OGGI IL VOTO AMERICANO
Obama avanti di 7-11 punti sulle note del Boss Tutto il mondo tifa per lui
LA CRISI ECONOMICA
Ue: crescita zero E l’Italia entra in recessione
Ti prego America USA Obama.
alle pagine 6 e 7
a pagina 13
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 304
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
1,00
Martedì 4 novembre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Due tecnici immigrati ed ospitati nell’ostello chiedono di parlare: interviene il pm
Blitz di Woodcock a Policoro Affari petroliferi tra Italia ed Eritrea: arrivano gli uomini del capitano Ultimo
POLICORO - E’ intervenuto il pm Woodcock perché è già titolare di un’inchiesta sul petrolio. Sono stati due tecnici eritrei, nel gruppo dei 200 rifugiati ospitati nell’ostello di Policoro, a chiedere di parlare. Oggetto: i rapporti tra Italia ed Eritrea in materia di petrolio. Il pm ha inviato i carabinieri del Noe guidati dal capitano “Ultimo”.
Ieri il battesimo
4 NOVEMBRE
a pagina 12
MONTALBANO E GRAN PREMIO NELLE ACQUE TORBIDE di ANGELO M. CALZA Io un po' rompiscatole e con la puzza sotto al naso sono sempre stato, ed ho anche quel pizzico di malignità tutta meridionale che ogni tanto è bene mettere in piazza. E allora, all'indomani dell'ultimo gran premio di formula uno della stagione voglio condividere con gli altri lettori del Quotidiano un dubbio maligno che mi ha assalito subito dopo lo sventolio della bandiera a scacchi al passaggio della Mac Laren di Hamilton, nuovo campione del mondo ai danni del ferrarista Massa, sul traguardo del Gran Premio di Interlagos in Brasile. segue a pagina 18
Lucifero presidente, Maruggi direttore
Crotone e Materano E’ nata la banca del Mezzogiorno
90 anni fa la fine della Grande guerra Il tragico bilancio dell 91° battaglione lucano Due giorni di celebrazioni tra Potenza e Matera alle pagine 60 e 61
a pagina 9 ORT NELLO SP
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CALCIO D
Matera sceglie il tecnico: Foglia Manzillo
• EVENTO SPECIALE • CALCIO GIOVANILE Il Francavilla domani va dal Papa
5 pagine sui tornei regionali
Riforma della scuola L’attacco della Destra
BUON SENSO E “STATO DI POLIZIA”
IL RETTORE E LA LIBERTA’ DI INSEGNARE
di ROCCO PEZZANO
di PIERO DI SIENA
“IL BUON senso del padre di famiglia”. Questo è il criterio utilizzato dal governo per la riforma della scuola. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi commentando le proteste degli studenti in tutta Italia e spiegando che secondo lui la riforma è eccellente. In questa risposta, si può leggere il carattere del governo italiano, e non solo per quanto riguarda la questione della scuola. Il ragionamento può sembrare un sillogismo. Forse lo è. Ma si basa su due fonti ufficiali e certificate. segue a pagina 18
E' la seconda volta che la destra lucana si abbandona a attacchi inqualificabili al Rettore dell'Università di Basilicata. Era già accaduto all'inaugurazione dell'anno accademico. Si ripete ora, dopo che il prof. Tamburro ha preso parte, al pari di altri docenti dell'Ateneo lucano e delle scuole superiori di Potenza, alle lezioni in piazza organizzate dal movimento di lotta contro le misure del governo su scuola e università. segue a pagina 19
ATENEI
Irruzione a Milano alla prima del Politecnico E il governo pensa di ritirare la 133 a pagina 8
Polemiche sul commissariamento del Parco della Val d’Agri. Interrogazione di Belisario
Val D’Agri: De Filippo contro la Prestigiacomo POTENZA- Un fuoco di fila contro il ministro Prestigiacomo per il commissariamento del Parco della Val d’Agri. De Filippo ha scritto una lettera ufficiale di protesta, mentre il senatore Belisario ha presentato un’interrogazione in cui fa presente che la Corte costituzionale si è espressa in maniera ben differente in un caso analogo.
alle pagine 10 e 11
MATERA
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CESARE PACIOTTI
Lavori a Sant’Agostino Legambiente in procura a pagina 29
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Martedì 4 novembre 2008
Brevi dal mondo
Unione Med Frattini dubbioso MARSIGLIA – Il progetto di Unione per il Mediterraneo «rischia di diventare una ripetizione dei fallimenti di Barcellona» e vive un momento di «grande stallo», sia per «le discussioni infinite sulla struttura logistica», sia per la «mancanza di un volet economico reale, senza il quale non si può fare». È la
In Italia e nel Mondo Fiaccolata contro il terrorismo dopo la bomba di Vicenza VICENZA – Gli investigatori hanno il 'film' dell’attentato di domenica alla Banca Popolare di Vicenza, ma il volto dell’autore non si vede bene, forse è coperto da una maschera. Le modalità dell’atto eversivo, una pentola a pressione collegata a quattro bombolette di gas, hanno portato gli investigatori a ipotizzare dietro al gesto una matrice anarchica. Si vede un uomo in bicicletta che arriva in via Monte Cengio quando mancano una decina di minuti alle sei e le imposte dei palazzi sono ancora tutte chiuse. L’attentatore agisce da solo con gesti controllati: sistema a terra la pentola a pressione a cui sono collegate quattro bombolette di gas da campeggio e del liquido infiammabile. Per dare fuoco
«Calendarista delle pari opportunità» e Mara Carfagna querela anche Paolo
Il luogo dell’esplosione
all’innesco usa delle piastrine di combustibile rapido. Poi si allontana. Alle 5.52 lo scoppio. E per dire 'no' agli atti di violenza a Vicenza ieri sera è stata organizzata una fiaccolata voluta dal sindaco Variati.
ROMA – L'ufficio stampa del ministro per le Pari Opportunità ha annunciato la decisione di Mara Carfagna di presentare querela penale per diffamazione nei confronti di Paolo Guzzanti per «quanto di falso da lui sostenuto nel suo blog e ripreso dal sito di Repubblica». Nel suo sito Guzzanti, deputato del Pdl, definisce Mara Carfagna «calendarista dalle pari opportunità» e sostiene di non voler parlare della persona ma di un principio. «Il punto, lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista – scrive ra l’altro Paolo Guzzanti – è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e
La Procura ha messo la parola fine alle indagini sul delitto preoccupazione espressa dal ministro degli Esteri, Franco Frattini (nella foto), prima dell’inizio della cena di lavoro con i 42 partner euromediterranei a Marsiglia.
Parigi, uccise bimbo: 12 anni PARIGI – Dodici anni di reclusione sono la condanna inflitta a Mhamoudou Mhadjou, che nel giugno 2005, in un regolamento di conti nella banlieue di Parigi, uccise Sid-Ahmed Hammache, 11 anni. Il caso suscitò grande impressione e l’allora ministro degli Interni, Nicolas Sarkozy, innescò polemiche a non finire parlando di «ripulire» la zona con il “karcher”, il compressore che usano i netturbini francesi.
Messico, celle vip in carcere CITTA' DEL MESSICO – La Commissione nazionale dei diritti umani (Cndh) ha denunciato l’esistenza in varie carceri del Messico di celle vip con trattamento di hotel a tre stelle che sono utilizzate da detenuti facoltosi. Secondo la Cndh, scrive ieri il quotidiano El Universal, si tratta di tariffe fino a 90.000 pesos al mese che riguardano celle speciali che possono essere affittate per realizzare feste di ogni tipo o per alloggio permanente. Nella prima ipotesi il recluso vip può disporre di vasellame speciale, far circolare alcol e droga, e invitare perfino ragazze di “facili costumi”.
Garlasco, per Alberto arriva la richiesta di rinvio a giudizio MILANO – Con la richiesta di rinvio a giudizio di Alberto Stasi la Procura della Repubblica di Vigevano ha messo definitivamente la parola fine alle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi e ha passato il caso al giudice dell’udienza preliminare. Giudice che dovrà valutare se disporre il processo per il giovane, accusato di aver ucciso la sua fidanzata, trovata con il cranio fracassato e in un lago di sangue il 13 agosto dell’anno scorso a Garlasco. A distanza di poco più di venti giorni dalla chiusura formale dell’inchiesta, il pm Rosa Muscio ha messo nero su bianco le sue conclusioni: per lei Alberto, che da indagato è diventato imputato, è l’unico responsabile di quell'assassinio e quindi deve essere giudicato davanti alla Corte d’Assise di Pavia. Inoltre Stasi dovrà rispondere anche di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, in quanto nel suo pc sono stati scoperti non solo migliaia di foto e centinaia di film pornografici, ma anche alcuni filmati a sfondo sessuale con protagonisti minorenni. E questi filmati e foto fanno parte del materiale raccolto dal pm in più di un anno di accertamenti: 18 faldoni che contengono, oltre alle relazioni del Ris di Parma, degli esperti di medicina legale dell’Università di Pavia (per i quali Chiara è stata assassinata attorno alle 10.30 di mattina), anche altre consulenze, tra cui quella assegnata dalla Procura a un docente di Torino con la quale, in base ai rilievi nella villetta del delitto, si stabilisce come sia stato impossibile che Alberto, al momento del ritrovamento del cadavere della fidanzata, non si sia sporcato le scarpe. Tra gli atti di indagine ci sono i dialoghi
Alberto Stasi, un bravo ragazzo o un mostro?
intercettati di Alberto, compresi gli sms che in questi mesi si è scambiato con un paio di ragazze, e anche di persone mai indagate ma i cui discorsi sono stati ritenuti utili ai fini dell’inchiesta, come quelli del suo amico fraterno Marco Panzarasa, delle cugine di Chiara, le gemelle Cappa, e di altre persone con le quali la ragazza aveva avuto a che fare. Accanto a ciò ci sono, tra l’altro, i verbali di circa 400 testimoni, tra cui i vicini di casa dei Poggi, convocati dai carabinieri di Vigevano e Garlasco. Adesso questa montagna di carte dovrà essere esaminata dal gup Stefano Vitelli, il quale a breve – il codice prevede entro cinque giorni – dovrà fissare la data dell’udienza preliminare: non oltre i trenta giorni dal deposito della richiesta di rinvio a giudizio. «Voglio la verità per mia figlia, voglio che si sappia
chi è stato e ci aspettiamo che il giudice valuti tutto il materiale raccolto in maniera approfondita», si è limitata a dire Rita Poggi, la mamma di Chiara. «La magistratura farà quello che deve fare» ha aggiunto ricordando la figlia come «una ragazza normale, che mi ha dato molte soddisfazioni, ma che purtroppo al mondo non tornerà più. È andata così: la vita va avanti e noi dobbiamo continuare, non abbiamo alternative». Il legale dei Poggi, l’avv. Gian Luigi Tizzoni, oltre ad annunciare la costituzione di parte civile della famiglia, ha detto che la richiesta di rinvio a giudizio «è la ovvia conseguenza dopo la chiusura delle indagini, considerando peraltro che la difesa Stasi non risulta avere depositato ulteriori istanze istruttorie. Letizia Bianco
Mara Carfagna e Paolo Guzzanti
unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente?». In serata, l’accesso al blog dell’ex presidente della commissione Mitrokhin era molto difficile.
Napoli, inchiesta su una rissa a un supermarket NAPOLI – La visione dei filmati registrati dalle videocamere a circuito chiuso di un centro commerciale, che documentano una rissa tra ragazzi avvenuta venerdì scorso, potrebbe imprimere una svolta alle indagini sull'agguato nel circolo ricreativo di Secondigliano dove, la notte tra sabato e domenica, sono stati feriti cinque minori. Una volta concluso il lavoro della polizia scientifica infatti potrebbe apparire assai più salda l’ipotesi di una spedizione punitiva organizzata in risposta a un violento litigio avvenuto davanti al centro Carrefour, lungo la Circumvallazione esterna di Casoria. Una pista che non esclude tuttavia il coinvolgimento della camorra: gli autori della sparatoria nel circolo ricreativo Zanzi Club di via Abate Desiderio sarebbero infatti legati alla criminalità organizzata della zona. Ne sono convinti gli inquirenti della Dda di Napoli – i pm Paolo Itri, Cristina Ribera e Stefania Castaldi – che stanno coordinando l’inchiesta. Prende sempre più consistenza infatti la pista del coinvolgimento di un clan anche se dovesse venire confermato il raid punitivo scaturito dalla rissa tra una ventina di adolescenti avvenuta il giorno precedente. Una megarissa esplosa per motivi banali tra ragazzi, nessuno dei quali probabilmente era armato, che si dileguano immediatamente all’arrivo dei carabinieri. Nel litigio – è l'ipotesi investigativa – potrebbe aver avuto la peggio qualche rampollo di una famiglia di malavitosi che avrebbe quindi deciso di punire l’“affronto” con una terribile azione intimidatoria, attuata il giorno dopo. Fra i cinque minori feriti, tutti in maniera lieve, nella sparatoria c'è anche il nipote incensurato di un presunto affiliato a una cosca. Nel gruppo dei ragazzi colpiti dalle pallottole figurano anche i tre nipoti del titolare del circolo, Salvatore Di Matteo, che ha precedenti per droga, e il nipote di un affiliato del clan camorristico dei Licciardi. Resta in piedi, al momento, anche la pista di una vendetta consumata per uno sgarro maturato negli ambienti dello spaccio della droga. Gli uomini del commando, secondo la squadra mobile, hanno agito in sella a due motociclette, e non avevano comunque intenzione di uccidere. Miriana Sterpetti
IL CASO
Pd, la Binetti sotto “processo” ha equiparato i gay ai pedofili Correa contro Fmi e Bm QUITO – Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa (nella foto) ha assicurato che il Fondo monetario e la Banca Mondiale «dovrebbero essere gettate nella spazzatura della storia», poichè, a suo dire, sono i responsabili delle «condizioni disastrose», in cui si trovano i popoli dell’America Latina. Lo ha sostenuto nel corso del suo programma radiofonico settimanale.
ROMA – Non finirà in Siberia, come pure invocano alcuni blogger, e neppure alla Lubjanka, però Paola Binetti rischia l’espulsione dal Pd, dopo le sue affermazioni sul'omosessualità. Oggi infatti il Comitato dei Garanti dei Democratici esaminerà l’esposto contro di lei presentato da Andrea Benedino, a cui si sono aggiunti quelli di altri iscritti al Pd. La querelle poi ha messo in allarme gli esponenti ex Popolari del partito che, pur osteggiando le posizioni di Binetti, temono una nuova frattura con il mondo cattolico. Venerdì, intervistata dal 'Corriere della Sera', la deputata teodem, per appoggiare il documento del Vati-
cano che esclude gli omosessuali dal sacerdozio, ha affermato che in certi casi i gay possono trasformarsi in pedofili. Parole condannate da tutti gli esponenti del partito perchè rischiano di equiparare l'omosessualità alla pedofilia. Ed è sostanzialmente questa l’accusa mossa da Benedino, componente dell’assemblea nazionale del Pd, che ha presentato un esposto al Comitato dei Garanti. L’accusa è che le parole di Binetti contraddicono i valori scritti nei documenti fondativi del Pd, dove si condanna l’omofobia. «Se un altro parlamentare - ha spiegato Benedino – dicesse di essere a favore dell’apartheid, tutti direbbero che è
La deputata del Partito Democratico, Paola Binetti
incompatibile con il Pd. Binetti, oltretutto, è stata eletta in liste bloccate decise dal segretario, quindi deve rispondere al partito che l’ha fatta eleggere e ai suoi valori».
Pierluigi Castagnetti ha definito «palesemente irricevibile» l’esposto, perchè «in un partito democratico non esiste il reato d’opinione. Giovanni Innamorati
In Italia e nel Mondo
Martedì 4 novembre 2008
La lista era stata esclusa dalle regionali per presunte carenze del numero di firme
Abruzzo, passata la paura il Pdl torna in lizza La Destra e l’Idv preannunciano ricorsi e le elezioni potrebbero rifarsi
Gianni Chiodi
PESCARA – Il Pdl ottiene all’ultima curva il risultato inseguito – quasi come il neo campione del mondo di Formula 1, Lewis Hamilton – tirando un sospiro di sollievo grazie a cinque firme regolari in più del necessario, dopo un fine settimana segnato da incertezze, accuse e sospetti: a decretare l’ammissione definitiva alle prossime elezioni regionali del listino del candidato presidente Gianni Chiodi è stato l’Ufficio centrale elettorale della Corte d’Appello dell’Aquila. Non è escluso però che la
decisione possa scatenare ricorsi amministrativi, ad elezioni avvenute, da parte degli altri candidati – eventualità preannunciata in particolare dall’Idv – che potrebbero anche annullare l’esito del confronto, facendo ritornare i cittadini di nuovo alle urne. Il primo a sollevare qualche dubbio sulla presentazione del listino del Pdl era stato nel pomeriggio di sabato il candidato presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, parlando di irregolarità e di tempi non rispettati; poi l’aveva fatto anche l'Idv, soprattutto con Di Pietro, che
parlava di «gravi irregolarità, sia amministrative che penali». Domenica pomeriggio la prima decisione dell’Ufficio centrale elettorale di escludere la lista del Pdl per presunte carenze in ordine ai sottoscrittori delle candidature del listino che comprende il presidente e altri sette nominativi. Ieri, dopo una giornata di attesa spasmodica, è giunta nel tardo pomeriggio la decisione di riammettere il Pdl alle elezioni regionali dopo un nuovo conteggio dei firmatari delle liste. Adam Hanzelewicz
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4 Novembre, Napolitano rende omaggio ai caduti Il presidente ha avviato le celebrazioni della vittoria nella guerra del 15/18
La cerimonia del Quirinale
ROMA – Il 4 novembre 1918 l’Italia vinse la guerra, riunificò il Paese, ma subì una perdita irrimediabile: quella di centinaia di migliaia di giovani vite «appena sbocciate e dolosamente spezzate in una trincea o in un reticolato». A loro Giorgio Napolitano dedica il primo pensiero, avviando al Quirinale le celebrazioni della storica ricorrenza, che proseguiranno oggi all’Altare della Patria e poi al Sacrario Militare di Redipuglia, che custodisce i resti di centomila di quelle vite. Il capo dello Stato rende omaggio a tutti i caduti, «indipendentemente dal colore della bandiera».
Assemblea “arrabbiata” dei lavoratori a Fiumicino
Alitalia, il fronte del “no” pronto alla lotta contro la Cai ROMA – Il fronte del 'no' di piloti e assistenti di volo ma anche del personale di terra di Alitalia è pronto con una risposta decisa e ferma pur di cancellare l'accordo con Cai, siglato venerdì scorso a palazzo Chigi da Filt, Fit, Uilt e Uglt. Per evitare iniziative dure, Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl aspettano una riconvocazione da parte di Cai e Governo. Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha intanto avviato l’esame dell’offerta di Cai per l'acquisizione della parte buona della compagnia. Offerta vincolante e irrevocabile fino al 30 novembre che prevede, tra l'altro, l’assunzione degli obblighi derivanti dal Programma Millemiglia e Alicorporate. La risposta potrebbe arrivare in settimana: il corrispettivo dovuto e le modalità e i termini di pagamento saranno comunicati – ha fatto sapere Fantozzi – dopo che il perito indipendente nominato dal Ministero dello Sviluppo economico (Banca Leonardo) avrà trasmesso la perizia. L’offerta presentata da Cai, rende noto ancora Fantozzi, sarà oggetto di una istruttoria, anche con l’ausilio dell’advisor finanziario della procedura, e sarà sottoposta alle Autorità competenti. Focus, intanto, questa settimana, sulle possibili sinergie fra la Nuova Alitalia e British Airways, dopo l’analisi fatta da tecnici di Cai, Alitalia e AirOne con Lufthansa la settimana scorsa e con Air France-Klm in quella precedente. L’esito della scelta del partner straniero è atteso per la metà di novembre. Assemblea rovente, («lunga, tesa e complicata» è stata definita dal segretario nazionale dell’Sdl Andrea Cavola), di oltre un migliaio di lavoratori di Alitalia e AirOne a Fiumicino, a cui i rappresentanti
Fabio Berti durante l’assemblea
delle cinque sigle hanno spiegato le ragioni del no alla firma all’accordo del 31 ottobre su contratti e criteri di selezione proposti da Cai. Il fronte ha rischiato di rompersi dopo le contestazioni con fischi e urla contro il presidente dell’Anpav, Massimo Muccioli, che ha lasciato l’assemblea affermando che «è stato organizzato in maniera scientifica un agguato nei confronti del sottoscritto e nei confronti della mia sigla», che conta 580 iscritti fra gli assistenti di volo. «Questa assemblea non è espressione reale della totalità della categoria o del pensiero dei lavoratori, ma è una espressione pilotata». Una versione ridimensionata da Cavola che ha definito «dis-
senso» quello che si è levato dalla mensa di Fiumicino e che ha espresso a Muccioli la solidarietà delle altre sigle presenti. Al presidente dell’Anpav è arrivata solidarietà anche dai sindacati confederali e dall’Ugl. La mozione dell’assemblea prevede anche che siano messe in campo tutte le azioni utili per «il ripristino di corrette relazioni industriali e sindacali con chi rappresenta realmente i voleri dei lavoratori di Alitalia appartenenti alle tre categorie: terra, assistenti di volo e piloti». Inoltre, è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali «di trattare con Cai e il governo per l’ottenimento della massima tutela occupazionale, anche mediante il ricorso ad un esteso part-time». Viene infine «rifiutata ogni forma di stesura dei contratti collettivi di lavoro unilaterale e non condivisa», e, allo stesso tempo, si indica la necessità di «indire frequenti assemblee per aggiornare i lavoratori sulla situazione e per prendere le decisioni conseguenti». L’assemblea dei lavoratori di Alitalia e AirOne chiede anche che la Filt Cgil ritiri la firma al 'lodo Letta' viste le dichiarazioni più volte rilasciate dall leader della confederazione Guglielmo Epifani sul concetto di democrazia e di rappresentanza sindacale. Al termine dell’assemblea il presidente dell’Anpac Fabio Berti ha detto che «la determinazione dell’assemblea è stata nettissima. I lavoratori amano la propria azienda e la vogliono tutelare: non vogliono tutelare solo il proprio lavoro. Chiediamo un atteggiamento più obiettivo ed oggettivo rispetto a ciò che sta avvenendo. Non è ammissibile che il lavoratore non sia tutelato». Giacomo Solis
Questa bimba non ha altro che questo latte materno
Congo, primi aiuti a Rutshuru ma i campi profughi sono vuoti GOMA (CONGO) – È arrivato ieri mattina a Rutshuru, città nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc) caduta da giorni in mano ai ribelli di Laurent Nkunda, il primo convoglio di aiuti umanitari per le centinaia di migliaia di sfollati, fuggiti dai loro villaggi devastati e dati alle fiamme. Ma la distribuzione finora, non è stata avviata, perchè i primi campi profughi raggiunti sono stati trovati vuoti e distrutti. Situazione di stallo dunque, sul fronte degli aiuti umanitari. E situazione di stallo anche sul piano diplomatico. Nkunda, il generale congolese destituito e diventato capo dei ribelli, ha infatti chiesto a tutta voce «negoziati diretti con il governo», ma Kinshasa ha risposto picche. Neanche la minaccia di un assalto alla capitale, che secondo Nkunda «obbligherà questo governo a lasciare il potere», ha sortito alcun effetto. Perchè Kinshasa vuole trattare con tutti i gruppi ribelli, non solo con Nkunda,
Nasce a Milano un giornale italo-arabo FAVORIRE l’integrazione della comunità araba a Milano attraverso lo strumento dell’informazione, e allo stesso tempo aiutare gli italiani a scoprire il mondo dei migranti: è il duplice obiettivo che si pone 'aljarida' (in arabo, 'il giornale'), nuova free press bilingue italo-araba nata nel capoluogo lombardo e che sarà pubblicata con cadenza mensile. Il progetto è stato realizzato dall’associazione Mediterranea grazie al contributo della Provincia di Milano, e nasce dall’iniziativa di un gruppo di mediatori culturali italiani e arabi. «Nu-
Frode di orologi, la “mente” un laureato con un master
Beccati a 200 all’ora sul ponte cleo della redazione – spiega Marco Sergi, arabista e tra i fondatori dell’associazione – sono una decina di volontari tra i 25 e i 29 anni, tutti studenti o ex-studenti del corso universitario di Mediazione culturale di Sesto San Giovanni».
benchè sia quest’ultimo - ha dichiarato il portavoce del governo – ad «aver provocato un disastro umanitario». La maggiore preoccupazione degli operatori umanitari in questo momento è per i profughi: sono infatti deserti e rasi al suolo i campi di sfollati raggiunti ieri nella zona di Rutshuru, occupata dai ribelli congolesi. Quegli stessi campi che di recente ospitavano migliaia di disperati fuggiti dai loro villaggi in seguito alla guerra civile. «Abbiamo visitato tre campi nella zona di Rutshuru – ha dichiarato Sean Rafferty, della Ong (Organizzazione non governativa) britannica Merlin, arrivato a Rutshuru con il convoglio scortato dall’Onu – Pensavamo di trovarci 11.000 persone, ma tutti i campi sono vuoti. Sono stati rasi al suolo. Non c'è più alcuna struttura-ricovero... Siamo molto preoccupati per queste persone. La nostra priorità ora è trovarle per poterle aiutare». Yassir Abdulkl Kareem
UNA gara a folle velocità, in una mattina qualunque, sul Ponte della Libertà a Venezia. Quando hanno scaricato i dati dell’a utovelox i vigili non credevano ai loro occhi. Quattordici auto di lus-
so - Ferrari, Lamborghini, Porsche - pizzicate mentre sfrecciavano tra i 180 e i 209 Km/h. Le auto erano dirette a un raduno per miliardari nel Principato di Monaco. Il fatto risale al 2 ottobre scorso alle ore 11.
PER gli investigatori era il napoletano Mario Manna, 25 anni, incensurato, insospettabile laureato in economia e commercio e con un master in informatica, la 'mente' di un terzetto arrestato dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Bologna per frode ai danni di una gioielleria nel centro del capoluogo emiliano. Sarebbero state proprio le sue conoscenze a permettergli di escogitare una modalità di truffa utilizzata in un’altra decina di colpi messi a segno tra il 2006 e il 2007 in altre zone d’ Italia. Ma alla fine sono state proprio le tracce
informatiche a tradire i malviventi. Manna avrebbe contattato via e-mail la gioielleria 'Fontana' , spacciandosi per un commerciante di preziosi. Per farlo ha aperto una casella di posta intestata a un ignaro avvocato romano.
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Martedì 4 novembre 2008
Il fatto del giorno: camorra, l’attentato ai ragazzini Quei codici violati contro gli adolescenti
È impossibile sfuggire all’educazione mafiosa
Tutti compari per Ciretto e lo zio “che lo sparano”
dall’editoriale di Roberto Ciuni
dal commento di Francesco La Licata
dall’articolo di Marco Imarisio
Cinque adolescenti gambizzati per punizione è notizia che, a memoria dicronista, non ha mai fatto leggere nemmeno la mafia più feroce. È successo nella notte di sabato davanti a un circolo ricreativo (ironia del destino) di Secondigliano, il quartiere periferico di Napoli tormentato dal degrado e dalla criminalità. La notizia sconvolge in sé e sconvolge tanto lo scenario dell’evento – la città dove una volta si retorizzava che “i figli so’ piezz’e core...” – quanto il livello cui sono scivolate le regole d’ingaggio della camorra. Della Secondigliano dei “muschilli”, bambini utilizzati per la consegna delle dosi di droga, si sapeva. [...] Ma fino a ieri sembrava [...] che la punizione di un adolescente non comportazsse oltre la “lezione” a ceffoni. [...]
L’educazione mafiosa si regge sulla certezza della pena, sulla ineluttabilità della punizione. Grandi, piccoli, anziani, donne e bambini: nessuno sfugge al contrappasso pedagogico riservato a tutti quelli che sbagliano. L’educazione mafiosa non ammette remore, non è previsto il rifugio nella clemenza nel caso si debba impartire l’esempio ai più piccoli e, dunque, ai più indifesi. Non esiste ipocrisia più frequentata, nel mondo delle mafie, non v’è regola più disattesa di quella che dovrebbe proteggere donne e bambini dalla violenza degli uomini adulti. [...] Non c’è latitudine che tenga distante l’intransigenza dell’educazione mafiosa. [...]
«Cumpà dammi la sigaretta », «cumpà fammi appicciare». Sono tutti compari per Ciretto. Ogni parola un «cumpà», per superare le barriere, per mascherare con la sfrontatezza una balbuzie adolescenziale, così come gli occhiali a specchio Carrera nascondono lo sguardo anche adesso che è sceso il buio. «Cumpà adesso ti spiego. Stavamo lì, lo vedi? Davanti alla farmacia. Quello è il posto nostro. Ad un certo punto io sono andato a giocare ‘a bolletta. I miei amici sono andati dallo zio e non dovevano perché lo sanno tutti che prima o poi quello lo sparano. Io stavo tornando e ho sentito nu’ bordello. Mi vedi? Ti sembro scemo? L’ho capito subito cos’era, è presto per i botti di Capodanno, no? Correvano tutti, mi sono messo a correre anch’io [...]».
La migliore di ieri
Il debutto in società
Quei piccoli delinquenti a novecento euro al mese
Spari preliminari
dall’articolo di Fulvio Bufi
dall’articolo di Conchita Sannino
dall’articolo di Giuseppe D’Avanzo
Brufoli e sguardo da duri, sfrontatezza e pigiami acquistati al reparto ragazzi dei grandi magazzini. Ne sono rimasti soltanto due in ospedale. Gli altri se ne sono tornati a casa con una medicazione e qualche cerotto già durante la notte. Dieci giorni di prognosi, praticamente niente. Possono pure farsi vedere in giro nel quartiere e mostrare i segni di quello che per loro è come fosse l’entrata in società. Lo spiega uno di quelli ancora ricoverati. «A quelli come noi certe cose possono succedere. Stammo ‘miezo ‘a via, nuje». E bisogna conoscere il napoletano per capire che significa. [...]
“Io mi ricordo solo le botte, gli spari. E tutti i compagni miei che si buttavano a terra”. “E pure io, che sono più grande e grosso di loro, e ci potevo restare in mezzo a quella tarantella, cioè la sparatoria. Io mi sono infilato sotto alle sedie del circolo per non morire per sbaglio. Che poi, è successo tante volte nel mio quartiere, nelle nostre zone”. Venti ore dopo l’agguato di Secondigliano, Vittorio è ricoverato in Ortopedia, secondo piano di un ospedale cittadino. Ha sedici anni e – non fosse per il viso tondo, gli occhi smarriti e l’ingenuità violata – ne dimostrerebbe quattro di più. “Per fortuna mi so-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
La notizia che Licio Gelli, leggi P2, condurrà una trasmissione politica su Odeon tv ha provocato l’indignata reazione di Berlusconi: “E’ uno scandalo, la farò spostare il sabato sera su Rai1! – Alitalia si parte ma senza piloti e assistenti di volo: “Vogliamo una compagnia seria con Air France non questa baracconata”. Le hostess con figli licenziate. Caltagirone: “ La Cai è solida e decollerà. E faremo un sacco di soldi con la nostra cordata. Berlusconi ce l’ha promesso”. Intanto nessuno vuole ridare i 300 milioni allo Stato Italiano. Si fa a scaricabarile. – La Camorra alza il tiro e spara a 5 bambini i quali, come se niente fosse, rispondono con un alzata di spalle: “E’ la nostra prova del sangue”. – Malore in diretta per Andreotti. Si è ripreso. Vabbè. Sarà per la prossima volta. – Intervistata Valeria Marini che ci svela finalmente come a fatto a farsi scopare da quella mortadella di Cecchi Gori x dieci anni: “Lo chiamavo Duracell”. – La Telecom aumenta la bolletta di 2,77 euro. Da 12,14 euro al mese a 13,40 + Iva. – Caro spaghetti. La pasta è rincarata del 32% in un anno. – Parte anche la tv di D’Alema , la “Red Tv” in diretta concorrenza con quella di Veltroni “Youdem”. Si fanno i dispetti a vicenda questi due cretini. – I radicali dicono “no” al referendum contro la Gelmini proposto da Walter.
Che è tra l’altro inammissibile perché molte delle leggi sono nella Finanziaria e quindi non referendabili. Pannella e la Bonino si sfanculano che è una bellezza. – Tv. Netta crisi di ascolti per la Dandini con il sempiterno“Parla con me”. Il passaggio da settimanale a quotidiano ha annacquato il tutto e sono troppo politicamente di parte. Ci sono la Dandini e i suoi fedeli di sinistra, dall’altra tutti i cattivi. Troppo facile e alla fine fastidioso. E poi i comici non fanno ridere e lei è sempre più supponente. – Scuola. Più tempo passa e più mi rendo conto che la Gelmini non ha tutti i torti. Comunque adesso anche il Vaticano protesta per i tagli alle scuole private. – Proposta alla Camera per far tornare il reato di “oltraggio a pubblico ufficiale”, abolito nel 1999. Da sei mesi a due anni di carcere (?!?). – Congo. Un milione e mezzo di poveracci senza cibo e acqua in una guerra dove si mescolano miniere e odio etnico. Ormai tutta la fascia al confine con il Ruanda è occupata da i ribelli Tutsi. – Pendolari in rivolta contro le Ferrovie per l’ennesimo aumento. Eurostar proibitivi. – Posso dire che a un Presidente degli Stati Uniti di colore non ci ho mai creduto? Ma stiamo a vedere. – Formula Uno. Vince Hamilton (e se lo merita), ma la sceneggiata all’ultimo giro di Glock è stata veramente da ridere.
no fratturato solo il piede. Ma chi lo sa chi erano, che volevano, i killer. Io mica me la faccio con loro, io montavo i lampadari, lavoravo. Ora no, ora sto senza nessun lavoro”. È il sorriso forzato, l’ottimismo mesto dei bambini troppo grandi, di tutte le Gomorra del sud. [...] Li utilizzano, li manipolano, li coprono di abiti firmati e di stipendi che partono anche dai 900 euro al mese per un semplice ruolo di vedetta part-time. E poi li trasformano. Spesso, sottolinea la pm Castaldi, “sotto due uniche categorie: assassini. O cadaveri”. Ci sono casi giudiziari importanti a dimostrarlo. E ci sono vicende inquietanti che continuano a raccontarlo ogni giorno. [...]
Giannelli sul Corriere
Se avessero voluto ucciderli davvero quei ragazzini – dai dodici ai sedici anni – non avrebbero avuto alcun problema a farlo davvero. In quattro entrano in una sala giochi, con la testa infilata in un casco integrale, sparano all’impazzata trenta colpi. Gli adolescenti che sono lì a giocare, si nascondono dove possono, sotto i tavoli. La fanno franca, senza grandi danni (il più grave guarirà in un mese). I quattro che sparano, secondo gli investigatori, hanno voluto soltanto dare “un avvertimento” al gestore del locale. Un piccolo episodio di “bassa camorra”, a quanto pare. [...]
Lo sceneggiatore di Gomorra: “Galassia anarchica” dall’intervista di Giusi Fasano
«Perché Gomorra ha fotografato così bene la situazione?». Perché? «Perché vivendoci in mezzo le cose le vedi da un palmo di naso. I ragazzini di quest’agguato sono come Totò, seguono la strada di Marco e Ciro... Era cinema ma noi abbiamo raccontato la realtà. Sono gli altri, lontano da Secondigliano, da Castelvolturno, quelli che non sanno nemmeno dov’è Scampia... sono loro che non vedono niente e pensano che sia una caricatura». E invece no, giura Maurizio Braucci, scrittore e sceneggiatore del film di Matteo Garrone tratto dal bestseller di Roberto Saviano. Non è finzione. D’accordo,
la camorra assolda anche giovanissimi. Ma un agguato contro ragazzini di 12-13 anni è un passo più in là. Non era mai successo. «Non è successo perché non c’è mai stato, come in questi ultimi anni, un numero così spaventoso di bande di adolescenti a spacciare e a farsi la guerra fra loro». Sta parlando di Secondigliano? «Non solo. Parlo di Napoli e della sua cintura metropolitana. È pieno di ragazzini che stanno in piedi a cocaina e crack. Sono consumatori e spacciatori nello stesso tempo, spesso tossicodipendenti, sempre più violenti. Molti conoscono soltanto la miseria nera e non hanno nulla da perdere. Con queste condizioni di base ci
La fotografia Napoli, il circolo ricreativo luogo dell’attentato (Ansa)
vuole poco ad arrivare a un assalto come quello di ieri notte». Sparare addosso a poco più che bambini: si può parlare di una violazione del «codice d’onore» dei camorristi? «Non esiste un’etica della camorra, sennò non avremmo donne uccise perché fidanzate con uno del clan avversario. E poi in questo caso boss e codici d’onore non c’entrano». Perché no? «La camorra, tranne i Casalesi e pochi altri casi, ha una struttura anarchica: una galassia di gruppi in lotta l’un l’altro. Il fatto è che l’età dei componenti delle bande è calata moltissimo. È un’emergenza ma nessuno lo capisce. [...]» La sesta colonna di Francesco Zardo
Sarebbe positivo se qualcuno, di fronte a un episodio di normale anormalità camorristica, cercasse di andare oltre le mafie e le camorre e le “gomorre” cercando di restituire un’identità malefica al crimine in sé, e un’identità criminale spoglia di un trucco e un’etichetta che – se amplificate, anche da cinema e romanzi – rischiano addirittura di definire come altro una realtà di squallore e miseria, di definire “circolo ricreativo” una bisca e di mostrare la delinquenza giovanile come parte di un contesto avulso da un’Italia interamente inquinata. Sono la povertà e l’ignoranza i nemici da combattere per estirpare il germe della malavita da ragazzi che, fra le cose che accadono nel mondo, sono raggiunti a malapena dalle imprese di Lavezzi e Kakà. L’antibiotico non sta a Secondigliano, ma nei luoghi della politica. Anche della scuola, per dirne una.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Valeria Marini ha deciso: fra un po’ entrerà in politica Il collasso della borsa Ma con chi? “Berlusconi, Bertinotti, Casini o Veltroni” che colpisce i più poveri dall’intervista di Claudio Sabelli Fioretti
È una delle protagoniste del jet set, del mondo dello spettacolo, della moda, del business. Le manca solo il grande salto, secondo le abitudini di oggi. La politica. Valeria Marini ministro? Perché escluderlo? Andiamo a sentire com’è la situazione. Valeria... la politica... «Mi piacerebbe. Sì, sì... in futuro. Con un programma ben preciso, un partito giusto che abbia un programma per le donne». Coraggio allora. «Non sono ancora pronta. Prima mi devo preparare, ho bisogno di anni di studio. La politica non si inventa così, da un giorno all’altro». Comunque lo faresti... «Sì, sì. E’ uno dei miei progetti di vita. Lo voglio fare». Quando? «Fra cinque anni». Le donne stanno diventando protagoniste. La Meloni, la Prestigiacomo, la Carfagna, la Gelmini, la Santanché. «A me piace molto la Presti-
Valeria Marini, testimonial di una marca di scooter
giacomo. Mi piace anche Alessandra Mussolini. È una persona verace, di temperamento». Donne volitive. «Anche Anna Finocchiaro. E’ dura ma coerente». Che cosa è importante in politica? Il decisionismo? La coerenza? «Comunicare, far capire quello che stai dicendo, il tuo messaggio, cosa vuoi fare, dove vuoi arrivare. Invece si vedono solo dei voltafaccia pazze-
schi». Esempio? «Bertinotti». Il voltafaccia di Bertinotti? «Quello che hanno fatto a Bertinotti. Se c’è una persona che veramente sa di politica ed ha una cultura fuori dal comune è lui». Non ha preso i voti... «È pazzesco». È la democrazia. «Eh no... non ci si è capito proprio niente. Con le divisioni dei partiti...».
dall’articolo di Alessandro Trocino
«Eccomi qua, certo che sto bene, cosa credeva?». Giulio Andreotti risponde con voce squillante da casa. Sono passati pochi minuti da quel vuoto improvviso che lo ha visto ammutolire durante «Questa domenica », contenitore tv di Canale 5, nel quale era ospite ieri. Ma che è successo? «Cosa vuole, sono i contrattempi dell’età: lo sa che il 14 gennaio compio 90 anni?». Tutto avviene alle 18.20. La lunga intervista, forse troppo lunga, volge al termine. Paola Perego chiede: «Senatore, quale futuro si augura per i nostri bambini? ». An-
Andreotti, malore in tv e si riprende: “Sto bene” dreotti curvo leggermente in avanti, fissa il vuoto, la testa rivolta di sbieco verso l’alto, il sorriso paralizzato in un ghigno di sofferenza. La Perego ripete la domanda. Silenzio. Lei si sporge in avanti: «Presidente». Silenzio. «Presidente». Parte la pubblicità. Dopo gli spot ecco la Perego con Andreotti: «C’è stata un’interruzione un po’ brusca. Chiaramente per via della
pubblicità: chiacchierando ce n’eravamo dimenticati». Standing ovation. Andreotti scherza: «Sono contento perché mi avete messo non tra due ladroni ma tra due bellissime ragazze». Un lieve malore, un blackout, un’assenza. Forse solo un calo di pressione, anche se qualcuno in quel momento ha temuto qualcosa di più serio. Andreotti non si sottrae
Anche tu dai la colpa a Veltroni che ha voluto correre da solo? «Non do le colpe a nessuno. Dico che è assurdo che una persona dello spessore di Bertinotti oggi non faccia parte almeno dell’opposizione». Tu per chi hai votato? «Per Berlusconi, non lo nascondo». Ma una volta non votavi per Bertinotti? «Sì. Una volta». E adesso lo hai mollato. Anche tu. «In realtà ho dato un voto a Berlusconi ed uno a Bertinotti». La Gelmini, così dura, così volitiva, così decisivista... La scuola, il grembiulino, il voto di condotta, il maestro unico... «Questa cosa non l’ho seguita, ti direi una cosa per un’altra. Mi piace abbastanza la Carfagna. È abbastanza decisa, sa quello che vuole, acquisterà credibilità». [...] E allora dimmi i tre uomini con i quali andresti a fare un partito... «Berlusconi, Bertinotti... e Casini... e Veltroni...». [...]
agli sforzi. Stasera è atteso al «Processo» di Biscardi. A «Venerabile Italia» non parteciperà, ma solo per evitare l’imbarazzante vicinanza con Licio Gelli. E dire che durante «Questa domenica», Andreotti era stato brillante come sempre. [...] Bossi: «Ce l’ha sempre con Roma, c’ha un po’ scocciato». Veltroni: «Bravo, un comunista che si è imborghesito». Se stesso: «Non sono un angioletto, ma vere mascalzonate non ne ho mai fatte». La Perego ci prova: «Ci suggerisce un nuovo Andreotti? ». Lui, imperturbabile: «Me la rifaccia tra 5 anni».?Poi la suspence. E il «divo Giulio » che si riprende la scena.
dall’articolo di Mikhail Gorbaciov
Man mano che la crisi finanziaria globale diventa sempre più profonda, diventa chiaro che il collasso della Borsa ha colpito non solo i ricchi - il cui tenore di vita probabilmente non ne verrà affetto - ma anche milioni di persone comuni che hanno affidato i risparmi della loro vita ai mercati. Questa crisi finanziaria appare solo la prima fase di una crisi più vasta dell’economia che potrebbe essere la peggiore dalla Grande Depressione degli Anni 30. Questa crisi non è nata dal nulla. Avvertimenti erano venuti da diverse parti, inclusi gli economisti, non soggetti normalmente alla tentazione di nutrire inutili ottimismi. Cautela è stata raccomandata anche dai veterani della politica mondiale della Commissione Trilaterale e del World Political Forum, preoccupati nell’osservare i mercati finanziari diventare una bolla pericolosa, con un legame scarso o addirittura nullo con i flussi reali di beni e servizi. Tutti questi avvertimenti sono rimasti inascoltati. Nei prossimi mesi l’avidità e l’irresponsabilità dei pochi colpirà tutti noi. Nessun Paese e nessun settore riusciranno a sfuggire alla crisi. Il modello economico radicato nei primi Anni 80, basato sulla massimizzazione dei profitti grazie all’abolizione della regolazione necessaria a proteggere gli interessi della società nel suo insieme, sta tramontando. Per decenni ci siamo sentiti ripetere che questo modello avrebbe portato benefici a tutti, e che «l’alta marea finisce col sollevare tutte le barche». Ma le statistiche dicono che non è stato così. La crescita economica degli ultimi decenni - assai modesta se paragonata a quella degli Anni 50-60 - ha beneficiato in modo
sproporzionato i membri più ricchi della società. Il tenore di vita della classe media è invece fermo, e la voragine tra i ricchi e i poveri è aumentata perfino nei Paesi economicamente più sviluppati. Il sistema è stato reso ancora più precario dai prestiti irresponsabili sostenuti da complessi strumenti derivati, che alla fine si sono rivelati complicate piramidi finanziarie. Perfino la maggior parte degli economisti e dei bancari non riesce a spiegare come funzionano. A beneficiare maggiormente di questi schemi sono stati i loro inventori. Di tutti i fatti venuti alla luce nelle ultime settimane, uno mi ha colpito in particolare. L’anno scorso le maggiori banche d’investimento americane hanno pagato, secondo alcune stime, 38 miliardi di dollari di bonus. Suddividendo questa somma per i numeri della loro forza lavoro viene fuori la cifra di 200 mila dollari per persona: quattro volte più del reddito di una famiglia americana media! In più c’erano i «paracadute dorati», i pacchetti di buonuscita multimilionari pagati ai dirigenti delle banche che sono crollate o sono state salvate dal governo. Questo è il risultato: capitalismo tagliagola per la maggioranza e «socialismo» degli aiuti governativi per coloro che sono già ricchi. Fra tre o quattro anni, quando ci saremo lasciati alle spalle la fase acuta della crisi, queste stesse persone ci diranno che il capitalismo più «crudo» funziona meglio e dovremmo lasciarli liberi da ogni costrizione. Fino alla prossima crisi ancora più devastante? [...] Il concetto di uno sviluppo sostenibile per le generazioni future è stato soppiantato dall’idea del libero commercio come panacea per tutti i problemi. [...]
Sport: fra le righe e sopra le righe Il Milan è da solo in testa Ancelotti è l’uomo in più
Formula uno, è Hamilton il campione con Massa che vince ma resta beffato
Traffico al vertice
dal commento di Mario Sconcerti
dal commento di Chiara Zucchelli
dal “punto” di Roberto Beccantini
Il Milan in testa alla classifica da solo è una novità solare che arriva in fondo a una rincorsa straordinaria e a una partita avventurosa. È stato gratificato di un rigore molto difficile da dare, a conferma del buon momento della squadra con gli astri arbitrali, ma Kakà ha ripagato l’ingiustizia sbagliando tutto. Alla fine la partita è saltata per una deviazione di Denis nella propria porta, uno stacco da bomber alla rovescia, il segno che la fortuna aveva deciso così. Da un tempo il Napoli era in 10 per l’espulsione di Maggio, pesante ma difficile da contestare. Due ammonizioni abbastanza chiare. Il Napoli ha smesso di giocare alla pari da quel momento. Prima ci aveva provato e ci era quasi riuscito. Così adesso il Milan torna in testa da solo. Non succedeva dal maggio di 4 anni fa quando vinse a Brescia e partì verso lo scudetto. Non è una squadra perfetta né è chiaro cosa possa succedere adesso. Ormai si giudica partita dopo partita. Il Milan ha un suo sconnesso equilibrio frutto di esperienza, qualità e abitudine alle grandi partite. In un campionato che cerca novità, è l’unica vera forza a dare seguito a una storia, ad avere continuità. Mentre l’Inter cerca una specie di rifondazione e la Juve una ribellione che i mezzi tecnici ostacolano, il Milan rimane se stesso. S’infervora anzi dentro i paradossi, nel suo grande circo di figurine. Shevchenko è già in tribuna e Ronaldinho gioca spesso a nascondersi, ma il complesso resiste, anzi avanza. L’impressione è che il Milan sia la squadra meglio guidata, che il valore aggiunto sia adesso Ancelotti, la sua calma, la sua esperienza molto italiana, la sua capacità di tenere insieme [...] un gruppo quasi babilonesco. Il Napoli resta in scia. Non è stato respinto, solo limitato e fortunosamente battuto. Ma gli è mancato qualcosa anche al completo. Forse è stato colpito duro Hamsik troppo presto. Forse Denis non ha avuto modo di entrare in partita e l’eccezionalità di Lavezzi si è beata troppo di se stessa. La storia comunque continua, anzi si afferma. Il Napoli resta a pieno merito in zona Champions. È in compenso vero che quella di Reggio è stata una buona Inter. Sbagliata ma buona. Il 4-2-4 funziona finché si tiene il pallone e si ha voglia di vincere. Quando hanno il pallone gli altri è un tormento. [...]
Massa vince in Brasile, a casa sua, ma perde il Mondiale alla terz’ultima curva. "Tutto è trascinato dal vento. Canta e racconta la pioggia", scriveva Pablo Neruda. E la pioggia che cade su Interlagos è la perfetta sposa della giornata più amara per la Ferrari e per i suoi tifosi, per chi è in Brasile (colorato, vivo, triste) e per chi a casa è incollato davanti alla tv. Ma è anche, e soprattutto, la sposa perfetta delle lacrime che rigano il volto di Felipe Massa, campione del Mondo dopo 11 giri, ieri (lui primo, Hamilton settimo) e dopo 70 giri e mezzo e un po’di più. Perché quando mancava meno di mezzo giro alla fine, quando appena tre curve dividevano l’inglesino terribile dall’ennesima delusione, è successo quello che non ti aspetti e che invece dovevi aspettarti. Se Massa vince e Hamilton arriva quinto, il titolo è suo. Massa vince, Hamilton arriva quinto. Appunto. Superando, a tre curve dal traguardo, tale Timo Glock. Si festeggia, nel suo box, con la fidanzata in rosso vestita che esulta e piange. Ma mai quanto tutti quelli della Fer-
[...] Sei squadre in quattro punti. È rientrata anche la Juventus, rimbalzata da due sconfitte a tre vittorie. Il calcio più frizzante l’hanno servito Udinese e Genoa, società geneticamente da zona Uefa. In questi casi, si suole dire che il campionato cerca padrone. Sotto sotto, l’ha trovato. Sono due: Milan e Inter Come era nei voti. E domenica, InterUdinese. Certo, nessuno ha il piglio e il ghigno della Juventus capelliana o dell’ultima Inter. Si tratta a ogni partita, sono pochi i pugni sul tavolo, come documenta, già dalla sesta giornata, l’assenza di squadre imbattute. Togli Gilardino alla Fiorentina e il fatturato precipita, zero gol in due gare. La più continua era l’Inter. Il passaggio da Mancini a Mourinho ha condizionato il decollo. Della Roma si sono perse le tracce. Mercato sbagliato, infortuni, Spalletti prigioniero di un «segno», il 4-2-3-1. Totti non aveva sin qui risolto i problemi dell’attacco: li aveva mascherati. Spalletti voleva un traliccio. Non aveva tutti i torti. Vallo a spiegare ai talebani di Trigoria. [...]
Lewis Hamilton, campione del mondo di Formula uno
rari, che esultano come pazzi per il titolo più bello e invece, dopo un’occhiata al monitor, capiscono che l’unica corona che andrà a Maranello è quella per i costruttori. Sempre di Mondiale si tratta. Vallo a dire a Massa. [...] L’inglese [...] comincia l’ultimo giro in sesta posizione: l’incubo di una nuova beffa si materializza, Massa per qualche secondo è in paradiso e taglia il traguardo col boato della torcida che lo accompagna. Piange. Ha vinto. Hamilton è con le spalle al muro, ma trova negli ultimi metri la forza per superare la Toyota di Glock: è quinto. Gli basta. Ripiange Massa. Ha
perso. «Ho fatto il massimo spiegherà dopo - e sono orgoglioso del risultato mio e della squadra. Io so come vincere, ma anche come perdere». Sorride, invece, il più giovane campione del Mondo di Formula 1 (succede ad Alonso, secondo ieri, con 23 anni e 8 mesi) e rivela «di non riuscire neanche a respirare». Black power, si direbbe, con Obama che si prepara a conquistare l’America. «I have a dream», diceva qualcuno. Ieri qualcuno ha conquistato il suo, di sogno. A qualcun altro, invece, è stato rubato. Tutto è trascinato dal vento, ma la pioggia, a Interlagos, non canta più.
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Primo piano
Martedì 4 novembre 2008
Le elezioni Usa Ultimi comizi, poi in volo a Chicago L’annuncio della morte della nonna per un cancro: «Una donna eccezionale»
Obama: «Ora si cambia» Bagno di folla negli Stati che quattro anni fa scelsero Bush, considerati inconquistabili di MARCO BARDAZZI CHICAGO – E' stata una lunghissima marcia, partita nello scetticismo generale e passata attraverso le montagne russe dello scontro con Hillary Clinton. Per Obama ora è arrivato il momento di passare il testimone agli elettori. «Ho fatto tutto quello che potevo – ha detto il candidato dei democratici – ora tocca alla gente. America, in questo momento che segnerà la storia, possiamo finalmente dare al Paese il cambiamento di cui ha bisogno». Un’ultima raffica di bagni di folla con gli elettori in Stati che quattro anni fa scelsero Bush, poi per Obama è venuta finalmente l’ora di puntare l’aereo verso Chicago, per andare a votare nella città che lo ha adottato negli anni Ottanta e prepararsi a una possibile festa stanotte in un parco cittadino. Non prima però di aver compiuto un ultimo blitz nel giorno del voto nel vicino Indiana. È uno Stato simbolo del possibile sconvolgimento della mappa politica dell’America che può arrivare nell’Election Day: l’Indiana non sceglie un democratico dal 1964, quattro anni fa i repubblicani lo vinsero con il 20% di vantaggio, ma ora potrebbe diventare 'blu’, il colore dei democratici. Gli strateghi democratici hanno evita-
to come in passato di concentrarsi solo sugli Stati-chiave che possono permettere a Obama di raggiungere la quota di 270 'voti elettorali’ necessari per vincere. Uno dei maggiori punti di forza della campagna elettorale di Obama è stata invece la capacità di attaccare gli avversari su scala nazionale, in ogni Stato, con una potenza di fuoco alimentata dall’entusiasmo dei volontari e dalla mole senza precedenti di soldi raccolti dal candidato (il suo bilancio finale potrebbe superare i
Barack Obama e Bruce Springsteen durante la tappa a Cleveland
700 milioni di dollari). Anche nell’ultimo giorno di campagna elettorale, Obama si è concentrato in Stati – Florida, North Carolina e Virginia – che sembravano impossibili da vincere per i democratici fino a poco tempo fa, e nei quali invece il senatore di Chicago è arrivato all’appuntamento del voto in vantaggio nei sondaggi. «Dopo decenni di scelte sbagliate a Washington, otto anni di decisioni politiche fallimentari da parte di George Bush, e 21 mesi di una cam-
pagna che si è portato dalla costa rocciosa del Maine al sole della California, siamo a un giorno di distanza dal cambiamento in America», ha detto Obama a Jacksonville in Florida, ripetuto in North Carolina e gridato a tarda sera, nel comizio conclusivo a Manassas, in Virginia. Poi la triste notizia. La nonna di Barack Obama, Madelyn Dunham, con cui il senatore ha vissuto per diversi anni da ragazzo alle Hawaii, è morta all’età di 86 anni: lo ha annunciato lo stesso candidato democrati-
co alla Casa Bianca che nei giorni scorsi aveva interrotto la sua campagna per andare a trovarla a Honolulu. La nonna di Obama, alla quale il senatore era molto legato, è morta di cancro a poche ore dalla probabile elezione del nipote a presidente degli Stati Uniti. In una comunicato congiunto con la sorella Maya SoetoroNg, Obama afferma che « è morta in pace dopo una battaglia contro il cancro. Era la pietra angolare della nostra famiglia, una donna eccezionale, di grande forza e umiltà».
IN TV
La lunga notte nelle case degli italiani ROMA – Speciali fiume per Porta a Porta e Matrix, Lineanotte del Tg3 da New York, una maratona di oltre 24 ore per Sky Tg24, una lunga notte elettorale su La7: le Tv italiane si mobilitano per seguire le ultime ore della corsa di Barack Obama e John McCain verso la Casa Bianca. Ecco una mappa delle principali trasmissioni. RAI – Oggi su Raiuno Bruno Vespa condurrà lo Speciale Porta a Porta, oltre 6 ore in diretta dalle 23:45. Sempre oggi su Tg2.it, alle 10:15 su Raidue, le analisi finali in diretta poco prima del voto e mercoledì 5, alle 10, in diretta da New York e Chicago, i commenti di giornalisti, opinionisti e politici. Il 6 novembre, sempre su Raidue, ampia analisi e consuntivo ad Annozero di Michele Santoro. Anche Raitre sarà in pista per l’Election Day con Antonio Di Bella alla guida del Tg3 Linea Notte da New York oggi e il 5 e con Maurizio Mannoni da Roma. In particolare, domani lo Speciale Tg3 an-
drà in onda dalle 11:40 alle 12:50 dallo studio di Milano del Tg3 e da New York, dove ci sarà Di Bella. Collegamenti con i comitati elettorali di Obama e McCain, con Giulio Anselmi, Ferruccio De Bortoli, con le sedi di Pechino, Bruxelles, Teheran, Londra, Parigi e con il Paese di Obama in Kenia. La sera di domani Speciale Tg3 sui risultati. Su Rainews 24 collegamenti continui dalle 2 alle 7:30 di oggi e dalle 8 alle 8:15 di domani. Previsioni, proiezioni e approfondimenti anche su Radio1, dalle 6:13 di domani, con aggiornamenti nelle edizioni del Gr1 e notizie su Gr2 e Gr3. Spazio ancora a collegamenti in diretta tutti i giorni a Unomattina; uno Speciale Tg1, domani alle 16:15; un ampio riepilogo sulla corsa alla Casa Bianca a Tv7, condotto da Gianni Riotta, il 7 novembre alle 23:15; commenti e interviste a XXI secolo, la rubrica in onda dopo l’1 di notte oggi e il 10. MEDIASET – Dalle 23:30 di oggi fino alla proclama-
zione del nuovo presidente, Mediaset scende in campo con Tg5, Studio Aperto, Tg4, Matrix, Tgcom e Mediavideo. Oggi speciale Matrix, in collaborazione con il Tg5, dalle 23:25 alle 6 di domani. Domani saranno dedicate al voto tre edizioni del Tg4 (alle 8 una straordinaria, poi quella dalle 13:30 alle 14 e ancora dalle 18:55 alle 19:45); gli spazi informativi di Mattino Cinque, dalle 8:40. Giovedì 6 speciale Studio Aperto in seconda serata. Anche TgCom e Mediavideo (dalla pagina 180) seguiranno l’evento in tempo reale. LA7 – Oggi edizione speciale di un’ora per Otto e mezzo, alle 20:30, seguita dal docufilm Fahrenheit 9/11 di Michael Moore. Dalla mezzanotte al via una maratona di dieci ore con lo speciale 'And the winner is...', con ospiti in studio e collegamenti con i quartier generali di Obama e McCain. Domani, dalle 5, collegamenti in diretta con la Cnn; dalle 6:30, speciale condotto dal direttore del Tg Antonello Piroso con rassegna stampa, collegamenti in diretta dagli Usa e dibattito. In serata a Otto e mezzo un’ora di approfondimento sul voto.
di OTTAVIO ROSSANI GLI ultimi sondaggi attribuiscono a Barack Obama un vantaggio di circa dieci punti percentuali. Non sappiamo se tutte le rilevazioni sono attendibili. Ma dalle notizie che arrivano dagli Usa questa volta alla Casa Bianca dovrebbe arrivare il figlio meticcio dell'Afroamerica, Barack Obama. Oggi è l'election day. Domani mattina si avranno le prime proiezioni. Ma possiamo già dire, con un azzardo, che Obama sarà eletto. Diverse sono le motivazioni di questo “radicale” cambiamento. 1) Gli Usa manifestano una grande sfiducia dopo otto anni di presidenza Bush jr, che si sono caratterizzati per la guerra contro l'Iraq. La gente è stanca di aspettarne la fine, vittoria o no. E soprattutto è stanca della finzione: apparentemente nemmeno gli Usa sono in guerra, mimetizzati nella forza multinazionale di pace. In realtà, tutti i contingenti coinvolti nell'operazione vivono una guerra dura,
SE BARACK VINCERA’ estenuante, devastante. 2) Il partito repubblicano ha perso credibilità per le menzogne che in questi anni il governo di Bush ha raccontato agli Stati Uniti e al mondo. Quindi McCain è partito già in difficoltà, poi durante la campagna elettorale si è ripreso, ha saputo approfittare di alcuni elementi, come l'ultimo uragano in Florida, per cui ha rinviato la convention, e la scelta di Sarah Palin come candidata vicepresidente. Senonché, dopo un po', queste stesse cose si sono rivoltate contro e hanno ottenuto l'effetto contrario, cioè perdita di consensi. Per quanto riguarda l'uragano è apparso strumentale il suo viaggio a New Orleans. La giovane governatrice dell'Alaska poi è stata un vero boomerang, per i suoi estremismi e per l'insicurezza
dimostrata in molte occasioni, soprattutto per la sua irascibilità. 3) Per Obama c'è stato un crescendo continuo. Obama è il nuovo, moderato ma solidale verso i ceti deboli; è la fine della guerra in Iraq, è anche l'inversione di tendenza dell'economia finora a rotoli. McCain non può non ancorarsi a criteri di libero mercato senza regolamentazione. Obama non rinnega la libertà di mercato, ma rivendica la necessità di redistribuire la ricchezza tra tutti. 4) Tra il 72enne McCain e il 48enne Obama, la gente preferisce quest'ultimo - almeno così sembra - in quanto giovane e forte. Il rivale invece è già malato e il rischio che la Palin irruente e poco fredda (nonostante arrivi dall'Alaska) possa sostituirlo alla Casa Bianca in caso di morte durante il
mandato allarma troppo. È già tutto deciso, quindi? Ancora no, ovviamente. Credo che bisogna tenersi a portata di mano il libretto Yes, we can. Il nuovo sogno americano (Donzelli, 2008, pagg. 158, Euro 14) e verificare - in caso di vittoria di Obama - giorno per giorno se come Presidente saprà essere coerente con le idee espresse per candidarsi. «Io voglio vincere la prossima battaglia per avere giustizia e uguali opportunità per tutti. Voglio vincere la prossima battaglia per avere scuole migliori, lavori migliori, e l'assistenza sanitaria per tutti. Voglio assumere insieme a voi l'impegno di perfezionare la nostra unione, e di costruire un'America migliore»: con queste parole Obama nel febbraio 2007 terminava il discorso per la sua
candidatura. C'è anche un altro libro che vale la pensa leggere per verificare se poi le speranze accese da Obama saranno deluse. Il libro scritto da lui stesso: L'audacia della speranza (Bur, 2008, pagg. 367, Euro 10), in cui racconta momenti della sua vita pubblica e privata, ma in cui anche disegna il progetto di un Paese rinnovato in tutti i campi, nel rispetto dei diritti, nell'impegno contro il terrorismo, per l'ampliamento delle libertà, per la fine dei conflitti pretestuosi, per la socialità, per la prevenzione, per la sicurezza. L'aspetto più dirompente, comunque, di un'eventuale presidenza Obama sarà il “colore”. Un colored per la prima volta alla Casa Bianca per molti americani sarà
Primo piano
Martedì 4 novembre 2008
Duello fra i due candidati, senza fidarsi troppo dei sondaggi
I REPUBBLICANI
Una battaglia frenetica con qualche colpo basso
Il tour de force di McCain «Pronto a combattere» Ma ci credono in pochi
di VITTORIO DELL'UVA CHICAGO - La consacrazione di Barack Obama - se davvero tra qualche ora ci sarà - potrebbe avvenire in un luogo in cui ha già svoltato la storia. Grant park, a Chicago, fu teatro all'inizio degli anni Settanta di una delle grandi manifestazioni contro la guerra in Vietnam di cui l'America conserva il ricordo. Poco meno di quaranta anni più tardi un'altra folla ed un'altra generazione sarebbero chiamate a salutare con l'elezione del primo presidente dalla pelle scura, lo sgretolarsi di una delle incostrazioni più tenaci che, sul Paese, abbiano pesato da sempre. Lo spoglio dirà se davvero si è aperta la stagione post-razziale. Ma già la scossa c'è stata. Non si sa per voglia di cambiamento o per paura è finito il letargo di parte del corpo elettorale politicamente distratto. Oltre 151 milioni di americani si sono iscritti a votare con un incremento che supera dell'8 per cento l'ultima consultazione presidenziale. Nemmeno quando fu concesso per la prima volta il voto alle donne si raggiunse la percen-
un trauma mentre per altri sarà finalmente il segnale che gli Usa, al di là di tutti gli errori fin qui commessi, soprattutto per voler esportare con la forza la democrazia, è comunque il paese veramente più democrativo, dove possono affermarsi i diritti personali al di là di ogni resistenza ideologica o razziale. Già solo questo sarebbe rivoluzionario per gli Usa e per tutto il mondo. E si sono già visti in azione oppositori di tale visione del mondo: i neonazisti arrestati dall'Fbi stanno a indicare che il pericolo di resistenze anche armate a un programma sociale condotto da un uomo di colore esiste, è concreto, e può venire da qualsiasi gruppo conservatore ed estremista. «Non ho paura», ha detto Obama. Ma il rischio che si ripeta qualcosa di già visto, esiste veramente. Se gli Usa sono maturi per il grande salto, questo influenzerà positivamente tutto il mondo, più di qualsiasi guerra per l'esportazione della democrazia.
John McCain nel New Hampshire
tuale da record che si preannuncia. Molti, un americano su tre, alle urne ci sono già andati nei giorni in cui è stato reso possibile il voto anticipato. Gli altri si metteranno in fila già all'alba quando in Italia sarà pomeriggio. A dar retta ai sondaggi i giochi sembrano fatti. Obama sarebbe al sicuro dall'alto di un vantaggio su McCain che oscilla tra i sette e i dieci punti. Ma soprattutto avrebbe ampiamente superato almeno del'11 per cento la soglia dei duecentosettanta grandi elettori che stando al meccanismo elettorale americano spalancando le porte della Casa Bianca. Anche a fronte di margini di errore molto alti il candidato democratico dovrebbe sentirsi al sicuro. La tentazione di brindare in anticipo è, comunque, tenuta accuratamente lontana. «Temiamo i bugiardi che rispondono alle domande dei sondaggisti. Nel 2004 persino gli exit pool davano Kerry in vantaggio e poi abbiamo visto come è finita» dicono uomini dello staff di Barack Obama insediati in una sala del Regent Hayatt hotel di Chicago. Ma più che l'agguato sempre possibile dell'inossidabile America profonda li inchioda alla prudenza, al di là di ogni limite, la portata della svolta epocale che si profila. Le tv che scandisono il tempo che manca all'apertura dei seggi trasmettono insieme entusiasmi, promesse e veleni di un duello a distanza che si sviluppa via etere. Mc Cain e Obama hanno trotterellato nei cieli spostandosi da uno Stato all'altro per fare in modo che venissero ripresi i bagni di folla. Colpi bassi non sono mancati, sulla guerra,
sull'economie e sulle tasse. La battaglia delle facce feroci, che qualche consenso ancora può dare, ha visto più determinati e vincenti i danarosi supporter repubblicani impegnati ad affondare le mani nella melma dei luoghi comuni e non solo. Persino la sacralità di una strage è stata violata. «Non permettete ad Obama di distruggere l'America» recitava una voce preoccupata e suadente mentre scorrevano sugli schermi le immagini del crollo delle Torri gemelle. Nè sono stati risparmiati i richiami a presunte amicizie pericolose di Obama con terroristi veri e presunti e alla sua volontà, di socialista travestito da moderato, di colpire i ceti più abbienti. Le repliche, quasi in diretta, non si sono fatte troppo aspettare. «Dovremo al più presto chiudere i conti con Osama Bin Laden e Al Qaida anche uccidendo» è uno degli impegni prioritari richiamati da Obama che su questo tema avverte di dover innalzare quanti più scudi posssibili. Ulteriori frenesie elettorali ancora si annunciano apettando l'election night che terrà sveglia l'America. McCain vuole che la buona notizia, semmai ci sarà, lo raggiunga nella Washington del potere. Obama, dopo un ultimo raduno in Indiana torna alla sua casa di Chicago a due piani sulle cui modalità di acquisto gli hanno fatto a lungo le pulci. E' già protetta come un fortino. La lascerà alle dieci di sera per raggiungere Grant Park dove lo attenderà in ogni caso l'abbraccio di un milione di fans che aspettano soltanto di gridare che l'America non è più quella, controversa e appannata, di Bush.
di EMANUELE RICCARDI NEW YORK – Per fare due comizi supplementari in Colorado e in New Mexico, prima di aspettare, stasera, i risultati delle presidenziali nella sua casa in Arizona, John McCain, il candidato repubblicano, ha rinunciato ad andare al cinema. Non lo aveva mai fatto in occasione di un Election Day, convinto che un comizio in più o in meno non cambia la situazione. E gli è sempre andata bene visto che ha sempre vinto tutte le sue battaglie al Congresso, due volte alla Camera, poi quattro volte al Senato. È vero che la lista delle novità cinematografiche non è proprio esaltante in queste settimane, e che possiamo scartare (con una certa sicurezza) una scelta come 'W'. Cioè il film che Oliver Stone dedica all’attuale presidente Usa George W. Bush, che sbaragliò McCain alle primarie del 2.000 con una serie di mosse non proprio da gentiluomo, tra cui quella di avere una figlia illegittima nera o indiana. Fatto sta che questa volta il senatore eroe del Vietnam, 72 anni, non ostenta sicurezza come le volte precedenti. È indietro di diversi punti rispetto al suo avversario democratico Barack Obama e teme di perdere anche gli Stati che teoricamente dovrebbero rimanere fedeli ai repubblicani, come il suo Arizona. Il finale a tutta birra (10 Stati in 24 ore) di McCain, dopo avere già girato come una trottola per tutto il fine settimana, tra New Hampshire e Florida, non è proprio un buon segnale, perchè sembra indicare che il senatore rischia di traballare in Stati dati fino a poco fa per sicuri come il Tennessee o l'Indiana. Il suo manager di campagna, Rick Davis, dato il duello all’ultimo sangue con l’avversario Obama, non ha voluto lasciare nulla al caso, obbligando McCain a questo tour de force senza precedenti, molto faticoso, anche perchè è difficile rispettare una tabella di marcia così serrata, come raccontano gli inviati al seguito del candidato repubblicano. Negli ambienti politici ameri-
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cani, la decisione viene percepita una mossa della disperazione che probabilmente non servirà a granchè, dato che tutti i sondaggi indicano che McCain è decisamente in ritardo rispetto ad Obama e che il tempo a disposizione per rovesciare la situazione è davvero poco. Prima delle due ultime tappe McCain si è fermato in sette città di altrettanti Stati, si presume tutti in bilico: Florida, Tennessee, Pennsylvania, Indiana, New Mexico, Nevada ed Arizona, lo stato di cui è senatore. Matematicamente McCain potrebbe ancora farcela, ma dovrebbe clamorosamente recuperare terreno in una serie di Stati decisivi della costa Est e del Midwest. Gli Stati davvero chiave sono i soliti tre: Ohio, Pennsylvania e Florida. Rappresentano rispettivamente 20, 21 e 27 collegi elettorali, mentre per vincere ne occorrono 270. In base agli ultimi sondaggi Obama è in testa in Pennsylvania e gli basta conquistare uno degli altri due Stati in questione per vincere la Casa Bianca. Inoltre il senatore dell’Illinois starebbe guadagnando consensi in Stati del Sud e del West, mettendo ancora più in difficoltà il suo collega dell’Arizona. La campagna di McCain, almeno pubblicamente, mantiene alta la fiducia. Uno dei più stretti collaboratori del senatore, Mark Slater, ha detto che lo staff della campagna «manca di sonno ma è ancora oggi pieno di entusiasmo» in vista delle elezioni. «Siamo decisamente all’interno del margine di errore dei sondaggi in tutti questi Stati campo di battaglia. Abbiamo buone possibilità di raggiungere e di superare» Obama. Nei suoi ripetuti minicomizi odierni (tutti organizzati vicino agli aeroporti, davanti a poche decine di militanti, ma numerosi giornalisti e telecamere), McCain ha ripetuto i suoi attacchi ad Obama. «Non ho paura di combattere, sono pronto a farlo», ha ribadito il senatore criticando Obama sui suoi programmi fiscali (“vi aumenterà le tasse»), sulla sua politica energetica, sulla sicurezza nazionale.
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Martedì 4 novembre 2008
Atenei nel caos Disertano la Gelmini, Schifani e la Moratti Il rettore duro: «Rischiamo di chiudere» E Formigoni: «Sui tagli ripensiamoci»
Blitz alla “prima” del Politecnico Tensione a Milano all’apertura dell’Anno con l’irruzione di alcuni studenti di destra A Roma sit-in e compiti al Ministero
ROMA - Hanno studiato per protesta seduti sulla gradinata di ingresso del ministero della Pubblica Istruzione in viale Trastevere e nel tratto di strada antistante il dicastero. Così circa 200 studenti delle scuole superiori romane ieri hanno protestato contro il decreto Gelmini, durante il sit-in improvvisato nel pomeriggio (nella foto). I ragazzi, libri in mano, hanno svolto i compiti. La protesta-studio è durata circa un’ora e mezza. Gli studenti hanno occupato la carreggiata interna di viale Trastevere. Un sit-in pacifico, senza incidenti.
di FRANCESCA ROSSINI MILANO - E' stata un’inaugurazione a base di colpi di scena quella del 146/mo anno accademico del Politecnico di Milano nella sede di Bovisa, anche se hanno rinunciato alla cerimonia il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il sindaco Letizia Moratti e anche il presidente del Senato Renato Schifani. Il primo 'colpo di scena' (in realtà annunciato) è stata la controinaugurazione organizzata dagli studenti dei collettivi nel parcheggio della stazione Bovisa a base di volantinaggio, interventi, musica e teatro. Il secondo, i cori inneggianti al rettore dei ragazzi di lista Aperta, vicina a Cl, e il loro no a occupazioni e blocco delle lezioni. Il terzo è stato l'irruzione, appena il rettore Giulio Ballio ha iniziato il suo intervento, di quattro studenti di Azione Università nella sala della cerimonia dove hanno mostrato uno striscione con la scritta 'Voi baroni preokkupati, noi studenti disoccupati' lanciando in aria volantini contro gli sprechi. «E' stata una goliardata. In realtà non è stata un’irruzione perchè siamo tutti rappresentanti degli studenti» ha spiegato, dopo che la polizia li ha identificati, uno di loro, Fabio Mastroberardino. Il vero 'colpo di scena' (anche questo in parte annunciato) è stata la durezza dell’intervento del rettore. Ballio ha criticato il «messaggio devastante» che sta dando il governo sull'università, ha invocato la meritocrazia nei tagli ricordando che solo il 2% dei fondi è dato in base ai risultati e soprattutto ha spiegato che «ridurre il finanziamento pubblico alle università significa far morire i nostri atenei». Se i tagli previsti nel 2010
saranno mantenuti, si dovrà fare qualcosa: e visto che «abbiamo già fatto tutte le economie del caso – ha aggiunto – quel che faremo dipenderà dalle decurtazioni: potremmo fare di tutto. Anche chiudere il Politecnico» che è l’università italiana più «sottofinanziata», secondo Ballio, ma anche una delle prime nelle classifiche mondiali della qualità. Simile il discorso di Mauro Brivio, il presidente del Consiglio degli studenti, e anche la dichiarazione letta dal decano dell’ateneo a nome del Politecnico sulla preoccupazione per alcune misure che «danneggiano in modo irreversibile l’università e le prossime generazioni». Anche il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, vicepresidente nazionale di Forza Italia, nel suo intervento ha sottolineato il bisogno di un «ripensamento» sui tagli pur precisando che il suo non è un attacco al governo ma piuttosto «un contributo». Secondo il governatore i tagli non possono colpire in modo uguale chi ha sprecato e chi (come le università lombarde) ha investito bene i fondi. Detto ancora più chiaramente: «non sono accettabili tagli indifferenziati calcolati sulla spesa storica. E un premio allo spreco». È stato un discorso a 360 gradi quello del governatore, che gli ha fatto incassare applausi calorosi e anche una stretta di mano dalla senatrice del Pd Mariolina Adamo. «Formigoni – ha detto Adamo – è un federalista: giustamente si fa paladino delle sue università». E’ stato poi diffuso anche un messaggio di saluto del ministro Gelmini che ha sottolineato il bisogno di dialogo per «impostare le soluzioni migliori per rafforzare le università».
Gelmini: «Dico no ai giudizi sommari» ROMA - Dialogo sembra essere una parola condivisa per ridisegnare il sistema universitario. Dopo lo tsunami scatenato dal decreto legge 137 sulla scuola (ritorno del maestro unico alle elementari), l’approccio alla riforma dell’università, da parte della maggioranza, promette di essere diverso. E anche se la protesta negli atenei va avanti (parallelamente con la crescita delle denunce nei confronti degli studenti che nei giorni scorsi hanno «occupato» le scuole) il clima tende alla distensione. ILTESTO DEL MESSAGGIO Lo stesso ministro Gelmini, nel messaggio di saluto inviato per l’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano (appuntamento al quale non ha potuto partecipare – spiega - «per
motivi contingenti») ha messo l’accento sull'importanza del confronto. È «sforzandosi di comprendere e dialogare che riusciremo insieme a impostare le soluzioni migliori per rafforzare le nostre università», ha detto. «Non condivido i giudizi sommari e le critiche generiche. Nel nostro sistema universitario si registrano certamente problemi anche seri e storture da raddrizzare ma ci sono migliaia di docenti che svolgono con impegno e dedizione i loro compiti. È per loro e per il futuro delle giovani generazioni, le quali si aspettano dall’università un’occasione irripetibile di crescita umana e professionale – ha aggiunto – che dobbiamo sforzarci di lavorare in un clima di dialogo e rispetto».
IL DIBATTITO POLITICO di MARCELLO CAMPO
re la giustezza delle proprie posizioni». Per quanto riguarda la ricerca di fondi per l'università, Gasparri non chiude la porta anzi sottolinea che «serve più generosità per tutte le politiche sociali». «Dobbiamo capire che è cambiato tutto il quadro di riferimento a livello europeo. Il mondo – conclude Gasparri – è cambiato e per questo dobbiamo avere politiche pubbliche più generose di fronte a regole nuove, pur sempre lottando contro gli sprechi e le inefficienze». Infine, l’altro capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto che, a prescindere dal tema del dialogo, dà già appuntamento all’anno prossimo per la riforma universitaria: «Credo che il 2010 sarà un anno cruciale. Il provvedimento – assicura – è allo studio nei suoi contenuti di riforma che dovranno rinnovare la didattica, eliminare gli sprechi facendo tornare i conti per quanto riguarda il nodo finanziario».
La Lega: «Dialogo». Veltroni: «Prima i tagli»
ROMA - Non decollano le prime timide prove di dialogo tra i poli su scuola e università. Roberto Calderoli fa autocritica e lancia al Pd un messaggio di pace: «Sull'università decidiamo assieme». Walter Veltroni risponde in modo agrodolce: da un lato apprezza la disponibilità del ministro leghista, dall’altro tiene il punto ribadendo che il confronto può partire solo se il governo torna indietro sui tagli. MAGGIORANZA DIVISA SUI “MODI” La maggioranza si divide sull'atteggiamento da tenere. Dopo Ignazio La Russa, anche Calderoli fa autocritica su come l'esecutivo sia riuscito a spiegare le proprie ragioni. Sulla scuola, ammette il ministro del Carroccio, il governo ha «sicuramente» sbagliato in termini di comunicazione. Infatti, sottolinea,«nelle strade e in Parlamento si sta protestando per cose che risalgono a luglio e
agosto». D’accordo con Calderoli il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: «Fa bene a esortare al dialogo. Nessuno può pensare alla riforma dell’università fatta a colpi di decreto, senza ascoltare gli studenti». Quanto alla reazione del Pd, Meloni osserva che «resta su posizioni di chiusura, evitando di entrare nel merito dei problemi». A Veltroni che pone come condizione lo stop ai tagli, la ministro di An replica che bisogna distinguere: «Il Pd si lamenta dei tagli ma vorrei sapere se Veltroni pensa di difendere ancora gli sprechi, le parentopoli, e i baroni». Tuttavia, affrontando il capitolo delle risorse da destinare alla scuola, la Meloni invita l’esecutivo a riflettere: «Non mi dispiacerebbe – sottolinea – che il governo appro-
fondisca il tema dei fondi. È giusto tagliare gli sprechi e i troppi privilegi ma non si tagli il diritto allo studio». Sceglie invece la linea dura Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl a Palazzo Madama, che esplicitamente si dice contrario all’apertura di Calderoli. «Non condivido quanto ha detto: non è possibile dialogare sulla base di menzogne, con chi mente». Gasparri, infine, esclude ogni ripensamento, anche sul piano della comunicazione: «Non dobbiamo fare alcuna autocritica. In questi mesi – ribadisce – la sinistra ha affinato la propria capacità di mentire in ogni campo. Non è possibile tener conto delle opinioni dei bugiardi. Di fronte a tanta mistificazione della comunicazione è necessario confrontarsi ma solo per ribadi-
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Credito al Sud La Popolare del Mezzogiorno è frutto della fusione fra quella di Crotone e del Materano
Ecco la banca “federale” Un istituto di credito che può contare su un patrimonio di 302 milioni di GIACINTO CARVELLI CROTONE - E’ nata la Banca Popolare del Mezzogiorno. Il nuovo istituto, che è sorto dalla fusione tra Banca Popolare di Crotone e la Banca Popolare del Materano, entrambe del Gruppo bancario Banca popolare dell’Emilia Romagna. L’operazione si è resa possibile dopo il nulla osta ricevuto da Banca d’Italia, già nel mese di giugno. A presiedere il nuovo istituto, Francesco Lucifero (già presidente della Banca popolare di Crotone); direttore generale è Giampiero Maruggi (già direttore generale di Banca Popolare del Materano); la carica di condirettore generale, invece, sarà ricoperta da Massimo Mancini (già a capo di BpC). Banca Popolare del Mezzogiorno avrà sede legale a Crotone; le funzioni centrali e di direzione generale, invece, saranno suddivise tra gli uffici di Matera e di Crotone. La nuova banca è destinata ad occupare uno spazio importante nel panorama economico bancario dell’intero Meridione. A testimoniarlo, la storia dei due istituti che hanno originato con la loro unione il nuovo istituto di credito interregionale; ancor più eloquenti, però, sono i numeri su cui l’istituto creditizio interregionale può contare: presenza in quattro regioni, e precisamente Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia; 110 gli sportelli operanti; circa 1.000 dipendenti; 16.870 i soci e, soprattutto, ben 170 mila i clienti. Più precisamente, la Banca Popolare del Mezzogiorno conta attualmente su 89 sportelli, a cui se ne aggiungeranno altri 21 di prossima acquisizione in Sicilia dal Gruppo Unicredit, che saranno attivi dal 1 dicembre 2008.
La sede della Banca popolare di Crotone; a destra: Francesco Lucifero
Che nasca un vero colosso nel campo creditizio, si capisce anche dalla base patrimoniale su cui conta, che è pari a circa 302,9 milioni di Euro. Sempre in termini di dati, la raccolta diretta del nuovo istituto meridionale è pari a circa 2,6 miliardi di Euro; quella indiretta, invece, è di circa 1,3 miliardi di Euro; a fronte di ciò, Banca Popolare del Mezzogiorno garantisce impieghi per circa 2,1 miliardi di Euro. La nascita della Bpm rientra nella strategia che mira a potenziare la propria presenza nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia del gruppo Bper, nato nell’Emilia Romagna per poi espandersi
su tutto il territorio nazionale. L’operazione di unione tra le due banche, è una naturale evoluzione di quello che è considerato uno dei principali protagonisti del mondo creditizio calabrese, la Banca Popolare di Crotone, che affonda le sue radici nella storia sociale ed economica dello regione, avendo ormai raggiunto e superato il traguardo del secolo di vita. E’ nata, infatti, “nel 1886 per volontà di un gruppo di cittadini che vollero promuovere il mutuo soccorso e favorire lo sviluppo del piccolo commercio e delle piccole industrie nella città di Crotone e comprensorio, da quel giorno si sviluppò conservando
IL NEW LOOK A MATERA Curiosità tra i passanti: ci si abituerà presto
E in città già sistemate le nuove insegne
MATERA - E' operativa solo da ieri ma è arrivata pronta e con un nuovo look per i propri clienti la Banca Popolare del Mezzogiorno. Da qualche giorno campeggia all'esterno delle diverse agenzie cittadine la nuova testata della banca, un look nuovo, diverso e che finisce per colpire e per non passare inosservato. I materani abituati a leggere della Banca Popolare del Matera devono ora abituarsi ad avere una nuova banca, più grande e con un nome nuovo. La città è già piena della Banca Popolare del Mezzogiorno così che è plausibile immaginare che il passaggio possa essere quasi indolore. Di certo però una qualche differenza si sente. Sarà colpa dell'abitudine ma ci vorrà qualche giorno prima di entrare nella nuova ottica. Certo oggi la Banca Popolare del Mezzogiorno colpisce e attira l'attenzione e la curiosità generale.
le motivazioni d'origine del credito popolare cooperativo, iniziando una storia di crescita, una evoluzione a scatti, non lineare ma sul filo di una positiva continuità”. Nel 1996 la banca si è trasformata da Società cooperativa a responsabilità limitata a Società per Azioni, in concomitanza con l'ingresso nel Gruppo Bancario Banca popolare dell'Emilia Romagna, operando, quindi, con due anime: quella di una banca locale in un gruppo nazionale. Con una quota di mercato dell’8 per cento in Calabria, Banca Popolare di Crotone conta 44 filiali a Catanzaro, Catania, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria,
Vibo Valentia e Messina. Nel 2007 la raccolta diretta è stata di 1,2 miliardi di Euro, quella indiretta di 489 milioni di Euro e gli impieghi sono stati pari a 1,2 miliardi di Euro. Numeri importanti sono anche quelli della Banca poplare del Materano, con una quota di mercato pari al quattordici per cento nella sola Basilicata; annovera 45 sportelli dislocati nelle province di Matera, Potenza, Bari e Taranto e si colloca come la banca più grande della Basilicata. Nel 2007, la raccolta diretta si è attestata a 1,2 miliardi di Euro, quella indiretta a 542 milioni di Euro e gli impieghi sono stati pari a 777 milioni di Euro. In una nota del neo istituto, si sottolinea come Banca Popolare del Mezzogiorno “nasce, inoltre, all’insegna dell’attenzione alle risorse umane, un pilastro strategico per la crescita della nuova Banca e in merito al quale la banca e le organizzazioni sindacali hanno registrato comuni intenti ed un accordo condiviso”. “Il progetto della Banca Popolare del Mezzogiorno - afferma Fabrizio Viola, amministratore delegato del Gruppo Bper - è un ottimo esempio di come sia possibile esprimere la qualità del modello popolare declinato in ottica federale; in questo la profonda conoscenza e l'attenzione che viene riservata ai territori di insediamento ne rappresenta la caratteristica più evidente". Francesco Lucifero, presidente del nuovo istituto, invece, evidenzia che “il nostro modo di operare ci consente di essere protagonisti dei territori in cui siamo presenti, grazie al dinamismo tipico delle banche locali e, al contempo, all’efficacia operativa derivante dall’appartenenza ad uno dei principali gruppi bancari italiani”.
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Politica lucana Il presidente regionale al Corriere parla di federalismo e dei rischi che corre il Mezzogiorno
De Filippo critica il governo e bissa Bubbico Record lucano negativo
Costo energia alle imprese più 233 %
BOOM della Basilicata, ma non c’è da sorridere. Secondo un rapporto dell’Ufficio studi nazionale della Confartigianato la classifica regionale dei maggiori incrementi di entrate da addizionale sulla corrente elettrica (dal 2000 in poi) vede al primo posto la Basilicata. Ma al di là della posizione quello che più allarma è la percentuale di crescita. La Basilicata infatti, guida questa speciale classifica con un più 233 per cento. La seconda regione è il Piemonte che ha però una crescita di “solo” 32,5 per cento seguita Sardegna (+32,1 per cento), Emilia Romagna (+31,9 per cento). La Basilicata quindi fa classifica a parte: in una gara sportiva vincerebbe con un distacco enorme. Ma cos’è? Inventata nel 1988, l'addizionale sulla corrente elettrica rappresenta una delle principali entrate delle Province, alle quali è destinata. Si tratta delle imposte applicate dalle province sui consumi di energia elettrica per usi industriali. In ogni caso si tratta di un’imposta che pesa per il 6,2 per cento sulla bolletta elettrica delle piccole imprese e il gettito che ne deriva è al terzo posto nella classifica dei tributi provinciali preceduto soltanto da quello di due imposte che gravano sui veicoli: quelle sull'assicurazione Rc auto e le imposte provinciali di trascrizione. Denunce a questi aumenti si sono registrati già in Veneto ed Emilia Romagna.
di SALVATORE SANTORO POTENZA - De Filippo punta il dito contro i federalisti «a giorni alterni» e contro quelli che predicano «la responsabilizzazione dei territori» ma poi assumono decisioni «sulla testa e contro la volontà delle Regioni». Il presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo lo ha dichiarato al giornalista Francesco Strippoli del Corriere della Sera – Corriere del Mezzogiorno. L’intervista sul federalismo è stata pubblicata ieri, nella seconda pagina della rubrica Mezzogiorno all’interno dell’inserto economico del quotidiano nazionale. E’ un De Filippo che lancia strali contro il governo nazionale. Il principale obiettivo che il governatore lucano individua dalle colonne del Corriere della Sera è il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola. De Filippo infatti, parlando di provvedimenti nazionali «di marca centralista» sottolinea che «oggi per fare ricerca petrolifera serve l’intesa con le Regioni. Il disegno di legge Scajola, sul nucleare, ci sottrae questa funzione. Mi chiedo se in una materia come questa, con un impatto enorme sull’equilibrio ambientale, sia ragionevole agire con regia centralista e senza il contributo elle Regioni. L’impressione è di avere a che fare con federalisti a giorni alterni». La questione a livello locale è nota. Il presidente della giunta regionale infatti, non ha mai nascosto di non temere il federalismo fiscale per tutto ciò che quanto riguarda l’aspetto delle maggiori responsabilità assegnate alle Regioni con il decentramento delle competenze. E a tale proposito a Francesco Stripoli spiega «Dico un’altra cosa: che ci sono due buone storie sul federalismo. La prima. Servirà, si dice, a rendere più responsabili i territori: meno sprechi, macchina amministrativa che funziona, l’Italia intera che diventa più efficiente. La seconda. Le Regioni del Sud, obbligate a far meglio, si svilupperanno più rapidamente». Ma Vito De Filippo non ci sta contro un governo nazionale che decide sulle materie regionali in maniera autonoma. E’ di
SUL “CORRIERE ECONOMIA”
ieri la lettera che lo stesso governatore (vedere pagina di lato ndr) ha inviato al ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio, Stefania Prestigiacomo contro la decisione del commissariamento straordinario del Parco nazionale della Val d’Agri. Anzi rispetto alle parole rilasciate al Corriere della sera c’è un’accelerazione: alla Prestigiacomo il presidente della giunta annuncia un prossimo ricorso «alle competenti sedi giudiziarie al fine di ripristinare il pieno rispetto della legalità». Lo scenario è quello dell’appertura di un “confronto” a muso duro tra la Regione Basilicata e il governo nazionale guidato dal premier Silvio Berlusconi. Lo “spauracchio” agitato da De Filippo e quello della Conferenza dei presidenti della Regioni. Il luogo istituzionale nel quale il governatore lucano ha già mosso “guerra” al governo nazionale (ottenendo il successo) sulla questione dell’articolo 20 (poi sparito dal documento) del ddl sul federalismo presentato dal ministro Roberto Calderoli che prevedeva in materia di accise energetiche grossi vantaggi per le Regioni a Statuto speciale (la Sicilia di Raffaele Lombardo ndr). De Filippo in quel caso ottenne l’appoggio delle altre regioni riuscendo a far depennare l’articolo. Ora la sensazione è che la
De Filippo contro «i federalisti a giorni alterni» ma poi «centralisti»
stessa sede unificata dei governatori possa diventare il tavolo per “difendere” i diritti regionali. Si vedrà in ogni caso il Federalismo fiscale sembra stia diventando il “cavallo” di battaglia su cui si gioca la partita della “autorevolezza” politica lucana. Non è un caso infatti, che sulla questione Federalista sia entrato dalle colonne del nostro giornale il predecessore di De Filippo. Nell’intervista rilasciata sabato scorso dal senatore Filippo Bubbico infatti il tema centrale è stato il progetto federalista nazionale. A due giorni di distanza quindi gli ultimi due governatori della Basilicata si sono “avventati” contro il governo nazionale di centrodestra utilizzando lo stesso tema. Ed entrambi, alla fine, ne danno un giudizio severo. A voler trovare qualche differenza però, si potrebbe dire che mentre De Filippo critica la scelta del governo di voler favorire il Settentrione, Bubbico invece ne dà una lettura più polica. In particolare De Filippo al Corriere della Sera dice di temere che «dietro il federalismo, si nasconda il malcelato proposito di trattenere al Nord la quantità più grande del gettito fiscale. Fosse questo il progetto, si spaccherebbe il Paese. Noi non ci staremmo, mentre abbiamo già detto sì a un federalismo che si-
gnifichi responsabiità». Per Bubbico invece è più una questione legate alle velleità elettorali della Lega Nord. Al Quotidiano infatti ha risposto: «Si deve dare la possibilità alla Lega Nord di affrontare i prossimi appuntamenti elettorali, le amministrative e le europee con la vittoria federalista dicendo poi al Sud e alle isole “non vi preoccupate”». E poi ci sono le considerazioni sui temi. De Filippo, governatore in carica, parla (al Corriere della Sera ndr) dei buoni risultati ottenuti negli ultimi mesi dall’ente Regione, «ci siamo adoperati: ridotte le Asl da 5 a 2, chiuse le 14 Comunità montane e sostituite con 7 unioni di Comuni, sciolti 8 enti inutili, decurtati gli stipendi dei manager pubblici». E dello sconto del gas: «Per il 2008 abbiamo già pensato alla riduzione delle bollette del gas: 15 per cento per tutte le famiglie, il 30 per cento per i nuclei disagiati e gli anziani. Costo: 26 milioni di euro, provenienti dalle royalties sul petrolio». Per poi promettere sempre al giornalista del Corriere: «Qualche altro provvedimento arriverà con la Finanziaria 2009: lo stiamo studiando. Vedremo se e come intervenire, magari sulla scuola o sui trasporti». Diverso l’atteggiamento di Bubbico che oggi è al Senato e che attacca a gamba tesa il governo sulle scelte federaliste. Bubbico infatti insiste, criticando, l’utilizzo dei Fondi per le aree sottosviluppate per finanziare anche il Nord «con la reintroduzione della revisione prezzi sulle opere pubbliche», per finanziare “Roma capitale” e per sanare i conti dei comuni in crisi. «I soldi per gli investimenti per la prima volta sono utilizzati per le spese correnti», è il nodo delle critiche di Bubbico. Una cosa è evidente, sia a Bubbico e sia a De Filippo non piace l’azione del governo nazionale sulle politiche meridionali. Ma questo è scontato. Quello che però appare è che sotto l’impegno a criticare e analizzare il ddl federalista ci sia una partita politica tutta interna al Partito democratico lucano e alle future sorti della massima carica dell’ente regione. s.santoro@luedi.it
Bubbico denuncia «un uso strumentale del ddl Calderoli per scopi elettorali»
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Martedì 4 novembre 2008
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IL COMMISSARIAMENTO DELLA VAL D’AGRI
Lettera del governatore alla Prestigiacomo
«Caro ministro ha fatto una scelta sbagliata»
La denuncia dei dirigenti nazionali del Pd
«Nessuna competenza solo appartenza al Pdl»
Critiche sulla Prestigiacomo e sulla nomina del commissario per il Parco della val d’Agri anche dai quadri nazionali del Partito democratico. «Non è occorso molto tempo, solo quattro mesi, per dimostrare la falsità delle dichiarazioni svolte all'indomani del suo insediamento dal neo Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che, a proposito dei Parchi nazionali, aveva parlato di poltronifici». Lo affermano, in un comunicato stampa, Roberto Cifarelli e Enzo Valbonesi, coordinatore del Forum Nazionale del Pd “Aree protette”. «Il tempo, per fortuna, è galantuomo e ora - prosegue la nota - dopo recentissima la nomina del commissario del Parco della Val d'Agri, quelle dichiarazioni si ritorcono pesantemente contro di lei. Infatti dei due commissari nominati dal ministro Prestigiacomo nei Parchi nazionali, uno nel Gran Sasso e l'altro nella Val d'Agri, è riconoscibile solo la provenienza politica di entrambi e cioè di essere esponenti politici del centro destra con scarse o nulle competenza in materia di conservazione della natura». «Speravamo - proseguaono Cifarelli e valbonesi - che la musica cambiasse, dopo l'epoca del Ministro Matteoli fatta di commissariamenti, di nomine di parte e di con-
tenziosi con le Regioni, ma non ci credevamo. I fatti , purtroppo, ci stanno dando ragione. Siamo dunque alle solite , di un film già visto fatto di nomine calpestando la legge e non concertate con le regioni, in barba al tanto decantato principio del federalismo caro ai leghisti e al Ministro Bossi. Se, in materia di parchi, il buongiorno si vede dal mattino c'è davvero da stare freschi. Prima l'idea di trasformare i parchi nazionali in fondazioni private, poi i tagli dei finanziamenti per il 2009, ed ora i commissariamenti con uomini di stretta osservanza politica di centro destra e senza nessun confronto con le regioni e le istituzioni locali; regioni che ancora non hanno potuto incontrare il neo Ministro, forse troppo presa a contestare l'Ue per il rispetto dei parametri di riduzione della CO2». «Cosa ci aspetta - si conclude la nota - in materia di Parchi lo vedremo presto e non siamo affatto ottimisti, quello che faremo noi democratici lo sappiamo e cioè una battaglia nel paese perché il governo Berlusconi non mortifichi i Parchi e non sfasci le politiche di conservazione della biodiversità condotte con successo, grazie all'aumento della superficie tutelata, dal nostro paese soprattutto nel corso degli anni Novanta».
POTENZA - La protesta del presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo contro il ministro all’Ambiente e alla Tutela del territorio Stefania Prestigiacomo si concretizza in una lettera. La questione è quella relativa alla nomina effettuata dal ministro di nominare, in assoluta autonomia, il commissario straordinario del Parco nazionale della val d’Agri. Il governatore lucano in particolare rimarca la violazione di «ogni elementare principio di federalismo» e annuncia azioni al fine di «ripristinare il pieno rispetto della legalità, nonché la propria competenza e le proprie prerogative istituzionali». Questo il testo integrale della lettera sirmata da Vito De Filippo: «Apprendo da notizie di stampa che Ella ha proceduto alla nomina di un commissario straordinario dell'Ente Parco nazionale dell'Appennino lucano - Val d'Agri - Lagonegrese. Il nuovo Parco nazionale, istituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 8 dicembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 55 del 5 marzo 2008, al termine di un lungo e complesso iter amministrativo, è stato fortemente voluto dalla Regione Basilicata e dalle comunità locali, oltre che da tutte le principali associazioni ambientaliste, ed è nato sottraendo agli interessi delle compagnie petrolifere rilevanti parti del territorio regionale di grandissimo pregio ambientale e naturalistico. La straordinaria rilevanza che la comunità regionale lucana attribuisce al nuovo Parco nazionale mi hanno spinto a chiederLe, fin dai primi giorni del Suo insediamento, un incontro al fine di giungere all'intesa prevista dall'articolo 9, comma 3 della legge del 6 dicembre 1991, numero 394 (“Legge quadro sulle aree protette”). Dopo innumerevoli tentativi di contattarLa telefonicamente, ho formalizzato la mia richiesta con nota del 1 luglio 2008. Ancora dopo un silenzio durato fino al giorno 4 del mese di settembre, ho appreso da una Sua cortese benché tardiva telefonata, la Sua intenzione di procedere, in mancanza di ogni presupposto giuridico e di fatto ed in palese contrasto con la lettera e lo spirito della espressa previsione normativa, alla nomina di un “commissario straordinario”. Il lasso di tempo trascorso, se non la mia netta e completa opposizione al Suo intendimento, mi avevano indotto a sperare che, a seguito di una più attenta ponderazione della decisione in parola, Ella si fosse determinata a concordare - come da me auspicato l'individuazione di uno o più nomi di indiscusso prestigio nell'ambito del mondo accademico e dell'ambientalismo, meglio ancora se di respiro e di caratura nazionali. Tuttavia, in data 28 ottobre ho ricevuto una Sua nota con cui mi viene richiesto di esprimere la formale intesa di cui al già citato articolo numero 9, comma 3 della legge 394 del 1991, e si propongono unilateralmente tre nominativi su cui in alcun modo si era precedentemente addivenuti se non ad un'intesa ma, almeno, ad una qualche preventiva proposta o consultazio-
ne informale. Rilevo incidentalmente che non ho il piacere di avere alcuna contezza delle certamente preclare virtù ambientalistiche dei candidati in discorso e che dai curricula allegati si ricava, in un caso, una rilevante esperienza in materia di fognature; in un altro una buona dotazione informatica del proprio studio professionale. Ma tant'é. Apprendo, a questo punto, nel pomeriggio di ieri, e solo da un comunicato dai toni superficialmente trionfalistici del senatore Guido Viceconte che Ella ha proceduto, con proprio decreto, alla nomina di un commissario straordinario dell'ente Parco nazionale dell'Appennino lucano - Val d'Agri - Lagonegrese. Prescindendo dal sottolineare come questa stessa circostanza rimarchi il poco garbo istituzionale di cui Ella ha dato prova, osservo come - anche al di là dei chiari presupposti di diritto - il Suo agire rappresenti con nettezza la volontà di procedere semplicemente seguendo un bieco metodo di pernicioso vetero centralismo statale, in aperto dispregio di ogni più elementare principio di federalismo, relegando perciò quest'ultimo ad argomento di poco convinta predicazione convegnistica e, comunque, ipocritamente rituale. Per tutto quanto precede Le comunico che la mia Regione procederà, suo malgrado, ad adire le competenti Sedi giudiziarie al fine di ripristinare il pieno rispetto della legalità, nonché la propria competenza e le proprie prerogative istituzionali e che io stesso porterò, con l'urgenza che la circostanza impone, all'attenzione della Conferenza Stato - Regioni il grave vulnus che questo formale atto di arroganza istituzionale arreca al rispetto della legalità nell'ambito delle politiche ambientali e prima ancora alla dignità della Regione Basilicata e della sua gente». Il ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo
Sulla nomina di Totaro a commissario, Belisario presenta un’interrogazione al Senato
«Ignorato il parere della Corte costituzionale» Lo sgomento dell’Italia dei valori. La notizia del commissariamento del Parco della Val d’Agri da parte del ministero dell’Ambiente e la scelta del commissario da parte del titolare del dicastero Stefania Prestigiacomo ha preso di sorpresa anche il capogruppo al Senato del Idv, il lucano Felice Belisario. Il senatore Belisario per questo ha presentato un'interrogazione urgente allo stesso ministro Prestigiacomo, sul commissariamento dell'Ente Parco Nazionale dell'Appennino LucanoVal d'Agri-Lagonegrese. A margine del quale ha dichiarato: «E' davvero sorprendente che il ministro, anziché procedere d'intesa con la Regione Basilicata per l'insediamento degli organi amministrativi dell'ente, come prescrive la legge, ha proceduto alla nomina di un commissario straordinario». «Nomina effettuata - ha aggiunto il senatore lucano dell’Idv - in barba alle norme vigenti e alla faccia di qualsia-
Il senatore dell’Idv, Felice Belisario
si intento federalista. Un atto di arroganza che non rispetta le competenze regionali e neppure la giurisprudenza della Corte Costituzionale». E qui l’attacco di Belisario: «La Corte Costituzionale ha già avuto modo di chiarire, con le sentenze n. 27 del 2004
e numero 351 del 1991, che non spetta allo Stato, e per esso al Ministro dell'ambiente, la nomina del Commissario straordinario dell'Ente». Nei particolari «la legge quadro sulle aree protette (numero 394 del 1991) - fa notare Belisario nell'interroga-
zione - prevede infatti per gli enti parchi nazionali la nomina di un presidente, effettuata con decreto del ministro dell'Ambiente d'intesa con i presidenti delle regioni o delle province autonome nel cui territorio ricade in tutto o in parte il parco stesso». E Felice Belisario ha poi spiegato: «La Regione Basilicata ha più volte chiesto al ministero un incontro per giungere ad un'intesa sul nome del presidente senza mai ottenere risposta. Solo il 28 ottobre avrebbe ricevuto una nota ministeriale con cui veniva richiesto di esprimere un'intesa formale su un nominativo all'interno di una terna sulla quale precedentemente non si era mai discusso». E il senatore Belisario poi aggiunge che «subito dopo si è appresa la notizia della nomina del Commissario, anticipata in maniera quanto mai irrituale mediante un comunicato stampa di un parlamentare lucano del Popolo della libertà (Viceconte ndr)».
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Martedì 4 novembre 2008
Primo Piano
Esuli a Policoro Due tecnici in esilio parlano dei rapporti tra l’Italia e il loro Paese. Indaga Woodcock
Interrogati testimoni eritrei Ci sarebbe un legame con un’inchiesta sul petrolio di FABIO AMENDOLARA POLICORO - «Si tratta di questioni internazionali». Fatti che riguarderebbero i rapporti tra le due nazioni. Forse affari. Qualcuno sostiene che si tratti di petrolio. Ma al momento sono solo indiscrezioni. Fatto sta che nei giorni scorsi i carabinieri del Noe di Roma sono stati a Policoro. La fonte del Quotidiano preferisce rimanere anonima. Dice: «Nel Centro rifugiati richiedenti asilo (dove ci sono duecento immigrati che hanno chiesto asilo politico, creando numerose polemiche nel mondo politico ndr) ci sono alcuni stranieri che dicono di conoscere questioni legate al petrolio». I due - secondo indiscrezioni sarebbero tecnici eritrei. E sarebbero già stati sentiti dagli uomini del colonnello Sergio De Caprio, l'ex “capitano ultimo” (è l'ufficiale che arrestò il 15 gennaio 1993 il capo dei capi. Attorno alla figura dell'eroe che riuscì ad arrestare Totò Riina, dopo le stragi di Falcone e Borsellino, sono stati scritti libri e realizzate fiction televisive che hanno avuto record di ascolti. De Caprio, dopo aver avuto degli scontri con i suoi superiori, in particolare su come portare avanti le indagini, ha lasciato alcuni anni fa il Ros dei carabinieri ed è stato trasferito al Noe, il nucleo operativo ecologico). I carabinieri, che adesso starebbero anche cer-
In alto i carabinieri al momento dell’arrivo degli esuli A destra il centro di accoglienza di Policoro Qui a fianco il pm Woodcock
cando di capire i canali tramite i quali gli immigrati sono riusciti a raggiungere l’Italia, avrebbero poi - ma è una indiscrezione ancora non confermata da alcuna fonte ufficiale - relazionato alla procura. Titolare dell'indagine sarebbe il sostituto procuratore Henry John
Woodcock. Non è la prima volta che il pubblico ministero anglonapoletano delega gli uomini del capitano ultimo. Sono loro infatti che hanno condotto le indagini sull'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Nell'ambito di quell'inchiesta sarebbero
emersi elementi che hanno dato a Woodcock la possibilità di indagare sul petrolio. Sembra - ma sono sempre indiscrezioni - che il pm stia lavorando su un'ipotesi di corruzione. Avrebbe già ascoltato alcuni tecnici di compagnie petrolifere e anche amministratori locali. E cosa
LA STORIA DEL CENTRO SONO ospiti dell’ostello della gioventù di Policoro. Sono di nazionalità eritrea e sudanese, quasi tutti di età compresa tra trenta e quarant’anni; molti anche con moglie e figli piccoli al seguito. E si comincia a fare chiarezza anche sulle modalità di arrivo nella città jonica. Pare, infatti, che i flussi di richiedenti asilo nel Sud siano gestiti dalla società “Auxilium” per conto del ministero degli Interni e l’arrivo a Policoro sarebbe stato frutto di un accordo tra il dicastero romano e lasocietà “La Cascina”, che gestisce già l’ostello di Policoro. Il centro rifugiati politici di Policoro, ricordiamolo, è ubicato nell’Ostello della gioventù in via Lido. Ai cento rifugiati che sono arrivati lo scorso 15 settembre, quelli della prima ondata, se ne aggiungono altri cento di qualche settimana dopo. Alcuni di questi si sono anche allontanati e di loro, adesso, non si hanno più notizie.
c'entrano gli eritrei con il petrolio? Forse è proprio quello che stanno cercando di capire gli investigatori. Una cosa è certa: l'Eritrea è un Paese povero e senza grandi risorse naturali. «Ma la manodopera è ben formata, parla l'italiano ed è abituata a lavorare con gli
italiani», dicono. La sua posizione è strategica: una sorta di ponte naturale fra l'Africa e l'Asia. «E poi, lì, gli imprenditori si muovono in un solco aperto per loro dalle buone relazioni che governo ed enti locali italiani manterrebbero con il regime eritreo». . f.amendolara@luedi.it
Portafoglio Secondo gli analisti di Bruxelles «leggera ripresa a partire dal 2010»
Recessione anche nel 2009 Per l’Italia l’Ue prevede una crescita al ribasso di MARCO SANTILLO ROMA - Andrà di male in peggio e per un bagliore di ripresa si dovrà aspettare almeno il 2010. Potrebbe anche essere una sintesi fin troppo bruciante ma il futuro dell'Italia disegnato dalla Commissione Europea ha tinte fosche che vanno oltre il cauto pessimismo delle ultime settimane. Secondo le "Previsioni economiche d'autunno" diffuse da Bruxelles se Eurolandia è ufficialmente data in recessione tecnica (per i due trimestri consecutivi di contrazione) l'Italia chiuderà l'anno con una crescita zero e affronterà quello che verrà con una ulteriore perdita di competitività. Il Pil non si smuoverà, la stagnazione durerà secondo gli analisti Ue per tutto il 2009 e una leggera ripresa è prevista solo nel 2010 con un saldo del conto della produzione non oltre lo 0,6%. "Nonostante il livello di indebitamento relativamente basso del settore privato esistono rischi di un impatto significativo della crisi finanziaria sulla eco-
Analisti preoccupati per l’economia italiana
nomia reale" è il 'verdetto' della Ue secondo cui il maggiore rischio è legato alla fiducia dei consumatori italiani. Dovrebbe, secondo le stime, rimanere a livelli bassi se non peggiori, con i consumi privati ancora più contenuti del previsto. La motivazione di questa perdita di competitività sempre più marcata è do-
vuta al fatto che l'accentuato rallentamento dell'economia italiana risale alle metà del 2007, prima dunque dell'impatto dei mercati sull'economia europea. Tolto di fatto quel 0,1-0,2% previsto dal Fmi, l'Italia per la Ue totalizzerà 0 in crescita con un deficit che tornerà a salire dall'1,6% del 2007 al 2,5% di
quest'anno fino al 2,6% nel 2009. Per la contrazione economica l'anno prossimo l'inflazione (quest'anno data al 3,6%) tornerà al 2% ma il debito pubblico riprenderà a salire arrivando tra dodici mesi al 104,3%. Per Bruxelles la discesa del deficit italiano al 2,1% sarà possibile grazie al piano triennale di consolidamento dei conti pubblici e di contenimento alla spesa approvato la scorsa estate dal Parlamento. Il quadro appare drammatico (italiani, insieme a greci, spagnoli e inglesi sono tra gli europei più esposti al rischio povertà, secondo un'organizzazione non governativa affiliata alle Nazioni Unite) ma la situazione non è tanto più rosea altrove. Nel secondo trimestre il Pil dei paesi della zona europea, a quota 0,2%, nel terzo calerà ancora e non solo tra i 15 della moneta unica. Per il 2009 i paesi di Eurolandia resteranno fermi con crescita dello 0,1% per colpa del tracollo finanziario che potrebbe trasformare tutto in piena recessione.
«Crescita in linea con l’Ue»
Tremonti sdrammatizza
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti
di ANDREA LONGO ROMA - Berlusconi si concentra sull'economia che va male. E che, stando alle previsioni diffuse ieri dalla Ue, dovrebbe registrare una crescita zero per tutto il 2009. Almunia insomma vede più nero del Fondo monetario e del governatore di Bankitalia. Ma arrivato a Bruxelles il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha sdrammatizzato, sostenendo che la nostra crescita zero è allineata con gli altri Paesi dell'Eurozona. E che i dati Ue confermano che la finanziaria triennale "ha funzionato". Ma notizie negative sono arrivate proprio ieri dai dati del fabbisogno dello Stato, che nei primi dieci mesi del 2008 ha registrato un peggioramento di 14,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2007. Male anche i dati del solo mese di ottobre, che - ha precisato una nota del Tesoro - "ha scontato una concentrazione di spesa, connessa a maggiori pagamenti per interessi per oltre 5 miliardi". I margini di manovra per il governo sono perciò sempre più stretti se, come ha confermato ieri il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas, l'attenzione principale in questa fase è la stabilità della finanza pubblica. Quella che si è aperta ieri sarà per il premier una settimana decisiva, e difficile, per studiare le iniziative possibili per sostenere subito le imprese e le famiglie. Non si potrà comunque decidere niente prima del rientro a Roma del ministro Tremonti, impegnato ieri e oggi nelle riunioni con i suoi colleghi dell'Eurozona e dell'Ecofin, in vista delle decisioni del vertice Ue di venerdì prossimo convocato dal presidente francese Sarkozy. Qualcosa in più su cosa bolle in pentola si saprà oggi al pre-consiglio dei ministri. Secondo ambienti governativi l'ipotesi concreta è che arrivi rapidamente in porto il decreto legge sulle banche. Dovrebbe prevedere una ricapitalizzazione 'leggera', in modo da garantire i crediti alle nostre imprese costrette a fare i conti con i riflessi della crisi finanziaria sull'economia reale. Una delle ipotesi è quella di interventi in due tappe.
Trascinata dalla stretta sul credito bancario
Usa, l’auto entra in crisi NEW YORK – Il rallentamento economico e la stretta degli standard di credito da parte delle banche tengono gli americani lontani dai concessionari di auto. Una lontananza che penalizza indiscriminatamente tutte i big dell’industria automobilistica. Per General Motors ottobre, in termini di vendite, è risultato il mese peggiore dalla seconda guerra mondiale: le vendite del colosso di Detroit sono infatti calate del 45%. Non va meglio per Ford, in calo del 30,2%, e Toyota, che scende del 23%. «Per l’economia statunitense si tratta di un periodo eccezionale: sia i consumatori sia l’industria automobilistica si trovano ad affrontare tempi duri: siamo ai livelli di profonda recessione toccati
nel 1999-2006», spiega il capo marketing di Gm, Mark LaNeve, secondo il quale il colosso di Detroit, e più in generale il settore automobilistico, non possono farcela da soli: «c'è bisogno di uno sforzo coordinato per far girare l’economia». Visto il difficile contesto in cui si trova a operare, Gm ha avviato trattative per una possibile fusione con Chrysler, chiedendo comunque al governo di intervenire con un prestito da 10 miliardi di dollari per facilitare l’operazione. Secondo indiscrezioni, però, il Tesoro americano ha per il momento respinto la richiesta di finanziamento di Gm, in vista di decidere se e come eventualmente intervenire nell’industria automobilistica.
Martedì 4 novembre 2008
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Dati Confcommercio
Famiglie italiane pessimiste a settembre calo dello 0,4% di SABINA LICCI ROMA - Continuano ad essere pessimiste le famiglie italiane: a settembre i consumi calano dello 0,4%, registrando il settimo segno negativo consecutivo da marzo scorso. È l'Indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc) ad evidenziare una flessione che nei primi 9 mesi del 2008 è dell'1,9%, a fronte del +1,1% registrato nell'analogo periodo del 2007. Un settembre in flessione dunque, sia per la domanda di beni (-0,3% in quantità rispetto a settembre 2007) che di servizi (0,8%). In termini congiunturali, invece, i dati destagionalizzati segnano una crescita dell'1,1%, anche se l'aumento è influenzato dall'evoluzione dei mezzi di trasporto, che al netto risulta essere +0,3%. Per quanto riguarda le quantità, a fare eccezione sono i consumi di beni e servizi per le comunicazioni (+11,3% dovuto per lo più all'imput dato dai prodotti per informatica e telecomunicazioni) e, in misura più contenuta, per la cura della persona (+1,8%) determinato esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici). Sul fronte della ricreatività la flessione è del 4,6% rispetto allo stesso mese del 2007.
Portafoglio Secondo gli analisti di Bruxelles «leggera ripresa a partire dal 2010»
Recessione anche nel 2009 Per l’Italia l’Ue prevede una crescita al ribasso di MARCO SANTILLO ROMA - Andrà di male in peggio e per un bagliore di ripresa si dovrà aspettare almeno il 2010. Potrebbe anche essere una sintesi fin troppo bruciante ma il futuro dell'Italia disegnato dalla Commissione Europea ha tinte fosche che vanno oltre il cauto pessimismo delle ultime settimane. Secondo le "Previsioni economiche d'autunno" diffuse da Bruxelles se Eurolandia è ufficialmente data in recessione tecnica (per i due trimestri consecutivi di contrazione) l'Italia chiuderà l'anno con una crescita zero e affronterà quello che verrà con una ulteriore perdita di competitività. Il Pil non si smuoverà, la stagnazione durerà secondo gli analisti Ue per tutto il 2009 e una leggera ripresa è prevista solo nel 2010 con un saldo del conto della produzione non oltre lo 0,6%. "Nonostante il livello di indebitamento relativamente basso del settore privato esistono rischi di un impatto significativo della crisi finanziaria sulla eco-
Analisti preoccupati per l’economia italiana
nomia reale" è il 'verdetto' della Ue secondo cui il maggiore rischio è legato alla fiducia dei consumatori italiani. Dovrebbe, secondo le stime, rimanere a livelli bassi se non peggiori, con i consumi privati ancora più contenuti del previsto. La motivazione di questa perdita di competitività sempre più marcata è do-
vuta al fatto che l'accentuato rallentamento dell'economia italiana risale alle metà del 2007, prima dunque dell'impatto dei mercati sull'economia europea. Tolto di fatto quel 0,1-0,2% previsto dal Fmi, l'Italia per la Ue totalizzerà 0 in crescita con un deficit che tornerà a salire dall'1,6% del 2007 al 2,5% di
quest'anno fino al 2,6% nel 2009. Per la contrazione economica l'anno prossimo l'inflazione (quest'anno data al 3,6%) tornerà al 2% ma il debito pubblico riprenderà a salire arrivando tra dodici mesi al 104,3%. Per Bruxelles la discesa del deficit italiano al 2,1% sarà possibile grazie al piano triennale di consolidamento dei conti pubblici e di contenimento alla spesa approvato la scorsa estate dal Parlamento. Il quadro appare drammatico (italiani, insieme a greci, spagnoli e inglesi sono tra gli europei più esposti al rischio povertà, secondo un'organizzazione non governativa affiliata alle Nazioni Unite) ma la situazione non è tanto più rosea altrove. Nel secondo trimestre il Pil dei paesi della zona europea, a quota 0,2%, nel terzo calerà ancora e non solo tra i 15 della moneta unica. Per il 2009 i paesi di Eurolandia resteranno fermi con crescita dello 0,1% per colpa del tracollo finanziario che potrebbe trasformare tutto in piena recessione.
«Crescita in linea con l’Ue»
Tremonti sdrammatizza
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti
di ANDREA LONGO ROMA - Berlusconi si concentra sull'economia che va male. E che, stando alle previsioni diffuse ieri dalla Ue, dovrebbe registrare una crescita zero per tutto il 2009. Almunia insomma vede più nero del Fondo monetario e del governatore di Bankitalia. Ma arrivato a Bruxelles il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha sdrammatizzato, sostenendo che la nostra crescita zero è allineata con gli altri Paesi dell'Eurozona. E che i dati Ue confermano che la finanziaria triennale "ha funzionato". Ma notizie negative sono arrivate proprio ieri dai dati del fabbisogno dello Stato, che nei primi dieci mesi del 2008 ha registrato un peggioramento di 14,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2007. Male anche i dati del solo mese di ottobre, che - ha precisato una nota del Tesoro - "ha scontato una concentrazione di spesa, connessa a maggiori pagamenti per interessi per oltre 5 miliardi". I margini di manovra per il governo sono perciò sempre più stretti se, come ha confermato ieri il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas, l'attenzione principale in questa fase è la stabilità della finanza pubblica. Quella che si è aperta ieri sarà per il premier una settimana decisiva, e difficile, per studiare le iniziative possibili per sostenere subito le imprese e le famiglie. Non si potrà comunque decidere niente prima del rientro a Roma del ministro Tremonti, impegnato ieri e oggi nelle riunioni con i suoi colleghi dell'Eurozona e dell'Ecofin, in vista delle decisioni del vertice Ue di venerdì prossimo convocato dal presidente francese Sarkozy. Qualcosa in più su cosa bolle in pentola si saprà oggi al pre-consiglio dei ministri. Secondo ambienti governativi l'ipotesi concreta è che arrivi rapidamente in porto il decreto legge sulle banche. Dovrebbe prevedere una ricapitalizzazione 'leggera', in modo da garantire i crediti alle nostre imprese costrette a fare i conti con i riflessi della crisi finanziaria sull'economia reale. Una delle ipotesi è quella di interventi in due tappe.
Trascinata dalla stretta sul credito bancario
Usa, l’auto entra in crisi NEW YORK – Il rallentamento economico e la stretta degli standard di credito da parte delle banche tengono gli americani lontani dai concessionari di auto. Una lontananza che penalizza indiscriminatamente tutte i big dell’industria automobilistica. Per General Motors ottobre, in termini di vendite, è risultato il mese peggiore dalla seconda guerra mondiale: le vendite del colosso di Detroit sono infatti calate del 45%. Non va meglio per Ford, in calo del 30,2%, e Toyota, che scende del 23%. «Per l’economia statunitense si tratta di un periodo eccezionale: sia i consumatori sia l’industria automobilistica si trovano ad affrontare tempi duri: siamo ai livelli di profonda recessione toccati
nel 1999-2006», spiega il capo marketing di Gm, Mark LaNeve, secondo il quale il colosso di Detroit, e più in generale il settore automobilistico, non possono farcela da soli: «c'è bisogno di uno sforzo coordinato per far girare l’economia». Visto il difficile contesto in cui si trova a operare, Gm ha avviato trattative per una possibile fusione con Chrysler, chiedendo comunque al governo di intervenire con un prestito da 10 miliardi di dollari per facilitare l’operazione. Secondo indiscrezioni, però, il Tesoro americano ha per il momento respinto la richiesta di finanziamento di Gm, in vista di decidere se e come eventualmente intervenire nell’industria automobilistica.
Martedì 4 novembre 2008
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Dati Confcommercio
Famiglie italiane pessimiste a settembre calo dello 0,4% di SABINA LICCI ROMA - Continuano ad essere pessimiste le famiglie italiane: a settembre i consumi calano dello 0,4%, registrando il settimo segno negativo consecutivo da marzo scorso. È l'Indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc) ad evidenziare una flessione che nei primi 9 mesi del 2008 è dell'1,9%, a fronte del +1,1% registrato nell'analogo periodo del 2007. Un settembre in flessione dunque, sia per la domanda di beni (-0,3% in quantità rispetto a settembre 2007) che di servizi (0,8%). In termini congiunturali, invece, i dati destagionalizzati segnano una crescita dell'1,1%, anche se l'aumento è influenzato dall'evoluzione dei mezzi di trasporto, che al netto risulta essere +0,3%. Per quanto riguarda le quantità, a fare eccezione sono i consumi di beni e servizi per le comunicazioni (+11,3% dovuto per lo più all'imput dato dai prodotti per informatica e telecomunicazioni) e, in misura più contenuta, per la cura della persona (+1,8%) determinato esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici). Sul fronte della ricreatività la flessione è del 4,6% rispetto allo stesso mese del 2007.
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Martedì 4 novembre 2008
24 ore in Basilicata
Sconto sulla bolletta Firmata un’intesa fra la Guardia di finanza e la Regione Basilicata
Fiamme gialle sul gas lucano Previsti controlli su società e cittadini per evitare frodi
Il generale Barberi e il presidente De Filippo firmano il protocollo d’intesa (Foto Andrea Mattiacci)
De Filippo parla con un ufficiale della Guardia di finanza
CONTROLLI per verificare che non ci siano truffe nella richiesta - e applicazione - dello sconto sulla bolletta del gas voluta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, con i proventi del petrolio. E’ l’oggetto del protocollo d'intesa che lo stesso De Filippo e il generale Gaetano Barberi, comandante per la Basilicata della Guardia di Finanza, hanno firmato ieri. Con l’accordo, la Gdf effettuerà controlli per evitare frodi e fare in modo che tutte le famiglie lucane con basso reddito, pensionati e fasce sociali più deboli, possano usufruire dello sconto. L'accordo sarà in vigore fino al 31 dicembre prossimo con possibilità di rinnovo. Dice De Filippo: «L'iniziativa per la riduzione del gas alle famiglie lucane voluta dalla Regione è innovativa e unica in Italia, e sul nostro territorio riguarderà un numero imponente di nuclei familiari, che godranno di uno sconto importante, fino al 30 % per chi si trova in condizioni eco-
nomiche disagiate». Spiega Barberi: «Non svolgiamo solo compiti di repressione ma ha competenze anche in attività di controllo dei bilanci delle Pubbliche amministrazioni. Incroceremo i dati forniti dalla Regione con quelli di altre fonti. I controlli riguarderanno anche le società erogatrici del servizio». Aggiunge il “governatore”: «E’ in atto da diverso tempo una proficua e duratura cooperazione tra la Regione e la Guardia di finanza. L'intesa siglata è un ulteriore atto di buona collaborazione e amministrazione. Nel 2008 abbiamo messo in campo un'operazione complessa per numero di utenti coinvolti e per importi, che non ha precedenti nel nostro Paese. L'intervento qualificato della Gdf si concretizzerà con stretti controlli a tutela del rigore con cui è stata condotta l'iniziativa, più nota come “sconto gas”, nata con l'esigenza di venire incontro alle difficoltà economiche che soprattutto in questo periodo colpiscono le famiglie».
Interessato fino a ora il 76,03 % delle famiglie non in coabitazione
Primo bilancio: 163.000 beneficiari HANNO BENEFICIATO dello sconto gas, fino a ora, 163.000 utenti lucani: è il dato che emerge da un primo bilancio sul piano di riduzione della bolletta del metano. Il consuntivo è stato effettuato dal presidente della Regione, Vito De Filippo, in seguito alla scadenza del bando, ossia il 30 ottobre scorso. L’occasione: la firma del protocollo d'intesa tra Regione e Guardia di finanza. E’ stato interessato il 76,03 per cento delle famiglie lucane non in coabitazione. A tutte è stato applicato in bolletta lo sconto del 10,5 per cento sui consumi, cui va aggiunta la scomparsa dell'addizionale regionale, che variava dal 2,5 al 4 per cento, facendo realizzare un risparmio complessivo del 15 per cento della spesa rispetto al 2007. Una riduzione di un altro 20 per cento è stato previsto per i nuclei familiari disagiati. Sono compresi in questa definizione le famiglie che dichiarano un reddito complessivo non superiore a 3.961 euro annui, ma nell'iniziativa “Riduzione Bolletta Gas” questo limite è stato aumentato a 7922 euro per i pensionati e per i lavoratori dipendenti. Le domande di contributo sono state filtrate dai Caf (Centri di assistenza fiscale) dei sindacati. Sono state 12.026 le famiglie lucane destinatarie del bonus per un abbattimento complessivo del 35 per cento delle spese per il gas: il 7 per cento dei punti di consegna delle bollette.
Soave (Pdci) critica l’esclusione di Anzi, Calvello, Castronuovo, Laurenzana, Roccanova e San Chirico R.
Appello per i comuni lucani non allacciati IL CONSIGLIERE provinciale di Potenza dell'area sud, Raffaele Soave (Pdci), gratifica il “governatore” lucano di un commento assai positivo. Ma poi lo critica per una “dimenticanza”. Dice Soave: «Buoni i dati forniti dal presidente De Filippo sulla prima fase di applicazione dello “sconto gas” come è significativo di un rigore (che non dovrebbe venire meno anche in altre circostanze) il pro-
tocollo di intesa con la Guardia di finanza sempre per l'applicazione della misura di riduzione della bolletta del gas. Avremmo voluto però che in questa occasione fosse venuta una parola di impegno a favore delle famiglie lucane che sono discriminate perchè risiedono in comuni non serviti dalla rete di gas metano». «In occasione della Finanziaria 2008 della Regione - si legge ancora - i
gruppi del Pdci e del Prc (con l'adesione anche del consigliere Mollica) presentarono un emendamento, recepito dalla Giunta, per il riconoscimento di un “bonus” alle famiglie senza gas metano in casa, Soave ha affermato che “quella di ieri era l'occasione che ci aspettavamo per sapere quali azioni intende avviare la giunta regionale per sanare questa situazione di palese ingiustizia sociale».
«Per quanto ci riguarda aggiunge - continuiamo ad indicare un metodo semplice per risolvere la questione: individuare i nuclei familiari all'anagrafe dei rispettivi comuni e inviare un contributo una tantum equivalente a quello concesso attualmente a tutte le altre famiglie lucane già beneficiarie del provvedimento e consentire ai nuclei familiari con basso reddito, pensionati e fasce sociali uno sconto an-
cora più consistente. Nella recente assemblea zonale di Spinoso il Pdci ha deciso di rilanciare la questione e di sollecitare l'accelerazione del programma di lavori di metanizzazione nei comuni che sono privi dell'importante servizio». Ecco quali sono i Comuni i cui cittadini non possono utilizzare lo sconto: Anzi, Calvello, Castronuovo Sant'Andrea, Laurenzana, Roccanova e San Chirico Raparo.
Raffaele Soave
24 Ore in Basilicata 15 Consiglio aperto Si parla dei lavoratori a rischio a Tito (140) e in regione (8.000) Martedì 4 novembre 2008
Daramic, avanguardia del disastro Confindustria con i dipendenti. Folino: daremo battaglia di MARIATERESA LABANCA TITO - Ha rappresentato per anni il fiore all'occhiello della zona industriale di Tito Scalo, producendo occupazione e risultati. Per il comune alle porte di Potenza è stato un punto di riferimento importante, dando lavoro a più di 40 residenti. Ora che la Daramic ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento che domina la piana dell'area industriale, mandando a casa senza ammortizzatori sociali 140 unità, i danni, sia economici che sociali, sono incalcolabili. «E' inaccettabile - tuona il sindaco Pasquale Scalone Non si può rimanere zitti davanti a un'azienda solida come questa multinazionale americana, che decide di andare via giustificandosi con la crisi dei mercati internazionali». Non va dimenticato che il territorio comunale ha già pagato un prezzo molto alto per l'insediamento della società che produce separatori di batterie, a causa di un pesante inquinamento provocato dalla dispersione di trielina. I l Comune di Tito scende così in campo, chiama le istituzioni competenti, come Regione, Asi e Confindustria, e prova a cercare un confronto. E se lo speciale consiglio comunale aperto convocato ieri voleva essere un amplificatore della lotta dei dipendenti che dallo scorso 29 ottobre sono in presidio permanente all'interno del sito produttivo, il risultato è stato colto in pieno. Molta la gente che ieri sera ha occupato la sala consiliare del Municipio. Tanto che il primo cittadino, Pasquale Scavone, prima di dare avvio ai lavori, ha fatto spostare l'assemblea nella sala “Don Domenico Scavone”, più ampia e adatta a ospitare tutti i presenti. Le istituzioni hanno colto l'invito. C'è il commissario straordinario dell'Asi Ernesto Alfonso Navazio, l'assessore regionale Vincenzo Folino e il presidente di Confindustria di Basilicata Attilio Martorano. Per i sindacati ci sono Nino Falotico (Cisl), Carmine Vaccaro (Uil), Michele Palma e Antonio Pepe (Cgil). In sala i consiglieri regionali Luigi Scaglione, Donato Salvatore e Sergio Lapenna. E poi, soprattutto loro, i 140 dipendenti della Daramic. Hanno preparato un documento unitario firmato dalla Rsu per chiedere alle istituzioni interventi forti contro una situazione che si preannuncia drammatica. Ma sanno bene che la Daramic è solo un simbolo. Una vertenza che dà lo spunto per parlare di una vera e propria “desertificazione industriale”. L'inizio lo si è già visto ma il peggio sta per arrivare. I numeri che fornisce il segretario provinciale della Uil, Carmine Vaccaro, parlano chiaro: sono 6.000 i lavoratori che vanno avanti con gli ammortizzatori sociali mentre altri 8.000 rischiano di perdere il posto di lavoro a breve. La richiesta che arriva dai sindacati, per far fronte alle ripercussioni della crisi dei mercati, è «la costituzione di un centro di monitoraggio istituzionale (sindacati, istituzioni, Confindustria, banche ed enti locali) delle vertenze in atto e di quelle che non tarderanno ad arrivare».
Accanto, la platea (si distinguono Folino, Navazio, Vaccaro, Falotico). Sotto i lavoratori
L’azienda pretende il ritorno al lavoro degli operai che a breve manderà a casa Lo ribadisce il segretario generale della Cgil, Antonio Pepe. «Servono iniziative dice - che vadano al di là di quelle messe in campo fino a ora. Perché la crisi non è solo finanziaria e delle banche. Ben presto invaderà anche il nostro apparato produttivo». Ma per il segretario della Cisl, Nino Falotico, per la Daramic c'è ancora qualche carta da giocare. «Forse ci sono ancora gli etremi per intervenire», dice. Nel frattempo, proprio in occasione di questo consi-
glio ad hoc, l'azienda fa recapitare una lettera all'assessore Folino e ai sindacati. Il suo contenuto è a dir poco drammatico: l'azienda fa sapere che la decisione di chiudere il sito è oramai definitiva e improrogabile; che però dà la propria disponibilità ad agevolare il processo di reindustrializzazione dello stabilimento e che - aggiunge - è pronta a prendere in considerazione, insieme alle parti sociali, la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione per cessazione
VERTENZE/1
Agrobios, il piano discusso entro novembre
ENTRO LA FINE di novembre il Consiglio regionale della Basilicata discuterà il piano industriale del centro di ricerca Metapontum Agrobios: lo ha detto il Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, a margine dell’incontro con i soci e il consiglio di amministrazione del centro che si sta svolgendo a Potenza. De Filippo ha spiegato che «l'incontro di oggi (ieri per chi legge, ndr) ha l'obiettivo di verificare la bozza del piano industriale di Metapontum» di cui la Regione è socio di maggioranza. Lo scorso 6 agosto il Consiglio regionale approvò la proposta di legge per la «Ricapitalizzazione di Metapontum Agrobios» in cui era previsto uno stanziamento di circa 3,7 milioni di euro per «sostenere la produzione di servizi e l’attività finalizzata all’innovazione» e per «la tutela del livello occupazionale nel campo biotecnologico» e l’impegno a discutere le linee guida del piano industriale dell’istituto.
attività, evitando il passaggio diretto alla mobilità. Per i lavoratori, invece, oltre al danno la beffa: si chiede loro di far ripartire immediatamente la produzione, bloccata con l'attivazione del presidio permanente. «Altrimenti saremo costretti a spostare gli ordini in altri stabilimenti», dice il documento consegnato dall'azienda. E in sala si solleva un boato di contestazioni: «E' la ciliegina sulla torta. E' un ricatto». Sotto accusa anche i costi delle aree industriali, e la
mancanza di servizi adeguati per rendere più attrattivi i territori. «E' questa la nostra missione - risponde il commissario straordinario del Consorzio industriale di Potenza, Ernesto Alfonso Navazio - Preoccuparsi di rendere le aree più competitive. Per fare ciò si parte in primo luogo da una cura di dimagrimento. Ma è necessario anche cambiare completamente il modo di interloquire con gli imprenditore. L'Asi starà a fianco della Regione Basilicata e soprattutto a fianco dei lavoratori. Non si abbandona un sito produttivo per nulla». Poi è la volta del presidente di Confindustria, che, in una veste insolita, parla ai lavoratori e lo fa con un intervento duro, molto duro: «Sarebbe facile per me dire che se un'azienda chiude è per logiche di mercato, che seppure dolorose sono comunque necessarie. Non mi sento di poterlo dire. Non in questo caso. Perché l'azienda di cui parliamo non è in crisi. In più si tratta di una società che ha utilizzato il territorio in maniera non opportuna. Il danno ambientale che ha provocato resta a noi e ci danneggia anche dal punto di vista economico». Martorano non ha dubbi: l'azienda chiuderà. Poi dà qualche consiglio «per portare a casa, in questa situazione drammatica, il miglior risultato possibile»: per il numero uno degli industriali è necessario evitare la dispersione del patrimonio industriale e incominciare a guardarsi intorno, per individuare interessi da parte di altri gruppi industriali. «Confindustria - assicura
- si mette a disposizione per cercare questo tipo di soluzione». L'assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino, torna a ribadire la complessità del momento, e di questa “tempesta economica”, che si sta abbattendo sul settore produttivo. E fa riferimento a quell'apparato produttivo di piccole e medie imprese che riesce a resistere alla ventata di crisi ma che corre rischi seri. E ancora, alla necessità di attrarre nuovi investimenti e processi di reindustrializzazione. «Ma nel processo di riconversione non possiamo agire come nel passato. Le scelte di allora ci sono costate cassa integrazione e inquinamento». Poi venendo alla questione della Daramic dice: «L'azienda ha fatto un gioco sporco. Approfitta della crisi e coglie occasione per riorganizzarsi, scegliendo di puntare su Francia e Austria. Una cosa è certa: «La bonifica deve continuare». Rimane un aggravante, il danno enorme che l'azienda ha provocato: «All'ambiente, ai lavoratori, ma anche in termini economici e sociali». L'ultimo appello ai vertici aziendali: «Rivedete la decisione, trovate altri clienti per sostituire le commesse perse, perché quella della Daramic non è una vertenza “normale”». L'assessore, che nei giorni scorsi aveva annunciato l'avvio di procedimenti giudiziari nei confronti dell'azienda, precisa: «Non è una minaccia». Ma annuncia battaglia, «con tutte le armi legali a disposizione». E conclude: «L'orgoglio e la dignità di noi lucani ci aiuterà ad andare avanti». m.labanca@luedi.it
VERTENZE/2
VERTENZE/3, 4, 5...
Le richieste dei dipendenti in assemblea
L’analisi di Casaletto della Femca Cisl
Alla Mahle si lotta
Tessile e chimico Luci e (molte) ombre
NESSUN cedimento, all’ex Mondial Piston di Potenza si va avanti sulla strada della lotta sindacale: duro il comunicato di Fim Cisl Fiom Chil e Uilm Uil che sintetizza ciò che si è detto ieri nel corso delle assemblee con i lavoratori Mahle, colpiti da una comunicazione aziendale di mobilità. (prodromo del licenziamento di tutti e 106 lavoratori). Queste le decisioni assunte dai lavoratori nel corso degli incontri in fabbrica: l’azienda deve ritirare la procedura di mobilità; non deve - si legge nella nota - «scaricare la crisi finanziaria Europea, prodotta dal Capitalismo, sui lavoratori di Potenza»; deve infine «uniformarsi agli interventi che, in questi mesi, tutte le aziende del settore automotive hanno messo in campo». «Fim, Fiom e Uilm e le rappresentanze aziendali - è scritto ancora - auspicano che la direzione aziendale ritiri le procedure di mobilità, affinché nell'ambito delle iniziative anche di carattere n azionale si possono trovare altri strumenti al fine di difendere l'occupazione alla Mahle di Potenza così come per l'intero apparato industriale. Il livello di risposta che la Direzione aziendale Mahle fornirà nell'incontro in Confindustria il prossimo 6 novembre determinerà il livello di lotta che i lavoratori metteranno in campo. Fim, Fiom e Uilm auspicano che sia il governo nazionale che regionale possano mettere in campo provvedimenti legislativi di politica industriale al fine di difendere l'occupazione e non le banche». Per il 6 novembre prossimo è dunque fissato l’incontro al vertice tra la direzione aziendale e i sindacati.
«ESPRIMO preoccupazione per la situazione in cui versa il comparto tessile e chimico in Basilicata. Agli spiragli che si sono aperti sulla ex Standartela fanno da contraltare le tante aziende che stanno chiudendo battenti, lasciando sul lastrico centinaia di lavoratori e impoverendo ulteriormente il già logoro tessuto industriale lucano. Una crisi che interessa in modo trasversale tutta la regione e che nelle ultime settimane ha subito un'improvvisa accelerazione, come dimostrano i casi della Daramic e della Panasonic. Uno spiraglio si è aperto invece per la multinazionale farmaceutica Pfizer grazie al risoluto intervento del sindacato e dell'assessore Folino, così come ci auguriamo che si possa chiudere il prima possibile l'annosa questione della ex Lucana Calzature. Mentre resta critica la situazione generale in Val Basento, dove la stessa società Tecnoparco, che eroga servizi alle aziende insediante nell'area, si vede ulteriormente penalizzata dalla lunga sequela di fallimenti industriali. Auspico inoltre tempi brevi per ex Standartela, fissando le prossime tappe della vertenza. La nuova compagine societaria subentrata alla Job & Color di Prato nel progetto di reindustrializzazione del sito di Sant'Angelo Le Fratte dovrà concretizzare le aspettative suscitate in questi lunghi mesi di trattativa. Dopo il via libera dell'advisor bancario, che speriamo sia il più rapido possibile, si dovrà infatti procedere alla ratifica dell'accordo, anzitempo sottoscritto tra Zucchi, Job & Color e organizzazioni sindacali, con il nuovo acquirente. Infine, un appello alla Regione Basilicata affinché metta a punto le necessarie azioni per arginare una crisi industriale ed occupazionale senza precedenti». Gerardo Casaletto Segretario regionale Femca Cisl
16 24Ore in Basilicata Corte d’Assise di Trani L’accusa aveva chiesto 13 anni Agricoltura Seminario MartedÏ 4 novembre 2008
Non cercò d’uccidere Il caso lucano Assolto Salvatore Scarcia a Bruxelles TRANI - Secondo l'accusa cercò di uccidere tre persone sulla strada statale 98, quella che collega Corato ad Andria. E per la Corte d'Assise di Trani quel tentato omicidio premeditato valeva 13 anni di reclusione. In appello, invece, ha avuto ragione lui: Salvatore Scarcia, 41 anni, indicato dalla procura antimafia come il capo dell'omonimo clan, è stato assolto. Ieri mattina, la Corte d'Appello di Trani ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli e ha ÂŤriformato la sentenza emessa il 28 gennaio del 2006Âť, assolvendo Scarcia ÂŤdalle imputazioni, per non aver commesso il fattoÂť. Questa è la veritĂ processuale: Salvatore Scarcia non cercò di uccidere Savino Lopetuso, Francesco e Claudio Colasuonno. Non era tra gli uomini del commando descritto nel capitolo ventuno dell'ordinanza “Dolmenâ€? (cosĂŹ gli investigatori battezzarono una delle piĂš importanti operazioni di polizia giudiziaria contro la sacra corona unita). Per quell'inchiesta la procura chiese 1750 anni di carcere e 38 ergastoli. Sul banco degli imputati finirono 182 presunti affiliati alla criminalitĂ organizzata che, tra i primi anni
Salvatore Scarcia
Ottanta e i primi anni Novanta hanno gestito le attivitĂ illecite a Trani e in altri centri del Nord Barese. L'inchiesta, confluita nel processo “Dolmenâ€?, è partita dalle dichiarazioni di Salvatore Annacondia. Il boss, poi diventato collaboratore di giustizia, è accusato di 35 omicidi. Annacondia era un fre-
quentatore assiduo dei criminali lucani. Ed è stato lui ad accusare Scarcia. Questa è la ricostruzione dei fatti che forniva la procura: Alle 16,30 del 3 agosto del 1990, al chilometro 42 della statale 98, in località Del Prete, all'interno del cortile dell'autoparco di Lopetuso e Colasuonno, si verificava una sparatoria. Tre individui a volto scoperto, giunti su un'Alfa 33, armati di pistola e di un fucile da caccia, sparavano contro Lopetuso e i due Colasuonno. I primi due erano soci dell'autoparco. Nel commando, secondo i giudici del primo grado, c'era anche Scarcia. Ma quella era una sentenza da annullare, secondo l'avvocato Mazzoccoli. Le dichiarazioni di Annacondia erano contraddittorie e non seguivano il criterio diella congruenza narrativa. Secondo l'avvocato da una serena e obiettiva valutazione dell'intero incarto processuale non si sarebbe mai potuti pervenire a un'affermazione di responsabilità nei confronti di Scarcia, condannato ingiustamente per fatti mai commessi. La Corte d'appello ha accolto il ricorso. Ma per le motivazioni bisognerà attendere 90 giorni. f. a.
L’iniziativa del Comitato nato a Potenza
Associazione “Libera�
La petizione No-Oil arriva a 44 firme
Don Cozzi a Rende per parlare “Alla luce del sole�
Le percentuali di voto dell’iniziativa del Comitato No Oil (dal sito internet www.firmiamo.it/sign/list/petizionecontroleestrazioniinbasilicata)
POTENZA - Petizione popolare a tutela di ambiente, economia e vocazioni della Basilicata e della salute dei suoi cittadini dalle attività di estrazione di idrocarburi in Basilicata. La petizione contro le estrazioni in Basilicata è stata creata da Comitato No-Oil di Potenza ed è stata registrata in data 16 luglio scorso. Da quella data ad oggi le firme sono 44. L'ultima in ordine di tempo è stata effettuata lo scorso 23 ottobre da un cittadino residente a Paterno. Tra le statistiche sulla petizione è da segnalare che il 70% risulta maschio mentre il 30% è femmina e le fasce d'età sono il 35% tra i 18 ed i 25 anni, il 29% tra i 35 ed i 45 ed il 12% tra i 45 ed i 60. Tra le professioni troviamo con il 24% lo studente,
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10% impiegato, 10% imprenditore, 10% operaio, 10% disoccupato, 10% libero professionista, 10% giornalista, 5% insegnante, 5% funzionario e 5% altra professione. La petizione è stata indirizzata al presidente della Commissione Europea, Barroso, ai presidenti delle commissioni Ambiente, Dimas, ed Energia, Piebalgas, della Unione Europea, al presidente del Parlamento Europeo Pottering, al presidente della Repubblica Italiana, Napolitano, al presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi, al ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo, al ministro dello Sviluppo Economico, Scajola, al presidente della Giunta Regionale di Basilicata, De Filippo. Emilia Manco
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POTENZA - Pronto l'accordo di cooperazione culturale tra Libera e UniversitĂ della Calabria. Il convegno vedrĂ anche l'intervento del Cestrim di Potenza di Don Marcello Cozzi. Una due giorni di cultura, arte e spettacolo “Alla luce del soleâ€? contro le mafie il 6 e 7 novembre presso il Campus di Arcavacata di Rende. Le forme di collaborazione, rivolte a studenti e docenti, mireranno ad una migliore conoscenza delle modalitĂ di funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni, dei meccanismi attraverso i quali si genera e si esercita la corruzione politica, oltre che allo studio scientifico di alcuni casi esemplari sotto la sorveglianza e l'assistenza di esperti del settore. La firma sarĂ apposta al termine del convegno “L'uso sociale dei beni confiscati e l'Altraeconomiaâ€? organizzato nel contesto della manifestazione culturale promossa dall'Unione degli Universitari di Cosenza, organizzata grazie al contributo finanziario del Centro Residenziale dell'Unical, ed in collaborazione di Libera nazionale. Durante la conferenza sarĂ proiettato il video “Le esperienze positive di Libera Terraâ€? che racconta le esperienze delle cooperative della terra sui beni confiscati alla mafia. Inoltre il 7 novembre l'Area del Centro Residenziale del Campus di Arcavacata si trasformerĂ in un villaggio della legalitĂ , grazie alla partecipazione di tante Associazioni coordinate dal Csv di Cosenza. e. m.
AttivitĂ agricole
E’ DIVENTATA un caso europeo, la Basilicata, perquanto riguarda l’agricoltura. La Cia - Confederazione italiana agricoltori - ha messo in piedi un seminario di studi a Bruxelles: cominciato ieri, si concluderà oggi. L’iniziativa, intitolata la spesa regionale e lo sviluppo dell'agricoltura�, riguarderà anche le questioni lucane e i risultati della spesa comunitaria in agricoltura nel periodo 20002006 e ai nuovi programmi di spesa previsti dal Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Parteciperà anche una delegazione della Cia lucana guidata dal Presidente Donato Distefano. Questo, secondo Distefano, è il caso lucano: Parte dice - dalla nostra esperienza originale che chiama in causa la triade che accompagna la nuova Pac (Politica agricola comune, ndr): sicurezza alimentare; rispetto dell'ambiente; uso razionale delle risorse naturali. Tale impostazione - aggiunge - coerentemente con gli indirizzi e le decisioni Ue, in particolare sul versante dello sviluppo rurale, se ben interpretate e gestite rappresentano per la nostra agricoltura una grande opportunità , attraverso un nuovo modo di fare impresa in agricoltura in coerenza con la Pac dell'Ue, imperniata sulla sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare, la tutela dei consumatori, la coesione sociale/territoriale. Secondo la nostra visione, per poter avviare questa operazione è indispensabile favorire nella nostra regione due macro processi affidati a due distinti momenti, il sistema delle imprese e degli imprenditori
da un lato, le Istituzioni deputate alla realizzazione dei programmi di investimento e di spesa dall'altroÂť. Distefano spiega alcuni concetti fondamentali del settore primario che si sono modificati con tempo: ÂŤIl sistema delle imprese agricole deve sempre piĂš essere percepito dalle nostre comunitĂ come luogo principe nel quale si genera sicurezza alimentare, sanitĂ , qualitĂ e tipicitĂ dei nostri prodotti alimentari. Le Istituzioni regionali, a partire dalle risorse assentite nel Psr, devono saper orientare progetti, investimenti, iniziative, in grado di determinare aggregazione di aziende, di prodotto e territorio, nel contempo garantire qualitĂ , sicurezza alimentare e ambientale, far convergere trasformazione e commercio per costruire una nuova e vera filiera agroalimentare lucana. Inoltre l'allargamento dell'Ue, la revisione dello stato di salute della Pac, l'apertura dell'area Euromed, i negoziati del commercio mondiale, i processi di globalizzazione, i nuovi bisogni alimentari, i temi afferenti la sostenibilitĂ ambientali, l'uso delle risorse naturali e di quelle energetica in particolare, le questioni climatiche i paesi in via di sviluppo e quelli emergenti sono l'insieme della sfida che gli agricoltori dovranno affrontare. Ma una prima azione da porre in essere in questa fase di avvio della nuova programmazione 2007/2013 riguarda l'organicitĂ e l'efficacia delle tante disposizioni/norme in essere a favore del settore, la loro effettiva fruibilitĂ , in particolare sul versante degli investimenti e della spesaÂť.
ESTRATTO AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
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24 Ore in Basilicata QUARANTAMILA euro per oltre settemila medici: ce n’è di che mettere in difficoltà la sanità nazionale. E si tratta solo della Basilicata. Il Codacons della Basilicata annuncia la più grande azione collettiva - una sorta di “class action” - cui possono riferirsi tutti i medici lucani che si siano specializzati negli anni dal 1982 al 1991. E non hanno avuto - spiegano dall’associazione dei consumatori - circa 40.000 euro ciascuno che la legge europea gli attribuiva come diritto assoluto. «Questi medici ora si avviano - aggiungono - con una vera e propria class ac-
Martedì 4 novembre 2008
Il Codacons propone un’azione legale che restituisca i soldi mai percepiti della specializzazione
Medici, “class action” per ottenere il dovuto tion che stabilisce il guinness della più grande vertenza collettiva mai avviata in Italia, a sbancare le casse dello Stato in Tribunale». Chi voglia aderire, può inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo internet medici.specializzati@codacons.it. Per chi invece non avesse dimestichezza con la comunicazione telematica, o comunque preferisse il vecchio, caro telefono, il
numero da comporre è lo 0973/41716 (risponde l’avvocato Giuseppe Pugliese). Questa la spiegazione dei provvedimenti che possono dare una base giuridica all’iniziativa del Codacons: la direttiva comunitaria del 1982 (82/76 Cee) aveva stabilito in favore dei medici il diritto di ricevere una “adeguata remunerazione” per il periodo di specializzazione svolto, periodo in cui i medici hanno lavorato praticamente gratis
nelle corsie degli ospedali universitari». Tale direttiva - si legge nel comunicato diffuso ieri dal Codacons - recepita in Italia solo nel 1991 limitatamente agli specializzati iscritti ai corsi a partire dall'anno accademico 91/92, ha previsto l'importo di 21.500.000 lire per ogni anno di specializzazione, senza nulla riconoscere ai medici immatricolatisi alla specializzazione negli anni accademici che
vanno dall'82/83 al 90/91. La Corte di giustizia europea, con sentenze del 1999 e del 2000, ha affermato il diritto alla remunerazione anche in favore dei medici che hanno svolto il corso di specializzazione dopo il 1982, termine ultimo fissato dalla citata direttiva comunitaria, per conformarsi a essa da parte di ciascun Stato. Sulla scorta di tali sentenze della Corte di Giustizia, anche i nostri giudici,
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con sentenze anche della suprema Corte di Cassazione, hanno riconosciuto il diritto dei medici italiani che hanno frequentato le scuole di specializzazione tra gli anni 82/83 e 90/91, a ottenere dallo Stato italiano il pagamento ad “una adeguata remunerazione”. «Già un migliaio di medici - concludono - hanno avuto ragione e hanno percepito i soldi sottratti con gli interessi. Ora anche in Basilicata il Codacons scende in campo e avvia la più grande azione giudiziaria collettiva per circa 7.030 medici della regione rimasti senza compenso al fine di far avere loro quanto spettante».
Bilanci 2006 Grossi aumenti per servizi extrasanitari: in Basilicata, per la lavanderia più 154 %
La sanità lucana che spende. Tanto San Carlo e Asl 4 fra le 10 aziende più “generose” d’Italia POTENZA - La notizia sulla crescita esagerata delle spese di alcuni settori della sanità regionale, soprattutto per il periodo di ristrettezze economiche che si dovrà affrontare, è preoccupante per alcuni versi ma rincuorante per altri. Le cifre sono state riportate ieri in un dettagliato servizio del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” Dai dati pubblicati dal ministero del Welfare, tra le dieci aziende ospedaliere e sanitarie che hanno speso di più in Italia, tra il 2004 e il 2006, pro capite per abitante, per servizi non strettamente legati alla pratica medica, ce ne sono due della Basilicata. La prima è l'ospedale San Carlo di Potenza, con 54,45 euro per abitante, e l'Asl 4 di Matera, con 39,57 euro. Il dato si riferisce ovviamente per abitante della regione. L'analisi, rimbalzata anche su altre testate giornalistiche nazionali, riguarda servizi come la lavanderia, che ha subito un incremento generale, in Basilicata, addirittura del 154 per cento; il noleggio, il cui incremento è il più marcato d'Italia tra il 2005 e il 2006, pari al 124 per cento. Invece in altri settori c'è stato un risparmio. Il dato regionale della spesa per il combustibile da riscaldamento è calato del 32 per cento come pure le spese per il telefono, meno 13 per cento. Purtroppo altri dati non sono al momento disponibili.
Di Lorenzo (Pdl): cosa fa l’assessore per evitare gli sprechi nel settore? UN COMMENTO - molto critico - sui dati diffusi ieri relativi alle aziende sanitarie lucane “spendaccione” è venuto da Pasquale Di Lorenzo, consigliere regionale del gruppo misto - Pdl. Di Lorenzo ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale: «Da un’analisi svolta dal quotidiano” Il Sole 24 Ore” sui bilanci 2006 delle Regioni e delle Aziende sanitarie pubblicati dal ministero del Welfare - afferma - è emerso che le spese non sanitarie(quelle sostenute per esempio per il pagamento di ministrative, manutenzioni, noleggi eccetera) coprono l’11,9 per cento della spesa complessiva dei Servizio sanitario nazionale e sono aumentate in due anni, tra il 2004 e il 2006, più della spesa sanitaria totale: il 19,7 per cento contro l’11,8 per cento». «A fronte di un’inflazione media attestatasi intorno al 4 per cento nel biennio - continua - è stato registrato un incremento di spesa intorno al 20 per cento, che evidenzia chiaramente la tendenza Ma questo argomento, soprattutto in questa fase storica dell'economia mondiale, è da tenere particolarmente presente e deve essere all'attenzione di che gestisce la sanità. L'accorpamento delle Asl che la regione si appresta a praticare, si dimostra ancora una volta una buona scelta. La frammentazione oggi esistente in Basilicata, con 5 Asl e 18 ospedali, non consente di tenere il flusso delle spese sotto il dovuto controllo. Gli sprechi in sanità sono tanti e i cittadini lucani, in particolare con il federalismo alle porte, non possono
permettersi di far fronte a gestioni poco attente. Il retaggio del passato, nel quale la sanità non aveva limiti di spesa, ancora oggi persiste in alcune strutture. Forse emarginare quei settori che sulla sanità fanno fortune ingiustificate, oggi è più che mai è necessario. La cronaca di oggi, ancora una volta, ha aggiunto ulteriori dati alla lunga lista, che comprovano la necessità di affrontare il problema delle spese incongrue e inutili anche della sanità lucana. Gianfranco Gallo regione@luedi.it
trollo come testimonia, per esempio, la spesa per i servizi di pulizia, evoluta ben oltre le dinamiche del costo del lavoro. Nella top ten delle Asl e ospedali italiani con spese non sanitarie più elevate, intese come spesa procapite relativa ai residenti nella regione, figurano due strutture sanitarie lucane e precisamente Potenza e l’Asl di Matera». «Da emerge, inequivocabilmente, la necessità di procedere ad una attenta e puntuale analisi delle spese sostenute dalle nostre bollette, struttureutenze sanitarie al fine di timizzazione». La domanda finale del consigliere è: cosa fa l’assessore alla Salute per consentire il contenimento e ospedali lucani, con particolare riferimento al San Carlo di Potenza e all’Asl rendendole compatibili con i tassi medi di inflazione e senza pregiudicare zionalità ed efficacia attendono risposte.
Veterinari: incontro ok VETERINARI, OK a come è andato l’incontro: lo dicono i responsabili di Fp Cgil e Fpl Uil sull’incontro tenutosi di recente nella sede dell'assessorato alla Salute. Lì si è fatto il punto sullo stato di attuazione del protocollo di intesa per l'adeguamento contrattuale del personale medico veterinario precario. C’era anche il segretario
nazionale della Uil Fpl Claudio Fantini, responsabile del settore. Aggiungono dai due sindacati confederali: «Si registrano pesanti ritardi nell'affidamento degli incarichi, soprattutto da parte dell'Asl 2. Le parti hanno stabilito nel 15 dicembre il termine ultimo per lo scorrimento delle graduatorie dei medici vete-
rinari convenzionati con la probabile attribuzione di almeno 30 incarichi. Prevista una verifica, dopo il 15 dicembre, per individuare nuove risorse e un miglior utilizzo di quelle già disponibili anche inserendo nell'ambito dell'accordo gli incarichi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata». Chiesto un incontro con la giunta pugliese.
I dati emersi da una ricerca nazionale della Uil
I lucani per vivere in fitto spendono in media 357 euro IN ITALIA il 27% in media del reddito netto delle famiglie italiane è stato impiegato per pagare l'affitto della propria abitazione nel I semestre 2008. In Basilicata la spesa media mensile è di 357 euro (il 13,8% del salario) a Potenza e di 274,20 euro a Matera (il 10,6% , con un aumento più contenuto tra il 3 e il 3,7%: questi i dati emersi dal II rapporto Uil “Famiglia, reddito, casa” dell'Ufficio Politiche Territoriali della Uil. Secondo il rapporto, è stato utilizzato come campione di riferimento una famiglia composta da due lavoratori dipendenti, con due figli a carico, che percepisce un reddito lordo annuo pari a 36.000 euro e vive in affitto in una delle città Capoluogo di Re-
gione. Il costo dell'affitto è stato calcolato sulla base della media tra il costo minimo e il costo massimo di un appartamento di 70 metri quadri, in stato conservativo normale, ubicato in area centrale, semicentrale e periferica. Scandagliando fra i dati emerge quanto sia arduo per una famiglia italiana acquistare un'abitazione: a Potenza nel primo semestre 2008, il costo medio di un appartamento di nuova costruzione di 70 metri quadri è quotato tra i 3.000 e i 3.300 euro al metro quadro. Spiegano dalla Uil che una delle conseguenze della ormai insostenibilità degli affitti o dell'acquisto è la progressiva crescita della morosità; continua, infatti,
ad essere sempre molto elevato il numero degli sfratti: nel 2007 sono stati emessi in Basilicata 141 provvedimenti di sfratto di cui 117 per morosità e 24 per finita locazione (61 al 31 dicembre 2007 sono stati eseguiti). E’ la Calabria la Regione in cui il rapporto tra n° degli sfratti emessi/famiglie residenti è più elevato risulta: lì nel 2007 è stato emesso 1 sfratto ogni 2.295 famiglie, seguita proprio dalla Basilicata e poi da Sardegna e Campania dove è stato emesso rispettivamente uno sfratto ogni 1.596, 1.569 e 1.039 famiglie. Quali sono le Regioni dove il rapporto sfratti emessi/famiglie risulta essere più basso? Eccole: Toscana, Lazio ed Emilia Romagna rispettivamente con 1 sfratto
ogni 314, 348 e 370 famiglie. Dice il segretario generale regionale Michele Delicio: «Come confermano i dati emersi occorre collocare al centro dell'agenda politica il problema della casa quale diritto innegabile del cittadino perseguendo un piano programmatico e non solo emergen-
ziale». «La Regione - aggiunge l’esponente della Uil - attraverso gli Ater di Potenza e di Matera deve intensificare i programmi per l'edilizia residenziale popolare e cooperativa e i Comuni individuare nuove aree da destinare agli stessi programmi».
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Martedì 4 novembre 2008
UN MONTALBANO E GRAN PREMIO NELLE ACQUE TORBIDE
LA RICERCA SENZA ANIMALI
di ANGELOMAURO CALZA
di GIULIA LODIGIANI dalla prima Da anni in tutti i film e i documentari girati in Africa, nella giungla, nelle savane, nei deserti e via via elencando tutti i luoghi più impervi del pianeta, c'è sempre almeno un uomo che si muove su quattro ruote, e l'auto o il furgone utilizzato presenta sul di dietro una grande scritta con la sua marca, sempre la stessa: Toyota. Sono macchine praticamente indistruttibili, quasi ci fanno pensare che se si restasse senza carburante in una situazione di pericolo basterebbe far la pipì nel serbatoio e provare a rimettere in moto per sentire di nuovo ruggire il motore. Che macchine! E agli scettici basti pensare che in tanti anni solo una volta la macchina si è fermata: domenica, a 200 metri dall'arrivo, su una comoda pista asfaltata di nuovo e per di più con un nugolo di meccanici a disposizione per l'assistenza. Roba che nei documentari del National Geographic te la sogni. Come può essere successo? Non c'erano forse tigri, leoni ed elefanti ad incoraggiarla a non fermarsi? O forse è rimasta incollata all'asfalto forte del nome del suo pilota, Glock, che ricorda il nome di una colla vinilica? Mah, non lo sapremo mai. Così come non sapremo mai perché nella prima puntata del commissario Montalbano, andata in onda domenica sera, per due volte il commissario nuotava tranquillo in un mare liscio come l'olio e per due volte - combinazione - gli squilla il telefono in casa. E lui lo sente da lì! dal mare!… e mentre nuota! Corre in casa, risponde dalla veranda che si affaccia su quello stesso mare e in un attimo, probabilmente innervosito dal suono del telefono, le acque calme e azzurre diventato agitate e torbide.Che cambiamento repentino! Acque calme e azzurre che diventano per incanto agitate e torbide. Proprio come il finale del Gran Premio del Brasile. Solo che lì ora non c'è Montalbano a cercare di risolvere il mistero. E che nessuno si azzardi a pensare che poi il maligno sono io.
SCUOLA DI ARPA ESEMPIO LUCANO di ANTONIO AUTILIO* L’INAUGURAZIONE della Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri (presentata domenica scorsa a Viggiano), grazie all’impegno dell’Associazione “Gli Amarimai” e del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale”, è in stretta sintonia con la strategia della Regione Basilicata sia per la promozione e valorizzazione dei beni culturali e della tradizione popolare che per elevare la qualità della formazione specialistica anche nel settore musicale. I nostri obiettivi programmatici sono di promuovere un'immagine nuova, distintiva ed unitaria della Basilicata in grado di attrarre adeguati flussi turistici nell'intero territorio e di diventare punto di riferimento per alcuni settori dell’alta formazione; contribuire concretamente alla qualificazione professionale degli operatori nel settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale di specie; riscoprire, pertanto, le tante peculiarità culturali disseminate in ogni realtà comunale del nostro territorio e conseguentemente di porle in rilievo con una azione sistematica e sinergica. Quindi una nuova strada per rafforzare identità regionale concreta e reale ma altrettanto innovativa ed energica, saldamente ancorata sulla roccia della storia, sulle tradizioni, su un sistema interconnettivo di saperi e conoscenze. La Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri è senz’altro uno strumento importante e per la sua originalità nel panorama delle scuole di musica italiane può diventare struttura di formazione e ricerca musicale nell’ambito della musica etnica e popolare, per un bacino d’utenza molto più ampio. E’ l’esempio inoltre di come tradurre in progetto concreto le indicazioni della Convenzione dell’Unesco del 2003 sul patrimonio culturale immateriale, recentemente ratificata dall’Italia, che è per la Basilicata un elemento di forte caratterizzazione, come testimonia la Città dei Sassi, patrimonio dell’Unesco, a cui aggiungere altri giacimenti culturali da candidare al riconoscimento dell’Unesco. *assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura
SCONTI SULLE BOLLETTE GENTILE direttore, in questa particolare fase di crisi che vivono un po’ tutte le famiglie lucane, volevo segnalare che è reale lo sconto sulla bolletta del gas. Qualche giorno fa ho ricevuto la bolletta dell’Eni e ho avuto questa piacevolissima sorpresa. Quindi volevo fare un mea culpa e dare atto al presidente della Regione, Vito De Filippo, di aver mantenuto una promessa e non è una cosa da poco, considerato il fatto che i politici non sempre le promesse le mantengono. A proposito di questo, infatti, mi preme ricordare ai rappresentanti del centrodestra lucano che noi cittadini stiamo ancora aspettando gli sconti sulla benzina che erano stati promessi in campagna elettorale. Un problema di memoria o una promessa mancata? Marco Santarsiero
BUON SENSO E “STATO DI POLIZIA” di ROCCO PEZZANO dalla prima Una è la dichiarazione di Berlusconi, una volta tanto non smentita il giorno dopo. L'altra è una lezione di Temistocle Martines, uno dei padri del diritto costituzionale italiano. La figura scelta da Berlusconi discende dal Codice civile, laddove prevede il comportamento da adottare per alcuni tipi di obbligazione. La dizione esatta è “la diligenza del buon padre di famiglia”: la citazione del Cavaliere non è dunque testuale. Ma il concetto è chiaro. E non difetta certo di efficacia. Il motivo per cui Berlusconi non ha dichiarato, a poche ore di distanza, che lui quella dichiarazione non l'aveva mai fatta - come spesso è accaduto, nonostante la presenza di decine di giornalisti e milioni di ascoltatori e lettori a certificarla - è che nessuno ne ha contestato il contenuto. Cioè, nessuno ha criticato l'appello al buon senso del padre di famiglia. D'altronde, chi è che ha qualcosa contro il buon senso, merce rara, sempre invocata, spesso evocata quasi fosse un fantasma del passato, assai raramente praticata? Da destra a sinistra sarebbe assai difficile trovare qualcuno che parli male del buon senso. Applicarlo nel governare, però, pone dei problemi complessi. Chi è che applica il buon senso? In nome di chi? E soprattutto: che significato ha il buon senso in una democrazia? Può una persona che tutti considerano di buon senso - ammettendo ne esista una che raccolga il consenso di tutti gli amministrati - permettersi di decidere tutto da solo? La democrazia non impone l'ascolto di molti presunti o reali “buon sensi”? In Parlamento, ad esempio, non è che se parla una persona comunemente considerata di buon senso tutti gli altri tacciono. Il professor Martines nel suo testo “Diritto costituzionale” - pietra miliare su cui si sono formati battaglioni di avvocati, drappelli di notai, coorti di magistrati e giudici ma so-
prattutto tanti studiosi di diritto - sintetizzava una certa forma di governo, ovvero lo Stato di polizia, in questa definizione: «Viene così definito non perché si fondi su un regime di polizia (nel senso in cui lo intendiamo noi oggi) ma perché tende a promuovere il benessere dei sudditi e la loro felicità (polizia va, dunque, etimologicamente ricollegata a polis e allo ius politiae proprio dei sovrani medievali). (…) La determinazione di ciò che debba considerarsi interesse della comunità procede dall'alto, essendo i sudditi del tutto esclusi da ogni partecipazione al governo dello Stato; solo che nello Stato di polizia il sovrano ritiene che rientri fra i suoi compiti quello di assicurare la felicità e il benessere dei governati, ai quali viene riconosciuta la tutela giurisdizionale dei diritti nei confronti dello Stato, limitatamente, però, al campo patrimoniale». Questo, dunque, Martines chiamava “Stato di polizia”. Nella vulgata poi Stato di polizia è andato significando di solito un regime in cui i manganelli sostituiscono il dibattito, le assemblee, le libere elezioni. Ma si tratta di effetti. Secondo il più celebre esperto di diritto costituzionale, lo Stato di polizia è un regime in cui uno decide per gli altri. Con la convinzione, certo, di fare il bene del popolo. Ma senza il confronto, senza l'ascolto, senza opposizione. Senza democrazia. Le dichiarazioni di Berlusconi dei mesi scorsi - in particolare, la sua preferenza del decreto legge per legiferare, provvedimento veloce, non impastoiato nelle lungaggini dell'iter parlamentare - vanno in questa direzione. Da qui a dire che siamo in uno Stato di polizia ce ne corre. Ma, nel corso della legislatura in atto, se ne possono riconoscere in nuce alcuni caratteri. Berlusconi dice: io deciderò per tutti. Vedrete, poi mi ringrazierete. Convinto di essere nel giusto. Di avere buon senso. r.pezzano@luedi.it
EGREGIO direttore, in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui si tende a vedere la qualità delle cose dall'esborso economico che prevedono, per cui si giudicano migliori quelle più economiche, ci starebbe bene anche una diversa valutazione della ricerca senza animali e della vivisezione. Io parto già dalla convinzione che la vivisezione non sia etica perché prevede lo sfruttamento, la sofferenza psichica e fisica e la morte degli animali e non sia nemmeno scientifica, come sempre più scienziati riconoscono andando ad ingrossare le fila di quanti già da tempo, sulle orme di Hans Ruesch e di Pietro Croce e di tanti altri personaggi di rilievo, ne chiedono l'abolizione. Voglio ora sottolineare come la vivisezione sia anche più costosa dei metodi senza animali, e l'affidarsi a questi piuttosto che a quella farebbe risparmiare tanti soldi di sovvenzioni allo stato e anche alle associazioni che raccolgono ogni anno milioni di fondi. Sarebbe un'ottimizzazione della spesa: si avrebbero risultati più rapidamente, con meno denaro "sprecato" (perché i ricercatori servirebbero comunque e le strutture anche), e soprattutto risultati subito spendibili sul mercato, ritrovati che hanno un'utilità immediata. I test su animali vengono spesso riprovati più volte, per individuare la "vera" risposta tra quelle mutevoli ottenute con questo metodo o per ottenere quello che gli scienziati van cercando per l'uomo in altre specie (diverse dall'uomo fisiologicamente); spesso, le soluzioni così individuate non vanno bene per l'uomo (ovviamente) e producono danni alla salute umana (che devono essere risarciti o che costituiscono un onere non da poco per il sistema sanitario), necessità di nuovi test, ritiri di prodotti commerciali dal mercato. Con le metodologie che non impiegano animali, ma che si basano su tessuti umani tutto questo non accade. Persico Dosimo Cremona
Martedì 4 novembre 2008
IL RETTORE TAMBURRO E LA LIBERTA’ DI INSEGNARE di PIERO DI SIENA* dalla prima
LA SCUOLA, A NUMERO E A MISURA di GIORGIO DELIA
Niente di male se la polemica fosse rivolta alle opinioni politiche del Rettore. Cosa che anche a me è capitato di fare in qualche occasione, pur essendo collocati dalla stessa parte politica. Ma quello che si sostiene ora, e si è sostenuto allora, che il prof. Tamburro non ha diritto a esprimere i suoi convincimenti perché questo sarebbe incompatibile con la sua veste di Rettore. La consigliera regionale Emilia Simonetti ha già giustamente fatto osservare che quello che può fare un Rettore lo stabiliscono coloro che - docenti e studenti - lo hanno eletto. Ma qui vorrei far notare che i rilievi sono avvenuti in relazione a un episodio in cui il prof. Tamburro stava facendo lezione, sia pure nella forma sui generis dell'intervento in una piazza. E' insomma la libertà di insegnamento che si mette in discussione. Si tratterebbe di episodio che non meriterebbero per la loro risibilità nemmeno un commento, se non fossimo in una regione in cui il potere politico (non la politica che avrebbe tutti i titoli per farlo, ma appunto il potere politico) ogni tanto ha la tentazione di dettare legge su tutto da quello che debbono fare i magistrati all'agire dei corpi sociali. Le esternazioni della destra contro il Rettore dell'Università di Basilicata sono l'esasperazione volgare di una tendenza che ogni tanto fa capolino in tutti gli schieramenti politici. Reagire con prontezza è il modo per evitare che si possa tutti degenerare come è accaduto nel caso della destra lucana. Il secondo aspetto che non dovremmo mai dimenticare è che l'autonomia dell'istituzione universitaria è un patrimonio antichissimo e preziosissimo della nostra civilizzazione sin dalla nascita nel medio evo dell'istituzione universitaria. Senza le libere università non ci sarebbero stati Abelardo e nemmeno Tommaso d'Aquino, e quell'originale intreccio tra ragione e fede che diede vita alla Scolastica, e che ha costituito uno dei tratti fondativi della civilizzazione dell'Occidente. La nascita delle libere università fu il vero momento di rottura con le tendenze oscurantiste che attraversavano quei secoli agli albori della nostra storia. Ora che l'autonomia dell'università è messa in discussione da provvedimenti (penso alle Fondazioni) che in regioni come la Basilicata possono asservirla all'arbitrio dei poteri locali che ne diverrebbero la principale fonte di finanziamento, è importante che si getti l'allarme contro tutte le tentazioni di limitarne la libertà d'azione, a cominciare dall'accanimento che la destra dimostra verso il suo Rettore. *presidente nazionale A.R.S
COSSIGA E IL PD di MIMMO MASTRANGELO MI SA che la lettera fatta pervenire a Massimo D'Alema da Francesco Cossiga, per tramite le pagine del quotidiano Il tempo (pubblicazione domenica 2 novembre), contenga più che delle provocazioni una prospettiva possibilista che persuade i molti (tra cui chi scrive) che vogliono un Partito Democratico incline a sinistra. Scrive Cossiga a D'Alema che il Pd, in fondo, vada rilanciato non tanto come schieramento di centrosinistra ma in quanto forza di sinistra, “magari di una sinistra riformista, anche se questo termine riformista può significare tutto o nulla”. Continua nella disamina l'ex-presidente della Repubblica: è comprensibile che questo partito possa e debba governare con l'apporto di politici come Franceschini, Bindi e Marini, è impossibile, invece, immaginare che D'Alema e Fassino possano coabitare coi parlamentari succitati (provenienza originaria Democrazia Cristiana) in uno stesso partito. Distante è la loro cultura e storia politica. E bisogna ancor più prendere in considerazione quando Cossiga appunta che, dentro uno scenario volto a semplificare il sistema partitico, è verosimile che il Pd possa inglobare gli interessi della classe dei lavoratori e di quel ceto medio ormai proletarizzato, faccia propri gli ideali pacifisti ed anticapitalisti e sia fronte opposto di un partito conservatore democratico, espressione di interessi moderati e di ideali nazionali. Ma la cosa più convincente che il senatore a vita manda a dire a Massimo D'Alema è che, avendo fallito Veltroni nella sua “politica solipsistica”, non si faccia ritardare nel Pd un confronto proficuo con la sinistra democratica e radicale nonché l'adesione alla grande famiglia del Partito Socialista Europeo. Con Cossiga si può essere in disaccordo nove volte e mezzo su dieci, ma questa volta ha messo un bel cappello su una prospettiva che può vedere insieme nello stesso partito D'Alema e Fassino con Angius, Mussi e Fava (e perché no anche Vendola). I Franceschini, i Carra, i Follini sono figure politicamente rispettabili, ma non tornano utili per un approccio politico in un Pd rivolto a rilanciare il patto sociale e l'apparato delle garanzie.
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MOLTO si è detto sui “numeri” della scuola e dell'Università. Fanno testo per l'Italia le due sintesi consultabili sul sito Istruzione.it: La scuola e L'università in cifre 2007. Per il confronto con i Paesi Ocse soccorre il rapporto Education at a Glance 2008: OECD Indicators. Se si provasse a tradurre il mero dato numerico in persone, allora ci si renderebbe conto che la quantità, quella degli alunni per classe a esempio, è inversamente proporzionale alla qualità degli apprendimenti (nel capitolo sui Risultati scolastici, si vedano i dati relativi ai ritardi, ai debiti formativi, agli abbandoni, ai fermati in fase di scrutinio). Tra parentesi, i più recenti dati Invalsi, in contraddizione rispetto alle rilevazioni PisaOcse, Pirls e Timms, spingono a valutare meglio le condizioni in cui vengono svolti i questionari (a cominciare dalla concentrazione e dal grado di impegno delle scolaresche rispetto a una prova non percepita come vincolante ai fini della loro valutazione). Va detto pure che dalla disaggregazione dei dati per tipologia di scuola emerge che non sempre gli istituti che godono di più lauti finanziamenti assicurano risposte qualitativamente migliori. A molti non è chiara la “ratio” pedagogica alla base della lettura che il ministro in carica fa di questi numeri. Forse perché figlio della scuola che se non fosse stata pubblica e di massa non sarebbe stata affatto; forse perché nutrito con gli insegnamenti inattuali (si stava per dire con i valori) di qualche prete non ortodosso e con le tesi di alcuni insegnanti non meno scomodi; forse perché si è tra chi non fa notizia, perché entra in classe normalmente e s'incontra con scolaresche disciplinate e creativamente ricettive; forse perché, entrando in classe, riesce ancora ad accorgersi dello stridore di una proposta didattica sempre più obsolescente e di quanto siano state solo di facciata molte delle Riforme finora proposte; forse perché gli è chiaro che lo status in cui versa attualmente la scuola, non certo felice, è la risultante di errate politiche che ne hanno fatto un argomento marginale rispetto agli interessi dell'agenda governativa; forse perché convinto che la scuola in definitiva serva per non servire; per tutto questo e altro ancora, al di là del dato statistico virtuale, il modello di scuola al quale tendere l'azione quotidiana suggerisce alcuni imprescindibili punti fermi ispirati in primis dai dettami costituzionali. Una scuola democratica, ma non per questo meno seria e rigorosa (distante da quella ove l'alunno, trattato autoritariamente con estraneità, aveva solo doveri), nella quale, come nelle altre istituzioni democratiche, già per il fatto di esserne parte, si acquisisce prima di tutto dei diritti. Una scuola nella quale l'alunno entri e consapevolmente sappia che il bene prodotto non è gratuito o peggio mercificabile, ma è frutto di libertà, coinvolgimento, impegno, sacrificio. Una scuola ove si persegua il “semplice” che, com'è noto è altra cosa dal “facile” promesso illusoriamente da altre “agenzie formative”. Le letture e l'esperienza hanno insegnato che l'evoluzione del ragazzo passa inevitabilmente attraverso il confronto con le difficoltà, della scuola come della vita, col superamento degli ostacoli, con la ricerca delle soluzioni alle problematiche. Qualcuno ha affermato che è proficuo rendere difficile la vita dello studente. Meglio, a giudizio di Gramsci, «bisogna trovare che egli debba fare la fatica indispensabile e non più. Ma è anche certo che dovrà sempre faticare per imparare e costringere se stesso a privazioni e limitazioni di movimento fisico, cioè a un tirocinio psico-fisico. Anche lo studio è un mestiere e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio anche nervoso-muscolare, oltre che intellettuale: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo e il dolore e la noia». (Non è necessario essere adepti all'etica calvinista, secondo la nota interpretazione weberiana, per ritenere valido il precetto secondo il quale
Iddio conceda i beni a prezzo di enormi fatiche). Anche in questo nuovo millennio, urge una scuola che veda nell'edificazione di questi principî il valore aggiunto del titolo conseguito. Lo studio per definizione è “amore”. Sarà pure per questo che siamo “segnati” dai docenti meno “facili”. Torna utile riferire che uno dei grandi maestri del Novecento, Gianfranco Contini, notoriamente di quel rango, soleva parlare di «eros paedagogicus» e, in conclusione del suo intervento all'inchiesta su «Le università e la cultura» (1941), ebbe ad affermare perentoriamente: «[...] Ogni problema pedagogico è d'amore, da Platone in giù [...]». Chi ha l'ufficio di insegnare, potrà farlo in modo efficace se saprà declinare questo “dovere” con severità e affetto. Ciò è ancora più vero se ci si riferisce a quella fascia di età nella quale si allentano i legami familiari e l'adolescente (nel più pieno senso latino del termine) cerca altrove il sollievo alla sue ansie di vivere. Potranno dirsi fortunati i giovani che avranno l'opportunità di incontrare non un “amico”, o un surrogato della figura genitoriale, ma un sostegno parallelo che, come Freud ha insegnato, sappia «creare in loro il piacere di vivere e offrire appoggio e sostegno in un periodo della loro esistenza in cui sono necessitati dalle condizioni del proprio sviluppo ad allentare i loro legami con la casa paterna e la famiglia», valido tanto da orientarli nella loro crescita, suscitando «interesse per la vita, soprattutto per quella che si svolge fuori, nel mondo». In tale prospettiva, il docente più auspicabile è colui che “seduce” non con l'appellarsi all'autorità morale del ruolo (peggio col buonismo deamicisiano), sempre più cosa vana e sterile, tanto più se non accompagnata dall'autorevolezza conquistata sul campo (pattuendo e condividendo le responsabilità a esempio), ma alimentando curiosità, esprimendo passione per la cosa insegnata, stimolando l'allievo ad andare oltre: il «discepolo [...] mangi in salsa piccante il proprio maestro» era la «stravaganza» prediletta di Giorgio Pasquali, un altro peso massimo del secolo scorso, posta a colophon del pasoliniano Uccellacci e uccellini, gracchiata da un corvo rivoluzionario (si era nel 1965). La prassi dimostra che il docente migliore (e ci si chiede se non valga anche per il discente, per il padre, il figlio, in breve ovunque ci sia un rapporto pedagogico in atto) non è l'Infallibile, ma è quello che ogni tanto sbaglia e sa mettersi in discussione (magari chiedendosi se è veramente bravo come pensa di essere). È quello che mette a frutto il valore conoscitivo dell'insegnamento, cioè sa imparare insegnando, maieuticamente (è ottima profilassi quotidiana non alzarsi dalla cattedra senza pensare di avere imparato qualcosa di nuovo). L'esperienza rivela che spesso c'è più da imparare dagli accidentati percorsi degli ultimi che non dall'algida perfezione dei numeri uno. Il principio che dovrebbe animare il
buon docente muove dall'imprescindibile esigenza metodologica che ogni giorno occorra imparare dall'insegnare, secondo la fertile simbiosi contenuta nell'allitterante ossimoro latino discere/docere, smentendo il celebre aforisma di Oscar Wilde. Lo scrivente ha conosciuto meglio e di più i suoi allievi allorquando si è lasciato suggerire i libri da leggere che non quando ha imposto o riproposto stancamente i “suoi” libri, i “suoi” metodi, i “suoi” linguaggi. La scuola alla quale tendere è quella che sappia fare di un ragazzo un uomo e di un uomo un cittadino che abbia voglia e capacità di costruire un mondo migliore. Nulla di più ma neppure nulla di meno. Certo qualcosa di diverso dal mero numero statistico della cosiddetta “generazione invisibile”. Perché ciò sia, è necessario che si radichi sempre più la consapevolezza dei diritti e dei doveri da condividere tra le figure coinvolte nella comunità scolastica. È opportuno che la lezione ex cathedra (ancora dominante), calata dall'alto senza sollecitare e coinvolgere il saper fare, le intelligenze e la creatività dei discenti, diventi l'eccezione nel processo educativo. Tale impianto didattico, pensato per una scuola di élite, frequentata per la gran parte da alunni di condizione familiare privilegiata, «civile» (così usava dire il burocratese più politicamente corretto, per distinguerli dai meno abbienti, figli di operai e contadini), mostra sempre più i proprî limiti in una scuola com'è quella nella quale si è chiamati giornalmente a operare. In un mondo nel quale la funzione educativa continua a essere demandata alla scuola, in concomitanza (molto più che in passato) con l'azione di altre agenzie formative, esterne alla famiglia e alla scuola, posto che l'obiettivo irrinunciabile è che la scuola anche nel prossimo futuro continui a essere di tutti (e dei migliori), occorrerà far sì che tutti (o almeno i più), egalitariamente, abbiano le conoscenze per affrontare e dominare i processi della realtà complessa nella quale si vive, valorizzando nel contempo le eccellenze, i talenti. Anche perché, come ben sanno gli analisti, se la scuola non costituirà più un momento di riscatto sociale (da decenni non pochi dubitano della sua reale efficacia in tale direzione), se verrà meno uno dei suoi obiettivi di fondo che è quello di garantire uguali condizioni di partenza, se non sarà più il luogo di selezione dei migliori e questi saranno sempre più individuati sulla base del loro background familiare, sarà inevitabile l'allargamento del divario fra le classi di reddito. La scuola potrà affascinare ancora una volta, forse, se tornerà a essere (secondo l'insegnamento di un pedagogo come Augusto Monti, con le parole del Valgimigli) «ciò che i Greci dissero... “scholé” e i latini ozio e noi diciamo libertà», una scuola nella quale il «maestro è un uomo scholaîos, un uomo ozioso, un uomo “libero”». È evidente che educare all'“ozio” significa chiedersi e conoscere ciò che gli alunni fanno oltre quanto pertiene le consegne assegnate loro quotidianamente. Se tanto spesso la famiglia e la scuola si dimenticano di farlo è forse per la paura di scoprire che al di là dei “compiti” spesso c'è il tedio, il vuoto più spinto. In una scuola pensata per l'efficientismo manageriale, frequentata da docenti sempre più frastornati (alla ricerca dell'oggetto vero del loro quotidiano fare) e da alunni sempre più inappetenti e svogliati (certi esiti al ribasso di frequenza e profitto non nascono dal nulla), piace immaginare (o almeno sperare in un futuro prossimo) un luogo ove, forti degli autorevoli insegnamenti di Seneca, Sant'Agostino, Bertrand Russell, si abbia la sensibilità per educare all'“ozio” (all'uso di quel lusso che si chiama tempo libero, magari per poter ammirare le bellezze di questo mondo, per poter assaporare lo scorrere inesorabile della vita), o se si vuole in modo più ortodosso (ma si è certi che a qualcuno potrà sembrare un'imperdonabile eresia), all'amore per lo studio, all'imparare con diletto, sibariticamente.
Potenza Martedì 4 novembre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Questa sera allo Stabile concerto per raccogliere fondi per la Fondazione ambiente italiano
Dalla Fai qualcosa pure per noi Ma tra i beni non c’è ne è nessuno che sia lucano GLI APPUNTAMENTI Tutti per Obama “Potenza for Obama” questa sera al “Rouge et Noir” a partire dalle 22. Una nottata per aspettare la proclamzione del futuro presidente degli Stati uniti d’America. Nell’attesa di conoscere il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca spazio a una serie di dibattiti su alcuni temi chiave: dall’economia, al razzismo senza tralasciare la crisi economica. «Perché Obama? Perché oggi rappresenta il volto nuovo, l’innovazione nel modo di fare politica e di comunicarla», ha spiegato Michele Franzese, ideatore della nottata all’insegna dell’ultimo voto.
Informazione e libertà Lucio Dalla e Mariano Rigillo protagonisti oggi e domani della scena culturale potentina
DALLA di scena allo Stabile per il Fai (Fondo ambiente italiano) - questa sera al teatro Stabile - e Mariano Rigillo con il suo “Romolo il grande” domani al teatro Don Bosco. Due grandi nomi della canzone l’uno e del teatro l’altro che nel giro di 24 ore si avvicenderanno nel capoluogo di Regione. “Potenza città Cultura”, su questo non c’è dubbio anche se la crisi economica si fa sentire e dovendo tagliare “il superfluo” a rimetterci è il teatro. Nella fattispecie potrebbe essere lo “Stabile” che questa sera ospiterà il concerto di Lucio Dalla. Il cantautore bolognese salirà sul palco di uno dei teatri storici d’Italia - quello appunto
del capoluogo - per sostenere il Fai nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano. Peccato, però, che tra i beni che si trovano sotto la “tutela” della Fondazione non ce ne sia uno, neanche uno, lucano. «Per cui il ricavato dello spettacolo - come hanno spiegato dall’ufficio stampa del Fai - verrà utilizzato per sostenere la gestione di altri posti che fanno parte del nostro patrimonio». Ma al di là di quella che potrebbe essere una questione puramente campanilistica - sindrome che non ha colpito il sindaco Santarsiero che non solo ha messo a disposizione il teatro ma ha anche acquistato il suo bel biglietto - a
pesare è sicuramente il prezzo da pagare: da 15 a 90 euro per i soci del Fai, e dai 20 ai 100 per i comuni mortali. E’ vero che il Fai ha avuto una sponsorizzazione dall’Eni che, in cambio, ha ottenuto un po’ di biglietti, ma i tagliandi per assistere allo spettacolo fonte Fai e “Info&Tickets” - a ieri erano ancora in circolazione. Insomma salvo colpi di scena lo Stabile potrebbe non essere così gremito come un artista del calibro di dalla meriterebbe. Meglio la situazione per Rigillo: biglietti al botteghino a parte, a oggi sono già stati venduti 170 abbonamenti per la stagione teatrale. Ma la campagna proseguirà fino a metà novembre.
“LA libertà di informazione é a rischio?”. Questo il tema della tavola rotonda in programma domani alle 17 nell’Aula magna dell’Università degli studi di Basilicata. Al dibattito parteciperanno Piero Di Siena, presidente dell’associazione per il “Rinnovamento della sinistra, Antonio Pepe segretario regionale della Cgil, la giornalista Giuliana Sgrena del quotidiano “Il Manifesto” e Antonio Mario Tamburro, rettore dell’Ateneo lucano. A coordinare il dibattito Antonio Califano, direttore della rivista “Decanter”.
LA SEGNALAZIONE
Muretto di via Mazzini, parte la mobilitazione dei cittadini per salvare un pezzo di storia SUL “muretto” di via Mazzini, allegramente fatto scomparire con la scusa dei lavori di riqualificazione, si è levato un coro di proteste, alcune delle quali per iscritto, che inducono a fare una ulteriore riflessione. Non ricordiamo una partecipazione così convinta da parte dei potentini, da quando la città si mobilitò per salvare alcuni pini di viale della Pineta, “minacciati” da una stazione di servizio. Il sindaco dell’epoca - eravamo negli anni ’60 - sotto la pressione popolare, fu costretto a rivedere i suoi progetti e gli alberi sono ancora lì. Ora molti cittadini chiedono che il Comune riveda il progetto per la sistemazione della strada potentina, salvando quello che rimane dell’antico e grazioso muretto che delimita ancora un tratto di strada che, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, rappresenta la memoria storica di Potenza. Non possiamo dare conto di tutte le telefonate e delle persone che hanno mostrato il loro interesse alla questione. Ma non possiamo fare a meno di citare due testimo-
nianze. La prima viene da Pio Abiusi, residente a Matera, ma “cittadino” di Potenza che, in una lettere inviata anche al sindaco Santarsiero ricorda, con nostalgia, il rione Addone, vicino alla cattedrale, sostituito oggi da «insulsi palazzi venuti su come funghi che soffocano il complesso religioso». Ricorda ancora il nostro lettore che «Potenza distrusse il suo castello per fare spazio a una scuola, e salvò appena una torre che bisogna cercare come in una caccia al tesoro». E rivolge un appello al sindaco che - scrive - «ha una squadra di dirigenti e tecnici validi che si sono formati alla dura esperienza del terremoto e alla fase della ricostruzione» e si dice sicuro che Santarsiero, con il suoi collaboratori, «saprà trovare una soluzione valida per la permanenza di quel manufatto nell’ambito del recupero organico della città»: cioè quello che resta del muretto di viale Mazzini. Ugualmente appassionata e ricca di testimonianze di grande spessore, la lettera di Rocco Canto-
re, noto otorinolaringoiatria di Potenza che ha ricordato «lo scempio che ha generato nell’ottocento piazza Prefettura, la cancellazione di vico Addone (che figuraccia facemmo a Roma quando andammo a presentare il progetto dello scempio!), il grattacielo di vico Scalea, il fungo che adorna la scala di zì Pupo, e il palazzo che sostituisce le pietre storiche della Stazione di Posta e della Taverna Prisco, vera “leccornia” complementare allo scempio ad est del Castello». La lettera, che si apre anche con una bella poesia, meriterebbe di essere pubblicata tutta perché dimostra l’amore che un professionista, come tanti, ha verso questa città “violata”. Ci limitiamo al suo accorato appello. «Non toccate più la nostra città - scrive Cantore quando avete del denaro da spendere (soprattutto quello europeo, giacché l’Europa è lontana e non ha modo di controllare i risultati!), non aggredite con quei fondi la piazza delle Regioni che esisteva perché un certo Piacentini aveva predisposto degli spazi idonei e che il Policlinico Remigia Gran-
turco aveva conservato; non mischiate stili e mattoni, non affannatevi a fare e rifare, continuamente, freneticamente, qualcosa avanti a “San Gerardo di marmo”, lasciatelo in pace, va bene così, andava bene già prima, non toccatelo più». Tra riferimenti storici e nostalgia per quella che era la nostra città, Rocco Cantore chiama a raccolta le forze culturali della città perché, tutte insieme, impediscano il cambiamento incontrollato. E conclude con un appello, nel quale comprende la «salvezza di quello che resta del muretto di via Mazzini» e scrive «conserviamo il ponte Musmeci, opera d’arte stupenda, segno di una Potenza viva, che è abbandonato a se stesso; conser-
viamo le passeggiate sul Basento e difendiamole dallo scempio edilizio; conserviamo piazza Prefettura, non trasformiamola per l’ennesima volta; conserviamo il fantasma di Racioppi che si aggira senza pace, alla confluenza dei due torrenti alla fonte del Basento dove sono emerse le tracce di una città, delle nostre origini». Potremmo aggiungere tante e altre lamentele e suggerimenti che ci hanno fatto i lettori de “Il Quotidiano”, ma ci fermiamo qui, nella speranza che il sindaco «fermi» quello scempio di lavori che sono diretti solamente a far scomparire le ultime tracce di Potenza di una volta. Vittorio Sabia potenza@luedi.it
Potenza 21 Studenti e docenti si organizzano per realizzare “nuove” forme di mobilitazione Martedì 4 novembre 2008
«Torniamo in classe per la scuola» I ragazzi ripartono dalle riunioni dei collettivi pomeridiani STAMATTINA per le strade non si sono visti sflilare come nei giorni passati. Niente zainetti appesi fuori scuola, niente cortei o lezioni all’aperto. Ieri mattina, a Potenza, come in altre città, gli studenti delle scuole superiori sono entrati in aula. «Ma questo non vuol dire che la protesta sia finita - spiegano da quando il decreto Gelmini sulla scuola, mercoledì scorso, a palazzo Madama, si è trasformato in legge - Siamo tornati in classe perchè siamo consapevoli che è proprio in aula che si esercita il diritto allo studio». Rientro in classe allora, anche con la consapevolezza che le “presenze” in strada dei giorni scorsi sarebbero state ritenute, in alcuni casi, “ingiustificate”. «Sappiamo che ogni giorno di scuola saltato è perso - spiegano - ma non protestiamo, non cerchiamo di fare presa sull’opinione pubblica perchè abbiamo voglia di perdere tempo». Metteremo in atto forme di proteste alternative», anzi, di «informazione a tappetto». Magari allargando il “pacchetto” di iniziative messe in atto la scorsa settimana, durante la quale gli studenti delle scuole superiori di Potenza hanno fatto da “traino” alla mobilitazione generale. Così, mentre i docenti riuniti in coordinamento pensano a lezioni pomeridiane e rassegne cinematografiche sulla storia del Paese e del movimento studentesco («anche per non rifare gli stesi errori», dicono), gli studenti universitari e degli istituti superiori si organizzano. «E non è cosa facile - ammettono - Tante teste,
tante proposte diverse e il bisogno di essere incisivi, di avere risultati concreti quanto a sensibilizzazione». Due giorni di “riflessione” per poi riunirsi in collettivo mercoledì prossimo e provare a dare vita all’organizzazione di “qualcosa”. Che sia diverso dal “corteo continuo”dei giorni scorsi (mercoledì via del Gallitello è stata bloccata da circa 10mila studenti). Ma magari con lo stesso “entusiasmo collettivo”. «Ora dobbiamo lavorare sull’organizzazione - dicono i ragazzi all’uscita di scuola - per fare qualcosa di concreto. E non lasciare che di noi si dica che siamo solo perdi-tempo-senza-testa». sa.lo. potenza@luedi.it
La manifestazione che ha mobilitato 10mila studenti, mercoledì scorso nel capoluogo
(foto A.Mattiacci)
LA RIFLESSIONE
«Noi che siamo un movimento di contestazione necessario» SARA’ forse il clima di protesta che mi ha disabituato al “dolce far nulla”, ma è proprio in un pomeriggio di riposo, nel quale si era deciso di prendersi un po’ di libertà (ovvero senza riunirsi in comitato), che mi è venuta voglia di scrivere e di descrivere quello che molti hanno frainteso. Cari amici, per la prima volta mi sento parte integrante della “Storia”, proprio grazie a quelle manifestazioni dei giorni scorsi mi sento autore, insieme a voi sia chiaro, di una vera e propria rivoluzione. Non sono uno “storico” (lo sono invece se per “storico” intendete un semplice amante della storia) ma credo di poter affermare con certezza che questa volta ci
siamo resi protagonisti di un processo che, come conseguenza, ha portato all’unione irreversibile dell’attivismo studentesco della nostra città e alla creazione di un “moto” di cambiamento diverso da ogni suo altro precedente. Non si può infatti parlare di un nuovo ‘68, sarebbe stupido farlo; il ‘68, tra le altre cose, ha portato anche a delle conseguenze disastrose(è in quegli anni che sono nate le Brigate Rosse) e saremmo senz’altro stupidi a ripetere gli errori commessi a quel tempo. Amici, oggi si deve parlare di qualcosa di completamente nuovo, qualcosa di mai esistito prima. Un movimento sicuramente apolitico,
che porta con se la chiara volontà di cambiare la scuola e, con essa, la società. Noi, amici, siamo un movimento di contestazione “necessario” al bene del nostro Paese, che si propone di rendere gli studenti sempre più massa-critica o massa di confronto. Prego, voi altri, di non sottovalutarci, di non guardarci dall’alto dei vostri balconi sfilare chiassosi, di non nascondervi dietro quel maledetto finestrino cercando di evitare i nostri sguardi. Sarebbe meglio per tutti se invece usciste da quel vostro “rifugio” e veniste a farci (o a farvi) una semplice domanda: “perchè?”. Non vi sto certo chiedendo di credere in noi, vi chiedo soltanto di cre-
dere nel vostro futuro. Mi sembra una richiesta legittima la mia, la richiesta di uno studente che non ha partito(o che se lo ha non è di certo quello che voi pensate). Mi sembra legittima anche la richiesta degli studenti che a voce unanime hanno capito che è finito il tempo di “fare la guerra”e che non hanno mai “fatto la guerra” a una sola fazione, ma a tutte quelle persone o partiti che hanno tentato di privarci del nostro più grande dovere morale e diritto civile: la cultura. Uno studente (non-facinoroso) fuori dalle righe della politica moderna.
Sider Regione, Comune, Asi e sindacato per la messa in sicurezza della tratta ferroviaria
LA REPLICA
Il consorzio stanzia 300.000 euro per gli interventi Presto un tavolo allargato anche al ministero
«Non è vero che i fiori sono tanto cari»
IL ricordo è ancora vivo. Non si può dimenticare. Stiamo parlando di Giuseppe Santoro, l’operaio di 37 anni, morto in un incidente mentre era al lavoro. Dipendente della SiderPotenza, impianto siderurgico costruito quasi fin dentro il capoluogo lucano, stava lavorando a bordo di una motrice quando un treno impazzito l’ha prima travolto e poi ha continuato la sua corsa contro un edificio dell’azienda usato come spogliatoio. Un incidente eclatante che ha lasciato tutti a bocca aperta. E, proprio partendo da questo tragico avvenimento (mentre la magistratura e gli organi competenti in materia stanno ancora accertando le cause e le eventuali responsabilità), i sindacati hanno chiesto un incontro con la Regione Basilicata per la messa in sicurezza della tratta che dalla stazione centrale del capoluogo arriva fino alla Siderpotenza. «Ormai, anche in periodi di attività ridotta come questo che stiamo attraversando - ha commentato Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata - sui posti di lavoro gli incidenti non si contano più. La presenza di un grande sito industriale quasi nel cuore della città capoluogo pone seri problemi di sicurezza. Questo impone una ricognizione delle procedure di sicurezza, sia per quanto riguarda la movimentazio-
ne delle merci su rotaie, sia per quanto riguarda tutto il raccordo ferroviario e lo scambio tra quest’ultimo e la parte “di competenza” delle Ferrovie dello Stato, per consentire la tranquillità dei lavoratori e di tutti i cittadini». Una ricognizione non più rinviabile, considerate anche le mutate condizioni di traffico nella zona industriale di Potenza che ormai fa corpo unico con la città capoluogo. «Si tratta di un raccordo nato ben 40 anni fa - continua Pepe. Prima c’era campagna intorno, adesso ci sono persone che lavorano e passano da quel tratto quotidianamente. Diventa necessario e indispensabile modernizzare e adeguare tutte le infrastrutture». «Dall’incontro di oggi ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio sono emerse indicazioni sulle quali la Regione Basilicata si è proposta di lavorare per risolvere molte delle criticità evidenziate. Tutto ciò, tra l’altro, cade in un momento propizio, in quanto si stanno programmando i piani triennali per le opere pubbliche. Cercheremo, dunque, di fare tutto il possibile per “mettere in sicurezza” strade, tratti ferroviari e persone». Presente alla riunione anche il direttore del Consorzio industriale, Mario Cerverizzo, che ha dichiarato che, «sono stati previsti 300 mi-
la euro per effettuare tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza del tratto in questione». Anche l’assessore comunale alla Vibilità, Donato Coviello ha mostrato la piena disponibilità a «reperire le risorse finanziarie necessarie per far funzionare al meglio tutte le infrastrutture che riguardano l’area industriale di Potenza». Insomma, la volontà di fare c’è. Quale sarà il prossimo passo? La convocazione di un tavolo a tre: ministero dei Trasporti, Asi e comune di Potenza, coordinati dalla Regione Basilicata, si incontreranno a breve per dare finalmente avvio alla fase operativa. Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it
IL PRESIDENTE dell’associazione “fioristi” di Potenza e provincia, Vincenzo Manicone, ha voluto replicare all’articolo pubblicato dal Quotidiano domenica scorsa in cui alcuni cittadini avevano segnalato l’eccessivo costo dei fiori nel giorno dedicato alla commemorazione dei morti. Il presidente segnala il punto di vista e le difficoltà della sua categoria.
Il treno contro la Sider (foto Andrea Mattiacci)
L’otto agosto scorso la tragedia che ha colpito un’intera città
«Non c’entra la delocalizzazione» LO scorso 8 agosto, quando quel treno, partito dalla stazione centrale del capoluogo, ha finito la sua corsa contro una palazzina dello stabilimento Sider, uccidendo nell’impatto il giovane operaio, Giuseppe Santoro, la città ha anche visto quel treno attraversare il proprio abitato. Deragliato, il treno delle Fs ha attraversato anche alcuni metri di viale del Basento (Sul fatto stanno indagando la Procura della Repubblica e il ministero alle Infrastrutture. Trenitalia, con un’indagine interna, ha diffuso tempo fa alcune ricostruzioni sull’accaduto, ma il sindacato chiede di valutare a fondo la situazione, manutenzio-
ne dei mezzi compresa, prima di assegnare ogni responsabilità ai lavoratori). Dopo l’incidente, la richiesta, partita da più voci, di delocalizzare lo stabilimento. «Ma non è questo il punto - hanno subito detto gli stessi colleghi di Peppino - Ogni impianto siderurgico avrà bisogno di una tratta ferroviaria. Contano le procedure e i protocolli da rispettare» su una tratta di cui bisogna «analizzare - avevano chiesto - anche la gestione». Tratta a metà, competenza divisa tra Asi e Fs. Ora, insieme, dovranno lavorare perchè nulla del genere possa più accadere. sa.lo.
I prezzi dei fiori non hanno subito un aumento così vorticoso come descritto. Anzi, con l’andamento climatico di quest’anno i fiori hanno subito una fioritura prima del tempo , come sono anche appassiti sicuramente prima. E il prezzo di 80 centesimi l’uno non è esagerato. Basta pensare che qualche anno fa, con la lira, i crisantemi addirittura raggiunsero il costo di 3mila lire l’uno. La crescita dell’euro ha spiazzato un po’ tutti: basti pensare agli aumenti sconsiderati di prodotti di prima necessità, ormai balzati alle stelle. E soltanto in queste giornate particolari si è avuto un lieve incremento di prezzi. E’ volontà dell’associazione incontrare l’amministrazione comunale e gli organi preposti per stabilire un tavolo di trattative per fissare dei prezzi che, però, rispettino le esigenze di una categoria toppo spesso abbandonata e poco considerata. Vincenzo Manicone (associazione Fioristi di Potenza e provincia)
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Potenza
Martedì 4 novembre 2008•
RISTORANTI
CHE flash
di ANDREA MATTIACCI
...e per pagare la spazzatura?....
T
ANTI
auguri a...
ANTICA OSTERIA MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-092012
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA
Maria
ISUCCIO
Spero di essere stato perdonato per la dimenticanza di ieri. E se non lo hai fatto ti faccio ancora oggi di nuovo gli auguri con tutt o l’amore che posso. Tuo Sandro
Silvana Felicitazioni e congratulazioni a Silvana De Luca Bregu che oggi ha conseguito brillantemente presso l’Università “la Sapienza” di Roma la laurea in Giurisprudenza Siamo felici per te e, con tanto affetto, ti auguriamo un mondo di successi, soddisfazioni e gioie Mamma Assunta, zio Paolo e zia Lina
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LAFATTORIA
0971-34680
SINGAPORE SLING 0971-418122
NINFE
POST - IT
C’ERA UNA VOLTA
PEPERONCINO
MARIANO Rigillo e Anna Teresa Rossini domani porteranno in scena al teatro don Bosco, con sipario alle 21, “Romolo il grande” di Friedrich Dürrenmatt. Il Romolo di Dürrenmatt è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall’incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Il Romolo descritto dall’autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell’impero che dominò il mondo.
PRONTO SOCCORSO FARMACIE TURNO FESTIVO
Grande guerra, 90 anni dopo IL prossimo 6 novembre, alle 10, nella caserma “De Rosa”, sede del Comando militare esercito Basilicata, di via Ciccotti, si terrà la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni in programma nel capoluogo il prossimo 9 novembre. Manifestazioni organizzate per celebrare i novanta anni dalla fine della prima Guerra mondiale (1918-2008).
IL prossimo 15 dicembre Ascanio Celestini porterà in scena al teatro Stabile, con sipario alle 21, lo spettacolo “Scemo di guerra - Roma, 4 giugno 1944”. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. «Alcuni fatti - spiega Celestini -sono veramente accaduti a lui come quando ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre persone come la storia del soldato seppellito vivo all’Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io o le ho prese da altri racconti di altre guerre che mi è capitato di ascoltare. Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello politico con la mia città e quello umano con mio padre».
CINEMA sospesa Giù al nord 19 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito
Sala 1 High school musical 3 16.30 - 18.30 - 20.30- 22.30 Sala 2 Babylon A.D. 18 - 20 - 22 Sala 3 Giù al Nord 17 - 19 - 21
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TURNO NOTTURNO 4 NOVEMBRE Iura via Anzio, 14 0971-45438
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
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AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica
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Croce verde
0971- 23800
Croce rossa
0971- 411510
•IL 17 NOVEMBRE Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Con Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti •IL 20 NOVEMBRE Potenza, Sala Inguscio, ore 15 “GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA” Seminario sugli “Anni vitali” •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”
0971-44462765
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LA TRATTORIA
Celestini lo “Scemo di guerra”
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Rigillo è “Romolo il grande”
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UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016
BIBLIOTECHE E MUSEI Sala 4 No problem 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Il paassato è una terra.... 17 - 19.20 - 21.40 Sala 6 Wall-E 16.30 - 18.30 Vicky Cristina Barcellona 20.30 - 22.30 Sala 7 Tropic thunder 17.45 Albakiara 20 - 22.10
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Potenza 23 In via Lazio lunghe code di auto. L’assessore Fiore: «Le informazioni sul sito del Comune» Martedì 4 novembre 2008
Traffico in tilt, ma bastava internet E l’Osservatorio cittadino ha già pensato a un bollettino IERI in piazza delle Regioni, dove sta sorgendo una sorta di mausoleo, a causa dei lavori il traffico è andato letteralmente in tilt. Occasione ghiotta per l’Osservatorio cittadino che ha subito annunciato: «realizzeremo un bollettino del traffico». Dopo i giorni delle proteste contro la Gelmini, ieri - con gli studenti tornanti in classe - nel capoluogo si è registrata una ennesima «giornata di forti disagi per gli automobilisti con code estenuanti che si potevano evitare o quanto meno ridurre solo se ci fosse stato un coordinamento dei lavori pubblici, avviati da tempo, in contemporanea sulle strade cittadine che, come tutti sanno (ma gli amministratori locali sottovalutano) sono tra le più trafficate dei capoluoghi italiani per l’alto rapporto che esiste tra auto e residenti». La situazione più allucinante si è verificata «in via Lazio nei pressi del cantiere da cui uscirà la nuova opera d’arte voluta dal Comune». Nuova opera d’arte «che continua ad essere un “oggetto misterioso” o se si preferisce una seconda “nave del Cocuzzo”, di cui francamente si poteva fare a meno». Via Lazio «è un punto nevralgico per la circolazione - ha affermato il portavoce dell’Osservatorio, Vincenzo Belmonte perchè è una strada obbligata per gli spostamenti da una parte all’altra dei quartieri e perchè la riapertura delle scuole dopo il ponte festivo ha registrato il solito afflusso di autobus extraurbani e pendolari». E come se il mauseleo non bastasse a sconcertare quelli dell’Osservatorio è stata la dichiarazione dell'assessore comunale ai Lavori pubblici che candidamente avrebbe ammesso che per sapere che in via Lazio c’erano lavori in corso sarebbe bastato collegarsi al sito del Comune per venirne a conoscenza. L’Osservatorio cittadino ha perciò deciso, «per sopperire alle gravi carenze informative-organizzative del Comune, di realizzare attraverso volontari un “Bollettino del traffico di Potenza” con continui aggiornamenti
L’ORDINANZA
Banditi palloni, skate e anche i pattini In città non si gioca
Auto in fila in prossimità di piazzale delle Regioni. In basso il cartello che avvisa dei lavori (f.M)
Senza patente e con droga nelle scarpe
nell’arco delle 24 ore usufruendo magari di un’emittente radiofonica della città disponibile a mandare in onda il bollettino. «E’ quanto meno un modo - dice Belmonte - per consentire agli automobilisti di seguire percorsi alternativi e di ridurre i disagi quotidiani, tanto più che per bocca dello stesso assessore ci vorranno almeno dieci giorni prima che in via Lazio la “stroz-
VIZZI PRIVATI & PUBBLICHE OSCENITÀ
zatura” sia superata». Insomma gli automobilisti del capoluogo sono stati avvisati: bisogna prepararsi «ad altri 10 giorni di sofferenza». Il piano traffico del Comune «è un flop annunciato - ha concluso Belmonte - come è un fallimento il servizio pubblico di trasporto (comprese le scale mobili)». E di questo «se ne prenda atto con onestà morale».
NON solo guidava senza patente, ma aveva con sé anche alcune dosi di eroina e cocaina. E pertanto un operaio del capoluogo è stato denunciato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile. L’uomo, fermato a un posto di blocco mentre era alla guida della sua autovettura, non solo non ha potuto mostrare agli uomini dell’Arma la patente che in precedenza gli era stata ritirata, ma è stato anche sorpreso in possesso di alcune dosi di sostanza stupefacenti. La droga è stata trovata, a seguito di una perquisizione personale e veicolare, all’interno delle scarpe calzate in quel momento dall’uomo. L’eroina e la cocaina erano conservate in cilindretti in platica di colore differente verde la prima e rossa per la seconda.
DA oggi i ragazzini del capoluogo dove andranno a giocare? Questo l’interrogativo all’indomani dell’ordinanza dell’amministrazione comunale che ha stabilito una volta per tutte che «è vietato giocare a calcio o girare a bordo degli skateboard nei pressi del Comune, lungo via Pretoria, nella villa di Santa Maria, in piazza Duca della Verdura e a parco Monterale». Ma l’elenco dei posti vietati al gioco non finisce qui: c’è anche largo Pignatari, via Serrao, largo Duomo, e nello spazio antistante l’uscita degli ascensori di via del Popolo. Insomma i ragazzi del capoluogo dovranno dire addio a pallone, skate e pattini. Nessun divieto, almeno per il momento, per i giochi di società, le partite a carte o il salto della corda. Tanto per fare qualche esempio. E se qualcuno, sprezzante del pericolo, dovesse sfidare l’amministrazione comunale non solo si vedrà levare il pallone, i pattini o gli skate, ma sarà anche costretto - con somma gioia dei genitori - a mettere mano al portafogli per pagare una una multa che oscillerà dai 25 ai 500 euro. Insomma dopo l’introduzione dei daspo per i tifosi violenti a Potenza anche giocare in strada è diventato una sorta di “reato”. Il provvedimento è stato adottato anche a seguito di un’interrogazione presentata dal consigliere Petrullo, che aveva evidenziato i disagi cui andavano incontro i commercianti e gli anziani nelle aree adiacenti il Palazzo di Città e Palazzo Loffredo.
di GAETANO CAPPELLI
A che servono i vespasiani se ci sono tante belle scale?
FINALMENTE vespasiani a Potenza. È con gran entusiasmo che accogliamo il nuovo pregevole intervento della civica amministrazione, volto a risolvere uno degli annosi problemi cittadini: la mancanza di vespasiani. Se infatti, ci siamo spesso scoperti a inveire contro qualche giovane debosciato colto, nottetempo e non solo, nell'atto di svuotare la vescica addosso alle mura della nostra amata città, di chi la colpa? Sì, certo delle bevute cui questi disgraziati indulgono ma se ci fossero i cessi? Bene, adesso i cessi ci sono. Oltretutto “en plein air” così da ottemperare alle esigenze anche dei più romantici perdigiorno che preferiscono farla giustamente all'aria aperta. Basta raggiungere corso Garibaldi e lì fermarsi per la bisogna sulla rampa Leo-
La discesa di “pisciamorto”. A sinistra rampa Leopardi (f.M.)
pardi. È vero, qualche esigentino noterà, il primo dei tre pisciatoi, quello che superbamente si staglia sulla sommità della scalinata cancella di fatto quell'impareggiabile colpo d'occhio sulla vastità dell'orizzonte che regalava al passante un senso felice di leggerezza, quasi di volo, ma quello che là per là sembrerebbe un difetto è, in realtà, solo una colta citazione. Ci troviamo sì o no sulla rampa Leopar-
di?, e la più famosa lirica di quel grande malinconico poeta non recita forse: “Sempre caro mi fu quest'ermo colle/e questa siepe/ che da tanta parte/ dell'ultimo orizzonte il guardo esclude”? Ora al posto della siepe, come il brillante progettista ha fatto, mettete un semplice orinatoio, con un' appropriata livida illuminazione per le ore notturne, e il gioco è fatto! Senza contare poi che così facendo si cattura bene l'a-
mato Genius loci trovandosi, la suddetta scalinata, proprio a ridosso di via Leoncavallo, meglio conosciuta da tutti noi potentini come “discesa di pisciamorto”. Dopo aver svelato quindi questo sottile gioco di rimandi, e aver nel frattempo liberato la vescica, potremmo far due passi nel magnifico viale Dante liberato, a sua volta, da quegli ingombranti e ormai vetusti pini marini.
Qualcuno dirà che in altre centri prima di tagliare un solo albero ci pensano a lungo. Ma qui, a Potenza, si amano le maniere spicce. E se un solo albero aveva ceduto sotto il peso della neve, be' s'è pensato bene di mandarne giù un intero filare. Costituivano un immenso pericolo infatti!, con tutta la neve di questi anni poi! Ma non sarebbe bastato mandare qualcuno ad alleggerire quelle chiome seppur vetuste stranamente lussureg-
gianti?, si chiederà il solito rompicoglioni. E perché poi spendere fondi per la normale manutenzione - è così che si chiama - quando li si è potuti investire invece nel magnifico progetto dei sinuosi muraccioli che paesanamente corrono lungo il viale del sommo poeta, e delle insuperabili baracchette pensili, e dei magnifici giovani tigli, seppur racchi e che tale rimarranno a gloria perenne delle nostre illuminate amministrazioni.
Martedì 4 novembre 2008
24 Tito Alle polemiche di alcuni fornai sull’irregolarità dell’esperimento, il Prc risponde
Il successo «politico» del Gap Dopo l’iniziativa, un negozio annuncia sconti sulla pasta TITO - Che la crisi si faccia «sempre più pesante» e incida «fortemente sulle condizioni materiali di vita di uomini e donne» è ormai dato acquisito. Solo che nel cercare una soluzione, può scapparci la polemica. Da alcune settimane, anche a Potenza è nato un Gruppo di acquisto popolare che, a rione Cocuzzo, sta distribuendo su prenotazione il pane di semola al costo di un euro al chilogrammo. La sollecitazione “contro” è arrivata da alcuni fornai di Tito che avevano denunciato «l’ingiusta iniziativa». Quelli del Gap - avevano spiegato i titolari di alcuni panifici titesi - non emettendo lo scontrino fiscale, nè rispettando le norme igieniche, hanno “gioco facile” nel poter mantenere il prezzo del pane tanto “basso”. Loro, i fornai, non riescono invece a scendere sotto l’euro e 90, un euro e 50 centesimi al massimo. A dirla tutta, durante le iniziative di distribuzione del pane a un euro del Gap i controlli dell’Asl sono arrivati e hanno certificato la regolarità del progetto. Restano le lamentele di una categoria di produttori che pure paga la crisi. Proprio a quelle sollecitazioni dei fornai di Tito replica Angela Lombardi, ed deputato e componente del comitato nazio-
Il Gap di rione Cocuzzo a Potenza (foto Andrea Mattiacci)
nale del Prc (una delle sigle che con Libera, Cestrim, Wwf, Rdb, Cobas, Comitato No Oil, singoli cittadini ) si sono fatte promotrici dell’iniziativa. «Il Gap - spiega in risposta - è un gruppo di acquisto che mette insieme la gente normale, precari, casalinghe, migranti, che ha ottenuto, grazie anche alla disponibilità di panificatori, di abbattere il prezzo del pane stesso a un euro. Prezzo popolare!. Ovvero, «una soluzione immediata» che una volta prendeva il nome di «mutualità». Uno strumento con cui «i cit-
tadini risparmiano sul cibo e si dimostra che con una azione politica si può avere il pane buono, con grano tracciabile, conservando dunque la qualità, ma abbattendo il prezzo». Premessa a parte, Lombardi ribadisce che «la lotta non è contro i fornai che sono costretti anche dalle regole della filiera e della distribuzione ad alzare il prezzo del pane. E’ una azione politica che si rivolge alla responsabilità della politica, in tutti i suoi livelli di rappresentanza». Nel dettaglio, però, «il pane che diamo è buono, si rispettano le
norme igieniche e sono legali i gruppi di acquisto solidali, addirittura si potrebbero fare magazzini popolari». E forse qualcosa si è mosso se «nel rione Cocuzzo un negozio di alimentari - racconta - dopo la nostra iniziativa, ha deciso una volta a settimana di praticare il 50 per cento di sconto sulla pasta. Anche questo è un risultato politico del Gap» che «bisogna continuare ad estendere quartiere per quartiere, non per danneggiare i fornai, ma perché anche questi ultimi si uniscano a noi e chiedano l’intervento imme-
Pietragalla L’esperienza artistica di Saverio Muscio
In un laboratorio di via Scala Nuova scorci di paese “incisi” sul rame PIETRAGALLA - La scuola artistica pietragallese annovera tra le proprie fila numerosi pittori e scultori. Tra di essi spicca Saverio Muscio che crea le sue opere sviluppando l’arte dei colori e l’attività scultorea. Si tratta di un artista che si diletta da diversi decenni in queste due direzioni artistiche per esprimere le sue idee lavorando nel suo piccolo laboratorio ubicato in via Scala Nuova, che è una traversa di Via Vittorio Emanuele III, l’arteria a più alta densità veicolare e pedonale del paese. Come pittore le sue opere sono fondamentalmente basate sulla tecnica dell’acrilico e l’aspetto principale che caratterizza il suo impegno riguarda la fonte ispiratrice dei suoi quadri che risulta essere Giorgio De Chirico del quale ammira lo stile e le caratteristiche intrinseche della sua arte.
Nel corso della sua carriera Muscio ha esposto, tra l’altro, nel 2000, nella città spagnola di Barcellona, mentre nella scorsa estate nell’ambito della manifestazione pietragallese “Ballate nei Palmenti” così come tanti artisti presenti, ha esposto i suoi quadri e le sue composizione scultoree all’interno di una delle grotte costituenti il parco urbano dei palmenti, ricevendo numerose visite dai cittadini che hanno frequentato questo luogo. Recentemente ha donato un proprio quadro alla chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate di Pietragalla il quale raffigura le quattro chiese presenti nel paese (chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari, Chiesa di Santa Maria delle Grazie, chiesa di San Cataldo e chiesa di Sant’Antonio Abate) e che è esposto all’interno dell’edificio religioso. Ma il settore nel quale
Muscio si sta perfezionando da qualche anno è la scultura e in particolare le sue composizioni vengono create su fogli di rame per cui l’effetto cromatico e il gioco di luci risulta davvero originale. Le sue creazioni (che presentano una grandezza media di 20 centimetri per 30 centimetri) raffigurano gli angoli più conosciuti, ma anche quelli meno noti di Pietragalla: il Palazzo Ducale, i Palmenti, il centro storico e i vicoli dei quartieri più antichi del paese che attraggono la curiosità e l’interesse dell’autore per la loro semplicità. Lavorare il rame impone naturalmente tanta pazienza e notevole cura dei particolari soprattutto perchè i fogli di rame sono estremamente sottili per cui il lavoro certosino impone tanta delicatezza. Antonio Bevilacqua
diato di Regione e Comuni sui prezzi dei beni di prima necessità». Magari promuovendo - è l’invito - mercati di filiera corta, «perchè riducano i costi delle bollette di acqua e gas, migliorino i trasporti per i pendolari e ne abbattano i costi ormai troppo alti». L’esperienza del Gap è un esempio di quella «mobilitazione che in questi giorni ci dice che possiamo, dobbiamo riprenderci la politica e riportarla nei quartieri, nelle scuole e nelle fabbriche», ma soprattutto è testimonianza di come non si abbia «l’intenzio-
ne di pagare la crisi, c’è bisogno di interventi strutturali sociali dell’Europa e del governo nazionale». Nei «giorni in cui una grande, grandissima onda anomala ha rivendicato un paese più giusto, da costruire potenziando la scuola, la ricerca scientifica, l’università, quella pubblica perché di tutti - prosegue Lombardi Bisogna cambiare rotta». E vale anche per altri “argomenti”: «pochi giorni fa i sindaci dell’Ambito territoriale ottimale (Ato) Acqua hanno votato per l’aumento delle tariffe con il pretesto di avere sbagliato le valutazioni iniziali. Sull’acqua che è bene comune e, di conseguenza sui cittadini - conclude la denuncia - graveranno i costi dei carrozzoni Aql e Acqua Spa, che nei loro bilanci continuano a favorire gli amici degli amici degli amici». Come per il pane, anche sul fronte acqua, l’annuncio di una nuova “battaglia” ringraziando «i pochi sindaci che si sono opposti a questo disegno come il sindaco Domenico Muscolino di Castelsaraceno, Pandolfi di Rotonda o Santorsa di Bella, sindaci di paesi, come tutti i paesi lucani sempre più sofferenti nel loro tessuto sociale, in cui le famiglie sono sempre più sofferenti e i giovani emigrano».
Pietragalla Iniziativa di informazione
Il periodico “Riflessioni” distribuisce un opuscolo di educazione ambientale PIETRAGALLA - E’stato pubblicato il numero di ottobre del mensile pietragallese “Riflessioni”, presente sul territorio da oltre quindici anni, edito dal Circolo iniziative culturali “Mamma de Bonis” di Pietragalla, il quale si occupa sia di cronaca locale che provinciale e regionale. In questo nuovo numero è stata attuata una significativa iniziativa giornalistica: agli abbonati, insieme al giornale, viene offerto un piccolo libro curato dall’assessorato all’Ambiente della Provincia di Potenza dal titolo “Guida al linguaggio dei rifiuti” (prefazione curata dal presidente della Provincia e dall’assessore all’Ambiente, Sabino Alto-
bello e Domenico Iacobuzio). Nel testo si parla del ciclo dei rifiuti, del loro trattamento, della raccolta differenziata, degli impianti di selezione, dei trattamenti biologici, delle discariche controllate e delle varie normative esistenti sul tema. Un glossario spiega i significati dei termini tecnici. Si vuole offrire ai cittadini uno strumento efficace per comprendere i principali aspetti del complesso sistema della gestione dei rifiuti. Il mensile pietragallese “Riflessioni” intende così dare un servizio ai propri abbonati su un tema di stretta attualità, con uno spazio informativo di educazione ambientale. an.be.
Avigliano Zaccagnino (Circolo Nuova Italia) e l’informazione «deficitaria» sulla violenza contro le donne
Le difficoltà d’attuazione del ddl sullo stalking AVIGLIANO - «Vi è la sostanziale assenza di una completa informazione a proposito di altre forme di conflittualità, oltre il mobbing, lo straining e lo stalking». Ne è convinto il presidente del circolo “Nuova Italia Solzhenitsyn” di Avigliano, Renato Zaccagnino. Queste «conflittualità - dice - colpiscono non solo le donne». Allora, Zaccagnino spiega di aver letto con «interesse l’ultimo numero del periodico bimestrale “Liberamente” (distribuito dalla segreteria provinciale di An, ndr) e, in particolare, l’articolo in merito al reato di stalking. Tuttavia - suggerisce nell’articolo, due aspetti importanti non sono stati considerati e sotto-
lineati: lo stalking, come il mobbing, non è l’unico comportamento dannoso che manca di un profilo penale. Anche la violenza domestica non ha un trattamento specifico: si preferisce ignorarla, oppure assimilarla ad altre forme di violenza privata». Eppure, «è infinitamente più difficile da combattere - continua - e molto più dolorosa della violenza ricevuta da uno sconosciuto. Uno sconosciuto rimane tale, ma la violenza subita da un familiare o da un partner ha un carico di vergogna, impotenza e fiducia tradita per cui le vittime non vengono adeguatamente tutelate e risarcite». Allora, «il ddl sullo stalking e reati similari segna l’avvio di un
nuovo modo di fare giustizia attraverso una legge che dovrebbe realmente punire? C’è un però: il nostro Codice di procedura penale mette a nudo il difficile percorso dell’accertamento probatorio». Ancora, «il secondo tema tralasciato nell’articolo riguarda il tipo d’attività di informazione che sarà posta in essere - prosegue Zaccagnino - L’azione informativa sarà proiettata all’analisi del sistema giustizia in generale, mediante una politica capillare di segnalazione di dissensi, disservizi, progetti e possibili soluzione? I principi fondamentali e lo spirito del Ddl saranno osservati nell’esercizio della giustizia civile e penale? Op-
pure, nell’esercizio del principio costituzionalmente garantito della difesa del cittadino e della realizzazione del superiore interesse della vittima, non più oggetto, bensì soggetto di diritto?». Zaccagnino prosegue con un suggerimento: «E’ opportuno che siano indicati gli obiettivi e il modus operandi sul territorio, instaurando canali di comunicazione con i cittadini, e promuovendo forme sinergiche con i servizi sociali, i piani di zona, il mondo della scuola, le amministrazioni pubbliche, i comandi delle Forze armate, i consultori familiari e tutte le organizzazioni similari del settore». Di più, «è opportuno che i partiti politici, le
associazioni sociali e le istituzioni si siedano intorno a un tavolo di coordinamento per concordare alcuni obiettivi comuni da realizzare a cura dei “Comitati per le pari opportunità” per informare i cittadini sul “superamento delle problematiche” di percorso e nel rispetto dei diritti sanciti dalla nostra costituzione».
Martedì 4 novembre 2008
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La scuola del futuro Cosa cambierà con la riforma al comprensivo di Vietri di Potenza
Contro il maestro unico Il pagamento delle ore eccedenti con fondi d’istituto LA RIFORMA del ministro Gelmini cambierà non solo la scuola ma, più in generale, la realtà anche economica di tanti piccoli comuni. La Basilicata si fonda su quei piccoli numeri e, per questo, da oggi iniziamo un viaggio alla scoperta di quello che cambierà nella nostra regione. Alle scuole che possono contare su pochi alunni, per esempio, che cosa accadrà? Quale sarà il destino degli insegnanti? E - fatto questo da non sottovalutare - come tutto questo inciderà sul tessuto anche economico di piccoli comuni che vivono già di pochissimo? Dal servizio di trasporto alle semplici fotocopie: cosa succederà da domani? Sono tutte domande che proporremo agli interlocutori che sono interessati al problema: gli insegnanti, i presidi, gli alunni, ma anche i genitori.
VIETRI DI POTENZA - Anche l’Istituto Comprensivo di Vietri di Potenza, che racchiude le sedi di Savoia di Lucania e la frazione di Perolla con scuola elementare e media, sarà colpito in maniera negativa dal decreto emanato dal ministro Gelmini sulla riforma del settore scolastico. Lo stesso istituto Comprensivo di Vietri, che conta circa 70 docenti e quasi 350 alunni, si associa al fronte del “no” contro il decreto Gelmini, così come testimonia il fatto dello sciopero di massa dello scorso trenta ottobre. Ma nonostante le vibranti proteste degli studenti in tutta Italia, il decreto, lo scorso 29 ottobre, è stato convertito in legge. La sede del comprensivo di Vietri conta circa 290 alunni, mentre un’altra sessantina sono divisi tra Savoia di Lucania e Perolla. Gli studenti vie-
tresi non appaiono alquanto felici, nè quelli del Comprensivo e nemmeno i liceali e universitari. Con la nuova legge sulla scuola emanata dal governo, sarà eliminato il tempo prolungato a Vietri di Potenza e addirittura il tempo pieno a Savoia e Perolla. Inoltre ci sarà il maestro unico, che sarà una vera e propria grana per tutti gli alunni del comprensivo e non solo. Possono sorridere, per una sola cosa, gli alunni della scuola elementare. Infatti, la bocciatura alle elementari sarà un evento assolutamente straordinario, disposta solo con decisione unanime e solo in casi «eccezionali e comprovati da specifica motivazione», come descritto nel testo del decreto di legge. E ritornando al maestro unico che sarà introdotto an-
Sedi distaccate a Savoia di Lucania e a frazione Perolla
L’Istituto comprensivo e, accanto, il laboratorio di informatica
che nella scuola vietrese, bisogna sottolineare che il suo pagamento, in caso di ore eccedenti l'orario di servizio di ventiquattro ore, avverrà dal fondo d'istituto, integrato da eventuali economie. Si prevede che le istituzioni scolastiche costituiscano nel-
Oggi la statua sarà a Bella e Baragiano
le scuole primarie classi assegnate a un unico insegnante e funzionanti con un orario di ventiquattro ore settimanali. E poi alle scuole medie le edizioni dei libri scolastici saranno rinnovate ogni sei anni. Ci sarà il voto in condotta e
gli alunni delle elementari vedranno il voto “numerico”, così come accadrà all'esame conclusivo di terza media, dove non ci sarà più il sufficiente o altro, ma il voto numerico. Vita dura per gli studenti, visto che se la votazione del
loro comportamento espressa collegialmente dal consiglio di classe è inferiore a sei decimi ha come conseguenza, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo di studi. Claudio Buono
Metodologie didattiche sperimentali
La Madonna di Lourdes Progetto Esprit, il 6 e 7 workshop a Barile arriva nel Marmo Platano MURO LUCANO - Anche il Marmo Platano ospiterà l’effige della Madonna di Lourdes, benedetta e incoronata da Benedetto XVI in S. Pietro, per onorare il centocinquantesimo anniversario della comparsa della Signora alla piccola Bernadette. La statua, dopo aver percorso miglia di chilometri per le regioni Italiane, il 22 ottobre, salutata da tutti i fedeli e dagli alti prelati lucani, ha fatto tappa in Basilicata e quest'oggi sarà ospitata delle comunità di Baragiano e Bella, mentre nei prossimi giorni la Signora visiterà Muro Lucano e Castelgrande. I cittadini dei rispettivi paesi, per onorare la presenza dell'effige, hanno preparato un fitto calendario di eventi, dalle funzioni religiose, come l'unzione degli ammalati e degli infermi, sino alla organizzazione del caratteristico flambeaux, una fiaccolata particolarmente suggestiva, tipica delle celebrazioni mariane perpetrate a Lourdes. «La Peregrinatio Mariae ha dichiarato Liliana Senatore, presidente della Sottosezione Unitalsi di Muro Lucano - sarà un momento di grande spiritualità e gioia». Entrando nel merito della manifestazione, quest'oggi la Vergine riceverà il saluto dei cittadini di Baragiano e nel pomeriggio la statua riprenderà il suo peregrinare
ed entrerà in Bella, dove la popolazione accompagnerà la Madonna in processione sino alla Chiesa S. Maria delle Grazie. Il pomeriggio di domani la Signora raggiungerà Muro Lucano. Il paese gerardino la accoglierà nel Santuario di Capodigiano e al termine della messa e del Falmbeaux, potrà essere visitabile nella chiesa S. Andrea Apostolo. Il 6 novembre, Castelgrande darà il benvenuto alla Signora, che sarà condotta in processione presso la
Chiesa Madre. «La Vergine di Lourdes incontrerà tanti fedeli, in particolar modo gli ammalati - ha affermato la presidente Senatore - che vorrebbero recarsi presso la grotta di Massabielle, ma non possono». Per i devoti una occasione da non perdere e «l'Unitalsi è lieta di aver contribuito con la Peregrinatio Mariae ha commentato Liliana Senatore - alla partecipazione delle nostre comunità al Giubileo di Lourdes». Giovanni Petilli
POTENZA - Innovare la formazione con metodologie didattiche sperimentali. È l'obiettivo del workshop in programma a Barile (Hotel Garden), il prossimo 6 e 7 novembre 2008, nell'ambito del progetto Esprit Experiential Supporting Programmes for Innovation in Training, cofinanziato nel quadro del programma Leonardo da Vinci. Il progetto, a cui la Provincia di Potenza (Ufficio Politiche Comunitarie) partecipa assieme all'Associazione Tecla, ente capofila, e ad altre province italiane, intende promuovere nell'arco di 24 mesi (novembre 2007- novembre 2009) il trasferimento e la progressiva integrazione di metodologie didattiche innovative nei sistemi di istruzione e di formazione professionale, in Ita-
lia e Lituania. Si rivolge, nello specifico, a docenti e formatori degli istituti tecnici/professionali e delle agenzie formative del territorio, per metterli in condizione di agevolare l'apprendimento degli allievi, personalizzando i processi educativi. Il workshop, che sarà moderato da Chris Loynes e Ross Wallace, membri dell'unità di coordinamento scientifico del progetto Esprit, si focalizzerà in particolare sull'outdoor education, letteralmente formazione all'aperto. Tale metodologia si svolge in contesti naturali utilizzando metaforicamente il gioco, lo sport, l'arte per veicolare contenuti didattici, sollecitando energie emotive e orientando in modo induttivo lo sviluppo della conoscenza.
Per l’ex Ipai e il Museo provinciale preventivato un incremento di spesa di 200.000 euro
Bando di pulizie, interrogazione di Rosa POTENZA - Riguardano il servizio delle pulizie le domande che sono oggetto di un’interrogazione presentata nei giorni scorsi da Gianni Rosa, capogruppo nel consiglio provinciale di An verso il Pdl. «Perché in Provincia di Potenza - si chiede - per il servizio delle pulizie dei locali ex Ipai e Museo Provinciale è stato preventivato un incrementato di spesa di circa 200.000 rispetto all'attuale esborso pari a 272.260,80 euro? Con quali criteri sarà valutata l'offerta tecnica?» Rosa, tra l’altro, chiede l'immediata convocazione della Commissione Affari Istituzionali «per un
approfondimento del bando di gara e la sospensione dello stesso. Nello specifico il bando, pubblicato il 26 settembre, scadrà il 25 novembre, riguarda la pulizia dei locali dell'ex Ipai e del Museo Provinciale; una superficie di circa 6.681 mq, ed avrà durata triennale; la base d'asta è di 470.307,15 più IVA. L'appalto sarà aggiudicato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, tramite l'attribuzione di massimo di 60 punti all'offerta tecnica e di 40 a quella economica. “L'incremento economico previsto nel bando è decisamente alto, - dice Rosa dai dati di cui dispongo emerge che
la superficie interessata è stata accresciuta di 596,09 mq. e pur prendendo in considerazione alcune questioni tecniche, come il costo del personale attualmente utilizzato e le tariffe del contratto nazionale, incrementato del 15 per cento a titolo di spese generali e utile di impresa, è evidente che l'onere messo in conto resta eccessivo». Le osservazioni di Rosa sono altrettanto critiche sul sistema di attribuzione del punteggio poiché privilegiando gli aspetti metodologici, ovvero la forma dell'offerta, pregiudicano le questioni operative con grave danno per la qualità del servizio; esplicita poi è la
valutazione politica della vicenda, poiché appare inconcepibile che in un momento di gravi difficoltà economiche il denaro pubblico venga così spregiudicatamente sperperato. «Gli amministratori degli Enti pubblici lamentano tagli ai trasferimenti statali con la conseguente ridotta operatività, ci sono casi nei quali addirittura si hanno difficoltà ad onorare le spese ordinarie e gli stipendi dei dipendenti, poi però si scopre che per un appalto pubblico si mette in conto un incremento della spesa di 200.000 , senza un'evidente giustificazione; da quale cilindro salteranno fuori?».
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Convocato per il 10 novembre il nuovo consiglio comunale. Riunione del Pd
Lauria, crisi di giunta tutt’altro che chiusa CON il decreto di nomina degli assessori, sia dei cinque dimissionari che dei due non dimissionari, che il sindaco Pisani ha emesso lo scorso 31 di ottobre, a seguito dell'intervento della prefettura che aveva segnalato con una lettera del 30 ottobre la “immediata efficacia e irrevocabilità delle dimissioni anche degli assessori una volta formalizzate” non si è scritta la parola fine crisi comunale aperta al Comune di Lauria. Bisognerà aspettare l'esito della verifica politica amministrativa in corso tra i partiti della maggioranza che appoggiano la giunta Pisani: i Socialisti, i Popolari Uniti e il Partito democratico, che si sono dati con un
documento una scadenza entro la prima decade del mese di novembre. In questi giorni continuano gli incontri tra i segretari dei partiti di maggioranza . Nella serata di ieri, nella nuova sede di Via Scotellaro si è riunito il direttivo del Partito Democratico guidato dal segretario cittadino Bruno Mandarino. Dovrà essere proprio quest'ultimo partito a chiarire le proprie posizioni al suo interno. La giornata della verità per Pisani sarà il prossimo dieci di novembre. In quella data infatti è stato convocato il prossimo consiglio comunale. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che si è riunita ieri
mattina a palazzo municipale. Presenti i capigruppo dei cinque partiti presenti in consiglio: Antonio Cosentino, per il Pd, Domenico Forastiero per i Popolari Uniti, Antonio Rossino per i Socialisti. Nicola Manfredelli per il Popolo delle libertà e Valeria Scavo per Rifondazione comunista. In programma per il dieci è previsto un corposo ordine del giorno. La discussione dei numerosi punti, ben nove, potrà continuare soltanto se saranno approvati e chiariti e i primi due legati alla crisi politica in atto. Questi i primi due punti in programma: comunicazioni del Sindaco in relazione alle nuove nomine de-
gli assessori, esame della situazione politica e amministrativa. Quinto punto Approvazione dello schema di convenzione per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e per l'avvio della raccolta differenziata. Questo importante punto è legato a prossimo avvio della raccolta differenziata su base consortile e prevede l'affidamento della gestione associata dei servizi di raccolta alla Comunità Montana del Lagonegrese, una materia che va affrontata in contemporanea con gli altri comuni dell'area. All'ultimo punto, quello più importante, la ratifica di una deliberazione di giunta, la n. 126 del 6 ottobre
L’ultimo consiglio comunale di Lauria
del 2008, sempre relativa alle variazioni di bilancio che contiene in particolare l'argomento della riorganizzazione degli uffici comunali. Si tratta quest'ultimo punto, della famosa” goccia che avrebbe fatto traboccare il
vaso”, cioè la delibera con la quale gli amministratori avrebbero dovuto far assumere dal Comune un dirigente da destinare al terzo settore. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Senise Dibattito a più voci alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Santochirico
Il Pollino punta alla biodiversità L’obiettivo è proteggere le piante in via di estinzione SENISE - Biodiversità come risorsa per la tutela delle piante autoctone del Pollino. Se n'è discusso in un convegno organizzato dalla comunità montana Altosinni con sede a Senise. L'idea, parte dall'utilizzo razionale dell'impianto del vivaio comunale del Sicileo, affidato proprio all'ente comunitario e da un progetto di Sandro Berardone. Ma quali sono le emergenze presenti in zona, da salvaguardare assolutamente? Le ha elencate la docente Simonetta Fascetti dell'università della Basilicata, la quale ha ricordato una per una le piante di maggior bisogno di tutela che sono cioè a rischio di estinzione. A partire dall'abete bianco e fino a tutte le altre. Altra relazione, sulle caratteristiche organolettiche e strutturali delle piante presenti sul Pollino e dintorni, è stata tenuta dal professore Pierluigi Spagnoletti pure dell'università lucana. Coordinava Sandro Berardone. I lavori erano iniziati con i saluti del sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo e del presidente la comunità montana, Nicola Trupa. Ma perché questo interesse in questo momento sulle emergenze arboree. Una domanda che si sono posti in tanti. Anzitutto perché un intervento
L’incontro di ieri
di tutela dell'ambiente attraverso la ricostruzione dell'habitat ambientale di tutto quanto era macchia e piante mediterranee, già l'aveva sperimentato l'ufficio agricolo regionale circa una ventina di anni fa, attraverso un progetto dell'agronomo Vincenzo De Donato. Con risultati davvero sorprendenti. Se dunque si cerca di allargare l'orizzonte anche a tutte le
piante possibili del pollino, ben venga l'idea e per questo, il merito di Berardone è quello di aver riaperto ed allargata una strada indispensabile per la conservazione di quanto possibile. Ma c'è anche chi non crede poi tanto agli intendimenti annunciati, viste le inconguità in essere. Come ad esempio la segretaria di zona della FlaiCgil, Pina De Donato che ha invece fatto evidenziare della inconguenza tra la annunciata tutela ad oltranza e per gli anni futuri dell'ambiente e l'avvio delle procedure per la realizzazione della centrale a biomassa a Teana, per la quale le contestazioni non si fermano: «Un assurdo che non trova assolutamente ragione d'essere, visto che si parla di una centrale che ha avuto il placet implicito a bruciare di tutto e di più da parte della regione. E' mai possibile che ci si possa illudere di ingannare intere popolazioni». Il convegno è stato chiuso dall'assessore regionale all'agricoltura Vincenzo Santochirico e subito dopo si è proceduto con la visita guidata al vivaio del Sicileo dove sono state mostrate alcune delle varietà già pronte per dare il via alla sperimentazione. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
La strada non attraverserà la zona. Domani consiglio comunale per approvare il progetto
Villa D’Agri, salvo il palazzo “Picininni” VILLA D'AGRI - E' salvo il Palazzo storico “Picininni”, patrimonio della comunità locale e la chiesetta di Sant'Antonio Abate, memoria della vita “religiosa” della frazione di Marsicovetere. Nessun attraversamento viario all'interno della corte del sito storico e la Cappella di S. Antonio Abate, chiesetta del 1725. Dopo due Conferenze di Servizi e un consiglio comunale che si svolgerà mercoledì 5 novembre per l'approvazione del progetto definitivo, si chiude la vicenda sul tracciato viario della strada di collegamento Marsicovetere - SS.598 da parte della Provincia di Potenza. Nessuna localizzazione all'interno della corte del palazzo storico e della chiesetta del 1725, custode del Santo. Dopo alcuni mesi di incontri e discussioni tra i rappresentanti degli enti preposti si ritorna al vecchio tracciato. La vicenda è ini-
Il luogo della discordia
ziata nel mese di Giugno 2008, in seguito alla decisione presa dal governo provinciale di localizzare il nuovo tracciato, all'interno del sito storico che oltre “a relegare la cappella in un relitto privo di agevole e sicuro accesso, comportava una deturpazione e smembramento del-
l'unico immobile con valenza storica (1647) presente nella frazione di Villa d'Agri”. Decisione ritenuta dalla popolazione locale: “uno scempio e un vero attacco alla storia di una comunità”, con la costituzione di un comitato spontaneo “Pro-strada variante '94” per il salvataggio dell'intero complesso storico - religioso”. Battaglia”capeggiata dall'insegnante Rita D'Ottavio, appartenente alla proprietà storica del Palazzo, che in fase di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per la realizzazione della strada di collegamento SS 598 - Marsicovetere, aveva presentato le dovute osservazioni in merito al nuovo tracciato provinciale. Tracciato che ricalcava fedelmente il primo progetto di realizzazione della strada in argomento, risalente agli anni '80, lungamente osteggiato dagli attuali proprie-
tari e dagli abitanti della comunità locale e, proprio questi lunghi anni di opposizione, determinarono nel 1994 l'approvazione di una perizia di variante tecnica e suppletiva che prevedeva lo spostamento del tracciato al di fuori della corte, salvaguardando in tal modo l'integrità del complesso Palazzo-Cappella e l'accesso a quest'ultima. L'insegnante ha iniziato la “battaglia” prima in forma ufficiale, inviando lettere alle varie amministrazioni locali e di Governo e in seguito si è sentita in dovere di coinvolgere la popolazione con la raccolta di oltre 600 firme per un progetto ritenuto “uno scempio e un vero attacco alla storia di una comunità”. Oggi termina la vicenda e “vince” l'integrità storico-culturale della comunità valdagrina. Soddisfatta per l'esito la docente. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Maratea - Trecchina
Rifiuti a go go sulla Fondovalle I rifiuti
MARATEA - TRECCHINA - Quasi giornalmente viene scaricato materiale lungo la strada statale Fondovalle del Noce 585 tanto da far diventare alcune aree adibite a piazzola di sosta in piccole “collinette” di rifiuti. In quella particolare zona è urgente un ripristino dello stato dei luoghi oggetto di scarichi frequenti di materiale e di rifiuti ingombranti. I cittadini continuano a sbarazzarsi dei rifiuti nel modo in cui viene documentato dalle fotografie in cui appare un quadro a dir poco desolante. Frigoriferi, divani, materassi, pneumatici, batterie ed altro materiale che andrebbe smaltito come rifiuto ingombrante o speciale sono stati buttati via come se fossero una qualsiasi busta di spazzatura. Dal km. 0 al km. 8 le aree adibite a piazzola di sosta sono delle piccole discariche a cielo aperto e da diversi mesi il materiale è stato depositato al di là del guard-rail della Ss 585. I siti, adibiti a discarica da sconosciuti, sono stati più volte segnalati e ancora non è dato sapere quando avverrà lo sgombero dei rifiuti solidi de-
positati a ridosso del manto stradale. La diatriba nasce dal fatto che forse non si conosce bene chi deve intervenire, se il gestore della statale o i proprietari, pubblici o privati, al confine del guard-rail ma una cosa è certa “lo scempio e il degrado” prosegue in modo incontrollato con una notevole quantità di rifiuti speciali e pericolosi, consistenti in materiale plastico, vetro, inerti da demolizioni di fabbricati, rottami di elettrodomestici, materiale ferroso, infissi in legno e vetro. La presenza del materiale può provocare anche l'inquinamento di falde, considerato che a pochi metri dagli stessi scorrono le acque del fiume Noce e, pertanto, sarebbe necessario un intervento da parte degli organi ambientali per il procrastinarsi dello stato di degrado delle aree, con le inevitabili conseguenze negative che potrebbe arrecare in termini di inquinamento del sottosuolo all'ecosistema fluviale. Le aree interessate sono sorvegliate dal personale dell'Anas nel tratto di strada interessata. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
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L’opposizione: «Il Comune perderà 20.000 euro in un anno»
Lavello, scoppia la grana della refezione scolastica LAVELLO – Continua a far parlare di se la vicenda legata alla variazione delle modalità di reclutamento del personale addetto ai servizi di refezione scolastica. Niente più avvisi pubblci e bandi ma il ricorso alle tanto rinomate ed in voga agenzie di lavoro interinale. Peplessità furono espresse già al momento del lancio del nuovo sistema di reclutamento da parte del gruppo consiliare di centro sinistra con il Partito Democratico. A distanza di qualche settimana si ritorna a parlare di costi di gestione del servizio di refezione scolastica. Ad intervenire ,con una nota, il consigliere di opposizione del Partito Democratico , Fernando Di Giacomo. «La maggioranza di centrodestra, nell’ultimo Con-
siglio Comunale, ha dichiarato - fa sapere DI Giacomo che per la prima volta il costo della refezione scolastica, precisamente la voce inerente il personale, è diminuito grazie alle modalità di assunzione, non più bando pubblico ma ricorso all’agenzia interinale». «Visto che anche un bambino capirebbe che un’agenzia interinale deve guadagnare sui servizi che offre, ci siamo incuriositi ed abbiamo chiesto che ci venissero date le informazioni necessarie per capire meglio ed abbiamo chiesto il costo orario del personale impiegato quest’anno e il costo del personale impiegato negli anni precedenti». «Non avevamo dubbi – prosegue il consigliere del Partito Democratico - che una risposta esauriente non ci sarebbe stata data e così è stato». «I conti sono noti: il Co-
A lato una mensa, sopra la scuola elementare di Lavello
mune di Lavello, tramite Astea, spenderà quest’anno per la refezione scolastica ben venti mila euro in più. In soli due mesi, questa Giunta di centrodestra, ha sperperato circa cento mi-
lioni di vecchie lire tra la variante al progetto “Villa Comunale” e refezione scolastica senza sommare nulla altro. Altro che risparmi!» «L’amministrazione Berlusconiana di Lavello – in-
calza Di Giacomo - si caratterizza sempre di più per gli annunci che spara e che puntualmente vengono smentiti dai fatti. Stiamo ancora aspettando il trasferimento del mercato quindicinale che doveva avvenire ai primi di agosto, così come stiamo ancora aspettando una “vera”riorganizzazione degli uffici comunali che è tutt’altro che la vessazione dei dipendenti comunali così come sta avvenendo”. «A proposito - conclude vorremmo capire anche
quanto costerà effettivamente la variante della villa e con quale atto amministrativo è stata approvata tale modifica, ma soprattutto un comune cittadino potrà mai prenderne visione? Anche su questo abbiamo i nostri leciti dubbi». Autunno caldo dunque per la ginta di centro destra guidata dal primo cittadino Antonio Annale ormai presa di mira dai partiti di opposizione che la incalzano su più argomenti . Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Genzano, successo per l’Ipa alla Sagra dei sapori antichi
Gli studenti alla sagra dei sapori antichi
GENZANO DI LUCANIA All'interno dell'Ipa “G. Fortunato” l'offerta formativa sconfina in saperi motivanti per gli alunni, soggetti attivi in primis, impegnati in convegni, seminari, mostre ed altre attività didattiche valide. I protagonisti dell'Ipa, cu-
stodi di un patrimonio antropologico legato alle tradizioni locali (feste, gastronomia, riti), sopravvissuto allo stato di alienazione prodotto dalla società tecnologica, lo hanno reso pubblico all'interno della 1^ Sagra dei Sapori Antichi. Armato di grembiule
e cappellino bianco, il team operativo in collaborazione con gli insegnanti e con i genitori, ha svelato ai presenti non un sapere retorico ma un sapere certosino intriso di maestria e segreti millennari. I convenuti dopo essersi inoltrati nel mondo del “fai da te” casea-
rio assistendo al saggio di caseificazione dei latticini, alla lavorazione della pasta fatta in casa, alla preparazione delle pettole e al taglio del salame, hanno deliziato il proprio palato con l'assaggio. All'interno di un percorso a spirale, in cui l'udito e la vista hanno
coadiuvato il gusto cogliendo nei filmati multimediali i cenni storici sui paesi del nostro territorio, sulle metodologie e sulle attrezzature adottate nell'arte della preparazione dei prodotti tipici, i sensi stati condotti per mano dal Dio Bacco verso il saggio di degustazione dei vini locali da parte dei somelier dell'Ais. “Il sommelier non serve il vino ma divulga il vino puntualizza Aldo Corrado, delegato dell'Associazione Italiana di Potenza . Noi facciamo i sommelier per diletto e cerchiamo di creare un filone privilegiato per i giovani. In tale prospettiva è partito un primo livello del corso di preparazione per somelier presso l'Istituto Tecnico Agrario di Lavello». È un circuito che attraverso i vari snodi
confluisce nell' intentio del direttore dell'Ipa., prof. Vito Ciola, pronto a sostenere gli alunni. «La sagra è un'occasione per lanciare all'unisono imprenditoria e gastronomia locale - conferma il direttore. La sfida verrà vinta attraverso il conseguimento di un marchio di qualità per un prodotto symbol: gli insaccati di Genzano». Un obiettivo non inverosimile per l'Ipa che ha già conseguito l'Attestato di qualità del miele Millefiori dall'Ist. Naz. di Apicoltura di Bologna negli anni 2006-2007, ed ora è pronto a pedalare verso il nuovo traguardo, in collaborazione con l'amministrazione comunale e con il patrocinio della Provincia. Angela Menchise provinciapz@luedi.it
Venosa Presentato al classico il progetto “Intercultura”
Quando i giovani sono protagonisti Nei giorni scorsi nell'aula magna, del Liceo Classico di Venosa c'è stato un incontro tra gli alunni ed alcuni esponenti di Intercultura, il movimento educativo di volontariato internazionale, che favorisce gli scambi scolastici internazionali. In Italia ci sono 130 centri locali di Intercultura, in Basilicata ci sono 5 centri: a Potenza, Matera, Irsina, nel Metapontino, con sede a Bernalda e nel Lagonegrese con sede a Latronico. A Venosa erano presenti il presidente del centro di Irsina, prof.ssa Maria Teresa Oreste con la responsabile del programma Ospitalità, Maria Leone ed il prof. Donato Nardozza, volontario del centro di Potenza. La prof.ssa Oreste ha detto: «Intercultura è un'associazione che promuove scambi tra giovani e famiglie di tutto il mondo, per favorire il dialogo interculturale.
Ogni centro di Intercultura ha 5 figure, il presidente, la responsabile dell'ospitalità, dell'invio studenti, della scuola e dello sviluppo e formazione. La nostra associazione non ha fine di lucro e persegue un obiettivo ideale: contribuire al dialogo tra le culture e alla pace favorendo l'incontro e la conoscenza fra giovani di ogni parte del mondo, imparando a convivere con nuove culture e allargare i propri affetti. In Italia è stata la prima organizzazione a occuparsi stabilmente di scambi giovanili ed è tutt'ora la più importante per estensione e qualità dei programmi, fino a ricevere il premio della Cultura della presidenza del Consiglio e il premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato. Siamo tremila volontari che operiamo in tutte le province italiane. Attiviamo pro-
grammi di studio all'estero per un anno, sei mesi permettendo a giovani studenti delle scuole superiori italiane di studiare e vivere all'estero, usufruendo di borse di studio. Siamo a conoscenza di un alunno di questo Liceo che sta studiando negli Stati Uniti. A questi programmi di studio vi si accede attraverso un concorso che scade, ogni anno, il 10 novembre, mentre le partenze per i ragazzi avviene nell'estate successiva all'iscrizione. Il programma di ospitalità è rivolto alle scuole e alle famiglie italiane che desiderano ospitare un giovane, selezionato da Intercultura, tra i molti che scelgono di venire a studiare in Italia. Gli scambi di classe permettono agli studenti di un'intera classe di vivere all'estero per due settimane, frequentando una scuola e sono ospiti delle famiglie degli studenti
Uno dei loghi dell’iniziativa
locali. Oltre agli aspetti strettamente organizzativi, Intercultura cura particolarmente il contenuto educativo del programma, in tutte le sue fasi. Apriamo la porta al mondo, crescere è un'esperienza da vivere in famiglia”. L'attenzione e la curiosità degli alunni del
Liceo Classico era abbastanza forte, e prima di congedarsi, gli esponenti del centro locale Intercultura di Irsina hanno consegnato materiale divulgativo del loro programma. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
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Il presidente della Comunità Montana invita la Regione a sostenere il progetto
Unesco, presentati Monticchio e Ripacandida VULTURE MELFESE «La Regione Basilicata sostenga con vigore la domanda formale all’Unesco di inclusione dei Laghi di Monticchio e degli affreschi del Santuario di San Donato di Ripacandida nella prossima “Lista propositiva del patrimonio culturale dell’Umanità”». A chiederlo è il presidente della Comunità montana del Vulture, Tonio Bufano, che ha scritto al presidente della Giunta regionale Vito De Filippo. «In questi ultimi anni – afferma Bufano – la Pro loco di Ripacandida con il
Santuario di San Donato e il supporto strategico della Comunità montana del Vulture si sono adoperati intensamente per la valorizzazione e tutela di un sito di inestimabile valore». «Gli affreschi cinquecenteschi di Nicola da Novi - ha continuato il presidente della Comunità montana del Vulture - hanno reso possibile il gemellaggio tra Ripacandida ed Assisi in nome di San Francesco». La Cm del Vulture si è resa protagonista nello scorso mese di settembre dell’avvio di una collabora-
zione tra i due centri. Il Club Unesco di Assisi, presieduto dal sindaco della città umbra, Claudio Ricci, ha assicurato massimo supporto a Ripacandida per entrare a far parte della “Lista propositiva del patrimonio culturale dell’Umanità”». «Come Ripacandida – prosegue il presidente della Comunità montana del Vulture –, anche i Laghi di Monticchio meriterebbero per le loro bellezze e peculiarità di essere posti sotto la tutela dell’Unesco». «È opportuno, dunque, un forte interessamento
da parte della Regione Basilicata, affinché le candidature di Ripacandida e Monticchio vadano a buon fine. La tutela Unesco sarebbe un’attestazione ulteriore dell’importanza del nostro territorio, che annovera altri siti degni dei riconoscimenti più prestigiosi». «Penso - ha concluso Tonio Bufano - a Venosa, Melfi, Acerenza, Banzi, Pierno con Santa Maria. Sarebbe un’attestazione del buon lavoro svolto dagli amministratori locali, impegnati nel recupero, gestione e fruibilità di luoghi unici».
I laghi di Monticchio
I ragazzi dello scientifico, dell’Itis e del professionale scendono in piazza contro la riforma
Melfi, scatta l’occupazione Gli studenti di San Fele: «Non abbiamo aule per incontrarci» MELFI - Il liceo scientifico di Melfi, gli istituti tecnici Itis e del Professionale sono stati occupati ieri dagli studenti che contestano la riforma della scuola voluta dal ministro Gelmini. La protesta in atto nelle scuole italiane non ha risparmiato nemmeno gli istituti di Basilicata. Per la mancata concessione di un’assemblea di istituto, durante la quale si sarebbe dovuto discutere della stessa riforma governativa, anche gli studenti della sezione distaccata di San Fele dell’istituto Gasparrini di Melfi da ieri sciopereranno ad oltranza. Alla base dell’agitazione studentesca nel piccolo comune lucano, dunque, si aggiungono anche contrapposizioni alla dirigenza di Donato Santomauro. La presidenza del Gasparrini, tuttavia, ha cercato di evitare lo sciopero. Per la dirigenza scolastica, infatti, non vi sarebbe un’aula adatta ad ospitare l’assemblea richiesta dagli aspiranti ragionieri e geometri di San Fele. Se in passato la stessa autorizzazione veniva rilasciata, oggi il preside Santomauro non intende più trasgredire norme in tema di sicurezza. Gli studenti di Melfi, intanto, hanno preso possesso delle proprie scuole. «Questa è un’occupazione non appoggiata da nessun partito politico – spiega lo studente liceale, Fiore Zambella – ma nasce elusivamente perché siamo stanchi di governi che vedono la scuola solo come una voce di spesa. Questa riforma Gelmini è senza futuro. Non siamo qui per manifestare contro presidi o professori ma solo per difendere il diritto allo studio». Da ieri l’accesso a scuola è
Negli scatti di Zenti le scuole occupate di Melfi
“Vulture in movimento, il vulcano non si è spento” MELFI - Si moltiplicano da nord a sud le azioni di protesta contro la legge Gelmini, approvata nelle ultime ore. Ieri la protesta ha interessato anche diversi istituti di Melfi, in particolare il Liceo scientifico Federico II di Svevia, l'Istituto Istruzione Superiore e l'Itis. Molto trafficata e brulicante di giovani, fin dalle prime ore del mattino, via Galileo Galilei, dove si sono dati appuntamento numerosi studenti per organizzare la pacifica protesta che intorno alle ore 12 ha portato all'occupazione degli istituti. Giovani molto determinati e con le idee molto chiare sul futuro. Dopo una breve consultazione, gli studenti dell'Istituto Istruzione Superiore e dell'Itis, hanno deciso per una presa di posizione chiara, così, dopo aver effettuato una raccolta di firme all'esterno, una delegazione ha inseveramente regolamentato “Raccogliamo le firme di chi entra ed esce da questa scuola – aggiunge la giovane studentessa, Elisa Sassone – per sapere alla fine chi ha davvero inteso occuparla. Ringrazio gli insegnanti che hanno capito ed appoggiato la nostra protesta ma vorrei ricordare che c’è stato anche chi non ha condivi-
so ed cercato di smontare il progetto dell’occupazione”. La notte da trascorrere fuori di casa resta un’esperienza unica. «Ci siamo divisi in turni – conclude Elisa Sassone– ed a me toccherà pernottare in classe proprio questa sera. Sarà un sacrifico ma il diritto allo studio non si discute».
Della protesta se ne è discusso anche a casa. «I miei genitori condividono la protesta – specifica il diciottenne, Biagio Gallucci – e mi appoggiano senza esitazioni. La riforma Gelmini riforma l’università in maniera sbagliata ed il problema tocca noi studenti del quinto anno che l’anno prossimo subiremo conse-
contrato il dirigente scolastico, Prof. Giovanni Gruosso, per argomentare e discutere sulla possibilità di occupare pacificamente la sede scolastica, mentre gli altri hanno inscenato una protesta all'esterno ed hanno affisso uno striscione “Vulture in movimento il vulcano non si è spento, non restate a guardare”. «Sentiamo molto questo problema -afferma uno degli studenti- e non siamo per niente pilotati o disinformati al riguardo, come invece afferma qualcuno, vogliamo più tutela e più aiuti e garanzie verso la scuola pubblica che negli ultimi periodi è stata un po' bistrattata ed impoverita, vorremmo davvero che ci fosse più attenzione per la scuola che forma gli uomini di domani». a. z.
guenze negative per troppi tagli incondizionati». Infine un’ultima analisi. «Ritengo il ritorno al voto in condotta sia anacronistico ed inutile – aggiunge lo studente, Piergiorgio Navazio – mentre si tagliano fondi nell’unico settore dove invece occorrono investimenti ingenti. La scuola non si tocca”. Una proiezio-
ne futura. “Sono altre le riforme che servono al Paese – conclude Piergiorgio Navazio – mentre i tagli annunciati finiranno solo per provocare la chiusura dei laboratori scolastici che esauriranno i fondi. Non credo sia un bene per noi tutti”. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Matera Martedì 4 novembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Comune
Calcio
Maggioranza riunita
I tornei regionali
I Circoli pronti ad entrare in giunta
Commenti e umori delle tre materane
a pag. 31
a pag. 34
«Non si rispetta il progetto presentato». Il caso ora nelle mani della magistratura
Lavori a Sant’Agostino Denuncia di Legambiente LA GIORNATA Pisticci Trivelle, Leone scrive a De Filippo IL Comune di Pisticci ha scritto alla Regione Basilicata per apprendere da fonti ufficiali se la massima istituzione lucana è a conoscenza, ed in caso affermativo quale sia la sua posizione, della richiesta di compatibilità ambientale sulla ricerca di idrocarburi nel mare jonico lucano. a pagina 35
Nova Siri L’appello di un’argentina
I lavori in corso per il parcheggio di Sant’Agostino tornano di nuovo nell’occhio del ciclone (foto Videouno)
CARMEN Stigliano, una ragazza di origini novasiresi che vive in Argentina, ha lanciato un appello attraverso il Quotidiano della Basilicata, per cercare di ritrovare i suoi parenti, che vivono nella cittadina jonica. Un amarcord che riproponiamo ai lettori. a pagina 38
UNA DENUNCIA ai Carabinieri per alterazione dei luoghi e grave danno ambientale è stata fatta venerdì da Legambiente di Basilicata in merito ai lavori ancora in corso per la destinazione dell’area antistante l’ex convento di Sant’Agostino. Non più il parcheggio ma comunque dei lavori che secondo Legambiente incidono pesantemente sullo stato dei luoghi malgrado le indicazioni diverse contenute negli atti e decise nell’ultima conferenza di servizi che si è svolta sul tema presso il Comune di Matera. Già sabato il primo sopralluogo sul posto degli uomini del Nucleo Operativo dei Carabinieri gui-
dati dal tenente Michele Basilio e poi ieri anche le verifiche del Corpo Forestale dello Stato. A questo punto è probabile che nelle prossime settimane possa essere decisa l’attribuzione ad un esperto di un sopralluogo tecnico per verificare il rispetto o meno dello stato dei luoghi. La denuncia di Legambiente ha comunque provocato un inevitabile intervento della magistratura a cui i Carabinieri hanno riferito il contenuto della denuncia. Del fatto si starebbe occupando il sostituto procuratore presso il Tribunale di Matera, Rosanna De Fraia. a pag.32
CLIC SULLA CITTÀ
Vigili del fuoco, intervento insolito per far “scendere” un’auto dalle scale UNA macchina sulle scale, proprio sui gradini che congiungono via Dante con via Spine Bianche. Per fortuna non c’è nessun ferito e la dinamica del curioso “incidente” è più semplice di quanto si possa pensare. Ieri pomeriggio, il conducente della Fiat Bravo, con molta probabilità ha parcheggiato senza mettere il freno a mano. E così, l’auto si è ribaltata (nel momento in cui è avvenuto l’incidente a bordo non c’era nessuno), attirando immediatamente l’attenzione dei passanti e degli automobilisti che transitavano in via Dante. E’ stato necessario l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco per far “scendere” la macchina dalle scale. Un’ora di lavoro per un insolito fuori programma sotto lo sguardo incredulo di parecchi materani. matera@luedi.it
I parcheggi
Gli indirizzi a favore dei privati di MICHELE PATERINO BENE ha fatto il Consiglio comunale a non approvare la proposta di aumento di oltre il 40% della “Tassa Blu” sui parcheggi a pagamento che risultava inaccettabile e ingiustificata sotto tutti i punti di vista. Sarebbe stato veramente troppo per i cittadini materani dopo l' aumento di circa il 300% dell'addizionale irpef comunale che preleva dalle buste paga dei lavoratori e dei pensionati somme significative , in considerazione della difficile situazione socioeconomica che si sta attraversando , sopportare anche un aumento delle tariffe orarie dei parcheggi a pagamento che ripeto non trovava nessuna giustificazione. E' bene ricordare che l'istituzione e la gestione delle strisce blu dovrebbe essere un sistema attuato esclusivamente per regolamentare il traffico in determinate zone della città e non trasformarsi in un sistema vessatorio ai danni dei cittadini materani. La sosta a pagamento va intesa esclusivamente come un servizio pubblico finalizzata a favorire la rotazione dei posti auto non già un modo per far fare soldi alle società private. Per quanto riguarda in particolare gli indirizzi contenuti nella delibera manca nell'atto di indirizzo il vincolo di destinazione per gli introiti derivanti dalla gestione dei parcheggi che detratti dei costi di gestione dovrebbero avere un preciso vincolo di destinazione (migliorie stradali per la fluidificazione del traffico, la messa in sicurezza, la creazione di nuovi parcheggi) e non come avviene da anni destinati a pagare le cosidette spese correnti, molto spesso di natura clientelare. Non risultano poi fissati in modo inequivocabile le tariffe per abbonamenti giornalieri/settimanali/mensili/annuali atteso che tale possibilità rimane una facoltà della società aggiudicataria e le agevolazioni previste per i residenti, commercianti e dipendenti (40% del costo orario) sono insufficienti e comunque rappresentano un costo non trascurabile per chi deve raggiungere tutti i giorni la propria abitazione, la propria attività commerciale o lavorativa. Come pure necessario era la precisazione nell'atto di indirizzo che la procedura di aggiudicazione con il metodo dell'offerta economicamente vantaggiosa deve prevedere una valutazione preponderante del'offerta economica e solo minimale per la parte progettuale. Segue a pag.31
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Martedì 4 novembre 2008•
Matera TRASPORTI
CHE flash
a cura di Francesco Morelli
TAXI MATERA 3332685173
Il cimitero degli spaventapasseri
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Festa delle Forze Armate OGGI, dalle 10,30, con la deposizione delle corone al cippo di via Lucana, si svolgeranno le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Presentazione Polisportiva Virtus Matera
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
OGGI alle ore 19,30 presso l’hotel Palace in piazza Bianco a Matera sarà presentato agli organi di stampa l’anno sportivo 2008-2009 della Polisportiva Virtus Matera. Per l’occasione sarà ufficializzata anche la partecipazione della società materana al primo campionato di basket di serie D. Saranno presenti il sindaco del Comune di Matera, avv. Emilio Nicola Buccico e il presidente regionale Fip Tonio Bilotti.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
La donna nella società Inca OGGI nel complesso "Le Monacelle" alle 16,30 è in programma un convegno sul ruolo della donna in una società di pace, a cura di Hernan Huarache Mamani, un indio nato a Chivay, un villaggio della Cordigliera delle Ande. Mamani è un sacerdote, ultimo erede di una antica generazione di curanderos andini, che da anni lavora a un progetto di conservazione della cultura del suo paese e per indicazione del suo maestro vive parte dell' anno in Europa per diffondere e insegnare la sua esperienza spirituale.
Educazione alla salute nell’istituto “Morra” OGGI alle 15,30 nell’Istituto “Morra” in via Dante corso di formazione sui temi dell’educazione alla salute e di prevenzione alle tossicodipendenze organizzato dal Sert della Asl 4 con l’Istituto professionale per i servizi sociali Isabella Morra.
Assemblea generale del Siulp
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 0835309098 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO
0835-262260 0835-336882 0835-331314
0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
DOMANI alle 11 nella sala riunioni Palatucci della questura di Matera, assemblea generale organizzata dal Siulp (Sindacato unitario lavoratori di polizia) della provincia di Matera. E’ prevista la partecipazione del segretario generale nazionale Siulp Felice Romano e dei segretari generali di Puglia e Basilicata. All’ordine del giorno, l’accordo quadro, il contratto di lavoro, la legge finanziaria, la previdenza, il riordino delle carriere e il sistema pensionistico.
emergenza sanitaria
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0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
Mostra Claudio Bonichi A Claudio Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni più recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. A causa dell aprofesisone del padre, ufficiale dell’aviazione , si trovò spesso a cambiare città. Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università. iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni. Considerato uno degli esponenti più interessanti della Nuova Metafisica, è figura di prestigio internazionale. in quel ristretto scenario che vede protagonisti Lucien Freud e Anton Lopez Garcia. Ha esposto in musei e gallerie civiche di tutto il mondo dove si trovano già suoi capolavori. L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedì con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre.
CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 High school musical 3 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Giù al Nord” 18-19,50-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 Zohan 18-20 L’uomo che ama 22
UTILITA’
OGGI Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “Vicky Cristina Barcelona” “Sfida senza regole” orari al botteghino •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Mamma mia 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Albakiara 21 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 31 Buccico incontra la maggioranza: entro sabato il documento programmatico e il nuovo esecutivo a dieci Martedì 4 novembre 2008
Circoli pronti ad entrare in giunta Certo un assessorato, a giugno la presidenza del Consiglio ENTRO sabato l’azione di rilancio amministrativo della giunta Buccico diverrà realtà. Le scelte politiche e programmatiche, la nuova squadra di governo del sindaco saranno annunciate alla maggioranza prima ed alla città poi. E’ l’esito dell’incontro di ieri tra i vertici provinciali del centrodestra e le varie anime civiche che compongono la coalizione. Il ricompattamento dei consiglieri comunali di maggioranza, l’ingresso in giunta dei Circoli della Libertà, l’aumento a dieci del governo cittadino e il probabile avvicendamento nelle principali cariche istituzionali a partire dalla presidenza del Consiglio (a giugno dovrebbe passare ai Circoli) sono i termini più importanti dell’incontro di ieri che attende ancora di essere ratificato ma che costituisce un punto di partenza per confermare come la soluzione di questa vicenda dovrebbe essere prossima. A confermare queste notizie il segretario provinciale di Alleanza Nazionale Giuseppe Labriola che è stato il promotore del vertice di maggioranza: «è stato un incontro positivo, la riunione è andata bene. E’ stata riconfermata da tutta la maggioranza piena fiducia al sindaco e l’esigenza di un rilancio dell’azione amministrativa» ha aggiunto il segretario di An, «insieme ad una rivisitazione dell’impegno assessorile ed alla necessità di un’al-
ternanza delle principali cariche istituzionali. Sono convinto che entro sabato il sindaco varerà il documento e le scelte necessarie per andare avanti con ancora maggiore forza». Labriola conferma anche il probabile rientro in giunta dei Circoli e la tenuta dei rapporti con il vicesindaco Acito: «la maggioranza uscita dalle elezioni è compatta intorno al sindaco. E’ normale che a questo punto i Circoli rientrino in giunta. Città Domani? Il sindaco ha ribadito e confermato il ruolo di Acito nella sua qualità di vicesindaco». Pochi dubbi anche sull’aumento a dieci dei componenti dell’esecutivo: «si arriverà ad una soluzione per la necessità di dare più deleghe a più persone. E’ una necessità sulla quale tutti quanti abbiamo concordato». Quanto alle scelte toccheranno a Buccico ma è probabile pensare che l’attuale assetto perderà Tonelli e Di Maggio e vedrà i Circoli e i tre partiti storici del centrodestra (An, Fi, Udc) prendere un assessorato ciascuno. Il resto della squadra dovrebbe rimanere intatto anche se la vera disputa politica potrebbe esserci sulle deleghe. E’ lì che Buccico dovrà fare le scelte più difficili. La strada comunque sembra tracciata. Questione di giorni e si conosceranno le decisioni del sindaco. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
segue da pag 29 Il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico pronto a rilanciare l’azione politica della sua giunta
Nominato ieri sera all’unanimità dall’assise cittadina
Moliterni segretario del Pd E’ ESPEDITO Moliterni il nuovo segretario cittadino del Partito Democratico eletto ieri sera all’unanimità nella sede del partito in piazza Cesare Firrao. Il nome di Moliterni è stato il frutto di un accordo ampio all’interno del Pd e dopo un dibattito serrato ma sereno si è arrivati ad una votazione che non ha portato alcuna reale sorpresa ed ha visto in Moliterni il vero ago della bilancia che è riuscito a garantire la quadratura del cerchio all’interno del Pd. «Sono molto contento per questa decisione che mi responsabilizza» ha spiegato a caldo il nuovo segretario che ritorna in sella dopo essere stato l’ultimo a gui-
dare i Democratici di Sinistra materani prima della nascita del nuovo partito, «gli obiettivi che ci dovremo porre vanno nella direzione del partito unitario che riesca insieme ad individuare un progetto politico per la città. Un progetto che si riveli valido ed anche credibile. Punteremo molto sui forum che immaginiamo sempre più aperti al contributo di tutti anche di quelle realtà che sono al di fuori del partito». L’arrivo di Moliterni servirà anche per organizzare ancora di più nel capoluogo il Pd in vista delle prossime sfide elettorali che si chiamano Europee e Provinciali.
Parcheggi Il canone annuale posto a base d'asta pari ad euro 140 mi sembra assai contenuto, nella gara precedente (2003) con la stessa tariffa oraria di 0,70 euro sette ditte su otto partecipanti hanno offerto un canone annuo per posto auto che superava i 350 euro. Anche l'offerta economica che si aggiudicò la gara ancora precedente risulta essere superiore al canone annuale a base d'asta proposto. Non è stato infine previsto nell'atto di indirizzo l'esclusione dalla partecipazione alla gara di tutte quelle società che hanno contenziosi con l'amministrazione comunale. A giudicare dagli indirizzi sul bando relativo alla raccolta dei rifiuti prima e ora su quello relativo alla gestione dei parcheggi, si può affermare senza ombra di dubbio che invece di fare dei passi in avanti per quanto riguarda il miglioramento dei servizi e la salvaguardia di interessi collettivi, si sono fatti dei passi indietro in quanto emergerebbe una filosofia orientata a favorire più gli interessi privati che quelli della comunità. Michele Paterino
32 Matera Legambiente sporge denuncia: «Alterazione dei luoghi e danno ambientale» Martedì 4 novembre 2008
«Stop ai lavori a Sant’Agostino» Si riapre la polemica sull’area dell’ex convento «Ancora interventi pericolosi per la tutela dello stato dei luoghi a Sant’Agostino». E’ quanto sostiene Legambiente di Basilicata in una formale denuncia ai Carabinieri che è stata presentata venerdì scorso e nella quale si fa sostanzialmente riferimento «ad un danno ambientale con alterazione dei luoghi» che sarebbe stato provocato dai lavori ancora attualmente in corso presso l’area dell’ex convento. Un’area già tormentata dai tanti fatti accaduti in passato con i lavori di sbancamento avviati per la costruzione del parcheggio per i dipendenti. Un progetto quello che tra mille polemiche era stato bloccato e che, per decisione unanime, non sarebbe stato proseguito. Il nuovo progetto infatti destina gli spazi interrati alla costruzione di una struttura polifunzionale per attività culturali. Inoltre viene spiegato che vi sarà un ridimensionamento del volume del corpo di fabbrica riportandolo al volume del materiale già scavato e limitando l’intervento sul masso tufaceo alle sole opere di fondanzione. E proprio quest’ultimo sarebbe l’aspetto che maggiormente viene messo in discussione da Legambiente che avrebbe ravvisato interventi particolarmente invasivi sul masso tufaceo. «A metà luglio c’era stata una conferenza di servizio che aveva autorizzato la Soprintendenza a riprendere i lavori» racconta il vicepresidente di Legambiente, Pio Acito, «ma in quella confe-
Genchi prepara un’interrogazione
«No al nuovo progetto Il sindaco ora prenda una posizione chiara»
I lavori che continuavano anche ieri a Sant’Agostino (foto Videouno)
renza si stabiliva chiaramente che non ci dovevano essere altri interventi che andavano ad incidere sui luoghi. Invece si continua a lavorare ed ad alterare in maniera irreversibile la situazione. Ancora in questi giorni si continua a bucare il banco roccioso con inevitabili vibrazioni e danni. Le indicazioni» continua ancora Pio Acito, «sono state disattese e queste perforazioni non erano previste, nè si possono considerare in qualche modo ammissibili». La denuncia di Legambiente ha finito per provocare una serie di verifiche a catena, innanzitutto vi è stato nei giorni scorsi il so-
pralluogo del Nucleo Operativo dei Carabinieri che hanno visionato gli interventi. Ieri mattina poi sul posto sono arrivati anche gli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Il lavoro è comunque continuato per gran parte della mattinata di ieri, la denuncia porterà con ogni probabilità ad un intervento della magistratura per verificarne la fondatezza. Del caso sarebbe stato interessato il pubblico ministero Rosanna De Fraia. E’ probabile che nei prossimi giorni vi possano essere dei periti tecnici designati che vadano a fare le verifiche dovute per appurare quanto soste-
nuto da Legambiente. Pio Acito comunque confida in un intervento risolutore sulla questione e ne ha per tutti: «la magistratura? in queste cose non è particolarmente sollecita, i tempi finiscono per diventare particolarmente lunghi, direi anche troppo lunghi». Una battuta non manca neanche sul ruolo dell’Amministrazione comunale: «ha tenuto l’ultima conferenza di servizi nella quale si è parlato di un nuovo progetto che non doveva alterare nulla, in questo momento però rimane spettatore di quanto sta avvenendo». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
«SONO contrario a questo progetto soprattutto se fatto in questo modo, già gli alberi sono stati sostituiti dal cemento in quell’area. E’ il caso di dire basta». Così il consigliere di Città Domani Domenico Genchi commenta gli ultimi interventi nell’area dell’ex convento di Sant’Agostino. Non c’è più il parcheggio ma i nuovi lavori rischiano di provocare ugualmente danni almeno questo a parere di Legambiente. Il consigliere Genchi non sembra molto distante da questo tipo di posizione ed annuncia al più presto un’interrogazione in Consiglio comunale anche per capire quali sono le scelte che il sindaco e l’Amministrazione intendono fare su questa questione: «mi sembra incredibile che malgrado la contrarietà a questa situazione espressa in più occasioni, oggi si è arrivati addirittura a dover smantellare totalmente il banco tufaceo che si trova sotto il complesso di Sant’Agostino. Se l’Amministrazione era contraria al parcheggio non vedo perchè oggi debba cambiare posizione. E’ per questo che chiedo di capire cosa si intende fare
Domenico Genchi
di fronte a questo tipo di fatti» aggiunge ancora il consigliere comunale di Città Domani confermando in qualche modo quelle che sono le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi anche da Legambiente. La questione inevitabilmente dovrà ora passare in Consiglio comunale visto che Genchi annuncia anche di essere pronto a presentare un’interrogazione: «voglio capire esattamente quali sono le scelte e le decisioni che sono state fatte dall’Amministrazione». p.quarto@luedi.it
Appuntamento questa sera al teatro Duni
Sipario sulla stagione teatrale il via con “Romolo il Grande” SI alza il sipario sulla stagione teatrale “Voglia di teatro 2008/2009” organizzata da Incongress e Cose di teatro e musica. Questa sera alle 21 andrà in scena, sul palcoscenico del Teatro Duni, lo spettacolo "Romolo il Grande", di Friedrich Durrenmatt, traduzione di Aloisio Rendi, interpretato da Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini e diretto da Roberto Guicciardini. «Il Romolo di Dürrenmatt - si legge nelle note dello spettacolo - è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di praticare l'eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall'incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Il Romolo descritto dall'autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell'impero che dominò il mondo. Gli uomini si illudono di determinare gli eventi storici; in realtà, sembra pensare Romolo, è la storia che si serve di loro per portare a compimento i suoi disegni. E per non essere strumento fino in fon-
Telefono pubblico tolto nella stazione di Villa Longo
Mariano Rigillo
do, Romolo decide che l'attività di pollicoltore debba prevalere sulla funzione di imperatore». La rappresentazione è prodotta dalla "Doppiaeffe" e "Compagnia di prosa Mariano Rigillo" in collaborazione con "Catoneteatro". Sul palco, inoltre, Martino Duane, Luciano D’Amico, Liliana Massari, Norma Martelli, Francesco Sala, Francesco Frangipane, Francesco Cutrupi, Roberto Pappalardo, Alfredo Troiano, Davide D’Antonio, Lorenzo Praticò.Per prevendita e informazioni Incongress, via Don Minzoni 38, telefono 0835/337220. matera@luedi.it
“PIANGE il telefono” è il titolo di una famosa canzone di Domenico Modugno che di frequente ricorre nei pensieri di chi disperatamente è alla ricerca di un telefono pubblico. Ora lo sarà ancora di più visto che l'ultimo telefono pubblico rimasto nella stazione ferroviaria di Villa Longo da ieri è stato rimosso ad opera di alcuni dipendenti della Telecom che non hanno dato motivazione sulla decisione. Va bene la decisione nel corso degli anni di ridurre da tre ad una cabina a moneta, ma toglierle tutte diventa dannosa per la comunità. Ad avere la peggio i molti studenti fuori sede che negli ultimi tempi utilizzavano l'apparecchio per messaggiare. Non si da per vinta Rossella che gestisce un bar all'interno della stazione e che afferma di aver chiamato il numero verde e di aver trovato incredulo anche l'operatore telefonico. Per anni il telefono è stato utilizzato forse non sufficientemente da chi giunto nella città dei Sassi aveva bisogno di chiamare un taxi o più semplicemente un parente. mic.fer.
Matera 33 Gianni Schiuma: «La possibilità di investire su una diversa forma di sviluppo» Martedì 4 novembre 2008
L’occasione del franchising Giovedì la giornata che offre opportunità per fare impresa FAVORIRE l'imprenditoria locale si può, attraverso una formula commerciale che permette di entrare nel mondo del mercato evitando tutti i rischi connessi all'inesperienza degli aspiranti imprenditori. E' questa la formula magica del franchising, una forma di commercio che prende sempre più piede nelle realtà locali e che verrà illustrata durante il “Franchising Day-Prospettive ed opportunità per fare impresa”, la manifestazione organizzata dalla Federfranchising e dal Cat Conferescenti Basilicata al fine di favorire l'imprenditoria locale. La manifestazione si svolgerà giovedì 6 novembre presso l'hotel Palace con inizio alle ore 9 e che vedrà la partecipazione dei principali rappresentati istituzionali. Protagonisti della giornata saranno sia i responsabili tecnici di alcune importanti imprese franchising sia gli aspiranti nuovi
imprenditori che avranno, con quest'evento, un'importante occasione per acquisire tutte le informazioni necessarie su come attivare questo tipo di attività commerciale. «L'obiettivo di questa manifestazione, che speriamo di poter istituzionalizzare per i prossimi anni, è di creare un momento d'incontro e di dialogo tra i franchisor, ovvero le case madri di queste attività, e gli aspiranti franchisee ovvero tutti coloro che sono interessati ad avviare questa nuova forma di commercio che si sviluppa sempre diventata una modalità di approccio al mercato del commercio molto appetibile da parte dei giovani» spiega Gianni Schiuma, presidente di Confesercenti che insieme al direttore Pasquale Di Pede ha tenuto la conferenza stampa. «Dedicare una giornata al franchising, inteso come settore di potenziale sviluppo, può rappresentare un ulteriore stimolo per gli
BOX CRONACA Cartellonistica stradale
Il Comune pubblica il bando IL COMUNE di Matera ha pubblicato il bando per la ridefinizine della cartellonistica stradale perimetrale all’abitato. L’importo dei lavori a base d’asta è pari a oltre 60 mila euro. Le domande vanno presentate entro il 1 dicembre 2008. Il bando prevede la fornitura, posa in opera ed eventuale rimozione di segnaletica verticale di indicazione e direzione urbana ed extraurbana, compresi lungo la statale sette «Appia» tra i chilometri 569 e 580, tra gli svincoli di Matera sud e centro, via La Martella, via Dante, via Gravina e Nord. I lavori, che saranno affidati con offerte al massimo ribasso, dovranno essere realizzati entri 90 giorni.
Madonnina in via Annunziatella
Sottratte sei piante SEI piante interrate nell'area adiacente la Madonnina di via Annunziatella, lato via Marconi, sono state sottratte nelle scorse ore. La segnalazione è pervenuta negli uffici comunali intorno alle 12 di ieri. Si tratta di grave gesto di inciviltà e di cattiva educazione che produce i suoi effetti negativi sul decoro della città, che a fatica e con grande impegno si sta cercando di rimettere a nuovo e ripulire. Il Sindaco Emilio Nicola Buccico, informato sull'accaduto, ha condannato il deprecabile episodio, annunciando l'intensificazione dei controlli da parte dell'Amministrazione Comunale affinché tali gesti non si verifichino ulteriormente e i trasgressori vengano puniti. «Questa Amministrazione lavora quotidianamente per migliorare il volto della città e restituirle il decoro che merita, e ci sta riuscendo - afferma il Sindaco -. Per rendere la città più bella e vivibile, tuttavia, serve la collaborazione di tutti i cittadini, al cui senso civico ci appelliamo per prevenire atti vandalici che deturpano l'immagine di Matera».
Informagiovani Incentro
Organizza corsi di dizione L’INFORMAGIOVANI Incentro organizza corsi di dizione. Il corso base è finalizzato all'acquisizione del corretto uso della lingua italiana attraverso la dizione (la corretta intonazione, l'inflessione e il giusto accento). Durante il Corso verranno affrontate le tecniche della respirazione e del rilassamento dei muscoli facciali per una migliore articolazione delle lettere e quindi delle parole all'interno di una frase o di un testo a scelta. Il corso prevede 9 lezioni (2 incontri settimanali di 2 ore ciascuno) e si terrà presso la sede dell'Informagiovani Incentro di Matera, Via Ridola 22. Il costo complessivo è di 120.
imprenditori materani che, grazie a questa formula commerciale possono immettersi sul mercato scavalcando tutti quegli ostacoli e quei rischi che possono derivare dall'inesperienza nel settore ma speriamo funga anche da stimolo per una futura nascita di imprese franchisor di origine materana» L'interesse, dunque, è quello di offrire a partecipanti ed operatori l'occasione di un momento reale di scambio di informazioni su come nasce e si sviluppa il franchising, di formazione sulla normativa in vigore, sul trend del settore d'interesse e sui momenti critici del rapporto contrat-
tuale e le relative soluzioni. Si tratta, dunque, di un evento ricco di opportunità in cui nove imprese metteranno a disposizione i loro tecnici per chiunque sia interessato ad aprire punti vendita sul territorio della provincia materana. La partecipazione all'evento è gratuita previa registrazione presso la Confesercenti Matera. Sono stati 50, dall’inizio dell’anno, i contatti gestiti dall’Infopoint di Matera della Confesercenti per l’informazione e l’attivazione di iniziative commerciale in franchising. Milena Scalcione matera@luedi.it
Pasquale Di Pede e Gianni Schiuma di Confesercenti
34 Calcio Eccellenza In casa col Pisticci è arrivata la pesante sesta sconfitta stagionale Martedì 4 novembre 2008
Iannella: «Ora rialziamoci» Il capitano del Forza Matera suona la carica ai compagni MATERA - «Ci dobbiamo riprendere». Sono queste le parole con cui Germano Iannella, capitano del Forza Matera, ha concluso la sua analisi della gara persa contro il Pisticci. L’undici di mister Liuzzi tornava a calcare il prato del “XXI Settembre - Franco Salerno”, ma questo non è bastato per muovere la classifica. Il Pisticci si è dimostrata squadra di rango e cinicamente, sfruttando anche gli errori degli avversari, ha vinto la partita portando via i tre punti. «Ci è andata male - commenta l’esperto difensore calabrese che ormai è un materano di adozione, essendosi sposato nella città dei Sassi visti i suoi precedenti da calciatore del Fc Matera - ma non per questo dobbiamo demoralizzarci. Sapevamo che la gara co il Pisticci era difficile. Questa sfida ha messo in evidenza le nostre lacune. Anche io personalmente ho commesso degli errori e me ne sono reso conto, ma adesso dobbiamo metterci alle spalle questa sconfitta. Dobbiamo rialzarci. Adesso arriva una fase del campionato in cui le avversarie sono più alla nostra portata, anche se la prossima sfida è contro l’Avigliano, un cliente difficile. Ma certamente andremo lì per dare fastidio ai nostri avversari alla ricerca di un risultato positivo». La gara col Pisticci ha messo in luce le molte caren-
Cosa va L’UTILIZZO di Cancelliere sulla fascia destra è la nota più lieta nella pesante sconfitta con il Pisticci. In quella posizione Cancelliere ha saputo essere propositivo, soprattutto prima della rete di Gagliardi che in pratica ha cambiato il volto della partita. Buona anche la sua prova quando ha dovuto ripiegare in fase difensiva. Tra le note positive si può aggiungere anche i primi 20 minuti della ripresa quando il Forza Matera ha provato a reagire, mettendo un po’ di apprensione al Pisticci, quando in un’unica azione Di Pede ha impensierito per due volte Coretti. In fine la rete di Cocchiararo, la seconda in campionato per il difensore bernaldese.
Cosa non va IL DATO negativo di questo Forza Matera è l’incapacità di reazione. Questo è un malanno che la squadra si porta dietro sin dalle prime battute del campionato. Una volta che la squadra subisce gol non riesce a venirne a capo, anzi. Il morale scende sempre di più, in un vortice vizioso dal quale rialzarsi appare alquanto difficile. Questo è un dato davvero preoccupante. Per una squadra che lotta per la salvezza il carattere, la grinta, la voglia di vincere, sono elementi fondamentali per raggiungere l’obiettivo. E’ soprattutto uno stato mentale e per questo motivo si può lavorare per migliorare questo aspetto.
Il capitano del Forza Matera, Germano Iannella
ze con cui il Forza Matera deve fare i conti, si è però vista anche qualche buona cosa. Non è dispiaciuta infatti la prova di Cancelliere schierato sulla fascia destra. Sua infatti l’occasione più nitida per il Forza Matera, quando si era ancora sullo zero a zero. In quella posizione Cancelliere ha potuto mettere in mostra le sue doti tecniche che fino a questo momento del campionato non erano emerse. A giustificare, inoltre, la brutta prestazione ci sono anche le numerose assenze. La lista degli indisponibili è lunga e ricca di giocatori che sarebbero stati utili alla
causa. Si parte da Tonio Albano, che deve ancora recuperare dall’infortunio muscolare che lo terrà ancora lontano dai campi da gioco per qualche tempo. A lui va aggiunto Giuseppe Biondino che contro l’Oppido rientrava da un infortunio e proprio contro i biancoverdi ha avuto una “ricaduta”. Fuori anche i due attaccanti Nicola Volpe, per lui ad Avigliano potrebbe essere il momento del rientro, e Luca Moramarco, sulla via della ripresa. Liuzzi non può neppure contare sull’under offensivo Roberto Andriotti. In più il tecnico materano ha dovuto anche tirare fuori
dalla lista dei 18 Antonio Nasca, alle prese con un attacco febbrile. E’ andato in panchina, invece, Acito anche se non al meglio. «E’ vero le assenze ci penalizzano, ma è vero anche che la società dovrà intervenire sul mercato per rinforzare ulteriormente la rosa. Personalmente mi sono avvicinato a questo progetto per dare una mano, un contributo vista la mia esperienza. Ed invece - all’età di 43 anni mi sono trovato a giocare tutte le gare fin qui disputare, sia per far fronte ad alcuni infortuni che per dar man forte alla squadra. Ciò, però, significa che la società do-
vrà intervenire sul mercato per rinforzare organico. Servono quei tre o quattro innesti, anche per aiutare il resto del gruppo. La squadra al momento ha dei buoni giocatori, ma essendo questi giovani, hanno bisogno di qualcuno che gli dia una mano a diventare decisivi. Con alcuni innesti di qualità si potrebbe colmare questo vuoto in modo da riprendere la marcia verso la salvezza». C’è però da attendere la finestra di mercato di dicembre. «Fino ad allora - conclude Iannella - dobbiamo stringere i denti e cercare di fare più punti possibile per poi pre-
parare la fase di rilancio. Questa è la ricetta per portare in salvo il Forza Matera». E magari prima dell’apertura della finestra di mercato, potrebbero giungere utili i transfert dei quattro giocatori che sono per il momento in stand by: vale a dire Mohamed Alassani, Mino Fiorentino, Maximiliano Scalbi e Palladino. Ovviamente bisognerà valutare anche l’impatto con il timpo di campionato da èparte di questi calciatori, comunque potrebbero rivelarsi un’arma in più a disposizione del tecnico Liuzzi. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Prima Categoria Tre espulsi fra i materani Promozione Immediato riscatto con il Grottole ma il gruppo non brilla
La Rigamonti si ribella per un rigore inesistente mo lottare, ma il tempo e la noANCORA una domenica amara stra volontà può giocare a nostro per la Rigamonti del giovane prefavore, il campionato è lungo. sidente Nicola Cinnella. Una Dobbiamo essere consapevoli dei sconfitta arrivata nei minuti finostri mezzi, è solo una questionali su un contestatissimo rigore ne di risultati che non arrivano. costato caro alla Rigamonti, che In settimana dobbiamo rivedere rimane ultima a quota zero un alcune cose con il mister a livello numero che non si riesce a cancaratteriale, poi dobbiamo fare cellare. Nonostante l'inserimenquadrato e lottare su ogni palloto di alcuni giocatori, la squadra ne fino alla fine per risolvere quedi mister Mancini si è comportasta temporanea situazione di ta bene, Masciandaro uno dei classifica, bisogna essere fidunuovi inseriti nella rosa ci parla ciosi, la società sta cercando i del rigore concesso al Villa D'Agiusti correttivi non a gri. «Un rigore quello caso ha fatto innesti concesso dall'arbitro per migliorare la siCarretta di Venosa che tuazione, anche un po' ha dell'incredibile. Su di fortuna non deve una punizione dal liguastare e questa ci mite la palla arriva a manca. Speriamo che centro area, e se ne imquando saremo a compossessa Onofrio, a pleto, visto che per la quel punto sentiamo il prossima ci mancherà fischi dell'arbitro che mezza difesa per le segnala il calcio di risqualifiche, sfateremo gore. In questi casi di il tabù dei primi punti solito fischiano i falli anche se per la prossidi confusione ma di rima gara non lasceregore non se ne parla Gianfranco Onofrio mo nulla di intentato». proprio perché nessuLa prossima gara la no ha fatto fallo. L'arRigamonti affronterà in casa la bitro non so cosa abbia visto, e Tramutolese, squadra che non tutto ciò ha scatenato le nostre naviga meglio dei materani, viproteste con la conseguente sto che occupano la penultima espulsione di due giocatori, Anposizione con 4 punti in classifidrisani e Dimatera che si sono ca. Una lancia va spezzata alla Riaggiunti alla espulsione di Margamonti che dall'inizio del camsico avvenuta in precedenza. Tutpionato di certo non ha avuto arto a nostro discapito anche per la bitraggi all'altezza, e che un poprossima gara avremo molti chino l'anno danneggiata. Ricorsqualificati. Rispetto alle precediamo la scorsa settimana la prodenti gare si è visto un miglioratesta del presidente Cinnella che mento, una sostanziale ripresa voleva ritirare la squadra. Una anche sul piano del gioco, credevittoria farà sicuramente morale vamo di poter portare a casa alper un rilancio all'inseguimento meno un punto che si è vanificato della zona salvezza, che ancora con la decisione dell'arbitro. Conon è miraggio. munque ci sono margini di miglioramento, la squadra è unita e Vincenzo Bochicchio compatta sappiamo che dobbiamatera@luedi.it
«Varisius, si deve fare di più» Montemurro sprona la squadra a crescere
RISCATTO immediato della Varisius dopo la sconfitta in casa di domenica scorsa contro il Grottole. La squadra dello squalificato Tucci si è ben comportata sul piano del risultato portando a casa tre punti importanti che hanno smosso la classifica, posizionando la squadra in una situazione di una certa tranquillità. Della gara ne parliamo con il presidente Nicola Montemurro. Domenica avete ottenuto una vittoria lei è soddisfatto della prestazione? «No, mi aspettavo di più, ma non sempre si ottiene quello che si vuole, rispetto al Grottole abbiamo giocato un poco meglio, ma bisogna lavorare ancora molto sul piano dell'impostazione mentale, ci comportiamo da piccola squadra. Non che siamo grandi, ma se vogliamo ottenere qualcosa di buono, i ragazzi devono avere una carica agonistica superiore alla media, devono essere consapevoli dei loro mezzi e non sottovalutarsi». Prossima gara in casa del Borussia Pleiade seconda e pretendente a vincere il campionato, gara proibitiva? «Ci spetta un incontro difficile, io non ho paura degli altri, ho paura di noi stessi, il mister sostanzialmente lavora nella testa dei ragazzi, lui lavora il triplo degli altri perché se vogliamo raggiungere determinati obbiettivi che per noi sono fondamentali per la nostra crescita, bisogna lavorare molto». Per la prossima gara bisogna fare attenzione al duo Schettino e Rusciante e chissà non sia uno stimolo per fare bene. «Noi per fortuna o per sfortuna, andiamo in campo sempre per la vittoria, non per essere
Il presidente Nicola Montemurro e il tecnico Antonello Tucci
presuntuosi ma per realismo non possiamo ragionare per conservazione. Noi non abbiamo questo tipo di situazione, noi andiamo sempre in campo per vincere, poi se usciamo sconfitti daremo la mano all'avversario, se vinceremo la daranno loro a noi. Siamo una squadra che gioca a viso aperto non ci piace chiuderci, abbiamo il terzo attacco del campionato, come difesa non andiamo bene». Vero ma forse c'è poco filtro a centrocampo. «Si anche questo è vero, comunque domenica ci mancava Stefano Netti, poi abbiamo Ma-
teramarcosano non ancora al meglio, quindi possiamo migliorare». Idee chiare quelle del presidente Montemurro che crede nel suo progetto ed è fiducioso per il futuro, saranno i suoi ragazzi a dimostrare che non sta sbagliando e che può continuare il progetto avviato, che da quest'anno è partito con il settore giovanile, partecipa al campionato regionale Allievi e Giovanissimi, sperando di cogliere dei buoni risultati e di valorizzare al massimo i giovani a propria disposizione. v.b.
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Pisticci Il massimo ente lucano è invitato a prendere posizione sulla compatibilità ambientale
«Chiarezza sulle trivellazioni» Il sindaco Leone scrive al presidente della Regione PISTICCI - Trivellazioni petrolifere sullo Jonio: meglio non abbassare la guardia. Il Comune di Pisticci ha scritto di recente alla Regione Basilicata per apprendere da fonti ufficiali, se la massima istituzione lucana è a conoscenza, ed in caso affermativo quale sia la sua posizione, della richiesta di compatibilità ambientale relativa al permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel mare jonico lucano. L'iniziativa è del sindaco di Pisticci, Michele Leone, che qualche giorno fa ha indirizzato una richiesta di maggiori informazioni al presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico e all'assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Folino. Al Comune, infatti, risulta che la Consul Service srl ha presentato al ministero dell'Ambiente e alla Capitaneria di Porto di Taranto, richiesta di compa-
Una piattaforma petrolifera
tibilità ambientale in relazione al permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata “d 148 DR - CS”. Tale ricerca dovrebbe prevedere trivellazioni in mare, nelle acque antistanti i litorali, nel tratto prospiciente la costa jonica lucana, compreso tra le foci dei fiumi Basento e
Sinni. Risulta, inoltre, che le piattaforme di ricerca saranno ben visibili dal litorale e che, in caso di esito favorevole, potrebbero essere trasformate in piattaforme di estrazione, ben più grandi delle prime. «In considerazione della rilevanza ai fini turistici della costa jonica lucana, interessata dalla presenza
di stabilimenti balneari e strutture ricettive, si ritiene -è riportato tra l'altro nella missiva- che l'attività di ricerca di idrocarburi sotto costa possa influire negativamente dal punto di vista dell'immagine e, soprattutto, della qualità ambientale, andando ad in incidere su un comparto che da un lato prova ad espandersi, ma dall'altro non gode di ottima salute, a causa della recessione mondiale, della necessità di elevare i suoi standard, diventare maggiormente competitivo ed incrementare in fatto di presenze stagionali». Sulla base di queste considerazioni di ordine ambientale e occupazionale, il Comune ha inteso chiedere di sapere se la richiesta di compatibilità ambientale della Consul Service srl sia stata indirizzata anche alla Regione, e nel caso, quali determinazioni siano state adottate o quale sia la posizione dell'ente in ordine alle problematiche poste. provinciamt@luedi.it
Ferrandina «In assenza di un piano definitivo non si può procedere»
Stop a Ecoil senza progetto La richiesta di Rifondazione sull’iter autorizzativo FERRANDINA - E' notizia di questi giorni che la Provincia di Matera abbia dato parere favorevole alla riapertura del procedimento autorizzativo per la realizzazione dell'impianto di rigenerazione di oli esausti Ecoil nel territorio di Ferrandina. Tale impianto dovrebbe rigenerare oli esausti per 65.000 tonnellate l'anno. Anche la giunta regionale di Basilicata (con deliberazione numero 1383 del 3settembre 2008) ha prorogato il termine, già scaduto da oltre sei mesi, per la validità del Giudizio di compatibilità ambientale concernente lo stesso impianto, nonostante il processo produttivo sia stato modificato rispetto a quello iniziale. «È alquanto singolare -si legge in una nota di Rifondazione comunista- come entrambi gli enti (Provincia e Regione)
abbiano permesso la prosecuzione dell'iter autorizzativo in assenza di un progetto definitivo. I nostri consiglieri comunali Eustazio e Dubla, a tal proposito, hanno richiesto il progetto al Comune di Ferrandina, che ha dichiarato di non esserne in possesso. In assenza del progetto definitivo, ci chiediamo su quali basi potrà esprimersi il Comune nella Conferenza dei servizi in programma per il prossimo 12 novembre. Riteniamo pertanto doveroso -conclude la nota- che i rappresentanti comunali invitati alla Conferenza, chiedano il rinvio in attesa del progetto definitivo, necessario per una corretta e approfondita valutazione sul reale impatto ambientale dell'impianto». provinciamt@luedi.it
La “rivoluzione” Gelmini
Il Pd montese boccia la riforma MONTESCAGLIOSO - Il 29 ottobre il Senato della Repubblica ha approvato con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astensioni, convertendolo in Legge, il Decreto Legge Gelmini sulla scuola. La Camera dei Deputati aveva già approvato la proposta di legge il 9 ottobre scorso. L'Area Tematica Scuola del Partito democratico di Montescaglioso, in vista della discussione in Senato, aveva organizzato una conferenza stampa nella quale aveva espresso la propria posizione sullo stesso decreto. I componenti l'Area Tematica, se da un lato hanno riconosciuto la necessità di operare una riforma nel sistema scolastico italiano (tra i quali operare una razionalizzazione delle risorse; l'innalzamento degli standard qualitativi e funzionali), dall'altro hanno sottolineato come tutto questo non debba avvenire “con una sforbiciata sulla scuola”, criticando il metodo adottato. Un primo punto sul quale interrogarsi riguarda la richiesta di fiducia, «indice di una mancata adesione da parte della maggioranza di Governo». Uno dei punti maggiormente contrastati riguarda la proposta di un maestro unico, «anacronistico, lontano da un concetto di scuola attuale e assolutamente sbagliato da un punto di vista pedagogico, che va a demolire i moduli pensati negli anni Novanta». Un altro aspetto dello stesso punto riguarda la
figura del maestro come «unico punto di riferimento» in una società che è invece chiamata a d aprirsi al confronto con le altre realtà. E' stato sottolineato come si tratti «solo di una politica di tagli e non certo di riforma». E' stata citata la riduzione dell'orario obbligatorio delle lezioni sia negli Istituti tecnici e professionali (dove “saltano” le attività di laboratorio), che nel sistema dei licei (nei quali non si effettua più la sperimentazione prevista). Molti i riferimenti portati all'attenzione, quali la diversa validità e “peso” culturale del titolo di studio negli Istituti tecnici; la forte penalizzazione e riduzione nelle tipologie dell'istruzione professionale; l'obbligo scolastico assolto esclusivamente mediante la formazione professionale. Un situazione paradossale è stata individuata nell'inserimento, da parte del ministro Mariastella Gelmini, di una materia in più come “Cittadinanza e Costituzione” in una situazione che prevede un orario ridotto rispetto al passato. Da parte dei componenti l'Area Scuola Pd montese è stato annunciato che a breve si terrà un incontro-dibattito sui temi scolastici ai quali hanno già aderito due Comitati cittadini, uno di genitori, l'altro di studenti, di Montescaglioso. Intanto, a livello nazionale, la riforma ha preso quota con il placet del Senato che rappresenta una prima certezza. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
La partita non brillante contro il Pescopagano oggi su una tv satellitare
Miglionico messo alle corde MIGLIONICO - Non particolarmente fotogenica. Così è apparsa la squadra di Paterino a favor di telecamere. L'incontro è stato ripreso da una tv satellitare e sarà trasmesso questo pomeriggio alle 15.30. Con grinta e coraggio, la squadra di Pinto, il più giovane mister di Promozione, è riuscita nell'intento di mettere il Miglionico alle corde, bloccandone le punte, Deceglie e Tataranni, che nelle prime 7 giornate avevano realizzato 4 gol a testa. «Nella prima frazione di gioco, abbiamo lasciato il pallino del gioco al Pescopagano. -precisa Piccinni- Il nostro centrocampo non riusciva a rifornire al meglio le due punte, fermate con le buone o con le cattive. E' stato un buon Pescopaga-
no che ha lottato con animosità e voglia di vincere, su ogni pallone e che non merita la posizione di classifica. Il gol subìto a freddo dopo 4', ci ha spezzato le gambe costringendoci a fare più fatica alla ricerca del pareggio. Ci siamo esposti ai loro contropiedi rischiando di prendere un secondo gol alla mezz'ora, ma il palo ci ha salvato. Loro erano caricatissimi e lo si è visto anche dai falli che hanno frammentato continuamente il gioco rendendo difficili i nostri affondi». Ed è Perrone, che fa un plauso ad una squadra che pur sotto di un gol non si è scomposta. «Siamo riusciti a non farci sopraffare e a penetrare più volte nell'area del Pescopagano al contrario di altre gare, dove ci eravamo contratti.
Indubbio segno di crescita di un Miglionico che ha buoni margini di miglioramento». Ottima è stata la prova del centrale Domenico D'Aria, che dopo le prime 7 giornate in panchina, è stato designato a sostituire Sabatelli, assente per impegni, al centro della difesa. Un D'Aria soddisfatto per aver evitato al Miglionico, con il suo colpo di testa al 30' della ripresa, di fasciarsi la testa. «E' stata un'azione che proviamo in allenamento quella che mi ha consentito di mettere la firma su questo importante gol da ricordare» Per uno che non segna spesso le date si ricordano meglio. «Grazie alla punizione battuta da Fontana e all'assist al volo di capitan Tataranni sono riuscito ad incornare e a trovare il
Domenico D’Aria
pareggio che ha ridato entusiasmo a tutta la squadra». A fine partita, commenti unanimi. Primo tempo del Pescopagano; secondo nelle mani del Miglionico, che con gli innesti di Fontana,
Giampietruzzi e Salluce dopo il pareggio ha avuto occasioni di vantaggio. Alla fine il “premiato”come migliore in campo è stato Rocco Menzella. Antonio Centonze
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Grassano Oggi l’inaugurazione di un monumento. Ricordo di un generale che ha fatto grande il paese
Dai caduti in guerra alle morti bianche GRASSANO - Avrà inizio alle ore 10, in piazza Purgatorio, la manifestazione di commemorazione dei caduti in guerra organizzata dall'amministrazione comunale. A occuparsi della giornata l'ufficio di presidenza del consiglio comunale, che ha coinvolto le autorità civili e militari locali, nonché le scuole e le associazioni. Giuseppe Vignola, presidente del Consiglio, nel programma ha inserito anche l'inaugurazione della scultura realizzata dall'artista locale Michele Schiavone in ricordo delle morti bianche. L’opera realizzata in terracotta è stata collocata nell'abside di piazza purgatorio e l'artista per meglio avvicinarsi allo scottante tema dei morti sul lavoro, ha realizzato una colon-
na spezzata simbolo della vita strappata per sempre con violenza e degli ingranaggi che rappresentano il mondo del lavoro nella sua totalità, poi un uomo curvo su se stesso che si dispera, e una donna (forse una mamma) che tiene in braccio due uomini. Ai piedi della scultura di Schiavone è stata posta una poesia a tema del poeta Carmine Donnola molto conosciuto in paese per i suoi interventi poetici su fatti di attualità. Alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa, con la partecipazione di molte classi degli istituti grassanesi, dal parroco don Carmine Rotunno. Pubblichiamo qui di seguito il ricordo del generale di Corpo d’armata, Giuseppe Donato Pirrone di Grassano, spentosi il 16
ottobre scorso a Roma. Era nato a Grassano il 13 maggio 1913 e per 50 anni ha servito lo Stato in pace e in guerra quando ha combattuto sul fronte del Montenegro e in Africa Settentrionale. Giovanni Spadafino Nel corso della sua vita ha costantemente onorato e venerato le sacre memorie del padre Francesco, caduto sul Carso per la Patria, e di suo fratello Innocenzo, valoroso capitano dei Bersaglieri pluridecorato al valore militare nella guerra 1915-18 sacrificatosi da eroe a 27 anni nel combattimento di Passo Lagana (Albania) il 15 giugno 1920 per alto senso del dovere e dell'onore militare. Nel dopoguerra ha ricoperto importanti incarichi di
Stato Maggiore: ha comandato la Divisione Cremona a Torino, è stato Ispettore Generale del Genio elle tre Forze Armate ed ha comandato la Regione Militare delle Tre Venezie. Per le sue virtù fu nominato: Cavaliere di Gran Croce all'Ordine del Merito della Repubblica, Cavaliere dell'Ordine di Malta e Commendatore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Come Grassanese e come Ufficiale in congedo dell'Esercito Italiano ho sentito il dovere di ricordare e onorare un figlio di questa comunità che si è distinto ai più alti livelli nella sua carriera e nella sua vita nel solco del padre e del fratello. Innocenzo Bronzino Capitano della Riserva
Gallipoli-Cognato si promuove ACCETTURA - Il Parco di Gallipoli-Cognato e delle Piccoli Dolomiti Lucane sta lavorando a un progetto di promozione di turismo integrato, legato alle peculiarità del comprensorio e all'apporto dei diversi soggetti territoriali. Lo ha reso noto il presidente dell'Ente, Rocco Rivelli, che intende portare avanti una progettualità «condivisa e omogenea». «L' idea progettuale -ha detto Rivelli- si candida a essere incardinata tra aree leader nella futura programmazione turistica regionale, coerentemente alle prospettive di sviluppo turistico verso le quali sta muovendo la Basilicata, così come recentemente annunciato dall'assessore alle Attività produttive, con il varo di un nuovo strumento di sostegno all'azione turistica come i Progetti integrati di offerta turistica (Piot)». Rivelli ha anche aggiunto che è «condivisa» l'idea che istituzioni, imprese e comunità locali «debbano lavorare insieme per migliorare la qualità delle infrastrutture, dei servizi e dei prodotti turistici, fare promozione e accoglienza, sviluppando l’ospitalità».
Nessun segnale indica l’impraticabilità dell’arteria che si presenta come una mulattiera
Una scorciatoia da incubo La strada comunale Salandra-San Mauro è una trappola SALANDRA - A un solo tiro di schioppo da Salandra è ubicata la ridente cittadina di San Mauro Forte. Dalla villa comunale non ci si impiega più di 10-15 minuti per scendere a piedi alla Salandrella, e poi ci sono i circa 5 chilometri, in salita, di strada comunale per arrivarci. Totale non più di sette chilometri. A percorrere la Provinciale, dallo scalo, la distanza fra i due paesi è di circa 60 chilometri. Il collegamento con la Cavonica è, pertanto, prioritario e Salandra è collegata dall'Armatella, altra strada comunale di due-tre chilometri, abbastanza disagiata, ma asfaltata. Anche San Mauro era collegata per mezzo di una strada comunale interna, disagiata ma praticabile, fino a un anno fa. Per chi ne era a conoscenza. Per chi non conosce l'attuale situazione, e col buio, rischia di avventurarsi in una allucinante traversata simile ai Gran Canyon del Far West. Chi scrive lo afferma per esperienza diretta. Nessuna segnaletica di strada impra-
La strada comunale Salandra-San Mauro Forte
ticabile, ma solo un cartello vietato ai mezzi pesanti, superiori alle 12 tonnellate. L'invito a proseguire con una utilitaria è di norma. Percorso, però, qualche chilometro di buche in salita e colpi bassi al pianale, la sorpresa. Ci si trova solo in mezzo a pietre e in discesa. Nessuna luce di nessun
paese, nel frattempo nascosti da una collinetta. Allucinante. Solo buio tutto intorno. Non mancava il coraggio, ma la prudenza era d'obbligo. Si torna indietro rinunciando a partecipare ad un'assemblea sulla scuola, organizzata dalla Pro loco e invitato dal presidente Mimì D'Eufemia.
Fra mille difficoltà si raggiunge di nuovo l'Armatella che, per l'occasione, è sembrata un'autostrada percorribile anche a 10 all'ora. «Questa situazione perdura dall'inizio di quest'anno -dice con estrema gentilezza il funzionario dell'ufficio tecnico di San Mauro, interpellato- quel pezzo adesso è stato appaltato con un progetto complessivo di 175 mila euro dei quali 114mila per lavori, derivanti da un contributo iniziale di 830mila euro». Che ben venga l'inizio dei lavori, ma sono venute in mente le parole dell'allora candidato e poi presidente dell'Amministrazione provinciale, Carmine Nigro, alla vigilia delle elezioni: «Beati i ragazzi di oggi; negli anni '60 da Gorgoglione si scendeva nei pressi di un ponte e dall'altra parte aspettava un altro pullman». Già, caro presidente, nel 2008 da Salandra a San Mauro non si scende più dal pullman, ma si torna direttamente indietro. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
Firme contro il Lodo Alfano A San Mauro Forte oltre cento per la raccolta organizzata da Sd SAN MAURO FORTE - È stata organizzata durante tutta la giornata di ieri, dalla sezione di Sinistra democratica di San Mauro Forte, dalle 10 di mattina fino alle 20, in piazza Marconi, la raccolta firme per il referendum contro il lodo Alfano, la norma sull'immunità alle maggiori cariche dello Stato. «L'iniziativa -si legge in una nota di Sd- è stata un momento per sensibilizzare su questo importante tema la cittadinanza sanmaurese e per spiegare le ragioni di un'opposizione ad una norma ritenuta contraria ai principi di uguaglianza dinnanzi alla legge, sanciti dalla nostra Carta costituzionale. La raccolta di oltre 100 firme in una sola giornata, testimonia la sensibilità dimostrata dalla cittadinanza rispetto a questi temi. Continueranno anche nei prossimi mesi iniziative di sensibilizzazione come queste ed anche altre a carattere locale, come quella, già programmata per la fine di novembre, con la quale la locale sezione di Sinistra semocratica intende centrare l'attenzione sulle possibilità e le risorse del settore turistico». Sulla manifestazione di domenica, il segretario cittadino Salvatore Savino ha espresso soddisfazione, per questa che è la terza iniziativa organizzata con successo dalla sezione di San Mauro Forte di Sinistra democratica, dopo quella sulle problematiche del territorio e quella sulla scuola. Altri banchetti altrettanto fortunati sono stati allestiti in tutta la provincia di Matera anche dal gruppo di Italia dei valori, che sta ottenendo ottimi riscontri e partecipazione, segno che l’argomento tocca gli interessi di tutte le comunità. provinciamt@luedi.it
Real Irsina Il team di Rizzi al trionfo grazie alla forza dei giovani
Cinque schiaffi al Montalbano IRSINA - La linea verde dei giovani della Real Irsina, ha intersecato più volte la rete della porta del portiere del Montalbano, cinque gol a zero, e dei cinque gol, ben tre sono stati di “fattura locale”. Da registrare, infatti, il buon esordio del giovane Michele Masiello, tra gli autori dei cinque gol, in campo con il giovanissimo portiere Carlucci, che ha preso il posto del titolare Lolaico dal 33” del secondo tempo. Squadra che con alle spalle un brillante passato, ma che dalla retrocessione subìta l'anno scorso, non sembra ancora risollevarsi. Nonostante appunto, le importanti assenze di Savino e Amoruso, Rizzi ha avuto ancora una volta ragione, presentando una squadra rimpinguata di molti giovani Unde r, come Colamassa-
ro, Masiello, De Biase, Magro e il portiere Carlucci. Tuttavia, il Montalbano ha fatto la sua parte, resistendo bene un tempo; infatti dopo i primi 45” il passivo era di solo un goal quello messo a segno al 15° primo tempo da Potenza. Ma i ragazzi di Rizzi e del presidente Vito Acquaviva , ieri davvero incontenibili, hanno poi dilagato nella ripresa. Abbiamo chiesto al mister il giudizio sulla partita di ieri: «Queste sono le gare che mi piacciono -esordisce Rizzi- sono convinto del lavoro che tutto il team stà svolgendo, ho sempre detto che non mi appassiona tanto la vittoria in se, quando invece perseguire bene, quelli che sono i nostri obiettivi cioè di giocare a pie-
no titolo in questa categoria, e soprattutto di vedere, ragazzi come quelli di domenica, entrare in campo da veterani, integrandosi in squadra come se giocassero da sempre titolari della squadra». Queste sono le sorprese che parlava mister Rizzi la settimana scorsa, al quale oggi chiediamo, se avesse in mente, magari qualche altra sorpresa, riferita alla classifica, visto la posizione già oggi acquisita nei piani alti della classifica. «Non ci penso proprio -afferma Rizzi- i nostri obiettivi quest'anno, mirano a giocare un buon campionato, vedere crescere i nostri ragazzi così come stanno facendo, e perché no, se la classifica dovesse sorridere non ci spaventeremo certo di giocarcela». Mimmo Donvito
Pietro Addamiano
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Sono riprese le lezioni, ma si pensa a nuove iniziative
Bernalda, la protesta continua tra i banchi BERNALDA - “Oggi tutti a scuola”. Potrebbe essere il titolo di un film o di una campagna pubblicitaria, invece è la decisione presa dai ragazzi degli istituti scolastici di Bernalda; esattamente del liceo Scientifico “Parisi” e dell'Itcg “Olivetti”. Quindi, dopo le proteste e le occupazioni delle due sedi scolastiche, in merito al tanto discusso decreto Gelmini, i ragazzi hanno deciso di riprendere le lezioni. Le motivazioni naturalmente sono quelle che si rivedono nello studio e nel programma che deve essere terminato; soprattutto per coloro che il prossimo giugno saranno alle prese con la prova di maturità. Naturalmente la protesta, a sentire i rappresentanti dei due istituti e i ragazzi, continuerà con altre forme da decidere man mano nel corso dei giorni. Marco Dipierro, del liceo Scientifico, ci ha detto che già da sabato la decisione era maturata
secondo la consapevolezza di chi ha protestato e che non accetta la nuova riforma scolastica. Quindi circa 600 ragazzi ritornano tra i banchi per ritrovare la continuità che li porterà a leggere i quadri nel mese che apre all'estate 2009. «Non vorremmo -dice Dipierro che qualcuno pensi che con il ritorno a scuola accettiamo la riforma. Non lo faremo mai -ha continuato il giovane studente che ha guidato le proteste nella scuola bernaldeseanzi metteremo in atto le giuste risposte senza però perdere di vista la nostra istruzione. In queste due settimane abbiamo fatto tanto e registrato grandi numeri. Dapprima abbiamo iniziato la protesta con un'assemblea straordinaria poi abbiamo occupato lo spazio che si trova fuori dalla scuola, ma sempre all'interno della recinzione scolastica e successivamente abbiamo spostato la protesta all'interno della scuola. Abbiamo portato in piaz-
Metapontino Interrogazione a De Filippo
za 1.500 studenti; ragazzi che in coro hanno gridato “no” e continuano a farlo sui blog, sui forum, sui giornali e su tutto ciò che ci da voce. Inoltre, abbiamo avuto un costante contatto con i carabinieri di Bernalda, che hanno garantito la sicurezza e noi li abbiamo ripagati con il rispetto delle regole all'interno dell'istituto; e per questo volevo lodare al grande impegno che le forze dell'ordine hanno messo in campo. Quindi a loro va un grande grazie per la collaborazione costruttiva; rispetto a quanto detto da Berlusconi che ci avrebbe fatto sgomberare con la forza. Ecco, noi abbiamo dimostrato che con le forze dell'ordine si può collaborare. Inoltre, volevo evidenziare che l'esercizio del pubblico ufficio è stato garantito, infatti, coloro che volevano fare lezione sono stati lasciati liberi di decidere. Questo per noi è stata una lezione di libertà e democrazia; nei confronti di chi oggi ci
Gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale di Bernalda
Governa. Alla democrazia e alla libertà si aggiunga anche la civiltà che abbiamo messo in atto, infatti, oltre al servizio d'ordine interno, abbiamo portando avanti anche la raccolta differenziata e tutti quei meccanismi che si addicono ad un paese e a una popolazione civile. Quindi continuiamo a gridare di non essere d'accordo con i tagli che si aggirano intorno agli 8,3 miliardi di euro, per gli 87.000 docenti in meno e per le 43.000 figure del settore tecnico amministrativo che
verranno tagliati; numeri questi che daranno alla scuola pubblica un posto di secondo piano. E per questa protesta dobbiamo anche elogiare i nostri genitori, i cittadini, le associazioni e tanti docenti che ci hanno sostenuto e continuano a farlo. Quindi -conclude Dipierro - anche se ci troviamo tra i banchi manteniamo alta la guardia in attesa di forme di protesta che insieme tutti concorderemo». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda Un passo sleale mentre imperversava la rabbia della scuola
Rischio alluvioni Di Sanza chiede il controllo dei canali Cittadini Attivi sull’esclusione della Regione dai pareri ambientali
«Un altro disegno di legge blitz»
METAPONTINO - Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, ha presentato ieri un'interrogazione sul rischio di eventi calamitosi che potrebbero colpire l'agricoltura del Metapontino in questo periodo. «Il periodo autunnale che stiamo attraversando -dichiara Di Sanza- sulla base sia delle previsioni metereologiche, che di quello che sta già avvenendo in altre regioni limitrofe, è caratterizzato da improvvisi nubifragi ed alluvioni che, per la loro intensità, arrecano elevati ed imprevedibili danni all'agricoltura. La nostra regione, e in particolare il Metapontino, territorio dedito alla coltura della terra, rischia, come da diversi anni, anch'esso di essere colpito da tali calamità naturali. Poiché il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, tra i suoi diversi compiti,
ha anche quello di manutenere canali e idrovore al fine di arginare eventuali eventi calamitosi a tutela delle colture agricole, al fine di prevenire eventuali inondazioni, ritengo sia opportuna un'azione straordinaria da parte del Consorzio di bonifica in tale direzione. Da quanto ci risulta, però, l'ente consortile pare non abbia fondi a sufficienza per finanziare un intervento straordinario almeno per le zone più a rischio». Per tale motivo Di Sanza chiede al presidente della giunta regionale e all'assessore all'Agricoltura per verificare lo stato di manutenzione dei canali e delle idrovore e, ove necessario, ha chiesto di individuare le aree più a rischio e le opportune risorse finanziare tese a prevenire danni irreparabili che l'agricoltura non può più permettersi di subire.
BERNALDA - Ci vogliono togliere la libertà di studiare e anche quella di decidere del nostro territorio. Questo il grido del Comitato dei Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto. E per capire meglio il no abbiamo parlato con Antonio Forcillo, il quale ci ha illustrato l’articolo 16-bis del Ddl 1441 - ter. «E dopo le manganellate -ci ha detto Forcillo- voilà… arriva il colonialismo! La notizia che ancora non è di pubblico dominio, ha quasi dell'incredibile nel senso che sembra di rivivere drammatiche pagine di storia del passato. Dopo le manganellate inferte ai nostri studenti nei giorni scorsi, nelle stesse ore durante le quali era in pieno svolgimento lo sciopero generale contro il decreto Gelmini, al Parlamento si consumava un'altra brutta pagina per la nostra (pseudo) democrazia: l'approvazione, da parte della maggio-
ranza, dell'art. 16-bis del Ddl 1441 - ter (dove “ter” potrebbe tranquillamente stare per “terroni”). Questo Disegno di legge priverebbe all'interno della Conferenza Stato-Regioni i rappresentanti delle popolazioni locali di concorrere alla Valutazione di Impatto Ambientale necessaria alle compagnie petrolifere per la ricerca di idrocarburi solidi e gassosi. In pratica, si vogliono svendere le enormi risorse petrolifere della Basilicata, incuranti delle conseguenze sociali e ambientali, che con operazioni a senso unico non condivise dai titolari del territorio, produrrebbero danni irreparabili già espliciti nella Val d'Agri. Dopo l'Eritrea, la Libia e l'Abissinia, pare sia arrivato il turno della misera e povera Basilicata, ambita preda del neo-colonialismo “italico” del terzo millennio! Non è un caso che l'approvazione di questo Disegno di legge
sia coincisa con le stesse ore in cui i mass-media erano utilmente impegnati sul fronte-scuola. Si ricorderà che analoga operazione fu effettuata ai danni della Basilicata dall'altro Governo Berlusconi che, a distanza di qualche ora dalla strage di Nassirya (in cui furono trucidati 19 italiani) emanò il Decreto sul Sito unico di stoccaggio delle Scorie nucleari a Scanzano Jonico, mentre la stampa era impegnata su quel fronte di informazione. Sono pure coincidenze? Il lupo perde il pelo ma non il vizio? Si ripete il copione tristemente vissuto qualche decennio fa? In conseguenza di ciò, comincia a serpeggiare in molte associazioni lucane l'inquietudine per gli ulteriori scenari di espropriazione territoriale incalzante e ingorda, con la complicità di truffaldini asserviti a Berlusconi e al suo seguito parlamentare del Pdl lucano e non. In Ba-
silicata, la campagna elettorale di aprile fu basata tutta sul dimezzamento del prezzo della benzina per i lucani. Ma, come dice bene la Sabina Guzzanti, la smentita di così ingannevoli promesse da mercanti non tarderà a venire. Abbiate fiducia, la sentirete! Stufi di essere continuamente raggirati, i movimenti lucani si stanno apprestando ad organizzare ed indire un referendum per “l'indipendenza” della Basilicata dall'Italia…berlusconiana, quasi al pari di quanto recentemente avvenuto in Kosovo e in Ossezia. In tale evenienza, il “copione” presumibile sarebbe che, a Metaponto, tra i resti del tempio di Pitagora e lungo le dorate spiagge, si affollino manganelli, mezzi anfibi e carrarmati… Ve lo immaginate? All'erta, Lina Wertmuller! Questa volta, e per sempre, non saresti più cacciata dal nostro set». fa.si.
Bernalda Successo per la presentazione dell’ultimo volumetto di Dino D’Angella
Viaggio nella storia del Metapontino BERNALDA - La popolazione bernaldese accoglie a braccia aperte lo scrittore Dino D'Angella. Il libro “Terra terra, la questione della terra nel Metapontino attraverso i secoli” fa segnare un boom di presenze all'interno della Sala Incontro di Bernalda. L'evento ha avuto il patrocinio della Regione Basilicata, delle Acli di Bernalda, delle Acli Terra, del Movimento Lavoratori e dal Comune di Bernalda. Alle ore 18.30 lo scrittore e gli ospiti hanno dato il via ai lavori. Nel ricco programma degli interventi, dopo il saluto del presidente delle Acli di Bernalda, Emanuele Brescia, il quale ha parlato di grande evento e della cultura bernaldese legata alla terra, spazio alle associazioni e
ai cultori della letteratura bernaldese e non. Infatti, a portare la propria esperienza è stato Alessandro Scasciamacchia, responsabile Movimento lavoratori di Azione Cattolica. Subito dopo ci saranno le relazioni dei professor Angelo Tataranno, Franco Armento e Carmela Biscaglia. Al termine delle parole dei tre docenti è intervenuto Leonardo Braico, presidente regionale Acli Basilicata è Grazia Blotti, presidente della C.S. Gymnasium. A concludere il ricco panorama legato agli interventi sono state le parole dell'autore del libro, Dino D'Angella, il quale dapprima ha ringraziato la popolazione e poi ha parlato della sua opera. Libro che parla della storia dei nostri paesi i qua-
li hanno vissuto le varie tappe della storia; dalla riforma fondiaria degli anni 50' passando poi dallo sviluppo della piccola proprietà fino a quello della grande azienda capitalista. Il pubblico dibattito poi si è concluso intorno alle ore 21. Ma l'evento è continuato, infatti, presso il circolo Acli nerazzurro di via Nazario Sauro la popolazione, che ha partecipato alla manifestazione, ha potuto degustare i prodotti tipici della cittadina bernaldese, dallo stracotto di pecora, chiamato in paese anche “pastorale”, ai salumi, dal formaggio al vino; tutti prodotti della terra bernaldese e quindi lucana. fa.si. provinciamt@luedi.it
L’incontro di presentazione del libro di D’Angella a Bernalda
Martedì 4 novembre 2008
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Montalbano Maida controreplica al sindaco Giordano e denuncia disservizi nascosti
Rifiuti sotto lo zerbino dei paesi limitrofi MONTALBANO JONICO Si è acceso il confronto politico a Montalbano Jonico, con l'ingresso in consiglio comunale di Vincenzo Maida, capogruppo per Alternativa Sociale. Continua, infatti, la querelle sulle vicende amministrative e politiche della comunità jonica, dibattute dal consigliere della Destra e dal sindaco Leonardo Giordano. Dopo la piccata replica del primo cittadino, ieri Maida è tornato alla carica. «Con riferimento al mio intervento relativo alla raccolta differenziata nel comune di Montalbano Jonico e alla replica stizzita, per non dire velenosa, del sindaco Giordano -esordisce Maida- che evidentemente non ha ancora metabolizzato la pessima figura rimediata nella vicenda farsesca dell'Aato 2 provinciale, e since-
quantificarli, ma è cosa nota a tutti in paese, li vanno a smaltire nei cassonetti dei comuni limitrofi. Ho quindi ipotizzato che alla fine risulterà che ne produciamo di meno. 3) Basta farsi un giro, io l'ho fatto, nella periferia montalbanese e in alcune strade rurali, per vedere rifiuti dappertutto. Alcuni giorni addietro è stato anche girato da alcuni giovani un video. È altresì opinione comune che il paese sia più sporco di prima. 4) Proprio l'altra sera il sindaco ha sentito l'esigenza di far girare un auto con megafono per avvertire la popolazione che l'umido va smaltito negli appositi sacchetti e non nelle buste di plastica. L'auto che gira in paese per parlare di immondizia e minacciare sanzioni, è diventato un tormentone. Non gli è sorto il dubbio che vi sia qualche
ramente come montalbanese me ne dolgo, al fine di fare chiarezza e di valutare chi fa affermazioni mendaci, preciso che: 1)Per quanto concerne il ritiro dei pannoloni e pannolini, non avendo, grazie a Dio, esperienza diretta, il dato l'ho rilevato da un volantino datato 20 ottobre 2008, a sua firma, che viene distribuito dai dipendenti comunali insieme ai sacchetti per l'umido. Al punto 9 si legge testualmente: “Stiamo ritirando a domicilio il lunedì, martedì e sabato dalle ore 15 alle 18 pannoloni e pannolini usati”. Quindi non il lunedì, il mercoledì e il venerdì e il sabato, come da lui affermato. Se ha commesso un errore di stampa provveda a modificarlo! 2) Per quanto riguarda il quantitativo dei rifiuti, ho affermato e ribadisco che molti cittadini, difficile
problema nell'approvvigionamento? Il riferimento alle file in stile sudamericano era alla consegna dei sacchetti presso il municipio. 5) Da sempre potrei documentare miei interventi di forte critica alla gestione della Regione Basilicata da parte del centrosinistra, anche se sono dell'avviso che ad oggi non esiste un'alternativa con un progetto di cambiamento credibile. E' la vecchia Dc che si è divisa e continua a vivere da una parte in condominio con i post-comunisti e dall'altra con una destra che si è persa nell'ubriacatura da potere. 6) Alternativa sociale era un'aggregazione nazionale di forze di Destra. Ora non esiste più. A Montalbano la lista con quel nome venne composta da elementi di diversa provenienza. A quella lista facciamo coerentemen-
te riferimento quindi sul piano locale. 9) Della bontà della raccolta differenziata a Montalbano Giordano non deve convincere noi, né i lettori, ma i cittadini. E l'impresa ci appare ardua. 7) Quanto alla elezione in consiglio comunale, da alcuni anni mi occupo di scrittura teatrale con qualche modesto risultato, tant'è che su quei testi si stanno producendo tesi di laurea, la mia presenza nella lista al terzo posto era quindi simbolica e richiestami contro la mia volontà. 8) La vicenda Aato 2 non mi ossessiona ma da una parte mi fa ridere e dall'altra mi fa sentire umiliato come concittadino. 9) Sulle questioni concrete il sindaco dovrà imparare a discutere nel merito, a confrontarsi civilmente con noi, con la popolazione, con i comitati, con le altre forze politiche,
Un cassonetto a Montalbano
con i commercianti, che sulla vicenda discount lo hanno denunciato tra l'altro per abuso di potere, a saper riconoscere gli errori ed a correggersi, senza personalizzare, né lasciarsi accecare dal livore contro chi esprime opinioni diverse». Anna Carone
Ragazza sudamericana di origini novasiresi si rivolge al Quotidiano per riscoprire le sue radici
Carramba in salsa argentina Appello di Carmen Stigliano: «Voglio incontrare i miei parenti» NOVA SIRI - «Yo soy Carmen Stigliano de Buenos Aires, Argentina. La semana pasada, despues de muchos años de busqueda, pude conocer finalmente el lugar de nacimiento de mi abuelo Emilio Oreste Stigliano, nacido el 21 de Noviembre de 1889 en Nova Siri, hijo de Francescantonio Stigliano y Maria Felicia Ligorio. Esta informacion estaba perdida en mi familia y gracias a internet, la he podido encontrar. Entiendo que vos sos de Nova Siri y por ese motivo te escribo. Quisiera tener contacto con gente de alli y tal vez, quien sabe, llegar a conocer a alguno de mis familiares, si es que hay alguno en Nova Siri aun». La novasirese d'oltre oceano, Carmen Stigliano, il cui cognome non tradisce affatto le sue origini, ci ha scritto questa mail rintracciandoci, grazie ai motori di ricerca, sulla rete,
Carmen Stigliano con il suo cane
attraverso un blog di notizie locali. Così, a distanza di molti anni, Carmen vuole riallacciare i nodi con il proprio passato e con le
origini della sua famiglia, nella speranza che qualche parente armato di buona volontà si faccia vivo. Come scrive, ha potuto
appurare che un suo avo, Emilio Oreste Stigliano, nato 119 anni fa nel 1889 da Francescantonio Stigliano e Maria Felicia Ligorio. Stigliano, a Nova Siri è in assoluto il cognome più diffuso, molti non sono neanche parenti tra loro, e i casi di omonimia sono frequenti. La top five dei cognomi più diffusi nella cittadina jonica vede in ordine: al secondo posto, Suriano, poi Montagna, Varasano ed infine Battafarano. Quella di Carmen è una storia come tante, di ordinaria emigrazione, furono in molti a cavallo tra l'800 e il '900 ad abbandonare il loro paese natìo e incominciare una nuova vita oltre l'oceano. In Argentina, infatti, le condizioni erano favorevoli, nella Provincia di Buenos Aires già dal 1870 un provvedimento assegnava a giovani coppie di agricoltori, terreni gratuitamente a condizione che vi co-
struissero una casa e che li coltivassero, ma fu la legge varata nel 1876 dal Governo argentino sulla colonizzazione e l'immigrazione che spinse molti a muoversi dall'Italia per tentare la fortuna in Argentina. La legge prevedeva che i territori nazionali venissero divisi in lotti di quarantamila ettari per insediamenti urbani e suburbani, offrendo sia la possibilità di assegnazioni di terreno gratuite, sia pagabili ratealmente a prezzi molto contenuti. Per gli acquirenti gli unici obblighi erano quelli della residenza e della coltivazione delle terre; la preferenza per le origini contadine era facilmente superata poiché quasi tutti i braccianti agricoli del Sud Italia erano allora in cerca di lavoro. Gli emigrati italiani in Argentina sono tanti, e di conseguenza tante sono le storie. Tutte queste persone, comunque, sembrano avere provato più o meno
le stesse emozioni. Erano anni quelli dove sembrava che l'orizzonte promettente si trovasse oltre l'Italia. Ma Carmen che conserva intatta tutta la sua “novasiresità”, nonostante in Argentina ci sia nata, così come i suoi genitori, desidera conoscere i suoi parenti e magari anche recarsi da loro per una visita. Grazie a internet ha potuto unire ciò che l'oceano divide, ed ha potuto lanciare una bottiglia (virtuale s'intende) nel grande mare della rete, sperando che giunga proprio sulle coste di Nova Siri. Il Quotidiano ha accolto volentieri il suo accorato appello e per chi volesse contattarla, questi sono i suoi recapiti: BA Know How, cs@baknowhow.com.ar, Lavalle 3937 1*6, C1190AAY Buenos Aires, Argentina. Phone: +54 11 4865 0084, Mobile: +54 911 5996 9261. Pierantonio Lutrelli provinciam@luedi.it
Devincenzis: «Urge il commissariamento del Consorzio» Allarme sicurezza a Policoro MONTALBANO JONICO - Enzo Devincenzis, vicesindaco e assessore all'Agricoltura del Comune di Montalbano Jonico, nonché consigliere delegato del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, in una lettera inviata al presidente e ai consiglieri delegati dello steso organismo, nonché, per conoscenza alle rappresentanze sindacali e al prefetto di Matera, constatata la scadenza del mandato, già dal mese di febbraio, ha inteso sottolineare alcuni fondamentali aspetti per quel che concerne lo stato in cui versa il settore agricolo in questo periodo e le scelte più opportune, a suo parere, da intraprendere. «Per ben due volte (luglio ed ottobre) -scrive Devincenzis- sono state indette le elezioni per il rinnovo dei componenti il consiglio dei delegati a loro volta revocate per motivi non del tutto comprensibili, anche col tacito accordo della Regione Basilicata; a parere dello scrivente soltanto perché è politicamente insensato eleggere i nuovi organi in annata di siccità per non
Enzo Devincenzis
suscitare l'ira degli agricoltori. Considerato -sottolinea Devincenzis- che l'inadeguato servizio idrico per motivi calamitosi ha compromesso i raccolti estivi ed autunno vernini senza declaratoria dello stato di calamità, per cui gli agricoltori sono costretti ingiustamente a pagare i canoni consortili. E ritenuto che anche alla luce
della mancanza di piogge detto stato calamitoso avrà incidenza anche sulla prossima campagna agraria con ingenti danni al comparto agricolo metapontino. Ho suggerito di rassegnare le dimissioni nelle mani dell'organo competente al fine di condizionare il commissariamento dell'Ente da parte della Regione Basilicata con un commissario che abbia pieni poteri per il ripianamento delle passività consortili anche per dare tranquillità ai tanti lavoratori dipendenti che continuerebbero a lavorare in un continuo stato di precarietà. E' facile intuire -ha concluso l'amministratore di Montalbano- che molti agricoltori, per motivi legittimi, non pagheranno i canoni consortili. Le nostre dimissioni accelererebbero l'intervento economico-finanziario della Regione a favore del comparto agricolo ormai al collasso e darebbe tranquillità ai dipendenti consortili». an.ca. provinciamt@luedi.it
POLICORO - Il vice presidente del consiglio comunale di Policoro, Beatrice di Brizio, ha presentato un'interrogazione al sindaco relativa ai recenti episodi di criminalità che hanno colpito la comunità. «Da alcune settimane -dichiara Di Brizio- nella comunità di Policoro si va diffondendo un preoccupante malessere e disagio legato a ripetute azioni di microcriminalità. Da ultimo vi sono stati diversi furti in appartamento che hanno contribuito ad alimentare uno stato di insicurezza per i cittadini di Policoro. Nonostante l'efficace ed efficiente lavoro di prevenzione e di repressione svolto dalle forze dell'ordine, il clima di insicurezza, a causa di questi piccoli ma non trascurabili episodi malavitosi, si va alimentando giorno per
giorno. A questi, si aggiunga la vicenda immigrati, che rischia di impegnare le forze preposte a discapito della sicurezza cittadina. Di fronte a tale situazione, sarebbe opportuno -continua Di Brizioche l'Amministrazione comunale non abbassi la guardia e si faccia promotrice di iniziative tese a prevenire, nell'ambito delle proprie competenze, episodi criminali in collaborazione con le forze dell'ordine. Pertanto chiedo di conoscere quali iniziative intende adottare il sindaco al fine di garantire un più efficace controllo del territorio evitando che la situazione sfugga di mano ed affinché i cittadini non vengano abbandonati a sé stessi in balia di azioni criminose che vanno stroncate sul nascere».
Sport 39
Martedì 4 novembre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League All’Olimpico una gara (quasi) decisiva per la stagione del gruppo di Spalletti
La Roma chiede strada al Chelsea I giallorossi sfidano i Blues per tornare a galla ROMA - Questa volta Totti ci sarà e a giudicare dall’ottimismo ostentato parlando con i tifosi che lo aspettavano per l’allenamento a Trigoria partirà titolare. All’ Olimpico questa sera arriva il Chelsea per il girone di Champions e un successo potrebbe rappresentare la svolta di cui la Roma ha assolutamente bisogno per riportare in carreggiata una stagione partita nel peggiore dei modi. «Quella di stasera – ammette alla vigilia Luciano Spalletti – è la partita più importante di tutte, dobbiamo fare risultato ed è importante anche in vista di come si affronterà la gara successiva». Paura del momento? «Mettere timore a una squadra è la cosa peggiore che possa fare un allenatore, bisogna essere bravi a far sembrare difficili le cose facili per non far calare l'attenzione e facili le cose difficili». «Di momenti difficili – ricorda il tecnico giallorosso – ne ho passati tanti, a Venezia, a Udine, ad Ancona. Ho cominciato allenando gli Allievi in C1, quando si fa un percorso da comune mortale le difficoltà si incontrano». In questo momento, però, non sembra semplice far sembrare la gara con il Chelsea un ostacolo superabile. Soprattutto perchè i problemi della Roma, come ammette lo stesso Spalletti – sono anche psicologici: «Si, direi che è un problema soprattutto psicologico. Per superarlo si può usare la tecnica di far vedere ai ragazzi le cose che hanno fatto bene per cercare di mantenere l’autostima. Mettendo però attenzione agli errori commessi in altre occasioni». SCOLARI PRUDENTE. Un pareggio. È quello che il tecnico Felipe Scolari chiede al suo Chelsea per la partita contro la Roma. Nonostante la profonda crisi attraversata dalla squadra di Spalletti, il manager brasiliano sfoggia il basso profilo e ammette di «sperare di ottenere almeno un punto». «Non so quali siano i problemi della Roma – ha spiegato Scolari durante la conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League -, non posso sapere cosa sta succedendo alla squadra di Spalletti perchè non sono dentro al loro ambiente. Quello che posso dire è che ci può stare che, nonostante un tecnico cerchi di fare il meglio, non arrivino i risultati. L'unico consiglio che mi sento di dare a Luciano, che è anche mio amico, è quello di lavorare ancora più duramente per cercare di invertire la situazione. In fondo, già da domani sera avranno una grossa opportunità per rifarsi contro il Chelsea». I TIMORI DI THERRY. Il capitano del Chelsea John Terry ha raccomandato «la massima prudenza» ai tifosi della sua squadra che arriveranno a Roma per la partita di domani valida per la
Con l’Anorthosis
L’Inter a Cipro per centrare un successo
Champions League. Questo perchè ci sono precedenti, come in occasione delle sfide con Manchester United e Middlesbrough, non del tutto tranquillizzanti. «Voglio che tutti i nostri supporter si comportino in modo prudente e ragionevole – ha detto Terry -. Godetevi la città ed il match, e tornate a casa sani e salvi, e con un risultato positivo in tasca». Per la partita contro la Roma dovrebbero arrivare da Londra circa 3600 tifosi dei Blues, cifra stimata dalle autorità britanniche. In tribuna d’onore ad assistere alla partita ci sarà il presidente Uefa Platini
IN CAMPO. Queste le probabili formazioni di RomaChelsea. Roma (4-2-3-1): 32 Doni, 2 Panucci, 4 Juan, 5 Mexes, 22 Tonetto, 16 De Rossi, 7 Pizarro, 11 Taddei, 20 Perrotta, 19 Baptista, 10 Totti. (25 Artur, 17 Riise, 3 Cicinho, 15 Loria, 33 Brighi, 9 Vucinic, 24 Menez). All.: Spalletti. Chelsea (4-1-4-1): 1 Cech, 17 Bosingwa, 33 Alex, 26 Terry, 18 Bridge, 12 Mikel, 15 Malouda, 8 Lampard, 20 Deco, 10 Cole, 39 Anelka. (23 Cudicini, 2 Ivanovic, 19 Ferreira, 35 Belletti, 21 Kalou, 9 Di Santo, 11 Drogba). All.: Scolari. Arbitro: Medina Cantalejo (Spa).
Bologna a Mihajlovic BOLOGNA - Il suo nome circolava già da un paio di settimane. Da ieri pomeriggio c'è l'ufficialità: Sinisa Mihajlovic è il nuovo allenatore del Bologna. Il serbo ha raggiunto un accordo con la dirigenza rossoblù e da oggi sostituirà Daniele Arrigoni, esonerato nella notte di domenica dopo la pesante sconfitta (5-1) a Cagliari. GRAZIE ARRIGONI - "Il Bologna FC 1909 comunica di aver sollevato dall'incarico il tecnico Daniele Arrigo-
ni - si legge nel comunicato ufficiale -. La società intende ribadire anche in questo momento la massima stima professionale e umana per Arrigoni e per il suo staff, sottolineando, aldilà degli straordinari risultati ottenuti nella scorsa stagione, un impegno, una competenza e una dedizione che non sono mai venuti meno e che meritano un sentito ringraziamento. La guida tecnica della squadra è stata affidata a Sinisa Mihajlovic".
CIPRO - L’Inter è a Cipro per fare bottino pieno e garantirsi la qualificazione agli ottavi di Champions con una vittoria che la porterebbe a 10 punti. L'Anorthosis, sconfitto per 1-0 a Milano, è secondo con 4 punti e potrebbe darle filo da torcere, come ha fatto con tutti, ma gli mancano due uomini chiave come Dellas e Savio, un handicap pesante contro la corazzata nerazzurra. Dunque, Mourinho non gioca al ribasso. Con un pari, dice, “la situazione rimarrebbe positiva, ma il nostro obiettivo non è questo. È fare tre punti e qualificarci, e poi finire primi vincendo ancora in casa». Allenamento di rifinitura a Cipro nel tardo pomeriggio di ieri. Mourinho, insieme al suo staff, ha fatto svolgere una sessione d’allenamento. Per i nerazzurri esercizi di riscaldamento muscolare, possesso palla posizionale e partitella a tema tattico. Mourinho, che ha la lasciato a casa Adriano per motivi disciplinari, ha portato tra i 21 convocati anche due Primavera: l’attaccante Mattia Destro e il centrocampista Luca Tremolada. In porta rientrerà Julio Cesar dopo che nella prima sfida con i ciprioti a San Siro il tecnico portoghese ha concesso una chance a Toldo. In difesa agiranno al centro Cordoba e Burdisso, mentre sulle fasce toccherà a Marcon e Maxwell. Centrocampo con Vieira, Stankovic e Zanetti, mentre in avanti Ricardo Quaresma, reduce dalla buona prova di Reggio Calabria coadiuverà Ibrahomovic e Balotelli, mentre Cruz sarà in panchina. Probabile formazione dell’Inter (4-33): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Burdisso, Maxwell; Vieira, Stankovic, Zanetti; Quaresma, Ibrahimovic, Balotelli.
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Sport Prima Divisione Il presidente del Potenza auspicava una svolta
Martedì 4 novembre 2008
Stilettate di Pellegrino «La gara andava affrontata diversamente» Lauri rescinde Oggi tocca a Morfù
Morfù in azione in Coppa Italia con la Scafatese
PER LA LUNGAGGINE del’infortunio patito e per il sopraggiungere di motivi personali, Marco Lauri portiere del 1983, prelevato su richiesta di Chierico dal Fiumicino in estate, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava al Potenza. Non si libera però nessun posto, dal momento che Lauri non era stato inserito nella lista dei 18 calciatori nati prima del 1987. Stessa sorte toccherà, presumibilmente in giornata, anche con Peppe Morfù. L’esterno di centrocampo non rientrava nei piani di Chierico e tanto meno in quelli di Gautieri. Sta lavorando da tempo ai margini della squadra e oltretutto nei giorni scorsi era stato già al centro di un piccolo caso.
Nella settimana che ha preceduto la sfida al Perugia, infatti, Morfù da non convocato chiese e ottenne di poter andare a casa. La società si affrettò a smentire, tanto che il calciatore tornò ad allenarsi. Ma che la convivenza con Gautieri sia tuttora assai difficile non si può negare. Di calciatori che non rientrano nei piani dell’allenatore comunque ce ne sono anche altri. Il mercato di gennaio rappresenterà per il Potenza una sorta di svendita a costo zero. Intanto, trapela da radio tifo l’indiscrezione che nel breve arco di un paio di giorni il preparatore atletico Fernando Valiante sarà affiancato da un altro professionista in un lavori di consulenza. a.p.
IN EFFETTI, agli sguardi più attenti non sono sfuggiti diversi dialoghi, anche molto animati, tra Carmine Gautieri e Rosario Pellegrino, nel corso della partita con il sorrento. I bene informati parlano anche di un presidente scatenato tra il primo e il secondo tempo, per dare una scossa al Potenza che stava soccombendo con la squadra di Simonelli. Sbollita l’ira che nemmeno il punto è stato in grado di sopire, nel giorno delle riflessioni, Rosario Pellegrino, grande assente in sala stampa per un sopraggiunto impegno a Salerno, fotografa meglio quanto accaduto. «Dico soltanto che per questa squadra, al di là dell’aspetto economico lotterò fino alla fine per raggiungere il risultato prefisso. E siccome ci ho messo la faccia, voglio che tutti facciano lo stesso. Non voglio fare brutte figure e con il Sorrento la stavamo facendo». la stilettata è indirizzata tanto ai calciatori quanto all’allenatore: «“Non voglio aprire processi, nè tanto meno minare la tranquillità di un gruppo che viene da tre risultati di fila, ma mi aspettavo di affrontare questo avversario, il sorrento di un volpone come Simonelli, in maniera assolutamente diversa. Eravamo in balia degli avversari sulle corsie laterali, ma non voglio dare la croce addosso a Volpe e Vianello che hanno dato il massimo, ma era sbagliata la formazione del primo tempo. Non nascondo nulla, tanto che l’ho detto all’allenatore e ai calciatori. Poi Gautieri è stato bravo a correggere gli errori, ma ritengo comunque che abbiamo perso una grande occasione, perchè dovevamo sapere come avrebbe giocato la squadra di Simonelli. L’avvremmo dovuta affrontare non stando 30 metri più indietro del previsto». Non è arrabbiato Pellegrino, tanto che conferma: «Gautieri l’ho sempre difeso, nello stesso modo in cui quando sono stato in disaccordo con lui gliel’ho detto», certo è che anche lui si aspettava una svolta dalla gara con il Sorrento, mentre invece il punto preso è una sorta di contentino che allunga la serie utile, ma relega il Potenza sempre all’ultimo posto della classifica. Pellegrino entra anche nel merito della discussione sul mancato utilizzo di Dei e Montesanto: «Sono due ottimi acquisti che alla società sono costati un grosso sacrificio, anche perchè abbiamo tolto dalla lista dei 18 due under che
Gautieri e Pellegrino in panchina domenica (Mattiacci)
avrebbero portato soldi nelle cassa del Potenza. E’ chiaro che se avessimo giocato con un 3-5-2 avrebbero fatto assai comodo, ma visto che Gautieri ha puntato prima sul 4-4-1-1 e poi sul 4-3-3non poteva certo stravolgere la squadra con i loro inserimenti. Ma è chiaro che mi aspetto che giochino in pianta stabile nel Potenza». Analisi completata, come al solito, in maniera schietta e sincera. Una dubbio: quando il presidente entra nel merito delle scelte tecniche, per quanto esprimendo giudizi in maniera onesta e limpida, c’è qualcosina che non va. Pellegrino, al pari di tutti quelli che vogliono il bene del Potenza, attende una svolta immediata. Il Potenza non può immaginarsi rassegnato, privo di grinta, quasi triste. Le squadre di calcio sono quasi sempre l’espressione di chi
le guida, per cui soprattutto Gautieri deve darsi una scossa. Crediamo, a questo punto, anche sotto l’aspetto tecnico: il patrimonio dei calciatori attualmente a disposizione deve essere sfruttato non solo secondo le analisi della condizione fisica, ma anche rispetto al tasso di esperienza e di determinazione che serve in frangenti del genere, in questi campionati. Non ce ne voglia nessuno, ma Montesanto è più di un mese che è a Potenza: non avrà i 90’ nelle gambe (ma è da dimostrarlo in campo) ma non può essere tenuto fuori in una gara in cui di fronte c’erano Agnelli e Nicodemo, per hi li conosce due dei migliori mediani della categoria. Così come Dei, che ha dato ampie garanzie caratteriali e tecniche a Castellammare. Le sue 246 presenze in C vorranno pur dire qualcosa o no? Alfonso Pecoraro
Seconda Divisione Continuano gli episodi negativi
Melfi, apprezzato l’impegno SOLO UN PAREGGIO per il Melfi Calcio contro il Cassino terza forza del campionato, ma anche rabbia a quintali per squadra, dirigenza e tifosi, dopo un match che ha visto De Angelis e soci dominare gli avversari, meritando ampiamente un successo che non è arrivato. Il colpevole indicato da tutti, con i tifosi a farsi sentire a fine partita nei suoi confronti, dopo che in tanti in campo si erano detti esterrefatti per la sua decisione, è stato l’arbitro di Avezzano che ha incredibilmente annullata al 4’ della ripresa il regolarissimo gol di Mauro Rizzo, il tutto, a suo dire, per un fuorigioco segnalatogli dal guardialinee posto sulla linea delle panchine. Fuorigioco che, come ampiamente verificato nella sala stampa a bocce ferme e poi con tv, moviole e ritrovati tecnologici adeguati, si è dimostrato esser inesistente. Anche la prima impressione di tutti in tribuna stampa e sugli spalti del Valerio era stata quella e la rabbia è diventata ancora maggiore, se ce ne fosse bi-
sogno, dopo un pareggio che riporta ancora amarotra squadra, tecnici e società, e che vedeva ancora ieri, dopo tantissime ore ed una notte trascorsa, i tifosi apparire inferociti per quella decisione che ha evitato al Cassino la sconfitta ed al Melfi impedito un successo meritato. Vittoria che appariva legittima, costruita sul campo con una buona prova generale e diversi elementi a mettersi in mostra particolarmente per grinta e determinazione. Un pareggio ad Atessa e due occasionissime mancate per il successo pieno tornate quindi d’attualità per l’amarissimo bis al Valerio. E’ stato evidente soprattutto il dominio nella ripresa e la crescita generale sul campo che ha annullato il quotato team di mister Grossi, che comunque si è difeso con ordine, almeno fino alla circostanza in cui Rizzo aveva trovato lo spazio giusto per legittimare i punti a favore del Melfi. Fatto sta che tornano alla mente altre circostanze sfavorevoli, leggi Scafatese, Manfredonia, Pescina,
Merini contrastato da un avversario. A destra Frasca in azione
Aversa, che hanno privato il Melfi di Palumbo di tanti punti finora, lasciandoli in fondo ad una classifica chiusa dal Lamezia con un solo punto meno dei melfitani, ora a sette. “Abbiamo delle difficoltà, la squadra è giovane, subiamo beffe in continuazione nei finali di gara,
sbagliamo molte occasioni, continuiamo a fare i conti con assenze ed infortuni – hanno gridato a gran voce alcuni dei supporters locali a fine gara – ma ora anche i gol regolari ci vengono annullati. E basta, non è certo più possibile, c’è un limite a tutto”. E come non dar loro ragione, visto che
questo è ormai una sorta di leit motiv di questo avvio di stagione per nulla fortunato dei gialloverdi, con il ciclico ripetersi di episodi negativi, nonostante in campo tutti cercano di da dare il massimo per superare il momento e per risalire in fretta in classifica, verso l’obiettivo salvezza.
Da parte di tutti i giocatori arriva la conferma che “continueremo a lottare, ad andare avanti verso la salvezza” ma di fatto non si può prescindere dai risultati se non si vuole inficiare quello che di buono il Melfi Calcio fa in settimana. Antonio Baldinetti
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Martedì 4 novembre 2008
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TOP 11
Paga il 3-5-2 adottato da Capuano e Giannini
Una panchina per due Una panchina per due: la storia si ripete. Giannini e Capuano, il Principe ed il Popolare, così diversi nel carattere eppur così simili nel modo d’intendere il calcio. Perfino speculari nel modulo tattico adottato. Una poltrona per due, e non poteva essere altrimenti: perché ha del sensazionale la rimonta sontuosa del Gallipoli, che schiaccia ed umilia la Cavese (mica una squadra qualunque) in 22’di calcio magnifico; perché ha del prodigioso il successo della Paganese (il terzo consecutivo) contro la corazzata Perugia. Una panchina per due che han fatto le proprie fortune col 3-5-2. Una panchina per due e quella di scorta per altri due, Novelli e Moriero, legittimati a chieder spazio e considerazione: il primo “abbatte” l’Arezzo in condizioni incredibili (ben settanta minuti d’inferiorità numerica), il secondo stende il Taranto a domicilio (mandandolo in crisi), afferra la quarta vittoria consecutiva e spedisce il Crotone in vetta alla classifica. Si consola almeno Raffaele Novelli perché adeguatamente rappresentato nella top 11 della decima giornata: l’impresa del Foggia è stoica, è di una ferocia inaudita, è la celebrazione del pressing e della rabbia, è il trionfo dei gladiatori. Lisuzzo su tutti: baluardo difensivo insormontabile, gigante della retroguardia, uomo di roccia che soltanto Martinetti riesce leggermente a scalfire. E poi Tony D’Amico, mediano inesauribile: corre per tre, accorcia, ripiega, diventa difensore aggiunto in fase di non possesso palla
e sostegno per l’attacco quando è il Foggia ad offendere. Centrocampista universale: e pensare che la società intendeva mandarlo via ad inizio stagione. C’è poi Mancino, mezz’ala deli-
Juve Stabia, ritiro a tempo indeterminato DALLA illusione dei play-off all’amara realtà dei play-out. Sale e scende con l’ascensore la Juve Stabia di Morgia giunta a quattro gare consecutive senza vittoria. La squadra è piombata in una crisi di gioco e risultati. Segna col contagocce, appena sei reti in dieci gare. Chi si aspettava un deciso cambio di rotta nel doppio turno casalingo è rimasto deluso. Zero a zero contro il Potenza, pareggio a reti bianche con la Pistoiese. Due punti racimolati in casa contro ultima e penultima della classe, per giunta con zero reti all’attivo. Oggettivamente così non va. Non ne può più il pubblico che contro la PIstoiese ha dimostrato di non gradire lo sciagurato andazzo della squadra. L’ascensore conduce diritto nei sotterranei della cadetteria, livello meno due come i punti di distacco dalla zona tranquilla di classifica. La squadra è ora in ritiro a tempo indeterminato. Sarà così almeno fin quando non verranno le vittorie. Proprio in attacco la squadra perde mordente. Biancolino è fermo al palo con sole due reti all’attivo; il pitone non segna da un mese. Pagano dazio anche gli altri referenti del “gettonato” pacchetto offensivo: Morello ed Artistico hanno centrato il bersaglio solo in una circostanza,
si sono astenutio invece Capparella e Rastelli. Chi non molla mai è Raffaele A metrano ma il suo moto inesauribile non può tuttavia tappare falle aperte in più zone del campo. Le stesse che hanno condizionato l’infausto risultato di domenica contro la Pistoiese. Lo stesso Morgia non s’è nascosto ditro silenzi inopportuni. Ha invece parlato del brutto pareggio e del momento difficile che sta attraversando la squadra: “Contro la Pistoiese la squadra si è espressa male, ha concesso troppo all’avversario e non ha prodotto nulla di costruttivo. Non posso dire lo stesso di quella precedente conto il Potenza dove siamo stati veramente sfortunati. Nella settimana tra le due gare ho cercato di infondere alla squadra la giusta serenità ma forse ho fallito l’obiettivo. Purtroppo quando le cose non vanno per il verso giusto si sente la pressione addosso ed a volte pensi che ottenere un risultato positivo, seppur in modo fortunoso, può farti ritrovare la giusta tranquillità. Il ritiro a tempo indeterminato potrà dare le giuste risposte: “Credo che sia giusto andare in ritiro, la squadra deve interrogarsi per venire a capo di questa situazione”. Andrea Buonaiuto
POSTICIPO: BENEVENTO-MARCIANISE 1-1
ziosa, talento naturale, entrato alla mezz’ora del primo tempo per ripristinare gli equilibri spezzati dall’espulsione di Coletti: fa filtro, gestisce le palle “calde” e poi affonda con ardore
realizzando la rete del successo e dimostrando che esiste per davvero la legge dello Zaccheria (sesta vittoria su sei incontri casalinghi per i rossoneri). Va meno bene a Francesco Moriero, che sale sull’ottovolante, aggancia l’Arezzo in vetta ma non ha un solo rappresentante nella dream team della decima giornata: meritano una citazione Maietta (impeccabile in difesa), il solito Espinal ed il bomber Russo, il risolutore della sfida allo Iacovone. Ma parlano come al solito le valutazioni e nessuno dei calciatori del Crotone riesce a sfondare il tetto della sufficienza: s’esalta il collettivo, vengono fuori lo spirito di gruppo ed un’interpretazione tattica corale, ma i singoli non sono decisivi. O meglio non lo sono quanto Di Gennaro, bomber famelico del Gallipoli, quanto Mounard, il funambolo francese che segna e fa segnare (alla sua quarta convocazione nella top 11) o quanto Julian Di Cosmo, che entra ad inizio ripresa e con una doppietta ridimensiona le ambizioni del Perugia e fa sognare la Paganese, guidata nelle retrovie da un immenso Taccola. Completano la formazione ideale del decimo turno il portiere Conti della Pistoiese, il sempreverde Bolic della Virtus Lanciano (gol decisivo contro la Ternana) e gli esterni Esposito e Cangi: fedelissimo di Capuano il primo, uomo di fiducia di Giannini il secondo. Che si dividono equamente tanto la panchina quanto il numero di rappresentanti all’interno della top. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana
Julian Di Cosmo s’è sbloccato sognando la A, Lavezzi e Tevez PAGANI. Tre settimane fa, inghiottito dalla chetta di bomber nonostante sia nato trepanchina, colpito da un mal di gol fin trop- quartista: “In Argentina quasi tutte le po atroce, condizionato dallo scetticismo squadre hanno un numero dieci, un fantadella piazza, promise col sorriso sulle lab- sista che illumina la manovra con numeri di bra: “Alla decima mi sblocco”. Quasi fosse classe. In Italia questo ruolo è quasi scomun presagio, quasi avesse letto nel futuro: parso ed ho dovuto adattarmi. Ma – riconoun minuto appena dal suo ingresso in cam- sce Di Cosmo – la trasformazione da trepo e Julian Di Cosmo avrebbe tenuto fede a quartista ad attaccante mi ha portato benequella promessa, realizzando la sua prima fici: gioco qualche metro più avanti ed ho rete in campionato, contro il Perugia, nella più possibilità di andare a bersaglio”. Il megara più insidiosa della stagione, quella rito d’averlo disciplinato tatticamente va della svolta azzurrostellata. Alla decima ascritto a Castellucci, tecnico dell’Igea Virgiornata, proprio come nella passata sta- tus, quello d’averne scoperto il talento e fagione: nove turni d’astinenza e poi la prima vorito l’esplosione a due persone in particofirma sul campo della Scafatese; la prima di lare: Guilermo Munos, direttore sportivo sedici marcature per conquistare lo scettro del Brown San Vicente (serie B argentina) e di capocannoniere in serie C2. “Ed ora non Renato Colombo, intermediario genovese che si fidò della ho più intenzione segnalazione e di fermarmi”, agsradicò Di Cosmo giunge sorridendo dall’Argentina e scandendo con dopo la lunga gaprecisione le parovetta nel Colon de le l’attaccante arSanta Fé (trafila gentino. Perché ha giovanile ed otun sogno ed intentanta partita nelde realizzarlo: “Arla squadra delle rivare in serie A e riserve) ed i primi diventare un calautoritari passi ciatore importante mossi col San Vinel campionato cente (11 gol in 11 più bello e difficile partite). Portandel mondo”. Il Cadolo prima in Bultania l’ha già blingaria al Bote Budato con un conplodid (“Non trotratto triennale vammo l’accordo prima di cederlo in e dopo due mesi comproprietà alla andai via”) poi in Paganese: “Mi Di Cosmo contrastato da Antonioli del Gallipoli Italia, al Saluzzo aspettavo maggioper far carriera re considerazione – confessa Di Cosmo – Mi sentivo pronto per nello Stivale. Una sorta di predestinato Juil grande calcio, ma forse un po’ di gavetta lian Di Cosmo, nato a Rosario (ma tifoso mi farà bene, mi aiuterà a crescere ancor di dell’Indipendiente), la città che ha partorito più, ad acquisire quel pizzico di malizia ne- il genio di Lavezzi e la potenza di Mascheracessario per puntare in alto”. L’attesa non no (tanto per citarne alcuni), notato ad apl’ha mai spaventato: accompagnato da una pena sedici anni anche da Tocali, all’epoca fede “rocciosa” in Dio, da valori cattolici ra- selezionatore dell’under 17 (successivadicati, dall’amore della mamma Alice (“Con- mente secondo di Pekermann) e messo sullo serva tutto, ha trasformato casa in un au- stesso gradino di Carlitos Tevez: “Per una tentico museo”) e della fidanzata Lumila settimana ci allenammo insieme: è strepito(“Terminerà gli studi a dicembre, poi mi so e già all’epoca aveva numeri straordinaraggiungerà in Italia e ci sposeremo”), Ju- ri”, ricorda con piacere Di Cosmo, che rilian Di Cosmo non ha mai smesso di credere spetto al connazionale, però, ha dovuto suin se stesso, nelle sue grandi potenzialità. perare molti più ostacoli per guadagnarsi Nemmeno quando partì dal gradino più un pizzico di fama: “Tevez è un fuoriclasse, basso, dalla serie D, dal Saluzzo (nove gol in così come Aguero: appartengono alla cate14 partite) per conquistarsi residenza e cit- goria dei calciatori magici. Anche il paragotadinanza italiana. Era consapevole che, a ne sarebbe azzardato: mi reputo un buon furia di lavorare e segnare, l’avrebbero pri- calciatore, pronto per i grandi palcoscenici, ma o poi notato ed il grande calcio gli avreb- ma non di certo all’altezza di quei due fenobe aperto le porte. È uno che impara in fret- meni”. Tre settimane fa lo promise ed ha teta Julian Di Cosmo: mastica già un italiano nuto fede: alla decima giornata s’è sbloccato discreto – “Lasagna – sorride – mi fa da tra- e non intende fermarsi più. duttore” – e convive senza ansie con l’etif.z.
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Martedì 4 novembre 2008
TOP 11
I pugliesi centrano la prima vittoria e fanno man bassa di ottimi voti
I quattro assi del Monopoli Mancinelli prodigioso per il Catanzaro Cala quattro assi il Monopoli di Geretto che finalmente si sblocca in campionato rifilando un prezioso poker alla Val di Sangro. Quattro assi per quattro firme prestigiose. Ad aprire le danze è Ceccarelli, bomber dal sorriso ritrovato che “rivede” la porta dopo cinque gare consecutive a bocca asciutta. Per i pugliesi completano l’opera Santarelli e Carbonaro. Un opera finalmente compiuta. Per il Monopoli quella di domenica è stata la prima vittoria in campionato, giunta decisamente in ritardo dopo sei pareggi e tre sconfitte. In testa alla classifica si registra il rallentamento del Gela (ottimo Gaeta sulla fascia) che impatta ad Aversa ed il progressivo allungo del Cosenza che la spunta tra le mura amiche contro una buona Scafatese (in evidenza Izzo). Nella squadra di Toscano scioperano gli attaccanti, in rete ci vanno invece Danti e Braca che provvedono a ribaltare il risultato contro l’undici di Maurizi. Si consolida al terzo posto il solido Catanzaro di Provenza che, ancora una volta, si conferma impenetrabile in difesa (tre reti subite in dieci giornate). I calabresi la spuntano grazie ad un’autorete ma gran parte del merito è di Mancinelli che nella ripresa sfodera un paio di in interventi decisivi per il risuato finale. Il portiere del Catanzaro la spunta su Cecere e De Felice, in assoluto i due concor-
renti più autorevoli in questo inizio di campionato. Il Monopoli s’è reso protagonista sul fronte offensivo; non è stato da meno il pacchetto arretrato comandato dall’ingle-
se Thackaray e Gambuzza. Protagonisti anche Braca e De Miglio del Cosenza; il primo risolve con una capocciata la pratica Scafatese, il secondo sulla corsia mancina non ha dato scampo agli sprovveduti in-
cursori avversari. Uno di questi tuttavia è proprio Izzo che, nel primo tempo, apre le marcature del match; per l’esterno della Scafatese è la seconda rete in nove partite. Primo sigillo in campionato invece per il giovanissimo Danti che capitalizza al meglio un’azione insisitita di De Miglio sulla sinistra. Dunque sono gli esterni a rendersi protagonisti sotto porta, la decima giornata di campionato non porta eccezione alcuna. Anche a Monopoli la via della rete prende il largo dalle corsie laterali: Santarelli da un lato e Carbonaro dall’altro hanno spesso cambiato marcia decidendo le sorti del match contro la Val di Sangro. Dinamismo e risolutezza sulle fasce, ma anche tanta qualità per le vie centrali. Sulla trequarti infatti s’è ben disimpegnato Crimi dell’Igea Virtus. Il diciottenne, insieme con La Porta, ha incantato sulla trequarti esibendo giocate deliziose. Tanti spunti e l’assist decisivo per il colpo del ko, firmato da Bongiovanni, dopo l’iniziale pareggio di Alessandrì. Proprio Bongiovanni è il partner ideale per la ritrovata punta Ceccarelli, giunta al quinto sigillo in campionato dopo un’astinenza di cinque partite. Da segnalare anche il prezioso guizzo di Tortori: la punta dell’Isola Liri entra nella ripresa e risolve il match contro il Manfredonia a dieci minuti dallo scadere. Andrea Buonaiuto
PRIMO SUCCESSO STAGIONALE PER I SICILIANI
Igea, finalmente BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Ha sparato al sua prima cartuccia Ezio Catellucci. Dopo nove giornate ad inquadre il bersaglio, il decimo turno ha portato in dote l’avversario giusto per la squadra. Due a uno al Barletta, serie negativa spezzata e concorrenti dirette per la salvezza agganciate. Tre piccioni con una cartuccia, la prima caricata dal tecnico. Falsa partenza per l’Igea, condizionata soprattutto dalle indecisioni della società che ha rallentato di gran lunga la fase di preparazione estiva: “Io sono arrivato una settimana prima che iniziasse il campionato – afferma Ezio Castellucci –Abbiamo dovuto costruire tutto ex novo e la ristrettezza dei tempi ha condizionato anche la fase di preparazione. La falsa partenza me la spiego
per queste difficoltà incontrate sotto il profilo organizzativo”. Il tecnico lo scorso anno si era reso protagonista di una buona stagione alla guida della squadra con una salvezza ottenuta anticipatamente e senza troppo penare. Di quella squadra facevaano parte gente come Di Cosmo o Montella. Altri tempi, altre gesta, altra classifica: “Quest’anno sarà certamente più complicato ripetere gli stessi traguardi – continua il tecnico dell’Igea – Abbiamo cambiato tanto e ci vorrà ancora del tempo. Sono convinto che per fare un buon campionato ci vogliano radici forti. Sono comunque convinto che il lavoro alla lunga paghi. Questo è il segreto del nostro mestiere”. Prima della vittoria sul Barletta la squadra aveva raccolto più fuori casa che
tra le mura amiche: “Qualcuno ha visto nei pareggi esterni delle mezze sconfitte. Io invece ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno, anche per la qualità delle avversarie che abbiamo affrontato: mi riferisco ai pareggi ottenuti sui campi di Aversa, Catanzaro o Vibo Valentia. Campi diffficili, dove l’Igea ha dimostrato grande carattere”. Soddisfastto dell’Igea formato trasferta, ora il tecnico può coccolarsi questi primi tre punti ottenuti sul proprio campo: “Col Barletta non è stato assolutamente facile. La squadra pugliese è forte ed esperta ma noi volevamo la vittoria a tutti i costi”. Proprio contro il Barletta sono emerse tutte le qualità sulla trequarti di Crimi. Il ragazzo ha sbalordito un po’ tutti con le sue fiammate palla al piede, suo anche
Isola Liri, Tortori in copertina
Un ventenne salva Ferazzoli ISOLA DEL LIRI. “I migliori in assoluto nel mio ruolo sono Messi e Giovinco”. Chi impazzisce di fronte a gesti tecnici mai banali è Loris Tortori, seconda punta rapida e tecnica che porta in dote all’attacco dell’isola Liri tutta la sua frescezza atletica dei suoi vent’anni. I suoi modelli di riferimento sono artisti del pallone; sono suoi coetanei ed anche simili di statura. Tortori afferma: “Giovinco non è un gigante ma tecnicamente li mette in riga a tutti, veramente non capisco come Ranieri non lo faccia giocare in pianta stabile nell’undici titolare”. Forse perché li davanti c’è sua maestà Del Piero? Scontata la risposta per qualcuno, ma cosa ne penserà chi li farebbe giocare insieme?. È di questo avviso il buon Loris che prosegue: “Del Piero è un giocatore fantastico, ma il numero uno rimane sempre Diego Armando Maradona, un funambolo”. Funamboli-
smi e prodigi sono l’essenza del calcio pensato da Loris. La ricerca del bello, del gesto tecnico che ti fa sobbalzare dal sediolino (o dalla poltrona dinanzi alla tv), del movimento perfetto che sazia lo stomaco dell’appassionato. Cose che lui cerca di dosare nel modo più proficuo, senza esagerare perché le insidie del calcio professionistico (prima esperienza per lui) sono molteplici e non danno tregua. Intanto domenica l’attaccante s’è accontentato di fare cose normali. Nessun gesto sensazionale ma correzione in rete su spunto di La Cava. Correzione da tre punti, di staordinaria importanza per le sorti dell’Isola Liri: “Contro il Barletta è stata una vittoria importantissima. Volevamo la vittoria, ce la siamo presi con le unghie. Inizialmente siamo stati un po’ contratti in campo e loro ne hanno approfittato colpendo in più di un’occasione pali e traverse.
Nella ripresa siamo venuti fuori noi”. L’allenatore sentiva il fiato sul collo: “Abbiamo un rapporto straordinario con Ferazzoli, che tra l’altro è romano come me. Dopo la rete siamo tutti corsi verso di lui per abbracciarlo. Sapevamo che il momento era difficile e lui più di tutti è esposto in prima persona per i risultati della squadra”. Primo anno tra i professionisti per Tortori. Il battesimo proprio domenica contro il Barletta. Lui è di proprietà della Lazio che gli ha fatto firmare un contratto quinquennale. Lo scorso anno in serie D al Cynthia con nove reti all’attivo. Ora il salto in Seconda divisione. Ma la vera svolta Loris dice di averla avuta nel campionato degli allievi: “Segnai 25 reti con il Vigor Perconti negli Allievi regionali, là mi sentii veramente importante, capii che potevo aspirare alla carriera di calciatore”. a.b.
l’assist per il gol partita di Bongiovanni: “Crimi è un giocatore classe 90’. È una mezzapunta tecnica con ampi margini di miglioramento, proviene dal settore giovanile del Messina. Bongiovanni invece nei primi tempi ha accusato qualche difficoltà ma anche lui ha grandi qualità e può fare bene quest’anno”. Confermare la stagione dello scorso anno. Non sarà facile tenuto conto delle difficoltà iniziali. Non si scompone il tecnico che afferma di apprezzare quello che si ritrova: “Io non ho santi in Paradiso. Non sono servo del sitema e me ne vanto”. Reduce dalla prima affermazione, l’Igea ora cerca di confermarsi con la capolista Cosenza. Forse qualche santo il tecnico potrebbe anche cercarlo. a.b.
Castellucci
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Martedì 4 novembre 2008
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Il punto del girone H Quarta vittoria di fila per il Bacoli, anche Fasano è corsaro
Bitonto e Sant’Antonio: è buio pesto UN Brindisi travolgente ridimensiona il Pomigliano. La Nocerina è lì. Il Matera perde il derby con il Francavilla, resta terzo, ma aumenta il distacco dalla vetta. Ottimi colpi esterni di Fasano, Turris e Angri. Per il Bitonto e il Sant'Antonio Abate è buio pesto. Il Genzano entra per la prima volta in zona playout. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della nona giornata del campionato di serie D, girone H, che ha fatto registrare otto vittorie, tre in trasferta e un pareggio. I gol sono stati 27, di cui 18 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 9 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nei nove turni sinora disputati, sono stati realizzati 218 gol. Nella passata stagione, nella nona
giornata, le vittorie furono sei, quattro in trasferta. Le reti furono 36. Complessivamente, nel campionato 2007/08, in nove turni, furono messe a segno 231 reti, contro le 218 di quest'anno. Il Brindisi, dopo l'imprevedibile pareggio contro l'ex fanalino di coda della graduatoria, Grottaglie, ha letteralmente travolto il Pomigliano (5 a 1), in quello che si preannunciava come il match più interessante della nona giornata. Per i campani si è trattato della terza sconfitta consecutiva in trasferta. La Nocerina, che ha giocato venti quattro ore prima, con il minimo indispensabile (1 a 0), ha superato il Francavilla Fontana ed ha mantenuto invariate le distanze dalla battistrada. Si è, invece, allonta-
nato il Matera che ha rimediato la seconda sconfitta stagionale, consentendo al Francavilla in Sinni di tornare a sorridere, dopo quattro turni in cui aveva rimediato soltanto un punto. Quarta vittoria di seguito per il Bacoli che si è avvicinato alle grandi insieme al sorprendente Fasano che, con il successo esterno sul Cilento, ha infilato il quinto risultato utile di seguito (3 vittorie e 2 pareggi). E' proseguita anche ad Ischia la serie positiva della Turris (2 a 3) che ha raggiunto quota sette (2 vittorie e 5 pareggi). La formazione di Torre del Greco, costringendo l'Ischia al primo stop casalingo, è definitivamente uscita dalla zona rossa della classifica, dove, invece, sono precipitati il Bitonto,
che a Pianura ha rimediato la quarta sconfitta di seguito e il Genzano, che, contro il Grottaglie, ha dovuto, ancora una volta, rinviare l'appuntamento con la prima vittoria interna stagionale. Quarta sconfitta di seguito anche per il Sant'Antonio Abate. La compagine partenopea, in sette giornate, ha rimediato soltanto un punto. Nel nono turno sono stati distribuiti 26 punti: 4 conquistati dalle tre lucane, 7 dalle cinque pugliesi e 15 dalle dieci campane. Per domenica prossima, l'incontro più interessante sembra essere Fasano-Bacoli, dove è in gioco la quarta posizione. Il Grottaglie, unica squadra a non aver mai vinto, ospita il Venafro. Adolfo Sarra
L’ex del Gragnano :«Ho visto all’opera la squadra nella gara ad Angri»
Matera a Foglia Manzillo Il tecnico guiderà oggi il primo allenamento Corino stecca la nona e pure tante altre cose CORINO stecca la nona e non solo. Francavilla ancora fatale al Matera. Una carovana di cinquecento tifosi delusi. Si attendevano una prestazione degna della maglia indossata e invece è stata una giornata da cancellare in fretta e da paragonare al pareggio di Lavello. In merito ai 500 tifosi Perniola ha parlato di umiliazione. Parola forte che chiarisce lo stato di mortificazione della società per la sconfitta ed il modo in cui è arrivata. Calpestato quel sentimento di rivalsa sul quale ha soffiato la società con acquisti importanti che hanno animato una riscossa di una piazza calcistica gloriosa. La “storia siamo noi” cantavano i tifosi del Francavilla e per i materani c’era solo un sorriso. Affermazione presa come uno sfottò, perchè la realtà è tutt’altra. Ma il campanile non è certo l’argomento che si vuole sottolineare, ma l’atteggiamento di un tecnico che ha mostrato di non conoscere il campionato e le ambizioni del pubblico. Corino non ha compreso che il Matera non giocava come voleva il suo pubblico. Non si può andare a Sant’Antonio Abate o a Francavilla con la paura addosso. Giocare da Matera significava entrare in campo con lo stesso spirito messo da Martinelli e non solo. Nove turni con un inizio eccezionale che è andato scemando perchè cavalcato male da Luigi Corino. E l’affermazione fatta al presidente dopo l’esonero Perniola spiega tante cose. «Il Matera ha i punti che merita e ci sono molte sopravvalutazioni in termini di atleti». Acampora è un under richiesto anche in C, Giroletti e Pedano sono giocatori di serie A insieme a Principiano. Martinelli, Albano e Marsico non hanno bisogno di presentazione, come pure Chisena. Gatti non è un portiere da buttare via e Lonardo insieme a Cocca sono giocatori da organico a vincere. Forse la sconfitta non ha fatto danni al Matera, ma ha messo a nudo una fiducia scemata per questa squadra. Eppure Corino aveva dato un’impressione diversa. Nella vita si sbaglia, il Matera non può più permettersi di farlo. Renato Carpentieri
«HO visto all’opera il Matera ad Angri, ma conosco tutti i calciatori della squadra e in particolare i campani». A distanza di sei mesi Antonio Foglia Manzillo torna nella città dei Sassi e lo fa da allenatore della prima squadra. Il neo tecnico del Matera è stato allo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” presente ad uno stage di giovani, categoria con la quale Foglia Manzillo ha raggiunto ottimi traguardi. Un allenatore esperto del girone, ambizioso e che crede nel progetto del Matera. Al quale ha prontamente aderito. Una scommessa? Non sarebbe la prima vinta da questa società. Una svolta che chiude una crisi tecnica apertasi con l’esonero nell’immediato dopo gara a Francavilla. «Ci siamo intesi subito con Matera. Mi rendo conto di una squadra che ha un organico importante. Domani sarò a Matera per guidare l’allenamento». Strano il destino. Ad inizio stagione Foglia Manzillo è stato più che vicino a guidare l’Ischia e domenica sarà il suo avversario, il primo. «Era una squadra con la quale c’era una trattativa. Non l’unica. Chiaramente la proposta del Matera-conclude il tecnico- è tutta un’altra cosa. Conosco bene tutti i calciatori che ne fanno parte. In questo momento non posso aggiungere nulla alla mia voglia grande voglia di tuffarmi nel lavoro». Le squadre di Foglia Manzillo
CHI E’ ANTONIO FOGLIA MANZILLO Ha vinto un titolo Juniores col Savoia Nato il 13-2-1973 il neo tecnico del Matera inizia l'attività di allenatore nel 1994. Nel suo palmares figurano tre campionati con la squadra juniores del Savoia di cui l'ultimo (2005) culminato con la vittoria del campionato nazionale. Negli ultimi due anni ha condotto il Succivo e l'Internapoli raggiungendo i play-off di eccellenza con entrambe le compagini. Un allenatore dalle grandi doti umane, con una grande voglia di emergere proprio come la SSC Gragnano. Oltre all’Ischia, quest’anno Foglia Manzillo è stato vicino a sostituire le Sasà Amato, il tecnico della Puteolana dopo la sconfitta contro il Palazzolo. Il Patron Cesarano della Puteolana aveva già il nome di Antonio Foglia Manzillo, ex tecnico del Gragnano dei miracoli, sul taccuino. Un tecnico che si trasforma durante la gara e che solitamente adotta il modulo 4-4-2. Cugino di primogrado dell’attore napoletano Valerio Foglia Manzillo.
Antonio Foglia Manzillo
solitamente usano il 4-4-2, quindi per il Matera si tratterà di un cambio radicale col passato. Ma questo è un capitolo nuovo che verrà sviscerato nei prossimi giorni. Chiaramente c’è da chiarire se ci sarà anche un nuovo secondo, visto che Sasà Marra ha lasciato assieme a Gigi Corino. «Al momento non ci sono vice allenatori. Resta-afferma il diesse del Matera, Saverio Zaza-al suo posto Alessio Musco. Di queste cose ne parleremo meglio oggi. Come è caduta la scemta su Foglia Manzillo? C’era una lista di nomi ed è stato
colui che ha più convinto nei colloqui avuti. E’ una questione a pelle, come si suol dire e ci sono molti concetti di questya società che il nuovo tecnico condivide».Questo il comunicato della società. «E' Antonio Foglia Manzillo, nato a Napoli il 13/02/1973, il nuovo tecnico dell'Fc Matera. A renderlo noto è il presidente del sodalizio biancazzuro, Tommaso Perniola. Nella passata stagione ha guidato il Gragnano, in serie D. Al termine del girone di andata è riuscito a portare la compagine campana, il cui obiettivo societa-
rio era quello della salvezza, al terzo posto in classifica. L'accordo tra la società materana ed il nuovo tecnico è stato chiuso alle 19:30. Foglia Manzillo condurrà domani il suo primo allenamento allo stadio XXI Settembre “Franco Salerno”. Al nuovo tecnico va l'augurio di un intenso e proficuo lavoro». Primi probemi sono le squalifiche di Albano e Armento entrambi espulsi nel derby, ma recuerano Marsico e forse anche Garcia e Chisena torna disponibile. Renato Carpentieri
Totoallenatore ricco di vecchie glorie: da Picci a Ciullo e De Rosa UNA giornata infernale. A cui c’è da aggiungere una domenica pomeriggio nella quale sono arrivate centinaia di proposte di poter ambire a guidare il Matera. Tutte alla persona sbagliata. La stampa avrà pure potere propositivo, ma non certo contrattuale. A volte c’è anche chi fa disinformazione e confusione. Perchè tutti si inventano procuratori e indovini. Ecco i desideri. Boccolini: già impegnatosi da poco. Poi c’è Mimmo Giacomarro: appena esonerato da Rovigo e quindi non può che restarsene a casa o essere richiamato. Non esistono categorie per gli allenatori. Anche se c’è stato un rapporto con una squadra Allievi non si può più allenare da nessuna parte. Sono le regole. Ma veniamo ai tecnico liberi e quindi papabili. Perchè la stampa non avrà potere contrattuale, ma il diritto di informare i lettori su cosa sia successo sì. Tra i
primi a esprimere il desiderio di allenare il Matera c’è Principio Caprioli, tecnico capace e che da tempo vuole misurarsi con questa scommessa di vita e professionale. Contattato, Caprioli non nega il suo desiderio. Circolano i nomi di Tosi, Belotti, Chiancone e Arleo. Tutti contatti per chiedere conferma e la risposta è no. Da Matera non hanno avuto contatti. Ieri avevamo anticipato anche altri nomi. Carmine Pugliese, ex Melfi. Il tecnico di Castrovillari conferma di aver avuto un contatto col Matera. Bingo? Invece no. Perchè, sentendolo parlare, fa un discorso realistico ed esprime un concetto molto vero. E’ difficile, ma non impossibile. Quindi è un bingo solop a metà, perchè il contatto non si concretizza e Pugliese resta a Castrovillari, casa sua. Esiste poi una caccia al nome, anche sbagliato o impossibile. Trila il telefono: «Il Matera
ha fatto una proposta a Gino De Canio che ha rifiutato». Una cosa ovvia. Ed eco la voce Roberto Chiancone. Un grande nome, forse il migliore circolato. Grande esperienza e competenza con vari campionati vinti e campano di nascita. Ore 11, 30 di lunedì 3 novembre, contatto con Antonio Foglia Manzillo, conosciuto a Matera a maggio scorso in uno stage di giovani nel quale era presente anche Giusto che all’epoca era uno dei candidati principe alla panchina del Matera. «Non ho ricevuto chiamate da Matera. Sì, sono libero ed ho rifiutato altre proposte perchè erano scommesse forse perse sul nascere. Tuffi nel vuoto e squadre che lottano per la salvezza, molto difficile». La chiamata a Gigi De Rosa, dopo le varie soffiate giunte da Cosenza dove l’ex centrocampista del Bari opera, non trovano conferme in società. «Credo
Principio Caprioli e Salvatore Ciullo
di aver lasciato un buon ricordo a Matera». Un ottimo ricordo, perchè Gigi De Rosa era già un allenatore in campo all’epoca. Di vecchi amici ne arrivano ancora. Salvatore Ciullo, allenatore in seconda di Palumbo ad Andria l’anno scorso ed ex biancazzurro. Pasquale Picci, tecnico del Matera in C2. «Renato a Matera ci verrei a
piedi». La domanda più carina arriva da Claudio Pirone, ex Quarto. «E’ vero che è stato fatto un contratto a vittoria. Cinquecento euro a punto?». L’unico contratto vero arriva alle 19,30. Il comunicato di Foglia Manzillo nuovo allenatore. La crisi è durata solo una notte e un giorno. re.car.
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Sport
Martedì 4 novembre 2008
Alle sue spalle tiene, ma a fatica, solo la Nocerina
Brindisi travolgente di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Vola il Brindisi, tiene la Nocerina, mentre il Matera perde altro terreno Il Pomigliano ci ha provato a fermare il Brindisi illudendosi dopo il gol del vantaggio, infatti per qualche minuto ha accarezzato l'idea di poter fare il colpaccio. La squadra di Silva incoraggiata dal folto puibblico delò Fanuzzi ha reagito, si, come una furia, ma ragionando e quindi giocando secondo le sue possibilità. Un'autentica grandinata ha colpito la banda di Bucaro e il Brindisi ha fatto capire di che pasta è fatto. Il messaggio era diretto non solo al Pomigliano. Campani raggiunti dal Fasano (ha vinto 2-1 a Vallo di Lucania con Gelbison) e dalla Sibilla che ha battuto (3-0) il Sant'Antonio Abate. Tiene la Nocerina di Franco Giugno che sabato ha superato per 1-0 il Francavilla Fontana, faticando molto. Mentre il Matera sconfitto dal Francavilla in Sinni per 2-0 è in piena crisi tecnica dopo l’esonero di Corino. Al momento la Nocerina è l'unica squadra che sta reggendo il passo imposto dal Brindisi. Bisognerà vedere domenica prossima cosa riuscirà a fare a Torre del Greco contro la Turris. E bisognerà vedere il Matera, che ospita l'Ischia, come reagirà a questa ennesima sconfitta che l'ha portata a otto punti dal Brindisi e quattro dalla Nocerina. E dovrà fare molta attenzione a questa Ischia che dovrà cancellare l'onta della sconfitta (3-2) subita in casa dalla Turris. Il Brindisi domenica sarà impegnato nello stadio degli ulivi a Bitonto. I baresi stanno precipitando. Contro il Pianura hanno incassato l'ennesima sconfitta (2-0) e domenica cercheranno di rifarsi. Occhio alla serie positiva del Sibilla Bacoli, buone notizie per l’Angri e cattive per Venafro e Sant’Antonio Abate.
ANGRI
Una vittoria esterna importante che regala punti e serenità. BACOLI
Si cercava una squadra rivelazione? Coquin e soci lo sono. BRINDISI
In una giornata a rischio esce i muscoli e Pomigliano travolto. BITONTO
Ecco un’altra crisi tecnica e domenica c’è il Brindisi. FASANO
Zitto zitto è quarto in classifica. Maiuri lavora bene.
FRANCAVILLA F. Vende cara la pelle a Nocera e meritava almeno il pari. FRANCAVILLA S.
Una vittoria di prestigio in chiave salvezza in un derby. GELBISON
Altra caduta, solo 5 punti in classifica e crisi tecnica GROTTAGLIE
Un punto che fa solo morale, ma la cossifica è pericolosa
6,5 6,5 7,5 5 6,5 5,5 7 5 5,5
MATERA
Un brutto tonfo, dal quale riprendersi col nuovo tecnico NOCERINA
Tre punti buoni, nell’attesa di nuovi rinforzi PIANURA
Affermazione neta col Bitonto e zona play off conservata. POMIGLIANO
Una secca sconfitta che ridimensiona la Bucaro-band.
S.GENZANO Un tabù interno che resta, ma la classifica non è tragica
S. ANTONIO Altra sconfitta netta a Baia. Nastri non è l’unico colpevole.
TURRIS Prima trasferta vittoriosa. Un derby che vale doppio.
US. ISCHIA Nel momento più delicato il flop e i tifosi non hanno gradito.
VENAFRO Ormai Urban resta perchè nessuno vuol sostituirlo.
5 6,5 6,5 5 5,5 5 6,5 5 5
TOP E FLOP DELLA SECONDA GIORNATA
Incidenti a Ischia coi tifosi della Turris Venafro-Gelbison crisi UNO scontro tra tifoserie si è verificato a Ischia prima dell´inizio della partita Ischia-Turris. Un centinaio di tifosi della Turris, e circa il doppio quelli dell´Ischia (alla partita hanno assistito circa 800 tifosi della squadra isolana) si sono fronteggiati all´ingresso dello stadio. Un poliziotto, in forza al commissariato di Ischia, è rimasto leggermente ferito durante gli scontri per un calcio sferrato a una mano ed è stato portato all´ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per gli accertamenti medici. La tensione tra le due tifoserie è degenerata quando un gruppetto di irriducibili tifosi della squadra di Torre del Greco, che avevano rifiutato di pagare il biglietto per lo stadio, sono venuti in contatto con i tifosi dell´Ischia. Gli agenti, diretti dal vice questore Antonio Vinciguerra, hanno riportato l´ordine e imposto a tutti i tifosi della Turris di pagare il biglietto. Al termine della partita i tifosi della Turris sono stati scortati al porto da un imponente servizio d´ordine della polizia. PANCHINE CALDE- Crisi aperta per il Sant’Antonio che, dopo il ko interno col Matera, perde nuovamente contro la Sibilla Bacoli. Un 3-0 netto che potrebbe costare la panchina al tecnico Salvatore Nastri. In giornata è previsto un summit tra i dirigenti abatesi. In caso di esonero potrebbe arrivare l’ex Pomigliano Pirozzi. Anche a Venafro e Vallo Della Lucania c’è fermento in merito alla conduzione tecnica ma al momento non ci sono candidati che andrebbero a prendersi tali patate bollenti. Quindi si tergiversa e si va avanti con Urban e Longo.
Sport 45 Sponsor, società, squadra e tecnici all’udienza del mercoledì a Roma Martedì 4 novembre 2008
Il Francavilla dal Papa Sinnici in Vaticano ricevuti da Benedetto XVI FRANCAVILLA – C’è molta attenzione, nella cittadina in riva al Sinni, per la partenza di domani mattina, alla volta di Roma, per la F.C. Francavilla, che sarà ricevuta da sua Santità Benedetto XVI, che in udienza presso la Sala Nervi in Vaticano, riceverà una delegazione di circa 150 persone. Il folto gruppo, composto dal Presidente del Francavilla calcio Franco Cupparo, dai suoi dirigenti, dallo sponsor della prima squadra, dalla rosa della juniores e da una rappresentanza della scuola calcio francavillese. Ad accompagnare la rappresentanza, anche il Senatore Guido Viceconte, francavillese doc e il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Potenza Romano Cupparo. Faranno parte della delegazione, anche rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Francavilla nonché, il Parroco e Vicario Generale della Diocesi di Tursi-Lagonegro Mons. Francesco Lacanna. Naturalmente è molta la soddisfazione da parte della società sinnica, che dopo la brillante affermazione in campionato di domenica scorsa nel derby vinto contro il Matera, per 2-0, sigilla una settimana da ricordare a lungo. «Per noi – dichiara
LA VITTORIA NEL DERBY, TANTE LE REAZIONI
Franco Cupparo e Ranko Lazic
Franco Cupparo – è una soddisfazione immensa, prima di tutto come cristiani, perché è una cosa a cui io tengo molto, per la visita al nostro Santo Padre. Un ringraziamento va soprattutto all’aiuto del Senatore Guido Viceconte e alla giornalista vaticanista della tv messicana Valentina Alazraki». Quest’ultima, ha seguito sua Santità Giovanni Paolo II, in 100 viaggi apostolici su 103. «Grazie a loro – prosegue Cupparo – siamo riusciti a organizzare questo incontro importantissimo. Io già questa estate, in occasione della
presentazione della squadra, avevo promesso questo viaggio. Per noi, sarà una emozione grandissima, dopo la Coppa del Mondo ricevuta l’inverno scorso a Francavilla in Sinni, questo è il regalo più bello che io possa fare all’intera comunità francavillese ed alla mia squadra. Essere ricevuti dal Papa – conclude il presidente Cupparo - non’è una cosa di tutti i giorni». Quindi, un’occasione da non dimenticare facilmente per tutti coloro che vi parteciperanno. Claudio Sole
FRANCAVILLA – Un derby da ricordare a lungo per i tifosi francavillesi. Lo stadio “Nunzio Fittipaldi” è stato teatro di una partita molto avvincente. Il Matera, ha creato pochi pericoli alla difesa di casa, che solo in qualche occasione ha subito la manovra avversaria. Al contrario invece, la difesa ospite è stata più di una volta, presa d’assalto dai giocatori rossoblu. Il Matera, non digerisce la sconfitta nel derby, tant’è che esonera il tecnico Luigi Corino, che viene liquidato al termine del match, con i consueti saluti e ringraziamenti da parte della società per il lavoro svolto in questi mesi. Se in casa materana ci sono molte nubi, in quella sinnica invece è ritornato il sereno, dopo un periodo non troppo brillante, sotto l’aspetto dei risultati. Naturalmente, molta la gioia da parte dei giocatori, in particolare modo, il suo capitano Genny Del Prete. «La vittoria – dichiara Del Prete – ci fa molto piacere, non solo perche abbiamo vinto nel derby che qui a Francavilla, aspettano sempre con tanta trepidazione, ma so-
prattutto perché abbiamo guadagnato tre punti importanti per il morale e la classifica». Ricordiamo che il Francavilla ritorna al successo dopo un mese circa di astinenza, l’ultima vittoria risale alla partita della quarta giornata in trasferta a Francavilla Fontana, per 1-0. Con l’affermazione di domenica, i rossoblu salgono a quota tredici punti in classifica, occupando la settima posizione. «E’ andato tutto bene – con-
tinua il capitano – siamo molto felici, l’abbiamo cercata fortemente questa vittoria e ci siamo riusciti in pieno. In settimana abbiamo lavorato molto, ed i risultati si sono visti. In campo tutti hanno dato il massimo». Infine, il capitano del Francavilla, dichiara tutto il suo affetto per la maglia che indossa ormai da tre stagioni. «Sono molto orgoglioso – dice - di essere il capitano di questa squadra. Dedico questa vittoria al presidente ai tifosi e a tutti coloro che ci sostengono per andare avanti». Adesso, per il Francavilla, continuano gli allenamenti in vista del prossimo impegno di campionato. I ragazzi di Lazic, faranno visita al Sant’Antonio Abate, che occupa la penultima posizione in classifica, con cinque punti e che domenica scorsa ha subito un pesante passivo di 3-0 in trasferta a Bacoli Sibilla. Una partita da non sottovalutare, per il Francavilla, che per l’occasione ritroverà i due difensori assenti per squalifica nel derby, vale a dire Gioia e Nicolao. cl.so.
sente alla classifica di essere schiacciata al centro e in effetti alle spalle del Matera c’è una bagarre. Domenica per lo Sporting Genzano c’è la trasferta a Francavilla Fontana, squadra in crescita ma certamente alla
portate e se verrà un nuovo blitz non sarà certamente poco gradito in casa altobradanica. Ai punti non si guarda mai in faccia, a prescindere da dove vengono conquistati. r.carpentieri@luedi.it
Nicolino Nicolao
I punti sono sempre buoni, anche quando arrivano da gare lontano dal comunale
Il Genzano muove ancora la classifica UN pareggio. Un altro in casa e il tabù resta. Lo Sporting Genzano non riesce a trovare la vittoria al Comunale, ma le attenuanti sono molte a compiciare dagli acciaccati ed a finire ad un organico che non è certamente completo.Manca una punta. Una che assicuri quei dieci gol che significano trenta punti o giù di lì. Mister Bardi, sempre pacato e tranquillo, non drammatizza: “Era una partita delicata. La mia squadra è in serie positiva da sei giornate, su sette gare disputate. Nel secondo tempo abbiamo pi-
Peppe Bardi ed a destra il Genzano che esulta
ECCELLENZA
CLASSIFICA
giato sull'acceleratore, alcuni uomini non avevano sulle gambe 90', specie gli attaccanti. per ragioni di Juniores non potevo fare cambi. devo fare i complimenti a tutti i giocatori che in ogni gara dimostrano di avere capacità e gruppo unito, qualunque giochi. Mi danno conforto i risultati utili consecutivi. la continuità è un elemento importante in questo campionato”. Per lo Sporting Genzano c’è una classifica al momento non preopccupante, ma la carenza di squadre cosiddette materasso con-
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Sport Giornata da ricordare per Fedele Del Fonso, autore di una tripletta
Martedì 4 Novembre 2008
Il Melfi è un treno in corsa Tra i federiciani a segno anche Iorio, Votta e Santoro IL TABELLINO AS MELFI AC LAURIA
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AS MELFI: Di Muro, Damiano, Finiguerra, Boccomino, Zoppi, Maiorino, Iorio, Tummillo, Del Fonso, Votta, Pennacchio. In panchina: Coppola, Di Vito, Brescia, Natale, Montanarella, Bozza, Santoro. Allenatore: Alberti. AC LAURIA: Agrello, Rocco, Brandi, Pesce, D’imperio, Gugliotti, Reale, Labanca, Mercuro, Lentini, Ielpo. In panchina: Manfredelli, Olivieri, Borrello, Cozzi, Nicodemo, Armentano, Dolce. Allenatore: Pesce. MARCATORI: 10’ pt, 1’ st e 35’ st Del Fonso, 15’ pt Iorio, 20’ pt Votta, 15’ st Santoro. RAPOLLA - E’ stata una partita pressochè perfetta quella giocata dalla squadra di Giuseppe Alberti contro il Lauria che dal “Comunale” di Rapolla esce con un pesante passivo. I
federiciani dominano l’incontro e trascinati da Fedele Del Fonso piegano la resistenza di una squadra che accusa, tra le altre cose, anche il lungo viaggio. Passiamo alla cronaca. Al 10’ il mattatore della gara, Fedele Del Fonso porta in vantaggio il Melfi con un forte diagonale scagliato dal lato sinistro. Al 15’ su angolo battuto da Votta, Iorio di testa mette a segno il gold del 2 a 0. Al 20’ è Votta che con un forte tiro dalla distanza batte Agnello e mette le ali al Melfi che chiude la prima frazione di gioco in vantaggio per 3 – 0. Nella ripresa mister Alberti comincia a dare spazio ai giocatori che con lui sono in panchina, ma la musica non cambia. Il Melfi sembra avere una marcia in più e gli attaccanti sembrano essere in giornata di grazia, infatti, dopo neanche un minuto è ancora Del Fonso, ben servito da Maiorino, che di sinistro manda la palla sul palo più lontano. Al quarto d’ora è invece Santoro con bel pallonetto a scavalcare il portiere e portare a cinque il numero delle reti per il Melfi. La ga-
La capolista vince facile contro la PGS
Inarrestabile Padre Minozzi IL TABELLINO PGS DON BOSCO PADRE MINOZZI
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PGS DON BOSCO: P. Pace, A. Pace, Giannini, Lorpino, Trivigno, Cuccarese, Vaccaro, Greco, Porretti, Cavuoti, Scavone. In panchina: Fabrizio, Papangelo, Romeo, Nobile, Mancusi, Pietrafesa. Allenatore: Ciriello. PADRE MINOZZI: Gulfo, Di Vicenzo, Mundo, Dimatteo, Greco, Suriano, Stabile, Oriolo, Guida, Ragazzo, Appella. In panchina: Rispoli, Russillo, Abatiello, Durante. Allenatore: De Pietro. MARCATORI: 16’ pt e 22’ st Greco, 25’ pt e 10’ st Appella, 27’ pt Guida, 38’ pt Stabile. POTENZA – Prova di forza a Potenza della capolista che si impone con un punteggio tennistico. Partita praticamente a senso unico: al 16’ del primo tempo su punizione battuta da Ragazzo capitan Greco impatta e sigla il primo goal. Dieci minuti dopo è Appella che, bevendosi tutta la difesa, si invola verso l’area avversaria depositando in rete. Intorno alla mezz’ora l’unica reazione dei padroni di ca-
sa con un tiro in corsa da fuori area del proprio centravanti, che supera il portiere ma non l’attento Oriolo che aveva seguito la traiettoria della palla. Sul capovolgimento di fronte, dopo una bella azione corale di tutto il centrocampo, è Guida che conclude a rete siglando il terzo goal. A pochi minuti dalla fine del primo tempo l’arbitro assegna un calcio d’angolo, contestato dai padroni di casa: sulla battuta di Ragazzo splendido goal di testa di Stabile che sigla il 4 a 0 chiudendo di fatto la partita. Nel secondo tempo girandola di sostituzioni con il Padre Minozzi sempre padrone del campo: il risultato poteva anche essere più tondo se il bravo portiere dei padroni di casa non si fosse esibito in una serie di strepitose parate sui tiri di Suriano, Ragazzo, Greco e Di Matteo. Il quinto goal lo sigla Appella che lanciato in profondità da Ragazzo, dopo aver messo a sedere il portiere, deposita in rete e la sesta realizzazione è ancora di Greco che deposita in rete un corner battuto da Di Vincenzo. I padroni di casa nel secondo tempo, con il risultato già di 6 a 0, si sono resi pericolosi colpendo una traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A fine gara mister De Pietro ci dice: “Bella prestazione di tutti i ragazzi entrati in campo con la concentrazione giusta e con la convinzione di fare risultato pieno”.
La formazione Allievi del Padre Minozzi
Iorio (A.S. Melfi)
ra la chiude al 35’ Del Fonso con un forte tiro all’incrocio dei pali. I responsabili del settore giovanile del Melfi, Fensore e Iorio, commentano così la gara: “Partita a senso unico anche se la formazione di mister Pesce nei primi venti minuti è sembrata una bella squadra compatta e ben disposta in campo, ma dopo i primi goal del Melfi si è disunita lasciando ampio spazio ai locali, i quali hanno travolto gli avversari sempre con l’ottimo Del Fonso e compagni”.
A Policoro vince la squadra di mister Sante Bruno
IL TABELLINO POLICORO 2000 SANTAMARIA
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POLICORO 2000: Labriola, Izzi, Francolino, Maiellaro, Galotto, Morisco, Agresti, Manolio, Donadio, Bruno, Affuso. In panchina: Casalnuovo, De Giorgio, Conte, Ligorio, Fagnano, Sabato, Scarci. Allenatore: Bruno. SANTAMARIA: Forlaino, Somma, Santarsiere, Maiorino, Fieno, Corrado, Santoro, Fortunato, Zaccagnino, Longo, Di Dio. In panchina: Bochicchio, Guarino, Isoldi, Pace, Triani, Losardo, Tolla. Allenatore: Pronesti. ARBITRO: Affuso di Bernalda. MARCATORI: 18' st Bruno, 27' st Santarsiere, 30' st Scarci (rig.).
Il Santamaria si ferma Ionici in gol con Pierpasquale Bruno e Scarci POLICORO - La corsa del Santamaria, che ha vinto pure il recupero con il Deportivo, si ferma a Policoro e la squadra di Piero Pronesti subisce la prima sconfitta stagionale per mano dell'undici di Sante Bruno, che sta diventando di domenica in domenica, la compagine più temibile di un torneo dove tutte e due queste formazioni ambiscono alla prima posizione. La cronaca. Il primo acuto è una punizione di Manolio, in forza ai padroni di casa, quando il cronometro segna il 12', che sfiora la traversa della porta difesa da Forlaino. Al quarto d'ora da fermo ci prova Bruno, ma l'estremo difensore po-
tentino respinge la sfera sulla quale si avventa Affuso che a pochi metri dalla porta calcia fuori. Al 31' scambio tra Agresti e Bruno con quest'ultimo che mette in mezzo per Donadio che a porta vuota si fa respingere il tiro da Forliano. Nella ripresa mister Sante Bruno dà spazio a Scarci che entra al posto di Agresti. L'innesto pare azzeccato perché dopo una prima conclusione da fuori area di Bruno, lo stesso attaccante di casa segna il gol del vantaggio: cross dal fondo di Maiellaro e Pierpasquale Bruno, in mezzo a due avversari, prima arresta la sfera di petto e poi a volo la manda all'incrocio
L’attaccante potentino annulla le reti di Gruosso e Arresta
Santarsiero blocca il Genzano BANZI – Un punto a testa tra Sporting e Assopotenza che a Genzano divertono il pubblico presente con una gara che regala quattro gol e tante emozioni. Il risultato è sostanzialmente giusto poiché ad un primo tempo comandato dai padroni di casa si è alternato un secondo tempo ben giocato dagli ospiti che hanno sfruttato al meglio due gravi disattenzioni della difesa genzanese. Questa ne è la cronaca. Parte bene il Genzano, la prima occasione al 12’ con Arresta che su passaggio smarcante di Mincarone tira di poca al lato di Tammone. Risponde l’Assopotenza al 27’ con D. Santarsiero che calcia a botta sicura ma Laginestra fa una gran parata deviando in angolo. Al 30’ il vantaggio del Genzano con Gruosso che su passaggio di Ciranna batte Tammone. La gioia dura poco, infatti, al 32’ una punizione battu-
Terranova (S. Genzano)
ta da centrocampo pesca Santarsiero D. al limite dell’area con la difesa ferma a guardare battendo l’incolpevole Laginestra. Il Genzano non sì da per vinto e continua ad attaccare e al 37’ Mincarone serve Zotta sulla destra che crossa al
centro dell’area dove Arresta a volo segna il nuovo vantaggio. Le due squadre fanno ritorno negli spogliatoi con i locali in vantaggio per 2 – 1. Nel secondo tempo ancora un sussulto per il Genzano con Arresta che con un diagonale attraversa l’area, arriva a Gruosso che solo davanti alla porta tira ma Vaccaro salva sulla linea, ma al 5’ ancora D. Santarsiero segna il 2 a 2 inserendosi nell’area con la difesa locale ancora ferma convinta del fuorigioco. L’Assopotenza galvanizzata dal pareggio continua ad attaccare ma senza fortuna ed il Genzano strigliato da mister Terranova attento a difendersi. A fine gara mister Terranova è “deluso per il risultato maturato per due disattenzioni”. Migliori in campo Mincarone per lo Sporting e Santarsiero D. per l’Asso Potenza.
dei pali. Il Santamaria reagisce subito e dopo un primo colpo di testa si Zaccagnino, la squadra del presidente Galantucci pareggia con Andrea Santarsiere. Il pari dura solo tre minuti perché l'arbitro punisce con un calcio di rigore un fallo su Bruno che poi lascia a Scarci l'esecuzione del penalty in cui il nuovo entrato si conferma bravissimo. Alessandro Scarci manda in porta il pallone di una nuova vittoria che mister Sante Bruno commenta cosìe: “Mi piace sempre di più questo gruppo che sta ritornando a essere quella strada forte che già lo scorso anno fece tanto bene”.
IL TABELLINO SPORTING GENZANO 2 ASSOPOTENZA 2 SPORTING GENZANO: Laginestra, Montanari, Balsamo, Raimondi, Padula, Muscillo, Arresta, Gruosso, Zotta, Mincarone, Ciranna. In panchina: Lepore, Donatiello, Santomauro, Loquercio, Gioia, Caputo, De Bonis. Allenatore: Terranova. ASSOPOTENZA: Tammone, Oliveto, Giosa, Nolè, Orazietti, Vaccaro, Santangelo, D. Santarsiero, Genovese, Marra, Salinardi. In panchina: Claps, Roberticchio, Garramone, A. Santarsiero. Allenatore: Stolfi. ARBITRO: Luciano di Venosa. MARCATORI: 30’ pt Gruosso, 32’ pt e 5’ st D. Santarsiero, 37’ pt Arresta.
Sport 47 Alla formazione di Pascal Leggeri sono fatali i minuti di recupero Martedì 4 Novembre 2008
Impresa della Pro Murese Mazzucca: “Non si possono sbagliare tante palle-gol” IL TABELLINO CS VULTUR PRO MURESE
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C.S. VULTUR: Strozza, Filidoro, Di Sabato, Di Lorenzo, Romaniello, Di Palma, Calice, Cassese, Di Pietro, Parisi, Rosiello. In panchina: Tomasulo, Lamorte, Cavallo, Del Monte, Di Tolve, Brescia, Russo: Allenatore: Leggieri. PRO MURESE: Muro, Ercolani, Repole, C. Pirolo, Lisanti, G. Ruvo, R. Ruvo, Tirico, Piccirillo, Tretola, Barbiero. In panchina: Pepe, Chiaravalle, Farenga, Pacella, Rota, F. Pirolo. Allenatore: Russo. MARCATORI: 10’ pt Barbiero, 25’ pt Romaniello, 42’ st Pirolo.
RIONERO – Sa di impresa la vittoria della Pro Murese in casa della Vultur. E’ senza dubbio il risultato più eclatante della giornata e per la squadra di Rocco Russo le quotazioni aumentano dopo questo successo che vale tantissimo, non solo in termini di classifica. La cronaca. Nei primi cinque minuti le due squadre si studiano giocando prevalentemente a centrocampo con la Vultur che esercita più possesso palla anche se la prima azione capita alla Pro Murese che al 10’ va in rete con Barbiero che lasciato tutto solo in area di rigore riprende una respinta del portiere Strozza e segna il gol dell’1 a 0. I locali si scuotono e al 15’ costruiscono la prima azione: Di Lorenzo salta un avversario e si presenta solo davanti al portiere, ma spreca malamente tirando fuori il tiro del possibile pareg-
Russo (Pro Murese)
gio. Al 22’ Di Lorenzo si trova di nuovo solo davanti al portiere ma anche questa volta calcia a lato. Al 25’ Romaniello riceve palla al limite dell’area di rigore e con un gran tiro sotto l’incrocio dei pali mette in rete la palla del pareggio. Nella ripresa
la Vultur ritorna in campo con un atteggiamento più offensivo, intenzionata a passare in vantaggio. Al 10’ una punizione battuta da Cassese dal limite dell’area impegna Muro in una difficile parata. Al 16’ Di Lorenzo salta un avversario ma poi spreca malamente. Al 20’ un intervento di un difensore ospite è provvidenziale per evitare, sulla linea di porta, che il pallone finisca in rete. Al 25’ Di Lorenzo salta un avversario e dalla linea di fondo mette un pallone nell’area piccola con Di Pietro che ad un metro dalla porta sguarnita “cicca” clamorosamente. Al 32’ Di Lorenzo in piena area riceve palla ma mentre sta per girarsi viene travolto da Ruvo e finisce a terra; l’arbitro decreta il calcio di rigore a favore della Vultur: sul dischetto si presenta Calice che tira centrale e debolmen-
Di Lorenzo (C. S. Vultur)
te, il portiere riesce a deviare il pallone con un piede, sul proseguimento dell’azione si crea una mischia in area che si conclude con un salvataggio sulla linea di porta da parte di un giocatore della Murese. I locali continuano ad attaccare con l’intento di
strappare i tre punti ma si espongono al contropiede ospite che nel secondo dei tre minuti di recupero la disfatta si materializza per mano di Priolo che raccoglie una corta respinta di Strozza e manda in paradiso la Pro Murese. Mentre gli ospiti fanno festa Antonio Mazzucca, dirigente della Pro Murese, commenta così l’incontro: “Anche se privi di diversi titolari non siamo riusciti a riscattare la sconfitta di Picerno perdendo di misura contro la Pro Murese la quale ha giocato gli ultimi minuti prima in dieci e poi in nove. Purtroppo comincia ad essere un’abitudine per la Vultur sprecare molte palle gol e in questo caso anche un calcio di rigore. E’ ora che giocatori ed allenatore facciano quadrato e riflettano sulla situazione che si sta creando prima che precipiti del tutto”.
Il Bella dà filo da torcere ai Fontana-boys
I giocatori di mister Catalano vanno in gol con Tripaldi
L’Invicta Matera soffre ma vince
Montemurro piega il Picerno
IL TABELLINO BELLA CALCIO INVICTA MATERA
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BELLA CALCIO: G. Remollino, Zanfino, Doino, Pacella, Campanella, Pagliuca, A. Remollino, M. Parisi, Golia, Mupo, Maresca. In panchina: Potenza, D. Parisi, Murano. Allenatore: Del Pino. INVICTA MATERA: Cifarelli, Sabatiello, Pietracito, Smaldone, Galante, Visaggi, Chieco, Manieri, Leccese, Pisciotta, Pavese. In panchina: Moliterni, De Bellis, Lomonaco, Giordano, Campanaro, Ricciulli. Allenatore: Fontana. ARBITRO: Saporito di Potenza. MARCATORI: 6' pt Pisciotta, 15' pt Golia, 25' pt e 3' st Manieri, 10' st Mupo.
BELLA - Di fronte ad un folto pubblico il Bella riceve l'Invicta Matera reduce da una brillante gara contro il Melfi. In molti, venuti a vedere all'opera i materani, non sono rimasti delusi perchè l'Invicta ha ben risposto alle aspettative portando a casa altri tre punti che le consentono di rimanere ai vertici della classifica. Partono subito gli ospiti e alla prima azione è Davide Manieri a sfiorare il gol con un bel tiro dal limite che va a far la barba al palo. Al 6' Manieri si procura un calcio di punizione, batte Pietracito per Leccese che colpisce di testa e il portiere Remollino devia in calcio d'angolo. Sul susseguente calcio d'angolo Francesco Pisciotta dal limite batte di prima intenzione e mette il pallone in rete. Al 10' Daniele Pietracito si invola sulla fascia sinistra e mette la sfera al centro per Leccese che viene atterrato. Manieri si incarica di battere il tiro sfiorando il palo. Al 15', i padroni di casa raddrizzano l'incontro con Walter Golia che, approfit-
Sabatiello (Invicta Matera)
tando di uno svarione difensivo, non fallisce. I ragazzi del tecnico Fontana non si perdono d'animo e a testa bassa cercano di nuovo il vantaggio che giunge con il goleador Manieri il quale, dopo essersi liberato di due avversari, insacca Cifarelli con un preciso diagonale. Il Bella Calcio, a questo punto, cerca di impensierire l'Invicta ma fino alla fine del primo tempo non riesce a rendersi pericoloso e dopo un minuto di recupero l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. Nella ripresa i materani cercano subito di chiudere la partita sfiorando la terza marcatura con Andrea Leccese che manda fuori a pochi passi dalla porta. A chiudere la contesa, almeno così crede, ci pensa il solito Manieri al 3' su passaggio di Pisciotta. Subito dopo è Sabatiello che si invola sulla fascia destra e mette al centro per Leccese che spreca da pochi passi. Il Bella parte in contropiede e al 10' perviene al gol con Francesco Mupo che si presenta davanti a Cifarelli spedendo la palla nel sacco. Sul 3 a 2 per tutto il restante tempo i padroni di casa cercano con tutte le forze a disposizione ancora la via del gol ma la partita giunge al termine e ai ragazzi di mister Del Pino rimane l'amarezza per una sconfitta che poteva trasformarsi in un pareggio.
Il Deportivo incamera altri tre punti preziosissimi MONTESCAGLIOSO - A Montescaglioso si è temuto di dover rimandare la partita e invece, seppur con due ore di ritardo, il fischio d'inizio è arrivato dal ritardatario Capolupo di Matera che alla fine la gara l'ha arbitrata anche bene. I padroni di casa cercavano la prima vittoria in casa e con questo proposito partono forte insistendo, già nei primi minuti, per portarsi in vantaggio. Con un attacco deciso alla prima vera occasione ci pensa Lupo ad avvicinarsi prepotentemente dalle parti di Bezsmertnyy, ma è bravo il portiere ospite a mandare il pallone in angolo. Poi è la volta di Montemurro, mentre il Picerno non si rende mai particolarmente pericoloso. Mazzoccoli, infatti, rimane a guardare cosa succede nell'altra metà del campo. Ai locali, però, non va meglio perchè sprecano tanto e quando si sbaglia alla fine si è puniti, così ecco arrivare, al 38', la beffa da parte dei ragazzi di mister Catalano che passano
MONTESCAGLIOSO 2 PICERNO ‘81 1
Catalano (Picerno ’81)
Passavanti (Picerno ’81)
in vantaggio con Tripaldi bravo a superare con un diagonale l'estremo difensore di casa proprio in chiusura di tempo. Nella ripresa il Deportivo Montescaglioso gioca la carta della sveltezza anticipando sul tempo gli avversari e al 5' ristabilisce la parità con Montemurro che batte il portiere con un bel tiro. A questo punto Venezia e
compagni credono nella vittoria e giocano per ottenerla. Al 30' passano in vantaggio con la seconda rete dello stesso Montemurro su calcio di rigore. Il Picerno 81 reagisce e nel finale colpisce il palo con Cerone ma il risultato non cambia premiando la determinazione del Deportivo Montescaglioso del tecnico Martino.
DEP. MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Venezia, Mastromarino, Vinzi, Potenza, Panico, Lupo, Montemurro, Tria, Di Lucca, Cifarelli. In panchina: Di Chio, Andriulli, logroio, Petrozza. Allenatore: Martino. PICERNO 81: Bezsmertnyy, Tomasillo, Bernabei, Marchese, Gioiosa, Cerone, Cocina, Viggiano, Tripaldi, Passavanti, Laurino. In panchina: R. Capece, Pascaretta, Fortunato, G. Capece, Giannattasio, Tortoriello, Merola. Allenatore: Catalano. ARBITRO: Capolupo di Matera. MARCATORI: 38' pt Tripaldi, 5' st e 30' st (rig.) Montemurro.
Un buon Varisius non riesce ad uscire indenne da Potenza
IL TABELLINO DEDALO VARISIUS
IL TABELLINO
1 0
DEDALO: Guglielmi, Carlucci, Gerardi, Scarano, Giuliano, Sabato, Maiorino, Iannielli, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Perna, Sabatino, Rosa, Coviello, Ostuni, Campanella, Cammarota. Allenatore: Cavasoli. VARISIUS: D'Adamo, Cifarelli, Pietracito, Giasi, Buono, Campanella, Cappiello, V. Fabiano, Miglionico, Acquasanta, Matera Marcosano. In panchina: Vizziello, Kolmogorov, Lorusso, Bianchini, Dosti, C. Fabiano. Allenatore: Donvito. MARCATORE: 27’ pt Lapelosa.
Alla Dedalo basta Lapelosa POTENZA - Gli allievi della Dedalo vincono, tra le mura amiche, il confronto di sabato contro la Varisius grazie ad una bella rete di Lapelosa che valorizza al meglio un gran passaggio in verticale di Sabato. Nonostante le numerose occasioni create non sono lucidi sottoporta gli attaccanti di casa che falliscono diverse ghiotte occasione prima con Iannielli, poi con Albanese su punizione ed ancora il capitano calcia da lontano un pallone che avrebbe potuto gestire meglio. Nella seconda frazione di gioco ha un paio di opportunità anche Cammarota ma il risultato non cambia, buona anche la prova dei materani che in qualche occasione di rimessa creano diverse azioni pericolose, sicuramente una squadra ben messa in campo
La Dedalo
che non da punti di riferimento all'avversario e che
ha grossi margini di miglioramento.
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Sport Contro il Doria un altro punto per la squadra rivelazione del torneo
Martedì 4 Novembre 2008•
Il Santamaria spreca tanto Marchitiello: “Abbiamo perso un’occasione” IL TABELLINO SANTAMARIA DORIA
0 0
SANTAMARIA: Marino, Picciano, Coluzzi, Tanzariello, Santoro, Campochiaro, Bochicchio, Larocca, Baldassarre, Filadelfio, Rosciano. In panchina: Casale, Ignomirelli, Mazzolla, Latrofa, Sileo, Macellaro. Allenatore: Marchitiello. DORIA: Sabia, Romaniello, C. Lorusso, A. Coviello, Martinelli, C. Coviello, Nolè, S. Lorusso, Lucia, G. Mecca, D'Andrea. In panchina: G. Mecca, A. Coviello, L. Coviello. Allenatore: Corbo.
POTENZA - Dopo due successi consecutivi il Doria impone il pareggio al Santamaria con un'attenta gara giocata in difesa. La partita inizia subito con i padroni di casa che diventano padroni del campo ma le sue giocate vengono sem-
pre neutralizzate dagli avversari che chiudono bene tutti gli spazi cercando ripartenze veloci. Così il Santamaria cerca di allargare il gioco sulle fasce e spesso con Antonio Rosciano si presenta al tiro ed al cross. Al 20' sembra che il gol sia nell'aria; infatti prima Filadelfio appoggia a Tanzariello al limite dell'area che lascia partire un bel tiro ma il portiere para. Poi, al 25' Coluzzi passa il pallone a Larocca che imbecca Rosciano sulla sinistra, questi dribbla due avversari e mette in mezzo ma Filadelfio sulla linea sbaglia un gol già fatto tirando addosso ad un avversario con l'estremo difensore ospite fuori causa. Il primi tempo finisce con un tiro centrale di Baldassarre. La ripresa vede ancora il Santamaria chiudere il Doria nella sua metàcampo. I locali spingono sulla destra con il nuovo entrato Latrofa che mette in mezzo diversi palloni ma manca sempre il guizzo finale ed il gol non arriva. Ormai è un assedio dei padroni di casa ma prima Casale e poi ancora Filadeldio non riescono a segnare soli
Zaccaro trasforma il penalty che piega il Real
Invicta Matera che gran carattere
MATERA - La capolista Invicta Matera riceve sul proprio campo il Real Peppino Campagna intenzionato a tornarsene a casa almeno con un punto. Niente da fare, però, per i bravi ragazzi di Salvatore Di Biase che non hanno potuto evitare la sconfitta perchè la squadra di mister Acquasanta ha giocato
in modo perfetto, con semplicità e con ottime azioni di prima che non hanno mai fatto pensare ad un esito diverso della partita. I padroni di casa partono subito in avanti sfiorando in parecchie occasioni il vantaggio con Zaccaro, Angelino e Picerno. Al 18' Rubino si incunea in area ma al momento di tirare viene falciato. Conseguente calcio di rigore del cui tiro si incarica Zaccaro che mette in rete portando i suoi in vantaggio. Gli ospiti tentano la reazione ma di fronte ai quotati avversari non hanno vita facile e di fatto non riescono a cambiare le carte in tavola. Nel secondo tempo la gara cambia solo nel gioco che diventa più maschio con le due squadre a non darsi tregua fino alla fine. I materani però controllano bene sia la partita che il risultato sfiorando ancora la rete, ma sia Zaccaro, Antezza e Angelino lasciano tutto invariato fino alla fine. Nel dopo partita ecco il commento rilasciatoci telefonicamente da Savio Acquasanta, mister dell'Invicta Matera: "I ragazzi hanno dimostrato molto carattere rispondendo colpo su colpo all'eccessivo agonismo degli ospiti. La vittoria è frutto non tanto delle giocate tecniche, ma del grande agonismo che tutti i miei ragazzi hanno messo contro una formazione molto ostica".
Digilio (Invicta Matera)
Tataranni (Real P. Campagna)
IL TABELLINO INVICTA MATERA 1 REAL P. CAMPAGNA 0 INVICTA MATERA: Tataranni, Di Giglio, Nicoletti, Fiore, Antezza, Auletta, Griffani, Picerno, Rubino, Zaccaro, Angelino. In panchina: Castellano, Volpe, Buono, Capolupo, Zullo, Nuzzolese, Romano. Allenatore: Acquasanta. REAL P. CAMPAGNA: De Donato, Iannuzziello, Gallitelli, Catapano, Zaza, Afferri, Musillo. Ferrante, C. Catapano, Moro, M. Gallitelli. In panchina: Fuina, Lospinoso, Russo, Graziadei, Meric, Quattromini. Allenatore: Di Biase. ARBITRO: Centonze di Bernalda. MARCATORE: 18' pt (rig.) Zaccaro.
Baldassarre (Santamaria)
davanti al portiere. Allo scadere invece, come spesso accade nel calcio, è il Doria che con Lucia potrebbe passare in vantaggio ma, involatosi in area, giunto davanti a Marino viene raggiunto al limite dell'area da Ignomirelli che lo ferma con un fallo da ultimo uomo. Tutto rimane invariato anche nei minuti di recupero e l'incontro si chiude in parità così com'era iniziata. Al telefono il tecnico Renato Marchitiello si è così espresso: "Bella partita, corretta e tranquilla con il Santamaria che ha perso un'occasione per vincerla".
Doppiette di Raul Vaccaro e D’andrea, in gol anche Mecca
IL TABELLINO AVIGLIANESE POLICORO 2000
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AVIGLIANESE: Masi, Rinaldi, Dom. Telesca, Romano, Ferrara, Mecca, Nardiello, Salvatore, D’ Andrea, Margotta, Messina. In panchina: Della Croce, A. Vaccaro, R. Vaccaro, Sileo, Romaniello, M. Telesca, Manfredi. Allenatore: D’andrea. POLICORO 2000: Lofranco, Buongiorno, Lillo, Tamburino, Guida, Dattoli, Izzi, Latita, Gallicchio, Modarelli, Ingusci. In panchina: Cavallo, Magno, Spagnolo; Leone, Montemurro, Spadafora, Fornaio. Allenatore: Leone. MARCATORI: 12’ st e 27’ st R. Vaccaro, 20’ st Mecca, 17’ st e 24’ st D’Andrea.
L’Aviglianese festeggia in casa i primi tre punti della stagione AVIGLIANO – In fondo alla classifica, a quota zero, resta il Policoro 2000 che esce sconfitto dalla gara contro l’Aviglianese che, quindi, tra le mura amiche festeggia i primi tre punti di questo campionato. Ad un primo tempo a reti inviolate (sbagliate alcune occasioni dai locali ed una dagli ospiti), caratterizzato da una supremazia da parte della squadra di casa, ha fatto seguito un secondo tempo scoppiettante e ricco di reti. Ha cominciato Raul Vaccaro al 12’ deviando alle spalle del portiere avversario una palla pervenutagli da calcio d’angolo dopo una bella azione sulla destra di Messina; quindi ha continuato al
17’, con un dosato pallonetto dal limite dell’ area l’attaccante D’Andrea. Al 20’ il cursore Mecca, direttamente da calcio d’angolo, ha portato a tre le reti per la sua squadra. Prima della fine della gara, si sono avute le altre due segnature dell’Aviglianese, segnate ancora da D’Andrea e da Raul Vaccaro, rispettivamente al 24’ e 27’. Buono l’arbitraggio, facilitato anche dalla correttezza delle due formazioni in campo. Il tutto si è concluso con uno sportivissimo “terzo tempo”, quando i giocatori locali hanno atteso schierati a bordo campo i bravi avversari prima di rientrare tutti negli spogliatoi.
Petrullo: “I ragazzi hanno giocato la loro migliore partita”
Picerno, un pareggio che soddisfa PICERNO – “Il pareggio con il Melfi – dirà a fine gara mister Petrullo – ci auguriamo possa essere di buon auspicio per il proseguo del campionato perché i ostri ragazzi in questa occasione hanno giocato la migliore partita per tecnica e sano agonismo”. Le parole del tecnico picernese solo il premio all’impegno di una squadra che gioca alla pari contro una formazione, il Melfi di mister Mottola, che continua a crescere. La cronaca. Inizia subito bene il Picerno e al 7’ c’è la prima occasione: scambio Capece-Russo pallone in profondità per Pisciottani che in area però non aggancia. Al 10’ sempre Pisciottani, questa volta servito da Sileo, viene anticipato dal portiere Caporale. Al 16’ fraseggio al centro del campo tra Sileo, D’Antoni e Paciello e conclusione di Pisciottani di poco alto sulla traversa. Il Melfi
impegna il portiere locale Marino per ben due volte, ma l’estremo difensore di casa con due ottimi interventi nega la gioia del gol agli ospiti. Al 28’ Picerno ancora in avanti: Paciello serve Pisciottani che si invola verso la porta avversaria ed è atterrato dal difensore Nuzzo; il conseguente calcio di punizione tirato da Paciello sfiora l’incrocio dei pali. Al 31’ calcio d’angolo battuto da Paciello, in area di rigore Faraone ostacola il suo compagno Pinto pronto a colpire a rete a colpo sicuro e l’azione sfuma, poi l’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi. Nella ripresa è il Melfi, con capitan Amoroso, ad avere la prima occasione, ma il calcio di punizione del talentuoso giocatore ospite è bloccato a terra da Marino. La pressione del Melfi, in questo momento della gara, è più continua e tra l’11’ e il 15’
Amoroso, Gresia e Graziano, con azioni individuale, creano scompiglio nella retroguardia picernese che si dimostra più attenta delle precedenti partite. Al 19’ risposta del Picerno: Paciello scambia con D’Antonio e mette in mezzo, ma i difensori federiciani sono attenti e allontanano la sfera. Al 26’ Topazio dialoga con Capece e porge il pallone a Pisciottani che viene fermato in fuorigioco; il ragazzino di casa prosegue l’azione e l’arbitro lo ammonisce: secondo giallo e conseguente cartellino rosso. Al 28 dagli sviluppi di un corner calciato da Amoroso, il Melfi segna ma l’arbitro annulla per un fallo sul portiere. Al 30’ ultime proteste dei melfitani per un intervento del portiere Marino quando, forse, il pallone aveva già superato la linea bianca. L’arbitro resta del proprio parere e la gara si conclude a reti inviolate.
Leone (Policoro 2000)
IL TABELLINO PICERNO ‘81 AS MELFI
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PICERNO ‘81: Marino, Sileo, Ferrara, Scavone, Pinto, D’Antonio, Russo, Capece, Pisciottani, Paciello, Faraone. In panchina: Cappiello, Piciulo, Fortunato, Caiata, S. Topazio, V. Topazio, Forte. Allenatore: Petrullo. AS MELFI: Caporale, Nuzzo, Laurino, Lamorte, Grasso, Amoroso, Toglia, Lacertosa, Gresia, Castladi, Graziano. In panchina: Asquino, Errico, Orsi, Caruso. Allenatore: Mottola. ARBITRO: Polino di Potenza.
Sport 49 Nella cinquina alla PGS spicca la tripletta dell’attaccante di mister Trani Martedì 4 Novembre 2008
Pistinciuc trascina il Varisius Continua l’ascesa del team del presidente Montemurro IL TABELLINO VARISIUS PGS DON BOSCO
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VARISIUS: Maino, Calderone, Pace, Dicesare, Lacetera, Contini, Di Marzio, Lapacciana, Montemurro, Pistinciuc, Lamanna. Allenatore: Trani. PGS DON BOSCO: Picerno, Trillo, Vista, Nolè, Lo Giudice, Mancusi, Gramaccia, Acierno, Genovese, Zuddas, Licciardi. In panchina: Pietrafesa, Sibillano, Mancusi. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 10' pt Contini, 15' pt, 25' pt e 13' st Pistinciuc, 19' pt Licciardi, 27' pt Di Marzio.
MATERA – Con una cinquina il Varisius di mister Trani ha la meglio sul malcapitato Don Bosco. I giovani potentini, pur impegnandosi, non sono riusciti a contenere le scorribande di Lapacciana e la vena realizzativa di Pistinciuc. Il Varisius doveva risollevarsi dalla sconfitta cocente di sabato scorso contro il Dedalo, più per l'opaca prestazione fatta. Nero-verdi determinati fin dalle prime battute, geometrie di gioco che funzionano alla perfezione e tutti a seguire, alla lettera, le indicazioni del mister Trani. Gli avversari non possono far altro che subire e rassegnarsi alla stragrande superiorità dei materani, la loro gara dura solo un tempo poi devono alzare bandiera bianca. Apre le marcature Contini su un fendente da posizione defilata, trasformando così una punizione a
La formazione Giovanissimi del Varisius
proprio favore. Il vantaggio galvanizza i locali che dopo pochi minuti raddoppiano con Pistinciuc, l'attaccante
Condelli (Pgs Don Bosco)
materano finalmente schierato tra i primi undici ripaga la fiducia del mister con una strepitosa prestazione e
con tre gol di ottima fattura. Sotto di due reti c'è la timida reazione degli ospiti, che con Licciardi approfittano
di un calo di tensione per portarsi sul due a uno, con una punizione deviata dalla barriera che inganna il portiere Maino. Allo scadere della prima frazione ristabilisce le distanze la seconda rete di Pistinciuc, bravo a girarsi in area e mettere la palla all'incrocio lasciando di stucco il portiere. Nella ripresa si vede una sola squadra, il Varisius va in gol per la personale tripletta di Pistinciuc, inquesta gara incontenibile per la difesa avversaria. Nel finale di gara entra nel tabellino dei marcatori Di Marzio che con un tiro dal limite mette la palla alle spalle dell'incolpevole portiere. Soddisfazione per i materani che ritornano prepotentemente alla vittoria confermando che in questa stagione possono ambire a posizione di tutto prestigio al di là delle più rosee previsioni.
A Policoro la Dedalo conquista un punto
Ben nove sono i gol messi a segno dalla formazione di Leo Albano
Il Padre Minozzi non si sblocca
Il tornado “Assopotenza” si abbatte contro l’AS Scanzano
IL TABELLINO PADRE MINOZZI DEDALO
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PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Oliva, Prete, Simonetti, Mele, D’oronzio, Silvestri, Pitrelli, Filardi, Caldararo. In panchina: Cospito, Greco, Trupo, Tarantino, Pontrandolfi, Santoro, Piccinni. Allenatore: Prete. DEDALO: C. Sangregorio, V. Sangregorio, Galeati, Costini, Tammone, Scarano, Lorusso, Genovese, Bovio, Rosato, Santarsiero. In panchina: Perna, Santangelo, Notarfrancesco, Sabia, Zahri, Spagnogletta, Lapelosa. Allenatore: Porretti. ARBITRO: Pastore di Bernalda. MARCATORI: 12’ st Caldararo, 18’ st Zahri. POLICORO – Dopo due sconfitte consecutive, il punto contro la Dedalo potrebbe essere considerato un buon risultato ed invece il Padre Minozzi non è affatto contento perché la squadra di
mister Prete dalla gara interna contro i potentini si aspettava qualcosa di più; essenzialmente i tre punti che sarebbero serviti per ridare morale ad un gruppo che invece continua a dimostrare di non avere nel suo arco frecce in numero adeguato per muovere la propria classifica che, dopo cinque giornate, non è come quella che si aspettava il presidente Filippo Quinto. Nel gioco del calcio e soprattutto nel settore giovanile, vale la pena ricordarlo, il risultato conta poco e quindi il pareggio può essere bene accettato da tutti, in questo caso è stato ben accolto dai potentini che nel corso del primo tempo hanno cercato di fronteggiare gli avversari imegnandoli, in un’occasione, con Scarano. Il Padre Minozzi dopo alcuni tentativi riesce, nella ripresa, a sbloccare il risultato grazie a Caldararo, bravo a mettere dentro un pallone proveniente da una sorta di corner corto. Sull'azione seguente da un angolo di Costini, Scarano prende ottimamente il tempo al suo diretto avversario, miracolo di Abatiello che nulla può sulla ribattuta vincente si Zahari che ridona il sorriso alla squadra di mister Porretti che riesce a uscire indenne dal confronto con una squadra che ha bisogno di ritrovarsi.
POTENZA – Doveva essere una sfida equilibrata, invece l’Assopotenza l’ha ridotta una gara come le altre, troppo facile per essere considerate diversamente da quella che poi è stata, una gara senza storia. Questa la sequenza delle reti. Padroni di casa in vantaggio con Forte che finalizza un’incursione di Iannielli ed insacca dopo una astuta finta di Petraglia. Gli ospiti pareggiano con una gran punizione di Camardi che il portiere riesce solo a sfiorare. Al 18’ nuovo vantaggio per i gialloblu con Russillo che da fuori area calcia in bella coordinazione ed infila l’angolo basso imparabile per il portiere. Al 23’ terza rete ad opera di Petraglia che salta in velocità il suo marcatore ed anticipa anche l’uscita del portiere. Al 27’ seconda rete di Forte che sfrutta un veloce contropiede e con la retroguardia ospite sbilanciata non ha difficoltà, se pur da posizione defilata, a battere Salvi. Nella ripresa ancora una bella rete per i padroni di casa: è questa volta Foscolo il marcatore con un tiro forte e preciso che si infila
ALLIEVI NAZIONALI - E’ di Masi il gol della bandiera
Potenza, disfatta a Reggio Calabria REGGIO CALABRIA – Un motto latino recita: “Semel in anno licet insanire”. La traduzione è questa: “Una volta all’anno si può impazzire”. A Reggio Calabria è andato tutto troppo storto alla squadra di mister Capobianco e il divario tecnico tra le due squadre di certo non può essere misurato con il numero dei gol. La cronaca. La partita registra il primo gol già all’8 con l’ottimo Cherillo che dalla sinistra trafigge il pur bravo Fajia il quale, nell’arco del primo tempo, effettuerà almeno quattro interventi che eviteranno che il passivo fosse ulteriormente più pesante. Nulla può il portiere potetino sulle conclusioni di Cherilllo, Carroccio,
Romano (Potenza)
calcagno, Forgione e Mazza che portano a otto il numero complessivo delle marcature amaranto nel corso del primo tempo. Nel secondo tempo mister Capobianco alterna tutti i ragazzi in panchina e proprio Masi, subentrato a Sacco al 17’, realizza, con un bel tiro dal limite dell’area a seguito di un passaggio filtrante di Esposito, la rete della bandiera. In avanti la Reggina resta sempre temibile e Paviglianiti e Postorino segnano altri quattro gol che fanno lievitare il passivo del Potenza che cerca di rimediare impegnandosi fino al termine ma le conclusioni di Cavaliere ed Esposito sono neutralizzati dal portiere calabrese.
IL TABELLINO ASSOPOTENZA SCANZANO
Albano (Assopotenza)
Santarsiero (Assopotenza)
nell’angolo destro basso dell’estremo difensore ionico. La sesta rete porta la firma di Iannielli che frutta una azione di Forte che gli serve la palla per il più facile dei gol. Al 17’ seconda rete di Petraglia che si infila sul filo del fuorigioco e, dopo aver dribblato il portiere, colloca nella porta sguarnita. Al 23’ gol di Di Nella che si segna su un bel passaggio di Laurino. Nel tabellino dei marcatori anche il “folletto” Lancellotti che fa tutto da solo e dopo uno slalom ubriacante appoggia la sfera in porta.
Iannelli (Assopotenza)
ASSOPOTENZA: Di Pasquale, Lauria, Martinelli, Lucia, Ferreira, Iannielli, Patrone, Russillo, Forte, Petraglia, Foscolo. In panchina: Genovese, Lancellotti, D’andrea, Di Nella, Laurino, De Carlo, Palermo. Allenatore: Albano. SCANZANO: Salvi, G. Lerose, Faillace, Cuccarese, Castellucci, Taranto, Balducci, M. Lerose, Frammartino, Camardi, Maiellaro. In panchina: Petrelli, Ciaglia, Olivelli, D’aloia, Sabato. Allenatore: Lerose. ARBITRO: Potenza di Potenza. MARCATORI: 3’ pt e 27’ pt Forte, 7’ pt Camardi, 18’ pt Russillo, 23’ pt e 17’ st Petraglia, 8’ st Foscolo, 12’ st Iannielli, 23’ st Di Nella, 30’ st Lancellotti.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009
IL TABELLINO REGGINA POTENZA
9 1
12 1
REGGINA: Leone, Fassari, Musumeci, Mento, Corso, Cernuto, Mazza, Forgione, Carroccio, Calcagno, Cherillo. In panchina: Misiti, Nucera, De Maio, Catanese, Paviglianiti, Postorino, Basso. Allen: Aloisi. POTENZA: Romano, Verdz, Tricinelli, Possidente, Attena, Riviezzi, Cavaliere, Sacco, De Fina, Doino. In panchina: Bocchetti, Esposito, La Banca, Lisanti, Sabato, Notari, Masi. Allenatore: Capobianco. MARCATORI: 8' pt, 26' pt e 27' pt Cherillo, 9' pt e 38' pt Carroccio, 25' pt Calcagno, 31' pt Forgione, 34' pt Mazza, 14' st e 26' st Paviglianiti, 20' st e 38' st Postorino, 39' st Masi
Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
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Sport
Martedì 4 Novembre 2008•
BERRETTI nazionale girone F
BERRETTI nazionale girone G
ALLIEVI nazionali girone H
JUNIORES nazionale girone M
RISULTATI 6ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 6ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 6ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 7ª giornata LA CLASSIFICA
A. Norm. – Manfred. 1 - 0 Gallipoli 14 Barletta 14 Foggia – Andria Bat 0 - 2 Noicattaro 12 10 Gallipoli – Taranto 3 - 2 Monopoli Aversa Normanna 10 Monopoli – Napoli 0 - 2 Napoli 9 9 R. Marcianise – Barletta1 - 3 Taranto Manfredonia 7 Val Di Sangro – Melfi 1 - 1 Virtus Lanciano 7 7 V. Lanciano – Noicat. 1 - 1 Andria Bat Melfi 5 Real Marcianise 5 Foggia 2 Val Di Sangro 1 PROSSIMO TURNO: Andria Bat – Real Marcianise Foggia – Val Di Sangro; Gallipoli – Monopoli; Melfi – Aversa Normanna; Napoli – Barletta; Noicattaro – Manfredonia; Taranto – Virtus Lanciano
Benevento – Paganese 2 - 1 Benevento 15 Cavese 14 Catanzaro – V. Lamezia5 - 0 Vibonese 14 13 Cosenza – Scafatese 3 - 2 Juve Stabia Sorrento 12 Crotone – Vibonese 1 - 1 Gela 11 8 Gela – Cavese 1 - 1 Crotone Igea Virtus 7 Juve Stabia – I.Virtus 2 - 1 Cosenza 7 7 Potenza - Sorrento 1 - 3 Catanzaro Potenza 4 Paganese 4 Vigor Lamezia 1 Scafatese* 0 PROSSIMO TURNO: Cavese – Crotone; Igea Virtus – Catanzaro; Paganese – Gela; Potenza – Benevento; Sorrento – Juve Stabia; Vibonese – Scafatese; Vigor Lamezia – Cosenza * Un punto di penalizzazione
Bari – Catanzaro
Angri – S. Genzano
3 - 0 Citta’ Di Palermo Reggina 3 - 2 Bari Crotone – Manfred. 3 - 0 Salernitana Catania Noicattaro – Cavese 0 - 0 Lecce Reggina – Potenza 12 - 1 Manfredonia Noicattaro Salernitana – Foggia 1 - 1 Crotone Taranto – Catania 0 - 3 Cavese Potenza Foggia Taranto Catanzaro Palermo – Lecce
15 14 14 11 11 10 9 8 8 7 4 3 2 0
PROSSIMO TURNO: Catania – Manfredonia; Catanzaro – Taranto; Cavese – Salernitana; Foggia – Bari; Lecce – Noicattaro; Potenza – Citta’ Di Palermo; Reggina – Crotone
4 - 0 Nocerina 19 Sangiuseppese 17 Grottaglie – F. Calcio 2 - 0 Grottaglie 15 Bitonto – G, Cilent. 1 - 0 Francavilla Calcio 13 Angri 12 C. Fasano – S. A.Abate 3 - 1 Bitonto 12 Nocerina – Brindisi 3 - 1 S. Antonio Abate 10 Brindisi 8 8 Sangiusep. – Matera 2 - 1 Francavilla Matera 6 Turris – Francavilla 0 - 2 Calcio Fasano 5 Gelbison Cilentovallo3 Turris 3 Sporting Genzano* 1 PROSSIMO TURNO: Brindisi – Calcio Fasano; Francevilla – Bitonto; Francavilla Calcio – Nocerina; Gelbison Cilentovallo – Angri; Matera – Turris; S. Antonio Abate – Sangiuseppese; Sporting Genzano – Ars Et Labor Grottaglie * Un Punto Di Penalizzazione
CAMPIONATO BERRETTI I federiciani per primi in vantaggio grazie ad una rete di Laus
Melfi , importante pareggio I gialloverdi giocano il secondo tempo in inferiorità numerica IL TABELLINO VAL DI SANGRO AS MELFI
1 1
VAL DI SANGRO: Civalli, Di Credito, Spinelli, Piti, Luciano, Mossinilizzo, De Iorio, Santogelli, Cappelletti, Rodrigo, D’antonio. In panchina: Tucci, Mainello, Trailo, Miglionico, Esposito, Fusco, Da Fusco. Allenatore: Falciglia. AS MELFI: Dell’anna, Carluccio, Ricciardi, M. Tomasulo, Amato, Bellofatto, C. Tomasulo, Martino, Laus, Petilli, Mastroieni. In panchina: Della Luna, Cappa, Posca, Mollica, D’amelio, Maglione, Romaniello. Allenatore: Natale. MARCATORI: 30’ pt Laus, 40’ st Santogelli (rig.).
PERANO – E’ un Melfi dal carattere forte quello che strappa un punto contro il Val di Sangro. Il Melfi che vorresti vedere sempre sul campo di calcio, che soffre e lotta per novanta minuti, che a testa alta affronta l’avversario, anche quando si trova in
inferiorità numerica e che esce dal campo soddisfatto per avere dato prova di essere una delle squadre più forti di questo girone. In quel di Perano le due formazioni danno vita ad un match intenso, vivace sin dalle
SAN GIUSEPPESE MATERA
2 1
SANGIUSEPPESE: Cozzolino, Dell’andro, Rebimbo, Ciotola, Pietroluongo, Manfredino, Canaitone, Manigliano, Foggia, Bonanno, Mauro. In panchina: Venale, Erhard, Schiamarella, Esposito, Pappagallo, Cassese, Errico. Allenatore: Buoncamino. MATERA: Dimola, Giasi, D’Aria, Perrone, Eletti, Ripoli, Vitelli, Cerabona, Cifarelli, Bolettieri, Cristofaro. In panchina: Rondinone, Cappiello, Deflorio, Calciano, Giuliano, Paternoster, Zaccaro. Allenatore: Roberti. MARCATORI: 35’ pt Ripoli, 20’ st Foggia, 45’ st Bonanno.
NAPOLI – Il Matera sembra non imparare nulla dai propri errori e così anche contro la Sangiuseppese la squadra di Vito Roberti paga a caro prezzo un secondo tempo disastroso. L’inizio fa ben sperare perché Giasi e compagni giocano bene e Dimola non corre pericoli. Al 35’, il difensore Ripoli,
in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra di Martino, respinta del portiere e Laus con una zampata mette in rete. Al 40’ fallo di mano in area di M. Tomasulo e il direttore di gara assegna al Val ddi Sangro la
Il Potenza scivola in basso IL TABELLINO POTENZA SORRENTO
1 3
POTENZA: Castaldo, Sarubbo, Girelli, Ardolino, Porcaro, Cicia, Orefice, Palladino, Lasco, Nappello, Bacio. Allenatore: Cincione. SORRENTO: Della Pietra, De Michele, Coppola, Apreda, Giocondo, Cuomo, Visone, Greco, Repucci, Caniuoya, Virtanen. Allenatore: Aloisi. MARCATORI: 13' pt Repucci, 24' pt Lasco, 35' st Greco, 40' st Farella (rig.).
JUNIORES M Il Matera paga dazio IL TABELLINO
prime battute. La prima azione è degli ospiti con Martino, il cui tiro impegna severamente il portiere Civalli. Al 6’ è Il Val di Sangro a rendersi pericoloso: il diagonale di De Iorio fa la barba al palo. Al 30’ il Melfi passa
spintosi in avanti prende palla da un tiro calciato debolmente da Cerabona e dopo aver superato il diretto avversario sferra un preciso diagonale che l’estremo difensore Cozzolino non riesce a parare. Il vantaggio fa bene agli ospiti che al 40’ sfiorano il raddoppio con Luciano Cifarelli che da buona posizione manda alto sulla traversa. Nella ripresa i campani si portano subito in avanti alla ricerca del pareggio e al 4’ Canaitone impegna con un forte tiro Dimola che è pronto nella risposta. Un minuto dopo è Foggia che si vede mandare in angolo il proprio tiro dall’ottimo Dimola. I materani appaiono in affanno e al 20’ i campani pareggiano con Foggia, bravo a deviare in porta un traversone del nuovo entrato Esposito. Da questo momento in poi la squadra di mister Roberti soffre eccessivamente la pressione dei locali che sfruttano al meglio la superiorità numerica che arriva a causa dell’espulsione di Perrone per sferrare all’ultimo minuto il colpo della vittoria: è il numero 10 Bonanno che risolve una mischia in area materana mandando il pallone alle spalle dell’incolpevole Dimola. Al termine dell’incontro arrivano i complimenti di mister Buoncammino che ha detto “un pareggio avrebbe meglio rispecchiato quanto visto in campo”.
PICERNO - Il Sorrento dimostra anche a Picerno di essere una ottima squadra, costituita da elementi di grande livello tecnico-tattico e vogliosi di riuscire a centrare un obiettivo che rientra nei piani societari. Virtanen è stato sicuramente l'uomo in più della formazione campana anche se le prestazioni di De Michele e Repucci vanno elogiate perché fondamentali per il successo ospite che è maturato grazie al vantaggio realizzato proprio da Repucci e poi alle reti, nell'ultima parte della seconda frazione di gioco di Greco e Farella, quest'ultimo andato a segno grazie alla trasformaizone di un calcio di rigore. La rete di Lasco, che aveva pareggiato il gol di Repucci, è divenuta la rete della bandiera della gara del Potenza. Mister Cincione ha comunque elogiato la sua squadra per l'impegno dimostrato e sono da mettere in rilievo, come evidenzia un comunicato della società potentina, le prove fornite da Nappello (prima squadra del Potenza) utilizzato per la prima volta dopo l'infortunio, di Lasco, Sarubbo e Girelli.
JUNIORES M Il Francavilla fa festa IL TABELLINO TURRIS FRANCAVILLA
0 2
TURRIS 1944: Schember, Del Gatto, Rallo, Pannone, Bello,Balzano, Borrelli, Battilopo, Iosso, Fucci, De Tinizio. In panchina: Albino, Vitello, Esposito, D’Aniello, Palomba, Crillo, Panariello. Allenatore: Margotti. FRANCAVILLA: Masi, Tropiano, Salamone, Nicolao, Cocina, Petruccelli, Taccogna, Valentin, Nicodemo, De Marco, D’Agostino. In panchina: D. Gesualdi, M. Gesualdi, Lo Frano, Bellusci, Castronuovo, Terrazzano, Guaragnone. Allenatore: De Benedictis. MARCATORI: 15’ pt e 38’ pt Valentin. TORRE DEL GRECO - Arriva contro la Turris il primo successo esterno per la compagine del presidente Franco Cupparo. La squadra di mister De Bendictis aspettava da qualche gara il risultato pieno ed è giunto proprio sul campo dell’ottima compagine di mister Margotti che nulla ha
potuto contro una formazione ben organizzata ed attenta su ogni iniziativa di gioco offensivo condotta da Fucci, Borrelli e Battilopo ai quali si sono opposti i bravi Nicolao, De Marco, Taccogna e Cocina. Gli ospiti passano in vantaggio dopo un quarto d’ora di gioco con Valentin che è lesto a raccogliere una respinta del bravo Schember su tiro di Taccogna. I locali si riorganizzano e al 20’ Masi neutralizza un’insidiosa punizione calciata da Fucci. Al 38’ è ancora Valentin a regalare la seconda gioia ai lucani dopo una bella triangolazione con Nicodemo. Nella seconda frazione di gioco i locali sembrano più determinati, infatti, al 16’, Iossa con un bel diagonale sfiora il palo alla destra di Masi. Sul capovolgimento di gioco Nicolao e De Marco imbastiscono una nuova azione che il nuovo entrato Castronuovo conclude sfiorando la terza rete. Al triplice fischio del direttore di gara il Francavilla raccoglie i frutti dell’assiduo lavoro di mister De Benedictis e del responsabile Giovanni Ferrara, capaci di assemblare un gruppo di ragazzi volenterosi e con buone tecniche individuali.
Iorio (Melfi)
massima punizione; tira Santogelli e Dell’Anna para, l’arbitro fa ripetere ed al secondo tentativo lo stesso Santogelli segna e porta il risultato sul 1-1. Nella ripresa dopo cinque minuti il Melfi rimane in dieci per l’espulsione di Amato per somma di ammonizione e la squadra di Gerardo Natale è costretta a rivedere i propri piani. Il Val di Sangro preme sull’acceleratore mettendo in difficoltà una Melfi che appare leggermente disorientato, salvato in due occasioni da un superlativo Dell’Anna.
JUNIORES M Genzano, semaforo rosso IL TABELLINO ANGRI 1927 4 SPORTING GENZANO 0 ANGRI 1927: Fummo, Bisogni, Salsano, Giardiello, Amarante, Del Sorbo, Cirillo, Russo, Fantasia, Cimmino, Fantini; A disp. Gaglione, D’Auria, Di Capua, Battaglia, Noto, Carotenuto, De Luca. Allenatore: Rega. SPORTING GENZANO: Laginestra, Simini, Ciranna, Gioia, M. Cilla, Cafaro, Cantone, Nicolò, Gargano, Palermo, Santorsa. In panchina: Di Benedetto. Allenatore: Conversano. MARCATORI: 12’ pt e 23’ st Cirillo, 27’ pt e 33’ st Fantasia.
ANGRI – Lo Sporting Genzano non riesce ad invertire la tendenza e in terra campagna rimedia quattro gol dall’Angri di mister Rega che si dimostra più brava della formazione lucana quasi in tutto. I gol della vittoria della compagine salernitana arrivano per mano di Cirillo e Fantasia, autori di due doppiette di discreta fattura.
Malatesta (S. Genzano)
Le pagine del CALCIO GIOVANILE sono a cura dell’Agenzia Nigro
Sport
Martedì 4 novembre 2008
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A Dilettanti Santantonio: «Fatta una super rimonta, peccato per i tre errori finali»
Bawer, mancano due punti La prova di Osimo meritava sorte migliore «La squadra è in crescita, la reazione e la rimonta di Osimo ne sono la conferma. Peccato solo per tre palle perse nel finale che ci sono costate il risultato». Gli umori della Bawer Matera sono tutti nelle parole del direttore generale Michele Santantonio, la partita di Osimo ha dato utili indicazioni. Matera continua a crescere, c’è sul campo con le gambe e con la testa ma gli manca ancora quel quid indefinito ma essenziale che serve per essere cinico nei momenti che contano: «abbiamo visto che ad Osimo», racconta Santantonio, «contro una buona squadra avevamo tutte quante le carte in regola per strappare il risultato pieno. Purtroppo alla fine ci siamo lasciati andare a qualche piccolo errore che in quei frangenti si paga a caro prezzo». Ma il dirigente materano sottolinea soprattutto il recupero messo in campo dalla squadra che dopo un avvio difficoltoso è ritornata in partita ed è passata dal 16 al + 3 nel giro di pochi minuti: «il terzo quarto è stato di assoluto livello, non abbiamo sbagliato quasi niente e poi abbiamo tenuto testa all’avversario nell’ultima frazione, fino ad un minuto e mezzo dalla fine eravamo praticamente alla pari. Molti i giocatori che ci hanno aiutato con Corvino, Giuliani e Maggioni su tutti». Ora però il Matera deve fare un ulteriore passo in avanti e riuscire a muovere anche la propria classifica. In questo senso insidioso è l’appuntamento di domenica al PalaSassi che prevede il derby con la Levoni Potenza. Una partita a cui le due squadre arrivano non al massimo dell’entusiasmo visti gli ultimi risultati: «non ci permetteremo il lusso di perdere l’occasione del derby contro il Potenza. Abbiamo l’obbligo» spiega Santantonio, «di vincere e convincere e la voglia di far dimenticare l’ultimo derby dell’anno passato a Potenza. Per noi si tratta di una
Roberto Miriello e accanto Valerio Corvino
partita importante che in casa vogliamo assolutamente fare nostra. Dobbiamo essere tranquilli e compatti e non lasciare i due punti all’avversario». Il derby è una sfida particolare che il Matera si appresta ad affrontare con la necessità di fare punti, la
voglia di entusiasmare il proprio pubblico che si annuncia come al solito numeroso. Santantonio però sottolinea la volontà di confermare quei sentimenti di collaborazione e di sportività che si sono manifestati nelle passate occasioni: «la parti-
Nella foto di Videouno il gm Santantonio
ta è sempre sentita, sappiamo che ci saranno le dovute misure di ordine pubblico ma sono convinto che debba vincere ancora una volta lo sport e che non debbano subentrare situazioni ulteriori». La ripresa degli allenamenti in vista del derby è
prevista per questo pomeriggio con la classica seduta di atletica. La formazione di coach Miriello cercherà poi di scoprire i segreti ed anche qualche difetto dei colleghi della Levoni Potenza. Da mercoledì sempre al PalaSassi le prime sedute di tecnica ed anche di tattica.
La Bawer ha bisogno ancora di crescere con la testa e nella compattezza generale. Il derby è l’occasione per dimostrare questi passi in avanti e scacciare del tutto gli spettri dell’avvio di campionato. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne La Gambardella: «Col Latina è stato il nostro punto di forza»
Basilia, il carattere è l’arma in più UNA GARA positiva, due punti importanti in vista della partita di sabato prossimo a Ragusa. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha convinto gli appassionati accorsi al Pala Pergola sabato sera. Il successo colto dalle atlete di Marilia Sanza è stato meritato, legittimo, figlio delle scelte oculate del coach ma anche di una squadra che ha saputo recepire i diktat del proprio allenatore. Una bella Basilia, quella ammirata sabato che ha ripreso a camminare dopo il tracollo romano. Il complesso potentino ha mostrato agilità, qualità di gioco ed esperienza, facendo leva sulla classe di una Laura Gambardella in serata di grazia. Strepitosa è stata la prova della cestista campana che ha trascinato le compagne di squadra al successo colto con le laziali. Il team di Marilia Sanza esulta e ne ha ben donde. I due punti hanno dato solidità e garanzia al complesso po-
tentino che ha potuto dunque puntare sulla ritrovata vena delle proprie cecchine e superare il difficile scoglio laziale, questo nonostante alcuni errori di carattere tecnico, soprattutto in fase offensiva. La squadra capitanata da Sonia Crovatto ha legittimato il successo, difendendo strenuamente sulle atlete laziali che nelle battute finali hanno risentito pesantemente della lotta sotto le plance e del traffico sul perimetro. L'umore delle lucane è al settimo cielo, il gruppo potentino ha impressionato per le qualità temperamentali che hanno consentito alla squadra lucana di arginare i pericolosi tentativi di break del Latina. Il successo “targato” Laura Gambardella riporta alla luce una squadra sicura e solida. Proprio Laura Gambardella, migliore in campo sabato scorso ha parlato delle ragioni che hanno condotto il quintetto potentino al succes-
so: “Abbiamo perso qualche pallone di troppo in attacco, siamo state brave ad imporci grazie al nostro carattere. Tutta la squadra ha fatto del carattere il punto di forza per superare il Latina. Il successo è utile in vista della seconda fase”. Parla della sua gara: “Devo prima di tutto ringraziare la società che ha creduto in me dandomi responsabilità. Sono sulla buona strada, lavoro in virtù delle richieste fatte dalla società. Non era facile superare il Latina, una squadra pericolosa, abbiamo fatto sentire il nostro gioco”. Gambardella parla della difesa: “Devo ammettere che abbiamo difeso bene, dimostrando di essere formazione aggressiva in questo settore, siamo state brave a limitare l'ardore agonistico delle avversarie. Ormai lavoriamo sulle ali dell'entusiasmo”. La Basilia è attesa sabato dal Ragusa, Gambardella giudica importante il match: “Ab-
Laura Gambardella
biamo gli stessi punti in graduatoria. E' sempre difficile espugnare il palasport ibleo. Vogliamo far bene anche in Sicilia, non sarà facile imporsi a Ragusa ma abbiamo l'obbligo di credere nel successo”. f.menonna@luedi.it
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Sport A Dilettanti Colpo di spugna sulla pessima prestazione del Latina
Martedì 4 novembre 2008
La Levoni volta pagina Grasso: «Una sconfitta dura da digerire» IL TONFO di Latina, una sconfitta netta e sicuramente pesante da digerire. La Levoni Potenza si interroga sulle ragioni del ko di sabato pomeriggio al Pala Bianchini contro la capolista del campionato che ha messo in ginocchio il morale della truppa di Gianni Tripodi apparsa fin troppo fragile nel confronto con la capolista. I quaranta minuti di sabato scorso sono stati un condensato di errori, amnesie difensive e distrazioni che hanno prodotto il pesante passivo della truppa potentina. La Levoni non è mai stata in grado di impensierire il complesso di coach Giovanni Benedetto, troppo forte, in serata di grazia al cospetto di una squadra, quella di Tripodi, incerta, molle e incapace di opporre una benchè minima reazione dinanzi ai canestri da tre punti di Svoboda, alle prodezze di Ochoa e alla devastante forza di Bisconti e Coronini. La squadra di Tripodi è stata annichilita dinanzi al complesso laziale, che ha trovato una serata da Oscar contro i malcapitati atleti biancorossi. Da oggi il gruppo è chiamato a reagire e dare segnali di ripresa in vista del secondo impegno esterno consecutivo che vedrà capitan Antonino Rato e compagni scendere sul parquet della Bawer Matera nell'attesissimo derby del Palasassi, valevole per il sesto turno d'andata della serie A Dilettanti. Ovviamente il confronto del Palasassi assume un valore importantissimo nell'economia della classifica dei biancorossi, anche dopo il successo esterno del Barcellona Pozzo di Gotto a Siena che ha ridotto il gap in graduatoria tra le due squadre. Serve una risposta dalla squadra potentina, chiamata subito a dimostrare il suo valore. L'opaca e avvilente prova di Latina deve rimanere nell'album dei ricordi. Ne è convinto Sebastiano Grasso, esterno della Levo-
Grasso (foto Mattiacci)
ni che ha segnato a Latina l'unico canestro capace di portare in vantaggio i biancorossi. Raggiunto telefonicamente ieri mattina il giocatore reggino ha dichiarato: “Il Latina ci ha messo in difficoltà, hanno giocato una pallacanestro aggressiva, ai ragazzi di
Ruggeri è stato tra i più positivi
Benedetto tutto è riuscito alla perfezione a noi invece è andato tutto storto. Non siamo stati abbastanza cattivi sabato sera”. Grasso evidenzia altri aspetti: “Il Latina ha giocato tranquillamente, noi non siamo stati capaci di reagire. E' mancata a mio avviso la
concentrazione e la determinazione per tenere il passo degli uomini di Benedetto. La sconfitta è davvero dura da digerire”. Lo sguardo del cestista biancorosso è già rivolto al derbyssimo di domenica contro la Bawer di Miriello: “Non bisogna fare troppi
drammi. Abbiamo fatto una figuraccia a Latina, ma credo che a Matera saremo capaci di ritornare quelli del match con il Barcellona. Dobbiamo preparare al meglio il derby, i tifosi, la società e l'ambiente meritano una soddisfazione enorme che cancelli la
disfatta di Latina. Mi auguro che la sconfitta di Latina sia l'ultima sotto l'aspetto del divario”. Se lo augurano tutti in casa Levoni, consapevoli di non dover ripetere più tale figuraccia. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti Il play Simone Ginefra plaude all’Invicta vittoriosa col Gioia Tauro
«Superiori sin dall’inizio partita» IN CASA Centre Corporelle Potenza tutto sembra andare per il verso giusto. La squadra di Dino De Angelis ha ottenuto domenica scorsa al Pala Pergola il sesto successo consecutivo, superando nettamente il Gioia Tauro, avversario temuto prima della partita ma che al tirar delle somme ha deluso e non poco i settecento appassionati presenti sulle tribune del complesso sportivo di Contrada Rossellino. La compagine potentina ha dimostrato di avere i numeri per ben figurare al cospetto di un cliente scomodo solo alla vigilia. Tutto il gruppo allenato da De Angelis ha espresso una pallacanestro effervescente, solida e sostanziosa dimostrando di avere i numeri per ben figurare in questo campionato. Il 101 a 76 è la fotografia di un match nato bene e finito ancora meglio grazie ad una forza e all'esplosi-
vità dei giocatori biancocelesti che hanno distrutto velocemente i sogni di successo del team arancionero guidato da Enrico Tenerini. La formazione lucana e la società del presidente Antonio Colangelo sono al settimo cielo per una vittoria che sa di conferma in classifica. Le ottime cose fatte vedere da Stefano Marino e compagni contro il Gioia Tauro lasciano sperare in un futuro quanto mai roseo e incoraggiante. La squadra gira a mille, la società punta a continuare nella striscia positiva. Un successo schiacciante, la gara non ha mai avuto storia. Il complesso di De Angelis vola verso alti traguardi. Ne è convinto anche il play maker Simone Ginefra migliore in campo della Corporelle che ha analizzato la sfida del Pala Pergola affermando quanto segue: “E' stata una bella gara, ottima da parte no-
stra, questo è sicuro, abbiamo preparato bene la partita in settimana. Il nostro coach ha programmato magistralmente la partita. Abbiamo dimostrato di essere superiori sin dall'inizio, l'impatto sul match è stato superlativo”. Ginefra va avanti nella sua disamina e mostra grande entusiasmo: “Abbiamo avuto il merito non da poco di far segnare cinquantadue punti ai calabresi nei primi tre quarti di gara. Vuol dire che siamo stati bravi in difesa tenendo a bada elementi pericolosi e sempre incisivi”. Il giocatore lucano guarda ai prossimi appuntamenti: “Abbiamo tre gare in una settimana, giocheremo sabato a Porto Empedocle, mercoledì in casa contro Adrano e fra quindici giorni a Ragusa. Queste saranno tappe decisive per noi, bisogna continuare su questo rendimento”. Chiude la sua analisi par-
Simone Ginefra (foto Andrea Mattiacci)
lando della splendida gara disputata: “Il merito va alla squadra che mi ha permesso ancora una volta di esprimermi ai massimi livelli. Giocando in questo modo raggiungeremo l'obiettivo promozione”. sport@luedi.it
Mimmo Castellitto in azione contro il Gioia Tauro (foto Andrea Mattiacci)
Sport 53 Basket B Dilettanti L’assistent coach del Bernalda analizza il terzo ko stagionale Martedì 4 novembre 2008
Paradiso non cerca scuse «Contro il Pozzuoli abbiamo giocato male» BERNALDA - Un momentaccio. Termine poco elegante per i cultori dell'italico linguaggio ma che fotografa bene la situazione della Cestistica dopo la rovinosa prestazione di Corato e il suicidio casalingo con Pozzuoli proprio nella gara che doveva segnare la riscossa del team di Brogialdi al cospetto del proprio pubblico. Ne parliamo con il vice Paradiso cui notoriamente non manca il coraggio di affondare il bisturi quando c'è da analizzare le difficoltà: “Le giustificazioni sono impensabili e sarebbe scorretto cercarle: abbiamo semplicemente giocato male, anche se, nonostante tutto, c'è stata la possibilità di chiudere a nostro favore la partita nel finale sul fallo antisportivo fischiato a Scorrano, ma ben quattro possessi di palla sbagliati hanno impedito di concretizzare la rimonta; ci siamo disuniti venendo meno in lucidità proprio nel momento in cui bisognava ragionare. Abbiamo da sempre un problema di difesa, e in attacco alcuni non sono in condizioni sufficienti”. Crisi atletica, come dicono in tanti?: “Non lo so, i ragazzi ci dicono di star bene, quindi bisogna capire se veramente è questo che li fa giocare male, anche perché se non ci sono le gambe viene meno anche la testa. Il mistero consiste nel fatto che in settimana lavoriamo bene con delle sedute intense sia sul piano fisico che tattico, poi in partita tut-
Il tecnico del Bernalda, vice di Brogialdi, Paradiso
to viene a mancare e si crea un inestricabile rebus con giocatori che da dottor Jekyll si trasformano in mister Hyde”. Fin qui l'analisi del “mitico” Paradiso. Però due rilievi alla panchina non sembrano in questa specifica occasione uno scandalo: primo, l'aver puntato a lungo e nei momenti cruciali sulla zona quando era lampante che quest'ultima non dava i risultati sperati, considerando che questo tipo di organizzazione difensiva è fisicamente molto dispendioso e, come dice Paradiso, se non ci sono le gambe…, per cui i frombolieri avversari, già di per sé bravi, si trovavano puntualmente liberissimi
Moto Sfortunata chiusura di stagione
Domenico Colucci cade ed è costretto al ritiro Sfuma il podio a cinque giri dal termine
Domenico Colucci
NELLA giornata in cui suo compagno di squadra Brendan Roberts si laurea campione, a Domenico Colucci non riesce l'impresa di conquistare il podio nell'ultimo atto della Coppa del Mondo 1000 Stock sul circuito di Portimao. Il pilota materano che difende i colori della Ducati Xerox Junior Team era partito in griglia di partenza dalla dodicesima posizione. Una prima parte di gara all'attacco e determinata aveva poi consentito a Colucci di portarsi a ridosso delle prime posizioni in odore di possibile podio. A cinque giri dalla fine, invece, le ambizioni del centauro della città dei Sassi si infrangevano. Colucci, infatti, veniva coinvolto in una caduta insieme ad altri piloti ed era costretto quindi al ritiro. Quella che si è svolta all'Autodromo International Algarve di Portimao è stata una prova caratterizzata dalla sfortuna tenuto conto che, a quel punto della gara, Co-
lucci aveva tutte le credenziali per salire sul podio. Nel Gran Premio del Portogallo resta la soddisfazione per il materano di avere promosso l'immagine della Basilicata attraverso un logo della Regione sulla tuta e sulla moto Ducati 1098R. Colucci dopo due stagioni nel Campionato europeo Stock 600 ha concluso con la gara portoghese la sua prima stagione nella Coppa del Mondo Stock 1000 con la rossa di Borgo Panigale. C'è anche un pezzo di Matera nel titolo ottenuto da Roberts. L'australiano è stato con Colucci tra i testimonial dell'evento “Ducati a Matera” organizzato lo scorso anno in città dal Moto Club Matera Corse. Roberts è riuscito a conquistare il titolo rimontando proprio nelle ultime gare sui diretti avversari. A Portimao è stato protagonista di un testa a testa con il belga Simeon per il successo finale che gli è valso la Coppa del Mondo Stock 1000.
nel tirare a canestro; secondo, l'aver insistito su alcuni giocatori in evidente debito di condizione che in questo momento non possono dare più di quanto danno, e tenendo troppo tempo fuori dal match altri che in questa fase sembrano poter dare di più. Forse fa più male che bene a giocatori seri ed importanti essere spremuti per tanti minuti sul parquet quando non sono in grado di garantire il loro standard abituale al punto da dare l'impressione, essendo in molti frangenti irriconoscibili, che ci sia da parte loro scarso attaccamento alla maglia quando si sa che ciò non può essere vero e che si tratta invece di un
problema di forma. Il grigiore generale e l'esito infelice della sfida rischiano di far dimenticare le poche note positive della domenica come Carpineti (bravo e sereno),
Russo, Albana, Gabrielli: roba da sottolineare in vista della difficile trasferta di Bari, perché non siamo comunque alla Waterloo del basket bernaldese, ma solo, come si di-
ceva all'inizio, ad un momentaccio. E, come dice un adagio locale, “nulla può essere più scuro della mezzanotte”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Moto L’australiano Roberts è il vincitore del campionato Stock 1000
Matera vince con la Brecav L’azienda materana fa parte del team Ducati campione del mondo MATERA - C'è un pezzo di Matera nel successo che ha portato la Ducati Xerox Junior Team ad aggiudicarsi il titolo con l'australiano Brendan Roberts nella Coppa del Mondo Stock 1000. Si tratta della Brecav, azienda specializzata nelle produzione di cavi candela e che già condivide progetti di sviluppo tecnologico con Ducati Corse. Brecav da tre anni affianca la società emiliana nel progetto Junior Team ed è fornitore ufficiale Ducati Corse 1098F08 nella Superbike con i piloti Troy Bayliss, Michel Fabrizio e con la 1098RS, Max Biaggi, Smrz e Lorenzo Lanzi. Passione, emozione, la fiducia nei giovani talenti sono i tratti distintivi che accomunano la Ducati e Brecav. Il brand di una dinamica realtà imprenditoriale della città dei Sassi, con significative quote di mercato nel proprio segmento in Italia e all'estero, si coniuga così perfettamente con la filosofia Ducati. Questo ha permesso a Ducati e Brecav di porre in essere azioni di co-branding per i nuovi mercati esteri. L'operazione triennale di co-branding per quanto concerne le competizioni motociclistiche ha già portato a due titoli mondiali nella categoria Stock 1000. Brecav è orgogliosa del successo dell'indomabile campione della terra dei canguri, Brendan Roberts
Brendan Roberts in pista e sotto sul podio
che porta alla Ducati il secondo titolo consecutivo dopo quello conquistato nel 2007 da Niccolò Canepa. La stagione è impreziosita dalla conquista del campione Troy Bayliss del Mondiale Superbike con la Ducati 1098F08 equipaggiata con i cavi candela Brecav. L'azienda di Matera ringrazia il pilota Domenico Colucci che nonostante il salto di categoria ha tenuto alto i colori della città dei Sassi nel mondo. Il direttore sportivo Ducati Xerox Junior Team, Serafino Foti ha dichiarato con soddisfazione: «Sono molto felice di questo secondo titolo consecutivo che premia la Ducati, tutto il team e Brendan Roberts, un pilota dal grande talento. Abbiamo sempre creduto nelle nostre possibilità senza mai mollare, la vittoria gratifica il grande lavoro svolto dalla squadra in questa lunga e difficile stagione. Mi spiace per Domenico. Anche lui nel Gran Premio del Portogallo poteva fare una bella gara. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo nuovo e prestigioso traguardo». Brendan Roberts si unisce ai festeggiamenti: «Sono felicissimo e desidero ringraziare la Ducati, Serafino Foti e tutto il team. Sono stati bravissimi e sono grato a tutti per la fiducia accordata» sport@luedi.it
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Sport C1 Tutto facile per la formazione di Todaro. Santarsiero è il più prolifico con 4 gol
Martedì 4 novembre 2008
Calcio a 5
Travolgente Scanzano Rifilate 14 reti al malcapitato Real Corona Rionero C1 Il Grassano va ko nonostante la buona prestazione
Lo Sport Village prende il largo GRASSANO 5 SPORT VILLAGE 7 GRASSANO: Carbone G., Cetani L., Denisi A., Calluso F., Bonomo F., Bichicchio N., Sileo G., Grippo C., Pirrone M., Mulieri A., Radman I. Daraio S. Allenatore Domenico Carbone SPORT VILLAGE: Finzi, D'Angola, Bolcini, Galasso, Arcieri, Baranarito, Villani, Satriano, Preite, Del Giglio, Falli, Carboni. Allenatore: Luigi Dilorenzo ARBITRI: Decaro di Bernalda e Locantore di Matera RETI: Calluso, Bochicchio, Pirrone (2) Denisi, D'Angola (3), Preite (3), Bolcini. GRSSANO - Una sconfitta che ha lasciato l'amaro in bocca al Grassano contro lo Sport Village nella partita valevole per il campionato di calcio a 5 serie C1. Dal punto di vista della preparazione atletica e schema di gioco le due squadre non presentavano molte differenze. Il primo tempo ha visto protagonisti gli ospiti, che hanno avuto la capacità di portarsi in vantaggio di tre gol che, poi, hanno inciso sul morale dei giocatori del Grassano. Affannosa e faticosa la sperata rimonta, messa in atto da Calluso, Denisi, Bochicchio: le loro conclusioni trovano un muro nelle spettacolari parate del portiere Finzi. Nel secondo tempo nonostante i ragazzi di mister Carbone si sono imposti contro gli avversari, facendo riscontrare per tutta la durata della frazione di gioco il possesso di palla e un vantaggio di reti, non è servito per raggiungere quello che sarebbe stato un meritato pareggio. A fine gara l'allenatore Domenico Carbone ha commentato: «Lo Sport Village è un'ottima squadra, hanno trovato subito il vantaggio e recuperare in questi casi risulta
Daraio e Calluso
essere sempre difficile. Sono comunque soddisfatto dell'impegno dimostrato dai miei atleti. Bisogna sa-
pere cogliere da una sconfitta non solo le negatività del risultato, ma anche i suggerimenti che una gara può dare per lavorare cercando di evitare errori nelle gare successive. Ancora una volta ci tengo a sottolineare che si è giocato a porte chiuse e i miei anni di esperienza sportiva mi fanno dire che l'incitamento della tifoseria ai giocatori in campo è importante, è uno stimolo in più. Probabilmente nello sforzo agonistico della ricerca del pareggio, il pubblicopoteva recitare un ruolo fondamentale» Giovanni Spadafino sport@luedi.it
SCANZANO RIONERO
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SCANZANO: Gatto, Masella, Epifania, Delorenzo, Ditinto, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Amendolara, Panetta, Prezioso, Casentino. All. Todaro RIONERO: Carnevale, Montedoro, Callimo, Brienza, Rosiello A., Capobianco, D'Urso, Archetti, Di Lucchio, Murano. All. Rosiello D. ARBITRI: Acito di Matera e Mugnolo di Moliterno RETI: 4 Santarsiero, 3 Masella, 2 Delorenzo e D'Urso, 1 Prezioso, Panetta, Amendolara, D'Artizio, Casentino, Capobianco, Archetti. NOTE: spettatori 200 circa SCANZANO - Continua la corsa dello Scanzano che si
Santarsiero e sotto Masella autore di tre reti
sbarazza del Rionero rifilandogli sette gol per tempo. Non vi è stata gara, il confronto era improponibile per la superiorità della squadra di mister Todaro. Il Rionero ha fatto quello che ha potuto, non è un complesso da disprezzare, ma hanno trovato di fronte una delle squadre che ambisce a vincere il campionato. La gara da subito fa vedere che Santarsiero e compagni hanno vita facile, le azioni fioccano,il vantaggio con il passare dei minuti si fa consistente. Carnevale capisce che oggi è una partita che gli farà fare gli straordinari per non soccombere con un punteggio eccessivo. Ma la superiorità tecnico-tattica è talmente evidente, che la prima parte di gara finisce con il sonoro punteggio di 7 a 1, e con il team di Todaro che ha già la gara in mano. La ripresa è lo stesso copione del primo tempo, una reazione d'orgoglio i rioneresi la mostrano andando in gol per tre volte rispetto al primo tempo. Mentre nella squadra dello Scanzano i soliti mattatori
siglano il cinquanta per cento delle realizzazioni, che vanno ad appannaggio del duo Santarsiero con 4 reti e Masella 3. Una curiosità della gara, nel tabellino delle marcature figura anche il portiere Casentino, che lasciando la porta sguarnita, si spinge in avanti chiudendo una triangolazione con Delorenzo. Appena passato il centrocampo lascia partire un bolide che si infila nell'angolino basso della porta difesa da Carnevale che nulla può per evitare la rete del suo collega di ruolo. Anche se non sono rari nel calcio a 5 le reti siglate dai portieri. Continua la marcia dello Scanzano che si trova al comando in coabitazione con altre due squadre. Domenica un incontro difficile in trasferta, andranno ad affrontare il Santa Maria Verderuolo di Potenza, formazione ostica da prendere con le molle per non lasciare per strada punti. che potrebbero risultare importanti per il cammino nelle zone alte della classifica vi.bo.
Sport
Martedì 4 novembre 2008
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C2 girone A Lo Shaolin impone lo stop alla formazione di mister Cuviello
S’interrompe la marcia dell’Amica SHAOLIN AMICA
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AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, Pace, Lorusso, Gatti, Veltri, Cripezzi, Manieri, Giuralarocca, Tortora, Dinella. Allenatore: Cuviello P. SHAOLIN SOCCER: Bitetto, Telesca V., Fortarezza, Pino, Giordano, Coppola, Zaccagnino, Telesca G., Santarsiero V., Delfino G., Faraone, Pastore Allenatore: Gruosso T. ARBITRO: Salvia di Potenza RETI: 17' pt Pino (SS), 19' pt, 10' st, 29'st Telesca G. (SS), 25' pt, 16' st Gatti (ASP), 6' st Coppola (SS), 7' st Zaccagnino (SS), 8' st Manieri (ASP).
Calcio a 5
NOTE: Ammonizioni: Telesca V. (SS) POTENZA - Il cammino dell'Amica Sporting Palazzo verso il raggiungimento della vetta della classifica si interrompe alla sesta giornata ad opera dello Shaolin Soccer. La partita offre alcuni spunti tecnico-tattici di rilevante interesse. Infatti al gioco di mister Cuviello impostato sul possesso palla e sulla ricerca incessante di geometrie atte a smarcare l'uomo di fronte alla porta, si contrappone la feroce fase difensiva e la conseguente e velocissima fase di rilancio finalizzata a creare superiorità numerica in attacco di mister Gruosso.
Con questi presupposti il match inizia con l'Amica che macina gioco cercando invano di penetrare nelle strette trame degli avversari e la squadra di casa attende il momento giusto per colpire in contropiede. Al 17', dopo che l'Amica ha rischiato di passare in vantaggio cogliendo due pali con Cripezzi e Manieri, l'ago della bilancia inizia a pendere per la squadra di casa: Pino finalizza un ottimo schema di calcio d'angolo sbloccando il risultato (1-0) e dopo due minuti Telesca G. raddoppia scavalcando il portiere con un pregevolissimo sombrero (2-0). L'Amica reagisce con veemenza ma lo Shaolin concede poco e niente. Al 25' l'Amica accorcia le di-
stanze: Gatti, in posizione di pivot, fa perno su stesso e scaraventa in rete (2-1). Il risultato non cambia fino alla fine del primo tempo che vede la squadra ospite alla ricerca forsennata del pareggio. Il secondo tempo inizia nello stesso modo ma ad incrementare lo score è lo Shaolin. Al 6' Coppola trafigge in contropiede il portiere ospite D'Errico (31) e dopo un minuto, quest'ultimo non riesce a trattenere un forte tiro di Zaccagnino (4-1). All'8' Manieri riduce le distanze (4-2) ma le velleità di una rimonta sono stroncate, due minuti più tardi, ancora da Telesca G. in contropiede (5-2). L'Amica non si rassegna alla sconfitta e si porta sul 5 a 3 con bella azione co-
L’Amica Sporting Palazzo
rale conclusa a rete da Gatti. Poco più tardi il destino vuole che un pallone vagante in area dello Shaolin colga il palo non permettendo ai ragazzi di mister Cuviello di rientrare in partita. Prima del fischio finale Telesca G. festeggia la vittoria siglando il suo terzo gol di giornata ed ergendosi a principale protagonista del match. Nei volti dei giocatori dello Shaolin
Soccer si legge la soddisfazione per essere usciti da una mini crisi di risultati e per aver dimostrato il reale valore della squadra, mentre per i palazzesi il rammarico è doppio per non essere riusciti a leggere correttamente l'andamento della gara e per la battuta di arresto che permette alla capolista di allungare la classifica. lu.fe.
C1 Il quintetto potentino conferma il primato in classifica con la Fecip
Il Rossellino adesso vola Vittoria in trasferta in casa del Deportivo Senise DEPORTIVO SENISE 2 ROSSELLINO POTENZA5 DEPORTIVO SENISE: Rossi A, Sassano, Blotti, Tuzio A., L’Amico, Arenella, Pioggia, Collarino, Salerno, Tuzio E., Amendolara. All.: Bulfaro. ROSSELLINO POTENZA: Gallo, Catalano, Di Giuseppe, Bochicchio, Ricci, Dapoto, La Ranca, Nolè, Pirronr, Caggiano, Pirrone A., Pirrone R. All.: Paternoster. ARBITRI: Paolicelli e Alagia RETI: 5’ pt Bochicchio, 20’ pt e 6’ st Pirrone C., 10’ pt Ricci, 26’ st Nolè per il Rossellino Pz. 7’ pt Blotti, 10’ st Pioggia per il Deportivo Senise. NOTE: Ammoniti: Bochicchio e Pirrone R. per il Rossellino Pz. Pioggia e Amendolara del Deportivo Senise. Espulso Pioggia nel secondo tempo. Spettatori 400 circa. Il tecnico Bulfaro (www.lasiritide.it)
SENISE – Partita dalle mille emozioni, quella disputata sul sintetico della villa comunale di Senise. Ad uscire vincitrice è stata la squadra del Rossellino Potenza, che ha dimostrato molta più precisione al tiro e pericolosità nelle azioni di attacco. Infatti, passano per primi in vantaggio al 5’ con Bochicchio, che sfrutta alla perfezione un assist di Catalano. I sinni-
LA TITESE 10 GRIFO VENOSA 7 LA TITESE: Picciullo, Mecca, Giosa, Cupolo, Aliandro, Salvia, Ferramosca, Patrone, Moliterni, Califano, Laurino. AS MARMO IL GRIFO VENOSA: Scatamacchia, Curatella, Perrotta, Di Palo, Cacossa, Nuzzo, Gammone, Mettola, Dichirico, Capezio, Volpe e Monteverde. ARBITRO: Cardettini di Moliterno. RETI: al 2' e 28' Cacossa, al 5', 10' e 46' Di Palo, al 7' Aliandro, all'8', 17' e 31' Ferramosca, al 16' Perrotta, al 20' Mecca, al 35', 51', 52' e 55' Moliterni, al 45' Mettola, al 58' Giosa. TITO - Terza sconfitta consecutiva per i venosini, mister Antenori è giustamente preoccupato ma non in discussione. Inizia con ottima grinta e lucidità di gioco il Grifo. Sono appena due i minuti di gioco quando Cacossa, ruba palla al centrale difensivo della Titese e segna l'uno a zero per l'As Marmo il Grifo. Tre minuti dopo il triangolo in velocità Di Palo-Cacossa porta sul 2 a 0 i venosini grazie al tiro
ci, cercano la reazione, che prontamente arriva al 7’con la rete, dopo un gran tiro dal limite dell’area di Blotti. Parità ristabilita in campo. I ragazzi del presidente Rosario Palermo cercano il bis un minuto dopo, ma è bravo nel intercettare la sfera l’estremo difensore potentino Gallo. Gol
mancato, gol subito. Al 10’ Rossellino nuovamente in vantaggio, con Ricci. Gli ospiti, spingono sull’acceleratore, e fanno il tris al 20’ con Pirrone C., a conclusione di una azione insistente da parte dei potentini. La prima frazione di gioco termina, con il Senise che cerca inutilmente di accorciare le distanze, ma è ancora bravo il portiere Gallo a difendere la propria porta. Il secondo tempo, comincia con il Rossellino Potenza subito in rete, infatti, al 6’ Pirrone C. firma la sua doppietta personale, con un bel tiro in diagonale, beffando il portiere locale Collarino. Il Deportivo Senise, non ci sta e si rende pericoloso prima con L’Amico, al 7’ ma la sua conclusione termina a lato e poi con Pioggia al 9’, con la sfera che sfiora il palo alla sinistra di Gallo. Al 10’ però, Pioggia non fallisce, ed insacca la palla in rete in scivolata davanti al portiere Gallo, che in uscita non può nulla. A questo punto, i padroni di casa cercano l’arrembaggio finale, ma il Potenza colpisce in ripartenza e chiude il match al 26’ con Nolè, che sfrutta alla perfezione l’assist del compagno di squadra Pirrone A. Claudio Sole sport@luedi.it
C2 girone A La Titese sale a quota 6 punti
Terzo ko di fila per il Grifo Venosa sotto la traversa di Dipalo. Sembra la giornata giusta per le furie rosse del Grifo, quando La Titese al 7' accorcia le distanze con Aliandro che calcia un pallone sul palo opposto al portiere degli ospiti, non del tutto incolpevole. Il Grifo continua a creare occasioni in serie, ma non concretizza come dovrebbe. Ferramosca all'ottavo minuto dal limite sinistro dell'aerea, lascia partire un tiro che si insacca all'incrocio dei pali: 2 a 2. La Titese rientra in partita ma l'AS Marmo Il Grifo con un ottima azione dei due laterali Perrotta e Dipalo, si porta sul 3 a 2. Ancora Perrotta all'12'sbaglia solo davanti al portiere, spedendo sopra la traversa, su assist di Gammone. Al 16' Mettola scende sulla sinistra e serve sul secondo palo Perrotta che questa volta non sbaglia il
4 a 2 per gli ospiti. Neanche il tempo di rimettere la palla al centro che, dopo un banale errore di Nuzzo, la Titese ancora con Ferramosca sigla il 4 a 3 per gli ospiti. Le squadre si affrontano a viso aperto a vantaggio del bel gioco; al 20' Mecca per la Titese ribadisce in gol, su parata di Scatamacchia, per il 4 a 4. Mancano 2 minuti all'intervallo quando Curatella, capitano dell'AS Marmo, esce palla al piede e serve Cacossa al centro che, dopo un veloce scambio con Di Palo, segna il 5 a 4 per i venosini e l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. Si riprende ancora a ritmo elevato e la Titese sigla subito il pari 5 con una bel triangolo Ferramosca Moliterni. Ancora un'azione della Titese tra l'ottimo Ferramosca e Moliterni, che insacca per il vantaggio dei
padroni di casa, 6 a 5. Mettola al 45' cerca di dare una scossa ai suoi e con una incursione per via centrale insacca sotto la traversa, per il 6 a 6. I venosini sembrano riprendere in mano la partita quando Dichirico ispira Perrotta che con un'azione da manuale serve Di Palo (migliore in campo dei suoi) sul secondo palo, che con un delizioso gol di tacco porta ancora in vantaggio gli ospiti per 7 a 6. Mancano 10 minuti al termine quando ecco il solito black-out mentale dell'AS Marmo Il Grifo: la Titese sull'asse FerramoscaMoliterni in ben due occasioni si porta in vantaggio per 8 a 7 grazie ad una doppietta del numero 9 Moliterni! Ormai le furie rosse oraziane hanno esaurito le energie mentali e lasciando ancora spazio prima a Moliterni e poi a Giosa chiudono la partita per 10 a 7 per la Titese. La partita finisce con qualche polemica sulla solita regola della “fatidica” scivolata, ancora non molto chiara sia ai giocatori che agli arbitri, ma giustamente vinta meritatamente dalla Titese. Lorenzo Zolfo sport@ludi.it
C1 Bernalda si scopre corsaro
Il Real Lavello resta a secco REAL LAVELLO 1 BERNALDA 3 REAL LAVELLO: Catarinella, Avigliano, Di Già, Tudisco, Catapano. A disp. Bergamasco, Di Cugno, De Cillis M., De Cillis V., Tenore. All. Capuano. REAL PEPPINO CAMPAGNA BERNALDA: D'Ascanio, Basile, Carella P., Gallitelli D., Calabrese F. A disp. Carella F., Calabrese D., Scardillo, Caputo, Gallitelli G., Di Biase, Braico. All. Gallitelli M. ARBITRI: Gravina e Cantisani di Venosa. RETI: 17' pt Calabrese F. (B), 1' st e 30' st Carella P. (B), 27' st Di Già (L). NOTE: Ammoniti Tudisco e Avigliano per il Lavello e Scardillo per il Bernalda. Espulso al 24' st mister Capuano del Lavello per proteste. Recuperi: 2' pt e 2' st. LAVELLO - Gli spalti del palasport “Città di Lavello” come al solito sono sempre gremiti in ogni ordine di posti per seguire ed incoraggiare la squadra locale che anche in questa occasione non riesce a sbloccare lo zero in classifica e pertanto rimane il fanalino di coda. I lavellesi comunque hanno una partita in meno visto che dovranno recuperare la gara contro la formazione materana in trasferta. Ormai qualcosa sembra non giri nel verso giusto nel team di mister Capuano che macina sì gioco ma non riesce ad essere a volte fortunato ma altre volte concreto sotto porta. Appare forse più una crisi psicologica che tecnica, anche se contro il Bernalda i locali registrano le assenze di Miranda, Zizza e Lavista. Insomma un gruppo che stenta a trovare un'identità e la forza di inanellare risultati utili per sbloccarsi soprattutto. Contro i forti e temuti bernaldesi gli azzurri di casa sono partiti con il portiere Catarinella ed il quartetto
Capuano tecnico del Lavello
in campo composto da capitan Catapano, Avigliano (al rientro dopo un lungo infortunio), Di Già e Tudisco. Gli ospiti dal primo minuto hanno risposto con D'Ascanio tra i pali e poi Basile, Carella P., Gallitelli D., Calabrese F. La gara è stata equilibrata e combattuta con diverse occasioni da entrambe le parti, ma a rompere gli indugi ci ha pensato Calabrese F. che al 17' del primo tempo con una ripartenza da sinistra infila l'estremo locale. Il Lavello reagisce e colpisce ma non scardina l'arcigna difesa di D'Ascanio. La ripresa vede subito al raddoppio il Bernalda al 1' con Carella P. che per vie centrali con un tiro sporco, forse viziato da un paio di deviazioni avversarie segna lo 0 a 2. Il Lavello contrattacca ma il Bernalda fa buona guardia pungendo di rimessa. Al 27' Di Già piazza l'1 a 2 nel set di sinistra. I locali ci credono ma spegnere ogni illusioni ci ripensa Carella P. che in contropiede dalla sinistra in diagonale porta a tre le marcature ospiti. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
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Sport Calcio a 5 C2 girone B Semaforo rosso per il ferrandinesi di Masella
Martedì 4 novembre 2008
Dieci volte Barricelle I ragazzi di Colucci si sbarazzano dell’Uggiano BARRICELLE UGGIANO
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BARRICELLE: A. Fratantuono ‘72, Ponzio, Lovito, A. Marinelli, Piscopia, C. Marinelli, A. Fratantuono ‘81, Vignola, Mitidieri, Giampietro. Allenatore: Colucci. UGGIANO: Natale, M. Recchia, G.. Recchia, Cernusco, Cuccarese, Mastrangelo, Casella, Siracusa, Pepe, Petrone. Allenatore: Marsella. ARBITRO: Fantini di Moliterno. RETI: 2' pt, 11' st e 17' st M. Recchia, 5' pt Mastrangelo, 10' pt, 14' pt e 26' pt A. Marinelli, 15' pt e 12' st Lovito, 25' pt e 19' st Casella, 7' st e 10' st Mitidieri, 8' st Cernusco (autorete), 16' st Giampietro, 21' st Piscopia. NOTE: Ammonito: Giampietro. VILLA D'AGRI - Momento d'oro per il Barricelle. Terza vittoria consecutiva e terzo successo casalingo su altrettante gare disputate tra le mura amiche. Per battere l'Uggiano e volare nelle alte sfere della classifica la regola dell’otto che aveva abbattuto tra le mura amiche il CSI S. Antonio e il 3 P Valle del Noce è stata violata visto
Mitidieri, Marinelli, Fratantuono e Lovito sono alcuni dei protagonisti della vittoria del Barricelle sull’Uggiano Ferrandina
che ci sono voluti dieci gol per affossare la compagine ferrandinese. La squadra di Colucci rispetto all'anno scorso è ben più quadrata e più solida sia a livello tattico che agonistico. Infatti riesce a mantenere sia la posizione in campo nei ruoli non concedendo punti di riferimento che ad essere superiore a livello fisico rispetto all'avversario reggendo di più il passo. Ponzio e Mitidieri che
nella scorsa stagione avevano vinto il campionato con la “scomparsa” Promo 5 Val d'Agri hanno elevato il tasso tecnico e di questo ne stanno beneficiando un po' tutti, a partire da Giampietro e A. Fratantuono ‘81 che trovano sempre le giocate intelligenti e i guizzi vincenti per l'egemonia del gioco che viene monetizzata dalla squadra in risultati folgoranti e brillanti. Pure Lovito, capitano di questa squadra rivelazione, che si è salvata solo a
maggio nel doppio spareggio play - out contro il Circolo Setac Pisticci, oltre ad impegnarsi nella fase difensiva, si propone anche nella fase offensiva, abbinando come si dice in questi casi l'utile al dilettevole e i due gol segnati in giornata ne sono una prova chiara e tangibile. L'Uggiano non deve far caso al deludente risultato perché il gioco c'è ma in difesa è che mancano certezze e per questo si subisce tanto e i vari contropiedi
attuati dal Barricelle sono stati fatali per la formazione guidata da Marsella. La classifica può essere migliorata e solo trovando continuità nell'incamerare punti volta per volta potrà aiutare il team neroarancio ad ottenere punti. Sono proprio i materani a partire forte e in cinque minuti si trovano in vantaggio di due gol con M. Recchia e Mastrangelo. I valligiani colpiti a freddo si svegliano e reagiscono ribaltando il risultato
dall'0-2 iniziale al 3-2 a favore con due reti di A. Marinelli e Lovito che completa la momentanea rimonta. L'Uggiano non si smarrisce e pareggia con Casella abile a sfruttare un'indecisione dell'estremo difensore locale. Basta poco però per far tornare il sorriso sui volti degli uomini di Colucci che si riportano subito in vantaggio con la tripletta di A. Marinelli prima di andare negli spogliatoi. Nel secondo tempo è show per il Barricelle che bussa la porta di Natale a più riprese. In successione sono Mitidieri (doppietta) e un autorete di Cernusco ad aumentare il numero dei gol segnati. Poi si assiste alle rete di M. Recchia che accorcia il passivo. I padroni di casa non si scompongono e realizzano altri due marcature con Lovito e Giampietro. Gli ospiti accennano ad una reazione un po' tardiva con le realizzazioni di M. Recchia e Casella. A chiudere il bottino dei gol ci pensa Piscopia definitivamente fissando il risultato sul definitivo 10-6 che regala i tre punti al Barricelle. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone A Il Pentacalcio sbatte sul muro della capolista
Amici di Via Roma, en plein Sesta vittoria consecutiva per il team di mister Salvia PENTACALCIO 5 AMICI V. ROMA 9 PENTACALCIO: Fraternali, De Lorenzo, Gastone, Benevento, Santopietro, Barrese, D'Aquino, Di Benedetto, Panni, Montefusco, Tucci. All: Scalera M. AMICI VIA ROMA: Citro, Moscarelli, DiMase, Giannotti, Giosa, Laurino, Oliveto, Ostuni, Bruno, Perrone, Stigliano. All: Salvia G. ARBITRO: Piragine Ernesto di Potenza RETI: Santopietro, Barrese (2), D'Aquino, Moscarelli (autorete) per il Pentacalcio. Bruno (2), Giosa, Mo-
scarelli (2), Laurino, Stigliano (2), Oliveto dell'Amici di Via Roma. NOTE: Ammonito: Panni (Pentacalcio) POTENZA - Sesta vittoria consecutiva della squadra AmiciViaRoma a punteggio pieno. Il risultato ottenuto oggi ribadisce l'attuale stato di forma della squadra di Tito. Nei primi minuti i padroni di casa cercano subito il vantaggio con Montefusco; gli rispondono Stigliano e Giosa (su punizione) ma i rispettivi portieri sono attenti alle conclusioni. Al 5'e 6' Bruno, uno dei migliori nei primi 30', rea-
lizza il vantaggio e raddoppia con un sinistro maligno, il pallone colpisce il palo e finisce in rete. Reagisce il Pentacalcio con DeLorenzo e Barrese ma Citro respinge le loro conclusioni. Al 10' tenta Ostuni, prima il palo e poi Fraternali, gli negano il gol. Nulla può al 13' quando Giosa triplica con un destro secco da fuori area. Nonostante gli ospiti comandino il gioco, al 18' Santopietro accorcia le distanze; quest'ultimo potrebbe raddoppiare e dopo Panni ma, sciupano sotto porta. Si ha un'illusione di rimonta. Seguono una serie di azioni degli Amici-
ViaRoma, per incrementare il bottino con Ostuni, Bruno e Moscarelli; per il Pentacalcio Gastone, Benevento e Panni; trovando i numeri 1 pronti agli interventi. Al 24' Panni viene ammonito per contestazioni rischiando il cartellino rosso. L'inizio della ripresa vede gli ospiti all'attacco con Giosa ma il tentativo fallisce. Gli risponde D'Aquino in contropiede fermato da Citro; la punizione di Benevento sibila al lato della porta dello stesso Citro. Il gioco sfoggiato dai primi in classifica evidenzia un netto divario tra i contendenti. Al 32' e 41' Mosca-
La formazione del Pentacalcio
relli realizza la sua doppietta con i difensori lenti a intervenire. Segue al 42' la sesta rete di Laurino. Ancora Moscarelli protagonista in negativo per i suoi, fa autorete. Dopo uno slalom di DiMase con conclusione sul palo, continua schiacciante la supremazia degli ospiti che al 49' e
51' realizzano con Stigliano. Si anima l'orgoglio dei padroni di casa con Barrese (doppietta per lui). Oliveto porta a nove i goal per gli ospiti. Chiude le marcature D'Aquino che oltre alla rete colpisce anche un palo. Leonardo Martino sport@luedi.it
Karate Buona prestazione per l’atleta del centro D’Onofrio a Pozzuoli
C’è il terzo posto per De Angelis
Il podio della kermesse di Pozzuoli
DOMENICA scorsa presso il Palazzetto “Palatrincone”di Pozzuoli, si è tenuto il memorial Oreste Lombardi. Tra gli esordienti B partecipanti alla gara, nella categoria 60 chilogrammi l'atleta Ludovico De Angelis del Centro motorio D'Onofrio di Sant'Arcangelo, è riuscito ad accaparrarsi un importante e meritato terzo posto facendo esultare l'intero gruppo lucano a suo seguito. De Angelis, nel corso della gara, ha dovuto superare ben quattro incontri per poi approdare alla conquista del titolo di bronzo. Fondamentale l'impegno e lo spirito agonistico dell'atleta, il lavoro quotidiano del mister D'Onofrio ma soprattutto la personale abilità tecnica affinata anche con la partecipazione al recente stage di Grado e poi all'Eurocamp Fijlkam di Cesenatico. Grande è stata la soddisfazione
per questo ennesimo successo sportivo, che va a caricare il gruppo santarcangiolese in vista di altre sfide e appuntamenti futuri. Intanto, il Centro motorio D'Onofrio annuncia un imminente ed im-
portantissimo appuntamento sportivo che si disputerà in Giappone e che vedrà impegnati altri suoi due giovanissimi e validissimi atleti: i fratelli Francesco e Terryana D'Onofrio si misureranno in terra lontanissima, culla delle arti marziali, in occasione del mondiale di karate 2008 di Tokyo, che si svolgerà dal 13 al 16 novembre 2008, ed al quale parteciperà il gruppo della nazionale italiana seniores di karate. Per il momento, Francesco e Terryana, considerata la loro età, otterranno probabilmente accesso dall'8 all'11 novembre 2008 a delle gare intercontinentali di alta qualità che si disputeranno a Kyoto. Riflettori puntati dunque su questo raro evento che si spera premierà ancora la Basilicata e l'Italia nel mondo, passando per i vertici di questa disciplina sportiva. l.t.
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Sport Terryana adesso prepara l’appuntamento in Giappone di martedì 11
Martedì 4 novembre 2008
Panathlon premia D’Onofrio L’associazione ha scelto gli atleti dell’anno 2008 UNA BELLA serata di sport, che conferma il sostanziale impegno del Panathlon Club Potenza nel portare avanti un discorso imperniato sulla cultura sportiva, la difesa dei valori autentici e del far play, come hanno evidenziato, all'inizio della manifestazione introdotta dal cerimoniere Michele Fierri, il presidente del sodalizio, Mimmo Addamiano e il socio fondatore, Lello La Capra: questo il senso della riunione conviviale svoltasi presso il ristorante “Fuori Le Mura” della città, che ha avuto come protagonisti i giovanissimi fratelli Terryana e Francesco D'Onofrio, figli d'arte essendo il padre Vincenzo pioniere e campione autentico delle arti marziali che gli hanno dato prestigio e grandi soddisfazioni oltre i confini nazionali. E sulla scia internazionale si sono avviati da tempo, nonostante la verdissima età, Terryana e Francesco, proclamati con grande orgoglio “Atleti dell'anno 2008” dal Panathlon Club Potenza, che vanno cosi ad inserirsi nel prestigioso Albo D'Oro, aperto nel 2001 da Tiziana Alagia, proseguito in seguito, nelle diverse espressioni sportive, con Vincenzo D'Onofrio, Spartaco Batti-
L’avvocato Lacapra, il presidente del Panathlon Mimmo Addamiano e i fratelli Francesco e Terryana D’Onofrio
sta, Domenico Pozzovivo, Roberto Cammarelle, Lidia Mongelli. Il premio “Atleta dell'anno 2008”, assegnato ai fratelli D'Onofrio, è la risultante di elettrizzanti risultati conseguiti in Italia (Fano, Napoli, Udine, Termoli, Monza, Macerata, Grado) e all'estero (Las Vegas, Zagabria, Salisburgo, Grecia), dove i due sorprendenti ragazzi hanno fatto incetta
di primati e medaglie d'oro e d'argento, meritandosi, cosi, targa ricordo e borsa di studio istituita dall'avv. Lello La Capra, per ricordare la figura e l'impegno sociale del fratello Aldo. Un apprezzato fotografo professionista “che focalizza l'attenzione verso un mondo meridionale non manipolato, ma semplicemente documentato”, scomparso immaturamen-
te con la moglie Lucia Cappiello, in un terribile incidente stradale nel 1986. Un momento significativo del “Premio”, è stato certamente quello dell'intervista fatta ai due protagonisti della serata, Terryana (diminuitivo di Teresa e Anna, frequenta la prima media a S. Arcangelo). Francesco (13 anni, frequenta la terza media) che hanno riposto ad alcune
domande dei soci del Panathlon Club Potenza, ed alle “provocazioni” del giornalista - conduttore sul futuro sportivo e di studenti dei due intraprendenti ragazzi. Rapido ed essenziale Francesco; Terryana, una ragazzina tutto pepe, dai tratti somatici orientali, in carattere con la matrice autentica delle arti marziali, alla classica domanda
“cosa farai da grande”, non ha avuto esitazioni: “Lo sport mi piace e mi appassiona, fa parte della mia quotidianità cercando di cogliere il massimo nelle prestazioni, ora anche in quella prossima dell’11 novembre a Kyoto, in Giappone, ma, tengo a evidenziare, che, in cima ai miei pensieri c' è lo studio, la voglia di arrivare sino in fondo. Cogliere traguardi importanti”. Affermazioni che hanno strappato l'applauso dei presenti, fra cui il dirigente nazionale Fair Play, Antonio Lopizzo, il Governatore dell'8° distretto Panathlon Club Potenza, Nicola Cerverizzo, la viva soddisfazione dei genitori di Terryana, Vincenzo D'Onofrio e Antonella Spani, la 36enne mamma in “dolce attesa” del quinto figlio, che andrà a tenere compagnia a Francesco, Terrana, Giusy, Orsola. Un felice spaccato di Sport, Famiglia e Società, una trilogia sorprendente, il massimo che si può chiedere e che fa molto onore, ad un sodalizio sportivo come il Panathon Club Potenza, che non ha compiti istituzionali, ma aggregativi, di divulgazione dell'ideale sportivo. Pino Gentile sport@luedi.it
Atletica Scotellaro e Comune di Melfi pronti a dar seguito all’iniziativa
La mezza maratona “Fuori le mura” una classica di successo e da ripetere GRANDE spettacolo di sport in una bellissima giornata di sole, con i monumenti di Melfi a far da gran sfondo e tanta gente sul percorso e all'arrivo a confermare il successo della manifestazione. Questo, in poche parole, è stata la seconda edizione della Mezza Maratona fuori le mura “Città di Melfi” che si avvia a divenire con i prossimi anni, una classica lucana dell'atletica su strada, ed appuntamento a dir poco immancabile per keniani, marocchini, algerini, i grandi atleti africani veri dominatori della specialità, in Italia ed all'estero. «Siamo molto contenti del successo riscosso quest'anno e puntiamo a fare della Mezza Maratona di Melfi, un qualcosa che resti e si accresca nel tempo - ha detto alla conclusione della stessa il suo organizzatore tecnico, l'ingegniere materano Emanuele Vizziello che è anche il presidente della Polisportiva Rocco Scotellaro, vera istituzione nella disciplina, visto che è da poco approdata alla A/1 - non stravolgendo nulla di quello che rappresenta, giro tra le bellezze della città di Federico II, ma cercando di accrescerne particolarmente il valore, l'interesse e quella partecipazione di atleti di grido, che intanto l'hanno già scoperta ed apprezzata al meglio nei primi due anni di vita”. Un messaggio chiaro, forte, accolto dall'Amministrazione Comunale di Melfi, che è organizzatore dell'evento grazie al lavoro ed all'esperienza dell'Assessore allo Sport Quaranta, in chiave di crescita di immagine e per un incremento turistico legato proprio ad eventi sportivi di elite come questa mezza maratona nel centro storico cittadino. Se poi, oltre a tutto ciò, alla gara assoluta vinta da un marocchino su due scatenati keniani, ed a i quasi cento partecipanti, moltissimi di Melfi, aggiungiamo la splendida giornata illuminata ancora di più dal fascino etereo di una bellezza a metà tra le modelle
Nelle foto di Alex Zenti i momenti chiave del “Fuori le mura”
di grido e le campionesse di grande valore assoluto, come nel caso della madrina che è stata l'attrazione numero uno della intera mattinata, Leryn Franco, si comprende che tutto era poi perfetto, e pronto a migliorare e crescere con le edizioni successive. Lei, dopo l'esperienza finita un po' male, quale giavellottista paraguaiana di soli
26 anni alle recenti Olimpiadi di Pechino, dove di certo si è fatto notare molto di più per la sua eccezionale bellezza, tanto da meritare il titolo di Miss Olimpiade 2008, è stata a Melfi dove ha scoperto un altro pezzo di quella Italia che inizia ad amare sempre più, visto il suo avere origini tricolori per un bisnonno genovese ed il restare in
Versilia per gli allenamenti da circa un anno. Una bella madrina per proiettare Melfi, e la sua speciale “corsa” in grado di divenire un giorno la “cinque mulini federiciana” verso i grandi traguardi futuri, anche per l'esperienza apportata da Vizziello e dalla Scotellaro, che già quest'anno ha preso in tanti in città, in virtù del loro met-
tersi scarpette e pantaloncino, per correre in allegria. Questo il risultato più bello e, da qui in avanti, solo possibilità di migliorare, di fare altri adepti all'atletica, di invogliare allo sport e di portare a Melfi il meglio della specialità, da tutto il mondo. Antonio Baldinetti sport@luedi.it
Martedì 4 novembre 2008
LOTTO&CONCORSI
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DAMA
Rubriche
Grazie alle nostre previsioni centrato anche l’estratto a Milano
Ambo a Bari, Cagliari e Tutte ROMA - Il 48 (il morto che parla), capolista di Milano con 76 assenze, è stato il numero più vecchio dell'estrazione di giovedì sera. Gli altri ritardatari usciti di scena sono in ordine di anzianità: il 40 (la neve) sesto di Palermo dopo 56 turni, il 60 (il pianto) quarto di Cagliari dopo 47 mancati riscontri, il 76 (la fontana) settimo di Bari dopo 46 turni, il 25 (Natale) ottavo di Napoli dopo 37 ritardi e il 66 (le due zitelle) nono della Nazionale dopo 34 assenze. Nonostante la ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta che sono stati estratti sulle dieci ruote tradizionali, non si sono sviluppate combinazioni a valenza doppia. Il 28 (le tette) capolista sulla ruota di Napoli ha superato indenne anche l'ultima estrazione del mese di ottobre portandosi a quota 101 ritardi, al secondo posto il numero 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 97 assenze e al terzo posto il 74 (la grotta) ancora sulla ruota di Napoli con 96 ritardi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di cadenza 5 (5-2575) sulla ruota di Firenze, il terno della decina del 40 (41-46-49) su quella di Bari e della decina del 60 (63-65-70) su quella di Genova, il terno di figura 2 (2-56-65) su quella di Milano, gli ambi complementari (di somma 90) 41-49 a Bari, 22-68 a Cagliari, 35-55 a Palermo, 14-76 a Torino e 11-79 sulla ruota di Venezia Venezia. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 12-2242-62-82 e la figura 5 con la serie 1432-50-77-86. Previsione speciale 1250 per estratto ed ambo. BARI - Avevamo consigliato ambi con la cadenza 6 ed è uscita la coppia 46-76. Per ambo la cadenza 9 con la serie 19-29-39-59-69 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-5556-58. Previsione speciale 22-90 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Avevamo proposto la figura 3 ed è uscito l'ambo 12-75. La figura 7 con la serie 16-34-52-6179 e la decina 31/40 con la combinazione 32-33-34-37-38 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 47-84 per estratto ed ambo. FIRENZE - La cadenza 4 con la serie 14-24-34-64-74 e la controfigura 8 con la cinquina 8-19-30-41-52 dovrebbero presto mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 22-53 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81 e la decina del 70
37 29 3 51 18 64 28 49 3 41 43 con la serie 71-72-73-74-75 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 5-72 per estratto ed ambo. MILANO - Vinto l'estratto con il 47 della previsione speciale. La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e decina 70/79 con la serie 70-73-7577-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 60-74 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 9 con la serie 19-29-49-69-89 e la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 28-56 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 4 con la serie 4-15-26-37-48 e la decina 51/60 con la cinquina 54-55-57-5960 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 13-26 per estratto ed ambo. ROMA - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-52-6272 e la figura 3 con la serie 3-12-2139-66. Previsione speciale 18-36 per estratto ed ambo. TORINO - La controfigura 6 con la serie 17-39-61-72-83 e la cadenza 2 con la cinquina 12-42-52-72-82 sono in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 13-84 per estratto ed ambo. VENEZIA - Per ambo consigliamo
60 82 71 82 73 72 101 83 89 89 96
12 62 88 13 23 11 74 46 14 68 14
59 82 53 56 72 62 95 66 75 75 84
2 4 36 68 89 74 11 17 49 24 40
54 58 47 47 52 42 52 59 64 56 50
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 40 81 125 56 85 122 17 82 120 69 90 120 10 55 119 84 1 118 62 64 118 37 86 118 64 87 118 87
Ritardo 46 43 42 34 32 31 30 29 29 28
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 4 novembre 2008 Roma e Tutte 45, 49, 7, 22, 29, 14 Napoli, Firenze e Tutte 43, 47, 5, 20, 27, 12 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 6 novembre 2008 Roma e Tutte 47, 51, 9, 24, 31, 16 Napoli, Firenze e Tutte 45, 49, 7, 22, 29, 14
UNIDICI RUOTE
del pluricampione livornese è da considerarsi un evento che non può che fare bene a tutto il movimento damistico nazionale. Tornando ai campionati, nel torneo Semilampo concede il bis Walter Raimondi che porta a casa in pochi giorni ben due titoli Assoluti. Prossimi appuntamenti. Lunedì prossimo partono a
Pronostico concorso n. 132 (del 04/11/2008) 36 44 57 66 69 72 73 83
PREVISIONI
Michele Lanzino trionfa al primo gran premio “Città di Pesaro” ti. Complimenti all'inossidabile sanpietrese che colloca nella bacheca dei successi l'ennesimo trofeo, il primo dopo la meritata promozione dai Neofiti ai Provetti. Ad altre latitudini e sotto sigle diverse si sono svolti i campionati italiani di dama internazionale indetti dalla Fid (Federazione Italiana Dama). Teatro della manifestazione la cittadina di Fossano. Qui un po' a sorpresa il giovanissimo Daniele Macali vince a pari merito con Walter Raimondi l'Assoluto. Il terzo posto va appannaggio del forte Claudio Ciampi (che solo da un anno gioca la variante a 100 caselle) che per poco non beffa i favoriti principali per la vittoria. Nel Secondo gruppo primeggia Walter Moscato di Velletri, mentre nel Terzo gruppo trionfa un altro giocatore di Velletri, Antonio Pepe. Oltre al campionato regolare si sono disputati i campionati italiani Lampo e Semilampo. Nel primo, sul gradino più alto del podio si rivede il campionissimo Michele Borghetti, ritornato a disputare una gara ufficiale dopo oltre un anno di pausa. La ripresa dell'attività agonistica
3 59 56 8 48 28 54 34 30 52 16
la cadenza 0 con la serie 10-30-4060-90 e figura 9 con la serie 27-3645-63-72. Previsione speciale 28-63 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Palermo l'ambo 40-55. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 21-36-37, 710-43, 8-74-85, 17-24-80, 19-22-68.
di FRANCESCO SENATORE
QUASI ottocento chilometri di viaggio e oltre settante primavere sulle spalle non hanno fermato la voglia di dama del sanpietrese Michele Lanzino. L'arzillo damista cosentino si è sobbarcato da solo molte ore di treno pur di partecipare al Primo Gran Premio Città di Pesaro. Forte, infatti, era il desiderio di riprendere l'attività damistica da parte del giocatore di San Pietro in Guarano dopo un periodo di riposo forzato. E quale migliore occasione poteva esserci per mettere alla prova le sue indiscusse capacità sulla scacchiera se non quella della manifestazione ludica di dama, specialità 32 riquadri, a carattere nazionale organizzata proprio a Pesaro dall'Aigd (Associazione, Italiana Gioco Dama)? Una piccola valigia, un biglietto del treno e tanta passione per il nobil gioco da tavolo, unita alla voglia di rivedere gli amici Alfonso Moretti, Ciro Fierro e soprattutto il pugiledamista Cosimo Oggiano, hanno spinto Lanzino all'impresa, consacrata dalla vittoria nella sua nuova categoria, i Provetti. Sono state otto le partite disputate dal bravo ed esperto Michele Lanzino, che in due giorni ha racimolato i punti necessari per trionfare nel raggruppamento dei Provet-
57 61 52 56 55 49 81 61 71 57 55
San Giovanni Rotondo i campionati italiani assoluti di dama italiana e la Calabria sarà rappresentata dal più giovane maestro di dama di tutti i tempi, il cosentino Francesco Gitto. Dal 20 al 23 invece si disputeranno a Bergamo i campionati italiani per il Secondo e Terzo gruppo, sempre di dama italiana.
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Novembre Il gioco dell’ambo secco, risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “magico” mondo dei 90 numeri del Lotto, esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di novembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI NOVEMBRE 24 - 79 20 - 88 60 - 47 53 - 54 13 - 6 73 - 5 2-4 65 - 44
Michele Lanzino nel momento in cui riceve la coppa del primo classificato
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di novembre.
Cultura&Spettacoli 59
Martedì 4 novembre 2008
Musica Di Marzio e Berghella in concerto a conclusione della master class sul barocco
I segreti del violoncello La saggezza degli Inca per il riscatto delle donne
Un’immagine del concerto di NUNZIO LONGO
MATERA - Ha concluso la master class di violoncello barocco il concerto di Antonio Di Marzio (violoncellista barocco) e Massimo Berghella clavicembalista docenti presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. «Suono con un violoncello del 1750 attribuito ad Antonio Ungarini di Fabriano. - spiega Nasillo - Il repertorio del concerto comprende musiche di compositori napoletani del periodo barocco e sarà pubblicato, nel 2010, su una prestigiosa rivista musicale. La scuola napoletana, insieme a quella emiliana, è stata, in Europa, espressione virtuosistica del vio-
loncello. Pergolesi e Porpora hanno composto musiche per violoncello e Pergolesi le ha dedicate al duca Francesco Carafa di Maddaloni. Scipriani, tra i migliori violoncellisti napoletani, ha creato un innovativo metodo didattico per lo studio dello strumento. De Marzis, Alborea e Lanzetti sono i più grandi violoncellisti del Settecento. I brani più complicati sono quelli di Scipriani e di Alborea per le variazioni di notevoli difficoltà tecniche». «Conosco, da molti anni, Nasillo impegnato in questo genere di musica. - interviene Di Marzio - L'ho invitato a Matera, come docente della master class, per elevare il tono cultura-
le dei programmi curriculari degli allievi. Quest'esperienza intende trasferire agli studenti un interesse per la musica antica e porre le fondamenta per una rispondente prassi musicale. In questo concerto, la mia parte, insieme al clavicembalo, consiste nella realizzazione del basso continuo, per accompagnare la voce solista, per sostenere il ritmo ed arricchire la melodia e l'armonia dei brani». «Non è la prima volta che ci esibiamo con questo trio. - riferisce Berghella Per quanto concerne l'accordatura di questo clavicembalo, abbiamo adoperato quella del tipo “vallotti”, dal nome dell'inventore dello schema di accordatura, di facile realizzazione».
MATERA - “La donna nella società inca”, è questo il tema dell'incontro culturale che si svolgerà oggi, alle ore 16.30 presso la Casa del Pellegrino "Le Monacelle" di Via Riscatto. Mamani, sacerdote di una generazione di curanderos delle Ande parlerà della necessità di realizzare una cooperazione tra donne e uomini. La sua prima tappa in Basilicata, organizzata da alcuni volontari e dalla signora Ondina Montalto sarà tutta in lingua italiana. Un convegno, quindi, sul ruolo della donna in una società di pace, a cura di Hernan Huarache Mamani, un indio nato a Chivay, un villaggio della Cordigliera delle Ande. Mamani, l' ultimo erede di una antica generazione di curanderos andini, da anni lavora a un progetto di conservazione della cultura del suo paese e per indicazione del suo maestro vive parte dell'anno in Europa per diffondere e insegnare la sua esperienza spirituale. I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Il più diffuso è "La profezia della curandera", del 2001. «Oggi nella cultura è prevalente l'elemento maschile con le sue caratteristiche individualiste, dominanti, materialistiche e consumistiche - afferma - che portano l'essere umano verso la sua distruzione. Per cambiare questi atteggiamenti è importante conoscere la vita delle donne sagge Mamakuna che nell'antico popolo Inca realizzò un rapporto di cooperazione tra donne e uomini. In questa società illuminata, era stata realizzata una forma di organizzazione socio-economica molto evoluta, dove crescita economica e incremento demografico erano in perfetto equilibrio. L'aspetto che colpisce maggiormente è il ruolo delle donne, che godevano di indipendenza economica, potevano essere sacerdotesse, capi guerrieri o di governo, oppure diventare professioniste in qualsiasi campo. Il lavoro casalingo era riconosciuto come un importante contributo al benessere collettivo, e retribuito. Nell'elezione del governo avevano diritto di veto: bastava il "No" di una sola donna per fermare una candidatura. Tutto questo era frutto di un sistema educativo particolare, che consentiva a chiunque di accedere all'istruzione per una società in continua evoluzione. Dobbiamo riscoprire e utilizzare questi poteri che la natura ha donato alle donne, solo così si potrà creare una società in perfetto equilibrio di amore, fratellanza e armonia con la Madre Terra». Maria Anna Flumero
In libreria
Brancati, quando le liriche si trasformano in “Monadi” Nuova pubblicazione dell’avvocato potentino
La copertina
E' IN libreria "Monadi", edito da Polistampa, il nuovo lavoro dell'avvocato, poeta e scrittore potentino, Claudio Brancati.
Questa nuova pubblicazione rappresenta una ulteriore conferma del suo amore per la poesia «non più legata ed ancorata a metriche desuete, asservita a triti canoni che imponevano la logica della rima baciata, del vernacolo a tutti i costi». Oltre il verso epico, tragico, comico, lirico esiste il verso monadico; questo, in quanto tale, è “specchio vivente dell'universo”, quindi microcosmo che conduce al tutto. Così, come per Bernardo Soares il suo tabaccaio di fiducia è, in qualche modo, l'umanità intera, la poesia monadica è - assurdamente - la poesia tutta. Cosa sono queste poesie, se non monadi incomunicabili in viaggio verso il monadismo? Benintesi, il nomade non viaggia se non per viaggiare. Le monadi qui stampate, sebbene
apparentemente immobili, sono in viaggio - non verso un destinatario - ma verso l'impossibile missione di rendere autocosciente l'universo che rappresentano: “la terra” attraversata “da correnti intransitive”. Percorse da tratti pittorici, esse si muovono, soffiate da una melodia sommessa. Claudio Brancati è nato a Potenza il 15 gennaio del 1953. Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli nel 1976, esercita la professione di avvocato dal 1978, con indirizzo specifico in ambito civile ed amministrativo. Sposato, ha due figli. L'amore per la poesia è l'altra faccia della sua vita. cultura@luedi.it
Taccuino A Pisticci workshop di animazione cinematografica PISTICCI - Presso la Casa della Cultura dal 22 al 27 novembre 2008 si terrà un workshop di Animazione cinematografica. Organizzato dall'associazione del Lucania Film Festival, è partita la stagione accademica 2008/2009 dei corsi di formazione cinematografica. I corsi sono riconosciuti per l'impegno e la serietà dei docenti ospiti e per i laboratori attrezzati che consentono un buon svolgimento delle attività a tutti i corsisti partecipanti. Primo workshop è quello di animazione in 2d, con la tecnica del disegno, plastilina e carta tagliata. Durante questo iter progettuale, gli allievi potranno assimilare le basi dell'attività approndando al 2d attraverso la scrittura del soggetto, allo stop motion (claymation o animazione con la plastilina o carta ritagliata) all'animazione in disegno e al montaggio. Le esercitazioni in classe, concentrate nei sei giorni permetteranno di conoscere la tecnica, la terminologia e il linguaggio usato nel cinema d'animazione. Docente del corso sarà Marta Abad Blay
Carnet Lucio Dalla a Potenza canta per il Fai POTENZA -Spettacolo straordinario a favore del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano: questa sera alle 21 Lucio Dalla salirà sul palco di uno dei teatri storici d'Italia, il Teatro Francesco Stabile di Potenza per sostenere la Fondazione nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano.
Al via il Premio “Giovanni De Blasiis” POTENZA - La società Cose di Teatro e Musica ha dedicato uno spazio importante per i giovani studenti delle scuola. Si tratta di un bando di un concorso, Premio "Giovanni De Blasiis", per la partecipazione al 1°Festival Nazionale Teatro Scuola Ragazzi, in programma dal 22 al 30 maggio 2009 a Potenza. I destinatari sono gli Istituti di scuola media di 1°e 2°grado; i gruppi teatrali universitari iscriti per l'anno accademico 2008-2009 e i gruppi di allievi partecipanti a laboratori teatrali o a scuola di teatro. La partecipazione a tale festival richiede la realizzazione di uno spettacolo su testo originale ed inedito o su un testo di autore italiano o straniero, classico o contemporaneo rielaborato dai gruppi di studenti. Termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione è il 15 dicembre 2008. Poi si procederà con la selezione delle scuola che a Maggio 2009 parteciperanno al Festival. Una giuria nominata dalla società organizzatrice, assegnerà due premi da 1.500 euro l'uno (uno per scuole medie inferiori, l'altro per le scuole medie superiori) più alcuni premi di riconoscimento come Premio Critica, Migliore Scenografia, Migliori Costumi, Migliore Attore/Attrice, Migliore Coreografia. cultura@luedi.it
Le attività del “Teatro dei Sassi” MATERA - Conferenza stampa, giovedì 6 novembre alle 10 a Matera sulle attività 2008/2009 del Teatro dei Sassi. L'incontro con i giornalisti si svolgerà nella nuova sede in Contrada Gavatina.
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Martedì 4 novembre 2008
Cultura
Il tragico bilancio lucano
La fine della Grande Guerra Il 4 novembre di novanta anni fa terminava il conflitto. Più di 650.000 le vittime di EZIO M. LAVORANO Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12 La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l’Esercito italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre e alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una ce-
coslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d’armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo tota-
le della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, SAR il duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa del-
la sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L’Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subìto perdite gravissime nell’accanita resistenza dei primi giorni e nell’inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. “Firmato Diaz” Con queste parole, novant’anni fa, il 4 novembre 1918, veniva comunicata ufficialmente la fine delle ostilità in territorio italiano tra le truppe alleate e l’esercito austro-ungarico.
TABELLA
L’armistizio con l’impero austriaco - come è ampiamente noto - era stato firmato il giorno prima, alle 18,40 a villa Giusti presso Padova, e sottoscritto dai rappresentanti dei paesi vincitori. L’ingresso dell’Italia nel primo grande conflitto dell’era moderna era avvenuto il 24 maggio 1915, circa un anno dopo l’avvio delle ostilità e, contrariamente a quanto si ci sarebbe aspettato, poiché legata da un patto di alleanza con gli imperi centrali (triplice alleanza), avvenne a fianco delle potenze dell’Intesa (Francia, Regno Unito e Russia). In rapida sintesi, le dinamiche del conflitto sono ben note, e quindi ci sembra inutile ritornarci sopra. Quello che invece a parer nostro sembra utile sottolineare è invece il dato drammatico relativo ai morti, ai feriti e ai dispersi, sia tra le file dei militari che tra quello dei civili. Il dato complessivo, nella sua puntuale consistenza numera, ci dice che la cosiddetta “Grande guerra”, da un calcolo pressoché vicino alla realtà, provocò, direttamente e
indirettamente, la morte, tra militari e civili delle nazioni coinvolte, di oltre dieci milioni di persone, precisamente 10.831.315. Anche l’Italia, è bene ricordarlo, lasciò sul campo di battaglia un numero elevatissimo di morti; la cifra ufficiale parla di 650.000 soldati deceduti. Altrettanto elevato fu il numero dei feriti, 947.000, e quello dei dispersi o prigionieri, 600.000. In tale vasto quadro, un non irrilevante contributo lo diede anche la nostra regione. Essa, infatti, offrì alla patria un tributo di vite umane notevole pari a 7.352 militari, tra i quali 166, erano di giovanissima età, cioè nati nel 1900 e negli anni immediatamente successivi. Dei complessivi 7.352, ben, 155 furono i decorati al valor militare, rispettivamente 90 con medaglia di argento e 65 con medaglia di bronzo. Notevole fu anche il numero dei mutilati e degli invalidi per cause belliche. La tabella in alto riporta i dati, aggregati per circondario, relativi proprio al numero di morti, dispersi, mutilati e invalidi della Basilicata.
Cultura
Martedì 4 novembre 2008
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PROGRAMMA POTENZA
PROGRAMMA MATERA
Ben due giornate, nel capoluogo lucano, dedicate all'anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale. Quattro novembre Giornata delle forze armate E festa dell'unità nazionale Monumento caduti - Parco Montereale Ore 11,00 Alzabandiera 11,45 Santa messa in suffragio dei Caduti 11,45 - Onori ai Caduti con deposizione di corone d'alloro - Lettura del messaggio del Capo dello Stato da parte del prefetto della Provincia di Potenza - Lettura del messaggio del ministro della Difesa da parte del comandante del Comando militare esercito “Basilicata” colonnello Biagio Sarnicola - Interventi del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e del presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, del presidente della giunta regionale Vito De Filippo - Intervento conclusivo del prefetto della Provincia di Potenza, Luigi Riccio Ore 17,00 Ammainabandiera Nove novembre '08 Celebrazione del novantesimo anniversario (1918-2008) Della fine della prima guerra mondiale Parco Montereale -Pallazzo Loffredo Via Pretoria -Piazza Mario Pagano Ore 10,00 _ Parco Montereale -Alzabandiera con reparti interforze in armi (esercito italiano, marina militare, aeronautica militare, Arma dei carabinieri) -lettura del messaggio del ministro della Difesa - esibizione della Fanfara del settimo reggimento bersaglieri di Bari - Visita agli stand espositivi promozionali e mostra statica dei mezzi dell Forze armate - Evento dimostrativo del gruppo cinofilo dell'Arma dei carabinieri - Evento dimostrativo del robot antisabotaggio dell'Arma dei carabinieri ore 11,00 Museo archeologico nazionale “Palazzo Loffredo” - apertura mostra storica sulla Prima Guerra Mondiale - esposizione divise storiche e medaglie d'oro al valor militare “degli Eroi della terra lucana” in alcune vetrine commerciali di via Pretoria ore 12 e 30 Piazza Mario Pagano esibizione della Fanfara del settimo reggimento Bersaglieri di Bari ore 16,00 Parco Montereale Esibizione della Fanfara del settimo reggimento bersaglieri di Bari. Ore 17,00 Parco Montereale Ammainabandiera
Oggi, a Matera, in occasione dell'annuale ricorrenza della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, nell'ambito delle varie e importanti iniziative, i carabinieri del Comando Provinciale apriranno al pubblico la sede del citato comando. I cittadini potranno così visitare, nella mattinata dalle ore 10.00 alle ore 12.00, la struttura, i mezzi e i veicoli in dotazione ai carabinieri e saranno accompagnati da militari che illustreranno loro compiti e funzionamento dei vari apparati. In particolare, i visitatori potranno vedere la centrale operativa, i locali adibiti al foto segnalamento e i vari automezzi in dotazione. Nella sala stampa, è prevista la proiezione di video e filmati sull'Arma dei carabinieri. Inoltre, nella centralissima Via del Corso, è stata allestita una vetrina, con l'esposizione di uniformi, oggetti e cimeli vari. Sempre oggi, sarà aperta al pubblico anche la sede della Compagnia di Tricarico.
L’INTERVENTO NOVANT’ANNI or sono, con l’armistizio di Villa Giusti, si concluse l’ultima guerra del risorgimento nazionale; un conflitto durissimo e drammatico, che costò all’Italia un prezzo altissimo di vite umane, immolate per la difesa del suolo patrio e per amore del tricolore. In quegli anni l’Italia, trovandosi ad affrontare la più grande prova della sua storia, seppe reagire con forza e determinazione ai dramamtici e quotidiani bollettini di guerra. Il popolo si strinse intorno alle forze armate facendo fronte comune con i combattenti nelle trincee e sviluppando con essi un’assonanza ed un legame tanto forti da poter reggere l’urto violento di quei terribili anni. Nacque così - e si radicò in tutto il paese - un diffuso sentimento di patriottismo e di consapevolezza dei valori dell’identità nazionale, che spronò il popolo verso la vittoria finale, per poi approdare alla definitiva unità d’Italia. Esaltante sintesi di un amore profondo per il sacro suolo italiano e stimolante messaggio per tutte le generazioni ma, soprattutto, esplosiva miscela di valori, ideali e principi di assoluta attualità, specie in un momento così delicato per gli equilibri interni ed internazionali. Il 4 novembre l’Italia ricorda quei momenti di dolore; ricorda i suoi eroi, quei suoi figli caduti per il tricolore. Ma ricorda anche le sofferenze e la disposizione di tante famiglie in lacrime! Novant’anni dopo quei tristi eventi bellici la Basilicata ricorda anche, con onore ed orgoglio, gli atti di eroismo del 91° reggimento - oggi 91° Battaglione Lucania - la cui bandiera di guerra è tra le più decorate dell’esercito italiano. Fra tutte spicca la medaglia d’argento al valore militare conferita per gli atti di eroi-
Omaggio al 91° Battaglione
smo nel corso della prima guerra mondiale ed in particolare per la difesa di Pederobba (Tv) sul Monfenera (1917), sul Piave, sul Col Fenilon e sul più noto Col Moschin (1918). Il 4 novembre rappresenta il giorno della commozione e del ricordo, ma è anche il giorno della festa delle nostre forze armate; um patri-
monio di umanità e di valori, baluardo delle libere istituzioni e della democrazia, strumento di equilibrio e pacificazione, come ci dimostra la presenza nei tanti teatri operativi oltre i confini nazionali. Dopo l’attacco al World Trade Center dell’11 settembre 2001 e dopo il tragico attentato di An Nassiryha del
12 novembre 2003, il significato storico di questa ricorrenza si rafforza, diventa ancor più attuale e vitale, perché dimostra quanto le nostre forze armate siano capaci di sacrificarsi e lottare, non solo in difesa dei propri confini, ma anche per la libertà di altri popoli. In occasione di tale significativa ricorrenza, la sezio-
ne provinciale Unuci di Potenza, saluta le forze armate ed esprime ad esse gratitudine per la dedizione al dovere, per la fedeltà alle istituzioni e per l'impegno profuso in ogni luogo e circostanza, anche a sostegno della pace in terre lontane ed auspica che il debito di riconoscenza dell'Italia verso gli uomini e le donne in uni-
forme possa contribuire a rendere sempre più forte il legame con le ff.aa. , radicandole sempre più anche nella nostra regione e nella nostra città. Viva l’Italia unita, viva il 91° Battaglione Lucania, viva le forze armate. Maggiore Gennaro Finizio Presidente provinciale UNUCI
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Rubriche
Martedì 4 novembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Soluzione positiva per un problema di lavoro che è stato a lungo irrisolvibile. In amore mettete le cose in chiaro.
TORO 21/4 - 20/5
La situazione lavorativa va leggermente migliorando: conservate l'ottimismo. Sfoderate tutto il vostro fascino.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro riuscirete a risolvere con grande equilibrio situazioni alquanto complesse. Bene le questioni sentimentali.
CANCRO 22/6 - 22/7
Non fatevi deprimere da pensieri pessimistici: nel lavoro potete fare ancora molto. Serata stimolante.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro dosate le forze e valutate a fondo la situazione prima di prendere una nuova iniziativa. Siate più comprensivi con il partner.
VERGINE 24/8 - 22/9
Se volete essere ascoltati dai collaboratori cercate di essere più concilianti. In amore siete troppo severi.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
La situazione nel lavoro si sta ingarbugliando sempre più: conservate una certa lucidità. Tira e molla controproducente in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Impegnatevi di più per organizzare al meglio le vostre incombenze lavorative. Incontro folgorante in serata.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro sapete essere molto persuasivi: anche questa volta funzionerà con i superiori. Periodo esaltante in amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Preparatevi ad affrontare un periodo di lavoro intenso ma anche dai risvolti interessanti. In amore cercate di essere sorprendenti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Una trattativa d'affari va curata nei dettagli: non abbiate fretta di concludere. Fate luce sui vostri sentimenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS: A vere; Vaghi; S e N tori = Avere vaghi sentori;
Avrete presto la soddisfazione di elaborare nuovi progetti professionali. Un tenero affetto è pienamente ricambiato.
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23.20
ATTUALITÀ
19.35
Bruno Vespa
PRIMA SERATA
Televisioni
Martedì 4 novembre 2008
TELEFILM
21.10
ATTUALITÀ
Squadra speciale cobra 11
21.10
FILM
20.10
TELEFILM
21.10
SHOW
Giovanni Floris
Olè
Chuck Norris
Enrico Lucci
20.30
ATTUALITÀ Lilli Gruber
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.20 -RubricaTg Parlamento 16.25 -EVENTO Cerimonia celebrativa del 90° anniversario di Vittorio Veneto 17.30 -AttualitàLa vita in diretta 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.35 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.45 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real Tv L'isola dei famosi 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Soap OperaSentieri 16.05 -Film L'uomo del fiume nevoso con Kirk Douglas, Jack Thompson, Sigrid Thornton - regia di George Miller (Australia) - 1982 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniGormiti 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Il candidato con Robert Redford, Peter Boyle, Don Porter, Allen Garfield, Karen Carlson, Quinn Redeker, Morgan Upton, Melvyn Douglas - regia di Michael Ritchie (USA) - 1972 16.15 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -Telefilm Stargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Raccontami - Capitolo II 23.15 -Telegiornale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.35 -Telefilm Law & Order - I due volti della giustizia
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Rubrica Speciale Serie B
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Film Olé con M. Boldi, V. Salemme - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2006
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmL'amore ha due facce con Barbra Streisand, Jeff Bridges, Pierce Brosnan, George Segal, Mimi Rogers, Lauren Bacall, Brenda Vaccaro - regia di Barbra Streisand (USA) - 1996
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.30 -Film Fahrenheit 9/11 con Michael Moore - regia di Michael Moore (USA) - 2004
23.20 -Attualità Speciale Porta a Porta - Elezioni Americane 01.00 -Telegiornale Tg 1
23.25 -RubricaMartedì Champions 00.50 -TelegiornaleTg 2 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -Real TvL'isola dei famosi 01.50 -RubricaAlmanacco 01.55 -GiocoEstrazioni del Lotto 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -DocumentiRewind - Visioni private 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario
23.30 -Attualità Speciale Matrix
23.50 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.55 -FilmDirty - Affari sporchi con B. Daniel, K. David Garcia regia di Chris Fisher (USA) - 2005 02.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.25 -FilmResurrezione 04.15 -RubricaPeste e corna e gocce...
23.55 -ShowSaturday Night Live 01.05 -RubricaSpeciale: Time Is Up... e la vita è il presente 01.25 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 02.10 -MusicaleTalent 1 Player
23.45 -Attualità Speciale Tg La7 05.00 -Attualità CNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.05
CANALE 5
ORE 21.10
IL CANDIDATO
L’ UOMO DEL FIUME NERVOSO
OLÈ
con R. Redford, P. Boyle, D. Porter - regia di Michael Ritchie (Usa) - 1972
con T. Burlinson, K. Douglas - regia di George Miller (Australia) - 1982
con M. Boldi, V. Salemme, D. Hannah regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2006
Un avvocato californiano viene convinto a candidarsi al Senato per i Democratici. Apparentemente non ha speranza contro un avversario pregiudicato e grande navigatore della politica. La campagna elettorale, gestita da un abilissimo pubblicitario, riesce a ribaltare il pronostico, ma il nostro immacolato candidato nella cinica corsa per il seggio perde la moglie e... l'anima...
Un giovanotto originario degli altopiani australiani viene assunto nella fattoria di un allevatore di bestiame della pianura e si rende utile. È abile con i cavalli, riporta nel recinto il bestiame sperduto, salva da un incidente la figlia del padrone e se ne innamora. Ma il genitore tiranno non vuole concedergliela. Il nostro eroe torna dalle sue parti, ma tornerà a prendere ciò che sente suo...
Archimede, professore di matematica milanese, e Salvatore, insegnante di lettere partenopeo, sono rivali da sempre a causa di un vecchio amore condiviso, la signorina Margherita. Costretti alla convivenza forzata da una gita in Spagna, Archimede e Sasà finiranno per risolvere i loro contrasti, per innamorarsi di bionde bellezze e per impalmarle. Intorno a loro intanto...
RETE 4
ORE 21.10
L’AMORE HA DUE FACCE con B. Streisand, P. Brosnan - regia di Barbra Streisand (Usa) -1996 Rose Morgan insegna "letteratura romantica" alla Columbia University, ma nella sua vita di romantico c'è ben poco. Gregory Larkin insegna matematica alla stessa università, è reduce da una serie di relazioni passionali ed è alla ricerca di un rapporto fondato sull'amicizia e sul rispetto reciproco. I due, che hanno caratteri diversi, sono destinati ad incontrarsi, grazie ai buoni uffici...
LA 7
ORE 21.30
FAHRENHEIT 9/11 regia di Michael Moore (Usa) - 2004 Michael Moore si sofferma sul dopo 11 settembre e sui legami di lungo corso tra la famiglia Bush e quella di Osama Bin Laden...
RETE 4
ORE 23.55
DIRTY - AFFARI SPORCHI con C. Collins jr., B. Daniel, C. Gooding jr. - regia di Chris Fisher (Usa) - 2005 Armando, delinquente con alle spalle una lunga miltanza nella malavita di Los Angeles, cambia vita ed entra a far parte della polizia. Scopre ben presto che la violenza e l'avidità non fanno parte soltanto del mondo dal quale proviene, ma si insinuano e dilagano sempre anche tra la polizia. Braccato dai suoi ex amici e malvisto dagli stessi colleghi per il suo losco passato...
Montalbano fa il boom la serata premia Rai Uno RAI UNO Gran premio di formula Il commissario. Affari tuoi Tgsport
ora 17.55 21.33 20.44 20.37
ascolto 9.892 9.219 6.211 5.211
RAI DUE Tg2-motori N.c.i.s. Unita' Pole position Criminal minds
13.24 21.00 20.00 21.45
3.027 2.768 2.581 2.526
RAI TRE Che tempo che fa Report Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.30 21.37 20.06 19.56
4.085 2.293 2.157 1.765
Canale 5 Paperissima sprint Chi vuol essere Amici di maria de Belli dentro
20.41 19.06 14.11 13.40
5.774 3.730 3.472 3.151
ITALIA 1 A spasso nel tempo Ritorno al futuro iii Guida al campionato Il poseidon
21.26 19.07 13.04 14.07
2.334 2.183 1.953 1.307
RETE 4 Melaverde Colombo Karol un papa rimasto Posticipo contro campo
12.11 18.25 20.35 22.30
2.013 1.897 1.740 1.484