Anno 7 - N. 306 1,00 Giovedì 6 novembre 2008
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Obama: Yes, we can. (Manc i can') McCain, no! alle pagine 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9
Delitto De Mare, sei indagati
DUE PROIETTILI CALIBRO 12 PER DON MARCELLO COZZI alle pagine 14 e 15
La guerra del centrosinistra
DOPO IL J’ACCUSE DI DE FILIPPO LA DESTRA TUONA, IL PD TACE alle pagine 12 e 13
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il fatto
Giovedì 6 novembre 2008
NULLA È IMPOSSIBILE NEGLI STATI UNITI D’AMERICA DA OGGI CAMBIA IL CORSO DELLA STORIA MONDIALE di PARIDE LEPORACE è impossibile negli Stati Uniti d'America”. La frase pronunciata da Barack Obama al Green park di Chicago è destinata ad entrare nei libri di Storia. Nella città dei Blues Brothers la democrazia raggiunge un punto significativo nella storia dell'umanità. L'avvocato colored dei poveri della città è l'inquilino della Casa bianca. Se ve la raccontavano anni fa poteva anche sembrare una nuova commedia di John Landis. Obama presidente è un fenomeno di costume globale, un canone di eleganza che irrompe nella società dello spettacolo, una pietra miliare nella politica prossima ventura. Ci piace immaginare Ray Charles, Cab Calloway e John Belushi cantare a squarciagola nel paradiso del blues “Sweet home Chicago” per questa missione per conto di Dio andata a buon fine e che rende lividi e neri di rabbia tutti i nazisti dell'Illinois, Gasparri compreso. Oggi hanno il muso storto quelli che vogliono chiudere gli orfanotrofi, quelli che tagliano i fondi alle università, le banche che ti levano la casa. Perché mister Obama va a Washington come in un vecchio film di Frank Capra. E' l'immaginario del pianeta che cambia con Barak presidente. Ha concluso una straordinaria campagna elettorale apparendo a fianco di Bruce Springsten. Questa volta non è stata una sconfitta per chi è cresciuto con il mito americano liberal dove tutto può sempre cambiare. Il treno della storia prende un nuovo binario. Gli schiavi che dal Mali giungono al Missisipi, la buonista capanna dello zio Tom, la guerra di secessione, i bassifondi urbani degli slums, la segregazione, il reverendo King, Malcom X, i Public Enemy, la rivolta di Los Angeles degli anni Novanta trovano una svolta inattesa nel paese delle opportunità. Barak Obama da un punto di vista biografico condensa la speranze del mondo per poter cambiare le cose. E' il figlio del melting pot. Appartiene a quel meticciato che deve cambiare lo stato culturale del concetto di razza. Nato ad Honolulu da padre africano e madre bianca del Kansas. E' stato immigrato in Indonesia. Come in un romanzo di Dickens ha vissuto tra la povertà e le difficoltà per salire e raggiungere vette impossibili. Il grande seduttore del mondo ha studiato e si è laureato alla Columbia University e ad Harvard guadagnandosi tutto da solo secondo regole meritocratiche. E' simpatico ai quarantenni colti di tutto il mondo perché da giovane, come molti giovani della sua età, si è ubriacato, ha fumato erba, ha persino provato la cocaina, facendone un percorso di esperienza e formazione umana che ha fortificato il suo carattere granitico. L'America puritana e razzista è rimasta tramortita nell'angolo. Nulla ha potuto contro il grande seduttore che ha una voce baritonale come quella di Martin Luther King, eleganza kennediana, un oratore che adopera magistralmente le pause come faceva il Craxi dei tempi migliori. Obama è una speranza per il mondo. E' un giocatore di poker che adesso deve dimostrare di non aver bluffato. Ha annunciato redistribuzione delle ricchezze. In America è una grande novità. Ha il merito di aver allargato la sfera della partecipazione. Storicamente negli Usa votano in pochi. Il ceto medio politicizzato e le lobby. Obama è riuscito a mobilitare i poveri, i latinoamericani, i giovani. Le minoranze. Non sarà semplice dare risposte in una nazione molto pragmatica. Gli Usa sono un impero. L'imperatore oggi ha caratteristiche diverse del passato. Accadde anche nella Roma antica. Diocleziano veniva dall'Illiria e Massimino era della Tracia. Le contaminazioni del capo supremo accendono le speranze di aver trovato un Augusto imperatore di colore nero. La quotidianità della politica sarà diversa. La storia ci insegna che i presidenti democratici in politica estera non disdegnano la guerra. Per Obama non sarà facile abbandonare l'Iraq e si mostra pronto a nuovi interventi in Pakistan. Su questo fronte presto molti pacifisti puri e duri saranno delusi. Senza dubbio il fronte democratico internazionale trova nuovi esempi per affrontare le criticità moderne. Non si pensi a scimmiottare formule e slogan per trarne giovamento. Ci ha provato già Walter Veltroni uscendone miseramente battuto da Silvio Berlusconi che ben conosce le basse pulsioni dei suoi connazionali. I meccanismi della nuova politica devono rivolgersi a chi non ha mai contato per censo e per età. Obama non ha promesso il cambiamento. Lo ha sollecitato ai suoi elettori. Ha acceso una passione civile. Ha scoperto speranze comuni. Obama, nato per correre, potrà anche fallire. Ma ci sta provando con milioni di uomini. Si dovrebbe riflettere su questo anche nella Basilicata democratica. Una contea dell'impero dove il potere è ancora ingegneria da notabilato ottocentesco. Non sappiamo se Obama cambierà il mondo. Comunque la data della sua elezione resterà a futura memoria. Perché la sua sfida e le sue parole hanno appassionato gran parte del mondo. Siamo tutti ansiosi di conoscere il futuro del sogno americano . p.leporace@luedi.it
“Nulla
OBAMA NATO PER CORRERE E PER FAR SOGNARE 2 Giovedì 6 Novembre
del giorno
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di ROCCO PEZZANO
Ha pianto,
Enzo Cursio, quando la notizia è diventata ufficiale: il suo amico Barack Obama era diventato il quarantaquattresi-
mo presidente degli Stati Uniti d'America. Non si vergogna di confessarlo. Anzi, forse in quelle lacrime ha trovato sfogo anche il “low profile”, il basso profilo che lui e gli altri sostenitori hanno mantenuto per mesi e mesi. Enzo, 39 anni, nato a Tramutola, è diventato noto qualche tempo fa come “l'amico italiano di Obama”. Il lucano - che abita da anni a Roma, anche se sarebbe più giusto dire che vive nel mondo - è un attivista politico, vicino al leader del Pd Walter Veltroni, impegnato nella promozione dei diritti umani. Appena sbarcato dall'aereo - provenienza Parigi, dove sta preparando il summit dei premi Nobel per la pace dall'11 al 13 dicembre prossimi - si è tuffato nella notte capitolina per vivere lo spoglio a stelle e strisce. «Sono stato prima alla festa organizzata dal Pd in piazza di Pietra, al Tempio di Adriano - dice al telefono, mentre sta per imbarcarsi su un altro aereo, destinazione Torino -e poialla manifestazionemessa sudai DemocratsAbroad Italy,l’associazione che collega i tesserati del partito dei Democratici americani che vivono in Italia. Una festa proprio in stile: colazione all'americana, bandierine, palloncini». Insomma, un’americanata. «Sì - conferma, ridendo, Enzo - C'era un'atmosfera molto calda. Abbiamo ascoltato tutti insieme prima il discorso di Mc Cain che si congratulava con Barack. E poi, sullo schermo, è salito sul palco lui». A detta di qualcuno aveva un’aria molto pacata. Forse troppo. «E' l'aria connaturata al personaggio», spiega Cursio. Il lucano ha inviato un messaggio di congratulazioni allo staff del neopresidente. Poi partirà, a gennaio dell'anno prossimo, per la cerimonia del giuramento che si terrà il 20 a Washington. SOCIAL ENZO Anche Enzo è iscritto - come pare facciano oramai tutti - a Facebook, il social networkdelmomento.Perchinonlofrequenti, èunasortadigrandepiazzavirtuale in cui, iscrivendosi, si può chiacchierare a oltranza con gente di ogni parte del mondo. Un forum globale su internet. «Mi sono arrivati tantissimi messaggi - dice - Un bello scambio di opinioni tra amici di tutto il mondo. L'America ha riscoperto la sua “potenza democratica”». Su quello che significa l'elezione di Obama, Enzo potrebbe scrivere un trattato. O parlare per ore. Il basso profilo si trasforma in fiume di entusiasmo. «C'è un processo in atto - spiega - di cui non possiamo adesso valutare le conseguenze in maniera completa. Il risultato di Barack Obama è l’effetto di questo processo. Tutto quello che esisteva il giorno prima adesso sembra vecchio. Abbiamo chiuso il secolo scorso e ne apriamo un altro pieno di speranza per tutti». IL PRIMO STATISTA Come a dire che Obama è il primo statista di questo secolo. Cursio conferma. Per Obama, Enzo ha fatto il venditore porta a porta. Non di enciclopedie o pentole. Di idee. «Ho passato il mio bravo periodo di impegno per Barack in Pennsylvania - ricorda - Nonessendo cittadinoamericano, quelloche hopotuto fareè lacampagna casa per casa. Ovviamente, ti mandano dove sanno che si voterà per McCain. E non è che quando ti presenti ti invitano dentro a bere un bicchiere di vino. Al contrario, ti fanno entrare e poi ti sottopongono a una raffica di domande. Vogliono sapere tutto della proposta politica, del programma, delle idee generali e di quelle particolari». MISSIONE A SOUTH PHILLY E' riuscito a convincere qualcuno, Enzo? «La mia soddisfazione più grande - racconta - è stata convincere Giuseppe, un italoamericano originario di Vibo Valentia. Nel suo bar di South Philly, la zona sud di Philadelphia, abbiamo cominciato a parlare, poi a discutere animatamente, poi quasi a litigare. Si sono anche avvicinate altre persone. Giuseppe, come spesso accade nella comunità italiana, era prevenuto nei confronti delle persone di colore. Alla fine, sono riuscito a portarlo dalla mia parte». LA PROFEZIA L'impegno di Enzo non è nato da un giorno all'altro: era già “innamorato” di Barack da molto tempo. Da quando era un semplice senatore dell'Illinois («Una sorta di super consigliere regionale», commenta) e non già un senatore dello Stato e soprattutto il candidato dei Democratici alle presidenziali. In un sito internet sulla “politica sensibile”, non aggiornato da tempo, Cursio elencava i suoi ispiratori: il maestro buddista Daisaku Ikeda, il premier rivoluzionario dell'ex Urss Mikhail Gorbachov, la scrittrice ucarino-brasiliana Clarice Lispector, Robert Kennedy, fratello di John. E poi un certoBarack Obama. Di cuiscriveva: «Una personalità delgenere non poteva non affascinarmi e non suscitare la mia profonda stima. In particolare, mi ispiro al suospiritodell'agire localmentepensandoinmanieraglobale.Newsweek lo ha scelto come la persona più in vista del 2005. Figlio di un keniano e di un’americana bianca del Kansas, il neosenatore dell'Illinois è l'incarnazione del sogno americano. C'è chi lo ha definito un Kennedy di colore, perché, come i due fratelli Kennedy, sembra offrire speranze e indicare nuove frontiere. Di lui si parla già in prospettiva presidenziale, nonostante i 43 anni e l'inesperienza politica. Da giovane respinse i grandi studi legali che gli offrivano grandi opportunità di guadagno per lavorare, invece, in una piccola chiesa di Chicago, come pubblico difensore dei diritti e delle ragioni degli operai, bianchi e neri, spogliati del loro lavoro dalle fabbriche in fuga verso i paradisi del lavoro nero». Enzo oggi ricorda quando fece la sua conoscenza, insieme ad altri attivisti da tutto il mondo, nel corso di un meeting ristretto. «Mi colpì soprattutto - rammenta - la sua consapevolezza del compito che lo aspettava. All'epoca era molto impegnato per i diritti della comunità nera di Chicago. Non so se già pensasse a diventare presidente, ma sicuramente sapeva che avrebbe avuto un ruolo nel mondo. Da quel giorno ne ho parlato sempre con amici e conoscenti. E tanti mi hanno preso in giro: ma chi è questo americano dal nome strano? Io invece già immaginavo che sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti d'America». LA COLLANA DI INDRA E di mondo parla Enzo, mentre attende l'aereo che lo porterà a Torino. Lì incontrerà gli organizzatori dell'iniziativa “Arte x vino = acqua”. Messa in piedi da Samia Nkrumah, figlia del primo presidente del Ghana indipendente (e candidata a sua volta alle presidenziali del Paese africano), la manifestazione ha come scopo raccogliere soldi per l'emergenza acqua. Nella vita di Enzo l'ora giusta non è quella di Greenwich. I fusi orari si fondono fino a creare un flusso continuo, in cui s’incastona un’attività senza barriere, senza dogane, senza confini. Ed è questo, secondo lui, il segreto di Obama e il fenomeno di cui è simbolo. Per spiegarlo, usa la parabola indiana della collana di Indra: «In quella collana, ogni gemma ha la sua importanza e la sua individualità, ma tutte si rispecchiano l'una nell'altra. Ogni essere umano è legato all'altro da un filo». Molti in queste ore parlano della fine della politica unilaterale degli Usa in favore di quella multilaterale. «Sì, ma secondo me - commenta Cursio - Obama andrà oltre. In un sistema globalizzato, ogni Paese - nelle politiche che decide e attua - non può prescindere da tutti gli altri. La gente comune questo lo sente già. Quando nel 1994 arrivai a Roma da Tramutola mi sembrava di essere finito in un altro sistema solare. Un giovane che lo faccia oggi non vive più questo straniamento». E ascoltando Obama che ringraziava i suoi elettori e parlava della politica non come mestiere ma come servizio al cittadino, Enzo Cursio ha pianto a dirotto nell'alba di Roma, abbracciato ad amici americani forse mai conosciuti prima. LE LACRIME CHE UNISCONO DUE GENERAZIONI E poi c’è papà Antonio, altra fonte di ispirazione per Enzo, uomo che ha rischiato in proprio per le sue idee socialiste. Il padre vive con la moglie Maria Adele a Tramutola. Orgogliosi di quel figlio perso dietro grandi idee. Eletto Obama, figlio e genitori si sono sentiti: «E mio padre mi ha commosso. Ha detto che vuole venire a Washington con me per la cerimonia. Sta per farsi il passaporto». In viaggio con papà. Da Obama. Magari a piangere insieme. r.pezzano@luedi.it
NATO A TRAMUTOLA, È RIMASTO AFFASCINATO DALL’ALLORA SENATORE DELL’ILLINOIS PER LUI HA FATTO CAMPAGNA PORTA A PORTA E LITIGATO CON BARISTI ITALOAMERICANI
A GENNAIO VOLA A WASHINGTON. CON PAPÀ
ENZO CHE PIANSE PENSANDO A UN MONDO NUOVO Giovedì 6 Novembre
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La svolta americana Il partito “blu” ha ampliato la propria maggioranza al Congresso 56 senatori contro 40 repubblicani
Valanga di voti per Obama Il candidato democratico vince col 52% dei suffragi, conquistando 349 consensi di EMANUELE RICCARDI NEW YORK - Con una valanga di voti che il Partito Democratico non vedeva dai tempi di Jimmy Carter, nel 1976, Barack Obama è il primo afro-americano a conquistare la Casa Bianca. Il senatore nero dell'Illinois ha ottenuto circa il 52 per cento dei suffragi conquistando almeno 349 voti elettorali, quando ne erano necessari 270 per vincere. In termini assoluti ad Obama, secondo la Fox, sono andati 61,56 milioni di suffragi, a John McCain 54,81 milioni di voti, pari al 47 per cento circa del totale. Il sito di gossip politici Drudgereport dà cifre inferiori, 59,5 milioni contro 53,3, senza citare fonti. Il suo predecessore democratico alla Casa Bianca, Bill Clinton, non è mai riuscito a vincere con oltre il 50 per ecnto dei voti, neppure nel 1996, quando aveva battuto seccamente il suo rivale repubblicano Bob Dole, conquistando la bellezza di 379 voti elettorali. La corsa tra Obama e il suo avversario repubblicano John McCain rimane un testa a testa in North Carolina e in Missouri, che rappresentano rispettivamente 15 e 11 suffragi elettorali. Comunque finiranno le cose nei due Stati (e forse ci vorranno diversi giorni per saperlo) il senatore dell'Illinois non riuscirà a raggiungere la cifra record di Clinton contro Dole di 12 anni or sono. Oltre a conquistare alla grande la Casa Bianca, il partito democratico ha ampliato la propria maggioranza al Congresso, ma senza raggiungere la cosiddetta 'cifra magica’ di 60 senatori su 100 al Congres-
so. Un livello che avrebbe neutralizzato di fatto l'opposizione repubblicana, impedendole di fare ostruzionismo. In base ai risultati provvisori, il partito democratico guadagna 15 seggi alla Camera, raggiungendo un totale di 248, contro 166 per i repubblicani. Al Senato, il guadagno è di 5 seggi, per raggiungere quota 56, contro 40 per i repubblicani. I risultati di due duelli di spicco al Senato non sono attesi immediatamente. Il primo, in Minnesota, vede il comico Al Franken, un democratico, leggermente in testa rispetto al repubblicano Norm Coleman, noto soprattutto per essere stato uno dei critici più feroci dell'Onu. Ambedue sono intorno al 42%. Il secondo duello si svolge in Alaska e vede il senatore uscente Ted Stevens, il più longevo al Senato, leggermente in testa davanti al sindaco di Anchorage, Mark Begich, un democratico. Anche se forse non verrà eletto, i risultati ottenuti da Stevens, appena condannato per corruzione, hanno stupito gli osservatori. Circa un abitante dell'Alaska su due è pronto a rimandare al Senato un politico che ha subito una condanna, anche se l'entità della pena sarà nota solo nelle prossime settimane. Infine, tra gli altri temi, in California i fautori del referendum per proibire le nozze omosessuali, autorizzate nello Stato, sono in testa, 52 contro 48%, ma lo spoglio non è ancora terminato. Se, come è possibile, vinceranno i promotori del referendum, per le circa 18mila coppie dello stesso sesso che si sono sposate in questi ultimi quattro mesi e mezzo, inizierà un lungo periodo di incertezza.
BUONASERA Chicago! Se c'è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l'America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E' la risposta che hanno dato le file davanti a scuole e chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E' la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu. Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d'America. E' la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello che potrà succedere! ...E li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore.
C'è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America. Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal senatore McCain. McCain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l'America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all'America da questo leader audace e coraggioso. Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno. Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden. E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First
Alla Camera l’Asinello guadagna quindici seggi
Barack Obama è stato eletto nuovo presidente degli Stati Uniti. Per lui valanga di voti
Il prossimo presidente Usa vuole realizzare
L’altro sogno dall’inviato VITTORIO DELL'UVA CHICAGO - Anche alla democrazia è concesso il delirio. Ha il fervore incontenibile degli ispanici, il tratto gentile degli asiatici indotti per natura all'inchino, il sorriso sereno di una nuova generazione di bianchi che, al mito del monopolio del benessere che gli è stato inculcato, hanno deciso di opporsi. L'alba di un'America nuova accende lo sguardo, su cui da sempre è impresso il sospetto, di neri che gridano increduli: «My God, allora era davvero possibile». Grant Park, a Chicago, raccoglie solo un quarto del milione di fans di Obama che era stato previsto per il presidential rally, ma non è certo la sede della ragioneria del consenso. I numeri che contano sono quelli che scorrendo sui maxischermi disseminati nel verde raccontano che, lungo le strade che conducono a Washington, una delle più imponenti barriere
del razzismo è stata abbattuta con il voto e non con la lotta. Il cuore digitale delle «magic map» della Cnn produce una dopo l'altra emozioni. La Florida cade quando sono le dieci di sera, un'ora più tardi è conquistato l'Ohio; si aspetta che dalla Pennsylvania arrivi il colpo di grazia alla vecchia politica. Persino la Virginia ha rialzato la testa. E' come se ogni annuncio sprigionasse adrenalina e tensione. L'ola della vittoria si fa sempre più lunga tra bandiere a stelle e a strisce che quasi d'improvviso compaiono. A poco a poco l'azzurro che in America indica la via progressista, rosicchia il rosso che simboleggia gli Stati repubblicani lasciando indenni regioni che di peso elettorale ne hanno pochino. Il lampo dei flash illumina molte facce rigate da lacrime. «Yes we did» è l'urlo che con la forza di un'eruzione si sprigiona quando compare in sovraimpressione la notizia che in piazza tutti aspettavano e
IL DISCORSO DEL VINCITORE
In America tutto è possibile, Lady Michelle Obama. Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca. E anche se non è più con noi, io so che mia nonna ci sta guardando, come ci guarda la famiglia grazie alla quale io sono ciò che sono. Mi mancano, stasera, e so che il debito che ho nei loro confronti è incommensurabile! A mia sorella Maya, a mia sorella Alma, a tutti i miei fratelli e le mie sorelle: grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono grato. Al responsabile del mio staff elettorale, David Plouffe, taciuto eroe di questa campagna, che ha realizzato la migliore, la migliore campagna politica, penso, della storia degli Stati Uniti d'America! Al mio capo stratega, David Axelrod che è stato mio partner in ogni passo del cammino percorso. Alla migliore squadra elettorale mai mes-
sa assieme nella storia politica: a voi tutto ciò è dovuto, e vi sarò per sempre grato per quello che avete sacrificato per realizzarlo. Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi! Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E' stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa. Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno gio-
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una nuova coesione sociale
di Barack che prescinde dal risultato di scrutini non ancora ultimati: «Il 44esimo presidente degli Stati Uniti è Barack Obama». E' fatta davvero come anticipavano sondaggisti di cui non ci si poteva fidare, avendo gestito in passato molte fabbriche delle illusioni. La festa diventa corale. Il pacifismo, che i conservatori considerano colpa, alza qualcuna delle proprie bandiere. Una ragazza srotola uno striscione ed invita i coetanei a seguirla. C'è scritto: «Mai più una guerra che serva all'impero». Risuonano gli spirituals di donne in preghiera. Circondano il reverendo Jesse Jackson, hanno tutte la faccia nera e il cuore che brucia. È' un'altra attesa quella che a mezzanotte comincia. Barack Obama sta per raggiungere la lunga pedana che dal palco si proietta verso la folla che vuole vederlo quasi per toccare la vittoria con mano. Poco importa che non si sappia come è andata a finire in Alaska, nel Maryland o nel
distretto di Washington Dc. John McCain è già comparso in tv per ammettere la sconfitta, con lo stile da eroe gentiluomo. Innanzi a lui, nella sala di un hotel in Arizona, c'era l'America delle rughe e del trucco disfatto che George W. Bush si lascia alle spalle. Una festa di famiglia comincia. Corrono sul palco incuriosite e felici Sasha e Malia, le figliolette di Obama. Avanza la moglie Michelle, cui qualche suggerimento in tema di look non guasterebbe. Si assiepano accanto al neo vicepresidente, Joe Biden, un po' di parenti ed amici. Non si alzano dita a V che nello stile repubblicano sono diventati simbolo di trionfi anche quando sono mancati. Cambia lo stile. Subito l'approccio diventa realistico. «Due guerre, un pianeta in pericolo e la peggiore crisi finanziaria che si sia mai vista da anni» elenca Barack Obama. Bastano poche parole per dire dove intende mettere mano. E' un programma di go-
sarò il presidente di tutti vani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra. Questa è la vostra vittoria! E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un'elezione. E so che non l'avete fatto per me. Lo avete fatto perché capite l'enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo. Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell'Iraq e nelle montagne dell'Afghanistan per ri-
schiare le proprie vite per noi. Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l'ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l'università dei loro figli. Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire. La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo! Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema. Ma sarò sempre onesto con voi riguardo
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asas asas ass verno quello che viene illustrato anche se la data dell'insediamento è lontana. Il neo presidente ha ben chiara l'agenda. Bisogna pensare a coloro che si svegliano all'alba nel deserto dell'Iraq o sulle montagne dell'Afghanistan. Troppe madri in America non sanno se riusciranno a far fronte all'ipoteca sulla casa o a pagare le fatture delle scuole e dei medici. Ci sono risposte alla disoccupazione che possono arrivare da una nuova politica energetica di cui il Paese ha bisogno. Va promossa la causa della pace. Ma è anche un'America quella che Obama vorrebbe che sia in grado, con un'azione corale e morale, di cambiare se stessa nell'anima. Ad un nuovo patriottismo ed un maggiore senso di responsabilità fa appello per uscire «dal circuito della partigianeria e della meschinità degli ultimi tempi». Un altro sogno, centrato sulla coesione sociale, viene già coltivato dopo la missione impossibile che ha portato un
cittadino afroamericano alla Casa Bianca come soltanto nelle finzioni cinematografiche sembrava possibile. Le basi secondo Barack Obama non mancano. Dice che l'America eleggendolo «è tornata ad essere il luogo dove tutto è possibile e dove lo spirito dei padri fondatori non è andato perduto». Chiama ad una battaglia civile per la quale ha già individuato le truppe nei propri elettori «titolari» esclusivi della vittoria. Ricorda che «giovani, ricchi, poveri, neri islamici, latino-americani gay e disabili» hanno creduto al suo programma privandosi anche di qualche dollaro per sostenere la campagna, dimostrando che una nazione se vuole procedere, deve poter contare su un gruppo unico e non di individui in ordine sparso. Persino dal vecchio establishement democratico si tiene lontano: «Questa nostra vittoria non è nata nei salotti, ma è venuta dai vicoli» ricorda prima di scandire più volte «Yes we can» lo slogan della fortuna.
alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d'accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell'unico modo in cui l'America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa. Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell'inverno non può terminare in questa notte d'autunno. Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E' solo l'opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano. Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio. Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri. Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza. In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell'immaturità
che ha avvelenato la nostra politica così a lungo. Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell'autostima, della libertà individuale e dell'unità nazionale. Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un'importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso. Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto. E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente. E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.
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Giovedì 6 novembre 2008
La svolta americana La Casa Bianca verifica la possibilità che Obama partecipi al prossimo G20
Bush: «Barack venga a trovarmi» Il presidente uscente si dice pronto a cooperare. «Un sogno che si avvera» WASHINGTON - Un altro segnale conciliante arriva dallo stesso presidente uscente. «Accoglierò Obama alla Casa Bianca il prima possibile». Così George W. Bush, il presidente americano uscente celebra la vittoria alle presidenziali Usa di Barack Obama. «Collaborazione completa» della sua amministrazione nel periodo di transizione: questa la promessa che l'attuale inquilino della Casa Bianca, parlando dal Giardino delle Rose, ha fatto al suo successore democratico». La Casa Bianca, inoltre, verifica la possibilità che Barack partecipi al G20 «MOMENTO SOGNATO A LUNGO» - «Sarà uno spettacolo emozionante vedere Barack Obama, la moglie Michelle e le loro figlie meravigliose varcare la soglia della Casa Bianca» ha detto Bush. «So - ha aggiunto - che milioni di americani saranno pieni di orgoglio nel testimoniare questo momento così pieno di ispirazione che così tante persone hanno sognato a lungo», ha aggiunto in una breve dichiarazione nel giardino della Casa Bianca. A questo proposito, il presidente uscente ha fatto riferimento al momento in cui lascerà, dopo otto anni, la Casa Bianca: «Quando arriverà il momento il 20 gennaio io e Laura tornerermo in Texas, profondamente grati per aver avuto l'onore di servire questo meraviglioso Paese» L'ORGOGLIO - Bush ha parlato più volte dell'orgoglio che «milioni di americani proveranno» vedendo Obama e la sua famiglia entrare alla Casa Bianca. Nel suo discorso, Bush ha voluto ringraziare anche lo sconfitto John McCain per la sua «determinata campagna insieme a Sarah Palin». «Tutti gli americani devono essere orgogliosi, a prescindere da come abbiano votato, perché ieri hanno fatto la storia» ha voluto precisare il presidente uscente, tornando a congratularsi con Obama per la sua «importante vittoria» e ribadendo la «completa cooperazione della mia amministrazione» per organizzare la transizione. RICE - Congratulazioni a Barack Obama anche dal segretario di Stato, Condoleezza Rice, visibilmente commossa. «Una delle cose straordinarie dell'America è che continua a sorprenderci», ha detto il capo della diplomazia Usa. «È stato un giorno straordinario. Come afro-americana sono particolarmente orgogliosa». La Rice ha definito «fonte di ispirazione» la campagna e la persona di Obama, ma ha avuto parole di lode anche per John McCain, che ha definito «gentile» nella sconfitta. Chissà se ci saranno altre sorprese.
I sostenitori di Obama cercano di toccarlo
Bush invita Obama; a destra: Obama con la moglie
Sono tanti i capi di Stato a esultare per la vittoria di Obama
Gli auguri e le speranze del mondo ROMA – Messaggi di congratulazioni sono giunti da tutto il pianeta al presidente eletto americano, Barack Obama, cominciando da quando il risultato non era ancora ufficiale. Nella mattinata di ieri sono arrivati i messaggi, fra gli altri, della Santa Sede, del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del ministro degli esteri, Franco Frattini. Il primo era stato il presidente francese, Nicolas Sarkozy. «Dio illumini» Obama nella sua «grandissima responsabilità» è l’auspicio del Papa nell’esprimere al 44/esimo presidente degli Stati Uniti gli «auguri di poter rispondere alle attese e alle speranze che si rivolgono verso di lui», anche per quanto riguarda «il rispetto dei valori umani e spirituali essenziali». La «vittoria brillante» di Obama è stata sottolineata dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, seguito a ruota dal premier Francois Fillon. Il presidente cinese, Hu Jintao, rivolgendosi a Obama, ha auspicato che si possa raggiungere un nuovo livello di collaborazione e intesa tra Cina e Usa: «Hanno vasti interessi comuni» e «condividono la responsabilità di una serie
di importanti questioni che riguardano il benessere e la felicità dell’umanità». L’Europa ha fatto sentire la sua voce con il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, secondo il quale «dobbiamo trasformare la crisi attuale in opportunità». Il primo ministro britannico, Gordon Brown, nel felicitarsi per la vittoria di Obama, ne ha salutato i «valori progressisti» e la «visione per il futuro». La cancelliera tedesca, Angela Merkel ha assicurato a Obama, in un telegramma di congratulazioni, una «collaborazione piena di fiducia» da parte della Germania. Dal Medio Oriente il premier israeliano uscente, Ehud Olmert, ha detto che gli Stati Uniti «hanno dato ancora una volta la prova di essere la più grande democrazia e di essere un esempio per tutte le altre democrazie nel mondo», ribadendo che Israele e Usa hanno la stessa volontà di continuare a rafforzare questi rapporti per portare avanti la pace e la stabilità in Medio Oriente. Il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen, che ha invitato Obama a operarsi per comporre in conflitto con Israele. il premier
giapponese, Taro Aso, ha espresso le sue «più sentite felicitazioni al senatore Obama», mentre per il premier indiano, Manmohan Singh, lo «straordinario cammino verso la Casa Bianca» di Obama è «ispirazione» per il mondo intero. Persino dall’Iran l’agenzia ufficiale Irna ha salutato la “catarsi nazionale» attraverso la quale «gli americani hanno ripudiato l’era di George W. Bush». «La vittoria a valanga di Obama ha spazzato via le ultime barriere razziali nella politica americana», scrive l’Irna, «una svolta che sarebbe sembrata impensabile solo due anni fa». Il ministro degli esteri iracheno, Hoshyar Zebari, nel salutare la sua vittoria, ha detto che l’amministrazione Obama “non porterà ad un rapido disimpegno americano per l’Iraq». Diversi i messaggi anche dall’America latina. Primo a soddisfare l'appetito dei media è stato il venezuelano Hugo Chavez: «La storica elezione di una persona che ha origini africane (...) potrebbe essere sintomo di un cambiamento di epoca» nelle relazioni internazionali e della costruzione di “un mondo di equilibrio, pace e convi-
venza». L’argentina Cristina Fernandez ha scritto ad Obama che “le minoranze del mondo guardano con interesse a come cammina con loro, come il mondo camminò con Martin Luther King». Il boliviano Evo Morales, che ha espulso l'ambasciatore statunitense Philip Goldberg e sospeso l'attività della Dea, ha sostenuto che «nessuno meglio di lui» che «proviene da zone discriminate, da zone schiavizzate» potrà permettere un miglioramento delle relazioni con la Bolivia. Non è mancata la voce del brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva che è andato al nocciolo dei problemi che preoccupano i dirigenti latinoamericani quando ha detto: «Spero che da si costruiscano più sviluppo e possibilità di investimenti nei Paesi più poveri, che si possa mettere fine ai sussidi all'agricoltura e che termini l'embargo statunitense a Cuba». per la morte in un incidente aereo del ministro dell'Interno, il presidente Felipe Calderon ha dichiarato di essere fiducioso che «le relazioni entreranno in una nuova fase di progresso, basata sulla corresponsabilità, il dialogo franco e rispettoso e la fiducia reciproca».
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LO STAFF
Tutti gli uomini del presidente di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK – Primo giorno, prima nomina: il presidente eletto Barack Obama ha scelto il deputato dell’Illinois Rahm Emanuel, un clintoniano di ferro, come chief of staff (capo di gabinetto) della sua amministrazione. Alla Casa Bianca, i texani di George W. Bush si preparano a fare le valige: arriva la squadra di Chicago. Guidata dall’ex capo di gabinetto di Bill Clinton, l'italoamericano di Chicago John Podesta, la transizione per una nuova amministrazione Barack Obama è già cominciata. Con Podesta lavorano a stretto contato di gomito i concittadini Valerie Jarrett, economista, e David Axelrod, l’architetto della vittoria. La priorità immediata del presidente eletto è la nomina del nuovo ministro del Tesoro: in pole position c'è l’ex ministro del Tesoro di Clinton, Lawrence Summers. La poltrona è bollente per la peggior crisi economica e finanziaria dai tempi della Grande Depressione: la decisione potrebbe arrivare in settimana e comunque prima del G20 del 15 novembre a Washington. Oltre a Summers, nel toto-nomine per l'eredità di Henry Paulson figurano un 'grande vecchiò, l’ex capo della Fed Paul Volcker, e un giovane, il presidente della Fed di New York Timothy Geithner, 47 anni come Obama. Più un ex Goldman Sachs, il governatore del New Jesey John Corzine: «Mi piace il lavoro che faccio, ma mai dire mai», ha detto alla Cnbc, aggiungendo di non aver parlato con nessuno dello staff di Obama della questione. Hillary Clinton alla Giustizia: possibile ma non probabile. Mentre tra i nomi che circolano per il posto di Attorney General c'è anche quello di Andrew Cuomo, figlio dell’ex governatore italo-
Obama e il suo vice Biden Il nuovo presidente ha già iniziato le prime nomine
Le prime nomine Rahm Emanuel è il capo di gabinetto americano dello stato di New York, Mario Cuomo, che ha dato negli ultimi mesi battaglia a colpi di denunce contro i superbonus dei Ceo di Wall Street. La poltrona del Pentagono potrebbe per il momento rimanere a Bob Gates, mentre per il posto di Consigliere della Sicurezza Nazionale Obama potrebbe puntare sulla 'suà Rice: Susan Rice, 44 anni, afroamericana come Condi e anche lei con radici a Stanford, è stata la guru di politica estera nella campagna dopo aver servito come assistente segretario di Stato per l'Africa sotto Clin-
ton. Una donna, la deputata Jane Harman, potrebbe diventare 'zarinà dell’intelligence. Per il dipartimento di Stato sta facendo una lobby spietata il senatore John Kerry (Obama è stato messo in guardia, ai repubblicani non piace), mentre si parla anche del deus ex machina degli accordi di Dayton sulla ex Jugoslavia e ex ambasciatore all’Onu Richard Holbrooke: appoggiò Hillary durante le primarie. Oltre al 'reducè Gates, ci sono nomi di repubblicani nel toto ministri come il senatore anti-guerra in Iraq Chuck Hagel. Il nome più eclatante come testimonial dello spirito bipartisan lo ha fatto oggi la rivista The New Republic: il governatore 'verdè della California Arnold Schwarzenegger all’Agenzia per la protezione dell’ambiente. In altri ambienti per lo stesso posto si parla di suo cugino acquisito (per via della moglie Maria Shriver) Robert Kennedy Jr.
Chiama Obama e gli fa le congratulazioni
McCain, sconfitta con classe «Ha ispirato milioni di persone lo ammiro profondamente» WASHINGTON – John McCain è comparso davanti alla folla di sostenitori in Arizona per riconoscere la propria sconfitta poco dopo che i grandi network americani avevano attribuito la vittoria a Barack Obama in base alle proiezioni. Subito, il senatore Repubblicano ha annunciato di aver chiamato Obama, di essersi congratulato con lui per aver conquistato la presidenza "del paese che entrambi amiamo". "In una competizione lunga e difficile quale è stata questa campagna - ha dichiarato - il suo successo merita il mio rispetto perle sue capacità e la sua perseveranza". "Ma il fatto di essere riuscito a farlo ispirando la speranza di milioni di persone"..."è qualcosa che ammiro profondamente". McCain ha quindi fatto più volte riferimento all’importanza della conquista della Casa Bianca da parte di un afroamericano. "Questa è un’elezione storica, ed io riconosco lo speciale significato che riveste per gli afro-americani e per il particolare orgoglio che deve essere il loro questa sera". "Ho sempre creduto che l'America offrisse opportunità a tutti quanti avessero la diligenza e la volontà di coglierle. Anche il senatore Obama pensa lo stesso". "Ma entrambi riconosciamo che - per quanto abbiamo percorso un lungo cammino partendo dalle vecchie ingiustizie che un tempo macchiavano la reputazione della nostra nazione e negavano ad alcuni americani la fortuna della piena cittadinanza americana, il loro ricordo ancora ha il potere di ferire". "L'America oggi è un mondo lontano dalla crudele e spaventosa bigotteria di quei tempi. Non vi è nessuna prova migliore di questo dell’elezione di un afro-americano alla presidenza degli Stati Uniti". Ma il giorno dopo è dura per John
McCain. L’eroe di guerra, colui che nella vita è sempre riuscito a rialzarsi «per tornare a combattere, perchè non bisogna mollare mai», a 72 anni e con una sconfitta di tali proporzioni alle spalle ha se non altro una certezza: nella vita non gli ricapiterà più di correre per la presidenza degli Stati Uniti. Lo aveva già fatto nel Duemila, ma era stato sconfitto nella fase delle primarie da George W. Bush. Ci ha riprovato in questo 2008, riuscendo ancora una volta a rialzarsi dal risultatobatosta ottenuto in apertura in Iowa e arrivando – nonostante gli iniziali problemi finanziari – a conquistare la nomination con largo anticipo rispetto al fronte democratico. Ma da questa sconfitta rialzarsi è dura. Anche per questo John McCain il giorno dopo ha evitato dichiarazioni o apparizioni pubbliche. Mentre il suo ex avversario Barack Obama si godeva in palestra il suo primo giorno da futuro presi-
dente degli Stati Uniti, lui, che per una vita ha sognato di diventarlo, si è ritirato nel suo ranch di Sedona, in Arizona, senza dire una parola. Con lui la moglie Cindy e pochi amici fidati. Secondo quanto riferito alla Cnn dai responsabili della sua campagna, il candidato repubblicano, dal Biltmore Hotel di Phoenix, dove nella notte elettorale aveva tenuto il suo ultimo discorso riconoscendo la sconfitta, si è trasferito a Sedona “per ragionare sul da farsi alle luce di quella che è chiaramente una sconfitta». McCain, che in serata aveva salutato e ringraziato la candidata vicepresidente Sarah Palin, rientrata in Alaska, secondo la CNN nel suo primo mattino post elettorale è rimasto a colloquio privato con alcuni amici. Ha ammesso che la sconfitta è stata «significativa», ma nello stesso tempo ha detto loro che «in Senato ci sarà ora molto lavoro da fare». Secondo i commentatori americani, «era difficilissimo, se non impossibile» che John McCain vincesse le elezioni in un “democratic year», una anno democratico. Nello stesso tempo, però, in molti accusano il senatore dell’Arizona di «averci messo del suo» per perdere.
John McCain
LA SCHEDA
Ecco i neri che hanno rotto le barriere QUARANTACINQUE anni dopo il 'sogno’ di Martin Luther King, Barack Obama ne ha tradotto un pezzo in realtà. Ecco gli altri americani e americane di colore che hanno contribuito a rendere concreta una società in cui tutti gli uomini sono eguali, indipendentemente dal loro colore. JACKIE ROBINSON – Nel 1947 Jackie Robinson è il primo nero a rompere le barriere nel baseball, dove fino ad allora i bianchi giocavano con i bianchi e i neri nella 'negro leaguè. ROSA PARKS – Nel 1955, a Montgome-
ry (Alabama) è la prima nera a sedersi in autobus nella sezione riservata ai bianchi. La sua protesta portò all’abolizione della segregazione sugli autobus. ALTHEA GIBSON – Nel 1958 è la prima tennista di colore a vincere il torneo di Wimbledon. SIDNEY POITIER – Nel 1963, l’attore famoso soprattutto per 'Indovina chi Viene a Cenà è la prima star di colore a vincere l'Oscar come attore protagonista per il film 'Gigli del Campò. THURGOOD MARSHALL – Nel 1967 è il primo afro-americano nominato alla Corte Suprema. JESSE
JACKSON – Nel 1984 e nel 1988 è protagonista di due sfortunate corse per la nomination democratica alla Casa Bianca. TONI MORRISON – Nel 1988 è la prima scrittrice Usa di colore a vincere il Nobel per la letteratura. COLIN POWELL – Primo generale nero a quattro stelle, dal 1989 al 1993 è capo di stato maggiore e dal 2001 al 2005 primo segretario di Stato. CONDOLEEZZA RICE – Le orme di Powell sono state seguite dalla Rice, nel 2001 consigliere per la sicurezza nazionale e diventata poi la prima donna nera al Dipartimento di Stato.
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La svolta americana Per il capo dello Stato l’America dimostra «uno spirito unitario che dovrebbe insegnarci qualcosa»
Napolitano «Gran giorno» Il messaggio del presidente a Obama «La sua vittoria ci dà speranza e fiducia» Il Pd sceglie il Pantheon per festeggiare
ROMA - Per i festeggiamenti del Pd l'appuntamento è stato ieri sera a Piazza del Pantheon, dove un grande schermo mostrava anche il discorso di Martin Luther King «I have a dream». "Dopo 45 anni si è realizzato quel sogno", ha dettoVeltroni. «Gli Usa hanno trovato la capacità di imprimere un'accelerazione al corso delle cose, hanno saputo mostrare il loro volto migliore», ha esultato. «Solo Berlusconi diceva che Bush è stato il miglior presidente ed il suo il migliore governo. Io la penso come la maggior parte dei cittadini che vivono sotto il governo Bush».
di MARCO SARTI ROMA - E’ un Giorgio Napolitano raggiante quello che definisce il giorno della storica vittoria di Obama «un grande giorno». La vittoria di Obama segna «un giorno di grande speranza», dunque, e con lui alla Casa Bianca «i nostri rapporti non potranno che rafforzarsi», sottolinea Napolitano, soffermandosi anche sul fairplay con cui i repubblicani hanno riconosciuto la sconfitta e con i democratici che si sono rivolti all’altro partito nel giorno della vittoria. Tutto questo, secondo il capo dello Stato, è dimostrazione di «uno spirito unitario che dovrebbe insegnare qualcosa anche a noi». Gli Stati Uniti si sono dimostrati capaci di «coraggio e unità», come anche lo stesso Obama ha usato in continuazione la parola «united» nel suo discorso della scorsa notte. In più, Napolitano ha definito «un traguardo storico» l’elezione alla Casa Bianca di un afroamericano. Ma c’è un messaggio istituzionale che il Colle manda di primo mattino negli Usa. «Per noi italiani che ci sentiamo intimamente legati sul piano storico e politico, culturale e umano, al popolo americano e agli Stati Uniti d’America, questo è un grande giorno: traiamo dalla sua vittoria e dallo spirito di unità che l’accompagna nuovi motivi di speranza e di fiducia per la causa della libertà, della pace, di un più sicuro e giusto ordine mondiale», si legge nel documento inviato al neopresidente degli Stati Uniti Barack Obama. «Le giungano le più calorose felicitazioni mie personali e del popo-
lo italiano – scrive ancora Napolitano – siamo profondamente impressionati della ineguagliabile prova di forza e di vitalità che la democrazia americana ci ha dato, grazie a una partecipazione senza precedenti alla campagna elettorale e al voto, e grazie alla larghissima adesione a un programma ricco di idealità e di impegni di rinnovamento».
Gaffe diplomatica di Maurizio Gasparri. E scoppia lo scontro politico
«Con lui Al Qaeda forse è più contenta» di MILENA DI MAURO ROMA - E' lo scivolone diplomatico di Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori Pdl, a spiccare tra i commenti del centrodestra italiano sulla elezione del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. «Su Obama pesano gravi interrogativi. Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta», dice Gasparri al GR3 con questo intendendo che il nuovo presidente americano va testato sul piano della lotta al terrorismo internazionale fondamentalista. IL PD: «INACCETTABILE» «Parole gravi e inaccettabili», affonda per il centrosinistra il presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro, vedendo minati i rapporti tra Italia e Usa. Ma il capogruppo del Pdl minimizza, si dice convinto «che la politica dei repubblicani sia stata più determinata nel contrasto al terrorismo internazionale», ma anche certo
che «Obama darà continuità alla politica in difesa della democrazia e della legalità internazionale degli Stati Uniti d’America, indistintamente dalle presidenze che si sono alternate». Per il resto, mentre McCain riesce ad inchinarsi al Presidente americano, solo fino a poche ore prima suo avversario, mentre Obama promette di lavorare insieme e mentre il mondo intero saluta come una vera svolta la scelta di cambiamento del popolo americano, in Italia lo schema non cambia. Dal premier Silvio Berlusconi, giù per li rami, fatti i complimenti al neo eletto presidente, a prevalere è la polemica che contrappone i due poli. «Obama ha vinto e governerà, la sinistra italiana lo descrive come fosse uno di loro, mentre invece hanno perso – dice infatti il premier -. Non amano il paese e mettono in campo un duro sentimento contro di noi». Ed è di nuovo Gasparri che
punta il dito contro la «patetica esultanza della sinistra, che pur ultrasconfitta, pensa da qualche ora di aver vinto le elezioni». E Fabrizio Cicchitto, presidente dei senatori del Pdl: «Veltroni, non potendo esibire vittorie proprie, cerca di appropriarsi di quelle altrui ed utilizzarle. Un ennesimo episodio di provincialismo». Polemiche nostrane, accompagnate da sentimenti di ammirazione per «la vitalità della democrazia americana che è una svolta per il mondo intero» (Sandro Bondi, FI) e»la capacità di sintonizzarsi con le esigenze di cambiamento» (Roberto Formigoni, FI). Ora all’America di Barack si chiede di «inaugurare nuovi rapporti con l’Ue» (Roberto Maroni, Lega) e di «stabilire un dialogo con l’Europa tanto più oggi che c'è la Russia con cui gli Usa vorranno avere un rapporto equilibrato dopo l’ingresso nella Nato»(Paolo Bonaiuti, portavoce del governo).
I LEADER DI PDL E PD
Il segretario rivendica la coerenza della sua posizione e del Pd
«Lo farò certamente, quando lo abbraccerò di persona»
Veltroni: «Il vento cambierà anche qui» Berlusconi: «A Barack darò consigli» ROMA - «Obama è la persona che incarna un passaggio storico, con lui si è messo in moto un movimento civile che voleva il cambiamento». Lo dice Walter Veltroni, non nasconde di sperare che il segnale che l'America ha dato al mondo si trasformi in un segnale per l'Europa e per l'Italia. «La destra deve capire: è cambiata l'aria», ha dichiarato, «Se il vento gira in America poi gira anche da questa parte. Questa notte ce la ricorderemo per tutta la vita». Ma non tutti usano toni così partecipati e trionfali. Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, per esempio, giudica «patetico» chiunque voglia appropriarsi in Italia la vittoria del neopresidente Usa e sostiene che anche il Pd non ha nulla a che fare con Obama, non
fosse altro che per la sua incapacità di rinnovarsi al di là della sommatoria Ds-Dl. «Chi è stato sostenitore di Bush non può stare con Obama». Veltroni rivendica però la coerenza della posizione sua e del Partito democratico, lui che «scoprì» il nuovo presidente degli Stati Uniti quando ancora nessuno lo conosceva. Lui che è fondatore e segretario del Partito democratico che si chiama, e non a caso, come quello al quale appartiene l'uomo che andrà alla Casa Bianca. «Gli esponenti della destra che fino a qualche giorno fa erano con Bush, ora guardano a Obama, sono le miserie della politica italiana da cui mi voglio tenere fuori», replica il segretario del Pd alle accuse di strumentalizzare il voto americano.
ROMA - Come con Bush, anche con Barack Obama «l'amicizia e la collaborazione» tra Italia ed Usa «continueranno a crescere e a rafforzarsi». Lo ha scritto Silvio Berlusconi nel messaggio di auguri inviato ieri al neo eletto presidente degli Stati Uniti. Il presidente del consiglio, che piu' volte ha esibito la sua amicizia personale con Gorge Bush, si dice certo che la collaborazione tra i due paesi continuera' nel ricordo «del sacrificio dei giovani americani che ci hanno ridato la dignita' e la liberta'». Il premier e' cosi' certo che non ci sara' alcun problema di collaborazione con Obama che «rappresenta un paese amico la cui bandiera e' simbolo di democrazia e liberta'». Berlusconi, a chi gli ha chiesto se ha dei
consigli da dare al neo presidente, ha risposto che certamente puo' farlo «perche' sono piu' anziano». E lo fara' certamente, ha aggiunto, "quando lo abbraccero' di persona". Il premier ha anche criticato la sinistra italiana che in queste ore sta festeggiando l'elezione di Obama come se si trattasse di un proprio rappresentante. "Adesso ha vinto Obama e sembra uno di loro", ha detto Berlusconi, ma "Obama ha vinto e governera', mentre loro hanno perso e tra quattro anni tireremo le somme e vedremo se gli elettori sceglieranno noi o loro". Si guarda ora al futuro ed alle prime decisioni del neo presidente Usa. Certamente, e' la convinzione di Berlusconi, la crisi dei mercati sara' uno dei primi temi che la nuova amministrazione.
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Il fatto del giorno: Stati Uniti, il giorno di Obama Una vittoria dovuta La democrazia Usa anche alla crisi finanziaria ha dato il meglio di sé
Un esempio per tutti in tutto il resto del mondo
dal commento di Danilo Taino
dall’articolo di Stefano Trincia
dal corsivo di Massimo Gramellini
Barack Obama, acclamato all’inizio della campagna elettorale come il nuovo Kennedy, ha tagliato il traguardo nei panni del «Roosevelt nero», l’uomo che può salvare l’America dal tracollo con un altro New Deal. Nello strano tepore di questa notte di novembre a Chicago i dati del voto che scorrono sui tabelloni disseminati nel prato del Grant Park alimentano la frenesia di migliaia di fan del candidato democratico. Il boato più grande quando la Pennsylvania, Stato al quale McCain si era aggrappato disperatamente, viene assegnata a Obama. [...] Il vantaggio del senatore dell’Illinois rispecchia un finale di campagna condizionato in larga misura dalla crisi nella quale il Paese è sprofondato nelle ultime otto settimane. [...]
L’America non è mai apparsa così profondamente, radicalmente in crisi. Un gigante malato, scosso in profondità dal tracollo sistemico dei templi della finanza ed ora della sua una volta poderosa economia. [...] È in questo clima di sofferenza interna ed internazionale, di ripiegamento su se stessi, che gli Stati Uniti hanno messo in scena lo spettacolo delle presidenziali, nel tentativo di dare una risposta politica agli innumerevoli, pesanti interrogativi aperti dal collasso economico-finanziario. Ed è proprio qui, su un terreno che in Europa ed in Italia, conosce spesso imbarazzanti ritardi e colpevoli sclerosi, che la democrazia americana ha ancora una volta dato il meglio di sé. Confermandosi motore inesauribile di rinnovamento [...].
Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. [...] Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera. [...] Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia. Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
La migliore di ieri
Gestire In non più di due mesi l’emergenza il clima è tutto cambiato
In fondo è moderato
dall’articolo di Paolo Savona
dal commento di Marcello Foa
dall’editoriale di Massimo Cavallini
Il nuovo presidente degli Stati Uniti dovrà gestire una pesante eredità economica: la grave decurtazione della base finanziaria del sistema pensionistico americano (e di tutti quei sistemi basati sull’accumulazione), la perdita di fiducia nel futuro e consumi calanti. Questo è ciò che percepisce la pubblica opinione interna ma, come giustamente ha sottolineato Carlo Azeglio Ciampi su queste stesse colonne, la pubblica opinione internazionale più sensibile ritiene che faccia parte di questa eredità da gestire una governance globale gravemente difettosa e chiede a gran voce una “Nuova Bretton Woods”. [...]
È finita un’epoca; quella di Bush. Ne è iniziata un’altra: quella del primo presidente di colore nella storia degli Stati Uniti. Un risultato che appena 40 anni fa, quando fu assassinato Martin Luther King, sarebbe stata inimmaginabile e che fa onore al Paese. Non fosse che per questo Barack Obama passerà alla storia. Ma gli americani sperano che il leader democratico possa passare alla storia soprattutto come il capo dell Casa Bianca che ha rilanciato l’economia dopo un periodo di forte crisi, come Franklin Delano Roosevelt o Ronald Reagan. Non è un mistero per nessuno che senza il crash di Wall Street forse Obama
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
PARE che Obama sia scivolando verso la vittoria. A me sembra ancora impossibile, ma anche se sarà ovviamente legato ai “poteri forti”, quindi con le mani legate, fa comunque piacere. Un leader giovane, non uno di 75 anni con tre lifting e i capelli finti, nato e vissuto dentro la P2. E poi è bello vedere tutta questa partecipazione dei cittadini. Tutti in fila, senza spintoni. Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza di altrove. Commenti dei nostri politici. Bossi: “Da noi mai un leader di colore!”. Water: “E’ ora di cambiare anche da noi. La notte della grande scelta”. Patetici. Scuola. La Lega sembra abbia salvato le scuole di montagna e incasserà molti voti alle prossime elezioni europee. Nell’Università si cercherà di stringere la “parentopoli”. Il mafioso Marcello Dell’Utri (senatore di Berlusconi) in un’intervista plaude a Mussolini, chiarisce che lo stalliere mafioso Mangano è stato un eroe, che Licio Geli è tutto sommato una brava persona e che l’Antimafia non è servita a niente. Però!
Assalto alla Rai degli studenti di destra ripresi dalla tv e mandati in onda a “Chi l’ha visto” (e subito su You Tube). Sono quelli di Casa Pound, gli stessi degli incidenti di Piazza Navona. Stranamente tutta la casta politica e la Polizia sembrano dar ragione ai teppisti. A Milano passa la legge anti-spinelli. 500 euro a chi è beccato con una canna. Giro di vite anche sulla prostituzione e sull’uso dell’alcool. Negli stadi e ai concerti sarà proibito detenere alcolici in contenitori di latta o di vetro. Solo in confezioni carta non impermeabile? Prevista anche una multa per chi respira troppo forte e per chi alza la voce senza motivo. A Roma il Sindaco vuole abolire le strisce blu per ottenere più consensi dai cittadini, ma molti (compreso la Corte dei conti) si ribellano: si favorisce l’inquinamento e il traffico a scapito del servizio pubblico. Alla Camera primo sì al nucleare. Istat. I poveri in Italia sono sette milioni. Record negativo al sud. Vaccadì che giornata di merda!
non ce l’avrebbe fatta. Appena due mesi fa, in occasione delle Convention dei due partiti, il clima nel Paese era molto diverso e le perplessità sul suo conto diffuse. Barack affascinava una parte importante dell’elettorato democratico ma veniva considerato un oggetto misterioso dalla maggior parte degli elettori. Il tracollo del mondo finanziario e l’avvento della recessione ha però cambiato completamente il quadro. Il desiderio di conoscere meglio l’uomo, il suo passato, le sue idee è stata soppiantato dall’urgenza di capire chi tra i due candidati fosse il più indicato per di risollevare l’econonomia nazionale. E dopo i tre dibattiti televisivi i dubbi sono evaporati [...].
Giannelli sul Corriere
[...] Qualcuno l'ha definito con più d'una buona ragione "The great listener", il grande ascoltatore, contrapposto al "the great communicator", il grande comunicatore, che fu Reagan. Quello stesso Reagan i cui principi - base di un partito repubblicano [...] allo sbando - sono stati sepolti dalla crisi finanziaria. Barak Hussein Obama, primo presidente nero della storia degli Stati Uniti d'America, e guida della più grande potenza del mondo, è, in fondo, soprattutto questo: un moderato, un uomo di compromesso chiamato ad affrontare una situazione che [...] reclama [...] nuove scelte. [...]
L’America affamata di certezze intravede un percorso dall’editoriale di Massimo Gaggi
Barack Obama, acclamato all’inizio della campagna elettorale come il nuovo Kennedy, ha tagliato il traguardo nei panni del «Roosevelt nero », l’uomo che può salvare l’America dal tracollo con un altro New Deal. Nello strano tepore di questa notte di novembre a Chicago i dati del voto che scorrono sui tabelloni disseminati nel prato del Grant Park alimentano la frenesia di migliaia di fan del candidato democratico. Il boato più grande quando la Pennsylvania, Stato al quale McCain si era aggrappato disperatamente, viene assegnata a Obama. Che è avanti anche in altri Stati-chiave, soprattutto la Flori-
da. Ma McCain ha rimontato in Virginia e a tarda sera (negli Usa) è ancora in corsa. Il vantaggio del senatore dell’Illinois rispecchia un finale di campagna condizionato in larga misura dalla crisi nella quale il Paese è sprofondato nelle ultime otto settimane. Obama ha raccolto larghi consensi tra i lavoratori e i ceti medi usciti impoveriti dal quarto di secolo dell’«era Reagan». Ma ha avuto anche il sostegno di cento altri gruppi, coalizioni di interessi, reti sociali, messi insieme dalla sua formidabile macchina elettorale. Ha tifato per lui perfino il mondo della finanza. Può sorprendere, visto che il leader democratico vuole dare più potere ai sindacati e intende porre limiti alla libertà di
La fotografia Kansas City, gli americani alle urne (Ansa)
scambi commerciali. Ma, in fondo, anche negli anni ’30 del Novecento la terapia di Roosevelt impiegò molto tempo per risollevare l’occupazione, mentre fu un toccasana quasi immediato per la Borsa. Smarrita nella crisi, l’America di oggi ha fame di certezze, ha bisogno di vedere un progetto, un percorso. Obama li aveva costruiti da tempo mentre John McCain, iniziata la campagna tenendo sotto braccio il generale David Petraeus, a un certo punto ha dovuto cambiare copione. Impresa per lui complicata: la volata, alla fine, gliel’ha tirata solo «Joe l’idraulico». La battaglia a tutto campo è diventata soprattutto uno scontro su come produrre e distribuire la ricchezza. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Il fatto che Barack Obama, il nuovo presidente degli Stati Uniti, sia una persona di etnia afroamericana, almeno per metà, rischia di far passare in secondo piano una cosa importante. E il fatto che la sua campagna elettorale sia stata incredibilmente trascinante rischia a sua volta di mettere in ombra un particolare. Obama è una persona istruita e colta, e della sua cultura e della sua educazione ha fatto un punto di forza che non è escluso sia stato decisivo. Ora, che il presidente degli Stati Uniti sia una persona dai modi civili ed educati sarebbe bello che servisse di esempio anche ad altri paesi, segnatamente l’Italia: modi civili e istruzione possono essere appaganti anche alle urne, ricordiamocelo. Chissà che queste elezioni americane, un giorno, non siano in grado di segnare in qualche modo il tramonto delle risse in parlamento e nei talk show italiani.
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Giovedì 6 novembre 2008
Brevi dal mondo
Cade aereo muore ministro CITTA' DEL MESSICO – Un piccolo jet che si schianta nel centro di Città del Messico uccide il ministro dell’Interno e uno dei principali investigatori anti-droga e scuote un paese già sconvolto dalle stragi quotidiane dei narcos. Dopo l’incidente, le cui cause sono ancore ignote, il presidente Felipe Calde-
In Italia e nel Mondo
Berlusconi: «Aiuti a famiglie e trafori anche con la forza» Il presidente del Consiglio conferma i prossimi impegni dell’Esecutivo, anche i l sostegno alle banche ROMA - Decreto salva-banche e realizzazione dei trafori alpini, "anche con la forza". Sono i primi due impegni che il governo intende rispettare nei prossimi giorni. Silvio Berlusconi lo ha annunciato intervenendo ieri all'inaugurazione del salone del ciclo e motociclo a Milano. Con il decreto sulle banche, ha detto il premier, daremo un impulso a sostegno delle banche e delle famiglie "per resistere a questa crisi che non deve ricadere sull'economia reale". Lo Stato, comunque, ha precisato, "non entrera' nelle banche come e' avvenuto negli altri paesi, ma potra' farlo "se ce lo chiedono" e senza cambiare l'assetto privatistico del nostro sistema di credito. Finora, comunque, nessuna banca "ha chiesto aiuto" perche' "sono
Silvio Berlusconi
tutte patrimonializzate". Il presidente del consiglio ha sottolineato che il governo italiano e' stato il primo a dare il via alle garanzie alle banche da parte dello Stato. Ed "io per primo", ha ri-
cordato, "ho detto agli italiani che avremmo garantito le banche e che nessuno avrebbe perso un euro". Se anche l'America avesse utilizzato questo criterio, "non ci sarebbe stato il fallimento della Lehman Brothers". Il nostro sistema bancario, comunque, ha assicurato il presidente del consiglio, e' molto solido ed "e' messo meglio di tutti gli altri sistemi europei". Dopo una battuta al veleno contro i "conduttori televisivi che sono appecoronati sulla sinistra", Berlusconi ha illustrato gli altri impegni del governo. Sulle infrastrutture Berlusconi e' stato molto drastico. Lo Stato, ha affermato, garantira' la possibilita' di realizzare i trafori alpini del Corridoio 5 "anche con l'uso della forza,
Il presidente della Repubblica incontra studenti e ricercatori ron (nella foto) si è presentato in tv a reti unificate e ha detto alla popolazione che il governo «non si piegherà».
Perù, stato d’emergenza LIMA – Il premier peruviano Yehude Simon, che ieri ha decretato lo stato d’emergenza nella città meridionale di Tacna, ha avvertito che non invierà nessuna delegazione nella zona per dialogare con i manifestanti, fino a quando prosegua l’ondata di violenza, già costata tre morti ed un gran numero di feriti. Lo ha reso noto l’emittente Radio Programas del Perù precisando che, dopo la morte di uno dei dimostranti, avvenuta lo scorso 30 novembre, negli scontri di martedì con la polizia vi è stata un’altra vittima ed un bambino di cinque mesi è deceduto a causa dei gas lacrimogeni.
L’Eta minaccia nuovi attentati SAN SEBASTIAN - Il gruppo armato basco dell’Eta minaccia nuovi attentati per costringere il governo di Madrid a trattare. "Si siederanno di nuovo, li faremo sedere di nuovo per riconoscere i diritti dei Paesi baschi una volta per tutte", si legge in un comunicato di cinque pagine pubblicato dal quotidiano online 'Gara'.
Asilo rifiutato a Omar bin Laden
Napolitano agli studenti: «Per voi farò tutto quello che mi è lecito fare» PADOVA - "Per voi, farò tutto ciò che mi è lecito fare. Ce la metterò tutta". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ascolta i ricercatori che protestano contro la Gelmini e contro i tagli. Il giorno dopo il vertice di maggioranza e l'annuncio che la riforma dell'Università sarà fatta per gradi, con un disegno di legge condiviso e non con un decreto, il capo dello Stato sottolinea l'esistenza di uno spiraglio. Lo fa mentre - dalla fiera del motociclo a Rho - il presidente del Consiglio addita proprio la disinformazione sulla riforma e promette che non ci sarà alcun taglio eccessivo sull'università. Il capo dello Stato plaude dunque alla "ragionevolezza": "Io ho sempre auspicato il confronto piuttosto che dover affrontare fatti compiuti", dice agli studenti del liceo classico Tito Livio di Padova, dove fece la maturità classica tra il '41 e il '42. Comprensione per le contestazioni, dunque, ma a una condizione: che le mobilitazioni siano fatte "in modo costruttivo, nel rispetto della democrazia" e non per conservare quello che c'è di sbagliato. Tra gli applausi degli studenti, il capo dello Stato ribadisce che la stella polare deve restare per tutti la Costituzione repubblicana. Come già fece alla Bocconi di Milano, Napolitano svolge il ruolo di interlocutore nei confronti degli studenti perché è giusto risanare la finanza pubblica, ma bisogna farlo in modo opportuno, tutelando la ricerca e la formazione. Anche quando incontra gli universitari - molti dei quali non avranno rinnovata la retta per continuare a svolgere le proprie ricerche - pro-
Il presidente Napolitano fra gli studenti
mette che farà tutto il possibile e che spingerà a favore di confronto, dialogo, clima di coesione nazionale. Sulle contestazioni è intervenuto anche il presidente del Consiglio per denunciare "una disinformazione eccessiva e inaccettabile". "Il decreto Gelmini non modifica nulla delle cose per cui gli studenti manifestano", ha osservato. Quanto all'Università, il premier ha tranquillizzato: "Non ci saranno tagli eccessivi", perché il governo vuole combattere "le spese inutili, i privilegi, i baronati e i parentadi. Ci sono corsi inutili in cui c'è un solo studente. Noi al contrario vogliamo premiare l'efficienza e garantire il merito. Il nostro obiettivo è spendere meglio". Berlusconi ha concluso con una precisazione sui finanziamenti alla scuo-
la privata: "Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti". E intanto non si ferma l'"onda" di proteste contro il decreto. Un migliaio di studenti sono scesi in strada Palermo, con la scritta: "Un urlo alla Gelmini, no alla repressione, più fondi all'istruzione". Corteo anche a Catanzaro, dove più di 500 studenti delle medie superiori hanno percorso le vie del centro. Anche gli studenti del nautico di Bagnoli hanno bocciato il provvedimento e hanno occupato per un'ora un binario della stazione di Napoli Campi Flegrei. Elisabetta Martorelli
cosi' come ha fatto in Campania per l'emergenza rifiuti". Per le infrastrutture, ha detto ancora Berlusconi, il governo ha messo a disposizione 16 miliardi "dopo che la sinistra aveva bloccato i nostri piani e i cantieri come il Frejus, per colpa di Rifondazione Comunista". Una minoranza, ha avvertito il premier, non puo' pretendere di fermare un cantiere "perche' questo non e' espressione diretta di democrazia, va contro i cittadini, ai viaggiatori e allo Stato". Il governo ha allo studio anche delle misure contro l'inquinamento. Tra l'altro, ha annunciato Berlusconi, saranno messi a disposizione 13 milioni di euro per i mezzi meno inquinanti. Elvio Sarrocco
Federalismo arriva al Senato la “road map” ROMA – Arriva la 'road map' del federalismo fiscale in Senato. Ieri in un ufficio di presidenza congiunto le tre commissioni che esamineranno il provvedimento, la Bilancio, la Finanze e la Affari Costituzionali, hanno stilato il calendario per il ddl che prevede una raffica di audizioni da qui al 20 novembre. A Palazzo Madama si alterneranno rappresentanti degli enti locali, di organismi economici ed esperti di federalismo. Verrà sentita Bankitalia, così come il Cnel o la Corte dei Conti, ma anche Anci, Upi e regioni e, probabilmente Confindustria e sindacati (come chiesto dall’opposizione). Alla fine, a tirare le somme, sarà il relatore e presidente della commissione Bilancio, Antonio Azzollini. «Ieri – spiega il senatore azzurro – è stato fatto il primo passo formale del provvedimento e ora dovremo lavorare molto intensamente». La maratona del testo in commissione potrebbe concludersi nella prima settimana di dicembre secondo una ipotesi avanzata dal presidente della commissione Finanze, Antonio Baldassarri. «La maggioranza – racconta il capogruppo del Pd in commissione Affari Costituzionali Enzo Bianco – voleva fissare già ieri il termine per gli emendamenti. Certo, se si lavora con uno spirito unitario noi siamo anche disposti ad accelerare, ma bisogna capire come si comporteranno. Da parte nostra c'è una piena disponibilità a una collaborazione leale ma vogliamo nello stesso tempo che una riforma così importante sia fatta bene». Cauto il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, 'padre' della riforma e che seguirà i lavori a Palazzo Madama in prima persona e che, a chi gli chiede se il provvedimento avrà il via libera entro Natale replica: «Facciamo un passo alla volta, ora c'è il lavoro in commissione». Certo è che il Carroccio scalpita e ne è un segnale la nota del deputato leghista Massimo Grimoldi contro le misure sui writers annunciate dal governo: «le regioni aspettano il federalismo – attacca – e il governo si occupa dei graffitari?». Daniela Navi
IL CASO
Roma, uno straniero ubriaco travolge tredici persone alla fermata del bus, 3 i feriti gravi MADRID – La Spagna ha rifiutato ieri l'asilo politico a Omar bin Laden (nella foto), figlio ventottenne del leader di Al Qaida, che ne aveva fatto richiesta affermando di non sentirsi al sicuro in Egitto, il paese dove vive. La notizia è stata data da un suo conoscente che ha chiesto di restare anonimo e confermata da un portavoce del ministero dell’interno. «La decisione, conforme agli standard dell’Unhcr (l'agenzia dell’Onu per i rifugiati), gli è stata notificata ieri pomeriggio all’aeroporto», ha detto.
ROMA – Un cittadino straniero, quasi certamente di origine romeno, ubriaco, ha travolto ieri mattina intorno alle 8 un gruppo di persone alla fermata dell’autobus in via Romagnoli ad Acilia. Il bilancio è di tredici feriti di cui tre codici rossi. I feriti più gravi sono stati trasportati in elisoccorso all’ospedale san Camillo, al policlinico Gemelli e al Grassi di Ostia. Secondo la prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, il romeno, alla guida di una Bmw, la cui provenienza è ancora da accertare, si chiama Bruno Radosavljevic, è nato a Torino, ha 26 anni, e risiede nel campo nomadi di via Dragona (Roma), percorreva con
l’autovettura viale dei Romagnoli in direzione Ostia Lido (Roma) quando ha perso il controllo del mezzo e, procedendo contro mano, ha investito sul marciapiede opposto le 13 persone ferme in attesa dell’autobus. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani del XIII Gruppo e del Gruppo intervento traffico della capitale per i soccorsi ed i rilievi oltre ai sanitari del 118. L’investitore è stato portato all’ospedale Grassi di Ostia (Roma) per i controli alcolemici e tossicologici. I feriti, oltre a quelli portati in elisoccorso all’ospedale san Camillo, al policlinico Gemelli, in autoambulanza al Grassi di Ostia (un codice rosso e tre codici
gialli), sono stati trasportati dal 118 anche all’ospedale sant'Eugenio sempre di Roma. L'Ambasciata di Romania in Italia, in serata, ha confermato in una nota «che il cittadino Bruno Radosavljevic il quale, in un incidente d’auto, ha ferito 13 persone situate nella fermata del bus, in strada Romagnoli ad Ostia, non è Il luogo dell’incidente cittadino romeno». «L'informazione – aggiunge la nota – è novembre 2008, ci sono anche citstata confermata ufficialmente tadini romeni. Il processo di idendalle autorità italiane competenti. tificazione delle persone si trova Precisiamo, inoltre, che tra le per- in pieno sviluppo». sone ferite nell’incidente di oggi, 5 Letizia Bianco
In Italia e nel Mondo
Giovedì 6 novembre 2008
Il delitto su una nave italiana al largo delle coste spagnole della Galizia
Giallo in alto mare, marinaio uccide il capitano L’assassino ha tentato di suicidarsi. La vittima Mario Castaldi era residente a Gaeta
Il “Paxi C”
MADRID – Forse una colluttazione in alto mare, forse un raptus o un omicidio non voluto: comunque due uomini, entrambi italiani, che litigano ferocemente. Uno dei due viene sgozzato con un coltello da cucina: l’aggressore tenta il suicidio con lo stesso coltellaccio. Il tutto è avvenuto ieri nelle acque internazionali al largo della Galizia spagnola a bordo di una nave registrata a Genova tra un macchinista (il presunto omicida) e il capitano (la vittima), entrambi membri dell’equipaggio del mercantile porta-container 'Paxi C'. Il capitano ucciso è
Mario Castaldi, nativo di Alessandria ma residente a Gaeta, che era al comando della nave con a bordo 17 persone (13 stranieri e 4 italiani) tra cui Andrea della Rasa (37 anni), secondo responsabile di macchina a bordo, presunto autore del delitto. Della Rasa, si è appreso alla Farnesina, ha subito dopo tentato il suicidio e si trova ora sotto osservazione in un ospedale galiziano. Le sue condizioni sono stabili e non è grave. Restano ancora oscure le motivazioni che hanno portato all’omicidio: i sanitari spagnoli, oltre alle cure del caso, starebbero procedendo
anche ad una serie di accertamenti psicologici sull'uomo. Al momento non si esclude nessuna motivazione e gli altri marinai del mercantile sono sotto interrogatorio. Quando è stato arrestato il macchinista italiano perdeva sangue. A rendere noto l’omicidio è stata la guardia costiera della zona, precisando che alle 6,30 del mattino aveva ricevuto un sos lanciato via radio dal primo ufficiale del mercantile, che al momento del delitto si trovava a circa 22 miglia al largo da Finisterra, l’estremo nord-occidentale della Spagna. Martino Rigacci
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Gaza, appesa a un filo la tregua con Hamas Da martedì scene di guerra. Velivoli israeliani attaccano i miliziani
Miliziani di Hamas
GAZA/TEL AVIV – È sospesa a un filo la tregua fra Israele e Hamas, concordata cinque mesi fa grazie ad una complessa mediazione egiziana. Da martedì sono tornate nella zona le scene di guerra. Velivoli israeliani hanno centrato a Gaza miliziani di Hamas – uccidendone sei – e questi per reazione hanno colpito con decine di razzi numerosi insediamenti israeliani nel Neghev occidentale, fra cui le popolose città di Ashqelon e Sderot. La spirale di violenza può ancora essere fermata. Hamas, da Gaza, ha chiesto ai dirigenti egiziani di «salvare la tregua».
Epifani: «Le divisioni le abbiamo subite, non volute»
La Cgil verso lo sciopero Cisl e Uil: «Così non si fa» ROMA – La Cgil reclama dal governo un piano straordinario anticrisi, una terapia d’urto con misure di sostegno al reddito e di salvaguardia dei precari e lavoratori stranieri e si avvia verso la proclamazione di uno sciopero generale. La prossima settimana il direttivo dell’organizzazione si riunirà infatti per decidere le modalità di unificazione delle svariate iniziative di mobilitazione previste da qui a fine anno. Un 'autunno caldo' che già ha in calendario scioperi proclamati per molte categorie, dagli statali ai lavoratori del commercio, dai pensionati agli studenti fino ai metalmeccanici. «C'è un paese reale che si può far finta di non vedere ma che sta lì e lo dimostrerà « dice il segretario Guglielmo Epifani che ieri ha chiamato a raccolta i quadri dell’organizzazione per presentare la piattaforma di rivendicazione del sindacato di Corso Italia che sempre più, ormai, si muove in autonomia dalle altre organizzazioni. Ma «la Cgil non finirà in un angolo: ogni volta che ci hanno provato si sono dovuti ricredere e questo avverrà anche questa volta» rassicura Epifani, rispondendo così anche alla Confindustria che ancora ieri ha accusato la Cgil di voler giocare sola «contro il resto del mondo». A Cisl e Uil, che hanno convocato subito dopo l’assemblea della Cgil una conferenza stampa sulla crisi economica, dice che il suo sindacato «non ha avversari nelle altre organizzazioni» ma ricorda allo stesso tempo l'importanza di avere «regole sulla rappresentanza e rappresentatività». «La gente ci chiede di rimanere uniti ma devo dire che queste divisioni noi le abbiamo subite non volute, anzi abbiamo cercato di contrastarle» attacca il leader della Cgil che rim-
Guglielmo Epifani
provera a Cisl e Uil di aver firmato accordi separati su statali e commercio e sostiene che sulla riforma del modello contrattuale «persino Confcommercio si è detta disponibile a rivedere l’accordo» ma non le altre due organizzazioni. Vista dall’altra parte, tuttavia, è la Cgil ad essersi «chiamata fuori da tutti i campi contrattuali. È una considerazione oggettiva» dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni che ricorda: «nel commercio è già così, nel pubblico è già così e, nel privato, è così nei fatti». La Cgil ha smesso la sua «funzione di sindacato» aggiunge il segretario della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale «adesso la Cgil sembra più guidata da Cremaschi che dalla se-
greteria confederale». Ma una ricetta contro la crisi arriva anche dalla Cisl e Uil e punta, tra l’altro, ad un rafforzamento della cassa integrazione sulla quale vanno messe più risorse altrimenti anche Cisl e Uil arriveranno «allo sciopero generale». Cisl e Uil vogliono inoltre un «patto per la crescita», a sostegno dei redditi e dei pensionati, che riconfermi però anche la detassazione degli straordinari. Misura che, invece, per la Cgil non va riproposta. «In un periodo in cui nelle aziende parte dei lavoratori viene licenziata o messa in Cassa integrazione, la difesa a spada tratta dell’intervento sugli straordinari rischia di essere una presa di posizione ideologica, poco utile e ingiusta» dice infatti Epifani che chiede più risorse per la Cig ma anche misure di sostegno per i precari che perdono lavoro. La piattaforma della Cgil guarda invece ad un complesso di misure di politica industriale, welfare, fisco e per l'occupazione, con quattro azioni prioritarie: l’intervento sulle tredicesime, la difesa dei precari, la sospensione della Bossi-Fini ma anche un’iniziativa sui mutui per i quali l'organizzazione chiede una ricontrattazione per passare dal tasso variabile Euribor al tasso della Banca Europea, e cioè facendo scendere il saggio della rata dal 5,09% al 3,75%, con un intervento straordinario che varrebbe solo per i prossimi due anni e i cui oneri ricadrebbero sul Tesoro. Sulle tredicesime Epifani chiede la restituzione di circa 500 euro come sconto sull'incremento di gettito Irpef 2008 pagato per lo più dai lavoratori. «Sulla detassazione della tredicesima la Cgil è arrivata buon'ultima, dopo la Uil, la Confcommercio ed il Pd» commenta Angeletti.
Medvedev (a sinistra) e Berlusconi in una foto d’archivio
Mosca, oggi vertice Italia-Russia Berlusconi incontra Medvedev e Putin MOSCA – Il primo vertice intergovernativo tra Italia e Russia dell’era Medvedev, oggi al Cremlino, porterà in dote la firma di numerose ed «importanti» intese bilaterali ed economiche, che cementeranno la «partnership privilegiata» tra Roma e Mosca. Il premier Silvio Berlusconi – che oggi arriverà nella capitale russa alla guida di una nutrita delegazione italiana a poco più di 24 ore dall’elezione di Barack Obama alla Casa bianca – cercherà di stabilire con Dmitri Medvedev lo stesso feeling personale, oltre che politico, che ha caratterizzato gli anni del suo rapporto con l’ex presidente e attuale primo ministro Vladimir Putin; con il quale, peraltro, è prevista una cena di lavoro subito dopo la conclusione del summit al Cremlino. Al di là dei rapporti personali, fonti diplomatiche sottolineano comunque la “solidità” ormai raggiunta dai rapporti italo-russi, il cui primo indice è la crescita costante dell’interscambio commer-
ciale tra i due Paesi che nel 2007 è schizzato a 24 miliardi di euro con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Proprio l’economia sarà uno dei piatti forti del summit. Lo tsunami finanziario che si è abbattuto con forza anche sull'economia russa (la crescita del Pil dal +8,1 del 2007 dovrebbe contrarsi ad un +5,5 quest’anno, anche a causa del crollo del prezzo del petrolio) ha avuto probabilmente come unica conseguenza 'positiva' il riavvicinamento –forzato – tra Mosca e l’Occidente dopo la gelata seguita alla crisi russo-georgiana. E l’Italia di Berlusconi, che già si era ritagliata un ruolo di mediazione tra il Cremlino, l’Europa e la Casa Bianca, può vedere ulteriormente ampliati i suoi margini di manovra. A Medvedev, ad esempio, è probabile che Berlusconi anticiperà cosa intende proporre il giorno dopo (venerdì) a Bruxelles, dove i leader Ue si riuniranno per preparare il G20 di Washington del 15 novembre sulla crisi finanziaria. Federico Garimberti
Più coca e meno spinelli ma l’eroina uccide ancora
In Francia gli immigrati a “scuola” di Marsigliese
PIÙ coca, soprattutto tra i giovanissimi, e meno spinelli. Crollo del consumo di ecstasy, mentre l’eroina continua ad uccidere. Questa in estrema sintesi la fotografia scattata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nel suo rapporto annuale sull'evoluzione del fenomeno in Europa. Rapporto in cui si segnala anche il boom incontrollato dei negozi on line dediti alla vendita di droghe sintetiche altamente dannose per la salute. In questo quadro l’Italia, negli ultimi dodici mesi, figura tra i Paesi europei che fa registrare il più
LORO la fischiano? E Brice Hortefeux, ministro dell’Immigrazione e rampante «numero 5» del governo francese, gliela farà imparare a memoria. I «nuovi arrivati» in Francia, secondo una proposta lanciata dal fedelissimo del presidente Nicolas Sarkozy, dovranno sottoporsi a corsi di lingua e cultura, ma non solo. In programma anche lezioni di «inno nazionale», la celebre, ma ultimamente fischiatissima 'Marsigliese'. L’allora presidente Jacques Chirac, si alzò dalla tribuna d’onore e se ne
Ecco la jeep tutta tunisina alto consumo di cocaina: il 3,2% dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Ma nel nostro Paese anche la vecchia 'canna', nonostante negli ultimi anni siano state introdotte norme più severe sull'uso personale di cannabis, è lungi dal passare di moda.
DA bambino sicuramente giocava con le macchinine, a 15 anni immaginava di smontare pezzo per pezzo l’auto di suo padre, a 24 ha cominciato a progettare una macchina tutta sua, a 27 ha realizzato la prima automobile 100% tunisina,
la Wallys Izis. Zied Guiga è un giovane tunisino, di 27 anni, pragmatico e sicuro di sè, determinato a conquistare il mercato europeo dell’auto e perchè no quello arabo con la sua jeep di nuova generazione ispirata alla Dallas degli anni '90.
andò quando, prima di un celebre Francia-Algeria di qualche anno fa, lo Stade de France sommerse sotto una bordata di fischi la banda che suonava l’inno composto da Rouget de Lisle nel 1792.
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Primo piano
Giovedì 6 novembre 2008
Politica lucana E’ guerra nel Partito democratico e l’autospensione di Vito De Filippo apre scenari non ancora definibili
L’endorsement del Quotidiano Come è nata l’intervista a Filippo Bubbico che ha aperto la crisi alla Regione Russillo, parole solidali al governatore
«LE parole del presidente De Filippo non possono sorprendere alcuno. Le sue parole sono un monito non solo per il Pd ma per l'intero centrosinistra e la loro condivisione non è affatto strumentale. Il pensare agli organigrammi futuri invece di concentrarsi sulla drammaticità del presente rende l'idea che una parte della classe dirigente del Pd non è consapevole dell'insofferenza e della stanchezza sempre più diffusa nei confronti di certi modi di far politica”. Lo afferma Salvatore Russillo del Pd lucano che aggiunge: «E’ un partito in costruzione ma per farne davvero la casa di tutti i riformismi è evidente che tutti devono avere pari dignità ed essere garantiti nella espressione di quel pluralismo di idee e di culture che ne sono l'essenza stessa dell'essere partito democratico. Se, invece, dovesse essere prevalente il richiamo della foresta e in particolare di una certa foresta, se le prove di forza dovessero consumarsi per un predominio tutto interno perdendo di vista l'orizzonte di una regione che vede il suo futuro molto incerto, allora ci troveremmo davvero di fronte a una irresponsabilità da ultimi giorni di Pompei. La superbia, per chi crede, è un peccato capitale, per chi è laico e fa politica è la premessa al cupio dissolvi. A De Filippo pertanto va una sincero apprezzamento per questo suo atto di chiarezza e di rispetto verso i lucani che vanno al di là della parte politica a cui si appartiene. E' opportuno che il Pd faccia quadrato in questo momento di difficoltà. A un lavoratore della Panasonic di Pisticci o della Daramic di Tito credo in questi giorni interessi ben poco il futuro di questo o di quel politico ma interessi molto di più sapere se per lui esiste un futuro in Basilicata».
di PARIDE LEPORACE POTENZA - Freschi di elezioni americane vogliamo parlare di endorsement. Si tratta dell'appoggio pubblico a un candidato da parte di un giornale. Nel mondo anglosassone è normale che un giornale dichiari, con un editoriale, quale candidato intenda appoggiare alle elezioni e perché. In Italia l'endorsement elettorale non è molto diffuso. Ha rotto la tradizione Paolo Mieli alle precedenti elezioni politiche invitando i suoi lettori a votare Romano Prodi. Condivido il principio che un giornale d'informazione non debba dare indicazioni elettorali. Ma riconosco che debba sempre chiarire su quale posizione editoriale si attesta. E' bene ricordarlo in queste ore durante le quali il Quotidiano, svolgendo la sua azione giornalistica - normalissima, quasi ovvia attività giornalistica - ha contribuito ad accelerare una crisi politica regionale non ancora meglio definita nelle sue proporzioni. Da quando ho assunto la direzione del giornale ho sempre dichiarato di volere fare con i miei giornalisti un quotidiano indipendente che si colloca in una linea riformista che guarda con grande attenzione ai valori della Costituzione e del meridionalismo. Non negando a nessuno il diritto di espressione. Un concetto semplice e chiaro. Poco digeribile da parte di una politica ossessionata dall'idea di avere al suo fianco un giornalismo militante non dichiarato. La nascita del Pd in Basilicata ha vissuto momenti esaltanti altalenati ad altri molto convulsi . Seguendo la cronaca politica abbiamo scritto da mesi della presenza di cavalli di razza, ben identificati in Vito De Filippo e Vincenzo Folino, che non riescono ad avere rapporti tranquilli. Ci siamo permessi di sottolineare che la fibrillazione delle fazioni di governo non è utile al riformismo regionale. Non abbiamo preso posizioni preconcette. Siamo stati sulle notizie. Raccontando delle dimissioni presentate da Vincenzo Folino il 16 aprile in duro conflitto con lo stato
delle cose. Descrivendo la ricomposizione del contrasto avviato dal segretario Piero Lacorazza. Abbiamo annunciato la nascita dell'alleanza tra De Filippo, Margiotta e Falotico. Abbiamo espresso critiche nette nei confronti del newglobalismo identitario dell'assessore all'agricoltura. Abbiamo seguito con interesse e anche con condivisione la battaglia federalista del presidente De Filippo sul petrolio contro il centralismo berlusconiano. Ci siamo sempre sporcati sartraniamente le mani con quello che accadeva secondo quello che pensiamo e che raccontiamo. Non ci siamo intruppati e non ci intrupperemo. Siamo stati e restiamo a fianco della legalità contro l'antistato. Una posizione che non piace a molti generali e colonelli del centrosinistra, ma della quale siamo invece molto convinti in queste ore che giungono pallottole vere all'indirizzo di don Marcello Cozzi che dovrebbero far meditare quei “colleghi” che hanno usato parole pericolose sui giornali nei suoi confronti. Gran parte della politica lucana è iperdietrologica. Non è abituata a leggere le parole della politica secondo la via maestra tracciata da Vittorio Foa, dietro un commento o un titolo si affligge a chiedersi chi c'è dietro. Gira molta dietrologia attorno all'intervista del Quotidiano al senatore Filippo Bubbico che ha dato il fuoco alle recenti polveri. Il collega Nino Grasso e le sue fonti ne danno una versione non veritiera. Attribuendole un mendace dietrofront editoriale nei confronti di De Filippo e “mascariandola” come un complotto del quartier generale diessino nei confronti del presidente. La questione invece è molto semplice. E' evidente che a chi non ha sufficiente esperienza nei giornali sfugge l'iter normale di come una notizia possa arrivare ad essere pubblicata. Il senatore Bubbico nell'infuriare della polemica sul federalismo mi ha espresso personalmente la volontà di intervenire sulla questione. Ho accettato subito. Per la qualità dello spessore del politico. Per il colpo giornalistico di avere in esclusiva un'intervista che si-
Lacorazza deve risolvere un bel garbuglio
I leader del Pd lucano sembrano i capponi di Renzo Tramaglino curamente avrebbe provocato dibattito in una regione che preferisce il pettegolezzo al confronto pubblico. Per reciproche questioni l'appuntamento ha registrato dei ritardi. Venerdì scorso l'incontro. Il cronista Santoro ha egregiamente svolto il suo dovere ponendo domande sull'attualità politica. Le risposte hanno provocato l'irrigidimento di De Filippo che accusa Lacorazza di aver concepito il complotto e che ha deciso di sospendersi dalla discussione con il partito con la lettera inviata ai giornali. Questo il fatto che ci riguarda. Non mi sottraggo all'analisi. De Filippo e il suo entourage sono vittime di una sindrome dell'accerchiamento. Legato alle scelte future. L'intero gruppo dirigente del Pd chiede rinnovamenti a oltranza delle cariche occupate. I leader diessini, molto compatti a differenza di quelli che provengono dalla Margherita, non mostrano fiducia nell'azione di governo. Bubbico ha avuto la trasparenza di esprimerlo in forma diretta. Le domande, devo dire non previste, hanno trovato risposta. De Filippo non ha gradito. Il giovane Lacorazza si trova a risolvere un garbuglio. Eppure l'asse tra governatore e segretario del Pd è sempre stata santificata reciprocamente in molte occasioni pubbliche. Il Pd lucano ha un presidente autoso-
speso e l'assessore Falotico da tempo asserragliato sull'Aventino. Lacorazza si è dato tempi lunghi per trovare la quadra. Una destra confusa ed eterodiretta da Roma non morde dall'opposizione priva di un disegno strategico chiaro. La crisi globale aggredisce la Basilicata e le riforme tardano a decollare. I leader del Pd in questo momento sembrano i capponi di Renzo. Festeggiano Obama ma poco insegnamento traggono dalla sua travolgente vittoria. Quarantenni che non sanno sopire passioni generali. Dovrebbero dare speranze ed opportunità ai lucani. Sconfiggere una povertà in forte aumento. In Basilicata le morti sono maggiori delle nascite. La passione condivisa sembra apparire come sterile lotta per il potere. Siamo molto preoccupati per questa confusione. Il centralismo berlusconiano può essere feroce e determinato nei confronti delle scelte della Regione. Il nostro endorsement si schiererà con chi sarà in grado di proporre unità e ragionevolezza. Consapevoli che la tenuta democratica della Basilicata è fondamentale in questo momento per il Mezzogiorno che ha sempre guardato con ammirazione al riformismo di questa regione laboratorio.
Il gruppo dirigente chiede solo poltrone?
Primo piano
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ANCHE A POTENZA LA NOTTE PER OBAMA Adeltina Salierno, Folino e Lacorazza e i giovani presenti (foto Mattiacci)
Il locale batte il globale
Aspettando Obama si pensa a De Filippo di SALVATORE SANTORO
Preoccupazione e allarme da parte del centrodestra lucano
«E’ scontro tra ex Ds e Dl» Digilio, Napoli e Lapenna spiegano la “lite” democratica POTENZA - La reazione del centrodestra alla querelle in casa Pd. Parte il senatore del Pdl, Egidio Digilio: «E' accaduto quello che avevamo previsto e detto con ampio anticipo con l'aggravante che la guerra nel Pd lucano per la successione al governatore De Filippo avrà gravissime ripercussioni sulla gestione quotidiana della Regione figuriamoci sui programmi e sui progetti di spesa tanto più rilevanti in una fase ancora più delicata per l'economia della Basilicata e per le condizioni di vita dei lucani». Parole allarmate da parte di Digilio che prosegue: «Non c'era bisogno delle affermazioni del senatore Bubbico, già presidente della Regione per capire che lo scontro tra l'anima ex Margherita e l'anima ex Ds fosse giunto al livello di massima conflittualità tra visioni così diverse della politica. Ma quello che ci preoccupa è la conseguenza sull'attività amministrativa del conflitto per aggiudicarsi la poltrona più alta della Regione con il rischio di un presidente rinchiuso in un fortino a difendersi e logorarsi sino alla primavera 2010, una data troppo lontana per tollerare questa situazione». Digilio poi sottolinea: «Non basta pertanto che De Filippo annunci che non parteciperà più a discussioni interne al suo partito, perché si tratta di una scelta del tutto personale da rispettare. E' piuttosto necessario che prenda atto dell'isolamento in cui si ricaccia per sua volontà dopo gli attacchi politici ed assuma le consequenziali decisioni. La “storiella” circolata quest'estate su tentativi di anticipare la fine della legislatura regionale e “bollata” come “voce sotto l'ombrellone” evidentemente ha qualche fondamento perché c'è chi ha lavorato per questa soluzione». L’attacco politico di Digilio: «Il Pdl non starà certo a guardare i giochi di posizionamento e le guerriglie tra le anime del Pd». Gli fa eco il consigliere regionale di La Destra, Michele Napoli: «Mentre nel Partito democratico si litiga e
De Filippo dichiara di volersi tirare fuori dai giochi politici interni al partito di maggioranza e di volersi dedicare completamente alla causa della Basilicata, la Basilicata arranca. Gli ultimi dati Istat relativi al 2007 attribuiscono ancora una volta la maglia nera della povertà a Basilicata e Sicilia. Nella nostra regione il 26,3 per cento delle famiglie è in una situazione di disagio, i numeri ci dicono che risulta indigente un lucano su 4, il che significa che in Basilicata si nasce già poveri». Entra a gamba tesa sulla crisi che si innescata nel Pd anche il consigliere regionale di FI, Sergio Lapenna: «Stupiscono le dichiarazioni rilasciate ai giornali dai massimi esponenti del Pd regionale, segno evidente di una lotta intestina che si sta consumando da tempo, mentre la Basilicata va sempre più incontro ad un inesorabile destino». «In pratica - sottolinea Lapenna -
si sta mettendo in atto un'opposizione all'interno della maggioranza, segno evidente della divisione e delle spaccature all'interno del Pd, frutto di diverse ideologie che faticano a trovare un minimo comune denominatore. Divisioni che da sempre caratterizzano le alleanze elettorali - politiche del centro sinistra che si ripercuotono sulla gestione amministrativa e politica del territorio da parte di chi si dimostra preoccupato più a mantenere la roccaforte del potere, piuttosto che occuparsi fattivamente della drammatica situazione della nostra regione». «Intanto - conclude Lapenna - De Filippo dichiara di non voler partecipare alla discussione interna del partito e di pensare solo ai problemi dei lucani, ma a quelli seri. Speriamo che anche questo non sia l'ennesimo annuncio propagandistico ed elettorale che da sempre ha connotato questa legislatura».
L’ORDINARIO IN UNA FASE DELICATA
Pd: la Consulta degli eletti si riunisce per parlare di riforme POTENZA - Il day after la lettera di De Filippo per il Partito democratico corrisponde con la Consulta degli eletti che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sede regionale del Partito. La riunione già prevista nell’agenda si è tramutata così nella prima occasione ufficiale del Partito democratico dopo le dichiarazioni di de Filippo di non partecipare più agli incontri e al dibattito interno al partito. E il clima della Consulta degli eletti non poteva non risentirne anche se ampia parte del dibattito è stata dedicata alle questioni di merito relative alla riforma istituzionale che sopprime le Comunità montane per creare il nuovo ente delle Comunità locali. E nel corso dei vari intervento che si sono susseguiti sono state sollevate una serie di questioni tecniche. Alla fine è stato deciso di istituire un tavolo tecnico composto da presidenti di Comunità montane e sindaci per apportare alcune modifiche alla proposta iniziale. Tra le questioni più delicate di cui si è discusso c’è quella della nuova “perimetrazione” delle Comunità locali. In ogni caso sulla «delicata situazione politica» c’è stato qualche riferimento da parte del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza nella relazione finale dell’incontro. In particolare il segretario ha rassicurato la platea «so cosa fare - avrebbe detto - » e poi ha assicurato l’impegno del partito «a portare a compimento l’azione delle riforme già messa in campo».
POTENZA - La veglia potentina per Barack Obama diventa la notte delle domande su De Filippo: «Ma perché ha mandato quella lettera?», «Che succede ora?», «Il centrodestra saprà trarne vantaggio?». Al “Rouge et Noir” di Potenza le intenzioni erano quelle di fare la festa al primo presidente non bianco della storia degli Stati Uniti. Nelle intenzioni. Ma nei fatti si è finito per parlare della polemica montata sulla presidenza della giunta dopo l'intervista di Bubbico e la reazione di De Filippo. E poco conta che intanto i video nel locale potentino proiettino i primi dati di quella che poi sarà la cavalcata del primo black verso la White house. Chi aveva pensato alla serata “Potenza for Obama”, e cioè Michele Franzese di Scai comunicazion,e non poteva immaginare che la notte delle elezioni Usa diventasse il luogo per le analisi e le letture sullo scontro che si è aperto nel Partito democratico lucano. C'è chi chiede girando tra i capannelli «secondo voi con quanto vince?». Ma è solo un attimo. Uno sguardo al monitor per vedere i primi dati del kentucky. Ma ci sono l'assessore Vincenzo Folino e il segretario Piero Lacorazza al banco. Si va con birra ambrata, tramezzini e pezzi di pizza. I volti sono tirati. E non certo per l'attesa di sapere chi sarà il presidente del dopo Bush. Con tutto il rispetto per la data storica. «E' il sogno che si avvera per un nuovo mondo». Sì. Ma c'è la Basilicata prima. E' la rivincita del locale lucano contro il globale. E' una grande notte per i “democratici”. I siti web, blog e chatroom sono affollati di importanti esponenti del Pd nazionale che commentano in diretta lo spoglio. E che man mano che le ore trascorrono iniziano a dichiarare commozione e attestati di gioia. Il Partito democratico ha scommesso su Obama e un pò spera di rilanciarsi a livello nazionale sfruttando il vento politico internazionale che cambia. Questo anche in Basilicata. Almeno alla vigilia delle votazioni. Poi la querelle che si è scatenata dopo l'intervista rilasciata al Quotidiano dal senatore ed ex governatore lucano, Filippo Bubbico ha sconvolto le
“frenesie” globali. «Rischia di diventare una corsa a chi diventa il capo della prossima opposizione regionale», sentenzia qualcuno in sala, mentre Obama sale ancora. McCain si arrende. Ma la questione sussurata è tutto di altro genere. Anzi di diverso continente proprio: «Ha commesso un grave errore, non doveva scrivere quelle cose». La nottata va avanti e i piatti pieni di tramezzini e pizzette si svuotano. Il chiacchiericcio prosegue senza sosta. Alla festa per Obama c'è anche Adeltina Salierno, il consigliere regionale del Pd. Anche lei estimatrice di Obama. Ma anche lei preoccupata per la situazione a via Anzio. La Salierno racconta la propria storia politica. Racconta vicende di scorse legislature e fa paralleli. Questa storia mi ricorda quello che accadde per l'ex presidente Di Nardo quando ancora era governatore. Ci sono le repliche immediate. «Non è così». Lacorazza stringe mani ai ragazzi che affollano la sala. Loro i giovani “democratici” sono lì per Obama. Qualcuno si appassiona alla vicenda regionale e chiede spiegazioni. Ma c'è incertezza. E le valutazioni sulla questione «sono ancora troppo a caldo». Folino si assenta per rilasciare un’intervista a una Tv sulla vittoria di Obama. Si gira per il locale. In perfetto stile Usa: ci sono slot machine e tavoli da Poker per la versione texana. Ma non si accettano scommesse sul futuro della giunta regionale. Nessuno si sbilancia. Lacorazza riflette a voce alta con alcuni “democratici” ma non si sbilancia in giudizi. «C’è rimasto male», dice Folino al suo ritorno. E’ evidente. Lo si vede dal volto del segretario del Pd che questa «non ci voleva». Ma non dichiara nulla. Anzi c’è un cambio di rotta: «Obama è un grande politico. Il Mondo può cambiare» dice deciso. La sala inizia a svuotarsi. Obama ha vinto. Almeno lui sì. Rimangono in pochi. I “democratici” globali. Sergio Ragone è al settimo cielo. «Mi sono commosso», poi dirà. Ma domani è un altro giorno e sicuramente per il Pd di Basilicata è ancora “passione”. Non elettorale. Almeno così dovrebbe essere. s.santoro@luedi.it
Obama vola in Kentucky, il Pd rischia in Basilicata
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Primo piano
Giovedì 6 novembre 2008
Mala lucana Svolta nelle indagini per il caso dell’autotrasportatore di Scanzano Un testimone conferma le ipotesi della procura antimafia Si era rifiutato di trasportare scorie
Sei sospettati per il delitto De Mare
De Mare trasportava i prodotti della Latte Rugiada, azienda che aveva dei capannoni in località Terzo Cavone di Scanzano. Lì sono stati ritrovati alcuni fusti contenenti rifiuti tossico-nocivi.
Le accuse: omicidio di stampo mafioso e traffico di rifiuti tossico-nocivi di FABIO AMENDOLARA SCANZANO - Due colpi di lupara per l’autotrasportatore e un trasferimento d’urgenza per l’ispettore di polizia che indaga sul delitto e non crede al regolamento di conti tra vicini di casa. Un ipotetico traffico di materiale radioattivo con l’Iraq, rifiuti chimici e altre morti sospette. Quindici anni di misteri finiscono sulla scrivania di un magistrato antimafia proprio quando un ex boss della ’ndrangheta butta giù un memoriale che parla di rifiuti, spie e omicidi. I sospettati sono sei: tre imprenditori e tre pregiudicati. Sono tutti indagati per associazione di stampo mafioso. Quattro di loro sono accusati di «concorso in omicidio». I tre imprenditori anche di «(traffico illecito di rifiuti tossico-nocivi». Questa storia inizia nel 1993. Vincenzo De Mare fa l’autotrasportatore conto terzi. Lavora anche con la “Latte Rugiada”, azienda agroalimentare che ha i depositi a Terzo Cavone di Scanzano Jonico, in provincia di Matera. E’ la stessa località individuata molti anni dopo, per conto del governo Berlusconi, dal generale Carlo Jean per impiantare il sito unico per i rifiuti nucleari. Un luogo misterioso che attira gli appetiti di molte persone, alcune dalle intenzioni equivoche. De Mare è un uomo sui quarant’anni. Ha due figli e lavora duro per tirare avanti. Una vita senza fronzoli, ma pure senza ombre. Poi un giorno lo trovano riverso a faccia in giù nel suo podere di campagna. Attraversato da due colpi di fucile. L’ispettore Franco Ciminelli è l’investigatore più in vista della zona. Ha appena risolto l’omicidio di un netturbino e scoperto che dietro un incidente stradale si nascondeva un tentato omicidio. Il regolamento di conti tra confinanti non lo convince. I carabinieri hanno appena arrestato un pensionato che nutriva rancore nei confronti di De Mare. Ma oltre al possibile movente non c’è altro. Il pensionato viene subito rilasciato. L’ispettore Ciminelli, invece, mette il naso tra le bolle d’accompagnamento del trasportatore. Sospetta che ci sia ben altro dietro l’omicidio. Forse un traffico di rifiuti. Perché Scanzano è un po-
LE TAPPE
Quindici anni di inchieste sugli affari delle ecomafie
1993 - Vincenzo De Mare, autotrasportatore, viene ucciso a colpi di lupara in località Terzo Cavone a Scanzano Jonico 1994 - L'ispettore che indaga sul caso viene improvvisamente > trasferito in Calabria 1996 - Parte l'indagine del procuratore di Matera Nicola Maria Pace sulla produzione illecita di materiale radioattivo nel centro Trisaia 1997 - Il sostituto procuratore Francesca Macchia dispone la secretazione di 21 atti d'indagine. Tra questi ci sono le dichiarazioni di un testimone (nome in codice Billy) e il progetto Urano (finalizzato allo smaltimento in alcune aree del Sahara di rifiuti tossici e
sto strano. In superficie sembra un paese qualunque, ma nelle sue viscere custodisce molti segreti. Nel sottosuolo c’è un enorme giacimento di salgemma. Sul finire degli anni Sessanta cominciano le perforazioni. Ma più che lo sfruttamento del sale si progetta lo sfruttamento delle caverne sotterranee. E si parla anche della costruzione di una centrale termonucleare e di un impianto di riprocessamento del torio.
radioattivi). 2000 - L'inchiesta passa alla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, la coordina il capo della procura Giuseppe Galante 2003 - Il governo comunica: «Scorie nucleari da stoccare a Scanzano Jonico». Il sito individuato è la miniera di salgemma di Terzo Cavone. Dopo 15 giorni di proteste e manifestazioni il governo ritira il decreto 2004 - Vengono alla luce 15 bidoni di rifiuti chimici in località Terzo Cavone 2006 - Un ex pentito della 'ndrangheta svela le rotte dei rifiuti. Viene riaperta l'inchiesta sull'omicidio De Mare
Progetti e commerci che ingolosiscono in tanti. Anche negli ambienti della criminalità organizzata. Alcuni fogli di viaggio di De Mare riguardano partenze da Terzo Cavone. L’ispettore Ciminelli annota tutto e prepara un’informativa. Passa qualche mese e dalla Questura di Matera gli comunicano la sua nuova sede: Catanzaro. L’ispettore non ci sta. Lascia la polizia. Il delitto De Mare resta senza soluzione.
Fino a quando, quattro anni fa, i carabinieri di Policoro trovano tra i ruderi della Latte Rugiada 15 bidoni di rifiuti chimici. Il caso viene ufficialmente riaperto. Francesco Basentini, il magistrato che si occupa del caso, non parla. In parallelo conduce l’inchiesta sull’ipotizzata fuga di materiale nucleare dal centro di ricerche Enea della Trisaia, a pochi chilometri da Rotondella. Ipotesi di reato: nel centro c’è stata una produzione il-
I vecchi capannoni della Latte Rugiada in località Terzo Cavone a Scanzano
lecita (non registrata in contabilità) di materiale radioattivo. E’ il fascicolo in cui sono raccolte le verità di un ex pentito: don Ciccillo Fonti da Bovalino (Reggio Calabria). In un memoriale sostiene di aver conosciuto Domenico Musitano, detto ’u fascista, in soggiorno obbligato a Nova Siri. Originario di Platì, in provincia di Reggio Calabria, viene indicato dal pentito come l’organizzatore del primo viaggio di rifiuti verso la Basilicata. Prima di portare a compimento il suo incarico viene ucciso in un agguato davanti al palazzo di giustizia di Reggio Calabria, dove si era recato per un’udienza. Secondo l’ex boss partecipano all’operazione anche alcuni 007 italiani. E’ in questo scenario che potrebbe inserirsi l’omicidio De Mare. Gli investigatori sospettano che non abbia accettato il trasporto di un carico di rifiuti. Agli atti, in procura, c’è un interrogatorio. Un testimone, interrogato, sostiene di aver saputo da un dipen-
dente della Centrale del latte di Scanzano che l’omicidio era riconducibile a questioni «connesse al trasporto di materiale che veniva artatamente fatto passare come prodotto caseario e che, invece, veniva venduto in nero». I carabinieri di Policoro, incaricati per l’indagine l’inchiesta era coordinata dal capitano Pasquale Zacheo, ex comandante della compagnia di Policoro, e dal tenente Antonio Guglielmi, che comandava il nucleo radiomobile (oggi l’hanno ereditata il capitano Fernando Carbone e il tenente Annalisa Pomidoro) - hanno ascoltato di nuovo i familiari. Hanno indagato a Milano e Brescia. E’ dalle città industriali del Nord che partivano i bidoni da stoccare in modo illegale in Basilicata. Di questo gli investigatori sono certi. La fonte del Quotidiano parla di «un’attività investigativa intensa». Poi sorride e chiude la bocca. Come nelle migliori spy story: è tutto top secret. f.amendolara@luedi.it
Primo piano
I carabinieri di Policoro hanno riaperto le indagini sul delitto. Il sospetto è che De Mare si sia rifiutato di trasportare un carico di rifiuti. Sarebbe questo il movente del delitto. Al momento sono sei le persone sospettate.
Gli investigatori hanno interrogato di nuovo i familiari dell’autotrasportatore. Ma agli atti della procura antimafia ci sono anche i verbali di nuovi testimoni.
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Il magistrato che si occupa dell’omicidio De Mare indaga anche su altri misteri dell’area Sud della Basilicata. Tra questi c’è la fuga di materiale nucleare dall’Itrec di Rotondella
Intimidazioni al sacerdote antimafia
Due proiettili per don Marcello Interessato il comitato per la sicurezza
COSÌ LIBERA ECCO cosa sosteneva l’associazione Libera prima della manifestazione di Rionero in Vulture. Queste le parole con cui Libera ha dichiarato guerra alla mala lucana. Si irrigidiscano pure coloro che hanno le orecchie delicate. Continuino pure nella loro sottovalutazione certe istituzioni e certa politica. Alimentino pure la logica del discredito contro chi lancia questi allarmi. Come già fecero il 6 febbraio 2007 all’indomani del nostro invito alla Commissione Parlamentare Antimafia di visitare la Basilicata. Da allora nella nostra regione, nelle guerre criminali, hanno perso la vita cinque persone, di cui quattro nel Vulture-Melfese negli ultimi sedici mesi. Per ultimo Bruno Cassotta. Chi continua a minimizzare, a sottovalutare e a sminuire quanto sta accadendo si porterà sulla coscienza il sangue che ancora sarà versato. La gente comune innamorata di questa terra, tutti gli amministratori locali impegnati ogni giorno nell’affermazione della cittadinanza democratica, le scuole, le associazioni, le organizzazioni di categoria hanno invece la responsabilità di frenare questa deriva. E’ ora di dire basta all’aggressione mafiosa e a certe inesistenti o tiepide reazioni, esponendo le nostre facce con forza e determinazione. Non sostenere l’iniziativa significa non condividere i principi di legalità alla base di una società civile.
POTENZA - «Pensa a dire la messa». E’ solo una delle intimidazioni che contiene il biglietto che è arrivato alla polizia. Il riferimento è a don Marcello Cozzi, il leader lucano di Libera. Nella busta, che è arrivata in Questura, c’erano due pallottole calibro 12. «Due confetti», continua così il messaggio a don Cozzi, «che ti faremo assaggiare quanto prima». Il sacerdote, si apprende da indiscrezioni, è stato già affidato al servizio scorta di polizia e carabinieri. «Vigilanza leggera», la chiamano in gergo. Quattro volte al giorno le forze dell’ordine passano davanti alla sua abitazione e al luogo in cui lavora, per controllare che sia tutto a posto. Ed è già stato interessato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le indagini, sembra, siano state affidate ai carabinieri del nucleo operativo radiomobile. Il sacerdote è stato già sentito dalle forze dell’ordine. E ci sarebbe anche una pista. Il biglietto, scritto a mano - ma questo è un particolare al momento non confermato da fonti ufficiali - non è firmato. E al momento non ci sono state rivendicazioni. Il sacerdote, contattato dal Quotidiano, ha preferito non commentare. Nei giorni scorsi ha presentato il suo libro, “Quando la mafia non esiste”, a Venosa. Nel libro ripercorre le tappe della criminalità organizzata lucana, dalle prime infiltrazioni della camorra nel Vulture, all’arrivo della ’ndrangheta che, dopo la prima guerra di mafia, detiene l’assoluto predominio di quel territorio. Ma nel libro parla anche dei colletti bianchi. Di appalti truccati e gestiti dalla mala. E di misteri: Elisa Claps, i fidanzatini di Policoro, l’omicidio De Mare, la scomparsa di
Dalla parte dello Stato
Due pallottole come quelle recapitate a don Marcello Cozzi (foto in alto)
Maria Antonietta Flora e una serie di casi di lupara bianca. Il mese scorso ha poi sfidato gli assassini di Bruno Augusto Cassotta (freddato il 2 ottobre) con una manifestazione pubblica a Rionero in Vulture. Ha riunito in piazza sindaci e amministratori per dire «basta» alla mafia. Quello di Bruno Augusto Cassotta è solo uno degli ultimi fatti di sangue che si sono verificati nel Vulture. C’è uno strano fermento nella mala del Vulture. La faida è ricominciata con l’omicidio del boss Marco Ugo Cassotta, fatto a pezzi e bruciato in un casolare di contrada Leo-
nessa a Melfi. Il secondo omicidio è quello di Giancarlo Tetta, sempre a Melfi, in via Ancona, a due passi dalla caserma dei carabinieri. Poi è toccato a Bruno Augusto. E forse è nel Vulture che le battaglie di don Cozzi danno fastidio. Anche se gli investigatori sostengono di non tralasciare alcuna pista. La manifestazione di Rionero è stata un segnale forte. Gli amministratori non erano mai scesi in piazza. Cercavano, anzi, di sminuire la portata degli eventi malavitosi. A qualcuno, forse, ha dato fastidio. E su questo indagano gli investigatori. fab. ame.
I SUOI moniti e le sue iniziative hanno dato corpo e sostegno a una nuova stagione di partecipazione civile, sfociata nella grande manifestazione di ottobre 2007 al teatro don Bosco. C'erano più di 2.000 persone. Anche in quell'occasione don Marcello Cozzi ha denunciato omertà, collusioni, quando non vere e proprie complicità, di esponenti del mondo economico e professionale lucano con cosche e presunti padrini. Il gesto d'intimidazione, nei confronti di un sacerdote impegnato insieme a esponenti della società civile in una quotidiana battaglia di civiltà, è significativo del clima che si respira in questo momento in Basilicata. Il clima dei complotti e dei sospetti a Potenza. Un clima di elevata tensione sociale, di preoccupazione e di insicurezza, nel Vulture, con l'ennesimo omicidio di mafia, qualche mese fa. Le minacce rappresentano, in ogni caso, un fatto senza precedenti in Basilicata: mai, finora, un rappresentante della chiesa aveva subito attacchi simili. Ora non sono consentite posizioni di opportunismo o di convenienza. Siamo chiamati, come cittadini, data la gravità della situazione, a essere tutti dalla stessa parte: dalla parte della legalità. Dalla parte dello Stato. Ogni piccolo cedimento, e lo sanno molti servitori dello Stato schierati sul fronte invisibile della lotta alla criminalità, è una grande vittoria di chi attenta alla legalità.
Portafoglio Alitalia. Fantozzi convoca i sindacati. Vertice Sabelli-Catricalà
I piloti pronti a trattare La protesta si divide, il fronte del “no” cede di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Riaprire il dialogo con la Cai. Davanti alla decisione di Roberto Colaninno di procedere ad assunzioni nominative e a quella del governo di far scattare la precettazione in caso di sciopero, i piloti si distanziano dal fronte del no. Intanto il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha convocato per domani le nove sigle sindacali. Sul tavolo l'aggiornamento sulla situazione di Alitalia. L'assemblea di Anpav ed Up, che si è svolta a Fiumicino di fronte a più di cinquecento persone, ha preso atto che la linea dura su contratti ed assunzioni non paga. L'asse tra il numero uno della Cai, il governo e Fantozzi ha isolato le categorie che d'ora in poi procederanno in ordine sparso. I piloti cercano il modo di riannodare il filo del dialogo, gli assistenti di volo tentennano. Soltanto l'Sdl ripete che "lo sciopero generale è all'ordine del giorno". A tenere insieme il fronte dei contrari all'intesa, la cui compattezza si è
Augusto Fantozzi “assediato” dai giornalisti
ulteriormente incrinata, resta la ricerca di una via d'uscita. Per questo Anpac, Up, Avia e Sdl rinnovano la disponibilità a sottoscrivere i documenti tecnici relativi all'accordo quadro del 14 settembre. Una nota congiunta, diffusa ieri, insiste nel chiedere l'esclusione di criteri di assunzione "iniqui e discriminatori"
I tagli dei tassi
sotto il profilo sociale riferendosi al fatto, seccamente smentito da Colaninno, che nella nuova Alitalia non ci sarà posto per madri single, hostess incinte e parenti di portatori di handicap. Contestualmente le quattro sigle accusano il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e quello dei Trasporti, Altero Matteoli,
"di totale indisponibilità al dialogo" sollevando il caso dell'esclusione dalla cassa integrazione per chi non firma i contratti. Da parte sua Compagnia Aerea Italiana stringe i tempi dell'operazione. Ieri l'amministratore delegato Rocco Sabelli ha incontrato il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, per discutere le ricadute della fusione tra Alitalia e AirOne. Nel frattempo l'Enac lavora alla concessione di licenze e autorizzazioni che dovrebbe chiudersi entro la fine del mese quando sarà perfezionato l'acquisto della parte buona della compagnia di bandiera. "La Cai avrà gli stessi slot di Alitalia in Italia e gran parte dei diritti bilaterali internazionali, ma non tutti" ha precisato il presidente Vito Riggio che insieme a Sabelli vedrà oggi a Ginevra il direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani. Intanto, ieri, davanti al municipio di Palermo si è svolto un sit-in di protesta contro il licenziamento di 160 dei 220 lavoratori dello scalo "Falcone e Borsellino" previsto dal piano Cai.
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La crisi dei mutui
Sostegno alle Pmi Unicredit mette cinque miliardi MILANO – Le banche si muovono a sostegno delle Pmi, da sempre il motore dell’economia italiana, per evitare un loro blocco che provochi un pericoloso effetto domino mentre dal governo si ribadisce la disponibiltà di un intervento a sostegno del sistema bancario senza entrare nel capitale o nazionalizzarle. La prima 'big' è così Unicredit che mette a disposizione delle Pmi 5 miliardi di euro e annuncia anche interventi per il settore delle famiglie. Secondo gli istituti di credito i rubinetti dei finanziamenti alle imprese non si sono in realtà mai chiusi ma la crisi finanziaria e il deterioramento del quadro economico aveva fatto ritoccare all’insù i tassi e provocato una selezione più stretta degli impieghi e soprattutto maggiori garanzie. Tra le associazioni di categoria e Confindustria erano circolati così malumori poi sopiti dagli incontri sfociati nell’alleanza fra Abi e l’organizzazione degli industriali per una serie di richieste comuni al governo, intesa che aveva lasciato prospettare anche singole iniziative da parte delle banche. Dopo l’iniziativa annunciata nei giorni scorsi dalla Bpm per 50 milioni di euro e destinata alle Pmi lombarde, Unicredit ha così messo in campo 5 miliardi di euro.
Il frigorifero di casa cambia fisionomia. Si spende con più attenzione alla salute
La Bundesbank Meno carne e più pasta nel carrello della spesa si “piega” alla Bce di SABINA LICCI
ROMA - La spesa alimentare in 25 anni è calata di quasi il 10%, passando dal 26,1% al 17,7%; si consuma meno carne (10%), ma più pasta e pane (+8%) e pesce(+2,9%), il tutto con 800 calorie al giorno in meno, da 3.000 a 2,200. I cambiamenti alimentari avvenuti tra 1983 al 2007 sul modo di fare la spesa sono stati analizzati da Federalimentare, che ieri in occasione dei suoi 25 anni, ha lanciato la campagna 'gusto consapevole' annunciando la terza edizione dell'apertura al pubblico di 60 stabilimenti produttivi in tutta Italia dal 10 al 15 novembre. Il frigorifero di casa dunque cambia fisionomia; certo, la carne, pur rimanendo la prima voce di spesa nel paniere, passa dal 33,6% al 22,1% del
Jean Claude Trichet
di DOMENICO CONTI FRANCOFORTE – Dopo le parole del presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, che la scorsa settimana ha insolitamente preannunciato un taglio dei tassi, anche i falchi tedeschi della Banca centrale europea hanno segnalato martedì che la musica è cambiata. Aprendo ufficialmente una stagione di tagli aggressivi dei tassi d’interesse da parte della Bce. A segnalare un netto cambio di regime sono stati ieri Juergen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, e Axel Weber, presidente della Bundesbank e membro del consiglio direttivo, da sempre capofila tedeschi del rigore anti-inflazionistico della Bce. Weber, parlando a Berlino, ha sorpreso tutti evitando riferimenti all’inflazione, e dicendo che le banche centrali «influenzano l’economia reale e la stabilizzano quando questa corre rischi sistemici». Stark, in un’intervista al Financial Times Deutschland, ha detto che un abbassamento dei tassi da parte della Bce mostrerebbe che «siamo preparati, in questa situazione, a utilizzare tutti gli strumenti disponibili, e lo strumento di una banca centrale è il tasso d’interesse». Una presa di posizione nuova da parte dei custodi tedeschi dell’euro. Che sommata alle parole di Trichet – che ha parlato la scorsa settimana della «possibilità» di un taglio dei tassi d’interesse al consiglio direttivo di domani – fa presagire che dopo il taglio fuori programma dello scorso 7 ottobre, l’Eurotower oggi farà il bis. E le previsioni degli economisti sono per un’altra sforbiciata da mezzo punto percentuale, che porterebbe il costo del denaro al 3,25% dal 3,75% attuale. Perchè le prospettive economiche di Eurolandia sono peggiorate drasticamente nelle ultime settimane. La Commissione europea martedì ha delineato chiaramente una stagnazione economica in corso in Eurolandia, che con una crescita di appena lo 0,1% nel 2009 rischia di diventare recessione. Un rischio concreto per il commissario Ue agli Affari economici, Joaquin Almunia. Il petrolio sotto i 70 dollari fa della lotta alla recessione, e non all’inflazione, la vera priorità per Francoforte.
2007; pasta e pane, invece dal 10,7% al 18,8%, come anche il pesce dal 3,2% al 6,1%; segno negativo per frutta e verdura dal 16,7% al 18,6% (-1,9%), oli e grassi dal 5,2% al 4,2%; salgono zucchero, marmellata, sciroppi, cioccolata dal 4,2% al 6,6%, mentre caffè, the e cacao passano dal 2,3% all'1,4%. È cambiato anche il modo di bere: la spesa per acque minerali, bevande gassate e succhi pari passa dall'1,3% al 5,6% (6,6 miliardi), superando quella per gli alcolici dal 7,4% al 5,1% del 2007 (6,1 miliardi di euro). In 25 anni tra i canali di vendita è indiscurro ormai il ruolo della grande distribuzione che oggi pesa il 70,2% rispetto al dettaglio tradizionale (29,8%). Quanto ai consumi fuori casa, sono diventati ormai una consuetudine per il 32% degli italiani, contro il 16% di 25 anni fa. Nuove abitudini dunque a fronte delle
quali l'industria alimentare è pronta a fare la sua parte in termini di sicurezza, qualità di prodotti sempre più 'a misura di salute'; come ha ricotrdato infatti il presidente Gian Domenico Auricchio, Federalimentare effettua 400 analisi e controlli al giorno nei 6.500 stabilimenti, investendo 2 miliardi di euro l'anno. Negli ultimi 3 anni sono stati immessi sul mercato oltre 4.000 prodotti tra nuovi e 'riformulati' ben andare incontro alla domanda dei consumatori, sempre più attenti al benessere; ecco che diminuiscono i grassi nelle carni suine dal 40% al 20% e dal 5% al 22% nel filetto bovino; nel prosciutto crudo, in 15 anni, la quantità di sale cala del 1015%, mentre le uova contengono il 30% in meno di colesterolo. Lo stesso vale per i prodotti da forno, dove nel 15%-20% dell'offerta sono diminuiti i grassi totali e saturi.
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Giovedì 6 novembre 2008
24 ore in Basilicata
Dati Istat Dure critiche del centrodestra alla Regione. Potenza (Dc): summit fra Caritas, parroci e sindaci
Povertà, il Pdl rilancia l’allarme Tisci: il vero dramma lucano. Le due priorità di Di Lorenzo POTENZA - Non ha lasciato indifferente la politica lucana il dato sulla povertà relativa individuato dall’Istat, un dato che vede la Basilicata andare a braccetto con la Sicilia. Le due regioni più povere d’Italia. Non si sono fatti sfuggire l’occasione alcuni esponenti del Pdl (Tisci e Di Lorenzo) e uno della Dc, che fa anche una proposta operativa. Il primo a intervenire è Antonio Tisci, capogruppo di An in consiglio regionale: «La situazione così come delinata dall’Istat per l’economia lucana - afferma - dimostra il vero dramma della nostra regione, non soltanto perché è la penultima regione più povera d’Italia ma, altresì, perché è anche la seconda regione ad aver conosciuto il peggioramento più repentino della sua situazione economica». Tisci continua riferendosi alle crisi industriali di questi giorni, parlando di «un futuro sempre più buio per la nostra terra e per i cittadini lucani». Ma ha un commento anche sulle questioni politiche: «Il presidente De Filippo gioca alla guerra contro il suo stesso partito, la maggioranza vive di piccole imboscate». L’esistenza di grandi risorse naturali è, per l’esponente di An, un re-
frain usurato. «E’, invece, opportuno evidenziare - aggiunge - che lo studio dell’Istat rileva il tasso di povertà partendo dal valore di spesa per consumi, al netto delle spese per manutenzione straordinaria delle abitazioni, dei premi pagati per le assicurazioni vita e rendite vitalizie, delle rate dei mutui e restituzioni di prestiti, per cui evidenzia come, ormai, nella nostra regione siamo arrivati al risparmio per la spesa quotidiana. Esiste, di conseguenza, per un 26 per cento della popolazione lucana la necessità di risparmiare fino all’osso per la propria sopravvivenza quotidiana, ed è di tutta evidenza che una così forte contrazione dei consumi non può che danneggiare l’intera economia regionale. E’ necessario che la Regione Basilicata si attivi per contrastare questa situazione anche con una politica che, non soltanto favorisca gli investimenti, ma riesca soprattutto a dare una maggiore efficienza alla pubblica amministrazione sui tempi di liquidazione degli aiuti». Meno critico e più propositivo Pasquale De Lorenzo, consigliere regionale del gruppo misto-Pdl. Afferma l’esponente del centrode-
Il capogruppo di An in consiglio regionale Antonio Tisci
stra: «La Regione deve fare la sua parte introducendo strumenti di sostegno sociale e di integrazione al reddito dopo che l’Istat ha rilevato, con la drammaticità dei numeri, quanto noi abbiamo da tempo denunciato e cioè che una famiglia su quattro vive in Basilicata in povertà. Abbiamo uno strumento efficace che è quello del Reddito di cittadinanza che il Consiglio si appresta a riproporre e che può essere modificato nel senso di ampliare la base degli aventi diritto ma, soprattutto,
l’entità del contributo economico da destinare alle famiglie». Di Lorenzo dipinge un futuro fosco se non si prendono contromisure: «Se abbandoniamo le famiglie in questo momento in cui è contestualmente in atto una crisi di tutto l’apparato produttivo e non si interviene prontamente con misure straordinarie e rilevanti, non certo con lo sconto di pochi euro sulla bolletta del gas, c’è il rischio di vedere ancor più drasticamente precipitare i consumi interni con conseguenze diret-
te per le imprese commerciali ed artigiane, innescando un circolo vizioso di vera recessione». Queste le priorità secondo il consigliere del Pdl: una politica di supporto alle imprese per il lavoro e, a monte, una politica sociale di sostegno alle famiglie. Di Lorenzo conclude: «Non v’è nulla di scandaloso nel pensare ad indennità di disoccupazione regionali e integrazioni al reddito familiare aggiuntive agli ammortizzatori sociali nazionali quando ci si trova di fronte al dato drammatico rappresentato da famiglie lucane di 4 persone che non raggiungono i 1600 euro al mese. Si pregiudica la sopravvivenza e la dignità delle persone, ma si rischia anche la pacifica convivenza sociale». Giuseppe Potenza, segretario regionale della Basilicata della Dc, lancia un’idea: «Mettiamo intorno ad un tavolo i dirigenti della Caritas, alcuni parroci e alcuni sindaci, i sindacati dei pensionati e cominciamo ad affrontare l’emergenza povertà». Chi meglio di loro infatti conosce le nostre famiglie povere, le reali condizioni di vita. Chi meglio dei sindacati dei pensionati tocca quotidianamente con mano il disagio di tanta gente».
Il Siulp denuncia le condizioni di disagio in cui operano i corpi di polizia
«Chi rappresenta lo Stato oggi non è rappresentato» MATERA - «La sicurezza è una priorità per la tutela del Paese. Oggi, chi rappresenta lo Stato non è rappresentato dallo Stato». Lo ha dichiarato ieri mattina a Matera il segretario nazionale del Siulp, Felice Romano, che ha partecipato all'assemblea indetta dalla segreteria provinciale del sindacato unitario lavoratori polizia su temi contrattuali e organizzativi. Il segretario provinciale di Matera, Vito Cicirelli, ha analizzato i problemi gestionali, organizzativi e operativi cui vanno incontro quotidianamente i poliziotti in servizio nella provincia di Matera. In particolare, l'ispettore Cicirelli, ha rimarcato l'esigenza di migliorare lo stato dei luoghi in cui vivono e lavorano i poliziotti, garantendo loro migliori condizioni di igiene e di sicurezza, un migliore equipaggiamento, un vestiario adeguato e proporzionato al bisogno. «I poliziotti - ha sottolineato Cicirelli - Devono fare i conti con chi crede che basta mandarli in piazza con scudo e sfollagente per risolvere i problemi dell'ordine e sicurezza pubblica». La carenza di organico si avverte sia nella questura di Matera sia, in maniera drammatica nella sezione Polstrada, nella polizia postale e nella polizia Ferroviaria di Metaponto: «In questi due ultimi uffici il personale si conta sul palmo della mano - ha detto - alla Polizia postale ad esempio manca da tempo persino un
capo ufficio che possa firmare gli atti di polizia». Il segretario Cicirelli, infine, ha auspicato, che «a fronte di tutte queste problematiche vi sia almeno la fortuna di avere a capo della polizia della provincia, un questore, come quello attuale, il dottor Carmelo Gugliotta, che sappia comprendere i problemi del suo personale». «I tagli alla spesa - ha detto Romano - procureranno danni strutturali per almeno un triennio. Comprendiamo che siamo in un momento di difficoltà. Ma vanno effettuate delle scelte di priorità, rispetto alle esigenze del Paese. La sicurezza è un costo o un investimento, una priorità per la sicurezza del Paese? Lo
chiedono i cittadini e lo chiedono le forze dell'ordine. Riteniamo che qualcosa sul piano della spesa si possa fare. La carenza di organici, di undicimila unità e situazioni paradossali come quella di un commissariato, che in Puglia è stato sfrattato perché non si riesce a pagare il fitto, sono davvero emblematiche. Cinque mesi fa l'attuale Governo sosteneva che l'esecutivo guidato da Prodi ci aveva lasciato senza benzina, adesso il ministro Brunetta ci toglie anche l'auto. L'impiego dell'esercito è inutile perché - ha aggiunto Romano - si tratta di uomini formati non di certo per fare ordine pubblico o attività di prevenzione». Secondo Romano la questione “sicurezza” in Italia
al momento non è drammatica ma c'è il rischio che degeneri: «Attualmente spendiamo il 13,6% del prodotto interno lordo in termini di sicurezza. Interventi di razionalizzazione consentirebbero di avere un'azione più efficace». Romano suggerisce una diversa dislocazione di forze sul territorio, rafforzando la presenza della polizia in tutti i territori di provincia. «La polizia locale ha un ruolo fondamentale - ha detto - se agisce e interagisce in modo sinergico sui concetti di sicurezza e legalità». Il segretario nazionale del Siulp ha affermato di aver dichiarato in commissione affari costituzionali del Senato che il 75% del comparto sicurezza e difesa è al di
Il tavolo dei relatori (foto: Videouno)
sotto della soglia di povertà. Tra le iniziative di lotta per contrastare il decreto, anche un ordine del giorno per i consigli comuni per capire se condividono o meno i tagli sulla sicurezza: «Ad oggi il 30% di risposte sono contrarie e prescindono dai colori politici -. ha detto - Se il Governo in sede parlamentare non cambia stanziamenti di sicurezza, manifestazione interregionale per poi arrivare ad una manifestazione generale a Ro-
ma». Ieri, in una sala Palatucci gremita sono intervenuti anche il segretario regionale di Basilicata Antonio Mennuti, e i segretari generali Giovanni Prillo (Potenza), Innocente Carbone (Bari), Oronzo Carbone (Lecce), Domenico Conte (Brindisi), Franco Stasolla (Taranto), Michele Carota (Foggia) e il segretario regionale Calabria Martino Santacroce. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
CRISI ECONOMICA/EMERGENZA OCCUPAZIONE
Vertenze Daramic e Mondial Piston Unioncamere - Regione Da Latronico (Pdl) due interrogazioni Napoli chiede chiarimenti POTENZA - Questo pomeriggio i lavoratori della Mondial Piston di Potenza saranno in Confindustria per un incontro riguardante la vertenza dell’azienda. Intanto le prese di posizione sull’emergenza occupazione che sta interessando la Basilicata non si placano. «Solidarietà ai lavoratori, ma anche l’impegno a far sì che le recenti vertenze occupazioni approdino quanto prima sul tavolo del ministro delle attività produttive Scajola» sono le parole del senatore del Pdl, Cosimo Latronico che ha presentato due distinte interrogazioni relative alla vertenze Daramic e Mondial Piston. «Fino a pochi giorni fa era impensabile che un’azienda
in buono stato di salute come la Daramic potesse annunciare di punto in bianco l’intenzione di voler chiudere lo stabilimento lucano di Tito scalo con la conseguente messa in mobilità di 140 lavoratori. Come pure ci ha lasciato esterrefatti l’annuncio della Mondial Piston di voler mettere in mobilità tutti i 106 dipendenti dello stabilimento potentino. Nelle prossime ore, insieme agli altri parlamentari lucani del Pdl, chiederemo un incontro urgente al ministro delle attività produttive perché entrambe le vicende vengano affrontate alla presenza dei gruppi dirigenti e siano individuate le opportune strade per un rilancio produttivo».
POTENZA- «La profonda crisi industriale che ha colpito l’economia lucana dovrebbe spingere ad attivare tutte quelle misure necessarie per fortificare il tessuto produttivo delle piccole e medie imprese, capaci di valorizzare le forze lavoro e le risorse del territorio. La promozione risulta, a questo scopo, uno strumento necessario per l’apertura verso nuovi mercati nazionali ed esteri e vuol dire dare ossigeno ad un’economia in forte difficoltà». A dichiararlo è il consigliere regionale del gruppo misto – “La Destra”, Michele Napoli riferendosi alla nota inviata da Unioncamere in cui si accusava la Regione di non aver portato avanti le azioni promozionali previste dal protocollo d’intesa. «Occorre un chiarimento ad un tavolo di confronto politicoistituzionale in merito alle eventuali responsabilità che hanno determinato il blocco delle attività previste nel protocollo».
24 Ore in Basilicata 19 Tagli scuola Il governo accoglie le richieste degli enti locali e modifica l’articolo 3 del decreto 154 GiovedÏ 6 novembre 2008
Piccoli comuni salvi. Per Ora E a Potenza un consiglio straordinario chiede il confronto POTENZA - Un consiglio provinciale straordinario, richiesto dalla quasi totalità delle forze politiche, per discutere ed analizzare gli effetti della riforma, ma sarebbe meglio dire dei tagli, che sono previsti dal ministro Maria Stella Gelmini in tema di pubblica istruzione. Quali le ricadute sul sistema scolastico lucano? Nel corso del consiglio provinciale si è cercato di valutare quello che è stato uno tra i provvedimenti piÚ discussi e contestati del governo Berlusconi. No ad uno scontro tra maggioranza ed opposizione, ma una discussione serena per cercare una mediazione tra i vari soggetti interessati, che esalti la maturità della classe dirigente della Provincia, come spiega il presidente del Consiglio Provinciale Antonio Salicone. Questo consiglio straordinario è la prova del grande interesse di questa istituzione nei confronti del settore scolastico, un settore che potremmo definire strategico e di vitale importanza per la nostra regione. Il compito primario è di confrontarci con trasparenza, evitando contrapposizioni strumentali tra maggioranza ed opposizione, per capire cosa succederà in Basilicata quando questa riforma sarà a regime. Efficienza e risparmio. Due teorie che è difficile far convivere. Ma la strada intrapresa dal Ministero prevede proprio questo: un taglio di circa 8 miliardi di euro nel settore della pubblica istruzione, e la promessa, sempre del ministro Gelmini, di alzare il livello qualitativo della scuola italiana. Sarà possibile? I dubbi manifestati da migliaia di studenti e professori dicono di no, ma il ministro è sicuro di riuscirci. Per L'assessore alla pubblica istruzione Domenico Vita, la scuola è un bene collettivo, per offrire un buon servizio è
ACCORPAMENTO della dirigenza scolastica per l'anno 2009-2010 e dimensionamento della rete scolastica a decorrere dall'anno 2010-2011 mediante un'intesa in sede di Conferenza unificata. E' quanto prevede il nuovo testo dell'articolo 3 del dl 154 che ha recepito alcune questioni poste dalle autonomie locali, dopo l'incontro di ieri mattina tra il ministro Raffaele Fitto, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, i sottosegretari all'Economia Luigi Casero e Giuseppe Vegas, l'ufficio di presidenza delle Regioni guidato necessario partire da un dialogo positivo e costruttivo per costruire un luogo di eccellenza. E' innegabile - continua - che dovremo far coincidere l'aspetto educativo e didattico con una riduzione delle spese, ma questo è un aspetto che andrebbe valutato con attenzione, e non in un ottica di tagli centralizzati ed indiscriminati. La scuola, negli ultimi decenni, ha assunto un ruolo paragonabile a quello degli ammortizzatori sociali, ha dato sfogo al pro-
dal presidente Vasco Errani, i presidenti di Upi, Fabio Melilli e Anci, Leonardo Domenici. Nella riunione si è discusso dell'articolo 3 del decreto 154 in votazione ieri al Senato e nella nuova versione del testo, come spiega una nota del ministero dei Rapporti con le Regioni, è stata eliminata l'ipotesi di commissariamento che era prevista nei confronti delle Regioni inadempienti sui piani di ridimensionamento scolastico. E’ una prima risposta alle preoccupazioni che da tempo andavamo segnalando ha affermato Domeni-
blema occupazionale assicurando un lavoro a giovani laureati soprattutto in regioni non certo ricche come la nostra. Va bene il risparmio, ma tagli cosÏ consistenti sarebbero da valutare caso per caso, senza dimenticare che il compito principale è quello di alzare la qualità degli insegnanti, assicurando loro delle retribuzioni in linea con quelle degli altri paesi europei. Un altro problema da risolvere - continua Vita - è quello della data del 30 no-
ci che ha poi sottolineato come grazie a questo intervento non ci saranno chiusure di scuole nel prossimo anno scolastico. Un risultato importante soprattutto per i piccoli comuni, montani e non che ci consentirà ora di lavorare per soluzioni condivise e concertate. Commento positivo anche da Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano e vicesegretario dell’Anci regionale che ha sottolineato l’importanza del provvedimento e il ruolo assunto dalla Basilicata: la prima a sollevare il problema.
vembre come termine ultimo per provvedere al dimensionamento scolastico, cioè decidere dove applicare i tagli di docenze e personale previsti dalla riforma, altrimenti, oltre questa data è previsto il commissariamento. Non credo - spiega - che saremo in grado di rispettare queste consegne in tempi cosÏ ristretti. E' Franco Inglese, direttore generale dell'ufficio scolastico, a spiegare quali sono i reali problemi da affrontare
in un settore delicato come quello della pubblica istruzione. Farsi carico della scuola dice Inglese - è un problema che riguarda il futuro. Negli ultimi anni è molto cresciuto il livello della scuola lucana, con una percentuale di dispersione scolastica che in cinque anni è passata dal 18 per cento al 12 per cento, assestandosi vicino a quei parametri fissati dal Trattato di Lisbona. La scuola è un sistema complesso, in continua
Un momento del consiglio. In piedi il direttore scolastico Franco Inglese (foto: Andrea Mattiacci)
SUD, NORD E VAL D’AGRI VERSO I PATTI FORMATIVI
DOMANI UNIBAS E UNICAL IN PIAZZA
La Provincia di Potenza prova a sperimentare l'innovazione di una “filiera didatticaâ€?attraverso i patti formativi. Il presidente dell'ente, Sabino Altobello ha spiegato piĂš volte come sia necessario ÂŤprendersi cura del sistema scuola, mettendolo al centro dell'agenda politica locale, riqualificando i luoghi dell'apprendimento, ma soprattutto sperimentando percorsi integrati. I patti formativi locali saranno percorsi capaci di mettere in relazione, territori, autonomie scolastiche, sistemi produttivi e universitĂ Âť. La Provincia sarĂ l'ente “gestoreâ€? di questi percorsi. I territori che saranno luogo di sperimentazione sono l'area Nord e Sud della Basilicata e la Val d'Agri.
POTENZA Delegazioni di studenti provenienti dalle Università di Potenza, Reggio Calabria e Messina parteciperanno il 7 novembre a Cosenza alla manifestazione di protesta contro la riforma. La presenza degli studenti di altri atenei è stata annunciata ieri dai rappresentanti del Comitato di Lotta dell’Università della Calabria che hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare lo svolgimento della manifestazione. Alla manifestazione di venerdÏ a Cosenza è previsto che partecipino anche gli studenti delle scuole medie superiori. La protesta di venerdÏ è in preparazione alla manifestazione in programma a Roma per il 14 novembre.
evoluzione, e oggi ha la necessitĂ di riorganizzarsi. Il problema che credo sia piĂš grave è quello relativo ai trasporti, che non sono per niente sincronizzati con gli orari scolastici. Se manca questo, come possiamo pensare di migliorare le cose? Negli ultimi due anni abbiamo perso 800 posti di lavoro e 1700 alunni. I tagli nella nostra regione - spiega Inglese - sono quindi collegati alla mancanza di alunni. Alla politica tocca il compito, non certo semplice, di invertire questa tendenzaÂť. Sabino Altobello, presidente della Provincia, ritiene ÂŤnecessario avviare un dialogo basato sulla concertazione con tutti i soggetti del territorio, per sostenere politiche scolastiche compatibili con le reali possibilitĂ di sviluppo. In quest'ottica si inseriscono i “patti formativi localiâ€?, uno strumento capace di connettere istruzione e formazione all'occupazione, intercettando fondi complementari, dato che alla luce della riforma in arrivo quelli ministeriali potrebbero penalizzare ulteriormente la scuola lucanaÂť. Al consiglio erano presenti anche il presidente regionale della consulta studentesca, Pierluigi Smaldone, che ha sottolineato che il motivo delle proteste studentesche è da ÂŤimputare alla teoria dei tagli indiscriminati, che non distinguono tra scuole grandi e piccoli comuniÂť e Nicola Valluzzi in rappresentanza dell'Anci Basilicata che ha annunciato un ordine del giorno da parte dell'associazione proprio per evitare il commissariamento per chi non rispettasse la data ultima del 30 novembre. La riorganizzazione della rete scolastica territoriale non può operare tagli indiscriminati, prescindendo dal confronto con gli enti locali. Questo il concetto cardine attorno a cui è ruotato il consiglio provinciale Vito Mancusi
Onda 133 E il Senato Accademico rigetta le accuse all’Ateneo
Gli studenti scrivono a Tamburro: Si prenda una posizione netta DAI BANCHI MAGNIFICO Rettore, Le scriviamo come corpo studentesco, che da diversi giorni sta manifestando e dimostrando senso di disappunto verso provvedimenti legislativi che metterebbero in grossa crisi l’intero sistema universitario pubblico italiano. Dall’assemblea di Ateneo del 21/10/2008, nella quale veniva dichiarato lo stato di agitazione dell’Ateneo e rimandava ai giorni successivi le attività di protesta da portare avanti, ad oggi, non abbiamo avuto ancor nessun riscontro ufficiale circa le posizioni del Senato Accademico, situazione che ha determinato cosÏ uno stato di confusione generale tra studenti e corpo docenti. Conosciamo benissimo i provvedimenti legislativi inseriti nella legge 133 e pertanto riteniamo opportuno che il corpo docenti e l’ateneo tutto prenda una posizione netta e, soprattutto, che a questa segua una forma di azione trasparente. Riteniamo che l’impegno da Lei assunto esuli dalla responsabilità che veste come rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, ma è frutto di una seria e partecipata azione, prima di cittadino e poi docente, responsabilità che non possiamo che ammirare, vista l’indifferenza che in questi giorni abbiamo riscontrato. Riteniamo sia arrivato il momento,
come Ateneo, di indicare la strada della contestazione, se è questa che si vuole. Gli studenti, oggi, chiedono una precisa presa di posizione dell’Ateneo, non riassumibile in un comunicato stampa, ma che si sviluppi in una attività congiunta e proficua per la protesta. Chiediamo un’azione forte, concreta e programmata. Non pensiamo che la normale attività accademica di questi giorni abbia determinato la mobilitazione e il coinvolgimento di tutte le parti interessate. Sembra quasi che si voglia mantenere uno stato di presunta ordinarietà quando al di fuori dell’ateneo la protesta si diffonde. L’università , nella nostra regione, assolve ad un ruolo strategico e assume un’importanza estrema alla crescita di tutta la Basilicata. Le condizioni che si preannunciano, nel caso di un non ritiro della 133 o dei tagli all’università pubblica, risultano critiche, tanto da condizionare la sopravvivenza del nostro Ateneo. Si determinerebbe, cosÏ, non solo la fine del diritto allo studio che in questa Regione, negli anni 80, veniva sancito come obiettivo primario tanto da istituire l’Unibas, ma la morte di una cultura regionale, che si manifesterebbe con un netto spopolamento delle classi giovanili che oggi hanno deciso di rimanere per
le opportunità concessegli. In questa lettera, Magnifico Rettore, c‚è tutta l’amarezza di un corpo studentesco che non vede nessuna presa di posizione da parte Istituzioni locali, che sembrano immuni a tali provvedimenti. Inesistente è anche la posizione dalle Amministrazioni Comunali che ospitano le sedi universitarie; nessuna la posizione delle Amministrazioni Provinciali e, soprattutto, nessuna la posizione del consiglio Regionale, che tanto si impegna a investire i soldi delle royalty del petrolio, ma lascia che i governi centrali costituiscano un limite concreto alla crescita dell’intero sistema regionale. Nella visione incerta e catastrofica di crisi che coinvolge il nostro presente di universitari oggi e di lavoratori (precari) domani, noi studenti non possiamo adottare misure di protesta, che mantengano uno stato di presunta agitazione. Chiediamo pertanto a Lei, Magnifico Rettore, e al Senato Accademico, di riunirsi in forma straordinaria e di esprimere quanto prima una posizione dell’Ateneo, e che a tale posizione, già espressa nel luglio 2008, segua una reale mobilitazione. La Federazione Sui-generiS I Rappresentanti degli studenti Il Collettivo studentesco di Matera
DALLE CATTEDRE ÂŤL'UNIVERSITĂ€ è la sede, la piĂš alta, di elaborazione e di pratica della libertĂ di pensiero. Tale principio è sancito nella nostra carta costituzionale e si traduce, tra l'altro, nella libertĂ di ricerca ed insegnamento di ogni singolo docenteÂť. Ăˆ quanto sottolinea, a grandissima maggioranza, il Senato Accademico dell'UniversitĂ degli Studi della Basilicata, nel ribadire che attacchi al Rettore e a docenti di questo Ateneo, nel legittimo svolgimento del ruolo di professori, appaiono gratuiti e strumentali ad una logica preconcetta volta a svilire il confronto su questioni che riguardano i nostri giovani ed il sapere e, dunque, il futuro del nostro Paese.
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20 24 Ore in Basilicata Giuliana Sgrena da Potenza lancia l’allarme: «Salvate il Manifesto»
Nomina all’Ente irrigazione
Informazione, libertà sotto pericoloso attacco
Il ministro sceglie Saverio Riccardi come presidente
Giovedì 6 novembre 2008
POTENZA - Minuta, senza eccessi. Così, tra gli striscioni di protesta degli studenti che ieri addobbavano l’aula magna dell’università di rione Francioso, Giuliana Sgrena (nella foto), giornalista del Manifesto ha preso posto al tavolo dei relatori per difendere l’indipendenza del suo giornale, e dell’informazione tutta, dagli attacchi di un governo «costruito sul potere dei media» e che, a suon di reality, « ha contribuito ad abbassare il livello culturale del paese». Un governo che con «i tagli alla cultura - ha detto Giuliana Sgrena - vorrebbe mantenere il paese nell’ignoranza più totale». In Italia si legge meno, i dati parlano chiaro, e quelle poche informazioni che si apprendono dalla televisione sono di pessima qualità. «Gli stessi giornalisti che lavorano in tv - ha continuato - non sono più capaci di contestare un politico (il riferimento all’ex collega Gianni Riotta è esplicito ed inevitabile), ormai si registrano solo dichiarazioni o si passano solo comunicati. Non c’è più interesse per la verifica delle fonti o per il racconto dei fatti così come accadono. Si preferisce un certo tipo di giornalismo, come quello embedded che tanto ha funzionato nel corso della guerra in Iraq. Raccontare un conflitto arruolandosi al seguito delle truppe e accettando determinate condizioni non significare fare il giornalista, ma negare tutto quello che è il giornalismo indipendente». Poi l’appello. «Il Manifesto ha un ruolo importante nel panorama dell’informazione nazionale - ha affermato la giornalista - anche quando interpreta erroneamente la
realtà. E’ un giornale indipendente che scrive senza condizionamenti, ed è questo il suo valore più importante». Ad appoggiare la battaglia anche la rivista Decanter. «Decanter ha a cuore la riflessione sullo stato dell'informa-
zione italiana - ha detto il direttore Antonio Califano, tra gli organizzatori della tavola rotonda “ l’informazione è libera?” - Presto le piccole testate di cooperative e di partito saranno falcidiate dal decreto Tremonti. Per questo Decanter si è impegnato per una sottoscrizione a favore del Manifesto. E’ una battaglia contro l’informazione monolitica a favore di una che sia invece libera e non condizionata». «L’informazione su carta stampata salvaguarda la capacità di giudizio del lettore ha spigato Piero Di Siena, presidente dell’associazione per il rinnovamento della Sinistra - Il Manifesto per circa 40 anni ha rappresentato un elemento di forte originalità capace di contraddire le debolezze del sistema informativo italiano percorrendo altre stra-
de. L’intera opinione pubblica dovrebbe essere aperta a quegli spunti critici ed indipendenti offerti dal quotidiano. La salvaguardia della libertà di stampa è di fondamentale importanza per la vita civile del nostro paese». Al tavolo dei relatori anche il rettore dell’università degli studi della Basilicata, Mario Tamburro: «L’informazione è corrotta e degenerata. Frutto di una errata interpretazione del concetto di pluralismo», ha detto senza lesinare sui riferimenti alla sua esperienza personale di rettore «di una piccola università di campagna». «Lasciatemi difendere i miei collegh i- ha poi aggiunto - Le idee politiche non si insegnano negli atenei. Io stesso non corrompo i giovani facendo lezioni in piazza». Anna Musacchio
Negli ultimi 8 anni diminuiti i sostegni, quindi i redditi dei lavoratori nel settore
Delegazione della Cia lucana a Bruxelles «Tante le colpe della spesa pubblica in agricoltura» LENTA, carica di burocrazia, poco produttiva e progressivamente ridotta. La spesa pubblica in agricoltura -tra interventi dell’Unione europea, dello Stato e delle Regioni - incide sempre di meno sul settore e non riesce a dare alle imprese la necessaria spinta all’innovazione e alla competitività. Negli ultimi otto anni i sostegni complessivi sono diminuiti, in termini reali del 14 per cento. Il valore aggiunto agricolo che ha perso il 20 per cento. I redditi dei nostri agricoltori sono scesi di oltre il 18 per cento. Sono questi alcuni degli elementi emersi a Bruxelles durante il convengo organizzato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori. Incontro al quale ha partecipato una delegazione della Cia lucana guidata dal presidente Donato Distefano, insieme al presidente na-
zionale Giuseppe Politi. «Negli ultimi anni -ha ricordato Politi- c’è stato un progressivo disimpegno del settore pubblico nei confronti dell’agricoltura. E' un andamento che desta preoccupazione perché si combina con una tendenziale riduzione del valore aggiunto agricolo e con un calo costante dei redditi dei produttori, che continuano a fare i conti con una crescita elevata dei costi produttivi e degli oneri sociali e con una diminuzione dei prezzi praticati sui campi». «Siamo in presenza - ha rilevato il presidente della Cia - di una situazione che fa suonare il campanello d’allarme. Basti pensare che la riduzione dei trasferimenti dell'Ue al nostro Paese, dopo la riforma di Agenda 2000 e l'allargamento ai nuovi Paesi dell'Est europeo»
POTENZA - IL ministro delle Politiche agricole ha nominato commissario dell’ente irrigazione di Puglia e Basilicata, Saverio Riccardi. Nomina che segue di qualche giorno quella di Domenico Totaro per l’ente Parco della Val D’Agri, da parte del ministro Prestigiacomo. «Due incarichi che sono motivo di orgoglio e di soddisfazione sia per la valenza politica ad essa sottesa, sia per il valore umano e professionale degli interessati». Commenta così la notizia il coordinatore cittadino di Fi verso il Pdl, Lorenzo Larocca. Che spiega: «Sotto l’aspetto politico è una ulteriore conferma dell’attenzione che il Governo nazionale sta dedicando alla Basilicata ritenendo, a distanza di trenta anni, di nominare un lucano sia ai vertici della “Cassaforte idrica” lucana sia al vertice del parco della Val dAgri, come è noto, ad altissima vocazione produttiva». «È evidente - aggiunge il coordinatore cittadino di Fi verso il Pdl, Lorenzo Larocca - che grazie al Governo Berlusconi, il “nuovo corso” fa sentire i suoi effetti anche in Basilicata ponendo le persone giuste nei posti giusti. Nella convinzione che contribuiscano concretamente a sovvertire il trend di lenta agonia al quale la classe politica che amministra la Basilicata in ogni ambito da diversi anni ci sta condannando». È significativa infatti «l’inversione di tendenza
Lorenzo Larocca
che il Pdl lucano ha saputo porre in campo mediante la nomina di “Operatori di frontiera” piuttosto che politici non confermati come nel costume della sinistra nazionale e lucana in particolare. Nulla contro i politici non più eletti, ma la Basilicata ha bisogno di forze nuove, di nuova vigoria come quella che risiede i chi, quotidianamente si trova ad affrontare la drammatica situazione socio - economica lucana». «Sotto l’aspetto umano conclude il coordinatore cittadino di Fi verso il Pdl, Lorenzo Larocca - a Riccardi e a Totaro va un sincero augurio di buon lavoro da parte del coordinamento cittadino di Forza Italia verso il Pdl di Potenza che, comunque, saprà discernere la stima per l'uomo ed il professionista dal giudizio di merito per le attività che i neo incaricati sapranno porre in essere». regione@luedi.it
Itrec, la Sogin Ritorno al nucleare smentisce Lo spettro del “Decreto Scanzano” Report A lanciare l’allarme il parlamentare Margiotta
CONTRO il ritorno al nucleare è necessario che le «Regioni impugnino il provvedimento». A sostenerlo il parlamentare lucano Salvatore Margiotta, vicepresidente della commissione Ambiente, che alla luce di quanto deciso alla Camera teme un nuovo colpo di mano come il “decreto Scanzano”. Il Governo, infatti, potrà decidere liberamente senza consultare né le Regioni, né i Comuni, né le Province, sulla localizzazione delle central. «I siti individuati dal Governo - ha spiegato Margiotta - vengono dichiarati di interesse strategico nazionale, e dunque militarizzati fin dalla posa della prima pietra». Ora il disegno di legge, approvato alla Camera, deve passare al vaglio del Senato. «Se fosse definitivamente approvato - ha tenuto a rimarcare il parlamentare lucano - le Regioni dovranno immediatamente impugnare il provvedimento, fortemente centralista, lesivo delle prerogative e delle competenze delle regioni medesime, teso ad espropriarle del sacrosanto diritto di programmazione del proprio territorio e di autodeterminazione».
NON c’è nessun pericolo all’Itrec di Rotondella. Ad affermarlo, in una nota stampa, la Sogin dopo la puntata di Report andata in onda domenica scorsa su Rai tre. Durante la trasmissione si è parlato, infatti, della presenza di fusti non registrati contenenti materiale radioattivo, fra cui plutonio. Fusti che, invece, «non sarebbero presenti nell’impianto di Rotondella» dove la Sogin ha «sempre agito nel più scrupoloso rispetto di norme, procedure e regolamenti assicurando la massima trasparenza sulle proprie attività». .
In terza commissione regionale trasporto pubblico in primo piano POTENZA - Si è riunita ieri la terza commissione consiliare della Regione Basilicata che ha approvato i criteri di riparto fondi ai Comuni in merito al Trasporto pubblico locale, per i contributi di esercizio relativi all’anno 2008. Con altri due provvedimenti è stata attribuita la qualifica di “fiera nazionale” alle manifestazione fieristiche denominate rispettivamente “Idea Regalo” e “Non solo Sposa”. L’ultima delibera di giunta approvata attiene l’aggiornamento del limite di reddito per l’accesso alla locazione permanente. Tutte le delibere, dopo un accurato esame delle stesse,
sono state approvate all’unanimità. Nel corso della seduta, si è svolta l’audizione del rappresentate dell'Ordine degli Architetti sulla proposta di legge di iniziativa di diversi consiglieri avente ad oggetto “Per una Legge regionale a sostegno della qualità architettonica”. E’ stato anche audito il presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori, Donato Distefano in merito al disegno di legge sulla razionalizzazione delle strutture amministrative regionali al servizio dello sviluppo agricolo e rurale lucano. «Entrambe le audizioni
svolte - sottolinea Mollica hanno consentito l’acquisizione di importanti elementi utili al prosieguo dell’iter per l’approvazione dei provvedimenti in questione».
LUTTO SI terranno oggi alle 15.30 nella chiesa di S. Michele i funerali del suocero del collega dell’Ansa, Mario Restaino. A lui e alla famiglia le condoglianze del “Quotidiano”.
24 Ore in Basilicata 21 Nonostante le precipitazioni di ieri si prevede un novembre poco piovoso e con temperature più elevate Giovedì 6 novembre 2008
C’è crisi idrica nel futuro lucano Nella seconda metà del mese una parentesi d’aria fredda POTENZA - La crisi idrica è destinata a proseguire. Questo è ciò che si desume dai modelli di previsione meteo-climatica emessi in questi giorni dall'Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze. Per quanto riguarda il Sud Italia, infatti, i calcolatori prevedono per novembre un calo medio delle precipitazioni compreso tra il 40 ed il 50 per cento. Clima asciutto quindi ma anche piuttosto caldo, con temperature più alte della norma fino al 25-30%. Il tutto a causa di un'anomalia barica positiva (zona di alta pressione) tra la Libia, la Sicilia, le regioni centro-meridionali, compresa a sua volta tra due zone ad anomalia barica negativa (zona di bassa pressione) sulla Penisola Iberica ed il Mar Nero. Per quanto riguarda la Basilicata, il calo delle precipitazioni dovrebbe manifestarsi in maniera più evidente sul settore appenninico e sul Lagonegrese, meno sul Materano e la costa jonica. Proprio l'area occidentale della regione, è bene ricordarlo, oltre ad essere la fascia mediamente più piovosa (in novembre nel comprensorio del Sirino cadono normalmente oltre 200 mm d'acqua) è anche la zona di alimentazione dei principali corsi d'acqua del territorio. Situazione simile anche dal punto di vista termico. I modelli propendono per valori fino al 3040 per cento superiori alla norma sul settore tirrenico, più o meno in linea con quelli medi invece sull'area del Vulture, Materano e Metapontino. I modelli di previsione mensile e stagionale sono prodotti dall'Ibimet del Cnr già dalla fine degli anni '90, ma solo ultimamente hanno raggiunto un livello qualitativo soddisfacente. La strategia di previsione consiste in un metodo multi-regressivo basato sull'attenta analisi di indici fisici atmosferici e di anomalie della temperatura superficiale dei mari. Tenendo conto delle caratteristiche di base dell'andamento barico e climatico del Mediterraneo, a scala mensile è possibile monitorare parametri relativi alla circolazione atmosferica (l'indice NAO, North Atlantic Oscillation), oppure le anomalie termiche della superficie dei mari (Atlantic Tripole o Guinea Gulf). Gli indici se-
SUL LAGONEGRESE PIÙ CALDO DEL 40-50% IN REGIONE MENO 40-50% DI PIOGGE
lezionati e i loro coefficienti, in un modello multi-regressivo, vengono poi opportunamente “mediati ed adattati” in modo da produrre indicazioni quanto più precise ed attendibili possibili.
Lasciando da parte per un attimo le indicazioni climatiche per l'intero mese (il margine d'errore resta comunque non trascurabile), nell'immediato sulla Basilicata sono attese piogge abbastanza consistenti fino a
sabato di questa settimana. Si tratterà di fenomeni sparsi, più continui ed abbondanti sul settore tirrenico. Le temperature stanno tornando in linea con le medie stagionali. A seguire, il tempo tornerà a stabi-
lizzarsi pur mantenendo valori termici prettamente autunnali grazie ad una circolazione fresca dai quadranti orientali. Volendo spingersi oltre, con tutte le cautele del caso, la seconda metà del mese potrebbe poi
riservarci una parentesi fredda accompagnata anche da possibili nevicate grazie alla discesa di un blocco d'aria fredda dalla Scandinavia. Giuseppe Pomarico regione@luedi.it
Verrà richiesto un decreto di lotta obbligatoria alla patologia
Sharka, in arrivo nuove misure di monitoraggio e controllo POTENZA - La Sharka, la malattia delle piante che tanto preoccupa gli agricoltori lucani continua ad essere valutata e monitorata dall’assessorato regionale all’Agricoltura, un monitoraggio che va avanti dall’inizio del 2008. Per fare un quadro della situazione il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha precisato alcuni passaggi della valutazione. Nel triennio 2004-2006 sono stati analizzati circa 8.000 campioni di foglie appartenenti a diverse varietà di Pesco, Susino e Albicocco, senza riscontrare alcun caso di sharka. Nel 2007 sono stati analizzati 1.068 campioni appartenenti a diverse varietà di Pesco, Susino e Albicocco; 15 piante di Albicocco, tutte appartenenti alla varietà Ninfa, sono risultate infette da Sharka e successivamente distrutte dai frutticoltori. In questi anni, inoltre, nessuna segnalazione di sintomi da Sharka è pervenuta all’Ufficio Fitosanitario e nessun frutteto monitorato presentava sintomi da Sharka. Per cui i campionamenti e i monitoraggi eseguiti
hanno riguardato sempre campi asintomatici. Nel 2008, su segnalazione spontanea di frutticoltori e dei tecnici delle organizzazioni professionali, sono stati prelevati campioni anche da campi, con sintomi evidenti di Sharka. Sono stati analizzati 1799 campioni, 170 dei quali - appartenenti a diverse varietà di Pesco, Nettarine e Albicocco - sono risultati infetti. Le 18 aziende a cui è stata inviata l’ingiunzione di estirpazione obbligatoria dell’intero impianto sono ubicate in agro di Policoro (3), Bernalda (8), Montescaglioso (7). Tutti i frutticoltori, con grande senso di responsabilità - sottolinea la Regione - hanno estirpato per intero i loro frutteti infetti. Le ultime analisi sono state eseguite nei laboratori del Centro Ricerche Metapontum Agrobios. Dal 2004 al 2007 sono stati utilizzati i metodi sierologici (Test ELISA), adottati a livello nazionale e internazionale, mentre nel 2008 sono stati utilizzati anche i metodi molecolari che replicano le particelle del virus, eventualmente presenti, prima di individuarlo, e per-
tanto si rivelano molto più affidabili, mettendo in evidenza il virus anche su piante senza sintomi. Oltre alla vigilanza del territorio, il Dipartimento Agricoltura ha emanato una delibera di giunta (prevedendo misure a sostegno delle aziende agricole per l'abbattimento di frutteti colpiti da sharka, alle quali si darà seguito con fondi del bilancio 2007 e 2008), supportato i vivaisti lucani per l’adesione al sistema nazionale di certificazione volontaria delle produzioni vivaistiche; inserito nel programma di formazione e di esame per l’ottenimento del Patentino (autorizzazione per l’acquisto dei prodotti fitosanitari) argomenti riguardanti la qualità del materiale vivaistico e la sharka; distribuito locandine e materiale divulgativo sulla sharka e discusso del tema in diversi convegni. Guardando all’immediato futuro l’assessore Falotico (nella foto) ricorda che ha già sollecitato il Governo nazionale all’apertura di un tavolo per l’erogazione dei fondi agli agricoltori interessati. Nell’ultimo incontro fra le Regioni Basilicata, Puglia,
Calabria e Sicilia convocato per affrontare il problema della tristeza virus degli agrumi, tenutosi a Bari il 3 novembre scorso, l’assessore ha ribadito al tavolo l’assoluta necessità di un impegno comune Regioni-Governo nazionale anche per la questione sharka al fine di accelerare i tempi per l’inquadramento della problematica e la definizione di iniziative volte a sostenere i produttori. La Regione ha predisposto nuove e più incisive misure di lotta alla patologia: «Un gruppo di lavoro al quale partecipa anche la Basilicata – ha concluso Falotico avanzerà al Comitato Nazionale Fitosanitario una proposta per un nuovo decreto di lotta obbligatoria alla Sharka. Inoltre nel 2009 abbiamo previsto un monitoraggio capillare».
Pollino, lunedì prossimo s’insedia La Basilicata a Fieracavalli di Verona il Comitato Istituzionale del parco sotto l’ “ombrello” di Orizzonti Lucani POTENZA - Lunedì prossimo alle 10.30, a Castrovillari (CS), presso la sede della Comunità del Parco (Palazzo Gallo - corso Garibaldi), s'insedierà il Comitato Istituzionale previsto dal Protocollo d'Intesa per nuove politiche di sviluppo territoriale nell'area del Parco Nazionale del Pollino siglato il 27 settembre scorso a Piano Ruggio di Viggianello (PZ). Il Comitato Istituzionale, al quale parteciperanno il governatore della Regione Calabria, Agazio Loiero, quello della Regione Basilicata, Vito De Filippo, i presidenti delle Province di Potenza, Sabino Altobello, di Matera, Carmine Nigro,
di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, il presidente dell'Ente Parco, Domenico Pappaterra e quello della Comunità del Parco, Sandro Berardone, è previsto all'articolo 7 dell'Intesa. I presidenti delle Regioni, delle Province, del Parco e della Comunità del Parco, sono membri del Comitato che è presieduto e coordinato dal Presidente dell'Ente Parco. «All'ordine del giorno della riunione oltre all'insediamento – informa una nota dell’Ente Parco - è prevista l'individuazione di soggetti tecnici in rappresentanza di ognuna delle istituzioni firmatarie del protocollo; l'individuazione
dei soggetti del partenariato economico e sociale di cui all’art. 8 del protocollo d’intesa; l'individuazione del comitato scientifico di cui all’art. 9 del protocollo d’intesa; l'individuazione della metodologia al fine della realizzazione della progettualità sul Parco del Pollino. L'intesa si propone di candidare il territorio del Parco nel suo complesso ad ottenere i fondi strutturali dell'Unione Europea nell'ambito della Programmazione comunitaria 20072013 al fine di conseguire gli obiettivi della conservazione e della valorizzazione ai quali l'Ente Parco deve tendere».
POTENZA – «Tradizione e innovazione, con tanta voglia di competere con altri territori puntando sulla semplicità, che significa anche differenziazione». Secondo la giunta regionale, «la Basilicata a Fieracavalli Verona 2008 si presenta così, con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata (in collaborazione con le Apa di Potenza e Matera) che ospita sette Associazioni in uno spazio sotto l’egida del marchio-ombrello Orizzonti Lucani, per continuare l’azione di valorizzazione commerciale dei prodotti». «Si tratta – ha spiegato l’assessore regionale
all’agricoltura, Roberto Falotico – di un’occasione assolutamente importante per gli operatori del settore ma anche per sottolineare il lavoro che le Apa e i centri di selezione svolgono per migliorare il panorama zootecnico lucano. Il centro di selezione equini di proprietà della Regione Basilicata, con sede a Piano del Conte, è un esempio concreto di quanto l’Ente creda nella valorizzazione e nella sperimentazione del settore equino. Poter presenziare in un unico spazio espositivo consentirà inoltre al “sistema Basilicata” di avere una maggiore visibilità e quindi
un’attrattività potenzialmente migliore. Starà poi alle associazioni incuriosire ed attirare con la forza di offerte sempre più pianificate, indirizzate verso quei target orientati al turismo rurale ed escursionistico, fortemente a contatto con la natura e con le tradizioni. Venire in Basilicata – ha concluso poi l’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Falotico – significherà scoprire paesaggi incredibili e un patrimonio agroalimentare di enorme interesse». L'inaugurazione ufficiale dello stand lucano è prevista per venerdì mattina alle 10.30.
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Giovedì 6 novembre 2008
E ORA ASPETTIAMO UN PAPA NERO
E’ INIZIATA UNA NUOVA FASE POLITICA
di ANGELOMAURO CALZA
di GIANNI PITTELLA BARACK Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Un vero e grande segnale di cambiamento da parte di un popolo che ha nel tempo ghettizzato i neri ed esaltato e apprezzato presidenti razzisti e guerrafondai più di quelli pacifisti e democratici. Ora il cambiamento epocale. La vittoria di Obama è anche quella di John Kennedy, Martin Luther King e Thomas Jefferson, il primo presidente americano, che nel suo discorso di accettazione, tenuto in ritardo nel marzo del 1801 dopo due mesi di risse parlamentari per decidere se lui avesse davvero vinto la Casa Bianca, propose alla propria giovanissima nazione e al resto del mondo "pace, commercio, amicizia onestà con tutti i popoli". Il primo personaggio della storia, forse anche il più importante, a parlare di uguaglianza, tolleranza, rispetto reciproco senza distinzione di razza e di colore della pelle fu Gesù Cristo. Ci rimise… la pelle. Un volo pindarico di quasi 2000 anni e siamo al 4 agosto del 1936: Jesse Owens, atleta statunitense nero, sotto gli occhi di un annichilito Adolf Hitler, a Berlino vinse la gara olimpica di salto in lungo contenendosi l'ultimo salto proprio contro un atleta tedesco, Luz Long. Le cronache del tempo parlarono di un Fuhrer irritato che lasciò lo stadio in anticipo per non stringere -lui, di razza ariana - la mano all'americano. In realtà, secondo quanto scriveva nel 1970 nella sua autobiografia proprio Jesse James, “…quel giorno, dopo essere salito sul podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il cancelliere tedesco mi guardò, si alzò in piedi e mi salutò con un cenno della mano. E io feci altrettanto”. Una vittoria in tutti i sensi, quella di James: strappare un segno di omaggio da parte di chi proprio sul razzismo aveva fondato le sue politiche ed aveva mosso consensi di milioni di coscienze popolari. Un omaggio a chi vestiva una pelle di colore diverso. Circa trent'anni dopo Angelo Giuseppe Roncalli, quel Giovanni XXIII che tanto ha cambiato la chiesa e il mondo non solo cattolico, il “Papa buono”,creò il primo cardinale di colore nella persona dell'arcivescovo di Dodoma in Tanzania. Anche quella fu una svolta epocale nella storia della Chiesa e di altri milioni di coscienze popolari non solo cattoliche. Nel 1988 l'America democratica presentò candidato alle primarie per la prima volta un uomo di colore: il reverendo Jesse Jackson. Gli andò male, ma un altro tassello verso il riscatto degli uomini di pelle non bianca era stato inserito nel difficile puzzle dell'uguaglianza. E veniamo a ieri, dopo altri vent'anni: l'America ha scelto il successore di George W. Bush: al repubblicano succede un democratico. All'”uomo bianco” gli Usa hanno preferito “l'uomo nero”: Barack Obama. Tanti i significati di questa vittoria, ma soprattutto la caduta della filosofia dell'ipocrisia di chi si professava antirazzista e poi sbarrava le porte che contano agli uomini di colore. Anche all'interno dello stesso partito democratico. L'America e il mondo si aspettano tanto da lui perché l'America e il mondo gli hanno dato fiducia. Gli hanno creduto e lui non potrà deluderli. L'escalation del riscatto degli uomini di colore può dirsi compiuta. Anzi, no: resta ancora un'ultima fortezza da conquistare. Nel 1996 in Italia a Salsomaggiore Denny Mendez viene eletta Miss Italia. In molti storsero il naso: non era possibile che - per la prima volta - venisse eletta una ragazza di colore. I Pittura Freska al successivo festival di Sanremo azzardarono nel loro brano: “sarà vero? Dopo Miss Italia avremo un papa nero?”. Noi insistiamo sulla scia: Fra cent'anni, alla scomparsa di papa Bendetto XVI, saranno finalmente maturi i tempi per l'elezione di un papa nero? Ci saranno tutte le condizioni per completare il processo di cambiamento in atto e dare un segnale tangibile di continuità verso l'abolizione convinta e completa delle diversità di razza da parte anche del più piccolo, ma per certi versi più potente Stato del mondo dopo l'America? E' proprio da questo Stato - che poi è lo Stato dei cattolici nel mondo, non solo a Roma o nel chiuso delle sue mura di confine - che tutti si aspettano la vera, grande rivoluzione epocale. Ci riusciranno i cardinali chiusi in conclave sapendo che se i cattolici antirazzisti potessero anche loro votare democraticamente molto probabilmente si orienterebbero in tal senso? Sarebbe anche questo un modo per dare ulteriore tangibilità, concretezza e pratica agli insegnamenti di uguaglianza, tolleranza, rispetto reciproco senza distinzione di razza e di colore della pelle di Gesù Cristo da parte di chi ora lo rappresenta sulla terra.
LA POESIA Gli Stati Uniti d'America, che bella lezione di democrazia. Poi vedo l'Italia e mi si stringe il cuore. la nostra classe politica dovrebbe avere il coraggio di andare a casa. Anche io cittadino italiano vorrei credere in un "sogno" Gigi Esposito
IL SOGNO E L’AGENDA DI BARACK OBAMA di VITO BUBBICO “I have a dream” è la famosa frase che Martin Luther King pronunciò in un suo memorabile discorso, tenuto a Washington il 1963, in cui auspicava una nazione dove la gente non fosse più giudicata per il colore della propria pelle. L'”american dream”, il “sogno americano”, invece è l'altro famoso modo di intendere l'idea di nazione che è coltivata negli USA. Gli Stati Uniti d'America si presentano, infatti, come la terra in cui tutto è possibile che accada ad ognuno. Un concetto che Obama ha trasformato nel suo “Yes, we can!” (Si può fare). In questo caso il da farsi era: cambiare! Un concetto che Obama ha incarnato con la sua corsa alla Casa Bianca, agli inizi un po' improbabile e poi, via via più credibile. Sino alla sua clamorosa elezione di ieri a presidente del paese più potente del mondo. Lo ha ricordato nel suo primo breve e intenso discorso trasmesso in diretta dalle TV di tutto il mondo, nella primissima mattinata di ieri. Lo ha ricordato citando l'anziana elettrice di colore ultracentenaria incontrata nelle file dei seggi che incarnava il lungo processo vissuto dagli afro americani. Quella donna che è partita da una condizione in cui non poteva votare (perché donna e perché nera) ed ha visto quella condizione cambiare, sino alla elezione a presidente degli Stati Uniti di un presidente di colore, proprio come lei. Un nero al comando nel paese da cui dipendono o sono fortemente influenzati, ancora, le sorti socio-economiche dell'intero pianeta.
Un paese che con la elezione di un presidente afro americano è stato capace di infrangere uno dei suoi maggiore tabù, un sentimento viscerale che per molto tempo ha segnato pagine infamanti della sua storia: il razzismo. E', forse, questo il segnale più potente che è arrivato ieri in ogni angolo del pianeta. I razzisti e gli xenofobi di ogni latitudine sono ora più isolati e isolabili. Un sognale benefico contro i rigurgiti di odio razziale che stanno creando pericolose sacche di antistorico odio nelle pur evolute società occidentali. Con la elezione di Obama, una volta tanto, “vedere nero” non costituisce per il mondo un pericolo. Oggi questa affermazione, contrariamente al suo uso comune, ha una sua accezione positiva per un mondo che per altri versi “vede nero” a causa della profonda crisi finanziaria che si è scatenata partendo proprio dagli Stati Uniti. Un mondo che oggi nel vedere il nero Obama ha qualche motivo di speranza per un approccio più positivo, meno aggressivo, più dialogante da parte di questa superpotenza nei confronti delle questioni sul tappeto: sicurezza, clima, economia. Sono stati sprecati innumerevoli aggettivi per definire, l'indubbia, importanza di questo esito elettorale americano. Sicuramente si chiude un ciclo, quello reganiano. Sicuramente alla presidenza americana va una personalità con ben altro spessore politico e culturale del suo predecessore. Sicuramente assisteremo ad un benefico cambia-
mento dell'atteggiamento di questa superpotenza sulle problematiche planetarie. Ma non aspettiamoci cambiamenti rivoluzionari. Gli americani sono prima di tutto americani. Essi hanno uno spiccato senso della tutela degli interessi della propria nazione. Prima di tutto e di tutti. La differenza che intercorre tra repubblicani e democratici è molto meno netta di quello che potrebbe apparire. Diciamo che sono simili al settanta per cento. E' un loro specifico modo di intendere la politica, per altro vissuta in modo meno viscerale che dalle nostre parti. Un senso di nazione che ha portato subito il vincitore e il vinto allo stesso richiamo e allo stesso impegno a superare in accordo i problemi del loro paese. Un atteggiamento pragmatico e costruttivo, purtroppo, molto lontano da quanto sta capitando in casa nostra. A Obama rimangono due mesi e mezzo prima di insediarsi ufficialmente nel suo nuovo ruolo. Due mesi e mezzo che gli serviranno per riflettere sul nutrito elenco di problemi che troverà appuntati sull'agenda aperta sul tavolo della stanza ovale. Un elenco di problemi enormi che riceve in eredità e che dovrà affrontare stando attendo a non deludere le aspettative che ha alimentato. Afganistan, Iraq, Medio oriente. Ma c'è da scommettere che al primo punto dei suoi pensieri ci sarà la crisi interna, il rilancio dell'economia americana. Una locomotiva che è interesse anche nostro che venga riavviata bene e in fretta. Obama, durante le
"IL VOTO negli Stati Uniti ci consentirà, probabilmente, di aprire una nuova stagione delle relazioni transatlantiche. Con un'Unione Europea oggi certamente più forte ed autorevole, anche grazie al progressivo superamento dello stallo politico e istituzionale resosi possibile grazie alla redazione del nuovo Trattato di Lisbona, può avviarsi un percorso di confronto con la nuova amministrazione americana molto più solido e strutturato. Il nuovo assetto delle relazioni internazionali, gli importanti dossier relativi alle riforme delle grandi organizzazioni sovranazionali, l'emergenza climatico-ambientale, il superamento della crisi finanziaria globale: abbiamo quattro grandi banchi di prova su cui provare a rilanciare una grande agenda comune. Sarà importante per l'Europa saper porre unitariamente e con senso di responsabilità temi e proposte di impegni condivisibili, e sarà ancora più importante per l'Unione mostrare la propria affidabilità e la propria capacità di sapersi assumere responsabilità nei teatri di crisi in cui la Nato è coinvolta. Con la presidenza Obama potrà esserci maggior sintonia politica e un registro culturale più simile, ma sarebbe un errore pensare che di fronte ad un'Europa balbettante, divisa, debole e poco incisiva, gli Usa possano in qualche modo fare per sé e per gli altri accollandosi oneri e sforzi impropri per colmare nostri limiti. Ecco perché questa nuova stagione politica contiene in sé il segno della grande opportunità, ma anche il senso della sfida per il Vecchio Continente, che superata negli Usa la stagione teocon unilateralista e delle guerre preventive per esportare la democrazia, non avrà più troppi alibi per non giocare un ruolo serio da Global Player sullo scenario mondiale." ultime battute della campagna elettorale, scherzando sulle sue origini africane, ha detto: “io non sono nato in una mangiatoia, ma vi assicuro di essere stato inviato da mio padre per cambiare”. Non vorremmo che qualcuno l'avesse preso sul serio e si aspettasse miracoli. Obama non è un superman. Ma è davvero il meglio che ci si potesse aspettare dopo l'autunno reganiano e l'inverno bushiano. Si può fare! Si può aprire una nuova fase per il mondo. E' davvero una buona notizia.
Giovedì 6 novembre 2008
NON E’ TEMPO PER I PAVIDI di ALDO VIVIANO LA residenza del presidente degli Usa si chiamerà ancora Casa Bianca? La vicenda politica del paese d'oltroceano che porta il popolo negro al vertice della scala sociale costituisce l'avvenimento nuovo destinato a migliorare le sorti dell'umanità, non solo di un continente. Tramonta forse definitivamente il superman razziale e si accosta al consorzio degli uomini la responsabilità in solido del cittadino integrato col proprio simile, al di qua ed al di là del colore della pelle, della condizione di vita, della rotazione esistenziale, in un empito di realizzazioni che parte da lontano, meglio: da storica lacerante primordialità. Oggi l'universo antropologico sembra destinato ad essere globalizzato al completo, meno diviso, più unito. Fa da collante il tempo che avanza, portando con sé germogli di speranza nell'odierno panorama internazionale. Scompare un pasato tessuto di odio, segregazioni, disparità. Subentra alla lunga marcia delle atteste testimoniate dal martirio dei profeti la lenta avanzata del sogno, la stagione dell'uguaglianza e dell'intesa tra popoli. Si avvicinano quasi gli emisferi. Le latitudini fondono meridiane, paralleli, distanze: diventano braccia, mai dell'unico abitante del pianeta, che è l'uomo. Il momento è felice, esaltante, promettente, ha in prospettiva la pace dell'universo inquieto. E' questo il primo traguardo, ancora all'orizzonte, visibile, rilucente perà dei raggi della stella. Inizia la proiezione di giorni ed ore migliori per tutti. In prima, per quei numerosi connazionali che in terre lontane hanno sacrificato vittime di guerre o rivendicazioni sociali, hanno riportato ferite e prigionia. Ma pure per gli altri in attesa di equilibrio e decisioni che mirino alla stabilità di relazioni in democrazia, nel rispetto delle singole realtà di ciascuna nazione. Scompaiono le ombre: al riparo covano delitti di qualsiasi genere, trasgressioni, minacce a qualunque livello. L'ultima s'è affacciata con il tentativo di fanatici farneticanti per attentare alla vita dell'allora candidato. Non dimentichiamo neppure il funesto novembre del 1963, ormai relegato in fondo al tunnel privo di uscita, ma sempre temibile qualora la memoria dovesse cedere al futuro. Il periodo che si apre non è per i pavidi della storia, né per i rinunciatari o esitanti. Nessuno potrà più permettersi pause o dilazioni di sorta. Siamo tutti in cordata a rimuovere quegli ostacoli di vittoria finale del bene sul male, in una lotta ideale di riscatto degli uomini, degli oppressi in affanno. Ora più che mai, sull'onda della certezza che l'utopia del sogno americano non è più in via, bensì in casa, nella casa di tutti, che è il mondo; oltre il colore, la razza, le istituzioni, le civiltà religiose o laiche che siano.
ISTRUZIONE E COSTITUZIONE di ALBERTO VIRGILIO LA COSTITUZIONE del 1948 ha privilegiato in modo particolare il mondo della scuola in tutte le sue esigenze di libertà d'insegnamento e di apprendimento. Secondo l'art. 9 la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica , mentre con i successivi articoli 33 e 34 fissa in modo dettagliato i criteri per rendere effettiva la tutela dell'arte e della scienza. Il richiamo di queste norme fondamentali è sufficiente per dimostrare la grande importanza attribuita dalla Carta alle scuole di ogni ordine e grado, nelle prospettive che la civiltà e il corpo sociale devono perseguire con tutti gli strumenti utili allo scopo e con l'ausilio dei pubblici poteri. Assegnando un ruolo di rilievo a tutta l'area dell'insegnamento ( dalle scuole elementari alle Università ) il legislatore costituente si è in sostanza adeguato alla secolare realtà che ha sempre auspicato e agevolato il progresso del sapere nel corso della storia del nostro Paese. Una suggestiva definizione di questo settore fu formulata nel secolo scorso dal grande giurista Enrico Pessina , il quale scrisse che “La scuola perpetua nei secoli la vita dello spirito: essa è legame santo di filiazione spirituale che , più forte di quella naturale , infutura nei discepoli la vita dei maestri.” Questa premessa vale come plausibile giustificazione e approvazione in favore della recente apertura , da parte del governo , al dialogo e al confronto non soltanto con l'opposizione ma anche con tutti i comparti interessati , in modo diretto o indiretto , alla soluzione di tutti i problemi della scuola. Sembra che cominci finalmente a produrre qualche effetto la costante esortazione rivolta a tutte le forze politiche dal Presidente Napolitano , mediante il pressan-
te invito a sperimentare con buona volontà la via del colloquio costruttivo sui grandi temi di speciale spessore politico e sociale , nella tenace ricerca dei necessari punti di convergenza , tenendo conto soprattutto dell'interesse collettivo. Dopo tante polemiche , tante manifestazioni di protesta , tanti cortei e dissensi di ogni genere , si apre dunque uno spiraglio nuovo nei rapporti , finora tesi e inconciliabili , tra gli schieramenti politici contrapposti , che potrà dare i suoi frutti se il dibattito sui diversi e moltepolici aspetti del riordino della scuola sarà condotto con quello spirito di attenzione e di saggezza che l'argomento richiede , e senza preconcetti fondati sulla prevalenza da attribuire in ogni caso alle prese di posizione assunte fino a questo momento dal governo. Bisogna considerare che la scuola e le università costituiscono un bene prezioso per tutti e quindi interessano l'intera collettività globalmente considerata. Non è superfluo ricordare ancora una volta che nelle democrazie mature le maggioranze governative non devono mai arroccarsi sulla semplice loro forza numerica ma hanno invece il dovere di ascoltare con la dovuta attenzione anche la voce delle minoranze , le quali sono appunto deputate al costante controllo dell'attività di gestione della cosa pubblica , specialmente quando si tratta di questioni di primaria importanza che riguardino la vita di ciascuno e di tutti i cittadini. E' una regola di civiltà politica che non consente nessuna violazione perchè esprime l'essenza stessa dei regimi democratici fondati sullo spirito di collaborazione , pur nella diversità delle rispettive posizioni , fra tutte le componenti investite di poteri pubblici , nel miraggio della sana e corretta pubblica amministrazione per il bene del Paese.
IL SOGNO DI MARTIN LUTHER KING di GIACOMO NARDIELLO IL SOGNO di Martin Luther King quarantacinque anni dopo si avvera. Con l’elezione di Obama a Presidente degli Usa si apre una nuova stagione per i diritti civili non solo negli Usa ma nel mondo intero, e si continua la stagione dei Kennedy interrotta solo con gli assassini dei due fratelli. Obama, che ha dimostrato a tutti di essere molto sensibile ai problemi dei più deboli, di poter essere un presidente per tutto il popolo, non solo per i ricchi e i potenti, non solo per i bianchi, non solo per neri, ma per tutti può riaccendere, dunque, le aspettative per la costruzione di un mondo migliore, vale a dire meno profitti e sfruttamento e più attenzione verso la povertà che come ci insegna il rapporto dell’Istat non è una condizione da paesi del Terzo Mondo ma riguarda più di un quarto delle famiglie lucane. Sono certo che anche la comunità italo-americana, le vecchie e nuove generazioni di nostri emigrati troveranno in Obama un punto di riferimento per le proprie aspirazioni di crescita sociale specie in una fase di gravissima crisi finanziaria, anticamera della recessione. Le speranze di tutti i democratici sono infine rivolte alle prospettive di pace da perseguire con caparbietà perché sono ancora troppi i conflitti e i focolai di guerra nel Mondo, perché come diceva Martin Lutuer King “abbiamo conquistato il cielo come gli uccelli e il mare come i pesci, ma dobbiamo imparare di nuovo il semplice gesto di camminare sulla terra come fratelli”. *vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata (Pdci)
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IL TRAMONTO DELLA SCUOLA di ANTONIO MONTANO MA QUALE Riforma ? La Ministro Gelmini ha solo inteso applicare il buon senso proponendo alcune misure minimali per por argine alle più eclatanti anomalie e disfunzioni del nostro malato sistema educativo ( risse, coltellate, aggressioni ad Insegnanti e Presidi entro gli stessi edifici scolastici, atti di vandalismo contro il patrimonio scolastico, disordini di ogni specie e perfino del traffico e dell'abuso di droga, del consumo di alcolici, della condotta sessuale nell'ambito della Scuola) malato al punto di appalesarsi sistema antieducativo e diseducativo che si è trasformato da fabbrica del “sapere” a ricettacolo della ignoranza, da tempio della fanciullezza innocente a stalla di asini, da servizio primario essenziale a organizzazione corporativa e assistenziale degli addetti alla Scuola reclutati e assunti a iosa senza concorso o con concorsi truccati a fronte a un trend demografico in forte calo e insegnanti in sovrabbondanza, inadeguati professionalmente e carenti culturalmente a cui si assicura il posto fisso o di permanente precariato in cambio di bassi salari. Così si istituiva lo strumento del “modulo” per giustificare le massicce assunzioni di più insengnanti per scuola, sotto il pretesto innaturale di impartire insegnamenti specializzati che ha avuto come conseguenza di complicare le cose semplici in una età scolare che ha bisogno di chiarezza e semplicità alienando il tratto peculiare ed essenziale del rapporto empatico essenziale e ineludibile nella Scuola di base che si ha solo con il maestro unico che assicura innanzitutto l'interazione intimistica basilare ad innescare gli apprendimenti e la disciplina. Posta così la valenza didattica e pedagogica del maestro unico, non meno valide ed efficaci sono le altre misure del “voto sulla condotta” che certamente frenerà e sconfiggerà il bullismo e le sue conseguenze della violenza e delinquenza in chi lo pratica e anche in chi è costretto a subirlo. Inoltre il “voto” o valutazione espresso in decimali costituisce una misura di chiarezza e certezza a fronte ai giudizi esposti in concetti sempre opinabili da innescare incresciosi contenziosi innanzi ai TAR per discordanza di interpretazione. Per l'adozione di questi provvedimenti di lapalissiana opportunità e giustezza, è sconcertante constatare il comportamento impolitico, immorale e aberrante dell'opposizione, soprattutto dei politici e Parlamentari del PD che hanno non solo strumentalizzato gli studenti,ma li hanno addirittura aizzati a protestare con il rischio delittuoso di innescare turbativa sanguinaria. Questa constatazione ci induce a pensare che i fomentatori sono imbevuti di cultura sessantottina e che avendo appresa bene quell'arte che hanno radicata nella Scuola italiana per un quarantennio, intendono, a tutti i costi, istituzionalizzarla ricorrendo allo sfruttamento dell'innnocenza dei giovani e al lenocinio
intellettuale, forse, ben consapevoli che la loro sopravvivenza e la loro forza sulla scena politica è direttamente proporzionale al grado di asinità degli elettori il cui raglio potrà continuare a garantirgli di essere eletti. IL Decreto della Gelmini, approvato dal Parlamento, costituisce un preliminare, la precondizione senza la quale non è possibile impostare un nuovo assetto scolastico che deve nascere, appunto, dall'abbattimento della nostra pseudoscuola : quella che produce ragazzi incapaci di esprimersi correttamente, ragazzi riottosi, violenti, volgari, quelli che presentano tesi sgrammaticati e che nei concorsi alti di aspiranti Magistrati si esibiscono in componimenti zeppi di strafalcioni non solo sintattici, ma anche grammaticali e fonetici come questi : “comuncue”, “l'addove” “un' altro”, “risquotere” ecc. Dissodato l'ambiente scolastico dalla gramigna con il provvedimento approvato, la stessa titolare del Dicastero dell'Istruzione non indugerà a por mano alla vera Riforma la cui eccellenza consisterà, certamente, nell'adeguamento della pedagogia e della didattica alla crescita culturale e civile dell'infanzia e della gioventù del terzo millennio. Quanto al tempo pieno, per chi non lo sapesse, è sempre consistito nell'assenza di fruizione culturale ed educativa, come puro intrattenimento. Ma educare non vuol dire intrattenere, ma dare ai bambini i fondamenti etici e conoscitivi per la crescita come persona. Tempo Pieno, sì, ma riformato in tempo proficuo. Occorre una didattica che susciti il “gusto” della lettura anche attraverso la lettura come ascolto (oltre due terzi degli italiani non sanno leggere, ma solo compitare nel senso che non sanno decifrare e decodificare e,quindi, capire quello che leggono). E',inoltre, necessario bandire dalla scuola il deleterio burocraticismo e abbattere il mito della “partecipazione” eliminando i riti assembleari degli Organi Collegiali che si sono rivelati enti inutili e dannosi. Ve lo immaginate l'esercizio professionale dei medici usurpato da organi collegiali senza la conseguenza dell'incremento dei decessi come nella Scuola l'incremento del dilettantismo e dell'ignoranza ? Per porre in essere una Riforma seria ed efficace è chiaro che la Gelmini deve affiancare alla sua funzione un esperto e,direi, un luminare della Scienza dell'Educazione, della didattica e della pedagogia dal calibro, ad esempio, del Professore della Luiss Antiseri, come già fece, nei tempi andati e in analoghe circostanze (1923) il Ministro filosofo Giovanni Gentile che scelse, per l'orientamento didattico, il grande Giuseppe Lombardo Radice1.Anche perché occorre stabilire gli itinerari e i contenuti di un necessario e proficuo aggiornamento dei docenti che devono accedere mediante concorso serio e rigorosamente riformato.
QUANTE FANDONIE RACCONTA LA SINISTRA di GIUSEPPE SCHETTINI RAZIONALIZZARE per qualificare la spesa a servizio della scuola e dell'università e rispondere alla domanda della gran parte degli italiani di costruire un percorso per innovare profondamente l'intero sistema formativo del Paese. A questo servirà la nuova Riforma della Scuola. Sulla “Riforma Scuola” la sinistra continua a raccontare fandonie e a costruire esagerazioni per esasperare le piazze. Non c'è una misura unica su un tema così articolato come non ci sarà nessun taglio di cattedre e chiusure definitive delle scuole dei piccoli comuni di montagna ma bensì ci sarà solamente un accorpamento amministrativo: le scuole quindi rimarranno laddove oggi sono. Né tanto meno ci sarà la riduzione del tempo pieno. E quando, l'anno prossimo, si vedrà che il tempo pieno è rimasto, che è stato potenziato grazie alla redistribuzione degli insegnanti, che nessuno è stato licenziato e che i posti di sostegno sono gli stessi, diranno che è merito loro e della loro battaglia contro il governo e si inventeranno qualcosa d'altro per continuare a usare la scuola come campo di battaglia politica.
La nuova Legge di Riforma è una legge che riporta l'ordine nelle scuole ed é volta soprattutto a razionalizzare e qualificare la spesa della scuola e dell'università. Allo stesso tempo il Partito democratico ha però perso una importante occasione di mostrare il suo volto riformista facendo prevalere le solite spinte demagogiche e conservatici che certamente non aiutano il futuro delle nuove generazioni. Gli sprechi e i privilegi sono un'ipoteca proprio per i giovani che devono poter disporre di un sistema educativo e formativo che accresca le loro opportunità per i futuro. E dunque non bisogna girare le spalle al futuro. Ma allo stesso tempo c'è una grande inquietudine che anima lo scenario politico e che mette così ansia proprio sul futuro delle nuove generazioni e sul riformismo più in generale politico-istituzionale e sulla sua capacità per affrontare l'avvenire. Oggi siamo di fronte ad uno stato di cose che accresce le disuguaglianze proprio a danno delle famiglie più povere che non possono permettersi alternative educative e formative per i loro figli. capogruppo - consigliere di Forza Italia della Provincia di Potenza
Potenza 24
Giovedì 6 novembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Sono 75, a oggi, i commenti sul progetto di riqualificazione di piazza Mario Pagano
Gae Aulenti giudicata sul web Da elogiare l’idea di dare la parola anche ai cittadini Come sarà
L’architetto
Piazza Mario Pagano come è oggi (foto Andrea Mattiacci) SONO 75 i commenti che, dallo scorso 7 ottobre, sono apparsi sul sito del Comune che ha aperto un’apposita sezione dedicata ai cittadini che vogliono dire la loro in merito al progetto di riqualificazione di piazza Mario Pagano. Per il nuovo look l’amministrazione comunale ha stanziato circa un milione di euro. Il progetto è stato realizzato da Gae Aulenti (vedere box accanto) con la collaborazione di alcuni architetti potentini. Il progetto prevede la ripavimentazione dell’intera superficie della piazza (un'area di 47 metri per 57) con pietra di Padula grigia e bianca, l’installazione di alberi e panchine sui lati e la realizzazione di due vasche nella parte nord. Intento «è quello di ridare alla piazza il suo ruolo di aggregazione, tornando a valorizzarne l’edificio principale, ovvero il teatro Stabile». E per rendere partecipi i cittadini l’amministrazione comunale ha fatto sì che sul sito istituzionale i potentini potessero dire la loro sul progetto di riqualificazione. Sul sito web dell’amministrazione comunale è stata realizzata una specifica con le principali immagini virtuali e un modulo per inserire i commenti. Le 18 immagini pubblicate in rete propongono ai visitatori le immagini della piazza prese da da diverse angolazioni. Grazie a uno specifico “link” i cittadini potranno poi inserire i loro commenti al progetto. La gara d’appalto per l’affidamento dei lavori è prevista per l’inizio del 2009.
GAE Aulenti si forma come architetto nella Milano degli anni cinquanta, quando l’architettura italiana è impegnata in quella ricerca storico culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell’ambiente costruito esistente. Dal 1955 al 1965 fa parte della redazione di "Casabella-Continuità" sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers. Di se stessa dice di vedere la sua «architettura in stretta relazione ed in interconnessione con l’ambiente urbano esistente, che diviene quasi la sua forma generatrice, cercando, con questo, di trasferire nello suo spazio architettonico la molteplicità e l'intensità degli elementi, che vanno a definire l’universo urbano. Fra le sue opere sia architettoniche, che di design, si ricordano il Museo d’Orsay o la lampada “Pipistrello” della Martinelli, che ha richiami Art Nouveau.
COSA NE PENSANO 7 ottobre 2008 •Bravi, mi sembra proprio una buona proposta di riqualificazione, ma le vasche non mi convingono molto! Buon lavoro •Considerato il grave problema dei posti auto al centro storico non è più logico realizzare dei parcheggi sotto la nuova piazza!!! •Complimenti, un ritorno all'antico in chiave moderna. Mi auguro che vengano implementati tutti i mezzi per garantirne e tutelarne il decoro! 10 ottobre 2008 •ma quegli elementi blu sono fontane?e se è cosi si restringe la piazza e non c’è piu spazio per fare concerti e manifestazioni....a parte il consumo di acqua inutile....non sono preferibili altri alberi?? •Mi sembra la degna piazza per una città ritenuta tra le più brutte d'Italia. E ciò lo dico con profonda amarezza. Ma come si fa ad approvare un progetto del
genere per la piazza principale di Potenza, città essenzialmente soffocata dal cemento, priva di spazi verdi, senza infrastrutture decenti? A Matera, tanto per fare un esempio, è bastato realizzare quella bella fontana nella piazza principale per dare un aspetto diverso all’assetto urbano del luogo: non passa giorno, infatti, che un materano non dedichi, almeno una volta, una passeggiata o una visita alla grande fontana in piazza. A mio parere, cari amministratori, avete intenzione di perseverare con gli errori e gli scempi urbanistici fatti in passato (la “nave” di rione Cocuzzo, evidentemente, non ha insegnato niente). Mi si potrebbe obiettare che altri (e ciò è solo relativamente vero) hanno prodotto tali scempi, ma continuare a sbagliare è veramente fuori luogo. Abbiate pietà dei nostri figli, che, piuttosto che vivere ancora in un contesto così tanto soffocato dal cemento, un domani sceglieranno (come stanno già facendo, d’altronde,
La “nave” non è servita da lezione
anche per altri motivi) di andare da un’altra parte. •Un bel progetto, considerando che a tutt’oggi non possediamo una vera piazza, ma ci accontentiamo di un parcheggio per auto e moto. Comunque, evitando inutili polemiche, io da cittadina non addetta ai lavori, preferirei più verde e meno cemento (ne abbiamo fin troppo). Dunque più piante o fiori. • Finalmente basta con le auto in piazza! Chi vuole andare al centro storico può benissimo servirsi dei mezzi messi a disposizione della cittadinanza (bus-scale mobili e ascensori). Però si faccia attenzione alla manutenzione altrimenti sarebbe sicuramente altro spreco di denaro pubblico. 23 ottobre 2008 •Da evitare assolutamente (vi prego) le tonalità azzurrine che non c’entrano nulla con l’architettura ottocentesca. Le colonnine ricordano vagamente le pensiline di una stazione ferroviaria e i muretti spezzerebbero la visione prospettica della piazza. Bene qualche alberello ma solo in alcuni punti. La pavimentazione è accettabile 31 ottobre 2008 •Innanzitutto grazie per que-
sto importante strumento di democrazia, con la speranza che ascoltiate le opinioni e le idee costruttive di quanti vogliono vedere crescere e migliorare la propria città. Ottima idee gli alberi, non mi entusiasmano le due vasche, mi soffermerei più sul centro della piazza. •Va bene qualsiasi progetto basta non vedere più (come chiediamo da anni e senza che nessuno sia mai intervenuto) lo scempio del mega parcheggio a cielo aperto.... Ma i limiti si passano in estate ovvero mangiare una pizza comodamente seduto in un parcheggio tra macchine e smog, e in inverno quando il carro di babbo natale con le renne, il presepio e l'albero di natale sono nascosti dalle macchine....!!! Quando vedo queste cose mi vergogno di essere potentino!!! Cmq il progetto di riqualificazione della piazza a me piace anche se mi sembra che manchi qualcosa (non vedo panchine)..... stare troppo in piedi fa male alle
gambe.... 2 novembre 2008 •Seppur pregevole il rispetto dell’originale struttura, l’effetto sembra un pò tetro, forse a causa della qualità delle immagini presenti sul sito. Mi piacerebbe una piazza un pò più armoniosa e ridente. 3 novembre 2008 •Innanzitutto direi che il progetto nonostante potrebbe sembrare interessante, a mio parere, andrebbe rivisto soprattutto riguardo la fantasia e la novità...sembra infatti che di nuovo abbia ben poco...troppo grigio e povera di innovatività architettonica. L’idea della fontana a centro piazza come da alcuni concittadini proposta in questo blog, non è da sottovalutare, poiché, trattandosi della principale piazza dovrebbe offrire una maggiore accoglienza visiva e materiale......panchine, piccole fontanine...magari piccole sculture......
Meglio che i posti per le auto
Potenza 25 Presentato ricorso per le 5 escluse dalla competizione per il rinnovo dei comitati di quartiere Giovedì 6 novembre 2008
Il gran traffico blocca le liste «Non si è trattato di una mancanza. Speriamo nell’ammissione» IL problema del parcheggio nel centro storico è cosa nota. Ma a volte finisce con avere riflessi - almeno così sembra - non solo sulla pazienza dei residenti che desiderano poter tornare a casa la sera senza troppi “giri” alla ricerca di un colpo di fortuna. Proprio il traffico e il parcheggio mancato sono le motivazioni di un ricorso presentato alla commissione elettorale che, mercoledì scorso, non ha accolto cinque liste per l’elezione dei comitati di quartiere: sono state portate all’ufficio più di mezzora dopo il limite temporale consentito. Il promotore di quelle cinque liste, tutte “sponsorizzate” dal Pdl, è Fabrizio Fiorini, responsabile del centro storico di Forza Italia nel capoluogo. Ieri mattina, il ricorso è arrivato alla commissione elettorale del Comune. «Il ritardo non è stato frutto di una mancanza. Abbiamo trovato tanto traffico nel pomeriggio della scadenza per la consegna e non abbiamo fatto in tempo - aggiunge il consigliere comunale di Forza Italia, Fernando Picerno - Adesso, però,
Il nuovo anno della Camera di commercio
Pasquale Lamorte (foto Andrea Mattiacci)
siamo fiduciosi che questo non sarà ostacolo a una valutazione positiva del riscorso da parte degli uffici comunali. In fondo, se i comitati di quartiere sono uno strumento di partecipazione, se sono la bandiera di
una collaborazione allargata tra amministrazione comunale e cittadinanza, allora il traffico, che è un problema comune a tutti, non può essere un limite a quello spirito promotore». E poi, a dirla tutta, ne fan-
no anche un discorso politico: «Si può davvero escludere la maggiore forza d'opposizione - conclude - dal sistema di partecipazione popolare?». Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
E c’è anche ampio spazio ai temi dell’urbanistica
Quattordici ordini del giorno al vaglio del consiglio comunale SONO in tutto 14 gli ordini del giorno che dovranno essere presi in esame nel corso della seduta di oggi del consiglio comunale. C’e ne è davvero per tutti i gusti: dall’apertura degli “impianti di trasporto meccanizzato”, ai “lavori alla piscina comunale” fino ai “costi di gestione provvisoria per il servizio di trasporto urbano”. Interrogazioni presentate tutte e tre dal capogruppo di An, Luciano Petrullo. Spazio poi alla relazione del presidente del consiglio di amministrazione dell’Acta sull’ “Andamento del bilancio preventivo economico 2008”. Per quanto riguarda, invece, i problemi legati all’urbanistica nella zona di Macchia Romana i consiglieri do-
vranno decidere se approvare o meno il progetto preliminare dell’arteria stradale adiacente a via Consolini. In materia di varianti bisognerà decidere se trasformare un’area agricola, che si trova tra contrada Marrucaro e contrada Bucaletto, in un’area destinata alla realizzazione di una chiesa “Avventista del settimo giorno”. I consiglieri comunali dovranno anche decidere del “Regolamento per la vendita e l’uso da parte di terzi dei beni immobili rientranti nella disponibiltà dell’amministrazione comunale. In aula i consiglieri dovranno anche discutere della disposizioni, previste dalla legge, per la “Formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”.
Gli esponenti politici comunali saranno poi alle prese con la “Ricognizione delle società partecipate dal Comune” e con la “Legittimazione, mediante alienazione, del terreno demaniale di uso civico che si trova in contrada Pascon Grande. Alla luce dei dati Istat di estrema attualità è sicuramente l’ordine del giorno presentato dalla quarta commissione consiliare Permanente relativo alle “Iniziative per il contrasto della povertà e della disuguaglianza sociale”. Non poteva mancare la scuola con la discussione sui “Provvedimenti in materia di istruzione”, né la “Promozione delle tesorerie etiche e disarmate, collaborazione su basi etiche con enti di rilievo economico”.
Ricerca sul cancro e innovazione “IL valore dell’esperienza. Il bisogno dell’innovazione”. Questo il tema scelto dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) per l’incontro in programma il prossimo 8 novembre alle 10.30 nell’Aula magna dell’Università degli studi di Basilicata. Con la scelta di questo tema l’Airc ha intenzione di «sottolineare come la sinergia tra l’esperienza di medici e ricercatori più affermati e la creatività dei più giovani, così come l’incontro tra cure tradizionali e nuove tecnologie, siano le colonne portanti della moderna oncologia e il punto di partenza verso nuove e sempre più efficaci terapie contro il cancro». Nella ricerca contro il cancro di «di fondamentale importanza che le innovazioni si affianchino a quegli approcci più tradizionali che in questi anni hanno salvato la vita di molte persone».
Le innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno permesso all’oncologia e alla medicina in generale di compiere enormi progressi. Disponiamo oggi di strumenti che consentono di formulare diagnosi molto precoci e precise, di effettuare interventi chirurgici in grado di rispettare il corpo e la qualità della vita dei pazienti. A questo si aggiunge una generazione di nuovi farmaci, in grado di sfruttare le conoscenze genetiche e molecolari e agire sui geni che regolano le funzioni della cellula. Alcuni di questi farmaci, spesso frutto di brillanti intuizioni di giovani ricercatori, sono già utilizzati come terapie antitumorali anche grazie all’esperienza di chi, dopo anni di pratica clinica, è riuscito a integrare l'uso di queste nuove molecole con le terapie tradizionali alla ricerca della massima efficacia nel rispetto del malato e delle sue esigenze.
Una veduta del Crob
Le “cure intelligenti” sono quindi il frutto dell'esperienza di chi sa utilizzare al meglio le cure tradizionali integrandole con i nuovi metodi e i giovani ricercatori rappresentano i veri strumenti di forza e di crescita della ricerca in tale direzione. Ricercatori, medici ed esponenti del mondo della cultura e dell’informazione avranno modo di confrontarsi con studenti delle scuole superiori e dell’università su questo importante tema Tra i relatori del convegno in programma sabato
prossimo Vincenzo Fusco, medico dell’spedale Oncologico regionale di Rionero in Vulture che affronta il tema del valore dell’esperienza e il suo trasferimento ai giovani. «Quanto si può fare oggi - ha fatto sapere - è possibile grazie all’esperienza dei ricercatori da anni impegnati contro il cancro, non tutto è rimandato al futuro». Al dibattito parteciperà anche Raffaele Nigro intervenire nella discussione con il compito di trovare un parallelo tra la Scienza e le Arti in genere, partendo dalla sua formazione personale.
«MODERNIZZARE i servizi alle imprese è la via obbligata per la competitività». Questo il principio ispiratore della Camera di commercio di Potenza che ha aggiornato le linee programmatiche per il nuovo anno». Linee programmatiche che saranno incentrate su 4 grandi macro obiettivi: valorizzazione delle risorse umane, potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico alle imprese, miglioramento organizzativo e sistemi di comunicazione integrata. Lo strumento del “Fondo unico della finanza innovativa”, rivelatosi particolarmente efficace per le imprese negli ultimi anni, disporrà di contributi per: le cooperative sociali e per il conseguente inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, le misure “a bando”e“a sportello”tra cui incentivi alle successioni in azienda, contributi per consorzi e associazioni di imprese, per lo start up delle aziende attraverso linee agevolate con i “Consorzi Fidi” convenzionati, per l’acquisizione di investimenti fissi e servizi innovativi attraverso linee agevolate con i Consorzi Fidi, per la capitalizzazione delle imprese, per le associazioni di categoria, azioni di sostegno al processo di riordino e rafforzamento dei Confidi, contributi per la partecipazione individuale a fiere e per progetti di ricerca e sperimentazione. Attraverso le risorse del “Fondo perequativo nazionale”, inoltre, si gestiranno alcuni programmi come “Fare impresa”, “A scuola in azienda”, “Scop” (Sportello camerale orientamento al lavoro) e progetti di competitività territoriale di sistema per l’agroalimentare e la rintracciabilità di filiera. In linea di continuità con il recente passato si continuerà comunque a lavorare sui marchi di qualità Isnart per le imprese turistiche, ad azioni di sostegno alla creazione del sistema produttivo locale del Pollino e alla creazione del “Distretto Basilicata nord occidentale”. Sul fronte della comunicazione, spazio al “Bilancio sociale” e alla piattaforma “Crm” (Customer relationship management). E ancora indagini sulla customer satisfacition, monitoraggio sulla produttività del Registro delle
imprese, diffusione della Carta nazionale dei servizi e integrazione del portale imprese. Tra le azioni previste dall’attivazione dei partenariati pubblico-privati spiccano le borse di studio per progetti con associazioni di categoria, i protocolli d’intesa con Provincia di Potenza, l’Alsia, l’Arpab; azioni per la valorizzazione dei prodotti di qualità, interventi a sostegno di distretti e sistemi produttivi locali, il Tavolo tecnico per il credito, azioni per il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture a servizio delle imprese. Sul fronte dell’innovazione alle piccole e medie imprese, verrà consolidato l’accordo di collaborazione che vede impegnata la Camera di commercio con Università, Provincia, Confindustria, Confartigianato, Confcooperative e Cia. Nel 2009, torneranno infine eventi consolidati come il “Concorso opere d’arte”, la “Premiazione fedeltà al lavoro” e la collaborazione al “Premio internazionale Universum” e al “Premio letterario Basilicata”. Tra le attività proprie dell’ente camerale del capoluogo e delle strutture del sistema camerale da segnalare - tra le altre - la dodicesima edizione del “Master di sviluppo economico”, il sostegno all’imprenditorialità femminile, le attività di formazione per l’abilitazione di imprenditori, la formazione a catalogo su tematiche aziendali, la partecipazione a progetti comunitari. Grazie al contributo di Unioncamere regionale la Camera di commercio di Potenza potrà sviluppare missioni economiche e azioni di marketing territoriale, assistenza alle imprese sulle normative doganali e di mercato, partecipazioni allo sportello regionale per l’internazionalizzazione. «La modernizzazione dei servizi alle imprese è la via obbligata per essere competitivi e poter assurgere ad una funzione complementare di promozione dello sviluppo del territorio e di crescita quantitativa e qualitativa dell’apparato produttivo locale - ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - Intendiamno quindi continuare ad esercitare una funzione di informazione, orientamento e sostegno economico nei confronti delle imprese».
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Potenza
Giovedì 6 novembre 2008•
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di ANDREA MATTIACCI
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POST - IT Celestini lo “Scemo di guerra” IL prossimo 15 dicembre Ascanio Celestini porterà in scena al teatro Stabile, con sipario alle 21, lo spettacolo “Scemo di guerra - Roma, 4 giugno 1944”. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. «Alcuni fatti - spiega Celestini -sono veramente accaduti a lui come quando ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre persone come la storia del soldato seppellito vivo all’Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io o le ho prese da altri racconti di altre guerre che mi è capitato di ascoltare. Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello politico con la mia città e quello umano con mio padre».
CINEMA •DON BOSCO•
programmazione sospesa •DUE TORRI•
riposo settimanel •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito
Sala 1 High school musical 3 16.30 - 18.30 - 20.30- 22.30 Sala 2 Babylon A.D. 18 - 20 - 22 Sala 3 Giù al Nord 17 - 19 - 21
•IL 17 NOVEMBRE Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Con Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti •IL 20 NOVEMBRE Potenza, Sala Inguscio, ore 15 “GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA” Seminario sugli “Anni vitali” •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”
AL DRAGO
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0971-411396
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UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016
BIBLIOTECHE E MUSEI Sala 4 No problem 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Il paassato è una terra.... 17 - 19.20 - 21.40 Sala 6 Wall-E 16.30 - 18.30 Vicky Cristina Barcellona 20.30 - 22.30 Sala 7 Tropic thunder 17.45 Albakiara 20 - 22.10
BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 27 Risolti i problemi che impedivano la raccolta dei rifiuti e che avevano preoccupato i cittadini Giovedì 6 novembre 2008
L’Acta rimuove l’immondizia Ma cosa accadrà quando ci sarà di nuovo vento a Montegrosso RACCOLTA rifiuti, promessa mantenuta. Ieri mattina, così come assicurato dall’Acta, nelle vie della città, in corrispondenza dei bidoni sono sparita l’immondizia che per giorni ha fatto indegna mostra di sé. Lo dimostrano le fotografie che raccontano alcuni angoli della città. Qualche busta fuori dai cassonetti rimane, ma nulla a che vedere con il pessimo spettacolo dei giorni passati. «Colpa del vento a Montegrosso», aveva spiegato ieri Donato Claps, responsabile dei servizi tecnici dell’azienda comunale per la tutela ambientale. Venerdì e sabato, quindi, nessuno è passato a ritirare i sacchetti dell’immondizia perché i mezzi erano già carichi. Quando il vento si è abbassato i mezzi hanno avuto la possibilità di scaricare e riprendere le attività. Ma non finisce qui, perché, come racconta l’Acta, a complicare il tutto ci sono stati anche alcuni guasti tecnici al motore di uno dei tre mezzi di cui l’azienda dispone per provvedere alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Alcuni cassonetti ripuliti per le vie della città e una squadra dell’Acta a lavoro per rimuovere i rifiuti solidi urbani
Oggi l’inaugurazione
Scienze Religiose Al via il nuovo Anno accademico
Sopra Vanhoye con Benedetto XVI. Sotto Vanhoye
Un incidente che costituisce un fatto straordinario. Non si può dire lo stesso per la prima causa. Può una giornata particolarmente ventosa bloccare la raccolta dei rifiuti? A Potenza accade spesso. E ogni volta l’azienda è
costretta a comunicare la sospensione del servizio. Ma cosa accade nelle altre città, magari anche più esposte alle correnti? Se lo chiedono i cittadini di un capoluogo dove la Tarsu, cioè l’imposta sui rifiuti, non è proprio tra le
più economiche. L’inceneritore, invece, rimane fermo in attesa di nuovi finanziamenti. Si spera in risposte idonee da parte dell’azienda prima che il vento sull’Acta diventi bufera. potenza@luedi.it
La proposta di Gianluca Manzi, capogruppo provinciale dei Verdi
Aato, «riunire le gestioni» L’unificazione per questioni di risparmio economico «E’ PIU’ RAGIONEVOLE attribuire le competenze gestionali dell’Aato unica alle Province per evidenti ragioni di natura di risparmio economico, oltre che per ragioni legate ad un’ottimizzazione della gestione stessa». E’ quanto dichiara il capogruppo dei Verdi del consiglio Provinciale di Potenza, Gianluca Manzi, in riferimento alla delibera che prevede modifiche e integrazioni alla legge regionale sulla gestione dei rifiuti e l’approvazione del Piano rifiuti con conseguente istituzione di un'Aato unica regionale. «Parcellizzare le competenze e le funzioni tra più soggetti ostacola, inevitabilmente, l'efficacia dell'intervento in un ambito così delicato come quello dei rifiuti. Sono convinto che, con il trasferimento delle competenze in materia di rifiuti, le Province ritroverebbero anche la loro centralità all'interno dell'Ordinamento Costituzionale italiano che le vede prive di funzioni in grado di garantirne la permanenza. Attualmente alle Province - sottolinea Manzi - sono affidati i compiti di programmare e pianificare la gestione dei rifiuti sul proprio territorio, attraverso il "Piano provinciale dei rifiuti", mentre oggi agli Aato è affidato il compito di gestire il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Accentrando, invece le fasi di programmazione, pianificazione e gestione - spiega Manzi - all'interno di un unico soggetto si otterrebbe, certamente, un surplus in efficienza, ovvero nel rapporto tra obiettivi perseguiti ed obiettivi conseguiti, senza considerare anche l'importante segnale nella direzione della pressante richiesta di ridurre i costi della politica. In tal modo – conclude il Capogruppo - credo che si porrebbe un freno al diffuso costume di creare organismi che esercitano, spesso in maniera farraginosa, funzioni duplicate e sovrapposte».
Gianluca Manzi, capogruppo in consiglio provinciale dei Verdi
Ricerca e impresa
91° Battaglione
RICERCA e mondo imprenditoriale a confronto è il tema del convegno organizzato dalla Società ”In.Engeneering srl” in collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Basilicata. Il convegno si terrà mercoledì 12 novembre alle 9,30 nell’Aula Magna dell’Università a Potenza. La società “In.Engeneering srl” in una nota afferma che l’obiettivo è quello di «presentare ai referenti regionali i risultati fin qui raggiunti dalla ricerca universitaria e dagli stessi componenti soci, ma vuole incontrare anche il mondo imprenditoriale e datoriale per una giusta riflessione su un dispositivo innovativo, capace di aumentare la sicurezza sui cantieri edili». Sarà presentato un prototipo del brevetto realizzato al fine di rendere visibile gli effetti del Dispositivo introdotto.
NELLA Caserma De Rosa di via Ciccotti si terrà questa mattina alla dieci la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per celebrare il novantesimo anniversario dalla fine della Grande Guerra programmate per il 9 novembre. In occasione delle celebrazioni il Comune di Potenza ha reso che sarà vietato sostare, con rimozione dei veicoli, dalle ore 8,30 alle ore 14,30, in Via e Largo Isabelli ad eccezione dei veicoli muniti del contrassegno.
VERRA’ inaugurato oggi alle 10,30 nell'auditorium del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata a Potenza, l'anno accademico 2008 2009 per l'Istituto Superiore di Scienze Religiose e per l'Istituto Teologico del Seminario Maggiore. A introdurre i lavori sarà il vicepresidente Cei, Agostino Superbo e spetterà al professor don Pasquale Basta tenere la prolusione dal titolo “Integrità morale e amore apostolico secondo san Paolo”. Il professore seguirà le linee guida tracciate dal cardinale Albert Vanhoye, la cui presenza è venuta meno all'ultimo momento per motivi di salute. Nell'anno Paolino, a venti secoli dalla morte del santo che ha maggiormente contribuito alla stesura dei libri del Nuovo testamento, attraverso l'intervento del professor Basta, ottimo biblista e profondo conoscitore di san Paolo, il gesuita francese innalzato alla dignità cardinalizia da papa Benedetto XVI nel 2006, spiegherà come «al tempo di san Paolo non c'era niente di scritto del Nuovo Testamento. San Paolo, tuttavia era consapevole di predicare la Parola di Dio, e si congratulava con i Tessalonicesi perché avevano ricevuto il messaggio proclamato da lui non come discorso umano, ma come Parola di Dio che opera in chi crede. La Parola di Dio è una cosa viva, la Bibbia è un testo scritto. Ha un'importanza speciale perché è un testo ispirato. Ma la nostra fede non è una religione del Libro, non è la religione biblica. La nostra fede è una religione della Parola di Dio viva, accolta, che ci mette in relazione personale con Gesù Cristo, e, per mezzo di Cristo, con Dio Padre». Gli insegnamenti del porporato transalpino saranno rivolti a quanti animano i principali istituti di formazione religiosa della regione. Una realtà che tra Issr e Istituto Teologico del Seminario Maggiore, diretti rispettivamente da don Marcello Cozzi e don Leonardo Verre, conta circa
140 studenti, una quarantina di docenti per altrettanti corsi attivati. L'Istituto Superiore di Scienze Religiose “Monsignor Giuseppe Vairo”, è una facoltà universitaria che dallo scorso anno accademico vanta, come tale, il riconoscimento della Santa Sede, giunto al termine di un lungo e difficile percorso. Gli studenti che possono usufruire di servizi di tutoraggio e partecipare a stage e tirocini, a far data dal 2010 conseguiranno la laurea breve e, dopo i due anni di specializzazione, quella quinquennale, e potranno fregiarsi di un titolo riconosciuto in 50 stati, con una preparazione che, oltre a garantir loro una conoscenza ampia e approfondita sulle tematiche religiose in generale e sul credo cattolico cristiano in particolare, dal punto di vista filosofico, teologico e storico, potranno godere di opportunità lavorative nel campo dell'insegnamento, della formazione e delle consulenze. «Oggi non è più sufficiente dirsi cristiani per garantirsi una presenza, al contrario la storia dimostra che la capacità di testimoniare, l'essere cristiani va coltivata a vari livelli. Il Signore - evidenzia il presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata, Superbo - ha offerto alla sua Chiesa i doni dell'intelligenza e della sapienza; entrambe vanno coltivate, direbbe San Luca, con accuratezza. I nuovi istituti universitari, come il nostro, sono in prima linea in questo duro e affascinante lavoro», conclude l'arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo.
Giovedì 6 novembre 2008
28 Tito Staccata la connessione a Internet per evitare la diffusione online della protesta
Daramic, l’azienda mette il bavaglio Solidarietà dei politici. Venerdì gli universitari nello stabilimento TITO - L’avevano utilizzato per mandare messaggi a fornitori e clienti, per spiegare i motivi della protesta e dell’improvviso blocco della produzione. La pagina web realizzata dai lavoratori della Daramic srl di Tito Scalo in presidio permanente all’interno dello stabilimento, dopo l’annuncio da parte della multinazionale di voler chiudere lo stabilimento lucano - più in generale, doveva servire a far viaggiare in rete la protesta. E in parte così è stato. Fino a martedì pomeriggio, quando l’azienda ha staccato la rete Internet del sito nell’area industriale di Tito, privando così i dipendenti dello strumento di comunicazione che fino a questo momento era stato il più utilizzato. Il gesto non è stato molto gradito dai lavoratori. Dopo “l’invito” (anche questo piaciuto poco) da parte dell’azienda recapitato nel corso dello speciale consiglio comunale aperto che si è svolto a Tito a riprendere la produzione “il bavaglio” imposto dall’azienda arriva a conferma di un atteggiamento arrogante e poco rispettoso. Sullo stesso sito sul quale avevano raccolto i consensi dei colleghi di altri stabilimenti, dopo il taglio alla
Davanti ai cancelli della Daramic
connessione Internet, hanno lasciato l’ultimo messaggio: «Ieri (martedì ndr) alle ore 16 e 30 circa, i “nostri” Gpm, in linea con la loro filosofia monopolista di avere il vuoto come controparte, hanno tagliato tutti i canali di comunicazione, compreso quello diretto con la rsu e relativa connessione Internet. Ci scusiamo per la conseguente momentanea interruzione di aggiornamen-
ti, ma ci stiamo attrezzando con una postazione mobile suppletiva. I lucani solo adesso cominciano a giocare». Intanto, si attende ancora la convocazione da parte della Regione Basilicata di un incontro, in cui sindacati e lavoratori torneranno a confrontarsi con l’azienda. Anche se i giochi ormai sembrano già fatti. Proprio nel corso del consiglio co-
munale che si è svolto a Tito l’azienda ha definito «improrogabile» la scelta di chiudere il sito. Mentre si è detta disponibile a possibilità di cassa integrazione per cessione attività. Nel frattempo ai lavoratori della Daramic arrivano numerosi attestati di solidarietà, e non solo via web. Gli studenti dell’Univesità di Basilicata hanno lanciato una proposta assolutamente innovativa: una lezione nella fabbrica di Tito Scalo nella mattinata di venerdì. Una proposta che non ha ancora una conferma ufficiale. Anche il consigliere regionale Cosimo Latronico ha rivolto un messaggio ai dipendenti della Daramic. Secondo indiscrezioni, invece, sabato i parlamentari lucani faranno visita allo stabilimento di Tito, mentre l’europarlamentare Gianni Pittella ha annunciato un’interpellanza alla Commissione europea. Mentre è previsto per la settimana prossima l’incontro in Regione tra le parti, in vista del quale l’assessore Folino ha già annunciato battaglia con tutti gli strumenti a disposizione, anche legali. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Il testo della lettera inviata ai clienti DI seguito il testo del messaggio rivolto ai clienti dell’azienda che avrebbe spinto la Daramic a tagliare la connessione a Internet. Come vedete dal comunicato il gruppo Daramic ha de deciso, contro la nostra volontà e contro tutti i principi etici e sociali, di voler dismettere tutte le attività produttive con inizio gennaio 2009. Contro questa drastica, inaspettata e irrevocabile decisione stiamo lottando con tutte le nostre forze e con l'appoggio di tutte le istituzioni sociali (vedi nostro link http://lavoratoridaramic.wordpress.com/). Tra le azioni intraprese, l'assemblea dei lavoratori ha deciso dal 29-10-2008 di bloccare la produzione. Pur sapendo che ciò può arrecarvi un danno, e di questo ce ne scusiamo, rimane purtroppo l'unica arma a nostra disposizione per contrastare le decisioni del Management Daramic. Noi ribadiamo che è nostra
ferma intenzione ed interesse produrre per voi, ma purtroppo Daramic questo non lo vuole. Come abbiamo già comunicato al Management Daramic è nostra volontà percorrere tutte le strade possibili affinchè il sito di Potenza rimanga vivo e produttivo con o senza Daramic, per poter continuare la fattiva collaborazione fino ad oggi avuta con voi. Per intanto ci scusiamo vivamente. RSU Daramic Potenza
La Comunità montana Alto Basento risponde al bando della Regione Il progetto di servizio civile
Servizio civile alla Cm Il progetto rivolto ai giovani tra i 18 e i 28 anni PIGNOLA - Rispondendo al bando della Regione Basilicata, la comunità montana Alto Basento ha fatto richiesta di accreditamento all’albo regionale enti di servizio civile regolato dalla legge 64 del 6/03/2001. Ci sono due registri, nazionale e regionale e quattro classi di enti. La comunità montana è stata iscritta al secondo, i primi di ottobre, e la scorsa settimana è stato ultimato il progetto da presentare alle attività produttive, inserito nel software nazionale Unsc (ufficio nazionale servizio civile). «Il servizio civile volontario - si legge sul sito www.serviziocivile.it - garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa. E’ un’importante e spesso uni-
ca occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese». La durata dell’esperienza, rivolta ai giovani dai 18 a i 28 anni, è di un anno a fronte di una retribuzione di 443 euro mensili. Sebbene la paga sia minima, l’esperienza si rivela altamente formativa e in molti casi foriera di opportunità lavorative future. «Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il servizio civile -si legge ancora sul portale sono riconducibili ai settori assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e cultura-
“Fasul rosso scritt” Un convegno al Pantano PIGNOLA - Nella sala convegni del ristorante Icaro a contrada Pantano di Pignola si terrà domenica un convegno sulla salvaguardia e lo sviluppo della produzione agricola delle zone rurali, con un protagonista d’eccezione: il “fasul rosso scritt”. L’incontro voluto dalla pro loco “Il Portale di Pignola, e l’Unpli (unione nazionale delle pro loco d’Italia) avrà inizio alle ore 10 e vedrà la partecipazione del sindaco, Ignazio Petrone, del presidente della Comunità montana, Gerardo Ferretti, del responsabile dell’Alsia, Michele Catalano. Sono previsti anche gli interventi tecnici di Terenzio Bove, presidente del Con-
sorzio per la tutela dei fagioli di Sarconi, Giuseppina Logozzo, dell’Università della Basilicata, Vincenza Lucia Rosa, dell’Alsia, Paolo Galante, commissario Alsia. Conclude l’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico. Un’azione di promozione del fasuli rossi di Pantano, la cui pianta produce un seme, ecotipo di Borlotto, tondo ovoidale, con fondo beige e screziature rosso scure. Un prodotto che in cucina è indicato per la preparazione di antipasti e contorni, ma non dispiace in zuppe, da solo o in abbinamento con verdure o carne, rigorosamente accompagnato da vino Aglianico.
le, educazione e promozione culturale, servizio civile all’estero». Importante è sottolineare il ruolo di centrale di raccordo svolto dalla comunità montana Alto Basento nei confronti dei comuni che desideravano aderire al progetto di servizio civile ma che da soli non avrebbero potuto sostenerne i costi. Per essere accreditati, infatti, occorrono quattro figure professionali: progettista, formatore, esperto di monitoraggio e responsabile informatico del cui reperimento e retribuzione la comunità montana si è fatta carico. In questo modo hanno avuto la possibilità di aderire i comuni interessati alla formazione dei giovani. Iscritti, dunque, anche Pignola, Abriola, Castelgrande e
Brindisi in seguito al protocollo di adesione stipulato con l’Alto Basento. Ognuno potrà candidare per l’approvazione la propria iniziativa. L’ente comunitario ha presentato il progetto denominato “Vivi Grancia” per il quale è previsto l'impiego di 10 volontari. Sarà trattato il tema del patrimonio artistico, sottotema “Turismo cultu-
rale”. Previsto l’affiancamento alle attività tipiche del parco storico previa formazione storica, telematica e anche linguistica dei giovani. Coinvolte nell’iniziativa inoltre le associazioni culturali, Pal (piani e programmi di azione locale), Gal (gruppi di azione locale) e la società Volo dell’Angelo. Simona Brancati provinciapz@luedi.it
Pietragalla Spazio ai luoghi dove riscoprire le espressioni artistiche del paese
I successi di Palazzo Muscio PIETRAGALLA - E’ stato riaperto dopo oltre una dozzina di anni, durante i quali sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e consolidamento - nel mese di luglio del 2007 ed in poco più di un anno è diventato un punto di riferimento culturale, sociale ed aggregativo importante: si tratta del Palazzo Muscio posto in pieno centro storico di Pietragalla, nella parte più alta del paese a pochi metri dalla chiesa madre e dal Palazzo Ducale. Infatti, in questo sito costituito da più livelli trovano spazio varie strutture associative a servizio della cittadinanza e della collettività. In particolare in un salone è ospitata la biblioteca comunale che presenta migliaia di volumi e testi let-
terari così come in una altra ala del fabbricato ha la propria sede la web radio AltoBradano Pronto a Parlare. Inoltre è presente il centro informagiovani che offre il proprio servizio per la ricerca di opportunità lavorative. Recentemente ha trovato la propria collocazione la Pro Loco Pietragalla struttura che con la collaborazione della civica amministrazione ha fatto in modo che in un altro settore di questo palazzo storico del paese venisse ubicato la casa-museo della civiltà contadina pietragallese inaugurata nel mese di agosto di quest’anno. In pratica con tutta questa serie di strutture associative questo luogo importante che fa parte della storia locale si caratterizza con una
continua e costante frequentazione da parte della gente non solo del posto ma anche proveniente da altri centri abitati come è stato appurato con i numerosi visitatori che hanno apprezzato innanzitutto il locale museo. Parallelamente questo punto di riferimento cittadino sta consentendo a molte persone, in particolare ai giovani e ai giovanissimi, di conoscere e valutare direttamente le caratteristiche artistiche, architettoniche e culturali che costituiscono il centro antico del paese dove sono presenti tante abitazioni costruite oltre un secolo fa con tutti gli aspetti caratteristici e tipici risalenti al 1800. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it
Giovedì 6 novembre 2008
29 Il giudice del Lavoro ha dato ragione al diversamente abile di Calvello cui era stata tolta la pensione
«Pagate anche gli arretrati» Si conclude positivamente la vicenda di Giuseppe Troccoli CALVELLO - Giuseppe Troccoli, il diversamente abile di Calvello che dallo scorso mese di luglio non riceve più la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento - vicenda di cui di cui si è occupato qualche giorno fa anche il “Quotidiano della Basilicata” - grazie a una sentenza del giudice del Lavoro del Tribunale di Potenza riavrà gli emolumenti spettanti. L'uomo, di quarantasei anni, con una serie di problemi derivanti dal fatto che è affetto da diabete mellito, insulino dipendente, complicato da retinopatia proliferante, privo della gamba sinistra (sopra il ginocchio) e del pollice della mano destra, ha vissuto per quattro mesi senza un euro in tasca e senza la possibilità di potersi curare, nonostante gli fosse stata riconosciuta un'invalidità del cento per cento, con totale e permanente inabilità lavora-
tiva, il 27 agosto dello scorso anno. Da luglio di quest'anno, però, il signor Troccoli non ha più ricevuto alcuna pensione di invalidità. Alla fine del mese di ottobre, il giudice del Lavoro del Tribunale di Potenza ha ordinato «l'immediato ripristino e liquidazione in favore di Troccoli Giuseppe dell'indennità di accompagnamento già in suo godimento, con il pagamento in suo favore dei ratei del suddetto beneficio maturati e maturandi dalla data della revoca nella misura di legge, oltre agli interessi legali delle singole scadenze all'effettivo soddisfo». Soddisfatti, naturalmente, gli avvocati Raffaela Forliano e Alfonso Fragomeni, che hanno assistito lo sfortunato disabile quarantaseienne di Calvello, per il pronunciamento favorevole del giudice del Lavoro. Donato Pavese
“Famiglie Vietri” Il 9 ultimo incontro
Giuseppe Troccoli
Appuntamento domani al teatro “Mariele Ventre” di Sasso di Castalda
Arriva la Carovana Antimafia Sarà proiettato il documentario “Biutiful cauntri” SASSO DI CASTALDA - La Carovana antimafie farà tappa domani anche a Sasso di Castalda. Si tratta di un'iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe per toccare tutte le Regioni d'Italia con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, sulla sicurezza sul lavoro e la lotta a qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse, dal momento di riflessione agli incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all'animazione per i più piccoli. L'iniziativa, organizzata dal Comune di Sasso di Castalda insieme alle Associazioni Libera, Arci e Avviso Pubblico, si terrà presso il teatro comunale “Mariele Ventre” e ruoterà intorno ai temi della lotta alle mafie e a qualsiasi forma di razzismo partendo dai contenuti del libro “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari del-
IN BREVE PIETRAPERTOSA - Gli era stato già consegnato un primo foglio di via, ma lui l’Italia non l’aveva lasciata. Per questo motivo, i carabinieri hanno dovuto arrestarlo. L’accusa è quella di non aver rispettato il decreto di espulsione dall’Italia. Colpevole un cittadino indiano di 26 anni che è stato arrestato dai carabinieri a Pietrapertosa . Nei confronti del giovane, il questore di Matera aveva emesso il decreto di espulsione lo scorso 5 settembre. Don Marcello Cozzi
la mala in Basilicata” di don Marcello Cozzi. Basilicata, “isola felice”. Così era definita la regione per marcare una diversità con quelle confinanti o vicine Puglia, Campania, Calabria, una distinzione che suonava come una presa di distanza. Marcello Cozzi ci dice cosa è accaduto, e perché è accaduto, all'ombra di quell'isola felice. Lo dice raccontando un'infinità di storie che lui ha raccolto direttamente. Le pagine del libro raccontano le tante vite
spente in agguati, regolamenti di conti, omicidi efferati, e ci descrive come anche in Basilicata i mafiosi si interessano di settori criminali importanti, dalla prefazione di Francesco Forgione. In prima linea gli studenti delle scuole della città che alle ore 10, nella sala del teatro, assisteranno alla proiezione del documentario “Biutiful cauntri” di Esmeralda Calabria, Andrea d'Ambrosio e Beppe Ruggiero, a seguire il dibattito con
A Campomaggiore seconda tappa di “Itinera” CAMPOMAGGIORE - Seconda tappa del progetto Itinera, la mostra d’arte contemporanea a cura di Brunella Buscicchio Scherer per Incontri Internazionali d’Arte, nell’ambito del Progetto “Lo sguardo ed il paesaggio: Arte e natura nell’Alto Basento”, finalizzato alla valorizzazione turistica e culturale dell’area delle Dolomiti lucane. Questa volta lo sguardo si è posato sulla cittadina di Campomaggiore, dove presso i ruderi del paese vecchio, l’artista toscano, Remo Salvadori, costruirà, con una performance, un’installazione dal titolo Continuo infinito presente. La prima tappa, avvenuta in luglio, ha visto come protagonista il paese di Castelmezzano con la grande opera dell’artista napoletano, Giancarlo Neri, dal titolo
Tanto di Cappello. L’artista, Remo Salvadori, in collaborazione con la popolazione di Campomaggiore e i partecipanti, costruirà un anello in cavo di acciaio intrecciato nella modalità dell'incontro, per riattivare, in questo luogo gravido di memoria, con il farsi dell’opera, frammenti del passato da riportare al momento presente. Continuo infinito presente, appunto, per continuare il filo di una ricerca che l’autore ripropone attraverso un rito collettivo per fondare comunità dando forma a legami che dal tempo più remoto, da un’intima profondità, emergono nella loro aspirazione all’eternità. La performance avverrà a mezzogiorno del 9 novembre presso i ruderi di Campomaggiore vecchio.
il regista. L'iniziativa prosegue alle ore 18 con una tavola rotonda introdotta dal sindaco, Rocco Perrone, con la partecipazione del regista di “Biutiful cauntri”, Beppe Ruggiero, e con i giornalisti Oreste Lopomo, Gianluigi Laguardia, Fabio Amendolara, Alessandro Boccia, Eliana Positano, Mimmo Parrella e Giovanni Rivelli. I lavori saranno conclusi dal responsabile nazionale della formazione di Libera, don Marcello Cozzi. Emilia Manco
Il convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza
VIETRI DI POTENZA - Si concluderà il 9 novembre prossimo, presso il convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza, il percorso formativo del 2008 dell’associazione onlus “Famiglie Vietri”, che per il decimo anno di attività, in questa edizione ha intitolato il suo itinerario di approfondimento "kalos kai Agatos", “L’Amore bello e buono”. Ricordiamo che il percorso di incontri realizzato dall’associazione vietrese quest’anno è stato suddiviso in sei tappe: l’11 maggio con il tema dell’accompagnamento delle giovani coppie sulla strada dell’amore, con don Leo Santorsa, dottore di teologia del matrimonio. L’8 giugno con “L’amore secondo i giovani: una parola da riempire di contenuti”, il cui relatore è stato padre Marcello Bonforte, teologo e pastoralista. Si è continuato a settembre, con “Diventare uomini e donne è un’impresa ardua, il cui relatore è stato lo psicotera-
peuta Domenico Armiento. Infine il penultimo incontro del 5 ottobre sull’amore e l’ultimo che chiuderà il percorso, che si terrà il 9 novembre, e avrà come tema “L’intimo profondo di essere uomo e donna uniti nella sponsalità, legare tutta la propria esistenza a Dio”. Relatore dell’ultimo incontro sarà don Carlo Rocchetta, teologo e fondatore della “Casa della Tenerezza” di Perugia. L’ultima giornata, che si terrà presso il convento dei Frati Cappuccini di Vietri, è stata così suddivisa: alle 9,30 ci sarà l’accoglienza con le preghiere. Alle 10 relazione sull’incontro e alle 13 il pranzo. Alle 15 si terrà il confronto con il relatore e alla fine, alle 18 la santa messa che sarà officiata presso il Convento. Alla fine i saluti e l’arrivederci al prossimo anno, che sarà l’undicesimo di attività per l’associazione “Famiglie Vietri” e i suoi iscritti. Claudio Buono
Satriano, i giovani Udc pensano alle Primarie SATRIANO - Il Movimento giovanile dell’Unione di centro (Udc) di Satriano di Lucania, lancia pesanti accuse nei confronti dell’attuale amministrazione comunale, guidata da Michele Miglionico. «Non si amministra una comunità senza idee - denunciano - e nemmeno ci si piglia merito per opere ed iniziative non proprie e per giunta contestate». Il movimento ha voluto raccogliere appositamente, in un mensile, qualche esempio «per svelare solo alcuni degli errori e delle tante nefandezze commesse, in questi anni, a scapito della popolazione». Sotto accusa anche la partecipazione di Satriano al programma televisivo “Mezzogiorno in famiglia”. «Siamo stati tutti contenti della partecipazione di Satriano di Lucania alla trasmissione televisiva - spiegano i giovani - ma che c'entravano i
gruppi folkloristici e gli artigiani di altri comuni? Perché non si è dato spazio ai tanti artisti, intagliatori di legno, impagliatori o alle associazioni presenti in loco? Si è assistito negli ultimi quattro anni ad un pessimo governo che ha sciupato solo risorse ereditate arrecando tanti danni ai satrianesi, i cui effetti già si incominciano a vedere: aumento di tutte le tassazioni, aumento della disoccupazione, ripresa dell'emigrazione, servizi sempre meno qualificati sul territorio». Tra i tanti problemi segnalati, anche la chiusura della piscina comunale. «Questo “grande” patrimonio doveva essere salvaguardato. La piscina comunale era, oramai, diventata una attrattiva per tutto il comprensorio del Melandro». Analogo problema per il campo sportivo “Pasquale Daraio”. «La responsa-
bilità della chiusura della struttura - affermano - è da attribuire a chi lo ha inaugurato nel post terremoto o a chi non ha fatto l'adeguata manutenzione?)». Il fondo, inoltre, «lo si è toccato con le iniziative culturali, teatrali, turistico-ambientali. Hanno smantellato iniziative quali: “A tavola con la regina Giovanna”, il “Carnevale etnico” e “Il rogo della regina” ». I ragazzi puntano allora sulle primarie per avvicinare tutta la gente alla vita amministrativa. «Le primarie sono a nostro avviso la vera novità politica di questi anni».
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Chiaromonte L’iniziativa è stata promossa dalla locale sezione del Wwf
Discarica a Teana, il comitato non si arrende CHIAROMONTE - Una serata dedicata all’ambiente con lo slogan: un futuro pulito per la Basilicata. All'incontro, fortemente voluto da Giovanni D’Agostino e Pasquale Grandinetti, erano presenti infatti, il “comitato Biomasse - vediamoci chiaro”, e il “comitato No oil lucania”. Il dibattito, organizzato presso la sede del Wwf di Chiaromonte, ha richiamato tantissima gente, incuriosita dalle voci che si rincorrono da qualche mese sui rischi che provocherebbe questa centrale sul territorio. All'incontro, erano presenti il presidente del comitato Biomasse “vediamoci chiaro” Ada di Sario,
l'Ingegnere Giuseppe Rondinelli, il Presidente “dell'associazione del tartufo bianco del Serrapotamo” Mauro Del Monte, e il portavoce del comitato “No oil lucania” Miko Somma. Il presidente dell'associazione Mauro del Monte, evidenzia ancora una volta, i troppi dubbi che ruotano intorno alla realizzazione della centrale a Biomasse, soprattutto i danni che irreparabilmente colpirebbero la flora e la fauna presenti sul territorio, tra cui proprio il pregiato “oro bianco”. Ada Di Sario, presidente del comitato “vediamoci chiaro” di Teana, rinnova il suo invito alla gente di prendere parte
alla protesta, perché «il problema - spiega - non riguarda soltanto Teana, ma coinvolge tutto il territorio». I dati forniti sono frutto di certosine ricerche, che insieme ad altrettanti pareri di esperti e di medici, ribadiscono in maniera più che sufficiente, che se venisse realizzata la centrale, «la crescita di malattie, soprattutto quelle di cancro nella zona aumenterebbero notevolmente». Sotto accusa anche le istruzioni locali e regionali, «che invece di darci i chiarimenti dovuti - spiega -, sono bravi soltanto ad accusarci d'ostruzionismo nei confronti del progresso». Anche l'Ingegnere
Rondinelli, dopo aver studiato il materiale fornitogli dal comitato, esprime i suoi dubbi. Analizzando la situazione in maniera semplice ma molto professionale, sintetizza quella che definisce «la più emblematica delibera regionale a livello europeo». Strani e inspiegabili passaggi burocratici, date che non coincidono, e per ultimo, ma non meno importante, l'investimento quasi a perdere della società in questa centrale. Per non parlare della favola occupazione. «14 lavoratori che faranno parte dello staff della centrale, almeno 9 richiedono una particolare qualifica di ingegneria, che nell'inte-
L’incontro nella sede del Wwf
ra area non risultano esserci persone specializzate in questa mansione. Cambiamo storia, ma quello che ne viene fuori è qualcosa di assolutamente “agghiacciante”», «Un quadro desolante, - ha detto Somma - che deve
aiutare a riflettere, ma soprattutto, a non credere più nella favola di una “Basilicata cenerentola” come da anni ci fanno credere i nostri politici». Lucio Vitale provinciapz@luedi.it
Lagonegro La procura chiede la condanna per Andrea Costantino, ex assessore di Castelsaraceno
«12 anni al cancelliere spacciatore» Aveva portato via dall’ufficio reperti, armi e droga LAGONEGRO - Il capo del- nistrativo con mansioni la procura di Lagonegro direttive, si portava a casa i Giancarlo Grippo ha chie- reperti oggetto di sequesto ieri la condanna a 12 stro. Era il capo dell’Uffianni di carcere per Andrea cio corpi di reato. E’ lui che Costantino, il funzionario si occupava della ricezione responsabile dell’Ufficio e custodia del corpo di reacorpi di reato del Tribuna- to sequestrato nell’ambito di procedile di Lagomento penanegro che le. E forse le deteneva armi e la droga e ardroga che i mi. carabinieri L’indagihanno trone fu convato nella dotta dai casua abitaziorabinieri ne provendel reparto gono prooperativo prio da del comanquell’uffido provincio. ciale di PoQuesto tenza e da era il sospetquelli della to. E’ da lì compagnia che è partita di Lagonel’indagine gro. Andella procudrea Cora di Lagostantino, 47 negro. Gli anni, ex asaccertamensessore alla ti tecnici cultura del Il tribunale di Lagonegro hanno conComune di fermato i soCastelsaraceno, sposato, un figlio. I spetti degli investigatori. carabinieri trovarono a ca- Quelli ritrovati a casa di sa sua armi e droga. La co- Costantino era i reperti sesa fece clamore. Lui, un di- questrati dalla polizia giupendente del ministero diziaria. della Giustizia, inquadra- Ora tocca alla difesa. to come impiegato ammif. a.
Maratea Alimentava il proprio appartamento da quello del vicino
Ruba energia. Arrestato MARATEA - Furto di energia elettrica a Maratea ai danni di cittadini che pagano regolarmente la bolletta. A finire in manette martedì scorso, Pietro Bianco, 43enne residente a Maratea, che si era allacciato abusivamente alla rete elettrica di un appartamento vicino alimentando il proprio appartamento. L'uomo aveva pensato bene di servire la sua abitazione di energia elettrica, in maniera del tutto gratuita, mediante un collegamento abusivo alla centralina di un'altra abitazione occupata solo nei mesi estivi. Ad eseguire l'arresto i carabinieri della compagnia di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, l'uomo è stato processato per direttissima nel tardo pomeriggio della stessa giornata. I fili volanti hanno portato i carabinieri a bussare alla porta dell'uomo martedì mattina intorno alle ore 11 dove i militari hanno accertato che Pietro Bianco, al fine di trarne profitto, aveva manomesso l'impianto di energia elettrica dell'abitazione di un vicino. e si era impossessato di un quantitativo imprecisato di energia elettrica. I servizi di controllo sono stati svolti dai carabinieri di Maratea ed hanno consentito di smascherare l'abile “ladro - elettricista” che, per circa un mese, aveva usufruito gra-
tuitamente dell'elettricità, il tutto ai danni dell'ignaro vicino che, solo dopo la ricezione della salatissima bolletta dei consumi della casa disabitata, si sarebbe chiesto le ragioni di tale “sovraprezzo”. A seguito dell'arresto in flagranza di reato, Pietro Bianco, è stato condotto direttamente presso il giudice monocratico del Tribunale di Lagonegro Claudio Scorza che, in presenza del pubblico ministero, Claudio Basso, dopo aver convalidato l'arresto ha condannato l'imputato ad otto mesi di reclusione e duemila euro di multa. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Tramutola Per l’assessore Petrocelli sono molti i vantaggi per il territorio
Impianto eolico, le ragioni del Comune TRAMUTOLA - L’amministrazione comunale di Tramutola scende in campo per spiegare le ragioni che lo hanno portato a scegliere la realizzazione di n impianto eolico. La delibera è del 18 ottobre scorso «L'Amministrazione Comunale di Tramutola “Centro Sinistra per Tramutola” - spiega l’assessore Vincenzo Petrocelli - ha affrontato l'argomento, come al solito, animata dalla profonda persuasione che la vedono sostenitrice convinta della promozione e della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, a maggior ragione in un momento in cui la necessità di ridurre le emissioni inquinanti di gas tossici e di anidride carboni-
ca responsabile dell'effetto serra, sta diventando una necessità avvertita da tutti». «La convenzione regolante la concessione a favore di Enel Produzione per la realizzazione di un impianto eolico, a Tramutola, prevede: corresponsione di un canone annuo di fitto di 3.000 euro per ognuna delle installazioni; ripristino della strada di proprietà Enel che da contrada Pietragrattara conduce alla centrale di proprietà ENEL con investimento nei limiti di 150.000 euro; quantificazione in 10.000 euro da destinare ad attività di comunicazione e promozione del territorio, per tutta la durata della convenzione (anni venti); versamento di un importo
di 500.000 euro rapportato alla potenza effettivamente installata, a titolo di compensazione ambientale, da destinare alla realizzazione di opere di interesse del Comune. L'importo verrà erogato per il 50% al rilascio del permesso a costruire (procedura 387/03) dell'impianto ed il restante 50% alla fine dei lavori di costruzione; il corrispettivo dei ricavi lordi di vendita di energia e certificati verdi riconosciuti al Comune resta fissato al 2%, al momento non quantizzabile». Secondo Petrocelli «l'eolico è una tecnologia in grado di trasformare l'energia cinetica del vento in energia elettrica. Il suo principio di funzionamento è tra i più antichi
del mondo. Il vento è una delle principali fonti rinnovabili di energia, basti pensare ai mulini a vento o alla navigazione con imbarcazioni a vela. I moderni mulini a vento sono conosciuti con il nome comune di 'pale eoliche', le quali sono tuttavia soltanto una parte del sistema». «Nella realizzazione e gestione dell'impianto, - conclude - l'Enel Produzione valuterà la possibilità, nel rispetto della normativa vigente, di attuare iniziative che possano consentire il coinvolgimento di imprenditoria locale per i lavori le cui entità e caratteristiche siano compatibili con la relativa specializzazione e capacità imprenditoriale».
Deteneva un’arma clandestina. Lucano arrestato in Toscana VALDICHIANA - Arrestato un uomo originario della Basilicata per detenzione di arma clandestina. I carabinieri della Stazione di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, martedì 4 novembre hanno tratto in arresto un 48enne di origini lucane residente in Valdichiana per detenzione di arma clandestina. L'uomo deteneva presso la sua abitazione un fucile a pompa calibro 12 con il calcio modificato e la matricola abrasa. Molto oculato il nascondiglio scelto dall'uomo, sembrerebbe che l'arma era nascosta in una intercapedine sotto il letto ed all'interno il fucile era smontato in due parti ed avvolto da materiale spugnoso per proteggerlo dall'umidità. L’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi clandestine ed associato alla casa circondariale di Arezzo a disposizione del magistrato di turno della procura della repubblica aretina. Le indagini continuano e l'arma sarà inviata ai carabinieri del Ris che potranno accertare l'eventuale utilizzo della stessa in presunte azioni criminose. e. m.
Urbanpromo 2008 Premiata la Val D’Agri VAL D’AGRI - Meno di una settimana per la premiazione ufficiale della Basilicata presso l'Urbanpromo 2008. Dopo l'aggiudicazione del premio Urbanistica 2007, la Regione si appresta a partecipare all'apertura dei lavori di Venezia. A ritirare il premio, presso la Sala del Portego, mercoledì 12 novembre alle ore 10, l'assessore regionale Vincenzo Santochirico che prenderà parte anche ai lavori sul tema “La qualità del paesaggio nel governo del territorio” che si terrà nelle ore successive. Un premio, quello Urbanistica 2007, che la Regione Basilicata e la struttura di progetto, hanno conquistato in occasione dell'e-
vento di marketing urbano e territoriale Urbanpromo 2007. Votato dai tecnici, dagli esperti, dagli accademici e dai visitatori, arrivati da tutta Europa, il Programma Val d'Agri si è affermato tra i migliori progetti della manifestazione. Secondo quanto si evince dalla nota, inviata alla Struttura di Progetto "Val d'Agri", dall'organizzazione di Urbanpromo: "con riferimento ai criteri di valutazione proposti dal direttore della rivista "Urbanistica", prof. Paolo Avarello, il progetto "Val d'Agri" è stato apprezzato soprattutto per la "qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici". Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Giovedì 6 novembre 2008
31 Melfi In manette Antonio e Michele Pagliuca Melfi Intervento di Mastromartino del Pd
«Ci ha rubato il camion» Critiche alla gestione E lo aggrediscono a casa delle manifestazioni MELFI - Lo credevano il responsabile del furto del proprio camion avvenuto la notte tra lunedì e martedì. Per questo motivo Antonio e Michele Pagliuca - padre e figlio - rispettivamente di 53 e 25 anni si sono recati a casa del sospettato cercando di farsi giustizia per conto loro. Gli agenti del commissariato di Melfi diretti da Mario Russo, dopo opportune
indagini sono risaliti ai due autori dell’aggressione e li hanno arrestati nella mattinata di ieri. I due uomini hanno assalito presso la sua abitazione C. S. di anni 52, già noto alle forze dell’ordine perché già gravato da precedenti penali. I Pagliuca lo hanno aggredito impugnando ciascuno una pistola. Gli accertamenti eseguiti nell'immediatezza del
Melfi Sabato il corteo
Studenti pronti allo sciopero
Gli studenti di tutti gli isti- re la riforma del ministro tuti di scuola media superio- Gelmini. «Abbiamo chiesto re a Melfi stanno organiz- ed ottenuto l’autogestione – zando, per sabato otto no- conferma il rappresentante vembre prossimo, uno scio- d’istituto del liceo artistico, pero generale. Continua la Festa Campanile, Gianluca protesta dei ragazzi contro Andretta – anche per discula riforma voluta dal mini- tere con gli insegnanti delle stro della pubblica istruzio- novità introdotte dal Minine, Gelmini. «Dall’occupa- stro alla pubblica istruziozione siamo passati all’auto ne». L’organizzazione delle gestione – spiega il rappre- giornate di astensione dalla sentante d’istituto dell’Itis, lezioni. «Abbiamo suddiviso Riccardo Gallucci – soprat- in tre parti la giornata – agtutto dopo che il commissa- giunge la studentessa liceario di polizia ci ha avvertiti le, Cinzia Lomio – che parte che rischiavamo condanne con due ore di assemblea, due di conpenali. Nessufronto con i no di noi vuole docenti, due avere guai di attività nei con la giustilaboratori. zia ma intenIntanto prediamo ribadipariamo la re il secco no a grande maniquesta riforfestazione di ma che taglia piazza, previindiscriminasta sabato tamente fondi prossimo, alla scuola». Il con grande grande corteo attenzione». che sabato Nel quartiere prossimo parcittadino di tirà dalla citValleverde, tadella della dove si racscuola in piazcolgono tutte za Galileo Gale scuole melilei si snode- Studenti a Melfi (Zenti) die superiori rà lungo le vie c’è gran fercittadine fino a raggiungere il municipio. mento in strada. «Almeno fi«Se da Roma nessuno ci no a sabato prossimo non inascolta – conclude lo studen- tendiamo riprendere le lete, Gallucci – speriamo che zioni – spiega il rappresenalmeno il sindaco di Melfi tante del Gasparrini, Felice voglia sentire le nostre ra- Di Ruvo – e non escludiamo gioni e magari farle presen- altre proteste future per diti alla provincia di Potenza». re no ad una riforma che taL’istituto comprensivo, Re- glia fondi alla scuola in mamo Righetti raccoglie circa niera scriteriata». Infine un seicento studenti suddivisi ultimo commento. «Non cotra Itis e Professionale. «Ca- nosco affatto il contenuto pisco la protesta dei ragazzi della riforma Gelmini – con– commenta il dirigente, clude lo studente dell’Itis di Giovanni Gruosso – per una Melfi, Aldo Mecca – e proriforma che non migliora la prio per questo motivo apscuola italiana. Si tratta di poggio l’auto gestione che un decreto calato dall’alto e mi permette di capire cosa il come sempre in questi casi Ministro della pubblica ogni taglio, che sia o meno istruzione intende fare della motivato, genera perplessi- scuola italiana». tà». Non tutti i ragazzi, tutVittorio Laviano tavia, mostrano di conosceprovinciapz@luedi.it
fatto hanno consentito di stabilire che entrambe le armi rinvenute a seguito di perquisizione presso l'abitazione dei Pagliuca, sono regolarmente detenute dagli aggressori. I responsabili del gesto sono stati associati presso la Casa circondariale di Melfi e dovranno rispondere di lesioni personali dolose, porto abusivo di armi da fuoco, minaccia e violazione di domicilio.
MELFI - In riferimento a quanto sostenuto dall' Assessore al turismo del comune di Melfi, Vincenzo Castaldi, l'opposizione di centro sinistra intende fare alcune precisazioni. «La cosa che sorprende nell'operato dell'Amministrazione comunale - rimarca l'Avvocato Michele Mastromartino del Pd - è il fatto che essa si proponga direttamente come organizzatore delle manifestazioni. Questo è il grave errore di fondo, perché una amministrazione deve semplicemente favorire l'attività degli operatori culturali del settore. Se l'Amministrazione melfitana proprio non riesce a rinunciare a queste velleità almeno crei uno strumento ad hoc che si occupi in modo
esclusivo e competente di ciò. In questo modo è possibile evitare che si sperperino soldi, come quelli spesi dall'Amministrazione comunale nel periodo estivo, le cui manifestazioni, in questi tempi di crisi, sono costate ai contribuenti cittadini circa 130.000 euro». Mastromartino parla poi della Varola. «E' ormai da circa due anni e mezzo che sollecitiamo l'Amministrazione affinché favorisca un salto di qualità della Sagra della Varola, la quale non più ridursi nell'arco di un week-end, ma deve essere pensata in modo da qualificare l'appuntamento melfitano, onde essere veicolo non solo turistico ma anche culturale». e. f.
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Il progetto è stato approvato: avrà un’estensione di 93.000 metri cubi e costerà 2 milioni di euro
«Discarica, i lavori entro due mesi» Ma il primo cittadino di Atella rassicura gli abitanti della zona ATELLA - «Questa amministrazione non è insensibile alle lamentele dei propri abitanti. Ci adopereremo perché tutti conoscano la bontà del progetto e che tutto sarà fatto nel pieno rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini». Con queste parole il sindaco Roberto Telesca, rassicura gli abitanti di località Cafaro, la zona dove sorgerà una nuova discarica. Il progetto è stato appaltato e avrà una capacita di circa 93.000 metri cubi e costerà circa 2 milioni di euro. Il nuovo sito, che sorgerà nei pressi dell'altra discarica già attiva da diversi anni, è previsto dal Piano provinciale dei rifiuti e accoglierà la spazzatura dei Comuni di Atella, Rionero in Vulture, Ruvo del Monte, San Fele, Rapone e Barile. «Il progetto - ha continuato il primo cittadino - risale al 2004. In questo periodo si è chiuso l'iter burocratico e tra un paio di mesi dovrebbero cominciare i lavori. Ma ciò che
A lato il sindaco, sopra una discarica
mi preme sottolineare che sarà un impianto tecnologicamente avanzato costruito nel pieno rispetto della legge e di salvaguardia per l'ambiente circostante e per i cittadini». Anche la politica locale interviene sulla questione. «Lo avevamo detto in campagna elettorale che bisognava aprire un di-
battito - ha detto Francesca Ruggero, candidata a sindaco per la Sinistra Arcobaleno - e poi riabilitare la zona della vecchia discarica. Questo, purtroppo non è stato fatto». Sulla questione oltre al comitato «No alla discarica» è intervenuta anche l'associazione Ola. «Il nuovo proget-
to - si spiega in una nota - avviene in spregio della salute e dei legittimi interessi degli agricoltori e degli allevatori, già danneggiati, con problemi di inquinamento causati dalla discarica esistente, di cui ora se ne prevede l'ampliamento in assenza della bonifica del sito della vecchia discarica. La Ola
chiede al Comune di Atella di sospendere la procedura di affidamento dei lavori, al fine di valutare con i cittadini - in un Consiglio comunale aperto - tutte le problematiche da essi sollevate». «In conclusione, ci dispiace annotare di essere di fronte ad un bell'esempio di spreco di denaro pubblico, alla faccia dei cittadini contribuenti che rischieranno di subire oltre i danni per la salute anche la beffa di bollette più salate, per far fronte allo smatimento dei rifiuti: prima convogliati presso la discarica e poi presso l'inceneritore Fenice, in quello che può essere definito il "tour della monnezza lucana" promosso dall'Assessorato all'Ambiente Provinciale, basato sull'impiantistica, sulle discariche e sugli inceneritori gestiti dai grandi affari, mentre la raccolta differenziata nei comuni "rimane al palo" dell'incapacità di pubblici amministratori». g.rosa@luedi.it
Melfi, operaio arrestato per spaccio MELFI - Un operaio dell’indotto Fiat è stato arrestato con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il trentaquattrenne è stato sopreso in flagranza dai carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, nel corso di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacent. Intorno alle ore 20.30 di martedì, i carabinieri della stazione di San Nicola di Melfi, lo hanno fermato mentre si trovava nei pressi dell'ingresso dello stabilimento fiat-sata. Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di 15 grammi di marijuana.
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Il comitato di cittadini entra nel merito del documento
Genzano di Lucania
Il Regolamento urbanistico Salvato secondo “Nuova Venosa” un nibbio VENOSA-Sarà presentato oggi pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo Calvini , agli ordini professionali il Regolamento Urbanistico. Entra, così, nel vivo il calendario degli incontri che Amministrazione comunale e tecnici terranno nei prossimi giorni con forze sociali, politiche e cittadini e previsti dal Piano di comunicazione e di informazione. Prossimo appuntamento martedì 11 con le associazioni di categoria e lavoro. Ultimo incontro, giovedì 13. In quella occasione varcheranno la soglia di Palazzo Calvini le forze politiche, i sindacati, i cittadini. «Siamo impegnati in un confronto a vasto raggio con i cittadini per arrivare ad un Regolamento Urbanistico condiviso, seguendo percorsi trasparenti in grado di valorizzarela nostra comunità ci dice Donato Bellasalma, vicesindaco-assessore urbanistica - All'incontro conclusivo di giovedì 13 parteciperà anche l'architetto Restucci, che illustrerà la filosofia ispiratrice del Piano e risponderà ai quesiti che gli verranno posti». Una valutazione positiva delle iniziative assunte dall'Amministrazione comunale viene fatta dal Comitato Cittadino “Nuova
Venosa”: «Riconosciamo nel rinvio dell'adozione del Regolamento Urbanistico un gesto di grande responsabilità - sottolinea in un documento ufficiale il Comitato Cittadino - che ha sortito in noi da una parte soddisfazione e dall'altra la convinzione di aver intrapreso una giusta strada per un confronto democratico con l'intera cittadinanza e di aver dato voce all'interesse dell'intera comunità». E, in vista del prossimo incontro con l'Amministrazione comunale, il Comitato sta predisponendo proposte concrete anche accogliendo riflessioni e stimoli provenienti da parte di singoli cittadini. Carenze, perplessità, dubbi, e riserve sul Regolamento Urbanistico erano state illustrate da Biagio Bellusci, presidente del Comitato cittadino, nel corso della pubblica assemblea.«Non mi sembra che l'amministrazione abbia tenuto conto dei principi di trasparenza, equità , distribuzione dei vantaggi, partecipazione e condivisione delle scelte da farsi; e ne ci risulta che prima di questa sera si siano mai organizzati incontri e audizioni finalizzata alla condivisione delle scelte urbanistiche ed edilizie per la nostra città- ave-
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO
S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti
va detto in quella sede Bellusci .L'art. 9 della legge regionale n° 23 prevede la nomina di un garante dell'informazione e l'istituzione di un ufficio per la consultazione e la spiegazione del piano». A destare preoccupazioni, in particolare, le norme previste per la zona B: «Lo sa , caro Sindaco, che la zona B rappresenta circa il 70% dell'intera città e conta circa 7.000 abitanti di ben 420 nuclei familiari- aveva evidenziato Bellusci Questi cittadini si ritrovano ad aver perso quel sacrosanto diritto acquisito negli anni che è quello di sopraelevare sull'area in loro possesso». E poi, una serie di domande: Perché sono previsti 12.000 metri cubi in zona SU-A (centro storico) senza che venga precisata la destinazione e le modalità di assegnazione? Perché non viene applicata in tutte le zone di espansione la norma di perequazione? Perché nella zona agricola non sarà più possibile annettere locali abitativi a quelli di pertinenza? Questi e altri quesiti saranno, appunto, al centro degli incontri che partono oggi pomeriggio. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
GENZANO DI LUCANIA - Si chiama Nibbio Reale ed è il 'signore' dei cieli che spaziano dal Vulture all'Alto Bradano. Elegante nelle movenze e nel piumaggio, leggero ed allo stesso tempo maestoso, con un'apertura alare di otre un metro e mezzo, appartiene ad una specie protetta. Ogni anno, durante la stagione di caccia, molti vengono feriti; ma spesso accade, soprattutto ai più giovani, di urtare ostacoli o di subire folgorazioni sui cavi dell'alta tensione. Ed in tali casi interviene il Wwf, grazie all'aiuto di un gruppo esiguo di professionisti, ma anche facendo affidamento sulla sensibilità della gente comune. A rendercene consapevoli è il dott. Antonio Piccolo, il quale oltre a portare avanti a Genzano un ambulatorio per animali di piccola taglia, collabora con un grosso centro veterinario del Capoluogo, il “San
Francesco”, convenzionato con il Centro Recupero Animali Selvatici dell' “Oasi wwf” di Pantano (Pignola). L’ultima storia viene da Venosa. I carabinieri di Venosa, trovano un esemplare a terra presso la chiesetta di Francavilla, sulla strada per Genzano. Il giorno successivo un cacciatore lo porta all'ambulatorio di Piccolo, che lo cura e lo salva. Il nibbio, ancora immaturo è in custodia a Pignola, ove trascorrerà circa due mesi. gia. gue.
Matera 35
Giovedì 6 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
La storia
Provincia
Anniversari
Turismo ed escursioni
Giovanni Caserta rilegge il 21 settembre
Visite a tema a Valsinni e Colobraro
a pag. 37
a pag. 21
La protesta delle 250 famiglie del Peep L’Arco che scrivono al sindaco
Rione dimenticato senza luci nè strade
La zona residenziale “L’Arco”. Le 250 famiglie residenti hanno segnalato al sindaco la mancanza di marciapiedi e illuminazione
HANNO RACCOLTO firme per protestare contro la mancanza i marciapiedi che non ci sono, l’illuminazione insufficiente, i cassonetti che non bastano. I 250 abitanti del Peep L’Arco, alle porte della città, sono esasperati. Le urbanizzazioni che non sono ancora state completate, ma già pagate, danneggiano pesantemente la vita quotidiana degli abitanti che si sono
rivolti al sindaco affinchè provveda al completamento delle opere che consentirebbero a questa zona periferica di poter assurgere a rango di quartiere cittadino a tutti gli effetti. I problemi sono complicati anche da numerosi furti d’auto avvenuti negli ultimi tempi e che contribuiscono a rendare particolarmente rischiosa l’area.
I cittadini chiedono inoltre all’amministrazione comunale di poter conoscere l’entità delle risorse impiegate per le opere già effettuate, sottolineando il fatto che nonostante tutto si fanno già carico dei tributi previsti, a cominciare dal versamento dell’Ici e delle tasse sui rifiuti solidi urbani. a pag. 36
LA GIORNATA Montalbano Jonico
Valbasento
Degrado al Palazzetto dello sport
Vertenza Panasonic alle prove di intesa
Il presidente della società Asd “Libertas di Montalbano Jonico”, Giovanni Lerose, in una nota, ha inteso denunciare lo stato di degrado in cui versa il Palazzetto dello Sport, ubicato nella zona Montesano, in cui la squadra, che partecipa al campionato di calcio a 5 serie C1, disputa gli incontri. «In particolare -scrive Giovanni Lerose, denunciando le condizioni di emergenza in cui versa la struttura- il soffitto presenta delle crepe da cui oltre alle infiltrazioni d'acqua, che in talune circostanze hanno costretto l'arbitro ad interrompere gli incontri, entrano uccelli di tutte le specie, in particolare pipistrelli, gazze ladre, rondini che non riuscendo a uscire muoiono all'interno. Dopo la pausa estiva siamo stati costretti a gettare due sacchi pieni di uccelli morti. -spiega senza mezzi termini- In una stanza dove sono accantonati vecchi materassi oltre a preservativi, siringhe ed altro, vi sono famiglie di ratti che si stanno moltiplicando».
NESSUN ripensamento. Panasonic è pronta a dire addio alla Valbasento. Unico punto fermo, dopo oltre sei ore di trattativa serrata con i rappresentanti della Fulc, la sottoscrizione dell'intesa di massima circa le modalità di cessazione dell'attività. Superato, dunque, lo scoglio dell'incentivo all'esodo su cui una settimana fa si era arenato il confronto. Salita da 15 a 30 mila euro la cifra che l'azienda è disposta a riconoscere ai lavoratori. Il colosso giapponese dell'elettronica, inoltre, si è detto disponibile a non smantellare lo stabilimento di Pisticci scalo, in modo da non precludere la possibilità di cessione a eventuali acquirenti. Ma a chiudere la partita degli ammortizzatori sociali sarà l'incontro fissato in mattinata, a Potenza, dove si dovrà definire il percorso da seguire per cassa integrazione e mobilità.
L’Intervento
Crisi economica
Meridionalismo e neoeconomy di ANGELO ZICCARDI LA crisi economica internazionale fa sentire i suoi effetti su tutto il territorio nazionale anche nelle parti d'Italia con robuste strutture produttive e forti sistemi imprenditoriali. In Basilicata la crisi internazionale può provocare un ridimensionamento del già limitato numero di aziende come indica la chiusura in atto di varie fabbriche. La crisi del già debole apparato industriale allontana ancora di più la soluzione di due problemi che affliggono la Basilicata: lo spopolamento dei comuni montani e delle zone interne e la non volontaria emigrazione dei giovani in grande parte diplomati e laureati. La mancata soluzione di questi due problemi deriva dal permanere del divario fra disponibilità di forze lavoro e professionali e consistenza della rete di aziende, nonché dalla limitata nascita di imprese giovanili e femminili. Dalla Commissione europea viene l'avvertenza che non ci sarà una effettiva ripresa prima del 2010. Si sta discutendo come uscire dalla crisi, come arrivare al 2010, cosa mettere in campo per trovarsi preparati a cogliere compiutamente le opportunità della ripresa. Si dovrebbe dare per scontato che si adotteranno programmi e misure nuovi e che ci sarà un maggiore impegno per una complessiva utilizzazione più produttiva in senso strutturale dei programmi e delle risorse finanziarie dell'Unione Europea. Occorre vigilare per evitare la nota e negativa politica dei due tempi: curare prima le parti forti del paese per accumulare la risorse per intervenire nelle aree in ritardo di sviluppo. Proprio nel periodo di crisi, occorre elaborare programmi ed interventi per lo sviluppo imprenditoriale del Mezzogiorno. È necessario puntare a rafforzare l'apparato produttivo delle città meridionali e a creare, nei comuni rurali, una larga rete di aziende riguardanti i vari settori produttivi a partire dalla maggiore valorizzazione del comparto agro-alimentare industriale. Il piano strategico di sviluppo rurale consente la creazione di aziende in numerosi settori produttivi. Dall'esperienza si ricava che la creazione di un robusto sistema imprenditoriale meridionale si può creare solo con uno specifico piano che indirizzi investimenti di imprese straniere e del centro-nord verso le città e i piccoli comuni del Mezzogiorno.
36 Matera Manca un’adeguata illuminazione, i marciapiedi, la cartellonistica è scarsa e non ci sono cassonetti Giovedì 6 novembre 2008
Un quartiere abbandonato I 250 abitanti del Peep L’Arco scrivono al sindaco SI sono rivolte al sindaco di Matera con una petizione scritta le 250 famiglie della nuova zona residenziale di Matera denominata Arco alla periferia nord della città, che da circa due anni vivono in uno dei nuovi quartieri della città dove mancano le opere di urbanizzazione, già pagate da tempo. I residenti, alcuni dei quali vivono in questo rione da circa due anni, denunciano il mancato completamento delle opere di urbanizzazione nella zona l'Arco. I residenti sollecitano un incontro con gli amministratori per risolvere alcune questioni come la pubblica illuminazione, la realizzazione dei marciapiedi e completamenti stradali, la cartellonistica stradale, un maggior numero di cassonetti per la raccolta della spazzatura e la realizzazione di paratie e griglie per intercettare gli smottamenti e le acque provenienti dalle zone più a monte. «L'intervento - si legge nella lettera - assume carattere di urgenza e di notevole importanza, visti i numerosi furti di auto già avvenuti, i problemi di sicurezza e vivibilità dell'intero quartiere e i recenti allagamenti avvenu-
segue da pag 35
Crisi economica
Meridionalismo e neoeconomy Il quartiere L’Arco
La zona non ha ancora tutte le urbanizzazioni
ti in numerose tavernette e garage. Vorremmo inoltre - continua la nota - avere un consuntivo delle risorse impiegate per la realizzazione delle opere di urbanizzazione già effettuate, allegando le firme dei cittadini del quartiere i quali hanno già versato tutti i contributi per la realizzazione delle suddette opere e si fanno già carico di tutti i tributi che la legge impone (ICI, rifiuti solidi)». La problematica già se-
gnalata dal Quotidiano anche per l'assenza di un servizio di recapito della corrispondenza, penalizza i residenti delle necessarie condizioni di vivibilità del quartiere che nelle ore serali, prima che notturne, è terra di nessuno dove anche la possibilità di giungere a casa a piedi o con un mezzo pubblico diventa un’impresa. Stesso problema dicasi per raggiungere l'unico luogo di aggregazione, la parrocchia di Maria Madre della
Chiesa, la cui funzione aggregativa risulta apprezzata da tutti. Un vero problema pergli abitanti del quartiere che ancora non riescono a trovare un punto di incontro sulla tempistica per la realizzazione delle opere di urbanizzazioni e che, con l'arrivo del maltempo invernale dovranno fare i conti con i danni provocati dagli smottamenti delle aree che si trovano a monte. Michelangelo Ferrara
Studenti, genitori e insegnanti saranno impegnati in corsi interattivi
La prevenzione inizia a scuola Sert e Isabella Morra hanno avviato un progetto di formazione IL problema della droga non è uno tra i tanti, ma è l'essenza stessa del fare scuola oggi. Creare un circuito costante d'informazione, coordinazione, controllo ed intervento tra Ser.T, scuola, docenti, alunni e genitori , è la strategia più rispondente al problema delle tossicodipendenze. L'intervento va calibrato sul tipo di vita dei giovani, sui modelli del tempo libero, sui percorsi notturni tra discoteche e pub, sugli incontri quotidiani e sul bisogno di evasione. Per questo l' Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Isabella Morra'' di Matera, con la partecipazione del Ser.T (Servizio Tossicodipendenze) dell'Asl n.4 Matera, nei giorni scorsi, presso la sede scolastica di Via Dante, ha avviato il progetto formativo per la prevenzione delle tossicodipendenze. «L'attività formativa è pronta a scommettere ed a rischiare sull'uso delle sostanze psicotrope come modalità educativa per studiare il legame profondo che lega il giovane a queste esperienze borderline - afferma la dott.ssa Lucia D'Ambrosio direttore del Ser.T. - La prevenzione parte dal lavoro di gruppo di classe ed approfondisce le dinamiche interne alla scuola. Il laboratorio educativo fa da supporto a questo approccio completamente nuovo. Insegnanti, genitori ed educatori devono essere dotati di strumenti idonei a contrastare un fenomeno così dilagante - asserisce il dott. Natale Pepe, coordinatore del progetto - Offrire valenze prospettiche appetibili, tipi di impiego del tempo libero in rispondenza alle proprie esigenze e
fare conoscere intercorrelazioni tra l'assunzione di sostanze stupefacenti e le patologie psichiatriche è il lavoro più impegnativo, che se svolto in modo adeguato, può cambiare stile comportamentale. Mi occupo di prevenzione nelle scuole superiori - interviene la dott.ssa Clotilde Sansò educatrice del Sert - I corsi di formazione sono interattivi e la metodologia ha matrice autobiografica con racconti di storie personali. Il primo incontro è cognitivo sulle sostanze, il secondo di comunicazione ed il terzo sulle modalità di approccio per la prevenzione primaria nelle scuole. Il tossicodipendente usa le sostanze stupefacenti per migliorare le proprie performance psico-sociali, per sentirsi integrato nel gruppo e per superare il proprio limite: l'anfetamina per ballare, la cocaina per sentirsi iperattivo e l'eroina per spegnere gli eccessi. Sono più di quattrocento giovani all'anno, età media 26 anni con uomini in testa, ad essere in nostro carico. L'età degli utenti tende inesorabilmente ad abbassarsi con il passare degli anni. L'accesso al Sert è volontario ed oggi il giovane arriva tempestivamente per cure disintossicanti. È opportuno che il personale docente sia formato su queste tematiche adolescenziali come l'uso di droghe, alcool e tabacco - asserisce il prof. Donato Ferrara preside Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Isabella Morra'' di Matera Da questo ciclo d'incontri m'aspetto una crescita formativa degli insegnanti e del personale scolastico per aiutare le vittime di questo istituto». Nunzio Longo
Insieme allo sviluppo dell'imprenditoria locale, l'apporto di imprese straniere e del centro-nord è indispensabile per superare il divario nord-sud riguardante i sistemi imprenditoriali. Questa linea può essere legittimamente contestata, ma occorre indicare alternative non in astratto ma tenendo conto dell'esperienza. La Regione Basilicata ha programmato con puntualità l'impiego delle risorse comunitarie e ha cercato di individuare le misure più idonee e convenienti per i soggetti interessati per promuovere lo sviluppo della rete di imprese e l'occupazione. I risultati non hanno corrisposto alle aspettative perché le richieste per la creazione di nuove aziende sono state inferiori alla disponibilità delle risorse finanziarie finalizzate all'erogazione di consistenti incentivi per lo sviluppo imprenditoriale e dell'occupazione. Tutto questo si ricava con molta chiarezza dall'andamento dell'attuazione del piano di sviluppo dei comuni della Val d'Agri che non riescono ad impegnare le notevoli risorse finanziarie, messe a loro disposizione dalla Regione, proprio nella parte riguardante la creazione di nuove attività imprenditoriali. Si discuta e si raccolgano indicazioni e proposte ma resta assodato che il divario nord-sud si supera con la creazione di forti sistemi di imprese private in tutto il territorio meridionale. Questo obiettivo va posto proprio in questo periodo di crisi con l'aggiustamento strategico di un progetto meridionalista che deve tendere a costruire un largo schieramento politico di forze collocate al governo e all'opposizione e di forze economiche e sociali. Occorre ristabilire una corretta concezione della questione meridionale e dei rapporti nord-sud nella consapevolezza che l'Italia crescerà se crescerà il Mezzogiorno delle città e dei piccoli comuni. Il largo schieramento politico, economico, sociale dell'Italia meridionale deve contribuire a fare ritornare nettamente maggioritario nelle forze politiche del centro-nord un giusto orientamento meridionalista. Su queste questioni occorre concentrarsi in questo periodo senza farsi distrarre dal federalismo fiscale che, per mancanza di numeri certi, non si sa ancora che cosa può essere e che pertanto si può togliere dai primi posti dell'agenda politica per essere riproposto con adeguata e precisa documentazione nella fase di ripresa dell'economia in tutto il territorio nazionale. L'aggiustamento strategico di un progetto politico meridionalista richiede di introdurre due novità: l'organizzazione dei giovani che si devono impegnare direttamente sulle tematiche dei loro sbocchi occupazionali, professionali, imprenditoriali e un nuovo ruolo delle associazioni imprenditoriali, professionali, sindacali e cooperative. Un piano per creare una larga rete di aziende private nel Mezzogiorno può essere definito e attuato solo con un sostanziale coinvolgimento di queste associazioni senza le quali è difficile perseguire la politica di partenariato pubblico-privato. La comunità lucana (forze politiche, economiche, sociali, culturali), proprio per la storia politica ed economica della Basilicata, può dare un notevole contributo all'aggiustamento strategico del progetto politico meridionalista e alla sua attuazione. Angelo Ziccardi
L’istituto Isabella Morra
Iniziative contro le morti bianche e sul contratto, illustrate dal segretario nazionale Marina Porro
Il lavoro al centro dell’agenda dell’Ugl UNA petizione sulla sicurezza del lavoro e sulla modifica del titolo 5 della Costituzione, che ha portato a competenza regionale la materia, riguardante la sicurezza del lavoro. Di questo e del nuovo modello contrattuale si è parlato ieri durante un incontro, nella sede di Matera dell'Ugl, con il segretario nazionale confederale Ugl Marina Porro alla presenza del segretario regionale Ugl di Basilicata Giovanni Tancredi e del segretario provinciale Luigi D'Amico. «Presenteremo una petizione al Parlamento ha spiegato la Porro - sulla sicurezza del lavoro, proponendo che si discuta di più sulla materia, soprattutto nelle scuole, dalle primarie alle secondarie, affinché i ra-
gazzi capiscano l'importanza di tale problematica. Per quanto riguarda il nuovo modello contrattuale, esso deve essere applicabile ad un maggior numero di lavoratori, favorendo le piccole e medie imprese che, soprattutto al sud, riguardano gran parte del territorio. Cerchiamo una risposta che vada bene per tutti, donne comprese, che non sono favorite su nulla;è necessario pertanto, dialogare e ritornare ai valori etici. Quindi, è importante trovare risposte articolate che riportino al centro la persona che lavora, che ha lavorato e che ha il diritto di lavorare». La Porro ha anche puntualizzato che il nostro Paese non tiene in considerazione i giovani
«Che non hanno speranza, quando invece si dovrebbe puntare proprio su di loro, sulle donne che non hanno agevolazioni, gli anziani, che hanno dato tanto, ma che ben presto saranno fuori»; il tutto si aggrava maggiormente nel Mezzogiorno. All'incontro è intervenuto il segretario regionale Ugl di Basilicata Giovanni Tancredi, che ha evidenziato l'importanza del tema, di cui l'Ugl si è voluto occupare per dare un segnale forte al territorio, dove il sindacato è in crescita. «L'incontro di oggi - ha detto invece il segretario provinciale Luigi D'Amico - è di estrema importanza e avrà momenti di dibattito forti perché riformerà il modello contrattuale per permettere ai lavoratori,
Marina Porro
soprattutto quelli delle piccole aziende, di beneficiare dell'aumento dei propri salari legati alla produttività». Mariangela Lisanti
Matera 37 «Una data che deve essere conosciuta e riletta restituendo alle parti la verità della storia» Giovedì 6 novembre 2008
Verso la giornata dell’Europa Unita Giovanni Caserta propone una nuova ricorrenza il 21 settembre UN ulteriore significato per il 21 settembre 1943: fare in modo che questa data (che a Matera segna la riconquista della libertà e il ricordo delle vittime perite nell’esplosione della ex caserma della Milizia di via Lucana) diventi “Giornata dell’accoglienza e dell’Europa Unita”. La proposta è stata avanzata dallo storico materano, Giovanni Caserta, autore del libro “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Matera”, edito dalle edizioni Bmg. La proposta è stata motivata «dalla necessità di ricordare accanto alle vittime di quella giornata, forestieri e materani, anche due soldati dell’esercito tedesco Karl Reigler e Olen Gent Kupwess, che vennero uccisi all’interno di una gioielleria dove si erano recati per acquistare qualcosa prima di lasciare la citta». Nel dopoguerra, da quanto si è appreso e come risulta in alcuni atti del Comune, i resti di questi soldati vennero richiesti in Patria ma era troppo tardi e finirono, probabilmente, nell’ossario del vecchio cimitero. «Ricordo quelle tombe – ha detto Caserta – inumate nel vecchio cimitero, con un
Emessa dal Comune nei confronti di privati
Ordinanza di abbattimento per un fabbricato abusivo nel Parco della Murgia
Il professor Caserta
elmetto che sormontava la croce. Restarono lì per dieci anni, poi furono rimosse. Matera città della pace e un contesto diverso di unificazione europea deve superare vecchie posizioni preconcette. I due soldati tedeschi furono anche loro vittime della guerra e servitori della loro Patria. Il 21
settembre 1943 va conosciuto e riletto restituendo alle parti la verità della storia, la sequenza dei fatti e delle circostanze che portarono a quegli eventi. Senza nulla togliere a Matera che – ha concluso lo storico – merita il riconoscimento della medaglia d’oro al valor civile». Il saggio del professor
Caserta, “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Matera” (non mancano pagine illuminanti sul clima culturale e politico che si respirava a Matera negli anni del ventennio fascista), sarà presentato domenica prossima alle 11 nel bookshop di Palazzo Lanfranchi. matera@luedi.it
E' STATA emessa dal Comune di Matera un'ordinanza di abbattimento di un fabbricato e il ripristino dello stato dei luoghi, nei confronti di un privato che in breve tempo approfittando della scarsa visibilità del luogo aveva realizzato una nuova costruzione ricadente nel Parco Rupestre della Murgia Materana. La violazione risale allo scorso mese di giugno, ed è stata segnalata dagli uomini del Corpo Forestale del comando stazione di Matera a seguito di opportuni controlli sul territorio atti a contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio. La costruzione abusiva di circa 25 metri quadrati, si trova in località “Due Gravine-Don Antonio” una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e
idrogeologico lungo strada statale 7 che collega Matera alla Basentana. L'immobile è stato realizzato con tufi a secco e malta cementizia, poggia su una platea di cemento ed è dotato di copertura. Poiché l'immobile ricade in un fondo agricolo, con ogni probabilità la costruzione doveva essere adibita a deposito per gli attrezzi agricoli. Il costruttore abusivo è stato deferito all'autorità giudiziaria competente oltre al pagamento di un ammenda amministrativa di circa 3000 euro. Il provvedimento amministrativo emesso dall'ufficio controllo edilizio del settore urbanistica del comune di Matera, deve essere ottemperato entro novanta giorni. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Domenica escursioni a tema nei centri storici di Colobraro e Valsinni Incontro per gli operatori del settore
Turismo attivo per tutto l’anno Debutta oggi proseguono le visite di Provincia in bus il Franchising Day Alunni della “Festa” a lezione di risparmio
Colobraro e Valsinni. Le prossime tappe di Provincia in bus
DOPO il buon risultato delle prime tre tappe dell'edizione autunnale di Provincia in bus, il programma della Provincia di Matera teso a far scoprire il territorio attraverso viaggi guidati, domenica 9 novembre è prevista la quarta tappa, dal titolo “Poesia e Magia”, nei comuni di Colobraro e Valsinni. La partenza sarà da Matera ( P.zza Matteotti) alle ore 8.30 alla volta di Colobraro , piccolo centro abitato, che domina la valle del fiume Sinni dai suoi quasi 700 metri di altezza e grazie ai quali è possibile godere di panorami mozzafiato sull'intero Golfo di Taranto e sul Parco Nazionale del Pollino. Un paese ricco di “Magia”, fatta di cordialità e ospitalità dei suoi abitanti, di bellezza dei suoi monumenti ( il Palazzo Baronale, in origine Castello; la Chiesa di San Nicola di Bari del XII sec; la Chiesa di Santa Maria la Neve del X sec.; il convento dei Francescani), del folklore e delle spe-
cialità gastronomiche che si potranno gustare in un ristorante con cucina tipica. Nel pomeriggio l'escursione prosegue a Valsinni, famoso per aver dato i natali alla poetessa Isabella Morra, considerata una delle voci più originali ed autentiche della lirica femminile del '500. La visita di Valsinni tocca i luoghi che ispirarono la nobile poetessa: l'imponente Castello dei Morra e l'antico borgo medievale, nel quale menestrelli e cantastorie rievocheranno , in un viaggio a ritroso nel tempo, la vita e le emozioni della poetessa. Il rientro a Matera è previsto alle ore 19.30. Per ulteriori informazioni, è possibile visionare il programma sul sito della Provincia di Matera, all'indirizzo web www.provincia.matera.it, o presso l'agenzia Ridola Viaggi di Matera, che cura la parte organizzativa dell'iniziativa. matera@luedi.it
GLI alunni della classe II di Matera di Poste ItaliaA della scuola Secondaria ne, Maria Rosaria Lomdi Primo Grado “Nicola bardi. E' stata anche l'ocFesta” si sono recati in vi- casione per illustrare sita presso l'ufficio posta- l'aumento dei tassi: dall’ 1 le di Matera Cop, in via novembre sui libretti di Passarelli, per parlare risparmio ordinari il rendel valore del risparmio e dimento è passato al della sua importanza nel 2.20%; è aumentato al sistema economico e so- 2,85% anche il tasso di interesse dei libretti dedicaciale nazionale. L'incontro mirava ad ti ai minori. Il libretto di risparmio educare i più giovani al ordinario è risparmio e tuttora uno ad illustrare degli struloro la storia menti più di Poste Itadiffusi e conliane e i suoi solidati di inprodotti travestimento: dizionali, in provincia che la rendodi Matera, al no la “cassa30 settemforte” sicura bre, ne risulin cui invetano in essestire i propri re 99.918. risparmi. Alla fine I ragazzi del 2008 i lihanno prebretti nomisentato sul nativi orditema elabonari, la cui rati arricchiti da alcune Uno sportello delle Poste giacenza media abbia sufoto storiche perato di olesposti su un cartellone dal titolo “Le tre il 35% la giacenza mePoste Italiane tra storia, dia del 2007, saranno riflessioni e immagini”. premiati con il passaggio Al termine, sono stati do- alla classe di rendimento nati loro gadget a ricordo “Oro” che prevede un audella giornata. Erano mento del tasso di intevigente dello presenti il Presidente del resse Consiglio comunale, Ro- 0,50%. L'iniziativa è valimeo Sarra, il dirigente da per tutti i libretti in esscolastico Pancrazio To- sere e per quelli aperti enscano, i professori Vanna tro il 31 marzo di ogni anPalumbo e Nicola Pavese, no. e il Direttore della Filiale matera@luedi.it
Dalle 9.00 di oggi al Palace è in programma il Franchising Day
Dalle 9 alle 13,30 presso il Palace Hotel, in piazza Michele Bianco, appuntamento con il Franchising Day. Sarà una giornata dedicata al franchising, inteso come settore di potenziale sviluppo per l'affermazione della PMI. Un incontro per gli operatori di settore, franchisor e franchisee, per dialogare, analizzare, conoscere il settore alla luce della normativa in vigore. «L'idea con cui abbiamo organizzato il Franchising Day - spiega lo staff della manifestazione - è quella di lavorare, anche con forme innovative, per dare a tutti i partecipanti un'occasione di reale confronto e di informazione/formazione sulla normativa in vigore, sui trend del settore e sui momenti critici del rapporto contrattuale e le sue soluzioni». Franchising Day è rivolto ad operatori, imprenditori e persone interessate ad avviare una impresa con la formula del franchising, che potranno incontrare le aziende franchisor interessate ad aprire punti
vendita sul territorio lucano. Il programma prevede, dopo una prima fase dedicata ai saluti di benvenuto e alle introduzioni, alcuni interventi istituzionali volti a mettere in relazione aziende ed Enti, presentando le iniziative messe in campo a favore dello sviluppo imprenditoriale. Grande spazio verrà dato soprattutto alla parte operativa, con la presentazione di case histories concrete di franchising che hanno raggiunto un successo nazionale e che intendono ampliarsi anche in Basilicata. Franchising Day è promosso e organizzato dal C.A.T. (Centro di Assistenza Tecnica Basilicata srl) e da Federfranchising, con il patrocinio di Regione Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Provincia di Matera. La partecipazione al Franchising Day è gratuita. Per motivi organizzativi è gradita la registrazione telefonando al numero 0835.261717 oppure inviando una mail a: fif@confesercenti.it
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Giovedì 6 novembre 2008•
Matera TRASPORTI
TANTI auguri a...
TAXI MATERA 3332685173
Nico
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Le “Barelle” di Nicola Valentino LUNEDÌ 10 novembre 2008 ore 18 nel Centro integrato Polivalente Serra Rifusa presentazione del libro “Barelle” a cura di Nicola Valentino. Interverranno Maria Ruccia, psichiatra, direttore DSM, Giuseppe Di Taranto, medico, Responsabile Centro Studi, Davide Di Prima, infermiere uroriabilitatore La ricerca illustra alcune condizioni che rendono patogena la struttura ospedaliera, il meccanismo economico che favorisce un sistema sanitario centrato sull'ospedalizzazione, ma soprattutto i principali meccanismi di spersonalizzazione e di disconferma della persona ricoverata, disposta ad accettare, in ospedale, mortificazioni personali e privazione dei diritti che non accetterebbe in altri contesti. Dopo Istituzioni post-manicomiali (2005) e Pannoloni verdi (2006), Barelle conclude il viaggio-ricerca socioanalitico di Nicola Valentino nelle istituzioni sanitarie, lasciando emergere le contraddizioni delle istituzioni di cura e le difficoltà del lavoro degli operatori sanitari, favorendo una lettura della realtà ospedaliera critica e allo stesso tempo ricca di elementi di umanità e soggettività creatrici. Martedì 11 novembre dalle ore 9 alle-13 seminario di formazione: “I meccanismi mortificanti delle istituzioni di cura” coordina Edoardo De Ruggieri.
Convenzione tra Provincia , Bocconi e EntEr Questa mattina alle ore 11 nella sala giunta della Provincia di Matera, il presidente Carmine Nigro e l’assessore allo Sviluppo Tecnologico, Nicola Buonanova, terranno una conferenza stampa su per illustrare i contenuti della stipula di una convenzione, che avverrà in concomitanza, tra l’Ente Provincia con l’Università Bocconi di Milano, con il centro di ricerca sull’imprenditoria EntER, e Booz & Company, i maggiori esperti al mondo del settore aerospaziale, che riceveranno a Matera l’incarico per lo studio del Business Case che darà un nuovo sviluppo al Polo spaziale materano.
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Tanti auguri a Nico per il suo ventiquattresimo compleanno dallo staff Di Pede
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 VEZZOSO Via Lucana 289 0835310004 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO
0835-262260 0835-336882 0835-331314
0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
Presentazione del libro di Caserta SARÀ presentato domenica prossima alle 11 nella libreria di Palazzo Lanfranchi “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Matera” (Bmg editore) di Giovanni Caserta. A sessantacinque anni dai tragici fatti che, il 21 settembre 1943, colpirono Matera, il professor Caserta, affronta il delicato tema di quella giornata, su cui, nei decenni passati, si sono registrate posizioni contrapposte, tutte se-
emergenza sanitaria
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0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
Mostra Claudio Bonichi A Claudio Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni più recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. A causa dell aprofesisone del padre, ufficiale dell’aviazione , si trovò spesso a cambiare città. Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università. iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni. Considerato uno degli esponenti più interessanti della Nuova Metafisica, è figura di prestigio internazionale. in quel ristretto scenario che vede protagonisti Lucien Freud e Anton Lopez Garcia. Ha esposto in musei e gallerie civiche di tutto il mondo dove si trovano già suoi capolavori. L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedì con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre.
CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 Parigi 17,15-19,30-21,45 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Giù al Nord” 18-19,50-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 Zohan 18-20 L’uomo che ama 22
UTILITA’ Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Riposo settimanale •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Riposo settimanale CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 10 novembre
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
39 Basket Nella stagione 2008-2009 la formazione parteciperà ai campionati regionali e di eccellenza Giovedì 6 novembre 2008
La Virtus punta sul futuro La presentazione della squadra segna l’inizio del nuovo torneo SI è svolta martedì sera, nella sala convegni di un Palace Hotel gremito, la presentazione ufficiale della Virtus Matera per la stagione sportiva 2008/2009. Occasione dell'incontro tra tecnici, dirigenti, tifosi e giornalisti è stata senza dubbio la presentazione della nuova squadra che , per la prima volta nella sua giovane storia, si troverà ad affrontare il campionato senior di serie D regionale. Numerosi gli ospiti presenti, da Romeo Sarra, presidente del consiglio comunale di Matera, a Elio Di Bari, commissario del Coni provinciale, a Giuseppe Comanda, presidente provinciale Figc, a Giuseppe Grilli, responsabile per lo sport dell'ufficio scolastico per la provincia di Matera, per concludere con Tonio Biliotti, presidente regionale Fip. Nel suo intervento ha augurato a tutto lo staff una stagione ricca di soddisfazioni e ha rimarcato come la giovane società materana sia diventata nel breve volgere di un paio di anni una delle principali società per lo sviluppo della pallacanestro regionale soprattutto per i valori di tolleranza, sportività e fair play che è stata in grado di trasmettere. Gran merito di tutto ciò va senza dubbio ai soci fon-
La presentazione ufficiale della Virtus Matera
datori della polisportiva materana Conterosito, Di Gioia, Miriello, Rubino e Taratufolo, che quest'anno, sostenuti dai nuovi ingressi di Antonio Latorre e del dottor Claudio D'Aria, mirano a consolidare e confermare quanto di buono è stato fatto nei tre anni precedenti. A guidare la squadra che parteciperà al massimo campionato regionale sarà coach Michele Di Gioia che sarà affiancato in panchina da una vecchia bandiera del basket materano come
Gianni Caragliano(numerose le sue presenze con la gloriosa casacca dell'Olimpia) mentre ad occuparsi prettamente della parte atletica vi è Tonio Pietracito. Il team invece è essenzialmente composto da giovani provenienti dal florido vivaio Virtus come D'Aria, Casamassima, Carlucci, i due cugini Di Lecce, Elettrico, Farinola, Martino, Merletto e Zielli e gente di provata esperienza, quali Ambrosecchia, Di Cuia, Gagliardi, Grassani, Lo-
perfido, Magrì, Nicoletti, Palumbo, Sabino, Vizziello e Zielli. Nelle parole del presidente onorario Antonio Latorre si scopre tutta la buona volontà che attraversa il team per questa nuova avventura. «Ci auguriamo di poter ben figurare e disputare un campionato dignitoso». L'esordio per i giovani virtussini è previsto sabato 8 novembre alle ore 20 presso il Palasassi di Matera contro il Bernalda. Leonardo Filazzola
CAMPIONATI GIOVANILI 2008-2009 UNDER 17 regionale UNDER 15 eccellenza UNDER 15 regionale UNDER 14 regionale UNDER 13 regionale
Calcio a 5 Nove punti nelle prime quattro gare Under 18 La squadra ha scelto di affrontare il campionato pugliese
Campionato Under 21 La sorpresa Spazio Relax INIZIO di campionato promettente per l'under 21 della Spazio Relax Matera. Con nove punti nelle prime quattro gare, la squadra affidata anche per questa stagione a mister Gasparetto, si è dimostrata una delle compagini più quotate a dire la propria nel girone U del campionato under 21. Nomi “importanti” e giovani interessanti compongono il gruppo gestito dal tecnico italo brasiliano e calciatore fondamentale in prima squadra, Anderson Gasparetto. Vincenzo Laviola, portiere classe '87, Rodolfo Thomas Ximenes, centrale dell'87 sono giovani che fanno parte del gruppo della prima squadra, mentre altri stanno crescendo con l'ambizione di entrarne a far parte come i laterali Giuseppe Mele e Vincenzo Fontana. Dopo aver osservato il turno di riposo alla prima giornata, essendo il girone U del campionato Spazio Relax under 21 formato da 11 squadre, la formazione di mister Gasparetto ha inanellato tre vittorie consecutive in altrettante gare, ottenendo nove punti ad un solo passo dalla capolista Deportivo Matera, che è a quota 10. Il campionato di Laviola e compagni è iniziato a Tito, in provincia di Potenza, dove affrontando i locali la Spazio Relax ha ottenuto il primo sigillo significativo sigillo imponendosi per 9-1. Maggiori problemi sono arrivati alla seconda gara, dove un coriaceo Martina ha messo alle corde i ragazzi di Gasparetto per tutto il primo tempo tra le mura amiche,arrivando ad ottenere un pesante passivo di 1-6. Questo svantaggio, invece che demoralizzare
la Spazio Relax under 21, da ai ragazzi nuova linfa, tanto che la squadra risorge e con un Di Simine in grande spolvero, quattro reti per lui nella gara, segnano sette reti non subendo più ottenendo prima un insperato pareggio, poi anche la vittoria nel finale di gara per 8-6. Tutto facile, invece, nella terza gara del campionato quando il Biancazzurro Fasano è stato superato in trasferta per 8-0. A dimostrazione della grande verve dei ragazzi di Gasparetto e dell'ottimo lavoro che il tecnico italo brasiliano sta portando avanti con questi giovani calciatori. In Coppa Italia, nonostante il successo in terra pugliese contro la Pellegrino Sport Altamura, i ragazzi di Anderson Gasparetto hanno dovuto cedere il passo ai cugini materani della Nigro Bng, che hanno ottenuto due successi e che, quindi, potranno accedere alla fase successiva della competizione tricolore. Nella prossima gara di campionato, prevista per domenica mattina, Laviola e compagni affronteranno alla Tensostruttura di via dei Sanniti il Centro Sociale Giovanile, squadra di Putignano che nelle prime quattro gare ha ottenuto 2 successi e altrettante sconfitte, incamerando 6 punti. Se continuano a giocare come in questa prima fase di campionato e con lo stesso piglio, recuperando anche risultati improbabili come quello contro il Martina, i giovani del team di Anderson Gasparetto potranno dire la loro in questo interessante e avvincente campionato. Francesco Calia
L’unione fa la forza
Il Volley Group è nato dal consorzio di tre società VOLLEY Group, una realtà nello scenario pallavolistico materano. Il consorzio della città dei Sassi, nato qualche anno fa, vanta già un discreto numero di consensi per quanto riguarda il settore giovanile. Una delle squadre già in piena attività è quella dell'under 18 maschile che quest'anno, per scelta della società, milita nel campionato pugliese che risulta essere molto più competitivo rispetto a quello lucano e che certamente permetterà ai ragazzi di acquisire maggiore esperienza. E i risultati si stanno già vedendo: fino ad ora in quattro gare, di conquistare il primo posto insieme al Cassano e all'Altamura (a pari punti ma con una gara in più, ndr). Oltre all'under 18 maschile, il Volley Group Matera parteciperà ai campionati under 13, 14 , 16 e 18 lucani sia in ambito maschile che femminile che iniziano posticipatamente rispetto a quelli pugliesi. Grande è la soddisfazione della dirigenza del Volley Group, nato dall'unione delle forze del Pianeta Volley Matera, Pallavolo Matera e Erre Volley. Un'unione che fino ad ora sta dando ottimi risultati, rafforzando il marchio del consorzio materano. Proprio questi ottimi risultati stanno accrescendo l'entusiasmo dei dirigenti e dello staff tecnico del sodalizio spingendoli ad intraprendere strade sempre più prestigiose. «Per quanto riguarda l'under 18 - spiega Giuseppe Ninno - siamo molto contenti di aver deciso di disputare il campionato pugliese perché volevamo dare la possibilità ai ragazzi di poter giocare un numero di partite di gran lunga superiore rispetto a quelle che si giocano nel campionato under 18 lucano. Inoltre, era importante confron-
La formazione del Volley group al completo
tarsi con delle compagini molto più competitive di quelle che si affrontano nel campionato della Basilicata. Fino ad ora i risultati che i nostri ragazzi stanno ottenendo sono di tutto rispetto, siamo primi in classifica con quattro gare vinte su altrettante partite. Un risultato decisamente positivo anche perché i nostri atleti stanno reagendo bene a questa nuova avventura, si divertono e si allenano tutti i giorni con passione ed entusiasmo». Il prossimo impegno è in pro-
gramma per questo pomeriggio alle 16:30 al Pala Baldassarra in via Manzoni ad Altamura. I materani incontreranno la formazione locale della Scuola e Volley Altamura. Sulla carta la gara non dovrebbe impensierire i ragazzi del Volley Altamura che stanno lavorando con il massimo impegno per affrontare il big - match che li attende contro la pari punti Cassano che si disputerà il prossim 20 novembre”. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it
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Pisticci Raggiunto un primo accordo con i sindacati che si spera di perfezionare oggi in Regione
Bozza d’intesa per la Panasonic Ok dell’azienda per gli incentivi all’esodo dopo un vertice fiume VALBASENTO - Nessun ripensamento. Panasonic è pronta a dire addio alla Valbasento. Unico punto fermo, dopo oltre sei ore di trattativa serrata con i rappresentanti della Fulc, la sottoscrizione dell'intesa di massima circa le modalità di cessazione dell'attività. Superato, dunque, lo scoglio dell'incentivo all'esodo su cui una settimana fa si era arenato il confronto. Salita da 15 a 30 mila euro la cifra che l'azienda è disposta a riconoscere ai lavoratori. Il colosso giapponese dell'elettronica, inoltre, si è detto disponibile a non smantellare lo stabilimento di Pisticci scalo, in modo da non precludere la possibilità di cessione a eventuali acquirenti. Ma a chiudere la partita degli ammortizzatori sociali sarà l'incontro fissato in mattinata, a Potenza, dove si dovrà definire il percorso da seguire per cassa integrazione e mobilità. L'assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, infatti, ha convoca-
Il tavolo a Confindustria e i lavoratori in attesa davanti la sede
to per le 12,30 un tavolo per esaminare la situazione relativa alla Panasonic, a cui parteciperanno vertici aziendali, sindacati e Confindustria. Nel corso dell'interminabile riunione di ieri sera, intanto, ribadito che, purtroppo, non ci sono soluzioni alternative alla chiusura, l'azienda si è detta disponibile a riconoscere 75 giorni di retri-
buzione piena e, subito dopo, un periodo di cassa integrazione straordinaria di un anno, a cui, prima che scatti la mobilità, non è escluso se ne possa aggiungere un altro una volta allargato il confronto anche alla Regione. Un passo avanti rispetto a quando la multinazionale non aveva lasciato alcuno spiraglio di trattativa,
limitandosi ad annunciare il licenziamento immediato di tutto il personale in organico. In ogni caso, sta di fatto che a Pisticci scalo non ci sono più le condizioni per continuare a produrre. L'azienda di componentistica per l'elettronica ha poche commesse e molte spese. A perdere il posto di lavo-
ro circa 90 lavoratori. Il management della multinazionale ha confermato che la casa madre in Giappone ha deciso di disfarsi dello stabilimento di Pisticci scalo. Il crollo del mercato di riferimento e delle borse internazionali non lascerebbe alternative a Panasonic. Che, nel frattempo, però, continua a dirottare la
maggior parte degli ordini disponibili in Austria, sull'altro stabilimento europeo del gruppo. La produzione a Pisticci scalo, intanto, ha subito una contrazione continua e progressiva. Dai 150.000 metri quadrati di basi per circuiti elettronici prodotti mensilmente si è passati, nel volgere di poco tempo, ai 40.000 attuali. Poco meno di un quinto. Un tracollo verticale. Ma da qui a ipotizzare la dismissione ce ne passa. Operai e sindacati pensavano a una fase congiunturale superabile, come già accaduto in altri frangenti difficili, con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria o le ferie forzate. Invece, la cura proposta dall'azienda è stata la più drastica. E sindacato e lavoratori non possono che cercare di limitare i danni con un accordo che attutisca il più possibile l'impatto sociale dei licenziamenti dagli effetti devastanti. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Domani a Ferrandina e a Tecnoparco Pisticci Campagna di bitumazione portata avanti dall’amministrazione comunale
Consiglio aperto sulla crisi in Valle FERRANDINA - E’ stato convocato per domani a Ferrandina, il consiglio comunale aperto in seduta straordinaria, che si riunirà nella sala consiliare del municipio per poi continuare in Valbasento, presso i locali mensa dell’azienda Tecnoparco. Oggetto della discussione, purtroppo attuale, è la crisi industriale che imperversa nella Valle, con eventuali determinazioni da assumere in sede istituzionale, Dopo il recente caso della Pfitzer e quello ancora aperto con la Panasonic, il tessuto connettivo
dell’area industriale è definitivamente collassato, lasciando sul lastrico centinaia di lavoratori. All’assise aperta sono stati invitati tutti i sindaci dell’area collinare e del Metapontino, oltre ai senatori lucani di entrambi gli schieramenti politici, il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, l’assessore regionale, Vincenzo Folino, il presidente della Provincia, Carmine Nigro e le rappresentanze di Confindustria regionale e provinciale, oltre alle organizzazioni sindacali. provinciamt@luedi.it
Restyling per le strade
Lavori in corso per riqualificare le arterie extraurbane PISTICCI - Lavori in corso nel territorio di Pisticci per quanto riguarda la riqualificazione di molte strade extraurbane. Attraverso differenti progetti l'Amministrazione Comunale sta portando avanti una campagna di bitumazione, intrapresa sin dall'inizio del mandato, al fine di eliminare definitivamente i disagi conseguenti al cattivo stato di conservazione di diverse strade extraurbane. Il primo cantiere aperto consente la riqualificazione delle strade di campagna in località quali Caporotondo, Coppo e dintorni. I lavori sono in avanzata fase di realizzazione e l'appalto ammonta a circa 100 mila euro. Il secondo intervento riguarda le strade ex Alsia, a valle della statale 106 Jonica, in località Scannaturchi. Il progetto va ad essere completato in questa fase con l'impiego di altri 100 mila euro. Le
opere furono portate a termine parzialmente in una prima serie di interventi, mentre adesso si sta provvedendo a completare asfaltando altre strade della zona. Un terzo progetto, invece, potrà avere inizio prossimamente essendo al momento in attesa di approvazione da parte della Protezione Civile. I fondi sono relativi a finanziamenti per danni alluvionali, mentre le opere saranno condotte lungo la rete stradale extra urbana, a macchia di leopardo, in base ai danni provocati ed alle conseguenti esigenze di ripristino del manto stradale. Questi nuovi interventi di riqualificazione attraverso la bitumazione delle strade del territorio pisticcese vanno ad aggiungersi a quelli già portati a termine dall'Amministrazione Leone, nel corso di questo anno e mezzo di mandato.
Per la prima parte di lavori già completati sulle strade ex Alsia, infatti, sono stati già impiegati 300 mila euro. Mentre altri 250 mila euro rivenienti da fondi della Protezione Civile sono stati utilizzati per finanziare la prima parte dei progetti relativi alla riqualificazione delle strade danneggiate dagli alluvioni. Sempre per rimanere in tema, infine, stanno proseguendo regolarmente le opere di risistemazione e conseguente bitumazione delle strade cittadine di Pisticci Centro, un progetto da 500 mila euro che si sta realizzando in questo periodo, durante il quale alcune strade sono state già completate e su molte altre si procederà a regola d'arte, prima con la rimozione dei livelli di asfalto precedentemente depositati e poi con la stesura del nuovo manto stradale. provinciamt@luedi.it
Il presidente Mercorella commenta l’ennesima vittoria della Fecip Pisticci
«Una partita d’altri tempi» QUARTA vittoria consecutiva per la Fecip Pisticci guidata dal duo Di Pede-Masiello che vale il primo posto in classifica. A Rivello, il team pisticcese passa per 1-0 con rete unica e decisiva proprio dell'allenatore giocatore Nicola Di Pede. Il primato, adesso, si rafforza in seguito alla sconfitta dell'altra capolista Meco Potenza che sarà ospite sabato prossimo sul sintetico del circolo tennis Pisticci per il big match della settima giornata. «Partita d'altri tempi. - commenta il presidente Nico Mercorella che con l'infaticabile Gianni Franco Laviola ha accompagnato la squadra in quel di Rivello - Partita tutta grinta e sacrificio con un Leo-
nardo David sugli scudi, autore di 3-4 interventi super. La difesa guidata dal duo Albano-Giagni è risultata impenetrabile, mentre in cabina di regia l'esperienza di Mino Masiello e Nicola Di Pede ha fatto la differenza. In attacco si sono alternati Adduci, Panio e Daniele Masiello. Devo elogiare la squadra tutta - prosegue Mercorella - dai veterani fino ai giovani che seguono con costanza gli allenamenti e che settimanalmente vengono premiati dai risultati. Quest'anno si è creato un gruppo non solo di bravi atleti, ma anche di veri uomini che si aiutano sia in campo che fuori. Sono queste le soddisfazioni che vanno ben oltre la sfera sporti-
va». La squadra ha voluto dedicare la vittoria ai due vice presidenti Paolo Leone e Piero Favale che non hanno potuto seguire la trasferta tirrenica per impegni di lavoro. «Con Leone e Favale - conclude Mercorella - stiamo portando avanti un progetto che spero possa dare alla lunga i frutti sperati». «Ringrazio i ragazzi per la dedica - aggiunge il motivatissimo vice presidente Leone - e ci tengo ad elogiare la squadra, per l'impegno che sta mettendo, ed il mister, che sta facendo un ottimo lavoro sia in campo che a livello di spogliatoio. Dal punto di vista societario, invece, stiamo unendo le nostre forze in termini di
Tifosi del Pisticci
una più approfondita conoscenza di questo settore ed alla ricerca di sponsor che ci possano aiutare a creare un gruppo forte così da poter puntare ai vertici della classifica e dare maggiore dignità ad un paese che, purtroppo, si sta impoverendo anche dal punto di vista calcistico. Dia-
mo massima attenzione al settore giovanile ed a tal proposito è importante lo spirito di collaborazione con la Pol. C.S. Pisticci di calcio ad 11 con cui condividiamo l'obiettivo comune della crescita e valorizzazione dei nostri ragazzi». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
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Salandra E’ il simbolo del centro cittadino
San Mauro Forte
La storica piazza Marconi torna all’antico decoro
Finto poliziotto molestatore agli arresti domiciliari
SALANDRA - Volgono al termine i lavori di pavimentazione della più antica piazza del paese dedicata a Guglielmo Marconi, un tempo denominata piazza Plebiscito. I lavori di rifacimento del pavimento si sono resi necessari per il cattivo stato cui s'era ridotto, dopo i precedenti lavori di 11 anni fa, esattamente nel 1997. A lavori finiti, circa un anno dopo, il Comune aprì un contenzioso con la ditta esecutrice alla quale le vennero contestati i materiali usati per il pavimento. Quest'ultima però eccepì che i lavori erano stati eseguiti non in breve tempo, bensì erano durati più di qualche mese, per cui l'allora direttore dei lavori, geometra comunale, durante i normali sopralluoghi avrebbe potuto rilevare eventuali carenze o manchevolezze, mentre invece durante i lavori la ditta non ebbe mai alcun rilievo. In ogni caso la medesima ditta si rese sempre disponibile a venire incontro alle esigenze dell'amministrazione offrendo, a titolo gratuito e a proprie spese, tutta la manodopera necessaria. Così fu, infatti. «Il buon senso di responsabilità da parte di entrambi i contendenti, più che la carta bollata - dice l'ingegner Terranova, responsabile dell'Ufficio Tecnico e direttore dei lavori- ha reso possibile il compimento dell'opera. L'amministrazione comunale prosegue Terranova- per aderire alle molteplici richieste della cittadinanza ha approvato l'atto transitivo con l'im-
Piazza Marconi
presa Giovanni Lopergolo sulla base che essa eseguisse i lavori a proprie spese, cioè senza oneri per il Comune, e che l'ente si accollasse il materiale e gli oneri occorrenti per la totale sostituzione ed il miglioramento funzionale dell'intera opera. Per cui il Comune conclude Terranova- ha proceduto all'acquisto del materiale, cioè la chianca in pietra di Trani antichizzata a correre, di varia pezzatura al fine di creare il mosaico e ripristinare l'antica tipologia, propria del vecchio centro storico». Piazza Marconi, più che ogni altro luogo, è il simbolo e la storia di Salandra fino a metà dello scorso secolo. Lì inizia la zona Castello; lì c'è la lapide ai
caduti della prima Guerra Mondiale; lì c'è il Campanile fatto costruire agli inizi del 1900 dall'allora podestà commendator Alcibiade Iula. E forse per un caso della sorte che la rimette in sesto il più vecchio muratore in attività a Salandra: “mbà Giuan Sepantòn” per i salandresi, Giovanni Battista Lopergolo, che nel 2006 fu premiato dalla Pragma Italia con l'assegnazione del Premio Matera che lavora - Uomini e Aziende del 2006 con la motivazione “ tra quelle che nel corso dell'anno si sono maggiormente distinte nel proprio settore di attività». Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE - Il gip di Matera, Vittoria Orlando, accogliendo l'istanza dell'avvocato Damiano Pantaleo, ha concesso gli arresti domiciliari a un giovane sanmaurese di 26 anni, arrestato il 10 settembre scorso nell'ambito di un'indagine nella quale è accusato di essersi spacciato per ispettore della Polizia per “perquisire” e toccare alcune ragazze. Il giovane è accusato di violenza sessuale, violenza privata, furto, molestie telefoniche e sostituzione di persona. Dal 2 luglio all'8 agosto scorso, il falso ispettore diverse volte ha bloccato alcune coppie e, dopo aver fatto allontanare il fidanzato, perquisiva la ragazza, con la scusa di cercare droga. Secondo le denunce raccolte dalla Polizia, il giovane si è fatto anche consegnare un telefono cellulare da una delle sue vittime, utilizzandolo per molestarla o per procurarsi i numeri di altre ragazze. il ventiseienne U.S.S., nato a Torre Annunziata ma re-
sidente a San Mauro Forte, si presentava come ispettore di polizia o, più genericamente, “sbirro”. Gli agenti, sulla base dei precedenti specifici per reati sessuali, non hanno esitato a definirlo “maniaco seriale”. Le modalità di azione, infatti, erano standard e collaudate: controlli straordinari antidroga effettuati alle due di notte, “portati avanti con autorità e sicurezza meritevoli di riconoscimento cinematografico”. provinciamt@luedi.it
Chicchi grandi come una mandorla Stigliano Lucia Pasciucco tra i super bravi
Tricarico preda Laureata con premio della grandine a “La Sapienza” TRICARICO - Intorno alle 17.30 un violento nubifragio si è abbattuto sull'abitato e sul territorio circostante Tricarico. Una ventina di minuti con lampi, tuoni e grandine a chicchi grandi quanto una mandorla hanno ricoperto in breve le strade e le malcapitate automobili parcheggiate all'aperto, i cui danni alla carrozzeria si potranno valutare solo questa mattina alla luce del giorno. Le vetrate di balconi
e finestre sono state messe a dura prova, vista la violenza con la quale la grandine batteva paurosamente contro. Dopo il lungo periodo di siccità, è arrivata nel modo peggiore la tanta auspicata pioggia utile alla campagna per poter effettuare la semina. Bisognerà valutare anche l'impatto con le piantagioni di alberi di olive, in piena fase di raccolta, in questa area collinare. m.s.
STIGLIANO - Quando si dice la prima della classe. Lucia Pasciucco, stiglianese di 26 anni, è risultata la migliore fra i laureati nella propria facoltà, quella di Farmacia dell'università degli Studi “La Sapienza” di Roma. A certificarlo è stato un concorso pubblico che l'università capitolina ha indetto per tutte le proprie facoltà. 44 borse di studio, 2 per facoltà, di duemila euro ciascuna, rivenienti dai fondi del 5 per mille, da assegnare ai giovani laureati distintisi per particolari meriti e selezionati in base a criteri che hanno tenuto conto dell'intero curriculum di studi, dal voto di laurea alla media degli esami e del tempo impiegato per conseguire il titolo accademico. E Lucia Pasciucco, laureatasi presso la facoltà di Farmacia de La Sapienza, corso di laurea in chimica e tecnologie far-
maceutiche, è risultata la migliore fra gli ex studenti. «All'inizio -ci dice al telefono- quando me l'hanno comunicato ho pensato ad uno scherzo degli amici. Poi però mi ha fatto molto piacere. Soprattutto è stata bella anche la cerimonia di assegnazione del premio, il riconoscimento dell'impegno profuso nei tanti esami e negli anni di studio. Un'emozione che ricorderò per sempre”. Emozione e orgoglio che sicuramente hanno provato anche i genitori, i familiari, e che un po' coinvolge l'intera comunità stiglianese. Lucia Pasciucco si è laureata nella passata annualità 2006/2007 con una tesi in chimica farmaceutica. Vive a Roma ormai da quando si è iscritta all'Università e da circa un anno lavora in un'azienda farmaceutica di Aprilia, in provincia di Latina, nell'equipe di analisti addetti al controllo qualità.
Lucia Pasciucco
“E' un lavoro che mi piace -ci dice- e poi è molto confacente con quanto ho studiato. Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo è entrare nel 'Ris' (il reparto investigazioni scientifiche dell'arma dei Carabinieri, nda). Per fare il concorso da esterni però, cioè per chi non è già Carabiniere, bisogna avere un'età compresa fra i 27 ed i 32 anni. Quindi dovrò aspettare, ma ci proverò sicuramente al primo concorso utile». Rocco Olita provinciamt@luedi.it
Il team di Patella non è riuscito a superare il pareggio a Balvano
L’Irsinese si ferma in trasferta IRSINA - Non è andata oltre il pareggio la trasferta dell'Irsinese a Balvano, contro una squadra ostica, che ha tentato in tutti i modi mettere in difficoltà la squadra allenata da mister Enzo Patella. Tuttavia, i ragazzi dell'Irsinese c'è l'hanno messa tutta, pur di non subire una sconfitta e proseguire sulla strada del recupero: sia fisico che della classifica. Nonostante il duro colpo subito nella partita di coppa Italia a Pisticci, dopo una sola partita da spettatore fuori dal campo, è tornato Gianni Fiorino al centro dell'attacco, e da registrare anche la buona prova del giovane Squicciarini, questa volta molto meglio, rispetto a Ferrandina nella sua prima usci-
ta in rossonero, non molto fortunata. Abbiamo chiesto a mister Patella come siano andate le cose: «Quella di domenica è stata una gara difficile per noi -apre Patella- avevamo di fronte una squadra determinata, che voleva fare risultato a tutti costi. Ha provato infatti in tutti i modi a metterci in difficoltà. Per noi -continua Patella- in questa fase è importante rimanere uniti, abbiamo ancora problemi di organico, e laddove non sia possibile per noi fare punteggio pieno, ci impegniamo almeno affinchè non ci sia una sconfitta. Non è per il punto conquistato, che resta alla fine poca cosa, la sconfitta lascia nei ragazzi, una condizione di negatività, molto in-
fluente per il proseguo del campionato. Stiamo recuperando, penso che a breve saremo in grado di schierare la migliore formazione, facendo naturalmente tutti gli scongiuri del caso». L'Irsinese nonostante le tante difficoltà, ha collezionato fino ad ora : «Due vittorie, cinque pareggi ed una sola sconfitta» si trova in questo momento dopo otto giornate a metà classifica con un occhio sulle grandi, forse un pensiero a scalare la classifica verso l'alto, mister Patella l'avrà fatto. «Senza alcuna presunzione -continua mister Patellaabbiamo incontrato già molte squadra che figurano tra le pretendenti al titolo, tranne la sfortunata gara, e rimane an-
Giuseppe Cardano
che l'unica sbagliata totalmente, rimane quella contro il Policoro. Del resto,è stato ampiamente dimostrato -conclude Patella- avendo incontrando squadre del calibro: della Murese, il Tricarico il Lauria e
le altre, che quando la palla gira per il verso giusto, diventa difficile anche per gli avversari fare risultato contro di noi». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Tursi Oggi si conoscerà la decisione del Tar sulle surroghe consiliari contestate
Battaglia legale al tribunale amministrativo TURSI - Si conoscerà soltanto oggi il contenuto dell'ordinanza del Tar di Basilicata, riunitosi ieri mattina per discutere del ricorso avverso le surroghe, presentato da sei consiglieri dimissionari su nove: Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Salvatore Mario Ragazzo, Angelo Castronuovo, Salvatore Cosma e Antonio Caldararo. Tutti difesi dall'avvocato Ignazio Lagrotta. Ricordiamo, che i sei consiglieri avevano fatto ricorso al presidente della Repubblica in data antecedente alla “sentenza Santagata” reintegrato a tutti gli effetti nella carica di consigliere comunale da un'ordinanza del Consi-
glio di Stato dello scorso 26 agosto. Ma da Napolitano la questione non è mai arrivata, poiché il legale del sindaco Guida e del resto del consiglio comunale, Donatello Genovese, ha fatto espressa richiesta, com'era sua facoltà, di portare il tutto dal Quirinale al Tar di Basilicata. Da indiscrezioni trapelate, pare che lo stesso Genovese, che a partire da ieri è stato affiancato dal professor avvocato Francesco Gaetano Scoca, abbia cercato di far uniformare il giudizio sulle surroghe a quello di merito, fissato per il prossimo 20 novembre, sempre dinanzi al Tar lucano. L'avvocato Lagrotta, invece, ha chiesto
e ottenuto che il Tar si esprimesse specificatamente sulle surroghe. Pare, inoltre, che i giudici amministrativi della Basilicata siano orientati a confermare la sospensiva che loro stessi hanno concesso in via anticipata in merito a tale questione. Chiaro e inevitabile, dunque, che anche questo filone della contorta e variegata vicenda tursitana termini in Consiglio di Stato. I restanti tre dimissionari non hanno preso parte a questa puntata giusamministrativa, in quanto Salvatore Caputo ed Antonio Lauria sono difesi da altri legali, rispettivamente, Brigida Caputo e Giuseppe e Marirosa Panio,
i quali hanno intrapreso altre strategie difensive. Intanto continuano le dure prese di posizione di alcuni dimissionari: «A Tursi è più difficile dimettersi che essere eletti -ha detto Angelo Castronuovo- è sempre più difficile vincere in un giudizio che aver ragione. Aver ragione, essersi dimessi regolarmente non serve se basta qualche funzionario reticente associato a dichiarazioni di dubbia veridicità. Sono convinto che noi consiglieri dimissionari abbiamo ragione, forse dovremo dimetterci chissà quante altre volte; è semplicemente deprimente assistere a questo spettacolo indecoroso. Alla
Il municipio di Tursi
fine -ha concluso- la giustizia prevarrà e saranno in molti a doversi vergognare di sé stessi; di sicuro non
avranno il coraggio nemmeno di chiedere scusa». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
L’assessore Narciso: «Riteniamo sia un segnale importante di attenzione alle famiglie»
Bernalda come la città dei balocchi Al via il piano di intervento del Comune sui parchi gioco BERNALDA - Amministrazione bernaldese sempre più attenta alle famiglie e ai più piccoli. Questo il quadro che emerge dai continui interventi presso i vari parchi che sono dislocati sul territorio di Bernalda. A parlare di tutto ciò è l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Narciso. «E' da giorni sotto gli occhi di tutti ha detto Narciso- l'azione che questa Amministrazione sta portando avanti sul fronte dei servizi alle famiglie con la sistemazione dei giochi nei parchi pubblici predisposti per il divertimento dei bambini e delle loro famiglie. Riteniamo importante e centrale dare un segnale di attenzione verso le famiglie -ha continuato il giovane amministratore- valorizzando gli spazi pubblici come i parchi divertimento, luoghi che possono diventare attraverso la pratica del gioco punti di aggregazione e socializzazione. Un intervento che parte oggi con la sostituzione dei giochi e che si completerà nei prossimi giorni con la sistemazione dei terreni e degli arredi urbani. Un impegno di circa 10.000 euro per sistemare i parchi di piazza Lamanna, Parco Robinson, piazza Salvo D'acquist. Quindi, un impegno attraverso fondi di bilancio che abbiamo fortemente voluto per rilan-
L’assessore Giuseppe Narciso
ciare l'utilizzo di spazi che sono stati spesso oggetto di azioni vandaliche e di bravate di ragazzi poco rispettosi del bene pubblico. Da parte dell'Amministrazione il progetto di recupero e valorizzazione di tali spazi ludici è ancora più ampio perché vogliamo rendere partecipi direttamente i cittadini nella gestione e nella manutenzione ordinaria di tali aree. Abbiamo invitiamo infatti i singoli cittadini, o le varie forme di associazione, a chiedere la “sponsorizzazione” di tali parchi o di aree destinate a verde urbano, spazi che questa
Amministrazione ha da poco approvato in sede di Giunta comunale recependo il Regolamento comunale del Verde Urbano. La risposta alla nostra chiamata? Ebbene, posso dire che tante persone hanno capito l'importanza di questo progetto. Una nuova forma di vedere e di rispettare il nostro territorio attraverso la compartecipazione del privato con il pubblico. Siamo fieri di fornire tali servizi, ma ancor di più che le associazioni e la gente alla quale noi ci rivolgiamo adotteranno questo nostro sistema che ha del nuovo nel modo di pensare. Quindi molte sono state già le associazioni che hanno fatto richiesta e con queste noi inizieremo a portare avanti questo discorso; naturalmente senza dimenticare quelle che ancora non ci hanno contattati alle quali diciamo di informarsi, attraverso gli uffici del Comune o da noi assessori, in modo da poter aver un ampio ventaglio per le assegnazioni di tali aree che saranno fruite dall'intera popolazione e dai più piccini». Una iniziativa, come ha concluso Narciso, che il Comune intende promuovere e valorizzare coinvolgendo i genitori con la partecipazione delle scuole. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Alleanza nazionale, Chiore presidente di “Nuova Italia” BERNALDA - Vinicio Gaspare Chiore è il presidente dell'associazione culturale Circolo “Nuova Italia” di Bernalda. La notizia, che ha fatto subito il giro del paese, ci è stata confermata dallo stesso Chiore e dal segretario di Alleanza nazionale, Franco Carbone. La nomina, che è stata conferita a Chiore giunge direttamente da Roma, dal sindaco Gianni Alemanno, presidente nazionale dei Circoli “Nuova Italia”. «Come non essere felice -ci ha detto il neo presidente Chiore - per tale carica. Questo significa -ha poi continuato il vicesegretario di AN-Pdl- che si sta lavorando e lo si sta facendo bene. La lettera mi è stata consegnata direttamente dal nostro presidente regionale, Antonio Tisci, nonché consigliere regionale.Crediamo in questo progetto e lo facciamo impegnando il nostro tempo e la nostra dignità; ecco lo facciamo per la città di Bernalda che ha bisogno di forze nuove che le diano la spinta
per occupare quel posto che, per storia e tradizione, merita. Inoltre lo facciamo per i nostri giovani in quanto siamo tutti, quelli della mia età, padri e sappiamo che i nostri ragazzi hanno bisogni di questi spazi associativi e culturali. Io sono grato a tutti gli amici di Bernalda, in quanto loro mi hanno appoggiato e con loro voglio festeggiare questa nomina. Con questa associazione culturale i nostri giovani avranno la possibilità di crescere e di poter dire la loro. Noi incentiveremo tutte quelle iniziative che sono alla base di ognuno di noi; quindi dalle manifestazioni solidali a quelle strettamente culturali. Pertanto tutto ciò che gira nella sfera associativa. Le nostre finalità saranno proprio quelle di diffondere la cultura del nostro paese e i valori della civiltà italiana, mediterranea ed europea. Ecco siamo pronti a fare tutto ciò per il futuro. fa.si.
Secondo ko in sette giorni con il Montescaglioso. Domenica si deve voltare pagina
Bernalda non riesce a vincere BERNALDA - Ancora un'altra sconfitta per la squadra bernaldese. Il secondo ko è arrivato nell'arco di sette giorni, dopo una sfilza di pareggi che di certo non fanno fare il salto di qualità che la squadra merita. Domenica la compagine bernaldese ci ha provato in tutti i modi ma il risultato finale premia il Montescaglioso che in soli tre minuti ha trovati, nei due contropiedi, i due gol della vita. «Abbiamo cercato la vittoria per tutti i novanta minuti». Questo il primo commento dell'allenatore rossoblu, Giuliano Gallitelli, il quale parla di sfor-
tuna, di errori sottoporta e di tanti errori arbitrali durante l'interno match. «Certo che potevamo vincere -dice Gallitelli- bastava che una delle tante palle gol fin gonfiasse la rete o che l'arbitro giudicasse da rigore qualche fallo di troppo in area. Ci troviamo al decimo posto -continua il fiducioso allenatore- ma con tutti i punti lascati per strada potevamo guardare più di qualcuno dall'alto. Nella gara d'esordio abbiamo vinto, poi sono giunti questi due pareggi. Questa sconfitta, ci sta un po' stretto visto il tabellino che a fine gara segna diverse azioni peri-
colose da noi portate in area avversaria. Infatti, se almeno una delle conclusioni pericolose da noi portate al cospetto del portiere avversario avesse avuto esito positivo, sono sicuro che sarebbe finita a goleada; e non con la vittoria dei nostri avversari. Non per presunzione, ma, chi ha visto la gara può raccontare delle tante occasioni che abbiamo avuto tra i piedi, ma in tutte le occasioni la palla non ha voluto saper ragione di entrare nella porta. Per noi ha segnato Margarita. Inoltre volevo sottolineare che abbiamo colpito anche un legno.
Quindi lascio a chi ha visto la gara il giudizio. Certo ci vuole più concentrazione ma durante la gara ho visto i miei uomini giocare con palla a terra e creare tante buone azioni. Il Montescaglioso poteva essere battuto, ma, naturalmente, senza versare lacrime, dobbiamo sottolineare che alcuni dei nostri giocatori non erano presenti per infortunio e per squalifica, anche se chi è sceso in campo ha dato il massimo comportandosi all'altezza della situazione. A questi si aggiunga che alcuni hanno giocato con la febbre e quindi non al meglio della condi-
Giuliano Gallitelli
zione fisica. La prossima partita ci vedrà affrontare il Sirinomercure. Squadra che domenica ha perso, e che si trova sotto di noi di un punto. Quindi vincere domenica significherebbe allungare sui
nostri avversari, ma soprattutto ritrovare la via della vittoria. Domenica non sarà una gara semplice, ma noi dobbiamo dimostrare di volere sempre la vittoria». fa.si.
Giovedì 6 novembre 2008
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Montalbano Amministrazione comunale accusata di agevolare solo i gestori privati
Palazzetto dello sport invivibile La denuncia di Giovanni Lerose dell’Asd “Libertas” MONTALBANO JONICO - Il presidente della società Asd “Libertas di Montalbano Jonico”, Giovanni Lerose, in una nota, ha inteso denunciare lo stato di degrado in cui versa il Palazzetto dello Sport, ubicato nella zona Montesano, in cui la squadra, che partecipa al campionato di calcio a 5 serie C1, disputa gli incontri. «In particolare -scrive Giovanni Lerose, denunciando le condizioni di emergenza in cui versa la struttura- il soffitto presenta delle crepe da cui oltre alle infiltrazioni d'acqua, che in talune circostanze hanno costretto l'arbitro ad interrompere gli incontri, entrano uccelli di tutte le specie, in particolare pipistrelli, gazze ladre, rondini che non riuscendo a uscire muoiono all'interno. Dopo la pausa estiva siamo stati costretti a gettare due sacchi pieni di uccelli morti. -spiega senza mezzi termini- In una stanza dove sono accantonati vecchi materassi oltre a preservativi, siringhe ed altro, vi sono famiglie di ratti che si stanno moltiplicando. Intorno al Palazzetto vige lo stesso degrado con l'erba che arriva alle finestre. La situazione -denuncia Lerose- è stata più volte segnalata all'amministrazione comunale senza che quest'ultima abbia mai inteso assumere alcun provvedimento risolutivo. Alla nostra società sportiva, che volontariamente cerca di far fronte alle carenze pur non avendo né mezzi e né personale, l'Amministrazione comunale, nella persona del sindaco, non concede neanche di allocare un macchinetta per le bibite da far utilizzare ai giovani atleti, alle società sportive ospiti e al pubblico, mentre lo stadio comunale è stato onerosamente privatizzato e al suo interno viene
Ragazza con la cocaina negli slip Interrogatorio di garanzia a Brindisi
Il Palazzetto dello sport di Montalbano Jonico
consentito di tutto come fosse una struttura privata. Per non parlare dei contributi economici di sostegno allo sport -prosegue senza peli sulla lingua Lerose- che vengono concessi in modo del tutto discrezionale anche con riferimento ad altre attività nel campo della musica, dello spettacolo e dell'arte. Per alcuni l'amministrazione non ha un euro, per altri ne sperpera a migliaia. Il Palazzetto si trova, quindi, in uno stato di degrado e abbandono assoluto. La inefficienza dell'amministrazione ha ormai toccato i livelli massimi. La società scrivente -sottolinea ancora la nota- si è decisa a denunciare pubblicamente tale situazione, dopo aver esperito ogni tentativo di migliorare la situazione. Fa presente che la Asd Montalbano è una delle so-
cietà più premiate d'Italia. Ha vinto tra calcio a 11, calcio a 5 e settore giovanile ben 26 premi disciplina, un premio lealtà nello sport, messo in palio dall'Enel, e tanti altri titoli. Fornisce giocatori alla rappresentativa di Basilicata ed un proprio tesserato è stato convocato nella nazionale Under 21 di calcio a 5. Tutto questo - conclude Lerose- non è sufficiente a richiamare l'attenzione dell'amministrazione, abituata solo e unicamente a guardare strabicamente in una sola direzione». Annunciata dal presidente Lerose per oggi, una conferenza stampa per dare a tutti la possibilità di constatare quanto espresso in nota. Anna Carone provinciamt@luedi.it
POLICORO - Si svolgerà stamane, davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Brindisi, Cristina Fasano, l’interrogatorio per decidere la convalida del fermo di Eleonora Nucera, la studentessa 22enne di Policoro, arrestata martedì sera all’aeroporto di Brindisi perchè trovata in possesso di 53 grammi di cocaina, nascosta in un profilattico, infilato poi negli slip. La ragazza è stata accusata di traffico internazionale di droga, poichè proveniva dall’aeroporto “Charles De Gaulle” di Parigi, dove aveva trascorso un periodo di vacanza con il suo fidanzato francese. La donna, secondo la prima ricostruzione degli agenti della Guardia di finanza, che l’hanno perquisita all’aeroporto “Grande Salento”, sarebbe residente a Lecce dove studia lingue. La droga è stata sequestrata allo sbarco a Brindisi, dove la ragazza era giunta con un volo della compagnia My Air proveniente da Parigi ed è stata fermata per un controllo dai finanzieri della Compagnia di Brindisi. I controlli in Francia non avevano dato alcun esito, tanto che la studentessa si era regolarmente imbarcata. All’arrivo a Brindisi i finanzieri hanno ispezionato il bagaglio, senza riscontrare nulla di anomalo, ma registrando un certo nervosismo della ragazza, che continuava a manife-
Eleonora Nucera
stare una certa premura, dovendosi incontrare con alcune colleghe di università. I finanzieri sono voluti andare a fondo, allertando alcune agenti che l’hanno perquisita nelle parti intime, scoprendo l’involucro di lattice. La ragazza è stata poi sottoposta a radiografie nell'ospedale “Perrino” di Brindisi per accertare l'eventuale presenza di altra sostanza stupefacente. Ma gli esami hanno dato esito negativo. Oggi si decide la convalida dell’arresto e l’eventuale formalizzazione del capo d’accusa definitivo. a.corrado@luedi.it
Il consiglio comunale dei ragazzi ha coinvolto il reduce Antonio Demarco
Una lezione di storia dal vissuto Cerimonia particolare per il 4 novembre a Nova Siri
NOVA SIRI - E’stata una cerimonia dei caduti particolarmente significativa, quella animata a Noova Siri dai ragazzi dell’istituto comprensivo, con il coinvolgimento attivo di alcuni reduci. L’iniziativa è stata del Consiglio comunale dei Ragazzi, istituito al comprensivo “Luigi Settembrini”. Aiutati dai loro insegnanti, i ragazzi hanno preparato dei canti (Sul cappello - Fischia il vento - Inno di mameli) hanno recitato delle poesie (Veglia di Ungaretti), hanno invitato un testimone della seconda guerra mondiale, Antonio Demarco, hanno invitato le autorità del luogo; erano presenti: il vice sindaco, Enzo Pavese, il comandante dei carabinieri, maresciallo Michele Margherita, il tenente dei vigili urbani, Carmine Siepe, e rappresentanti del consiglio comunale “dei grandi”. Il dirigente scolastico, Maria Vizziello, nella presentazione delle celebrazioni ha sottolineato come «la memoria storica di ciò che è stato, la conoscenza dei nostri padri hanno compiuto ci rende piu'
certi del presente. La memoria di fatti così lontani nel tempo è possibile perchè lo studio delle discipline scolastiche li rendono presenti alle menti e ai cuori dei ragazzi e dei giovani di oggi: il sacrificio di tanti giovani di ieri non sarà vanificato se ognuno di noi oggi, assolvendo al compito che l'età, la società, la professione gli assegna, intravede per sè un bene più grande e a questo indirizza. Questo è il grande compito dell'Insegnante: insegna, indica cioè un segno che si trova più oltre. Perchè tanti ragazzi di ieri hanno perso la vita in una guerra che forse non capivano? A questa domanda noi non possiamo rispondere. I risultati, però, sono sotto i nostri occhi. Oggi siamo liberi di vivere su una terra con confini precisi e sicuri, possiamo godere della pace del benessere conseguente. Perchè impegnarci in uno studio faticoso, perchè svolgere un compito che non mi piace. E' la stessa domanda di prima alla quale possiamo rispondere in forza dell'esempio e dell'esperien-
Virus alle piante, Carbone «Serve la prevenzione»
I momenti della cerimonia per i caduti che si è svolta a Nova Siri, la targa ricordo realizzata dai ragazzi e il reduce Antonio Demarco
za degli uomini che oggi commemoriamo. L'unico sacrificio ragionevole (studiare lavorare) e per la speranza di preparare una società buona, giusta alle prossime generazioni». Il sindaco dei ragazzi ha letto la cronologia storica degli eventi e l'elenco dei caduti di Nova Siri. Ad Antonio Demarco, gli alunni
hanno rivolto delle domande sulla esperienza vissuta nei campi di concentramento. Il vice sindaco ha rivelato, togliendo un drappo ticolore, una targa in memoria dei caduti realizzata dai ragazzi della scuola secondaria che hanno deposto in loco anche una corona di alloro.
POLICORO - «Il problema c'è, è evidente, Ma perché non provare a trovare soluzioni, invece di infondere terrore tra gli agricoltori?». A chiederselo è Saverio Carbone, assessore all'Agricoltura di Policoro, in riferimento alle recenti notizia di stampa circa seri rischi sul comparto di fondamentale importanza nel Metapontino, a causa del virus che colpisce le drupacee. «Innanzitutto -afferma Carbone- non tutto il Metapontino è colpito dal virus; l'area più colpita e sinora accertata è quella di Bernalda, mentre negli altri comuni sono in atto dei piccoli focolai, che vanno comunque individuati ed isolati». Ma a fronte di inutili allarmismi occorre, secondo l'assessore al ramo della città jonica, «attivare serie politiche di prevenzione», come il controllo serrato delle piante e di tutto il materiale vivaistico che proviene da fuori regione: questo per evitare che arrivi materiale infetto nel nostro territorio e, di conseguenza, che ci siano maggiori possibilità di infezioni causate da insetti vettori. A questo si aggiunge la necessità di potenziare l'ufficio fitosanitario della Regione Basilicata predisponendo ulteriori fondi per il monitoraggio del virus sul territorio: un controllo a tappeto, infatti, servirebbe non solo a conoscere più da vicino la reale situazione delle piante, ma ad individuare anche altre eventuali anomalie altrettanto gravi come la tristezza degli agrumi, altro virus che colpisce le piante di arance e mandarini. «Occorre, inoltre, che ci sia il serio coinvolgimento delle Organizzazioni dei Produttori ortofrutticoli, di tutti gli organismi preposti, e soprattutto delle associazioni di categoria, queste ultime troppo spesso legate alle proprie bandiere, in evidente contrasto tra di loro, e poco attente alle reali esigenze del mondo agricolo. A tutto questo è necessario -conclude l'assessore- che anche le istituzioni siano accanto concretamente al mondo agricolo, soprattutto la Regione Basilicata». provinciamt@luedi.it
Giovedì 6 novembre 2008
LOTTO&CONCORSI
44
Rubriche
Grazie alle nostre previsioni preso l’estratto sulla Nazionale
Bari, Palermo, Genova: ambo ROMA - Il 28 (le tette) capolista di Napoli e unico "centenario" del lotto, ha arrestato la sua marcia dopo 102 assenze. Gli altri ritardatari usciti di scena sono: il 57 e il 69, 8° e 10° di Bari dopo 41 e 35 turni, il 6, 9° di Firenze dopo 34 ritardi, il 21, 4° di Genova dopo 51 assenze, il 69, 6° di Roma dopo 60 assenze e il 47, 10°di Venezia dopo 40 ritardi. Massimo ritardatario è ora il 43 di Venezia con 98 assenze, poi il 74 di Napoli con 97 ritardi e il 3 di Roma con 92 turni. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l'ambo vertibile 15-51 sulla Nazionale, l'ambo gemello 11-66 a Cagliari, il terno cadenza 8 (18-48-78) a Firenze, il terno figura 5 (14-50-77) e l'ambo simmetrico 14-77 a Genova, l'ambo simmetrico 12-79 a Milano. NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 76 della previsione speciale. Da 44 estrazioni non appare la cadenza del 2, per ambi e terni affidatevi alla serie 1222-42-62-82. Da decina 51/60 è in arretrato da 45 turni, formate ambi e terni nella serie 51-53-55-57-58. Previsione speciale 21-59 per estratto ed ambo. BARI - Centrato l'ambo 39-69 previsto con la cadenza 9. Tra le cadenze è interessante per ambo quella del 6 con la serie 16-26-36-56-66. Per ambo non va tralasciata la controfigura 7 con la cinquina 7-18-29-40-62. Previsione speciale 14-85 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo la cadenza del 3 e ancorateli alla serie 23-33-43-63-83. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla decina 31/40 con la combinazione 32-33-34-37-38. Previsione speciale 9-65 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 8 ha accumulato un ritardo di 48 estrazioni, per ambo e terno basatevi sulla serie 1930-41-52-63. Per ambo le nostre preferenze vanno anche alla cadenza 4 e alla serie 14-24-34-64-74. Previsione speciale 57-86 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo consigliato la decina del 50 ed è uscito l'ambo 50-58. La controfigura 5 reclama il gioco per ambo, prendete spunti dalla serie 5-1627-38-49. Per ambo reclama il gioco anche la cadenza 1 con la serie 21-41-5171-81. Previsione speciale 15-42 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 29-51 per estratto ed ambo NAPOLI - Vinto l'estratto con il 28 della previsione speciale. Da 46 estrazioni è attesa la cadenza 4, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-74. Per soli ambi tenete presente la controfigu-
SCACCHI
37 29 3 13 18 64 74 49 3 41 43
62 84 73 58 75 74 97 85 91 91 98
12 62 88 68 23 11 11 46 14 68 14
61 84 55 58 74 64 83 68 77 77 86
2 4 36 8 48 74 54 17 49 24 40
BRIDGE
Pronostico concorso n. 134 (del 06/11/2008) 19 34 41 42 51 64 71 86 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 40 81 125 56 85 123 17 82 120 69 90 120 10 55 119 84 1 118 62 64 118 37 86 118 64 87 118 87
Ritardo 48 45 44 36 34 33 32 31 31 30
Be7 20.a4 Bxh4 21.Nxh4 Ke7 22.Ra3 Rac8 23.Rxc8 Rxc8 24.Ra1 Qc5 25.Qg4 Qe5 26.Nf3 Qf6 27.Re1 Rc5 28.b4 Rc3 29.Nxd4?? (un errore che
di VITTORIO CATANZARO
Alla Lavazza il titolo del misto
Anand confuterà brillantemente) Qxd4 30.Rd1 Nf6! 31.Rxd4 Nxg4 32.Rd7+ Kf6 33.Rxb7 raggiungendo la posizione raffigurata nel diagramma proposto in basso. Posizione dopo 33.Txb7 il nero muove e vince
Kramnik - Anand (Bonn 2008, 5a partita) 1.d4 d5 2.c4 c6 3.Nf3 Nf6 4.Nc3 e6 5.e3 Nbd7 6.Bd3 dxc4 7.Bxc4 b5 8.Bd3 a6 9.e4 c5 10.e5 cxd4 11.Nxb5 axb5 12.exf6 gxf6 13.O-O (Soluzione: Anand ha giocato 33..;Rc1+ e dopo 34.Bf1 Ne3!! -la mossa sfuggita a Kramnik- 35.fxe3 fxe3 e il bianco ha abbandonato)
Qb6 14.Qe2 Bb7 15.Bxb5 Rg8 16.Bf4 Bd6 17.Bg3 f5 18.Rfc1 f4 19.Bh4
56 60 49 47 46 44 45 61 66 58 52
Gli ambi di Novembre
Germania, teatro mondiale degli scacchi degli ultimi campionati diventata ormai annuale, hanno creato molta confusione. Si spera che l'altro grande evento scacchistico che sta per cominciare, cioè le Olimpiadi che si svolgeranno sempre in Germania, a Desdra, dal 12 al 25 novembre, abbiano miglior fortuna e vengano seguite con maggiore attenzione dai mass media. Intanto, ritornando al match mondiale, vediamo la bellissima partita vinta da Anand al 5° turno, in cui l'indiano dà una dimostrazione delle sue grandi potenzialità tattiche.
3 59 56 90 54 28 9 34 30 52 16
ra 3 con la serie 14-47-58-69-80. Previ- ambo e terno la cadenza 0, date fiducia sione speciale 18-26 per estratto ed am- alla serie 10-30-40-60-90. Per ambo consigliamo la controfigura 5 con la serie bo. PALERMO - Avevamo proposto la 14-32-50-77-86. Previsione speciale 44decina 11/20 ed è uscito l'ambo 13-19. 47 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevaLa controfigura 4 con la serie 4-15-2637-48 e la serie di cifra composta 23-32- lentemente per ambo 19-28-41, 26-6924-42-34-43 sono interessanti per am- 74, 1-14-43, 59-66-74, 66-74-90. bo. Previsione speciale 8-36 per estratto ed ambo. ROMA - Da 63 estra- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO zioni non dà risultati la figura del 3, cercate ambi e terni nella serie 3-12-21-39-66. Da 46 turni manca la cadenza 3, per ambo e terno date Il gioco dell’ambo secco risulta es68 - 81 credito alla serie 23-33- sere il più seguito da tutti gli appas53-63-73. Previsione sionati del gioco del Lotto. Nel “Ma54 - 74 speciale 10-64 per gico”mondo dei 90 numeri del Lotestratto ed ambo. to esistono combinazioni particolar48 - 71 TORINO - La figura mente “fortunate”, abbinate ai vari 7 è ferma da 47 turni, mesi dell’anno. Le coppie di ambi 47 - 89 formate ambi e terni più usciti nei vari mesi di Novembre nella serie 16-34-61-70- si possono giocare su tutte le ruo42 - 59 88. La controfigura 2 te, o su ruota di preferenza per tutto con la cinquina 13-46- il corso del mese. 29 - 53 57-79-90 è in fase evolutiva per ambo. PrevisioMESE DI NOVEMBRE Per info e chiarimenti telefonare ne speciale 45-74 per 348-8024342 da martedì a sabato estratto ed ambo. 2-4 dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. VENEZIA - I 65 ritarTroverete le mie tecniche su Bandi consigliano di non 88 - 83 coLotto di Novembre. escludere dal gioco di
di PASQUALE GRANDE
L'ULTIMO campionato mondiale conclusosi la scorsa settimana a Bonn, e che ha visto Anand difendere il titolo dall'attacco di Kramnik, non ha avuto una grande eco sui mezzi di informazione italiani. Quello che doveva essere uno dei due eventi scacchistici internazionali più importanti di questo 2008 è stato praticamente ignorato dai mezzi televisivi, e i giornali quando ne hanno parlato lo hanno fatto riportando solo qualche scarna notizia. Certo, è inutile negarlo, un po' del suo prestigio il campionato del mondo lo ha perso, e non solo in Italia. A ciò hanno contribuito, dapprima le vicende del doppio titolo mondiale a partire dal 1993, poi la infelice scelta della formula a eliminazione diretta che ne ha fatto scadere non poco il livello tecnico, laureando dal 2000 al 2005 campioni sicuramente non all'altezza. Infine, le lunghe trattative e gli accordi per la riunificazione del titolo, con la cadenza
59 63 54 49 54 51 54 63 73 59 57
LA squadra Lavazza, composta da Maria Teresa Lavazza, Sabine Auken, Monica Cuzzi, Antonio Sementa, Norberto Bocchi e Giorgio Duboin si è laureata campione d'Italia a squadre miste nel recente campionato conclusosi il 2 novembre. Seconda posizione per la formazione di Roma Top Bridge cmposta da Mila Biagiotti, Cristiana Morgantini, Lucia Stasi, Alberto Gullotta, Lorenzo Lauria e Antonio Montanari. L'ultimo incontro vedeva quest'ultima in vantaggio di 7 punti prima delle 16 mani finali, quelle che la formula riserva allo scontro diretto. I romani, per conquistare il titolo, avrebbero potuto permettersi una sconfitta per 18 a 12, ma la formazione della Gavazza, più abituata a questi finali, in un crescendo di swing a favore, culminato con un grande slam a fiori chiamato e mantenuto dalla neocoppia Sementa - Cuzzi, ha segnato un perentorio 25 a 3, conquistando il titolo con 15 punti di vantaggio sul Top bridge che, comunque, aveva già in tasca il secondo posto con certezza aritmetica. I campioni uscenti di Reggio
Emilia sono riusciti a conquistare il podio ottenendo la terza posizione ma, in questa edizione, non hanno mai corso per le medaglie pregiate. Sul quartetto base (Ezio Fornaciari, Irene Baroni, Monica Buratti e Carlo Mariani) deve aver avuto un certo peso l'uscita di squadra della coppia Cuzzi - Versace, anche se sostituita in maniera eccellente dai bulgari Rosen Gunev e Desislava Popova. Ottimo il campionato della squadra Verdi dell'AB “N. Ditto” di Reggio Calabria, rinforzata nell'occasione da Giorgio Suriani ed Amedeo Gigli, che nel girone “A”della seconda divisione ha concluso al 5^ posto ma restando sempre nelle prime posizioni. La divisione regionale, disputata a Catanzaro, ha visto la vittoria della squadra Sculli che ha battuto in finale D'Apa per 23 a 7. Terza, con un punto di distacco, la squadra D'Agostino, seguita da Zamboni, De Morelli, Bartolo e Stranieri. I prossimi appuntamenti sono la semifinale dicoppa Italia, ad Avellino dal 7 al 9, e la finale coppie miste in programma a Salsomaggiore Terme dal 13 al 16 novembre.
Sport 45
Giovedì 6 novembre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League La Fiorentina pareggia col Bayern: non basta il gol di Mutu, i tedeschi impattano con Borowski
Una Juventus da libri di storia Due gol di Del Piero: vince a Madrid dopo quasi cinquant’anni REAL MADRID JUVENTUS
0 2
REAL MADRID (4-3-3): Casillas 5; Sergio Ramos 5.5, Cannavaro 6.5 , Heinze 5 (36'st Van der Vaart sv) , Marcelo 6; Snejider 5 (14'st Higuain 5), Diarra 5, Guti 5.5; Raul 6, Van Nistelrooy 5 (36'st Saviola sv), Drenthe 5. In panchina: Dudek, Salgado, Gago. Allenatore: Schuster 5. JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6.5; Mellberg 6.5, Legrottaglie 6.5, Chiellini 7, Molinaro 6.5; Marchionni 6, Tiago 6.5, Sissoko 6.5 Nedved 6.5; Amauri 6 (38'st Iaquinta sv), Del Piero 8 (42'st De Ceglie sv). In panchina: Chimenti, Camoranesi, Giovinco, Rossi, Ariaudo. Allenatore: Ranieri 7. ARBITRO: Vink (Olanda) 6. MARCATORE: 17'pt e 22'st Del Piero. NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 90.000. In tribuna Maradona, accompagnato da Bilardo. Ammoniti: Sissoko, Drenthe, Legrottaglie, Mellberg, Guti, Van Nistelrooy. Angoli: 13-1 per il Real. Recupero: 2', 3'. di FRANCO ZUCCALA’ MADRID - Dopo quarantasei anni la Juve ha sbancato Madrid. Sulle orme di Sivori, Alex Del Piero ha fatto meglio addirittura del «Cabezon». Doppietta (una punizione) che ha gelato il «Santiago Bernabeu» e ha messo la parola fine alla cosiddetta «crisi» bianconera: cinque vittorie di seguito, due sul Real. E’ stata tutta la Juve a giocare una bella partita contro un Real rimaneggiato, ma anche in brutta serata. Il centrocampo e la difesa della Juve sono state quasi insuperabili e in contropiede i bianconeri avrebbero potuto fare maggiori danni. Praticamente la squadra di Ranieri ha chiuso la pratica della qualificazione e del primo posto,
FIORENTINA BAYERNM.
L’abbraccio tra Amauri e Del Piero
anche se aritmeticamente manca ancora qualcosa. Al 17 Guti sulla trequarti ha perso un contrasto e Marchionni ha dato a Del Piero che è andato avanti e ha piazzato il suo sinistro basso alla destra di Casillas, in disperato tuffo: palla in rete e primo gol del capitano bianconero al Bernabeu. Sergio Ramos al 24' ha avuto una grandissima occasione ma ha messo alto da pochi metri. Buon per la Juve. In difesa Legrottaglie, Mellberg e Chiellini sono apparsi dei leoni in fase di chiusura, anche se non hanno potuto evitare che Diarra, al 46', colpisse di testa da pochi metri, per fortuna alto. Un buon primo tempo, quel-
lo dei bianconeri: squadra compatta e capace di aggredire gli spazi, di rendersi pericolosa, ma non di chiudere la partita contro un Real non certo brillante. Nella ripresa al 22' il trionfo di Del Piero: punizione da 25 metri e destro a effetto alla destra di Casillas (fermo). Un bis magistrale. Higuain non è arrivato su un traversone di Drenthe da destra al 25' e poi i madrilenti hanno continuato ad attaccare, ma in realtà è stato Del Piero, al 42' ha sfiorato in diagonale il palo alla sinistra di Casillas. Insomma, una serata indimenticabile per la Vecchia Signora: la Juve è risorta, il Real (fischiatissimo) è in crisi.
1 1
FIORENTINA (4-3-3): Frey 6,5; Zauri 6, Dainelli 6, Gamberini 6, Gobbi 5,5; Kuzmanovic 6 (34'st Osvaldo sv), Felipe Melo 6,5, Montolivo 6; Santana 6 (17'st Almiron 6), Gilardino 6,5, Mutu 7. In panchina: Storari, Kroldrup, Donadel, Jovetic, Pazzini. Allenatore: Prandelli 6,5. BAYERN MONACO (4-4-2): Rensing 6,5; Oddo 6, Lucio 5,5, Demichelis 5,5, Zè Roberto 6; Schweinsteiger 6 (34'st Kroos sv), Borowski 6,5, Van Bommel 6, Ribery 5,5; Klose 6, Podolski 6,5 (43'st Ottl sv). In panchina: Butt, Van Buyten, Sosa, Lell, Breno. Allenatore: Klinsmann 6. ARBITRO: Mallenco (Spa) 5,5. MARCATORI: 11'pt Mutu; 33'st Borowski. NOTE: serata umida, terreno in discrete condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Borowski, Montolivo. Angoli: 5-3 per la Fiorentina. Recupero: 1', 3'. FIRENZE - Una beffa che la Fiorentina pagherà cara. Nella sfida con il Bayern Monaco, che all’andata aveva quasi umiliato i viola con un sonante 3-0, la squadra di Prandelli non va oltre l’1-1, incapace di chiudere i conti nonostante le tanti occasioni avute. In vantaggio con Mutu dopo 11', i toscani sprecano troppo con Gilardino ed il fuoriclasse romeno, subendo il
Gilardino contrastato da Demichelis
pari al 33' della ripresa da Borowski. Un attimo dopo Klose manca d’un soffio il colpo del ko ma sarebbe stato davvero troppo per la Fiorentina, che con 3 punti in classifica è vicinissima all’eliminazione. La partita è subito vivace e all’11’Mutu raccoglie il cross di Zauri appena sfiorato da Gilardino scaricando in rete da pochi passi. Esplode il “Franchi” ed il Bayern pare non essere in grado di reagire. Gilardino è bravo e sfortunato di testa: al 19' si contorce impegnando Rensing in presa plastica, al 27' schiaccia da campione trovando la risposta eccezionale del portiere tedesco. In campo c'è quasi solo la Fiorentina, con gli ospiti che provano a sfuggire alla
morsa viola nel finale, con una girata di Schweinsteiger senza pretese e un tentativo da fuori di Van Bommel. E che si fanno pericolosi solo quando Montolivo e Melo si scontrano e Schweinsteiger per poco non ne approfitta. Squadre immutate nella ripresa e Fiorentina che si divora con Gilardino subito due chance per il raddoppio; al 3' non trova lo specchio con un lob su uscita di Rensing, al 5' conclude il contropiede con un tiro su cui si oppone l’estremo tedesco. In mezzo, è Klose a far venire un brivido a Frey, che resta quasi inoperoso per il gran lavoro del centrocampo viola. All’11', in superiorità numerica, Mutu spedisce alto di testa su cross di Kuzmanovic però lentamente il Bayern guadagna terreno e Frey deve sporcarsi i guanti in un paio di occasioni su Podolski. Nulla di trascendentale, perchè la Fiorentina ha ancora con Gilardino e Mutu palle ghiotte per mettere al sicuro il risultato. E allora, nel calcio, può capitare di essere punito quando non sai chiudere i conti. La beffa per i viola capita al 33' quando Borowski, servito sul filo del fuorigioco, batte Frey in una sorta di rigore in movimento. Gelo al 'Franchì e terrore puro quando Klose si mangia un gol fatto.
Le serate storte dell’Inter e la sofferenza di Moratti MILANO – Cambiano gli allenatori ma l’Inter non cambia. Come ha spesso ricordato Massimo Moratti, “la sofferenza è nel suo dna” e quindi c'è poco da stupirsi delle ultime due partite giocate sull'ottovolante del risulato contro avversarie sulla carta nettamente inferiori. Basta prendere la gara giocata di Cipro: partita che “sembrava semplicissima”, come afferma anche il presidente nerazzurro, e poi errori in serie per complicarsi la vita e rischiare una sconfitta storica, visto che mai nessuna squadra italiana ha perso un incontro ufficiale contro club ciprioti. Alla fine, è venuto fuori un pareggio che per Moratti «salva un po’la
faccia» ma non cancella i dubbi sulla reale consistenza di questa squadra e sulle scelte di Mourinho. Moratti spiega che «non è un fatto di mosse tattiche», ma resta il ragionevole dubbio che il 4-2-4 non sia sempre il modulo più azzeccato e che comunque non tutti i giocatori di Mourinho abbiano capito cosa fare. Fino a quando Quaresma e soprattutto Mancini sono quelli visti nelle ultime uscite, il gioco si allarga poco sulle fasce e non c'è abbastanza copertura a centrocampo, con la ovvia conseguenza che riescono ad arrivare con discreta frequenza dalle parti di Julio Cesar anche formazioni di talento non ec-
celso come quelle affrontate negli ultimi quattro giorni. E se poi ci sono difensori in serata storta (o «eccessivamente storta», come spiega Moratti nel caso di Burdisso), i gol li segnano anche Bardon, Panagi e Frousos. Al Meazza, domenica arriveranno invece Di Natale, Quagliarella, Pepe e Floro Flores e Moratti deve sperare che la sua difesa non sia ancora in vena di regali: «Qualche cosa da mettere a posto forse ci sarà pure – ammette – è un pò psicologico e un pò gli errori: li fanno e, quando si fanno degli errori, si prendono dei gol». Molto probabile il ritorno al 4-3-3 con un centrocampista in più (Vieira) e Burdisso in panchina.
Massimo Moratti
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Sport
Giovedì 6 novembre 2008
MILAN
MILAN/2
BOLOGNA
Berlusconi al Diavolo «Continuiamo così»
Pippo Inzaghi rossonero fino al 2010
"MILANO - In questi quattro anni siamo stati campioni d’Europa e del mondo". Così Silvio Berlusconi,ha risposto ad una domanda sul ritorno del Milan in testa alla classifica del campionato quattro anni dall’ultima volta. Quanto all’inizio della stagione Berlusconi ha detto di sperare che "si continui così".
MILANO - E' ufficiale: Pippo Inzaghi e il Milan insieme fino al 2010. Il club rossonero ha annunciato, sul proprio sito internet, di aver «prolungato il contratto di Filippo Inzaghi fino al 30 giugno 2010». L’attaccante piacentino, 35 anni, veste la maglia rossonera dalla stagione 2001-02. Per lui una seconda giovinezza.
Mancini “segue” l’amico Mihajlovich BOLOGNA - Roberto Mancini è arrivato al centro tecnico Galli di Casteldebole per assistere alla prima giornata di lavoro pieno al Bologna di Sinisa Mihajlovic, suo amico, ex compagno di squadra e poi suo vice sulla panchina dell’Inter. L’ex tecnico nerazzurro è rimasto a bordo campo mentre Sinisa dirigeva il lavoro.
Il tecnico rossonero indica la strada per continuare la serie positiva anche in Europa
Milan, il diktat di Ancelotti «Avanti così, anche in Coppa Uefa senza rilassarci» MILAN - Sette anni fa, entrando per la prima volta a Milanello da allenatore, Carlo Ancelotti non si aspettava di restarci tanto a lungo, e soprattutto di togliersi tante soddisfazioni. «In tutto questo tempo non ho mai sbagliato niente...», scherza prima di ammettere che «sì, ho fatto qualche errore, ma è stato annacquato dalla grande sintonia costante, con il gruppo dei giocatori e con la società». E non è un caso che in estate abbia resistito alla tentazione di cambiare aria, che ora insegua il record di panchine di Nereo Rocco e che, invece di intraprendere la carriera africana, sia pronto a rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2010. «Ora pensate che debba rinnovare ma – replica Ancelotti – non mi sembra giusto che qualche settimana fa si diceva che dovessi fare le valigie. Se c'è la volontà e arriverà il momento giusto, il rinnovo si farà ma non c'è questa esigenza». Stuzzicato, l’allenatore di Reggiolo prima spiega che «per Mourinho è molto difficile fare la differenza come allenatore nel calcio italiano, perchè la squadra italiana degli allenatori è molto preparata e forte. Lui è comunque una persona preparata. Per fare la differenza, comunque, c'è bisogno di tempo». Poi ammette che allenare uno come Adriano gli farebbe piacere. «Ma nella lista – rivela – ci sono anche Cruz, Ibrahimovic, Del Piero, Trezeguet, Totti e poi mi piacerebbe riavere Gilardino». Al momento ha però altri pensieri, come mantenere la testa della classifica fino a quando non vorrà dire scudetto. «La squadra è in un buon momento, d’ora in avanti possiamo solo mantenere il primato e non dobbiamo avere rilassamenti», avverte il tecnico, consapevole che «le difficoltà arriveranno adesso perchè il nostro obiettivo è essere in testa tra sette mesi e possiamo solo fare peggio: adesso iniziano le ansie e le preoccupazioni». Una delle preoccupazioni è accontentare la voglia di spettacolo del patron Silvio Berlusconi, che per il momento sembra piuttosto soddisfatto. Il Milan, ha detto il presidente del Consiglio, «ora va molto bene e
Braga: esordio a San Siro
Carlo Ancelotti
speriamo di continuare così. Negli ultimi quattro anni siamo diventati campioni d’Europa e del Mondo. Adesso – ha sottolineato Berlusconi – siamo in vetta e ce lo meritiamo perchè il Milan garantisce ai suoi tifosi e a chi paga il biglietto momenti di vero calcio, di spettacolo e di divertimento. Credo allo scudetto, ma bisogna fare attenzione perchè Inter e Juventus sono due squadre molto forti e sono le dirette concorrenti al titolo». Prima di tuffarsi di nuovo nel campionato, la squadra di Ancelotti deve però risolvere la pratica Sporting Braga in coppa Uefa. Contro una squadra «da rispettare perchè
ha battuto il Portsmouth», sarà comunque inevitabile il ricorso al turn over, che tra l’altro permetterà di vedere finalmente l'esordio di Senderos al centro della difesa al fianco di Kaladze, con Antonini e Jankulovski sulle fasce. Tireranno il fiato Kakà e Seedorf, quindi a centrocampo si dovrebbe rivedere Flamini con Ambrosini ed Emerson. Mentre a Ronaldinho toccherà inventare per Shevchenko e Inzaghi, che insegue il gol n.64 in Europa. Una gara, quella contro i portoghesi, che il Milan ha la voglia e l’imperativo di vincere per continuare a stupire.
MILAN - Primo confronto ufficiale assoluto tra Milan e Sporting Braga in Italia. Il Milan ospita per la decima volta una rivale portoghese, nelle coppe europee, e finora ha uno score di 7 successi e 2 sconfitte. Terza trasferta in Italia per lo Sporting Braga che finora ha ottenuto 1 vittoria (1-0 a Parma) ed 1 sconfitta (1-2 a Verona dal Chievo dopo tempi supplementari), con entrambi i precedenti riferiti alla coppa Uefa 2006-'07. Nelle San Siro ultime 20 sfide sul suolo italiano il bilancio vede 17 vittorie italiane, 2 pareggi ed 1 solo successo lusitano, per altro ottenuto proprio dallo Sporting Braga, 1-0 a Parma in coppa Uefa in data 22 febbraio 2007. Nelle ultime 11 gare ufficiali tra campionato e coppa Uefa rossoneri implacabili: 10 vittorie ed 1 pareggio lo score, con ultima sconfitta che resta quella del 14 settembre scorso, 0-2 a casa-Genoa, in campionato. In coppa Uefa il Milan ha pareg-
IN CAMPO A MOSCA
Udinese senza Di Natale UDINE - L'Udinese deve fare nuovamente a meno del suo giocatore più prestigioso, Totò Di Natale, rimasto a Udine per cercare di ristabilirsi da un malanno fisico, un dolore al ginocchio che lo tormenta ormai da due settimane. Ma anche se grave, l’assenza dell’attaccante non vuole essere in alcun modo un alibi per i bianconeri. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa pre partita il tecnico Marino. «L'Udinese onorerà non solo la gara con i moscoviti, ma anche la manifestazione. Giocatori, società, naturalmente il sottoscritto teniamo troppo alla Coppa Uefa, soprattutto dopo i sacrifici compiuti un anno fa per qualificarci alla manifestazione europea. Non è la prima volta che dobbiamo fare a meno di Di Natale, ma siamo sempre riusciti a sop-
perire alla sua assenza, così faremo anche contro lo Spartak. Io mi fido di chi andrà in campo». Marino non parla, però, di formazione, dice solamente che al massimo ci saranno due o tre novità rispetto a domenica scorsa, ma ciò rientra nel normale turn over che il tecnico attua sistematicamente ad ogni gara dato che l’Udinese dall’inizio della stagione è impegnata tre volte alla settimana. Poi qualcuno ha ipotizzato che l’Udinese potrebbe essere stanca, ma il tecnico a tal proposito è stato esplicito. «Non siamo stanchi altrimenti domenica scorsa non avremmo avuto la forza mentale e fisica per reagire quando il Genoa si è portato in vantaggio riuscendo ad agguantare la formazione rossoblu – ha aggiunto Marino che poi si è soffermato su quelle che po-
trebbero essere le insidie per la sua squadra – non è facile giocare sul sintetico oltretutto il clima è rigido, ci sono quindici gradi in meno rispetto a Udine». Queste le probabili formazioni. SPARTAK MOSCA (4-4-2): Pletikosa; Parshivluk, Jranek, Fati, Rodriguez; Bistrov, Pavlenko, Kovac, Maidana; Prudnikov, Bazhenov. In panchina: Dzhanaev, Stranzl, Ivanov, Gorbatenko, Saenko, Sovetkin, Dzuba. Allenatore: Laudrup. UDINESE (4-3-3): Handanovic; Motta, Coda, Domizzi, Pasquale; Isla, D’Agostino, Inler; Pepe, Floro Flores, Sanchez. In panchina: Belardi, Ferronetti, Felipe, Nef, Lukovic, Obodo, Quagliarella. Allenatore: Marino. ARBITRO: Jakobsson (Islanda)
Di Natale dell’Udinese
giato solo una volta nelle ultime 17 euro-gare: il 6 dicembre 2001, quando impattò 1-1 in casa dello Sporting Lisbona: nelle altre 16 partite considerate il bilancio è stato di 12 vittorie e 4 sconfitte. In assoluto lo Sporting Braga non subisce gol da 7 gare di coppa: l’ultima rete incassata risale al 21 febbraio scorso quando, in coppa Uefa, furono sconfitti per 0-1 dal Werder Brema. Lo Sporting Braga finora ha vinto tutte le 3 trasferte disputate in Europa nella stagione 2008-'09, sempre per 2-0, nell’ordine a casa di Sivasspor, Zrinjski ed Artmedia Petrzalka. Arbitra il danese Rasmussen, classe 1975, alla decima presenza assoluta nelle coppe dove ha un bilancio di 5 vittorie interne, 1 pareggio e 3 successi esterni. Prima volta con club italiani, seconda con quelli portoghesi dopo Pacos Ferreira-Az 67 0-1, coppa Uefa dello scorso anno.
Sport 47 Oggi il consueto test infrasettimanale sarà disputato col Pietragalla Giovedì 6 novembre 2008
Potenza, preparatore nuovo Valiante lascia, arriva Francesco Delmorgine Chiarezza e coerenza IL PAREGGIO con il Sorrento, aldilà delle dichiarazioni ufficiali, non ha per nulla soddisfatto la dirigenza del Potenza. Se le esternazioni del presidente Pellegrino, rese lunedì, nelle intenzioni avrebbero dovuto fungere da ulteriore stimolo ai tecnici e alla squadra in vista del difficile impegno di Cava dei Tirreni, sicuramente avranno avuto il loro effetto nello spogliatoio rossoblu. Anche se le conseguenze pratiche si potranno verificare solo domenica prossima al termine dei 90 minuti con la squadra di Camplone. Probabilmente e non siamo lontani dalla realtà, sia Pellegrino che il patron Postiglione si rendono conto che forse è necessario un altro sforzo di fantasia per ottenere una vera e propria inversione di tendenza da parte della squadra e farla avviare verso prospettive che possano indurre all'ottimismo e a speranze più concrete. Ci spieghiamo meglio. E' innegabile che le scelte effettuate da Gautieri domenica scorsa non sono affatto piaciute tanto è vero che già in panchina questo malcontento Pellegrino lo ha espresso chiaramente. Ma come, si è chiesto il presidente, il Potenza si espone a sacrifici economici per acquisire giocatori come Montesanto e Dei e poi non si sente la necessità di farli giocare adducendo, come scusante, la non perfetta condizione? Questo significa che forse verso Gautieri non si nutre più la stessa, incondizionata fiducia di qualche tempo addietro e che la partita di Cava dei Tirreni sia la vera prova verità per capire se bisogna continuare con l'ex giocatore del Sorrento oppure optare per un'altra soluzione. Ma una cosa è molto importante: bisogna che i dirigenti escano fuori da un equivoco che può rivelarsi dannoso per il Potenza. Se si ha fiducia cieca in Gautieri, lo si dica con molta chiarezza e non ci si abbandoni ad ogni occasione a critiche più o meno esplicite verso le scelte tattiche e tecniche del responsabile tecnico del Potenza. Non è produttivo che ogni partita debba essere considerata come la prova del nove per l'allenatore rossoblu. Che, detto per inciso, dopo le tre sconfitte consecutive, è stato davvero ad un passo dall'essere sollevato dall'incarico. Se cosi non fosse, allora bisogna trarre le conseguenze, nell'esclusivo interesse del Potenza e mettere in atto ogni tentativo per salvare il salvabile. Che significa la permanenza in Prima Divisione. Un traguardo che, nonostante il disastroso inizio, può essere ancora alla portata di Groppioni e compagni. Mancano ancora 24 partite con in palio 72 punti. Rocco Sabatella
FERNANDO Valiante lascia l'incarico di Preparatore Atletico per sopraggiunti impegni professionali e gli subentra il Prof. Francesco Delmorgine. «Nel salutare il Prof. Valiante la Società-recita il comunicato- intende ringraziarlo per l'opera fin qui portata avanti con grande soddisfazione e gli augura le migliori fortune. Il Prof. Delmorgine, proveniente da Roma dalla scuola del Prof. Stefano D'Ottavio, è già all'opera anche per predisporre da subito una necessaria sessione di test atletici che verranno somministrati alla squadra a partire dalla prossima settimana». Intanto, il pesante 5 ad 1 incassato domenica scorsa a Gallipoli non è l'esatta fotografia del valore della Cavese. E quindi può essere considerato soprattutto un incidente di percorso successo in una giornata decisamente storta. Storta, attenzione, solo per i secondi 45 minuti visto e considerato che alla fine del primo tempo la squadra di Camplone era in vantaggio di una rete e aveva messo in difficoltà la corazzata pugliese. Ma la Cavese resta sempre una delle formazioni più attrezzate del girone ed è immediatamente, con 14 punti, a ridosso della zona play off distante solo un punto. Il Potenza queste cose le sa molto bene, come sa che domenica al Simonetta Lamberti l'aspetta un pomeriggio niente affatto tranquillo. Per la rabbia e la voglia di rifarsi che hanno Schetter e compagni. Per questo occorrerà un Potenza sicuramente diverso da quello visto a Castellammare e in casa con il Sorrento. Sotto tutti gli aspetti. Sia nella scelta degli uomini che dell'asset-
to tattico. Ai quali sta già pensando Gautieri che sta meditando sicuramente qualche variazione rispetto all'undici schierato contro il Sorrento dall'inizio. Anche perché questo è stato il suggerimento che è arrivato dalle dichiarazioni del presidente Pellegrino. E il riferimento è tutto per Montesanto e Dei che sicuramente saranno in campo a Cava dei Tirreni sin dall'inizio. Oggi il consueto test infrasettimanale contro il Pietragalla. Test che con l'avvento di Gautieri sulla panchina
non sono per niente attendibili per capire quali sono gli undici che il responsabile tecnico ha in animo di schierare la domenica successiva. Per cui, con l'alibi di tenere tutti sotto la corda, si vedono in campo formazioni che è quasi impossibile che possano essere mandate in campo nelle gare ufficiali. Per cui ci si chiede perché questi tests ancora vengono organizzati e giocati. Ad ogni buon conto, ad eccezione di Parisi alle prese con la varicella, Gautieri può disporre di tutta la rosa al completo compresi Ma me-
de e Patarini che hanno cominciato a lavorare con il gruppo. E nessuno si nasconde le difficoltà della trasferta di Cava. Anche se tutti sono concordi nel dire che, indipendentemente dall'avversario, i rossoblu hanno necessità di fare punti. “ sarà sicuramente un incontro irto di difficoltà - è il pensiero di Nolè perché troveremo sulla nostra strada una squadra decisamente arrabbiata e desiderosa di riprendere confidenza con i risultati positivi. Ma il nostro intendimento è quello di andare a giocarci la par-
tita per cercare di continuare la striscia positiva”. Un Nolè che ha migliorato nettamente il suo comportamento in campo ( pur in diffida, sono cinque domeniche che evita il giallo che farebbe scattare la squalifica, ndr) ma che forse per la troppa voglia di strafare non riesce ad essere ancora decisivo:” ancora mi manca il ritmo partita a causa dei malanni che mi hanno tormentato ad inizio stagione.E per il fatto che sono stato praticamente fermo un anno. Per cui sono molto arrabbiato per non riuscire a dare il contributo che tutti si aspettano. E per questo può capitare, per la grande voglia di essere utile alla squadra, di incorrere in errori. Adesso sono al 70/80 per cento e spero al più presto di raggiungere la brillantezza necessaria per essere più lucido sotto la porta avversaria” . A scusante di Nolè c'è anche da dire che il ruolo assegnatogli da Gautieri come supporto di Cozzolino e quindi di vero e proprio trequartista qualche difficoltà gliela crea. “ io faccio quello che mi chiede il mister per il bene del Potenza, ma è innegabile che partendo da lontano è più difficile arrivare vicino alla porta perché devi superare più avversari. Sono, comunque, convinto che una volta al top della condizione potrò dare il mio contributo in termini di reti”. Del resto il miglior Nolè, quello per intenderci più prolifico, i tifosi lo hanno ammirato quando è stato schierato da attaccante puro: posizione nella quale sa far valere la capacità fisica ed anche quella squisitamente tecnica di superare l'avversario nell'uno contro uno e di puntare a rete. ro.sa.
zione che pare volgere al meglio per il match fondamentale di domenica prossima, e che si evidenzia proprio in quel lavoro sul campo, compreso ieri nella doppia seduta fisica del mattino e soprattutto tecnico tattica del pomeriggio, nonostante la pioggia battente, con tutti gli atleti a metterci impegno, forza e massima dedizione, con anche a loro ad essere chiarissimo
il fatto che serve tanto lavoro in questa fase ed anche voglia di vincere e forza di gruppo, per continuare a far bene e per arrivare a risultati positivi per risalire in classifica il prima possibile. “Finora non siamo stati granché fortunati, sono di fatto tanti gli episodi negativi capitatici in questo avvio di stagione – ha ammesso ieri anche Mitra – ma noi siamo uniti, decisi,
determinati, e se continueremo a lavorare bene in settimana, crescendo in ogni situazione, arriveremo sempre in campo pronti a dare il massimo, come fatto di recente, anche se abbiamo ottenuto solo due pareggi nelle ultime gare, e poteva essere certo di più, visto anche gol annullato ed occasioni di domenica col Cassino”. Antonio Baldinetti
Melfi, voglia di fare punti DUE pareggi che potevano essere tranquillamente due successi, importantissimi per risalire subito in classifica, non hanno certo tolto la voglia di lavorare al Melfi Calcio che, infatti, da martedì e anche nella doppia seduta di ieri, non si è certo risparmiato. Alle viste, a fine di questa settimana di lavoro, vi sarà lo scontro diretto di Noicattaro contro una concorrente alla salvezza, che è obiettivo del team di mister Palumbo, e per questo nulla è lasciato al caso, si suda, si corre, si lavora in gruppo e sulla condizione di singoli e squadra ed oggi, a metà lavoro, ecco il test in famiglia per verificare il tutto sul campo. Una occasione anche per provare soluzioni diverse e situazioni da attuar semmai proprio in campo contro i pugliesi che sono a quota dieci in classifica e quindi alla portata dei gialloverdi in rampa di lancio per cercare continuità di risultati e quindi, se possibile, anche il successo esterno per raggiungere proprio i noiani e per fare un gran salto in graduatoria, allontanandosi dalle zone basse. Già dalla ripresa del lavoro di martedì, dopo aver analizzato le cose fatte bene ed eventuali errori al cospetto di un Cassino dominato soprattutto
nel secondo tempo, e con quel gol regolare annullato al difensore Mauro Rizzo, che ancora fa arrabbiare giocatori e società, tecnico e tifosi al solo ricordo, i ragazzi gialloverdi hanno mostrato di voler fare bene in settimana per arrivare al meglio alla gara di domenica in terra barese, correndo senza risparmio, sia negli scatti e nelle ripetute sul percorso che era stato disegnato in lungo, su metà campo da tecnico e preparatore atletico, sia nelle diverse fasi a mostrare come si dovesse ridare ancora maggiore spazio al momento fisico di tutto il gruppo. Tutti a disposizione, a parte gli infortunati di lungo corso, come il giovanissimo Lovecchio reduce da una brutta parentesi in un incidente stradale da cui sta pian piano venendo fuori con grande forze, e con i due che si stanno curando in quel di Lecce, agli ordini dello staff medico del team salentino della Serie A, Gilfone e Fummo. Per il resto tutti arruolabili, nessuno squalificato, e anche l’ex pescarese Giovanni Scappaticci a ritrovare in fretta la migliore condizione, affrettando il programma di corsa ed i momenti con la gara per i 90’ con alcune presenze con la Berretti. Insomma, una situa-
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Sport
Giovedì 6 novembre 2008
Oggi riprenderà la preparazione in vista della trasferta a Sant’Antonio Abate
Francavilla, grande emozione dal Papa FRANCAVILLA – Ieri giornata di riposo per la F.C. Francavilla. La squadra allenata da Ranko Lazic, con tutta la dirigenza, formazione juniores e altri rappresentanti, sono stati ricevuti a Roma da sua Santità Benedetto XVI, che in udienza presso la Sala Nervi in Vaticano, ha ricevuto una delegazione di circa 150 persone. Per quanto riguarda il calcio giocato, in casa sinnica, la ripresa degli allenamenti è prevista per oggi pomeriggio, presso la stadio “Nunzio Fittipaldi”, con delle sedute tec-
nico tattiche. I rossoblu, sono pronti ad affrontare l’ostacolo Sant’Antonio Abate, una squadra che si trova nelle zone basse della classifica con cinque punti, in compagnia di Gelbison Cilento e Grottaglie. Domenica scorsa la squadra allenata da mister Nastri, ha subito una pesante sconfitta esterna contro il Bacoli Sibilla, per 3-0. Fino adesso, il cammino dei campani è stato abbastanza magro, in nove gare disputate fin’ora, ha raccolto soltanto una vittoria, con due pareggi e sei sconfitte, realizzando sola-
mente cinque reti e subendone diciassette. Per quanto riguarda i sinnici invece, un bottino di quattro vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, con otto reti realizzate e sette subite. I ragazzi di Lazic, con la vittoria di domenica scorsa nel derby contro i corregionali del Matera, sono ritornati al successo dopo, quattro turni. L’ultima affermazione, risale alla vittoria esterna di Francavilla Fontana, per 10 alla quarta giornata, dopo di allora, sono stati fatti due pareggi e due sconfitte. Adesso, in casa rossoblu, si
spera di proseguire in un cammino di risultati utili, per poter scalare posizioni importanti in classifica. In questi campionati, visto il grande equilibrio che regna è importante, se proprio è impossibile vincere, quantomeno non perdere. Innanzitutto, per il morale del gruppo e poi per la classifica. Dopo la convincente vittoria nel derby, che ha pienamente confermato le proprie capacità tecniche, che non sono mai state messe in dubbio, Del Prete e compagni, hanno il compito di proseguire il cammino positi-
Il Francavilla in azione allo stadio Fittipaldi nella gara contro il Fasano
vo. E’ importante dare un seguito alla vittoria interna con il Matera, recandosi in terra campana con il chiaro
intendo di ritornare in riva al Sinni con i tre punti in tasca. Claudio Sole
Oggi test con la Juniores. Recuperano Garcia e Chisena in campo per un tempo
Matera, niente tifosi ospiti Trasferta vietata agli ischitani dall’Osservatorio TRASFERTA a Matera vietata ai tifosi dell’Ischia. E’ la prima volta che è coinvolto, anche se indirettamente, il Matera da quando sono entrate in vigore le regole restrittive riguardanti anche dei settori dello stadio. Perchè il Matera è estraneo a questo provvedimento dell’Osservatorio che ha fatto prevenzione nei confronti dei tifosi dell’Ischia dopo gli incidenti avvenuti nella gara contro la Turris. Anche i corallini non potranno essere a Francavilla in Sinni alla prossima giornata. Non ci saranno i suoi tifosi, ma superare l’Ischia non sarà certamente più facile. Quindi, per Foglia Manzillo e compagni cambia poco o nulla. La squadra gialloblù di Impagliazzo è vogliosa di riscatto, ma si troverà di fronte una squyadra altrettanto motivata. «L’imporessione è ottima. La società non ci fa mancare niente. Inoltre-afferma il tecnico del Materac’è grande disponibilità da parte dei ragazzi. Chiaramente i problemi ci sono, altrimenti non si spiegherebbero certe situazioni». Il riferimento è alla condizione fisica, una cosa che già guardando le immagini è emersa palese. «Non vorrei sembrare quello che viene e critica tutto e tutti. Mi attengo ai fatti. C’è stato un cambio di preparatore da quindici giorni e se la società lo ha effettuato qualcosa c’è stato. Voglio rispondere direttamente alla domanda in merito ai problemi. Ci sono. Altrimenti non si arrivava secondi sul pallone. Inoltre, finora il Matera si è confrontato con squadre di livello non eccelso ed ancora
Diego Albano e sotto Nicola Armento
Pianura, Letizia under in grande evidenza CONTINUA la preparazione del Pianura in vista della trasferta di Angri. Ancora fermi Marotta e Manzo il cui rientro potrebbe avvenire contro il Pomigliano. Piacevole novità della compagine pianurese in questo scorcio di campionato è il giovane Letizia che con umiltà, caparbietà e spirito di sacrificio ha convinto il tecnico Potenza a farsi affidare la fascia sinistra: “Sono molto contento di giocare in prima squadra dopo aver disputato le prime gare con
la juniores. Ringrazio il tecnico e la società per la fiducia che mi stanno dando e spero di fare sempre meglio per il bene del Pianura”. Il giovane di lega del Pianura elogia il gruppo: “ Mi stanno aiutando molto a farmi crescere sotto il profilo tattico e mi riferisco ai più esperti dai quali ho ancora tantissimo da imparare. Siamo un gruppo solido e sono convinto che alla fine il nostro valore, finora inespresso, verrà fuori”. sport@luedi.it
non è arrivato il periodo di ferro quando ci troveremo di fronte Pianura, Nocerina e Brindisi. Dobbiamo arrivarci con uno spirito diverso e tenendo presente che c’è da lavorare». Antonio Foglia Manzillo fa un discorso realistico e non pessimistico. Vendere fumo non fa al caso suo ed è chiaro che servirà tanto lavoro ed un pizzico di fortuna per uscire da questo momento delicato. Inoltre bisognerà farlo senza giocatori importanti. «Credo che Albano sia un giocatore fondamentale per il Matera e per qualsiasi alttra squadra e non poterlo utilizzare per due giornate non sarà certo un problema da poco. Spero di recuperare Garcia e Chisena che oggi giocheranno almeno un tempo nell’amichevole contro la squadra Juniores. Devo ammettere che il gruppo mi ha molto confortato per l’impegno e volontà nell’attuare il lavoro. Ho visto tanta voglia nella partitella disputata a fine seduta e questi sono ottimi segnali». Torna, dunque, la consueta partitella infrasettimanale che nella gestione-Corino era stata abolita. Un modo per vedere all’opera in partita un po’ tutti, ma soprattutto per permettere a coloro che restano fuori di avere una chance per conquistare una maglia da titolare. Ci sarà anche Marsico alla gara di oggi con la squadra di Vito Roberti, infatti il fromboliere biancazzurro ieri si è regolarmente allenato con il resto della squadra. E non è poco avere a disposizione un calciatore che può ricoprire tutti i ruoli dalla cintola in su. Renato Carpentieri
Giudice, due gare di squalifica per Albano e Armento Genzano, un turno a Morgigno
La tifoseria della Turris
Il Giudice Sportivo, relativamente alle partite della nona giornata di andata, valide per i Gironi B, C, D, F, G ed H, ha sanzionato le seguenti Società: 1.000,00 al Pianura. Squalificati anche i Calciatori: per 2 gare, Albano Diego (Matera) (Per aver rivolto all'arbitro frase offensiva. Sanzione così determinata ai sensi dell'art 19, comma 4, lett.a) del CGS), Armento Nicola (Matera) (Calciatore in panchina, si dirigeva verso la panchina della squadra avversaria con aria minacciosa per raccogliere il pallone e, nell'occasione, rivolgeva frasi offensive nei confronti degli avversari. ; per 1 gara D’Antonio Domenico (Bacoli Sibilla), Rainone Pasquale (Bacoli Sibilla), D Angelo Angelo (Gelbison), Ruocco Vincenzo (Gelbison), Morgigno Daniele (Genzano). CASM- Questi i provvedimenti adottati dal Casm:Forcoli-Massese (serie D), a porte chiuse perché giudicata altissimo rischio. Napoli-Sampdoria, MateraIschia, Ippogrifo, Padova-Cremonese, Sarno-Battipagliese, Francavilla in Sinni-Turris e Liomatic PerugiaScauri (campionato di basket) si giocheranno in assenza di tifosi ospiti. Juventus-Genoa e Livorno-Treviso: si potrà acquistare un solo biglietto, non cedibile.
L’attaccante potrebbe essere già impiegato domenica nella gara a Bitonto
Brindisi, presa la punta Pinamonte LA società Football Brindisi ha acquisito i diritti del giocatore Lorenzo Pinamonte, 30 anni, di Caprino Veronese (Verona), attaccante centrale, mancino, alto 190 centimetri, pesa 84 chili. L'atleta proviene dal Lumezzane (C2) dove ha disputato le ultime due stagioni, con 61 presenze e 19 reti segnate. Nella stagione 2005-2006 ha indossato, invece, la maglia del Benevento, sempre in C2, mentre i due campionati precedenti (dal 2003 al 2005) ha giocato nelle fila del Novara (C1), dove ha segnato 14 gol. Sempre in C1 ha giocato ad Arezzo (20022003) e Castel di Sangro (2001-
2002). A 17 anni (stagione 1998-1999) ha iniziato la sua carriera in Inghilterra, dove ha giocato con la maglia del Bristol City, in serie B, per poi proseguire sino al 2001, in vari campionati, con il Brentford (C2), Brighton & Ha e lo stesso Bristol City. Il suo ritorno in Italia è datato novembre 2001, quando passa al Castel di Sangro. L'ingaggio di Pinamonte va ad infoltire il già nutrito e variegato parco-attaccanti del Football Brindisi dei fratelli Barretta. “Avevamo detto - afferma il vice presidente Giuseppe Barretta - che non appena si fosse presentata l'occa-
sione di rinforzare ulteriormente l'organico l'avremmo fatto. E l'acquisto di Pinamonte ne è una dimostrazione. In realtà, avevamo anche detto che saremmo tornati sul mercato solo se si fosse presentata un'ottima occasione e riteniamo che l'ingaggio della punta veronese vada al di là del semplice 'rinforzo'. Abbiamo colto l'occasione che ci veniva offerta dal fatto che il giocatore era svincolato e siamo orgogliosi di essere riusciti ad accaparrarcelo”. Lorenzo Pinamonte già da ieri è a disposizione di mister Silva e potrebbe già esordire a Bitonto.. sport@luedi.it
Sport 49 La squadra di Lardo ha guadagnato l’accesso al turno successivo Giovedì 6 novembre 2008
pa p Co lia Ita
Murese, missione eseguita Espugnata Scanzano grazie al gol di Carlucci
A.SCANZANO F.C.MURESE
0 1
A sinistra la formazione della Murese che ieri ha battuto in Coppa Italia lo Scanzano di Franco Calone
ATLETICO SCANZANO: Schirano; Decaro (al 32' Dattoli); Palermo; Pinca; Romano; Carone; Gualano (al 73' Cecere); Corleto Laviola; Prezioso; Sabato (al 46' Santacroce); all. Calone; a disp. Di Stefano; e Mairo.. F.C. MURESE 2000 AURORA:Cocina; Gerbasio; Zaccardo; Cella A.; Innocenti; Glorioso (al 55' Cella M.); D'Arca (al 73' Ponte); Tummillo (al 79' Scarano); Cardillo F.; Antohi; Carlucci; all. Lardo; A disp. Scaldaferri; Cardillo R.; Dutra; e Di Senso. ARBITRO: Petrosino Alfredo di Bernalda;Collaboratori: Di Leo Michele di Bernalda e Pallotta Carmine di Matera. RETE: al 24' Carlucci. NOTE: Spettatori: circa 50. RISPETTANDO tutti i pronostici della vigilia la Murese di Mister Lardo con una gara molto attenta ha espugnato il campo dell'Atletico Scanzano ed è approdata al turno successivo della Coppa Italia. La Murese ha tenuto per buona parte della gara il pallino del gioco, e ha rischiato qualcosina solo nei minuti finali di gara in qualche mischia. Entrambe le squadre hanno optato per il turn over dando spazio ai giocatori meno utilizzati in campionato. La Murese ha letteralmente rivoluzionato gli undici di domenica scorsa riproponendo in avanti la linea verdissima con i due baby Carlucci-Cardillo. Mentre i padroni di casa hanno portato diverse varianti in vista della difficile trasferta di domenica prossima a Viggiano. La gara non è stata molto vivace. Nel primo tempo la Murese è stata più convinta e
con diverse palle inattive si è fatta minacciosa come in occasione del goal. Nel secondo tempo la Murese ha sfiorato in un paio di circostanze il raddoppio, mentre lo Scanzano si è vista solo sul finire con tiri poco convinti e in qualche mischia. Dopo una fase di studio la partita con quale tiro da fermo è entrata nel vivo. All'8' punizione dalla distanza di Tummillo che finisce fuori. Al 13' quasi dalla linea laterale su punizione Zaccardo impegna nella parata in due tempi il portiere. Al 21' su punizione Decaro mette al centro un bel pallone che Pinca sfiora solamente di testa. Al 24' la Murese passa in vantaggio. Da sinistra Tummillo calibra in modo impeccabile una punizione al centro dell'area ed indisturbato di testa Carlucci di testa manda la palla sotto la
traversa. La reazione dei padroni di casa è al 34' quando Laviola ci prova da fuori ma il tiro si spegne debolmente tra le braccia del portiere. Al 36' punizione mancina di Zaccardo che sorvola di poco la traversa. Al 41' bella punizione di Cella che aggira la barriera e il portiere attento blocca. Al 42' bel recupero di Gerbasio che in diagonale chiude un lanciatissimo Laviola. Al 44' Glorioso scende sulla sinistra e mette al centro e Carlucci in acrobazia manda di poco fuori. Al 45' Tummillo sempre con un bolide su punizione impegna nella parata centrale il portiere. Nella ripresa la musica non cambia, al 48' Palermo effettua un traversone da sinistra e di testa La viola spedisce fuori. Al 56' Prezioso su punizione complice una deviazione della barriera
manda la palla sull'esterno della rete. Al 59' Prezioso dalla distanza non inquadra la porta. Al 62' Cardillo allarga sulla destra per Cella che con una finta manda fuori causa un difensore e di sinistro a giro sul secondo palo mette a centro un pallone che taglia l'area e termina a fil di palo. Al 67' bella giocata di Antohi che con uno stop a seguire si libera di un difensore in area e sbaglia l'ultimo passaggio. Al 76' Laviola calcia a colpo sicuro senza portiere, il tiro è debole e Gerbasio ribatte. All'82' Cella A. lancia Antohi e il portiere in uscita bassa respinge. All'84' lo Scanzano a sorpresa batte una punizione, la palla termina a Corleto che dal limite manda la palla debolmente verso la porta e il portiere blocca senza problemi. Carmine Pepe
Il Ferrandina stacca il biglietto per proseguire FERRANDINA 1 PICERNO 0 FERRANDINA: Policano, Ciardo, Nacarlo (35' st Cirillo), Romeo, Mastrangelo, Cozzolino, Forino, Saulle (25' st Granato), Greco (1' st Matrice), Grieco, Lo ponte. A disp. De Vincenzo, Russo, Pantone, Lengua. All. Stigliano. PICERNO: Perna, Naturale, Bochicchio, Olita, Farenga, Damiano (5' st Coviello), Lottino, Ciardiello, Audisio, Caivano, Quagliata (35' st Salvia). A disp. Arleo, Sodo, Spera, Santarsiero, Buonansegna. All. Di Mase ARBITRO: Russo di Bernalda (assistenti Armandi e Ferrara). RETI: 45' pt Greco su rigore. NOTE: la partita è stata disputata a porte chiuse per vie dell'inagibilità dello stadio comunale Santa Maria. IL FERRANDINA supera di misura il Picerno e stacca il biglietto per la semifinale di Coppa Italia. Determinante, dopo lo 0-0 dell'andata, la rete realizzata al 45' della prima frazione da Grieco, precisissimo dal dischetto. Ineccepibile il rigore. Saulle, dopo una lunga sgroppata dalla destra, cerca di inserirsi nell'area avversaria, ma viene
falciato dalla difesa. Il direttore di gara non ha dubbi. È rigore. Grieco si incarica del tiro e non fallisce il bersaglio. Ma prima di passare in vantaggio il team del presidente Capalbo aveva già fatto tremare gli avversari con una clamorosa traversa colta da Saulle. Poco in evidenza, invece, il Picerno insidioso in una sola occasione con l'eterno Caivano, abile a partire in contropiede. Poi, nella ripresa, a farla da padrone è stato il maltempo. A soli 5' dalla riapertura delle ostilità, per un improvviso temporale che ha fatto saltare l'illuminazione dell'impianto sportivo, il match ha subito un'interruzione di 15 minuti. La partita è proseguita sotto una pioggia torrenziale che ha reso il terreno un autentico pantano. E, come se non bastasse, a rendere ancora più difficile il compito ai 22 in campo la nebbia che ha limitato la visibilità. Poco spazio, dunque, per il bel gioco e ancor meno per le occasioni da gol. Il Ferrandina è riuscito così a capitalizzare il vantaggio costruito nel primo tempo e a portare a casa un successo che vale il passaggio del turno. Margherita Agata m.agataluedi.it
In gol Cavaliere dell’Irsinese ma non basta Santopietro e Tornillo a segno per l’Avigliano
Pisticci, blitz qualificazione La Ruggiero Valdiano targato Lavecchia accede alla semifinale IRSINESE PISTICCI
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IRSINESE: Fiore, Sansone, Squicciarini, Cannito, Cirone, Cristallo, Cavaliere (24' s.t. Fiorino), Cardano, Armenise (27' s.t. Giancaspero), Di Nardo (38' s.t. Laurieri), Lorusso.A disposizione: Cucuglielli, Vitale, Popolizio, Morelli. All.: Patella PISTICCI: Coretti, Lorenzatti, Casale, Pierro (15' s.t. Lavecchia),Iovane, Amato, Magno (7' s.t. De Nittis), Prisco, Gagliardi, Regina,, Grieco. A disposizione: Clementelli. All.: Valente ARBITRO: Caprioli (Sez. di Venosa). RETI: Regina 40' p.t., Cavaliere 41' p.t., Lavecchia 39' s.t. NOTE: Partita condizionata dal vento, con terreno in condizioni discrete. Spettatori 80 circa. Ammoniti: Regina; Cavaliere GUIZZO del Pisticci ad Irsina. La compagine jonica batte 2-1 l'Irsinese nel ritorno dei quarti di Coppa Italia e conquista l'accesso alle semifinali. I gialloble non partivano con i favori del pronostico visto il pareggio con reti dell'andata (1-1 a Marconia), l'impegno in trasferta e l'organico ridottissimo con cui si sono presentati per onorare l'appuntamento. L'Irsinese, invece, recupera qualche elemento e scende in campo con la prospettiva di far sua la qualificazione, anche per le molte indisponibilità del Pisticci, che, tra l'altro, non può permettersi il rischio di perdere altri uomini in vista degli importanti prossimi impegni di campionato. La squadra di Valente, tuttavia, conquista la vittoria e va avanti nella manifestazione grazie ai gol dell'ultimo arrivato Regina e del beniamino di casa Lavecchia. Nel primo tempo le due squadre danno
vita ad una gara poco brillante, ricca di lanci lunghi, povera di trame di gioco. Al 18' la prima occasione è per Armenise che, però, non approfitta di un errore difensivo degli ospiti. Al 35' Coretti sbroglia in uscita su traversone di Cardano. Ma è il Pisticci a trovare la via del gol. Al 40' Gagliardi mette in mezzo una punizione da destra sulla quale si avventa Regina ben appostato in area. Tocco di piatto e palla in rete. L'Irsinese, tuttavia, trova il pareggio un attimo dopo. Sugli sviluppi della prima azione dopo la ribattuta Cavaliere incorna di testa su cross da sinistra e raddrizza il risultato. Nella ripresa Valente opera un cambio tattico che consente al Pisticci di diventare padrone del campo. Prisco va a fare il terzino al posto di Casale spostato nel ruolo di mediano. E' la mossa giusta. Anche gli inserimenti di Lavecchia e De Nittis dalla panchina risultano azzeccati. E così i gialloble iniziano a manovrare con maggiore fluidità. Dopo un minuto Casale spara alto da buona posizione. Al 17' Coretti esce provvidenzialmente su Armenise lanciato a rete. Al 24' Gagliardi ispira da sinistra per Casale che va al tiro, impegnando in angolo il portiere Fiore. Nella fase centrale della ripresa la partita si ravviva. Al 25' Armenise calcia a lato. Al 26' Lavecchia batte lungo in area da fallo laterale, Grieco va di testa, ma la conclusione è debole. Al 27' ci prova Fiorino sugli sviluppi di un corner, ma Coretti para. Ma al 39' i gialloble trovano il gol qualificazione: Prisco crossa da sinistra per Lavecchia che riceve in area e supera Fiore di destro. Poi allo scadere Regina non sfrutta l'occasione per il 3-1, calciando debolmente sul portiere. Ma a quel punto il Pisticci è già in semifinale di Coppa. Roberto D’Alessandro
R.VALDIANO AVIGLIANO
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RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre, Di Falco, Calandriello, Pascuzzo, Chiacchio (20' st Guida), Salvitelli (20' st D'Amato), Salamone, Cava, Zuccarelli (36' st Colombo). A disp.: Loguercio, Romano, D'Alto, Polito. Allenatore: Masullo. AVIGLIANO: Vaccaro, Lorusso, Muzzillo, Ottati (6' st Sileo), D. Carlucci, Potenza (44' st W. Carlucci), Fiorino (39' pt Darwish), Santopietro, Grieco, Di Pietro, Tornillo. A disp.: Chianese, Petraglia, Giuzio, Bucci. Allenatore: Filadelfia. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (La Grotta - Fantini). RETI: 15' st Santopietro, 20' st Tornillo, 23' st e 30' st (rig.) Salamone, 33' st Zuccarelli. NOTE: Al 14' pt Di Pietro calcia a lato un rigore. Espulsi: 34' pt Calandriello ; 3' st Di Pietro (A). Ammoni i: Salvitelli, Torre ; Santopietro, Darwish, Fiorino, Grieco, Vaccaro (A). MARSICO NUOVO - Doveva essere la partita del riscatto dell'Avigliano. Che il 24 gennaio 2007 al Del Sole si aggiudicò la Coppa Italia contro lo Sporting Montalbano con una rete di Santopietro nei supplementari. Quel ragazzo
giunto da Tito che ieri aveva spaventato il Ruggiero Valdiano con una perla da trenta metri per l'imminente vantaggio granata seguito dopo cinque minuti da Tornillo. Ma così non è stato. La storia ha voluto che la doppietta di Salamone e il gol vincente di Zuccarelli scrivessero un'altra partita. Risultato finale: 32. Lo stesso che si è generato il 19 ottobre scorso. Dunque doveva esserci riscatto per l'Avigliano e tra il 15' e il 20' della ripresa c'era stato a dire il vero. Ma c'è stata invece conferma per la squadra di Masullo che passa in semifinale per quanto buono sta costruendo e oliando attraverso meccanismi di gioco e belle trame dimostrando che è una delle migliori realtà esistenti in questa regione sia in campionato che in Coppa Italia. Chi è da riprendere è sicuramente l'aviglianese Di Pietro. Prima ha sbagliato un rigore al 14' del primo tempo e poi in superiorità numerica si è fatto espellere al 3' della ripresa per proteste. E' lo stesso numero dieci granata a concludere per primo verso la porta di Serra con la palla che sfiora la traversa (10'). La Ruggiero Valdiano va al contrattacco e Salamone a porta sguarnita su un'uscita poco felice di Vaccaro su cross di Discepolo manda alto (14'). Passano due minuti e Pascaretta decreta un
rigore per l'Avigliano. Tocco di mani di Torre su un tiro di Tornillo e penalty di Di Pietro che spiazza il portiere ma mettendo fuori il pallone. Passato il guaio, i rosanero ripartono tranquilli e Salamone in tre occasioni manca nettamente il bersaglio per un'imprecisione mai vista altre volte (18', 19' e 27'). Trascorrono altri minuti e Calandriello entra da dietro su Tornillo e viene espulso per direttissima dal direttore di gara. Sulla punizione battuta da Di Pietro molto forte Serra ci mette i pugni per sventare il pericolo. Nella ripresa il primo episodio da annotare è l'espulsione di Di Pietro. Al quarto d'ora arriva il vantaggio aviglianese. Potenza dalla destra passa al centro per Santopietro che con una sventola segna. Altri cinque giri di lancette ed è bis. Tornillo si infila tra le maglie campane buca Serra . I rosanero non si abbattono ed iniziano la rimonta con Salamone che insacca di testa su cross di Cava (23'). L'attaccante di Caselle in Pittari poi sigla la doppietta personale su rigore per un atterramento in area su Pascuzzo. Il gol che manda la Ruggiero Valdiano in semifinale giunge con un gran eurogol di Zuccarelli che incrocia di sinistro sul primo palo sfruttando la torre di Salamone. Biagio Bianculli
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Sport
Giovedì 6 novembre 2008
Sconfitta a Possidente preoccupante per gli obiettivi
Ruvo Venosa, è notte POSSIDENTE A.S.D. RUVO
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POSSIDENTE: Mecca, Possidente V., D'Andrea, Lorusso, Claps, Possidente A., Petruzzi, Possidente D., De Carlo, Possidente M. ( Possidente D.), Possidente V. ( Possidente G.). All. Corbo. RUVO VENOSA: Rosa, Pellegrino V. ( Manieri), Di Tommaso ( Latorraca F.), Lotano, Latorraca C., Gaudioso, Gorga, Lifranchi, Mollica, Iacoviello, Di Perna. All. Scola. ARBITRO: Collacola di Bernalda. MARCATORI :al 21' e 58' Petruzzi (Possidente); al 46' Mollica (Ruvo). POSSIDENTE-Nonostante la splendida giornata di sole accecante , per il Ruvo è notte fonda : l'undici di Mister Scola torna da Possidente con le pive nel sacco e con più di qualche certezza in negativo, non è squadra da vertice, le manca una rosa ampia di giocatori, uomini decisivi sulle fasce, una seconda punta e sicurezza in difesa che paga alla minima distrazione. Il Possidente di oggi ne è l'esempio : poca tecnica , tanta decisione ed esperienza (in tutti i sensi), cose semplici, nessuna concessione alla platea, cinismo sotto porta, capitalizzazione delle occasioni da rete (due su due) e, soprattutto, tre punti fondamentali. Ruvo Venosa nervoso per il "regalo" avuto in settimana dal Giudice Sportivo : partita persa 3-0 a tavolino contro il Parco 3 Fontane Potenza per aver fatto svolgere le funzioni di guardalinee ad un dirigente che neppure si ricordava di essere tesserato come atleta per una società di calcio a 5!!!!! .. Tornando alla cronaca della gara odierna, l'inizio è piuttosto blando,
ma nel giro di soli sette minuti si verificano due occasioni per parte.Al 3' Petruzzi del Possidente si avventa di testa su una punizione dalla tre quarti, ma la sua incornata in diagonale termina fuori. Al 5' Iacoviello calcia bene da fuori area ed il portiere ospite devia sulla testa di Mollica che, tutto solo , si fa deviare il colpo da Mecca in angolo. Al 6' su calcio dalla bandierina, De Carlo è tutto solo sul secondo palo, ma non riesce a toccare in rete. Al 7' Mollica si presenta solo davanti a Mecca , ma tira alto. Dopo un bel tiro di Gorga al 16' che sfiora il palo, improvvisamente arriva il vantaggio dei padroni di casa:è' il 21' minuto quando un rilancio dalle retrovie viene lisciato a centrocampo, proiettando Petruzzi tutto solo verso la porta ruvese sulla fascia destra del campo,il portiere Rosa potrebbe anticipare l'ala del Possidente , ma ha un attimo di indecisione che si rivela fatale, infatti decide di arretrare verso la porta e Petruzzi si incunea in area tutto solo sulla destra, prende la mira ed insacca in diagonale la palla dell'1-0 . Il Ruvo Venosa accusa il colpo ed ha un solo sussulto al 30', quando, su calcio di punizione di Iacoviello, Lifranchi solo a centro area mette alto di testa. Il Possidente controlla la gara senza patemi fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa si vede un altro Ruvo Venosa, che riequilibra subito le sorti della gara e fallisce tre incredibili occasioni per il KO. Palla al centro, lancio di Gorga in avanti centrale, Iacoviello spizzica di testa e mette Mollica tutto solo davanti a Mecca : pallonetto perfetto e risultato in parità. Al 48' Gaudioso entra in area tutto solo da destra : potrebbe tirare, ma
mette al centro dove Iacoviello, davanti alla porta spalancata , non riesce a toccare di testa . Al 49'° Gorga dà una splendida palla a Mollica che si presenta solo davanti a Mecca sempre da destra, lo supera con un tocco delizioso , ma la palla sfiora il palo. Al 57'° Gorga batte una punizione al millimetro sulla testa di Lifranchi che, solissimo davanti alla porta, manda incredibilmente alto. La legge del calcio, si sa, è spietata : sul capovolgimento di fronte un calcio di punizione di Possidente Mario da destra mette la palla in area ruvese dove, tra tante teste, sbuca la nuca di Petruzzi che batte l'incolpevole Rosa sotto la traversa per il 2-1. Manca mezz'ora , ed il Ruvo di inizio ripresa lascerebbe sperare in almeno un nuovo pareggio : ma l'eccessivo nervosismo, la foga e l'approssimazione degli ospiti, il mestiere e l'esperienza dei padroni di casa permettono al Possidente di conquistare i tre punti. Difatti, nonostante qualche pericolosa mischia ed alcune pericolose deviazioni in area che non danno risultato, il risultato non cambia più. Un'altra sconfitta, quindi, in casa Ruvese e la necessità a questo punto di guardare in faccia alla realtà e di darsi una sveglia , oltre che fare un bel bagno di umiltà. Speriamo di raccontare cose migliori già da domenica prossima. Già domenica prossima, quando la squadra di Scola affronterà il Barrata, la musica dovrà cambiare perchè i dieci punti in classifica non sono certo il bottino che ci si attendeva a questo punto del campionato. In sette gare c’era da attendersi qualcosa in più per il Ruvo Venosa, anche perchè la squadra potentina ha solo un punto ed è il fanalino di coda. Lorenzo Zolfo
Parco Tre Fontane in vantaggio con Angelucci
Simonetti griffa il pari P. 3 FONTANE RIONERO
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PARCO TRE FONTANE POTENZA: Zaccagnino, Sarli, Pontolillo, Angelucci, Centola, Scavone, De Francesco (1' st Rosa), Sabia, Liuzzi, Arcamone, Pellegrino (89' Basile). All. Silipo. RIONERO: Fortuna, Urciuoli, Di Lonardo, Traficante, Grieco (70' Fontana), Martino, Bochicchio (80' Archetti), Carrieri (50' Di Lucchio), Simonetti, Laurenza, Lomio. All. Cassese. ARBITRO: Blasi di Moliterno. RETI: 20' pt Angelucci (P), 41' st Simonetti (R). RIFREDDO- Sullo splendido rettangolo verde di Rifreddo, la capolista Parco Tre Fontane è costretta al pareggio da un ostico Rionero, che dimostra di essere una grande protagonista di questo campionato. Gli ospiti soffrono un po' in avvio la squadra di Silipo, che dopo aver ben controllato la gara va meritatamente in vantaggio al 20' del primo tempo: capitan Angelucci al centro dell'area raccoglie un preciso invito di Pellegrino ed è abile a insaccare. La squadra di casa dispone di un Picerno ben messo in campo ma incapace di pungere in avanti. Nella ripresa la formazione di Silipo cala notevolmente, mentre i vulturini prendono in mano il centrocampo e il pallino del gioco costringendo i potentini
nella propria area. Bella la gara, con il Parco Tre Fontane che in ripartenza fiora il raddoppio in un paio di occasioni. Al 65' Arcamone solo davanti a Fortuna si fa ipnotizzare e sulla ribattuta Sabia sbaglia incredibilmente a porta vuota. Il calo atletico dei potentini è sempre più evidente e così all'86' Simonetti con un cross innocuo dalla sinistra inganna un colpevole Zaccagnino regalando al Rio-
nero il meritato pari. Buona fra gli ospiti la prestazione di Grieco, un '91 di ottime prospettive, e di Di Lucchio (altro '91), ma da segnalare anche l'ottima predisposizione tattica di mister Cassese. Fra i potentini pochi sopra la sufficienza, e la consapevolezza che se non ci si allena con profitto i risultati non arriveranno. Da segnalare poi un macroscopico rigore negato ai vulturini all'88'. Luca Carlone
Basta Pacella e Vietri s’inchina VIETRI ATL. BALVANO
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VIETRI: Uva (50' Fabio), Iuorio, Calviello C., Grande, Ciarliero, Di Carlo, Macellaro R. (53' Passannante), Macellaro D., Macellaro M. (20' Cuoco), Calviello G., Gorga. All. Ciarliero BALVANO: Pacella G., Pacella C., Bovino, Pacella A., Di Iacovo (53' Casciano V.), Corbisiero, Teta, Mastandrea, Quagliata (65' Uriate), Casciano S., Simone. All. Morriello ARBITRO: Aquino di Potenza RETI: 69' Pacella A. (B) NOTE: Espulso al 73' Gorga per reazione sul portiere ospite. Ammoniti: Bovino e Simone (B),Ciarliero (V). VIETRI DI POTENZA - Debacle interna del Vietri, che nel derby contro il Balvano, perde per una rete a zero. Nonostante un buon primo tempo e tantissime occasioni fallite, i vietresi dopo lo svantaggio si sono innervositi e non hanno costruito più nulla, se non qualche occasione negativa (come l'espulsione di Gorga). Per il resto, bravo e determinato il Balvano di Morriello (con il gol di Pacella A. su punizione), che ha acciuffato tre punti per la corsa al vertice. Qualche episodio sull'arbitro, che non ha clamorosamente espulso Simone del Balvano, che per ben tre volte ha volontariamente preso la palla con la mano (solo una ammonizione). Troppe le occasioni sbagliate del Vietri, con Di Carlo (che in varie occasioni non è riuscito a concludere) e Calviello (che dopo una splendida azione ha visto la palla salvata sulla linea da un difensore ospite). Alla fine vittoria meritata per il Balvano, che ha portato a termine una buona gara senza correre particolari rischi. Ma è subito il Vietri ad attaccare, azione sull'asse Di Carlo-Gorga-Calviello, tiro di Gorga e palla fuori di poco. Ci prova Calviello al 6' su punizione, ma la sfera va fuori. Si ripete dopo sei minuti Calviello, ma il suo tiro è preda di Pacella G. Al 15' fallo di mani di Simone del Balvano, ammonizione. Batte Ciarliero, ma la palla dai 35 metri sfiora l'incrocio. Lo stesso Simone, già ammonito, prende di nuovo la palla con la mano, ma è solamente fallo. Il Vietri potrebbe andare in vantaggio al 30': splendida percussione di Calviello G., evita tre avversari ed anche il portiere, ma il suo tiro è salvato sulla linea da Bovino. Reazione ospite sul finire del primo tempo, ma su cross di Teta, Mastandrea colpisce il palo. Al 40' per la terza volta Simone colpisce la palla con la mano. Ma l'arbitro clamorosamente non fischia nemmeno. Si va negli spogliatoi. I vietresi nella seconda frazione appaiono alquanto nervosi. Ma nonostante ciò, attaccano, e colpiscono un palo da calcio d'angolo con Calviello G. Forse nel momento migliore dei vietresi, Pacella A. da oltre 35 metri, complice una uscita del portiere, porta in vantaggio i balvanesi. Il Vietri fino alla fine non riesce a pareggiare, nonostante una splendida punizione di Passannante al 91'. In precedenza (73') Gorga viene espulso per accenno di rissa col portiere. Claudio Buono
Una scena di gioco
Doppiette di Lemma per il Roccanova a cui risponde Rubolino del Rotondella. Tutti i gol nella ripresa
Botta e risposta e alla fine vince l’equilibrio A.D.P. ROTONDELLA ROCCANOVA
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A.D.P. ROTONDELLA: Manolio R., Toscano, Salerno A., Acciardi, Mele, Ruolino, Santarcangelo, Ripa, Galati, Manolio F., Guida (21' st Scaiella) A disposizione: Agresti, Mauro, Nardiello, D'Alessandro, Oriolo, Tarantino. Allenatore: Martino ROCCONOVA: Bellitto, Marrone, Di Sario, (39' st Arleo), Malaspina L, De Risi, Bianculli, Malaspina V. (30' st Graziadio), Fortuna, Bulgaro, Malaspina M., Lemma A disposizione: Di Matteo, Spagnolo, Lo Ponte. Allenatore Infantino ARBITRO D'Alessandro di Bernalda RETI: 35' st Rubolino rig. (R), 41' e 44' st Lemma (Roc), 51' st Rubolino (R) ROTONDELLA - Roccanova tutto nel secondo tempo. Partiva bene la formazione di casa che al 18' ci provava con una punizione di Mano-
lio, la difesa del Roccanova mandava in angolo. Al 26' show di Ripa che superava gli avversari come dei birilli, ma trovava attento Bellitto che deviava in angolo con la punta delle dita. Al 37' era Rubolino a rendersi pericoloso con un colpo di testa su cross di Manolio, la palla sfiorava il palo. A tre minuti dal termine del primo tempo ancora il Rotondella con un cross dalla destra di Acciardi per Ripa che di testa mandava di poco fuori. La ripresa iniziava sulla falsa riga del primo tempo con il Rotondella proteso in avanti ma poco lucido. All 8' ci provava capitan Salerno di testa, ma il suo tiro sfiorava ancora una volta il palo. Quando ormai l'incontro sembrava concludersi a reti bianche, succedeva di tutto: al 35' Ripa veniva strattonato in area da Di Sario e l'arbitro concedeva il rigore trasformato con freddezza da Rubolino. Sei minuti dopo arrivava il pareggio ospite con Lemma che, conquistata la palla sulla tre quarti, superava un paio di avverarsi ed insac-
cava in rete. Nel finale il Rotondella subiva il colpo con la doppietta di Lemma grazie ad un tiro micidiale da dentro area. La gara non finiva qui, infatti, al 51' Ripa veniva atterrato in area da Bianculli, e l'arbitro concedeva il secondo penalty. Sul dischetto andava ancora Rubolino che però si faceva respingere da Bellitto. Nell'ultimo minuto di recupero, però, Rubolino riscattava l'errore con la definitiva rete del due a due. “Abbiamo giocato un discreto primo tempo, con almeno quattro azioni non finalizzate per sfortuna e bravura del portiere ospite - ha spiegato il vice presidente locale, Domenico De Luca.. Nel secondo tempo non abbiamo giocato bene, la tensione ci ha fatto sbagliare troppo. Passati in vantaggio con Rubolino, abbiamo avuto paura di vincere ed abbiamo subito i due gol del Roccanova per errori della nostra difesa. Dopo il rigore fallito da Rubolino non ci credevamo più, meno male che lo stesso si è rifatto con il gol nel finale del 2 a 2”. lo.to.
Sport 51 Tripletta di Basile, Fanuele, Calocero e Abruzzese completano l’opera Giovedì 6 novembre 2008
Cancellara, pioggia di gol L’Anzi esce dal comunale con un passivo pesante CANCELLARA ANZI
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CANCELLARA - Tolve, Troiano, Cosentino(Angiletta) Nolè, Calocero P., Silipo (st Rienzi.) Calocero D., Fanuele, Abbruzzese, Basile R.M. (st Scarfiello), Erario. All. Cosentino ANZI - Colasurdo, Petruzzi, Deasmundis, Sarli (st Giorgio P), Cilibrizzi, Buchicchio, Cantisani, Rubolino, Giorgio A, Romano, Telesca. All.(Accompagnatore) Falvella. ARBITRO - Maronciu di Potenza RETI - 4', 41', 43', 1T Basile R.M., 27' Fanuele, 44' Cilibrizzi (A), 25'ST Calocero P., 40' Abbruzzese. CANCELLARA- Valanga di gol dell'US Cancellara. La Polisportiva Anzi esce sconfitta dal comunale di Cancellara, con un pesante 6-1. Seconda vittoria consecutiva per gli undici di mister Cosentino che raggiungono così il 5° posto, con la miglior difesa del campionato, solo 3 gol al passivo. Partono subito bene i padroni di casa, al 4' su assist di Fanele è Basile R.M. che si invola sulla destra e senza nessuna difficoltà sigla la rete del vantaggio(1-0). Nei primi dieci minuti sempre il Cancel-
Una scena di gioco
lara in attacco. Ma gli ospiti proprio non ci stanno. Ed è al 12' che Cantisani prova la conclusione a rete, ma la palla finisce di poco alta sulla traversa. Gli animi in campo non sono dei migliori. Di solito gli screzi avvengono tra gli avversari. Invece per l'Anzi no. Lo screzio è avvenuto in “casa”. Siamo al 13' quando dalla panchina degli ospiti, l'accompagnatore della squadra, inizia ad urlare contro i suoi, reagisce verbalmente Sarli. L'accompagnatore non ci sta e chiede subito il cambio. Finisce così, in malo modo, solo dopo 15' la partita per Sarli.
Al suo posto entra Giorgio P. Al 20' ancora Cancellara con Fanuele che su cross di Erario tenta di siglare il raddoppio, ma Colasurdo fa suo il pallone. Sullo scadere della prima frazione di gioco, approfittando degli errori dei padroni di casa, l'Anzi si fa più volte pericoloso. Ma al 27' è Fanuele, servito da Basile R.M., che sigla il raddoppio(2-0). Siamo allo scadere della prima frazione di gioco quando arriva la doppietta di Basile R.M. (3-0). Non si ha neanche il tempo di annotare la rete che sempre il goleador Basile sigla la sua tripletta (4-0). L'Anzi proprio non ci sta a chiude-
re il primo tempo così. A due minuti dallo scadere del primo tempo l'arbitro concede una punizione per gli ospiti, ed è Cilibrizzi che mette la palla all'incrocio dei pali alla destra di Tolve(4-1). Un gol applauditissimo anche dai tifosi avversari. Si conclude così il primo tempo. Nella ripresa è ancora il Cancellara a fare la partita. Inizia la gara con due cambi per i padroni di casa, fuori Silipo e Cosentino, dentro Angiletta e Rienzi. Dopo soli 10' della ripresa paura per Basile, che dopo uno scontro con un avversario si accascia dolorante, ed è costretto ad abbandonare il campo. Distorsione alla caviglia per lui. Al suo posto entra Scarfiello. Partita tutta in discesa per il Cancellara che al 25' grazie ad una splendida punizione di Calocero P. si porta sul 5-1. Sullo scadere della seconda frazione di gioco è ancora Fanuele a tentare di andare a rete, solo davanti al portiere, ma la palla colpisce il palo. A 5' dalla fine ci prova Abbruzzese che mandala il pallone di poco fuori. Ma dopo pochi minuti replica e questa volta non sbaglia ed è 6-1 per gli undici di Cosentino che conquistano così la prima vittoria casalinga. Carmen Paradiso
Per la Fratelli Cafaro di Francavilla c’è solo il sorriso per il gol di Ciancia
Acuti di Melchionda e Priante Nemus che si incammina verso posizioni d’alta classifica NEMUS F/LLI CAFARO
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NEMUS: Manfredelli, Ielpo D, Ielpo G, Ielpo P, Summa, Di lascio, Ferrari, Ielpo P, Priante, Melchionda, Alagia. A disp. Cammisotto, Filardi, Cresci, Lentini. All. Cantisani Rosario F.LLI CAFARO: Sarubbi, Di Giacomo, De Lorenzo, Marziale, Di Nubila, Costanzo, Ciminelli, Fanelli, Ciancia, Salerno, Costanza. A disp. D'Affuso, De Salvo, Fanelli, L, Capalbo, Di Giacomo, Pangarp. All. Sarubbi Antonio ARBITRO: Favale RETI: 25' Priante, 25' Ciancia, 30' Melchionda. NEMOLI - Grazie ai tre punti conquistati contro i Fratelli Cafaro, il Nemus si incammina verso la parte alta della classifica. Entrambe hanno disputato una bella gara, sfidandosi a viso aperto fino alla fine. Il Nemus trascinato a centrocamTERZA vittoria consecutiva. La terza in casa. La quarta in campionato. La seconda di seguito con cinque gol. Secondo migliore attacco del torneo. Terza miglior difesa della Seconda Categoria girone C. Ma anche la seconda peggior maglia nera casalinga compensata come migliore retroguardia in trasferta. Questi sono i numeri della squadra del Real Grumento di Carlo Prete che oltre a questi numeri è una squadra in campionato che ha sempre segnato e subito in ogni partita. Come lei solo la Fortitudo Moliterno, F.lli Cafaro e Sanseverinese. La prima e la terza sono state vittime delle tre vittorie di fila della compagine biancazzur-
po dall'esperienza di Priante, dall'agilità tecnica di Ferrai e pericoloso in area avversaria con i guizzi di Melchiona, gli ospiti sempre in partita grazie ad una buona preparazione atletica. Sicuramente più avvincente è stato il primo tempo, dove sono state messe a segno tutte e tre le marcature. Vanno in vantaggio dopo dieci minuti di gioco i padroni di casa. Priante controlla al limite dell'area e di esterno destro indirizza all'angolino alle spalle di Sarubbi. Una rete che frena gli ospiti e porta al Nemus il controllo del gioco. Pericoloso poi è di nuovo Priante con un incursione sulla sinistra fermata dal portiere avversario in uscita. Al 25 arriva il momentaneo pareggio. Lo realizza Ciancia Gino su una punizione centrale, sulla linea dell'area grande, che Manfredelli non riesce a controllare. Al Nemus però bastano cinque minuti per mettere a segno la rete decisiva. Protagonisti Ielpo Domenico e Melchionda che al primo
tentativo vanno vicino al gol con una triangolazione fermata in area dalla difesa, poi si ripetono partendo dal centro campo con lancio di Ielpo e Melchiona che brucia con lo scatto la difesa e supera il portiere in uscita con uno splendido pallonetto. Gli ospiti cercano di rispondere subito con una triangolazione in velocità che porta Fanelli Paolo alla conclusione neutralizzata da Manfredelli. Nella ripresa partono bene gli ospiti che sono padroni del campo per i primi 15 minuti di gioco, anche se il primo brivido lo regala Imperio del Nemoli con un incursione in area e tiro cross che non trova la deviazione dei compagni. Quindi ci provano ancora i ragazzi di Sarubbi che costruiscono azioni ma non trovano il guizzo vincente. Sul finire è di nuovo Melchionda che semina il panico nell'area avversaria. Prima salva De Lorenzo sulla linea il suo tiro cross, poi regala un assist vincente a Summa che conclude alto sulla traversa. Francesco Zaccara
Garnet corsaro a Rapolla
Decide il guizzo di Piciollo RAPOLLA RGB BELLA
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A.S.D. RAPOLLA: Passannante A., Albis S., Pianta E., De Luca M., Lapolla R., Mucciante N., Vitale P.(Dal 62° Di Tolve M.), Maitilasso M., Grossi E., Tamarazzo M., Cassano A.(Dal 75° Nardiello G.), All. Recine A.S.D. GARNET RED BELLA : Prello P., Tolomeo G., Sansone D., Gruosso E., Maruggi A., Pignataro V., Cavallo A., Gioseffi C., Piciollo L., Maione P., Angrisani M. All. Sansone ARBITRO: Carriero sez. di Venosa MARCATORE: 89' Piciollo L. RAPOLLA. Una sconfitta da cui poter risalire la china per il prosieguo del campionato, questa è la speranza del Presidente Pasquale Tamarazzo dopo la prima sconfitta stagionale casalinga, venuta dopo una partita gagliarda giocata all'attacco con occasioni da gol compreso un rigore sbagliato ed il gol ospite su infortunio della difesa. Parte bene il Rapolla è già al quarto minuto dopo un'azione corale Grossi, con un diagonale dal limite mette di poco al lato della porta avversaria. Ancora i padroni di casa continuano a tenere le redini del giuoco facendosi pericolosi con Tamarazzo M. ,che al 22' si inserisce di testa su angolo di Vitale con la palla che sorvola la traversa, ed al 24' con un tiro dal limite dell'area. Gli ospiti cercano di agire di rimessa ma non si rendono mai pericolosi davanti alla porta difesa dal giovane Passannante così il primo tempo si chiude con una punizione diretta di Grossi indirizzata sotto la traversa, con il portiere ospite che devia in calcio d'angolo. La ripresa inizia con lo stesso ritmo del primo tempo, con il Rapolla che cerca il gol del vantaggio, il Bella a contenere e ripartire, ma le azioni rilevanti sono sempre dei padroni di casa, anche se
Ad arbitrare la gara col San Martino d’Agri Antonio Barletta, per 5 anni fischietto in C
Real Grumento, numeri soddisfacenti ra. La seconda sarà incontrata al team del presidente Celano domenica in trasferta. Questa è l'ennesima conferma che nel calcio oltre ai numeri, anche le coincidenze si trovano perfettamente. La partita vinta tra le mura amiche contro il San Martino d'Agri per 5-2 non è stata una gara normale perché ad arbitrarla c'è stato un direttore di gara che non si vede tutti i giorni in un campo dilettantistico bensì professionistico. Si tratta di Antonio Barletta con cinque anni di
carriera in serie C e in aspettativa al momento per riprovare la scalata alla CAN che significa serie A e B nel mese di luglio quando ci saranno i test per lui che saranno una consacrazione o un fallimento a seconda di come andrà finire. Vederlo domenica per tutti è stata una grande emozione e della sua conduzione di gara nessuno si è potuto lamentare visto che è considerato tra i migliori nella sua categoria. Per entrambe le squadre non è roba da niente since-
ramente come sottolineato da Prete dopo la fine dell'incontro. Ritornando all'aspetto tecnico e tattico il tecnico valligiano non ha voluto rischiare di Genovese infortunatosi nell'allenamento di venerdì per una lussazione al polso e ha preferito inserire Egidio Morello che negli altri match aveva interpretato un ruolo di mediano in fase di marcatore e di terzino destro. Da centrale difensivo solo in allenamento e contro il San Martino d'Agri non ha sfigurato. Al
gol iniziale di Sacco che non era bastato per sottomettere la formazione allenata da Cicchelli per il pareggio realizzato da Melfi, sono dovuti intervenire con altri due gol per blindare la pratica nel primo tempo Mauro Scaldaferri e Innella. Nella ripresa Massimo Scaldaferri e Vicino hanno allargato il punteggio con l'intermezzo del rigore trasformato da Robortella appena entrato. Sul risultato acquisito Prete ha pensato bene di concedere qualche minuto al secondo portiere
Nardiello e Di Tolve
manca l'esperienza e la cattiveria agonistica per mettere la palla dentro, infatti i vulturini vanno al tiro al 59' con Tamarazzo M. ed al 73' con Grossi con il portiere ospite che controlla agevolmente. All' 83' grande occasione per passare in vantaggio con Cassano che mette al centro, il portiere ospite smanaccia malamente al centro dell'area, dove arriva il neo entrato Nardiello che a porta vuota mette incredibilmente fuori. Ma all'89' arriva il gol beffa del Bella, con l'esperto Maione che su palla persa da Albis S., serve al centro il solissimo Piciollo che insacca da pochi metri. Reazione del Rapolla che si concretizza al 93'con un rigore che viene sbagliato da Grossi tiro che finisce sopra la traversa con l'arbitro che fischia la fine della partita. Delusione negli spogliatoi per un risultato bugiardo che invischia ulteriormente i bianco-gialli nei bassifondi della classifica. vi. bo. Campiglia, che aveva giocato soltanto alla terza di campionato nell'unica partita persa della stagione contro il Nemus, ad Antonio Morello che si sta disimpegnando molto nelle sedute di allenamenti e a Laveglia che ha perso ormai il posto di titolare per gli studi universitari. Prete è contento dei suoi ragazzi e soprattutto di Vicino che gioca per la squadra e ha la capacità di farla salire. La prossima gara sarà giocata sul campo dei F.lli Cafaro che hanno perso in casa soltanto all'esordio contro l'Oratorio Lentini Maratea per 3-2 e quindi avversario da tenere sotto osservazione nonostante la posizione di classifica che occupa. Biagio Bianculli
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Sport “Calcio in città” di Potenza Nel secondo turno prevale il segno “2”
Giovedì 6 novembre 2008
Calcio a 7
Poker in vetta alla classifica Sampdoria sempre tra le grandi favorite SI E' DIVISA in tre tronconi la classifica del “Calcio in Città” di Potenza. Quattro squadre conducono sul tetto della graduatoria a punteggio pieno con sei punti all'attivo, altrettante formazioni inseguono a tre punti e le restanti quattro sono ferme al palo a quota zero. Il torneo potentino di calcio a sette già promette scintille nei piani della classifica, dove troviamo la Sampdoria (campione uscente), il Genoa, la Fiorentina ed il Catania. In coda, invece, balbettano parecchio l'Inter, il Lecce, il Palermo ed il Torino. Con il nostro approfondimento sul torneo partiamo naturalmente dal vertice. La Sampdoria ha bissato il successo della settimana prima affossando il Lecce per 9-6. I “doriani” gravitano sul gradino più alto del podio e, pur non detenendo l'attacco più prolifico e la difesa meno perforata del campionato, vantano la migliore differenza reti in assoluto. In coabitazione con la Sampdoria, ci sono i “cugini” rivali del Genoa, che hanno cominciato alla grande il fantacalcio potentino di serie A. Il team rossoblu, sul campo del “Centro Sportivo Rossellino 2000”, ha inflitto un pesante set tennistico al Bologna, superato con il rotondo punteggio di 6-2. Inoltre il Genoa, grazie a questa ampia affermazione, ha consolidato il titolo di migliore difesa del torneo di calcio a sette con appena cinque gol al passivo. In testa alla classifica troviamo anche la Fiorentina che, grazie al suo attacco devastante (diciassette gol in due match disputati), non ha lasciato scampo al Torino. Per la cronaca, però, i granata hanno opposto una grande resistenza, chiudendo la gara sotto di un gol rispetto ai viola (7-6 per la Fiorentina). In vetta, inoltre, un pochino a sorpresa, c'è anche il Catania, che ha piegato per 2-1 il Chievo
nel match con meno reti messe a segno della seconda giornata del “Calcio in Città” di Potenza. In questo turno sono state siglate in totale sessantaquattro marcature, tre in meno rispetto all'esordio. Nella parte bassa della classifica, ha sorriso per la prima
volta il Napoli che ha sconfitto e doppiato l'Inter (105). La formazione azzurra ha così agguantato le squadre che hanno tre punti, mentre l'Inter continua a rimediare gol a ripetizione: viaggia ad un media di dieci reti subite a partita. Era accaduto alla
prima giornata, si è ripetuto anche in questo turno. Infine, oltre al Napoli, anche la Reggina ha sbloccato la classifica, imponendosi per 7-3 sul Palermo. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Sessantaquattro gol messi a segno in
questa seconda giornata (131 marcature in totale in campionato), di cui 30 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 34, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attac-
co del campionato è quello della Fiorentina (17 reti), il peggiore è quello del Bologna (6 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (5 reti subite), mentre la peggiore è quella dell'Inter (20 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it
Over 35 Studio Immagine e Team Rossoblù al comando del torneo
Sono due le squadre a punteggio pieno SONO SOLTANTO due ora le squadre a punteggio pieno nel torneo potentino di calcio a sette over 35. Si tratta dello Studio Immagine e del Team Rossoblu. Si sono persi un pochino per strada, infatti, il Basinvicta e la Stella Rossa (sconfitta nello scontro-diretto proprio contro il Team Rossoblu), entrambi vittoriosi nel turno precedente. Partiamo subito dal match-clou di giornata che metteva in palio la leadership della classifica. Con un gol di scarto (4-3), il Team Rossoblu ha bissato il successo di sette giorni prima, infliggendo il primo ko stagionale alla Stella Rossa. La squadra rossoblu, inoltre, ha confermato ancora una volta di avere una difesa solidissima: nelle prime due gare del torneo over 35 di Potenza ha subito la miseria di tre reti (e tutte con la Stella Rossa). Dopo esserci soffermati
sulla vittoria del Team Rossoblu, passiamo al successo dell'altra capolista del campionato. Lo Studio Immagine ha sommerso sotto una valanga di reti i malcapitati degli Amici Ritrovati (10-3), che non hanno sicuramente cominciato il torneo nel migliore dei modi. Infatti, sono reduci da due flop di fila e sono debolissimi nel reparto difensivo (già quindici gol subiti dopo due partite). Lo Studio Immagine, invece, si gode il primato in classifica con l'attacco più perforante (diciassette reti già messe a segno). E alle spalle delle due battistrada? Ci sono il Basinvicta ed il Benfica con quattro punti all'attivo. Il Basinvicta, dopo la bella vittoria all'esordio, si è dovuto accontentare di un pari ricco di gol contro gli All Blacks (5-5), mentre il Benfica ha superato con un gol di scarto i Galaxys (4-3). Per
quest'ultima formazione si è trattato del secondo insuccesso consecutivo, ma almeno ha siglato i primi gol della stagione. Per il Benfica è arrivato il primo successo in campionato, dopo il pari all'esordio. In coda alla graduatoria, non si è disputata la sfida tra il Cosmos e l'Azzurra Isomax. Intanto, come era già avvenuto nella prima giornata, anche in questo turno non ci sono stati calciatori ammoniti. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Trentasette gol messi a segno in questa seconda giornata (84 marcature in totale in campionato), di cui 21 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello dello
Studio Immagine (17 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (3 reti). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (3 reti subite), mentre la peggiore è quella degli Amici Ritrovati (15 reti subite). d.p.
Sport
Giovedì 6 novembre 2008
Preoccupa ancora Dacic
Pronto un bus di tifosi
MATERA - Preoccupano ancora le condizioni del lungo Dacic. Ieri il pivot non ha svolto la seduta di allenamento. Assente anche Francesco Ferrienti le cui capacità di recupero, però, appaiono migliori e quindi appare garantita la sua presenza in campo nel derby del PalaSassi. Allenamento, dunque a ranghi ridotti per il roster di roberto Miriello. Intanto è stata comunicata la designazione arbitrale per la sfida di domenica. Arbitreranno la contesa Roberto Biasini di Veroli e Luigi Gaudino di Nocera Inferiore. Il destino delle due squadre lucane passa anche dalle loro decisioni. Designati anche gli ufficiali di gara. Al tavolo saranno seduti Rocco Motta di Pignola, come segnapunti, Fabrizia Pace di Potenza, come cronometrista, e Luciana Saracino di Rionero in Vulture al cronometro dei 24 secondi. Anche la loro designazione diventa importante se si pensa che lo scorso anno, per un guasto al tabellone, si dovette procedere al conteggio manuale dei punti, un particolare curioso che in quell’occasione portò bene alla formazione materana. a.mutasci@luedi.it
ANCHE la tifoseria potentina è in fermento per il derbyssimo del Palasassi di Matera in programma domenica scorsa. I supporters biancorossi si stanno organizzando per preparare un torpedone alla volta della Città dei Sassi. Il costo del biglietto è pari a 6 euro e cinquanta centesimi. Nel caso di una riduzione numerica il prezzo aumenterebbe. I tifosi potentini dovrebbero partire nel pomeriggio di domenica raggiungendo lo splendido impianto sportivo materano prima del match. L'attesa per il terzo derby della terza serie è spasmodica, in casa potentina si respira aria di partitissima sin da lunedì. Anche nella sfida disputata l'anno scorso i tifosi potentini seguirono in massa le gesta di Christian Villani e compagni, sconfitti al Palasassi per 98 a 89 al termine di una partita condotta dai ragazzi di Miriello. Il torpedone dovrebbe portare a Matera cinquantaquattro sostenitori biancorossi, tutti pronti a far esplodere la torcida in caso di successo sui cugini biancoazzurri, guidati dall'ex di turno Francesco Ferrienti. f.menonna@luedi.it
Dacic
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I tifosi del Potenza
A Dilettanti L’esperto Ruggeri: «Sarà il gruppo a fare la differenza»
Sfida all’ultimo canestro L’ex Ferrienti: «Per me è come un derby nel derby» LEVONI POTENZA
BAWER MATERA “PER ME sarà un derby nel derby, non una gara come le altre”. Francesco Ferrienti non vede l'ora di arrivare a domenica e malgrado un problema muscolare che lo tiene fermo ai box, spera fortemente di poter giocare la partita di domenica sera al PalaSassi fondamentale per la stagione della Bawer Matera. “Il Potenza è una squadra in cui ho giocato, conosco la città e molte persone, è normale per me sentire il sapore di questo derby. L'infortunio? Spero di recuperare, farò il possibile per esserci se poi il medico dovesse ritenere che non ci sono possibilità di recupero ed allora sosterrò i miei compagni. Ma sono speranzoso di poter rientrare in tempo”. Ferrienti ha già giocato due partite di fuoco la passata stagione con la maglia del Potenza, per cui conosce lo spirito ed il clima di questo tipo di appuntamento e dunque non ha difficoltà anche ad individuare quelli che possono essere gli elementi decisivi della sfida: “si tratta di una gara di grande intensità, sono partite che vanno oltre l'aspetto tecnico ed è sulla grinta e sulla voglia di vincere di ognuno che si determina la vera differenza tra le due squadre”. Il Potenza è un'ottima squadra che ha iniziato bene il campionato se si esclude la trasferta di Latina, Ferrienti ne disegna senza problemi le qualità e aggiunge: “hanno creato un buon equilibrio, la gara di sabato a Latina non credo faccia testo. Hanno un buon gruppo che è la loro qualità principale, non mancano di elementi validi che possono garantirgli la necessaria qualità in attacco da Palombita a Chiarastella e Ruggeri ma noi non possiamo preoccuparci delle qualità del Potenza. Dobbiamo pensare essenzialmente a noi stessi e a fare ciò che
è necessario per vincere questa partita. Sono convinto che sia possibile riuscirci”. Ferrienti è uno dei punti di riferimento che la nuova Bawer ha trovato sul campo, è stato tra i protagonisti del successo casalingo contro Ostuni mentre a Osimo non è riuscito a ripetersi. In quel tipo di contesto ha giocato una gara volitiva ed in-
tensa ma certo meno effervescente di quella contro Ostuni: “è vero non sono riuscito ad essere ugualmente incisivo. Non credo che l'infortunio abbia influito, non mi piace cercare scuse. Devo dire comunque che la squadra ha fatto la sua ottima partita cercando di portare a casa il risultato. L'unica cosa che ci è mancata è la vittoria perché nel finale non abbiamo avuto l'abilità di gestire i palloni importanti che avrebbero determinato il risultato. Il passivo è eccessivo ma credo che con più attenzione avremmo potuto vincere. Purtroppo un certo tipo di mentalità in determinati frangenti della gara ancora ci manca”. Contro Potenza nel derby la Bawer ha l'occasione di recuperare intensità di gioco e cattiveria nei momenti topici magari anche con l'aiuto del proprio caloroso pubblico: “i tifosi in una sfida come questa hanno un ruolo da protagonista, è importante che loro credano come noi in questo successo. Intensità e grinta sono gli elementi per riuscire a spuntarla i tifosi possono aiutarci a battere Potenza”. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
ALLENAMENTO infrasettimanale per la Levoni Potenza al Pala Pergola di Contrada Rossellino. Gianni Tripodi ha potuto contare su otto effettivi, visto e considerato che Palombita è stato costretto a fare ricorso alle cure dei sanitari e dei fisioterapisti e Ruggeri ha interrotto la seduta per sottoporsi alle cure alla schiena. I due elementi saranno sicuramente in campo domenica al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite. Il complesso potentino sente con il passare delle ore l'attesissimo derby contro i cugini materani del coach Roberto Miriello. La super sfida del Palasassi eccita e non poco l'ambiente potentino, reduce dalla brutta sconfitta patita a Latina. Il ko contro i pontini sembra essere andato in archivio, nel gruppo c'è la consapevolezza di poter giocare la partita da pari a pari contro i giocatori cari al presidente Michele Vizziello. Il derby è partita sicuramente particolare, ricca di emozioni, agonismo e pathos che attendono il pubblico sulle gradinate del Palasassi. La partita viene vissuta in casa Levoni con la giusta carica emotiva, i giocatori ieri hanno lavorato sugli schemi capaci di fermare la vena realizzativa di Valerio Corvino e compagni. Ovviamente le attenzioni non saranno concentrate solo sull'ex giocatore del Melfi ma vanno estese a tutta la squadra materana ricca di individualità a dispetto di una classifica tuttora anemica. Un mix di soluzioni attende le due squadre, consapevoli più che mai di dover uscire dai bassi fondi della classifica. Derby parola calda, affascinante e significativa. Una partita che potrebbe essere risolta rimanendo alle elezioni americane dalle Torri Gemelle sotto i tabelloni. Chi ha vissuto emozioni e sensazioni forti in casa potentina nei derby è sicuramente il lungo Massimo Ruggeri, veterano di queste occasioni che ha disputato stracittadine e partite di campanile sia a Bologna che a Rimini nelle sfide tra Fortitudo e Virtus e tra i riminesi e la Scavolini Pesaro.
Ruggeri sente la sfida e dice la sua sul match: “E' la prima volta che gioco il derby tutto lucano, mi piace questa sfida, si tratta di una partita speciale per tutti e due i team e per il pubblico presente a Matera”. Ruggeri parla degli avversari temendo in particolar modo Corvino: “In questo momento Va-
lerio è il trascinatore dei materani. Bisogna fare attenzione ed essere preparati ad affrontare la partita. La Bawer resta un team estremamente pericoloso”. Il lungo biancorosso si sofferma su altri aspetti: “Siamo due formazioni differenti, noi ragioniamo di più in attacco, i materani invece attuano il pericolosissimo corri e tira che tanto piace a Miriello. Devo però ammettere che anche la nostra squadra se è in giornata può dare problemi agli avversari praticando il contropiede”. L'esperto atleta della Levoni chiude la sua analisi soffermandosi sulle qualità dei due team: “Non credo che questa partita possa risolversi singolarmente, né mi piace parlare delle capacità individuali. Sarà il gruppo a fare la differenza al termine della partita”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Sport
Giovedì 6 novembre 2008
C2 girone C Con un super Durante abbattuto il muro dei 100 punti contro il Cercola
Ctr Senise da capogiro Grande prestazione per il quintetto di Daraio SENISE - Porta ottimismo nell'ambiente la vittoria in casa contro a Senise, contro il Cercola. Che premesso è più che una bella squadra, molto ben messa in campo. Era la prima in casa con il pubblico sugli spalti, dopo aver scontato le due giornate di squalifica del campo, ma si è rischiato di vedere vanificato lo sforzo della società di elevare il tono del far play. Alla fine la gara comunque è stata vinta e merito del mister Pierino Daraio e dei giocatori che non si sono scomposti più di tanto. La protesta di Venuto infatti era già stata pagata a caro prezzo. Duole ancora una volta dover raccontare cose che non dovrebbero appartenere allo sport, ma tant'è. Il CtrLa Cascina dunque ritrova un inarrivabile Lino Durante che si carica la croce sulle spalle, in modo superlativo dopo l'uscita di Rocco Palazzo, laddove c'era assoluto bisogno di arginare il ritorno degli ospiti. Durante alla fine farà fermare il conteggio dei suoi canestri sul trentacinque. Una cifra pazzesca che solo i grandi riescono a raggiungere. Sulla sua straordinaria scia, anche quella di Martin Manzotti che sotto le plance non perde un colpo e quando cerca il canestro sbaglia poco o nulla. Non ancora al meglio purtroppo Francesco Albanese che paga l'infortunio che lo ha costretto a lavorare poco o niente. Ma viene salutato con enorme soddisfazione la prova dell'argentino Gonzalo Marin, il quale finalmente ha potuto giostrare a suo piacimento ed il suo peso si è visto in campo. Come sempre strepitoso Rocco Palazzo; superrocco però è vittima suo malgrado di un controllo oltre il limite del regolamento. Le due azioni incriminate erano inequivocabili, non c'erano nei dintorni altri avversari ma solo l'arbitro che avrebbe dovuto vedere bene. In linea di massima, nel basket, chi attac-
ca e quasi sempre bersaglio proprio perché si tenta di impedire che vada a canestro. E poi c'è il riscontro, che come dimostrato, non sempre è oggettivo da parte di chi deve giudicare. Palazzo ha pagato anche con l'espulsione per cinque falli (due non fatti): al danno la beffa. Che poteva essere più grave senza la tempestiva mossa di Daraio che ritrovava il quintetto giusto, e la prova di magic Lino. Gianni Costantino sport@luedi.it
C2 girone A Montescaglioso ko a Giugliano
«Alla Lucos è mancata solo un po’ di fortuna» Lino Santarcangelo rammaricato
Durante del Ctr La Cascina e accanto il coach Daraio Marcello De Stradis
D La squadra di Di Gioia contro il Bernalda nella prima giornata
La Virtus è pronta al via
TUTTO pronto per l’inizio del campionato di serie D. La Virtus Matera si presenta allo start del campionato regionale per la prima volta. Il coach Michele Di Gioia ha presentato gli atleti che compongono la rosa della Virtus. Prima delle presentazioni ufficiali Michele Di Gioia, ha ringraziato il suo vice Gianni Caragliano, una bandiera del basket materano per il suo passato con l'Olimpia Matera e il preparatore atletico Tonio Pietracito. Poi la lunga lista del roster, nella quale si ritrovano giovani emergenti cresciuti proprio in questi tre anni nel vivaio-Virtus come Casamassima (già nel roster della Bawer in A Dilettanti), Car-
lucci, D'Aria, i cugini Enzo e Francesco Di Lecce, Farinola, Zielli, Martino e Merletto. E i giocatori che faranno da chioccia come Saverio Di Cuia, Vito Ambrosecchia, Gregorio Loperfido, Vito Magrì, Luca Nicoletti, Biagio Vizziello e Innocenzo Grassani. Nel roster sono presenti anche Gagliardi, Palumbo, Sabino e Zunino. L'avventura in serie D comincia sabato contro il Bernalda al PalaSassi, palla a due ore 20. Una nuova avventura che vedrà la formazione materana impegnata in quella che è la massima espressione regionale della disciplina della palla a spicchi. sport@luedi.it
MONTESCAGLIOSOLa Lucos Ingest Montescaglioso, sul campo della capolista Giugliano, è stata superata per 71 a 58, subendo la sesta sconfitta su un totale di sette partite. I campani, sempre più capolista del campionato di C girone A, hanno saputo sfruttare pienamente il fattore campo, mentre il roster guidato in panchina dal coach Marcello De Stradis ha dovuto arrendersi a Bonanno, il quale, con tre bombe da 3 punti nella fasi finali, ha consentito alla sua squadra di chiudere la gara con il divario favorevole di 13 punti. La Lucos Ingest Montescaglioso arriva al giro di boa con soli due punti in classifica, frutto dell'affermazione sul campo di gioco del Sant'Antimo, con il punteggio di 76 a 66. A fine gara il dirigente montese Pasquale “Lino” Santarcangelo ha espresso tutto il suo rammarico per la nuova sconfitta accusata dalla sua formazione, sottolineando come, nonostante l'infortunio subito da Giuseppe Visceglia e le condizioni fisiche non perfette di Claudio Castellano, la Lucos Ingest abbia disputato una buona gara. “Ci è mancato
un pizzico di fortuna, ma non siamo meno a nessuno”, questo il commento del dirigente montese, il quale ha poi evidenziato come la gara, sino a quel momento equilibrata, si sia decisa negli ultimi cinque minuti, quando il giuglianese Bonanno, autore alla fine di 22 punti, ha piazzato tre triple consecutive che hanno fatto volare la formazione campana. Sino a quel momento la Lucos Ingest era sempre rimasta in partita. Il suo giudizio sulla prestazione della squadra è in ogni caso positivo, con la formazione montese che ha cercato di giocare la sua partita e alla fine ha anche raccolto i complimenti da parte dello stesso Giugliano. Lino Santarcangelo è ottimista in vista dei futuri impegni della Lucos Ingest, il primo dei quali sarà la trasferta sul campo della Partenope Napoli per la prima gara di ritorno di campionato. Per quel che concerne le prestazioni individuali, tra i montesi si sono distinti sotto canestro, come al solito, Carlos Sordi con 25 punti e Claudio Castellano con 23. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport 55 Basket C Dilettanti Sabato trasferta in Sicilia a Porto Empedocle Giovedì 6 novembre 2008
Colangelo fa il pompiere Il presidente dell’Invicta: «E’ presto parlare di fuga» LAVORA con il morale a mille la Centre Corporelle Potenza in vista dell'appuntamento di Porto Empedocle in programma sabato sera alle 20 al Palasport Pippo Nicosia. La squadra potentina non ha particolari problemi sul piano fisico e sta svolgendo la preparazione in vista di sabato con la consapevolezza di poter respingere gli assalti dei siciliani, a quota due in classifica e fortemente intenzionati a risalire la china. Il gruppo biancoceleste reduce dalla splendida affermazione di domenica scorsa non intende mollare la presa e anzi continua ad allenarsi con diligenza e professionalità. Le sei vittorie finora ottenute sono una garanzia di affidabilità per la squadra allenata da Dino De Angelis che sembra non conoscere rivali. Anche in società tutto sembra filare per il verso giusto. Nella tarda serata di martedì i dirigenti hanno avuto un breefing che ha permesso di valutare positivamente gli attuali risultati rimanendo con i piedi per terra, onde evitare di cadere nelle trap-
La dirigenza dell’Invicta Potenza Centre Corporelle
pole di un campionato che potrebbe riservare sorprese negative. La squadra è apparsa consapevole di avere la fiducia della società, brava a dare garanzie ad un gruppo che sta dimostrando maturità e compattezza. Il prossimo incontro in terra empedoclina rappresenta per i potentini un test molto importante sul piano tecnico ma anche della classifica. Un
successo darebbe ulteriore linfa alla squadra, in vista del confronto interno di mercoledì contro l'Adrano, fanalino di coda del torneo. Tra i siciliani i giocatori di punta sono Dario Miceli, Massimo Costa, Mauro Ferrara e Federico Blordone. Un gruppo giovane quello allenato da Gabriele Triassi. In casa potentina è il presidente Antonio Colangelo a
parlare delle prospettive del campionato. Il numero uno lucano ha affermato: “Abbiamo avuto una bella riunione. Il gruppo è unito, compatto, tutto funziona alla perfezione. Siamo sereni, lavoriamo con pazienza. Queste sono le basi per superare eventualmente momenti difficili nel corso del campionato”. Il presidente elogia il cammino dei suoi atleti: “E' troppo presto per parlare di fuga, certo abbiamo vinto sei gare ma ne restano tante fino alla conclusione del campionato. La squadra ci offre le migliori garanzie. Siamo convinti di poter lavorare per continuare nella striscia positiva”. Del gruppo Colangelo ammira molti aspetti: “Quello che mi piace rilevare è che i giocatori ormai si sono integrati con la società. Tutto funziona alla perfezione. Si lavora con il giusto entusiasmo e la voglia di fare”. Colangelo chiude con una riflessione: “Tutti i giocatori stanno bene con noi. Ci godiamo il momento positivo, guardando gli impegni futuri”. sport@luedi.it
Basket B Donne La Codra Basilia prepara la sfida con il Ragusa
«La reazione è quella giusta» La Pecoriello vede la squadra in ripresa dopo la batosta di Roma ATMOSFERA distesa in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza dopo il confortante successo colto sabato scorso al Pala Pergola contro il Latina. Le atlete di Marilia Sanza hanno espresso un buon volume di gioco mettendo in evidenza classe, compattezza e sicurezza anche nei momenti topici della partita. Il 62 a 54 è la dimostrazione dell'impegno, della grinta e della qualità del gioco mostrato al cospetto di una squadra non facile dal punto di vista fisico e atletico. Il successo colto sabato ha confermato le qualità temperamentali del gruppo, bravo a non perdere la testa nelle fasi calde e complesse di una partita molto difficile. Due punti importanti, quelli colti dalle potentine al cospetto delle laziali, veloci, intra-
prendenti e qualitativamente di buon livello. Le quotazioni della Basilia Codra Mediterranea Potenza sono in netto rialzo. Il complesso presieduto da Niccolò Martellotta ha fatto breccia nella difesa avversaria grazie alla regia di Filograsso e ai canestri di Laura Gambardella. Il morale del gruppo in vista dell'attesa sfida di sabato pomeriggio a Ragusa è in crescendo. Le atlete hanno lavorato anche ieri sera al Pala Pergola al completo e puntano a confermarsi in terra iblea. La dirigenza sembra tranquilla. I segnali di risveglio pervenuti dalla vittoria di domenica sono davvero importanti. A parlare del momento in casa Codra Mediterranea è Marina Pecoriello, dirigente responsabile che ha dichiarato: “Sento grande equilibrio tra le atlete. Spero tutto
possa procedere al meglio anche sabato a Ragusa. Dopo la batosta di Roma abbiamo reagito meravigliosamente. Sono contenta per l'atteggiamento delle mie atlete”. Pecoriello ha rincarato la dose: “Adesso dobbiamo confermare l'ottimo stato di forma a partire dal difficile confronto di Ragusa. Mi auguro di trovare le ragazze pronte al delicato match, desidero una squadra volitiva, spigliata e tonica, capace di esprimersi ai massimi livelli anche in Sicilia”. Il dg della Basilia va avanti nella sua disamina: “Sabato servirà grande concentrazione, avremo di fronte una squadra ben messa in campo e solida in tutte le sue atlete. Possiamo avere la meglio sulle siciliane mostrando grinta, determinazione e tanta voglia di fare”. f.menonna@luedi.it
Formula Uno Ecco le novità per il 2009
La Fia cambia le regole Un motore per tre gare Cancellato il Gran Premio di Francia
Il presidente della Fia, Max Mosley
PARIGI - I motori utilizzati dalle monoposto di Formula Uno dovranno durare nel 2009 tre gare anzichè due. È quanto annuncia la Fia, che modifica anche le regole per i commissari di gara. Quello nazionale, che affianca solitamente i due internazionali, prima di fare il suo esordio dovrà aver assistito ad almeno un Gp e in cinque prove del calendario 2009 sarà prevista la presenza anche di alcuni 'istruttorì per i commissari di gara. Ricorso anche a un nuovo sistema di replay per analizzare direttamente durante la corsa tutti gli incidenti con le motivazioni delle decisioni degli stewards che verranno pubblicate subito dopo la bandiera a scacchi sul sito della Fia. inoltre la Fia ha ufficia-
lizzato il calendario del 2009. Confermata l’esclusione del Gp di Francia, che era stato inizialmente messo in calendario per il 28 giugno, ma che salta per problemi finanziari. Nel 209 l’ultimo gp della stagione non sarà quello del Brasile, ma quello di Abu Dhabi. La gara a Singapore sarà in notturna con partenza alle 20 locali. 29 Marzo Gp Australia 5 April Gp Malesia 19 April Gp Cina 26 April Gp Bahrain 10 May Gp Spagna 24 May Gp Monaco 7 June Gp Turchia 21 June Gp Gran Bretagna 12 July Gp Germania 26 July Gp Ungheria 23 August Gp Europa(Valencia) 30 August Gp Belgio 13 September Gp Italia 27 September Gp Singapore 4 October Gp Giappone 18 October Gp Brasile 1 Novembre Gp Abu Dhabi. sport@luedi.it
Atletica I lucani protagonisti della seconda edizione della “EcoMaratona del Chianti”
Montescaglioso regina in Toscana SI E’ SVOLTA domenica scorsa a Castelnuovo Berardenga (Siena) la seconda edizione della EcoMaratona del Chianti, sulle incantevoli colline toscane. Sensazionale ed Emozionante la gara, inserito nel circuito delle EcoMaratone, dove vi hanno partecipato i Runners “Gino-Montese”. I maratoneti di Montescaglioso, sono iscritti con la società pugliese della Runners Ginosa, e grazie a questo connubio vincente tra Ginosa e Montescaglioso, i podisti lucani, si sono messi in evidenza sulle splendide colline toscane. Una EcoMaratona da sogno per i nostri atleti, che hanno concluso la 42 Km. 195 mt. con dei tempi incredibili. A Castelnuovo Berardenga, la seconda edizione della EcoMaratona, è stata organizzata perfettamente dalla locale Società Sportiva “La Bulletta”. Suggestiva la gara con percorsi naturali, non asfaltati, nelle stupende colline del Chianti. Oltre 500 gli iscritti, provenienti da tutta Italia e anche dall'estero. Tra questi i nostri magnifici Runners di Montescaglioso. Gianni Andriulli il
“Varenne” del gruppo, ha concluso il circuito in 3h24' classificandosi 13esimo assoluto, e conquistando il podio nella sua categoria (MM45), classificandosi al primo posto. Per Gianni Andriulli una grande gara in un bel percorso suggestivo. Affascinante il circuito con 1500 mt. di dislivello positivo. Da ricordare che il nostro Andriulli, aveva già partecipato a gare di questo genere. In passato addirittura è riuscito a piazzarsi quarto di categoria, nella gara a tappa, a Translaval in Trentino, dove il circuito durava una settimana con tappe dai 10 ai 14 Km. Grande gara anche per Antonio D'Ambrosio che ha chiuso la 42 Km. con il tempo di 3h 48', conquistando il podio nella sua categoria (MM50) con un ottimo terzo posto da favola. Sensazionali i tempi anche per Rocco Stani che ha concluso la EcoMaratona con 3h 49' e Rocco Di Palma che è riuscito a chiudere sotto le 4 ore con 3h 58'. Un plauso particolare merita l'allenatore di questi splendidi atleti. Se sono riusciti a tagliare tutti il traguardo con otti-
me performance, il merito e soprattutto suo. Luigi Saraceno, atleta e maratoneta e anche grande tecnico. E' stato lui l'artefice di questi ottimi risultati per gli atleti di Montescaglioso, dove li ha preparati ottimamente con programmi specifici e intensi. Grazie al maestro Luigi Saraceno, nella 42 km. di Chianti, i nostri fantastici 4 sono arrivati all'arrivo in ottime condizioni e tutti sono stati premiati. La società locale “La Bulletta”, oltre ad aver consegnati ricchi pacchi gara agli oltre 500 partecipanti che hanno tagliato tutti il traguardo della 42 Km., il sabato sera prima della gara, ha offerto la cena a tutti gli atleti e accompagnatori. Domenica mattina colazione per tutti, mentre dopo gara, pranzo ancora offerto per tutti i partecipanti. Davvero una grande organizzazione. Per i nostri atleti lucani-pugliesi, il prossimo obbiettivo e la 100 Km del Sahara. Un'altra grande manifestazione internazionale, dove i “Gino-Montesi” saranno quasi sicuramente presenti. sport@luedi.it
Antonio D’Ambrosio e Rocco Stani nella prima foto e accanto Giovanni Andriulli protagonista in terra toscana
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Sport Tennis A1 Viterbo schiera la Schiavone e s’isola in vetta alla classifica
Giovedì 6 novembre 2008
Pisticci, strada in salita Si complica il discorso permanenza con il ko interno PISTICCI - Le campionesse in carica di Viterbo prendono la vetta della classifica in solitario dopo tre turni disputati, confermandosi squadra da battere e candidando il Circolo laziale come prima pretendente allo scudetto anche in questa edizione della serie A1 femminile a squadre. D'altra parte se ci si può permettere il lusso di schierare Francesca Schiavone, riuscire poi a fare la differenza è quasi scontato. La numero due del tennis italiano fa il suo esordio stagionale nel quarto turno di campionato (ma il terzo è tutto da recuperare) e batte Maria Elena Camerin del C.T. Scandicci per 6/1 6/3. Rimandato, invece, l'esordio della numero uno nazionale, Flavia Pennetta, ingaggiata sempre da Viterbo, ma ancora in attesa di rompere il ghiaccio nel massimo campionato italiano per Circoli. A completare il dream team della laziali, tuttavia, ci sono nomi di assoluto rilievo come quella Sandra Zahlavova che ottiene il punto del 2-0 contro Kyra Nagy con un doppio 6/2 che lascia poco spazio alla fantasia. Anche Anna Floris fa egregiamente
La Schiavone
il suo contro Valentina Sassi, battuta per 6/3 6/3. Con i tre punti in tasca Viterbo molla la presa nel doppio, concedendo a Scandicci il punto della bandiera ed alla Schiavone una doccia anticipata. Nagy - Camerin si impongono su Floris - Suplizio per 6/3 6/7 10/6. Con questo risultato Viterbo guida la classifica a punteggio pieno con 9 punti e 10 incontri vinti su 12. Non tiene il passo e rimane staccata di due lunghezze, invece, l'Asd Le Pleiadi di Torino che non riesce ad andare oltre il pareggio in casa del Tc Parioli. I due Circoli danno vita ad una sfi-
da combattuta ed incerta. Le romane vincono il primo singolare con Martina Caregaro che s'impone su Ludovica Perri per 7/5 6/3. pronta la reazione delle Pleiadi con Giulia Gatto Monticone che riporta lo score in parità battendo Nastassja Burnett 7/6 6/0. Le romane non ci stanno e si affidano alla più titolata delle sue tenniste. Roberta Vinci non delude e concede un solo gioco a Daria Kustova, imponendosi per 6/1 6/0. I conti, allora, vanno regolati nel doppio e qui i valori si mescolano. Per Torino giocano Gatto Monticone e Kustova, per i Parioli scendono in campo Vinci e Burnett. La maggiore intesa dello ospiti produce un inatteso e netto 6/3 6/2 che consente alle piemontesi di rimanere nella scia della capolista a sole due lunghezze di distanza. Ha riposato, invece, Albinea che resta comunque al terzo posto della classifica a quota 4. Lascia l'ultima posizione e si stacca dalla parte meno nobile della graduatoria il Tc Prato che trova il primo successo stagionale sul campo della Sca Pisticci, le cui spe-
ranze di pareggio erano state mantenute in vita da Greta Arn, capace di battere Andrea Klepac per 6/4 6/2. In precedenza Astrid Besser aveva battuto Valeria Casillo per 6/2 6/2 ed Elisa Balsamo aveva superato Giulia Meruzzi per 6/4 6/1. Nel doppio decisivo Klepac e Balsamo conquistano i tre punti esterni battendo Arn e Casillo 6/2 6/1. In classifica Prato è seguita dal Tc Parioli che finora ha conquistato due pareggi casalinghi. Restano a quota 0, infine, Pisticci e Scandicci con le joniche in leggero vantaggio per aver vinto tre partite, contro le sole due delle toscane. Nel prossimo turno riposa la capolista Viterbo. Le Pleiadi che avranno l'occasione di volare in vetta alla classifica, qualora riuscissero a battere sul proprio campo il Tc Prato. Scandicci cerca i primi punti di stagione nella sfida casalinga con i Parioli, mentre Pisticci affronta una trasferta impari in quel di Albinea, correndo il rischio di rimanere ancora a zero. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Hockey A2 In casa del Modena La Mela sarà una vera e propria sfida salvezza
La Pattinomania prepara il riscatto E' INIZIATA una nuova settimana importante per la Raro Pattinomania Matera. Archiviata la sconfitta contro la capolista Sarzana per quattro a due, il team allenato da mister Massari ha ripreso ad allenarsi in vista della seconda trasferta consecutiva, questa volta in terra emiliana contro il La Mela Modena. Sarà una gara sicuramente di valore differente rispetto a quella giocata in Liguria una settimana fa, proprio perché il La Mela occupa una posizione non comoda in classifica ed è sicuramente alla portata del club biancazzurro. D'altronde, le sconfitte subite dai materni sono state ottenute tutte contro squadre allestite per il salto di categoria, come per esempio il Molfetta, Correggo, Montebello e per ultimo proprio il Sarzana. “Abbiamo ripreso gli allenamenti - spiega il capitano, Michele Barbano - in maniera serena e tranquilla. Abbiamo una grande voglia di ritornare alla vittoria, d'altronde la gara di sabato sembra più abbordabile per noi rispetto a quella con il Sarzana. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma credere nei nostri mezzi per dare il massimo sabato a Modena”. Nonostante la gara si disputerà sulla pista emiliana, la Raro dovrà assolutamente dare il massimo per poter bissare la vittoria esterna conquistata nella prima di campionato contro il Follonica. L'imperativo sarà quello di portare a casa punti a tutti i costi, d'altronde la Raro deve costruire la sua salvezza proprio sconfiggendo queste squadre che lottano per lo stesso obiettivo. “Anche contro la capoli-
La De Gasperi cambia
Davide Claps sostituisce Concetta Ostuni
La squadra della Raro Matera e accanto Michele Barbano
sta Sarzana non abbiamo disputato una brutta gara, anzi - continua Barbano. Abbiamo tenuto testa al team ligure che è certamente più forte di noi e nonostante l'espulsione di Picca, il suo sostituto Xiloyannis, non ha demeritato. Abbiamo dimenticato questo episodio, dobbiamo pensare alla prossima gara cercando di dare il massimo per portare a casa altri tre punti importanti per la classifica e per il nostro morale anche se il Modena non starà di certo a guardare”. Con il passare delle settimane la mano di mister Massari sta iniziando a plasmare il gioco dei giovani ragazzi materani, sui quali la società presieduta da Xiloyannis ha scommesso. Un'assenza certa sarà quella del portierone, Gaetano Picca, che sabato scorso ha subito l'espulsione diretta. Al suo posto potrà fare l'esordio dal primo minuto il giovane Xiloyannis, già rodato appunto sabato scorso in Liguria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Concetta Ostuni
LA TUA ASSICURAZIONI Alcide De Gasperi Potenza cambia allenatore. Il presidente della società potentina, con una nota, ha reso pubblico il divorzio con coach Concetta Ostuni. L'allenatrice, che lo scorso anno ha portato l'Alcide De Gasperi ad una sofferta salvezza è stata sollevata dall'incarico proprio dal presidente, che ha ingaggiato al suo posto Davide Claps. Volto noto della pallavolo lucana, Claps ha trascorsi anche in serie B2 e una provata esperienza. Il nuovo allenatore è già a lavoro con la squadra, che guiderà dalla panchina a partire dalla prossima gara contro Matera. “Ringrazio Concetta Ostuni -si legge nella nota del presidente Rocco Fieno- per la professionalità e per l'apporto tecnico cha ha saputo dare alla società, culminata lo scorso anno con una salvezza in extremis e le auguro di poter raggiungere importanti traguardi in carriera”. f.c.
Sport 57 Calcio a 5 B Brilla in Coppa Italia Osvaldo Stigliano con una doppietta Giovedì 6 novembre 2008
Spazio Relax va avanti Centrata la qualificazione col Putignano SPAZIO RELAX 3 PUTIGNANO 2 SPAZIO RELAX: Zani, Giannandrea, Peres, Kleinhans, Ximenes, Gasparetto, Marra, Agostino, Latorre, Stigliano, Firmino Lima, Laviola. All. Stefano Incerto. C.S.G. PUTIGNANO: Castellana E., Lucas, Scatigna, Castellana F., D'Aprile, Labbate, Favalli, Nassa, Carulli, Arellano, Bormolini, Pereira. All. Pietro Basile. MARCATORI: 2' Peres (M), 12' e 14' Carulla (P), 18' Stigliano (M), 5'30” st e 19'47” Stigliano (M). ARBITRI: Manzione di Salerno e Mennella di Torre del Greco. Cron. Giannella di Bernalda. NOTE: Ammoniti Latorre (M), Stigliano (M), Bormolini (P) e D'Aprile (P). MATERA - Lo spazio Relax accede agli ottavi di finale di Coppa Italia. Due gol nella ripresa di Osvaldo Stigliano consentono ai ragazzi allenati da mister Incerto
Peres e accanto Stigliano, ieri a segno col Putignano
di superare il turno a spese di un Putignano che ha reso la vita davvero dura ai materni ed che ha provato fino alla fine a fare propria la gara. A soli 13 secondi dalla fine, infatti, la seconda rete del capitano ha defi-
nitivamente costretto i pugliesi ad arrendersi. Gara ad ogni modo molto bella e ricca di colpi di scena con i materni in vantaggio già al secondo minuto per merito di Peres che, liberatosi di un avversario, ha
sorpreso il portiere con un tiro peraltro deviato da un avversario. Non ci stavano i rossi di Putignano che costringevano i padroni di casa sulla difensiva e sfioravano il pareggio al 7' minuto con
Arellano, indubbiamente il più pericoloso, che però, a tu per tu con Zani, si faceva ribattere il tiro. All'undicesimo e venti secondi Firmino Lima aveva la palla buona per il raddoppio ma la sfera si infrangeva sul palo.
Un minuto dopo un rigore concesso in maniere piuttosto generosa dai direttori di gara, consentiva al Putignano di pareggiare i conti: sul discetto si presentava Carulla che batteva Zani con una esecuzione impeccabile. Al 14' il vantaggio ospite per merito ancora di Carulla molto bravo a beffare Zani con un bel tocco sotto la palla. Sotto di una rete questa volta erano i gialli di casa a pressare gli avversari e al quarto d'ora il pareggio sembrava cosa fatta, ma il tiro a colpo sicuro di Agostino, su assist di Stigliano, finiva incredibilmente fuori. Nella ripresa, però, Stigliano si incaricava di capovolgere nuovamente il risultato andando a segno al quinto minuto e trenta secondi su azione personale e, come detto, a tredici secondi dalla fine andando a rubare palla e a deporre in rete con il portiere di movimento avversario del tutto fuori causa. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 Iniziativa della Figc Auto Il pilota policorese sul podio al memorial Barone
“Un calcio al fuorigioco”
UN CALCIO al fuorigioco. E' il nome del torneo di calcio a 5 presentato nella sala stampa della Figc di Matera, dove vi parteciperanno quattro Dipartimenti di Salute Mentale provenienti da Parma, Brindisi, Foligno e Matera. Il torneo avrà inizio il giorno 7 novembre alle ore 15 nella struttura di Ecopolis a la Martella. Il torneo è stato organizzato con la partecipazione dell'A.n.p.i.s., U.o. centri Diurni, Dsm Matera e la Figc alla presentazione vi erano, il responsabile organizzatore Roberto Greco, il delegato Figc della provincia di Matera Giuseppe Comanda, il segretario nazionale dell'A.i.r.s.a.m. Giuseppe Salluce, il dott. De Ruggeri direttore del D.S.M. di Matera. Al segretario nazionale dell'Airsam Giuseppe Salluce chiediamo come mai l'associazione che rappresenta, che svolge attività di ricerca e assistenza si avvicina allo sport? “L'iniziativa dell'Airsam ha voluto parlare oltre al linguaggio congressuale anche a quello del fare. Promuovere attività interessanti come le polisportive che caratterizzano anche il settore della salute mentale e che Matera ha già servizi che da tempo fanno queste attività e che vogliamo valorizzare, con rappresentative che vengono da altre regioni per creare anche rapporti di maggior collaborazione per il futuro per il futuro, costruendo appuntamenti fissi a Matera per le manifestazioni sportive , di cultura e inclusione sociale”. Il dottor De Ruggeri che già ha partecipato ad un torneo con il D.s.m. ci dice “Tengo a precisare che nell'ambito del congresso nazionale dell'A.i.r.s.a.m. abbiamo voluto organizzare
questo mini torneo con quattro squadre, il torneo rientra nell'attivita di integrazione e lo abbiamo chiamato “Un Calcio al Fuorigioco”. Queste attività vedono da tempo la collaborazione della Figc a livello provinciale che noi ringraziamo, perché hanno dato risalto alle manifestazioni che si svolgono in contesti reali a livello amatoriale, che ha fatto modo di conoscere la nostra squadra con scontri e incontri con realtà come quelli della Polizia, il Comune, l'istituto Magistrale, attrverso un torneo che ci ha visti solidali con la città”. Come si dice la palla passa al delegato provinciale della Figc Comanda. “Il nostro ruolo e quello di approvare e collaborare in questi tornei, perché noi abbiamo sempre sposato nella nostra filosofia calcistica, lo stare sempre insieme avendo una crescita psicomotoria sia del ragazzo che dell'adulto, e questo si sposa con le nostre attività amatoriali verso l'esterno. Già lo scorso anno in collaborazione con la Fidas e il suo segretario regionale, dove per anni ne sono stato segretario, abbiamo organizzato un torneo proprio perché fa parte anche della mia cultura da cattolico, essendo un altruista verso gli altri e sempre a fin di bene”. La giornata incomincerà il giorno 7 alle 15 con il primo incontro tra la Va Pensiero Parma contro Le Nozze di Figaro Matera a seguire Guglielmo Tell Brindisi contro La Gazza Ladra di Termoli, e terminerà alle 21 con una gara tra una rappresentativa delle squadre partecipanti contro una rappresentativa dei giornalisti. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Terzo posto per Lavieri POLICORO - Venti giorni di tempo sono un periodo più che sufficiente per riposare. Anche per i campioni. Così dopo il meritato riposo post vittoria Campionato italiano in salita di auto storiche, Antonio Lavieri si è rimesso in macchina domenica scorsa sull' autodromo di Battipaglia (Sa). Aveva nostalgia delle corse e delle quattro ruote al tal punto da sentirsi ingabbiato nelle tre settimane di relax. Ma l'appuntamento dello scorso weekend (domenica) era talmente importante per lui da fare il diavolo a quattro pur di non mancare all'appuntamento. Infatti si ricordava Gino Barone scomparso prematuramente per un maledetto incidente con la moto, molto conosciuto nel salernitano sia perché era un grande campione e sia perché nato nel Sud della Campania; dunque quasi un corregionale di Lavieri. Tante le adesioni a questo “Memorial Gino Barone”, a sottolineare la sensibilità degli organizzatori e dei piloti scesi in pista in suo onore. E tra questi, appunto, Lavieri, che tra le tante piste su cui ha corso c'è anche quella di Battipaglia nel 2000 a bordo di una Mini Cooper in un torneo organizzato dal famoso marchio tedesco di automobili Bmw. Un dolce ricordo per il pilota policorese perché otto anni orsono debuttava su questa pista, nonostante la giovane età, per poi dare un'accelerata verso il gotha delle corse su strada del suo settore sui circuiti di: Monza, Imola, Mugello per citare i più famosi. Un amarcord che Lavieri non dimenticherà mai neanche ora dopo aver vinto a metà ottobre il “Challenge 2008”: “la vita è bella perché riserva sempre sorprese. Non pensavo da piccolo, pur avendo una passione di fondo per le autovetture, di poter gareggiare in tornei nazionali e di po-
Il pilota policorese Antonio Lavieri al volante della sua Predator’s
terli vincere. Ora però che il mio sogno si è avverato non posso dimenticare le origini della mia carriera sportiva che parte proprio da Battipaglia. Alla fine di quel torneo io e mio padre Gino (oggi manager di Antonio N.d.R) capimmo che dovevamo e potevamo misurarci ovunque e con chiunque, e oggi a distanza di otto anni i fatti ci hanno dato ragione e sono ritornato qui a Batti-
paglia con un palmares di tutto rispetto. Anche se domenica scorsa il “Memorial Gino Barone” aveva un significato particolare per tutti noi e metteva in secondo piano l'aspetto agonistico: il ricordo di Gino, che il destino ha voluto maledettamente portarci via”. In manifestazioni di questo tipo la classifica finale è solo una fredda prassi che passa via quasi inosservata. Ma
per diritto/dovere di cronaca dobbiamo annotare il terzo posto di Lavieri e della “Formula Predator's” 1000 cc, macchina che mal si adattava al circuito salernitano invece della Fiat 128, la sua “compagna” di mille avventure. La seconda delle tre gare totali del “Memorial Gino Barone” è in programma il 16 novembre. Gabriele Elia sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli 58
Giovedì 6 novembre 2008
All’Università di MILENA SCALCIONE
MATERA - Nuovo appuntamento con il progetto “William James Lectures” organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Basilicata che, nella mattinata di ieri, presso la sede di via San Rocco del polo materano, ha promosso la presentazione del libro “Geografia della mente - Territori celebrali e comportamenti umani” edito da Raffaello Cortina. Il testo, scritto da Alberto Oliverio, docente di Psicobiologia presso l'università “La Sapienza” di Roma e direttore del centro di neurobiologia “Daniel Bovat”, si presta ad una nuova rappresentazione di una neuro geografia più elaborata e complessa rispetto alle vecchie rappresentazioni o dal clamore mediatico sollevato da studi che catturano l'immaginario collettivo. «Un aspetto di questo problema riguarda il legame esclusivo tra un area della corteccia celebrale ed una funzione specifica della mente- spiega nel testo Oliviero -Quella che viene proposta, dunque, è un'attenta analisi del funzionamento della mente umana la cui geografia viene descritta da diversi punti di vista, si parte dalla sua storia naturale e genetica per poi cercare, negli stessi determinati genetici ed ambientali dell'individualità nervosa e comportamentale per poi soffermarsi su ciò
Carnet
Con Oliverio esplorando la “Geografia della mente” Nuovo appuntamento con il progetto William James Lectures”
La presentazione del libro di Alberto Oliverio all’Università (foto Videouno)
che oggi conosciamo delle funzioni esecutive, che consentono di programmare il comportamento, di mo-
nitorarne l'esecuzione, di correggere la sua rotta». Il libro, dunque, affronta i temi della storia naturale della
mente, dell'evoluzione umana, dei movimenti in relazione alla mente e del linguaggio in relazione al cervello e del rapporto neuroscienze/etica. Durante la presentazione, che si è caratterizzata anche da un dibattito tra relatori e studenti, sono intervenuti anche i professori Giuseppe Mininni, dell'Università di Bari, Remo Job, dell'Università di Trento, Santo Di Nuovo, dell'Università di Catania e Nicoletta Caramelli, dell'Università di Bologna che ha spiegato l'evolversi del concetto di “mente” sulla base delle concezioni dei diversi studiosi e su come si arriva all'attuale concezione di interazione attiva tra organismo ed ambiente per generare significato. «Quello che presentiamo oggi è un libro molto importante soprattutto perché s'inserisce in un contesto di ricerca attivo per quanto riguarda le neuroscienze - ha dichiarato il rettore Antonio Tamburro - Siamo, infatti, in procinto di portare a compimento in questo polo universitario un Centro di Neuroscienze dove daremo un forte impulso alla ricerca. Ci sono pochi esempi nel mondo di questi centri e noi ci crediamo, sia perché abbiamo grandi ambizioni sia perché convinti di questa interazione tra materia e non che genera il nostro essere pensante».
Il personaggio Per le sue doti canore il soprano ha ottenuto il titolo di “Lucana insigne”
Beatriz una vita in note di MARIAANNA FLUMERO BEATRIZ è la voce della Lucania nel mondo. Donna composta e affascinante, voce calda, dirompente, sangue lucano (madre e padre sono di Stigliano). Come lucana è la sua caparbietà nell'ottenere ciò che vuole. L'italo - argentina, Beatriz Fornabaio nata a Mendoza è diplomata in canto presso l'Università di Cuyo e si è perfezionata in Cile e Stati Uniti. Lo scorso 20 maggio, in diretta su Rai International le è stato consegnato il titolo di “lucana insigne”. Oltre alla serietà e ai fraseggi sorprendenti nella sua carriera annovera anche anni di insegnamento nell'Università argentina. Ad ogni spettacolo travolge la platea, anche e di età diverse, dove non può non ricordare le sue due amate terre, quella lucana e quella argentina, così uguali e così vissute, infatti attualmente vive a Matera. Acclamata, sempre, a ritmo incalzante dal teatro “Colón” e “Avenida” di Buenos Aires, alla “Onu” di New York. Si è esibita in recital da solista in Uruguay, Brasile, Equador, Cuba, Spagna, Ungheria, Lussemburgo, Germania, Italia e Francia. Nel 2006 ha curato la direzione artistica dei Concerti realizzati presso la Grancia, parco Storico ed Ambientale della Regione Basilicata. E' docente di Master class in Musica Vocale da Camera in istituzioni di alta formazione artistica in Italia ed all'estero ed è invitata come docente esperta nei corsi di formazione professionale
Il soprano Beatriz Fornabaio durante un concerto
per formazione di cori da enti di formazione della Regione Basilicata. Il repertorio? Esotico, un pout pourrì inedito di musica antica e contemporanea, dove trova anche posto Mozart, e le arie di coloratura. Reinterpreta riletture di celebri pieces con quell'amore che contagia gli ascoltatori. Davanti al microfono, con le sue movenze e interpretazioni coinvolge, fino a fare diventare il pubblico protagonista della serata. Nove anni fa Fornabaio ha messo su un duo, insieme ad un' altra artista materana, la pianista Loredana
Paolicelli. Insieme catturano il pubblico europeo e seducono anche la critica specializzata. Ha inciso Airedetango (ARTErìa 2002) e Concerti In Clinica, live. A margine di uno dei loro spettacoli abbiamo intervistato il soprano. Vivi a Matera? Perché la città dei Sassi e non Stigliano? «Vivo tra Matera e la mia città natale, Mendoza, per un periodo di circa sei mesi ogni volta affittando case diverse. Ho scelto Matera perché ha un movimento culturale interessante e qui abita la mia collega Loredana».
Piatto preferito argentino? E materano? «La carne arrosto “asa”. Qui mi piace mangiare fave e cicorie, oppure le orecchiette con il pane gratinato».Cos'è la musica? «La musica è tutto, togliendo gli affetti principali. Ho due figli di 29 e 27 anni, una coppia. Mi seguono ma non hanno preso la mia strada. Canto da sempre, mia madre di 92 anni mi racconta che cantavo prima di parlare, forse perché l'ho sempre ascoltata». La tua famiglia d'origine? «Sono figlia unica e gli
unici emigrati della mia famiglia sono stati i miei genitori, i miei parenti erano i vicini. Oggi vive solo mia madre ed è molto orgogliosa, con lei sono venuta in italia tanti anni fa, quando avevo solo 19 anni». Ti è mai capitato di essere molto emozionata e non riuscire a cantare? «A volte ho fatto fatica o mi sono scese le lacrime. Esibirmi è come un volo, o meglio come un tuffo alto olimpionico, devi concentrarti, non puoi pensare, nel volo non puoi fermarti. Mai abbandonare il palco». Esibizioni a Stigliano? «Sì quattro, li l'emozione è stata forte, perché la platea era costituita tutta da miei parenti, un evento raro per me che in Argentina sono cresciuta sola». Progetti musicali argentina Basilicata? «Sì, ma al momento è presto. Avremo una tournè all'estero di beneficenza a favore di enti del Sud America insieme al dottore Pietro Simonetti, presidente della Commissione dei Lucani all'estero. Nei prossimi giorni vi invito, per il 7 e 8 novembre presso la sede dell' Associazione Arteria al concerto del nostro duetto, solo su prenotazione. Il 19 novembre lo spettacolo “Noche de Tango" - laboratorio di ricerca permanente sul tango piazzolliano - sarà portato sul palcoscenico del prestigioso Grand Theatre Le Duo Dijon, nel capoluogo della Borgogna, in Francia». Spettacoli ricercati e professionali per il suo ritorno in Argentina previsto il prossimo 27 novembre. cultura@luedi.it
Parlando di Levi e Mezzogiorno STIGLIANO - Sabato, alle ore 16, presso il Centro sociale di Stigliano si terrà il convegno su "Carlo Levi e il Mezzogiorno: memoria storica e prospettive culturali". I lavori saranno coordinati da Rocco Brancati, giornalista Rai. Previsti gli interventi, oltre che dell'assessore regionale alla cultura Antonio Autilio, del sindaco di Stigliano, Leonardo Digilio, di Tommaso Romeo, presidente Pit Montagna Materana, di Pasquina Bona, assessore Provincia di Matera. Il dibattito coinvolgerà anche i primi cittadini di Aliano, Garguso, Sant'Arcangelo, Calciano e Grassano. Sull’esperienza di “Percorsi leviani in Basilicata” “La Madonna di Orsoleo e i colori di Carlo Levi” relazionerà, Patrizia Minardi, dirigente Ufficio programmazione strategica, Paolo Papapietro, responsabile organizzativo Securproject, Nicola Bruno, responsabile organizzativo Adafor. Interverranno, inoltre, Maria Rosa Santiloni, segretario generale della fondazione Ippolito Nievo e il senatore Carlo Chiurazzi. Le conclusioni saranno del presidente De Filippo.
“Proverbi lucani” da antologia POTENZA - Oggi pomeriggio alle ore 17.30 a Potenza sarà presentato il libro di Leonardo Claps "Proverbi Lucani". Il presidente Aprea ha curato una serie di importanti iniziative culturali che si svolgeranno durante il nuovo anno accademico: primo fra tutti la presenza del lavoro di Leonardo Claps, coordinatore e docente di Storia della Filosofia presso l'UniTre di Potenza. Il libro raccoglie i proverbi della saggezza popolare della Terra di Lucania che contengono significati profondi. Alla presenza degli estimatori dei percorsi culturali del professore, verranno spiegati i perchè di questo lavoro stimolando l'altro a cercare le tante interpretazioni delle pillole di saggezza popolare. La serata prevede la presenza della corale con l'esecuzione di alcuni brani lirici. Sarà un modo per augurare a Leonardo Claps e a tutti i docenti l'inizio di un altro anno accademico all'insegna della socializzazione e dell'impegno culturale. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli
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ALLO STABILE PARTERRE DI VIP PER IL CONCERTO A SOSTEGNO DEL FAI DEL CANTAUTORE BOLOGNESE
Con Dalla in sospeso tra la luna e la terra di IRANNA DE MEO
POTENZA - Uno spettacolo "sospeso a metà tra la luna e la terra". Musicalità e rappresentazione teatrale: tutto questo nel concerto di Lucio Dalla al teatro Francesco Stabile. Un concerto per sostenere il Fai (Fondo Ambiente italiano) e la sua causa: salvaguardare il patrimonio artistico e ambientale italiano. Il cantautore bolognese si professa un faista, un affiliato al Fai. Il ricavato dello spettacolo servirà per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela Fai, anche se in Basilicata non c'è n'è nemmeno uno. Ma si sa, noi lucani siamo generosi. E poi, la politica dell'amministrazione comunale che ha fatto di "Potenza una città cultura" non poteva farsi scappare un'altra occasione di promozione. Nel parterre vip e volti meno noti. In prima fila il sindaco, Vito Santarsiero, mentre in seconda postazione il vicepresidente della Giunta regionale, Vincenzo Folino, seduto accanto al rettore dell'Università della Basilicata, Antonio Mario Tamburro, che non hanno mancato di scambiarsi battute. Che cosa mai si saranno detti? Avranno parlato dei recenti scossoni nella politica lucana o dei bei tempi quando si ascoltava lo stesso Dalla ma si era un po' più giovani? Pubblico eterogeneo, di diverse età e fasce sociali, intenti ad ascoltare un autore che non tramonta mai. Aria soffocante nella "bomboniera" dello Stabile, con gente stipata nei palchetti laterali dove non si vede un granché e bisogna affacciarsi al "balcone" per avvistare uno spicchio di palco. Qualcuno ha obiettato che "la musica si ascolta", ma è pur vero che se si paga, si ha anche il diritto di vedere. E' stato uno spettacolo insolito, in un cui alla musica si sono alternati intensi momenti di drammaturgia molto rari nei concerti di musica pop, grazie al coinvolgimento di Marco Alemanno. L'attore e cantante pugliese ha proposto una recitazione dei brani in seguito eseguiti da Dalla, come "Henna" e "Io e la mia ombra" ed ha cantato, duettando con lui, "Inri", una canzone sugli eterni diverbi tra il Bene e il Male (quest'ultimo incarnato in un diavolo buono), proposta dal cantautore in un meeting davanti al Papa e ai papaboys. Il tour, che dura da un anno, prende il nome dall'ultimo album "Il contrario di me". Uno show diverso dai soliti concerti di piazza, giocato su note ed elementi teatrali. E non solo dal punto di vista rappresentativo, ma anche tecnico e scenografico. Le tecnologie utilizzate sono state un mix tra quelle utilizzate oggi sui palchi musicali di tutta Italia e quelle tradizionali usate nel mondo del teatro dal sapore romantico, come la sedia e il tavo-
In alto Lucio Dalla sul palco dello Stabile, a destra il sindaco Santarsiero e il caporedattore del Tgr Renato Cantore, in basso il rettore Antonio Tamburro e alle spalle il presidente di Confindustria Attilio Martorano (foto Mattiacci)
lino di gusto un po' retrò in primo piano, un vecchio pianoforte o una lanterna che emette una luce soffusa. Un tulle che scende e sale ha fatto da sipario sottolineando le parti recitate da quelle cantate. Un espediente pensato dal macchinista Emanuele Braccardo, che in questo modo permette un mascheramento del palcoscenico attraverso un gioco di trasparenze. Un concerto in due atti, in cui Dalla ha ripercorso i suoi 40 anni di carriera musicale, regalando momenti e ricordi personali della sua gioventù, facendo partecipe il pubblico, spiegando come, in che modo e in che stato d'animo si trovava quando ha scritto alcune canzoni. Un Dalla che ha divertito nel raccontare come per lui da sempre il lunedì sia un brutto giorno, quando andava a scuola era il giorno del suicidio mancato, con un crescendo in positivo fino al sabato, in cui si preparava a vivere nella sensualità. Una sensazione che non lo ha mai abbandonato. In tono canzonatorio e autoironico ha invitato a fondare un partito che abolisca il Lunedì. Lui sarebbe il primo votante. Da piccolo ha raccontato che era indeciso se fare il politico o lavorare in un circo, anche se tra le due cose "non c'è molta differenza". Il concerto è stato arricchito da monologhi del cantante in cui non sono mancate riflessioni sul mondo. La sua canzone più dolorosa, "Liam", descrive una guerra consumatasi apparentemente lontano da noi, ma a soli pochi chilometri di distanza, quella della ex Jugoslavia. Una canzone travolgente che ha toccato le corde del cuore. Nel secondo tempo, ha proposto, invece, le canzoni rimaste in
modo indelebile nella memoria: "Futura", "Canzone", "4 marzo 43" e "Piazza grande". Alle prime note di "Caruso", come d'incanto, è calato un religioso silenzio. Tutti intenti a assaporare l'emozione di quelle parole che si fanno poesia e fanno rabbrividire. Per due ore e mezzo Dalla ha incantato il pubblico molleggiandosi sulle ginocchia. Nello show è stato accompagnato da Ricky Portera e Bruno Mariani
alla chitarra, Roberto Costa al basso, Maurizio Dei Lazzaretti alla batteria, Gionata Colaprisca alle percussioni, Fabio Coppini alle tastiere, Iskra Menarini, vocalist, Marco Alemanno voce re-
citante. La voce di Iskra Menarini ha evocato atmosfere lontane. Gran finale con "Attenti al lupo", che – come ha rilevato Dalla - ha fatto "impazzire i sociologi". cultura@luedi.it
La commedia di Klapisch la proposta del “Cineclub del giovedì”
A “Parigi” con Giuliette di MARIAANNA FLUMERO MATERA - Questa sera il “Cineclub” di Matera ci porta a “Parigi”. Il film è la storia di un parigino che si ammala e non sa se dovrà morire. Questa condizione lo porta a guardare le persone che incontra con occhi completamente diversi. Una commedia da 127 minuti da non perdere quella diretta dal regista Cédric Klapisch . Immaginare la propria morte, all'improvviso da un nuovo significato alla sua vita, alla vita degli altri, e alla vita dell'intera città. Venditori di frutta e verdura, la titolare di un forno, un'assistente sociale, un ballerino, un architetto, un senza tetto, un professore universitario, una modella, un immigrato clandestino del Camerun. Tutte queste persone così di-
verse si incontrano in questa città, e in questo film. Qualcuno può pensare che non abbiano niente di speciale, ma per ognuno di loro la sua vita è unica. Qualcuno può pensare che i loro problemi siano insignificanti, ma per loro sono la cosa più importante del mondo. «Attenzione a non perdere lo “special event di giovedì 13 novembre” in occasione del 18° compleanno del cineclub proietteremo il film Blade runner the final cut” - non mancate - comunicano gli associate del Cine club del giovedì. Appuntamento rinnovato presso il Cinema Comunale nei seguenti o rari: 17,15 - 19,30 - 21,45. il presso del biglietto è di 3,50 euro. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli
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L’attore lucano protagonista della prima nazionale di “Masked” Legami di sangue
Pappacena porta in scena l’intifada ROMA - Un uomo dalla forza insolita che emoziona sia chi lo interpreta che chi lo guarda, è ciò che pensa Fabio Pappacena del personaggio protagonista di “Masked Legami di sangue”, da lui interpretato. Nell'opera israeliana che verrà messa in scena in prima nazionale assoluta al Teatro dell'Orologio di Roma dal 6 al 23 novembre 2008, l'attore lucano, formatosi presso il Piccolo Teatro di Potenza, diventerà Na'im, un attivista palestinese rifugiatosi sui monti e tornato solo per interrogare suo fratello, tacciato di essere una spia al servizio degli israeliani. In questo spettacolo dal sapore classico e dal valore universale -in cui si è osato parlare dell'intifada, senza schierarsi da nessuna parte, se non da quella dell'essere umano-, l'autore Ilan Hatsor ha narrato con coraggio la storia di tre fratelli palestinesi travolti
da scelte politicamente incompatibili tra loro. Concepito nel 1990, ma attuale più che mai, Masked arriva a Roma, dopo esser stato rappresentato con successo di pubblico e critica a Tel Aviv, dal Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa e, nel corso degli anni, a New York. Il testo teatrale israeliano, anche vincitore del primo premio all'Israel Fringer Theater Festival ad Acco, catapulterà il pubblico nel dramma assoluto della guerra, sviluppato attraverso il dualismo tra eroe e traditore che tanti autori ha già ispirato. Lo scontro rappresentato può essere traslato in uno qualsiasi dei conflitti che da sempre sconvolgono la storia dell'uomo, poiché Masked è la messa in scena dei legami del sangue, quelli familiari che non abbiamo scelto e quelli che scegliamo a prescindere dalle nostre origini. Con quest'opera difficile si av-
via a conclusione un anno che ha visto molto impegnato Pappacena il quale, oltre ad aver ricoperto il ruolo di assistente alla direzione artistica dell'ultima edizione del più importante evento italiano dedicato al teatro, “Spoleto 51 - Festival dei Due Mondi”, ha vestito i panni del giudice in “Processo a Nerone”, scritto da Corrado Augias e diretto da Giorgio Ferrara. Ora, dopo esser stato diretto da uno dei suoi maestri di recitazione, Domenico Mastroberti, nel lungometraggio “Passannante: a morte il Re, viva Umberto”, che verrà presentato prossimamente a Potenza, a 130 anni dall'attentato che ricorrerà il 17 novembre, Fabio, svestiti i panni dell'anarchico lucano, torna a teatro per indossare quelli di un terrorista più moderno in “Masked Legami di sangue”, con la regia di Maddalena Fallucchi. Con Ma-
Fabio Pappacena e i protagonisti Masked
sked, dunque, continua la collaborazione tra l'attore lucano e la regista pugliese che, dopo averlo diretto nel 2003 nella conduzione del programma per ragazzi “Achab 2003”, in onda sul canale Raisat Ragazzi, lo ha scelto per il
teatro sia come interprete per “Assassinio sull'Orient Express” di Aghata Christie sia come aiuto regista per “Svolta pericolosa” di J. B. Priestley e “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury. cultura@luedi.it
LACOMMEDIASTORICADIRIGILLOAPRELASTAGIONEAMATERA,STASERAAPOTENZA A Roma
Il rito del Maggio nei documentari di tre videomaker
Romolo il Grande... ...dissacratore di ANTONELLA CIERVO
MATERA - Dissacratore. Allegorico. “Romolo il Grande”, commedia storica storicamente inverosimile, ha aperto martedì sera la stagione teatrale di Matera. Scritto da Friedrich Durrenmatt, il testo utilizza come strumento di denuncia, derisione e denuncia sociale, la surreale esistenza dell'imperatore Romolo il Grande interpretato da Mariano Rigillo, impegnato a curare il poco produttivo pollaio in cui ogni gallina ha il nome di un ex imperatore e nel quale i più prolifici sono Marco Aurelio e Odoacre. Il crollo dell'Impero romano assume i connotati del fallimento della società, dello svilimento dei valori morali ma soprattutto etico-politici che condurranno ad un tentativo di omicidio finito male, al contrario della più celebre uccisione che la storia ha tramandato. Due camerieri votati alla fedeltà al loro Imperatore, assistono alla solo apparente eccentricità di un uomo che ha compreso ciò che gli altri non vedono, che guarda con occhio disincantato le piccolezze di una nobiltà imperiale in cui nulla conta e tutto ho peso e valore. La corte che lo segue sintetizza volti, personalità, idee e convinzioni attra-
verso le quali si guarda al potere senza false convinzioni. Il ritorno di Emiliano, genero dell'imperatore rimasto per tre anni in un campo di prigionia, costringe Romolo Augusto ad affrontare la tragedia della guerra. Un'operazione che egli compie solo per pochi minuti, ansioso di tornare prima possibile al suo pollaio. Romolo Augusto comincia la sua giornata, le Idi di Marzo, ricordando a se' stesso tristemente di dover adempiere ai suoi doveri di “imprenditore” della politica, pagando i suoi ministri e cercando di vendere al miglior prezzo i busti degli ex imperatori ad Apollione da Nola, un antiquario napoletano via di mezzo fra un boss di quartiere e una checca appassionata di vecchi cimeli. Un impero squattrinato lo costringe a privarsi delle foglie in oro che cingono la sua corona pur di dare una minima parvenza di normalità ad una vita che non ne ha. Attorno a lui, nel frattempo, Roma crolla davanti al pericolo dell'arrivo dei Germani e al fallimento di un sistema che ne aveva garantito la sopravvivenza fino a quel momento. Nel testo di Durrenmatt, scritto nel 1949 e rielaborato fino al 1964, si leggono incredibili paralleli con la storia contemporanea, a dimostrazione che
la politica non ha età, né conosce fasi storiche differenti. Il prefetto della Cavalleria romana che tenta, inutilmente, di comunicare all'imperatore la fine ormai vicina, non raggiunge il suo intento se non quando è ormai inutile opporsi agli eventi; l'imperatrice Giulia, sposata solo per ottenere fama e potere, somiglia tristemente alle femmine della politica a cui ci aveva abituati la Prima Repubblica italiana, la figlia dell'imperatore, Rea, dedica il suo tempo ai corsi di recitazione, e sempre meno al padre che invece la cerca per farne inutilmente la sua erede, descrivendole ciò che con straordinaria lucidità egli vede attraverso la solo apparente follia della sua gestione della cosa pubblica. Mentre la sua famiglia morirà in mare, nel tentativo di raggiungere la Sicilia su una zattera, l'Imperatore otterrà da Odoacre, a capo del popolo dei Germani, una residenza e una pensione (termine che lo inorridirà) per vivere il resto dei suoi giorni in attesa che la prossima crisi politica investa il suo successore. Romolo lascerà la sua residenza imperiale, tenendo tra le braccia il busto che lo ritrae e cedendo sul capo del suo successore una corona che, ormai, non ha più foglie, né potere. Come tradizione vuole.
ROMA - Accettura, la Basilicata e l'antichissimo rito del maggio: gli originali lavori di tre videomaker verranno presentati a Roma e a Matera. Domani, alle ore 19, nel centro culturale in Trastevere, si terrà la presentazione dei video reportage realizzati nell'ambito del progetto “Alberi e cuccagna” - programma “Culture in loco”, promosso dal Dipartimento Formazione, lavoro, cultura e sport della Regione Basilicata. Venerdì 14 novembre la presentazione avrà luogo a Matera presso il circolo “La Scaletta”. Al centro dell'evento “il Maggio” l'antichissimo rito del matrimonio tra due alberi che trova in Basilicata, ma soprattutto in Accettura, una splendida celebrazione che ne fa rivivere le antiche radici. Al pari di altre realtà europee dove si celebrano riti simili - con la venerazione dell'albero simbolo della natura e occasione di spiritualità e di fervido culto - Accettura, da Pentecoste al Corpus Domini, celebra lo sposalizio tra una pianta di agrifoglio e un cerro, in uno spettacolare percorso che dalla foresta di Gallipoli-Cognato giunge sino alla piazza del paese. Qui i due alberi vengono issati l'uno sull'altro e divengono occasione per prove estreme di abilità e coraggio mentre fede, canti, folklore e convivialità trasmettono la vitalità di questa tradizione e dell'identità lucana nei suoi numerosi intrecci. A tre giovani videomaker - distanti culturalmente e geograficamente - è stato chiesto di confrontarsi con la ricchezza di questo rituale e con la grande adesione religiosa, sociale e culturale collettiva. Uno sguardo irrituale per ibridare interessi, suscitare nuove energie e rendere disponibili accattivanti materiali audiovisivi per un marketing tu-
ristico efficace. Troppe sono infatti le eccellenze che non riescono ad essere adeguatamente valorizzate e dunque tale iniziativa, al pari di molte altre intraprese, vuole andare in tale direzione. A Roma, sarà presente l'assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Antonio Autilio e la Dirigente responsabile del progetto Patrizia Minardi, il direttore Apt della Basilicata, Gianpiero Perri, l'anima culturale e religiosa del Comitato “I Maggiaioli” di Accettura, Don Giuseppe Filardi, il presidente del Gal “Le Macine” Marco Delorenzo, il presidente di Ifor Pasquale Toce e Sandro Polci di Serico. Durante la serata saranno proiettati spot e brevi video reportage realizzati durante la festa del Maggio della scorsa primavera. Ad introdurre i lavori alla “Libreria del Cinema”, abituale luogo di incontro di operatori del mondo della cultura e del cinema, il noto critico cinematografico, Flavio De Berardinis. Venerdì 14 novembre, a Matera, i video reportage si caleranno in una atmosfera domestica e identitaria, rendendo possibile il confronto diretto tra la percezione dei registi e l'esperienza umana, culturale e di fede di chi da sempre respira il Rito del Maggio lucano. cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione
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DA STASERA SU RAITRE L’ATTRICE FIRMA LO SHOW “NON PERDIAMOCI DI VISTA”
Palin e Gelmini in stile Cortellesi «SONO contenta di aver accettato questa follia». Parola di Paola Cortellesi che da oggi, alle 21.10 su Raitre, avrà il suo one woman show dal titolo Non perdiamoci di vista per cinque giovedì di seguito. «Sarà un varietà un pò all’antica, con musica e ospiti, in cui racconteremo delle storie di un argomento trattato a grandi linee con un linguaggio televisivo. La prima storia verterà sul lavoro», ha spiegato l’attrice durante la presentazione del programma nella sede Rai di viale Mazzini a Roma. «Sarah Palin, il ministro Gelmini, Franca Leosini sono le tre parodie su cui punterò principalmente – ha aggiunto Cortellesi -. Vedremo la Palin come ha preso l’esito delle elezioni. Naturalmente, lavorando con la stessa squadra da 13 anni, posso tranquillamente attingere sui personaggi già noti come la moglie di Obama, Michelle, o il sindaco Moratti o la Santanchè che durante il programma farà di tutto per partecipare come opinionista». Con lei nello show e alla di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – «E' difficile capire come ti vedono gli altri e cosa si aspettano da te, io so quello che voglio: diventare l’attore che da sempre volevo essere», dice il talentuoso Leonardo DiCaprio, che dai tempi di Titanic non si è mai fermato. Felice per la vittoria di Barack Obama, è a Roma per presentare il thriller Nessuna Verità di Ridley Scott (dal 21 novembre nelle sale, distribuito dalla Warner Bros) e che solo domenica, dopo la tappa londinese del tour promozionale europeo, tornerà in America a respirare il vento nuovo. «Ho avuto la fortuna di fare un film di grande successo nel mondo che mi ha aperto immense opportunità, finanziare i film che volevo produrre e scegliere i copioni»: tra le ultime scelte riformare la coppia titanica con Kate Winslet nell’atteso Revolutionary Road di Sam Mendes e recitare di nuovo per l’amato Martin Scorsese in Shutter Island attualmente al montaggio. Da sempre sostenitore di Obama, DiCaprio si presenta alla stampa reduce da una notte insonne (ma le occhiaie non si notano) per la maratona elettorale: «It's a wonderful day», è un giorno meraviglioso. In Nessuna Verità (Body of lies) è Roger Ferris, un agente della Cia nello scenario bollente del Medio Oriente, nel complicato tentativo in Giordania di acciuffare un superterrorista di Al Quaeda. Con lui, in un confronto carismatico, Russell Crowe, nei panni di Hoffman, veterano della Cia, dotato di supertecnologie con cui passo passo segue Ferris. Capelli tinti di scuro, abiti locali, buona conoscenza della cultura e delle tradi-
presentazione di oggi del programma anche l’attore Fabrizio Casalino e Francesco Mandelli, volto di Mtv, che ha detto «per stare al fianco di Paola ho fatto un baratto». «Scopo di Non perdiamoci di vista è di ridere e riflettere allo stesso tempo – ha spiegato il direttore di Raitre Paolo Ruffini anche lui oggi alla presentazione -. A noi come rete piace l’interpretazione ironica della realtà. Paola per questo aspetto somiglia a questa rete». Paola Cortellesi, autrice con Furio Andreotti e Giampiero Solari di Non Perdiamoci di vista, avrà al suo fianco oltre Mandelli, che le farà da spalla per le cinque puntate, anche molti ospiti come Gianni Morandi, Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, la Gialappàs, Piera degli Esposti, Caparezza, Frankie Hi Nrg. E ancora, Jovanotti, Tiziano Ferro, Claudia Pandolfi, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria. Molti di loro saranno intervistati dal personaggio più gettonato dalla Cortellesi stessa: Franca Leosini. «La invitiamo al programma – ha detto l’at-
Paola Cortellesi
trice -. Comunque abbiamo già riferito alla signora Leosini di questa parodia e lei ne è stata molto contenta». Non mancherà la musica. «Dovrebbero esserci circa sei canzoni a pun-
tata – ha spiegato ancora Cortellesi -. Inoltre ci saranno ospiti cantanti che si esibiranno. Tra questi ci saranno i Negramaro che presenteranno un inedito del loro ultimo album».
PARATA DI STAR A ROMA PER IL THRILLER “NESSUNA VERITÀ”
DiCaprio spia “vera” per Scott «Altro che la finzione di 007»
PERSONAGGI
La Rai cancella lo show di Gigi e Anna
SONO state cancellate le due serate d'onore che sarebbero dovute andare in onda dal 28 novembre, con protagonisti Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo (nella foto). Il viaggio musicale, come l'avevano chiamato, non s'ha da fare, perché RaiUno ha cancellato dal palinsesto lo show. La decisione sarebbe stata presa dal direttore Del Noce, causa un'eccesiva sovraesposizione dei due in programmi Mediaset.
Anche la Vento contro Belen «Mangiauomini»
Notte insonne a Roma tifando per Obama ROMA –«Ho passato la notte praticamente senza dormire per seguire le elezioni americane e facendo il tifo per Obama». Leonardo Di Caprio, a Roma per presentare il suo ultimo film «Nessuna verità», diretto da Ridley Scott (con lui nella capitale) e interpretato anche da Russell Crowe, in conferenza stampa ammette di essere emozionato per il nuovo corso voluto dalla grande maggioranza dei suoi connazionali. «Sono orgoglioso di essere americano – dichiara l’attore -. Tutto il mondo aspettava questa transizione. Oggi è un giorno meraviglioso e
sono sicuro che questa sarà una magnifica amministrazione». Per Di Caprio, attivista ambientalista, autore di un lungometraggio dal titolo «Undicesima ora» in cui intervista i maggiori scienziati del mondo sul tema delle variazioni climatiche, l’arrivo di Obama alla Casa Bianca rappresenta una svolta anche da questo punto di vista: «La politica ambientale è sempre stata una prerogativa soprattutto dei democratici – dice l’attore -. La passata amministrazione Bush, poi, si è distinta per aver attuato la peggiore politica ambientale di sempre».
UN'ALTRA bastonata in testa a Belen, la concorrente più bistrattata (e invidiata) dell’Isola dei Famosi. Questa volta la mazzata arriva da Flavia Vento (nella foto), che da TgCom difende la scelta di Luxuria di vuotare il sacco e tira una bella bordata alla collega naufraga: «Vladi ha ragione su Belen. Prima di Rossano cercava sempre Ciavarro». Poi aggiunge: «Belen ammalia gli uomini e poi te li mette contro».
Leonardo DiCaprio a Roma
zioni mediorientali, FerrisDiCaprio è per il regista Scott, «il personaggio centrale, quasi un esempio di come si possano avviare negoziati di successo rispettando gli altri, senza la supponenza occidentale di venire da un mondo superiore». Tratto dal libro di un giornalista del Washington Post David Ignatius (Newton Compton editore), profondo conoscitore del mondo della Cia e del Medio Oriente, il film in America è stato una
delusione al botteghino nonostante le attese e il superbudget. «E' un pò come i film sul Vietnam, ci vuole un periodo sufficientemente lungo per apprezzarli. Qui c'è una guerra in corso, una ferita aperta. Questo film ha un sottinteso politico nella rappresentazione realistica dei lati positivi e negativi del mondo degli agenti segreti e di conseguenza della politica estera americana», dice DiCaprio che del suo perso-
naggio apprezza «il patriottismo unito ai valori morali. Lui vuole veramente la libertà e la democrazia in quella regione e al tempo stesso vuole difendere il suo paese. Penso che in un uomo così tutti si possano identificare». Con Crowe è stata una rimpatriata: «Ci eravamo conosciuti ai tempi di Pronti a morire, io avevo 18 anni. Ho ritrovato l’attore che considero tra i migliori del cinema».
«Nel mio film Leonardo Di Caprio e Russell Crowe sono agenti della Cia autentici, non come lo 007 inventato da Ian Fleming. A me James Bond sotto molti aspetti piace, ma io sono più attratto da storie legate alla realtà», nella conferenza stampa romana, organizzata curiosamente a poche ore dall’incontro con il cast di «Quantum of Solace», l'ultimo film di 007, il regista Ridley Scott fa una frecciatina al film “concorrente”.
Lola Ponce si spoglia per Max
TV DI SERVIZIO
“Telecamere” alla ricerca della buona politica ROMA - «Meno parole e più fatti». Questa la parola d’ordine di Anna La Rosa che, presentando la nuova stagione di Telecamere, il rotocalco televisivo ideato e condotto dalla stessa La Rosa, giunto al suo quindicesimo anno, sottolinea lo spirito che animerà lo studio-salotto di via Teulada, in onda da domenica e che quest’anno si sdoppia alle 12.30 e a mezzanotte e mezzo. «Abbiamo voluto dare spazio ai problemi quotidiani che affliggono gli italiani -spiega La Ro-
sa- piuttosto che alle risse tra politici che ormai siamo abituati a vedere in qualsiasi trasmissione televisiva: da Domenica In a Uno Mattina». Telecamere quindi alla ricerca di “Tutta un’altra politica”, «la buona politica -sottolinea La Rosaquella che si fa sul territorio». Due le rubriche che daranno l’input al dibattito serale: la prima racconterà, attraverso microcamere nascoste, pezzi di umanità del nostro paese. Domenica le microcamere
saranno piazzate all’interno di un’edicola per svelare, attraverso un’edicolante molto curioso, le opinioni dei lettori sugli argomenti di attualità. La seconda metterà in luce i problemi dell’Italia vissuti nella quotidianità, prendendo spunto dalla “casalinga di Voghera” che, da concetto sociologico si trasforma in una persona in carne ed ossa, l’attrice di teatro, Stefanella Marrama, che si troverà alle prese con i servizi e i problemi della pubblica amministrazione.
UNA bella voce, che le ha permesso di vincere l'ultimo Sanremo in coppia con Giò di Tonno, e un fisico da urlo. Lola Ponce è la donna ideale, non solo bella ma pure talentuosa. La cantante, che non ha mai celato le sue grazie, si è spogliata davanti all'obiettivo per il 12 mesi targato Max. Lola non ha paura di mettersi a nudo: «Quando c'è di mezzo l'arte tutto è permesso». Anna La Rosa
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Rubriche
Giovedì 6 novembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro tutte le difficoltà verranno appianate grazie all'esperienza acquisita. Un amore spumeggiante.
TORO 21/4 - 20/5
I progetti di lavoro vanno seguiti con tenacia. In questo periodo darete molte conquiste prima di trovare l'anima gemella.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non lasciatevi prendere dal nervosismo: è il sistema peggiore per smaltire l'arretrato nel lavoro. Grandi progetti con un Acquario.
CANCRO 22/6 - 22/7
Ottimi progetti e buona inventiva nel lavoro, ma serve anche la tempestività. Slanci affettivi irrefrenabili.
LEONE 23/7 - 23/8
Riprende quota un progetto di lavoro che eravate stati costretti ad accantonare. Vita sentimentale molto movimentata.
VERGINE 24/8 - 22/9
Negli affari dovete avere una visione più ampia della situazione per poter decidere le prossime mosse. Rapporto affettivo snervante.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nessuna precipitazione nelle decisioni da prendere nel lavoro: avete tutto il tempo per riflettere. La persona amata non vi deluderà.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La giornata lavorativa inizia sotto i migliori influssi: sta a voi sfruttarli al meglio. Tentennamenti in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro è arrivato il momento di scoprire le vostre carte con i superiori. Avventura con un Leone.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Oggi avrete l'occasione che aspettavate per mettervi in luce con i superiori. Un amore altalenante.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dopo un periodo frustrante nel lavoro potete cominciare a credere alla buona sorte. In amore state facendo un salto nel buio.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Ere; modi; strutto=Eremo distrutto
Riuscirete a trovare ottime argomentazioni per ottenere maggiore autonomia decisionale nel lavoro. In amore non mostratevi troppo dipendenti.
Televisioni
21.10
MINISERIE
21.05
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
Veronica Pivetti
TELERO-
20.35
Michele Santoro
ROTOCAL-
16.55
MANZO
CO
Patrizio Rispo
Barbara D’Urso
Giovedì 6 novembre 2008
20.40
SPORT
21.10
Gennaro Gattuso
REALITYSHOW
20.30
63
ATTUALITÀ Lilli Gruber
Paola Perego
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -Telegiornale Tg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -Attualità La vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk Show Insieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -Rubrica Italia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -Telefilm The District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real Tv L'isola dei famosi 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaQuestion time 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -Telefilm Hunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Amore, ritorna! con Rock Hudson, Doris Day, Tony Randall, Jack Oakie, Edie Adams - regia di Delbert Mann (USA) - 1961 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.00 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Ombre rosse con John Wayne, Claire Trevor, John Carradine, Thomas Mitchell, Louise Platt, George Bancroft, Andy Devine, Berton Churchill - regia di John Ford (USA) - 1939 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Provaci ancora prof. 3 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.25 -Gioco Estrazioni del Lotto 20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Show Non perdiamoci di vista 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv Distretto di polizia 8 23.30 -Reportage Terra!
20.40 -Sport Coppa Uefa - Calcio 22.45 -FilmL'uomo ombra con Alec Baldwin, Penelope Ann Miller, John Lone, Ian McKellen, Tim Curry - regia di Russell Mulcahy (USA) - 1994
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Reality Show La talpa
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Stargate SG-1
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.30 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.40 -RubricaCinematografo speciale 02.10 -RubricaFuoriClasse 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmLe invasioni barbariche
23.35 -Talk ShowArtù 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieUn bambino in fuga 03.20 -VarietàCercando cercando
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaOff Hollywood 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.25 -RubricaFuori orario 02.30 -AttualitàRai News 24
00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.15 -Real TvAmici 03.15 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.15 -MusicaleLe canzoni di Gigi D'Alessio 02.15 -FilmFiorina la vacca 03.55 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.00 -TelefilmBlue Murder
01.00 -AttualitàTutto in una notte 02.50 -TelefilmA-Team 04.30 -FilmCannibal Ferox con John Bartha, Lorraine De Selle, Robert Kerman, Zora Kerova, John Morghen - regia di Umberto Lenzi (Italia) - 1981
23.40 -ReportageMalpelo 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.45 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RAI 1
ORE 21.10
OMBRE ROSSE
AMORE, RITORNA!
PROVACI ANCORA PROF. 3
con J. Wayne, C. Trevor, J. Carradine regia di John Ford (Usa) - 1939
con R. Hudson, D. Day, T. Randall - regia di Delbert Mann (Usa) - 1961
con V. Pivetti, E. Decaro, C. Bigagli - regia di Rossella Izzo (Ita) - 2008
Una diligenza parte da Tonto verso Lordsburg. A bordo ci sono una prostituta, la moglie incinta di un militare, un baro, un truffatore e un medico alcolizzato. Per strada si aggiunge il pistolero Ringo. Ma lungo il percorso, sotto gli attacchi degli indiani, questa umanità di peccatori saprà trovare riscatto. La moglie dell'ufficiale partorisce grazie al medico, e Ringo va incontro ad una...
Jerry, direttore di un'agenzia di pubblicità, gira alcuni messaggi promozionali di un prodotto inesistente per accontentare la sua amichetta. Dal momento che gli short stanno per essere trasmessi in televisione, Jerry è costretto ad inventarsi un prodotto. Carol, una pubblicitaria appartenente a un'agenzia concorrente, decide di sottrarre a Jerry, il "cliente"...
Camilla incontra per caso una sua ex professoressadel liceo, Martina Maselli, che dopo qualche tempo muore in circostanze misteriose. Sembra un suicidio, ma la prof. non è convinta e invita Gaetano a riaprire il caso. Renzo è sempre più convinto che Camilla lo tradisca con Gaetano e decide di pedinarla. La prof. Susy si sente intanto finalmente attratta dal preside Mazzeo...
RETE 4
ORE 22.45
RETE 4
ORE 2.15
ITALIA 1
ORE 4.30
L’UOMO OMBRA
FIORINA LA VACCA
CANNIBAL FEROX
con A. Baldwin, J. Lone, P. A. Miller, P. Boyle - regia di Russell Mulcahy (Usa) 1994
con J. Agren, F. Andreasi, G. Moschin regia di Vittorio De Sisti (Ita) - 1972
con J. Morghen, L. De Selle, B. Redford - regia di Umberto Lenzi (Ita) - 1981
Lamont Craston è all'apparenza un annoiato miliardario newyorkese. A dir la verità anticamente era stato un tirannico barone tibetano dai poteri magici, riportato però sulla retta via da un santone. Ora si è trasferito a New York e di notte se ne va in giro per la città, utilizzando i suoi prodigiosi poteri per raddrizzare torti nei panni dell'Uomo Ombra...
Un povero contadino vende la vacca Fiorina per andare soldato di ventura. Inizia da qui per la bestia una serie di passaggi di proprietà alcuni leciti e altri no - che si concludono nella stalla di un riccastro, il quale poi si procura come amante anche la moglie del contadino, di nome Fiorina pure lei. La quale rifiuterà di tornare col legittimo marito quando questi si ripresenterà a...
Un professore di antropologia, accompagnato dalla sua équipe, si reca nella giungla amazzonica colombiana per studiare un tribù di indios che pratica ancora il cannibalismo rituale. Al loro posto gli scienziati trovano invece dei trafficanti di droga che si servono dei nativi per raccogliere le foglie di coca. Stanchi di essere schiavizzati, gli indigeni tornano ai loro antichi costumi e...
“Raccontami” mantiene la prima serata RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Raccontami capitolo ii L'eredita' la sfida
ora 19.49 20.39 21.18 18.50
ascolto 6.531 6.073 4.920 4.325
RAI DUE Senza traccia Senza traccia L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6
21.50 21.06 19.12 18.53
3.573 3.296 2.940 2.595
RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo
21.11 20.35 19.57 17.44
3.750 2.689 1.873 1.809
CANALE 5 Striscia la notizia Ole' Beautiful Cento vetrine
20.44 21.16 13.44 14.13
6.980 4.529 4.398 4.106
ITALIA 1 Le iene show I simpson La talpa Tutti all'arrembaggio
21.08 14.34 19.34 14.07
2.544 2.445 2.181 2.059
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 19.41 18.42 14.10
2.663 2.149 1.823 1.591