenti, sempre di scottante attualità. Per quanto riguarda la questione Torrette, Angelo Quaratino ha parlato a chiare lettere di «vero e proprio scempio urbanistico, mi auguro che le tonalità del palazzo possano essere simili al fumo di Londra», chiaro ed esplicito il riferimento alla presenza dei fumi inquinanti che dalla zona industriale di Potenza si propagano quotidianamente verso l'immobile costruito grazie a fondi di edilizia popolare, a differenza del secondo dove gli assegnatari saranno alloggiati secondo la formula compartecipata pubblico-privata. In questa direzione Quaratino ha dichiarato: «Il Governo Berlusconi ha complicato la vita ai cittadini con la manovra dell'Ici. Anche il Ministro Ferrero non ha compreso il nostro disagio. I nostri rappresentanti regionali si sono recati a Roma, guidati dall'assesso-
Sopra Bucaletto. Accanto Quaratino (Foto Mattiacci)
re alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio chiedendo fondi allo Stato. Non è possibile assistere a situazioni simili, considerate le risorse petrolifere derivanti dallo sfruttamento delle royalties. E' uno scandalo».
Quaratino ha denunciato la scarsa attenzione posta dal Sindaco Vito Santarsiero nei confronti del quartiere Bucaletto, nonostante i proclami programmatica. Tanti i problemi all'ordine del giorno, ivi compresa la
scarsa attenzione da parte di alcuni cittadini alle esigenze del rione, in questa direzione Quaratino ha dichiarato: «Gli abitanti di Bucaletto devono svegliarsi dal torpore. Bisogna contribuire alla crescita del rione,
onde evitare ulteriori condizioni di disagio». I problemi sono tanti sul tappeto, la spazzatura, visto e considerato il ritardo dell'Acta nella rimozione dell'immondizia dai cassonetti, i problemi dei giovani, privi di un
punto di riferimento, le condizioni delle strade, e le critiche mosse all'assessore alla Viabilità Donato Coviello in merito alla manutenzione delle principali vie della zona. L'assegnazione di trentaquattro alloggi di edilizia popolare contribuisce a creare ulteriore tensione tra gli abitanti di Bucaletto che vivono condizioni di continuo disagio giornaliero. La Chiesa Maria della Speranza rappresenta l'unico punto d'aggregazione di una zona isolata dal resto della città. Quaratino presidente uscente ha salutato i presenti, in verità pochi prima delle elezioni del nuovo comitato di quartiere previsto per sabato e domenica prossimi che vedranno gli elettori recarsi alle urne presso gli uffici comunali del quartiere dalla 15 alle 21 del sabato e dalla 8:30 alle 21 di domenica. I rappresentanti della lista sono i seguenti: Giuseppina Granata, Alfredo Granata, Antonio Fiore, Rocco Becce, Lucia Logiurato, Daniele Calabrese, Maria Incoronata Pace. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
LA SEGNALAZIONE
Rione Betlemme nel degrado Quando l’intervento del Comune? BETLEMME. In realtà non è mai passato Gesù ma la mano di Dio non è mai mancata....e quella del Comune quando arriva?? Betlemme è un rione situato all’ingresso di una delle uscite autostradali più importanti della città. Viene affiancato da una delle industrie più rumorose e grandi del Comune tanto da far mancar risposta, alle lamentele dei cittadini, da parte delle istituzioni. Fa parte della nostra zona anche l’istituto penitenziario, chi ci sosta non da alcun fastidio per fortuna, ma le grandi mura di questa struttura che affacciano su una delle strade più importanti della città la via Appia sono alquanto squallide per non parlare dei giardini sottostante. Nei periodi più umidi si trasferisce ogni tanto dalle nostre parti il
lago Pantano, che a seconda dell'intensità delle precipitazioni ingombra ogni tanto tutta la prima parte della via Appia dall’altezza del distributore Agip alla fine dello stabilimento Sita. In questi periodi l’acqua dilaga all’interno di attività commerciali e abitazioni per pochi tombini non revisionati. Ora non tocchiamo la ferriera perché è molto pesante da spostare fino alla zona industriale di Tito. Però un tocco d’arte alla facciata del carcere e un aggiustatina Prigionieri del rione all’aiuola sottostante, quel brutto muro, non farebbe poi tanto male. ché vengono a mancare qualsiasi E credo che una revisione all’im- tipo di arredo urbano, avevamo pianto di drenaggio del rione non una volta anche un campetto da costerebbe tantissimo al comune calcetto e da tennis che i Frati minori cappuccini avevano donato al di Potenza. Vorrei parlarvi della piazza del servizio della comunità. Ora ce ne vorrebbero donare uno nostro rione che più che una piazza si può chiamare parcheggio, per- nuovo quando però il Comune di Po-
tenza si deciderà a dargli il via ai lavori. Tutti i cittadini del rione ora chiedono al Comune di Potenza di non mettere da parte le periferie dando sola priorità al centro storico. Fabio Dapoto Studente
Potenza 21 Al “Madre Teresa di Calcutta” per un ecocuore bisogna attendere almeno 303 giorni Giovedì 27 novembre 2008
Lunghe attese al poliambulatorio Una situazione, come afferma Barile, destinata a peggiorare POLIAMBULATORIO “Madre Teresa di Calcutta” di via del Gallitello della Asl 2. Liste di attesa. Dati rilevati il 25 novembre scorso: Endocrinologia pediatrica, prime visite, attesa 235 giorni; Oculistica, campo visivo, attesa 118 giorni; Cardiologia 1, ecocuore, 303 giorni di attesa; Odontoiatria, attesa media circa 120 giorni. Risonanza magnetica neurologica, 253 giorni di attesa. Mammografia, attesa 120 giorni. Le liste di attesa per esami diagnostici al poliambulatorio si riflettono provocando disagio su tutto il comprensorio della Asl 2. La persistenza di questi dati, evidentemente, è la conseguenza della mancanza di decisioni operative appropriate. Le liste di attesa si allungano e all’orizzonte, purtroppo, non si intravede una inversione di rotta. Anzi, a esempio, pare che dal primo gennaio 2009 quelle della risonanza magnetica si dovrebbero allungare per il mancato rinnovo di un progetto che consentiva il raddoppio delle ore di funzionalità dell’apparecchio della radiologia del poliambulatorio. Abbiamo chiesto chiarimenti a Vincenzo Barile, responsabile del Poliambulatorio, non avendo potuto prendere contatti col direttore sanitario impegnato. «In questa fase - dice Barile - siamo in attesa dello sblocco riguardo il rinnovamento delle Asl lucane. I progetti in cantiere sono tanti per il rilancio del Poliambulatorio» Quali sono? «Aspettiamo che tutta la parte che si occupa di attività amministrativa, che oggi ha sede qui nel poliambulatorio, si sposti nella nuova sede. Avremo a disposizione più di un piano in più da dedicare a sale chirurgiche
Il Sian dell’Asl 2 ha attivato un info point per fornire consigli e suggerimenti
Una telefonata per conoscere gli alimenti E’ STATO attivato l’info point del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) dell’Asl 2. Si tratta di un info point telefonico “Alimenti e Nutrizione” attraverso il quale i cittadini possono richiedere informazioni sulla sicurezza alimentare, sulla corretta conservazione degli alimenti, sull'etichettatura degli alimenti, consigli nutrizionali, informazioni relative ad iniziative a favore del mantenimento ed il recupero del peso corporeo e quelle connesse alle problematiche nutrizionali dell'anziano. «Una alimentazione non idonea è causa o concausa di gran parte delle malattie cronico-degenerative - ribaambulatoriali e ad altre attività che oggi sono limitate per motivi di spazio» Sono solo problemi legati allo spazio? «Abbiamo bisogno anche
disce Domenico Antonio Buscicchio, commissario della Asl 2 di Potenza che rappresentano la principale causa di morte soprattutto nei paesi industrializzati». «Gli studi epidemiologici e la sorveglianza nutrizionale attuata nella Asl 2 di Potenza attraverso il Sian ha aggiunto Sergio Maria Molinari, sirettore Sanitario dell‘a ASL’Azienda sanitaria locale del Potentino hanno evidenziato negli ultimi anni, anche sul nostro territorio, un preoccupate incremento dell’obesità che, oltre ad essere riconosciuta attualmente come una affezione cronica, condiziona o favorisce l'insorgenza di altre patologie».
di infermieri. Senza di loro non possiamo aumentare le prestazioni come ad esempio quelle odontoiatriche e della endoscopia» Avrete bisogno anche di
Si è inoltre manifestata una modificazione delle abitudini alimentari in Basilicata che sta progressivamente uniformandosi alle società più industrializzate. Tale situazione impone la programmazione di interventi preventivi mirati, alcuni basati sull'educazione sanitaria su vari gruppi di popolazione, privilegiando in special modo quella scolastica. Il numero telefonico dell’Info point telefonico “Alimenti e nutrizione” a cui gli utenti potranno rivolgersi anche per prenotare visite dietologiche è 0971/310328 ed è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.
altro personale medico e paramedico per aumentare le attività. Come pensate di fare, dato il blocco delle assunzioni che prevede la finanziaria?
Il consigliere provinciale Antonio Caivano punta sulla differenziata e contesta le scelte adottate
Rifiuti: «E’ giunta l’ora che diventino risorsa» «I RIFIUTI sono ancora un problema e non, invece una risorsa». A sostenerlo il consigliere provinciale del gruppo “Società civile”, Antonio Caivano. Una riflessione, quella dell’esponente politico, che prende le mossa dall’emergenza rifiuti che ha coinvolto il capoluogo la scorsa settimana prima che si trovasse l’accordo per lo smaltimento nella discarica di Salandra, dopo la chiusura di quella di Pallareta Alla luce di quanto accaduto è quanto mai necessario provvedere «a una sostanziale modifica delle politiche sui rifiuti». Modifica delle politiche sui rifiuti che non può prescindere da una dato che la dice lunga sulla situazione del capoluogo: «la raccolta differenziata da noi è un sogno o un incubo e mai una politica». E’ evidente, infatti, che «gli organismi preposti - con i loro consigli di (dis)amministrazione - non hanno capacità e competenze da spendere perché a tutto hanno pensato e tanto hanno fatto di inutile per non affrontare il problema». Il consigliere provinciale si dice certo che sono state fatte «campagne di informazione - che non hanno informato nessuno» e sa «che altre campagne saranno fatte ma
Cassonetti pieni di spazzatura (foto Mattiacci)
intanto nessuno - proprio nessuno - si è accorto che sono state sperperate risorse e opportunità ingenti mentre il tempo è passato e le discariche sono o si vanno velocemente esaurendo». A conferma si cita un solo esempio: il termovalorizzatore di Potenza che «è costosissimo nella gestione e, forse, anche superato tecnicamente e certamente molto più inquinante di quanto dovrebbe». Come se non bastasse «è fermo mancano i soldi per il completamento e collaudo ?- ma se anche ci fossero i soldi credo non si risolverebbe niente». Nel mondo, e anche in Italia , sono stati realizzati, nel frattempo, «impianti di varia
natura che affrontano e risolvono il problema con l’accordo delle popolazioni e anche con seri riscontri economici positivi per l’occupazione, per il guadagno di impresa realizzato e, soprattutto, per il risparmio sulla bolletta per gli utenti». Nel capoluogo, invece, «si parla e si spende - ha proseguito Caivano - per riavviare un impianto vecchio, inutilmente costoso e inquinante e allora si conferma la necessità del riordino totale del sistema con l’accorpamento su un solo ente che ora la Regione ha deciso». Il consigliere provinciale, invece, avrebbe «preferitol’accorpamento sulle Province delle competenze».
Nel frattempo, però, «la Regione finanzia e realizza un intervento per la raccolta differenziata nei vari comuni con una spesa di vari milioni di euro». Certamente il finanziamento in conto attrezzature e beni era necessario «ma ci sono alcuni interrogativi da porsi. Qual è il progetto complessivo? Chi dovrà gestire il progetto? Con quali risorse? Con quale spesa a carico dell’utente? Che fine faranno i rifiuti riciclabili ? Qual è il rientro economico previsto dai riciclabili? Qual è la struttura e la spesa necessaria alla gestione?» Interrogativi che rimangono «nebulosi. Com’è nebuloso il destino o il futuro del Termo- coso di Potenza». Riassumendo: le discariche stanno chiudendo: «Pallareta è stata chiusa e i rifiuti di Potenza dovrebbero andare a Salandra, ma intanto si è avuta una prima avvisaglia della serietà del problema con i rifiuti non ritirati per le strade di Potenza». La situazione potrebbe, ulteriormente, complicarsi perché «vanno esaurendosi le altre discariche e, comunque, senza una seria e diffusa e attenta politica di riciclaggio dei rifiuti non si risolverebbe niente. Insomma sarebbe ora di darsi una mossa Napoli è più vicina di quanto si pensi, si tema o si speri».
«La legge ci consente di utilizzare la mobilità per avere altri infermieri e la deroga per gli specialisti che sarebbero pagati ad ore» Riguardo la risonanza
magnetica, pare che da gennaio dimezzerà l’attività. È fondata questa voce? «Purtroppo si. Da gennaio 2009, se le cose non cambieranno, andremo a infoltire le liste di attesa. Lavoreremo 6 ore invece che 12 come facciamo adesso». Qual è la soluzione secondo lei? «La nostra speranza è che chi oggi ha poteri decisionali li sfrutti senza timore e senza demandare attività che si possono ampliare adesso, con amministrazione di routine, ai nuovi direttori generali» Forse teme che i tempi per le nomine saranno lunghi? «Mi auguro di no. Queste fasi transitorie sono molto pericolose per le attività sanitarie. La sanità è servizio soprattutto per i malati. Per definizione è anche missione e non può attendere i tempi della burocrazia, ma deve essere moderna, adeguata e dinamica» ha concluso il dottor Barile. Per approfondire meglio la questione delle liste di attesa sono stati valutati anche i dati dell’ospedale San Carlo di Potenza. Sul sito della Regione quelli più recenti si riferiscono al trimestre gennaio-marzo 2008. Sono state prese a esempio le visite cardiologiche. Sul sito si riporta che l’attesa media nel trimestre era di 42 giorni. Telefonando oggi al centro prenotazioni, la risposta è che bisogna attendere circa 120 giorni. Da questo dato possiamo dedurre che si sta andando in contro tendenza agli obiettivi prefissati dall’assessorato alla Sanità. Sempre che i dati forniti attraverso il sito siano corretti. Arcano questo che andrebbe rapidamente risolto. Gianfranco Gallo potenza@luedi.it
Trasporto scolastico Proclamata l’agitazione STATO di agitazione degli autisti addetti al trasporto scolastico. A proclamarlo il segretario generale dell Cils, Giovanni Sarli. Lo stato di agitazione è dovuto «all’estremo disagio in cui sono costretti ad operare gli addetti». Addetti che, non solo sono stati sistemati nei locali dell’ex macello comunale, ma che devono anche fare i conti con «i mezzi di trasporto scolastico che non sono tenuti al riparo per la mancanza di garage». Una situazione che comporta «nella stagione invernale, lunga e particolarmente rigida - ha spiegato Sarli grandi difficoltà nella messa
in moto dei mezzi ai fini della loro pronta operatività nel servizio di trasporto degli alunni, costretti essi stessi ad utilizzare mezzi di trasporto non tenuti al riparo dai rigori dell’inverno». Come se tutto questo non bastasse non è stata nacora risolta la vicenda relativa «all’inquadramento giuridico nell’ex quinto livello, loro spettante, di numerosi autisti scuolabus, ai quali viene negato omogeneità di trattamento con gli altri colleghi, nonostante siano in possesso degli stessi requisiti e vengano svolti i medesimi compiti». Se tutti questi problemi non dovessero essere risolti «si terranno azioni di protesta, anche ricorrendo ad astensioni dal lavoro».
L’architettura di Galantino TOCCHERA’ a Mauro Galantino contribuire, domani alle 17, all’Hotel Vittoria, alla diffusione della cultura architettonica promossa dall’Ordine degli architetti della provincia di Potenza. Mauro Galantino (Bari 1953), si trasferisce a Parigi dal 1981 al 1983. In questo periodo alterna lo studio dei fenomeni urbani della recente pianificazione francese alla collaborazione con gli studi Piano, Chemetov-Devillers per la redazione di concorsi. In occasione del progetto per il bicentenario della rivoluzione francese entra in contatto con Vittorio Gregotti e si trasferisce a Milano. Nello stesso anno apre un proprio studio professionale e inizia l’attività d'insegnamento presso diverse scuole di architettura (Ginevra, Girona, Strasburgo, Paris Belleville, Scuola politecnica di Losanna), attualmente è professore.
Giovedì 27 novembre 2008
22 Tito: restano fuori casa le sei famiglie fatte sgomberare dopo il cedimento della passerella
I fondi ci sono ma sono pubblici Nessun rischio per la stabilità del palazzo di via S. Vito TITO - Rimangono fuori casa le sei famiglie che, lo scorso martedì mattina, hanno dovuto sgomberare le abitazioni a seguito dello smottamento che ha fatto crollare la passerella di accesso al palazzo di via San Vito. Le ordinanze firmate dal sindaco Scalone, anche se solo di natura precauzionale, sono state confermate, così come il divieto di utilizzare i garage degli stabili limitrofi che insistono sull'area franata. «L'integrità degli edifici, almeno secondo i primi accertamenti ticnici eseguiti, non è a rischio», ha ribadito il primo cittadino nel corso dell'assemblea che si è svolta ieri mattina con le famiglie sgomberate, che per ora hanno trovato sistemazione presso familiari e amici, e alle quali l'amministrazione ha confermato sostegno e solidarietà. Ieri mattina Scavone ha voluto incontrare anche gli inquilini dei palazzi limitrofi, preoccupati per le possibili conseguenze che l'eventuale crollo completo della passerella potrebbe determinare ai palazzi che insistono sull'area interessata dalla frana. Anche a loro Scavone ha ribadito che al momento «non esistono particolari elementi di rischio». Nel frattempo l'ufficio tecnico del Comune ha avviato una serie di interventi di natura provvisoria per convogliare le acque bianche e non aggravare il dissesto idrogeologico, mentre sono ancora in corso i monitoraggi da parte della Protezione civile regionale. Sembra sempre più chiaro che a provocare lo smottamento sia stata l'inclinazione di un muro di sostegno a valle che ora va ripristinato. «Non è ancora possibile fare previsioni sui tempi necessari per portare a termine l'intervento e consentire così il rientro delle famiglie sgombrate», ha proseguito il sindaco. I tempi della messa in sicurezza del sito, però, sono legati anche a un fattore di natura amministrativa. Scavone l'aveva annunciato già nella giornata di martedì: sono in corso le verifiche per accertare se il suolo sia di natura pubblica o privata. Dalla Regione Basilicata sembrano arrivare conferme sulla disponibilità dei fondi per fa fronte agli interventi. Risorse che, chiaramente, potrebbero essere messi a disposizione solo nel caso in cui il suolo risultasse di proprietà pubblica. Il primo cittadino si è detto comunque disponibile a ricercare «percorsi condivisi per garantire presto la sicurezza del sito e il rientro a casa degli sgomberati». m.labanca@luedi.it
Alla Smart si prova un nuovo orario
Alcune immagini della passerella dello stabile in via San Vito che martedì mattina si letteralmente sfaldata
TITO SCALO - Via libera dei lavoratori della Smart Paper di Tito Scalo alla sperimentazione del nuovo orario settimanale. Nel referendum promosso dalla rsu della Fim-Cisl - rende noto un comunicato dello stesso sindacato - ha vinto la proposta di anticipare alle 20,10 l'uscita del secondo turno del sabato (attualmente alle 22) aumentando di 10 minuti l'orario di lavoro su ogni turno dal lunedì al venerdì e ricorrendo a un'ora di permesso personale. Hanno partecipato alla consultazione 273 lavoratori su 322 aventi diritto, una percentuale del 100% - fa sapere la rsu della Fim - in considerazione del fatto che le mancate partecipazioni sono da considerarsi assenze giustificate. Per la validità del referendum sarebbe bastato, del resto, il raggiungimento del quorum del 50% + 1. La proposta vincente ha ottenuto 233 voti, pari all'85,5% dei votanti. In campo c'erano altre due ipotesi di orario. Una prevedeva il ricorso a due ore di permesso personale per coprire l'uscita anticipata del sabato, ipotesi che ha ottenuto 24 vo-
ti, pari all'8,7%. Solo 15 i voti, pari al 5,5%, andati infine alla proposta di mantenere l'orario invariato. Nessuna scheda bianca e una sola scheda nulla. Passa così la proposta di sperimentazione per sei mesi, a partire dal 1 gennaio 2009, del nuovo orario settimanale, in linea con gli accordi sottoscritti con l'azienda in Confindustria lo scorso 6 giugno. La proposta del sindacato sarà portata al tavolo delle trattative con l'azienda nei prossimi giorni per il via libera definitivo. «I lavoratori della Smart Paper - commenta soddisfatto Salvatore Troiano della Fim-Cisl Basilicata - hanno dato un esempio di massiccia e convinta partecipazione, premiando le proposte avanzate dalla FimCisl. Il consenso dato dai lavoratori rappresenta una risposta chiara e determina un nuovo modo di rapportarsi con l'azienda e il suo gruppo dirigente. Noi siamo convinti che la cultura e la pratica del dialogo e della contrattazione siano gli strumenti vincenti per estendere i diritti e migliorare le condizioni dei lavoratori».
La decisione della Comunità montana Alto Basento PIGNOLA - La via verso la tutela delle nostre aree rurali è tortuosa e disagevole, come le stradine che collegano i piccoli nuclei delle contrade ai principali servizi. Per un percorso così arduo la comunità montana Alto Basento ha dotato i cinque comuni che ne avevano fatto richiesta, di altrettanti mezzi di trasporto. “Bus Basento” è il nome del progetto finanziato dalla Regione Basilicata con i fondi Por 2000-2006. In risposta al “Bando per l'istituzione di servizi essenziali per le popolazioni rurali”, l'ente comunitario ha portato a compimento l'iter del progetto con la consegna ufficiale ai sindaci dei comuni interessati, di minibus a nove posti. I mezzi sono stati acquistati presso la concessionaria Ranieri a Tito scalo. La stessa ha ospitato nella
Cinque bus contro l’isolamento mattinata di ieri la cerimonia conclusiva dell'iniziativa. <<Il servizio di minibus ha affermato Gerardo Ferretti, presidente Alto Basento- è rivolto principalmente ai residenti delle zone rurali. Garantirà il collegamento con i comuni di appartenenza per usufruire dei servizi e raggiungere gli uffici, ma anche per i centri di diagnostica, i presidi ospedalieri, le strutture sportive>>. Beneficiari dei bus, i comuni di Filiano, Campomaggiore, Castelmezzano, Pietrapertosa e Trivigno. Si tratta di automezzi della Wolkswagen, quattro “Caravelle” e un “Transporter”, dotato di pedana per portatori di handicap. Tutti i mezzi sono a tra-
zione integrale e bloccaggio di differenziale, particolarmente adatti alla viabilità delle contrade montane, in grado di circolare agevolmente anche in situazioni meteorologiche avverse su fondo stradale viscido o ghiacciato. Ogni amministrazione nei prossimi giorni attiverà il servizio in completa autonomia assecondando le richieste dei cittadini e valutando le esigenze del proprio territorio.<<”Bus Basento”-continua Ferretti- rappresenta un obiettivo di cui come comunità montana andiamo molto fieri; ci permette di perseguire una delle nostre principali finalità, la tutela delle popolazioni rurali affinchè le frazioni e le con-
trade non vengano abbandonate>>. La Regione Basilicata aveva stanziato circa 250.000 euro, pur dotando i bus di ogni confort la spesa complessiva è stata di 230.000 euro. Il denaro rimanente verrà comunque impiegato nel medesimo servizio per la segnaletica e la sistemazione delle pensiline. Grande soddisfazione espressa dai primi cittadini assegnatari dei veicoli. <<Con questa iniziativa -sostiene Pasquale Stasi, sindaco di Pietrapertosa- potremmo sopperire alla carenza storica dell'isolamento delle aree rurali. Attiveremo un servizio ex novo compatibilmente con le esigenze dei cittadini e il bilancio comunale. Indiremo nei
prossimi giorni una riunione per illustrare il nuovo servizio e raccogliere le istanze dei residenti>>. Il comune di Pietrapertosa conta all'incirca 1200 abitanti, di questi più o meno un quarto, la maggior parte anziani, risiede nelle campagne. E' facilmente intuibile dunque l'utilità del servizio navetta da e per il paese dove si trovano municipio, ufficio postale, market, medico e farmacia, ma anche, laddove necessario, il collegamento con la città di Potenza, soprattutto per il raggiungimento dell'ospedale e degli uffici. Medesima situazione negli altri comuni interessati dal progetto. La strada della tutela delle popolazioni rurali dunque è quella giusta, ora ci sono anche i mezzi adatti per percorrerla. Simona Brancati
Giovedì 27 novembre 2008
23 A Brienza un camion ha perso dell’olio: slittano delle auto e una finisce contro le case
Un altro incidente in via Roma Si ripropone il problema del traffico e dell’inquinamento BRIENZA - La conferma del grado di pericolosità e del disagio che il traffico pesante comporta nel centro abitato di Brienza, è venuto dall'incidente che alcuni giorni fa si è verificato nella centralissima via Roma, quando un camion ha perso dell'olio rendendo viscido la strada con il risultato che alcune automobili sono slittate ed una si è schiantata contro alcune case. Per fortuna l’automobilista alla guida di questa autovettura ha subito un lieve danno fisico mentre il traffico a Brienza, per molte ore, è andato letteralmente in tilt, costringendo i malcapitati automobilisti a code chilometriche e a ritardi spaventosi. Purtroppo il problema del traffico a Brienza è legato soprattutto all'attraversamento del centro abitato da parte dei cosiddetti “ bisonti della strada” e i pericoli ed i disagi aumentano con la stagione autunnale ed invernale, quando la pioggia e la neve fanno diventare la stessa strada ancora più pericolosa rendendo difficile la transitabilità.
Il centro di Brienza
A questo si deve aggiungere che a Brienza si circola a senso unico, ma all'improvviso ed inspiegabilmente in via E.Gianturco la strada diventa a doppio senso, mettendo a rischio i tanti automobilisti che possono incorrere in un incidente
frontale. Ma il problema non riguarda solo gli automobilisti ma anche i pedoni ed in particolare i bambini, che spesso per raggiungere le scuole non hanno nemmeno i marciapiedi dove camminare, perchè sono quasi sempre occupati da
auto in sosta. Infatti con l'apertura delle scuole i disagi e soprattutto i pericoli sono aumentati perché, i camion circolano tranquillamente, anche negli orari di ingresso e uscita dalla scuola. A questo bisogna aggiungere che l'inquinamento atmo-
sferico ha raggiunto livelli preoccupanti ed allarmanti visto che negli ultimi anni a Brienza sono aumentate le persone decedute per tumori ed infarto del miocardio, senza considerare quelle ricoverate per malattie respiratorie e cardiache. Non è più possibile negarlo: lo stato dell'aria a Brienza presenta i contorni di un emergenza ambientale e sanitaria; la stessa Arpab (Agenzia per la protezione ambientale) sin dal 2001 ha evidenziato, dopo monitoraggio continuo, che le polveri sottili (PM 10) presenti nell'aria di Brienza risultano superiori al valore soglia per cui arrecano grave danno alla salute dei cittadini. Come dire una situazione gravissima a cui non si riesce a trovare rimedio visto che solo il completamento del sesto lotto della TitoBrienza potrà risolvere il problema. Ma in attesa di questo famoso completamento una delle ipotesi praticabili è quella di deviare traffico dei mezzi pesanti sulla strada che collega il bivio di Satriano di Lucania, attraversan-
do il territorio di Sasso di Castalda, alla fondovalle dell'Agri. Questa ipotesi è stata presa in considerazione dalla conferenza di servizio, tenutasi l'11 dicembre dello scorso anno, tra il presidente della provincia Altobello e i sindaci di Brienza Antonio Distefano e di Sasso di Castalda Rocco Perrone. In quella stessa sede si era anche stabilito che dovevano essere eseguiti dei lavori, di cui si sarebbe fatto carico l'ente provinciale, per mettere in sicurezza la strada. Nel frattempo, per alleviare in parte i disagi degli abitanti di Brienza, si sarebbe provveduto a emanare un provvedimento per cui almeno i camion diretti a Potenza, non avrebbero attraversato il centro abitato di Brienza. A tutt'oggi ne' sono iniziati i lavori di messa in sicurezza dell'arteria che collega la fondovalle della Val d'Agri al bivio di Satriano di Lucania, ne' è stato emanato il provvedimento che vieta ai camion di attraversare il centro abitato. Vincenzo Macchia
Nel paese lucano si è passati dai 2384 ai 2420 abitanti
Muro e Castelgrande
Un comune in controtendenza A Satriano crescono i residenti
Senz’acqua fino a stamattina
SATRIANO - Snocciola dati positivi il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico, che sottolinea come il comune continua a crescere sotto tutti i punti di vista. «Anche se non con cifre da “sballo” ma con numeri piccoli e modesti - spiega Miglionico - Satriano di Lucania, piccolo centro della Valle del Melandro, sgomita tra le tante difficoltà ed “esce fuori” dal rischio spopolamento. Nell'anno 2003 la popolazione contava 2384 residenti, oggi , nonostante gli acclamati problemi di recessione e le varie difficoltà lavorative, il nostro piccolo borgo conta ben 2420 residenti e per un detto che ho coniato tempo fa che in questa terra “non è facile essere
molti perché è già difficile essere pochi”, possiamo ritenerci sufficientemente soddisfatti». Un incremento considerato incoraggiante dal sindaco, che sottolinea gli effetti positivi «di una politica attuata negli ultimi anni che ha messo al primo posto “il cittadino”, attivando vari e importanti progetti di valorizzazione e di recupero mantenendo e incrementando i servizi alla popolazione. La massima attenzione ai servizi sociali, con il progetto “fuori le mura” rivolto a persone disagiate, il prossimo e imminente servizio navetta “collegamento aree rurali al centro abitato”, la prossima costruzione della “casa della solidarietà”». Ci sono poi «i servizi innovativi nel campo della
raccolta differenziata, il dinamismo culturale e ricreativo che spazia dal teatro alla musica, la riqualificazione di angoli suggestivi che da anni versavano nell’abbandono più totale, il recupero del patrimonio comunale e la sua messa in produttività, il potenziamento ed il miglioramento delle strutture sportive e tanto altro ancora, hanno innescato un positivo percorso che stimola il Satrianese a restare e il “vicino” a venire. Anche l'economia immobiliare, la più economica dell’interaland Potentino, offrendo qualità e convenienza vive un bel momento, tanto che continuano a nascere varie aree residenziali pronte ad ospitare nuovi nuclei famigliari provenienti dalla vicinissima Po-
Il comune di Satriano
tenza». Questi dati incoraggianti, conclude Miglionico «stimolano e alimentano l'entusiasmo dell’attuale classe dirigente che ogni giorno, dalla mattina presto alla sera tardi, mette al primo posto il bene della propria comunità».
MURO LUCANO - Come già avvenuto con il Frida, le abbondanti piogge, invece, di migliorare la situazione, stanno creando problemi in diversi comuni della Basilicata. L’Acquedotto Lucano, infatti, ha comunicato che a causa dell’intorbidamento della sorgente “Acqua che Nasce”, in territorio di Laviano, in provincia di Avellino, sono state esaurite le riserve idriche nei serbatoi di Castelgrande e Muro Lucano. Pertanto, AL ha sospeso l’erogazione idrica dalle 10 di ieri fino alle 6 di oggi. L'evolversi delle situazioni nel caso l'intervento non dovesse avvenire nei tempi previsti, sarà tempestivamente comunicato.
Docenti e alunni dell’Istituto comprensivo di Bella hanno partecipato a una prova di evacuazione
Una giornata dedicata alla sicurezza BELLA - Una giornata dedicata alla sicurezza nelle scuole: un argomento di stretta attualità, dopo il crollo del soffitto del Liceo Scientifico di Rivoli. Un crollo che ha avuto terribili conseguenze: un ragazzo, Vito Scafidi, è morto, mentre un altro rischia la paralisi. Proprio in considerazione dell’importanza di questo tema, l’Istituto comprensivo di Bella ha effettuato le prove di evacuazione a Bella, S. Antonio Casalini e San Cataldo, in tutti gli edifici adibiti a scuole, coinvolgendo tutti i 477 alunni di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. «In occasione della giornata della sicurezza nelle
scuole - ha spiegato Mario Coviello, dirigente scolastico del Comprensivo di Bella -e nella settimana della memoria che ricorda il terremoto del 23 novembre 1980, si educa ai comportamenti responsabili in caso di pericolo e calamità naturale. La scuola è in questi giorni sui giornali e alla televisione. Fa male agli operatori della scuola responsabili e impegnati venire alla ribalta solo per fatti degni da cronaca nera e molto raramente per gli sforzi che si fanno per educare i cittadini di domani alla responsabilità e all'impegno». Pertanto, il dirigente dell'Istituto Comprensivo, con la collaborazione del professor Sabato Cataldo,
responsabile della sicurezza, dei docenti e del personale tutto della scuola, ha effettuato le prove di evacuazione a Bella, S. Antonio Casalini e San Cataldo, in tutti gli edifici adibiti a scuole. La prova di evacuazione si è tenuta nei giorni scorsi, nella palestra della sede centrale. Hanno partecipato il sindaco del Comune di Bella Salvatore Santorsa, il sindaco di Balvano Costantino Di Carlo e Giuseppe Basile, dirigente dell'Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata, che hanno celebrato la Giornata della Protezione civile, alla presenza di tutti gli alunni della scuola. I carabinieri, i vigili urbani, le guardie forestali, i
volontari delle giacche Verdi e della locale sezione della Croce rossa, gli addetti alla protezione civile del Comune di Bella hanno collaborato con i docenti e il personale Ata per garantire la riuscita della manifestazione. Le autorità presenti e i volontari hanno ricordato le vittime del terremoto del 1980 e le indicazioni fondamentali su cosa sapere e fare per essere sicuri fuori e dentro la scuola. La banda nazionale dei Vigili del Fuoco, infine, ha tenuto un concerto di musica classica e leggera che gli alunni hanno particolarmente gradito. Subito dopo è stato inaugurato in località Lagarelli il Centro Polifunzionale
Il concerto dei Vigili del fuoco
della Protezione Civile di Bella che è stato prima presentato in palestra agli alunni, alle loro famiglie e a tutta cittadinanza. Particolarmente utili ed efficaci sono risultati i materiali di “Cittadinanza Attiva” la onlus che da anni si occupa di sicurezza nelle scuole. I manifesti, un cd-
room, dei segnalibri adesivi sono stati utilizzati dai docenti per educare a comportamenti responsabili. «La giornata - conclude Coviello - ha dimostrato che una forte sinergia tra scuola, comune, istituzioni e forze del volontariato può qualificare gli interventi educativi».
Giovedì 27 novembre 2008
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A Genzano una navetta per andare a scuola GENZANO DI LUCANIA - E’ arrivato due giorni fa, costa 110 mila euro, ed è iper-attrezzato con tutti i confort e le misure di sicurezza necessarie: carrello e binari per le carrozzelle dei disabili, telecamera per la retromarcia, ambiente perfettamente climatizzato e tanto, ma proprio tanto, spazio all’interno. Si tratta del bus-navetta che verrà utilizzato per trasportare senza troppi rischi i bimbi a scuola, prelevandoli ogni mattina (l’operatore di turno parte da Genzano alle 6:30) dai casolari di campagna disseminati nel vasto territorio.
«Genzano, con il suo enorme bacino rurale, ne aveva proprio bisogno», dice il vicesindaco, spiegando come «la perfetta sinergia fra i responsabili degli uffici comunali (in particolare Giuseppe Muscillo) e l’amministrazione, ha potuto far sì, presentando a tempo debito un’opportuna e documentata richiesta, che allo scopo venisse sfruttato il Programma operativo Regione Basilicata 20002006». «E’ un progetto della Regione finanziato dalla Comunità Europea, teso a dotare i comuni dei mezzi necessari a facilitare la
La navetta messa a disposizione per portare a scuola i bambini delle aree rurali
vita dei cittadini ed ad offrire loro la possibilità di interagire al meglio socialmente», conclude Rocco Iacovera. Anche il sindaco Rocco Cancellara è soddisfatto «per questa piccola ma importante conquista - dichiara - che servirà a
offrire un dovuto servizio a chi ancora, avendo deciso di abitare in campagna, contribuisce a tenere viva ed efficiente l'area rurale, che per Genzano rappresenta un bene inestimabile». Gianrocco Guerriero
Minaccia di morte un carabiniere Arrestato un venosino VENOSA - Ha aggredito e poi minacciato di morte un carabiniere. Per questo motivo un uomo di 53 anni di Venosa è stato arrestato e portato nella casa circondariale di Melfi. L’aggressione sarebbe avvenuta proprio in caserma. L’uomo, infatti, come spiegano i carabinieri in una nota, era stato invitato presso gli uffici della stazione di Venosa per accertamenti di polizia giudiziaria, successivi a una denuncia per maltrattamenti. Qui si sarebbe scagliato contro un carabiniere, aggredendolo fisicamente e minacciandolo. Pertanto, gli agenti della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro, lo hanno tratto in arresto. Dovrà ora rispondere dei reati di violenza, resistenza e lesioni personali a pubblico ufficiale.
A Venosa i promotori del Partito delle libertà si sono riuniti in un Comitato provvisorio
Un processo che parte dal basso Delineata la strada per realizzare un programma comune VENOSA - Non una fusione a freddo, ma il punto di arrivo di un processo di interazione e integrazione avviato dal basso tra anime diverse con storie e culture differenti che confluisco in un nuovo soggetto politico. Queste le caratteristiche del percorso avviato in questi ultimi mesi a livello locale dai promotori del Partito delle Libertà. Peculiarità, programmi e strategie di intervento sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa tenuta nelle sede di Forza Italia. A illustrare la strada percorsa e a delineare gli obiettivi all'orizzonte i protagonisti che hanno costituito un Comitato Provvisorio, la cui funzione, appunto, è quella di traghettare le vecchie formazioni politiche verso la nuova realtà del Pdl. Un percorso iniziato a ottobre, quando, superate tensioni e frizioni interne, Forza Italia ha azzerato le cariche della sezione venosina, ha realizzato un confronto interno e ha avviato rapporti organici con la sezione di Alleanza Nazionale. A conclusione di questa prima fase i promotori del processo possono già presenta-
I rappresentanti del Comitato provvisorio
re un risultato positivo. Il 4 novembre si è costituito il Comitato Provvisorio formato da rappresentanti delle diverse anime che daranno vita al Pdl, eletti dagli iscritti: Vito Cavallo, Gianteo Tamburriello e Pierluigi Fazio (Forza Italia); Elly Preite, Lucia Ruggiero e Anna Ruggiero (Azzurro Donna); Luigi Manieri, Antonio Pippa e Antonella D'Andretta (Alleanza Nazio-
nale). Ed è uno spirito di collaborazione e condivisione quello che regna tra i vari componenti del Comitato. Un termometro evidente dell'atmosfera che si respira e della situazione che si è creata è il riconoscimento che i rappresentanti di Forza Italia e di Azzurro Donna hanno fatto pubblicamente del contributo fornito alla creazione delle nuove condizioni da Alleanza Nazionale
che, per favorire il processo di distensione interno a Fi, non ha fatto rivendicazioni di parità di rappresentanza in seno al Comitato.E per costruire in piena autonomia un partito dal basso, senza ingerenze dall' alto, il Comitato ha già delineato la strada da percorrere per elaborare un programma con obiettivi precisi e con strategie condivise. A breve termine verrà convocata un'assemblea per sentire e coinvolgere attivamente i cittadini nei processi avviati per la costituzione del Pdl. Obiettivo dell'assemblea, infatti, sarà quello di rilevare bisogni e problemi, ascoltare suggerimenti e proposte , elaborare programmi concreti “Vogliamo costruire dal basso un partito con regole precise, che assicurino ampia democrazia interna è stato sottolineato dai vari componenti del ComitatoUn partito ancora più aperto di quanto non siano in questo momento Fi e An: anche perché un partito che ha il 40% non può essere autoreferenziale, ma deve sempre tastare il polso della situazione in maniera aperta e trasparente”. Giuseppe Orlando
Pinacoteca D’Errico Soddisfatto Saluzzi PALAZZO SAN GERVASIO - «Dopo quasi 70 anni si è ridata dignità e onore alla Biblioteca Pinacoteca Camillo D’Errico». Esprime grande soddisfazione Mario Saluzzi, conservatore della Pinacoteca “Camillo D’Errico” di Palazzo San Gervasio, dopo l’approvazione in consiglio regionale di un provvedimento per la valorizzazione della famosa pinacoteca. Una storia, quella della Pinacoteca, segnata soprattutto da battaglie legali e da provvedimenti giudiziari su cui, finalmente, sembra essere stata messa la parola fine. «A Potenza - spiega Saluzzi - si è consumata una delle più belle pagine della storia di Palazzo San Gervasio, dopo quasi 70 anni. L’approvazione all’unanimità da parte della massima assise regionale della proposta di legge sottoscritta da tutte le forze po-
litiche presenti in Consiglio, sulle norme per la valorizzazione dell’Ente Morale C. d’Errico pone fine a una querelle che si trascinava da troppo tempo, svoltasi per quasi la totalità in aule di tribunale, e Parlamento della Repubblica. Difatti dopo che il tribunale di Potenza con sentenza n. 121/2006, condannava il Ministero dei Beni Culturali alla restituzione della collezione d’Errico, composta da 298 tele, 500 stampe e 5000 libri, ai legittimi proprietari, con l’approvazione definitiva di ieri non resta che aprire un tavolo tecnico per mettere in campo il protocollo d’intesa previsto dalla L.R., tra l’Ente Morale Camillo d’Errico, la Regione Basilicata, il Ministero dei Beni Culturali, le Province di Matera e Potenza e i Comuni di Palazzo San Gervasio e Matera».
Il Cif di Venosa ha organizzato una serie di incontri VENOSA - L’icona come stimolo alla riflessione, occasione di meditazione, programma di vita per chi cerca Dio. Questa la filosofia che ispira il programma di incontri promossi dal Cif di Venosa e denominato “Teologia dell’Icona”. Con cadenza mensile le appartenenti all'associazione si riuniranno nella Sala del Trono del castello Pirro del Balzo per fare una lettura teologica di una serie di icone, legate al periodo liturgico, con commento di testi del Vecchio e del Nuovo Testamento biblico. Il primo incontro è stato dedicato alla Visitazione: «Seguendo percorsi diversi, siamo tutti ricercatori di Dio - ha commentato Padre Alberto, degli Eremiti del Cerreto - l'icona della Visitazione ci lascia con l'amaro in bocca! Ci sono i protagonisti (Maria e Elisabetta), ma manca chi determina la scena (Giovanni, Gesù, Dio). Questa icona è quindi un programma di vita non solo per i cristiani ma per chiunque cerca Dio». Fissato calendario, icone e temi dei prossimi incontri: 16 di-
Alla ricerca di Dio attraverso le icone Padre Alberto durante l’ultimo incontro
cembre (La natività); 20 gennaio (Il battesimo); 17 febbraio (La trasfigurazione); 17 marzo (La resurrezione); 21 aprile (L'ascensione); 19 maggio (La Trinità). «Il tema e l'icona di ogni incontro sono legati alle festività litur-
giche dei vari periodi dell'anno ha sottolineato Teresa Alamprese, presidente Cif Venosa - Ogni volta la teologia dell'icona sarà accompagnata dalla presentazione artistica e tecnica della immagine rappresentata». L'idea della iniziativa avviata
ieri è stata concepita un anno fa circa. «Nel corso degli incontri di spiritualità abbiamo approfondito la conoscenza delle diverse religioni e soprattutto quella cristiana e quella islamica - ha ricordato la presidente Alamprese - In quella occasione Padre Al-
berto ci ha suggerito di fare un cammino verso la conoscenza e la lettura delle icone». Le tecniche usate per costruire le icone e il loro significato sono state illustrati da Marirosi Lagala, esperta del settore: «Le icone sono delle finestre che si aprono sulle realtà del Regno di Dio e le rendono presenti nella nostra preghiera in terra. Sono un richiamo alla nostra personale trasfigurazione». Perché proporre alle donne del Cif la Teologia dell'Icona? «Sogno da tempo di stare a Gerusalemme non come pellegrino, ma dimorando per osservare come vive la gente in un'area che è un concentrato di diverse fedi ha svelato Padre Alberto - E, così, ho pensato al mondo protestante, ortodosso dove a parlare sono le icone, che, nel silenzio di una chiesa riescono a trasmettere una presenza reale e la fede diventa vita di tutti i giorni». Collaborano alla realizzazione del programma del Cif anche Rosa Torciano e gli alunni del Liceo Classico Q.Orazio Flacco di Venosa. giu. orl.
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Pericolo maltempo per il ponte sull’Arcidiacono
In prefettura un incontro sulla Ginestra-Barile GINESTRA - Si è sempre sostenuto che lo sviluppo di un territorio passa attraverso le infrastrutture. Nella zona del Vulture-Melfese non sempre lo sviluppo va di pari passo con le infrastrutture. E' il caso di una trafficata strada, di solo 5 chilometri, che da Ginestra conduce alla superstrada Potenza-Melfi ed a Barile. La fatidica strada GinestraBarile, costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazione non è di nessuna. Da quando questo Ente di Irrigazione ha smesso di funzionare, nessun altro Ente si è presa la briga di assumersi la responsabilità di questa strada. Strada sicuramente più sicura di tante altre, della stessa Gi-
nestra-Venosa, ultimamente migliorata sensibilmente dalla Provincia. La Ginestra-Barile è stata interessata da miglioramenti grazie alla pressione fatta, più di venti anni fa, dall'allora Sindaco di Barile Giuseppe Mecca al ministro delle Infrastrutture, Di Pietro, che inviò finanziamenti per questa strada che sono serviti ad allargarla e renderla più sicura. Nel 2004, su pressioni fatte dagli amministratori di Barile e Ginestra, sul totale abbandono in cui versa la Ginestra-Barile, basti pensare che ad ogni temporale o pioggia battente, il ponte sull'Arcidiacono, che divide i confini di Ginestra con Barile, si allaga e diventa un pericolo
per chi transita, in Prefettura si è svolto un incontro con amministratori provinciali e di governo, nel quale si è deciso che in caso di emergenze, neve, ghiaccio, frane, allagamenti la Provincia sarebbe intervenuta. Bene farebbero gli amministratori di Ginestra e Barile a sollecitare la Provincia l'inconveniente del ponte che si allaga ad ogni pioggia battente. E così il Sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo nella giornata dello scorso 26 novembre ha inviato alla Provincia e per conoscenza al prefetto, Luigi Riccio un sollecito per la messa in sicurezza della strada Ginestra-Barile precisando che «a ogni evento atmosferico questa
strada diventa pericolosa. I problemi principali sono la segnaletica orizzontale mancando perfino la linea di mezzeria utile all'orientamento e alla sicurezza dei guidatori ed il ponte sull'Arcidiacono che è l'area dove confluiscono le acque dei crinali di Ginestra e Barile e dove quindi la inefficiente regimazione delle acque di superficie provoca un enorme disagio. Il Comune di Ginestra non ha risorse nemmeno per la gestione basilare della viabilità urbana». Sempre nel 2004 l'assessore provinciale alla Viabilità, Pasquale Robortella, accompagnato dal consigliere provinciale di Barile, Vittorio Zambella, in visita a Ginestra, di-
Il viadotto sull’Arcidiacono
chiarò: «La strada Ginestra-Barile ha tutti i requisiti per diventare arteria provinciale ed è migliore di altre strade già provincializzate. Nel giro di qualche
mese, sarà effettuata la provincializzazione di questa strada». Ebbene dopo 4 anni si attende ancora questa promessa politica. Lorenzo Zolfo
Un gratta e vinci da dieci euro regala due miliardi di lire nella ricevitoria Carlucci
Atella fortunata, vinto un milione I cittadini: «Speriamo che il vincitore si ricordi di noi» ATELLA - Un milione di euro. Per i nostalgici: due miliardi delle vecchie lire. Questa è la vincita, decisamente straordinaria, che ha messo sottosopra il paese di Atella. Tutto tranquillo, il solito tran tran quotidiano fino a martedì sera, quando il signor Francesco Carlucci, proprietario della tabaccheria all'inizio del corso Papa Giovanni XXII, riceve un fax insolito inviato dal consorzio lotterie nazionali. Testo del fax: «Diploma della fortuna al signor Francesco Carlucci per la super vincita realizzata nel suo punto vendita con gratta e vinci MegaMiliardario. Vinti qui un milione di euro». Lo stupore è grande. Nessuno in paese sospettava che tra di loro si aggirasse un milionario. «La vincita sicuramente risale ad una ventina di giorni fa», dice il proprietario della tabaccheria «ci è arrivato il fax ieri sera (martedì ndr) ed è stata una vera sorpresa». Il fortunato o fortunata, dunque, non ha grattato il proprio biglietto nel negozio aspettando poi di trovarsi in un posto isolato. Segno premonitore o sensazione a pelle nessuno ha potuto vedere la faccia che si fa quando la fortuna bussa così sfacciata alla propria porta. Si dice poi che il milione sia già stato riscosso e magari il vincitore sarà già alle Hawaii con buona pace di tutti gli invidiosi. «E' la vincita massima per quel tipo di gratta e vinci, quel-
Da sinistra, la tabaccheria fortunata, Michele Carrante e Andrea Casolino
lo da dieci euro, ed è la prima volta che ad Atella si realizza una cifra così grande», afferma Michele, figlio del proprietario della tabaccheria, evidentemente orgoglioso del lavoro svolto dal papà. «Auguri al vincitore, ora sì che può passare davvero un buon Natale», aggiunge Francesco. Il fermento sale, la voce si diffonde rapida. Chiediamo se ci sono stati incrementi nell'acquisto di gratta e vinci nella ricevitoria super fortunata. «Per il momento no», afferma Francesco, «ma è ancora presto per dirlo, bisognerà aspettare i prossimi giorni». Anche se la febbre del gratta e vinci non è ancora salita in pieno, il fortunato vincitore resta la centro dei dibattiti cittadini. Un accesa gara che coinvolge tutti ad indovinare chi sarà mai il novello
Paperone. Dai Carlucci non trapela nessuna indiscrezione, così come deve essere. «Speriamo solo che faccia della beneficenza», affermano padre e figlio «e che domani si ricordi di noi», aggiungono ironici. Magari un vassoio anonimo di pasticcini poteva arrivare al gestore della tabaccheria atellana in segno di amicizia e di ringraziamento per tanta fortuna inaspettata. I commenti in paese sono tanti, ma tutti sperano, come è ovvio, che non sia piovuto sul bagnato e che tutta quella somma possa andare ad alleviare qualche situazione drammatica. «Beato chi ha vinto», esclama Antonella Girardi proprietaria della macelleria di fronte alla ricevitoria. «Non ho idea su chi possa essere. Spero solo che sia di Atella e che si ricordi di
noi. Magari offrendo un bel caffé a tutto il corso» .«L'abbiamo scoperto stamattina (ieri ndr.)», dice incuriosita Caterina Carnevale del negozio di frutta all'inizio di corso Papa Giovanni, «all'inizio non avevo capito credevo si trattasse di mille euro, poi la sorpresa. Abbiamo chiesto ma non si sa proprio chi è il fortunato. Secondo me si tratta di un cliente abituale. Ci sono, infatti, due o tre persone che regolarmente acquistano molti biglietti del gratta e vinci. Non credo che si tratti di un colpo di fortuna arrivato a chi non gioca mai, penso che il vincitore sia proprio una di quelle persone che spende molto». «Congratulazioni a chi ha vinto», afferma Andrea Casolino del negozio di elettrodomestici in piazza, «se poi si ricorda di noi e
viene in negozio per gli acquisti mi fa un piacere e contemporaneamente fa girare l'economia. Si dice che abbia già ritirato la vincita depositata presso la banca di Atella». «E' un momento di crisi», commenta Maria Pia Brienza «e fa piacere sapere che ci siano di queste belle notizie. Spero che sia un cittadino di Atella e che questi soldi possano davvero rendere la felicità, e perché no c'è anche un pizzico di invidia chi non vorrebbe trovarsi nei suoi panni». «Di questi tempi non si può fare una cosa che tutti la vengono a sapere», dice scherzoso Antonio Caldararo, «mi chiedo come funziona, quale sarà l'iter per riscuotere i soldi. Se servono intermediari, avvocati, se poi anche il Governo si prende una parte. Comunque la vincita per me è troppo grande, le cifre così sono difficili da gestire. Io mi accontenterei anche di vincere 2 mila euro». «Magari avessi vinto io», afferma Michele Carrante, «mi bastavano anche 500 mila euro. Certo c'è anche invidia, chi non ne ha almeno un po'in questi casi. Il paese è piccolo poteva capitare ad ognuno do noi. Poi in questo momento di crisi con il Natale alle porte penso che salirà un po'di febbre del gratta e vinci». Tra gioia ed invidia il clima generale è di fermento. E' un'aria frizzante quella che si respira ad Atella, da oggi uno dei paesi più fortunati della Basilicata. Lucia Nardiello
Melfi, ruba portafogli in ospedale Arrestato dai carabinieri
Melfi Alle 18 nella parrocchia del Sacro Cuore la messa per la protettrice dell’Arma
MELFI - I carabinieri della compagnia di melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, nel corso di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, A. L., di 33 anni, in quanto responsabile - secondo i carabinieri - del reato di furto aggravato. L'uomo, intorno alle ore 17.00 di ieri, introdottosi all'interno del reparto di medicina dell'ospedale civile di melfi, asportava un portafogli ad una paziente. I carabinieri del nucleo operativo di melfi, intervenuti prontamente, sono riusciti a bloccare il ladro mentre tentava di dileguarsi dall'uscita secondaria della struttura sanitaria. La perquisizione personale tesa all'individuazione del corpo del reato, ha permes-
MELFI – Fedeltà alla Patria, alle alte cariche dello Stato, al loro essere presenza sempre vicina alla gente, questo nei secoli l’impegno dei carabinieri che però, non dimenticano di essere sempre fedeli alla Santa Vergine Maria. La conferma, con la celebrazione della “Virgo Fidelis”, che ogni anno poi si ripete il giorno 21 di novembre, in occasione della Festività della presentazione della Madonna, che è la patrona dell’Arma dei carabinieri, e che a Melfi, per un problema logistico, è stata spostata a oggi, nella parrocchia del Sacro Cuore alle ore 18. Proprio in questa zona vi è da anni la caserma dei carabinieri e sia il capitano Contente che il tenente Varriale, che sono le due più alte ca-
so ai carabinieri di recuperare la refurtiva e restituirla alla legittima proprietaria. per il ladro si sono aperte le porte della casa circondariale di melfi.
Si celebra oggi la Virgo Fidelis riche della stazione melfitana, saranno presenti al solito all’appuntamento che li lega sempre più alla Vergine che li assiste giornalmente nel loro operare sulle strade, sul territorio, al fianco di grandi e piccini, per garantire tranquillità alla cittadinanza tutta del centro caro a Federico II. Ecco quindi, che l’occasione sarà speciale, con una santa messa officiata dai vertici ecclesiastici della città, e con la partecipazione di tutti i vertici dell’Arma, comprese pure alcune rappresentanze dei centri vicini. Ad animare il tutto, attraverso canti specifici e dediche alla Santissima Vergine, sarà la Corale Polifonica “Mistycus Concentus” della città di Melfi, diretta dal Maestro Don
Vito Giannini e con la soave voce di ben quattro sezioni ad intersecarsi al meglio per offrire giusta e doverosa solennità all’evento. In programma il canto d’ingresso con l’Ave Maria di Ludovico da Vittoria, a cui seguiranno sia il canto per la Benedizione dell’Acqua con cui saranno aspersi tutti i presenti, che il Gloria e l’Alleluja di Liberto, prima che il Sicut Cervus, rigorosamente eseguito a cappella, ovvero senza accompagnamento musicale, porti alla fase centrale di questa che è celebrazione fondamentale per chi indossa la famosa divisa nera e rossa, con la fiamma al vento a esser ben impressa sul cappello. Antonio Baldinetti
Giovedì 27 novembre 2008
26 Parla un cittadino i cui terreni sono stati espropriati 18 anni fa
Lauria L’Asl promette i vecchi turni
Lauria-Fondovalle del Noce, niente bretella per Natale
Una sola farmacia per tutto il week end Pisani scrive a Marra
LAURIA - Non sarà completata entro il prossimo 26 dicembre la bretella di collegamento tra la strada statale 585 fondo Valle del Noce e il centro abitato di Lauria. Non si verificherà, dunque, quanto annunciato nei mesi scorsi dall’Anas con un articolo sul Quotidiano della Basilicata. «L’ultimazione dei lavori, salvo cause di forza maggiore e avversità atmosferiche entro Natale», era stata annunciata dall’Anas al consigliere provinciale del Partito democratico Nunzio Di Stefano, che a sua volta ne aveva dato notizia alla stampa. «Finalmente - aveva dichiarato Di Stefano potrà vedere la luce un’opera ormai in corso da un quarto di secolo i cui ritardi hanno causato non poche proteste con le evidenti e a volte incomprensibili lungaggini. E’ stato scampato soprattutto il pericolo della perdita di risorse pubbliche in infrastrutture inutilizzabili». Purtroppo il pericolo non è scampato visto lo stato dell’opera e l’attuale stallo
Il terreno espropriato 18 anni fa
dei lavori. In questi giorni uno dei cittadini laurioti che a causa dei lavori ha subito anche l’esproprio dei terreni ha scritto una lettera di protesta . La missiva è indirizzata al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, al presidente dell’Anas Pietro Ciucci e al capo compartimento Anas della Basilicata. «Era da poco caduto il muro di Berlino e mia fi-
Lagonegro Azienda sanitaria
Progetto dislessia, un’ intesa siglata con l’Aid LAGONEGRO - Domani, alle ore 11 presso la sala multimediale dell’azienda sanitaria numero di Lagonegro, via Piano dei Lippi, si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Progetto Dislessia”, redatto ai sensi della legge numero 20/2007, di cui al momento solo la Regione Basilicata si è dotata, per la formazione degli insegnanti sui disturbi specifici di apprendimento e per l’avvio dello screening. Durante la conferenza stampa sarà sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale, la rete scolastica territoriale, l’associazione italiana dislessia (AID) e l’Asl n3 di Lagonegro. Il Protocollo d’intesa è finalizzato alla prevenzione, individuazione e intervento sui disturbi specifici di apprendimento. Alla conferenza interverranno: Marcello Pittella, consigliere regionale, ideatore e relatore della legge 20/2007, Claudia Datena, per l’ufficio scolastico provinciale, Filomena Valicenti, per la Rete scolastica territoriale, Mercella Santoro Presidente AID sezione di Potenza, Mario Marra, Direttore Generale dell’ASL n. 3, Vincenzo La Regina, Direttore Sanitario Asl n3, Vincenzo D’Onofrio, Neuropsichiatra infantile, responsabile del Progetto Dislessia. provinciapz@luedi.it
glia, che oggi va all'università, festeggiava il primo compleanno - scrive il cittadino - quando i miei familiari ricevettero il decreto di occupazione di urgenza dei terreni. Hanno poi dovuto aspettare dieci anni per avere il compenso dovuto a titolo di esproprio. Non vi sembra che diciotto anni siano un poco troppi per costruire circa tre chilometri di strada? Per quali motivi ad oggi non vi è traccia di attività lavorativa atta a termi-
nare i lavori? E’ troppo chiedervi che tramite il servizio Auditing l’Anas proceda ad una verifica delle motivazioni che hanno determinato questo a dir poco gravissimo ritardo?». Sempre nella lettera si dubita che a breve possano essere conclusi i lavori dall’attuale impresa affidataria , la Seas Spa, che dal mese di ottobre scorso sembrerebbe aver concordato la cassa integrazione per i propri 168 lavoratori. Il progetto della bretella risale a oltre trenta anni orsono. Il tratto in questione è l’unico in corso di realizzazione di tre lotti che avrebbero dovuto consentire il collegamento diretto della Salerno Reggio dall’uscita di Lauria Galdo fino alla Fondovalle del Noce. Intanto, sempre sulla fondovalle, all’altezza dello svincolo, la tabella che segnala Lauria è in bella mostra e l'automobilista disattento rischia di imboccare pericolosamente una via senza uscita. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Val d’Agri Sulla nomina del presidente dell’ente
Parco, il ministero risponde «In Regione nessun idoneo» Luongo e Margiotta: «Inaudito» VAL D’AGRI - Il ministero dell’Ambiente ha risposto ieri alla Camera alla interrogazione dei deputati Margiotta e Luongo relativa alla nomina del commissario dell’ente parco nazionale Appennino Lucano – Val D’Agri – Lagonegrese sostenendo, tra l’altro, che «non è stato possibile individuare un soggetto idoneo, per capacità ed esperienza, in grado di raccogliere il consenso politico necessario per addivenire alla sua nomina a presidente dell’ente Parco, e che si è inoltrata contemporaneamente alla Regione Basilicata formale richiesta di intesa, proponendo una terna di nominativi». «Inaudita, inavveduta ed inaccettabile è la risposta del ministero – afferma Salvatore Margiotta, vicepresidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati - La verità, come ho sostenuto nella mia replica e che si è trattato di un puro atto di potere e di un grave sgarbo istituzionale. Come si fa a sostenere che non è stato possibile individuare un soggetto idoneo, di concerto con la Regione, se non si è nemmeno tentato di farlo? E perché - ammesso che questo sia, e ne dubito, il giusto approccio alla paritaria codeterminazione stato – regioni prevista dall’art. 9 della Legge 394/1991 – la terna è stata sottoposta alla Regione dopo, e non pri-
ma, della nomina del Commissario? E come si fa a sostenere, senza cadere nel ridicolo, che la improcrastinabilità della nomina del Commissario, “effettuata peraltro previo colloquio informale con la Regione” sia dovuta tra l’altro alla presenza, nel Parco, di “animali in movimento”? La realtà è sotto gli occhi di tutti: la nomina è l’ennesima imposizione centralista di un Governo che ha in spregio gli interessi dei lucani – come dimostrato reiteratamente, da ultimo con il disegno di legge in materia di estrazioni petrolifere – e di un Ministro la cui inconcludenza ed incompetenza sulle politiche ambientali sono pari all’arroganza con cui si è rapportata alla Regione Basilicata». E sulla questione è intervenuto anche il Csail: «La guerra di campanile - ha dichiarato il presidente Massaro - che si è scatenata da qualche tempo, per “accaparrarsi” la sede del Parco nazionale Val d’Agri, è inutile ed anzi dannosa perché distoglie dai veri obiettivi ai quali, non a caso, con stile di assoluto riserbo, sta lavorando il commissario Totaro». E’ quanto sostiene il presidente del Csail Filippo Massaro rilanciando l’iniziativa del “Parco day” che – precisa – «può diventare una sorta di mediazione tra le varie candidature, tutte legittime, di Comuni, associazioni, movimenti».
LAURIA - I cittadini di Lauria contestano i turni di riposo delle 3 farmacie presenti sul territorio. Quattordicimila abitanti distribuiti su un territorio molto vasto e una sola farmacia aperta durante i weekend rappresentano per gli abitanti una situazione di disagio da rivedere il prima possibile. Per questo hanno sollecitato l’intervento del sindaco Antonimo Pisani che ha scritto all’Asl 3 del Lagonegrese, chiedendo di rivedere il provvedimento che prevede l’apertura per sabato e domenica di una sola farmacia. Il provvedimento dirigenziale con il quale si organizza il turno di riposo infrasettimanale delle tre farmacie del Comune di Lauria, è stato stilato nel 2005 dall’Asl sulla scorta di una richiesta dei proprietari delle 3 farmacie, e da la possibilità agli stessi di cumulare il riposo infrasettimanale con quello domenicale, mentre a turno una farmacia rimane aperta il sabato e la domenica. Un provvedimento che «ha determinato e determina gravissimo disagio ai cittadini - scrive Pisani nella lettera inviata a Mario Marra, direttore generale dell'Asl 3 ed ad Anna Maria De Michele, direttore del servizio farmaceutico della stessa Asl L’apertura di una sola farmacia per due giorni consecutivi, il sabato e la domenica, e’ insufficiente a fronte di una popolazione di circa 14 mila abitanti, sparsa su un vastissimo territorio». I disagi aumentano maggiormente nella giornata di sabato, spiega
ancora il sindaco Pisani, quando sono aperti numerosi studi medici e l’Ospedale effettua visite specialistiche. Di conseguenza aumenta anche il numero di persone che hanno necessità di acquistare i farmaci. «Va detto infine - continua Pisani - che il disagio diventa particolarmente grave nel periodo invernale soprattutto per gli anziani, a causa, non solo della loro eta’ ma dell’alta incidenza di malattie da raffreddamento». Per questi motivi, il sindaco Pisani chiede di tornare alla vecchia turnazione con una farmacia aperta su tre la domenica e il riposo settimane distribuito in giorni diversi in modo tale da averle aperte tutte e tra anche il sabato. «Trattandosi di un servizio essenziale ed importante e’ necessario dare urgenti risposte», conclude Pisani che avrebbe potuto cambiare il provvedimento con un ordinanza come previsto dalla legge, e invece ha preferito invitare l’Asl ad «abrogare il provvedimento dirigenziale e ripristinare i turni di riposo», confidando in una risposta positiva. Risposta che dall’Asl del Lagonegrese non è tardata ad arrivare visto che Marra ha confermato la volontà ad affrontare a breve la questione. «Nei prossimi giorni il Servizio farmaceutico convocherà un incontro con il sindaco e i farmacisti di Lauria per riposizionare i turni - ha dichiarato il dirigente dell'Asl n. 3 - I problemi che sono stati sollevati saranno risolti». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Moliterno Assenze, giustificazioni e voti sul registro on line all’istituto per Geometri MOLITERNO - Dopo il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglie, un’altra importante iniziativa del locale istituto tecnico Commerciale e per Geometri. Nei giorni scorsi, infatti, è stato approvato il progetto “e-diario”. Tale iniziativa, che rientra nell’ambito del Piano di offerta formativa, mira al coinvolgimento tutti gli attori della scuola, dal dirigente ai docenti, dal personale Ata agli alunni ed alle
Un portale web per i servizi scolastici famiglie, consentendo loro di usufruire dei servizi messi a disposizione dalla scuola attraverso il portale Web della stessa. Le famiglie, ad esempio, potranno conoscere in tempo reale la situazione riguardo ad assenze, ritardi e profitto dei propri figli. La scuola, dal canto suo, potrà inviare infor-
mazioni alle famiglie in tempo reale, mentre i docenti avranno a disposizione un registro elettronico per gli adempimenti relativi agli alunni. Per far questo è stato avviato l'iter per la realizzazione del relativo sistema informatico. Sistema che dovrà consentire la raccolta, la gestione e l'archivia-
zione dei dati prodotti nel corso dell'attività scolastica. Nella fattispecie assenze, ritardi, permessi e giustificazione degli alunni per mese, giorno e materie. Voto degli scrutini, intermedi e finali. Orario delle lezioni delle classi e dei docenti.
Comunicazione del professore o del dirigente o della segreteria. Implementazione del Registro Elettronico. Tutti questi servizi saranno prioritariamente resi fruibili al personale della scuola per l'immissione dei dati di competenza. Il sistema, inoltre, garantirà la protezione dei
dati immessi nel rispetto delle norma riguardanti la privacy. In definitiva ancora un’importante iniziativa che consentirà a scuola, famiglie e studenti un'ulteriore momento di collaborazione reciproca per una maggiore una condivisione delle problematiche a cui dare soluzione con vicendevoli suggerimenti e proposte. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
Matera Giovedì 27 novembre 2008
27
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Pino Lisurici: «E’ impossibile risalire all’identità, spero mi lasci almeno una copia del biglietto»
Milionario con il gratta e vinci Anonimo acquista un mese fa il tagliando fortunato Ancora una vincita record per la città dei Sassi. Non è la prima di questi ultimi mesi ma certo questa volta ha assunto uno spessore importante tale da poter cambiare la vita al fortunato vincitore. Questa volta la cifra è da capogiro ben un milionedi euro vinti al gratta e vinci “Mega Miliardario”. Il tagliando vincente è stato acquistato nella tabaccheria Effepì dei fratelli Lisurici in Via Dante 101. La vincita risale allo scorso 24 ottobre ma la notizia è stata diffusa solo ieri quando la Lottomatica ha ufficializzato sul bollettino la riscossioneavvenuta nellabancaIntesa di via Lucana. L'ignoto vincitore ha acquistato un biglietto da dieci euro e non ha mostratonessun sospetto al momento della vincita che con ogni probabilità per la rapidità della procedura del gioco potrebbe essere stato grattato all'interno della ricevitoria. In un mese di tempo nulla ha fatto pensare che ci fosse stata una vincita, nessun segnale è pervenuto dal vincitore che ama rimanere avvolto nel mistero
della sua identità. Il vincitore non si è fatto vivo, si gode lavincita nell'anonimato assoluto. «E' umanamente impossibile risalire all'identità del vincitore per i tanti tagliandi che quotidianamente vendiamo afferma Pino Lisurici titolare della ricevitoria. Del vincitorenon abbiamo alcun riferimento sia per il lungo tempo trascorso dalla vincita e anche perché la nostra attività è frequentatissima e poichè si trova su una strada utilizzata anche per spostamenti extraurbani, diventa difficile fare ogni pronostico. Rivolgo un invito al misterioso milionario per avere anche sotto la saracinesca almeno una copia del biglietto vincente per farne una gigantografia.Mi auguro che il fortunato sia una persona che abbia veramente bisogno o come spesso accade sia un gruppo di persone”. Nella ricevitoria è un giorno qualunque,i commentisulla vincitasono alla portata di tutti ma manca l'euforia della vincita per il tempo trascorso. La curiosità spinge i clienti
BOX CRONACA Nuove richieste
Bitumisti in assemblea NEL corso di un'affollata assemblea presso l'API di Matera, i Bitumisti della Basilicata, che annoverano nell'associazione anche imprese pugliesi e campane, hanno affrontato alcune specifiche problematiche della categoria. I produttori di conglomerato bituminoso, guidati dal presidente Claudio Nuzzaci, hanno deciso di intraprendere iniziative sia verso le stazioni appaltanti, che verso le aziende petrolifere, la Regione Basilicata e il ministero dello Sviluppo Economico Al ministro Scajola i Bitumisti hanno chiesto di rimuovere dalla componente del prezzo dei prodotti petroliferi, quale è appunto il bitume, alcune accise ormai anacronistiche, come la tassa sul terremoto del Belice del 1968 (10 lire al litro), quella per la frana del Vajont del 1963 (10 lire), per la crisi di Suez del 1956 (14 lire), per la guerra d'Etiopia del 1936 (1,90 lire), più altri balzelli più o meno recenti. All'assessore regionale alle Infrastrutture Loguercio, invece, l'Associazione è in procinto di inviare alcune proposte per il rinnovo del Prezzario per le opere pubbliche, sia con l'inserimento di nuove voci nel listino che con l'aggiornamento dei prezzi. Infine, il presidente Nuzzaci ha inviato una nota alle stazioni appaltanti della Basilicata per chiedere una maggiore tutela delle imprese che lavorano in subappalto nei confronti delle aziende appaltatrici, sollecitando l'applicazione di una norma di legge che prevede il pagamento diretto da parte dell'ente appaltante.
Parla Mongelli
Casulli neo presidente COSIMO Mongelli, capogruppo di An alla Provincia di Matera, si congratula e augura buon lavoro al consigliere provinciale Sabatino Casulli neo eletto presidente della II Commissione consiliare permanente, ringrazia altrettanto tutti i componenti della II Commissione e i capi gruppo politici, che in maniera unanime hanno decretato Sabatino Casulli presidente della II Commissione in considerazione dell'impegno dimostrato e del corretto modo di portare avanti i lavori della Commissione stessa.
solo nel l'identità del fortunato vincitore che dopo aver riscosso la cifra starà anticipando le vacanze natalizie e non solo. Alla base della vincita un investimento di soli dieci euro per un biglietto del megamiliardario e la più classica delle operazioni una “grattata” con qualche centesimo recuperato in tasca ed ec-
co che la vita cambia. Non nuova alle vincite la Tabaccheria è stata presa d'assalto dal popolo dei giocatori che come accade in questi casi sfida la dea bendata giocando nello stesso posto della vincita. Già in passato nella stessa ricevitoria si sono registrate vincite importanti come quella di 500
mila euro sempre al gratta e vinci e i 250 mila euro al superenalotto non meno di un mese fa. La dea bendata sembra aver acquistato casa nella città dei Sassi e non di rado non manca di elargire vincite al popolo degli scommettitori che con le loro scommesse portano Matera alla ribalta nazionale posizionandola al
sesto posto della classifica. L'anonimo Paperon de' Paperoni sarà cambiato dopo questa vincita perché se è vero che i soldi non fanno la felicità è vero anche che con tanti soldi (due miliardi delle vecchie lire) la felicità te la puoi anche comprare. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
28 Matera Lettera di protesta contro l’iniziativa dell’ente Parco della Murgia Materana e del Sert Giovedì 27 novembre 2008
Un concorso che fa discutere “Alcol: il rischio invisibile”, associazioni sul piede di guerra UN bando pubblico per il video-concorso "Alcol: il rischio invisibile" destinato agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado di Matera e provincia per l'anno scolastico 2008-2009, finalizzato alla sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e i pericoli dell'alcol è al centro di una querelle che vede coinvolte diverse associazioni (l'associazione regionale club Alcolisti in trattamento, la società italiana alcologia sezione Appulo-Lucana, associazione italiana familiari e vittime della strada della provincia di Matera, associazione club alcolisti in trattamento “Magna Grecia”, associazione “ Cittadino Vigile”, associazione Volontari Emergenza sanitaria e l'associazione “Il girotondo”) che hanno inviato un esposto contro l’inziativa dell’Ente Parco. «Il volantino ed il sito web dell'Ente Parco - si legge nella lettera di protesta indirizzata ai presidenti della conferenza dei sindaci dell'Asl di Matera e Montalbano Jonico, al prefetto di Matera, al direttore dell'ufficio scolastico regionale e del Ser.T di Ma-
L’immagine del bando
tera e agli assessori regionali delle infrastrutture e della sicurezza e solidarietà sociale - divulgano le iniziative “In vino veritas 08” e “Alcol il rischio invisibile” contemporaneamente ed in stretta correlazione esplicitando che tale concorso rientra in una più ampia campagna di sensibilizzazione, promossa dall'Ente
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO
S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti
Parco, sui rischi legati all'abuso di alcol e volta alla diffusione di una “corretta cultura del bere fra i giovani”». Secondo Roberto Cifarelli, presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, il progetto è stato attivato nell’interesse generale: «Se abbiamo violato la legge siamo pronti a ritirare o ri-
vedere il progetto premesso che abbiamo collaborato con il Ser.T dell'Asl di Matera». La lettera di protesta, contesta in modo particolare la commistione e l'accostamento di tali interventi, uno rivolto a tutelare la salute pubblica e l'altro a favorire la cultura del bere vino fra i giovani.
Per questo le associazioni firmatarie esprimono «eufemisticamente la più viva e forte preoccupazione e appare stridire e contrastare decisamente con quanto dichiarato più volte dall'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della sanità) il cui ufficio per l'Europa ha intrapreso numerose attività per ridurre i danni alcolcorrelati nei 52 Stati Membri». «Crediamo - ha detto Raffaello Ripoli presidente dell'A.R.C.A.T - che non si possono promuovere iniziative in contrasto tra loro nelle scuole. Da una parte si bandisce l'uso dell'alcol, dall'altra si favorisce la cultura del bere corretto». I firmatari della lettera chiedono di estendere il contenuto della protesta nelle sedi opportune, provvedere formalmente alla revoca di tutti gli alti amministrativi di adesione e collaborazione alla suddetta iniziativa sia da parte degli enti locali coinvolti che delI'Asl, stabilire, mediante apposite delibere, che le attività di sensibilizzazione e prevenzione, di protezione
e promozione della salute siano organizzate e concertate dal Dipartimento di Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione Basilicata, dalle Asl competenti per territorio e dai servizi di Alcologia in collaborazione con enti e associazioni che operano per il perseguimento degli obiettivi e di intervenire a tutela dei minori impedendo eventuali attività relative al bando oggetto di contestazione e al Prefetto di intervenire in caso di inerzia dei sindaci al fine di prevenire gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini e la sicurezza urbana, riservandosi di ricorrere all'autorità giudiziaria competente ovvero al Mediatore Europeo». Lucia D'Ambrosio responsabile del Ser.T, ha sottolineato che il ruolo del Ser.T nel progetto si riferrisce alla promozione di un video sul rischio legato al consumo dell'alcol: «Questa - ha dichiarato - è la nostra parte nel progetto che mira alla prevenzione del rischio tra i giovani». mic.fer. matera@luedi.it
Matera 29 Nigro, l’assessore Bona e i sindacati arrivano ad una soluzione di compromesso Giovedì 27 novembre 2008
Bando salotti, slittano i tempi Trovata un’intesa sulle condizioni per l’accesso E’ STATO prorogato al quindici dicembre il bando sulla formazione dei lavoratori del mobile imbottito che prevede un finanziamento di 1,8 milioni di euro ed è rivolto dalla Provincia di Matera a 240 lavoratori tra quelli del settore in cassa integrazione straordinaria. E’ la decisione presa ieri mattina nell’incontro che si è tenuto presso la Provincia di Matera tra gli esponenti dell’ente Carmine Nigro e Pasquina Bona e i rappresentanti sindacali Michele Andriulli Fillea Cgil, Valeriano De Licio Feneal Uil e Margherita Dell’Otto della Filca Cisl. L’idea condivisa è stata quella di procedere ad una proroga di 5 giorni modificando le condizioni per la valutazione che sono previste nell’attuale bando di gara e che prevederano ora integrazione che premieranno, a parità di condizioni, il più giovane così come fanno sapere dalla Provincia di Matera. I criteri di accesso dunque dovrebbero essere stati in qualche modo modificati per andare incontro a quelle che erano le richieste e i suggerimen-
Precisazione dell’associazione sugli istituti italiani
Cittadinanzattiva: «no a classifica delle scuole che sono poco sicure»
Pasquina Bona assessore della Provincia, Michele Andriulli della Fillea Cgil
ti che sono arrivati invece da fonte sindacale. Nessun ritiro del bando così come aveva ventilato i sindacati ma una sorta di accordo a metà strada che pare trovato il gradimento generale. L’ente provvederà poi ad avviare una ricerca di mercato per la riqualificazione delle aziende e istituirà un tavolo permanente che possa in qualche modo recepire i suggerimenti che
arriveranno circa la ripresa del settore. Il bando sarà operativo dal 2009 con l’avvio dei corsi nel momento in cui vi siano le condizioni e le risposte attese dagli interessati. Sul fronte sindacale nel frattempo si preferisce attendere e non prendere una posizione ufficiale o fare ulteriori commenti rispetto a quanto avvenuto ieri. Certo la riunione di ie-
ri mattina sembra sia stata accesa da ambo le parti e visti i reciproci scambi di accuse di questi ultimi giorni non è difficile crederlo. Su un argomento così sentito come quello dell’occupazione e del mobile imbottito in particolare l’attenzione in queste ore è molto alta viste anche le indubbie difficoltà del settore che in questo momento non possono affatto essere negate.
«Non abbiamo mai dato la classifica dei 15 istituti più pericolosi di Italia, come riportato erroneamente dai mezzi di informazione in queste ore». È quanto afferma Cittadinanzattiva in merito alla diffusione di notizie non corrette su alcune scuole monitorate dalla stessa associazione con l'ultimo Rapporto Impararesicuri 2008 e in anni precedenti. Si tratta delle scuole: Fiorentino, Leopardi e Bucolia di Lamezia Terme, scuola primaria di Melara e Istituto comprensivo via San Rocco di La Spezia, Istituto comprensivo plesso di Prati di Vezzano ligure, scuola dell'Infanzia Andreani di Prati di Vezzano, Istituto Via provinciale di Bottagna (SP), scuola di Via Sisto V di Ascoli Piceno, scuola Infanzia Contesse di Messina, Liceo classico Asproni di Nuoro, liceo classico di Matera, li-
ceo scientifico Siciliani di Catanzaro. «Questi istituti - precisa Cittadinanzattiva - sono stati monitorati tramite l'osservazione diretta di cittadini, insegnanti e studenti e tramite questionati somministrati ai Responsabili dei servizi di protezione e prevenzione delle scuole suddette. E le stesse presentano problemi di insicurezza molto diversi fra loro e non accomunabili. In ogni caso il campione preso in esame da Cittadinanzattiva è composto da 132 scuole e dunque non si può parlare, a livello assoluto, di scuole più insicure di Italia. Siamo certi che esistono purtroppo altre situazioni ben più gravi di insicurezza assolutamente fuori controllo perchè, a differenza delle scuole che si aprono al nostro monitoraggio, non ne danno conto a nessuno».
Matera I sindacati segnalano disfunzioni, la direttrice smentisce
Finanziamento da 100.000 euro
Riscaldamento inefficiente nella biblioteca “Stigliani”
Sì del Comune al bando “Qualità dell’architettura”
Centomila euro per tornare a far funzionare un impianto che purtroppo tarda ancora ad essere completamente efficiente e che presenta non poche difficoltà nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Succede nella biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, dove lo scorso inverno utenti e dipendenti si sono visti costretti a soggiornarvi ben avvolti in cappotti e sciarpe a causa del mancato funzionamento dell'apparecchiatura per il riscaldamento. Qualcuno, per fare fronte al problema, in pieno gelo aveva scelto di portarsi una stufa elettrica da casa con grave pericolo per la sicurezza dei lavoratori, anche se un paradossale avviso affisso dopo un paio di giorni all'ingresso della struttura disponeva il divieto di entrare in biblioteca con stufette elettriche. Quest'anno, come riportato nei giorni scorsi sul Quotidiano, il problema sembra si stia riproponendo, anche se, la direttrice della Biblioteca, Anna Maria Carbone, contattata telefonicamente smentisce categoricamente le diffi-
Palazzo dell’Annunziata, sede della biblioteca
coltà. Ma lo storico edificio che ospita la Biblioteca “Stigliani” presenta alcune disfunzioni nonostante la scorsa settimana dei rappresentanti sindacali della struttura hanno incontrato Angelo Di Palma direttore generale della Provincia per esporre le problematiche relative alle disfunzioni. Le difficoltà rimangono e per il buon
funzionamento degli impianti si sollecitano interventi risolutivi. Oltre all'impianto di riscaldamento che funziona solo in parte, anche l'impianto antincendio risulterebbe non funzionante. Inoltre, la pulizia dei filtri dei fan-coil non verrebbe effettuata periodicamente, come prevede la normativa. Problemi ci sarebbero
Inizia oggi il primo dei tre incontri promossi dall’Asl 4
Famiglie, scuola e Sert insieme per la comunicazione SCUOLA e Sert della Asl 4 insieme per favorire la comunicazione con le famiglie. Comincia oggi a Matera, alle ore 15.30, presso l'Istituto tecnco commerciale “Adriano Olivetti'' di Matera il corso di formazione “La comunicazione scuola- famiglia: tra incomprensione e dialogo”, promosso dal Servizio Tossicodipendenze (Ser.T) della Asl 4 e dalla Scuola. L'iniziativa si articolerà in tre incontri dalla durata di tre ore ciascuno, programmati per oggi, il 4 e l’11 dicembre 2008. Il corso si propone di promuovere una riflessione sul tema della comunicazione tra docenti, personale ATA, genitori, nell'ambito scolastico. Si lavora a un nuovo “patto” tra scuola - famiglia per la prevenzione delle dipendenze, che deve basarsi su una modalità comunicativa
attiva e responsabile. Il corso di formazione si propone di fornire le conoscenze e gli strumenti fondamentali per realizzare interventi di promozione di stili di vita sani e di scelte culturali e comportamentali contrarie al consumo di droghe, di alcol, di tabacco, ecc. L'iniziativa vuole sviluppare il tema del rischio come esperienza ambivalente, e approfondire la conoscenza dei rischi connessi all'uso di sostanze psicoattive legali e non. L'approccio alla prevenzione proposto è di tipo educativo basato sulla valorizzazione del ruolo del gruppo classe. Il corso ha lo scopo far conoscere la metodologia del laboratorio educativo come strumento per la prevenzione delle dipendenze. L'attività si colloca nell'ambito del protocollo d'intesa siglato dalla Asl 4 e
dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Matera per la prevenzione e la promozione della salute nelle scuole. Il corso è rivolto a un massimo 25 persone e potranno partecipare docenti, personale Ata e genitori. Il corso approfondirà le diverse tematiche nella loro dimensione cognitiva (sapere), personale (saper essere) e operativa (saper fare). Ogni incontro sarà organizzato e gestito con modalità di gruppo. A conclusione del ciclo formativo i partecipanti dovranno compilare un questionario per valutare il grado di soddisfazione per l'esperienza fatta. Per ulteriori informazioni contattare il dottor Natale Pepe al numero telefonico 0835/253704. matera@luedi.it
Sistema di pronto intervento dell’amministrazione provinciale
Predisposto il piano antineve GLI ULTIMi repentini abbassamenti dei livelli della temperatura sono risultati inversamente proporzionali all'innalzamento dell'attenzione da parte dell'amministrazione provinciale di Matera per evitare che improvvise precipitazioni nevose possano trasformarsi in pericolose situazioni di emergenza per le popolazioni interessate, soprattutto quelle residenti nei centri della media ed alta collina. Di qui la predisposizione del piano antineve. «In sostanza - rileva l'assessore alla Viabilità, Giuseppe Dalessandro - stiamo ripristinando la sperimentazione già messa in atto negli anni scorsi che ha consentito di affrontare l'emergenza in condizioni di assoluta sicurezza. Anche quest'anno di fronte a precipitazioni abbondanti che potrebbero paralizzare la circolazione automobilistica sulla rete stradale di competenza dell'ente, ci avvarremo della reperibilità di aziende esterne dotate di mezzi speciali e del personale dislocato sull'intero territorio provinciale». Nel ribadire le linee guide del programma
destinato ad alleggerire le conseguenze di nevicate fuori misura per il nostro territorio, Dalessandro ha anche rivolto un appello alle Amministrazioni locali la cui collaborazione, soprattutto in caso di precipitazioni rilevanti, risulta indispensabile. In particolare l'assessore provinciale alla Viabilità riferisce che l'ente di via Ridola per far fronte a situazioni meteo impreviste ha predisposto un sistema di pronto intervento che prevede il coinvolgimento di buona parte del personale addetto per un totale di una sessantina di unità distribuite in turni settimanali di presenza, dal lunedì alla domenica, compresi i giorni festivi,fino al 29 marzo del 2009. Durante il periodo di pronto intervento è prevista la suddivisione dell'intero territorio provinciale in sette aree omogenee. Il piano prevede anche l'attivazione di un numero verde da parte della società Cosin Srl, appaltatrice del servizio di manutenzione, tramite il quale saranno gestiti gli interventi di pronto intervento.
anche per gli ascensori, uno dei quali è fuori uso da due anni, ed i montacarichi utilizzati per prendere i libri dai diversi depositi, è fuori uso e si resta in attesa dell'arrivo di un ricambio. Nel frattempo il tutto è affidato al buon senso dei lavoratori che si sostituiscono al lavoro del montacarichi. mic.fer.
Giovedì 27 novembre 2008
Il Comune di Matera parteciperà al bando di selezione delle Amministrazioni - seconda edizione 2008-09 -, per il programma “Qualità Italia - Progetti per la qualità dell'architettura”. Lo rendono noto il Sindaco Emilio Nicola Buccico e l'Assessore all'Urbanistica e Lavori Pubblici Antonella Guida, che annunciano la candidatura alla selezione delle Amministrazioni a cui assegnare il finanziamento di 100.000 euro e il supporto tecnico per l'organizzazione e la gestione di un concorso di progettazione, in relazione all'intervento relativo alla riqualificazione dell'area ricompressa tra via Lanera e via Castello con l'opera “Giardino urbano - Infrastrutture Ipogee Sistema integrato della Mobilità -Accesso agli antichi rioni Sassi”. Si tratta di un intervento che risponde alle finalità del bando, significativo dal punto di vista della qualità architettonica, urbana e del paesaggio, nonché inserito nei pro-
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grammi già finanziati dell'Amministrazione Comunale per un importo pari a euro 3 milioni. Il programma Qualità Italia, avviato a livello sperimentale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in alcune regioni del sud Italia, tra cui la Basilicata, si pone l'obiettivo di promuovere il concorso di architettura come mezzo di riqualificazione architettonica e urbanistica ed è finalizzato alla realizzazione di un'opera pubblica che rivesta prestigio e significato sotto il profilo architettonico e paesaggistico. “Si tratta di una importante opportunità che l'Amministrazione Comunale intende sfruttare - afferma il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico. Per questo abbiamo presentato la nostra candidatura ad un programma che ci supporti nell'organizzazione e nella gestione di un importante intervento di riqualificazione urbana che sarà effettuato sul territorio di Matera”.
32 Basket Under 17 Sconfitti i pari grado di Potenza e Bernalda. Buono mattatore sotto canestro Giovedì 27 novembre 2008
Doppio successo per la Virtus Continua la corsa al primato del quintetto di coach Di Gioia Doppio successo per la Publigrafica Virtus Matera nel campionato under 17 regionale. Infatti, i ragazzi guidati in panchina dal coach Michele Di Gioia, nel giro di soli due giorni hanno sconfitto a domicilio i pari età del Nuovo Basket Potenza e hanno espugnato successivamente il Palacampagna di Bernalda. Due incontri ben giocati dalla formazione bianco azzurra che ha fatto subito dimenticare la battuta d'arresto subita sul campo della Vito Lepore Potenza che permette loro di isolarsi al secondo posto in classifica e continuare ad inseguire quello che è l'obbiettivo per questa stagione, ovvero il raggiungimento dei primi tre posti al termine del campionato. Nel match disputato al Palasassi si è capito, sin dalle prime battute, la voglia di riscatto che avessero i giovani virtusini dal momento che sono entrati in campo con la grinta e la determinazione giusta che ha permesso loro di chiudere il primo quarto sul punteggio di 20 a 11, grazie soprattutto ai canestri di Elettrico. Nella seconda frazione coach Di Gioia ha attuato una rotazione fatta su tutti i ragazzi che ha permesso alla squadra di incrementare il vantaggio ed andare al riposo lungo sul rassicurante vantaggio di 22 punti (37-15). Negli ultimi due quarti il vantaggio è andato incre-
Entra nel vivo la stagione della Virtus Matera basket
mentandosi sempre più. 55 a 26 il punteggio al termine della terza frazione mentre 72 a 32 è stato il risultato finale. Bene tutta la squadra, ma da segnalare l'ottima prestazione del mini play Renato Buono, un ragazzo del 1994 che oltre ad aver segnato 20 punti e risultare il miglior marcatore della partita, è stato protagonista di giocate spettacolari che hanno deliziato il pubblico presente e hanno permesso a tutti i compagni di andare a referto. Moderatamente soddisfatto al termine della
partita il coach della Virtus Michele Di Gioia: «Miglioramenti da parte di tutto il gruppo si iniziano piano piano a notare. Bisogna cercare di lavorare sempre più di squadra ed eliminare quei piccoli momenti di buio che purtroppo abbiamo in ogni partita soprattutto in situazioni difensive particolari e in attacco quando ci affidiamo solamente a delle soluzioni individuali. Sicuramente i pochi allenamenti non ci permettono di trovare quella continuità di rendimento necessaria, pe-
rò ci sono forti segnali di crescita a livello di mentalità e di aggressività. Inoltre voglio rimarcare come la mia squadra sia composta esclusivamente da ragazzi nati nel 1993 e 1994 che sicuramente subiscono qualcosa a livello fisico a differenza di altre squadre che schierano ragazzi nati anche nel 1992». Per la cronaca intanto, il match con la Cestistica Bernalda si è chiuso sul punteggio di 90 a 53. Leonardo Filazzola matera@luedi.it
VIRTUSMATERA NUOVOBASKETPOTENZA
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VIRTUS MATERA: Buono 20, Martulli 7, Martino 7, Carlucci 3, Di Lecce F.3, Zielli 2, Merletto 14, Dall'Aglio 1, Casamassima 4, Elettrico 10, Di Lecce E. 1 all. Di Gioia NUOVO BASKET POTENZA: Larocca 5, Romaniello, Colangelo, Di Noia 10, Daraio 8, Mancino 2, Pagano, Russillo, Brienza 7, Deliante,. all.Carta ARBITRI: Ruggieri G. e Di Lecce E. di Matera PARZIALI: 20-11; 37-15; 55-26; 72-32 LARGA e facile vittoria per la formazione materana che in una sfida senza storie riesce ad avere ragione della squadra potentina allenata da Carta con parziali in netto crescendo.
Volley Under 18 Stasera contro il Bitetto
Calcio a 5 Lo Shaolin Potenza vincitore con un netto 11-5
Edil Loperfido regina del girone B
La squadra di Gasparetto paga a caro prezzo le assenze
EDIL Loperfido Matera leader del girone B del campionato maschile under 18. Sempre più sorprendente la formazione materana che ha iniziato anche il girone di ritorno con una bella vittoria. Il team della città dei Sassi, giovedì scorso, ha infatti battuto per tre ad uno il Volley Cassano. E' stata una gara entusiasmante maggiormente nel secondo e nel terzo set, quando entrambe le formazioni si sono date “battaglia” per portare a casa l'intera posta in palio. D'altronde si sono incontrate due formazioni che stanno recitando un ruolo da protagonista in questo campionato; il Cassano è terzo in classifica con tredici punti. Nel primo set erano i materani a chiudere sul venticinque diciotto. Sulle ali dell'entusiasmo, l'Edil Loperfido conquistava anche il secondo parziale con il punteggio di venticinque a ventitre. Il Cassano non accusava il colpo, reagiva e faceva suo il terzo set per venticinque a ventitre ma era solamente una parentesi perché i ragazzi materani mettevano a tacere gli atleti pugliesi nel quarto ed ultimo set chiuso addirittura venticinque a tredici. Una vittoria per la formazione materana che è servita a mantenere invariate le distanze dalla seconda in classifica, il Murgia Sport Altamura, che è distanziata solamente di tre punti e che è reduce dalla netta vittoria per tre a zero con il Bitetto. Proprio quest'ultima formazione barese sarà il prossimo avversario dei materani. Questa sera, infatti, gli atleti della Edil Loperfido torneranno in campo con l'obiettivo di portare ad otto i
Spazio relax, stop inatteso IL BILANCIO DI AVVIO TORNEO A livello dei migliori BUONavvio da parte della squadra under 21 dello Spazio Relax. Con dieci punti totalizzati nelle prime sei gare disputata, la sperimentale formazione giovanile della società presieduta da Francesco Tamburrino, ha dimostrato di poter dire la propria in una campionato di categoria molto interessante. Le squadre che fanno parte del raggruppamento U del campionato nazionale under 21 rappresentano società di ottimo livello, a partire proprio dalla formazione dello Spazio Relax, alla quale si affiancano nomi importanti del palcoscenico nazionale del calcio a cinque, come quello dello Sport Five Putignano, con la prima squadra in A2, quello dei cugini della Nigro Bng Deportivo, quello dela Pellegrino Sport Altamura e del Centro Sociale Giovanile Putignano. Attualmente la formazione guidata in panchina da Anderson Gasparetto, icona della prima squadra, è in quinta posizione in classifica, in coabitazione con il Martina a dieci punti. Tre vittorie, un pareggio e due sconfitte sono il momentaneo score della formazione allenata dal calciatore italo-brasiliano, che tra l'altro, attende rinforzi da parte della società per il mese di dicembre. Ottimo il bottino delle reti realizzate, che tocca quota 39 ed è quasi alla pari della capolista Sport Five Putignano (41 reti) e con le altre molto distaccate. Da migliorare il pacchetto arretrato che, con l'assenza di Laviola ha incassato ben 11 delle 29 reti subite in totale. Il bravo estremo difensore ne aveva subite solamente 18 in cinque gare. f.c. Nicoletti a segno per Matera
SPAZIORELAX SHAOLIN
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I ragazzi del Consorzio volley
risultati utili consecutivi. Sulla carta la gara appare non molto difficile anche perché il Bitetto è ultimo in classifica e fino ad ora non ha messo in cassaforte alcun punto. Il match avrà inizio alle ore 19 presso la palestra del liceo scientifico "A. Amaldi" della cittadina barese. Sicuramente il match contro i pugliesi non avrà la stessa intensità di quello che i materani giocheranno la settimana successiva, il quattro dicembre, contro il Murgia Sport Altamura. Sarà una gara dagli alti toni agonistici anche perché nessuna delle due formazioni avrà voglia di perdere. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
SPAZIO RELAX: Picerno, Giannandrea, Ximenes, Mele, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Di Simine, Carlucci. All. Gasparetto SHAOLIN SOCCER: Micca, Tolla, Sarubbo, Marino, Santarsiero, Laguardia R., Telesca, Amati, Scocuzzo, Labalestra, Vittiglio, Laguardia L. All. Faraone ARBITRO: Lorusso di Matera RETI: 3'28 pt e 18'22 pt Laguardia R., 7'45 pt e 11'20 st Santarsiero, 8'35 pt Di Lecce, 12'24 Nicoletti, 14'15 pt e 8'35 st Tolla, 2'25 st Laguardia L., 4'32 st Telesca, 5'50 st Fontana, 7'20 st Carlucci, 13'30 st Labalestra, 14'22 st Mele, 15'50 st Vittiglio, 18'20 st Amati MATERA - Brutta sconfitta rimediata tra le mura amiche per lo Spazio Relax Matera under 21. Quasi come un fulmine a ciel sereno è arrivata una vera e propria batosta per i
ragazzi di mister Anderson Gasparetto, che si sono arresti all'ex fanalino di cosa Shaolin Soccer per undici reti a cinque. La gara si presentava non come un duro scoglio da superare, ma gli avversari, allenati da mister Domenico Faraone, si sono presentati in forma smagliante, pronti a giocare con la giusta concentrazione e tenacia il derby lucano. I padroni di casa dello Spazio Relax, invece, si sono presentati alla gara con tante defezioni, alle quali il tecnico Gasparetto a cercato di rimediare come ha potuto, ma con risultati non buoni. L'assenza più pesante è stata quella dello squalificato estremo difensore Laviola, che rappresenta sicuramente un punto fermo dei cinque titolari per Gasparetto, e la cui assenza ha pesato in maniera netta. Laviola, infatti, permette alla squadra di giocare per ampi margini dell'incontro con l'uomo in più, oltre ad avere un ottimo tiro dalla distanza, che può sempre servire e che lo ha già portato ad entrare nel tabellino dei marcatori.
Il tecnico dei materani, infatti, prova ad utilizzare anche l'uomo in più in campo per raddrizzare la gara, ma nemmeno questa mossa ha l'effetto sperato. La gara è vivace sin dall'inizio e le due squadre ben messe in campo. Shaolin subito agressiva e sul doppio vantaggio dopo sette minuti. Spazio Relax che perviene al pareggio, ma viene nuovamente punita da due reti degli ospiti, che tornano negli spogliatoi con un buon 4-2. Nella ripresa le assenze per i padroni di casa iniziano a pesare in maniera ancora più marcata, tanto che gli ospiti riescono a prendere il largo e non lasciare più scampo ai ragazzi di mister Gasparetto, che dovranno accontentarsi di tre realizzazioni contro le sette messe alle spalle dell'estremo difensore dello Spazio Relax. Battuta d'arresto che servirà sicuramente da lezione per una squadra che ha l'obiettivo di crescere in questa stagione. Francesco Calia matera@luedi.it
Giovedì 27 novembre 2008
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Miglionico Dopo la petizione dei cittadini, istituzioni locali sensibilizzate a velocizzare i tempi
Il Malconsiglio finisce in ministero Il restauro infinito del castello all’attenzione di Bondi MIGLIONICO - La problematica vicenda del castello di Miglionico, con i suoi infiniti lavori di restauro, è approdata in questi giorni sul tavolo del ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi. Questo risultato fa seguito a una recente petizione popolare, partita durante il periodo estivo grazie all'impegno di alcuni cittadini e aficionados dell'antico borgo di Miglionico, sparsi per l'Italia e nel mondo. L'annoso problema posto in rilievo ha compiuto ora il suo percorso per giungere, infine, all'attenzione di tutte le massime Istituzioni nazionali. Del famigerato Castello del Malconsiglio, sede di una delle più intricate e sanguinose congiure del Medioevo meridionale, si è parlato infatti nei giorni scorsi presso la sede del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Artistici di Roma. Istituzione nazionale della massima importanza, composta da esperti e professori del settore, il cui ruolo è quello di valutare e sottoporre all'attenzione del ministero i
Sandro Bondi
casi più urgenti di problematiche legate alla sistemazione e al recupero del Patrimonio storico nazionale. Presente alla discussione, il presidente della Fondazione Zetema di Matera, Raffaello De Ruggieri, membro illustre di una storica famiglia originaria proprio di Miglionico, ha colto l'occasione per perorare sentitamente la causa ed illustrare ai dirigenti presenti ed al presidente del Consiglio Superiore, Salvatore Settis, la rilevanza storica dell'imponente maniero e l'assoluta
urgenza di porre fine alla fin troppo lunga fase di restauro che, tra periodi di lavoro reale e lunghissimi e incomprensibili periodi di interruzione dei lavori, durano -non senza un minimo di disattenzione di tutte le istituzioni locali- da oltre venti anni. La Presidenza del Consiglio Superiore, che ha accolto positivamente l'istanza, si è prontamente mobilitata per far arrivare sul tavolo del ministro Bondi le richieste contenute nella petizione, accompagnate da una propria memoria scritta, in cui viene sollecitata l'immediata attivazione di una approfondita indagine conoscitiva del ministero, avente il fine di risolvere il problema dei continui blocchi dei lavori di restauro e procedere al più presto alla riconsegna del Castello del Malconsiglio alla piena fruibilità della popolazione locale e al suo immediato reinserimento nel crescente circuito turistico della provincia di Matera. Sollecitati da un imminente interessamento del Ministero, qualcosa sembra
muoversi, intanto, anche tra le istituzioni locali per cercare di trovare una soluzione ai ventennali lavori. Negli ultimi giorni la presidenza della Provincia di Matera, accogliendo la richiesta rilevata dalla petizione popolare e facendosene portavoce, ha indirizzato una propria lettera agli uffici competenti della Regione Basilicata per chiedere il diretto interessamento dell'Amministrazione regionale e l'immediato inserimento del Castello di Miglionico in un nuovo finanziamento che possa consentire di portare a termine i lavori in breve tempo. Lo stesso presidente della Regione, Vito De Filippo, messo al corrente degli ultimi sviluppi della vicenda, si è dimostrato favorevole alla risoluzione del problema dichiarandosi pronto a mettersi al lavoro per individuare nuove opportunità finanziarie che consentano di completare i lavori di restauro dello storico maniero. A Miglionico, intanto, in attesa dell'interessamento ministeriale e -a un anno
Ruolo e funzione dell’ambito di zona per l’area della Collina materana
Si discute sui servizi sociali A Pisticci un convegno organizzato da “Città Essenziale” PISTICCI - “Ruolo e funzione dell'ambito sociale di zona”, è il tema di un comvegno previsto per domani a Pisticci, presso la sala consiliare del Comune, con inizio alle ore 17, organizzato dal Consorzio di cooperative sociali “La Città Essenziale” di Matera. Sarà Pisticci a ospitare l'incontro poiché è il comune capofila per il Piano Sociale di zona dell'Ambito “Collina Materana” che comprende altri 9 centri. Attraverso il Piano sociale di zona sono garantiti servizi di grande importanza sociale come l'assistenza agli anziani e ai minori, l'assistenza ai disabili e la gestione di centri diurni per minori. Nel corso del convegno si traccerà un bilancio dei servizi attivati nel territorio di riferimento e
previsti dal piano sociale, valutando quali sono state le criticità e le risorse impiegate. Parteciperanno al convegno, che sarà introdotto e coordinato dal presidente del Consorzio “La Città Essenziale”, Giuseppe Bruno, l'assessore regionale alla Salute, sicurezza e solidarietà sociale, Antonio Potenza, il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Asl 5, Pietro Quinto e l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pisticci, Mario Di taranto Interverranno, insieme a Giovanni Battista D'Onofrio, presidente del Consiglio del Comune di Pisticci, l'assistente sociale, Roberta Giannelli, e la psicologa, Carmen Centola, dello stesso comune. A testimoniare l'esperienza sul campo saranno anche l'assistente so-
ciale del Comune di Stigliano, Beatrice Leone, quella del Comune di Montalbano Jonico, nonchè coordinatrice del piano sociale di zona della Collina Materana, Iolanda Silvestro, la coordinatrice del Servizio Sad Minori della cooperativa “Il Puzzle” Valeria Piscopiello; la coordinatrice del Centro diurno e del Servizio Sad Minori della Cooperativa Sociale “Anthos”, Mariagrazia D'Onofrio; il coordinatore del Servizio Sad Anziani della Cooperativa Sociale “Vita Nuova” Domenico Bianco e il coordinatore del servizio assistenza cittadini portatori di handicap Ati “La Mimosa”, Franceso Ritrovato. L'intervento del sindaco del Comune di Pisticci, Michele Leone, concluderà il convegno. provinciamt@luedi.it
esatto dall'ultima interruzione dei lavori- il cantiere del Castello sembra tornato improvvisamente a rianimarsi. La speranza concreta ed unanime che circola tra la gente del paese è che questa possa essere davvero la volta buona e che tale nuova concomitante concentrazione di attenzioni, provenienti ora da tutte le istituzioni locali e dal Ministero, porti finalmente all'ultimazione dei lavori ed alla riconsegna del Castello entro la prossima stagione estiva. In modo tale da consentire ai cittadini di Miglionico; ai tanti emigrati che tornano a passare le vacanze al paese di origine ed ai sempre più numerosi turisti di passaggio, di poter rivivere gli interni del magnifico Castello e avere magari il privilegio di ritornare a fare una passeggiata “dietro al castello”, straordinaria terrazza naturale da cui, intere generazioni di nonni, hanno potuto godere di uno dei più incantevoli panorami della provincia materana. Dino Centonze provinciamt@luedi.it
Miglionico Il comune vende i suoi terreni MIGLIONICO - Come stabilito in un recente consiglio comunale, nei giorni scorsi il Comune di Miglionico ha pubblicato il bando per la vendita all'asta di terreni agricoli comunali. Si tratta di 49 lotti di diverse dimensioni e fino a un costo unitario compreso tra 14,50 e 70.688 euro. Le domande vanno presentate entro il 4 dicembre. L'asta è prevista per il giorno dopo. L’alienazione dei beni immobili comunali, è stata decisa per ripianare i debiti dell’ente approfittando di una opportunità di legge colta da diversi comuni della provincia di Matera, al fine di ripianare i bilanci senza ricorrere a mutui. provinciamt@luedi.it
Sicurezza sulla Provinciale
Pisticci-Pozzitello Al via i lavori PISTICCI - Prosegue l'attività della Provincia per la messa in sicurezza delle strade di competenza dell'ente che hanno trovato copertura nel bilancio corrente. Essendo ormai nella fase finale del mandato, la giunta del presidente Nigro si è imposta di conseguire appieno il programma e, naturalmente, braccio esecutivo di queste attività è l'assessore alle Infrastrutture Giuseppe Dalessandro. «L'intero territorio è tenuto sotto controllo dalla Provincia -ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture e alla Viabilità, Giuseppe Dalessandro- e naturalmente si stanno privilegiando le strade maggiormente a rischio. Come la strada provinciale Pozzitello-Pisticci, i cui lavori di manutenzione per 50mila euro sono già stati consegnati e della strada provinciale 154, lavori per altri 60 mila euro. Sembrano somme modeste -ha concluso l'assessore Dalessandro- ma messe insieme rappresentano per l'Amministrazione provinciale un esborso notevole e per l'utenza, cosa più importante, un più elevato livello di sicurezza». provinciamt@luedi.it
Polisportiva Libertas Montescaglioso Cinque gol e una traversa
Torna la supremazia sul Paternicum MONTESCAGLIOSO - La formazione montese della Polisportiva Libertas conferma tutto il suo potenziale offensivo (28 gol totali) rifilandone ben cinque (più una traversa) al malcapitato Paternicum, squadra che mancava da Montescaglioso da circa dieci anni e anche in quell'occasione lasciò il Comunale con 5 gol al passivo, come ricordato dall'ex portiere del Montescaglioso Giambattista Raddi, che tra qualche settimana passerà al calcio a cinque. La gara, che ha segnato il ritorno alla vittoria dei ragazzi di mister Cicorella, i quali avevano conquistato un solo punto nelle ultime due gare, non è mai stata in discussione, con i ragazzi di casa proiettati all'attacco sin dalle
primissime battute. Dopo il colpo di testa del paternicano Parente terminato di poco fuori, ha avuto inizio l'arrembaggio montese, con due tentativi dalla distanza di Petruzzo e la rete di Bubbico (seconda stagionale), al 20', propiziata da una delle tante sgroppate sulla fascia sinistra del laterale Claudio Ciracì. La squadra montese aveva raddoppiato già al 31' con un colpo di testa sottomisura di Petruzzo sugli sviluppi di un corner ma l'arbitro Eustachio Capolupo aveva ravvisato una carica sul portiere e quindi annullato. Dopo un'occasionissima capitata e sprecata malamente da Maurizio Raddi, solo davanti al portiere avversario Molina, nel primo dei due minuti di recupero lo scatenato Ci-
racì raddoppiava, suggellando una gara di impegno, corsa e tecnica grazie ad un bellissimo diagonale di sinistro scagliato da posizione defilata. La ripresa, come il primo tempo aperta da un colpo di testa, fuori di poco, del Paternicum (da parte del neo entrato Petrone P.), vedeva proseguire il soliloquio montese, con la rete, un po' casuale, del rientrante Marco Simmarano (al 53', punizione dalla destra e il portiere potentino che si trascina la palla nella rete). Quarta rete al 57' con Mangia, entrato al 25' al posto di Bubbico, il quale con un potente destro dal limite dell'area segnava la sua quarta rete stagionale (propiziata da un inserimento prepotente dell'inesauribile Ciracì). C'è stato il tem-
La Polisportiva Libertas Montescaglioso
po per due occasioni, capitate sui piedi di Michele Santochirico: al 72', con una bella volée, ha centrato la traversa, mentre al 75' non ha colpito nella maniera migliore mentre era lanciato
verso la porta. Ci ha comunque pensato Mangia, all'83', a centrare il pokerissimo con un pregevole e imparabile diagonale di sinistro. Michele Marchitelli
Giovedì 27 novembre 2008
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Grassano Fidas protagonista come in quel tragico anno
Incontro con il segretario Lacorazza
Record di donazioni ricordando il terremoto
San Mauro Forte Il Pd discute di crisi e grandi temi
GRASSANO - Settimana di grande attività alla Sezione donatori sangue Fidas di Grassano. Molteplici gli impegni che hanno visto coinvolti dirigenti, staff medico e donatori. Domenica scorsa, anniversario del terremoto dell'Irpinia e della Basilicata, si è svolta la Giornata di donazione del sangue per onorare la memoria dei caduti e per continuare nell'impegno sociale e civile di questa comunità che nasce proprio dal terremoto '80, e più precisamente dall'incitamento dell'allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che giunto a Potenza si rese conto che molti feriti non potevano essere operati nell'Ospedale S. Carlo di Potenza per mancanza di scorte di sangue. Ancora una volta il grande cuore dei grassanesi ha saputo dare una risposta positiva alla richiesta del Servizio Trasfusionale dell'Ospedale di Matera, che aveva allertato le associazioni dei donatori sulla necessità di assicurare un maggior numero di sacche per far fronte alle numerose necessità che si presentano per curare e per
Anna Rita D’Agostino
operare i numerosi pazienti del nostro nosocomio. Domenica sono stati 40 gli accessi dei donatori, 30 le sacche raccolte, 5 i nuovi donatori che si sono presentati al centro prelievi Fidas Grassano. Grande la soddisfazione che ha espresso il presidente, Giovanni Spadafino, che ha sottolineato: «La Sezione Fidas di Grassano, con un intenso e proficuo lavoro del direttivo, dei collaboratori e dello staff medico, ha già superato le numerosissime sacche raccolte del 2007. A fronte delle 420 unità di sangue rac-
colte lo scorso anno a Grassano, ad oggi abbiamo raccolto 438 unità e dobbiamo effettuare ancora una giornata di raccolta plasma e la tradizionale raccolta natalizia che è sempre copiosa per l'afflusso degli studenti e di quanti rientrano in paese per le festività natalizie». A seguire si è tenuto nell'aula magna dell'Itc di Grassano l'incontro di formazione dei soci donatori “Conoscere la donazione: criteri di selezione del donatore”. Le relazioni sono state presentate dai responsabili sanitari associativi, Vincenzo Denisi e Anna Rita D'Agostino. Nei loro interventi hanno sottolineato le novità introdotte con la legge sangue 219/05 e con i decreti attuativi che sono stati emanati dal Ministero. Molto interessante e seguito dall'assemblea l'intervento dei medici che hanno scandagliato il pianeta sangue. Denisi ha affrontato l'argomento, partendo dallo studio di questo elemento vitale per gli uomini, ed sottolineato che attualmente il rischio di infezioni nella trasfusione di sangue è bassissimo grazie all'at-
tenzione posta per la sicurezza sia del donatore che del ricevente. D'Agostino, dopo l'intervento, ha risposto alle domande poste dal pubblico che hanno spaziato dalle curiosità come quella della compilazione del consenso informato. Presenti all'incontro l'assessore alla Salute del Comune di Grassano, Rocco Degiacomo, il segretario regionale Fidas, Pancrazio Toscano, il Consigliere nazione Fidas, Antonio Bronzino. L'assemblea è stata anche l'occasione per far presentare alla vice presidente, Maria Deniso, il punto sull'attività associativa del 2008, sugli obbiettivi raggiunti che confermano con un alto numero di donazioni e un'intensa attività. Ha presentato anche il programma delle attività previste per il 2009: 13 giornate di donazione del sangue, 3 giornate di donazione del plasma, momenti associativi che vanno dalla formazione continua per i dirigenti, all'informazione ai donatori, alle gite sociali, alle manifestazioni pubbliche. provinciamt@luedi.it
Giuseppe Rasulo di 53 anni è nell’organizzazione
Traffico di auto di lusso Arrestato uno stiglianese STIGLIANO - Riciclavano auto di lusso, ma sono stati scoperti con il Gps e l’intercettazione di ben 30.000 Telefonate. C’è anche un lucano originario di Stigliano, Giuseppe Rasulo di 53 anni, nel giro di oltre 200 auto di lusso, che un'organizzazione criminale internazionale acquistava in Italia e, senza pagarle, le riciclava in Serbia, Romania e Ungheria. L'inchiesta, avviata nello scorso febbraio dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Amaro (Ud), ha portato all'emissione di 13 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip di Tolmezzo (Ud) su richiesta della Procura della città friulana, che ha coordinato l'inchiesta. Le ordinanze sono state eseguite con un'operazione (denominata “Evergreeen”) e scattata in otto regioni (Friuli Venezia Giulia,
Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Toscana, Puglia, Campania e Abruzzo) alla quale hanno partecipato circa 200 agenti della Stradale. Quattro persone sono state arrestate e condotte in carcere; cinque agli arresti domiciliari; due sono tuttora ricercate in Italia e altre due sono ricercate in Spagna e Ungheria. Una persona è stata inoltre sottoposta a fermo nel corso dell'operazione e altre quattro sono state fermate nei mesi scorsi nel corso dell'inchiesta e rilasciate -è stato spiegato ieri durante una conferenza stampa a Triesteper non compromettere gli sviluppi dell'indagine. Secondo le indagini della Polizia Stradale, l'organizzazione aveva base operativa nel veronese con ramificazioni in Puglia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Cam-
Una pattuglia della Polstrada
pania, Friuli Venezia Giulia, Spagna, Serbia, Romania e Ungheria. Operava attraverso società fittizie che, con contratti di leasing, rilevavano automobili di lusso (del valore fra i 50.000 e i 100.000 euro), che venivano poi abilmente contraffatte e, con falsi documenti, reimmatricolate nei Paesi dell'Est Europa. All'organizzazione facevano capo 21 persone, con ruoli e responsabilità differenziate.
SAN MAURO FORTE - Lavoro, scuola, pensioni, sostegno economico alle famiglie, erano i temi posti alla base di una iniziativa pubblica promossa dal locale circolo del Partito democratico, che si è tenuta nella serata di domenica scorsa a San Mauro Forte. Ma nell'incontro-dibattito, come era inevitabile, hanno fatto capolino tutte le altre tematiche (sito unico scorie nucleari, utilizzo royalties petrolio, la crisi occupazionale, l'evoluzione e il ruolo del Pd) all'ordine del giorno, anche grazie agli appassionati interventi di cittadini che si sono susseguiti subito dopo l'introduzione dei lavori da parte di Giuseppe Malacarne, il segretario del locale circolo dei democratici. A sviluppare gli argomenti e a dare risposte agli interrogativi e alle perplessità emerse è toccato, nell'ordine, all'assessore regionale all'Ambiente Vincenzo Santochirico e al segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza. Rispetto al paventato rischio di un possibile ripensamento da parte del governo nazionale circa il sito unico delle scorie nucleari nella nostra regione, Santochirico ha assicurato che al momento tale pericolo non è un tema all'ordine del giorno sebbene, ha sottolineato, vi è la esigenza di non abbassare la guardia rispetto ad un esecutivo nazionale che sta cercando di cambiando quelle norme che subordinano scelte di tale natura all'assenso delle regioni interessate. L'assessore regionale ha poi ripercorso le tappe della conquista del diritto alle royalties sul petrolio ottenuto grazie ad un impegno pressante del governo regionale di centro sinistra dell'epoca (dieci anni or sono). Fondi che non sono di entità tale da essere taumaturgici per le sorti della regione, così come spesso si è portati a pensare. Essi sono stati utilizzati in prima battuta per i territori in cui insistono le perforazioni e per innume-
Continua il successo di “Povincia in bus”, domenica a Oliveto Lucano e San Mauro Forte
Turisti incantati dall’entroterra SAN MAURO FORTE “Dove la natura è di casa”. E' il titolo della sesta tappa di Provincia in bus, il programma messo a punto dalla Provincia di Matera teso a far conoscere il territorio interno ai turisti attraverso viaggi in autobus ed itinerari organizzati. La tappa di domenica scorsa, partendo da Matera, ha toccato i centri di Oliveto Lucano e San Mauro Forte. A Oliveto i turisti, circa una cinquantina, hanno potuto visitare il centro storico, con le caratteristiche stradine e l'immenso patrimonio di portali e palazzi storici, oltre alla Chiesa Madre ed alla suggestiva area archeologica di Monte Croccia, con il sito mesolitico di Pietra
della Mola ed i resti di una città lucana del IV sec. a.C., immersi nel bosco di Gallipoli-Cognato. A San Mauro Forte, invece, i visitatori hanno potuto gustare le prelibatezze dell'enogastronomia locale in un ristorante della zona, e poi hanno visitato le vie del centro storico, tra palazzi baronali settecenteschi e cantine rupestri fino alla Chiesa Madre per visitare la cripta ipogea. «Un'iniziativa estremamente positiva -ha dichiarato in una nota il consigliere Antonio Santochirico- frutto dell'impegno e del lavoro dell'assessore provinciale al turismo Giovanni Ianuzziello e dei responsabili del progetto, la dottoressa Rosina D'Ono-
frio ed il progettista dottor Giuseppe Lalinga». Grazie a progetti come questo -aggiunge il consigliere provinciale- e come altri, sulla caratterizzazione turistica dei piccoli centri a cui sta lavorando l'assessorato provinciale, è possibile dare corso e concretizzare azioni di delocalizzazione e destagionalizzazione dei flussi turistici, che nel territorio giungono principalmente nella città di Matera e sulla fascia Jonica in estate, verso l'interno ed in periodi meno frequentati. Una strada importate e dalle grandi possibilità -si legge infine nella nota di Santochirico- che può determinare importanti ricadute su di un territorio
troppo spesso dimenticato dai grandi flussi turistici che attraversano la nostra regione, ma che ha molte potenzialità, diverse peculiarità e possibilità di richiamo di turisti e che se valorizzato può rappresentare il giusto completamento per una Provincia che sulla sua immagine e sulla propria spendibilità in campo turistico punta per farsi conoscere ed apprezzare. Attività mirate per ingenerare, dunque, un meccanismo proficuo di crescita e di sviluppo di un turismo locale, che sappia fondare la propria crescita duratura sulle caratteristiche e sulle risorse del territorio». provinciamt@luedi.it
Oliveto Lucano
revoli altre necessità quali i trasporti e l'università. Da essi si è attinto poi per il progetto di sostegno alle centinaia di famiglie bisognose coinvolte nel programma di “Cittadinanza solidale”, sino allo sconto sulla bolletta del gas che riguarda tutti i cittadini lucani in un'ottica di ottimizzazione di questi fondi (che non sono infiniti) affinché possano alleviare in qualche modo le difficoltà delle famiglie dell'intera regione. Lacorazza ha sottolineato l'azione innovativa per una nuova “governance” portata avanti dal governo regionale (riduzione delle Comunità Montane, delle Asl, degli Aato rifiuti) che va nel senso di razionalizzazione e riduzione di costi chiesti a gran voce dai cittadini. Ha poi stigmatizzato l'azione del governo nazionale che sta saccheggiando i fondi Fas destinati al Sud utilizzandoli per altri scopi, che ha eliminato il credito d'imposta utile allo sviluppo delle imprese, che ha cancellato il mezzogiorno dalla sua agenda. Un governo che non si sta dimostrando all'altezza della crisi che sta investendo il Paese. Non ha glissato sulle vicissitudini interne del proprio partito il segretario Lacorazza, che ha ricordato a tutti, anche agli impazienti, che il Pd è un partito giovane che non ha avuto molto tempo a disposizione e che la complessità del dibattito interno è figlio delle diverse sensibilità di provenienza che tardano ad amalgamarsi. Comunque ha invitato tutti a fare meno chiacchiere e più fatti, sottolineando l'esigenza di abbassare il livello delle polemiche ed elevare i toni della discussione. Lacorazza non ha mancato di mandare un messaggio ai militanti del Pd che vengono dalle esperienza dei partiti storici italiani facendo rilevare loro che il Pd è un partito nuovo anche perché essenzialmente rivolto alle nuove generazioni postideologiche. Vito Bubbico
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Il giornalista Carlo Vulpio ospite del comitato “Cittadini Attivi”, presenterà il suo libro-denuncia
“Roba nostra”, dibattito a Bernalda BERNALDA - La cittadina bernaldese è in fermento per l'arrivo del giornalista del Corriere della Sera, Carlo Vulpio. L'appuntamento è per oggi alle ore 18 presso la Sala Incontro di via Cairoli, dove, oltre all'autore, ci sarà tutto il direttivo del Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, organizatore dell'evento. Carlo Vulpio presenterà il libro “Roba Nostra”, con prefazione di Marco Travaglio. Il testo-denuncia parla del malaffare sotto una luce diversa; attraverso un linguaggio chiaro, pulito ed esplicito. Finalmente nomi e cognomi, storie apparen-
temente diverse, ma che dimostrano un filo conduttore unico: la corruzione e l'identificazione corruttore/corrotto. Inquietante, se si pensa che la nostra Italia è così, da nord a sud. Quindi, l'autore, tra le righe del suo libro dice: «Bisogna far sistema». Questa ricetta, con cui in genere le economie decollano e i paesi si sviluppano, trova da noi un'applicazione tipicamente all'italiana. Consiste nella capacità inesauribile di stabilire reti di complicità e connivenze tra politici, esponenti professionali e istituzionali, faccendieri e malavitosi, con
un unico scopo: saccheggiare i beni e le risorse pubbliche. Anche grazie alle rivelazioni emerse dalle inchieste del pubblico ministero, Luigi de Magistris, e alle vicende del giudice Clementina Forleo, Carlo Vulpio punta l'attenzione sul sistema meridionale del malaffare, dove i partiti-famiglia sono macchine oleatissime con cui si smistano i fondi nazionali ed europei, si assegnano gli appalti, si decide la fortuna o la sfortuna nelle carriere pubbliche, a cominciare dalla magistratura. E mette in primo piano le vere forze che “fanno gira-
re” il paese, condannandolo all'inefficienza dei servizi, agli scempi ambientali e al declino inarrestabile della sua economia. Di queste forze, dopo le scoperte pionieristiche del pool di Milano, Roba Nostra offre la radiografia più aggiornata. Nuovi capibastione politici, tangentisti della prima e della seconda Repubblica, massoni riuniti in fantasiose logge, affaristi devoti della Compagnia delle Opere, clan familiari che sperimentano le tecniche più spietate per garantirsi il controllo di tutto ciò che è pubblico in intere regioni: dalla sanità all'istruzione, ai cosiddetti incentivi per lo
I Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto
sviluppo». Quindi, come si legge sui manifesti posti in tutta Bernalda: «Tutti i cittadini sono invitati a partecipare anche per aver parla-
to di Bernalda nel suo libro, ponendola all'attenzione nazionale». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Serviranno alla messa in sicurezza degli incroci a raso presenti lungo l’arteria provinciale
Dieci milioni per la Sp 175 Nuovi stanziamenti regionali sulla Matera-Metaponto METAPONTO - Buone notizie per i lavori di ammodernamento della strada provinciale, ex statale, 175 Matera-Metaponto, già chiusa per cantieri dal 9 settembre scorso. Ieri il consiglio regionale della Basilicata, riunitosi lunedì, ha approvato a maggioranza (con il voto favorevole dei 17 consiglieri del centrosinistra presenti in aula) una delibera della giunta che modifica il Piano regionale della viabilità, assegnando un finanziamento aggiuntivo di circa 10 milioni di euro, a titolo di anticipazione, per l'adeguamento della ex statale 175. Questo finanziamento servirà per realizzare opere aggiuntive volte ad aumentare il livello di sicurezza dell'arteria stradale, attraverso l'eliminazione di alcuni incroci a raso e la costruzione di viadotti. I consiglieri del centrodestra non hanno partecipato al voto, ritenendo necessario un riesame del provvedimento in Commissione. Fino al mesedi giugnod el prossimoanno sulla ex statale 175 che collega Matera a Metaponto, la circolazione automobilistica si svilupperà con qualche problema a causa delle attività di cantiere con cui si sta provvedendo all’adeguamento dell’arteria. Si tratta di un disagio reale, ma ne-
La Sp 175 Matera-Metaponto
cessario perchè conferirà a una delle arterie chiave della viabilità provinciale migliori caratteristiche, aumentandone la sicurezza. L'intervento, che viene eseguito dall'azienda “Ferrara” di Policoro, è iniziato nello scorso mese di marzo. A disposizione, per ammodernare i circa 26 chilometri del percorso su cui si svilupperà l'attività di cantiere, una sommadi 26milioni di euro rivenienti
dai fondi Por destinati al Piano regionale della viabilità. Attualmente le maestranze sono impegnate nella realizzazione del lotto intermedio della strada, 11 chilometri, a partire dal bivio di Montescaglioso. Sarà completato entro la fine del mese di giugno 2009. C’è la deviazionedel trafficoin direzione della superstrada Basentana. Molto dipenderà dalla rapidità degli interventi. Per i due lotti in fase di lavorazione non è stato possibile attivare percorsi alternativi, ameno che non si voglia utilizzare la strada in destra Bradano. I disagi maggiori, quindi, erano previsti din dall’inizio in questo periodo. La Provinciale 175 rappresenta un’arteria di vitale importanza, sia per il traffico veicolare quotidiano, essendo preferita da tutti coloro che dalla fascia jonica si spostano verso il capoluogo di regione per lavoro o studio. Durante l’estate, poi, la Provinciale è certamente la più indicata anche per il traffico veicolare dei vacanzieri del fine settimana, che dall’area barese raggiungono in massa le mete turistiche del Metapontino. Investire su quest’arteria, dunque, rappresenta una scelta certamente strategica. provinciamt@luedi.it
Sp Sinistra Bradano chiusa Tempi celeri per l’appalto LA messa in sicurezza della strada provinciale Sinistra Bradano, che dal bivio sulla ex statale 380 conduce verso Ginosa (Ta), è un ulteriore traguardo che l'Amministrazione provinciale di Matera si appresta a conseguire. A dare la notizia è l'assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro, che ha imposto allo staff tecnico tempi celeri per procedere alla gara di appalto. «Si tratta -afferma Dalessandro- di una strada provinciale molto importante, soprattutto per i cittadini di Montescaglioso, ma che rappresenta anche una valida alternativa alla ex statale, oggi provinciale 175, attualmente interessata dai lavori di ammodernamento». È utile ricordare che la Sinistra Bradano arriva fino al territorio della provincia di Taranto e che quel tratto risulta chiuso al traffico ormai da dieci anni (essendo totalmente inagibile). L'intera arteria è lunga circa diciotto chilometri e sarà interessata dalla risagomatura con
Giuseppe Dalessandro
relativo rifacimento del manto stradale, della segnaletica e di quanto altro occorre per poterla considerare in sicurezza. Il finanziamento rientra nell'accordo di programma tra la Regione e la Provincia e ammonta a 720mila euro. provinciamt@luedi.it
Viaggio suggestivo tra le antiche fornaci e i mulini abbandonati per ritrovare le proprie origini
I ragazzi della Media alla scoperta di Tursi
I ragazzi durante l’escursione
TURSI - I ragazzi di prima A e prima B della scuola media “Sant'Andrea Avellino”, accompagnati dagli insegnanti Melina De Nicola e Marianna Viceconte e Salvatore Ferrara, alle tre
del pomeriggio di lunedì scorso, sono usciti dalle aule e come piccoli argonauti, si sono incamminati verso la strada che porta in Rabatana. Hanno percorso a piedi circa un chilometro e poi si so-
no diretti a sinistra, verso il torrente Pescogrosso, ed hanno attraversato il piccolo ponte sopra il canale. Lungo la strada hanno incontrato alcune anziane signore che oltre alla camminata pomeridiana, avevano raccolto le fascine di legna e la trasportavano in testa. I venti alunni li hanno salutati ed hanno proseguito alla conquista dei vecchi mulini di pietra che nel secolo scorso funzionavano ad acqua. Hanno risalito un sentiero tracciato dagli operai della Comunità Montana del Basso Sinni, fino ad arrivare al primo mulino quello più grande. Qui professori ed alunni hanno posato per una foto ricordo ed alcuni ragazzini agitavano le braccia, nello stile delle immagini che si vedono nel canale televisivo di
“Italia Uno”. Poi tutti si sono inerpicati per vedere più avanti anche l'altro mulino un pochino più piccolo. Vicino al primo mulino hanno visto una vecchia fornace, che forse serviva per cuocere i mattoni e per preparare la calce. Il professor Ferrara ha illustrato come dovevano funzionare i mulini ad acqua, dove cadeva l'acqua che faceva girare le macine. «Negli anni '50 le donne risalivano il torrente Pescogrosso dove l'acqua scorreva anche d'estate e ci andavano a lavare i panni. Adesso ci sono le lavatrici e l'acqua c'è in casa. Ma a quei tempi non c'era niente di tutto questo -ha concluso il prof- con la sua lezione all'aperto». Dovevano visitare il terzo mulino, che sta più a monte, ma cominciava a
cadere la pioggia ed allora i docenti hanno deciso di rientrare. Sono arrivati a scuola che erano le cinque della sera. I ragazzi erano stanchi e soddisfatti. Qualcuno di loro aveva scattato delle foto con il telefonino. La camminata fa parte di un progetto scolastico che si chiama: “A spasso per il paese” e prevede oltre alla visita dei mulini, una camminata in Rabatana per visitare gli antichi luoghi e la chiesa. Negli anni '90 una troupe guidata dalla giornalista Lorenza Colicigno del Tg3 di Basilicata venne a filmare i vecchi mulini ad acqua, per un servizio televisivo sul poeta Albino Pierro, insieme agli alunni del compianto prof Francesco Liguori. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Collocati cassonetti speciali per le strade del centro
Rinnovato il direttivo cittadino
L’Unitre Policoro Rifiuti, a Montalbano Jonico apre la nuova sede si differenziano anche i vestiti e si rafforza MONTALBANO JONICO Avviata da oltre otto mesi la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti solidi urbani, a Montalbano Jonico, continua da parte della società e del Comune la messa a disposizione dei cittadini di spazi e contenitori che possano consentire di mantenere pulito il centro urbano e di riciclare ciò che è ancora riciclabile, ad esempio capi di vestiario. Sono stati, infatti, posizionati, oltre a cestini di colore blu per la raccolta di rifiuti di quanti transitano o sostano in strada, anche grandi contenitori di colore giallo, in diverse aree del centro abitato per differenziare indumenti ed abiti usati, borse di pelle e calzature, purchè riversati in paia e in condizioni non di estremo deperimento; sino ad oggi, questo materiale veniva conferito nell'indifferenziata o si metteva a disposizione di enti di carità e solidarietà sociale. «Questi contenitori -si legge in una nota del co-
I cassonetti speciali per vie di Montalbano Jonico
mune- sono stati allocati temporaneamente in via Marconi, via Peschiera, via Santanatuono (nei pressi del cancello principale della Villa Comunale) via Santantuono (all'incrocio di Via Monte Pollino), piazza Risorgimento. In maniera definitiva, nei prossimi giorni, i contenitori di via
Santantuono (all'incrocio con Via Monte Pollino) e di via Marconi verranno posizionati rispettivamente in piazza Mascagni (Borgo Nuovo) e via Pandosia, accanto ai bagni pubblici di via Eraclea». L'assessore all'Ambiente, Riccardo Walter Fattorini ha dichiarato: «Adesso si potranno
differenziare anche altri rifiuti che andavano in discarica nell'indifferenziato producendo consistenti volumi e pesi significativi». Soddisfatto per l'ulteriore passo avanti in campo di differenziazione dei rifiuti, per cui Montalbano è fra i comuni pionieri, il sindaco, Leonardo Giordano, da parte sua ha inteso così commentare: «E' un altro prezioso modulo che aggiungiamo al nostro progetto di raccolta differenziata. Un altro servizio che produce non rifiuto da discarica, ma materiale da recuperare e riciclare. Raccomandiamo ai cittadini di farne largo e corretto uso e di seguire scrupolosamente le istruzioni che sono scritte sui contenitori». Sui contenitori è chiaramente espressa la funzione della raccolta, degli oggetti che devono essere depositati in buono stato, insieme all'invito ai cittadini a depositare il materiale in buste di plastica. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Montalbano Finanziamento del ministero
Fondi di consolidamento In arrivo 600.000 euro MONTALBANO JONICO - Può riprendere, a Montalbano Jonico, l'opera di riduzione del rischio geologico che interessa soprattutto l'area del centro storico, grazie ad un progetto elaborato dall'amministrazione comunale e finanziato dallo Stato. «Il Ministero dell'Ambiente -si legge in una nota del comune- ha comunicato al sindaco di aver inserito nel programma di finanziamento di opere destinate a ridurre il rischio geologico il progetto preliminare presentato dal Comune di Montalbano Jonico concernente lavori nell'area a rischio 5 di piazza Cirillo nel centro storico per una somma di 600mila euro. Soddisfazione è stata naturalmente espressa dal primo cittadino Leonardo Giordano che, da parte sua ha
dichiarato: «Questa notizia ci ripaga di tante fatiche e di tanto lavoro fatto per continuare le opere di consolidamento che noi stesso avevamo iniziato nel 1999 a partire dall'extramurale del vecchio Castello». Pari soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore comunale ai Lavori pubblici, Camillo Donato Pierro, che ha seguito la pratica presso il Ministero: «Piazza Cirillo è uno dei punti in cui sono stati effettuati da privati investimenti di ristrutturazione e di creazione di punti di ricettività alberghiera. Ci sono persino inglesi che hanno comprato. Di là vi è la più bella vista dal quale si possono ammirare le vette del parco del Pollino come la vallata dell'Agri, un tempo Conca d'Oro del paese». Una buona notizia, dunque per la comunità jonica che nel vantare uno
La zona di Piazza Cirillo che sarà messa in sicurezza a Montalbano Jonico
fra i più interessanti centri storici della regione può anche contare adesso su un più sostanziale finanziamento per il consolidamento e la riqualificazione di una interessante area della “Terravecchia”, oggi in situazione critica. an.ca.
Il gruppo dell’Unitre di Policoro
POLICORO - L'Unitre (Università delle tre età) diventa una vera e propria organizzazione con tanto di sede cittadina. Dopo quattro anni intensi di lavoro, come sezione al servizio anche dei giovani con corsi di italiano, filosofia, diritto, economia e quant'altro, oltre e laboratori didattici; sabato sera, in via Zanardelli, alla presenza di Angelo Mancuso, segretario generale Unitre di Potenza, si è provveduto alla nascita di una sede dell'Unitre, presente in tutta Italia, con l'approvazione dello statuto, la nomina degli organi sociali, dopo ovviamente aver riscontrato la presenza del numero legale dei soci. Può sembrare un semplice cambio di “ragione sociale”, ma la nascita della sede è importante perché «permetterà a una delegazione di Policoro di partecipare alle riunioni nazionali e internazionali dell'Unitre», spiega il neo presidente, Nicola Maiellaro, ultimo presidente della sezione Unitre policorese, che presenta anche l'Accademia dell'Umanità e della Cultura; la prima gestita dagli studenti e la seconda dai professori. Gli altri soci fondatori e le rispettive cariche sono così assegnate: vice presidente Rosa Melonascina; direttore dei corsi Gaetana Corbo; vice direttrice dei corsi Teresa Lucarelli; segretario Giovanni Camardi; tesoriera Angela Delia; revisori dei conti Rosa Tedesca, Angelo Caricati, Rosina Gaetano, supplenti Palma Rinaldi e Nunziangelo Vammacigno. Mentre lo stesso Maiellaro ricorda anche gli
altri soci fondatori: Giulia D'Ambro, Antonia D'Onofrio, Carmela Suriano, Antonietta Iannibelli, Serafina La Bianca e Giuseppina Modarelli. Con questo passaggio di consegne da sezione a sede, inizia anche l'anno accademico 2008/2009: «Con l'intento di continuare a educare, formare, informare, fare prevenzione, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale e al territorio, e attraverso le sedi locali associate contribuire alla promozione culturale dei soci con l'attivazione di corsi e laboratori su argomenti specifici e la realizzazione di altre attività; favorire la partecipazione degli iscritti attraverso la predisposizione ed attuazione di iniziative concrete; operare un confronto ed una sintesi fra le culture delle precedenti 268 sedi operanti su tutto il territorio nazionale, di cui ben 86 sul territorio piemontese», afferma il neo presidente Maiellaro. Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio della presidente nazionale, Irma Maria Re: «Il nostro traguardo dovrebbe essere quello di mettere l'accento sull'uomo e di giovare al suo benessere per il bene della società. Purtroppo all'orizzonte del mondo moderno e globalizzato si addensano nubi sempre più nere. La società che ha perso i valori veri, chiusa nel proprio egoismo, priva d'amore e di consapevolezze, trascina l'uomo a ricercare l'avere e l'apparire, il dire e non il fare, tralasciando l'essere ed il donare, ed in tal modo lo porta verso l'ansia, la solitudine e la depressione». Gabriele Elia
Il campo stregato della Santarcangiolese ha colpito ancora
Freno all’entusiasmo del Borussia POLICORO - Per il Borussia stregato il campo della Santarcangiolese, dopo nove risultati positivi e sei vittorie di fila, arriva lo stop. La compagine di mister Viola sapeva che quella di domenica sarebbe stata una gara difficile, in quanto su questo terreno poche sono le squadre che sono riuscite a fare risultato. La tradizione non viene smentita, i padroni di casa si confermano squadra arcigna e difficile da battere. Mister Amendolara prepara a dovere la partita, carica i propri giocatori, che scendono in campo con il piglio giusto, sentono che questa è una gara importante e di fronte ai propri beniamini non pos-
sono e non vogliono sfigurare. Il primo tempo è tutto di marca santarcangiolese, schiacciano gli avversari nella propria metà campo e non gli lasciano mai l'iniziativa. Dopo dieci minuti trovano il primo gol con un'azione convulsa e al 30' arriva anche il secondo. Nella ripresa il Borussia scende in campo meno timoroso, ma i padroni di casa si chiudono in difesa e sventano tutte le offensive portate avanti da Rusciani e compagni, nulla da fare: la partita si chiude anche con la pesante e ingiusta espulsione dell'attaccante Schettino, che dovrà saltare la prossima partita. Nonostante la sconfitta, il Borus-
sia conserva il primato solitario, la diretta inseguitrice Tolve, non approfitta del passo falso degli ionici, pareggia in casa con il Grottole e resta ad un punto dalla vetta. Ora mister Viola ha tutta la settimana per meditare sulla sconfitta, per correggere gli errori e preparare a dovere il prossimo incontro contro il Lagopesole. La sfida potrebbe sembrare facile a guardare la classifica, infatti con soli nove punti il Lagopesole occupa il terzultimo posto, ma sarebbe un grave errore sottovalutare la grinta dei ragazzi di mister Colangelo che sono reduci da una splendida vittoria contro il Varisius e vorranno
Il mister Pino Viola
ben figurare contro la capolista. Certamente il Borussia non si lascerà sfuggire l'occasione di restare ancora da
sola in vetta alla classifica, gli avversari sono avvisati. Roberto Martino provinciamt@luedi.it
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Giovedì 27 novembre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League Secondo turno vicino per la Roma che supera il Cluj 3-1: doppietta di Brighi e gol di Totti
Inter, che brutta qualificazione Il Panathinaikos batte i nerazzurri pericolosi solo nel finale INTER 0 PANATHINAIKOS 1 INTER (5-1-3-1): J.Cesar 6; Maicon 6, Cordoba 5, Materazzi 5, Maxwell 6 (30'st Cruz 6); Zanetti 6, Cambiasso 6, Muntari 5.5 (1'st Quaresma 6); Figo 5.5 (27'st Balotelli 5.5); Adriano 5.5, Ibrahimovic 6. In panchina: Toldo, Burdisso, Stankovic, Mancini. Allenatore: Mourinho 5. PANATHINAIKOS (5-4-1): Galinovic 6.5; Nilsson 6, Vintra 6, Goumas 6.5, Sarriegi 6.5, Spiropoulos 6.5; Simao 6.5; Gabriel 6 (39'st Tziolis sv), Gilberto Silva 6, Karagounis 6.5 (18'st Salpingidis 6); Mantzios 6 (49'st Rukavina sv), In panchina: Tzorvas, Mattos, Rukavina, Ninis, Ivanschitz. Allenatore; Ten Kate 6.5. ARBITRO: Ovrebo (Norvegia) 7. MARCATORI: 24'st Sarriegi. NOTE: serata fredda, spettatori 35.000 (diverse migliaia di greci), terreno in mediocri condizioni, angoli 7-4 per l’Inter. Ammoniti Galinovic e Goumas. Recupero: 1'; 5'. MILANO – L'Inter perde in casa contro il Panathinaikos ma supera comunque il primo turno della competizione ed a Brema contro il Werder, nell’ultima gara in programma il prossimo 9 dicembre, cercherà di conquistare la prima posizione del girone. Di Sarriegui, al 24' della ripresa, la rete dei greci che permette loro di rimanere in lizza per la qualificazione, sorte che sarà decisa nell’ultima gara-spareggio che li vedrà opposti all’Anorthosis (ieri 2-2 da 2-0 in casa con il Werder). Mourinho faceva bene, alla vigilia, a non fidarsi dei greci, ma soprattutto dei suoi giocatori. L’Inter ha giocato una gara al di sotto delle proprie possibilità ed ha confermato il trend che la vede abbassare la tensione dopo le grandi sfide come quella di sabato scorso contro la Juventus. Il tecnico portoghese sorprende con la scelta di
CLUJ ROMA
I greci festeggiano tra la delusione di Quaresma e Zanetti
schierare Figo dal 1' al posto di Stankovic, mentre in attacco conferma la coppia Adriano-Ibrahimovic. L’avvio sembra di marca interista, ma i nerazzurri non sono incisivi e così piano piano il Panathinaikos esce fuori e fa vedere di voler ottenere un risultato positivo. Le accelerazioni di Karagounis e la mobilità di Mantzios diventano dei pericoli per la difesa interista, anche se Julio Cesar non corre dei seri pericoli. Ma anche dall’altra parte, Galinovic è quasi mai chiamato in causa. Nel primo tempo da segnalare soltanto un pallonetto alla mezz'ora di Ibrahimovic che però è alto ed al 40' una conclusione di Muntari con la palla che termina alta sulla
traversa. Nella ripresa, Quaresma entra per Muntari ma la musica non cambia ed è il Panathinaikos a prendere maggiore coraggio (Salpingidis per Karagounis) ed a passare in vantaggio al 24' con Sarriegui: Julio Cesar respinge come può un colpo di testa di Goumas a colpo sicuro ma la palla termine sui piedi di Sarriegui che mette dentro da due passi. Mourinho, agitato in panchina, tenta il tutto per tutto e mette dentro prima Balotelli e poi Cruz lasciando una squadra a trazione anteriore con, oltre ai neo entrati, Adriano e Ibrahimovic. Fino al fischio finale è un assalto interista, ma Galinovic salva la sua porta fino alla fine.
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CLUJ (4-2-3-1): Stancioiu 5; Panin 5.5, Cadu 5.5, De Sousa 5.5, Alvaro Pereira 6.5; Dani 6 (27'st Peralta 6), Muresan 5.5; Dubarbier 6.5 (25'st E.Konè 6), Trica 5.5 (39'st Deac sv), Juan Culio 6.5; Y.Konè 6.5. In panchina: Nuno Claro, Alcantara, Diego Ruiz. Allenatore: Trombetta 6. ROMA (4-3-2-1): Doni 5.5; Cassetti 5.5, Juan 6, Mexes 6, Tonetto 5 (41'st Riise sv); Taddei 6, De Rossi 6, Brighi 7.5; Perrotta 6.5 (45'st Pizarro sv), Baptista 5.5; Totti 6.5 (36'st Vucinic sv). In panchina: Artur, Loria, Menez, Montella. Allenatore: Spalletti 6. ARBITRO: Batista (Portogallo) 6. MARCATORI: 11' pt e 19' st Brighi, 22' pt Totti, 30' pt Y. Konè. NOTE: cielo nuvoloso, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 14 mila circa. Ammoniti: De Rossi, Trica, Totti, Panin. Angoli: 10-3 per il Cluj. Recupero: 1', 2'. CLUJ-NAPOCA - Tre gol, tre punti, tre passi verso gli ottavi. La Roma vede ormai vicinissima la qualificazione alla prossima fase della Champions League dopo la splendida vittoria ottenuta per 3-1 sul campo del Cluj di Maurizio Trombetta nel penultimo turno del girone A. Uno strepitoso Brighi in versione go-
L’esultanza di Totti e De Rossi
leador (doppietta) e una magia su punizione di Totti lanciano i giallorossi, non sempre perfetti in difesa, dove a parte il gol di Konè hanno rischiato troppo. Contro quel Cluj con cui era partita malissimo l’avventura europea (12 all’Olimpico), la Roma completa la sua rinascita, conquista il primato nel girone e contro il Bordeaux basterà non perdere per andare avanti. Dopo cinque minuti Doni è già chiamato al primo difficile intervento su un diagonale di Konè. Ma le fiammate del Cluj si esauriscono presto e all’11' la Roma passa in vantaggio: gran parte del merito è di Perrotta, che crede in un pallone che sembrava desti-
nato sul fondo e mette in mezzo beffando Stancioiu in uscita, in mezzo c'è Brighi che deve solo appoggiare in rete. Al 22' arriva anche il raddoppio, firmato da Totti su una magistrale punizione dai 25 metri. La partita sembra già chiusa ma la Roma ci mette del suo per riaprirla e alla mezz'ora Alvaro Pereira si intrufola in area, la sua conclusione tutt'altro che irresistibile viene smanacciata da Doni e da due passi Konè rimette tutto in discussione. Sempre Konè, dopo nemmeno un minuto dall’inizio della ripresa, fa tremare la porta di Doni con un colpo di testa sul fondo. La difesa giallorossa non dà sempre una sensazione di sicurezza e in avanti Totti e compagni non riescono a incidere come nella prima frazione ma al 19' una falla nella trequarti rumena permette a Totti di servire Taddei sulla destra, palla in mezzo e ancora Brighi, dall’altezza del dischetto, non lascia scampo a Stancioiu. La Roma insiste e al 26' Baptista si invola solo in area, prima di finire a terra dopo un contatto sospetto con Cadu: tutto regolare per l’arbitro. Per il Cluj c'è bisogno di una sassata su punizione di Muresan per scaldare le mani a Doni ma la vittoria è ormai in cassaforte. La qualificazione quasi.
Coppa Uefa: stasera tocca a Milan e Sampdoria ROMA – Torna stasera la Coppa Uefa e tornano in campo Milan e Sampdoria. Ieri per i rossoneri allenamento di rifinitura al Fratton Park di Portsmouth: la novità è la presenza di Senderos, fino a ieri in forte dubbio. Lo svizzero si è allenato regolarmente e ha disputato la partitella finale con la pettorina dei titolari. In porta confermato Dida, mentre in difesa assieme alla svizzero giocherà Favalli e non Kaladze: sui lati certe le presenze di Antonini a destra e Zambrotta a sinistra. A centrocampo torna disponibile Ambrosini: con lui giocheranno Flamini e «l'uomo di coppa»
Emerson. Kakà giocherà sicuramente dal primo minuto, essendo squalificato per la prossima sfida di campionato contro il Palermo: il suo compito sarà quello di mandare in rete Inzaghi e Shevchenko. Probabile formazione (4-3-1-2): Dida; Antonini, Favalli, Senderos, Zambrotta; Flamini, Emerson, Ambrosini; Kakà; Shevchenko, Inzaghi. Per quanto riguarda la Sampdoria, l’idea di Mazzarri è di attuare un turn over minimo. Tra i convocati per la sfida con i tedeschi non figurano il convalescente Padalino e Palombo, appena rientrato in gruppo
dopo un lungo infortunio. «Sono orientato a confermare chi gioca di più in campionato con uno o due varianti al massimo» ha detto il tecnico che vincendo stasera contro lo Stoccarda, o anche pareggiando farebbe suo, superando addirittura Boskov. «Non mi fate dire nulla – sorride speravo che non me lo avreste chiesto...» ha detto l’allenatore blucerchiato. Probabile formazione (3-5-2): Castellazzi; Lucchini, Gastaldello, Accardi; Stankevicius, Sammarco, Franceschini, Delvecchio, Pieri; Cassano, Bellucci
Carlo Ancelotti
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Sport Prima divisione L’argentino Masini: «Sono una punta centrale»
Giovedì 27 novembre 2008
Mamede, test al Viviani Il tecnico Arleo vuole valutare il portoghese Dalla gara con il Foligno e fino alla conclusione del girone di andata il Potenza dovrà giocare altre tre partite che sulla carta sono davvero impegnative. Infatti in successione i rossoblu renderanno visita al Pescara che, nonostante i gravi problemi societari, viaggia a ritmo molto elevato, poi riceveranno la visita del Taranto dell'ex Dellisanti e chiuderanno sul campo del Benevento. Un cammino davvero duro e dal quale il Potenza dovrà cercare di trarre il massimo per tenere inalterate le possibilità di salvezza. In conseguenza di questo discorso, la gara con il Foligno assume un valore fondamentale. Nel senso che non ci possono essere alternative alla conquista dei tre punti. Sia sotto l'aspetto della classifica che di quello psicologico, considerando poi quelli che sono gli impegni successivi e dei quali abbiamo parlato in precedenza. Per questo motivo Arleo, che già subito dopo la conclusione della gara con il Real Marcianise aveva invitato i suoi ragazzi a dimenticare la prova del Pinto e a concentrarsi sul Foligno, sta dedicando la massima attenzione per riuscire a presentare al Viviani domenica prossima la formazione più rispondente alle esigenze impellenti del Potenza. La notizia più piacevole è che, ad eccezione dello squalificato Nolè, il tecnico potentino può disporre di tutti gli effettivi. Compreso il portoghese Mamede al quale Arleo sta cercando, da quando è ritornato sulla panchina rossoblu, di infondere le motivazioni più forti per farlo diventare un elemento cardine nel cammino verso posizioni più tranquille della classifica. Compito che ovviamente deve essere condiviso appieno dallo stesso giocatore altrimenti il tentativo di Arleo può rivelarsi inutile. Arleo sa perfettamente che per le sue caratteristiche il regista ex Reggina e Genoa è proprio l'elemento che manca in questo momento al Potenza. E ovviamente spera che il suo inserimento nei meccanismi della manovra della squadra possa essere il più rapido possibile. A cominciare già dalla delicata partita con il Foligno. E per questo motivo che
Masini ed a destra Mamede
il test infrasettimanale di oggi si svolgerà, per volere di Arleo, in famiglia. Da una parte i possibili titolari e dall'altra tutti gli altri elementi dell'organico. Mamede sarà in campo per tutta la durata del test e in base alle risposte che il tecnico avrà oggi, si potranno ipotizzare le eventuali soluzioni per il lancio dell'esperto centrocampista già contro gli umbri. Ma non sarà solo questo il motivo della decisione di fare svolgere la partitella in famiglia. C'è un'altra esigenza ed è quella relativa al desiderio del tecnico di approfondire la conoscenza delle caratteristiche di quei giocatori che ha avuto modo di osservare superficialmente nelle 48 ore precedenti la gara con il Marcianise. Cioè dal momento che è ridiventato allenatore del Potenza. Anche le due sedute fatte svolgere ieri sono servite a questo scopo. In particolare quella del pomeriggio dove Arleo ha fatto svolgere una partitella a campo ridotto e senza portieri dividendo i 24 giocatori in due formazioni. Arleo non vuole lasciare nulla di intentato nel percorso che, secondo i suoi desideri e quelli dei tifosi, dovrà portare il Potenza fino al raggiungimento del sest'ultimo posto. E' questi sono la sua scommessa e il suo traguardo da raggiungere da qui alla
Sarno si veste d’azzurr o
POTENZA- Il centrocampista del Potenza Vincenzo Sarno (nella foto in alto alla presentazione a Potenza) è stato convocato nella rappresentativa nazionale Under 20 di Lega Pro. Lo ha comunicato la società rossoblù, precisando che «la Rappresentativa il prossimo 3 dicembre, allo stadio 'Rigamontì di Lecco affronterà la Slovacchia». sport@luedi.it
conclusione del campionato. Ovviamento non facendo nessuna tabella ma lottando domenica per domenica. Per adesso l'obiettivo nel mirino è quello di raggiungere o meglio superare la Pistoiese per abbandonare l'ultimo posto della classifica. E per questo che contro il Foligno occorre solo ed esclusivamente la vittoria. Intanto per domenica
c'è da pensare alla sostituzione di Nolè squalificato. E subito avanza la sua candidatura l'argentino Masini che tiene a precisare anche il suo ruolo autentico:” io sono una punta centrale e in questo ruolo posso dare il mio meglio. Nelle partite precedenti sono stato prevalentemente schierato come attaccante esterno o anche come laterale
di centrocampo. Mi sono dovuto adeguare perchè quelle sono state le decisioni prese dagli allenatori precedenti. E' chiaro che prima delle esigenze personali contino quelle più impellenti del Potenza. Per cui è importante che tutti noi mettiamo il massimo impegno per dare di più a raggiungere l'obiettivo che la società si è prefissato. Per
quel che mi riguarda posso dire che mi farebbe piacere giocare nella posizione che prediligo perché penso di poter dare un contributo importante”. E chissà che proprio contro il Foligno Arleo non mediti di schierare Masini centrale con Delgado e Cozzolino ai suoi lati. Oggi ne sapremo molto di più. Rocco Sabatella
SECONDA DIVISIONE
Il capitano dei gialloverdi lavora con Andrea Santarsiero
Melfi, De Angelis stringe i denti MELFI-Continua a stringere i denti, a lavorare centellinando i suoi sforzi in base a un programma specifico insieme al preparatore Santarsiero, ma lui è il capitano, e non vuole certo mancare all'appello in un momento così importante per la stagione del suo Melfi. Stiamo ovviamente parlando di un Gianluca De Angelis da Castellammare di Stabia, professione goleador e mai come quest'anno principe di chi ha nel proprio dna, e nel compito di tutte le domeniche, quello di fare gol per contribuire a vittorie e risultati positivi per la squadra di cui indossa la casacca con onore. È lui il capitano ed il goleador di questo Melfi ultimo ma decisissimo a risalire il prima possibile, di questo Melfi targato Palumbo al quale mancano tanti, troppi punti rispetto a quanto visto in campo finora“E' vero e non voglio certo nascondermi, sono il capitano di questa squadra ed insieme ai miei compagni cerco, e sempre più cercherò da qui in avanti, di centrare la vittoria che tanto attendiamo e che davvero ci può dar la spinta anche psicologica in più per continuare a far bene e ad inseguire la salvezza che è alla nostra portata, soprattutto se continueremo a giocare come stiamo facendo nelle ultime partite, in cui siam cresciuti molto, anche se per strada abbiamo perso dei punti importantissimi per noi e la salvezza”. I suoi modi gentili nei rapporti con la stampa, fanno a botte in campo con avversari e voglia di risalir in classifica, ed i suoi gol, dieci finora quelli messi a segno in queste prime tredici partite, sui tredici della squadra gialloverde, sono quelli che stanno tenendo a galla il Melfi “sempre aggrappato ad una classifica per fortuna ancora corta, che però dobbiamo risalire in fretta con subito un successo contro l'Andria, cosa che ci è sfuggita spesso di recente, e non ultimo col pareggio beffa subito ad Isola Liri, dopo essere stati in vantaggio e con l'uomo in più a lungo” ha ricordato il migliore dei marcatori del girone meridionale di Seconda Divisione. Forse, o meglio, quasi certamente avrebbe bisogno di riposarsi, di staccare un attimo, soprattutto in
De Angelis ed a fianco Andrea Santarsiero preparatore atletico del Melfi
considerazione di quei problemi muscolari che lo stanno attanagliando da almeno tre settimane, ma lui, inflessibile e coscienzioso, vista anche la fascia al braccio che rappresenta tutti i suoi compagni preferisce “non arrendersi”, e continua con il lavoro differenziato in settimana “per poter dare il mio apporto in campo alla domenica, anche se si sente, è chiaro, l'assenza del lavoro meticoloso della preparazione fatta giorno dopo giorno, che è per me lontana da qualche settimana. Questo - ammette - è il momento di restare uniti, di dare tutti il proprio contributo, e sempre di più rispetto alla partita precedente, se vogliamo tirarci fuori da un ultimo posto che
non rende merito a quel che abbiamo fatto, spesso anche segnando molto, anche in trasferta, come nelle ultime due con quattro reti, anche se le subiamo anche molto, vanificando nelle fasi finali il successo che inseguiamo da tempo e che ci serve per fare il salto in avanti. E quindi, proprio io non posso fermarmi, devo controllare i miei sforzi e cercare, in campo, di dare tutto, per la squadra, anche attraverso i gol che per fortuna si sono sempre concretizzati finora, a parte il rigore sbagliato che mi avrebbe portato a 11, anche se, è chiaro, ci proverò, come tutti i compagni, anche domenica”. Antonio Baldinetti
Sport 39 Il bomber è stato però il migliore in campo: un gol annullato e una traversa Giovedì 27 novembre 2008
Matera fuori dalla Coppa Albano al 93’ fallisce il rigore della qualificazione MATERA VICOEQUENSE
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MATERA (4-4-2): Gatti 6; Schiavone 5 (28' st Acampora sv), Lonardo 6,5, Armento 7, Giglio 5,5; Ancora 6,5, Venezia 6,5 (25' st Giroletti sv), Renna 6,5 ( 8' st Marsico 6), Naglieri 6; Albano 7, Garcia 4. A disp.: Mirabelli, Mari, Risi, Branda, All. Foglia Manzillo VICO EQUENSE (4-4-2) Munao 8; Chiarello 6, Cinque 5,5, Scognamiglio 6, Gargiulo 6; Donnarumma 6, Loreto 6, Armellino 6, Trapani 6; Napoli 5,5, Lupico 5,5. A disp.: Izzo, Rapesta, Mustone, Ruggiero, Troianiello, Accarsi, Iovene. All. Ferraro ARBITRO: Ambrogio di Cosenza NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 500. Ammoniti Ancora del Matera e Donnarumma del Vico Equense. Espulsi al 47' st Naglieri (M) e Scognamiglio (V) per reciproche scorrettezze. Al 47' st Albano si fa parare un rigore da Munao. Angoli 5-1 per il Matera. Recupero 1' pt; 3' st. MATERA- Passa il Vico Equense grazie al 2-1 dell'andata. Obbligo, però, cominciare dalla fine del match che ai punti è andato al Matera. Ma nel calcio chi sbaglia paga e il Matera si ritrova fuori dalla Coppa Italia e a 13 punti dal Brindisi in campionato. Dopo tanti assalti alla muraglia eretta dalla squadra di Ferraro, una traversa, due rigori non concessi e una rete annullata, Albano ha sui piedi il pallone della qualificazione al secondo minuto di recupero dei tre assegnati da Ambrogio di Cosenza, il protagonista in assoluto insieme ad Albano,ma il materano in positivo fino al rigore fallito mentre la giacca nera ne ha fatte di tutti i colori prima di accordare il tiro dagli undici metri. Fallo palese, mentre il pallone va in porta. L'arbitro assegna il rigore. Il migliore in campo, Diego Albano, se lo fa parare e il Matera esce dagli ottavi di Coppa Italia. Matera vuole passare il turno e ci mette tutto quanto ha e ne viene fuori un primo tempo godibile con il Vico Equense tenuto in partita da una traversa e da un gol annullato ad Albano. In effetti, dopo cinque minuti il Matera con Ancora sfonda sulla sinistra di Munao e l'attaccante calcia forte e il portiere respinge. La palla ribattuta è messa dentro da Albano L'arbitro annulla tra le proteste dei materani. Unico lampo campano al 12' con Donna-
Il tecnico: «Servono under e dei cambi»
Il calcio si gioca in undici e le colpe non possono ricadere solo su Diego
Il gol annullato ad Albano ed a destra Nicola Armento tra i migliori in campo ieri
rumma che crossa per Napoli, il colpo di testa dell'attaccante è schiaffeggiato da Gatti ma sta per entrare in rete e solo il colpo di reni di Armento salva sulla linea (forse). Al 24' il Matera reclama il rigore. Cinque sbaglia lo stop e in maniera "pacchiana" arresta con un braccio. L'arbitro sor-
vola. Al 28'grande azione di Ancora che serve Albano al limite, grande stop e tiro a volo di potenza del bomber che si stampa sulla traversa. Cresce il Matera, il Vico soffre. La gara sembra sbloccarsi al 39' quando Albano servito in area spalle alla porta, si gira e calcia in diagonale. Munao è
battuto, ma la palla scheggia il palo esterno. Nella ripresa il Vico Equense si chiude a riccio e fino ai minuti di recupero riesce a contenere il Matera. Poi ci pensa Munao a mettere in cassaforte la qualificazione ai quarti di finale parando il rigore di Albano. Renato Carpentieri
Albano è distrutto, quasi in lacrime. Si sente colpevole, ma in parte non è così. E’ chiaro che a caldo il rammarico è tanto, ma riguardando il film della gara c’è da stare attenti ad addossare le colpe solo ad Albano. Il bomber è stato il migliore in campo, ha fatto reparto da solo. Ha segnato un gol regolare ingiustamente annullato, ha colpito una traversa ed ha creato due palle gol nitide. Facile dire che tutto è cancellato dal rigore sbagliato che è valso la qualificazione. Va detto che si è assunto la responsabilità di calciare e non è poco. A questo punto del campionato perdere un altro obiettivo è davvero pesante, ma proprio per questo bisogna cominciare a dividere le responsabilità. Albano ha fatto reparto da solo. Manuel Garcia è stato completamente impalpabile come presenza e Diego si è fatto in quattro. Non arrivano palloni dagli esterni, perchè marcato Naglieri il Matera è pressochè nullo sulle fasce. Ieri c’è stata una grande prestazione di Ancora, un giocatore importante e che potrebbe essere in futuro utilizzato anche da seconda punta. Tornando ad Albano, ha delle colpe per carità e se avesse segnato il suo voto sarebbe stato almeno un nove. Perchè ci mette l’anima e questo i tifosi lo notano, ma non si può dire lo stesso di tutti. Entrando nello specifico gli under pur non essendo dei fenomeni ci mettono impegno, mentre le delusioni arrivano da coloro che avrebbero dovuto accollarsi la squadra e mettersela sulle spalle. Le delusioni a questo punto sono sotto gli occhi di tutti. Il tecnico Antonio Foglia Manzillo difende la squadra, ma alla fine emette il giudizio che un po’ tutti si attendevano. «Ci va tutto storto. Ho perso Martinelli ieri nell’allenamento di rifinitura, era successo anche con Cocca e Marsico non è al meglio. Per non parlare di Chisena. Sono giocatori importanti. E ieri è toccato a Renna. Comunque devo
A Vallo della Lucania la squadra è attesa dalla seconda e consecutiva trasferta di fila
Il Genzano perde Cilumbriello
Francavilla, è l’ora di voltare pagina FRANCAVILLA – Adesso il Francavilla non ha tempo da perdere. La squadra del presidente Franco Cupparo, allenata dal mister Ranko Lazic, dovrà voltare pagina, per cercare di mettere in cascina quanto più fieno possibile. E’ questa la ricetta giusta, per i sinnici, che devono assolutamente cambiare la rotta. Le indicazioni, della sfida vista domenica scorsa ad Ischia, hanno lasciato, abbastanza perplessa la dirigenza rossoblu, che adesso non vuole più alibi, occorre vincere. L’occasione diventa imperdibile per
Del Prete e compagni. Serve adesso la continuità dei risultati che può arrivare anche attraverso l’incoraggiamento delle prestazioni, ma soprattutto dei tifosi della cittadina in riva al Sinni. Il prossimo avversario si chiama Gelbison Cilento, squadra che occupa le zone basse della classifica, esattamente la terz’ultima posizione, con nove punti. I campani però, non sono da sottovalutare, ricordiamo che nell’ultima apparizione davanti ai propri tifosi, il gruppo allenato dal mister Emilio Longo, ha superato per tre reti a due il Matera.
Quindi, una squadra che nonostante la non felice posizione di classifica, rende sempre la vita difficile a tutti. Per quanto riguarda il Francavilla invece, il match contro i salernitani, riveste una importanza notevole. Bisogna assolutamente, tornare dalla cittadina di Vallo della Lucania, con punti importanti, che servono da ossigeno per tutto l’ambiente. Negli allenamenti, che vengono svolti dai giocatori, sotto lo sguardo attento di tutto lo staff tecnico rossoblu, si nota come la squa-
dra ha la determinazione e la voglia di riprendersi velocemente. Lavora ancora a parte il giovane centrocampista Fabio Pioggia, che domenica scorsa nella sfida di Ischia, ha riportato un leggero fastidio alla caviglia destra. Per lui, sono necessari dei massaggi riabilitativi, per rimetterlo subito in sesto. Per il resto, le sedute proseguono normalmente, con molta attenzione alla fase tattica, con schemi e soluzioni adatte a mettere in difficoltà gli avversari. Claudio Sole
Antonio Foglia Manzillo
ammettere che la squadra sta crescendo. E’ vero, non vengono i risultati ma non me la sento di condannare la prestazione. Come pure Diego. Chiaro che a caldo tutti possono pensarla in maniera diversa. Non parliamo dell’arbitro. Credo che un gol annullato, una traversa e varie occasioni fallite per poco siano un bottino che ci lascia l’amaro in bocca, perchè meritavamo di passare il turno. Ora cosa succede? Dobbiamo rialzarci. E’ un’altra bella botta da metabolizzare in fretta. Certamente c’è da intervenire sul mercato, chiunque ha visto la gara si è reso conto che Albano ha giocato da solo in avanti e che c’è bisogno di under. Principiano e Pedano sono andati nuovamente in tribuna e questo è un segnale forte. Preferisco gente come Venezia che ci mettono l’anima o quanto hanno da dare». Qualcosa cambierà in termini di mercato e i volti nuovi di Montemurro e Vadacca non sono casuali, ma c’è la sensazione che le novità non sono al capolinea e da lunedì ci saranno scelte drastiche e necessarie. O magari anche prima. Renato Carpentieri
Il Giudice ha sanzionato per 3 gare Sifonetti Giuseppe (Pianura); per 2 gare Bennardo Rosario (Grottaglie), per 1 gara Cianfarani Massimiliano (Venafro), Cilumbriello Massimo (S. Genzano), Gioia Giancarlo (Francavilla), Falanga Sebastiano (Francavilla Calcio), De Fabiis Andrea (Nocerina), Pistoia Graziano (Fasano), Biancardi Marco (Pomigliano), Romaniello Nicola (Francavilla), D Aniello Enzo, Lucarelli Cesarano Nichj e Stanzione Rosario (S Antonio Abate), De Blasio
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Sport
Giovedì 27 novembre 2008
La partita d’andata di coppa Italia al Michetti non regala emozioni e alla fine il pari è buono al Valdiano
Pisticci, vincono la noia e l’anemia degli attacchi PISTICCI VALDIANO
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PISTICCI Coretti, Amato (1' s.t. Lavecchia), Prisco (1' s.t. Casale), Guarino, Di Maria, Iovane, De Nittis, Fortunato, Magno, Regina (16' s.t. Gagliardi), Grieco. A disposizione: Clementelli, De Biasi, Pierro, Mels All.: Valente RUGGIERO VALDIANO Serra, Discepolo, Colombo, Di Falco, Salvitelli (34' s.t. Di Brizzi), Guida, Pascuzzo, Sanseviero (40' s.t. D'Alto), Cava, Damato (46' s.t. Polito.A disposizione: Loguercio, Romano, Zuccarelli. All.: Masullo ARBITRO: Burgi (sez di Matera). Collaboratori: Ferrara Alagia: NOTE: Ammoniti: Amato,
Fortunato, Lavecchia; Guida, Cava, Damato. Recuperi 1' e 4'. Spettatori 100 circa. Serata fredda con terreno in ottime condizioni. RETI immacolate e tanta noia tra Pisticci e Ruggiero Valdiano nella semifinale di andata di Coppa Italia. Le due squadre offrono una prestazione avara di emozioni e povera di spunti. Tanti gli assenti con i padroni di casa che, almeno nel primo tempo, rinunciano (non solo per turn over, ma anche per qualche problema fisico) De Biasi, Casale, Lavecchia, Gagliardi e Mels, solitamente titolari. Gli ospiti non dispongono di Calandriello, Torre, Zuccarelli, Malito e del capocannoniere Salamone.
Nonostante la manifestazione sia entrata nella fase clou, dunque, l'interesse per la Coppa Italia stenta ad essere recepito dalle partecipanti. Gli organici della maggior parte delle squadre lucane, infatti, non consentono di mantenere lo stesso livello di competitività quando fuori ci sono numerosi titolari e gli staff tecnici ragionano soprattutto in ottica campionato, giocando la Coppa al risparmio.Il rischio, allora, è che vengano fuori partite come quella giocata ieri sera al “Michetti”, con il Pisticci che proprio non riesce a trovare stimoli e motivazioni soprattutto dopo aver speso tanto, in fatto di energie mentali, nell'ultimo turno di campionato contro la capolista Murese.
Una eccezione alla monotonia dell'incontro capita al minuto 3,' quando Damato si ritrova palla al piede in ottima posizione, ma Coretti si supera chiudendo in una uscita dalla quale ne viene fuori con la sfera bloccata tra i guantoni. Per la reazione del Pisticci bisogna attendere il 38': Grieco calcia incrociato da fuori area impegnado Serra che si rifugia in corner. Nella ripresa Valente rinforza le fasce mandando in campo Lavecchia e Casale, l'ingresso dei due grandi protagonisti di domenica scorsa sembra poter ravvivare il gioco dei padroni di casa, ma le velleità si spengono dopo pochi minuti. Al 6' Grieco calcia a rete, ma strozza il colpo. L'occasione più importante capita al 16' a Di Maria,
pescato in area da calcio di punizione. Il tiro impegna severamente Serra, che riesce a sbrogliare. Valente si gioca anche la carta Gagliardi, nella mischia al posto del giovane Regina. Al 21' Pascuzzo va al tiro dalla lunga distanza, ma Coretti ci mette i pugni. Lo imita Fortunato 3 minuti dopo: la sfera esce sul fondo. Sul finire di partita gli ospiti provano ad essere più volitivi, senza tuttavia nuocere ai gialloble, anche se al 36' da un tiro dalla distanza di Sanseviero, scaturisce un pallonetto dalla traiettoria insidiosa, Coretti controlla, ma la palla si spegne oltre la traversa. E' l'ultimo piccolo sussulto di una partita che non rimarrà certo negli annali del calcio. Roberto D’Alessandro
Angelo Coretti
Ferracane su punizione ha colpito l’incrocio dei pali della porta del Ferrandina
Il primo round all’equilibrio Il Ferrandina incoccia in una solida Murese FERRANDINA MURESE 2000
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FERRANDINA: Policano; Granato; Amitrano; Romeo; Mastrangelo; Cozzolino; Forino (all'80' Russo); Matrice; Messeri; Grieco; Nacarlo (al 53' Saulle); all. Stigliano; a disp. De Vincenzo; Pantone; e Cirillo. F.C. MURESE 2000 Aurora: Scaldaferri; Gerbasio; Zaccardo; D'Arca (all'82' Guerra); Lotano; Ferracane; Antohi; Iacullo G.; Dutra; Iacullo V.; Di Senso; all. Lardo; A disp. Cocina; Innocenti; Tummillo; Galante; Carlucci; e Glorioso.. ARBITRO: Perrotta Francesco di Venosa;Collaboratori: Sofia Giovanni di Moliterno e La Sala Antonio di Moliterno. NOTE: Ammoniti: al 31' Cozzolino per fallo di mano; al 45' Antohi per gioco falloso; all'89' Scaldaferri per proteste.Recuperi: 1' e 4' NEL freddo dello stadio comunale di Ferrandina ha preso vita la partita di andata della semifinale di Coppa Italia tra la locale squadra allenata da mister Stigliano e la Murese del presidente Remollino. Rispettando le attese della vigilia le due squadre si sono date battaglia fin dalle prime battute dando una vita molto combattuta, ma allo stesso tempo molto corretta. Non è stato di sicuro una partita bellissima da vedere, con la squadra di casa molto intraprendente con lanci lunghi per Messeri, e con Forino molto abile sulla fascia destra. Mentre la Murese ha cercato di far girare la palla con Iacullo V. in cabina di regia, con l'interditore di centrocampo Iacullo G., e con la spinta efficace sulle fasce con Ferracane a destra e Zaccardo a Sinistra. Nel primo tempo la squadra di casa è stata molto più concreta con qualche conclusione interessante che hanno trovato uno Scaldaferri molto sicuro e impeccabile, Nel momento migliore dei padroni di casa Ferracane con la solita punizione alla Maradona ha colpito l'incrocio dei pali. Mentre nella ripresa la Murese è stata più viva e più determinata, e in almeno un paio di circostanze ha sfiorato la rete. L'avvio è tutto dei padroni di casa. Al 2' Forino calcia dal limite e Scal-
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Il Ferrandina e in basso la Murese, e due fasi di gioco
daferri accompagna la palla in angolo. All'8' Antohi verticalizza per Di Senso e un difensore chiude provvidenzialmente in angolo. All'11' Matrice di piatto indirizza la palla nell'angolo più lontano e Scaldaferri in tuffo devia in angolo. Al 12' su punizione Greco tocca corto per Mastrangelo che si accentra e lascia partire un tiro che si spegna centralmente tra le braccia del portiere. Al 20' Narcalo di testa spedisce debolmente la palla tra le mani di Scaldaferri. Al 21' Iacullo V.
serve nel corridoio Dutra che è chiuso a terra dal portiere in uscita. Al 28' azione personale di Messeri che entra in area e in diagonale calcia in porta e il portiere respinge. Al 28' Romeo con un tiro a giro manda la palla a sorvolare la traversa. Al 33' brivido per i padroni di casa con una punizione calciata magistralmente che si stampa contro l'incrocio dei pali. Al 44' cross di Ferracane, torre di Dutra e il portiere in mischia anticipa Di Senso. Al 45' Mastrangelo batte lungo una punizione
da metà campo e Messeri sul secondo palo di testa manda al lato. Nella ripresa si vede subito una Murese più pimpante e concreta. Al 52' dopo un tiro di Iacullo G. la palla si innalza a campanile e Di Senso si trova solo a due passi dalla porta e al volo manca la rete mandando la sfera di poco oltre il sette alla destra del portiere. Al 54' corner di Iacullo V., Antohi sfiora di quel tanto di testa per manda la palla fuori. Al 65' dopo uno scambio al limite dell'area Forino dal limite manda la
palla tra le braccia del portiere. Al 67' Grieco ci prova direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo e Scaldaferri con un colpo di reni manda la palla in angolo. Al 70' Ferracane parte da destra e taglia il campo e dopo uno scambio con Di Senso mette al centro da sinistra e sul secondo palo un difensore chiude in angolo. Al 75' Grieco scende sull'out di sinistra e mette in mezzo nell'area piccola un pallone basso che il portiere in tuffo devia. All'81' corta respinta delle difesa di ca-
sa, la palla arriva a Zaccardo che impegna con un forte rasoterra nella parata bassa Policano. All'88' punizione da destra di Ferracane e in girata dall'area piccola capitan Lotano non trova la porta. Al 92' lancio di Di Senso per Dutra che in corsa calcia fuori. Al 94' la Murese sfiora la rete del colpaccio. Iacullo G. manda la palla verso la porta il portiere respinge di pugno e quasi dal dischetto Di Senso spedisce la palla di poco al lato. Carmine Pepe
Sport
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L’Albano soffre la partenza sparata dei locali
Matera e Distefano regalano la vittoria al Grassano A sinistra la squadra del Grassano
GRASSANO ALBANO
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GRASSANO: Lafiosca S., Dilorenzo, Guarino, Abate P. (K), Dininno., Distefano, Dartizio, Matera , Viggiano, Ditrinco., Calluso G. A disposizione: Siggillino, Crispo, Giammarusti, Frumento, Bolettieri, Abbatangelo. Allenatore: Leonardo Dartizio. ALBANO: Benedetto E., Valenzano A. (K), Degrazia D., Benedetto E., Benedetto M., Trivigno M., Larocca P., Locuoco N., Losasso D., Insabato R., Beneventi S. Allenatore: Benevento Anselmo ARBITRO: Cosimo Contini sezione arbitrale Matera. MARCATORI: Matera
SAN FELE GINESTRACANDIDA
12°, Distefano 14°. RISULTATO positivo per L'A.s.d. Grassano nella partita di campionato di seconda categoria contro l'Albano disputata allo stadio comunale di Grassano domenica scorsa . Nei primi minuti di gioco la squadra di casa ha saputo imprimere i propri schemi facendo chiudere in difesa gli ospiti. Al 12° il centrocampista Viggiano dopo avere smarcato alcuni avversi serve con un tiro calibrato la punta Matera che non delude e con un pallonetto scavalca il portiere e segna. Non sono ancora passati due minuti di gioco e il pubblico esalta nel vedere quasi la stessa azione ma a segnare questa volta è il giovanissimo Distefano
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SAN FELE . Lorenzo, Ferri (al 75' Sperduto), Del Monte A., Caputi (al 55' De Rosa), Pierri, Cappiello, Del Monte E., Pittaro, Cristiano, Ferrara, Tomasuolo. GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Martino, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Lovino, Pipolo M., Loriso, Di Pace T., Cicchiello. Allenatore: Lettieri. ARBITRO . Asquino di Rionero. MARCATORI: al 10' Cicchiello, al 25' e 85' Loriso, al 30' Cristiano. San Fele UN GINESTRACANDIDA cinico espugna San Fele con una doppietta del solito inarrestabile Loriso ed un gol del rientrante Ciccheillo. Con questa vittoria, la squadra cara ai due centri, Ginestra e Ripacandida, approfittando della sconfitta del Bella, si attesta al secondo posto in classifica, mantenendo, inoltre, l'imbattibilità in fatto di sconfitte. Probabilmente è una delle pochissime squadre, dalla serie A fino alla terza categoria, a mantenere questo primato. Nei primi venti minuti di gioco è la squadra di casa a mantenere le redini del gioco, senza però impensierire la difesa ospite. La squadra ospite è stata abile a sfruttare le poche occasioni da gol avute. In evidenza Di Pace T, autore di numerosi assist per i compagni. Al 10' giunge il vantaggio per gli ospiti: punizione battuta da Lovino dalla fascia destra, Di Pace T salta più di tutti e appoggia la palla per l'accorrente Cicchiello che a due passi dalla porta non perdona. Il raddoppio per gli ospiti arriva al 25': dalle tre-quarti di campo, Pipolo L corre verso il centro, sul suo lancio, la difesa locale con la complicità del portiere non chiude, Di Pace T, abile, si incunea tra gli avversari ed appoggia la palla al bomber Loriso che raddoppia per il Ginestracandida. A questo punto i locali reagiscono ed al 30' con Del Monte E. impegna l'estremo difensore ospite ad una non facile parata e cinque minuti dopo accorciano le distanze con Cristiano, abile a sfruttare le solite disattenzioni difensive, che avvengono in ogni partita, dei giocatori ospiti. Si va al riposo. Nella ripresa si assiste ad una gara abbastanza equilibrata con gli ospiti a controllare le sfuriate offensive dei locali. Ma a cinque minuti dalla fine, Loriso, di testa ( una specialità non proprio sua), mette fine ad un incontro favorevole alla squadra vulturina. Emblematico il commento dell'esperto difensore Del Monte A. che a 44 anni calca ancora i campi di calcio: “nei primi 20' siamo stati padroni del campo, subito il 2° gol, la squadra si è disunita e non ha trovato la forza di reagire”. Lorenzo Zolfo
che con un potente sinistro al limite dell'area di gioco fa registrare il secondo gol per la squadra di casa. All'ottima prestazione del centro campo e dell'attacco, con Ditrinco, Guarino, Dartizio, hanno risposto bene anche i difensori Calluso e Abbate che coadiuvati dall'instancabile Dininno sono riusciti a chiudere ogni tentativo dell'Albano di rimontare. Nella seconda frazione non c'è stata nessuna azione eclatante da entrambi gli schieramenti, i ragazzi di mister Dartizio hanno giocato in difesa, fino al fischio finale dell'arbitro, per portare a casa il risultato positivo e far salire la squadra di tre punti in classifica. Giovanni Spadafino
CANCELLARA 1 POTENTIA SANTA CECILIA 0 CANCELLARA: Tolve, Troiano, Nolè, Calocero I, Scarfiello (67' Angillutta), Cosentino, D. Abbruzzese, Calocero II, Silipo, Erario, L. Abbruzzese. A disp.: Riunzi, Zotta, Pietragalla. Allenatore: Cosentino. POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Iovino, Fasanella (76' Gonnella), Marino, Palese, Libonati (76' Colucci), Brancaccio, Cuminiello, Perna, Marcodoppido, Labella (81' Salvia). A disp.: Morlino, Alvino, Coviello, De Bonis. Allenatore: Macchia. ARBITRO: Faraone di Potenza. RETE: 68' Erario. NOTE: Espulsi: 82' Silipo (C) per doppia ammonizione. Ammoniti: D. Abbruzzese (C); Marino, Palese (PSC). CANCELLARA - Galletti ancora sconfitti in trasferta pur disputando una buona gara dove il pareggio sarebbe stato più giusto. Il terreno di gioco del Comunale di Cancellara si presenta con alcune zone piene d'acqua e dopo il sopralluogo dell'arbitro con i capitani delle due squadre. Il direttore di gara fa sistemare il campo e decide di dare inizio al match che vede meglio gli ospiti che vanno alla conclusione con Marino che prima si vede respingere in angolo, da Tolve, una punizione, poi con un diagonale che si perde fuori e con una punizione alta di poco. In seguito ancora per i gialloblu ci prova Fasanella con un rasoterra bloccato dall'estremo difensore locale che poi blocca senza problemi anche la conclusione dal limite di Brancaccio. Infine Marcodoppido non riesce ad intervenire in area su un cross da sinistra. Mentre per i padroni di casa un diagonale rasoterra che termina sul fondo di Silipo e una conclusione di L. Abbruzzese parato da Donadio. Nella ripresa c'è subito un tentativo di Erario su calcio piazzato ma Donadio controlla. Passano tre minuti e Tolve neutralizza il diagonale rasoterra di Fasanella. Poi sono i locali a provarci prima con una conclusione fuori di Cosentino e al 68' trovano il gol con Erario che calcia una punizione che colpisce il palo e si insacca sorprendendo Donadio. Poco dopo sfiorano il raddoppio con un rasoterra di Silipo che esce fuori di poco. A otto minuti dal termine è lo stesso Silipo che viene spedito, per doppia ammonizione, sotto la doccia dal direttore di gara. Gli ospiti, con quattro attaccanti in campo, cercano il pari andando alla conclusione solo con Marino dalla distanza, ma Tolve protegge bene la sua porta. Invece per il Cancellara c'è la punizione che finisce fuori di Cosentino. Per i gialloblu è la quarta sconfitta consecutiva lontano dal capoluogo, dove nella passata stagione raccoglieva vittorie importanti e sabato prossimo cercheranno il riscatto, con il Craco, sul proprio campo dove sono imbattuti con tre vittorie e un pareggio. Biagio Bianculli
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Sport Fantacalcio A Ne approfitta la Fiorentina che sale al secondo posto
Giovedì 27 novembre 2008
Calcio a 7
Le grandi vanno al tappeto Milan e Inter costrette alla resa da Chievo e Palermo MATERA - Dodicesima giornata: la caduta degli dei! L'ultimo turno del fantacampionato di serie A, infatti, è anche coinciso con il contemporaneo capitombolo delle due battistrada Milan, clamoroso l'otto a zero rimediato dai rossoneri ad opera di un Chievo che ha probabilmente disputato la migliore partita della stagione, e dell'Inter che, oltre a subire il secondo stop consecutivo, ha anche dovuto cedere la piazza d'onore alla Fiorentina. Da sottolineare, peraltro, che i viola lamentano nei confronti della capolista Milan ben due gare in meno e dunque hanno sicuramente la concreta possibilità di portarsi al comando della serie A. Questo per quello che riguarda il vertice, ma altrettanto interessante è la situazione in coda con l'Atalanta che ha ottenuto la prima vittoria stagionale a spese del Napoli consegnando così il fanali-
Cosimo Dell’Acqua della Sampdoria e Fragasso del Bari
no di coda all'altra matricola Catania, che ha perso lo scontro diretto col Torino e che è fermo a quota due. Riflettori puntati sicuramente sul Chievo, capace di confezionare un bel cappotto, buttalo via di questi tempi, ad un Milan infreddolito e sicuramente intorpidito dalla rigida temperatura di
domenica mattina. Dopo un primo tempo concluso sul doppio vantaggio grazie a due sfortunate autoreti, i gialloblu veneti hanno dilagato nella ripresa andando a segno due volte con Daniele Duni e una con Angelo Santochirico, Massimo Tataranni, Vito Plasmati e Luca Carlucci.
Cade, come detto, anche l'Inter sconfitto, questa volta, da un Palermo capace, evidentemente, di qualsiasi cosa. Rosanero in cattedra con Giuseppe Cuscianna e Antonio Bitetti, autori di una doppietta ciascuno, e nerazzurri che soltanto al 37' e al 47' sono riusciti ad andare in gol con Emanuele Di Cuia e Simone Bitetti. Avanza, nel frattempo, la Fiorentina che fornisce una ennesima prova della propria forza superando piuttosto bene il Cagliari. Rossoblu in vantaggio con Domenico Ceglia e veemente reazione viola concretizzata dalla coppia di bomber Antonio Castaldi e Giovanni Andrisani, due gol ciascuno. Tardivo il ritorno dei sardi che minuti finali hanno colpito ancora con Ceglia e, al 51', con Saverio Loiudice. Merita una citazione particolare lo strepitoso campionato dell'Udinese che, con l'ampia vittoria sulla
Reggina, afferma il proprio diritto a stare tra le grandi del campionato. Dieci a tre il risultato che i friulani hanno imposto ai calabresi con reti di Luigi Annicchiarico, autore di una bella quaterna, Leonardo Digregorio, due centri per lui, Tommaso Cristallo, Francesco Di Gregorio e Nicola Di Pede. Per gli amaranto, invece, in gol Luciano Cappiello, Francesco Martulli e Vito Moramarco. Trainata dal cannoniere Gianfranco Bellacicco, sei volte a segno, procede la marcia della Juventus che, questa volta, ha regolato un buon Genoa. Le altre reti della gara sono state opera del bianconero Eustachio Rubino, due volte a segno, e dei grifoni Vito Festa, Francesco Tubazio, doppietta per entrambi, e Domenico Grassani. Primo sorriso stagionale dell'Atalanta, capace di superare, grazie alla rete allo
Grosseto, Bari, Modena, Frosinone e Vicenza continuano a vincere e allungano in classifica
Fantacalcio B, in cinque si travestono da lepri MATERA - Continuano a correre le lepri di serie B. Vincono ancora, infatti, il Grosseto, il Bari, il Modena, il Frosinone e il Vicenza, mentre incappa nel primo pareggio stagionale la Triestina. E' sicuramente un campionato spaccato quello di questa stagione, un campionato in cui, evidentemente, le differenze tecniche ed atletiche tra le squadre di vertice e quelle di coda sono davvero notevoli. Onore, dunque, alle battistrada, ma altrettanta dignità e rispetto meritano quelle compagini che, nonostante le numerose delusioni sul piano dei risultati, continuano a disputare il proprio campionato con l'evidente e unico intento del sano divertimento e del puro confronto. Ottiene l'ottava vittoria il Grosseto, autentico rullo compressore del campionato. L'ottava vittima un Ascoli che tuttavia non ha sfigurato subendo un due a zero sicuramente onorevole. Le reti, entrambe nel primo tempo, ad opera di Giuseppe Acito e Fabio Ramaglia. Di ben altre proporzioni il risultato che il Bari ha imposto al Sassuolo, un undici a tre che esprime chiaramente l'andamento della gara e che
permette ai pugliesi di vantare la migliore differenza reti del campionato. Per i galletti sei volte a segno Daniele Conte, tre reti per Fedele Manicone e un centro per Mauro Matera. Trainata da Giovanni Castellaneta, autore di una tripletta, il Modena si è aggiudicato il derby con il Piacenza con il risultato di cinque a tre. Gli altri marcatori della gara sono stati Luca Lunalbi e Dario Pietracito per i canarini, e Vito Chimenti e Francesco D'Aria per i piacentini. Settima vittoria stagionale anche per il Frosinone. I gialli laziali, questa volta, hanno imposto un tennistico sei a tre al malcapitato Livorno. Risultato in cassaforte dopo appena un quarto d'ora di gioco grazie alla doppietta di Giovanni De Rosa e alle reti di Raffaele Argiolas e Giuseppe Angelastri. Nella ripresa il secondo sigillo personale di Argiolas e la rete di Antonio Festa, splendida l'esecuzione con un tiro dal vertice destro dell'area di rigore e con la sfera che si è insaccata nell'angolo alto opposto. Per i labronici la doppietta di Roberto Santarsia, un gol per tempo, e la rete nel finale di gara di Ciro Logallo.
Sono sei, con quest'ultima, le vittorie stagionali ottenute dal Vicenza di mister Antonello Calculli. Ancora imbattuti i veneti che, oltre ad avere un attacco di tutto rispetto, sono infatti 45 i gol all'attivo, si affidano ad una difesa difficilmente superabile dal momento che ha incassato appena 14 reti, soltanto una in più di quella del Bari, migliore difesa del campionato. Bella doppietta del biancorosso Giovanni Festa, mentre per marchigiani solo due centri ad opera di Dario Ludovico e Claudio Venezia. La doppietta di Donato Albano evita alla Triestina il secondo stop stagionale. Gli alabardati, che erano opposti al Cittadella, dopo essere passati in vantaggio con Luigi Picenna, erano stati raggiunti e superati in virtù della rete di Antonio Amendolaggine e della doppietta di Vincenzo Labarbuta. Perde terreno, invece, il Treviso che, pur restando in zona promozione, chiude adesso il gruppetto delle squadre di testa. A fermare la rincorsa dei veneti un ottimo Parma capace di infliggere ben nove reti ai più quotati avversari. Sugli scudi i
parmigiani Rocco Montemurro ed Eustachio Marasco, autori di cinque e tre reti, mentre sono andati a segno una sola volta Michelangelo Bianchi per il Parma e Antonio Moliterni e Francesco Tamburrino per il Treviso. Cinque a zero il perentorio risultato che il Rimini ha imposto al Brescia. Dopo la rete in apertura di Tommaso Duni, si è scatenato Giuseppe Di Cuia, autore di una bella tripletta, poi, nel finale, il gol di Francesco Calculli ha fissato definitivamente il pesante passivo delle rondinelle. Nulla di fatto tra Salernitana ed Empoli, che concludono con il risultato bianco il confronto, mentre abbandona l'ultima posizione di classifica il Mantova vittorioso sulla diretta concorrente Avellino. Quattro a uno il risultato in favore dei lombardi a segno due volte con Gianluca Peragine e una con Michele Di Lecce e Paolo Di Lena, per gli irpini, invece, la rete della bandiera per merito di Cosimo Piraino. Passo in avanti, infine, del Pisa che contro l'Albinoleffe ottiene la prima vittoria stagionale. a.s.
scadere di Giovanni Pisciotta, l'insidioso Napoli. Bergamaschi sul tre a zero grazie alle reti di Luigi Petrozza, Francesco Perrucci e Adriano Lamacchia, e ritorno perentorio dei biancocelesti a segno due volte con Andrea Fraccalvieri e una con Luciano Di Cuia. Al 50' il gol vittoria di Pisciotta. Bel colpo d'ala del Torino che nello scontro diretto, supera una Catania ormai solitario in fondo alla classifica. Tutte nel primo tempo le reti granate siglate da Giovanni D'Anzi al 14', Graziano Laginestra al 20' e 22', Gianluca Draicchio al 21' e Vito Cancelliere al 25', mentre è stata tardiva la reazione dei siciliani che, dopo la rete di Luciano Tamburrino al 15', hanno soltanto limitato i danni con le marcature di Giuseppe Battilomo al 31', Pasquale Andrisani al 37' e Angelo Di Lecce allo scadere del secondo tempo. Vincono con l'identico risultato di 4 a 3 la Roma e il Siena che hanno rispettivamente superato la Lazio e il Bologna. In gol, per il Siena, la coppia composta da Pietro Innella e Saverio Appio, a segno due volte ognuno, mentre per il Bologna hanno marcato il cartellino Michele Loiudice, Domenico Picerno e Giuseppe Chironna. Nell'altra gara, invece, a segno Francesco Rizzi, Claudio Cristalli, Cosimo Rubino e Michele Martulli per la Roma, e Giampiero Andrisani e due volte Giovanni Darretta per la Lazio. Due reti nei minuti di recupero di Cosimo Dell'Acqua regalano alla Sampdoria, impegnata contro il Lecce, un pareggio sicuramente meritato. Dopo il triplo vantaggio dei blucerchiati, in virtù delle marcature di Giovanni Di Pede al 1' minuto e Giuseppe Papapietro al 6' e 11', il pareggio e il sorpasso salentino grazie a tre reti di Raffaele Paladino e due di Cosimo Iacovone. Nel finale concitato i gol di Nicola Giacoia al 49', Dell'Acqua al 51', Giuliano Rega al 52' e, infine, il definitivo sigillo ancora di Dell'Acqua al 53' minuto. Annibale Sacco sport@luedi.it
Sport 43 “Calcio in Città” di Potenza Lecce e Torino sono ferme a zero punti Giovedì 27 novembre 2008
Calcio a 7
Cinquina della Pirozzi band Il Catania veleggia in testa alla graduatoria E' SEMPRE il Catania a condurre, a punteggio pieno, la classifica del torneo potentino di calcio a sette che si sta disputando, da poco più di un mese, presso il “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo lucano. Pirozzi e soci hanno centrato la vittoria consecutiva numero cinque dall'inizio della stagione. Si tratta già di un bel traguardo. Dopo aver piegato la resistenza del Genoa la settimana prima, gli “etnei” rossoblù hanno sconfitto anche il Torino con il punteggio di 7-3. Grazie a questi importanti successi, ora i “catanesi”, non solo guardano tutti dall'alto verso il basso in graduatoria, ma sono consapevoli di essere i veri antagonisti della favorita Sampdoria. Staremo a vedere come andrà a finire questo bel duello. A proposito di Sampdoria, la squadra di Uva e dei due Mauro è distante una manciata di punti dalla leadership (sono due le lunghezze di differenza). Infatti, i “doriani”, grazie al pokerissimo rifilato alla Fiorentina (5-3), hanno preservato la piazza d'onore della graduatoria. Per i viola le cose non stanno andando proprio per il verso giusto. Nelle ultime due uscite hanno rimediato altrettanti stop. La Sampdoria, invece, si gode il buon momento di forma e di risultati e viaggia all'inseguimento della capolista Catania. Inoltre, ha anche rafforzato il miglior pacchetto offensivo del fantacalcio potentino di serie A (sono già trentotto i gol messi a segno finora nelle prime cinque giornate). Ad un punto di distanza dalla Sampdoria, ci sono i “cugini”del Genoa che, dopo la sconfitta di misura con il Catania, hanno regolato il Lecce con una pesantissima dozzina di reti (12-2). Il Genoa è una squadra che continua a subire pochissimo: appena quattordici reti dall'inizio del “Calcio in Città”. Per i giallorossi del Lecce, invece, pur vantando una rosa ampissima (costituita da venticinque calciatori), è arrivato il quinto “cappotto” consecutivo. E la difesa della formazione di Torchia e company è davvero fragilissima: subire in media nove gol a partita non è certamente il
massimo. L'Inter ha bloccato la rincorsa della Reggina alla zona-podio. Il 4-4 finale ha premiato la caparbietà dei nerazzurri che hanno messo in cassaforte un altro punto prezioso per abbandonare i bassifondi della graduatoria. La Reggina deve, invece, accontentarsi per ora della
quarta piazza. In quinta posizione è risalito il Palermo che sta scalando la classifica. Le due sconfitte di inizio stagione sono soltanto un brutto ricordo. Infatti, contro il Bologna è arrivata la terza gioia stagionale di fila (6-2 il risultato). A metà classifica, Chievo e Napoli si sono equamen-
te divisi la posta in palio (4-4). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato alcuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il se-
gno “1”. Cinquantasei gol messi a segno in questa quinta giornata (326 marcature in totale in campionato), di cui 34 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 22, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 1 vittoria esterna e 2 pareggi. Il
migliore attacco del campionato è quello della Sampdoria (38 reti), il peggiore è quello del Bologna (16 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (14 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (44 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it
Over 35 Dopo il Team Rossoblù si arrende anche il Benfica
Studio Immagine, prove di fuga LO STUDIO Immagine vuole attuare la prima fuga stagionale nel torneo potentino di calcio a sette over 35. Dopo aver piegato il Team Rossoblu alla quarta di campionato, si è abbattuto con una valanga di reti sul Benfica, senza subire neanche una marcatura. La gara si è, infatti, conclusa con il punteggio tennistico di 6-0. Vinto il set, lo Studio Immagine del capoluogo regionale si è proiettato a tre lunghezze di vantaggio sulla piazza d'onore del torneo over 35, che attualmente è detenuta dal Basinvicta, perché il Team Rossoblù non è neppure sceso in campo per disputare il suo incontro. Il match in programma con gli Amici Ritrovati è stato rinviato ad altra data. Come annunciato in
precedenza, sul secondo gradino del podio gravita il Basinvicta, che ha fatto la voce grossa con il Cosmos. Prima di questa giornata, le due compagini erano appaiate a quota sette punti in graduatoria. Grazie al 12-5 finale, il Basinvicta ha preso il largo in classifica proprio sul Cosmos. La dozzina di reti rifilate ha assegnato provvisoriamente al Basinvicta, oltre al secondo posto, anche il titolo di migliore attacco del torneo, con trentasette reti all'attivo. In coda alla graduatoria si sono giocati altri due incontri. La Stella Rossa ha piegato il fanalino di coda, Galaxys, con il risultato di 7-3, mentre gli All Blacks hanno centrato la prima affermazione stagionale a spese dell'Azzurra Iso-
max (7-1). La gara Amici Ritrovati-Benfica, in calendario lunedì scorso, è stata rinviata a data da destinarsi. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato alcuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Una gara non è stata disputata (Team Rossoblù-Amici Ritrovati). Quarantuno gol messi a segno in questa quinta giornata (231 marcature in totale in campionato), di cui 9 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 32, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 0 successi interni, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del
campionato è quello del Basinvicta (37 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (13 reti). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (13 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (35 reti subite). do.pav.
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Sport
Giovedì 27 novembre 2008
Stiramento per Grasso TEGOLA in casa Levoni Potenza. Nel corso dell'allenamento di ieri pomeriggio svoltosi al Pala Pergola di Contrada Rossellino si è infatti fermato Sebastiano Grasso a causa di uno stiramento al flessore dell'anca. Il giocatore è stato costretto a fermarsi senza proseguire l'allenamento con il resto della squadra. Alla seduta ha preso parte anche Giovanni Russelli, che ha sostituito Saponara consentendo a Giovanni Tripodi di poter lavorare con dieci uomini effettivi e svolgere la regolare seduta di allenamento. Smaltita la sbornia del ko di domenica a Molfetta, la squadra sembra concentrata sulla partita del prossimo turno, in programma al Pala Pergola di Potenza, quando Massimo Ruggeri e compagni affronteranno il co-fanalino di coda del campionato, vale a dire lo Smart House Firenze allenato da coach Gianni Lambruschi. Oggi la comitiva di Tripodi si allenerà ancora in famiglia, l'auspicio è quello di recuperare l'infortunato Sebastiano Grasso. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Sebastiano Grasso
L’esonero di Miriello, il nuovo tecnico e le parole di Vandoni: la verità del presidente
Vizziello: «Qui decido io» «Matera fa gola a tanti, non siamo allo sbando» «CORÀ È stato scelto da me, dopo un’attenta valutazione di una rosa di persone che si sono proposte. Matera faceva gola a tanti». Inizia così l’intervista al presidente della Bawer Michele Vizziello per ricostruire i fatti delle ultime settimane e le scelte di queste ore che, dopo le parole di Claudio Vandoni al “Quotidiano”, avevano lasciato aperti dubbi sui comportamenti societari. Dubbi che Vizziello decisamente tiene a cancellare: «noi non siamo affatto una società allo sbando, non è vero che non abbiamo una strategia precisa. Noi abbiamo sempre comportamenti chiari e lineari». Poi aggiunge: «le scelte in questo caso le ho fatto tutte io, senza informare neanche direttamente gli altri dirigenti ma assumendomi personalmente la responsabilità. I giocatori non hanno voce nelle decisioni di questa società». Presidente, quando e come ha deciso di scegliere Claudio Corà? «La decisione l’ho presa io dopo un’attenta valutazione nella quale vi era un’ampia rosa di nomi. Corà mi ha chiamato alle 16 di lunedì pomeriggio, mi ha fatto una proposta interessante. Ne abbiamo tenuto conto come di altri nomi che c’erano sul tavolo, poi martedì mattina alle 10 lo ho informato della nostra scelta e si è chiusa questa trattativa». Con Vandoni cosa è successo? Quando lo aveva contattato? «Vandoni con il quale c’è un vecchio rapporto di stima e amicizia, mi ha chiamato dopo la sconfitta con il Potenza offrendomi il suo aiuto. Io gli ho fatto presente che avrei riunito il consiglio ma che non avevamo intenzione di cambiare allenatore. Lui in quella circostanza mi ha chiesto se poteva andare comunque a Palestrina a vedersi la squadra e io gli ho risposto che non c’erano problemi». Ma lunedì aveva chiuso la trattativa? «Ho avuto un nuovo contatto con Vandoni, chiamato da lui, domenica dopo la gara di Sant’Antimo ma gli ho spiegato che non avevo deciso nulla. L’idea dell’esonero è maturata nella notte di domenica. Poi ci siamo risentiti dopo che avevo comunicato la decisione a Miriello, lunedì. In quel momento tra le tante possibilità è stata valutata anche quella di Vandoni, ma
La presentazione Parla Corà
«Conta la squadra bisogna far gruppo»
Michele Vizziello durante la presentazione di Claudio Corà (foto Videouno)
lunedì sera quando l’ho risentito gli ho spiegato che pur avendo l’accordo economico non avevo ancora deciso. Gli ho detto “Sappi che fai parte di una rosa ristretta di nomi”. E la squadra non è stata in nessun modo interpellata? «Quando ho saputo che tra le ipotesi c’era quella di Corà, ho saputo anche che aveva avuto tra i suoi giocatori Francesco Longobardi per cui l’ho chiamato per chiedergli un’opinione che è stata molto favorevole». Avete parlato solo di Corà? «No, credo che il discorso sia anche caduto su Vandoni. Me ne è stato parlato bene anche se mi è stato fatto riflettere su alcuni aspetti caratteriali di questo allenatore, ma si è trattato comunque di una semplice opinione che è stata chiesta». Da cosa nasce allora l’idea di Vandoni di essere sgradito ad alcuni giocatori? «Gli ho spiegato martedì mattina che avevo interpellato la squadra e che non tutti mi avevano espresso un’opinione positiva. Gli ho così comunicato che avevamo scelto un altro allenatore. Ma io ho fatto una sola telefonata a Longobardi e per parlare di Corà». Con il senno di poi non crede che forse era meglio esonerare Miriello già due settimane fa? «Non tornerei indietro, non avrei mai cambiato pri-
ma l’allenatore. Noi abbiamo sempre cercato di non arrivare troppo presto alle decisioni estreme. In estate ci è stato un ampio dibattito sulla conferma di Miriello, alla fine si è deciso di tenerlo per i risultati ottenuti in questi anni e per il fatto che aveva un impegno sulla parola per un biennale. La scelta è stata ponderata da parte di una società che ha equilibrio e decide collegialmente».
E’ vero che i giocatori non sono stati scelti da Miriello? «Magari questo può valere per Dacic, tutti gli altri giocatori sono stati voluti direttamente dall’allenatore che ha condotto la campagna acquisti di concerto con il direttore sportivo. Tutto si può dire ma non che Miriello non ha fatto la squadra». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Il nuovo coach Claudio Corà
PRIMI DUE allenamenti dell’anno per Claudio Corà alla guida della Bawer Matera. Il nuovo tecnico arrivato in città intorno alle 21 di martedì al termine di un lungo viaggio in macchina si è subito gettato in palestra per sfruttare al meglio il tempo che lo separa dalla
L’ex viceallenatore: «Sento l’obbligo di fare questa scelta»
Conterosito si è dimesso DOPO ROBERTO Miriello arriva l’ufficiali- tutti coloro che hanno sostenuto in questi tà dell’addio anche di Antonio Conterosito anni trascorsi il progetto sportivo ed umain casa della Bawer Matera. Una scelta atte- no, realizzato con grande successo, colgo l'occasione per salutare sa ed inevitabile che confergli sportivi materani e ma il legame tra primo e sequanti hanno attestato condo allenatore. alla mia persona ed al Il vicecoach dell’Olimpia coach Roberto Miriello lo ha comunicato nella sesegnali di stima ed affetrata di ieri al presidente Mito». chele Vizziello ed in una La decisione di Contebreve nota ha spiegato i morosito completa dunque il tivi che lo hanno portato a percorso di rinnovamenquesta decisione: «In conseto che la Bawer ha avviato guenza della decisione dell' lunedì con l’esonero di U.S. Dil. Basket Olimpia Miriello. Matera di esonerare il coaOra si tratterà di capire ch Roberto Miriello», scrive se la società avrà l’occanella sua lettera Antonio sione e la possibilità di afConterosito, «e considerato Antonio Conterosito fiancare qualcuno a coail legame professionale ed il ch Corà nella quotidianirapporto di stima ed amicizia che mi lega al coach, ho deciso di dimet- tà del lavoro svolto. Il tutto ovviamente in termi dalla carica di vice allenatore di tale base a quelle che potranno essere le esigenze dello stesso Corà e le possibilità di intersquadra. Nel ringraziare la società, il Presidente e vento della società materana.
prima sfida con il Barcellona. «Ho trovato un gruppo esperto e con grandi potenzialità sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Hanno bisogno di stare di più insieme e di lavorare per limitare gli aspetti personali e muoversi di più come squadra. E’ chiaro» ha raccontato Cora, «che non c’è il tempo materiale per cambiare gli automatismi, si tratta di interventi che richiedono tempo. Noi ora dobbiamo cercare di dare continuità al lavoro che si è fatto. Mi pare che c’è un buon mix di giovani e vecchi. Alcune personalità forti e i riferimenti che il gruppo deve avere che da subito bisogna chiarire». Il nuovo tecnico della Bawer ammette anche che il morale dopo tante sconfitte in questo avvio di stagione non può essere certo dei migliori: «la condizione psicologica non è delle migliori, traspare evidente una certa difficoltà. Ma io credo al lavoro del gruppo, al rispetto dei ruoli e delle competenze, alla disciplina. Il basket è un gioco», ha concluso Corà, «bello e difficile da interpretare. Ciò che conta non sono i bottini personali ma la squadra. Noi già domenica proveremo ad andare in questa direzione». p.quarto@luedi.it
Sport 45 Basket C2 girone C Coach Daraio: «Questo ci insegna che non ci sono partite facili» Giovedì 27 novembre 2008
Il Ctr mostra il carattere Senise vince soffrendo contro un indomito Arzano SENISE - La piacevole sorpresa è il carattere di questo Ctr La Cascina, capace di soffrire più del dovuto, di cadere per buona parte dell'incontro ma di rialzarsi alla grande, ribaltando un trend davvero incredibile. Le troppe gare, la naturale tensione che si accumula giornata dopo giornata, pesa certamente sull'equilibrio psicofisico di questi ragazzi. Un lavoro supplementare che spetta ora al mister Pierino Daraio considerare e rimediare. Non tutti domenica scorsa hanno mostrato di reggere lo stress e la gara è cominciata e poi scivolata su questi presupposti che hanno messo a dura prova anche la caratura dell'allenatore. Non sempre risulta facile gestire alcune situazioni di giovani e meno giovani che non hanno tanto spazio ma sui quali sarebbe bene porre qualche attenzione in più. Anche perché, il pubblico attento alle vicende, non sembra gradire le prove opache dei suoi beniamici che preferirebbe vedere piuttosto in panchina. L'Arzano si è davvero battuto con grande coraggio e determinazione ed ha puntato molto sulla velocità. Il Ctr La Cascina invece, ha mostrato nel frangente, di non saper difendere più di tanto, quando elementi fondamentali non sono al top della condizione. Ed ilo primo quarto, si era chiuso con gli ospiti in avanti di un più undici. Cosa mai successa in tutti questi anni passati. E neppure che si perdesse ancora nel secondo quarto, seppure di un solo punto. Francesco Albanese non stava bene e si vedeva ed anche Martin Manzotti, non girava e dunque spettava a Gonzalo Marin caricarsi la squadra ed ai soliti magic Durante e Superrocco Palazzo suonare la carica che poi ha portato all'aggancio prima, alla rimonta poi ed alla difesa del vantaggio in
ultimo. Non a caso, il mister Pierino Daraio, alla fine ha parlato di carattere: «Dobbiamo ammettere di aver assistito ad una gara tiratissima e contro un avversario che si giocava l'ultima carta disponibile per poter rientrare in gioco per i playoff. Certo non tutte le cose sono andate per il verso giusto, proprio a causa forse di una tensione che anche i nostri ragazzi hanno vissuto, ma questo spero sia stato salutare per il prosieguo del girone, poiché sappiamo che non ci sono squadre materasso e che nessuno ci regalerà mai niente». Un giusto monito da parte del tecnico materano che mette sul chi va là la sua squadra in vista della seconda parte del torneo. Gianni Costantino sport@luedi.it
Basket C2 girone A Altro ko
La Lucos non sfrutta il turno casalingo
Albanese del Ctr La Cascina Senise
Nuoto Sono entrati in rappresentativa regionale
Promossi otto rioneresi RIONERO - Saranno in otto i rioneresi che faranno parte della Rappresentativa lucana di nuoto che prenderà parte al "26esimo Trofeo delle Regioni / G.P. Essenuoto", che si terrà presso la piscina "G. Gambi" di Ravenna sabato 6 e domenica 7 dicembre 2008. L'interessante e nota manifestazione giovanile per gli atleti/e delle categorie esordienti B1/B2 e A1/A2 dell'anno sportivo 2008-2009, è organizzata dalla Lega Nuoto Nazionale Uisp e dal Comitato Uisp di Ravenna, in collaborazione con l'Essenuoto Italia. Le prove di qualificazioni per far parte della rappresentativa lucana si sono tenute domenica scorsa nella Città di Matera. Questi i 31 nuotatori lucani (15 femmine e 16 maschi) che parteciperanno al 26° Trofeo delle Regioni di Ravenna /G.P. Essenuoto. Settore femminile - Classe 2000, cat. B1, m. 50, SL: Sarra Maria Cecilia dell'Ass. Atleti Amatori di Matera, DO: Buongiorno Alessia (Ass. Atleti Amatori MT), RA: Laus Sara dell'A.D.S. Vultur Nuoto Rionero; classe 1999, cat. B2, SL: Di Nuzzo Barbara dell'Aquatica Pignola, DO: Papapietro Francesca (Team Athletic-MT), RA: Faccia Alessia (Ass. Atleti Amatori MT), FA: Laperchia Cristina (Team Athletic - MT); classe 1998, cat. A1, m. 100, SL: Pavese Caterina (Team Athletic-MT), DO: Curto Laura (Marea Club - PZ), RA: Mancini Martina (A.D.S. Vultur
Nuoto), FA: Lodola Marianna (A.D.S. Vultur Nuoto); classe 1997, m. 100, cat. A2, SL: De Vito Francesca (A.D.S. Vultur Nuoto), DO: Pizzolla Maria (Ass.Atleti AmatoriMT), RA: Vena Mimma (J Team Montalbano J.co), FA: Di Lecce Silvia (Team AthleticMT). Settore maschile - Classe 1999, m. 50, cat. B1 - SL: Sarubbo Giuseppe (J Team Montalbano J.co), DO: Martoccia Saverio (Ass.Atleti Amatori-MT), RA: D'Egidio Gregorio (Marea Club-PZ), FA: De Palma Alessandro (J Team Montalbano J.co); classe 1998, m. 50, cat. B2 - SL: Grieco Alessandro (Team Athletic-MT), DO: Patrissi Matteo (A.D.S. Vultur Nuoto), RA: Collazzo Giovanni (Marea Club.PZ), Forese Alessandro (Team Athletic-MT); classe 1997, m. 100, cat. A/1 - SL: Di Nuzzo Michele (Aquatica-Pignola), DO: Marmora Antonio (A.D.S. Vultur Nuoto), RA: Grieco Giacomo (Ass.Atleti Amatori-MT), FA: Vignola Saverio (Aquatica-Pignola); classe 1996, m. 100, cat. A/2 SL: Lodola Carmine (A.S.D. Vultur Nuoto), DO: Mangleri Dario (Marea Club-PZ), RA: D'Egidio Vincenzo (Marea Club-PZ), FA: Puca Gennaro (A.D.S. Vultur Nuoto). Gli accompagnatori saranno Ligrani Rocco, Iacovone Antonio Vito Santarsiero, Angelo Rubino e Dino Pietragalla. Michele Rizzo sport@luedi.it
Rocco Santarcangelo e Davide Resta della Lucos
MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso non sfrutta il secondo turno casalingo consecutivo né ripete la bella prova offerta nel precedente impegno con la seconda in classifica Mizar Torre del Greco, quando aveva vinto e convinto per 96 a 83, ma, al contrario, si fa battere per 75 a 63 dalla Renauto 2000 Casapulla (Caserta), squadra, quest'ultima, che, trascinata da Canzano (25), ha sfruttato al massimo la brutta prestazione dei ragazzi del tecnico Marcello De Stradis. Una partita abulica quella dei montesi, nella quale non sono stati sufficienti i 24 punti realizzati da Carlos Sordi. La squadra lucana, infatti, ha evidenziato molta imprecisione nei tiri e non ha quasi mai mostrato il dovuto mordente che, invece, sarebbe stato l'ingrediente più giusto per superare una formazione che già nel turno di andata (quando si era imposta per 75 a 68 sui montesi) non aveva dato l'impressione di essere superiore alla Lucos Ingest. Lo stesso playmaker Matias Caruso, dopo la buona prova offerta nell'esordio
stagionale proprio contro i torresi, non è riuscito a ripetersi, giocando una partita certamente al di sotto delle sue possibilità, confermata anche dai soli 3 punti realizzati. In definitiva, si tratta di una sconfitta, l'ottava stagionale, pesante nel punteggio ma ancor di più nella classifica poichè arrivata contro una diretta concorrente alla permanenza nella categoria. A fine partita il Presidente della Lucos Rocco Santarcangelo, dopo la brutta gara giocata dai suoi atleti, ha definito la sua come una “mezza squadra”, sottolineando come lui sia il primo a complimentarsi, nella sconfitta, di fronte ad una migliore prestazione offerta dagli avversari ma, allo stesso tempo, di non concepire prestazioni così negative della sua formazione. L'occasione per riprendere la strada perduta sin dalla prossima gara è rappresentata dalla trasferta sul campo del Santa Maria a Vico (CE), formazione che all'andata ha espugnato il Palauditorium "Karol Wojtyla" con il punteggio di 90 a 96. Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport Tennis A1 Passa per i play out la permanenza della squadra di Leone
Giovedì 27 novembre 2008
Il Pisticci ora deve attendere La perdente tra Parioli e Torino sfiderà la Sca PISTICCI - Si è conclusa domenica scorsa la prima fase a gironi del campionato di serie A1 femminile a squadre. Il torneo ha potuto così pronunciare i suoi verdetti per quanto riguarda i play off, i play out e le retrocessioni. Delle sette squadre iscritte alla massima competizione nazionale per Circoli retrocede direttamente in A2 il C.T. Scandicci che ha chiuso in classifica con zero punti non riuscendo, pertanto, ad accedere agli spareggi play out. Per quanto riguarda la parte nobile della graduatoria, ha chiuso in testa ed a punteggio pieno il T.C. Viterbo, forte dei 18 punti conquistati a margine dei sei successi in altrettante gare. Le campionesse d'Italia in carica puntano, pertanto, a confermare la loro consolidata leadership in campo nazionale. E non poteva essere altrimenti se in squadra si dispone della numero 1 e 2 d'Italia, ovvero Pennetta e Schiavone, entrambe scese in campo nella regular season e quindi arruolabili per i play off.
Greta Arn
Al secondo posto si conferma il C.T Albinea che nel torneo finora disputato ha vinto 4 incontri, ottenendo un solo pareggio e la sconfitta dell'ultima giornata proprio sul campo di Viterbo (3-1 il risultato finale). Raggiunge il terzo ed ultimo posto valido per i play off il T.C. Prato che si è portato a 10 lunghezze in seguito alla facile vittoria casalinga con il già retrocesso Scandicci.
Il regolamento prevede, adesso, che Albinea e Prato (ovvero la seconda e la terza classificata) giochino una sfida in gara unica di play off, domenica prossima (30 dicembre) sul campo della meglio piazzata. La vincente acquisisce il diritto di sfidare Viterbo che, grazie al primo posto, si è già assicurata l'accesso alla finale, prevista in campo neutro il 7 dicembre. Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, le restanti tre squadre iscritte al torneo si giocheranno i due posti salvezza nel tabellone dei play out. Anche in questo caso il Circolo meglio piazzato ha dei vantaggi. La quarta in classifica, ovvero il T.c. Parioli che domenica scorsa ha impattato 2-2 in casa con la Sca Pisticci, sfida in gara unica la quinta classifica, l'Asd Le Pleiadi Torino. Anche questo incontro è previsto per domenica prossima sul campo del circolo romano. La vincente di questa sfida conquista direttamente la salvezza. La perdente, invece, accede ad un successivo turno play out, da giocare in
doppia gara (andata e ritorno) contro la squadra peggio piazzata delle tre, la Sca Pisticci che ha chiuso il torneo al sesto posto con 4 punti. Le sfide sono previste il 7 ed il 14 dicembre con andata sul campo della Sca Pisticci e ritorno su quello dell'avversaria, sia essa Roma o Torino: Per lo scudetto, anche grazie al posizionamento in classifica ed alla concomitante (si ipotizza) disponibilità di Schiavone e Pennetta, è ancora il T.C. Viterbo la grande favorita, mentre Albinea si candida nuovamente a ruolo di sfidante, come accaduto l'anno scorso, anche se l'incontro con il T.C. Prato risulta più equilibrato per la probabile assenza della Errani. In zona play out, invece, i Parioli Roma sono favoriti nella prima e decisiva sfida unica con Le Pleiadi Torino. Nel caso il pronostico fosse rispettato alla Sca Pisticci toccherebbe affrontare proprio le torinesi in un doppio incontro che assegna l'ultimo posto salvezza. Roberto D'Alessandro sport@luedi.it
Pallanuoto B Si lavora in vista del campionato
Body Building Si terrà a Roma
Il tecnico Silipo applaude i progressi della Basilicata
Messina è pronto per il “Maximus”
GLI ATLETI della Basilicata Nuoto 2000 Potenza hanno svolto nel fine settimana scorso a Potenza, presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale il raduno che ha visto i ragazzi del tecnico Francesco Silipo cimentarsi in una due giorni di grande importanza sul fronte organizzativo e tecnico. La truppa si è allenata al gran completo mostrando netti miglioramenti di condizione rispetto alle precedenti sedute di allenamento. Silipo ha potuto sperimentare soluzioni differenti e puntare senza mezzi termini ad innalzare il livello tecnico e agonistico in un periodo particolarmente delicato della preparazione pre campionato. La squadra, almeno stando alle indicazioni fornite dalla due giorni di allenamento sembra aver risposto positivamente alle sollecitazioni tecniche di Silipo e, fatta eccezione per alcuni problemi di natura fisica che hanno visto Vittorio Bruschini e Josuè De Rosa lavorare a scartamento ridotto a causa di virus influenzali, nel complesso tutto è andato per il verso giusto. Le condizioni generali, sono dun-
que positive. La squadra anche in questa settimana continuerà ad allenarsi con un programma meticoloso che potrebbe consentire al tecnico Francesco Silipo. Martedì sera Vinicio Brigante e compagni sono stati impegnati nel canonico test della piscina Felice Scandone contro il Pomigliano che ha dato risposte convincenti al mister campano, mentre questa sera il settebello biancoverde sarà impegnato a Barra contro lo Sporting Napoli. Due test sicuramente utili ed indicativi che serviranno ad affinare ulteriormente la condizione in vista delle prossime tappe di avvicinamento al campionato di serie B/1 maschile di pallanuoto. Intanto, anche nel prossimo fine settimana la squadra lucana sarà a Potenza per un secondo collegiale, previsto alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Un fine settimana davvero intenso, vista la programmazione atletica e la preparazione di schemi che potrebbero dare futti concreti durante la stagione. Francesco Silipo ha fatto il punto della situazione sottolineando: “Sono contento per come sono andate le cose fino-
Francesco Silipo
ra, i motivi di soddisfazione per il lavoro collettivo verranno sicuramente durante il campionato. Stiamo lavorando bene in piscina. Bisogna vedere la prova dei fatti in campionato”. f.menonna@luedi.it
Pallanuoto C La società di Pappalardo ritrova il club della Potenza Nuoto
Il Tritone è stato ripescato in serie C LA NOTIZIA era nell'aria da tempo ora è diventata ufficiale, il Tritone Potenza è stato ripescato nel campionato maschile di serie C. La Fin ha accolto la richiesta avanzata dalla società di Giorgio Pappalardo, inserendo il sodalizio potentino nel girone calabro-pugieselucano del prossimo campionato di C. Otto saranno le formazioni al via, tre pugliesi, tre calabresi e le due potentine, Tritone Potenza e Potenza Nuoto. Ovvia la soddisfazione per la compagine societaria potentina che da alcuni anni sta compiendo sforzi notevoli per programmare stagioni interessanti, legate sostanzialmente alla formazione del vivaio e alla composizione di una compagine competitiva. Il ripescaggio sarà
festeggiato con dovizia di particolari sabato e domenica prossimi in occasione della prima festa della pallanuoto, torneo dedicato alla memoria di Pasquale Vista, atleta prematuramente
scomparso che ha lasciato un vuoto incolmabile negli ambienti pallanotistici potentini. Alla manifestazione prenderanno parte il Tritone, società organizzatrice, la Potenza Nuoto, la Basilicata Nuoto under 20, la Libertas Invicta Potenza e la Pallanuoto Cosenza. La manifestazione avrà inizio alle 9 e si concluderà alle 18. Si tratta di un torneo, diviso in mini partite che vedrà in vasca Potenza Nuoto e Cosenza Nuoto nel torneo under 17 maschile, mentre nella manifestazione pari età femminile saranno impegnate in vasca con gare d'andata e ritorno la Libertas Invicta e la Potenza Nuoto, successivamente Potenza Nuoto, Basilicata Nuoto 2000 Potenza under 20, Tritone Potenza e
Cosenza Nuoto daranno vita ad un girone all'italiana. La squadra di Giorgio Pappalardo si è allenata intensamente e punta nella valorizzazione dei giovani per fare bene nel prossimo campionato. Anche la Potenza Nuoto lavora alacremente, sotto la guida tecnica di Pasquale Miglionico, tecnico riconfermato al timone della squadra. Il gruppo è in ottime condizioni di forma, nelle ultime settimane la preparazione atletica dei ragazzi potentini è stata irrobustita con test fisici e nuovi schemi di gioco. La dirigenza ha fissato nella linea verde il suo programma di massima in previsione di una stagione quanto mai difficile e complicata. f.menonna@luedi.it
IL MAXIMUS si terrà a Roma allo storico Palacavicchi nella zona di Ciampino. «Si tratta del più prestigioso appuntamento italiano che conclude il tour delle gare di alto spessore del nostro Body Building ed è uno dei miei obiettivi più ambiti con il 2 Torri». Come al solito, per Antonio Messina, atleta potentino e campione di questa disciplina, sarà il clou di tutta una preparazione che speriamo gli porti a sfondare il muro del favoritismo che purtroppo si è verificato l'anno scorso a suo danno, in cui nella sua categoria Easy era il vincitore accertato ed acclamato, ma per una strana decisione arbitrale è risultato secondo tra l'ilarità del pubblico che naturalmente non approvava. Non è una polemica, non ha senso, è solo per verbalizzare l'accaduto facilmente verificabile con documenti e video. «Basta, comunque, che mi venga riconosciuto il giusto dichiara Antonio Messina - non gareggerò nella categoria Easy (episodio che è stato valido per lo scorso campionato del Maximus). Ritorno al mio amato Body Evolution, confacente alle mie caratteristiche strutturali con la prerogativa di vivere si, la gara, intesa come “combattimento” ma anche la gara vissuta come spettacolo e divertimento, incontro con il pubblico capace di interagire con l'atleta e vero giudice di quello che l'atleta è. Il momento più esaltante per me è sicuramente quello della routine, dove l'atleta ha la possibilità di creare in tempo limitato a 1:20” una performance coreografica dove a suon di una bella musica si offre il meglio del posingh che per i non addetti ai lavori o i distratti è il famoso “spararsi la posa” ma che tecnicamente è
la capacità dell'atleta di dimostrare, armonia delle forme, controllo del corpo in uno spazio, propriocettività, e controllo del movimento; qualcosa che scientificamente si chiama equilibrio di gestione psico-somatico. Vorrei spendere due parole a proposito del posingh. Il posingh di gara è quella pratica in cui tutti gli atleti messi di fronte ai giudici si confrontano in pose obbligatorie: rilassata frontale, rilassata dorsale, laterale, bicipiti avanti, bicipiti da dietro, dorsali avanti, dorsali dietro, gambe ed addome e pettorali. Il posingh di routine è invece il meglio delle pose che risalta l'atleta. Quello delle pose è sicuramente il momento più stressante e difficile della preparazione di un atleta perché consiste nello stare contratti con ogni parte muscolare del corpo, per tanto tempo se l'atleta è costretto ad effettuare molti confronti. Lo stress consiste anche nel cercare le forze per poter sostenere tale pratica, che a parer mio equivale a vere e proprie sedute di allenamento. Le energie e le forze sono minime in questa fase in quanto i carboidrati, veri responsabili dell'energia e carburante per compiere lavoro, sono ridotti al minimo per chi se lo può consentire, o nulli per chi ha problemi di “appannaggio”. Vi giuro, è il momento più difficile di tutta una preparazione di gara! Ho già scelto le musiche che incorniceranno questi momenti di spettacolo da donare al pubblico e i movimenti saranno, come al solito, per quanto mi riguarda, studiati ma non costruiti. Questo mi piace farlo quando iniziata la musica la mia mente crea… e il corpo realizza». sport@luedi.it
Sport 47 Volley Calabria, Diana, Lobosco e Petrone fanno parte del nuovo direttivo Giovedì 27 novembre 2008
Delfino rieletto presidente Confermato alla guida della Fipav regionale LORENZO Delfino. E' questo il nome del “niovo” presidente del Comitato Regionale di Basilicata, Federazione Italiana Pallavolo. Delfino succede a se stesso per il sesto mandato consecutivo ed è stato eletto con la totalità dei voti, espressi dalle 31 società che hanno votato (presenti o per delega chi è stato impossibilitato a partecipare) all'Assemblea, a testimonianza di grande stima e riconoscenza per il lavoro sin qui svolto e che si spera continui con la stessa intensità e generosità. Alla XXI Assemblea Ordinaria Regionale Fipav di Basilicata, che si è tenuta ieri 25 Novembre presso il Grande Albergo di Potenza, erano presenti alle ore 16.30 in prima convocazione il 23% delle società votanti per il Presidente ed il 29% per il Consiglio, ed alle ore 17.30, ossia in seconda convocazione, il 70% delle società per il presidente
Lorenzo Delfino
e l'85% per il Consiglio. Presidente dell'Assemblea Enzo Marranzini che da più mandati raccoglie i consensi di tutt' Italia e ricopre la carica di responsabile dei Revisore dei Conti, collocandosi così tra i vertici, nostro rappresentante di spicco. La Com-
missione Verifica Poteri costituita dal presidente Francesco Canzoniero, componente Sabrina Robilotta e segretaria Caterina Lobosco, ha presieduto i lavori dell'Assemblea attestando la veridicità delle operazioni di voto. Oltre al presidente si è votato anche per il rinnovo delle cariche di Consigliere Regionale. Eletti: Calabria Antonio, Diana Pietro, Lobosco Michele, Petrone Paolo. Primo dei non eletti Liguori Luigi. A seguire anche l'elezione del Revisore dei Conti. Eletto Imbrogno Giovanni e Revisore Supplente Daraio Pietro. Ai partecipanti si sono uniti, dando un notevole contributo con il loro intervento, l'assessore Luigi Scaglione e l'assessore Marcello Pittella, Poi sono intervenuti con la loro presenza il presidente del Coni Regionale Eustachio Tortorelli ed il segretario del Coni Regionale
Leopoldo Desiderio. Tutto in un clima di serena partecipazione e con un occhio al futuro del Comitato che spera sempre di più nell'impegno delle Società che competono ai Campionati Nazionali che dovranno anche partecipare ai campionati regionali con elementi del settore giovanile; nell'impegno dei neo eletti Consiglieri per i quali saranno individuate delle aree con piena responsabilità nell'ambito del Consiglio Regionale; nell'impegno dei due CC.PP. a far sì che anche l'attività dei settori giovanili continui a decollare e giunga a risultati sempre più di successo; e nell' impegno di tutti coloro che si avvicinano alla pallavolo entusiasti e desiderosi di collaborare, o di coloro che già dell'ambiente apportano migliorie grazie all'esperienza di tanti anni nel settore. sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone A Luongo grande mattatore con cinque realizzazioni
Lo Shaolin riprende la marcia Arriva la vittoria per i ragazzi di Grusso col Bancone BANCONE SHAOLIN
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BANCONE: Genovese, Milano, Sileo V., Vaccaro, Sileo L., Picone, Santarsiero, Sileo S., Gruosso, Sileo C., Romano, Sileo D. All. Sileo D. SHAOLIN SOCCER: Delfino, Fortarezza Mas., Fortarezza Mat., Pino, Giordano, Coppola, Zaccagnino, Nolè M., Nolè N., Sarli, Luongo, Pastore. All. Gruosso ARBITRO: Cardinetti di Moliterno RETI: 4' pt, 8' pt, 13' pt, 6' st e 9' st Luongo, 6' pt Coppola, 8' pt Santarsiero, 10' pt e 20' pt Romano, 14' pt Zaccagnino, 2' st Pastore, 22' st Gruosso SHAOLIN Soccer riprende la marcia verso il suo obbiettivo, i play-off. Le battute d'arresto contro Grifo e Bar La Notte sembra essere state messe alle spalle dai ragazzi di mister Gruosso, che riescono a superare con un netto 8-4 in trasferta il fanalino di coda Bancone. Eppure la gara no si presentava così facile per gli oranges potentini, visto che di fronte avevano una squadra probabilmente più bisognosa di loro di punti, in questo caso utili per raggiungere almeno i play-out evitando la retrocessione diretta. L'ultima posizione ai padroni di casa non è bastata come scossa per superare gli agguerriti avversari. L'ottima giornata di Luongo, che sembra davvero ritrovato per lo Shaolin fa la differenza, saranno cinque le reti del calciatore potentino a fine gara. Ottima anche la prova di Coppola, bravo a dettare i tempi per le ripartenze e di Fortarezza insieme a Zaccagnino. Grande prestazione sin da subito deglio ospiti, che fanno capire subito le loro intenzioni, mettendo alle spalle del portiere dei padroni di casa ben tre reti nel giro di otto minuti, con doppio Luongo e Coppola. La risposta dei padroni di casa, però, è veemente con le reti di Santarsiero e Ro-
Zaccagnino dello Shaolin
mano che sembrano poter rimettere in sesto il risultato per il Bancone. Ma, ancora Luongo, come detto in splendida forma e Zaccagnino permettono allo Shaolin di allungare. I primo tempo si chiude con la rete al 20' di Romano, che porta i suoi a sole due lunghezze dagli ospiti, 3-5 il
risultato. Lo Shaolin è ordinato ed ha i suoi uomini pronti a vendere cara la pelle pur di tornare a fare risultato e tutto ciò si tramuta sul campo in una prova quasi perfetta. Pastore con un doppio dribbling si libera bene al tiro e realizza la rete del 6-3 dopo soli 2' dall'inizio della ripresa. Luongo, sempre lui, chiude definitivamente la gara segnando a cavallo tra il 6' e il 9' le reti che portano lo score dello Shaolin ad otto, lasciando a sole tre marcature gli avversari. Sembra che i padroni di casa di mister Sarli abbiamo ormai gettato la spugna contro una formazione in grande vena e la gara scivola verso il termine senza altri grossi sussulti. Ed invece, gli ospiti si rilassano e il Bancone può tornare a pungere, anche se l'ottimo Delfino decide da qual momento di chiudere a doppia
mandata la sua porta e non concedere più nulla agli avversari, che trovano uno spiraglio solamente a tempo scaduto con Gruosso. Vittoria meritata per uno Shaolin tornato al gioco che lo aveva contraddistinto nella fase iniziale della stagione. Un plauso particolare, oltre al ritrovato Luongo ed ai soliti Coppola e Delfino, al giovanissimo Massimo Fortarezza, classe '90, che quando è stato chiamato in causa non ha fatto sentire la mancanza del titolare Coppola, rendendosi anche protagonista in due occasioni nelle quali è risultato sfortunato, due legni, infatti, gli hanno negato la gioia del gol. Lo Shaolin torna alla vittoria ritrovando anche il suo gioco e le motivazioni per puntare ai play-off. Francesco Calia sport@luedi.it
Calcio a 5 C1 Exploit del Senise
Sconfitta interna per il Comitato COMITATO SENISE
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COMITATO S. MARIA: Passarella, Lelario, Amodeo, Tramutola, Romano, Bonansegna, Pecora, Condelli, Tolla, Bellettieri, Di Noia, Lanzalone. All. Lovito. DEPORTIVO SENISE: Rossi, Sassano, Capano, De Fina, L'Amico, Pioggia, Collarino, Salerno, Palermo, Tuzio. All. Palermo e Arleo. ARBITRI: Rocco Ostuni e Francesco Labanca di Potenza. RETI: 7' Tramutola (C), 8' Tuzio (S), 9' Tramutola (C), 13'L'Amico (S), 3' L'Amico (S), 6' Tuzio (S), 17' Capano (S), 20' Tolla (C), 21' Pecora (C), 25' Capano (S), 27' Romano (C). NOTE: ammoniti Antonio Tolla del Comitato S. Maria e Fabrizio L'Amico del Deportivo Senise. Espulso Pasquale Sassano del Deportivo Senise per proteste dalla panchina. ANCORA una sconfitta casalinga per il Comitato S. Maria contro un Deportivo Senise che, nonostante l'assenza dell'allenatore Bulfaro, scende in campo con più grinta e concentrazione. Partono subito bene i padroni di casa, con Pecora e Amodeo che cercano di scardinare la difesa avversaria. Al 7' arriva il primo gol per i ragazzi allenati da mister Lovito: Tramutola fa tutto da solo e, caparbio, gonfia la rete per l'1-0. Immediata la reazione del Senise. Passa 1' e Tuzio pareggia i conti. Passa ancora 1' e il Comitato si riporta in vantaggio sempre con Tramutola che si trova tra i piedi una palla tirata da Pecora: il pivot rossoblu tira forte e rasoterra, Rossi non trattiene ed è gol. La partita si fa combattuta, con continui capovolgimenti di fronte. Al 13' L'Amico, complice anche una disattenzione della difesa potentina, tira una gran
Podano del Comitato S.Maria
botta e segna la rete del momentaneo 2-2. Passano pochi minuti ed è ancora il Senise a rendersi pericoloso con Capano. Il Comitato continua a macinare gioco e a portarsi in avanti. Gli ingressi di Bonansegna e Tolla irrorano nuovo sangue offensivo: il laterale e il pivot potentini si trovano più volte davanti a Rossi, ma sbagliano troppo sotto porta. Nella ripresa, il Senise è subito aggressivo: al 3' L'Amico segna la sua personale doppietta e al 6' fa lo stesso Tuzio. Al 17' arriva il quinto gol del Senise con Capano, su passaggio di Pioggia. Al 20', però, Tolla accorcia le distanze e, dopo 1', Pecora porta i suoi sul punteggio di 4-5. Le azioni continuano a fioccare da una parte e dall'altra. Al 25' tiro libero per il Senise e Capano non sbaglia. Il Comitato non molla: al 27' Romano tira dalla distanza e mette a segno il gol del 5-6. Nei minuti finali i rossoblu hanno l'occasione di chiudere la gara sul 6 pari, ma Pecora sbaglia un calcio di rigore. Anna Maria Caladrese sport@luedi.it
Calcio a 5 Femminile Castellano e compagne si sbarazzano delle Amazzoni di Sarconi
Risultato tennistico per il Maschito 2002 MASCHITO 2002 LE AMAZZONI
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ASD MASCHITO 2002: Di Biase (Martino), Sciarrillo, Bochicchio, Colella F., Barbano, Occhionero A. Cuviello, Rinaldi Marianna, Castellano, Colella E. e Occhionero S. Allenatori: Carlomagno e Colella. LE AMAZZONI SARCONI: Napoli, Papa, Galasso, Rinaldi Maria, Pastore, Vita. Allenatore: Lapadula. ARBITRO: Bochicchio di Potenza. RETI: 4', 6' e 40' Castellano; 16' Sciarrillo, 28' Rinaldi Maria; 43' Cuviello; al 52' Rinaldi Marianna. MASCHITO - Sembra inarrestabile la marcia delle ragazze del Maschito 2002 che anche contro una forte Le Amazzoni di Sarconi ha collezionato la terza vittoria di fila e si mantiene al comando della classifica. Nella sqaudra di casa si è avvertita la mancanza del bomber Che-
ca, infortunata, nel Sarconi da segnalare la buona prova di Rinaldi Maria e Pastore. La cronaca. Al 1' va subito al tiro Rinaldi del Maschito, il portiere Napoli in tuffo para. Al 4' su lungo rinvio con le mani di Di Biase, Castellano, davanti la porta avversaria, controlla e con un pallonetto sorprende il portiere. Al 6' si ripete l'azione precedente, e questa volta in corsa con un preciso diagonale, Castellano, una ragazza tutto “pepe” di Salandra, raddoppia per il Maschito. Al 7' Colella F. salva, in scivolata, su Papa, pronta a tirare in porta. Al 12' Papa vice un contrasto su Bochicchio, il suo tiro va fuori di poco. Subito dopo, la stessa Papa, su assist di Rinaldi, spreca da buona posizione. Al 13' Colella F., dalla destra, scende indisturbata, giunta davanti la porta, tira addosso al portiere. Al 15' è Rinaldi del Maschito a tirare addosso al portiere, da due passi dalla porta. Al 16' Rinaldi Maschito si fa perdonare, imbecca la neo entrata Sciarrillo, che
mette una palla nel sette alla sinistra del portiere. Al 17' Rinaldi Maria si libera dell'avversaria, ma manda fuori. Al 18' è sempre la Rinaldi del Salandra a liberarsi di Occhionero, ma il suo tiro si stampa sul palo. Al 22' l'incontenibile Rinaldi ospite, viene fermata in uscita dalla spericolata Di Biase, un'altra “straniera” del Maschito, di sicuro affidamento. Al 25' Di Biase dice no all'ennesimo tiro ravvicinato della Rinaldi ospite. Al 27' Pastore di forza arriva davanti la porta avversaria, ma manda fuori. Al 28' Rinaldi Maria ricevuto palla da Vita, davanti la porta avversaria, questa volta non sbaglia. Il primo tempo si chiude per 3 a 1 per il Maschito. Nella ripresa del gioco, al 32' Colella F, manda incredibilmente a lato da pochi passi dalla porta. Al 33' Barbano, servita da Colella F., davanti la porta, non aggancia. Dal 38' il Maschito usufruisce dei tiri liberi ad ogni fallo subito. Rinaldi Marianna si fa parare il
primo dei tiri liberi. Al 40' Castellano centra la porta nel secondo tiro libero. Al 41' viene espulsa la capitano delle Amazzoni, Pastore, rea di aver protestato vivacemente con l'arbitro. Al 43' Rinaldi Marianna, libera la neo entrata Cuviello, al suo primo gol stagionale, che sorprende Napoli. La gioia per la ragazza maschitana è incontenibile perché non sempre va d'accordo col gol. Al 45' Bochicchio spedisce a lato un tiro libero. Al 48' Colella F. serve Cuviello, tutta sola davanti la porta, manda sul palo! Al 49' Colella F. si fa deviare in angolo, dal portiere, il tiro libero. Al 52' Colella F. scambia veloce con Rinaldi, il suo tiro viene fermato dal palo, sulla ribattuta Rinaldi è veloce ad anticipare tutti e segnare. Al 55' Castellano fallisce il tiro libero. La partita si chiude con l'ultima azione al 58' Castellano, pur pressata da Galasso, va al tiro, palla di poco a lato. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Rubriche
Giovedì 27 novembre 2008
LOTTO&CONCORSI
48
SCACCHI
Il 41 sulla ruota di Torino, tocca quota 100 assenze
Ambo a Napoli e Roma ROMA - La terzultima estrazione di novembre è stata fatale al 74 capolista di Napoli pescato dopo 105 assenze assieme al suo subalterno 54 che di assenze ne aveva accumulato 62. Fra i numeri più attesi segnaliamo anche l'uscita del 37 capolista della Nazionale dopo 70 ritardi, il 67 e il 39 rispettivamente secondo e nono di Roma dopo 67 e 39 turni, il 48 e il 62 secondo e nono di Genova dopo 62 e 41 ritardi, il 77 quinto di Milano dopo 45 mancati riscontri. I "centenari" restano ancora due: il 43 di Venezia che si è portato a quota 107 e il 41 di Torino che proprio martedì sera ha girato la boa della 100 estrazioni nulle. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l'ambo vertibile 37-73 e il terno della decina del 30 (30-35-37) sulla Nazionale, il terno della decina dell'80 (83-84-85) a Firenze e quello seconda decina (13-16-18) a Venezia, il terno di figura 2 (11-38-74) a Bari e il terno di cadenza 8 (8-48-88) a Genova, l'ambo gemello 55-77 a Milano. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei diversi raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE - Ambi attesi con numeri di cadenza 0 e di figura 5, ancorateli alle combinazioni 30-40-60-70-90 e 532-50-77-86. Previsione speciale 78-87 per estratto ed ambo. BARI - La cifra 6 non sviluppa giochi da 93 estrazioni, per ambo e terno spunti dalla cinquina 26-46-60-68-86. Da seguire la figura 6 per ambo con la serie 15-24-33-51-69. Previsione speciale 1449 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo la cadenza del 5 e ancorateli alla serie 25-35-45-65-85. Per ambo tenete d’occhio figura 7 con la combinazione 16-34-43-52-70. Previsione speciale 9-44 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo interessante la figura del 9 e alla serie 9-27-36-45-81. Buona anche la cadenza 1 con la serie 111-31-61-71. Previsione speciale 23-47 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 è ferma da 47 estrazioni, combinate qualche ambo nella serie 21-41-51-71-81. La decina 51/60 non sviluppa giochi da 54 estrazioni, per ambo e terno considerate la serie 51-52-53-54-59. Previsione speciale 7-43 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al con qualche ambo. Previsione speciale 5-49 per estratto ed ambo NAPOLI - Centrato l'ambo 54-74 che avevamo consigliato con la cadenza del 4. Vinto l'estratto con il 74 della previsione speciale. La decina 50/59 è interessante, formate ambi e terni nella se-
2 29 3 68 23 11 9 49 77 41 43
3 62 88 8 54 28 59 1 59 68 14
65 93 64 58 55 53 54 69 68 86 95
69 4 25 90 83 84 56 79 35 24 40
41 72 56 56 49 52 51 62 60 68 66
61 59 13 54 33 33 63 8 23 90 81
Pronostico concorso n. 143 (del 27/11/2008) 15 39 47 56 60 63 72 84
37 69 51 52 46 48 46 58 55 61 60
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 56 81 127 69 85 123 62 55 120 64 82 120 87 90 120 29 3 119 27 86 119 38 1 118 18 64 118 12
rie 50-52-53-55-58. Per soli ambi tenete za 0 è attesa da 74 estrazioni, per ambo e presente la controfigura 3 con la serie terno date fiducia alla serie 11-31-41-6114-47-58-69-80. Previsione speciale 3- 71. Per ambo consigliamo la controfigura 5 con la serie 16-27-38-49-60. Previ31 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 6 con la sione speciale 38-43 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevaserie 6-17-28-39-50 e cadenza 5 con la cinquina 15-35-55-65-75 sono interes- lentemente per ambo 11-18-37, 25-44santi per ambo. Previsione speciale 4-35 58, 16-44-70, 37-42-68, 30-38-47. per estratto ed ambo. ROMA – Avevamo proposto la cadenza del 3 ed è uscito l'ambo UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 43-73. Per ambo date credito alla cadenza del 4, la serie 24-34-54-6474 può darvi spunti interessanti. Da 57 estrazioni non dà risultati la IL gioco dell’ambo secco risulta es60 - 11 controfigura del 3, cer- sere il più seguito da parte di tutti gli cate ambi e terni nella appassionati del gioco del Lotto. 5 - 54 serie 3-14-25-36-69. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri Previsione speciale 17- del lotto esistono delle combinazio19 - 44 69 per estratto ed am- ni particolarmente “fortunate” abbo. binate ai vari mesi dell’anno. Le 17 - 34 TORINO - La figura coppie di ambi più uscite nei vari 7 è ferma da 56 turni, mesi di Novembre si possono gio10 - 79 formate ambi e terni care su tutte le ruote, o su ruota di nella serie 16-34-61-70- preferenza per tutto il mese. 53 - 22 88. La cadenza 8 con la cinquina 18-48-58-78MESE DI NOVEMBRE Per informazioni e chiarimenti tele88 è in fase evolutiva fonare 348-8024342 da martedì a per ambo. Previsione 12 - 33 sabato dalle 17.00 alle 18.30 o dospeciale 10-41 per po le 21,30. Troverete le mie tecniestratto ed ambo. 20 - 45 che su BancoLotto di Dicembre. VENEZIA - La caden-
di PASQUALE GRANDE
Olimpiadi di Bonn: medaglia d’oro all’Armenia
La squadra Armena: da sinistra Aronian, Akopian, Sargissian, Petrossian e Minasian
L'ARMENIA si riconferma campione olimpica. Anche a Bonn, così come era accaduto due anni fa alle Olimpiadi di Torino, Aronian e compagni hanno dimostrato tutta la loro forza e la loro compattezza di squadra, rimanendo sul podio più alto e umiliando squadroni sulla carta più forti, come la corazzata Russia che ormai, per assicurarsi un posto in alta classifica, deve lottare non poco contro un numeroso lotto di squadre emergenti e aggressive. Della forza della compagine armena ne sa qualcosa l'Italia che ne ha fatto le spese al primo turno sbaragliata con un sonoro cappotto. Ecco il cammino dei campioni olimpici: Armenia - Italia 4-0, Moldova-Armenia 1-3, ArmeniaFaroe Islands 4-0, Ukraina-Armenia 2-2, ArmeniaOlanda 2,5-1,5, Azerbaijan-Armenia 1,5-2,5, ArmeniaRussia 2,5-1,5, Francia-Armenia 0,5-3,5, ArmeniaIsraele 1,5-2,5, Serbia-Armenia 1-3, Cina-Armenia 1,52,5 Il team armeno era composto GM Levon Aronian (2757), Vladimir Akopian (2679), Gabriel Sargissian (2642), Tigran L. Petrossian (2629) e Artashes Minasian (2541) con un Elo medio che in partenza lo collocava al 9° posto. La favorita era invece la Russia con Kramnik, Svidler, Grischuk, Morozevich e Jakovenko tutti con
69 93 82 67 83 73 54 94 71 100 107
un Elo superiore a 2700! Classifica finale relativa ai primi dieci posti: 1° Armenia 2° Israele 3° Stati Uniti 4° Ukraina 5° Russia 6° Azerbaijan 7° Cina 8° Ungheria 9° Vietnam 10° Spagna Ricordiamo che le squadre partecipanti nel torneo maschile sono state 150. L'Italia si è classificata al 41° posto. Ma degli azzurri parleremo la prossima volta e analizzando anche una splendida partita di Caruana. Nel torneo femminile ha vinto la Georgia che l'ha spuntata per un soffio sulla forte Ukraina. Al terzo posto troviamo gli Stati Uniti, mentre la favoritissima Russia si è dovuta accontentare del 4° posto. L'Italia ha conquistato un incredibile 12° posto, un risultato insperato alla vigilia, visto che le nostre atlete si collocavano come forza Elo al 33° posto.
Ritardo 54 45 41 40 39 36 32 31 29 28
Gli ambi di Novembre
BRIDGE
di VITTORIO CATANZARO
Alcune mani da Salsomaggiore NEL campionato Italiano a coppie miste disputatosi a Salsomaggiore Terme si sono presentate varie interessanti smazzate, due delle quali sottopongo alla Vostra attenzione. Iª sessione di finale, board 10, 26 per le finali A & B, dichiara sud. Come si può ben vedere il contratto migliore è certamente quello di 4 cuori giocato da sud ed, in subordine 5 fiori da nord. Ebbene più della metà delle coppie partecipanti hanno giocato 3 senza, indifferentemente da sud o da nord in relazione alla prima risposta di nord e di queste circa la metà hanno realizzato l'infattibile contratto,ed alcune, come nel caso della coppia composta da Mimmo e Mariella Polimeni, 4ª alla fine del campionato, addirittura con attacco quadri. Infatti se l'attacco di ovest è 9 di quadri (cima di niente) non è detto che est, in presa con l'asso, vista la donna secca di nord, torni di Re. Se torna di piccola quadri oppure se cambia seme Sud vince e reclama almeno 11 prese realizzando il 96% del top. 4 cuori
comporta invece l'81% , mentre 3 senza-2 solo il 15%. Al mio tavolo l'attacco è stato 3 di quadri ed est non ha esitato un attimo a tirare i due onori e tornare di sette. Risultato 3 senza 2. IIª sessione di finale, board 49, 65 per le finali A & B, penultimo prima della fine, dichiara nord tutti in prima E' evidente che il miglior contratto per i verticali è 7 quadri, difficile da raggiungere specie dopo il barrage di 4 cuori da Ovest. In alternativa ottimo contratto è 6 senza da nord, mentre se dichiarato da sud, nord deve indovinare sull'attacco a cuori. Ottimo anche 7 fiori, ma solo se dichiarato da sud. Infatti se dichiarato da nord, per esempio dopo l'apertura di 1 fiori forte, il contro di ovest successivo al barrage a cuori, chiede ad est un attacco “anomalo” a picche o a quadri e le carte di est impongono l'attacco quadri per il taglio immediato di ovest. Su tutti gli slam che si fanno E/O hanno una ottima difesa a 7 cuori.
52
Spettacoli & televisione
Giovedì 27 novembre 2008
DIX, BISIO, MARCORÈ INSIEME PER L’EDIZIONE 2008 DI MILANO PER GIORGIO GABER
L’indimenticabile “Signor G” PRENDE il via il 2 dicembre la seconda edizione di «Milano per Giorgio Gaber», la manifestazione ricca di spettacoli, dibattiti e incontri che il capoluogo lombardo dedicherà al Signor G fino al 21 dicembre, a un anno di distanza dal grande successo della prima edizione. Promossa dall'Assessorato al Tempo Libero del Comune, dalla Provincia di Milano, dalla Regione Lombardia, dal Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa e dalla Camera di Commercio di Milano, è organizzata dalla Fondazione Giorgio Gaber. La manifestazione è un omaggio ad un artista legato da un rapporto indissolubile alla città, sfondo della sua poetica e spesso fonte della sua ispirazione. Un'iniziativa che per il secondo anno consecutivo sceglie artisti di altissimo livello per interpretarne le opere, da Neri Marcorè a Claudio Bisio, da Eugenio Allegri a Gioele Dix. Il cartellone si apre martedì 2 dicembre con «Il Dio Bambino», al Teatro Filodrammatici, l'ultimo spettacolo di prosa rappresentato da Gaber che rientra nel filone di MARCO RIZZUTI ROMA - Tira aria nuova nel cinema italiano. La parodia è un genere di cui gli americani sono maestri: basta citare Mel Brooks e il trio Zucker-Abrahams-Zucher e subito tornano alla mente capolavori della comicità come “Frankenstein Junior” e “L'aereo più pazzo del mondo”. Ma finalmente anche qui da noi qualcuno si è fatto avanti e ha trovato il coraggio di prendere in giro i teen-movie italiani, campioni d'incassi negli ultimi anni: da “Scusa ma ti chiamo amore” a “Tre metri sopra il cielo”, da “Ho voglia di te” a “Notte prima degli esami”. La geniale intuizione ha il copyright di Pino Insegno, a sua volta maestro della parodia televisiva con la Premiata Ditta, che propone l'idea ai fratelli De Angelis, gli ex Oliver Onions, autori e interpreti delle colonne sonore dei film con Bud Spencer e Terence Hill e ora prolifici produttori di fiction. Nasce così “Ti stramo-Ho Voglia Di Un' Ultima Notte Da Manuale Prima Di Tre Baci Sopra Il Cielo”, diretto dallo stesso Insegno coadiuvato da Gianluca Sodano (regista del sottovalutato “Cuore scatenato”), in uscita nelle sale italiane in 150 copie dal 28 dicembre distribuito da Mikado. Stram, diminutivo di Stramarcio, (l'esordiente Marco Rulli, effettiva fotocopia di Scamarcio) è un componente di una sgangherata gang di teppistelli ed è figlio del severo Extramarcio (sempre Insegno in un cameo). Bambi (la bella Carlotta Tesconi, già interprete della serie tv “Raccontami”) è la cozza secchiona della scuola (ricordate la Cristiana Capotondi di “Come tu mi vuoi?) che si innammora di Stram. Consigliata dalle amiche viene
del teatro d'evocazione. Interpretato da Eugenio Allegri con la regia di Giorgio Gallione, sarà in replica fino al 14 dicembre. Martedì 9 dicembre, nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano, «Se potessi mangiare un'idea», un evento in cui Gioele Dix ripercorrerà le tappe più significative dell'opera del Signor G attraverso l'esecuzione di brani musicali, accompagnati da un'articolata e approfondita elaborazione teorica sull'importanza e l'attualità della figura di Gaber. Venerdì 12 dicembre alle ore 21, al Piccolo Teatro Strehler e in replica sabato 13 al Teatro Dell'Archivolto di Genova, Claudio Bisio sarà protagonista di una lettura scenica di «Io quella volta lì avevo 25 anni», un testo inedito di Giorgio Gaber e Sandro Luporini scritto tra il 1999 e il 2000. L'attore sarà accompagnato al pianoforte dal maestro Carlo Boccadoro. Agli amici, artisti e al pubblico, è dedicato l'incontro di sabato 13 dicembre alle ore 17 presso l'Auditorium «Giorgio Gaber». L'appuntamento, coordinato dal giorna-
Giorgio Gaber
lista Massimo Bernardini e che vedrà la partecipazione di Flavio Oreglio ed Eugenio Finardi. Neri Marcorè chiuderà il sipario della manifestazione con «Un certo Signor G», in scena al
Teatro Strehler dal 16 al 21 dicembre per la regia di Giorgio Gallione. Uno dei più importante eventi teatrali della scorsa stagione premiato con il «biglietto d'oro» dell'Agis.
SULLE ORME DI MEL BROOKS PARODIA COLLAGE DEI FILM “LUCCHETTARI”
“Ti stramo”, i teen-movie secondo Pino Insegno
PERSONAGGI
Paris “testa” il padre dei suoi figli
LOS ANGELES – Paris Hilton ha lasciato il suo grande amore Benji Madden, ma non è una passione finita, anzi. L'ereditiera avrebbe infatti studiato “a tavolino” questa mossa con l’obiettivo di testare” i suoi sentimenti, per poi riprenderselo, sicura che il musicista possa diventare il padre dei suoi figli. Lo rivela una fonte di New magazine.
Marcuzzi allergica al matrimonio
A Torino il restauro di “Diario di un maestro” TORINO - Il celebre Diario di un maestro di Vittorio De Seta (nella foto) torna in versione restaurata al Torino Film Festival diretto da Nanni Moretti, in corso nel capoluogo piemontese. Sceneggiato Rai in quattro puntate (andò in onda nel 1973 registrando un record di 12 milioni di telespettatori a serata), poi ridotto per il grande schermo nel
1975, il lavoro di De Seta (la sua versione cinematografica) sarà l'evento speciale del Torino Film Festival, dove oggi verrà proiettato al Cinema Massimo (ore 20), dopo il restauro effettuato dalla Cineteca di Bologna. Il film sarà introdotto da una conversazione tra il direttore del Torino Film Festival Nanni Moretti e il regista Vittorio De Seta.
SU un piatto della bilancia la crisi con Carlo Cudicini, sull'altro il flirt con il collega Pietro Sermonti. L'ago è lei, Alessia Marcuzzi, 36 anni, un figlio di 7 e il Grande Fratello alle porte. La presentarice confessa a Vanity Fair di essere ancora un’irresponsabile e di aver rifiutato parecchie promesse di matrimonio. «Se sto con una persona spiega - mi sento sposata, non è certo un pezzo di carta a cambiare le cose».
Il cast di “Ti stramo”
portata nel centro estetico più in della città gestito dai bravi e truccatissimi, quasi irriconoscibili, figli d'arte Giampiero Ingrassia e Luca Lionello e sottoposta dal sadico Daniele Formica (“I Carabbimatti”) a un trattamento stile “Hostel”. Diventata una “supergnocca”, si presenta a Stram, durante la festa da sballo di una sua compagna di classe. Qui nasce l'amore, ma... Il film regala gag e chicche da antologia: l'idrante,
il delfino “curioso”, il sadico Doctor House-Raoul Bova, il povero ricco Franco Nero, il professor Roberto Ciufoli (amico e compagno di scena di Insegno), “Sandokan” (degli Oliver Onions) remixata dagli Almamegretta, Patrizia Pellegrino (tra l'altro coproduttrice del film con la sua Dolcevita), Corinne Clery, nonna vissuta nella citazione di “Melissa P.” la sosia di Monica Bellucci, nella famosa scena hot di “Manuale d'amore 2” e, nei
titoli di coda, la nuova canzone di J-Ax degli Articolo 31 “Limonare al Multisala”. «Abbiamo voluto realizzare un film vero, con una storia , ritmi americani, regia e fotografia curata e non una serie di sketch come Scary Movie» spiega Pino Insegno. «Non siamo anti Moccia o anti Brizzi, ma invece dobbiamo dire grazie a loro se abbiamo potuto realizzare questo progetto”. Ma i diretti interessati come l'avranno presa? “Brizzi l'ha
visto è gli è piaciuto, Scamarcio invece non siamo riusciti a trovarlo, ma non deve averla presa proprio bene. D'altronde la nostra non è una presa in giro della persona ma del personaggio», dice un irrefrenabile Insegno, che a margine della conferenza, improvvisa una parodia del film cult del momento “Twilight” e auspica che da questo film venga tratta in futuro una serie tv tipo “Friends”. E noi siamo d'accordo con lui.
Sposini folgorato dalla Varone
MUSICA
Gli auguri di Irene Grandi con “Canzoni per Natale” di VITTORIO PIO È UN appuntamento classico d'oltreoceano, quanto raro dalle nostre parti. Invece Irene Grandi sarà la prima cantante italiana a pubblicare un intero disco di classici natalizi: «Natale è il periodo più magico dell'anno - ribadisce la cantante fiorentina-. questo disco è la mia colonna sonora per le feste che stanno per arrivare». L'album “Canzoni per Natale” è un progetto internazionale nel quale classici come “Happy Christ-
mas” e “Silent Night” convivono con titoli italiani che spaziano da “Buon Natale a tutto il mondo”di Domenico Modugno a una inedita “Canzone per Natale” di Morgan. Lo spirito del disco, che contiene 12 canzoni divise fra brani in italiano e altri in inglese, è sintetizzato dal primo singolo “Bianco Natale”, in radio dal 14 novembre, con frazioni del testo in italiano e altre in inglese. «E’ l'unica canzone “bilingue” presente nella tracklist - aggiunge la Grandi-. Per le strofe in italiano abbiamo utilizza-
to una traduzione cantata in passato anche da Celentano. E’ un pezzo quasi ballabile». Protagonista il 24 dicembre del tradizionale “Concerto di Natale” con l'Orchestra Filarmonica della Rai, Irene Grandi fra le tracce del disco ha voluto una versione corale di “Oh Happy Day” a cui hanno partecipato numerosi amici con un ospite speciale: Stefano Bollani, che qui suona il piano elettrico e ha lasciato la sua impronta jazzy anche in altre parti del disco “Canzoni per Natale”.
ARRIVANO i primi contraccolpi della conduzione della Vita in diretta da parte di Lamberto Sposini. Non si tratta però di un cambio di rotta in senso serioso del rotocalco nazional-popolare di RaiUno, bensì del processo inverso. Infatti, l'ex vicedirettore del Tg5 sembra essere rimasto vittima di una delle stelle della tv più trash, Sara Varone (nella foto), con cui il conduttore viene avvistato da due mesi. Irene Grandi “natalizia”
Per chi viaggia
GiovedĂŹ 27 novembre 2008
53
Televisioni
23.20
ATTUALITÀ
21.05
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
ATTUALITÀ
20.35
Michele Santoro
TELEROMANZO
FILM
21.10
Un posto al sole
Troy
Giovedì 27 novembre 2008
20.20
TELEFILM
21.10
REALITYSHOW
Chuck Norris
20.30
La talpa
55
SPORT Antonio Cassano
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.35 -RubricaTg Parlamento 16.45 -Telegiornale Tg 1 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -Musicale51° Zecchino d'oro 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 15.00 -RubricaQuestion Time 16.00 -Talk Show Ricomincio da qui 17.10 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
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leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.05
CANALE 5
ORE 21.10
LORD BRUMMEL
IL SOLITARIO DI RIO GRANDE
TROY
con S. Granger, P. Ustinov, E. Taylor regia di Curtis Bernhardt (G.B.) - 1955
con G. Peck, P. Quinn, S. Tyrrell - regia di Henry Hathaway (Usa) - 1971
con B. Pitt, E. Bana, O. Bloom, D. Kruger, S. Bean - regia di Wolfgang Petersen (Usa) - 2004
Il giovane George Brummel è un elegante gentiluomo che, nella Londra del primo ‘800, si fa notare negli ambienti reali per il suo spirito indipendente e i suoi modi arguti. Preso a benvolere dal principe di Galles, ne diviene il migliore amico. Quando però, a causa di intrighi di corte, Brummell e il principe litigano, il primo se ne va sdegnato in Francia, dove finisce per vivere di stenti...
Clay è appena uscito di galera dove ha trascorso sette lunghi anni, condannato per una rapina in banca. La prima cosa che intende fare da uomo libero è vendicarsi di Sam, il complice che gli sparò alle spalle facendolo catturare. Nei sette anni in cui Clay è rimasto in carcere Sam è invece diventato un pezzo grosso in un'altra città. Quando costui viene a sapere che Clay è sulle sue tracce..
RETE 4
ORE 21.10
LA 7
ORE 23.05
1193 a. C.: Paride, principe di Troia, rapisce Elena, regina di Sparta e moglie di Menelao. Questo episodio scatena una guerra destinata a durare dieci anni, che avrà come principali antagonisti Achille per i greci ed Ettore per i troiani...
RETE 4
ORE 23.45
IL COMPAGNO DON CAMILLO
MIRANDA
ONE HOUR PHOTO
con G. Cervi, Fernandel, G. Granata, G. Garko - regia di Luigi Comencini (Ita) 1965
con S. Grandi, A. Occhipinti, F. Interlenghi - regia di Tinto Brass (Ita) - 1985
con R. Williams, C. Nielsen, M. Vartan regia di Mark Romanek (Usa) - 2002
Brescello, il paese di don Camillo e Peppone, viene gemellato con una cittadina russa. Una delegazione municipale, guidata dal sindaco, si reca perciò nella patria del socialismo reale per perfezionare il gemellaggio. A essa, sotto mentite spoglie, si aggrega anche il parroco, ansioso di cogliere gli aspetti deleteri della società comunista...
Nella campagna ferrarese negli anni ’50 Miranda, una donna avvenente e disponibile, gestisce una locanda in attesa del ritorno del marito Gino, disperso in guerra. Nel frattempo la donna si concede numerose scappatelle: l'autotrasportatore Berto, Carlo, ex fascista al confino, che le fa regali costosi, Norman, un giovane americano tecnico del metanodotto, e per finire c'è Toni...
Sy Parrish lavora in un supermercato nel reparto che si occupa di sviluppare le foto. Conosce così le immagini e i segreti di tutti. In particolare è affascinato dagli Yorkin: la loro felicità è diventata la sua, le foto della coppia ricoprono i muri del suo appartamento. Quando nella famigliola insorgono dei problemi, Parrish si sente in dovere di intervenire per difendere la sua immagine...
“Raccontami” va meglio di Ballarò RAI UNO L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida Raccontami capitolo ii
ora 19.49 20.41 18.51 21.18
ascolto 7.077 6.825 5.315 4.885
RAI DUE Senza traccia Senza traccia Tg2-costume e societa' Law & order:i due
21.47 21.04 13.32 22.34
3.792 3.484 2.522 2.358
RAI TRE Ballaro'. Un posto al sole Geo & geo Blob di tutto di piu'
21.10 20.37 17.43 19.58
4.247 2.959 1.875 1.848
CANALE 5 Striscia la notizia Finalmente una favola Chi vuol essere Beautiful
20.47 21.18 19.03 13.43
7.369 4.479 4.309 4.306
ITALIA 1 Le iene show I simpson La ruota della fortuna La talpa
21.08 14.34 20.28 19.36
3.128 2.454 2.292 2.207
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Ransom il riscatto Tempesta d'amore
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