ELEZIONI IN USA
RIFORMA GELMINI
Veltroniani o Dalemiani ? Ormai rimpiangiamo i democristiani
Obama in vantaggio di sei punti alle pagine 4 e 5
Sull’Università il governo frena a pagina 6
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 303
1,00
Lunedì 3 Novembre 2008
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SPORT
PRIMA DIVISIONE
Potenza, un buon pari allunga la serie In gol Cozzolino IL FRANCAVILLA “FA LA FESTA” A CORINI Esonerato il tecnico del Matera
• SECONDA DIVISIONE
Il Melfi impatta in casa tra le proteste • ECCELLENZA
Storica Murese per la prima volta in testa • VOLLEY DONNE GENZANO SOLO UN PUNTO 2 NOVEMBRE
BASKET
Il derby lucano al Potenza Sorride solo Time tritasassi l’Invicta Corporelle
Cimiteri affollati per ricordare i defunti
VALBASENTO Rigassificatore
MATERA
Tornano i russi Il ministero starebbe per rilasciare il nulla osta
Lsu da stabilizzare Novità entro giovedì
nelle cronache
a pagina 13
106 CESARE PACIOTTI
CALVERA alle pagine 15, 16 e 17
Un anno fa veniva chiusa la sp15 a pagina 20
a pagina 22
2
Lunedì 3 novembre 2008
Brevi dal mondo
«Tibet condannato a morte» NEW DELHI – Il Dalai Lama (nella foto), il capo dei buddisti tibetani, ha lanciato ieri da Tokyo un grido d’allarme sul futuro del Tibet « condannato a morte» dalla Cina evocando la necessità di un ripensamento della strategia del dialogo finora perseguita. « I tibeta-
In Italia e nel Mondo Vicenza, esplode un ordigno alla banca, il sindaco: «Terrorismo» VICENZA – Il sindaco Achille Variati non ha dubbi: l’ordigno rudimentale fatto esplodere ieri mattina davanti ad uno degli ingressi della Banca Popolare di Vicenza è un «atto terroristico». Colpire la Popolare, per il primo cittadino, «significa colpire un simbolo del riscatto della nostra gente dalla miseria del dopoguerra» ma anche inasprire una situazione politica divenuta difficile a causa di «una lunga serie di errori, per scelte sbagliate fatte senza cercare una vera sintonia con la comunità locale». E sullo sfondo c'è la difficile situazione legata alla vicenda Dal Molin. Per questa sera, intanto, il sindaco ha lanciato un invito a tutti i vicentini «a
Il luogo dell’esplosione
cui sta a cuore la democrazia» a dare una risposta chiara all’attentato: una fiaccolata di solidarietà alla Popolare di Vicenza e «di resistenza civile contro il terrorismo».
Bari, due operai cadono in una cisterna: uno muore MINERVINO MURGE (BARI) – Per circa un’ora hanno parlato con i soccorritori, riferendo la situazione all’interno. Non sembravano spaventati e attendevano di poter uscire. Ma uno dei due non ce l’ha fatta. È morto, intossicato dalle esalazioni, pochi minuti dopo che i soccorritori, utilizzando alcune funi, erano riusciti a tirarlo fuori, insieme con l’altra vittima dell’incidente. Così ha perso la vita ieri Michele Preziosi, di 46 anni, socio dell’unica cooperativa vinicola di Minervino Murge. L’uomo si era avvicinato ad una grande cisterna e, insieme con un operaio, Gregory Foti, un romeno di 24 anni, stava versando il mosto quando, probabilmente, si accorto che all’interno si era intasata una conduttura.
Il raid a Secondigliano, le giovani vittime in ospedale ni sono condannati a morte. Questa antica nazione e la sua eredità culturale stanno morendo» ha detto incontrando i giornalisti.
Colla sul water incollato per ore LONDRA – Solo i pompieri sono riusciti ad aiutare un trentacinquenne a uscire dalla toilette pubblica in cui era rimasto incollato alla tazza. Sotto gli occhi della folla incuriosita, l’uomo è uscito dal cubicolo con il water di acciaio attaccato al deretano ed è stato caricato su un’ambulanza dove, usando solventi chimici, è stato finalmente possibile liberarlo. «La cosa non ha avuto altre conseguenze per il paziente che un comprensibile imbarazzo» ha detto un portavoce del pronto soccorso di Brierley Hill, vicino Dudley, dove è stato compiuto lo scherzo.
Alunna muore dalla paura IL CAIRO – Dopo la tragica uccisione a calci la settimana scorsa ad Alessandria d’Egitto da parte di un insegnante di matematica di un alunno delle elementari che non aveva fatto i compiti a casa, ieri un’altra bambina, Khadiga Alaa el Din, di 10 anni, è morta per lo spavento in classe in una scuola del Cairo, quando il suo insegnante ha chiesto di alzarsi in piedi a chi non aveva studiato. L’insegnante è stato sospeso dal servizio.
Begin jr voterà per Netanyahu
Camorra, agguato in strada gambizzati cinque ragazzini ROMA - La camorra spara anche ai bambini. Un'azione dimostrativa, un avvertimento, o forse una vendetta: è questa la pista più plausibile dell'agguato avvenuto la notte scorsa, poco prima della mezzanotte, nel quartiere di Secondigliano, a Napoli, nel corso del quale cinque minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni sono stati gambizzati. Ad aprire il fuoco davanti al circolo ricreativo "Zanzi Club", in via Abate Desiderio, un commando formato da quattro persone arrivate a bordo di moto di grossa cilindrata, con il volto nascosto da caschi integrali. Una trentina i colpi sparati contro il gruppetto di ragazzini che hanno riportato ferite giudicate guaribili tra i dieci giorni e il mese. Quattro dei feriti - di 12, 13, 14 e 16 anni - sono stati ricoverati con prognosi variabili fra i dieci giorni e un mese. Il quinto ragazzo, anch'egli sedicenne, è stato invece raggiunto da un proiettile a un braccio; medicato in ospedale è stato già dimesso. «Avevamo finito di guardare la partita», ricordano i cinque. «Poi è scoppiato l'inferno. Non sapevamo dove nasconderci. Quelli sparavano, sparavano. È stato terribile». Ad allertare la polizia è stata una segnalazione giunta al 113. Al loro arrivo gli agenti hanno visto la saracinesca del circolo abbassata ma sulla quale erano evidenti i segni dei colpi di arma da fuoco. Al vaglio degli investigatori c'è ora la vita dei cinque ragazzini coinvolti, tutti incensurati ma provenienti da famiglie già note alle forze dell'ordine. Tre di loro sono nipoti del
La polizia allo Zanzi Club dopo la sparatoria
gestore del circolo Zanzi, pregiudicato che potrebbe essere il destinatario dell' "avvertimento". Il locale è stato sottoposto a sequestro ed è stata elevata una sanzione amministrativa. Per la Polizia, l'azione sarebbe stata una vendetta contro il proprietario della sala gioco, un uomo con precedenti penali. Per proteggersi dalla pioggia di proiettili i ragazzini si sono rifugiati dietro il tavolo di un biliardo. «Fortunatamente non sono gravi - hanno spiegato al commissariato di Secondigliano ma poteva essere una strage». Il "caso" ha riaperto la polemica sulla sicurezza. «Vogliamo sperare che sull'onta emotiva il Governo non si inventi il 'militare di guardia ai circoli ricreativi'», ha detto il segretario generale del
sindacato di polizia Silp Tommaso Delli Paoli. Aggiungendo che il controllo nel quartiere lo possono effettuare solo il commissariato di polizia o la stazione dei Carabinieri. «Il Governo deve rendersi conto della necessità di stanziare soldi per la sicurezza. Nuovi computer, nuova tecnologia, una nuova logistica da assegnare al commissariato di Secondigliano sono una decisione non rinviabile», ha continuato il segretario generale del Siulp di Napoli Liberato Dal Mastro. «Per contrastare la criminalità organizzata non basta inviare l'Esercito, ma servono risorse, mezzi e soprattutto personale preparato delle forze di polizia», ha concluso la segreteria generale del Sap, il Sindacato autonomo di polizia. Brunella Collini
Soccorsi inutili per Michele Preziosi
Ha quindi deciso di salire sino all’imboccatura ma ha perso l’equilibrio ed è scivolato all’interno. L’operaio ha cercato di aiutarlo ma invano: anche lui è precipitato nella cisterna, forse stordito dalle esalazioni.
Per il 4 novembre Celebrazioni in grande stile ROMA–In attesa che ridiventi giornata festiva, come chiede il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il 4 novembre si prepara quest’anno ad essere celebrato in grande stile e a lungo: gli appuntamenti per ricordare il 90° anniversario della fine della prima Guerra Mondiale e la Giornata delle forze armate si protrarranno infatti fino al 9 novembre. Sei giorni dunque di cerimonie, feste, incontri con i militari in tutta Italia, che costeranno 750.000 euro. Nell’anno dei militari in città, La Russa ha voluto esaltare il legame tra cittadini e forze armate per la ricorrenza. Ecco, così che, dopo le tradizionali celebrazioni, ci saranno eventi in 20 centri urbani, con caserme ed aree d’addestramento aperte al pubblico, mostre, concerti ed esibizioni. Ma il primo appuntamento è in programma oggi al Quirinale, con la consegna delle decorazioni dell’Ordine militare d’Italia da parte del capo dello Stato. Il 4, poi, il presidente della Repubblica, accompagnato dalle massime autorità, deporrà una corona d’alloro all’Altare della Patria. Napolitano e La Russa saranno inoltre, nella stessa giornata, al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia), per l’omaggio ai Caduti. E, ancora il 4, ci sarà l’iniziativa 'caserme aperte' in diverse città, tra cui Aosta, Torino, Milano, Bolzano, Udine, La Spezia, Padova, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Roma, Campobasso, L’Aquila, Napoli, Bari, Potenza, Reggio Calabria e Cagliari. Previste visite di studenti e cittadini con l’illustrazione del'attività dei reparti. Il 5 novembre il presidente della Repubblica sarà a Villa Giusti (Padova), il luogo dove nel 1918 venne firmato l'armistizio. Il ministro della Difesa ha quindi in programma una visita alla Sinagoga di Roma, dove renderà omaggio ai caduti della comunità ebraica nella Grande Guerra. Da sabato 8 a Roma e Milano e da domenica 9 in altre 18 città, poi, ci saranno gli eventi in piazza con mostre e concerti per avvicinare i cittadini alle forze armate. Atto finale dei festeggiamenti domenica pomeriggio a piazza del Popolo a Roma, con un concerto di Andrea Bocelli e delle bande musicali delle quattro forze armate. «Il 4 novembre – ha spiegato ieri il ministro – è sicuramente la data fondante dell’identità e unità nazionale» e la sua celebrazione, come per il 2 giugno e il 25 aprile è “una cosa bella».
IL CASO
Liquidità in calo? Creata una rete Le imprese riscoprono il baratto TEL AVIV , 2 NOV – Dopo nove anni di silenzio il figlio del defunto premier Menachem Begin, Benyamin (Benny) Begin, 65 anni, è tornato oggi repentinamente alla ribalta facendo sapere che alle prossime elezioni sarà al fianco di Benyamin Netanyahu (nella foto) per riportare il Likud al potere. «E' in corso una vera ondata di iscrizioni» ha esclamato compiaciuto Netanyahu in un incontro con la stampa. Alla porta del Likud battono nomi celebri nella speranza di essere candidati.
ROMA – La crisi finanziaria che dilaga a livello globale spinge le aziende a correre ai ripari. Sempre più difficile mettere mano al portafogli per un nuovo acquisto necessario a mandare avanti l’attività? Le imprese rispolverano allora il baratto. È un’azienda piemontese a lanciare proprio in questi giorni un network per consentire alle imprese di scambiarsi i servizi senza attingere alla liquidità, bene sempre più prezioso di questi tempi. Il sistema è abbastanza semplice: l’azienda interessata al baratto segnala che cosa vuole vendere o comprare e il network in questione individua il potenziale acquirente o vendito-
re. Dopodichè la negoziazione avviene direttamente tra le parti, «con la regolare emissione di fattura per essere in regola con il fisco», assicura Massimo Rosa, amministratore delegato della società di servizi che ha lanciato il network 'Cambioaffari'. In altri termini, si può scambiare dei pc con un impianto di area condizionata, o un’auto di servizio con la stampa di materiale aziendale. Il baratto tra aziende, o 'corporate barter', è già utilizzato all’estero. «Negli Stati Uniti – riferisce ancora Rosa della società 'Profili & Carriere' che ha lanciato il servizio – funziona da 30 anni e movimenta il 2% del Pil». Alla rete spetta una commissione per la gestione della tran-
Soldi, un bene sempre più raro. Ma una soluzione si trova sempre
sazione mentre sia l’iscrizione alla rete che l'individuazione dell’altra parte contrattuale è gratuita. I vantaggi per le aziende sono diversi: dalla diminuzione delle giacenze di
magazzino per articoli non più utili per la propria attività alla realizzazione di nuovi acquisti senza intaccare la liquidità. Beppe Colonna
In Italia e nel Mondo
Lunedì 3 novembre 2008
Iran, scacciato dal Parlamento il rappresentante di Ahmadinejad
Un milione e mezzo di persone intrappolate senza accesso agli aiuti
Congo, chi non scappa viene ucciso Un’epidemia di colera si sta espandendo L’allarme lanciato da David Miliband
La disperata fuga dei profughi
ROMA - Chi non scappa viene ucciso. È questo il drammatico destino per i milioni di abitanti della regione del Kivu nord, in Congo. Scappare per raggiungere l'Uganda o il Ruanda. Sono circa 1,6 milioni gli sfollati, secondo il ministro degli esteri britannico David Miliband. "Sono in trappola e senza accesso agli aiuti umanitari: non possono essere raggiunti facilmente, non hanno accesso né a cibo né a acqua potabile né a altri beni di prima necessità", ha detto ieri il ministro dalla capitale economica della Tanzania, Dar es Salaam. L'esercito
congolese sta facendo 'terra bruciata' intorno ai villaggi della regione per tentare di arrivare ai ribelli ruandesi Hutu del generale Nkunda. La strategia, criminale, dell'esercito prevede la distruzione dei villaggi per ostacolare l'avanzata dei ribelli dal Ruanda (che confina ad est con la Repubblica democratica del Congo) verso Goma, la città più grande e importante della zona. Controllare la regione vuol dire avere accesso alle miniere di diamanti, oro e metalli preziosi come il coitan, utile per i telefoni cellulari. Tante le multinazionali con sedi nella zona.
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Non si contano i villaggi bruciati, i contadini ammazzati e le donne violentate dai soldati in soli due mesi. Tra scontri con i ribelli e il successivo accanimento verso la popolazione civile, non esistono più, praticamente, i villaggi di Rutsthuru, Dumez, Nyongera, Kasasa e Kidati. Inoltre, si sta rapidamente espandendo un'epidemia di colera. Fonti dell'Onu, infine, hanno riferito ieri di scontri nell'estremo nord-est del paese tra forze governative e gruppi armati nella città di Dungu. Andrea Meneghetti
Per Larijani voleva ingannare i deputati Il presidente iraniano sempre più in difficoltà
Ali Larijani
TEHERAN – Il rappresentante del governo iraniano del presidente Mahmud Ahmadinejad in Parlamento è stato scacciato ieri dal capo dei deputati, Ali Larijani, che lo ha accusato di avere ingannato alcuni deputati. Larijani e Ahmadinejad appartengono entrambi allo schieramento dei fondamentalisti. Ma il presidente del Parlamento, eletto nella circoscrizione della città santa di Qom, non perde occasione per dare prova della sua autorità e indipendenza nei confronti di un esecutivo sempre più criticato, anche dagli ambienti più conservatori.
L’offerta vincolante Cai all’esame di Fantozzi
Alitalia, ribelli in assemblea «Il piano Fenice è sballato» FIUMICINO (ROMA) – È stata una domenica di attesa preoccupata quella di ieri all’aeroporto di Fiumicino, sia tra i rappresentanti sindacali sia tra il personale navigante e di terra di Alitalia. Oggi il commissario straordinario Fantozzi comincerà l’esame dell’offerta Cai sottoscritta dai sindacati confederali e da Ugl, e sempre per oggi alle 15 i rappresentanti di Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl, che non hanno firmato l’accordo, daranno vita all’assemblea nei locali della mensa centrale Alitalia. Una assemblea, questa del ricostituito 'Fronte del No', che a detta di molti già si preannuncia molto accesa. «Prevediamo una larga partecipazione del personale di volo e di terra – spiega Cesare Albanese, sindacalista della Sdl -. Perchè quella di oggi sarà una giornata di confronto con i lavoratori sulle questioni più scottanti del Piano Fenice: dal numero enorme di esuberi, che penalizzerà i lavoratori ben oltre quanto era stato concordato a settembre a Palazzo Chigi, alla condizione dei precari e alle incertezze per il futuro di migliaia di lavoratori che, dopo l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, si troveranno senza un lavoro e senza la pensione». Non lesina critiche anche il comandante Antonio Divietri, presidente di Avia, il più rappresentativo sindacato degli assistenti di volo. «In queste ore stiamo lavorando soprattutto per mantenere calmi i lavoratori – dice – per non far partire azioni avventuristiche che in questo momento non gioverebbero a nessuno: gli aerei devono continuare a volare e ad essere puntuali. Quanto
Un pilota ieri al varco equipaggi
all’assemblea di oggi – prosegue – credo che il personale sia già informato e consapevole della situazione, ma faremo comunque luce in particolare su alcuni punti del Piano forse ancora poco chiari. Per fare solo un esempio, i criteri di riassunzione: ci sono norme grazie alle quali la Cai, forte di una eccessiva discrezionalità, non riassumerebbe coloro che sono gravati da condizioni sociali particolari, come una donna separata con i figli a carico, oppure una persona con in casa un familiare portatore di handicap. Ci sono, poi, altri aspetti a dir poco incomprensibili. Uno tra i tanti: il piano Cai non prevede riassunzioni di personale
part-time, condizione che, invece, permetterebbe di evitare tanti esuberi. Dietro tutto questo sembra esserci un’ideologia mirata a creare disagio: noi lavoriamo per includere, la Cai per escludere». Parole pesanti anche dalla CUB Trasporti. «Lo diciamo da sempre, noi siamo per la nazionalizzazione della compagnia, il Piano Fenice è inaccettabile – sostiene Fabio Frati, rappresentante nazionale del sindacato autonomo -. Il Governo continua a imporre una soluzione che non sta in piedi, i criteri di selezione del personale sono contro ogni logica. Senza contare che il piano, dietro la forzatura della Lega, privilegerebbe Milano Malpensa e di fatto smantellerebbe Fiumicino, con inevitabili ricadute occupazionali pesanti: circa 20 mila esuberi tra personale Alitalia e indotto. Quello che auspichiamo, a questo punto, è anche un intervento da parte della Comunità europea». Davanti al Centro equipaggi dello scalo, a differenza di sabato, ieri i gruppetti di hostess, piloti e impiegati sono pochi e con scarsa voglia di commentare la situazione con i reporter. «C'è poco da dire – afferma una hostess con 20 anni di anzianità, mentre fuma nervosamente una sigaretta -. Mi domando soltanto se i rappresentanti dei sindacati che hanno apposto la loro firma si rendono conto che con questo Piano rischiano di non essere più riassunte centinaia di persone con problemi reali, come ragazze-madri o donne separate con figli a carico, oppure colleghi con un familiare in casa gravato da una malattia grave. È questo lo chiamiamo ancora un Paese democratico?». Daniela Navi
Mosca, Gheddafi a Putin: «Toglietemi tutto ma non la mia tenda» e la piazza nel Cremlino IL leader libico Muammar Gheddafi ha assistito ieri sera a Mosca ad un concerto di Mireille Mathieu assieme al primo ministri russo Vladimir Putin, un fan della cantante francese. Il colonnello libico è a Mosca per una vista di tre giorni che potrebbe riportare agli stretti rapporti dell’era sovietica e ad accordi in campo energetico e della vendita di armi. Putin, 56 anni, e Gheddafi, 66, si sono poi recati a far visita in camerino alla 62enne cantante, molto apprezzata dai russi ai tempi dell’Urss. I tre hanno poi passeggiato per i giardini del Cremlino, dove è stata piantata la tenda beduina che Gheddafi usa come residenza nei suoi viaggi ufficiali, parlando delle bellezze di Parigi. "Non penso che Mireille sia mai stata prima in una tenda beduina", ha notato Putin. La Mathieu ha risposto che era così e che per questo avrebbe espresso un desiderio.
Il presidente egiziano Mubarak (a sinistra) con quello francese Sarkozy
Unione per il Mediterraneo la capitale sarà Barcellona BRUXELLES – Gli scommettitori europei si fregano già le mani, perchè salvo colpi di scena dell’ultima ora, sarà Barcellona la capitale dell’Unione per il Mediterraneo (Upm), diventando sede del suo segretariato permanente. Sempre che lo scontro tra Israele e Lega Araba non mandi all’aria la prima riunione dell’Upm (a Marsiglia oggi e domani) dove i ministri degli Esteri dei 43 Paesi euro-mediterranei dovranno dire l’ultima parola sull'assetto istituzionale della creatura nata lo scorso 13 luglio a Parigi dietro la regia del presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. Ai 43 rappresentanti delle diplomazie delle due sponde (per l'Italia ci saranno il ministro Franco Frattini e il sottosegretario Stefania Craxi) passerà la patata da sempre più bollente di tutte, ovvero il conflitto in Medio Oriente. Se il 13 luglio scorso il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen si stringevano la mano sotto gli oc-
Le gemelline portafortuna del premier
LE gemelline De Vivo presenziano a ogni Consiglio dei ministri in territorio campano, al premier danno del tu, e “Il Mattino” di Napoli le ha ribattezzate “le portafortuna di Berlusconi”. Strano.
chi commossi di Sarkozy, ieri Israele e Lega Araba sono pronti a dare battaglia per non essere seduti allo stesso tavolo. Prima di poter avviare i lavori e decidere a quali progetti affidare il futuro della collaborazione tra le due sponde, i ministri dovranno risolvere un insidioso rompicapo: Israele, che ha accettato la presenza della Lega Araba in qualità di osservatore alle riunioni ministeriali dell’Upm, non la vuole in quelle più operative degli alti funzionari. Ma la Lega del segretario generale Amr Moussa non è disposta a cedere sulla possibilità di avere un ruolo attivo, così come le era stato promesso da Sarkozy. Il principale nodo da sciogliere a Marsiglia sarà la decisione sulla sede del Segretariato, ovvero il quartier generale della nuova Unione dove si lavorerà 365 giorni all’anno per mandare avanti i progetti e monitorare la situazione politica delle zone più calde. Chiara De Felice
Cervello, osservato come si “registra” un profumo IL mondo è un caleidoscopio di infinite sorgenti odorifere tale che il nostro naso potrebbe andare 'in tilt' se dovesse discernere l’una dall’altra. Invece godiamo di una certa stabilità della percezione olfattiva perchè ciascun profumo è 'registrato' nel cervello sotto una certa 'voce', cui corrisponde un certo modello di attivazione neurale. Uno stimolo olfattivo che giunga al naso accende una di queste 'registrazioni' neurali e in noi nasce la percezione dell’odore legato a quella registrazione. Riportata sulla rivista Nature Neuroscience, è la scoperta di Donald Wilson
del Nathan Kline Institute for Psychiatric Research, Orangeburg (Usa) grazie a esperimenti sul naso di topolini. In pratica il cervello associa a un certo gruppo di stimoli olfattivi, tra loro simili ma non identici, un unico corrispondente odore.
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Primo piano
Lunedì 3 novembre 2008
Le elezioni Usa Battuto in lungo e in largo lo Stato che da 44 anni ha sempre votato per il vincitore della presidenza
Obama in vantaggio I sondaggi danno il candidato democratico in testa. Ieri ha superato la “prova” dell’Ohio di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – Passa dall’Ohio, lo stato che non sbaglia mai, la strada maestra di Barack Obama per la Casa Bianca. Il candidato democratico ha battuto ieri in lungo e largo lo stato che da 44 anni ha sempre votato per il vincitore della presidenza, senza sbagliare un colpo, scatenando tutti i mezzi a sua disposizione: decine di migliaia di volontari, un raffica di nuovi spot elettorali, centinaia di migliaia di telefonate, tre comizi in un giorno (a Cleveland, Columbus e Cincinnati) ed un’arma segreta che i repubblicani non posseggono: l’aiuto del rocker Bruce Springsteen. «Due giorni! Mancano solo due giorni, per conquistare l'Ohio, cambiare l’America e cambiare il mondo», urla con voce sempre più roca Barack Obama, davanti a folle sempre più numerose mentre i sondaggi continuano a non mostrare incrinature o flessioni nel solido vantaggio conquistato sul rivale repubblicano John McCain, con una media di oltre sei punti di vantaggio. Ma a dare ancora più conforto ai democratici, che sentono sem-
pre più aria di Casa Bianca, sono i dati sugli stati che mostrano Obama in testa in tutti gli stati vinti nel 2004 dal democratico John Kerry (per un totale di 252 voti elettorali su 270 necessari per vincere la presidenza): basta quindi al senatore dell’Illinois una sola vittoria in uno stato 'grandè vinto da Bush quattro anni fa (ed ha solo l’imbarazzo della scelta) per garantirsi la presidenza. E la prima scelta, per Obama,
sono indubbiamente i 20 voti elettorali dell’Ohio, uno degli stati che stanno più soffrendo per la crisi economica. La coesistenza di anime diverse e contrapposte – liberale e conservatrice, rurale e urbana – hanno sempre fatto dell’Ohio uno degli stati chiave, sempre in bilico e sempre indeciso, con un ruolo praticamente infallibile nell’ indicare il prossimo presidente degli Stati Uniti. I sondaggi vedono Obama in
vantaggio, con oltre quattro punti di margine, ma niente è ancora scontato e la sua formidabile macchina organizzativa sta operando a pieno regine: sono giunti nello stato migliaia di volontari che si accamperanno letteralmente nello stato fino al giorno delle elezioni in un ultimo frenetico porta-a-porta e per collaborare martedì allo sforzo più importante: accertarsi che i sostenitori di Obama si rechino a votare.
IL DATO
La campagna elettorale 2008 è la più costosa del mondo ROMA – Se non passerà alla storia per aver portato all’elezione del primo presidente nero degli Stati Uniti la campagna elettorale del 2008 sarà ricordata come la più costosa del mondo. Nel complesso per rinnovare tutta la Camera, un terzo del Senato, 11 governatori e cambiare inquilino della Casa Bianca si saranno spesi 5,3 miliardi di dollari. Di questi, stima l’organizzazione bipartisan 'Center for Responsive Politics', 2,4 miliardi per la corsa alla Casa Bianca. Da soli i due candidati hanno raccolto oltre un miliardo: Obama vera star con 639 milioni di dollari, quasi il doppio del rivale repubblicano, fermatosi a 360. Per dare un’idea dell’esplosione delle spese nel 2004 George W. Bush (nella foto) spese 345 milioni mentre il democratico John Kerry si fermò a 310. Nel complesso l’insieme delle campagne per Casa Bianca e Congresso fu finanziato con una raccolta di 4,2 miliardi di dollari.
Gli oltre 5 miliardi di dollari spesi quest’anno sono una cifra enorme, superiore al Pil del piccolo Belize, ma meno di quanto gli americani spendano a San Valentino. Il senatore dell’Illinois si è dimostrato una vera macchina da guerra raccogli fondi con donazioni da oltre 3,5 milioni di persone consentendosi il lusso di essere il primo candidato presidente dagli anni '70 – quando sono entrate in vigore le nuove leggi sul finanziamento della politica – a rinunciare agli 84,1 milioni di stanziamenti pubblici per gli ultimi due mesi di campagna, preferendo continuare a contare sulla propria rete di raccolta basata sul web e sulla mobilitazione di grandi finanziatori. A fare la forza di Obama non solo le piccole donazioni di 20 o anche solo 10 dollari, su cui il suo staff ha costantemente insistito per testimoniare il grande fascino del candidato.
Un obiettivo che ha sempre presente lo stesso Obama che ad ogni comizio fa alzare le mani agli spettatori per vedere quanti hanno già votato ed esorta chi non lo ha fatto a recarsi al più presto ai seggi a farlo. A Cleveland, dove un seggio per il voto anticipato era nei pressi del luogo scelto per il comizio, gli spettatori sono stati sollecitati a recarsi subito dopo a votare. La campagna di Obama ha nel frattempo fatto tesoro della apparizione fatta ieri dal vicepresidente Dick Cheney in Wyoming (il suo stato) per invitare gli elettori a votare per John McCain e Sarah Palin. I democratici hanno prodotto a tempo record un nuovo spot dove si nota con ironia che McCain «ha lavorato duro» per guadagnarsi il sostegno di Cheney «votando il 90 per cento delle volte» con il presidente George W. Bush. Dopo avere completato la sua giornata in Ohio, Obama concentrerà domani la sua attenzione su altri stati chiave della campagna elettorale: la sempre incerta Florida, la equilibrata Nord Carolina e la Virginia (dove ha accumulato un buon margine su McCain). Ad ogni comizio Obama ripete sempre lo stesso concetto: “Dobbiamo impegnarci con tutte le energie fino all’ultimo secondo, senza dar niente per scontato. Dateci il vostro sostegno e da mercoledì avrete un America diversa». Il voto di mercoledì è davvero attesissimo da tutto il mondo, non solo dagli Usa.
La lezione dei sobborghi dell’inviato VITTORIO DELL'UVA CHICAGO - Non ci sono cartelli che, in nome e per conto delle banche, annunciano vendite forzose sulle porte delle case di Altgeld garden. Il sobborgo è abitato da falliti da sempre da cui i promotori finanziari si tengono accuratamente lontani. Soltanto i venditori di sbarre da applicare a finestre e balconi trovano, forse, ancora gli spazi del businnes legale. L'auto della polizia che, pur in assenza di traffico, si fa strada con il lacerante suono delle sirene corre verso il luogo in cui è stato appena consumato l'ultimo delitto. «Andranno dal morto della settimana. Qui si ammazzano per vendere droga», annota senza scomporsi un ragazzo che assieme ad un gruppo di amici prova a centrare con la pal-
la un cerchio da basket sfondato. Su Altgeld garden incombe, assieme ad una notorietà inattesa, la beffa della denominazione che gli fu pomposamente attribuita a metà degli anni Quaranta. Non ci sono giardini che possano attenuare il cupo colore degli edifici di mattoni anneriti dal tempo. Di fiori e fiorai nemmeno si intravede una traccia. Ha rappresentato il primo grande esperimento americano di edilizia sociale che garantiva alloggi a 1500 reduci subito dopo la seconda guerra mondiale. Oggi sembra un’immensa caserma fatta di decine di padiglioni a due piani circondati da erbacce. Eppure, presto, il quartiere, potrebbe essere definito la vera culla di un sogno che a differenza di altri non è svanito. E' a due passi dall'u-
nico supermercato e da un clinic center troppo affollato che Obama, a 24 anni laureato in Scienze politiche, si è avviato sulla strada della sua straordinaria avventura politica imparando ad ascoltare la gente. «E soprattutto a toccare i problemi con mano e a cercare le soluzioni senza schemi precostituiti», ricorda Gerlad Kellman che ha lavorato al suo fianco nei tre anni in cui ha diretto un progetto non profit per i poveri del South side finanziato da Chiese. «Niente prediche e niente estremismi, ma stimoli in nome dei diritti civili», era il suo motto. Qualcuno ancora ricorda controverse battaglie che lo hanno visto impegnato. Il sobborgo ha collezionato, tra i suoi troppi non invidiabili primati, un alto posto nella classifica della mortalità per tumori e malat-
tie polmonari. Molto c'entrava l'amianto contro il cui utilizzo Barack Obama e il suo staff, all'epoca, si sono battuti. Il microcosmo di Altgeld garden rappresenta uno dei tanti spaccati dell'America della ruggine industriale e sociale. Appare moderna e funzionale la scuola che impone ai ragazzi la t-shirt bianca, ma è l'estensione degli spazi della miseria a non offrire speranza. Gloria Ligget indica, come genesi del suo e di altri drammi la fabbrica dismessa da cui da qualche anno suo marito è stato cacciato. Oggi i pochi dollari che racimola ogni mese «inchiodano ai pochi metri quadrati del suo caseggiato «dagli affitti - dice con una smofia - tollerabili per i neri». Gli afroamericani costituiscono ad Altgeld garden il 97 per cento de-
gli abitanti. Con sempre maggiore frequenza, criminalità e disoccupazione li assalgono consolidando sfiduce maturate nel tempo. La candidatura alla presidenza di Obama che ha indotto la middle class di colore americana ad una maggiore orgogliosa esposizione, a stento agita il contesto sociale ripiegato, da anni, su se stessi. Il Paese è forse alla vigilia di un cambiamento radicale se non in qualche misura rivoluzionario, ma il freno a mano della diffidenza resta immancabilmente tirato. «Tutti ad Altgeld park voteremo per Barack Obama. Non possiamo avere altro candidato che lui. Ma non è Luther King e non saremo certo noi a cambiare la storia» è l'analisi amara di una delle poche clienti della lavanderia a gettoni di Lanfgley avenue.
Primo piano Barack Obama ieri ha attraversato in lungo e in largo l’Ohio, uno degli Stati chiave delle elezioni presidenziali
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VISTO DALL’ITALIA
Frattini: «Comunque andrà gli Usa resteranno il nostro primo alleato»
Franco Frattini
Un giornale a lui vicino lo ritrae travestito da mago
Per McCain la situazione si fa sempre più difficile di EMANUELE RICCARDI NEW YORK – La copertina del New York Post, il tabloid newyorchese di Rupert Murdoch che lo appoggia, riassume perfettamente la situazione, a due giorni dal voto: un John McCain sorridente e travestito da mago estrae un coniglio dal cappello. Ma, come dice il Post, il mago deve far “presto”, perchè mancano meno di 48 ore al voto. Anche tra i repubblicani, sono ormai davvero in pochi a credere nella vittoria del 'Maverick', il cane sciolto del 'Grand Old Party' (Gop). Bastava ascoltare il dibattito odierno alla Cnn con gli strateghi dei due partiti principali, quello democratico e quello repubblicano. Solo un esperto del Gop su tre (ed era un giornalista del Wall Street Journal, cioè l’unico non legato istituzionalmente al partito) ipotizzava un duello più serrato del previsto, con i due candidati in testa a testa. Tutti gli altri parlavano di 'landslide’, cioè una valanga di voti per Obama, che potrebbe a loro avviso conquistare tra i 330 e i 350 collegi elettorali, quando
ne occorrono 270 per andare alla Casa Bianca. Che la situazione sia drammatica per McCain, sembra suggerirlo il suo viaggio a sorpresa lunedì a Bountville, in Tennessee, uno Stato teoricamente in mano, e con ampio vantaggio, al suo partito. In queste ore McCain sta girando come una trottola, in una serie di Stati in bilico, dalla Pennsylvania al New Hampshire, dalla Florida all’Indiana, ma la tappa in Tennessee è una sorpresa, e non necessariamente un segnale positivo per lui. Lo Stato era stato vinto nel 2004 da George W. Bush con un distacco di 14 punti, e fino a ieri i sondaggi indicavano un vantaggio analogo di McCain sull'avversario democratico Barack Obama. Il viaggio lampo a Bountville sembra suggerire una situazione molto più fluida, forse conseguenza dell’impegno diretto di Al Gore, l’ex vicepresidente Usa che vive a Nashville, nella campagna di Obama, dopo una serie di comizi nella decisiva Florida. Dove McCain è invece andato benissimo è in televisione, a fare l’umorista, dimostrando di avere un vero talento. È
apparso in quanto re delle televendite, per finanziare la sua costosa campagna elettorale, e ha proposto ai telespettatori coltelli per tagliare la carne o i gioielli della moglie Cindy. È successo ieri sera (durante la notte in Italia), nel corso del popolare spettacolo umoristico della Nbc, 'Saturday Night Live’ (Snl), poche ore dopo lo scherzo a Sarah, quando un duo di umoristi canadesi era riusciti a far parlare un falso Nicholas Sarkozy, il presidente, con la (vera) Palin, e a mandare in onda il dialogo su una radio del Quebec (poi ripresa in tutto il mondo). Con accanto a sè una falsa Sarah Palin (l'attrice Tina Fey), McCain ha spiegato che le sue finanze traballanti lo hanno spinto sulla Qvc, le rete via cavo delle televendite. Anche la (falsa) Palin ha venduto una serie di oggetti interessanti, tra cui tre bambolotti articolati. C'è Joe the Plumber, l’idraulico simbolo della campagna dei repubblicani; Joe Six Pack, l’americano medio con le sue birre; e Joe Biden, il vice del candidato democratico Joe Biden.
di LUCA MASOTTO ROMA - Obama o McCain, nulla cambierà per il governo italiano. Democratici o repubblicani al potere, "i rapporti, la sintonia, l'alleanza con gli Stati Uniti resteranno gli stessi e non ci sarà per noi nessuna sorpresa". Alla vigilia del voto americano che disegnerà il futuro degli States e non solo, l'esecutivo di centrodestra mostra una più che mai equilibrata neutralità, fiducioso sugli effetti che il risultato elettorale porterà comunque sul fronte alleato, Italia in testa, anche in caso di trionfo democratico del senatore nero dell'Illinois, sul quale tutti gli analisti e i sondaggi sono proti a puntare. A tracciare la linea della continuità, qualunque sia il verdetto del 4 novembre, è il ministro degli Esteri Franco Frattini. Guarda al repubblicano McCain, "come un grande lottatore entrato in una competizione politica molto difficile ma capace di confermare le molte aree in cui si era già distrinto dal presidente Bush" ma non nasconde la forza propositiva e innovativa di Obama trovando anche alcuni elementi comuni con il premier Berlusconi. "Fa discorsi che si basano sugli ideali, durano non molto e si concentrano su concetti chiave - fa presente il titolare della Farnesina -, inoltre insiste molto sul 'comprare americano' invitando ad investire nell'economia Usa, approccio analogo a quello del presidente del consiglio quando parla del made in Italy". Il capo della diplo-
mazia italiana tiene comunque a non confondere il voto americano con quello italiano. "Sbagliamo a immaginare la grande competizione politica tra repubblicani e democratici come una tradizionale competizione, come la vediamo in Europa, tra centrodestra e centrosinistra". Qualora vincesse il candidato democratico, ha comunque escluso una radicale inversione di rotta della Casa Bianca nei confronti del governo. E smonta i dubbi in merito in merito alle ragioni dell'esclusione dell'Italia dal tour europeo di Obama l'estate scorsa: "Non gli verrà neanche in mente di tenere fuori l'Italia dal novero dei suoi più stretti alleati in Europa, il suo vicepresidente designato Biden ha una conoscenza profonda della politica italiana". Per Frattini con il successo di Obama gli States supererebbero in maniera definitiva la questione razziale e ha spiegato la quasi totalità dei voti neri al democratico (93% secondo i somdaggi) con il fatto che Obama "ha meglio intercettato la popolazione degli afroamericani con politiche indirizzate soprattutto al sociale, come la riforma del sistema sanitario. Il governo starebbe comunque già lavorando sui punti chiave da sottoporre al nuovo presidente, chiunque sia. Proprio oggi a Marsiglia Frattini e i colleghi dell'Unione Europea metteranno a punto gli ultimi dettagli di un documento da fare visionare alla nuova amministrazione americana.
A due giorni dal voto, è già iniziato il dibattito negli Stati Uniti
Quanto pesa il fattore razziale di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – Quanto pesa il fattore razziale in queste elezioni? A due giorni dal voto del 4 novembre e prima ancora del computo che darà una risposta inequivocabile a questa domanda è già iniziato il dibattito negli Stati Uniti. Molti contestano quello che è emerso, con il consolidarsi dei sondaggi a favore del candidato democratico di Barack Obama, come un assioma di questa campagna: se Obama non riuscirà a conquistare la Casa Bianca sarà solo per il colore della sua pelle. Gli americani che dicono agli intervistatori impegnati nei sondaggi di opinione che preferiscono Obama al rivale repubblicano John McCain avranno mentito: nel segreto dell’urna avranno ascoltato le paure
antiche basate sul colore della pelle. Ma alcuni esperti definiscono 'un mito’ il famoso effetto Bradley: la clamorosa sconfitta del sindaco nero di Los Angeles Tom Bradley che, dato per ampiamente favorito nei sondaggi della vigilia (sette punti), venne inaspettatamente battuto nel 1982 nella competizione per governatore della California. Ma Ken Khachigian, all’epoca manager della campagna del rivale bianco di Bradley, afferma che l’effetto Bradley non esiste: il suo avversario era infatti l’armeno George Deukmejian e i sondaggi hanno mostrato che i pregiudizi contro gli armeni erano all’epoca ancora maggiori di quelli verso i neri. Secondo il manager, Bradley commise l’errore di tirare i remi in barca negli ultimi giorni della campagna, convinto di
avere già vinto, senza accorgersi che il suo avversario, con una serie di spot che attaccavano due punti vulnerabili di Bradley, essere morbido sul crimine e rappresentare solo gli interessi di Los Angeles, perdendo quota nei giorni finali della campagna. Dalle pagine del quotidiano Washington Post l’opinionista Jim Hoagland sottolinea oggi come Obama sia riuscito con successo a presentarsi come un candidato post-razziale. Inoltre nel suo superspot di 30 minuti alla Tv Usa Obama ha inviato una serie di messaggi sottili agli elettori: i valori 'Midwest’ricevuti dalla madre e dai nonni bianchi, la sua infanzia plasmata dalla 'assenzà del padre africano, il fatto che il nonno bianco abbia combattuto in Europa con le forze del genera-
le Patton (e non certo in quelle unità nere segregate descritte anche da Spike Lee nel suo ultimo film 'Miracolo a Sant'Annà). Il commentatore del New York Times Frank Rich, dopo essersi andato a rivedere il classico 'Indovina chi viene a cena?', con Sidney Poitier nel ruolo del fidanzato nero, dai modi e dal curriculum impeccabile (alla Obama), della ragazza bianca che lo presenta ai genitori presunti 'liberal' conclude che quattro decenni dopo certi stereotipi non sono scomparsi. La celebre battuta del senatore Joe Biden di elogio al giovane Obama –come «primo nero pulito ed articolato» da lui incontrato nel mondo politico di Washington – è in linea con quelle di Spencer Tracy, padre della ragazza bianca, che scopre di non essere poi così aperto di idee come pensava.
John McCain
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Primo piano
Lunedì 3 novembre 2008
I nodi della politica Il leader della Cgil: «Solo per chi perde il lavoro». La Russa: «Sarebbe un messaggio deleterio»
«La Bossi-Fini non si tocca» La maggioranza insorge alla proposta di Epifani di congelarla di MARCO DELL’OMO ROMA – La Bossi-Fini non si tocca. Il governo non ha nessuna intenzione di accogliere la proposta del leader della Cgil Guglielmo Epifani di congelare per due anni la legge sull'immigrazione al fine di consentire agli immigrati che perdono il lavoro di restare in Italia fino a che non ne trovano un altro. La Bossi-Fini, ha spiegato il leader sindacale in un’intervista al «Corriere», fa sì che gli immigrati perdano il diritto al permesso di soggiorno nel momento in cui, per qualunque motivo, smettono di lavorare. Se restano in Italia, si trasformano in clandestini. «Siccome sono persone che hanno lavorato, e lavorato bene, non avrebbe senso mandarle via», ha osservato Epifani. Il leader della Cgil aveva indicato nell’intervista al Corriere della Sera due azioni da compiere di fronte alla bufera finanziaria, invitando inoltre il sindacato ad aprire un «tavolo trasparente» con il governo e presentare proposte precise: «se la crisi è eccezionale, servono misure eccezionali». Secondo il leader Cgil, inoltre, occorre trovare più risorse per la cassa integrazione per le piccole e medie imprese e individuare qualche ammortizzatore sociale per i precari. «Perchè non non usare i denari – si chiede Epifani – che si spendono oggi per la detassazione degli straordinari?». Le sue argomentazioni, però, non hanno convinto nessun esponente del governo, anche se hanno fatto breccia in qualche parlamentare della maggioranza. Il ministro della Difesa Ignazio la Russa dice no al congelamento della legge. «Sarebbe un messaggio deleterio», sostiene l’esponente di An, preoccupato dell’eventualità che tra i po-
tenziali immigrati passi il messaggio «Andiamo in Italia che tanto lì non ci fanno niente». In realtà La Russa riconosce che è giusto integrare in Italia chi lavora: «Troviamo le forme, ma la sospensione della Bossi-Fini mi vede contrario». Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano avanza una mediazione: non sospendere la Bossi-Fini ma consentire agli immigrati che cercano un nuovo lavoro di restare in Italia per sei mesi. Nel centrodestra prevalgono i giudizi negativi, come quelli del leghista Roberto Cota o del vicecapogruppo del Pdl Italo Bocchino, ma la proposta di Epifani trova qualche estimatore.
Giuliano Cazzola, vicepresidente della commissione Lavoro di Montecitorio, non sarebbe affatto contrario a mettere tra parentesi la Bossi-Fini. Nelle regioni del CentroNord, osserva, ci sono settori produttivi che senza immigrati «non ce la farebbero a tirare avanti». Nella sola Emilia Romagna, gli immigrati sono il 17 per cento dei lavoratori, hanno un reddito imponibile di 3 miliardi di euro e sono «una componente strutturale dell’economia». Margherita Boniver, altra parlamentare del centrodestra, vedrebbe di buon occhio un alleggerimento della Bossi-Fini almeno per le badanti e le collaboratrici
Immigrati in fila per un permesso di soggiorno
Università, Bonaiuti smentisce “Repubblica” «Nessun dietrofront, sulla riforma andiamo avanti» di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Arriva da Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e portavoce del premier Silvio Berlusconi, la smentita sullo stop del governo alla seconda parte della riforma della scuola, quella che riguarda l'università. «Il presidente del Consiglio non ha mai pronunciato le frasi che gli vengono attribuite, addirittura tra virgolette, da un quotidiano romano sulla riforma della scuola», sillaba il sottosegretario. A riportare la notizia era stata "La Repubblica", che aveva raccontato di un presunto rallentamento del Cavaliere sulla strada della riforma, spinto dall'onda della piazza e dall'intersecarsi della protesta con la crisi economica. Il provvedimento - previsto per questa settimana, forse con un altro decreto - sembrava dunque doversi allontanare nel tempo, giusto per aspettare che le acque si fossero calmate. «Al contrario, il presidente Berlusconi è convinto che l'università abbia bisogno di una seria e profonda riforma. Ad essa sta lavorando il governo, primo tra tutti il ministro Gelmini, in continuo contatto con il presidente del Consiglio», ha rettificato Bonaiuti. Che la maggioranza non intenda fare passi in-
dietro sulla riforma dell'università lo ha confermato a chiare lettere anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Governo e centrodestra sono impegnati alla realizzazione di un testo di riforma equilibrato, ha spiegato, «eliminando la grande quantità di sprechi che affligge il settore universitario. Auspichiamo - ha concluso Cicchitto - che gli studenti approvino, senza difendere situazioni che in realtà li penalizzano». Mentre va in scena il "giallo" del dietrofront smentito, la mobilitazione non si arresta. Il week end di Ognissanti è stato in parte una tregua ma - almeno fino al 14, giorno della manifestazione nazionale del mondo universitario, della ricerca e di conservatori e accademie - studenti, ricercatori e docenti avvertono che non abbasseranno la guardia. All'Orientale di Napoli prosegue la mobilitazione e l'università della Calabria ha espresso il suo disagio con gli studenti che si sono ritrovati in piazza XI settembre, a Cosenza, per una lezione all'aperto. Al chiaro di luna, nel piazzale dell'università del Salento di Lecce, si sono laureati 106 giovani della facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali. Proseguono anche le assemblee nelle aule occupate delle facoltà.
domestiche, venendo così incontro alle esigenze delle famiglie. Nell’opposizione, invece, tutti d’accordo nel dar ragione a Epifani. Il deputato del Pd Jean Leonard Touadì vede nella Bossi-Fini una legge che «ha fallito» e si associa alla richiesta di sospenderla. Gianluca Lion, responsabile «terzo settore» del Pd boccia la legge come «un flop». Paolo Ferrero, segretario del Prc, condivide le «parole di buon senso» di Epifani. La sua preoccupazione è che il centrodestra voglia inasprire la Bossi-Fini e usare i lavoratori immigrati clandestini per «indebolire i diritti dei lavoratori regolari».
Radicali, il Congresso elegge Antonella Casu di SILVIA GASPARETTO CHIANCIANO TERME (SIENA) – Alla fine, tra le lacrime, così come fece già nel '93 Emma Bonino per la segreteria del Partito Radicale Transnazionale, Antonella Casu ha accettato di diventare per il prossimo anno la segretaria di Radicali Italiani. Esito che sembrava scontato all’avvio del VII congresso del partito, quattro giorni fa, ma divenuto incerto già dopo il discorso di apertura della segretaria uscente: «In questi mesi mi sono sentita sola» aveva detto, «quindi non me la sento di proseguire». Parole passate quasi in sordina che si sono manifestate nella loro portata dirompente a tempo quasi scaduto. Nella mattinata di ieri, infatti, si erano fatte sempre più insistenti le voci di una sua rinuncia, e, addirittura, di fronde interne che puntavano proprio al suo affondamento. Ecco allora scendere in campo il peso massimo dei Radicali, Marco Pannella, che aveva imposto, «quasi con la violenza», come ha lui stesso ammesso, il nome della Casu già a luglio, quando si erano reso necessario rinnovare il gruppo dirigente dopo l’elezione di nove parlamentari Radicali nelle liste del Pd. «Squadra che vince non si cambia», ha tuonato lo storico leader radicale, mettendo in chiaro che non era intenzionato a votare per nessuna segreteria diversa da quella Casu. E arrivando anche a scontrarsi con Emma Bonino sulla mozione finale del congresso, che traccia la linea politica del partito. Archiviata la pratica in perfetta tradizione radicale, avanti allora, con le battaglie di sempre e il rapporto di amore-odio con il Pd, che i Radicali restano ben intenzionati a «non mollare».
Per la presentazione della lista erano necessarie 1.750 firme, quelle valide erano solo 1.680
Elezioni regionali in Abruzzo: il Pdl escluso dalla competizione di SIMONA CASADIO PESCARA – Fiato sospeso per il Pdl in Abruzzo per l’esclusione, con riserva, della lista regionale, il cosiddetto «listino», del candidato presidente della Regione Gianni Chiodi. Dopo le polemiche, sabato, di La Destra e Idv sui ritardi di presentazione delle liste Pdl, la tegola giunge nel primo pomeriggio di ieri, dall’Ufficio elettorale centrale presso la Corte d’Appello dell’Aquila che dalla tarda mattinata stava valutando ammissibilità o meno delle liste presentate per le elezioni regionali del 30 novembre e primo dicembre prossimi. «Si tratta di irregolarità formali sanabili» dice, ma solo in serata, il candidato presidente Gianni Chiodi. «Il centrosinistra – aggiunge – non si illuda che un risultato elettorale che appare scontato possa essere alterato a tavolino
Gianni Chiodi è stato sindaco di Teramo e ha avuto durante il suo mandato grandi consensi popolari, tanto da essere l’ottavo sindaco d’Italia come gradimento e il terzo del centrodestra con il 57% di indice di gradimento, secondo la classifica pubblicata dal Sole 24 ore
tramite cavilli e formalismi». Intanto, però, l’esclusione con riserva è stata notificata anche alle quattro liste provinciali che sostengono Chiodi: Liberal Socialisti, Mpa, e la civica Rialzati Abruzzo che comprende Dc e Abruzzo Futuro.
«Incapacità o conflittualità interna?» Si era chiesto il coordinatore dell’Idv Abruzzo, il senatore Alfonso Mascitelli, dopo la notizia. «Se non conoscono le leggi elettorali, come fanno a dire di poter governare la Regione – era andato giù duro Fran-
cesco Storace -... Contro la legge lo ha già fatto Del Turco....Non aveva torto, dunque, Teodoro Buontempo nel segnalare pasticci, stupidamente contraddetti da chi li ha causati». Intanto, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa assicura che il suo partito «vigilerà affinchè non avvengano nei confronti dei giudici nè interferenze nè intimidazioni. Sarebbe incomprensibile – dice – che dopo l’esclusione delle liste Udc in Trentino, in Abruzzo venga presa una decisione diversa per il Pdl». «Nulla di comparabile al Trentino», è la risposta Pdl. Secondo la legge un listino deve avere minimo 1.750 firme a sostegno. Al Pdl ne sono state riconosciute valide 1.680; altre 267 sono state annullate. Sostanzialmente gli errori riscontrati sono di tre tipi e non riguardano firme irregolari ma questioni formali, come affer-
ma Fabrizio Di Stefano, uno dei due coordinatori regionali del Pdl, senatore in quota An, secondo cui «si tratta di un episodio deprecabile che sarebbe stato meglio evitare per scongiurare strumentalizzazioni di parte». La maggior parte delle firme annullate (circa 190) manca, o non è ben visibile, del timbro dell’ente di appartenenza dell’autenticatore; sono presenti firma e qualifica. Secondo Di Stefano si tratta di un errore facilmente sanabile, come avvenuto in casi analoghi, con un’attestazione di chi ha autenticato. «Se è vero quello che dice il senatore Di Stefano - dibatte Storace -, non c'è scampo. La mancata autentica delle firme o anche solo parte di essa o la semplice irregolarità nei timbri comporta la ricusazione delle liste». Per questa mattina alle 9, all’Aquila, l’Ufficio elettorale ha convocato i presentatori della lista.
Spettacoli & televisione
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SETTIMANA RICCA DI OSPITI NEL CULT SHOW DI MTV ITALIA CONDOTTO DALLA SANTARELLI
Total request, arrivano i Negrita SETTIMANA ricca di grandi ospiti a Total Request Live, il cult show di Mtv Italia condotto da Elena Santarelli e Carlo Pastore. Tanta musica, italiana ed internazionale ma anche qualche incursione nel cinema: questo il menù delle prossime puntate del programma pomeridiano di Mtv Italia più amato dai ragazzi. Si comincia lunedì 3 novembre alle ore 15 con i Negrita; la rock band capitanata dal carismatico frontman “Pau”presenterà a tutti i ragazzi all’ascolto il loro nuovo progetto discografico “HELLdorado”. Martedì 4 novembre spazio invece a Kid Rock: arriva infatti in Piazza Duomo la prorompente rockstar statunitense, che sarà anche sul palco degli Mtv Europe Music Awards alla Echo Arena di Liverpool, con il suo nuovo singolo “All summer Long”.Dopo esser stato arrestato per una rissa a Los Angeles, aver scritto con Eminem una canzone dal emblematico titolo “Fuck Off”, aver incitato i suoi fan a scaricare illegalmente musica da internet perchè tanto lui è gia “maledettamente ricco”, cosa farà l’ex marito di CLAUDIO SCARINZI DODICI brani nuovi, due dei quali scritti con Ivano Fossati e Franco Battiato, per tratteggiare una personalità giovane ma già precisa, per dire chi è Tiziano Ferro al mondo intero. “Alla mia età”, quarto e per ora ultimo cd del cantautore di Latina con residenza in Inghilterra, fuori Londra – 28 anni per la precisione – ha un taglio dichiaratamente autobiografico, quasi un’autoanalisi come ha spiegato lo stesso artista in un incontro con la stampa a Milano. L’uscita del disco è prevista per venerdì prossimo, 7 novembre. «E' una cosa che non controllo – dice un Ferro allegro anche se un pò febbricitante -. L’album è certamente la fotografia più coerente di quello che sto scrivendo. Le insicurezze ma anche le sicurezze, i timori e le gioie. Insomma è un lavoro in equilibrio. Di una cosa sono certo, però: voglio dare un messaggio positivo, se c'è un aspetto interiore non c'è tristezza. Sono stato ispirato dalla mia vita, ho sentito l’ urgenza di scrivere forte del quotidiano». Con Fossati ha composto “Indietro”, registrata anche in versione inglese in duetto con Kelly Rowland (aggiunta come tredicesimo pezzo), con Battiato “Il tempo stesso”: «Ne sono stato onorato – sottolinea Ferro – è stato un gesto di grande generosità e di altruismo da parte loro. Franco lo ascolto da sempre e ha deciso di aiutarmi perchè è un grande appassionato di musica oltre che di filosofia; Ivano è più riservato ed è stato bello che abbia condiviso la scrittura che è una cosa di estrema privacy. Ho dovuto quasi discutere con entrambi
della giunonica Pamela Anderson nella sua trasferta italiana? Mercoledì 5 novembre Elio Germano farà visita ad Elena Santarelli e Carlo Pastore: l’attore è attualmente nelle sale con il lungometraggio “Il passato è una terra straniera” e racconterà dai microfoni di Mtv Italia segreti e aneddoti nonchè curiosità legate al film di cui è protagonista. A poche ore invece dalla quindicesima edizione degli Mtv Europe Music Awards, in programma la stessa sera, giovedì 6 novembre alle 21 su Mtv, i vj Elena e Carlo ospiteranno alle ore 15 Il Genio, la rivelazione musicale del momento attualmente nelle charts con il tormentone “Pop Porno”. Ma non solo. Anche Filippo Nigro con il cast del film “Un Gioco da Ragazze” sarà ospite di TRL il 6 novembre. La settimana di grandi ospiti a TRL si chiude venerdì 7 novembre con i LOST, teen band italiana del momento, che festeggerà proprio a TRL l’uscita di LOST live @ mtv.it, il primo cd/dvd, nei negozi da venerdì 7 novembre, che contiene lo splendido live realizzato a
settembre sulla prua di uno nave targato mtv.it e visibilie su mtv.it/live. L'appuntamento quindi per tutti i fan di TRL è per lunedì 3 novembre alle ore 15 in Piazza Duomo a Milano , dove
si potrà vedere in diretta la puntata grazie al supporto della più grande media-facciata d’Europa posta sul palazzo dell’Arengario in piazza Duomo a Milano e realizzata da Urban Screen
Tiziano Ferro: «Con Alla mi età cerco il lato positivo della vita» Martina Stella madrina di uno spot contro l’Aids
Tiziano Ferro
zare uno spettacolo che intrattenesse in maniera ilare gli spettatori – spiega Tiziano Ferro -. Non voglio riempirlo di “poesia”. Desidero sia un momento di distrazione e che chi è venuto possa dire di essersi divertito per un paio d’ore. Non vorrei essere frainteso ma mi piacerebbe fare un pò un circo, essere un circense, e che poi i fan cantino e ballino». Ma sul piano personale che progetti ha? «Credo nel matrimonio, nella famiglia. Penso spesso a un figlio, ma un figlio che sia frutto dell’amore non perchè uno vuole solo essere papà».
FARE prevenzione sull'Aids e le malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani, ma facendola fare direttamente da loro con un linguaggio a loro congeniale e immediatamente comprensibile che possa rendere il messaggio ancora più efficace. È la sfida lanciata dal contest HiVideo che ha come madrina Martina Stella. Promosso da NPS (Network Italiano Persone Sieropositive), HiVideo è un concorso rivolto ai ragazzi tra i 16 e i 26 anni, chiamati a realizzare uno spot destinato ai coetanei, che parli di prevenzione. Martina Stella, in un video su All Music e sul sito www.hivideo.it ha invitato tutti i partecipanti ad esprimersi in libertà con lo slogan 'Libera la tua creativita» . Gli spot dovranno durare al massimo 1 minuto. Sono previste la sezione 'Classic', per i video realizzati con telecamera, e 'Mobilè, per quelli realizzati con il telefono cellulare. I 15 più votati dagli utenti della rete verranno poi valutati da una giuria composta dalla produttrice tv Lorraine de Selle du Rèal, il regista
Martina Stella
Francesco Patierno, gli attori Pietro Taricone, Fabio Troiano e Giorgia Surina e la casting director Barbara Giordani. Culmine del concorso, organizzato con All Music, sponsorizzato da Angel Devil e Abbott, patrocinato da Regione Piemonte, Comune e Provincia di Torino, è l’evento “HIVideo Spot Award”, il 29 novembre al Palaruffini di Torino con dj set di Skin, voce degli Skunk Anansie, e Krakatoa, il duo composto da Samuel leader dei Subsonica e Pisti dei Motel Connection.
IN TV
Amici, polemica furibonda tra Paganini e Garrison LA puntata di ieri di Amici si è aperta con la sfida di ballo. Lo sfidante di Leonardo, è Filippo, il giudice Raffaele Paganini. E' Leonardo a partire con un passo a due di Garrison. Si esibisce in coppia con Maria. Filippo balla, invece, con Francesca. E' poi la volta dell'assolo di Steve e dei cavalli di battaglia. Paganini dà un consiglio ai ballerini: «Usate di più le mani quando lavorate con le partner». Si accende poi una furibonda polemica fra Garrison e Paganini, su qual'è la “vera” danza, con Paganini che ri-
corda infuriato al collega che «la sbarra è danza». «Nel passo a due Leonardo mi ha sorpreso di più. Il suo assolo era straordinario. Tu Filippo non mi hai dato qualcosina di più. Per me rimane Leonardo», sentenzia Raffaele, consentendo al ragazzo di restare in gara. Piccolo litigio tra i due ballerini, poi, Filippo considera Leonardo irrispettoso per avergli parlato alle spalle. Tocca poi alla gara fra Sole e Luna. Cantano Alessandra e Pamela. Il primo punto va al Sole. Alla seconda prova il pas-
Lanciato televoto per far rientrare Pamela a La talpa
I Negrita
IN USCITA IL QUARTO E PER ORA ULTIMO CD DEL NOTO CANTAUTORE
perchè non volevano nemmeno i diritti Siae». Martedì prossimo, al Rolling Stones – storico locale musicale del capoluogo lombardo – Tiziano terrà un cosiddetto show-case, un mini-concerto per i fan-club e gli invitati. Poi giovedì 6 novembre sarà fra gli ospiti internazionali che premieranno gli artisti agli Mtv Europe Music Awards di Liverpool. Quindi ad aprile partirà da Rimini il tour promozionale, in cui sono previste per ora 21 date in palazzetti dello sport, e chiusura a fine giugno a Palermo. «Vorrei riuscire a realiz-
Il caso
so a due di Garrison scendono in pista Adriano e Andreina. Poi Alice e Gianluca. E scoppia di nuovo la polemica tra i professori su cos'è la danza. Interviene anche Raffaele Paganini nuovamente in polemica con Garrison. «Non puoi dire che la sbarra non è la danza, non lo dire mai più». «Siete rimasti a 50 anni fa!», si riscalda Garrison. «La danza è una cosa il ballo è un'altra», continua Raffaele. Il clima si fa rovente. Al termine di questa grossa polemica, il voto viene dato alla Luna.
Il ballerino di Amici Leonardo
«NON hai avuto le palle per fare il viaggio con me per il Sudafrica». Simona Salvemini dal set de la Talpa si rivolge a Filippo Bisciglia, suo ex, in studio ieri a “Questa domenica”. «Non sarebbe stato rispettoso per Pamela», dichiara secco lui che nella puntata di giovedì ha spinto Pamela ad abbandonare il gioco con la promessa di volerla sposare. «Sei andata lì perché c'era la mia ragazza e così si faceva lo scoop», aggiunge Bisciglia rivolto all'ex. Paola Perego annuncia però che la produzione potrebbe aprire uno spiraglio per Pamela e riammetterla al gioco giustificando il suo gesto come dettato dall'impulso dell'amore. Lancia dunque un sondaggio per il pubblico da casa chiamato a televotare se è d'accordo su questa ipotesi. In particolare cos' è successo nell'ultima puntata? La prova della tentazione ha messo in crisi l’amore di Pamela Camassa (in foto) per Filippo Bisciglia, suo attuale fidanzato, inviato in Sudafrica per un semplice chiarimento. L'incontro si è concluso con una romantica quanto imprevedibile fuga d'amore. La prova della tentazione prevedeva che Pamela Camassa azzerasse il bottino di 52 mila euro (guadagnato da tutto il gruppo superando prove estreme), in cambio della possibilità di un incontro chiarificatore con Filippo. Il rifiuto di Pamela, giustificato da una grave penalizzazione del gruppo che ne sarebbe conseguita, ha scatenato le ire di Filippo che dopo essere scappato si è ripresentato alle telecamere mettendo Pamela di fronte ad una sola via d’uscita: abbandonare il gioco per riunirsi a lui con la promessa di sposarla. Pamela Camassa commossa dal gesto del fidanzato ha lasciato di sua spontanea volontà lo studio del Sudafrica, riabbracciando così l’amato Filippo. La produzione ha poi deciso di eliminare comunque la concorrente per aver infranto le regole e per questo motivo non è previsto l’ingresso di una riserva
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Lunedì 3 novembre 2008
Commemorazioni Non hanno più niente da dire, da spiegare e tu parli con loro e per loro
Il dio “Morte” coscienza di noi radiografia assoluta di LUCIO TUFANO CONOSCERE bene la storia degli uomini, gustarne ed apprezzarne i fatti avventurosi e romantici, condividerne i rischi, gli ardimenti, le avversità; perciò accade che si conoscano le vicende, si immaginino le condizioni e le realtà ad esse coesistenti, si facciano proprie, quasi vissute direttamente da noi, al punto da averne memoria più dei protagonisti o degli spettatori, i contemporanei, da averne nostalgia quasi quanto i protagonisti e di medesimarsi nelle epoche come se queste fossero le nostre epoche, i nostri giorni, le nostre stagioni, le luci, le temperature, il vento, le persone e le comparse … Nei sogni turbolenti, nei sereni ri-
FIGURE, controfigure, ruoli svolti, nitide scene viste, non viste, mai più viste se non nella memoria dissolte. Compostezze, scompostezze, forme e fattezze, voci, mani, espres-sioni meste, sorrisi, frotte, pose cinematografiche di chi ha parlato, perfino cantato, lo sguardo scolpito al lato di una foto. La ribalta ha ingoiato i capocomici, le prime donne e i primi attori, i duetti, le comparse, i comprimari, i fachiri e le orchestre, i declamatori di brindisi e riporta le iconografie del sipario profondo. A ridosso, baluardi dell'ultraterra, simbologie, girone di palchi, concentriche file del grande emiciclo, vasi comunicanti tra la vita e la morte, flusso di viventi che muoiono, rinascono, moltitudini che si rinnovano, tipi, volti, persone che si ripetono, sosia che hanno vissuto in parametri d'epoche alterne, con alterne vicende, senza alcun incontro, senza riscontro. Analogie, similitudini quasi mai coincidenti. Tutti, tutti, uomini forti con torace e spalle, i cristiani in gilè che sono stati in mezzo a noi, gli uomini d'un pezzo che spararono a pepe e sale, personaggi ariosi che incedevano nelle porte destreggiandosi come tacchini, che percorrevano da settentrione a meridione l'italietta di via Pretoria, vasca di decantazione che ristabilisce, scandisce e destabilizza vacanze e distanze. Così di stanze in stanze fino al prefetto, al detentore di timbri, il potere, al perfetti-bile e di nuovo al
dirigibile Stabile. Simboli al di qua della vita, dentro la morte, non riferibili al passato ma all'attualità degli astanti, a quella mentalità sollecitatrice di poetiche mnemoniche, fanno ressa intorno. Il conflitto tra ciò che è e ciò che non dovrebbe mai essere riemerge dall'inconscio. Atropo arcigna, nerovestita, dal volto duro ed impassibile, ha reciso implacabile lo stame della vita, con le affilate cesoie, il qua-
posi della coscienza, nei percorsi lunghi della me-moria, nel profondo pensiero di un crocevia, di un inistancabile via vai di persone, amici più o meno vicini, conoscenti, simpatici, non allegri, seri o austeri, confidenziali e non. Ti capita di rivederli piuttosto indifferenti, giacché ad ogni insaputa occasione li incontri, come vivi, ordinati e tranquilli che ti parlano, ti sorridono, e tu lo sai, sono morti. Non hanno più niente da dire, da spiegare, e tu parli per loro, con loro, parli con il tuo ragionare, il tuo modo di vedere il nesso tra reale ed irreale, e quello che ti sembra dicano è quello che tu dici, e i segnali che ti danno sono i segnali che tu hai decifrato nel sogno e che non ricordi di poterli decifrare da sveglio.
drante polare e la bilancia, con la sua gradualità, la sua incessante frenetica attività. Eppure vita e morte sono istantanea consecutio di tempi e luoghi, tanto che Platone afferma come “non sia l'esser morti il vivere e il viver l'esser morti”, e per Bacone, alla guisa dei bambini che temono il buio, la paura degli uomini si accresce con fole e racconti. Vincenzo Caldarelli supplica: “Poiché la morte è la
sposa fedele che subentra all'amante traditrice, non vorremmo riceverla da intrusi, né fuggire con lei. Troppe volte partimmo senza commiato! … lasciaci, o Morte, dire al mondo addio … non mi ghermire, ma da lontano annunciati e da amica prendimi come l'estrema delle mie abi-tudini”. Le ossa affondate nell'humus hanno la loro cabala, il loro motto, significati da decifrare. Nuclei della letteratura
nostra, rituali dai fraseggi irati, avverbi, diverbi, linee portanti, telai, strutture in saecula saeculorum, reperti, studio antropologo, indagine, materia prima. «Il generale Oscar d'Errico ricompose gli eroismi della guerra in nobilissima probità, tre volte decorato al valore». Abbattuta dai venti e nel terreno smosso una stele riporta il nome dell'ufficiale di Napoleone, le campagne strategiche, le disposte formazioni, le bandie-
re a cespuglio. La scritta di una lapide grigia «Memorie carissime della virtuosa donna Maria Spolidoro, nata contessa Berni-Canani di Nicola Spolidoro fervente patriota, di Ottavio Berni Canani, insigne giureconsulto, questo tributo di dolore consacra alla moglie, al fratello, al cognato il cavaliere Saverio Spolidoro, anno 1887», stemma con gallo e strisce. Giuseppe Scafarelli, sovrasta la corona con barca e remi, milleottocentottantotto. Un familiare sacrario, Ascanio e Nicola Branca eressero nell'anno 1875. Il blasone di Bi-scotti e i tempietti di quelli che ebbero il cielo nello stemma, decorano il viale. Hermann se n'è andato. Il compagno di scuola, con le sue greche, con i bottoni e la divisa scintillante, il comandante delle guardie. E non v'era nome più rispondente. Ha convocato al suo funerale tutti i vigili con i gradi ed i fregi, gli alamari ed i pennacchi, le visiere e gli elmi. Mille le contestazioni ed altrettante contravvenzioni … Indomito sulle campagne e sulla piazza, eppure ora è impallidito, supino con le mani conserte, e giace al divieto di accesso. È l'ultimo verbale redatto per la violazione del passo carrabile, il senso unico dell'Oltre. Estate 1942, un militare dell'Africa Korps: “respiro l'aria del deserto, marciamo in direzione di Alessandria, il fuoco divora le autoblindo colpite dai bazooka, gli autocarri bloccati, i
Primo piano
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Simboli al di qua della vita, dentro la morte
Recupero della perennità Trionfo del marmo sogni imperiali si infrangono sulle lamiere contorte e roventi. Il mare rinfresca le menti, le nostre membra, i nostri corpi. Rommel ci attraversa come bolide vestito in coloniale, calzoni corti, occhialoni sul berretto, binocolo sul petto e sahariana, … il miraggio di una valorosa generazione si offusca, i miti crollano, altri miti, altri carri, altre occasioni di potenza e di eroismo? Ma per quali canali si può ancora realizzare o alimentare il sogno? È bene che esso abbia una più lunga durata o renda una sensazione più certa, la consape-volezza della precarietà della storia. Eppure guerra, rivoluzione e reazione sono categorie della Morte”. 1980, una lapide ed un bebè: “C'è un neo nel grembo degli astri dove il sangue si è agrumito. Sul filo dell'ombelico mi sono nutrito. Nei vagiti del cogito i segni dell'ignoto, i geni tramandati, trapassati mi hanno portato. Se così non fosse stato mai sarei nato (il volto di mia madre funestato). Di anno in anno, di pensiero in pensiero, di germoglio in germoglio. Chi mai m'ha pensato? Nel mare c'è il cielo, nella luna la terra. Eppure ero preda del sole, del vento, del deserto dei miei campi. Poi fu l'onda, l'isola agognata, il batuffolo dell'approdo. Prima di esserlo fui io, nel tatto, nell'olfatto, nell'ombra degli affetti, degli oggetti. Ninnolo di un gioco che si fa perverso, di un amore indefinito al bavaglino appeso della vita”. Amore della patria di chi ha alimentato per generazioni il mito della casa, del-
la dimora, della torre più alta, della fortezza per custodirvi poteri e sentimenti. Sacralità del monu-mento collegata alla cultura dei sepolcri contro la precaria sorte di chi non ha abitato. Recupero della perennità, trionfo del marmo, sul ciclo aleatorio del grano. Ma anche qui vi è teatro: coreografie, scenografie, anfiteatro di terrazzi e giardini pensili, arene, oasi con cuspidi, moschee da cui si
leva, nel sole e alla luna, il lamento delle prefiche e il canto del muezzin. Scenografie del Gray, del Macpherson, dell'Aida, Norma, Nabucodonosor, Ib-sen, cappelle medioevali, templi dorici, costruzioni moresche, ebraiche, egiziane, mausolei, sacrari liberty e dèco, ingressi d'uffici importanti, anticamere, ascensori per l'oltretombale. “Ebbe”, città di timbri e sigilli
Nel giorno sacro al culto dei trapassati ed alle memorie, una gran folla ebbe il nostro cimitero, la croce di ogni tomba ebbe una corona, un fiore pietoso ebbe ogni nome … un vasto sommesso mare di sospiri e sussurri ebbe il sigillo delle lapidi, i baci impressi sulle lastre fredde ebbe il giorno, triste nel dileguante novembre, …». È così che “Il Lucano” del 1899 scrive dei crisantemi esangui e dell'aria intrisa
di amaro, il nebbioso mattino della città di “ebbe”. Ma chi è Ebbe? Ebbe è la città di timbri e sigilli. Ebbe come possesso? Passato remoto? La città di Ebbe fagocita, ingoia. È la città dell'Ade, l'Acheronte, l'alfa e l'omega che si coniugano. Qui si portano i pensieri, le azioni che si rimuginano per l'eternità. Momento cruciale della vita in cui ciascuno si lega alla sua scelta, d'onde il contrappasso, il capovolgimento del soggetto, il ricordo assillante di essere polvere, polline, vento, di essere stato fiore, fanciullo, vecchio. La vita è un dono, la morte è un mutamento di condizione che non ha posti per coloro che credono sia un posto, né luogo per tutti quelli che hanno vissuto e che sono accanto agli altri. Paure ancestrali, impotenze, coprifuoco, rispetto per chi solo da morto è stimato, è temuto. La certezza che sappia il nostro segreto e le vicende del nostro presente. Eccola la Morte dal velluto nero, coscienza di noi. Il dio Morte, scoperta e radiografia assoluta, radiologo che ci legge dentro, l'infallibile. Eppure la vita è «stop», intuizione, battito d'ali, di ciglia, lampada che si accende, notizia, amore a prima vista, rigetto, separazione, ricongiunzione e riconiugazione. Maschere e scene del teatro, simboli vittoriosi sull'orrore? Ambito di elezione, del riaffiorare e del rammemorarsi. Religiosità degli affetti, sentinelle
mute, idola theatri, «taùto» che ricompone vizi e virtù, progetti e risparmi: litur-gie da antico teatro greco. Pascale, l'impresario, amore per i cavalli. Il padre, Vincenzo aveva il Landò, la Vittoria e il coupè per i matrimoni, il nonno faceva schioccare lo scuriazzo per i cavalli di razza e di carrozza. Paroline, biscotti, zuccheri e carrube tritate. Amore per il trotto, il maneggio, il beccheggio, le sospensioni di una barca sul fiume, Pascale, fazzoletto al taschino e borsa-lino, inchino con stivali: una sosta a via Chiaia, un'altra a Portasalza. Ministr, piccolo maggiordomo del funerale con la corta redingote ed il cappello a tuba. Dalla briglia alla bara il passo breve e l'inchino in livrea. Avanti! Il sommesso ma deciso ed imperioso segno di partenza, e il carro funebre si avviava per un ordine impartito ai cavalli. Ministr era un accompagnatore solenne che adagiava le salme, le bare in carrozza; un garbato monatto della nostra città. Ondeggiava il cespuglio di bosso al silenzioso passo tra l'obitorio e la fresca aria cimiteriale. Ministr: un cappello a tuba, una maschera ed una redingote, un'espressione nota ed impassibile, un messo comunale della morte. È solo la memoria che celebra il passato, dove il monumento di tutti è lo “Sconfitto-riale”, stele di marmo, lapidi grigie, marea di fiori e luci, sgomento degli affetti.
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PIOGGIA, VENTO E FREDDO DA MERCOLEDI Lunedì sulla Basilicata ancora sole e clima estivo con punte di 24-25°C. Martedì nubi in aumento sul Tirreno ma prime piogge solo dalla notte. Piogge e rovesci fino a sabato con sensibile calo termico. Bello domenica. NELLA lotta contro il riscaldamento globale le foreste potrebbero svolgere un ruolo più importante rispetto a quanto finora si fosse pensato, un vero e proprio “condizionatore” utilizzato dalla natura per rallentare l'aumento impietoso delle temperature. Come? Liberando sostanze chimiche che rendono più spesse le nuvole, che a loro volta riflettono più raggi solari, di fatto aiutando così a raffreddare il Pianeta. Continuare a tagliare i polmoni verdi della Terra insomma, potrebbe accelerare l'innalzamento delle temperature in modo più rilevante del previsto. Queste le conclusioni di uno studio condotto da scienziati britannici e tedeschi che hanno misurato le sostanze chimiche rilasciate dalle foreste boreali di regioni del Nord come Canada, Scandinavia e Russia. I modelli al computer hanno mostrato che le particelle rilasciate dai pini raddoppiano lo spessore delle nuvole circa 1.000 metri al di sopra delle foreste, riflettendo così un 5% extra di raggi solari. I ricercatori hanno concentrato le osservazioni prevalentemente su pini e abeti, ma la convinzione è che anche altre specie di alberi siano capaci di produrre la stessa sostanza chimica; l'effetto “raffreddante” quindi si dovrebbe riscontrare pure in altre regioni, incluse le foreste tropicali. Temperature praticamente estive ieri in Basilicata, con punte addirittura di 25-26 gradi nel Materano. Colpa di correnti meridionali richiamate dal Nord Africa in direzione dello Jonio e dell'Egeo da una perturbazione atlantica in avvicinamento alle regioni settentrionali. Bilancio magro invece per quanto riguarda le precipitazioni. Assai poca, infatti, la pioggia caduta negli ultimi giorni sulla regione; nel migliore dei casi poche decine di millimetri che non hanno portato alcun beneficio al preoccupante bilancio idrico degli invasi. Tutt'altra storia invece a nord del Po dove fiumi e torrenti sono stati gonfiati da accumuli record (oltre 400 mm in 72 ore sulla Carnia). La settimana attuale è destinata comunque a modificare (finalmente) lo stato del tempo anche sulla nostra regione. Ancora per 2436 ore il Sud Italia ed il medio versante Adriatico subiranno l'azione delle correnti di scirocco che manterranno i termometri su valori praticamente estivi. Dalla sera di martedì, però, il minimo depressionario da giorni posizionato sull'Iberia comincerà lentamente a spostarsi verso Est, interessando gradualmente anche il territorio lucano. Fino a tutto sabato il tempo si farà instabile e sulla Basilicata cadranno piogge sparse, anche a carattere di rovescio o di temporale, alternate a parziali e temporanee schiarite. Farà più freddo, con i valori che rientreranno entro le medie stagionali. Per domenica si farà spazio un generale miglioramento. Lunedì: Giornata di sole quella odierna su tutta la Basilicata. Non mancherà qualche nube stratiforme tra il pomeriggio e la sera lungo la costa tirrenica e sul Lagonegrese ma senza precipitazioni. Temperature sempre molto elevate con punte anche di 24-25 gradi nell'entroterra Materano, venti moderati o forti di scirocco, mari mossi, localmente molto mosso lo Jonio. Martedì: Cielo velato in mattinata sul settore tirrenico, tempo soleggiato e ancora caldo altrove. Dal pomeriggio progressivo aumento della nuvolosità a partire dal Lagonegrese e la Val d'Agri dove cadrà qualche debole pioggia nel corso della successiva notte. Tempo bello invece fino a sera sul Materano e l'area jonica. Temperature in lieve calo ma sempre ben al di sopra delle medie. Mercoledì: Pioggia in mattinata su tutta l'aera tirrenica ed appenninica della regione. Si tratterà di precipitazioni a carattere di rovescio o temporale per cui i fenomeni potrebbero essere anche di forte intensità. Nubi sul resto del territorio con fenomeni in arrivo dal pomeriggio. In serata fenomeni diffusi su tutta la Basilicata. Temperature in forte diminuzione, venti occidentali, mari mossi Giovedì: Cielo nuvoloso o molto nuvoloso con precipitazioni diffuse in mattinata in particolare sul Materano e l'area jonica. Nubi irregolari anche nel resto della giornata con precipitazioni intermittenti a prevalente carattere di rovescio. Non mancheranno comunque parziali schiarite e spazi soleggiati. Temperature in ulteriore diminuzione, venti moderati di maestrale, mari mossi. Venerdì: Nuvolosità irregolare sulla Basilicata con precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio. I fenomeni saranno più probabili tra la mattinata ed il primo pomeriggio e risulteranno più intensi su Vulture, Materano, Metapontino e costa jonica. Non mancheranno comunque brevi intervalli soleggiati. Temperature ancora in calo, venti tesi di Maestrale e mari generalmente mossi. Sabato: Ancora nuvole per l'intera giornata sulla Basilicata con precipitazioni deboli a prevalente carattere di rovescio. Parziali schiarite compariranno dal pomeriggio sulla costa tirrenica e sul Lagonegrese dove cesseranno le precipitazioni. Dalla sera il tempo tenderà a migliorare su tutta la regione. Temperature stazionarie e prossime alle medie, venti moderati di Tramontana e mari mossi. Domenica: Nubi irregolari in mattinata su Materano e costa jonica con qualche residua e debole precipitazione. Pochi addensamenti altrove con ampi spazi soleggiati. Nel pomeriggio è atteso un ulteriore generale miglioramento su tutto il territorio. Serata fredda e senza nubi. Temperature stazionarie su valori autunnali, venti moderati da Nordest, mari con moto ondoso in attenuazione. Giuseppe Pomarico
CHI CHIAMARE IN CASO DI INCIDENTE STRADALE Chi bisogna chiamare in caso di incidente stradale? Bisogna chiamare la Polizia Stradale, ma con questo termine non si intendono solo i Vigili urbani, anche altre forze dell'ordine hanno una loro Polizia stradale, quindi interviene il Corpo che ha personale disponibile. Può succedere, pertanto, che anche chiamando il 112 o il 113 sul sinistro giunga una pattuglia di "Vigili" oppure, viceversa, chiamando i "Vigili" si vedrà arrivare una pattuglia di Carabinieri o di Polizia di Stato. Per "polizia stradale" si intendono le forze di polizia che hanno poteri di intervento sulla materia regolata dal Codice della strada. L'art.12 chiarisce quali forze di Polizia hanno questi poteri/doveri e tra queste vi è la Polizia municipale, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza, la Polizia penitenziaria e i funzionari del Ministero dell'interno aggetti al servizio di "polizia stradale". Sembrerebbe che la Guardia di
forestale non possa elevare contravvenzioni, invece non è vero perchè l'art.12 del Codice della strada dispone che possono elevare "multe" e rilevare incidenti (solo queste due attività, però) anche tutti gli agenti ed ufficiali di "polizia giudiziaria", quindi anche la Guardia forestale, proprio perchè nel Codice di procedura penale (art.57) si dice che rivestono la qualifica di Agenti ed Ufficiali di polizia giudiziaria anche gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato. Se non fosse chiaramente indicato da qualche parte, non si saprebbe cosa devono fare queste "polizie stradali". ebbene i loro compiti sono: l'accertamento delle violazioni al c.d.s. -ecco perchè tutte quelle sopra menzionate possono fare le multe per i divieti di sosta, non solo i "vigili, attenzione!- devono rilevare gli incidenti stradali, effettuare scorte per la sicurezza, controllare l'uso della strada e soccorrere chi è in difficoltà. In conclusione, non c'è, per il cittadino, la possibilità di "scegliersi" la forza di "Polizia stradale" che più gli aggrada in caso di necessità, anzi po-
trebbe trovarsi coinvolto in un incidente in cui i rilievi siano effettuati dalla polizia penitenziaria. anche se, in pratica, per una serie di motivi legati all'organizzazione dei singoli corpi di polizia questo non succede. C'è da aggiungere che il Corpo dei Vigili urbani non è un servizio che deve essere garantito 24 ore su 24. Pertanto, se, per esempio, un incidente accade di notte, si possono chiamare il 112 o il 113, che sono servizi d'emergenza attivi 24 ore su 24.
SPESA AMICA NEI MERCATI DEGLI ORTOLANI
IL QUESTIONARIO STUPIDO
Un accordo stipulato tra Coldiretti e diverse Associazioni dei consumatori iscritte al Consiglio nazionale consumatori e utenti (CNCU) permetterà di risparmiare facendo la spesa nei "farmer market", i mercati che, nell'ambito comunale, devono essere riservati agli agricoltori che vendono prodotti propri, come prevede la legge n.296/2006. Sono stati battezzati "Mercati di campagna amica" e Coldiretti si è impegnata a introdurre a carico dei produttori i seguenti codici di comportamento: -la determinazione di condizioni di prezzo che prevedono uno sconto di almeno il 30% sul prezzo medio di vendita macro regionale (nord-centrosud) indicato quotidianamente dal servizio "sms consumatori " o rilevabile sul sito www.smsconsumatori.it -la esclusione dei produttori agricoli ammessi all'esercizio della vendita diretta che abbiano praticato prezzi anomali o non corrispondenti rispetto al prezzo indicato dalle successive edizioni dei "Mercati di Campagna Amica", A loro volta le Associazioni dei consumatori si impegnano ad assicurare a favore dei consumatori che accedono al servizio "sms consumatori" ed effettuano le proprie scelte di acquisto nell'ambito dei "Mercati di Campagna Amica". -la verifica della regolarità del prezzo praticato dai produttori e dell'osservanza dello sconto di almeno il 30% sul prezzo medio di vendita macro regionale (nord-centro-sud) indicato quotidianamente dal servizio "smsconsumatori" o rilevabile sul sito www.smsconsumatori.it -la segnalazione attraverso il sito internet www.smsconsumatori.it o attraverso le proprie articolazioni territoriali di eventuali prezzi anomali riscontrati ovvero della mancata osservanza del differenziale di prezzo da parte dei produttori agricoli.
C'è una norma stupida che sta facendo imbestialire i consumatori. E' l'art.1, comma 333 della legge n.311/2004 il quale ha stabilito che per i contratti sottoscritti o rinnovati a partire dal 1 aprile 2005, le aziende erogatrici di elettricità, gas e acqua chiedono agli utenti i dati identificativi catastali dell'immobile. Tutto ciò "al fine dell'emersione delle attività economiche"(?). cosicché, centinaia di migliaia di utenti stanno ricevendo questionari complicatissimi dalle aziende erogatrici che li costringono ad andare a cercare o procurarsi codice e dati catastali, particelle, fogli, tipo di unità immobiliare, eccetera. Molti anziani non possono muoversi o trovano estremamente difficoltoso rispondere, ma anche gli altri trovano estremamente vessatoria questa incombenza, che costringe a perdere tempo quando c'è la telematica che permette alle amministrazioni pubbliche di accedere al catasto on-line. Che succede se non si risponde? secondo il questionario dell'ENEL l'amministrazione finanziaria "potrà" infliggere una multa di 103 euro in base all'art.13 del DPR n.605/1973 e successive modificazioni, tra cui il comma 332, art.1 della legge 311/2004. Quel"potrà infliggere" la dice lunga. Significa che molto probabilmente no se ne farà niente, essendo troppo complicato caricare sul computer milioni di questionari e poi fare i controlli, che dovrebbero riguardare i tributi erariali (?) e locali. Fra l'altro il questionario non arriva per raccomandata, ma allegato alla bolletta, quindi l'utente può sostenere di non averlo ricevuto.
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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Dipendenti pubblici: doppio calcolo di SERGIO D’ONOFRIO LA possibilità di restare in servizio anche fino a 67 anni mette molti dipendenti pubblici nella condizione di avere all'attivo più di 40 anni di contributi. Peccato però che non tutta l'anzianità acquisita può essere conteggiata nella pensione. Per legge resta fuori, come avviene del resto per i dipendenti privati, il periodo eccedente i 40 anni. Per ovviare a questo inconveniente, che in molti casi si traduce in una penalizzazione piuttosto consistente, l'Inpdap ha introdotto una clausola di salvaguardia basata su una doppia liquidazione del trattamento. LE DUE QUOTE - In pratica la pensione verrà determinata anche a partire dall'ultimo anno di servizio e andando a ritroso fino ai 40 anni, oltre che nel modo seguito finora di partire cioè dalla data di assunzione e avanzare poi fino ai 40 anni. Questi vengono in sostanza distribuiti in due modi alternativi all'interno delle quote "A" e "B" su cui si articola il calcolo della pensione. Per capire meglio in che cosa consiste il doppio calcolo è il caso di ricordare intanto come si formano le suddette quote. 1) La quota "A" si riferisce all'anzianità maturata fino al 31 dicembre del 1992 e si ba-
Integrazione degli anni
SONO un lavoratore autonomo, nato a dicembre 1943, in pensione di anzianità dal luglio 2004 con 40 anni di contributi. Continuo tuttora a lavorare e spero di poterlo fare sino al dicembre 2010. Potrò richiedere l'integrazione di questi anni e quando? M. FARAONE - PICERNO Potrà richiedere il supplemento di pensione al compimento del 65° anno di età. Se volesse continuare l'attività, può chiedere un altro supplemento dopo 2 anni e, poi, ogni 5 anni.
Integrazione al minimo
MI è stato detto che coloro che vanno in pensione col sistema contributivo non hanno diritto ad un'eventuale integrazione al trattamento minimo della loro pensione. E' vero? Ed io che rientro nel sistema misto, cosa dovrò aspettarmi? Quanti anni di contributi sono necessari, per me, se vorrò accedere alla pensione di vecchiaia? C.N. - PESCOPAGANO (PZ) Le condizioni per la pensione di vecchiaia, per chi ricade nel sistema misto, sono le stesse previste dalla legge per coloro che rientrano nel sistema retributivo (20 anni di contribuzione e l'età di 60 anni (donne) e 65 anni (uomini). Se l'importo che nasce dal calcolo dei contributi è piuttosto esiguo, si può beneficiare dell'integrazione al trattamento minimo. Da questo sono esclusi, come le è stato riferito, quanti hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e, pertanto, rientrano interamente nel calcolo contributivo.
sa sullo stipendio dell'ultimo mese per gli statali e su quello medio dell'ultimo anno per i dipendenti locali. Alla base pensionabile cosi individuata si applicano delle percentuali crescentia seconda dell'anzianità maturata fino a tale data (31.12.1992). 2) La quota "B", per l'anzianità maturata dal 1993 in poi, si calcola invece sulla retribuzione media degli ultimi 10 anni. A prima vista il fatto che per la quota "A" la base di calcolo è costituita dall'ultimo stipendio può sembrare solo un vantaggio. In realtà non è sempre così. Bisogna considerare infatti che per i dipendenti pubblici la pensione (per il pezzo maturato fino a tutto 1992) viene calcolata solo sulle voci fisse della retribuzione (stipendio, tredicesima, ecc). Sono quindi esclusi i trattamenti accessori come lo straordinario e i premi di produzione. OLTRE I 40 ANNI - Ciò spiega perché ora l'Inpdap, per coloro che hanno un'anzianità assicurativa superiore ai 40 anni, ha deciso di effettuare un doppio calcolo. L'importo spettante al dipendente e che l'Inpdap metterà in pagamento sarà quello relativo alla pensione più favorevole. Il criterio del doppio calcolo si applica automaticamente alle nuove pensioni. Mentre per quelle liquidate prima del 13 giugno
Arrotondamento all’anno intero
SONO una dipendente statale di 58 anni, da poco compiuti, ed ho intenzione di andare in pensione a 60 anni (sperando che il Governo non innalzi, per le donne, questo requisito). Una mia ex collega, andata in pensione nel 1995, mi raccomanda di tener conto della norma che consente l'arrotondamento all'anno intero una volta raggiunti i 6 mesi ed un giorno di lavoro. In ufficio mi dicono che questa disposizione non esiste più da una decina d'anni. Chi ha ragione? L. ERRICO - POTENZA I suoi attuali colleghi d'ufficio. Dal 1997, con la legge 449 di quell'anno (art. 59) sono stati aboliti i famosi arrotondamenti annuali, per frazioni superiori o inferiori a 6 mesi. Oggi l'INPDAP applica l'arrotondamento solo su base mensile, per frazioni pari o inferiori a 15 giorni (per difetto) o per frazioni superiori ai 15 giorni (per eccesso).
Cumulo e lavoro dipend.
SONO andato in pensione di anzianità il 1° gennaio 2008 (avendo maturato i requisiti di 58 anni di età e 37 di contributi Inps nel corso del 2007), col diritto a cumulare redditi da pensione e lavoro. Vorrei sapere, dato che qualcuno mi ha messo una pulce nell'orecchio, se il diritto al cumulo
è esteso anche al lavoro dipendente. Nel caso positivo, è vero che vi sarebbe ancora obbligo di contribuzione Inps per il nuovo lavoro? E, come mi sembra logico, i nuovi contributi potrebbero essere utilizzati per ricostituire, un domani, la pensione? T. DONADIO - POLICORO La risposta al primo quesito è positiva: può svolgere anche lavoro dipendente. I contributi all'Inps vanno versati in ogni caso sulle nuove retribuzioni e saranno utilizzabili per ottenere un supplemento della pensione di anzianità.
Conferma della data di uscita
HO 55 anni di età, essendo nato a febbraio 1953. Mi sono laureato in Lingue a marzo 1976 e, dopo il servizio militare, sono stato assunto come insegnante di scuole medie dal 1° aprile 1978. Vorrei una cortese conferma sulla possibilità che, al 31 dicembre 1995, io abbia raggiunto i requisiti per andare in pensione col sistema retributivo, notoriamente più redditizio. Grazie. S.T. - MATERA Se lei ha riscattato in tutto o in parte la laurea conseguita, non esiste alcun dubbio sulla risposta positiva da dare al suo quesito. Nel caso non l'abbia fatto, si faccia rilasciare un estratto conto dall'Inpdap e verifichi, sommando il periodo
Un esempio UN ESEMPIO DI DOPPIO CALCOLO Dipendente assunto il primo gennaio del 1964 ,che ha maturato al 31 dicembre del 2008 un 'anzianità utile a pensione di 44 anni . Periodo massimo utile per la pensione 40 anni. A)Primo sistema di calcolo - Quota "A" di pensione dal 1964 al 1992 (anni 28) - Quota "B" di pensione dal 1993 al 2004 (anni 12) B)Secondo sistema di calcolo - Quota "A" di pensione dal 1968 al 1992 (anni 24) - Quota "B" di pensione dal 1993 al 2008 (anni 16) 2008 (data delle nuove istruzioni) il ricalcolo verrà effettuato su richiesta degli interessati. Il pagamento delle eventuali differenze sui ratei di pensione arretrati avverrà nei limiti della prescrizione quinquennale.
di servizio militare con quello di lavoro, se ha raggiunto i prescritti 18 anni minimi, richiesti alla data del 31 dicembre 1995, per fruire del sistema retributivo ai fini pensionistici.
Stipendio alto a fondo perduto
HO 50 anni di età e sono assicurato come lavoratore dipendente di una grossa azienda d'interesse nazionale. Sono entrato in ditta nel 1986, per cui, quando sarà il momento, andrò in pensione col sistema misto (fatte salve ulteriori riforme della normativa). Godo di uno stipendio particolarmente alto, superiore al massimale previsto per il sistema contributivo. Mi chiedo se una parte dei contributi che vengono versati per me non sia a fondo perduto. G.M. - POTENZA No, non sono a fondo perduto e saranno calcolati integralmente quando andrà in pensione. Ciò perché la riforma Dini del 1995 (legge 335 di quell'anno) ha già previsto che il massimale, cui lei fa cenno, si applica solo nei seguenti casi: 1) per coloro che sono iscritti a forme obbligatorie pensionistiche dal 1° gennaio 1996 in poi; 2)per coloro che optano per il sistema contributivo. Pertanto, per lei è conveniente rimanere nel sistema misto.
Ancora riscatto della laurea
HO quasi 39 anni di età, in quanto sono nato a marzo 1970. Da gennaio 1999 sono impiegato presso un'azienda informatica e pertanto rientro nel sistema contributivo. Vorrei far presente che a novembre 1989 mi sono iscritto ad un corso universitario della durata di 4 anni, anche se poi ho conseguito la laurea nel 1995. Se riscattassi la laurea, con le recenti agevolazioni in vigore da gennaio 2008, quei 4 anni dove si collocherebbero sulla mia posizione contributiva? Con l'occasione, faccio i complimenti al Quotidiano per questa rubrica. A.GRECO - POTENZA Se riscatterà i 4 anni di studi, questi saranno validi per la sua anzianità contributiva. Inoltre, poiché il periodo interessato (Novembre 1989 - Ottobre 1993) si colloca prima del 31 dicembre 1995, si applicherà il calcolo con il sistema retributivo, basato sulla riserva matematica, che costituisce un indubbio vantaggio sul futuro importo della sua pensione. Mi corre il dovere di farle presente che, data la sua giovane età, è probabile che, entro i 26 anni che la separano dal pensionamento, dovremo assistere ad altri interventi legislativi sulle pensioni. Speriamo bene.
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768
Riscatto laurea Chi versa non può tornare indietro CHI ha versato l'intera somma per riscattare gli anni di studio non può tornare indietro. Con una recente nota (Messaggio 22427/2008) l'Inps ha infatti escluso non solo la possibilità di rimborso ma anche quella di rinunciare all'accredito sulla posizione assicurativa. Viene confermata così una prassi, avvalorata dalla giurisprudenza costante della Cassazione la quale ha avuto modo in più occasione di rilevare che nessuna legge prevede la revoca o la rinuncia del riscatto del corso legale di laurea. C'è da presumere che le numerose richieste di rinuncia siano collegate alle nuove norme introdotte dal ministro Brunetta, che prevedono la possibilità per le pubbliche amministrazioni di risolvere il rapporto di lavoro con i dipendenti che hanno maturato 40 anni di contributi. È evidente che in questi casi se fosse ammessa la rinuncia agli anni riscattati, non ci sarebbe il rischio di essere mandati a casa. Per quanto riguardo il riscatto laurea, c'è da segnalare intanto una novità con la quale l'Inps intende agevolare i lavoratori interessati. D'ora in poi le somme dovute all'Inps potranno essere versate anche presso le tabaccherie-ricevitorie come avviene per il pagamento del bollo auto. Il servizio che alla fine dell'anno sarà esteso in tutto il territorio nazionale è attivo dal 21 settembre scorso in 1.455 ricevitorie delle province di Bari, Bologna, Palermo, Padova e Vicenza. L'importo massimo per ogni operazione, che può comprendere più versamenti, è di 1.500 euro, compreso il costo del servizio (1,55 euro).
Rendite Inail Si possono rivalutare SALGONO del 6,28% le rendite per infortunio erogate dall'Inail ai lavoratori dell'industria colpiti da infortunio. L'aumento parte dal 1° gennaio 2008 e scaturisce dal collegamento con i miglioramenti salariali ottenuti dai lavoratori in attività. È il caso di ricordare che hanno diritto alla rendita permanente (si chiama così ma è una vera e propria pensione)i soggetti ai quali viene riconosciuta un'inabilità compresa tra l'11 e il 100%, causata da infortunio sul lavoro o da malattia professionale. L'importo iniziale viene calcolato in base al grado di inabilità accertato e alla retribuzione percepita nell'anno precedente entro un minimale ed un massimale rivalutati anno per anno .L'aggiornamento delle rendite incide anche sulla misura dei benefici accessori.
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Lunedì 3 novembre 2008
24 ore in Basilicata
Da De Costanzo a Mazzeo tutti concordi nel sostenere l’istituzione della facoltà
Un «Sì» unanime alla Medicina Un modo anche per evitare “fughe di cervelli” POTENZA - E’ cronaca di questi giorni l’ampio e acceso dibattito sul futuro dell’istruzione in Italia che ha coinvolto la società lucana. Infatti la discussione per l’istituzione della facoltà di medicina all'Università di Basilicata si amplia creando occasioni di discussione. E’ stato costituito anche un comitato per la raccolta di firme a favore della nuova facoltà, che nei giorni scorsi ha tenuto una conferenza stampa per comunicare l’avvio della raccolta delle firme. Alcuni degli invitati, anche per sollecitare diverse modalità, non hanno volutamente partecipato, pur se invitati. Tra questi il dottor Enrico Mazzeo, presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, che ha spiegato al Quotidiano le motivazioni della sua assenza. «Pur se l’iniziativa va apprezzata e trova una sua opportuna collocazione, avrei voluto partecipare, per dare forza e spessore all’iniziativa, a una conferenza nella quale, a mio parere, avrebbero dovuto avere un ruolo ben definito anche le istituzioni. Mi riferisco agli ordini dei medici, ai presidenti delle due province e dei consigli comunali di Potenza e Matera, oltre alla regione Basilicata». Il dottor Mazzeo ha poi spiegato quali benefici porterebbe la facoltà di medicina in Basilicata. «Prima di tutto rappresenterebbe un bacino di nuovi medici per la nostra regione» e, poi, continua Mazzeo «gli studenti di medicina che vanno fuori regione, la maggior parte delle volte, vengono convinti, soprattutto i migliori, a rimanere dove si laureano dagli stessi professori. Inoltre i laureandi e gli specializzandi in medicina sarebbero anche un valido e necessario aiuto per
Mazzeo Cicchetti. In basso una veduta del San carlo. A sinistra Giovanni De Costanzo (foto Andrea Mattiacci)
la nostra ricerca che rappresenta anche l’aggiornamento dei medicci già di ruolo. Noi, spesso, abbiamo le casistiche che rinomate strutture di altre regioni non hanno, ma non possiamo sfruttarle con studi appropriati». Poi, inevitabilmente, il discorso si orienta sull’attuale protesta degli studenti e dei docenti delle scuole italiane «Forse è proprio questo il momento più adatto per redigere un progetto per la facoltà di medicina in Basilicata. Questa è una fase di ristrutturazione delle università italiane. Nell’ottica di una migliore distribuzione delle risorse e delle università in Italia, la Basilicata, con l’impegno di tutti, valorizzando ed utilizzando anche le professionalità già presenti, potrebbe diventare un’ottima candidata per costruire una facoltà moder-
na, magari cogliendo l’occasione per sperimentare un modello innovativo». Il preside, Faustino Bisaccia, della facoltà di Chimica dell’UniBas, ha spiegato lo studio di fattibilità che sta completando insieme alla dottoressa Fulvia Ortolani dell’università di Udine università modello - ai dottori Rocco Rosa, Giuseppe Montagano e Raffaele Giordano della regione Basilicata e al dottore Marco Salvatore dell'Irccs di Rionero e docente della Federico II di Napoli. «Il comitato - dice Bisaccia - è stato istituito con una legge regionale del 2007 la cui gestione è stata affidata al senato accademico dell’UniBas. Oltre ad avere la certezza delle risorse economiche necessarie soprattutto per la “gestione” della facoltà, la difficoltà maggiore che deve
essere superata è trovare la disponibilità di posti». Le facoltà di medicina, aggiunge Bisaccia «sono a numero chiuso. Sono 36.000 ogni anno i partecipanti ai test di ammissione in Italia, solo 6.000 sono i posti disponibili. C’è la necessità che vengano aumentati o che altre facoltà ne cedano alcuni. Tra l’altro, il piano triennale che finisce all’inizio del 2010, prevede il blocco dell’istituzione di nuove facoltà in tutta Italia. Nel 2010 soltanto, se il nuovo piano triennale lo prevederà, sarà possibile fare la richiesta al ministero». Poi il preside entra nel pratico della questione. «L’ospedale San Carlo rappresenta un’ottima struttura, con il numero di posti letto sufficiente per i ragazzi che prevediamo possano iscriversi alla facoltà di me-
dicina in Basilicata. Il primo anno circa 40, ad arrivare a 60 a regime». Poi, conclude Bisaccia, «qualche adeguamento della struttura ospedaliera è necessario per accogliere i ragazzi che vorranno cimentarsi nella facoltà di medicina, ma nulla di insormontabile». A tal proposito è stato opportuno ascoltare anche il direttore generale del San Carlo, Giovanni De Costanzo. «Nell’ottica della nostra idea di polo didattico nell’ospedale, già istituita coi corsi di laurea breve in medicina, sono circa 500 i ragazzi che la frequentano, potremmo immaginare la ristrutturazione che stiamo pensando, adattata ad essere trasformata facilmente per eventualmente accogliere anche le necessità della
facoltà di medicina con le relative specializzazioni». «I ragazzi della nostra regione - continua De Costanzo - devono essere aiutati e incentivati a restare. Quando vanno fuori per la laurea in medicina e poi per la specializzazione, che arriva in media verso i 35 anni, spesso si adattano agli stili della loro nuova residenza e vi restano anche per lavorare. E’ un problema che va affrontato. Una delle soluzioni, forse la migliore, può essere la facoltà di medicina tutta lucana». «La disponibilità del San Carlo è totale», ha concluso De Costanzo. Pare di capire che la facoltà di medicina in Basilicata è innanzitutto una necessità per il ricambio dei medici e trova un sentito riscontro nelle varie entità della società regionale. Comunque non vanno sottaciuti tutti i problemi che ai non addetti ai lavori potrebbero sfuggire. In questa fase di ristrettezze di bilancio, una spesa, pur se indispensabile e che non necessariamente ha bisogno di giustificazioni di carattere economico, come quella della creazione di un bacino di nuovi medici, deve essere approfondita e studiata sotto molti punti di vista. Alla luce di esperienze verificatesi in altre regioni, anche i rapporti tra università, ospedali e istituzioni hanno bisogno di un protocollo molto chiaro ed efficace. A quanto pare l’auspicio che la facoltà di medicina anche in Basilicata venga sostenuta soprattutto dagli organi politici, è di molti. Ma ci vuole la consapevolezza che la sfida è difficilissima, che richiede un notevole impegno lavorativo, economico e tempi necessariamente lunghi. Gianfranco Gallo regione@luedi.it
TRA PROTESTE E POLEMICHE
E c’è ancora chi accusa i docenti di avere strumentalizzato i ragazzi che hanno manifestato
Gli studenti tornano in classe ma non lasciano la piazza POTENZA - Il Senato ha detto sì al decreto Gelmini ma, nonostante tutto, gli studenti lucani hanno deciso di non arrendersi. Dalle proteste di piazza e dai cortei si passerà a una nuova fase di lotta: oggi tutti torneranno a scuola o nelle aule universitarie. Le lezioni - che negli ultimi giorni si sono tenute in piazza - ricominceranno. Ma il bello arriverà durante il pomeriggio. Ovvero in orari extrascolastici. Insomma gli studenti lucani non hanno nessuna voglia di mollare la presa e così hanno deciso di dedicarsi a manifestazioni di dissenso alternative rispetto al “copione “ del corteo o dell’occupazione”.
Non mancheranno le lezioni in piazza che tanto hanno fatto discutere - il rettore Mario Antonio Tamburro per il solo fatto di avere parlato di ‘68 è, da parte degli esponenti del centrodestra, minacciato dalla scure della ghigliottina - il volantinaggio e i forum tematici. E se da oggi gli studenti non “invaderanno” più le piazze e torneranno ciascuno nella propria aula c’è ancora chi accusa «di irresponsabilità i docenti che hanno strumentalizzato gli studenti». A farlo è Gianluigi Laguardia, direttore di “Lucanianews24.it”. Senza nulla togliere a quella che Laguardia definisce «una contestazione legittima» il diret-
tore di “Lucianianews24.it” non manca di attaccare coloro che l’hanno «strumentalizzata» Molti studenti «anche a Potenza e nei diversi centri della regione si sono associati alle manifestazioni attraverso forme sicuramente più civili, rispetto a quelle viste a Roma ma che comunque hanno finito per generare solo caos e troppi disagi al resto della comunità». E nel momento in cui Laguardia sottolinea la necessità che «ad ogni cosa ci deve essere un limite: sono giorni ormai che i nostri ragazzi marinano la scuola, non tanto per contestare la Riforma, ma al sol fine di trascorrere qualche giorno di vacanza in più in un autunno fin troppo “caldo”, tra i
silenzi dei loro docenti» arriva la notizia che i ragazzi da oggi non “marineranno” più la scuola. «Credo - ha aggiunto - che ciascuno di noi a cominciare dagli studenti, dai loro genitori e dallo stesso corpo docente si attenda una scuola capace di formare ragazzi “validi” da inserirli poi nell’organizzazione sociale e nel mondo del lavoro. Ed invece, purtroppo assistiamo da anni a giovani che non studiano, che si applicano poco e che preferiscono vivere nel loro qualunquismo, inascoltati da tutti a cominciare dalle rispettive famiglie». Insomma la colpa non sarebbe della Gelmini e dei tagli previsti dalla Finanziaria ma dell’assenza
Antonio Mario Tamburro
di «“valori” di una società sempre più opulenta ed egoista in cui i centri educativi, dalla famiglia, alla scuola, all’università non riescono più ad assolvere al loro ruolo che sono in profonda crisi». Assenza di valori compensata dal «ben venga al voto di condotta». Così gli studenti impareranno a non manifestare.
24 Ore in Basilicata 13 Il ministero starebbe per rilasciare il nulla osta alla costruzione del rigassificatore Lunedì 3 novembre 2008
ValBasento, tornano i russi La Ola ha chiesto chiarimenti all’assessore Santochirico VALBASENTO - Il gas russo verrà stoccato in Valbasento. Il ministero dell’Ambiente, infatti, starebbe per dare parere positivo alla Valutazione di impatto ambienatale (Via). Inomma l’impianto di megastoccaggio del gas russo non creerebbe nessun problema per la salute dei cittadini. La notizia del nulla osta da parte del ministero giunge dopo che nel 2007 l’ex ministro Pecoraro Scanio aveva bocciato il progetto del mega stoccaggio di gas da 1 miliardo di metri cubi, nei pozzi dismessi -di petrolio e gas - che si trovano nelle località Giugno Le MacineSerra Pizzuta. Località che si trovano nei comuni di Salandra, Pisticci e Ferrandina. A chiedere nuovamente l’autorizzazione, tra maggio e giugno scorso, la società Geogastock, con sede a Parma. Insomma, dopo il colpo di mano del “Decreto Scanzano” del 2003, la Basilicata torna nuovamente a essere al centro di grandi interessi. Grandi interessi che, dopo quelli petroliferi, oggi riguardano le multinazionali dell’energia: nella fattispecie multinazionale russa. La società Geogastock lo scorso 11 marzo ha trasmesso la documentazione di integrazione richiesta dal ministero dell’Ambiente. Neanche un mese dopo lo stesso ministero ha comunicato alla società l’esito positivo delle verifiche tecnico - amministrative per la costruzione del mega impianto. Il 16 maggio scorso il ministero per i Beni e le attività Culturali - direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea, per perfezionare la pratica ha richiesto alla società una relazione paesaggistica. Relazione redatta dagli architetti Nicola D’Alessandro di Matera e Antonio Giovannucci di Napoli. Alla luce dell’imminente via libera al progetto la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) ha chiesto lumi all’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, di «confermare o meno la notizia di fonte ministeriale». Una richiesta di chiarimento voluta per evitare che «anche questa volta i cittadini e le associazioni che chiedono garanzie per il territorio, l’ambiente e la salute - si trovino di fronte all’inaccettabile “politica del fatto compiuto”». La preoccupazione maggiore dell’Organizzazione lucana ambientalista è che «il progetto continua, evidentemente, ad essere conosciuto da pochi, dal momento che nessuno ha ritenuto di comunicarlo ai sindaci dei comuni interessati, né tantomeno ai cittadini». Altro interrogativo della Ola è «se la Regione Basilicata abbia o meno già espresso pareri di merito sul progetto e come mai,
Quei rifiuti nucleari che si trovano a Rotondella
Una veduta della ValBasento. A sinistra un rigassificatore
considerata l’importanza che riveste da vari punti di vista, non solo ambientali, non siano state attivate procedure di consultazione del pubblico e delle parti sociali e sindacali per il parere istituzionale della Regione nell'ambito della Valutazione di impatto ambientale attivata dal ministero dell’Ambiente». Il progetto della Geogastock prevederebbe che il rigassificatore sorga al di fuori dell’area industriale della Val Basento, «a causa dell’impossibilità dichiarata dalla stessa società proponente, di provvedervi nell’area industriale per il protrarsi della bonifica del sito». Insomma il mega impianto sorgerebbe su aree agricole o su zone dichiarate protette». Zone protette per cui sarebbe già pronto «il cambio di destinazione d’uso, prefigurando di fatto l’ampliamento della limitrofa area industriale della Val Basento senza che siano state approvate varianti al Piano regolatore industriale della Val Basento del Consorzio Asi di Matera, permettendo così una deregolamentazione della pianificazione del territorio». Insomma la zona, visto anche il ritardo con cui si sta procedendo alla bonifica, diventerebbe il luogo ideale per consentire la «realizzazione di altri mega impianti energetici e di smaltimento di rifiuti tossici e nocivi». Così come è accaduto nel novembre 2003 a Scanzano Jonico anche per il mega deposito di gas in Val Basento si verificherebbe che un’opera impattante, come il mega impianto per lo stoccaggio di gas naturale sotterraneo, verrebbe realizzato all’insaputa della popolazione e dei sindaci del territorio con un processo di Via in avanzata fase di attuazione».
E se il sito unico di scorie radioattive sarebbe servito per stoccare rifiuti nucleari provenienti da tutta Italia e avrebbe fatto guadagnare soldi, il megadeposito di gas servirà alla Geogastock «per realizzare scorte di gas da immettere nella rete nei momenti di maggior richiesta e a prezzi più alti». Sia per quanto riguarda il deposito di scorie radioattive, sia per quello del gas si tratterebbe di «opere di interesse strategico nazionale». E «quando si parla di interesse di lobby nucleare e petrolifere tutti evocano l’interesse nazionale». Il decreto Scanzano fu varato dopo la triste vicenda della strage di Nassyria. La decisione per la Valutazione di impatto ambientale al megadeposito di gas in Valbasento comincia «in pieno ferragosto, quando i lucani sono in ferie e poco attenti alle vicende territoriali». Per evitare sommosse popolari c’è stato anche chi si è premurato di assicurare che «il deposito di gas è un opera sicura senza aver dimostrato a nessuno, con studi approfonditi, la sicurezza e l’impatto ambientale». Più o meno quello che accadde con la Sogin nel novembre del 2003. I pozzi di gas interessati allo stoccaggio del gas naturale tra Pisticci, Ferrandina e Grottole, in particolare il pozzo Grottole 11 fu interessato da inchieste giudiziare della Procura di Matera per smaltimento di rifiuti tossici. Il sito delle miniere di Salgemma di Scanzano doveva, invece, in origine diventare contenitore naturale di gas ad opera di una multinazionale canadese. L’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Santochirico, «prima di af-
ALL’ITREC di Rotondella, da 30 anni, un impianto è attivo solo per mantenere in sicurezza le barre di uranio e torio che gli americani ci hanno lasciato in custodia e di cui non sappiamo cosa farne. Così la trasmissione Report andata in onda ieri sera su Rai tre ha riportato alla ribalta la questione del nucleare che non riguarda solo la Basilicata ma anche altre regioni italiane. La puntata del programma condotto in studio da Milena Gabbanelli ha affrontato il tema: de “L’eredita”. Dove l’eredità è quella del nucleare. Spegnere le centrali dopo che il referendum dell’87 aveva abrogato il nucleare è costato agli italiani circa 9 miliardi di euro. Soldi usciti dalle tasche delle famiglie con le bollette della luce per risarcire l’Enel del mancato guadagno e per mantenere in sicurezza gli impianti, che dopo 20 anni sono ancora lì con tutto il loro carico radioattivo. Un'eredità che nessun governo fino a oggi ha saputo affrontare. Ci avrebbe dovuto pensare la Sogin, una società pubblica nata nel 1999 al momento della privatizzazione, da una costola dell'Enel. «Ma fino a oggi - ha sostenuto Sigfrido Ranucci, autore del servizio - la Sogin ha solo provveduto ad allontanare le barre di combustibile dagli impianti e neppure da tutte». Altre 47 barre, contenenti 150 kg
fermare che l’opera è sicura avrebbe dovuto fornire spiegazioni sullo stato attuale dei pozzi dismessi di gas e petrolio in Val Basento». Così come nel 2003 le al-
di plutonio sono in quella di Trino Vercellese: entrambe sono sulla riva del fiume più grande d’Italia. Nella centrale del Garigliano non sanno più dove mettere i rifiuti, in quella di Borgo Sabotino hanno il problema della grafite radioattiva che non si può spostare se non si trova il sito definitivo. A La Casaccia a 25 chilometri da Roma c’è il più grande deposito di rifiuti radioattivi d’Italia, circa 7 mila metri cubi ed è al limite. Ci sono poi 5 chili di plutonio che possono essere usati per fini militari e che da due anni sono in un deposito dove l’impianto antincendio, dopo aver provocato u’'esplosione, deve ancora essere omologato. A Saluggia il problema più grande l’hanno avuto per lo svuotamento di una vecchia piscina che dal 2004 perdeva liquido radioattivo minacciando la falda: avrebbe causato un centinaio di casi di contaminazione interna. Alla fine sul territorio italiano si contano oltre 30.000 metri cubi di rifiuti radioattivi, che diventeranno 120.000 dopo lo smantellamento delle centrali previsto per il 2020. Tutta roba che dovrebbe essere seppellita in un deposito nazionale. Nel 2003, dopo il fallimento di Scanzano Jonico, il governo Berlusconi aveva dichiarato che sarebbe stato ultimato entro dicembre. Ma oggi del deposito non si sa ancora nulla.
tre regioni rifiutarono il sito nucleare, prima che la scelta ricadesse su Scanzano, la Regione Emilia Romagna «ha detto no allo stoccaggio di gas nelle profondità per le interferenze
con le falde freatiche e con il territorio e per il trattamento del processo di liquefazione del gas che produce inevitabilmente rifiuti speciali, tossici e nocivi da smaltire».
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Lunedì 3 novembre 2008
CARENZE DELLA SCUOLA E DI CHI PROTESTA
AUMENTO DELLE POSTE SU BOLLETTINI
di ANTONIO GALIZIA
di PIERLUIGI CIOLLI*
SONO esterrefatto dell'inserto della signora Rivelli sul Quotidiano della Basilicata per l'odio estroso e contrastante contro la Gelmini, le destre che ancora una volta vengono dichiarate fasciste, mentre disserta in una elegante ammissione sulle carenze della scuola, dalle elementari, se non dagli asili infntili, all'università, nell'infelice immaginazione di esaltare con patetico sermone, i maestri del sapere he hanno creato lo scempio della moralità, insegnando in modo catastrofico, senza insegnare nulla, ma trasmettendo in maniera negletta e quasi eversiva il bene della cultura e della buona educazione anche oltre la scuola, soprattutto nel mondo civile. La retorica usata, per abbellire un discorso fatuo, rimane lì, senza costrutto e senza finalità obiettiva non discostato da un rancore provato contro chi pensa di averla orbata delle sue concezioni restrittive ed assenti sulla vera situazione che ha trasformata la società in un bordello senza equivoci, traghettando la società civile in un caos rappresentativo di ignoranza, maleducazione, perdita di contegno, sesso libero, uso di droghe, accoppiamenti illeciti, ricorsi ad aborti illeciti col rischio di rimetterci la pelle, fumo alcool e quant'altro si possa immaginare nel turbinio del dissolvimento indiscreto. Vorrei conoscere la professione, l'arte o il mestiere esercitato dalla signora Rivelli per capire il suo punto di valutazione, così “feroce” conto la Gelmini che in parole povere reputerebbe una semplice ministra non capace di modificare lo status quo della scuola e delle sue strutture. Mentre, fra l'altro, ammette quegli obbrobri, non demorde dall'accusare di “fascismo” la destra, come responsabile dello scempio che i suoi amici o compagni hanno creato. Sarei inoltre curioso, ancora di sapere se la signora in discorso ha famiglia e se ha figli che entro l'amblè citato la lasciano tranquilla se fanno le ore piccole in discoteca o altrove con i rischi correnti. Per sostanziare quanto scrivo, aggiungo che sono un medico di cinquant'anni e passa di professione con esperienze argomentate e geniali tratte dal mondo in cui sono vissuto, lungi da ogni contatto con la sinistra ipocrita e sciupona, anche se le mie origini sono state proletarie e dalla destra che senza forse reputo migliore. Tornando alla scuola per dire della società in cui viviamo, suggerirei alla interlocutrice di guardare il mondo attuale con l'animo libero di chi non ha pesi da nascondere e noie da salvare, così, nella autonomia di coscienza che le parli di libertà, e di autosufficienza del pensiero nella scelta dei propri diritti e nell'esposizione dei propri doveri, così, ancora, come in questo periodo annunciata e sostenuta dal centro destra che disdegna l'appellativo di fascista e risponde picche agli autori coperti di arroganza e forse anche di infamia, per il perduto amore di sfruttamenti e di guadagni facili, rendendo nulla in cambio allo Stato che li ha pagati e li paga solo per “conservare abusivi e scorretti”. Le leggi programmate dal centro destra checchè ne dica la signora, dal grembiulino, al voto in condotta, servono per rinsavire i bulli di tutti i corsi scolastici e anche dell'università, quelli che risentono dei cattivi insegnamenti, dove più grave è l'indolenza e necessita il risparmio di “denaro” che già circola meno per la crisi economica in atto. Le tante contumelie dei sindacati più che per la scuola sono di carattere sociale perché non vogliono i licenziamenti di tanti ignoranti che non azzeccano nemmeno l'ortografia. Si documenti bene la nostra signora e se persisterà nei suoi pensieri, significa che anche lei è inzuppata di malafede.
IN DIFESA DI TAMBURRO IL RETTORE Tamburro sarà il benvenuto alla Regione per illustrarci gli effetti devastanti della contro-riforma Gelmini sulla scuola e dei provvedimenti annunciati di tagli all'Università e alla ricerca specie nelle piccole università come la nostra. Fraterna solidarietà al rettore oggetto di una ignobile quanto grave campagna del centrodestra che segna un imbarbarimento del clima politico regionale di cui avremmo francamente fatto a meno. Non riusciamo a capire l'accanimento contro il prof. Tamburro che ha tenuto una lezione ai giovani sul '68 fortemente attuale per le grandi e partecipate iniziative di contestazione studentesca di questi giorni e tanto meno trovano giustificazione le gratuite parole oscurantiste di commento al comportamento del rettore. Si rischia così di tornare alle liste di prescrizione di regime come vorrebbe qualche nostalgico senatore della vecchia-nuova destra o alle pagelle per i rettori come vorrebbe “più bonoriamente” qualche collega regionale del vecchio-nuovo centro. Noi non siamo disposti a tollerarlo e per questo invitiamo il prof. Tamburro a venire a parlare in Consiglio Regionale anche per definire un'iniziativa congiunta che vede da tempo impegnata la Giunta Regionale contrastare in tutte le sedi e con tutte le forme possibili i provvedimenti della Gelmini e del Governo. Come proporremo al Presidente De Filippo e all'Assessore Autilio di andare all'Università per parlare ai giovani con lo stesso franco linguaggio preoccupato che usa il rettore. Giacomo Nardiello capogruppo del Pdci in Consiglio Regionale
SONO INUTILI AMMINISTRATIVE DEI LOBBISTI di TONINO IALLORENZI MANCANO pochi mesi alle amministrative del 2009 è siamo alle solite. Si critica a spada tratta l'obsoleto sistema elettorale Italiano che ha complicato la macchina governativa. Il governo centrale è sempre di più un carrozzone pieno di orpelli che frustra ogni decisionismo o volontà riformista. Lo sono, altrettanto, enti quali quello regionale e provinciale. Ma molti non si rendono conto o fanno finta di non vedere, quanto sia irreale il meccanismo di governo dei comuni. Ancora più grottesca è la situazione dei piccoli centri. Ogni cinque anni si assiste alla solita recita, schiere di lobby familiari, economiche e dal dubbio consorzio, impongono, liste e candidati. Da tutti i fronti si richiede un cambiamento. Tutti ritengono che bisogna riformare la macchina elettorale. Quella attuale non rispecchia i reali valori sul campo. Il meccanismo di voto non è meritocratico. Spesso votiamo ed eleggiamo candidati ai quali, normalmente, non stringeremmo nemmeno la mano. Eppure se di riforma si vuol continuare parlare perché non avviarla dal basso. Sarebbe più facile sperimentare nuove forme elettorali in piccoli comuni di duemila abitanti che su un parco elettorale di quaranta milioni e passa. Eppure, le prossime elezioni amministrative , rappresentano l'ennesima occasione mancata. Le elezioni comunali potevano essere un laboratorio ideale di riforma elettorale. Perché continuare ad eleggere dodici consiglieri in paesini con 600 abitanti. In alcune regioni della Germania, i sindaci si chiamano borgomastri, sono due e amministrano solo due anni. Per i comuni italiani sotto i duemila abitanti una ottimizzazione così drastica, per cultura sarebbe troppo veloce, si potrebbe pensare, però, ad esempio, ad un sindaco ed una lista composta, solo, dai quattro o cinque assessori utili allo scopo. Si otterrebbe una facilitazione nella presentazione delle liste e una attenzione particolare al merito. Non è da sottovalutare, anche, il probabile aumento degli schieramenti che favorirebbe di sicuro la partecipazione democratica, rispetto al noioso e ripetitivo, trasformistico, scenario dei nostri paesi,
dove si presentano, vengono eletti o fanno opposizione sempre le stesse facce. Un mandato di cinque anni prorogabile a dieci, è troppo. Impossibile separare, sempre, l'interesse collettivo da quello personale. Dopo i primi anni di assestamento, spesso si avverte, nell'eletto, all'aumento dell'ego e all'affermazione personale. Due o tre anni, rinnovabili, darebbero agli amministratori la possibilità di avviare progetti o portare a termine quelli avviati dai predecessori. Possono, ancora, i bilanci dei nostri paesini permettersi appannaggi per i sindaci dai 1.200 ai 6.000 euro al mese. Non sarebbe più intelligente, utile e gratificante amministrare il bene pubblico in maniera manageriale, con rimborsi a progetto. Più produco, più progetti a vantaggio della comunità porto a termine, tanti saranno i benefit personali. Andremo a votare ancora una volta, non condividendo candidati, liste ma soprattutto le regole. Credo che pochi, oggi in Lucania, si vedono rappresentati al meglio. Non solo perché la politica non è in grado di dare risposte, ma soprattutto perché spesso gli amministratori si trovano ad occupare posti di comando per caso. Messi lì più da aggregazioni frutto di paranze familiari e da coincidenze astrali che da un percorso di maturazione sociale e culturale. Che fine hanno fatto le primarie? Chi ne ha paura? L'elettore si fidelizzerebbe da subito al candidato. Il candidato, con più seguito, vedrebbe rimossi democraticamente tutti, i fisiologici, veti e riserve personali. Per evitare le solite scene davanti ai seggi elettorali dei nostri comuni occorre scendere tutti in campo, bisogna creare una massa critica propositiva, disposta a mettersi in gioco. Per combattere questo sistema che non amministra, per risolvere lo stallo dei comuni dove nessuno e più in grado di prendere decisioni occorre creare delle alternative. Bisogna esporsi. Candidatevi, non verrete eletti, ma avrete una grande occasione, storica, quella di essere liberi. Solo chi è libero potrà salvarci dalle Lobby.
SOLO oggi, grazie a una email di un nostro associato (qui riprodotta), abbiamo appreso che le Poste Italiane SpA hanno aumentato la commissione per il versamento dei conti correnti postali: passando da 1,00 euro (quasi 2.000 vecchie lire per una operazione estremamente semplice e informatizzata) a 1,10 euro: un aumento del 10%. Un aumento micidiale, ingiustificabile, a carico del cittadino. Meglio dire a carico di quei milioni di cittadini che versano una piccola quota a una della migliaia e migliaia di associazioni di volontariato per farle operare nel sociale. Abbiamo aperto internet e, con il motore di ricerca Google, abbiamo cercato la notizia di tale aumento ma niente: nemmeno navigando nel sito delle Poste Italiane SpA. Al contrario, utilmente, ci siamo imbattuti nella relazione dell'Istituto Bruno Leoni http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_68_Arrigo.pdf che evidenzia come il risanamento delle Poste Italiane SpA, fino ad arrivare ad un utile milionario, è avvenuto con una drastica riduzione del personale e con un costante ingiustificabile aumento delle tariffe. Una analisi tecnica che è confermata dal nostro rapporto ventennale con le Poste Italiane SpA per la consegna di corrispondenze e della rivista che produciamo. Sembra incredibile ma i vari governi seguitano ad erogare soldi dei cittadini alle Poste Italiane SpA nonostante che i vertici di Poste Italiane SpA fanno e disfanno a loro completo piacimento. Una situazione dove l'utente ha solo il diritto/dovere di versagli i soldi per un servizio che si trasforma in disservizio del quale,poi, le Poste Italiane SpA non rispondono. Da anni invitiamo i parlamentari e i cittadini a insorgere perché è inaccettabile una simile situazione a danno dell'occupazione e degli utenti di un servizio importante tanto da essere trattato nel Codice Penale. Per concludere, invitiamo tutti a scrivere al proprio parlamentare di riferimento e invitiamo gli organi di informazione ad affrontare il tema connesso alla gestione delle Poste Italiane SpA. Invitiamo i lavoratori delle Poste Italiane SpA a chiedere per primi una verifica pubblica e trasparente sulla gestione delle Poste Italiane SpA. *Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
Potenza Lunedì 3 novembre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il dolore
La messa
Nel volto di questa donna la rappresentazione del dolore per la perdita dei propri cari. Due giornate, quelle appena trascorse, dedicate a chi non c’è più. Nel cimitero di Potenza moltissimi gli anziani: a loro in particolare erano rivolti i servizi di trasporto pubblico.
Al cimitero di San Rocco, come consuetudine, è stata celebrata una cerimonia eucaristica in onore dei defunti. La cerimonia è stata celebrata nell’area antistante il monumento ai caduti. Tantissime le persone accorse per assistere alla messa e poi visitare i propri cari estinti.
In memoria di chi non c’è più
Commemorazione davanti alla sede del comando provinciale
In ricordo dei caduti Cerimonia dei carabinieri nel giorno dei defunti LA GIORNATA
Celebrazioni (le foto sono di Mattiacci)
ANCHE i carabinieri hanno celebrato la giornata dei defunti nella giornata di ieri e lo hanno fatto con una cerimonia presso il comando provinciale. Presenti anche il comandante della regione carabinieri Basilicata, il generale di brigata Tommaso Meli e il comandante provinciale, tenente colonello Domenico Pagano. La cerimonia ha voluto ricordare tutti i carabinieri scomparsi nell'adempimento del proprio dovere. In loro memoria è stata depositata una corona d'alloro ai piedi della lapide dedicata a Orazio Petrucelli, medaglia d'oro al valore militare, nato a Potenza nel 1914 e fucilato a Cefalonia il 24 settembre 1943, quando alla testa
dei suoi uomini partecipò agli scontri contro i tedeschi fornendo grandi prove di coraggio (tra l'altro, sulla piazza di Argostoli, ammainò la bandiera con la croce uncinata e innalzò il tricolore). Catturato dal nemico dopo giorni di combattimenti, Petruccelli fu fucilato sul posto. Durante la cerimonia, il generale di brigata Tommaso Meli, ha voluto onorare il ricordo di tutti quei suoi appartenenti scomparsi, con il proposito di tenere viva la fiaccola del loro esempio, ringraziando i familiari delle vittime presenti, per la grande prova di sacrificio ed eroismo che questi uomini hanno dimostrato, testimoni di fedeltà al dovere ed amor di patria.
Riapre la stagione teatrale del Comune SARA’ lo spettacolo “Romolo il grande” (di Friedrich Dürrenmatt) a inaugurare ufficialmente la stagione teatrale del Comune di Potenza. La rappresentazione è prevista al teatro “Don Bosco” il prossimo 5 novembre. Protagonisti saranno Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossigni, la regia è affidata a Roberto Guicciardini. Commedia “storica storicamente inverosimile”, questo lavoro, scritto nel 1949 e rielaborato fino al 1964, mette in scena il tardo impero romano alla vigilia della sua caduta, in cui l'ultimo imperatore vuol consacrarsi unicamente all'allevamento di polli. Friedrich Dürrenmatt sorvola sul dato storico del Romolo Augustolo, ragazzino quattordicenne che subisce gli eventi, inconsapevole e incolpevole. Il Romolo di Dürrenmatt è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di prati-
care l'eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall'incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Il Romolo descritto dall'autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell'impero che dominò il mondo. Gli uomini si illudono di determinare gli eventi storici; in realtà, sembra pensare Romolo, è la storia che si serve di loro per portare a compimento i suoi disegni. E per non essere strumento fino in fondo, Romolo decide che l'attività di pollicoltore debba prevalere sulla funzione di imperatore. I biglietti sono in vendita presso info & Tickets corso XVIII Agosto tel. 0971/274704.
GIORNATE meste, dedicate al ricordo ma anche al dolore. Si sono concluse ieri le celebrazioni in onore dei defunti. Per due giorni (1 e 2 novembre), i cittadini di Potenza hanno affollato il campo santo di rione San Rocco. Tanti, tantissimi. Nessuno ha voluto far mancare il proprio saluto a chi non c’è più. Nessuno ha voluto far mancare un fiore ai propri cari. E questo nonostante il problema che ogni anno si ripropone identico: l’aumento del prezzo dei fiori e dei ceri funebri. Un problema che prima o poi qualcuno dovrà affrontare, ma non era questo il momento. Nella mattinata di ieri, come da tradizione, il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, ha celebrato la sua santa messa al cimitero. Nel sacrario dedicato ai caduti in guerra. Sul monumento tanti nomi: giovani che spesso hanno conosciuto solo la miseria e poi la guerra e la morte. E queste giornate servono anche a far riflettere su questo, sui tanti troppi nomi che appartengono a chi ha combattuto in guerre terribili, eventi che si spera non si debbano mai più vivere. Davanti alla caserma del comando provinciale dei carabinieri, infatti, si sono ricordati proprio i soldati morti per la Patria. In particolare, il ricordo va ai carabinieri morti a Nassirya, tra loro anche un lucano, il maresciallo Filippo Merlino. Una morte assurda, terribile, lontana dalla propria casa e dalla famiglia. A tutto questo si è pensato in queste giornate: il pensiero della morte, non sempre considerata elemento essenziale delle nostre vite, ha accompagnato tutti. Credenti e non credenti.
Per il 4 novembre ”Caserme aperte” IN ATTESA che ridiventi giornata festiva, come chiede il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il 4 novembre si prepara quest’anno ad essere celebrato in grande stile: gli appuntamenti per ricordare il 90/o anniversario della fine della prima Guerra Mondiale e la Giornata delle forze armate si protrarranno infatti fino al 9 novembre. Tra i diversi appuntamenti previsti c’è anche quello denominato “Caserme aperte”, che vedrà protagonista anche il Battaglione Lucania di Potenza. Sei giorni di cerimonie, feste, incontri con i militari in tutta Italia, che costeranno 750.000 euro. Nell’anno dei militari in città, La Russa ha voluto esaltare il legame tra cittadini e forze armate per la ricorrenza. Ecco, così che, dopo le tradizionali celebrazioni, ci saranno eventi in 20 centri urbani, con caserme ed aree d’addestramento aperte al pubblico, mostre, concerti ed esibizioni. Ma il primo appuntamento è in programma oggi al Quirinale, con la consegna delle decorazioni dell’Ordine militare d’Italia da parte del capo dello Stato. Previste, anche a Potenza, visite di studenti e cittadini con l’illustrazione dell'attività dei reparti. Da sabato 8, poi, ci saranno gli eventi in piazza con mostre e concerti per avvicinare i cittadini alle forze armate. Atto finale dei festeggiamenti domenica pomeriggio a piazza del Popolo a Roma, con un concerto di Andrea Bocelli.
Potenza
•Lunedì 3 novembre 2008
RISTORANTI
CHE flash
di ANDREA MATTIACCI
Un suggerimento a Tremonti
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UBBLICA
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ANTICA OSTERIA MARCONI
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TAVERNA ORAZIANA
Nove novembre Divieti di sosta L’AMMINISTRAZIONE comunale, in vista della cerimonia in programma il prossimo 9 novembre in concomotanza con i 90 anni dalla fine della Grande guerra, ha disposto al fine di agevolare il trasferimento dei mezzi partecipanti alla celebrazione dell’anniversario, il divieto di sosta con rimozione dei veicoli, dalle ore 7.00 alle ore 17.00, in Via Viggiani, Via della Pineta, ad eccezione dell’area prospiciente gli uffici dell’Enel e Parco Montereale;il divieto di sosta con rimozione dei veicoli, dalle ore 8,30 alle ore 14,30, in va e largo Isabelli e il divieto di circolazione dei veicoli, dalle ore 7,00 alle ore 14,00, ad eccezione degli invitati e delle autorità, muniti del contrassegno che si allega in copia, in Via degli Olmi direzione Via della Pineta ed in Via Viggiani; è consentita la sola circolazione ai veicoli dei residenti in Via della Pineta, Via delle Betulle, Via degli Aceri e Via del Biancospino.
ISUCCIO
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MARIANO Rigillo e Anna Teresa Rossini il prossimo 5 novembre porteranno in scena al teatro don Bosco, con sipario alle 21, “Romolo il grande” di Friedrich Dürrenmatt. Il Romolo di Dürrenmatt è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall’incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Il Romolo descritto dall’autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell’impero che dominò il mondo.
CINEMA •DON BOSCO•
programmazione sospesa •DUE TORRI•
Giù al nord 19 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito
Sala 1 High school musical 3 16.30 - 18.30 - 20.30- 22.30 Sala 2 Babylon A.D. 18 - 20 - 22 Sala 3 Giù al Nord 17 - 19 - 21
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
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0971-480025
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0971-472137
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0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LAFATTORIA
0971-34680
NINFE C’ERA UNA VOLTA
0971-441295 0971-51465 0971-601217
PANE E PEPERONCINO
PRONTO SOCCORSO
Dalla allo Stabile per il Fai
Rigillo è “Romolo il grande”
0971-471312
AMBROSIA
MOZART
TURNO FESTIVO
GRANDE appuntamento a Potenza con Lucio Dalla, che si esibirà in uno spettacolo straordinario a favore del Fai – Fondo per l’ambiente italiano. Martedì 4 novembre alle 21 l’artista bolognese salirà sul palco del teatro Francesco Stabile di Potenza per sostenere la Fondazione nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano. Il ricavato dello spettacolo verrà infatti utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela del Fai. Uno spettacolo imperdibile, che arriva dopo sperimentazioni anche in altri campi della musica come un lungo tour di jazz, regie teatrali e operistiche, oltre ai concerti sinfonici per il Fa con la Royal Philharmonic Orchestra e che presenta le canzoni del suo ultimo album “Il contrario di me” e il meglio del suo repertorio che ha fatto un pezzo della storia della musica leggera italiana.
0971-34044
SINGAPORE SLING 0971-418122
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TURNO NOTTURNO 3 NOVEMBRE Figliola via Pretoria, 285 0971-24945
0971-31031 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica
0971-612694 0971-444228 0971- 445041
Croce verde
0971- 23800
Croce rossa
0971- 411510
•IL 17 NOVEMBRE Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Con Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti •IL 20NOVEMBRE Potenza, Sala Inguscio, ore 15 “GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA” Seminario sugli “Anni vitali” •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-44462765
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UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016
BIBLIOTECHE E MUSEI Sala 4 No problem 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Il paassato è una terra.... 17 - 19.20 - 21.40 Sala 6 Wall-E 16.30 - 18.30 Vicky Cristina Barcellona 20.30 - 22.30 Sala 7 Tropic thunder 17.45 Albakiara 20 - 22.10
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20 Potenza e provincia Calvera Nonostante i tanti incontri la soluzione per l’arteria non c’è ancora Lunedì 3 novembre 2008
Buon compleanno sp 15 E’ passato un anno esatto da quando la strada è stata chiusa CALVERA - Buon compleanno sp 15, dopo 365 giorni si festeggia la perdurante chiusura al traffico della strada. Dodici lunghi mesi in attesa che arrivassero novità ma, soprattutto, che si trovasse una risoluzione alla problematica esistente. E, invece, in attesa di nuovi sviluppi che possano garantire una messa in sicurezza del costone, si spegne la prima candelina ricordando che, proprio il 1 novembre 2007 intorno alle 14.30, una parte del costone roccioso, collocato a monte della strada provinciale 15, ha ceduto riversandosi a valle. Uno smottamento che ha occupato le due carreggiate al chilometro 15,400 in località Monte Zingarello, subito chiusa al traffico. E’ lì che inizia il lungo percorso. Dopo la rimozione del materiale riversato si attendono i passi successivi e si giunge direttamente a gennaio. Anno nuovo vita nuova, recita il proverbio, ma per la SP 15 non è lo stesso. A seguito della conferenza di servizio, convocata in data 21 gennaio 2008 dal dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata per individuare una soluzione adeguata al problema, gli
Lagonegro
Deteneva hashish Procedimento archiviato LAGONEGRO - E' stato archiviato il procedimento penale a carico di un giovane 30enne sorpreso con 22 grammi di hashish. F.C. era stato fermato a bordo della propria autovettura lo scorso mese di maggio 2007 durante uno dei numerosissimi controlli predisposti dalle forze dell'ordine lungo la direttrice della strada statale 585 “Fondovalle del Noce”. Durante il controllo era stata sequestrata al giovane sostanza stupefacente di tipo hashish pari a circa 22 grammi che, per la quantità ed il peso, appariva destinata ad un uso “non” esclusivamente personale. Il giovane era stato così denunciato alla procura della repubblica di Lagonegro per detenzione ai fini di spaccio. Anche perché come da giurisprudenza consolidata la detenzione di stupefacente per uso esclusivamente personale, costituisce un illecito amministrativo e quindi non è reato. Inoltre la detenzione di una quantità inferiore di droga, in presenza di ulteriori indici, può essere sintomatica di un'attività di spaccio. Il pubblico ministero dinanzi ad una modica quantità, pari a circa 22 grammi, e forse non avendo gli elementi oggettivi della cessione della droga e che quei grammi dovevano essere destinati allo spaccio ha richiesto al Tribunale l'archiviazione del fascicolo processuale. Nei giorni scorsi il Gip di Lagonegro, esaminato il carteggio processuale ed accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha archiviato il procedimento penale a carico del giovane 30enne disponendo nel contempo la confisca e la distruzione della droga sequestrata. em. ma.
Una panoramica di Calvera
enti interessati effettuano un sopralluogo dal quale emerge il bisogno di un resoconto dei lavori da eseguire e delle rispettive esigenze economiche. Con il lento trascorrere del tempo, la Provincia pare abbia quantificato l’importo intorno agli 800.000 euro, per procedere con lo sganciamento dei massi pericolanti e la messa in opera di una rete armonica zincata che impe-
disca la caduta dei massi, ma la disponibilità del finanziamento appare improbabile. C’è chi spera nel cofinanziamento, chi, invece, ha abbandonato le speranze. Tutto appare incerto, una sola verità è palese sotto gli occhi di tutti: a distanza di un anno non è ancora stata individuata una soluzione per la Sp 15. E le preoccupazioni si intensificano con la prossimità della stagione
invernale e i disagi che la chiusura comporta ai pendolari e, in particolare, ai bambini. Tra le parole dei cittadini, una grande delusione per il mancato interessamento verso una comunità, che seppure piccola, «fa sempre parte della provincia come tutte le altre e meriterebbe la stessa attenzione riservata ad altre situazioni simili». Francesca Gresia
Senise, Pollino protagonista SENISE - Un progetto per la conservazione e la valorizzazione delle specie autoctone del Pollino. Questo il tema del convegno che si terà stamani lunedì 3, con inizio alle ore 10, presso l’aula conferenze della comunità montana Altosinni con sede a Senise. Cittadini, docenti, operatori del settore, amministratori, scolaresche, educatori ambientali ecc, potranno confrontarsi sulla opportunità e sulle metologie di interventi, per la protezione di tutto quanto fa abitat naturale. Ai lavori, ccordinati dal responsabile del progetto, Sandrino Berardone, sono invitati tra gli altri: Pierluigi Spagnoletti Zeuli e Simonetta Fascetti dell’università di Potenza, Domenico Pappaterra, presidente il parco nazionale del Pollino, l’assessore regionale all’ambiente ed al territorio, Vincenzo Santochirico, il coordinatore del progetto funzionario della comunità monta, Antonio Paolo Iudici. Lo sforzo-ha detto il presidente la comunità monta-
Il presidente Pappaterra
na, Nicola Trupa, è quello di sfruttare le risorse esistenti ed in particolare vivicizzare il vivaio del Sicileo che può diventare un vero punto di riferimento per le biodiversità. Insomma un modo concreto per dare risposte alla conservazione della natura”. Alla fine, seguirà visita guidata nel vivaio del Sicileo. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Pollino
L’obiettivo è riqualificare alcune zone del Pertusillo
“I nodi della rete” un viaggio nel cuore del Parco
Grumento, Moliterno e Sarconi Un milione di euro per il turismo
Un’immagine del Pollino
ROTONDA - Nel mese di novembre si svolgerà un viaggio-gemellaggio nel Parco nazionale del Pollino, in merito agli incontri del laboratorio “I Nodi della Rete” con i giovani dell'Alcantara. Sono iniziate le attività rivolte ai ragazzi ed agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado previste dal laboratorio “I Nodi della Rete”, promosso dall'Agenzia regionale per l'ambiente della Sicilia, a cui partecipa anche il Parco dell'Alcantara. Il laboratorio “I Nodi della Rete” è un programma di educazione ambientale che coinvolge tutte le scuole della Sicilia, i Parchi e le aree protette della Regione ed è promosso dall'Arpa Sicilia in attuazione della misura 1.11 del Complemento di programmazione del Por Sicilia 2000/2006, prevedendo due intense giornate di formazione in educazione ambientale con gli alunni delle scuole del Parco dell'Alcantara ed un viaggio-gemellaggio nel Parco del Pollino, che si svolgerà nel prossimo mese di novembre. Il Commissario del Parco dell'Alcantara, Giuseppe Castellana, ha espresso soddisfazione per l'interessante azione di educazione ambientale, che vedrà i giovani del territorio dell'Alcantara confrontarsi con altre realtà nazionali. «E' importante che gli studenti trovino motivazione, in special modo durante la visita al Parco nazionale del Pollino, area protette tra le più vaste d'Italia, in modo da attuare concrete azioni sostenibili per salvaguardare l'ambiente, con particolare riguardo al proprio territorio». Emilia Manco provinciapz@luedi.it
SARCONI - Ammonta ad un milione di euro il finanziamento concesso ai comuni di Grumento Nova, Montemurro e Sarconi per la realizzazione del progetto di Area Vasta “Riqualificazione ambientale per attività turistico - sportive sul lago del Pertusillo”. L'iniziativa è la diretta conseguenza del protocollo d'intesa siglato dalle tre amministrazioni nei mesi scorsi ed è finanziato dalla misura A.2 del Piano Operativo Val D'Agri. In particolare la “Rete dei Paesaggi”, al cui interno le amministrazioni interessate hanno individuato “un paesaggio lacustre” coincidente con il lago del Pertusillo ed il Parco archeologico di Grumentum oltre ad aree di particolare valenza paesaggistica ed ambientale, verso cui indirizzare una migliore offerta in termini di fruibilità e di servizi. In fase di studio di fattibilità, le amministrazioni interessate avevano individuate, ognuna per il territorio di competenza, i siti su cui intervenire. Grumento Nova aveva ipotizzato degli interventi di riqualifica-
zione di percorsi naturalistici ad elevata valenza ambientale lungo la sponda del lago Pertusillo. Percorsi che s'integrano con un tragitto archeologico per il collegamento funzionale tra lo stesso lago e l'antica Grumentum. Riqualificazione di un percorso ambientale - religioso attraverso un'area lacustre molto suggestiva, che dalla chiesetta di Santa Lucia giunge alla Madonna della Grumentina passando per le chiesette della Madonna delle Grazie e di San Laviero. Realizzazione di un'area attrezzata per l'attività di pesca sportiva per disabili, mediante percorsi e piazzole attrezzate ed opportunamente dedicate. Montemurro, invece, aveva individuato nella Fontana dell'Alfio il sito su cui intervenire. Previsto pertanto il ripristino dei tratturi di accesso al lago Pertusillo e la riqualificazione di una pineta attigua, allo scopo di qualificare la fruibilità turistica e l'attività sportiva e podistica. Il Comune di Sarconi, dal canto suo, si era orientato per la riqualificazione di un vec-
chio tratturo che fiancheggia il fiume Maglia, nel tratto compreso tra un Parco Fluviale, di recente realizzazione, ed il lago Pertusillo. Questo per la realizzazione di un itinerario naturalistico - ambientale - culturale. Proposte progettuali, in definitiva, tese a valorizzare e dare conoscibilità ed identità all'area naturale del Pertusillo e dei dintorni attraverso il coinvolgimento di vari componenti, quali l'architettura, la storia e l'ambiente naturale. Con tale intervento, inoltre, s'intende attuare un fattivo recupero ambientale di aree marginali presenti lungo le sponde del lago, in modo da poterle utilizzare per finalità turistiche e sportive, oltre a realizzare una rete di sistema permanente. Rete, che partendo dall'area archeologica di Grumentum e dal lago Pertusillo individui un percorso concreto, idoneo ad uno sviluppo, non solo eco-compatibile e sostenibile, ma anche in grado di assicurare un'offerta turistica integrata e di qualità. Gerardo Tempone
MELFI – Importante incontro quello organizzato dalla Fidapa di Melfi presso il Liceo Scientifico “Federico II” per parlare di Costituzione, e fare il punto a sessant’anni dalla sua entrata in vigore. Le fidapine di Melfi, apprezzate per il loro attivismo, impegnate da sempre soprattutto nel sociale, hanno approfittato di un apposito studio svolto dai ragazzi di II F proprio per imparare, per capire e conoscere meglio la Costituzione, dopo che lo scorso anno avevano studiato i canoni della legalità, ed hanno concretizzato questo incontro dibattito. Un modo importante per conoscere quella che è da sempre considerata la fonte suprema del diritto italiano e dare ai ragazzi, a quelli delle seconde in particolare, visto che loro hanno preso parte all’incontro, una coscienza civile e critica della società, fino a divenire, come fa la Fidapa, pungolo delle istituzioni. Un po’ come tornare a scuola anche per la stessa Fida-
Iniziativa della Fidapa
ne, tra cui la riforma della Giustizia. E’ chiaro che, a distanza di sessant’anni, pur restando l’impianto valido, di una Costituzione ben fatta e ancora molto attuale, alla luce dei cambiamenti della società si rendono necessarie anche delle riforme istituzionali. L’incontro del Liceo, con giovani attenti alla discussione ed alle relazioni svolte, è stata occasione che il giudice Arminio ha voluto cogliere per ascoltare i giovani e avvicinarli così alle istituzioni ed ai valori che rappresentano, ricordando che la Costituzione è un compendio formidabile di valori, dalla democrazia alla solidarietà, dalla pari dignità delle persone alla tolleranza ed alla ricerca della pace, senza dimenticare sempre il rispetto delle regole, tutte cose che fanno della Costituzione lo strumento più efficace per educare i giovani alla legalità e veicolare i valori di una società civile. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Melfi, a lezione di Costituzione pa, visto che poi nell’Aula Magna del Liceo melfitano si son sedute insieme ai giovani allievi che nel biennio studiano il Diritto e l’Economia, ovvero le discipline giuridico-economiche e si preparano ad essere cittadini attivi, consapevoli ed in grado di esercitare il controllo nei confronti di chi opera scelte politiche. La Professoressa Giuseppina Cascarano, docente di diritto e fidapina, ha coordinato i lavori di tale incontro ed ha spiegato i caratteri e la struttura della Costituzione delle Repubblica, sostenuto dal Dottor Renato Arminio, che è sostituto procuratore presso il Tribunale di Melfi, per illustrare le riforme costituzionali già attuate e quelle proposte per la stessa Costituzio-
Potenza e provincia L’accademia è unica in Italia e già conta quindici iscritti
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Viggiano, taglio del nastro per la scuola di arpa popolare VIGGIANO - Inaugurata a Viggiano la prima scuola di Arpa popolare, unica in Italia. Finalmente una realtà nel paese denominato “città dell'arpa e della musica”. Insieme al recupero della memoria è giunto anche “il recupero del suono dell'arpa”. Oggi ha quindici allievi la neo scuola inaugurata ufficialmente sabato, 1 novembre presso l'hotel Theotokos. Promotori “Gli Amarimai” associazione culturale musicale del posto, che si occupa di ricercare “le tradizioni popolari e di ripresentare al pubblico, sia con musiche, canti e balli della Lucania, sia con brani e musiche inedite. Tra le ricerche, importante «quella che riguarda le tradizioni musicali viggianesi, come quello dell'arpa affiancandola a strumenti pastorali come la zampogna e la ciaramella». A dirigere didatticamente la scuola, l'arpista romana Giuliana De Donno, del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale”, scelta perché «sta
sviluppando insieme ad altri artisti di altre parti del mondo il metodo di insegnamento informale» cioè «quello di trasferire il linguaggio musicale ad un basso livello di formalizzazione». Sostenuta dal maestro Victor Salvi e dalla sua azienda: “Salvi, Maestri liutai italiani”, la Scuola fa parte del progetto
nazionale del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” per la salvaguardia, la trasmissione del patrimonio immateriale o per la sua rivitalizzazione nei contesti in cui esso rischia di estinguersi. Progetto a cui partecipano diverse associazioni, cultori della materia e portatori di tradi-
zione. A precedere , infatti, la cerimonia ufficiale di'inaugurazione, proprio una tavola rotonda sulle «tematiche connesse alla salvaguardia del patrimonio immateriale ed al ruolo delle Comunità, dei gruppi dei singoli in tale azione di custodia». Un dibattito mirato a “definire e pianificare azioni concrete da intraprendere sul territorio per migliorare la capacità della società civile non solo nel salvaguardare i beni “viventi”, ma anche nel «fare cultura dal basso» finalizzata allo sviluppo sostenibile culturale, sociale ed economico del territorio. «Aspetti come ne ha sottolineato il coordinatore del comitato nazionale per la promozione del Patrimonio immateriale, Giuseppe Torre - che riguardano la conoscenza di questi beni, quanto sono delicati e quali sono le esperienze che sono state fatte all'estero. Un trasferimento di tutto il nostro Know-how che abbiamo acquisito negli ultimi anni per mettere in grado di af-
Alcune immagini dell’inaugurazione
frontare questa sfida, secondo quelle che sono l'evoluzioni in questa materia, soprattutto, in vista della rattifica sulla convenzione della salvaguardia dell'Unesco». Cosa fare? «Favorire - spiega Torre - e sostenere la nascita di scuole per il trasferimento del patrimonio immateriale. Non c'è una rivalutazione corretta - aggiiunge - di questi beni immateriali, bisogna avere un pochino di consapevolezza in più. Salvaguardare il patrimonio immateriale è un operazione che favorisce uno sviluppo realmente
sostenibile». Parole di sostegno verso la ricerca musicale anche da parte dell'assessore regionale alla formazione e alla cultura Antonio Autilio affermando che «la conoscenza dei beni immateriali deve diventare economia ed è qui che la Basilicata deve essere brava, per rendere efficiente e sostenibile lo sviluppo del territorio». Accolta con plauso anche dal sindaco di Viggiano, Giuseppe Alberti e dall'ex sindaco il professor Vittorio Prinzi. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Senise, nuova veste estetica per il rione di San Pietro SENISE - Ha una nuova e più adeguata veste estetica il muretto di rione S.Pietro a Senise. La inaugurazione, con il taglio del nastro, è avvenuta alla presenza della vicesindaco, assessore Margherita Ferrara, che ha proposto i lavori;degli altri assessori e consiglieri delegati, l’assessore provinciale Carmine Rossi, il parroco don Pino Marino, una piccola folla di curiosi cittadini, assente giustificato il sindaco Castronuovo e naturalmente gli autori dell’opera stessa. E cioè: Lucia Uccelli, che si ha diretto i lavori e disegnato la struttura;Pietro Lo Monte, direttore artistico, mentre per le piastrelle, Giuseppe Germano con altri piastrellisti e per le opere murarie, Giuseppe Amendolara. Si tratta infatti della riqualificazione del muretto abitualmente utilizzato Alcune immagini del rione di San Pietro perlopiù dai giovani per la sosta quotidiana;il muretto famoso che arrivano dai comuni limitrofi. Lo locali, è stato promosso un apposituti i comuni vorrebbero avere e stato di incuria che da sempre lo to concorso, vinto dalla Totalche a Senise esiste per davvero ed caratterizzava, ha spinto gli am- style-design, che ha progettato e in un punto strategico dell’abita- ministratori ed in particolar mo- realizzato l’opera, utilizzando soto. Un preciso punto di riferimen- do, la vicesindaco Ferrara, a pen- lamente materiali di recupero e di to dunque, luogo di incontro per sare ad un intervento adeguato. E riciclo non tossici e non inquinanscambi di effusioni ed opinioni così, attraverso il reperimento di ti in ottica ecosostenibile. Ferro, proprio nel quartiere del passeg- fondi comunali inutilizzati, e con marmi, legno, gomme, vetro ecc, gio serale anche per gli ospiti che il contributo di imprese ed attività sono stati incastonati nel muro,
sopra il muro e per terra: «Abbiamo utilizzato, dice la disegner direttrice dei lavori, Lucia Uccelli, materiali assolutamenti in linea con la tutela della salute pubblica. Abbiamo scelto il mosaico asimmetrico a tecnica mista, per comporre simboli che si richiamano all’universo giovanile. Parliamo di un punto di aggregazione dei giovani e dunque il messaggio è prevalentemente per loro». Con gli scarti in ferro, è stata anche realizzata una struttura pensile che potrà contenere spazi pubblicitari a disposizione del comune, per qualsiasi utilizzo. Ma com’è nata questa idea. «L’idea-risponde l’avvocatessa Ferrara-è nata dalla esigenza di offrire ai giovani un punto di ritrovo che li rendesse soprattutto più felici; non era bello sedersi su quel muro scalcinato e senza alcuna struttura. Non era proprio usufruibile per tutti. Oggi
invece, attraverso l’accesso anche alle persone costrette ad esempio in carrozzella ecc, ci siamo sforzati di offrire la possibilità di un più facile accesso e dunque una più agevole aggregazione ed integrazione. E poi, diciamolo, quel muretto, rappresenta un punto imprescindibile per la nostra gioventù e dunque un biglietto da visita che andava riqualificato, così come stiamo pensando di fare anche in altri punti del nostro abitato». Discorso pienamente condiviso dal collega assessore Giuseppe De Donato. Per l’assessore provinciale Carmine Rossi: «La scelta è da plaudire, perché laddove c’è bellezza esteriore, si spera sempre possa esserci quella interiore e questo mosaico ha anche questo compito importante: far apprezzare il bello». Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Calcio arbereshe a San Costantino
I partecipanti
SAN COSTANTINO - Sabato 1 novembre le Comunità arbereshe della Basilicata, fatta eccezione per San Paolo Albanese, si sono ritrovate a San Costantino Albanese per una giornata vissuta all'insegna dello sport e della cultura albanofona Le Comunità arbereshe del Vulture, Barile, Gi-
nestra e Maschito sono state accolte dal sindaco Giuseppe Cantisani, dall'assessore Renato Iannibelli, dal consigliere provinciale Sandro Berardone e da Amedeo Cardone, responsabile della compagnia di canto e ballo popolare arbereshe, Voxha Arbereshe, presso il campo sportivo di
calcio a 5 per dare vita ad un torneo sportivo arbereshe, con i bambini dai 10 ai 12 anni, all'insegna del puro divertimento e di uno spirito comune di appartenenza. Questa iniziativa è uno dei momenti di aggregazione tra i più rilevanti dei paesi Arbereshe della Basilicata perché, oltre all'aspetto sportivo, contribuisce ad una più approfondita conoscenza di una comunità arbereshe, scrigno di un immenso patrimonio di storia, tradizioni popolari e cultura. La rappresentativa di Barile era accompagnata dall'assessore Giovanni Di Palma e da Lucio Belluscio responsabile della società calcio barilese, quella di Ginestra, la più numerosa come componenti, era accompagnata dall'asses-
sore allo sport Antonio Del Franco e da Massimo Summa, componente della pro-loco Zhurian. La squadra di Maschito era accompagnata dal Sindaco Mastrodonato ed Elia Cuviello.Era presente alla manifestazione anche il consigliere provinciale Raffaele Soave, ex assessore allo sport, che per primo ideò e sponsorizzò le prime edizioni di questo torneo arberesh. A prevalere, solo ai fini statistici, perché la vittoria morale è andata a tutte le rappresentative partecipanti, fatta eccezione per San Paolo che dista solo 10 km, ma non era presente,dopo due ore di gioco, in un torneo all'italiana, è stata la rappresentativa locale che ha battuto ai calci di rigore quella di Maschito, mentre la
squadra di Barile, si è accontentata del 3° posto e quella di Ginestra del 4°. E' seguito un buffet offerto dall'Amministrazione Comunale e nel primo pomeriggio si è visitato il centro arbereshe, dove la tradizione arbereshe è ancora ben radicata, per ammirare la Casa Parco, la Diarama, la Chiesa Madre di S.Costantino il Grande con la splendida Iconostasi bizantina con le Icone dei misteri di Cristo, della Vergine e dei Santi. Infine, è stato visitato l'Etnomuseo, realizzato nel 1991da associazioni locali, che conserva l'abito tradizionale arbereshe del paese. Il Sindaco Cantisani, prima di dare il commiato agli ospiti, ha detto: «questi scambi sportivi e culturali servono a rafforzare le comu-
ni identità etniche dei nostri centri. I bambini, che rappresentano il futuro, spero che recepiscano e tramandino le nostre tradizioni». Ecco i nomi dei partecipanti delle squadre. San Costantino Albanese: S. Scutari, M.Domenico, M.e M.Brescia, S. Tufaro, O. Costantino, S. Tullio, S. Ciancia, M. Caruso e N. Abitante. Barile: M. Di Lucchio, F. Corridore, D. e A.Sciaraffa, C. Prudente, S. Blonna, e C. Calice. Maschito: A. Cuviello, L. Lorusso, M. Ricchiuti, A. e F. Telesca, F. Bochicchio, A. Grieco, L. Pianoforte. Ginestra: F.e G. Braccia, A.e M. Ciriello, R., G. e L. Summa, M. Petagine, D. Zolfo, V. Grimolizzi, M. Quaglietta, L. Musto e D. Laluce. Lorenzo Zolfo
Matera 22
Lunedì 3 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Dopo i bar, i ristoranti e le pizzerie toccherà anche ad altre categorie commerciali
Prezzi da amico per risparmiare Confcommercio contro il caro vita. Caffè e brioche meno cari PIACERI quotidiani a prezzi bloccati. Parte così il conto alla rovescia per la lotta al carovita avviato da Confcommercio. L'iniziativa è partita ieri e per il momento ha interessato soltanto bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde e trattorie. Ma la presa di posizione dell’associazione di categoria, che per il momento ha raccolto la partecipazione del 40% delle attività cittadine, tende ad ingrossare le fila degli aderenti, nei prossimi giorni visto che sarà estesa anche alla provincia. Non solo prezzi bloccati, ma anche promozioni per invitare i clienti a regalarsi di nuovo i piccoli piaceri quotidiani. È proprio sulle offerte promozionali che si sta muovendo tutta la campagna nazionale dal titolo “Un prezzo da amico” promossa da Fipe-Confcommercio, la federazione leader nel settore dei pubblici esercizi, con l'indispensabile collaborazione delle oltre 107 associazioni territoriali che hanno aderito alla campagna. Da ieri i consumatori avranno di che sbizzarrirsi scegliendo fra i diversi esercizi commerciali di Matera e della provincia per trovare le offerte a loro più gradite e adatte al momento. «Le iniziative - spiega Angelo Tortorelli presidente della Confcommercio - variano nelle offerte a seconda delle attività. L'iniziativa prosegue fino alla fine dell'anno, ma non è escluso un prolungamen-
Lsu da stabilizzare novità entro giovedì
L’iniziativa di Confcommercio “Un prezzo da amico” prevede tariffe ridotte in fasce orarie specifiche per le consumazioni nei bar. L’idea, comunque, verrà estesa anche ad altre categorie commerciali per combattere il caro vita in tutti i settori
to fino ad aprile. Abbiamo voluto dare una risposta alle richieste del territorio e delle associazioni di categoria. Certamente - continua Tortorelli - il blocco dei listini per qualche mese, anche abbinato a offerte promozionali, non può risolvere il problema ma rappresenta una testimonianza di forte sensibilità nei confronti dei consumatori, sempre più perplessi e preoccupati per una situazione economica di cui ancora non riesce a intravedere una via d'uscita. Questa - conclude Tortorelli insieme alla riduzione del prezzo del pane è solo la prima di altre iniziative
che potrebbero estendersi ad altri settori merceologici». La promozione che ha riscosso maggior successo, tra i titolari di bar e caffè di Matera e provincia è“ ”Happy hour” (Cappuccino + brioche scontati in fasce orarie specifiche come il pomeriggio o la mattina presto di domenica ), “Bentornato al lavoro” (lunedì mattina dalle 6 alle 8 sconto su caffè e/o brioche); “Gastronomia+bevanda” (sconto in fasce orarie specifiche come pomeriggio o serale). Il secondo genere di promozione più frequente è la “Carta fedeltà” (ogni 10 consumazioni 1 è
gratis oppure abbonamento prepagato a 10 consumazioni). Insomma, se la crisi si fa sentire, meglio bloccare i prezzi nell'interesse della clientela. Nei prossimi mesi, dunque, non assisteremo a nessun aumento del prezzo del caffè perchè un numero sempre più crescente di operatori, infatti, sta cercando di affrontare spontaneamente la crisi intervenendo sui prezzi per assicurarsi una clientela diventata sempre più attenta ai prezzi che vuol ritornare a considerare i bar come luogo di ritrovo e di socializzazione. Michelangelo Ferrara
I rappresentati di Cgil e Cisl Funzione Pubblica intervengono con una nota sulla vicenda dei precari il cui contratto è scaduto il 31 ottobre scorso. «Durante l'incontro si sono tracciate le linee operative per portare a definizione la vicenda del personale, che si ricorda vive una situazione di precarietà che dura da ben 12 anni, e che aveva già iniziato l'iter procedurale stabilito dalle leggi finanziarie 2007 2008, per la stabilizzazione. Iter - prosegue la nota che al momento vive una situazione di stallo, legato anche alle intervenute norme contenute nel decreto 122/2008, cosiddetto decreto Brunetta. Le Organizzazioni sindacali, rappresentate al tavolo dai Segretari Provinciali confederali Angelo Cotugno e Giuseppe Amatulli e dai segretari di categoria Vito Maragno e Giorgio Casiello danno atto al Sindaco, pur nelle difficoltà di fare quadrare il bilancio del Comune con i vincoli posti dal “patto di stabilità”, di avere tenuto in piedi i rapporti di lavoro dei precari, sia co.co.co. che Lsu.
Si è deciso - proseguono i sindacalisti - di seguire tre ipotesi di percorso tecnico-normativi concordati al tavolo, anche con il supporto del Prefetto per una rapida interlocuzione con i Ministeri interessati, al fine di consentire la prosecuzione dei rapporti contrattuali in essere. Anche la Giunta Comunale di Matera, che è stata convocata dal Sindaco, ha confermato all'unanimità la volontà politica di ricercare la soluzione entro il giorno 6 novembre prossimo, data di riconvocazione del tavolo tecnico. L'appello che le organizzaioni sindacali e i lavoratori precari del Comune rivolgono ai parlamentari Lucani eletti in parlamento, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, ai consiglieri Regionali, al Sindaco e ai consigli comunali tutti, di presentare interpellanze al Governo e proporre emendamenti alla legge finanziaria che vadano nel senso auspicato. Si darà, così, un contratto di lavoro definitivo ai 22 ausiliari del traffico ed ai 28 lavoratori LSU». matera@luedi.it
Messa in suffragio celebrata dal vescovo Ligorio Ferrara: «Non ci siamo mai sottratti al ruolo propositivo»
Il giorno del ricordo Il Pd apre il dibattito cittadino Commemorati i defunti nei due cimiteri ANCHE Matera ha celebrato la giornata di Commemorazione dei Defunti. I materani si sono recati dal primo mattino a rendere omaggio ai defunti affollando le due strutture della città, quella in via IV novembre e la più recente, alle porte della città. Nel nuovo cimitero, in contrada Pantano, si è svolta la messa officiata dall’arcivescovo, mons. Salvatore Ligorio, alla presenza delle autorità civili e religiose, in suffragio dei defunti. Nella stessa occasione è stato inaugurato il monumento ai Caduti realizzato dal celebre scultore materano, Franco Di Pede. Nel corso della giornata dedicata al ricordo di chi non c’è più, un significato profondo è giunto dalle parole di Papa Benedetto XVI. «Le nostre esistenze – spiega – sono profondamente legate le une alle altre e il bene e il male che ciascuno compie tocca sempre anche gli altri». È anche per questo, chiarisce il Pontefice, che «la preghiera di un’anima
I due cimiteri della città erano affollati dalle prime ore del mattino. Predisposta l’apertura dalle 7 alle 18
pellegrina nel mondo può aiutare un’altra anima che si sta purificando dopo la morte. Ecco perchè la Chiesa oggi ci invita a pregare per i nostri cari defunti e a sostare presso le tombe nei
cimiteri». Per consentire un migliore accesso ai due cimiteri della città, il Comune ha predisposto fino ad oggi l’apertura dalle 7 alle 18. matera@luedi.it
ed elegge il nuovo segretario
Oggi alle 17,30, presso la sede del Partito democratico di piazza Cesare Firrao, si riunirà il coordinamento cittadino del circolo territoriale del Partito Democratico di Matera città, alla presenza del segretario regionale Piero Lacorazza e del segretario provinciale Anna Ferrara. All'ordine del giorno l'elezione del nuovo segretario cittadino ed il dibattito sulla situazione politica in città. In una nota il segretario provinciale indica alcuni dei problemi legati alla gestione politico amministrativa della città. «I recenti dati offerti dagli studi di Legambiente e del Sole24 Ore - spiega Anna Ferrara - sui ritardi che la città vive in tema di politiche ambientali e culturali, il ruolo sempre più marginale riservato al consiglio comunale ed alle commissioni nell'istruttoria e nella costruzione e delibazione dei provvedimenti. La scelta sistematica, solo in parte giustificata dall'esigenza di evitare proroghe, di adottare incompiuti e di certo non innovativi, atti di indirizzo che si concretizzano in una delega in bianco alla struttura, svilendo ancora una volta il ruolo politico del consiglio comunale ed il lavoro in seno alle commissioni». Nel suo commento la Ferrara parla anche dei «Ritardi sul fronte della valorizzazione del patrimonio comunale, ivi compresi i Sassi che meritano un nuovo ed organico piano di valorizzazione e sviluppo che ci faccia uscire dalle secche del novel-
Anna Ferrara, segretario provinciale del Pd. Oggi si eleggerà il nuovo segretario cittadino del partito
lato art. 19. Il rifiuto di interazione con il mondo delle associazioni e da ultimo il grave atto di sfratto nei confronti di Cittadinanza attiva, offrono il segno della preoccupazione con cui il Pd guarda a questo scorcio di amministrazione comunale, pur augurandosi una inversione di rotta che ponga al centro il senso di responsabilità ed il bene della città. Di qui la necessità di intensificare il dibattito in seno al Pd, partito di opposizione, che non si è mai sottratto dall'interpretare un ruolo costruttivo, di denuncia e di proposta e che in tale direzione vuole continuare ad offrire il suo contributo per la città. Sono certa - conclude la Ferrara - che il nuovo segretario cittadino saprà mettere a frutto il lavoro già avviato con i forum e con il gruppo consigliare in tale direzione». matera@luedi.it
Matera e provincia
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Colobraro Scadono oggi i termini per presentare i progetti preliminari. Spesa di 800 mila euro
Il Castello Carafa tornerà all’antico splendore COLOBRARO - Stringono i tempi per il Castello Carafa. Scadono oggi, infatti, , i termini per la presentazione del progetto preliminare di restauro conservativo del Castello di Colobraro. Il progetto è finanziato da fondi regionali per una cifra complessiva di 800 mila euro; per la progettazione, invece, l'importo a base d'asta è di poco inferiore ai 39 mila euro. Il bando è aperto a professionisti che hanno competenze in architettu-
ra, ingegneria, archeologia, geologia. Tenendo conto, tanto per cominciare, che per il successivo intervento è previsto l'impegno di una cifra pari a circa 600 mila euro. Entro sessanta giorni dall'incarico, l'affidatario dovrà presentare il progetto preliminare, e dopo quarantacinque dalla data di approvazione di questi il progetto esecutivo. Il maniero ha origine misteriosa. La sua nascita, tanto per cominciare, non è anco-
ra esattamente databile. Due sono le ipotesi più accreditate: la prima che fa risalire l'inizio dei lavori ai tempi delle Crociate e a opera del capitano Colombano, signore del borgo; la seconda, forse più attendibile, che parla dell'edificazione a opera del barone Guaimario V che resse il principato di Salerno fra il 1013 e il 1052. Il maniero fu residenza, comunque, di tanti potenti. E non solamente dei signori
del luogo. Ospitò, certamente, per esempio da importanti uomini di potere appartenenti ai longobardi. Dopo quel periodo, oltre agli ex nobili che hanno l'onore ancora dell'intitolazione e che possedettero il castello per circa duecento anni, necessario ricordare che, a parte normanni e angioini, le stanze furono detenute dalle famiglie Sanseverino e Donnaperna. Questo per dare lucido alla storia, ma ancora di più va ri-
Largo Carafa. Il castello verrà restaurato con 800 mila euro
cordato che come in tanti altri casi le vicende del paese hanno legami di sangue e soprattutto di terra con il proprio monumento più prestigioso. Tanta attesa,
dunque, per conoscere l'idea che verrà fuori per puntare sulla bellezza conficcata sulla pietra antica, sopra i movimenti dei rettili. Nunzio Festa
Montalbano «Fa specie che il consigliere non abbia mai sollevato rilievi al centro sinistra»
Il sindaco replica a Maida Giordano contesta tutti i punti criticati da Alternativa sociale MONTALBANO - Le critiche mosse al sistema di raccolta differenziata del Comune di Montalbano, mosse dal consigliere di Alternativa sociale, Vincenzo Maida, hanno trovato risposta immediata in una nota del sindaco della cittadina, Leonardo Giordano. «I quantitativi di rifiuti differenziati sono certificati attraverso il Mud (che è un modello di certificazione a più riscontri da parte di diversi soggetti (non solo la ditta che gestisce il servizio, ma anche la piattaforma ecologica) per cui non si può assolutamente bluffare. I rifiuti rinvenienti da pannoloni per adulti e pannolini per bambini sono ritirati il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato, quindi quattro giorni alla settimana con l'intervallo di un solo giorno. Dire - prosegue Giordano - che sono ritirati il lunedì, il martedì e il sabato, con un intervallo troppo lungo tra il martedì e la domenica, come fa il Maida, è una pura menzogna che ha lo scopo solo di gettare discredito su un servizio che funziona, tant'è che sempre più cittadini lo richiedono». In merito al peso contributivo imposto ai cittadini, il sindaco aggiunge. «La Tarsu è già scesa quest'anno sensibilmente per i commercianti (circa del 70%); per le utenze ordinarie si dovrà attendere l'anno prossimo perché la raccolta differenziata è cominciata dall’aprile scorso. A Mercato San Severino, comune sul cui esempio è stato costruito il nostro capitolato d'appalto, la Tariffa (metà a peso e metà a metri quadri) è stata introdotta dopo tre anni di collaudo della raccolta differenziata. Si è deciso di consegnare le buste dell'umido in punti diversi della città precisa inoltre Giordano - proprio per avvicinarci ai cittadini facendo in modo che in ogni quartiere vi sia un punto di distribuzione ed evitare una spesa di 10 mila euro all'anno per la distribuzione a domicilio che potrebbe pesare sulla Tarsu. La prima volta che è stato applicato questo modello organizzativo non si sono registrate file e tutto ha funzionato bene». Alle osservazioni mosse dal consi-
BERNALDA - Lo sport all'avanguardia nel campo della tecnologia. Risparmio e abbattimento delle immissioni di sostanze inquinanti nel nuovo progetto dell'Amministrazione comunale di Bernalda. Questo quanto si apprende dalle parole dell'Assessore ai Lavori Pubblici di Bernalda, Giuseppe Narciso, il quale parla di Amministrazione Comunale che ha predisposto il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 20 kWp da installare sugli edifici spogliatoi del campo sportivo “Michele Lorusso” di Bernalda. «L'impianto - continua il giovane assessore bernaldese sarà composto da 84 moduli con celle di silicio cristallino ad alta efficienza e con una superficie captan-
I socialisti analizzano la riforma Gelmini
Querelle a distanza fra il sindaco Giordano e il consigliere Vincenzo Maida
gliere Maida sulle modalità di realizzazione del piano, Giordano aggiunge. «Per quel che concerne il modello di realizzazione della raccolta differenziata vi è da dire che la commissione aggiudicatrice dell'appalto ebbe a definire il progetto vincitore un ottimo progetto. Della commissione facevano parte il Pit Manager del Metapontino e l'Ingegnere capo del comune di Bellizzi, comune all'avanguardia, come Mercato San Severino. Sul piano politico fa specie che il consigliere di Alternativa Sociale, che si definisce di Destra, da qualche lustro a questa parte non abbia mai sollevato un solo rilievo al centro-sinistra che guida la Basilicata, come se tutto andasse bene nella nostra regione a cominciare dalla questione rifiuti!!! La Regione Basilicata è l'ultima regione in materia di percentuali sulla raccolta differenziata - scrive ancora
Giordano - si vedano i dati di Legambiente e questi che fa? Attacca un comune di centro-destra che per primo si è mosso in tal senso…bell'alternativa sociale!!! E' infine risibile se non ridicola la specifica che Alternativa Sociale non faccia riferimento ad alcuna sigla nazionale ma alla lista civica presentata nelle ultime elezioni comunali; tant'è che fu fatta venire a comiziare a Montalbano Alessandra Mussolini, Leader nazionale di Alternativa Sociale. Ancora un'altra “pinocchiesca” menzogna per nascondere ciò che non è occultabile. La Verità. Quel riferimento continuo poi alla vicenda delle Ato rifiuti - conclude GLeonardo Giordano - suona come un'ossessione per il consigliere di Alternativa Sociale, quasi come se ciò che si è verificato all'ultima assemblea dell'Ato rifiuti di Matera gli abbia procurato una qualche apprensione». provinciamt@luedi.it
MARCONIA DI PISTICCI Decreto Gelmini e ricadute sul sistema scolastico, sono stati al centro di un vivace dibattito. Si è svolto a Marconia nei giorni scorsi, infatti, presso la sala consiliare d della delegazione comunale, un incontro-dibattito organizzato dalla locale sezione del Partito Socialista, sul tema: “La scuola e l'università nella riforma Gelmini: cosa cambia per studenti e genitori, docenti e personale amministrativo - precariato”. All’incontro hanno partecipato il segretario provinciale del Psi Pietro Raucci, il segretario regionale della Cgil Scuola, Eustachio Nicoletti, l'assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Matera, Pasquina Bona e l'assessore regionale, Innocenzo Loguercio. Raucci ha chiarito le motivazioni del convegno sul tema scuola. «E’ un momento delicato per la sopravvivenza della scuola pubblica a causa degli attacchi sferrati dal governo di centro-destra, che con la scusa di voler attuare una riforma migliorativa e tagliare gli sprechi, sta facendo soltanto una mera operazione ragioneristica, distruggendo le uniche cose che funzionavano bene a livello di scuola primaria e dell'infanzia. Infatti con il ritorno al maestro unico nella scuola primaria e l'eliminazione del tempo pomeridiano per le scuole materne - ha continuato l'esponente socialista
Bernalda Il Comune risparmierà riducendo l’emissione di inquinanti. Spesa di 146 mila euro
Impianti fotovoltaici allo stadio Lorusso te dei moduli pari a 135,06 mq destinato ad operare in parallelo alla Rete di Distribuzione, a valle del dispositivo generale. La produzione prevista - continua l'assessore ai lavori pubblici - al netto del calcolo delle ombre, con un'efficienza a regime, di impianto minima del 75%, risulta pari a 26.854 (kWh/anno). Al risparmio e alla produzione gratuita di energia è da aggiungere che l'energia elettrica prodotta, per conversione fotovoltaica dell'energia solare, non causa immissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera ed ogni kWh prodotto con fonte fotovoltai-
ca consente di evitare l'emissione nell'atmosfera di 0,3 - 0,5 kg di Co2 (gas responsabile dell'effetto serra, prodotto con la tradizionale produzione termoelettrica che, in Italia, rappresenta l'80% circa della generazione elettrica nazionale). La quantità di Co2 risparmiata sarà di circa 15.8440 Kg di Co2. Tutto questo a fronte di un investimento di 146.000,00 euro la cui spesa è finanziata per 97.453,13 euro con il contributo Regionale dei fondi finalizzati agli interventi sul risparmio energetico e per la restante somma di 48.546,87 euro con fondi
Il Comune investirà 146 mila euro per dotare il campo sportivo di impianti fotovoltaici di produzione energetica
del bilancio comunale del corrente esercizio finanziario. La bolletta comunale verrà abbattuta quindi del tutto in quanto il sistema si avvarrà dello scambio sul posto e quindi a fronte di un risparmio an-
nuale per l'Ente di circa 4.000 euro con un rientro dell'investimento in circa 10 anni oltre alla riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera di circa 15-16 tonnellate/anno. I lavori di realizzazione delle opere
- si ritorna indietro di oltre trent'anni, quando appunto è stato dichiarato inadeguato l'insegnante unico nella scuola primaria da tutti i pedagogisti più famosi. I socialisti hanno messo sempre al primo posto il problema della scuola e della formazione. Anche nell'ultima competizione elettorale - ha concluso con una punta di orgoglio - gli unici a parlare della salvaguardia della scuola pubblica siamo stati noi». Dopo l'introduzione di Raucci è seguita la relazione degli esperti e dei tecnici della materia che hanno illustrato la riforma che il ministro dell'Istruzione Gelmini vuol mettere in atto. Questi, in particolare, si sono soffermati sui tagli al personale scolastico e i tagli alla ricerca e all'Università. Dopo, ha fatto seguito un ampio dibattito. Le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, che si è soffermato sulle iniziative che la Regione Basilicata intende intraprendere a favore della scuola «Al fine di arginare i danni che la riforma andrebbe a causare». Non può essere, secondo l'esponente della giunta De Filippo, il solo rapporto costobeneficio a determinare la nuova rete scolastica. «Molte realtà - ha concluso l'assessore Loguercio nel corso del suo intervento - perderebbero l'identità sociale senza una scuola aperta». Pierantonio Lutrelli
in questione saranno ultimate entro 120 giorni dalla data di notifica del provvedimento del contributo regionale e, quindi entro il 10.01.2009. Riteniamo sottolineare l'attenzione dell'Amministrazione comunale - aggiunge Narciso - sulle politiche di risparmio energetico utilizzando spazi pubblici idonei, comprese le scuole per l’installazione di impianti finalizzati al risparmio energetico per la produzione di energia elettrica. Questo - conclude l'Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Narciso - nell'ottica anche di politiche di riduzione delle spese dell'Ente attraverso investimenti finanziati da contributi a fondo perduto e/o dalla vendita di energia elettrica». Fabio Sirago
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Lunedì 3 novembre 2008•
Matera TRASPORTI
TANTI auguri a...
TAXI MATERA 3332685173
Fatima
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Franchising day SI terrà oggi alle 10 nella sede di Confesercenti la conferenza stampa di presentazione del franchising day. L’iniziativa che verrà illustrata, riguarda un particolare settore commerciale che in Basilicata si sta sviluppando in modo significativo
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Presentazione Polisportiva Virtus Matera MARTEDÌ 4 novembre alle ore 19,30 presso l’hotel Palace in piazza Bianco a Matera sarà presentato agli organi di stampa l’anno sportivo 2008-2009 della Polisportiva Virtus Matera. Per l’occasione sarà ufficializzata anche la partecipazione della società materana al primo campionato di basket di serie D. Saranno presenti il sindaco del Comune di Matera, avv. Emilio Nicola Buccico e il presidente regionale Fip Tonio Bilotti.
Nuovi orari per i cimiteri FINO ad oggi l’accesso ai cimiteri sarà continuato, dalle 7 alle 18. Domenica 2 novembre alle 11 presso il cimitero di Contrada Pantano, monsignor Salvatore Ligorio, vescovo di MateraIrsina celebrerà la Santa Messa in suffragio dei defunti.
Festa delle Forze Armate IL 4 novembre, dalle 10,30, con la deposizione delle corone al cippo di via Lucana, inizieranno le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate
Mostra Claudio Bonichi
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Un grande augurio alla piccola Fatima per il suo primo compleanno da mamma e papà.
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via D.L.Sturzo 55 0835264428 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO
0835-262260 0835-336882 0835-331314
0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
A Claudio Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni più recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. A causa dell aprofesisone del padre, ufficiale dell’aviazione , si trovò spesso a cambiare città. Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università. iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni. Considerato uno degli esponenti più interessanti della Nuova Metafisica, è figura di prestigio internazionale. in quel ristretto scenario che vede protagonisti Lucien Freud e Anton Lopez Garcia. Ha esposto in musei e gallerie civiche di tutto il mondo dove si trovano già suoi capolavori. La mostra è curata da Giovanni Faccenda. Nato a Firenze nel 1967, critico e storico dell’arte collabora con il quotidiano “La Nazione” e con vari periodici a carattere nazionale. Dal 200 al 2005 ha diretto il Museo civio d’arte moderna e contemporanea di Arezzo. Tra le numerose esposizioni che ha curato si ricordano el antologiche di De Chirico, Morandi, Ligabue e Maccari, nonchè le grandi rassegne “Da Picasso a Botero, capolavori dell’arte del Novecento, “Giorgio de Chirico e un Novecento prima e dopo la Transavanguardia”, L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedì con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre
CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 High school musical 3 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Giù al Nord” 18-19,50-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 Zohan 18-20 L’uomo che ama 22
emergenza sanitaria
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Mamma mia 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Albakiara 21 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre
0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “Vicky Cristina Barcelona” “Sfida senza regole” orari al botteghino
118
0835/261986 RIVELLI
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Sport Lunedì 3 novembre 2008
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
ROMA – E alla fine il campione del mondo è Lewis Hamilton. Dopo un finale mozzafiato con Felipe Massa iridato a pochi metri dalla bandiera a scacchi e il box Ferrari già in festa, a spuntarla è stato l’inglese della McLaren che grazie al quinto posto conquistato all’ultima curva a spese della Toyota di Timo Glock si è rifatto con gli interessi della cocente delusione dell’anno scorso che lo vide perdere un Mondiale che sembrava già vinto proprio a Interlagos. A due giorni dalla possibile elezione di Obama a presidente degli Stati Uniti, un nero trionfa per la prima volta nella storia del campionato piloti di Formula 1 per un solo punto (98 lunghezze per l’inglese contro i 97 del brasiliano della Ferrari). È stato un epilogo incredibile, quello del Mondiale di Formula 1 2009. La pioggia negli ultimi giri e il sorpasso Sebastian Vettel su Toro Rosso ai danni di Hamilton, a tre giri dalla fine, avevano ribaltato la situazione a favore di Massa, sempre in testa durante il Gp ma in attesa di un errore che retrocedesse Hamilton dal quinto posto – l'ultimo valido per vincere comunque il Mondiale – almeno al sesto. Ecco allora che quando ad un giro dalla fine sembrava fatta con Lewis Hamilton solo sesto e Massa già in trionfo sul traguardo, a far pendere l'ago della bilancia in favore dell’inglese della McLaren è stata la Toyota del tedesco Timo Glock. Il duello su cui tutti puntavano gli occhi negli ultimi metri era quello tra Vettel e Hamilton, ma dopo l’ultima curva col traguardo in vista il pilota Toyota si è fatto infilare sia da Hamilton sia da Vettel. E Massa incredulo all’arrivo insieme a tutta la Torcida brasiliana che tifava per lui è scoppiato in lacrime. «E' stata una corsa perfetta, ma non abbastanza» ha detto alla fine il brasiliano. E anche qualche minuto dopo, quando parla da vincitore del Gran Premio ma sconfitto nel Mondiale, è chiaro che sta trattenendo le lacrime. «Difficile immaginare qualcosa di più frustrante che perdere il titolo per un punto alle ultime curve dopo che ti hanno detto che ce l’hai fatta – esordisce il pilota paulista dopo la premiazione – ma Dio sa quello che fa, e noi ci dobbiamo credere».
In Brasile decisivo il sorpasso dell’inglese a Glock all’ultima curva
Felipe: la rabbia e l’orgoglio Massa vince il Gp ma il campione è Hamilton
Felipe Massa alza le braccia al cielo con gli occhi pieni di lacrime: ha vinto il Gp di Interlagos, sul “suo” circuito ed era sul punto di vincere il Mondiale
Massa parla di orgoglio per il risultato, per la seconda vittoria ottenuta sul “suo” circuito, per il campionato costruttori vinto dalla Ferrari, ma l’espressione contraddice le parole. Vorrebbe probabilmente rifugiarsi tra le braccia della moglie, o nell’abbraccio della famiglia e degli amici che lo aspettano, ma prima
c’è da rispondere alle domande dei cronisti che l’assediano tanto quanto al campione Hamilton. «Quando il mio ingegnere di pista mi ha detto del sorpasso di Vettel su Lewis, pensavo che il mio cuore stesse per esplodere, ma aspettavo ancora la conferma ufficiale per crederci – ha rivelato Massa – E poi
subito dopo mi hanno detto che aveva passato Glock, e che era quinto, e così è finito in un attimo il sogno». «Sono così orgoglioso di questa corsa, di tutta il team, della gente che qui mi ha dimostrato un affetto che non mi sarei mai aspettato, almeno a questi livelli», dice Felipe, e sembra riprendere coraggio per af-
frontare la dura realtà di vincere e perdere allo stesso tempo. «Come sanno bene anche Fernando (Alonso) e Kimi (Raikkonen), fare il pilota di F1 è duro, bisogna fare i conti con alti e bassi, con vittorie e sconfitte spesso imprevedibili, e sta a noi imparare e crescere – ha proseguito Felipe – certo so che io e tutta la
squadra ne usciamo a testa alta, so che abbiamo fatto davvero tutto il possibile, e il campionato marche che abbiamo conquistato ne è la prova». «Adesso mi resta da fare le mie congratulazioni a Lewis Hamilton per il titolo conquistato, e riprovarci l’anno prossimo», l’amara conclusione.
Calcio D
Calcio lucano
Basket
Lazic esonera Corino Genzano pareggia ancora
E’ storico il primo posto della Murese di Lardo
Domenica serena solo per l’Invicta
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26 Sport F1. Delusione per Massa nonostante la vittoria in Brasile. Ma all’inglese basta il quinto posto Lunedì 3 novembre 2008
Hamilton esulta all’ultima curva Il sorpasso a Glock gli vale il titolo di campione del mondo
1) 2) 3) 3) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 19) 19) 19) 19)
Hamilton esulta con la bandiera della Gran Bretagna. Sotto il momento in cui l’inglese ha tagliato il traguardo, al quinto posto, sufficiente per la vittoria del Mondiale
SAN PAOLO - Dalla gioia immensa alla delusione nel giro di pochi secondi al box della Ferrari, quanti ne sono serviti a Lewis Hamilton per passare negli ultimi metri la Toyota di Timo Glock, che remava con le gomme da asciutto nella «piscina» di Interlagos, ed acciuffare quel quinto posto, il risultato minimo per aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo Piloti per un solo punto. Per il giovane anglo-caraibico, quindi, arriva il primo iride della sua carriera e con esso anche la possibilità di fare uno «sgarbo» al grande rivale Fernando Alonso, togliendogli il record di campione del mondo più giovane della F1. Ma anche l’epilogo di questo Mondiale ha qualcosa di storico, visto che dall’ormai lontano 1950, quando Nino Farina con l'Alfa Romeo vinse la prima edizione, mai, proprio mai, un Mondiale si era deciso all’ultima curva. Il pupillo di Ron Dennis ottiene la sua rivalsa e lo fa lasciando tanto amaro in bocca a Felipe Massa ed a tutti gli uomini della Scuderia Ferrari. Sì, è arrivato l’ottavo titolo Costruttori conquistato negli ultimi dieci anni, ma è difficile credere alle parole degli uomini in rosso che dicono che «conta tanto», quando sui loro volti si legge la delusione per quello Piloti già festeggiato e poi strappato via nel giro di un attimo. Merito a Lewis Hamilton per averci creduto fino alla fine e merito anche a Felipe Massa, autore di un week end perfetto. Il pilota di Sao Paulo, infatti, ha rispettato alla virgola il programma: ha vinto il suo Grand Prix eppoi ha sperato che il suo avversario arrivasse almeno sesto. Negli ultimi due, concitati giri, quando tutti – tranne quelli della Toyota – sono tornati ai box per montare le gomme da pioggia per il temporale scatenatosi quando ne mancavano 4 alla bandiera a scacchi, il sogno si era avverato. Hamilton era stato passato da un Sebastian Vettel «mago della pioggia» ancora una volta con la sua Toro Rosso a motore Ferrari ed era scivolato in sesta posizione, ma davanti, Timo Glock, quarto con la Toyota non riusciva ad andare forte con le gomme scanalate sull'asfalto bagnatissimo, effettuando l’ultima tornata in 1'44"731 con-
tro l’1'26"126 del pilota della McLaren –Mercedes che lo ripassava e tagliava il traguardo in quinta posizione acciuffando il titolo. Hamilton primo con 98 punti contro i 97 di Massa, ma a parte l’epilogo al cardiopalma della corsa di Interlagos, Massa e la Ferrari il titolo l’hanno perso soprattutto in Ungheria dove è andato in fumo il motore a tre tornate dalla fine, dopo una lunga cavalcata in testa solitaria e per finire a Shanghai, quando un errore al momento del pit stop ha causato l’incidente con il bocchettone del rifornimento che tutti hanno visto in mondovisione. Fatti che fanno pensare che più che Hamilton a vincere il titolo siano stati quelli di Maranello a perderlo. Tornando alla gara, detto di un grande Massa che merita certamente un dieci e lode, prestazione da dieci anche quella di Fernando Alonso che da campionissimo qual è, ha capitalizzato al massimo quanto accaduto in pista chiudendo sul secondo gradino del podio e, approfittando della debacle BMW, ha centrato il quinto posto finale nella graduatoria piloti. Alle sue spalle un ottimo Kimi Raikkonen. Per lui un bell'otto, anche di sentimento. Fin dal via pensa a «coprire» le spalle di Massa, ma quando, prima dell’arrivo della pioggia, Hamilton era quarto ed il titolo certo per lui, ha provato senza riuscirci ad acciuffare Alonso. Un nove, invece, va a Sebastian Vettel. Agressivo in partenza, tanto da portarsi in seconda posizione, provando ad attaccare anche Massa e, poi, nel finale, sfruttando le sue doti di guida sotto la pioggia, è risalito in quarta posizione. Detto di Hamilton quinto, sesto posto per Glock con la prima delle Toyota, davanti ad un Kovalainen che ancora una volta ha fallito le attese. Ottavo Trulli, bravo in qualifica, nonostante fosse febbricitante, altrettanto in partenza quando si è messo tra le due Ferrari. Poi, però, è caduto indietro e nel finale ha anche provato l’azzardo di chiudere con le gomme da asciutto. Per lui una sufficienza di incoraggiamento. Per finire un saluto a Coulthard che alla sua ultima corsa in F.1 è stato tamponato da una Williams, finendo ingloriosamente alla prima curva del primo giro.
Hamilton (Gbr) Massa (Bra) Raikkonen (Fin) Kubica (Pol) Alonso (Spa) Heidfeld (Ger) Kovalainen (Fin) Vettel (Ger) Trulli (Ita) T. Glock (Ger) Webber (Aus) Piquet (Bra) Rosberg (Ger) Barrichello (Bra) Nakajima (Jpn) Coulthard (Gbr) Bourdais (Fra) Button (GB) R. Schumacher (Ger) Sutil (Ger) Wurz (Aut) Davidson (Gbr) Albers (Ned)
1) FERRARI 172 2) MCLAREN 151 3) BMW-SAUB. 135 4) RENAULT 80 5) TOYOTA 56
98 97 75 75 61 60 53 35 31 25 21 19 17 11 9 8 4 3 0 0 0 0
10 1 5 8 4 6 3 2 -
4 - 10 10 8 8 6 1 3 5 6 4 5 3 2 2 - 1 -
6) TORO ROS. 7) RED BULL 8) WILLIAMS 9) HONDA
1h34'11"435 alla media di 194,885 Km/h 2) Fernando Alonso (ESP) Renault 13"298 3) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 16"235 4) Sebastian Vettel (GER) Toro Rosso Ferrari 38"011 5) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 38"907 6) Timo Glock (GER) Toyota 44"368 7) Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 55"074 8) Jarno Trulli (ITA) Toyota 1'08"433
1) Felipe Massa (BRA) Ferrari
8 6 2 10 10 3 6 3 6 - 5 5 - 8 4 5 - 8 3 4 10 4 2 - 1 1 1 - 2 -
6 - 10 4 - 2 8 10 - 6 6 6 - 8 3 10 10 5 8 3 - 4 - - 2 4 3 - 5 - 4 - 1 5 - 2 3 - 1 - 5 1 8 - - 1 - 2 - - - - - - - - -
39 29 26 14
La felicità di Hamilton e la delusione del brasiliano
«Il cuore mi sta per esplodere» Massa: «Di più non si poteva» SAN PAOLO – Un commosso Lewis Hamilton ha ammesso di aver attraversato il traguardo senza sapere che era già campione del mondo di F1. «Quando ho attraversato la linea d’arrivo non sapevo se avevo conquistato il titolo o no. Solo dopo aver passato la prima curva che mi hanno avvisato, sono semplicemente in estasi» ha ammesso il giovane campione, visibilmente emozionato. E' stata una decisione del mondiale al cardiopalma, in una manciata di secondi all’ultima curva. L’inglese stava perdendo il titolo fino all’ultimi 500 metri del circuito, quando è riuscito a sorpassare Timo Glock (Toyota), arrivando in quinta posizione, e riagguantando il titolo iridato in extremis. Sono stati momenti così concitati che dal momento in cui Felipe Massa ha attraversato per primo la linea del traguardo, ai box Ferrari è esplosa la festa, stroncata dalle successive immagini che mostravano la freccia d’argento di Hamilton che arrivava. «E' formidabile, straordinario, magnifico, non riesco nemmeno a respirare, ho bisogno di un pò di tempo. Ringrazio Dio ma in questo momento ho bisogno di bere e respirare un pò. Non posso spiegare la mia felicita», sono state queste le primissime dichiarazioni di un Hamil-
L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP DEL BRASILE SAN PAOLO - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio del Brasile.
6 8 10 - 10 10 4 8 10 6 4 10 - 6 10 6 - 8 5 3 6 5 5 8 10 4 - 2 1 - 3 - 1 3 - 5 - 4 - 8 - 8 5 - 1 - 5 4 4 10 - 4 1 - 1 1 - 3 6 2 - 2 - 5 - 8 4 2 5 - 3 - 2 - 8 3 - 1 - 3 2 - 6 2 - 2 - 1 - 6 3 -
9) Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 10) Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber 11) Robert Kubica (POL) BMW Sauber 12) Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 13) Jenson Button (GBR) Honda 14) Sebastien Bourdais (FRA) Toro Rosso-Ferrari 15) Rubens Barrichello (BRA) Honda 16) Adrian Sutil (GER) Force India-Ferrari 17) Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 18) Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Ferrari Giro più veloce: (36.) Massa in 1'13"37
1'19"666 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 2 giri 2 giri 2 giri
Il podio di ieri: da sinistra Alonso, Massa e Raikkonen
ton con le lacrime agli occhi, tra le braccia del padre Anthony. Il pilota della McLaren ammette di aver sofferto momenti di forte nervosismo negli ultimi giri del GP. «E' stata la corsa più tesa della mia vita» ha ammesso il più giovane campione del mondo della storia, a soli 23 anni. «Nelle ultime curve il mio cuore stava per esplodere». «Prima della pioggia avevo una buona posizione, ma lottavo per mantenere la macchina in pista. Quando Vettel mi ha sorpassato, mi è rimasta solo l’opzione di superare Glock all’ultima curva. Quando ho visto Glock correre più lento ho pensato “Dio mio, non è possibile”» ha raccontato l’inglese. «Sono senza parole. È stata una lunga avventura, con molto appoggio da parte di tutti. La mia squadra ha fatto un lavoro fantastico per tutto l’anno e abbiamo fatto tutti i sacrifici possibili, quindi sono felice di aver conquistato questo titolo per tutti» ha dichiarato il pilota. Per quanto riguarda Massa, Hamilton si è congratula-
to col brasiliano («Complimenti a Felipe per la vittoria» ha detto). «La gara è stata perfetta - ha detto il ferrarista - tutto è stato fantastico oggi, ci è mancato però un punto. Abbiamo gestito bene le condizioni climatiche, è arrivata la pioggia all’inizio e alla fine, ma io sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, di me, del team, della gente che mi ha dato un sostegno maggiore di quanto mi aspettassi, una giornata completamente emozionate». «C'è stato un mix di emozioni - ha raccontato ancora la gara finisce con la bandiera a scacchi, noi eravamo davanti a tutti, ma abbiamo perso, purtroppo per un punto il titolo, ma siamo orgogliosi della gara, di quanto fatto in tutto il campionato. So come vincere e so come perdere, questo è un giorno in più nella mia vita, così vanno le cose. Sono comunque orgoglioso. Lascio il circuito di casa qui in Brasile con la testa ben alta, perchè ho fatto tutto quello che potevo fare».
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
27
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Lecce
0-0
Cagliari-Bologna
5-1
Juventus-Roma
2-0
Lazio-Catania
1-0
Milan-Napoli
1-0
Marcatori
18’ pt Di Vaio, 44’ pt e 6’ st Acquafresca 3’ st Conti, 23’ e 40’ st Jeda 38’ pt Del Piero, 3’ st Marchionni 40’ st Foggia
41’ st Denis (autogol)
Palermo-Chievo
3-0
Reggina-Inter
2-3
23’ pt Miccoli (rig.), 37’ pt Kjaer 46’ pt Cavani
MILAN UDINESE INTER NAPOLI LAZIO JUVENTUS FIORENTINA GENOA PALERMO CATANIA ATALANTA SIENA LECCE CAGLIARI SAMPDORIA TORINO ROMA CHIEVO BOLOGNA REGGINA
9’ pt Maicon, 23’ pt Vieira, 34’ pt Cozza 8’ st Brienza, 46’ st Cordoba
Sampdoria-Torino
1-0
40’ st Bellucci
Siena-Fiorentina
1-0
Udinese-Genoa
2-2
31’ st Kharja
3’ pt D’Agostino (rig.); 19’ st Milito (rig.) 22’ st Sculli, 33’ st Quagliarella
Prossimo turno
10ª giornata
11ª giornata 09/11/2008 ore 15
Bologna-Roma (08/11 ore 20,30) Catania-Cagliari Chievo-Juventus Fiorentina-Atalanta Genoa-Reggina Inter-Udinese Lazio-Siena Lecce-Milan (ore 20,30) Napoli-Sampdoria Torino-Palermo (08/11 ore 18)
22 21 21 20 19 18 17 17 16 15 14 12 11 10 10 8 7 6 6 5
10 7
1
2 15 7
6
5
0
1 12 4
4
2
1
1
3
3
10 6
3
1 19 8
6
4
2
0 12 5
4
2
1
1
7
3 11 -1
10 6
3
1 16 7
4
3
1
0
5
2
6
3
2
1 11 5
9 +3
10 6
2
2 14 8
4
4
0
0
9
3
6
2
2
2
6 +2
10 6
1
3 18 12 5
3
1
1
7
2
5
3
0
2 11 10 6
-1
10 5
3
2 11 7
5
3
1
1
6
3
5
2
2
1
5
4
4
-2
10 5
2
3 12 8
5
3
2
0
6
1
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1 12 -11 -15
9 -10 -14
7 RETI: Gilardino (Fiorentina) 6 RETI: Milito (2 rig) (Genoa); Zarate (2 rig) (Lazio); Miccoli (2 rig) (Palermo) 5 RETI: Di Vaio (Bologna); Ibrahimovic (Inter); Amauri (Juventus); Pandev (Lazio); Denis (Napoli); Quagliarella (Udinese) 4 RETI: Floccari (Atalanta); Acquafresca (Cagliari); Ronaldinho (1 rig) (Milan); Hamsik (Napoli); Cavani (Palermo); Corradi (3 rig) (Reggina); Di Natale (1 rig) (Udinese) 3 RETI: Mascara (2 rig), Paolucci (Catania); Mutu (Fiorentina); Sculli (Genoa); Nedved (Juventus); Kakà (1 rig) (Milan); Amoruso (1 rig) (Torino); D’Agostino (2 rig) (Udinese) 2 RETI: Jeda (Cagliari); Plasmati (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Papastathopoulos (Genoa); Maicon (Inter); Del Piero (Juventus); Foggia (Lazio); Caserta, Castillo, Tiribocchi (Lecce); Inzaghi, Pato (Milan); Lavezzi (Napoli); Aquilani, Panucci (Roma); Bellucci, Cassano (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Calaiò, Kharja (Siena); Bianchi (1 rig) (Torino); Floro Flores, Pepe, Sanchez (Udinese) 1 RETE: Brienza, Costa, Cozza (Reggina)
Festival del gol a Cagliari. Il Palermo schiaccia il Chievo ATALANTA LECCE
0 0
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6,5; Garics 6, Talamonti 6, Manfredini 5,5 (20'st Capelli 6), Bellini 5,5 (32'st Rivalta sv); Ferreira Pinto 6, De Ascentis 6, Guarente 5 (18'st Padoin 5,5), Valdes 4; Doni 6; Floccari 6,5. In panchina: Consigli, Bonaventura, Cerci, Marconi. Allenatore: Del Neri 6. LECCE (4-4-2): Benussi 6; Polenghi 6,5, Stendardo 5,5 (1'st Fabiano), Antunes 6, Diamoutene 6; Munari 6 (40'st Castillo sv), Zanchetta 6,5, Ardito 5 (20'st Caserta 6), Ariatti 6; Cacia 6, Tiribocchi 6,5. In panchina: Rosati, Basta, Esposi-
MILAN NAPOLI
1 0
MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6; Zambrotta 6, Bonera 5.5, Favalli 6 (30' st Kaladze sv), Jankulovski 6; Gattuso 6.5, Ambrosini 6 (15' st Pato 5.5), Seedorf 6; Kakà 5.5, Ronaldinho 5.5; Borriello 6 (26' st Inzaghi 5.5). In panchina: Dida, Antonini, Emerson, Flamini. Allenatore: Ancelotti 5.5. NAPOLI (3-5-2): Iezzo 7.5; Santacroce 6.5 (10' st Pazienza 6), Cannavaro 6.5, Contini 6; Maggio 5, Blasi 6.5 (43' st Russotto sv), Gargano 6.5, Hamsik 5.5 (1' st Aronica 6), Mannini 6; Lavezzi 7, Denis 5.5. In panchina: Navarro, Vitale, Mon-
to, Konan. Allenatore: Beretta 6. ARBITRO: Marelli di Como 5,5. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000. Ammoniti: Polenghi, Cacia, Doni. Espulso al 22'st Valdes per fallo da dietro. Angoli: 4-4. Recupero: 2', 5'. TRA Atalanta e Lecce viene fuori una partita senza gol ma non senza emozioni. Al 22', i padroni di casa restano in inferiorità numerica: Valdes interviene da dietro sulla caviglia di Munari, un fallaccio che il direttore di gara Marelli di Como sanziona giustamente con il cartellino rosso diretto. tervino, Pià. Allenatore: Reja 6. ARBITRO: Rocchi di Firenze 5. MARCATORE: 41' st Denis (autogol). NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 54.079 per un incasso di 965.731, 21 euro. Ciao. Al 44' pt espulso Maggio per doppia ammonizione. Al 40' Iezzo respinge il rigore calciato da Kakà. Ammoniti: Ambrosini, Maggio, Denis, Kakà, Cannavaro. Angoli: 8-2 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 4' st. IL GOL: – 42' st: punizione battuta dalla sinistra da Ronaldinho, Denis interviene sulla traiettoria e, di testa, mette il pallone in rete.
SIENA FIORENTINA
CAGLIARI BOLOGNA
5 1
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti sv; Pisano 6 (35' st Matheu sv), Lopez 6.5, Bianco 6.5, Agostini 7; Biondini 7, Conti 7, Parola sv (21' st Lazzari 6.5); Cossu 8; Matri 7 (19' st Jeda 7), Acquafresca 8. In panchina: Lupatelli, Astori, Burrai, Larrivey. Allenatore: Allegri 7.5. BOLOGNA (4-4-2): Antonioli 5; Moras 5, Terzi 4, Castellini 4.5 (1' st Britos 4), Lanna 4; Valiani 4.5 (20' st Coelho 5), Mudingayi 5, Carrus 5, Rodriguez 5; Di Vaio 6, Marazzina 4 (28' st Bernacci 5). In panchina: Colombo, Zenoni, Confalone, Adailton. Allenatore: Arrigoni 4. ARBITRO: Giannoccaro di
PALERMO CHIEVO
3 0
PALERMO (4-3-1-2): Fontana 6; Cassani 6, Kjaer 8, Carrozzieri 6 (33' st Dellafiore sv), Balzaretti 6.5; Migliaccio 6, Nocerino 6.5, Bresciano 5.5; Simplicio 6 (44' st Tedesco sv); Miccoli 6.5 (35' st Budan sv), Cavani 6.5. In panchina: Ujkani, Tedesco, Guana, Ciaramitaro, Lanzafame. Allenatore: Ballardini 6. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6.5, Mandelli 6, Yepes 5, Scardina 6; Luciano 6 (28' st Esposito sv), Patrascu 5 (10' st Iunco 6), Bentivoglio 6; Marcolini 5.5 (18' st Pinzi 6); Pellissier 6, Bogdani 5.5. In panchina: Squizzi, Rigoni, Moro, Cesar. Allenatore: Ia-
1 0
SIENA (4-3-1-2): Curci 7; Zuniga 6, Rossettini 6, Portanova 6.5 (4' st Moti sv), Del Grosso 6; Vergassola 6, Codrea 6, Galloppa 6.5; Kharja 7; Maccarone 7 (44' st Ghezzl sv), Calaiò 5.5 (1' st Frick 6). In panchina: Manitta, Rossi, Coppola, Jarolim. Allenatore: Giampaolo 7 FIORENTINA (4-3-3): Frey 7; Comotto sv (15' pt Zauri 5), Kroldrup 5.5, Gamberini 6, Pasqual 6; Donadel 5.5, Melo 5.5, Almiron 5.5 (30' st Kuzmanovic sv); Santana 5, Pazzi-
Lecce 6. MARCATORI: 18' pt Di Vaio, 44' pt e 6' st Acquafresca, 3' st Conti, 23' e 40' st Jeda. NOTE: ammoniti: Biondini, Bernacci e Rodriguez. Angoli: 9-2. Recuperi: pt 1'; st 1'. I GOL: 18' pt: Di Vaio riceve al limite, Lopez e Bianco lo lasciano solo, controllo e destro rasoterra a fil di palo che supera Marchetti. 45' pt: cross dalla destra di Cossu, e colpo di testa vincente di Acquafresca. 3' st: cross da sinistra di Matri, colpo di testa di Conti e rete. 7' st: corner di Cossu, a centro area salta più in alto di tutti Acquafresca che insacca. 24' st: mischia in area, risolve Jeda con un tocco di destro. 40' st: cross di Agostini e Jeda realizza con un colpo di testa in tuffo. chini 5.5. ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5 MARCATORI: 23' pt Miccoli (rig.), 37' pt Kjaer, 46' pt Cavani. NOTE: spettatori: 19.076 per un incasso di 276.385,00. Espulso: 3' st Bresciano per doppia ammonizione. Ammoniti: Yepes, Bresciano, Mandelli, Carrozzieri. Angoli: 8-4 per il Chievo. Recupero: 1' pt, 0' st. I GOL: 23' pt: Kjaer viene atterrato da Yepes. Mazzoleni fischia il rigore, Miccoli trasforma con un rasoterra. 37' pt: calcio d’angolo per il Palermo, il sinistro al volo di Kjaer sorprende Sorrentino. 46' pt: Cavani in contropiede mette a sedere Sorrentino e segna.
ni 5.5, Mutu 5.5 (22' st Jovetic 6). In panchina: Storari, Semioli, Osvaldo, Da Costa. Allenatore: Prandelli 5.5 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORE: 31' st Kharja. NOTE: pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14.000 circa. Ammoniti: Calaiò, Pazzini. Angoli: 5-2 per il Siena. Recuperi: 1' pt e 5' st. IL GOL: 31' st: calcio d’angolo di Galloppa, Kharja anticipa il difensore viola Pasqual e di testa mette in rete.
UDINESE GENOA
LAZIO CATANIA
1 0
LAZIO (4-3-3): Carrizo 6; Lichtsteiner 6, Siviglia 6, Rozenhal 6, Radu 6; Brocchi 5.5 (24'st Foggia 6.5), C.Ledesma 6, Mauri 6; Pandev 5.5 (37'st S.Inzaghi sv), Rocchi 5.5 (1'st Meghni 6), Zarate 6. In panchina: Muslera, Diakhite, Kolarov, Dabo. Allenatore: Rossi 6.5 CATANIA (4-3-1-2): Bizzarri 6.5; Sabato 6, Sardo 5.5, Stovini 6, Silvestre 6; P.Ledesma 6, Carboni 5.5, Biagianti 6 (39'st Baiocco sv); Mascara 6; Izco 6 (42'st Martinez sv), Plasmati 5.5 (24'st Morimoto 5). In panchina: Kosicky, Terlizzi, Silvestri, Paolucci. Allena-
SAMPDORIA TORINO
1 0
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Lucchini 6 (8'st Bottinelli 6), Gastaldello 5, Accardi 5.5; Padalino 6.5, Sammarco 6 (3'st Dessena 6), Franceschini 5.5, Delvecchio 5 (26'st Ziegler sv), Pieri 5; Cassano 6.5, Bellucci 7 In panchina: Mirante, Stankevicius, Fornaroli, Bonazzoli Allenatore: Mazzarri 5.5 TORINO (4-4-2): Calderoni 6; Colombo 6, Natali 6 (36'pt Ogbonna 6.5), Di Loreto 6.5, Pisano 6.5; Diana 6.5 (30'st Zanetti sv), Dzemaili 6, Barone 7 (39'st Saumel sv), Rubin 6.5; Stellone 6.5, Amoruso 6 In panchina: Fonta-
2 2
UDINESE (4-3-3): Handanovic 7.5; Ferronetti 5.5, Coda 5.5, Domizzi 5.5, Lukovic 6; Inler 6, D’Agostino 6.5, Isla 6; Pepe 6.5, Floro Flores 6 (14' st Quagliarella 6.5), Sanchez 6.5 (26' st Di Natale 5.5). In panchina: Belardi, Felipe, M. Motta, Pasquale, Asamoah. All. Marino 6. GENOA (4-3-3): Rubinho 6; Potenza 6, Criscito 4.5 (16' st Rossi 6), Ferrari 6, Bocchetti 6; Vanden Borre 6.5, T.Motta 6.5, Juric 6; Gasbarroni 6.5 (26' st Biava 6), Milito 6.5, Jankovic 6 (16' st
tore: Zenga 6 ARBITRO: Gava di Conegliano 6 MARCATORE: 40' st Foggia NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12mila circa. Ammoniti: Zarate, Sabato, Radu, Stovini, Pandev. Angoli: 7-1. Recupero: 1'pt e 3'st. IL GOL 40' st: l’argentino Zarate riceve il pallone sulla destra dell’area, controlla e pesca Foggia dalla parte opposta. L’ala laziale controlla, sbilancia Sardo con una finta e insacca con un rasoterra nell’angolo alla destra del portiere del Catania Bizzarri. Per la Lazio è la rete che vale tre punti. na, Rosina, Abbruscato, Bianchi Allenatore: De Biasi 6 MARCATORE: 40'st Bellucci ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6.5 NOTE: pomeriggio mite, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000 circa. Ammoniti: Di Loreto, Barone, Accardi, Rubin. Angoli: 5-3 per la Sampdoria. Recupero: 4'; 3'. IL GOL: 40' st, sugli sviluppi di una azione di Cassano sulla sinistra la palla arriva a Dessena che porge indietro per Padalino. Tentativo di tiro sul quale si avventa Bellucci che di tacco spiazza Calderoni piazzando il pallone a fil di palo.
Sculli 6). In panchina: Scarpi, Brivio, Roman, Mesto. All. Gasperini 6.5. ARBITRO: Tagliavento di Terni 5. MARCATORI: 3' pt D’Agostino (rig.); 19' st Milito (rig.); 22' st Sculli, 33' st Quagliarella. NOTE: spettatori 15.000, angoli 5-4. Ammoniti: Criscito, Ferronetti, Potenza, D’Agostino. Recupero: 0, 6'. I GOL: 4' pt: D’Agostino trasforma un rigore concesso per fallo di Criscito su Floro Flores. 19' st: Milito trasforma un rigore concesso per fallo di Lukovic su Van der Borre. 22' st: Milito di testa appoggia a Sculli, sinistro e gol. 33' st: Quagliarella segna su invito di Pepe.
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Sport
Lunedì 3 novembre 2008
ALLENATORI A RISCHIO
IL DERBY TOSCANO
Iachini e Arrigoni vicini all’esonero
Karhja fa sognare Siena. Viola ko
CAGLIARI - Il Cagliari di uno scatenato Acquafresca ne fa cinque al Bologna e per le solite variabili del calcio mette a rischio la panchina di Arrigoni. Se fino a qualche settimana fa era proprio il tecnico dei sardi, Allegri, a rischiare il posto, adesso è l’allenatore dei felsinei a rischiare grosso. Una decisione sarà presa nelle prossime ore, ma il Bologna pare stia già guardando al mercato allenatori. Stessa sorte per Iachini, col suo Chievo che ne prende tre a Palermo (scatenati Miccoli e Cavani). L’allenatore dei gialloblù ha commentato a fine gara: «Decide la società». E su questo non c’erano dubbi.
SIENA - E’ sicuramente il derby toscano più sentito della massima serie. Ed è anche un derby maledetto per la Fiorentina che, puntualmente, cade a Siena. I viola non vincono in casa dei bianconesi dal 2005. Erano i tempi di Luca Toni, e proprio toni realizzò la doppietta vincente. Ieri, invece, al Siena è bastato un colpo di testa di Karhja per battere una brutta Fiorentina, impacciata e poco precisa. La squadra di Prandelli mercoledì affronta in casa il Bayern Monaco per la gara più importante della stagione. Sicuramente, se vuole battere u bavaresi, dovrà giocare un altro tipo di calcio.
Il Napoli cade alla fine. Rigore generoso concesso ai rossoneri: Iezzo para su Kakà
Milan al comando grazie a Denis Un’autorete dell’argentino regala tre punti e primato di FRANCO ZUCCALÀ MILANO - Una punizione di Ronaldinho deviata da Denis nella propria porta dopo che Iezzo aveva parato un rigore a Kakà ha deciso la sfida di San Siro. Ci si aspettavano i fuochi artificiali, ma ci si è dovuti accontentare di una partitaccia perchè inizialmente le squadre sono apparse guardinghe, il Napoli ha fatto due tiri e basta. Poi l’espulsione di Maggio, nel finale del primo tempo, ha vanificato ogni speranza di vedere qualcosa di accettabile. Ma il finale è stato elettrizzante: un palo di Kakà, il rigore mancato, poi il gol decisivo. Il Milan è saltato così in testa. Anche questa ciambella è risultata col buco per rossoneri. Il Napoli non è stato fortunato, ma onestamente nella ripresa il Milan ha fatto di tutto per passare. E c'è riuscito. Il tecnico rossonero ha dovuto rinunciare a Maldini: ha riportato Zambrotta a destra, Favalli in mezzo (poi Kaladze) e ha recuperato Jankulovski. A centrocampo Ambrosini (poi Pato) centrale, in attacco Kakà e Ronaldinho alle spalle di Borriello. Reja ha ritrovato Iezzo in porta, ha confermato il duo Denis-Lavezzi in avanti e Mannini a sinistra nel centrocampo. La partita è cominciata dopo venti minuti di nulla in cui le squadre, come si suol dire, si sono studiate. In realtà il Napoli ha cercato di logorare i nervi dei rossoneri, incapaci di penetrare la cortina azzurra. Santacroce ha bloccato Ronaldinho, Cannavaro ha messo la museruola a Borriello e a centrocampo non ci sono stati spazi per Kakà. Nè si son viste le proiezioni di Zambrotta e Jankulovski per vie esterne. Il Napoli ha presidiato tutti gli angoli del campo finchè, miracolosamente, al 20', il Milan ha sganciato i suoi esterni e Kakà, partendo da lontano, non ha cominciato con le sue percussioni. E tuttavia Ambrosini non è apparso in grande serata, la manovra del Milan complessivamente è stata lenta e i rossoneri così si sono limitati a tiri da fuori, a tentativi di passare, resi vani dagli avversari. In sostanza, le occasioni più pericolose, le ha create il Napoli: al 24' quando Blasi ha servito Lavezzi che ha ben controllato e da venti metri ha sparato basso di sinistro, costringendo Abbiati a deviare sulla sinistra; poi al 41' al-
Nonostante la sconfitta contro l’Inter
È una Reggina che fa ben sperare di RINO TEBALA
L’argentino Denis ieri in azione a San Siro
lorchè Mannini ha tirato da fuori, Abbiati non ha trattenuto, si è accesa una mischia e nessuno degli azzurri ne ha saputo approfittare. Due pericoli a zero, se vogliamo, perchè Ronaldinho ha tirato due punizioncelle telefonate, Kakà ha sparato debole o fuori, sul fronte rossonero. Ma al 44' è successo l’episodio che ha condizionato la partita: Maggio ha atterrato da tergo Jankulovski lanciato sulla sinistra, si è beccato il secondo giallo ed è finito fuori. Del resto, il primo tempo è stato nervoso, tattico, senza molti sbocchi e non è stato bello da vedere. .(SEGUE). fz/gm/re 02-Nov-08 22:32 Reja nella ripresa ha inserito Aronica al posto di Hamsik, prevedendo una maggior pressione da parte dei rossoneri, in superiorità numerica, mantenendo tuttavia le due punte. Aronica è andato a sinistra, Contini si è accentrato. Ronaldinho (abbastanza deludente) al 4', su una
Roma, crisi e contestazione Paura per i figli di Spalletti ROMA - Quinta sconfitta consecutiva, nona in tredici gare, numeri di una stagione disastrosa e di una classifica che al momento vedrebbe la Roma in serie B. Spalletti & Co. non hanno più attenuanti e la tifoseria giallorossa è stanca di aspettare una riscossa che continua a non arrivare. La Roma pensava di aver scampato la contestazione visto che al rientro a Roma non c'erano tifosi ad spettare la squadra a Fiumicino. Ma la protesta c'è stata eccome, Molti tifosi si sono infatti presentati fuori dai cancelli del Fulvio Bernardini ad aspettare i giocatori che la società ha deciso di mandare a casa (seguendo il consiglio di Spalletti, contrario al ritiro) con le famiglie. Intanto Spalletti, ieri, uscendo dal campo d’allena-
mento, ha detto ad alcuni tifosi: «Sono preoccupato anche io, anche i giocatori sono dispiaciuti di questa situazione. È imbarazzante sia per noi che per loro, nello spogliatoio li ho visti molto tristi. I ragazzi continuano ad allenarsi, aspettando la situazione positiva. Ci mettono il massimo impegno. Sono preoccupato anche io. So che ci vuole tranquillità per arrivare a certi risultati. Mio figlio ha fatto a botte due volte per la Roma, perchè i compagni di scuola lo prendono in giro. Entrambi i miei figli non vogliono più uscire di casa perchè hanno paura. E' vero, noi siamo privilegiati, ma in queste situazioni ne risente anche la vita privata. Va bene contestare, ma va sempre fatto in modo civile».
corta respinta della difesa del Napoli, ha impegnato Iezzo in una difficile parata a terra e, insomma, è parso chiaro come la partita fosse cambiata. Santacroce, dopo uno scontro con Ronaldinho, è uscito in barella ed è stato sostituito da Pazienza. Il Milan si è insediato nella metà campo partenopea, cercando di superare gli spazi sempre più ristretti. Al 13' però è andato al tiro Lavezzi sopo un’iniziativa di Denis. Un tiro di Gattuso è stato deviato incidentalmente da Kakà fuori. Il colpo di scena al 38': Kakà da destra, mani di Pazienza, rigore suggerito dall’assistente. Kakà ha tirato centrale e Iezzo ha deviato. Ma al 41' una punizione di Ronaldinho è stata deviata da Denis nella propria porta e Denis ha infilato Iezzo. Poi nel finale Garganno ha sfiorato il palo. Così va il calcio e il Milan è passato dalla stalle delle prime due giornate alle stelle dopo dieci gioirnate.
scato un meccanismo di incitamento che ha ulteriorREGGIO CALABRIA - In mente moltiplicato le forze Reggina-Inter non c’è stato in campo. Proprio contro proprio il tempo di annoiar- l’Inter, quindi, la sconfitta si. Dal pre-partita ricco di che ha tanto di amaro, è alpreparativi e motivo di sod- trettanto dolce perché ha disfazione per l’arrivo della mostrato, nella brutta sorgrande Inter, alla gara in- te, una volto diverso della tensa nella cronaca con tan- squadra. In pratica, è scatti colpi di scena, al dopo par- tata finalmente la molla che tita con il maldestro inter- società, pubblico e ambiente vento del sindaco nei con- si attendevano. E’ vero che fronti di Mourinho, le scuse l’Inter suscita motivazioni di rito e le dichiarazioni diverse, ma è anche vero pungenti del presidente Fo- che la Reggina non può titi che civilmente, le ha can- rarsi più indietro perché la prestazione fortate al signor De nita contro l’InMarco che come ter deve essere si legge dapperripetuta anche tutto, ha lesinanelle prossime to il cartellino gare. In quelle giallo nei conpiù abbordabili fronti dei giocaper conquistatori dell’Inter, re al più presto i punendo oltre punti salvezza e misura la Regin quelle meno gina che avrebfacili per tentabe meritato ben re, come è stato latro risultato e contro la Fiotrattamento. rentina ed anQuel che più che sabato scorbalza evidente so, di racimolaagli occhi di tut- Ciccio Cozza re anche punti ti, dopo la brutta gara di Napoli, è la pre- apparentemente proibiti. stazione della squadra che Al cospetto dei nerazzurri, ha reagito alla grande, pun- la Reggina sembrava spacta nell’orgoglio, sul passivo ciata, ma guai a commettedi due gol dopo appena dieci re questi errori di supervaminuti di gara. Come al soli- lutazione dell’avversario. to, la sufficienza di alcuni Anche le formazioni ben dogiocatori anche nel sempli- tate come quella di Mourice controllo di un pallone o nho possono perdere la busdi un anticipo, ha regalato sola e manifestare qualche ai nerazzurri il doppio van- punto debole. La Reggina taggio che avrebbe potuto ha saputo mettere a nudo essere più congruo se Qua- quelli dei suoi ultimi avverresima non avesse colpito il sari, andando a pareggiare palo in pieno. Una serie di un confronto, difficile per regali, scaturiti da errori qualsiasi avversaria, non imperdonabili visto il mo- solo provinciale. Basti mento critico della squa- guardare la determinaziodra, che avrebbe potuto ne che hanno messo in camchiudere la partita in netto po i tre giocatori del reparto anticipo. La Reggina, però, offensivo per rendersene ha reagito in maniera di- conto. La Reggina non è più versa alla malasorte e grazie allo scossone dato da due quella di Napoli, aggressidei suoi giocatori più rap- vità e determinazione sono presentativi, Cozza e Brien- di nuovo le sue prerogative za. I due, assieme alla punta salvezza. Ad Orlandi resta il Corradi, una spina nel fian- compito di sollecitare la dico della difesa interista, fesa che deve essere più athanno dato il via ad una del- tenta nel controllo della palle rimonte più entusia- la e soprattutto, non deve smanti della storia calcisti- giocare con la leggerezza di ca della Reggina, raggiun- chi pensa di avere raggiungendo sul 2-2 la forte for- to chissà quale personalità mazione di Mourinho, tra- o maturità tecnica che, in scinando e esaltando la pla- taluni momenti, invece, tea del ‘Granillo’ che dopo non appaiono così scontati essersi spazientita per i come si potrebbe credere. In continui errori di leggerez- campo, bisogna continuare za, ha trovato la forza e l’en- ad essere umili e giocare tusiasmo per tifare. Questa con la massima concentravolta è stata la squadra che zione. Basta riguardare il ha trascinato il pubblico al filmato dei primi minuti di tifo ed il pubblico ha inne- gara per rendersene conto.
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica
10ª giornata Marcatori
Benevento-Marcianise Rinv. Stasera, ore 20:45
Foggia-Arezzo
2-1
Foligno-Pescara
0-0
31'pt Del Core (F); 5'st Martinetti (A), 40'st Mancino (F)
Gallipoli-Cavese
5-1
30'pt Tarantino (C); 5'st Cangi (G), 17'st Ginestra (G), 21'st e 46'st Di Gennaro (G), 37'st Mounard (G)
Juve Stabia-Pistoiese
0-0
Paganese-Perugia
2-1
Potenza-Sorrento
1-1
Taranto-Crotone
0-1
2'st e 32'st Di Cosmo (Pa), 43'st Mazzeo (Pe) 25'pt Mirtaj (S); 2' st Cozzolino (P) 43'st Russo
V. Lanciano-Ternana 45'st Bolic, 49'st Colussi
Prossimo turno
2-0
11ª giornata 09/11/08 ore 14.30
Benevento-Foligno Cavese-Potenza Crotone-V. Lanciano Perugia-Foggia Pescara-Paganese Pistoiese-Taranto R. Marcianise-Arezzo Sorrento-Juve Stabia Ternana-Gallipoli
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AREZZO CROTONE FOGGIA GALLIPOLI BENEVENTO SORRENTO PAGANESE PESCARA PERUGIA CAVESE TARANTO TERNANA R. MARCIANISE FOLIGNO JUVE STABIA V. LANCIANO PISTOIESE POTENZA
21 21 19 17 15 15 15 15 14 14 12 11 11 11 9 9 6 5
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6 RETI: Baclet (Arezzo) 5 RETI: Ginestra (Gallipoli); Scappini (Ternana) 4 RETI: Chianese (Arezzo); Espinal, Russo (Crotone); Salgado (2) (Foggia); Di Gennaro (Gallipoli); Mazzeo (Perugia); Cozzolino (2) (Potenza); Rigoni (1) (Ternana) 3 RETI: Bondi (Arezzo); Castaldo L., Clemente (Benevento); Del Core (1) (Foggia); De Paula (Foligno); Cangi (Gallipoli); Agnelli (Sorrento); Dionigi (1) (Taranto) 2 RETI: Terra (Arezzo); Bueno (Benevento); Aquino, Bernardo (Cavese); Basso, Caetano (Crotone); Mounard (Gallipoli); Biancolino (1), Peluso (J.Stabia); Caracciolo, Di Cosmo, Lasagna (Paganese); Cutolo (Perugia); Felci, Simon (Pescara); Cammarota (Potenza); Giampaolo, La Vista, Myrtaj (Sorrento); Micco (Taranto); Bolic, Morante (1), Oshadogan (V.Lanciano)
-3 -10
Non basta Martinetti per evitare all’Arezzo di Cari la prima sconfitta stagionale
Foggia super: cuore e spettacolo In dieci uomini i rossoneri fermano la capolista FOGGIA AREZZO
2 1
Fari sul Benevento Posticipo in diretta tv
FOGGIA (4-2-1-3) : Bremec 6; Colombaretti 7, Lisuzzo 7, Zanetti 7, Pezzella 6; D'Amico 7, Coletti 6; Pecchia 6; Piccolo 6 (28' pt Mancino 7), Salgado 7 (46' st Burzigotti sv), Del Core 7 (1' st Troianiello 7). A disp.: Coscia, Colomba, Mattioli, Germinale. All.: Novelli 7. AREZZO (4-4-2) : Marconato 6, Bricca 7, Terra 6, Fanucci 6, Grillo 7 (26' st Cavagna), Bondi 6, Miglietta 6 (30' st Matute sv), Beati 6, Croce 6 (1' st Martinetti 7), Chianese 6, Baclet 6. A disp.: Lancini, Conte, Doga, Vigna. All.: Cari 6. ARBITRO : Paparazzo di Catanzaro 4. RETI : pt 31' Del Core (F); st 3' Martinetti (A), 37' Mancino (F). NOTE : terreno in discrete condizioni, giornata quasi primaverile, spettatori sugli spalti 4.800 circa di cui 100 provenienti da Arezzo, incasso di 55mila euro circa. Espulso al 22' pt Coletti per doppia ammonizione. Ammoniti: Coletti, Beati, Baclet, Martinetti, Cavagna, Grillo. Angoli 7-6 per l'Arezzo. Recupero: pt 2'; st 3'.
SI GIOCA questa sera, con inizio alle ore 20.45 e diretta satellitare su Rai Sat Benevento - Marcianise. Gli uomini di Papagni sono favoriti dal pronostico e puntano a risalire la classifica per attestarsi in zone che più competono loro. Papagni può contare nuovamente su Cejas, Di Piazza e Tesser. Il tecnico giallorosso scioglierà gli ultimi dubbi solo stasera, ma sembra scontata la volontà di varare una formazione d’attacco, con il trio avanzato Clemente-Castaldo-Bueno. Unico assente, oltre al convalescente Evacuo, rimane il difensore Landaida. Fusi, invece, dovrebbe confermare il Marcianise con il modulo 44-2 visto contro il Foggia. Gli unici dubbi riguardano l’impiego di Piscitelli, tornato disponibile dopo l’infortunio, che potrebbe prendere il posto di Ciano, e quello di Manco in corsa per un posto da titolare da sottrarre, magari, a Di Napoli. BENEVENTO (4-3-3): Gori; Aquilanti, Ferraro, Ignoffo, Colombini; Cejas, De Liguori, Palermo; Clemente, L. Castaldo, Bueno. A disp.: Corradino, Cattaneo, Statella, Cinelli, Carloto, Imbriani, Di Piazza. All.: Papagni. INDISPONIBILI: Evacuo, Landaida. SQUALIFICATI: nessuno. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Porpora, Vanacore; D’Ambrosio, Di Napoli, Romano, Russo; Galizia, Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Murolo, Della Ventura, Montanari, Manco, Tedesco. All.: Fusi INDISPONIBILE: Poziello. SQUALIFICATI: nessuno. ARBITRO: Colasanti di Siena. ASSISTENTI: Fiorucci e Mascherano. L’esultanza del Foggia dopo il gol del 2-1
FOGGIA - Alla fine il Foggia è più forte di tutto. Dell'Arezzo, che subisce la prima sconfitta. E dell'arbitro Paparazzo, che rovina una partita che da sola valeva il biglietto di tutta la Prima divisione. Partita d'altri tempi, bella nel primo tempo, epica nella ripresa. Col Foggia che in inferiorità numerica riesce nell'impresa di zittire la capolista e battere un collaboratore di linea poco incline allo spettacolo: alla fine i fuorigioco saranno 21, 14 del Foggia e 7 dell'Arezzo. All'inizio è solo Foggia: all'8' Pecchia dialoga con D'Amico, si inserisce Piccolo ma
la sua corsa viene frenata dall'uscita di Marconato. Al 23' l'episodio che decide l'incontro: Coletti interviene in maniera scomposta su Beati, fallo ingenuo perché l'azione aretina non avrebbe portato da nessuna parte: seconda ammonizione, rosso che lascia il Foggia in dieci. Novelli corre ai ripari, cambia Piccolo per Mancino per tenere la squadra accorta ma non rinunciataria. E paradossalmente l'espulsione infiamma il match, anzi il Foggia. Al 31' contropiede bene impostato da D'Amico, una volta servito
Del Core avrebbe due chance: servire Salgado solo in area, provare la soluzione personale: sceglie per quest'ultima, trova il piede di uno dei difensori dell'Arezzo (forse Terra) e la palla s'impenna in modo imprendibile per Marconato. Vantaggio meritato, ma l'Arezzo non sta a guardare. Al 43' dai e vai, Miglietta scambia con Croce che lancia Grillo: solo davanti a Bremec, la palla esce di poco. Nella ripresa entra il temuto Martinetti, e manco a farlo apposta lascia il segno poco dopo il suo ingresso. Al 3'
Chianese, gli serve una palla che deve solo essere spinta: è il pareggio dei toscani. Cinque minuti dopo Bondi scaglia da 25 metri un bolide che finisce fuori di pochissimo, ma è solo il preludio all'assedio. Dal 21' al 26' l'Arezzo schiaccia in area il Foggiai e manda in campo tutte le punte di cui dispone. Al 29' Martinetti si sgancia e tira, Bremec si salva in angolo. Poco dopo Cari manda in campo Matute, ora la prima linea è composta da 4 uomini. Peccato di presunzione, si eccepirà. Perché è qui che comincia la partita di Co-
lombaretti, l'esterno rossonero viene trascurato e diventa la vera spina nel fianco dell'Arezzzo. Al 32' proprio Colombaretti lancia Troianiello, cross e Salgado segna ma l'arbitro annulla perché la palla sembrerebbe uscita al momento del lancio (da verificare: fermo immagine e foto dei reporter a bordo campo dicono di “no”). Arbitro e collaboratore di linea incendiano la partita, le ammonizioni diventano sette, l'Arezzo alza ancora il proprio baricentro e a questo punto perde la partita. O meglio, il Foggia compie
l'impresa: più di rabbia che di testa, più di cuore che di gambe. Al 37' Pecchia per Salgado, la difesa cincischia e Mancino si ritrova solo davanti al portiere: punta piena sotto la traversa, rete e vittoria in fin dei conti meritata anche se l'Arezzo ha dimostrato tutto il suo carattere. Dieci palline sul commento, partite del genere fanno bene al calcio. Al di là di chi abbia vinto, nonostante gli arbitri non riescano a sentirsi strumenti e non mezzi. Manuel Piantoni sport@luedi.t
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Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Un altro gol di Cozzolino tiene agganciato il Potenza alla salvezza
E segna sempre lui Gara dai due volti: bene il Sorrento in avvio POTENZA SORRENTO
Myrtaj porta in vantaggio i costieri nel primo tempo Nella ripresa si svegliano i rossoblù e pareggiano il match
1 1
POTENZA (4-4-1-1): Gropponi 6; Lolaico 6 Cuomo 6 Di Bella 6.5 Sabatino 6; Vianello 5 (1’ st Berretti 6) Cammarota 6 Prevete 6 Volpe 5 (1’st Delgado 5.5); Nolè 5.5 (32’ st Masini sv); Cozzolino 7. A disp. Tesoniero, Patarini, Montesanto, Dei, Masini. All. Gautieri SORRENTO (4-4-2): Botticella 6; Vanin 6.5 De Martis 5.5 Minadeo 6 Panarelli 6; Strambelli 6 (24’ st La Vista 6.5) Nicodemo 6.5 Agnelli 6 Fialdini 5.5 (44’st Angeli sv); Myrtaj 7 Biancone 6 (39’ st Giampaolo sv). A disp. Spadavecchia, Lo Monaco, Maiorano, Ripa. All. Simonelli ARBITRO: Manera di Castelfranco V. Guardalinee: Cucchiarini-Maruccia RETI: 25’ pt Myrtaj (S), 3' st Cozzolino (P) NOTE: Spettatori 2000 circa. Amm.: Nicodemo (S), Myrtaj (S), Strambelli (S), Biancone (S), Cammarota (P), Panarelli (S) Delgado (P). Angoli 3-1. Recuperi 0’pt, 5’st SEGNA sempre lui. Per la quarta volta. Giuseppe Cozzolino rialza e dà speranza a un Potenza che era sotto di una rete contro il Sorrento proprio nel momento migliore della gara (in avvio di ripresa). Suona la carica, dà la scossa a una squdara fino ad allora messa sotto dal Sorrento, arrembante sulle fasce laterali (il punto debole del Potenza, specie sul versante Volpe-Sabatino) e poco concreta nel portare a termine alcune buone occasioni da rete. Finisce però 1-1, perchè una volta raggiunto il pareggio i rossoblù hanno solo la fiammata che porta Sabatino vicino al gol del 2-1 (super-Botticella, nell’occasione). Poi finisce lì, verso il quarto d’ora della ripresa, con un pareggio che va comunque letto nell’ottica della continuità, specie se preso contro una signora squadra quale quella di Simonelli. Squadre che vincono (o
In alto il gol di Cozzolino. Qui sopra Botticella in uscita e sempre Cozzolino che impegna la difesa ospite (Mattiacci)
convincono) non si cambiano: Gautieri conferma in toto l’undici che ha pareggiato a Castellammare, mettendo in panchina tanto Dei, quanto Montesanto. Con il senno del poi, le perplessità aumentano. Simonelli presenta solo la novità Biancone in attacco, accanto a Myrtaj. Il sacrificato di turno è Giampaolo. Prime fasi di studio, poi è al 6’ Biancone a fallire una clamorosa palla gol. L’attaccante fugge via sul filo del fuorigioco ma a tu per tu con Groppioni lo scavalca con un pallonetto che finisce incredibilmente fuori a porta sguarnita. La reazione del Potenza è immediata, ma Minadeo ferma Nolè (senza commettere fallo) in prossimità di Botticella, dopo l’assist di
Cozzolino, e lo stesso attaccante si allunga la palla, dopo essere sfuggito alla guardia di Panarelli. Tutto in cinque minuti. Il Sorrento si fa comunque preferire per le giocate in rapidità sull’asse Nicodemo-Strambelli o AgnelliFialdini. Gli esterni potentini, specie Vianello e Volpe, non spingendo in nessun modo, consentono di fatto agli avversari che si ritrovano di fronte, di poter agire con inconsueta libertà di movimento, senza assilli difensivi. La squadra di Simonelli, comunque, predilige molto il taglio in profondità per i due attaccanti, che giocano spesso sul filo dell’offside. Il primo tentativo a rete, con parata di Botticella, è di Vianello (20’), ma è lento; tocca invece a Cozzolino far
sussultare il Viviani. Liscio di testa di De Martis, diagonale angolatissimo del centravanti e palla fuori di un soffio (21’). Proteste rossoblù per un atterramento di Cozzolino ad opera dell’incertto De Martis (22’), ma Manera fa proseguire. Il Potenza ci prova più con la veemenza che con la costruzione di idee, il Sorrento si difende perciò con ordine e riparte in maniera devastante, approfittando del valore aggiunto dei costieri rispetto ai padroni di casa: le corsie laterali. Azione bellissima, tocchi in velocità, sovrapposizione tra Strambelli e Vanin e cross precisissimo per il tocco al volo di Myrtaj sul primo palo (25’). Vantaggio legittimo per la qualità del gioco e le idee dei campani.
La reazione del Potenza è rabbiosa, ma non costruttiva. Cozzolino (34’) ci prova dai 20 metri, ma la sfera finisce fuori di un soffio. Una punizione di Nolè è deviata con i piedi da Botticella (37’). Ennesima occasione che legittima il rammarico del Potenza per non essere riuscito a fare gol. La squadra di Simonelli lascia scorrere il tempo fino all’intervallo a cui giunge, per la verità, con un vantaggio largo nonostante l’ottima impressione. Particolarmente cinica la squadra costiera (due tiri un gol), poco concreta e ingenua quella di casa. Serve una scossa e Gautieri prova a darla in avvio di ripresa togliendo gli evanescenti Vianello e Volpe, per inserire Delgado e Ber-
retti. Potenza con il 4-3-3 con l’italospagnolo (incubo di Simonelli, dopo quel gol promozione) e Nolè a ridosso di Cozzolino. Nessun cambio da parte del professore sorrentino. Parte all’arrembaggio la squadra di casa, stringe d’assedio il Sorrento e trova subito il pareggio (3’). Assist di Delgado per Cozzolino che trova il diagonale vincente, sia pur deviato da Vanin. Scelta vincente quella di Gautieri che aveva compreso l’isolamento del suo centravanti per tutto il primo tempo. Potenza arrembante: uno-due Nolè-Sabatino, diagonale sul quale si oppone alla grande Botticella (5’). E’ il periodo più intenso della giornata potentina. Squadra che sembra trasformata. Ma dura appena un quarto d’ora, poi i ritmi iniziano a calare Proprio come accaduto nella prima frazione di gioco, se non pressato il Sorrento gioca bene: il solito Myrtaj prova a scuotere i suoi con un diagonale a lato. Successivamente, prima con un tiro dalla distanza, poi con un pallonetto da posizione molto defilata, è il nuovo entrato Lavista a mettere i brividi a Groppioni (25’ e 27’). Gautieri mette dentro Masini per Nolè e torna a una squadra più coperta, con il modulo iniziale, nel quale Delgado e l’argentino vanno sulle corsie e Berretti a ridosso del centravanti Cozzolino. Ma si accontenta anche il Sorrento e la noia dei minuti finali è interrotta solo da una conclusione di Berretti, alta (39’). Finisce in parità, la classifica si muove, anche se il Potenza resta inesorabilmente ultimo in classifica. C’è chi ha detto che il punto è buono sulla strada che deve portare alla salvezza, al contrario di chi pensa che in casa il Potenza debba sempre vincere. Questo 1-1 è lo specchio fedele di quanto visto in campo. Va accettato per come è maturato e serve per non perdere morale. Alfonso Pecoraro
a cura del Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria Per l’Età Evolutiva
Psicopatologia dello sviluppo ed evoluzionismo L'anno prossimo, il 2009, ricorre il bicentenario della nascita di uno dei pensatori che ha maggiormente trasformato il modo di pensare moderno: Charles Robert Darwin, nato nel 1809 e morto nel 1882. La teoria dell'evoluzione rappresenta per le scienze della vita una cornice di riferimento unitaria, un quadro esplicativo affidabile per comprendere e integrare fenomeni anche molto diversi fra loro. Ma quale è stato - e quale potrebbe essere - l'impatto del pensiero Darwiniano sulla psicologia e sulla psicopatologia dello sviluppo? Il “nucleo Darwiniano” fondamentale poggia su tre principi: variazione, ereditarietà e selezione naturale. Sebbene le variazioni siano casuali, la selezione opera nel senso di un migliore adattamento all'ambiente, adattamento che spesso rappresenta un compromesso con i vincoli strutturali degli organismi e con la loro storia pregressa. Negli ultimi decenni la prospettiva evoluzionistica ha fornito nuovi modelli interpretativi anche in medicina e psicologia. Ad esempio, alcuni disturbi si manifestano durante i primi mesi di gravidanza nella maggior parte delle donne in tutti i paesi del mondo; i sintomi includono nausea, vomito e avversione per alcuni cibi. Alcuni ricercatori hanno evidenziato come questi fenomeni in gravidanza possano essere meglio compresi come un adattamento per proteggere la salute del feto. Questo in quanto: a) le donne nel mondo attuale acquisiscono l'avversione al cibo che presenta la maggiore presenza di tossine; b) si manifestano nel periodo in cui il feto è più suscettibile agli effetti di sostanze teratogene; c) sembrano essere universali; d) le donne che hanno questi disturbi sembrano avere anche un minor livello di aborti spontanei, rispetto a donne che non li presentano. Pertanto un fenomeno per molto tempo visto come uno stato disfunzionale, è attualmente considerato un meccanismo di adattamento funzionale a proteggere lo sviluppo del feto. Sebbene i disturbi della gravidanza rappresentino un reale disagio, l'effetto prodotto è un feto protetto dalle tossine ambientali, che potrebbero compromettere il suo sviluppo. Paradossalmente la Taladomide, il farmaco che, se assunto nelle prime fasi della gestazione, causa gravi deformità agli arti dei neo-
nati, era stato prescritto alle donne incinte proprio per alleviare i sintomi dei disturbi gravidici. Anche alcuni psicologi e psichiatri hanno tentato di ripensare la loro disciplina alla luce delle ipotesi evoluzionistiche. Gli psicologi evoluzionisti hanno ipotizzato che i “meccanismi psicologici” di adattamento all'ambiente rappresentino l'anello mancante per la comprensione dell'evoluzione del comportamento umano (Cosmides e Tooby, 1987). La selezione naturale opererebbe soprattutto negli esseri umani a livello cognitivo: privilegiando programmi per l'elaborazione delle informazioni evoluti per risolvere problemi nel mondo reale. Questi meccanismi, definiti “Darwinian algorithms” (algoritmi Darwiniani), sono evoluti per risolvere problemi adattativi specifici affrontati dai nostri antenati nel cosiddetto EEA, enviroment of evolutionary adaptedness, l'ambiente di adattamento evoluzionistico. Pinker (1997) ha così sintetizzato questa prospettiva: “la mente è organizzata in moduli o organi mentali, ciascuno dei quali con un design specializzato che fa di esso un esperto in un'area di interazione con il mondo. La logica di base dei moduli è specificata dal nostro programma genetico. Le loro operazioni sono state configurate dalla selezione naturale per risolvere i problemi della vita dei cacciatori e raccoglitori dei nostri antena-
ti in gran parte della nostra storia evoluzionista”. Sarebbero stati proprio questi processi cognitivi, insieme ad altre competenze psicologiche specie specifiche degli esseri umani, a permettere nuove forme di adattamento all'ambiente attraverso costruzioni sociali e culturali complesse sempre più funzionali. La “Psicologia evoluzionista dello sviluppo”, pur accogliendo le idee fondamentali della psicologia evoluzionistica, ha apportato alcuni fondamentali elementi di novità: la comprensione dello sviluppo psichico, tipico e atipico, implica l'espressione di programmi geneticamente determinati, originati dall'evoluzione, in interazione con l'ambiente fisico e sociale di un individuo nel corso del suo sviluppo, l'ontogenesi, L'idea centrale della Psicologia evoluzionista dello sviluppo è l'esistenza di pressioni adattative differenti in tempi differenti dell'ontogenesi.Questa prospettiva può permetterci di meglio comprendere la funzione adattativa dell'immaturità cognitiva del bambino o l'importanza del gioco nel modulare lo sviluppo infantile, integrando gli aspetti universali dello sviluppo con le variazioni delle caratteristiche individuali ed ambientali. Ad esempio, gli effetti che i genitori hanno sullo sviluppo della personalità e sulla socializzazione dei loro figli è complessa e non sempre di tipo diretto. Ricercatori che si
muovono all'interno della prospettiva evoluzionistica hanno ipotizzato che anche fattori esterni alla famiglia, come il rapporto con i pari, esercitino un ruolo fondamentale nella socializzazione dei bambini ( Harris, 1995; Scarr, 1992). Scarr (1992) ha inoltre ipotizzato che un “super parenting”, da parte di genitori perfetti, non sia necessario per crescere un bambino ben adattato. I bambini (almeno quelli senza rilevanti disturbi del neurosviluppo) possono infatti tollerare un'ampia gamma di stili genitoriali e crescere come adulti ben adattati. Gli stili di sviluppo dei bambini sono resistenti alle variazioni del modello di educazione fornita dai genitori. I bambini cercano ambienti che siano compatibili col proprio genotipo, ed è questo ambiente genotipo-compatibile, il principale responsabile della configurazione del comportamento e della mente del bambino. Non esiste quindi una unica narrazione evoluzionista per il ruolo dei genitori e di altri agenti culturali sulla socializzazione dei bambini, ma una prospettiva evoluzionista può però fornire utili elementi per comprendere le diverse modalità con cui i genitori trattano i propri figli. Questo approccio può anche permettere di identificare e comprendere le diverse strategie usate in adolescenza per affrontare problematiche quali la sessualità e la ricerca di un partner. In alcuni paesi e gruppi sociali comportamenti sessuali a rischio e gravidanze in adolescenza hanno assunto caratteristiche di emergenza sociale. Considerare la precoce attività sessuale di alcuni adolescenti come una strategia riproduttiva funzionale in ambienti imprevedibili e con alti livelli di stress, può permettere di vedere il problema delle gravidanze precoci in una luce differente, ed intraprendere strategie efficaci ad affrontare il problema. Leggere problematiche come questa in una prospettiva evoluzionistica, che pone l'accento sul significato di adattamento all'ambiente di alcuni meccanismi psicologici, può aiutarci a non stigmatizzare comportamenti differenti rispetto a quelli “tipici” di una specifica classe sociale (spesso la stessa cui appartengono i ricercatori e gli scienziati sociali). dr. Giovanni Valeri, neuropsichiatra infantile - ASL Roma H.
A.LU.TE.R.P. (Associazione Lucana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica) È un'Associazione costituitasi grazie alla passione, che ha legato, negli anni, tutti gli studenti del corso di laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica di Matera. Tale passione si è unita al desiderio di tutelare e valorizzare quella che è diventata poi la propria professione. Il tecnico della riabilitazione psichiatrica è una figura professionale che, attraverso un lavoro svolto all'interno di un équipe multidisciplinare, opera sulle famiglie e sul contesto sociale delle persone con disturbo psichico allo scopo di favorirne il reinserimento nella società attraverso un miglioramento della loro qualità di vita. Il suo intervento abilitativo/riabilitativo non si esplica solo
nell'ambito della Psichiatria ma anche nell'ambito della Neuropsichiatria Infantile, della Doppia Diagnosi e soprattutto nel campo importante della Prevenzione, relativa all'età adolescenziale, al fine di promuovere le relazioni di rete per favorire l'accoglienza e la gestione di situazioni a rischio di patologie manifeste.Tale figura, da molti ancora sconosciuta, è tra le professioni sanitarie riabilitative che ancora non possiedono un proprio ordine.Tra gli scopi dell'Aluterp troviamo: la promozione della figura professionale del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica favorendone lo sviluppo e la tutela, l'individuazione e l'aggiornamento delle sue modalità e dei suoi campi d'azio-
Informazioni sul Dipartimento Unità Operativa Ospedaliera (UOO) di Matera e Direzione del Dipartimento presso Presidio Ospedaliero “Madonna delle Grazie” Tel/fax 0835.253357 Unità Operativa Territoriale (UOT) dell'asl n.4 di Matera c/o Punto Sanità P.za Firenze Tel. 0835.253408 - Fax. 0835.259443 UOT dell'ASL n.1 di Venosa c/o Dipartimento Materno- Infantile Tel. 0972-39111 Fax. 0972-39271 UOT dell'ASL n.3 di Lagonegro c/o ASL n.3 di Lagonegro Tel. 0973-621830 Fax. 0973621840 UOT dell'ASL n.5 di Montalbano j.co c/o Distretto Sanitario di Policoro Tel. 0835986421 Fax. 0835-973692 U.O.O. dell'ospedale “S.Carlo” di Potenza c/o U.O. di Pediatria dell'Az. Ospedaliera Tel. 0971-613560 Fax. 0971-612879
L'utente può accedere al servizio di Neuropsichiatria infantile dell'ASL n.4 di Matera per effettuare una prima visita ambulatoriale mediante prenotazione al CUP regionale previa richiesta del medico curante, ai numeri verdi: 848.821.821 (da rete fissa) 0971.471373 (dai cellulari). Il ricovero in day hospital sarà programmato dai medici del servizio dopo la prima visita in ambulatorio. La famiglia verrà contattata direttamente dal servizio di neuropsichiatria infantile.
www.aslmt4.it/dinpee/index.htm e-mail: dinpee@rete.basilicata.it
ne; inoltre nel raggiungimento di tali obiettivi l'Associazione si propone di promuovere incontri-studio, dibattiti, seminari riguardanti le tematiche oggetto degli scopi sociali. I membri dell'Aluterp effettuano una loro continua formazione e intrattengono rapporti con Associazioni dei colleghi presenti in diverse regioni d'Italia. Inoltre sono aperti al confronto con le Associazioni e gli Enti che operano nel proprio territorio in quanto è solo con il confronto, con la collaborazione e con il sostegno reciproco che è possibile la tutela di un bene collettivo: la salute mentale. Anna Maria Grieco Tesoriere dell'Aluterp
L'ombra di Darwin Come rilevò Sigmund Freud in “Introduzione alla Psicoanalisi” (1915-17) nella coscienza umana si produsse una profonda mortificazione quando «la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione e, gli dimostrò la sua provenienza dal regno animale e l'inestirpabilità della sua natura animale». L'ostilità che ancora circonda il pensiero di Darwin è certamente legata a questa componente psicologica, ma si associa anche ad altri aspetti sgradevoli e politicamente scorretti impliciti nei tre principi fondamentali di variazione, ereditarietà e selezione naturale su cui poggia il pensiero Darwiniano. La variazione, che oggi chiamiamo mutazione genetica, è connotata dal caso e produce effetti non controllabili positivi o negativi. L'ereditarietà di questi caratteri acquisiti e il loro trasmettersi tra le generazioni sembra fornire una base scientifica ai sostenitori delle teorie delle differenze razziali di infausta memoria. La selezione naturale infine può legittimare la competizione tra gli esseri umani e l'eliminazione fisica del più debole o meno adattato. Da molti millenni la specie umana pur restando saldamente legata alle sue radici biologiche ha intrapreso un percorso socio-culturale che le ha permesso non solo un adattamento all'ambiente, ma di operare radicali modificazioni dell'ambiente stesso. La scienza e la tecnologia, in particolare applicate alla medicina, sembrano in qualche modo voler mitigare le leggi Darwiniane, limitando l'effetto delle mutazioni negative e riducendo attraverso l'ambiente i rischi legati all'ereditarietà. Inoltre la selezione naturale sembra essersi radicalmente ridotta, grazie alle migliorate condizioni di vita e al controllo delle nascite. L'insieme di questi fenomeni ha portato alcuni autori a parlare, forse a ragione, di fine dell'evoluzione biologica della specie umana, sostituita da una tumultuosa evoluzione socio-culturale. Charles Darwin potrebbe però obiettare che, proprio una o più piccole variazioni biologiche dovute al caso, hanno determinato la caratteristica specifica della specie umana che ha innescato questo processo ormai irreversibile: la capacità di stabilire relazioni interpersonali di condivisione di interessi e di cooperazione. Dr. Carlo Calzone Direttore DINPEE
NEWS Auditorium ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, 8, 22 novembre e 13 dicembre 2008. Corso di formazione in “Strumenti di screening per i disturbi del neuro-sviluppo e psicopatologici nella prima e seconda infanzia”. Il corso si propone di formare i Pediatri di libera scelta sull'uso di strumenti da utilizzare nel corso dei periodici bilanci di salute per identificare precocemente i disturbi del neuro-sviluppo e psicopatologici nella prima e seconda infanzia. Calambrone (PI), ottobre/dicembre 2008. Corso di Formazione in “Le funzioni di base nei disturbi neuropsicologici: diagnosi e riabilitazione in età evolutiva” organizzato dall'IRCCS Stella Maris di Pisa. Info e contatti: http://www.inpe.unipi.it/didattica/corsi; paola.morganti@inpe.unipi.it. Ostuni (Br), 21 e 22 novembre 2008. Convegno “Il disturbo autistico dall'infanzia all'età adulta” organizzato dall'IRCCS E.Medea - La Nostra Famiglia. Info e contatti: http://www.emedea.it/formazione/corsi_convegni/doc_convegni/1108autismo_ostuni.pdf. Cassola (VI), 21 e 22 novembre 2008. Seminario Internazionale “Disturbi dello spettro autistico: dalla ricerca scientifica alla vita quotidiana” organizzato dall'ASL 3 di Bassano del Grappa. Info: bitart2002@libero.it e www.sinpia.it. Milano, 28 novembre 2008. Convegno “Esordio della psicosi, servizi e società: diritti e doveri” organizzato dall'Az. Osp. Niguarda Ca' Grande. Info: congress@tmtworld.it.
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Sport Le pagelle Vianello e Volpe da 5. Delgado si perde col passare dei minuti
Lunedì 3 novembre 2008
Corsie laterali in panne Nolè assai altalenante. Di Bella bravo GROPPONI (6) - graziato da Biancone in avvio, non può nulla sul tocco a distanza ravvicinata di Myrtaj. LOLAICO (6) - ci pensa lui ad andare in percussione, visto che Vianello latita. Mette un buon pallone, una volta, perde l’attimo buono, su un servizio di Cammarota, un’altra. Quantomeno è lì.
Groppioni spettatore Lolaico ci prova Sabatino male e bene
CUOMO ( 6) - Myrtaj lo brucia sul tempo in occasione del gol, poi un po’ di approssimazione in fase di disimpegno. DI BELLA (6.5) - una distrazione in fase di disimpegno poteva creare danni al Potenza. Si oppone bene a un tiro di Fialdini e dimostra una padronanza assoluta del ruolo e dei movimenti. SABATINO ( 6) - parte decisamente bene, mettendo tre pezze consecutive su altrettante ripartenze del Sorrento. Ma che sia una giornata difficile lo si capisce immediatamente, anche perché Volpe non gli dà l’adeguata protezione. Vanin e Strambelli lo massacrano: lui non è un esterno di ruolo e va in bambola. Nella ripresa è un altro giocatore, e sfiora anche il gol. VOLPE (5 ) - un pesce fuor d’acqua, travolto dalla veemenza dei suoi due avversari. Non ripiega per proteggere Sabatino, si accentra troppo, non spinge, dando così la possibilità a Vanin e Strambelli di premere sulla corsia. DELGADO ( 5.5) - subito dentro il match. C’ha voglia e si vede. Assist per Cozzolino e gol del pari, ma anche un paio di sgroppate interessanti. Cala con il passare dei minuti, evidentemente per una carenza di corsa e di resistenza dopo il lungo infortunio e, peggio, si intestardisce nel dribbling e nell’azione personale. CAMMAROTA (6) - tanto fumo, poco arrosto. Almeno per tutto il primo tempo, quando controlla una quantità industriale di palloni non scegleindo mai la soluzione adatta. Beneficia del cambiamento di modulo con un centrocampo assai più dinamico e propositivo nella ripresa. PREVETE ( 6) - rispetto al solito trend un po’ più dinamico. Ma non si può distrarre, dal momento che in fase di impostazione, Agnelli e Nicodemo gli sono una spanna superiori e lo fanno faticare da matti. Cambia marcia nel secondo tempo, ma sbaglia un cross abbastanza semplice su una ripartenza finale. VIANELLO ( 5) - partita negativa. Ci aveva abituato nel recente passato a prestazioni migliori. Panarelli e Fialdini lo controllano senza nessun affanno. Cambio pressocchè scontato BERRETTI (6) - morde il freno. Contrasta con rabbia, chiede il pallone, ci prova dalla distanza. Con il suo ingresso anche Cammarota e Prevete crescono in rendimento. NOLÈ ( 5.5) - perde subito un pallone per un dribbling di troppo e fa storcere il muso, poi si fa anticipare mentre tenta la battuta a rete. Ancora si allunga un pallone abbastanza agevole. Non è in giornata, complice anche l’infortunio patito giovedì. Nel secondo tempo ci prova in un paio di circostanze dalla distanza. E’ assai altalenante. COZZOLINO (7) - diverse sponde, poi un assist non sfruttato da Nolè. Ancora un paio di conclusioni dai venti metri che mettono i brividi. Diciamo sempre le stesse cose: fa reparto da solo. Ma perché non gli si mette vicino un compagno d’attacco? Lo ha capito Gautieri che cambia il match nella ripresa. E lui prontamente ripaga col gol dell’1-1. Alfonso Pecoraro
Cammarota in azione
Il Potenza a inizio gara. A destra Nolè (Mattiacci)
Sport
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Spogliatoio Gautieri ammette le difficoltà sulle fasce
«Meritavamo di più» Simonelli ci scherza su: «Buon primo tempo»
«Quando ho letto Delgado ho detto: ‘nata vota» Simonelli
IL SORRENTO impatta per uno ad uno sul campo del Potenza. Un risultato che, nonostante la buona reazione della squadra di casa sotto di una rete alla fine del primo tempo e capace di pareggiare il conto con Cozzolino, lascia un po’ di rammarico nell’ ambiente rossonero. In effetti, la prestazione dei costieri può ritenersi soddisfacente quanto a mole di gioco espressa nel corso dei novanta minuti. Soltanto qualche pausa in alcuni frangenti come sottolinea il tecnico Simonelli in sala stampa. “Credo che il Sorrento – dice – abbia interpretato bene la gara nei primi 45 minuti. L’ occasione d’ oro fallita da Biancone e il gol di Mjrtay hanno premiato il nostro atteggiamento propositivo. Poi, come era logico aspettarsi, si è avuta la reazione del Potenza intenzionato a recuperare il match. Hanno trovato il gol del pareggio ad inizio ripresa, quando noi, forse, abbiamo subito un calo dal punto di vista mentale. Il punto,comunque, va bene. Ci consente di mantenere una certa continuità di risultati, quanto mai importanti. Il risultato è giusto? Onestamente non saprei dirlo. Poi le partite vivono di episodi e , a parte la rete di Cozzolino, il Potenza ha provato ad impensierci con dei tiri da lontano”.
In una di queste occasioni, ci ha provato Delgado, un giocatore che Simonelli ricorda bene. Fu suo, infatti, il gol che condannò il Benevento, allora allenato dal tecnico campano, alla sconfitta nella finale dei play-off di due stagioni fa al “Santa Colomba”. Scherzando, il tecnico si è detto preoccupato quando ha visto nelle distinta del Potenza il nome dello spagnolo. “’Nata vota (un’altra volta in napoletano, ndc) – ride Simonelli. Per fortuna questa volta è andata bene. A parte ciò, comunque, ora esaminiamo bene questo pareggio e cominciamo a lavorare sul prossimo impegno che ci vedrà opposti alla Juve Stabia. Una gara delicata che dovremo preparare con tutte le cautele possibili. E’ un derby. Tutto può succedere”. A proposito della Juve Stabia, c’è da dire che la squadra di Castellammare ha impattato ancora una volta in casa contro la pericolante Pistoiese. Dopo il pareggio con il Potenza ancora un nulla di fatto per una squadra costruita per vincere e che, invece, si ritrova nelle parti basse della classifica. Atmosfera, dunque, non molto tranquilla in casa delle vespe. La settimana sarà calda per gli uomini di Morgia. Lorenzo Corrado
Un punto guadagnato oppure due persi? Per come si erano messe le cose sicuramente si può propendere per la prima ipotesi anche se bisogna dire che il Potenza le ha tentate tutte per ottenere i tre punti. Soprattutto nella parte conclusiva del match con alcune ripartenze abbastanza importanti che meritavano miglior sorte e che sono state forse vanificate da un eccessivo personalismo di Nolè e Delgado che forse avrebbero potuto servire compagni meglio piazzati. Sta di fatto che ancora una volta i rossoblu hanno regalato quasi un tempo agli avversari prima di reagire all' inizio della ripresa. “ In effetti nel primo tempo abbiamo regalato qualcosa agli avversari perché non siamo stati aggressivi come avremmo dovuto essere per sterilizzare il loro gioco. Abbiamo consentito al Sorrento di sviluppare la manovra con eccessiva libertà senza mettere in campo la necessaria pressione alle loro iniziative. Basti pensare che in occasione della loro rete abbiamo permesso al Sorrento di partire dal limite della sua area e per 80 metri di avere il controllo del pallone fino alla conclusione dell'azione davanti al nostro portiere. E queste cose il Potenza non può permettersele. Nella ripresa siamo entrati i campo con un altro piglio e li abbiamo schiacciati nella propria metà campo. Raggiungendo il meritato pareggio e sfiorando il vantaggio in altre circostanze. Sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi perché hanno sviluppato buone trame, hanno creato occasioni e hanno tentato in tutte le maniere di arrivare alla vittoria”. Alla vigilia della partita si aspettavano scelte tecniche diverse da parte del tecnico Gautieri soprattutto in relazione all'utilizzo dei due ultimi arrivati Dei e Montesanto. Invece il tecnico ha preferito dare fiducia agli stessi uomini che avevano battuto la Pistoiese e pareggiato a Catellammare di Stabia. Creando un po' di delusione tra i tifosi che avrebbero preferito vedere in campo dal primo minuto sia Dei che si era presentato molto bene contro la Juve Stabia che Montesanto. “Le scelte sono il frutto del lavoro che abbiamo svolto durante la settimana e per quello che la squadra aveva saputo offrire anche nelle gare precedenti. Sono convinto che Dei e Montesanto ci daranno molto nel prosieguo del campionato perché dalle loro qualità e dall'esperienza maturata in tanti anni noi ci aspettiamo un contributo non indifferente. Però i due giocatori sono arrivati da 15 giorni e quindi non sono ancora nella condizione di reggere il ritmo di partite cosi tirate come quelle a cui è chiamato il Potenza. Con una settimana di allenamento in più saranno sicuramente pronti per essere utili alla mostra causa. Nel primo tempo gli esterni del Sorrento ci hanno creato più di qualche problema e per questo ho fatto la scelta di inserire altri due attaccanti che dovevano attaccare ed anche non permettere agli esterni avversari di riversarsi nella
Gautieri dà disposizioni. In basso Delgado, cui Simonelli ha dedicato una battuta
nostra metà campo. Mi pare che tutto sommato noi non abbiamo corso grandi rischi e che anzi potevamo addirittura vincere. Ad ogni buon conto posso dire che ci possiamo accontentare di questo risultato positivo perché ci consente di muovere la classifica e di continuare nella striscia positiva”. Il punto con il Sorrento va bene, ma sicuramente un pizzico di delusione rimane nel clan rossoblu che aveva accarezzato alla vigilia la concreta possibilità di abbandonare l'ultima posizione della classifica. Cosa che purtroppo
non è avvenuta anche perché la Pistoiese è riuscita, come i rossoblu una settimana fa, ad uscire con un punto dalla difficile trasferta di Castellammare di Stabia. La situazione rimane sempre difficile e fra sette giorni una trasferta contro una squadra che il Potenza troverà con il dente avvelenato dopo il pesante rovescio di Gallipoli. Contro la Cavese crediamo che non potrà più essere rimandato l'utilizzo dal primo minuto sia di Dei che di Montesanto. Rocco Sabatella
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Sport Spogliatoio Cozzolino ammette le difficoltà iniziali e la reazione
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«Ci è andata male» Potevamo vincere e non meritiamo questa classifica POTENZA – SORRENTO uno ad uno. Questo il verdetto del “Viviani” che, in sostanza, lascia l’ amaro in bocca nell’ ambiente rossoblù, proiettato alla conquista della seconda vittoria della stagione fra le mura amiche. Dopo il pareggio di Castellammare, infatti, era concreta l’ intenzione di successo per gli uomini di Gautieri, desiderosi di abbandonare il posto di fanalino di coda del raggruppamento. Contro Il Sorrento, invece, le cose si sono messe subito male quando Mjrtay ha trafitto, al termine di una pregevole iniziativa di gioco, il forte Groppioni. Per fortuna Cozzolino, ad inizio ripresa, ha riequilibrato il match. Un pareggio, dunque, dal sapore di mezza delusione. Rimane l’ unico fatto positivo: il Potenza conquista il terzo risultato utile consecutivo. Per ora accontentiamoci di ciò. Non è contento, comunque, lo stesso Cozzolino che, in sala stampa, si rammarica per un risultato che con maggiore convizione poteva risultare diverso. “Il gol era in fuorigioco? Non lo so. Intanto io l’ ho messa dentro. Nei primi quindici minuti abbiamo concesso troppo al Sorrento. Qualche occasione l’ abbiamo comunque creata. Siamo andati meglio nella seconda parte della partita. Dopo il gol, abbiamo cercato di spingere per tentare di agganciare, anche in extremis, la vittoria. Ci è andata male. Al tirar delle somme avremmo meritato qualcosa in più del pareggio. Prendiamo quello di positivo che ci concede questa partita. Intanto sono tre gare che non subiamo sconfitte. Una piccola striscia positiva che ci deve far pesare positivo per il futuro.
In alto Cozzolino, protagonista di giornata (Mattiacci)
Non meritiamo questa posizione in classifica. Se siamo tutto uniti credo che riusciremo nell’ impresa”. D’ accordo con Cozzolino sul
fatto che una mini striscia positiva è pur sempre qualcosa da salvare ma, a dire il vero, anche contro il Sorrento il Potenza ha mostrato i suoi limiti, evidenti so-
prattutto nella zona nevralgica del campo. La linea di centrocampo composta dalla coppia Cammarota – Prevete, con Vianello e Volpe sul-
le corsie esterne, quasi mai è riuscita ad arginare le iniziative di un ordinato Sorrento. Palle lunghe a scalvalcare la metà del campo e mancanza di un organizzatore capace di dialogare con il solo Cammarota. A questo punto ci viene spontaneo affermare: come mai l’ esperto Montesanto, acquistato per dar man forte al reparto, è stato relegato in panchina senza avere l’ opportunità di fare il suo esordio in maglia rossoblù? Gautieri, chiaramente, risponde, che Montesanto e Dei, tanto per indicare gli elementi dotati di una certa esperienza, sono nel gruppo da poco. Acquistando condizione risulteranno utili alla causa. Noi rispondiamo che, in casi come questi, la famosa esperienza delle volte sopperisce a carenze dal punto di vista atletico. Però, com’è logico che sia, ognuno resta sulle proprie opinioni. La verità presente, comunque, dice che i guai maggiori del Potenza nascono in fase di impostazione della manovra. Non si può sperare di vincere le gare, usufruendo solo di lanci lunghi dal portiere al reparto avanzato. Intanto, la classifica non subisce variazioni di sorta. Il Potenza è sempre ultimo con cinque punti. Di mezzo ci si è messa pure la Pistoiese che, contro ogni pronostico, ha conquistato un pareggio di platino sul campo della Juve Stabia. Domenica c’è la trasferta di Cava dei Tirreni contro una Cavese che, a Gallipoli, ha subito un incredibile cinque ad uno dopo aver siglato anche il gol del vantaggio. Non ci resta che sperare nella buona sorte. Lorenzo Corrado sport@luedi.it
Sopra Di Bella, uno dei migliori in campo, Masini in azione, e l’abbraccio dei sorrentini a Gautieri (Mattiacci)
Masini: un punto che ci dà continuità GERARDO MASINI, entrato nella parte finale della gara al posto di Nolè, ha cercato di dare maggior corpo all’ azione offensiva del Potenza. Le intenzioni c’erano. Il risultato, purtroppo, non è stato vincente. L’ argentino, al termine del match, cerca di individuare le cose positive emerse dal pareggio contro il Sorrento. “ Intanto – dichiara – abbiamo conquistato un altro punto che da continuità alla nostra fase di ripresa. Teniamoci questo punto considerandolo un altro piccolo tassello da inserire nel cammino verso la salvezza. Nel secondo tempo abbiamo speso molto anche se abbiamo concretiz-
zato poco. Bisognava sfruttare più le ripartenze. In più di qualche occasione, infatti, abbiamo avuto la possibilità di impensierire la retroguardia del Sorrento. Siamo stati poco incisivi. E’ un momento delicato. Ma non abbattiamoci. Da domani penseremo al prossimo impegno sul campo della Cavese. Dovremo dare il massimo. Soltanto così potremmo dare una svolta al nostro campionato”. La svolta, tanto per intenderci, l’ aspetta l’ intero ambiente. Anche oggi il pubblico ha fatto la sua parte. Il resto deve aggiungerlo la squadra. l.c.
La sportività del centravanti albanese che è stato vicinissimo al Potenza
Myrtaj: «Tranquilli, vi salverete» FLORIAN MYRTAJ, attaccante albanese di razza, ha finalizzato una bella trama di gioco del Sorrento e con incredibile lucidità ha trafitto Groppioni, portando meritatamente in vantaggio la sua squadra. Poi, il pareggio del Potenza. Ma le sensazioni del bomber sono positive al termine dei novanta minuti di gioco vissuti al “Viviani” di Potenza. “ Il mio gol è stato costruito bene dai miei compagni autori di una interessante iniziativa di gioco. Per fortuna sono riuscito a centrare la porta. D’altronde questo è il mio compito. Esaminando la gara, penso che il Sorrento esca bene da un confronto difficile contro una squadra impegnata nelle parti basse della classifica. Nel primo tempo potevamo essere più cinici in alcuni frangenti. Poi, naturalmente, c’è stata la reazione del Potenza che ha trovato il gol del pareggio con Cozzolino. Noi, forse, abbiamo fallito l’ approccio al
match nei secondi quarantacinque minuti di gioco. Comunque, la gara è stata giocata sino al termine da ambedue le contendenti. Tutte e due le squadre ci tenevamo a vincere. Esce fuori un pareggio che va accolto positivamente per quanto ci riguarda. Il campionato è difficile. Fare punti, pertanto, è sempre importante”. A proposito di Myrtaj, c’è da dire che il giocatore albanese è stato vicino a vestire la casacca del Potenza gli scorsi mesi. Poi tutto è sfumato. Myrtaj precisa che la decisione di non venire a Potenza è stata solo logistica. Anzi il numero nove del Sorrento spende parole di elogio per il Presidente Postiglione e la piazza lucana. “Devo dire che il Presidente del Potenza ha fatto di tutto pur di portarmi a Potenza. La mia è stata una decisione di stretto carattere familiare. Auguro al Potenza e alla piazza di raggiungere al più presto la salvezza. Da quanto vi-
sto in campo credo che i lucani non avranno probelmi a centrarla”. Speriamo – aggiungiamo noi. Parola, poi, all’ esperto difensore Panarelli che ritorna sulle tematiche dei novanta minuti. “Il Sorrento ha cercato di giocare sempre con palla a terra – afferma. Per buona parte dell’ incontro ci siamo riusciti. Il gol del nostro vantaggio nasce appunto da questa nostra caratteristica. La prima frazione di gioco ci ha visti buoni protagonisti. Poi, nel secondo tempo, abbiamo subìto il gol del pareggio, forse in fuorigioco. A parte questo episodio, comunque, siamo mancati molto dal punto di vista della concentrazione. Un calo mentale che dobbiamo cercare di evitare. Domenica ci aspetta un derby delicato con la Juve Stabia. Dovremmo essere al massimo per tirar fuori qualcosa di positivo”. l.c.
Sport
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La Cavese si illude ma finisce travolta da un Gallipoli stellare
Pokerissimo giallorosso GALLIPOLI CAVESE
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GALLIPOLI (3-5-2) : Rossi 6 (43' st Marcandalli sv); Bonatti 6, Greco 6, Antonioli 6,5; Vastola 6,5, Russo 6, Esposito 6,5 (20' st Cimarelli 6,5), Mounard 7 (30' st Riccardo 6), Cangi 7; Ginestra 7, Di Gennaro 7,5. A disp.: Cini, Marzeglia, Suriano, Zampa. All.: Giannini 7. CAVESE (4-3-3) : Marruocco 5,5; Frezza 5, Ischia 5, Farina 5, Pierotti 5; Scartozzi 5, Anaclerio 4,5 (21'st Porro 5), Favasuli 5; Tarantino 6 (9' st Bernardo 5), Aquino 5, Schetter 5 (34' st Sorrentino sv). A disp.: Inserra, Lacrimini, Viscido, Porro, Shiba. All.: Camplone 5. ARBITRO: Cafari Panico di Cassino 6. RETI : pt 33' Tarantino (C); st 8' Cangi (G), 18' Ginestra (G), 22' Di Gennaro (G), 28' Mounard (G), 48' Di Gennaro (G). NOTE : spettatori 1500 circa con folta rappresentanza cavese. Ammoniti: Scartozzi, Cangi. Angoli 5-4 per la Cavese. Recupero: pt 0'; st 3'. GALLIPOLI - Perfetta nel primo tempo, disastrosa nel secondo: la Cavese dal sogno di una prestigiosa vittoria si ritrova a vivere l'incubo di una sconfitta pesante, maturata in appena ventidue minuti (quelli ini-
Il pareggio di Cangi che ha avviato la cavalcata gallipolina
ziali della ripresa) di panico e resa addirittura umiliante in pieno recupero dal 5 a 1 firmato da Di Gennaro. Camplone conferma le indicazioni della vigilia consegnando la regia ad Anaclerio e spostando sul centro-destra Scartozzi. Nelle retrovie tocca al jolly Pierotti ereditare la fascia sinistra lasciata libera dallo squalificato Nocerino. È soprattutto sulla trequarti, però, che la Cavese insiste e mette paura alla corazzata Gallipoli: Giannini sistema tre difensori roc-
ciosi a protezione di Rossi e gli esterni biancoblù s'accentrano, agiscono tra le linee, dialogano rapidamente con Aquino e mandano spesso in tilt i meccanismi di difesa dei padroni di casa. Il più ispirato è Tarantino, un'autentica iradiddio col suo mancino stupendo. Azionato dopo appena otto minuti: la conclusione è violenta e velenosa e termina di un soffio a lato. Gli uomini di Giannini provano ad affondare soprattutto da destra con il dinamico Vastola, che al
16' pesca Ginestra con un cross delizioso, ma il bomber giallorosso non sfrutta adeguatamente l'ottimo assist ricevuto. Tre minuti e l'indemoniato Tarantino replica a Ginestra: fa fuori Cangi e Antonioli e dai 20 metri prova il tocco morbido senza trovare la giusta precisione. Prove generali del gol che arriva al 33' dopo aver rischiato in due circostanze (23' e 32': bravo Marruocco ad opporsi con mestiere prima a Russo, poi a Mounard, il migliore del Gallipoli):
Tarantino riceve palla da Aquino, vede Rossi leggermente appostato fuori dai pali e con una palombella magnifica lo sorprende portando in vantaggio la Cavese. La reazione del Gallipoli non tarda ad arrivare: si vede poco Di Gennaro, francobollato da Farina, esce fuori dai blocchi invece Ginestra, che gode della gran collaborazione di Mounard: il francese carica il destro dal limite al 42', ma Marruocco respinge con riflessi pronti. Dagli spogliatoi però la Cavese non ne uscirà più: l'involuzione va oltre i grandi meriti del Gallipoli,che esplode in tutto il suo enorme potenziale offensivo. All'8' Cangi pareggia i conti in mischia sugli sviluppi di un angolo calciato da Mounard. Dieci minuti ed i giallorossi sorpassano: Esposito illumina Ginestra, che con una finta manda fuori tempo Marruocco e deposita in fondo al sacco. La Cavese non c'è più ed il Gallipoli può così dilagare: al 22' Di Gennaro, di sinistro, realizza con potenza su assist di Mounard. Ci pensa poi lo stesso funambolo francese a calare il poker al 28' ricevendo da Ginestra e depositando con freddezza sul secondo palo. C'è anche il tempo per la quinta marcatura dell'ariete Di Gennaro, che in pieno recupero, sfrutta la sponda di Cangi ed infila Marruocco per il definitivo 5 a 1. Matteo Santoro sport@luedi.it
Di Cosmo stende il Grifo, terza vittoria di fila
Paganese super PAGANESE PERUGIA
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PAGANESE (3-5-1-1) : Pantanelli 6; Chiavaro 7, Taccola 7, De Giosa 6,5; Imparato 6 (16'st Astarita 6), Caracciolo 6,5, Capodaglio 6 (1'st Di Cosmo 7), Berardi 6, Esposito 7; Tisci 6,5; Lasagna (1'st Mendil 6). A disp.: Melillo, Iraci, Bombara, De Lorenzo. All.: Capuano 7. PERUGIA (4-4-1-1) : Benassi 5; Zoppetti 6, Cudini 5, Pagani 5,5, Barbagli 6; Boldrini 5,5 (24'st Campagnacci sv), Gatti 5, Passiglia 5,5 (24'st Mezavilla sv), Cutolo 6; Mazzeo 5; Ercolano 5. A disp.: Bianchi, Accursi, Goretti, Pizzolla, Russo. All.: Sarri 5 ARBITRO : Giacomelli di Trieste 5. RETI : st 1'e 31' Di Cosmo (PA), 42' Mazzeo (PE). NOTE : spettatori 3000 circa. Espulso al 43'st l'allenatore della Paganese Capuano per proteste. Ammoniti: Caracciolo, Gatti, Di Cosmo, Pantanelli, Esposito. Angoli 3-3. Recupero: pt 5'; st 5'.
PAGANI - Un secondo tempo super ed un Di Cosmo devastante consentono alla Paganese di battere il blasonato Perugia e festeggiare la terza vittoria consecutiva in campionato.La formazione di Capuano incassa i tre punti e si attesta in classifica a ridosso della griglia play off. Contro i grifoni di Maurizio Sarri gli azzurrostellati interpretano la gara con molta sagacia, piazzando le zampate vincenti nella seconda frazione. Capuano non rinuncia al 3-5-1-1 con Tisci a supporto di Lasagna. A sinistra va Esposito con Imparato avanzato sulla linea di centrocampo. Nel Perugia Mazzeo funge da trequartista alle spalle di Ercolano, terminale offensivo degli umbri ma mai pericoloso negli ultimi sedici metri. Match dai due volti. Ad un primo tempo avaro di grosse emozioni fa da contraltare una ripresa vibrante, dominata dai padroni di casa. Primi quarantacinque minuti giocati su ritmi molto bassi. Poche le fiammate. La Paganese ha la palla
buona per passare in vantaggio al 37'. Errore di Cudini in chiusura, la sfera arriva a Capodaglio che non ne approfitta da distanza ravvicinata. Umbri molto accorti e poco incisivi. Solo nei minuti finali del primo tempo i grifoni provano ad affacciarsi dalle parti di Pantanelli. Il muro eretto da Chiavaro, Taccola e De Giosa resiste senza affanni. Ad inizio ripresa Capuano prova a dare la svolta alla gara. Dentro Di Cosmo e Mendil per Capodaglio e Lasagna. Mossa tattica che si rivela vincente e che dà subito i suoi frutti. Agli azzurrostellati bastano poco più di sessanta secondi per andare in rete. Lungo lancio di Pantanelli, la difesa perugina è impreparata e Di Cosmo ne approfitta. La seconda punta sudamericana ruba il tempo a Cudini e di testa batte Benassi in uscita. Il Torre esplode, prima rete in campionato di Di Cosmo che interrompe un lungo digiuno. L'argentino è incontenibile. Al 6' riceve palla in
Julian Di Cosmo in gol sotto la curva
area e tenta la soluzione balistica. La sfera sfiora l'incrocio. Paganese padrona del campo e Perugia incapace di reagire. Al 23'il colpo di testa di Mendil sfiora il palo con Benassi fuori causa. Sarri corre ai ripari inserendo Campagnacci e Mezavilla senza risultati di rilievo. E' la Paganese invece a trovare il raddoppio. Poco dopo la mezz'ora splendida verticalizzazione di Tisci per Di Cosmo. Benassi non può nulla sulla conclusione ravvicinata del
gaucho azzurrostellato. Il match sembra chiuso ma così non è. Sale in cattedra il direttore di gara, il signor Giacomelli di Trieste, che comincia a fischiare a senso unico. Alla fine ci saranno proteste su entrambi i fronti per la sua direzione di gara. Al 41'gli umbri potrebbero riaprire il match. Pantanelli è però prodigioso sul tiro di Mazzeo. Il Perugia trova il gol della bandiera un minuto più tardi. Sugli sviluppi di un
corner c'è la correzione di testa di Mazzeo. Pantanelli smanaccia sulla linea di porta ma l'arbitro convalida la rete tra le proteste dei calciatori di casa e dei tremila del Torre. Nella circostanza Capuano viene espulso per proteste. Il match termina senza più sussulti. Vittoria per la Paganese e delusione per il Perugia, che non riesce a volare nelle zone di classifica che gli competono. Francesco Pepe sport@luedi.it
L’ALTRA C Prima divisione Girone A 10ª giornata Cesena - Novara 1-1 Legnano – Venezia 2-1 Lumezzane – Cremonese 0-0 Pergocrema - Lecco 1-2 Portogruaro – Verona 0-0 Pro Patria - Pro Sesto 1-1 Reggiana - Ravenna 1-1 Sambenedettese - Monza 0-0 Spal - Padova 1-0 CLASSIFICA: Novara, Pro Patria 19 punti; Spal 17; Cremonese 16; Padova 15; Lumezzane 14; Lecco, Cesena, Reggiana 13; Pergocrema, Verona, Ravenna 11; Pro Sesto, Sambenedettese, Legnano, Monza 10; Venezia 8; Portogruaro 7. Venezia 2 punti di penalità. PROSSIMO TURNO – 11^ GIORNATA ANDATA – 9/11 – ORE 14.30 Cremonese - Sambenedettese Lecco - Reggiana Legnano - Lumezzane Monza - Portogruaro Novara – Pergocrema Pro Patria – Cesena Pro Sesto - Verona Ravenna - Padova Venezia - Spal
Seconda Divisione Girone A 10ª giornata
Alessandria - Sudtirol 1-1 Ivrea - Varese 2-2 Mezzocorona - Carpenedolo 1-1 Montichiari - Valenzana 1-3 Olbia - Pro Vercelli 3-0 Pavia - Alghero 1-0 Pizzighettone - Itala San Marco 0-2 Rodengo - Canavese 3-0 Sambonifacese - Como 1-2 CLASSIFICA: Rodengo Saiano 21 punti; Ivrea 19; Alessandria, Olbia 18; Sambonifacese, Como 17; Canavese 16; Carpenedolo, Itala San Marco 15; Mezzocorona 14; Varese, Valenzana 13; Sudtirol, Pavia, Pro Vercelli 9; Montichiari, Pizzighettone 8; Alghero 6. PROSSIMO TURNO – 11^ GIORNATA ANDATA – 9/11 – ORE 14.30 Alghero – Alessandria Canavese - Mezzocorona Carpenedolo – Montichiari Como - Olbia Itala San Marco – Pavia Pro Vercelli - Ivrea Sudtirol - Pizzighettone Valenzana – Rodengo Varese - Sambonifacese
Seconda Divisione Girone B 1 0ª giornata Carrarese - Sangiustese 1-1 Celano – Cuoiopelli 5-0 Cisco Roma – Bellaria Igea 2-2 Gubbio – Giulianova 0-0 Poggibonsi – Figline 1-0 Ro-
vigo – Bassano 0-2 San Marino – Prato 1-0 Sangiovannese - Giacomense 2-1 Viareggio - Colligiana 1-1 CLASSIFICA: Figline 20 punti; Celano Olimpia, Viareggio 18; Giacomense, Prato 16; Sangiovannese, Carrarese, Giulianova 15; Cisco Roma, Bellaria, Gubbio 13; Bassano Virtus, Poggibonsi, Sangiustese 12; Cuoiopelli, Colligiana 10; San Marino 9; Rovigo 4. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO – 11^ GIORNATA ANDATA – 9/11 – ORE 14.30 Bassano - Gubbio Colligiana – Cisco Roma Cuoiopelli – Viareggio Giacomense – Figline Giulianova – Celano Prato - Bellaria Igea San Marino – Rovigo Sangiovannese - Carrarese Sangiustese - Poggibonsi
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Sport I tifosi del Pescara presenti al “Blasone” contestano violentemente la dirigenza
Lunedì 3 novembre 2008
A vincere è solo la noia Umbri e abruzzesi scelgono di non farsi del male Bolic e Colussi inguaiano la Ternana V. LANCIANO TERNANA
Di Vicino del Pescara in azione a Foligno
FOLIGNO PESCARA
0 0
FOLIGNO (4-3-3) : Ripa 6; Baldanzeddu 5,5 (1'st Pencelli 6,5), Guastalvino 6,5, Fiuzzi 6,5, Petterini 6;Mandorlini 6, Cotza 6,5, Furiani 5; Coresi 5,5 (38'st Adragna sv) Turchi 5, Cardarelli 5,5 (20'st Sciani 5). A disp.: Palanca, Bisello Ragno, Buscaroli, Iadaresta. All.: Cevoli 6. PESCARA (4-1-4-1) : Prisco 6; Camorani 6 (3st Diliso sv), Pomante 6, Siniscalchi 6, Vitale 5,5; Ferraresi 6,5,; Felci 5,5, Di Vicino 6,5 (36' st Testardi sv), Stella 5,5, Iandoli 5 (21' st Pisciotta 6); Simon 5. A disp.: Indiveri, Sembroni, Fruci, Nardone. All.: Galderisi 6. ARBITRO : Perretti Giorgio di Verona 6. NOTE : Giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 1980, con 200 tifosi provenienti da Pescara. Ammoniti: Fiuzzi (F), Ripa (F), Guastalvino (F), Camorani (P), Di Vicino (P). Angoli: 5-2 per il Foligno. Recupero 1'pt; 5'st. FOLIGNO - Gara scialba e poco spettacolo al "Blasone" tra un Pescara che deve fare i conti con i numerosi guai societari ed un Foligno poco dinamico e concreto. Cevoli deve fare a meno di De Stefano e Si-
gnori infortunati e del bomber verdeoro De Paula per squalifica (che salterà anche Benevento). Tanti guai anche per Pescara con Galderisi che è costretto a tenere a casa l'infortunato Bazzani e rinunciare anche a Zeytulaev per squalifica. Tra gli abruzzesi manca anche l'esperto centrocampista Cardinale. Primo tempo avaro di emozioni con i falchetti però che cercano di spingere di più. Bisogna aspettare il 15' per vedere la prima vera azione dell'incontro con Coresi che al limite dell'area di rigore serve di fino in verticale Turchi: il pallone però è troppo lungo e Prisco ci arriva in presa bassa. Il Pescara è molle e non riesce mai a farsi vedere nella metà campo del Foligno. Per segnalare la prima azione degli uomini di Galderisi bisogna spettare il 22' con Di Vicino che su calcio piazzato per poco non va vicino al gol. La riposta del Foligno è affidata a Cardarelli che al limite dell'area pescarese si accentra e calcia bene: il suo tiro è centrale e Prisco non ha problemi a bloccare. Il Foligno ora insiste e spinge molto bene ed alla mezz'ora ha una clamorosa occasione per portarsi in vantaggio: è Turchi che riceve palla all'interno dell'area di rigore ma, pensando di torvarsi in off-side, si blocca ad un metro da Prisco. Il fuorigioco nopn c'è, kui se ne accorge in ritardo calcia ma la sua sfera è spedita alle stelle. Dopo que-
sta clamorosa occasione per il Foligno la gara si spegne con il Pescara che si chiude bene in difesa ed il Foligno che non riesce a trovare i varchi giusti. Tra i due tempi intanto lo show (orrendo) lo danno i tifosi del Pescara sugli spalti, che prendono a calci le barriere di protezione della tribuna coperta del Blasone, dove si trovava il dirigente pescarese Rizzuto, duramente contestato durante tutta la partita e costretto a lasciare anzitempo lo stadio folignate per evitare eventuali aggressioni. Nella seconda frazione non succede nulla, con il Foligno che parte meglio. Per vedere un'azione degna di nota bisogna aspettare addirittura la mezz'ora. Esattamente al 32' infatti è Coresi che al limite dell'area abruzzese si ritrova il pallone tra i piedi e con Prisco fuori posizione l'unica cosa che riesce a fare è calciare la sfera sul fondo di piatto. La partita si addormenta e si va pian piano spegnendo, se non fosse per Simon che nel recupero (47') parte in velocità alla difesa folignate ma il suo tiro dal limite è debole con Ripa che blocca con tranquillità. Finisce dopo cinque minuti di recupero una partita a lunghi tratti soporifera e soprattutto priva di grandi spunti per la cronaca, con il Foligno che recrimina qualcosa in più rispetto alla formazione di Galderisi. Fabio Luccioli
Buon punto per l’esordiente tecnico toscano Polverino
Per la Juve Stabia è davvero crisi nera La Pistoiese esce indenne dal Menti JUVESTABIA PISTOIESE
0 0
JUVE STABIA (4-2-3-1) : Brunner 6; D'Ambrosio 6.5, Maury 6, Geraldi 6, Radi 5.5; Ametrano 6, De Rosa 5.5; Peluso 5.5, Morello 5.5 (7' st Artistico 5), Amore 5.5; Biancolino 6. A disp: Della Corte, Gritti, Ferrara, Mineo, Marino, Barbosa. All: Morgia 5. PISTOIESE (4-1-4-1) : Conti 6.5; Bartolucci 6, Fautario 6.5 (35' st Cutrupi sv), Di Berardino6, Ghinassi 6.5; Muwana 7; Cortese 6.5, Femiano 6 (29' st Lanzillotta 5.5), Guerri 6, Bellazzini 6.5(25' st Fanasca 6); Cipolla 6.5. A disp: Sorini, Breschi, Legittimo, Falomi All: Polverino 6.5. ARBITRO : D'Alesio di Forlì 6.5 NOTE : Terreno in erbetta sintetica. Spettatori circa 2000, incasso non comunicato Ammoniti De Rosa, Fautario, Di Berardino, Muwana, Radi. Angoli 4-3 per la Juve Stabia. Recupero: pt 0',st 5'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Il nuovo allenatore
Polverino, subentrato in settimana all'esonerato Miggiano, porta fortuna alla Pistoiese che conquista un utile punticino esterno sul campo di una Juve stabia in piena crisi, da martedì in ritiro su decisione del presidente Giglio dopo un incontro con i tifosi più esagitati fuori lo stadio. Eppure i primi minuti vedono una Juve Stabia abbastanza in palla, già al 4' i locali si rendono pericolosi con Morello che colpisce la traversa di testa, poi Peluso appoggia a porta vuota, ma il gioco era già fermo per un fallo dell'attaccante stabiese. Al 10' ci prova il toscano Cortese da fuori area con un insolito tiro di punta, deviato tra le mani di Brunner. Al 14' Il “pitone” Biancolino, impegna Conti con un bel tiro da fuori che costringe l'estremo difensore ospite a deviare la sfera in corner. E' il miglior momento dei locali, un giro di lancette più tardi Conti in uscita riesce a togliere il pallone dai piedi dell'attaccante stabiese. E al 19' Biancolino ancora una volta, cerca la porta con una girata di testa, di poco a lato. Al 24' Radi, su punizione a giro dai 25 metri, fa correre un
brivido lungo la schiena di Conti. A poco a poco i gialloblù si spengono e tocca alla Pistoiese venire fuori con qualche rapida sortita in ripartenza. Al 27' Cipolla fugge sull'out di destra in contropiede, poi prova a tagliare in mezzo, il suo assit viene allontanato da un provvidenziale intervento di Maury nei pressi della linea di porta. Alla mezz'ora 30' Peluso ci prova dal limite, dal vertice sinistro, il suo destro è parato da Conti che si distende e blocca. Poco dopo la mezz'ora Cipolla si incunea dalla destra e prova la conclusione con un rasoterra che Brunner inginocchiato sul suo palo mette in corner. Sugli sviluppi dell'angolo Bellazzini dal limite indovina un rasoterra velenoso che Brunner è costretto a mettere nuovamente sul fondo. Il ritorno dagli spogliatoi vede una Pistoiese più pimpante e pronta a colpire. Al 6' una pregevole serpentina di Bellazzini viene conclusa con un tiro a lato non degno della sua preparazione. All'8' Cipolla è solo, entra in area da sinistra e conclude, ancora bravo Brunner che devia e Maury libera. La Juve Stabia
si risveglia ma è solo un'impressione. Si rivede infatti la Pistoiese al 19' con il solito Cipolla, servito da Cortese su punizione, in area colpisce di testa, ma la palla finisce alta: i toscani reclamano il rigore per una presunta spinta alle spalle. Al 20' Cipolla entra in area da destra, rasoterra debole, para Brunner. Al 23' Peluso, su azione d'angolo, spreca tutto con un tiro-cross che taglia tutta l'area senza che nessuno intervenga. Al 24' Cortese, senza pensarci su due volte, ci prova dai 20 metri. Palla di poco alta sulla traversa. Al 37' fiammata Juve Stabia, D'Ambrosio dà il via all'azione sulla destra, Peluso scambia con Amore, poi va al cross e proprio D'Ambrosio di testa impensierisce Conti che vola all'incrocio. Sul prosieguo mischia paurosa in area di rigore pistoiese con conclusione pericolosa di Artistico e un difensore respinge sulla linea. Al 42' colpo di testa di Maury, sugli sviluppi di una punizione di Radi, para Conti. E alla fine i tifosi della Juve stabia contestano in maniera veemente i loro giocatori che non vanno sotto la curva a salutarli.
2 0
VIRTUS LANCIANO (44-2) : Aridità 6; Bognar 5, Bolic 7, Oshadogan 6, Mammarella 6,5; Turchi 6, El Kamch 6, Amenta 5,5 (14' st Cossu 5), Margarita 5 (32' st Romano 6,5); Tarquini 6 (14' st Colussi 7), Morante 5. A disp.: Bordeanu, Erba, Vincenti, Volpe. All.: Marini 6,5 (Di Francesco squalificato). TERNANA (4-4-2) : Ginestra 6; Bizzarri 5, Sartor 5 (20' st Fedeli 5), Tedeschi 6, Cibocchi 6; Concas 6,5, Di Deo 5, Bussi 5,5, Morello 5,5; Rigoni 5 (39' Noviello sv), Riganò 5,5 (27'st Scappini sv). A disp.: Visi, Mauri, Cardona, Danucci. All.: Giorgini 5. RETI : st 45' Bolic, 48' Colussi. ARBITRO : Coccia di San Benedetto del Tronto 5,5. NOTE: Giornata soleggiata. Spettatori circa 1000. Tifosi della Ternana assenti per disposizione del prefetto di Chieti. Ammoniti: Oshadogan, Sartor, Riganò, Cossu, Tedeschi. Angoli 7 a 2 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 2'; st 5'. LANCIANO - Vince la Virtus Lanciano sul filo di lana. Due gol a tempo scaduto permettono ai rossoneri di portare a casa i tre punti e di scavalcare in classifica la Ternana, alla quarta sconfitta consecutiva e ormai in piena crisi. La Virtus Lanciano parte con il piglio giusto e guadagna nei primi cinque minuti ben quattro angoli che però non mettono in pericolo la porta di Ginestra. Mammarella sulla sinistra ha gioco facile contro Bizzarri e dal suo piede arrivano molti cross pericolosi per gli avanti rossoneri. La Ternana si presenta al 'Guido Biondi' con un 44-2 camaleontico, pronto a trasformarsi in un 4-2-4 in fase offensiva, con Concas e Morello lesti ad affiancare Riganò (ancora in leggero sovrappeso) e Rigoni. La Virtus invece gioca un 4-4-2 ordinato, con El Kamch vero e proprio motorino di centrocampo. La prima conclusione pericolosa della Ternana arriva alla mezz'ora, quando un'ottima discesa sulla fascia di Cibocchi permette a Riganò di deviare sottoporta, ma Aridità è bravo a bloccare la palla. L'occasione d'oro del primo tempo capita tra i piedi di Tarquini, giovane di belle speranze, che dribbla Sartor e si presenta al tiro dal limite dell'area: palla di poco a lato (34'). La partita risente probabilmente dell'importanza dei tre punti in palio e la Ternana si affida al suo ariete, Riganò che riesce sempre a rendersi pericoloso. I compagni lo cercano
Bolic
con le palle alte e in due occasioni (38' e 47') si fa trovare pronto al colpo di testa. Il primo tempo finisce senza ulteriori sussulti, se non per Sartor, che già ammonito colpisce al volto in un contrasto di gioco Tarquini. L'arbitro Coccia sorvola e le squadre rientrano negli spogliatoi. Il secondo tempo si apre con la Ternana in avanti: al 6' ci prova Concas a battere Aridità, dopo un contropiede ben costruito dai rossoverdi, ma l'estremo difensore frentano devia in angolo. La partita ristagna a centrocampo con fraseggi a tratti estenuanti nella loro prevedibilità. A scuotere la partita ci provano gli allenatori: Marini butta nella mischia il rientrante Colussi. Giorgini invece toglie Riganò per Scappini al 27'. Avrà ragione il mister rossonero. Al 29' Concas colpisce il palo alla destra di Aridità, ormai battuto, dopo un'ottima sponda di Morello. Sul capovolgimento di fronte, Turchi innesca Colussi che segna, ma la signora Perrotta, assistente di linea, fischia il decimo fuorigioco alla Virtus Lanciano. Il pareggio sarebbe il risultato più giusto e la Ternana comincia a pregustare il primo punto dopo tre sconfitte consecutive. Invece l'ennesimo calcio d'angolo (alla fine saranno 7 gli angoli per i rossoneri contro i 2 della Ternana) cambia la storia di questa partita. Colussi colpisce a botta sicura, Ginestra fa il miracolo ma nulla può sul colpo di testa in tuffo di capitan Bolic che segna (45'). La Ternana si butta a capofitto nella metà campo rossonera, cercando di raddrizzare nei cinque minuti di recupero la partita. Invece è ancora la Virtus a segnare, con un'azione di contropiede guidata ancora da Bolic: Ginestra salva sul tiro del capitano avversario, ma nulla può sulla ribattuta di Colussi che insacca e chiude la partita (48'). La Virtus Lanciano vince e supera in classifica i rossoverdi, alla quarta sconfitta consecutiva. La panchina di Giorgini comincia a traballare: non potrebbe essere altrimenti per una squadra che non segna e subisce molti gol. Pier Paolo Di Nenno
Sport 39 1ª Divisione. La squadra di Moriero coglie i tre punti a Taranto e ora è in vetta alla classifica Lunedì 3 novembre 2008
Comanda il superbo Crotone Il gol vittoria è messo a segno da Russo al 43’ della ripresa TARANTO CROTONE
0 1
TARANTO (4-4-2): Barasso 6; D'Alterio 5,5, Migliaccio 6, Pastore 6, Prosperi 5,5; Cazzola 4,5 (29' st Carrozza sv), Giorgino 5, Sciaudone 5 (35' st Barrios sv), Micco 5; Dionigi 5,5, Caturano 5,5 (18'st Marolda 5). A disp.: Faraon, Di Bari, Barrotti, Sosa. All.: Dellisanti 5 CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeotto 6, Rossi 6, Maietta 6,5, Morleo 6,5; Galardo 6, Espinal 6; Petrilli 6 (44' st Figliomeni sv), Caetano 5,5 (12' st Paponetti 5,5), Triarico 5,5 (40' pt Aurelio 6); Russo 6,5. A disp.: Farelli, Borghetti, Scognamiglio, Orosz. All.: Moriero 6,5 ARBITRO: Corletto di Castefranco Veneto 6,5 MARCATORE: 43' st Russo NOTE: gara giocata a porte chiuse. Espulso al 43' Russo per doppia ammonizione. Ammoniti: Russo (C), Sciaudone (T), Triarico (C), Galardo (C), Maietta (C), Aurelio (C) Angoli 6-3 per il Taranto. Recupero pt: 2' 3' st di LUIGI CARRIERI TARANTO - Vendetta compiuta e primato in classifica. Giornata splendida per il Crotone che riscatta l'eliminazione nella semifinale playoff patita dal Taranto l'anno scorso, viola lo Iacovone e aggancia l'Arezzo, sconfitto a Foggia, in vetta al girone. Basta un graffio di Russo a due minuti dal termine di una sfida poco emozionante. Il Crotone vince la quarta sconfitta di fila e mette nei guai gli ionici, ora in piena zona playout. Squalifiche e infortuni ridisegnano le due formazioni iniziali. Senza Pacciardi e Basso, il tecnico Moriero conferma l'assetto (4-2-3-1), ma varia gli interpreti. Espinal arretra di qualche metro rispetto alle ultime uscite e si piazza vicino a Galardo. In attacco Triarico e Caetano vengono inseriti nel tridente alle spalle del punto di riferimento avanzato Russo. Il Taranto risistema il centrocampo viste le contemporanee rinunce a Shala e Paolucci. Sciaudone, trequartista di ruolo, viene inventato mediano. In
PAGELLE CROTONE CONCETTI 6.5: Una sola parata, ma decisiva. Sul tocco ravvicinato di Dionigi si esalta e salva il risultato. Puntuale nelle uscite, graziato nel finale sul colpo di testa di Migliaccio. GALEOTO 6: All'inizio l'ex di turno sente l'emozione. Si scioglie con il passare dei minuti e nella ripresa si rivede il terzino di spinta dei tempi belli. MORLEO 6.5: Prende numerose iniziative, costante spina nel fianco della fascia destra del Taranto. Da un suo cross nasce la rete di Russo. GALARDO 6: Il cervello del Crotone va ad intermittenza. Impreciso in diversi appoggi, cresce un po' nella ripresa. Ma ha il merito di innestare Morleo sulla fascia sinistra in occasione del gol. ROSSI 6: Qualche imperfezione nelle chiusure, ma di danni non ne procura. Abile nel gioco aereo. MAIETTA 6.5: Con mestiere ferma nella ripresa il lanciato Cazzola. Il “giallo” è provvidenziale. Ma la macchia non sminuisce una prestazione davvero di livello. Dionigi e Caturano non gli procurano molti grattacapi. PETRILLI 6: Gioca un'infinità di palloni. Prima a destra, poi a sinistra. Sembra sul punto di compiere la giocata decisiva, ma gli manca il colpo definitivo. Ha il merito di essere sempre nel vivo dell'azione. Poteva fare di più. ESPINAL 6: Ritorna in mezzo al campo e il suo apporto non cambia. Preciso in fase di impostazione, si fa sentire anche in ripiegamento. Non trova il momento giusto per l'inserimento in zona gol. Russo ha colpito il pallone che sta per insaccarsi nella rete: è il gol della vittoria
porta dopo sei settimane di assenza torna Barasso. Dopo due minuti la gara si accende. Dionigi e Petrilli procurano i primi pericoli alle difese avversarie. I ritmi sono da subito sostenuti. Il contropiede calabrese sembra funzionare anche grazie alle incursioni di Espinal, con Galeoto, ex rossoblu ionico. Al 6' dopo uno scambio con Petrilli, il colored piomba in area, ma scarica di poco a lato. C'è spazio per offendere anche perché le due squadre fanno fatica a restare corte sul campo. Barasso anticipa sul più bello Caetano, chiamato al tocco ravvicinato da un cross radente di Morleo. Crotone più sciolto in fase di spinta. L'idea è di innestare il più rapidamente possibile il terzetto di trequartisti. La fase centrale della prima frazione è priva di emozioni. Il Crotone tende a presidiare la propria metà campo cercando l'occasione buona per riparti-
re. Moriero inverte i due esterni d'attacco Petrilli e Triarico. La fase di fiacca si allunga più del previsto. L'arbitro prova a svegliare il Crotone sventolando nel giro di un minutioi cartellini gialli a Triarico e Galardo. Il primo vero brivido lo procura una conclusione di Cazzola che dai venti metri sibila il palo alla sinistra di Concetti. E' un lampo nel grigiore dello Iacovone. Lo 0-0 è la logica conseguenza di una prima frazione illusoria nei primi cinque minuti e caratterizzata da numerosi errori in fase di impostazione. Al 40' Moriero sostituisce Triarico (cambio punitivo) con Aurelio. Immutato lo schema di gioco. Il secondo tempo riprende di buona lena. Dopo un minuto lunga penetrazione di Prosperi e assist radente non sfruttato da Caturano. Il Crotone va vicino al gol al 5': traversa di Caetano direttamente da calcio da fermo. I calabresi spingono
Il gol del bomber vale anche un cartellino rosso
con decisione. Aurelio cade in area: il rigore non c'è, ma solo un cartellino giallo per il sudamericano. Moriero inserisce un secondo centravanti: Paponetti rileva Caetano. Ora il Crotone è 42-4. La gara si accende perché anche il Taranto pare scuotersi. Al 19' Dionigi lavora un pallone da centravanti-boa e scarica su Concetti abile nella deviazione. Le squadre concedono campo. Cazzola al 27' tira debolmente su Concetti. Un minuto dopo un colpo di testa di Paponetti sorvola la traversa. Regna l'equilibrio. La sensazione è che solo un colpo isolato possa rompere la parità. Il Crotone arriva spesso sul fondo, ma i cross risultano imprecisi. Ma, come spesso accade. basta poco per invertire la tendenza. Al 43' Morleo dalla sinistra pennella un traversone per Russo che da pochi passi batte Barasso. L'attaccante si toglie la maglia e incorre nel “rosso”. L'assalto del Taranto è nel colpo di testa di Migliaccio che sfiora il palo di pochissimo al 48'. Il colpo c'è. Anche il primato in classifica.
RUSSO 6.5: Si batte, ma spesse volte con le spalle alla porta. Mezzo voto in più per il gol che lancia il Crotone in testa alla classifica. Si fa trovare al punto giusto nel momento giusto. CAETANO 5.5: Una traversa clamorosa su calcio di punizione. Un lampo all'interno di una prestazione senza sussulti. Doveva dare fastidio alle spalle dei due centrocampisti centrali del Taranto. Non fa quello che Moriero gli chiede. TRIARICO 5.5: Esce al 40' del primo tempo. Una punizione inflitta dal tecnico per non avere seguito i suoi dettami. AURELIO 6: Più propositivo di Triarico, gioca con buona spregiudicatezza. Anche lui potrebbe coronare meglio le sue puntate in avanti PAPONETTI 5.5: Con il suo ingresso Moriero prova il doppio centravanti. Cerca di far sentire i suoi centimetri. Ma le occasioni latitano. FIGLIOMENI: SV Pochi minuti in campo.
Il difensore Galeoto tra i migliori in campo
L’onestà di Moriero: «Il Taranto meritava di più»
Francesco Moriero
TARANTO - L'onestà del Crotone. Nel dopo gara, il tecnico Francesco Moriero si prende la vittoria, ma ammette tutte le circostanze fortunate che ne hanno determinato l'esito. L'ex giocatore di Lecce e Inter non è contento della prestazione dei suoi e al di là del risultato ottenuto predica lavoro ed umiltà. «E' stata una gara difficile - ha evidenziato Moriero nella quale non abbiamo giocato bene. Abbiamo subito le iniziative del Taranto che, contro di noi, era motivatissimo e concentrato per fare risultato, anche per superare il momento difficile che sta passando. Che dire, siamo stati bravi e fortunati. Opportunisti nello sfruttare al massimo
l'unica palla gol capitata. Forse i rossoblu di casa meritavano qualcosa in più di noi, ma nel calcio non sempre vince chi gioca meglio». Esistono, comunque fattori positivi da evidenziare, che, alla fine, hanno fatto pendere la bilancia a favore del Crotone. «La nostra forza - ha aggiunto Moriero - è quella di crederci sempre e di offendere comunque fino alla fine. Non è la prima partita che vinciamo al novantesimo e questo lo considero un valore aggiunto, anche se a Taranto non abbiamo giocato come sappiamo. Il merito va dato anche agli avversari, alla grinta e alla voglia che hanno messo in campo. Non siamo riusciti a giocare sugli
esterni, dove abbiamo giocatori capaci di saltare l'uomo. Abbiamo sofferto nelle ripartenze. Insomma, in settimana ci sarà da lavorare». Intanto, è arrivato il primo posto in classifica, suggellato da un filotto di quattro vittorie consecutive senza subire gol. «Stiamo dimostrando di essere equilibrati, anche se non sempre ci può andare bene come allo Iacovone. Occorre essere più concreti. Il primo posto? La nostra non è una squadra costruita per stare davanti a tutti. Siamo un gruppo giovane che deve lavorare sempre con grande umiltà, senza guardare la classifica. L'obbiettivo è arrivare alle ultime giornate tra le prime posi-
zioni. Poi si vedrà». L'ultimo pensiero è per il Taranto. Moriero, da pugliese, fa gli auguri sinceri alla squadra di Dellisanti. «Il Taranto è la squadra che ci ha creato più difficoltà. Ha buoni giocatori e riten-
go che si tratti solo di un momento di crisi. Deve uscirne fuori e sicuramente farà meglio in casa quando ci sarà l'apporto del suo pubblico. E' stata una brutta partita anche perché mancano i tifosi».
40
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica Andria-Catanzaro
0-1
Aversa N.-Gela
0-0
Cosenza-Scafatese
2-1
82´ Caputo
15´ Izzo (S); 57´ Danti (C); 59´ Braca (C)
Igea V.-Barletta
2-1
Isola Liri-Manfredonia
1-0
Melfi-Cassino
0-0
10´ (r) La Porta (IV); 46´ Alessandrì (B); 50´ Bongiovanni (IV) 80´ Tortori
Monopoli-Val di Sangro
4-1
5´ Ceccarelli (M); 36´ Carbonaro (M); 64´ Cherchi (V); 69´ Loseto (M); 89´ Santarelli (M)
Pescina Vg-Noicattaro 32´ Cruciani
V. Lamezia-Vibonese
Prossimo turno
1-0 0-0
11ª giornata 09/11/08 ore 14.30
Barletta-V. Lamezia Cassino-Andria Catanzaro-Val di Sangro Cosenza-Igea V. Gela-Pescina Vg Manfredonia-Aversa N. Noicattaro-Melfi Scafatese-Monopoli Vibonese-Isola Liri
10ª giornata Marcatori
COSENZA GELA CATANZARO CASSINO PESCINA VG SCAFATESE BARLETTA VIBONESE ANDRIA NOICATTARO ISOLA LIRI MONOPOLI VAL DI SANGRO IGEA V. AVERSA N. MANFREDONIA MELFI V. LAMEZIA
24 22 20 19 19 14 14 14 13 10 10 9 9 8 8 8 7 6
10 8
0
2 12 5
5
5
0
0
8
2
5
3
0
2
4
3
7 +4
10 6
4
0 13 4
5
3
2
0
7
2
5
3
2
0
6
2
9 +2
10 5
5
0 12 3
5
2
3
0
6
3
5
3
2
0
6
0
9
10 5
4
1 18 11 4
2
2
0
9
5
6
3
2
1
9
6
7 +1
10 5
4
1 15 10 5
2
3
0
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6 RETI: Cunzi (3) (Cassino); De Angelis (3) (Melfi) 5 RETI: Galantucci (1) (Cosenza); Ceccarelli (Monopoli) 4 RETI: Franciel (2) (Gela); Arcamone (1) (Pescina); Mastrolilli (1) (Vibonese) 3 RETI: Cavaliere (Andria); Romano (Aversa N.); Laviano (Barletta); Giannusa (Cassino); Caputo, Montella A. (Catanzaro); Pasca (Gela); Di Pasquale (Pescina); Melis (Vibonese) 2 RETI: Menichini (Andria); Palumbo (1), Sibilli (1) (Aversa N.); Guzzo, Lorusso (Cassino); Di Maio, Iannelli (Catanzaro) Polani (Cosenza); Marinucci (Gela); Bongiovanni (Igea V.); Santarelli (Monopoli); Berra, Cruciani (Pescina); Izzo, Rapino, Varriale (Scafatese); Cherchi, Memmo (V.di Sangro); Di Mauro (Vibonese)
La formazione siciliana impatta sul terreno dell’Aversa, nonostante una buona prestazione
Il Gela si ferma e perde la testa Occasioni per entrambe, ma il pari scontenta tutti AVERSA GELA
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AVERSA (4-3-3): Criscuolo 6; Baylon 7, Maraucci 6,5, De Angelis 6, Zolfo 6,5; Franzese 6,5, Ottobre 4,5, Arini 6; Sibilli 6 (17’ st Rosamilia 5), Perna 5,5 (25’ st Carboni 6), Palumbo 5 (11’ st Romano 5). A disp.: Polise, Silvestri, Improta, Longo. All.: Sergio 6,5. GELA (4-3-3): Cecere 7; Nigro 6, D’Aiello 6,5, Fernandez 6, Esposito 6; Gaeta 7, Iannini 6,5, Battisti 6,5; Pasca 5,5 (12’ st Franciel 5), Alessandrì 5 (39’ st Fofana sv), Espinal 5,5 (1’ st Marinucci 5). A disp.: Ferla, Esposito, Ambrosecchia, Unniemi. All.: Cosco 6,5. ARBITRO: Bolano di Livorno 5. NOTE: spettatori 2000 circa. Espulso Ottobre. Ammoniti: Arini, Ottobre, Iannini, Battisti, Carboni. Angoli 6-5 per il Gela. Recupero: pt 2’; st 5.
AVERSA - Il Gela non va oltre il pari, perde la testa della classifica ma è comunque soddisfatto. Giusto il risultato di parità. L’Aversa prova a spingere di più, sono i siciliani, però, i primi a dare sale alla gara: è il 17’ quando Espinal disegna un assist perfetto per la testa di Battisti che svetta più alto di tutti e mette alto. Cresce il Gela: al 34’ Espinal sfrutta male una discesa di Gaeta, che lo serve con un cross teso praticamente sotto porta, e si fa anticipare da un difensore granata. Al 42’ ci prova anche Franzese dalla distanza con uno stop di petto a seguire ed un calcio a volo che Cecere neutralizza a terra. E’ sempre il mediano aversano a cercare il gol al 45’ con un tiro dalla distanza che il portiere siciliano devia in angolo. Nella seconda frazione, al 4’ è giallo: Sibilli lancia Perna che prende palla e s’invola verso la porta siciliana. Dalle retrovie rinviene Fernandez che
All’Isola Liri basta la rete di Tortori ISOLA LIRI 1 MANFREDONIA 0 I. LIRI (4-4-2): Fiorini 6,5; Brunetti 6, Sannibale 6,5, Matrisciano 6, Pagano 5,5 (7’ st Tortori 7); Galuppi 5, D’Imporzano 6 (10’ st Ranalli 7), Giacalone 6,5, D’Alessandro 6; La Cava 6,5 (40’ st Mollo sv), Cori 6,5. A disp.: Tomei, Dolcemascolo, Cagnale, D’Avanzo. All.: Ferazzoli 6,5. MANFREDONIA (4-2-31): Pelagotti 6; Scarpitta 6,5, Bortel 6, Nossa 6,5, Patti 5; Vitiello 6, Cerchia 6; Bellucci 6,5 (16’ st Hodza 5,5), Pirrone 6 (40’ st Scacchetti sv), Napoli 7; Giglio 6,5 (30’ st Mandorino sv). A disp.: Fortunato, Carrieri, Serao, Ambrosio.
All.: D’Arrigo 6. ARBITRO: Locastro di Catania 6,5. RETE: st 35’ Tortori. NOTE: Spettatori 700. Ammoniti: Galuppi, Brunetti, Patti, Cerchia, Giglio. Espulso Brunetti. Angoli: 6-3 per l’Isola Liri. Recupero: pt 1’; st 5’. ISOLA DEL LIRI – Torna alla vittoria la compagine biancorossa dopo sei turni. La fortuna ha un nome e cognome: quelli di Loris Tortori, talentuosa punta capace di entrare in avvio di ripresa e siglare il match con un’inzuccata da distanza ravvicinata. Cade un Manfredonia piuttosto sfortunato che, dopo una prima frazione di gioco brillante, cede il passo ai padroni di casa.
riesce a fermare l’attaccante normanno che cade a terra e chiede un rigore, apparso netto, che l’arbitro non concede. In campo praticamente non accade nulla fino al 24’ quando il signor Bolano espelle Ottobre per doppia ammonizione che lascia, così, la propria squadra in difficoltà e costringe Sergio a cambiare Perna con un centrocampista. Il Gela si rivede al 31’ con Franciel che ci prova dalla distanza: la sua conclusione termina tra le braccia di Criscuolo. Al 38’ i padroni di casa sfiorano il gol: Romano smarca Carboni in area che alza la palla sull’uscente Cecere che resta attento e con una mano impedisce alla sfera di entrare in rete. E’ di fatto l’ultima azione della partita che non riserva altre emozioni e si chiude, stanca, su un pareggio che le due squadre hanno meritato indubbiamente ma che, con tutta probabilità, non accontenta nessuna delle due.
L’Igea torna a vincere con Bongiovanni IGEA BARLETTA
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IGEA V. (4-2-3-1): Di Masi 6; Scopelliti 6, Agius 6,5, Alizzi 6,5, Panarello 6,5; Giardina 6, Di Toro 6; Di Miceli sv (22' pt Crinò 6,5, 8' st D'Anna 6), Crimi 7, La Porta 6,5; Bongiovanni 7 (19' st Ricciardo 6). A disp.: Romano, Bonsignore, Condello, Nabil. All.: Castellucci 7. BARLETTA (4-4-2): Furlan 6; Mastronicola 6, Fabbro 5,5, Sabini 5,5, Tangorra 5,5 (33' st Vitorio sv); De Cecco 5,5 (10' st Sisalli 6), Salvagno 6, Daleno 5,5 (42' st Fontanella sv), Zotti 5,5; Alessandrì 6,5, Laviano 4. A disp.: Montagna, Crescente, Millan, Grimaldi. All.:
Chiricallo 5,5. ARBITRO: Bietolini di Firenze 6. RETI: pt 10' rig. La Porta (I); st 1' Alessandrì (B), 6' Bongiovanni (I). NOTE: cielo sereno, spettatori 800 circa,con un centinaio di tifosi del Barletta. Ammoniti De Cecco, Bongiovanni, Daleno e Salvagno. Espulsi al 15' st Laviano e al 28' st Millan, 50' st Mastronicola. Angoli 3-1 per il Barletta. Recupero: pt 0'; st 5'. BARCELLONA P.G. L'Igea Virtus festeggia finalmente la prima vittoria stagionale. La conquista con un rigore di Laporta e una rete di Bongiovanni che annulla il momentaneo pari di Alessandrì.
Monopoli a valanga La Valle sbaglia troppo MONOPOLI 4 V.DI SANGRO 1 MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6,5; Colella G. 6, Thackray 8, Gambuzza 7,5, Pugliese 7; Santarelli 7, Minopoli 6,5, Bonfardino 6,5 (30’ st Lanzolla 6), Carbonaro 7,5 (18’ st Loseto 6,5); Lacarra 6,5 (15’ st Balistreri 6), Ceccarelli 7. A disp.: Moschetto, Colella F., Turone, Lorusso. All.: Geretto 7. VAL DI SANGRO (4-42): Ameltonis 5; Del Grosso 4,5, Rogato 5,5, Paolacci 5, Mangoni 4,5; Perfetti 5 (23’ st Costantini 5), Epifani 5, Carafa 5,5 (38’ st Napolano sv), Cherchi 5,5; Memmo 5,5 (38’ st Ruggiero sv), Fiorotto 5,5. A disp.: Leacche, Sensi, Curcio, Cacciaglia. All.: Perri 5. ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore 6. RETI: pt 15’ Ceccarelli (M), 36’ Carbonaro (M); st 19’ Cherchi (V), 24’ Loseto (M), 44’ Santarelli (M). NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Colella G., Carbonaro, Del Grosso, Mangoni, Fiorotto. Angoli 3-2 per la Val di Sangro. Recupero: pt 1’; st 4’. MONOPOLI. Una Val di Sangro lenta ed impacciata viene sopraffatta nel gioco e nel risultato da un Monopoli pimpante e con una marcia in più rispetto agli abruzzesi. La cronaca della partita
vede un Monopoli subito in palla. Il gol è nell’aria ed arriva al 15’ con Lacarra che recupera palla a centrocampo, apre sulla destra per Santarelli che serve un cross impeccabile per Ceccarelli: il bomber biancoverde si esibisce in una perfetta sforbiciata che regala il vantaggio ai locali. La reazione della Val di Sangro al 18’ con Perfetti,fuori. Gol mangiato gol subito: al 17’ Thackray vince due rimpalli a centrocampo, serve Carbonaro sulla sinistra che brucia in velocità Del Grosso e supera Ameltonis con un colpo sotto. Il match scivola via sino al 39’, quando la Val di Sangro spreca una ghiotta occasione per riaprire la gara: Epifani manda fuori alla destra dello spiazzato Saraò un rigore. Nella ripresa, la squadra di mister Perri prova ad aggredire i locali schiacciandoli nella propria metà campo, ed i frutti di questo pressing si materializzano al 19’ con Cherchi. La doccia fredda arriva però al 24’, quando il neo entrato Loseto spedisce in rete un perfetto assist di Ceccarelli che sulla linea di fondo campo serviva il compagno dopo aver saltato Ameltonis. Con la Val di Sangro rassegnata ad una sconfitta ormai certa, arriva anche la quarta rete del Monopoli con Santarelli, che approfitta di un pasticcio difensivo degli ospiti al minuto 44.
Sport 41 Izzo porta in vantaggio la Scafatese. Nella ripresa rossoblù alla ribalta Lunedì 3 novembre 2008
Il Cosenza riprova la fuga Vittoria in rimonta: decidono le reti di Danti e Braca COSENZA SCAFATESE
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COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Parisi (1' st Bernardi), Moschella, Braca, De Miglio; Catania (39' st Fabio), Carli (8' st Profeta), Spinelli, Danti; Polani, Galantucci. In panchina: Guizzetti, Bacilieri, Doninelli, Cantoro. Allenatore: Toscano. SCAFATESE (4-2-3-1): De Felice; Lagnena (33' st Varriale), Marini, Terraciano, Carbonaro; Avallone (26' st Marzocchi), Di Candilo; Corsale, Izzo, Ramora (22' st Martone); De Luca. In panchina: Spicuzza, Rapino, Correale, Orero. Allenatore: Maurizi ARBITRO: Di Francesco di Teramo MARCATORI: 15' p tIzzo (S); 12' st Danti (C), 14' st Braca (C). NOTE: Spettatori 4624. Dei quali 2700 paganti e 1924 abbonati. Incasso totale 36300 euro . Ammoniti: Carbonaro, Galantucci, Marini, Lagnena, Izzo. Angoli: 4-4. Recupero: pt 3'; st 4'. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Va bene così dopo una settimana difficile e una sconfitta immeritata a Gela. Il Cosenza centra i tre punti, ma ancora una volta non convince. Soprattutto nella prima frazione di gioco quando il gioco (?) è stato una chimera e non abbiamo visto tre passaggi di fila che potrebbe-
L’esultanza di Ambrosi e il gol di Braca
ro giustificare il primato in classifica. E bene è andata che la Scafatese abbia fallito il raddoppio, altrimenti avremmo rischiato di raccontare un’altra gara. Diversa cosa è stato il Cosenza dopo il vantaggio, lì abbiamo intravisto cose buone, tranne il cinismo nel chiudere le ripartenze al fulmicotone. Sottolineatura per l’arbitraggio che, nel primo tempo, è stato quantomeno incerto. A scusante della prova rossoblù le assenze pe-
santi (Occhiuzzi e De Rose) e qualche uomo in precarie condizioni. LA LINEA D’OMBRA. Partita decisa in tre minuti nella ripresa da un micidiale unodue che fa pendere la bilancia dalla parte del Cosenza alle prese con diversi problemi di formazione. Raccontiamo il film della gara. Una uscita avventata di Ambrosi al 4’ fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi rossoblù. Al 15’ la Scafatese gela il San Vi-
to. Carli perde palla, Corsale lancia in avanti e sorprende la retroguardia silana con Izzo che si presenta a tu per tu con Ambrosi: palla in fondo al sacco. Il Cosenza alza il ritmo, ma non riesce ad imbastire un’azione pericolosa e la Scafatese si affida alle ripartenze. Al 29’ campani ancora pericolosi con Izzo che serve De Luca: l'attaccante calcia senza forza. Alla mezzora Toscano riporta Catania a sinistra e Danti a destra per cercare
nuovi soluzioni. Al 31' è ancora la squadra di Maurizi a sfiorare la seconda rete con una progressione di Lagnena che serve Izzo: l’esterno fallisce il colpo grosso. Al 38’ cross di De Miglio, Polani si avvita in elevazione e di testa sfiora il pari. Al 43’ Galantucci si procura una punizione dal limite sinistro dell'area. Moschella tira forte sulla barriera. Si va al riposo con molti dubbi sulla prova del Cosenza incapace di costruire e ren-
dersi pericoloso. Toscano lascia Parisi (infortunato) negli spogliatoi e lo sostituisce con Bernardi che agisce da terzino. La Scafatese però sfiora ancora una volta il gol con Izzo che si incunea centralmente. Quasi a ripetere le movenze dell'azione del gol: stavolta Ambrosi nega il raddoppio. Al 53’ entra Profeta per Carli e va in mezzo con Spinelli. Profeta aumenta lo spessore della mediana cosentina. Al 57’ De Miglio recupera una palla sulla sinistra, salta due uomini servendo Galantucci nell’area piccola. Si accende una mischia che Danti risolve con un tapin in gol. San Vito in estasi che spinge la squadra al raddoppio. Neanche il tempo di esultare che i padroni di casa trovano il bis. Arriva su azione di corner. Moschella calibra un cross dalla sinistra e Braca, appostato sul secondo palo, insacca con un preciso colpo di testa. La Scafatese vede le streghe. Al 70’ De Miglio lascia partire un fendente per Polani che si inarca e colpisce di testa: la palla terminerebbe in rete se non fosse che De Felice si oppone con un balzo felino. Maurizi inserisce Martone e Varriale. Il Cosenza spreca diverse ripartenze e al 91’ un intervento magistrale di Ambrosi, proprio su Varriale, salva il risultato mandando la palla in corner. A nulla valgono i 4 minuti di recupero: la festa sancisce il primo posto solitario in classifica del Cosenza.
Derby sottotono. Sesto risultato utile per i rossoblù. Lametini da soli in fondo alla classifica
Vigor e Vibonese non si fanno male Biancoverdi più vicini al gol fallito due volte da Manca VIGOR LAMEZIA VIBONESE
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VIGOR LAMEZIA (4-4-2)- Panico; Ciotti, Di Donato, Filippi, Marinelli; Rondinelli, Amita (11' st Riccobono), Sanso, Carraro; Manca, Ragatzu. In panchina: Tucci, Perri, De Pasquale, Caruso, Clasadonte, Bassi De Masi. Allenatore: Ammirata. VIBONESE (4-2-3-1) - Amabile; Ruscio, Ranellucci, Bianciardi, Bica Baden; Kulenthiran, Pirrone; Melis (29'st Di Franco), Di Mauro, Polito (12’ st Condemi); Mastrolilli (37'st Oudira). In panchina: Bastiera, Beltrano, Boemia, Scozzese. Allenatore: Galfano. ARBITRO: Zanichelli di Genova. Assistenti: De Falco di Isernia e Arciero di Cassino. NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Rondinelli (Vigor), Bianciardi, Ruscio e Condemi (Vibonese). Angoli 4-4. Recupero: 1’ pt e 4' st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Finisce senza reti il derby fra Vigor e Vibonese. Partita brutta da vedere probabilmente perchè le due squadre si conoscevano troppo. Qualche occasione in più per i biancoverdi di Ammirata, soprattutto con Manca nel primo tempo e all’inizio di ripresa. Per il resto nulla. Ovvio che il pari sta meglio alla Vibonese di Galfano. Per la Vigor invece continua la serie senza vittorie in casa. Dopo 5 match casalinghi i lametini non sono riusciti a vincere davanti al proprio pubblico. Un passo indietro dopo la vittoria esterna di domenica a Manfredonia. Una Vigor (ora ultima in classifica da sola) che comunque ha conquistato 4 punti dei 6 attuali in classifica nelle ultime due gare ed è la seconda gara di fila che non subisce gol (la prima volta in casa). Rossoblù che invece allungano la striscia positiva utile consecutiva: sei partite senza sconfitte. Un derby quindi sottotono anche per la scarsa presenza di pubblico vista l’assenza dei sostenitori ospiti per il divieto emesso dalla prefettura di Catanzaro.
Stretta di mano tra i due tecnici Ammirata e Galfano
E’ la Vibonese (in campo senza Taua e Orefice) ad avere un inizio di partita migliore rispetto alla Vigor (senza Ciminari, Pascuccio, Lopetrone, Ianni, Aloe, Angotti, Scalese e il secondo portiere Forte). CRONACA. La gara registra la prima emozione dopo sei minuti quando l’ex Panìco deve uscire con i pugni, riprende Pirrone dal limite dell’area ma la conclusione è abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Un minuto dopo ci pensa Ciotti a calciare verso la porta avversaria, Amabile blocca senza problemi. Pericolosa la Vibonese con Di Mauro (20’) che serve Mastrolilli in area, la conclusione
defilata si spegne sul fondo. Risponde la Vigor al 23’: Carraro pesca Rondinelli in profondità, il numero 7 biancoverde entra in area e dal vertice dell’area piccola tenta di piazzare la sfera nell’angolo opposto ma Ruscio in provvidenziale recupero chiude. La Vigor protesta per un rigore al 31’ su Rondinelli e al 33’ Ciotti sbaglia il cross dopo uno slalom sulla destra. Mastrolilli (34’) in mezzo a due difensori conclude da due passi senza però sorprendere Panìco. Il gol della Vigor sembrava fatto quando al 37’ Amabile in uscita non tratteneva la sfera e Manca a porta vuota falliva clamorosamente il bersaglio. Nella
ripresa un punizione di Ciotti (6’) non veniva sfruttata sotto porta sia da Filippi che da Ragatzu. Un minuto dopo altra grande oppurtunità per Manca che solo davanti ad Amabile si faceva parare la conclusione guadagnando solo un calcio d’angolo. Allo stesso attaccante veniva subito dopo annullato un gol per fuorigioco. Ancora Vigor al 16’ con Sanso che spediva di poco alto su angolo di Riccobono. Al 23’ proteste di Melis per un presunto fallo da rigore. Sul finale prima Panìco (47’) usciva sventando un traversone su calcio d’angolo e al 48’ Riccobono servito da Ragatzu troppo defilato sprecava.
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Sport
Lunedì 3 novembre 2008
E’ l’ora della rabbia per il Melfi MELFI CASSINO
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MELFI (4–4–2): Merlano 6; Fumai 6.5, Gabrieli 7, Rizzo 6.5, Gambi 6; Maio 6.5 (25’ st Petagine 6), Bacchiocchi 7, Mitra 6.5, Frasca 6.5 (44’ st Bizzarri ng); Merini 6, De Angelis 6.5 (a disp: Pettinari, Ferrato, Caciagli, Pellicoro, Sciannamè) All. Palumbo squalificato (in panca Santarsiero) CASSINO (4–4–1-1): Mennella 6; Martinelli 6, Maisto 6.5, Di Nunzio 7, Padovani 6 (1’ st Pippa 5); Molinaro 6, Mucciarelli 6, Giannusa 6.5, Lorusso 6 (9’ st Leccece 5); Cunzi 5; Bardeggia 5.5 (33’ st Fragiello ng) (a disp: Afeltra, Guzzo, Casoli, Lucano) All. Grossi ARBITRO: Di Paolo di Avezzano NOTE: in tribuna al fianco dei dirigenti melfitani presenti il Sindaco di Cassino, il Presidente laziale, il Vicepresidente della Salernitana Murolo, spettatori 1300 con 100 ospiti, ammoniti: Gabrieli, Bacchiocchi, Lorusso, Martinelli, calci d’angolo 8 - 7; recupero 1’ pt e 4’ st MELFI - Un gol regolarissimo annullato a Rizzo, alcune decisioni assurde dell’arbitro fischiato dal Valerio e una crescita esponenziale, con grande secondo tempo a dominare il quotato avversario, non rendono giustizia a un Melfi che si deve accontentare di un pari che sta davvero stretto. Melfi a caccia di continuità per risalire in classifica, Cassino a voler proseguire il proprio cammino. Quindi una gara importante, ospiti con l’ex Lorusso, con l’altro cannoniere del girone, Cunzi in vetta ai marcatori insieme a De Angelis, che è sul terreno di gioco a supportareBardeggia. Dopo qualche minuto di studio, il Melfi si propone al 6’ con la insistita azione al limite di De Angelis, contrato in angolo, poi attento il portiere Mennella a smanacciare sul cross. La risposta dei laziali intorno al 13’, con azione di Lorusso che serve Maisto in proie-
zione offensiva, ma la sua girata attraversa tutta l’area e il Melfi può ripartire. Con il trascorrere dei minuti cresce il Melfi, recupera tanti palloni con la coppia Bacchiocchi – Mitra e lo stesso playmaker tenta la battuta diretta a rete, al 18’ trovando una deviazione per il terzo angolo. Sul capovolgimento di fronte occasionissima per il Cassino, con cross di Lorusso che trova la grande girata di testa di Bardeggia sulla parte alta della traversa contro un Melfi costretto in dieci per l’infortunio al suo esperto centrale Gabrieli. Poi l’abruzzese rientra con una fascia sull’arcata sopracciliare suturata con quattro punti. Bene il Melfi, concreto ed equilibrato il Cassino, entrambe bravi a ribattere colpo su colpo. Melfi a spingere con più continuità dopo la metà del primo tempo: De Angelis al 31’ manovra con Frasca, e da questi, attraverso Mitra, si arriva a Bacchiocchi, tiro secco al lato dai 20 metri. Il centrocampista melfitano, insieme a Lorusso per proteste, vengono ammoniti al 33’, insieme a Gabrieli, visto che si chiedeva un fallo netto precedente commesso su De Angelis, che l’arbitro però non aveva fischiato. Intanto, finora, non si è visto Evan Cunzi, mentre il suo “avversario” tra i cannonieri, De Angelis, è stato attivissimo, con Cassino come spentosi insieme al suo uomo simbolo, a differenza di un Melfi non continuo o trascendentale, ma sicuramente meglio nella gara, rispetto al quotato avversario. Nel finale De Angelis apre a destra per Fumai, con tiro di Maio e respinta sulla linea di Di Nunzio per quella che poteva essere per i gialloverdi occasionissima per rientrare negli spogliatoi col vantaggio certo tutt’altro che immeritato. Subito cambio ospite, Pippa per Padovani, capitano ora Giannusa, mentre il Melfi prende a spinger ancora di più, e gran botta appena alta di un concreto Bacchiocchi. Ancora gialloverdi in avanti, e gol di Rizzo. Sul tirocross di Frasca, colpo di testa di Merini
Gol annullato al difensore Rizzo Sterile dominio e resta una vittoria ancora rimandata Rizzo festeggia il gol, poi annullato
per il libero Rizzo che mette in gol e corre a gioire, ma l’arbitro incredibilmente annulla, e poi sull’azione seguente sorvola sulla netta trattenuta su Merini in area. Tre occasioni a confermar Melfi davvero dal piglio diverso, con Cassino annichilito dalla grande spinta dei ragazzi di Palumbo. Ora è davvero grande Melfi e mister Grossi
toglie Lorusso e spedisce in campo Leccese. Al 18’ l’arbitro Di Paolo chiede l’intervento dei sanitari del Melfi per problemi alla coscia destra, poi riprende. Merini al 24’ riesce solo a sfiorare di testa, poi il Melfi prova a cambiare qualcosa spedendo sul terreno Petagine per Maio al 25’. Non trova nessun compagno De Angelis che gira al
31’ un bel pallone sul secondo palo. Petagine è l’uomo che può dare il cambio di ritmo nel finale e infatti in ripartenza va via a tre avversari e cerca in profondità De Angelis, ma Maisto intuisce. Entra anche Bizzarri per l’ottimo Frasca, ma nonostante i tentativi finali non succede nulla. Antonio Baldinetti
PAGELLE MELFI MERLANO (6) - gara tranquilla, poco impegno e tanto controllo, solo un paio di prese e un rinvio a pugni uniti su un angolo FUMAI (6.5) - buona la sua gara, considerati i problemi in settimana, e se si pensa che di fronte vi era un avversario come Cunzi, letteralmente annullato nella prima frazione di gioco, si comprende il valore della prestazione
BACCHIOCCHI (7) - a centrocampo comanda lui, recupera una caterva di palloni, e con sette polmoni è su tutti i palloni, superando alla grande anche i confronti diretti con chi gli capita a tiro, con anche i suoi due tentativi pericolosi da lontano
GABRIELI (7) - al solito il centrale alla grande, compreso il voler rientrare in fretta dopo suturazione dell’arcata sopracciliare, per dare ancora tutto il suo contributo alla causa
MITRA (6.5) - bene il suo rientro, con puntualità e grande applicazione, nel lavoro e nella fase anche di recupero di palloni dinanzi alla propria difesa. Spesso ha provato a lanciare i suoi, non sempre ci è riuscito ma il suo contributo c’è stato
RIZZO (6.5) - anche per lui solito apporto, in anticipo, in grinta e nel controllo degli avversari, con Bardeggia controllato alla grandissima, a parte nell’occasione della traversa
FRASCA (6.5) - una buona prima frazione, una ottima ripresa, crescendo alla grande per essere sempre il primo in azione, per le veloci ripartenze (44’ st BIZZARRI NG)
GAMBI (6) - controllo totale della sua corsia di riferimento contro l’ex Lorusso. Buona anche la spinta
MERINI (6) - lotta, sgomita, corre, spizza una gran quantità di palle, ma ha pochi palloni da giocare nel vivo dell’area avversaria, e quindi incide poco in prima linea, anche se ci prova un paio di volte
MAIO (6.5) - parte frenato, poi diviene protagonista, crescendo alla distanza e lavorando bene sia in copertura che in ripartenza. Sua l’occasione per passare a fine di primo tempo (dal 25’ st PETAGINE 6: più volte con la sua velocità illumina il finale del Melfi compreso il gran tocco per De Angelis)
DE ANGELIS (6.5) - il capitano è sempre nel vivo dell’azione, cerca poi di dare ordine nelle ripartenze aprendo ai compagni. Peccato non abbia ritrovato il gol, ma il personale confronto con Cunzi lo vince alla grandissima
Sport 43 Gabrieli e Bacchiocchi concordi: «Solo sfortuna, cresceremo» Lunedì 3 novembre 2008
«Andiamo avanti così» Per il difensore quattro punti di sutura VOLENDO scherzare, si potrebbe dire che il Melfi ha perso due punti ieri, visto che il gol regolare non è stato assegnato a Rizzo e si è ottenuto solo un pareggio e non il successo pieno col Cassino, però ne ha ottenuti quattro in più grazie a Gabrieli. Una battuta su cui si scherza, ma il centrale, che ha il sopracciglio destro completamente arrossato e con quattro evidenti punti di sutura, sa che è solo uno scherzo. «Magari fosse stato così – attacca – sarei stato contento dell’infortunio, ma non è così e si è qui a parlare ancora di una grande partita da parte nostra, come avvenuto anche a Val di Sangro e in altre precedenti partite, e senza qual successo che avevamo meritato».
Gli si dice del gol regolare ed è come un’altra mazzata per il fortissimo centrale gialloverde «visto, potevamo e dovevamo vincere ed in campo abbiamo fatto bene, una grande partita contro un avversario forte e non siamo riusciti a vincere». Poi gli verrebbe da dire, come già fatto da un po’ tutti, tifosi, squadra, giornalisti, dirigenti «se poi riusciamo anche a farlo il gol del successo e non ce lo assegnano, cosa bisogna fare?» Ma è un elemento attento e, a parte la rabbia comune come tutti gli altri, compagni compresi, preferisce il «ricordare che abbiamo ancora giocato bene, loro sono una squadra forte, al secondo posto e quindi in piena corsa per zone importanti della classifica,
eppure siamo stati alla grande in campo». Per poi riprendere le considerazioni sulla prestazione della propria squadra: «siamo in crescita, abbiamo fatto benissimo nella seconda parte di gara crescendo notevolmente, eppure siamo ancora qui a parlare di un pareggio». «Dobbiamo comunque continuare su questa strada – ha concluso il forte centrale – e dopo due risultati utili consecutivi che potevano anche essere due successi, importantissimi per quel nostro obiettivo salvezza, è importante insistere, crescere ancora, continuare a lavorare ed a fare la nostra parte, gara dopo gara, e sono convinto che possiamo riuscire a centrare il nostro obiettivo». Poi esce, saluta ed è li la sua famiglia, all’esterno del recinto dell’Arturo Valerio, ad attenderlo. E dopo il bacio con sua moglie e la carezza molto speciale ricevuta dalla suocera, la rabbia forse diminuisce almeno un po’, anche se la ferita all’arcata sopracciliare c’è tutta e quei quattro punti di sutura, gridano una rabbia ancora maggiore, se si pensa che due punti, in classifica, non sono arrivati, per un gol regolarissimo, non assegnato al suo compagno di linea Rizzo. Prima di andare via, una battuta al volo la regala anche Bacchiocchi, che si ripete «ancora una grande partita per noi ma i punti non arrivano, come sarebbe giusto. Abbiamo dominato, giocato benissimo, ma anche stavolta non è bastato, e la cosa continua a ripetersi, a dispetto delle ottime cose che facciamo in campo, con la grinta, la voglia di vincere, la forza del gruppo. Si deve insistere, andando a Noicattaro, per fare bene e cercare li il successo che non è arrivato oggi, col forte Cassino». ant. bald.
L’arbitro Di Paolo contestato. In alto Palumbo nervoso
Interrotta a quattro la serie di partite positive per i pugliesi
Cruciani esalta un bel Pescina Noicattaro troppo sprecone PESCINA V.D.G. NOICATTARO
1 0
PESCINA (4-3-1-2): Bifulco 6; Locatelli 6, Petitto 7, Blanchard 6,5, Piva 6; Cruciani 6,5, De Angelis 6,5, Giordano 6,5; Laboragine 6; Bettini 6,5 (17’ pt Arcamone 6 e dal 32’ st Zarineh sv), Dipasquale 6 (23’ st Silvestri 5,5). A disp.: Merletti, Miale, Luciani, Censori. All.: Chiappini 6. NOICATTARO (3-4-3): Sassanelli 5,5; Lollini 5,5, Di Muro 6,5, Lucioni 6; De Giorgi 6, Piccinni 6, Coppola 6,5, Mercurio 5,5 (27’ st Russo 5,5); Deflorio 5,5 (30’ st Pongo sv e dal 36’ st Lanave sv), Ladogana 6, Siclari 5. A disp.: Cilli, Perrone, Pezzana, Piano. All.: Sciannimanico 6. ARBITRO: Borriello di Mantova 5,5. RETE: pt 32’ Cruciani. NOTE: spettatori circa 300. Ammoniti Bettini, Locatelli, Giorda-
no, Deflorio e Russo. Angoli 3-2 per il Pescina. Recupero: pt 2’; st 4’. AVEZZANO - Il Pescina supera di misura il Noicattaro e sale al quarto posto in classifica. Ai ragazzi di Chiappini basta un gol astuto di Cruciani poco dopo la mezzora della prima frazione per conquistare i tre punti e stoppare a quattro la serie di risultati utili consecutivi dei pugliesi. Va detto che la formazione rossonera, per quanto mostrato sul terreno di Avezzano, non avrebbe meritato la sconfitta e, di fatto, Coppola e compagni pagano caro la scarsa precisione in zona gol, farcita anche da un pizzico di malasorte. La partita. Sulla carta bisognerebbe assistere a una gara divertente e invece così non è. Pronti via e Bettini, strattonato per qualche secondo da Lollini, cade in area reclamando il rigore: Borriello dice di no e, anzi, gli mostra il giallo per simulazio-
ne. I padroni di casa cercano di premere proprio grazie alle incursioni del loro centravanti, ma al 17’ Bettini deve alzare bandiera bianca per infortunio: al suo posto dentro Arcamone. Il Noicattaro, con Siclari, non sfrutta una buona chance in contropiede al 28’ e, tre minuti più tardi, Deflorio scheggia la traversa su calcio piazzato. Ed è qui che si decide la partita, perché passano appena sessanta secondi e il Pescina va in gol. Punizione dai 25 metri di De Angelis. Il capitano, invece di tirare in porta, sceglie un tocco sotto a scavalcare la barriera trovando Cruciani tutto solo: lob su Sassanelli e l’1-0 è servito. Nell’occasione, però, qualche responsabilità la difesa rossonera sembra averla. Il tempo si chiude con Arcamone che, ben assistito da Laboragine, manca l’impatto pieno con la fronte. Nella ripresa i due tecnici non mutano atteggiamento tattico e in un primo momento questo sembra
Merini dà una mano a De Angelis. Sopra il Melfi a inizio match (Il fotoservizio è di Alessandro Zenti)
giovare ai marsicani. E invece, al 16’, è clamorosa la palla-gol fallita da Deflorio: Coppola lancia in profondità Ladogana, cross leggermente arretrato per il numero 11 che tutto solo manda inopinatamente a lato. La mancanza di Rana lì davanti si sente, molto più di quella di Menolascina. Il Noicattaro stenta a concretizzare, ma è anche sfortunato, specie quando Pongo, appena subentrato a Deflorio, deve uscire per infortunio. Al suo posto va in campo Lanave. Intanto il conto delle traverse torna
in parità, con Giordano che su piazzato da circa 30 metri coglie il legno alle spalle di Sassanelli. Il finale si trasforma in una sorta di forcing dei pugliesi, che mandano in avanti anche i difensori centrali. Al 42’ Russo reclama per un presunto fallo in area e, nel secondo dei cinque minuti di recupero, Ladogana, dal limite, scocca un tiro preciso che supera Bifulco, ma s’infrange sul palo interno, con la sfera che torna in campo e viene allontanata dalla difesa biancoverde. E l’1-0 va così in archivio.
44 Sport 2ª Divisione. Sul finale l’episodio vincente: le Aquile salgono al terzo posto Lunedì 3 novembre 2008
Catanzaro all’ultimo respiro Un’autorete regala ai giallorossi tre punti d’oro ANDRIA BAT CATANZARO
0 1
ANDRIA (4-4-2): Amadio 6; Goisis 6, Sgarra 6,5, Sportillo 6, Di Simone 6,5; Sy 6, De Santis 6, Iennaco 5,5 (26' st Cazzarò 5,5), Rebecchi 5,5 (36' st Menichini sv); Lattanzio 6 (13' st Doumbia 5,5), Cavaliere 6,5. A disp.: Spitoni, Falzone, Losito, Romito, Menichini. All.: Di Leo 6,5. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli 6,5; Montella F. 6, Gimmelli 6,5, Di Maio 6, Armenise 6,5; Mangiacasale 5,5, Berardi 6, Zaminga 5,5, Tomi 6 (31' st Criniti sv); Iannelli 5,5 (35' st Caputo 6), Montella A. 5,5. A disp.: Parisi, De Franco, Di Meglio, Benincasa, Marchano. All.: Provenza 5,5. ARBITRO: Magno di Catania 6,5. RETI: st 36' Sgarra aut. (C) NOTE: spettatori 2500 circa, un centinaio provenienti da Catanzaro. Ammoniti: Iennaco (A), Armenise (C), Montella F. (C), Di Simone (A). Angoli 9 a 2 per l'Andria. Recupero: pt 2'; st 5'. di PASQUALE S. MASSARO ANDRIA. Il Catanzaro espugna il “Degli Ulivi” di Andria e con il minimo sforzo prosegue la sua imbattibilità esterna grazie ad un autogol del difensore andriese Sgarra a nove minuti dal termine, su una conclusione velleitaria dell'appena entrato Caputo. Moduli speculari, 4-4-2, e primo pericolo di marca calabrese, con un mezzo pasticcio dell'incerto portiere azzurro Ama-
I giallorossi festeggiano dopo un gol: come ad Andria
dio che al 6' riceve palla da Sgarra e temporeggia troppo con Iannelli che recupera e fa scudo con il corpo sul rilancio, ma la sfera resta vicina e l'estremo difensore di casa recupera. Le fonti del gioco calabrese, i mediani Zaminga e Berardi, sono ben controllati dai calciatori di casa e questo costringe il Catanzaro ad indietreggiare cercando di saltare il centrocampo con lanci lunghi poco precisi per gli isolati Iannelli e Montella. La squadra di Di Leo, invece, cerca fraseggi corti e palla a terra alla ricerca della profondità a differenza delle ultime uscite. Proprio su una combinazione ben riuscita al 13'
Lattanzio sfiora il gol del vantaggio dopo una splendida discesa del terzino Di Simone ed un cross che diventa assist perfetto per il colpo volante di poco a lato della porta di Mancinelli. Francesco Montella, alla prima da titolare sulla destra, propone al 22' la prima vera opportunità da rete per gli ospiti: dopo uno scambio con Zaminga salta due uomini in slalom e prova il tiro appena in area con Amadio attento a bloccare. Il match si assopisce sul tabellino, ma resta vivo e brillante nel centro del campo dove c'è vera battaglia. Al 38', poi, nuovamente Andria con De Santis che su punizione centrale
prova a beffare Mancinelli attento in tuffo. Il primo tempo non ha più nulla da dire ma la ripresa parte con una novità rilevante in casa Andria. Di Leo inverte gli esterni bassi Sy e Rebecchi ed approfitta subito di uno svarione difensivo calabrese: Cavaliere al 2' s'invola solitario e crossa in area di rigore per la corrente Lattanzio che svirgola e permette a Sy di concludere a rete tutto solo con Mancinelli decisivo nell'intervento salva risultato. La gara s'infiamma e le occasioni si sprecano da una parte all'altra del campo: comincia al 10' Berardi con un colpo di testa in piena area di rigore su punizione dalla sinistra di Tomi ma Amadio è abile a bloccare centralmente. Cambia il minuto, il 12', non cambiano di molto i protagonisti: Tomi sfiora il gol direttamente su punizione dalla destra ma l'estremo difensore di casa respinge. Al 16' è Sy che dalla destra lancia perfettamente Cavaliere, il quale appena in area calcia di prima intenzione in porta ma Mancinelli sfodera un grande intervento. Cinque minuti dopo Doumbia per l'Andria sbroglia un'azione confusa in piena area di rigore calabrese con un tiro violento ma di poco impreciso. La gara resta viva ma le due squadre sembrano accontentarsi del punto: al 36', invece, l'appena entrato Caputo recupera palla al limite dell'area di casa e calcia a rete debolmente la sfera: Sgarra interviene in modo scomposto e deposita la palla alle spalle di Amadio in modo decisivo. La gara finisce qui.
PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6,5) - Attento e reattivo in più di un'occasione. Poco impegnato nella prima frazione di gioco guadagna più della sufficienza con sicurezza estrema nella ripresa prima sventando su Sy e poi su Cavaliere con interventi decisivi. MONTELLA F. (6) - La sufficienza è la media perfetta tra un 7 convinto in fase offensiva ed un 5 sfortunato in fase difensiva. Le sue sono le uniche scorribande in attacco del Catanzaro nel primo tempo. ARMENISE (6,5) -Controlla Sy con attenzione sulla fascia difensiva di sua competenza e sfrutta la giornata negativa del furetto di colore andriese. Poco propositivo nelle zone offensive nel primo tempo, sale di tono nella ripresa . GIMMELLI (6,5) -Recupera palloni in quantità sui lanci azzurri dalle retrovie e non soffre molto l'intraprendenza di Lattanzio non certo una prima punta di peso. DI MAIO (6) - Leggermente meno preciso di Gimmelli risulta utile in chiusura di gioco anche se soffre il continuo pendolo di Cavaliere che si sposta più volte sul centro destra dell'attacco soprattutto nella ripresa. ZAMINGA (5,5) - L'ex centrocampista andriese dovrebbe essere la fonte del gioco calabrese. Ma il tecnico Di Leo pone sulle sue tracce Iennaco ed il gioco del Catanzaro non è quasi mai illuminato dai piedi buoni del mediano. MANGIACASALE (5,5) - Con Montella forma una buona linea di fascia sulla destra, ma anch'egli, pur proponendosi più di una volta, è fermato con attenzione dalla difesa andriese. BERARDI (6) - Un po' meglio del suo compagno Zaminga nella zona mediana del campo tale da raggiungere la sufficienza seppur dai suoi piedi ci si attenda ancor più qualità. IANNELLI (5,5) - Gara da ricordare solo per l'occasione di inizio gara e per il lavoro oscuro lontano dalla porta difesa da Amadio. Dal 35' st CAPUTO (6) - sarebbe un non giudicabile ma si guadagna il voto grazie alla decisiva conclusione del minuto 36' che sbroglia l'incontro in favore del Catanzaro). TOMI 6 - Cresce nel secondo tempo il fantasista calabrese abile con i piedi un po' meno con la corsa. Dal 31' st CRINITI (NG) MONTELLA A. (5,5) - Gara spalle alla porta tutta corsa e poca qualità. Il Catanzaro si vede poco in avanti e l'attaccante ne risente inevitabilmente fornendo una prestazione incolore.
Provenza: «La squadra mi segue bene»
Nicola Provenza
ANDRIA. Il Catanzaro si lancia alla rincorsa di Cosenza e Gela espugnando il terreno di gioco dell'Andria grazie ad una sfortunata deviazione nella propria porta di Sgarra: “In questo campionato l'equilibrio regna sovrano - dice Provenza tecnico dei calabresi - le gare spesso si decidono grazie ad un episodio singolo dopo match ben giocati da entrambe le formazioni. La nostra bravura è stata quella di credere fino in fondo a questo successo e soprattutto di credere nell'opportunità di costruire un'azione che rompesse quell'equilibrio. Ogni singolo ragazzo durante la gara - prosegue Proven-
za - ha fatto quello che io gli avevo chiesto e penso sia una delle cose più importanti e gratificanti per un allenatore”. Organizzazione di gioco e cura di piccoli particolari le componenti fondamentali per proseguire nell'imbattibilità esterna: “Senza ombra di dubbio avere giocatori importanti e di grande intelligenza tattica - continua il tecnico calabrese - è il nostro segreto. Le indicazioni date sono state rispettate appieno ed ultimamente ogni atleta che subentra riesce a dare un contributo eccellente alla nostra causa. Mi piace ricordare la prestazione di Francesco Montella che oggi ha esor-
dito da titolare”. Un gruppo solido, insomma, pronto ad affrontare le vertigini dell'alta classifica: “Direi che lavoro è la parola chiave di questa squadra e di questo gruppo - conclude il tecnico - i ragazzi mi seguono e siamo già proiettati verso martedì e la preparazione della sfida casalinga contro la Val di Sangro”. Non poteva mancare in sala stampa l'ex di turno più popolare al “Degli Ulivi” il furetto di centrocampo Claudio Zaminga: “Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma noi siamo stati abili a creare l'occasione propizia per strappare i tre punti sul difficile campo di Andria”.
L'imbattibilità esterna prosegue con la difesa ancora immacolata: “Facciamo un gran lavoro tra i reparti - prosegue Zaminga - e la difesa è sempre coperta soprattutto nelle gare esterne. Il risultato è che siamo imbattuti sia per le gare che per Mancinelli”. Il prossimo turno è delicato contro gli abruzzesi della Val di Sangro: “Al Ceravolo le squadre giungono molto chiuse e coperte - conclude Zaminga - e domenica prossima ci aspettiamo una Val di Sangro ancor più compatta e coriacea di scena a Catanzaro a difesa del risultato. Ora godiamoci questa vittoria ”. p. s. m
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica Bacoli-S. Antonio A.
3-0
Brindisi-Pomigliano
5-1
Francavilla-Matera
2-0
28’ (r) e 87’ Coquin, 52’ Dinolfo
8´ Alleruzzo (P), 19’ Chiesa (B), 20’ Fiore (B), 49’ Moscelli (B) (r), 74’ Galetti (B), 83’ Lenti (B) 18’ Mele, 83’ Del Prete
Gelbison-Fasano
1-2
Ischia-Turris
2-3
45’ Milozzi (F), 68’ Cicino (G), 60’ Formuso (F) 8’ Coppola (T), 14’ Albino (I), 62’ De Biase (T), 72’ Russo (T), 77’ Trofa (I)
Nocerina-Francavilla F.
1-0
Pianura-Bitonto
2-0
39’ pt Mangiapane
23’ Napolitano, 39’ Sifonetti
S. Genzano-Grottaglie
1-1
Venafro-Angri
1-2
60’ Murano (SG), 80’ (G) Camassa (G)
23’ Della Femmina (A), 30’ Radicchio (A), 63’ Patriciello (V)
Prossimo turno
10ª giornata 09/11/08 ore 14.30
Angri-Pianura Bitonto-Brindisi Fasano-Bacoli Francavilla F.-S. Genzano Grottaglie-Venafro Matera-Ischia Pomigliano-Gelbison S. Antonio A.-Francavilla Turris-Nocerina
9ª
45
giornata
Marcatori BRINDISI NOCERINA MATERA FASANO BACOLI POMIGLIANO PIANURA ISCHIA FRANCAVILLA TURRIS FRANCAVILLA F. ANGRI S. GENZANO BITONTO GROTTAGLIE GELBISON S. ANTONIO A. VENAFRO
25 21 17 16 16 16 15 14 13 11 11 11 10 8 5 5 5 4
9
8
1
0 21 7
5
5
0
0 14 4
4
3
1
0
7
3 14 +6
9
7
0
2 12 8
5
4
0
1
7
3
4
3
0
1
5
5
9
5
2
2 17 8
4
2
2
0
7
2
5
3
0
2 10 6
9
0
9
4
4
1 13 9
4
2
2
0
4
2
5
2
2
1
9
7
4
-1
9
5
1
3 11 7
5
2
1
2
6
4
4
3
0
1
5
3
4
-3
9
5
1
3 12 12 4
4
0
0
6
2
5
1
1
3
6 10 0
-1
9
4
3
2 23 14 5
4
1
0 16 5
4
0
2
2
7
9
9
-4
9
4
2
3 16 11 5
3
1
1
9
4
4
1
1
2
7
7
5
-5
9
4
1
4
8
7
5
2
1
2
6
5
4
2
0
2
2
2
1
-6
9
2
5
2
8
8
4
1
2
1
2
2
5
1
3
1
6
6
0
-6
9
3
2
4 13 16 4
2
0
2
9 11 5
1
2
2
4
5
-3 -6
9
3
2
4
8 13 4
2
0
2
3
5
5
1
2
2
5
8
-5 -6
9
2
4
3 10 12 5
0
3
2
6
9
4
2
1
1
4
3
-2 -9
9
2
2
5 12 17 4
1
1
2
8
9
5
1
1
3
4
8
-5 -9
9
0
5
4 12 18 4
0
2
2
4
6
5
0
3
2
8 12 -6 -12
9
1
2
6 12 19 5
1
1
3
9 11 4
0
1
3
3
9
1
2
6
5 17 4
0
2
2
3
7
5
1
0
4
2 10 -12 -12
9
1
1
7
8 18 5
0
1
4
3
8
4
1
0
3
5 10 -10 -15
8
4 +2
-7 -14
9 reti: Albano (2) (Matera) 8 reti: Galetti (Brindisi) 6 reti: Contino (Pianura) 4 reti: Coquin (2) (Bacoli); Persia (1) (Bitonto); Lenti (Brindisi); Formuso (Fasano); Galeandro (Francavilla F.); D'Angelo (2) (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Ianniello (1) (Pianura); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Chiesa, Cordiano (Brindisi); Del Prete (Francavilla); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); Cavallaro (Nocerina); Manzo (1) (Pianura); Verolino (1) (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio) 2 Reti: Della Femmina, Radicchio (Angri); Crisantemo (Bacoli); Di Bitetto, Infantino, Logrieco (Bitonto); Moscelli (Brindisi); Milozzi, Pistoia (Fasano); Pioggia (Francavilla); Malagnino (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); D’Amblé (Grottaglie); Albino, Capuozzo, Mattera (Ischia); Naglieri, Principiano (Matera); Magliocco, Mangiapane, Moro (Nocerina); Sifonetti (Pianura); Alleruzzo, Alterio, Gasparini (Pomigliano); Morgigno (S.Genzano); De Biase, Sullo (1), Tortora (Turris); Agbonifo, Patriciello (1) (Venafro)
Francavilla ci mette il cuore e va a segno con Mele. Del Prete chiude il conto nel finale
Derby, due schiaffi a Corino La sconfitta del Matera costa la panchina al tecnico FRANCAVILLA 2 MATERA 0 FRANCAVILLA (4-5-1): De Blasio 6,6; Milella 7,5, Zangla 7, Romaniello 6,5, Marziale 6,5; D’Amico 6 (10’ st Vinciguerra 6), Pioggia 6,5, Mele 7 (24’ sr Di Sanza 6), Di Senso 6,5, Campo 7 (40’ st Scarpato sv); Del Prete 7,5. A disp.: Bruno, Simeoone, La Neve Lo Prete. All. Lazic 7 MATERA (4-2-3-1) Gatti 5,5; Mari 5, Giglio 6, Lonardo 5,5, Martinelli 5,5; La Fortezza 6, Giroletti 5,5; Ancora 5,5 (12’ st Risi 5), Principiano 5,5, Naglieri 5,5; Albano 5. A disp.: Mirabelli, Schiavone, Armento, Renna, Venezia, Branda. All. Corino 5 ARBITRO: La Penna di Roma 1 RETI: 20’ pt Mele, 43’ st Del Prete. NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa mille di cui almeno 500 provenienti da Matera. Presenti in tribuna il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico e il senatore Guido Viceconte. Ammoniti: Milella e Del Prete del Francavilla, Lonardo e Principiano del Matera. Espulsi: al 28’ st Albano (M) per proteste e al 33’ st Armento dalla panchina. Angoli 4-4. Recupero: 2’ pt; 5’ st. FRANCAVILLA- Vince il cuore del Francavilla. Ancora una volta il derby a Francavilla fatale ad un tecnico del Matera. Era già accaduto due anni fa a Raimondi e ieri a Gigi Corino. Onore alla pattuglia di giovani del Francavilla che, nonostante le quattro assenze, ha saputo metterci impegno e grande orgoglio. Quello che in pratica è
mancato al Matera. Una squadra sfilacciata e solo pronta a lanciare palloni lunghi. Cinquecento tifosi al seguito meritavano di più. Ineccepibile la vittoria del Francavilla che ha colpito come ha potuto con Mele. Calcio d’angolo respinto di testa da Albano nella propria aria di rigore dove c’era tutta la sua squadra raccolta. Sulla respinta s’avventa Mele, indisturbato, che lascia partire un tiro forte che passa attraverso una selva di gambe e si insacca nell’angolino alla sinistra di Gatti. Già l’inizio del Matera non era stato imperioso, come meritava il folto pubblico accorso dalla città dei Sassi, ma timoroso e impacciato sulla falsariga di quello visto a Sant’Antonio Abate, poi il gol del Francavilla lo ha quasi tramortito, perchè a parte una punizione di Principiano calciata sulla barriera non c’è quasi più niente, anche se il gol annullato ad Albano per fuorigioco è da rivedere. Il Francavilla dal canto suo controlla solo i palloni alti che il Matera lancia verso l’isolato Albano. In pratica il suo dovere. Si va al riposo e già si intuisce che qualcosa non gira a dovere nel Matera. Infatti, il tecnico esce dallo spogliatoio dopo pochi attimi e va a sedersi in panchina mentre la squadra resta a parlare da sola in un ipotizzabile duro faccia a faccia. Qualcosa in più si vede, ma è solo foga con il Francavilla a rintuzzare puntualmente. Al 4’ è de Blasio a negare il pareggio a Principiano su colpo di testa. La migliore occasione del Matera. Ci prova La Fortezza su punizione al 9’ ma la palla è alta. Corino toglie Ancora e inserisce Risi, il
quinto under. Martinelli su angolo calibra male al 20’. Poi l’episodio di Albano che subisce fallo ma l’arbitro non lo sanziona e scatta la protesta dell’attaccante e il conseguente cartellino rosso. Matera in dieci e sotto di un gol. Lazic manda in campo una punta, Di Sanza, mentre Martinelli va a fare il centravanti. Tutto questo bailamme produce un buon pallone di Risi dalla destra girato da Naglieri di poco a lato e un Francavilla più tonico. Traversa di Campo e Matera sbilanciato alla ricerca del pari. Foga e lanci lunghi con il centrocampo scavalcato. Ovvero manna dal cielo per chi si difende con ordine come fa la squadra di Lazic. Nulla da eccepire, gara perfetta e arrivano i frutti. Già La Fortezza effettua un miracoloso recupero. Schemi saltati nel Matera. L’aperitivo di una situazione forse già in embrione da tempo e che è esploso a Francavilla. Arriva il raddoppio di Del Prete. Palla in contropiede e fuga verso Gatti dell’attaccante rossoblù che rompe il personale digiuno ed apre l’apoteosi rossoblù. Meritata. Ma va compreso dove cominciano i demeriti di un Matera con un organico imperioso e un piglio da squadra Primavera, perchè il calcio non è una materia astratta e che ci fossero problemi era già emerso contro il Fasano. Tutto il resto è una conseguenza che ha portato all’esonero del tecnico a fine gara. Una svolta al Matera è necessaria. Applausi sportivi a Lazic e soci, questo round è tutto suo e anche meritato mentre nella città dei Sassi scatta il totosostituto di Corino. Renato Carpentieri
Genny Del Prete ed a destra Luigi Corino
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Sport Derby Solo poche sufficienze per il Matera. Francavilla con cuore e umiltà
Lunedì 3 novembre 2008
Mele e Del Prete in vetrina Spicca anche la grande prestazione di Milella PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6,5) - : Buona gara del portiere rossoblu. Attento in un paio di occasioni nel difendere la sua porta. MILELLA (7,5) - : Sulla fascia destra, corre molto e serve interessanti palloni. In fase difensiva è praticamente perfetto, non lascia nulla agli avversari. ROMANIELLO (6,5) - : Lazic lo schiera in un ruolo inusuale, arretrandolo al centro della difesa. Ma nonostante tutto, si comporta alla grande, sui palloni alti si fa rispettare. ZANGLA (7) - : L'arcigno difensore siciliano, gioca come sempre di anticipo. Una roccia al centro della difesa. Controlla senza dargli respiro il bomber Albano. Davvero esplosivo. MARZIALE (6,5) - : Il “picchio”, fa alla grande il suo compito sulla fascia sinistra. Non fa sentire per niente l'assenza di Nicolao. In più di una occasione cerca di servire interessanti palloni da fondo campo. D'AMICO (6) - : Buona gara da parte del giovane laterale di centrocampo. Nel primo tempo da filo da torcere sulla fascia sinistra materana. PIOGGIA (6,5) - : Il giovane centrocampista senisese, sfodera una prova all'altezza, se la vede contro un osso duro quale La Fortezza, lo sovrasta sia sul gioco aereo che palla a terra. MELE (6,5) - : Il giovane centrocampista esibisce una personalità davvero disarmante, si fa rispettare, corre e serve palloni interessanti. Il capolavoro, lo fa quando porta in vantaggio i suoi con un gran tiro dal limite dell'area. CAMPO (7) - : Finalmente la tifoseria ha potuto deliziarsi con il numero dieci rossoblu. Riesce a creare pericoli nell'area avversaria, portando lo scompiglio sulla fascia ogni qual volta tiene palla al piede. Stupenda la punizione che si stampa sul palo.
Un Brindisi tritatutto schianta il Pomigliano BRINDISI POMIGLIANO
5 1
BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6; Idda 6.5, Trinchera 6.5, Taurino 6.5, Tidei 6.5; Lenti 6.5, Cordiano 6.5, Fiore 7 (22' st Cangini sv); Chiesa 7 (39' st Dos Santos sv); Moscelli 7 (31' st Modesto sv), Galetti 7. A disp.: Fiume, Calasso, Corazzini, Bartolomucci. All.: Silva. POMIGLIANO (4-1-4-1): Celli 5.5; Scognamiglio 5.5, De Rosa 6, Biancardi 5.5 (29' st Graziano sv), Noviello 5.5; Alleruzzo 6; Gasparini 6, Ventre 5 (19' st Tarantino), Ausiello 5.5 (11' st Solimene), Alterio 5; Verolino 4.5. A disp.: Vigliotti, Porcaro, Cutolo, Spagnoli. All.: Bucaro. ARBITRO: Rivida di Savoia. MARCATORI: 8' pt Alleruzzo (P), 18' pt Chiesa (B), 19' pt Fiore (B), 3' st Moscelli (B) rig., 24' st Galetti (B), 37' st Lenti (B). NOTE: Ammoniti: Fiore, Galetti, Biancardi, Ausiello, Cangini. Spettatori oltre 4mila. Giornata pro-Brindisi. Angoli 3 a 2 per il Pomigliano. BRINDISI? Un autentico tritatutto. Il Pomigliano in vantaggio all'8' con un tiro imparabile di Alleruzzo.Dopo nove minuti lo stadio esplode nuovamente, quando sugli sviluppi del corner claciato da Fiore Chiesa mette in rete. Ma non è finita. Giusto il tempo di ripartire. Il Brindisi si riappropria del pallone. Moscelli velocissimo si infila, serve Fiore che di testa raddoppia. Poi è goleada e vetta consolidata.
L’anticipo del sabato è di marca rossonera
PAGELLE MATERA GATTI (5,5) - : Incolpevole su entrambi i gol. Unico appunto che gli si può muovere è come mai non usa un cappellino nonostante ci sia il sole forte a complicargli la vita oltre ai compagni. MARI (5) - : Dalle sue parti spingono sempre le squadre avversarie anche se non sempre trovano terreno fertile. Ieri Campo l’ha trovato spesso e il ragazzo ha sofferto il peso della situazione. GIGLIO (6) - : Uno dei pochi a prvarci con tanto impeto e cattiveria. E’ un under del 90 e va incoraggiato. LONARDO (5,5) - : Più volte l’arbitro lo penalizza quando colpice di tersta in maniera pulita. Calcia avanti come gli viene chiesto, ma non funziona. MARTINELLI (5,5) - : grande cuore ma non ci si può trasformare in centravanti, perchè servono altre qualità oltre al carattere e grinta che ha messo. Lui ha la coscienza pulita ci ha messo quanto aveva. LA FORTEZZA (6) - : Nonostante sia puntualmente saltato con i lanci lunghi, quando ha palloni giocabili fa vedere cose egregie. Non è ancora in condizione e si vede. Seconda gara in quattro giorni. Forse bastava la metà. GIROLETTI (5,5) - : Forse la peggiore prestazione di questo signor centrocampista. ANCORA (5,5) - : si può scriovere un libro su questo ragazzo. Forte come pochi e sacrificato ad ala destra. Ancora è una seconda punta e in una squadra che non ha attaccanti poteva essere utile proprio a fianco dio Albano e sostituirlo con Risi non è stato un bel gesto. E’ un ragazo sensibile che non può essere ripreso in continuazione, un bene della società da non sperperare (12’ ST RISI (5) - : solo un lampo).
DEL PRETE (7,5) - : Il bomber napoletano, corre e si sacrifica su tutti i palloni. Sua la firma del 2-0, finalizzando una bella azione dei suoi. A fine gara risulterà uno dei migliori in campo. Superbo.
PRINCIPIANO (5,5) - : UInizia malissimo. Poi nella ripresa qualcosa in più la fa vedere. Guardando quanto è successo a Corino ora che arriverà un altro allenatore bisognerà sarà curioso vedere quale sarà la reazione
DI SENSO (6,5) - : Ritorna finalmente il giocatore che per molto tempo ha deliziato la platea francavillese. Schierata la fianco di Del Prete, crea molti pericoli alla difesa avversaria.
NAGLIERI (5,5) - : un’occasione per il pareggio di testa. L’ha girata bene ma impreciso. Milella lo sovrasta.
DI SANZA (6) - : Entra al 20' del secondo tempo, con la determinazione giusta, partecipa alle azioni d'attacco della sua squadra. VINCIGUERRA (6) - : Fa in pieno il suo dovere, corre e da fastidio alla difesa avversaria, partecipando molto in fase di copertura.Scarpato sv: Entra praticamente nel finale di gara al posto dell'esausto Campo. LAZIC (7) - : Il tecnico serbo, dopo un periodo travagliato, a livello di risultati, da una bella scossa ai suoi. Infatti, i frutti si vedono in campo, con un Francavilla che disputa una partita praticamente perfetta. (Claudio Sole)
Il tecnico della Nocerina Giugno
NOCERINA 1 FRANCAVILLAF. 0 NOCERINA (4-2-3-1): Galeano 7; D’Angelo 6, Cirilli 6.5, Caridi 6, Giordano 6; Giraldi 6, Basile 7; Capezzuto 6, Mangiapane 7 (35'st Iossa sv), Cavallaro 7; Moro 5.5 (25' st Babatunde 5). A disp.: Iofrida, Roccisano, Mazzei, D’Esposito, Steinhaus. All.: Giugno. FRANCAVILLA FONTANA (4-4-2): Laghezza 6.5; Di Pa-
squale 6, Falanca 6, Anglani 6, Gallo 5.5; Morleo 6 (39'st Foderaro sv), Travaglione 6.5 (35'st Micieli sv), Malagnino 6.5, Nasca 6; Sergi 6.5, Galeandro 6. A disp.: Di Punzio, Borromeo, Paglialunga Gioia, D’Ambrosio. All.: Francioso. ARBITRO: Fabbri di Ravenna. MARCATORE: 39' pt Mangiapane. NOTE: Spettatori 2000 circa. Recupero 1’ pt, 4’ st.
ALBANO (5) - : Eccesiva la reazione e l’espulsione. Una brutta perdita per il Matera e speriamo che sia solo per una giornata. Il gol del pareggio era regolare come dicono le immagini. CORINO: (5) - Un bubbone esploso. Forse qualcosa si era già rotto dopo la Turris. Un amaro esordio in D durato solo 9 turni. Rischia l’esonero anche Arrigoni di cui è stato il secondo a lungo. A volte certi destini vanno a braccetto. Nel calcio sono sempre gli allenatori che pagano. Diciassette punti e altrettanti gol fatti, a corino è un numero che porta male. (ren.carp.)
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLIFLEGREA SANT'ANTONIO
3 0
BACOLI SIBILLA FLEGREA (3-43): D’Antonio 5; Rainone 6, Di Napoli 6, Zinno 6; Poziello 6.5 (28' st Izzo 6), Dinolfo 7, Giliberti 6.5 (36' st D’Angelo sv), Criscuolo 6.5; Coquin 7.5, Crisantemo 6.5, Lepre 6 (43' pt Luongo 6). A disp.: Famiano, Zamparelli, Foti, Bavero. All.: Carannante. SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6; Cataletto 6 (17' st Calabrese 6), D’Aniello 6, Buonocore 6, Itri 6 (3' st Stanzione 6); Lucarelli 6, Lombardi 6, Grillo 6 (25' st Chierchia sv), Mencarelli 6; Riccardi 5.5, Esposito 5.5. A disp.: Giugliano, Coccurullo, De Girolamo Amoroso. All.: D’Antuono (Nastri squal.). ARBITRO:Robilotta di Sala Consilina. MARCATORI: 28' pt Coquin rig., 6' st Dinolfo, 42' st Coquin. NOTE: spettatori 500 circa. Espulso: D’Antonio (BSF) a. Rec.: 2' pt; 3' st.
GELBISONCILENTO 1 FASANO 2 GELBISON (4-3-3): Mazza 5; Leccese 5 (1' st Somma 5), D’Arienzo 5.5, Ruocco 6, De Marco 6; D’Angelo 6.5, Rodio 6, Amato 5.5 (18' st De Rosa 5); Amorelli 5 (1' st Cerasuolo 5), Cicino 6, Santonicola 6. A disp.: La Mura, Pecora, De Vita, Greco. All.: Longo. FASANO (4-4-2): Ullasci 7; Greco 6.5, Esposito 6.5 (13' st Pistoia 6), Comandatore 7, Pisano 7; D’Arcante 6.5, Rufini 7, Cornacchia 6.5, Dimatera 7; Formuso 7 (16' st Sanna 6), Milozzi 7 (18' st Doria 6). A disp.: Pica, Mignone, Salvestroni, D’Atri. All.: Maiuri. ARBITRO: Silvestri di Isernia. MARCATORI: 44' pt Milozzi (F), 12' st Cicino (G), 13' st Formuso (F). NOTE: Spettatori 300 circa. Ammoniti Amorelli (G), Ruocco (G), D’Angelo (G);Comandatore (F), Milozzi (F). Angoli 9-2 per il Fasano. Rec.: 1' pt, 5' st.
ISCHIA I.V TURRIS
2 3
ISCHIA ISOLAVERDE (4-4-2): Cozzolino 5.5; Nocerino 6, Giusino 5 (15' st Saurino G. 5.5), Mattera 6, Accurso 6; Trofa 6 (34' st Saurino C. sv), Ciurlia 5.5 (1' st Formica 5.5), Formidabile 5.5, Alvino 6.5; Capuozzo 5.5, Bianco 5.5. A disp.: Bighencomer, Sepe, Astuti, Impagliazzo C.. All.: Impagliazzo. TURRIS (4-3-1-2): Romagnini 6.5; Della Corte 6 (22' st Russo 6.5), De Carlo 6.5, Follera 6.5, Semplice 6; Coppola 6, Sullo 6.5, Visciano 6; Ruggiero 6 (1' st Piscopo 6.5); Tortora 6.5 (35' st Vitaglione), De Biase 6.5. A disp.: Mazza, Rega, Izzo, Ursomanno. All.: La Cava. ARBITRO: Petrini di Fermo. MARCATORI: 7' pt Tortora (T), 15' pt Alvino (I), 14' st De Biase (T), 28' st Russo (T), 34' st Trofa (T). NOTE: spettatori 1.100 circa di cui 100 torresi.
PIANURA BITONTO
2 0
PIANURA (4-4-2): Pane 6.5; De Santo 6 (23'st Nunziata sv), Rea 6, Allocca 6, Letizia 6.5; Napolitano 6.5, Ianniello 6.5, Marasco 6.5, Sifonetti 7 (22'st Manzi sv); Contino 7, Del Sorbo 6.5 (39'st Manzo C. sv). A disp.: Despucches, Temponi, Castiglione, Siano. All.: Potenza. BITONTO (4-4-2): Vitucci 5.5; Cantatore 5.5 (7'st Di Domenico 6), Modesto 6, Camasta 5.5, Merafina 6.5; Di Bitetto 5.5, Dentamaro 6, Caccavale 5.5, Santoro 5.5 (17'st Nasca 5.5); Infantino 6, Logrieco 6. A disp: Castelletti, Piergiovanni, Martellotta, Buonanno, Cimadomo. All.: Pezzulli (Ruisi squal.) ARBITRO: Assisi di Vibo Valentia. MARCATORI: 23' pt Contino, 39' pt Sifonetti. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Infantino (B), Rea (P), Nunziata (P), Caccavale (B). Angoli: 4-2 per il Pianura Rec.: 1'pt; 4'st.
VENAFRO ANGRI
1 2
VENAFRO (4-4-2): Amodio 5; Mele 6, Cavola 5, La Manna 5 (32' st Capaccione sv), Bifulco 5 (1' st Cardolillo 5.5); Macari 5 (14' st Agbonifo 5.5), Iannotta 6, Ricamato 5.5, De Simone 6; Patriciello 6.5, Joung 6. A disp.: Rizzo, Ciapparani, Ponticelli, Delena. All.: Urban. ANGRI (4-3-3): De Rosa 6.5; Formisano 6 (14' st Lambiase 6.5), Cacace 7, Maggio 7, De Sio 6.5; Piemonte 7, Amoroso 6.5, Granozi 6.5 (21' st Galliano 6); Radicchio 7, Della Femmina 7.5, Galdi 6 (34' st Vezzoli sv). A disp.: Manzi, Fabbricatore, Bennato, Cocuzza. All.: Erra. ARBITRO: Vitulano di Livorno. MARCATORI: 23' pt Della Femmina (A), 30' pt Radicchio (A), 18' st Patriciello (V). NOTE: spettatori 250 circa, di cui una cinquantina da Angri. Ammoniti: Amoroso (A),Galliano (V), La Manna (V). Rec.: 2' pt; 3' st.
Sport 47 Spogliatoio derby In tribuna il sindaco Buccico e il senatore Viceconte Lunedì 3 novembre 2008
Fragasso: «Tecnico esonerato» Lazic: «Faccio i complimenti ai miei ragazzi» FRANCAVILLA – A fine gara c’è molta soddisfazione in casa sinnica per questa meritata vittoria nel derby contro il Matera. «Oggi devo fare i complimenti a miei ragazzi – dice il tecnico serbo Ranko Lazic – è stato un derby particolare con molta tensione in campo da entrambe le parti. In alcuni frangenti, forse abbiamo arretrato un po’ il nostro baricentro, però, i ragazzi hanno seguito le mie direttive e si sono comportati davvero molto bene». Un Francavilla, che ha dimostrato di non temere i quotati avversari, sfoderando una prestazione davvero all’altezza. «La velocità e i cambi di gioco sono state le nostre armi vincenti – prosegue il tecnico dei rossoblu – abbiamo pressato su ogni pallone, non dando respiro ai loro portatori di palla. La mia squadra sta crescendo e la dimostrato oggi». In effetti, un Francavilla che sin dai primi minuti di gioco, ha fatto capire le sue intenzioni, con il bomber Del Prete, assistito alla perfezione dalle fasce con continui lanci, da Giuseppe Fragasso dg del Matera, a fianco Milella contrasta Albano parte di Di Senso e Giovanni Campo. «La classifica ancora non’è delle migliori, ma sono convinto – continua il tecnico – che se scendiamo in campo così in ogni partita, faremo delle belle cose. Adesso, bisogna subito pensare alla prossima gara e dimenticare in fretta questo derby. Vorrei ringraziare - conclude Lazic - tutti coloro che in questo periodo difficile mi sono stati vicini, dai tifosi alla dirigenza. Dedico questa vittoria a loro, che ogni giorno fanno dei sacrifici e mi mettono in condizione di lavorare bene». In casa materana invece tutt’altro animo, a parlare è solo il direttore generale Giuseppe Fracasso che, al termine della gara in sala stampa da la notizia dell’esonero del tecnico Luigi Corino, che evidentemente non ha convinto la dirigenza in questa partita molto importante. «La società – dice il dg Fracasso – ha deciso di esonerare il tecnico Corino, perché la prestazione offerta In alto Del Prete in oggi, ma anche in precedenza, non azione contrastato ha convinto in pieno la nostra dirida Giroletti e La genza. Fortezza, a fianco Una serie di risultati negativi e di l’esultanza del gioco poco brillante, a fatto si che si Francavilla dopo il arrivasse a questa scelta. gol di Milella nel Naturalmente, la società del Maprimo tempo che ha tera ringrazia il tecnico Corino per spostato l’ago della il lavoro fin qui svolto e anche le bilancia dalla parte qualità umane del tecnico. Chiaradella squadra di mente – prosegue - il risultato neLazic, a destra gli gativo di una squadra che mira a ultras del ben altro in questo campionato, ha Francavilla ed al scaturito tutto questo. loro fianco un altro Adesso, ci metteremo subito settore destinato a all’opera per trovare un degno sodirigenti e stituto, perché, il nostro obiettivo sostenitori resta sempre quello di restare nelle biancazzurri in zone alte della classifica». tribuna dove erano Quindi, si chiude a Francavilla presenti molti l’avventura del tecnico Luigi Corispettatori materani no, che in nove gare ha raccolto cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte. Realizzando, diciassette reti e subendone otto. Al derby erano presenti anche i senatori Guido Viceconte ed Emilio Buccico, nonché sindaco della città di Matera. «Sono molto contento – dice Guido Viceconte – per la gara offerta dal Francavilla. E’ stato una grande successo per tutta la comunità francavillese, vincendo contro la squadra della città capoluogo di provincia della Basilicata. Spero – conclude il senatore – di essere presente in qualche altra occasione, per portare fortuna alla squadra della mia cittadina». Una dichiarazione anche da parte di Emilio Buccico. «Voglio rassicurare tutti, che la squadra si riprenderà subito da questo periodo un po’ sfortunato. La società, sta subito provvedendo a migliorare la situazione attuale, per il bene della città e della squadra, per proseguire verso gli obbiettivi prefissati ad inizio stagione da parte della società». Claudio Sole Il settore destinato al tifo biancazzurro (foto in pagina FcMatera.it e www.lasiritide.it)
Franco Cupparo, Nicola Buccico e Saverio Zaza
Iniziato il dopo-Corino
Tanti nomi Ma la società non vuole sbagliare E’ iniziata la caccia al nome del tecnico. «Il tecnico biancazzuro Luigi Corino è stato sollevato dall'incarico di allenatore del F.C. Matera. Ad annunciarlorecita il comunicato stampa- è la dirigenza materana subito dopo la sconfitta rimediata nel derby lucano contro il Francavilla sul Sinni. La decisione è stata presa non solo in virtù dell'esito negativo del match odierno, ma anche e soprattutto delle ultime prestazioni non convincenti. La società ringrazia Luigi Corino per l'operato svolto e annuncia che renderà noto a breve il nome del nuovo tecnico». Questo il comunicato ufficiale. Chiaramente è caccia alle prime indiscrezioni e sono ore febbrili per la società tartassata di ogfferte. La sensazione è che il Matera abbia le idee già chiare e che non sia sia fatto trovare impreparato. In effetti, leggendo il comunicato quando si parla di ultime prestazioni è palese che c’era già un bubbone. I nomi che circolano sono i soliti. Oltre a Carmine Pugliese ex Melfi c’è il nome di Principio Caprioli che ieri sera nei ritrovi del tifo materano era molto gettonato. Sarà giunta l’ora del tecnico di Lavello? La sensazione è che la società non voglia commettere errori e sia in una fase di valutazione di varie possibilità. L’identikit del tecnico che serve è quello che risponde ad un allenatore esperto del girone e che abbia carisma e personalità. L’organico del Matera è di quelli importanti, qualche altro nome è emerso oltre a Caprioli. Si parla di un tecnico barese, ma che ha lavorato in Calabria e proprio da quella regione sono giunte “colombine” che portano a Gigi De Rosa, ex biancazzurro che ha allenato il Cosenza, città dove lavora da tempo. E’ un nome di una lista lunga al vaglio della società. r.carpentieri@luedi.it
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Sport A Murano replica il Grottaglie con Camassa.Cilumbriello para un rigore
Lunedì 3 novembre 2008
Genzano, il tabù resta Sfugge ancora una volta la vittoria in casa S. GENZANO 1 A. GROTTAGLIE 1 SPORTING GENZANO: Cilumbriello 6,5. Fiscina 6. Trifone 6, Marquez 6, Pepe 5,5 Morgigno 5 ( all'83' De Rosa s.v.), Salbini 6,5. Malagnino 7. Arpaia 5,5. ( all'83' Auterio), Murano 6. Corte 5,5.8 al 65' Lardello s.v.) A dsisposizione: 12° Castelgrande, 13° Masturzo, 15° Bottiglieri, 17° Gilio. All. bardi. A.L.GROTTAGLIE: Vitale, D'Amario, Favret, Marini, Camassa, Bernardo, Pastano (al 70'Carteni), Latartara (al 10' Piroscia), D'Amblè, Pinto (al 55' De Angelis), Piperissa. A disposizione: 12° Sardella, 13° Carparelli, 14° Pirone, 16° Arcadio. All. Del Rosso. ARBITRO: Cifelli di Campobasso, assistenti: Ferraioli e Milite di Nocera Inferiore. MARCATORI: al 61' Murano, al 75' Camassa. NOTE: Ammoniti: Morgigno e Murano ( Genzano), Carteni ( Grottaglie).Recupero: 1° tempo 2', 2° tempo 4'. Angoli: Genzano 5; Grottaglie: 7. GENZANO DI LUCANIA. Lo Sporting Genzano deve rimandare ancora una volta la prima vittoria casalinga in questo campionato. Privo di Papagni, squalificato e di Compierchio, infortunato, con De Rosa in panchina, la squadra di casa, specie nel 1° tempo, non ha impressionato. La partita ha avuto due volti. il 1à tempo è vissuto solo su alcune fiammate di gioco, ritmo blando, la partita non decollava, una gara contratta dal gioco farraginoso, sena una chiara lettura del gioco. Nel 2° tempo c'è stato un risveglio di gioco e di occasioni da gol, evidentemente i mister, specie quello del Genzano, hanno ripreso i giocatori nello spogliatoio, durante l'intervallo, per la prova opaca offerta. Il Grottaglie era seguita da circa 20 tifosi che hanno per tutta la gara incitata la squadra. La cronaca. parte subito in attacco il Genzano: al 1' Morgigno, dalla propria metà campo, lungo lancio per Murano, che pur defilato, tira ma D'Amario mette in angolo. Al 3' D'Amblè viene steso a terra da Marquez al limite dell'area, il tiro dello stesso D'Amblè termina la corsa sulla barriera, che mette in angolo. Al 5' Marini su angolo battuto da Pinto, tutto solo, non aggancia e sfuma occasione d'oro per il Grottaglie. Al 18' Murano, abbastanza statico, non riesce ad
Il rigore parato da Cilumbriello
La squadra del Genzano, sotto l’esultanza dopo il vantaggio
intervenire sulla palla, a pochi passi dalla porta, bloccato dall'avversario. Al 19' Pastano, sulla sua fascia, mette un invitante pallone per D'Amblè, ma Cilumbriello è attento e blocca. Bisogna aspettare il 29' per vedere la prima vera occasione da gol a favore del Grottaglie: D'Amblè, allargatosi sulla fascia sx, mette al centro un delizioso pallone per Pastano che, da pochi passi dalla porta, ,tutto solo, colpisce di prima intenzione, ma la sfera va oltre la traversa. Cilumbriello c'era. Al 33' su angolo battuto da Pepe, Trifone anticipa tutti, palla di poco a lato, Murano arriva in ritardo per una possibile deviazione. Al 39' Marquez
fa da scudo ad una rovesciata di D'Amblè che poteva creare seri danni alla porta del Genzano. Al 42' Corte invita Malagnino ad un tiro dai 20 mt, la conclusione di poco alta oltre la traversa. In questa prima frazione di gioco gli attaccanti ospiti sono apparsi più reattivi, meno mobili quelli del Genoano.nel 2à tempo la partita cambia fisionomia. Sia il Genzano che il Grottaglie si svegliano. Al 49 Marquez manda in angolo una conclusione ravvicinata di D'Amblè. Al 53' Pepe, servito da un compagno, “cicca” la palla, al limite dell'area avversaria. Al 54' Corte, in semirovesciata, colpisce verso la porta ospite, la con-
clusione si ferma su un avversario. Al 55' Salbini, si sveglia, scende indisturbato per 20 mt, il tiro viene respinto da un avversario, poteva liberare qualche compagno sulle fasce. Al 56' Murano si intestardisce a mantenere palla, fino a perderla. Al 57' Favret ferma fallosamente Malagnino al limite dell'area, la punizione battuta da Pepe, a parabola, va di poco alto. Al 58' Piperissa serve Piroscia che conclude a lato. Al 61' giunge il vantaggio per il Genzano: ottima combinazione, ripetuta più volte, tra Malagnino e Salbini, nell'area avversaria, il cross dell'ala locale va a finire sui piedi di Murano, che da pochi passi dalla porta non fallisce. Al 66' su punizione effettuata da Marini, la palla giunge a Piperissa, ex Barletta, che da pochi passi manda alle…stelle. Al 69' Cilumbriello nega il pareggio al Grottaglie: D'Amblè, su punizione, serve Camassa, che da pochi passi di testa colpisce a colpo sicuro, ma l'estremo difensore locale si supera, con un colpo di reni devia in angolo. Al 73' Lardiello a centrocampo viene falciato da Favret che meritava un cartellino giallo. Al 75' ha l'occasione per pareggiare su rigore fallito da D'Amblè: il neo entrato Carteni, sulla fascia dx, crea scompiglio, entrato in area, viene atterrato fallosamente da Morgigno, il rigore viene fallito dal centravanti pugliese, Cilumbriello ci mette ancora una pezza, con i piedi devia in angolo. Ma al 79' pareggiano gli ospiti: capitan Camassa di testa anticipa tutti, portiere compreso, su un calibrato cross, su punizione, battuto da Bernardo. Spazio per i cambi, specie nel Genzano, per alcuni giocatori che non hanno 90' nelle gambe. Forza il Grottaglie alla ricerca della vittoria, ma i suoi attacchi vengono rintuzzati dal Genzano. Nei 4' di recupero concessi dall'arbitro, al 91' De Angelis libera D'Amblè sulla fascia sx, il suo cross morbido in area, conviene “capito” dai compagni. Finisce la partita e nei volti dei giocatori locali traspare delusione. Lorenzo Zolfo
Bardi : «Nulla da eccepire alla prestazione» Nei: «E’ palese l’assenza di un attaccante di peso» IN casa Genzano non si riesce ancora a festeggiare la prima vittoria casalinga in questo campionato. Il presidente Donato Nei, a fine partita, ha comm entato: “non ho nulla da eccepire sull'impegno profuso da tutti i giocatori. Ancora una volta una ingenuità difensiva, su una palla inattiva, ci ha impedito di festeggiare la prima vittoria in casa. La squadra nella seconda frazione di gioco ha reagito al ritmo blando del primo tempo. Ci manca un attaccante che faccia salire la squadra, siamo alla ricerca di questa pedina importante per lo scacchiere. Un complimento a Cilumbriello per
gli interventi risolutivi”. Mister Bardi, sempre pacato e tranquillo, non drammatizza: “ questa era una partita delicata. La mia squadra è in serie positiva da sei giornate, su sette gare disputate. Nel 2° tempo abbiamo pigiato sull'acceleratore, alcuni uomini non avevano sulle gambe 90', specie gli attaccanti. per ragioni di Juniores non potevo fare cambi. devo fare i complimenti a tutti i giocatori che in ogni gara dimostrano di avere capacità e gruppo unito, qualunque giochi. Mi danno conforto i risultati utili consecutivi. la continuità è un elemento importante in questo campionato”.
In casa del Grottaglie, l'allenatore Del Rosso, sulla partita ha rilasciato la seguente dichiarazione: “se la partita non è decollata nel 1à tempo è perché siamo stati abbastanza attendisti. Nel 2° tempo dopo aver prodotto un buon gioco, abbiamo lasciato ampi spazi all'avversario, che alla prima occasione ci ha colpiti. I miei ragazzi hanno giocato anche quando hanno fallito il rigore, con grande spirito di reazione. Sul rigore fallito da D'Amblè non ho nulla da rimproverargli, in altre partite è stato generoso. Questo pareggio ci dà morale, nonostante i tanti errori commessi dai singoli”. l.z.
PAGELLE GENZANO CILUMBRIELLO: (6,5) - Ha fatto vedere le grandezze di un portiere, anche se ha sulla coscienza una certa responsabilità sul gol subito dalla propria squadra. Al 18' è bravo a non uscire dalla porta e bloccare con sicurezza una palla pericolosa arrivata dalla fascia con D'Amblè alle costole. Al 69' si supera, manda in angolo un colpo di testa ravvicinato di Camassa. Al 75' para un rigore di D'Amblè spedendo in angolo con i piedi la sua conclusione. Al 79' forse ha esagerato ad uscire dalla porta per fermare Camassa, che segna di testa. FISCINA: (6) - Per buona parte dell'incontro ha fatto girare alla larga il suo diretto avversario. Al 59' è bravo a fermare in angolo una conclusione di Piperissa. TRIFONE: (6) - Sta diventando furbo ed attento. Al 33' su angolo battuto da Pepe, anticipa tutti di testa. All'86' su incursione avversaria è bravo ad anticipare l'avversario e procurasi un fallo. MARQUEZ (6,5) - Sempre attento e capace di…svettare nel gioco aereo. Al 39' fa scudo col proprio corpo ad un tiro balistico di D'Amblè. Al 93' svetta più di tutti nella propria area a liberare un'azione pericolosa. PEPE (5,5) - fa delle cose belle associate a comportamenti non graditi. Al 30' viene ammonito perché ritarda la ripresa del gioco, mettendosi sul pallone. Sugli angoli riesce a mandare bei palloni in area avversaria. Al 53' cicca la palla da buona posizione. Al 57' la punizione, la sua specialità, va di poco fuori lo specchio della porta. MORGIGNO ( 5) - . Soffre la velocità di Pastano. Al 75' commette un fallo di rigore su Carteni. ALL'83' DE ROSA: S.V ( SALBINI (6,5) - . E' stata una spina ai fianchi dell'avversario, era ora! Al 61' in occasione del gol, ha servito un invitante pallone a Murano per il pareggio. MALAGNINO (7) - Padrone del centrocampo. Anche quando l'attaccante lo supera, ci mette..l'esperienza e la furbizia per non farlo andare via. Buona la sua conclusione a rete dalla distanza al 42'. Ha messo lo zampino in occasione del vantaggio. ARPAIA (5,5) - Non ha fatto rimpiangere Compierchio, in vena realizzativa. Quasi sempre assente nei momenti di… conclusione. Al 24' effettua una rovesciata fine a se stessa. Al 33' non aggancia una conclusione di Trifone. DALL'83' AUTERIO:S.V. ( MURANO (6) - Sufficiente solo per il gol realizzato. Solo al 25' è stato bravo ad andare a recuperare una palla persa e guadagnarsi l'angolo. Deve imbastire di più. CORTE (5,5) - Si “incarta” spesso, come al 41' quando voleva imitare qualche fuoriclasse di serie A. Bene il passaggio che ha liberato Malagnino ad un bella conclusione al 42'. DAL (65') - LARDIELLO: S.V.
A sinistra Peppe Bardi allenatore dello Sporting Genzano che ieri ha impattato ancora una volta in casa dove finora non è ancora riuscito a conquistare i tre punti. La classifica dei biancorossi non è preoccupante, ma la società è a caccia di un attaccante di peso
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica A. Cristofaro-Avigliano
2-0
A. Tricarico-Az Picerno
4-1
Balvano-Irsinese
0-0
pt: 40’ Leone A.; st: 5’ Astudillo
pt: 4’ e 23’ (r) Scarfone (AT); st: 14’ Bozzi (AT), 41’ (r) Ciardiello (AZ), 49’ Porfido (AT)
F. Matera-C. Pisticci
1-5
pt: 29’ Gagliardi (CP), 33’ Mels (CP), 43’ Grieco (CP), 46’ Cocchiararo (FM); st: 20’ Mels (CP),
Murese-Banzi
3-1
pt: 8’ D’Asta (B), 16’ Iacullo G. (M), 28’ D’Arca (M); st: 2’ Di Senso (M)
Policoro-Ferrandina Valdiano L.-Atella M.
0-0 4-0
pt: 17’ Di Falco, 31’ Di Brizzi; st: 13’ Zuccarelli, 24’ Salamone
Vultur-Ricigliano
pt: 22’ e 39’ Giordano; st: 19’ Sgambati
Prossimo turno
0-3
9ª giornata 09/11/08 ore 15.00
Atella M.-Balvano Avigliano-F. Matera Az Picerno-Valdiano L. Banzi-Vultur C. Pisticci-Policoro Ferrandina-Murese Irsinese-A. Cristofaro Ricigliano-A. Tricarico
8ª
49
giornata
Marcatori MURESE POLICORO A. CRISTOFARO C. PISTICCI VALDIANO L. AVIGLIANO IRSINESE RICIGLIANO A. TRICARICO FERRANDINA AZ PICERNO BANZI ATELLA M. F. MATERA BALVANO VULTUR
20 18 17 14 13 12 11 11 10 10 10 8 7 6 5 4
8
6
2
0 14 4
4
3
1
0 12 4
4
3
1
0
2
0 10 +4
8
5
3
0 11 4
4
3
1
0
6
1
4
2
2
0
5
3
8
5
2
1 15 4
5
3
1
1
9
2
3
2
1
0
6
2 11 -1
8
4
2
2 16 8
4
3
1
0
9
3
4
1
1
2
7
5
8
-2
8
3
4
1 13 7
4
2
2
0
9
4
4
1
2
1
4
3
6
-3
8
4
0
4
8
8
4
3
0
1
5
2
4
1
0
3
3
6
0
-4
8
2
5
1
7
6
4
1
2
1
2
3
4
1
3
0
5
3
1
-5
8
3
2
3
7
7
3
1
2
0
2
1
5
2
0
3
5
6
0
-3
8
3
1
4 12 10 4
3
0
1 10 5
4
0
1
3
2
5
2
-6
8
2
4
2
7
3
2
1
0
5
2
5
0
3
2
2
3
2
-4
8
3
1
4
8 16 4
3
1
0
5
3
4
0
0
4
3 13 -8 -6
8
2
2
4
8 12 3
2
1
0
5
2
5
0
1
4
3 10 -4 -6
8
2
1
5
7 14 4
2
0
2
4
3
4
0
1
3
3 11 -7 -9
8
2
0
6
7 19 5
1
0
4
2 11 3
1
0
2
5
8
1
2
5
7 15 5
1
2
2
5
5
3
0
0
3
2 10 -8 -13
8
1
1
6
3 11 4
0
1
3
2
7
4
1
0
3
1
5
7 +2
8 -12 -12 4
-8 -12
7 Reti: Salamone (V.Lauria) 5 Reti: Grieco (1), Mels (C.Pisticci); Fiorino (1) (Irsinese) 4 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Petilli (Avigliano); Caivano (AZ Picerno); Severino (Balvano); Nigro, Russo (Policoro); Di Falco (V.Lauria) 3 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Bozzi, Scarfone (2) (A.Tricarico); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Bavaro F., Mancini (1) (Banzi); Messeri (Ferrandina); Zizzamia (2) (Policoro); Libutti (Vultur) 2 Reti: Baldini, Volturno (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1) (Atella); Di Pietro, Santopietro, Tornillo (Avigliano); Cilibrizzi, Pecoriello G. (1) (Balvano); Gagliardi (C.Pisticci); Greco (Ferrandina); Antohi, D'Arca, Di Senso, Dutra (Murese); Giordano (Ricigliano) 1 Rete: Astudillo, Di Senso, Paolucci, Vaccaro, Villano (A.Cristofaro); Carriero, Traficante (Atella); Antini, Laguardia, Laruccia, Palasciano, Porfido, Pugliese, Sparapano (A.Tricarico); Grieco, Muzzillo (Avigliano); Aurisio, Lovasto (AZ Picerno); Armento, D'Asta, Lanciano (Banzi); De Nittis, Lavecchia, Magno (C.Pisticci); Forino, Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Cocchiararo, Di Cecca E., Di Cecca P., Farinola D., Volpe (F.Matera); Giancaspero, Piscitelli, Vitariello (Irsinese); Cardillo, Ferracane, Iacullo G., Lotano (1), Zaccardo (Murese); Fumarola, Rapolla (Policoro); Carpinelli (1), Limmatola,
La squadra del patron Remollino mai così in alto dalla sua fondazione
Murese, prima vetta solitaria D’Asta illude il Banzi, poi è festa per 400 tifosi MURESE BANZI
3 1
F.C. MURESE 2000 AURORA : Scaldaferri; Gerbasio (all'86' Cardillo); Ferracane; D'Arca; Lotano; Nardiello; Antohi (al 62' Cella); Iacullo G. (all'88' Innocenti); Dutra; Iacullo V.; Di Senso; all. Lardo; A disp. Cocina; Tummillo; Guerra; e Carlucci. BANZI : Lobasso; Spinetta; Teto (al 50' Racanati); Papalettera (al 43' Visceglia); D'Asta; Lanciano; Gogoni; Vecchio; Bavaro F. (al 62' Larghezza); Armento; Magaldi; all. Angelino; a disp. Ferri; Bavaro D.; Pioffi; e Netti. ARBITRO : Masi Francesco di Bari (Marchese Maurizio di Moliterno e Esposito Maurizio di Moliterno) RETI : al 8' D'Asta; al 16' Iacullo G.; al 28' D'Arca; al 47' Di Senso. NOTE : ammoniti al 32' Di Senso per proteste; al 41' Spineto per gioco falloso; all'82' Lotano per proteste; espulso al 31' mister Angelino per essere entrato in campo. Recuperi: 2' e 3'. Spettatori: 400 circa. LA MURESE del presidente Remollino con una gara in crescendo ha avuto la meglio contro un buon Banzi ed è sola in vetta alla classifica. È un evento che a Muro Lucano si attendeva da ben sedici anni, e che il nuovo corso ha ottenuto in soli otto anni dalla sua rifondazione. Non tutti sanno che la F.C. Murese 2000 Aurora è nata settembre del 2000, e che a novembre dello stesso anno disputava la prima partita ufficiale in assoluto nel campionato di Terza Categoria, e proprio a novembre si gode da sola la vetta del campionato più prestigioso della Lucania. Eppure la domenica calcistica non era certamente iniziata
Lardo: «ringrazio i ragazzi» A FINE gara nei due spogliatoi tira un vento molto diverso, ma in virtù dei risultati delle altre squadre, si percepiscono i diversi stati d'animo. Nello spogliatoio della Murese c'è grande entusiasmo per la conquista della vetta della classifica in solitudine. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica del mister della Murese Mario Lardo. <<È stata una partita molto difficile, abbiamo affrontato una buona squadra. Sapevamo che il Banzi aveva nell'attacco il suo reparto migliore e nel primo quarto d'ora abbiamo sofferto le loro ripartenze e i tagli delle loro punte. Poi abbiamo preso in mano il gioco, ottenendo una vittoria meritatissima. Il risultato poteva essere molto più ampio per le numerose occasioni che non abbiamo capitalizzato, ma va benissimo così. Dedico questo primato al neo arrivato, Vincenzo Lamorte, figlio del nostro direttore sportivo Luigi e di sua moglie Angela. Ringrazio i ragazzi per le soddisfazioni che ci stanno regalando, è merito loro e di una società che fa tanti sacrifici e ci è sempre vicina..>> Sulla stessa scia è il dirigente Donato Zampino: <<Da quando è rinata la Murese è la prima volta che siamo primi in solitudine in Eccellenza, è merito soprattutto di un allenatore molto capace e competente, qual è mister Mario Lardo, e di una società che crede fermamente nei suoi ragazzi.>> Di umore un po' diverso è l'allenatore ospite, Mario Armento, che un po' dispiaciuto per l'andamento della gara ci ha dichiarato quanto segue: <<Sul risultato di uno a zero, abbiamo sprecato molte occasioni per blindare la gara. Sapevamo della forza della Murese, una squadra che sicuramente potrà dire la sua fino in fondo, mentre noi volgiamo ottenere la salvezza senza passare dalla roulette dei play out. Siamo stati un poco ingenui, ed è venuta fuori l'inesperienza di una squadra molto giovane che ha finito per fare la differenza in questa partita.>> La Murese prima dell’inizio del match
nel migliore dei modi per la Murese. Dopo appena otto minuti la squadra di casa era sotto di una rete e ha rischiato di capitolare nuovamente in almeno un'altra occasione. Una volta trovata la rete la Murese ha cominciato a giocare come al solito e ha creato tantissime occasioni limpide buttandola dentro solo in un altro paio di circostanze. Bene la prova di Iacullo G., di Di Senso, Scaldaferri, per i padroni di casa e di Gogoni, Vecchio e D'Asta. Per il Banzi. L'avvio del Banzi è bruciante. Al 6' azione personale di Bavaro F. con la palla che termina tra le braccia del portiere. Al 7' l'azione che ha portato al corner che ha propiziato la rete degli ospiti. Gogoni entra in area
supera un avversario e da posizione decentrata manda la palla verso l'incrocio dei pali e Scaldaferri con colpo di reni salva in angolo. Dalla bandierina va Vecchio che mette al centro e indisturbato davanti al portiere D'Asta di testa schiaccia in rete. Al 10' D'Asta si invola verso la porta e il portiere in uscita blocca a terra. Al 12' la reazione della Murese è in un fallo laterale che ha liberato in area Ferracane che di prima ha messo al centro e il portiere blocca sul primo palo. Al 13' Armento lancia un velocissimo Gogoni che entra in area e calcia in diagonale e per poco non si inserisce sulla traiettoria D'asta. Al 16' al primo vero affondo la Murese trova il pari. Antohi scende sulla
destra e mette al centro per Dutra che si gira al limite e serve Iacullo G. libero al centro dell'area e di potenza quest'ultimo manda la palla nel sacco. Al 19' Di Senso difende bene una palla sull'out di sinistra e serve Iacullo V. che dai 25 metri lascia partire una staffilata che sfiora di un soffio la traversa. Al 27' la Murese va vicino alla rete. Di Senso supera un avversario e serve sulla destra l'accorrente D'Arca che perde il tempo per la battuta facendosi recuperare dal portiere in uscita. Al 28' D'Arca con un eurogoal fa esplodere il Rigamonti. Antohi di forza vince un paio di contrasti e serve al limite dell'area D'Arca che di mezzo esterno trova una traiettoria carica d'effetto e
la palla si infila nel sette alla destra del portiere. La Murese comincia a collezionare occasioni su occasioni. Al 29' Dutra serve Di Senso che in diagonale manda la palla a fare la barba al palo. Al 38' Iacullo V. con tiro a giro sfiora la traversa. Al 45' Dutra tutto solo in diagonale manda la palla fuori di un soffio. Nella ripresa nemmeno il tempo di riavviare la gara che la Murese trova la terza rete. Al 47' Di Senso approfittando di un buco difensivo non perdona mandando la palla in rete da sotto misura. Al 49' cross di Dutra da Sinistra e testa di Di Senso che indirizza la palla sul palo più lontano e il portiere in tuffo ribatte. Al 53' Dutra entra in area e di piatto cerca l'angolo lontano e il
portiere con un balzo sulla sinistra respinge. Al 59' Scaldaferri in tuffo devia in angolo un insidioso diagonale di D'Asta. Al 62' la Murese ha una buonissima occasione. Traversone di Di Senso, il portiere ribatte un tiro ravvicinato di Dutra e a porta sguarnita D'Arca, dall'altezza del dischetto, calcia alto. Al 76' Armento spedisce al lato una punizione. All'80' Dutra libera Di Senso al centro del limite dell'area ma la conclusione e di poco oltre la traversa. All'81' Dutra fuggito sul filo del fuorigioco entra in area ma calcia alto di un niente. All'83' Scaldaferri in acrobazia devia oltre la traversa una punizione mancina di Vecchio. Carmine Pepe
50
Sport L’Avigliano fa bene ma si arrende alla maggiore concretezza della Cristofaro
Lunedì 3 novembre 2008
Leone-Astudillo e l’Oppido va Big match ai biancoverdi con un gol per tempo A.C.OPPIDO AVIGLIANO
2 0
ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Giganti, Volturno, Santagata, Manniello Dom., Leone A. (1' st Leone G.) Provenzale, Vaccaro, Montenegro, Astudillo (26' st Pappalardo D.), Paolucci (35' st Villano); All. Don. Manniello. AVIGLIANO: Vaccaro, Lorusso (6'st Grieco), Muzzillo, Carlucci D., Potenza, Camelia, Fiorino, Santopietro, Petilli, Di Pietro, Tornillo; All. Filadelfia. ARBITRO: Michele Caprioli di Venosa (Salvatore Grilli ñ Giuseppe Mugnolo) RETI: 40' pt Leone A.; 5' st Astudillo. NOTE: Ammoniti Santopietro al 44' pt e Camelia al 22' st (AV) per proteste; Montenegro al 30' st (A.C.) OPPIDO LUCANO - Al comunale di Oppido, la super sfida di questa ottava giornata di campionato giocata tra A. Cristofaro e Avigliano, ha visto i padroni di casa imporsi sugli avversari per due reti a zero. Le marcature portano le firme di Leone A. al 40' pt con un bel tiro al sette, e di Astudillo (all'esordio con la maglia bianco-verde) al 5' della ripresa che direttamente da calcio piazzato ha chiuso la partita. Durante la prima frazione di gioco le squadre sembrano controllarsi a vicenda. La prima vera azione è costruita dall'Avigliano al 12' pt, con
Filadelfia:«Nulla da rimproverare ai miei» Ecco il commento di mister Manniello: “Oggi non sono totalmente soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi. Sopra di due reti non dovevamo subire quelle azioni che potevano costarci il gol. Per una squadra che punta all'alta classifica questi errori devono essere evitati. Con il doppio vantaggio dovevamo solo essere più attenti in fase difensiva. Il neo acquisto, Astudillo, oggi ha fatto la sua gara. Non ha ancora nelle gambe tutti i novanta minuti ma puntiamo a recuperarlo in quattro o cinque giornate. La sua prestazione si riassume in quel gol da calcio piazzato che ha dato più sicurezza alla squadra”. “Sono felice - ha affermato invece a fine gara Filadelfia, allenatore dell’Avigliano - per quello che la mia squadra ha fatto oggi. Non Leone e Astudillo ieri in gol contro l’Avigliano
Tornillo che recupera palla a metà campo, si invola sino al limite dell'area avversaria e fa partire un bolide respinto dalla difesa oppidese. Quattro minuti dopo è Manniello Dom. che accelera sulla sinistra, serve Leone A. che controlla e tira in porta; il tiro è fiacco e Vaccaro neutralizza. Passa un minuto e Di Pietro ci prova da calcio di punizione; il suo tiro è alto. L'A. Cristofaro sembra aver rotto gli indugi e attacca gli ospiti che, però, si difendono egregiamente e ripartono velocissimi. Al 37' brivido per i tifosi di casa: Di Pietro salta l'uomo e tira a botta sicura; Di Corato
salva mettendo la palla in angolo. Al 40' passa l'A. Cristofaro: Santagata recupera palla a metà campo, serve Provenzale libero sulla destra che a sua volta mette la palla in area dove Leone A. controlla e spara; Vaccaro battuto. La seconda frazione di gioco ricomincia con gli ospiti in attacco nel tentativo di acciuffare il pareggio ma, al 5', è Astudillo che raddoppia. Direttamente da calcio di punizione il neo-acquisto oppidese batte per la seconda volta Vaccaro. L'Avigliano non si scompone e prova a reagire. Al 7' è Santopietro a provarci, ma Di Corato è attento e respinge in angolo.
Passano due minuti ed è ancora A. Cristofaro. Vaccaro batte una punizione per Montenegro che di testa fa da sponda per Paolucci che non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. I minuti passano e l'Avigliano non riesce a trovare il pareggio. Al 24' ci riprova Di Pietro da calcio di punizione ma la palla va alta sulla traversa. L'occasione più ghiotta però capita ancora all’Oppido: in contropiede Manniello Dom. scende sulla fascia, serve Paolucci in area che cicca la palla e l'azione si spegne. Nel finale di partita ci provano gli uomini di Filadelfia ma non riescono a battere Di Corato.
Guizzo di Gagliardi e poi arrivano le doppiette di Mels e Grieco
Il Pisticci serve la cinquina Travolto il Forza Matera a segno solamente con Cocchiararo FORZA MATERA PISTICCI
posso rimproverare niente ai miei ragazzi. Io ho visto una gara molto equilibrata dove entrambe le formazioni hanno provato a portare a casa la vittoria. Usciamo sconfitti da questa gara ma con la consapevolezza di essere venuti ad Oppido e di aver fatto bene. Adesso abbiamo due partite in casa e proveremo ad ottenere il massimo da queste gare. Oggi abbiamo subito due gol; il primo sul finire del primo tempo per una nostra disattenzione difensiva, e il secondo direttamente da calcio piazzato. Ripeto, sono contento di come la mia squadra ha giocato. Non è facile venire sul campo di una squadra candidata a vincere il torneo e giocare come abbiamo fatto noi oggi”.
1 5
FORZA MATERA: Amoruso, Paladino, Nicoletti, Di Pede, Cocchiararo, Iannella (1' st Albano e dal 38’ st Gagliardi B), Cancelliere, Farinola D, Di Cecca P, Di Cecca E, Farinola A (1' st Ferramosca). A disposizione: Loiacono, Tataranni, Acito. Allenatore Liuzzi. PISTICCI: Coretti, Lorenzatti, Casale, Guarino (33' st Amato), Iovane, De Biasi, Magno (25' st Lavecchia), De Nittis, Gagliardi D (31' st Regina), Mels, Grieco. A disposizione: Clementelli, Pierro, Prisco. Allenatore Valente. ARBITRO: Santoro di Potenza (Mariano e Mekonen). RETI: 29' pt Gagliardi D (P), 33' pt Mels (P), 43' pt Grieco (P), 46' pt Cocchiararo (FMT), 20' st Mels (P), 31' st Grieco (P). NOTE: giornata soleggiata, campo in discrete condizioni. Spettatori 200 circa con nutrita rappresentanza ospite. Ammoniti: Gagliardi, De Biasi e Guarino del Pisticci. Recuperi. 1' pt e 1' st. Fuorigioco: Forza Matera 3, Pisticci 3. Corner. Forza Matera 3, Pisticci 5. MATERA - Strapotere gialloble. Il Pisticci porta via i tre punti dal “XXI Settembre - Franco Salerno” surclassando il Forza Matera. Un predominio evidente nel primo tempo, chiuso sull'13. Nella ripresa i materani provano a reagire, ma come il Pisticci intuisce le intenzioni del Forza Matera pigia nuovamente l'acceleratore e rimette la partita nei binari dell tranquillità realizzando altre due reti che chiudono la contesa. Si materializza così la sesta sconfitta stagionale per il Forza Matera, mentre il Pisticci sale a quota 14 punti. La cronaca della gara, si apre con un tiro potente di Guarino dopo appena sei minuti ben parato da Amoruso. Al 12’ improvviso tiro di Magno che
L’esultanza di Gagliardi (foto Videouno)
scheggia la traversa. Al 13’ la prima zione del Forza Matera: Piervito Di Cecca verticalizza per l’inserimento di Cancelliere il cui tiro va di poco lontano dal secondo palo. Al 21’ è Di Pede a provarci dalla distanza, ma Coretti mette in angolo. Al 23’ discesa di Mels che mette al centro per Gagliardi, ma la sfera sbatte sull’attaccante del Pisticci e diventa ingiocabile. Al 25’ Guarino ci prova ancora dalla lunga distanza, ma Amoruso neutralizza in due tempi. Al 28’ Gagliardi innesca Mels, ma una gran parata di Amoruso devia la sfera sopra la traversa scheggiando il montante: è il preludio al gol. Al 29’ Mels serve Gagliardi che si gira repentinamente lasciando partire un tiro da poco fuori dall’alrea che fulmina Amoruso. Neanche passano 4’ ed è raddoppio: rinvio lungo di Coretti, Iannella e Nicoletti provano ad intervenire sulla sfera ciccandola. La palla
rimbalza sul terreno ed arriva a Mels che ha tutto lo spazio per entrare in area e raddoppiare. Al 43’ altro svarione difensivo: iannella prova a disimpegnare appoggiandosi su Amoruso, gli si fa incontro Gagliardi che ruba palla al portiere materano e serve Mels sulla destra. Cross dell’argentino per la testa dell’accorrente grieco appostato sul secondo palo: 0-3 e gara chiusa. Sussulto d’orgoglio del Forza Matera in chiusura di primo tempo: punizione di Emanele Di Cecca per la testa di Cocchiararo che accorcia le distanze. La ripresa vive nella parte iniziale con la volontà del Forza Matera di fare qualcosa per evitare il ko. Al 18’ arriva l’occasione per Di Pede, ma per ben due volte Coretti gli nega la rete. Dal successivo calcio d’angolo Cocchiararo prova ancora, ma questa volta Coretti c’è. Qui finisce il Forza Matera. Il Pisticci, scampato il pericolo, ricomincia a macinare gioco. Al 20’ i gialloble in maglia bianca vanno a segno col loro capitano Mels. Discesa sulla destra del numero 10 ospite, Amoruso gli si fa incontro e l’argentino si lascia andare ad una finezza: colpo sotto a scavalcare il portiere in uscita e palla in rete per il 4-1 in favore dell’undici di Valente. Al 26’ Amoruso risponde presente su un tiro di Guarino. Al 31’ però arriva una nuova capitolazione. Grieco ruba palla a centrocampo battendo sul tempo il suo diretto avversario e scatta verso la porta del Forza Matera, Amoruso prova a contrastarlo, ma ha più fortuna l’avanti pisticcese dalle scarpette rosse che supera il portiere e poi ribadisce in rete da pochi passi per il definitivo 1-5. Prima del triplice fischio c’è spazio ancora pe tre cambi tra cui quello di Albano che gioca solo per 38 minuti per via di un problema muscolare alla coscia destra, al suo posto Gagliardi, cugino dell’attaccante del Pisticci precedentemente sostituito tra gli applausi dei suoi sostenitori. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Di Falco sblocca. Sigillo del capocannoniere Salamone
Poker Valdiano Atella senza scampo R.VALDIANO ATELLAM.
4 0
RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre, Di Falco (27’ st Colombo), Calandriello, Pascuzzo, Chiacchio, Di Brizzi (18’ st Polito), Salamone (32’ st Sanseviero), Cava, Zuccarelli. A disp.: Loguercio, Romano, Salvitelli, D’Alto. Allenatore: Masullo. ATELLA MONTICCHIO: Mariano, Romaniello, Caselle, Larotonda, Manfreda, Gamma, Leccese, Grieco (30’ pt Rinaldi), Pascale, Carriero (28’ st Lanotte), Guglielmi (7’ st Angelillo). A disp.: Di Biase, Catenacci, Telesca, D’Annucci. Allenatore: Mecca. ARBITRO: Sapienza di Potenza (Martinese – Paolillo). RETI: 17’ pt Di Falco, 31’ pt Di Brizzi, 13’ st Zuccarelli, 24’ st Salamone. NOTE: Ammoniti: Torre (R); Guglielmi, Leccese, Romaniello (A). Angoli: 7-1 per la Ruggiero Valdiano. Recupero: pt 1’; st 0’. Spettatori: circa 150. MARSICO NUOVO – La Ruggiero Valdiano prosegue la serie di sei risultati utili consecutivi, raggiunge il quinto posto e conquista la sua terza vittoria in campionato. La seconda al “Del Sole”. La squadra di Masullo ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatta ed è tornata al successo dopo il pareggio a reti bianche di Irsina, con le reti di Di Falco che ha sta prendendo il vizio del gol, di Di Brizzi che è stato tra i migliori in campo (capace di belle giocate), di Zuccarelli alla sua prima realizzazione in campionato e di Salamone che ha disputato la partita nonostante la sua presenza in campo fosse in dubbio (cambiato a tredici minuti dal termine per non rischiare e averlo pronto tra due giorni). L’Atella ha giocato una buona partita, ma è finita nel tritacarne rosanero. La superiorità tecnica e agonistica è emersa palesemente tra le due squadre. Alla luce degli infortuni confermati di Guida e Malito, Masullo ha varato il centrocampo con Chiacchio e Di Brizzi al posto di Polito e Salvitelli. Mecca, privo di Smaldore, Traficante e Giovanni Larotonda, ha optato per Pa-
scale, Leccese e Guglielmi, mentre Grieco che ha preso il posto di Rinaldi dal primo minuto è stato sostituito dallo stesso dopo mezzora per una prova evanescente. Il primo tempo del Ruggiero Valdiano è stato veramente da grande squadra. Potremo citare una decina di tiri rosanero, sui quali i giocatori di Masullo sono riusciti a segnare soltanto due volte nella prima frazione di gioco. Dopo soli 3’ la botta di Pascuzzo viene trattenuta da Mariano con disinvoltura. Al 7’ Discepolo illuminato da Di Brizzi colpisce il palo interno difeso dall’estremo difensore volturino. Al 14’il destro da fuori di Salamone sfocia fuori bersaglio. Al 17’ il gol del vantaggio campano. Dal lato sinistro del calcio d’angolo batte Zuccarelli e colpo di testa vincente del capitano Di Falco. Al 26’ Salamone dal limite supera la traversa di poco. Al 31’ la rete del raddoppio giunge in fotocopia al primo. A battere dall’out mancino del calcio d’angolo è sempre Zuccarelli. Questa volta pronto ad insaccare di testa è Di Brizzi, classe 1991, a battere Mariano. Al 34’ il numero uno gialloverde smorza prima il rasoterra di Salamone e poi la mezza rovesciata di Zuccarelli. Al 35’ giunge l’unica vera chance dell’Atella nei primi quarantacinque minuti. Sull’unico calcio d’angolo conquistato dalla squadra di Mecca, Rinaldi stacca di testa e la palla viene respinta sulla linea da un difensore. All’inizio della ripresa la Ruggiero Valdiano perviene al tris. E’ il 13’. Discepolo viene ostacolato da Leccese che viene ammonito. Zuccarelli calcia diretto in porta e sulla sfera Mariano non arriva e il pallone si deposita in rete. Al 16’ il portiere atellano neutralizza il colpo di testa di Pascuzzo e l’incursione pericolosa di Salamone. Al 24’ il capocannoniere del campionato non sbaglia. Traversone di Polito dalla destra, Zuccarelli rimette in mezzo e Salamone quasi sulla riga bianca è stato pronto ad insaccare e a mettere il risultato in cassaforte. Tra due giorni c’è la Coppa Italia tanto attesa che vedrà la Ruggiero Valdiano se potrà continuare la sua avventura in semifinale o meno. Biagio Bianculli
Sport 51 Lo 0-0 con il Ferrandina non frena le ambizioni degli jonici Lunedì 3 novembre 2008
Il Policoro prepara il riscatto Labriola: «A Pisticci per riprendere la corsa» L’Irsinese lo blocca sul pari
Non c’è gloria per il Balvano BALVANO IRSINESE
0 0
BALVANO: Moretto, Cilibrizzi, Iacullo, Turturiello, Pentangelo, Piegari, Pecoriello G., Pecoriello A., Severino, Federico, Califano. All. Pio Turturiello. IRSINESE: Fiore, Laurieri, Squicciarini, Cannito, Cristallo, Cardano, Lorusso, Giancaspero, Fiorino, Vitale. All. Patella. ARBITRO: Martone di Venosa (Cantiani-Guida). NOTE: Espulso al 44’ pt Moretto (B). SUL CAMPO di Ricigliano il Balvano torna a muovere la classica dopo tre stop di fila, ma non riesce a fare suoi i tre punti che ha fortemente cercato. L’undici di Turturiello le ha provate tutte per battere l’Irsinese e risollevare la sua classifica, ma a nulla sono valsi gli sforzi dei balvanesi al cospetto della buona organizzazione difensiva dell’Irsinese. So-
Patella dell’Irsinese
prattutto nel primo tempo, ma anche nel corso della ripresa, quando pure i rossoblù di Turturiello si sono trovati in dieci per l’espulsione (uscita con le mani fuori area) del portiere Moretto. Il Balvano in precedenza aveva pure recriminato per il gol annullato per fuorigioco a Piegari (10’ del primo tempo), che era riuscito a superare con un colpo di testa Fiore, insuperabile per il resto del match. sport@luedi.it
POLICORO - Primo pareggio casalingo per il Policoro 2000, fermato sullo zero a zero dal Ferrandina, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, nell'anticipo di sabato dell'ottava giornata del campionato d'Eccellenza. Una gara con poche emozioni, avara di spunti offensivi, giocata più a centrocampo che in attacco. Policoro un po' sottotono, soprattutto nel secondo tempo, mentre il Ferrandina, reduce da un prezioso pareggio raccolto sul difficile campo del Pisticci, si è confermato essere squadra in crescita, compatta e difficile da affrontare. Tra le azioni rilevanti del match il palo centrato da Nigro al 18', su calcio di punizione; la punizione dal limite calciata da Vitale al 46', facilmente intercettata da Policano; il contropiede insidioso di Messeri negli ultimi minuti del secondo tempo, troppo angolato per superare Maida e finire in rete. “Sapevamo di incontrare un'ottima squadra - ha commentato a fine partita l'allenatore del Policoro, Rocco Labriola ben impostata fisicamente, capace di chiudere gli spazi e concedere poco agli avversari. Abbiamo provato a scardinare la difesa del Ferrandina; loro sono stati
GIOCATA SABATO POLICORO 0 FERRANDINA 0 POLICORO: Maida, Cicchielli, Digno, Malucchi, Nuzzi, Panetta (57' Ripa), Fumarola, Nigro, Russo (83' Aurelio), Castoro, Vitale (79' Rapolla). A disp: Labriola, Achillea, Gallitelli, Nettis. All: Labriola. FERRANDINA: Policano, Granato, Matrice, Romeo, Mastrangelo, Cozzolino, Saulle (71' Loponte), Ciardo, Greco (71' Cirillo), Grieco, Forino (71' Messeri). A disp: De Vincenzo, Pantone, Russo, Nacarlo. All: Stigliano. ARBITRO: Benevento di Potenza (La Sala - Sofia) NOTE: Ammoniti: Digno, Castoro (P); Ciardo, Grieco, Forino (F). Digno del Policoro e Stigliano del Ferrandina
bravi a difendersi e a bloccare ogni varco. Noi siamo stati meno abili nelle due - tre occasioni avute, che non siamo riusciti a trasformarle in gol, buttando fuori la palla”. Il calendario del campionato d'Eccellenza prevede ora due trasferte insidiose per il Policoro, contro il Pi-
sticci e la Murese, dirette avversarie per la vittoria finale nel massimo torneo regionale. “Ci giocheremo le prossime due gare tranquillamente - ha replicato Labriola -. Non facciamo di questo pareggio un dramma: una partita un po' sottotono ci può anche stare; noi sappiamo che possia-
mo fare bene e giocarci al massimo tutte le prossime sfide. In questa settimana cercheremo di preparare bene la trasferta contro il Pisticci, per puntare alla vittoria. Sarà sicuramente una partita combattuta, con il campo che deciderà il risultato finale”. Eleonora Cesareo
Vulturini incapaci di impensierire i salernitani Picerno annichilito. Poker completato da Bozzi e Porfido
Doppio Giordano e Sgambati Il Ricigliano domina a Rionero VULTUR RICIGLIANO
0 3
VULTUR: Martone, Scalise G.(15'st D'Urso), Di Tolve, Carretta, Lettieri(44'st Di Lonardo), Di Fazio, Larotonda A., Scalise F., Libutti, Strozza(11'st Viaggiano), Morbillo. A disp.: Sicuro, Bergamasco, Lanotte, Marmora. All. Ficarazzi RICIGLIANO: Perillo, Pietrafesa Mass., Pignata, Piegari, Limatola, Giordano, Gaudioso (30'st Verrone), Carpitelli, Mastroroberti(44'st Caputo), Pietrafesa Mass., Sgambati. A disp: Buono, Robertazzi. All. Filantropia per Natiello,squalificato. ARBITRO: Burgi di Matera (Diotisalvi-Picerno) RETI: p.t. al 22' e 39' Giordano (R), s.t. al 19' Sgambati(R). NOTE: pomeriggio primaverile, terreno di gioco polveroso. Ammoniti: Di Fazio e Viaggiano per la Vultur. Angoli: 4 a 4. Recupero: p.t.+1'; s.t.+2'. RIONERO - Con una doppietta di Giordano e una rete di Sgambati il Ricigliano ha espugnato il comunale “Pasquale Corona” a spese di una Vultur volenterosa ma priva di idee e di mordente. Ancora una volta i rioneresi hanno dovuto rimandare a tempi migliori l'appuntamento con la vittoria fra le mura amiche. L'undici locale in tutto l'arco della partita non è riuscito mai ad impensierire seriamente il portiere ospite. La Vultur è stata fortemente sostenuta nel corso della gara dai propri fans che però al termine del primo tempo e a fine gara hanno comunque contestato l'incolore prestazione dei vulturini. Per buona parte dell'incontro mister Ficarazzi ha spostato più avanti rispetto alle precedenti gare, il difensore esterno di destra Larotonda, rimpiazzato da Scalise Giuseppe, e dato fiducia al giovanissimo difensore esterno di sinistra Di Tolve. Tutto quanto non ha dato però i risultati sperati perché la squadra tutta ha fatto molto poco per impensierire gli ospiti. Già all'8' Martone ha corso un serio pericolo su tiro ravvicinato di Mastroroberti respinto di piede dal numero uno locale in uscita. Al 22' la rete del vantaggio degli ospiti con Giordano che partito da metà campo e con un perentorio slalom tra la difesa vulturina è riuscito a battere il portiere Martone in uscita. La reazione dei rioneresi tutta nella buona azione imbastita al 35' sulla destra con
Felicità campana DOPO la gara alla delusione del clan rionerese fa da contraltare la soddisfazione degli ospiti per il meritato successo. Così mister Filantropia, in panchina al posto dello squalificato Natiello: «A dire il vero sino ad oggi avevamo sempre giocato bene ma i risultati non arrivavano. Oggi per via delle numerose assenze la partita la temevo un po'. Poi diciamo che si è subito messa sul binario giusto perché i ragazzi hanno interpretato benissimo la gara e poi permettetemi, devo dire la verità, a vedere la Vultur in queste condizioni mi piange il cuore perché ritengo che Rionero insieme a Pisticci è una piazza che può fare veramente tanto per il calcio lucano». Mister il Ricigliano può ancora migliorare? «Sicuramente sì perché con il rientro di Mele e di Robertazzi già da domenica prossima, diciamo che il Ricigliano può ancora dire la sua. Siamo partiti con l'obiettivo dei play off e sono convinto di poterlo centrare». m.r. rasoterra finale parato da Perillo senza difficoltà. Al 38' Pietrafesa Massimiliano per gli ospiti ha colpito la traversa dopo che la palla era rimbalzata davanti al portiere rionerese. Un minuto dopo, al 39', i salernitani vanno al raddoppio ancora con Giordano pronto a ribadire in rete su punizione di Carpinelli a pochi passi dall'estremo difensore vulturino. Il primo tempo si è concluso con un calcio piazzato di Larotonda finito sulla barriera. Nella ripresa a menar ancora la danza sono sempre gli ospiti che al 19' hanno portato a tre le reti del vantaggio con Sgambati che di testa ha messo alle spalle di Martone su preciso cross di capitan Piegari. Al 36' Ficarazzi ha mandato in campo Viggiano ma la musica non è cambiata visto che sono stati ancora gli ospiti a comandare il gioco senza correre alcun pericolo sino alla fine della partita. Michele Rizzo
Riscossa Tricarico Esce dalla crisi grazie a capitan Scarfone A. TRICARICO PICERNO
4 1
ASD AZZURRA TRICARICO: Pirchio, Maino, Scarfone, Pascazio, Chessa, Digirolamo, Antini, Pugliese (27'st Palasciano), Basile (22'st Angelastro), Porfido, Bozzi (46'st Proggi); Grassani F., Lorusso, Sparapano, Laruccia; All. Abrescia AZ PICERNO: Perna, Salvia (33' st Damiano), Bochicchio, Olita, Farenga, Coviello (10'st Paterna), Lottino, Ciardiello, Auliso, Caivano, Santarsiero (30'st Naturale); All. Dimase ARBITRO: Capilungo di Lecce (Galli - Caivano) RETI: 4' pt, 23' pt (rig.) Scarfone (T), 14'st Bozzi (T), 41'st Ciardiello (rig.) (P), 49'st Porfido (T) NOTE: AMMONITI: Porfido, Bozzi, Coviello, Aulisco, Caivano; ESPULSI: Palasciano, Lottino per reciproche scorrettezze; RECUPERO: 1'pt, 4'st DAI MOMENTI di crisi si esce affidandosi agli uomini di maggior carisma ed esperienza e così è stato anche per il Tricarico, trascinato dal proprio capitano Scarfone, autore di una doppietta e di una prova davvero superlativa. La cronaca parla di un Tricarico fin da subito pericoloso con Bozzi che, innescato da Porfido al fischio di inizio, salta un uomo entra in area ma vede respingersi il tiro dalla schiena di un difensore. Al 4' il vantaggio tricaricese: angolo di Porfido e colpo di testa vincente di Scarfone che porta i suoi verso la panchina per festeggiare il gol con tutta la squadra e il mister. Pa-
Abrescia:«Ora continuità PENSIEROSO Dimase commenta così l'incontro: “È andata come peggio non poteva. Abbiamo rischiato immediamente di subire gol, lo abbiamo preso poco dopo e non siamo stati in grado di reagire. Ci capita sempre fuori casa, mai in casa. Comunque complimenti al Tricarico, squadra dal livello tecnico elevatissimo”. Di poche parole Abrescia, sul cui volto si legge grande serenità. “Finalmente ci siamo sbloccati, avevamo bisogno di fare gol e, anche se grazie ad un difensore ci siamo riusciti. Il buon calcio lo abbiamo sempre giocato, sia in casa che fuori ora dobbiamo soltanto avere continuità di risultato”. Sulla questione portieri: “Avevamo un ottimo portiere, anche in prospettiva futura, la società ha deciso di cambiarlo anche se io non ho condiviso la scelta. Ora guardiamo avanti e con i due nuovi estremi riprendiamo il cammino verso la vetta”. p.p. scazio, Porfido e Pugliese sono padroni del centrocampo e del possesso palla e il Picerno non riesce ad imbastire azioni di gioco. Bozzi è la spina nel fianco della difesa ospite e proprio a seguito di un uno - due con Basile viene atterrato in piena area da Farenga: rigore per il Tricarico e Scarfone, freddo come sempre spiazza Perna. Il Picerno non reagisce e al 30' rischia di subire il terzo gol: Pugliese dribbla mezza difesa entra in area ma il suo tiro è respinto da un difensore, la palla arriva a Bozzi che calcia immediatamente ma Perna è attento e devia in angolo. Al 38' Digirolamo trova Bozzi in piena area ma il suo tiro al volo di destro esalta ancora una volta Perna. Nel secondo tempo il copione non cambia e così al 14' Bozzi corona la sua ottima prova con un gran gol: Basile intercetta una palla a centrocampo e la serve a Bozzi che dai trenta metri lascia partire un de-
stro violentissimo che colpisce il palo interno e va in rete. La superiorità del Tricarico è a tratti imbarazzante per gli ospiti e quando la partita scende di tono l'arbitro Capilungo, autore fino a quel momento di una prova egregia, pensa di ridarle brio. Ammonisce Bozzi per simulazione (c'erano gli estremi per un altro rigore) e poi espelle senza motivo (uno va in scivolata, l'altro prova il colpo di tacco) Palasciano e Lottino. Gli ultimi minuti di gioco regalano altri due gol. Il 3 a 1 lo sigla Ciardiello al 41'st su calcio di rigore assegnato per atterramento di Naturale ad opera di Digirolamo. Infine, al 49'st il definitivo 4 a 1 lo sigla Porfido il quale raccoglie un passaggio di Angelastro entra in area, salta Bochicchio e con un pregevole interno sinistro a girare sul secondo palo anticipa di qualche secondo il triplice fischio finale. Paolo Paradiso
52
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica A. Scanzano-R. Tolve
8ª
giornata
Marcatori
2-0
pt: 43’ (r) Chiruzzi; st: 23’ Benedetto
Bella-Viggiano
1-0
st: 35’ Angrisani
Grottole-B. Pleiade
0-3
pt: 33’ Giannini; st: 39’ Margiotta, 44’ Schettino
Moliterno-Santarcang.
0-0
Pescopagano-Miglionico 1-1 pt: 3’ Pelosi (P); st: 30’ D’Aria (M)
R. Irsina-S. Montalbano
5-0
pt: 13’ Potenza; st: 12’ Addamiano, 18’ Colamassaro, 27’ Masiello, 33’ Cataldo
Varisius-Latronico
2-0
st: 12’ Montelli, 17’ Matarrese
Vitalba-Lagopesole
Prossimo turno
0-0
9ª giornata 09/11/08 ore 14.30
B. Pleiade-Varisius Lagopesole-Moliterno Latronico-Pescopagano Miglionico-R. Irsina R. Tolve-Vitalba S. Montalbano-Bella Santarcang.-Grottole Viggiano-A. Scanzano
R. TOLVE B. PLEIADE A. SCANZANO MIGLIONICO R. IRSINA SANTARCANG. VIGGIANO MOLITERNO BELLA GROTTOLE VARISIUS PESCOPAGANO LAGOPESOLE VITALBA S. MONTALBANO LATRONICO
19 17 16 15 14 14 14 14 12 11 10 6 6 5 3 1
8
6
1
1 13 6
4
4
0
0
8
1
4
2
1
1
5
5
7 +3
8
5
2
1 12 4
4
2
1
1
5
3
4
3
1
0
7
1
8 +1
8
4
4
0 10 3
4
3
1
0
6
0
4
1
3
0
4
3
7
8
4
3
1 13 8
3
1
1
1
5
4
5
3
2
0
8
4
5 +1
8
4
2
2 16 10 4
2
2
0 11 5
4
2
0
2
5
5
6
-2
8
4
2
2 10 5
4
4
0
0
8
0
4
0
2
2
2
5
5
-2
8
4
2
2
7
4
3
1
1
1
2
2
5
3
1
1
5
2
3
0
8
4
2
2
7
5
5
4
1
0
7
2
3
0
1
2
0
3
2
-4
8
4
0
4
7
7
4
3
0
1
4
1
4
1
0
3
3
6
0
-4
8
3
2
3
8 10 5
2
1
2
5
7
3
1
1
1
3
3
-2 -7
8
3
1
4 12 10 5
3
0
2
9
4
3
0
1
2
3
6
2
8
1
3
4
8
4
0
3
1
4
5
4
1
0
3
4
4
-1 -10
8
1
3
4
4 10 4
0
1
3
2
7
4
1
2
1
2
3
-6 -10
8
1
2
5
6 13 4
0
2
2
2
5
4
1
0
3
4
8
-7 -11
8
1
0
7
3 21 3
0
0
3
0
5
5
1
0
4
3 16 -18 -11
8
0
1
7
2 13 4
0
1
3
2
7
4
0
0
4
0
9
0
-8
6 -11 -15
5 reti: Schettino (Borussia P.); Gerardi (R.Tolve) 4 reti: Troiano (Bella); Deceglie, Tataranni (Miglionico) 3 reti: Rusciante (Borussia P.); Galeota (1) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Papangelo N. (1), Savino (R.Irsina); Carriero, Lambertini (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli (Varisius); Sanchirico (Viggiano) 2 reti: Benedetto, Chiruzzi (1), Laviola (A. Scanzano); Campea, Montemurro (Grottole); Destino (Lagopesole); Sanchirico (Moliterno); Lanza A. (Pescopagano); Addamiano, Cataldo (R.Irsina); Ragone (R.Tolve); Lospinuso (Santarc.); Bellomo, Matarrese, Montelli (1), Netti (Varisius); Campisano (Viggiano); Di Martino, Verdecanna (Vitalba) 1 rete: Cecere, Fabretti L., Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Angrisani G., Maresca, Verrastro (Bella); Giannini, Margiotta (Borussia P.); Paladino (1), Puntillo, Sassanelli, Scarnato (Grottole); Pace (Lagopesole); Caricati, Totaro (1) (Latronico); D'Aria, Lamacchia (Miglionico); Cirigliano, Moretti (Moliterno); Cantone, Gonnella, Lamorte, Lotano, Pelosi, Zelante (Pescopagano); Amoruso, Colamassaro, Masiello, Potenza, Ruggiero, Saracino (R.Irsina); Beneduce, Palo A., Postiglione, Soldo, Tolve (R.Tolve); Armentano, Bitetti (Santarc.); Bongermino (Varisius); Genovese, Racina (Viggiano); Buono, Carriero, Margiotta, Tomasillo (Vitalba)
L’espulsione di Soldo condiziona gli ospiti, la squadra di Calone rimane imbattuta
Real Tolve fermato a Scanzano Gli jonici superano la capolista con Chiruzzi e Benedetto SCANZANO REALTOLVE
2 0
SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Frabetti L., Lanzara, Chiruzzi, Salerno, Corleto (dal 90' Pinca), Benedetto (dal 76' Laviola), Prezioso (dall'83' Romano), Puppio. A disp.: Schirone, Carone, Cecere, Gualano. All. Calone REAL TOLVE: Moreschi, Soldo, Santarsiero, Postiglione, Santangelo, Mazzacane, D'Andria (dall'86' Beneduce), Tolve, Ragone, Palo, Gerardi (dal 50' Diana). A disp.: Costini, Russo, Rinaldi, Montesano, De Angelis. All. Romano ARBITRO: Moliterno (Alagia - Chiechi) RETI: Chiruzzi su rig. al 43'; Benedetto al 68' (S) NOTE: Espulsi: Soldo (T) al 26'; Palermo (S) al 47'. Ammoniti: Mazzacane (T) al 42', Santangelo (T) al 49', Palo (T) all'83'. SCANZANO JONICO - La compattezza del reparto arretrato e la voglia di vincere davanti al proprio pubblico per poter rilanciare le proprie ambizioni di classifica, sono stati gli ingredienti fondamentali per battere tra le mura amiche il Real Tolve, giunto all'incontro di ieri primo in classifica ed imbattuto. Ora solo lo Scanzano può vantare nel duro campionato di Promozione lo zero alla voce sconfitte. Peccato per qualche pareggio di troppo, soprattutto quello maturato in 11 contro nove ottenuto contro il Pleiade Borussia a Policoro. Sarebbe un'altra classifica. Ma gli uomini di mister Franco Calone sono una squadra da quartieri alti, e lo dimostra il fatto che seppur falcidiati dalle assenze hanno mantenuto saldo l'impianto collettivo che ben ha impressionato il più delle volte in questa stagione. Con le assenze pesanti, annunciate, del centrocampista Carlomagno e del fantasista Roberto Frabetti, la gara
Chiruzzi apre le marcature per lo Scanzano contro il Real Tolve
partiva in salita. La sfida di ieri ha sorriso allo Scanzano, che da subito ha controllato il gioco imponendo una supremazia territoriale. Il Real non ha giocato, comunque all'altezza delle sue potenzialità. Si è visto da subito. A complicare
poi le cose per gli ospiti ci ha pensato il difensore Soldo, che giustamente l'arbitro ha mandato sotto la doccia, reo di aver colpito al volto il centrocampista scanzanese Corleto. Da qui è aumentata la consapevolezza che la partita pote-
va essere vinta. Al 28' Puppio viene fermato da un fuorigioco (che c'era) mentre puntava la porta. Al 35' il centravanti ospite,“nonno” Ragone, tira di poco fuori dal limite dell'area. Al 42' l'azione del vantaggio: Benedetto in area punta alla porta e Mazzacane ci mette la mano. Rigore ineccepibile. “Super” Chiruzzi trasforma. Al 55' va fuori anche Palermo per gioco falloso, su decisione dubbia del giudice di gara. Ma lo Scanzano, tranne qualche parata dell'ottimo Di Stefano, rischia poco, e al 68' il tandem Puppio -Benedetto porta la squadra al raddoppio, con quest'ultimo che sferra dal limite dell'area un tiro a fil di palo mandando in visibilio i tifosi locali. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Il Real Irsina a valanga REAL IRSINA SP. MONTALBANO
5 0
REAL IRSINA: Lolaico (32' st Carlucci), Colamassaro, Addamiano, Potenza (25' st De Biasi), Papangelo G, Masiello, Cataldo, Saracino, Papangelo N, Abruzzese, Magro (17 ' st Cataldi). A disp. Rizzi, Ruggiero, Amoruso, Silvestri. All. Rizzi MONTALBANO: Laragione, Gorgoglione, Sergio, Sole, Sergi, Ingusci, Cipriano, Carella, Andreson, Miraglia, Capuano. All. Miraglia ARBITRO: Tomasulo di Venosa RETI: 13' pt Potenza, 12' st Addamiano, 18' st Colamassaro, 27' st masiello, 33' st Cataldo. NOTE: Espulso Nicola Papangelo DOPO il periodo no delle scorse settimane, il Real Irsina è ritornato a vincere e convincere. Nonostante le assenze di Savino e Amoruso, gli under impiegati da mister Rizzi hanno giocato una buona gara risultando alla fine anche decisivi. Il primo gol arrivava al 13’ con Potenza
che concludeva in rete dopo una bella azione. Al 15' per gli ospiti ci provava Cipriano che alzava alto sulla traversa. Al 45' su un tiro cross di Abruzzese il portiere ospite metteva la palla in angolo. Nella ripresa, al 12' su una punizione battuta da Cataldo la palla arrivava ad Addamiano che dal limite batteva l'incolpevole portiere ospite. Al 15' era Nicola Papangelo che vedeva il pallone stamparsi sulla traversa. Al 18' arrivava il tris ad opera di Colamassaro dopo una bella azione con Saracino. Qualche minuto dopo era Masiello a portare a quattro le reti per il Real Irsina. I padroni di casa non erano ancora sazi e al 33' Cataldo portava a cinque le reti dopo un ottimo passagio di Saracino. “E' stata una bellissima partita - spiega il dirigente Colamassaro. I ragazzi hanno giocato molto bene per tutti i novanta minuti meritando ampiamente il cinque a zero finale. Bravissimi gli under Colamassaro, Masiello, De Biase e Magro e il portiere Carlucci che ha fatto l’ esordio insieme a Cataldi”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Nel finale Margiotta e Schettino fissano il 3-0
Borussia corsaro a Grottole Giannini spiana la strada ai tre punti GROTTOLE BORUSSIA
0 3
GROTTOLE(4-3-2-1): Zaccaro, Trapanaro, Allegretti(70’Guerrieri), Noviello, Lanzolla(58’ Farsane), Di Pede, Paladino, Sassanelli(46’ Campea), Alfarano, Scarnato, Montemurro. A disp: Brindisi, Puntillo, Acito, Di Biase. All: D’Ascanio. BORUSSIA PLEIADE(44-2): Pinelli, Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Leone, Toscano, Santoro, Graziano( 80’ Buono), Margiotta(87’ Schiraldi S.), Schettino, Rusciani. A disp: Suriano, De vito, Fittipaldi, Lo prete, Gioia. All: Viola. ARBITRO: Russo di Bernalda(Amati-Armandi) RETI: 33’ Giannini, 84’ Margiotta, 89’ Schettino. NOTE: Giornata serena, terreno in discrete condizioni, duecento spettatori circa. Ammoniti:Rusciani, Toscano, Montemurro, Allegretti, Di Pede. Espulsi:Paladino. Angoli:6-3 per il Borussia. Recuperi:1’e 2’ GROTTOLE – Finisce la serie di risultati positivi per il Grottole che si arrende di fronte ad un ottimo Borussia ,che porta a casa altri tre punti importanti confermandosi la seconda forza del campionato, dopo una partita molto combattuta nella quale i giocatori locali hanno l’unico grande demerito di non essere stati lucidi nelle tante occasioni da gol. Inizia in attacco il Grottole con un traversone di Scarnato per Montemurro, ma l’ arbitro fischia un fallo del centravanti sul
portiere avversario. Biancazzurri ancora pericolosi al 10’ con una bella ma debole girata al volo di Montemurro e al 21’ con Alfarano che, dopo un errore in uscita di Pinelli, sbaglia clamorosamente a porta incustodita, colpendo di testa da distanza ravvicinata. Al 28’ c’è il primo acuto del Borussia che si rende pericoloso con un tiro dal limite di Schettino neutralizzato che Zaccaro devia in calcio d’angolo. Gli ospiti continuano ad attaccare e, dopo una serie di tiri dalla bandierina, passano in vantaggio con un gol di testa di Giannini. Nella ripresa il Grottole si presenta con quattro punte e continua ad attaccare. Passa solo un minuto e Allegretti sfiora il palo, deviando di testa una punizione calciata da Scarnato. Ma il Borussia non resta a guardare cercando di colpire in contropiede, ed al 14’ Schettino va vicino al raddoppio. Ma al 25’ il Grottole ha una limpida occasione da gol per pareggiare: ottima verticalizzazione di Scarnato per Montemurro che, solo contro Pinelli, si lascia neutralizzare due volte; prima calcia sul portiere e poi, sulla ribattuta dello stesso, scheggia la traversa con un insicuro colpo di testa. La partita si gioca soprattutto nella metà campo ospite ma all’ 84’ arriva il raddoppio di Margiotta su punizione. Il Grottole si porta comunque in avanti con orgoglio ma al penultimo minuto subisce il terzo gol in contropiede firmato da Schettino. Carlo Amodio sport@luedi.it
VARISIUS LATRONICO
Sport Serve più di un tempo per piegare il Latronico
Santarcangiolese indenne a Moliterno
Montelli-Matarrese Il Varisius avanza
Sanchirico sbaglia il calcio di rigore che valeva la vittoria
2 0
VARISIUS: Stella, Parente, Persia, Buongermino, Masiello, Nocco, De Bellis, Festa, Armaiuoli (15' st Matarrese), Bellomo (30' st Marinelli), Montelli (15' st Materamarcosano). A disp: Di Pierro, D'Adamo, Fabiano, Cambio. All. Bellomo LATRONICO: Propato, Viola, Totaro, Lorito (29' st La Banca), Pansardi, Ponzo, Cantisani C. (20' st Miraglia), Cavallo, Cantisani R., Genovese, Forastieri (40' st Propato). A disp. Iacovelli. All. D'imperio ARBITRO: Passannante di Potenza (Pescuma e Franciosa) RETI: 12' st Montelli, 17' st Matarrese NOTE: Ammoniti: Armaiuoli, Lorito, Materamarcosano MATERA - Pronto riscatto della Varisius ai danni del
Tommaso Montelli
fanalino di coda del Latronico. Una gara che gli uomini di Tucci ( squalificato) hanno interpretata bene, cominciando con una fase di studio e poi hanno migliorato in progressione. La prima azione è degli ospiti, al sesto
c'è un gran tiro dal limite di Genovese con una altrettanto grande risposta di Stella. Arriva al 14' minuto un' altro pericolo per il Varisius, un cross al limite d'area per Todaro, che prontamente tira colpendo la traversa, palla che ritorna in campo e dalla mischia ne esce un tiro che Stella devia in angolo. La risposta del Varisius arriva al 18' con Bellomo che mette al centro per Armaiuoli che di testa indirizza a rete, ribatte il portiere e palla a Buongermino che tira ma Propato respinge forse da dietro la linea, ma l'arbitro fa continuare tra le proteste del Varisius. La gara ha uno scossone al 43' con un lancio per Montelli tutto solo evita il portiere che lo sgambetta e l'arbitro fischia il calcio di rigore. Alla battuta Bellomo che imita Totti con un cucchiaio, ma Propato non si fa sorprendere alza la gamba e devia evitando il gol. Tra lo sconcerto dei giocatori si va al riposo. La ri-
presa ha un altro approccio da parte del Varisiuus che già al quarto si rende pericolosa con Armaiuoli lanciato tutto solo in area, diagonale e palla fuori di poco. Ancora Armaiuoli al 12' della ripresa riceve palla a centrocampo con un pallonetto lancia Montelli che trafigge il portiere in uscita portando in vantaggio il Varisius. Momento cruciale della gara che i materani sfruttano a dovere al 17' con un abile contropiede, palla a Bellomo che tutto solo punta la porta, il portiere esce intelligentemente passa a Matarrese che deve solo spingere la palla in porta per il raddoppio. La gara finisce qui con un ultima azione pericolosa su cross di Buongermino per Materamarcosano che colpisce il palo. Tre punti meritati per la squadra del presidente Montemurro, che risale in zone più tranquille. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Vittoria di misura del Bella ai danni del Viggiano
Angrisani per i tre punti BELLA VIGGIANO
1 0
BELLA: Uva, Maruggi, Gliubbizzi, TroianoG, Remollino, Ricigliano, Parisi, TroianoA (28 st Doino), Errichetti (16 st Angrisani G), Troiano D, Maresca (24 st Aliano). A disp: Masiello, Scaringi, Angrisani A, Zampino. All: Del Pino VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani, Piscopia, Sabia, Racina, Marchese (25 st Siniscalchi), Cauzillo (38 st Mandolfo), Genovese (32 st Montano), Sanchirico, Salere. A disp: Giampietro, Leneve, Campisano, Petrocelli. All: Villani ARBITRO: Vicino di Moliterno (Lagrotta e Fantini) RETI: 35’ st Angrisani G NOTE: Ammonito Siniscalchi (V). Espulso 47 st Doino (B). Corner: 1 Bella, 3 Viggiano. Recupero: 1 pt e 5 st. Spettatori: 100 BELLA - Una vittoria di misura contro il Viggiano, per un Bella ringiovanito e
con una formazione inedita in campo. La sconfitta contro il Borussia Pleiade, sembra aver sancito la fine di un rapporto, a tratti controverso, tra Verrastro e la squadra. Nella rosa dei diciotto giocatori non era presente anche Vitiello. Mister Del Pino ha dato spazio a Errichetti, posto come punta centrale insieme a Troiano A, e Maresca nel ruolo di ala. La cronaca della partita ha raccontato di un Viggiano volenteroso durante la prima frazione di gioco e un Bella in affanno. Infatti, dopo un tiro di Troiano A., finito di poco a lato, il Viaggiano, tenuto per mano da Sanchirico,ha cominciato a macinare gioco. Prima Salera, che dal limite ha tentato di sorprendere Uva, ma la sfera è finita oltre la traversa, e successivamente lo stesso Sanchirico, con una rovesciata semplicemente perfetta, hanno cercato il gol del vantaggio. Il Bella si è risvegliato dal torpore verso il 20’ pt con Errichetti, servito da capitan Troiano in veste di rifinitore. L'attaccante bellese non è riuscito a indirizzare con forza, la palla verso la porta avversaria. Durante la ri-
presa il Bella è apparso più in forma del Viaggiano, anche se entrambe le formazioni si sono mostrate imprecise in fase d'appoggio. La partita ha preso una piega favorevole per la squadra di casa intorno al 35’ st. Angrisani G., subentrato ad Errichetti, in seguito ad una azione corale, agevolata da qualche disattenzione difensiva del Viggiano, ha messo la sfera nel sacco con un colpo di testa, dopo averci provato qualche minuto prima con un tiro, respinto da un Laurita superlativo in uscita. Il gol del Bella ha inasprito la partita e il Viggiano ha provato a riagguantare il pareggio, ma senza avere le idee ben chiare. Il Bella, postosi sulla difensiva, non ha lasciato spazio agli avversari, rimanendo in dieci, quando Vicino di Moliterno ha estratto il cartellino rosso ai danni di Doino. Una gara che ha rilanciato un Bella rivitalizzato nell'organico e ha ridimensionato la corsa di un Viggiano, poco lucido in fase di impostazione, ma mai accondiscendente. Giovanni Petilli
Lunedì 3 novembre 2008
53
MOLITERNO 0 SANTARCANG. 0 MOLITERNO: Fittipaldi, Abate, Petrocelli, Lancellotti, Cirigliano, Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Moretti (25’ st Milano) Sanchirico, Molletta. A disp: Albano, Crisci, Tempone, Viceconte, Messuti, Gatta. All. Vignati. SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, La Canna, Armentano, Agata (40’ st Gariulo), Lospinuso, Gallitelli (33’ st Di Taranto), Dora (7’ st Izzo), Fortunato, Bitetti, Casalingo, Lambertini. A Disp: Colella, Gallo, Bello, La Vecchia. All. Amendolara. ARBITRO: Capolupo di Matera (Di Leo e Pallotta). MOLITERNO - Trentasettesimo minuto del secondo tempo: il direttore di gara prende una svista e concede ai padroni di casa un penalty che dalla tribuna nessuno ha visto. Dagli undici metri va l'attaccante Sanchirico che preso dal magone spedisce la palla oltre la traversa. Doveva essere questo l'episodio decisivo che poteva cambiare il volto di un match brutto che alla vigilia si presentava sotto ben altri auspici. Con un pareggio a reti inviolate, dunque, si chiude il primo derby valligiano tra due formazioni che hanno espresso un rendimento nettamente al di sotto delle loro potenzialità. Naturalmente a dolersi di più è mister Vignati che ha visto mancare alla propria squadra la botta risolutiva e un gioco ragionato e pulito, soprattutto nelle zone centrali. La cronaca del primo tempo è poverissima di fasi degne di essere segnalate. I primi quindici minuti se ne vanno con le formazioni che ancora non hanno preso le giuste posizioni. Una timida “avance” del Moliterno arriva al 18' con Molletta che girato di spalle alla porta prova a concludere in rovesciata, ma l'esito non segue la buona intenzione del centrocampista. Cirigliano, che corre instancabilmente in lungo e in largo, al 21' mette in condizione Sanchirico di colpire di testa a pochi passi dal portiere il quale con la
Sanchirico ha fallito un rigore
punta delle dite manda in angolo. Pochi istanti dopo si fa viva la Santarcangiolese con una punizione di Fortunato, fendente insidioso e Fittipaldi è prontissimo a metterci una toppa. Ancora gli ospiti pericolosi al 32': il capitano rossoblu Mastrangelo si trova tra i piedi una palla sporca che se ne va verso il proprio portiere il quale deve allungarsi oltre le sue possibilità per salvare il risultato. Nel secondo tempo l'andazzo del match non cambia e nemmeno le varie sostituzioni effettuate su entrambi i fronti si rilevano utili. Molletta e i suoi compagni di reparto non riescono a costruire azioni decisive, solo al 20' Albini prova a minacciare la porta avversaria, ma il suo tiro si alza di traiettoria. L'occasione più ghiotta per i rossoblu si presenta al 35' con Fratantuono veloce a regalare una palla d'oro allo smarcato Lancellotti che nel frattempo è stato spostato in avanti da Vignati. Il mediano compie la cosa più difficile che possa fare lasciando che il tutto sfumi fuori dalla porta. Poco dopo ci sarà l'episodio già raccontato del rigore e poi tutti a casa. Insufficiente la condotta dell'arbitro. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Pescopagano subito in vantaggio.Il Miglionico lo riacciuffa
Vitalba e Lagopesole non si fanno male nel sentito derby
D’Aria risponde a Pelosi
Pareggio a reti bianche
PESCOPAGANO 1 MIGLIONICO 1 PESCOPAGANO: Pinto, Perillo, Tavarone, Angiolillo, Cantone, Capasso (20' st Miele), Latorraca, Lanza A., Montano, (40' st Zelante) Pelosi, Lamorte ( 26'st Gonnella). A disp. Melillo, Lotano M., Torturiello, Lanza P., Altera All:. Pinto P. MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo, Giordano, D'Aria, Galeota, Virelli, Battiloro A. (12' st Fontana), Lamacchia, Tataranni, De Ceglie. A disp. Calia, Salluce, Giampetruzzi, Fattore, Corleto, Grande. All:. Paterino. ARBITRO: Di Noia di Potenza (Bonavoglia e Lasalvia). RETI: 3' pt Pelosi, 30' st D'Aria. NOTE: Partita disputata sul neutro di Rapone. Giornata primaverile. Spettatori 250 circa. Terreno di gioco in perfette condizioni.
RAPONE - Davanti ad un pubblico folto e chiassoso, il Pescopagano e il Miglionico impattano sull'1 a 1 al termine di una gara equilibrata e dalle poche emozioni. Tutto sommato giusto il risultato finale, nonostante i locali abbiano di che recriminare sull'occasione che ha portato al pareggio ospite, nata da un calcio piazzato concesso dal direttore di gara per un fallo inesistente. I locali partivano di gran carriera ed andavano in vantaggio già al 3' pt grazie ad uno spunto di Montano, che dopo aver saltato in dribbling due avversari, serviva nello spazio il fantasista Pelosi, la cui pregevole conclusione, in corsa e di prima intenzione, terminava alle spalle dell'incredulo Capozzi. Dopo cinque minuti gli ospiti puntavano decisi verso Pinto., con l'esperto Tataranni che veniva tamponato in extremis dall'intervento provvidenziale di Tavarone. Ancora Tavarone in evidenza, questa volta in proiezione
offensiva, colpiva in pieno il palo su corner battuto da Pelosi (20' pt). Alla mezz'ora gli ospiti mancavano clamorosamente la rete del pari con Virelli, che da due passi sbagliava un facile tap-in. Al 39' pt Tavarone su calcio piazzato mandava la sfera fuori di un niente. Prima del riposo, gli ospiti battevano improvvisamente un calcio piazzato e si presentavano davanti a Pinto, che sventava la minaccia con una tempestiva uscita di piede. Nella ripresa il gioco ristagnava a centrocampo ed entrambe le squadre non riuscivano a creare vere occasioni da gol, eccezion fatta per un calcio piazzato al 22' st di Tataranni, terminato di poco a lato. Al 30' st gli ospiti trovavano il pari grazie al colpo di testa di D'Aria, saltato in solitudine al centro dell'aria, dopo un calcio piazzato da sinistra erroneamente concesso dal direttore di gara. Gabriele Lotano sport@luedi.it
VITALBA LAGOPESOLE
0 0
VITALBA: Tomasulo, Verdecanna, Perriello, Parisi, Colucci, Mecca D.A.,Laurenzana (78' Tomasillo), Mancusi, Mecca Ang., Gerardi, , Panariello. A disp.: Romaniello, Bochicchio A, Carriero G., All. La Capra LAGOPESOLE: Sabia D., Cloroformio, Colangelo D., Lorusso, Civiello T., Verrastro, Coviello V., Mecca D., Giannini (48 Guglielmi), Destino, Gerardi R.(80' Mecca R.). All. Colangelo ARBITRO: Manicone di Matera (Brancato e De Luca) NOTE: Giornata e temperatura primaverile. Terreno in buone condizioni Spettatori circa 300 con una buona presenza ospite. UN VECCHIO ma sempre valido concetto del calcio recita: “Se non si fa gol è difficile che si vincono le partite” aggiungiamo noi che è difficile anche perderle quando le difese sono arcigne e grintose e le partite sono sentite come queste tra le due comunità viciniore, di conseguenza 0-0. Parte di slancio il Vitalba che chiude nella propria meta campo i Castellani, anche se le azioni veramente pericolose nascono solo da calci piazzati dove si notano solo mischie furibonde in cui le difese hanno sempre la meglio. Al 15' è Mecca ang. a tentare la sortita con un
tiro ben parato dal bravo Sabia. Finale di tempo con il Lagopesole che al 35', su colpo di testa Giannini va vicinissimo al gol lambendo il montante alla destra di Tomasulo; al 45' è Gerardi che chiude un'azione sulla sinistra con un tiro sporco che per poco non beffa Sabia; al 45' c'è l'occasionissima del Vitalba che con un tiro di Mancusi ribattuto dalla base del palo, Mecca Ang. manca il facile tap in a portiere battuto. La ripresa ripresenta lo stesso andamento, con un Vitalba arrembante è un Lagopesole attento nelle ripartente. Su una di queste è Destino, al 65', ad impegnare Tomasulo in una bella deviazione in angolo. Sino al termine è un monologo del Vitalba che in più di un'occasione manca clamorosamente il colpo vincente. Il primo con Parisi che da due passi non riesce a dare la zampata decisiva dal limite dell'area piccola al 71'; successivamente è una punizione a due in area di Mecca D.A, ad impensierire Sabia con un tocco furbo, che tenta di sorprenderlo rasoterra; ed infine 85' è Panariello con una punizione dal limite e destinata nell'angolino a far battere le mani al numerosissimo e correttissimo pubblico presente al bravo Sabia; in ultimo una vistosa trattenuta in area a Verdecanna, che Manicone non se la sentiva di decretare con un calcio di rigore che ai più, e non solo, è apparso sacrosanto. Gianmarco Grieco sport@luedi.it
54
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica Abriola-S. Chirico N.
1-1
Futura Pz-Albatros
2-2
P. 3 Fontane-Fst Rionero
1-1
Pantano-Barrata
7-3
Pietragalla-Bar La Notte 2-2 Possidente-Ruvo
2-1
S. Angelo-R. Montemilone4-3 Savoia-S. Cataldo
Prossimo turno
2-1
8ª giornata 09/11/08 ore 14.30
Albatros-Savoia Bar La Notte-S. Angelo Fst Rionero-Abriola Futura Pz-Pantano R. Montemilone-P. 3 Fontane Ruvo-Barrata S. Cataldo-Pietragalla S. Chirico N.-Possidente
BAR LA NOTTE S. ANGELO PIETRAGALLA P. 3 FONTANE SAVOIA POSSIDENTE RUVO PANTANO S. CHIRICO N. FST RIONERO ALBATROS R. MONTEMILONE ABRIOLA S. CATALDO FUTURA PZ BARRATA
17 16 15 15 12 11 10 10 9 9 8 8 5 4 2 1
7
5
2
0 15 9
3
2
1
0
4
4
3
1
0
9
5
6 +4
7
5
1
1 14 9
4
4
0
0 11 7
3
1
1
1
3
2
5 +1
7
4
3
0 12 3
4
3
1
0 10 2
3
1
2
0
2
1
9
7
4
3
0 13 8
4
2
2
0
9
6
3
2
1
0
4
2
5
0
7
3
3
1 12 9
4
3
1
0
9
3
3
0
2
1
3
6
3
-3
7
3
2
2
8 12 3
2
1
0
4
2
4
1
1
2
4 10 -4 -2
7
3
1
3 13 10 3
2
0
1
9
4
4
1
1
2
4
6
3
-2
7
3
1
3 15 14 4
2
1
1 13 8
3
1
0
2
2
6
1
-5
7
2
3
2 14 11 3
1
1
1
5
4
4
1
2
1
9
7
3
-4
7
2
3
2
3
1
2
0
3
1
4
1
1
2
4
5
1
-4
7
2
2
3 15 13 4
2
1
1 13 8
3
0
1
2
2
5
2
-7
7
2
2
3 11 11 3
2
1
0
4
0
4
0
1
3
7 11 0
-5
7
1
2
4
7 15 3
1
1
1
2
2
4
0
1
3
5 13 -8 -8
7
1
1
5
8 17 4
1
1
2
5
6
3
0
0
3
3 11 -9 -11
7
0
2
5
5 11 4
0
1
3
3
6
3
0
1
2
2
7
0
1
6
6 17 3
0
1
2
2
4
4
0
0
4
4 13 -11 -12
7
6
6
5
7ª
giornata
7ª
giornata
0
-6 -13
A Russo non basta
E’ parità tra Futura e Albatros
Risultati e classifica
A. Tursi-I.F.Valsinni
0-1
Bernalda-Montescaglioso 1-2
FUTURA PZ ALBATROS
2 2
S. LAGONEGRO ROTONDELLA MONTESCAGL. V. D`AGRI SALANDRA SATRIANO ROCCANOVA I.F.VALSINNI A. TURSI BERNALDA I. BURGENTIA POMARICO PATERNICUM SIRINOMERCURE TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI
FUTURA POTENZA: Calzaretta, Abriola (Iula 38 pt), Santarsiero, Luongo, Restaino, Tolve, Devico, Russillo, Petraglia, Russo, Santangelo (Greco 27 st). A Disp. Cerone, Zaccagnino, Greco, Restaino, Carriero. All. Zotta. ALBATROS: Rienzi, Lancellotti C., Lancellotti A., Viola, Bosco, Giacinto, Monaco, Calabrese, Mancuso A., Mancuso F., Pagano. A Disp. Leone, Defelice, Mancuso, Calabrese, Giganti, Frisi, Cancellara. All. Cancellara ARBITRO: Marolda di Venosa RETI: 8 Russo (Fut), 10 Mancuso (Alb), 2 st Russo rig (Fut), 25 st Pagano (Alb) NOTE: Ammoniti: Calzaretta, Luongo (Futura), Rienzi (Albatros) POTENZA - Finisce in pareggio la sfida tra Futura e Albatros al federale di potenza. Un match avvincente e che ha visto i padroni di casa passare in vantaggio per due volte ed essere agguantati dagli ospiti. L'incontro è stato ben interpretato da entrambe le compagini e ha dimostrato come i potentini per il gioco espresso non meritano l'ultima posizione in classifica. Il gol di Russo all'8 del primo tempo sblocca una prima fase di studio tra le due squadre, ma al 10 l'Albatros perviene al pareggio con un bel tiro di Mancuso. Il match nella prima frazione di gioco vede un leggero predominio degli ospiti che va vicino al gol al 25 con un colpo di testa di Pagano, tra i migliori in campo e vera spina nel fianco della difesa potentina. Nella ripresa pronti via e il Futura si rende prima pericoloso con Russo al
primo minuto che manda a lato da buona posizione e poi ottiene il penalty per atterramento di Petraglia; Russo si incarica della trasformazione anche se Rienzi riesce ad intuire la traettoria del pallone. Dopo il gol il Futura abbassa la guardia e l'Albatros ne approfitta creando dei pericoli all'estremo difensore di casa, ma è al 25 che Pagano con un bel colpo di testa trafigge Calzaretta e sancisce il pari definitivo. Il Futura accusa il colpo e non riesce più a reagire e l'incontro si incanala inesorabilmente verso un pareggio tutto sommato giusto, che accontenta l'undici di mister Cancellara. I rossoblù di mister Restaino squalificato nell’occasione, invece escono dal campo abbastanza delusi dopo un match giocato a viso aperto e che per mancanza d'esperienza non hanno saputo gestire i due vantaggi. leo.lau.
19 15 14 13 12 12 10 9 8 7 7 7 6 6 4 0
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9
-9 -11
7
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2 23 4
0
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1
9
3
0
0
3
1 14 -21 -15
9
4
8
5
0
I. Burgentia-S. Lagonegro 2-2 L. Rigamonti-V. d`Agri
0-1
Paternicum-Satriano
1-1
Rotondella-Roccanova
2-2
Salandra-Sirinomercure 3-1 Tramutolese-Pomarico
Prossimo turno
2-1
8ª giornata 09/11/08 ore 15.00
I.F.Valsinni-Paternicum L. Rigamonti-Tramutolese Montescaglioso-Rotondella Roccanova-A. Tursi S. Lagonegro-Salandra Satriano-Pomarico Sirinomercure-Bernalda V. d`Agri-I. Burgentia
A Tafferugli a fine gara dopo l’1-1 tra Abriola e San Chirico Nuovo
Un pari che scatena un parapiglia ABRIOLA 1 SANCHIRICON. 1 ABRIOLA: Videtta, D'Elia, De Stefano, Larocca M., Palmieri, Sarli M., Larocca V. (24' st Romano), Sarli D. (37' st Vaglio), Zuardi, Galgano, Petraglia. A disp.: Bochicchio, Marcogiuseppe, Maiorino, Fellone. All.: Ramaglia. SAN CHIRICO NUOVO: Lacovara, Iasillo, Colonnese, Zaccagnino, Maggio (31' st Bonelli), De Luca, Russo, Mancusi, Pepe (15' pt Tortorelli M.), Benevento, Di Bitonto. A disp.: Messina, Tortorelli R., Baldassarre, D'Aldia. All.: Zaccagnino. ARBITRO: Abbate di Potenza RETI: 18' pt Di Bitonto (SCN), 44' st Petraglia (A) (rig.). NOTE: giornata mite. Campo in pessime condizioni. Espul-
si: 45' pt l'allenatore dell'Abriola, Ramaglia, per proteste. Ammoniti: Palmieri, Sarli M., Larocca V., Larocca M. (A). Spettatori: 50 circa con rappresentanza ospite. Angoli: 5-4 per il San Chirico Nuovo. Recupero: 1' pt, 5' st. ABRIOLA - E' finita nel peggiore dei modi. La gara tra l'Abriola ed il San Chirico Nuovo ha avuto un epilogo spiacevole: negli ultimi minuti del confronto e subito dopo il triplice fischio finale si è verificato un parapiglia generale di tutti i presenti in campo con calci e spintoni. La confusione ha coinvolto a più riprese anche il direttore di gara, insultato verbalmente. Cosa è accaduto? Negli ultimi dieci minuti della sfida, l'arbitro non ha assegnato un gol all'Abriola, in seguito ad una clamorosa “papera” del por-
tiere ospite, parso a molti regolare (34'). Poi a due giri di lancette dalla fine ha concesso un calcio di rigore discutibile all'Abriola, trasformato da Petraglia (44'). Apriti cielo. E' scaturito il caos. Fino ad allora, il match era scivolato via senza grossi patemi. L'uno a uno finale ci sta tutto. Con la cronaca partiamo dal quinto minuto di gioco, quando l'abriolano Galgano, lanciato sul filo del fuorigioco, elude la marcatura degli avversari, si accentra in area e spedisce sul fondo. La reazione del San Chirico Nuovo non si fa attendere ed arriva puntuale al 10' con l'inesauribile Mancusi che, entra nell'area locale, e conclude centralmente tra le braccia di Videtta. Al 18' il San Chirico Nuovo trova il vantaggio: cross dall'out di sinistra del solito Mancusi ed incornata vincente di un libe-
rissimo Di Bitonto. Poi più nulla fino allo scadere del tempo, a parte il rosso sventolato al 45' all'allenatore dell'Abriola, Ramaglia, per proteste. Ad inizio ripresa Mancusi spedisce alto sulla traversa su assist di Maggio (6'). L'Abriola con Petraglia manca il gol del pari su servizio di Zuardi (17'). Dopo la mezzora il primo episodio-chiave del match: Lacovara ed un difensore combinano il patatrac in area ed un avanti dell'Abriola sigla il gol del pari. L'arbitro annulla. Il San Chirico Nuovo ha la palla del possibile 2-0, ma la spreca con De Luca. Così al 44' arriva il secondo episodio contestato: c'è un contatto nell'area ospite, ma sembra più fallo dell'attaccante dell'Abriola. L’arbitro concede il penalty, trasformato da Petraglia. Finisce 1-1. Donato Pavese
Sport 55 B Il Satriano va in vantaggio con Addobbato su rigore, ma vale solo un punto Lunedì 3 novembre 2008
Petrone evita la beffa Il Paternicum trova il pari allo scadere S.C. PATERNICUM F.C. SATRIANO
1 1
S.C. PATERNICUM: Pisano, Marsicovetere (67' Petrone), Innella (82' Guarrella), Mazzei, Riso, Giordano, Cerqua (56' Blasi), Lomanto, Votta, Bitetti D., Rita. A disp.: Molina, Bove, Bitetti M., Parente. Dir. acc.: Cimetti. SATRIANO: Lettieri, Zaccagnino, Laviano, Saganetti, Bruno D., Addobbato D., Spera (72' Pascale D.D.), Pascale D. (89' Satriano), Bruno V., Addobbato G., Lorenzino. A disp.: Pascale V., Zanda, Pascale A., Saleo, Giordano. All.: Zaccagnino. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. RETI: 65' Addobbato G. (S) (rig.), 90' Petrone (P). NOTE: Ammoniti: Marsicovetere, Giordano, Votta, Blasi (P); Lorenzino, Pascale D.D. (S). Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 3-2 per il Paternicum. Recupero: pt 0', st 3'. PATERNO - Proprio all'ultimo respiro, all'ultimo affondo, il Paternicum, con generosità, carattere e determinazione riesce a raddrizzare una partita che vedeva i ragazzi di mister Caso soccombere clamorosamente contro un inesistente Satriano. Mister Caso, fermato per due turni dal giudice sportivo dopo il match grottesco, quasi comico di Pomarico, fa la conta degli assenti e deve fare di necessità virtù. L'undici ch scende in campo ne risulta rimaneggiato ma comunque voglioso di fare bottino pieno e di regalare la prima vittoria al numerosissimo pubblico amico. Ancora una volta, però, complice il quarto arbitraggio ostile consecutivo, la compagine valligiana ha dovuto accontentarsi di un misero punto. L'ambiente intorno alla squadra sembra cominciare a stufarsi per l'ennesimo, clamoroso, torto arbi-
Pisano del Paternicum
trale che ha condizionato giocoforza la gara del Paternicum, costringendolo ad inseguire faticosamente e ridimensionandone di fatto le velleità. La regolarità con la quale si stanno susseguendo direzioni di gara infelici - per usare un eufemismo comincia a mortificare il valore calcistico, sportivo e comportamentale di una squadra che sembra dover espiare chissà quale colpa. Dal punto di vista squisitamente tecnico, la partita ha visto la squadra di casa condurre il gioco per l'intera gara con personalità ma con un pizzico di im-
precisione. Parte bene il Paternicum e dopo una ventina di minuti una pregevole trama costruita da Bitetti e Votta porta Rita a presentarsi a tu per tu con l'estremo difensore ospite ma il pallonetto morbido dell'esterno di casa va clamorosamente oltre la traversa. Cinque minuti più tardi Votta prova a fare tutto da solo ma sulla sua conclusione dal limite Lettieri si fa trovare pronto alla difficile respinta. La prima frazione si chiude con il Paternicum all'attacco e con una squadra ospite completamente impalpabile in fase offensiva, fatta eccezione per qualche azione di alleggerimento. Secondo tempo più frizzante e dal ritmo più elevato. Al 57' su un tiro sporco di Bitetti, Votta interviene in spaccata ed insacca in rete ma il direttore di gara annulla per posizione di fuorigioco. Passano 2' ed il neoentrato Blasi, ispirato magistralmente da Bitetti, conclude al lato con un gran diagonale. Il Paternicum attacca con veemenza ed i ragazzi di Zaccagnino danno l'impressione di poter capitolare, almeno fino al minuto 64' quando il signor Amendolara di Moliterno decide di inventarsi letteralmente un penalty a favore degli ospiti per un intervento dell'estremo difensore di casa Pisano che di piede anticipa Lorenzino. Vibranti proteste dei ragazzi di casa che, tra rabbia e incredulità, subiscono l'ennesima beffa. G. Addobbato realizza dagli undici metri ed il Satriano passa praticamente senza aver mai concluso in porta. La squadra di casa si sbilancia e sugli sviluppi di un lungo lancio Lorenzino potrebbe raddoppiare se l'arbitro non fermasse il gioco incomprensibilmente. Quando tutto sembra perduto, Petrone, da poco entrato, corregge in rete, con opportunismo e classe, una grande giocata del baby Blasi (90'). Nuario Fortunato sport@luedi.it
B Tafuno e Cifarelli piegano il Bernalda. Margarita non basta
Montescaglioso corsaro BERNALDA MONTESCAG.
1 2
BERNALDA: Figliuolo, Torraco D. (63' Margoleo), Santorsola (48' Viggiano), Torraco B., Gioia, Caruso, Favale (32' Gallitelli), Fusco D., Forcillo, Margarita, Durante. A disp. Fuina, Panio, P., Plati, Fusco. All. Gallitelli MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Carriero, Ciraci, Franco, Tafuno E., Tafuno A., Cifarelli S., Raddi, Petruzzo (46' Bubbico, 83' Leone), Mangia, Braj. A disp. Locantore, Andrisani, Santochirico, Venezia. All. Cicorella ARBITRO: Cappiello (Matera). RETI: 16’ pt Tafuno A, 19’ pt Cifarelli, 34’ st Margarita NOTE: AMMONITI: Gioia, Viggiano (B). Mangia (M). BERNALDA - Il Montescaglioso trova due jolly. Bernalda in forcing fino alla fine. Il gol di Margarita riporta la speranza, ma il triplice fischio dell'arbitro fissa il risultato sul 2 a 1 per gli ospiti. Dopo la sconfitta di domenica scorsa arriva un altro stop in casa rossoblu. Dopo 19' minuti gli uomini di mister Gallitelli sono sotto di due. Al 16' arriva il gran gol da fuori area di Tafuno A.; e tre minuti più tardi il raddoppio lo firma Cifarelli con un pallonetto dai trenta metri. Dopo i due gol è solo Bernalda. Al 26' ci prova Durante, ma la conclusione della giovane punta si spegne al lato. Margarita fa tremare il palo al 30' su una magistrale punizione. Minuto 34', Forcillo lancia Durante, ma la giovane punta si fa parare il tiro. Al 44' arri-
va il palo degli ospiti con Tafuno. Il secondo tempo inizia con gli uomini del presidente Santorsola alla caccia del gol fiducia. Al 49' Fusco di testa non angola bene e Cifarelli fa sua la sfera. Viggiano, appena entrato, al 52' sfiora il palo alla destra dell'estremo difensore ospite. Al 56' il Bernalda reclama un rigore; l'azione continua e dopo un batti e ribatti Forcillo scheggia la traversa. Bernalda si butta a capofitto all'attacco, e al 60' ci prova Gallitelli, ma la conclusione dell'attaccante rossoblu non trova la buona sorte. Minuto 75', Torraco B. fa gridare al gol, ma la punizione del difensore accarezza solo il palo.
L'urlo però è solo rimandato di pochi minuti, infatti, al 79' Margarita, in grande spolvero e martoriato dagli avversari per tutta la gara, gonfia la rete dopo una splendida azione che lo ha visto seminare avversari in area prima di concludere a rete. Dopo i ragazzi di mister Gallitelli ci credono ed iniziano a schiacciare ancora di più gli avversari senza però produrre più nulla. L'ultima emozione della partita la regala un generoso Margarita, ma la sua punizione viene respinta dal portiere. Dopo tre minuti di recupero tutti negli spogliatoi. Fabio Sirago sport@luedi.it
B Exploit del Valsinni
Montemurro ha punito l’Aurora Tursi TURSI VALSINNI
0 1
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Tortorelli, Vitale, Santamaria (dal 5' del st Marra N.), Marra G, Viceconte (dal 25' del st), Bucchieri, Iacovino (16' del st Fittipaldi), Digno, Crucinio, Varlese. A disposizione: Vita, Corona, Prillo, Fittipaldi, Sundas, Marra N. VALSINNI: Truncellito, Giampietro, D'Alessandro, Algeri, Natale, Montemurro, Torresi, Ferraiolo, D'Ambrosio, Saponieri, Brescia. A disposizione: Corizzo, Cristiano, Modarelli G., Petrigliano, Arcuri, Modarelli M. All. Modarelli M. ARBITRO: Mele di Moliterno. RETI: Montemurro al 26' del pt. NOTE: Espulsi: Bucchieri al 65' e Saponieri al 82'. Recuperi: 0’ nel pt e 7' nel st. Giornata mite. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha perso la sua prima partita in casa. E' stato un tiro da fuori area, quasi da trenta metri. Il pallone ha fatto uno strano rimbalzo ad un metro dalla porta che ha ingannato il portiere Pecora. Una rete che ha freddato i padroni di casa. La partita e' stata nervosa e spigolosa con molti falli da ambo le parti. Ci sono stati molti ammoniti. Nel primo tempo ha prevalso il gioco degli ospiti. Nel secondo tempo il Tursi ha cercato di pareggiare il conto, ma gli attaccanti non hanno mai impensierito il portiere ospite. Il Valsinni ha ben meritato la vittoria, perchè la difesa degli ospiti ha mantenuto il vantaggio fino alla fine della partita, nonostante i numerosi cambi effettuati dalla squadra dei padroni di casa. Nel gioco dei tursitani ci sono stati molti passaggi corti sbagliati, molti lanci lunghi, che la difesa avversaria ha respinto agevolmente. Al 34' del primo tempo, su un calcio di punizione tirato dagli ospiti, l'arbitro ha annullato un gol, per fuorigioco. Nella seconda frazione di gioco, il Tursi ha provato a reagire per agguantare almeno il pareggio, ha giocato per venti minuti nell'area avversaria, poi dopo l'espulsione di Bucchieri per somma di ammonizione, la squadra e' rimasta in dieci e non c'è stato niente da fare, nonostante che Marra, il capitano della squadra del Tursi, si sia spinto in avanti per vedere di segnare. Al 40' del secondo tempo l'arbitro ha espulso un giocatore del Valsinni e l'arbitro ha dato sette minuti di recupero. Salvatore Martire sport@luedi.it
Il tiro di Margarita
B La capolista delude le attese a Brienza e solo in pieno recupero Lardo evita la sconfitta
L’Invicta Burgentia frena la corsa del Lagonegro INVICTABURGENTIA 2 LAGONEGRO 2 I.BURGENTIA: Dimare F., Oliveto G., Oliveto M., Dimare C., Avino, Fiscella (22' pt Ferrarese P.), Di Mare R., Loisi G., Sabbatella, Memoli W., Grano (40' st Miglionico) All. Memoli G. LAGONEGRO: Armando, Borreca T., D'agostino B., Rocco P., De Leo (14' st Gute), Pugliese (8' st Aloinio), Ciuffo, Rocco A., Ferrari, Lardo, Mangariello (40' st Borreca) All. Oliva ARBITRO: Petrosino di Bernalda RETI: 27' pt Lardo (L), 45' pt Ferrarese P. (IB), 46' st Oliveto M., (IB), 47' st Lardo (L) BRIENZA - Le cose cambiano, l'esistenza del mondo probabilmente è
proprio il continuo cambiamento, certe cose però non mutano come la bellezza o come la regola del comunale burgentino, dove la capolista del girone, come successo in passato, abbassa la testa. I padroni di casa riescono ad interrompere la marcia trionfale del Lagonegro con un pareggio che sta anche un po' stretto. A dir la verità gli ospiti deludono, dalla prima della classe ci si aspettava qualcosa di diverso. I padroni di casa dopo un inizio partita un po' timoroso riescono a rimontare e a portarsi in vantaggio prima della doccia fredda finale, nonostante una buona partita rimane la nota stonata della crisi da rete di Memoli W. Gli ospiti sono i primi a portarsi in attacco, al 4' a sorpresa, tira da fuori Ferrari la palla coglie il palo alla sinistra di Di mare F. e poi si spegne fuori. Al 12' buona azione di Memoli W. che mette un'ot-
tima palla in mezzo ma nessuno ne approfitta. Al 27' la difesa burgentina va in crisi, Lardo è li in area prende palla e con un pallonetto sigla il vantaggio ospite. Al 32' la risposta dei padroni di casa, da posizione difficile Ferrarese P. tenta l'acrobazia, il portiere chiude bene lo specchio della porta e ribatte fuori. Al 45' il signor Petrosino assegna un calcio di punizione da ottima posizione, batte Memoli W. in modo sbilenco, la palla dopo una serie di rimpalli, arriva a Ferrarese P. che di prepotenza sigla il pareggio. Il primo tempo si conclude sostanzialmente senza particolari emozioni. Al 17' del secondo tempo Ferrari di testa sbaglia un gol a porta libera da ottima posizione. Un minuto dopo la risposta burgentina, Grano sfugge alla difesa sul filo del fuorigioco, arriva in area ma il suo tiro va poco fuori. Al 34' Ferrarese P.
mette un'ottima palla per Di mare C. che in tuffo sfiora il palo. Al 45' Memoli W batte una punizione morbida ma precisa, il portiere vola e mette in angolo. Sul successivo calcio d'angolo, l'estremo difensore non trattiene la palla e Oliveto M. mette nel sacco per il vantaggio dei padroni di casa. Una rete dispensatrice di gioia, il Lagonegro fin ora aveva sempre vinto, purtroppo per i burgentini un minuto dopo, Lardo si inventa un bolide dalla distanza che sorprende Di Mare F. e si insacca per un pareggio insperato e forse anche ingiusto. La partita finisce con l'amaro in bocca, anche se l'Invicta ha dimostrato di meritare una posizione in classifica migliore. Il Lagonegro deve ritenersi soddisfatto visto che ha evitato la prima sconfitta, una nota a margine la professionalità e bravura del signor Petrosino di Bernalda.
56
Sport
Lunedì 3 novembre 2008
Risultati e classifica Casteldoria-Foggiano
0-0
Castelgrande-S.Fele
6-0
Ginestrac.-A. Genzano
1-1
Palazzo-F. Scalera
0-0
Rapolla-Garnet R. Bella
0-1
Ruoti-S. Nicola
0-1
S. Melfi-S. Giovanni
Prossimo turno
CASTELGRANDE PALAZZO GARNET R. BELLA GINESTRACAND. S. GIOVANNI S. NICOLA FOGGIANO A. GENZANO F. SCALERA RUOTI S. MELFI RAPOLLA S.FELE CASTELDORIA
2-3
7ª giornata 09/11/08 ore 14.30
A. Genzano-Palazzo F. Scalera-Rapolla Foggiano-Ginestracandida Garnet R. Bella-Ruoti S. Giovanni-Castelgrande S. Nicola-S. Melfi S.Fele-Casteldoria
Tris di Giallorenzo
Laurenzana è settebello contro il Grassano LAURENZANA GRASSANO
LAURENZANA - Il Laurenzana ha calato il settebello. Roboante vittoria (la prima interna) della formazione di Cafarelli ai danni del Grassano. Sin da subito la gara è senza storia e si mette in discesa per l'undici biancazzurro. Al 13' Troccoli M. mette in mezzo all'area ospite una sfera invitante per la testa di Giallorenzo (1-0). L'attaccante locale siglerà un pregevole hattrick. Al 17' una splendida punizione di Cafarelli dai trenta metri mette il risultato in cassaforte. Ad inizio ripresa il Laurenzana triplica le marcature con Troccoli E. (6'). E' nuovamente il turno di Giallorenzo che scavalca Lafiosca con una conclusione dal limite dell'area (18'). Alla mezzora Ferrari approfitta di una disattenzione del numero 1 materano. Il Grassano segna il gol della bandiera con Matera dagli undici metri al 39' (fallo di Rossi su Di Mieno). Negli ultimi istanti del confronto vanno ancora in gol Troccoli M. con un pallonetto (41') e Giallorenzo con una conclusione dal limite (45'). Donato Pavese sport@luedi.it
6
5
0
1 25 10 4
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0
1 20 7
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3 15 +1
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1 12 7
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5
-3 -6
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2
3
7 18 4
1
1
2
6 10 2
0
1
1
1
8 -11 -9
6
1
1
4
5 11 3
1
1
1
3
2
3
0
0
3
2
9
6
1
1
4
7 15 3
1
0
2
4
4
3
0
1
2
3 11 -8 -8
6
0
2
4
3 14 3
0
2
1
2
3
3
0
0
3
1 11 -11 -10
9
giornata
6ª
giornata
-6 -8
Risultati e classifica
Accettura G.C.-Metanauto2-2 i
METANAUTO TRICARICO A. BALVANO ACCETTURA G.C. CRACO CANCELLARA LAURENZANA A. ALBANO P. S. CECILIA LA FIASCA GRASSANO S. VIETRI MARSICO ANZI
7 1
LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Troccoli M., Cafarelli, Plantamuro M. (29' st Rossi R.), Manzi (31' st Dianò), Giallorenzo, Marone, Troccoli E. (25' st Graziadei), Plantamuro R., Ferrari. A disp.: Trivigno. All.: Cafarelli. GRASSANO: Lafiosca, Crispo (1' st Dininno), Guarino, Calabrese (18' st Siggillino A.), Abate, Di Mieno, Di Stefano, Dartizio G., Matera, Viggiano (25' st Carbone), Sarli. A disp.: Siggillino D., Frumento. All.: Dartizio L. ARBITRO: Contini di Matera RETI: 13' pt, 18' st, 45' st Giallorenzo (L), 17' pt Cafarelli (L), 6' st Troccoli E. (L), 29' st Ferrari (L), 39' st Matera (G) (rig.), 41' st Troccoli M. (L). NOTE: Ammoniti: nessuno. Spettatori: 40 circa. Angoli: 5-5. Recupero: 0' pt, 3' st.
15 11 11 10 10 10 10 10 8 6 5 4 4 2
6ª
16 12 11 10 10 8 8 8 8 6 6 5 3 0
6
5
1
0 18 5
3
3
0
0 10 1
3
2
1
0
8
4 13 +4
5
4
0
1 12 5
3
3
0
0 11 3
2
1
0
1
1
2
7 +1
6
3
2
1
3
2
1
0
6
1
3
1
1
1
2
5
2
-1
6
2
4
0 14 12 3
0
3
0
8
8
3
2
1
0
6
4
2
-2
6
3
1
2
9
9
3
2
0
1
3
3
3
1
1
1
6
6
0
-2
5
2
2
1
9
3
2
1
1
0
6
1
3
1
1
1
3
2
6
-1
6
2
2
2 13 8
3
1
1
1
8
3
3
1
1
1
5
5
5
-4
6
2
2
2
8
8
3
1
1
1
4
4
3
1
1
1
4
4
0
-4
6
2
2
2
6
8
3
2
1
0
6
3
3
0
1
2
0
5
-2 -4
6
1
3
2
5
7
4
1
2
1
2
2
2
0
1
1
3
5
-2 -8
6
1
3
2
9 14 3
1
2
0
7
5
3
0
1
2
2
9
-5 -6
6
1
2
3
8
4
1
0
3
5
6
2
0
2
0
3
3
-1 -9
6
1
0
5
2 10 2
0
0
2
0
3
4
1
0
3
2
7
-8 -7
6
0
0
6
3 20 2
0
0
2
1
4
4
0
0
4
2 16 -17 -10
8
6
9
Cancellara-Anzi
6-1
Craco-Marsico
1-0
La Fiasca-A. Albano
0-1
Laurenzana-Grassano
7-1
P. S. Cecilia-Tricarico
2-0
S. Vietri-A. Balvano
0-1
Prossimo turno
7ª giornata 09/11/08 ore 14.30
A. Albano-S. Vietri A. Balvano-Cancellara Anzi-Craco Grassano-La Fiasca Marsico-P. S. Cecilia Metanauto-Laurenzana Tricarico-Accettura G.C.
Risultati e classifica
6ª
Castellucio-O.L. Maratea 1-1 Castelsaraceno-Trecchina 3-1 Nemus-F.lli Cafaro R.Agromonte-Chiarom.
2-1 2-1
R. Grumento-S. M. d`Agri 5-2 Sanseverinese-Moliterno 1-3 V.R. Episcopia-Sarconi
Prossimo turno
0-2
7ª giornata 09/11/08 ore 14.30
F. Moliterno-Castellucio F.lli Cafaro-R. Grumento O.L. Maratea-V.R. Episcopia S. Chiaromonte-Nemus S. M. d`Agri-Sanseverinese Sarconi-Castelsaraceno Trecchina-R. Agromonte
F. MOLITERNO CASTELSARACENO R. GRUMENTO CASTELLUCIO NEMUS R. AGROMONTE S. CHIAROMONTE O.L. MARATEA S. M. D`AGRI SARCONI F.LLI CAFARO TRECCHINA V.R. EPISCOPIA SANSEVERINESE
15 15 13 10 10 9 8 7 7 7 4 4 3 3
6
5
0
1 22 10 3
3
0
0 14 5
3
2
0
1
8
5 12 +3
6
5
0
1 15 10 3
3
0
0 11 5
3
2
0
1
4
5
6
4
1
1 18 8
4
3
0
1 12 6
2
1
1
0
6
2 10 -1
6
3
1
2 12 11 3
2
1
0
7
3
3
1
0
2
5
8
1
6
3
1
2
9 11 3
2
1
0
4
2
3
1
0
2
5
9
-2 -2
6
2
3
1
9
8
3
2
1
0
6
4
3
0
2
1
3
4
1
-3
6
2
2
2
9
5
3
2
0
1
8
3
3
0
2
1
1
2
4
-4
6
1
4
1
7
7
2
0
2
0
2
2
4
1
2
1
5
5
0
-3
6
2
1
3 11 13 3
2
0
1
5
3
3
0
1
2
6 10 -2 -5
6
2
1
3 11 16 2
1
0
1
5
4
4
1
1
2
6 12 -5 -3
6
1
1
4 12 16 3
1
1
1
7
6
3
0
0
3
5 10 -4 -8
6
1
1
4
5 12 3
1
1
1
3
4
3
0
0
3
2
8
-7 -8
6
0
3
3
5 10 3
0
2
1
2
4
3
0
1
2
3
6
-5 -9
6
0
3
3
8 16 4
0
2
2
5 11 2
0
1
1
3
5
-8 -11
5 +3 -2
giornata
Sport 57 A Dilettanti Quarta sconfitta stagionale ad Osimo, manca solo l’acuto Lunedì 3 novembre 2008
Due minuti fatali alla Bawer Decisivo lo 0-10 subìto da Matera nei secondi finali OSIMO 98 BAWER MATERA 89
le PAGELLE CORVINO (6,5: ) - è l'anima della squadra, si vede in campo e nel 26 di valutazione finale. Che racconta però di troppe palle perse (8). Segna 29 punti, ma non è una gran serata al tiro (8/20). La difesa di Osimo all'inizio ed a fine gara lo “imbottiglia” bene, mezzo voto in meno per il pallone che nel finale si fa soffiare da Basanisi.
EDILCOST OSIMO: Basanisi 13, Giroli 16, Ferrero 33, Amoroso 3, Pennisi 15, Giuffrida 4, Marsili, Barsanti 2, Fattori 12. N.e.: David. All. Ciani. BAWER MATERA: Corvino 29, Cortese 4, Maggioni 16, Ferrienti 8, Giuliani 13, Sottana 11, Gergati, Dacic 8. N.e.: Squeo, Vinciguerra. All. Miriello. ARBITRI: Scrima di Catanzaro e Cè di Milano. PARZIALI: 25-18, 47-38, 6767, 98-89. NOTE: spettatori 1300 circa. Edilcost: 23/44 (52%) da 2, 10/22 (45%) da 3, 22/25 (88%) ai liberi, rimbalzi 40 (27+13). Bawer: 18/42 (43%) da 2, 11/30 (37%) da 3, 20/23 (87%) ai liberi, rimbalzi 36 (22+14). Uscito per falli: Cortese. OSIMO - Una partenza da incubo, una rimonta da favola. Poi finisce la benzina e l'idea di firmare l'impresa al PalaBaldinelli resta tale. Ma la Bawer se ne va da Osimo a testa alta, confermando il processo di crescita evidenziato nelle ultime giornate. I numeri (per ora) non le rendono giustizia, ma cambieranno se lo spirito è quello che dimostra con l'Edilcost, nel momento in cui c'è una montagna da scalare. Come quella che le si presenta dopo 5' di una gara che inizia come peggio non si potrebbe: 15-2 per Osimo, complice lo 0-7 iniziale al tiro. Corvino fatica a carburare, Ferrero (stratosferico) è una lama arroventata nel burro. Miriello cambia: fuori Maggioni e Giuliani, dentro Dacic e Sottana. Sono le triple dei nuovi entrati a far tirare il fiato alla Bawer che contiene il gap a -7 nel primo quarto. Di male in peggio quando Giroli infila la tripla ed il contropiede dell'ex Giuffrida stampa il +16 dell'Edilcost (39-23) a metà del secondo quarto. Cortese sba-
SOTTANA (5,5) - : Miriello lo “chiama” per risolvere le sofferenze di Matera. Fa subito 3/3 dall'arco, poi però sparisce dal campo, ben contenuto da Barsanti prima e Giroli poi. Evanescente. GERGATI (5: ) - 12 minuti e mezzo senza produrre un granché se non 3 tiri sbagliati e 3 rimbalzi. Anonimo.
Valerio Corvino ancora una volta trascinatore del Matera, ma non basta
glia una schiacciata, ma la Bawer non perde mai la testa. Tutto passa per Corvino, anche se per iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel occorre attendere il primo canestro di Maggioni (41-30) a 2'30” dalla seconda sirena. Il terzo quarto cambia volto al match: si corre, si tira, soprattutto inizia il bombardamento alla retina di Osimo da parte di Corvino (56-53) e Maggioni (59-59). Punto a capo e si ricomincia con Edilcost e Bawer che vanno a braccetto a suon di triple: Ferrero e Fattori da una parte, Maggioni dall'altra (65-65). I rimbalzi offensivi sono oro colato per Matera che trova spesso e volentieri il secondo tiro: con Ferrienti (77-77) e con Giuliani (82-81). Ma è ancora dall'arco dei 6,25 che si fa intensa la sfida: Corvino replica a Basanisi (85-84), Maggioni risponde a Giroli e Matera rimette la testa avanti (88-89). E' l'ultima volta, però, perché l'Edilcost disegna un finale perfetto: Corvino non tiene Basani-
si ed i due liberi dell'altro grande ex danno il sorpasso ai padroni di casa (90-89). E’ la svolta della partita che si decide definitivamente proprio in questi secondi con l’allungo decisivo di Osimo ed un Matera costretto vanamente ad inseguire per riuscire a rimettersi in carreggiata. Gli ultimi minuti sono sul filo dell’equilibrio ma la bilancia pende decisamente dalla parte di Osimo che riesce a spuntarla e ad avere la meglio sui padroni di casa. La Bawer perde due volte palla in attacco, la schiacciata di Ferrero (92-89) ed un fondamentale rimbalzo offensivo di Fattori la puniscono. Pennisi e Ferrero dalla lunetta finiscono per completare l'opera, sul ferro invece si spegne la tripla di Fattori che avrebbe portato l'Edilcost oltre quota cento. Matera esce sconfitta, ma la strada è quella giusta. Giulio Spinozzi sport@luedi.it
l’INTERVISTA
Il coach Roberto Miriello non gradisce i fischi decisivi
«Avvio con troppi errori male gli arbitri nel finale» «OTTO FISCHI contro e nessuno a favore negli ultimi due minuti, non mi sembra proprio il modo giusto di chiudere una gara nel complesso ben arbitrata. Eppure nel finale ci sono state scelte a senso unico». Non sono piaciuti gli ultimi minuti dei due arbitri Cè e Scrima al coach della Bawer Matera Roberto Miriello che analizza la sconfitta spiegando come il finale sia stato in qualche modo condizionato dalle scelte dei due arbitri. Alla fine del resto la differenza di punteggio è maturata proprio nei secondi decisivi visto che Matera con una tripla di Maggioni si era portata avanti di un punto sul 88-89. A questo punto però la svolta della sfida che ha consentito ad Osimo di confermarsi una sorta di vera e propria bestia nera per la formazione materana. «La squadra ha confermato ancora una volta di essere in netta crescita rispetto alle uscite precedenti» racconta Miriello, «ci sono stati momenti soprattutto nel terzo quarto e nella prima parte dell’ultimo in cui abbiamo giocato un’ottima pallacanestro. Dobbiamo però trovare ancora dei riferimenti fermi in campo e questo è un lavoro lungo che siamo chiamati a fare e che ci servirà nelle prossime sfide». Miriello sa che l’avvio di gara non è stato
affatto dei migliori, con un inizio stentato e qualche difficoltà di troppo che ha consentito ad Osimo di involarsi fino ad un massimo anche di 16 punti di vantaggio: «i primi quindici minuti non sono stati affatto buoni, abbiamo subito troppo le penetrazioni e soprattutto i rimbalzi in attacco di Osimo permettendo a Ferrero di fare il bello e cattivo tempo ed in qualche frangente di dominare. Poi pian piano ci siamo ripresi, siamo saliti decisamente di rendimento ed abbiamo trovato la quadratura giusta per recuperare». Importante nella seconda parte di gara la prova di Maggioni che con almeno tre triple ha aperto la difeso di Osimo e consentito alla Bawer di riagganciare la parità e di riaprire nei fatti la partita: «sembrava che ci fossero le condizioni per portare la gara fino alla fine. Peccato perchè il risultato non premia la prova che abbiamo fatto. Certo però dopo una partita così dobbiamo acquisire maggiore forza e fiducia in vista dei prossimi appuntamenti». Domenica per la Bawer c’è il derby con il Potenza, una sfida che vale sempre più dei due punti in classifica. Anche se Matera ora deve cominciare a correre e vincere per aggiungere a complimenti e crescita di gioco il fondamentale ingrediente dei risultati. p.quarto@luedi.it
CORTESE (5,5) - : condizionato dai falli che lo costringono a qualche passaggio di troppo in panchina. Il voto è la media del buon lavoro difensivo cui si sottopone e la latitanza offensiva (4 punti e 1/5 al tiro).
Luca Sottana e Sasha Dacic della Bawer Matera
FERRIENTI (6) - : tre rimbalzi in attacco e due canestri sugli “scarichi” nei momenti più caldi del match, anche se viene a mancare nel tiro dalla lunga distanza (0/3). MAGGIONI (6,5) - : partita dai due volti, perché fatica a centrare il canestro nella prima metà, poi risulta uno dei più importanti terminali offensivi della Bawer (16 punti con 3/4 da 2 e 3/8 da 3). GIULIANI (6,5) - : come Maggioni non bene all'inizio, cresce alla distanza. Spreca poco, gioca pulito ed è il miglior rimbalzista (7 di cui 4 in attacco). Per lui parla soprattutto il 22 di valutazione nei 28 minuti giocati. DACIC (6-: ) - ubito una bomba, 7 rimbalzi offensivi, ma anche la sensazione di non essere riuscito ad avere quell'impatto offensivo utile alla squadra, specie quando Pennisi è in panca.
SQUEO E VINCIGUERRA: (NON ENTRATI) - . MIRIELLO (6,5) - : Matera è da sempre una delle squadre più divertenti del campionato. Alla fine si diverte più Osimo, ma lui è bravo a prendere per i capelli la sua squadra (da -16 a +3), a darle una nuova identità con diverse rotazioni e variazioni tattiche. Gli ultimi 3' minuti sono fatali.
58
Sport A Dilettanti Sabato si è visto un Potenza distratto e senza carattere
Lunedì 3 novembre 2008
«A Latina la Levoni peggiore» Femminini non cerca scuse dopo il pesante ko LA DELUSIONE è tanta, la lezione di basket patita al Pala Bianchini di Latina è dura da digerire in casa Levoni. Il 95 a 56 è un pesante macigno abbattutosi con la forza della dinamite sulla squadra di Gianni Tripodi. Una domenica di riflessione per la Levoni che recita il mea culpa dopo il pesante ko di sabato pomeriggio in casa della capolista. Una prestazione negativa sin dalle prime battute quella della Levoni che ha manifestato una netta inferiorità tecnica, agonistica e tattica. L'aspetto peggiore della disfatta patita a Latina è rappresentato dall'assoluta mancanza di carattere e temperamento che ha caratterizzato i quaranta minuti di gara della compagine lucana, incapace di reagire e opporre una benchè minima resistenza agli scatenati frombolieri di Giovanni Benedetto. La Levoni non è mai esistita, troppo netto è stato il divario tra i due quintetti con la squadra laziale sempre pronta a pigiare il piede sull'acceleratore. La scoppola patita dai lucani è stata pesante, le ripercussioni in classifica sono evidenti. Ora, in vista del derby al Palasassi di Matera contro la Bawer battuta ad Osimo sarà necessario cambiare registro e modificare la situazione. Il complesso potentino ha patito un vero e proprio tsunami. Le parole a fine gara di Gianni Tripodi sono la dimostrazione della pessima partita disputata dai potentini in terra laziale. Tra i giocatori è Christian Femminini a recitare il mea culpa per la pesante scoppola patita contro il Latina sabato sera. Il lungo di Tripodi ha parlato della partita affermando: «Dobbiamo lavorare tanto per mettere a posto le cose. E' come se non fossimo andati a Latina per giocare una partita, mi auguro non accada in futuro una cosa del genere». Femminini spiega le motivazioni di una
Il pivot della Levoni Potenza, Cristian Femminini
L’ANTICIPO LATINA LEVONI POTENZA
95 56
A.B. LATINA: Muro 16, Vannini 5, Canelo 2, Svoboda 22, Coronini 6, Firrincieli 2, Chiumenti 5, Pilotti 10, Ochoa 16, Bisconti 11. Allenatore Benedetto. LEVONI POTENZA: Chiarastella 13, Grasso 8, Ruggeri 14, Vetrone 3, Ferrara 3, Rato 2, Palombita 11, Santamaria, Metz 2, Femminini. Allenatore Tripodi ARBITRI: Scudiero di Milano e De Rosas di Santa Teresa di Gallura (Sassari). PARZIALI: 21-9, 46-32, 67-47, 95-56 NOTE: Sono usciti per cinque falli Canelo (1' e 15” del terzo quarto) e Palombita (4' e 20” dell'ultimo quarto). A.B. Latina: tl 20/28; t3 11/22. Levoni Potenza: tl 10/22; t3 6/22.
sconfitta così dura: «Abbiamo avuto percentuali disastrose, il Latina dal canto suo ha segnato da tre con il 50%, non siamo stati capaci di reagire. E' andato tutto storto». Femminini conferma che a Latina si è vista la peggiore Levoni dell'anno: «L'unica consolazione è che il ko è giunto alla quinta giornata. Dobbiamo capire i problemi che abbiamo avuto durante il confronto e cercare di crescere collettivamente. Continuiamo ad avere un rendimento sufficiente, le due vittorie in casa sono importanti, la nostra media non è disastrosa. Ora dobbiamo pensare al derby». Parla anche di Tripodi sottolineando: “La sconfitta non cancella quanto di buono fatto vedere finora. Con il coach le cose vanno bene. Dobbiamo cercare di vincere una gara fuori casa, devo constatare che il Barcellona ha vinto a Siena, noi abbiamo vinto con i siculi, dimostrando di non essere una squadra così inferiore alle altre». E' vero una vittoria esterna potrebbe essere simile ad una medicina salutare che cancelli d'incanto le piaghe e le ferite patite a Latina. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Pozzovivo tra i vincitori dei “Diamanti del ciclismo”
POZZOVIVO, Buttazzoni, Caruso e Gani sono i vincitori del premio “I diamanti del ciclismo”. La premiazione si terrà sabato 22 novembre al Teatro dell'Aquila di Fermo a partire dalle ore 21,30 e sarà trasmessa in diretta su ABChannel, canale 920 della piattaforma Sky Il professionista Domenico Pozzovivo (nella foto di Bettini) della Csf Group Navigare, l'Elite Alex Buttazzoni della Marchiol Emisfero Liquigas Site, l'Under 23 Damiano Caruso della Mastromarco Chianti Sensi Grassi Mapecrete Scott e lo Junior Davide Gani dell'Abs Team Danieli sono i vincitori della prima edizione del premio “I diamanti del ciclismo - Memorial Fabio Casartelli”, ideato dall'Atlantide Videoservice di Perugia. Ciascuno dei quattro vincitori sarà premiato con un diamante sabato 22 novembre al Teatro dell'Aquila di Fermo, a partire dalle ore 21,30, nel corso di una serata di gala che sarà trasmessa in diretta su ABChannel, canale 920 bouquet Sky.
Tennis A1 A Pisticci non basta la Arn
Terzo stop per la Sca salvezza a rischio gio. Un po' a sorpresa Pisticci schiera la Casillo e non la Meruzzi al fianco della Arn. Una scelta quasi obbligata, visto la NIENTE da fare per la Sca Pi- giornata negativa della verosticci che perde ancora (terza nese ed il rendimento non cersconfitta in altrettante gare) e to soddisfacente nelle precerimane a zero punti in classi- denti prove di coppia. Ma per fica. Nella sfida casalinga del- l'inedito tandem pisticcese la terza giornata di A1 servi- non è semplice competere con va un exploit con il Tc Prato, la coppia di Prato, formata da ma alla fine le toscane hanno Balsamo e Klepac. Le ospiti, non a caso, vinprevalso sfrutcono per 6-2 6-1 tando un orgaconquistando nico migliore. la seconda vitPer Pisticci ritoria per il cirmane il solo colo di apparterimpianto di nenza. non aver potuto A fine partita sfruttare l'ottiil presidente del ma forma della C.T. Pisticci Mitedesca Arn, cachele Leone pace di regolare analizza la sicon autorità la tuazione con luslovacca Klecidità: «dire che pac e regalare con la Oprandi alla Sca l'unico sarebbe stata sorriso della tutta un'altra giornata. Primusica signifima che le due ca ripetersi, ma straniere scenpurtroppo è un dessero in camdato di fatto. po, tuttavia, Prato era una Prato aveva già squadra battibiincassato il le e sicuramendoppio succeste non aveva dei so in altrettanti fenomeni, ma singolari. In Meruzzi e Balsamo noi non ce l'abentrambi i casi biamo fatta non c'è stata partita. In apertura la giova- ugualmente». E la sconfitta nissima Valeria Casillo deve brucia soprattutto alla luce arrendersi ad un periodico 6- del rendimento della Arn. 2 inflittole dalla Besser. Per la «Greta - prosegue Leone - ha baby napoletana non ci sono giocato un grandissimo inrimpianti vista la differenza contro superando un'avverdi classifica che la assolve da saria piazzata meglio in classifica. Peccato che questo non una sconfitta annunciata. Non va meglio a Giulia Me- sia servito alla nostra causa». ruzzi che deve cedere per 6-4 Le prospettive future non so6-1 alla Balsamo. Per la vero- no rosee. “ Il nostro obiettivo, nese arriva la conferma, ove a questo punto, - aggiunge il ve ne fosse ancora bisogno, di presidente del C.T. Pisticci essere lontana parente della rimane Scandicci che affrontennista che si era abituati a teremo in casa e che è ancora vedere a Pisticci. Determi- a quota zero in classifica». nante, in tal senso, la delicata Cercare l'impresa domenica operazione al braccio destro prossima ad Albinea, invece, sembra improbabile. «Ci resubita lo scorso dicembre. A deliziare il pubblico del chiamo ad Albinea con l'obietCircolo Tennis Pisticci ci pen- tivo di strappare almeno una sa la Arn, unica nota lieta di partita, perché la differenza giornata. La tedesca sfodera incontri vinti può essere utiuna delle sue migliori presta- le. Bisognerebbe innanzitutto zioni e supera con grande fare qualche punto. Ci provepersonalità ed un gioco molto remo, come proveremo a porconvincente la Klepac, tenni- tare la Oprandi a Pisticci, pur sta contro la quale aveva per- sapendo che adesso risulta inso in altre due occasioni e me- fortunata e che, nel caso doglio piazzata nella classifica vesse recuperare prima del 7 mondiale. Il 6-4 6-2 con cui la novembre, i suoi programma tedesca s'impone è indicativo sono quelli di andare a giocadella prova di forza messa in re in America. Andiamo avanti con una debole sperancampo dalla Arn. A quel punto il doppio ac- za». quista valore, visto che la Sca Roberto D’Alessandro rimane in corsa per il paregsport@luedi.it
SCA PISTICCI TC PRATO
Il tecnico dopo il successo
Sanza soddisfatta: «Bella prova Siamo in crescita»
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Il tecnico della Codra Basilia Potenza Marilia Sanza soddisfatta dell’ultimo successo con Latina
UNA VITTORIA sofferta, un rendimento costante, la solita immancabile applicazione difensiva. Sono stati questi gli ingredienti della vittoria della Basilia Codra Mediterranea Potenza contro la Cestistica Latina nel confronto disputato sabato sera al Pala Pergola. Il 62 a 54 fotografa la vittoria del complesso di Marilia Sanza che ha meritato l'affermazione facendo leva sull'esperienza e la voglia di vincere che ha accomunato la prova del complesso biancoceleste. Una gara difficile, quella disputata dalla squadra potentina, capace di arginare la rimonta della compagine laziale, arrembante nella parte centrale della sfida. Una partita combattuta, un confronto sempre equilibrato, quello svoltosi sabato sera che ha visto Marika Aurigemma e compagne avere la meglio sulla titolata squadra laziale. Il complesso potentino ha dunque cancellato in due giornate l'onta della sconfitta patita a Roma sabato scorso. Ha dimostrato di avere forza temperamentale, essendo abituata a lottare per vincere ogni partita. Il complesso potentino è uscito con i due punti, peraltro importanti al termine di una partita che ha visto in Laura Gambardella l'assoluta protagonista di un match sempre equilibrato e sul filo del rasoio. I rimbalzi di D'Arenzo, i punti di platino di Crovatto e De Rosa hanno fatto il resto permettendo alle lucane di vincere la sfida. In casa potentina è dunque tempo di festeggiare un successo importante in prospettiva futura. A parlare del successo colto dalle potentine è il tecnico Marilia Sanza che ha dichiarato: «La partita è stata davvero bella. Abbiamo sofferto tanto contro una compagine coriacea e dura da sconfiggere. Siamo state costrette a lottare più del previsto per avere la meglio sulla compagine guidata da Orazi”. Il tecnico potentino parla di altri aspetti: “Abbiamo avuto il merito di imporre il nostro gioco con autorità grazie alla difesa e alla maggiore versatilità in fase offensiva. Sono contenta per la gara vinta dalle mie atlete che hanno dimostrato grande fluidità di gioco». Sanza va avanti nella sua disamina: «La gara è stata difficile. Siamo state brave a mantenere i nervi saldi e gestire ogni situazione nei momenti topici della sfida». Il coach chiude la sua analisi affermando: “Abbiamo preso buoni tiri, le mie atlete hanno giocato positivamente. In difesa ci siamo espresse bene, sono contenta per come sono andate le cose in campo». f.menonna@luedi.it
Sport 59 B Dilettanti I mali di questo avvio di stagione frenano gli jonici, superati in volata Lunedì 3 novembre 2008
Bernalda, è notte fonda Solo un quarto positivo poi prevale Pozzuoli BERNALDA POZZUOLI
78 82
BERNALDA: Filloy 7, Carpineti 20, Gabrielli 2, Perrucci, Di Giacomo 2, Azan 2, Albana 18, Russo 18, Faggiano 2, Rossi Pose 7. All. Brogialdi POZZUOLI: Del Brocco 21, Bruno 5, Moccia 7, Mermolia 11, Scorrano 22, Errico, Andrè 13, Innocente 3, Cossiga, Di Costanzo. All. Pepe ARBITRI: Sestini e Aprea (Roma) PARZIALI: 21-12, 35-35, 5661, 78-82 DOPO la figuraccia di Corato ecco per la Cestistica lo scivolone casalingo ad opera di un Pozzuoli che non ha fatto cose eccezionali ma solo quelle normali e semplici che i rossoblu invece non sono riusciti a mettere in atto. La partenza dei ragazzi di coach Brogialdi è interessante: il quintetto iniziale, il solito con Rossi Pose, Russo, Filloy, Faggiano e Carpineti, gira benino, in particolare Carpineti e Russo sembrano in serata sì (il gigante marchigiano sarà alla fine il migliore degli ionici e non solo per i 20 punti messi nel carniere) e per tutto il primo quarto il vantaggio dei lucani è costante fino a raggiungere a 20'' dal primo intervallo il +11. All'inizio del secondo periodo ci si aspetta che i bernadesi insistano sui ritmi e sulle giocate dei 10' precedenti e invece, quasi fosse scattato improvvisamente
Il pivoto Leonardo Carpineti
uno sciopero dell'azienda elettrica, ecco che la luce si spegne e la squadra va in confusione. Il temutissimo Scorrano, ben contenuto nel primo quarto, inizia lo show personale ben coadiuvato da un pimpante Mermolia e da un Del Brocco diverso da quello visto nelle gare precedenti della sua squadra; in realtà non sono i campani a diventare improvvisamente degli alieni quanto i lucani a perdere la tramontana del gioco e non bastano gli ingressi di un volitivo Gabrielli e di un combattivo Albana ad impedire la rimonta gialloblu che fa chiudere il quarto in perfetta parità. Il ritorno in campo delle squadre coincide con un'ulteriore involuzione dei rossoblu che si intestardiscono in una inutile zona difensiva che non dà alcun risultato visto che,
nel frattempo i bombardieri avversari, approfittando di una difesa ionica a dir poco evanescente, hanno cominciato a colpire a ripetizione, mentre forse una “uomo” avrebbe potuto dare altri risultati soprattutto nel contenere le sfuriate individuali degli avversari. Assolutamente logico, quindi, il vantaggio di 5 punti con cui i puteolani chiudono il quarto, ma anche stavolta sugli spalti bernaldesi la tifoseria continua ad incitare i propri beniamini convinta del rush finale; i ragazzi di coach Pepe, però, non ci stanno e lottano con grande energia su ogni pallone, cosicché si arriva ai minuti finali e pochi punti separano le due squadre. Un fallo antisportivo fischiato a Scorrano a circa 2' dalla fine con il Pozzuoli avanti di 4 sembra poter dare la svolta al match a favore dei padroni di casa: Rossi Pose mette dentro i due tiri liberi, ma il successivo possesso di palla vede Filloy sfondare in attacco: è il primo di quattro possessi consecutivi a favore dei lucani che riusciranno incredibilmente a sbagliarli tutti dando modo ai campani di chiudere a loro favore e meritatamente una gara che i rossoblu hanno fatto di tutto per perderla. È crisi? Di classifica ancora no essendo appena la quinta di campionato, ma per tutto il resto, gioco, morale, entusiasmo etc., è notte fonda. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Spogliatoio Dirigenti preoccupati C2 Durante e Manzotti sono i trascinatori: sfondano entrambi il muro dei 30 punti
Tanta delusione e sana autocritica Albana tra i bernaldesi più positivi nello stop con Pozzuoli
ATMOSFERA tesa e volti scurissimi al termine della partita col Pozzuoli, quasi una sorta di incredulità sulle facce di alcuni tifosi, rabbia per la prestazione anonima della squadra su quelle di altri che accusano molti dei loro beniamini di scarso attaccamento alla maglia. Il primo dirigente a farsi avanti è il diesse Montemurro visibilmente irritato per i fischi alla squadra all'inizio della partita, ma che sulla gara afferma: «Non possiamo concedere 84 punti agli avversari quando si gioca in casa, bisogna tornare a difendere e a buttare l'anima in campo; certo è un momento difficile e la squadra andrebbe aiutata piuttosto che contestata perchè qualcuno forse dimentica che questa categoria è un lusso per Bernalda”». Antonio Russo, dirigente addetto agli arbitri, commenta così: “La squadra è da un
pò di tempo atleticamente a terra, gli altri corrono e noi passeggiamo”. Ed ecco un rabbuiato presidente Gallotta: «Una partita che andava chiusa al primo quarto perchè Pozzuoli, contrariamente alle sue caratteristiche, andava al tiro con percentuali bassissime, e invece poi la nostra cronica debolezza difensiva ha consentito ai nostri avversari di rianimarsi e risalire dal 11 grazie a percentuali al tiro che sono diventate improvvisamente eccellenti. Non si può essere aggressivi e intensi solo negli ultimi cinque minuti quando si è già sotto nel punteggio; la sconfitta è meritata, e dobbiamo anche complimentarci con gli arbitri per la loro direzione di gara oculata e giusta, e con il Pozzuoli per questa vittoria che li proietta in una situazione di classifica migliore della nostra». g.p.
Senise vince contro tutto e tutti Battuto il Cercola nonostante un arbitraggio non ottimale CTR CERCOLA
103 98
CTR LA CASCINA SENISE: Durante 35, Manzotti 32, Venuto 1, Marin 13, Palazzo 14, Albanese 8, Genovese, Marranchiello ne, Addolorato ne, Sassano. All. Daraio CERCOLA: Drago 3, Vedi, Fornaro 21, Fierro 6, Ronga 29, Ferrara 15, Guarino F. 10, Guarino A, Suriano 10, Valentino 4. All. Ciaravolo ARBITRI: De Prisco di Nocera superiore e Ferrara di Avellino PARZIALI: 30-20; 50-51; 77-67; 103-98 NOTE: Espulsi per cinque falli Albanese e Palazzo SENISE - Vittoria importante per il CtrLaCascina che soffre più del dovuto ma conduce in porto il risultato positivo. Dimostrazione di carattere, eppure grande. La gara in verità si era presentata in assoluta discesa e per tutto il primo quarto, i lucani la conducevano brillantemente. Recuperato eccome il Lino Durante dei bei tempi, capace di fare da solo la differenza e recuperato anche Gonzalo Marin, finalmente la squadra di Pierino Daraio, poteva giocare sul velluto. Ma già al secondo quarto, i ragazzi si complicavano da soli la vita, lasciando troppo spazio a Fornaro e compagni che dimostarvano di avere molta grinta ed anche una certa decisione nelle ripartenze. Alla fine di questa frazione si arriva con il quasi pareggio dei canestri: 50 a 51, con
leggera prevalenza della squadra di Ciaravolo. Era il terzo tempo però che ristabiliva le distanze ed i senisesi, riportavano ordine nel punteggio. Ed anche nell’ultimo quarto, c’era ben poca storia. Ma l’imprevisto era dietro l’angolo ed una errata interpretazione di De Prisco, lasciava il Senise senza Palazzo, costretto ad uscire per cinque falli. Non solo. Le rimostarnze di Venuto costavano ben quattro tiri liberi (tecnico) in disprezzo alle più elementari regole della sportività. Inoltre, l’avver-
sario che si era buttato a capofitto sul corpo di Palazzo, provocandone la caduta, il numero 13, non sarebbe dovuto essere in campo, perché pochi minuti prima aveva volontariamente alzato il gomito a colpire ancora Palazzo, proprio davanti a De Prisco, il quale aveva sorvolato invitando il giocatore, con un irriverente (per il pubblico e per il Senise) invito a stare più calmo. Nonostante tutto questo, il Ctr La Cascina portava in porto la vittoria finale. Gianni Costantino sport@luedi.it
Martin Manzorri del Senise
C2, la Lucos s’arrende alla sfortuna Ko a Giugliano con Visceglia infortunato GIUGLIANO LUCOS
71 58
GIUGLIANO: Bonanno 22, Zonda 1, Dalterlo 5, Caiazzo 10, Morra 2, Annunziata 6, Carbone, Di Febbraio 8, Barcher 15, Vitiello 2. All. Lanzano LUCOS: Larocca, Malvasi ne, Visceglia, Resta D. 4, Castellano 23, Tralli ne, Gorchs, Resta G. 6, Sordi 25, Di Giorgio ne. All. De Stradis ARBITRI: Melillo e Malgieri di benevento PARZIALI: 11-10;34-27; 47-43;71-58 E’ USCITA sconfitta la Lucos Montescaglioso dalla gara contro il Giugliano. Il risultato finale è stato di 71 a 58 a favore dei campani che hanno così messo in cascina tre punti importanti sfruttando appieno il fattore campo. Niente da fare per il roster allenato da coach Marcello De Stradis che si è dovuto
arrendere alla giornpositiva di Bonanno che con le sue tre bombe da tre punti ha permesso al Giugliano di chiudere la gara con un vantaggio di tredici punti. Rammaricato è stato il commento a fine gara del dirigente, Lino Santarcangelo. «Nonostante l’infortunio di Visceglia e le condizioni non ideali di Castellano per un dolore al gomito abbiamo giocato una buona gara. Fino agli ultimi cinque minuti siamo stati sempre in partita, poi nel finale Bonanno ha piazzato tre triple consecutive che hanno fatto volare il Giugliano. Al di là del risultato la Lucos non ha giocato una brutta gara. Ce la siamo giocata alla fine raccogliendo anche i complimenti dal Giugliano nel post partita. Con questa buona prestazione possiamo guardare con maggiore ottimismo al campionato. Ci è mancato un pizzico di fortuna, ma non siamo meno a nessuno». Lorenzo Tortorelli sport@lued.it
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Sport C Dilettanti Equilibrio per meno di due quarti poi è un monologo
Lunedì 3 novembre 2008
Corporelle travolgente Sesta vittoria consecutiva di un super Potenza CORPORELLE GIOIA TAURO
101 76
CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 5, Marino 13, Delli Carri 18., Castellitto 10, Pellegrini 15, Ginefra 20, Marchese 15, Savarese, Di Nuzzo 2, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. CESTISTICA GIOIA TAURO: Serazzi 12, Santucci 4, Pate, Di Marco 4, Bonaiuti 10, Geromi, Tenerini 19, De Feo 8, German 21. All. Chiarella ARBITRI: Rodia e Marzullo di Avellino. PARZIALI: 22-17, 53-33, 75-52, 101-76. NOTE: Spettatori 700 circa. Usciti per cinque falli Castellitto e De Feo. Falli antisportivi a Savarese e Gerami. Fallo tecnico fischjiato a Viggiano. il play Ginefra e l’ala Marino protagonisti con l’Invicta (foto Mattiacci)
LA CENTRE Corporelle Potenza centra la sestina battendo in casa la Cestistica Gioia Tauro al termine di una partita senza storia vissuta sempre sulla condotta autoritaria dei potentini che hanno imposto ritmi e classe alla formazione calabrese. Partenza a razzo degli ospiti sospinti dai canestri di Tenerini che ha fatto il diavolo a quattro contro la mu-
nita retroguardia dei potentini. De Angelis è bravo a capire le difficoltà della sua squadra e cambia spesso il modulo tattico e le difese. Risultato i potentini passano dal 9 a 4 al 20 a 14 con facilità irrisoria. I calabresi cercano di recuperare ma la maggiore freschezza
dei lucani consnente ai biancocelesti di gestire il vantaggio anche nella fase finale del primo quarto. Dal secondo in poi la partita non ha storia, i potentini viaggiano con il vento in poppa, i calabresi cercano di mettere la sfida sui binari del nervosismo, fioccano gli antisportivi e i tecni-
ci ma la Corporelle è più squadra, i canestri di Ginefra, migliore in campo permettono alla compagine di De Angelis di passare a condurre con uno scarto di venti punti fino al suono della seconda sirena che fissa il punteggio sul 53 a 33. La sfida pare virtualmente chiusa con la Corporelle che ha
Spogliatoio Bel gioco e classifica fanno felice il coach
«Prova perfetta» De Angelis con il morale a mille LA NETTA e convincente affermazione della Centre Corporelle Potenza rende merito alle scelte societarie. La squadra costruita d'estate dal diesse Enrico Torlo e dal direttore generale Dino Viggiano è la dimostrazione di uno stato di forma e una condizione generale molto positiva. La formazione potentina ha vinto mostrando i numeri che sono ben noti agli appassionati di basket. Il gruppo di De Angelis ha fame di vittorie, di prodezze tecniche e di bel basket. La vittoria ottenuta ieri pomeriggio al Pala Pergola è stata netta e meritata. Il team calabrese non ha retto la forza sotto le plance di Pellegrini e Marino, l'agilità sul perimetro di Marchese e Delli Carri, la regia di Ginefra e Favia, la classe immensa di Castellitto e la freschezza atletica di Viggiano e Di Nuzzo, andato a segno tra il tripudio generale dei settecento tifosi presenti sulle tribune del complesso sportivo di Contrada Rossellino. Una prestazione da incorniciare che consente ai lucani di allungare il passo in classifica e mantenere la testa della graduatoria. Un passo avanti importante in un periodo partico-
larmente importante dove i punti valgono il doppio. La soddisfazione nell'entourage lucano non è cancellata da alcune code roventi del dopo gara. Dino De Angelis coach della squadra presieduta da Antonio Colangelo mostra il petto e dice la sua sulla partita vinta dai suoi atleti per 101 a 76: «Abbiamo reso perfetta una partita disputata magnificamente sin dall'inizio. Il merito va ai ragazzi che hanno disputato un match eccellente. La vittoria è venuta grazie all'applicazione difensiva e alla voglia di esprimere una pallacanestro veloce e vincente». Il coach capolista si sofferma su altri aspetti: «I miei atleti sono stati bravi a tagliare i rifornimenti ai lunghi calabresi, che per inciso hanno militato in serie B/1 e nelle categorie superiori. La squadra ha mostrato grande temperamento e tenuta difensiva. Mi attendevo una partita positiva nella misura in cui tutte le nostre caratteristiche possano consentire tale applicazione e interpretazione tattica». De Angelis confessa un particolare importante: «Non mi attendevo un distacco così pesante. Siamo stati bravi a gestire il
Il coach Dino De Angelis
match. Eppure avevamo di fronte una squadra forte ed equilibrata». L'ultima riflessione di De Angelis è per Favia: «Devo ammettere che il merito del recupero di Vito va alla società che non ha messo fretta al giocatore. Un plauso va al lavoro svolto dai sanitari e dallo staff dei preparatori atletici per quanto fatto con Favia». Vero, Favia recupera, Serazzi esce accompagnato dai suoi dirigenti per un colpo alla gamba. E' il destino dello sport e del basket.
Hockey A2 Liguri in fuga dopo la vittoria sul Matera. Inutile la doppietta di Nicoletti
La Raro si inchina alla capolista Sarzana SARZANA capolista solitario. La squadra ligure, battendo per quattro a due la Raro Pattinomania Matera ed approfittando dei pareggi del Thiene e del Montebello, ha conquistato il primo posto in solitaria con sedici punti. Non è stata una gara facile per il Sarzana contro la Pattinomania che è riuscito a passare sul tre a zero con i gol di Ramirez, Vecoli e Didonato. Svantaggio che non ha spaventato i biancazzurri materani che hanno messo a segno il primo gol con Luca Nicoletti. Nel secondo tempo il Sarzana è passato sul quattro ad uno con Vecoli, poi ha chiuso la gara il gol di Nino Nicoletti. Da segnalare l'espulsione definitiva del portiere Pic-
Il portiere della Raro, Picca
ca. E' finita uno ad uno, invece, la gara tra il Thiene e il Montebello. Per i vicentini è andato in rete Crovadore, mentre
per la formazione lombarda ha pareggiato Piroli. Anche il Molfetta ha dovuto dividere la posta in palio. I ragazzi allenati da Vianna sono stati fermati tra le proprie mura dal Sandrigo per tre a tre. La formazione veneta è riuscita a conquistare sulla difficile pista pugliese il primo punto stagionale con i gol di Fabris, Delsanto e Meneghini. Per i molfettesi, invece, sono andati in rete Cirilli due volte e poi Piscitelli. Ad approfittare dei pareggi in vetta è stato il Correggio che ha sconfitto il Follonica per quattro a due. Il team allenato da mister Caricato è passato in vantaggio sul campo toscano con i gol di Civa, Lanaro e Papapietro (due gol per il giovane materano),
in casa Follonica hanno segnato Pagnini e Salvini. Con questa vittoria sono saliti a dodici i punti per il Correggio, mentre il Follonica resta al palo con zero lunghezze. Infine, è terminato con otto gol a testa il match tra lo Sporting Lodi e il La Mela Modena. Per i padroni di casa hanno segnato tre gol Cappellini e Severgnini poi la rete di Curti e l'autogol di marca modenese segnato da Ferri. Hanno risposto per il La Mela: Damiani, Scutece, Barbieri due volte, Farina e tre reti per Ferri. Un pareggio che ha fatto salire a quota cinque il La Mela Modena, un punto in meno lo Sporting Lodi. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
tutta la possibilità per gestire la situazione ed assaporare sin dall’intervallo il sapore della sesta vittoria consecutiva in questo campionato. Nel terzo quarto la partita perde consistenza. La Corporelle aumenta il vantaggio che assume i contorni di un solco quando il tabellone recita Potenza 74 Gioia Tauro 48. E' il minuto 27, la Corporelle amministra e chiude in testa il terzo parziale di gioco. Nell'ultimo quarto è accademia, Castellitto, Ginefra, Delli Carri e Pellegrini giocano a memoria, Marchese è essenziale, mentre Favia diventa il collante della difesa potentina. I calabresi perdono contatto e all'ultimo secondo Pellegrini fissa il punteggio sul definitivo 101 a 76. Nel sottopassaggio attimi di tensione tra il tecnico dei calabresi e alcuni addetti ai lavori potentini ma non c’è molto altro da aggiungere. La Corporelle può comunque essere soddisfatta e festeggiare l’ennesima vittoria di questo splendido avvio di campionato in cui punta a dire la propria fino all’ultimo secondo. sport@luedi.it
Sport 61 B2 Donne Tutto facile per il Matera che si concede anche una distrazione nel terzo set Lunedì 3 novembre 2008
Caterpillar Time Volley Travolto il Sarno e settima vittoria consecutiva TIMEVOLLEY VOLLEYSARNO
3 1
25-20, 25-14, 21-25, 25-16
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 27, Vecerkova 14, De Vita (L), Sarra n.e., Romano J. 7, Di Blasi 14, Amati 1, Romano E. 8, Russo 2, Calculli, Guerricchio n.e., Pietromatera n.e. All. Galtieri AITO VOLLEY SARNO: Barberis (L), Campolo 10, Comanzo 9, Citarella n.e., Di Pietrangelo 9, Famiglio 8, Giordano 1, Grimaldi 10, Masella 1, Calmieri n.e., Ricciardi, Sannio n.e. All. Lo Parco ARBITRI: De Pascale di Turi e Gratis di Ugento NOTE: Durata set: 23', 22', 26', 24' per un totale di 1 ora e 35 minuti. Battute vincenti: Matera 4, Sarno 2. Battute sbagliate: Matera 5, Sarno 6. Spettatori 200 circa MATERA - Inarrestabile Time Volley. stratosferica Ristits, squadra eccezionale. Domata anche la Aito Volley Sarno, un tre a uno con i set vinti lasciando le avversarie a 20, 14, 16, unico neo il terzo set concesso al Sarno. Le ragazze di mister Galtieri non si fermano e sono sem-
Ristits mattatrice con ben 27 punti (foto Videouno)
pre più al comando della classifica. Inizia la gara e subito un 4 a 0, si vede che vogliono fare una certa impressione alle avversarie che si intimidiscono solo a guardare la Ristits e la Vecerkova. Il primo set gira bene per le materane che senza difficoltà imprimono il loro ritmo e terminano il parziale sul punteggio di 25 a 20. Il secondo periodo inizia con un break di 4 a 0 e primo ti-
me out, ancora un break e secondo time out sull' otto a zero: le campane capiscono che aria tira. La squadra di Matera comanda a suo piacimento, il mister fa ruotare anche le alzatici a turno Amati e Calculli per cambi di gioco che fanno smarrire le avversarie, che non riescono ad arginare lo strapotere del team di Galtieri. Si va avanti vincendo il set facilmente per 25 a 14. il terzo tempo do-
vrebbe essere una formalità. Si inizia già con un 5 a 1 per la Time, a questo punto giustamente Galtieri fa ruotare le ragazze, in panchina la Ristits e Vecerkova per un giusto riposo, le ragazze cominciano a balbettare, concedono tre facili punti messi a segno dalla Campolo, in più alcuni errori fanno si che la Aito per la prima volta prendesse un vantaggio tale, che al rientro della Ristits e Vecerkova, il set è già andato e non resta che andare al quarto set. Sestetto base e non c'è storia sugli scudi la Ristits come un martello pneumatico segna le braccia delle avversarie concludendo la gara con 27 punti. In questo set esce anche la classe e la forza della Di Blasi che contribuisce con i suoi 14 punti a chiudere il set finale. Importante vittoria a dimostrazione che questa squadra per il momento è imbattibile, se vogliamo trovare dei difetti è difficile, oltre alla classe le ragazze si aiutano e si incoraggiano quando le cose non girano, segno di un gruppo maturo, amalgamato e in viaggio sulla via del successo. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sofferta vittoria al tie break in terra siciliana
Due punti per il Lagonegro vittorioso a Mazara MAZARA LAGONEGRO
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26-24, 12-25 25-17, 22-25, 9-15
ESSEPIAUTO PEGASO AMBIENTE MAZARA DEL VALLO: Campo, Gancitano, Atria, Lentini, Sclafani, Sossio, La Paola , Agola, Calandro, Bono, Tramonte, Tamburello, Boscarino All. Riccuto SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Calabria, Cimino, Ruggiero, Crusco, Orlando, Imperio, Sica, Stigliano L., Cantisani, Luglio, Carlomagno. Vita. All. Stigliano TRASFERTA combattuta per la Sidel che riesce a spuntarla sui siciliani di Mazara del Vallo portando a casa due punti d’oro e a posizionarsi nella parte centrale della classifica. Primo set difficile per i lagonegresi che si lasciano recuperare ben 5 lunghezze. Sul 18-
23 gli uomini di Stigliano si fanno riprendere e sulla parità 24-24 i siciliani riescono ad aggiudicarsi il primo set per 26-24. Nel secondo set la scena cambia totalmente e la Sidel fa valere il proprio gioco. A salire in cattedra è il capitano Calabria che mette a segno punti decisivi, soprattutto a muro. Non riescono a mantenere la superiorità i lagonegresi, che nel terzo set cadono sul punteggio di 25-17. Tutto da rifare dunque per la Sidel che nel quarto set si rimette subito in gioco, grazie ai centrali Ruggiero e Calabria, e va a vincere, pareggiando così i conti. Il tie break regala scintille e la Sidel la spunta con un pesante parziale per i siciliani che si fermano a 9 contro i 15 dei lucani. I lagonegresi soffrono ma alla fine riescono ad espugnare il difficile campo del Mazara e a portare a casa 2 punti importantissimi.
B Donne Latita lo spettacolo mentre fioccano gli errori da entrambe le parti
La Giocoleria vince soffrendo L’Asci si aggiudica il derby con la Planitalia Montescaglioso GIOCOLERIA PZ MONTESCAGLIOSO
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25-18, 25-18, 19-25, 25-19
GIOCOLERIA POTENZA: Avena, Restaino, Felicetti, Sinisi, Taddei, Muscillo, Santangelo (L), Carbonara, Di Camillo, Di Lucchio, Pontillo. All. Caliendo. PLANITALIA MONTESCAGLIOSO : Amborsecchia, Cianflone, Coluccia, Dasco, Difonso, Petkova, Piscopo, Sesti Nunes, Tancredi, Timpanaro (L), Tuselli. All. La Fratta. ARBITRI: Fernando Papa di Lecce e Niccolò Visaggio di Bari NOTE: durata set: 22’, 22’, 23’, 23’, per un totale di 1 ora e 50 minuti. VITTORIA sofferta per la Giocoleria Potenza che ha ospitato la Planitalia Montescaglioso. Ci si aspettava un derby spettacolare e pieno di emozioni e invece le due squadre hanno dato vita a quattro set caratterizzati da un gioco lento e da poco entusiasmo in campo. Molti gli errori di intesa e coordinazione per entrambe le formazioni. Nel primo set partono meglio le padrone di casa che, sul punteggio di 6-4 piazzano un break di 4 punti, grazie alle schiacciate vincenti di Taddei e Carbonara. Le avversarie provano a reagire con il capitano Daniela Cianflone e la romana Delfina Coluccia, ma le potentine, in attacco, si aggrappano alle giocatrici simbolo Avena e Felicetti e sul 19-16 infilano ben 5 punti di fila alle avversarie. Il set si chiude sul punteggio di 25-18 con un errore in battuta di Tsvety Petkova. La seconda frazione di gioco inizia in modo equilibrato, anche se le potentine, dopo aver chiu-
so il secondo time-out tecnico su 16-11, prendono in mano la partita e, complici molti errori, sia in ricezione che in attacco, delle ragazze allenate da coach La Fratta, chiudono con facilità, replicando il punteggio del primo set. Nel terzo set le padrone di casa hanno un calo di concentrazione e la sostituzione della palleggiatrice Katia Sinisi con la giovane Apollonia Pontillo, contribuisce a creare un po’ confusione in campo e rompe gli equilibri: sul 7 pari un errore in ricezione del libero Santangelo permette alle avversarie di chiudere il primo time-out tecnico in vantaggio di un punto. Le avversarie prendono coraggio, difendono meglio e, trascinate da una buona Petkova, lasciano le potentine a 19 punti. Molte le tensioni in campo anche tra le stesse giocatrici della Giocoleria. Nel quarto set, però, le potentine si riprendono e infilano subito un break di 6-0. Le materane non demordono e la solita Petkova, insieme all’opposto proveniente dalla serie B1 , Noemi Piscopo, riescono ad agganciare le padrone di casa, riducendo il distacco. Il secondo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 16-13, con un errore in attacco proprio della Piscopo. Le potentine, però, hanno un rigurgito di orgoglio e, guidate da Paola Felicetti e capitan Aurora Avena, non lasciano più molto spazio alle avversarie, suggellando il definitivo 25-19. Dunque, la Giocoleria torna alla vittoria, dopo le ultime due sconfitte consecutive fuori casa, ma non convince. Troppi errori e poca aggressività e determinazione. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Una fase del derby di ieri alla Caizzo (foto Mattiacci)
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Rubriche
Lunedì 3 novembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Non vi conviene creare conflitti di lavoro in un momento tanto delicata. Cercate di fare nuove amicizie.
TORO 21/4 - 20/5
Un incontro di lavoro deciderà del vostro futuro aprendovi nuovi orizzonti. Serata interessante con nuovi amici.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Frequenti contatti con persone influenti vi spingeranno a tentare imprese ambiziose. Serata indimenticabile.
CANCRO 22/6 - 22/7
Imparate ad ascoltare anche le ragioni e i punti di vista dei collaboratori. Novità in arrivo in campo sentimentale.
LEONE 23/7 - 23/8
Notevole agitazione nel vostro settore professionale: sfoderate tutto il vostro ingegno. In amore conviene temporeggiare.
VERGINE 24/8 - 22/9
Momenti preziosi per il vostro futuro professionale: non potete distrarvi un attimo. Bene il cuore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro cercate di non farvi condizionare dai problemi privati. Gli amici vi terranno allegri.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La fortuna appoggia tutti i vostri progetti di lavoro e non dovrete impegnarvi al massimo. In amore siate più cauti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Sforzatevi di guardare oltre i problemi di lavoro contingenti: ci vuole lungimiranza. Vita affettiva esaltante.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Giornata favorevole alle contrattazioni di lavoro o di affari. Ma dovete comunque essere vigili. In amore state perdendo tempo.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avete perso fin troppo tempo: ora nel lavoro dovrete darvi molto da fare. Tenete a freno la gelosia.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
G e N Eros; OP re; S Tito = Generoso prestito;
Una felice intuizione vi porterà dritti alla meta nella vostra attività. Potete essere soddisfatti. Un amore alla deriva.
Televisioni
21.10
MINISERIE
21.05
REALITYSHOW
PRIMA SERATA
Luca Zingaretti
ATTUALITÀ
21.10
Luca Giurato
SHOW
21.10
Federica Sciarelli
Lunedì 3 novembre 2008
14.00
Claudio Bisio
RUBRICA
20.30
GIOCO
Rita Dalla Chiesa
Enrico Papi
21.10
63
ATTUALITÀ Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -Telegiornale Tg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real Tv L'isola dei famosi 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Soap OperaSentieri 16.10 -Film Secondo amore con Rock Hudson, Jane Wyman, Virginia Grey, Charles Drake, Conrad Nagel - regia di Douglas Sirk (USA) - 1955 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniGormiti 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Cinque poveri in automobile con Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Eduardo De Filippo, Hélène Remy, Titina De Filippo - regia di Mario Mattoli (Italia) - 1952 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Il commissario Montalbano 23.20 -Telegiornale Tg 1
20.25 -Gioco Estrazioni del Lotto 20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Reality Show L'isola dei famosi
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Zelig 23.30 -Attualità Matrix
21.10 -Miniserie Karol, un papa rimasto uomo 23.20 -Film Il cacciatore con Robert De Niro, Christopher Walken, Meryl Streep - regia di Michael Cimino (USA) - 1978
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm Grey's Anatomy
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità L'infedele
23.25 -AttualitàPorta a Porta 01.00 -TelegiornaleTg 1 01.30 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.35 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaIn Italia
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieUn bambino in fuga
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 01.15 -Serie TvMasters of Horror 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 03.00 -RubricaPianeta mare 04.00 -RubricaVivere meglio 05.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 05.05 -TELENOVELA Terra nostra 2 - La speranza
23.55 -TelefilmNip/Tuck 00.50 -NewsStudio Sport 01.20 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 01.35 -MusicaleTalent 1 Player 02.20 -TelefilmA-Team 04.00 -FilmChiavi in mano
23.30 -DocumentarioLa storia proibito del '68 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine
leTrame
LA 7
ORE 14.00
CINQUE POVERI IN AUTOMOBILE con E. De Filippo, T. De Filippo, A. Fabrizi - regia di Mario Mattoli (Ita) - 1952 Una comparsa, un vetturino, un facchino e un cameriere vincono un'automobile di lusso con un biglietto della lotteria acquistato in società. Prima di rivendere la vettura, decidono di utilizzarla una sola volta a turno. Ognuno di essi ha un desiderio da realizzare: non a tutti andrà bene, ma a qualcuno servirà da lezione. Poi, venduta l'auto...
RAI 1
ORE 21.10
IL COMMISSARIO MONTALBANO con L. Zingaretti, C. Bocci - regia di Alberto Sironi (Ita) - 2006 Per Montalbano non è un buon momento: i litigi e le incomprensioni con la fidanzata sono sempre più frequenti. Una sera viene chiamato d'urgenza perchè in una vecchia discarica è stato trovato il cadavere di una ragazza: la vittima ha il volto devastato da un proiettile ed è nuda; soltanto un tatuaggio a forma di farfalla su una spalla potrebbe...
RETE 4
ORE 16.10
SECONDO AMORE con J. Wyman, R. Hudson - regia di Douglas Sirk (Usa) - 1955 Una vedova conosce una nuova stagione d'amore. Si innamora però del suo giardiniere che ha dieci anni meno di lei. I figli della donna disapprovano questa sua scelta e tentano di ostacolarla, ma poi l'amore trionfa...
RETE 4
ORE 23.20
RETE 4
ORE 21.10
KAROL, UN PAPA RIMASTO UOMO con A. Asti, D. Giordano, E. Morricone, M. Placido, P. Adamczyk - regia di Giacomo Battiato (Ita) - 2005 La storia di Karol Wojtyla da giovane studente, sacerdote, quindi vescovo sotto il nazismo e poi sotto il comunismo, fino al momento dell'elezione al pontificato. Il cammino di Giovanni Paolo II continua con i suoi primi viaggi per poi subire un duro colpo con l'attentato in piazza san Pietro...
ITALIA 1
ORE 4.00
IL CACCIATORE
CHIAVI IN MANO
con R. De Niro, C. Walken, M. Streep regia di Michael Cimino (Usa) - 1978
con Martufello, A. Cavagna, S. Vastano - regia di Mariano Laurenti (Ita) - 1996
Mike, Nick e Steven lavorano in un'acciaieria di Clayton, e nel tempo libero cacciano cervi. Vengono chiamati alle armi per essere inviati in Vietnam, ma prima Steven sposa Angela. In guerra, i tre amici subiscono una terribile prigionia. Quando riescono a evadere, vengono separati: Steven è in un ospedale, paralizzato; Nick si imbosca a Saigon; Mike, tornato a casa...
Baccello da Stimigliano confuse crociata con crociera e partì in Terra Santa. Tornato dopo anni non vede l'ora di riabbracciare la moglie Ubalda ma naturalmente ha perso la chiave della cintura di castità. Disperato, scopre perfino che la moglie lo tradisce con l'artigiano che costruì la cintura, e che naturalmente ha le chiavi di riserva. Baccello da crociato si ritrova cornuto e...
Intenso testa a testa tra Striscia e Affari tuoi RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida La prova del cuoco
ora 20.40 19.48 18.53 12.22
ascolto 5.630 5.381 3.985 3.027
RAI DUE L'isola dei famosi 6 Cold case-delitti Automobilismo Cold case-delitti
19.39 21.49 16.51 21.04
2.976 2.897 2.691 2.517
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Tgr-il settimanale
20.26 21.31 20.05 12.28
2.842 2.678 1.882 1.608
CANALE 5 C'e' posta per te Striscia la notizia Chi vuol essere Amici di maria de
21.30 20.45 19.04 14.20
5.923 5.567 3.909 3.634
ITALIA 1 Harry potter e la Studio sport Barbie e il castello Dragon la storia di
20.38 13.05 19.11 14.25
2.511 1.918 1.887 1.882
RETE 4 Walker texas ranger Assassins Forum sessione Walker texas ranger
20.19 21.10 14.07 19.35
2.008 1.387 1.290 991