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CODE RECORD AI SEGGI ELETTORALI

FOTOVOLTAICO

L’AMERICA HA GIÀ SCELTO IL MONDO INCOLLATO ALLA TV

Obama. Non Obama. Obama. Non Obama. Obama!

A Vaglio 300 “girasoli” catturano energia pulita

alle pagine 6 e 7

a pagina 14

della Basilicata

ED Anno 7 - N. 305

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 5 novembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Duro j’accuse di De Filippo dopo l’intervista di Bubbico

«Con voi del Pd non parlo più»

Assalto del presidente contro le iniziative “scomposte e manichee” alle pagine 10 e 11

L’autunno caldo TAMBURRO E DI SIENA DALLA PIAZZA ALLA PROPOSTA

INDIGENTE UN LUCANO SU QUATTRO di SALVATORE RUSSILLO

di VINCENZO VITI ccanto ad una gustosa riflessione sul carattere del paternalismo governativo in forma di ossimoro fra buonsenso e manganello, ed agli applausi che si rivolgono a Cossiga per aver "stralciato" i Franceschini, i Marini e i Follini in quanto "rispettabili" ma scarsamente utili alla prospettiva di un P.D. lanciato verso "il patto sociale e l' apparato delle garanzie" (?), leggo la difesa che Pietro Di Siena fa delle manifestazioni di libertà del rettore Tamburro, sottoposte a critiche dagli esponenti del centro-destra lucano. La stima che porto a Di Siena mi obbliga a esprimere con lealtà il mio pensiero, anch' esso assolutamente libero e quindi esposto alle valutazioni più ostili. segue a pagina 20

iò che è ampiamente percepito nella pubblica opinione non può che trovare effettivo riscontro nei numeri della statistica. Quanto ci riporta l'Istat sulla povertà in Italia ,ed in particolare il dato lucano, purtroppo, non ci sorprende. Basta guardarsi intorno per capire quanto forte sia la sofferenza delle famiglie lucane. Il 26%, più di un quarto delle famiglie di Basilicata, è al di sotto della soglia di povertà. E' un quadro drammatico. segue a pagina 16

C

A

Italia: 7 milioni e mezzo di poveri alle pagine 9 e16

Criminalità lucana Omicidio Tartaglia

Cacalano incastra Navazio Delitto Tetta

Le motivazioni del riesame alle pagine 12 e 13

Ricatta l’ex amante Donna arrestata a Potenza

Tito Balletti rosa Nessuna violenza Prosciolto

a pagina 16

a pagina 12

Il sindaco disponibile a ridiscutere l’ordinanza con la quale vietava ai ragazzini di giocare

Pallone e rotelle proibiti: dietrofront di Santarsiero POTENZA - Il sindaco Vito Santarsiero si è detto disponibile a rivedere con le associazioni l’ordinanza con la quale vieta ai bambini l’uso del pallone, dei pattini e degli skates nel centro storico e nei parchi. Un provvedimento contro il quale ieri si è espresso anche il consigliere del Pd Roberto Speranza.

a pagina 22 ORT NELLO SP

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JUNIORES REGIONALE

Tre pagine dedicate al torneo regionale

CESARE PACIOTTI


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Mercoledì 5 novembre 2008

Brevi dal mondo

De Magistris a Napoli Mastella trema NAPOLI – «Il pm De Magistris trasferito a Napoli? Spero che faccia diversamente da come ha fatto a Catanzaro dove mi indagò in assenza di una notizia di reato. Spero che almeno qui ci siano notizie di reato». È sarcastica la risposta di Clemente Mastella (nella foto), leader dell’Udeur, alla domanda di un cronista su cosa ne pensi del trasferimento a Napoli del pm che lo indagò quando era ministro.

Bus in fiamme venti le vittime BERLINO - Tragedia in Germania. Un autobus ha preso fuoco mentre percorreva un’autostrada nel nord del Paese, nei pressi di Hannover, provocando la morte di una ventina di persone. Secondo quanto riferito dalla polizia locale, una decina di passeggeri sarebbero riusciti a uscire dal bus in fiamme.

Raid israeliano un morto e due feriti GAZA – Nell’incursione nel settore nord-est della Striscia di Gaza, i soldati israeliani hanno ucciso un miliziano di Hamas e ne hanno feriti altri due. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi. Un portavoce dell’esercito israeliano ha spiegato che i soldati sono entrati nei Territori per distruggere un tunnel scavato dai miliziani di Hamas per oltrepassare il confine e sequestrare soldati dello Stato ebraico.

Congo, Nkunda non demorde NAIROBI – Scontri tra le forze anti-governative della minoranza tutsi e miliziani Mai-Mai sono stati segnalati ieri nella provincia di Nord Kivu, nella Repubblica democratica del Congo, mentre il leader dei ribelli Laurent Nkunda ha minacciato di far marciare i suoi uomini sulla capitale Kinshasa se il governo continuerà a rifiutarsi di negoziare con lui. Fonti dell’Onu hanno reso noto che i combattimenti sono esplosi nei pressi di Rutshuru, cittadina controllata dai ribelli a circa 75 chilometri da Goma, il capoluogo regionale dove ieri è giunto in visita il nuovo premier Adolphe Muzito «per portare conforto alla popolazione». La battaglia fa seguito ad un periodo di relativa calma dopo il cessate il fuoco proclamato il 29 ottobre dai ribelli del Cndp. L’Onu ha nella zona una unità di oltre cento uomini.

In Italia e nel Mondo

Pd, Veltroni chiude il caso Binetti Energia, nel ddl sviluppo «Sbaglia, ma ha diritto a dire la sua» via libera al governo sul nucleare ROMA - Sui gay Paola Binetti «sbaglia», ma nel Pd non ci possono essere «processi» per le opinioni espresse. Walter Veltroni precisa la posizione del Pd sui ricorsi presentati da dirigenti e militanti del partito contro le affermazioni dell'on. Binetti su gay e pedofilia. La nostra posizione contro l'omofobia, ha affermato il segretario del Partito Democratico, è «chiarissima»: l'onorevole Binetti ha espresso un suo «parere personale» ma «in un grande partito non possono esistere 'reati d'opinione' o processi per idee che vengano espresse». Con questa dichiarazione ufficiale Veltroni dichiara chiusa la polemica inutile ed anche «esagerata». Quello che deve essere chiaro, ha affermato ancora il leader del Pd, è che l'opinio-

Walter Veltroni

ne espressa dall'on. Paola Binetti non è certamente l'opinione del partito. «Singole voci che assumono posizioni diverse da quelle del Pd, in conclusione, esprimono solo «un parere personale».

ROMA – Arrivano le norme per il ritorno al nucleare dell’Italia. E non solo: le multe affibbiate dall’Antitrust alle società poco ligie nel rispetto delle regole della concorrenza serviranno a finanziare i cittadini meno abbienti, attraverso la Social Card, la tessera prevista dalla manovra approvata la scorsa estate. Le novità sono contenute nel ddl sviluppo a cui la Camera ha dato il via libera. Il provvedimento collegato alla finanziaria passa ora all’esame di Palazzo Madama. Molte le novità, soprattutto sul comparto dell’energia, che sono arrivate nel corso dell’esame parlamentare. Spicca, in particolare, la delega che dà la possibilità al governo di

Presto centrali anche in Italia

predisporre la normativa entro il 30 giugno 2009 sul nucleare. Il governo potrà però superare le resistenze degli enti locali. Inoltre, le aree per gli impianti nucleari saranno particolarmente protette.

Aveva 13 anni, colpito mentre cercava riparo dalla pioggia

Napolitano a Redipuglia

Maltempo, ragazzo muore a Roma travolto da un albero

«Non c’è avvenire senza unità»

ROMA – Il maltempo ha fatto una vittima ieri a Roma: un ragazzo di 13 anni, colpito da un albero caduto a causa del nubifragio, accompagnato da una tromba d’aria, che nel pomeriggio si è abbattuto sulla Capitale. E la perturbazione che ha investito prima la Sardegna e poi il CentroNord, oggi interesserà tutto il Nord, come indicato dall’allerta meteo della Protezione civile, ma anche il Sud. RAGAZZO MORTO PER ALBERO CADUTO A ROMA – Il tredicenne stava correndo via dal giardino dove si trovava con alcuni suoi amici - a ridosso del Parco degli Acquedotti, al quartiere Tuscolano – per mettersi al riparo dalla forte pioggia, quando è stato colpito da un pioppo di 12 metri caduto per il forte vento. Il ragazzo è stato subito soccorso, portato in ospedale, ma non c'è stato nulla da fare. Accertamenti sono stati disposti dalla procura. A Roma, la pioggia torrenziale ha determinato il caos: alberi divelti, incidenti stradali, allagamenti, persone rimaste bloccate all’interno delle auto: oltre 500 chiamate sono arrivate alla sala operativa del comando provinciale dei Vigili del fuoco. Sul Grande raccordo anulare, l’acqua ha invaso il tratto compreso tra le uscite per la Prenestina e la Casilina e il traffico e andato completamente in tilt. Per il temporale rallentamenti nelle operazioni di volo si sono registrati all’aeroporto di Fiumicino. SARDEGNA IN TILT – Nelle prime ore della mattinata di ieri l’ondata di maltempo ha investito la Sardegna, causando allaga-

Il luogo dove è rimasto ucciso il ragazzino

menti e frane. Oltre 300 gli interventi dei Vigili del fuoco. Momenti di apprensione nel Nuorese, dopo che un’auto è stata investita dalla piena di un fiume: il conducente è riuscito a salvarsi mentre una donna che risultava dispersa è stata poi ritrovata da una squadra di pompieri. Numerosi guasti alle linee elettriche, interrotta la ferrovia tra Decimomannu e Cagliari. ALLERTA IN LIGURIA, TRENTINO, PIEMONTE – In Piemonte, i corsi d’acqua sono ormai prossimi al livello di attenzione, specialmente nei settori alpini e prealpini. Da venerdì scorso, ad intervalli, sta piovendo ed il maltempo dovrebbe aggravarsi nelle prossime ore con piogge molte forti. La quota delle nevicate, ieri a 1.900 metri, si abbasserà oggi a 1.700 metri. Stato di allerta anche in Liguria, nelle provin-

ce di Imperia, Savona e Genova. Su tutta la regione piove insistentemente dalla notte scorsa (dalla mezzanotte sono caduti dai 15 ai 25 millimetri di pioggia), ma la previsione è di un peggioramento fino a questa mattina. La Protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di elevata criticità con l’invito ai Comuni a monitorare le aree a rischio di frane, anche attivando presidi territoriali. Situazione analoga in Trentino, dove la Protezione civile ha dichiarato lo stato di allerta in previsione delle intense piogge che interesseranno al regione nelle prossime 18-24 ore. Problemi anche per i mari. Le forti raffiche di libeccio hanno costretto le compagnie di navigazione a sospendere i collegamenti con i traghetti fra Porto Santo Stefano e l’isola del Giglio (Grosseto). Daniela Navi

ROMA - Con un omaggio all'Altare della Patria ed ai sacrari di Redipuglia e di Vittorio Veneto, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha commemorato insieme alle piu' alte cariche dello Stato l'anniversario del 4 novembre che quest'anno segna anche il 90esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale. "Non c'e' avvenire - ha affermato Napolitano a Vittorio Veneto - senza tener ferma e far vivere l'unita' nazionale", perche' l'unita' nazionale e' "una preziosa eredita'". Ha pero' aggiunto che oggi "non c'e' piu' spazio ne' per il militarismo ne' per l'antimilitarismo". Napolitano ha poi reso omaggio all'impegno che i nostri soldati pongono, "con spirito di sacrificio ed intelligenza, fuori dal suolo italiano, al servizio di missioni per la pace e la sicurezza internazionale". In occasione della festa delle Forze armate il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha inviato un messaggio al capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Vincenzo Camporini, per esprimere il suo grazie e quello del governo ai militari italiani impegnati in tutto il mondo per garantire la pace "nel ricordo dei tanti uomini caduti per la difesa dei valori fondanti dell'Italia". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha intanto annunciato che proporra' al Parlamento che il 4 novembre diventi festa nazionale alla pari del 2 giugno e del 25 aprile. Il 4 novembre, ha affermato La Russa, deve diventare "data per una storia condivisa di tutti gli italiani". Alla cerimonia all'Altare della Patria , oltre a Napolitano, a Berlusconi e ad altri esponenti del governo era presente anche un unico rappresentante dell'opposizione: il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. È rimasto ai piedi della scalinata senza avvicinarsi alle massime autorita' istituzionali presenti. Io so, ha dichiarato, che dovevo esserci "per il rispetto che si deve a questa data e alla memoria di centinaia di migliaia di italiani morti per la liberta' e per lo Stato di diritto". Elvio Sarrocco

Pedofilia, si tiene a porte chiuse Superenalotto, nessun 6 né 5+1 il processo di Brescia a don Baresi ilLotto BRESCIA – A meno di un anno di distanza dall’arresto in carcere è iniziato il processo contro don Marco Baresi, già vice rettore del seminario di Brescia, accusato di pedofilia e detenzione di materiale pedopornografico. Il processo, in considerazione dei reati ipotizzati dall’accusa, si tiene a porte chiuse. Non è la prima volta, negli ultimi anni, che la curia bresciana si trova al centro di vicende giudiziarie in cui l'accusa, pesantissima, è quella di pedofilia. Un sacerdote è stato assolto insieme a un bidello e sei insegnanti nell’aprile del 2007. Ora però, nei confronti degli otto imputati è iniziato il processo d’appello e l’accusa ha chiesto condanne, complessivamente, a 127 anni di carcere. Condanna per tutti e 8 gli imputati, con pene che vanno dalla più alta, a 20 anni, alla più bassa a 9 anni e 6 mesi, chiesta proprio per il sacerdote. Le vittime sarebbero bam-

bini che all’epoca dei fatti frequentavano una scuola materna comunale di Brescia. Il caso in cui è rimasto coinvolto don Marco Baresi è piuttosto diverso. La vittima dei presunti abusi è un ragazzo che frequentava il seminario. Il religioso ne avrebbe abusato più volte. Ad aggravare la posizione di don Baresi è stata poi la perquisizione del suo ufficio in seminario. Nel computer è stato trovato del materiale di natura inequivocabilmente pedopornografica. « Al mio computer – si è difeso il sacerdote - avevano accesso anche altre persone». La vicenda di don Baresi, attualmente agli arresti domiciliari, in ogni caso non è al centro di approfondimenti solo giudiziari. È attivo un sito «www.donmarcobaresi.net aperto da parenti e amici del religioso. In 300 hanno firmato per testimoniare la propria convinzione dell’innocenza dell’ex vice rettore.

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera del Superenalotto (n. 133). Sono stati, invece, 21 i punti 5 realizzati; ad ogni vincitore 32.599,34 euro. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale a 28,6 mln di euro. Ai 2.136 vincitori con punti 4 vanno 320,49 euro. Ai 75.907 vincitori con punti 3 vanno 18,03 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5 Ai 12 vincitori con 4 vanno 32.049,00 euro. Ai 304 vincitori con 3 vanno 1.803,00 euro. Ai 4.559 vincitori con 2 vanno 100,00 euro. Ai 29.223 vincitori con 1 vanno 10,00 euro. Ai 65.572 vincitori con 0 vanno 5,00 euro.

estrazione del 4 novembre 2008

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

51 57 51 6 14 32 85 39 28 89 47

15 25 4 48 58 12 43 7 4 9 62

76 46 11 18 77 26 30 55 45 44 54

25 39 66 69 21 79 28 13 37 84 2

81 69 47 78 50 17 87 19 69 50 50

ilSuperEnalotto Montepremi 4.563.906,98 euro

6 - 28 - 32 - 39 - 57 - 85 numero jolly 47 punti 6 jackpot 26.991.155,75 punti 4 320,49 18,03 punti 5+1 - punti 3 punti 5 32.599,34 Num. Superstar 51


In Italia e nel Mondo

Mercoledì 5 novembre 2008

Iran, il Parlamento sfiducia il ministro dell’Interno

Nove signore nella stanza dei bottoni della camorra napoletana

Boss in carcere, le donne al comando Gli “affari” nel campo della droga con introiti giornalieri di 170mila euro

L’arresto di Teresa Gionta

NAPOLI – Con i boss in cella, Valentino e il figlio Aldo, erano le donne ad avere preso in mano le redini del clan Gionta, a cominciare da Gemma Donnarumma, moglie del capo della cosca: custodivano le armi e la droga, si occupavano della gestione della manovalanza e di tutti gli affari illeciti. Sono 9 le donne che compaiono nell’elenco delle 76 persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi, a cominciare dalla Donnarumma che all’arrivo degli agenti del commissariato di Torre Annunziata ha cercato di opporre un pò di resistenza pri-

ma di essere arrestata. «Il ruolo delle donne del clan –dice Franco Roberti, coordinatore della Dda – è sempre importante, quello di dirigenti vicari quando i mariti e i capi dell’organizzazione sono detenuti». Secondo Vittorio Pisani, capo della Squadra Mobile, «si tratta di un’operazione che forse passerà alla storia proprio perchè è stato arrestato un nutrito numero di donne che gestivano le decisioni importanti». Numerosi gli elementi anche inquietanti che emergono dalla corposa ordinanza, di circa mille pagine, che ha inchiodato gli esponenti del clan Gionta, a

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cominciare dalla famiglia stessa del capostipite (tra i destinatari dei provvedimenti, oltre alla moglie, anche i figli). Ci sono ad esempio, addirittura, delle raccomandazioni per aspirare a conquistare un posto di lavoro come pusher al servizio del clan. Un’ambizione diffusa tra molti giovani della zona che intravedono la possibilità di un impiego lavorativo come emerge da numerose intercettazioni. I ricavi della droga erano pari a ben 170 mila euro al giorno nelle cinque piazze dello spaccio di Torre Annunziata gestito dai Gionta. Franco Tortora

TEHERAN – Il Parlamento iraniano ha rimosso ieri con un voto di sfiducia a larghissima maggioranza il ministro dell’Interno, Ali Kordan. Un duro colpo per il governo del presidente Mahmud Ahmadinejad, con gran parte del suo stesso schieramento conservatore che gli ha voltato le spalle a sette mesi dalle elezioni presidenziali, nelle quali dovrebbe competere per un secondo mandato quadriennale. Kordan è il decimo ministro del governo a lasciare l'incarico da quando Ahmadinejad ne ha assunto la guida, tre anni fa.

Ancora un “colpo” per Ahmadinejad a pochi mesi dalle elezioni

Mahmoud Ahmadinejad

Cai: «Assumeremo piloti e hostess di Ryanair»

Alitalia, trattativa chiusa chi non firma non va in Cigs ROMA – Fra Cai, governo e sindacati il caso Alitalia è archiviato. Nessuna ulteriore convocazione, quindi, nè da parte di Compagnia aerea italiana nè dall’Esecutivo delle cinque sigle del 'fronte del no', che non hanno firmato venerdì scorso – a differenza dei confederali – le intese su contratti e criteri di selezione e assunzione. Se le associazioni dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia e AirOne non firmeranno, Cai procederà a chiamata individuale e chi rifiuta non avrà la cassa integrazione. Cai, poi, ha detto assumerà anche piloti, hostess e steward di altre compagnie, come Ryanair. E ai sindacati è arrivata, ieri, la prima lettera dal commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, riguardante la messa in mobilità, che avvia la procedura di licenziamento, del personale di Alitalia (8.429 addetti) e Alitalia Express, il vettore regionale del gruppo, in cui ci sono 597 dipendenti. Contestualmente ai licenziamenti, Cai assumerà 12.630 persone per evitare l’interruzione dell’operatività. No secco, dunque, da Roberto Colaninno e dal governo (Matteoli, Sacconi, Scajola) alla richiesta di convocazione avanzata dalle cinque sigle a Cai e al governo. Anche perchè qualsiasi ritocco metterebbe a rischio il futuro di Alitalia. A nessuno, ha detto Matteoli, è permesso «di porre un veto alla possibilità di investire e di far partire una impresa come quella che sta nascendo per Alitalia». Le associazioni dei piloti Anpac e Up, degli assistenti di volo Avia e Anpav e l’Sdl sono stretti in un angolo. «Raccontano cose non vere», di discriminazioni nelle assunzioni, «che Cai ha smentito», ha affermato Matteoli auspicando che prevalga il buon senso e che non ci siano scioperi. La risposta potrebbe esse-

Massimo Notaro

re la precettazione perchè «il governo non può permettere il blocco degli aeroporti», ha aggiunto, dicendosi poi «indifferente» se alcune sigle del fronte del 'no' sono politicamente vicine ad Alleanza Nazionale o Forza Italia, perchè «stanno sbagliando». Gli 'irriducibili', al momento, non intendono arrivare alla soluzione estrema ma assicurano che riescono a fatica a tenere calma la base. Sulle assunzioni Colaninno ha spiegato che sarà mandata una lettera a ciascun lavoratore di Alitalia e AirOne ma anche di a piloti e hostess di altre compagnie, compresa Ryanair, con la proposta di lavoro che, se accettata, potrà essere firmata. Ma «Colaninno, che non ha esperienza

di trasporto aereo – ha detto il presidente dell’Up, Massimo Notaro – deve considerare che occorre tempo per addestrarli perchè volano su aeromobili di tipo diverso da quelli di Alitalia». Intanto anche Eurofly (controllata al 46,1% da Meridiana) è pronta ad assumere piloti di Alitalia e a rilevare le bande orarie (slot) della compagnia. I ministri delle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli e del Welfare Maurizio Sacconi sono stati chiari nel dire che chi rifiuta un lavoro equipollente perde il diritto agli ammortizzatori sociali. È la legge. «Un ricatto», secondo il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, mentre l’Avia sostiene che è Cai a violare le norme sulle retribuzioni, che saranno inferiori di almeno il 25% rispetto alle attuali. Cai comincerà con 12.630 dipendenti, ma «nello spazio di un anno può essere in condizioni di riassumere» ha detto Matteoli, aggiungendo che «se Cai non è messa in condizione di partire, l’alternativa è il fallimento», anche perchè Fantozzi «ha fatto i miracoli per andare avanti, ma ora dice che non ha più denaro e c'è il rischio che gli aerei vengano messi a terra». Quanto al prestito ponte di 300 milioni di euro dato dal precedente governo ad Alitalia, se fosse giudicato aiuto di Stato dalla Ue «resterebbe nella bad company, e quindi il commissario Fantozzi dovrebbe restituirlo attraverso il ricavato di tutto ciò che vende» a Cai e ad altri, ha detto Matteoli. Colaninno ha confermato che entro novembre Cai sceglierà il partner straniero ed entro Natale si volerà con la nuova Alitalia. Sia Air France sia Lufthansa hanno caratteristiche estremamente interessanti, ma per nessuna è stata fatta pressione politica. Stefania De Francesco

Dubai Mall, lo shopping center delle meraviglie ha aperto i battenti CENTRO commerciale? Riduttivo. Uno dei più grandi al mondo? Ancora non abbastanza. Dubai Mall, che tra caotico clamore di aspettative e di traffico ha aperto ieri i battenti dopo due rinvii, promette di proporsi come meta a tutto tondo. Negozi sì, 1200 per la precisione. Il tutto articolato su una superficie pari ad oltre 50 stadi da calcio per ospitare gli attesi 30 milioni di visitatori nel primo anno di apertura. Ma anche intrattenimento, con il più grande complesso multisala dell’emirato; sport, con una pista per il pattinaggio su ghiaccio dalle dimensioni olimpiche; stupore, con un’acquario a fare da pareti alla sezione centrale del complesso con 33.000 esemplari marini e 400 squali; educazione, con un museo interattivo per seguire il viaggio di una goccia di pioggia dal cielo fino al mare, passando per montagne e foreste amazzoniche.

Il furgone sventrato con la fiamma ossidrica

Bari, spettacolare rapina da un milione e 600mila euro BARI – Un’azione pianificata nei minimi dettagli, protagonisti una decina di rapinatori armati che hanno bloccato il traffico sparando, anche con un kalashnikov, contro un furgone portavalori dell’Ivri svuotandolo della cassaforte contenente un milione e 693.000 euro. È accaduto ieri mattina sulla statale 16 all’altezza di Torre a Mare, alla periferia sud di Bari. Le tre guardie giurate a bordo del furgone sono rimaste bloccate nell’abitacolo; non hanno risposto al fuoco e non sono rimaste ferite. I malfattori sono entrati in azione alle 7, poco dopo che il furgone portavalori aveva lasciato la sede dell’Ivri al quartiere San Paolo caricando il denaro destinato alla provincia di Brindisi. Per attuare il loro piano i rapinatori hanno utilizzato tre auto, due delle quali hanno percorso affiancate alcune decine di metri in modo da rallentare il traffico. Una Fiat Punto, poi risultata rubata, è stata quindi fermata all’improv-

Petruzzelli scontro tra Bondi ed Emiliano

È BRACCIO di ferro sul Petruzzelli tra il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi e il sindaco di Bari, Michele Emiliano. A dividerli, la data per la riapertura: il ministro propone di prendere tempo, il sindaco risponde che non si può più rinviare.

viso di traverso sulla corsia sud. I rapinatori sono scesi dalle auto e hanno minacciato con le armi alcuni automobilisti, intimando loro di non muoversi, e quando uno di loro è sceso dal mezzo per capire cosa stesse accadendo, hanno sforacchiato la carrozzeria della sua auto, facendolo tornare sui suoi passi. Poi, all’arrivo del furgone, i malfattori hanno sparato numerosi colpi d’arma da fuoco in direzione degli pneumatici, bloccando il mezzo. Le guardie giurate non hanno risposto al fuoco, rimanendo all’interno del furgone; i banditi a quel punto hanno aperto un varco sul lato sinistro del blindato utilizzando fiamma ossidrica e si sono impossessati della cassaforte col denaro. Quindi sono saliti a bordo di due auto, una Bmw grigia e un’Audi nera, e hanno cosparso sull'asfalto alle loro spalle numerosi chiodi in modo da ritardare l’intervento delle forze dell’ordine. Alessandro Bruno

Per “La Gola in tasca” ristoranti troppo cari IL numero dei ristoranti in Italia dove mangiar bene entro 25 euro si è praticamente dimezzato nel giro di un anno: da 2.522 a 1.240. È quanto risulta dall’edizione 2009 de 'La Gola in Tasca' , la Guida ai ristoranti d’Italia che ha preso in considerazione 10.240 ristoranti, trattorie, osterie, locande, rifugi alpini, enoteche, ristori agrituristici, locali storici e di tendenza; 5.320 località grandi, piccole e piccolissime dove mangiare in ogni angolo d’Italia. Secondo l’indagine della Guida condotta su un campione di 500 lettori, è emerso che il 27% rinuncia sempre più

spesso a una costosa cena fuori, mentre il 19% ammette di aver ridotto di due terzi le volte al mese le uscite culinarie. La stragrande maggioranza (36%) non rinuncia al ristorante, purchè il prezzo del menù completo non sia superiore a 25 euro.


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Mercoledì 5 novembre 2008

Il fatto del giorno: le elezioni in Usa Obama va a Grant Park il “luogo del delitto”

La questione razziale è stata l’ultimo ostacolo

I repubblicani scontano il risentimento per Bush

dall’editoriale di Paolo Valentino

dall’editoriale di Giuseppe Mammarella

dal commento di Vittorio Emanuele Parsi

[...] Il partito democratico americano torna sul luogo del delitto, 40 anni dopo la fine della coalizione del New Deal. Al Grant Park, nel cuore di Chicago [...]. Fu qui che nell’estate del 1968, il movimento pacifista contestò la Convention democratica, scontrandosi con la polizia del sindaco Daley e dando la spallata finale all’alleanza [...] che aveva dominato la politica americana fin dal 1933. L’implosione dei democratici aprì la strada al successo della rivoluzione conservatrice, che da Nixon in poi, con la parentesi «accidentale» di Jimmy Carter e quella [...] di Bill Clinton, ha guidato l’America, per giungere al suo probabile capolinea con George Bush e con il più grave disastro finanziario ed economico dalla Grande Depressione. [...]

[...] La questione razziale mai veramente affrontata durante tutta la campagna elettorale è riemersa in questi ultimi giorni magari senza drammatiche manifestazioni e in modo un po’ subdolo. Se fosse esplosa nei mesi precedenti avrebbe diviso il Paese con conseguenze imprevedibili. Saggiamente anche negli interventi degli avversari repubblicani è rimasta tra le righe espressa indirettamente salvo qualche manifestazione teatrale per iniziativa di individui e di gruppi mai dei partiti e dei candidati. [...] Sulla strada verso la Casa Bianca del primo presidente nero resta pertanto solo l’incognita della possibile influenza del pregiudizio razziale che è in parte reale e in parte resta più o meno mascherata [...].

[...] Un numero record di americani alle urne per eleggere il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Non si tratta di frenesia, nessuno parla di «salvare il Paese», non ci sono cortei dai pretesi numeri milionari e tanto meno manifestazioni violente o anche solo vagamente irrispettose della libertà altrui. Ma la sensazione è che una parte consistente di americani, specialmente quelli dalle convinzioni politiche meno partigiane, capaci di votare per i repubblicani o per i democratici a seconda delle circostanze, desiderino un segnale forte di cambiamento. [...] Obama [...] dovrà ringraziare anche la rabbia fredda che milioni di elettori hanno maturato nei confronti di George W. Bush e dell’establishment repubblicano. [...]

La migliore di ieri

Paragoni azzardati

Quel “rompete le righe” della Chiesa evangelica

Risposta congiunta

dall’articolo di Maria Giovanna Maglie

dall’articolo di Marco Contini

dall’articolo di Giulio Tremonti

[...] John McCain si è sempre battuto contro le due agenzie governative che hanno favorito la bolla speculativa sui mutui. Sa anche che aumenterebbe le truppe in Irak fino a pacificare definitivamente quel Paese e con quello aiutare l’intera area contro le dittature e contro il terrorismo. Sa che McCain sarebbe pronto a costruire 45 centrali nucleari, e queste sono gli unici veicoli che i Paesi occidentali hanno per staccarsi dalla dipendenza energetica dal petrolio. Certo, McCain ha meno carisma di Obama. Ma di qui a paragonare Barack a Silvio Berlusconi ce ne passa molto. [...]

Quattro anni fa, furono il "Settimo Cavalleggeri" che intervenne all’ultimo momento in soccorso di George Bush: ignorati dai sondaggi della vigilia, andarono alle urne in massa e salvarono la presidenza repubblicana. Ma oggi, mentre si aprono i seggi per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti, molti di loro si stanno facendo da parte. Gli evangelici, quei 60 milioni di fedeli protestanti che compongono l’esercito della "destra religiosa", sono diventati il nuovo enigma della politica americana. "[...] I miei parrocchiani mi fermano, mi chiamano al telefono, mi mandano email. Sono preoccupati, pensano che se

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

In tutto il mondo non c’è chi non trattenga il fiato in attesa del risultato delle elezioni presidenziali americane. Non doveva essere differente ai tempi dei romani quando arrivava un nuovo imperatore. I destini di molti popoli sono legati alle scelte future. L’ultima elezione, nel 2000, fu decisa per 10.000 voti in Florida. Vinse Bush su Gore ma si parlò a lungo di imbrogli. A me pare ancora impossibile che possa esserci un Presidente di colore. Mah. – Nella scuola la Gelmini fa correzioni in corsa sulla riforma Universitaria e si parla di tagli differenziati, premiando gli atenei più virtuosi. La Lega capisce che Berlusconi è in difficoltà sulla scuola (pare che siano al 10% contro il 40% del Pdl) e si smarca, attraverso Calderoli, proponendo contatti con l’opposizione. Anche An, via Gasparri, chiede più generosità per tutte le politiche sociali. – I conti dell’Unione Europea confermano: niente ripresa almeno fino al 2010, dunque recessione dura. La disoccupazione in Italia torna a crescere per la prima volta in dieci anni. Lo Stato apre i cassetti e spende 600 milioni per far fronte al boom delle casse integrazioni, 96 per i servizi segreti (?!?), 15 milioni in tre anni per polizia e vigili del fuoco. – Revocata l’ordinanza di arresto e Luciano Gaucci, ex Presidente del Perugia Calcio, torna in Italia da Santo Domingo dove era scappato. Ha assicurato: “Niente più calcio”. – Per l’auto in Italia il peg-

gior ottobre degli ultimi dieci anni: meno 19% di vendite. – L’utile netto della compagnia aerea low cost Ryanair è sceso del 47% nel primo semestre di quest’anno. – La Commissione di garanzia del Pd sta processando la Binetti (Opus Dei) per le troppe frasi contro gay e pedofilia. – La Carfagna dopo aver querelato Sabina Guzzanti, querela anche il padre, deputato del Pdl, Paolo colpevole di aver scritto nel suo blog che è diventata Ministro per favori intimi a Berlusconi. Meno male che non legge queste righe e il Mucchio. Uno dei pochi vantaggi a essere piccoli. – La Ue difende D’Alema. Concede l’immunità vietando così l’uso delle telefonate con l’allora numero uno di Unipol Giovanni Consorte. Intanto parte la sua tv “Redtv”. Budget preventivato di 4 milioni di euro. Sul web e sul canale di sky 890. Ci sono dentro tutti: Polito, De Gregorio, Sansonetti etc etc. – In edicola il Mucchio di novembre. Terry Gilliam, Marianne Faithfull, Copyleft, Gipi,Yoani Sanchez, Marta Sui Tubi, Otto Per Mille, Bettina Rheims, Le Radio A Firenze, Teatro Sotterraneo, Rabert Rauschenberg. E ancora...The Rascals, “Internazionale” a Ferrara, Cinema d’Africa, David Foster Wallace, Sonic Youth, Red Snapper, REM, Karel Music Expò, Ligabue, Alessandro Grazian, Mars Volta, The Who, David Benioff, Carmine Abate, La Classe, Domus Bokassa, Balloons.

Obama dovesse vincere le elezioni il Paese andrebbe a rotoli. E io a tutti rispondo la stessa cosa: non è vero. Chiunque vinca, cambierà ben poco". Dan Sweatt, pastore e autore di musica sacra, è il leader spirituale delle Berean Baptist Church di Liliburn, alla periferia di Atlanta. È un conservatore, e la sua chiesa si autodefinisce "fondamentalista", termine che qui non indica necessariamente una propensione per l’intolleranza quanto l’osservanza rigida delle sacre scritture, della "parola di Dio [...]. I nostri problemi non saranno certamente risolti da Barack Obama. Ma neppure da John McCain". Un messaggio chiarissimo, praticamente un "rompete le righe" [...].

Giannelli sul Corriere

Gentile direttore, ho letto con straordinario interesse l’articolo del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, pubblicato ieri sul suo giornale. La “risposta giusta” per usare le parole del Presidente deve e può venire dagli Usa, ma deve e può venire anche, soprattutto, dall’Europa [...] attraverso una nuova “Bretton Woods”, attraverso una profonda riforma delle regole e degli istituti multilaterali di governo dell’economia globale. La saggezza del Presidente Ciampi, che ha vissuto da protagonista molti decenni di evoluzione della vita economica e politica [...] è una risorsa di cui dobbiamo e possiamo fare ancora tesoro.

La migliore campagna elettorale della nostra vita dal commento di Lucia Annunziata

Chi avrà vissuto questa campagna sarà come colui che potrà dire di aver marciato con Martin Luther King, di aver pianto il giorno della morte di John Kennedy, di aver pregato sulle spiagge della Normandia o di aver esultato per il primo passo di un uomo sulla Luna. Non proprio con queste parole, ma intendendole tutte, John Broder, sul Washington Post, coagula il sentimento nazionale di un’America che si reinventa attraverso sempre nuove mitologie, scrivendo di quella appena finita come della «migliore campagna della nostra vita». Di qui e

di là coloro che vi sono stati, da una parte e dall’altra il cambio generazionale che avverrà all’ombra di uno dei momenti che - frase che l’America ama molto - «definiscono la storia». Una sorta di illuminazione interiore, una delle epifanie attraverso cui gli Stati Uniti di colpo ristabiliscono la rotta della loro nazione . Sia ben chiaro. Non si parla qui né di Obama né di McCain. Non ancora: per loro si vota oggi. L’America celebra soprattutto questa mattina la salute della propria democrazia, per aver dato vita alla più lunga, la più costosa, la più memorabile campagna mai fatta per la Presidenza degli Stati Uniti.

La fotografia Barack Obama chiude la campagna elettorale (Ansa)

Una fila di record - il primo candidato nero, con 700 milioni di dollari di contributi raccolti, 18 milioni di voti per la prima donna candidata; e una fila di tracce di sangue a dimostrare quanto feroce, ma anche profondamente autentica, rimane la democrazia in America: chi ricorda più anche solo i nomi di tutti i candidati che sono stati uccisi durante le primarie, Mike Huckabee, Mitt Romney, Edwards belli capelli? Si celebra il fatto che in una campagna senza risparmio la democrazia si sia tirata fuori da sola dalle trappole dei troppi interessi - vedi la famiglia Bush - o da quelle dei troppi clan politici - vedi i Clinton. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Dalle colonne del “Giornale” Maria Giovanna Maglie ci fa sapere che il paragone fra Obama e Berlusconi non regge... Ma chi è che aveva fatto questo paragone non si capisce, tranne che non sia un’operazione un po’ autoreferenziale per cui, una volta capito che il rispettabile signor Obama è sul punto di interrompere la striscia repubblicana tanto grata al nostro presidente del Consiglio, non si cerchi – ma in un modo per il vero un po’ goffo – un’identificazione improbabile in una personalità fuor d’ogni dubbio vincente, tanto per convincere che, dalle nostre parti, la maggioranza non s’identifica in chi perde le elezioni, democratico o repubblicano che sia. Delle elezioni Usa, più che il cambio della guardia alla Casa Bianca, colpisce il forte distacco che separa il vincitore dal perdente, segno che c’è tanta gente che di un certo mondo s’è stufata.


Mercoledì 5 novembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage A Fiumicino l’assemblea degli irriducibili di Alitalia fra “mamme volanti” e giornalisti non molto graditi

Vaticano, ora anche i preti timbreranno il cartellino

dall’articolo di Lucio Cillis

dall’articolo di Michele Brambilla

Andrea non sembra interessato al destino di Alitalia. Eppure è lì anche lui, nella sala mensa di Fiumicino dove dalle 14,30 iniziano a confluire piloti in maniche di camicia, hostess in jeans attillati, dipendenti di terra con la passione della moto e il braccio infilato nel casco. C’è anche il personale in divisa che attende l’inizio dell’assemblea fissato per le 15. Ci sono piloti con la camicia bianca e la giacca appoggiata su una sedia sgangherata, le hostess in tailleur verde che si salutano. Dietro i sorrisi, però, c’è rabbia, tensione. Le piste non sono lontane, e nonostante la crisi, sia pur con fatica, la ragnatela dei voli Alitalia regge. Alcuni dipendenti vanno di fretta, salutano alla spicciolata: “Prendo servizio tra poco, mi dispiace” dice ad un gruppetto di colleghi una assistente di volo sui trent’anni che trascina un trolley. Lei, capelli scuri e ben curati, quasi si commuove nell’imboccare l’uscita lasciando ad altri l’onere di una decisione.

Personale Alitalia a Fiumicino

Andrea, nel frattempo, si muove freneticamente sul suo passeggino blu. Ha due anni. Come tanti compagni di avventure presenti lì, pensa solo a giocare mentre altri bimbi si rincorrono in uno spazio delimitato da tante mamme in divisa. Il piccolo piange, in mezzo al frastuono dei megafoni e delle voci di fondo di circa 2mila dipendenti della Magliana che a gruppetti divisi per categorie, discutono animatamente

del loro incerto futuro. Ecco un’altra “mamma volante”, di quelle che Cai, secondo l’accusa, preferirebbe non assumere per non avere problemi. Ha in braccio una bimba piccola: “Sta qui con me, certo, non potevo fare altrimenti...” dice. Piloti, hostess, steward e tecnici cominciano ad applaudire. Chiedono che inizi l’assemblea della resa dei conti, quella che deve sancire la separazione ormai conclamata con i confederali e spiegare

dall’articolo di Giovanni Bianconi

Salvatore Santoro, detto Salvaturiello, compirà 21 anni il prossimo 29 dicembre. È nato ad Aversa e cresciuto a Trentola, pochi chilometri più in là verso l’autostrada, accanto a un gigantesco e ambizioso centro commerciale chiamato Jambo 1. Con qualche minuto di macchina si arriva a Casal di Principe, e poi Villa Literno, Villaggio Coppola, fino a Castel Volturno e alla Domiziana. Il regno dei Casalesi, il clan di camorra più feroce. E forse il più ricco. Guidato da Francesco «Sandokan» Schiavone, chiuso in galera, da due latitanti storici come Michele

Storia di Salvaturiello scudiero della camorra Zagaria e Antonio Iovine detto «O Ninno», e da un killer che sta salendo tutti i gradini per sedersi accanto agli altri capi: Giuseppe Setola, che domani potrà festeggiare il primo compleanno da ricercato spegnendo 38 candeline. Di Setola, Salvaturiello Santoro è stato uno degli scudieri fino a un mese fa. L’ha nascosto in casa sua, lo

ha accompagnato nei suoi giri da latitante, gli recapitava ambasciate e messaggi, prendeva ordini e li eseguiva, andava in giro a imporre una certa marca di caffè ai bar delle zone controllate dal clan. Un incensurato appena ventenne al servizio del casalese più spietato e pericoloso del momento, il cui unico problema con la giustizia (prima dell’arresto del 24 ot-

cosa sta succedendo. Qui, nella mensa, uno stanzone vissuto e dall’igiene in bilico, con i tavoli di plastica consumata dal tempo, si sono viste decine di crisi Alitalia. Questa è anche l’assemblea che vuole scegliere in che modo rispondere a Cai e al governo. Magari con le maniere forti, come chiede qualcuno: “Aho – dice un pilota col fisico da rugbista, puntando il dito dritto sulla faccia di un collega – ma che cazzo dici? Calmi? Qui dobbiamo svegliarci, fare casino altrimenti ce se magnano. Capito?”. La tensione è palpabile. E le mani ad un certo punto cominciano ad alzarsi e ci scappa, in mezzo alla calca, una mezza rissa, subito sedata. Segno di una rabbia e un malcontento di cui si dovrà tenere conto per evitare il collasso del sistema aereo nazionale. Qui, è bene dirlo, i giornalisti non sono ben visti, men che meno ammessi a partecipare. Sono quasi tutti relegati all’esterno. Qualcuno (una donna) urla: “Se ne trovate (giornalisti) fateli uscire a costo di spingerli per le scale [...]”.

tobre) era il sequestro della patente. «E’ un affiliato al gruppo Setola e percepisce uno stipendio mensile», ha raccontato di lui il pentito Oreste Spagnuolo, che lo ha coinvolto anche in uno dei tanti omicidi degli ultimi mesi: «Partimmo da casa di Salvaturiello, e dopo l’omicidio ci allontanammo senza particolare apprensione. Era come se facessimo una passeggiata. Ricordo che incontrammo anche una pattuglia che però, pur vedendoci, non ci fermò. Salvaturiello sapeva che si doveva uccidere, e si impegnò a controllare che non ci fossero forze dell’ordine in zona». [...]

Immaginatevi i discepoli che chiedono gli straordinari per aver tenuto compagnia a Gesù nel Getsemani, l’indennità di trasferta per il viaggio a Emmaus e il rimborso spese per l’ultima cena. Conosciamo il vecchio detto secondo il quale si può scherzare con i fanti a patto di lasciar stare i santi, però ci viene difficile non cedere all’ironia nell’apprendere che anche ai preti e alle suore in Vaticano è richiesto di timbrare il cartellino, e che dal primo gennaio – come spiega con precisione Andrea Tornielli qui a fianco – saranno introdotte per tutti i dipendenti – e quindi anche per gli ecclesiastici – schede di valutazione dalle quali dipenderanno la futura carriera, gli aumenti di stipendio e le promozioni. È l’effetto-Brunetta che si estende a macchia d’olio, e da una parte ne siamo anche contenti, ma se c’è una «categoria» che pensavamo non avesse bisogno di norme anti-fannulloni, di badge, di controlli sulla produttività e di applicazione della meritocrazia, beh, questa è proprio quella dei religiosi, di chi sceglie di dedicare tutto se stesso a una fede, anzi a un Padrone con la maiuscola. Sappiamo bene che il cristianesimo è, per eccellenza, la religione dell’Incarnazione, e che al suo interno è quindi tutto, in qualche modo «incarnato», reso umano; tutto vive insomma in una dimensione che dei limiti e delle esigenze umane è costretta a tenere conto. Non ci scandalizza l’idea che la Chiesa gestisca denaro, possieda banche e assicurazioni, inquadri dipendenti nel rispetto di norme sindacali e contributive. Una «struttura» è certa-

mente inevitabile per poter annunciare il Vangelo: in una prospettiva cattolica, il Vaticano e la sua burocrazia sono indispensabili quanto la mistica e la carità. Però il prete che timbra il cartellino suona male. Che serve il cartellino a chi dovrebbe essere – per amore – in servizio perpetuo? Siamo uomini di mondo e del mondo conosciamo le necessità, ma se c’è una cosa che della Chiesa affascina anche i non credenti è o dovrebbe essere la sua diversità dal mondo, la sua alterità, il suo essere nel mondo ma non del mondo. Sarà anche una semplificazione demagogica, ma non riusciamo a immaginare un don Bosco che non ascolta più i suoi ragazzi del Valdocco perché è nel giorno di riposo; o un santo curato d’Ars che chiude il confessionale perché è suonata la campanella; o un padre Pio che non prega dopo cena perché non gli viene corrisposto il supplemento notturno; o un don Gnocchi che respinge i mutilatini perché l’assistenza ai malati non è contemplata dal mansionario. La Chiesa ha le sue necessità formali e burocratiche, ma forse alla burocrazia si è ormai dato troppo spazio. Quanti preti sono sottratti alle parrocchie e agli oratori per ingolfare uffici di curia dove si producono tonnellate di documenti che non legge nessuno e che soprattutto non convertono nessuno? Iddio (o l’economo del Vaticano) ci perdoni, ma il prete con il cartellino e gli scatti di anzianità non ci scalda il cuore, e ci fa pure venire il dubbio che Nostro Signore, il quale ebbe l’ardire di risorgere la notte fra sabato e domenica, oggi si beccherebbe una denuncia per comportamento antisindacale.

Quando il vocabolario vuol cancellare il Natale

Dalla Tv verità si passa alla Tv crudeltà ecco l’ultima trovata di Maria De Filippi

Germania e Italia

dall’articolo di Davide Rondoni

dall’articolo di Angela Azzaro

dall’articolo di Gian Enrico Rusconi

Non vi disturberemmo con Maria De Filippi, se non fosse per una vera emergenza. Quello che c’era da dire è stato detto. Donna di potere, sempre presente nelle tv Mediaset. Regina della tv spazzatura. Lacrime, sangue, dolore e sogni chiusi nel cassetto per le giovani generazioni senza arte né parte (ma che però sanno ballare cantare e scopare in diretta tv). Ma quello che è successo sabato scorso nella puntata di C’è posta per te segna un passaggio. Un passaggio antropologico. Psicologico. E sociale. Quasi epocale. Il passaggio dalla tv delle lacrime alla tv della crudeltà. E’ una tendenza che serpeggia da lungo tempo. E’ la cifra principale, anche se nascosta, di quasi tutti i quizzzz televisivi. E’ la faccia compunta di Gerri Scotti quando fa la domanda chiave: se il concorrente dà la risposta giusta, cambia la sua vita. Se perde, zero carbonella. E’ sì compunta, ma un po’ sadica, si vede chiaro e tondo che sotto la maschera il conduttore gode. Gode chi apre e chiude pacchi, giocando con le frustrazioni di un’Italia in piena recessione ma con la speranza della vincita, del

È sconfortante prima ancora che irritante leggere quanto ha scritto la Frankfurter Allgemeine Zeitung, per la penna di un noto giornalista. «Dopo più di 60 anni dalla fine della guerra l’Italia vince sempre ancora contro i camerati tedeschi, con mezzi giuridici e politici». Così viene interpretata non solo la sentenza della Cassazione per il risarcimento a due vittime di una strage nazista del lontano 1944, ma anche il discorso del presidente della Repubblica Napolitano ad El Alamein qualche settimana fa. Il Presidente aveva detto che quella battaglia perduta mostrava «l’insostenibilità delle motivazioni e degli obiettivi dell’impresa bellica nazi-fascista». [...] Il giornalista tedesco vi legge la tardiva apologia dei primi segni del proditorio abbandono dei «camerati tedeschi» da parte degli italiani. E prosegue con l’offensivo paragone del Presidente e dei membri della Cassazione al leggendario soldato giapponese che continua a combattere a guerra finita. Ma gli italiani [...] portano avanti la loro guerra con mezzi politici e giuridici. È incredibile che un uomo colto [...] come Heinz-Joachim Fischer possa scrivere queste cose. [...]

Ci si potrebbe ridere sopra. E invece no. Perché chi prova ad uccidere le parole è spesso un assassino peggiore di chi, magari in situazioni estreme, uccide un uomo. E ora vogliono uccidere Christmas. Vogliono cancellare questa parola. A Oxford, cittadina nota per le sue università sapientissime, il consiglio comunale ha deciso che quest’anno il Natale, per essere più inclusivo, cancellerà la parola Christmas per chiamarsi festival della Luce o qualcosa del genere. Uno dei leader di coloro da includere, la comunità musulmana, ha bollato la cosa come ‘ ridicola’. Ma i capi della città dei saggi hanno deciso di procedere ugualmente. E togliere quindi quella parola. Perché in quella parola c’è qualcosa che dà fastidio. C’è Christ che dà fastidio. Si fanno fuori le parole per far fuori la realtà. Si cancella Christmas per provare a cancellare Christ. Ci si potrebbe ridere sopra. E infatti il capo musulmano ci ride sopra. Ride della dabbenaggine, della malevolenza dei capi della città dei saggi. Ma la faccenda è seria. Non è un caso che queste cose avvengano nelle città dei saggi. Sono sempre loro a non sop-

portare Christ. Sono loro, i saggi di ogni epoca, a non sopportare quel nome che, è scritto, è sopra ogni altro nome, compreso quello stampato sui loro libri, sopra le firme svolazzanti con cui guadagnano fama su giornali ed enciclopedie. Quel nome. Che dà fastidio perché ricorda che la signoria del mondo non è nelle nostre mani, per quanto raffinate e ben curate. Ricorda che il Lord, il vero Lord, è Lui. Non viene in mente al popolo di togliere, di uccidere Christ. A meno che il popolo non sia sobillato dai saggi. Come avvenne la prima volta, nel piazzale del Sinedrio o fuori dal palazzo di Pilato. Ma non viene in mente nelle favelas di San Paolo o nei ranchitos orrendi di Caracas di cancellare la parola Christ. Magari in quelle vie strette dove si irradia ogni genere di delitto lo si tradisce e lo si bestemmia. Ma nessuno del popolo vorrebbe cancellare la parola Christ. La vogliono cancellare i saggi. Quelli che scrivono libri. Che hanno il loro nome in caratteri d’oro o di ottone fuori dalle porte degli studi. Che se vai su Google hanno mille pagine che riportano il loro nome. Sono questi che non sopportano più il nome di Christ [...]

Maria De Filippi

malloppo, del milione. Ma fin qui, la crudeltà è rimasta un po’ nascosta. Per pudore, eco lontana di una morale da paese per vecchi. Sabato il salto. La sfida. La tv crudeltà è stata messa in scena in tutta la sua bellezza, forza, perfino spensieratezza al motto di «Ciao, Maria». Maria è lei, Maria De Filippi scesa in campo con la solita scaletta. Fidanzato pentito che cerca di conquistare la ex lasciata per un’altra. Lei rifiuta, sua madre pure. Il padre del ragazzo, anche lui in studio, alla fine ridacchia. Beato lui. Poi la scena madre, l’esplicitazione del manifesto della crudeltà. Una donna poco più che quarantenne piange trema singhiozza. Ha avuto tre fi-

gli, tutti e tre li ha lasciati in cura alla madre. Ora non la vogliono più. Lei vive a Parma, non ha un lavoro, dorme in un dormitorio, mangia alla Caritas. Ha la però la colpa di aver preferito gli uomini ai figli. In studio la madre di lei e il primogenito (cioè nonna e nipote). Dicono no. Non ti vogliamo. Maria si intenerisce un po’. Ma il peggio è fatto. La donna ha tremato, pianto, si è stretta da sola in un abbraccio disperato sotto i riflettori tv. Poi è andata via. Più niente. E’ una storia finta? Costruita? Sarebbe una bella notizia, ma questo non cambierebbe la storia della tv. Siamo nella fase della crudeltà, vero o falso che sia.


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Primo piano

Mercoledì 5 novembre 2008

Le elezioni Usa Si stimano 130 milioni di elettori alle urne Obama in testa nei sondaggi, e McCain fa causa per ritardi nel New Hampshire

Gli States in fila un voto epocale Grande affluenza e lunghe code per la storica scelta tra Barack Obama e John McCain Florida, c’è chi ha chiesto di votare nudo

FLORIDA - C'è stato anche chi rivendicava il diritto di votare nudo: una comunità di nudisti in Florida ha chiesto alle autorità elettorali se sia possibile costituire un apposito seggio. La comunità Caliente Resorts, nella Pasco County, domandava se ci fosse qualcosa in contrario ad aprire un seggio in cui «i vestiti possono essere considerati un optional». La legge dello Stato della Florida non prevede in modo esplicito nulla in contrario, ma il responsabile locale alle elezioni si è opposto, sottolineando che non è prevista l’apertura di nuovi seggi.

di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK - Decisa a voltare pagina dopo otto anni di George W. Bush l’America si è messa in fila sotto la pioggia della Virginia, nell’Indian Summer (un caldo insolito per la stagione) di New York, nel vento dei Grandi Laghi, sotto la neve delle Montagne Rocciose. Pazienti e determinati gli americani hanno scritto collettivamente una pagina di storia in quella che sarà ricordata come un’elezione da Guinness per affluenza alle urne al termine della campagna elettorale più lunga e più costosa negli annali degli Usa: 19 ore di voto per scegliere tra Barack Obama e John McCain, un afflusso stimato in oltre 130 milioni di elettori, ben oltre i 122 milioni che quattro anni fa si presentarono alle urne per la scelta tra Bush e John Kerry. Il numero degli elettori registrati è aumentato del 7,3 per cento rispetto alle ultime presidenziali e Michael McDonald della George Masion University ha pronosticato l’affluenza del secolo: oltre il 60 per cento del 2004, oltre il 63,8 per cento della sfida del 1960 tra John F. Kennedy e Richard Nixon e verso il primato assoluto: nel 1908 il 65,7 per cento andò a votare per eleggere William Howard Taft contro William Jennings Bryant. Lunghe file ai seggi, aperti lungo la East Coast dalle 6 del mattino, e alcuni intoppi hanno caratterizzato l’avvio delle operazioni di voto: in New Jersey, in Virginia, in Ohio centinaie di macchine elettorali si sono inceppate costringendo al ritorno alla scheda su carta. A Norfolk in centinaia di erano messi in fila sotto gli ombrelli fin dalle quattro. Problemi sono venuti dagli scanner

ottici, in panne perche alcune schede si erano bagnate per la pioggia. A New York, stato e città democratica per eccellenza Yogi Preschel ha usato i 45 minuti di attesa fuori da un seggio dell’Upper West Side per bere il caffè e farsi la barba col rasoio a pile. I repubblicani hanno fatto causa in New Hampshire contestando l’accesso al voto e in Virginia, che ha una forte concentrazione di basi militari: la campagna di McCain ha chiesto a un tribunale federale una proroga di dieci giorni della scadenza del voto per i militari all’estero. Potrebbe non bastare: a St. Petersburg, nello stato capitale della Confederazione Sudista, le code per votare erano lunghe centinaia di persone, molte determinate a fare dello stato che dal 1964 non vota democratico alle presidenziali il primo segnale della 'valanga Obama'. «Abbiate pazienzà, ha avvertito gli elettori il governatore democratico della Pennsylvania Ed Rendell mentre a Chester in Pensylvania le file si allungavano per due ore e guasti a macchia di leopardo mettevano alla prova la resistenza dei votanti. In North Carolina piogge torrenziali hanno provocato occasionali black out. Il gruppo di monitoraggio Election Protection Commission, aveva raccolto già in mattinata circa undicimila denunce di problemi - in parte infondati altri rapidamente risolti – e ha anche segnalato il fatto che alcuni seggi della Virginia hanno aperto in ritardo. «Quel che vediamo stamattina lo avevamo pronosticato da mesi. I problemi fanno sì che la gente viene respinta ai seggi o è costretta a stare in fila per ore», ha dichiarato Jonah Goldman, direttore della National Campaign for Fair Elections.

TRA GLI ELETTORI dall’inviato VITTORIO DELL’UVA

Cain e al suo stile di vita di eroe conservatore. E' la partecipazione popolare che segna il new style dei democratici americani. Grant Park scelta per il raduno era una «piazza» difficile da colmare. In centinaia di migliaia vi sono affollati a cominciare dalle otto e mezzo di sera quando la polizia ha rimosso un reticolato di sbarre consentendo l'accesso in due aree distinte. È' stato anche il giorno della consacrazione di un mito. Una piccola folla ha seguito il «suo» Barack che di prima mattina andava a votare nella palestra di una scuola elementare portandosi dietro le figlie. I devoti hanno sempre bisogno di «chiese» da raggiungere in pellegrinaggio. L'ultima l'hanno appena trovata ad Hyde park un quartiere tutto sommato modesto dove la famiglia Obama risiede in una villetta a due piani un tempo protetta soltanto da abeti ed ora è assediata da auto con le sirene.

Votare, un dovere stavolta irrinunciabile

«OGGI ho riparato ad un errore. Anzi a due» Robin Brotman docente della «Low school» fa outing politico innalzando un cartello dietro il quale procede un gruppo di allievi. Ha votato per Georges W. Bush nel 2004 mostrandosi poi recidivo quattro anni più tardi. Adesso aspetta che sul grande palco bianco di Grant Park compaia Barack Obama, l'uomo in cui ha riposto nuove speranze. Come molti, Brotman ha messo la sveglia alle sei per andare a votare. Non pensava di trovare la fila. Mai come in questa occasione l'America ha avvertito, che a prescindere dalle appartenenze politiche, operare una scelta fosse un irrinunciabile dovere civile. A Nortkolk in Virginia la polizia ha dovuto mettere ordine tra la gente in attesa che, con il bricco di caffè tra le mani, aspettava che due ore e

mezzo più tardi aprissero i seggi. Nel Vermont, come in North Carolina molti prati intorno alle scuole in cui era possibile esprimere il voto elettronico, sembravano sedi di picnic fuori ordinanza. «Il Paese ha vissuto la stessa eccitazione della vigilia dell'elezione di Kennedy, avvertendo che c'era qualcosa di nuovo nell'aria» dice Abner Mikva un congressman dell'area di Chicago. «E'stato uno storico evento» è il prologo di ogni opinionista che ha contribuito all'overdose di talkshow che hanno anticipato la gara tecnologica in cui si sono impegnati i network per diffondere risultati con qualche manciata di secondi d'anticipo. Soltanto le innumerevoli parodie dei candidati comparse in tv hanno attenuato il senso di crucialità di un evento.

Chicago, per un giorno, è stata capitale d'America. Ne ha simboleggiato il desiderio di cambiamento che, dopo i disastri di George W. Bush resosi invisibile durante l'election day, ha attraversato anche il campo repubblicano appesantito da una eredità tanto scomoda. Ha mostrato che la politica recupera vitalità se viene stimolata con la passione. Bianca o nera che sia la pelle di chi ha deciso di scendere in campo. Persino secondo Sarah Palin si potrà adesso dire «che molti tabù sono caduti». È cambiato qualcosa anche nel tratto. L'election nigth di Obama non si è consumato nel chiuso di un albergo tra la frenesia degli staff. Nè ha seguito gli schemi un po'classici più consoni a Mc-


Primo piano

Mercoledì 5 novembre 2008

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I DUE PROTAGONISTI Da destra a sinistra, Obama saluta la folla dei suoi sostenitori prima del voto; McCain arriva sorridente al suo seggio; Obama con una delle due figlie; McCain in uno dei comizi tenuti in extremis

Al centro, le lunghe code ai seggi; qui sopra, Berlusconi e Fini

Ma Berlusconi è già pronto a costruire rapporti col neopresidente democratico

A Roma una notte di attesa Pd e Pdl “litigano” sugli Usa. E Obama divide il centrodestra di MARINA MARESCA ROMA - Notte di attesa anche per i politici italiani pronti a intervenire nelle lunghe dirette tv sui risultati della sfida Obama-McCain e a dividersi tra i diversi appuntamenti organizzati a Roma. All'happening all'hotel Excelsior dove farà gli onori di casa agli ospiti americani e non l'ambasciatore Ronald Spogli ci saranno politici di entrambi gli schieramenti. Lo stesso accadrà davanti ai maxischermi con buffet allo spazio Etoile di piazza San Lorenzo in Lucina promosso dalla fondazione Italia-Usa dove il posto d'onore è riservato a Silvio Berlusconi. Il premier però probabilmente eviterà quello che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio festeggiamento della vittoria dei Democratici. Una grande festa (ufficiale del Pd), per il successo di Obama è invece quello che si preparavano a fare ieri sera il segretario del Pd Walter Veltroni, Dario Franceschini e i ministri ombra. Nella notte della verità Massimo D'Alema e Piero Fassino hanno scelto di intervenire invece al party del Caffè letterario di Via Ostiense dove si festeggiano anche le prime trasmissioni di Red, la tv di Italianieuropei. Il centrodestra subisce il fascino del senatore nero ed è comunque diviso. Il partito più schierato a favore di McCain sembra la Lega che, come ha spiegato il presidente dei senatori Federico Bricolo, è una candidatura "in difesa della propria religione, delle proprie radici, della propria cultura contro quella della globalizzazione che cancella identità e radici e vuole omologare tutti". Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, attacca i colleghi di partito che ora pendono per Obama anche se si dichiara sicuro della vittoria del candidato nero. "McCain e la ricetta dei repubblicani sono migliori,

ma non sempre vince il migliore", osserva."Non faccio parte dei conformisti che saltano sul carro del vincitore. Non c'é una dichiarazione a favore di McCain da settimane", commenta ancora Gasparri, "mi fanno un po' ridere tutti questi del centrodestra che adesso 'obameggiano', vittime della campagna mediatica che ha anche riflessi in Italia". Gasparri è comunque sicuro che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sia "talmente bravo nei rapporti personali che riesce a stabilire un feeling anche con chi, casomai, non lo meriterebbe" e quindi i rapporti istituzionali e personali con i nuovi vertici non subiranno alcun cambiamento. In effetti i segnali che Berlusconi ha mandato in questi giorni a Obama, sono già stati di simpatia e di grande voglia di collaborazione. Nel centrodestra si insiste con i parago-

ni tra il Cavaliere e il candidato favorito per la Casa Bianca. Avevano trovato delle somiglianze nello stile dei due i ministri Sandro Bondi e Franco Frattini, ma anche un altro esponente del Pdl, il vicepresidente della Camera Antonio Leone, sostiene che la comunicazione di Obama "ricalca moltissimo quella che Berlusconi ha importato in Italia sin dal '94". "A suo parere, "anche lo stile pragmatico di Obama ricorda il modo diretto con cui il presidente del Consiglio affronta i problemi di questo paese". Ma a destra soprattutto avvertono che l'annunciata vittoria del candidato democratico non sarà "proprietà esclusiva" di Walter Veltroni e dei Democratici di casa nostra. "Veltroni sta lanciando una campagna mediatica nella quale, per far dimenticare le sue sconfitte elettorali cavalca l'eventuale vittoria di Obama per farla sua", afferma Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.

LE SCOMMESSE

E gli allibratori inglesi danno Barack per certo LONDRA - Barack Obama presidente. I Ladbrokes di Londra, gli allibratori più celebri del Regno Unito, ci credono. Tanto da pagare la vittoria del candidato democratico una vera miseria: 1/16. John McCain, invece, è dato 15/2. Traducendo i valori dei Ladbrokes in soldoni, significa che bisogna scommettere almeno 16 sterline su Obama per vincerne una (un sedicesimo della posta). Nel caso di McCain, invece, la posta – visto che è considerato sfavorito – diventa più sostanziosa: si devono scommettere 2 sterline per vincerne 15. Ma non è finita qui. La febbre da scommessa moltiplica le giocate. Barack Obama è talmente favorito che i bookmaker britannici hanno deciso di ampliare il raggio delle giocate. Si può puntare, infatti, su ogni singolo stato americano e persino sul numero dei grandi elettori conquistati.

«Michelle? Chi avrà votato…»

Comizi al “90esimo”

Obama al seggio la folla grida «Yes, we can!»

McCain il “soldato” in campo fino all’ultimo

di PAOLO BELLUCCI

di MARCO GIUSTI

CHICAGO - Barack Obama vota alle 7,40 del mattino con il lutto al braccio, per la morte dell'amatissima nonna bianca, Madelyn Dunham: "Era un eroe silenzioso, proprio come molti di voi", ripete il candidato democratico presentandosi al seggio dietro la sua casa di Hyde Park, accompagnato dalla moglie Michelle e dalle figlie Sasha e Maila, tutte in abiti scuri. Il seggio è già affollato, fuori c'è la fila per votare l'entusiasmo è alle stelle. "Il viaggio finisce, ma votare con le mie figlie è stato molto importante", dice uscendo Obama. Poi si concede uno scherzo con i cronisti che lo assediano: "Ho visto che Michelle ci ha messo un sacco di tempo. Devo controllare per chi ha votato…". Dai computer del suo quartier generale, parte un sms a tutti i milioni di sostenitori che hanno contribuito alla sua campagna, permettendogli di rinunciare ai finanziamenti pubblici: "Ho votato", avverte il messaggio colorato e decorato da una bandiera americana e da una scheda elettorale. Nello stesso seggio, avvertono maligni i siti e le tv repubblicane, votano anche Bill Ayers, il professore con un passato da terrorista, e Louis Farrakhan, esponente dell'ala estremista del movimento nero americano. Qualcuno, forse, potrebbe decidere di votare McCain per questo. È tarda sera quando Barack Obama arriva al Grant Park, dove 70mila persone lo aspettano davanti al palco, e almeno un altro milione si è raccolta fuori dell'area sorvegliata dal Servizio Segreto e dalla polizia di Chicago, per festeggiare e aspettare i risultati. Una festa sobria, proibizionista: pizza, hot-dog e cioccolata calda ammessi, vietati invece gli alcolici. Troppa folla per permettere a qualche ubriaco di scatenare incidenti. Tra il voto e la notte dei risultati, Obama trova il tempo per due gesti scaramantici: una partita a basket nel suo quartiere, una "tradizione" ereditata dai giorni delle vittoriose primarie contro Hillary Clinton, e una rapida corsa in Indiana, praticamente alla periferia di Chicago: uno stato repubblicano, più arretrato del ricco Illinois, e che il candidato democratico ha duramente tentato di contendere a McCain. Non è stato un comizio o un evento, solo un incontro con gli elettori. L'ultimo comizio ufficiale della campagna, definita dai media americani "la più entusiasmante della storia", Obama aveva scelto di farlo la sera prima a Manassas, in Virginia. Il luogo dove durante la Guerra di Secessione le forze sudiste contrarie all'abolizione della schiavitù ottennero la loro più celebrata vittoria. "Sono venuto qui questa sera per dirvi una sola parola: 'domani'", ha detto Obama alla folla che lo attendeva nel piccolo e spoglio parco cittadino: "Domani cambieremo l'America ed il mondo". Un assordante coro di "Yes, we can!" gli ha risposto.

PHOENIX - Per riuscire nell'impresa impossibile ha continuato fino all'ultimo minuto utile a gridare e sorridere dal palco, a convincere un numero sufficiente di elettori in alcuni stati cruciali "a fare la scelta giusta". Anche nel giorno del voto John McCain non è stato fermo ad aspettare, non si è messo a guardare le tv americane via cavo che a ritmo serrato snocciolavano sondaggi a lui sfavorevoli e distacchi considerati troppi evidenti per sperare nel miracolo. Ha invece guardato avanti, proseguito nel fare campagna elettorale, stretto mano e mostrato il pugno del valoroso condottiero ultimo a mollare la trincea. Al grido "Mac is back" e gonfiando il petto nell'annunciare "che il vento sta cambiando", il candidato repubblicano ha consumato ogni istante a disposizione, fedele al suo ruolo di combattente capace di fare miracoli, per non lasciare sul terreno della battaglia nulla di intentato. Dopo aver votato al mattino a Phoenix con la moglie Cindy ha fatto comizi a Great Junction in Colorado (entrando nel cuore democratico dove si svolse la convention di Obama) e ad Albuquerque nel New Mexico (dove quattro anni fa Bush vinse con un punto su Kerry) prima di rientrare al Biltmore Hotel di Phoenix per aspettare i risultati insieme alla numero due repubblicana Sarah Palin. La sede non è casuale. È lì nella gigantesca ballroom tra drappeggi beige e moquette maculata, che ha festeggiato i suoi grandi successi politici, lì che ha brindato quando divenne senatore dell'Arizona ed è su questo senso di appartenenza al successo che lo staff repubblicano ha ritenuto una buona mossa puntare su rituali scaramantici. Serve a diffondere ottimismo. Eppure nonostante parole di fiducia ("Sono sicuro del successo") si è lasciato sfuggire frasi che guardano al passato e che sembrano annunciare una resa: "È stato bellissimo, ogni secondo dell'intera esperienza. Ogni giorno, poter incontrare le persone che abbiamo incontrato, andare nei posti dove siamo andati, è stata un'esperienza indimenticabile" ha detto in una intervista alla Abc, prima del suo ultimo tour de force elettorale. McCain ha detto di non avere dubbi su come ha condotto la sua campagna elettorale, convinto di avere fatto il meglio possibile per recuperare sul rivale. Non una parola di più e di troppo su Sarah Palin con cui McCain aveva parlato per appena un'ora nel suo ranch di Sedona prima di annunciare la nomina. Entrata con la grazia di un elefante nel negozio di cristalli, la Palin anche ieri ha scelto un profilo basso. Pochi interventi, solo trepida attesa, ma tanta soddisfazione per essere stata scagionata da una commissione etica dell'Alaska dalle accuse di abuso di potere nel caso 'Troopergate'.


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Mercoledì 5 novembre 2008

Atenei nel caos Minacce ai giornalisti di “Chi l’ha visto?” dopo la puntata sui disordini di Piazza Navona

Blitz di Forza Nuova in Rai A Roma ultrà di destra scavalcano i cancelli di via Teulada lanciando uova di SALVO ROSSINI ROMA - Un’irruzione in piena regola nella sede storica della Rai di via Teulada, a volto scoperto e senza bastoni tricolori ma subito rivendicata, per protestare contro l' «uso criminale del servizio pubblico»; un blitz senza calci e pugni, seguito però da una serie di minacce neanche troppo velate ai giornalisti: «Verremo sotto le vostre case». Una settimana dopo gli scontri di piazza Navona in occasione della votazione del decreto sulla riforma Gelmini, l’estrema destra che si riconosce in Forza Nuova, Casapound, Blocco Studentesco, e si richiama apertamente alla Repubblica Sociale torna a farsi vedere e sentire. E subito riesplode la polemica politica con tutta l’opposizione che parla di «squadrismo fascista», il governo che non interviene, la destra e spezzoni del Pdl che difendono i protagonisti dell’irruzione accusando la Rai: «Istiga la caccia all’uomo». Il presidente della Rai Claudio Petruccioli ha chiamato direttamente il ministro dell’Interno Roberto Maroni, denunciando la gravità dei fatti ed esprimendo preoccupazione. Stavolta il nemico dell’estrema destra è la tv pubblica e chi vi lavora: colpevole, secondo gli autori del blitz, di aver realizzato attraverso la trasmissione “Chi l’ha visto” una vera e propria «lista di proscrizione» mostrando a tutta Italia i volti di alcuni dei protagonisti degli scontri. Nelle immagini mandate in onda dal programma di Rai3 si vedono una trentina di giovani a volto scoperto (tra cui si riconoscono alcuni che più tardi saranno tra quelli con i bastoni in mano) che si fanno largo a cinghiate tra gli studenti, molti dei quali non più che quattordicenni e con i volti impauriti. L’irruzione nella sede Rai avviene attorno alla mezzanotte, come documentano le immagini delle telecamere installate in via Teulada mandate in onda dalla Rai e consegnate alla Digos: si vede un gruppo di una quarantina di persone, tutte a volto scoperto, qualcuno con il casco da motociclista, scavalcare i tornelli, entrare nel cortile interno e poco dopo uscire. Tra questi, secondo quanto si apprende, anche qualcuno identificato e denunciato per gli scontri a piazza Navona. La rivendicazione arriva in mattinata. Prima con il responsabile di Casapound Gianluca Iannone – «i servizi della trasmissione sembravano i dossier di Lotta Continua, si sta cercando il morto sulla piazza e, se si continua così, arriva» dice – e poi con una nota dell’organizzazione, che mette in rete anche il video dell’azione: «Abbiamo effettuato una pacifica passeggiata in Rai – dice il testo, praticamente identico alle dichiarazioni del leader di Forza Nuova Roberto Fiore – per denunciare un uso strumentale e criminale del servizio pubblico. Sono state mostrate immagini di militanti del Blocco Studentesco invitando i telespettatori a fornire informa-

zioni e generalità» dando di fatto «a livello nazionale una vera e propria lista di proscrizione». Affermazioni alle quali replicano il direttore di Rai 3 Paolo Ruffilli e la stessa conduttrice del programma Federica Sciarelli. «Abbiamo fatto una ricostruzione, nessuna lista di proscrizione, continueremo a fare il nostro lavoro e non ci faremo spaventare da Forza Nuova» dice il primo. «Non abbiamo mai coinvolto il pubblico – aggiunge la giornalista – mi sono limitata a dire 'guardate queste immagini'». Ma assieme alla rivendicazione arrivano anche le minacce: quattro telefonate al centralino di 'Chi l’ha visto', fatte da un’unica voce maschile che si identifica come 'segreteria nazionale di Forza nuova'.

Un fermo immagine delle violenze di Piazza Navona

Federica Sciarelli in un momento della trasmissione

Per l’università niente più decretazione d’urgenza. Opposizione soddisfatta

Intesa Pdl-Lega, riforma a “tappe” di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Tutto rinviato. Dopo i giorni caldi della protesta e dello sciopero generale, mentre da Nord al Sud l'Onda prosegue la contestazione, il Governo viene a più miti consigli e, in un vertice di maggioranza, sceglie la "riforma a tappe". Niente più decretazione d'urgenza, dunque. Ci sarà prima un'ampia discussione con studenti, professori e università sulle linee guida della riforma, poi un disegno di legge complessivo da stilare in tempi lunghi e, solo alla fine, eventuali decreti ad hoc su singole materie di particolare urgenza, quale il blocco dei concorsi. La riforma dell'università procederà insomma per tappe, in un clima di confronto, ma senza per questo rinunciare a combattere gli sprechi. Lo hanno deciso, "in perfetto accordo", il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, i vertici di Pdl e Lega di Camera e Senato, in un incontro convocato al mattino nella residenza romana del premier. "La gente è dalla nostra parte - ha sottoli-

bito deve partire una campagna parallela di comunicazione". La riforma - tanto osteggiata e contro la quale era già pronta una mobilitazione importante in tutt'Italia - prenderà dunque la strada di un percorso step by step. Nessun particolare è emerso finora - "sarà la Gelmini stessa ad annunciarli al momento opportuno", è stato precisato , ma il segnale è chiaro. Il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro non ha nascosto la soddisfazione: "Dietro la faccia feroce dei tanti Bonaiuti di turno che si sbracciano nello smentire frenate e retroSilvio Berlusconi con Maria Stella Gelmini marcia da parte del governeato Berlusconi - e dobbiamo proce- no riguardo all'Università, finalmendere senza farci intimidire in nessun te si sta facendo strada un po' di realimodo". Il premier ha invitato il mini- smo, che ha spinto la maggioranza a stro a comunicare meglio l'azione di decidere di procedere prima con l'ingoverno e maggioranza: "Appena un dividuazione di linee guida da discuprovvedimento viene messo in campo tere e poi attraverso un ddl. Verrebbe - avrebbe sottolineato Berlusconi - su- quasi da dire che avevamo ragione

noi". I capigruppo del Carroccio e del Pdl hanno smentito il dietrofront, sottolineando piuttosto la scelta di procedere per gradi su un settore tanto complesso. "Non c'é una misura unica su un tema così articolato - ha spiegato il presidente dei senatori Maurizio Gasparri - ma una serie di misure che confermano la linea chiara del governo di garantire il diritto allo studio e combattere gli sprechi". In ogni caso, ha sottolineato, "non c'é alcuna fretta sulle questioni relative a soldi e risorse in quanto la Finanziaria 2009 non impone soluzioni urgenti. È per il 2010 che si dovranno ridurre gli sprechi, toccando i 5500 corsi inutili negli atenei italiani, la questione dei baroni e individuando altri tagli da fare". La Lega è stata rassicurata sulla questione delle scuole di montagna, che non saranno toccate; An si è detta soddisfatta per la sua opera di mediazione. "Sono contento che il governo abbia rinunciato al decreto: fare un decreto sull'università sarebbe stata pura idiozia", ha commentato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.

La denuncia del rettore della Statale di Milano, Enrico Decleva: «No ai tagli solo per pagare l’Ici»

E nelle università ancora assemblee e lezioni “alternative” ROMA - L'università non abbassa la guardia. Mentre ieri, dunque, il vertice di maggioranza ha confermato che per la riforma Gelmini si sceglierà la via del disegno di legge (intervenendo semmai con dl solo per alcune questioni urgenti), gli studenti tengono alta l’attenzione con assemblee e lezioni in piazza. LA MAPPA - Continuano a essere bloccate le attività didattiche dell’Università della Calabria: ieri mattina gli studenti e i docenti della facoltà di Scienze della formazione primaria si sono radunati per una assemblea; nel pomeriggio 'lezioni in piazza'. A Roma la protesta si è intrecciata con la celebrazione della festa delle Forze armate: «Non pagheremo noi le vostre guerre.

Più fondi all’università e alla ricerca» recitava lo striscione esposto da alcuni studenti de La Sapienza sulla balconata di Colle Oppio, di fronte al Colosseo. A Trieste una cinquantina di studenti della facoltà di Scienze politiche ha assistito a una serie di lezioni tenute da docenti all’interno della Stazione ferroviaria. LEZIONI IN REGIME DI AUTOGESTIONE - Assemblee e lezioni auto-gestite negli atenei e nelle scuole partenopee: nell’istituto Casanova a Napoli, occupato da diversi giorni, si è tenuta un’assemblea alla quale hanno partecipato oltre 400 persone; proseguono assemblee e lezioni auto-gestite nell’Orientale e nella Facoltà di Lettere della Federico II occupata; lezioni all’aperto in piazza San Domenico Maggio-

re, di fronte a palazzo Corigliano occupato. Lezioni in piazza anche ad Ancona. Una serie di cartelli con la scritta in basso «133. Una legge senza lode» sono stati affissi dagli studenti della facoltà di Scienze biologiche dell’università di Palermo sui pali dell’energia elettrica lungo via Libertà. Assemblea degli atenei cittadini a Milano: il rettore della Statale (e presidente della Crui), Enrico Decleva, ha spiegato che «l'abolizione dell’Ici sarà pagata sugli stipendi del personale universitario. E questo è assolutamente intollerabile». IL PROF-CANTAUTORE VECCHIONI OGGI A PAVIA: LEZIONE DI SOLIDARIETA’ Lezione di solidarietà di Roberto Vecchioni, oggi, all’Università di

Pavia. Intanto, mentre il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, annuncia che la manifestazione del 14 «servirà a ricostruire la critica a tutto l’impianto che il Governo sta mettendo in campo», il Cun (Consiglio universitario nazionale) esprime netta contrarietà all’ipotesi di blocco dei concorsi universitari in atto. ANCHE LA SCUOLA NON SI ARRENDE - Anche la scuola non si arrende. Lo storico liceo Classico Parini di Milano da ieri e per tre giorni è entrato in mobilitazione. Assemblee all’aperto per gli studenti di numerose scuole medie superiori di Catanzaro. Giornata di mobilitazione anche in molte scuole romane. E l’Unione degli studenti promette un novembre 'caldo'.


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Mercoledì 5 novembre 2008

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Allarme povertà I più colpiti sono i cittadini del Mezzogiorno, i disoccupati e le famiglie con figli

In Italia 7,5 milioni di indigenti Drammatiche cifre nel rapporto dell’Istat. Maglia nera a Basilicata e Sicilia di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Una famiglia su dieci è povera. L'11,1 per cento del totale delle famiglie, ad essere precisi, per un totale di 2.653.000 nuclei, pari a 7.542.000 persone, il 12,8% dell'intera popolazione. Lo rivela l'Istat che ha presentato i dati sulla povertà relativa nel 2007. VENETO PIU' RICCO - Migliora la Toscana, dove l'incidenza della povertà è scesa dal 6,8 al 4%. In valori assoluti, il Veneto appare la regione con la più bassa incidenza di povertà (3,3%), seguito da Toscana, Lombardia e Trentino Alto Adige, con valori inferiori al 6%. In coda alla classifica si trovano la Basilicata (26,3%) e la Sicilia (27,6%). FAMIGLIE CON FIGLI IN AFFANNO -In maggiore difficoltà economica si trovano le famiglie con figli, soprattutto se il capofamiglia è una persona con bassi livelli di istruzione, bassi profili professionali o disoccupata: l'incidenza di povertà tra i nuclei con due o più componenti in cerca di occupazione (35,8%) è di quasi quattro volte superiore a quella delle famiglie dove nessun componente è alla ricerca di lavoro (9,9%). IL 3,7% A RISCHIO INDIGENZA - Il 3,7% delle famiglie è a rischio povertà. Quelle a rischio rappresentano il 4,1% di quelle ora considerate non povere, ma che presentano valori di spesa di poco superiori (non oltre il 10%) alla linea di povertà. Nel Mezzogiorno la quota di tali famiglie sale al 6,4%. SITUAZIONE PIU' DIFFICILE AL SUD - La povertà relativa si conferma dunque maggiormente diffusa al Sud, dove l'incidenza è quattro volte superiore a quella del resto del Paese, tra le famiglie più ampie in particolare con tre o più figli, soprattutto se minorenni. Facendo il confronto con l'intero Paese, al Sud risiede il 65% delle famiglie povere, mentre nel

Caritas-Istat sembra un “2-1” ma è uno “0-0”

Centro-Nord meno di sette famiglie su cento lo sono. Nel Mezzogiorno inoltre, osserva l'Istat, "a una più ampia diffusione del fenomeno si associa una maggiore gravità: le famiglie povere presentano una spesa media mensile equivalente di circa 774 euro, rispetto ai 797 e 818 osservati per il Nord e il Centro". Se nelle famiglie numerose l'incidenza della povertà è maggiore, nel 2007 aumenta anche rispetto alle famiglie con un solo figlio (l'incidenza passa dall'8,6 al 10,6%). Nel Nord peggiora in particolare la situazione delle famiglie con cinque e più componenti, per le quali l'incidenza della povertà passa dall'8,1 al 12,2%. Se tra i componenti ci sono tre o più figli minori, il tasso raddoppia (dall'8,2 al 16,4%). STANNO MEGLIO GLI AUTONOMI - Migliorano le famiglie con a capo un lavoratore autonomo: il tasso di povertà scende al 6,3% dal precedente 7,5%. Per i lavoratori in proprio il tasso passa dal precedente 9,6 al 7,9%.

L'Istat ha delineato la "linea della povertà" sulla base della spesa per consumi delle famiglie. Nel 2007 è risultata pari a 986,35 euro per una famiglia composta da due persone (591,81 per una persona, 1.607,75 euro per una famiglia di quattro persone). Se la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro legge nei dati la conferma della giustezza di quanto sostiene il Pd ("La crisi sta colpendo il nostro Paese ma il governo fa finta di niente e anzi adotta provvedimenti spot che dividono ancora di più tra chi ha di più e chi ha di meno"), Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche familiari, sostiene "la necessità di incrementare le politiche di supporto alla famiglia: asili nido, tempi di conciliazione, attenzione ai nuclei numerosi, e più in generale un'equità fiscale che passi attraverso il quoziente familiare, che intendiamo realizzare nel corso della legislatura, fermi restando i rischi legati alla crisi".

In fila al supermercato. Fare la spesa per una grande fetta di famiglie è diventato quasi un lusso. Al Sud, secondo l’Istat, la situazione più grave, soprattutto per chi ha figli

ROMA - A leggere le elaborazioni dei dati sembrerebbe che i poveri italiani secondo la Caritas sono 15 milioni, esattamente il doppio di quanto indicato dall’Istat. Ma la realtà è drammaticamente uguale, e i poveri nel nostro paese sono per tutti i due i maggiori rapporti sulla materia, 7,5 milioni. La discrepanza dei dati rispetto al rapporto Povertà di Caritas-Zancan (presentato il 15 ottobre) e quello Istat di riguarda non tanto le persone «sicuramente povere» pari al 4,9% della popolazione e quelle che vivono al di sotto della soglia di povertà, pari al 6,2%, che fanno un totale dell’11,1%, ossia 7.542.000 persone. Le differenze sono sulla fascia di persone che sono «vicine» alla soglia di povertà, appena sopra al limite di 600 euro di spesa mensile media per chi vive da solo. In questo caso le elaborazioni Caritas «raddoppiano» il numero degli italiani in difficoltà a raggiungere la fine del mese, mentre l'Istat identifica in 7,9% il numero di famiglie in “sofferenza», pari a circa 5,5 milioni di persone. Una differenza di due milioni di italiani tra stime Caritas e dati Istat che potrebbero stare più vicino alla soglia di povertà. Ma la distanza dei «quasi poveri» dalla soglia è dovuta spesso ad una somma esigua, che va ad esempio che in alcuni casi può andare anche dai 10 ai 50 euro al mese. In questo periodo di crisi, davvero una somma davvero esigua.

Indagine della Coldiretti Swg: il 39% degli italiani “terrorizzati” dalla difficile situazione

Spaventa più la crisi economica che la guerra ROMA - La crisi economica e finanziaria spaventa il 39% degli italiani e fa più paura della guerra (25%). È quanto emerge da una indagine Coldiretti Swg sui comportamenti dei cittadini divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat che hanno evidenziato la presenza di 7,5 milioni di poveri in Italia. Di fronte ai recenti avvenimenti, sottolinea l'organizzazione, prevale la paura di diventare poveri, ma dall’indagine Swg Coldiretti emerge che le altre preoccupazioni degli italiani riguardano la contaminazione dei cibi (16%), i cambiamenti climatici (12%) ed il razzismo (8%). L’aumento dei prezzi alimentari – sottolinea la Coldiretti – incide sopratutto sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o più figli che destinano porzioni più elevate del proprio reddito all’acquisto di cibi e bevande con una percentuale superiore del 21 per cento della spesa complessiva. In particolare l’analisi Ref per Ancc-Coop, conclude la Coldiretti, evidenzia che le coppie di anziani a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari spenderanno 325 euro in più all’anno. E A PRANZO SOLO UN PANINO - Gli italiani a pranzo consumano sempre più piatti

unici tralasciando il pasto completo, e fuori casa scelgono panini o tramezzini (31%), pizza (29%) o insalate (19%). È quanto rilevato intanto dall’osservatorio Codici (Centro per i diritti del cittadino) in un recente studio sulle abitudini alimentari degli italiani. Secondo il rapporto, la crisi economica degli ultimi tempi costringerebbe gli italiani a consumare fuori casa pasti frugali, acquistando anche nei supermercati molta più frutta e verdura già selezionata da consumare direttamente in ufficio, ad un costo più accessibile rispetto a quello dei bar. Attraverso poi un’intervista ad un campione di 1000 famiglie nelle città di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Bari, il rapporto evidenzia come il prezzo di una pausa pranzo composta da primo, contorno e bibita si attesti in media dai 6 ai 10 euro, con un costo più contenuto nelle città del Sud, mentre i prezzi di Milano e Roma rimangono proibitivi. Per una pausa pranzo, in media, si arriva a spendere dai 120 ai 200 euro al mese, costo al quale si deve addizionare quello del carburante per raggiungere il posto di lavoro, per un totale che va dalle 220 alle 320 euro al mese. In questo quadro delineato la necessità di risparmiare sul pranzo nasce, se-

condo il Codici, dal livello di povertà in cui oggi versano le famiglie italiane, quadro supportato anche dai recenti dati Istat che vedono una famiglia su due vivere con meno di 1.900 euro e il 14,6% dei nuclei familiari arrivare con difficoltà alla fine del mese. «Se le abitudini di vita degli italiani continuano a cambiare – conclude il Codici – non è per moda, ma forse perchè una grossa percentuale dispone di pochi soldi per mangiare». «FAMIGLIA DISCRIMINATA» - «La situazione evidenziata dai dati presentati dall’Istat conferma un’emergenza sollevata ormai da tempo: la grave discriminazione fiscale delle famiglie italiane», ha dichiarato Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige-Movimento Italiano Genitori. «Ora, anche alla luce della crisi finanziaria, è importante che arrivino soluzioni adeguate all’ampiezza del problema e che diano una concreta risoluzione alla discriminazione subita dai nuclei familiari segnalata anche dalla Corte Costituzionale che afferma da oltre 30 anni, con differenti sentenze, che il nostro sistema fiscale, contrariamente a quanto previsto dalla Costituzione, non aiuta nè promuove la famiglia, ma la penalizza», è detto in una nota.

Si contano gli euro


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Mercoledì 5 novembre 2008

Politica Lucana Il presidente della giunta in una lettera annuncia che non andrà alle riunioni del Partito democratico

De Filippo non ci sta e attacca il clima di tensione del Pd IL PRECEDENTE NON è un mistero che la lettera di De Filippo sia una “reazione” anche all’intervista rilasciata dal senatore Filippo Bubbico al nostro giornale. Questi alcuni passaggi dell’intervista pubblicata sabato:

«Certo è interessante e gradevole partecipare alle inaugurazioni ma è doveroso affrontare le crisi industriali cercando le soluzioni anche se difficili come l’assessore Folino sta facendo». «Io dico che il Pd ha un progetto solido, ha classi dirigenti robuste e non ha bisogno di pensare a funzioni già esercitate». «Noi abbiamo sempre praticato una regola: il ricambio anche quando non appariva motivato». «E bene dunque alimentare il ricambio».

IL FUOCO ALLE POLVERI

di VITO DE FILIPPO C'È un grande fermento che anima la politica lucana e mette in ansia il riformismo istituzionale e la sua capacità di futuro. Un fermento certe volte scomposto e manicheo che non fa bene alla Basilicata ed alla sua ambizione di voler essere migliore dentro quel nuovo corso che il Mezzogiorno pur si merita di avere. Da molto tempo, ormai, si avverte quasi quotidianamente tutta la pericolosità di chi indebolisce con astuta e cinica pazienza il fronte positivo delle riforme e del cambiamento di questa terra. Un fronte su cui tutti quanti dovrebbero misurare più l'altezza delle loro responsabilità che i pensieri corti e le battute imprudenti. Di tutto questo ne ho triste contezza, anche per quelle violente e prevedibili discussioni che tante anime belle lanciano per avvelenare il campo aperto della politica regionale ed inquinare il suo lavoro di unità e di coesione. E' un versante insidioso a cui non voglio affatto partecipare, nemmeno arricchendo con il solo diritto di replica la fiorente pubblicistica del gossip che tanta velenosa parte rischia di avere nella storia peggiore di questa bellissima e straordinaria terra. Piuttosto quasi ingenuamente ne voglio cogliere la porzione positiva e sfruttare fino in fondo l'occasione rigenerante a chi intende avere speranza e buon cuore, coraggio e fiducia e sottrarsi alla categoria ormai logora del nemico necessario. Diversamente la discussione pubblica dovrebbe insistere sulle difficoltà d'epoca e di contesto e sul peso schiacciante della globalizzazione contro una piccola regione. Dovrebbe riprendere il suo confronto sui passaggi di frontiera economica e di sviluppo e invitare forze politiche e gruppi dirigenti ad una linea d'azione comune, dando conto ai lucani dell'impegno programmatico assunto dal governo regionale. Eppure se non m'illudo per la poca responsabilità di chi

per storia e funzione già esercitata dovrebbe avere più cura per il centrosinistra, per il Partito democratico e per le sorti della Basilicata, continuo ad essere ostinato sulle cose importanti fatte e su quelle ancora da fare. E' questa la scommessa a cui resto fedele e su cui oggi più che mai sento di pronunciare il mio impegno politico e di uomo di governo. Perché nonostante conosca quanta violenza abbia la tessitura peccaminosa dei filamenti e dei giochi di parola che a volte certa politica usa contro la sua stessa natura, ne conosco anche la forza etica e laboriosa ed il contributo d'autorevolezza che alcuni suoi protagonisti possono ancora dare per esaltare il riformismo e spenderne tutto il suo versante progettuale a favore della competitività regionale. A questo compito mi hanno indicato i lucani, tributandomi fiducia e consenso come non mai alle esperienze go-

Continuo a essere sulle cose fatte e da fare

vernative che il centrosinistra regionale ha saputo meritare. E non c'è momento della mia giornata istituzionale che non ne senta la portata di responsabilità ed il vincolo d'orgoglio. Mi sembra il legame più bello e più difficile che possa avere nella mia attuale condizione politica. E saprò continuare ad onorarlo a tutti i costi e senza alcuna riserva. Lo farò ben sapendo di scontare anche l'amarezza di circostanze più ampie di solitudine, che pur non sono mancate, ma alla cui copertura solidale hanno risposto già in moltissimi e da tutte le parti della Basilicata. Lo farò per loro e per le famiglie, le imprese e i giovani che sostengono le venature etiche e laboriose di una Basilicata in cui credo e per cui voglio continuare a lavorare. Per questo ho intenzione di non partecipare più direttamente alla discussione interna di un partito nel quale l'a-

genda di governo è sempre più affaticata dal posizionamento prematuro e poco utile della sua classe dirigente. Perché è un gioco obliquo in cui si perdono i valori e le misure di ragionevolezza e di correttezza politica. E' un gioco tanto maldestro quanto dannoso. E non parteciperò avendo l'obiettivo non polemico ma obbligato di rendere il clima più agevole e la discussione più sincera. Io guardo alle questioni e vedo nelle file dei suoi sostenitori tanta generosità e molto positivo protagonismo da impensierire le furbate di turno. La mia scelta è su questa collocazione volutamente minima e sufficiente, ma non affatto residuale. La voglio spendere a favore di un'inversione di rotta significativa di cui tutti abbiamo bisogno, perché come ha saputo scrivere Hannah Arendt non bisogna mai voltare le spalle al futuro.

Non bisogna mai voltare le spalle al futuro


Primo piano 11 Il partito unico parte da iniziative promozionali Mercoledì 5 novembre 2008

An e FI lanciano il Pdl Manifesti ad Avigliano e Lauria

Latronico ricorda il “buon governo”

«Berlusconi mantiene gli impegni presi» Cosimo Latronico

LATRONICO esalta il “buon” lavoro del governo nazionale di centrodestra. «E' innegabile il fatto che il governo Berlusconi stia mantenendo gli impegni assunti in campagna elettorale con gli elettori. Tanti, infatti, sono i risultati raggiunti in questi primi mesi di governo. Alcune misure hanno un alto contenuto sociale, come la soppressione dell'Ici sulla prima casa, la defiscalizzazione degli straordinari, il congelamento della crescita dei mutui per le famiglie che hanno contratto un debito a tasso variabile per l'acquisto della prima casa». Sono le parole del senatore lucano del Popolo della libertà Cosimo Latronico che ha sottolineato anche: «Il governo Prodi ci ha consegnato un Paese con un deficit che ha raggiunto il 2,5 per cento del Prodotto interno lordo, con un'inflazione al 4 per cento, e con Pil a crescita zero». Latronico ha parlato pubblicamente durante un incontro politico che si è svolto a Salandra. E tra le altre cose ha poi aggiunto: «In particolare nella manovra triennale sono contenute numerose azioni per sollecitare la ripresa economica e produttiva del Paese ed in particolare del Mezzogiorno, puntando

sul rilancio degli investimenti infrastrutturali attraverso l'impiego di 30 milardi di euro che permetteranno l'attuazione dei progetti inclusi nella legge obbiettivo». «A tal proposito - ha aggiunto ancora il senatore lucano del Pdl - sono eloquenti le delibere assunte di recente dal consiglio di amministrazione dell'Anas che per la Basilicata ha deliberato l'approvazione in linea tecnica dei progetti relativi alla realizzazione di due importantissime arterie come la Potenza - Bari e la Murgia - Pollino che riveste una valenza straordinaria in quanto prevede collegamenti tra la Città dei sassi, la rete autostradale e l'area sud della Basilicata». Per concludere il senatore Cosimo Latronico ha precisato alla platea di Salndra: «Ma non mancano provvedimenti finalizzati alla costituzione di fondi di investimento con la partecipazione di soggetti pubblici e privati per iniziative produttive ad alto valore innovativo; all'allargamento delle facilitazioni per i distretti produttivi e alla costituzione della Banca del Mezzogiorno come leva finanziaria per accompagnare azioni di sviluppo dell’intero Meridione d’Italia».

VERSO il partito unico del centrodestra. Iniziano le manovre sul territorio. «Per rendere pienamente consapevoli e partecipi i lucani delle tappe che stanno portando Alleanza nazionale e Forza Italia verso il partito unico del Popolo della libertà, ad Avigliano e Lauria, saranno affissi in questi giorni dei manifesti che si contraddistinguono con lo slogan “Pdl insieme”. E’ quanto si legge dalla nota per la stampa a firma dei due segretari provinciali di An e Fi, rispettivameente Gianni Rosa e Mariano Pici. I due coordinatori spiegano: «Si comincia proprio da questi due comuni (Avigliano e Lauria appunto) poiché entrambe le amministrazioni di centrosinistra brillano per il loro malgoverno». «Ad animare questa ulteriore opera di informazione e di sensibilizzazione prosegua la nota dei due cordinatori provinciali - il desiderio di far sapere ai cittadini che Alleanza nazionale e Forza Italia si stanno concretamente impegnando, ad ogni livello, per rispondere a quel bisogno di unità e di semplificazione del panorama politico indicato dagli elettori. Segreta speranza è ricevere importanti contributi anche dai cittadini lucani». Nella nota ufficiale dei due dirigenti di partito si legge anche che «l'opera di informazione e di sensibilizzazione continuerà negli altri comuni della provincia con la presentazione dei coordinamenti cittadini». Per quanto riguarda invece le valutazioni politiche, Gianni Rosa e Mariano Pici scrivono ancora: «È giunto per i lucani il momento di cambiare, il discorso è valido se riferito alla realtà regionale, a quella provinciale ed ai contesti comunali. La sfavorevole congiuntura economica ci impone l'obbligo

In alto il manifesto del Pdl e in basso da sinistra Rosa e Pici

di pensare alle sfide del futuro suggerendo soluzioni credibili e praticabili, esse devono essere in grado di colmare le insufficienze del centrosinistra». Per quello che riguarda invece il contenuto dei manifesti che verranno affissi nei due comuni si legge che che il progetto «in costruzione creerà un partito attivo, pronto a rispondere alle problematiche della comunità, pronto a risollevare gli animi sfiduciati dei cittadini, pronto a garantire il buon governo e la tra-

sparenza delle azioni, un partito vicino ed attento a tutti i cittadini». La nota poi prosegue: «Una considerazione certamente degna di nota è quella che ricorda come la politica debba essere al servizio dei cittadini e non i cittadini al servizio della politica, per farlo bisogna ridare slancio alle iniziative imprenditoriali ed al protagonismo giovanile, superando le barriere dell'immobilismo e del clientelismo, proprie della pratica politica della sinistra».

«Il mondo produttivo e la realtà lucana - concludono Mariano Pici e Gianni Rosa - non sono una foresta popolata di mostri e di nemici come sembra credere la sinistra, non hanno bisogno di essere distrutti, vanno solo capiti. I nostri governanti dovrebbero meditare sulle scelte sbagliate da loro fatte in questi anni, sono quelle che ci hanno portato al baratro su vitali questioni legate ai problemi ed ai bisogni del mondo produttivo ed occupazionale».

Si è riunita la componente Sdi del partito socialista

Per le grandi riforme LA componente dello Sdi del Partito socialista lunedì scorso si è riunita in assemblea regionale a Potenza. Lo si legge in un comunicato della stessa componente in cui si legge: «All'ordine del giorno vi era l'analisi con le rappresentanze territoriali del partito, circa le necessità e le speranze di un contesto fragile, come l'attuale quadro socio - economico lucano. Inoltre nella stessa assise, si è provveduto a ratificare e rilanciare la nuova ipotesi di proposta organizzativa del partito, che anche nel tentativo di apertura al maggior numero di istanze sociali e territoriali , proponeva l'istituzione di un ufficio politico regionale, condiviso e rappresentativo di tutte le componenti istituzionali e politiche dei Socialisti lucani. Tali questioni hanno generato un dibattito appassionato: in tutti gli interventi si è riaffermata la volontà dei socialisti di portare a termine le grandi riforme di cui la società lucana ha fortemente bisogno. Fra di esse vi è la necessità di adottare al più presto un serio ed efficace Piano energetico regionale, che contribuisca, insieme ad una nuova e responsabile politica regionale sullo smaltimento dei rifiuti, ad aumentare la competitività e la sostenibilità delle attività produttive, con particolare attenzione alle realtà in difficoltà.

In tal senso si è condiviso il percorso intrapreso dal centrosinistra regionale sulla fondamentale riorganizzazione delle strutture sanitarie, pur nella consapevolezza di essere solo all'inizio del cammino. Inoltre si è espressa un'unanime preoccupazione sul futuro del sistema scolastico lucano e nazionale, pur prendendo atto che, da decenni le direttrici di fondo del sistema formativo non fossero tese a premiare il merito e a liberare dal bisogno, si considerano gli ultimi interventi legislativi come irresponsabili ed a tratti propagandistici. Di seguito, si è ribadita la necessità di porre fine all'emergenza democratica, rappresentata dalla mancata approvazione dello statuto della Regione Basilicata. In tale documento i socialisti vogliono che vi sia una ragionevole e moderna misura delle competenze dei diversi enti territoriali, con particolare attenzione ad un sistema elettorale che a priori non escluda matematicamente alcune realtà locali. Anche a tal fine, per la continuazione con maggior forza del percorso riformista indicato alla comunità lucana, e per darvi rappresentanza in maniera più coesa ed efficace, si è ribadito che al fianco dell'ufficio politico regionale, debba esservi un unico gruppo consiliare regionale

del Partito Socialista.In conclusione, si è deliberato di estendere la mobilitazione degli iscritti sulle iniziative nazionali di raccolta firme per le leggi di iniziativa popolare, affiancandole alle istanze di cambiamento che sorgono dal territorio e che hanno come obiettivo, azioni positive degli enti territoriali».

PRC A CONGRESSO IL PARTITO di Rifondazione comunista di Basilicata domenica mattina a partire dalle 10 nella sala convegni del Grande Albergo di Potenza è chiamato allo svolgimento del congresso regionale. A darne notizia è l’attuale segretario del Prc lucano, Michele Saponaro. Durante i lavori congressuali sarà eletto il nuovo segretario regionale.


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Mercoledì 5 novembre 2008

Primo piano

Criminalità lucana Il testimone del processo per l’omicidio di Mauro Tartaglia esclude in aula il coinvolgimento di Cassotta Depone davanti alla corte anche la convivente dell’imputato

Cacalano incastra Gerardo Navazio «Marco era con me, non fu lui a sparare» Udienza a porte chiuse per le dichiarazioni di Beatrice POTENZA - «Anche se Marco non c’è più non posso dire una cosa falsa. Era con me. E non ha sparato a Tartaglia». Quello che Adriano Cacalano chiama Marco è Marco Ugo Cassotta, il boss ucciso il 14 luglio del 2007 in contrada Leonessa di Melfi. Gerardo Navazio, aveva cercato di far ricadere la colpa dell’omicidio di Mauro David Tartaglia proprio su Cassotta. Dice Cacalano: «Navazio mi mandò una lettera dove mi invitava a sostenere la sua tesi. Ma Marco non ha sparato a Tartaglia». Quella stessa lettera Navazio, difeso dall’avvocato Mirella Viggiani, l’ha mandata anche al Quotidiano. E’ la lettera con cui ha ritrattato. «Non sono stato io. E’ stato Marco Ugo Cassotta». Quarant'anni fa Navazio si trovò in una situazione molto simile. Dopo una lite uccise sua cognata. Arrestato, venne condannato a 21 anni di carcere a cui se ne sono aggiunti altri 16. In carcere ha partecipato a sommosse e ha cercato di evadere tre volte: dal carcere di Sulmona, da quello di Lecce e da quello di Torino. Gli anni dietro le sbarre sono diventati in tutto 37. Uscito dal carcere poco più di due anni fa -almeno 50 gli istituti penitenziari che l'hanno ospitato - è tornato a Melfi. Qui sembra volersi rifare una vita, ma non dimentica gli anni passati in cella. A Melfi crea una cooperativa per il recupero degli ex detenuti. Una compagna per qualche mese - la donna che sembra essere il motivo per il quale ha ucciso Tartaglia - una casa, un lavoro come guardiano di un'azienda edile di San Nicola. Secondo gli investigatori anche a Melfi Navazio aveva frequentazioni non proprio regolari. Aveva ancora contatti con il mondo della criminalità organizzata. Frequentava quello che per la procura antimafia a Melfi era il capomandamento: Marco Ugo Cassotta. E ora accusa proprio lui. Nella lettera sostiene: «Io e Marco eravamo amici. Ho confessato l'omicidio per coprire lui». Poi racconta altre cose. Ritiene di essere a conoscenza di dettagli che riguardano un giro di prostitute. Forse lo stesso giro di cui faceva parte la sua donna. E' lui stesso a dirlo ai carabinieri

al momento dell'arresto. Dice: «Ho ucciso Tartaglia, perché faceva prostituire la mia donna». E di quel giro, sostiene Navazio, «facevano parte anche alcuni avvocati». Quello che sostiene Navazio è ora al vaglio degli investigatori. La ricostruzione dell'accusa è un'altra. Il pubblico ministero di Melfi Giuliana Giuliano porta avanti l’esame dei testi (in aula, ieri, c’erano anche i genitori e i fratelli di Tartaglia, rappresentati dall'avvocato di parte civile Maria Rita Di Ciommo). Ecco come gli investigatori ricostruiscono l’omicidio. Navazio sembra fosse in viale D'Annunzio, davanti alla concessionaria di auto gestita da Marco Ugo Cassotta, di cui era amico. Sopraggiunge Tartaglia. I due avrebbero cominciato a insultarsi, come facevano ogni volta che si vedevano. Il ragazzo sulla sua moto, sembra si sia allontanato, poi avrebbe fatto il giro per ritornare davanti a Navazio. Volano insulti e poi la tragedia. Navazio è armato, prende la pistola calibro 6.35 e spara. Due colpi in pieno viso. Tartaglia forse non ha neppure il tempo di capire che quelli sono i suoi ultimi attimi. Cade, il casco rotola più in là. Navazio spara ancora, altri due colpi ma alla nuca. Forse lo avrebbe colpito ancora, ma la pistola si inceppa e lui scappa. Tartaglia giace a terra in una pozza di sangue. L'ambulanza del 118 porta il ragazzo all'ospedale San Giovanni di Dio. Ma il caso è grave, troppo. Si decide di trasportarlo, in eliambulanza, al San Carlo di Potenza. Ma per il ragazzo c'è poco da fare, le ferite non gli lasciano scampo e muore poco dopo. Navazio, intanto, è fuggito. Ha lasciato corso D'Annunzio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che hanno condotto le indagini, ha raggiunto la sua casa, che dista più o meno tre chilometri, ha fatto "fagotto" e poi in macchina si è allontanato da Melfi. Per tutta la notte gli investigatori lavorano, interrogano, cercano prove. A casa di Navazio trovano un diario in cui l'uomo parla dell'odio che prova nei confronti della giovane vittima. Viene arrestato nella prima matti-

nata del 17 giugno, dopo una notte trascorsa girovagando tra i boschi. Forse ha dormito qualche ora in uno chalet abbandonato vicino a Monticchio. Dopo l'omicidio è fuggito a bordo della sua Ford Mondeo. E' passato da casa, ha preso una borsa con qualche indumento necessario, spazzolino e dentifricio ed è fuggito verso il Vulture. Qui nei boschi deve essersi fermato pensando di essere al sicuro. Ha nascosto i vestiti sporchi di sangue, si è cambiato e ha aspettato l'alba per muoversi nuovamente. Al momento dell'arresto Navazio portava con sé una pistola calibro 6.35 con matricola abrasa, colpo in canna con relativo caricatore e munizioni, un coltello dalla lama di 25 centimetri, una busta con proiettili dello stesso calibro della pistola, altri quattro coltelli (due da cucina e due a serramanico). In un'altra busta gli effetti personali e i cellulari.

Per l'accusa Mauro David Tartaglia è stato freddato con quattro colpi. Due frontali e altri due sparati quando il ragazzo era già a terra. Navazio ha sparato per uccidere, ha colpito il ragazzo vicino alla bocca e ha continuato a tirare il grilletto. E' andato via quando lo ha visto a terra. Poi ha confessato il delitto. Ora, però, sostiene di aver confessato per coprire l’amico. Davanti alla Corte d’Assise lo smentiscono Adriano e Giuseppe Cacalano, zio e nipote. Il primo sostiene di essere stato in compagnia di Cassotta. Il secondo dice di aver visto Navazio sparare. Ma sono stati interrogati alcuni mesi dopo il delitto. Tra i testi ascoltati ieri c’era anche Beatrice, la ex convivente di Navazio. Ma la sua deposizione, per la delicatezza delle dichiarazioni, si è svolta a porte chiuse. fab. ame.

Il palazzo di giustizia di Potenza

Il Tribunale dei minorenni ha accolto la richiesta della procura

Assolto Walter, il ragazzo del video hard POTENZA - La scena ricostruita dagli investigatori era questa: in una stanza, forse chiusa a chiave, due ragazze minorenni e un ragazzo, Walter (il nome è di fantasia), riprendono con un telefono cellulare una scena di sesso orale. Una delle due racconterà alla polizia: Walter «ha insistito, dicendo che se non l'avessimo fatto avrebbe detto in giro cose non vere sul nostro conto». L'altra, invece, aggiunge: «Ci ha chiesto con insistenza di farlo. E ci ha detto che se lo facevamo per una volta non ce l'avrebbe più chiesto». «Un contesto fortemente intimidatorio», sosteneva l'avvocato Gaetano Basile, che assiste una delle due presunte parti offese. Ma ieri mattina, il Tribunale per i minorenni, ha assolto Walter, difeso dall'avvocato Francesca Sassano, dall'accusa di violenza sessuale. Il fatto è accaduto in un piccolo quartiere di Tito. Una zona popolare, ma ovattata. Uno di quei posti in cui non accade mai nulla. Finché tra i ragazzi non comincia a circolare un video. «Se lo passano con il bluetooth (un sistema di comunicazione diffuso sui cellulari)», dirà una testimone agli agenti della sezione di polizia giudiziaria della polizia di Stato. E cosa c'è in quel video lo racconta una delle due ragazze alla polizia. Sostiene di essere stata costretta «a fare sesso orale» con il suo amico Walter. Le sue verità, che per il pubblico ministero Emilia Tierno sono «sommarie informazioni testimoniali», sono raccolte in un verbale. E' dalle sue dichiarazioni

che è partita l'inchiesta. Ma dal giorno in cui sarebbero accaduti i fatti al giorno del racconto in questura passa un mese. In quei 30 giorni il video passa di cellulare in cellulare via bluetooth. E anche il pm non era molto convinto sull'ipotesi

della violenza. Tanto che nella richiesta di archiviazione scriveva: «L'episodio è l'espressione di una condotta sessuale disinvolta, oggi frequente tra i giovani». Non era d'accordo l'avvocato Basile (Nella foto, la copertina del fascicolo che contiene anche l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione), che nella sua opposizione scriveva (come già riportato sul Quotidiano del 4 luglio): «Va posta adeguata attenzione all'atteggiamento assunto dalla ragazza il giorno in cui si sono verificati i fatti. L'adolescente descrive con un grande disagio sia gli atti sessuali che le sono stati imposti, nonché tutto ciò a cui ha assistito contro la sua volontà. Infatti - secondo l'avvocato - sintomatica del proprio profondo turbamento e imbarazzo è la circostanza per cui, in sede di denuncia, la ragazza non ha trovato altro modo di descrivere gli aspetti più spiacevoli della sua esperienza, se non scrivendoli su un pezzo di carta, poi allegato». Il gup del Tribunale dei minorenni, però, non ha ritenuto supportata l'ipotesi di violenza sessuale e ha accolto la tesi difensiva, assolvendo Walter. All’udienza ha assistito la madre di Walter, che ora annuncia richieste risarcitorie. Soddisfatto l’avvocato Sassano, che commenta: «Quando ci sono di mezzo i minori sono necessarie indagini accurate. Questa vicenda ha prodotto notevoli danni morali al mio assistito, stante le anticipazioni di un giudizio di colpevolezza». f. a.


Primo piano

Mercoledì 5 novembre 2008

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Accolto il ricorso del difensore

Ecco perché Loconsolo è libero Le motivazioni cha hanno spinto i giudici ad annullare l’arresto dell’indagato per l’omicidio Tetta

Cassotta e Plastino ricorrono al Riesame POTENZA - E’ stato discusso ieri mattina, davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Potenza, il ricorso presentato dagli avvocati di Giovanni Plastino e Alessandro Cassotta (figlio di Bruno Augusto Cassotta, freddato a colpi di pistola il 2 ottobre scorso a Rionero), accusati di tentata estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso. Gli avvocati dei due arrestati Giorgio Cassotta per Plastino e Giuseppe D'Addezio per Alessandro Cassotta hanno insistito sull’insussistenza del metodo mafioso. Non ci sono, infatti, sentenze passate in giudicato che attestino che i Cassotta siano una famiglia mafiosa, come indicato invece dalla procura antimafia. Le indagini, svolte da maggio a settembre e coordinate dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini, hanno consentito di accertare che i due, in più

Il pm Basentini

circostanze, avrebbero avanzato richieste estorsive di soldi a imprenditori e commercianti del posto. La consumazione di ulteriori reati è stata impedita con il loro arresto già avvenuto il 6 agosto scorso per i reati di detenzione e porto abusivo di armi clandestine. I giudici del Riesame si sono riservati di decidere. f. a.

POTENZA - Aveva eccepito «la nullità totale dell’ordinanza, perché sorretta da motivazione apparente». E lamentava «la mancanza di gravità e univocità indiziaria». Il gip, invece, aveva accolto la richiesta della procura antimafia, ritenendo raggiunta «la soglia della gravità indiziaria in ordine al grave fatto di sangue accaduto a Melfi il 2 aprile, vittima Giancarlo Tetta, in ordine al quale nel mese di luglio erano già stati arrestati Adriano Cacalano e Massimo Aldo Cassotta». Secondo il gip, i gravi indizi di colpevolezza che hanno portato in carcere Saverio Loconsolo, erano fondati «sulla scorta di alcune intercettazioni già poste a fondamento della gravità indiziaria con riferimento alle posizioni di Cassotta e Cacalano. sulla non decisività dell’esito dello stub, negativo per Loconsolo, in quanto il ruolo di quest’ultimo nell’omicidio sarebbe stato quello dell’autista del gruppo di fuoco, sulla falsità dell’alibi fornito agli investigatori, contraddetto dai tabulati telefonici, su ulteriori intercettazioni avvenu- Loconsolo te in carcere tra Cacalano e il figlio, che confermavano, secondo l’ipotesi za considerare le dichiarazioni rese al dell’accusa, lo stretto rapporto tra Lo- difensore da una teste, che più volte consolo e i due coindagati già arresta- aveva contattato la moglie di Loconsoti». Secondo i giudici del Riesame il ri- lo la sera del 2 aprile. La teste ha dicorso presentato dall’avvocato Giusep- chiarato di essere sicura di aver sentipe D’Addezio «merita accoglimento». to, mentre si intratteneva con la moglie dell’indagato, Ecco perché. Loconsolo parlare «L’unico elemenin sottofondo, eleto, a parere del mento questo, ancollegio, cui pocora una volta, che ter riconoscere rende non univoco efficacia, tra l’elemento indiziaquelli raccolti rio, di natura logica dagli investigae non fattuale, sotori, è il venir pra compendiato, meno dell’alibi di pur non potendosi loconsolo, sotto escludere, neanche il duplice aspetto sulla scorta delle diindagato dal pm: chiarazioni della teda un lato la stimone e dando atcompagnia tra to che non vi sono l’indagato, Casprove in questo sensotta e Cacalano so, che potenzialfino alle 21.30 in Giancarlo Tetta mente Loconsolo, un bar di Melfi, proprio per la vicidall’altro la letnanza della sua abitura dei tabulati tazione a quella di delle utenze inteCassotta e di Cacastate a Loconsolano e considerata lo, di cui una in la vicinanza tra le suo uso e una in abitazioni e il luogo uso alla moglie, del delitto, sia usciche smentirebbe to insieme agli altri la versione fornidue dopo le 22.35 ta da quest’ultiper prendere parte mo, ovvero che, al delitto. In definidopo le 21.30 tiva, a parere del avrebbe fatto riecollegio, nel caso di tro a casa, e ciò in specie, pur ricorquanto alle rendo elementi si22.30 del 2 aprile gnificativi, in graLoconsolo rice- Massimo Aldo Cassotta do di alimentare veva ben tre sms forti sospetti a caridall’utenza della co di Loconsolo, tali moglie sulla proelementi, tuttavia, pria, segno evinon sono idonei a dente che i due conferire univocità non erano insiee gravità a un quame. Ma a ben vedro indiziario che dere, l’orario dei difetta, nonostante tre sms è ancora i lodevoli sforzi decompatibile con gli investigatori, la versione di Lodell’elemento fonconsolo, che letdamentale che tale teralmente ha diinsieme potrebbe efchiarato di esseficacemente cemenre rimasto in un tare, quello in forza determinato bar del quale affermare fino alle 21.30 con ragionevole cerper poi, in segui- Adriano Cacalano tezza che Loconsolo, to, far rientro a dalle 22.45 del 2 apricasa, rientro che, ad esempio, ben può essere avvenuto o le, era in compagnia di Cassotta e Cacomunque non può escludersi sia av- calano. In assenza di questo elemento, venuto, alle 22.10 o a un orario simile, allo stato, il quadro indiziario non può dal che consegue, ancora una volta, la ritenersi grave e univoco». non univocità dell’indizio. Il tutto senf. a.

Operazione antimafia

In manette i boss calabresi che coordinano i basilischi IN manette i boss calabresi che coordinano la famiglia dei basilischi. I carabinieri del comando provinciale di Crotone hanno arrestato Cataldo Marincola, 47 anni, e Silvio Farao, 60 anni, entrambi di Cirò (Crotone), ritenuti tra i capi dell’omonima cosca della ’ndrangheta. I due, che non erano armati, si nascondevano in un casolare nei boschi della Sila dove i carabinieri hanno fatto irruzione dopo una fase di appostamento. All’operazione hanno partecipato anche i carabinieri dello squadrone cacciatori, un reparto speciale specializzato nei sequestri di persona e nelle indagini sui latitanti della ’ndrangheta calabrese. Nei mesi scorsi Marincola e Farao sono stati condannati alla pena dell’ergastolo per l’omicidio di Mario Mirabelli, ucciso a Corigliano Calabro nel 1990. Marincola è stato condannato anche a venti anni di reclusione per traffico di stupefacenti. Cataldo Marincola, scarcerato nel dicembre 2006, dopo avere scontato una lunga pena detentiva, era rientrato a Cirò, ma si era reso irreperibile nel successivo mese di febbraio quando nei suoi confronti era stato emesso un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Milano per un residuo di pena di un anno, cinque mesi e dieci giorni di reclusione. Farao era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Crotone. Il collegamento dei basilischi con i due boss era stato segnalato dai servizi segreti (come pubblicato dal Quotidiano in esclusiva il 14 settembre). «Dopo il tracollo della nota organizzazione delinquenziale denominata basilischi», caduta sotto i colpi delle operazioni antimafia, delle condanne per associazione di stampo mafioso e dei tanti pentimenti di boss e gregari che hanno deciso di parlare con gli investigatori, «vengono costituite in Basilicata - si legge nel documento pubblicato già pubblicato dal Quotidiano - cinque famiglie legate alla ’ndrangheta». Secondo i servizi segreti queste «’ndrine (così in gergo gli uomini d’onore calabresi chiamano le famiglie ndr) sono state poste sotto il controllo di due famiglie calabresi: le quattro ’ndrine che operano nella provincia di Potenza fanno capo a Cataldo Marincola, Ciccio Castellano e Peppe e Silvio Farao, del mandamento di Cirò Superiore, in provincia di Crotone. Le altre due, operanti in provincia di Matera, fanno capo ai Pesce di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria». Il nuovo assetto, secondo gli 007, «è stato possibile grazie alla posizione di garante assunta da Pasquale Barbaro di Platì, in provincia di Reggio Calabria, all’epoca detenuto nel carcere di Melfi».


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Primo piano

Mercoledì 5 novembre 2008

EnergiEconomiEcologiE Energia per 1.300 famiglie. Critico il sindaco: poco lavoro per i locali, li diffido a rispettare gli accordi

Trecento girasoli di silicio A Vaglio il più grande impianto fotovoltaico che insegue il sole A caccia della luce

di ROCCO PEZZANO NELLE CAMPAGNE di Vaglio di Basilicata ci sono trecento nuovi girasoli. Per la precisione, 298. Di acciaio e silicio. Consentiranno alla rete energetica lucana di avere 3 megawatt in più. L’equivalente del consumo di 1.300 famiglie. Questi inseguitori solari sono stati installati dalla ditta portoghese Martifer Solar come appaltatrice della Solar Prometheus, e rappresentano il più grande impianto del genere della Basilicata. Pare addirittura d’Italia. Si tratta di solare fotovoltaico e non termico: quest’ultimo usa l’energia solare per riscaldare liquidi che a loro volta produrranno - con sistemi meccanici - energia elettrica; il primo invece sfrutta l’effetto fotovoltaico che trasforma i raggi del sole direttamente in energia elettrica. L’impianto - diviso in quattro si- to medio è di circa 2.500 euro ti, tre nelle vicinanze di Vaglio e all’anno per ettaro». La superficie uno a Bosco Le Piane, non lontano interessata dalle strutture, a piedalla Via Appia - è stato costruito a no regime, sarà di 31 ettari. Il project manager assicura di tempo di record. Nel 2007 è stato approvato il progetto, i lavori sono aver subappaltato i lavori a imprecominciati a fine luglio e sono ter- se locali per quanto riguarda le minati il 17 ottobre scorso. E non opere edili, riservando a ditte spesi è lavorato nemmeno tutti i gior- cializzate di altre parti d’Italia la parte della tecnoni. logia. E promette A raccontarlo è che - per completaCristiano Bronzi, re l’impianto - rin37 anni, ingegneforzerà l’organico. re, project manaDunque, nuove asger della Martifer. sunzioni in vista. Giunto da Milano Il sindaco di Vacon il suo staff, glio, Giuseppe Bronzi ha preso in Musacchio, però fitto una casa a Varappresenta una glio e ha cominciasituazione diversa to la sua parentesi dalle rose e fiori di lucana. Innamocui parla Bronzi. randosi della BasiPrecisando che le licata. «La gente del obiezioni le rivolposto - dice - ci ha ge, più che alla accolto come fratelMartifer come li. Ci siamo trovati «general contracmolto bene, lavotor» (chi ha vinto rando, frequentan- Bronzi. Sopra, i pannelli l’appalto), al comdo locali e ristoranmittente. Specifica ti sia di Vaglio che di non ricordarsi il nome. Ma di sadi Potenza». I lavori completati riguardano pere che è una società attualmente solo la prima parte dell’opera, ca- del gruppo Pirelli. Bronzi aveva pace di produrre un megawatt. La spiegato che la Prometheus è uno seconda dovrebbe cominciare “spin-off” (un’azienda derivata da un’altra) di un grande gruppo. quando tornerà il bel tempo. «Non è stata rispettata - dichiara «Non vedo l’ora di tornare giù racconta Bronzi al telefono da Mi- il sindaco - la convenzione che imlano - D’altronde ho anche una mo- pone alla società autorizzata a eseglie del Sud, di Foggia, e quindi un altro motivo per apprezzare il Mezzogiorno». L’impresa non è stata priva di problemi da risolvere. Di natura tecnica: ad esempio, portare in loco i mezzi per trivellare il terreno. Veicoli che non possono andare su strada, e che quindi vanno portati con “trasporti eccezionali”. Sulle stradine della Basilicata, non è uno scherzo. «In questo - assicura l’ingegnere meneghino - ci ha aiuL’ACCUSA l’ha lanciata ieri Antato l’amministrazione comunatonello De Pierro, poliedrica file». gura di animatore radiofonico, L’opera è costata qualcosa come fondatore di agenzia d’informacinque milioni di euro. Questo il zione (la Italymedia) e attivista meccanismo attraverso cui l’enerpolitico: in Italia è ancora poco gia elettrica prodotta entra nel cirdiffusa la tecnologia Adsl, utile a cuito. Le linee ad alta tensione arrendere più veloce internet. La rivano in Basilicata, come in tutta Basilicata - aggiunge De Pierro, Italia, finendo in una centrale, a dopo essere stato in regione - è la Potenza. Da lì, s’irradia sul territoterra che sta peggio. rio lucano la rete a media tensione. «E’ assurdo e vergognoso - diIn questa seconda rete può inserirce De Pierro, come presidente del si, attraverso apposite cabine (comovimento Italia dei diritti - che struite in questo caso dalla stessa in alcune zone in Italia non si abMartifer), l’energia prodotta sul bia la possibilità di utilizzare la posto. connessione veloce, che facilita L’energia del sole, a Vaglio, si la formazione di punti di vista altrasforma in corrente elettrica che ternativi a quelli imposti dai va nelle case e nelle imprese della mezzi di comunicazione di masBasilicata. sa, di cui molti asserviti a questo La Prometheus paga l’affitto ai o a quel potere politico. La reproprietari dei terreni su cui sorsponsabilità è delle compagnie gono. Non si sa quanto sia in queche offrono il servizio, cieche di sto caso l’entità degli affitti, stipufronte a esigenze di natura comlati in uno studio notarile per 25 merciale». anni. «Quello che posso dire - spieQueste le parole sulla Basilicaga Bronzi - è che sul mercato il fit-

guire i lavori di rivolgersi innanzitutto alla manodopera locale. Di imprese del luogo ne sono state chiamate poche. Di persone di Vaglio, una decina al massimo. E poi c’è una situazione che non esito a definire “vergognosa”». Ossia? «Mi risulta - risponde Musacchio - che per 40 euro all’ora che il general contractor percepiva dal committente, alla ditta subappaltante venivano concessi 8 euro. Di queste elemosine non sappiamo cosa farcene». Il primo cittadino fa sapere di aver scritto un lungo richiamo all’azienda titolare del progetto a rispettare i termini della convenzione. Imponendo, tra l’altro, di non realizzare cavidotti nei tratturi. «Con rammarico - aggiunge devo dire che hanno avuto scarsa sensibilità nel relazionarsi con gli uffici comunali. Forse qualcosa è cambiata recentemente: ho ricevuto, la settimana scorsa, la visita dei nuovi amministratori della società. Hanno promesso di far sì che le lamentele non abbiano più ragione di essere». Sull’importanza dell’opera, Musacchio ammette di voler mantenere un atteggiamento di pragmatismo. Anzi, parla esplicitamente di cinismo. «Se fossi a casa mia - spiega - potrei anche permettermi di essere romantico e apprezzare l’aspetto tecnologico e ambientale della struttura. Ma de-

vo pensare all’interesse dei miei concittadini. Per questo ho preteso delle royalties. Che non sono granché: considerando i tassi fissi e quelli variabili, più o meno 30.000 euro all’anno. Scontiamo anche l’assenza di esperienze in materia: non esistono impianti del genere in Italia. Dalla nostra, il fatto di essere rimasti “scottati” dalla questione dell’eolico: la ditta costruttrice non comprò nemmeno una bottiglia d’acqua in paese. Per questo ho preteso la convenzione. Non dico che i termini siano stati del tutto disattesi, ma sicuramente si doveva fare di più». Sull’eolico, il Comune - con un impianto da 12 megawatt - prende l’1,5 per cento dei profitti («Davvero poco», commenta). Ma Musacchio non ne fa una colpa a chi l’ha preceduto. Ha però da ridire sulla Regione: «Erano convinti che potevano prescindere da noi. Ho dovuto fare la voce grossa per pretendere che la gestione della vicenda passasse da noi». Si ritrovano di nuovo contrapposti, quando si parla di energie alternative, tre interessi diversi: quello delle aziende, il cui obiettivo è fare affari; quello delle comunità locali, che chiedono un ritorno economico; e quello dell’ambiente, che interessa tutti. Il futuro potrebbe essere un mix ragionato di questi tre elementi. In modo che tutto si faccia alla luce del sole. r.pezzano@luedi.it

INSEGUIRE il sole: un’attività che non è appannaggio esclusivo del capitano Kirk e pochi altri colleghi della fantascienza: è il perfezionamento della tecnologia fotovoltaica. Lo scopo è migliorare la produzione di energia elettrica dei pannelli. Nel caso di Vaglio, l’inseguimento solare è a doppio asse, il più completo: la rotazione avviene sia in direzione Est-Ovest (alba-tramonto) che NordSud. Ogni pannello prende il sole in piena faccia. Il rendimento può aumentare del 50 per cento rispetto al pannello fisso. Quest’ultimo all'alba non riesce a pescare nemmeno un raggio. Solo a mezzogiorno giunge al picco di produzione. Al tramonto sarà di nuovo a zero. In mezzo, tante ore in cui la resa non è granché (la curva geometrica che la definisce è “a campana”). Con i due assi di rotazione, già all’ora in cui la famiglie italiane fanno colazione si raggiunge la potenza massima, per mantenerla quasi fino all’ora di merenda. C’è un lato negativo della medaglia: essendoci un motore e parti soggette a usura, c’è bisogno di una manutenzione periodica che nei pannelli fissi è quasi inutile. Inoltre - dato che si stanno diffondendo sempre di più i furti di pannelli solari - l’entità del danno sarebbe molto maggiore. A Vaglio ci sono due tipi di pannelli: da 20 metri quadri (che producono tre chilowatt l’uno) e da 42 metri quadri (dai cinque ai sei kw). I pali su cui sorgono sono stati infissi per cinque metri nel terreno, sopra una fondazione in acciaio e cemento. Resa più robusta per il forte vento che spira sempre in quella zona. Sono collegati alla rete Enel in otto punti. r. p.

IL DIGITALE CHE DIVIDE NORD E SUD

Manca l’Adsl in Basilicata: la denuncia dell’attivista De Pierro e del Forum giovanile di Anzi

Quando internet è costretto ad andare piano

ta: «Molti paesi lucani, spesso penalizzati anche dal punto di vista del collegamento stradale, non sono forniti di un servizio che in altre aree è oggi assicurato.

De Pierro avrebbe notato una carenza particolare a Roccanova e nei paesi limitrofi, anche per i cellulari. La denuncia capita proprio mentre si sta preparando, ad Anzi, la tavola rotonda dal titolo “Adsl nell'intera val Camastra: sogno o realtà?” per sabato 8 novembre prossimo alle 18.30 nella sala consiliare del Comune. L’iniziativa è del Forum dei Giovani di Anzi. L’associazione fa sapere che c’è stata un’adesione composita e diffusa:i sindaci di Abriola e Calvello (gli altri due comuni dell’area non coperti dall’Adsl), le suore salesiane di Don Bosco, i volontari della Protezione civile e dell’associazione Teerum Valgemon Aesai, i ragazzi di Giosef. Spiega il presidente del Forum dei Giovani di Anzi Antonio Cafarella: «E’ inconcepibile che la nostra area interna sia sistematicamente tagliata fuori da tutti i

processi di modernizzazione infrastrutturale della Regione. Abriola, Anzi e Calvello sono gli unici comuni della zona a non essere coperti dalla banda larga. Ancora una volta a rimetterci sono i cittadini residenti, i pochi giovani ancora riamasti e le aziende, in un’area che potrebbe far partire il proprio sviluppo dall'utilizzo delle nuove tecnologie e dall'abbattimento del digital divide (il “baratro” fra chi sa utilizzare le tecnologie informatiche e gli altri, ndr). Nel Mondo altamente mediatico in cui viviamo l'accesso alle informazioni è fondamentale e per chi ha deciso di rimanere qui è vitale. Le nostre strade di collegamento sono un disastro, la Sp32 e la Saurina sono ancora dei miraggi, perciò l'unica strada di salvezza è quella virtuale, rappresentata dalla banda larga. Sperando che, anche questa non diventi la nostra utopia».


Portafoglio Il provvedimento al prossimo Consiglio dei ministri

Bond perpetui per le banche L’idea anticrisi di Tremonti sbalordisce l’Ue di ANDREA LONGO ROMA - "Bond perpetui per le banche". Giulio Tremonti ha annunciato da Bruxelles una nuova misura contro la crisi. Si tratta di obbligazioni perpetue agli istituti di credito per garantire il credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese. Il provvedimento andrà al consiglio dei ministri straordinario della prossima settimana. Sul piano europeo il ministro dell'Economia, intervenuto ieri al vertice Ecofin sulla crisi dei mercati con l'occhio puntato sul prossimo vertice G20, ha anticipato che "sui paradisi fiscali cambierà tutto". Quando, è presto per dirlo, ma ci saranno regole "più stringenti". Tremonti, parlando della situazione italiana, ha confermato che il debito pubblico pesa. E i margini di manovra sono pochi, data la delicata situazione dei conti pubblici. E che i margini siano ristretti lo si vede dal grafico degli spread, che indica una grande differenza tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi.

Giulio Tremonti

Anche se "non aumenta più di tanto il costo per Roma". Ma Giulio Tremonti ha sdrammatizzato le previsioni per i prossimi trimestri fatte dalla Ue. Finalmente - secondo il ministro dell'Economia - il nostro Paese non è il fanalino di coda quanto ad andamento dell'economia. Soddisfatto per il via li-

bera di Bruxelles alla finanziaria triennale, Tremonti ha osservato che se è vero che la crescita del Belpaese è inchiodata allo 'zero' nel 2008 e per tutto il 2009, "siamo in buona compagnia". "L'Europa si è fermata - ha osservato il titolare di Via XX Settembre - E per la prima volta siamo tutti uguali" nell'eurozo-

na. Il responsabile dell'Economia ha chiarito poi che il governo italiano "non è dalla parte delle banche". Il primo provvedimento è stato preso "per salvare i risparmiatori". Il prossimo intervento per risollevare i patrimoni degli istituti di credito avrà l'obiettivo di aiutare le imprese, costrette a fare i conti con le ripercussioni dello tsunami finanziario sull'economia reale. Per lasciare loro aperto un canale di credito, e rimettere in moto la nostra economia. Si tratterà di una soluzione "eurocompatibile". Le previsioni d'autunno della Ue delineano uno scenario fosco. Secondo il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, uno dei primi provvedimenti che i Paesi in crisi devono prendere è concedere sgravi fiscali alle fasce più deboli. Si cercherà poi di sfruttare tutta la flessibilità del Patto di stabilità riformato. Ma lo sforamento del disavanzo deve essere temporaneo e vicino al 3 per cento. Quindi non "tutto sarà consentito o autorizzato".

Scenderanno al 3,25%

Tassi, la Bce verso un taglio

Jean Claude Trichet

di TITO GIABARRI ROMA–La Bce questa settimana sembra intenzionata a dare una bella sforbiciata al costo del denaro, visto che il presidente Jean-Claude Trichet, in genere abituato a non anticipare troppo le sue mosse, è arrivato al punto di sbilanciarsi e preannunciare un taglio. Sembra essere questo il ragionamento degli economisti, che prevedono per domani 6, data del prossimo consiglio direttivo dell’Eurotower a Francoforte, un nuovo taglio da mezzo punto percentuale dopo quello del 7 ottobre, che porterebbe i tassi al 3,25%. Le parole di Trichet – che la scorsa settimana ha detto che c'è «la possibilità», non la certezza, di un taglio, potrebbero così aprire le porte a una fase nuova. Caratterizzata da una Bce più aggressiva del solito nel tagliare i tassi, pronta a mettere da parte la tradizionale cautela anti-inflazionistica, da sempre ispirata dalla Germania, in nome della lotta a una recessione che sembra sempre più vicina per l’Europa. Gli economisti prevedono infatti che l'Eurotower, entro aprile 2009, taglierà il costo del denaro al 2,5% dal 3,75% attuale. Il quadro macroeconomico, del resto, è nero per Eurolandia. La Commissione europea, secondo cui la fiducia di consumatori ed aziende ha segnato il suo calo più forte degli ultimi 23 anni a ottobre, lunedì è stata ancora più pessimista: Italia in recessione ed Eurolandia verso la stagnazione, con una crescita dei Quindici di appena lo 0,1% il prossimo anno. Per l’Europa la recessione «è un rischio concreto», ha ammesso il commissario Ue agli Affari economici, Joaquin Almunia. Il petrolio sotto i 70 dollari fa della lotta alla recessione, e non all’inflazione, la vera priorità per Francoforte. È quindi del tutto probabile che dopo la Banca d’Inghilterra – che si prevede tagli anch’essa di mezzo punto giovedì, al 4% – sia la Bce la prossima a mettere nuovamente mano al costo del denaro. La scorsa settimana si sono mosse in tal senso la Banca del Giappone (che li ha tagliati per la prima volta in sette anni portandoli ai minimi di 50 anni), la Fed, la Banca popolare della Cina, seguite da Norvegia, Slovacchia, Corea del Sud, Taiwan, Israele, vari paesi del Medio Oriente e oggi Australia.

Ieri a mezzanotte stappata la prima bottiglia

È arrivato il vino novello di SABINA LICCI ROMA - Allo scoccare della mezzanotte di ieri è arrivato il novello, il primo vino dell'annata ad essere imbottigliato e stappato in tutta Italia. La produzione 2008 vanta 17 milioni di bottiglie, con un costo medio di 5 euro (tra i 3 e gli 8 euro) per consumare entro i prossimi sei mesi, termine consigliato per il mantenimento delle caratteristiche organolettiche. Le stime sono della Coldiretti, che prevede una leggera ripresa rispetto allo scorso anno anche per effetto di una vendemmia buona per qualità e quantità, con una produzione in crescita del 5% pari ad un totale di 45 milioni di ettolitri. L'incidenza del novello sulla

produzione enologica nazionale è dello 0,18%, generando un fatturato di 80 milioni di euro, di cui il 12% dall'estero, soprattutto da Germania e Giappone. Diventato ormai da molti anni un fenomeno di mercato e costume, il novello esercita una forte attrattiva non solo sui più giovani e meno esperti, ma anche negli amanti del buon bere; il 38% dei cosiddetti eno-appassionati infatti, secondo un sondaggio, acquistano volentieri questo vino, in quanto diventato una consuetudine del periodo autunnale. Molte sono le carte vincenti di questo vino, ricercato per la sua leggerezza, la bassa gradazione (11 gradi), il bouquet aromatico, la trasparenza del colore rosso rubino e l'abbinamento con i prodotti di stagione.

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Trenitalia invita a informarsi

Treni, domenica sciopero dalle 21 per il contratto della mobilità ROMA – Sciopero nazionale di ventiquattro ore del personale ferroviario dalle ore 21.00 di domenica 9 alle 21.00 di lunedì 10 novembre, proclamato dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti, Orsa trasporti, Faisa e Fast, nell’ambito della vertenza sul contratto unico della mobilità. In occasione dello stop, il Gruppo Ferrovie dello Stato invita i viaggiatori ad informarsi in modo preventivo sui treni nazionali e internazionali in circolazione. Sarà possibile farlo, spiega, recandosi nei punti informativi e negli uffici di assistenza delle principali stazioni o consultando il sito internet www.ferroviedellostato.it dove sarà pubblicato il programma dei treni di cui è prevista l’effettuazione. Durante la protesta sindacale, fanno inoltre sapere le Ferrovie, saranno assicurati i treni a lunga percorrenza elencati nello specifico quadro dell’orario ufficiale e sul sito di Ferrovie dello Stato. Saranno inoltre garantiti i servizi minimi del trasporto locale relativi alle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 18.00 alle 21.00) previsti dalla legge per i soli giorni lavorativi. Nel corso dello sciopero sarà garantito anche il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino.


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24 ore in Basilicata

Protagonista una pregiudicata 54enne di Potenza arrestata con l’accusa di estorsione

Ricatta l’ex e gli sfila 85mila euro Minacciava di rivelare particolari scomodi del loro rapporto POTENZA - Ottantacinquemila euro, questo il prezzo da pagare per mantenere il silenzio su una storia “d’amore” dalle tinte forti. Protagonista una cinquantaquattrenne di Potenza, A. M., già nota alle forze dell’ordine per reati riconducibili al settore patrimoniale. Questa volta, però, all’ingrediente dei soldi si sono aggiunti quello del sesso e dell’amore, in un mix che rende la storia simile a quella di un film. Il tutto risale a circa un anno fa quando gli agenti della Squadra Mobile di Potenza indagando nell’ambito di un altro procedimento penale si sono imbattuti in questa vicenda fatta di minacce ed estorsioni. Una storia d’amore presumibilmente finita male e il continuo ripetersi di richieste di denaro, il canovaccio

del film. In sostanza A. M. con la minaccia di rivelare alcuni particolari della loro passata relazione e in particolare il fatto che l’aveva indotta a prostituirsi, era arrivata ad estorcere circa 85 mila euro al suo ex. Impressionante, secondo la Questura, il ripetersi delle richieste estorsive poste in essere dalla donna. Richieste che, come sottolinea il capo della Squadra Mobile di Potenza, Barbara Strappato, arrivavano ad essere anche bisettimanali. Somme più o meno consistenti che di volta in volta venivano consegnate dalla vittima senza alcuna rimostranza. Nel corso dell’attività tecnica svolta dagli agenti sono state di volta in volta registrate numerose conversazioni dalle quali sono emersi gra-

vissimi indizi di colpevolezza a carico di A. M. che vedeva soddisfatte le sue richieste di denaro senza alcuna esitazione da parte della vittima, un denaro che A. M. pretendeva come prezzo per il suo silenzio. Le conversazioni intercorse tra i due ex sono state oggetto di riscontro mediante servizi di osservazione, pedinamento e controllo eseguiti dalla Squadra Mobile di Potenza che hanno di volta in volta filmato e registrato gli incontri tra i due nonché la consegna del denaro da parte della vittima. Una storia il cui epilogo si è consumato ieri mattina con l’arresto della donna. Gli agenti della Squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica.

La donna è stata così arrestata con l'accusa di estorsione con l’aggravante di aver procurato alla vittima un danno patrimoniale di rilevante gravità. Insomma la signora, ora detenuta nel carcere del capoluogo, sembra essere recidiva. Già qualche tempo fa, infatti, A. M. era finita alla ribalta delle cronache e nei fascicoli della Procura per i reati di millantato credito e truffa. In sostanza A. M., in concorso con altre persone, usando artifizi e raggiri si “spacciava” per una persona influente in grado di procacciare occupazioni lavorative stabili e inscenava a questo fine fittizi colloqui di lavoro. Il tutto in cambio di laute somme di denaro. Una storia per la quale è tuttora in corso un processo. m.boggia@luedi.it

La 22enne di Policoro è stata fermata all’aeroporto di Brindisi

Droga negli indumenti intimi arrestata una studentessa BRINDISI, – Brutta avventura per una giovane studentessa universitaria di ritorno dalla Francia. La ragazza di 22 anni, E. L., di Policoro (Matera), residente a Lecce dove studia lingue, è stata arrestata all’aeroporto di Brindisi perché trovata in possesso di 53 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata allo sbarco a Brindisi. All’aeroporto della città pugliese la ragazza era giunta con un vo-

lo della compagnia My Air proveniente da Parigi ed è stata fermata per un controllo dai finanzieri della Compagnia di Brindisi. La cocaina era nascosta negli indumenti intimi. La ragazza è stata poi sottoposta a radiografie nell’ospedale Perrino di Brindisi per accertare l’eventuale presenza di altra sostanza stupefacente. Gli esami eseguiti però hanno dato esito negativo.

In Basilicata il 26,3 per cento delle famiglie è in una situazione di disagio

A braccetto con la Sicilia sul podio dei più poveri d’Italia POTENZA - Oltre un quarto di famiglie povere. E’ questa la Basilicata fotografata dall’Istat, una fotografia in bianco e nero che spicca nel rapporto dedicato alla povertà relativa in italia nel 2007. Un triste primato accomuna la nostra regione alla Sicilia: sono le situazioni più gravi d’italia. Il 26.3 per cento delle famiglie lucane residenti in regione presentano valori significativamente più elevati della media osservata per il Mezzogiorno. La povertà relativa (ossia famiglie e persone povere sul totale delle famiglie e delle persone residenti) risulta diversamente diffusa sul territorio nazionale ed è particolarmente concentrata nel Mezzogiorno. In questa ripartizione, che ospita un terzo delle famiglie residenti nel paese, è povero ben il 22,5 per cento delle famiglie e vi risiede quindi il 65 per cento del totale delle famiglie povere. Nel centro-nord, dove meno di 7 famiglie su 100 si trovano in condizione di povertà (5,5 per cento nel Nord e 6,4 per cento nel Centro), vive il 35 per cento delle famiglie povere e il 67,8 per cento delle residenti. Nel Mezzogiorno, inoltre, a una più ampia diffusione del fenomeno si associa una maggiore gravità: le fa-

miglie povere presentano una spesa media mensile equivalente di circa 774 euro (l’intensità è del 21,6 per cento), rispetto ai 797 e 818 euro osservati per il Nord e per il Centro (19,2 per cento e al 17,1 per cento rispettivamente). Osservando il fenomeno con un maggior dettaglio territoriale si vede che in tutte le regioni del Mezzogiorno la povertà è significativamente più diffusa rispetto al resto del Paese. Fanno eccezione l’Abruzzo e il Molise. La situazione più grave, è appunto quella delle famiglie residenti in Basilicata (26,3 per cento) e in Sicilia (27,6 per cento). Valori superiori al 20 per cento si registrano anche nelle altre regioni del sud Italia, dalla Calabria, alla Campania, ma la Basilicata, distante dalla Sicilia per un solo punto percentuale, detiene un posto “d’onore” sul podio dei poveri italiani. Un dato che si è andato aggravando rispetto all’anno precedente. Nel 2006 l’incidenza percentuale della povertà relativa in Basilicata era pari al 23 per cento. In generale, rileva l’Istat, la povertà tra il 2006 e il 2007 è rimasta stabile sia a livello nazionale che a livello di ripartizione regionale. Spicca però una maggiore inciden-

za nelle regioni del Sud ed in particolare in Sicilia e in Basilicata. Al Sud segnali di miglioramento si vedono fra le famiglie con cinque o con più componenti (da 37,5 per cento a 32,9 per cento) in particolare coppie con tre o più figli e con tre o più figli minori. L’incidenza di povertà diminuisce inoltre tra le famiglie con a capo un lavoratore autonomo soprattutto se il lavoratore è in proprio. Al contrario in questa ripartizione si rileva un peggioramento delle condizioni delle famiglie di tre componenti (da 20,9 per cento a 24,7 per cento), in particolare coppie con un figlio (da 19,4 per cento a 23,5 per cento), famiglie con una persona di riferimento di età compresa tra 55 e 64 anni e con due o più anziani. L’incidenza di povertà relativa è quattro volte superiore a quella osservata nel resto del Paese. La povertà infine è associata a bassi livelli di istruzione e a bassi profili professionali (working poor) e all’esclusione dal mercato del lavoro: l’incidenza di povertà tra le famiglie con due o più componenti in cerca di occupazione (35,8 per cento) è quasi quattro volte superiore a quella dove nessun componente è in cerca di lavoro (9,9 per cento). regione@luedi.it

Calano anche le nascite Il tasso è dell’8,1 per mille POTENZA – Non solo povertà ma anche calo delle nascite. Non certo dati positivi quelli registrati su questo fronte lo scorso anno. E' stato negativo, nel 2007, il saldo delle nascite in Basilicata, con 5.720 persone morte contro 4.873 nuovi nati (di cui 2.532 maschi e 2.341 femmine), con un tasso di natalità dell’8,1 per mille, inferiore alla media naziona-

dalla prima

E la situazione potrebbe persino peggiorare se non si trovano subito degli strumenti operativi per dare risposte al disagio sociale presente. Siamo in piena crisi internazionale e se la crescita per l'Italia sarà pari a zero per questo scorcio di 2008 e per l'intero 2009, con un minimo di ripresa nel 2010, per il Mezzogiorno e per la Basilicata si apre uno scenario davvero critico. Certo quello che la politica non può permet-

Indigente un lucano su quattro tersi è il rimpallo delle responsabilità. E' colpa dei rossi o dei neri. I cittadini quando votano sono consapevoli del consenso che esprimono e quindi hanno saputo e sapranno giudicare anche le proposte e le azioni di contrasto della povertà. Certo è che innanzi ad una crisi industriale che in Basilicata sta assu-

mendo le dimensioni di una vera desertificazione produttiva, innanzi ad una crisi strutturale del comparto agricolo , con un turismo che balbetta e con un ridimensionamento anche del comparto dei servizi occorre una terapia d'urgenza che non aspetti neppure un minuto di più. Non bastano più gli ammortizza-

tori sociali e le pensioni delle persone anziane che vivono in famiglia. Il grido disperato dei lavoratori della Panasonic, delle chiusure della Valbasento, della Daramic, dell'indotto Fiat, del mobile imbottito attende una presa d'atto che non si esaurisce nella solidarietà. Alla politica non spetta dare solidarietà

a chi perde il posto di lavoro, perchè quel lavoratore che sta perdendo il posto quando ha votato ha chiesto alla politica di assumersi le sue responsabilità nella programmazione dello sviluppo. Alla politica spetta decidere e in Basilicata alla politica spetta decidere se è ancora possibile uno sviluppo industriale e lo deve fare per quei lavoratori che in queste ore sono con il fiato sospeso. Salvatore Russillo

le che, in 12 mesi, è stato del 9,5 per mille. La nostra regione, inoltre, presenta dati più bassi rispetto al resto d’Italia anche per quanto riguarda la speranza di vita, pari a 78,4 anni per gli uomini e 83,7 per le donne. Dai dati dell’Istat, secondo quanto scritto in una nota, emerge che a Potenza si registra un bilancio demografico caratterizzato dal segno meno, che invece a Matera è «quasi in pareggio». In Basilicata si diventa madri, mediamente, a un’età di 31 anni, mentre i papà appendono il primo fiocco azzurro o rosa intorno ai 35 anni. Nel 1999, inoltre, un bambino su cento aveva almeno un genitore straniero, oggi invece il livello è salito al tre per cento. La maggioranza delle donne, infine, sceglie di partorire in modo naturale (sono 49 i tagli cesarei ogni cento nascite) e le interruzioni spontanee di gravidanza sono diminuite dello 0,6 per cento.


24 Ore in Basilicata 17 Emergenza occupazione Napoli (La Destra) attacca Confindustria sulla gestione della crisi lucana Mercoledì 5 novembre 2008

«Martorano, morbido e tardivo» Scaglione (PU): «Il mondo dell’impresa deve fare la sua parte» POTENZA - All’indomani del consiglio comunale straordinario svoltosi a Tito sulla vicenda Daramic, gli animi non si placano, anzi. Una critica particolarmente dura nei confronti di Regione e Confindustria arriva in particolare dal consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli. A partire dall’intervista rilasciata al Quotidiano dal presidente della Confindustria regionale, Attilio Martorano, Napoli afferma: «Il presidente nei giorni scorsi ha giustamente bacchettato la Regione Basilicata per le lentezze burocratiche che non permettono di avviare i tanti cantieri aperti, ma non possiamo essere d’accordo sulla morbida e tardiva presa di posizione del presidente Martorano in relazione a quanto sta accadendo per i siti industriali della Daramic di Tito Scalo, della Panasonic in Valbasento e Mondial Piston a Potenza». «Lasciare inattivi siti produttivi per mere speculazioni economiche - afferma Napoli - deve per forza di cosa apparire eccessivo e gravemente lesivo per la nostra regione al Presidente di Confindustria che ha pensa-

to bene di intervenire duramente sull'emergenza del Polo del Salotto con le imprese in chiara crisi di mercato che necessitano di un serio intervento nazionale ma, nei giorni scorsi, non ha speso nemmeno una parola per denunciare le decisioni dei suoi colleghi industriali delle varie multinazionali che preferiscono dirottare la produzione verso luoghi evidentemente per loro più redditizi, vedi Daramic in Austria, dove l'energia costa meno, e non certo per flessioni o recessioni di mercato». «Prendiamo atto - continua Napoli - del suo intervento nell'assemblea pubblica a Tito dove, improvvisamente, si è reso conto del cinismo di queste aziende che smantellano tutto dopo aver utilizzato il territorio e le maestranze in maniera a dir poco spregiudicata, ma nel contempo, non possiamo sottacere, e lo stesso dovrebbero fare altri, il tira e molla ormai estenuante del centro sinistra in merito alla stesura del Piano energetico regionale ed alla costituzione della Società energetica lucana che sta ritardando, in modo inconfutabile, l'attuazione di quelle norme che

Il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano

porrebbero il nostro territorio in condizioni concorrenziali rispetto ad aree produttive dislocate fuori dai confini nazionali. Occorre considerare la situazione in tutta la sua gravità, tenendo ben presente il fatto che un posto di lavoro perso in Basilicata è perso pressoché per sempre, tutto questo al cospetto dell'assoluta incapacità di promuovere azioni a sostegno delle imprese che vogliono investire, azioni che vedano un più facile accesso al credito ed il superamento del gap infrastrutturale per poter attrarre nuove risorse». «Non basta, quindi - conclude Napoli - bacchettare i vertici regionali, ma biso-

gna avere il coraggio di uscire allo scoperto e dichiarare il fallimento di questo modo di far politica e di rapportarsi con le imprese che sta affossando la nostra regione». A Napoli fa eco Luigi Scaglione dei Popolari Uniti. «C'è una crisi evidente nel sistema delle relazioni istituzionali con il mondo dell'industria, che rischia di far saltare il tappo della serena convivenza sociale. La crisi della Daramic, quella appena paventata della Mondial Piston, le cattive relazioni e non solo, nei rapporti con il sindacato della Smart P@per, a cui aggiungerei la gestione non ottimale della vicenda Panasonic, fanno

capire che stiamo rischiando molto in termini di tenuta sociale e istituzionale. Proprio la vicenda Daramic, continua Scaglione - per la quale i Popolari Uniti esprimono la più grande solidarietà ai lavoratori colpiti dalla incombente minaccia di chiusura dello stabilimento pur in presenza di qualità produttive e di commesse da trasferire altrove, creano disagio e mettono in discussione la tradizionale bontà del corretto rapporto di sostegno alle aziende insediate sui nostri territori e nelle nostre aree industriali e per le quali abbiamo fatto ponti d'oro e continuiamo ad immaginare azioni di difesa ed incentivi di sostegno. Farci scippare sotto gli occhi da spregiudicati imprenditori o multinazionali il lavoro ed il reddito da esso prodotto, - ha aggiunto Scaglione - fa capire che dietro il paravento delle crisi mondiali e della movimentazione del capitale oscurato dietro Fondi di investimento in paradisi fiscali, la partita si sta giocando tutta contro il Mezzogiorno e tutta contro il Sud del Sud. I dati Istat sulla povertà parlano del Sud, dei suoi disoccupati e delle

sue famiglie numerose. Partecipando al Consiglio comunale di Tito indetto per la questione Daramic, ci è sembrato di leggere in negativo il futuro dell'azienda e dei suoi 140 addetti e nelle positive parole dell'assessore Folino, la convinzione di avere ancora qualche strada da seguire per impedire oltre al danno la beffa. Una indicazione che in Consiglio regionale seguiremo con attenzione in uno alla crisi che si paventa per la Mondial Piston anche qui con un grave danno sociale ed economico anche per la città di Potenza che rappresenta il maggiore bacino di lavoratori delle aziende in questione interessate da una crisi inspiegabile e frutto, come detto, di un metodo speculativo che noi abbiamo interesse a sconfiggere. E qui il mondo dell'impresa - ha concluso Scaglione deve fare la sua parte anche nel costringere al dialogo, al senso di responsabilità, alla ragionevolezza taluni imprenditori o i loro consigli di amministrazione; altrimenti sembra facile lavarsene le mani difronte alla ineluttabilità di talune scelte che paga solo la povera gente».

Interrogazione del deputato Taddei (Pdl) al ministro della Giustizia Alfano

Avvocati, appello antiseverità Da tre anni tanti i bocciati all’esame. Il balletto delle Corti d’Appello DIVENTARE avvocato a Potenza, da 3 anni a questa parte, sembra diventato un incubo. Il 16, 17 e 18 dicembre sono previste le prove scritte (parere motivato su questione in materia civile e penale e atto giudiziario in materia di diritto privato, penale e amministrativo) per conseguire la tanto agognata abilitazione alla professione forense. Ma con quale stato d’animo andranno a sostenere l’esame i praticanti, dopo 3 anni di “ferocia demolitrice”? Il deputato lucano Vincenzo Taddei (Pdl) ha presentato un’interrogazione scritta al ministro della Giustizia Angelino Alfano, per conoscere i criteri e le modalità di abbinamento delle cosiddette “commissioni incrociate”, che prevedono la correzione dei tre scritti presso un distretto di Corte d’Appello differente da quello di espletamento della prova. La richiesta di chiarimenti al Guardasigilli è avvenuta su esplicita sollecitazione dell’Associazione giovani legali di Basilicata (Agl), presieduta dall’avvocato Giampaolo Brienza. Nel testo si legge: «Il sorteggio per gli abbi-

namenti, secondo quanto previsto dalla legge 180/2003, è effettuato previo raggruppamento delle sedi di Corte di Appello che presentano un numero di domande di ammissioni omogeneo, al fine di garantire l’adeguatezza tra la composizione d’esame e il numero di candidati di ciascuna sede. La Corte di Appello di Potenza è stata inserita nel gruppo “A” insieme a Trento, Trieste, Perugia, Campobasso e Caltanisetta e, dall’entrata in vigore della novella legislativa, gli elaborati dei candidati della Corte di Appello di Potenza sono stati corretti il primo anno da quella di Perugia, mentre per il secondo, terzo e quarto anno da Trento. Tale reiterato abbinamento ha suscitato e suscita nei candidati di Potenza sospetti, anche in considerazione della circostanza che le Corti di Appello omogenee con quella di Potenza, oltre a quella di Trento, possono essere sicuramente individuate in quelle di Trieste, Perugia, Campobasso e Caltanisetta. Tanto premesso, si chiede di conoscere quali criteri e modalità di abbinamento ritiene di dover adottare il sig. Ministro per la correzione degli elaborati che

verranno redatti, al fine di una maggiore trasparenza anche agli occhi degli stessi candidati». «E’ singolare - spiega Brienza - che per, ben tre anni consecutivi, i compiti siano stati inviati per la correzione sempre a Trento (lo scorso anno solo il 18 per cento dei candidati è stato ammesso all’orale). Per approfondire i termini di questa situazione, abbiamo voluto coinvolgere l’onorevole Taddei che si è dimostrato molto sensibile alle questioni legate all’accesso alla professione forense e di questo lo ringraziamo. Adesso, fiduciosi, restiamo in attesa della risposta che darà il ministro Alfano». Considerato anche il fatto che, invece, l’anno scorso gli aspiranti avvocati di altre città italiane hanno visto più che raddoppiare la quota di promossi, la domanda è: ci sono state semplicemente annate con un’onda anomala di geni in alcune regioni della penisola e a Potenza, per tre anni, un’ondata di “ciucci”, oppure c’è qualcosa di poco chiaro e trasparente in questi esami di ammissione all’albo? Bel tema. Sembra quasi un gioco del lotto, ma senza la

Smorfia: dove «cadi cadi». Risultati del genere valgono bene una riflessione e una matura autocritica. L'amarezza di vedere penalizzati così tante "nuove leve" potentine per tre anni consecutivi è tanta. Si è assistito alla pubblicazione di elenchi di bocciati lunghi quasi quanto quelli dei caduti in battaglia e, involontariamente, si è «dato il via» al "premio ferocia" fra le varie città italiane. In fondo, si tratta solo di un esame di abilitazione che dovrebbe svolgersi senza traumi particolari, consentendo a quei giovani che hanno conseguito la laurea, affrontato un tirocinio, pagato e partecipato a scuole di specializzazione, di poter continuare il proprio cammino professionale. Anna Maria Calabrese

PARCO VAL D’AGRI: NOMINA CHE FA DISCUTERE Legambiente: superare il Commissario IL MINISTRO dell'Ambiente deve risolvere il conflitto con la Regione Basilicata e superare la nomina del Commissario, per mettere al centro della concertazione l'interesse del Parco e l'esigenza di difendere il patrimonio ambientale e paesaggistico di questo territorio: lo dicono da Legambiente Basilicata. Il presidente Marco De Biasi elenca cosa si deve fare: «La definizione del Piano del Parco e del Piano Pluriennale Economico e Sociale, l'individuazione delle aree contigue, i progetti di Educazione Ambientale, realizzazione della rete sentieristica, iniziative promozionali e attività di informazione sul parco, sentieri natura, individuazione dei Centri visita».

Lucania Viva: ente buono da “sedere” CONTESTAZIONI e polemiche ma nessun riguardo al punto di vista del cittadino: questa l’accusa che Nicola Manfredelli, capogruppo di Lucania Viva alla Provincia di Potenza lancia sulla questione del parco Vald’Agri. Dichiara Manfredelli: «Nonostante diciassette anni di procedure avviate, interrotte e riprese la vicenda del Parco della Val d'Agri-Lagonegrese non ha fatto nessun passo in avanti da come era incominciata. Cioè, come un pretesto per creare posti di potere da occupare e non certo come occasione di sviluppo per le zone interessate. La stucchevole polemica tra il governatore Vito De Filippo e gli esponenti del governo nazionale sulla recente nomina del Commis-

sario, ing. Domenico Totaro, conferma per intero i dubbi e le perplessità del Movimento Lucania Viva sulle reali intenzioni da parte della Regione e dei Ministri che si sono avvicendati al governo in questi anni, alla base della istituzione del Parco». «Un Parco “buono da sedere”», lo chiama Manfredellii. Lucania Viva chiede da maggio al presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, di convocare la Conferenza provinciale delle autonomie locali ,proprio per discutere con le amministrazioni dei Comuni interessati la definizione di un orientamento concertato e condiviso sulle problematiche inerenti l'istituzione e il funzionamento del Parco Nnzionale.

Lapenna (Pdl): ok alla decisione del ministro

Un’interrogazione da Margiotta e Luongo (Pd)

SODDISFATTO per la decisione del ministro il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi- Pdl), che afferma: «In attesa della costituzione degli organi di gestione previsti dalla legge, la nomina di Domenico Totaro come commissario straordinario segna una tappa importante per l’inizio delle attività del Parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val D’Agri-Lagonegrese, così determinante per le popolazioni ed i Comuni del comprensorio». «La polemica innescata in questi giorni - aggiunge - è alquanto inutile e demagogica. Infatti, il ministro Prestigiacomo, ha agito nella piena legittimità dei suoi poteri: l’Ente parco ancora non ha nominato i suoi componenti».

NON SONO PER NULLA contenti della nomina di Totaro, i deputati lucani Salvatore Margiotta e Antonio Luongo (Pd). E ne fanno oggetto di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente. «Per conoscere - si legge le “motivazioni» che l’hanno spinto ad adottare la procedure che ha porto alla nomina del commissario del parco nazionale della Val d’Agri-Appennino LucanoLagonegrese. I due parlamentari, inoltre, hanno chiesto di conoscere “attraverso quali criteri si è pervenuti all’individuazione del Commissario e se si intenda, ed in che modo, sanare il grave strappo istituzionale prodotto tra Governo e Regione Basilicata».

«E’ del tutto inopinato, immotivato e irrazionale affermano i due parlamentari - che, in un Ente Parco di nuova istituzione, si decida di designare un commissario, anzichè procedere, secondo lo Statuto, alla concertazione con la Regione per la scelta del Presidente, ed alla sua nomina a valle dell’espressione dei pareri, mediante voto segreto, da parte delle Commissioni permanenti Ambiente di Camera e Senato. Appare inaccettabile, mentre il dibattito politico si incentra sui temi del federalismo e dell’autonomia dei territori un’azione centralista ed irriguardosa delle prerogative istituzionali delle Regioni», concludono.


24 Ore in Basilicata

Mercoledì 5 novembre 2008

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Stamattina a Matera il secondo appuntamento con le “William James Lectures”

Quando la scienza va alla scoperta della mente MATERA - L'universo della mente, i misteri e il fascino di un mondo che attrae per i suoi segreti. Oggi, a Matera, secondo appuntamento con le "William James Lectures", il ciclo di lezioni dedicate al filosofo e psicologo statunitense, fratello di Henry James, scrittore che nei suoi romanzi parla del tema della coscienza e della moralità. L'iniziativa si terrà a partire dalle 9 presso la facoltà di Scienze della Formazione in via San Rocco, nell'aula Sassu. Per l'occasione sarà presentato il libro “Geografia della mente. Territori cerebrali e comportamenti umani” del professore Alberto Oliverio. Docente di fama internazionale, Oliverio lavora nel campo delle basi biologiche del comportamento ed è professore di psicobiologia nell'università La Sapienza di Roma. Visitando il suo sito su internet, si scopre che è autore di 45 volumi e di oltre 400 pubblicazioni scientifiche, di saggi professionali, didattici e di divulgazione. Ha lavorato in numerosi istituti di ricerca internazionali tra cui il Karolinska di Stoccolma, Il Brain Research Institute dell'Ucla a Los Angeles, il Jackson Laboratory nel Maine, il Center for Neurobiology of Learning

and Memory dell'Università di California a Irvine. Dal 1976 al 2002 ha diretto l'Istituto di Psicobiologia e Psicofarmacologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. E' direttore del Centro di Neurobiologia "Daniel Bovet" della Sapienza, Università di Roma. Alla lezione mattutina interverranno diverse figure del mondo universitario e della ricerca: Nicoletta Caramelli (Università di Bologna), Santo Di Nuovo (Università di Catania), Remo Job (Università di Trento), Giuseppe Mininni (Università di Bari), Andrzej Zukowski (Università di Macerata). A coordinare i lavori sarà Mauro Maldonato, professore di psicologia generale presso l'ateneo lucano e psichiatra. A dare il saluto il rettore dell'università degli Studi della Basilicata, Antonio Mario Tamburro. «Grazie ai progressi nel campo delle neuroscienze, della genetica e dell'antropologia si legge nella prefazione - è oggi possibile tracciare una storia naturale della mente, cogliere somiglianze e differenze tra esseri umani e animali, ripercorrere le tappe evolutive attraverso cui è passato il sistema nervoso. Siamo anche sempre più in grado di

descrivere le complesse reti neurali che fanno sì che possiamo prevedere, organizzare e seguire lo svolgersi delle nostre azioni, attraverso un continuo intreccio tra fattori cognitivi ed emotivi. Una geografia della mente che ci rivela come sono scaturiti comportamenti sempre più complessi, dai movimenti al linguaggio sino alle scelte morali, e ci dischiude un mondo nuovo, diverso da come l'avevamo finora immaginato, in cui non è necessaria la presenza di un deus ex machina che faccia da interprete e tiri i fili del teatro mentale». Una sorta di viaggio nei territori della complessità per comprendere "come la mente costruisce il mondo". Singolarità degli incontri è che si parte sempre da un libro per sviluppare la discussione su alcune tematiche nel dibattito tra mente, cervello e neuroscienze. «Il futuro - ha detto Maldonato - si gestisce anche attraverso grandi discussioni. La sfida è di avere uno sguardo intelligente sulle cose. Le lectures sono dei piccoli simboli che rimangono e lasciano il segno. I ragazzi partecipano con entusiasmo. Lo spirito - ha continuato - è quello di dare agli studenti un'opportunità, di conoscere da vicino scienziati e

La sede di San Rocco a Matera

di capire come si fa ricerca e quali sono i criteri». Le lectures sono il prosieguo del percorso “L'universo della mente” realizzato negli anni scorsi all'ateneo lucano e si inseriscono nel la settimana internazionale della ricerca. La terza edizione si svolgerà tra Potenza e Matera a settembre, ma già si annunciano novità. Sono in corso, infatti, contatti con gli organizzatori del festival della scienza di Genova, il più importante a livello europeo. Le lectures sono delle tappe intermedie in vista della settimana internazionale della ricerca. Iranna De Meo

I 360 abilitati replicano duramente alla direttrice Fasano sullo spostamento nei Sassi

Ssis, i docenti non si arrendono Punto per punto le ragioni di chi non vuole il trasferimento POTENZA - E no. Proprio non ci stanno. I 360 docenti potentini già in possesso dell’abilitazione conseguita presso le Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario (Ssis), replicano duramente alle dichiarazioni della direttrice Margherita Fasano (Quotidiano di domenica 2 novembre, ndr). Al centro del dibattito, ancora il bando relativo al «corso aggiuntivo di 400 ore attinente l’integrazione scolastica agli alunni in situazione di handicap e miranti a fornire l’acquisizione dei necessari contenuti formativi». Al coro di voci degli abilitati Ssis si sono uniti anche il capogruppo del Pd, Erminio Restaino e il consigliere comunale Dario Marsico, promotori delle due mozioni presentate nel mese di giugno, rispettivamente alla Regione Basilicata e al Comune del capoluogo lucano, per chiedere «il mantenimento della sede didattica di svolgimento del corso per insegnanti di sostegno presso la sede di Potenza, non intravedendone adeguate ragioni o motivazioni tali da indurre la soppressione della sede potentina e il conseguente trasferimento del corso a Matera». Due mozioni votate all’unanimità. «Prendiamo atto - commenta Restaino che i responsabili della Ssis, indicando nel bando come sede la città di Matera, hanno contravvenuto ad una delibera della giunta regionale. Non possiamo non tenere in considerazione un simile atteggiamento, considerato anche il fatto che la Regione Basilicata ha sempre sostenuto l’Università dal punto di vista economico». I docenti, per lo svolgimento del corso, avevano proposto alcune sedi presenti nel capoluogo lucano, tra cui l’Efab (Ente Autonomo Fiera di Basilicata) e il Centro sociale di Malvaccaro, affermando di essere disposti anche a «pagare di tasca loro», ma la direttrice della Ssis ha risposto con un secco no. In una precedente intervista, Margherita Fasano aveva affermato: «Riguardo all’Efab, non è possibile che gli studenti si accollino la spesa, né tantomeno l’Ateneo può permettersi di pagare un costo così alto (56 mila euro). Col Centro sociale di Malvaccaro, poi, abbiamo avuto pessime

La sede della Ssis a Matera

esperienze in passato». I docenti replicano: «Non possiamo pagare 41 centesimi all’ora a persona per l’Efab, però possiamo pagare 25 euro alla settimana per prendere l’autobus per Matera? E’ una vera e propria contraddizione. Tra l’altro, il preventivo richiesto all’Efab prevede servizi (quali bar, ristorazione, personale a disposizione) di cui potremmo fare benissimo a meno, visto

che non li abbiamo mai avuti. Il Centro sociale di Malvaccaro non ha sempre fornito una buona accoglienza? Non ci crediamo e, se pure fosse vero, di sicuro non ci spaventiamo. Abbiamo frequentato i corsi della Ssis in condizioni indecenti a Ferrandina. Non un computer collegato ad internet, non un video proiettore (ma solo una lavagna luminosa). Quante volte siamo arrivati

L’INIZIATIVA L’impegno arriva dall’Ordine professionale

davanti al cancello e lo abbiamo trovato chiuso, per noi parlare, poi, del giorno della proclamazione per il conseguimento dell'abilitazione: siamo stati all’aperto, nel piazzale antistante l’Università di Matera perché la guardia giurata doveva chiudere le porte dell’edificio». «E che dire – continuano – di tutte le volte in cui abbiamo fatto lezione nei corridori della sede universitaria della “città dei sassi”? O di quando siamo stati costretti, noi studenti, a trovare una sede ai docenti supervisori per le 35 ore di tirocinio indiretto?». Intanto il bando è stato pubblicato e scade il 15 novembre. La Fasano dice: «Non si può cambiare, ormai è legge. E’ inutile continuare a protestare». Ma allora, conclude il consigliere Dario Marsico, appellandosi alla “massima carica universitaria”, «se anche il decreto Gelmini è diventato legge e non si può cambiare, perché il Rettore fa lezione sul ’68 e incita gli studenti a lottare e a non arrendersi?». Anna Maria Calabrese

L’APPUNTAMENTO A “tavola” con la Sgrena

Raccolta firme per sostenere L’informazione la qualità dell’architettura è libera? L’ORDINE degli Architetti della Provincia di Potenza a settembre del 2005 in occasione dell’Architectural Day, (una giornata completamente dedicata all’architettura, con mostre, conferenze e dibattiti) aveva presentato una proposta di legge sulla qualità dell’architettura condivisa e sostenuta anche dall’ordine degli architetti di Matera. Lo sforzo profuso dagli architetti delle due province mirava ad offrire alla Regione un articolato legislativo capace di raccogliere non solo le esigenze dei progettisti ma anche e soprattutto quelle dei cittadini che richiedono sempre più qualità del costruito. Un gruppo di consiglieri regionali condividendone lo spirito ha sottoscritto la proposta di legge avviandola al suo lungo iter legislativo. Purtroppo, nonostante i solleciti degli Ordini (insieme agli architetti anche gli Ingegneri di Potenza e di Matera) la proposta si è arenata in terza commissione. Dal gennaio di quest’anno non si riesce a mandarla avanti ed è per questo che si è deciso di presentarla sotto la veste di una proposta di legge di iniziativa popolare avente ad oggetto la “Promozione della cultura architettonica e del paesaggio attraverso iniziative culturali ed azioni di sensibilizzazione volte a promuovere la qualità del progetto di architettura a garantirne il valore ed a salvaguardare la professionalità dei progettisti”. La proposta di legge mira a ricostituire il giusto rapporto tra la qualità del costruito ed il paesaggio mediante azioni di sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell'architettura e dell'urbanistica e con l'individuazione dei giusti processi che definiscono le scelte progettuali e la partecipazione alla trasformazione.

POTENZA - E’ previsto per questo pomeriggio alle 17 presso l’aula magna dell’Università di Basilicata , a Rione Francioso, una tavola rotonda sul tema: La libertà di informazione é a rischio?” L’iniziativa organizzata dalla rivista sarà coordinata dal direttore della rivista Antonio Califano e vedrà la presenza di Piero Di Siena, presidente associazione per il Rinnovamento della Sinistra (A.R.S.), Antonio Pepe segretario regionale della Cgil di Basilicata e Giuliana Sgrena, giornalista del quotidiano “Il Manifesto”, e Antonio Mario Tamburro rettore dell’ Università degli Studi della Basilicata

L’INTERVENTO

«Per l’Unibas serve una Conferenza Regionale» GLI interventi sull'Università di Basilicata sono divenuti tanto numerosi ed i problemi segnalati tanto complessi da acuire l'esigenza di un confronto ampio, non ristretto al Consiglio regionale, come proposto da Nardiello. Oramai, per sciogliere il groviglio, occorre una Conferenza Regionale aperta! La consigliera Simonetti ha fatto bene a difendere la libertà d'insegnamento, foss'anche del rettore; ma -con coerenza-avrebbe fatto altrettanto bene, ad onta della “fraternità” dichiarata, a condannare la sospensione (da anni reiterata, nonostante sentenza del Consiglio di Stato) di docente ancora non giudicata. O le garanzie costituzionali non valgono per tutti? Non sarà sfuggito che sulla stampa locale sono comparsi: 1) il 26 e 27 ottobre, l'ipotesi di strategie “anti-geologiche”, correlate ad equilibri di potere, ad “intrecci con Marinagri” ed a “consulenze tecniche”; 2) il 9 ottobre, la percentuale “dei fuori corso al 63%”(i più danneggiati dopo quelli di Reggio Calabria); 3) la “tendenza ad abolire il doppio appello” e gli abusi didattici divenuti -qualche mese faoggetto d'intervento (vano) del Difensore Civico regionale; 4) il 4 ottobre la “Parentopoli all'Università.. Troppi padri e figli lavorano nella medesima facoltà”; 5) il 1° novembre, “Un danno di 481.300 euro, un deficit complessivo di 2 mil. (colmati dalla Regione?), e nel settembre 2004, per coprire i buchi, lo storno di 592.000 euro dall'alta formazione degli studenti di Scienze geologiche” (da il Resto di Matera), un argomento sul quale, da ben tre anni (possibile?), attenderebbe riscontro un esposto alla Corte dei Conti. A tutto questo, non poco, è poi d'obbligo correlare l'esigenza di chiarire: 6) come si possa scaricare il costo di altre assunzioni sulle finanze ministeriali, in vio-

lazione dell'art 2 comma 429 lett. c-legge 24/12/2007, che pone il limite del 90% proprio alla spesa per il personale, dal momento che il bis relativo ai contributi della Regione Basilicata, specifica: “fermo restando il limite del 90% di cui alla lett c”, in altri termini, le finalità dei cospicui contributi della Regione, essendo antistatutario che siano determinati a posteriori o in organo esterno al suo Consiglio (segno che l'organo di controllo non doveva abolirsi!); 7) come -infine -si reggano 4 nuove facoltà (un raddoppio di colpo!), senza le necessarie coperture finanziarie. Si dirà che la lotta contro la Gelmini si fa appunto per “splafonare”; e che la forza del rettore consiste proprio nel “far quel che vuole”, come ripete in ogni occasione. Ma se son veri lo storno di 592.000 euro e le stesse pendenze onerose relative ai terreni espropriati, e se le leggi hanno ancora un senso, puntare alto nella spesa più che sulla qualità (come le banche che con i subprime sono fallite) significa rischiare quella stessa fine. Trattandosi di rispetto per un'Istituzione che nacque da straordinari eventi ed impegni, ora spetta ottenere un' ispezione seria dal Ministero, le dimissioni rientrano nella dignità personale! L'onorevole Digilio, per il suo ruolo e la sua posizione, ne ha possibilità ed obbligo. Altrettanto i Consiglieri Lapenna e Tisci, per non consentire tribune improprie e per pretendere chiarezza in una Conferenza regionale aperta. Entrambe, possibilità ed obbligo, incombono su tutti i loro Colleghi. Sulla Corte dei Conti e su Coloro che hanno competenza dei vari aspetti della questione Unibas. Tanto più in uno scenario di crisi che esclude ulteriori leggerezze, la Conferenza regionale s'impone, non è più trascurabile! Nicola Savino


24 Ore in Basilicata

Mercoledì 5 novembre 2008

«L'educazione è l'unica via attraverso la quale un uomo povero può rispondere alle richieste della società»

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«Ho chiesto alla gente lucana di unirsi a noi. Tantissimi hanno abbracciato la nostra causa»

di FRANCESCO LAREGINA

A sinistra Don Bonifacio In alto i volontari di Azione verde in Nigeria

Don Bonifacio, il fondatore di Azione Verde, racconta la “sua” Africa

Sguardi a Sud del mondo Dalla Lucania alla Nigeria sul filo della solidarietà

I bambini nigeriani del programma di Azione Verde

parti ha vissuto innumerevoli periodi di turbolenze caratterizzati da antagonismi etnici e regionali. Ha vissuto i giorni amari di quel Biafra, povero fra i poveri, che rivendicava secessioni sul territorio. Ha visto gente morire quando aveva solo una manciata di anni. Lo incontriamo a Gravina, vicino Bari, per una intervista, ci accoglie con sorriso che ammalia, con la semplicità di chi è disposto ad offrire tutto se stesso per una giusta causa. Miseria, sfruttamento, avidità, infanzia: problemi collegati fra loro, se ne parla da decenni, ma niente è cambiato, di nuovo cosa ha da raccontarci Don Bonifacio? Poche parole ma semplici. I bambini devono andare a scuola e non a lavorare. Sembra banale ma non lo è. Ogni società tanto può sperare di sopravvivere se cavalca l'idea che il proprio futuro è fatto di bambini. Essi sono il domani della società attiva. Se sono bene istruiti, regolarmente accuditi, essi, voglio dire i bambini, garantiscono il futuro di quelle società.

Per esser più chiari, se la sopravvivenza è in dubbio, se la miseria vince non c'è speranza per quelle terre, non c'è futuro. Noi però cosa possiamo fare, come possiamo attivarci perché tutto questo si realizzi? Dobbiamo dare motivazioni per le cose in cui credono. Dovete scrivere che i bambini devono imparare ad amare la loro famiglia, i loro padri e le loro madri. Il lavoro massacrante al quale sono sottoposti, non lascia spazio alle riflessioni, alle effusioni, distrugge il cervello prima che il fisico. E allora? Oggi in Africa il più grande contributo per favorire lo sviluppo, dovrebbe essere quello rivolto a garantire l'istruzione dei suoi bambini e la cura degli ammalati. Queste sono le vere priorità. L'educazione è l'unica via attraverso la quale un uomo povero può rispondere alle richieste della sua società e può essere anche in grado di guidarla. Un giorno questi bambini che oggi studiano grazie anche al contributo di tanti volontari, saranno insegnanti, ingegneri, me-

dici. Essi dovranno essere i protagonisti dello sviluppo delle loro nazioni. Don Bonifacio, le carrette del mare, il desiderio “costi quel che costi” di lasciare la Nigeria per approdare sulle sponde Italiane, non è anche questa una priorità? Sono addolorato per come migliaia di giovani muoiono nel mare del Nord Africa, nel tentativo di raggiungere l'Isola di Lampedusa, in Italia. Questa Isola è divenuta il cimitero di migliaia di giovani africani che lasciano casa alla ricerca di condizioni di vita più umane. E' una perdita immensa per l'Africa. Sarebbero potuti essere i leader nelle loro nazioni se avessero ricevuto una giusta educazione. Invece muoiono nel mare per diventare cibo per i pesci già grassi del Mar Mediterraneo. Basta, tutto questo deve finire, non è più il tempo di ingrassare pesci. La sua organizzazione “Azione Verde” ha sede a Matera, che concetto si è fatto della Basilicata? Per sei anni, ho invitato quella gente a partecipare alle diverse iniziative della

Il viaggio della speranza

POTENZA - La prima volta che lo incontrammo a Potenza, quel parroco di colore di mezza altezza dava la sensazione di un trentenne, forse qualche anno in più, qualcuno ci sussurrò che invece aveva o stava per compiere mezzo secolo di vita. Incredibile, un uomo che da decenni combatte contro le indifferenze del mondo, contro mille vane promesse, contro le quotidiane distrazioni delle società cosiddette avanzate, dimostrava un volto, un sorriso in netta controtendenza con quanto riportato sul passaporto. Il suo intervento poi, ci sembrava accarezzasse l'irreale, suscitava ammirazione, c'era qualcosa di diverso, di trascendente, una ispirazione che non può essere dettata dalla normalità, c'è di più, molto di più. Proviamo a capire da dove arriva quel di più, quel valore aggiunto che è il motore intorno al quale ruota tutta l'attività di padre Boniface Ifeanyi Duru, di origine Nigeriana e fondatore di Azione Verde, una organizzazione che non chiede nulla a nessuno, che non costringe, ma che attira consensi, crea emozionanti momenti di incontro, cresce giorno dopo giorno come numero di volontari rapiti dal messaggio di don Bonifacio. I volontari di Azione Verde sono discepoli di teorie che al contrario del virtuale, all'opposto del futile, in antitesi con l'effimero volgono le loro attenzioni verso una terra, la Nigeria appunto, luogo insieme a tanti altri dove si consuma il crimine più grande di tutti: la terrificante opera devastante dell'uomo contro l'infanzia. Qui dove si produce più petrolio di qualsiasi altra parte del pianeta, dove le royalties versate superano il 20 per cento, si muore di fame, di malattie. Non ci inventiamo nulla se scriviamo che in questa terra regna corruzione e cattiva amministrazione. Migliaia di bambini lavorano, ma forse il termine è riduttivo. Sgobbano decine di ore al giorno in cambio di un dollaro. Nulla ci inventiamo se la scuola da queste parti occupa gli ultimi posti nella classifica delle esigenze. Non diciamo bugie se scriviamo che in Nigeria lo schiavismo è pane quotidiano, che le leggi seppur timidamente enunciate, vengono calpestate. Non c'è Natale da festeggiare, non ci sono feste a riscaldare mente e fantasia di questi ragazzi. Non un punto di riferimento, un leader. Da queste parti una carezza è richiesta che spesso cade nel vuoto. Si cresce senza. Un bambino senza carezze è come un fiore senza fotosintesi. Non ci inventiamo niente se scriviamo che i bambini da queste parti sono vittime di violenze, sono l'oggetto di desideri inenarrabili da parte della cosiddetta “Gente per bene”, che anche da queste parti, ingrassa, ingozza, abusa. Non tutti sanno che si beve direttamente al lago, che le malattie, quelle che alla lunga ti ammazzano, sono infezioni dovute all'acqua putrida. Tutta l'opera di don Bonifacio, al di là del suo Credo, è rivolta ai bambini, senza esitazioni. Don Bonifacio da quelle

IL VIAGGIO della speranza è nato come un cammino per favorire la fratellanza della razza umana. Viene insegnato un percorso e vissuto come vita. Secondo la filosofia di Azione Verde, che è una organizzazione senza scopi di lucro fondata da Don Bonifacio con sede centrale operativa a Matera, i bambini devono imparare l'unità e l'unicità della razza umana. Dovrebbero apprezzare Dio come Creatore delle differenze di colore, di linguaggio, di razza e capire che tutto questo fa parte della Sua immensità. Principalmente per questo si organizzano programmi di scambio, mettendo insieme persone delle diverse regioni Italiane in particolare di giovani che sono interessati a vivere esperienze di altri popoli. Ogni anno viene realizzato un viaggio al quale partecipa un gruppo di volontari composto da medici, infermieri e gente comune che con un carico di farmaci, attrezzature medico sanitarie e scolastiche, raggiungono Orlu in Nigeria, per prestare assistenza a migliaia di persone ammalate a causa della totale assenza della sanità pubblica.

nostra organizzazione, le ho chiesto di unirsi a noi, di sostenerci. Ho invitato persone ed Istituzioni. Ho chiesto loro di guardare oltre il futile, di osservare gli scenari africani della fame devastante e delle guerre. Ho chiesto loro di interrogare le coscienze, il risultato? Tantissima gente ha abbracciato la nostra causa. Dal fronte Istituzionale tanta solidarietà, ma ora occorrono i fatti. Cosa rappresenta per lei Azione Verde? E' uno strumento nelle mani di Dio. Gesù è venuto per

i malati, i poveri e noi seguiamo i sui insegnamenti. Abbiamo letto il libro “Uno sguardo più a Sud”, davvero una elaborazione che tocca le coscienze di ognuno, vuole aggiungere qualcosa? Solo un appello alle Istituzioni che è quello di prodigarsi perché questo libro possa avere un’ adeguata diffusione nelle scuole elementari e secondarie, anche per offrire a questi ragazzi una valida scelta di impegno vero e costruttivo.


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Mercoledì 5 novembre 2008

AUTORITARISMO E SBOCCO SOCIALE

SOCIETA’ CIVILE E POLITICA SENZA VALORI

di FRANCESCO BOCHICCHIO

di VINCENZO CESARANO* IN ITALIA non vi è un rischio di fascismo: l'irresponsabilità di atteggiamenti della destra di governo, cui si è addirittura aggiunto del Presidente del Consiglio Berlusconi, defilandosi espressamente ed anzi enfaticamente di fronte al rapporto tra fascismo ed antifascismo e lasciando isolato il Presidente della Camera dei Deputati Fini, che meritoriamente aveva chiuso nei confronti di qualsivoglia forma di equidistanza, è offensiva ed inaccettabile, ma non pericolosa. La democrazia è sedimentata in Italia e dittature si rivelano in contrasto con il grado di civiltà raggiunto. Ben diverso il discorso che riguardi lo scivolamento verso una forma di autoritarismo che, senza annullare espressamente le garanzie costituzionali, impedisca nel concreto il formarsi di forme di opposizione particolarmente sgradite e quindi tacciate quali forme di anti-sistema: l'opposizione netta nei confronti di dittature è insita nel grado di civiltà, mentre democrazie autoritarie non necessariamente incontrano forme di opposizione, anche alla luce della residualità della partecipazione popolare e del distacco dei cittadini nei confronti della politica. In Italia tendenze verso l'autoritarismo sono innegabili: la minaccia di Berlusconi di far ricorso alla polizia nei confronti delle manifestazioni degli studenti contro la riforma della scuola, poi rientrata al pari di tante uscite del fantasioso Presidente del Consiglio, resta gravissima, quale prospettazione di criminalizzazione di forme di dissenso sociale e politico. La spiegazione addotta, che il sacrosanto diritto di chi manifesta non può conculcare il diritto di chi invece non vuole manifestare e vuole andare a scuola, e quindi il ricorso alla polizia sarebbe giustificato dalla difesa di chi vuole andare a scuola contro i “facinorosi”, che non solo manifestano, ma anche violano il diritto in questione, non è ovviamente fondata: il ricorso alle forze dell'ordine nei confronti di manifestazioni ed occupazioni non può che restare eccezionale e momentanee interruzioni delle elezioni possono essere sanate in vario modo ma non coercitivamente. A Roma, il Sindaco Alemanna avvia un'opera di sgombero sistematica dei centri sociali, senza alcuna presa di posizione ufficiale della sinistra istituzionale, mentre episodi di violenza dei gruppi neofascisti contro gli stessi gruppi sociali avvengono in un quadro sostanziale di impunità. I rapporti di lavoro sono improntati ad un sempre maggior autoritarismo: le Ferrovie dello Stato licenziano per pretesa giusta causa il lavoratore De Angelis per critiche esercitate nei confronti dello stato di sicurezza dell'azienda a fronte di incidenti, critiche esercitate tra l'altro nella veste di rappresentante sindacale; il Ministro del Lavoro da un lato presenta un disegno del lavoro per rendere il diritto di sciopero praticamente inoffensivo negli scioperi pubblici essenziali, in quanto bardato di un rigido protocollo degno delle relazioni diplomatiche e dei ricevimenti della Londra vittoriana, e dall'altro imputa gli incidenti del lavoro, non alle imprese, ma ai lavoratori che non seguono i protocolli di sicurezza, per poi concludere gioiosamente che, come da sua esperienza, il miglior modo per affrontare i tumori è quello di continuare a lavorare. Non si può considerare tali segnali quali forme di irresponsabilità del centro-destra italiano, o comunque circoscriver il tutto alle peculiarità negative del centro destra italiano, dall'orientamento populista e con componenti ex fasciste non pentite e razziste e xenofobe: non è un caso che le dichiarazioni di Berlusconi sul ricorso alla forza pubblica siano state prontamente raccolte dall'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che oltre a porre dichiarazioni ironiche e provocatorie ha tracciato su “Il Sole 24 Ore” del 24 ottobre un quadro preoccupante sui rischi di degenerazione delle proteste, il tutto sulla falsariga della Storia d'Italia dal '68 in poi: Cossiga non può essere sottovalutato e non si possono attribuire certe sue “esternazioni” all'età o a pretesi disturbi, e nemmeno può essere affrontato con sussiego intellettuale come fa “Il Manifesto” il 26 ottobre; mentre Berlusconi dice con tono serio cose (il cui contenuto è) dall'irresistibile umorismo involontario, Cossiga dice con tono bizzarro cose incredibilmente serie (nel contenuto), nell'ambito di una precisa strategia, la cui folgorante lucidità può essere negata solo con grande parzialità. Cossiga, se prospetta l'ipotesi di ricorrere ad uno stato d'eccezione per fronteggiare il dissenso sociale e politico, non è mosso dal caso e nemmeno dalla volontà di aiutare il suo “amico” Berlusconi o di sollecitare l'intervento dell'altro “amico” D'Alema, ma ha in mente qualcosa di molto più profondo. L'Italia è il Paese occidentale in cui il degrado politico ha raggiunte punte di intollerabilità, e può non essere un caso che proprio in Italia vengano sperimentate soluzioni autoritarie, che potrebbero essere poi generalizzate in Occidente: la crisi finanziaria ha aggravato, come noto, un quadro economico di recessione con inflazione, “stagflazione”, mentre il costo degli interventi pubblici per sostenere il sistema finanziario è in Occidente dell'ordine presumibile di 6 milioni di lire: un'uscita dalla crisi in termini di sviluppo ed il reperimento di 6 milioni di miliardi delle vecchie lire non possono che realizzarsi o nel contesto di un'incisiva e duratura manovra socialdemocratica, che riallochi in modo veramente equo il costo del risanamento e ponga penetranti limiti alle imprese per impedir loro di abusare della loro posizione di forza assoluta sul mercato, o con una vera e propria “macelleria” sociale, impossibile senza una deriva autoritaria (congiunta ad una politica estera aggressiva e offensiva, che solo la vittoria di Obama alle elezioni americane può scongiurare). studiobochicchio@legalebochicchio.it

TAMBURRO E DI SIENA DALLA PIAZZA... di VINCENZO VITI dalla prima

Non ho difficoltà a condividere l' opinione (e la convinzione) che il Rettore di una Università non sia da considerarsi un convitato di pietra, il funzionario preposto al rito liturgico dell' alta cultura, una figura mitologica remota con compiti oracolari. E che quindi chi immagina che gli sia preclusa la libertà di manifestare ed esprimere, anche nelle forme più folkloriche, una opinione netta e conflittuale, ha torto e ripete i riflessi di comportamenti politici nutriti di ipocrisie e di preoccupazioni asfittiche e contingenti. Va aggiunto che il Rettore Tamburro non è, nè credo aspiri a figurare in una galleria di bronzi destinati a segnalare l' eternità del genio italiano, ma se mai ad entrare nella storia degli eroi eponimi di una rivolta che legittimamente esprime il rifiuto di tagli che minacciano di espellere la nostra istruzione universitaria dalle graduatorie internazionali. Perciò è giusto che Di Siena difenda la libertà del Rettore (una libertà che non credo venga seriamente minacciata) e soprattutto segnali l' autonomia universitaria come un presidio costituzionale invalicabile (che tuttavia non credo venga pregiudicata alla nascita delle Fondazioni: si tratta di comprenderne dinamiche, natura e garanzie). Poichè considero il Prof. Tamburro un uomo di scienza dotato di intelligenza e di "spiriti animali" costruttivi, mi sarà consentito di suggerirgli di rientrare dalla piazza nell' Università e di concorrere a definire, dal punto di vista dell' Università di Basilicata, il profilo riformista di una proposta che parta dalla certificazione delle virtù dell' Ateneo lucano, delle sue postazioni di eccellenza, del suo "rendimento" civile, professionale e scientifico, dell' ordine dei suoi conti e della sua gestione, della regolarità delle procedure pubbliche cui è tenuto: tutte questioni che naturalmente considero fuori discussione. E, partendo dal racconto di quel che siamo e degli obiettivi cui tendiamo, puntare ad utilizzare parte dei risparmi che dovessero in qualche modo esser realizzati in un disegno condiviso di riforma del sistema. Tornare nell' Università quindi, in una piccola ma grande Università del Mezzogiorno, per riprendere il percorso di un' attività disciplinare che la segnali come un luogo ove intelligenza e rigore concorrano a riattivare i ponti fra istruzione alta e società civile, in quel processo di contaminazione che, come Di Siena ricorda, valse a Tommaso D'Aquino, ad Abelardo e alla Scolastica e in genere alla cultura dei Monasteri e delle Università medievali di fertilizzare il mondo. Per questo fine, più che un Torquemada può valere una seria applicazione nella quale genio e sregolatezza concorrano a un miracolo. Per chi ci crede.

E’ INACCETTABILE la nomina del Commissario da parte del Governo perché quando ci si dichiara federalisti, quando si pretende di sostenere che il Governo del Territorio e dei suoi beni deve essere cura principale degli Enti Locali non si può, poi, interferire. Qui, infatti, sembra si sia voluto sottrarre alla Regione Basilicata la nomina degli organi e la pre-

QUANTO danno ha fatto e fa una certa politica degli ultimi vent'anni. La politica di oggi rispecchia la società civile e venendo a mancare i veri valori della società, cosa possiamo attenderci da una certa politica e da certi politici? Se vengono meno gli ideali, come può esserci un partito? Come può esserci una politica per poter creare un partito? Esistono gli uguali principi per poter creare un partito! Un unico principio c'è sia nella società civile che nella mente di alcuni, fregare e fregarsene del prossimo. Purtroppo questo è il messaggio dato da certi politici e con questi segnali cosa hanno trasmesso a questa società? Come se non bastasse si assiste ad episodi squallidi, personaggi che strisciano come bisce verso quel partito o quella persona che fino a mesi addietro hanno criticato ed attaccato in modi, a dir poco, vergognosi. Quelle sono le persone perbene per questa giovane politica, forse erano alleati o magari amici fraterni. Molti elettori quando assistono a queste manovre, come le vecchie fiere degli anni passati, si chiedono, “dopo che ha sputtanato partito e persone, viene accolto anche con tutti gli onori?”. Questa è la dimostrazione che per salvare la poltrona si manda a quel paese la dignità. E' forse questo il modo giusto per acquisire più dignità politica? Io nutro forti dubbi. Ma quegli elettori e sostenitori corretti, di questo o di quel partito, cosa sono per alcuni personaggi politici, carta straccia? Oppure come si è soliti dire “usa e getta”. Ha davvero ragione l'amico Donato Martiello di Rionero secondo cui una parte di questa giovane politica è già più vecchia di quella della Prima Repubblica. Certo molto spesso alcuni personaggi speculano sulla necessità di sopravvivenza di tante persone. Aiutare chi veramente ne ha bisogno non è assistenzialismo. Chi ha e continua ad avere, quello è assistenzialismo. Quanto è squallido mortificare il vero bisognoso. Sono convinto che molti riescono ad individuare la ragione ed il perché di questa strana politica. Per rigenerare la politica è necessaria tanta umiltà, anche perché non bisogna dimenticare che il potere ogni tanto è nelle mani dell'elettorato e dei sostenitori. Quello che una certa politica ha inculcato nella mente di alcune persone è un mini fraseggio: fai gli affari tuoi dove vuoi e dove puoi, anche in Grecia tanto è una nazione che fa parte dell'Europa. Questa è la grande ragione per la quale tante persone non avvezze agli affari scappano dalla politica. Anche se commettono un grosso sbaglio, così facendo regalano ai presunti luminari la gestione totale a loro discrezione. Consentitemi una battuta, potrebbe essere utile ad alcuni. Un sacrestano sentì un personaggio criticare chiesa e parroco, la parrocchia decise che il critico non dovesse più entrare in chiesa per rispetto e dignità del resto dei fedeli. Preciso menziono cose che vivo nella mia realtà. *Iscritto di Forza Italia Melfi

VAL D’AGRI E COMMISSARIO costituzione di posizioni di vantaggio per una parte politica rispetto al Governo del Territorio. Ovviamente depone a favore di tale interpretazione il fatto che l'annuncio della nomina sia stato fatto da un Senatore PDL Lucano. Quasi a voler dire, pezzo

a pezzo, prendiamo tutto quello che ci pare. Dal mio punto di vista è assolutamente sbagliato perché non è occupando tutte le caselle che si governa sia a livello Nazionale che Locale. E questa nomina, purtroppo, dimostra che il colore della casacca è diversa

ma il modo di intendere il potere è lo stesso. Cioè si contesta, a chi governa il territorio, l'occupazione delle istituzioni e si occupa tutto l'occupabile alla prima occasione. Non cresce così un paese proprio no. Antonio Caivano Consiglio provinciale di Potenza Gruppo “Società Civile PSDI


Mercoledì 5 novembre 2008

PUBBLICO IMPIEGO: L’ACCORDO di GIOVANNI SARLI* PER RISPONDERE alle provocazioni gratuite ed alle strumentalizzazioni occorre ribadire che l'intesa sindacale sul pubblico impiego firmata lo scorso 30 ottobre a Palazzo Chigi rappresenta solo la prima tappa verso il recupero di una migliore considerazione e remunerazione del lavoro pubblico. Visto isolatamente, l'aumento di 70 euro mensili non è certamente soddisfacente, ma, per fare chiarezza, invitiamo a guardare l'accordo nel suo complesso. Un accordo che presenta, senza alcun dubbio, aspetti di grande positività ed innovazione, che non tutti, però, vogliono comprendere, evidentemente per partito preso. Cominciamo col dire che, con l'intesa raggiunta, oltre 300 mila lavoratori recuperano mediamente 150200 euro mensili che il ministro Brunetta, tagliando i fondi unici di amministrazione ed abolendo le leggi speciali, aveva loro “rapinato” con la legge 133 (ex d.l. 112). E' questo un primo grandissimo risultato. La detassazione, poi, del salario accessorio, che ha già interessato i lavoratori del settore privato, riguarderà anche i pubblici dipendenti. E non è poca cosa poiché il salario accessorio ormai è pari a circa il 20-30% del salario totale. Quindi, impegnandosi il Governo a tassare, anche per i pubblici dipendenti, il salario accessorio al 10%, anziché, mediamente, al 25-30% secondo gli scaglioni di reddito, ci sarà un beneficio di almeno 50-100 euro mensili, che si aggiungono concretamente ai 70 euro mensili per il rinnovo contrattuale. Si è riusciti anche ad ottenere, nella Finanziaria 2008, l'incremento delle risorse economiche per il rinnovo contrattuale 20082009, mentre, bisogna ricordarlo, a gennaio 2008, il ministro Padoa Schioppa aveva previsto 10 euro mensili, sufficienti a finanziare la sola indennità di vacanza contrattuale, come già successo nel 2006 per il biennio economico 20062007. Un ulteriore elemento assai positivo, e di grande novità, è l'impegno sottoscritto dal Governo a destinare ai lavoratori pubblici, attraverso la contrattazione integrativa, una parte dei risparmi ottenuti con i processi di razionalizzazione e riduzione dei costi di funzionamento delle Amministrazioni (il cosiddetto dividendo dell'efficienza). Invece la legge 133 (ex d.l. 112) aveva aperto la strada a far incamerare i risparmi, in generale, alle Amministrazioni per migliorare i loro saldi di bilancio. Non è poi da sottovalutare il fatto che, in futuro, i rinnovi contrattuali si faranno alle scadenze naturali, senza attendere oltre 2 anni, come successo sinora, e solo a seguito di numerosi scioperi con costi assai gravosi per i lavoratori. Insomma, tutti questi

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STATALI, TUTELA INVESTIAMO SULLE DEI LAVORATORI RISORSE UMANE di MICHELE STEFANELLI* GRAZIE alla forte mobilitazione di tutti i lavoratori statali abbiamo ottenuto un primo risultato: costringere il Governo a fare retromarcia sull' inaccettabile taglio del salario aziendale e quello relativo ai fondi amministrazione. Inoltre abbiamo segnato un altro risultato positivo: quello che bisogna abbandonare la politica delle iniziative unilaterali e mettere il negoziato al primo posto, come fattore indispensabile per rinnovare i contratti, ma anche per discutere dei processi di cambiamento della pubblica amministrazione. Smetterla quindi con le campagne denigratorie e propagandistiche di Brunetta e riconoscere il valore e la professionalità del nostro mondo professionale. Non è un caso che all'indomani della firma del protocollo d'intesa pare cessato il furore denigratorio di Brunetta e company. Il nostro si al protocollo sottoscritto a Palazzo Chigi dal Governo al suo massimo livello, per noi significa riportare al tavolo di confronto tutte le tematiche, economiche ed ordinamentali, ridare al contratto piena vigenza e competenza su tutti gli aspetti che regolano il nostro rapporto di lavoro. L'impegno del Governo lo verificheremo immediatamente, sia nel ripristino delle somme indebitamente a suo tempo sottratte, sia nell'apertura dei tavoli di confronto su tutti gli altri aspetti. E se non dovessero rispettare quanto concordato, saremmo subito, di nuovo, in prima linea, non solo a denunciare, ma a riprendere la mobilitazione con più forza e convinzione. La partita del resto si intreccia con il negoziato più generale relativo alla riforma del sistema di contrattazione. Quello che deve portare alla fine della discriminazione del lavoro pubblico, al riconoscimento della sua centralità per lo sviluppo del paese, alle pari opportunità di sviluppo professionale ed economico. Quello che, lo ripetiamo, assume alla base del rinnovo dei contratti l'inflazione reale e non quella programmata, che prevede recuperi automatici sugli scostamenti, tempi brevi di negoziazione, e semplificazione delle procedure di

rinnovo. Di detassazione del salario di produttività che per noi delle Agenzie fiscali costituisce una parte importante del nostro salario. Noi che non abbiamo paura di misurarci con la produttività, perche da anni, e lo sappiamo bene noi che viviamo a contatto con i lavoratori, otteniamo risultati importanti di incrementi di produzione e di soddisfazione degli cittadini. Detassazione che per noi significa quasi raddoppiare i circa 4.000 euro lordissimi del comma 165, che dovranno diventare 4.000 euro netti. Il nostro impegno a difesa della professionalità e della qualità del lavoro pubblico non si è fermato con la sottoscrizione del protocollo d'intesa. Non vi è dubbio che l'incremento economico pattuito per il biennio 2008/2009 sia al di sotto delle nostre richieste e che non risponde pienamente al bisogno di recupero del potere d'acquisto dei nostri salari. Ed è certo che per noi questo rappresenta il punto di mediazione di una vertenza, che come abbiamo cercato di delineare, è più complessiva, e mira a ridare potere d'acquisto e riconoscimento professionale ed economico, utilizzando tutta una serie di strumenti negoziali e fiscali. Ma qualcuno pensa veramente che avrebbe avuto una svolta nella sua vita se invece di 70 euro (che saranno 80/90 per le Agenzie fiscali) strappavamo alla fine di una serie di scioperi 115 euro lordi, senza alcuna garanzia di ripristino di quello che ci era stato scippato ? E lo diciamo a chi,come la CGIL ora grida al contratto truffa, e solo pochi mesi fa in sede Aran nella negoziazione del CCNL 2006/2007, ha osteggiato fortemente le nostre richieste di stabilizzazione del salario accessorio nell'indennità di amministrazione. A chi, sempre la CGIL, ha contrastato in sede Aran le richieste della UIL di pensionamento in quota A dell'indennità di amministrazione, non presentandosi a nessuna riunione di interpretazione autentica che l'Aran aveva convocato a seguito di numerosi ricorsi patrocinati proprio dalla UIL! Noi non plaudiamo alla divisione del sindacato confederale, anzi riteniamo che questa sia dannosa per gli interessi dei lavoratori. Ma il tanto peggio tanto meglio non ci appartiene. Siamo un sindacato libero e riformista che non fa sconti a nessuno ! La UIL è un sindacato di cui ci si può fidare. *segretario regionale Basilicata Uil-Pa

elementi concreti, di sicuro vantaggio rispetto al passato, hanno portato la Cisl a firmare il protocollo d'intesa insieme alla Uil e ad altri due sindacati. Dispiace che la Cgil abbia scelto la piazza e non abbia firmato nonostante l'aver ottenuto molti risultati unitariamente rivendicati. La Cisl preferisce contrattare, continuando a valutare gli accordi nel merito, senza farsi guidare da simpatie o antipatie nei confronti dei Governi. Per tutte queste con-

siderazioni, dunque, invitiamo chi sceglie la protesta per conquistare qualche tessera, a spiegare con onestà alle lavoratrici ed ai lavoratori pubblici l'insieme dell'intesa firmata. La Cisl, dal canto suo, continua la sua marcia tra confronti, azioni di lotta quando necessario, e senso di responsabilità quando è utile agli interessi dei lavoratori. *segretario generale Cisl funzione pubblica Basilicata

di MAURO ARMANDO TITA Carissimo direttore, Il bel progetto dell'Arch. Cappelli annoverato tra i migliori dal Ministero della Funzione Pubblica ci fa riflettere seriamente sul ruolo dei nostri Piccoli Borghi. Sembra quasi un secolo fa... quando il Vice Presidente della Confindustria ,con delega al Sud, Ettore ARTIOLI, sosteneva in una intervista, apparsa sul "Corriere Mezzogiorno" del 22 gennaio scorso, che la Basilicata rappresentava il "top" delle regioni meridionali. Il Vice Presidente Artioli proseguendo nella sua intervista confermava che la "Regione Basilicata è l'unica regione che è riuscita a consolidare un tessuto imprenditoriale e sociale, rispondendo alle necessità richieste dalla stessa Confindustria". Erano giudizi così netti che non si prestavano ad alcun equivoco di sorta. Faceva tanto piacere riscoprire, che tante persone e tanti illustri personaggi della cultura, della politica e dell'economia , ci stimavano, ci gratificavano e credavano fermamente nel nostro futuro. Non ultimo, il Ministro Ombra Bersani che, nel corso della sua visita in Basilicata auspicava un gemellaggio vero tra l' emilia romagna e la nostra regione. Nel corso dell'incontro la frase più ripresa era la seguente: "Ce ne fossero tante BASILICATE in Italia..." Purtroppo, il nostro "peso politico" si è notevolmente "affievolito" in questi ultimi anni. A tanti commenti positivi fanno da contraltare i soliti e mai chiariti "cahiers de doleance" e i soliti deficit infrastrutturali Noi, cittadini vaccinati, di una certa età, non crediamo nella fisiologia della politica. Siamo fermamente convinti che i giovani quarantenni politici regionali si siano conquistati sul campo lo spazio politico loro assegnato. Siamo fermamente convinti dopo il bel successo di Cappelli che la Giunta deve investire sulle "risorse umane e materiali" che non sono mai state prese in seria considerazione, specie nelle nostre comunità marginali. Lo stato di abbandono e le mancate manutenzioni e gestioni di diversi fabbricati di pregio, presenti nei piccoli Comuni lucani, sono sotto gli occhi di tutti. I "centri servizi",le "case albergo", i "centri sociali e polivalenti" i tanti "beni culturali e ambientali", sono sempre più esposti alla totale incuria e alla mercè di disgustosi atti vandalici. A tal proposito la "Regione dei quarantenni" deve essere in grado di promuovere una vera "società di servizi" che possa censire e ricognire il "grande patrimonio" esistente in tutte le realtà comunali. Una sorta di "PATRIMONIO S.p.A",tutta lucana, che possa circuitare , "georeferenziare" e campionare ,attraverso Centri di Eccellenza, Università, APT , UNIONCAMERE e CONFINDUSTRIA , luoghi e territori sconosciuti al grande pubblico ,ma, capaci di attrarre nuovi potenziali turisti. Ricordiamo con piacere i vari "torpedoni" di anziani delle UNITRE , delle Associazioni religiose,sindacali e non profit ecc., che, non solo, hanno apprezzato ed ammirato le nostre bellezze, ma, sono rimasti "estasiati" dalla nostra tradizionale e tipica cucina lucana. I nostri piccoli Comuni come Ruvo del Monte, Rivello, Satriano, Castelmezzano, Ripacandida, Pietrapertosa , Guardia Perticara e tante altre piccolissime realtà dell'interno lucano sono state letteralmente prese d'assalto nella scorsa estate .

Qualcuno ha riflettuto su questi "nuovi target". nella stagione estiva in corso ? Noi crediamo che , alla luce delle scarse attenzioni ricevute , nessuno si sia veramente attivato. La grande attenzione è ancora rivolta , purtroppo, alla "POLPA" del territorio lucano. Al contrario, assistiamo ,ancora oggi ,alla totale indifferenza riservata "all'OSSO". Se ,nei prossimi anni , saranno confermate le stesse politiche odierne , i nostri piccoli Comuni subiranno un vero collasso demografico. Un collasso demografico che ha raggiunto picchi altissimi . Gli "indici di vecchiaia" (rapporto tra gli abitanti superiore ai 65 anni e inferiore ai 14) si sono purtroppo raddoppiati rispetto a quelli nazionali. E' un dato che desta tanta preoccupazione e fa tanto riflettere. Se Moody's, Confindustria sostengono che ci siamo incamminati nel giusto "percorso economico e produttivo", grazie ad un valido tessuto imprenditoriale e sociale, vorrà dire che la "Regione dei quarantenni" dovrà adottare la stessa metodica per le nostre piccole realtà marginali. Quante volte ci siamo chiesti se, in presenza di informazioni e dati certi, e, soprattutto , di veri "Centri di documentazione plurispecialistici e interdisciplinari" all'uopo preposti, ci sarebbero state tante disattenzioni nei confronti dei piccoli borghi? Sarebbe bello, se si potesse ipotizzare e realizzare una serie di progetti , non più calati dall'alto, ma, curati e gestiti dai vari attori sociali , presenti in loco. Del resto come sono nate le Città del miele, del vino, del sambuco, ? ecc. ( Ripacandida,Vulture-AltoBradano, Chiaromonte ecc.). Esse non sono forse l'espressione dell' "autoctona" Associazione locale? Se le Associazioni delle Pro Loco avessero potuto puntare sullo sviluppo, con il supporto di esperti del settore, avrebbero ottenuto certamente risultati ancora più brillanti , più immediati e più lusinghieri. I giovani politici quarantenni devono comprendere che attraverso ALSIA , Centri di Eccellenza , Università ecc., si possono sviluppare "nuovi disciplinari" e favorire prodotti dop e "varie tipicità " lucane ,poco conusciute, ma, molto ambite. La conferma viene dalle Fiere campionarie , dal "turismo ai prodotti enogastronomici gli stands della Basilicata sono sempre affollatissimi, con buona pace di increduli imprenditori del nord e triestini in particolare, meravigliati dal successo riportato dai nostri prodotti di nicchia. Sono tanti piccoli "tasselli" che avvertono la necessità di puntare sulle potenzialità delle aree interne della regione, con le stesse opportunità e con le stesse garanzie offerte a Matera, Metaponto e Maratea. Investiamo sulle piccole realtà di Montagna. La "gens" della montagna lucana è ancora tanto onesta e genuina, come lo sono i suoi incontaminati prodotti . E' stanca di essere tradita e ha tanto bisogno di persone serie, meno furbe e più propositive , che sappiano coniugare bene l'interesse di tutti . Solo in questo modo, si può costruire una vera Comunità Democratica , come auspicata dal Quotidiano di Basilicata, dove finalmente il "mondo dei vinti" sia, almeno, in parte, protagonista. Nuto Revelli ce lo insegna da oltre quarant'anni.

PROBLEMI DI FAUNA IL CONSIGLIERE capogruppo dell'Udc alla Provincia di Potenza, Vincenzo Giuliano, ha presentato una interrogazione, al Presidente Altobello, avente ad oggetto la richiesta di istituzione di una Z.R.C. (Zona Ripopolamento e Cattura) per la produzione di fauna locale nel Comune di Sasso di Castalda. L'Amministrazione Provinciale di Potenza, ha dichiarato Giuliano, già in passato aveva manifestato l'intenzione di individuare una Z.R.C. nel territorio del Comune di Sasso, con l'individuazione di un territorio di circa 900 Ha di terreno, ipotesi poi accantonata, perché il Comune ricade in larga misura, nel Parco della Val D'Agri - Lagonegrese.

Considerato che non esiste alcuna normativa che vieti l'istituzione di una Z.R.C. in un parco e facendo seguito anche delle sollecitazioni avanzate dall'Enalcaccia di Potenza, Giuliano ha chiesto di conoscere quali iniziative la Giunta Provinciale intende promuovere per riservare un territorio come quello di Sasso di Castalda che presenta caratteristiche ambientali, paesaggistiche e climatiche di eccellenza ai fini del rafforzamento della produzione faunistica locale; un territorio, ha concluso Giuliano, che insieme a quello del Comune di Satriano di Lucania rappresenta la porta principale di accesso al neo Parco della Val D'Agri Lagonegrese.


Potenza 22

Mercoledì 5 novembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Santarsiero annuncia un incontro sull’ordinanza che non consente di giocare in centro

Palloni vietati in piazza: dietro front La città divisa sulla norma. I ragazzi: «E adesso dove andiamo?» SI dice «dispiaciuto» perché forse non immaginava, o non voleva dar vita a certe reazioni di malcontento. Ma l’ordinanza che vieta ai ragazzini di giocare a pallone in diverse piazze del borgo (più la villa di Santa Maria), alla città - parecchia parte, esponenti della maggioranza compresi - proprio non è andata giù. Così il sindaco Santarsiero, meno di 24 ore dopo, annuncia che «nessuno ha intenzione di vietare il sacrosanto diritto dei bambini a giocare, nè tantomeno punirli per questo». Che poi a dover essere puniti, in caso di “trasgressione”, secondo l’ordinanza, sarebbero stati pure i genitori visto che i piccoli calciatori, o appassionati di pattini, biciclette e skateboard, beccati a scorazzare nel centro storico, secondo l’ordinanza pubblicata lunedì scorso, si sarebbero visti comminare, oltre il sequestro “dell’oggetto del reato” , anche una multa dai 25 ai 500 euro. Sarà che arrivato il freddo, sarà che fa buio prima, ma nel deserto che ieri viveva nelle piccole piazze del borgo, il divieto improvviso ci ha messo del suo. «E noi adesso - spiega un ragazzino che non sapeva nulla - dove andiamo?». Ma no, il sindaco adesso precisa che forse quell’ordinanza non è stata compresa a fondo. E visto che «per i suoi contenuti “tecnici” ha suscitato incomprensioni ben oltre lo spirito che l’ha determinata» convoca in assemblea, il prossimo 12 novembre, un incontro con i residenti, le associazioni, i consiglieri per discuterne. Magari modificarla. La stessa richiesta era arrivata poche ore prima da un consigliere del Pd, Roberto Speranza, che in una dura nota aveva spiegato come l’ordinanza fosse «un segnale sbagliato per i giovani della città». Del resto, quel divieto

Bambini, non rispettate quel divieto di LUCIA SERINO

La piazzetta del Municipio vuota dopo l’ordinanza (foto Andrea Mattiacci)

«certo non risolve - aveva detto - le problematiche della sicurezza nella città». Consapevole, come il sindaco, che il tema degli spazi giovanili merita attenzione. Anche investimenti. Senza contare che «la nostra comunità - dice Speranza - non deve considerare un problema i giovani che riempiono di vita le nostre strade». Non era stato evidentemente questo il parere di quanti si erano lamentati per quei palloni volanti, per le sarcinesce intaccate o i banconi dei negozi rotti. «E’ pericoloso» raccontavano ancora ieri pomeriggio alcuni commercianti e residenti del centro. Si racconta anche di litigi scoppiati tra genitori e commercianti per i palloni bucati per reazione. «Finisce pure

che la colpa è nostra». Così un negoziante di largo Pignatari. Eppure, pochi metri più avanti, altra saracinesca, altra reazione: «Ma non fanno nulla, sono ragazzini». Di parchi, in periferia, «ce ne sono tanti» è la riposta dei proordinanza. Allora, tanto per chiarire, proprio il presidente dell’associazione di via “Centro storico”, che riunisce alcuni commercianti del borgo, prova a puntualizzare che «siamo stati tirati in ballo come promotori di un simile divieto - dice Salvatore Groia Ma non è certo partito da noi. I commercianti organizzati del borgo, anzi, sono convinti che una simile decisione vada contro la residenzialità di tante coppie giovani». Il passo politico, in realtà, era arrivato

Grande presenza di società per le promesse in erba

Calcio organizzato ANCHE a Potenza impazza la moda delle scuole calcio. Nel capoluogo ormai sono una costante, grazie all’impegno e ai programmi del Comitato Regionale Figc-Lnd che ha deciso da anni di dare impulso alle attività calcistiche applicate alla scuola. A guidare il settore giovanile lucano Carlo Maglia, coadiuvato da Biagio Savarese nel ruolo di coordinatore delle attività giovanili, Tommaso Mazzoni, responsabile attività scolastica e dal collaboratore Giuseppe Di Pierri. Ebbene, in città nonostante la cronica assenza di spazi e strutture capaci di dare sfogo alle istanze dei più piccoli sono presenti sette scuole calcio. Si tratta della Dedalo, della Pgs Don Bosco, dell’Asso Potenza, del Santa Maria, dell’Andrea Fortunato, del Cus Potenza e del Macchia Romana. I bambini per praticare l’attività agonistica versano una quota che serve a gestire anche gli impianti sportivi. Le scuole calcio svolgono praticamente le attività di base e sono divise per fasce d’età. Dai cinque ai sette anni la categoria viene chiamata Piccoli amici, dagli otto ai dieci sono inclusi i Pulcini, dai dieci ai dodici gli Esordienti. Una costante passione, un serio impe-

gno, quello profuso dagli esponenti del settore scuola della Figc che hanno inteso più volte richiamare l’attenzione della scuola per rendere concreta la vocazione scolastica e ludica degli atleti. Tante le iniziative avviate con successo dal Comitato Regionale Figc che hanno prodotto risultati e consensi. I bambini sono stati infatti chiamati a partecipare alle iniziative come “Fair Play”, Calcio Befana, Calcio Natale. La formazione vincente sarà protagonista a Coverciano alla fase nazionale della prossima primavera. A Potenza il numero degli iscritti è pari a quaranta unità per società. Francesco Menonna

dall’opposizione. Era stato il capogruppo di An, Luciano Petrullo, a sollevare il problema dei disagi per quanti vivono e lavorano in alcune piazze del centro, costretti a pericolosi slalom tra pattini e palloni. Prima un’interrogazione, alcuni mesi fa, poi la nuova sollecitazione durante l’ultimo consiglio comunale. Qualcuno si sarà lamentato perchè la politica ne raccogliesse le istanze. E quella che così sembrava essere una norma “bi-partisan” ha finito col diventare strumento di divisione. Con l’opinione pubblica, forse, sbilanciata nell’accettare lo scorrazzare dei più piccoli. Per l’ordinanza è dietro front. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it

E poi dicono che i nostri figli ingrassano mangiando merendine e guardando la tv. Dicono che non socializzano e giocano troppo con la playstation. Ma se anche una città come Potenza dove, tra l’altro, il clima è poco clemente per stare all’aperto, vieta ai ragazzini di giocare a pallone e ad andare sui pattini rassegniamoci ad avere una città di vecchi brontoloni, angosciantemente silenziosa e ordinata. O forse qualcuno pensa che a sette anni i ragazzi debbano giocare a bocce? A che serve costruire città per bambini, se poi i nostri figli non possono correre sotto casa? A che serve riempirci la bocca di politiche per l’infanzia se poi sopprimiamo i luoghi dell’agire spontaneo? Ieri mattina, in un bar un consigliere del Pd (in verità poco garbato) si accalorava a difendere il provvedimento. Ma i parchi gli ho chiesto, i parchi: perché vietare anche lì? Perché qualcuno si può fare male, ha risposto…. Drammaticamente comico. Onore a Santarsiero che nel giro di 24 ore ci ha ripensato e si è dichiarato disponibile a ridiscutere l’assurda ordinanza. Eravamo pronti a istigare i ragazzini a disobbedire. Perché il tempo della felicità dei nostri figli è sempre troppo poco. Un, due, tre…stella, ricordate? Adesso non vi sono più, o quasi, luoghi dove l’infanzia e il gioco possano esprimersi liberamente: i campetti di calcio a 5 sono tutti a pagamento, le scuole calcio sono a pagamento, i corsi culturali o musicali o sportivi idem. Se già nei primi anni della vita non esistono spazi per la libertà dal denaro, diventa difficile immaginare quanto spazio per la fantasia possano avere questi ragazzi una volta adulti. Ma non è una questione economica. Tutti i nostri figli frequentano palestre ed è un bene. Il ragionamento è più serio e riguarda il modo di crescere nelle città contemporanee, riguarda la libertà di occupare spazi oltre i recinti, riguarda il modo di poter essere stupendamente monelli nel far incazzare i grandi, prenderli in giro, scappare, farli infuriare, riguarda il richiamo della strada, dei suoi rumori, delle sue bande, dei suoi tranelli. Oggi si affanniamo a iscrivere i nostri ragazzi alla scuola calcio sperando che diventino macchine da soldi. E abbiamo paura di lasciarli per strada perché è pericoloso. Non è un problema solo di Potenza, ma da una città piccola come Potenza certo non ti aspetti una mazzata che sembra un regolamento da condominio. E poi le regole di buon comportamento difficilmente si trasmettono ai più piccoli con i divieti. Santarsiero ha avuto il coraggio di fare marcia indietro. Prevenendo sul nascere le barricate. Mandare i vigili a presidiare le ville era come mandare la polizia nelle università. p.s. Sono in commercio scarpe da ginnastica con i roller a scomparsa. In pratica ci sono delle rotelle incorporate. Non si cammina, si sfreccia. Meravigliosi. A Potenza non se ne vedono in giro, ma la moda prima o poi arriverà. l.serino@luedi.it

Quando i più piccoli si divertivano “sotto casa” Scuola

Tanta strada verso il campo «E’ sempre stato così». I palloni li sequestravano già qualche anno fa. Chi ha più o meno 50 anni e se lo ricorda che «quella consuetudine c’è sempre stata a Potenza. Solo che poi, per un po’, non ha avuto più validità». Se la bici sfreccia per via Pretoria, «alle tre del pomeriggio dicono in tanti - magari piace pure, ma non quando la strada si affolla e diventa pericoloso». E finisce «che se un anziano viene colpito e protesta, rispondono pure male». Altri adulti dissentono. Se divieto deve essere, «ci diano spazi alternativi dove poterli accompagnare a giocare». Un tempo «scendevamo sotto casa (la foto a lato, Giancolombo, ritrae una Milano del 1952 che non c’è più, proprio come Potenza, ndr)». Sono cambiate tante cose, «anche le abitudini. Noi - dicono - eravamo disposti a fare chilometri per raggiungere il campetto. Rigorosamente a piedi. Adesso solo se la mamma ti accompagna». Peccato che anche a voler fare chilometri, i campetti non ci sono più. Quelli liberi, “gestiti” dalle comitive di quartiere secondo una sola regola: «fasce orarie in base all’anzianità».

Esami all’aperto? LA proposta è davvero “alternativa”. Dopo le lezioni in piazza, nella settimana di protesta contro la riforma Gelmini e i tagli a università e ricerca, gli universitari del polo umanistico di rione Francioso dell’Università lucana hanno lanciato la loro nuova modalità di protesta-informazionesensibilizzazione. Hanno chiesto ai docenti che la prossima sessione d’esame si svolga all’aperto. Non resta che attendere l’eventuale adesione. Nel frattempo proseguono, anche a Macchia Romana, le iniziative di didattica regolare “spostate” all’aperto nel cortile. Oggi, invece, saranno gli studenti delle scuole superiori della città a decidere come proseguire la mobilitazione. Dopo la settimana di cortei e “occupazioni” del suolo cittadino con striscioni e libri, i ragazzi sono rientrati in classe «ma senza rinunciare alla mobilitazione». Nel pomeriggio si riuniranno in collettivo e proveranno a individuare alcune iniziative comuni da mettere in atto. Per «informare e spiegare che siamo presenti e consapevoli quando si parla di scuola e diritto allo studio».


Potenza 23 Per alcuni giorni, in diverse aree cittadine, i bidoni della spazzatura non sono stati svuotati Mercoledì 5 novembre 2008

«Entro stamattina tutto pulito» I problemi: troppo vento a Montegrosso e un mezzo rotto PER alcuni giorni i cittadini di Potenza si sono preoccupati: bidoni della spazzatura pieni e sacchetti dell’immondizia a terra. Le segnalazioni sono allora arrivate puntuali al giornale: dal centro storico a via del Gallitello e via Nazario Sauro, in particolare. Mentre a casa cominciano ad arrivare le richieste di pagamento della Tarsu (Tassa sui rifiuti urbani), per strada si vedeva un po’ troppa spazzatura. Anche domenica scorsa - come testimonia la prima foto in alto, fatta proprio il 2 novembre davanti allo stadio “Viviani” - i tifosi hanno lamentato questo problema. Cosa è accaduto, allora? «C’è stata la concomitanza di due diversi problemi», ha spiegato Donato Claps, responsabile dei servizi tecnici dell’Acta (Azienda comunale per la tutela ambientale). Il primo problema si verifica con una certa frequenza: troppo vento alla discarica di Montegrosso. Venerdì sera e sabato, quindi, nessuno è passato a ritirare i sacchetti dell’immondizia, perché i mezzi erano già carichi. In attesa di poter scaricare all’interno della discarica. Quando il vento si è abbassato, i mezzi hanno avuto la possibilità di scaricare e di riprendere, quindi, regolarmente le loro attività nei diversi turni di raccolta. Il secondo problema ha riguardato alcuni guasti tecnici al monooperatore (mezzo con un braccio meccanico laterale che serve per prendere e sollevare i bidoni per svuotarli). L’azienda comunale che si occu-

IL SERVIZIO Tarsu, un aiuto da 50&Più Fenacom Un servizio all'utenza, per facilitare la compilazione dei moduli dei dati catastali, richiesti dal Comune di Potenza per le utenze della Tarsu è stato attivato nella sede dell'Associazione provinciale 50&PIU' FENACOM della città capoluogo. I dirigenti dell'organismo, reperibili per chiarimenti e preventivi anche telefonici ai numeri 0971.22445 o 0971.22201, informano che per i dati inerenti agli immobili interessati al servizio di smaltimento dei rifiuti, l'Associazione ha la possibilità di accedere agli Archivi del Catasto Fabbricati e del Catasto Terreni del comune di Potenza ed è in grado, pertanto di assistere i contribuenti per la compilazione del modulo richiesto recentemente dall'amministrazione municipale, che, data la sua complessità, non è facile da riempire. Gli uffici dell'Associazione provinciale 50&PIU' FENACOM sono aperti in via Vescovado, 34 di Potenza. v.s.

In alto a sinistra via Marconi (davanti all’ingresso del Viviani). La foto è stata scattata domenica scorsa. Accanto via della Pineta e sopra via Nazario Sauro (foto scattate da Andrea Mattiacci nella mattinata di ieri)

pa della gestione dei rifiuti solidi urbani ha a disposizione tre mezzi di questo genere. Girano, però, per varie zone della città e seguendo i diversi turni di raccolta. La rottura di uno dei mezzi, quindi, ha comportato che alcune aree cittadine venissero “trascurate”. Si è trattato, però, precisa Claps, di un problema circoscritto temporalmente, iniziato lunedì scorso durante il giro di raccolta delle 14. Il mezzo,

portato subito in manutenzione, ha iniziato un primo giro già ieri pomeriggio e per stamattina - assicura Claps - il problema sarà risolto e tutto tornerà alla normalità. In effetti, un primo giro fatto nel pomeriggio di ieri ha dato i suoi frutti: già intorno alle 14 i bidoni risultavano essere di nuovo utilizzabili. Problema risolto quindi? Per ora sicuramente sì. C’è da chiedersi, però, come sia possibile che

ogni volta che la discarica di Montegrosso risulta esposta ai venti la raccolta si ferma. Certamente le responsabilità non sono da addebitare all’Acta, ma il problema esiste ed è concreto. Come risolverlo? E’ quanto, probabilmente, dovrebbero chiedersi gli amministratori, per evitare che, ancora una volta, i bidoni cittadini si riempiano di spazzatura. Come ogni cosa, però, anche la questione rifiuti ha un’al-

tra faccia della medaglia: il capoluogo continua a classificarsi sempre abbastanza male in quanto a raccolta differenziata. Percentuali molto basse che sicuramente dimostrano quanto siano radicate le cattive abitudini di buttare tutto in un unico sacchetto. Il “Piove governo ladro” può avere ancora una sua validità se i cittadini danno il buon esempio. Il caso Napoli, diventato emblematico quando si parla di spazzatura, è uno spettro concreto, a cui si deve guardare con timore se agli amministratori tocca quindi evitare di arrivare all’emergenza, ai cittadini tocca controllare. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

Riunione dei rappresentanti della lista “Rinascita del Cocuzzo” Regolamento edilizio

Risposte concrete sul rione Tanti i nodi da sciogliere: dai trasporti all’arredo urbano I CITTADINI residenti del rione Cocuzzo facenti parte della lista “Rinascita del Cocuzzo” hanno tenuto ieri sera presso uno dei garage dell'Ater di via Tirreno una riunione programmatica in vista delle prossime elezioni del comitato di quartiere. I quindici candidati rappresentati da Sebastiano Papa hanno discusso gli aspetti programmatici del nuovo piano rionale rientrante nel cosiddetto “Patto di Cocuzzo”. Quindici i candidati presenti all'assemblea, Luigi De Carlo, Decio Di Bello, Marco Falconeri, Vladimiro Fasano, Rosanna Ciardiello, Giuseppe Laviero, Tommaso Margiotta, Gerardo Palese, Ciro Pelliccia, Luciano Postiglione, Vito Ruggiero, Antonio Sarli, Rocco Santoro, Diego Sileo e Giuseppe Tolve hanno discusso il prossimo programma della lista concernente l'assetto urbanistico, lo sviluppo delle relazioni commerciali, le problematiche del gentilsesso, il futuro della Barca che tanto fa discutere all'interno del rione, i rapporti sociali, le attività per gli anziani e quelle per i giovani. I componenti, hanno apprezzato l'attività svolta dal parroco della Chiesa Maria Immacolata di Cocuzzo, don Donato Lauria che ha dato impulso e vigore alle inizia-

I rappresentanti della lista “Rinascita Cocuzzo” (Mattiacci)

tive sociali, aggregative e religiose. Il gruppo di cittadini ha discusso in sostanza la nuova bozza programmatica, mostrando vivo compiacimento per l'attività svolta nell'ambito della riqualificazione urbana, la sistemazione dei marciapiedi, l'istituzione di nuove essenze arboree e i progetti commerciali. Tra le richieste inserite nel programma operativo quelle di dotare il rione di nuove strutture per anziani, possibilmente inserite in

un progetto ad ampio raggio, comprendente la costruzione di un bocciodromo, da realizzare possibilmente presso la sede delle suore e quella di una piscina con parcheggi, vista anche la presenza del ponte attrezzato. I componenti del rione formato da cinquemila abitanti hanno elaborato un programma di massima che consenta al Serpentone di operare scelte concrete e coerenti in linea con le nuove istanze degli abitanti, in prevalenza anziani. Il gruppo ha anche svi-

luppato una serie di iniziative riguardanti le aree perimetrali del rione, vedi via Palmanova, via del Gallitello, via dell'Unicef, via Ligure e contrada Verderuolo, inserite nel territorio di Cocuzzo. I componenti della lista hanno avviato la fase programmatica anche in previsione della prossima assemblea cittadina del 29 e 30 novembre. Una riunione a più voci, quella svoltasi ieri sera che ha inteso delineare il nuovo look del rione in ambito urbanistico, dei trasporti, sociale e associativo, tenendo fede alle istanze dei cittadini. Ovviamente il punto focale del programma è stato elaborato sulla cosiddetta Barca che tuttora non ha visto il completamento dei lavori, peraltro fermi. I cittadini chiedono interventi immediati e risposte concrete anche nel quadro complessivo della realizzazione di nuovi parcheggi posti nella zona del Vallone Santa Lucia. Tante richieste, un programma variegato e poliedrico, i candidati saranno chiamati ad un duro lavoro per ottenere risultati concreti in tempi brevi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Arriva in Terza Commissione «L’AMMINISTRAZIONE comunale di Potenza si appresta ad approvare, contestualmente al regolamento Urbanistico, anche il nuovo regolamento Edilizio, che è stato già portato all’attenzione della III° Commissione consiliare». L’annuncio è dell’assessore all’Urbanistica del comune di Potenza, Alessandro Singetta, secondo il quale «si tratta di uno strumento importante per la città, che contiene la disciplina delle modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienicosanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili ed una notevole attenzione, per gli edifici di nuova costruzione, agli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed alla riduzione dei consumi». Il nuovo regolamento Edilizio sarà oggetto di un incontro cui sono stati invitati a partecipare i presidenti degli Ordini tecnici, Michele Graziadei, Michele Lapenna e Pasquale Salvatore. «L’Amministrazione comunale – conclude Singetta - è aperta al contributo di quanti possono e vogliono offrire un apporto concreto per migliorare la vivibilità cittadina».

Contro l’evasione Un video dell’Agenzia delle entrate L'Agenzia delle Entrate della Basilicata ha realizzato il videoclip “Il Monaciello e i guai del signor Evado” nell'ambito del progetto “Fisco e scuola”. La presentazione e la proiezione del videoclip, destinato ai ragazzi delle scuole della Basilicata, si terrà domani, dalle 16 nella sala convegni “Fenice” della Direzione Regionale. Con il progetto di comunicazione “Fisco e scuola”, l'Agenzia delle Entrate si propone di diffondere tra i ragazzi la cultura contributiva, intesa come "educazione" alla partecipazione dei cittadini alla realizzazione e al funzionamento dei servizi pubblici. In particolare, la Direzione Regionale ha ideato e realizzato un prodotto multimediale che, utilizzando il linguaggio della favola, racconta le vicende di un evasore che si redime. Alla proiezione sono state invitate le autorità e i mass media locali. Sarà presente, inoltre, il gruppo di musica popolare I Tarantolati di Tricarico che ha concesso gratuitamente le liberatorie per l'utilizzo nel videoclip dei loro brani.


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Potenza

Mercoledì 5 novembre 2008•

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CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

..Magari ti chiamerò..dudu..dadada....

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C’ERA UNA VOLTA

PEPERONCINO

MARIANO Rigillo e Anna Teresa Rossini oggi porteranno in scena al teatro don Bosco, con sipario alle 21, “Romolo il grande” di Friedrich Dürrenmatt. Il Romolo di Dürrenmatt è un uomo di mezza età cui la storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un Impero ormai agonizzante, perchè intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dall’incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche, cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Il Romolo descritto dall’autore svizzero, è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell’impero che dominò il mondo.

PRONTO SOCCORSO FARMACIE TURNO FESTIVO

Ricerca sul cancro, iniziativa dell’Airc IN occasione della giornata della ricerca sul cancro l’Airc, con il patrocinio del Comune di Potenza organizza per sabato 8 un convegno nell’Aula magna dell’Università degli Studi della basilicata, con inizio alle 10 e 30, un convegno su “Il valore dell’espreienza. Il bisogno dell’innovazione”.

IL prossimo 15 dicembre Ascanio Celestini porterà in scena al teatro Stabile, con sipario alle 21, lo spettacolo “Scemo di guerra - Roma, 4 giugno 1944”. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. «Alcuni fatti - spiega Celestini -sono veramente accaduti a lui come quando ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre persone come la storia del soldato seppellito vivo all’Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io o le ho prese da altri racconti di altre guerre che mi è capitato di ascoltare. Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello politico con la mia città e quello umano con mio padre».

CINEMA sospesa Giù al nord 19 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito

Sala 1 High school musical 3 16.30 - 18.30 - 20.30- 22.30 Sala 2 Babylon A.D. 18 - 20 - 22 Sala 3 Giù al Nord 17 - 19 - 21

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TURNO NOTTURNO 4 NOVEMBRE Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

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•IL 17 NOVEMBRE Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Con Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti •IL 20 NOVEMBRE Potenza, Sala Inguscio, ore 15 “GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA” Seminario sugli “Anni vitali” •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”

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Celestini lo “Scemo di guerra”

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Rigillo è “Romolo il grande”

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BIBLIOTECHE E MUSEI Sala 4 No problem 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Il paassato è una terra.... 17 - 19.20 - 21.40 Sala 6 Wall-E 16.30 - 18.30 Vicky Cristina Barcellona 20.30 - 22.30 Sala 7 Tropic thunder 17.45 Albakiara 20 - 22.10

BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 25 Dopo i problemi segnalati negli ultimi giorni arrivano nuovi divieti nel centro storico Mercoledì 5 novembre 2008

Città ostaggio dei cantieri I lavori intralciano la circolazione. Rassicurazioni di Fiore Disagi per il restringimento di piazza delle Regioni. Spunta anche il collegamento “ideale”

E non mancano gli ologrammi. Che Potenza!

La città di Potenza è diventata terminare l’intervento e di “dare vita” ad un luogo di agormai un grande cantiere. Ma, assicurano gli “addetti gregazione “a servizio” del ai lavori”, «presto cambierà quartiere e della parrocchia volto e, quando tutto termine- “Gesù Maestro”. «Stiamo restituendo una rà, sarà realmente “a misura di cittadino” ». Già, ma il pro- piazza alla nostra città. Confiblema è proprio questo: quan- do molto in questo intervento di riqualificazione che si è redo? C’è di più. In arrivo ci sono so necessario in una strada nuovi lavori con altrettanti considerata ormai a scorridivieti. E, a complicare il tut- mento veloce, ma in realtà in to, si tratta di lavori che inte- pieno contesto urbano». I cittadini, però, al di là dei resseranno il centro della citdisagi momentanei, muovotà. Lo ha reso noto l’ufficio no molte critiche «per la peristampa del Comune. A partire colosità delle opere realizzadal 6 novembre e per ben 30 te». Colonne e giorni, al ficapitelli, inne di conSCHEDA DIVIETI fatti, si versentire i lavori di ri- A partire dal 6 novembre ranno a trovare troppo qualificaper trenta giorni vicini al dizione del stributore di centro stobenzina e la rico, entre- Via Pretoria ranno in vi- Divieto di transito e sosta con rimo- strada, per gore le se- zione dei veicoli in all’altezza della via dei manufatti reaguenti di- Caserma dei Carabinieri. lizzati, sarà sposizioni: inevitabilvietato mente più transitare e Largo Azzara’ sostare (pe- Divieto di sosta con rimozione dei stretta. Per quanna la rimo- veicoli (0-24) lato Inps ed in via Preto riguarda, zione dei toria all’altezza del civico 285 invece, gli veicoli), in altri due vico Corragrandi cando, via Gra- Via Addone ziadei e via Inversione del senso di marcia (trat- tieri aperti, il Pretoria, to intersezione di via S. Luca e largo ovvero “nodo” del all’altezza Azzarà) Gallitello e della Caserquello ma dei CaVia Bonaventura dell’ospedarabinieri. In pratica Su una superficie pari a cinque 5 le San Carlo, in una zona posti auto, divieto di sosta con rimo- «le ditte che strategica zione dei veicoli (0-24) ad eccezio- hanno preso della città ne dei mezzi dell’arma dei Carabi- in carico i lavori - contigià di per sé nieri nua l’assesdifficile, insore Fiore golfata di stanno ritraffico e di Vico Corrado direzioni il divieto di transito ed il divieto di so- spettando i obbligatosta con rimozione dei veicoli in vico tempi previrio. Corrado e via Graziadei ad eccezio- sti dal cronoNon fini- ne dei mezzi dell’arma dei Carabi- programma iniziale». sce qui, è nieri. Pertanto previsto anche il divieto di sosta, sem- secondo le rassicurazioni pre con rimozione dei veicoli, dell’assessore - per la fine del in largo Azzarà, lato Inps, in 2009, sarà tutto terminato. «La qualità dell’abitare è via Pretoria all’altezza del civico 285 e in via Bonaventura fondamentale – conclude Fiosu una superficie pari a 5 po- re - Vogliamo migliorare la sti auto e, infine, inversione qualità della vita, dell’arredo del senso di marcia in via Ad- urbano, del verde pubblico e done (tratto di intersezione di dell’ambiente e, per questo, chiediamo comprensione e via S. Luca e largo Azzarà). Notizie che non migliore- pazienza da parte dei cittadiranno di certo l’umore già ir- ni. Riqualificare significa ritato dei cittadini che in que- creare occasioni di sviluppo sti giorni, hanno lamentato economico e sociale, valorizin più occasioni l’intralcio al zare le risorse locali, favorire traffico e gravi disagi in via la ricostruzione del senso di Lazio, per i lavori di riqualifi- appartenenza al territorio in cazione di “Piazza delle Regio- cui si vive. Riqualificare significa rendere vivibile il terni”. L’assessore comunale ai ritorio nel quale si abita, ma Lavori pubblici, Giovanni anche migliorare la qualità Fiore, assicura che «tutto fini- della vita dei cittadini e corà tra una quindicina di gior- struire spazi e occasioni di relazione e aggregazione». ni». Il disagio, è vero, c’è. Ma è Anna Maria Calabrese anche arrivato il momento di potenza@luedi.it

CI mancava solo questo. Il collegamento ideale! Molti i lavori in città. Molti disagi. I cittadini però, armati di pazienza, dovrebbero in fondo sperare che questo serva, in un futuro non troppo lontano, a migliorare la qualità della vita. Almeno idealmente. Uno dei cantieri che in questi mesi sta creando i maggiori disagi è il restringimento tra via Lazio e via don Minozzi, dove si sta realizzando la nuova Piazza delle Regioni. Una specie di colonnato di Bernini in miniatura collocato nel bel mezzo del traffico. Ci mancava però un’informazione fondamentale. Secondo l’idea progettuale, il colonnato sarà collegato “idealmente” alla chiesa attraverso il disegno della pavimentazione stradale. Altro che realtà virtuale! Altro che “Potenza città dell’apparenza” come recitava qualche anno fa una scritta su un muro del centro storico. È che, probabilmente, ancorati come siamo alle piccole cose concrete quali la strada, il giardino, la piazza, non abbiamo colto i segni del nuovo che avanza. “Sarà Potenza 2009” era lo slogan elettorale dell’attua-

Il cantiere di piazza delle Regioni (foto Mattiacci)

le sindaco. Sarà Potenza 2013. Ossia come cambiare tutto senza cambiare niente (che sarebbe già meglio dei danni che si stanno realizzando, con notevole spreco di denaro pubblico). Abbiamo incominciato con le

telecamere, ma seguiranno gli ologrammi a farci vedere oggi un parco, domani una piazza. Più della realtà virtuale di Star Trek o degli umani di Wall-e. E se, uscendo dalla chiesa e ingannato dal collega-

mento ideale, qualcuno finirà per essere investito da un’automobile, c’è sempre la speranza di sentirsi dire: «sorridi, sei su scherzi a parte». Rosario Gigliotti potenza@luedi.it

QUANDO PROTAGONISTA E’ LA MEMORIA

Corso sulle tecniche

90° anniversario dell’unità nazionale Il capoluogo lo festeggia così

Come avere la memoria strepitosa

SI è svolta ieri la prima giornata di iniziative per la celebrazione del novantesimo anniversario dell’unità nazionale e della giornata delle forze armate. Tante le autorità presenti alla cerimonia. Tra queste anche il presidente della Regione, De Filippo: «La Basilicata - ha dichiarato - ha dato uno straordinario contributo di sangue al processo unitario, forse proporzionalmente tra i più alti in Italia, capendo fin da subito l’importanza di questi ideali». La cerimonia è cominciata con l’alzabandiera e la celebrazione della santa messa. Il prefetto di Potenza, Luigi Riccio, e i comandanti della Regione Basilicata dell'esercito, il colonnello Biagio Sarnicola, e dei Carabinieri, il generale di brigata Tommaso Meli, hanno poi depositato una corona d’alloro davanti al monumento ai caduti. Anche Riccio ha ricordato «l’alto contributo di sangue dei lucani, la cui disponibilità è ben nota a tutti» evidenziando poi che «le guerre restano un male assolu-

to». E’ intervenuto anche il presidente del Consiglio provinciale di Potenza, Antonio Salicone, che ha aggiunto: «Per lungo tempo si è temuto di utilizzare il termine patria. E’, invece, nei valori espressi dal nostro Paese che si identificano l’appartenenza, l’italianità e l’essere uomini liberi».

SE non lo si vedesse con i propri occhi verrebbe d'istinto da dire: “Impossibile!”. Eppure nella sua dimostrazione gratuita, il formatore Alessio Spataro e i suoi collaboratori fanno vedere come qualcosa di “impossibile” diventa possibile, facile e addirittura divertente se si hanno a disposizione le straordinarie “tecniche di memoria e metodologie di apprendimento rapido”. In circa 2 ore di mini-corso, (che dopo il primo successo, si ripeterà oggi alle ore 15 e alle 18 presso la scuola elementare G. Bosco a via Verdi 3) il trainer ed il suo staff dimostrano e divertono il pubblico partecipante. Prima di tutto dettano ai curiosi partecipanti un elenco di parole, lasciano loro il “vano tentativo”di riscriverle (anche in ordine sparso)..e poi insegnano un metodo facile e creativo che permette di riscrivere tutte le parole sia in un verso che addirittura al contrario. E dopo questo primo insegnamento, tutto diventa una bellissima dimostrazione: il trainer e i collaboratori memorizzano, (ad occhi chiusi!) 30 parole ed i relativi 30 numeri che i partecipanti dettano loro in tempo reale, memorizzano numeri di 30-40 cifre (dettate sempre dal pubblico)in meno di 1 minuto, i nomi e i visi di tutti gli ospiti… ma il clou si raggiunge con la dimostrazione che sintetizza tutto il metodo.


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Potenza

Mercoledì 5 novembre 2008

L’elenco definitivo delle liste accettate per l’elezione dei nuovi comitati

I candidati dei quartieri E’ il centro storico il rione più “affollato” E’ definitivo l’elenco delle liste che tra poco meno di un mese (le votazioni sono programmate per il 29 e il 30 novembre prossimi) saranno l’oggetto della votazione popolare, rione per rione, per l’elezione dei nuovi comitati di quartiere. Mercoledì scorso sono stati presentati all’ufficio elettorale del Comune 36 liste. Sei non sono state ammesse all’istante perchè arrivate alla vidimazione oltre l’orario limite. Due sono state invece escluse dopo la valutazione del responsabile dell’ufficio elettorale (una per il rione Santa Maria - Parco Aurora e l’altra per il raggruppamento Montereale - Murate) per motivi tecnici, come, ad esempio, una sottoscrizione di firme per la presentazione in numero minore rispetto a quello necessario. Adesso, però, bisognerà attendere la presentazione di eventuali ricorsi per le liste “annullate” prima di poter dichiarare definitivo l’elenco. Il quartiere in cui competono più liste è il borgo antico, con ben tre elenchi di candidati. Molte le zone con due liste, come via Mazzini, diverse contrade, Macchia Romana. Ogni comitato sarà composto da un’assemblea generale. Un esecutivo avrà funzioni di coordinamento e un presidente avrà ruolo di “interfaccia” nei confronti dell’amministrazione comunale. Si tratta di organismi di partecipazione che avranno diritto ad essere consultati su materie spe-

cifiche e per ogni decisione che ha direttamente effetti sul rione rappresentato (il regolamento approvato da consiglio comunale è stato pubblicato on line sul sito del comune). Ma proprio in tema di partecipazione, dalla rete, arrivano alcune sollecitazioni sulla possibilità data ai cittadini non residenti, ma

che hanno la sede principale della propria attività di lavoro autonomo o rappresentano associazioni culturali, sportive e sociali in un determinato quartiere, di potersi iscrivere nelle liste elettorali di quel rione. Il presidente del circolo di Via Angilla Vecchia, Enzo Fierro, sul blog, «a seguito di numerose richieste pervenute da cit-

tadini che non hanno avuto la possibilità di iscriversi alle liste elettorali entro il 25 ottobre, e considerato di contro il numero esiguo di domande presentate» chiede di «riaprire i termini di iscrizione di almeno un’altra settimana onde permettere anche a tali elettori di poter esercitare un diritto riconosciuto».

PER IL CENTRO STORICO

I RESIDENTI DEL CENTRO STORICO

POTENZA DELLE LIBERTA’

LIBERTA’ E PARTECIPAZIONE

Zona: Centro storico

Zona: Centro storico

Zona: Centro storico

Zona: Rione Liberta’

ARGENTO ELVI ROSA BASILE GIUSEPPE BONIFACIO GUIDO CORBO LUCIA ANTONIETTA CHIORAZZO FELICE DE VIVO SERGIO FRANCULLI ANGELA MARIA MARASCA GIUSEPPINA MECCARIELLO GIANLUCA MENEGHINI ADELE RITA NICASTRO DOMENICO GIANFRANCO OLITA GIUSEPPE PASTORE CLAUDIO RICODIA MATILDE LACAPRA ANTONIO

LIGUORI FRANCESCO URCIUOLI ANTONELLA LAGUARDIA FRANCESCO FILIPPINI FLAVIO LA CAPRA ANGELO RAFFAELE LO POMO IDA FELICITA SANTARSIERI MARIA ANTONIETTA DRAGONETTI ANNA LAURITA ANTONELLA DORES NICOLA SALTARELLI ANGELO ROCCO RAFFAELE

GERVASIO LOREDANA LUCIA D'ADDEZIO VALERIA MORLINO ELEANA DENTE ROSSELLA MURRO SAVINO GIUSEPPE FURONE ENZO SAGARIA MARIO PIO FRANCESCO CONTE MARIO GAETANO PELLICCIA ANTONIO MULIERE ROBERTO MOLINARI RAFFAELE BUONOMO MIRKO SPIGA LUIGI SPECCHIO GIUSEPPE CAMMAROTA ROCCO

MAROTTA GIULIANO CHIRIATTI ANNALISA COLETTA RITA FARFARIELLO LUCIA FIGUNDIO ANGELO GIACOMINO GIUSEPPE LUCENTE GERARDO MURANO GIUSEPPE SPAGNOLETTA LILIANA MAR. SANTANGELO ROCCO VIGNOLA MARICA VILLANI CARMINE PIZZICHILLO SERGIO

CON FIDUCIA E SPERANZA

L’ALTRA STRADA

FRANCIOSO 2009

Per Santa Maria-Parco Aurora

Zona: Rioni Montereale - Murate

Zona: Rioni Montereale - Murate

Zona: Rione Francioso

Santa Maria -Parco Aurora

MARCO DINARDO DETTO FABIO MALATESTA MARIA ASSUNTA NAPOLI MARIO ANTONIO LASAPONARA PASQUALE RAGO PALMINO RAFFAELE GRIPPA MASSIMO SCAVONE LUCIA TOMA SALVATORE VACCARO MARIA TEODOSIA SPADINO PIPPA DAVIDE

TERRANOVA GIANFRANCO PECORIELLO MARINA BRINDISI ROCCO MARINO ANGELA GERARDO RAFFAELE MVUKIYE FABIEN TRICARICO CLAUDIO LAPENNA MARCO CAGGIANO ANTONIA TERESA

MOLFESE ANTONIO NAPOLITANO ADELAIDE FALIERO IVAN CARICATO LUCA CAPOZZA GIUSEPPINA MOLFESE MARIA FRANCESCA LAGUARDIA LUCIA

ZUARDI VALENTINO PREZIUSO DANIELE FACIONI FLAVIO MONGIELLO MICHELE RICCIARDELLI EVELINA PACE FRANCESCA BOVE ANGELA WILLIAM DONALD TELESCA FABIO MORRONE ATTILIO MONTANO NICOLA

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE

PER BOTTE-PIANI DEL MATTINO

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE

PER BUCALETTO

Zona: Contrade Botte - Piani del Mattino

Zona: contrada Botte e Piani del Mattino

Zona: Contrada Lavangone

Zona: contrada Bucaletto

BASILE ROCCO NICOLA COVIELLO DONATO MARTINELLI VINCENZO MECCA LEONARDO NOLÈ ANGELO PACE ROCCO S. SANTARSIERO GIUSEPPE SUMMA LEONARDO ZACCAGNINO VITO

LORUSSO GIOVANNI COLUCCI ROCCO ANTONIO GARRAMONE ANTONIO MECCA LEONARDO ROSA DONATO VACCARO CANIO TELESCA NICOLA MARTIRE FRANCESCO SARDONE ANTONIO

AZZATO ORAZIO BARBATO DONATO CARLUCCI SALVATORE DE CARLO ANDREA GALASSO VINCENZO MECCA IPPOLITA PIETRAFESA LUCIANO TELESCA INCORONATA TORRE ATTILIO ZACCAGNINO DOMENICO

GRANATA GIUSEPPINA GRANATA ALFREDO FIORE ANTONIO BECCE ROCCO LOGIURATO LUCIA CALABRESE DANIELE MARIA PACE INCORONATA


Potenza

Mercoledì 5 novembre 2008

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RINASCITA DEL COCUZZO

POTENZA GIOVANE

Zona: Rione Cocuzzo

Zona: Rione Cocuzzo

DE CARLO LUIGI DI BELLO DECIO FALCONIERI MARCO FASANO VLADIMIRO GIARDIELLO ROSANNA LAVIERO GIUSEPPE MARGIOTTA TOMMASO PALESE GERARDO PELLICCIA CIRO POSTIGLIONE LUCIANO RUGGIERO VITO SARLI ANTONIO SANTORO ROCCO SILEO DIEGO TOLVE GIUSEPPE

PELLICCIA GIOVANNI BRANCATO LUCIA CARLUCCI DONATINA CIANO PAOLO MAURIELLO ANGELO PAVESE ROSSELLA PORCELLA FRANCESCO RAFANIELLO MARCO VINO FELICE

PTG

NUOVO RISORGIMENTO

Zona: Rione Poggio Tre Galli

Zona: Rione Risorgimento

IACOVINO VINCENZO BONOMO SALVATORE SCAVONE CARLO DE CANIO DOMENICO GALLOTTA SALVATORE ROBORTACCIO ANGELO GERARDI DAVIDE SUMMA DOMENICO ANTONIO STEFANELLI MICHELE PATERNOSTER VINCENZO DONNARUMMA GIUSEPPE CETANI VINCENZO VENTURA CARMINE GIORDANO GIUSEPPE ANT. AICALE DONATO STIGLIANI NICOLA ACAMPORA MARIA GRAZIA GARAGUSO GIOVANNI CICCARELLA LUIGI

GERARDI GIOVANNI COPPOLA GIUSEPPE FIGLIUOLO ANTONELLA ROTUNNO ROSA SARUBBO FRANCESCO FINAMORE DOMENICO TELESCA PAOLO D'ANDREA TOMMASO ASTORINO SALVATORE GRIGNETTI MICHELE TROIA CARLO MARCOPPIDO GIOVANNI PANEBIANCO DANIELE URGO ROCCO BRINDISI SALVATORE LOPERTE LUIGI PACE PIETRO MICCA GIUSEPPE

POTENZA DELLE LIBERTA’

PER VIA MAZZINI

Zona: Via Mazzini

Zona: via Mazzini

MARSICO DONATO ANTONIO COVIELLO SALVATORE FAZZARI MADDALENA GALASSO VITO NICOLA PICERNO ALESSANDRO BAIOCCHI SILVANA VERRASTRO CANIO CONTE VALERIO

CIRIELLO MARIO DONATO CIVITILLO ANNA FABRIZIO FRANCESCO PACE VITO SANNAZZARO GIOVANNI VENTURA GIUSEPPE POMPEO GUARINO EGIDIO ANTONIO CORTESE EMILIANO

CITTA’ DOMANI

“INSIEME” PER IL QUARTIERE

Zona: Rione Rossellino

Zona: Rione Lucania

CAGGIANO GIOVANNI D'ANDREA RICCARDO DINUZZO TONIO GENOVESE ROCCO GRIPPA SALVATORE NANNI IVANA NOLÈ VINCENZO NOLÈ VITO PALERMO SAVINO RAIMONDI CARMELA TRAMUTOLA GIOVANNI TRIVIGNO SERAFINA

DANZA MARIO ALTAMURA GABRIELE COLANGELO CRISTIAN COSSIDENTE MICHELA GIORGIO MARIA ARCANGELA MALCI LINDITA MARTINO CLAUDIO POTENZA FRANCESCO SANTORO GIUSEPPE ROMANO SARCONE GIUSEPPE COLANGELO ORAZIO

PER RIVALUTARE IL QUARTIERE

PER BETLEMME

LISTA PER MACCHIA ROMANA

UNITI PER MACCHIA ROMANA

Zona: Macchia Romana

Zona: Macchia romana

ABBATE SALVATORE BASENTINI VITTORIO CAGGIANESE FRANCESCO MAFFEO SENATRO MANICONE ALDO MARCHESE GIUSEPPE MISURIELLO CARMINE R. NARDIELLO GERARDO PEZZOLLA VITO POTENZA ANTONIO ROSSIELLO ROSALIA SILEO ANTONIO VACCARO SILVIA VINCI ADELE VOLTURNO SALVATORE

TELESCA LUIGI LUISEVINCENZO GIORDANO PASQUALE DABBENE CARMINE ANTONIO LIBERGOLIS DONATO ROMANO FRANCESCO MURO ROCCO CONTE MICHELE IANNIBELLI ANGELO ANTONIO PELOSI ANTONIO TANDOTRO MICHELE CASELLA SALVATORE

Zona: Rione Betlemme

Zona: rione Betlemme

SILEO FRANCESCO TANCREDI MICHELE DAPOTO FABIO BONAVOGLIA MARILENA MACRIFUGI CARMELA PATERNOSTER ROSA ANNA SILEO VINCENZO VIGNOLA GAETANO FUSILLO ROCCO ANTONIO VACCARO ROCCO TRAMUTOLA EMILIA

NAVARRA SERGIO GARRAMONE MARIA PAGLIONE GINA TOLLA ROSA ROMANIELLO SALVATORE ABRIOLA SERGIO ADDESIO CLAUDIO PICONE MICHELE

PER MALVACCARO - MACCHIA GIOCOLI

ASSIEME PER MALVACCARO E M. GIOCOLI

POTENZA DELLE LIBERTA’

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE

Zona: Contrade Malvaccaro Macchia Giocoli

Zona: Rioni Malvaccaro - Macchia Giocoli

Zona: Contrade Cerreta Dragonara

Zona: Contrade Cerreta Dragonara

CAPOLUONGO DOMENICO GIROLAMO COSIMO CARMINE IACOVINO FRANCESCO LILLA ROCCO LOTITO ARNALDO PECORA ANGELA PICERNO ROCCO PIGNONE VINCENZO ROMANO ANGELO TODARO ETTORE

MAZZARONE BIAGIO ANTONIO CIANCIO GIUSEPPE SUMMA GIANFRANCO DI BELLO MICHELE DI SABATO ANTONIO GRAZIUSO FRANCESCO LOTITO ANTONIO TRIVIGNO ANTONIO FALCONE MARIANGELA LEGGIADRO STEFANO

SALVATORE MICHELE SANTORO STEFANIA PACE VITO ANTONIO MECCA ALESSANDRO PASQUA MICHELE

SANTARSIERO ANGELA GRIECO SALVATORE LUCIA PAOLO MANCUSI GIOVANNI VITO SANTARSIERO ALDO BRUNO SALVATORE SANTARSIERO PIETRO VOLTURNO VITO


Mercoledì 5 novembre 2008

28 Tito Navazio e Santarsiero compensano debiti e crediti. Il commissario dà altri 30 giorni a Lucandocks

Asi e Comune firmano l’accordo Riconsegnati i computer sequestrati dalle fiamme gialle TITO - Continua la campagna di riscossione crediti da parte del commissario straordinario del Consorzio industriale di Potenza, Ernesto Alfonso Navazio. Ieri è stato sottoscritto con il Comune di Potenza l’importante accordo per compensare debiti e crediti tra i due enti. Un’intesa che si chiude in positivo per l’Asi che incassa quasi 160.000 euro di scarto tra la quota dovuta e quella vantata. Debiti e crediti che risalgono agli anni passati. Nello specifico il Comune doveva al consorzio 3920 euro per consumi in impianti di depurazione. Mentre l’Asi era debitore di 3130 euro per spese idriche. Poi c’erano le spese per canoni d’uso degli immobili comunali, le imposte sulla pubblicità, e i contenziosi relativi alla gestione della commissione di liquidazione nominata a seguito del dissesto finanziario del Comune di Potenza. Al di là della riscossione delle cifre c’è un valore ag-

Il palazzo di Città ed Ernesto Alfonso Navazio

giunto a quest’intesa: dopo anni i due enti ristabiliscono un buon rapporto. L’accordo - come ha evidenziato l’assessore al Bilancio del Comune di Potenza, Federico Pace - ha consentito di fare chiarezza su tutte le reciproche posizioni creditorie e debitorie. Soddisfatto si è detto anche il commissario Navazio. Non è certo un periodo fa-

cile per il Consorzio industriale, che ora, oltre che con i debiti, dovrà anche confrontarsi con una vera e propria tempesta giudiziaria. Sono stati restituiti ieri i computer sequestrati - insieme a documenti, atti, e supporti magnetici - dalle fiamme gialle di Potenza. L’inchiesta condotta dal pm, Francesco Basentini, riguarderebbe ipotesi di irre-

golarità nell’utilizzo di fondi e scelte programmatiche effettuate durante la gestione dell’ex presidente Mario Vasta. All’esame degli inquirenti ci sarebbero l’affidamento di incarichi a interni ed esterni. Rispetto all’assegnazioni dei lotti, verrebbero ipotizzati favoritismi e operazioni poco trasparenti. Tra le vicende prese in considerazione ci sarebbe

anche quella relativa ai 18 mila euro che il presidente Vasta avrebbe utilizzato «illegittimamente» per spese legali nel ricorso al Tar, dopo la nomina del primo commissario Pafundi. Questione che era stata già posta qualche settimana fa dal commissario Navazio, che con una raccomandata aveva chiesto la restituzione della somma.

Avigliano I corsi di formazione gestiti dall’Apof-il fermi dal 2005

Le indagini vanno avanti ma pure l’attività del Consorzio. Anche nel difficile rapporto con la Lucandocks. Qualche giorno fa il commissario ha inviato una nuova lettera alla società prorogando di ulteriori trenta giorni il termine ultimo del pagamento dei circa 900 mila euro per i primi lotti acquisiti per la realizzazione dell’Interporto. Il commissario rinnova l’aut aut: se non verranno pagate le somme dovute entro il due dicembre, «in linea con quanto previsto dal regolamento urbanistico di Tito precisa Navazio - a partire dal primo gennaio i lotti torneranno a essere destinati alle attività produttive». «Torno a ribadire - aggiunge Navazio - l’assurdità della cosa: una società che da 20 anni si candida a un progetto di 20 milioni di euro si rifiuta di pagare una cifra molto più esigua, circa 900 mila euro, per i terreni acquisiti dall’Asi». m.labanca@luedi.it

I FUMETTI

Scuola del fumetto: «Un’altra occasione mancata» AVIGLIANO – Il Corriere dei Piccoli, Ypsilon (il giornale dei ragazzi che si stampa ad Avigliano) e la Società operaia di mutuo soccorso hanno alcuni aspetti in comune: un paese (Avigliano), i protagonisti di una storia importante (Silvio Spaventa Filippi), la tradizione di disegnatori, narratori e artigiani (Società operaia). Una storia che ha trovato, recentemente, una sintesi nella Scuola del fumetto della Basilicata, la cui attività è ferma al 2005. E oggi ci si chiede, da più parti, se la scuola interessi oppure no all’Apof-il, l’agenzia di formazione professionale, a cui la Provincia di Potenza ha affidato l’attività corsuale e la gestione, a cominciare dal 2003. Se l’è domandato, durante un appuntamento di Ottobre piovono libri, il direttore di Ypsilon e della stessa Scuola del fumetto, Lello Colangelo, il quale ha rimarcato la necessità di recuperare l’educazione al racconto attraverso le immagini e di proseguire un’esperienza e una tradizione importanti per Avigliano e la Basilicata. Avviata nel 2003 dalla giunta provinciale guidata da Santarsiero e confermata da quella

attuale (presidente Altobello) attraverso la nomina di direttore a Lello Colangelo, la scuola del fumetto della Basilicata nacque grazie all’impulso dell’associazione Amici di Ypsilon che da anni è impegnata a dare alle stampe periodici e illustrazioni a fumetti curate, tra gli altri, da Renato Ciavola e da due fumettisti particolarmente talentuosi, Giulio Giordano e Gianluca Lagrotta. L’obiettivo della scuola era, e resta, quello di promuovere la cultura del fumetto e di formare e creare opportunità occupazionali per giovani disegnatori. Oggi, purtroppo, rimane un contenitore vuoto, virtuale, dacché non si sa se i corsi di formazione saranno avviati oppure no. Eppure, in tanti, crederono nell’intuizione di portare in Basilicata una scuola che formasse giovani fumettisti. ant’è che una prima “tranche” di corsi ebbe avvio con i docenti della Scuola comix di Napoli. Prima di giungere a questo esito, fu preparato il terreno con una serie di iniziative che coinvolsero l’Anonima Fumetti di Torino, la Scuola romana del fumetto, la scuola internazionale del fumetto di Ro-

Pietragalla L’iniziativa è stata avviata dalla Pro Loco

La civiltà contadina trova spazio nella casa museo PIETRAGALLA - Dalla metà dello scorso mese di agosto è stata inaugurato a Pietragalla la casa-museo della civiltà contadina ubicata in via Pietro Micca, nell’ambito del Palazzo Muscio in pieno centro storico e le visite che sta riscuotendo oltre chè da Pietragalla anche da molti centri abitati limitrofi sono numerose ed interessate. E’ un progetto voluto in primo luogo dalla Pro Loco e dalla locale amministrazione comunale: parallelamente il presidente della Pro Loco Pietragalla Rocco Manzella ha voluto dare anche un supporto letterario ulteriore facendo stampare un opuscolo all'interno del quale è riportata la storia del paese, dei

luoghi caratteristici insieme a numerose foto accompagnate da didascalie di tutta l'oggettistica esposta nel museo cittadino in modo tale da fornire concrete spiegazioni di quanto vi è presente e che veniva utilizzato fino a poco più della metà del secolo scorso. Vi sono foto dei costumi maschili e femminili, piatti, recipienti, pentole, caraffe, tavolini, damigiane i quali sono denominati con i termini del dialetto pietragallese. Si tratta di una iniziativa storico-letteraria decisamente apprezzata da tutti coloro che visitano il museo in quanto costituisce un vademecum semplice ed efficace Antonio Bevilacqua

ma, disegnatori della Disney e la Monelli editore. Un bagaglio di consigli e di conoscenze che diede vita a una serie di corsi sul fumetto in collaborazione con l’Istituto statale d’Arte di Potenza. Poi arrivò il numero 0 di LUCANACOMIX, che ospitò le tavole realizzate durante il corso, quindi la Scuola del fumetto della Basilicata, i cui corsi di formazione ebbero avvio e furono interrotti nel 2005. «Da allora – spiega Colangelo – nessun segnale. E dire che numerosi ragazzi già avevano presentato l’iscrizione ai corsi di formazione, dopo i quali la scuola del fumetto avrebbe potuto camminare sulle gambe dei giovani fumettisti lucani». Rimane il tassello della formazione da fissare, dunque, senza il quale la Scuola del fumetto della Basilicata rimarrebbe un’occasione persa, un’altra opportunità sprecata per avvicinare i giovani alle nuove dimensioni della comunicazione che si nutre anche di immagini disegnate. “Un’opportunità – conclude Colangelo – che potrebbe dare un futuro occupazione a tanti giovani”. Gianni Sileo

La prima appartiene al nuovo fumetto sulla vita di Emanuele Gianturco Le altre al volume a fumetti sulle poesie di Giulio Stolfi

Il presidente di Nuova Italia scrive all’assessore Lacerenza

Avigliano, «Bagni pubblici Fermiamo la scomparsa» AVIGLIANO - Il presidente del circolo Nuova Italia di Avigliano, Renato Zaccagnino, ha inviato una lettera aperta all’assessore ai Lavori pubblici, Donato Lacerenza, e all’ingignere Rocco Fiore responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Avigliano. Di seguito il contenuto: Cari signori, fermiamo la scomparsa dei bagni pubblici ad Avigliano. E’ tempo che «cessi» la vergogna, è inaccettabile che l’unico bagno pubblico, esistente ad Avigliano, funzioni male. E’giunto il momento che gli amministratori politici e tecnici del comune intervengano per fermare il declino qualitativo e quantitativo dei bagni di uso pubblico. Non sussiste alcuna scusa o incertezza: ai sensi del Disability Di-

scrimination Act, nessun bagno pubblico va chiuso e l’unico rimasto ad Avigliano va tenuto aperto ed efficiente. L’ amministrazione comunale non usa i propri poteri per obbligare i commercianti a mettere a disposizione questi servizi presenti nei loro locali (perché un anziano possa usufruirne è costretto a consumare qualcosa in vendita). E’ opportuno che siano destinate maggiori risorse finanziarie, ad esempio gli introiti della ex Bucalossi, per garantire un’apertura continuata bagni pubblici gratuiti o creare quelli a pagamento. Sconforta lo spettacolo mattutino che si osserva attorno alla struttura dei bagni pubblici: fazzoletti usati, bottiglie vuote e gli eccessi di chi non sa

reggere l’alcol. Il Legislatore ha fornito gli strumenti alle amministrazioni locali per gestire nel modo migliore l’accesso ai servizi pubblici e rispondere così ai bisogni degli abitanti. Spetta, successivamente, agli amministratori locali decidere le specifiche modalità dell’intervento. L’amministrazione deve prestare ascolto agli abitanti e, in particolare, ai tanti pensionati».


Mercoledì 5 novembre 2008

29 Nel giorno della commemorazione i comuni lucani hanno reso onore ai caduti

Quei giovani al servizio dell’Italia A Genzano si chiede il Sacrario. Chiaromonte dimentica CHIAROMONTE CHIAROMONTE - Celebrazione nazionale per il novantesimo anniversario per i caduti in guerra. Tra tutti i comuni dell'interland sinnico, solo Chiaromonte non organizza la celebrazione del 4 novembre. Esattamente novanta anni fa il 4 novembre 1918, l'armistizio pose fine alle ostilità tra l'Italia e l'Austria - Ungheria, concludendo il conflitto sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Terminava così la “grande Guerra”, un evento che ha segnato profondamente l'inizio del ventesimo secolo. Per l'occasione anche il ministro della Difesa La Russa, ha chiesto a tutti i comuni d'Italia, di richiede l'uso dell'esercito italiano e dei suoi ufficiali, per onorare al meglio il sacrificio nei nostri soldati morti per la patria. Ragionamento inverso per Chiaromonte, che da qualche anno, si è dimenticato di festeggiare questa ricorrenza che un tempo era molto sentita a livello popolare. Nel lontano 1924, infatti, la giunta municipale di Chiaromonte, sotto la guida del sindaco Enrico Rossi fece murare una lapide in onore dei caduti in guerra sul frontone del Campanile della Chiesa di San Giovanni Battista. La lapide, che ancora oggi esiste, ricorda i nomi di 39 caduti, di cui 2 graduati. In seguito, oltre alla lapide comunale, i caduti in guerra di Chiaromonte furono onorati con un monumento in bronzo, a seguito di una iniziativa promossa dal paese da un comitato cittadino che estesero anche presso gli emigrati chiaromontesi in america e in Argentina, che donarono volentieri generose elargizioni. Con le somme raccolte, fu avviata la costruzione dell'opera, che fu completata nel lontano 1929. Occorreva però trasformare in villa comunale il luogo dove era sorto il mo-

VIETRI DI POTENZA numento, e l'allora commissario Prefettizio nel 1931 sottolineava l'esigenza di completare i lavori «per dare finalmente - diceva - un monumento che ricordi alle generazioni future il sacrificio dei suoi figli caduti». Il monumento, unico nel suo genere per quei tempi, fu definitivamente completato alcuni anni dopo, sotto il Podestà Ludovico Nicola di Giura. Successivamente, ogni 4 novembre non sono mai mancate le parate dei reduci, che hanno sempre deposto una corona d'alloro con il tricolore davanti al monumento, per ricordare i loro amici caduti in guerra. Negli anni passati, la morte graduale dei reduci, ha in qualche modo influito sull'organizzazione del 4 novembre. Oggi, purtroppo i diretti interessati, sono quasi tutti deceduti, è qualcuno ancora in vita per motivi di salute non è in grado di proporre la celebrazione di questo appuntamento storico, che nonostante siano passati tanti anni, ci riguarda ancora tutti, vecchie e nuove generazioni. Da precisare che anche il monumento ai caduti non è in buone condizioni, ma questo non può in alcun modo essere da intralcio all'organizzazione dell'evento. La segnalazione del degrado nel monumento ai caduti, avvenuta a mia firma su questa testata nel mese di luglio, è visibile ancora oggi agli occhi di tutti. Eppure, bastava soltanto un minimo impegno amministrativo, per ripulire i danni causati dai vandali, in modo di depositare almeno una corona d'alloro e celebrare una messa. Un gesto simbolico, per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita, e per chi successivamente ha donato tutto quello che aveva, per tramandare ai posteri, un'opera, che serviva per non dimenticare mai i suoi figli caduti. Lucio Vitale

VIETRI DI POTENZA – Nel giorno del 4 novembre, dove l’Italia celebra l’anniversario della vittoria della prima guerra mondiale e il ricordo dei caduti delle guerre, anche la popolazione vietrese, nel cuore di Piazza del Popolo, davanti alla statua dei caduti in guerra, ha ricordato le sue vittime che si sono sacrificate. Diciassette morti in guerra, tredici in prigionia, diciassette per malattie contratte durante le guerre, due nella guerra d’Africa e i diciotto dispersi, che si aggiungono ai due caduti per bombardamenti aerei, per un totale di sessantasette morti. Questi i vietresi che hanno dato la loro vita alla guerra. In Piazza del Popolo erano presenti il sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta, l’amministrazione comunale, il comandante Ricci della stazione dei Carabinieri di Vietri, il preside del Comprensivo, il professore Vito Papa, con Padre Roberto e don Francesco Parrella. Verso le dieci del mattino si è tenuta la santa messa presso la Chiesa Madre. Dopo la messa, i fedeli insieme alle autorità, si sono spostati presso Piazza del Popolo, al monumento dei caduti in guerra, dove si è tenuta la celebrazione del quattro novembre, il ricordo dei caduti da parte del sindaco e della popolazione e la benedizione, con la posa della corona sul monumento. Presenti alla cerimonia anche una rappresentanza di alunni del Comprensivo e delle scuole materne del paese. Claudio Buono

VENOSA VENOSA - Anche la cittadina di Venosa ha ricordato il 4 Novembre, nel 90° anniversario della data che ricorda la vittoria militare del 1918 nella Grande Guerra. Dopo la Santa Messa officiata da Don Vincenzo Vigilante nella Cattedrale, un corteo formato dai bambini della scuola Primaria, da studenti del Liceo Classico di Venosa, da associazioni di Combattenti e Reduci, dall'Associazione della Croce Rossa Italiana e da Autorità Militari, presente il Capitano dei Carabinieri Enrico Galloro e Civili, il Sindaco Carmine Castelgrande con la Giunta ed il consigliere regionale Francesco Mollica, accompagnato dalle note della Banda musicale “G. Albergo”, si è diretto al Monumento dei Caduti delle due Guerre dove è stato deposta una corona di alloro. Il Cavaliere della Repubblica, nonché combattente della guerra 1940-45, Felice Puscuma ha detto: «siamo qui per ricordare chi si è battuto per difendere la libertà, onore ai caduti in guerra di Venosa». Il sindaco Castel-

MARSICO NUOVO MARSICO NUOVO - «Una lapide commemorativa, monito per coloro che sono arbitri della pace del nostro» è stata scoperta ieri mattina nel comune della cittadina marsicana per celebrare la giornata dell'Unità d'Italia e la giornata delle Forze Armate. L’amministrazione comunale per affetto nei confronti dei combattenti, approfittando per il 90esimo anno della vittoria, ha voluto elogiare con un gesto di grande spirito di riconoscenza nei riguardi di coloro che hanno dato la vita per l'Italia, di quanti hanno sacrificato la vita in missioni di pace e umanitarie. Come ogni anno, la cerimonia si è svolta prima in Chiesa con la celebrazione della liturgia da parte del parroco del paese, Don Donato Ferrara e successivamente presso il Monumento dei Caduti dove è stata deposta una Corona d'Alloro. Presenti il sindaco della cittadina, Domenico Vita affiancato dalle rappresentanze dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, autorità civili, istituzionali, dirigenti scolastici, studenti, e naturalmnete alcuni an-

grande ha aggiunto: «oggi completiamo idealmente il ciclo annuale delle grandi ricorrenze civili della nostra repubblica. Il 4 novembre, con il 2 giugno, giorno della celebrazione della nascita della repubblica, e con il 25 aprile, festa della Liberazione per opera della resistenza, costituiscono il trittico unitario dal quale emergono i valori di Libertà ed Unità che sono il fondamento della nostra convivenza nazionale. A 90 anni dall'anniversario, siamo qui riuniti per rendere omaggio al sacrificio degli uomini che, indossando con valore e dedizione la divisa delle Forza Armate italiane, hanno contribuito a costruire e consolidare nel tempo il bene prezioso e imprescindibile dell'Unità Nazionale. Siamo qui a ripercorrere e serbare, nel tempo, i capisaldi della democrazia e della libertà su cui si fonda la nostra Repubblica, ma soprattutto a celebrare la memoria di un'Italia che, per la coesione e il riconoscimento come Patria unica e condivisa, ha lottato pagando il tri-

buto più alto e doloroso: la vita dei propri figli. Oggi, celebriamo, oltre all'Unità d'Italia, anche la festa delle Forze Armate, rendendo il doveroso e sincero tributo agli oltre 680 mila caduti e ai feriti della Prima Guerra Mondiale. Colgo l'opportunità di salutare tutti i componenti dell'esercito, dell'Aeronautica, dei Carabinieri e della Marina, la vostra divisa è emblema di onestà e senso civico, senso della legge e dei diritti, coscienza civile e coraggio. Il nostro pensiero è rivolto anche ai tanti giovani impegnati nelle missioni di pace all'estero.Il sacrificio di tanti giovani italiani e anche venosini, caduti in guerra, sono le nostre radici profonde, la nostra Unità ed il nostro naturale anelito alla Libertà». Il corteo, ricomposto, ha continuato la sua marcia verso piazza Orazio dove è stata deposta una corona alla lapide che ricorda il Cap.Magg. Medaglia d'Oro, Pontiere Capo Squadra Mitragliere caduto in Guerra nel 1942. Lorenzo Zolfo

GENZANO DI LUCANIA ziani che hanno vissuto in prima persona la guerra. “Ai combattenti come ha sottolineato il Primo cittadino - dobbiamo la riconoscenza per averci dato con le loro sofferenze, Una Nazione libera, unita e pronta ad affrontare le difficoltà della vita. E' per questo che il tempo, attraversato da due guerre e dalle missioni di pace delle nostre Forze Armate, deve dare un significato profondo e deve alimentare la memoria unica a poter recare alle future generazioni, il messaggio dei valori in nome dei quali tanti si sono sacrificati e tanti altri, ancora oggi, vivono le incertezze di un mondo angosciato dallo sterminio delle guerre in atto”. Oltre all'elogio ai soldati italiani, il pensiero del sindaco è andato al «disagio che sta vivendo il nostro paese: dalle difficoltà economiche delle famiglie, all'insicurezza dei tanti lavoratori senza diritti di tutela». Augurandosi che la speranza non venga mai meno e «sia riferimento costante per quanti si pongono l'obiettivo di migliorare la vita di noi tutti». Angela Pepe

GENZANO DI LUCANIA - A Genzano, ormai da qualche anno, 4 novembre è diventato sinonimo di “riproposizione del problema-Sacrario”. Un monumento a ricordo dei 162 ragazzi che il paese ha “offerto” quale notevole tributo alla patria, per l'edificazione del quale l'ex insegnante Esterina Ciola (Presidente della locale sezione delle “Famiglie Dispersi e Caduti in Guerra”) è impegnata in opere di sensibilizzazione da ormai vent'anni. Sotto la precedente amministrazione (sindaco, Cosimo Petracca) fu costruita una struttura all'ingresso del cimitero, ma i lavori furono in seguito bloccati per mancanza di fondi. Ora quella cappella, che dovrebbe contenere le foto da Ciola recuperate e fatte restaurare, è in uno stato di visibile degrado; e inoltre la “maesta Esterina” la ritiene poco adatta allo scopo. Cosicché, ancora una volta, durante il suo consueto discorso, ieri mattina, ha chiesto alle autorità municipali che ne venga riedificata un'altra, sobria ma

più adatta, a pochi metri di distanza, proprio in fondo al suggestivo viale che porta al Camposanto. Un progetto (pare si tratti del quarto presentato), è già disponibile in Comune da un po' di tempo. Il vicesindaco, Rocco Iacovera, si è dimostrato sensibile ed attento. «Da un po' di anni seguiamo questa iniziativa - ha detto - la quale ci ha creato non poche difficoltà, anche per problemi tecnici relativi alle proposte presentate; per quanto riguarda il progetto del portale c'è il disegno, ma mancano i calcoli strutturali». Comunque ha chiuso la questione rinnovando la volontà dell'Amministrazione di portare a termine questo sogno delle Comunità, «anche quale monito per le nuove generazioni poiché non occorre solo conservare la pace, ma alimentare sempre di più i presupposti etici e sociali che ne sono alla base». In perfetta sintonia con Iacovera e Ciola, anche don Gaetano Corbo ed il dirigente scolastico Pasquale Vertulli: «equità e giustizia sono gli unici

pilastri sui quali è possibile fondare una pace credibile e duratura». Presenti, le forze pubbliche, gli uomini della Protezione Civile e quelli della Croce Rossa. Il Consigliere di minoranza Salvatore Ventricelli, invece, capogruppo dei Verdi, fa sapere che nonostante come ex carabiniere tenga molto a questa ricorrenza, si è astenuto dal parteciparvi in segno di protesta, perché «stanco - delle promesse che ogni anno vengono fatte in merito alla costruzione del Sacrario». Commovente, l'interpretazione di “Fratelli d'Italia” da parte dei bambini delle elementari. Ed anche la conclusione del gruppo bandistico “V. Bellini” la quale, nelle note dell'Inno Nazionale ha sciolto, esaltandone il 'sapore', tutte le belle parole ascoltate: che, a distanza di quasi un secolo dalla 'carneficina', si fatica a discernere dalla mera retorica, ma nella cui essenza, troppo luminosa per essere vista, è forse custodito il futuro dell'intera umanità. Gianrocco Guerriero


Mercoledì 5 novembre 2008

30 Lagonegro L’uomo è di Campagna

Muore schiacciato dal rimorchio

Tappa a Senise per il tour di Pittella e Di Sanza del Pd

LAGONEGRO - L'autista Luigi Letteriello, di 43 anni, di Campagna , è morto la notte tra lunedì e martedì probabilmente investito dal rimorchio del suo autocarro, dalla cabina del quale si era lanciato dopo essersi accorto che il veicolo stava andando fuori strada. L’incidente è avvenuto sulla statale 585 «fondovalle del Noce», nei pressi dello svincolo per Lagonegro nord. Secondo la prima ricostruzione fatta dalla Polizia stradale, il tir guidato da Letteriello, per cause imprecisate, ha sbandato e stava finendo fuori strada: l’uomo, non potendo fare più nulla per controllare il mezzo, si è lanciato dalla cabina, ma è stato investito e ucciso dal rimorchio. Il suo cadavere è stato trovato su una piazzola di sosta .

SENISE - C’è un indirizzo elettronico www.unbuonconsiglio.it per quanti volessero dare il proprio contributo alla costruzione di una Regione nuova. Ne hanno dato comunicazione i consiglieri regionali ideatori, Marcello Pittella e Antonio Di Sanza, che stanno affrontando in un veloce tour territoriale i dirigenti politici e gli operatori socioculturali. Ieri sera, i due sono stati a Senise presso la comunità montana ed hanno sentito le ragioni dei sindaci e degli amministratori della zona, dirigenti di partito (il Pd naturalmente) e dirigenti scolastici dell’intera area che arriva fino a Lauria. Per Pittella e Di Sanza, non c’è più tempo da perdere; i preparativi per la

prossima finanziaria regionale sono in atto e dunque c’è assoluto bisogno di proporre le istanze che arrivano dai vari territori. I temi portanti: cittadinanza solidale, scuola e la possibilità di alleggerire i balzelli a carico dei cittadini della nostra regione. Per Pittella e Di Sanza non si potrà andare da nessuna parte se non si trovassero risposte alle tematiche sul tappeto. Per farlo dunque ci si affida al confronto serrato ma anche ad un apposito sito internet nel quale si recepiranno tutte le istanze di chiunque. Quelle provenienti da questo territorio del Senisese, sono tante, forse troppe ed antiche, come ha sottolineato Giuseppe Santo, che ha chiesto chiarezza as-

L’incontro di ieri sera a Senise

soluta e franchezza sul prosieguo di una strada comune. E così come ha sottolineato anche Filippo Gazzaneo del Pd di Senise, il quale ha ricordato l’antica vertenza sul rilancio e sul riordino della scuola risalente ad otto anni fa e rimasta tale, mentre sarebbe necessario rilanciare nuovi indirizzi nella scuola superiore. Pittella ha pure ipotizzato alcune linee guida come

una maggiore attenzione al sostegno. Senza trascurare che cì sarà da confrontarsi con il governo nazionale. Ad ogni buon conto, la cosa importante è l’avvio di una nuova stagione o annunciata tale, alla quale i dirigenti scolastici e di partito, tenteranno di crederci. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

Lauria E spuntano presunti scontri all’interno tra gli eletti e la base del partito

Il Pd non chiude la crisi Nel pomeriggio di oggi si riunisce il gruppo consiliare LAURIA - Per le sedici di questo pomeriggio è in programma un incontro del gruppo consigliare del Partito democratico a Lauria. Si tratta del gruppo più numeroso in consiglio, nove consiglieri e tra questi cinque sono gli assessori dimissionari nei giorni scorsi e da venerdì di nuovo legittimamente in sella dopo il nuovo decreto di nomina del sindaco Antonio Pisani. A seguire, nel tardo pomeriggio è prevista una ulteriore riunione del direttivo del Pd presso la sede del partito in Via Rocco Scotellaro, riunione che fa seguito a quella di lunedì scorso 3 novembre. Che il gruppo consigliare del Pd senta il bisogno di un incontro propedeutico a quello con il direttivo del proprio partito la dice lunga sulla “forte dialettica interna al Partito democratico”. La vera motivazioni della crisi politica amministrativa che sta vivendo il Comune d Lauria starebbe proprio nel rapporto non proprio idilliaco tra eletti e partito. All'incontro di lunedì sera presenti quasi tutti i dirigenti del Pd lauriota, una quarantina gli eletti nel direttivo presieduto dal segretario Bruno Mandarino. Tre ore di riunione, dalle diciannove alle ventidue non sono bastate a chiarire le posizioni interne nonostante il forte richiamo all'eti-

Nicola Caimo, Antonio Petraglia, e Antonino Amato del Pd

ca e alle regole di partito. Il segretario Mandarino ha svolto una relazione tesa ad ottenere un mandato pieno con il quale presentarsi ai tavoli con le altre forze di maggioranza. Ricordiamo che i tempi sono stretti. L'accordo tra i tre partiti, Pd, Socialisti e Popolari Uniti, deve intervenire nei prossimi giorni, entro comunque la data del prossimo dieci novembre, data in cui è stata prevista la convocazio-

ne del consiglio comunale. L'idea del partito è risultata quella di proporre con un documento comune il rilancio dell'Amministrazione comunale, che deve proseguire il lavoro fino alla fine naturale della consigliatura. Nel mandato al segretario non si escludono eventuali rivisitazioni degli assetti, leggasi rimpasto in giunta, nel quadro di un accordo politico che tenga conto della novità in-

Castronuovo, zone invase dai rifiuti CASTRONUOVO - Un sito abusivo di rifiuti a un km dall'abitato. E' quanto succede a Castronuovo di Sant'Andrea da qualche anno nella zona alta del paese, più precisamente sopra via Parco della Rimembranza, dove fino a una decina di anni fa era attivo un campo di tiro a piattello. Chiusa l'attività sportiva -che in passato ha conosciuto momenti floridissimi, con l'organizzazione di gare e tornei regionali -la Comunità Montana Alto Sinni vi aveva costruito un sentiero chiuso da steccati che portano tuttora a una piccola altura. Su quest'ultima è possibile ammirare il paesino dall'alto (con una visuale da cartolina) e soprattutto è situata una croce in legno illuminata e alta almeno tre metri, simbolo del Giubileo indetto da Papa Giovanni Paolo II nel 2000. A pochi metri dal Crocifisso, però, è possibile trovare di tutto: carogne di animali, elettrodomestici, plastica, rifiuti organici maleodoranti e orribili a vedersi. Una vera vergogna, insomma,

che si è ingigantita negli anni per la cattiva abitudine dei cittadini di “lavare i panni sporchi in famiglia”, violando le leggi ambientali e tra l'indifferenza delle istituzioni comunali, provinciali e regionali. Per il sindaco Antonio Bulfaro «è solo questione di tempo, visto che l'Amministrazione si è attivata per allestire un sito ecologico temporaneo in altro loco», mentre per il consigliere di minoranza e medico Pino Di Sario «è una vergogna e un pericolo per la salute pubblica». A Castronuovo, inoltre, esistono altri scorci paesaggistici ai danni dei quali si perpetua il riprovevole costume di ammassare rifiuti: clamorosa la situazione nei pressi di via Giura, vicino la bellissima zona Castello, dove in molti casi basta aprire un balcone per sentire un terribile olezzo (di cui spesso tanta gente si è lamentata inascoltata). Umberto Di Matteo provinciapz@luedi.it

tervenuta con la nascita del Pd rispetto a quando sono stati eletti gli attuali consiglieri , arrivati in consiglio nelle vecchie liste dei Diesse e della Margherita. Nell'incontro di questa sera nel direttivo Pd si proverà a immaginare la stesura del documento di rilancio dell'amministrazione che, lo ricordiamo, non potrà prescindere dall'analisi delle varie tematiche già concordate nel documento firmato dai tre segretari della maggioranza nella serata del ventisei ottobre scorso quanto si è tenuto il consiglio comunale.. Questi i temi sul tappeto su cui dovranno trovare la quadra: fondi europei ed investimenti, politiche scolastiche, organizzazione uffici ed piano assunzioni, regolamento urbanistico, aree industriale di Galdo, cantieri autostradali, aree cimiteriali, terremoto, metodo di governo e informazione ai partiti. intanto nella giornata di ieri si è riunita la terza commissione consigliare sull'Assetto e uso del territorio che si è occupato di raccolta differenziata e di fondi del sisma del 98, entrambi argomenti che dovranno essere affrontati nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale in programma per lunedì 10 novembre. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it

Maratea

Nessuna scolaresca alla Capitaneria di porto MARATEA - Il 4 novembre la Capitaneria è stata aperta agli studenti. Peccato che nessuna scolaresca si è recata ieri mattina presso la caserma della Capitaneria di porto di Maratea aperta all'iniziativa a tutte le scuole del lagonegrese. Il tutto era volto al fine di recuperare la memoria e la solennità della ricorrenza del 4 novembre, evento che costituisce patrimonio prezioso della storia delle Forze Armate e dell'Italia e per tale occasione il Ministero della Difesa ha organizzato una serie di manifestazioni celebrative che si sono tenute ieri mattina. e. m.

Operazione “Pesce doc” nella Perla del Tirreno

Pesce

MARATEA - Anche la guardia costiera di Maratea è stata impegnata in merito all'operazione “Pesce Doc”. Si è conclusa nei giorni scorsi una complessa attività di polizia giudiziaria iniziata il 28 ottobre e condotta in tutta Italia, anche nell'entroterra, dagli uomini della guardia costiera. Per la capitaneria di Maratea diretta dal tenente di vascello Gianluca Traversa sono stati cinque giorni intensi di intervento dal 28 ottobre al 1 novembre con controlli ai supermercati e agli spacci all'ingrosso da Maratea a Diamante. No alle frodi alimentari sul pescato questo è stato il senso dei controlli mirati essenzialmente a bloccare l'importazione e la commercializzazione di prodotti ittici sprovvisti di documentazione sulla loro provenienza o commercializzati per prodotti tipici del mediterraneo quando di altra origine o come freschi mentre in realtà congelati. Sotto il coordinamento del Centro nazionale controllo pesca del comando generale, i nuclei ispettivi della guardia co-

stiera presenti su tutto il territorio, hanno verificato il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, produzione, commercializzazione e consumo dei prodotti della pesca. Con l'operazione “Pesce Doc” è stata controllata l'intera filiera della pesca come pescherecci, punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, punti vendita nei supermercati, pescherie e ristoranti e, per quest'ultima categoria, maggiore attenzione è stata posta verso i ristoranti etnici. «Un giro di vite contro le frodi e a tutela dei consumatori - ha dichiarato l'Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo - necessario per interrompere commerci poco leciti, vere e proprie truffe nei confronti di chi cerca nei prodotti ittici acquistati qualità e caratteristiche garantite. Proprio per questo la massima attenzione è stata posta verso il pescato importato dal mercato asiatico particolarmente soggetto a sofisticazioni». Emilia Manco provinciapz@luedi.it


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Lavello Fra qualche giorno il sindaco incontrerà i dipendenti comunali che hanno sollevato il problema

Parcheggi: le soluzioni di Annale «Il provvedimento lo abbiamo ereditato dal centrosinistra» LAVELLO - Continua a far parlare di se la decisione della giunta comunale di centro destra guidata da Antonio Annale di istituire anche nell'area del centro storico adiacente al Palazzo di Città, sede degli uffici comuali, stalli di sosta regolamentati dal disco orario. Dopo la decisione del commissario prefettizio, Francesco D'Assisi Maioli, di chiudere al traffico l'atrio del castello, si ritorna a parlare di parcheggi ma soprattutto monta la protesta dei dipendenti comunali che sembrano reclamare un posto riservato a pochi passi dalla propria scrivania. Intanto si continua a parcheggiare industurbati su marcipiedi ed in dievieto di sosta. Non sono mancate anche le proteste dei residenti della zona i quali , reduci di multe salatissime, sono in attesa delle novità che il nuovo provvedimento del primo cittadino apporterà.

Sopra il sindaco

E' prevista, per quanto è dato sapere, l'isitutuzione di aree di sosta per veicoli con disco orario per un massimo di un'ora di permanenza. Nessun problema per tutti coloro che si recano negli uffici comunali che vedrebbero così liberarsi qualche posto in più ma non sono dello stesso avviso i dipendenti comunali già da tempo sul piede di guerra.

Sul punto è intervenuto il primo cittadino Antonio Annale a fare chiarezza. «Abbiamo accolto le istanze dei dipendenti comunali spiega Antonio Annale convocando nei prossimi giorni una riunione al fine di meglio comprendere per quale motivo gli impiegati non vedano di buon occhio l'entrate in vigore di queste nuove modalità di fruizione delle aree di sosta».

Venosa L’amministrazione spiega le sue ragione

Regolamento urbanistico Piano di comunicazione al via VENOSA - Parte il Piano di comunicazione strazione del massimo della trasparenza e e di informazione sul Regolamento Urbani- del coinvolgimento, attivando canali di costico predisposto dall’amministrazione co- municazione e informazione capillare su munale di Venosa. Fin dalla sua presenta- un tema di vitale importanza per tutti i citzione l’importante documento di program- tadini. Dal confronto incrociato, era stato mazione aveva, infatti, suscitato una cora- sottolineato, sarebbero emersi suggerile levata di scudi e critiche convergenti sia menti e proposte, in grado anche di salvanel corso della pubblica assemblea di giove- guardare e valorizzare quelle peculiarità dì 23 ottobre , tenutasi nella Sala del Trono che fanno di Venosa il 7° Borgo più bello del Castello Pirro del Balzo, sia nel corso del d’Italia. Per rispondere alle esigenze e alle dibattito sullo stesso tema sviluppatosi il proposte, emerse sia nel corso dell’assemgiorno successivo durante la seduta di con- blea che nel corso della seduta consiliare, siglio comunale. Alla base delle reazioni di l’amministrazione comunale ha approntacittadini, forze politiche e associazioni di to un vero e proprio Piano di comunicazione e informacategoria la zione. Gli eladenuncia del borati urbanimancato stici, geologici coinvolgied ambientali, mento nelle muniti di conscelte effettenuti normatuate e tivi, parametri dell’assenza urbanistici e di informadisegno del zione da parte territorio, posdella Giunta sono essere sui contenuti consultati sia del Regolasul sito Web mento. Spindel Comune di to dalle tenVenosa che sioni e dalle presso lo Sporpolemiche, tello dedicato emerse nel dell’ufficio urcorso della banistica. E’ pubblica asstato anche semblea, predisposto all’avvio dei un cd rom, che lavori della Il consiglio comunale sul Regolamento dei giorni scorsi contiene tutti seduta di congli elaborati siglio comunale del 24 ottobre il vicesindaco e assesso- del regolamento, che può essere ritirato, re all’ urbanistica, Donato Bellasalma , pro- pagando unicamente i costi di riproduzioponeva di rinviare di un mese l’esame ne. E’, inoltre, in corso di pubblicazione un dell’argomento. «Abbiamo rilevato che c’è depliant illustrativo, che verrà distribuito molta disinformazione e che c’è l’esigenza gratuitamente. A tutta la serie di informadi approfondire con calma e tranquillità al- zioni, diffuse attraverso i vari strumenti di cuni temi e alcuni problemi- aveva sottoli- comunicazione, fanno seguito gli incontri neato Bellasalma - di rinviare di un mese che amministratori e tecnici terranno l’esame del Regolamento per realizzare in- presso la sala consiliare. Si inizia giovedì 6 contri con l’opposizione, con le forze politi- con gli ordini professionali; si continua che, con le associazioni di categoria e per martedì 11 con le associazioni di categoria esaminare insieme i problemi da affronta- e lavoro; si conclude giovedì 13 con forze re». Una proposta accettata alla unanimità politiche-sindacati-cittadini. La cittadidal consiglio comunale: tutte le forze poli- nanza dimostra di seguire con interesse le tiche esprimevano soddisfazione per il rin- dinamiche e le evoluzioni del dibattito che vio e si dichiaravano disponibili a fornire il si sviluppano su questo tema, destinato a proprio contributo per approvare un Piano lasciare un segno indelebile sulla comunicondiviso, in grado di assicurare lo svilup- tà locale. po di tutta la comunità. Convergenze aveva Giuseppe Orlando registrato anche la richiesta all’amminiprovinciapz@luedi.it

«Vi sono, a poche centinaia di metri dal Palazzo di Città, aree adibite a parcheggio che potranno essere liberamente e comodamente utilizzare dai dipendenti . Mi riferisco , per esempio, all'area adiacente al rione Casale». «Abbiamo - spiega - intensificato gli orari del servizio di trasposto urbano soprattuto nelle fasce orarie di entrata ed uscita dagli uffici».

«Per i residenti - aggiunge Annale - verranno predisposti apposite autorizzazioni come del resto anche per i portatori di handicap». «E' bene precisare - commenta il primo cittadino che nell'adottare tale provvedimento abbiamo seguito le linee guida già predisposte dalla precedente giunta di centro sinistra guidata da Gennaro Di Noia». «Sarebbe opportuno - conclude Annale - che l'attenzione delle forze politiche si catalizzasse verso argomenti e problemi di gran lunga più importanti come quelli sanitari e come quelli relativi al potenziamento dei servizi offerti all'utenza. Non dimentichiamo che i fondi stanziati per l'istituzione della Casa Della Salute sono stati bloccati ma nonostante ciò il nostro impegno per ottenere migliori e più efficienti servizi sanitari è costante e quotidiano». Una decisione , quella del-

la giunta Annale , che ancor prima della sua definitiva adozione, che si attende da qui a pochi giorni, fa già parlare di se. Ad alzare un polverone i dipendenti comunali ma anche i residenti della zona del centro storico che ormai quasi quotidianamente nelle caselle postali si vedono recapitare i verbali di accertamento delle infrazioni commesse a causa della mancanza di parcheggi. Cifre oscillanti tra i 40 e gli 80 euro hanno fatto insorgere gli abitanti del quartiere per cui si era parlato di pass, aree riservate la soprattutto di una sorta di “condono” per le infrazioni commesse. Per la cronaca , tempo addietro , si parlò anche di un decentramento dei alcuni servizi in altri stabili nel centro abitato in zona più accessibili e con aree più vaste da adibire parcheggio. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it


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BARILE - Passo epocale per il paese. E' stato deliberato l'atto di indirizzo per la realizzazione di impianti fotovoltaici su proprietà pubbliche comunali. Sono stati individuati anche i siti dove allocare questi impianti solari: il plesso scolastico, la sede comunale, la casa alloggio, il campo sportivo, l'area sportiva “La Madonna”, uffici cimiteriali. In seguito potranno beneficiare di questa energia alternativa anche i proprietari di terreni privati. L'ufficio tecnico provvederà a redigere il bando e ad individuare i terreni privati per verificare la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici con bando pub-

Ginestra Deliberato a maggioranza l’atto di indirizzo

Il Comune dà il via libera al fotovoltaico blico. Questo punto è passato con 7 voti favorevoli e 3 contrari. L'altro punto di estrema importanza è stata la discussione sugli indirizzi generali, deliberata con 7 voti favorevoli e 3 contrari, per l'insediamento di parchi eolici nel territorio di Ginestra e zonizzazione. Al Comune sono già giunte alcune proposte di privati per l'installazione di pale eoliche nel territorio di Ginestra. nel suo intervento il Sindaco Fabri-

zio Caputo ha detto: “ il progetto eolico è soggetto a normative nazionali e regionali. La Regione Basilicata ha bloccato tutti i progetti finora presentati. Per scelte politiche la zona rivolta verso il monte Vulture non è da prendere in considerazione”. Viene approvato il piano attuale di cartografia, che prevede l'installazione di pale eoliche verso il territorio che conduce ad est del paese, con possibilità di al-

largare il perimetro o restringerlo. Spetterà ad una commissione valutare l'utilità del sito proposto. Nei prossimi giorni la cartografia verrà già presa in esame da questa commissione composta da tecnici, dal responsabile del servizio e dalla segretaria comunale. Degli altri argomenti discussi ed approvati, è stato nominato l'esperto, nella persona del geometra Massimo Summa, per la commissione prevista

nel regolamento per l'assegnazione dei lotti area Pip. E' stato modificato il regolamento Cosap: è prassi nel paese utilizzare marciapiedi e suoli comunali per uso privato. Dal 1 dicembre chi vorrà occupare suolo comunale sarà soggetto al pagamento di un canone. Solo l'occupazione di vasi e fioriere, che dia decoro urbano, sarà esentata purchè non intralci. Sono stati stabiliti il numero degli Esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande: 5 di tipologia A e 5 di tipologia B, attualmente nel paese c'è solo un esercizio di tipologia B. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Bilancio positivo secondo l’assessore Vincenzo Castaldi

Domani sera alle 18

Varola e Falconeria a Melfi Un binomio sempre vincente

Rionero, usura se ne discute in consiglio

MELFI - E' tempo di bilancio per l'amministrazione comunale di Melfi, al termine di un ottobre alquanto intenso, che ha visto la città federiciana protagonista nell'organizzazione di eventi decisamente rilevanti. Una scelta precisa da parte della giunta Navazio, nel voler puntare su questo periodo dell'anno, per il lancio di Melfi in veste turistica. «Siamo soddisfatti dell'andamento di questi due mesi, settembre e ottobre, dichiara l'assessore al turismo Vincenzo Castaldi, in cui è stata svolta un ottima promozione del territorio attraverso la realizzazione in collaborazione con soggetti privati ed associazioni locali, di eventi riconosciuti qualitativamente ed ormai pienamente consolidati». Prima Aglianica ed il Baloon festival, il raduno di mongolfiere a settembre, e poi il clou con Sagra della Varola e Falconeria in ottobre. «I dati in nostro possesso, rimarca Castaldi, sono decisamente confortanti. In occasione della sagra della Varola possiamo sostenere di aver avuto oltre 10.000 presenze da fuori regione, considerando il pienone degli alberghi della zona, i camper e gli autobus arrivati in città ed il consumo di castagne che ha fatto registrare il numero più alto da quando esiste la "Varola". Nonostante questi numeri positivi, riteniamo di poter fare ancora di più. A partire dalla prossima edizione della Varola, che l'anno venturo compie 50 anni, una ricorrenza importante, ma an-

Ruvo, quattro segnalati per droga RUVO DEL MONTE - 4 segnalati perchè assuntori di sostanze stupefacenti. E’ questo il risultato di un’operazione dei carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano antonio contente, nel corso di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti. La perquisizione personale e domiciliare eseguita dai carabinieri della stazione di Ruvo del Monte ha permesso di rinvenire alcuni grammi di hashish ai 4 rumeni. Un’immagine della sagra della Varola (Zenti)

che con Aglianica che vogliamo riproporre ancora a Melfi e la Falconeria che vogliamo estendere all'intero borgo medievale. Magari cambiano format e clichè, per fornire un ulteriore slancio turistico alla nostra città». A questo proposito l'assessore Castaldi lancia delle idee: «Si potrebbe pensare di accrescere l'aspetto squisitamente tecnico e far diventare ad esempio Aglianica una piccola ViniItaly, lavorando sul sistema produttivo ed incentivando la creazione di nuovi laboratori del gusto. Deve essere l'aspetto tecnico a trainare quello spettacolare - folkloristico e non viceversa». L'ammini-

strazione comunale ha investito tanto per l'Ottobre melfitano. Ben 130.000 euro al lordo contributivo regionale, circa 20.000 elargiti per la Varola, evento riconosciuto dal governo lucano. «Abbiamo fatto una scelta precisa. Riteniamo che Melfi possa giocarsi al meglio le proprie chance di sviluppo turistico in questo periodo dell'anno, ribadisce Castaldi. Puntiamo tutto su ottobre, rivolgendoci ad una clientela, perlopiù pugliesi, che in questo periodo trovano nei nostri luoghi e nelle nostre offerte eno-gastronomiche, un richiamo forte ed ideale. Un turismo naturalistico che vogliamo

Barile, domani il progetto “Espirit” BARILE - Il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei sistemi di formazione, istruzione e delle politiche attive del lavoro come “fattori decisivi per innescare processi virtuosi di crescita”. E’ questo l'obiettivo a cui guarda con particolare interesse l'Apof-Il in occasione del workshop in programma a Barile domani e dopodomani, nell'ambito del progetto Esprit , a cui la Provincia di Potenza (Ufficio Politiche Comunitarie) partecipa assieme all'associazione Tecla, ente capofila, e ad altre province italiane. Giova ricordare che il seminario sarà moderato da Chris Loynes e Ross Wallace, membri dell’unità di coordinamento scientifico del progetto Esprit e si focalizzerà in particolare sull’outdoor education, letteralmente formazione all'aperto. «Si tratta - sottolinea il presidente dell'Apof-Il Antonio Giansanti - di una nuova opportunità per l'attivazione di sinergie e professionalità nel settore della formazione e qualificazione professionali, utili a mettere a confronto soggetti pubblici e privati sui processi di valorizzazione del capitale uma-

no». L'Apof-Il in particolare porterà il proprio contributo di esperienza sulle metodologie già sperimentate nel Potentino, negli ultimi anni, basate su tecniche e percorsi di formazione esperenziali, vale a dire fondate su una stretta connessione tra lezioni teoriche e laboratori, come nel caso dell'artigianato artistico. «E' questo un modo innovativo - evidenzia Giansanti - per sviluppare negli studenti-allievi come nei docenti-formatori competenze di base e trasversali di supporto alla capacità di interagire positivamente con il contesto sociale, sia esso scolastico che di apprendistato e lavorativo. “Fare rete” nel sistema di istruzione e formazione locale è dunque decisivo». «Sottolineamo pertanto - conclude il presidente dell'Apof-Il - l'impegno dell'amministrazione Provinciale ad allargare gli orizzonti dell'apprendimento scolastico e formativo come opportunità per le giovani generazioni a rafforzare la “competizione culturale e formativa” in Europa».

proporre per 12 mesi, proponendo escursioni guidate nel Vulture, o anche eventi che abbiano il fossato del Castello come scenario rilevante e suggestivo. A tal proposito parteciperemo ai bandi regionali avendo interessanti progetti di sviluppo turistico da realizzare nello nostra città. Riteniamo il cartellone estivo una programmazione da offrire ai melfitani, un momento culturale a disposizione della città e non certo un veicolo di promozione territoriale. Per questo la nostra scelta è quella di distribuire le maggiori risorse agli eventi di ottobre e non a quelli estivi». Emilio Fidanzio

RIONERO - L'usura, il prestito a strozzo, il dramma silenzioso che consuma dall'interno numerose famiglie. Sarà questo il tema al centro del consiglio comunale previsto per giovedì 6 novembre a Rionero. Una seduta straordinaria in forma aperta quella delle ore 18 presso il centro sociale Sacco, al fine di consentire la partecipazione dell'intera cittadinanza. Sensibilizzare su un tema forte, e purtroppo di sempre più feroce attualità anche nei piccoli centri come quelli del Vulture. Promotrice dell'iniziativa la Fondazione antiusura della Provincia di Potenza Onlus “Interesse Uomo” coordinata da Don Marcello Cozzi che, ancora una volta, si solleva contro tutti i giri di malaffare, contro la mafia in ogni forma. «Da tempo abbiamo aderito a questo network - afferma il sindaco della città di Rionero Antonio Placido abbiamo deciso di collaborare alla diffusione di questa iniziativa della fondazione antiusura con la partecipazione tramite il consiglio comunale aperto. Se anche altri comuni della zona aderiranno al progetto si andrà anche ad incrementare il fondo destinato ad aiutare le vittime dell'usura». Interesse Uomo è la prima fondazione antiusura in Italia partecipata da enti locali che ha come obietti-

vo quello di facilitare l'accesso al credito bancario alle potenziali vittime dell'usura. Tra di queste spiccano le famiglie, i commercianti e gli artigiani, bisognosi di liquidità per sopportare le spese di avviamento o per superare fasi di difficoltà, piccoli imprenditori, nonché tutti coloro che incontrano difficoltà ad accedere ai finanziamenti. Con il ricorso al prestito non sicuro si alimenta così una pericolosa forma di insicurezza nelle attività produttive e commerciali. Ci sono differenze anche tra i diversi tipi di usuraio, si va dall'usuraio di quartiere che offre credito impiegando proprie risorse, all'usuraio che opera anche per conto di altri soggetti che mettono a disposizione i mezzi finanziari, per arrivare alle organizzazioni legate alla criminalità organizzata. L'invito è allora a prendere parte al consiglio comunale aperto per avere le dritte necessarie e le giuste indicazioni. Anche se in situazioni tragiche e con l'acqua alla gola è bene tenere recarsi soltanto presso le banche o le società finanziarie autorizzate, fare attenzione agli annunci seducenti e soprattutto a chi offre denaro con troppa facilità o a chi pretende denaro per avviare la pratica di finanziamento. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Cane “maltrattato” salvato dai forestali RIONERO - Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della stazione di Ripacandida e le guardie Ecozoofile dell'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente (Anpana) della sezione Provinciale di Potenza con sede a Rionero in Vulture, nel corso di un'azione congiunta hanno sequestrato un cane in condizioni di abbandono e di maltrattamento, i cui responsabili saranno denunciati. L'intervento è avvenuto in località “Piano Regio” a seguito di denuncia da parte della sezione venosina della Lega Nazionale di Difesa del Cane. Gli agenti forestali e le guardie ecozoofile recatosi sul posto hanno rinvenuto un cane di razza meticcio di grossa taglia, incrocio rottweiler, legato con una catena di metri 2,50 circa ad una griglia di protezione di un casolare quasi abbandonato in una zona periferica ed isolata, senza alcun riparo ed esposto alle intemperie. «Da informazioni assunte dagli stessi volontari cinofili - ha detto il presidente provinciale dell'Anpana Mauro Altavela - il cane, avvistato nei giorni precedenti, nutrito e curato per diversi giorni dagli stessi volontari della sezione

di Venosa della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, è risultato che era stato già precedentemente abbandonato nei pressi dell'ingressso del “Centro di Accoglienza per Cani randagi” sito in contrada Boreano del Comune di Venosa e poi riaffidato al proprietario». Viste le evidenti condizioni di abbandono e di maltrattamento in cui versava il cane, gli agenti di Polizia Giudiziaria intervenuti hanno proceduto al sequestro penale dell'animale ed all'affidamento dell'amico dell'uomo alla sezione di Venosa della Lega Nazionale per la Difesa del Cane per la custodia giudiziale presso il Centro di Accoglienza per Cani randagi della città oraziana. Dagli accertamenti svolti dagli operatori forestali ed ecozoofili il cane in questione è risultato munito di “microchip di identificazione” che ha consentito agli operatori di polizia giudiziaria di individuarne il proprietario. I responsabili del fatto criminoso saranno deferiti alla competente Ag per i reati di abbandono e di maltrattamento di animali. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it


Matera Mercoledì 5 novembre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Tursi

Policoro

Questione surroghe

Prete aggredito nel 2002

Oggi si pronuncia il Tar di Potenza

Condannati a 5 anni i due autori del furto

a pag. 40

a pag. 41

La sentenza ha dato ragione ai ricorsi presentati dall’Adincosum che annuncia nuovi casi

Notifiche inviate da Bologna Multe annullate dal giudice LA GIORNATA Sport Pielle, pronta al via Bng Nigro in vetta Non solo i campionati più importanti ma anche lo sport giovanile comincia. La Pielle basket con i suoi 300 ragazzi partecipa ad oltre 10 campionati regionali. La Bng Nigro di calcio a 5 comanda il torneo under 21 e la Time volley aspetta l’avvio della stagione e punta sulle proprie baby. a pag.37

Ufficio postale Chiusura in via Mattei. E’ polemica

Le multe notificate ai materani sono state considerate non valide dai Giudici di Pace

Dal 17 novembre sportelli chiusi il pomeriggio presso l’Ufficio postale di via Mattei a Matera, la comunicazione arrivata ieri continua a scatenare proteste e polemiche anche perchè colpisce una delle zone più popolose della città. a pag. 35

UNA società di Pavia che riceve per via telematica i dati degli automobilisti multati a Matera e li trasmette alle Poste di Bologna. Dal capoluogo emiliano, le sanzioni giungono ai multati con un aggravio di 14,11 euro. Un sistema “perverso” portato allo scoperto dall’Adiconsum Basilicata che ha avuto ragione grazie alla sentenza del Giudice di Pace di Matera che ha riconosciuto la nullità delle sanzioni amministrative per violazione del Codice della Strada. Si tratta di 10 casi risalenti al 2007. La notifica, che non rispetta le norme previste dalla legge 890 del 20 novembre 1982 (secondo la quale l’atto deve essere notificato in busta

chiesa all’Ufficio postale) è finita sotto la lente d’ingrandimento del Giudice di Pace di Matera che ha deciso per l’insistenza della notifica dei verbali. Festa annuncia altre migliaia di casi come quelli già giudicati e richiama la battaglia già avviata contro le multe alle auto che oltre un anno fa non rispettavano i divieti del telepass nei Sassi. L’opposizione è stata promossa dal centro giuridico dell’associazione, dagli avvocati Tedesco Manicone e da alti ilegali come gli avvocati Spinella, Carissimo e D’Antona. a pag. 34

IL FATTO DEL GIORNO Imprenditore tenta di darsi fuoco, fermato dai vertici della Mobile HA CERCATO di darsi fuoco nella sua azienda a Jesce ma è stato fermato appena in tempo dalla Squadra Mobile della Questura di Matera. Il capo della squadra mobile Nicola Fucarino, il vice commissario Santoro e gli ispettori Giampetruzzi, Fanuele e Guida si sono trovati al posto giusto nel momento giusto e nella mattinata di ieri hanno sventato il tentativo di un imprenditore altamurano che si era cosparso il corpo di benzina ed aveva acceso un cannello a gas pronto a darsi fuoco proprio in quegli attimi. Esasperato «dalle difficoltà economiche» e «da alcune minacce» da cui «non si sentiva tutelato», l’ imprenditore di 50 anni, di Altamura ha cercato di portare a termine l’estremo gesto a Matera, nella zona industriale di Jesce, ma è stato bloccato dall’intervento della polizia. Secondo quanto si è appreso, l’uomo – che gestisce un’azienda che produce strutture sanitarie nella zona indu-

striale di Jesce e a cui alcuni anni fa fu bruciata l’automobile – aveva con sè una tanica di benzina e un cannello utilizzato per le saldature. Intorno alle ore 11, nel cortile dell’azienda, si è cosparso di benzina. La moglie, che si trovava all’interno dell’azienda, ha quindi avvertito la Polizia, che è giunta sul posto insieme ai vigili del fuoco e al personale del 118. Gli agenti della Questura materana sono riusciti a fermare l’uomo, che è poi svenuto ed è stato trasportato all’ospedale Madonna delle Grazie, dove è ricoverato in condizioni non gravi. «La casualità ha voluto che ci trovassimo in zona proprio mentre tentava di darsi fuoco, siamo riusciti a fermarlo proprio al momento giusto» ha raccontato il capo della mobile Fucarino insieme al Questore Gugliotta, «abbiamo bloccato il cannello del gas quando l’uomo era già pieno di benzina. Ce l’abbiamo fatta per un soffio»

I rioni Sassi

Restauro la prima calamità di MICHELE MORELLI Qualche anno fa, in occasioni del seminario "cento anni per i Sassi di Matera 1902/2002" con la presenza dell' ICOMOS (organismo internazionale di consulenza per il restauro dei monumenti siti UNESCO) , si è discusso sul passato, presente e futuro degli antichi rioni. Fra i tanti temi interessanti trattati ve n'era uno che più di altri merita di essere ricordato e che riguarda la questione della qualità degli interventi di recupero. Sempre in quel periodo, Vittorio Sgarbi, in un articolo apparso sul sole 24 ore, rifletteva sullo stesso argomento e affermava che " … il minor danno viene dall'abbandono”. Qualunque edificio storico o luogo riconosciuto come bene culturale, in rovina, trascurato o dimenticato, “ conserva una dignità e un'autenticità che molto raramente i restauratori architettonici e del paesaggio riescono a preservare. Possiamo serenamente affermare che, nell'ordine delle calamità, la prima in assoluto è il restauro, seguito dai terremoti, alluvioni e ordinaria trascuratezza". L'ex sottosegretario ai beni culturali con questa affermazione, al di la del tono che può sembrare assurdo evidenzia l'esistenza di un problema quello appunto dell'autenticità del restauro, tutt'altro che risolto. Nella storia dei restauri non sono pochi gli episodi che possono essere annoverati in quello che l'ex sottosegretario ha più volte definito "inventario degli orrori". Quando parliamo di interventi di recupero degli antichi rioni, per esempio, è opportuno avere ben chiaro la straordinarietà del progetto. Un tessuto urbano ricco di particolari, di spazi vuoti e pieni. Un labirinto di immobili subdiali e ipogei, dove insistono problematiche di ogni tipo. Oggi i Sassi si presentano come una realtà in continua alterazione. Si ha l'impressione, avvolte, che il paesaggio, con tutto il suo fascino, soccombe in modo drammatico al processo inevitabile del riuso funzionale. Il dramma della trasformazione degli edifici e del paesaggio lo si avverte soprattutto nelle giornate d'inverno, quando la pioggia scende giù nei due crateri e il silenzioso disappunto dell'ambiente si manifesta anche agli occhi meno esperti. Il punto non è rinunciare alla sfida della rivitalizzazione, oramai irreversibile e per molti aspetti compiuta. Piuttosto trovare il giusto equilibrio tra riuso, adeguamento funzionale e necessità di salvaguardare la dignità e l'autenticità del luogo. a pag. 32


34 Matera Le sanzioni ai materani sono notificate dalla Posta di Bologna attraverso una società di Pavia Mercoledì 5 novembre 2008

«Quelle multe sono inesistenti» Il giudice di Pace dà ragione ad automobilisti e Adiconsum OBIETTIVO centrato dall'Adiconsum di Basilicata. Il giudice di Pace di Matera infatti, ha accolto le opposizioni sui verbali di contestazione al Codice della Strada, presentate dagli avvocati Tedesco e Manicone per conto dell'associazione di tutela dei consumatori (insieme agli avvocati Spinella, Carissimo e D’Antona) e li ha definiti nulli, considerando l'insistenza della notifica. L'Adiconsum aveva presentato ricorso, segnalando alcuni elementi che rendevano, di fatto, inapplicabili quelle sanzioni. Spiega il segretario generale Angelo Festa: «Sollecitiamo da tempo le Pub-

Traffico in città

bliche amministrazioni e il Comune ad una maggiore trasparenza. I cittadini, però, sono sommersi dalle multe per-

ché le pubbliche amministrazioni devono fare cassa e, per questo li invitiamo a fare attenzione». L'Adiconsum contesta

innanzitutto le modalità di notifica dei verbali che, per i materani che hanno ricevuto le multe, hanno aumentato la spesa complesisva di 14,11 euro . «La spedizione dei verbali - spiega Festa in una nota - avviene stranamente dall'ufficio postale di Bologna tramite una società di Pavia, in virtù di una discutibile convenzione stipulata tra il Comune di Matera e Poste Italiane». Nel ricorso presentato al giudice di Pace si fa riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 20440 del 21 settembre 2006 che stabilisce che allorquando : «L'amministrazione alla quale appar-

tiene il funzionario o l'agente che accertato la violazione delle norme del Codice della strada si avvalga del servizio postale per la notificazione degli estremi della violazione, la stessa è tenuta ad osservare le norme sulla notificazione degli atti giudiziari a mezzo posta come dettate dalla legge n.890 del 20 novembre 1982». Le norme in questo caso, prevedono che l'atto di notifica sia consegnato in busta chiusa all'Ufficio postale. Il Comune di Matera, invece, invia per via telematica tutti i verbali, violando le norme sulla privacy ad una società terza che poi li trasmette all'ufficio postale di Bologna provocando, così un incremento delle spese di notifica. Nasce da questo presupposto, dunque, la richiesta di Adiconsum al giudice di pace, basata sull'inesistenza giuridica di queste mo-

dalità. «Chi autorizza il Comune a fornire i dati ad una società privata? Nessuno aggiunge Festa - finora nella prima tranche abbiamo presentato quattro ricorsi, ma ce ne sono migliaia a Matera. Così come abbiamo già fatto con le multe elevate nelle zone a traffico limitato dei Sassi, abbiamo segnalato una serie di incongruenze che in quel caso si riferivano anche alla cartellonistica. E anche in quell’occasione era emerso il problema delle modalità di notifica che erano state applicate nei confronti degli automobilisti multati. Alla luce di queste vicende, chiediamo al Comune che annulli, per autotutela, tutti i verbali inviati finora che risultano essere inesistenti sotto il profilo giuridico». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Ottimismo dopo il vertice a Roma

Autotrasporto sciopero in forse DALL'INCONTRO che le prosegue nella sua nota il Associazioni dell'autotra- segretario Montemurro sporto di Unatras hanno di autotrasporto sono oggi avuto con il Ministro Mat- in una posizione delicata teoli sono emersi timidi se- in quanto da una parte degnali che lasciano ben spe- vono rispettare una norma rare per una positiva solu- che già oggi prevede l'obbligo di fatturare con l'inzione della vertenza. Questo è quanto dichia- dicazione del costo del gara Leo Montemurro Segre- solio, mentre dall'altra tario regionale della Fita stanno subendo comportamenti della committenza Cna. Dopo aver ringraziato il assolutamente scorretti e Ministro per la disponibili- al limite della legalità. Dopo aver confermato tà, la delegazione ha evidenziato i punti di criticità che nell'ultimo Consiglio che stanno ancora impe- dei Ministri è stato approdendo una soluzione posi- vato uno schema di decreto che prevede tiva della verinterventi tenza in atto. importanti «In particorrettivi sul colare, dopo Decreto aver dato at286/2006 e to al Ministro che recepisce Matteoli dealcune indigli sforzi e cazioni vedei passi nute dalle avanti regiOrganizzastrati sulla zioni che si parte econoriconoscono mica dell'acin Unatras cordo di giu(introduziogno, ha sotne della tolineato scheda di quanto quetrasporto, sta deve della data avanzare di certa del conpari passo Tir su un’autostrada tratto, della con la parte previsione normativa dell'art. 83-bis, soprattutto nei contratti dei tempi di per la parte riguardante carico e scarico), il Minigli interventi in materia di stro Matteoli ha assicurato sicurezza e di regolazione nel corso dell’incontro che del mercato dell'autotra- ha avuto con i rappresentanti delle associazioni di sporto. Ed è proprio su questo categoria, che entro la fine aspetto che si è concentra- della settimana procederà to il confronto: infatti Una- ad una verifica per valutatras ha ancora una volta ri- re se sussiste la possibilità chiamato l'attenzione del di dare corso a quanto preResponsabile del Dicastero visto dalla norma, attrasu quanto sia importante verso la ufficializzazione mettere in condizione le dei due parametri necessaimprese di autotrasporto, ri». Al termine del vertice roattraverso la indicazione dei parametri previsti dal- mano, la delegazione Unala norma, di poter esercita- tras, dopo aver rimarcato re la propria attività nel al Ministro di essere impemassimo della legalità e gnata al massimo per evidella sicurezza, eviden- tare uno sbocco traumatiziando inoltre il fatto che co delle vertenza, ha messo questo intervento non in evidenza quanta alta sia comporta nessun onere di- l'aspettativa su questo retto a carico delle casse aspetto da parte dell'intero settore. dello Stato. Tra l'altro le imprese matera@luedi.it


Matera MANCANO ancora pochi giorni e poi, dal 17 novembre, le porte della succursale n.4 di Poste Italiane in via Mattei, rimarranno chiuse tutti i pomeriggi. La decisione dell'azienda è sintetizzata in poche parole scritte sull'avviso ai clienti affisso sulla vetrata all'ingresso degli uffici. Il danno agli abitanti sarebbe da addebitare a mancati obiettivi raggiunti dall'area commerciale che, secondo la società , non garantirebbero il rapporto tra costi e benefici e imporrebbero una modifica degli orari di apertura. Casalinghe, pensionati, impiegati ma anche piccoli imprenditori delle aziende

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Dal 17 novembre uffici chiusi. Avviata una petizione che ha già raccolto 200 firme

Pomeriggio senza Posta in via Mattei della vicina zona Paip perderebbero così una opportunità comoda per le differenti esigenze. La protesta nel frattempo, monta inesorabilmente e si è già trasformata in una petizione che ha raccolto già oltre 200 firme. «I sottoscritti - scrivono i cittadini - avendo appreso da alcuni organi di stampa del territorio e da fonti politiche cittadine, della volontà di questa Azienda di ordinare la chiusura nelle fasce po-

meridiane dell'agenzia postale di Matera succursale 4 di via Mattei, preoccupati per le potenziali difficoltà che tale paventata ipotesi arrecherebbe alla cittadinanza tutta ed in modo particolare alle centinaia e centinata di famiglie di detta agenzia si servono, senza dimenticare tutte le piccole e medie imprese o le aziende che dell'adiacente zona industriale si servono, chiedono di voler scongiurare questa decisione rivedendo le

posizioni prese». I 200 nomi che seguono il testo, giungeranno insieme alle altre firme alla Direzione centrale di Poste Italiane a Roma, alla direzione provinciale dell'azienda a Matera e al Prefetto a cui i cittadini si rivolgono per evitare disagi. Sulla vicenda interviene il capogruppo consiliare di Forza Italia, Pasquale Stella Brienza che sottolinea «Il diritto dei cittadini di accedere ad un servizio che, per

molti di loro, è necessario perché soddisfa le esigenze di vita quotidiana e lavorativa. Un elogio particolare va, poi, al personale che si spende in modo incredibile riuscendo a superare anche le difficoltà dovute alla mancanza di qualche unità lavorativa in più». Sulla chiusura delle sede di via Mattei è stata presentata un'interrogazione anche dai consiglieri Viti, Trombetta e Nicoletti. a.ciervo@

L’avviso davanti alle Poste

Nel giorno dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate deposta una corona al cippo di via Lucana

Il ricordo dei valori dell’unità Un ringraziamento a chi ha lottato per libertà e democrazia Onorare la festa del 4 novembre significa esprimere la doverosa gratitudine a quanti hanno pagato con la vita per quei diritti di libertà e democrazia che abbiamo la fortuna, oggi, di poter considerare acquisiti; significa ascoltare il richiamo di un passato che non dobbiamo dimenticare, traendo dal ricordo un insegnamento profondo e importante. E' quanto emerso durante la cerimonia, che si è svolta ieri mattina a Matera, per celebrare la giornata delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia, che è coincisa con il 90° Anniversario della fine del Primo Conflitto Mondiale. Nell'occasione la città ha reso onore alla memoria e al sacrifico eroico di tantissimi soldati italiani, immolatisi per difendere la Patria. Dopo la deposizione della corona al cippo di via Lucana per ricordare l'eccidio del 21 settembre 1943, la celebrazione è proseguita in piazza Vittorio Veneto, dove il prefetto Giovanni Francesco Monteleone e il colonnello Antonino Bonura, comandante dell'esercito militare della Basilicata, hanno passato in rassegna il picchetto armato del 31° reggimento carri d'Altamura. Sulle note di brani musicali, quali l'”Inno Nazionale”, il “Silenzio”, l'”Inno del Piave”, eseguiti dalla banda “Francesco Paolicelli - città di Matera”, diretta dal maestro Nunzio Paolicelli, il sindaco Emilio Nicola Buccico, il presidente della provincia Carmine Nigro, un rappresentante delle associazioni combattentistiche e d'armi e un rappresentante delle Forze Armate hanno deposto le corone al monumento ai caduti. E' seguito l'intervento del professor Franco Lisanti, orfano di guerra, che ha evidenziato come il ricordo dei nostri caduti deve essere la fonte alla quale dobbiamo rifarci per muovere con decisione verso l'avvenire. “La libertà e la democrazia - ha detto Lisanti - non sono doni acquisiti, ma conquiste sofferte, da preservare e da rinno-

Ospedale, è Pennelli il direttore sanitario

La cerimonia in piazza Vittorio Veneto per le Forze armate

vare giorno dopo giorno. Un impegno che bisogna svolgere, tenendo sempre presente la grande lezione della nostra storia lontana e recente; per la libertà, l'unità e per il progresso del nostro popolo si deve essere sempre pronti a donare a testa alta e senza compromessi”. Una testimonianza è stata offerta anche da Emanuele Maragno, alunno della terza B del Liceo Classico “E.Duni” che, attraverso le suggestive parole della poesia “San Martino del Carso” di Giuseppe Ungaretti, ha ricordato un periodo storico contrassegnato dall'orrore della guerra che, pur non appartenendo alla nuova generazione, merita rispetto da parte dei giovani. Ha chiuso la serie di interventi il sindaco Emilio Nicola Buccico che ha ricordato il momento storico di Vitto-

rio Veneto, quando in tanti si ritrovarono per celebrare l'Unità d'Italia. “Le forze armate - ha detto il primo cittadino - sono state le vere protagoniste dell'unità del nostro Paese perché hanno combattuto per perseguire il bene comune. La pace è un bene tropo prezioso e può essere realizzata solo se c'è il rispetto per gli altri e solo se c'è tranquillità sociale; pertanto, per difendere un bene così prezioso abbiamo bisogno di ritrovarci in una comune identità”. E' seguita la lettura da parte del colonnello Bonura e del prefetto Monteleone dei messaggi rispettivamente del ministro della Difesa e del Capo dello Stato. Alla cerimonia erano presenti, oltre alle associazioni combattentistiche e d'armi, anche una rappresentanza della Croce Rossa e tante scolaresche. matera@luedi.it

segue da pag 29

Il restauro è la prima calamità Quando si interviene in un contesto culturale e ambientale di eccezionale valore, oltre ad una corretta conoscenza dei luoghi, delle norme e delle categorie disciplinari del mestiere, è richiesto, a coloro che hanno la responsabilità, il massimo sforzo nella mediazione del progetto. Progetto che deve essere "inteso come iter tortuoso… tra le reali premesse e le possibili conseguenze, tra razionale coerenza e indulgenza fantastica" (A. Restucci). Pensavamo che per garantire la continuità tra passato e futuro fosse sufficiente dotarsi di strumenti normativi e di indirizzo, come appunto il manuale di recupero e il codice di pratica. Così non è stato. I più tenaci nelle violazioni sono stati propri coloro che avrebbero dovuto dare l'esempio. Di sicuro, nell'inventario degli orrori possono essere annoverati numerosi interventi d'iniziativa pubblica. Così come possono essere computati alcuni interventi d'iniziativa privata che si sono realizzati anche grazie all'ambiguità, in parte consapevole, di importanti istituzioni culturali.

E' necessario comprendere che la sfida può avere un esito positivo a condizione che l'intera comunità acquisisca maggiore coscienza. In caso contrario Vittorio Sgarbi direbbe “meglio l'abbandono”. Questo non è possibile naturalmente. Quello che si vuole comunicare è invece un certo imbarazzo che si coglie di fronte a interventi di recupero privi di senso. La chiamano “democrazia progettuale”, in realtà siamo di fronte ad un vuoto ideale. E' il trionfo della stupidità. Oltre ai ladri di storia, ai predatori dell'anima della civiltà contadina, oggi possiamo annoverare anche i cosiddetti falsari. Sono coloro che con supponenza agiscono con mano pesante sul tessuto narrativo, mutandone la forma e i riferimenti spaziali. Facendo venir meno il senso vero della nostra specialità insediativa e paesaggistica. Falsando la percezione visiva e olfattiva del viaggiatore. C'è chi dice che il restauro è un'illusione, forse ha ragione. il punto è che non può trasformarsi in un inganno per tutti noi. Michele Morelli

IL DOTTOR Orazio Pennelli è il nuovo direttore sanitario dell'Ospedale “Madonna delle Grazie ” di Matera. Il neo direttore sanitario, che ha 58 anni, pugliese, ha guidato la Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo (Foggia) dal 1977 al 2005. Dopo quella data ha diretto l'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù (Palermo), struttura collegata al San Raffaele di Milano. Nel 1992 ha diretto l'Istituto Mendel di Roma. E'stato docente di Igiene e Legislazione sanitaria presso l'Università di Foggia e in ingegneria clinica presso la Scuola di specializzazione dell'Università di Trieste. Ha insegnato epidemiologia al San Raffaele di Milano. «Questa scelta -ha detto il direttore sanitario della Asl 4, dottor Vito Gaudiano- è stata effettuata sulla base della esperienza, delle competenze e del curriculum professionale presentato dal dottor Pennelli. Siamo certi che contribuirà a far crescere ulteriormente l'Ospedale Madonna delle Grazie, che già registra un notevole trend positivo sulla migrazione sanitaria attiva e passiva e,soprattutto, registra un alto livello di qualità nelle prestazioni erogate ai cittadin». Umanizzazione dell'ammalato, sicurezza delle prestazioni e contributo al ri-

Orazio Pennelli

lancio dell'ospedale “Madonna delle Grazie' di Matera. Sono gli obiettivi che Pennelli, intende portare avanti durante il suo mandato. Lo ha detto ai Dirigenti medici e al personale ospedaliero nel corso di un incontro presso l'auditorium del nosocomio, al quale hanno partecipato anche il commissario della Asl, Domenico Maroscia, e il direttore sanitario dell'Azienda, Vito Gaudiano. «Intendo lavorare -ha detto Pennelli- al miglioramento della umanizzazione e della sicurezza dell'assistenza, in modo da contribuire alla riduzione della mobilità passiva, che va ridimensionata, potendo contare sull'esistenza di competenze di alto profilo professionale».

Comando aperto ai ragazzi delle medie l’Arma ospita le giovani generazioni SONO LO spirito di servizio, il senso del dovere e la presenza costante tra la gente a caratterizzare i militari dell'Arma che, ieri mattina, in occasione dell'annuale ricorrenza della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate hanno aperto al pubblico la sede del Comando provinciale dei carabinieri. Cicerone d'eccezione è stato il tenente Annalisa Pomidoro, neo comandante del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia carabinieri di Policoro. A lei, infatti, il compito di accompagnare alla scoperta del Comando settantasette alunni della terza media Giovanni Paolo II di Ferrandina, trentatre bambini della quinta classe del Secondo circolo didattico e ventitre studenti della seconda media Giovanni

Pascoli. Obiettivo dell'iniziativa rivolta soprattutto ai più giovani, accorciare ulteriormente le distanze tra i militari e i ragazzi, presentando il lavoro quotidiano svolto dai carabinieri, i mezzi e i veicoli in dotazione. Prima tappa per gli studenti, la sala stampa, dove è stato proiettato un video realizzato dal Comando generale dell'Arma, in cui sono state illustrate le varie attività dei militari. Subito dopo, gli studenti hanno potuto conoscere gli uomini della Centrale Operativa, il “volto” del 112. Con la simulazione della segnalazione di un furto, è stato possibile vivere in diretta le modalità di intervento. Sono stati aperti anche i locali adibiti al foto segnalamento che, per una volta, non hanno accolto pregiudicati

ma giovanissimi curiosi. Dopo la visita nella stazione dei carabinieri, i ragazzi hanno potuto ammirare auto e moto in dotazione agli uomini del Comando.«Quella dell'Arma è una grande famiglia. ha sottolineato il tenente Pomidoro catturando l’attenzione degli studenti - Le stazioni dei carabinieri sono presenti in tutti i paesini d'Italia. Noi siamo al vostro servizio sempre, anche quando ci vedete per strada non dovete aver paura. Il nostro obiettivo è fare prevenzione». Ieri non sono mancate anche le visite di molti materani.Infine, in via del Corso, è stata allestita una vetrina, con l'esposizione di uniformi, oggetti e cimeli vari dell’Arma. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it


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Mercoledì 5 novembre 2008•

Matera TRASPORTI

CHE flash

a cura di Francesco Morelli

TAXI MATERA 3332685173

I panni sporchi si lavano in casa

LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

POST - IT

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Inaugurazione dell’Anno accademico OGGI alle ore 17.00, presso la Casa di spiritualità di Sant'Anna, in via Lanera a Matera, si celebrerà l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto di Scienze Religiose di Matera “Monsignore Anselmo Pecci”, sponsorizzato dalla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale di Napoli. L'Inaugurazione accademica per il 2008/2009, sarà presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Matera - Irsina e Moderatore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Matera. L'introduzione spetterà al Direttore dell'Istituto di Scienze Religiose, Chiarissimo Professore Consuelo Manzoli; terrà la Prolusione Accademica Sua Eminenza Albert Cardinale Vanhoye, Rettore emerito del Pontificio Istituto Biblico di Roma, sul tema “ Offrire Sacrifici Spirituali - L'azione dello Spirito Santo nella vita cristiana (Eb 9,14; 1 Pt 2,5) ”. G. D’A.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Congresso dell’Airsam “PIANO di azione locale per la salute mentale: Realtà necessaria’’ è il tema sul quale si confronteranno a Matera operatori, esperti, amministratori, utenti familiari nel corso del congresso nazionale dell’Associazione italiana residenze per la salute mentale (Airsam) in programma a Matera, con inizio, alle ore 15.00, da domani all’8 novembre nell’Auditorium di piazza del Sedile. Il Congresso è stato voluto e costruito coerentemente alle vigenti linee di indirizzo nazionali per la salute mentale e alla legge 328/2000. Infatti il Congresso vede quali partner nazionali LegaCoop. Sociali, Confcooperative Federsolidarietà, Anpis nonché il coinvolgimento del Forum Nazionale Salute Mentale, L’UNASAM (famiglie degli utenti), la Società Italiana di Psichiatria, la Società Italiana Riabilitazione Psichiatrica e Psichiatria Democratica.

Assemblea generale del Siulp

RISTORANTI

PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA Via Mattei 76 0835309098 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra

SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO

0835-262260 0835-336882 0835-331314

0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO

OGGI alle 11 nella sala riunioni Palatucci della questura di Matera, assemblea generale organizzata dal Siulp (Sindacato unitario lavoratori di polizia) della provincia di Matera. E’ prevista la partecipazione del segretario generale nazionale Siulp Felice Romano e dei segretari generali di Puglia e Basilicata. All’ordine del giorno, l’accordo quadro, il contratto di lavoro, la legge finanziaria, la previdenza, il riordino delle carriere e il sistema pensionistico.

emergenza sanitaria

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0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309

Mostra Claudio Bonichi A Claudio Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni più recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università. iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni.L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedì con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre.

UTILITA’

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

PUB

Incontro col segretario nazionale dell’Ugl

CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820

SI terrà oggi, alle 17, nella sede di Matera dell’Ugl l’incontro con segretario nazionale confederale Ugl Marina Porro alla presenza del segretario regionale Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi e del segretario provinciale Luigi D’Amico. Tema: “Nuovo modello contrattuale.

CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 High school musical 3 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Giù al Nord” 18-19,50-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 Zohan 18-20 L’uomo che ama 22

CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “Vicky Cristina Barcelona” “Sfida senza regole” orari al botteghino •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Mamma mia 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Albakiara 21 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


37 Basket I ragazzi dell’under 13 di Ambrico si sono ben disimpegnati alla Cruisi Cup di Lecce Mercoledì 5 novembre 2008

Pielle, la carica dei 300 miniatleti Stagione intensa per la società materana che compie 18 anni primaria di migliorare indiE' ORMAI entrata nel vivo vidualmente i nostri giovani l'attività sportiva della Pielle atleti e dare loro la possibilità Matera, storica società matedi crescere e accumulare rana che opera ormai dal quell'esperienza che un cam1990 nel mondo della pallacapionato senior può dare. nestro sia a livello giovanile e Naturalmente i nostri sforsia a livello di minibasket. zi principali sono rivolti ai Una società che può vancampionati giovanili, sia tarsi di avere quest'anno cirquelli di eccellenza e sia quelca 140 tesserati nel settore li regionali, con la speranza giovanile ed oltre 160 neldi ben figurare in ciascuno di l'ambito del settore minibaessi”. sket. Nei giorni scorsi la Pielle è Numeri di tutto rispetto stata impegnata a Lecce nella che rendono ben chiara l'idea prima edizione del “Trofeo di come la società materana Cruisi Cup", torneo nazionale abbia continuato il lavoro inidi basket giovanile riservato ziato ben diciotto anni fa. alla categoria under 13 (raTanti i campionati a cui la gazzi nati negli anni 1996 e Pielle parteciperà anche que1997) organizzato dalla New st’anno sia a livello regionale Basket Lecce. Tutto lo staff e sia con qualche squadre che della Pielle si è dichiarato enpartecipa ai tornei giovanili di eccellenza. Oltre alla scelta Il tecnico della Pielle Matera, tusiasta del risultato conseguito dai propri atleti. Altro dell’iscrizione alla serie D re- Luciano Cotrufo motivo di soddisfazione e il gionale di pallacanestro. premio conferito a Dario MiPresidente della società è sano, come uno degli atleti più interessanti Giovanni Cotrufo mentre a capo di tutta del torneo. l'attività del settore giovanile vi è Luciano «La partecipazione al torneo di Lecce è Cotrufo, ex vecchia gloria nonché ex capistato un altro tassello importante nella cretano dell' Olimpia Matera. Coordinatore scita tecnico/didattica programmata per del settore minibasket è invece Giovanni questi giovani atleti - sottolinea il giovane Papapietro mentre fanno parte dello staff tecnico piellino Gianpaolo Ambrico - ben tecnico in qualità di istruttori Gianpaolo sapendo di confrontarsi con realtà cestistiAmbrico, Nicola Loperfido, Italo Massari, che giovanili di alto livello». Delizia Ruggieri, Tonia Labarile, Milena Le uniche note dolenti di questo avvio di Andrulli e Vanessa Vizziello. stagione riguardano i pochi spazi orari che Grande novità per quest'anno è la partetutte le società materane hanno negli imcipazione, dopo qualche anno di assenza, al pianti comunali. «E' un peccato che uno campionato regionale di serie D categoria sport così affascinante non goda di così senior. tante attenzioni come in realtà meriterebAlla guida della squadra, composta quabe. Sicuramente con più disponibilità di si totalmente da giovani e soprattutto unorari si otterrebbero dei risultati migliori der, siede Luciano Cotrufo, che ha ben per tutti». chiari quale siano gli obbiettivi per questa esperienza. Leonardo Filazzola “Lavorare assiduamente con la necessità matera@luedi.it

UNDER 17, Il successo a Corato sfuma all’over time CORATO PIELLEMATERA

84 76

CASILLO CORATO: Piccione 25, Scavo, Gatta 2, Pascazio 5, Donno 4, Carulli, Clemente 14, Veizi 2, Vorzillo 7, Compierchio 8, Maietta 15, Musto, All. Gatta PIELLE MATERA: Vignola 15, Acito 7, D'Ercole 10, Gaudiano, De Bartolo 15, Sacco, Gaudiano C. 17, Latorre 2, Casalino, Racanelli 8, All. Cotrufo PARZIALI: 18-20, 30-41, 61-60, 74-74, 8476 ARBITRI: Di Bari di Noicattaro e Caldarola di Ruvo di Puglia. SFORTUNATA la Fondiaria Matera nella gara d'esordio del campionato “under 17 ec-

cellenza”. La compagine materana, allenata da Luciano Cotrufo, ha dovuto cedere solo all'over time contro la squadra favorita alla vittoria finale del torneo. Infatti la squadra coratina, allenata da Franco Gatta, è il primo passo, nel settore giovanile, di un progetto ambizioso che punta alla valorizzazione del settore giovanile. La compagine coratina, nella quale militano diversi ragazzi provenienti dall'intera provincia barese, ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie al cospetto di una Pielle ordinata e ben disposta in campo. Ma la panchina lunga ha giocato in favore dei pugliesi che hanno sfruttato il calo fisico dei materani. Soddisfazione in casa coratina, ma anche in casa La Fondiaria in quanto si è avuta la certezza che quella di quest'anno sportivo non sarà una sola comparsa, ma una stagione ricca di soddisfazioni.

I CAMPIONATI DI QUEST’ANNO

I TORNEI DELLA STAGIONE

Dalla D all’under 13 provinciale

Un calendario molto ricco

QUESTO l’elenco dei tornei a cui quest’anno parteciperà la Pielle Matera: la serie D regionale, 2 squadre ai tornei Master maschili, 1 squadre all’under 19 regionale, 1 squadra all’under 17 nazionale eccellenza, 2 squadre all’under 17 regionale, 1 squadra all’under 15 regionale, 2 formazioni iscritte all’under 14 provinciale ed ancora due compagini al via del torneo provinciale under 13 e tre squadre al campionato esordienti provinciali. Inoltre la Pielle parteciperà al campionato aquilotti provinciale competitivo con due formazioni al via e tre formazioni al campionato aquilotti non competitivo. I diversi campionati inizieranno tutti quanti nelle prossime settimane.

- LA befana del minibasket - Aosta; (Aquilotti 1998/99) - Trofeo ministar - Roseto degli Abruzzi (esordienti 1997/98) -Trofeo Mazzetto - Padova; (esordienti 1997/98) - Trofeo Cruisi Cup - Lecce (under 14 - 1996/97) - Coppa Forum Sempronii - Fossombrone (aquilotti 1998/99) - Trofeo Maggiò - Caserta (esordienti 1996/97) - Minibasket in Piazza - Matera (aquilotti 1998/99) - Trofeo Garrattoni - S. Arcangelo di Romagna (esordienti 1997/98) - Notte bianca maddalonese - Maddaloni (CE) (aquilotti 1998/99)

Volley Il Time punta sui giovani Calcio a 5 A gonfie vele l’under 21 di Damiano Andrisani ancora imbattuta

«Fiore all’occhiello del nostro lavoro» MATERA «Dopo ventiquattro anni di vita, la società materana, che ha svolto essenzialmente attività giovanile, quest'anno sta vivendo una stagione speciale, esaltante con la partecipazione alla serie B2 con ottimi risultati. Ma il primario obiettivo della società della città dei Sassi resta sempre quello della valorizzazione del settore giovanile. Anche quest'anno, infatti, la Time Volley sarà impegnata nei campionati under 14, 16 e 18 femminile con addirittura la partecipazione, in alcune categorie, di più squadre appartenenti allo stesso sodalizio considerato l'elevato numero di ragazzi tesserati. “Il settore giovanile è il fiore all'occhiello della nostra società - spiega il dirigente Raffaele Paparcone. Siamo molto contenti per gli ottimi risultati che la prima squadra sta ottenendo nel campionato di serie B2 ma allo stesso tempo non dobbiamo mai trascurare il settore giovanile che viene sempre al primo posto». A testimoniare l'ottimo lavoro svolto fino ad ora dai tecnici della Time Volley Matera c'è l'importante riconoscimento ottenuto dalla Federazione Italiana Pallavolo: il certificato di qualità per un'eccellente attività giovanile svolta. «Da quattro anni la Fe-

derazione ci fregia di questo certificato - continua Paparcone - e noi ne siamo orgogliosi perché vuol dire che il nostro lavoro e il nostro impegno con i giovani non passa inosservato. D'altronde non dobbiamo dimenticare che molte atlete che ora militano in campionati nazionali sono cresciute proprio nel nostro gruppo”. Il responsabile tecnico del settore giovanile è Brunella Cristallo che da anni collabora con la Time Volley, coadiuvata da Giusy Papapietro, ex atleta della società materana e Jessica Romano quest'anno in forza alla Time Volley di serie B2. “L'interesse da parte dei piccoli atleti verso questo sport è in netta crescita, quest'anno se ne sono iscritti circa 220 ma ancora stiamo ricevendo altre richieste di tesseramento”. Fare sport pulito, genuino e solidale. Anche questo è il fine dei dirigenti dalle Time Volley che quest'anno organizzeranno la manifestazione “PallAdmovolando”. “Nel periodo natalizio conclude Paparcone - organizzeremo questa manifestazione in collaborazione con la sezione materana dell'associazione donatori di midollo osseo. E' un'iniziativa che ogni anno riscuote grande successo”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Dieci punti per la Nigro Bng

Tre vittorie ed un pareggio nelle prime quattro gare RISULTATI E MARCATORI DELLA BNG Unico pareggio con il Martina UN primato costruito senza alcuna sconfitta in queste prime quattro giornate di campionato che hanno lanciato la formazione materana in classifica. Questa la successione dei risultati della Bng Nigro Matera nelle prime quattro giornate del campionato under 21: 1° giornata Shaolin Soccer - Nigro Bng Deportivo 0-3 con a segno Vivilecchia e 2 volte Dimita. Nella seconda giornata Nigro Bng Deportivo - Martina 3-3 (con reti di Dimita, Orlando, Vivilecchia). Ancora poi nella terza giornata Castellana Grotte - Nigro Bng Deportivo 1-4 (Gammariello N., Caione e 2 Vivilecchia). Infine la quarta giornata Nigro Bng - Sport Five Putignano 5-0 (Orlando, Caione, Gammariello N. e 2 volte Fasano) Questa la classifica di questi primi quattro turni di gare: Nigro Bng Deportivo 10, Team Matera 9, Pellegrino Sp. 9, Sport Five Putignano 9, Centro Sociale Giovanile 6, Effe Gi Castellana Grotte 6, Martina 4, Shaolin Soccer 0, Virtus Monopoli 0, La Titese 0 Biancazzurro Fasano 0. Nico Gammariello

PARTENZA di quelle che lasciano il segno per l'under 21 del Nigro Bng-Deportivo Matera. Con un grande progetto alle spalle e un tecnico preparato come Damiano Andrisani, l'under del Deportivo è pronta a raccogliere i frutti di un lavoro, quello sui giovani, che la società ha iniziato con forte impegno e convinzione e che dopo quattro giornate di campionato vede Gammariello e compagni al primo posto nel loro girone. Proprio per sottolineare la volontà della società di puntare sui giovani, infatti, è stata improntata anche una squadra under 18, che servirà da serbatoio prima per l'under maggiore e, di conseguenza, anche per la prima squadra, che attende giovani del vivaio con trepidazione. Le intenzioni della società sono chiare, far crescere giovani calciatori materani e puntare ad inserire in prima squadra sempre più pedine provenienti dal lavoro sul proprio vivaio. L'under 18 è affidata a Giampiero Andrisani e non ha ancora iniziato il campionato di categoria, che prenderà il via nelle prossime settimane. Preparatore dei portieri per le squadre giovanili della

società, Cosimo Di Pede. La Nigro Bng Under 21 ha iniziato il proprio cammino in campionato il 12 ottobre, giocando sino ad ora quattro gare con un solo pareggio e 3 vittorie. L'ultimo sigillo dei ragazzi di Andrisani è stata una perla, perché con il netto risultato di 5-0, la Tensostruttura di via dei Sanniti ha visto cadere l'ex capolista del girone, che ha lasciato strada proprio ai materani. È stata una vittoria di tutta la squadra, che ha fermato la società che milita nella categoria superiore, la A2, che sino a quel momento aveva ottenuto successi importanti. Questo a dimostrazione della bontà del lavoro dei tecnici e delle qualità del gruppo messo a disposizione di Damiano Andrisani. «Il progetto per l'under 21 è importante -spiega il dirigente del Deportivo, Luigi Taratufolo- abbiamo intenzione di arrivare il più in alto possibile in classifica e magari puntare anche alla vittoria del campionato. Le potenzialità -continua Taratufolo- ci sono e si sono viste in queste prime uscite, quindi non vedo perché non puntare al massimo con un gruppo

Piero L’Episcopia

valido e soprattutto molto unito». Oltre ai 10 punti e al primato in classifica, Nico Gammariello e compagni hanno superato anche la prima fase della Coppa Italia superando nel primo triangolare previsto lo Spazio Relax Matera e poi anche l’Altamura. Il prossimo impegno nella Coppa nazionale è fissato per mercoledì 12 novembre contro il Martina, che in campionato ha fermato la Nigro Bng sul 3-3 tra le mura amiche. Progetti importanti, comunque, anche per i giovanissimi dell'under 18. “La squadra under 18 è stata creata proprio con l'intento di far crescere nuovi elementi validi e pronti al calcio a 5. La squadra costruita -riprende Luigi Taratufolo- è volutamente molto giovane ai minimi concessi dalla categoria per cercare di portare sempre più ragazzi in prima squadra, evitando di dover passare obbligatoriamente dall'acquisto di brasiliani per ottenere traguardi importanti”. Francesco Calia matera@luedi.it


Mercoledì 5 novembre 2008

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Si punta sul coinvolgimento generazionale con la nascita del Pd giovani. Sinistra critica avvia l’attività

Prove tecniche di elezioni Pomarico si prepara al voto. Il centrosinistra si rimette in gioco POMARICO - Preparativi per le prossime elezioni. Il Pd pomaricano si rivolge ai giovani, nasce la Sinistra critica, il nuovo Mancini presenta la propria candidatura a sindaco. Il centrosinistra, che potrebbe trarre effetti da una candidatura che forse non sarà destinata all'attuale sindaco Giuseppe Casolaro, pensa a rimettersi in campo. «L'esperienza della comunità pomaricana - si apprende dal sito del Pd cittadino, per esempio tra la fine degli anni '70 e '80 ci ricorda come tanti giovani facevano parte di gruppi politici attivi in quel periodo con attivismo e interesse alle varie problematiche. Dopo la crisi dei partiti all'inizio degli anni '90 e la chiusura delle sezioni, i giovani hanno ancor di più avvertito la lontananza e l'estraneità dal mondo della politica. Noi nel nostro piccolo avvertiamo che c'è un'esigenza di coinvolgimento e relazione sociale, perciò vogliamo costruire un futuro dove i giovani si sentano partecipi e parte attiva di una società che si evolve anche grazie al loro contributo». Continuando a scorrere, ancora: «I giovani

L’ingresso del Comune

nella realtà pomaricana nell'ultimo decennio sono stati nelle migliori delle ipotesi esclusi da ogni forma di partecipazione ai temi di interesse collettivo, strumentalizzati e il più delle volte ignorati». Se pur sorvolando sull'importante esperienza dei giovani comunisti di Rifondazione, il Pd cerca di leggere l'impegno politico militante dei giovani del passato. A memoria, co-

munque, l'ultima esperienza importante è proprio risalente alla gruppo giovanile del Prc. Comunque, il nuovo assetto del partito veltroniano a Pomarico parla pure di una proposta significativa. Infatti, è annunciata la nascita del Pd giovani, ovvero “un progetto politico che dia garanzia e tutela agli interessi finora sottovalutati”. L'appuntamento è per sabato 15 e domenica 16 novembre, giorni dedicati alla costituzione del coordinamento cittadino del Pd giovanile, presso la sede del partito di via san Giovanni. A proposito di sinistra, proprio l'ex militante di Rifondazione, Giovanni Rivecca diventa coordinatore della Sinistra critica. Il piccolo partito di Flavia D'Angeli ha adesso un riferimento a Pomarico. «A seguito dell'esito elettorale - rende noto Rivecca - che ha visto tutte le forze della sinistra soccombere, visto l'andamento delle scelte liberiste messo in campo dal governo Berlusconi e la demagogia praticata dall'opposizione che oggi siede in Parlamento che creano un insopportabile mutamento delle

condizioni sociali nel paese, si ravvisa la necessità di costituire in tutta Italia in Basilicata e a Pomarico in modo specifico un movimento politico sociale per promuovere a tutte e tutti i lavoratori e lavoratrici, i precari, pensionati, disoccupati, gli studenti e gli ambientalisti una pratica politica di coinvolgimento e iniziativa al fine di arginare ogni iniziativa del Governo e di un' opposizione liberista. Pertanto nasce a Pomarico il movimento Sinitra critica. E come prima iniziativa da pieno appoggio agli studenti e solidarietà a tutti i lavoratori e alle lavoratrici per la crisi economica in atto». Ma gli spostamenti iniziano ad avvertirsi. Intanto, qualche giorno fa, la prima ufficializzazione: l'Adc di Fierro candida Francesco Mancini, che correrà per la poltrona di primo cittadino. Ma nel momento di presentazione ufficiale della candidatura, molto tempo è stato speso per osannare quanto fatto negli anni passati dallo zio, già più volte sindaco. Le altre ufficializzazioni diranno del resto. Nunzio Festa

Montescaglioso L’associazione analizza il Libro bianco della qualità televisiva

La tv finisce sotto esame Il Movimento del cittadino Junior impegnato a tutela dei minori MONTESCAGLIOSO - Il MDC (Movimento Difesa del Cittadino) di Montescaglioso, sede per la Basilicata, ha diffuso un comunicato del proprio Dipartimento Junior nazionale. Tema del documento il cosiddetto Libro bianco sulla qualità televisiva a tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, voluto dall'Autorità per le Comunicazioni che trova pieno appoggio da parte dello stesso Mdc Junior. Infatti, come sottolineato nel comunicato stampa diffuso, si concorda totalmente con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Calabrò e si è pienamente favorevoli alla proposta di istituire un libro bianco che analizzi la programmazione televisiva in Italia, l'uso dei media vecchi e nuovi e verifichi il suo grado di qualità. Il Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Cala-

brò ha pronunciato le dichiarazioni davanti alla Commissione Infanzia, dove si trovava proprio per affrontare il tema del rapporto tra ragazzi e media, nell'indagine conoscitiva su questi temi. Il Mdc Junior si «Trova pienamente concorde, visto che l'associazione è da diverso tempo impegnata nel monitoraggio dei fenomeni socioculturali considerati più a rischio per i minori, in special modo con J-Radar, l' osservatorio permanente che ha segnalato numerose violazioni sia in campo televisivo che pubblicitario del Codice di autoregolamentazione TV e Minori. Si sottolinea, inoltre, come il Codice di autoregolamentazione continui ad essere violato, come avviene nella fascia pomeridiana e in prima serata in tv, facendo riferimento alla tipologia di programmi messi in onda

proprio in fascia protetta dalle 16 alle 20, senza dimenticare i famosi “limiti agli spot” nei programmi per bambini. Lucia Moreschi, responsabile del Dipartimento Junior del Movimento Difesa del Cittadino, ha affermato in maniera decisa come «La qualità del servizio televisivo in chiaro è così scadente che bisognerebbe effettuare una denuncia all'Autorità ogni giorno. Ora più che mai è importante ed epocale il passaggio da una concezione di quantità dell'ascolto a qualità del prodotto radiotelevisivo, con un occhio più attento proprio agli spettatori più indifesi». Nel comunicato si pone nella dovuta evidenza che non tutte le famiglie italiane con bambini possono permettersi di ricorrere alla pay tv. Michele Marchitelli

Iniziative di Municipio e associazioni

Valbasento e ambiente Pisticci al centro del dibattito pubblico PISTICCI - Un appuntamento istituzionale speciale, tutto dedicato alla Val Basento. Con questo obiettivo il Comune di Pisticci è voluto scendere in campo, in prima linea, nel tentativo di dare un contributo importante in termini di dialogo, proposte e soprattutto rappresentazione di tutte quelle urgenti problematiche occupazionali e di sviluppo che riguardano la zona industriale di Pisticci Scalo, interessata da un costante e progressivo depauperamento di posti di lavoro, conseguenti alla chiusura di diversi stabilimenti industriali. Dei vari aspetti legati al presente ed al futuro della Valbasento si discuterà nell'assemblea dei consigli comunali congiunti convocata su iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Pisticci per il prossimo venerdì 7 novembre alle ore 16.00 presso i locali della mensa di Tecnoparco, nel cuore della zona industriale. Unico il tema all'ordine del giorno che tratterà la crisi industriale della Valbasento in tutti i suoi aspetti. L'invito è stato esteso a tutti i soggetti che hanno un ruolo in termini decisionali o comunque di coinvolgimento nelle dinamiche legate alla trattazione delle emergenze che attanagliano la zona industriale valbasentana a partire dai vertici nazionali. Un momento di confronto e dibattito utile anche a chiedersi in quale direzione possa essere indirizzato il futuro della Valle del Basento, nella consapevolezza che l'attuale modello di sviluppo è fallito e si sta lasciando alle spalle un deserto occupazionale. Da un consiglio che è stato convocato ad uno che si chiede di convocare. Ad

interpellare in tal senso il Comune di Pisticci sono alcune associazioni del posto, costituitesi in Comitato di Associazioni. Con una lettera inviata di recente alla Istituzione pisticcese le associazioni riunite chiedono una convocazione urgente ed aperta del Consiglio Comunale di Pisticci con all'ordine del giorno tre punti: le trivellazioni petrolifere previste sulla fascia jonica e pareri a riguardo della giunta comunale (anche se sul tema sono già arrivate risposte sia attraverso una comunicazione tra Ministero dell'Ambiente e Regione Basilicata in base alla quale i progetti di trivellazione in questione non avrebbero ottenuto la Via ministeriale sia per l'interessamento del Comune di Pisticci che ha scritto alla Regione Basilicata chiedendo delucidazioni in materia e cogliendo anche l'occasione per manifestare il proprio parere contrario); rischi ed emergenze ambientali (discariche, raccolta rifiuti, incendi); attività estrattive nel territorio comunale (gas e petrolio). «La discussione - precisano le otto associazioni firmatarie della richiesta - ha finalità di informazione alle associazioni che ne fanno esplicita richiesta ed alla cittadinanza, affinché si abbia la piena consapevolezza delle potenzialità e delle emergenze del nostro territorio nonché della valenza dello stesso in ambito regionale e nazionale». A Pisticci, dunque, è il momento del confronto e del dialogo a tutto tondo sulle tematiche che maggiormente stanno interessando il tessuto sociale, politico, occupazionale ed ambientale dell'area. provinciamt@luedi.it

Secondo successo stagionale. Domenica sfida al vertice col Rotondella

Libertas in ascesa contro il Bernalda MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso ha colto la sua seconda affermazione stagionale esterna dopo quella per 5-3 a Villa d'Agri espugnando il Lorusso di Bernalda con due reti messe a segno nei primi 19 minuti del primo tempo. La formazione montese, grazie al suo attacco, il più prolifico del campionato di Prima Categoria Girone B (22 reti attive) ha messo il risultato in cassaforte con un uno- due tra il 16' ed il 19'. Dapprima ci ha pensato Antonello Tafuno con un grande gol da fuori area; per il centrocampista montese è la prima segnatura stagionale, terza della carriera e, per la prima volta, contro

una squadra che non fosse l'Olimpia Tito. Tre minuti dopo Stefano Cifarelli è stato abile a superare il portiere bernaldese Figliuolo con un pallonetto scagliato dalla lunga distanza. Per il giovane attaccante montese, al ritorno in campo dopo un turno di stop scontato contro il Salandra, si è trattato della sesta marcatura dall'inizio della stagione. La prima frazione si è chiusa con un palo colto da entrambe le squadre: Margarita ha centrato il palo al 30' su punizione, mentre al 44' Antonello Tafuno ha “rischiato” la doppietta cogliendo a sua volta il montante. Nella seconda frazione la formazione bernaldese ha provato a ri-

mettere in discussione la gara con Fusco, Viggiano, Forcillo (parte alta della traversa), Gallitelli e Torraco, senza riuscire ad accorciare le distanze sino all'80'. Margarita, infatti, è riuscito a superare Giovanni Cifarelli dopo una prolungata azione personale. Prima del 90' lo stesso Margarita ha provato il raddoppio su punizione, respinta dal portiere montese. Se il Montescaglioso ha bissato la vittoria casalinga per 2-0 sul Salandra riuscendo a portare a casa tre punti esterni importantissimi, che le consentono di salire al terzo posto solitario con 14 punti dietro Lagonegro (19) e Rotondella (15), per il Bernalda si è invece

La formazione della Polisportiva Libertas

trattato della seconda sconfitta consecutiva dopo quella subita a Roccanova. Domenica prossima 9 Novembre, alle 14.30, al Comunale di Montescaglioso, sfida di vertice con

il Rotondella: con una vittoria i ragazzi di mister Cicorella potrebbero scavalcare la formazione ionica al secondo posto. m.m.


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Irsina Si chiede chiarezza sulle dimissioni estive ritirate

Nubi sulla maggioranza Sinistra democratica in piazza IRSINA - In piazza a Irsina, si rivede il banchetto di Sinistra democratica con il consigliere provinciale, Achille Furioso, il responsabile cittadino della sezione, Francesco Caivano, e alcuni simpatizzanti. Gli argomenti trattati a tavolino degli addetti ai lavori, sono stati: la raccolta delle firme sul Lodo del ministro Alfano e la divulgazione di un volantino, a firma del coordinamento di Sinistra democratica -Irsina, inerente a questioni di carattere locale. «In un mondo globalizzato, privo di regole, in crisi finanziaria è lecito chiedere al sindaco se il comune ha investito in prodotti finanziari? -si chiede Sd provocatoriamente in un documento- Qualcuno dirà che avremmo potuto informarci presso la sede del Comune ed è meglio una

domanda diretta. Inoltre vista la cronica allergia dell'Amministrazione al contatto con i cittadini, vorremmo porre alcune domande: in primis, quale sono le ragioni vere per le quali i tre assessori del Pd si sono dimessi nel mese di luglio; e la seconda domanda, invece, verte sulle ragioni per le quali i tre assessori abbiano desi- Achille Furioso stito dai loro propositi (all'inizio di agosto) solo perché “pare” le dimissioni non siano state accolte dal sindaco. Vorremmo far presente continua il documento-

che il silenzio della giunta non è indice di trasparenza e non serve a tacitare voci e illazioni che inseguono nelle discussioni fra cittadini. Anzi il silenzio è foriero di commenti che abbiamo definito “ feroci” in altra sede, usando un dolce eufemismo. Noi ci chiediamo se sia coerente fare certi discorsi a Roma e poi contraddirli ad Irsina. Si cari amici del Pd -prosegue il documento-dire a Roma che il governo svuota la democrazia e non sentire l'elementare dovere di comunicare ai cittadini le motivazioni della mini crisi

estiva, tutto ciò è abbastanza contraddittorio ed incomprensibile. A Irsina tutti si chiedono quali ragioni “inconfessabili” motivazioni abbiano portato al loro ripensamento. Desideriamo ricordare che in giunta (secondo quanto riferisce il Quotidiano della Basilicata) sia stato concordato di realizzare quanto prima un incontro pubblico, “così come concordato in giunta”; è chiaro che diventa d'obbligo effettuare un passaggio, attraverso un incontro pubblico, con la base dei nostri elettori e con tutti i cittadini, come affermato nei mesi scorsi sul quotidiano, dal vice sindaco. Noi di Sinistra democratica -affermano - siamo tutti (o quasi) ex Ds come il vice sindaco e perciò elettori di questa maggioranza oltre che come cittadini crediamo di

Il municipio di Irsina

aver il diritto ad essere adeguatamente informati. Inoltre, come movimento politico, crediamo che facciamo ancora parte delle forze politiche che abbiano promosso, sostenuto ed eletto questa maggioranza. Il sindaco -conclude il documento- ritiene di non essere “molto esperto” di politica, la mancanza di esperienza, però, non giustifica la condotta solitaria

con la quale amministra il paese. Non si ricorda,infatti, che la sua maggioranza politica sia composta dalle forze che costituivano i Ds (Pd e Sd attuali), la Margherita (Pd attuale), lo Sdi , L'Udeur (Popolari uniti attuale ) e Pdci. La querelle estiva di Irsina fece molto discutere e oggi sembra scomparsa. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Tabaccaio minacciato e percosso Originale cerimonia commemorativa voluta dal Comune di Grassano

Botte per fumare Arresti ad Aliano ALIANO - Due persone, già note alle forze dell'ordine, sono state arrestate per tentata violenza privata e lesioni personali aggravate ai danni di un tabaccaio di Aliano, “reo” di non aver voluto riaprire il negozio di sera per dare loro le sigarette. Il provvedimento è stato eseguito dai militari dell'arma delle stazioni di Aliano, Stigliano e del Nucleo operativo della compagnia di Pisticci, alle prime luci dell'alba di ieri, dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Matera, nei confronti di l.G., di anni 35, e C.F. di anni 33, rispettivamente residenti nei comuni di Stigliano ed Aliano. L'ordinanza di custodia trae motivo a seguito dei riscontri investigativi assunti dalla locale stazione dei carabinieri, quando i due,

nello scorso mese di giugno, per futili motivi, hanno aggredito con calci e pugni un esercente di Aliano, che si era rifiutato di riaprire l'esercizio commerciale ormai in chiusura per la vendita di sigarette. Gli arrestati sono stati accompagnati nelle rispettive abitazioni dove rimarranno a disposizione dell'autorità giudiziaria ai domiciliari. Michelangelo Ferrara

Sul lavoro come in guerra Monumento alle morti bianche nel giorno dei caduti

GRASSANO - E’ stato un 4 novembre con il pensiero alle morti bianche quello commemorato ieri a Grassano. In occasione della tradizionale festa dedicata alle forze armate è stato inaugurato, in piazza Purgatorio dove è ospitato il monumento ai caduti delle guerre, un bassorilievo opera dell'artista locale Michele Schiavone (già autore del bassorilievo in Piazza Mazzini dedicato all'emigrante) . L'idea di lasciare un ricordo permanente alle tante morti bianche era stata di Carmine Donnola, poeta grassanese, che aveva sollecitato, diversi anni fa, le autorità civili e militari della provincia affinchè si lasciasse una testimonianza permanente in particolare degli operai che hanno che hanno trovato la morte nelle fabbriche della Valbasento anche a seguito dell'esposizione a sostanze tossiche e radioattive. Allora in carica come presidente del consiglio comunale di Grassano c'era Pietro Viscera, che accolse queste sollecitazioni e si adoperò per portare avanti questa causa. Successivamente all'unanimità con i capi gruppo consiliari si deliberò di dare mandato all'artista locale di realizzare il bassorilievo completato

La targa-scultura ai morti sul lavoro

per l'occasione del 4 novembre. Alla manifestazione erano presenti il sindaco, Vito Magnante, gli assessori Filippo Luberto e Rocco Degiacomo , l'assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Digilio, la dirigente dell'Istituto Comprensivo “Ilvento” di docenti e alunni dell'istituto comprensivo e dell'Istituto Tecnico commerciale . Le autorità hanno deposto una corona d'alloro ai piedi della lapide con su scritti i nomi dei grassanesi caduti in guerra,

poi è stata scoperto il bassorilievo e il sindaco ha commentato: «Oggi ricordiamo i nostri caduti in guerra. Tanti sono stati i giovani che per servire la patria e garantire la democrazia hanno perso la vita e ci hanno permesso così di raggiungere l'attuale benessere di cui godiamo. Tante sono state le famiglie distrutte che nelle loro case hanno ancora altarini in ricordo dei propri cari. Quando ero più piccolo questa festa era più sentita perché forse era ancora vivo il ricordo della guerra appena trascorsa. Oggi le guerre fisiche si combattono lontano da noi, noi in Italia combattiamo altri tipi di guerre, una di queste è proprio quella delle vittime che ogni giorno sul posto di lavoro. Questa lapide deve farci riflettere sul nostro futuro cercando di rendere migliore la nostra vita». Dopo la messa , celebrata da don Carmine Rotunno, l'intervento di Carmine Donnola che ha recitato la sua poesia posta ai piedi del bassorilievo : «Un solo grido si levò nel silenzio della valle era il grido degli innocenti era il grido degli operai andati oltre le nuvole». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

San Mauro Forte Alunni dell’istituto “Suore di Gesù” protagonisti

Poesie per le vittime dei conflitti SAN MAURO FORTE - E’ stata celebrata anche a San Mauro Forte, la giornata delle Forze Armate e della commemorazione dei caduti in guerra. Una giornata per non dimenticare, come ha detto il sindaco Francesco Diluca, che quest'anno è ancora più impregnata di significato in occasione sia del 90° anniversario della fine della prima guerra mondiale che dei 60 anni della costituzione italiana. La giornata di commemorazione sanmaurese è iniziata alle 9.30, con un raduno presso la sede municipale, dove si è costituito un corteo formato dal primo cittadino, dai rappresentanti delle istituzioni civili e militari, dai membri della società di mutuo soccorso e dal corpo locale bandistico, Castellum Magnum. Alle 10,00 il corteo è partito dalla sede municipale di via Pietro Mar-

silio ed ha percorso le strade cittadine raggiungendo la chiesa di San Rocco. Qui la celebrazione della messa in memoria dei caduti in guerra, officiata da don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro a cui ha fatto seguito il discorso commemorativo del sindaco, che a nome dei cittadini, ha ringraziato le forze armate presenti ed ha ricordando l' importanza di questa ricorrenza, nata dopo il conflitto della prima guerra mondiale e cresciuta in questi ultimi anni, quando si è sentita l'esigenza di sottolineare il nuovo ruolo, gradualmente assunto dai nostri militari negli innumerevoli interventi internazionali. Una funzione indispensabile in molte occasioni, con azioni tese ad evitare conflitti e sostenere popolazioni in difficoltà. Dopo la celebra-

zione il corteo ha raggiunto la villa comunale dove è stata deposta una corona di fiori ai piedi del monumento eretto in onore dei caduti per la patria, una scultura in bronzo che troneggia nel grande parco in ricordo dei caduti della Grande Guerra. Commoventi poesie sono state recitate dai piccoli scolari dell'istituto delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, ed è stato intonato “il silenzio” per invitare i presenti ad un minuto di raccoglimento. Poi il corteo è proseguito ancora per via Giacinto Magnante, dove è stata depositata un'altra corona di fiori davanti alla lapide del Tenente Giacinto Magnante, ufficiale di San Mauro caduto sul campo di combattimento nella guerra del 1915-1918. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Il monumento ai caduti in guerra di San Mauro Forte


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Tursi Riprende la battaglia legale tra i consiglieri dimissionari e il sindaco Guida

Surroghe contestate, oggi dinanzi al Tar TURSI - Caso Tursi. Oggi nuovo appuntamento al Tar di Basilicata. Mentre si attende l'udienza di “merito”, fissata per il prossimo 20 novembre, questa mattina i giudici amministrativi discuteranno del ricorso avverso le surroghe, presentato presso la Presidenza della Repubblica, da parte di sei consiglieri dimissionari su nove: Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Salvatore Mario Ragazzo, Angelo Castronuovo, Salvatore Cosma e Antonio Caldararo. Tutti difesi dall'avvocato Ignazio Lagrotta. I restanti tre dimissionari non prendono parte a questa puntata giusamministrativa, in

quanto Salvatore Caputo e Antonio Lauria sono difesi da altri legali, rispettivamente, Brigida Caputo e Giuseppe e Marirosa Panio. Diversa la questione di Annibale Santagata reintegrato a tutti gli effetti nella carica di consigliere comunale da un'ordinanza del consiglio di Stato dello scorso 26 agosto. Anche i sei consiglieri avevano fatto ricorso al Capo dello Stato, in data antecedente. Ma da Napolitano la questione non è mai arrivata, poiché il legale del sindaco Guida e del resto del consiglio comunale, Donatello Genovese, ha fatto espressa richiesta,

com'era sua facoltà, di portare il tutto dal Quirinale alla Tar di Basilicata. Intanto, non si sono fatti attendere i primi commenti e polemiche anche su questa vicenda specifica. Gli ex consiglieri Rosa Sarubbi e Giuseppe Modarelli, dopo aver sollevato alcune questioni in materia contabile che furono il “casus belli” della crisi al Comune di Tursi, oggi fanno emergere agli occhi dell'opinione pubblica quello che a loro dire è un “uso generico del denaro pubblico”, da parte dell'amministrazione in merito alla questione dimissioni-scioglimento del consiglio comunale. «E'

apparso sorprendente dislocare -hanno commentato i due esponenti dei Popolari Uniti- sei ricorsi straordinari presentati al presidente della Repubblica da parte dei dimissionari difesi dal professor Ignazio Lagrotta per riportarli dinanzi al Tar Basilicata su richiesta del legale del Comune. Ricorsi che potevano essere discussi in un unico grado al Consiglio di Stato che ha già dichiarato inefficaci le dimissioni di Santagata. Pertanto a nostro avviso, anche i sei ricorsi avrebbero avuto la medesima deliberazione. Ora si chiede di tornare al Tar -hanno con-

Il consiglio comunale di Tursi

tinuato i due ex consiglieri - e se la decisione non sarà conforme a quella del consiglio di Stato (surroga Santagata, ndr) ci costringerà all'appello. E il Comune? Dovrà riprodurre altri sei ricorsi al Consiglio di

Stato che ad occhio e croce costeranno, alla fine, circa 50.000 euro. E chi paga?». Il quesito, i due consiglieri, lo hanno posto alla Corte dei Conti. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Bernalda La nuova ditta appaltatrice si rifiuta di confermare il personale esistente

Mense ferme per una vertenza Nove dipendenti del servizio scolastico in bilico dopo dieci anni BERNALDA - E’ buio profondo per i nove addetti della mensa scolastica di Bernalda, che rischiano seriamente il posto di lavoro. Infatti, dopo l'esito negativo del tentativo di conciliazione presso la Direzione provinciale del Lavoro di Matera, regna il buio nel futuro dei lavoratori che, da circa un decennio, hanno prestato la propria attività lavorativa presso la refezione scolastica di Bernalda e Metaponto. Il problema interessa in totale nove unità lavorative, di cui quattro cuochi a tempo pieno e cinque inservienti ad orario ridotto. A seguito della procedura di gara bandita dal Comune di Bernalda, come spiega in una nota l’avvocato Anna Maria Pallotta, assistente legale dei lavoratori, «la nuova ditta aggiudicataria del servizio si rifiuta di assumere i lavoratori interessati, contravvenendo in maniera grave a quanto prevede la contrattazione collettiva proprio nelle ipotesi di cambio di gestione di appalti pubblici di servizi. Infatti il Ccnl, che ha forza di legge a tutti gli effetti, avverte esplicitamente che la ditta subentrante nell'appalto è obbligata ad assumere tutto il personale in precedenza impegnato nella gestione del servizio, alle medesime condizioni contrattuali e retributive. Di fronte a tale obbligo, la ditta subentrante ha assunto una posizione di assoluta rigidità -spiega l’avvocato Pallotta- nonostante l'operazione del passaggio dei lavoratori le sia stata ampiamente facilitata, prima dalla disponibilità offerta dalla ditta

Cerimonia sentita a Tursi

Una mensa scolastica

uscente di farsi carico dell'assunzione dei cinque inservienti, e poi dalla apertura concessa dai rimanenti quattro cuochi a essere assunti a trenta ore settimanali, quindi a part-time e non più a tempo pieno, con l'impegno a raggiungere le quaranta ore settimanali con l'evolversi del servizio». Questi enormi vantaggi, però, non sarebbero stati recepiti dall'azienda e non hanno modificato la decisione. I lavoratori, comunque, hanno registrato la forte sensibilità al problema da parte del sindaco, Francesco Renna, e dell'assessore Paradiso, che hanno presenziato personalmente alle trattative e hanno portato un importante contributo di mediazione tra le parti, che però non

ha provocato l'effetto desiderato. Adesso si spera che il successivo tavolo di confronto, davanti al Prefetto di Matera, possa produrre i risultati sperati e permettere così ai lavoratori di tornare finalmente a svolgere l'attività nella quale hanno investito molti anni della propria vita professionale, e che rischia, invece, di essere vanificata da un giorno all'altro. «È assoluto interesse degli stessi lavoratori -conclude il legale- che il servizio di refezione scolastica inizi il prima possibile, per non continuare a provocare ulteriori danni all'utenza, alle famiglie e ai bambini, e per questo motivo hanno deciso di sacrificare una parte dei propri diritti».

Bernalda Piano urbano del traffico, oggi l’Ucaib otterrà l’attesa risposta

Il tribunale amministrativo giudica il Put BERNALDA - «Oggi è il nostro “Cinque Maggio”. Questo il commento felice di Antonio Forcillo, presidente dell'Ucaib di Bernalda, il quale parla dell'udienza del Tar in merito al Put a Bernalda. «Oggi -dice il presidente dell'Ucaib- è il grande giorno per la sentenza sul piano urbano del traffico nella nostra cittadina. Attesa -continua Forcillo- sia dell'Ucaib che della cittadinanza che non vuole le opere che invece di aiutare creano problemi al traffico. Naturalmente noi rispetteremo la sentenza, qualsiasi sia la decisione del Tar. Il responso sarà ben accetto da noi tutti proprio per la chiarezza di legittimità che la decisione comporterà. Il Put ha dato non pochi

Antonio Forcillo dell’Ucaib

problemi a noi commercianti, ai consumi del carburante al disagio all'inquinamento e a tante altre situazioni che a scriverle bisognerebbe scrivere un libro. Ecco per-

ché abbiamo protestato per tutti questi mesi. Inoltre la nostra voce si è alzata anche per la tutela e alla sicurezza dei cittadini bernaldesi e dei turisti che giungono nel no-

stro paese. mi spiego meglio: con la sentenza vogliamo la tranquillità che in un eventuale incidente le assicurazioni garantiscano l'effettiva azione risarcitoria. Questo è il pensiero non solo dell'Ucaib ma anche del Comitato dei Cittadini Attivi. A ciò volevo aggiungere che, da oggi in avanti, tenendo presente la sentenza del Tar, noi siamo propensi a vagliare ogni proposta che dovesse giungerci, in modo che, se ottima per il nostro paese, saremo lieti di portala avanti con una sola voce. Ecco conclude Forcillo- noi vogliamo costruire e portare avanti progetti che diano benefici e non che arrechino problemi al cittadino». fa.si. provinciamt@luedi.it

Commozione per i caduti La cerimonia dei caduti a Tursi

TURSI - E’ stata particolarmente solenne la manifestazione in onore dei caduti in guerra, tenutasi ieri nella grande piazza davanti al monumento di Tursi. C'era la banda musicale di Valsinni, tre classi delle scuole elementari, gli alunni delle, due classi del Commerciale “Manlio Capitolo”, il sindaco Antonio Guida, alcuni assessori, i carabinieri, i vigili urbani, quelli della protezione civile, le due associazioni dei pensionati, Anteas e Centro Sociale Anziani; Antonio Romano, presidente della Società Operaia, quelli della Croce Rossa al femminile e c'era Rosa Padula, una signora di 88 anni che ha deposto un mazzo di fiori per ricordare i tre fratelli caduti in guerra. Il corteo è sceso per via Roma, ponte Petrilli, il semaforo, viale Sant'Anna, ha attraversato il ponte Mimì Latrecchina, risalito via Olanda per poi ridiscendere su via Roma ed arrivare in cattedrale dove il parroco don Battista Di Santo ha celebrato la messa. Il parroco ha ricordato il 4 novembre 1918 quando l'Italia raggiunse i suoi confini naturali che Dante aveva previsto sei secoli prima. «In questo giorno vogliamo ricordare i nostri morti ed i morti di tutte le guerre.

Al cimitero di Redipuglia ci sono 100.000 caduti. Le loro vite sono state troncate violentemente nell'età più bella: quella della giovinezza - ha proseguito -ricordando i nostri soldati impegnati in missioni di pace». Dopo l'uscita dalla chiesa il corteo è andato in piazza dove è stata depositata una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti. Valentino Favoino ha suonato con la tromba il silenzio e c'è stato il saluto militare dei carabinieri. Poi hanno parlato i due presidenti degli anziani: Filippo Digno e Maurizio Agata. Digno ha sottolineato come l'impegno per un futuro migliore sarà l'inizio per un vero cambiamento nel nostro paese. Maurizio Agata ha ricordato i due reduci di guerra che ora non ci sono più: Nicola Rondinelli e Nicola Manfredi. Il sindaco Antonio Guida ha ringraziato tutti i presenti. «Sono trascorsi 90 anni dal primo conflitto e 70 anni dalla seconda guerra mondiale -ha continuato- Molti di quelli che sono qui presenti sono figli e nipoti di quegli uomini che hanno dato la vita in quelle due guerre. La pace è una parola meravigliosa che molto spesso viene disattesa». Salvatore Martire


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Policoro Giustizia per il prete di San Francesco picchiato e derubato nel 2002

Condannati gli aggressori di don Antonio POLICORO - Dopo sei anni esatti da quella terribile sera del 2 novembre 2002, ieri è arrivata la prima attestazione di giustizia per don Antonio Mauri, il giovane prete della parrocchia di San Francesco d’Assisi, nella zona lido di Policoro, aggredito e derubato da un gruppo di malviventi. Il tribunale di Matera, accogliendo le richieste del pubblico ministero Annunziata Cazzetta, ha condannato in contumacia due persone di Marconia di Pisticci, M.D. a cinque anni e sei mesi di reclusione, e l'altro di cui non sono note le generalità a otto mesi, perchè ritenuti responsabili di concorso in furto ag-

gravato. Il giudice ha dichiarato condonata la pena nella misura di tre anni di reclusione per una delle due persone per la quale è stata disposta anche la interdizione perpetua dai pubblici uffici- e totalmente per l'altra. A M.D. sono stati anche contestati i reati, in concorso con altre due persone rimaste non identificate, di rapina e sequestro di persona. «Umanamente la giustizia ha fatto il suo corso -ha commentato al Quotidiano don Antonio, che da allora vive in mezzo ad antifurti e cancellima da cristiano non posso non perdonare questi ragazzi, vittime del tunnel della droga e figli di famiglie pove-

re, bisognosi di aiuto». I responsabili del furto con l’aggressione furono arrestati il giorno dopo, quando cercarono di portare a segno un altro colpo nella chiesa di Grassano. Un maglione di M.D., con ancora le tracce di sangue di don Antonio, come ha accertato l’esame del Dna, lo ha inchiodato alle sue responsabilità. L’incubo è iniziato intorno alle 19.40 nella casa canonica adiacente la chiesa periferica, dove risiede il parroco. Secondo il racconto della vittima, la drammatica sequenza di terrore lo ha colto poco dopo la celebrazione della messa serale, nel giorno liturgicamente dedicato alla com-

memorazione dei defunti. I tre, mascherati da Halloween, avevano suonato alla porta del prete, che con la sua solita bontà e disponibilità aveva aperto pensando si trattasse di fedeli. Ma si è subito trovato di fronte il volto sinistro di una persona incappucciata, che lo ha spinto con violenza, mentre dietro spuntavano altre due persone armate di coltello a serramanico. Don Antonio ha cercato disperatamente di difendersi, ma è stato picchiato e legato a pancia in giù, sotto le grida: «Soldi, soldi». «Dopo il passaggio di questa furia -racconta il parroco- la mia casa mi sembrava fosse stata in preda a un ti-

Don Antonio Mauri

fone». Probabilmente i tre cercavano “l’incasso” delle offerte lasciate dai fedeli nelle due giornate di festa appena trascorse. Al sacerdote hanno sottratto il portafogli con 400 euro e, sotto la mi-

naccia di un coltello, si sono fatti rivelare il codice del bancomat, lasciando il telefono cellulare e altri oggetti di valore. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Policoro «Sindaco di manica larga, ha speso 4.800 euro per tre tappeti persiani nella sua stanza»

«Lopatriello fa tutto da solo» Marrese (Pd) denuncia la mancata consegna degli atti POLICORO - «C'è la chiara volontà di questa maggioranza di voler azzerare il confronto e la discussione, su questioni che si prefiggono, in un momento difficile, l'obiettivo di informare il cittadino». A denunciarlo è il capogruppo consiliare di opposizione al Comune di Policoro, Gianluca Marrese (Partito democratico). «E'irresponsabile -stigmatizza l'esponente della minoranza- che a fronte di un momento delicato per la nostra città, non si senta l'esigenza di aprire una discussione comune per rideterminare le sorti di Policoro. Nonostante una richiesta regolarmente protocollata a firma di alcuni consiglieri del Pd, relativa all'acquisizione di tutta una serie di documenti su questioni di una certa rilevanza, che attengono alla nostra comunità, ad oggi e volutamente, questa documentazione ci è stata trasmessa solo in parte, nonostante le nostre continue richieste, delle quali è a conoscenza anche il prefetto, e nonostante siano trascorsi più di tre mesi, quando la legge dispone che la documentazione debba es-

Gianluca Marrese

sere trasmessa entro trenta giorni dal protocollo della richiesta. Riteniamo ciò di una gravità estrema -ha spiegato Marrese- che offende la dignità di noi consiglieri, e rispetto alla quale, denunceremo il tutto alle autorità competenti, poiché riteniamo le risposte del direttore generale (Felice Latronico, ndr) non soddisfacenti. A quest'ultimo rinnoviamo pubblicamente l'invito a trasmetterci tutta la documentazione richiesta. E' agli occhi di tutti, poi, la paralisi in cui versa ad oggi questa

maggioranza, dopo un po' di maquillage iniziale. I cittadini si chiedono, ad esempio, a fronte di un aumento delle tasse, perché il contratto per lo smaltimento della nettezza urbana sia ancora in regime di proroga. Ricordiamo tutti -ha evidenziato- le parole del sindaco in campagna elettorale: “Mi impegno a non aprire le buste del bando che il commissario prefettizio ha disposto”, lasciando intendere che avrebbe adottato una soluzione nuova. Invece ha continuato a prorogare il servizio, riconoscendo anche lui tra l'altro gli adeguamenti contrattuali. Ma non è possibile che ad oggi, a poco più di un mese dalla scadenza della proroga (31 dicembre, ndr), non è dato sapere qual è la reale volontà del sindaco, e ci chiediamo se è mai possibile continuare a prorogare un servizio che fa di Policoro una delle realtà, nell'intera Basilicata con il più basso livello di raccolta differenziata il cui contratto, in vigore da oltre dieci anni, che tra l'altro non tiene nemmeno conto del fatto che Policoro rispetto ad allora è cresciuta. A riprova di ciò vi sono le continue lamentele da

parte dei cittadini che vivono in quelle zone. Sulla questione annuncio un'interrogazione da parte del gruppo in cui proporremo dei correttivi. La municipalizzata si farà o non si farà?». Marrese affronta poi la questione urbanistica. «E'utile -si chiedecontinuare sulla strada della cementificazione a tutti i costi, nonostante il calo delle vendite delle case e il deprezzamento dell'esistente, che i nostri padri hanno realizzato anni addietro con molti sacrifici. E' una questione che chi ha la responsabilità di guidare una comunità deve porsi. Vigileremo e concentreremo i nostri sforzi sulle linee di sviluppo che la maggioranza vorrà adottare quando andrà ad approvare il Piano d'Ambito». In conclusione Marrese parla di “leggerezza nella spesa pubblica”: «Tra tutte, i circa 12mila euro per il gemellaggio in Romania ed i 4.800 euro per l'acquisto di tre tappeti persiani per l'arredo della stanza del sindaco. Alla faccia dei tanti cittadini che pagano le tasse nonostante fanno fatica ad arrivare a fine mese…». Pierantonio Lutrelli

Topi d’appartamento in azione nel centro di Policoro durante il ponte festivo POLICORO - Topi d'appartamento ancora in azione nel centro jonico. Da giorni le segnalazioni di furti o tentativi di furto aumentano a dismisura. L'ultimo in ordine di tempo è stato effettuato in una zona molto in di Policoro: via Brennero. Secondo la ricostruzione del proprietario di una villetta, intorno alle 19 dello scorso 1 novembre, ignoti avrebbero scavalcato la ringhiera di accesso della sua casa e cercato di rompere il vetro di una finestra. La casa era in quel momento disabitata però, purtroppo per i ladri, è scattato prontamente l'allarme che li ha messi in fuga. Invece, sempre nella stessa zona e qualche ora dopo, è andato a buon fine il colpo ben studiato a tavolino in un'altra villa della stessa zona che ha fruttato un bottino di parecchie decine di centinaia di euro in un'abitazione di professionisti. Ma le segnalazioni sono molte negli ultimi giorni a testimonianza che il furto dell'attività commerciale di via Siris dello scorso 27 ottobre, anch'esso andato in porto con un danno per la proprietaria di 25mila euro, non è un fatto isolato. Ritornano ciclicamente d'attualità, dopo un periodo di pax civile, questi fenomeni delinquenziali che creano allarmismo nell'opinione pubblica mettendo a serio rischio la tranquillità, conquistata faticosamente, dell'intera cittadina lucana facendola così ripiombare indietro nel tempo. Ma quello che maggiormente stupisce è la facilità con la quale i ladri riescono a svaligiare case e negozi, anche in orari che non si prestano ad azioni di questo tipo per il movimento di persone che c'è in città. Pertanto l'unica certezza finora è che si tratta di professionisti, che ben conoscerebbero le abitudini dei loro obiettivi. Gabriele Elia

Montalbano Jonico Corteo attraverso il centro storico con le autorità

Cerimonia solenne per i caduti MONTALBANO JONICO - Passato in sordina il 2 novembre, dedicato, in questi ultimi anni oltre che al ricordo di tutti i defunti, anche agli uomini della Polizia Municipale che, nel passato hanno servito il popolo di Montalbano, si è tenuta regolarmente la celebrazione del 4 novembre. Come tradizione, il corteo è partito dal centro storico, sfilando per le principali strade del paese per sostare nei punti simbolici che a Montalbano ricordano i caduti in guerra. Tre le corone deposte, una dinanzi al monumento ai caduti dell'atrio della scuola elementare, una in piazza Eraclea più nota come “cinque di coppe”, dove vi è una statua della Madonna con il Cristo morto sulle ginocchia e un'altra dinanzi alle lapidi che riportano i nomi dei caduti

nella grande guerra presso la porta dell'orologio. Presenti con il gonfalone del Comune, il sindaco Leonardo Giordano, il vicesindaco, Vincenzo Devincenzis, e l'assessore ai Lavori pubblici Donato Pierro; in rappresentanza delle forze dell'ordine il comandante della locale stazione dei carabinieri, Domenico Laviola, alcuni carabinieri e uomini della Polizia Municipale e ancora la locale Associazione “Combattenti e reduci” promotrice dell'iniziativa. Hanno partecipato anche alcune classi di studenti delle superiori, nonché alunni delle scuole medie e delle scuole elementari, la generazione degli adulti di domani cui non deve mai venir meno il messaggio dell'importanza di alcuni valori fondamentali della vita quali il rispetto

e la pace tra i popoli; la libertà e la democrazia per cui tanti uomini e donne hanno sacrificato vita e affetti più cari. Ha accompagnato il corteo la banda cittadina dell'associazione “Padre Mario Frizzera”, diretta dal maestro Giovanni Lacolla che, sulle note del “silenzio militare” , del “Piave mormorava” e dell'amato “Inno nazionale” ha saputo ridestare nel cuore di tutti l'orgoglio e il senso di appartenenza ad una Nazione che, ancora oggi, ha dei figli che continuano a rischiare la loro vita in luoghi di guerra per realizzare il grande sogno della pace. Un giorno di ricordo e riflessione, che Montalbano ha sempre onorato. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Il corteo per la commemorazione dei caduti a Montalbano Jonico


Sport 42

Mercoledì 5 novembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League La squadra di Spalletti si riscopre grande in Europa: Vucinic (2) e Panucci condannano il Chelsea

Pazza Inter. E la Roma risorge A Cipro gli errori in difesa costringono i nerazzurri al pareggio ANORTHOSIS INTER

3 3

ANORTHOSIS (4-1-4-1): Beqaj 6,5; Georgiou 6, Kasavakis 6, Costantinou 6, Leiwakabessy 6; Dobrasinovic 6,5; Paulo Costa 6,5 (pt 43' Panagi 6,5), Bardon 6,5 (st 33' Ocokoljic 6), Laban 6,5 , Taher 6; Frousos 6,5 (st Skopelitis 6). In panchina: Nagy, Samaras, Tsitaishvili, Sosin. Allenatore: Katsabaia 6,5 INTER (4-2-4): J.Cesar 6; Maicon 6, Burdisso 4 (st 10' Vieira 6), Materazzi 6, Zanetti 6; Stankovic 6 (st 10' Cruz 6,5), Cambiasso 6; Quaresma 5, Ibrahimovic 5, Balotelli 6,5 Mancini 5 (st 10' Maxwell 6). In panchina: Toldo, Cordoba, Santon, Bolzoni. Allenatore: Mourinho 6. ARBITRO: Duhamel (Francia) 6. MARCATORE: pt 13' Balotelli, 31' Bardon, 44' Materazzi, 46' Panagi. St 5' Frousos, 36' Cruz. NOTE: serata buona, terreno in ottime condizioni ma illuminazione carente, spettatori 23.000, angoli 6-4 per l’Interhosis. Recupero: 1', 4'. di GIORGIO POLI NICOSIA - Serata indimenticabile per l'Anorthosis , ma anche per l’Inter è riuscita a complicarsi la vita anche a Nicosia, dopo aver tribolato a Reggio Calabria. La difesa nerazzurra, prima (quasi) impenetrabile, in due partite ha perso la propria credibilità subendo ben cinque gol. A parte gli errori di Burdisso, anche l’atteggiamento tattico troppo spregiudicato (quattro attaccanti) ha finito per influire Dopo tredici minuti l'Inter aveva già sfiorato il gol con Ibrahimovic che da due passi si era visto parare da Beqaj al 2' miracolosamente il tocco in rete e aveva segnato con una gran punizione di Ibrahimovic respinta dal portiere cipriota sotto il naso di Balotelli che ha insaccato da pochi metri. Poi successivamente Stankovic aveva sfiorato il raddoppio dopo uno scambio

ROMA CHELSEA

L’esultanza di Balotelli, al primo gol in Champions League

con Quaresma. Insomma: Inter padrona del campo e Anorthosis quasi rassegnato. E invece il bello doveva venire perchè i nerazzurri -come a Reggio- si sono mostrati disattenti in difesa e hanno subito il pareggio in maniera dilettantesca: Burdisso al limite, incalzato da Frousos, ha toccato indietro a J.Cesar in uscita in tutt'altra direzione e così la palla è finita a Bardon, solo, che ha toccato a porta vuota. La squadra di Mourinho ha subito reagito e dopo due occasioni mancate da Ibrahimovic e Balotelli, è passata in vantaggio al 44' con un potente colpo di testa di Materazzi su calcio d’angolo: Beqaj si è fatto passare la palla fra le gambe facendo una figura

barbina. La difesa nerazzurra però -non contenta della prima papera - ha ciccato ancora al 46': Panagi è saltato con Cambiasso e ha toccato nell’angolo alto alla sinistra di J.Cesar, rimasto immobile. Quindi, due errori piuttosto gravi a petto di una supremazia piuttosto marcata nei nerazzurri su un Anorthosis che ha giocato prevalentemente in contropiede. Ancora un colpo di scena al 5' della ripresa: Burdisso ha toccato di testa su Frousos che ha insaccato in diagonale. Il finale è stato tutto nerazzurro. Su punizione di Balotelli al 36' meno male che ci ha pensato Cruz pareggiando di testa e andando ad abbracciare Mourinho.

3 1

ROMA (4-3-2-1): Doni 7; Cicinho 6.5, Mexes 6.5, Juan 6.5, Panucci 7; De Rossi 6, Pizarro 6, Brighi 7; Perrotta 6.5 (27' st Taddei 6), Vucinic 7.5 (42' st Riise sv); Totti 6 (16' st Baptista 6). In panchina: Artur, Loria, Tonetto, Menez. Allenatore: Spalletti 7. CHELSEA (4-1-4-1): Cech 6; Bosingwa 6 (17' st Kalou 6), Terry 6.5, Alex 6, Bridge 5.5; Mikel 5.5; J.Cole 5.5 (1' st Belletti), Deco 5.5, Lampard 6, Malouda 5.5 (1' st Drogba 5.5); Anelka 5.5. In panchina: Cudicini, Ivanovic, Di Santo, Ferreira. Allenatore: Scolari 5.5. ARBITRO:Medina Cantalejo (Spagna) 6. MARCATORI: 34' pt Panucci, 2' st, 13' st Vucinic, 30' st Terry. NOTE: Serata fredda e piovosa, terreno allentato. Spettatori: 50 mila circa. espuslo: 35' st Deco per doppia ammonizione. Ammoniti: Deco, Perrotta. Angoli: 10-1 per il Chelsea. Recupero: 0' pt, 3' st. ROMA - Che bel risveglio. La Roma torna grande, rifila un secco 3-1 a una big di Champions come il Chelsea e dà un calcio fortissimo alla crisi. Una vittoria preziosissima e non certo soltanto in chiave passaggio del turno, ma perchè arrivata in un momento topico della stagione giallorossa. Una serata magica condita dall’ennesima perla

De Rossi e Mexes esultano con Vucinic

dell’inossidabile Panucci e da un grande Vucinic. E che dire del sacrificio di Totti? Ancora una volta dimostra tutto il suo grande amore per la maglia giallorossa andando in campo in condizioni tutt'altro che buone e offrendo il suo importante contributo. Il primo brivido al 9' con un gran tiro da fuori di Deco che costringe Doni a un intervento in tuffo. Al 14' la risposta della Roma con Vucinic che stoppa di petto al limite dell’area e con un destro manda alto. Due bordate di Lampard: al 22’ e al 30’ ma Doni è sempre pronto. E’ la Roma al 34' a sbloccare il risultato: ingenuità di Deco che ferma fallosamente Totti e si guadagna il primo giallo del match;

la distanza è proibitiva e Pizarro allarga sulla destra per Cicinho, cross del brasiliano per l’inserimento di Panucci che anticipa tutti infilando Cech. La risposta del Chelsea si traduce in un esterno dal limite di Malouda che finisce fuori. Nella ripresa la Roma parte forte e raddoppia dopo appena 2': Brighi servito da Totti tiene palla e la lascia al limite a Vucinic che con un gran destro di prima intenzione batte Cech. Timida la reazione del Chelsea, mentre per la roma la serata è magica. Al 13' arriva il tris: Vucinic ruba palla a centrocampo, prende il tempo a Mikel entra in area e spiazza Cech. Al 17' fuori Totti, non c'è più bisogno del suo sacrificio e con l'ovazione dell’Olimpico lascia il posto a Baptista. Il Chelsea si fa vedere al 22' con un tiro centrale di Drogba su punizione. AAl 30' il Chelsea accorcia le distanze con Terry che ribadisce in rete da distanza ravvicinata dopo un miracolo di Doni su una sua precedente conclusione. Il Chelsea resta in 10' al 34' quando Deco, già ammonito, chiede la distanza e batte la punizione guadagnandosi il secondo giallo. Ultimi minuti anche per Riise che rileva Vucinic. Può bastare, Roma batte Chelsea 3-1.

La Juve a Madrid. A Firenze c’è il Bayern

Claudio Ranieri

TORINO, 4 NOV – «Qui c'è tantissima storia, oltre alle grandi qualità tecniche del Real Madrid, ma noi dobbiamo stare tranquilli: siamo pronti ad affrontare il grande avversario». Claudio Ranieri inquadra così la sfida di stasera tra la Juventus e il Real Madrid che potrebbe regalare alla Juventus buone possibilità di qualificazione per gli ottavi di finale di Champions. Bianconeri privi di 12 titolari e un solo dubbio in formazione, Marchionni o Camoranesi, con il primo favorito. In casa spagnola è assai incerta la presenza di Van Nistelroy, mentre rientrano Diarrà e Guti. Sarà la prima volta al Bernabeu per

Amauri che afferma: «Stiamo per affrontare una gran bella partita. Sappiamo che non sarà facile, ma la Juve è in ripresa e siamo pronti ad andare a giocarcela. Per me è tutto nuovo e spero di fare bene. Vogliamo ripetere la gara dell’andata e per farlo dovremo giocare come abbiamo fatto nelle ultime partite». A FIRENZE C’E’ IL BAYERN. «Teniamo molto a questa partita, Firenze merita una grande prestazione e ce la meritiamo anche noi. Sono convinto che la offriremo». Così Cesare Prandelli. All’andata terminò 3-0 per i tedeschi, stavolta i viola andranno a caccia del primo successo in questa Champions.

Nel Bayern mancherà il grande ex Toni, infortunato, mentre la Fiorentina ritrova Gilardino. . Torna disponibile anche Dainelli, che ha smaltito il problema muscolare che gli ha fatto saltare Inter e Siena. Tra i 18 convocati non c'è, invece, il difensore Vargas che evidentemente non ha ancora superato l’infortunio al polpaccio che l’ha bloccato nei giorni scorsi. Anche Sebastian Frey è consapevole delle difficoltà del match ma è, nel contempo, fiducioso: «Siamo vogliosi di fare una grande partita e di lasciare il segno in questa Champions», ha annunciato il portiere francese


Sport 43 Prima Divisione Tutti a disposizione di Gautieri, compreso Mamede Mercoledì 5 novembre 2008

Berretti: «Credo nel Potenza» Morfù saluta: «Problemi solo con Chierico» E’ RIPRESA la preparazione del Potenza con tutti gli uomini a disposizione di Gautieri (eccettuato il convalescente Parisi, reduce dalla varicella) e con la conferma della risoluzione contrattuale tra la società di Postiglione e Peppe Morfù. L’atleta calabrese (che sembra ormai destinato alla Cisco Roma) è stato impiegato soltanto in tre circostanze finora ed è sembrato molto spesso fuori dagli schemi e dalle intenzioni tecniche dei due allenatori che non lo hanno preso in grande considerazione. Sembrava proprio che, dopo i dissidi con Chierico, Morfù fosse entrato in aperto conflitto anche con Gautieri, ma è stato lo stesso esterno di centrocampo a dire: «Assolutamente non è così. Con Gautieri ho avuto un rapporto schietto e senza problemi. Con Chierico invece no. Lui diceva che non mi conosceva come giocatore e non mi faceva giocare. Io gli ho detto apertamente che non conoscevo lui come allenatore». Chiarezza assoluta nelle sue parole, come quando dice che per il momento starà vicino alla ragazza diventata da poco sua moglie, poi darà seguito alla voglia di gio-

I numeri del campionato

Di Gennaro bum bum Foggia super in casa Paganese senza pari

Matteo Berretti e Mamede

care, per questo potrebbe essere destinato alla Cisco. Resta il rammarico di non aver potuto valutare appieno se poteva essere lui o non un giocatore adatto al Potenza. Detto della ripresa della preparazione, soprattutto con richiami atletici, come di sovente accade il martedì, giorno in cui si analizza anche la gara della domenica, la conferenza stampa dei calciatori ha visto come protagonisti Matteo Berretti e Raffaele Nolè.

Per quanto concerne il primo, ha candidamente ammesso di “non essere quello dello scorso anno, ma anche perchè non gioco nella stessa posizione”. «Ho disputato un inizio di campionato brutto - ha detto il toscano - a Foggia sono stato ingenuo (espulso per fallo di reazione, ndc) a Pagani ho fallito così come tutta la squadra, ma quello che mi ha dato maggiormente fastidio sono state le voci su un mio poco impegno per il fatto di essere stato cedu-

to. Ho la coscienza a posto e so di aver lavorato con l’impegno di sempre, anche perchè mi sento parte integrante del progetto del Potenza». L’analisi sulle potenzialità della squadra rossoblù verte su un dato: «Questa è una squadra più forte dell’anno scorso e che finora ha incontrato le migliori squadre del campionato». In prospettiva Cava: «E’ una partita che va affrontata a viso aperto, senza paura». Rocco Sabatella

SecondaBacchiocchi rialza il Melfi

IN BREVE

Pronti a ripartire

Postiglione e Potenza assolti

UNA GRANDE prova in mezzo al campo, una ammonizione pericolosa che lo porta in diffida e a dover fare attenzione ai prossimi interventi, ma la rabbia per lui e per tutti i gialloverdi è ancora evidente. Parliamo di Gianluca Bacchiocchi, centrocampista roccioso che domenica ha fatto benissimo nella zona centrale del campo e che, nonostante la sua prova e quella di un po’ tutto il gruppo melfitano al cospetto di una squadra forte come il Cassino, non è riuscito a centrare il successo importante per il morale e per fare un grosso salto in avanti in classifica. Alla ripresa del lavoro ieri pomeriggio, la rabbia di un po’ tutti era ancora palpabile anche se, con il ritrovarsi al Valerio per rivisitare il tutto e per iniziare a pensare con attenzione e concentrazione al prossimo, fondamentale, impegno in quel di Noicattaro, scontro diretto per la salvezza, ci si è calati tutti subito nel lavoro, proprio per poter di fatto dimenticare quel gol annullato a Rizzo, ad inizio ripresa, che era regolarissimo. “Giochiamo al meglio, ci prepariamo alla gara per tutta la settimana ed affrontiamo con determinazione e grinta un avversario forte, come il Cassino che era tra le prime della classifica, eppure anche stavolta arriva il pareggio con tante recriminazioni, come già col Val di Sangro. Sembra una maledizione, giochiamo e meritiamo di vincere ed invece ancora un pareggio, e quel gol annullato che era quello che ci dava il meritato successo, incredibile” questo il pensiero di Bacchiocchi. Poi aggiunge “il gol lo avevamo fatto, e ce lo hanno annullato, cosa dobbiamo fare di più, è un periodo che ci gira tutto storto, e

Un intervento di Bacchiocchi (Zenti)

pur con il massimo impegno, con l’entusiasmo e l’unità forte del gruppo, con la determinazione e tanta grinta con cui abbiamo affrontato gli ultimi due impegni di campionato, non riusciamo a dare quella svolta fondamentale per noi, rappresentata da un successo per risalire in fretta verso posizioni certo più tranquille ed adeguate di classifica”. La rabbia c’è, si vede, si deve pensare al futuro, questo poi il messaggio che arriva forte “sì, è così, noi ci siamo, il gruppo unito, la voglia di andare avanti con lo stesso impegno, dispiace per questi due pareggi, col Val di Sangro e domenica col Cassino a non trasformarsi, come era giusto, in successi per il nostro obiettivo salvezza, ma non è il caso che ci si abbatta. Anzi, proprio da questo, e dal fatto che abbiamo disputato due gare alla grande, contro un avversario in trasferta con due occasioni create per il vantaggio non

concretizzato e poi col Cassino che è team forte, che viaggia nelle posizioni alte di classifica, dobbiamo prendere ancora una forza e una determinazione maggiore per crescere ancora, per continuare a giocare in questo modo”. Forza che significa non mollare ma anzi moltiplicare gli sforzi, con il lavoro in settimana e la domenica in campo con la stessa grinta delle ultime partite disputate. “Certo, proprio così – conclude Bacchiocchi – e sono sicuro che non falliremo il nostro obiettivo, visto che dobbiamo continuare a lottare sempre ed a partire dalla prossima, importantissima sfida per la salvezza, domenica a Noicattaro, quando si giocherà contro una diretta concorrente e noi, giocando con impegno e determinazione, grinta, forza di gruppo come nelle ultime due gare, dovremo andare lì per cercare il successo mancato in casa”. Antonio Baldinetti

SI È CONCLUSA a favore del Potenza e del presidente Postiglione la sentenza della giustizia sportiva chiamata ad esaminare il comportamento tenuto dalla società in occasione della semifinale Play-off del 2007 con il Gela. Prima dell’inizio di quella partita, alcuni tesserati Figc del locale comitato lucano non furono ammessi allo stadio. Gli stessi mossero un’azione contro la società rossoblù responsabilizzata per decisioni che, allora, furono imposte dall’ispettore di Lega (è utile ricordare che la Lega aveva la totale gestione di quella gara come delle altre gare delle fasi play-off e play-out). Durante il dibattimento ultimo scorso, la Procura Federale ha proposto pene molto severe consistenti in 9.000 euro di ammenda alla società ed un mese e mezzo di squalifica al Presidente Postiglione. Il Potenza ne è uscito prosciolto con una assoluzione per la società ed il suo Presidente.

Giudice Sportivo IN PRIMA divisione sono stati squalificati per un turno Ciano (Real Marcianise), Russo (Crotone), Coletti (Foggia), Beati (Arezzo), Galardo (Crotone), Guastalvino (Foligno), Gatti (Perugia), Di Berardino (Pistoiese). IN SECONDA divisione sono stati squalificati per due gare Laviano e Millan (Barletta), per un turno Mastronicola, Daleno e Salvagno (Barletta), Ottobre e Carboni (Aversa Normanna), Brunetti (Isola Liri), Lo Russo (Cassino), Giglio (Manfredonia), Giordano (Pescina Vallegiovenco), Lagnena (Scafatese).

Le variazioni della Lega Pro I DIVISIONE - Pro Sesto-Verona (girone A) anticipata a sabato 8 ore 14,30 - Pescara-Paganese (girone B) domenica a Vasto ore 14,30 - Real Marcianise-Arezzo (girone B) domenica a Caserta ore 14,40 - Ternana-Gallipoli (girone B) lunedì a Terni, ore 20,45, con diretta TV su RAI SPORT PIU' II DIVISIONE - Sudtirol-Pizzighettone (girone A) domenca a Bolzano ore 14,30 - Giacomense-Figline (girone B) domenica a Ferrara ore 14,30 - San Marino-Rovigo (girone B) anticipata a sabato ore 14,30 per concomitanza con consultazioni elettorali. - Sangiustese-Poggibonsi (girone B) domenica a Fermo ore 14,30.

DICIANNOVE GOL SEGNATI La decima giornata di andata registra 19 gol: 13 segnati dalle squadre impegnate in casa e 6 da quelle di scena in trasferta. Il totale dei gol segnati sale a 182, di cui 68 in trasferta. L’anno scorso, dopo 10 turni, i gol realizzati erano 191, di cui 82 segnati fuori casa. All’appello mancano dunque 9 gol: si segna più in casa, quest’anno, ma mancano all’appello 14 reti in trasferta. DI GENNARO BUM BUM Francesco Di Gennaro firma una doppietta nella cinquina del Gallipoli sulla Cavese. Si tratta del tredicesimo giocatore a realizzare una marcatura multipla in questo campionato: il totale è ora di 11 doppiette e 2 triplette. Le doppiette portano le firme di Chianese (Arezzo), Bueno e Clemente (Benevento), Espinal e Russo (Crotone), Ginestra (Gallipoli), Caracciolo (Paganese), Micco (Taranto), Scappini e Rigoni (Ternana). Le triplette sono di Salgado (Foggia) e Mazzeo (Perugia). FOLIGNO E JUVE STABIA ABBONATE ALLO 0-0 Sono due i pareggi ad occhiali anche nella decima giornata: Foligno-Pescara e Juve Stabia-Pistoiese. Per Foligno e Juve Stabia è il secondo 0-0 consecutivo e il quarto totale. Complessivamente quest’anno ci sono state 12 partite senza reti. Anche l’anno scorso, dopo dieci gare, c’erano stati 12 pareggi per 0-0. AREZZO, PRIMO KO Alla decima giornata anche l’Arezzo perde l’imbattibilità: cade a Foggia dopo aver ottenuto 7 vittorie e 2 pareggi nelle prime 9 giornate. In Prima Divisione, rimane imbattuto solo il Lumezzane (girone A). In Seconda Divisione, sono imbattute Alessandria (girone A), Gela e Catanzaro (girone C). FOGGIA, 6 SU 6 IN CASA L’Arezzo può consolarsi: allo Zaccheria, in fondo, non c’è trippa per gatti: il Foggia di Novelli ha infatti ottenuto la sesta vittoria in altrettante gare casalinghe. A punteggio pieno nello stadio amico c’è anche il Crotone, che ha vinto 5 volte su 5 allo Scida. UN SOLO SUCCESSO ESTERNO Per la seconda volta consecutiva si registra una sola vittoria fuori casa: il Crotone sbanca Taranto (una settimana fa il Benevento aveva vinto a Pistoia). Per il resto, 4 successi interni e 4 pareggi. Il bilancio complessivo è ora di 47 segni “1”, 23 segni “X”, 20 segni “2”. Un anno fa, dopo dieci turni, si erano registrati 37 segni “1”, 35 segni “X” e 18 segni “2”. Dunque, in 10 giornate, 10 successi in più delle squadre di casa, 2 vittorie in più in trasferta e 12 pareggi in meno. La flessione dei pareggi è del 35%. PAGANESE E CROTONE, PAREGGIO VIETATO Paganese e Crotone si confermano allergiche ai pareggi. La squadra di Captano ha ottenuto 5 vittorie e 5 sconfitte, il Crotone 7 successi e 3 ko. ATTACCHI: GALLIPOLI AD UN PASSO DALL’AREZZO L’Arezzo conserva il miglior attacco (18 reti), ma è tallonato dal Gallipoli (17) che ha scavalcato il Benevento (15). Peggior attacco per la Pistoiese (3). DIFESE: IL CROTONE LEADER Nel primato del Crotone c’è la solidità difensiva: solo 5 reti al passivo, miglior difesa del torneo davanti a Foggia (6), Gallipoli e Marcianise (8). La Ternana ha la peggior difesa: 13 reti. TRE ESPULSIONI Russo del Crotone, Coletti del Foggia e Ciano del Real Marcianise sono i tre espulsi del turno. Totale: 33 cartellini rossi. Questa la classifica per club: Potenza e Foggia 4; Crotone, Pescara e Real Marcianise 3; Cavese, Lanciano, Perugia, Pistoiese e Sorrento 2; Benevento, Foligno, Gallipoli, Juve Stabia e Paganese 1 sport@luedi.it


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Sport

Mercoledì 5 novembre 2008

Oggi squadra in Vaticano dal Papa, domenica prossima trasferta a Sant’Antonio

Francvavilla, assolutamente vietato esaltarsi FRANCAVILLA – In casa sinnica proseguono gli allenamenti in vista del prossimo impegno di campionato di domenica prossima in trasferta contro il Sant’Antonio Abate. Ieri, il gruppo si è ritrovato presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, agli ordini del mister serbo Ranko Lazic, per svolgere una seduta incentrata soprattutto su schemi tattici da adottare in campo. La voglia di continuare una serie di risultati utili è tanta da parte dei sinnici, che dopo la brillante vittoria per 2-

0 nel derby contro i corregionali del Matera, cercheranno di incamerare altri tre punti importanti, ai fini della classifica e del morale di tutto il gruppo. Adesso in casa rossoblu, la parola d’ordine sarà quella di restare con i piedi per terra, perché aver vinto una partita importante come il derby, vuol dire tanto però, va subito cancellato e pensare alle prossime gare che saranno molto impegnative. Il tecnico Lazic, potrà contare nuovamente sui due difensori Gioia e Nicolao,

che rientreranno dalla squalifica, invece ancora da verificare le condizioni di Palo e De Palo, che ancora risentono di alcuni problemi muscolari. Adesso, l’allenatore dei sinnici, deve decidere se per la gara di domenica dovrà mandare in campo gli stessi undici che sono usciti vittoriosi nel derby, oppure schierare nuovamente gli assenti. Solitamente, si usa dire che “squadra che vince non si cambia”, però, in questo caso, Nicholas Nicolao e Giancarlo Gioia, risul-

tano pedine importanti per lo scacchiere rossoblu. Il Sant’Antonio Abate, nonostante la posizione poco felice che occupa in classifica, ricordiamo che i campani hanno cinque punti, resta sempre una squadra da prendere con le dovute cautele. I ragazzi di mister Nastri, devono immediatamente riscattare il secco 3-0 subito in trasferta domenica scorsa contro il Bacoli Sibilla. Oggi visita a Roma dal Papa. Claudio Sole sport@luedi.it

Il Francavilla in azione

Il tecnico: «Se le altre calano noi dobbiamo esserci». Domani con la Juniores

«Matera dovrai correre» Foglia Manzillo: «Condizione atletica da esaminare» «COMINCIAMO ad arrivare primi sul pallone, poi tutto il resto è una conseguenza». Parole e musica di Antonio Foglia Manzillo, trentacinquenne neo tecnico del Matera. Conferenza stampa presso lo stadio “XXI SettembreFranco Salerno”, subito dopo aver diretto il suo primo allenamento. Ancora in tuta, Foglia Manzillo ha simbolicamente stretto la mano al presidente del sodalizio biancazzurro Tommaso Perniola. Chiaramente tutti gli altri aspetti erano già stati espletati in mattinata, quando il tecnico è arrivato a Matera da Napoli, sua città natale (zona Posillipo). Perché ha detto sì al Matera? «Perchè sono un tecnico ambizioso e non mi spaventano gli otto punti dietro al Brindisi. Ci sono ancora 25 partite da disputare. Noi abbiamo il dovere di fare il massimo, se poi le squadre che sono avanti non avranno cedimenti ci toglieremo il cappello perchè saranno stati certamente più bravi di noi. Se però ci saranno cedimenti noi dobbiamo farci trovare pronti ad approfittarne». Questa rincorsa da dove comincerà? «Non abbiamo il tempo di ripartire da zero, ma almeno da uno bisogna farlo. La squadra si è messa a disposizione e non ho visto un gruppo che abbia particolari problemi in termini di timore o altro». Aver visto un buon numero di spettatori al primo allenamento, le da’ il senso di quanto amore ci sia per questa squadra. E’ un male e se la passione della gente può essere un ostacolo? «Ho allenato a Torre Annuniata dove le pressioni ti soffocano e l’anno dopo a Gragnano dove non avevamo nemmeno il campo per giocare. Diciamo che ho provato l’uno e l’altro e non credo che sia un deterrente avere al seguito quattromila spettatori. Anzi, il contrario». Da dove si riparte? «Ho visto la partita di domenica scorsa e ho fatto il paragone con quella di Angri. Due cose completamente opposte. Credo che peggio di Francavilla non si possa fare. Perchè c’era una squadra vogliosa da una parte e un’altra contratta non so da cosa. Non sono per la tesi che i giocatori giochino a favore o contro l’allenatore e non è questa una deduzione

logica a questo cambio dalla gara al Novi a questa di Francavilla. C’è da valutare una condizione atletica. Ne go parlato con il preparatore atletico Parabita a cui ho chiesto alcuni dati. E’ una condizione da analizzare». Le sue squadre vanno a mille, il Gragnano che rifilò quattro ceffoni al Matera è stato un esempio? «Avevo una squadra giovane che faceva della velocità l’arma vincente. Ho guardato il video del Matera, ripeto, e non mi è sembrata una prestazione brillante. non lo dico da laureato Isef, ma da tecnico che da tredici anni fa questo mestiere e che non fa fatica a scorgere certi problemi». Ci saranno delle variazioni particolari nel piano di lavoro? «Al momento posso solo dire che c’è in programma una partitella infrasettimanale contro la Juniores. E’ una mia abitudine». In effetti il tecnico ha voluto che fosse presente anche Vito Roberti, allenatore della formazio-

ne Juniores. Perchè Foglia Manzillo è uno a cui i giovani piacciono? «Ho vinto un campionto Juniores. Ma in questa occasione voglio vedere all’opera la squadra dal vivo». Una novità l’amichevole del giovedì, visto che nella precedente gestione Corino la cosa non faceva parte del piano di lavoro del tecnico di Benevento. Chiaramente la partita del giuovedì è anche l’occasione per vedere chi è più in forma dell’altro e, inoltre, è una chance per chi non gioca e vuole dimostrare di essere in forma. Si volta pagina. Chiaramente un nuovo tecnico azzera tutto quanto era accaduto in precedenza, ma non i problemi. Il riferimento è agli infortunati ed agli squalificati. Perchè Albano e Armento saranno fermati dal giudice sportivo dopo le espulsioni nel derby a Francavilla. «Marsico si è allenato con gli altri. Garcia e Chisena credo che siano sulla strada del recupero. Ma, il nostro organico è ampio e

non è proprio il caso di fasciarci la testa». E’ stato molto vicino ad essere l’allenatore del’Ischia a inizio stagione, è una squadra che conosce? «L’ho vista in Coppa Italia dal vivo, ma in televisione parecchie volte. Sono giocatori che conosco. Squadra che gioca palla a terra da tre anni e che va affrontata nella maniera adeguata. Ho già cominciato a parlarne con i ragazzi. Questo è un campionato difficile e non possiamo illuderci di poter risolvere tutti i problemi in un gesto. Bisogna lavorare, perchè che c’erano dei problemi è un fatto su cui non c’è da dubitare. Magari si riuscisse a risolverli in un attimo. sarei il primo a gioire ed a meravigliamene. Noi ci crediamo. Io ci credo e credo che la squadra non sia da meno. L’Ischia è il primo avversario da superare». Quali sono le squadre che hanno chance per un posto al sole? «Scontato dire il Brindisi, ma

anche la Nocerina perchè a dicembre si muoverà parecchio sul mercato. Quindi, credo che vada contata perchè non mollerà. E’ una bella squadra anche il Pomigliano che è stato bersagliato da vari infortuni. Ed a Brindisi si è visto. Inoltre c’è il Pianura, squadra che è a due passi da Posillipo dove risiedo. Manzo ha fatto cento gol dnelle tre ultime stagioni, Marasco e gli altri sono giocatori importanti e non mi spiego come mai hanno un ritardo in classifica abissale con Brindisi e Nocerina». E il Bacoli? «Coquin a parte, non si possono perdere giocatori del calibro di Manzo e Allocca solo per citarne un paio, e restare in alto. Sta facendo vittorie importanti, ma non credo che possa ambire a qualcosa di più». E il Matera? «Ci sarà, ma serve l’aiuto di tutti e tanto lavoro. Non conosco altro modo per uscire da qualsiasi crisi». E’ una scommessa da vincere. Competenza e volontà non mancano e basterebbe un’iniezione di fiducia già da domenica quando il Brindisi farà visita al Bitonto e la Nocerina si reca a Torre del Greco dopo due gare di fila giocate in casa. «Queste ipotesi vengono dopo il nostro risultato. Guardiamo a quello, quindi a superare l’Ischia e dopo guarderemo cosa è successo alle altre». NUOVO INNESTO- Promozione sul campo per Cosimo Bruno, per l’ottimo lavoro svolto finora, che affiancherà il direttore generale Giuseppe Fragasso nelle mansioni di gestione della macchina organizzativa e logistica della società. Il nuovo referente della società nel rapporto con i tifosi è Giacinto Losignore, ex presidente del Matera. Renato Carpentieri


Sport

Mercoledì 5 novembre 2008

45

Attenzione alla risalita dell’Oppido, vera outsider

La Murese fa sul serio di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE LA MURESE è sola sul tetto della classifica di Eccellenza. Iacullo e soci si sono proiettati a due lunghezze di vantaggio sul Policoro, contemporaneamente bloccato a domicilio ed a reti bianche dall’ottimo Ferrandina. Sul terzo gradino del podio si è avvicinato notevolmente l’Angelo Cristofaro Oppido. In vetta, come detto, c’è sempre la Murese di Lardo che, grazie alla sua solita bella prova interna, ha affondato con un tris anche il Banzi. La vittoria è arrivata in rimonta: dopo lo svantaggio di D’Asta, è giunto il tris firmato da Iacullo G., D’Arca e Di Senso. Dopo tre vittorie di fila tra le mura domestiche, il Policoro si è dovuto accontentare di un pari contro il Ferrandina. In terza posizione, l’Angelo Cristofaro Oppido ha fatto suo lo scontro-diretto per la zonapodio contro l’Avigliano. Con un gol per tempo, la squadra di Manniello si è sbarazzata dei granata di Filadelfia. A ridosso del podio insegue il Pisticci che ha finalmente centrato la sua prima affermazione stagionale lontano da casa. E’ arrivata sul campo di un disastroso Forza Matera. Le doppiette di Mels e di Grieco e la rete di Gagliardi hanno liquidato la pratica materana. Alle spalle degli ionici sta risalendo a grandi falcate il Valdiano Lauria di Masullo. I salernitani si sono affidati alle solite marcature del bomber Salamone e del difensore Di Falco. Questa volta, però, contro l’Atella Monticchio sono andati in gol anche Di Brizzi e Zuccarelli. L’Irsinese non ha approfittato della superiorità numerica sul campo del Balvano, rischiando addirittura in qualche circostanza (0-0 il risultato finale). La Vultur Rionero è sempre più fanalino di coda inamovibile: ha rimediato un secco tris interno dal Ricigliano. Infine l’Azzurra Tricarico ha assestato quattro sberle al Picerno ed alla crisi.

AC OPPIDO Tra le mura di casa non passa nessuno. Ha schiantato anche l’Avigliano

ATELLA M. Aveva rimesso a posto un pochino le cose. E’ arrivata, però, un’altra mazzata

AVIGLIANO E’ sfumata l’occasione d’oro per raggiungere la zona-podio. Peccato

A. TRICARICO Quattro sberle al Picerno, ma soprattutto alla crisi

BALVANO L’uomo in meno ha pesato solo in parte. La squadra ha confezionato un punto prezioso

BANZI Si fa sentire sempre di più il “mal di trasferta”. E’ il quarto ko esterno consecutivo

FERRANDINA Bloccare la capolista non è roba da poco. Lo stiamo sempre dicendo: è in crescita

FORZA MATERA Che tonfo! E’ notte fonda per la compagine materana

IRSINESE

7.5

Non ha del tutto convinto, soprattutto per aver giocato più di un tempo in superiorità numerica

MURESE

5

La solita grande prestazione spinge Lardo, in solitudine, sul tetto della classifica

6

PICERNO E’ una vera catastrofe in trasferta. Ha sempre perso

7

PISTICCI E’ arrivato finalmente il primo successo stagionale lontano da casa.

POLICORO

6

Il quarto successo di fila davanti al proprio pubblico non è arrivato. Persa la vetta ci si aspettava di più

RICIGLIANO

5

Superata la crisi. Dopo il pari con la Murese, roboante successo a Rionero

6.5

VALDIANO L. La super “macchina da gol” di Masullo segna a raffica. Una bella realtà

VULTUR

5

Fanalino di coda solitario e peggior attacco del campionato. Così non si fa molta strada

La Vultur Rionero mai caduta così in basso

5 8 5 7.5 5.5

E’ CRISI nera in casa della Vultur. La formazione bianconera è rimasta da sola sul fondo della classifica ed ora si fa veramente dura risalire la china. A parte la vittoria alla prima giornata in casa del Balvano ed il pari nel derby vulturino con l’Atella, il team di mister Ficarazzi le ha perse tutte. Oltre ad aver rimediato finora sei scoppole in campionato, fa fatica anche a segnare. Vanta, infatti, il peggior pacchetto offensivo di Eccellenza con appena cinque gol realizzati. Stando a quanto riportato dalle cronache anche la tifoseria bianconera ha cominciato a contestare le prestazioni incolori della squadra. Domenica, infatti, non sono mancati i fischi al termine della gara per la brutta prestazione interna contro il Ricigliano. Piange il cuore vedere una piazza storica come Rionero così in basso.

I numeri

6.5 7.5 5

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventiquattro gol messi a segno in questa ottava giornata (167 marcature in totale in campionato), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (16 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (5 reti). Le migliori difese sono quelle della Murese e del Policoro (4 reti subite), mentre è del Forza Matera (21 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Ruggiero Valdiano Lauria): 7 gol; Russo (Policoro), Fiorino (Irsinese, 1), Grieco (Pisticci, 1), Mels (Pisticci): 5 gol.

TOP E FLOP DELLA OTTAVA GIORNATA

P O T

P O T

P O L F

P O T

P O L F

P O T

P O FL

P O L F


46

Sport

Mercoledì 5 novembre 2008

Lo Scanzano ancora bestia nera del Tolve

La storia si ripete di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE LA STORIA si ripete. Calone ha fatto lo sgambetto a Romano. L’Atletico Scanzano, come era avvenuto nella precedente stagione calcistica di Prima Categoria, ha fermato la capolista Real Tolve. Così i giochi al vertice nel torneo di Promozione si sono improvvisamente riaperti. Per il Tolve si è trattato del primo stop stagionale dopo aver ottenuto sei successi ed un pareggio. A condannarlo sono state le marcature di Chiruzzi e Benedetto. Ora a meno due insegue il sorprendente Borussia Pleiade che, abbandonati i timori di inizio stagione, ha innestato la marcia giusta per dare battaglia al Real Tolve. La squadra di mister Viola ha centrato la quarta vittoria di seguito in casa del Grottole che, a sua volta, veniva da tre successi di fila. Il Miglionico ha rischiato di brutto sul terreno di un rinvigorito Pescopagano. Soltanto nel finale di gara l’undici di Paterino ha impattato la contesa con D’Aria. Non riesce ad essere costante nei risultati il Viggiano che, dopo una buona striscia positiva, si è arreso ai piedi del Bella. Si è rimesso, invece, sulla carreggiata giusta il Real Irsina, abbattutosi con una valanga di reti sullo Sporting Montalbano. E’ finita con un pesante pokerissimo ed hanno segnato tutti, eccezion fatta per gli attaccanti. Moliterno e Santarcangiolese hanno impattato, allontanandosi di qualche lunghezza dai piani alti. Il match-ball lo ha avuto la squadra di Vignati che ha fallito un penalty con Sanchirico. In coda, ha dato segni di risveglio il Latronico (soprattutto nel primo tempo), ma è ugualmente uscito battuto dal campo del Varisius. Infine, si sono accontentati Vitalba Filiano ed il Lagopesole nell’accesissimo derby del comprensorio aviglianese.

A. SCANZANO Come nella passata stagione, Calone ha fermato il Tolve. Super Scanzano

BELLA E’ ritornato il sorriso dopo lo stop con il Borussia Pleiade

BORUSSIA PL. E’ la nuova antagonista del Real Tolve. Vice leader con quattro vittorie di seguito

GROTTOLE Dopo tre affermazioni consecutive si è spenta la luce della squadra di D’Ascanio

LAGOPESOLE Non si è fatto male contro il Vitalba. Pari a reti bianche nel derby

LATRONICO Questa volta la squadra termale non ha deluso almeno nel primo tempo. Poi il crollo nella ripresa

MIGLIONICO Ha rischiato il ko esterno. Ci è voluto un guizzo nel finale per impattare la contesa

MOLITERNO Fallito il penalty che valeva la terza piazza. Ora non si vince neanche in casa

PESCOPAGANO

8

Ha sfiorato il secondo successo di fila, ma alla fine è arrivato un prezioso pari

REAL IRSINA

6.5

Un pokerissimo senza sbavature. Rizzi si avvicina alle big del torneo

8

REAL TOLVE Primo ko stagionale che ridimensiona un pochino la formazione tolvese. E’ mancato tutto

5

SANTARCANG. Ha fatto la sua buona partita da trasferta ed ha raccolto un ottimo punticino

S. MONTALBANO

6

E’ una crisi inarrestabile: la squadra ionica rimedia gol a grappoli

VARISIUS

6

Dopo un primo tempo giocato meno bene, affossato il fanalino di coda nel corso

6

VIGGIANO Interrotta la striscia positiva e persa la piazza d’onore

VITALBA

5.5

Il pari nel derby mantiene comunque in basso la squadra di La Capra

6.5 7.5 5 6 5

Ma quanto corre questo Borussia Quattro vittorie di fila QUATTRO vittorie di fila, seconda miglior difesa del torneo regionale cadetto e migliore retroguardia lontano da casa (appena un gol subito). Sono questi alcuni numeri che delineano l’andamento più che positivo del Borussia Pleiade di mister Viola. Dopo l’insuccesso del Real Tolve a Scanzano, il Borussia si è candidato come l’antagonista principale dell’undici di Romano. La distanza dalla vetta è minima (due punti). La squadra gioca bene ed impallina i suoi avversari. Finora hanno già pagato dazio il Real Irsina, il Bella, il Vitalba, il Moliterno e il Grottole. Soltanto l’avvio di campionato è stato un pochino stentato, per il resto ha sempre dimostrato di essere una squadra di grande valore e di avere due “bocche di fuoco” di tutto rispetto come Schettino e Rusciani. Il Real Tolve è avvisato.

I numeri

6.5 5 5.5

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quindici gol messi a segno in questa ottava giornata (138 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 4, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 1 vittoria esterna e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Irsina (16 reti), il peggiore è quello del Latronico (2 reti). La migliore difesa è quella dell’Atletico Scanzano (3 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sporting Montalbano (21 reti subite). Classifica marcatori: Schettino (Borussia Pleiade, 1), Gerardi (Real Tolve): 5 reti; Troiano A. (Bella), De Ceglie (Miglionico), Tataranni (Miglionico), Rusciani (Borussia Pleiade): 4 reti.

TOP E FLOP DELLA OTTAVA GIORNATA

P O T

OP

T

P O L F

P O T

P O FL

P TO

P O L F

P O L F


Sport 47 Coppa Italia Si gioca il ritorno dei quarti. Il team di Lardo virtualmente qualificato Mercoledì 5 novembre 2008

La Murese attende sfidanti In palio ci sono tre posti per le semifinali SONO IN programma questo pomeriggio le gare di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia regionale. In palio ci sono quattro posti per le due semifinali della manifestazione tricolore. Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 14.30. Dopo i match di andata di Coppa, soltanto la Murese di mister Lardo si è assicurata l’accesso al turno successivo della manifestazione della coccarda. Infatti, due settimane fa, la formazione leader indiscussa del campionato di Eccellenza ha travolto con un pesantissimo set tennistico (6-0) l’Atletico Scanzano di Calone, unica squadra del torneo di Promozione ancora in corsa in questa competizione. Il match si giocherà al “Comunale” di Scanzano Ionico; nella Murese saranno assenti per squalifica Vincenzo Iacullo e Fabio Ferracane.

Di sicuro, le due formazioni daranno ampio spazio alle seconde linee. Dunque, assodato del passaggio del turno della Murese, diamo spazio ai restanti tre incontri in calendario. Ad Irsina, dopo l’ottimo pari per uno ad uno sul campo del Pisticci nel turno di andata, la compagine agli ordini di mister Patella avrà dalla sua il fattore campo per piegare gli ionici guidati da Valente. Nello scacchiere titolare ospite non ci sarà sicuramente l’esperto fantasista Mels, fermato per un turno dalla giustizia sportiva. L’Irsinese, invece, dovrà fare sicuramente a meno di Piccininno. Sul terreno di gioco di Marsico Nuovo, questo pomeriggio si riproporrà nuovamente la sfida tra la Ruggiero Valdiano Lauria e l’Avigliano. In campionato, qualche giornata fa, si impose il team salernitano di Masullo con un gol di scarto, mentre nel turno di

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE A. SCANZANO - MURESE (AND. 0-6) arbitro: Petrosino di Bernalda assistenti: Pallotta-Di Leo

VALDIANO - AVIGLIANO (AND. 2-2) arbitro: Pascaretta di Mliterno assistenti: Lagrotta-Fantini

IRSINESE - PISTICCI (AND. 1-1) arbitro: Caprioli di Venosa assistenti: Petrone-Marchese

FERRANDINA - PICERNO (AND. 0-0) arbitro: Russo di Bernalda assistenti: Armandi-Ferrara

Salamone del Valdiano e Lardo della Murese

andata dei quarti di finale il confronto è terminato sul due pari. Giochi, quindi, apertissimi. Mister Filadelfia dovrà fare a meno di Petilli e Camelia, mentre in casa Valdiano peserà l’assenza di Sanseviero.

Infine, è in programma l’incontro tra il Ferrandina ed il Picerno. All’andata la gara è terminata con un pareggio “ad occhiali”. Anche in questo caso tutto è ancora in gioco. Sarà sicuramente avvantaggiato il Picerno al quale,

giocando in trasferta, basterà un pareggio superiore allo 0-0. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di Coppa Italia: Omar Mels (Pisticci), Biagio Camelia (Avigliano), Giovanni Petilli (Aviglia-

no), Vincenzo Messeri (Ferrandina), Leonardo Piccininno (Irsinese), Fabio Ferracane (Murese), Vincenzo Iacullo (Murese), Carlo Sanseviero (Ruggiero Valdiano Lauria): 1 giornata. Donato Pavese

San Cataldo. Il Ruvo è sprofondato al centro della classifica dopo l’ultimo insuccesso esterno a Possidente. Aviglianesi per due volte in vantaggio con la doppietta di Petruzzi. Non è bastato il guizzo ruvese di Mollica. Nell’anticipo di sabato, il Pantano di Pignola ha travolto con sette sberle il Barrata Potenza, sempre più fanalino di coda con sei ko rimediati. Preziosissimo punticino interno per l’Abriola di Ramaglia, agguantato nel finale di gara. A Di Bitonto del San Chirico Nuovo, ha risposto Petraglia dal dischetto. Secondo pari stagionale per il Futura Potenza contro l’Albatros Oppido (doppietta di Russo per i potentini e reti di Mancuso e Pagano per gli oppidesi). GIRONE B Lardo ha evitato nell’extra-time il primo ko stagionale alla capolista Lagonegro in casa dell’Invicta Burgentia. Lo stesso Lardo aveva aperto le marcature nel primo tempo, prima del ritorno burgentino con Ferrarese P. ed Oliveto M. Grazie a questo 2-2, l’undici di Oliva ha mantenuto inalte-

rato il vantaggio sulla piazza d’onore. Infatti, il Rotondella ha rischiato anch’esso il ko interno contro il Roccanova. E’ stato un finale di gara denso di gol e di emozioni. Vantaggio ionico di Rubolino dal dischetto. Lemma ha ribaltato il risultato al novantesimo con una doppietta. Dagli undici metri è stato ancora Rubolino ad impattare la sfida in pieno recupero. Bene il Montescaglioso lontano da casa. A Bernalda ha centrato il secondo successo esterno della stagione grazie alle reti di Tafuno A. e Cifarelli. Al Bernalda non è bastata la rete di Margarita. Il Villa d’Agri ha espugnato di misura il campo della cenerentola Rigamonti Matera. Il Satriano, invece, è stato raggiunto al novantesimo dal Paternicum: vantaggio di Addobbato G. e pari di Petrone. Tris del Salandra sul groppone del Sirino Mercure. L’Aurora Tursi è caduta per la prima volta in casa in questa stagione contro il Fagnano Valsinni. Ha deciso il match un gol di Montemurro nel primo tempo. Infine, primo

sorriso per la Tramutolese che ha piegato il Pomarico con Troccoli ed Aulicino. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “X”. Cinquantasette gol messi a segno (310 marcature in totale) in questa settima giornata (35 nel girone A, 22 nel B), di cui 32 dalle formazioni che hanno giocato in casa (21 nel girone A, 11 nel B), 25, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (14 nel girone A, 11 nel B). Si sono registrati 6 successi interni (4 nel raggruppamento A, 2 nel B), 3 vittorie esterne (0 A, 3 B) e 7 pareggi (4 nel girone A, 3 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 175 reti, seguito dal B con 135. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (22 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (2 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (3 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (23 reti subite). d.p.

Prima Categoria Regna grande equilibrio

Si riaprono i giochi in entrambi i gironi SI E’ improvvisamente riaperto il campionato di Prima Categoria. Nel girone A, infatti, la vittoria a tavolino consegnata dalla giustizia sportiva al Parco Tre Fontane Potenza (sul Ruvo), ha proiettato la formazione di Silipo in testa alla classifica assieme al Bar La Notte Pignola. La squadra pignolese è riuscita a strappare con grinta ed ardore un pari in casa del Pietragalla nel bigmatch di giornata. Il Parco Tre Fontane Potenza, invece, è stato fermato sull’uno pari a domicilio dall’Fst Rionero. In seconda posizione è salito il Sant’Angelo che ha approfittato di questo doppio pareggio, imponendosi con un gol di scarto sul Montemilone. Nel raggruppamento B, l’Invicta Bur-

gentia ha fermato il Lagonegro, riaprendo i giochi in vetta alla classifica. La capolista di mister Oliva ha raccolto soltanto un punticino dopo aver centrato ben sei vittorie consecutive. Ma alle sue spalle anche il Rotondella non è andato oltre un punteggio di parità in casa contro il Roccanova. In zona-podio troviamo il Montescaglioso che ha liquidato in esterna il Bernalda. GIRONE A Quattro squadre sono racchiuse in appena due punti. Il campionato è più aperto che mai. Nel match-clou della settima giornata, il Pietragalla non è riuscito a strappare la leadership in classifica al Bar La Notte Pignola. Nonostante il vantaggio su punizione di Pietragalla, allo

scadere del primo tempo il Bar La Notte Pignola ha impattato la contesa con un penalty di Lauria. Nella ripresa la squadra di mister Potenza si è riversata nuovamente in avanti alla ricerca del vantaggio, che è prontamente arrivato. Nel finale Di Pierri ha regalato un difficile pari al Pignola. Chi senza dubbio ha perso colpi, è stato il Parco Tre Fontane Potenza, bloccato in parità dall’Fst Rionero. Non ha tradito le attese a domicilio il Sant’Angelo che finora ha sempre fatto bottino pieno davanti al proprio pubblico. Con un gol di scarto si è imposto ai danni del Montemilone. Sta risalendo pian pianino anche il Savoia, vittorioso per la terza volta in questa stagione contro il


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Mercoledì 5 novembre 2008

Sport Seconda Categoria Oggi si gioca Cancellara-Tricarico

Non ci sono più leader incontrastati L’ACCETTURA HA fermato la forsennata corsa al vertice della Metanauto Picerno nel raggruppamento B di Seconda Categoria. Così, dopo sei giornate di campionato, nessuna squadra è a punteggio pieno. La formazione picernese, comunque, vanta sempre un buon vantaggio sul Tricarico, contemporaneamente battuto dal Potentia Santa Cecilia. Nel raggruppamento A, il Castelgrande ha fatto il vuoto alle sue spalle dopo il roboante set tennistico rifilato, domenica scorsa, al San Fele. Dietro ben sette squadre sono raccolte in appena un punto. Nell’ultimo girone, sia la Fortitudo Moliterno che il Castelsaraceno continuano a condurre la testa della classifica, grazie ai successi sulla Sanseverinese e sul Trecchina. GIRONE A Il Castelgrande ha preso il volo in graduatoria. Vanta quattro lunghezze di vantaggio sul Palazzo e sul Garnet Red Bella ed ha l’attacco più prolifico dell’intera Seconda Categoria. Nell’ultimo turno, la regina del girone A ha messo a segno un set tennistico ai danni del San Fele con Federici (due), Errico (due), Colucci e Cerone. Alle sue spalle è piena bagarre. C’è un groviglio di squadre racchiuse in una lunghezza. Tra queste troviamo il Palazzo che ha pareggiato per la prima volta in casa in questa stagione contro la Fides Scalera. Il Garnet Red Bella ha centrato i primi tre punti esterni in quel di Rapolla. Continua a pareggiare il Gi-

nestracandida, bloccato sul punteggio di parità dall’Atletico Genzano. Bene San Giovanni e San Nicola, vittoriosi rispettivamente contro Sport Melfi e Ruoti. In coda ha conquistato un altro punticino il Casteldoria Lagopesole contro il Foggiano Melfi. GIRONE B Alla sesta giornata si è interrotta la striscia positiva di vittorie della Metanauto Picerno. Contro l’Accettura (squadra imbattuta come il Picerno) è arrivato soltanto un pari. In seconda posizione, è caduto il Tricarico sul campo del Potentia Santa Cecilia. I “galletti” sono andati a segno con Marcodoppido e Brancaccio. Oggi i materani possono riavvicinare il Metanauto, disputando il recupero contro il Cancellara. Continua a stupire l’Atletico Balvano che ha espugnato di misura il rettangolo di gioco del Vietri. Soltanto un gol di vantaggio per il Craco al cospetto del Marsico 2002. Il Laurenzana ed il Cancellara hanno segnato gol a grappoli. La formazione della Val Camastra ha travolto il Grassano. La seconda, invece, ha calato il set tennistico sull’Anzi. Infine, l’Atletico Albano ha violato il campo del La Fiasca Oppido. GIRONE C Prosegue il testa a testa al comando della classifica tra la Fortitudo Moliterno ed il Castelsaraceno. Entrambe hanno fatto bottino pieno in questa giornata calcistica. Il Moliterno ha fatto suo l’incontro sul terreno di gioco della Sanseverinese, mentre il Castelsaraceno ha

POTENTIA SANTA CECILIA 2 TRICARICO 0

piegato a domicilio il Trecchina. Sul terzo gradino del podio viaggia spedito il Real Grumento, vittorioso con un pokerissimo sul San Martino d’Agri. L’Oratorio Lentini Maratea è abbonato ai pareggi: il quarto stagionale è arrivato in casa del Castelluccio. Bene la Nemus a domicilio che si è imposta di misura sui F.lli Cafaro. Non è stato da meno il Real Agromonte che ha piegato lo Sporting Chiaromonte. Infine, prima gioia stagionale esterna per il Sarconi in quel di Episcopia. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Settantaquattro gol messi a segno (413 marcature in totale) in questa sesta giornata (15 nel girone A, 24 nel B, 25 nel C), di cui 41 dalle formazioni che hanno giocato in casa (9 nel girone A, 18 nel B, 14 nel C), 23, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 6 nel B, 11 nel C). Si sono registrati 9 successi interni (1 nel raggruppamento A, 4 nel B, 4 nel C), 7 vittorie esterne (3 A, 2 B, 2 C) e 5 pareggi (3 nel girone A, 1 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 156 reti, seguito dall’A con 133 e dal B con 124. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelgrande (25 reti, girone A), il peggiore è quello del Marsico 2002 (2 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Cancellara (3 reti subite, girone B), mentre è dell’Anzi (20 reti subite, girone B) la retroguardia più perforata. Donato Pavese

NEMUS F.LLICAFARO

2 1

P.S. CECILIA: Donadio, Iovino, Pepe (25' Labella), Marino, Palese, Coviello, Brancaccio (81' Colucci), Cuminiello, Alfano (46' De Bonis), Marcodoppido, Limonati. A disp.: Morlino, Fasanella, Alvino. All.: Macchia. TRICARICO: Orsellini, Lapata, Benedetto, Cortese (59' Paradiso), Tolve, Lotito, Centola, Innella (69' R. De Biasi), G. De Biasi, Langone (87' Calabrese), Soldo. A disp. Urricchio, Salerno, Novellino, Evangelista. All.: Malvini. ARBITRO: Salvatore di Potenza. RETI: 5' Marcodoppido, 62' Brancaccio.

NEMUS: Manfredelli, Ielpo D, Ielpo G, Ielpo P, Summa, Di lascio, Ferrari, Ielpo P, Priante, Melchionda, Alagia. A disp. Cammisotto, Filardi, Cresci, Lentini. All. Cantisani Rosario F.LLI CAFARO: Sarubbi, Di Giacomo, De Lorenzo, Marziale, Di Nubila, Costanzo, Ciminelli, Fanelli, Ciancia, Salerno, Costanza. A disp. D’Affuso, Salvo, Fanelli, L, Capalbo, Di Giacomo, Pangarp. All. Sarubbi Antonio ARBITRO: Favale RETI: 25’ Priante, 25’ Ciancia, 30’ Melchionda.

POTENZA La squadra di Macchia torna alla vittoria battendo il Tricarico che fin qui aveva vinto tutte le gare disputate. Dopo il primo giro di lancette i padroni di casa cercano il gol, ma la conclusione dal limite di Brancaccio si spegne sul fondo. Il gol è solo rimandato perchè al 5' capitan Marcodoppido si sblocca realizzando la prima rete stagionale trafiggendo Orsellini con un pallonetto. Sei minuti dopo Libonati che viste le tante assenze a centrocampo viene schierato nell'inedito ruolo di mediano e se la cava bene tira alto. Al 13í ci prova Coviello da fuori area ma l'estremo difensore ospite blocca senza problemi. Poco dopo arriva il primo tentativo degli ospiti con il colpo di testa Soldo e Donadio mette in angolo. In avvio di ripresa sono ancora i materani a provarci con una punizione di Langone ma il numero uno gialloblu non trova difficoltà a trattenere la palla. Rispondono i locali con Marcodoppido che prima conclude sul fondo e poi su cross di Labella, subentrato all'infortunato Pepe, colpisce di testa ma l’estremo difensore ospite fa buona guardia. In seguito per gli ospiti solo una punizione alta di Innella e una conclusione a lato di Soldo sono le minacce del tutto innocue per la porta difesa da Donadio. Al 17' arriva il raddoppio gialloblu con Brancaccio che supera il portiere tricaricese con un diagonale su assist di Marcodoppido. Passano quattro minuti e Cuminiello su punizione trova pronta la parata da Orsellini che qualche minuto più tardi respinge la conclusione di Brancaccio. Nel finale Marcodoppido e Colucci sfiorano il terzo gol con la palla che in entrambi i casi termina fuori. I galletti conquistano meritatamente i tre punti fortemente voluti dopo la sconfitta di domenica scorsa e la prossima settimana faranno visita al Marsico 2002. Per il Tricarico c’è oggi in programma la gara con il Cancellara da recuperare e cogliere i tre punti consentirebbe di avvicinarsi soltanto di un punto alla capolista Metanauto Picerno fermata domenica sul campo dell’Accettura. Biagio Bianculli

NEMOLI Grazie ai tre punti conquistati contro i Fratelli Cafaro, il Nemus si incammina verso la parte alta della classifica. Entrambe hanno disputato una bella gara, sfidandosi a viso aperto fino alla fine. Il Nemus trascinato a centrocampo dall’esperienza di Priante, dall’agilità tecnica di Ferrai e pericoloso in area avversaria con i guizzi di Melchiona, gli ospiti sempre in partita grazie ad una buona preparazione atletica. Sicuramente più avvincente è stato il primo tempo, dove sono state messe a segno tutte e tre le marcature. Vanno in vantaggio dopo dieci minuti di gioco i padroni di casa. Priante controlla al limite dell’area e di esterno destro indirizza all’angolino alle spalle di Sarubbi. Una rete che frena gli ospiti e porta al Nemus il controllo del gioco. Pericoloso poi è di nuovo Priante con un incursione sulla sinistra fermata dal portiere avversario in uscita. Al 25 arriva il momentaneo pareggio. Lo realizza Ciancia Gino su una punizione centrale, sulla linea dell’area grande, che Manfredelli non riesce a controllare. Al Nemus però bastano cinque minuti per mettere a segno la rete decisiva. Protagonisti Ielpo Domenico e Melchionda che al primo tentativo vanno vicino al gol con una triangolazione fermata in area dalla difesa, poi si ripetono partendo dal centro campo con lancio di Ielpo e Melchiona che brucia con lo scatto la difesa e supera il portiere in uscita con uno splendido pallonetto. Gli ospiti cercano di rispondere subito con una triangolazione in velocità che porta Fanelli Paolo alla conclusione neutralizzata da Manfredelli. Nella ripresa partono bene gli ospiti che sono padroni del campo per i primi 15 minuti di gioco, anche se il primo brivido lo regala Imperio del Nemoli con un incursione in area e tiro cross che non trova la deviazione dei compagni. Quindi ci provano ancora i ragazzi di Sarubbi che costruiscono azioni ma non trovano il guizzo vincente. Sul finire è di nuovo Melchionda che semina il panico nell’area avversaria. Prima salva De Lorenzo sulla linea il suo tiro cross, poi regala un assist vincente a Summa che conclude alto sulla traversa. Francesco Zaccara


49 Sport Importante vittoria del team di mister Perchinelli sulla capolista Mercoledì 5 Novembre 2008

L’Atella riapre il campionato L’Az Picerno si piega a Ricciardella e Rinaldi IL TABELLINO ATELLA MONTICCHIO 2 AZ PICERNO 1 ATELLA MONTICCHIO: Mascolo, F. Colangelo, G. Colangelo, Dannucci, Montano, Schirò, Ricciardella, Romaniello, Lanotte, Angelillo, Telesca. In panchina: Larotonda, Rondinella, Rinaldi, Leccese, Di Gennaro, Casolino. Allenatore Perchinelli, AZ PICERNO: Di Bello, Albano, Spera, Giuzio, Naturale, Salvia, Sodo, Quagliata, Lottino, Viggiano, Galasso. In panchina: Pietrafesa, Russo. Allenatore: Caivano. MARCATORI: 12’ pt Ricciardella, 5’ st Galasso, 30’ st Rinaldi. ATELLA - La capolista si presenta ad Atella con il chiaro intento di continuare a proseguire in quel cammino costellato fino al momento di trovarsi di fronte alla squadra di Roberto Perchinelli, da sole vittorie. Così in

una serata con temperatura mite, su un terreno in buone condizioni, è andata in scena una partita di buon livello agonistico ma corretta, giocata prevalentemente a centrocampo e vinta, dopo novanta minuti intensi, dalla squadra che punta, dichiaratamente, a vincere il girone. la cronaca. Al 10’ grande tiro da fuori area di Telesca che termina di poco a lato. Al 12’ Angelillo dal limite destro dell’area pennella un perfetto cross sulla testa di Ricciardella che mette in rete. Al 25’ ancora l’Atella su calcio d’angolo testa di F. Colangelo manda fuori di poco. Al 30’ punizione dal limite dell’area per il Picerno, tiro forte ma sulla barriera. Ancora per il Picerno al 40’ con un tiro da fuori area deviato in angolo dal portiere. Nel secondo tempo, dopo soli cinque minuti, giunge il pareggio del Picerno su tiro di punizione di Salvia deviato in rete da Galasso. Al 15’ l’Atella Monticchio di nuovo in vantaggio con Rinaldi che devia in rete un cross di Telesca. Alla mezz’ora ancora Rinaldi ci prova con una conclusione da fuori area parata dal portiere ospite. Al 35’ Di

Savino: “E’ un passivo troppo pesante”

Vultur Rionero poker al Foggiano IL TABELLINO FOGGIANO MELFI VULTUR RIONERO

0 4

FOGGIANO MELFI: Fuschetto, Coppola, Di Guglielmo, Di Muro, Mossucca, Ismaili, Tetta, D. Savino, Grasso, Cappiello, Telesca. In panchina: Maiellare, A. Savino, Russo, Belluscio. Allenatore: Savino. VULTUR RIONERO: Sicuro, Callimo, Di Lorenzo, Catarinella, Di Tolve, Filidoro, Bergamasco, Cripezzi, Lanotte, D’urso, Marmora. In panchina: Brivolo, Orabona. Allenatore: Ficarazzi. MARCATORI: 46’ pt Bergamasco, 5’ st e 30’ st D’Urso, 19’ st Cripezzi. FOGGIANO – Per la matricola Foggiano, la Vultur si dimostra un avversario fin troppo forte e alla fine il pronostico viene rispettato ampiamente da un risultato che la dice lunga di come sia stato il l’andamento del match. La cronaca. Al 10’ gli ospiti sono subito pericolosi con D’urso che da due passi non aggancia il pallone. Risponde il Foggiano con Grasso che da fuori al 13’ ci prova con la palla che si spegne sul fondo. Al 22’ per la Vultur ci prova Bergamasco con un inserimento dalla destra su cui è molto brava la difesa locale che chiudere l’angolo del tiro anticipando il centrocampista. Al 35’ e al 38’ il Foggiano ci prova con due conclusioni da fuori area di Ismaili; il primo tiro si perde di poco a lato, mentre sull’altro Tedesca è anticipato al momento del tiro. Al 45’ Tetta dalla destra mette in mezzo per Di Muro che a un metro dalla linea non riesce a spingere in rete un pallone che è preda del portiere ospite. Su capovolgi-

Filidoro (Vultur)

mento di fronte arriva il goal della Vultur col bravo Bergamasco che si invola verso la porta e piazza la palla all’angolino per il vantaggio ospite. Il Foggiano Melfi fa ritorno negli spogliatoi con uno svantaggio che costringe mister Savino ad effettuare immediatamente alcuni cambi: il tecnico di casa sostituisce Fuschetto con Macellare e Daniele Savino con Russo. Le sostituzioni non sortiscono l’effetto desiderato perché al 5’ la Vultur raddoppia con D’Urso che raccoglie una punizione contestata dai locali dalla destra e insacca la palla all’angolino. Al 10’, sempre nelle file del Foggiano, esce Tetta per Belluscio. Al 15’ ci prova dalla sinistra Russo ma il suo tiro va lontano dalla porta difesa dall’estremo difensore ospite Sicuro. Al 19’ arriva il terzo gol della Vultur: Cripezzi con un tiro da fuori manda il pallone rasoterra all’angolino dove non può arrivare Maiellare. Al 30’ Telesca ha la palla buona per accorciare le distanze, ma sottoporta il pallone si alza e il portiere ospite anticipa l’attaccante di casa. Al 32’ Grasso prende il posto di Alessio Savino. Al 38’ arriva il quarto goal del team di Antonio Ficarazzi con D’Urso che palla al piede entra in area e batte Maiellare in uscita per il definitivo 4 – 0, “un parziale troppo pesante per un buono e sfortunato Foggiano”, come dirà a fine gara mister Lino Savino.

Telesca (Atella Monticchio)

Gennaro cerca di sorprendere l’estremo difensore picernese con un pallonetto che il numero 1 ospite blocca. Al 43’ ghiotta occasione per Rinaldi che davanti al portiere cerca di superarlo con un pallonetto che però termina sopra la traversa. Al 90’ bellissimo tiro al volo di Sodo, su azione di calcio d’angolo, che termina fuori di poco. Nei 6 minuti di recupero, concessi dall’arbitro per recuperare il tempo perso per un malore di un calciatore ospite, il Picerno attacca ma l’Atella si difende con un po’ di affanno riuscendo a mantenere intatto il risultato favorevole.

La squadra di Colangelo vince con il più classico dei risultati

IL TABELLINO LAGOPESOLE BALVANO

2 0

LAGOPESOLE: Romano, Coviello, Sinisi, Strammiello, R. Pace, G. Pace, Lucia, Faraone, Zaccagnino, Mecca, Romaniello. Allenatore: Colangelo. BALVANO: Lecaldare, Caniano, C. Turturiello, Iannone, Casciano, Severino, C. Turturiello, M. Simone, Bovino, Quagliata, M. Turturiello. In panchina: V. Turturiello, N. Simone, Di Stasio, Parella. Allenatore: Valanzano. ARBITRO: Muscatiello di Venosa. MARCATORI: 26' st Lucia, 36' st Strammiello.

Lucia e Strammiello mettono ko il Balvano LAGOPESOLE - Terza vittoria consecutiva del Lagopesole che contro il Balvano si impone con il più classico dei risultati al termine di una gara, giocata perlopiù a centrocampo, che non ha fatto registrare azioni eclatanti, soprattutto nel primo tempo. Buona partenza degli ospiti con la punizione di Severino già al 2' che finisce fuori. Risponde al 12' Zaccagnino che, stretto tra due avversari, perde il pallone finito poi in angolo. Al 27' traversa per gli ospiti con Bovino da fuori area. Al 37' ci prova Strammiello con un tiro da fuori che non inquadra la porta. In chiusura di tempo è sempre Bovino ad impensierire il portiere locale con un bellissimo

tiro che anche questa volta non riesce a finire nel sacco. La ripresa è più vivace e le due squadre non si risparmiano. Già al 1' si registra una buona conclusione di Strammiello deviata in angolo da Lecaldare. Al 12', in seguito all'atterramento di Mecca, Faraone si incarica di battere il calcio di punizione ma la sfera sorvola la traversa. Al 18' grande occasione per i padroni di casa con Zaccagnino che sbaglia, ben lanciato da Coviello. Il vantaggio dei locali non si fa attendere oltre e al 26' i ragazzi di mister Colangelo possono finalmente esultare grazie al gol di Donato Lucia che con un bel pallonetto spedisce il pallone in rete. Immediata la reazione del

Ottati e Darwish ne fanno tre a testa ad uno spento Montemilone

L’Avigliano fa sul serio AVIGLIANO – E’ una serata da dimenticare quella del Real Montemilone in casa dell’Avigliano. I ragazzi di Bartolo Filadelfia non sbagliano nulla in questo turno casalingo riuscendo ad imporsi con facilità su un avversario che sembra non avere lo stesso passo di Petraglia e compagni che, grazie alla vena realizzativa di Ottati e Darwish, rendono troppo facile questo quinto impegno stagionale. Il punteggio, in questi casi, impone pochi commenti e le valutazioni favorevoli sono solo per i padroni di casa che grazie alle triplette di Ottati e Darwish e al gol di Marra festeggiano la prima vittoria in questo campionato dove, almeno fino ad oggi, l’Avigliano non aveva raccolto nulla e che, dopo questi primi tre punti, si spera, possa invertire la tendenza. Discorso diverso per il Real Montemilone che dalla vittoria “a tavolino” con il Bal-

Chianese ( Avigliano)

Carlucci (Avigliano)

vano, ha conosciuto solo l’onta della sconfitta che la squadra di Antonello Labriola deve cercare di cancellare con una nuova vittoria; contro il Foggiano si può fare. Questa la sequenza dei gol. Dopo dodici minuti di gioco Ottati con un drop da fuori area batte Strazzella. Al 16’ primo gol di Darwish che va a segno con un diagonale da destra imparabile per il portiere. Due minuti dopo Marra con una gran botta appena dentro l'area cal ail tris. Al 22’

ancora Ottati a segno con un preciso tiro dal limite. Al 30’ Darwish lanciato in contropiede a tu per tu con il portiere insacca con una conclusione alla sua destra. Nel secondo tempo al 20’ Ottati in contropiede lanciato da Marra si presenta solo davanti al portiere e fa centro con bel diagonale, infine ancora Darwish che non casca nella trappola del fuorigioco e con un delizioso pallonetto chiude il conto segnando il gol del definitivo sette a zero.

Balvano con la punizione calciata da Severino al 28' dai venti metri che non trova la giusta conclusione. Sul capovolgimento di fronte, due minuti più tardi, la testardaggine dimostra di essere cattiva consigliera di Mecca che, palla al piede, giunge al tiro ma lascia del tutto inoperoso l'estremo difensore del Balvano. Al 34' agli ospiti si presenta l'occasione del pareggio ma Bovino non coglie l'opportunità sbagliando il rigore concesso dal bravo arbitro Muscatiello. Più lesti ad approfittarne sono invece i locali che al 36' raddoppiano le marcature con Strammiello e mettono fine ad una gara che si trascina fino al triplice fischio senza azioni di rilievo.

IL TABELLINO AVIGLIANO MONTEMILONE

7 0

AVIGLIANO: Chianese, Della Croce, Petraglia, Potenza, Carlucci, Giuzio, Manna,Ottati, Marra, Grieco, Darwish. In panchina: Raimondi, Genovese, Summa, Bochicchio. Allenatore: Filadelfia REAL MONTEMILONE: Strazzella, Zampino, Vallone, Giordano, Ruggiero, Scaramutto, Santosuosso, Cicoria, Damiani, Lavista, Siconolfi. In panchina: Scaliero, Paolino, Bucci, Latorraca, Ihssi. Allenatore: Labriola. MARCATORI: 12’ pt, 22’ pt e 20’ st Ottati, 16’ pt, 30’ pt e 30’ st Darwish, 18’ pt Marra.


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Sport Divincenzo e Franchino annullano i gol di De Simone e Rizzo

Mercoledì 5 Novembre 2008

Il Lagonegro beffato nel finale Massitti: “Abbiamo perso due punti in tre minuti” IL TABELLINO SOCCER LAGONEGRO 2 ROTONDELLA 2 SOCCER LAGONEGRO: Stanzione, Pagano, Landi, Catonio, De Simone, Ficarella, Falabella, Verbena II, Rizzo, Mastroianni, Cimino. In panchina: Berardi, Verbena I, Ciuffo, Montesano. Allenatore: Oliva. ROTONDELLA: Agresti, Pastorelli, tarantino, Divincenzo, Mele, Cuccarese, Ricciardi, Zampino, Franchino, Erdogumus, Potenza. In panchina: Crispino, Stigliano, Chiurazzi, Vitale. Allenatore: Pitrelli. ARBITRO: Lasala di Moliterno. MARCATORI: 15’ pt De Simone, 23’ pt Rizzo, 43’ st Divincenzo, 46’ st Franchino.

LAGONEGRO – “Abbiamo perso due punti in tre minuti”. Il rammarico si legge tutto nella prima dichia-

razione del vicepresidente del Soccer Lagonegro, Claudio Massitti, dopo il pareggio contro il Rotondella che con un finale di gara intensissimo rovina la prima festa della stagione a Landi e compagni che a questo appuntamento arrivano molto carichi tanto da segnare due gol in poco più di venti minuti. Il vantaggio lo firma, grazie ad un’involontaria quanto sfortunata deviazione di un giocatore ospite, Claudio De Simone direttamente da calcio d’angolo. Il raddoppio porta la firma di Biagio Rizzo che conclude una bella azione della formazione di casa che dopo il due a zero attacca ancora sfiorando la marcatura con Mastroianni e Cimino. Il restante primo tempo e quasi tutto il secondo scorrono via senza che il risultato cambia, poi, a due minuti dal novantesimo, Divincenzo su punizione beffa il portiere di casa e la gara si riaccende. Infatti, al primo minuto di recupero, un tiro dalla lunghissima distanza sferrata da Franchino, trova la complicità dell’estremo difensore del Lagone-

Altre marcature di Dragonetti e Nicoletti

Domenichiello prestazione super IL TABELLINO VARISIUS FORZA MATERA

5 1

VARISIUS: Iasiuolo, Olivieri, Galetta, Salerno, Scandiffio, D’adamo, Appio, Fabiano, Dragonetti, Moliterni, Domenichiello. In panchina: Cristallo, Pesce, D. Nicoletti, Masiello, M. Nicoletti. Allenatore: Bellomo. FORZA MATERA: Spano, G. Ditaranto, Nobile, Martinelli, Artus, Montemurro, Cambio, Moukhcis, F. Lacanfora, A. Lacanfora, Cotugno. In panchina: N. Ditaranto, Petrozza, Musillo, Suglia. Allenatore: Menzano. ARBITRO: Martinelli di Matera MARCATORI: 25’ pt, 40’ pt e 44’ pt Domenichiello, 26’ st Nicoletti, 28’ st Dragonetti, 38’ st Musillo. ≠MATERA – Un pubblico attento ha assistito alla sfida tra il Varisius e il Forza Matera. Gli spettatori presenti al “Gaetano Scirea” si sono divertiti parecchio, soprattutto quelli di parte biancoazzurra assistendo ad una gara che ha regalato ben sei gol. La cronaca. La prima frazione di gioco è equilibrata, con diverse azioni da rete e all’11’ tocca a Cotugno impensierire Iasiuolo. Al 25’ Domenichiello si porta in area e lascia partire un bolide che trafigge l’incolpevole Spano. Varisius 1, Forza Matera 0. Al 40’ Domenichiello concede il bis e il Varisius vola. Al 44’ grande azione corale dei padroni di casa a cui partecipano Fabiano, Appio e Moliterni che serve in area l’ottimo Domenichiello che timbra la terza marcatura personale. Il pri-

Nicoletti (Varisius)

mo tempo si chiude con il Varisius già vittorioso. La seconda frazione si apre con una bella giocata di Dragonetti che, al 3’, calcia sopra la traversa. Il Forza Matera non ci sta e reagisce al 10’ con tiro di Cotugno che finisce fuori dallo specchio della porta. La pressione ospite continua e al 15’ Cambio con colpo di testa impegna Iasiuolo. Nel momento di pressione degli ospiti emerge la compattezza della difesa neroverde con i vari Olivieri, Galetta, Salerno e Scandiffio che non concedono nulla. Il Varisius in avanti dà spettacolo tanto da andare di nuovo in gol con Nicoletti al 26’ e con Dragonetti due minuti dopo. Sul 5 a 0 la gara è oramai spenta ma Musillo con un rasoterra realizza il gol della bandiera. Soddisfatto della prestazione della squadra, mister Bellomo, ringrazia tutti i suoi ragazzi soprattutto “per l’umiltà ed il carattere espressi in campo nonché per avere saputo adottare le strategie provate durante la preparazione”. Da sottolineare la buona prestazione del direttore di gara Martinelli della sezione AIA di Matera.

Pitrelli (Rotondella)

gro e finisce oltre la linea di porta facendo esplodere di gioia tutto il Rotondella e gettando nello sconforto il Soccer Lagonegro anche se proprio il suo vicepresidente, Claudio Massitti, dice: “La vittoria ci stava tutta e avrebbe infuso morale ai nostri ragazzi. Nonostante questo non ci abbattiamo e andiamo avanti”.

IL TABELLINO ROTUNDA MARIS 0 BORUSSIA PLEIADE 3 ROTUNDA MARIS: Vampo, A. Tito, P. Tito, Latronico, Laguardia Nivaldo, Lobreglio, Mele, R. Lagurdia, Lateana, Rubolino, Di Masi. In panchina: Laguardia Nivardo, Santarcangelo, Budello, D’Ambrosio; Allenatore: Rinaldi. BORUSSIA PLEIADE: A. Conte, Cospito, Fittipaldi, M. Larocca, Gammino, Monaco, Fella, Larocca I, S. Conte, De Palma, Bisognano. In panchina: Martino. Allenatore: Suriano. ARBITRO: Barletta di Bernalda. MARCATORI: 40’ pt e 45’ st Monaco, 30’ st Martino. ROTONDELLA - Il Borussia di Rocco Suriano liquida la pratica Rotunda Maris con un perentorio 3-0 e si prepara nel migliore dei modi per il derby di lunedì

A Rotondella doppieta di Monaco e rete di Martino

Il Borussia Pleiade cala il tris Liquidato il Rotunda Maris prossimo contro il Policoro 2000 di mister Finamore. Mister Suriano a fine gara dichiarerà “che i suoi ragazzi anche se hanno giocato meno brillantemente che in altre occasioni, anche perché la partita è stata condizionata dal forte vento, sono stati molto attenti e disciplinati e non hanno concesso nulla agli avversari”. Ma andiamo alla cronaca della partita. Al 15’ S. Conte si fa trovare solo davanti a Vampa ma incredibilmente calcia a lato. Ancora Conte al 30’ calcia sul portiere dopo una bella sgroppata sulla fascia sinistra. Al 35’ una grave incertezza di Conte portiere per poco non concede il vantaggio al Rotunda Maris che con Lateana calcia

Conte (B. Pleiade)

alto. Al 40’ la partita si sblocca con un bel gol di Monaco che, ben servito in corridoio centrale da Fella, dribbla il portiere e un avversario e deposita in rete.

L’Atletico Scanzano perde la vetta della classifica

A Viggiano non si segna VIGGIANO – Costretto a cambiare nella prima parte di gara prima Lomanto e poi Amerena, sostituiti rispettivamente da Notarfrancesco e Robortella, mister Allemma ha comunque visto un buon Viggiano contro la seconda forza di questo campionato. Infatti, i padroni di casa hanno creato nel corso della prima frazione di gioco due buone occasioni da rete; la prima con Amerena che a porta vuota calcia con il destro, che non è il suo piede, e manda fuori; la seconda con Alberti che dopo aver superato il portiere, conclude malamente e il pallone finisce col fare “la barba al palo”. Gli ionici rispondono con un calcio di punizione di Gualano e una conclusione di Frammartino che danno fiducia all’undici di Rocco Valluzzi che nella ripresa partono meglio degli

Agata (A. Scanzano)

Briglia (Viggiano)

avversari e solo gli interventi provvidenziali di Gianmarco Nigro su Sabato e Santacroce, evitano il peggio. Il Viggiano passato il pericolo prova a vincere ma un tiro dai venticinque metri di Petrocelli è parato da Melidoro che poi neutralizza una debole conclusione

di Maurizio Nigro. Nei minuti finali l’estremo difensore ospite “è graziato” da Robortella che su un traversone di Petrocelli sfiora solamente il pallone lasciando invariato un risultato che permette alle due squadre di fare un piccolo passo in avanti in classifica.

La ripresa si apre con il Borussia ancora in attacco che sfiora il raddoppio in ben tre occasioni con De Palma. Al 20’ A. Conte si riscatta dell’errore commesso nel primo tempo parando un’insidiosa punizione calciata magistralmente da Lobreglio. Al 30’ il Borussia raddoppia con un tiro di Martino, subentrato al 55’ a Cospito, deviato da un difensore avversario. Al 90° Monaco sigla la sua doppietta in mezza rovesciata raccogliendo uno splendido cross di Martino dalla destra. Tra le note maggiormente positive si deve far rilevare l’assoluta correttezza delle due squadre in campo e l’ottima direzione di gara del signor Barletta di Bernalda.

IL TABELLINO VIGGIANO A. SCANZANO

0 0

VIGGIANO: G. Nigro, Briglia, Lotta, M. Nigro, Scoglio, Barbella, Lomanto, Amerena, Alberti, De Maio, Gargaro. In panchina: Giampietro, Petrocelli, Robortella, Notarfrancesco, D’andrea. Allenatore: Allemma. ATLETICO SCANZANO: Melidoro, Dastoli, Pandolfi, Quintani, Mairo, Violante, Gualano, Cecere, Sabato, Frammartino, Santacroce. In panchina: Tamburrano. Allenatore: Valluzzi.


51 Sport GIRONE B - Antonio Finamore: “Abbiamo giocato una gara quasi perfetta” Mercoledì 5 Novembre 2008

Policoro, la vittoria più bella Inflitta alla capolista Rotonda una sonora sconfitta IL TABELLINO POLICORO 2000 ROTONDA CALCIO

6 2

POLICORO 2000: Martino, Marta, Giovinazzo, De Giorgio, Todaro, Ciaglia, De Lorenzo, Durante, Guerra, Cimmarrusti, Di Pinto. Allenatore: Finamore. ROTONDA CALCIO: Di Paola, F. Franzese, Aliberti, Palazzo, Fittipaldi, A. Jiritano, Vacchiano, De Cristofaro, Mainieri, F. Jiritano, F. Propato. Allenatore: Sergio De Marco. MARCATORI: 13' pt e 27' pt Ciaglia, 32’ pt Manieri, 45’ pt Vacchiano (rig.), 22’ st Durante, 35’ st e 39’ st Cimmarrusti, 43’ st Di Pinto.

POLICORO - Un pomeriggio quasi estivo fa da cornice alla gara di cartello del girone B tra il Policoro 2000 e la capolista Rotonda Calcio, a punteggio pieno. Inizia da subito il forcing dei padroni di casa che affondano sulle fasce ispirati da Cimmarrusti e Ciaglia che servono sempre sulla corsa gli esterni Di Pinto e Di Lorenzo. Complice un Jiritano A., non al meglio della condizione, Fittipaldi viene costretto agli straordinari da subito, cavandosela però sempre egregiamente nelle chiusure. Il pressing dei padroni di casa però non tende ad esaurirsi, trovandosi comunque di fronte una difesa ben messa in campo. Così, a sbloccare il risultato serve un gran tiro dai 25 metri di Ciaglia. Al 13', il centrocampista riprendendo una corta respinta della difesa ospite, calcia di prima intenzione man-

dando la palla ad infilarsi alle spalle di Di Paola. La rete dei policoresi lascia attoniti gli ospiti, che non si aspettavano un inizio gara così intenso. I centrocampisti del Rotonda non riescono a fare quadrato, andando sempre in difficoltà sulla pressione di Ciaglia e Durante, pronti a rubar palla e far ripartire velocemente la manovra verticalizzando sulle fasce, o servendo Cimmarrusti, pronto ad ispirare rapidi scambi per la profondità. In una ripartenza sulla destra, al 27', Ciaglia dopo aver sottratto palla a De Cristofaro, serve in profondità Di Lorenzo, che prima punta il terzino per poi appoggiare la sfera allo stesso Ciaglia che accorre a sostegno dell'azione. Il mediano policorese controlla bene, facendo partire un gran fendente che si insacca nel sette sul palo opposto. Sembrerebbe

l'epilogo della gara, invece proprio in questo momento di grande difficoltà, il Rotonda reagisce con grande piglio. De Cristofaro approfitta di un errore in appoggio di Di Lorenzo, impadronendosi della sfera, salta in dribbling Ciaglia e serve F. Jiritano. E' il 32'. Il fantasista, fa sfoggio di grande tecnica e serve una palla splendida per l'inserimento puntuale del bomber Mainieri. L'attaccante non perdona Martino, freddandolo con un pregevole pallonetto sul suo timido tentativo di uscita. La rete degli ospiti serve da energizzante per il Rotonda che comincia a macinare gioco. Da questo momento in poi, il pallino del gioco passa nelle mani di De Cristofaro e Jiritano, che supportati benissimo da Propato e Vacchiano, propongono trame di ottima fattura e così al 45', Martino sembra aver preso il tempo

all'attaccante ospite, quando invece di tentare di conquistare la palla con le mani in area, lo travolge sul limite esterno facendosi fischiare il più classico dei rigori contro. Va sul dischetto lo stesso Vacchiano che non sbaglia. Quello che viene detto negli spogliatoi da mister Finamore ai suoi ragazzi non è possibile saperlo, di certo serve però a far riaccendere la voglia di risultato. Così dal rientro si assiste alla ripetizione dei primi minuti di gioco, con il Policoro a pressare da una parte ed il Rotonda a difendersi con affanno dall'altra. Cimmarrusti sale in cattedra. Sono proprio le iniziative del fantasista policorese a mettere in difficoltà il miglior elemento della difesa ospite, costretto ad intervenire più volte con troppa veemenza sull'attaccante policorese lanciato a rete. Al 67', Cimmarrusti

GIR. A - Cinquina potentina con Podano (2), Basile, Carleo e Spera GIR. A - Dopo la batosta del giudice sportivo

Il Ricigliano Il Vitalba cade sotto i colpi ricomincia a correre del forte P3F Potenza IL TABELLINO P3F POTENZA VITALBA

IL TABELLINO 5 0

P3F POTENZA: Lorusso, Mastroberti, Carleo, Annunziata, Ottati, Barba, Santarsiere, Spera, Podano, Marchese, Basile. Allenatore: Rizzi. VITALBA: Mecca, Telesca, Gambetta, Coviello, Ferrarini, Martinelli, A. Telesca, Nolè, Pannullo, Colangelo, Zaccagnino. Allenatore: Mecca. ARBITRO: Tomasulo di Venosa. MARCATORI: 15' pt e 29' st Podano, 25' st Basile, 35' pt Carleo, 43' pt Spera. POTENZA - Continua la marcia del P3F verso la vetta della classifica. La formazione cara al vulcanico Manicone e all'ottimo Giuseppe Monaco si sbarazza con cinque gol di scarto della formazione del Vitalba che comunque desta una buona im-

Il Vitalba

pressione al "Federale" di Potenza, in condizioni sempre più disastrose. La partita è un monologo dei locali che dopo aver sbagliato due facili occasioni, in una delle quali grande la parata di Mecca, vanno in vantaggio con Podano che raccoglie un assist del lucido Basile al 15'. Dopo dieci minuti raddoppio di Basile che sfrutta una indecisione dei centrali avversari e deposita la sfera in rete. Timida la reazione del Vitalba ma sono ancora i padroni di casa ad andare a segno al 35' con Carleo che insacca dopo una sgroppata sulla fascia. In chiusura di tempo locali an-

cora in gol con Spera che cala il poker. Nella seconda frazione il gioco ristagna perlopiù a centrocampo con sostituzioni da ambo le parti e dopo un clamoroso rigore sbagliato da Santarsiere, Podano realizza la doppietta che chiude definitivamente l'incontro. Al termine della gara soddisfazione tra i dirigenti del P3F per le ottime prestazioni dei ragazzi e complimenti sia a mister Rizzi che al preparatore atletico Cassotta. Bravi anche i ragazzi del Vitalba, molti dei quali classe 1993, e anche al direttore di gara, il signor Tomasulo di Venosa.

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RICIGLIANO: Marcellino, Saracco, Gaudioso, Cozzi, Pietrafesa, Iannuzzi, Verrone, Cuozzo, Clemente, Serritella, Caputo. In panchina: Malpede. FUTURA POTENZA: Barra, Lucia, Laurino, Bonaviglia, V. Sabia, Iula, Restaino, Carriero, Greco, Rondanini, S. Sabia. In panchina: Coronati, Martoccia, Rasola, Coviello, Isoldi, Francolino. Allenatore: Zotta. ARBITRO: Caivano di Potenza. MARCATORI: 28' pt Caputo, 34' pt e 40' st (rig.) Clemente, 3' st Rondanini, 12' st e 23' st Serritella, 17' st Gaudioso. RICIGLIANO - Nonostante la formazione fortemente rimaneggiata il Ricigliano sfodera

ALLIEVI REGIONALI - Tre gol dei potentini nel recupero

IL TABELLINO DEPORTIVO M. SANTAMARIA

RICIGLIANO FUTURA POTENZA

1 3

DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Venezia, Mastromarino, Vinzi, Potenza, Panico, Lupo, Montemurro, Tria, Di Lucca, Cifarelli. In panchina: Di Chio, Andriulli, logroio, Petrozza. Allenatore: Martino. SANTAMARIA: V. Forliano, Somma, Santarsiere, Maiorino, Fieno, Corrado, Isoldi, Fortunato, Infantino, Zaccagnino, Di Dio. In panchina: C. Forliano, Guarino, Santoro, Cardone, Luongo, La Penna, Tolla. Allenatore: Pronesti. MARCATORI: 18' pt V. Somma, 25' pt Montemurro, 30' pt Di Dio, 27' st Fieno.

Somma, Di Dio e Fieno fanno brillare il Santamaria MONTESCAGLIOSO - Buona la prova del Santamaria anche se per conquistare i tre punti a Montescaglioso la squadra di Piero Pronesti ha dovuto faticare non poco contro una formazione ben messa in campo da mister Martino e con grandi motivazioni. I primi venti minuti sono tutti di marca locale con i padroni di casa che mettono alle corde gli ospiti che solo nella seconda parte del primo tempo vengono fuori e riescono con Vittorio Somma, autore di un tiro cross, e con la complicità del portiere, a passare in vantaggio. Il Deportivo è però squadra di carattere e pareggia dopo cinque minuti con una perfetta esecuzione di un cal-

cio di punizione. I padroni di casa provano a passare in vantaggio, ma il Santamaria, con Nicola Di Dio, direttamente su calcio di punizione, si riporta avanti e poi, con una seconda frazione di gioco degna di una grande squadra prima controlla le sfuriate dei locali e poi sferra il colpo del ko con Antonio Fieno che su un pallone proveniente da calcio d'angolo mette a segno con un abile colpo di testa il gol che fa gioire una società che a questo gruppo guarda con particolare attenzione. Il cammino è ancora lungo ma i ragazzi del presidente Galantucci hanno dimostrato di poter puntare in alto. Di Dio (Santamaria)

una grande prestazione imponendosi contro il Futura Potenza che, dal canto suo, si schiera in campo con una difesa alquanto abbottonata con il chiaro intento di portare a casa almeno un pareggio. Per i padroni di casa, infatti, passare in vantaggio non è facile e soltanto al 28' riesce a sbloccare il risultato con Caputo, seguito da Clemente alcuni minuti più tardi. Dopo i primi due gol dei locali, la squadra di mister Zotta inserisce un'altra punta e ad inizio ripresa accorcia le distanze con una magistrale punizione di Rondanini. La risposta del Ricigliano non si fa attendere e con la personale doppietta di Serritella si riporta avanti di altre due reti. Il Futura Potenza cerca di recuperare la partita in tutti i modi mettendo in atto la girandola delle sostituzioni ma niente sortisce gli effetti sperati e la partita scivola sui giusti binari soltanto per il Ricigliano che diventa pericoloso in tutte le azioni offensive. Ecco quindi arrivare la marcatura ad opera di Gaudioso ed infine il rigore trasformato da Clemente che firma anch'esso la doppietta giornaliera.

scambia con Di Pinto, per puntare a rete. Al limite dell'area viene atterrato da Fittipaldi. Sulla palla va Durante, che calcia una rasoiata che si infila all'angolino basso sulla destra del portiere ospite. Al 70' Durante riconquista palla a centrocampo servendo in profondità Cimmarrusti che fa la sponda a Guerra ben lanciato a rete, ma il suo pallonetto sul portiere in uscita si stampa sulla traversa per finire a fondo campo. Al 72', ancora una ripartenza con Cimmarrusti che scambia con Ciaglia e si invola verso la porta ospite. Ancora Fittipaldi che gli sbarra la strada con un fallaccio. Questa volta il rosso è diretto. La battuta di Durante finisce di poco al lato. Mister De Marco cerca di riorganizzare la sua squadra, non snaturandone la caratteristica offensiva. Viene quindi schierata la difesa a tre per gli ospiti. Con la superiorità numerica a favore, i padroni di casa diventano irresistibili. Si succedono numerosissime ripartenze che mettono sempre in difficoltà gli ospiti, mentre la solidità del reparto difensivo e dei due mediani posti a schermo, Ciaglia e Durante, chiudono tutti gli spazi del Policoro. All'80' Marta in anticipo su Libonati, appoggia la sfera a Ciaglia che serve sulla corsa l'esterno di destra Lucarelli, il quale incrocia sul lato opposto sull'accorrente Cimmarrusti, che di prima intenzione dal limite, scaglia un bolide che vale il 4 - 2. A questo punto la gara non ha più nulla da dire, anche per la inferiorità numerica degli ospiti che si affacceranno dalle parti di Martino solo per qualche calcio d'angolo, senza sortire particolari effetti. C'è però tempo ancora per Cimmarrusti di segnare la sua doppietta personale. All'84', servito da Di Pinto, salta in dribbling il centrale per depositare la palla a fil di palo sulla destra del portiere ospite. All'88' è Di Pinto a concludere una bella azione in velocità, scagliando da 20 metri un perfetto fendente che si insacca nel sette opposto. Risultato finale: 6 - 2 per i padroni di casa che si rimettono in corsa per il primato, a scapito di un ottimo Rotonda sorpreso dalla determinazione dei biancoazzurri.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

CATEGORIA

Juniores

Allievi

Giovanissimi

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


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Mercoledì 5 novembre 2008

Sport Volley B1 Donne Il tecnico analizza il ko di Lamezia

Gagliardi: «Non siamo riusciti a reagire nel modo giusto» SI È BLOCCATA a Lamezia Terme la corsa della Lore Lei in testa alla classifica del girone D. La prima sconfitta stagionale è costata alle biancorosse di Nino Gagliardi il primato, ma non ha sicuramente tolto a Carrozzo e compagne l'ambizione e le possibilità di continuare a recitare un ruolo di primo piano in questo campionato. Una prestazione storta d'altronde, dopo l'ottimo avvio di torneo, si poteva mettere in preventivo per le potentine. Tanto più al cospetto di una squadra che ha dato prova di essere in palla: il Lamezia sul suo campo voleva a tutti i costi cancellare lo zero in classifica, e dopo essere stato sorpreso da Mascaro e socie nel primo set si è ripreso la rivincita con gli interessi nel resto del match. Lasciando l'impressione di essere un complesso potenzialmente da vertice, destinato nel palazzetto amico (ma non solo) a rendere la vita difficile a qualsiasi avversaria. In casa Lore Lei, comunque, è innegabile che un pizzico di delusione sia rimasto. Che la partita fosse dura si era capito fin dai primi scambi, ma dopo l'iniziale svantaggio le lucane erano state capaci di ribaltare le

Il tecnico Nino Gagliardi

sorti del primo parziale. Ed è stato un peccato non continuare sulla scia delle buone cose fatte vedere in quello scorcio di partita. «Le ragazze avevano preso un ottimo ritmo nel finale di primo set ha confermato coach Gagliardi -, ma poi la musica è cambiata. Dall'inizio del secondo in avanti abbiamo decisamente perso il filo del discorso, sia tecnicamente che dal punto di vista mentale: non riuscendo più a sviluppare con continuità il nostro gioco, e concedendo al Lamezia la possibilità di riprendere in mano le redini del match. Sapevamo di dover tenere sempre sotto pressione le nostre avversarie, altrimenti sarebbe stato difficile contenerle, come è

C Uomini Due le gare da recuperare

accaduto». «Dal canto nostro ci sarebbe voluta ben altra reazione, specie dal terzo set in avanti, per tornare a fare partita pari: quello che invece non ci è riuscito», ha proseguito il tecnico barese della Lore Lei. «Pazienza comunque ha concluso - per un risultato che ci può stare. Gli errori che questa partita ha messo in evidenza ci torneranno sicuramente utili, anche per individuare i punti su cui lavorare con maggiore intensità. Non ci siamo esaltati per i primi risultati positivi e non ci abbatteremo di sicuro per questo stop, che ci dovrà anzi servire da lezione per il prosieguo della stagione». Luca Carlone sport@luedi.it

Policoro al posto del Montescaglioso

C Donne, in tre al comando

VETTA solitaria per la Ceramiche Alberti Lauria. La formazione lauriota, sabato scorso, ha battuto in trasferta la Pallavolo Moliterno per tre set a zero. E' stata una gara abbastanza agevole per il Lauria che ha chiuso i primi due set sul 25 a 17 e 25 a 13. Un po' più impegnativo è stato l'ultimo parziale chiuso sul 25 a 23. Con questa vittoria la Ceramiche Alberti sale a quota sei, mentre la Pallavolo Moliterno resta fermo a tre punti. La seconda giornata del campionato maschile di volley di serie C ha sancito anche la seconda sconfitta stagionale per l'Edil Loperfido Matera che è stato superato in casa dal Global Aism Potenza per tre set a due. E' stata una gara molto bella e giocata con intensità da entrambi i team. In vantaggio per primo il Matera, bravo a chiudere il set sul 25 a 22. Un parziale subito recuperato dal team potentino che ha messo tutto in equilibrio chiudendo il secondo gioco sul 25 a 19, prima di passare sul due ad uno nel successivo set terminato con lo stesso punteggio del secondo. Sul due ad uno per il Potenza c'era il sussulto d'orgoglio della squadra materana che si portava in parità con la vittoria del quarto set per 25 a 18. Al tie break, la spuntava la Global Potenza per quindici ad undici. Primi due punti per i potentini ma anche l'Edil Lo perfido, con il punticino conquistato, ha mosso la classifica staccandosi dall'ultima posizione. Netta affermazione per quanto riguarda la Callipo Maratea - Sapri che ha battuto a domicilio la Megacom Amatori Potenza per tre a zero. Una vittoria netta ma sofferta per i marateoti che hanno incontrato un Potenza mai domo e che ha lottato fino alla fine, eloquenti sono gli alti punteggi di tutti e tre i set (25-22; 28-26; 25-23). Non si è disputata la gara tra la Vis Severiana Montascaglioso e la Pallavolo Matera. La società montese, infatti, si è ritirata dal campionato ed è stata sostituita solamente lunedì scorso dalla Co. Gil Costruzioni Volley di Policoro. Questo il comunicato ufficiale del comitato regionale Basilicata: “A seguito ritiro dal campionato di serie C maschile da parte della società Vis Severiana Montescaglioso, il comitato regionale Basilicata ha deliberato di sostituire la stessa con la società Co. Gil Costruzioni Volley di Policoro. Si è provveduto pertanto alle consequenziali modifiche al calendario di serie C Maschile. Al più breve verranno fissati i recuperi delle gare con l'Amatori Potenza e la Pallavolo Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

DOPO le gare della seconda giornata di andata nel campionato di Serie C femminile di volley, sono in tre le squadre a punteggio pieno, avendo bissato in trasferta i successi ottenuti al debutto. Sono il Bata Livi Potenza, il Volley Group Matera ed il Volley Sapri, mentre la Tua Assicurazioni Potenza, altra vincente alla prima stagionale, si è dovuta arrendere in casa alle salernitane del Sapri per 1 a 3 in quello che era il match certo più interessante della seconda giornata. Un primo set equilibrato che le ospiti hanno chiuso a proprio favore ai vantaggi, per 26 - 28, ha certo dato la spinta giusta ad un Sapri partito quest'anno con i favori del pronostico per il salto di categoria, e che si è confermato di certo alla grande nel secondo parziale vinto in scioltezza per 12 - 25. Due set a zero per il Sapri con gara messa sul binario giusto, anche se il team della De Gasperi, guidato da Concetta Ostuni, nella terza frazione ha giocato il tutto per tutto, ha vinto il parziale a 20 e si è rituffata nella sfida conscio di poter riequilibrare le sorti per arrivare al tie break, anche se la speranza del quinto set è stata poi spazzata via dalle buone giocate delle salernitane, vincitrici a 18 del quarto e decisivo parziale, che gli ha consegnato il successo esterno importantissimo in chiave futura, e soprattutto la possibilità di mantenere il punteggio pieno in classifica, in vista del prosieguo della stagione. Stesso successo con lo stesso punteggio esterno di 1 a 3 anche per le materane sul campo di Bella, dove le ragazze del Dvd Moda Volley sono partite alla grandissima, aggiudicandosi il primo set per 25 - 21, prima che la reazione ospite si concretizzasse completamente nel secondo parziale, chiuso a 20 e nel terzo, con soli 14 punti lasciati alle padrone di casa. La reazione del Bella Volley non si è concretizzata poi nel quarto e decisivo set, e per il Volley Group Matera è stato tutto facile, chiudendo ancora a 14 per un 3 a 1 esterno a sua volta importante per restare in vetta a punteggio pieno, in attesa del derby contro la Tua Assicurazioni De Gasperi Potenza del prossimo turno, che si preannuncia interessante, vista la sconfitta interna delle potentine che rischiano di staccarsi subito dalla corsa alla B/2. Completa il terzetto a quattro punti dopo due gare, la Bata Livi Volley, che si è imposta a Muro contro il Volley Marcone per 3 set a 0, in una gara semplice semplice, e formalità sbrigata in fretta in considerazione dei tre parziali a proprio favore, chiusi rispettivamente a 9, 14 e 6. Scarsa reazione del Muro a far da contraltare alla potenza fisico tecnica delle potentine e soprattutto ad un gioco migliore e completo, in difesa come in attacco, che ha favorito le partenze sprint delle ospiti, poi sul velluto fino alla fine. La vera sorpresa, in positivo ed in negativo, arriva dal successo del Lavello per 3-0 sul Bernalda, che solo nella prima frazione ha dovuto faticare per vincere a 23, poi tutto in discesa negli altri due set, a 13 e 14. Antonio Baldinetti sport@luedi.it


Sport 53 B2 Matera si gode la settima vittoria consecutiva e pensa già all’Aversa Mercoledì 5 novembre 2008

La Time adesso è in fuga Frangione: «Il nostro è un gruppo forte e sano» MATERA - Settima vittoria consecutiva, e fuga solitaria in vetta alla classifica. Non consce soste la Time Volley Matera che in questo torneo a sbaragliato tutti, unico rimprovero (o classico pelo nell'uovo) che si può fare sono i cinque set persi, alcuni con troppa sufficienza. La prossima gara sarà disputata contro i centro Santulli Aversa. Una squadra che occupa la zona bassa della classifica con 5 punti e solo due vittorie all'attivo. Non bisogna credere che sia facile,e lo abbiamo chiesto al direttore generale della Time Volley Michele Frangione. Direttore cosa si conosce dalla prossima avversaria, l'Aversa? “Dell'Aversa conosciamo ben poco, lotta nelle zone basse della classifica e so che in sole sette partite non si può quantificare il vero valore di queste squadre. Comunque sia, andiamo in un campo ostico e bisogna giocarla la gara, certo il pronostico è dalla nostra parte, ma noi non dobbiamo sottovalutare l'avversa-

Le ragazze del Time Volley Matera, accanto Michele Frangione

rio e dobbiamo dare il dovuto rispetto, perché cercheranno di venir fuori dalla zona retrocessione e poi quando incontrano la capolista vorranno dare il primo dispiacere alla squadra che non ha mai perso”.

Ma di questo passo cosa si può chiedere di più alle ragazze. “Teniamo presente che il campionato è ancora lungo, rimangono 23 gare che sono tante, noi abbiamo messo fieno in cascina, vi-

sto che si avvicina l'inverno, siamo partiti per fare bene più in là faremo le valutazioni, non dimentichiamo che ad inizio stagione ero pronto a fare altri acquisti se ne necessitava, grazie a questo gruppo

non è necessario perché le ragazze si sono adattate anche ai ruoli nuovi, vuol dire che il gruppo è forte e sano. Tutto questo perchè l'allenatore sta lavorando bene ma anche noi dirigenti della società cerchiamo

di non far mancare nulla nel nostro piccolo”. Se si continua così senza ostacoli che stimoli avranno le ragazze per vincere? “Guardi non è che si vince con una certa facilità, una cosa vorrei che le ragazze riuscissero ad evitare di lasciare un set. Su cinque partite abbiamo lasciati un set alle avversarie, se evitiamo questo sarebbe un ulteriore passo in avanti. Anche domenica abbiamo ceduto un set, anche se lo giustifico eravamo sul due a zero e otto a uno per noi fisiologicamente un calo ci stava”. Domenica sera la Time Volley darà l'assalto all'ottava vittoria consecutiva, poi in casa preparera il derby contro la Planitalia Montescaglioso, dando un occhiata a quello che succede alle spalle, con la Nissan Salerno e la temibile Primadonna C. Trani che cercheranno l'aggancio che per ora rimane un sogno. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Il capitano dell’Asci felice dopo il derby B2 Donne Quarto ko di fila per Montescaglioso

Avena: «Questo successo ci serviva davvero tanto»

Planitalia delusa

La Giocoleria a muro (foto Mattiacci)

La delusione di Pina Difonso (foto Andrea Mattiacci)

MISSIONE COMPIUTA, nel derby con il Montescaglioso, per la Giocoleria. I tre punti che la compagine potentina aveva come unico obiettivo nella sfida alle cugine materane sono arrivati, con un 3-1 forse anche più agevole di quanto dicano i punteggi dei parziali (25-18, 25-18, 1925, 25-19). La gara è stata difatti sempre in pieno controllo delle ragazze di coach Nello Caliendo, brave a scendere in campo con il giusto atteggiamento tecnico e mentale, riuscendo a buttarsi con decisione alle spalle il ricordo delle ultime prestazioni sotto tono. «Eravamo desiderose al massimo di ottenere un successo per venir fuori da un periodo non facile e la cosa più importante è averlo ottenuto», le eloquenti parole a fine match di capitan Avena, al solito la trascinatrice e l'insostituibile guida in campo, anche nei momenti più complicati, del suo gruppo. Non che domenica sera alla Caizzo le potentine abbiano messo in campo una prova esente da pecche, in grado di cancellare definitivamente le incertezze del-

l'ultimo periodo. In attesa del recupero di tutti gli effettivi e della migliore condizione atletica generale, anche il match con il Montescaglioso ha evidenziato che per il gruppo di Caliendo ci sarà ancora da lavorare a fondo per trovare il migliore standard di gioco e la necessaria sicurezza nei propri mezzi. Per intanto però quello che contava era tornare alla vittoria, sempre salutare, e smuovere al contempo una classifica che dopo i primi sei turni si era fatta a dir poco deficitaria. In questo senso l'Asci Giocoleria Potenza ha compiuto a pieno il suo dovere, raggiungendo con il terzo successo (su tre partite casalinghe) della stagione quota 9 punti in graduatoria. Un bottino che la Giocoleria sarà però chiamata a incrementare al più presto, fin dalla trasferta di sabato prossimo a Sarno: occasione propizia per Felicetti e socie per cercare di invertire il trend sfavorevole delle gare lontano da casa, nelle quali hanno finora saputo raggranellare un solo punto. l.c.

MONTESCAGLIOSO - La Planitalia Montescaglioso è stata superata per 3-1 nel primo dei due derby lucani sul campo della Giocoleria Potenza, una nuova sconfitta dopo quella interna, per 3-0, contro il Sala Consilina. La gara è stata caratterizzata da un gioco lento e scarso entusiasmo in campo da parte di entrambe le squadre, che hanno messo in mostra diversi errori sia per quel che concerne l'intesa che la coordinazione. Il primo set ha visto partire meglio le potentine, grazie alle schiacciate vincenti di Taddei e Carbonara. La Planitalia ha provato a reagire con Daniela Cianflone e Delfina Coluccia, senza riuscire ad arginare le potentine, che hanno inflitto alcuni punti di fila alle avversarie aggiudicandosi il primo set. La seconda frazione di gioco è iniziata in maniera equilibrata, con le padrone di casa potentine che hanno poi replicato il risultato del primo set vincendo nuovamente per 25-18. La terza frazione ha visto il ritorno della Planitalia, che, trascinata dalla Petkova, ha ridotto le distanze vincendo 25-19. Il quarto e conclusivo set ha evidenziato il ritorno delle potentine, con la Planitalia che ha cercato di restare in partita con Petkova e Noemi Piscopo. Le potentine, guidate da Paola Felicetti e Aurora Avena, non hanno lasciato altro spazio alle avversarie ed hanno chiuso la gara con il definitivo 25-19. La Planitalia incassa così la quarta sconfitta consecutiva (sesta su sette partite giocate) e rimane a quota 4 punti, che le vale il terz'ultimo posto solitario. Domenica prossima, presso il Palauditorium "Karol Wojtyla", alle 18, ospiterà l'Italgest Tuglie (LE), reduce dalla netta affermazione, per 3-0, sul campo del Battipaglia. Michele Marchitelli sport@lueedi.it


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Sport

Mercoledì 5 novembre 2008

Un attacco di Alamprese (foto Andrea Mattiacci)

B2 Uomini Il palleggiatore Di Tommaso: «Il bicchiere è mezzo pieno»

Un punto che vale tanto Medical Center sconfitta a Messina ma a testa alta E' TORNATA a casa con un punto, dalla seconda trasferta consecutiva in terra di Sicilia, la Medical Center Potenza. Se è vero che i ragazzi di Giorgio Draganov a Messina sono incappati nella prima sconfitta della nuova stagione, altrettanto innegabile è il fatto che, contro la Pgs Domenico Savio, Zuccaro e compagni abbiano dato un'ulteriore dimostrazione di compattezza e di spirito di squadra. Nonostante il negativo ingresso nel match - quello che coach Draganov si era augurato di non rivedere dopo Acireale -, che costringeva i rossoblù a cedere il primo set, la reazione di orgoglio messa sul campo da Scalcione e soci nei successivi due parziali era di quelle che non lasciavano spazio a dubbi. La Virtus comandava con autorità le operazioni, e peccato solo che alla stretta decisiva della quarta frazione ai potentini facesse difetto un pizzico di lucidità e di cinismo, con cui forse il risultato pieno sarebbe stato alla portata. Il ritorno dei messinesi si concretizzava proprio sul più bello, con la Medical Center a un soffio dal 3-1: e la naturale delusione per l'occasione sciupata portava poi il gruppo di Draganov a quel momento di appannamento, a inizio tie-break, che si rivelava fatale per l'esito finale del match. «Vedo il nostro bicchiere mezzo pieno - sostiene il bravo palleggiatore Simone Di Tommaso -. Certo, dispiace per la sconfitta: potevano essere due punti e, invece, ne è arrivato uno, ma i siciliani hanno fatto la loro partita, confermandosi una buona squadra, destinata a crescere. La sconfitta ci può stare, ma non ha nessun tipo di effetto negativo, anzi ci aiuta a capire meglio i nostri limiti per poi poterci lavorare sopra e migliorare. Il campionato è lungo e siamo tutti sereni e carichi». «Nel primo set - continua Di Tommaso - non siamo partiti benissimo. Così come è avvenuto ad Acireale, abbiamo sentito molto la

Sopra il tecnico Draganov, e accanto Zuccaro e Scalcione (foto Andrea Mattiacci)

stanchezza del viaggio. Nelle due successive frazioni di gioco, invece, abbiamo iniziato a giocare bene: po-

chi errori e molta grinta e concentrazione ci hanno permesso di vincere i parziali. Stava andando tutto

per il meglio, ma al quarto set c'è stato un calo che ha dato il “là” ai padroni di casa». «Adesso dobbiamo solo

guardare avanti - conclude l'alzatore pescarese della Virtus -, perché il campionato è lungo e abbiamo tut-

ti i mezzi necessari per poter far bene e dire la nostra in questa stagione». l.c.

B2 Uomini Lagonegro vittorioso a Mazara del Vallo

La Sidel sorride in Sicilia RIPARTONO gli uomini di Stigliano negli allenamenti dopo, la prova vincente di Mazara del Vallo la scorsa domenica. La Sidel in Sicilia ha ottenuto la sua seconda vittoria stagionale superando in rimonta (2-3) l'Essepiauto. Un successo faticoso ma meritato, figlio di una miglior condizione psicologica, soprattutto a lungo termine e anche della maggior grinta messa in campo. Una Sidel non effervescente sul piano del gioco sin da subito, ma decisa ad imporsi e capace di rispondere nei momenti topici dell'incontro. Più concentrazione, insomma, in una gara caratterizzata dalla partenza a handicap (perso il primo set 24-26) in cui i biancorossi hanno però dato sfoggio nel finale di forza e tecnica mescolati a una maggior maturità nel controllare la gara.

Le lezioni di capitan Calabria e Ruggiero, sono quindi servite e lo si vede dal maggior numero di punti messi a segno dal centrale lagonegrese (ben 17). Buona anche la prova di Stigliano “junior”, fratello del mister, che ha preso parte a questa trasferta, confermandosi uno schiacciatore importante in chiave punti. In questo inizio di campionato Sidel dunque si conferma vincitrice nelle partite fuori casa, dimostrando di non temere l'avversario e di poter riuscire a portare a casa punti importanti, che servono per tenersi lontano dalla zona bassa della classifica. Ora il lavoro della Sidel è ripreso al Palasport di Lagonegro, in attesa della gara casalinga di sabato prossimo contro il Gela, una formazione che dista di solo un punto dai lago-

La formazione della Sidel Lagonegro

negresi. Ma le prossime settimane saranno importanti soprattutto sul piano fisico e psicologico, perche dopo il prossimo sabato, la Sidel sarà impe-

gnata in due trasferte la prima contro il Callipo Sport di Vibo e la successiva contro la formazione di Messina, Pgs Domenico Savio. sport@luedi.it


Sport

Mercoledì 5 novembre 2008

Ferrienti e Dacic ai box

In palestra al completo

NON SI SONO allenati a scopo precauzionale ieri pomeriggio Francesco Ferrienti e Aleksander Dacic lasciati a riposare da coach Miriello nel giorno del rientro in palestra dopo la sconfitta di Osimo. Ma se per Dacic si tratta solo dei postumi di una sindrome influenzale ancora non completamente smaltita e dunque già oggi dovrebbe ritornare al lavoro, più preoccupanti invece sono le condizioni di Francesco Ferrienti tornato da Osimo con un leggero risentimento muscolare. Il giocatore sarà sottoposto proprio oggi a nuovi accertamenti e se non ci saranno contrattempi sarà nuovamente in palestra per allenarsi domani pomeriggio. Ferrienti però non vuole assolutamente mancare al match contro la sua ex squadra, il derby è stato già lo scorso anno la sua partita ed anche con la maglia del Matera vuole confermarlo. H a spiegato: «sono pronto a dare il massimo ed anche qualcosa in più, certamente voglio giocare ed esserci». Il responso medico di oggi dovrebbe chiarire anche questi ultimi dubbi. p.quarto@luedi.it

DURO allenamento in palestra ieri pomeriggio per la Levoni Potenza dopo la scoppola del Pala Bianchini di Latina. La squadra potentina ha svolto una seduta double face, prima tanti esercizi e sudore sul parquet successivamente i giocatori di Tripodi hanno cominciato a studiare le mosse anti-Bawer Matera. I ragazzi biancorossi hanno svolto la seduta di allenamento al completo, nessun problema infatti ha complicato la prima giornata di lavoro dopo il pesante ko di Latina. L'atmosfera del derby viene vissuta intensamente nel clan potentino che punta tutte le sue carte sulla determinazione e la voglia di fare per avere la meglio sulla squadra di Miriello e dell'ex di turno Francesco Ferrienti. Il gruppo potentino punta sicuramente a riscattare la scialba prova fornita al Pala Bianchini. Tripodi ha parlato chiaro ai suoi ragazzi, nel tentativo di spronare la squadra ed ottenere il primo successo esterno della stagione sul parquet degli storici rivali dell'Olimpia Matera. f.menonna@luedi.it

Francesco Ferrienti

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Gianni Tripodi

A Dilettanti Chiarastella: «Matera è Corvino-dipendente. Vivono di corri e tira»

Bawer-Levoni, è già derby Maggioni: «Potenza forte, ma soffre in trasferta» LEVONI POTENZA

BAWER MATERA «LUCIDITÀ e freddezza». Sono gli ingredienti necessari per bloccare Potenza e portare a casa due punti d’oro nel derby. Matteo Maggioni non ha dubbi, serve un Matera più cinico e deciso nei momenti che contano. E’ stato proprio questo infatti che è mancato a Trapani come ad Osimo e non ha permesso alla Bawer di rimettere in sesto un campionato iniziato con il verso sbagliato a causa della pesante sconfitta casalinga contro il Latina. «Le prove della squadra sono buone, stiamo giocando una pallacanestro efficace ed a tratti anche divertente» racconta Maggioni, «peccato solo perchè ci manca ancora quella mentalità necessaria per giocare al massimo i momenti che contano di una sfida. Anche ad Osimo ci siamo complicati la vita negli ultimi due minuti con alcuni errori che alla fine abbiamo pagato a caro prezzo». Una caratteristica quella della mentalità vincente che la Bawer dovrà al più presto ritrovare visto che domenica c’è una sfida che non si può assolutamente perdere: il derby contro il Potenza. Maggioni conosce molto bene l’importanza di questa sfida per l’ambiente materano ed è stato tra l’altro uno dei pochi protagonisti dell’ultima sconfitta in casa del Potenza nel passato campionato. Una partita che potrà servire forse per evitare errori di approccio mentale alla sfida ed arrivare concentrati all’appuntamento: «non è certo un bel ricordo quel derby di Potenza, anzi abbiamo giocato proprio una brutta partita. Forse sono l’unico reduce insieme a Cortese di quella sfida, non posso far altro che raccontare ai miei compagni quanto conta e quanto vale questa partita. Ferrienti è l’ex di turno? Lui sicuramente sa il clima che si respira in queste sfide e saprà indicarci ed aiutarci il modo per affrontare le gare nella maniera migliore. Poi magari riusciremo anche a scherzarci su in questa settimana». Sdrammatizzare in questi giorni può diventare

fondamentale per questa Bawer che malgrado i risultati non esaltanti ha il morale alto e fornisce prestazioni incoraggianti. Sul Potenza Maggioni si limita a spiegare: «mi sembra che arriviamo alla partita tutti e due non nelle migliori condizioni. E’ una buona squadra con giocatori in grado di fare canestro, dovremo fare attenzione. Molto altro non riesco a dire se non il fatto che mi sembrano non avere lo stesso passo in casa e fuori casa ma questo emerge dai risultati». Una considerazione che comunque non diminuisce insidie ed incognite per la Bawer chiamata davanti ai propri tifosi ad un’altra

prova di grande livello contro un avversario comunque alla portata. Anche se nei derby sono i particolari alla fine a fare la differenza: «ci vorrà tranquillità, lucidità e freddezza per giocare i momenti decisivi della sfida nella maniera migliore. Credo che queste potranno essere le armi giuste per vincere questa sfida». Maggioni pare quantomai sereno e concentrato, l’atmosfera del derby per lui comincia già a sentirsi. La Bawer ci pensa sapendo che è la sfida che può darle l’entusiasmo e la carica per il resto della stagione. Una sfida da vincere. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

QUELLO di domenica prossima al Palasassi di Matera sarà un derby atipico. Bawer Matera e Levoni Potenza si affrontano in una sfida molto delicata per entrambe le squadre, reduci da sconfitte difficili da digerire. La Levoni Potenza confida ciecamente di invertire il trend negativo, la Bawer farà dell'agonismo il suo principale punto di forza. Ovviamente una partita di questo tipo sfugge ad ogni pronostico. Nervosismo, pathos, grinta e tanto sale in zucca arricchiranno i quaranta minuti di gioco nello storico impianto di gioco di via delle Nazioni Unite. Una sfida affascinante,

sicuramente intensa attende le due squadre che si affronteranno in un match dagli alti contenuti agonistici. Miriello da una parte e Tripodi dall'altra cercheranno di fare delle alchimie tattiche il proprio punto di forza. La Levoni Potenza non deve commettere errori durante i quattro tempi di gioco del Palasassi. Troppo alta è la posta in palio per commettere amnesie che potrebbero costare care al quintetto potentino. Ad ogni buon conto la squadra potentina ha tutte le carte in regola per giocare una partita alla pari contro il complesso di Roberto

Miriello. In una sfida del genere saranno le motivazioni e anche le prodezze individuali a fare la differenza. Il calore del pubblico materano, corretto oltre ogni confine sarà uno degli ingredienti che arricchirà di fascino e agonismo la sfida tra i quintetti capitanati da Maggioni e Rato. Un derby nel derby, quello che attende i due complessi chiamati a dare risposte concrete alle rispettive società. In casa Levoni Potenza è Albano Maximo Chiarastella a fare il punto della situazione e gli umori in casa potentina all’avvio di una settimana che si annuncia densa di significato: «Il derby sarà fondamentale per entrambe le formazioni. Dobbiamo preparare bene la partita del Palasassi, sarà una contesa difficile da ambo le parti. Credo che sarà una settimana intensa da per entrambi i quintetti». Il gaucho della Levoni guarda alla sfida con intensità e afferma: «Tutte e due le squadre hanno qualcosa da perdere in una contesa di questo tipo, bisogna essere preparati a soffrire. Matera gioca in casa, credo che alla fine sarà una partita molto dura». Chiarastella parla della chiave tattica del derby: «A mio avviso il quintetto di Roberto Miriello è Corvino-dipendente. I materani fanno del corri e tira il proprio punto di forza. Se la Bawer ha la possibilità di tirare sono problemi per tutti. Il punto di forza dei ragazzi di Miriello è dato dall'enorme facilità nell'applicazione dell'uno contro uno. In questo Miriello è una garanzia». L'argentino della Levoni parla anche degli aspetti ambientali e dell'apporto del pubblico materano: «Sicuramente i tifosi materani daranno quel calore necessario ai propri beniamini. Un derby è di per se una partita tutta da vivere e da seguire. I supporters della Bawer mettono nelle condizioni i giocatori materani di esprimersi ai massimi livelli». Parole sagge, figlie della maturazione raggiunta in breve tempo dal giocatore argentino. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


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Sport Calcio a 5 B Appuntamento alle 18 e 30 alla Tensostruttura per la gara col Putignano

Mercoledì 5 novembre 2008

Parte l’assalto alla Coppa Lo Spazio Relax deve difendere il gol di vantaggio Calcio a 5 B Il presidente Taratufolo: «Stiamo attraversando un ottimo momento»

La Nigro Bng si gode la doppietta MATERA - Seconda vittoria consecutiva della BNG Nigro Matera e secondo sei a zero inflitto questa volta al Città di Cosenza. Procede dunque a gonfie vele la mini serie favorevole, con tre incontri sostanzialmente semplici, almeno sulla carta, e adesso manca soltanto di centrare la terza vittoria con il Club Deportivo Eden di Acerra. I campani sono attualmente ancorati in penultima posizione di classifica a quota tre punti, e sabato scorso hanno rimediato la terza sconfitta stagionale, la seconda di fronte al proprio pubblico. Commenta in maniera del tutto positiva la prova dei propri ragazzi il presidente del sodalizio materano Nico Taratufolo: “E' stata una grande vittoria. Una gara giocata davvero molto bene a conferma dell'ottimo momento che stiamo attraversando. Siamo entrati in campo decisi a fare nostri i tre punti e sorretti anche dal pronostico favorevole non abbiamo lasciato nulla ai nostri avversari. È il secondo sei a zero consecutivo, mi auguro che questo non induca i ragazzi a deconcentrarsi o a illudersi che la prossima gara con l'Acerra sia semplice da affrontare. Per esperienza personale, quattro anni fa ho partecipato al girone campano con il Real Matera, so che le squadre campane sono sempre ostiche e difficilmente si rassegnano alla sconfitta. Insomma con loro è sempre battaglia all'ultimo sangue, a differenza dell'atteggiamento delle squadre calabresi. Tuttavia sono tranquillo e fiducioso perché sono sicuro che mister Bommi-

no manterrà alta la tensione e la concentrazione e perché è evidente che il gruppo si sta amalgamando sempre di più. Dopo il chiarimento che c'è stato tra giocatori, allenatore e società i frutti sono stati evidenti e del tutto positivi. Lo stato di forma di alcuni giocatori, inoltre, si sta avvicinando al livello ottimale. Naturalmente mi riferisco a quei giocatori come

Cesare Rispoli e Claudio Lopopolo che, per motivi diversi, ci hanno messo più tempo a raggiungere il livello di preparazione dei compagni”. Sollecitato sull'argomento obiettivo il massimo dirigente biancoazzurro è altrettanto chiaro: “Il nostro obiettivo resta la salvezza, però potremo dire qualcosa in più alla fine del girone di

Atletica, Di Franco è il migliore della truppa potentina a New York UNA BELLA esperienza, un percorso affascinante e ricco di spunti spettacolari. E' stato questo il senso della trentanovesima maratona di New York svoltasi domenica scorsa che ha visto la partecipazione degli atleti potentini della Podistica Amatori Potenza. La gara partita da Verrazzano-Narrows percorrendo il circuito diviso nei cinque distretti della Grande Mela. Una giornata affascinante, quella che ha visto protagonisti i podisti del capoluogo, guidati dal presidente-atleta Antonio Pafundi. Il tracciato è stato testato dal tecnico Orlando Pizzolato che ha potuto valutare le insidie del percorso. Gli ultimi metri sono stati percorsi a Central Park sede dell'arrivo della prestigiosa maratona di New York. Ebbene la pattuglia di atleti potentini ha comunque mantenuto alto il gonfalone della Basilicata. Ben nove infatti i podisti impegnati nella metropoli stars and stripes, tutti con il chiaro intento di far bene. La truppa lucana è stata composta da Antonio Pafundi, Giovanni Bilancia, Luigi Bonansegna,

Antonio Di Franco, Rocco Statuto, Mario Ferraro e Vincenzo Viggiano. La gara è stata appassionante, come nelle previsioni della vigilia. Ad imporsi l'inglese Paula Radcliffe e il brasiliano Malison Gomes Dos Santos. I lucani hanno ottenuto risultati comunque incoraggianti, visto l'elevato numero di atleti impegnati. La pattuglia potentina ha avuto in Antonio Di Franco il migliore con il tempo di 3'28' che ha permesso al lucano di entrare nei primi cinquemila, Mario Ferraro ha ottenuto il

riscontro cronometrico di 3'34'', seguito da Antonio Pafundi con 3'34'', più staccati gli altri componenti Luigi Buonansegna con 3'45'' Giancarlo Fierro e Vincenzo Viggiano con 3'58'', ultimo della truppa Rocco Statuto con 4'22''. Per la pattuglia potentina un risultato incoraggiante. Alla gara hanno preso parte anche due atleti lavellesi, si tratta di Michele Petrarulo e Giovanni Di Chirico che hanno espresso ugualmente una buona tenuta fisica alla distanza. f.menonna@luedi.it

andata. Del resto mancano ancora molte partite al giro di boa, sono ancora diverse le squadre che devo esaminare e sono ancora molte le partite impegnative che ci attendono. Di sicuro non lasceremo nulla di intentato e se ci saranno le condizioni, per quello che ci riguarda, la società è pronta ad affrontare discorsi più impegnativi”. an.sac.

MATERA - Si giocherà alle ore 18,30, sotto il tendone della struttura di viale dei Sanniti, la gara di ritorno valida per accedere agli ottavi di finale “Finale Eight di Coppa Italia” tra lo Spazio Relax e il C.S.G. Putignano. La squadra materana, in virtù dell'affermazione per due a uno in terra pugliese, ha in qualche modo ipotecato l'accesso alla fase successiva anche se la vittoria piena è ugualmente necessaria dal momento che il pareggio, che pure sarebbe un risultato utile, è sicuramente un obiettivo poco rassicurante. I biancoazzurri si accingono ad affrontare l'importante prova rinfrancati dalla seconda affermazione esterna stagionale di campionato. I ragazzi di mister Incerto hanno infatti espugnato il campo del Real Tremulini costringendo i calabresi di Reggio a capitolare per la prima volta di fronte al pubblico amico. A soli cinquanta secondi dalla sirena di fine gara il gol pesantissimo di Agostino, una rete che non ha lasciato agli avversari alcuna possibilità di replica. Una vittoria fortemente voluta, una prova di orgoglio che il presidente Nino Crapulli aveva chiesto ai propri giocatori, una verifica per continuare a coltivare progetti di promozione. Grazie a questi tre punti lo Spazio Relax mantiene inalterata la distanza minima di un solo punto dalla vetta occupata, per il momento, dai quintetti di Vibo Valentia e Mazara del Vallo. “Abbiamo giocato un secondo tempo alla grande - ci ha detto Lorenzo Genchi, mister in seconda del team biancoazzurro - a riprova che oltre che mentalmente, la squadra sta molto bene anche fisicamente. Dopo un primo tempo piuttosto sotto tono, e comunque concluso

Lorenzo Genchi

sul risultato di parità grazie alle due marcature di Marra su assist entrambe del capitano Osvaldo Stigliano, abbiamo fatto il punto della situazione negli spogliatoi nell'intento di cercare il modo più giusto per affrontare il secondo tempo. Abbiamo così deciso di arretrare il baricentro della squadra e di cercare le ripartenze rapide e, fortunatamente, il risultato è stato quello sperato. Questo è un campionato davvero difficile, più impegnativo di quello del girone pugliese. Non esistono squadre materasso e sicuramente quelle più deboli si rinforzeranno nel mercato dicembrino. Se sarà il caso penso che lo faremo anche noi a condizione, però, che l'eventuale innesto sia di quelli che garantiscono un effettivo salto di qualità. Domani pomeriggio (oggi per chi legge) abbiamo il turno di Coppa Italia e poi ci attendono due importanti gare con il Catanzaro e il Gragnano, dopo queste ritengo potremo capire quali saranno i nostri obiettivi reali”. Annibale Sacco sport@luedi.it

Ginnastica Ottimi riscontri per la Play Life Matera

Pepe e Di Lecce sul podio MATERA - Torneo Allievi, gara di categoria e gara di specialità sono le tipologie di gara in cui si sono misurati domenica scorsa gli atleti lucani nella nuova sede federale di Ginnastica artistica, in via I Maggio (Zona Paip 1) per le regionali di Ginnastica artistica maschile della categoria Allievi, Junior e Senior. Nella prima gara “Torneo Allievi” prima fascia, la medaglia d'oro è stata conquistata da Rocco Pepe, la medaglia d'argento è stata vinta da Francesco Di Lecce (entrambi dell'A.S.D. Play Life del Tecnico Zaccaro Tommaso), mentre, la medaglia di bronzo è andata a Nicola Pietracito (Polisport ginnastica Matera del tecnico F. Montemurro). Per la terza fascia unico concorrente medaglia d'oro Michele Taccardi della Polisport ginnastica Matera. Gli stessi si sono qualificati per la fase Nazionale che si svolgerà a Modena il 29 e il 20 novembre. Per la Gara di Categoria, seconda categoria, seconda fascia unico concorrente medaglia d'oro Saliu Beniamin (Polisport ginnastica Matera), terza fascia medaglia d'oro Domenico Festa della Polisportiva ginnastica Matera, medaglia d'ar-

gento a Paolo Toritto dell'A.S.D. Play Life del Tecnico Tommaso Zaccaro. Per la Gara di specialità (categoria Juniores e Seniores), Juniores medaglia d'oro per Corpo Libero, Sbarra e Anelli a Angelo Schiuma dell'A.S.D. Dinamic Center della professoressa Filomena Tralli, secondo posto agli Anelli per Luca Farella della Polisport ginnastica Matera. Sempre nella stessa categoria medaglia d'oro a Luca Farella Luca per Volteggio e Parallele, medaglia d'argento per Angelo Schiuma. Nella categoria Seniores unico concorrente (ha ga-

reggiato su quattro attrezzi: Parallele, Volteggio, Cavallo con Maniglie e Anelli), medaglia d'oro, Michele Pisciotta della Polisport ginnastica Matera. Infine, Toritto, Festa, Saliu Beniamin (gara di categoria), Schiuma, Farella e Pisciotta si sono qualificati per la fase Interregionale che si svolgerà a Monopoli il 14 e il 15 novembre nella palestra Adriatica. L'ultima gara è stata presieduta dal presidente della Delegazione Lorenzo Cellamare e dal segretario Arcangelo Tavarilli. r.montemurro@luedi.it


Sport 57 Scherma Soddisfacente il bilancio per la manifestazione materana Mercoledì 5 novembre 2008

Brilla la Schermistica Il club potentino vince un oro con la Palumbo MATERA - Si è conclusa nel miglior modo possibile la due giorni di scherma che si è svolta a Matera. Ottimi risultati per i lucani, buoni per i materani anche se qual cosina in più ci poteva stare, ma in grande evidenza la Schermistica Lucana Potenza che riesce ad ottenere un primo posto con la grande promessa Francesca Palombo di soli 15 anni. Ma veniamo ai risultati, nella prima giornata si sono disputati i tornei di sciabola femminile dove non vi erano atleti lucani, al primo posto si è classificata Alessandra Lucchino. Nel fioretto maschile soddisfazione per i lucani con il terzo posto di Fortunato Picerno e Francesco Maria D'Aquino secondo, sconfitto da Autori salernitano ma atleta di belle speranze che si allena a Pisa dal maestro Antonio Diciolo un caposcuola della scherma italiana. Nella seconda giornata si sono disputate le specialità della sciabola maschile,senza partecipanti lucani, con la vittoria di De Gregorio della Posillipo Napoli, nei confronti del forte salernitano Autori. Nel fioretto femminile strabiliante primo posto della potentina Francesca Palombo della Schermistica Lucana Potenza, atleta di soli quindici anni, che sconfigge Guglietta di Mo-

Due immagini della gare di domenica mattina (foto Videouno)

dica, in questa specialità al quinto posto si classifica un'altra potentina Lucrezia Lauria sempre della Lucana Potenza. Le due materane partecipanti si sono piazzate al quattordicesimo posto con Marianna Di Ruvo e al 19 posto con Rossella Bruno. Da segnalare la qualificazione alla seconda fase, di Edoardo Bellino arrivato undicesimo sempre nel fio-

retto maschile. Sfortunato è stato Giovanni DeRosa che non è riuscito a superare il turno essendo arrivato al sedicesimo posto. Al maestro della società schermistica di Matera Vito Manno, chiediamo se è soddisfatto della riuscita della manifestazione e dei risultati conseguiti “ Sono soddisfatto ed Orgoglioso per la riuscita della manifestazione, abbia-

mo ricevuto i complimenti da tutte le società, e in particolare quelli ricevuti da Ezio Rinaldi componente del consiglio direttivo della F.I.S., nonché dall'assessore regionale Vincenzo Santochirico”. In questo trofeo chi tra gli atleti partecipanti la impressionato. “ Alcuni si conoscevano, ma Francesca Palombo mi ha particolarmente colpito, una ragazza

di soli 15 anni ha mostrato una concentrazione una sicurezza e una personalità nella gestine della tattica degli assalti,una ragazzina con tanta sagacità, è difficile trovarla in una atleta così giovane, devo dedurre che è una qualità innata, con queste potenzialità sicuramente farà carriera e complimenti al suo maestro Pino Pinto. Vorrei ringraziare

tutti i collaboratori che ci hanno aiutato per allestire la manifestazione, grazie ai colleghi della Direzione in particolare ad un materano Alberto Acito addetto ai computer della federazione, ai genitori e i soci che hanno collaborato con dedizione a risolvere i piccoli problemi”. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Ciclismo Brutta caduta durante la “Sei giorni” di Milano Basket Giovanile Under 15

Tanta paura per Bettini MILANO - Brutta caduta per Paolo Bettini durante la Sei Giorni di Milano. Il 34enne livornese, che si è ufficialmente ritirato dall’attività agonistica dopo i Mondiali di Varese, è caduto durante l’ultima volata all’americana, centrando l’ucraino Popovych. Il 'Grillò, in gara assieme allo spagnolo Juan Llanera, con cui aveva già pedalato alla Sei Giorni di Amsterdam, ha sbattuto la testa facendo temere il peggio: subito bloccato con un collare rigido alla testa, il due volte iridato è stato trasportato per accertamenti all’Ospedale Sacco di Milano, da dove si fa sapere che Bettini è sereno e si è ripreso. Scongiurato il peggio, dovrà comunque passare la notte in osservazione. «Sembra tutto ok, ho preso solo delle grandi botte». Paolo Bettini tranquillizza tutti sulle sue condizioni fisiche, dopo la brutta caduta di oggi durante la Sei Giorni di Milano. «Ho fatto gli esami e sono tutti negativi – racconta Bettini in collegamento telefonico con Sport Sera . Non so dire cosa è successo, mi mancano 10 minuti, non ricordo nulla, ma mi hanno detto che è scivolato Popovich e ci ha travolto». Bettini è caduto durante l’ultima volata all’americana. Il 'Grillò, in gara assieme allo spagnolo Juan Llanera, con cui aveva già pedalato alla Sei Giorni di Amsterdam, ha sbattuto la testa facendo temere il peggio: subito bloccato con un collare rigido, il due volte iridato è stato trasportato per accertamenti all’Ospedale Sacco di Milano. Scongiurato il peggio, dovrà comunque passare la notte in osservazione.

Timberwolves ko a Battipaglia BATTIPAGLIA 54 TIMBERWOL. 47 VIRTUS BATTIPAGLIA: Cimarosa 12, Brigante 13, Nisivocca 2, Marciano, Migliano 15, Tucci 2, Marigliano 2, Papasso 8, Gonnella, Ostuni, Riccardi. TIMBERWOLVES POTENZA: Chiriaco, Ruocco, Delle Donne 13, Santoro 13, Coviello D 2, Pietrafesa, Becce 9, Scatorchia, Coviello 12, Lorusso 10, Di Lonardo 1. All. Gianfranco Pace. ARBITRI: Rubino di Salerno e Cappelluzzo di Benevento. PARZIALI: 15-13, 25-19, 39-35, 54-47. NOTE: Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun fallo tecnico e antisportivo fischiato agli atleti.

Paolo Bettini soccorso dopo la caduta

MOTOMONDIALE La Fiat rinnova la sponsorizzazione alla Yamaha FIAT Automobiles ha annunciato il rinnovo della propria sponsorizzazione del Team ufficiale Yamaha, il Fiat Yamaha Team, per il biennio 2009-2010 del campionato mondiale della classe MotoGP. Dopo l’en plein di successi della stagione 2008, Fiat Automobiles ha deciso di proseguire l’originale sponsorizzazione che, a partire dalla stagione 2007, unisce con successo il mondo delle quattro ruote con quello delle due ruote e due brand che hanno scritto pagine memorabili nella storia delle competizioni e dell’industria. «Siamo felici di poter continuare questo binomio di grande successo anche per le prossime due stagioni. La sponsorizzazione di Yamaha è un asset della nostra strategia di brand che ci vede sempre più vicini ai giovani e in piena sintonia con i loro interessi e le loro passioni», ha dichiarato Lorenzo Sistino, Ad di Fiat Automobiles. Fiat Automobiles proporrà nuovamente la serie di livree dedicate a progetti speciali legati al brand, che si alterneranno sulle due moto ufficiali di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Attiva a livello mondiale, la sponsorizzazione consentirà per altri due anni a Fiat Automobiles di utilizzare l’immagine del Fiat Yamaha Team nei rispettivi mercati di riferimento grazie ad attivazioni locali trade, consumer e media. Inoltre, Fiat potrà realizzare campagne di comunicazione utilizzando l’immagine sportiva dei piloti e quella dei tecnici del Fiat Yamaha Team.

PERDE a Battipaglia la Timberwolves Potenza nel quarto turno d'andata del campionato under 15 d'eccellenza maschile di basket. La squadra di Gianfranco Pace ha patito il ko al termine di una partita combattuta a tratti e risolta dai salernitani nella prima parte del confronto. La compagine di Pace ha avuto in Delle Donne e Santoro i migliori in campo, i campani, dal canto loro sono stati trascinati da Migliano, top scorer del match con quindici punti. Il team battipagliese ha avuto il merito di imporre alla gara i ritmi congeniali, mentre la Timberwolves Potenza dal canto suo ha avuto un approccio forse troppo

soft all'incontro. Il coach Gianfranco Pace ha provato tutte le soluzioni pur di recuperare il gap ma i campani sono stati bravi a contenere i tentativi dei potentini nelle fasi centrali e finali della partita. Proprio nel finale si è registrata la reazione d'orgoglio della compagine lucana, brava a credere nella vittoria. A questo punto però il complesso di casa grazie ai canestri di Migliano e Cimarosa si è reso protagonista di un rush finale eccellente che di fatto, nell'ultimo minuto di gara ha consentito alle giovani speranze campane di aggiudicarsi il match. Per la compagine di Pace una sconfitta che non pregiudica il cammino. Questa sera alle ore 20 i lupacchiotti potentini recuperano la partita non disputata contro il Salerno alla Vito Lepore nella seconda giornata d'andata. f.menonna@luedi.it


Cultura&Spettacoli 58

Mercoledì 5 novembre 2008

Taccuino

Carnet

Una mostra a Monticchio sul conte che scoprì la Bramea Inaugurazione sabato 8 novembre

La locandina

MONTICCHIO - Si inaugura il prossimo 8 novembre a Monticchio, nella suggestiva Abbazia di San Michele sul Lago Piccolo, la mostra che da Roma è giunta qui per celebrare lo scopritore della Bramea. Hartig, il conte, è discendente di una nobile famiglia altoatesina e già da bambino manifesta la sua

passione per la natura e le farfalle. Una passione che lo farà rientrare tra i più importanti raccoglitori e collezionisti italiani e d'Europa: realizzerà due fondamentali collezioni scientifiche attualmente custodite presso l'Università la Sapienza di Roma e presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, mentre molti suoi importanti reperti sono in possesso del Museo londinese di Storia Naturale. Il conte arriva nel Vulture negli anni 60, ospite per un quinquennio nella foresteria del Corpo Forestale dello Stato proprio nel Comando Stazione Badia San Michele a Monticchio, e vi ritorna negli anni a seguire molte altre volte, in ogni buona occasione. Una permanenza che finirà per renderlo famoso nel mondo proprio per la scoperta della falena del Vulture il 18 aprile del

1963. È sua poi la scoperta di molte altre specie e sottospecie di farfalle che svolazzano sulle radure assolate della nostra montagna, ma è sua innanzitutto l'idea e la proposta di istituire una Riserva finalizzata alla protezione della Bramea e del suo habitat: quella che l'11 settembre 1971 divenne con Decreto la Riserva Naturale Statale Orientata “Grotticelle”. Il primo caso di protezione di un habitat per tutelare una specie di farfalla, un esempio che fece il giro del mondo. Una personalità molto controversa ed eclettica lo rende famoso non soltanto negli ambienti culturali e scientifici. L'uomo e l'entomologo vengono raccontati nella mostra da Augusto Vigna Taglianti, de La Sapienza, e da Alberto Zilli, del Mu-

seo di Zoologia di Roma, prendendo a guida il lavoro monografico sulla Bramea realizzato da Renato Spicciarelli nel 2004 dal titolo “La Psiche del Frassino” (Edito dal Consiglio Regionale della Basilicata). La mostra costituisce, tra l'altro, un contributo culturale al nascente Museo di Storia Naturale del Vulture, collocato e in allestimento all'interno della stessa Abbazia e dedicato in primis alla Bramea, del quale si è in attesa della inaugurazione ormai prossima. Per parlare di Hartig e della Bramea alle ore 10 di sabato prossimo a Monticchio interverranno oltre ad Arnaldo Zazzeron, Presidente dell'Associazione Bramea di Melfi, il vicequestore del Corpo Forestale dello Stato, Raffaele Manicone, e gli studiosi Alberto Zilli e Renato Spicciarelli. All'iniziativa, promossa dall'Associazione Big Foot di Rionero in Vulture con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura della Provincia di Potenza, parteciperanno l'assessore provinciale Giuseppe Telesca e il Presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello. È prevista la presenza di Sua Eccellenza Monsignor Gianfranco Todisco.

L’evento Taglio del nastro a Rionero per il museo privato permanente del brigantaggio

Nella “Tavern r Crocc” di MICHELE RIZZO

RIONERO - C'era veramente tanta gente all'inaugurazione de “La tavern r Crocc”, museo privato permanente del brigantaggio e della civiltà contadina, curato dalla locale associazione culturale “Solaris”. Un'iniziativa lungimirante, accolta favorevolmente dalla comunità rionerese e non solo, di grande intelligenza, fatta di grande passione e di grande senso civico. Ideatore, creatore e organizzatore del museo dedicato al brigante rionerese Carmine Crocco detto Donatelli, che imperversò con le sue scorribande nel Vulture e non soltanto, tra il 1860 e il 1970 quando, dopo aver tenuto in iscacco le forze regolari in Basilicata, in Puglia e intorno a Foggia, cadde in mano alle autorità italiane e condannato al carcere a vita, scontato a Portoferraio dove morì nel 1905, è il giornalista pubblicista Franco Loriso, autore del volume “Il Generalissimo: i briganti siete voi!” e redattore del settimanale di saturazione politica e attualità “Il giornale di Rionero”. «E' una bellissima iniziativa che vuol recuperare la grande tradizione storica perché quando si conosce bene il passato si costruisce il futuro. - ha detto il preside a riposo Donato Martiello intervendo all'inaugurazione - Ben vengano di queste iniziative perché oggi stiamo perdendo la memoria storica, segno della grande decadenza della politica e la politica senza memoria storica lan-

A Matera “Geografia della mente”

MATERA Questa mattina alle 9 nell’aula Sassu della facoltà di Scienze della formazione, in via San Rocco, presentazione del libro “Geografia della mente” (Cortina editore) di Alberto Oliverio. cultura@luedi.it

“Romolo il Grande” al Don Bosco POTENZA - Parte ufficialmente la stagione teatrale del Comune di Potenza. Questa sera sul palco del teatro Don Bosco Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossigni in “Romolo il Grande” di Friedrich Dürrenmatt, regia di Roberto Guicciardini.

Le attività del “Teatro dei Sassi” MATERA - Conferenza stampa, giovedì 6 novembre alle 10 a Matera sulle attività 2008/2009 del Teatro dei Sassi. L'incontro con i giornalisti si svolgerà nella nuova sede in Contrada Gavatina. cultura@luedi.it

Alcuni scatti della cerimonia di inaugurazione

gue, finisce come è finita la nostra politica». Al sindaco Antonio Placido, presente con il vice sindaco Vito D'Angelo, dopo il tradizionale taglio del nastro tricolore abbiamo posto questo interrogativo: dove non arriva il pubblico arriva il privato. «Direi proprio di sì, in questo caso si muove in sintonia con il pubblico e lo anticipa. Il pubblico a dire il vero non sta proprio dormendo, infatti, abbiamo appena recuperato delle risorse dalla Regione Basilicata per poter ultimare il restauro del vecchio carcere borbonico che noi vorremmo fosse adibito a centro di documentazione storiografica, a museo dedicato al brigantaggio. Disporre di quella struttura ci consentirà di canalizzare

anche queste iniziative dei privati e di orientarle tutte in un'unica direzione. Questo paese - ha aggiunto il sindaco - è luogo che può, molto più degli altri di questa regione, candidarsi ad essere un luogo che viene visitato perché qui ci sono non solo eventi dedicati al brigantaggio, ci sono percorsi naturalistici in montagna che ripercorrono i sentieri dei briganti ma c'è anche la documentazione storica di prima mano a cui possono attingere gli studiosi e in qualche modo tutti questi elementi messi insieme diventano, a nostro giudizio, un fattore anche di promozione territoriale».“La tavern r Crocc” è stata allestita in una vecchia cantina, composta di due locali, di cui uno è una grotta scavata

nel tufo vulcanico, posta in via Mazzini,79 nei pressi della casa natìa di Carmine Crocco. Si tratta di una mostra permanente che riproduce un luogo di ritrovo dove i briganti si riunivano per bivaccare o dividersi il bottino. In questo primo ambiente fanno bella mostra varie vecchie suppellettili che arredavano una taverna oppure le case dei contadini del tempo, come cassa per biancheria, spalliere in ferro di antico letto, aratro e arnesi vari da lavoro, vecchi boccali di terracotta e tanti altri oggetti. Vi sono diverse vecchie fotografie di Rionero e di contadini rioneresi con costumi del tempo. Vi è l'angolo del focolare domestico con fascine, legna, caldaie, pendole, e quant'altro. Nel secondo

ambiente, la grotta, è stata ricostruita una vera e vecchia cantina dei tempi andati con tutti gli attrezzi per vinificare e conservare il vino aglianico, dal tinello per pigiare l'uva al torchio, alle damigiane per la conservazione del nettare di Bacco, al cui collo di ciascuna pende una foto con didascalia di briganti e brigantesse. Veramente un bel vedere che riporta alla memoria dei più anziani il ricordo della loro fanciullezza ed ai più giovani offre la memoria storica di tempi e situazioni non più parte della odierna quotidianità. Suggestiva tra l'altro la presenza di due figuranti a rappresentare Carmine Crocco (Antonio Caposicco) e un suo brigante (Giuseppe Santoro). cultura@luedi.it

L’enigma del vero Presentazione a Roma VENERDI’ 7 novembre alle ore 11 presso la Sala Presidenza dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), in via dei Prefetti n.46 a Roma, si svolgerà la conferenza di presentazione della mostra L'enigma del vero, Percorsi del realismo in Italia, 1870 1980 curata da Laura Gavioli e promossa dal Comune di Potenza nell'ambito delle iniziative “Potenza Città Cultura”. La mostra sarà inaugurata il 14 novembre 2008 allee 18.30 nel Teatro F. Stabile di Potenza. cultura@luedi.it


Cultura & Spettacoli

L’evento

•Mercoledì 5 novembre 2008

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Storia

Sarà presentato domenica il nuovo saggio di Giovanni Caserta

Pubblicato il volume di D’Apolito

La Matera del ‘43

La personalità politica di Giolitti

MATERA - Sarà presentato domenica prossima alle 11 nella libreria di Palazzo Lanfranchi “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Matera” (Bmg editore) di Giovanni Caserta. A sessantacinque anni dai tragici fatti che, il 21 settembre 1943, colpirono Matera, il professor Caserta, affronta il delicato tema di quella giornata, su cui, nei decenni passati, si sono registrate posizioni contrapposte, tutte segnate da letture ideologiche e sempre parziali e di parte. Ciò ha fatto registrare atteggiamenti retorici e quasi mitici da parte di chi voleva utilizzare i fatti di quel giorno come mezzo per esaltare la propria parte e cogliere vantaggi politici, anche immediati, proprio mentre, sul versante opposto, c'erano di quelli che cercavano di ridimensionare quei fatti e quasi vanificarli, anch'essi per trarre vantaggi politici per la loro parte e, soprattutto, togliere forza alle argomentazioni degli avversari. Il saggio del professor Caserta riprende la materia, ripercorrendola nel suo reale svolgersi, non senza collocarla, storicamente, in un contesto che riguarda il prima e il dopo. Ci sono, perciò, pagine illuminanti sul clima culturale e politico che si respirava a Matera negli anni del ventennio

Il volume

fascista. Quanto invece al “dopo”, si analizzano le varie forme di celebrazione che all'evento del 21 settembre furono date, con varie intenzioni, in sessantacinque anni. Della giornata del 21 settembre, infine, per la prima volta si dà un racconto non sommario né pregiudiziale nei confronti di nessuno. L'intento, infatti, è quello di andare oltre una sterile e persino inutile

contrapposizione su fronti avversi, essendo una simile condizione immotivata a sessantacinque anni di distanza, quando i protagonisti sono tutti morti e si vive in una Europa finalmente unita. Un solo nemico, infatti, esiste. Ed è la dittatura, che finisce sempre con l'essere la negazione dell'uomo e il trionfo della bestia. Se battaglia va fatta, perciò, va

fatta contro il fascismo e contro il nazismo come regimi e come dottrine, dovunque essi si affermino. Che se non ci fossero le dittature e ci fossero solo repubbliche - diceva Kant non ci sarebbero nemmeno le guerre, che sono sempre il trionfo delle armi, cioè della violenza e della morte. All'interno di questa logica, anche i tedeschi operanti a Matera furono delle vittime, costretti come furono ad operare in una terra nemica, ove incontrarono la morte ed una sepoltura lontana da casa, esattamente come molti soldati italiani in Russia, in Grecia e in Albania. Il saggio di Caserta, che, sulle orme di Emanuele Duni e Onofrio Tataranni, contiene un appello alla pace e alla cooperazione internazionale, si chiude ricordando che, dei poveri tedeschi uccisi a Matera, la madre patria chiese la giusta e pietosa restituzione delle ossa. E poiché da nessuna parte è stato possibile accertare se essi tornarono mai alle loro famiglie e alle loro case, è probabile che giacciano nell'ossario comune del cimitero di Matera, fra quei materani che, amici fino all'8 settembre, il giorno dopo, per decisione non loro e, anzi, contro ogni loro desiderio e aspettativa, gli furono o gli apparvero nemici.

Fotografia Cerimonia conclusiva il 28 novembre a Potenza

Con occhio di donna Scatti “in rosa” da premiare POTENZA - Si terrà venerdì 28 novembre alle ore 17.30 presso il Museo Provinciale in via Ciccotti a Potenza l'inaugurazione della mostra fotografica tratta dal concorso fotografico nazionale “con occhio di donna 2008” - IV edizione- la donna nel futuro oltre la tradizione, organizzato dalla Presidenza della Giunta della Provincia di Potenza e dall' Ufficio della Consigliera di Parita' della Provincia di Potenza Nel corso della cerimonia è prevista la premiazione delle fotografe vincitrici della sezione professioniste e della sezione non professioniste. Coordinerà la serata Oreste Lo Pomo

presidente dell'ordine dei Giornalisti di Basilicata. Interverranno Giuseppe Telesca Assessore alla Cultura della Provincia di Potenza, Isabella Balena Presidente della Giuria Concorso Fotografico, Liliana Guarino Consigliera di Parita' della Provincia Di Potenza, conclusioni di Sabino Altobello Presidente della Provincia di Potenza. La mostra fotografica con occhio di donna 2008 quest' anno è dedicata ad Alessandra Bisceglia giovane e brillante giornalista nata a Lavello e recentemente scomparsa, durante la serata interverranno Antonio e Raffaella Bisce-

Alessandra Bisceglia

glia, genitori di Alessandra, e la conduttrice Tv Lorena Bianchetti amica di Alesssandra. cultura@luedi.it

di FRANCO CACCIATORE

MELFI - Per i tipi di Tarsia, a cura del Centro Unla di Melfi, direttore Antonio Scola, autentico mecenate della cultura, è stato pubblicato il volume di Nicola D'Apolito, "Giolitti e l'antigiolitissmo". L'autore, collaboratore della casa editrice melfitana, originario della terra di Capitanata, precisamente di M o n t e Sant'Angelo, laureato in lettere alla FedericoII Giolitti di Napoli, non è alla sua prima esperienza avendo già pubblicato studi sul brigantaggio, che per lui fu "una rivoluzione mancata" ,volume che per la Sezione Saggistica si è classificato al 1° posto al Premio Letterario Internazionale "Marino" di Roma ed ancora saggi sulla formazione partitica in Capitanata e "L'antigiolittisino nelle riviste tra Ottocento e Novecento". Ed è appunto su questo tema che D'Apolito torna con l'attuale pubblicazione. Ad anticiparci come egli muoverà i suoi passi, in quest'attenta disanima di un periodo storico di ieri, la sua introduzione. «Da studente liceale egli scrive - ebbi modo di accostarmi alla figura storica di Giollit con la lettura di due saggi: l'uno di Gaetano Salvemini, "II ministro della mala vita", l'altro di Giovanni Ansaldo, "Il ministro della buona vita"». E su questo contraddittorio binario si svolge lo studio di D'Apolito. Il suo vuole essere un contributo a scoprire il personaggio Giolitti, forse da alcuni, in particolare suoi contemporanei, visto più con occhio politico che storico. E da que-

sto trae una prima visione. Esaminando «l'analisi storica sulla personalità politica di Giolitti e sul suo stile di governare, si evincono due dati: il forte dissenso fra lo statista piemontese e gli intellettuali borghesi, che darà luogo a quello che gli storici hanno definito antigiolirtismo di destra e di sinistra e la realizzazione del programma politico con tutti gli aspetti positivi e negativi». Addirittura si giunge ad ipotizzare, aderendo ad una tesi dello storico Carocci, che l'avversione della cultura al sistema politico di Giolitti germogliò una reazione, preannunciando un lontano avvento fascista. Però in conclusione D'Apolito trae un bilancio positivo dell'azione governativa giolittiana incentrata sulla neutralità dello Stato nelle vertenze sindacali, quindi un processo verso una legislazione sociale. Ancora la realizzazione nel 1912 del suffragio universale, di un'azione nel campo previdenziale con l'istituzione dì un monopolio delle assicurazioni sulla vita e un definire i rapporti Stato - Chiesa. A Giolitti conclude l'autore - vanno ascritte decisioni legislative di grande incidenza e senza dubbio l'avvio di una fase moderna e democratica dì uno stato liberale. "Giolitti e l'antigiolittismo" è un libro non solo da leggere, ma da studiare perfocalizzare ii personaggio storico e necessariamente inquadrarlo nel suotempo, di un'Italia agli albori della sua unità e quindi con le contraddizioni all'epoca presenti e forse a tutt'oggi ancora non risolte. cultura@luedi.it

Novità Tanta poesia civile nel testo curato da Silvana Ghiazza recentemente edito da Donzelli

In libreria i versi dell’uomo Carlo Levi I VERSI di Levi sono parte essenziale dell'uomo Levi. Dove il carcere si era mangiucchiato l'anima e ha fatto primo confino. Quando il tempo, il suo - dell'essere umano Carlo Levi (a parte il “letterato”) - , il tempo, dunque è solamente e per squisitezza un 'divenire'. La poesia leviana, ma questa definizione è orribile quanto poco puntuale, è da analizzare dal punto di vista dei contenuti più che della forma. Nonostante i tentativi di Levi - del Levi - portati in struttura ritmica quindi forma e suoni. Infatti dove si cerca l'incontro / invenzione del sonetto o del ritorno temporaneo al sonetto persino, Carlo Levi diviene d'un colpo quasi simpatico invece di bravo. Con questo libro, “Poesie di Carlo Levi” (prefazione di Guido Sacerdoti, Donzelli, Palermo, 2008), reso pure più importante dalla cura di Silvana Ghiazza, si saprà

anche di tutta e intera sfida poetica dell'intellettuale e politico antifascista Levi. Che con pezzi in idioma francese arriva nella carne del Suo presente seppur senza la capacità di far più immensa la letteratura mediante le liriche. Ma la poesia di Carlo Levi, come sappiamo andata e venuta oltre e dentro la Basilicata, è importante in quanto pezzo di una battaglia civile combattuta col pennino. A volte, ancora, l'incontro soprattutto con pittura e disegni e poi prosa è limpidamente visibile. Si tange. Il rapporto si rivive. La pittura di Carlo Levi è di sicuro meno gonfiata e più gradevole delle poesie. Come fosse più pura, meno formale, quindi molto ma molto più leggera. Il volume edito da Donzelli, però, ha il grande pregio d'aiutare a definire la figura precisa dell'uomo Levi. Chiaramente attraverso le sue opere: tutte.

Col libro si spiegherà l'approccio alla poesia e la tensione per i versi del Levi, la sua predisposizione comunque alla scrittura in tutte le forme. La mole delle liriche contenute nell'antologia è imponente, in quanto è fatta di ogni scritto poetico di Levi. Molta cronologia. L'ordine temporale, infatti, è significativo. Dato, per esempio, che tante nacquero dietro le sbarre fasciste. Fino a terminare con un ampio apparato aggiuntivo, che contiene fra le altre cose componimenti al loro interno pregni d'amici. Una parte delle invenzioni poetiche, ovviamente, sente e risente del Sud. Tante delle rime sono bagnate nell'acqua della politica. Tutto si può dire, infatti, fuorché non si tratti di alcuni momenti di poesia civile. L'uomo, l'intellettuale, l'autore civile è stato tanto. Nunzio Festa


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Mercoledì 5 novembre 2008

Cultura & spettacoli

Nella città dei Sassi conferenza del curandero Hernàn Huarache Mamani

«Dalle donne tutti i colori della pace» MATERA - La donna è pace e vita. Il professore indio Mamani ha parlato ieri a Matera del ruolo della donna nella società per creare un mondo di pace. Hernàn Huarache Mamani è un conferenziere di origini indie quechua, nato nel villaggio Chivay della cordigliera delle Ande. Nella sala conferenza delle Monacelle, il saggio peruviano è partito dal ruolo privilegiato assegnato alla donna nella società peruviana antica. Gli indiani Quechua, per esempio, discendono dagli Incas. «Sette secoli fa - ha detto fra le altre cose Mamani - nella mia terra la donna era considerato un essere privilegiato. Chi onorava la donna - ha continuato - onorava Dio, e gli antichi peruviani soprattutto grazie a questo amavano molto la pace». Erede della tradizione curandera inca, il professor Mamani ha comunque portato anche il suo punto di vista sull'Europa, territorio che per viaggi di lavoro conosce da anni, e non solo. «Tanto per cominciare - ha detto - le religioni hanno diviso invece

che unire. La domanda fondamentale è, quindi, perché Islam e Cristianesimo che parlano di pace hanno dato scontri? Secondo una profezia andina, un giorno chi crede nel sole e nella luna sarà vinto dal popolo dell'arcobaleno. Quando sole è simbolo di Cristianesimo, luna di Islamismo e arcobaleno di pacifismo». A sentire ancora Hernàn Mamani, autore di quattro libri pubblicati in Italia, la ricerca della pace degli antichi peruviani nasceva dal fatto «che la società era al femminile». Tanto per fare altri paragoni, mentre per i cattolici la vita nasce dalla costola dell'uomo, per il mondo andino l'uomo nasce dalla donna. «La donna - racconta il saggio in scarpe da ginnastica e jeans - è elemento motore e fondamentale per la vita». A un certo punto, Mamani parlerà persino del concetto temporale della partecipazione alla procreazione, alla nascita di una bambina o di un bambino. «Basti guardare al fatto che il periodo dell'istruzione per la donna andava da undici a tredici anni, quan-

Primo appuntamento domenica

“Matera in musica” Grandi nomi per la nuova stagione MATERA - Sta per iniziare la Stagione Concertistica “Matera in Musica 2008/2009” con l'appuntamento di presentazione che vedrà nella suggestiva cornice della città di Matera, i grandi della musica. L'Orchestra della Magna Grecia sarà ancora una volta affiancata dallo sponsor ufficiale Ubi Banca Carime, sempre presente quando si tratta di promuovere e valorizzare la cultura sul nostro territorio. Ad aprire la nuova edizione dei concerti, una delle più belle certezze della musica d'autore, milanese, ha saputo ritagliarsi uno spazio cantando le piccole e grandi storie della quotidianità: Fabio Concato sarà sul palco dell'Auditorium “Gervasio” del Conservatorio di Matera, accompagnato dall'Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione di Antonio Palazzo. Autore capace di spaziare tra i diversi stili, abbraccia musica brasiliana, jazz, miscelando stile narrativo e musicalità, caratteristiche inconfondibili del cantautore. L'evento inaugurale sarà preceduto da un prestigioso appuntamento di musica classica, domenica prossima: il violinista russo Sergey Krylov in un concerto che lo vedrà impegnato anche nell'insolita veste di direttore d'orchestra. Interpreterà la Sinfonia n. 4 di Beethoven e si esibirà come solista grazie alla musica di Mozart. Il Direttore musicale Luis Bacalov sarà protagonista di un altro appuntamento musicale, la sua composizione “Caminos del Sur”, da lui stesso diretta, sarà eseguita con l'ausilio di un quartetto di chitarre, strumento tra i più espressivi della musica sudamericana. Appuntamento poi con lo sperimentatore per eccellenza, Vinicio Capossela, accompagnato dall'Orchestra della Magna Grecia. Il protagonista di uno de-

gli eventi in cartellone è giovanissimo, classe '80, David Garrett; la sua musica ha toccato i cinque continenti e lo ha portato a collaborare con più di 40 orchestre e un elenco interminabile di direttori che hanno segnato la storia della musica. Versatilità ed interpretazione le sue particolari caratteristiche oltre ad un premio vinto, il Lady Awards come musicista più bello. Divertimento assicurato con i Mnozil Brass, sette divertenti artisti; un gruppo di ottoni di altissimo valore musicale con spiccata padronanza tecnica e stilistica. Un tuffo nei capolavori della musica a 360°. Ancora musica con l'esibizione del violoncellista Giovanni Sollima insieme all'Orchestra della Magna Grecia. Profonda preparazione classica per questo musicista che si diverte a contaminare le sue composizioni con jazz, electric, musica etnica. Matera ospiterà anche il pianista cubano naturalizzato spagnolo, Leonel Morales insieme all'Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione di Pavel Baleff. Eccezionale appuntamento grazie alla presenza del soprano tarantino Carmela Apollonio, meravigliosa voce solista per il “Concerto di Natale” insieme all'Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione di Vanni Farina. Dalla Corea arriva la pianista Ilia Kim, grande spessore interpretativo per quest'artista che potremo ascoltare nelle pagine di Schostakovic e Franck, insieme all'Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione di Piero Romano, reduce dal suo successo personale alla storica sala della Carnegie Hall di New York e giurato per il Concorso “Pedrotti”, tra i più importanti al mondo per la selezione di nuove leve della direzione d'orchestra. cultura@luedi.it

do per il genere maschile al massimo ci si fermava a sette. Alla donna era assegnata la preoccupazione del salto evolutivo della società. Poi, la donna era designata quale ambasciatrice nei casi di intenzione di guerra da parte di qualcuno». Hernàn Huarache Mamani, oltre ad aver fondato l'Istituto Nativo di Cultura Andina, è sostenitore della Fondazione Mamani, i cui scopi sono la promozione dell'educazione in Perù. Il curandero Mamani tiene corsi e conferenze in giro per l'Europa, puntando molto sul ruolo delle mani nell'arte della cura; e nonostante questo c'entri poco con la sua attività di relatore per la pace si tratta di parte fondamentale della sua attività. Con la tappa materana, grazie alla quale l'indio Mamani pare essersi innamorato della città dei Sassi, la riflessione collettiva dovrebbe andare comunque in direzione delle possibilità di scoperta e riscoperta dell'arcobaleno pacifista come tradizione giunta persino da molto lontano. Se la donna secoli or sono era così importante, oggi dovrebbe esserlo anco-

La conferenza di Mamani (foto Videouno)

ra di più. Pensando a una vita futura sgombra «di tante guerre che stanno distruggendo il Pia-

neta». Nunzio Festa cultura@luedi.it

DA DOMANI A MATERA, UNICA TAPPA IN BASILICATA

Il circo Cesare Togni in Italia dopo 20 anni MATERA - Dopo 20 anni di assenza dalle piazze del nostro paese torna uno dei circhi che hanno fatto la storia dell'Italia: il Cesare Togni. Sarà in tournèe in Basilicata per l'unica tappa da domani all'11 novembre con il suo nuovo show a Matera al Parco Scultura “La Palomba”. Rinnovato, giovane e dinamico, così si presenta la straordinaria struttura giallloblù tutta di poltrone diretta da Elvio ed Italo Togni, figli di Cesare, quest'ultimo sempre presente al circo e grande osservatore delle show. Il Circo di Cesare Togni per tutto il corso degli anni '80 si era imposto per strutture e qualit_ dello spettacolo come uno dei più importanti a livello europeo. “Il colosso dei circhi Italiani”, cosi si presentava nei manifesti che annunciavano la sua venuta in città, ed i fatti non lo smentivano di certo: 3 piste; un mastodontico tendone da 5 mila posti, uno spettacolo di grande tradizione, oltre un centinaio tra automezzi e container e persino due treni speciali per i suoi spostamenti. Dopo anni di successo nelle tournèe dell'American Circus del cugino, Flavio Togni, e le partecipazioni negli spettacoli al Circo Scott in Olanda e ancora in Spagna, Francia, Danimarca, Germani e Portogallo si torna ad una nuova esperienza destinata a lasciare il segno. Una struttura studiata nei minimi particolari più raccolta ed elegante che permetterà al pubblico di riassaporare quell'atmosfera magica che solo il circo sa dare. Dunque grazie alla nascita di una società tra la famiglia Togni e quella dei Biz-

Alcune immagini dello spettacolo

zarro, il glorioso complesso ha finalmente riaperto per la gioia di tutti gli appassionati. Il nuovo Cesare Togni, si annuncia davvero interessante e di altissima qualità. Lo show che sarà a presentato da un monsyeur Loyal di tutto rispetto, e prevede attrazioni veramente interessanti.

Tra questi le celebri piramidi equestri della troupe Togni al gran completo. Un vero e proprio carosello equestre di grande effetto dove i giovani di casa Togni riportano in voga uno dei numeri più antichi dell'arte circense che oggi è di grande effetto. In pista anche il passo a due equestre del due Picard (Francia). Per

un circo che si rispetti non poteva certo mancare il numero con gli elefanti indiani proposti dal giovane figlio di Evio, Jones Togni. Una passione quella degli elefanti che si è tramandata da padre in figlio. Ampia la parentesi con i numeri aerei quelli che lasceranno il pubblico con il naso all'insù . Si parte dai trapezisti gli eterni angeli volanti che sono rappresentati dalla troupe brasiliana Flyng Mendez (Brasile), abili nei loro nei salti mortali e proporranno quel numero che ha raccolto successo in tv a Circo Massimo show su Rai tre nel corso dell'estate appena passata ovvero il triplo salto mortale. Di forte presa è anche l'esibizione alla bascule degli artisti francesi Picard. I due atleti si sono ispirati alla disciplina russa per unire salti mortali in perfetta sintonia con numeri di equilibrismo. La pista poi si trasformerà in una vera savana quando ad essere protagonisti saranno i serpenti e coccodrilli di Mister Stphan. Il Cesare Togni ha l'onore di annoverare nel suo cast il clown Bisbini di origine sicula ma famosissimi in tutto il mondo per la loro simpatia e per la loro bravura don gli strumenti musicali. Questi ultimi intratterranno il pubblico con le loro mille trovate. Il debutto domani sera alle 21,30. Tutti i giorni spettacoli alle 17,30 e 21,30 mentre domenica alle ore 17,30 e 19,30. Martedì 11 Novembre unico spettacolo alle 17,30. cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione

Mercoledì 5 novembre 2008

ALL’ISOLA EMERGE LA TRESCA. LA MODELLA A VLADIMIR: «SEI INVIDIOSA DI ME»

PERSONAGGI

Luxuria smaschera Rossano e Belen PUNTATA succosa di liti, insulti e gossip lunedì all’Isola dei Famosi. «Lunedì parlerò» aveva promesso Vladimir Luxuria. E lo ha fatto. Un paio di puntate prima le gemelle De Vivo (lunedì abbigliate come due streghette di Halloween) avevano suscitato una rivolta per aver lasciato intendere di aver visto qualcosa accadere tra Belen e Rossano e per aver definito l'argentina "la fidanzata più infedele d'Italia". Lunedì, però, il gossip hot è stato confermato da una fonte più autorevole. L'ex onorevole ha infatti detto a chiare lettere che Belen e Rossano si sono baciati, che più di una persona li ha visti mentre si scambiavano tenerezze e che esiste un video notturno "compromettente" che Rossano ha chiesto che fosse cancellato. Ecco, dunque, che Belen una sera è corsa in lacrime da Vladimir, preoccupata per quel che le telecamere potevano aver visto mentre era in

compagnia del ragazzone. Insomma, stavolta tutto viene messo in piazza. Forti le reazioni della coppia sotto accusa. Lui si infuria, lei urla a Vladimir che è una persona falsa, cattiva e invidiosa. «Ma invidiosa de che?» chiede Luxuria. «Di questa - risponde Belen indicandosi in maniera plateale le parti intime - della mia f....». Pronta la risposta di Vladimir: «Di certo non sono invidiosa del tuo cervello». Luxuria dice di aver deciso di vuotare il sacco perché non vuole passare per la complottista della situazione. E poi svela la strategia delle nomination per Belen e Rossano, arrivate per riportarli sulla retta via (lui tra tra le braccia della sua stagionata Ivana, e lei tra le quelle nerborute del calciatore Marco Borriello). L’esito del televoto è lapidario. E’ il signor Ivana Trump a lasciare l'Isola. In nomination invece finiscono Ela Weber e Luxuria.

Al Bano spiega perché è finita con Romina

Al Bano Belen e Rossano Rubicondi

AL VIA SU CANALE 5 LA FICTION IN SEI PUNTATE “AMICHE MIE”

Margherita e le altre la vita inizia a 40 anni di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Vita da quarantenni: figli adolescenti, matrimoni in crisi, nuovi amori, tradimenti, le rughe che avanzano, la voglia di ricominciare. Nel mercoledì televisivo dominato dal calcio, Canale 5 prova ad acchiappare il pubblico femminile con una serie in 6 puntate che racconta le donne di quell'età con ironia e con la bravura delle protagoniste Margherita Buy, Elena Sofia Ricci, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi. Si intitola Amiche Mie ed è diretta da Paolo Genovese e Luca Miniero. Casalinghe disperate, Sex and the city, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, Amiche Mie da un’idea di Rita Rusic e Cristiana Farina (quest’ultima coautrice anche di soggetto e sceneggiatura) tenta una strada tutta italiana per descrivere l'universo femminile di oggi. Per la Buy è un quasi debutto nella fiction: prima d’ora era stata protagonista con Sergio Castellitto dello sfortunato remake di Maigret ed ha un ruolo

Da sinistra Dazzi, Ricci, Ranieri e Buy; in alto a sinistra Elena Sofia Ricci con Franco Neri

Due vip per Roma Nelle sale romane d’essai arrivano DiCaprio e Craig l’esordio di Francesco Suriano ROMA – E' tempo di divi oggi a Roma. Dopo aver entrambi disertato il festival internazionale del cinema appena concluso, nello stesso giorno nella Capitale ci saranno infatti l’attore inglese Daniel Craig (arrivato ieri stanotte da Londra con un aereo privato) con la bond girl Olga Kurylenko e il regista Marc Forster, ma sono arrivati a Roma già ieri l’attore americano Leonardo DiCaprio e Ridley Scott. Craig sarà a Roma (al Grand Hotel) per presentare il 22mo episodio della serie 007, ovvero Quantum of Solace di Marc Forster che avrà la sua premiere questa sera al Warner con tanto di tappeto rosso con sopra la mitica Aston Martin e la Ford Ka (l'auto della Kurylenko). Sempre se il tempo lo consentirà, visto che la premiere di ieri sera per Leonardo DiCaprio e Ridley Scott per presentare “Nessuna verità (Body of Lies)”, film sul ruolo della Cia contro il terrorismo islamico (che ha nel cast anche Russell Crowe) ha dovuto fare a meno della passerella inaugurale proprio per

Leonardo DiCaprio

il maltempo. Una curiosità: per entrambi i divi sembra che l’impegno più importante a Roma sarà più che quello di visitare monumenti o fare shopping, quello di seguire le elezioni Usa. È quello che hanno richiesto in maniera prioritaria le due star ai loro rispettivi uffici stampa. Vedremo quali saranno le loro reazioni sugli esiti del voto e se vorranno parlarne.

ARRIVA nelle sale il primo film per il cinema del commediografo calabrese Francesco Suriano, dopo la trilogia teatrale “Rocco u stortu”. Si tratta di “Il pugile e la ballerina”, produzione indipendente di Pier Francesco Aiello. La pellicola, interpretata nei ruoli principali da Enzo e Marcello Mazzarella, Fabio Mattei, Peppino Mazzotta, Francesca Benedetti e Arturo Cirillo, viene presentata in questi giorni in due sale d’essai di Roma. Il soggetto, scritto e sceneggiato da Marco Saura e dallo stesso Suriano, parla di una strana coppia di uomini, l’uno omosessuale, l’altro etero, che si rispettano a vicenda sia pure fra diverse tensioni. Si tratta di un amore unilaterale, senza speranza, storia di un amore impossibile, al tempo stesso difficile da districare. Al tempo stesso un’altra coppia di uomini si trova nelle stesse condizioni alle prese con una vicenda parallela, anch’essa irrisolta, in un clima di violenze e incomprensioni. «Questo clima di infelicità- spiega Suriano – vuol essere la rappresentazione emblematica del dualismo

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Peppino Mazzotta

fra finzione e realtà incentrato, entro tempi narrativi diversi, sulle ultime ventiquattro ore delle due coppie. Ho chiesto al direttore della fotografia Alessio Gelsini di sottolineare, nel corso delle riprese in alta definizione, le differenze fra un racconto e l'altro; da una parte il presente grigio, come i sanpietrini del centro di Roma, dall’altra un colore saturo inteso a indicare la densità di un rapporto inestricabile».

nell’ancora inedito Pinocchio. «Ero terrorizzata – ha raccontato l’attrice – mi spaventava tutto quel tempo sul set e l’idea della fiction. Invece i quattro mesi di riprese sono volati, prima abbiamo fatto delle prove teatrali come si usa fare al cinema e tutto il set era molto curato e seguito con attenzione. Una bella esperienza e non escludo di proseguire». La seconda serie di Amiche Mie è in fase di scrittura, «se si girerà lo vedremo giovedì» dice Francesco Pincelli di Mediavivere legando ad esiti di auditel il sequel. Margherita Buy interpreta Anna, che si libera di marito e suocera non più sopportabili e sceglie di ricominciare daccapo, in un altro posto, Milano. Qui conosce Marta (Luisa Ranieri), una telegiornalista che vive con esuberante passione ogni storia d’amore con conseguenti eccessi e che recita quotidianamente un mantra che secondo lei favorisce l’intesa. Francesca (Elena Sofia Ricci), sposata, con una figlia adolescente, compie 40 anni, lascia il marito e trova un amore più giovane di lei. Poi c'è Grazia (Cecilia Dazzi), due figli piccoli e un matrimonio troppo perfetto per essere vero (e infatti becca il marito nell’ascensore di un albergo avvinghiato all’amante). «Penso che emerga un messaggio positivo – racconta Margherita Buy – sono tutte donne con la voglia di vivere il loro tempo, di ricominciare da capo, di tentare una seconda vita, magari realizzando sogni a lungo inseguiti. Da tempo per la fiction mi proponevano ruoli tradizionali: la poliziotta, il medico, l’infermiera, la malata..., qui invece è una storia originale e realistica. Io poi avevo voglia di fare cose divertenti, come al cinema non mi capitava da un pò». Dopo Amiche Mie, la Buy tornerà al cinema con Due partite di Enzo Monteleone e Matrimoni e altri disastri di Anna Lisa di Majo. Gli uomini, almeno per i primi episodi, non escono benissimo: «Più che un set era una seduta psicoanalitica – dicono i registi – le attrici uscivano dal set sorridenti, noi e gli attori molto meno». Per Elena Sofia Ricci, abituata alla lunga serialità dei Cesaroni, «Amiche mie è stata una passeggiata. Interpretare un personaggio spregiudicato, intraprendente e a volte troppo dura come Francesca è stato mettere alla prova la donna che non sono mai stata».

«IO e Romina eravamo innamoratissimi. Mai prima di allora avevo provato un sentimento così forte». Per la prima volta Al Bano Carrisi parla del suo trentennale legame con Romina Power in un libro di prossima uscita per Mondadori, “Con la musica nel cuore” anticipato dal settimale Chi. Nel libro, Al Bano racconta se stesso attraverso le canzoni che hanno scandito tutta la sua vita. «Romina cambiò la mia vita», scrive nel libro, e aggiunge: «Fin dall’inizio della nostra storia ho vissuto la sensazione che tutto dovesse finire».

Nel 2009 nuovo show per Celentano

Adriano Celentano

«CON Celentano c'è un progetto per l'autunno del 2009, un grande show». Lo rivela Fabrizio Del Noce, direttore di RaiFiction e, ad interim, di RaiUno, in un’intervista al settimanale Chi. «Un grande show tv – aggiunge Del Noce, che nel 2005 si autosospese dalla direzione proprio perchè Celentano aveva ottenuto segretezza sui contenuti di 'Realpolitik' – sia con lui sia con Baudo siamo tornati amici. Credo che non ci sia nulla di male a litigare».

Paris delusa dagli uomini «Mi usano»

Paris Hilton

PARIS Hilton ha pianto sulla spalla del giornalista di News of the world, singhiozzando sulle disgrazie della sua vita. La ricchezza, soprattutto, che la rende appetibile, lei dice, per uomini che la cercano solo per secondi fini: «Qualunque uomo abbia incontrato mi ha usato solo per il denaro o per il sesso - ha detto l'ereditiera - ma nella maggior parte dei casi volevano solo la fama. E' dura poi fidarsi della gente».


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Mercoledì 5 novembre 2008

Rubriche

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Piccole novità che preludono ad un vero successo professionale: siate vigili nel difendere i vostri progetti. Cuore in subbuglio.

TORO 21/4 - 20/5

Le imprudenze nel campo degli affari potrebbero costarvi parecchio: siate più accorti. Chiarite un equivoco con il partner.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Evitate di accettare un incarico di lavoro che sapete di non portare a termine nel migliore dei modi. Passi avanti in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Avete una grande carica di energia: cercate di sfruttarla con intelligenza nel lavoro. Sorprese in campo affettivo.

LEONE 23/7 - 23/8

Conoscerete una persona influente che vi aprirà nuove prospettive professionali. L'amore richiede un impegno costante.

VERGINE 24/8 - 22/9

Avete messo a punto piani di sviluppo professionale piuttosto solidi. Sorprese in campo sentimentale.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Per una serie di felici circostanze guadagnerete tutto il tempo perduto nel lavoro. Vita affettiva effervescente.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

È il vostro momento fortunato nella professione: potete cominciare a pensare in grande. Clima affettivo costruttivo.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Riuscirete a portare a termine un lavoro delicato con grande soddisfazione dei superiori. Batticuore inspiegabile…

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Il vostro temperamento impulsivo va tenuto a freno: il momento nel lavoro è critico. Gli affari di cuore vanno a gonfie vele.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Pazienza e prudenza vi aiuteranno a realizzare cose importanti nella professione. In amore cambiate tattica.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

IN tè; R prete; ditale NTO = Interprete di talento;

Nella professione se volete arrivare in alto dovete correre qualche rischio. In amore avete molto fiuto.


Televisioni

16.15

ATTUALITÀ

20.35

PRIMA SERATA

Lamberto Sposini

SPORT

RUBRICA

17.50

Amauri

ATTUALITÀ

23.30

Mercoledì 5 novembre 2008

14.30

RUBRICA

14.30

CARTONI

Geo&geo

Enrico Mentana

Forum

I Simpson

21.30

63

TALKSHOW Ilaria D’Amico

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 15.30 -AttualitàTg 1 Speciale Elezioni Americane 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk Show Insieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -Rubrica Italia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11

08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 11.40 -AttualitàSpeciale Tg 3 12.50 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -Telegiornale Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.00 -Sit Com Vita da strega 08.00 -Rubrica Tg 4 Rassegna stampa 09.00 -TelefilmHunter 10.00 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.30 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 16.00 -Film Ciclone sulla Giamaica con Anthony Quinn, James Coburn, Dennis Price, Lila Kedrova regia di Alexander Mackendrick (GB) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.45 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa

06.00 -AttualitàCNN News 06.30 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Il diabolico complotto del dottor Fu Manchu con Peter Sellers, Helen Mirren, Sid Caesar, David Tomlinson - regia di Piers Haggard (GB) - 1980 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Carràmba! Che fortuna 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 20.35 -SportUefa Champions League Calcio 21.30 -TelegiornaleTg 2 22.45 -RubricaUn mercoledì da Campioni

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Serie Tv La nuova squadra 23.15 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv Amiche mie 23.30 -Attualità Matrix

21.10 -Film Il ritorno di don Camillo con Fernandel, Gino Cervi, Paolo Stoppa, Leda Gloria, Saro Urzì regia di Julien Duvivier (Italia) 1953

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmHarry Potter e il calice di fuoco con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Tom Felton, Robbie Coltrane - regia di Mike Newell (USA) - 2005

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.30 -Talk Show Exit - Uscita di sicurezza

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.35 -RubricaCinematografo speciale 02.05 -RubricaMagazzini Einstein 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmOmicidio in diretta

23.35 -TelegiornaleTg 2 23.50 -RubricaLa storia siamo noi 00.50 -RotocalcoMagazine sul 2 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaReparto corse 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.15 -AttualitàRai News 24

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.35 -FilmRimini Rimini un anno dopo con A. Roncato, E. Grimaldi - regia di Bruno Corbucci, Giorgio Capitani (Ita) - 1988 01.40 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.05 -FilmIl club dei cuori infranti 03.45 -RubricaPeste e corna e...

00.10 -FilmDonnie Darko con Jake Gyllenhaal, Jena Malone - regia di Richard Kelly (USA) 2001 02.25 -NewsStudio Sport 02.55 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata

00.00 -TelefilmThe L Word 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.25 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.25 -TelefilmAlla corte di Alice 04.25 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

IL DIABOLICO COMPLOTTO DEL DOTTOR FU MANCHU con P. Sellers, H. Mirren, S. Cesar - regia Piers Haggard (G.B.) - 1980 Nell'impero tibetano di Saipan si sta celebrando il 168º compleanno di Fu Manchu, quando, per la sbadatezza di un inserviente, viene gettato via l'elisir di lunga vita di cui l'imperatore ha assolutamente bisogno. Immediatamente i suoi emissari partono per Washington dove, con facilità, rubano la "Stella di Leningrado", un grosso diamante...

RETE 4

ORE 21.10

IL RITORNO DI DON CAMILLO con G. Cervi, Fernandel, L. Gloria - regia di Julien Duvivier (Ita) -1953 Don Camillo, parroco di Brescello, è stato mandato in esilio in un paesino di montagna. Quell'allontanamento avrebbe dovuto far comodo al sindaco comunista Peppone, suo acerrimo nemico, e invece è proprio lui a farlo tornare: ne ha bisogno per lottare insieme con lui contro un latifondista. Naturalmente i due non si risparmiamo i colpi bassi, ma quando il Po straripa...

RETE 4

ORE 16.00

CICLONE SULLA GIAMAICA con A. Quinn, J. Coburn - regia di Alexander Mackendrick (G.B.) - 1965 Giamaica, 1860. Per evitare che i figli abbiano un'educazione poco soddisfacente, i Thornton li inviano con una nave in Inghilterra. Ma il vascello è assaltato dai pirati comandati da Chavez, uno strano bucaniere che cattura i bambini. A poco a poco, tra i ragazzi e il pirata nasce una strana amicizia. Uno dei bambini muore casualmente, mentre senza volerlo la bambina uccide un...

RETE 4

ORE 23.35

RIMINI RIMINI UN ANNO DOPO con G. D'Angelo, R. Montagnani, M. Micheli - regia di Bruno Corbucci, Giorgio Capitani (Ita) - 1988 Quattro episodi: playboy si finge gay per conquistare ballerina; maturo signore diventa impotente per troppo cibo; coniugi pugliesi e coniugi americani si scambiano tra di loro; strozzino paga con i suoi soldi il tradimento della moglie...

ITALIA 1

ORE 21.10

HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO con D. Radcliffe, E. Watson, R. Grint, T. Spall - regia di Mike Newell (Usa) 2005 Harry Potter, al suo quarto anno, viene selezionato dal Calice di Fuoco per rappresentare Hogwarts al torneo di Triwizard, in cui le varie scuole si sfidano in gare di magia. Durante il torneo, però, si presenta Lord Voldemort...

ITALIA 1

ORE 0.10

DONNIE DARKO con J. Gyllenhaal, M. Gyllenhaal, P. Swayze, D. Barrymore - regia di Richard Kelly (Usa) - 2001 Ottobre 1988. Dopo essere scampato a un terrificante e bizzarro incidente, Donnie Darko, un adolescente americano, capisce cosa significhi essere vivi e innamorati e conseguentemente scopre la propria potenzialità di alterare il tempo e il destino con l'aiuto di Frank, un coniglio gigante e mostruoso. È solo immaginazione...?

Il campione assoluto è ancora Montalbano RAI UNO Il commissario L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida

ora 21.13 19.49 20.40 18.50

ascolto 8.721 6.766 6.724 4.457

RAI DUE L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa'

21.08 18.58 19.36 13.33

4.998 2.949 2.216 1.900

RAI TRE Un posto al sole Blob di tutto di piu' Chi l'ha visto ? Geo & geo

20.34 19.55 21.09 17.45

2.925 2.013 1.962 1.641

CANALE 5 Striscia la notizia Zelig Cento vetrine Beautiful

20.44 21.14 14.11 13.41

7.651 5.067 4.027 3.973

ITALIA 1 Grey's anatomy I simpson La ruota della fortuna La talpa sudafrica

21.13 14.33 20.29 20.23

2.490 2.436 2.367 2.214

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Karol un papa rimasto

20.29 19.40 18.42 21.17

2.618 2.059 1.714 1.668



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