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In Italia e nel Mondo
Domenica 30 novembre 2008
Brevi dal mondo
Nigeria, scontri è un’ecatombe LAGOS - I ritardi nell'annuncio dei risultati di una elezione locale hanno provocato durissimi scontri tra cristiani e musulmani nella città di Jos, nella Nigeria centrale. Pesantissimo il bilancio finale: un giornalista presente sul posto ha contato 381 cadaveri ammassati in una moschea, mentre secondo l'imam Khaled Abubakar i corpi sono 400. La violenza sarebbe scoppiata a causa delle elezioni che si sono tenute giovedì, per la prima volta dopo 10 anni. "Sono stato alla moschea centrale questo pomeriggio e ho contato almeno 378 morti, ma proprio mentre stavo andando via ne hanno portati altri tre", ha detto Aminu Manu, corrispondente di Radio France Internationale a Jos.
Messico, strage in un ristorante CITTA' DEL MESSICO Strage in un ristorante a Ciudad Juarez, la citta' piu' violenta del Messico: uomini incappucciati e armati hanno ucciso in un ristorante 8 persone. Nelle ultime ore sono d'altra parte state uccise sei persone a Tijuana e Ensenada, altre due citta' di frontiera con gli Stati Uniti.
Bossi junior non ce la fa bocciato per la terza volta VARESE - Neanche al terzo tentativo Renzo Bossi è riuscito a superare l'esame di maturità. Il secondogenito del leader leghista ha ottenuto "esito negativo", come si dice in gergo scolastico, anche alla prova orale-bis. La bocciatura, seguita alla ripetizione dell'esame che ebbe già esito negativo in luglio, è stata formalizzata nell'albo del Collegio Arcivescovile Bentivoglio di Tradate (Varese) dove Bossi junior venerdì mattina aveva ripetuto da privatista la parte orale della maturità. Tra l’altro l'interessato (ma non troppo) non si è nemmeno presentato di persona a guardare il tabellone (che peraltro conteneva solo il suo nome). A quanto pare la scuola
Renzo Bossi
ha avvisato telefonicamente la famiglia Bossi. Nessuna notizia in merito alla reazione del papà ministro e leader della Lega sull’ennesima debacle scolastica del figlio Renzo.
Auto contro un pullman in Veneto quattro morti, tra cui un bambino VENEZIA - Quattro persone, tra cui un bambino, sono morte in un incidente stradale che ha coinvolto un pullman di linea e un'auto, una Fiat Punto, lungo la strada provinciale 42 a Sindacale, tra Concordia Saggitaria e Caorle. Secondo un primo accertamento, compiuto dai carabinieri di Portogruaro, il pullman, un autobus dell'Atvo, in servizio tra Caorle e Portogruaro, è finito contro la vettura che sopraggiungeva in senso opposto. Due delle vittime viaggiavano a bordo dell'autovettura, le altre due sul pullman. Si tratterebbe dell'autista del mezzo pesante e di suo figlio. A bordo dell'autobus, anche la moglie del conducente e madre
Polstrada e vigili del Fuoco
del piccolo, che è rimasta leggermente ferita e subito è stata allontanata dal luogo del disastro. Al momento dello schianto non pioveva ma la strada era viscida dalla pioggia caduta durante il giorno.
I cortei più imponenti a Milano, Bologna e Roma. A Palermo occupata Lettere
Scuola e università, la protesta anti-Gelmini non si ferma. Manifestazioni in tutta Italia MILANO - Tre cortei a Milano, ricercatori 'calpestati' a Bologna e un laboratorio di giochi per bambini in piazza della Bocca della Verità, a Roma. Quello di ieri è stato un sabato di manifestazioni e proteste contro i decreti
133 e 139 sulla scuola e 180 sull'università (passato venerdì in Senato). L'Onda Anomala si è rimessa quindi in moto, questa volta insieme a insegnanti e genitori. A Milano più di 10 mila tra studenti medi, universitari,
ricercatori e professori hanno dato via ad una colorata manifestazione dal significativo titolo "Io non ci sto. Il futuro è di chi lo ricerca". Tre cortei sono partiti nel primo pomeriggio da tre diversi punti della città, Piazza Lima, Porta Romana e Piazzale Baracca, unendosi poi in piazza Duomo dove erano in programma una festa con animatori, bande musicali, giocolieri e saltimbanchi. Ad aprire i serpentoni, alcuni camion con potenti impianti di amplificazione e lo striscione "No alla divisione tra bambini e immigrati italiani". Tra un coro contro il ministro Gelmini e un ballo, i manifestanti, molto colorati e ironici, hanno sfilato per le vie di Milano senza procurare problemi di ordine pubblico. Una giornata di festa, insomma, macchiata da una sola nota stonata: l'imbrattamento di diversi edifici (previste multe fino a 500 euro) con la faccia di 'Anna Adamolo' (anagramma di Onda Anomala), il personaggio virtuale creato su internet e divenuto il simbolo della protesta. Diversi fumogeni e molte bandiere hanno poi ulteriormente colorato la protesta, ancora una volta pacifica e allegra. "Pochi insegnanti, tanti ignoranti", "Non tagliate il
Famiglie, studenti e bambini sfilano a Milano
nostro futuro", "Ne tagli né baroni", alcuni degli striscioni presenti. Alla testa del corteo è stato poi messo lo striscione "Le nostre scuole sono le nostre vite e non pagheranno la vostra crisi". Contestati anche i finanziamenti alla scuola privata. A Bologna, invece, ricercatori protagonisti di una singolare iniziativa che ha coinvolto tanti divertiti cittadini. I ricercatori si sono fatti 'calpestare' per denunciare il fatto che in Italia la ricerca è calpestata: le fotografie di 1800 ricercatori hanno tappezzato il Crescentone di Piazza Maggiore su cui tutto il giorno hanno camminato i passanti. Ai lati della piazza i ricercatori hanno inol-
tre presentato una serie di esperimenti, cercando di spiegare in maniera semplice e divertente alcuni principi della fisica e della chimica. Nella capitale, invece, bambini, genitori e insegnanti del movimento "Non rubateci il futuro" hanno dato vita ad un laboratorio di giochi e di arti a cielo aperto in piazza della Bocca della Verità, mentre a Palermo continua da venerdì l'occupazione della facoltà di Lettere e filosofia da parte degli studenti che intendono utilizzare la sede per le previste "cinque giornate di incontri e dibattiti sulla precarietà, l'autoriforma, i beni comuni". Andrea Meneghetti
Superenalotto, nessun 6 ma un ricco Superstar ilLotto estrazione del 29 novembre 2008 Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
ROMA - Nessun 6 e nessun 5+, ma un 5 Superstar da oltre un milione e 300 mila euro è stato centrato al concorso di ieri (per l’esattezaa il numero 144) del Superenalotto. La schedina vincente è stata giocata nel Frusinate, a Piedimonte San Germano. I 5 sono stati 15, ognuno dei quali vince 54.900,87 euro. Il jackpot a disposizione del 6 per il prossimo concorso sale a 45.100.000,00 euro.
68 2 3 46 15 3 61 80 22 14 49
62 58 50 1 34 83 69 39 71 85 58
30 16 2 32 90 72 44 47 33 80 70
50 71 25 14 67 12 29 54 83 88 74
29 54 61 27 5 49 39 67 6 46 66
ilSuperEnalotto Montepremi 48.035.061,27 euro
2 – 3 – 22 – 46 – 61 – 80 numero jolly: 49 punti 6 jackpot 45.100.000,00 punti 4 339,87 17,24 punti 5+1 - punti 3 punti 5 54.900,36 Num. Superstar 68
In Italia e nel Mondo
Domenica 30 novembre 2008
Scali ancora occupati dai manifestanti. Appello dell’Europa: «Sbloccate gli aeroporti»
Bangkok, per il rientro i turisti attenderanno un mese Sarebbero oltre centomila i passeggeri fermi in Thailandia
LA STRAGE IN INDIA
Bivacchi in aeroporto
BANGKOK - L'aeroporto internazionale di Bangkok sarà bloccato ancora per due giorni: l'annuncio arriva dalle autorità aeroportuali mentre i manifestanti antigovernativi continuano ad occuparlo. Intanto un portavoce dei dimostranti riferisce che è di almeno 34 feriti il bilancio provvisorio di una bomba lanciata contro i manifestanti antigovernativi del Pad. Secondo la polizia i feriti si trovavano nell'ufficio del primo ministro, occupato da mesi, quando qualcuno ha lanciato all'interno una granata. L'aeroporto Suvarnabhumi non potrà far atterrare o
decollare "alcun volo per altre 48 ore" fino ad almeno "le ore 18 (11 GMT) di lunedì 1 dicembre", ha precisato il direttore dell'aeroporto Saereerat Prasutanont, in una dichiarazione. I manifestanti occupano da mercoledì sera anche l'aeroporto Don Mueang di Bangkok, utilizzato per i voli interni. E dalla Ue arriva un appello: gli ambasciatori dell'Unione europea a Bangkok hanno chiesto ai manifestanti di evacuare "pacificamente e senza ulteriori ritardi" gli aeroporti che ancora bloccano, un'azione questa che "ha perturbato il traffico aereo
internazionale e che ha bloccato più di 100mila passeggeri" in Thailandia. Per le diverse decine di migliaia di turisti bloccati non sarà facile fare rientro in patria: ci vorrà forse un mese, secondo quanto ha dichiarato in una conferenza stampa il vice primo ministro thailandese Olarn Chaiprawat. Circa 30.000 passeggeri hanno visto i loro voli annullati a seguito del blocco degli aeroporti, mentre le operazioni prioritarie di evacuazione, disposte giovedì dalle autorità presso la base militare di U-Tapao, vanno avanti con il contagocce.
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Cuba, Raul Castro tende la mano alla Chiesa Cattolica Il cardinale Josè Saraiva Martins ha parlato di cerimonia «storica»
Raul Castro ieri alla cerimonia
CAMAGUEY (CUBA) - Il presidente cubano Raul Castro ha fatto ieri un grande passo in avanti verso la Chiesa cattolica con la sua partecipazione alla beatificazione di Josè Olallo, cerimonia definita «avvenimento storico» dal cardinale Josè Saraiva Martins. La prima beatificazione che si celebra a Cuba, che ha visto la partecipazione di 10 mila persone circa, è stata la prima cerimonia cattolica alla quale abbia assistito da presidente Raul Castro, al potere dal febbraio scorso.
Parla il superstite del commando. Il bilancio: 195 morti «Barricato in bagno per 42 ore»
Kasav confessa: «Volevamo Gli italiani rientrati uccidere cinquemila persone» dall’inferno di Mumbai MUMBAI - "Eravamo solo dieci. Volevamo attaccare l'India, far saltare il Taj Mahal e l'Oberoi, fare almeno 5.000 morti". Stanco, ferito, scioccato dalla lunga agonia dell'amico e complice Azam, Mohammed Ajmal Mohammad Amin Kasav parla e racconta l'incredibile attacco di un pugno di ragazzi all'immensa capitale economica dell'India. È lui, il ragazzo in maglietta scura e pantaloni sportivi la cui foto col mitra in mano alla stazione centrale di Mumbai ha fatto il giro del mondo in queste ore, l'unico terrorista rimasto vivo del commando. Ha 21 anni, è pakistano, e secondo le prime notizie ha già ammesso di appartenere a Lashkar e-Taiba, il gruppo con base a Lahore, in Pakistan, che le autorità indiane hanno sempre indicato come principale sospetto. Sarebbe anche stato lui a uccidere il capo della squadra antiterrorismo Hemant Karkare, e altri due ufficiali, Vijay Salaskar e il vice-commissario di polizia Ashok Kamte. IL QUADRO DELL’AZIONE Così, mentre il bilancio delle vittime sell'attacco sfiora ormai i 200 morti, di cui 27 stranieri, dalla confessione di Kasav emerge un quadro incredibile dell'azione terroristica. Intanto il numero degli attentatori, solo 10, tutti tra i 18 e i 28 anni. Poi la dinamica, assai più semplice di quanto si era ipotizzato. Quattro terroristi, con tesserini che li identificavano come studenti universitari, sono arrivati a Mumbai addirittura due mesi prima degli attentati, per studiare i particolari dell'attacco. All'inizio alloggiavano alla Nariman House, dove è situato anche il centro ebraico più importante della città. Poi si sono divisi: due all'hotel Oberoi, due al Taj Mahal, per studiare a fondo dal'interno i due ob-
Il terrorista-ragazzino che ha parlato dopo l’arresto
biettivi principali dell'azione. Solo all'ultimo momento sono stati raggiunti dai sei altri componenti del commando con una nave partita da Karachi, in Pakistan. I sei sono sbarcati a Porbandar, a nord
di Mumbai, il 25 novembre: hanno sequestrato un peschereccio e con questo sono arrivati nell'immenso porto di Mumbai, sbarcando al molo di Colabra il 26 novembre. Qui si sono riuniti ai quattro "esploratori" e alle 22 dello stesso giorno hanno dato il via all'operazione: 4 sono entrati nel Taj Mahal dopo aver sparato sui turisti al Leopold's Cafe, 2 all'Oberoi-Trident, 2 al centro ebraico Shabbath, e gli ultimi 2, Kasav e Ismail Kahn, detto Azam, alla stazione CST e all'ospedale Cama, dove stati intercettati e neutralizzati. Secondo la polizia, è possibile che il commando sia stato aiutato da uomini della mafia indo-pakistana dedita al traffico di droga tra Karachi e Mumbai, in particolare del boss Davud Ibrahim, di Bombay ma rifugiato proprio a Karachi. Roberto Lotti
ROMA - Negli occhi hanno ancora la tensione e l'angoscia, i 19 italiani sfuggiti all'inferno di Mumbai. Mentre si avvia a conclusione quello che è stato ribattezzato l'11 settembre dell'India, i nostri connazionali sono finalmente rientrati a casa, chi a Milano, chi a Roma, chi a Firenze. Ieri, verso le 13 sono arrivati all'aeroporto di Parigi, le mani e gli abiti ancora coperti di fuliggine, i vestiti di tre giorni fa indosso, insieme a tanta adrenalina in corpo. Tra di loro, anche Massimiliano Di Lorenzo, 38 anni, che negli attentati ha perso il padre, unica vittima italiana, l'imprenditore livornese Antonio Di Lorenzo. È stanco, accanto ha la moglie, e appare profondamente provato, non ha certo voglia di parlare. Arnaldo Sbarretti, 48 anni, di Milano, era all'hotel Oberoi/Trident
L’ultima notte di scontri al Taj Mahal MUMBAI - Intanto a Mumbai si cerca di mettere fine all'emergenza, dopo l’incubo che ha tenuto col fiato sospeso la metropoli e per alcuni giorni il mondo intero. Ieri mattina alle 9,50, dopo la terza notte di scontri a fuoco, i reparti speciali indiani Black Cats hanno neutralizzato gli ultimi quattro terroristi asserragliati nel Taj Mahal, devastato da vari incendi. LA CONTA DEI MORTI - Poi hanno fatto esplodere le cariche piazzate dal commando: circa 25 chili di esplosivo. Solo dopo è cominciata la dramma-
tica conta dei morti nelle centinaia di stanze del complesso alberghiero. Scene raccapriccianti, decine di cadaveri si sono aggiun-
ti al bilancio, salito a 195 di cui 27 stranieri. Ma restano ancora stanze da esplorare ed è purtroppo probabile che in alcune ci siano altre vittime. SGOMENTO E INCREDULITA’ - Fuori, la gente di Mumbai e i giornalisti di tutto il mondo seguono le operazioni, in un'atmosfera di sgomento e incredulità. Molti cittadini hanno donato rose ai militari, e indirizzato la loro rabbia sui politici, colpevoli di non proteggerli dai terroristi. Anche loro, adesso, chiedono "azioni concrete".
per motivi di lavoro: "Mi trovavo nella hall dell'albergo quando i terroristi sono entrati sparando ha ricordato -, uno della sicurezza mi ha sbattuto nell'ascensore e mi ha detto di tornare in camera. Sono rimasto barricato tra la vasca da bagno e il water per 42 ore, forse anche di più, senza mai uscire, senza mangiare. Ero solo e avevo paura. In queste situazioni il cervello fa pensare le cose più disparate, pensavo che sarebbe finita". Come gli altri, anche il signor Arnaldo non riesce a dormire da tre giorni. Negli occhi ha ancora il fumo e nelle orecchie riecheggiano le urla della gente, insieme alle esplosioni delle bombe a mano. Marianna Castellaneta, 64 anni, indossa ancora l'abito della sera in cui - mentre era al ristorante dell'Oberoi con il compagno Ugo Giurato, 68 anni - "hanno cominciato a sparare". "Con l'aiuto di una ragazza dell'albergo che è stata davvero eroica - ha raccontato -, siamo saliti al 19esimo piano del palazzo passando per le scale di servizio. Siamo rimasti tre ore e mezzo nascosti dietro a un cassonetto della biancheria. Abbiamo sentito sparare, pensavo che non saremmo mai sopravvissuti". La coppia era in vacanza in India e Mumbai era l'ultima tappa. Tutti i loro bagagli sono rimasti in albergo, sono tornati a casa senza più niente. Una volta passato il peggio, tornerà in India? "Sì, perché la vita va vissuta", ha risposto la signora Castellaneta. Di parere opposto il compagno, ancora scosso dalla vicenda. Un incubo durato tre giorni, bloccati all'interno del grande complesso alberghiero, insieme a decine e decine di altri occidentali e a mucchi di cadaveri. Elisabetta Martorelli
Black friday, i saldi prima di Natale finiscono nel sangue
Carcere ingiusto, viene risarcito. Ma è morto da 5 anni
NEW YORK - La folla si è radunata fin dalle prime ore del mattino davanti ai grandi magazzini per il black friday, il giorno dopo Thanksgiving, che, negli Stati Uniti, apre la stagione degli acquisti per le feste. La gente, come ogni anno, ha letteralmente preso d'assalto i negozi, che hanno sconti di ogni tipo in questo periodo, alla ricerca dell'affare. Ma il tradizionale appuntamento è finito in tragedia: al Green Acres Mall di Valley Stream, nello stato di New York, un impiegato di WalMart
PALERMO quantamila euro di risarcimento per aver scontato ingiustamente tre anni di carcere. Ma lo Stato arriva tardi: perché l'uomo è già morto da cinque anni. Ma ai parenti di Giuseppe Andronico, palermitano, finito in cella perché accusato di alcuni omicidi di mafia e poi assolto in primo grado nel 2001 e in appello nel 2003, lo Stato deve molto di più. Nel novembre di 5 anni fa, quando era in corso il processo di secondo grado, fu prelevato da casa dalle forze dell'ordine per rinnovare le foto segnaletiche. dendo che si trattasse di un
Molestatore per via dei farmaci è morto travolto da migliaia di persone che all'apertura delle porte del negozio si sono precipitate all'interno. L'uomo, che aveva 34 anni, era un lavoratore stagionale assunto per il periodo prenatalizio.
FIRENZE - Un uomo e' stato assolto dall'accusa di violenza sessuale perche' le pulsioni erano state scatenate da una cura per il morbo di Parkinson. Il tribunale di Firenze ha riconosciuto il vizio totale di mente a un invalido, di 37 anni, ac-
cusato di alcuni episodi, in particolare di aver palpeggiato 2 donne tentando di indurle a rapporti sessuali completi. I fatti risalgono al 2004 quando l'imputato era curato con un farmaco basato su un principio attivo dagli effetti controversi.
arresto, morì d'infarto. Dopo il primo risarcimento, i parenti di Andronico (rimasto incensurato ma privato dei beni perchè considerato socialmente pericoloso), stanno portando avanti la causa civile l'altra richiesta di risarcimento.
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Primo piano
Domenica 30 novembre 2008
Tragedia a Napoli Si trovava agli arresti domiciliari. I familiari: «Un gesto inimmaginabile»
Suicida l’assessore antidiscarica Giorgio Nugnes, del Pd, era indagato per la rivolta di Pianura di MARIA E. LESTINGI ROMA - Si è tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione Giorgio Nugnes, 48 anni, ex assessore alla Protezione civile e alla difesa del suolo del Pd del Comune di Napoli, coinvolto nell'inchiesta sugli scontri dello scorso gennaio per la discarica di Pianura. Nugnes era stato sottoposto agli arresti domiciliari il 6 ottobre scorso, ma la misura era stata in seguito sostituita dal divieto di dimora nel quartiere di Pianura, anche se tre giorni alla settimana poteva rientrare nella sua casa di via Grottole. E proprio qui ha deciso di farla finita. All'alba, si è recato in un sottoscala della casa dove abitava con moglie e due figli adolescenti e molti altri parenti, ha infilato una corda al collo e, dopo averla legata ad una inferriata, si è lasciato andare. Messi in allarme dal rumore si sono precipitati la moglie e il fratello che lo hanno liberato dal cappio e hanno subito chiamato una ambulanza, ma quando sono giunti i medici era già troppo tardi. Pare che l'ex assessore non abbia lasciato una lettera di spiegazione del suo gesto. Nugnes era stato arrestato il 4 ottobre scorso, in una indagine della Direzione distrettuale antimafia sulle commistioni tra ultrà, politica e camorra negli scontri contro l'apertura di una discarica a Pianura. Al momento della notifica dell'avviso di garanzia e dell'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, si era detto "assolutamente sereno e totalmente estraneo" ai fatti contestati. Secondo le accuse che gli erano state mosse dalla procura, al momento degli scontri nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, Nugnes si era avvalso delle informazioni sugli spostamenti delle forze dell'ordine - informazioni ottenute grazie al suo ruolo istituzionale - dando così un contributo rilevante alla realizzazione
LE REAZIONI
Commozione e polemiche nel mondo politico
dei blocchi stradali da parte degli ultras contrari alla discarica. Le indagini si basavano su telefonate intercettate tra lo stesso Nugnes e il consigliere di An Marco Nonno, suo amico dai tempi dell'infanzia, anche lui arrestato nella stessa inchiesta. L'assessore lo avrebbe avvertito dell'arrivo della polizia nel quartiere, dove i dimostranti avevano ostruito l'accesso alla ex discarica. In successive interviste, Nugnes aveva spiegato di averlo fatto pensando di poter dare una mano alla gente di Pianura, la sua gente. Nell'ultima intervista al quotidiano napoletano "Roma", che sarà pubblicata oggi, l'ex assessore aveva detto con stanchezza e nervosismo: "sono sereno, e devo tutto alla mia famiglia. Affronterò il processo con ottimismo, sapendo che riuscirò a dimostrare la mia innocenza".
Poi aveva ribadito: "non sono né il regista né la sentinella negli scontri antidiscarica a Pianura e lo stesso Nonno non c'entra, a modo suo è un romantico". I familiari non vogliono ancora credere che abbia scelto questo gesto "inimmaginabile" e dicono: "era un uomo sereno, che non navigava sott'acqua". Intanto, sotto casa Nugnes, è salita la tensione. Una folla di amici e conoscenti ha spintonato la maggior parte dei giornalisti e dei fotoreporter in attesa di notizie dalla famiglia. Un gruppo di persone ha bloccato l'accesso alla strada che conduce alla palazzina dei Nugnes, così solo oggi, il sindaco Rosa Iervolino e la giunta comunale si recheranno a far visita ai familiari dell'ex assessore e, a quanto si è appreso, la giunta comunale farà celebrare una messa in memoria.
ROMA -Con gli occhi lucidi di lacrime ed un'espressione di rabbia, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino non si capacita: "provo un immenso dolore perché non capisco la sproporzione enorme tra il gesto compiuto e le accuse che gli venivano rivolte, non era indagato per aver stuprato un bambino ma solo per aver fatto delle telefonate ed essersi accordato per una resistenza dei cittadini per la riapertura della discarica nel suo quartiere". Il 20 ottobre Nugnes si era dimesso dal suo incarico con una lettera inviata alla Iervolino che, apprezzando la "sensibilità" del gesto, lo aveva ringraziato del lavoro svolto. "Forse si sarà sentito ferito nel suo carattere giovane ed entusiasta - ha commentato il sindaco - speravo avesse una maggiore resistenza psicologica, anche se mi rendo conto che è facile parlare, meno facile è vivere queste cose. Mi sconvolge ancora di più questo gesto". Anche il presidente Clemente Mastella della Regione Campania Antonio Bassolino ha espresso "dolore e sconcerto di fronte alla terribile notizia. La sua scomparsa, il suo gesto estremo, sono una grande tragedia umana, che colpisce e lascia attoniti". Secondo il parlamentare del Pdl Giancarlo Lehner, però, la vicenda di Giorgio Nugnes è un nuovo caso Tortora che "aleggia di nuovo sulla vita dei napoletani e campani. La procura di Napoli prosegue in un'escalation micidiale - ha accusato Lehner - La sindrome Tortora, che ha reso tristemente famosa nel mondo la magistratura napoletana, sembra essere una pato-
logia endemica". Riccardo Villari, parlamentare napoletano e contestato presidente della commissione di Vigilanza Rai, ha invece sottolineato "il meccanismo che si mette in moto e che a un certo punto può stritolare le persone. Non si tratta di fare pagelle di responsabilità". Commosso, il leader dell'Udeur Clemente Mastella, ha commentato il suicidio. "Conoscevo Nugnes e quello che è successo mi dispiace. Sono davvero molto turbato. Al di là della vicenda giudiziaria specifica, posso solo dire per esperienza che quando si è coinvolti è difficile resistere". L'ex ministro della Giustizia ha aggiunto che "ogni forma di limitazione della libertà "è sempre devastante" soprattutto "quando sai di essere innocente e ti trovi coinvolto in una vicenda molto più grande del fatto specifico, non tutti riescono a resistere alla pressione. Alla fine, solo la famiglia ti può salvare". Pure sua moglie Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania, si è detta "profondamente colpita e addolorata". Secondo Francesco Caruso, ex parlamentare di Rifondazione e leader leader storico della protesta No-global, il suicidio dell'ex assessore è in realtà "un omicidio di Stato". Ma il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore non crede che "il motivo scatenante del gesto sia l'inchiesta sulla vicenda di Pianura e non c'è stata da parte nostra nessuna acredine o atteggiamento aggressivo nei confronti degli indagati". m. e. l.
LE INTERCETTAZIONI NAPOLI — Tre gennaio 2008, manca un quarto d'ora all'una di notte. Giorgio Nugnes chiama Marco Nonno: «Sono partiti. Stanno a Fuorigrotta ». Nonno gira l'informazione a chi gli sta intorno: «Stanno a Fuorigrotta! Ragazzi, stanno a Fuorigrotta!». L'assessore precisa: «Li tengo. Sto incolonnato in mezzo a loro. Avrei lo sfizio di buttarmi davanti con la macchina, mi credi?». Nonno: «E vai, vai... Uhè, stanno a Fuorigrotta! Va bene, allora inizio ad avvisarli». Cinque minuti dopo, Nugnes ritelefona al consigliere di An: «Oh! Stanno al viale Augusto. Stiamo quasi davanti al bar. Li tengo davanti a tutti quanti. Sono cinque camion dei carabinieri ». Nonno divulga: «Ragazzi, stanno cinque camion con i carabinieri. Sono solo carabinieri».
L’assessore al consigliere: «Arrivano i carabinieri» Nugnes: «Sono solo carabinieri, però prima avevo visto anche la celere. Non so che fine hanno fatto: può darsi pure che si sono avviati e stanno davanti. Aspetta, ora ti dico per dove... Aspetta, non ti muovere: stanno venendo per Agnano, uagliu'... Allora aspetta... Stanno venendo per viale Kennedy, viale Kennedy, viale Kennedy... e quindi non vengono per Montagna Spaccata». Nonno: «Ok, bene hai fatto che me l'hai detto ». Nugnes: «Però attenzione, perché questi sono solo i primi eh! Perché dietro ce ne sono tanti altri». Nonno: «Ah! Ok! Va bene!». Nugnes: «Va bene, allora viale Augusto... Mo non so se vengono per Agnano o
per via Campana: li seguo sulla Tangenziale, aspetta». Nonno: «Fammi sapere da dove vengono. Però fammelo sapere in tempo speciale, in tempo record. Perché se salgono per via Sartania si fa una cosa, hai capito?» Nugnes: «Eh! Ma via Sartania è libera! Mannaggia 'a capa vosta, via Sartania chiudetela!». Quelle della notte del 3 gennaio sono solo alcune delle tantissime telefonate tra i due esponenti politici (di schieramenti diversi ma originari dello stesso quartiere) intercettate dagli uomini della Digos, coordinati dal vicequestore Antonio Sbordone. Telefonate quantomeno imbarazzanti, che però cambiano improvvisamente di tenore quando, il 4 gennaio,
Nugnes viene a sapere di essere intercettato e avverte l'amico: «Guardati i fatti tuoi, perché c'è un'attenzione su di te e sui casini che stanno succedendo». Da quel momento in poi, Nugnes, che ha aiutato con le sue informazioni gli organizzatori della rivolta e ha sostenuto la linea dura («comunque vada, il presidio lasciamolo lo stesso ») cambia atteggiamento: si mostra scandalizzato per la violenza della protesta e ne auspica la fine. Il 9 gennaio, parlando con Ciro Sanges, un altro degli arrestati, s'indigna: «Ragazzi, ora basta! Ora veramente basta. Ora si deve finire questa storia. Ora si apre, non si apre la discarica, si deve finire. Ma cosa significa, non ho capito: non
passano le ambulanze, picchiano la gente. Pure la Bbc, pure la troupe inglese hanno picchiato ieri sera. Ma dove siamo arrivati. Ma non lo so...». Prima che venisse a sapere di essere intercettato, l'assessore era invece molto disinvolto nelle sue conversazioni. Il 3 gennaio, chiacchierando con un amico di nome Marco, ma che non era Nonno, Nugnes faceva considerazioni sugli stanziamenti che il consigliere regionale di An Pietro Diodato, rivale politico del consigliere comunale suo amico, era riuscito a spuntare: «Marco Nonno dice che Diodato ha avuto... ha arravogliato parecchie braciole nel bilancio. Che cosa ha avuto?». L'interlocutore è cauto:
«Da vicino». Nugnes commenta: «Uh! si è venduto tutto, praticamente ». Prima ancora, il 18 dicembre, conversando con Ciro Sanges, Nugnes parlava di assunzioni: «Hanno chiamato a cap' 'e vacca? ». Sanges: «Eh, so che l'hanno chiamato oggi». Nugnes: «Tutto a posto? Dal 2 deve prendere servizio». Parlava di un Gigino tirato fuori dai guai per la seconda volta: «È contento o no 'sta capa 'e c...?». Sanges: «E come, non è contento? Ma tu hai capito da dove l'hai tolto a quello? L'hai tolto da un guaio esagerato, dev'essere contento per forza». I due, infine, si salutavano parlando di un parchetiello: «Senti, il fatto del parchetiello... Va bene, parliamo da vicino». Nugnes: «Eh, no, lo facciamo... Non ti preoccupare, ci sta la disponibilità».
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24 ore in Basilicata
In regione quattro siti industriali su otto sono ad alto pericolo. C’è anche il Centro Oli
Rischio chimico in Val d’Agri A Viggiano l’appuntamento con gli esperti di Basilicata Soccorso di ANGELA PEPE VIGGIANO - In Basilicata, su otto siti industriali, quattro sarebbero “ad alto rischio Nbc'” (nucleare, biologico e chimico) e tra questi è incluso il Centro Olio di Viggiano. Ed è proprio nel comune della Va d’Agri, presso l’hotel dell’Arpa, che si è tenuto il grande appuntamento sul “rischio chimico: pianificazione operativa multidisciplinare”, organizzato dal 118 Basilicata Soccorso, in sinergia con Protezione Civile e Comune di Viggiano. Un incontro caduto quasi a fagiolo, dopo l’ultimo incidente - o meglio “anomalia” (come l’ha definita l’Eni) - che si è verificata nei giorni scorsi al centro Olio di Viggiano. Ma si tratta solo di una coincidenza. L’iniziativa è stata programmata già da tempo. Si tratta del terzo appuntamento con questa iniziativa, che dopo essere stata ospitata per due anni a Potenza, quest’anno si è svolta presso il Centro Oli, uno degli impianti ad alto rischio Nbc. Una ricca scaletta di interventi, il contributo di relatori di spessore, e una platea arricchita dalle associazioni di volontariato e di soccorso e rappresentanti istituzionali locali, provinciali e regionali. A moderare il tutto il giornalista Rocco Pezzano. L’apertura, come di
LA SCHEDA
Un momento del convegno. Al lato Gianuario Frittella
Come nasce l’iniziativa VIGGIANO - Motore dell’iniziativa è stato lui, il Gianuario Frittella, formatore regionale Nbc e dirigente vicario di Basilicata Soccorso. Nessuna condizione particolare o precauzione per la scelta del convegno a Viggiano. Le sue motivazioni sono «legate alla proposta di una simulazione d’incidente al Centro Oli, alla sensibilità del sindaco del paese, al fatto che è sede di una delle più grande associazioni di volontariato di Protezione civile “Gruppo Lucano” e al legame affettivo con la popolazione per aver iniziato la propria professione a Viggiano». Un compito quello di formatore Nbc iniziato dopo l’episodio dell’attentato terroristico quando «l’allora capo della Protezione civile, Bertolaso racconta Frittella - organizzò nel 2002 un master diviso per il Centro Nord e l’altro per il Centro Sud, invitando per la Regione Basilicata due rappresentanti. Il designato fui io. Alla fine dello stage Bertolaso ci invitò a ritornare ognuno nella propria Regione, dicendoci di cominciare a parlare e a diffondere una
consueto, è spettata al primo cittadino della comunità viggianese, Giuseppe Alberti: «Il Comune di Viggiano è inserito tra i siti a rischio di incidente chimico. Compete al Comune, come a tutte le altre istituzioni, il coinvolgimento nel caso malaugurato di incidenti». Per il comune di Viggiano l’attivazione è stata avviata con la predisposizione di opuscoli dal titolo “Stabilimento Centro Olio di Viggiano. Scheda informativa sui rischi d’incidente per i cittadini ed i lavoratori”, e una brochure “rischio industriale nel centro olio Val d’Agri. Come comportarsi in caso di
incidente”. «Un’illustrazione - spiega il sindaco Alberti - per informare la comunità, sul rischio di incidenti rilevante per coloro che si trovino a vario titolo nelle zone ove sono ubicati stabilimenti industriali». Un messaggio finale del sindaco è stato di pensare a una delocalizzazione delle abitazioni che si trovano vicino al centro Oli. Nel frattempo, fa sapere il vice prefetto, Cimadona che il Piano di emergenza è stato adottato già in via cautelare e che il gruppo di lavoro sta procedendo per il Piano esterno, affrontando l’incidente dal punto di vista sanitario. Dal Palazzo della
cultura su quello che è l’Nbc (nucleare biologico chimico). Abbiamo iniziato prima con incontri informali, poi corsi di formazione indicati e voluti dall’assessore regionale, per arrivare a discutere sulla prevenzione e tutto ciò che afferisce il contenimento e mitigazione del rischio. Oggi parliamo di operatività, di soccorso sanitario primario e tecnica di emergenza. Dinamica sanitaria per quanto riguarda il nostro ruolo nell'emergenza». Insieme alla sigla Nbc, Frittella include anche la R (Radioattività). Il richiamo è alla normativa nazionale con quello che è il decreto legislativo 334/99 “Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose” che codifica i siti industriali”. «In Basilicata - sottolinea Frittella - l’Apat ha individuato otto siti industriali di cui quattro sarebbero “ad alto rischio rilevante”, tra cui il Centro Olio di Viggiano». «Un messaggio di attenzione e non di terrore - aggiunge Frittella - perché i siti sono
Regione il consigliere regionale Luigi Scaglione, in rappresentanza dell’assessore Potenza, incentra l’intervento sul 118, come punto di riferimento importante per la Regione che muove i suoi passi verso la tutela della salute. Il dottor Rocco Faticante, ambasciatore dell’Ordine dei Medici della provincia di Potenza, evidenzia l’importanza di affrontare il possibile rischio con conoscenza. Il vivo del convegno è iniziata con il direttore di Basilicata Soccorso, Libero Mileti: «La conoscenza - ha dichiarato - richiede il reciproco supporto. L’aspetto tecnico e logi-
monitorati costantemente dai preposti. Per quanto riguarda il Piano di emergenza esterna il sindaco può mettere in atto azioni di tipo protettivo e non può agire sulla sorgente di rischio per diminuire la pericolosità così come può avvenire per una frana o un’alluvione». an.pe.
stico vale almeno quanto quello operativo». Mileti ha evidenziato poi l’opportunità di avere in Basilicata un integrazione di sistemi di intervento, a partire da una struttura che possa coordinare e integrarsi con le altre forze presenti sul territorio. A porre l’attenzione sul ruolo fondamentale della Protezione civile, come base operativa più avanzata, il direttore dell'Istituto di Metodologie per l’analisi ambientale del Cnr, Vincenzo Cuomo, puntando su quella che è «l’operatività orientata al net working con il compito di raccogliere dati rapportandoli dal regionale al na-
zionale». Una lettura magistrale dell’intervento sanitario nelle emergenze chimiche è stata data dal dottor Locatelli del centro antiveleni e di informazione nazionale tossicologica della fondazione San Maugeri di Pavia. Ma il sistema sanitario è preparato? «Poco», risponde Locatelli. «Molti ospedali sanitari - aggiunge -non sono preparati e se non viene fatta un accurata diagnostica si può ripercuotere sui numeri degli intossicati .Molte strutture sanitarie sono sprovviste della Dea (Area di Decontaminazione)». regione@luedi.it
Guarnieri dell’Eni rassicura su quanto è accaduto qualche giorno fa a Viggiano
«Nessun incidente, un intervento di sicurezza» VIGGIANO - «Non è stato un incidente. E’ stata una semplice messa in sicurezza causata da una situazione di avaria, più uno di quei sensori messi appositamente per prevenire la situazione di pericolo». L’ingegnere Guarnieri dell’Eni, ieri sera, ha ribadito nuovamente che quello che si è verificato nei giorni scorsi al Centro Oli non è stato un incidente ma «un’assoluta normalità, rientrante in quelli che sono i principi, i criteri e progettazione della sicurezza del nostro impianto». Per l’ingegnere dell’Eni «quanto si è verificato nei giorni passati potrebbe ripetersi anche in futuro, proprio perché si tratta di operazioni di messa in sicurezza, finalizzate a garantire la massima sicu-
rezza del nostro personale e, soprattutto, di tutta la comunità dell’area». «Un sensore - chiarisce appositamente posizionato per prevenire situazioni anomale che è intervenuto in maniera erronea, perché non c’era nessuna presenza e nessun pericolo reale e ha fatto scattare i sistemi di sicurezza che sono prontamente intervenuti». Non solo chiarezza su quello che si è verificato nei giorni scorsi, l’ingegnere Guarnieri ha anche spiegato la nascita del Distretto meridionale dell’Eni che avrà sede a Viggiano. «Dal 19 Novembre scorso - ha detto Guarnieri nell’ambito di un processo di miglioramento organizzativo ma soprattutto di essere più presenti nel territorio per l’interfacciamen-
to e per la gestione di tutte le problematiche che nascono all’interno della nostra attività si è pensato di dividere il Centro operativo unico in due realtà ben precise. In due area principali quella meridionale (Puglia, Basilicata, Calabria e una parte della Sicilia) e dal Molise in su rimarrà un centro operativo ubicato a Ravenna. Abbiamo scelto per il neo distretto meridionale a Viggiano, sito più importante di tutto il territorio nazionale». Poi ritorna sul Centro OLi. «L’impianto - sottolinea il responsabile Eni - ricade nella tipologia standard. Una mera separazione chimico - fisica del fluido di giacimento che il fluido, olio alle condizioni di pressione e temperatura del
sottosuolo contiene dissolto del gas. Nel momento in cui devono esser avviato in raffineria l’olio e il gas inserito in rete, devono subire un trattamento di separazione e riportare i prodotti in condizioni stabili. Questo avviene nelle quattro linee di trattamento del Centro Oli di Viggiano, dove attraverso dei separatori l’olio viene separato dal gas associato e successivamente reso in condizione di essere trasportato nell’oleodotto, il gas contenete H2S viene sottoposto a un processo di addolcimento, rimosso e dopo è idoneo per essere inserito in rete. L’H2S viene trasfomata in zolfo liquido per essere trasferita negli opportuni impianti di ricezione». Cosa succede all’interno del
L’ingegner Guarnieri
Centro Oli?. «Gli impianti sono gestiti in maniera automatica da sistemi di controllo automatici per assicurare il massimo controllo dei trattamenti previsti». A fare un excursus su quello che l’Eni fa in merito alla salvaguardia ambientale è il responsabile della sicurezza ambiente, l’ingegnere Tavolini . «Noi abbiamo un piano di emergenza di distretto
ed esiste un piano di emergenza antinquinamento per la Val d’Agri e per tutte le istallazioni. L’obiettivo non è solo carta ma un documento vivo con le esercitazioni. Permettono scenari ed effettuare una salvaguardia ambientale nelle situazioni di pericolo e disporsi di mezzi e organizzare efficacemente in tempi brevi gli interventi». a.p. regione@luedi.it
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24 Ore in Basilicata
Domenica 30 novembre 2008
Sanità I nomi dei candidati arrivano sulla scrivania del presidente della Regione
Pronti per il toto direttore generale POTENZA - Ieri, con un comunicato, l'assessore alla sanità dimissionario (come tutta la giunta) Antonio Potenza ha fatto sapere che la commissione insediata dal dipartimento della Salute ha completato, in vista del riordino del Sistema Sanitario regionale, la verifica dei requisiti dei candidati alle direzioni dell'Asp (Azienda Sanitaria Potenza), dell'Asm (Azienda Sanitaria Matera) e dell'Irccs (Istituto di ricerca e cura) di Rionero in Vulture. I candidati che sono nominabili sono stati valutati sotto il profilo formale e i loro nomi sono sul tavolo del presidente Vito DeFilippo. Raggiunto telefonicamante, Antonio Potenza ha dichiarato che «Era uno dei nostri doveri portare a termine l'impegno di far terminare il percorso burocratico delle nomine dei direttori delle Asp, Asm e Irccs e di rispettare i ter-
L’ospedale San Carlo
mini previsti dalla legge del riassetto sanitario lucano» Può spiegare meglio ai lettori quali sono i passaggi tecnici? «La legge prevede che la valutazione formale per l'ammissibilità dei candidati alla nomina avvenga entro il primo di dicembre. Poi la giunta ha un mese di tempo per fare le nomine che vanno espletate entro e non oltre il 31 dicembre» In questa fase così delicata della politica lucana, realisticamente, pensa sia possibile che ciò avvenga? « È difficile, pur se il presidente DeFilippo potrebbe farlo, ma immagino che attenderà l'insediamento della nuova giunta» Se non si potrà rispettare il temine del 31 dicembre, cosa succede? «Serve una nuova legge che proroghi i termini. Oppure il presidente può nominare dei commissari per
gestire la fase transitoria - e aggiunge - Ci sono tutte le incombenze burocratiche, le assunzioni, gli acquisti che le nuove aziende sanitarie dovranno fare» Cosa pensa accadrà nel prossimo futuro in seno alla politica lucana? «Questo atto burocratico che abbiamo compiuto nel mio assessorato, vuole anche dare continuità all'azione politica che il centrosinistra ha portato avanti fin qui. Gli impegni che la giunta a preso coi propri elettori vanno mantenuti» Il suo pare un appello, vuole essere più chiaro? «Colgo l'occasione per esprimere il mio augurio è che l'unità del centrosinistra prevalga e che l'ipostazione data fin qui veda la luce del completamento degli obiettivi e degli impegni presi coi nostri elettori» Gianfranco Gallo
Una folla commossa saluta il penalista di Ferrandina nella chiesa madre di Abriola
L’ultimo saluto all’avvocato Druda Il cordoglio del Tribunale. Il ricordo del consiglio dell’ordine ABRIOLA - Prima un fiume di gente che ha sfilato per tutta la mattina nella camera ardente, poi le centinaia di persone che a stento è riuscita a contenere la chiesa madre. E' stato salutato così, per l'ultima volta, Vito Druda, il penalista di Ferrandina morto venerdì a Potenza, sembra per una pancreatite. Il rito è stato officiato dal parroco di Abriola, che ha ricordato la figura dell'avvocato. Tanti gli amici, conoscenti e colleghi che hanno testimoniato la vicinanza alla famiglia. Oltre a Pietro Damiano Mazzoccoli, l'avvocato nel cui studio Vito aveva svolto la pratica forense, c'era l'ex presidente dell'ordine degli avvocati di Matera Nuccio Labriola. Con lui, all'ingresso della chiesa, c'era l'avvocato Angela Pignatari. Un po' più avanti, gli avvocati Bruno Oliva di Matera e Pasquale Ciola di Potenza. Un membro del Cof di Matera ha letto il suo ricordo: «Un modello da seguire non solo per le doti professionali ma per la grande umanità e disponibilità dimostrate nei confronti dei clienti e dei colleghi». Poi, tra le lacrime ha ricordato la «passione per la verità, l'amore per la professione». Poi lo fermano i singhiozzi, coperti dall'applauso, quasi timido, che si alza dai banchi. Piangono in tanti quando i familiari si alzano per ricevere le condoglianze. Marisa, la vedova, è vestita di nero. Dietro di lei ci sono sua madre, suo padre e i suoi fratelli. Poco più avanti ci sono i parenti di Vito: i genitori, il fratello. Fuori ci sono i manifesti di cordoglio del Tribunale penale di Potenza. La gente comincia a uscire dalla chiesa. In molti aspettano che esca la bara. Lo ricordano. Parlano delle arringhe ai processi, delle assoluzioni, dei successi. Raccontano che «al processo Basilischi parlò per sei ore di fila». Descrivono «lo strano balletto che fece in tribunale dopo l'assoluzione di un suo assistito in un processo difficile». Narrano di come aveva difeso Michele Greco, il boss della vecchia mafia siciliana noto come “il papa”, al Tribunale di sorveglianza di Roma. E di come era riuscito a portare via dal 41 bis il boss Pierdonato Zito e
Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza A destra l’avvocato Vito Druda
sua moglie. Le sue simpatie per i cavalieri templari e la passione per la storia medievale. Ma ricordano anche i momenti difficili. Una perquisizione a casa disposta dal pm Luigi De Magistris. L'arresto a Reggio Calabria del suo amico avvocato Giuseppe Lupis. Lui, però, non
perdeva mai coraggio. «Era tutti i giorni in tribunale», dice un collega. «Non mancava mai. Tanto che, quando l'altro giorno ho visto che in un processo era assente mi sono preoccupato». Vito era già in ospedale, a combattere contro quella malattia che l'ha ucciso.
IL RICORDO RICORDO l’amico fraterno, il collega. Una persona sensibile, umana, attenta e impegnata. Tanto da professionista, da marito, da padre di una bellissima bambina. Vito dispensava buoni propositi e ottimi suggerimenti. Quante volte durante la pausa delle udienze, davanti a un caffè al bar del tribunale, ci scambiavamo confidenze. Quante volte ci aiutavamo durante i processi, nelle aule di giustizia. Quante volte abbiamo commentato articoli di giornale sui problemi della giustizia. Quante volte abbiamo girato assieme i tribunali d’Italia per fare il nostro dovere di avvocati seri e scrupolosi. Ciao amico mio. Ti ricorderò per sempre. Massimo Laurita
Sul blog le lamentele dei lavoratori della Daramic
«In mano a chi siamo stati» TITO - L’ultimo messaggio dell’Rsu Daramic è di dura denuncia. Ecco il post che ieri è comparso sul blog dei lavoratori. «Il nostro management (ex è più appropriato) si è distinto, ancora una volta, per l'alto valore etico intrinseco nei suoi comportamenti. ecco i fatti: in fase di chiusura dell'accordo tecnico erano pronti ad accusarci di assenza di responsabilità qualora non avessimo accettato le loro richieste di produzioni extra e farcela, quindi, pagare in qualche modo. Ma nella loro pochezza (sia quelli lontani che quelli vicini), non avevano calcolato che responsabilmente, nonostante tutto, tornassimo in produzione (anche se per fini piu' vicini a noi) e si sono trovati spiazzati: tant’è che a neanche 15 giorni della ripresa di attività non hanno più ordini. Poveri noi in mano a chi sia-
Striscioni di protesta
mo stati. E’ veramente il caso di ben considerare che, se siamo sopravvissuti per così lungo tempo, è solamente merito di ognuno di noi, come d’altronde abbiamo altresì dimostrato in
questi 15 giorni di autogestione, e ciò deve renderci ancora più consapevoli che da soli ce la possiamo fare, anche perché avremo sicuramente tanta zavorra in meno».
24 ore in Basilicata 11 L’allarme dello Cnel nel corso del convegno sulla globalizzazione. Prospettive e interventi Domenica 30 novembre 2008
Crisi, «il Mezzogiorno paga di più» Fondamentali i piani di sviluppo europei e regionali MATERA - I lineamenti di un modello di sviluppo locale centrato sull’esaltazione della ruralità e che tenga conto di uno scenario di crisi come quello attuale, sono stati tracciati ieri a Matera nel corso di un convegno organizzato dal Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro) e dalla Regione Basilicata. Nel corso dell’incontro dal titolo “Lo sviluppo del territorio meridionale nella competizione globale” è emersa la necessità di mantenere la ripartizione regionale prevista per le politiche di sviluppo. Un passaggio obbligato per mantenere adeguati livelli di competitività, soprattutto per quel che riguarda i fondi Fas che appaiono oggi più a rischio di riallocazione sia settoriale che geografica. Impensierisce un’indagine di Mediobanca da cui risulta che al Sud mancano 75 mila imprese per essere in linea con il resto d’Italia, mentre il 50 percento delle medie imprese del Sud è controllato da società del Nord o del Centro Italia e il rimanente 15 percento da filiali di aziende estere. Si capisce bene che, in questo quadro economico, in cui il timone delle aziende è fuori dal Mezzogiorno, ricopre importanza strategica il ruolo svolto dai piani di sviluppo europei, nazionali e regionali. «Questo quadro - ha detto Raffaele Vanni, presidente della IV commissione del Cnel - testimonia la preoccupazione del Cnel sulle ripercussioni che la crisi globale del sistema finanziario potrà trasmettere sull’economia reale e quindi sulla occupazione e sulla domanda di consumo delle famiglie. Il Mezzogiorno rischia
GLI INTERVENTI SALVATORE MARTELLI
VITO DE FILIPPO
«PASSA per l’aggregazione delle filiere produttive nel settore primario la possibilità di accrescere la competitività dell’economia lucana» . Lo ha detto oggi, a Matera, il presidente del distretto Ortofrutticolo del Metapontino, Salvatore Martelli, intervenuto al convegno di Matera. «Il potenziamento – ha detto Martelli – della aggregazione di filiera garantisce per le imprese e per i territori di competenza di accrescere qualità, produttività e di rivitalizzare il territorio, compreso quello dei piccoli centri. Ritengo che buona parte delle risorse del Piano di sviluppo regionale possa sostenere questo processo. L’agricoltura, in una fase di difficoltà dell’economia, è il settore che può sostenere lo sviluppo socio economico del territorio».
di pagare il prezzo più alto. Basti pensare che la spesa pubblica per lo sviluppo del Mezzogiorno che auspicavamo potesse raggiungere il 40 percento è rimasta bloccata nel 2007 al 35 percento e oggi viene calcolata al 32 percento». È necessario, dunque, anticipare, in accordo con la Commissione europea, la ripartizione annuale delle risorse disponibili nei sette anni di programmazione rimodulando il profilo temporale delle stesse e semplificando le procedure di rendi-
POTENZA - Se l’azienda avesse deciso il reintegro del suo dipendente così rapidamente com’è stato per il suo licenziamento, già da qualche mese a Donatantonio Auria sarebbe stata data la possibilità di riprendere in mano la propria vita e mettere da parte quell’orribile parentesi che lo ha visto coinvolto, insieme ad altri quattro colleghi, nell’inchiesta della Procura di Potenza su presunte infiltrazioni terroristiche alla Fiat Sata. Ma così non è stato. E nonostante già da tempo il Tribunale di Potenza abbia disposto l’archiviazione del procedimento giudiziario a suo carico Donatantonio Auria rimane un uomo senza lavoro. A nulla sono valsi, fino a ora, i tentativi di tornare in azienda, come racconta, nella lettera riportata di seguito, lo stesso operaio licenziato a Melfi: Mi chiamo Donatantonio Auria e sono un operaio della SATA licenziato da circa un anno. Con grande tempismo l'azienda mi ha buttato fuori appena ha saputo del mio coinvolgimento in un'inchiesta su terrorismo e sovversione. A niente è servito che il giudice di quell'indagine escludesse quasi subito sia me che gli altri operai SATA coinvolti, perché eravamo completamente estranei ai fatti indagati. La SATA ha continuato a tenermi fuori dallo stabilimento, già dimostrando con questo atteggiamento che la vera ragione del mio licenziamento non era l'inchiesta, ma il fatto che io fossi un operaio attivo nella difesa dei diritti degli operai. Da quel momento ho fatto tutti i passaggi legali che si fanno per ritornare al proprio posto di lavoro in questi casi. Il mio sindacato, la FLMUniti-CUB, ha accusato la SATA di comportamento antisindacale, ma la magistratura ha ri-
contazione. Si tratta pertanto di puntare all’anticipazione della realizzazione di tutte quelle opere e quegli interventi il cui stato di avanzamento sia compatibile con un’anticipazione dei tempi di realizzazione. Nel corso del convegno, a cui hanno partecipato rappresentanti delle autonomie locali, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, è emerso che per fronteggiare la crisi occorre reintrodurre politiche e meccani-
«SEMPRE nuovi elementi di cambiamento caratterizzano gli scenari dell’economia mondiale e nell'ultimo periodo stanno trasformando in modo negativo il contesto nel quale agiscono anche le politiche di sviluppo del Mezzogiorno. Vista da questa complicata prospettiva la programmazione europea 2007-2013 dovrà avere buoni effetti di ricaduta territoriale ed una positiva incidenza sull’economia reale, rafforzando ulteriormente i sistemi di competitività, di offerta economica, d’identità culturale e di presentazione turistica della Basilicata». E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Vito De Filippo, a margine del convegno. Secondo De Filippo «il processo di centralizzazione assunto dal governo Berlusconi sui fondi Fas è inaccettabile perché priva il Mezzogiorno di risorse importanti al suo rilancio e riapre situazioni di ingestibile conflittualità istituzionale fra Stato e Regioni». De Filippo, poi, si è soffermato sulle recenti riforme istituzionali. «In questo scenario di competizione su scala globale si richiede infatti necessariamente il raggiungimento di una massa critica per ottenere servizi di livello paragonabile a quello delle altre aree del Paese. Con la legge n.11 del 2008, partendo dall'esperienza dei Programmi territoriali integrati, si è deciso di affrontare in modo netto il tema dell’autonomia locale sopprimendo le 14 Comunità Montane e prevedendo l'istituzione delle Comunità Locali. Il risultato finale cui si punta è, dunque, un rafforzamento della politica locale, mediante un rafforzamento politico, istituzionale, finanziario e professionale dei rispettivi territori».
smi premianti per le nuove iniziative indirizzate a finanziare “sistemi produttivi e occupazione”. In tal modo sarà possibile accompagnare le piccole e medie aziende manifatturiere del Mezzogiorno ad inserirsi nelle nuove reti di impresa. Roberto Cifarelli, consigliere nazionale di Federparchi, si è soffermato sulle opportunità offerte dall’ambiente per lo sviluppo dei territori, con particolare riferimento alle realtà di piccole dimensioni. Vito Cilla, direttore del distretto sani-
tario di Matera, ha spiegato le relazioni fra la qualità dell’ambiente, le azioni della politica e il benessere dei cittadini. Le relazioni tecniche sono state proposte da Maurizio Tenenbaum, esperto del Cnel, che è intervenuto sul tema “Tra crisi economica e nuove opportunità di sviluppo”, e da Alessandro Pacciani, del dipartimento Economia agraria dell’Università di Firenze, che si è soffermato su “Lo sviluppo rurale: da Cork a Cipro”. «Solo una governance di
Auria era indagato nell’inchiesta sul terrorismo. La Fiat non lo reintegra
Il Tribunale lo proscioglie, l’azienda no
Vignetta di Giulio Laurenzi
gettato il ricorso, perché l'FLMUniti non sarebbe un sindacato “nazionale”. Ho allora fatto ricorso al “700” per la riammissione d'urgenza al lavoro per i gravi impedimenti che la perdita del salario mi stava causando. Il giudice ha rigettato anche questo ricorso spiegandomi che il fatto che io non percepissi il salario non era di per sé “un grave impedimento” per me, per mia moglie e per i miei tre figli a carico. Attualmente sto facendo ricorso contro la prima sentenza sul 700 e il 27 novembre si è avuta la prima udienza del nuovo ricorso le-
gale. In quella sede, il mio avvocato ha fatto presente al giudice che il presupposto fondamentale del mio licenziamento (presupposto già di per sé illegittimo dato che uno non può essere licenziato solo in quanto indagato, né rinviato a giudizio, né condannato) era decaduto da mesi, precisamente da marzo 2008. Quindi, chiedeva di tenerne conto nel ricorso attuale sul 700. E qui la SATA, tramite i suoi avvocati ha rilanciato. Ha presentato al giudice un documento politico pubblico di cui io sono uno dei firmatari, in cui si
afferma la necessità nell'attuale crisi economica che gli operai costruiscano una propria organizzazione politica indipendente, un proprio partito. E' un appello pubblico su cui si può dissentire, ma non lo si può certo presentare come “corpo di reato”, almeno fino a quando in Italia sarà formalmente garantita la libertà di opinione e di organizzazione politica. Invece, la Fiat è andata tranquillamente oltre. Pur ammettendo che il mio comportamento non ha alcuna rilevanza penale, gli avvocati della Fiat hanno giustificato il mio licenziamento sul-
territorio - ha concluso Vanni - capace di organizzare gli investimenti immateriali sulla conoscenza, la realizzazione delle strutture strategiche di trasporto e lo sfruttamento della risorsa turismo-cultura, produzione anche di nicchia proprie dei piccoli comuni e delle loro comunità locali, può sovvertire il sottosviluppo proprio delle zone interne come dei piccoli comuni italiani e della Basilicata». Giovanni Martemucci regione@luedi.it
la base delle mie opinioni politiche, sulla base della mia convinzione, condivisa da tanti altri operai, che questo modo di produzione ci sta portando alla rovina e che perciò deve essere superato. Io e gli altri miei compagni licenziati abbiamo sempre sostenuto che il vero motivo del licenziamento non era il coinvolgimento nell'inchiesta, ma il fatto che la Fiat ha voluto liberarsi di noi che abbiamo sempre difeso senza compromessi gli interessi di tutti gli operai. Con quest'ultimo atto, la Fiat-Sata ha definitivamente gettato la maschera. Il vero motivo per cui mi tiene fuori la fabbrica e senza salario sono le mie convinzioni politiche, convinzioni da me maturate nel corso delle lotte che da anni si svolgono a Melfi. Siamo alla persecuzione delle opinioni. Senza potermi accusare di nessun comportamento concreto, sanzionabile penalmente o contrattualmente, la Fiat pretende di licenziarmi per le mie opinioni politiche, liberamente e legittimamente espresse. In ogni caso la prossima sentenza, ci farà sapere se per la magistratura di Melfi l'operaio che ha opinioni diverse dal proprio padrone compie per questo un reato che va punito col licenziamento. In realtà, nonostante che nel primo pronunciamento sul 700 si è arrivati a sostenere che io e la mia famiglia possiamo tranquillamente campare, in attesa della sentenza di merito, con i quattro soldi di liquidazione che ho preso, spero che i giudici di Melfi non asseconderanno la pretesa della Fiat di licenziare tutti gli operai che hanno opinioni non gradite all'azienda. Donatantonio Auria
12 24 ore in Basilicata Secondo i dati Istat il settore tiene. In Basilicata sono 236 le strutture, di cui 102 al femminile Domenica 30 novembre 2008
L’agriturismo che non tramonta Le proposte di Carbone (Cia): più qualità in rete GODE ancora di molti consensi l’originale formula dell’agriturismo, come testimoniano i dati Istat al 31 dicembre 2007: in regione sono ben 236 le strutture che offrono questo tipo di turismo verde. Un dato che, secondo il presidente Cia del settore, Paolo Carbone parla chiaro: l’agriturismo continua a mostrare segnali di ripresa, sia rispetto all’ospitalità che al ristoro e ai servizi offerto in azienda. E tutto questo - sottolinea ancora Carbone - «è soprattutto merito alla creatività di giovani imprenditrici donne». Le titolari di aziende agrituristiche nella nostra regione, infatti, sono 102. Il turismo verde - continua il presidente Cia - è «il “cuore” della multifunzionalità delle aziende agricole, voluta dalle nuove politiche agricole comunitarie; è il simbolo emblematico della riscoperta della ruralità, della voglia di campagna e di tranquillità a contatto con la natura». Le 236 aziende lucane in attività offrono per la maggior parte ristorazione (124), degustazione di prodotti tipici locali (71) e “altre attività” (147). Tra le altre attività, cresce l’offerta di escursioni (88 aziende), di trekking (81) e di equiturismo (55), mentre in 74 aziende è possibile pernottare con una capacità complessiva di 1.072 posti-letto. I coperti in tavola inve-
Un agriturismo in Basilicata
ce sono complessivamente 3.104. Quanto alla dislocazione per zone altimetriche, inoltre, il 49,6 per cento degli agriturismi è in montagna, il 28 per cento in pianura e il 22,4 per cento in collina.
Carbone insiste sulla necessità di lavorare su più fronti, innanzitutto, per innalzare la qualità dell’offerta. «Pensiamo - spiega - a un disciplinare contenente una serie di indicazioni di posizionare l’azienda su
buoni standard, a una certificazione integrata per le imprese agrituristiche, specie per quelle orientate al mercato estero». E ancora - insiste - occorre potenziare e qualificare l’informazione e la comunicazione, l’organizzazio-
ne del tempo libero, mettere in rete agriturismi e territorio. «Per fare di più e meglio - a parere di Turismo Verde - c’è bisogno di realizzare un vero e proprio sistema di ospitalità rurale coniugando l’offerta classica dell’agriturismo con quelle paesaggistiche e naturalistiche, del patrimonio artistico e monumentale dei centri rurali e dei beni culturali ed archeologici. Solo così sarà possibile “trattenere” gli agrituristi per più giorni in azienda». Tra le motivazioni principali del viaggiatore che sceglie una vacanza a contatto con la natura, al primo posto figura la ricerca di “tranquillità e relax” che precede l’indicazione “territorio e ambiente”, invertendo in pratica le posizioni dell’anno precedente. A queste seguono in ordine: l’ospitalità e la disponibilità della gente del luogo, il conoscere le tradizioni culturali, folcloristiche e enogastronomiche, la possibilità di praticare sport. In riferimento alle aspettative, invece, al primo posto troviamo il vivere a contatto con la natura, seguita da frequentare luoghi poco affollati, il praticare sport e attività all’aria aperta, il desiderio di libertà, la possibilità di beneficiare di prezzi modici. Secondo Carbone il turismo rurale può rappresentare la tipologia turistica
capace di abituare le giovani generazioni all’amore per la natura e di radicare sempre più nella mentalità, nell'atteggiamento e nell'agire degli operatori e dei fruitori il rispetto della natura quale condizione necessaria per assicurare nel tempo la redditività delle attività turistiche e la continuità del turismo stesso. Rispetto a queste analisi, l’indagine effettuata presso i tour operator nazionali che vendono nei loro cataloghi il turismo natura, i “giovani” sono quelli che fanno registrare il maggiore indice di preferenza (39,9 per cento), seguiti dalle “famiglie” (37,4 per cento), e dagli “over 65”, scesi dal 24,7 per cento al 22,7 per cento, confermando ancora una volta che il turismo natura è ricercato da tutti. Con riferimento al livello di istruzione posseduto, i fruitori del turismo natura hanno un diploma di scuola media superiore nel 46 per cento dei casi, una laurea nel 37,2 per cento e la licenza elementare o media inferiore nel 16,8 per cento. Percentuali che segnano un leggero cambio di indirizzo: diminuiscono i laureati ed aumentano coloro che hanno un grado d'istruzione più basso, sfatando la convinzione che il turismo natura sia una tipologia di èlite. regione@luedi.it
Venerdì 12 dicembre un seminario a Potenza su Health check della Pac
Politica agricola europea, cosa cambierà per la regione POTENZA - Venerdì 12 dicembre, alle ore 9 e 30, presso la sala conferenze del dipartimento Agricoltura, a Potenza, si terrà un seminario di studi organizzato dalla sede regionale per la Basilicata su “L’Health check della Pac”. L’incontro intende approfondire alcuni possibili effetti delle riforme della politica agricola comune per offrire ulteriori spunti di riflessione e di approfondimento. L’Health Check della Pac si è posta l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e completare la Riforma Fischler del 2003. L’attenzione si è concentrata sul modo in cui la politica agricola possa rispondere ad alcune nuove sfide e opportunità che si presentano all’agricoltura dell’Ue quali la lotta contro il cambiamento climatico, la ge-
stione più efficace delle risorse idriche, lo sfruttamento ottimale delle opportunità offerte dalla bioenergia e la salvaguardia della biodiversità. Questa riforma avrà una ricaduta diretta sull’agricoltura italiana e su quella lucana. Il seminario di studio va proprio in questa direzione, cercando di approfondire alcuni possibili effetti per offrire ulteriori spunti di riflessione e di approfondimento. Il programma prevede alle ore 9 e 30 l’introduzione e il coordinamento dei lavori da parte di Gerardo Delfino, dell’Inea, i saluti di Francesco Pesce, direttore generale dipartimento Agricoltura Srem e a seguire l’Health Check della Pac e possibili impatti
nazionali, a cura di Maria Rosaria Pupo D’Andrea, Inea. Ancora, seguiranno gli interventi sulle soglie minime per l’erogazione degli aiuti direttidi Felicetta Carillo, Inea, la modulazione degli aiuti diretti di Roberta Sardone, Inea, le opzioni a disposizioni degli stati membri e le possibili ricadute a livello regionale di Carmela De Vivo, Inea. Seguiranno al termine del seminario gli interventi programmati dei rappresentanti della terza commissione del consiglio Regionale, Arbea, organizzazioni professio-
nali e le conclusioni di Roberto Falotico, Emilia Manco regione@luedi.it
Operatori lucani all’importante Conferenza mondiale sul clima borsa turistica di Mosca Il Wwf incontra anche la Basilicata CI sarà anche una presenza di operatori turistici della Basilicata alla “Meeting International Tourist’', la più importante borsa turistica russa, in programma a Mosca nell’aprile 2009. Lo hanno annunciato oggi, a Matera, gli operatori Nicola Caruso e Silvio Grassi, nel corso dalla prima edizione della Borsa del turismo lucano, in occasione dell’incontro con il direttore dell’Enit a Mosca, Carlo Birarschi, e con funzionari dell’Apt di Basilicata. «Il mercato russo –ha spiegato Biraschi – ha potenzialità notevoli. Mare, ambiente e cultura sono le mete preferite. I russi si muovono in prevalenza da giugno a settembre, ma anche in altri periodi
dell’anno. Sono esigenti, prediligono strutture di livello alto e servizi di accoglienza adeguata. Gli operatori lucani devono proporre dei pacchetti interessanti e ben strutturati». Si è anche appreso che sono in media 420 mila l’anno i turisti russi che raggiungono l’Italia, a causa dei limiti imposti dal visto. Sono «ancora poche» le comitive che raggiungono la Basilicata: Matera e Maratea sono le mete preferite. L’Apt ha attivato anche un sito (www.italia-basilicata.ru) con motore di ricerca russo. Sul mercato straniero è operativo quello per la Svezia (www.basilicata.se) e a breve saranno pronti i siti per la Germania e per l’Inghilterra.
POTENZA - Ha incontrato anche l’amministrazione regionale lucana il Wwf che ha percorso tutta l’Italia con un Road show in visita della Conferenza mondiale dell’Onu sul clima che si svolgerà dal primo dicembre a Poznan in Polonia e che vedrà riuniti 192 paesi. Alle amministrazioni di nove Regioni il Wwf ha chiesto “corsia d’emergenza” alla causa del clima. Durante le varie conferenze, convegni e cerimonie che sono state organizzate, il Wwf ha incontrato, oltre al presidente Vito De Filippo, i governatori Renato Soru (Sardegna), Claudio Mar-
La Conferenza mondiale dell’Onu sul Clima
tini, Nichi Vendola (Puglia), Claudio Burlando (Liguria), e il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, le amministrazioni di Firenze, Roma, Napoli, Milano, Genova, Bari, Torino e Trento.
A tutti è stato consegnato il calendario “Anno del Clima”, realizzato su carta Fsc (Foreste certificate) e il dossier “Effetto Global Deal”. Ecco alcune tappe del climatour del Wwf.
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PERCHE’ FOLINO SI E’ DIMESSO? di MAURO ARMANDO TITA dalla prima Oggi gli uomini della transumanza e del carrierismo chiedono a gran voce la fine dei giochi. PerchéFolino si è dimesso? Aveva il consenso del sindacato, delle forze imprenditoriali, dei soggetti più deboli. Aveva il miglior team della Regione. Dirigenti tra i più preparati. Non aveva strutture dirigenziali vuote come il povero assessore Autilio, che sopportava la vacatio di uffici del settore scolastico e formativo da tempo immmemore. Non aveva dirigenti ombra come il suo governo nazionale? Eppure si è dimesso. Qual è la causa scatenante? I furbi e gli scaltri, i grandi fautori del sottogoverno non lo capiranno mai. Può un vice presidente rinunciare a un incarico prestigioso per ritornare alla gavetta ripartendo dal Consiglio? Lo può fare solo se ha una dignità e una coscienza politica. Se lo ha fatto Soru in Sardegna lo può fare Folino in Basilicata. Il fallimento dell'industria lucana è spiegata dall'indotto Fiat e dalla furbizia del management SATA. E' inutile ribadire l'assoluta mancanza di peso politico. Lo vediamo dal Petrolio e dalle continue spoliazioni industriali senza vere motivazioni. Folino ha colto tutto ciò e ha preso una decisa e coraggiosa decisione. Per gli altri politici dediti al carrierismo questa decisione è inopportuna e destabilizzante. Per questi politici che con il loro modus operandi ci hanno ricordato Groucho Marx con la sua lapidaria frase: Vorrei fare tanto qualcosa per le nuove generazioni, ma... poi mi chiedo che cosa fanno le nuove generazioni per me? Si chiude in questa amara riflessione l'egoismo cinquantennale dei politici carrieristi di sempre e, soprattutto dei dorotei di centro, di destra e di sinistra. Un doroteismo che vede gli stessi pachidermi di sempre a contatto con un'avulsa nuova generazione. Un doroteismo che non ha perso neanche un centimetro. Sono gli stessi noti che si riciclano tra Parlamento, Regione, Enti Locali, Sindacato e Sottogoverno. C'è un nuova generazione in grado di mandare a casa questi dorotei della politica nostrana? Per qualcuno che non ha ancora compreso, devo ribadire che questo doroteismo non è rivolto solo ai vecchi tromboni democristiani, ma tutto l'arco costituzionale lucano. Qualche tempo fa ho interloquito con serietà sulle pagine del Quotidiano con tanti giovani e preparati trentenni. Sembrava che scoppiasse una nuova primavera di Praga. Poi i dorotei , i capi manipoli, i centurioni, e i mammasantissimi dei Partiti li hanno accoppati. Oggi riprendere questa fatica sisifiana significa fare un passo indietro alla Folino. Significa per i giovani arrampicatori avere un sussulto di orgoglio. Avere soprattutto biglie di acciaio e non palle di velluto. Significa mandare a casa i cultori del privilegio senza tempo. Significa dare meriti a chi li merita. Significa infine spedire a casa dirigenza nulla e deprofessionalizzata. Se tutto ciò non avverrà teniamoci i dorotei di tutti i colori e non piangiamo più. Cari trentenni lucani viziati e coccolati come siete aspettate il vostro turno e forse qualche briciola spetterà pure a voi. Nel frattempo integratevi nella massa pecorile e piagnona lucana e sperate in qualche dama di carità. Noi uomini di buona volontà continueremo con la nostra dignità a sperare in qualche Soru o Folino di turno. Dimenticavo di sottoscrivere le belle osservazioni di Vincenzo De Luca originario di Ruvo Del Monte con il quale ci accomuna infanzia greve ed esperienze di amara emigrazione venezuelana. Suo padre e suo zio (morto sul lavoro) in Venezuela avevano chiamato presso di loro il mio caro padre. La sua infanzia e il suo percorso universitario (facoltà di Lettere e Filosofia Via Irno Salerno) sono stati da me condivisi. Oggi mi onoro di avere un ruvese con tanti attributi e mi onoro di avere la stima e il rispetto di tutti i suoi parenti.
UNA POLITICA CHE NON CI ASCOLTA NOI continuiamo a far sentire la nostra voce anche se la politica continua ad essere sorda e cieca. La politica comunale scarica sulla politica provinciale, la politica regionale scarica le sue responsabilità di inadempienze su quella del governo, il governo scarica con l'opposizione sulla crisi monetaria mondiale e così tutti si lavano le mani. Il presidente della Repubblica si affida alla benedizione del Papa che a sua si rivolge a Dio per poter aiutare. Tutti di tutto il male che l'Italia ha ricevuto democraticamente e continua a ricevere, Amen e così sia. Ed ecco che prende posizione l'undicesimo comandamento: aiutatevi gli uni gli altri, se volete campare? Tornando con i piedi per terra per un attimo e guardando con attenzione la nostra Lucania ci accorgiamo quello che sta succedendo nella politica della Basilicata, la regione italiana una delle più grosse e grassa del sud. La giustizia non riesce ad applicare la giustizia per tutelare la democrazia dalla mala politica dei partiti, intanto la politica della poltrona ha sbandato i partiti, la povera democrazia è sottomessa alla burocrazia, i compagni si sono scompagnati, gli amici sono diventati nemici politici della Lucania, la politica della Lucania ha perso l'equilibrio e ha ridotto i Lucani a circa 500.000 mila. La politica lucana nei suoi programmi di sviluppo stradale tiene solo il Metapontino-Matera e il Pollino, dimenticandosi volutamente del Vulture con Monticchio, il Melfese con Melfi federiciana, Lavello centro Dauno e Vneosa Oraziana,il museo nazionale, le catacombe ecc. Perché? Intanto noi del nord della Lucania aspettiamo da moltissimi anni in quanto lotto della Bretella Oraziana e il quinto? Francesco Curatella Comb
ANNO IV DELL’ERA SANTARSIERO di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima disprezzato soprattutto quando vuole essere anche pretenzioso. Non può riscuotere la gratitudine del cittadino. Al massimo può ricevere quella finta “giusta” approvazione da parte degli accoliti politico-amministrativi che, per loro abituale e necessaria convenienza, amano coronare qualsiasi iniziativa promossa da un sindaco. In una persona di buon senso - il cosiddetto uomo comune - un monumento avvertito come brutto e non funzionale determina irritazione e fastidio. Se poi a guardarlo è una persona che ha studiato un poco di storia dell'arte, la grossolanità di una struttura architettonica suscita un'irritazione ordinariamente forte. Poiché un monumento del genere non riesce ad entusiasmarci e scaldarci, rivendichiamo almeno la libertà di arricciare il naso e di scoppiare in una risata gelida e tagliente. Qualcuno della Casa - intendo Casa comunale - troverà grossolano questo modo di ragionare? Se così fa, egli non tiene presente che la grossolanità spesso fa da schermo a sentimenti più profondi che per buona educazione e cultura non è bene farli sconfinare nel disprezzo. Dunque: apprezzare un manufatto architettonico pretenzioso nelle forme e nella funzione è impossibile. Nella valutazione di un “monumento” - perché tale è e presto dirò a chi - non può esserci riguardo, non rispetto. A meno che - e in questa città di Potenza tutto è possibile - le schiere di elettori di questo Sindaco non si arruolino tra gli estimatori di tale monumento solo perché sentono di avere un cuore buono e benevole o perché sono stati beneficiari di un qualche favore della Casa, comunale intendo. Un tale loro comportamento sarebbe in fondo politicamente corretto! Forse l'architetto che lo ha concepito (mi riferisco al monumento) pensa di essere un artista soltanto
perché sente di non essere un tipaccio con idee innovative. Negli ultimi decenni le affollate Facoltà di architettura italiane hanno raggiunto una decadenza troppo solida per farci ricordare che per cento architetti sfornati ogni anno ve ne sono soltanto quattro o cinque che per temperamento, sensibilità e creatività riescono successivamente ad essere architetti-urbanisti-artisti. Tutti gli altri, che pure hanno il diritto di campare, gettano discredito sulla categoria. Ma sappiamo che ad elaborare e realizzare questo manufatto è stato un Leggiadro Stuolo di progettisti, direttori, tecnici ecc.: beh, allora ci troviamo dinanzi ad un Stuolo dalla vezzosa inconsistenza urbanistica e dall' esaltante cattivo gusto estetico. Evidentemente Esso non è avvezzo a mettere fuori il naso dalla finestra sul mondo per scorgere che gran parte dei sacrari ai caduti di guerra - della prima e della seconda - pullulanti nelle contrade italiane hanno la stessa impostazione strutturale: ad esedra, lastre divisorie di cemento e a volte anche una fontanella! Perciò il monumento-sacrario di Piazza delle Regioni può far nascere un sarcastico sospetto: forse vuole ricordare il secondo centenario dell'elevazione di Potenza a capoluogo avvenuta nello stesso anno (1808) in cui Napoleone istituì i cimiteri in Europa? o forse vuole essere un omaggio alla mediocrità urbanistica sterile di idee e avara di colori? (sarebbe troppo spiritoso), o forse intende celebrare le vittime del clientelismo? o forse omaggiare i caduti delle lotte politiche lucane? Manca una qualsiasi targa esplicativa, che diamine! E' una negligenza imputabile al limitato budget (pare 800 mila euro, mance comprese) o al Leggiadro Stuolo? Sicuramente l'idea del monumento-sacrario non è stata tutta sua. Nella quiete della provincia è facile che un sindaco si veda circondato da case e palazzi privi di criteri urbanistici e di gusto architettonico, povera
di monumenti non perché manchino uomini illustri a cui dedicarli ma perché i suoi predecessori hanno badato più a celebrare il benessere della propria casa che di quella comunale. In tale consapevolezza allora la tentazione è facile. Perduto nei suoi pensieri, un sindaco può sedere davanti alla scrivania del proprio studio - rammaricandosi di non essere ovale! - e meditare e decidere, ecco, “decidere” di procedere ad un nuovo assetto cementizio della città. Non c'è niente che lo possa disturbare in tutto ciò. Egli sa che intorno a lui regna la quiete indicibile della connivenza politica ed imprenditoriale. Ha la certezza che la città sia sempre a sua disposizione per ricevere le Vitamine C (=culturali) delle mostre d'arte (giustissimo), delle stagioni teatrali di seconda fascia (giusto), delle molte iniziative da lui personalmente pensate e perciò giuste e perciò realizzabili (meno giusto), eccetera. Per lui le anime dei “suoi” cittadini debbono essere di continuo ridestate un poco da quella pochezza culturale che le colloca al penultimo posto nelle tabelle ISTAT. E poi non dobbiamo mai dimenticare che in ogni sindaco, e comunque nel sindaco autentico, si nasconde sempre lo specchio di Narciso. A lui (al sindaco cioè) è consentito perdersi in esso coi propri pensieri, i propri progetti! Allora è lecito che egli compiaciuto si chieda: perché non elevare anche un monumento che “veramente” lasci ai posteri la traccia del proprio passaggio amministrativo? A questo punto c'è da muovere un altro rimprovero al Leggiadro Stuolo, o alla fine del budget, per non aver incastonato nel nuovo monumento-sacrario di Piazza delle Regioni la targa con la scritta “Anno IV E. S.” (Anno Quarto dell'Era Santarsiero) o, in alternativa, con la dicitura cattolica “D.O.M. Santarsiero fecit A.D. MMVIII” (Dio Ottimo Massimo Santarsiero costruì nell' Anno del Signore 2008). C'è ancora tempo per riparare! www.angelolucano.blogspot.com
Potenza Domenica 30 novembre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La fiaccolata di alcuni studenti degli istituti superiori dopo la tragedia di Rivoli
«Non vogliamo morire a scuola» C’è chi richiama qualche crepa di troppo tra i banchi Morto in via della Pineta I carabinieri indagano sulle cause del decesso UN corpo riverso a terra, lungo via della Pineta proprio sotto il ponte di Montereale, non poteva proprio passare inosservato. Alcuni passanti, che hanno pensato che quella persona riversa sull’asfalto potesse essere stata colta da un malore, hanno avvertito il 118 e i carabinieri che sono immediatamente giunti sul posto e hanno impedito a chiunque di avvicinarsi. Gli uomini dell’Arma e i sanitari del Basilicata soccorso ci hanno messo poco ad accorgersi che quella persona riversa sull’asfalto purtroppo era già morta. In un primo momento qualcuno ha anche pensato che l’uomo, Giorgio Guarino, di 31 anni, si fosse buttato giù dal ponte. Ipotesi subito scartata visto che il cadavere non presentava segni riconducibili a un suicidio. Sul posto è giunto anche il medico legale. Il giovane potrebbe essere deceduto per cause naturali. La fiaccolata degli studenti (foto Andrea Mattiacci)
LO STRISCIONE è troppo lungo e per attraversare via Pretoria devono stringersi facendo attenzione a non toccarsi con le candele. Alcuni studenti delle scuole superiori della città - l’iniziativa è stata promossa da consulta provinciale e collettivo degli studenti hanno sfilato, più o meno in cento, da piazza Mario Pagano a piazza Matteotti. In ricordo di Vito Scafidi (il diciassettenne morto per il crollo di una contro-soffittatura in una scuola di Rivoli lo scorso 22 novembre). Per chiedere sicurezza nelle scuole, contro le morti bianche, sul lavoro e tra i banchi. «Non si può morire così». E lo scrivono. “Come potremo morire in fabbrica se ci ammazzate ora?”. Interrogano sullo striscione, reggono in mano le candele che hanno comprato. «L’istituto in cui entro ogni mattina - racconta una studentessa dell’istituto d’arte di Potenza - è in condizioni pietose. La finestre non sono salde, quando c’è vento trema tutto
e i banchi appoggiati al muro si muovono». Che sia psicosi dopo la tragedia? «Ma quale paura, noi nelle scuole trascorriamo la nostra quotidianità. Conosciamo a memoria ogni crepa». E pure i casi sicuri. «No, sulla mia scuola - dice un ragazzo del Galilei - non posso proprio dire niente. Mi sento più che sicuro». Ma non è dei casi singoli che vogliono parlare. Da studenti segnano la «presenza di sabato sera, a scuole chiuse e con l’obiettivo di raccontare il nostro sogno - dice un altro - Stare a scuola senza paura. Nè avere il timore di morire sul luogo di lavoro». Mentre camminano precisano che - almeno ieri sera - non c’entra la Gelmini, nè la riforma dell’università. «Tra noi c’è anche chi approva quelle scelte del Governo. Chiediamo sicurezza, e questo non è un argomento di parte». Ma subito precisano: «Con questa dimostrazione, non attacchiamo la Provincia o i Comuni. Ma vogliamo solo che certe tragedie non accadano, che non si debba ar-
rivare a cercare delle responsabilità. A quel punto, è giusto che chi ha sbagliato paghi, ma per le vittime è tardi». Quando via Pretoria si apre su piazza Matteotti, il piccolo corteo blocca il passaggio delle auto. Pochi minuti, il tempo di uno slogan - perchè «non vogliamo morire a scuola» - e per alcuni secondi di silenzio in ricordo di Vito. Poi le candele spente e lo striscione lasciato a terra lungo l’entrata di Palazzo di città. Avevano usato dei bicchieri di plastica per proteggere le fiamme dal vento. Li raccolgono alla meglio. Poco prima, camminando, i passanti si erano fermati a leggere lo striscione. Una commessa affacciata sulla porta del negozio ha semplicemente accennato un “perchè?”. Qualcuno, rimasto bloccato dal gruppo di ragazzi, ha spiegato del caso di Rivoli. «Ah, allora se è così, fanno bene». sa.lo. s.lorusso@luedi.it
L’episodio Crollo a Rivoli Muore un diciassettenne UNO studente del liceo scientifico “Darwin” di Rivoli, comune della prima cintura torinese, è morto lo scorso 22 novembre in seguito al crollo di un soffitto di un’aula. Altri venti ragazzi sono rimasti feriti, di cui quattro in gravi condizioni. La vittima si chiamava Vito Scafidi, aveva 17 anni e abitava a Pianezza, località a pochi chilometri dalla scuola. Il giovane frequentava la quarta G e si trovava nella sua classe, al primo piano, durante l'intervallo, quando il soffitto è crollato. Già nella notte un albero ad alto fusto era caduto nel cortile del complesso scolastico. I soffitti delle aule vicine hanno retto ma ci sono vistose crepe. Un cedimento strutturale - non il vento o il maltempo - sarebbe la causa del crollo, forse il cedimento di un tubo di ghisa tra il soffitto e la controsoffittatura. E’ questa una delle ipotesi ora al vaglio dei tecnici che stanno effettuando i rilievi all'interno dell’aula in cui si è verificato l'incidente. C’è anche chi ha parlato di scricchiolii avvertiti prima del crollo. Tutti i giovani e i docenti sono stati evacuati mentre le ambulanze continuano a portare via i ragazzi feriti o contusi. Il crollo del soffitto è avvenuto nella sede principale del liceo scientifico Darwin, in viale papa Giovanni XXIII (ha anche una succursale in via san Bartolomeo). La scuola è un edificio dei primi anni del Novecento, situato sulla collina di Rivoli. Nato come seminario, ha subito l’ultima ristrutturazione negli anni Settanta quando è stata realizzata una nuova ala dell’edificio.
Sequestrato hashish
LA CITTÀ CHE CAMBIA
Stanziato 1 milione per Bucaletto nel giorno di rampa Leopardi NEL giorno dell’inaugurazione della gradinata Leopardi, sottoposta a interventi di restyling, il Comune ha appaltato, per un milione di euro, i lavori di riqualificazione di Bucaletto. Non solo: In via Roma verranno piantati 16 alberi. Alla cerimonia di inaugurazione della scalinata hanno partecipato il sindaco Vito Santarsiero, l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Fiore, i consiglieri comunali Antonio Pesarini, Nicola Lovallo, Donato Russo, Roberto Speranza e Fernando Picerno, il parroco don Franco Corbo, oltre che alcuni rappresentanti degli uffici impegnati nell’opera, della ditta esecutrice, ma anche gli studenti e docenti della scuola media Bonaventura e alcuni cittadini residenti nella zona. Il primo cittadino, nel sottolineare la bontà dell’opera «che prosegue la serie d’interventi che stiamo portando a compimento per riqualificare e creare nuovi spazi aggregativi e di qualità urbana» ha
annunciato «che sono stati affidati alla ditta “Eredi Galtieri” di Ferrandina, i lavori per la riqualificazione di Bucaletto. Lavori per un importo di un milione di euro. Oltre alla riqualificazione della “Cittadella” l’amministrazione comunale provvederà «alla piantumazione di 16 alberi lungo via Roma, strada interessata nei giorni scorsi dal taglio di due piante». Taglio «resosi necessario per motivi di sicurezza». Per quanto riguarda Bucaletto il milione di euro servirà per eseguire alcuni interventi sul sagrato della chiesa Santa Maria delle Grazie e sulla piazza che lo unisce alla scuola, ancora sul viale che conduce dalla chiesa alla piazza Rotary, nei pressi dell’omonima palestra. Si tratta di lavori che prevedono la sistemazione delle piazze, delle aree a verde, una nuova illuminazione e il miglioramento dei camminamenti esistenti e, in taluni casi, la loro creazione ex novo. Previ-
Il taglio del nastro che ha sancito la riapertura della scalinata
(f.M.)
sta inoltre la collocazione di 16 alberi lungo via Roma. «Stiamo ponendo particolare attenzione - ha detto Santarsiero - nel cercare di rendere Potenza una città più a misura d’uomo. L’attenzione alla qualità della vita complessiva dei cittadini, passa anche attraverso questi che sono interventi concreti e non solo frasi di circostanza o proclami strumentali». L'assessore Fiore ha inoltre espresso «soddisfazione per aver messo a disposi-
zione dei giovani e delle associazioni un’area, che è quella della gradinata, che può essere utilizzata per manifestazioni e mostre». Fiore ha anche annunciato che per «rendere più agevole l’utilizzo della gradinata è stato già inserito nel programma degli interventi da realizzare nel 2009 la manutenzione straordinaria di via Manzoni e di via Leoncavallo, creando un collegamento ideale con viale Dante».
Spaccio Segnalati 2 giovani NON si arresta lo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo di regione. Due ragazzi di 19 anni sono stati segnalati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza. I due giovani sono accusati di detenzione, di sostanze stupefacenti, ai fini di spaccio. A beccare i due, nel corso di specifici e mirati servizi investigativi e di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, finalizzati al contrasto dell’illecita attività di spaccio di stupefacenti, il personale della Sezione antidroga della Squadra mobile del capoluogo. Nel corso dell’operazione, gli agenti hanno sequestrato dello stupefacente di tipo hashish rinvenuto, a seguito di perquisizione in una abitazione ubicata nel Comune di Pignola.
Potenza 21 Ieri pomeriggio in molti rioni era decisamente lontano il quorum del 20 per cento Domenica 30 novembre 2008
Quartieri, affluenza ballerina Ma nel centro storico si è creata la coda al seggio «E VA BENE, ancora in pochi, ma in questa città da sempre si vota la domenica». La risposta risuona spesso a farsi un giro veloce tra i seggi elettorali dei comitati di quartiere. Ieri pomeriggio, l’affluenza non era ancora “massiccia”. Ecco allora che un po’ tutti, davanti alle sale parrocchiali, agli uffici comunali, alle sedi di varie associazioni allestite come seggi, rinnovano gli inviti alla partecipazione. «Forse - dicono nella saletta parrocchiale di San Pietro e Paolo, dove vota il rione Francioso - non tutti sono a conoscenza dell’iniziativa». Lì, poco prima delle 17 avevano votato solo in due tra i 1.200 aventi diritto. Pochi minuti dopo, era leggermente più soddisfacente il bilancio dell’affluenza per il comitato di rione Murate-Montereale: nell’atrio della piscina comunale si erano recate una ventina di persone. Questa volta su 1.500 aventi diritto. Il ritornello non cambia nella stanza allestita - ovunque con tanto di cabine e urne - nel centro sociale di Malvaccaro. «Hanno votato 40 persone in un paio di ore - le urne si sono aperte alle 15 per chiudere alle 21 - e domani andrà meglio». La domenica, magari, si ha più tempo libero. Un po’ tutti i candidati sperano nell’affluenza da uscita dalla Messa o del passeggio mattutino. Naturalmente, ci sono i “casi-a-parte”. Nel centro storico, al seggio di piazza Matteotti, nel pomeriggio si è creata anche la fila. «Abbiamo lavorato senza un minuto di pausa - dicono al seggio Almeno in 300 sono venuti a votare». E non erano che le sette di sera. Lì, per il quorum servono circa 800 voti. Secondo la frequenza delle schede imbucate, «praticamente ci siamo». E sembra che anche a Parco Aurora e a rione Luca-
nia le cose siano andate «bene». Qualcuno tra i candidati si tiene informato. Oggi, i potentini potranno sfruttare il diritto «alla partecipazione» dalle 8.30 alle 21. Saranno eletti i direttivi secondo un numero di componenti proporzionali alla demografia del rione: questi organismi avranno il ruolo di interfaccia tra la comunità e l’amministrazione, con un presidente che farà da portavoce. I comitati dovranno essere consultati dall’amministrazione su provvedimenti in tema di urbanistica, riqualificazione e legati alla vita del quartiere. Il parere non sarà vincolante, ma in caso di proposte da parte dei comitati, l’amministrazione dovrà sempre motivare l’eventuale mancato accoglimento dei suggerimenti. Il “punto”, piuttosto, sta
Il seggio di rione Francioso (foto Mattiacci)
proprio nei numeri: senza il quorum del 20 per cento, le elezioni non saranno convalidate. L’invito dell’amministrazione a votare è arrivato anche a mezzo di megafono montato sulla macchina. «Gli aventi diritto da noi spiegano a Macchia Romana - sono circa 4 mila». Poco dopo le 17, ieri pomeriggio, avevano votato in 53. Per la convalida ne servono circa 800: «Siamo fiduciosi». Quello è anche uno dei quartieri - come il centro storico - che conta anche il maggiore numero di liste in competizione. E poi «contano anche il tempo e l’età dei residenti», dicono in tanti mentre ragionano sulla comunità che va al voto popolare. Lo sanno bene a Macchia Giocoli e Malvaccaro, «zone troppo diverse per essere unificate e in cui, almeno in uno dei due rioni,
l’età media dei residenti è molto alta. Forse, soprattutto perchè è cattivo tempo, gli anziani non escono per venire a votare». E mentre uno dei candidati spiega cosa si aspetta dalla tornata elettorale nei quartieri, dalla porta spunta Gabriele, 18 anni, passaggio al volo prima di andare a lavorare. Ma di ragazzi giovani - per i comitati di quartiere possono votare tutti coloro che hanno compiuto almeno i 16 anni - non se ne vedono tanti. «Sono venuti a votare - spiegano nei seggi un po’ ovunque - soprattutto adulti». Nel borgo è diverso, paga forse un po’ di più l’affluenza da passeggiata serale. L’invito diffuso è «a non perdere l’occasione». C’è tempo solo oggi. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
Fino al prossimo 10 gennaio al centro Galassia si terrà l’iniziativa “Social expo”
Si abbatte un “Temporale d’amore” Una vetrina per le associazioni di volontariato del capoluogo HA APERTO i battenti con il classico taglio del nastro la prima edizione del social expo “Temporale d’amore”, la prima fiera dedicata al mondo del volontariato organizzata da Legomania con la collaborazione di Raffaele Pesacane e da Pasquale Autiero. Numerose le associazioni di volontariato che hanno aderito alla manifestazione, circa una ventina, e tante attività che animeranno la fiera durante i quaranta giorni d’esposizione, visto e considerato che lo show room del volontariato chiuderà i battenti il prossimo 10 gennaio. Tra le associazioni presenti al centro Galassia ci sono l’Associazione nazionale privi della vista, la Casa famiglia Me-
lania, l’Aquilone, Telethon, l’Associazione italiana eucemie, l’Unicef, “Potentialmente onlus”, l’Aisa, la Bio flores, l’associazione “Gruppo volontariato e solidarietà, l’associazione nazionale tumori, l’associazione “Fibrosi cistica” e l’associazione “Persone down”. Dopo l’apertura degli stand è seguito un dibattito. Dalla richiesta di fondi regionali, all’esigenza di stipulare convenzioni con i singoli Comuni, alla necessità di istituire un dialogo permanente con le istituzioni, al desiderio di istituire enti della pace. Sergio Lapenna, consigliere regionale di Forza Italia ha sottolineato «l’importanza di creare una rete tra i vari organismi associativi,
In un convegno affrontate le problematiche dei disturbi ortopedici
evitando inutili dispersione di energie e persone. Le associazioni non devono preoccuparsi soltanto di ricevere un consenso o semplicemente il sostegno economico, ma formulare proposte concrete». Anche il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci ha rimarcato come «la politica spesso dimentica l’esistenza di queste realtà che donano tanti servizi a titolo gratuito ai cittadini bisognosi”. Antonio Pesarini, membro della quarta commissione consiliare permanente sulle politiche sociali, se da un lato ha sollecitato le associazioni a strutturarsi meglio, dall’altro ha lanciato un appello ai presidenti di portare nelle sedi istitu-
zionali le proprie richieste tramite lo strumento delle audizioni. Fernando Picerno, vice presidente dell’Assise comunale, ha auspicato una maggiore conoscenza delle realtà associative presenti in città. «Mi farò promotore della realizzazione del Palazzetto del Volontariato, attualmente ubicato nel palazzo Crisci di via Ciccotti, per dare maggiore visibilità a favorire le attività delle associazioni». Salvatore Blasi, rappresentante del consorzio degli operatori del Galassia ha fatto appello alle istituzioni e ai politici a mostrare maggiore interesse verso il volontariato. f.m. f.menonna@luedi.it
Alla giornalista lavellese è stato dedicato il concorso fotografico della Consigliera di parità
Prevenzione e consapevolezza
Alessandra Bisceglia, una donna che è riuscita ad andare oltre qualsiasi tradizione
OSTEOPOROSI, disturbi ortopedici, malattie polmonari. Sono stati questi i temi affrontati dalla tavola rotonda svoltasi ieri mattina presso la sala Basento del Park Hotel. Tre i relatori presenti al convegno, tenutosi alla presenza di un buon numero di esperti del settore: si tratta di Raffaele Schettini, pneumologo territoriale Asl 2 di Potenza, Vincenzo Giasi, reumatologo presso l’ospedale San Carlo di Potenza e Giuseppe Mancusi, specialista in ortopedia dell’ospedale San Carlo di Potenza. Un simposio itinerante, quello svoltosi ieri che ha inteso evidenziare le criticità dei pazienti lucani, afflitti dalle patologie sopra citate. Tanti sono i lucani alle prese con disturbi polmonari, osteoporosi e malanni ortopedici di vario genere che possono essere combattuti con screening e valutazioni diagnostiche, per prevenire l’insorgenza di sintomi all’apparato polmonare, vedi i tumori, disturbi alle ossa e malanni di carattere ortopedico. I tre esperti, mediante l’utilizzo sofisticato di software hanno inteso rimarcare l’esigenza di un immediato approccio metodologico alle malattie in questione, onde evitare l’insorgenza
ALESSANDRA Bisceglia, giornalista lavellese, recentemente scomparsa all’età di 28 anni, è il simbolo di un coraggio e di una forza che riescono a sconfiggere tutti gli ostacoli, compresi quella della disabilità. A lei è dedicata la quarta edizione del concorso “Con occhio di donna” - la donna nel futuro oltre la tradizione - organizzato dalla presidenza della giunta e dall’ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Potenza. «Abbiamo dedicato ad Alessandra questa edizione del concorso - ha spiegato la consigliera di Parità Liliana Guarino - perché ha sempre guardato alla vita con entusiasmo e gioia. Ha voluto sfidare il modo tradizionale di vivere e intendere la disabilità, non si è mai arresa all’immobilità e allo sconforto che la sua condizione poteva suscitare, e ha voluto compiere tutto il percorso, che grazie alle conquiste di donne degli anni passati, gli si presentava davanti». «Alessandra - ha aggiunto il presidente della Provincia Sabino Altobello - rappresenta la via d’uscita per una regione come la nostra che ha tante difficoltà di partenza e che ha bisogno di interiorizzare il suo approccio alla vita, un approccio basato sul coraggio, sulla tena-
I relatori del convegno (f.M.)
di nuove patologie che possono pregiudicare il corretto stile di vita dei cittadini di Basilicata. Si è discusso dello stato di salute dei pazienti lucani, costantemente alle prese con i malanni provocati dalle malattie polmonari, alle ossa e agli arti in generali. Un vero e proprio banco di prova per quanti fanno della prevenzione il punto di forza delle proprie capacità terapeutiche costantemente monitorate in campo nazionale e che in Basilicata devono trovare applicazione metodologica, pratica e diagnostica. Tali disturbi, soprattutto, quelli legati all’osteoporosi possono essere combattuti con una sana alimentazione (il formaggio è l’alimento consi-
gliato dagli esperti ), uno stile di vita sano, lunghe passeggiate e momenti di svago per garantire una corretta valutazione da parte dei medici delle sintomatologie delle malattie. La giornata di studio e approfondimento è servita a dare un approccio multidisciplinare all’argomento, per migliorare la fase dell’analisi e dell’anamnesi, per la consapevolezza del paziente con un momento formativo dinamico. Un convegno, allora, a tre facce legato allo studio, alla diagnostica e alla valutazione omogenea del paziente, afflitto da problemi alle vie aeree, osteoporosi e osteoartrosi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
cia, sulla intensità delle passioni ma anche sulla leggerezza e sul sorriso. Alla sua semplicità e al suo rigore la Basilicata deve guardare come ad un esempio». Sulla forza del sorriso della brillante giornalista si è soffermata anche la conduttrice di “Domenica In”, Lorena Bianchetti che ha raccontato la sua capacità di non arrendersi mai e la sua preparazione sul lavoro. All’inaugurazione della mostra sono intervenuti anche la mamma e il papà di Alessandra e tanti amici, due dei quali Francesca Bastone e Francesco Cannavà, hanno realizzato un video che ripercorre, in modo toccante e gioioso al tempo stesso, le tappe fondamentali della vita privata e professionale della giornalista. La mostra intitolata alla Bisceglia si compone di oltre 150 fotografie con più di 50 partecipanti da tutta Italia, di cui 18 lucane. Molto presente il tema delle donne immigrate, che vengono viste come le protagoniste di una nuova emancipazione, e rispetto alle quali si avverte forte la necessità di estendere i diritti e la dignità conquistata con il femminismo. Una donna immigrata che manifesta per la conquista e la tutela del lavoro è infatti la
protagonista della foto di Bruna Orlandi, seconda classificata tra le professioniste, mentre il lavoro al mercato delle donne del Ghana è il tema della foto di Renata Busetti, terza classificata nella sezione non professioniste. Prima e terza classificata, per la sezione professioniste, sono invece Patrizia Pulga, con la foto sui festeggiamenti per l’entrata della Lituania nell’Unione europea, e la lucana Carmen Laurino con la foto “Interpellazioni 5”. Per la sezione delle non professioniste prima e seconda classificata la lucana Viviana Rizzo e Eleonora Marroccoli. Le foto, che sono state selezionate da una giuria presieduta dalla reporter Isabella Balena, resteranno in esposizione nel primo piano del museo provinciale fino al prossimo 11 gennaio. All’inaugurazione hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Telesca, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Oreste Lopomo, il consigliere regionale Luigi Scaglione, l’assessore regionale Roberto Falotico e il presidente del Corecom Loredana Albano. Roberta Senese potenza@luedi.it
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A Brienza i tecnici comunali stanno monitorando la situazione per prevenire emergenze
Stagione di piogge e di frane Il Pergola è salito di un metro. Allagamenti in diverse contrade BRIENZA - Dopo mesi di siccità la pioggia è finalmente arrivata, ma non ha portato i benefici che tutti si speravano. Dopo una settimana di piogge, infatti, in molti comuni della provincia di Potenza si registrano frane, avvallamenti e allagamenti. Lo stesso bilancio si può trarre anche nel comune di Brienza, soprattutto nelle zone rurali. Una situazione che i tecnici comunali stanno monitorando con grande attenzione e per cui, al momento, ancora nessun allarme è scattato. Già dalla mattinata di ieri, comunque, si osserva con più attenzione l’evolversi della situazione e il fatto che continui a piovere non fa certo ben sperare. C’è chi, inoltre, comincia a fare già un primo bilancio dei danni sul territorio. Numerosi fondi agricoli, infatti, sono stati invasi dalle acque piovane in diversi punti del paese. Grande preoccupazione, quindi, esprime il mondo agricolo, già fortemente provato nei mesi scorsi dalla siccità e, paradossalmente, ora dalla pioggia. E’ salito di circa 1 metro il livello del fiume Pergola, mentre casi di allagamenti si sono registrati anche nelle località Monte e Pergola. Resta in allerta la Protezione civile, a cui domani mattina sarà presentato un dossier sui danni provocati dal maltempo. Il rapporto sarà consegnato al dirigente dell'Ufficio Protezione civile della Regione Basilicata, Giuseppe Basile. Ma l’incessante pioggia sembra proprio non aver risparmiato nessuna località di Brienza. Dal centro storico fino alle contrade, il maltempo non ha dato tregua per giorni. La situazione più critica si è registrata in località Mancosa. A quanto è dato sapere al momento, le falde sotterranee, a seguito delle forti piogge di ieri, sarebbero straripate, impedendo, quindi, la canalizzazione dell’acqua. Secondo i tecnici comunali, comunque, la situazione che pur resta sotto osservazione - non è per il momento allarmante e non si registrano particolari emergenze. Si
Due immagini degli allagamenti a Brienza
sta valuntando e studiando la natura degli smottamenti per capire quali zone siano interessate dal pericolo allagamenti o frane. Ma bisogna considerare anche la situazione particolarmente preoccupante del
territorio lucano, assai soggetto a frane e smottamenti. In realtà i tecnici di Brienza sperano che il fenomeno sia circoscritto a qualche contrada, così da rendere più facile fronteggiare l’emergenza. Una situazio-
ne che, però, necessita di interventi più concreti e che guardino al lungo periodo. Finora sono state adottate soluzioni palliative, ma in futuro sarebbe necessaria una programmazione più seria degli interventi, per fa-
re in modo che mai ci si trovi di fronte a emergenze ben più gravi. Nella tarda serata di venerdì, comunque, molti cittadini hanno allertato il Comune, l’Anas e i Vigili del fuoco. I tecnici hanno ispe-
zionato canali e vasche dove confluiscono le acque piovane. Per alcune ore, inoltre, è stato imposto il senso unico alternato in via Nazionale, per permettere agli addetti di liberare una carreggiata dall’acqua.
Al km 42 della statale 92 un altro movimento franoso. E’ il terzo nel giro di pochi anni
Un altro smottamento a Laurenzana LAURENZANA - Questo fine autunno così piovoso sta creando notevoli problemi. Un’altra piccola frana, infatti, si registra nuovamente a Laurenzana, sulla statale 92, al km 42. Sulla stessa statale, negli ultimi anni si sono registrate già altre frane: la prima nel marzo del 2005 a “Fosso Scaranfone”. Il vasto movimento franoso ha portato con sé buona parte di una curva del tratto viario. Una frana davvero molto ampia, che si è andata allargando fino ad arrivare alle porte di Laurenzana. Sono trascorsi oltre tre anni e mezzo e sulla zona non è stato fatto praticamente nulla. E' stata realizzata soltanto una strada sopraelevata che consente la circolazione a senso unico alternato per circa duecento metri, e regolata da un apposito impianto semafori-
La frana che si è aperta sulla statale 92 a Fosso Scaranfone
co. Nell’agosto del 2007, inoltre, si è arrivati addirittura a due ordinanze di sgombero, per evitare conse-
guenze più serie. La seconda frana, invece, si è verificata all’incirca sei mesi fa e solo nei giorni scorsi si è
Consiglio comunale a Oppido Lucano. Si è discusso dell’assestamento di Bilancio
Un avanzo di 128.000 euro per il cimitero OPPIDO LUCANO - Giovedì scorso, presso la Sala Consiliare del Comune di Oppido Lucano si è tenuto il Consiglio Comunale con la presenza del sindaco, Rocco Pappalardo, degli amministratori e dei consiglieri comunali, dove sono stati discussi diversi punti. Il primo punto trattato è stato l'Assestamento di bilancio che deve essere approvato entro la fine di novembre di ogni anno. È stato distribuito l'avanzo di amministrazione, pari a 128.000 (centoventotto mila) euro circa, derivante dal conto consuntivo dello scorso anno (2007). E' stato distribuito per
107.000 (centosette mila) euro che erano fondi per il cimitero e saranno utilizzati per migliorare parte del vecchio cimitero della comunità. La rimanente parte, sarà utilizzata, per la realizzazione di un parco progetti da realizzare nel corso di questa amministrazione. Altri punti affrontati durante il consiglio sono stati: individuare siti e contrade del territorio di Oppido Lucano non servite (o servite parzialmente) dalla rete gas metano così da permettere ai residenti di queste contrade, che utilizzano ancora bomboloni di gas o addirittura gasolio per il riscaldamento, di poter beneficiare delle agevolazioni
previste dalla legge 448 del '98. Sono stati, inoltre, affrontati due ordini del giorno importanti: il primo per il comparto agricolo lucano della Coldiretti; e il secondo proposto da Legambiente, dove è stato dichiarato Oppido Lucano comune denuclearizzato, per cercare di contrastare quelle che sono lo politiche energetiche nazionali che vedono nel nucleare le possibili soluzioni. Infine, è stata data lettura al consiglio comunale delle delibere della Corte dei Conti relativa al conto consuntivo (anno 2006) del comune di Oppido Lucano. Rocco De Rosa
posto rimedio: sono stati costruiti gabbioni e pareti di sostegno al fine di scongiurare ulteriori frane. I disagi per i cittadini del Sauro e della Val Camastra legati a una viabilità alquanto precaria non sono, però, terminati qui, perché il vasto movimento franoso di “Fosso Scaranfone” è tuttora attivo. A più riprese, inoltre, i primi cittadini e i comitati civici di Corleto Perticara e Guardia Perticara (due Comuni saurini) hanno chiesto a gran voce l'intervento delle istituzioni per scongiurare un possibile isolamento dei centri dell'Alto Sauro con il capoluogo di regione e con il comprensorio della Val Camastra. Pare che sia stata individuata una proposta alternativa condivisa da tutte le parti, ma al momento nulla è definitivo. don pav.
Fino a domani chiuso un tratto della statale 95 BRIENZA - Fino alle 6 del mattino di domani, sarà chiusa al traffico la statale 95 var nel senso di marcia Potenza-Brienza, tra il km 0+000 (intersezione a raso per Tito) e il km 7+900 (intersezione a raso per Satriano di Lucania), con deviazione del traffico lungo la ss 95 “Di Brienza”, dal km 1+900 al km 14+400. La decisione è stata presa in considerazione del fatto che, in corrispondenza delle gallerie “Serra delle Macine”, “La Badia” e “Serra San Vito”, la ditta Wind Telecomunicazioni deve installare un impianto di telefonia cellulare, per la copertura delle stesse gallerie.
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23 I consiglieri della lista civica “Insieme per Avigliano” hanno lasciato il consiglio
L’Aventino dell’opposizione «Ancora una volta non rispettati i tempi di consegna delle carte» AVIGLIANO - In passato avevano più volte manifestato il disagio di andare in consiglio comunale quasi impreparati, con carte arrivate all'ultimo momento. E più d'una volta avevano minacciato contestazioni. Ieri l'hanno fatto. I consiglieri di opposizione della lista civica Insieme per Avigliano e il consigliere del gruppo misto Tommaso Coviello si sono allontanati dai banchi del consiglio perché «ancora una volta non sono stati rispettati i tempi dovuti» nella consegna delle carte. E non erano certo l'alienazione di un immobile a contrada Frusci e la richiesta di una variante, la prima approvata l'altra rimandata, a irritare l'opposizione. No. Di mezzo c'erano la variazione del bilancio e l'assestamento generale: spese, entrate, voci da verificare. Le carte le hanno avute giovedì pomeriggio, troppo tardi per l'opposizione, ma anche per la maggioranza che, per bocca del sindaco Domenico Tripaldi (Pd), ha annunciato provvedimenti formali per gli uffici che non rispetteranno i tempi di consegna delle comunicazioni per ogni settore dell'amministrazione. Tripaldi come Brunetta? È da vedere. All'apertura dei lavori il consigliere Francesco Giordano è stato duro: “Credo che non sia più giusto elemosinare cose che ci sono dovute, per questa ragione ci asterremo” dalla discussione e dal voto sui due punti relativi al bilancio. Giordano poi è andato oltre: «Se si dovesse ripetere questo atteggiamento, dai prossimi consigli non parteciperemo più alle sedute». Non una minaccia, ma una possibilità, visto che poi è stato il consigliere Vito Lorusso a insistere nell'affondo e a invitare tutti i consiglieri del suo gruppo ad allontanarsi dai banchi dell'opposizione, che sono rimasti vuoti per tutta la durata dell'illustrazione della variazione e dell'assestamento di bilancio. Una condizione che ha azzerato il dibattito, dando spazio alla relazione del vicesindaco e assessore alle Finanze, Donato Marino (Pd), e al capogruppo della maggioranza, Lorenzo Bochicchio (Pd). Prima dei suoi colleghi di partito, il sindaco Domenico Tripaldi ha preso la parola per precisare che «il ritardo non è dovuto a una volontà ostruzionistica, anche perché i tempi sono gli stessi della maggioranza. Sta diventando - ha detto il primo cittadino - un ritardo strutturale, perché le comunicazioni degli uffici si
Assegnate le borse di studio per l’anno scolastico 2008/2009 AVIGLIANO - L’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Avigliano ha inviato 610 comunicazioni di assegnazione delle Borse di Studio per l'anno scolastico 2008/2009 a studenti, residenti nel comune, in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Regionale n. 62/2000. Le 610 borse di studio, per un importo complessivo di 69.566,04 euro, sono state ripartite in 191 di 63 euro ad alunni della scuola primaria (scuola elementare), 127 di 126 euro ad alunni della scuola secondaria di 1° grado (scuola media) e 292 di 146 euro agli alunni della scuola secondaria di 2° grado (scuola superiore) .
Nuovi soldi in arrivo per sistemare le opere
«Queste borse di studio - afferma Antonio Pace, assessore con delega alla Pubblica Istruzione - per quanto possano sembrare esigue in alcuni casi, sono un aiuto concreto alle famiglie nel sostenere le spese per la scolarizzazione dei propri figli, in periodi, come quelli che attraversiamo, di pieni di difficoltà economiche ed impoverimento dei redditi». Il contributo per borse di studio potrà essere ritirato direttamente dai titolari, muniti di documento di riconoscimento, da mercoledì 3 dicembre presso Banca Meridiana, Agenzia di Avigliano - Tesoreria Comunale.
Accanto studenti in una classe. In basso il Comune di Avigliano Il Comune di Avigliano
concretizzano sempre negli ultimi giorni» che precedono i consigli. Per questo motivo il primo cittadino ha dato mandato al segretario comunale di “agire formalmente”. «In futuro - ha fatto sapere - agiremo sulla valutazione del premio di risultato dei dirigenti dei settori». Marino, dal canto suo, ha “apprezzato” l'ufficio finanziario che «comunque ci ha permesso di avere le carte per il consiglio», mentre il capogruppo Bochicchio ha parlato di «richiesta pienamente legittima» da parte dell'opposizione, il cui «disagio sarà portato a conoscenza degli uffici competenti». Gianni Sileo
Droga, segnalati due giovani a Pignola
PIGNOLA - Continuano a Potenza e provincia i controlli finalizzati a bloccare lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti. Altri due giovani, infatti, sono stati denunciati. La Polizia ha denunciato in stato di libertà alla magistratura due giovani di 19 anni, accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di hascisc, che sono stati sequestrati.
AVIGLIANO – Approvato con i voti della maggioranza, l'assestamento di bilancio prevede una serie di spese in investimenti che permetteranno di completare alcune opere e di realizzarne delle nuove. I 247 mila euro provenienti dalle assegnazioni in area Paip (123mila euro), dall'avanzo in conto capitale (105mila) e da entrate di oneri di urbanizzazione (18mila) saranno utilizzati come sponda a finanziamenti della Regione e della Provincia per alcune opere sul territorio. Dal fondo comunale, saranno impegnati 31 mila euro per il campo sportivo di Possidente, 120mila per la scuola materna di via Pacini (suore betlemite), 40mila per la tensostruttura e 18mila per l'impianto di illuminazione pubblica nell'area artigianale di Serra Ventaru-
Erogazione idrica sospesa a Ruoti
RUOTI - Le piogge continuate stanno creando molti problemi al rifornimento idrico. A causa dell’intorbidamento delle sorgenti Sorgitoio I° e II°, Mastrocanio e Calandrea che alimentano, tramite l'impianto di sollevamento di Molino Grosso, il serbatoio Pensile di Ruoti, infatti, si è reso necessario sospendere l'erogazione, che dovrebbe riprendere regolarmente alle 6 di oggi, salvo ulteriori contrattempi.
li. «Grazie alla spesa correte - ha spiegato l'assessore alle Finanze Marino - abbiamo evitato il ricorso all'indebitamento, abbattendo quindi il costo del denaro». Una somma particolarmente considerevole, pari a 240 mila euro, sanerà invece il pregresso delle spese legali del Comune di Avigliano, per le cause dal 2001 ad oggi. Si tratta di un impegno finito sotto la voce dei debiti fuori bilancio. Nella variazione di bilancio, invece, sono contemplati 36 mila euro per le spese legali per il contenzioso tra l'impresa Eredi Galasso e il Comune di Avigliano relativo all'allargamento del cimitero di Avigliano centro e 15mila euro destinati all'avvio della mensa scolastica. g.sil.
Ad Anzi un luogo di accoglienza ANZI - Sarà inaugurata oggi alle 17.30, presso la frazione di San Donato, una struttura sociale realizzata dal Comune di Anzi e affidata in comodato d’uso gratuito alla locale parrocchia ed alla Caritas diocesana di Acerenza. «La casa ospiterà prevalentemente cittadini di Anzi che versano in situazioni di disagio economico e sociale - ha spiegato il primo cittadino, Giovanni Petruzzi - nonché persone anziane e sole ed altre che vivono peculiari condizioni di difficoltà». Inoltre, all'interno della casa d'accoglienza saranno anche erogati servizi d'assistenza e promosse attività che coinvolgeranno le varie fasce generazionali della comunità ed in particolare anziani e disadattati, ai quali verrà garantito un pasto caldo.
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Lauria e Lagonegro La società che ha gestito gli impianti si è divisa
Quale stagione sciistica per il Sirino? LAGONEGRO - Grosso punto interrogativo per la imminente stagione sciistica sul massiccio del Sirino. Se da un lato la neve tarda ad arrivare, dall'altro lato, sul versante della gestione degli impianti, la situazione non è messa meglio. L'Associazione di imprese temporanea che l'anno scorso si è aggiudicata la gestione delle stazioni presenti sia sul versante di Lagonegro, presso il Lago Laudemio, sia su quello di Lauria, alla località Conserva, per cinque anni, si è divisa. L'impresa capofila la
Funivia del Laceno in seguito ad una serie di difficoltà ha dimostrato la volontà di abbandonare la gestione. Al contrario, invece, l'altra società, la Santangelo ha manifestato la propria indisponibilità ad abbandonare le strutture. Contestualmente alle amministrazioni comunali di Lauria e Lagonegro, che dall'anno scorso hanno firmato un protocollo di intesa per la gestione unitaria del massiccio del Sirino, è arrivata la richiesta finanziaria di un rimborso, pari a circa 100mila euro, per alcuni la-
vori effettuati. Alle due amministrazioni, dunque, che speravano di rilanciare le attività turistiche sportive sul Sirino con una nuova modalità di gestione, adesso tocca rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. In base anche alla decisione delle due ditte di restare o meno, il comune di Lagonegro, che sempre alla luce della gestione comprensoriale degli impianti ha ricevuto l'anno scorso la delega nel gestire l'appalto dal comune di Lauria, dovrà deci-
dere quali provvedimenti prendere. La svolta, come ribadisce il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri, potrebbe arrivare in settimana. “Non teniamo il quadro preciso di come riprendere perché ancora le due società non hanno definito se vorranno continuare a gestire o meno gli impianti ha Mitidieri al Quotidiano Se ci rilasciano gli impianti probabilmente dobbiamo andare o ad un affidamento diretto oppure ad una trattativa privata o ad una gara ad avviso pubblico”.
l’ impianto sciistico
Se invece sia la Funivia del Laceno sia la Santangelo decideranno di restare, riprenderanno regolar-
mente la gestione degli impianti. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Quale sede per il Parco/2: Brienza Le ragioni del sindaco Antonio Distefano
«E’ la porta d’ingresso dell’Ente» Totaro ha indicato anche il paese di Pagano tra i candidati BRIENZA - Il nostro viaggio all'interno dei comuni che hanno fatto richiesta per la sede del Parco dell'Appennino Lucano-Val D'Agri-Lagonegrese prosegue con un comune che a sorpresa viene fuori dalle dichiarazioni fatte dal commissario straordinario, Domenico Totaro nella conferenza stampa dei giorni scorsi. A “sorpresa” perché fino ad oggi nessuna menzione era mai apparsa sulla stampa locale o in incontri istituzionali e non, del comune burgentino. Anche se nella conferenza stampa il commissario Totaro ha ribadito più volte che sarà una sede provvisoria e non definitiva , la “partita in campo” per i quattro comuni (Moliterno, Spinoso, Monemurro e Brienza) non è da poco come ruolo e punto fondamentale della neo area Protetta. Quindi un occasione per la cittadina del giurista, filosofo e martire della Repubblica partenopea, Francesco Mario Pagano e come sottolinea il suo Primo cittadino, Antonio Distefano «Brienza rappresenta la porta d'ingresso
Sopra uno scorcio di Brienza, a lato il sindaco Distefano
del Parco, sia per la posizione strategica sia per il patrimonio architettonico e monumentale. Di certo commenta il Primo cittadino - non possono essere tralasciate le immense ricchezze naturalistiche ed ambientali della Città di Brienza. Non a caso è rien-
trata nella rosa dei paesi che possono divenire sede del Parco. Un'opportunità in più di sviluppo e di crescita per la comunità ed un valore aggiunto per l'intero comprensorio». Quindi un gran valore per l'intera comunità burgentina oltre a quello cul-
Moliterno festeggia i francescani MOLITERNO - Oggi la comunità cristiana festeggia “L'Ottavo Centenario della Fondazione dell'Ordine Francescano”. L'ordine francescano ha avuto origine ad opera di San Francesco d'Assise che, nel 1209, ottenne da Papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica. Nella Chiesa di Santa Croce, alle ore 17:30, avrà luogo una solenne Celebrazione Eucaristica d'inaugurazione dell'Anno Centenario presieduta da Padre Antonio Ridolfi, Rettore del Santuario Francescano di Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese. Al termini della Celebrazione Eucaristica il Sindaco della cittadina, Angela Latorraca, in rappresentanza dell'amministrazione comunale procederà ad accendere la lampada del centenario francescano che arderà nel
sacro tempio per ottenere con le preghiere, da San Francesco, la pace ed il bene per la popolazione e la cittadina. La cerimonia è organizzata dai Frati Minori e dall'Ordine Francescano Secolare si svolge nella Chiesa francescana di Santa Croce, una tra le più antiche ed importanti del centro valligiano. Questa sorse verso la metà del 1600 e successivamente subì delle opere di ampliamento con la realizzazione, a fianco della stessa, di un convento che all'inizio ospitava una ventina di frati. Questi s'inserirono da subito nella vita della comunità fino a che, soprattutto a causa del calo delle vocazioni, anni addietro furono costretti a lasciare il convento moliternese e non vi sono mai più ritornati, nonostante i vari tentativi in tal senso. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
tural, la riflessione è «nel suo immenso patrimonio ambientale, paesagistico e faunistico: trovandosi in una posizione strategica (è il punto di incontro tra la Val d'Agri, la valle del Melandro e confinante con il Val di Diano). Un patrimonio boschivo che copre ol-
tre l'80 per cento dell'intero territorio, con la presenza di una sorprendente varietà di specie biologiche e zoologighe, che vanno dai grandi boschi di Faggio, presenti soprattutto sul monte San Gennaro alle varietà di querce sparse su tutto il territorio (cerri,
querce secolari, roverelle), fino al castagno. Di gran valore paesagistico è la località Lago, Faggeto a 1400 metri di altitudine, di bellezza entusiasmante e selvaggia, regno del silenzio e ricco di aria purissima con aria pick-nik attrezzata, e fonte di acqua purissima, che sgorga direttamente dalle rocce». Per il sindaco Distefano quindi “il Parco può essere un modello di sviluppo e quindi anche per il nostro comune si aprono nuove prospettive. Occorre però lavorare per un parco aperto. Condivido l'idea progettuale del Commissario Totaro. Ma occorre tener presente anche le potenzialità dell'intero territorio poiché il parco non è solo circoscritto al territorio di Brienza. Rappresenta di certo un'opportunità in più per la Basilicata. «È fondamentale che la Città di Brienza - aggiunge il Sindaco - sia tenuta nella giusta considerazione per un mix di fattori che la decretano giustamente porta naturale di ingresso al Parco». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Terranova, esercitazione del soccorso alpino TERRANOVA di Pollino - Si è tenuta nei giorni scorsi, presso l'affascinante parete sud della Falconara, un'esercitazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Basilicata. Per l'occasione sono intervenuti due Istruttori Nazionali appartenenti al Gruppo della Regione Lombardia. In Basilicata vi sono tre stazioni di soccorso, quella del Pollino Centrale, del Pollino Orientale o Terranova e quella del Sirino. L'ultima esercitazione, si è svolta in due fasi, la prima detta modulo roccia, comprendente, arrampicata e tutte le manovre di soccorso in parete, mentre la seconda, ha riguardato il soccorso con barella portantina necessaria per trasportare feriti anche in condizione estreme e con forte pendenza. Facciamo esercitazione periodicamente con gli Istruttori Nazionali e con elicotteri delle Forze Armate, con le quali si è stabilito un protocollo d'intesa che pre-
vede diverse ore di volo per esercitazioni e collaborazione immediata in interventi dove necessiti l'ausilio del mezzo aereo, ci dicono Domenico Alagia e Francesco Lufrano, entrambi appartenenti alla stazione Pollino Orientale, tutto questo, per essere sempre pronti ed addestrati ad intervenire in qualsiasi condizione. Questi ragazzi operano, in tutta l'area della regione e non solo, basti pensare che durante il 2008 hanno effettuato una trentina di interventi, di cui quattro fuori regione, soprattutto per ricercare turisti sprovveduti che si avventurano da soli nei boschi. Il loro operato risulta importantissimo nelle Gole del Raganello, dove spesso si verificano incidenti con feriti piuttosto gravi, e visto l'impossibilità nel raggiungere le gole per un qualsiasi mezzo, è solo grazie a loro che una tranquilla passeggiata non si trasformi in tragedia. L'intervento
più considerevole, del 2008, si è verificato il giorno prima del ferragosto, dove sono stati impegnati nel recupero di un'intera famiglia, fra cui tre bimbi di quattro sette e undici anni, la quale, si era smarrita sul massiccio calabro lucano, rimanendo in balia del freddo e del buio per più di quindici ore. La stazione di Terranova, inaugurata alcuni anni or sono, conta sedici componenti di cui cinque con la qualifica di Tecnici ed al più presto saranno nominati Istruttori Regionali o Tecnici di Elisoccorso. I ragazzi di Terranova, hanno dunque raggiunto un buon livello, peccato che si sentano ancora non considerati in maniera legittima, basti pensare che tutti, oltre ad intervenire in maniera del tutto volontaria, acquistano le innumerevoli attrezzature a proprie spese, con costi notevoli. Stefano Riccardi provinciapz@luedi.it
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VISTO DA FUORI VENOSA - Sarà un caso, ma un fatto è certo: all'indomani del trattato di non belligeranza firmato dal Pd venosino, viene pubblicato il nuovo bando per l'affidamento del servizio Informagiovani - Informadonna che tanto, nei mesi scorsi, aveva diviso il partito. I miracoli della politica direbbe qualcuno. Ma è veramente così? Andiamo con ordine. Il bando cambia in alcune sue parti e all'apparenza sembrerebbe un “chiaro” avviso - o avvertimento qualsivoglia - ai detrattori del Pd. Il servizio, infatti, non sarà più affidato sulla base di 4 anni, ma appena di UNO (lo scriviamo così come compare sul bando) e, al massimo, prorogabile per un altro. Chi vincerà la gara avrà una retribuzione dal Comune pari a 45.000 euro all'anno e non 50.000 come appariva nel “Capitolato speciale di appalto per la gestione di servizi d'informazione informagiovani, informadonna e Urp” redatto nel luglio scorso. Niente di male si direbbe. Leggendo il bando, proprio nella sua parte iniziale, qualcosa non quadra. Recita espressamente: «in esecuzione della deliberazione di Consiglio Com.le n. 47 del 26.09.2008, e di G.C. (giunta comunale ndr) n.287 del 10.11.2008, esecutive a norma di legge». Tre considerazioni. La
Venosa, il Pd e la questione “Infor magiovani” A sinistra Di Napoli a destra Castelgrande
prima: la giunta comunale avrebbe fatto proprie le istanze del consiglio comunale riunito il 26 settembre. Lo stesso consiglio che insieme a quello del 29 - sancì la spaccatura all'interno del Pd proprio sul tema dell'Informagiovani con il voto contro di 4 consiglieri di maggioranza tra cui l'attuale segretario del Partito, Dinapoli. La questione sollevata allora dal gruppo di Dinapoli, ma anche
dalla minoraza di Tamburriello era legata alla «inutile» esternalizzazione del servizio visto che alcuni servizi delegati all'Informagiovani potevano essere esplicati da personale interno. La seconda considerazione è riferita alla data della delibera di giunta: 10 novembre 2008. E cioè diversi giorni prima la firma del trattato di non belligeranza. Che si sia fatto tutto all'oscuro dell'entourage
di Dinapoli? Oppure Dinapoli ha chiuso un occhio dimenticando la battaglia in nome della trasparenza intrapresa qualche mese fa proprio sull'affaire “Informagiovani”? Non spetta a noi dirlo. Ma il fatto - ed è la terza considerazione - che tra i punti inseriti nel documento firmato non compaia “L'informagiovani”, è sintomatico di un qualcosa che non quadra. Certo basterebbe una dichiarazio-
ne del segretario del Pd per sbaragliare qualsiasi ipotesi. La attendiamo nei prossimi giorni. Il servizio Informagiovani, che negli ultimi anni è stato affidato alla Cooperativa “L'Ancora” in cui lavora la moglie di un consigliere di maggioranza, Luigi Russo, eletto nell'opposizione nel 2004 e poi successivamente passato al Pd, continua a destare “curiosità”. Giova ricordare che la questione è scoppiata in tutta la sua virulenza il 29 settembre scorso, quando 4 consiglieri della maggioranza (tra cui l'attuale segretario del Pd Dinapoli), votarono contro il punto all'ordine del giorno “Linee guida per il bando di servizio Informagiovani - Informadonna”, sancendo, in maniera clamorosa e sotto gli occhi di tutti, la spaccatura all'interno del Partito di Veltroni. Tra vicende alterne quella “rottura” è arrivata ai giorni nostri. Tra un regolamento urbanistico e qualche “criticabile” concorso la compagine politica ha sancito il “patto” di non belligeranza proprio nei giorni scorsi. Un patto che come detto non contempla la questione. Ripensamento del segretario in nome dell’unità o anticamera per prossime polemiche? Lo vedremo - e scriveremo - nei prossimi giorni. Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it
Maschito Gli insegnanti della scuola primaria escono allo scoperto e scrivono a De Filippo
Uno stop alla scuola unica «Nessuno ci ha comunicato dell’accordo tra i comuni» MASCHITO - L'idea di unire i tre centri arbereshe del Vulture in un'unica scuola dalle stesse identità è venuta al Comune di Barile che l'ha già approvata con una delibera di giunta. Sono stati invitati a fare altrettanto, su richiesta del comune di Barile, anche i Comuni di Ginestra e Maschito. La scuola dell'Infanzia e Primaria di Maschito, venuta a conoscenza di questa idea di unire i tre Comuni arbereshe, solo attraverso i mezzi di comunicazione, ha mostrato un certo dissenso. Ecco il contenuto di una lettera inviata all'Ufficio scolastico Regionale, al presidente della Giunta Regionale ed ai Comuni interessati. «Per noi, docenti della Scuola Primaria e dell'Infanzia di Maschito, è stato veramente deprimente venire a conoscenza, solo e soltanto attraverso un articolo apparso sul sito di Basilicatanet, di quanto l'am-
Uno scorcio di Maschito
ministrazione comunale intende fare di un servizio pubblico di primaria importanza quale è la scuola. L'articolo riguardante l'Intesa su accorpamento scuole di Barile, Ginestra e Maschito è stato altresì ripreso da alcuni quotidiani,
ma nessuno dell'amministrazione si è dato pena nel frattempo di fornire alcuna comunicazione ai diretti interessati (insegnanti, genitori, alunni) come se una tale iniziativa fosse soltanto una formalità burocratica. Come se parlare di scuola
fosse soltanto una questione di semplice marketing e non di Istruzione e Formazione educativa Dei bambini». Secondo i genitori il problema è da ricercare nel tentativo «di "salvare" qualche dirigenza che sta per chiudere perchè non riesce a raggiungere i 500 alunni iscritti». «Questa volta - dicono nel documento - tocca alla vacillante Direzione Didattica di Barile nella quale si vorrebbero accorpare la Scuola Primaria, la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Secondaria di Primo grado di Maschito con la scusa della difesa della cultura arbereshe e la lusinga di chissà quali finanziamenti ad hoc». E sulle origini albanesi delle tre scuole, sono categorici. «Le scuole - scrivono - operano in un regime di autonomia che prevede la salvaguardia e la valorizzazione delle diversità etniche, culturali e territoriali
fin dalla emanazione del D.P.R n. 275 dell'8/3/1999, la scuola di Maschito utilizza già da anni i finanziamenti previsti dalla Legge n. 482/1999 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche) avendo aderito al Progetto Ethnos. Infatti da lungo tempo, attraverso la progettazione e realizzazione di diversi progetti specifici, tutti facenti capo al Progetto Ethnos, abbiamo cercato di salvare ciò che resta della lingua e della cultura arbereshe: abbiamo cercato di far incuriosire ed interessare i nostri bambini alla storia, alle tradizioni, agli usi, ai costumi dei nostri antenati realizzando percorsi di ricerca, di analisi e di sintesi delle testimonianze dei nostri anziani; gli alunni hanno prodotto diversi lavori cartacei sulla medicina naturale, sui mestieri, sui giochi, sulle tradizioni legate ai momenti più importanti della vita
(nascita, età scolastica, matrimonio, lavoro, morte); gli allievi più grandi hanno espresso le loro conoscenze attraverso i canti e le recite in lingua arbereshe che tanto hanno entusiasmato ogni fine anno scolastico i loro parenti ed amici». «Con quegli stessi finanziamenti sono stati organizzati anche i corsi di lingua e cultura albanese diretti sia agli alunni che agli adulti, corsi questi ultimi che purtroppo hanno potuto contare su un numero di uditori che, a parte le insegnanti, si potevano contare su una sola mano (il che la dice lunga sul grado di interesse della popolazione di Maschito verso la lingua arbereshe)». «Non riusciamo pertanto a condividere una simile iniziativa nè per le motivazioni, nè per le modalità attraverso le quali sono state esplicate». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
La Costituzione spiegata ai ragazzi del Battaglini VENOSA - E' impossibile costruire il futuro se non si mantiene vivo il ricordo del passato. Con questo spirito l'Iiss “Ernesto Battaglini” ha voluto celebrare i 60 anni della Costituzione italiana. E per colmare un vuoto conoscitivo, ha organizzato due giornate di studio sulla Carta costituzionale. Una recente indagine, pubblicata dai mass media, ha evidenziato, infatti, che il 51% degli italiani non ha mai letto la Costituzione; l'11% l'ha letta e la ricorda solo per sommi capi; il 22% l'ha solo sfogliata, il 16% l'ha letta e non ricorda niente. Per non parlare poi del fatto che sono pochissimi i cittadini che conoscono il significato dell' emblema della Repubblica, con la stella, la ruota d'acciaio dentata tra due rami d'ulivo e quercia . «Il primo atto del nuovo Stato, uscito dalle macerie del
fascismo, è stato quello di dotarsi di una legge che accomunasse tutti gli italiani, non più schiavi ma liberi. E l'importanza di questo patto tra uomini liberi, emerge proprio in questi giorni di crisi - ha sottolineato Michele Masciale, Dirigente scolastico del “Battaglini»-. Con la nostra offerta formativa vogliamo sviluppare quel senso critico che rende l'uomo libero, per formare i cittadini indipendenti e liberi di domani”. L'opportunità di avviare una riflessione sui contenuti della Costituzione per conoscerla, scoprirne l' attualità, prendere consapevolezza di quanto è stato realizzato e quanto rimane ancora da realizzare è stata sottolineata da Carmine Miranda Castelgrande,sindaco di Venosa: «La Costituzione è figlia di tre generazioni di uomini che hanno fatto due guer-
re mondiali, la resistenza e che partendo da posizioni ideologiche diverse trovarono la sintesi nella carta costituzionale - ha sostenuto Castelgrande - Quella cultura costituzionale ha riconosciuto, 60 anni fa, i valori della dignità della vita e della dignità umana estremamente attuali». Gli aspetti più salienti della carta costituzionale che caratterizzano oggi la vita politica e sociale italiana sono stati ricordati da Francesco Ludovico, docente del “Battaglini”. «Vengono sanciti i principi essenziali di una democrazia e riconosciuti i valori della eguaglianza e della democrazia- ha evidenziato Ludovico-L'Art. 1 riconosce il diritto a partecipare alla vita politica e sociale del Paese e l'Art 2 sancisce che lo Stato, attraverso il principio solidaristico, interviene per rimuovere gli ostaco-
li alla uguaglianza e alla libertà. Viene creato lo Stato sociale di diritto». Un quadro organico dei diritti e delle libertà riconosciute con la Costituzione è stato delineato da Michele Strazza, avvocato e storico. «Dobbia-
mo - ha detto - saper coniugare l'orgoglio di essere italiani, e di avere una Costituzione così avanzata, con la determinazione nella ricerca dei fatti che l'hanno fatta nascere». Giuseppe Orlando
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Seconda tappa del Festival delle lingue di minoranza
Melfi Iniziativa della diocesi
Barile, un tuffo nella parlata e nella cultura arbereshe
Nonni e nipoti uniti nel segno della Caritas
BARILE - Si è svolto nel centro arbereshe del Vulture, presso il centro sociale “Don Domenico Telesca”, la 2^ sessione del 1° festival delle lingue di minoranza e delle culture migranti, promossa dallo sportello linguistico regionale, diretto da Patrizia Del Puente. Tra gli intervenuti Augusto Carli del dipartimento del linguaggio e della cultura dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Roberto Gusmani, Docente di glottologia e l'onorevole Giorgio Rossetti presidente Centro Studi Dialoghi Europei di Trieste. A portare i saluti il sindaco Francesco Botte (è un motivo di orgoglio vedere riuniti tanti arbereshe d'Italia), alla presenza di tanti arbereshe d'Italia provenienti da Piana degli Albanesi (Pa), Chieuti e Calsalvecchio di Puglia (Fg), San Marzano (Ta), Campomarino (Cb), Civita, Spezzano Albanese e San Demetrio Corone (Cs), Greci (Av), San Paolo Albanese e San Costantino Albanese (Pz). A coordinare i lavori il dott. Michele Durante Dirigente Ufficio Cultura Regione Basilicata: «ci auguriamo che sia la 1^ di una serie di appuntamenti per riscoprire le ricchezze delle comunità arbereshe. L'esigenza di mettersi insieme affiora di più in un momento di
Il convegno arbereshe di Barile
forti tensioni sociali ed economici». Carli, parlando di una rivisitazione della vitalità linguistica, ha detto: «politica linguistica e ricerca didattica devono procedere di pari passo per mettere in azione teoria ed applicabilità. Il mio motto è: lingue minoritarie di tutto il mondo, unitevi». Gusmani, Docente di Glottologia, ha aggiunto: «il quadro legislativo sulle lingue minoritarie non è sufficiente. Tra uso linguistico e identità etnica non c'è corrispondenza. Anche da parte dell'uomo comune si avverte
la lingua del pane, che dobbiamo necessariamente utilizzarla per vivere e la lingua del cuore, il dialetto, la parlata locale, utile per il legame con la propria personalità». L'onorevole Giorgio Rossetti ha parlato dell'atteggiamento dell'Unione europea. verso la minoranza e le lingue meno diffuse: «ad occuparsi del tema dei diritti delle minoranze sono state organizzazioni internazionali ed europee, come l'Osce, il Consiglio d'Europa e l'Unione Europea. Questa attenzione è stata indotta dal manifestar-
si sempre più ampio di spinte tese ad ottenere il riconoscimento di identità linguistiche e culturali minoritarie per troppo tempo ignorate o concultate. Due fattori hanno contribuito a portare allo scoperto queste spinte, la fine dell'Impero Sovietico e l'affermarsi della globalizzazione. Uno studio recente dell'Unesco indicava in circa 6800 le lingue parlate nel mondo, la più parte delle quali senza tradizione scritta, ma solo orale. E' ben vero che il 90% di queste lingue è parlato solo dal 4% della popolazione mondiale, e tuttavia fa riflettere ed allarmare il fatto che entro 100 anni il 90% delle lingue oggi parlate dovrebbe sparire: ne muoiono attualmente due al mese! Va dato merito ad un italiano di aver posto per primo all'attenzione di un'istanza europea il tema delle minoranze nel 1981 ad opera dell'On. Gaetano Arfè». E' seguita la presentazione del libro, patrimonio lessicale, l'arberersh e l'italiano a Barile del dr. Renato Paternoster, presentato dall'assessore alla cultura del Comune di Barile, Davide Incamicia. Il gruppo intercultura “Croya” ha eseguito alcuni canti della tradizione arbereshe. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Rionero in Vulture
Ampliata l’offerta formativa
L’asilo di Rionero
RIONERO – Al Comune di Rionero è arrivato un contributo finanziario per l’ampliamento dell’offerta formativa rivolta ai bambini dai due ai tre anni, grazie all’intesa sottoscritta tra l’Ufficio scolastico regionale e la Regione BaFOGGIANO - La parrocchia da sempre è un luogo di vita, di incontro, di socializzazione ed attività per una comunità che vive la vita di tutti i giorni nell'esperienza di un proficuo cammino cristiano. Ciò ancora di più, quando si arriva a vivere tale esperienza in una frazione come quella di Foggiano, che è una delle frazioni della città federiciana, visto che intorno alla parrocchia davvero si snodano tutta una serie di eventi, momenti comuni, azioni positive per l'intera comunità di tale zona. Per questo la concretizzazione delle prime iniziative in questo periodo per la lunga fase di celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione pro-
silicata per la programmazione e la gestione complessiva delle “sezioni primavera” sul territorio regionale per l’anno scolastico 2008-2009. Il Comune di Rionero in Vulture ha quindi ricevuto un finanziamento di 30.000 euro
per la continuità del progetto “Sezioni Primavera” presso l’asilo nido comunale di Largo Caravaggio. A darne notizia il vice sindaco Vito Giuseppe D’Angelo che ha detto: «Siamo l’unico Comune dell’area del Vulture - Melfese che in continuità con l’esperienza avviata lo scorso anno scolastico sulle “Sezioni Primavera” ha ricevuto il contributo, grazie ai requisiti di qualità, sia strutturali che organizzativi e soprattutto di personale, al quale va la nostra testimonianza di ringraziamento». «Come Amministrazione comunale - ha sottolineato il vice sindaco D’Angelo – siamo felici del risultato
che testimonia la qualità del servizio offerto ai cittadini e ringraziamo la Regione Basilicata e l’Ufficio Scolastico Regionale che hanno accolto le nostre richieste permettendoci di proseguire un’esperienza su progetti sperimentali e di ampliamento dell’offerta formativa molto gradita a bambini e famiglie. Le sezioni primavera – ha concluso il vice sindaco Vito Giuseppe D’Angelo, nonché assessore comunale alla cultura, garantiscono ai più piccoli una continuità educativa e didattica all’interno della medesima realtà scolastica». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
Alcune immagini dell’iniziativa (Zenti)
MELFI – Una bella mattinata dedicata tutta alle scuole, con spontaneità ed allegria tipica dei bimbi, quella che la Caritas ha dedicato ieri, nel Centro Hospitalis, alla premiazione del concorso sui nonni e che ha avuto un buon successo. Una targa ricordo per le diverse scuole dei centri della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, una coppa ai lavori migliori ed un attestato di partecipazione per i bambini sono stati consegnati nel corso della bella manifestazione, coordinata da Giulio Venezia presidente dell’associazione Ps2mania di Melfi, e che ha visto i saluti e gli interventi del Sindaco Navazio, del Vice Sindaco Rauseo, dell’Assessore Provinciale Iacovera e del Vescovo Todisco, mentre Giuseppe Grieco, Presidente della Caritas Diocesana, ha spiegato il senso di questo concorso tra le scuole. «Si tratta di migliorare le relazioni degli anziani tra loro e con le altre generazioni, rappresentate proprio dai ragazzi delle scuole e dai loro nipoti, facendoli sentire protagonisti nella realtà che li circonda – ha affermato –
Parla il parroco di San Giuseppe, don Vincenzo D’Amato
Foggiano, mobilitazione per la neo parrocchia prio della parrocchia di Foggiano, intitolata a San Giuseppe, ed attuata da Monsignor Petroni, in questi giorni ha assunto un valore speciale con tutti i parrocchiani, piccoli o grandi, adulti o anziani, a stringersi intorno alla chiesa per viver questo periodo importantissimo per il piccolo centro. «La parrocchia San Giuseppe di Foggiano, ma che raggruppa anche le frazioni Foggianello e San Giorgio - ha scritto l'attuale parroco Don Vincenzo D'Amato - è in festa per il 50°
anniversario della sua fondazione e tutti insieme siamo chiamati a vivere insieme, e a celebrare alla grande, il sacro evento, in tutta questa fase”. Nata l'11 novembre del 1958, con il primo parroco che fu Don Dante Casorelli che è attuale memoria storica dell'intera comunità di Melfi e della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa “la parrocchia di San Giuseppe è viva e vitale, nonostante il tempo che passa e segna la nostra vita, con la fede che segna la vita di chi abita qui, e vive il
proprio essere comunità con vicende diverse, storia, gioie e sofferenze, non dimenticando le fatiche quotidiane dell'uomo e la storia di coloro che sono qui e danno il loro contributo anche cristiano al viver e prodigarsi per gli altri della parrocchia stessa». Celebrazione vissuta anche nel ricordo fervido di coloro che, fratelli e sorelle, non sono più in vita ed hanno raggiunto la gioia del cielo, e da li vegliano su parenti ed amici che vivono qui e sono il frutto del lavoro co-
stante del parroco e dei suoi parrocchiani. Nel programma predisposto e attuato in questi giorni, in questa prima fase, ha visto la celebrazione della Santa Messa in maniera comunitaria presso la Chiesa di San Giorgio, prima di ricevere la visita speciale del Vescovo Todisco, per la Santa Messa a Foggiano, solenne per la festività e soprattutto per i cinquant'anni della Parrocchia di San Giuseppe, alla presenza del Sindaco di Melfi Navazio, del consigliere che a Fog-
e questo anche per le finalità indicate anche sul bando, ovvero stimolare la cultura dei diritti, dello stare insieme, del condividere un bene da possedere e preservare, come quello delle generazioni passate, e dei nonni, come un tesoro inestimabile, per questi e per tutti i ragazzi». Erano presenti anche la professore Zinna Berardi dell’Università Popolare di Melfi e molti docenti, tutto intorno i disegni e i diversi temi delle scuole, davvero protagoniste in questa festa, tutta dei piccoli ma dedicata integralmente a una figura importante, quella dei nonni, per il patrimonio di esperienze che comporta. Due le frasi che maggiormente hanno colpito i presenti; la prima era “i nonni sono come i fiori, da conservare e preservare a lungo”, l’altra invece diceva «anche se il tuo viso nonno è cosparso di rughe ed i capelli sono fili d’argento, conservo nel mio cuore sempre un posto per te». Il miglior messaggio, per dare spazio ai nonni e non dimenticarli mai! Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
giano vive, Giovanni Lamorte e di una rappresentanza dell'Amministrazione Comunale. Serata speciale, questa per poter poi concludere questa prima tranche di celebrazioni, con un bellissimo musical che è stato proposto da 30 giovani della Cattedrale di Venosa, sul palco ad allietar il momento con canti, danze e scene di vita parrocchiale, dando il proprio doveroso riconoscimento a una parrocchia come quella di Foggiano che ha cinquant'anni, ma non li sente e vuole continuare ad esser «punto di riferimento vitale e cristiano, per tutti coloro che vivono nelle diverse frazioni di Melfi». Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Matera Domenica 30 novembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Policoro
Pisticci
Cronaca
Urbanistica
Il piccolo Silvio a casa tre mesi dopo l’incidente
Il consiglio comunale dici sì alle costruzioni
a pag. 38
a pag. 36
Servono novità
L’epoca di contrasti di una città insoddisfatta di Franco Palumbo
Oggi tocca a nonna Vittoria Di Pizzo che sarà omaggiata a Scanzano
Il giorno dei centenari Tre ospiti del Brancaccio hanno festeggiato ieri sera
Anna Teresa Colella, Giovanni D’Alessandro, Aurelia Passarella e la nonna di Scanzano Vittoria Di Pizzo
SONO stati festeggiati ieri sera con una lunga festa presso la Casa di riposo Brancaccio. Una festa che ha celebrato Anna Teresa Colela, Giovanni D’Alessandro e Aurelia Passarella ospiti dell’istituto da diversi anni e che quasi in contemporanea hanno raggiunto i 100 anni di età, un traguardo importante che non è da tutti.. Un traguardo più che prestigio-
so anzi invidiabile che i tre anziani hanno potuto celebrare nella maniera dovuta grazie anche all’intervento dei responsabili della Casa di riposo e agli omaggi ricevuti dall’amministrazione per il prestigioso traguardo che hanno tagliato. Insieme raccolgono tre secoli di storia e di soddisfazioni, di vite vissute in secoli ed epoche diverse e che ora restano ancora nella me-
moria grazie a condizioni di vita non più ottimali ma comunque sufficienti per riuscire a mantenere lucido e vivace il ricordo del passato e degli anni vissuti. Oggi sarà il turno di nonna Vittoria Di Pizzo che compirà cento anni a Scanzano Jonico, la nonnina nata a Colobraro gode di ottima salute e sarà omaggiata come si conviene all’interno della sala consiliare del Comune di Scanzano ed
alla presenza del sindaco della cittadina jonica Salvatore Jacobellis. Nonna Vittoria ha una vita intensa ed una famiglia numerosa che gli permettono di poter sorridere ancora, mantenere le proprie abitudini e il proprio impegno rallentato solamente dai piccoli acciacchi che l’età porta con sè ma che non cambiano particolarmente a nessuna età. a pag. 29 e 38
IL FATTO DEL GIORNO
La Giornata della colletta alimentare per aiutare chi ha bisogno SI È SVOLTA ieri anche a Matera la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. Si è tenuta per aiutare concretamente i poveri del nostro Paese che, secondo le ultime rilevazioni Istat (ottobre 2007), sono il 12,9% della popolazione italiana. In oltre 7600 supermercati più di 100.000 volontari, hanno chiesto alle persone a donare alimenti non deperibili – preferibilmente olio, omogeneizzati ed alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola - che saranno distribuiti a oltre 1 milionee 480 euro indigenti attraverso i più di 8,500 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.). In occasione della “Colletta Alimentare” del 2007 oltre 5 milioni di italiani hanno donato più di 8900 tonnellate di cibo per un valore economico pari a 26 milioni 299 euro.
Ieri anche a Matera l’appuntamento non ha mancato di tenere alta l’attenzione in un particolare momento cercando al contempo di sensibilizzare ancora di più le persone a questo gesto di carità e alla condivisione dei bisogni di chi è in difficoltà. Per introdurre al significato della Colletta Alimentare, viene proposta una frase che sottolinea il valore educativo dell’iniziativa: “La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli, e gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio del Segretariato Sociale della Rai e della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. La colletta alimentare è stato un appuntamento che ha confermato anche ieri quello spirito solidaristico e di aiuto verso gli altri che in molte occasioni viene fuori in questo particolare periodo dell’anno. matera@luedi.it
MATERA vive un'epoca di contrasti : si trova nella stessa situazione di chi è perseguitato dal demone dell'insoddisfazione. Nonostante la città stia vivendo una stagione particolarmente ricca di novità ( vedi i lavori di riqualificazione urbana degli spazi pubblici, come quelli dell'asse settecentesco di via Ridola ; l'illuminazione degli edifici pubblici e di culto ; la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2012 ), tra l'opinione pubblica serpeggia l'idea che si poteva fare altro, qualcosa di diverso. Questo implica, però, un'altra Giunta Municipale che possa operare con uomini volenterosi, disposti a far meglio. Viene spontaneo domandarsi : quale ruolo è possibile dare al centro storico se la percezione del cittadino è quella di assistere ad una separazione urbana, ad un allontanamento progressivo dal ruolo di centralità culturale e sociale, in grado di polarizzare intorno a sé un insieme di attività ed interessi comuni ad una collettività di persone? Il centro storico è la più importante cellula urbana, che deve vivere grazie a molteplici richiami : la storia insegna che già tra il XI e il XIV secolo il “ Fondaco di mezzo ”, con la sua notorietà, richiamava ogni lunedì forestieri e paesani per vendere ed acquistare oggetti artigianali e merci alimentari. Nel XVI secolo a Matera già si parlava di formazione e funzionamento unitario derivante dall'aggregazione dei rioni Sassi al nucleo storico della Civita. La Civita oggi non è conosciuta dalla periferia, così come la periferia non è conosciuta dalla comunità del centro storico, per mancanza di luoghi di aggregazione. Mi si obietterà che la città dei rioni “ a misura d'uomo ” non esiste più, perché i tempi sono cambiati. Ebbene, se a scenari modificati s'impone una maggiore sensibilità cittadina, è anche giusto che ognuno diventi artefice di nuove strategie, raccogliendo le vitalità intellettuali esistenti per dar vita ad iniziative ambiziose, incoraggiate dalle istituzioni in quanto risorse per l'intera Città del futuro. La secolare festività della Madonna della Bruna, Protettrice della Città, potrebbe divenire, con l'aiuto di tutti, un polo di sviluppo artistico ed artigianale, aggregando al tempo stesso possibilità economiche, turistiche e richiami di pietas popolare, rinnovando la cultura agricola ( in passato elemento portante della Festa ) ed incentivando il ruolo dell'arte equestre. Queste sono solo alcune considerazioni che scaturiscono spontanee dal cuore di chi ama la propria Città.
28 Matera Incontro con il capitano D’Amato e la direttrice del Sert D’Ambrosio
Il maltempo crea altri problemi
Tossicodipendenza, i dubbi dei ragazzi dello Scientifico
Vento e disagi Decine di chiamate ai vigili del fuoco
Domenica 30 novembre 2008
«SE i carabinieri entrano nelle classi con le unità cinofile, perchè non entrano anche in Parlamento?». A volte molto provocatorie, altre poste come un invito a far riflettere gli adulti («Faccio uso di cocaina e non riesco a smettere. Cosa posso fare?» oppure «Ho fumato hashish per due anni e non ho avuto nessun effetto collaterale»): è stato sicuramente ricco di spunti e riflessioni il dibattito suscitato dalle domande degli studenti del liceo scientifico Dante Alighieri che ieri, durante l’assemblea d’istituto, hanno incontrato la direttrice del Sert, dottoressa Lucia D’Ambrosio e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Matera, capitano Donato D’Amato. I ragazzi, dopo la visione del film Radiofreccia (la pellicola, del ‘98, affronta la tematica della droga) al teatro Duni, hanno potuto rivolgere in maniera anonima (le domande erano scritte su alcuni bigliettini raccolti in platea) dubbi o riflessioni sulla tossicodipendenza. L’iniziativa, autorizzata dal Consiglio d’istituto, è stata promossa dalla professoressa Maria Agnese Scandiffio, docente di religione
Il capitano Donato D’Amato dei carabinieri
dello Scientifico e responsabile funzione strumentale rappporti genitori alunni. Il capitano D’Amato, che sta già portando avanti nelle scuole il progetto Paideia sull’educazione alla legalità, ha sottolineato che l’Arma dei carabinieri è a disposizione dei ragazzi affinchè possa offrire esempi positivi da seguire: «Avete la maturità giusta per poter fare le scelte di merito. Siamo una generazione fortunata - ha aggiunto - perchè siamo una generazione informata. Negli anni Ottan-
ta abbiamo vissuto il boom dell’Aids e dei tossicodipendenti. A differenza di allora, oggi tutte le istituzioni non fanno altro che bombardarci di informazioni». «Lavoro al Sert da sedici anni e ho visto cambiare il mondo delle tossicodipendenze. ha sottolineato la direttrice del Sert D’Ambrosio - I tossici di 16 anni fa erano molto diversi da quelli attuali: emarginati, connotati negativamente, con grossi problemi giudiziari, abbandonati dalla famiglia. Oggi sono social-
mente integrati, lavorano, hanno famiglia, delinquono meno. Hanno però una minore consapevolezza dei rischi. Spesso sono poliassuntori e molto giovani». D’Ambrosio ha ribadito infatti che «si registra un abbassamento drammatico dell’età media dei paziente. Questo ci fa pensare che, al di fuori del Sert, i consumi siano notevoli e coinvolgano sempre più ragazzi. Si stima che nel 2010 aumenterà in maniera elevata il consumo di eroina, cocaina e cannabinoidi». Sono tre i fattori che concorrono affinchè ci sia tossicodipendenza: l’offerta, la domanda e il contesto ambientale. «In questo periodo l’offerta è aumentata sensibilmente, il traffico è in mano a grosse organizzazioni di narcotrafficanti. - ha detto D’Ambrosio . Queste ultime hanno messo a punto una strategia di diffusione capillare e hanno capito che i maggiori consumatori sono i giovani. Hanno quindi affinato strategie che hanno modificato lo spaccio».La direttrice del Sert ha infine incoraggiato ragazzi che vivono situazioni di difficoltà a chiedere aiuto. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
NON SI ferma il maltempo che interessa il Materano da un paio di giorni con piccoli e grandi fastidi. Dopo la pioggia e il vento ieri sembrava poter essere una giornata di tregua ma nel cuore della serata ancora una volta il vento forte ha creato nuovamente profondi disagi obbligando a numerosi interventi in città da parte dei vigili del fuoco. Oltre una trentina le chiamate che sono arrivate al comando provinciale per difficoltà di piccola e grande natura determinate in particolare dal soffio sempre più forte del vento che non ha certamente portato alcun beneficio ma anzi ha ulteriormente complicato la vita. Già ieri mattina del resto i segni delle difficoltà create dal maltempo si vedevano in maniera evidente lungo le principali strade cittadine, con molti alberi che risultavano letteralmente piegati o comunque danneggiate dalla pioggia e dal vento della sera precedente, molte
I danni del maltempo
le cantine allagate che avevano costretto a prendere provvedimenti e richiesto interventi rapidi ed immediati da parte dei Vigili del fuoco del capoluogo. Ovviamente le difficoltà con solai divelti e piccoli interventi anche nelle zone della provincia hanno riguardato non solo Matera città ma diverse zone vicine spazzate dal forte vento.
Racconti inediti dei giovani per rispettare l’ambiente
Premiati i dieci vincitori del concorso letterario Alberi ANTONIO Iallorenzi, Francesca Graziano, Giuseppe Suriano, Albino Grieco, Eleonora Marsiglia, Aurelia Scialpi, Grazia Giannace, Ernesto Graziano Gioioso, Maria Antonietta D'Onofrio, Angela Malaspina: sono i dieci vincitori del concorso letterario “Alberi”. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l'aula magna del liceo scientifico “Dante Alighieri” di Matera. Il concorso, promosso dal Dipartimento Ambiente della Regione, ha visto numerosi concorrenti, giovani e meno giovani, scrittori e non, cimentarsi con la scrittura di racconti brevi, inediti, che sono stati valutati da una giuria di esperti. Gli alberi e i boschi sono diventati, così, set di storie, nonché mezzo attraverso il quale scoprire luoghi e personaggi; alberi che parlano, attraverso i suoni dei suoi abitanti, o delle foglie che si scontrano con il vento; oppure l’albero che si trasforma, magari solo per qualche istante, in una magica foresta; alberi testimoni di piccoli episodi o di grandi eventi, delle stagioni, come di un bambino che cresce; o, ancora, gli alberi la cui presenza si avverte attraverso il loro profumo. Dai racconti vincitori è stato tratto il libro “Alberi, antologia di racconti”, che sarà in distribuzione nelle librerie della Basilicata. All'iniziativa hanno preso parte l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, il preside del liceo scientifico, Osvaldo Carnovale, i componenti della giuria, Emmanuele Curti e Roberto Linzalone. “Abbiamo immaginato un concorso che, attraverso racconti letterari, potrà consentire ai lettori di scoprire, o riscoprire, un tratto caratteristico della nostra regione – ha scritto Santochirico
La copertina del libro dei dieci giovani materani
nella prefazione dell'antologia di racconti -. La Basilicata, infatti, con i suoi 356.000 ettari di boschi, che rappresentano oltre il 35 per cento della superficie regionale complessiva, possiede una enorme ricchezza naturale, che è anche una riserva contro l’inquinamento. Le dieci storie raccolte in questo volume dimostrano quanto gli alberi siano “imprigionati” nella memoria
collettiva dei lucani. Spesso ricordi tristi, legati a storie di emigrazione, ma anche viaggi ironici negli anni dell’infanzia. L’intento – ha concluso - è quello di promuovere la coscienza diffusa del nostro patrimonio ambientale, la partecipazione, la sinergia tra azione educativa e azione istituzionale per determinare cambiamenti in grado di mettere radici profonde”.
Ok la missione nei Balcani per le imprese dell’Api HA avuto successo la partecipazione di alcune aziende dell'API alla prima delle tre missioni organizzate dall'ICE nell'ambito delle azioni promozionali nei Balcani. Imprese operanti nei settori dell'edilizia e dell'agroindustria hanno partecipato a Belgrado (Serbia) e a Podgorica (Montenegro) ad una serie di incontri con imprenditori locali. Dai colloqui sono emersi interessi a collaborare in diversi settori, fra cui spiccano le costruzioni speciali, gli infissi, le finiture sanitarie e l'impiantistica ospedaliera. La Serbia, infatti, doterà le 4 città più importanti (Belgrado, Novi Sad, Nys, Kragujvac) di 4 grandi ospedali per migliaia di posti letto. Le visite nei Balcani proseguiranno in dicembre con altre due missioni, in Croazia e in Macedonia, e il programma si concluderà con un workshop a Matera, previsto per gennaio.
Matera 29 I ricordi di una vita per Giovanni D’Alessandro di Grottole, Anna Teresa Colella e Aurelia Passarella Domenica 30 novembre 2008
Tre centenari al Brancaccio Festa nella Casa di riposo e targa omaggio del sindaco TRE SECOLI di storia si festeggiano nella casa di riposo “ Brancaccio ” di Matera. Aurelia Passarella, Anna Teresa Colella e Giovanni D'Alessandro sono gli ultracentenari che ieri hanno spento le fatitiche candeline tra gli anziani, i parenti e le autorità civili e religiose. Per festeggiare insieme il loro compleanno le “dame” hanno dovuto attendere il “cavaliere” ultimo a compiere gli anni. Aurelia è la più grande visto che in realtà quest'anno compie centouno anni, mentre Anna Teresa li ha compiuto il 4 ottobre e giovanni il 26 novembre. Da diversi anni gli anziani vivono tra l'affetto del personale del Brancaccio che quotidianamente si dedicano amorevolmente. “ Quello di oggi non è il primo avvenimento che si registra nella nostra casa afferma Antonio Lionetti direttore della struttura, l'eccezionalità è stata quella di aver avuto tre anziani contemporaneamente. Oggi è il primo giorno utile per poter festeggiare insieme questo avvenimento”. Il sindaco di Matera ha consegnato tre targhe ricordo ai festeggiati che hanno ricevuto gli auguri anche da alcuni nipoti che hanno voluto essere presenti. In mattinata una lettera di auguri è stata recapitata a Giovanni D'Alessandro e arriva dalla Francia. A scriverla sono alcuni nipoti che da anni vivono in Francia e
Da sinistra Anna Teresa Colella, Giovanni D’Alessandro e Aurelia Passarella
che non mancano di spedirgli lettere con foto. “ Ho fatto la guerra in Libia per quattro anni dice Giovanni D'Alessandro. Per il resto della mia vita ho gestito un negozio di genere alimentari a Grottole mio paese di origine. Dal mio matrimonio ho avuto due figlie Maria e Leonarda che vivono la prima a Salandra e l'altra a San Bartolomeo a Mare”. Poi è il momento della curiosità di sapere chi sono le persone sulla foto appena arrivata. Un ricordo lucido del suo passato è quello di Anna Teresa Colella che con grande entusiasmo racconta “ i miei genitori erano orfani e ricordo il lavoro di cocchiere di mio padre. Mia madre
la conosco solo in foto ma mio padre mi diceva di averla scelta perché era una donna bellissima. Custodisco ancora le sue foto. Ho frequentato fino alla quarta elementare e a 16 anni ho iniziato a fare la sarta. Avevo 15 anni quando ho conosciuto il mio primo fidanzato diventato mio marito tre anni più tardi. Ho avuto sei figli cinque dei quali deceduti in poco tempo per malattia. Mio marito da fabbro ferraio decise di aprire un negozio di casalinghi a Ginosa. Il segreto della mia longevità è quello di aver mangiato sempre la pasta, mentre ho continuato a fare la sarta. Ricordo conclude Anna Teresa di avere un ni-
pote qui a Matera che non vedo da tempo”. Bei ricordi che si sposano con il loro vivere quotidiano fatto di serenità e con gioia quando arrivano questi momenti. Novanta anziani con nessun caso di abbandono da parte dei familiari che con frequenza periodica visitano i loro parenti. “ Faccio parte di una famiglia di quattordici figli ricorda Aurelia Passarella originaria di Campomaggiore. Mio padre era un possidente terriero e mia madre era la contessa Cadolini di Napoli con il grande desiderio di avere tanti figli. Io invece continua Aurelia decisi di non sposarmi e di dedicarmi all'insegnamento della lingua inglese nelle scuole della provincia di Potenza”. Tre storie di vita che trovano conforto nei servizi che la casa di riposo presente sul territorio dal 1937 con una evoluzione continua in relazione alle esigenze degli anziani. I servizi si indirizzano sempre più verso unìassistenza sanitaria e socio assistenziale. In questi giorni si sta lavorando per realizzare una fondazione Onlus, mentre la struttura al terzo piano una residenza sanitaria assistenziale per 20 pazienti e uno spazio protetto per 12 utenti. Una bella relatà che occupa ben 50 unità con diversi porfili professionali. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Provincia sì a assestamento Voto contrario di Adorisio IL CONSIGLIO provinciale di Matera ha approvato a maggioranza la variazione di competenza al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008: il provvedimento, illustrato dal presidente della giunta, Carmine Nigro, prevede una manovra di 1.455.470 euro e «riguarda diverse voci di spesa di piccola entità nei settori dei servizi, della manutenzione e della gestione di attività dell’ente». Tra le sorprese evidenziate in aula il voto negativo al provvedimento del consigliere del Partito democratico Luciano Adorisio a testimonianza che forse anche in Provincia alcuni equilibri politici soprattutto all’interno del Partito democratico non sono proprio saldissimi anche se la situazione viene tenuta sotto controllo dal presidente Nigro visto l’approssimarsi della scadenza elettorale e le problematiche più complesse che riguardano l’ente regionale. L’assemblea ha approvato anche alcuni ordini
Luciano Adorisio
del giorno presentati dai consiglieri Vincenzo D’Ambrosio (Prc) in materia di riforma scolastica, da Francesco Tantone (Sdi) circa il pagamento delle tasse per la depurazione di acque reflue e da Nunzia Marzano (Sinistra Democratica) contro i rischi di stoccaggio di rifiuti nucleari in Basilicata e di ripristino del Fondo di solidarietà nazionale per l’agricoltura. matera@luedi.it
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Domenica 30 novembre 2008
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Montescaglioso Dalle tariffe degli impianti sportivi alla fine ai lotti disponibili della zona 167
Botta e risposta in consiglio comunale MONTESCAGLIOSO - Nel corso dell’ultima seduta straordinaria del consiglio comunale sono stati ratificate 5 variazioni di deliberazioni di giunta, due delle quali relative al Bilancio e tre a quello di Previsione 2008. Tra questi comparivano le Deliberazioni di giunta Municipale del 9 Ottobre scorso inerenti, la prima, al servizio a domanda individuale “Impianti sportivi” con determinazione delle tariffe; la seconda allo storno di capitolo per la mensa scolastica e le funzioni miste. Gli argomenti sono stati esposti dall'Assessore al Bilancio Nicola Brigante e resi immediatamente esecutivi dopo l'appro-
vazione solo da parte dei 13 componenti la maggioranza presenti. I consiglieri di Opposizione, infatti, ancor prima di iniziare la discussione dei 5 punti relativi alle variazioni, avevano fatto notare che sui documenti recanti il parere del Revisore dei Conti vi era un'incongruenza sulla data di riferimento e quindi, dopo la considerazione che non si trattava del primo episodio di questo genere, da parte di Rocco Santarcangelo, capogruppo di “Progetto Montescaglioso”, era stata avanzata la proposta di spostare la discussione quando il vizio fosse stato corretto. Dopo una pausa, la discussione è ripresa, con la ferma
posizione della minoranza espressa dal Consigliere Vincenzo Scialpi, il quale ha affermato che non avrebbe più accettato “correzioni estemporanee”e la comunicazione, all'assemblea consiliare, che non avrebbe votato i punti “perché giunti imperfetti in Consiglio Comunale”. E' stata avanzata la richiesta di votare la proposta della minoranza; la presidente di Consiglio comunale Anna Martinelli ha dato lettura degli articoli 24 e 27 del Regolamento per far notare le disposizioni in merito. L'assessore alle Politiche Sociali Rocco Luigi Ditaranto ha fatto mettere a verbale dal Segretario Comunale Ricci che riteneva
la richiesta di rimandare gli argomenti in discussione “pretestuosa e dettata da evidenti fini dilatori”. La proposta di ritiro dei cinque punti è stata votata e bocciata dati i 13 voti contrari ed i soli 5 favorevoli (con un astenuto dell'opposizione). Dopo questo risultato i consiglieri di minoranza Scialpi, Carmelo Pierro e Lucia Capobianco si sono allontanati dall'aula, mentre gli altri membri di opposizione Santarcangelo, Montanaro e Menzella sono rimasti al loro posto. Con la discussione dell'ultimo punto all'ordine del giorno, relativo allo spostamento dell'ubicazione dei Lotti 16/17, 19/21 nel Piano di Zona 167
località Sant'Antonio, Scialpi e Pierro hanno fatto ritorno tra i banchi. L'assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Zito ha affermato che, in seguito ai rilievi, è emerso che i Lotti 19 e 21, a causa della loro ubicazione, non consentivano di realizzare l'ampiezza prevista. Ha quindi aggiunto che i lotti 16 e 17 sarebbero
stati spostati su proprietà comunali sena modificare la planimetria già decisa. Dopo una discussione sul punto e l'integrazione della destinazione del Lotto 25, il punto è stato approvato e reso immediatamente esecutivo con l'approvazione della sola Maggioranza. Michele Marchitelli
L’assemblea ha detto sì anche al nuovo Piano strutturale del presidio ospedaliero di Tinchi
A Pisticci si potrà costruire Il consiglio comunale approva 9 dei 23 permessi richiesti PISTICCI - Il consiglio comunale di Pisticci ha approvato all'unanimità la proposta del nuovo Piano strutturale per il presidio Ospedaliero di Tinchi. Il documento è stato elaborato nell'apposita Commissione consiliare che si è data come obiettivo, nel rispetto del Piano sanitario regionale e degli atti aziendali dell'Asl 5, quello di far riconoscere la struttura di Tinchi come ospedale di indirizzo specialistico. Votato all'unanimità, inoltre, un ordine del giorno relativo all'ipotesi di ricerca di idrocarburi nel mare Jonio lucano a mezzo piattaforma di trivellazioni. Sul punto il sindaco aveva già scritto alla Regione per chiedere ulteriori delucidazioni anticipando tutte le perplessità relative al progetto. Nell'ordine del giorno, sollecitato anche da diverse associazioni ambientaliste e non, si palesa il parere contrario del Comune di Pisticci a tale ipotesi. Si invita la Regione a prendere atto della posizione espressa dal comune e si invitano i parlamentari lucani ad esercitare il loro peso politico al fine di scongiurare l'eventualità ed opporsi alla proposta di legge che esclude le Regioni dai pareri concernenti la localizzazione di impianti destinati a produrre energia. Novità in arrivo anche per i permessi a costruire. Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, ha relazionato al consiglio comunale sulla recente interpretazione dell'art. 50 della Legge Regionale 28/2007, della quale il Comune intende avvalersi, relativamente all'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali. L'articolo in oggetto spiega come, in assenza della conferenza di pianificazione, non sia possibile rilasciare i permessi a costruire. Dall'interpretazione, tuttavia, si evince che sono fatte salve le zone già pianificate. «Pertanto - ha detto il sindaco - l'Ufficio Tecnico è messo in condizione di rilasciare 9 dei 23
permessi ancora pendenti, così da consentire opere di piccole nuove costruzioni o ampliamento delle esistenti, in attesa di procedere al più presto all'approvazione dello strumento urbanistico» che disciplinerà la materia in termini più generali e definitivi. In apertura l'assise aveva provveduto ad estinguere anticipatamente un contratto di swap tra il Comune di Pisticci e la Banca Opi San Paolo stipulato nel 2003. La decisione è stata presa sulla base delle indicazioni provenienti dalla Corte dei Conti di Basilicata che, come ha spiegato il vice sindaco ed assessore al bilancio, Domenico Lazazzera, «Ha definito questo prodotto finanziario ad alto rischio. Pertanto si reputa opportuno uscire anticipatamente dal contratto». Sempre in ambito contabile l'assemblea ha approvato la variazione per l'assestamento del bilancio di previsione 2008. Sul punto ha relazionato il vice sindaco ed assessore al bilancio, Domenico Lazazzera, che ha illustrato le maggiori e minori entrate correnti, le maggiori e minori spese correnti, le maggiori entrate in conto capitale e le maggiori spese in conto capitale. Sono state rilevate, in tal senso, le perdite per le casse comunali conseguenti al taglio dell'Ici sulla prima casa, che vengono comunque recuperate in seguito a conguaglio del Ministero delle Finanze; le minori entrate conseguenti al mancato accoglimento in discarica dei rifiuti provenienti da altri Comuni per via della prossima saturazione della discarica stessa e le entrate per il completamento dei lavori presso l'Abbazia del Casale di Pisticci. La manovra di assestamento è stata approvata da 12 consiglieri, 3 contrari ed 1 astenuto. In conclusione è stato approvato il piano per il diritto allo studio per l'anno scolastico 2008/09. provinciamt@luedi.it
Borghi protagonisti a Pisticci PISTICCI - Domani “Ospitalità nei borghi” farà tappa a Pisticci. Dopo Satriano di Lucania, Trecchina, Maratea, Latronico, Valsinni e Aliano, la cittadina del metapontino ospiterà all'interno della Chiesa Madre l'evento multimediale che racconterà la bellezza del nostro patrimonio culturale. Si tratta di un progetto integrato regionale importante che coniuga tradizione e innovazione e che è entrato ufficialmente nell'elenco on line “Oltre 100 storie di eccellenze nella Pubblica amministrazione” del sito del ministero della Pubblica amministrazione. Protagonisti sono la Regione Basilicata, circa venti comuni lucani e la sua popolazione. La filosofia sottesa all'impianto è la valorizzazione del patrimonio antropico e culturale dei centri interessati, attraverso un programma di rinascenza intellettuale volto a riscoprire l'identità lucana e a rafforzare il legame tra i lucani e la propria terra. Per un'intera giornata,
dunque, la Chiesa Madre di Pisticci, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, sarà il luogo di incontro tra i linguaggi dell'arte e della tecnologia. A partire dalle 10.00 e fino alle 18.00 si potrà assistere alle proiezioni di video-art, con suoni ed effetti suggestivi, sulla bellezza dell'arte che svela la bellezza della vita. Nell'ambito della giornata verrà presentato il progetto, il suo principio che poggia su una visione della vita, improntata sulla valorizzazione del patrimonio culturale come fonte di ricchezza etica, estetica, economica, indivi-
duando nella natura, nell'arte e soprattutto nella Gens lucana, a cui il progetto è dedicato, i tesori più preziosi della regione Basilicata. Nell’ambito della stessa manifestazione verrà presentato il primo codice d'estetica, l'evento internazionale finale dal titolo “Amore-Philos. Basilicata terra d'amare” che si terrà a Matera nella prossima primavera e che vedrà il coinvolgimento di tutti i comuni del progetto che avranno l'opportunità di presentare in anteprima mondiale le meraviglie del loro prezioso patrimonio. provinciamt@luedi.it
DE GRANDIS SEGRETARIO DI CONFSAL A causa di un errore involontario, l’intervento di Domenico De Grandis pubblicato nell’edizione di venerdì, è stato erroneamente firmato come segretario generale di Confsal Basilicata e non come segretario generale nazionale. Ce ne scusiamo con il diretto interessato.
Miglionico Saranno 12 gli aventi diritto a fare attività pratica Montalbano Furto nel negozio di fotottica di viale Sacro Cuore
Buoni sport agli indigenti Ladri in azione sotto la pioggia MIGLIONICO - Pronti i buoni sport riconosciuti dall’amministrazione comunale agli aventi diritto. Per dodici persone appartenenti a nuclei familiari in condizioni di svantaggio economico il Comune di Miglionico ha preparato dei “buoni sport” che permetteranno ai cittadini residenti in paese di accedere alla pratica motoria e sportiva. Il provvedimento arriva in riferimento al Programma triennale per lo sviluppo dello sport e al Piano regionale annuale per lo sviluppo dello sport “interventi per la promozione e il sostegno della pratica sportiva”.
Il numero dei beneficiari è stato determinato direttamente dalla Regione Basilicata, in rapporto alla popolazione. E per quest'anno, al Comune di Miglionico è stato assegnato un importo complessivo di 2.400.000 per intervenire, mentre per ciascun buono la quota di finanziamento regionale non può superare i 200 euro. Innanzitutto, prima di ottenere i buoni sport , ogni richiedente deve presentare la propria condizione finanziaria e sul percorso la struttura pubblica prevede di portare a compimento una serie di controlli.
«Il Comune di Miglionico - si apprende spulciando una parte dell'avviso pubblico che è stato diffuso pone in essere opportuni controlli tesi a verificare che i soggetti beneficiari dei contributi usufruiscano di strutture, pubbliche o private, regolarmente omologate». L’amministrazione comunale di Miglionico, inoltre, richiede inoltre ai soggetti titolari delle strutture coinvolte nell'intervento un attestato comprovante la frequenza e i risultati raggiunti dai soggetti beneficiari dei buoni sport. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
MONTALBANO - Furto in un negozio di fotottica a Montalbano Jonico in una popolosa zona del centro abitato e precisamente all'inizio di viale Sacro Cuore. Il negozio preso di mira, è quello del noto fotografo Michele Montanaro; il fattaccio si è consumato venerdì, dopo la chiusura serale, sotto una insolita pioggia torrenziale per cui, in giro, non vi era tanta gente come, invece, capita nella normalità anche perché la zona è ben servita da attività commerciali e ricreative . Indagini, naturalmente, sono in corso da parte dei Carabinieri ed, interpellata, dalla redazione del Quo-
L’ingresso del negozio
tidiano, la Compagnia di Policoro, ha fatto sapere che gli uomini dell'Arma sono stati allertati intorno alle ore 21 e 15, pertanto, considerato che a Montalbano l'orario di chiusura
delle attività commerciali è intorno alle ore 20 e 30, si presume che gli autori del misfatto siano entrati in azione subito dopo la chiusura del negozio, complice, come già evidenziato, la pioggia torrenziale che ha provocato, venerdì, il deserto nelle strade. Prelevati, a quanto pare, occhiali da sole e montature per lenti di cui la vetrina era ben fornita. Sulla vicenda, naturalemente, le inagini sono tuttora in corso per risalire agli autori anche in considerazione delle modalità particolari del furto, avvenuto appunto approfittando del maltempo. Anna Carone
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San Mauro Forte Dal sostegno all’occupazione, alla riduzione delle tasse per contrastare il disagio
Lotta alla crisi in sei punti I segretari di Spi e Fp- Cgil hanno illustrato i temi dello sciopero SAN MAURO FORTE - E' cominciata nei comuni la mobilitazione della Cgil in preparazione della giornata di sciopero generale proclamata in solitario dal sindacato di Guglielmo Epifani per il prossimo 12 dicembre. Nel salone comunale, nei giorni scorsi, infatti Angelo Eustazio (segretario provinciale dello Spi, il sindacato dei pensionati) e Vito Maragno (segretario provinciale della Funzione pubblica) hanno provveduto ad illustrare le proposte della Cgil per affrontare la grave crisi che sta investendo il Paese. Sono sei i punti della piattaforma a base della mobilitazione discussi nell'iniziativa dopo una introduzione di Antonio Santochirico segretario della locale Camera del lavoro. Al primo posto il sostegno all'occupazione con la richiesta di incremento della dotazione del fondo per gli ammortizzatori sociali e la sua estensione a quei lavoratori che non ne hanno ora diritto e che possono trovarsi da un momento all'altro in mezzo ad una strada. Vi è poi la richiesta di un significativo sostegno al reddito con la riduzione delle tasse sui salari e sulle pensioni, allargamento della platea dei pensionati che ricevono la quattordicesima, agevolazioni per le rate dei mutui. Si chiede, ancora, sostegno agli investimenti e ad un politica indu-
Un momento dell’assemblea
striale garantendo gli affidamenti già concessi dalle banche fino al compimento degli investimenti previsti, ai progetti di innovazione industriale, nonché la facilitazioni per l'accesso al credito delle piccole e medie imprese. La CGIL chiede, poi, l'avvio di investimenti pubblici immediatamente cantierabili, il ripristino dei fondi FAS (Fondo aree sottosviluppate) taglieggiato dal governo, il sostegno a processi di risparmio ed efficienza energetica, il rafforzamento degli investimenti nella bonifica delle aree indu-
striali inquinate in particolare la Sud. La confederazione di Epifani chiede, inoltre, un sostegno al reddito delle famiglie e dei giovani inoccupati, il rafforzamento del sistema di welfare e della coesione sociale. In riferimento al fenomeno immigrazione, la CGIL chiede maggiori regolarizzazioni, la sospensione degli effetti della Bossi-Fini in caso di perdita di lavoro e di crisi aziendali. Insomma,con la sua mobilitazione la CGIL chiede al governo un cambiamento nella sua politica economica e sociale. Eu-
stazio ha ricordato che : «Le ragioni di questa lotta sono le stesse contenute nella piattaforma comune che Cgil-Cisl e Uil avevano comunemente sottoscritto qualche mese fa. Che questa crisi è diversa da quella del dopoguerra perché allora si stava male e si guardava ad un miglioramento, ora invece stiamo bene e la prospettiva è quella di un peggioramento. Per la prima volta la prospettiva è quella in cui i figli staranno peggio dei propri genitori». In riferimento ai pensionati Eustazio ha giudicato «Offensiva, quasi un'elemosina, la Social Card del governo che per altro riguarderà una platea minore (1.300.000) di quella per esempio di fine 2007, quando con il governo Prodi si concordò la 14^ per tre milioni e mezzo di pensionati». Maragno ha ricordato la richiesta della detassazione delle tredicesime quale misura strutturale per riavviare i consumi e quindi l'economia e che è assurdo che il governo dica che non ci sono soldi quando per Alitalia e le Banche ne sono stati trovati tanti e in un attimo. Il segretario della funzione pubblica ha quindi invitato i lavoratori ad astenersi dal lavoro e aderire allo sciopero generale, nonchè a partecipare compatti alla manifestazione che si terrà a Matera. Vito Bubbico
Oggi tappa a Grottole e Miglionico
Provincia in bus prosegue il tour GROTTOLE - Dopo il buon risultato delle prime tappe dell'edizione autunnale di Provincia in bus, il programma della Provincia di Matera teso a far scoprire il territorio attraverso viaggi guidati, proseguirà, oggi con l'ottava tappa a Grottole e Miglionico, per scoprire a pochi chilometri da Matera borghi ricchi di storia e ricchezze monumentali. La passeggiata tra le vie del centro storico di Grottole, farà rivivere nei luoghi descritti da Mariolina Venezia nel romanzo “Mille anni che sto qui” vincitore del premio Campiello 2007, le straordinarie vicende della famiglia Falcone e consentirà ai visitatori di scoprire un angolo della Basilicata TRICARICO - Francesca Scarfone e Pietro Battaglia della sezione del Partito Democratico di Tricarico faranno parte dell'Assemblea regionale dei giovani democratici. Candidati nella lista della provincia di Matera, si sono distinti classificandosi tra i primi eletti. Infatti, dei 40 eletti in provincia, Francesca Scarfone, con 150 preferenze, si è classificata al nono posto, mentre Pietro con 151 voti è risultato settimo. I due giovani hanno accolto l'elezione nel nuovo consesso con grande gioia ed entusiasmo, soprattutto per aver risvegliato tra i tanti coetanei un nuovo inte-
che per molti versi è sconosciuto ai più. Grottole merita di essere visitata soprattutto per la bellezza dei suoi monumenti tra cui si segnalano il Castello, la suggestiva Chiesa Diruta e la Chiesa di S. Rocco con il prezioso polittico di P.A. Ferro. Dopo il pranzo in ristorante, l'escursione prosegue nel pomeriggio a Miglionico con la visita al Castello del Malconsiglio ove si tenne la Congiura dei baroni contro re Ferdinando I di Napoli ed alla Chiesa Madre in cui sono gelosamente custoditi il polittico di Cima da Conegliano e tele del Tintoretto. Il rientro a Matera è previsto alle ore 19.00 circa.
Grottole sarà una delle tappe della Provincia in bus
Per ulteriori informazioni, è possibile visionare il programma sul sito della Provincia di Matera, all'indirizzo web www.provin-
Scarfone e Battaglia all’assemblea regionale Pd resse per la partecipazione attiva alla scelte politiche sulle tematiche riguardano il loro futuro. Pietro Battaglia, 21 anni, è studente di Scienze politiche all'università di Salerno, invece Francesca Scarfone, 25 anni, lavora come analista presso il laboratorio di analisi cliniche dell'ospedale. Entrambi hanno affermato che ci tengono «A ringraziare i giovani di Tricarico che ci
hanno votato. Abbiamo dato un segnale forte che noi giovani ci siamo e vogliamo contare». Inoltre hanno anche detto di voler dare voce a quei loro coetanei dei paesi limitrofi che non hanno ottenuto rappresentanti nell'Assemblea regionale. Anche il segretario della sezione del Pd, Lina Marchisella, ha espresso soddisfazione per la mobilitazione di cui so-
cia.matera.it, o presso l'agenzia Ridola Viaggi di Matera, che cura la parte organizzativa dell'iniziativa. provinciamt@luedi.it
no stati capaci i giovani in questa occasione. Una prima prova confortante per il rinnovo della classe dirigente tricaricese e non solo. «Non aspettavamo - ha sottolineato Pancrazio Tedesco del Comitato provinciale - per le primarie una risposta così massiccia in provincia di Matera. Il risultato delle primarie dei giovani ci gratifica ma è anche un'esortazione ad impegnarci di più». Il nuovo organismo del Pd è costituito da 120 eletti (80 della provincia di Potenza e 40 di Matera) di età compresa tra i 14 ed i 29 anni. Michele Santangelo
Cirigliano Promossa da La Mimosa, Comune e scuola primaria
La Festa degli alberi per crescere tutti insieme
Cirigliano ha ospitato la Festa degli alberi
CIRIGLIANO - La prima festa dell'albero a Cirigliano si è trasformata in un'occasione per aprire nuovi orizzonti ricominciando a sperare in un futuro migliore per l'intera comunità. Questo nelle intenzioni dell'organizzazione dell'evento promossa dalla società cooperativa sociale Onlus “LaMimosa” in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e la scuola Primaria. La festa dell'albero rappresenta uno dei momenti conclusivi del lavoro svolto sull'area dello sviluppo cognitivo con i bambini che hanno aderito al progetto “gioca e impara” che proprio con la “prima festa dell'albero” vuole dare l'idea di un “inizio…..” e stimolare i bambini, le loro famiglie e un po' tutti gli abitanti di Cirigliano a ricominciare a pensare al futuro con rinnovata fiducia. Un importante momento d'incontro rivolto a tutta la comunità promosso su più fronti da diversi soggetti istituzionali e non, ente locale, scuola e terzo settore, una collaborazione attiva e fruttuosa degli enti territoriali auspicabile e vitale per le comunità piccole dove è indispensabile il contributo di tutti per provare a costruire un futuro per le nuove generazioni dei piccoli centri. A Cirigliano dunque si prova a costruire un “futuro possibile” cercando di allontanare la rassegnazione nei confronti di macro fenomeni come lo spopolamento dell'entroterra lucano ed ai continui tagli, decisi a livello nazionale, in settori vitali come l'istruzione. E l'input al riscatto nasce dalla collaborazione tra l'Amministrazione Comunale di Cirigliano, guidata dal Sindaco dott. Mar-
co Delorenzo, e la società cooperativa sociale Onlus “La mimosa”, una collaborazione giunta al secondo anno, senza avere la pretesa di sostituire o cavalcare istituzioni importanti come quella scolastica, ma che punta a garantire l'inserimento dei bambini in età pre-scolare con un minimo di percorso educativo. È dall'anno scolastico 2007/2008 che a Cirigliano manca la scuola materna, la piccola comunità “ciriglianese” già in passato aveva perso la scuola media inferiore, e col progetto didattico educativo “Gioca e Impara”, ideato con il contributo del corpo docente dell'Istituto Scolastico Comprensivo di Accettura (da cui dipende la scuola primaria di Cirigliano), l'Amministrazione Comunale e la coop. “La Mimosa” . Un progetto che sta garantendo ai bimbi di Cirigliano d'età compresa tra i tre e i sei anni, otto ore d'attività per cinque giorni settimanali dal primo ottobre 2008 al trenta maggio 2009 per un totale di 156 giornate come si evince dal piano dell'offerta formativa consegnato ai genitori nei giorni scorsi. Dal piano vengono evidenziate le diverse attività che grazie anche al sapiente lavoro della educatrice Rosanna Dipierro e la collaborazione di Francesca Cirielli accompagneranno i bambini nel loro cammino di crescita e di avvicinamento alla scuola primaria. Dalla Festa degli alberi, dunque, ancora una volta si potranno mettere le basi per un futuro che coinvolga i più piccoli e li educhi al rispetto dell’ambiente e del territorio che li circonda sin dai primi anni di scuola. Cinzia Vizzuso
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Policoro Il piccolo, 9 anni, ha superato il periodo peggiore dopo il drammatico impatto
La gioia dopo il lungo calvario La storia di Silvio investito ad agosto ed ora tornato a casa POLICORO - Il 25 agosto scorso è una delle date più tristi del 2008 policorese. Intorno alle 20:00 in via Agrigento, all'altezza di alcune attività commerciali e in un lungo rettilineo molto trafficato, si sentii un boato: una macchina colpì in pieno un bambino di nove anni, Silvio D'Agostino, che era appena sceso dall'automobile con tutta la famiglia al seguito per entrare in un negozio di computer. In un batter d'occhio tutto il vicinato del quartiere “II piano di zona” scese in strada preoccupato delle condizioni di salute del bambino. Ebbene a distanza di tre mesi il calvario del piccolo Silvio è finito. Dal 22 novembre è ritornato a casa ed ha iniziato piano piano a freuqntare di nuovo la scuola. Il suo stato di salute è ottimo, pur continuando la riabilitazione in loco per ritornare più in forma di prima. Mamma Chiara e papà Silvano lo hanno riabbracciato, e intorno a loro si sono stretti in un abbraccio ideale tutti i cittadini e coloro
Policoro
che hanno seguito questa vicenda negli ultimi tre mesi. Parlare di miracolo non è eufemistico. Ma a quello Celeste si è aggiunto anche quello della medicina. Infatti Silvano vuole ringraziare tutto il personale sanitario che ha seguito il figlio Silvio in questo viaggio della speranza partendo dagli operatori del 118 che sono stati tempestivi nei soccorsi; dal personale medico ed infermie-
ristico del pronto soccorso dell'ospedale civile di Policoro “Karol Wojtyla”, e in particolare il responsabile Rocco Di Leo, così come il medico/ortopedico G. Parciante e poi ancora, dopo il trasporto in quel di Potenza, al nosocomio del San Carlo, il primario della riabilitazione Luigi Detrana e la sua equipe. Tutti sono stati sin dai primi minuti successivi l'incidente e al trasporto a Potenza, vicini a Silvio curandolo senza trascurare nessun dettaglio. E’ soprattutto grazie a loro se Silvio ha potuto svolgere successivamente una riabilitazione presso il centro “Porto Potenza Picena” di Macerata, ultima tappa del suo calvario. E anche nella città marchigiana non sono mancate testimonianze di affetto, calore e competenze tecniche per un bambino così sfortunato. Così il 23 novembre sarà per sempre un giorno indimenticabile non solo per la famiglia D'Agostino ma anche per l'intera città di Poli-
coro che può continuare a veder crescere sano, bello e forte uno dei suoi tanti e promettenti figli. Gli stessi amici di scuola e quelli di gioco in questo periodo l'hanno ricordato sui banchi della classe e di casa con frasi e disegni dai contenuti espressivi per un pronto ritorno alla guarigione. E in tema di ringraziamenti da parte della famiglia D'Agostino, non poteva mancare l'intercessione fondamentale del mondo cristiano: le preghiere delle parrocchie, come il Buon Pastore, Padre Minozzi e dell'asilo nido “Tommaso Grossi”, oltre che di cittadini laici. Mai come in questa circostanza la città di Policoro si è identificata in Silvio D'Agostino. Ma in tutta questa vicenda c'è anche un altro aspetto positivo: la tanto vituperata sanità lucana dovrebbe godere di più credito. Dopo l'incidente occorso al bambino in via Agrigento, l'amministrazione comunale ha provveduto a far sistemare due dossi limitatori di velocità in quella via. Gabriele Elia
PolicoroNell’ex mattatoio sono 28 gli animali in attesa di una casa
Cuccioli in cerca di padroni Il Comune assegnerà 200 euro a chi adotta un cane POLICORO - C'è un buon motivo in più per occuparsi e preoccuparsi di un cane. Il primo, classico, può essere di natura sentimentale: il miglior amico dell'uomo. Il secondo, nuovo di zecca ed altrettanto importate, di natura economica: 200 euro. E' il contributo che il Comune di Policoro dà a chiunque faccia richiesta di affido di uno dei 28 cani attualmente presenti nell'ex mattatoio comunale, adibito temporaneamente a canile comunale, in attesa della costruzione di quello vero e proprio previsto in un'area periferica della città jonica. I ventotto animali sono attualmente curati dall'Anta, Associazione nazionale tutela animali, Onlus, e successivamente vengono trasferiti in altra struttura esterna e autorizza-
ta, dopo il provvedimento dei Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità). Dunque prima di questo spostamento, in struttura sicuramente più idonea ed accogliente, chi volesse adottarne uno, può rivolgersi alla locale caserma dei vigili urbani, “Stoja e Guerra”, presentando apposita domanda. Dopodichè tra tutte quelle pervenute, previo parere del veterinario, e su proposta dal comandante della polizia municipale, Antonio Labate, lo stesso primo cittadino, Nicola Lopatriello, provvederà a concedere l'affido con relativo contributo. L'iniziativa serve anche come deterrente al fenomeno del randagismo, ed è un segnale di civiltà nei confronti di coloro che molto spesso dopo aver tenuto in casa un cane per anni lo abbandonano per strada con grave rischio
anche per l'incolumità pubblica. L'Anta fa bene il proprio dovere nel recuperarli ed ospitarli nell'ex mattatoio; qualche altro amico degli animali a titolo personale si adopera come meglio può per toglierli dalla strada, e ora anche l'amministrazione comunale mette in campo lo strumento di un contributo economico di 200 euro nei confronti di quei privati cittadini, anche non residenti, che vogliano ospitare nella propria abitazione, palazzina o attività economica, uno dei 28 cani senza padrone. E se l'iniziativa dovesse riscuotere un certo interesse da parte dei cittadini, non è escluso che possa continuare anche dopo la costruzione del nuovo e confortevole canile comunale. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
ScanzanoDomani la città celebrerà la ricorrenza con una festa nella sala consiliare
I 100 anni di Nonna Vittoria Di Pizzo SCANZANO - Grande festa, domani alle ore 16, presso la sala Consiliare del Comune di Scanzano Jonico per i 100 anni della signora Vittoria Di Pizzo. La nonnina che gode di buona salute, è nata a Colobraro il primo dicembre del 1908 e vive, dal 1956, in una contrada rurale di Scanzano Jonico. Madre di 10 figli, di cui 6 ancora viventi, Vittoria ha dedicato una vita al lavoro nei campi, tanto da curare i suoi terreni fino all'età di novant'anni. A “rallentare” la sua dedizione al lavoro è stato negli ultimi anni un calo
Vittoria Di Pizzo. Per lei domani è stata organizzata una grande festa di compleanno nella sala consiliare
della vista. Oggi nonna Vittoria vive con il figlio Nicola Matinato, nella sua casa di sempre.
Per un'occasione così importante e per un giorno da ricordare il Comune di Scanzano Jonico ha messo a disposizione la
sala Consiliare per dare la possibilità a parenti e amici di celebrare questo evento durante il quale il Sindaco, Salvatore Iacobellis consegnerà a Vittoria Di Pizzo una targa ricordo. «Siamo contenti -sostiene il sindaco- per il traguardo che nonna Vittoria si appresta a raggiungere circondata dall'affetto di figli, nipoti e pronipoti. Persone come Vittoria rappresentano il lato più autentico della vita in campagna e sono davvero la memoria storica della comunità di Scanzano Jonico». provinciamt@luedi.it
Tursi Numerosi punti all’odg
Eolico e trasporti in consiglio TURSI - Si è svolto alle 9.30 il consiglio comunale con l'approvazione di alcuni punti tra cui : Comunicazione della delibera di giunta che riguarda l'utilizzo del fondo di riserva; Variazioni di assestamento generale del bilancio per il 2008; Mozione sulla questione scuola e Contrarietà alla concessione alla società Consul Service s.r.l. ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Jonio. Erano presenti tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Mancava soltanto il consigliere Pasquale Russo. Dopo che la segretaria comunale ha fatto l'appello dei presenti, il presidente Filippo Palermo ha chiesto ai consiglieri se ci fossero domande. Il consigliere Santino Calciano rivolgendosi al sindaco Antonio Guida ha chiesto spiegazioni sul funzionamento del depuratore fognario situato nella zona dove si coltivano le arance, in contrada Canale. Poi ha chiesto informazioni sui lavori del Parco Eolico tursitano che sono fermi da un anno e se si puo' sostituire lo scuola bus utilizzato per il servizio urbano da un bus più piccolo che possa arrivare nel centro storico dove abitano molti anziani. Infine ha chiesto informazioni sulla mancata sostituzione dei consiglieri alla Comunità Montana Basso Sinni. Il sindaco Guida ha risposto a tutte le domande. «Per quanto riguarda il funzionamento del depuratore, la manutenzione è
stata affidata alla ditta Ecobas di Tursi, che dice che il depuratore funziona. Per il servizio urbano, non avendo soldi, non possiamo comprare un altro bus più piccolo». Poi ha parlato dell'ITCG “Manlio Capitolo” ed ha detto che il Comune si attiverà per incentivare l'iscrizione di nuovi studenti specialmente quelli delle medie di Tursi e che non è favorevole alla istituzione di una succursale a Policoro. L'assessore al bilancio De Simone ha dichiarato che: «Per il 2008 abbiamo contribuito al contenimento della spesa, per rispettare il patto di stabilità». Il consigliere Giuseppe Ragazzo ha fatto delle osservazioni molto analitiche sul bilancio, annunciando il suo voto contrario. Tutti e quattro i punti all'ordine del giorno sono stati approvati a maggioranza. Dopo il voto sul bilancio, i cinque esponenti della minoranza hanno lasciato l'aula consiliare. Per cui gli altri punti come la mozione scuola (vedi i tagli al personale della scuola che interessano specialmente i comuni della Basilicata) e lo stop alle ricerche petrolifere nel mar Jonio sono stati approvati soltanto dai consiglieri che erano presenti. Approvata anche una modifica al regolamento del mercato coperto e reso immediatamente esecutivo. Il consiglio si è svolto con molta serenità ed è terminato alle ore 13. Salvatore Martire
Policoro, il Comune offre aree verdi ai cittadini POLICORO - Dallo scorso 20 novembre è possibile candidarsi presso il Palazzo di città per la manutenzione delle aree verdi presenti in città. Infatti l'Amministrazione comunale intende affidare gratuitamente ad imprese, cooperative, o singoli cittadini il servizio di cura del verde pubblico, per piccole aree ovviamente, senza oneri a carico dell'Ente locale. In cambio della tenuta in ordine di queste aree verdi, che danno decoro a tutta la città, l'affidatario del servizio potrà utilizzare tali spazi per ubicarci all'interno indicazioni pubblicitarie, gratis, che siano conformi alle norme urbanistiche e paesaggistiche previo nulla osta dell'ufficio tecnico comunale. Tra tutti co-
loro che presenteranno il progetto, l'Amministrazione comunale vaglierà quelli più idonei a dare lustro alla città concedendo la necessaria autorizzazione per poter svolgere il servizio: «La nostra è una città piena di aree verdi -spiega il sindaco Nicola Lopatriello- all'interno delle quali i cittadini possono trascorrere parte del proprio tempo libero. E questa attenzione per la natura e l'ambiente più in generale la vogliamo ancora di più preservare dando la possibilità a chi ha i requisiti di poter curare e abbellire tali giardini comunali e un domani lasciare una testimonianza tangibile di attaccamento alla propria comunità». Gabriele Elia
Sport 39
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A A segno Camoranesi, Amauri, Chiellini e Del Piero. Per gli ospiti una traversa di Santos
Reggina, una valanga di gol Sotto la neve di Torino, la Juventus travolge gli amaranto JUVENTUS REGGINA
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JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (1'st Marchionni), Sissoko, Marchisio (25'st Giovinco), Nedved; Del Piero, Amauri (31'st Iaquinta). In panchina: Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Ekdal. Allenatore: Ranieri. REGGINA (4-4-2): Campagnolo; Cirillo, Valdez, Santos, Costa; Alvarez (5'st Corradi), Barreto, Carmona (12'st Tognozzi), Barillà; Cozza (37'st Di Gennaro), Brienza. In panchina: Marino, Cosenza, Sestu, Ceravolo. Allenatore: Orlandi. ARBITRO: Damato di Barletta. Assistenti: De Luca e Petrella. Quarto assistente: Mazzoleni. MARCATORI: 28' pt Camoranesi, 44' pt Amauri, 16' st Chiellini, 27' st Del Piero (rig.). NOTE: serata fredda e di pioggia. Dalla fine del primo tempo, abbondante nevicata. Terreno di gioco gelato e imbiancato durante la gara, ma prima protetto dai teloni anti neve, tolti poche ore prima della partita, spettatori trentamila circa, una cinquantina i tifosi reggini al seguito. Ammoniti: Camoranesi, Valdez, Cozza, Santos. Angoli: 8 a 3 per la Juventus. Recupero: 1’pt. di RINO TEBALA TORINO - Quaterna della Juventus, la Reggina torna a subire dopo le due boccate di ossigeno contro Udinese e Atalanta. Un passivo pesante quello subito dalla Reggina, anche questa volta maturato dopo mezz'ora di gioco del primo tempo, con la Juventus prima in grave difficoltà e poi brava a dila-
L’esultanza dei giocatori della Juventus. A destra Barillà prova a contrastare Sissoko
gare quando la Reggina è stata costretta a scoprirsi per tentare una difficile rimonta. Nevio Orlandi ha adottato la stessa tattica di Udine e stava per riuscire nell'impresa di evitare, almeno di subire il gol nel primo tempo. La prodezza del trio Del Piero-Nedved-Camoranesi, però, ha spezzato l'equilibrio e quando la Juventus è andata in vantaggio, al primo tentativo vero, sono finiti i problemi bianconeri e sono cominciati quelli della Reggina. La squadra, molto unita nelle linee fino allo 0-0, ha cominciato a disunirsi, perdendo lucidità e tranquillità. Si è sbilanciata nel tentativo di trovare la via del gol ed ha finito per favorire il contropiede della Ju-
ventus che alla fine della prima frazione di gioco ha anche trovato la strada del raddoppio. La partita è praticamente finita e nella ripresa tra neve e contropiedi juventini è arrivata la solita quaterna. La Reggina può recriminare si un solo episodio: la traversa di Santos sull'1-0 che avrebbe potuto riportare gli amaranto in parità. Tatticamente le due squadre si sono schierate con moduli simili: quattro difensori, due esterni in mediana molto bassi per la Reggina, più offensivi per la Juventus, due centrali davanti alla difesa che la squadra amaranto ha preferito fare stazionare in mediana, al contrario della Juventus che ha giocato a trazione anteriore,
e due punte che si sono sacrificate a marcare in partenza i difensori avversari. La Reggina che ha tenuto vicine le linee arretrate, ha cercato di limitare così il raggio d'azione della Juventus che si è adoperata soprattutto sulle fasce per trovare spazi utili per arrivare al tiro. E proprio sulle fasce la squadra bianconera ha messo in difficoltà il dispositivo difensivo amaranto. CRONACA. Ventisei minuti senza tiri nello specchio della porta. Neanche Chiellini, al diciottesimo, riesce a inquadrarla di testa, su angolo di Camoranesi. Pioggia e neve creano difficoltà soprattutto alla Juventus, bloccata sistematicamente, dall'ottima Reggina
in ogni sua iniziativa. Al ventiseiesimo, però, su una punizione di Del Piero, Campagnoolo è chiamato al primo difficile intervento, preludio al gol bianconero. Al secondo tentativo, minuto ventotto, la Juventus, infatti, fa centro. Tacco di Del Piero per Nedved, cross basso da sinistra per Camoranesi e palla in rete sotto la traversa. La Reggina risponde sette minuti dopo colpendo una clamorosa traversa con Santos che devia una punizione di Brienza. Quarantunesimo, la Juventus sfiora il raddoppio con Nedved che trova Campagnolo sul tiro in corsa, ma mette al sicuro il risultato al quarantaquattresimo con Amauri. Il centravanti non arriva di testa
sullo spiovente in area, ma da terra riesce a segnare il secondo gol, beffando la difesa amaranto. Neve sempre più intensa nella ripresa, le due squadre fanno appena in tempo a concludere l'incontro. La Reggina cerca di riaprire la partita con una combinazione Brienza-Corradi-Cozza la cui rovesciata è parata da Manninger. Al sedicesimo, punizione di Marchionni e testa di Chiellini che insacca. Al ventiduesimo, Brienza sfiora la traversa su punizione, ma al ventisettesimo, arriva anche il quarto gol juventino. Cirillo atterra il nuovo entrato Giovinco e Del Piero realizza il gol numero duecentocinquanta dal dischetto.
Chiellini: «Inferiori a Inter e Milan ma lotteremo comunque fino alla fine»
Ranieri: «Un’ottima squadra» Il tecnico “dribbla” le domande sullo scudetto ed elogia il gruppo
Duello tutto muscolare tra Santos e Amauri
TORINO - La Juve torna bella sotto la neve e supera 4-0 la Reggina dimenticando subito la sconfitta di San Siro contro l'Inter. «Ci sono dei momenti in cui crei tanto e non raccogli ma questa volta siamo arrivati al gol, l’importante è crearle – spiega il tecnico della Juve Claudio Ranieri – Camoranesi non voleva uscire? Il dottore mi aveva detto più tiene il braccio giù e più gli fa male, quindi gli abbiamo detto di piegarlo. Ho aspettato ben volentieri di sostituirlo». Si torna sulle dichiarazioni della vigilia sugli obiettivi di Inter e Juve: «Loro devono vincere lo scudetto sono i campioni, noi dobbiamo migliorare la posizione dell’anno scorso. Lo abbiamo sempre detto, dal presidente al magazziniere non è una novità. Però voi credete che uno come Buffon giochi per arrivare se-
condo? Noi vogliamo fare i rimpiscatole... Cosa è cambiato quest’anno? Siamo più coesi, abbiamo un anno di lavoro alle nostre spalle, i nuovi si sono inseriti bene e abbiamo un’ottima squadra». Tornando alla gara con la Reggina: «Avevo detto ai ragazzi che la Reggina è una squadra unita, compatta e fa un buon pressing. Restando corti tra i reparti ci creavano difficoltà ed è stato importante andare in vantaggio e rompere gli equilibri». In settimana si è parlato tanto di Giovinco, di una possibile cessione in prestito a gennaio, ma Ranieri ribadisce che non si muove. «Lo scorso anno lo abbiamo mandato a maturare, ora deve restare e conquistare il posto – dice Ranieri – Il sette in pagella deve conquistarselo qui in quelle cinque o sei partite. Ci
crediamo tutti, non lo vogliamo caricare di responsabilità. Lo scorso anno ha fatto bene all’Empoli ma c'è una piccola differenza, qui non ti devi accontentare ma lottare con grandi campioni per avere il posto. Davanti a lui ha un grande quartetto di attaccanti e sulla fascia Nedved. Quale è la sua posizione ideale? Ancora non ha una posizione ben definita, potrebbe essere una seconda punta, ad Empoli è stato impiegato come esterno a sinistra e li si può ritagliare il suo spazio e non ho voluto altri giocatori in quel ruolo perchè può fare il vice Nedved». «Abbiamo sempre parlato tra di noi – è l’opinione invece di Chiellini - siamo un gradino più in basso rispetto a Inter e Milan ma questo non significa che non lotteremo fino all’ultimo. Vedremo in primavera dove saremo».
40 Sport Serie A. Del Piero arriva a quota 250 gol con la Juve: «Sono felice ma l’importante era vincere» Domenica 30 novembre 2008
Orlandi: «Atteggiamento sbagliato» L’allenatore della Reggina critico con i suoi giocatori TORINO – «Dopo aver subito due reti ci disuniamo, è successo stasera. Serviva un atteggiamento diverso, un discorso di testa. Fuori casa tre attaccanti non li possiamo reggere, ho privilegiato l’aspetto del possesso palla, a Udine era andata mnelgio ma questa sera è andata così». Parole di Nevio Orlandi al termine del poker di reti subito dalla sua Reggina nella fredda serata di Torino. « L'atteggiamento della Reggina in trasferta? Nel momento in cui subisci una o due reti non gestisci bene le energie, in casa siamo andati sotto con l’Inter e abbiamo perso al 91'. Un atteggiamento mentale su cui si deve lavorare». Non è stato impiegato l’attaccante Corradi. Perchè? «In casa abbiamo modo di avere più azioni offensive, mettere Cozza a destra ti fa avere qualità. Poi c'è il peso atletico sui cross e sui calci da fermo mentre fuori casa ho fatto questa scelta per non dare riferimenti all’avversario e favorire la fase di palleggio». Alla domanda se la lotta per lo scudetto è già da assegnare alle milanesi, il tecnico del club calabrese spiega: «La Juventus c'è e non solo perchè oggi ha vinto 4-0 contro la Reggina – chiude Orlandi – ma perchè ha dimostrato anche nelle gare precedenti di far bene. La Juventus ha un buon organico, ha calciatori di qualità, è abituata a lottare per il vertice della classifica di serie A, c'è anche lei in lotta per lo scudetto, sicuramente». DEL PIERO. «Se capita di far segnare sono contento, ma se segno lo sono ancora di più». Alessandro Del Piero, con il rigore del 4-0 realizzato ieri con la Reggina, ha raggiunto il gol numero 250 con la maglia della Juventus. «Sono felice, sono dimostrazioni di affetto, ma se si unisce alla vittoria sono più felice ancora – spiega il capitano bianconero - gli obiettivi personali li sposto a obiettivi più importanti». Glissa quando viene pronunciata la parola scudetto («E' importante continuare a migliorare»), però ammette che domani si interesserà al risultato di Inter-Napoli. «Domani Tobias (il figlio, ndr) e un occhio e un orecchio ogni tanto a Inter-Napoli», conclude sorridendo Del Piero.
PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6) – Ha mostrato buoni riflessi tra i pali, ma sui gol subiti ha potuto fare ben poco. CIRILLO (5,5) – A destra ha trovato la migliore posizione, ma ieri nei contrasti e nella corsa non è stato imbattibile. VALDEZ (5,5) – Non è sembrato al meglio della condizione, ma ha dato segni di vitalità contro avversari molto forti. SANTOS (6) – Cresce e vista d'occhio. Se l'è cavata bene contro attaccanti di levatura superiore. COSTA (5,5) – Ha alternato buoni interventi difensivi a proiezioni offensive, ma senza grandi sbocchi. ALVAREZ (6) – E' maturato anche in fase difensiva, ma è stata tutta la squadra ad aiutarlo solo per mezz'ora. Dal 5'st CORRADI (5,5) - Pochi palloni giocabili, ma quando è entrato il risultato era già acquisito. BARRETO (5,5) – Il solito contributo in termini di quantità, un po' meno sul piano qualitativo, almeno alla distanza. CARMONA (5,5) – Ha stazionato davanti alla difesa, cercando rari affondi. Era leggermente infortunato ed è uscito. Dal 12'st TOGNOZZI (sv).
Cozza contro Nedved nella tormenta di neve ieri caduta sull’Olimpico di Torino
MARCHISIO. «Sono felice di giocare nella Juventus, ho voglia sempre di fare bene, così come i miei compagni di squadra che vogliono vincere sempre. Giocare con questa maglia per me è importante, è come se si fosse realizzato sogno, arrivo dal settore giovanile fino alla
prima squadra, mi dà grande gioia». Lo ha detto Claudio Marchisio, giovane centrocampista della Juventus, al termine della vittoria dei bianconeri sulla Reggina. «In questa quadra penso che ci sia bisogno di tutti, di un ragazzo come Cristiano Zanetti che l’anno scorso
era il “re” del centrocampo – aggiunge Marchisio – c'è bisogno di tutti. Io sfrutto il momento che Ranieri mi dà, una opportunità da prendere al volo. Poi quando torneranno tutti cercherò di giocarmela con loro. Zanetti mi riempie di consigli, da lui ho solo da imparare».
BARILLA’ (6) – La spinta della Juve sulle fasce lo ha relegato in copertura, ma non sono mancati gli spunti offensivi. COZZA (6) – Ha corso molto sacrificandosi anche in copertura, ma le sue conclusioni non sono state efficaci. Dal 37' st DI GENNARO (sv). BRIENZA (6) – Fantasia nel reparto avanzato, ma è apparso troppo solo nella ricerca del gol. r. t.
L’altro anticipo. Siciliani in vantaggio con Paolucci: finisce 1-1 PALLONE D’ORO
Castillo agguanta il Catania CATANIA LECCE
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CATANIA (4-3-3): Bizzarri 6; Sardo 6, Silvestre 6, Stovini 6, Sabato 6; Carboni 6, Ledesma 6 (39' st Izco sv), Biagianti 6 (26' st Tedesco 6); Mascara 6, Paolucci 7, Plasmati 5.5 (35' st Martinez sv). In panchina: Kosicky, Alvarez, Morimoto, Silvestri. Allenatore: Zenga 6. LECCE (4-4-1-1): Benussi 6.5; Polenghi 6, Schiavi 6, Fabiano 6, Esposito 6; Munari 6, Ardito 6, Zanchetta 5.5, Ariatti 6; Giacomazzi 5 (23' st Castillo 6.5); Tiribocchi 6 (47' st Antunes sv). In panchina: Rosati, Diamoutene, Caserta, Vives, Cacia. Allenatore: Beretta 6. ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia 5.5 MARCATORI: 16' st Paolucci, 24' st Castillo. NOTE: Serata fresca, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Paulucci, Silvestre, Zanchetta, Ardito, Polenghi. Angoli: 11-1 per il Catania. Recupero: 2'
pt, 3' st. CATANIA – Primo pareggio al «Massimino» per il Catania dopo sei successi e una sconfitta. Mascara e compagni devono accontentarsi dell’1-1 contro un buon Lecce. Complessivamente discreta la prova dei rossazzurri che cercano la vittoria con più insistenza davanti a un avversario che si gioca la sua partita non rinunciando a contrattaccare. Dopo il gol di Paolucci Beretta azzecca il cambio inserendo Castillo, autore poco dopo del gol del pareggio. La partita si sblocca nella ripresa con Paolucci che al 16' segna con un diagonale di sinistro dopo un assist casuale di Biagianti. Il gol cambia i piani del Lecce, ora costretto a far e la partita. Beretta per dare più sostanza all’attacco inserisce Castillo tirando fuori un poco incisivo Giacomazzi. Mossa decisamente azzeccata perchè 1' dopo il suo ingresso in campo l’argentino firma il pareggio con un gran destro al limite dell’area; terzo gol per lui.
I fotografi di France Football da C. Ronaldo ROMA – Ormai sembrano non esserci più dubbi: sarà Cristiano Ronaldo a ricevere il Pallone d’Oro 2008, assegnato dalla rivista France Football. È quanto sostiene “The Sun” svelando che il magazine francese ha già mandato i fotografi a Manchester per le foto di rito, che sarebbero state scattate venerdì e che, come ogni anno, vedono ritratto il vincitore accanto al premio. Il giornale d’Oltremanica non ha dubbi: «Cristiano Ronaldo ha già il premio nella borsa», titola. L’annuncio ufficiale, però, arriverà solo martedì. L’attaccante portoghese, 23 anni, era comunque già dato come favorito e anche molti altri calciatori si erano espressi in suo favore. «Ha vinto la Champions e la Premier, sono convinto che sarà lui a vincere il premio», ha ammesso Lionel Messi. «E' uno dei migliori giocatori al mondo - ha invece assicurato Robinho - sono sicuro che vincerà anche il Fifa World Player – ha aggiunto, spingendosi oltre, il brasiliano – perchè se lo merita».
SERIE B RISULTATI
Grosseto: che tonfo a Vicenza ROMA – Terzetto al comando della serie B, otto squadre racchiuse in tre punti ai vertici della classifica. Il Vicenza sorpende il Grosseto: La squadra toscana (resta al primo posto con 28 punti) inciampa allo stadio «Menti» e torna dalla trasferta in Veneto con il pesantissimo 5-0. I biancorossi di Gregucci a segno con Sgrigna, Bjelanovic (doppietta), Raimondi e Bernardini. L’Empoli di Silvio Baldini soffre al «Castellani» ma riesce a spuntarla sul 3-2 nel match casalingo contro un coriaceo Piacenza. Per l’undici toscano le reti di Corvia, Lodi e Rickler (autogol); ospiti biancorossi a segno con lo spagnolo Aspas e Bianchi. Il Brescia rilancia le proprie quotazioni in zona promozione.
La squadra lombarda di Nedo Sonetti porta via la preziosa vittoria esterna al «Martelli» di Mantova. Per le «rondinelle» protagonista l'attaccante Caracciolo, autore di una doppietta. Sterile la reazione dei «virgiliani» di Costacurta. Il Bari cade al «San Nicola» nel match casalingo contro l’Albinoleffe. La squadra bergamasca espugna il campo pugliese con il punteggio di 2-1 e si rilancia nella posizioni alte della classifica. Per gli ospiti le reti di Gervasoni e Renzetti nel giro di due minuti e prima del tentativo di rimonta del Bari con la rete di Caputo. Il Sassuolo impatta ad Ascoli contro i marchigiani che portano via un punto prezioso. Pareggio che infatti interrompe la serie nega-
tiva di risultati della squadra di Chiarenza ora al penultimo posto in classifica. Ascoli che sbloccava il punteggio al minuto 30' con il bel gol di Di Donato. Il pareggio degi emiliani in chiusura di prima frazione di gioco, dal dischetto con lo «specialista» Salvetti. Colpo esterno del Rimini che ad Avellino porta via l'intera posta in palio ai danni della squadra di Campilongo. La squadra di Campilongo interrompe una striscia di risultati positivi con le reti di Docente e Ricchiuti per gli ospiti romagnoli. Il Cittadella debutta nel proprio stadio (al «Tombolato») e davanti al pubblico amico ma non va oltr elo 0-0 contro l’Ancona. Dorici che hanno chiuso il match in inferiorità numerica
per l’espulsione di Rincon ad un minuto dal termine. Modena e Livorno non rischiano più di tanto e si dividono la posta in palio. Un punto prezioso soprattutto per gli emiliani che però rimangono in fondo alla classifica. Il Pisa torna brillante e vince 31 in casa contro il Frosinone. La squadra nerazzurra di Ventura sfrutta al meglio il fattore campo e rifila tre reti ai ciociari (Joelson, Degano e Greco) che riescono solo ad accorciare le distanze con il gran gol di Tavares. Il turno numero sedici del campionato di serie B si chiuderà lunedì sera con il posticipo (ore 20.45) del «Rocco». A Trieste, la squadra di Rolando Maran riceverà la visita del Treviso.
Ascoli - Sassuolo Avellino - Rimini Bari - Albinoleffe Cittadella - Ancona Empoli - Piacenza Mantova – Brescia Modena - Livorno Pisa - Frosinone Salernitana – Parma Triestina – Treviso Vicenza – Grosseto
1-1 0-2 1-2 0-0 3-2 0-2 0-0 3-1 1-2 (venerdì) domani ore 20.45 5-0
CLASSIFICA Sassuolo, Empoli e Grosseto 28, Parma e Brescia 26, Livorno, Albinoleffe, Bari 25, Vicenza e Triestina 23, Mantova 22, Ancona e Pisa 20, Frosinone, Salernitana e Rimini 19, Piacenza 17, Cittadella e Avellino 16, Treviso e Ascoli 12, Modena 11
PROSSIMO TURNO - 06/12/2008 ore 16 Ancona-Pisa, Brescia-Albinoleffe, Empoli- Bari, Frosinone-Sassuolo, Grosseto-Cittadella, LivornoSalernitana, Modena-Ascoli, Parma-Avellino, Piacenza-Triestina, Rimini-Vicenza, Treviso-Mantova
Sport Sfide di prestigio ad Arezzo e Gallipoli
Domenica 30 novembre 2008
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Due incroci in vetta ne approfitta il Foggia? J. Stabia per rialzarsi Bazzani, stagione finita Arezzo
IL PRONOSTICO
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Benevento
Arbitro: GIANCOLA di Vasto Assistenti: Donini-Ranghetti AREZZO. Dal ritiro di Norcia arrivano so- BENEVENTO. Soda non rinuncia a Cejas, lo brutte notizie per l’Arezzo: Cari perde in nonostante l’influenza che lo ha tenuto ferun sol colpo l’attaccante Chianese e l’ester- mo fino a giovedì. Convocato, l’argentino dono Cavagna. Situazione critica in attacco vrebbe essere anche regolarmente in campo dove non è disponibile lo squalificato Ba- al fianco di De Liguori. A sorpresa c’è anche il clet. Possibile, quindi, un cambio di modu- brasiliano Tesser difficile però che per l’ex talo, dal 4-4-2 al 4-3-3, con Bondi e Croce a rantino ci sia posto in panchina. La formasupporto della punta centrale Martinetti. zione di partenza ad Arezzo non dovrebbe Ballottaggio per il portiere: si giocano la mutare rispetto a domenica scorsa, anche se maglia Paoletti ed il rientrante Marcona- Soda ha annunciato qualche piccolo cambiato. mento tattico. AREZZO (4-3-3): Marconato; Bricca, Ter- BENEVENTO (4-4-2): Gori; Cattaneo, Lanra, Fanucci, Grillo; Miglietta, Beati, Matu- daida, Ignoffo, Colombini; Statella, Cejas, De te; Bondi, Martinetti, Croce. A disp.: Pao- Liguori, Palermo; L. Castaldo, Clemente. A letti, Conte, Djuric, Doga, Togni, Vigna, disp.: Corradino, Ferraro, Aquilanti, Cinelli, Lauria. All.: Cari. Imbriani, Bueno, Di Piazza. All. Soda.
Foggia
IL PRONOSTICO
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Paganese
Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Cinque-Amati FOGGIA. Dopo due pareggi consecutivi (contro Benevento e Taranto), il Foggia vuol ridare fiato al discorso promozione. Il tecnico Novelli dovrà fare a meno di Zanetti (squalificato e comunque fermo per non meno di dieci giorni, lieve infortunio) e forse anche di Colombaretti. Al centro rientra Coletti. Ballottaggio in attacco tra Del Core e Germinale, autore di una doppietta domenica. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colomba, Lisuzzo, Rinaldi, Pezzella; Coletti, Pecchia, D'Amico; Troianiello, Salgado, Del Core. A disp.: Milan, Colombaretti, Burzigotti, Mancino, Velardi, Piccolo, Germinale. All: Novelli.
J. Stabia
PAGANI. Capuano deve ancora una volta rinunciare a Taccola, leader della difesa, che deve scontare il secondo di quattro turni di squalifica. Chiavaro è costretto ad accentrarsi e sul centro-destra della difesa ci va nuovamente Imparato. Rientrano da squalifica Antonio Esposito e Bacchi: il primo si riprende la fascia destra, il secondo è in ballottaggio con Ingrosso per quella sinistra. In attacco Di Cosmo favorito su Mendil. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli; Imparato, Chiavaro, De Giosa; Esposito, Berardi, Caracciolo, Stentardo, Ingrosso; Tisci; Di Cosmo. A disp.: Melillo, Costanzo, Bacchi, Capodaglio, Iraci, Lasagna, Mendil. All.: Capuano.
IL PRONOSTICO
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Lanciano
Arbitro: PAPARAZZO di Catanzaro Assistenti: Scarano-Calò CASTELLAMMARE DI STABIA. Morgia perde un riferimento prezioso al centro della difesa (Maury, appiedato per un turno dal giudice sportivo), ma ritrova sia Brunner che Ametrano, entrambi rientranti da squalifica. A sostituire Maury ci dovrebbe pensare Gritti, mentre Ametrano dovrebbe riprendere posizione in mediana lasciando scivolare di nuovo in panchina De Rosa. Ballottaggio sulla trequarti tra Amore e Peluso. JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner; D’Ambrosio, Geraldi, Gritti, Radi; Ametrano, Monticciolo; Capparella, Grieco, Amore; Biancolino. A disp.: Della Corte, Marino, De Rosa, Mineo, Artistico, Morello, Peluso. All.: Morgia.
Pistoiese
LANCIANO. La Virtus Lanciano ha raggiunto una località vicino Castellammare di Stabia, venerdì sera. Ancora in dubbio l’impiego di Bolic. Il serbo in settimana non si è allenato regolarmente e rischia di dare forfait. Nel caso non dovesse farcela, Daleno sembra favorito su Erba. Per il resto, l’undici rossonero non dovrebbe presentare novità rispetto a domenica scorsa. LANCIANO (4-2-3-1): Aridità; Bognar, Bolic, Oshadogan, Mammarella; Cossu, El Kamch; Turchi, Alfageme, Romano; Morante. A disp. Bordeanu, Daleno, Erba, Amenta, Volpe, Colussi, Tarquini. All.: Di Francesco.
IL PRONOSTICO
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Ternana
Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Paglione-Vuolo PISTOIA. Gli arancioni di Polverino, reduci TERNI. Gallipoli, Potenza e Paganese: la dalla sconfitta interna di Coppa Italia con la Ternana è in serie positiva da tre turni. La Cremonese, chiedono strada alla Ternana. trasferta di Pistoia nasconde molte insiL'unico successo sin qui ottenuto in campio- die, a partire dalla “tenuta” del centrocamnato, infatti, risale a quasi tre mesi fa, all'1-0 po di mister Baldassarri. Papini sarà regoinferto all'attuale capolista Crotone a Pi- larmente in campo, anche se reduce da un stoia. Il tecnico, che ha convocato 19 elemen- acciacco e non al top della condizione. Dubti (il più autorevole candidato alla tribuna è bi anche per il “gemello”, Di Deo che venerFanasca), dovrebbe affidarsi ancora al giova- dì si è fermato a causa di uno stato febbrile. ne Quadrini, prodotto del vivaio della Roma. Al suo posto potrebbe giocare Cardona. PISTOIESE (4-1-3-2): Conti; Di Berardino, TERNANA (4-4-2): Ginestra; Bizzarri, Bartolucci, Ghinassi, Fautario; Muwana; Sartor, Di Dio, Cibocchi; Morello, CardoQuadrini, Guerri, Femiano; Cipolla, Bellaz- na, Papini, Concas; Rigoni, Perna. A dizini. A disp.: Mareggini, Cutrupi, Breschi, sp.Visi, Tedeschi, Pedotti, Bussi, Di Deo, Lanzillotta, Carozza, Cortese, Falomi. All.: Noviello,Scappini. All. Gabriele BaldasPolverino. sarri
Cavese
IL PRONOSTICO
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Taranto
Arbitro: COCCIA di San Benedetto Assistenti: Pavesi-De Falco CAVA DE’ TIRRENI. Non c’è Lacrimini e TARANTO Con una difesa tutta nuova, capitan Nocerino ritorna a presidiare la per emergenza: senza D’Alterio e Migliacfascia sinistra difensiva riaprendo di con- cio, il tecnico Dellisanti dovrà inventare seguenza le porte della formazione titola- un reparto inedito. Anche perché il fredre ad Ischia. Recupera Scartozzi, che cure- do tra la società e Pastore ha escluso (a rà come al solito la regia. Schetter rientra meno di sorprese) il rientro del capitano dalla squalifica. Tra i venti convocati ci so- in formazione titolare. Giocherà a destra no pure Anaclerio e Aquino, candidati pe- il giovane Cesareo, della Berretti. Nel dubrò alla panchina. Ballottaggio Tarantino- bio se giocare con il 4-4-2 o il 4-1-4-1 al moBernardo sulla trequarti. mento Dellisanti sembra preferire il priCAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Frezza, mo. Farina, Ischia, Nocerino; Alfano, Scartoz- TARANTO (4-4-2): Faraon; Cesareo, Sozi, Favasuli; Tarantino, Schetter; Sorren- sa, Prosperi, Di Bari; Cazzola, Shala, Giortino. A disp.: Petrocco, Pierotti, Anaclerio, gino, Micco; Caturano, Dionigi. A disp. Porro, Aquino, Bernardo, Mallardo. All.: Nordi, Barrios, Pastore, Selvaggi, BarrotCamplone. ti, Sciaudone, Marolda. All. Dellisanti.
Gallipoli
IL PRONOSTICO
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Crotone
Arbitro: RUINI di Reggio Emilia Assistenti: Griffa-Iori GALLIPOLI. Giannini non cambia: dà fiducia all’undici titolare delle ultime sfide per trovare il riscatto dopo il ko di Benevento. Riconferma il 3-5-2 con gli esterni Vastola e Cangi (con in panchina il rampante Giacomini). Recuperato Cimarelli a pieno ritmo, Suriano è ormai disponibile. Difficile il recupero di Sissoko, che è infortunato come Savino. GALLIPOLI (3-5-2): Rossi; Bonatti, Molinari, Antonioli; Vastola, Russo, Esposito, Mounard, Cangi; Ginestra, Di Gennaro. A disp.: Marcandalli Giacomini, Zampa, Cini, Cimarelli, Marzeglia, Riccardo. All.: Giannini.
Perugia
CROTONE. Moriero non recupera Concetti e perde di nuovo Maietta per un problema muscolare. Tra i pali ci sarà Farelli, mentre al posto del difensore dovrebbe essere impiegato Borghetti. Il tecnico leccese sta valutando se schierare pure la seconda punta (Paponetti), anche se l’impressione è quella che il modulo non subirà particolari variazioni. CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Rossi, Borghetti, Morleo; Pacciardi, Galardo; Petrilli, Espinal, Basso; Russo. A disp.: Senatore, Figliomeni, Scognamiglio, Aurelio, Caetanio, Triarico, Paponetti. All.: Moriero.
IL PRONOSTICO
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Marcianise
Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Orlandi-Romei PERUGIA. Seconda partita consecutiva in casa per il Grifo che contro il Real Marcianise vuole bissare il successo ottenuto contro l’Arezzo e Sarri conferma la stessa formazione che ha vinto con i toscani. Occhi puntati su Ercolano, il centravanti contro i toscani ha ritrovato il gol e ha una grande voglia di continuare su questa strada. Non convocato il portiere di riserva Bianchi per un problema al ginocchio. PERUGIA (4-2-3-1): Benassi; Zoppetti, Cudini, Pagani, Barbagli; Passiglia, Gatti; De Giorgio, Mazzeo, Cutolo; Ercolano. A disp.: Coletti, Accursi, Minieri, Pizzolla, Mezavilla, Campagnacci, Ferrari. All.: Sarri.
Sorrento
MARCIANISE. Marcianise con l’infermeria completamente vuota dopo i recuperi di Poziello, che potrebbe anche giocare, e Porpora. Fusi medita qualche variante: D’Ambrosio in regia e Porpora al centro della difesa. Confermato il moduolo 4-4-2, tocca vedere se il tecnico giallorosso intende rischiare anche Poziello, rientrato domenica scorsa, dal primo minuto. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Porpora, Vanacore; Di Napoli, D’Ambrosio, Romano, Russo; Poziello, Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Murolo, Della Ventura, Manco, Galizia, Tedesco. All.: Fusi
IL PRONOSTICO
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Pescara
Arbitro: RUSSO di Milano Assistenti: Iannilli-Ernetti SORRENTO. Alle prese con tre squalifica- PESCARA. Stagione finita per Bazzani ti, l’ex Simonelli è pronto a varare un altro che dovrà essere operato al ginocchio, a Sorrento per la partita casalinga contro il Perugia, dal professore Cerulli. Per la traPescara. Nessun dubbio in attacco: Bian- sferta di Sorrento, sono fuori i soliti Giucone farà coppia con Ripa. Davanti a Bot- liano, Romito, De Sousa, Verratti e, molto ticella, scontato il rientro di Demartis al probabilmente, non sarà utilizzabile Carfianco di Lo Monaco e Panarelli. A centro- dinale, bloccato da un problema agli adcampo incerto il recupero di Nicodemo, duttori. Da valutare le condizioni del trepotrebbe rientrare Agnelli, con Fialdini quartista Di Vicino dolorante per una tendinite. Recuperato Iandoli a Sorrento più accentrato. SORRENTO (3-4-1-2) Botticella; Demar- rientrano Indiveri e Felci. tis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, Nicode- PESCARA (4-5-1): Indiveri; Camorani, mo, Maiorano, Fialdini; La Vista; Bianco- Pomante, Siniscalchi, Vitale; Felci, Ferrane, Ripa. A disp.: Spadavecchia, Iorio, An- resi, Stella, Di Vicino, Zeytulaev; Simon. A geli, Agnelli, Ferrara, Strambelli, Greco. disp.: Prisco, Diliso, Sembroni, Prizio, Pisciotta, Corsi, Iandoli. All.: Galderisi. All.: Simonelli.
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Sport
Domenica 30 novembre 2008
Cammarota, uno dei migliori a Caserta col Marcianise
Arleo debutta al Viviani anche contro i detrattori: “Rispetto tutti”
«Potenza, dobbiamo osare» Con il Foligno il primo spareggio salvezza PASQUALE Arleo torna al Viviani, dopo il buon esordio di sette giorni fa, con una missione precisa: salvare il Potenza. Che poi ci riesca anche attraverso il gioco, sarà un di più che servirà esclusivamente a recuperare consensi per la squadra e per se stesso. Inevitabile, infatti, pensare a quale sarà la reazione del “tifoso medio” a rivederlo in panchina, ad agitarsi e a gesticolare, a distanza di sette mesi dall’ultima volta (Potenza-Gallipoli), dopo tutto quello che è accaduto e dopo la fine di un idillio che sembra indistruttibile per via di quel miracoloso campionato vinto e che restituì la C1 dopo 14 anni al capoluogo lucano. Arleo sa benissimo che potrebbe non ricevere applausi, anzi: «Ho profondo rispetto per la tifoseria del Potenza, sia quella più calda, sia quella media. Accetterò di buon grado tutto quello che accadrà dal momento che il mio solo intento è quello di salvare il Potenza». Assai umano il tecnico quando comunque confida ai cronisti di “sentire” particolarmente questo ritorno: «L’emozione è tanta, non lo nego, così come la voglia di dimostrare quanto tengo al Potenza a dispetto di chi invece in questo periodo
Pasquale Arleo prima del match di sette giorni fa a Caserta
mi ha accusato dell’esatto contrario». Con Arleo, di sfuggita, si tratta anche il tema della scarsa affluenza di pubblico in casa e lui serafico: «Bisogna riconquistare la fiducia soprattutto di quelle persone che contano di andare allo stadio per vedere una buona partita. Finora non è quasi mai stato così, il livello dello spettacolo offerto potrebbe aver consi-
gliato alla gente di starsene a casa. Ci vuole un po’ di pazienza, ma questo è un discorso futuro. Adesso contano i punti». Impossibile dare torto all’allenatore che si avvicina alla sfida con il Foligno con la grinta e la determinazione dei giorni migliori, ben sapendo che quella odierna è un’occasione che non può non essere sfruttata: «Il cammino interno finora è stato
decisamente magro. Solo una vittoria e due pareggi non rappresentano il massimo per chi si deve salvare. Dobbiamo vincere questa gara anche se non è il caso di esasperare i toni. Siamo tutti consapevoli di quanto potrà valere battere una diretta concorrente e dobbiamo cercare di farlo in tutti i modi. L’ho detto ai ragazzi: dobbiamo osare». Quindi, come riferiamo a parte, tridente e squadra assai propositiva. «Aggressiva fin da subito», spiega Arleo che quasi detta ai suoi la ricetta per venire fuori da questo ultimo posto in graduatoria che rischia di diventare una zavorra insopportabile per il Potenza. «Ora la squadra si sta ritrovando - spiega l’allenatore - se allunghiamo la striscia dei risultati possiamo risalire prima di quanto sia possibile credere». Questo, ovviamente, non vuol dire accontentarsi: «Lo dicevo prima, dobbiamo osare. certo con me il Potenza tenterà sempre di vincere le partite, siano esse in casa o fuori. Poi si possono anche perdere, ma almeno bisogna provarci». Oggi sarà così, senza mezzi termini, e indipendentemente dal valore di un avversario gui-
dato da un tecnico, Indiani, che con Arleo ha fatto il supercorso di Coverciano per il patentino di allenatore. «Lo stimo come tecnico e come persona - dice il potentino - so che ha sempre proposto un calcio offensivo e non credo proprio che possa venire al Viviani a fare le barricate, nonostante il Foligno non stia vivendo un periodo buono e sia in emergenza per qualche assenza di troppo». L’unico pensiero è dunque per il Potenza, arbitro del suo destino. L’obiettivo, anche per questa giornata è puntare diritto alla Pistoiese o a quel penultimo posto che potrebbe consentire di giocare un po’ più sereni. Ma non solo i toscani: proprio gli umbri che si opporranno questo pomeriggio a Cammarota e soci, sono un punto di riferimento. Domarli in casa avrebbe un duplice effetto: rigenerativo per i rossoblù, mortificante per i biancazzurri. Evidentemente potrebbe essere anche il contrario, ma la consapevolezza di tutti deve essere che, comunque vadano a finire questi 90’ il campionato del Potenza non sarà certo finito. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
La formazione Masini centravanti, Cozzolino esterno su loro precisa indicazione
Il tridente lo scelgono i calciatori IL POTENZA che affronterà il Foligno è bello e fatto. La rifinitura di ieri mattina non ha fatto altro che confermare le prime impressioni settimanali di Arleo. Serve velocità di pensiero, come ama dire il tecnico, specie in mezzo al campo. Il terreno pesante potrebbe aver orientato Sarno verso la panchina, così come Mamede che sarà inserito a gara in corso per poter dare il suo contributo alla squadra, ma soprattutto per aumentare il minutaggio nelle sue gambe e presentarsi tirato a lucido per la prossima gara, in trasferta, contro il Pescara. Quindi, nonostante le prove in settimana di una difesa a quattro, l Potenza si presenterà con tre centrali a protezione di Groppioni. Ossia, capitan Cuomo con Dei e Di Bella ai suoi fianchi.
L’ipotesi dei quattro, però, non è esclusa a priori, visto che Arleo dice: «Dipenderà anche da che tipo di partita farà il Foligno. Noi abbiamo provato in settimana diverse soluzioni, ma inizieremo come domenica scorsa». Quindi retroguardia a tre e chiavi del gioco affidate alla coppia Cammarota-Berretti: «In questo momento mi assicurano qualità e quantità», spiega il tecnico, rinviando l’impiego di Montesanto e Prevete (dato in crescita) a un altro momento. Sargà soprattutto lì, nel cuore della manovra, che il Potenza si gioca gran parte della sua partita. A detta di Arleo servirà velocità e grande pressione fin dai primi minuti, senza pensare alle condizioni di un terreno di gioco che limiterà
pesantemente la resistenza dei protagonisti della domenica. «I due hanno anche il tiro e gli inserimenti, e in gare come questa sono sicuramente armi in più», la spiegazione dell’allenatore. Fatto sta che il pacchetto che ha decisamente convinto, sette giorni fa a Caserta con il Marcianise, non si tocca, per cui toccherà a Lolaico, a sinistra, e a Vianello, sul versante opposto, coprire la fascia di competenza, assicurando anche adeguata spinta in fase offensiva. La novità, rispetto alla gara con i casertani, è in attacco. E’ assente Nolè per squalifica (a tal proposito ricordiamo che i diffidati del Potenza, ossia i calciatori che alla prossima ammonizione saranno squalificati, sono Di Bella, Vianello, Cammarota e Cozzolino) e al suo po-
sto Arleo inserisce l’argentino Gerardo Masini, finora presente 11 volte, ma per un minutaggio di appena 353 minuti. Per la composizione del tridente di attacco, Arleo si è affidato in settimana alle richieste dei calciatori stessi. Specie per quelli che l’allenatore non conosceva. Arleo ha proposto una serie di schede con tutti i moduli di gioco e ha chiesto a ciascuno di “fare l’allenatore”, ossia di schierarsi nella migliore posizione possibile. Cozzolino ha chiaramente lasciato intendere di trovarsi meglio se dovesse partire in posizione esterna. Masini ha chiesto espressamente di poter giocare da centravanti. «Iniziamo così, stando soprattutto al volere dei calciatori stessi che un domani
Cozzolino giocherà esterno sinistro d’attacco
non potranno mai dire di essere stati impiegati in una posizione che non gradiscono», ha aggiunto l’allenatore che completa il pacchetto con la conferma di Delgado. I colpi di Sarno saranno disponibili: il napoletano partirà dalla panchina magari per poter essere impiegato quando l’intensità del gioco si abbasserà: «E’ molto
galvanizzato dalla convocazione in nazionale - ha detto Arleo - calcia bene le punizioni e la sua imprevedibilità può esserci utile». La certezza è che il potentino crede molto al giocatore. Se non avesse piovuto cos tanto, Vincenzino sarebbe stato impiegato dall’inizio. a.p.
Sport
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TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Due punti in 6 gare e una serie di indisponibili. Difesa nuova
In crisi e in emergenza FOLIGNO. E' crisi nera. Oltre ai risultati che tardano ad arrivare, alla vigilia della sfida contro il Potenza, in casa Foligno il tecnico Paolo Indiani dovrà fare a meno di numerosi elementi della rosa biancazzurra. Out per squalifica Filippo Furiani, mentre l'infermeria folignate è piena zeppa. Petterini e Signori, infortunati di lungo corso, forse non recupereranno neanche per la prossima (il derby col Perugia), mentre sono stati costretti a rimanere a casa anche il difensore Fabio Buscaroli e Pasquale Iadaresta. Praticamente indisponibile anche Luca Bisello Ragno, che comunque è partito con la squadra e stringerà i denti in caso di un'ulteriore emergenza degli ultimi minuti. L'unica nota positiva deriva dal ritorno di Fiuzzi, che tornerà titolare in difesa. A centrocampo spazio al giovane Lispi, con De Paula che è in
forte dubbio in attacco; nel caso è pronto Cardarelli. Il tecnico del Foligno cambia tutto in difesa puntando forte sul terzetto: torna Fiuzzi sul centro sinistra dunque, Guastalvino e Pencelli completano il pacchetto arretrato dinanzi all’estremo difensore Ripa. Lispi è il candidato primo per la corsia mancina in mediana, sul lato opposto gode di libertà illimitata Baldanzeddu che avrà licenza di spingere lungo la sua corsia di competenza. Licenza sì, ma con un occhio di riguardo verso gli esterni del Potenza. Rispetto a domenica scorsa cambia tutto in mediana per le vie centrali. Il tecnico affida il cuore del reparto a due ventenni di lusso: Mandorlini e Cotza garantiranno copertura e impostazione verso la trequarti. Qui agirà Coresi (due reti finora in campionato) che cercherà di inventare in verticale per il tandem avanza-
to composto da Turchi e De Paula. Il duetto sudamericano ha tuttavia smarrito la via del gol. Il brasiliano ha realizzato finora quattro reti, l’argentino ha timbrato il cartellino di bomber soltanto in una occasione (nell’ultima vittoria della squadra datata 21 settembre). Già, il Foligno non riesce proprio a vincere. La serie negativa è arrivata a contare tre sconfitte consecutive, nelle ultime sei gare ha collezionato soltanto due punti. Dall’avvento del neo tecnico Indiani la squadra non è ancora riuscita a sbloccarsi. Sconfitte contro Benevento, Cavese e Lanciano. Contro il Potenza oggi un po’ tutti aspettano una risposta concreta dal campo; l’importante è tenere a debita distanza la compagine di Arleo che insegue dai bassifondi della classifica. È di questo avviso Marcello Pizzimeti, responsabile dell’area tecnica del Foligno: “Questa è una gra
importantissima per i ragazzi, uno scotro diretto a tutti gli effetti. I ragazzi dovranno guardarsi dentro e trovare la forza necessaria
per uscire da questa situazione. Dobbiamo assolutamente cercare di fare punti sul loro campo, soprattutto per mantenere invariato il
nostro distacco in classifica. Certamente è di importanza primaria interrompere la scia di sconfitte”. Fabio Luccioli
L’anno scorso la B sfiorata
Dall’arrivo di Indiani tre gare e tre sconfitte
Quanto lontani i tempi di Bisoli
«Evitiamo un altro ko»
FOLIGNO. Ma che colpa ne aveva Cevoli? Chissà cosa ne pensa l’allenatore riminese dell’avvicendamento tecnico del quattro novembre. Il vertice societario del Foligno allora non ha avuto dubbi. Fuori l’emergente, dopo due pareggi consecutivi con Arezzo e Pescara, dentro il più accreditato Indiani per riconvertire il bel calcio con la passione del pubblico. Tante parole, in realtà pochi fatti. L’ “accoppato” Cevoli ne avrebbe di cose da dire; lo “sponsorizzato” Indiani ne avrebbe invece da ridire. Intanto il tecnico fiorentino è alle prese con un inizio mandato “scottato” da tre sconfitte consecutive. Decisamente qualcosa non va in seno al progetto tecnico del Foligno. Se un tecnico di tale calibro non riesce a produrre una sterzata significativa vuol dire che il problema è a monte. E forse non riguardava neanche l’esordiente tecnico riminese. In estate la società aveva strombazzato a piè polmoni che il collaudato progetto del Foligno non avrebbe cambiato matrice identitaria. Ancora una volta tante parole a vuoto. Poiché nulla di ciò che si era programmato in passato ha trovato riscontro nell’utlimo progetto. Via Bisoli, autore dell’ultimo miracolo targato 2007/2008: sogno promozione svanito nella semifinale con il Cittadella, cadetteria annusata ma non perseguita fino in fondo. Via anche i protagonisti d’eccezione che avevano predisposto l’ultima scalata nel calcio professionistico. Bisoli ha raggiunto Cesena, e dietro s’è portato l’intera ciurma della mediana: Segarelli, Zebi e Bonura. L’esodo è continuato anche dalla trequarti in su, via Noviello (destinazione Ternana), corsa vero il nord per Parolo e Girardi per rifondare il Verona. Via i
FOLIGNO. “Sarà importantissimo evitare una nuova sconfitta”. L’incipit del discorso è chiaro, scarno, essenziale. Le parole del tecnico Indiani non lasciano spazio ad interpretazioni di varia natura. Il Foligno non può proprio più fallire, il tecnico non può fallire. Finora lo ha fatto in tre occasioni, praticamente dal momento del suo insediamento sulla panchina. Tre gare, zero punti, appuntamento con il riscatto rimandato. Ma che tipo di gara riserverà Potenza. Il tecnico non si fida ed afferma: “Il Potenza sarà una brutta gatta da pelare – afferma Paolo Indiani – Per loro sarà una gara importantissima perché vorranno risollevarsi dall’ultimo posto in classifica. Da parte nostra c’è assoluta voglia di riscatto dopo i primi passi falsi. Poi c’è la volontà di tenere a debita distanza il Potenza, se dovessero batterci si metterebbero ad un punto da noi, una condizione assolutamente da evitare”. Da evitare è certamente un nuovo risultato negativo, sarebbe davvero troppo dopo un cambio tecnico. “Non andremo sicuramente a fare la vittima sacrificale. Vogliamo tornare a tutti i costi con un risultato positivo. Mi aspetto una gara difficile, ma una grande reazione da parte della squadra: voglio maggiore cattiveria e malizia durante i novanta minuti di gioco”. Gara difficile, tenendo conto di un Potenza ringalluzzito dalla cura Arleo: “Con il cambio di allenatore il Potenza è più forte – continua Indiani – Arleo conosce bene la piazza ed il gruppo, dunque ha fatto subito presa sull’intero ambiente. È un gran motivatore oltre ad essere un tecnico preparato”. Potenza rinvigorito, ma quali pedine temere di più?: “Cozzolino è un ottimo elemento, un attaccan-
Bisoli, ex del Foligno
pezzi pregiati dunque, in entrata poche pedine di qualità. A conti fatti il Foligno di quest’anno sta conoscendo una delle sue peggior stagioni degli ultimi anni. Sembrano lontani anni luce le stagioni in cui la squadra metteva in fila avversarie e promozioni. Nel 2005 la squadra regalò la pubblico il ritorno al calcio professionistico atteso per ben vent’anni. Immediata salvezza l’anno successivo, tanto per preparare il terreno per tentare un’altra scalata. Cosa che avvenne con Pagliari nel maggio del 2007: dalla D alla C1 nel volgere di due anni, un segno del destino. Lo scorso anno Bisoli prese le misure giuste e per poco la cadetteria non divenne una realtà. Rimase un miraggio, ma a portata dello sguardo del pubblico che intanto ci aveva preso gusto. Un gusto che tuttavia è andato perso nella stagione attuale: squadra ancora impacciata e avvicendamento tecnico non ancora fruttifero. Che sia necessaria una rivisitazione d’organico? Andrea Buonaiuto
Potenza? Brutta gatta da pelare per noi Arleo, che motivatore Temo Berretti e Cozzolino te di grandi potenzialità. Ma occhio anche a Berretti”. Un occhi di riguardo il tecnico finora lo ha riservato alla sua squadra durante gli allenamenti. Tante da cose da rivedere, tante incertezze da eliminare. Il quadro è già abbastanza chiaro ad Indiani: “Credo che facciamo troppi errori nella fase difensiva, errori marchiani in alcuni casi. Penso che soltanto col lavoro possiamo migliorare ed invertire la tendenza. C’è ancora tempo ma non possiamo sprecarne più”.
Troppi errori in queste prime tre partite della sua gestione, errori spesso decisivi che hanno condannato a tre sconfitte. Esordio amaro a Benevento, pesante battuta d’arresto casalinga in casa con la Cavese, tris completato con la sconfitta di Lanciano: “Delle tre la sconfitta più pesante è stata proprio l’ultima di Lanciano, ho visto in campo una squadra svogliata, rinunciataria, soprattutto nel secondi tempo. Con Cavese e Benevento invece sono stati gli episodi a condan-
narci”. Non passano inosservate dunque le incertezze difensive. Che sia un appello alla dirigenza per intervenire in sede di mercato?: “In questo momento non si può parlare assolutamente di mercato, anche perché si corre il rischio di creare inopportuni alibi alla squadra. I ragazzi hanno invece la mia massima fiducia”. Il Foligno ha un solo obiettivo di stagione, e non potrebbe essere altrimenti visto l’infausto cammino: “Certamente non possiamo pensare ad altro che non sia la salvezza, da raggiungere senza passare per i play-out. Credo che l’organico sia discreto per raggiungere questo traguardo. Il nostro girone è abbastanza livellato, soprattutto nei quartieri alti, ci sono contenuti agonistici molto elevati”. a.b. sport@luedi.it Paolo Indiani ha preso in gestione il Foligno da tre partite, collezionando altrettante sconfitte
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Sport Igea e Manfredonia tentano il colpaccio esterno
Domenica 30 novembre 2008
Aversa, uno spareggio salvezza Noicattaro a Gela Cosenza e Catanzaro pensano anche al derby Aversa
IL PRONOSTICO
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Lamezia
Arbitro: DI FRANCESCO di Teramo Assistenti: Maruccia-Parisse AVERSA. Dopo il passo falso con la Scafate- AMMIRATA dovrà rinunciare gioco forza se, per l’Aversa arriva lo spareggio salvezza allo squalificato Ciotti (il suo posto verrà con il Lamezia. Sergio deve rinunciare a Zol- preso da Sanso) e agli infortunati di lungo fo, Maraucci ed Improta. Al centro della dife- corso Manca, Pascuccio, Lopetrone e Ansa dovrebbe essere impiegato Silvestri che gotti. Ancora in forte dubbio il centrale diprenderà il posto del non convocato De Ange- fensivo Filippi che potrebbe essere sostilis. In attacco, Palumbo, autore di una buona tuito da Stroffolino. Possibile la soluzione prestazione nell’amichevole infrasettimana- 4-2-3-1 con Amita e Clasadonte mediani a le, potrebbe essere una sorpresa. Importante proteggere la difesa e il solo Ragatzu in atil rientro di Prisco assente dai campi di gioco tacco. per infortunio dallo scorso campionato. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Di AVERSA (4-3-3): Criscuolo; Franzese, Silve- Donato, Stroffolino, Ciminari, Marinelli; stri, Di Girolamo, Rosamilia; Carboni, Otto- Amita, Clasadonte; Riccobono, Sanso, bre, Arini; Sibilli, Romano, Perna. A disp.: Carraro; Ragatzu. A disp.: Forte, Perri, Del Giudice, Baylon, Chirico, Longo, Porzio, Caruso, Scalese, Mauro, De Pasquale, Palumbo, Prisco. All.: Sergio. Rondinelli All.: Ammirata
Catanzaro
IL PRONOSTICO
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Barletta
Arbitro: CITRO di Battipaglia Assistenti: Fascetti-Bagnato MANGIACASALE dovrebbe recuperare in extremis da un problema muscolare rimediato nell’allenamento di giovedi’, ma al massimo andrà in panchina. Previsto il rientro dal primo minuto di Ciano da esterno basso di difesa. A centrocampo Bruno giostrerà da centrale per sostituire lo squalificato Zaminga, con la conferma in avanti per la coppia formata da Antonio Montella e Massimiliano Caputo. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Ciano, Di Maio, Gimmelli, Armenise; Criniti, Berardi, Bruno, Cardascio; Montella A., Caputo. A disp.: Parisi, Di Meglio, Marchano, Benincasa, Montella F., Tomi, Iannelli. All.: Provenza
Monopoli
BARLETTA. L’attaccante Majella non è tra i convocati per infortunio. Sanderra deve rinunciare anche a Sabini, infortunatosi domenica scorsa nei primi minuti della gara vittoriosa col Pescina. Di contro rientra l’esperto Tangorra che prenderà posto al centro della difesa con Fabbro. Qualche dubbio per Sanderra nel ruolo di esterno sinistro a centrocampo per via delle condizioni precarie di Zotti. BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Fabbro, Tangorra, Iervolino; De Cecco, Salvagno, Daleno, Sisalli; Alessandrì, Laviano. A disp.: Montagna, Vittorio, Tumulo, Capuano, Millan, Zotti, Pollidori, Digiovinazzo. All.: Sanderra.
IL PRONOSTICO
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Isola Liri
Arbitro: ALOISI di Avezzano Assistenti: Cua-Belcastro MONOPOLI: Imbarazzo della scelta per Geretto, che contro l’Isola Liri ritrova Carbonaro e Gambuzza. In difesa, il centrale siciliano dovrebbe prendere il posto di Turone e far coppia con Thackray, mentre l’esterno Carbonaro tornerà a macinare chilometri sull’out di sinistra. Ballottaggio in attacco tra Balistreri e Lacarra, per una maglia da titolare al fianco di Ceccarelli. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Gambuzza, Thackray, Pugliese; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Carbonaro; Ceccarelli, Balistreri. A disp.: D’Urso, F. Colella, Turone, Lorusso, Tinoco, Loseto, Lacarra. All.: Geretto.
Scafatese
ISOLA DEL LIRI. Debutto monopolitano per Zecchini, subentrato lunedì a Ferazzoli sulla panchina biancorossa. Per questo battesimo i rebus del tecnico sono legati soprattutto al centrocampo, falcidiato dalle squalifiche di Mollo e Giacalone. Out anche il difensore Brunetti che è squalificato. Non sarà della contesa Cagnale, reduce da un dolorino al polpaccio: a rientrare nell’undici saranno invece il portiere Fiorini e l’esterno Pagano. ISOLA LIRI (4-4-2):Fiorini; Risi, Matrisciano, Sannibale, Pagano; Galuppi, D’Alessandro, D’Imporzano, La Cava; Pignalosa, Tortori. A disp.: Tomei, Esposito, Dolcemascolo, Mastrantoni, Cori, Ranalli, Monticelli.
IL PRONOSTICO
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Igea V.
Arbitro: LUPO di Matera Assistenti: Raparelli-Felici SCAFATI. Da valutare le condizioni di Ma- BARCELLONA P.G. – Ancora problemi rini, portato in ritiro anche se non al top. sulla corsia di destra per Castellucci che Recuperati in extremis Ramora e Avallo- deve rinunciare agli infortunati Di Mine, colpiti in settimana da influenza. Se- celi e Crinò ai quali si aggiungono D'Ancondo turno di squalifica da scontare per na e Scopelliti. Corsale. L’emergenza induce Maurizi a A Scafati l'Igea potrebbe cambiare moconvocare per questioni precauzionali dulo e giocare con un 4-2-3-1 molto ofquattro Berretti (Ammirati, Vacca, Dio- fensivo che considerati gli uomini somineo e Barile). L’undici di partenza dovreb- glierebbe molto più ad un 4-3-3. I siciliabe essere lo stesso di domenica scorsa. ni vogliono provarci SCAFATESE (4-4-2): De Felice; Lagnena, IGEA V. (4-2-3-1): Di Masi; Russo, Rapino, Marini, Correale; Izzo, Avallone, Agius, Alizzi, Panarello; Giardina, Di Marzocchi, Ramora; Varriale, De Luca. A Toro; La Porta, Crimi, Bongiovanni; disp.: Spicuzza, Cozzolino, Carbonaro, Ricciardo. A disp.: Romano, BonsignoAmmirati, Orero, Martone, Ramaglia. re, Palma, Condello, Aliquò, Cocimano, All.: Maurizi. Nabil. All.: Castellucci.
Cassino
IL PRONOSTICO
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Cosenza
Arbitro: FERRAIOLI di Nocera Assistenti: Evangelista-Ostuni CASSINO. Esame Cosenza per le ambizio- TOSCANO potrebbe sostituire a partita in ni del Cassino. Atteso grande pubblico al corso i diffidati De Rose e Spinelli, a ri“Salveti” per assistere alla partita contro schio per l’attesissimo derby col Catanzala capolista: una campagna d’immagine ro, che registra già 2500 biglietti acquiha coinvolto con successo le scuole cittadi- stati in prevendita. Indisponibile l’acciacne d’ogni ordine e grado. Per quel che ri- cato Galantucci, sarà Danti a giostrare a guarda l’aspetto tecnico-tattico, ha ripre- ridosso della prima punta Polani, con Caso ad allenarsi in settimana l’attaccante tania arretrato esterno sinistro di centroFragiello, che dovrebbe comunque partire campo. In difesa sull’out sinistro ballotdalla panchina. Out lo squalificato Marti- taggio De Miglio – Musacco. nelli, assieme al lungodegente Lo Russo. COSENZA (4-4-1-1): Ambrosi; Bernardi, CASSINO (4-4-1-1): Mennella; Di Nunzio, Parisi, Braca, De Miglio; Occhiuzzi, SpiMucciarelli, Guzzo, Padovani; Cunzi, nelli, De Rose, Catania; Danti; Polani. A Giannusa, Maisto, Pippa; Casoli; Leccese. disp.: Guizzetti, Musacco, Fabio, MoA disp.: Afeltra, Lepre, Marziale, Gemmi- schella, Profeta, Carli, Cantoro All.: Toti, Barchiesi, Fragiello, Lucano. scano
Gela
IL PRONOSTICO
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Noicattaro
Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Cinquemani-Antico GELA. Tornare al successo per non perdere contatto da Cosenza e Catanzaro, che oltretutto tra sette giorni si sfidano nello scontro diretto. Cosco recupera tutti i titolari, compreso capitan Battisti, che era uscito dolorante dal Ceravolo di Catanzaro. Rientrano Alessandrì e Giovanni Esposito dalla squalifica. Il tecnico Vincenzo Cosco diffida dei pugliesi. GELA (4-4-2): Cecere; Nigro, Fernandez, D’Aiello, G. Esposito; Gaeta, Battisti, Marinucci Palermo, Iannini; FrancieL, Espinal. A disp.: Ferla, Esposito P., Ambrosecchia, Alessandrì, Unniemi, Pasca, Canali. All.: Cosco.
Pescina
NOICATTARO. Trasferta proibitiva per il Noicattaro contro l’imbattuto Gela. Sciannimanico pensa ad una formazione più prudente con 5 difensori ma la sensazione è che alla fine punterà sul solito 4-3-3. Da risolvere il problema della scarsa vena realizzativa degli attaccanti (solo tre gol fino ad ora) e per questo l’ex tecnico del Bari punterà su Baldassarre dal primo minuto con Siclari in panchina. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; Allegrini, Lucioni, Di Muro, Lollini; Piccinni, Menolascina, Coppola; Deflorio, Rana, Baldassarre. A disp.: Cilli, Perrone, De Giorgi, Pezzana, Lanave, Siclari, Russo. All.: Sciannimanico.
IL PRONOSTICO
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Vibonese
Arbitro: LO CASTRO di Catania Assistenti: Abruzzese-Soragnese AVEZZANO. Assente per squalifica Blanchard, rimpiazzato da Locatelli. Ancora fuori Bettini, Dipasquale e Berra. Nelle ultime settimane l’organico si è alleggerito dal momento che Leo Criaco è stato svincolato. Il difensore calabrese è passato in forza all’Hinterreggio (serie D). Una novità anche nello staff del tecnico: non c’è più il preparatore atletico Piergallini, passato al Chieti; al suo posto è arrivato Emiliano Notarmuzzi. PESCINA (4-3-1-2): Bifulco; Locatelli, Miale, Petitto, Pomponi; Cruciani, Giordano, De Angelis; Laboragine; Arcamone, Prandelli. A disp. Merletti, Piva, Pietrobattista, Fusarelli, Censori, Luciani, Zarineh. All. Chiappini.
VdSangro
GALFANO medita un assetto equilibrato ma offensivo per la trasferta abruzzese: si è rivisto Di Mauro che tornerà in cabina di regia con Pirrone a coprirgli le spalle, mentre Melis è alle prese con una contrattura e potrebbe dare forfait. In difesa a destra rientra Orefice dalla squalifica con Ranelucci centrale, per il resto si punta sul 4-4-2 che ha ben figurato nel secondo tempo domenica scorsa. VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, Ranelucci, Bianciardi, Bica Badan; Ruscio, Di Mauro, Pirrone, Polito; Mastrolilli, Taua A disp.: Bastiera, Villani, Boemia, Poli, Oudira, Koulenthiran, Melis All.: Galfano
IL PRONOSTICO
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Manfredonia
Arbitro: BUTTARELLI di Ciampino Assistenti: Occhinegro-Ferentilli ATESSA. Per il debutto di Petrelli sulla MANFREDONIA. Macrì e Schettino sono panchina biancazzurra, mancherà solo stati tesserati ed entrambi saranno dispol’esperto laterale destro Del Grosso. C’è cu- nibili fin fa oggi addirittura da titolari. Il riosità per verificare come il tecnico cam- tecnico D’Arrigo deve rinunciare a Manbierà la Val di Sangro, abitualmente schie- dorino e Scacchetti per infortunio e a Virata da Perri con il 4-4-2. Durante i primi al- tiello per squalifica, e varia modulo paslenamenti è stao provato il 4-5-1 con Mem- sando al 4-3-3 per curare il mal di gol fin mo (o Mainella) punta centrale. Petrelli po- troppo evidente: Giglio e Napoli i terminatrebbe dare maggior peso al centrocampo li offensivi della manovra con il nuovo arper sfruttare l’incisività degli esterni. rivo Macrì. VAL DI SANGRO (4-5-1): Ameltonis; Man- MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Scargoni, Paolacci, Ruggiero, Rogato; Perfetti, pitta, Bortel, Nossa, Serao; Cerchia, PirroEpifani, Cacciaglia, Cherchi, Napolano; ne, Schettino; Macrì Giglio, Napoli. A diMemmo. A disp.: Leacche, Sensi, Curcio, sp.: Fortunato, Indirli, Carrieri, TartabiCarafa, Mainella, Costantini, Fiorotto. All.: ni, Hodza, Ferreira, Bellucci. All.: D’ArriPetrelli. go.
Sport 45 Al Valerio il “derby” con l’Andria, seguito sugli spalti da 1000 supporter Domenica 30 novembre 2008
Melfi, serve solo vincere Palumbo prova a invertire la rotta negativa La formazione
L’avversaria
Rizzo resta in forse
Mister Di Leo e Dombia gli ex
I tifosi gialloverdi
Andriesi a Melfi l’anno scorso
De Angelis marcato
Di Leo
HA voglia di giocare, Mauro Rizzo, contro la sua ex squadra, ma al momento la sua presenza oggi in campo resta ancora un attimo in dubbio. Al suo posto si candida Stucchi, rientrato domenica scorsa con una ottima prestazione corroborata anche dal gol, per affiancare come centrale Gabrieli, come provato ampiamente durante la settimana. A parte questo, appare scontato l’undici che mister Palumbo schiererà oggi al Valerio nel match contro l’Andria, con modulo 4 – 4 – 2 ed i rientri importanti di Merlano tra i pali e di Fumai e Bacchiocchi, che ad Isola Liri erano assenti per squalifica. Quindi estremo alessandrino della Juve a ritrovare i guantoni da titolare, con davanti a se la coppia centrale formata da Gabrieli e Stucchi, o Rizzo in extremis se dovesse aver recuperato appieno garantendo sicurezza assoluta con l’impiego già dall’inizio, ed al solito Fumai e Gambi a controllare le rispettive corsie. In mezzo al campo pare certa la riconferma di un Bizzarri in grande spolvero, come esterno alto a destra proprio per garantire la spinta adeguata sulla sua corsia di riferimento, ma anche l’adeguata protezione a Fumai, con Frasca a far altrettanto sulla sinistra a favore di Gambi. In mezzo ancora Bacchiocchi, al rientro dopo la squalifica e Mitra, con quest’ultimo sempre in grado di dare alla squadra le geometrie giuste ed i cambi repentini di ritmo per sfruttare le ripartenze. Davanti De Angelis, bomber di qualità a dieci gol finora, ad affiancare il giovane Merini, che cerca il gol a sua volta per dare ulteriore contributo alla causa, in questa sfida fondamentale per il futuro. Pronto a far ingresso in campo, anche Davide Petagine, che potrebbe essere impiegato anche come attaccante di fascia destra, per passare a tre davanti, come spesso provato dal tecnico in questi giorni. In panchina Pettinari, Ferrato, Sciannamè, Petagine, Caciagli, Maio, Pellicoro. a.b. sport@luedi.it
ANDRIA. Finalmente tranquillità in casa Andria dopo le ultime buone prestazioni e la posizione di classifica tornata a sorridere alla squadra del tecnico Di Leo: “Nella gara contro il Noicattaro non siamo stati solo fortunati – ci dice il tecnico andriese – ma abbiamo saputo soffrire in campo nei momenti di maggior pressione dei padroni di casa e soprattutto siamo riusciti anche a creare diverse occasioni molto pericolose, trovando sulla nostra strada un Sassanelli in grande giornata”. Ora uno sguardo alla classifica verso l’alto non è più impossibile: “Guarderò la classifica solo a febbraio – prosegue Di Leo – anche se sarebbe ipocrita dire che non stiamo facendo un pensierino ai playoff. Ma il campionato è appena a un terzo del suo cammino e bisognerà vedere cosa accadrà a gennaio, quando molte squadre saranno stravolte e gli equilibri del campionato potranno cambiare molto”. La continuità di risultati e rendimento sarà fondamentale per il proseguo di questo cammino: “Il nostro compito adesso –conclude Di Leo - è quello di proseguire su questa strada. La squadra è sempre più convinta delle sue possibilità e lo ha dimostrato nel derby di Noicattaro, contro un avversario forte e determinato e proveremo a dimostrarlo ancora contro il Melfi, ultimo in graduatoria, ma decisamente pericoloso e ricco di uomini in grado di fare la differenza come dimostrato in molte occasione. E’ un campionato equilibrato dove una vittoria ti può far rialzare ed una sconfitta affossare”. Rimescola le carte Di Leo dopo la vittoria di Noicattaro. Confermato in blocco il reparto difensivo, i dubbi restano nella zona mediana del campo dove Sy, molto affaticato da questo inizio, dovrebbe cedere il posto a Romito sulla fascia destra, Iennaco riprenderà il suo posto nella zona mediana e Cazzarò resta in ballottaggio con De Santis in cabina di regia. Sulla sinistra ampio margine d’errore, perché Di Leo in settimana ha più volte variato il pacchetto con Rebecchi spostato in avanti e Doumbia inserito dal primo minuto a centrocampo. Cavaliere, per l’attacco, potrebbe ancora trovare posto in panchina. Pasquale S. Massaro
NON CI SONO alternative, questo pomeriggio per i gialloverdi impegnati al Valerio nel derby appulo lucano con l’Andria. Serve solo vincere, per risalire in classifica, per continuare a credere nella salvezza e per non permettere alle dirette avversarie di allontanarsi, cosa che di certo complicherebbe il futuro prossimo del Melfi ed il lavoro di Palumbo e dei suoi ragazzi. “Certo non è facile ripensare al fatto che abbiamo perso ben quattro gare oltre il 90’ – ha affermato Palumbo – e che ci sono venuti poi a mancare elementi importanti, come Fummo e Gilfone, che avrebbero potuto dare tanto. Ma da questo, e dagli errori e le disattenzioni commesse di recente, è chiaro dobbiamo prendere sia la forza per dare ancora di più che la consapevolezza di essere una squadra che non merita l’ultimo posto che non ci ripaga di quello che la squadra sta facendo, soprattutto col crescere e migliorare molto nelle ultime sfide”. Imparare dagli errori e la forza del gruppo, per i tre punti che oggi il Melfi vuole ottenere in una gara che comunque resta non facile “Dobbiamo scendere in campo con la giusta cattiveria, con grinta se vogliamo affrontare al meglio la partita e centrare un successo che manca e che non può più essere rinviato. Abbiamo le potenzialità, la squadra ha delle inesperienze per la età giovane di molti, ma non è
da ultimo posto. Dobbiamo mostrare a noi stessi di essere in grado di ripartire, di essere pronti ad inseguire vittorie importanti che ci portino verso il nostro obiettivo – ha concluso mister Palumbo – e dobbiamo iniziare proprio dal match di dome-
nica, con il 110 % da mettere in campo se vogliamo superare un avversario non facile”. E per Palumbo questa sarà gara da ex, come del resto per il tecnico andriese Di Leo, passato per la panchina gialloverde. Antonio Baldinetti
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A LE GARE Cremonese-Monza Lumezzane-Cesena Padova-Pergocrema Portogruaro-Reggiana Pro Sesto-Lecco (rinviata per neve) Ravenna-Pro Patria (domani ore 20.45) Sambenedettese-Venezia Spal-Novara Verona-Legnano LA CLASSIFICA: Spal e Pro Patria 24 punti; Novara 23; Padova 21; Reggiana 20; Cremonese 19; Lumezzane 17; Sambenedettese, Monza, Cesena, Pergocrema e Verona 15; Pro Sesto e Ravenna 14; Lecco e Legnano 13; Venezia (-2) 11; Portogruaro 10.
Seconda Divisione Girone A LE GARE: Alessandria-Pizzighettone Alghero-Ivrea Canavese-Alto Adige Como-Montichiari Itala San Marco-Carpenedolo Mezzocorona-Sambonifacese (rinviata) Pavia-Valenzana Rodengo Saiano-Olbia Varese-Pro Vercelli LA CLASSIFICA: Alessandria 27 punti; Rodengo Saiano 25; Como 23; Sambonifacese, Olbia e Canavese 21; Valenzana e Ivrea 20; Varese e Carpenedolo 18; Itala San Marco 17; Mezzocorona 16; Pro Vercelli 14; Pavia 13; Pizzighettone e Montichiari 12; Alto Adige 11; Alghero 7.
Seconda Divisione Girone B LE GARE: Bassano-Colligiana Bellaria-Cuoiopelli Carrarese-Viareggio Celano-Rovigo Cisco Roma-San Marino Figline-Gubbio Giulianova-Giacomense Poggibonsi-Sangiovannese Sangiustese-Prato LA CLASSIFICA: Figline 25 punti; Viareggio 23; Celano 22; Sangiovannese 21; Giulianova 20; Prato e Cisco Roma (-1) 18; Sangiustese, Gubbio, Carrarese 17; Colligiana e Giacomense 16; Bellaria, Bassano e Poggibonsi 15; Cuoiopelli 14; San Marino 13; Rovigo 8.
Non mancherà il grande apporto del tifo “PUR SE VI sono stati dei problemi e troppi controlli, non faremo mai mancare il nostro apporto e l’affetto alla squadra, e siccome questo è momento particolare, oggi moltiplicheremo calore, cori e colori al fianco del nostro Melfi per spingere i ragazzi verso la vittoria”. Questo il commento dei supporters organizzati della Brigata Normanna Vecchie Tradizioni attraverso un volantino e durante la trasmissione di Radio Kolbe a cui hanno preso parte insieme al Direttore Sportivo Pietro Moretti, ai contributi del Sindaco Navazio e del Commissario Russo, Responsabile Ordine Pubblico. “Per noi la presenza allo stadio è sempre una festa, e tale resterà anche in questa occasione, con l’Andria, ed in tutte quelle a venire in attesa che ci si incontri ancora, per sistemare alcune cose e dare, ognuno nel proprio campo, ancora tanto al Melfi e alla società”. Previsti un buon numero di ospiti, almeno 800, di contro si attende il pubblico gialloverde delle grandi occasioni, curva o tribuna che sia, nonostante la giornata gialloverde indetta per recuperare fondi. a.b.
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Sport
Domenica 30 novembre 2008
Giroletti, Marsico e Diego Albano
La Fortezza, Cocca e Renna indisponibili. Martinelli in forse, Chisena c’è
Matera, è sfida nella sfida Contino e Albano: i bomber più prolifici del girone
Pasquale e Giovanni Martinelli, Cinnella, Vadacca e Armento
PAROLA al campo. Il Matera oggi al “Simpatia” è chiamato a un impegno importante. Inizia oggi un ciclo di gare che vedrà i biancazzurri impegnati oggi contro il Pianura, poi Brindisi in casa poi trasferta a Venafro e Nocerina al “XXI Settembre-Franco Salerno”. Un dicembre probante per le ambizioni della squadra di Antonio Foglia Manzillo. Ma è importante oggi e la gara non è affrontata senza problemi. «C’è un’incognita Martinelli. Speriamo di recuperarlo-afferma il tecnico del Matera Antonio Foglia Manzilloaltrimenti dovremo escogitare soluzioni alternative. Perchè Cocca non ce l’ha fatta, lo stesso discorso per Renna e ieri mattina si è fermato La Fortezza che si è sentito pungere. Quindi, dobbiamo valutare le condizioni dei portieri, ma penso che Gatti dovrebbe essere regolarmente in campo. Al momento sono i problemi a condizionare l’assetto in campo». Tra le note stonate c’è invece quella lieta di Antonio Chisena. «Sì, è utilizzabile. Non conosciamo il minutaggio ma c’è ed è una buona notizia per il Matera visto il valore del ragazzo. Ho convocato anche il terzo portiere Calò, perchè il piccolo dubbio di Gatti potrebbe farci trovare spiazzati». Il Matera scenderà in campo al
E’ ingresso gratuito al Simpatia Cafasso : «Non lascio il Pianura» IERI mattina il Pianura ha effettuato la seduta di rifinitura al termine della quale il tecnico Gargiulo ha diramato l'elenco dei convocati. Torna Tommaso Manzo dopo un lungo stop. Intanto il presidente Lino Cafasso smentisce categoricamente quanto riportato da un bisettimanale napoletano secondo il quale la società pianurese sarebbe pronta ad abbandonare il progetto Pianura per andare a fare calcio altrove: “ In settimana rilasciai un' intervista dove espressi forti dubbi sul fatto di poter continuare a fare calcio a Pianura perché molto probabilmente l'anno prossimo non avremo la deroga per rigiocare al Simpatia - chiosa il presidente pianurese -. Il tutto finiva lì, invece è stato riportato che non escludevo la possibilità di poter ripartire da un'altra piazza. Ci tengo a smentire questa cosa categoricamente e non riesco nemmeno a capire perché sia stata scritta”. Contro il Matera la società ha disposto l'ingresso gratuito per gli spettatori. I motivi di tale scelta nelle parole del presidente Cafasso: “La squadra sta andando male, giochiamo in contemporanea con il Napoli che sarà di scena a Milano contro l'Inter, in casa i nostri tifosi sono pochi, quindi, con tutte queste prerogative mi sembrava inu-
Lino Cafasso
tile far pagare il biglietto alla gente". Questi i convocati: portieri: De Spucches ('91) Pane ('90); difensori: Allocca ('80), Carbonaro ('89), De Santo ('89), Letizia('90), Palumbo ('88), Savarese('88); centrocampisti: Castiglione ('89), Costabile ('91), Ianniello ('76), Manzo Ciro ('79),Marasco('70). Napolitano ('88),Nunziata( '89); Attaccanti: Contino('82), Del Sorbo ('84),Manzo('80), Pirone( '90), Siano('84).
Simpatia di Pianura con la voglia di fare risultato e riscattare anvche l’eliminazione in Coppa Italia. Il tecnico del Matera fa un “viaggio” nella squadra campana che conosce molto bene. «Credo che la squalifica di Sifonetti condizioni tante cose. Conosco tutti i giocatori del Pianura e anche il modo di ragionare della società che vuole primeggiare a tutti i costi. Sono certo
che ci sarà un mercato in entrata o in uscita ma non ci saranno ridimensionamenti di programma. E’ nell’indole della dirigenza campana ragionare in tal senso». Scelte obbligate anche stavolta o quasi, perchè se non dovesse farcela Martinelli Foglia Manzillo schiererà Lonardo e Armento come ha fatto in coppa Italia, mentre se il capitano sarà della gara potrebbe prendere corpo l’ipotesi di irrobustire il reparto arretrato con un seniores in più insedendo a centrocampo un under, in questo caso Acampora che è avvezzo a giocare sul sintetico visto che l’anno scorso nello stesso ruolo e sullo stesso tipo di fondo di gioco a Sant’Antonio Abate ha disputato un intero campionato. Di certo a condizionare il tutto è l’utlizzo del ‘90 e se la scelta ricadrà su Giglio, come pare, di sorprese ce ne potranno essere davvero poche perchè o sarà lanciato nella mischia Branda o toccherà a Mirabelli giocare dal primo minuto. Stesso discorso se non dovrebbe farcela Gatti. E’ imperativo non perdere a Pianura, ma è una gara difficile anche per i campani. Quindi un match dai mille contenuti, tra cui la sfida tra Contino, dieci reti, e Albano con uno in meno. Renato Carpentieri
Sport 47 Gioia e Romaniello assenti oggi a Vallo della Lucania contro il Gelbison Domenica 30 novembre 2008
Francavilla, ecco Scarnato Esordio dal primo minuto per il centrocampista FRANCAVILLA – Oggi pomeriggio di scenaa Vallo della Lucania il match tra il Gelbison Cilento ed il Francavilla. La gara avrà inizio alle ore 14.30 e sarà diretta dall’arbitro Roberto Rizzo, della sezione di Siena e coadiuvato dagli assistenti Alessandro Truciolini e Andrea Tavarnesi. Una gara che si preannuncia spettacolare e intensa sotto l’aspetto agonistico. Viste le priorità, di entrambe le formazioni di conquistare l’intera posta in palio. «La partita – dichiara il ds del Francavilla Nicolino Nicolao - che ci apprestiamo a disputare oggi, riveste un interesse notevole per noi. Il periodo che stiamo attraversando, deve essere subito annullato da una prova convincente». Il Francavilla di Ranko Lazic, ha la voglia di rimettersi subito in corsa verso posizioni tranquille di classifica. Discorso identico, per i cilentani, guidati in panchina dal tecnico Emilio Longo. «La posizione che occupiamo in classifica – prosegue Nicolino Nicolao - deve essere da stimolo ad affrontare questa gara con la massima concentrazione e determinazione. Purtroppo da parte nostra, non sono ammessi altri errori, sappiamo bene che, il Gelbison Cilento ci renderà la vita difficile, loro sono una squadra ostica da affrontare. Vengono da due risultati
Milella e sotto Scarnato
utili consecutivi, ma sono convinto – conclude il ds Nicolao - che i nostri ragazzi sapranno farsi rispettare». I sinnici, negli ultimi due turni di campionato, hanno ottenuto, un pareggio casalingo per 1-1 contro i campani della Turris, ed una sconfitta, quella di
domenica scorsa, per 2-0 contro l’Ischia. Il Gelbison Cilento invece, viene dal pareggio esterno, a reti inviolate contro il Sant’Antonio Abate e dal convincente successo davanti ai propri tifosi, per 3-2 contro il Matera. Nelle fila del Francavil-
la, assenti per squalifica il difensore Giancarlo Gioia ed il centrocampista Nicola Romaniello. Infortunati invece, Vinciguerra, De Palo, D’Amico, Palo e Mele. Per il Francavilla, in campo il nuovo arrivato in maglia rossoblu, si tratta di Marco Scarnato, che farà coppia a cen-
Altobradanici a caccia della prima vittoria interna stagionale
Genzano, un tabù da sfatare GENZANO a caccia del taby da sfatare. La squadra di Peppe Bardi può centrare la prima vittoria in casa, anche se non gli mancano i problemi a cominciare dalla sostituzione di Cilumbriello squalificato fino a recupero dell’acciaccato Compierchio. Sulla sponda biancazzurra pugliese è' un Fasano decisamente in emergenza quello che oggi pomeriggio scenderà in campo in terra lucana per il match contro lo Sporting Genzano. Sono infatti contati gli uomini agli ordini del tecnico Enzo Maiuri, il quale ha convocato 18 calciatori, due dei quali, Comes e Di Lorenzo, provenienti dalla compagine juniores. Que-
sta la lista completa: i portieri Comes ('92), Ullasci ('88) Difensori : Greco ('89), Mignone, Pisano; Centrocampisti: Comandatore, D'Arcante ('90), D'Atri ('89), De Lorenzo ('90), Dimatera, Gentili ('89), Giovannico ('91), Rufini, Salvestroni (molto probabilmente utilizzato come difensore), Sanna ('90); attaccanti: Doria, Formuso ('90), Milozzi. Indisponibili quindi Ciccarelli, Ciuffreda, Cornacchia, De Luisi, Esposito e Pistoia (squalificato). Presente nonostante alcuni problemi alla caviglia capitan Danilo Rufini. Fischio di inizio alle 14,30 allo stadio comunale di Genzano di Lucania, dove dirigerà la gara il sig.
Manuele Verdenelli di Foligno , coadiuvato dai sigg. Pagnotta Orlando e Monetta Giuseppe rispettivamente di Nocera Inferiore e Salerno. r.carpentieri@luedi.it
In basso l’attaccante Vincenzo De Rosa festeggia il gol del pareggio a Francavilla, a destra una formazione dello Sporting
trocampo con Pioggia. Probabile formazione: De Blasio, Milella, Marziale, Zangla, Nicolao, Di Sanza, Pioggia, Scarnato, Campo, Del Prete, Di Senso. A disp.: Bruno, Simeone, D’Agostino, Tropiano, Lo Prete, La Neve, Scarpato. All.: Lazic. Claudio Sole
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Domenica 30 novembre 2008
L’Oppido punta in alto. Ricigliano, obiettivo play off
Ambizioni a confronto tra due squadre in forma OPPIDO LUCANO – Sfida interessante, quella tra A. Cristofaro Oppido e Ricigliano, che si giocherà oggi pomeriggio sul sintetico di Oppido a partire dalle 14.30. Gli oppidesi, agguantata la Murese in vetta alla classifica proveranno a sfruttare il fattore campo per allungare e stare in testa da sola. Il Ricigliano, invece, proverà a fermare la corazzata bianco-verde nel tentativo di portare a casa almeno un punto. La favorita del pronostico resta l'A. Cristofaro Oppido che, con cinque vittorie consecutive, punta sicuramente a battere gli avversari. Dall'altra parte c'è il Ricigliano che, dopo cinque risultati utili consecutivi, tra cui un pareggio con la forte
IRSINESE-PISTICCI
VULTUR-MURESE
Villano
Murese, punta a bloccare anche i bianco-verdi. Tra i padroni di casa è certa l'assenza di Baldini, al quale si aggiunge quella di Santagata infortunatosi domenica scorsa contro il Pi-
cerno. Mister Manniello manderà in campo Di Corato tra i pali; Giganti Ge., Provenzale R., Volturno e Manniello Dom. in difesa; Leone G., Leone A., Vaccaro e Astudillo a centrocampo; Villano e Montenegro in attacco. Gli ospiti, guidati da Mister Natiello, rispondono con Perillo tra i pali; in difesa Mele, Visconti, Gaudioso e Pietrafesa Mau.; a metà campo Pietrafesa Mas., Giordano, Cirillo e Salvia; in attacco il tandem Robertazzi – Bochicchio. Entrambe le formazioni, ad inizio stagione, hanno confermato di voler raggiungere i play-off, per questo motivo la partita resta piena di tensione agonistica per entrambe le formazioni e per i loro tifosi. Rocco De Rosa
VALDIANO-FERRANDINA
Patella non parte battuto
Impari testacoda
«Occhio agli jonici»
LA VITTORIA di domenica scorsa contro l’Avigliano, ha galvanizzato tutto l’ambiente irsinese. Settimana intensa di allenamenti nella quale non s’è affatto sopito l’entusiasmo nel gruppo. I ragazzi, tutti in buone condizioni fisiche sono pronti per affrontare il Pisticci, tra l’altro autore dell’eleminizione dalla Coppa Italia della compagine rossonera. Se l’Irsinese dovesse fare punteggio pieno, compirebbe un vero balzo in avanti da tutti i punti di vista, e la squadra ha spesso abituato il suo pubblico a questo genere di sorprese. «Abbiamo lavorato intensamente - dice mister Enzo Patella– ho notato entusiasmo: segno evidente che la vittoria di domenica scorsa, anche per come maturata, lottando e soffrendo, ci ha ridato fiducia alla squadra». «Il Pisticci è una squadra valida – afferma Patella – anche se secondo me possiamo affermare che nella squadra jonica figurano buone individualità, che spesso fanno la differenza in campo. Ma noi è proprio contro le squadre più blasonate, che riusciamo ad esprimerci meglio – conclude Enzo Patella – e se i ragazzi saranno in grado di ripetersi sugli stessi livelli, tecnici e agonistici, espressi domenica scorsa contro l’Avigliano, penso proprio che affronteremo la gara a viso aperto, sapendo che la partita che si presenta davanti è tuttavia aperta a qualsiasi risultato». Mimmo Donvito sport@luedi.it
UN MATCH impari tra dueformazioni completamente agli antipodi della classfica con la Vultur fanalino di coda con quattro punti e la Murese prima in classifica, sia pure in condominio con l’Angelo Cristofaro Oppido, con ventisei punti. Nel passato, recente e lontano, la partita tra queste due contendenti ha quasi sempre rappresentato una partita di cartello, quella di questo pomeriggio rappresenta di più la sfida tra Davide e Golìa. Non è detto però che non possa finire in favore di Davide. Nel calcio tutto è possibile. Questo almeno è la speranza nascosta dei tanti sostenitori del club bianconero. E siccome la speranza è l’ultima a morire può anche succedere che il giovane manipolo rionerese possa compiere il miracolo. In fondo la Vultur sinora non ha proprio giocato male perché, non assistita dalla fortuna ma anche da qualche discutibile decisione arbitrale, le sconfitte sono state sempre di misura tranne quella in casa con il Ricigliano e il più delle volte arrivate in zona Cesarini se non proprio nei minuti di recupero, come domenica scorsa in quel di Policoro. Questo perché ai giovani calciatori rioneresi è mancata soprattutto la necessaria esperienza nel campionato di Eccellenza, dove bisogna lottare sino all’ultimo secondo. Nel clan societario si è cosciente del momento no dell’undici vulturino e di certo ricorreranno al mercatino di dicembre per dare alla squadra qualche elemento di esperienza che in campo possa essere di sostegno ai giovani giocatori rioneresi per lasciare il fanalino di coda e riprendere il cammino verso acque più tranquille della classifica. Michele Rizzo
IN CERCA dei tre punti. Il Ruggiero Valdiano (18 punti in 11 partite) mira ad allungare la sua serie positiva al "Del Sole" di Marsico Nuovo contro il Ferrandina (6 punti in altrettante trasferte). Il 26enne direttore sportivo Antonio Larocca, che ha già rivestito questo incarico all'Agropoli ed al Comprensorio Valdianese, teme i basentani: "La sconfitta contro l'Azzurra Tricarico è sorprendente - sostiene Larocca. Ma il loro valore è testimoniato dal pareggio interno in Coppa Italia contro la capolista Murese". Anche i rosa-nero hanno affrontato la semifinale d'andata della competizione tricolore, conclusa con un pari a Pisticci: "Mercoledì mancavano diversi titolari. Concentreremo le nostre energie su ambedue i fronti, perché raggiungere la finale regionale sarebbe il giusto premio per gli sforzi profusi sin dal mese di agosto". Nel contempo, il Ruggiero Valdiano proverà a ripetere contro i materani la vittoriosa prestazione di Banzi, nella quale "abbiamo giocato con la giusta cattiveria". L'incontro di domenica scorsa ha rivelato il talento dell'attaccante Sanseviero, autore di una tripletta: "E' un giocatore in cui credo fin dai suoi esordi. Speriamo di poter fare il salto di qualità grazie a lui", conclude il d.s. Il tecnico Masullo conta di poter reintegrare in rosa Zuccarelli, mentre Cava dovrebbe rimpiazzare D'Amato, non ancora in piena forma. Sanseviero giocherà dal 1'. Differita televisiva in prima serata su Italia2. Carmine Marino sport@luedi.it
AVIGLIANO- ATELLA
A. TRICARICO- POLICORO
Per uscire dal limbo
Un test valido per entrambe
LONTANO, maggio. Sei mesi fa, si giocavano la semifinale dei playoff in un doppio confronto ricco di tensioni. Astudillo replicava a Vaccaro che sembrava aver dato la finale all’Avigliano. Decisivo, così, mentre Biagio Camelia, sostituito dal padre allenatore atellano, esprimeva tutta la sua rabbia per una qualificazione che sembrava svanire, risultava il gol del 2-1 segnato all’andata da De Mita. Sei mesi dopo, Astudillo è insieme a Vaccaro a Oppido. Camelia e De Mita, invece, si ritrovano in granata, dall’altra parte della barricata. E siccome Avigliano-Atella non può essere una partita banale, pur con prospettive diverse rispetto ad allora, quelli in palio oggi sono punti pesanti. Avigliano che prova a mettersi alle spalle le due diverse sconfitte con Pisticci e a Irsina. Gli uomini di Filadelfia, oggi sono nel limbo: vicini alla zona playoff (3 punti), quasi altrettanto a quella playout (4). E siccome quest’ultima è la zona della classifica che l’Avigliano non vuol vedere, ecco che la vittoria, oggi, è un obbligo. Ma l’Atella punta ad allontanarsi dalla zona che scotta. Ed arriva alla sfida sull’onda di un trend positivo, 3 vittorie nelle ultime 5 partite. Maturate, però, tutte in casa, mentre è lontano da Atella che gli uomini di Mecca hanno fin qui sofferto (u punto in 5 gare). Sarà ancora alle prese con il rebus formazione Filadelfia. Un’emergenza cui il tecnico è ormai abituato. Giancarlo Tedeschi
UN TRICARICO reduce, per la prima volta in questo campionato, da una vittoria esterna, attende il Policoro che viene da due pari e un ko. Le due formazioni puntano ai piani alti della classifica, pertanto sarà importante per entrambe testarsi. L’Azzurra di Abrescia gode di un ottimo stato di salute: tenuta atletica, gioco e infine singoli di elevato livello. A parte lo squalificato Grassani D. tra i padroni di casa non mancherà nessuno; in difesa, uno scalpitante Laruccia dovrà aspettarsi i probabili i rientri di Maino e Scarfone che affiancheranno Di Girolamo e Chessa, con il giovane tricaricese in una strepitosa condizione psico–fisica; a centrocampo Antini e Grassani F. dovrebbero affiancare Pascazio e Porfido; infine in attacco si giocano in tre si giocano uno dei due posti disponibili: Bozzi, neo capocannoniere del torneo, verrà affiancato da uno tra Angelastro, Basile e Sparapano. Il Policoro, la cui ultima vittoria esterna risale ormai alla terza giornata, non ha squalificati tra le sue fila pertanto mister Labriola avrà ampia scelta fra gli uomini della rosa. In campo sicuramente ci saranno gli ex: Nuzzi, protagonista dello scorso campionato a Tricarico, Castoro e Zizzamia, per due stagioni agli ordini di mister Abrescia, un po’ in ombra lo scorso anno ma grandi interpreti della promozione in Eccellenza due anni fa. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per avere, finalmente, un pubblico numeroso e godersi una bella partita di calcio. Paolo Paradiso
FORZA MATERA-PICERNO
BALVANO-BANZI
Scontro diretto Una imperdibile a La Martella sfida salvezza MATERA - E’ una sfida che vale doppio quella che va in scena sul campo di borgo La Martella questo pomeriggio. Il Forza Matera infatti sfida il Picerno in un vero e proprio scontro salvezza. Le due squadre, infatti, sono divise da soli due punti. Quindi la compagine di Liuzzi darà il via all’operazione sorpasso. «E’ una partita molto importante per noi spiega il tecnico della formazione materana Francesco Liuzzi - perchè ci sono in gioco pesanti punti salvezza. In questa situazione non si può più sbagliare». Una dichiarazione forte quella dell’allenatore materano che vuole anche spronare il suo spogliatoio a fare bene e tornare al successo dopo il passo falso di Atella. «Domenica scorsa - spiega il tecnico abbiamo fatto una buona gara, ma ci è mancato il gol. Dobbiamo essere più concreti sotto porta per poter vincere le partite». Per la gara odierna contro il Picerno del materano doc Rino Ciardiello è stata designata la terna arbitrale formata da da un arbitro di fuori regione della Cai che si avvarrà della collaborazione di Mungolo. Poi da lunedì il Forza Matera si muoverà sul mercato, sia in entrata che in uscita, per meglio assestare l’organico in vista del proseguo del campionato. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
RICIGLIANO - Per la bassa classifica del campionato di Eccellenza, questo pomeriggio (alle ore 14.30) sul campo di Ricigliano, è in programma un delicatissimo confronto-salvezza tra il Balvano di Pio Turturiello ed il Banzi di mister Angelino. Queste due squadre sono reduci da una domenica “bestiale” che le ha viste affondare entrambe: il Balvano è caduto nel derby contro il Ricigliano, mentre il Banzi ci ha rimesso i tre punti contro un rivitalizzato Ruggiero Valdiano. Ecco perché questo match avrà il sapore del riscatto per le due formazioni che si affronteranno. Da una parte il Balvano non può perdere ulteriori colpi per non rimanere sul penultimo gradino della graduatoria; dall’altra, invece, il Banzi (che vanta appena tre punti in più degli avversari odierni) deve invertire il suo trend negativo lontano dalle mura amiche. L’undici di Angelino, infatti, viene da cinque ko consecutivi in trasferta. L’unico punto stagionale in esterna lo ha conquistato all’esordio in campionato sul campo dell’Irsinese. Non sarà sicuramente della gara, nella formazione ospite, il calciatore Flavio D’Asta, appiedato addirittura per tre turni dal giudice sportivo per aver “colpito volontariamente con uno schiaffo un avversario”. Mister Angelino, comunque, potrà contare sui rientri di Armento e Mastrodomenico, che hanno scontato una giornata di stop forzato (squalifica). Il Balvano, invece, vuole i tre punti per agguantare proprio il Banzi in classifica. Un pareggio servirebbe molto agli ospiti. Donato Pavese
Sport SCANZANO-PESCOPAGANO
Trasferta proibitiva SCANZANO- E' quasi sfida testa coda, quella che si disputerà oggi tra la compagine materana dell'Atletico Scanzano e il team del marmo-platano del Pescopagano. Sono ben otto i punti che dividono le due squadre in classifica, classifica che si è decisamente accorciata in virtù dei risultati della scorsa giornata, che ha visto il tonfo della capolista Borussia Pleiade in casa della temibile Santarcangiolese e il pari della reginetta Real Tove sul campo amico e contro un volitivo Grottole. Sarà sicuramente gara vera quella odierna in considerazione del fatto che entrambi i team dovranno riscattare le scialbe prestazioni del turno scorso. I locali hanno pagato dazio sul campo del Miglionico, mentre gli ospiti si sono dovuti accontentare di un solo punticino al termine del derby contro il Bella, che ha visto come assoluti protagonisti, in negativo, il direttore di gara e i due assistenti. Sarà durissima per la squadra di Pinto portare a casa un risultato positivo. Statistiche alla mano, infatti, il ruolino di marcia casalingo dei padroni di casa è davvero impressionante, quattro vittorie, un pareggio e nessuna sconfitta, ancora più impressionante lo score realizzativo con nove reti all'attivo ed una retroguardia serratissima visto che alla casella reti subite, dopo cinque gare interne, si può ancora leggere il segno zero. Un'assenza per reparto per il team ospite. La retroguardia dovrà fare a meno del perno centrale Cantone, a centrocampo mancherà, invece, l'estro del fantasista Pelosi, mentre l'attacco sarà ancora privo del bomber Gonnella. Gabriele Lotano sport@luedi.it
MOLITERNO-MONTALBANO
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BORUSSIA-LAGOPESOLE
Locali obbligati a vincere Pleiade, 3 punti per sognare MOLITERNO - La classifica è corta. E la Polisportiva si mantiene con un altro pugno di squadre nella zona di vertice, ma ancora non si riesce a capire se il team dell'allenatore Vignati è da alta o media classifica in un campionato che appare nettamente livellato verso il basso. Tuttavia, va riconosciuto che nel tabellino rossoblu manca qualche punto se si pensa alla beffa subita, negli ultimi istanti della gara, domenica scorsa a Viggiano e ai determinanti penalty sbagliati dalla punta Sanchirico con le dirette avversarie Santarcangiolese e Tolve. “La nostra squadra sul piano del gioco penso che non stia demeritando - dichiara il capitano Pietro Mastrangelo - avverte qualche défaillance sul piano del risultati, ma il campionato è ancora lungo e c'è il tempo per recuperare quanto oggi si recrimina”.“Intanto oggi con il Montalbano aggiunge - categorico è l'obiettivo della vittoria, mentre sugli altri campi speriamo nel passo falso di qualche squadra che si trova ai vertici”. Alla vigilia la gara col Montalbano si presenta largamente alla portata della squadra locale. I materani sono reduci da una pesantissima scoppola subita in casa con il Vitalba. La loro classifica piange (solo tre 3 punti), hanno una difesa che è un colabrodo (33 reti incassate) e un attacco inesistente (solo 4 goal realizzati), ma, si sa nel calcio tutto quello che è prevedibile sulla carta può essere smentito dal campo. E, dunque, anche un match con un modesto Montalbano non può essere preso sottogamba dagli uomini di Vignati. Alla conferma delle loro ultime ed ottime prestazioni si attendono Molletta e il ritrovato Lancillotti. Mimmo Mastrangelo
POLICORO - Due squadre ai vertici opposti della classifica, si sfideranno oggi pomeriggio alle ore 14,30 allo stadio Rocco Perriello: il Borussia P. e il Lagopesole. La squadra ospite terzultima in campionato, arriva Policoro con soli nove punti in classifica ed è in lotta per non scendere di categoria, per questo gli uomini di mister Colangelo proveranno a portare a casa almeno un pareggio. I padroni di casa, dopo nove giornate d'imbattibilità e sei vittorie di fila, domenica scorsa, sono incocciati in una sconfitta contro la Santarcangiolese che ne ha stoppato la striscia positiva, basta pensare che l'estremo difensore Pinelli, non subiva gol da 623 minuti; oggi ci sono tutte le condizioni per provare a riprendere la corsa, naturalmente orecchie tese anche verso Matera, dove il Varisius ospita il Tolve diretta concorrente degli Ionici. Proprio quel Tolve che fra sette giorni gli uomini di mister Viola dovranno affrontare in casa loro, una sfida al vertice che ha già quasi il sapore di uno spareggio. Però, ora c'è da risolvere la pratica Lagopesole, i ragazzi di mister Colangelo, certamente venderanno cara la pelle, sentono che la partita è difficile, ma anche avvincente; affrontare la capolista è sempre emozionante e proprio perché avranno poco da perdere, scenderanno in campo giocando il tutto per tutto e cercando di mettere in difficoltà in ogni modo i padroni di casa. Mister Viola non ha grandi problemi di formazione, ma dovrà fare a meno del forte attaccante Schettino che sconta una giornata di squalifica per la doppia ammonizione sanzionatagli domenica scorsa a Sant'Arcangelo. Roberto Martino
Al campo di via Laterza arriva la vice capolista
Varisius rimaneggiato contro il Real Tolve MATERA- Prova “tosta” per il Varisius al campo di via Laterza. Oggi pomeriggio alle 14,30 la squadra di Antonello Tuccio dovrà sondare il momento del Real Tolve che domenica scorsa è stato fermato a domicilio dal sorprendente Grottole di Pinuccio D’Ascanio. Il Varisius è in emergenza e solo nelle ultime ore il tecnico potrà sapere se Parente e Netti saranno arruolabili. Mancherà l’attaccante Armaiuoli, quindi in avanti e in difesa ci sono dei dubbi notevoli di consistenza del reparto. “Daremo battaglia” fanno sapere in casa neroverde, anche se non sono mancat i problemi in settimana per gli allenamenti e in particolare venerdì quando il vento e la pioggia hanno impedito al-
SANTARC.-LATRONICO
BELLA-REAL IRSINA
Antonello Tucci
Rosario Romano
la squadra di Tucci di allenarsi. Sulla sponda tolvese c’è da testare se è vera crisi o l’inizio sfavillante è stata una sopravvalutazione dell’organico. Romano è un tecnico esperto e capa-
ce, quindi cercherà di portare via l’intera posta in palio da Matera per non perdere ulteriore terreno dalla capolista Pleiade Policoro. r.carpentieri@luedi.it
FILIANO-MIGLIONICO
Bitetti e Lambertini Mister Del Pino I materani sono hanno sete di gol cerca il riscatto a caccia del blitz SANT'ARCANGELO - La Santarcangiolese di mister Amendolara può davvero pensare in grande. Dopo la bella affermazione di domenica scorsa contro la capolista Borussia Pleiade, Armentano e soci avranno, quest'oggi (14.30), una grossa chance per avvicinarsi in maniera decisa ai piani altissimi della classifica di Promozione. Senza, però, sottovalutare l'avversario di turno, che si chiama Latronico. I “termali” sono impelagati nella bagarre per non retrocedere ed occupano l'ultimo posto della graduatoria assieme allo Sporting Montalbano. Questo piazzamento deficitario del Latronico non deve, però, trarre in inganno, perché la squadra sta giocando bene, creando non pochi grattacapi agli avversari. La Santarcangiolese è sicuramente superiore tecnicamente ed ha tutte le carte in regola per poter far suo l'incontro. A domicilio, inoltre, a parte il pari di qualche settimana fa con il Grottole, la Santarcangiolese ha sempre conquistato i tre punti in palio ed è l'unica squadra di Promozione ad aver inanellato cinque successi. Inoltre Di Gioia, in casa, ha soltanto rimediato un gol in sei match disputati (sempre contro il Grottole). Un piccolo record, insomma. Per il confronto di oggi pomeriggio, mister Amendolara si affiderà in avanti alle prodezze offensive di Lambertini e del bomber di Santeramo, Bitetti, che dovrà stare molto attento perché è diffidato. Armentano, invece, ricoprirà il ruolo di regista. Nel Latronico assenti Lorito e Ponzo, squalificati per un turno. Donato Pavese
BELLA- Bella- Real Irsina potrebbe essere definita la partita di due club, che stanno affrontando il torneo, consci delle loro possibilità. La classifica evince un distacco marginale tra gli schieramenti, anche se il Real Irsina ha messo ha segno ben ventuno gol ed è la formazione più prolifica del campionato. Domenica scorsa ambo i team hanno raccolto un solo punto. Il Real Irsina ha pareggiato fuori casa con un Latronico inchiodato in ultima posizione insieme al Montalbano e gli uomini di mister Del Pino non sono andati oltre il 2-2 a Pescopagano. La squadra di mister Rizzi, matricola nel campionato di Promozione, si conferma uno dei team più criptici. Inoltre, Savino e compagni, amareggiati per gli ultimi risultati e il conseguente sganciamento dalle prime, vorranno rivalersi sulla squadra di casa e arricchire il bottino, considerando la penuria di punti conquistati durante gli ultimi mach. Il Bella, tra alti e bassi, cercherà di far valere il fattore campo. Capitan Troiano, protagonista indiscusso nel derby del Marmo Platano, avrà il compito di coordinare i suoi e fermare le incursioni degli ospiti. Il Bella, in casa gioca con maggior sicurezza e con un risultato positivo si porterebbe a quota diciannove punti, superando la stessa avversaria, attualmente attestata a diciotto. Oggi pomeriggio certamente si assisterà ad un incontro aperto a tutte le soluzioni, agonisticamente pregnante e speriamo contornato da un buon gioco. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Gara senza storia guardando le rispettive classifiche, ma la vittoria a Montalbano e il buon momento di salute della squadra filianese sono dati che contestano questo pronostico. Qui Filiano. Zero il numero di Vittorie "casalinghe" del Vitalba in questa stagione. Il Miglionico deve stare molto attento alla formazione di mister La Capra che sembra aver cambiato rotta rispetto alla parte iniziale di stagione. E' in serie positiva da 4 giornate con 3 pareggi, Lagopesole e Viggiano in casa e a Tolve fermando sullo 0-0 la ex capolista Real Tolve. 1 vittoria la scorsa domenica a Montalbano, per 5 reti a 0. ACe Qui Miglionico - Tataranni, unica punta da fuoco in quanto orfano dell'altro marcatore Deceglie squalificato, per la formazione bianco-verde per cercare i 3 punti anche a Filiano a favore di telecamera. Con Giordano, Corleto e Battilomo a reggere il centrocampo e con Menzella, Sabatelli e Battilomo Michele in difesa il Vitalba avrà vita difficile. Quella del Miglionico in esterna è una formazione corsara. 14 i punti, sui 21 totali, conquistati lontano da Miglionico. Solo il Viggiano e il Pescopagano hanno fermato Tataranni e compagni sull' 1 a 1. "Zero" il numero di sconfitte esterne che mister Paterino ambisce a mantenere il piu' a lungo possibile per coltivare il sogno di continuare a risiedere nelle zone alte di classifica! Antonio Centonze
GROTTOLE-VIGGIANO
D’Ascanio va all’attacco SARA’ un Grottole a trazione anteriore quello che si appresta ad affrontare, questo pomeriggio con fischio d’inizio alle ore 14 e 30, il coriaceo Viggiano. La formazione di Pinuccio D’Ascanio, reduce dalla bella prestazione che ha fruttato un punto in casa del Real Tolve, è pronta a raccogliere il successo dinanzi al pubblico amico. Il tecnico di Bernalda deve fare però i conti con gli acciaccati Sassanelli e Allegretti. Il mediano e il difensore centrale sono reduci da una settimana tribolata, ma per la gara odierna saranno a disposizione del tecnico. I due pilastri della formazione materana stringeranno i denti per essere della partita. «Dopo la prestazione sfoderata a Tolve - spiega il bomber Daniele Montemurro - abbiamo acquisito la giusta consapevolezza nei nostri mezzi. Siamo una squadra che può dare filo da torcere a cinque e dopo il pari contro l’undici di Romano, cerchiamo conferme in casa contro il Viggiano. Siamo consapevoli che la formazione allenata da mister Villani ha degli ottimi elementi. Il Viggiano è una squadra esperta, tosta e quadrata, ma noi - conclude Daniele Montemurro - giocheremo la partita per portare a casa i tre punti». In più D’Ascanio potrà contare sul rientro di Vito Di Pede che ha recuperato dopo l’influenza che lo ha tenuto lontano dal campo. Direzione di gara affidata a Manicone di Matera cn la collaborazione di Alagia e Granieri. a.mutasci@luedi.it
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Sport
BARRATA, PRIMO SUCCESSO
LAGONEGRO A TURSI
CASTELGRANDE PER LA FUGA
TRICARICO, INSIDIE A VIETRI
TESTACODA PER LE BIG
TERZA CATEGORIA, SANT’ANGELO SUPERA IL SASSO S.ANGELOLEFRATTE AVISSASSODICASTALDA
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S.ANGELO: Pascale S., Grippo M. 92, Grippo M. 88 (al 70' Pennella M.), Santopietro F. (all'87' Mastroberti P.), Loisi F., Lembo D., Spera R. F. ( al 58' Iallorenzi R.), Calvello E., Morrone F. (al 33' da Morrone M.), Ostuni R. ( all'85' da Parrella P.), Laurino A., Mastroberti M., Parrella P., Mastroberti P., Morrone M., Iallorenzi R., Pennella M., Bagnuolo V., Grippo A. SASSO: Pepe F. (al 46' Pascale G.), Perrone M., Pepe G. (sostituito al 74' da Tolve V.), Tofalo A., Tofalo G., Trinchitella D. (sostituito al 46' ' da Doti A.), Tofalo R., Hayate F., Vignola R., Cavallo G., Pacale G., Corleto R., Doti R., Doti A., Tolve V., Trinchitella F. ARBITRO: Vittorio Muscio MARCATORI per Il S. Angelo: Laurino A. al 37', Morrone A. al 79';Per il Sasso: Cavallo G. all'85' AL COMUNALE del S. Angelo torna a vincere la squadra di casa. Al 5', subito si fa notare il S. Angelo con Ostuni che, sulla fascia destra, crossa verso il centro dell'area avversaria, ma nessuno dei suoi compagni sa accogliere il suggerimento; All'8' è ancora Ostuni a proporsi dal centro campo, questi serve Spera che viene bloccato da due estremi difensori; Al 10', è il Sasso a farsi vedere sotto la porta avversaria e si rende protagonista di un tiro dal limite dell'area di rigore, la palla esce di poco fuori lo specchio della porta. All'11', Laurino, giocatore sempre presente nei momenti importanti della partita, dalla sinistra apre al centro, ma la palla si perde sul fondo, perchè i suoi compa-
gni non ne capiscono il suggerimento. Il S. Angelo non appare smagliante nelle azioni e i giocatori sembrano poco amalgamati soprattutto al centrocampo e in difesa. Al 15', un'altra grande occasione per la squadra di casa, Ostuni dribbla due difensori, serve Spera, ma la palla finisce alta sulla traversa; al 17' Grippo M. scende sulla fascia sinistra e fa partire un cross al centro area , ma ancora una volta la conclusione si perde sul fondo. Al 30', ancora un'occasione per il S. Angelo, scambio veloce Ostuni - Spera, questi calcia verso la porta, ma l'azione viene vanificata da due difensori. Al 37', il S. Angelo va in vantaggio con Laurino: lungo lancio dalla difesa di Loisi F., Spera di testa a Laurino, questi stoppa la palla e lascia partire un gran tiro che si insacca, a fil di palo, alla destra del portiere Pepe. Nella ripresa, il Sasso parte subito all'attacco, alla ricerca del pareggio. Al 50', il n. 11 Cavallo colpisce il palo destro; al 58' Spera subisce un infortunio e viene sostituito da Iallorenzi. Al 79', Ostuni interrompe la pressione della squadra ospite, partendo da centro campo, dribbla tre avversari, si porta sulla fascia sinistra ed appoggia Morrone A. che, con un tap in, mette la palla in rete. E' il raddoppio per il S. Angelo. All'85', inaspettato il gol per il Sasso ad opera di Cavallo che, in semi rovesciata, dal limite dell'area di rigore, insacca sulla sinistra, riaprendo così la partita. Il Sasso non demorde e parte all'assalto finale per la ricerca disperata del pareggio. Al 90', il n. 10 Vignola, su una palla ribattuta dalla difesa, lascia partire un gran tiro da 20 m., provvidenziale la respinta dell'estremo difensore del S. Angelo, Pacale, il quale evita il pareggio. Antonio Monaco
Sport 51 Terza Categoria L’arrembaggio finale dell’Asi non porta i frutti sperati Domenica 30 novembre 2008
Santoro fa gioire l’Aics A inizio ripresa gol -partita alla destra di Rubolino AICSPORTPZ ASIPOTENZA
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AICSPORTCLUB: Sabia, Telesca, Ciammella, Benedetto, Romano (Leo), Pietrafesa (Lattuchella), Brindisi, Gallo (Morlino), Sarli (Santangelo), Soldo, De Luca Vito (Santoro). A disp: De Luca G., Lapetina. All: Albini Domenico. ASI POTENZA: Rubolino, Lovallo, Vizzo, Curcio, Giorgio (Ostuni), Palese, Ciancio (Sileo), Pappalardo, Lapenna (Giordano), Garofano (Gruosso Gerardo), Tanreda. A disp: Gruosso B., Martinelli, Ciro All: Laguardia L. e Giordano E. ARBITRO: De Nicola Rocco. RETI: 53’ Santoro. NOTE: Ammoniti : Ciammella, Pietrafesa, Brindisi, Sarli, Soldo, (AICS). Curcio, Giorgio, Tangreda, (ASI) POTENZA- Alla terza giornata si ferma la corsa dell’Asi battuto in casa dell’Aics. Si avvia bene l’Aics, ma ad effettuare le prime parate è Sabia su Lapenna, Pappalardo e Tangreda: quest’ultimo costretto per due minuti a
bordo campo per uno scontro fortuito. Al 18’ Lovallo dell’Asi mette in angolo su De Luca lanciato a rete. Il corner raccolto e deviato in porta da Soldo vede il primo intervento di Rubolino con una parata a pugni chiusi, la sfera deviata, finisce sui piedi di Gallo che non riesce a ribadire in rete. Tenta De Luca su punizione senza fortuna. Gli ospiti più ordinati ed incisivi cercano il vantaggio con Tangreda ma al 20’ il suo sinistro si stampa sulla traversa. Al 27’ Garofano smarcato in area da Palese non tenta subito la conclusione avventurandosi in un dribbling impossibile contro una difesa attenta. Ancora Giorgio su punizione ma trova la deviazione di Sabia. Al 39’ si scuote l’Aics: Brindisi calcia una punizione sulla barriera. Al 42’ Sarli lanciato a rete investe letteralmente l’estremo difensore uscito incontro al pallone, lo scontro fortunatamente è senza conseguenze.
Al rientro in campo De Luca tenta di sorprendere Rubolino. Il capitano gli risponde bene negandogli il goal. Si ripete ancora deviando di pugno. Al 51’ De Luca lascia per Santoro. Il nuovo entrato ha subìto un’occasione; ma la spreca. Gli va bene all’53’ La sua conclusione buca la porta alla sinistra di Rubolino. L’inaspettato svantaggio proietta maggiormente in avanti l’Asi alla ricerca del pareggio. Al 60’ Tangreda di testa colpisce la seconda traversa, la sfera ritorna in campo ma Pietrafesa salva sulla linea. L’arrembaggio dell’Asi con le sue folate trova sempre pronti tutti gli uomini del tecnico Albini, che in questa gara vince la sfida delle sostituzioni. Al 90’ Sileo, gira di testa da campione, gli risponde altrettanto Sabia. Bravura e fortuna due fattori fondamentali nel gioco. Giuste anche se contestate le ammonizioni inflitte dal Sig. De Nicola durante l’arco dei 95’. Leonardo Martino
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Corà si prepara all’esordio sulla panchina della Bawer Matera (foto Videouno)
A Dilettanti Il nuovo tecnico all’esame Barcellona: «Ci servono i due punti»
La Bawer punta a risalire Esordio di Corà senza Corvino, Dacic nei dieci La Bawer riparte. Con Barcellona al PalaSassi Claudio Corà cerca la vittoria per bagnare al meglio l’esordio in campionato e ridare ossigeno alla classifica di Matera. La sorte però non è stata benevola con il tecnico vicentino che dovrà fare a meno nella gara odierna di Valerio Corvino bloccato da uno stiramento al bicipite femorale che lo mette a rischio anche per la successiva partita con Siena: «non è il caso di rischiarlo, i problemi muscolari di questo tipo richiedono prudenza» spiega il medico sociale Paolo Vizziello, «ho parlato con l’allenatore, bisogna aspettare. Spero sia a metà servizio con Siena ma l’obiettivo vero è quello di averlo pronto per le due gare casalinghe consecutive contro Firenze e Molfetta». Senza Corvino tra i disponibili la Bawer rispolvera Aleksander Dacic tra i dieci a referto e pensa a limitare le bocche da fuoco di Barcellona a cominciare dal pericoloso asse portante Gizzi-Li Vecchi. «I ragazzi nel corso di tutta la settimana si sono impegnati moltissimo» racconta coach Corà, «sul piano della concentrazione non c’è nulla da dire. Peccato per l’assenza di Corvino ma non posso rischiare di perderlo per due mesi. Inseriremo Dacic e punteremo su Gergati e Sottana nel ruolo di play. Sono convinto che giocheranno una grandissima partita. Ma punto sulla consistenza complessiva della squadra anche se so che avremo un uomo in meno. Dacic? Per ora viene con noi anche perchè si è ben allenato in settimana, poi la società deciderà il da farsi». Idee chiare da parte del tecnico materano: «potremo cambiare ed avere una serie di soluzioni, conto molto su Sottana in uscita dal blocco per sfruttare alcune situazioni e questo potrebbe liberarci anche qualche spazio in altre zone del campo. Poi credo che Longobardi potrà giocare
anche più lontano da canestro. Spicchi di partita anche nel suo ruolo naturale di ala. Infine» aggiunge ancora Corà, «conto molto su Maggioni che può diventare ago della bilancia, ha buone capacità offensive ma conto molto anche sulla sua difesa, vorrei metterlo a guardia di Gizzi per provare a limitarlo. Nel complesso mi aspetto più fiducia, più aiuti nei meccanismi difensivi. Abbiamo fatto diverse prove, ricorreremo a tutto quanto sarà necessario per rompere il ritmo del Barcellona e costringerlo a fare scelte forzate o azzardate». Matera ha bisogno di far punti per sbloccare l’impasse. Una vittoria serve come il pane per il morale e la classifica. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Il pivot della Bawer Matera, Aleksander Dacic
C2, Montescaglioso sconfitto Paura nel viaggio pre-gara S.MARIAAVICO 82 MONTESCAGLIOSO 75 PALLACANESTRO SANTA MARIA A VICO: Fucci 13, Mirotto 2, Apagosa 20, Spadaccio 3, Iaselli 17, Washington 16, Iuliano 11, Iaria, Giordano, Piscitelli. All. Porfido. LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 4, Malvasi, Resta D, Visceglia 11, Castellano 24, Fortunato n.e, Tralli n.e. Resta G 5, Sordi 20, Caruso Gamal 6. All. Marcello De Stradis. ARBITRI: Santopietro di Battipaglia e De Prisco di Nocera Inferiore. PARZIALI: 15-12, 36-32, 63-43, 82-75. NOTE: Usciti per cinque falli Sordi. Falli tecnici a Sordi e alla panchina campana. Spettatori cento circa. PERDE a Santa Maria a Vico la Lucos Ingest Montescaglioso nel confronto valevole per il campionato maschile di serie C/2 di basket. Trasferta difficile per i materani,
costretti a giungere in Campania con quasi trenta minuti di ritardo a causa di un incidente stradale verificatosi a Benevento. Una macchina nel tentativo di sorpassare il torpedone dei ragazzi di De Stradis è andata a schiantarsi contro un guard rail. La squadra è scesa immediatamente dal pullman per valutare le condizioni di salute del conducente, fortunatamente illeso. Le schegge del mezzo hanno colpito il torpedone dei materani. La gara è stata caratterizzata dai tanti errori dalla lunetta che hanno condizionato il match della Lucos, sempre dietro nel punteggio e mai capace di tenere il ritmo dei campani. A fare la differenza la maggiore precisione ai liberi della compagine del coach Porfido che ha avuto il merito di credere nel successo. La Lucos ha cercato invano di riequilibrare le sorti della partita, soprattutto con i canestri di Castellano ma al termine della contesa non è riuscita a ottenere il successo. I campani hanno allungato il passo nella parte centrale, gestendo il vantaggio nel finale. f.menonna@luedi.it
C2 Il Ctr si complica la vita e perde d’un soffio a Benevento
Senise butta la vittoria BENEVENTO CTR SENISE
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BENEVENTO : Iannace 8, Capozzi 17, Gonzales 21, De Martino 11, Cavalluzzo 5, Pedicini 4, Veccia 24, Meoli ne, Manzo 4, Catapano. All. Tipaldi BENEVENTO: Daranno ne, De Lillo ne, Durante 22, Albanese 12, Genovese ne, Marin 24, Palazzo 10, Venuto 7, Le rose ne, Manzotti 18. All. Daraio ARBITRI: Melluso e Palmieri di Caserta PARZIALI: 28-18, 50-44, 68-74, 94-93 “DUE PUNTI gettati al vento”. La sintesi del presidente del Senise Mario Totaro testimonia la delusione in casa Ctr per la sconfitta di misura rimediata ieri sera a Benevento contro il Meomartini. E’ di 94-93 il finale che favorisce la formazione campana punendo qualche peccato di presunzione della squadra di coach Daraio. Troppo a corrente alternata il rendimento del Ctr che quando mette le marce alte riesce a fare davvero la differenza e non trova nessun ostacolo.
Senise però comincia in sordina, lascia il primo quarto agli avversari e si mette a rincorrere. Il 28-18 per il Meomartini testimonia le difficoltà di avvio gara, ma Senise reagisce, limita i danni nella seconda frazione chiusa 50-44 e poi prende il largo nella terza andando avanti fino al 68-74 del finale di frazione. Benevento appare in difficoltà, il Ctr incalza e scappa avanti con Durante, Marin e Manzotti a dettare legge in tutto il campo. La formazione di Daraio sembra avere la partita in pugno, la controlla per gran parte dell’ultimo quarto arrivando ad un vantaggio massimo di 15 punti che restano ancora 10 a poco più di due minuti dal termine. Poi la svolta in negativo. Benevento trova le triple di alcuni dei suoi uomini migliori, Senise si blocca, non riesce a reagire e subisce il sorpasso. Nel finale ha anche il pallone del successo ma Durante e Manzotti falliscono l’azione decisiva. Senise rimane con l’amaro in bocca per una vittoria sfuggita quando non sembrava più possibile. Nulla di compromesso ma certo giovedì con l’Agropoli bisognerà vincere per forza per chiudere il discorso play off e non correre più rischi.
Sport 53 A Dilettanti Grasso ha recuperato, Palombita è febbricitante ma ci sarà Domenica 30 novembre 2008
La Levoni deve rialzarsi La squadra di Tripodi cerca i due punti col Firenze RISCATTARE la sconfitta patita a Molfetta. E' questo l'imperativo d'obbligo in casa Levoni Potenza nel match in programma questo pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro lo Smart House Mabo Firenze nel nono turno del campionato maschile di serie A Dilettanti. La formazione di Gianni Tripodi per la seconda domenica consecutiva affronta una compagine invischiata nelle sabbie mobili della classifica e fortemente intenzionata a riprendere il cammino. I ragazzi di Tripodi non devono commettere errori e distrazioni, onde evitare pericolose ricadute in classifica dopo la netta e sorprendente sconfitta patita domenica scorsa a Molfetta al cospetto dei pugliesi di Carolillo. I biancorossi ieri hanno svolto l'ultimo allenamento, al Pala Pergola, lavorando sul tiro e osservando il video dei toscano allenati da Gianni Lambruschi. Recuperato Sebastiano Grasso, Tripodi ieri ha dovuto fare a meno di Giancarlo Palombita, afflitto da un virus influenzale e costretto a rimanere ai box. Il Pistolero sarà della partita nel match di questo pomeriggio in programma alle 18 che sarà arbitrato dai signori Di Giambattista di Pescara e Buonansegna di Milano. La gara odierna rappresenta una tappa chiave per i destini della compagine potentina, che dovrà fare sfoggio della migliore difesa, della determinazione dei giorni migliori e della vena al tiro da tre dei suoi frombolieri. I toscani rappresentano un complesso particolarmente atipico, considerata la modulistica di gioco che Lambruschi applica. Il complesso fiorentino gioca una pallacanestro votata al tiro da tre, usando spesso i blocchi in attacco e difendendo a uomo. La Levoni Potenza punta a superare i gigliati con l'esperienza di Massimo Ruggeri, la determinazione di Matteo Metz, la grinta di Albano Chiarastella e il co-
L’AVVERSARIA
Sandro Lo Sardo
raggio indomabile del capitano Antonino Rato. Ne conviene che la gara di questo pomeriggio rappresenta per la Levoni un test da vincere ad ogni costo. A parlare delle difficoltà dell'incontro è l'assistent coach Sandro Lo Sardo che
Il “pistolero” Giancarlo Palombita
ha espresso il suo parere sul match: “Affronteremo una squadra giovane che applica una buona pallacanestro. Abbiamo visto la cassetta e sappiamo come battere i toscani”. Lo Sardo parla di altre caratteristiche tecniche del match: “Abbiamo visto i to-
scani, si tratta di un complesso ben organizzato in ogni fase di gioco. Non merita l'ultimo posto in classifica. I suoi giocatori praticano l'uno contro uno, siamo pronti per affrontare anche questa situazione di gioco”. Lo Sardo parla dell'ap-
proccio della Levoni: “Dobbiamo fare la partita, senza concedere nulla all'avversario. Sarà necessario difendere forte e attaccare con precisione. Questa è la chiave di lettura del match”. Il tecnico non ammette errori e black-out: “Assolu-
tamente. Dobbiamo rimanere concentrati e pronti a sfruttare ogni circostanza. I toscani non dispongono di lunghi di ruolo. La nostra arma migliore deve essere la continuità di gioco”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti Pierri indica alla Centre Corporelle la strategia per il successo
«Blocchiamo i tiratori del Siracusa» E' PARTITA ieri pomeriggio alla volta di Siracusa, la Centre Corporelle Potenza che oggi pomeriggio affronta il Prativerdi Siracusa nell'undicesimo turno d'andata del campionato maschile di serie C Dilettanti. Nel torpedone che ha condotto i lucani nello splendido capoluogo siciliano i giocatori e il tecnico De Angelis ascoltano musica e cantano, forti di una condizione mentale di grande impatto emotivo e consapevoli di una forza ormai acquisita con il passare dei giorni. A dare ulteriore grinta in casa biancoceleste è il recupero di Stefano Marino e Antonello Marchese, partiti con la squadra alla volta di Siracusa. Match clou quello in programma questo pomeriggio in terra aretusea, tra siracusani e potentini vista la classifica di entrambe le squadre. Siciliani secondi, lucani
Marchese ha recuperato la forma migliore (foto Andrea Mattiacci)
primi, dunque ne uscirà sicuramente una gara accesa e dai forti toni agonistici. Settimana segnata dalle condizioni non perfette di Marchese e Marino, quella trascorsa in casa potentina. Tanti i motivi d'interesse, su tutti l'applicazione difensiva dei lucani e la marcatura di Agosta, Bianchini e Verrigni, veri e propri spauracchi della squadra allenata da Dino De Angelis. La gara di questo pomeriggio (arbitri Novati di Cantù e Ranieri di Carmenate) sarà dunque un test probante per Mimmo Castellitto e compagni. Le parole del diesse lucano Enrico Torlo in settimana hanno rimarcato la delicatezza del match odierno e l'importanza assoluta della partita in ottica classifica. La squadra del presidente Antonio Colangelo è partita alla volta della città siciliana con la piena consapevolezza dei
propri mezzi. L'assistent coach Vito Pierri ha parlato delle caratteristiche del confronto affermando: “Le nostre armi migliori sono la determinazione e l'attenzione difensiva. Abbiamo recuperato gli acciaccati, il dato è incoraggiante. Affrontiamo una squadra che ha tanto carattere”. Pierri parla del match sul piano tecnico: “La difesa è l'arma migliore. Abbiamo il miglior pacchetto difensivo del campionato. Sarà fondamentale bloccare Agosta, Verrigni e Bianchini, tiratori dei siciliani davvero pericolosi”. L'allenatore lucano parla dei recuperi di Marino e Marchese: “Stefano e Antonello hanno avuto qualche problema di troppo in settimana. Grazie al lavoro del professor Francesco De Grazia siamo riusciti a recuperarli velocemente”. Pierri archivia la sua analisi pre gara par-
Vito Pierri
lando degli aspetti offensivi: “Ormai i nostri giochi in attacco sono collaudati. Dobbiamo continuare a giocare nello stesso modo, ribadendo i risultati acquisiti sul campo finora”. sport@luedi.it
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Sport
Domenica 30 novembre 2008
B Dilettanti Le condizioni di Carpineti tengono in ansia Brogialdi
Il Bernalda cerca il blitz A Foggia per la prima vittoria fuori casa BERNALDA – Si consuma questo pomeriggio la nona giornata di ritorno del campionato di B Dilettanti che vedrà la Cestistica Bernalda (ore 18 al PalaRusso di Foggia, arbitri i reggini Ielo e Scarfò) impegnata nel tentativo di agguantare la sua prima vittoria lontano da casa. Della compattezza e della pericolosità della formazione dauna abbiamo già detto in settimana, aggiungendo che i ragazzi della Capitanata, con sei punti in classifica frutto di tre vittorie e cinque sconfitte, occupano alla vigilia della sfida con i lucani il gradino immediatamente più basso rispetto a questi ultimi. L’appello alla prova di carattere da parte dei ragazzi di coach Brogialdi ha rischiato però di essere vanificato da un paio di infortuni occorsi ai rossoblu in allenamento durante la settimana, dall’ultimo in ordine di tempo per il lungo Di Giacomo che giovedì sera è atterrato male dopo aver catturato un rimbalzo procurandosi una distorsione di media entità che però non dovrebbe impedirgli di essere della contesa contro i rossoneri pugliesi, fino a quello del pivot Carpineti a proposito del quale si è parlato di microfrattura al piede sinistro anche se la risonanza magnetica ha dato un responso meno preoccupante, e lui stesso così descrive la propria condizione: «Nel primo quarto della gara con Catania ho avvertito una fitta molto dolorosa al piede sinistro, però ho continuato a giocare perché la posta in palio era troppo importante; avverto disagio a correre e saltare anche se tutto sommato cammino piuttosto bene. Mi sembra che l’inconveniente si verifichi quando sono reduce da settimane con forti carichi di lavoro e quindi saranno stati senz’altro salutari questi giorni di riposo». Ci sarai contro il Foggia? «È un nodo che potremo sciogliere solo all’ultimo momento prima della partita». Come vedi il momento della squadra?
Gaston Rossi Pose e accanto il lungo Carpineti
«Il momento è buono dopo le ultime due vittorie; si trattava di portare a casa quattro punti e ci siamo riusciti battendo due team che in questa fase del campionato sono tra i migliori; questo ci ha aiutati a riprenderci psicologicamente cosicché abbiamo ritrovato d’un col-
po grinta e convinzione, ma aggiungerei che stiamo anche giocando benino producendo un discreto basket». E come vedi il match di oggi? «Andiamo a Foggia con una mentalità diversa rispetto a quella delle precedenti gare fuori casa, siamo
più convinti, più sicuri delle nostre potenzialità e, perché no?, più capaci di fare anche una bella prestazione, sperando che tutto ciò serva a portare a casa i due punti». Certo una vittoria non solo darebbe un aspetto piuttosto interessante alla clas-
sifica, non solo farebbe felici tifosi e dirigenti, ma rincuorerebbe anche quegli osservatori di cose cestistiche bernaldesi che hanno adombrato un piccolo ma preoccupante calo di presenze sulle tribune del PalaCampagna attribuendolo in ugual misura alla crisi eco-
nomica e ai finora pessimi risultati in trasferta: sulla prima causa si può fare poco o nulla tranne che non ci si chiami Tremonti, la seconda invece dipende solo dai protagonisti del parquet. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
B Donne Aurigemma e Gagliardino non al top. Rubino e Dimonte in ballottaggio
Insidiosa trasferta a Roma per la Basilia TRASFERTA capitolina per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel terzo turno di ritorno del campionato femminile di serie B/1. Le atlete lucane sono di scena alla Palestra Tiber di Roma per affrontare alle ore 18 la Nipa Athena Roma. Gara tutta da seguire quella che attende le ragazze di Marilia Sanza, vincitrici all'andata con il punteggio di 66 a 56. La Basilia Codra Mediterranea Potenza in settimana ha svolto una serie di allenamenti molto delicati che hanno messo a dura prova i muscoli delle atlete biancocelesti. A farne le spese sono state Marika Aurigemma e Laura Gambardella costrette ad allenarsi a scartamento ridotto, ma comunque presenti questo pomeriggio a Roma per dare man forte alla Basilia
Codra Mediterranea Potenza. Marilia Sanza può dunque contare sull'apporto di tutte le sue atlete e solo in extremis scioglierà il dubbio circa l'impiego della decima giocatrice. In pre allarme Francesca Rubino e Martina Dimonte, atlete sempre a disposizione del coach potentino. La gara di questo pomeriggio assume i connotati di una partita da vincere a tutti i costi per la squadra potentina che sabato prossimo affronterà in casa lo spauracchio Città Futura Roma. Il match sarà diretto dai signori Sportelli di San Salvo e D'Arelli di Francavilla a Mare. Un match importante per le sorti della squadra lucana seconda forza del campionato. La tenuta mentale, lo stato di forma complessivo e l'ottima organizzazione
di gioco della Basilia Codra Mediterranea Potenza, ammirata contro il Partinico rendono tranquilla la compagine capitanata da Sonia Crovatto. Marilia Sanza, alla vigilia del match ha parlato delle caratteristiche salienti della gara affermando: “Sarà difficile, importante, nel senso che ci farà capire sicuramente il nostro ruolo in campionato. Questa partita ci darà le indicazioni migliori in campionato”. Il coach giudica tatticamente la sfida: “La partita si decide in difesa, sono convinta che grazie a questo aspetto il confronto potrebbe avere il suo clichè”. Sanza parla dell'Athena Nipar Roma: “Il complesso capitolino è gasato dalla splendida prestazione fornita domenica scorsa contro il Città Futura. Sono convinta che disputerà
Marika Aurigemma
una partita eccellente anche contro le mie atlete”. Dunque massima attenzione per le potentine chiamate a dare risposte importanti al presidente Niccolò Martellotta. f.menonna@luedi.it
Sport 55 B1 Donne La squadra di Gagliardi è chiamata a confermare il momento positivo Domenica 30 novembre 2008
Lore Lei, serve il colpaccio Trasferta in casa dell’abbordabile Messina RITORNO in Sicilia, a due settimane di distanza dall'ultima fortunata trasferta sul campo del Modica, per la PM Lore Lei Potenza. Nel settimo turno di campionato, le biancorosse di Nino Gagliardi sfidano stasera (si gioca dalle 17.30 sul parquet del Palagravitelli) l'IT.com Messina, formazione neopromossa che ha avuto un impatto piuttosto traumatico con la B1. Viste le tante sconfitte consecutive (cinque negli altrettanti match disputati) rimediate nello scorcio iniziale di torneo: ko giunti però anche come prevedibile conseguenza di un calendario impegnativo, che ha subito proposto alla compagine peloritana alcune tra le più forti squadre del lotto. Ultime due della serie Soverato e Pontecagnano, a cui le siciliane allenate da Cesare Pellegrino non sono riuscite a strappare nemmeno un set; dopo aver però seriamente impegnato in casa, alla terza giornata, l'Orion Napoli (impostosi solo al tie-break in terra siciliana). Il Messina punterà sicuramente a ripetere, contro la PM, quella prestazione che gli valse l'unico punto
Il tecnico Gagliardi
fin qui raccolto; e proprio per l'assoluta necessità che ha di marcare risultati per risalire la china potrebbe risultare oltremodo pericoloso questa sera per la Lore Lei. Che dal canto suo sta vivendo un momento di grande fiducia, e si è ulteriormente caricata grazie al successo di una settimana fa - nella sostanza anche
più netto di quanto dica il 32 finale - sul Mercato San Severino. Pur consapevoli di non poter prendere sottogamba il Messina (e catechizzate a dovere in questo senso da coach Gagliardi), Pericolo e socie sullo Stretto andranno decisamente a caccia di un altro risultato che le possa tenere a contatto con la testa del girone: al momento appannaggio di un Pontecagnano lanciatissimo, ma che questo pomeriggio a Napoli potrebbe non avere vita facile. Al di là dei risultati degli altri campi e dei possibili giochi di classifica però, la Lore Lei oggi dovrà badare a fare la sua partita. Se necessario anche con la giusta dose di cinismo, perché dopo la sosta dell'Immacolata (il campionato tornerà il 13 dicembre) per le biancorosse lucane sarà tempo di scontri diretti. Con le sfide in rapida successione seppure inframezzate dallo stop di fine anno - contro Soverato, Napoli e Pontecagnano, dopo le quali si saprà molto di più sulle reali possibilità del gruppo di Gagliardi in questa stagione. Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Uomini Balsamo non perdona i suoi ex compagni B2 uomini Piegate le resistenze del Salerno
Il Nicosia detta legge Medical Center Potenza nettamente sconfitta NICOSIA MEDICAL CENTER
3 0
LAGONEGRO SALERNO
25-16, 25-17, 25-21
3 2
25-19, 24-26, 19-25 25-18, 15-13
SAN FELICE DA NICOSIA: Balsamo, Pidone, Trifirò, Santiglia, Dordei, Capuano, Alderuccio, D'Andrea, Lunetto. All.: Buzzone. MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso, Scalcione, Galante, Zuccaro, La Rosa, Alamprese, Sergio (L), Bacca, Galante, Genoino, La Maida, Calabrese. All.: Draganov. ARBITRI: Salerno e Condorelli. ESCE SCONFITTA piuttosto nettamente dal campo di Nicosia la Medical Center Potenza. Nulla da fare quindi per Zuccaro e soci al cospetto della capolista del girone, confermatasi squadra più in forma del lotto. Balsamo (ex di lusso) e compagni non hanno avuto troppi problemi a condurre sempre le operazioni, costringendo all’angolo in tutti e tre i set disputati una Virtus che dal canto suo non era proprio nel suo assetto ideale. I rossoblù di coach Draganov difatti erano sbarcati in Sicilia con qualche acciacco fisico di troppo: l’influenza aveva debilitato sia Giuseppe La Rosa che Mirko Torsello, costringendo il tecnico bulgaro della Medical Center a varare una formazione di emergenza. All’ultimo in posto quattro Draganov riusciva a recuperare La Rosa, mentre al centro era Antonio Galante (autore comunque di una prova positiva) ad andare a far coppia con Gigi Alamprese. Ed era chiaro che per i potentini affrontare la lanciatissima capolista in condizioni non proprio ideali complcava ulteriormente il già difficile compito che la attendeva. «Qualcosa di sicuro non ha funzionato a Nicosia, al di là dei problemi con cui siamo scesi in campo», ha ammesso serenamente a fine match il direttore generale virtussino Gennaro Barra. «Nasconderci dietro le difficoltà di schieramento sarebbe riduttivo, e dobbiamo rendere merito alla forza dei siciliani, che si sono confermati un’ottima squadra. Noi abbiamo sicuramente finito per sbagliare qualcosa di più del solito, come in battuta, ma in fin dei conti una sconfitta in casa della prima della classe ci può stare. E non pregiudicherà di certo le ottime cose che abbiamo fin qui mostrato, oltre che il nostro percorso futuro in questo campinato».
La Sidel Lagonegro esulta dopo il tie-break SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Crusco(L), Orlando, Imperio, Sica, Calabria, Luglio, Cantisani, Carlomagno. Vita, Riccio, Manzollillo. All. Stigliano INDOMITA SALERNO: Esposito , De Amicis, Calabrese, Scariati, Ruggiero, Sasso , Tescione (L), Pecoraro, Pesca, Armidoro, Morriello, Zoccola, De Prisco. All.: Corvo ARBITRI: CHIMNETO E CAVALIERI
Sopra Bacca e sotto Di Tommaso della Virtus
«Ora - ha chiuso Barra - pensiamo a concentrarci sui prossimi appuntamenti, e a recuperare le forze e tutti gli effettivi anche grazie al turno di riposo che avremo a disposizione la prossima settimana». lu.ca.
PARTITA sofferta ma che regala la prima vittoria alla Sidel tra le mura amiche. Cinque set contro l'Indomita Salerno che ruba un solo punto ai lagonegresi. Una buona prestazione della Sidel soprattutto nel finale di partita, caratterizzata dal solito calo psicologico dei binacorossi di mister Stigliano. L'inizio è tutto a favore dei lagonegresi che riescono a coprire bene in tutte le zone del proprio campo. Il vantaggio massimo arriva inizialmente sul 16-11 e poi prosegue sul 20-14. La ricezione dei padroni di casa sembra continuare a funzionare bene, con un equilibrio tecnico tattico migliore rispetto le precedenti partite. I campani commettono alcuni errori e sul muro finale di Cimino, Cantisani e Calabria la Sidel chiude il primo set. Cambia la scena nel secondo parziale e pur iniziando in vantaggio la Sidel si fa recuperare sul 9-9 per poi procedere di punto in punto. “Alcuni errori di attenzione ci hanno condannato nel secondo set- commenta il palleggiatore Orlando- e l'Indomita è riuscita così a mettere
Cimino e Calabria e sotto l’intera rosa del Lagonegro
a segno il pareggio”. Nel terzo set la Sidel perde in parte lucidità, soprattutto in ricezione, lasciando agli ospiti guadagnare terreno. Gli animi si innervosiscono nel finale e il direttore di gara estrae due cartellino gialli, uno per entrambe le formazioni, decretando il 18-25 per i salernitani. A salire in cattedra nel quarto set sono i soliti Cimino e il capitano Calabria che mettono in difficoltà la ricezione degli ospiti. Migliora anche la prestazione d’Imperio tra le fila della Sidel a cui si aggiungono le entrate di due giovani lagonegresi, Carlomagno e Vita, secondo palleggiatore
quest'ultimo che serve a Cantisani la palla del 25-18. Tutti viene rimesso al tie break, che “ci lascia amareggiati” commenta il palleggiatore Orlando e poiché “si poteva chiudere con un altro punteggio” come sottolinea il presidente Cosentino. Lasciano poco agli ospiti i lagonegresi che con lucidità avanzano grazie alle schiacciate d’Imperio e Cimino che allunga sul 12-6. Lento il recupero dei salernitani ma i due punti della partita vanno alla Sidel che incamera “una vittoria che dà morale al cospetto di un pubblico entusiasto” come il presidente lagonegrese lo definisce.
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Sport B2 Donne In evidenza tra le ragazze di Galtieri la Vecerkova e la Ristits
Domenica 30 novembre 2008
Time Matera, altra perla Gara combattuta contro un coriaceo Benevento TIMEVOLLEYMATERA BENEVENTO
3 1
24-26, 25-9, 27-25, 25-21
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 21, Vecerkova 18, De Vita (L), Sarra n.e., Romano J. 9, Di Blasi 9, Amati 2, Romano E. 9, Russo 1, Calculli n.e., guerricchio n.e., Pietromatera n.e. All. Galtieri (squalificato) BENEVENTO VOLLEY: Agazzino 5, Bernardi 10, Leone (L), Lonardo 2, mauriello 18, Musto n.e., Napolitano Ma 4, Napolitano Mi. 4, Petito, Piscopo 3, Sigala 1, Troncone 4. All. Feleppa ARBITRI: Montagna di Brindisi e Tombolini di Taranto NOTE: battute vincenti Matera 2, Benevento 3, battute sbagliate Matera 4, Benevento 10, durata set 28’, 17’, 30’ e 23’ per un totale di 1 ora e 38 minuti. Spettatori 200 circa MATERA - Davvero bello vedere in campo la voglia, la tenacia, la capacità di soffrire, la reazione per poi gioire. Trascinate per mano da Ristits e Vecerkova le ragazze
La Ristits e accanto la Vecerkova in attacco (Videouno)
di Galtieri hanno regalato al proprio mister la più bella vittoria e nel contempo la migliore prestazione delle gare giocate in casa. Sugli spalti a soffrire per la squalifica Galtieri segue le sue ragazze che cominciano bene, dopo soli
due minuti il tecnico Feleppa chiama il time out sul punteggio di 5 a 1, sulle tribune si pensa ad una passeggiata ma non è così. Con il passare dei minuti la gara prende un'altra piega, esce fuori il Benevento con una Mauriel-
lo inarrestabile che mette e segna ogni palla che tocca, fino al sorpasso sul punteggio 18 a 16 e time out Matera. Fase incandescente quando uno scambio tra le protagoniste si protrae per alcuni minuti, con due eccezionali
salvataggi della Amati, che non danno l'esito sperato. La Agazzino segna il 23 punto e poi la perdita del set. Si pensa al peggio, ma il secondo parziale non è altro che una formalità per la Time, gira tutto bene e il Benevento capisce di
lasciare il set alle materane con un parziale mortificante: 25 a 9. Il terzo periodo è il più bello. La gara si alterna con sorpassi e agganci, la forza delle materane nei momenti critici si chiama Ristits, il capitano che tutti vorrebbero. Le sue bordate non conoscono che un solo esito, fare punto. Tra l'entusiasmo del pubblico e la sofferenza di Galtieri, il set dice Time Volley, combattuto punto su punto viene vinto per 27 a 25. Il quarto parziale comincia come il primo, vantaggio Matera e rincorsa con sorpasso del Benevento, ma ecco che le ragazze materane dimostrano che sono la capolista e ci mettono cuore e anima per vincere. Una micidiale Vecerkova, con tre muri consecutivi, completa l'aggancio sul 20 pari. A turno le gemelle Romano, la Di Blasi, l'elastica De Vita contrastano in modo efficace. A completare l'opera ci pensano Vecerkova e la Ristits chiudendo il set e al partita, conquistando l'undicesima vittoria consecutiva. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne Contro l’Ostuni si cerca la seconda vittoria di fila B2 Donne Pietrafesa vuole la prima gioia col Molfetta
Altro tabù da sfatare La Planitalia Montescaglioso Manca ancora la doppietta per la Giocoleria DOPO AVER sfatato il tabù trasferta, la Giocoleria Potenza - nel match casalingo in programma dalle 18 contro la Lightning Ostuni - proverà a infrangerne un altro. Mai difatti Avena e compagne, finora, sono riuscite a piazzare due vittorie consecutive in questo campionato. E l'occasione per farlo non potrebbe essere più ghiotta e, sulla carta, propizia per le biancoblù di Nello Caliendo stasera alla Caizzo. Dove arriva il fanalino di coda del girone, un Ostuni partito a inizio anno con ben poche ambizioni di salvezza (visto l'organico infarcito di ragazze del vivaio, causa i modesti mezzi economici della società brindisina), e che sta rispettando in pieno le negative aspettative con cui si era presentato ai nastri di partenza del torneo: solo sconfitte, e nessun set all'attivo nei primi dieci turni per la squadra allenata dal tecnico Solombrino. I tre punti quindi non sembrano proprio a rischio, quest'oggi, per un'Asci che del resto è già ripartita, nel morale oltre che nella classifica, grazie al convincente 3-1 piazzato una settimana fa sul campo del Molfetta. A proposito del quale coach Caliendo non ha nascosto la sua soddisfazione: «Era un crocevia importante per la nostra stagione, ma le ragazze hanno saputo tenere alta la concentrazione e condurre in porto una gara davvero fondamentale. Siamo scesi sul parquet con la giusta umiltà e determinazione, e il risultato ci ha giustamente premiato. Anche per l'ottimo atteggiamento del mio gruppo: capace di estranearsi dall'ambiente e dallo stress per un match delicato, e di giocare al meglio delle sue possibi-
La Sinise e la Di Lucchio sullo sfondo (foto Andrea Mattiacci)
lità». Mentre nell'avvicinamento alla sfida odierna l'allenatore napoletano della Giocoleria ha cercato di tenere comunque alta la tensione in squadra: «Al di là della consistenza dell'O-
stuni, dovremo badare al sodo e impegnarci a fondo per mettere di nuovo in campo una prestazione convincente. E incamerare così altri punti pesanti per la nostra classifica». l.c.
Di Camillo della Giocoleria Potenza (foto Andrea Mattiacci)
prova ad invertire la rotta
MONTESCAGLIOSO- L'undicesima giornata di campionato di serie B/2, girone G, per la Planitalia Montescaglioso, prevede la gara interna contro l'Azzurra Molfetta, incontro che sarà disputato oggi, alle ore 18, presso il Palauditorium "Karol Wojtyla". La squadra pugliese, con i suoi 7 punti sinora conquistati, come quella di Montescaglioso, è coinvolta nella lotta per la permanenza in serie B/2. La formazione di Molfetta viene dall'impegno casalingo disputato contro la Giocoleria Potenza, conclusosi con il risultato di 3-1 in favore delle potentine. La formazione lucana (4 punti), a sua volta, viene da un risultato negativo giunto in un periodo poco positivo che l'ha vista incappare in ben sei sconfitte consecutive, iniziate con quella interna, per 3-2, contro il Benevento; in seguito ha perso, in casa contro Sala Consilina e Tuglie, mentre in trasferta è stata sconfitta a Scafati, Potenza, Matera e, per concludere, nell'ultimo turno, con il punteggio di 30 (25-16, 25-16, 25-22) sul campo dell'Aito Volley Sarno. L'ultimo set conquistato risale al terzo gioco nel 3-1 interno del 9 novembre scorso contro l'Italgest Tuglie. Urge, pertanto, una netta inversione di tendenza rispetto alle ultime gare se non si vuole permettere alle altre concorrenti alla permanenza (Turi e Aversa in primis) di incrementare il loro vantaggio sulla Planitalia, che ha alle sue spalle il solo Ostuni, vero fanalino di coda non avendo ancora conquistato alcun punto. Dopo la partita contro il Molfetta il campionato osserverà un turno di riposo e alla ripresa, il 13 dicembre prossimo, le ragazze allenate da Aldo Pietrafesa si re-
Sopra il tecnico Pietrafesa e sotto il vice presidente Artuso
cheranno proprio sul campo delle brindisine. Per quel che riguarda le voci circolate in merito a nuovi arrivi in squadra, il vice presidente della società montese Antonello Artuso
non le ha smentite ed ha affermato che saranno resi noti i nomi appena saranno perfezionate le procedure previste. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport 57 Calcio a 5 B Piegata una Paganese più ostica del previsto. Rosso a Lima Domenica 30 novembre 2008
Spazio Relax, torna il sorriso Il Matera non brilla ma guadagna i tre punti SPAZIORELAX PAGANESE
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Calcio a 5 B Ko a Vibo
La Nigro Bng a bocca asciutta
SPAZIO RELAX MATERA: Volpe, Peres, Kleinhans, Ximenes, Gasparetto, Di Lecce, Agostino, Stigliano, Firmino Lima, Laviola. All. Stefano Incerto. AZZURRA PAGANESE: Savastano, Califano, d'Amato, Novelli, Lauro, Gumiero, Esposito, Emanuele, Baselice, Baldasso, Pepe. All. Pepe. ARBITRI: Grillo di Rossano e Merenda di Reggio Calabria. Cron. Ferro di Matera. RETI: 1' Lima (M), 1' 40”Ruggiero (P), 2' 30” Gasparetto (M), 10' Kleinhans (M), 12' 30” Agostino (M), 18' 30” Ruggiero (P), 0' 10” st Stigliano (M), 12' st Gumiero (P), 19' st Novelli (P), 19' 59” Gasparetto (M). NOTE: Espulso al 18'st Lima (M). Ammoniti Novelli (P) e Gumiero (P). MATERA -Soffre ma vince lo Spazio Relax Matera. Dopo le ultime due rocambolesche sconfitte, una in Coppa Italia a Gragnano e l'altra in campionato, davvero cocente quest'ultima con tre reti subite negli ultimi due minuti di gioco, sul campo di Mazara del Vallo, era importante ritrovare a tutti i costi la vittoria. I ragazzi di Stefano Incerto hanno iniziato così la gara nel modo migliore riscuotendo consensi e applausi a suon di gol, ma con il passare dei minuti sono riapparsi i fantasmi delle gare perse nei minuti finali e così i biancoazzurri si sono progressivamente smarriti concedendo davvero troppo ad avversari tutt'altro che irresistibili. Materani subito aggressivi in avvio con Gasparetto che già dopo trenta secondi sfiorava la rete con un tiro a fil di palo. Trenta secondi dopo la prima rete della gara per merito di Lima che, ricevuta la sfera da Gasparetto, era bravissimo a girarsi e a metterla sotto la traversa. Il vantaggio materano durava appena quaranta secondi poiché, in azione di contropiede, i campani pareggiavano con Ruggiero. Le fasi di gioco erano veloci e senza troppi tatticismi così lo Spazio Relax, al secondo minuto e mezzo di gioco, tornava in vantaggio con Gasparetto prontissimo a ribadire in rete una respinta di Pepe su tiro di Peres. Al sesto minuto gli arbitri non vedevano una rete di Fermino Lima il cui tiro, dopo aver incocciato contro la traversa, aveva rimbalzato ben oltre la linea di porta prima di essere preda del portiere. Ci pensava comunque Kleinhans, al 10' mi-
Gasparetto ieri in gol
Lima apre le marcature poi si becca un rosso
Il presidente Taratufolo e il giovane Vivilecchia
VIBO DEPORTIVO
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VIBO VALENZIA: Poggi, Corderio, Verrencia, Rotta, Lanconi, Testimone, Nelson, Quintiliano, De Olivera, Rosa, Tavano, Soso. Allenatore Blandino. NIGRO BNG DEPORTIVO MATERA: Lopopolo, Pereira, Martemucci, Di Mita, Orlando, Miriello, Vivilecchia, Caione, Gammariello, Cavalcante, Verrone, Appio. Allenatore Bommino. ARNITRI: Graziano di Palermo e Digregorio di Enna. RETI: 2’ pt Nelson, 11’ pt Rosa, 19’ 58’’ st Nelson. NOTE: Ammoniti: De Olivera del Vibo e Miriello della Nigro Bng.
nuto, a portare lo Spazio Relax sul doppio vantaggio e, al 12' e 30”, il gap tra le due squadre aumentava ancora per merito di Agostino: davvero bello il tocco morbido su perfetto lancio di Lima. A pochi secondi dalla fine i
campani accorciavano con Ruggiero su azione di calcio d'angolo. Nella ripresa fulmineo gol di capitan Stigliano dopo soli 10 secondi, ma i materani arretravano troppo il baricentro della squadra dando modo
agli avversari di colpire al 12' con Gumiero e al 19' con Novelli. Ad un secondo dalla sirena di fine gara la rete di Gasparetto su assist di Stigliano. Annibale Sacco sport@luedi.it
TORNA a casa con una sconfitta la Nigro Bng Deportivo Matera. La formazione del presidente Nico Taratufolo non è riuscita a passare indenne la trasferta calabrese di Vibo. La squadra allenata da Angelo Bommino è stata sconfitta tre a zero dalla capilista del girone F del campionato di serie B di calcio a cinque. Ma i materani lasciano il campo del Vibo a
testa alta perchè hanno interpretato nel migliore dei modi la sfida contro i calabresi. Nel secondo tempo, infatti, ad avere in mano le redini del gioco sono stati sempre i materani, ma non sono riusciti a trovare la via del gol. Poi, mentre si produceva il massimo sforzo per superare il muro eretto da Poggi, la Nigro Bng è stata trafitta per la terza volta. «Non possiamo rimproverarci nulla - commenta a fne partita il massi o dirigente della formazione materana, Nico Taratufolo, raggiunto telefonicamente durante il viaggio di ritorno verso la Basilicata - perchè, nonostante le numerose assenze e benchè alcuni giocatori non erano al meglio della condizione, siamo riusciti a tenre testa al Vibo, costringendoli per un intero tempo a non tirar fuori la testa dalla loro metà campo. Purtroppo, però, torniamo a casa solo con i complimenti, senza incamerare punti per la classifica». Resta, quindi, un grande rammarico per la prestazione offerta che però non serve ai fini della classifica. a.mutasci@luedi.it
Hockey A2 Rimonta in grande stile per la formazione di Massari. Tripletta di Vivilecchia
Successo d’oro per la Raro Pattinomania RARO MATERA FOLLONICA
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RARO MATERA: Picca, Nicoletti N, Gaudiano, Barbano, Xiloyannis M, Matera, Nicoletti L, Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis G. All. Massari FOLLONICA: Bandieri, Menichetti, Brunelli, Mugnani, Naldo, Salvini, Franchi, Pagnini, Baldi. All. Guerrieri ARBITRO: Strippoli di Bari RETI: 7' 12'' pt Salvini, 7' 24'' pt Nicoletti L, 11' 16'' pt Franchi, 1' 57'' st Pagnini, 2' 6'' st Salvini, 3' 45'' e 7' 52'' st Cellura, 11' 14, 14' 7'' e 19' 38'' st Vivilecchia PATTINOMANIA Matera, vittoria
di rimonta. Eccezionale gara dei materani che hanno strappato davvero con forza tre punti d'oro al Follonica. E' stata una gara emozionante, animata da due formazioni che non hanno risparmiato energie sin dal fischio d'inizio. Super Follonica nella prima frazione, stratosferico Matera nella seconda. Già, proprio così perché per un tempo sono stati gli ospiti a tenere il pallino del gioco, a rendersi più pericolosi ed a passare per ben due volte in vantaggio. Proprio la rete di Salvini apriva le marcature. Era il 7'12'' e il team toscano si portava in vantaggio meritatamente. La gioia, però, durava solamente dodici secondi perché al 7'24'' Luca Nicoletti realizzava la rete del pareggio con uno splendido tiro a vo-
lo. Palla al centro e la Raro subito si rendeva pericolosa dalle parti di Bandieri con Cellula che sfiorava il vantaggio. Gol sbagliato, gol subito. All'11'16'' arrivava il raddoppio di marca toscana con Franchi. Il primo tempo terminava con due occasioni di marca biancazzurra, la prima capitava a Luca Nicoletti, seguito poi da Gaetano Nicoletti. Nel secondo tempo il Follonica stravolgeva i piani di rimonta della Raro con due gol segnati nel giro di trenta secondi. Al 1'57'' era ancora Salvini a bucare la rete della porta difesa da Picca e trenta secondi dopo veniva imitato da Pagnini che metteva il pallino in porta per il quattro ad uno. Per la Pattinomania era notte fonda, ma la voglia di ribaltare il risultato non
veniva meno. A trascinare il quintetto allenato da Massari ci pensava Cellura che al 3'45'' metteva a segno la prima marcatura della clamorosa rimonta. Quattro minuti dopo, infatti, era ancora il giovane attaccante biancazzurro a portare a tre le reti materane: Cellura rubava palla a centrocampo e trovava il tempo di battere Bandieri. Il pareggio era nell'aria ed infatti arrivava puntuale al minuto 11'14'' con un gol voluto e trovato da Roberto Vivilecchia. Lo stesso atleta materano, tre minuti dopo, siglava il primo vantaggio biancazzurro ancora con un tiro forte dalla distanza. Superato il Follonica, la Pattinomania cercava la rete della sicurezza mentre perdeva capitan Bar-
Jonathan Cellura
bano che veniva espulso per cinque minuti dall'arbitro Strippoli (cartellino blu, ndr). Circostanza che, però, non impediva ai ragazzi di casa di mettere a segno il sesto gol ancora con Vivilecchia che regalava una vittoria importantissima in vista play-off. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Domenica 3030 novembre 2008 Domenica novembre 2008
<…LUCIA, ancora grazie per aver regalato a me ed a Celeste una esperienza indimenticabile. Sai, ho tenuto conferenze in numerose sedi, ma questa è stata una serata diversa. Grazie. Ciao, a presto!> E' la telefonata di Mario e Celeste appena rientrati a Teramo. E' vero, è stata una serata diversa, non solo per Mario, per mio marito Silvio e per i loro amici, ma per tutti i presenti. Il 21 novembre u. s., nel Salone dei Congressi Unitre, c'è stato l'evento “Musica e Poesia”: la Napoli di Eduardo De Filippo. Brillante interprete della lirica e filosofia dell'indimenticabile autore è stato il Dr. Mario De Bonis, appassionato studioso di tutta la numerosa produzione artistica di Eduardo, in particolare della sua poesia. Non ricordo i numerosi titoli ed incarichi ricoperti nel recente passato da Mario, so solo che è stato un carissimo amico di mio marito negli anni della sua giovinezza ed era da molto tempo che non vedevo Silvio organizzare con tanta energia ed entusiasmo una manifestazione. Mentre lo ascoltavo telefonare concitatamente ai tanti compagni d'un tempo, ricercare con puntigliosità qualche nuovo indirizzo o qualche numero telefonico smarrito, accalorarsi negli inviti, mi rendo conto che ho provato una punta d'invidia. Cerco di capirne il perché. Anche se ho legami d'affetto fortissimi con alcune compagne di studi, non ho avuto la possibilità, da ragazza, di frequentare molti amici: erano altri tempi e le donne avevano meno libertà di ora. Mio marito, invece, ha vissuto con gioia ed intensamente gli anni scolastici ed ha avuto la for-
Un evento di alta classe con musica e poesia tuna di abitare in uno dei due palazzi Incis, dove vivevano frotte di ragazzini per lo più suoi coetanei che trascorrevano quasi tutto il giorno insieme, all'aperto, nel grandissimo cortile che sotto casa li proteggeva e consentiva loro di fare esperienze e crescere insieme. La vita li ha divisi, ma né la distanza né le vicende personali hanno potuto mai spezzare questo filo invisibile che da tanti anni consente loro di amarsi ancora con tanta sincerità. Ed è questo il motivo che ha spinto tanti amici di Mario e di Silvio ad affollare il Salone Unitre. Mentre continuo a riordinare le stanze, rivivo la bellissima serata. Mi ritrovo seduta nella sala indossando uno degli abiti che noi della Corale mettiamo per le occasioni più importanti. C'è molta eccitazione, numerosi sono gli ospiti convenuti per salutare Mario che non vedevano da circa quarant'anni: baci, abbracci, commozione e tanti ricordi, soprattutto lieti, riaffiorano, accomunando tutti in risate fragorose che escono dal cuore. Si fa silenzio in sala e Mario incomincia a parlare di Eduardo, ne delinea un profilo artistico ed umano par-
tendo dall'immagine dell'artista proiettata su un telo alle sue spalle, viso che è quasi una maschera che racchiude in sé tutte le esperienze della condizione umana, esperienze che si fanno teatro e poesia. De Bonis con partecipazione, con passione, con maestria recita tanti brani dell'autore, mentre il bravissimo maestro Fabio Silvestro accompagna con appropriati sottofondi musicali. E si passa così dai piaceri della tavola alla ecologia, dall'amicizia all'amore, dalle bugie delle canzoni all'amara verità della vita, dalla capacità di “vedere” anche quando gli occhi sono spenti alle cose che dobbiamo veramente temere. L'atmosfera è magica, i cuori vibrano anche perché i sentimenti provati durante la declamazione dei vari gruppi di poesie vengono sottolineati dalla splendida voce di Pina Buono Colombo, la soprano che da tanti anni segue con amore la Corale Unitre, la quale interpreta in modo magistrale canzoni classiche napoletane. Ora modulando con potenza la sua voce ora sfumandola con infinita dolcezza, ci fa salire al cielo o precipitare nel dolore. Ad un tratto mi estraneo:
alcune poesie di carattere filosofico mi fanno pensare a tutta la serietà della vita ed a come sia vero che gli uomini sono “romanzi differenti”, ma hanno tutti un solo finale, con amarezza devo convenire che spesso l'amicizia sia soprattutto convenienza e come si apprezzano i genitori quando non ci sono più. In tutta la sala è sceso un silenzio pensoso, questa è la potenza dell'arte di Eduardo che sempre riesce a coinvolgere. Una originale poesia sulla Pasqua e sul Natale, però, fa superare questo momento di seria riflessione riportandoci alle cose ed ai sentimenti che rendono bella e piacevole la vita.La serata volge al termine, le canzoni napoletane cantate dalla Corale diretta dalla Sig.ra Pina Buono e accompagnata al piano dal giovane e bravo Fabio Silvestro, coinvolgono i presenti che si uniscono al canto. Non esistono più gli amici venuti a salutare Mario e Silvio, dimostrando così che la vera amicizia sussiste nel tempo, ma siamo tutti un cuor solo e un'anima sola uniti dalla musica, dalla poesia, dal piacere di stare insieme. Dal “Diario di una corsista” di Lucia Spirito
In una società che lentamente cambia nel nostro paese
Una giornata contro la violenza sulle donne LA violenza sulle le donne è, in ogni parte del mondo, un problema gravissimo, una delle maggiori tragedie, spesso nascoste, dei nostri tempi, che non conosce limiti di età, di condizione sociale, di etnia. I dati su questo fenomeno fanno seriamente riflettere. Solo in Italia, secondo l'ISTAT, 10 milioni di donne , tra i 16 ed i 70 anni, sono state vittime di violenze fisiche o sessuali, di stupri o di atti persecutori dai partner, al momento della separazione e dopo. Oltre 7 milioni, poi, hanno subito violenza psicologica sotto forma di ricatti sui luoghi di lavoro, intimidazioni, isolamenti. E purtroppo l'elenco continua ad allungarsi, perché ogni anno si verificano 500.000 nuovi casi simili, ma sono solo una minoranza le donne che trovano il coraggio di uscire allo scoperto e di chiedere aiuto. I dati italiani non si differenziano molto da quelli di altri paesi ed anche nella nostra regione sono moltissime la donne che subiscono violenze morali o materiali e che non sempre le denunciano. Ci sono, poi, ancora altre forme di sopraffazione come gli stupri di guerra che devastano le donne africane e pochi anni fa hanno devastato le donne nei Balcani, durante il conflitto nella ex Jugoslavia; la lapidazione con la quale nei paesi islamici più arretrati, si punisce l'adulterio femminile, ma non quello maschile; l'inganno nei riguardi delle tante straniere che arrivano in Italia con il miraggio del lavoro e, invece, vengono avviate alla prostituzione.. È preoccupante che siano vittime sempre di più le ragazze: da quelle mandate a prostituirsi per pagare i
debiti di gioco dei fidanzati, a Meredith, a Chiara Poggi e a tante altre che la cronaca ogni giorno ci fa tristemente conoscere. Per non dimenticare e per portare all'attenzione di tutti questa piaga drammatica e spesso sommersa, che nella maggior parte si consuma tra le mura domestiche, il 25 Novembre si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Fu istituita nel Dicembre del 1999 con una risoluzione dell'Assemblea generale dell'ONU, ma già da anni al-
cune attiviste avevano scelto questa data per ricordare il giorno in cui, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle Mirabal, contrarie al regime di Rafael Trujillo, erano state torturate e poi strangolate dai militari, mentre tornavano da una visita ai mariti in prigione. In seguito anche Amnesty International ha cominciato a celebrare la ricorrenza, che deve essere un valido momento di riflessione e deve far maturare nelle donne la volontà e la consapevolezza di non subire, di dire basta, di uscire da una condizione di oppressione e di subalternità. Deve essere un incoraggiamento per tutte le donne del terzo millennio, che sono protagoniste di una doppia realtà: da quelle vincenti, che mettono la loro professionalità a servizio degli altri, ricoprono incarichi prestigiosi, si realizzano nel lavoro, in politica, nel campo dello spettacolo, difendono la legalità senza farsi intimidire da nessuno, si battono contro le associazioni malavitose, insomma fanno sentire la propria voce; alle donne schiave, annientate che la voce non ce l'hanno, perché sono state rese mute dalle violenze, che si portano dentro l'inferno, che dipendono sempre dalla volontà di un altro e, pur subendo umiliazioni e minacce, spesso si sentono colpevoli e non denunciano per amore dei figli. Il 25 Novembre, insomma, deve dare voce a tutte le donne per le quali “la violenza è pane quotidiano”, come è stato scritto sui sacchetti di carta che, in alcune regioni, in occasione di questa ricorrenza, hanno sostituito quelli usati normalmente per la vendita del pane. Mariolina Iacobuzio
Emozionante serata ricordando il grande De Filippo
il Dr. Mario De Bonis, appassionato studioso di tutta la numerosa produzione artistica di Eduardo,
IL crocifisso in Spagna è politicamente scorretto NELLA cattolicissima Spagna ha inizio la controriforma del terzo millennio. Apprendiamo in questi giorni che un tribunale amministrativo spagnolo ha ordinato la rimozione del crocifisso da una scuola pubblica di Valladolid su richiesta di alcuni genitori degli studenti dell'istituto Macias Picaeva. Secondo il magistrato che ha emesso la sentenza, l'esposizione di simboli religiosi in un centro educativo violerebbe "i diritti fondamentali" sanciti dalla Costituzione in materia di uguaglianza e libertà di coscienza. Tentativi del genere sono stati agiti anche in Italia ma forse la presenza del Vaticano ed una diffusa fede tra il popolo hanno sempre respinto queste manovre. Io non entro nel merito “giuridico” della questione ma mi preme dare un mio parere sull'aspetto etico di un fatto del genere. Se anche non vogliamo attribuire alcun significato “divino” a quel simbolo abbiamo sempre la certezza storica che rappresenta una persona che ha attraversato con l'esempio della Sua vita e con le Sue idee tre millenni. I suoi discorsi, ad esempio, sono stati tutti improntati al conseguimento dell'amore universale attraverso tre virtù fondamentali: la fede, la speranza e la carità. La sua idea fondante non
ha arzigogolate contorsioni dialettiche, è semplicissima, direi persino elementare, anche perché ha il compito di raggiungere tutti i cuori: ama il prossimo tuo come te stesso. Ebbene può un simile esempio e riferimento “disturbare” le menti e le coscienze dei ragazzi o degli uomini in generale? Può un simile insegnamento “violare” i diritti fondamentali di una nazione? La risposta credo sia inutile anzi superflua anche se sappiamo bene che non sempre le cose razionalmente lineari siano poi patrimonio di tutte le menti.Proprio i diritti evocati dalla sentenza ovvero l'uguaglianza e la libertà di coscienza sono i capisaldi certi della religione cattolica. Gesù, che crocifisso “disturberebbe” chi non crede, affermava: Beati gli ultimi che saranno i primi nel regno dei cieli e raccontava della trave e della pagliuzza proprio in funzione di una carenza di libertà di coscienza e di giudizio, aggiungo io. Spero con tutto il cuore che quello stesso simbolo maltrattato possa illuminare i cuori e le menti di queste persone che molto spesso agiscono così per una sorta di rabbia che cova nel profondo delle loro coscienze proprio perché sono privi di un grande ed incommensurabile patrimonio e dono: la fede. Sebastiano Zirpoli
Cultura&Spettacoli Domenica 30 novembre 2008
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Il Libro Car net di ENZO SCALCIONE MATERA - Provate a pensare ad abiti bianchi, veli quasi dovunque, sorrisi che lasciano presagire un futuro felice e, però, immaginatelo…“Per sempre”. Avrete così riprodotto l'effetto della kermesse voluta da Publimusic e giunta oramai alla sua quinta edizione, appunto “Per sempre sposi”. Ben tre giornate tutte dedicate alla più importante delle unioni che mai stabiliamo nella nostra vita, ed ospitate nella splendida cornice della Sala Garden di Matera. «L'idea è nata con il preciso intento di dare qualcosa in più ai nostri sposi. Si tratta - ha quindi sottolineato con fare tutto femminile Sabrina Gallitto, ideatrice dell'evento e titolare dell'agenzia organizzatrice Publimusic - di un giorno unico ed indimenticabile; alle giovani coppie, ma, poi, ogni coppia lo è con un nuovo amore - ha aggiunto Sabrina - vogliamo dare il meglio, tutto ciò che può servire per rendere più bella quella giornata, già coronata dal pronunciamento dell'ambito sì, sull'altare». E così, percorso il giardino della bella sala, a quanti, e so-
L’evento
Per un matrimonio impeccabile Si conclude a Matera “Per sempre sposi” no stati davvero numerosi, hanno voluto addentrarsi presso gi stand, si è aperto un vero e proprio mondo, dove al centro di ogni pensiero ci sono gli sposi, con i loro preparativi; viene dedicata poi anche qualche attenzione già protesa verso l'immediata, ed assai più concreta, vita di coppie. Affianco alle splendide creazioni di abiti da sposa esposti, ci sono infatti anche le più prosaiche “batterie di pentole”, che, però, ci hanno confermato, non devono servire a spaventare quanti si apprestano a compiere l'atteso passo. Fuor di timori, però quella di ieri è stata la serata delle passerelle, dei veli e bouquet;
delle acconciature da favola e delle fantasiose, e spesso avanguardistiche, creazioni di sette giovani stilisti, che hanno preso parte al concorso “Premio Moda Città dei Sassi”, presentato da Mary De Gennaro, nota al pubblico nella trasmissione televisiva Co.mò. I nuovi talenti voluti da Stefania Coralluzzo, direttrice artistica dell'evento, con le loro modelle, hanno mostrato il tratto versatile ed inventivo di un rito che da millenni non smettiamo di celebrare. «Gli stilisti hanno portato in scena creazioni belle ed uniche; non si tratta soltanto - ha spiegato Stefania - di moda ma di vera e propria scuola d'arte, perché alla base di ogni crea-
zione c'è ricerca, lavoro, una voglia infinita di soddisfare le richieste realizzando però sogni personalissimi. Sono ragazzi - ha quindi confermato la direttrice artistica - di cui sicuramente sentiremo parlare a livello nazionale». Ad un tratto dalle passerelle, in riferimento agli stand, Enzo Centonze, presidente di “Euritmia”, associazione copromotrice dell'evento, ha avuto modo di dire: «Le aziende, accuratamente selezionate, ci hanno lusingato con qualità dell'esposizione che hanno messo in campo; abbiamo difatti potuto apprezzare ha proseguito - le migliori marche del settore matrimoniale, e creazioni fra le più belle sul mercato». L’iniziativa “Per sempre sposi” è stata ideata quattro anni fa. Questa sera ci si prepara per il gran finale: ancora in scena, sul tappeto rosso. In compagnia della bella Angela Milillo saremo accompagnati lungo un viaggio fatto di abiti e passione, che è forse fra i più ambiti dell'universo sentimentale: lo stesso che conduce a pronunciare quel sì, che vale “Per sempre”. cultura@luedi.it
Musica Esibizione in serata per “Matera in musica” con l’orchestra della Magna Grecia
Fabio Concato star tra i Sassi di MARIA ANNA FLUMERO Ironico, elegante e disponibile. Ecco come si è dimostrato il cantautore milanese Fabio Concato durante l'intervista per i lettori de “Il Quotidiano della Basilicata”. Concato, questa stasera, alle ore 20 (ingresso 19,30) solcherà per la prima volta il palco materano dell' Auditorium del Conservatorio “Gervasio” nell'ambito della manifestazione musicale “Matera in musica 2008/09”. La serata è sponsorizzata dall'Ubi Banca Carime. Un artista doc per il concerto inaugurale, “Voila' tour”, organizzato dall'orchestra della “Magna Grecia”, sotto la direzione di Antonio Palazzo. Due ore di spettacolo dal repertorio molto «vario cronologicamente» per la prima esibizione Concato - orchestra “Magna Grecia”, «con brani degli “ultimi anni '70 per poi arrivare agli anni 2000». Da dove nasce la sua passione per la musica? Ci sono altri artisti nella sua famiglia? «La mia famiglia mi ha stimolato ma nessuno mi ha forzato. Devo ammettere pero' - prosegue sorridendo - si ascoltava musica a 360°. I nonni erano cantanti lirici, mio padre suonava jazz e mia madre il pianoforte». I suoi figli hanno intrapreso la stessa strada? «Ho due ragazze di 22 e 25 anni che condividono l'amore per la musica ma non hanno seguito la stessa strada. Si dividono tra sociale e campo pubblicitario». La canzone a cui è più legato?
«“Gigi”, scritta nel 2000 a distanza di tre anni dalla scomparsa di mio padre. Ho aspettato tanto perché dovevo metabolizzare il dolore. Sono certo che è il giusto omaggio che lui si aspettava da me». Come si ispira per i suoi testi? «Non ci sono riti, è un mistero il processo del clic creativo, e per fortuna! Avverto solo un grande desiderio di sedermi al pianoforte ed abbracciare la chitarra». Come affronta l'emozione, l’ansia da palco? «Sono sensazioni che devono esistere sempre, anche per il bene del pubblico. Un respiro profondo ed entro per poi lanciarmi». Tra i giovani talenti musicali, qual è il suo preferito? Dopo alcuni secondi di titubanza ha affermato: «Niccolò Fabi e Samuele Bersani». Cosa ne pensa del fenomeno Giusi Ferreri? «Anche se lei è molto brava penso che non è una voce che potrà durare nel tempo, è troppo particolare, di Ornella Vanoni non ne abbiamo più». Questo è il suo primo concerto a Matera? «Sono venuto a Matera altre volte, ma per lavoro nell'Ottantasei e nell’Ottantotto in un teatro allora molto nuovo. I Sassi, a mio avviso, potrebbero attirare maggiormente. Sono una vera carta da giocare». Per informazioni in merito all'abbonamento, pari a 70 euro per l' intera stagione concertistica è possibile inviare una mail a mail@polifonicamaterana.it oppure consultare il sito www.orchestramagnagrecia.it. cultura@luedi.it
Il Libro Moda
Miglionico, altri successi di FRANCESCO MENONNA CONTINUANO i successi per Michele Miglionico. Lo stilista potentino è stato inserito infatti nella commissione esaminatrice del project work “Moda e design come i vari brand moda interagiscono nel design e architettura” ideato dall'istituto europeo di design di Roma, giunto alla quinta edizione, svoltosi presso l'Istituto Europeo del Design di Roma, nella giornata di venerd. I lavori sono stati realizzati dagli studenti del master “Comunicazione e Marketing per la moda”, dello IED di Roma e il project work del master 2008 è stato commissionato dall'azienda Egon Von Furstemberg. Oltre allo stilista potentino Michele Miglionico hanno fatto parte nella prestigiosa giuria il designer libanese Abed Mahfouz e Marco Coretti. Sono intervenuti, tra gli altri Stefano Dominella, presidente della Gattinoni e il suo ufficio stampa, composto da Edoardo De Giorgio, Sabrina Baldi, il capo ufficio stampa dello stilista Renato Balestra, Antonio Falanga, il fashion producer Fabio Tagliacozzo, amministratore delegato e brand manager dell'azienda Effetti e Fabiola Cinque, ideatore e coordinatore del master. Una nuova soddisfazione per il noto stilista lucano, ormai pienamente
Una creazione di Michele Miglionico
inserito nel novero dei migliori talenti della moda italiana, grazie ai suoi modelli raffinati, glamour e ricercati che danno il senso della vita mondana, vissuta nel fascino e nella sobrietà tipica dei modelli portati in passerella in queste ultime ma straordinarie stagioni dallo stilista potentino. Come dire, mai fermarsi e abbassare la guardia… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Ring letterario al circolo La Scaletta MATERA - L'associazione Women's Fiction Festival e il Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco, organizzano a Matera, martedì 2 dicembre, alle ore 18.30, il Ring Letterario: proposta di lettura, incontro, scambio, confronto e "scontro" letterario, tra amici, simpatizzanti, lettori amanti delle narrativa contemporanea e moderna. Il primo romanzo, oggetto di confronto tra i partecipanti, sarà "Mille anni che sto qui", di Mariolina Venezia, Edizioni Einaudi (vincitrice del Premio Campiello 2007). «Il ring letterario - dichiara Mariateresa Cascino, responsabile comunicazione del Women’s Fiction Festival, che insieme a Rossana Tinelli ha ideato il progetto - nasce come un esperimento che mira a favorire lo scambio d'opinione, il dialogo e il confronto sulle opere letterarie che hanno riscosso maggiore successo presso il grande pubblico». Dal canto suo per Nicola Rizzi, presidente del Circolo La Scaletta: «Si tratta di un originale modello culturale che potrebbe delineare nuove dinamiche di relazione interattiva nella fruizione del prodotto letterario. Chiunque può prender parte al ring letterario, presentandosi all'appuntamento del prossimo 2 dicembre presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta (via Sette Dolori, 10 - Rioni Sassi); partecipare è semplice: se non è obbligatorio aver letto l'opera a cui è dedicato l'evento, è auspicabile, invece, che i partecipanti prendano una posizione attiva di preferenza tra i prevalenti orientamenti - a favore e contro - che emergeranno nel corso della discussione, alimentati da due "portavoce". Naturalmente, chi ha già letto il testo potrà trasferire liberamente il proprio punto di vista all'interno del ring letterario, contribuendo a rafforzare la linea di gradimento in cui meglio si riconosce. In ogni caso, le regole principali di questo gioco sono accessibili sui siti internet degli organizzatori: www.womensfictionfestival.com e www.lascaletta.net. Sul blog del portale del festival è possibile inoltre scambiarsi opinioni e giudizi sull'iniziativa. L'occasione sarà propizia per favorire lo scambio ed il prestito di libri tra i lettori del ring, che potranno infine acquistare il testo in esame con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina, presso la Libreria dell'Arco di Matera.
Televisioni
14.00
TALKSHOW
15.30
PRIMA SERATA
Massimo Giletti
SHOW
RUBRICA
15.05
FILM
21.30
Domenica 30 novembre 2008
20.35
The legend of Zorro
FILM
21.30
Commando
FILM
SHOW
21.30
La leggenda di Al, John e Jack
63
Simona Ventura
Licia Colò
Maurizio Crozza
06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica Stella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Rubrica A sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -SPETTACOLO Domenica In - 100 e lode 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.15 -RubricaL'avvocato risponde 06.25 -RubricaNon è un paese per vecchi ma per rimbambiti si 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmFriends 19.50 -Sit ComPiloti
06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.45 -RubricaE' domenica papà 09.10 -RubricaAppuntamento al cinema 09.15 -SportMaratona di Firenze - Atletica leggera 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.52 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Reality Show Amici 16.30 -Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.05 -TelefilmCommissariato Saint Martin 06.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 07.25 -AttualitàSuper partes 08.55 -Sit ComVita da strega 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.20 -Film L'uomo che capiva le donne con Henry Fonda, Leslie Caron, Cesare Danova, Myron McCormick, Marcel Dalio - regia di Nunnally Johnson (USA) - 1959 16.20 -Film Ransom - Stato di emergenza per un rapimento con Sean Connery, Ian McShane, Isabel Dean - regia di Casper Wrede (GB) - 1975 18.05 -TelefilmColombo 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmColombo
07.00 -RubricaSuperpartes 07.45 -Cartoni 10.50 -Sit ComRaven 11.20 -Sit ComWilly il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -Rubrica Guida al campionato 14.00 -Film TvTremors 3: Back to Perfection - Commedia 16.00 -Film Il re ed io - regia di Richard Rich (USA) 1999 17.35 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.15 -Sit ComTutto in famiglia 19.45 -Film Una pallottola spuntata 2 1/2 L'odore della paura con Leslie Nielsen, Priscilla Presley, George Kennedy, Robert Goulet, O.J. Simpson, Richard Griffiths - regia di David Zucker (USA) - 1991
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -AttualitàLa settimana 09.40 -FilmHollywood Hollywood II con Fred Astaire, Gene Kelly, Judy Garland - regia di Gene Kelly (USA) - 1976 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 16.00 -Film Flipper - Il mio amico delfino con Chuck Connors, Luke Halpin regia di James B. Clark (USA) 1963 17.55 -Film Forget Paris con Billy Crystal, Debra Winger, Joe Mantegna, Cynthia Stevenson, Richard Masur, Julie Kavner, William Hickey - regia di Billy Crystal (USA) - 1995 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Paolo VI - Il Papa nella tempesta 23.35 -TelegiornaleTg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NCIS 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Reportage Report 23.20 -Telegiornale Tg 3
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -FilmThe Legend of Zorro con Antonio Banderas, Catherine Zeta-Jones, Giovanna Zacarías regia di Martin Campbell (USA) 2005
20.35 -FilmCommando con Arnold Schwarzenegger, Rae Dawn Chong, Bill Duke, Alyssa Milano - regia di Mark L. Lester (USA) - 1985 22.30 -RubricaControcampo posticipo 22.40 -RubricaControcampo
21.30 -FilmLa leggenda di Al, John e Jack con Aldo, Giovanni e Giacomo, Aldo Maccione, Antonio Catania, Giovanni Esposito - regia di Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Massimo Venier (Ita) - 2002
20.30 -News Sport 7 20.35 -Real Tv Chef per un giorno 21.30 -Show Crozza Italia Live
23.40 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.40 -RubricaOltremoda 01.15 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaCinematografo 02.30 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.35 -VideoframmentiSuperStar
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Real TvX Factor - I casting 02.30 -RubricaNon è un paese per vecchi ma per rimbambiti si 03.45 -VideoframmentiVideocomic 04.15 -RubricaNET.T.UN.O
23.30 -ShowGlob, l'osceno del villaggio 00.30 -TelegiornaleTg 3 00.40 -RubricaTeleCamere 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 02.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.15 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.57 -TelefilmSquadra Med 02.00 -ShowPaperissima Sprint 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -NewsSipario notte 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmL'eterna catena con M. Mastroianni - regia di Anton Giulio Majano (Ita) - 1951 04.15 -TelefilmBlue Murder
23.40 -MiniserieTaken 01.30 -NewsStudio Sport 02.20 -FilmBlade con W. Snipes, S. Dorff - regia di Stephen Norrington (USA) - 1998
23.30 -AttualitàReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -FilmLa donna scimmia con U Tognazzi, A. Girardot - regia di Marco Ferreri (Fra/Ita) - 1963 03.50 -AttualitàCNN News
leTrame
RETE 4
ORE 14.30
LA 7
ORE 17.55
L’UOMO CHE CAPIVA LE DONNE
FORGET PARIS
con L. Caron, H. Fonda - regia di Nunnally Johnson (Usa) - 1959
con B. Crystal, D. Winger, J. Mantegna - regia di Billy Crystal (Usa) - 1995
Willie, regista hollywoodiano di successo, scopre Anna, una giovane in cui egli intravvede un grande talento. Avendone fatto una diva, Willie sposa Anna e non le permette di troncare la carriera per dedicarsi completamente a lui. Così Anna finisce col cedere alla corte di un ufficiale francese. A questo punto, Willie, divorato dalla gelosia, ordisce un piano per liberarsi del...
L'incontro tra Mickey e Ellen è raccontato dai loro conoscenti al tavolo di un ristorante. Lui, un arbitro di basket, era stato costretto al fatidico viaggio a Parigi dall’ultimo desiderio espresso dal padre in punto di morte: essere seppellito in terra di Francia. Lei, solerte impiegata della compagnia aerea, era riuscita a ritrovare la bara “smarrita” durante lo scalo a Parigi. Così si sono...
RETE 4
ORE 20.35
CANALE 5
ORE 21.30
COMMANDO
THE LEGEND OF ZORRO
con A. Schwarzenegger - regia di Mark L. Lester (Usa) - 1985
con A. Banderas, C. Zeta-Jones - regia di Martin Campbell (Usa) -2005
A John Matrix, ex agente specializzato in affari sporchi, rapiscono la figlia Jenny. Invece del riscatto, Bennett, un suo ex compagno ora alle dipendenze del generale Arius, gli chiede di uccidere Velasquez, il presidente di Val Verde, democraticamente eletto al posto di Arius. Matrix accetta, prende l'aereo per Val Verde, ma riesce a scappare portando via con sé Cindy, un'hostess...
Alejandro ed Elena hanno un figlio di dieci anni, Joaquin. Quando la California, in procinto di diventare il 31° stato dell'Unione, viene minacciata da un malvagio complotto ordito da latifondisti e uomini d'affari senza scrupoli, Alejandro non esita a indossare la maschera di Zorro per sventare i loro intenti nonostante questo significhi mettere a repentaglio la sicurezza della sua...
ITALIA 1
ORE 19.45
UNA PALLOTTOLA SPUNTATA 2 1/2 - L’ODORE DELLA PAURA con L. Nielsen, P. Presley - regia di David Zucker (Usa) - 1991 Un grave attentato colpisce l'istituto di ricerche guidato dal professor Meinheimer. Il tenente Drebin viene incaricato delle indagini. Nonostante la sua maldestraggine, Drebin scopre che Meinheimer, che aveva redatto il nuovo piano energetico nazionale, è stato rapito proprio dagli industriali che a quel piano si oppongono. Drebin smaschererà...
ITALIA 1
ORE 21.30
LA LEGGENDA DI AL, JOHN E JACK con A. Baglio, G. Storti, G. Poretti - regia di con Aldo (Ita) - 2002 New York, 1959. Un famoso boss commissiona a tre gangster decisamente atipici l'eliminazione di un certo Frankie. I tre sbagliano bersaglio e si ritrovano in una situazione drammatica: devono affrontare l'ira del boss che affida il loro destino ai dadi. Grazie a una buona dose di fortuna i tre riescono a scamparla, ma per aver salva la vita devono...
I migliori anni di Conti continua a dominare RAI UNO L'eredita' I migliori anni Affari tuoi L'eredita' la sfida
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RAI DUE Tg2-costume e societa' Close to Close to Tg2-si,viaggiare
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RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Geo & geo
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CANALE 5 Striscia la notizia Paperissima errori in Paperissima sms Beautiful
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ITALIA 1 Csi:miami I simpson La ruota della fortuna Tutti all'arrembaggio
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RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.27 19.40 21.14 14.09
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