BERLUSCONI A MOSCA
GAFFE SU OBAMA: GIOVANE, BELLO E ABBRONZATO LA FRASE SUI SITI USA. LUI: SOLO UNA BATTUTA
Sfratti: Obama sbaracka Bush.
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della Basilicata
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, SURLHWWLOL D GRQ 0DUFHOOR &R]]L il sacerdote a Rionero per il consiglio comunale
Poche parole dal prete antimafia, solidarietĂ dalla politica e dalla Chiesa
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POTENZA - Il giorno dopo la notizia (pubblicata dal Quotidiano) dell’intimidazione a don Marcello Cozzi (gli sono stati inviati due proiettili) si sono susseguiti, numerosi, gli attestati di solidarietà al sacerdote antimafia di Libera che ha dichiarato: Loro hanno bisogno di nascondersi, io no. Ieri sera don Marcello ha partecipato al consiglio comunale aperto di Rionero. D SDJLQD
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Parla la sorella della vittima ÂŤHo sempre avuto sospetti sulla morte di mio fratello
A Salerno prima udienza del processo ai giornalisti De Magistris in aula
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SCANZANO - Cercavano di intimidirla dopo l'omicidio di suo fratello. Lei non ha mai creduto al regolamento di conti tra vicini di casa. E quando i carabinieri di Policoro l'hanno interrogata si è sfogata. Ha detto tutto quello che ricordava. Il verbale di Stella De Mare, sorella di Vincenzo, l'autotrasportatore ucciso a colpi di lupara nel 1993, fa parte dell'indagine condotta dalla procura antimafia.
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ÂŤAbbattete quegli alberiÂť Al posto delle piante di gelsi una colata di cemento
Spiraglio di accordo per i 20 ausiliari che si erano barricati in Municipio
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Veltroni, Fioroni e Letta telefonano a De Filippo. Anche a Lauria crisi di nervi nel Pd
( OD FULVL GHO FHQWURVLQLVWUD OXFDQR DUULYD D 5RPD Il governo risponde a Margiotta Il parlamentare insoddisfatto D SDJLQD
POTENZA - I vertici nazionali del Pd stanno seguendo con grande attenzione l’evolversi della crisi del centrosinistra lucano: ieri, secondo fonti vicine alla presidenza della giunta regionale, Veltroni, Fioroni e Letta hanno telefonato al governatore De Filippo. Intanto venti di crisi, sempre nel centrosinistra, anche a Lauria.
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20 chili di droga nascosti in auto Corriere fermato in D SDJLQD autostrada
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Venerdì 7 novembre 2008
Brevi dal mondo
«Fate almeno tre figli» ANKARA – La crisi economica globale, secondo quanto va ripetendo da tempo il premier turco Tayyip Erdogan (nella foto), toccherà solo in minima parte la Turchia ma dal momento che il futuro potrebbe riservare per il Paese sorprese poco piacevoli a livello demografico, è meglio che i turchi si mettano d’impegno a far figli in modo da averne «almeno tre per famiglia». L’esortazione del capo del
governo – già fatta alle giovani madri lo scorso 8 marzo in occasione della festa della donna – è stata ribadita ieri con forza dal leader del Partito di radici islamiche Giustizia e Sviluppo (Akp, al governo) nel corso della terza edizione del «Vertice della Famiglia».
Slovenia, accordo per il governo LUBIANA – In Slovenia quattro partiti di centro-sinistra hanno annunciato ieri il raggiungimento di un accordo per la formazione di un nuovo governo di coalizione guidato dal leader socialdemocratico Borut Pahor, vincitore delle elezioni del 21 settembre scorso.
Asilo, Omar fa ricorso MADRID – Omar bin Laden (nella foto), figlio del capo di al Qaeda, ha presentato ricorso contro la decisione del governo spagnolo di negargli lo status di rifugiato politico. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba, se-
condo il quale Madrid con tutta probabilità respingerà l’appello.
Morto il ragazzo scomparso TORONTO – È stato trovato morto il ragazzo canadese di 15 anni scomparso da quasi un mese dopo una lite con i genitori a causa di una console per videogiochi, l’Xbox. Il corpo di Brandon Crisp è stato rivenuto senza vita in un bosco a poca distanza da casa sua, a Barrie, in Ontario. La polizia non esclude possa trattarsi di omicidio, e che il ragazzo possa essere stato adescato da qualcuno conosciuto in rete. La vicenda ha suscitato particolare scalpore in Canada, dove è diventata di interesse pubblico anche proprio perchè legata al rapporto cono videogiochi.
In Italia e nel Mondo G8, ultima udienza, alta tensione Domenica Lula arriva a Roma fra pubblici ministeri e avvocati porta un “superpaese” in crescita GENOVA – Aumenta la tensione in aula durante l'ultima udienza del processo per i fatti avvenuti nella scuola Diaz durante il G8 di Genova. Una tensione palpabile, in attesa che il tribunale si riunisca in camera di consiglio, giovedì 13 novembre, per decidere se condannare o assolvere i 29 imputati, tutti alti dirigenti o agenti della Polizia di Stato. Le repliche dei difensori sono durissime, tutte dirette contro il pubblico ministero, e provocano battibecchi e esclamazioni dal banco del pm, da quello del tribunale, dal pubblico dove si trovano alcune parti civili. È un crescendo, che aumenta quando il pm Zucca se ne va, chiamato dalla sua segretaria. È l'avvocato Salvemini che prende per primo la parola e respin-
I pm Zucca (a sinistra) e Albini
ge al pubblico ministero l’accusa di «zelo eccessivo» e quella del non aver chiesto scusa per quanto avvenuto alla scuola Diaz. «Sarebbe ipocrita», dice Salvemini che difende il Viminale chiamato a responsabilità civile.
SAN PAOLO – Sono cambiati, e di molto, i 'clichè' del Brasile con l’avvento al potere, anni fa, del 'presidente operaio', Luiz Inacio Lula da Silva, che arriverà domenica a Roma per una visita ufficiale di tre giorni, nei quali sarà ospite al Quirinale del presidente Giorgio Napolitano. Ormai da tempo, il Paese ha acquisito grazie a Lula una consapevolezza dei suoi pregi unici al mondo, prima ridotti all’ avvenenza delle sue mulatte e all’abilità dei suoi calciatori. Ora, l’elenco delle eccellenze brasiliane è infinito e catapulta la nazione latinoamericana come protagonista del terzo millennio. Di fronte alla crisi finanziaria internazionale di queste settimane, il
Il presidente del Brasile, Lula
Paese sta mostrando di avere, nonostante gli inevitabili scossoni, un’economia solida, sana, pronta a crescere insieme alle altre economie emergenti Bric (Brasile, Russia, India e Cina).
Il fratello della vittima: «L’Esercito non risolve il problema»
Legambiente
Napoli, scippata da ragazzini operata d’urgenza alla testa
Rifiuti, risorsa poco battuta per l’energia
NAPOLI – Hanno 15 e 17 anni: sono accusati dello scippo che ha provocato la caduta sul selciato di una donna di 27 anni, sottoposta a intervento chirurgico per rimuovere un ematoma cranico e ricoverata con prognosi riservata. Un «fatto gravissimo» secondo il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino; un episodio criminale che secondo il fratello della vittima dimostra come per l’ordine pubblico «l'esercito sia solo una presenza di facciata», mentre per contrastare la grande e piccola criminalità «serve soprattutto la certezza della pena, ossia tenere i malfattori in carcere». Francesca, laureata in genetica molecolare, è originaria di Capaccio Scalo (Salerno) ma vive da qualche tempo a Napoli, dove è impegnata per un dottorato di ricerca. Poco dopo mezzanotte si trova in piazza Dante, nel cuore del capoluogo campano, con la sorella e un amico: sono stati al concerto di Vinicio Capossela, ma la loro serata rischia di trasformarsi in tragedia. A bordo di un motorino arrivano i due aggressori, di 15 e 17 anni (il primo già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici): per portare via la borsa di Francesca la spintonano con violenza, e la giovane donna batte la testa sull'asfalto. Francesca è stordita ma apparentemente sta bene: la sorella la porta in un vicino pronto soccorso, dove i medici la dimettono. Dopo qualche ora però continua ad avere dolori alla testa: una corsa in un secondo ospedale, il Loreto Mare, poi la tac che evidenzia una lesione cranica e un emato-
ROMA – Rifiuti per produrre energia. Una strada ancora poco battuta in Italia, ma che potrebbe rappresentare un tassello importante nel difficile panorama energetico nazionale, dipendente dalle importazioni di gas e più esposto di altri alle conseguenze delle oscillazioni del prezzo del petrolio. Se questa risorsa fosse ben utilizzata, potrebbe arrivare a coprire il 10% della domanda nazionale di gas. Basti dire che 25mila tonnellate di rifiuti, opportunamente trattati, possono alimentare un generatore della potenza di un megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 2.500 famiglie. Lo snodo di questo processo è il biogas. La chiave per realizzarlo, la raccolta differenziata. Ad accendere i riflettori su questa opportunità è un rapporto di Legambiente, presentato ieri a Rimini ad 'Ecomondo'. La decomposizione dei rifiuti organici produce biogas, ricco di metano. Per poterlo 'estrarre' bisogna mettere in atto un processo biochimico, detto 'digestione anaerobica', capace di trasformare scarti urbani, forestali, dell’industria agroalimentare, effluenti zootecnici e fanghi di depurazione. Secondo le stime di Legambiente, se l’Italia utilizzasse appieno questa risorsa, potrebbe ottenere 8 miliardi di metri cubi di metano l’anno: il 10% del proprio fabbisogno. E tagliare la Co2. Ma in Italia l’impiego del biogas è limitato. In realtà la produzione complessiva colloca il Belpaese al terzo posto in Europa, ma è il rapporto rispetto alla popolazione che lo fa finire in basso nella classifica. Nel 2006 la produzione di energia da biogas si è attestata in 353,8 ktep (chilo tonnellate di petrolio equivalente): in termini elettrici, circa 4 terawattora. La Germania ne ha prodotti 1.923,3. La produzione italiana, però, è di 6,1 tep per mille abitanti, mentre quella tedesca è di 23,3, quella inglese di 28,1 e quella danese di 17,4 per mille abitanti. La raccolta differenziata è il passaggio indispensabile, a monte, per produrre di biogas. Letizia Bianco
I carabinieri a piazza Dante a “caccia” degli scippatori
ma, da operare subito. Dopo l’intervento la paziente reagisce bene: la prognosi resta riservata, ma i medici del reparto di rianimazione sono ottimisti. Quasi contemporaneamente i carabinieri acciuffano i due autori dello scippo, un 15enne e un 17enne dei quartieri spagnoli, riconosciuti dalla sorella e dall’amico di Francesca: sequestrato anche il motorino usato per il raid. «Le istituzioni – commenta il sindaco – non possono rimanere indifferenti rispetto ad una tragedia di tale portata. Si ripropone con forza il problema della necessità non solo di intensificare la repressione, ma di elaborare e realizzare un articolato progetto di prevenzione per le singole situazioni minorili, in modo da allontanare realmente, quanto più possibile, i giovani dalla criminalità». Vincenzo, fratello di Fran-
cesca, ringrazia i carabinieri per la celerità dell’arresto dei due minorenni, ma teme che entrambi possano tornare facilmente in libertà. Mentre con i genitori aspetta, fuori della rianimazione del Loreto Mare, notizie sulle condizioni di Francesca si lascia andare a uno sfogo: «L'esercito? È solo una presenza di facciata. Il vero nodo dell’ordine pubblico consiste nella certezza della pena, nel non consentire che i criminali tornino in strada». E una conferma indiretta che questo è il problema viene dal capo della direzione distrettuale antimafia, Franco Roberti. «Il sistema processuale minorile - ha detto - non è adeguato: basti pensare che un ragazzo non può essere portato al riformatorio, ma va affidato ai genitori, spesso pregiudicati». Miriana Sterpetti
Procreazione, a Rieti la prima bimba Superenalotto, nessun 6 e nessun 5+1 nata con diagnosi preconcepimento ilLotto ROMA – È una bambina di Rieti il primo bebè al mondo nato sano grazie alla diagnosi genetica fatta prima del concepimento, analizzando una struttura transitoria dell’ovocita che contiene la copia speculare del Dna della donna. L'annuncio è stato dato ieri a Roma, nel congresso della Federazione italiana di ostetricia e ginecologia (Fiog). «Non pensiamo di avere risolto tutti i problemi relativi all’analisi pre-impianto, ma questa è la via italiana», ha detto il ginecologo Massimo Moscarini, dell’ospedale Sant'Andrea di Roma, che ha messo a punto la tecnica con la ginecologa Donatella Caserta, dell’università di Roma Sapienza, e con il biologo Francesco Fiorentino, del laboratorio Genoma. - LA TECNICA: il «primo caso intelligente di recupero di spazzatura biologica», lo definisce il ginecologo che ha eseguito la fecondazio-
ne assistita da cui è nata la bambina, il direttore del centro di procreazione assistita dello European Hospital, Ermanno Greco. L’analisi genetica è stata infatti condotta sul primo globulo polare, la struttura che si forma nell’ovocita durante l’ovulazione: racchiude una copia del Dna della donna e viene espulso nel processo di maturazione. La sua analisi genetica permette quindi di cercare le mutazioni legate alla malattia ereditaria di cui è portatrice la donna. - LA VIA ITALIANA: alcuni Paesi, come la Germania, usano questa tecnica ma solo a fecondazione avvenuta. Questo in Italia non si può fare comunque, dato che per la legge 40 l’embrione si forma con il concepimento. Perciò i ricercatori hanno trovato il modo per analizzare il globulo polare prima della fecondazione. «Nessuno ci aveva pensato perchè non era spinto dalla necessità».
ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera del Superenalotto (n. 134). Sono stati, invece, 18 i punti 5 realizzati; ad ogni vincitore vanno 44.062 euro. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale a 30.300.000 di euro. Ai 1.782 vincitori con punti 4 vanno 445,07 euro. Ai 73.906 vincitori con punti 3 vanno 21,46 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5 stella Ai 5 vincitori con 4 stella 44.507,00 euro. Ai 297 vincitori con 3 stella 2.146,00 euro. Ai 4.922 vincitori con 2 stella 100,00 euro. Ai 34.476 vincitori con 1 stella 10,00 euro. Ai 78.323 vincitori con 0 stella 5,00 euro.
estrazione del 6 novembre 2008
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
29 39 12 31 27 81 24 26 49 26 89
76 87 36 74 70 78 82 80 47 76 8
12 53 43 59 9 59 28 37 70 27 78
83 80 20 78 38 30 80 17 24 45 57
18 11 51 63 82 16 29 84 16 23 79
ilSuperEnalotto Montepremi 5.287.439,16 euro
24 - 26 - 31 - 39 - 49 - 81 numero jolly 89 punti 6 jackpot 28.505.034,29 punti 4 445,07 21,46 punti 5+1 - punti 3 punti 5 44.062,00 Num. Superstar 29
In Italia e nel Mondo
Venerdì 7 novembre 2008
Duecentocinquantamila persone in fuga senza niente e senza meta
Congo, popolazione al martirio, civili bruciati vivi Ban Ki-moon convoca un vertice, ma senza Nkunda difficile la soluzione
Ban Ki-moon
NAIROBI – Una popolazione sempre più allo sbando, quasi un martirio per circa 250.000 persone in fuga senza niente e senza meta nel Nord Kivu, nord est del Congo, ai confini col Ruanda. E sempre più cadaveri. Ieri una scoperta agghiacciante: civili che sembra siano stati bruciati vivi. Al vertice sulla tragedia che si svolgerà oggi a Nairobi, i ribelli hanno risposto ieri riprendendo la loro avanzata, dopo qualche giorno di tregua. I caschi blù tentano di tamponare: stanno inviando, dice l’Onu, blindati sul posto. Sempre più spaventosa, dun-
que, la situazione della popolazione in fuga. Abbandonati i miseri villaggi al centro dei combattimenti, vagano senza mete concrete, privi di tutto e martirizzati (uccisioni di massa, stupri, violenze di ogni tipo) sia dai ribelli che dalle truppe governative allo sbando. Mentre si scoprono decine di corpi trucidati, alcuni dei quali, sembra, bruciati vivi in un villaggio, Kimenje, conteso tra ribelli e miliziani filogovernativi mai-mai (che mercoledì hanno rapito un giornalista, due secondo altre fonti): chi proprio ieri c'è arrivato riferisce di un orribile fetore di morte.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon presiederà un vertice dedicato alla tragedia. Indetto dall’Unione Africana, saranno presenti anche il presidente del Congo Joseph Kabila, e quello del Ruanda Paul Kagame, oltre a quelli di Burundi, Kenya, Sudafrica, Tanzania ed Uganda. Ma c'è un convitato di pietra col quale ufficialmente nessuno vuol parlare, ma senza il quale non sono pensabili intese utili. Si tratta del generale Laurent Nkunda, il capo delle truppe ribelli, tutte di etnia tutsi. Luciano Causa
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Russia-Ue, i ventisette divisi sulla partnership Il Coreper ha discusso il nuovo accordo in vista dell’incontro del 14 novembre
Dmitri Medvedev
BRUXELLES – I 27 paesi della Ue restano divisi sulla ripresa dei negoziati con la Russia per il nuovo accordo di partnership strategica: le divisioni sono state confermate ieri nella riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti presso la Ue, che ha discusso della questione in vista del consiglio dei ministri degli esteri di lunedì prossimo, al quale spetterà la decisione. L’orientamento dei ministri servirà in vista del Vertice UeRussia del 14 novembre a Nizza, tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il presidente russo Dmitri Medvedev.
Hamas: «Pronti a prolungare la tregua, ma basta raid»
Israele, la Rice pessimista «Impossibile la pace nel 2008» GERUSALEMME – All’ottava visita in Israele e all’Autorità palestinese dalla ripresa dei negoziati di pace con la conferenza di Annapolis, un anno fa, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha riconosciuto che la conclusione di un accordo di pace israelo-palestinese nel 2008 non è realisticamente possibile. La signora Rice, che ieri a Gerusalemme ha avuto un colloquio col premier israeliano Ehud Olmert e in serata con il ministro degli Esteri Tzipi Livni, ha detto alla stampa che l’anticipo delle elezioni in Israele al prossimo 10 febbraio, ha creato una «situazione differente» che rende molto difficile il conseguimento di un accordo. Al processo di pace non giova nemmeno il fatto che, oltre alle elezioni israeliane, il mandato di Bush scadrà a gennaio e così anche quello del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas), anche se un suo prolungamento appare probabile. La signora Rice spera però di portare ancora avanti i negoziati di pace e, secondo fonti diplomatiche, dovrebbe preparare un documento per l’amministrazione del presidente eletto Barack Obama con i progressi fatti nelle trattative tra israeliani e palestinesi. «Noi speriamo – ha detto – che il processo (negoziale) aperto ad Annapolis abbia gettato le basi per la costituzione di uno Stato palestinese, quando le circostanze politiche lo permetteranno». Il segretario di Stato, che oggi vedrà a Ramallah i leader palestinesi e forse visiterà Jenin – città dove dallo scorso maggio la responsabilità per la sicurezza è tornata alle forze dell’ordine dell’Autorità palestinese – prima di recarsi in Egitto. Domenica, a Sharm El Sheikh, parteciperà a una riunio-
Ehud Olmert e Condoleezza Rice
ne del Quartetto (Usa, Ue, Russia e Onu) con i rappresentanti di Israele e dei palestinesi per un consuntivo sullo stato dei negoziati di pace e sui passi compiuti per un’intesa. A fine mese, inoltre, il premier Olmert si recherà a Washington, su invito del presidente Bush, per quello che fonti israeliane hanno definito come un tentativo dell’ultimo minuto per giungere a delle intese e ottenere una serie di impegni americani prima dell’arrivo della nuova amministrazione Usa. Ieri, intanto, anche la Casa Bianca ha riconosciuto che le probabilità di una intesa israelo-palestinese sono praticamente nulle. «L'amministrazione Bush non crede che
un accordo entro il 2008 possa essere raggiunto» ha detto la portavoce Dana Perino. I colloqui della Rice precedono quelli che, promossi dall’Egitto, si apriranno al Cairo la settimana prossima con l'intento di portare ad una riconciliazione nazionale tra le fazioni rivali palestinesi, prima di tutto tra Hamas, al potere con la forza nella striscia di Gaza dal giugno del 2007, e il Fatah del presidente Abu Mazen. Proprio ieri però Hamas, la Jihad Islamica e il Fronte Popolare di Ahmed Jibril hanno minacciato di boicottare i colloqui se tutti i loro attivisti arrestati in Cisgiordania dall’Autorità palestinese non saranno rilasciati. Al tempo stesso Hamas – che gli Usa considerano un’organizzazione terroristica – si è detto pronto ieri ad aprire un dialogo serio con il presidente eletto americano Obama. Hamas ha infine minacciato di non prolungare la relativa tregua di fatto in atto con Israele dallo scorso giugno se non otterrà dallo stato ebraico un chiaro impegno a non compiere più operazioni militari a Gaza, come quella di due giorni fa, nella quale sono stati uccisi sei miliziani, attuata secondo un portavoce israeliano per sventare un’imminente minaccia di presa in ostaggio di cittadini israeliani. Intanto due razzi Qassam sono stati sparati ieri dalla striscia di Gaza e sono scoppiati in territorio israeliano, nel Neghev occidentale, senza causare vittime e neppure danni, secondo quanto ha riferito la radio pubblica israeliana. A Gaza City intanto un portavoce di Hamas, Abu Obeida, ha detto che questo movimento islamico condiziona il prolungamento della tregua di fatto con Israele. Ahmed Buzher
Il Bhutan incorona il nuovo re aspetto d’attore e laureato a Oxford IL Bhutan ha ufficialmente il suo nuovo re. Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, aspetto da attore, studi a Oxford, Stati Uniti e India, è stato incoronato ieri, nella capitale del piccolo regno hymalaiano, Thimpu, diventando così, all’età di 28 anni, anche il sovrano più giovane del mondo. Il palazzo presidenziale di Tashichho Dzong, gremito di migliaia di persone giunte da lontano per prendere parte a questa giornata di festa, è stato lungamente preparato e adornato per l’occasione. Drappi colorati, sudditi abbigliati con il 'gho' – la tipica veste lunga fino alle ginocchia, stretta da una cintura -, musiche e canti hanno fatto da cornice all’evento. In un’atmosfera con un misto di antichi e moderni rituali, si è svolta la cerimonia; aspettando l’arrivo del re le guardie reali si sono schierate, mentre i monaci hanno cominciato a suonare i cembali.
Bertrand Delanoe, sindaco di Parigi, concorre alla leadership
Socialisti francesi a congresso per la scelta del nuovo leader PARIGI – È cominciato il conto alla rovescia nel partito socialista francese per la scelta del nuovo segretario. Ieri gli iscritti hanno votato su sei mozioni che traducono progetti delle varie componenti del partito; dal 14 al 16 novembre a Reims il congresso indicherà il nuovo segretario – al posto di Francois Hollande – che sarà poi eletto il 20 novembre dal voto degli iscritti. Socialisti, dunque, alla ricerca di un nuovo segretario, che sarà nuovo leader e – probabilmente – futuro candidato della 'gauche' per la corsa all’Eliseo nel 2012 contro Nicolas Sarkozy. Ma non ci sono Barack Obama francesi all’orizzonte per i socialisti, anche se a Parigi sinistra e destra fanno a gara per tessere gli elogi del nuovo presidente americano, del cambiamento e della diversità. Sei sono le mozioni, ma tre sono i 'capi' che si contendono la guida del partito e tutti già conosciuti, 'sperimentati': il sindaco di Pari-
A Firenze la lezione di Sabina
OLTRE duemila studenti hanno assistito in piazza della Signoria a Firenze alla lezione di Sabina Guzzanti. Un'iniziativa organizzata dagli studenti di sinistra dell'Ateneo fiorentino, nell'ambito della mobilitazione contro la riforma Gelmini.
gi, Bertrand Delanoe, 57 anni, l’ex candidata all’Eliseo, Segolene Royal (55) e il sindaco di Lille ed ex ministro del lavoro – madrina della discussa legge sull' orario settimanale di lavoro di 35 ore – Martine Aubry (58). È da tempo in atto questa 'guerra dei capi' fra i socialisti con il risultato di disorientare ancora più i militanti – che hanno già dovuto incassare tre consecutive sconfitte alle presidenziali – e lasciare campo libero a Sarkozy. Non a caso il partito del presidente, l’Ump, ha ironizzato: «Al partito socialista hanno lanciato una corsa che non va da nessuna parte». Più duro è addirittura il quotidiano della sinistra, Liberation, che, in un editoriale, osserva che le 'primizie di rinnovamento' che si possono 'scovare, qui e là, nelle mozioni', sono 'invisibili', perchè «ricoperte da uno strato di ambizioni personali non manifestate, di calcoli, d’ipocrisia fiorentina e di alleanze sconcertanti». Fausto Belia
Offende Sarkozy dovrà pagare 30 euro LA giustizia francese ha condannato ieri a una multa simbolica di 30 euro per offesa al capo dello Stato un uomo di 56 anni, disoccupato, che aveva mostrato un volantino con la scritta 'Casse-toi pov'con', davanti all’auto del presidente Nicolas Sarkozy. La scritta riprendeva la frase 'Casse-toi, pauvre con' (Levati dai piedi, coglione), pronunciata nel febbraio scorso da Sarkozy a un uomo che aveva rifiutato di stringergli la mano, durante una visita del presidente alla Salone dell’agricoltura, a Parigi, secondo un video diffuso su Internet. La procura di La-
val aveva chiesto 1.000 euro di multa, spiegando che 'quando s'insulta il presidente, s'insulta l’ istituzione'. L’uomo, ex consigliere comunale socialista, ora vicino ai movimenti no global, ha annunciato che farà appello contro la condanna.
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Venerdì 7 novembre 2008
Il fatto del giorno: Stati Uniti, Obama è il nuovo presidente Reciproca legittimazione tra i due avversari politici
L’America si trasforma all’insegna della sobrietà
Un’eredità molto pesante cioè cambiare il mondo
dal commento di Giulio Anselmi
dall’articolo di Massimo Gaggi
dall’editoriale di Carlo Jean
L’America ha dato al mondo la risposta che buona parte del mondo attendeva. E l’ha data con grandiosità americana affiancando sullo stesso palcoscenico mediatico il giovane trionfatore e l’anziano sconfitto in un gioco di reciproca legittimazione davanti a una folla plaudente: yes, we can. «Ecco, il cambiamento è arrivato, siamo in un luogo dove le cose sono possibili», dice calmo Barack Obama, appena scelto come 44° Presidente degli Stati Uniti. E nelle parole del giovane ma navigato senatore non si coglie traccia di retorica o di cinismo: la sua elezione suona davvero all’opinione pubblica come l’ultima prova della leggendaria capacità di rinnovarsi attribuita alla più grande democrazia della Storia [...].
[...] L’America si è svegliata in una nuova era: quella della Grande Sobrietà obamiana. Sobrio nel vestire, nel mangiare, nello stile di vita familiare, nella mimica, nel modo di porsi coi suoi interlocutori, Barack Obama passa per un freddo calcolatore che si è imposto un livello estremo di autocontrollo [...]. Uno strumento che ha imparato a maneggiare con perizia e che ora gli servirà per rimettere ordine nel suo caotico partito, nei rapporti col Congresso [...]. Ma anche uno stile personale che, forte del suo carisma, cercherà di trasferire nel comportamento quotidiano degli americani: sobrietà sarà il presupposto, se non la parola d’ordine, della sua politica di risparmio energetico e di sviluppo di fonti alternative. [...]
In Usa è cambiato il presidente. Non sono però cambiati né gli Usa né il mondo. Sono rimasti quelli di ieri, con tutti i loro problemi. L’eredità che Barack Obama riceve è pesante. Raramente un nuovo presidente si è trovato con tanti difficili problemi [...] e con tanti debiti. Se li saprà affrontare con la capacità dimostrata nella campagna elettorale, sarà ricordato come un grande presidente. Quanto affermato in campagna elettorale è di ridotto ausilio per prevedere le scelte di Obama. La personalità e le convinzioni personali hanno, in politica estera, minore importanza delle dure realtà della geopolitica e degli interessi nazionali. È comunque indubbio che veglierà su quelli americani, prima che su quelli del resto del mondo. [...]
The Herald Tribune
La migliore di ieri
Relazione difficile
Il trasloco di una famiglia che a Chicago era felice
Questioni anagrafiche
dall’articolo di Elisabeth Bumiller
dall’articolo di Jodi Kantor
dal corsivo di Massimo Gramellini
[...] Sarah Palin è stata il catalizzatore per una guerra civile fra la sua campagna e quella di McCain, una guerra che ha infuriato da metà settembre fino a giovedì scorso. Per allora, assicurano fonti repubblicane, Palin e McCain si sentivano ormai solo sporadicamente. «Era una relazione difficile», dice uno dei dirigenti della campagna di McCain, che ha chiesto di restare anonimo. «McCain parlava con lei solo di tanto in tanto». Ma i consiglieri di McCain hanno anche descritto la sua ammirazione per le capacità politiche di Palin. Era impotente nella lotta, ma non è ancora chiaro quanto volesse fermarla. [...]
[...] Un giorno dopo le elezioni presidenziali la famiglia Obama di Chicago Hyde Park sta solo cominciano a immaginarsi come diventare la prima famiglia degli Stati Uniti. Come primi afroamericani a ricoprire questo ruolo, saranno un quadro vivente di progresso razziale e gli amici dicono che loro sono fortemente consapevoli che ogni cosa faranno e diranno – come si vestono, dove Malia (10 anni) e Sasha (7) andranno a scuola, anche quale cucciolo decideranno di adottare – sarà portatore di un valore simbolico. C’è una unita famiglia nera, una famiglia felice, con bambini bellissimi e un’amabile parentela: e an-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
TUTTI impazziti per Obama e convinti che da oggi in poi il mondo sarà meraviglioso. Sicuramente meglio dell’avversario, ma Obama è un povero servo delle multinazionali (che lo hanno finanziato con 640 milioni di dollari) non cambierà nulla, dovremmo saperlo viste le esperienze passate. Democratici e Repubblicani servono il sistema, come in Italia PD e PDL.
che hanno troppi sprechi, maggiori risorse per la case degli studenti e per le borse di studio agli studenti meritevoli, criteri più giusti per i corsi di laurea cresciuti a dismisura negli ultimi dieci anni, nuovi criteri di selezione nei concorsi. Meritocrazia e lotta al baronaggio negli atenei. Alla fine vuoi vedere che la Gelmini sta facendo un buon lavoro?
Pare che vista la vittoria di Obama, Veltroni abbia fatto una doppia seduta di lampade abbronzanti. Patetico comunque il suo tentativo di identificarsi con Obama (“Sarà lui il nostro faro”) e di conseguenza McCain con Berlusconi.
La Lega si oppone al decreto legge contro i graffitari. No, nessun sussulto di creatività culturale, ma semplicemente che la Lega ha sempre fatto delle scritte sui i muri l’unica sua vera forma di spot e non può darsi da sola le martellate sulle palle.
Chapeau a McCain: “Barack è il mio presidente, lo aiuterò”. Come in Italia eh? Giustamente l’Arcivescovo di Atlanta se ne esce fuori con un perentorio “E adesso un Papa nero”. Che ammettiamo, dopo due papi bastardi cone Wojtyla e Ratzinger, ci vorrebbe. Il calciatore Borriello del Milan viene informato da Luxuria (?!?) che la donna (la modella Belen Rodriguez) se la fa all’Isola dei Famosi con un altro e da fuori da matto. Si lamenta Ancelotti: “Mi rovinano il giocatore”. Scuola. Oggi sarà varato il decreto anti-sprechi all’università. Restrizioni contro le Università
La Regione Lazio taglia le comunità montane da 22 a 14 con un risparmio di 2 milioni di lire annui. La Guzzanti manda una rosa bianca in atto di pace alla Carfagna che... ritira la querela. Allora posso mandarla anche io all’Arci e a Ratzinger che mi tolgono la querela x diffamazione in corso? Morto Michael Crichton, vedi “Jurassic Park”, ma anche “Sfera” e creatore della serie tv "E.R. Medici in prima linea”. Questa sera debutto tv di Paola Cortellesi su Raitre dove farà l’imitazione della Gelmini e Sarah Palin.
dranno a vivere alla Casa Bianca. Il che vuol dire anche che per Barack e la sua famiglia, lasciare Chicago significherà lasciare il guscio protettivo che si sono costruiti intorno. Malia e Sasha, che saranno le più giovani inquiline della Casa Bianca da decenni, hanno passato tante ore nel piccolo appartamento della nonna, nello stesso palazzo dove la loro mamma è cresciuta. La loro scuola è piana di amici e vicini che sorvegliano le bambine con affetto. [...] La signora Obama [...] ha passato quasi ogni sabato degli ultimi dieci anni con le stesse due amiche e i loro figli, in una pizzeria dove il gruppo si raduna ogni fine settimana. Ora tutto questo cambierà [...].
Staino sull’Unità
Nel pieno del suo duello generazionale contro Hillary la sessantottina, una sera Obama si stufò dell’ennesima domanda sul colore della pelle. «Ma volete capire che il mio problema non sono i pregiudizi dei bianchi?», disse spazientito. «Semmai, quelli dei grigi». Non il sangue africano, dunque, ma una data di nascita che cominciava per 6 e lo rendeva difficilmente digeribile ai «grigi» nati dieci anni prima [...] gli ex idealisti ammaliati dal potere che «hanno messo le mani sulle fette migliori della torta per poi stendere un reticolato di filo spinato tutto intorno», come ha scritto di loro Douglas Coupland [...].
“Mia sorella Michelle, l’astronauta mancata” dall’articolo di Maria Laura Rodotà
«Mia sorella first lady? Se ci penso è surreale. Immaginavo sarebbe diventata un’astronauta, o la prima donna a traversare il mondo a nuoto. Qualcosa di fuori dall’ordinario. Ma first lady mai». Craig, fratello di Michelle Robinson in Obama, è ancora sbalordito. Però sì, l’anomalia- Michelle ha stupito e convinto molti americani. Non tanto i bianchi adulti, spesso terrorizzati; a nominarla se ne escono con frasi tipo «ha un sedere molto grosso» e cambiano discorso. Ma piace ai neri, per loro è una «real sister», più del marito mezzo bianco. E alle elettrici etero di cattivo carattere (gruppo
numeroso e trascurato). E alle elettrici non etero. Rivoluzionaria per Obama - A centinaia, a San Francisco, hanno salutato la sua prima uscita da prima dama con un collettivo «Uauuuuuuuuuuuuuu! ». Alla festa finita male per seguire i risultati del referendum sui matrimoni gay erano tutte entusiaste quando sui megaschermi è apparsa Michelle. Michelle, in effetti, è diventata un’icona lesbo; assertiva, forte, intelligente, stilosa, più alta di Barack. «Il senatore deve fidarsi molto delle lesbiche se ci manda una moglie così bella», così l’avevano presentata due anni fa a un evento lesbobenefico a Chicago. Lei era molto a suo agio. Anche l’altra sera provocava tifo da
La fotografia Kenia, la gioia di Sarah, nonna di Obama (Ansa)
stadio, senza rimpianti, tanto è già sposata. Sposatissima. E parte integrante dell’Obama Revolution. Perché con la sua elezione cambia il senso di sé che ha l’America. Ormai in maggioranza consapevole di non essere più un Paese di bianchi al governo con minoranze aggiunte; bensì la società multirazziale più grande e varia del mondo. Che ha scelto per la prima volta di non delegare a un maschio bianco (neanche a donne bianche, si sa) e di autorappresentarsi fin su alla Casa Bianca. Ci andranno a vivere un presidente di padre keniota e madre midwestern, e sua moglie avvocato nata povera e laureata a Princeton e Harvard, e nerissima [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Ha ragione Massimo Gramellini, sulla “Stampa”, quando nota che la maggiore novità rappresentata sul piano formale da Obama non è quella di essere un leader di colore, quanto un leader nato negli anni Sessanta. Ed è uno dei maggiori insegnamenti che possiamo trarre da questa campagna elettorale: qui in Italia la classe politica appare in media ben più adulta – per così dire – del ragazzino terribile Obama: altro che anni Sessanta, da queste parti siamo agli anni Venti e Trenta. La cosa più desolante è però un’altra: cioè che gli anni Sessanta (e Settanta) stanno esprimendo una classe dirigente ben diversa da quella che, sul piano della dignità, è riuscito a esprimere il nuovo presidente degli Usa. Non vorrei che la teoria di Gramellini fosse fraintesa e che qualcuno si metta in testa di far comandare, da queste parti, Carfagna, Madia o Luxuria.
Venerdì 7 novembre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Addio a Michael Crichton, lo scrittore che resuscitò i dinosauri: “Jurassic Park” e “E.R.” l’aveva scritti lui
Rapporto da Strasburgo in Europa è allarme droga
dall’articolo di Pîero Biancucci
dall’articolo di Edoardo Boggio Marzet
Sapeva cavalcare l’onda dell’attualità e l’alta marea della paura, Michael Crichton. Soprattutto sapeva come trasformarle in una montagna di libri venduti, un sacco di dollari ed eventualmente un film di cassetta in perfetto stile hollywoodiano, magari approfittando della complicità del suo vecchio amico Steven Spielberg. Un gioco che gli riuscì alla grande con Jurassic Park, la storia che nel 1990 lanciò la moda dei dinosauri. È colpa sua se ancora oggi qualsiasi bambino parla di Tyrannosaurus Rex e di Velociraptor come se fossero animaletti da compagnia, gattini che fanno le fusa sul divano. Maestro di una speciale tecno-fantascienza che cerca di insinuarsi nelle smagliature della ricerca vera per farne esplodere le reali o presunte controindicazioni etiche e sociali, sceneggiatore di serie televisive fortunatissime anche in Italia come E.R. Medici in prima linea (trasmesso in Italia da Rai2),
Un primo piano di Michael Crichton
Chricton è morto ieri a 66 anni, ucciso da un cancro ancora nel pieno della sua creatività, dopo aver venduto complessivamente 150 milioni di libri. Andromeda, Congo, Il terminale uomo, Sfera, Rivelazioni, Il mondo perduto, Preda sono altri suoi titoli famosi. Come tutti gli autori di successo, era attento alle mode e ai luoghi comuni. Ma li maneggiava in modo originale, spesso andando con-
trocorrente. Il suo meccanismo a orologeria era partire da un dato scientifico fondato e portarlo alle conseguenze estreme. Jurassic Park è un caso tipico. Anche se in pratica è irrealizzabile, in teoria è vero che il Dna di uno di questi rettili estinti può essersi conservato in un insetto a sua volta inglobato in una goccia di ambra, e che si può partire di lì per farlo rivivere il dinosauro. Nato a Chicago il 23 otto-
dall’articolo di Vittorio Zambardino
E ora povera Yahoo? Google l’ha abbandonata, niente più soldi dalla pubblicità. Che fine farà la creatura di Jery Yang e David Filo, il “primo nome di internet”? E perché Google ha dato forfait dall’accordo da 800 milioni di dollari/anno in pubblicità (poi ridotto a 250 negli ultimi giorni per addolcire il Dipartimento di Giustizia)? E’ il primo effetto-Obama, che in via ipotetica dovrebbe dar vita a un’amministrazione non troppo dolce con i colossi industriali vecchi e nuovi? Evitare l’effetto-Microsoft – No, è molto meno- Google ol-
Tempi di crisi, e salta l’accordo Google-Yahoo tretutto è stata, nel suo gruppo dirigente un sostenitore forte di Obama: il ritiro è dovuto a una valutazione strategica molteplice ma facile da capire. Google non vuole diventare il cattivo della situazione, finire sul banco degli accusati come accadde a Bill Gates, subire un processo spettacolare come quello di Microsoft, che lo iscriverebbe di filato nell’elenco di quelli
che “Evil” lo sono e come... (Il motto dell’azienda di Page e Brin è “Don’t Be Evil”, non essere malvagio). E non vuole – sempre Google – danneggiare i rapporti con gli altri partner commerciali schierando contro di sé l’intera industria tecnologica. E magari spendere una barca di quattrini in spese legali. Per tutte queste ragioni l’accordo-monstre tra la
bre 1942, Crichton aveva studiato alla Harvard University e si era laureato in medicina nel 1964. Un anno dopo gli viene diagnosticata una forma benigna di sclerosi multipla, un tradimento per il suo fisico atletico: era alto 2 metri e sei centimetri, come un campione di pallacanestro. Nel 1969 riesce a entrare al Salk Institute di La Jolla, in California, mitico centro di ricerca biologica che sarà poi diretto dal premio Nobel italiano Renato Dulbecco. Ma il camice bianco non faceva per lui. Preferisce scrivere racconti e viaggiare: si licenzia. I racconti incontrano subito il gusto del pubblico. Aerei e navi lo portano nei luoghi più esotici, e di qui trae ispirazione per i primi romanzi. La foresta pluviale del Congo, i laboratori di informatica, gli osservatori astronomici. Non a caso intitola Viaggi la sua autobiografia. Tra un aeroporto e l’altro riesce a sposarsi e divorziare quattro volte. La morte lo ha separato dalla quinta moglie, Sherri Alexander. [...]
grande e G e Yahoo! per mettere le mani su una fetta enorme del mercato pubblicitario è stato ufficialmente abbandonato. [...] Dopo il tentativo di acquisto da parte di Microsoft di una quota di Yahoo! che ne avrebbe permesso un sostanziale controllo da parte del gigante del software, Google era subentrato con la proposta dell’accordo pubblicitario. Apparentemente una cosa limpida: un network di siti, come quello che i due motori di ricerca-portali sono in grado di mettere insieme, aggregava una platea di utenti talmente ampia da costituire un richiamo irresistibile per inserzionisti pubblicitari grandi e piccoli. [...]
Come ogni anno, l’osservatorio europeo per le droghe pubblica il rapporto sulla situazione delle droghe in Europa per il 2008. Il nuovo documento, presentato ieri alla commissione giustizia e affari interni del Parlamento europeo, conferma gli orientamenti e le tendenze osservati negli ultimi anni: il fenomeno del consumo di stupefacenti risulta stabile ed interessa molti milioni di cittadini europei. La sostanza con più alta diffusione in Europa è la cannabis: circa 4 milioni di persone ne fanno uso quotidiano. Un quarto dei giovani dei paesi Ue dichiara di avere fatto uso di cannabis. Il consumo della cannabis in Europa, dopo una fase di espansione durante gli anni Novanta e i primi del Duemila, sembra oggi essersi stabilizzato, mostrando anche segni di leggera diminuzione. Curiosamente, l’osservatorio denuncia un nuovo fenomeno in crescita in Europa: sempre più consumatori si dedicano alla produzione domestica della cannabis, delineando un nuovo scenario, che potrebbe valorizzare le importanti esperienze dei cannabis clubs (ce ne sono alcune in Spagna), associazioni di consumatori che coltivano e utilizzano droghe leggere, non dovendo così ricorrere al mercato criminale. Si sta osservando, da qualche anno a questa parte, anche una maggiore diffusione della cocaina. Sostenuto dall’apertura di nuove rotte del narcotraffico, che interessano l’Africa Occidentale, il prezzo della cocaina ha subito un forte ribasso, permettendo di essere accessibile a un più vasto pubblico. Inoltre, si può tracciare una mappatura geografica del consumo di stupefacenti all’inter-
no dell’Unione europea. Se nei paesi del sud viene privilegiato l’uso della cannabis ed è in forte diffusione quella della cocaina, nel nord si prediligono anfetamine e oppioidi sintetici. L’”immobilismo” delle statistiche per quel che riguarda la riduzione nei consumi di stupefacenti, ovvero l’obiettivo principale di ogni politica antidroga, mette in causa quelli che sono state le politiche implementate dai governi europei, negli ultimi anni sempre più orientate verso un approccio restrittivo e proibizionista, sottolineando la mancanza di un coordinamento europeo e la condivisione di esperienze. Il rapporto appena pubblicato sottolinea infatti che nonostante gli sforzi repressivi delle attuali politiche, il numero dei reati relazionati all’uso della droga sono in aumento, mentre quelli legati alla vendita e allo spaccio risultano stabili. La repressione dell’uso delle droghe non ha avuto nessuna influenza nella diminuzione della diffusione degli stupefacenti, mostrando de facto l’inutilità di politiche meramente repressive. Come dimostrato dallo stesso osservatorio 3 anni fa, il tasso di consumo della cannabis nella popolazione olandese ha avuto significativi ribassi, rispetto agli altri Paesi europei che adottano politiche più proibizioniste. Il dibattito in Parlamento ha sottolineato la mancanza di una vera e propria politica europea in materia di droghe. Nonostante esista un piano d’azione dell’Ue per combattere la droga, che propone riflessioni importanti su aspetti spesso ritenuti superficialmente come secondari, come la riduzione del danno e il recupero dei tossicodipendenti, tuttavia non esistono valutazioni serie sull’impatto di questi orientamenti. [...]
Tremonti si preoccupa “Mai visti così tanti zeri”
Real-Juventus, espugnato il Bernabeu con due reti di un Del Piero “galactico”
Guzzanti fa la pace
dall’articolo di Marco Zatterin
dall’articolo di Riccardo Signori
dall’articolo di Francesco Specchia
Il galactico è un italiano. Tutto lo stadio Bernabeu in piedi per applaudire Alex Del Piero. A Madrid ha vinto lo spirito sportivo, prima che la Juve o lo spirito di parte dei madrileni. Poi sono stati fischi per il Real, e anche per la Juve. Ma quell’attimo in cui Del Piero è uscito dal campo ringraziando, è stato il segnale che tutti volevano onorare l’uomo che ha regalato l’incanto del football. Due gol per ricordare questo 5 novembre, 46 anni dopo l’ultima vittoria bianconera al Bernabeu. La Signora è tornata Signora, dopo aver perso quattro volte a Madrid. Questo, forse, il segnale più concreto del nuovo corso. Allora segnò Omar Sivori, stavolta Alex Del Piero, il pallone sceglie sempre bene i suoi uomini da culto. Oggi la Juve è qualificata al prossimo turno di Champions. Una notte che lascia il segno e Sua immensità Santiago Bernabeu si è inchinato alla preziosa arte di Alex dopo 17 minuti, quando la partita aveva mostrato solo alcune idee. Real senza Robben, infortunato nel riscaldamento. Al suo posto Royston Drenthe, emulo di Egdar Davids nel trecciolone che garrisce al vento, e in poco altro. In tribuna Maradona, arrivato con occhi a palla e cipiglio da con-
«Abbasso la mignottocrazia, viva la Repubblica» (sic). [...]. E viva anche la Camera, il «sabba della politica italiana fondata sull’odio» dove, in fin dei conti, ci si campa volentieri. E viva anche un po’ Mara Carfagna, che in fondo non è così cattiva come la si dipinge, anche se la si dipinge cattiva parecchio. C’è qualcosa di letterariamente schizofrenico, quasi elegia proustiana o un “incuacchio” direbbero a Napoli, nei discorsi che in questi giorni hanno costellato il libero blog di Paolo Guzzanti, senatore della Repubblica in quota berlusconiana. Il quale Guzzanti, oggi, ha sì chiuso sul blog medesimo la querelle col ministro Mara Carfagna scusandosi ” per essere andati molto sopra le righe”; ma ha anche rischiato più volte di essere asfaltato dal proprio partito e dal premier stesso (col quale non parla “da un anno”). Esiste, quindi, un caso Guzzanti. E, nell’accrocchio delle dichiarazioni di cui sopra attraverso cui il vecchio maestro di penna cavalca la cronaca, tale caso viene riproposto in un’intervista a Repubblica (“Se la Carfagna mi cita in giudizio porterò i testimoni”); ed è l’unico anelito di ribellione al capo che ha infiammato il PdL. [...]
Non ci sono soldi per un’azione anticrisi come quella disegnata dai tedeschi o quella che i francesi stanno mettendo in cantiere sull’Iva. «I margini di manovra non sono molti», ammette Giulio Tremonti, ribadendo che «la nostra politica resta quella di una fortissima attenzione al debito pubblico». Niente sconti d’imposta sul reddito o tagli dell’Iva, insomma, e nemmeno sgravi fiscali mirati alle categorie più deboli, come suggerisce il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Trichet. Il passivo della Repubblica ha ripreso a crescere e il deficit tiene, però a poca distanza dal limite del 3%. «La crescita in Europa si è piantata, mai vista una serie di zeri così lunga», nota l’uomo di Via XX Settembre che, comunque, non pensa di restare con le mani in mano: «Lavoriamo per tenere aperto il canale del credito stretto dalla crisi finanziaria». Fra le ipotesi, quella di bond perpetui per alimentare i forzieri delle banche. È il momento dei bilanci ai piani alti dell’Ecofin. Lunedì la Commissione ha dipinto uno scenario continente da pieno clima recessivo e dopodomani i leader dell’Ue dovranno chiarire le loro idee sulla nuova architettura finanziaria con la
quale prevenire e curare i mali presenti e futuri di mercati e congiuntura. Bruxelles dice che l’Italia, come questi tutti i big, avrà un 2009 di crescita zero e Tremonti ne prende atto con lo spirito di chi guarda al fulmine in una giornata di pioggia. Siamo in recessione? «Chiedetelo ai tecnici dell’Istat – risponde il ministro –. Per l’anno prossimo la Commissione scrive crescita zero. Vedremo un po’. Ma basta con la stupidità dei decimali, 0% invece di 0,1; non fa differenza». La fa, invece, il fatto che sino a poco fa il Belpaese «era sempre un punto di pil sotto gli altri e ora è in linea». Il commissario Ue per l’Economia Joaquin Almunia invita ad usare le porzioni di deficit ammissibili dal Patto di Stabilità per tentare liberarsi dagli effetti della crisi sull’economia reale. il governo si è già mosso, spiega Tremonti, garantendo i risparmiatori dall’eventuale (ma ritenuto improbabile) fallimento degli istituti di credito. Ora si pensa al problema della liquidità delle aziende di credito. «Il nuovo provvedimento – ha aggiunto – si chiamerà fondo di finanziamento alle imprese e servirà a tenere aperto un canale verso le imprese, per evitare che, in un contesto di recessione le banche restringano il credito e strangolino il sistema». [...]
Del Piero esulta, doppietta per lui
dottiero, per vedere i suoi argentini. Invece gli è toccato ricordar subito la bontà calcistica di Del Piero che ha trovato l’attimo fuggente e non l’ha mollato: primo tiro in porta della Juve e gol con firma d’autore, la compartecipazione di Sergio Ramos (assist a Marchionni che poi ha innescato del Piero), la colpevolezza di Cannavaro e Casillas rimasti a guardare. Del resto il portierone da Pallone d’oro aveva pur detto di temere Del Piero «che sa segnare in ogni modo». Detto e fatto, questo è stato il colpo dello stregone, un pizzico di luce e palla a far ciao al palo. Poi quella punizione finale, in carta carbone con quella segnata alla Roma. E Casillas a guardare, peggio di Doni. Quando del Piero calcia ci
dev’essere qualcosa che incanta i portieri. Ricamo che lascerà il buon ricordo, almeno calcistico, in uno stadio che non aveva ancora visto una rete del capitano. Ora il conto stagionale di Del Piero comincia a farsi consistente: 6 reti. E questa è stata la prima nata da un’azione. Il campionario è vasto e la Juve su questo campionario sta costruendo il suo gruzzolo di credibilità.?Ieri sera, mentre l’atmosfera dello stadio si appesantiva, la gente bianconera ha tenuto botta con spirito più sollevato. Per vero dire il Real non è stato gran cosa: centrocampo intraprendente ma poco incisivo, difesa non proprio corazzata e in attacco Van Gol Nistelrooy pronto ad acchiappare ogni pallone possibile. [...]
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Primo piano
Venerdì 7 novembre 2008
La svolta americana Per il premier si tratta solo di «una carineria», ma l’opposizione attacca. La maggioranza fa quadrato
Berlusconi gaffe su Obama «Bello, giovane e anche abbronzato» E scoppia la bufera di FEDERICO GARIMBERTI e LUIGI AMBROSINO MOSCA – «Giovane, bello e anche abbronzato...». Mentre pronuncia queste parole su Barack Obama, Silvio Berlusconi usa il tono scherzoso di chi ama fare battute. L’intento è quello di fare «un complimento» al presidente eletto degli Stati Uniti, che anche grazie a queste capacità riuscirà a migliorare i rapporti fra Russia e Usa. Ma la sua descrizione scatena, inevitabilmente, un mare di polemiche con l’opposizione che insorge e la maggioranza che cerca in tutti i modi di sottolineare il tono scherzoso della frase. Sono le 16 del pomeriggio quando, seduto accanto al presidente russo Dmitri Medvedev nella sala adibita alle conferenze stampa del Cremlino, il presidente del Consiglio risponde ad una domanda sull' elezione del candidato democratico. Dopo aver ascoltato le parole di circostanza del leader russo, Berlusconi dice: «Abbiamo parlato e commentato del particolare favore con cui l’opinione pubblica mondiale ha accolto la vittoria di Barack Obama», è la premessa del Cavaliere. Obama, aggiunge, «è stato presentato quasi come un messia ed è quindi carico di speranze che ci auguriamo veramente che non vadano deluse». Un passaggio che, già di per sè, potrebbe essere letto come una critica alle eccessive aspettative che molti nutrono nel futuro inquilino della Casa Bianca. Ma Berlusconi raddrizza subito il tiro: «Certo, il fatto di avere una nuova generazione di politici come quella rappresentata dal presidente Dmitri Medvedev e da Barack Obama è certamente un buon punto di partenza che renderà più facili i rapporti tra Usa e Russia». Il premier ricorda le «congratulazioni» inviate dal governo al vincitore e «gli auguri formulati per l’alto lavoro e l’alta responsabilità che lo attende». «Per quanto mi riguarda – prosegue – come anziano di età e con i molti anni di politica internazionale che ho cercherò di mettere in campo tutta l’esperienza e la capacità di unire le persone affinchè i rapporti tra gli Stati Uniti d’America e la Federazione russa possano svilupparsi al meglio». Poi, però, Berlusconi aggiunge: «Ho detto al presidente – dice rivolgendosi a
Medvedev – che Obama ha tutto per poter andare d’accordo con lui: perchè è giovane, è bello e anche abbronzato... e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione». In sala, dal lato dove siedono i ministri e gli imprenditori italiani che lo hanno accompagnato a Mosca per la firma di diversi accordi, parte qualche risata. Silenzio, invece, sul lato sinistro dove sono riuniti la delegazione e i giornalisti russi. Anche se non è dato sapere se
l’interprete abbia tradotto anche questo passaggio di Berlusconi. La conferenza stampa, che fino ad allora era stata incentrata sulle ottime relazioni bilaterali fra i due paesi, termina qui. Il Cavaliere è atteso nella dacia di Vladimir Putin per una cena con il primo ministro. Ma prima di recarsi fuori Mosca è previsto un breve passaggio in albergo. Qui, il premier ha modo di tornare sulle sue parole. E ai cronisti che gli chiedono delle immediate reazioni dell’opposizione, Berlu-
sconi replica piccato: «Ma è una carineria assoluta, un grande complimento», sostiene, ripetendo che Obama è «giovane, bello e anche abbronzato». Poi, annusando aria di polemiche, attacca: “Ma perchè, la prendono come una cosa negativa? Ma che vadano a...», dice senza concludere la frase. «Se hanno anche il torto di non avere sense of humour – aggiunge -, peggio per loro; se scendono in campo gli imbecilli siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli...». C'è tempo anche per una ri-
sposta al presidente della Camera Gianfranco Fini, che aveva definito «deprecabile» l'ipotesi di 'fiducià sulla finanziaria. E anche in questo caso, le parole di Berlusconi scuotono il Palazzo. «C'è molta difficoltà a capire che l’assalto alla diligenza è finito. Non è una cosa così facile una innovazione di questo genere, perchè taglia le gambe a molti, a tutte le lobby e per molti non è facile accettare che ci sia la messa in sicurezza dei conti attraverso questo sistema».
LE REAZIONI
Veltroni: «Si scusi subito» La minoranza accusa. Ma dal governo nessun mea culpa di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – La nuova battuta di Berlusconi (nella foto), questa volta a riguardo del presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama, definito da Mosca «bello, giovane e abbronzato», ha provocato un’ennesimo scontro politico in Italia. L’opposizione, con in testa Walter Veltroni, ha invitato il presidente del Consiglio a chiedere scusa a Obama, ma governo e maggioranza hanno respinto le accuse, replicando con epiteti poco anglosassoni, come «imbecilli» o «tromboni». A Mosca per incontrare il presidente Medvedev, Berlusconi ha fatto dichiarazioni impegnative per la politica estera italiana, affermando che l’Italia e la Russia sono «concordi nelle valutazio-
ni» dei problemi internazionali, a partire dalla crisi nel Caucaso e nella Georgia. Ma tutto ciò è stato spazzato via dal dibattito politico dalle successive parole del premier su quello che sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca: «Obama ha tutto, è giovane, è bello e anche abbronzato». Queste parole sono immediatamente rimbalzate da Mosca a Roma (e in mezzo mondo attraverso il web) e nell’aula della Camera Pierluigi Castagnetti ha espresso «indignazione», mentre Fabio Evangelisti (Idv) ha auspicato un «richiamo istituzionale» nei riguardi del presidente del Consiglio. È seguita una bordata di dichiarazioni contro le parole «infelici e grevi» (Massimo Donadi di Idv) del premier, che è stato invitato da Dario Franceschini a chiedere scusa. «Berlusconi re-
gala all’Italia l'ennesima figuraccia», ha detto Sandra Zampa, che fu collaboratrice di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Il professor Jean Leonard Touadi, parlamentare di origini congolesi del Pd, ha definito «imbarazzanti» le espressioni del Cavaliere. Veltroni ha stigmatizzato le dichiarazioni del Cavaliere, che “colpiscono gravemente l’immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare una incrinatura nei rapporti di amicizia» con gli Usa. Di qui l'auspicio che ad Obama «vengano al più presto rivolte scuse ufficiali». Secca la replica di Paolo Bonaiuti, che ha parlato di «colpo di trombone» di Veltroni. Incredulo, invece, Berlusconi per le critiche a quella che ha definito una «carineria» verso Obama.
Per oltre un decennio Obama ha coltivato legami con un folto gruppo di potenti neri. Ma c’è un limite alle nomine
A Washington è l’ora del black power NEW YORK – Vengono da Chicago, ma anche da Harvard, da Wall Street e Washington D.C. La presidenza di Barack Obama apre la strada al nuovo 'black power': i neri d’America che, come il nuovo Commander in Chief, sono cresciuti nelle aule delle università Ivy League, non solo nel ghetto. Due donne, Valerie Jarrett e Susan Rice, hanno accompagnato come angeli custodi il presidente eletto nella campagna elettorale. Valerie, economista nata a Teheran da un padre pediatra quando l’Iran si chiamava ancora Persia, è un’economista che potrebbe ereditare il seggio di senatore dell’Illinois. Susan, educata a Stanford, è una esperta di Africa venuta dall’amministrazione Clinton: potrebbe finire al timone del Consiglio per la
Sicurezza Nazionale, proprio come con l’altra Rice, Condoleezza, ai tempi della prima amministrazione di George W. Bush. Per oltre un decennio Obama ha coltivato legami con un folto gruppo di nuovi potenti di colore che adesso si immaginano garantito l’accesso alle stanze dei bottoni. Alcuni di loro resteranno delusi perchè c'è un limite a quanti afro-americani il nuovo presidente potrà includere nel suo stretto entourage senza venir accusato di favoritismi per la sua razza. Ma non c'è dubbio che aver avuto in passato legami con Obama offrirà a molti di questo gruppo una marcia in più: “Conoscere Barack o qualcuno che conosce Barack ha offerto a molti afroamericani l’opportunità di costruire nuove relazioni importan-
ti», afferma John Rogers, 50 anni, fondatore del fondo di investimenti di Chicago Ariel Capital Management che conosce il presidente eletto da anni. C'è la rete di Chicago e quella di Harvard (Charles Ogletree e David Wilins, professori della Law School frequentata dal presidente eletto), e c'è la rete di Washington: ne fanno parte Cassandra Butts, ex alta funzionaria del Congresso, e Eric Holder, un vip dell’Amministrazione Clinton che ha pilotato con Caroline Kennedy la ricerca del numero due del ticket e viene considerato in pole position per fare il ministro della Giustizia. Holder conosce Obama da due anni attraverso Ann Marchant, ex funzionaria nera dell’amministrazione Clinton che è nipote dell’altro clintoniano di ferro Vernon
Jordan e cugina della Jarrett. I nuovi 'power brokers' sono legati da una intricata rete sociale che opera in parallelo a quella dei bianchi: legami familiari, organizzazioni di ex alunni, confraternite universitarie nere, luoghi di villeggiatura come Oak Bluff, il villaggio sull'isola di Marthàs Vineyard dove fin dal secolo scorso andavano in vacanza i neri ricchi di Boston. Obama e gli obamiani sono i protagonisti di un gioco di equilibrio tra la fedeltà alle conquiste dei loro genitori e l'appello a un pubblico più vasto e multirazziale. Una generazione li separa dalle marce del movimento per i diritti civili: trentenni, quarantenni, cinquantenni, ricordano gli anni Sessanta solo per averli visti in tv, vecchi video, giornali e libri di scuola.
Primo piano Barack Obama pensa già alle nomine mentre lunedì sarà ricevuto alla Casa Bianca da Bush e parteciperà al G20
Venerdì 7 novembre 2008
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L’APPUNTAMENTO
Barack lunedì alla Casa Bianca Invito a Washington al vertice dei G20 sulla crisi
Lunedì Obama alla Casa Bianca
Ecco le probabili scelte. Fuori la Clinton
Politica estera ed economia influenzano il totonomine di VITTORIO DELL'UVA CHICAGO - La linea bipartisan che Barack Obama si è data, ha forse subito fatto una vittima illustre. Il senatore Jhon Kerry che nel '94 era stato opposto dai democratici a Bush non aveva aspettato troppo a proporsi come segretario di Stato. Il fuoco di fila dei repubblicani al Congresso può averlo probabilmente definitivamente abbattuto. Al vecchio nemico non si perdona. Il totonomine per la successione a Condoleeza Rice è destinato a protrarsi nel tempo. La scelta, che potrebbe coinvolgere Richard Holbrooke grande esperto dei problemi internazionali, è tra le più delicate. La nuova politica estera si annuncia aperturista e rivoluzionaria con tiri ad alto zero destinati a demolire, pezzo dopo pezzo, l'impianto di George W. Bush. L'America di Obama, non prevede una perenne esposizione muscolare nell'affrontare i problemi internazionali dallo studio ovale. La stagione dell'unilateralismo e dell'interventismo si chiude; la spocchiosa contrapposizione agli organismi internazionali finisce in cantina. Barack Obama non ritiene che le
Nazioni Unite siano un contesto da aggirare essendo utile soltanto a dare sfogo ai malumori del mondo. La forza della diplomazia dovrebbe succedere a quella dirompente di bombe più o meno intelligenti. Almeno dove è possibile. L'intransigenza resta nella lotta contro Al Qaida ed Osama Bin Laden, «fosse anche necessario agire sul territorio pakistano», chiariscono membri dello staff dello scalpitante presidente neoeletto. Si cambia, almeno nelle intenzioni, fino a raggiungere la soglia del corteggiamento degli avversari. E' una impostazione politica che si intreccia con quella economica. Con gli Stati cui George W.Bush, non sempre senza ragione, ha guardato con sospetto si proverà ad imboccare la strada della distensione attraverso gli aiuti. Mesi pesanti si annunciano per il Tesoro già alle prese con i guasti della crisi economica. Non si esclude che a provare a mettere in sesto uno dei grandi pilastri della politica Usa, Barack Obama possa chiamare Laurent Summers presidente della università di Harward che in passato ha già occupato l'incarico. In alternativa ci sarebbe, tra altri, Robert Rubin presidente della Fede-
ral reserve di New York. Il nuovo governo di Barack Obama potrebbe tingersi di rosa incamerando più donne. Ignorandone probabilmene una, Hillary Clinton che alla Casa Bianca aveva puntato. L'ipotesi che potesse diventare ministro della Giustizia è forse già tramontata. Ad altri potrebbe toccare anche la grande riforma, con grandi pospettive sul terreno sociale, dell'assistenza sanitaria per la quale già ai tempi del marito presidente si era spesa senza fortuna. Tempestiva, tra i democratici è arrivata l'alzata di scudi a fronte di un'indiscrezione che dava come possibile ministro dell'Ambiente il «nemico» repubblicano Schwarzenegger che in California è salito sui palchi per sostenere McCain ed emettere giudizi non proprio lusinghieri su Obama. Quella neonata sarà pure una nuova America ma resta terreno di micidiali tiri incrociati. Ieri Rahm Emanuel, legato a doppio filo con il presidente eletto e designato come capo di gabinetto della casa Bianca, ha dichiarato di volerci pensare su per qualche giorno. Motivi di famiglia gli avrebbero imposto, ufficialmente, la riflessione.
di PAOLO BELLUCCI WASHINGTON - Cinque milioni di nuovi posti di lavoro attraverso l'erogazione di fondi per lo sviluppo di energie rinnovabili, un investimento anticrisi da 50 miliardi, sgravi fiscali per il 95% della forza lavoro, milioni di dollari in infrastrutture per rilanciare l'economia in base ad un impegnativo programma d'avanguardia che prevede un taglio dell'80% della C02 nel 2050 con la conseguente fine della dipendenza del greggio entro dieci anni. Sono questi i punti della scommessa del nuovo presidente americano Barack Obama che troverà in eredità da George W.Bush due guerre, un pianeta in pericolo e la peggiore crisi finanziaria dall'inizio del secolo. Mancano 75 giorni alla sua investitura ufficiale ma il senatore afroamericano che ha conquistato l'America trionfando alle elezioni, intende viaggiare veloce e insediarsi alla Casa Bianca per attuare subito una serie di progetti tra cui quello ecologista presente nel documento democratico "Blueprint for Change" dove sono contenute le risposte più urgenti del ticket alla crisi economica attraversata dagli Usa. Per questo, spinto anche dalla massima disponibilità offertagli dallo stesso Bush pronto a fare tutto il possibile per rendere meno complessa la fase di transizione, Obama già da lunedì andrà a Washington per un primo incontro con l'amministrazione americana uscente. "Sarà il primo passaggio di
consegne, in quattro decenni, con l'America in guerra - ha voluto sottolineare Bush promettendo collaborazione completa con i futuri inquilini di Washington -. Siamo in lotta contro violenti estremisti determinati ad attaccarci". Per Obama (che terrà oggi a Chicago la sua prima conferenza stampa dopo un minivertice i suoi consiglieri economici) sarà la prima visita alla Casa Bianca da presidente eletto. Si discuterà di temi chiave come l'economia e le guerre in corso. Ma non solo. A Obama l'incontro servirà anche per prepararsi il terreno in vista del primo test ufficiale, il G20 straordinario di Washington sulla crisi finanziaria al quale il neopresidente è stata riservato da Bush un posto come "diretto interessato". L'appuntamento fissato per il 15 novembre è cruciale, si pone come obiettivo quello di esaminare i progressi per fronteggiare l'attuale crisi approfondendo una comprensione comune e concordando allo stesso tempo misure per una riforma dei regimi regolatori e istituzionali dei settori finanziari mondiali. Obama non intende limitarsi ad ascoltare, avvierà i primi contatti con i leader europei, prima su tutti nel ruolo di capo dell'Eliseo e presidente di turno della Ue, Nicolas Sarkozy, che non ha nascosto ieri il desiderio di incontrare il neopresidente a margine del vertice. Si tratta di porre le basi per stringere meglio i rapporti diplomatici con la Ue che non vuole resta sola nella guida alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il presidente Usa riceve i segreti del mondo di MARCO BARDAZZI WASHINGTON – Chiuso in una stanza super protetta nella sede dell’Fbi a Chicago, la sua prima e provvisoria 'Situation Room', Barack Obama ha cominciato a immergersi nel mondo di analisi geopolitiche, segreti, e operazioni d’intelligence di cui sarà presto responsabile come presidente degli Stati Uniti. Il tempo per festeggiare è già passato per il successore designato di George W.Bush: Cia e Casa Bianca hanno iniziato a condividere con lui i più scottanti dossier internazionali. Il segretissimo 'President's Daily Brief' (Pdb), il rapporto d’intelligence preparato ogni notte dalla Cia e presentato al presidente di primo mattino, da ora e per tutto l’arco della transi-
zione fino all’inaugurazione del 20 gennaio sarà accessibile anche per Obama. Il Direttore nazionale dell’ intelligence, Mike McConnell, dopo aver fatto oggi alla Casa Bianca la propria quotidiana analisi delle minacce e degli scenari internazionali insieme a Bush, è partito per Chicago e ha guidato un briefing analogo, ma più ampio, per Obama. Nella sede dell’Fbi a Chicago, una palazzina di 10 piani dove è stato allestito un ufficio protetto per il presidente eletto, McConnell ha passato in rassegna le informazioni collezionate dalle 16 agenzie d’intelligence militari e civili. Il capo degli analisti della Cia, Mike Morell, era al suo fianco e sarà d’ora in poi il 'briefer' di Obama, l’uomo incaricato di aprire al suc-
cessore di Bush il libro dei segreti. Dalle controverse tecniche di interrogatorio della Cia, alla caccia a Osama bin Laden e alle informazioni sul programma nucleare iraniano, niente è ora inaccessibile per Obama. Il primo passaggio di poteri in tempo di guerra da 40 anni – non accadeva da quando Richard Nixon conquistò la Casa Bianca nel pieno della guerra in Vietnam avviata dai democratici – richiede che il nuovo 'comandante in capò venga informato nei dettagli sull'andamento delle operazioni in Iraq e Afghanistan e sui segnali di rischi di possibili attacchi terroristici. Secondo indiscrezioni raccolte dai media, Obama ha avuto occasione di scoprire come la caccia a bin Laden sia in alto mare, ma avrebbe anche appreso che ci sono indizi
'caldì nella ricerca del suo numero due, Ayman al Zawahri, ritenuto nascosto nell’area tribale pachistana al confine con l’Afghanistan. L’economia è la priorità di cui Obama deve occuparsi subito, per mandare un segnale all’America e al mondo, e per questo oggi incontrerà il proprio team economico a Chicago e terrà su questo tema la prima conferenza stampa da presidente eletto. Ma anche una miriade di scelte difficili in tema di politica estera e lotta al terrorismo attendono Obama e nei suoi briefing d’intelligence, secondo quanto ipotizzano gli esperti, si discute di Medio Oriente, della trattativa per smantellare il programma nucleare nordcoreano, della situazione in Georgia e dei rapporti con la Russia.
Un banner in onore di Obama a Chicago
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Primo piano
Venerdì 7 novembre 2008
I nodi della politica Il premier: «No all’assalto alla diligenza». Il presidente della Camera: «Serve il dibattito»
Finanziaria, le bacchettate di Fini Scontro con Berlusconi: «La fiducia sarebbe deprecabile» di ELVIO SARROCCO ROMA - Gianfranco Fini fa suo il timore dell'opposizione che la finanziaria venga approvata senza nemmeno discutere gli emendamenti. E non esita a polemizzare con Berlusconi che difende la decisione del governo di varare la legge in tempi rapidi evitando l'"assalto alla diligenza" che si e' puntualmente verificato ogni anno con la presentazione di emendamenti per scopi clientelari o corporativi. La legge finanziaria, ha affermato Fini, e' stata licenziata in modo "anomalo" dalla commissione Bilancio, ossia senza discutere gli emendamenti. E sarebbe "politicamente deprecabile", ha aggiunto, se il governo dovesse decidere di chiedere un voto di fiducia che in ogni caso sarebbe legittimo. Il presidente della Camera lo ha affermato in aula rispondendo alle proteste dell'opposizione. Fini e' stato molto critico nei confronti del governo che, ha affermato, "in qualche modo toglie alla Camera il diritto-dovere di emendare e di assumersi le proprie responsabilita', attraverso il formarsi di maggioranze su questo o quell'emendamento". Il presidente della Camera ha concluso augurandosi che il governo "tenga nel dovuto conto" quanto espresso dalla Camera dei deputati "con sostanziale concordia". Ancora una volta Fini svolge il suo incarico istituzionale prendendo le distanze dalle decisioni del governo. E mettendosi in rotta di collisione con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi che, a Mosca, ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento alla sortita del presidente della Camera ha dato la sua interpretazione della protesta dell'opposizione. Il fatto e', ha affermato, che "l'assalto alla diligenza e' finito". Non e' piu' possibile per i parlamentari, cioe', presentare emendamenti alla legge finanziaria per introdurre misure clientelari. Ed una "inno-
RIFORMA GELMINI
Università e commissioni disco verde al decreto di ELISABETTA MARTORELLI
vazione di questo genere" non e' una "cosa cosi' facile" da fare, "perche' taglia le gambe a molti, taglia le gambe a tutte le lobby". "Qualche reazione ce l'aspettavamo", ha concluso Berlusconi. Immediata la risposta di Fini: "Tra l'assalto alla diligenza e far discutere il provvedimento alla Camera ha osservato - c'e' una bella differenza". L'opposizione si prepara a dare battaglia. Il Pd, ha affermato in aula il relatore di minoranza della manovra, Pier Paolo Baretta, non e' certamente disponibile a scambiare il voto di fiducia con l'inemendabilita' del testo originario. La legge, cioe', deve essere discussa in aula in tutte le sue parti. Ad attaccare il governo e' Massimo D'Alema che lo accusa di "calpestare non tanto l'opposizione quan-
to il Parlamento ed i suoi poteri previsti dalla Costituzione". E questo "non e' piu' tollerabile. È intervenuto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, che ha invitato il Parlamento ad approvare in tempi rapidi la legge finanziaria, evitando cosi' il ricorso al voto di fiducia. Questo, secondo il ministro, rappresenta un importante risultato per il Parlamento "che e' riuscito a non cedere alle pressioni settoriali, localistiche e corporative che erano alla base di quella sorta di assalto alla diligenza che si registrava in passato". A dire no ad un voto di fiducia sulla legge finanziaria e' anche il leghista Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione Bilancio della Camera, che invita il governo a "riflettere".
50 per cento, con un vincolo di spesa: il 60% delle risorse dovrà essere usato per assuROMA - Tagli ridotti e chiusure rinviate. Il mere giovani ricercatori rovesciando l'atGoverno alleggerisce i tagli ai Fondi uni- tuale piramide. INCENTIVI AL PENSIONAMENTO, versitari e il blocco del turn over previsti dall'ormai famosa legge 133, varando il de- DAL 2009 TREMILA POSTI IN PIU' PER creto relativo ai concorsi e approvando le li- RICERCATORI - Stanziati 150 milioni di nee guida che saranno ora oggetto di con- euro per favorire il turn over, con incentivi fronto con mondo accademico e Parlamen- per spingere al pensionamento e la possibito per approdare a un disegno di legge lità di arrivare a 2 giovani ricercatori per "concordato". Ma non basta: il Consiglio dei ogni docente in pensione. Le università che non tratterranno i docenti ministri - durato meno di oltre i 70 anni di età potranun'ora e mezza - ha conferno raddoppiare il numero mato la decisione di far slitdei posti per ricercatori. tare al 2010 il dimensiona500 MILIONI DI EURO mento della rete scolastica, AGLI ATENEI PIU' VIRvale a dire l'accorpamento TUOSI - 500 milioni di euro, degli istituti con meno di pari al 5% del Fondo del Fi500 alunni e la cancellazionanziamento Ordinario, sane delle scuole con meno di ranno distribuiti alle Uni50 studenti. Con gli interversità migliori: quelle con venti decisi "vengono recepiproduzione scientifica, orte le richieste avanzate in ganizzazione e qualità diuna mozione del Consiglio dattica migliori. Prevarrà nazionale degli studenti dunque il criterio meritouniversitari nella quale vecratico. nivano espresse le preoccuPREMI A CHI CANCELpazioni dei ragazzi su borse LA CORSI INUTILI - Sarandi studio ed edilizia univerno premiate con più finansitaria", ha commentato il ziamenti le università che ministro dell'Istruzione Macancelleranno sedi distaccariastella Gelmini. Che ha Mariastella Gelmini te non funzionali e corsi di spiegato la necessità di un decreto con l'urgenza di nuove regole, le- laurea in eccesso rispetto alle reali esigengate al sorteggio, per la costituzione delle ze formative degli studenti. NESSUN BLOCCO ASSUNZIONI PER commissioni giudicanti ai concorsi. Ma veENTI RICERCA - Gli enti di ricerca sono diamo i capisaldi del provvedimento. MAGGIORE TRASPARENZA NEI esclusi dal blocco delle assunzioni entrato CONCORSI - Finora la commissione era in vigore per tutte le amministrazioni pubformata da un membro interno e 4 membri bliche. SI' A CONCORSI RICERCATORE GIA' eletti. Le nuove modalità prevedono che sarà scelto un ventaglio molto ampio di pro- BANDITI - I bandi di concorso per posti da fessori, nell'ambito del quale poi saranno ricercatore (2.300) già banditi sono esclusi estratti a sorte coloro che faranno parte dal turn over. 135 MILIONI EURO PER STUDENTI della commissione giudicante. STOP ASSUNZIONI PER "ATENEI CI- MERITEVOLI - Un incremento di 135 miCALA" - Stop alle gestioni finanziarie non lioni di euro sarà destinato ai ragazzi meriadeguate di alcune università. Da oggi gli tevoli, privi di mezzi economici. Nel 2009atenei con bilanci in perdita non potranno 2010, con il nuovo finanziamento, tutti gli bandire concorsi per docenti o personale idonei in Italia avranno la borsa di studio e l'esonero dalle tasse. amministrativo. 65 MILIONI PER RESIDENZE UNIPER "ATENEI FORMICA" IL BLOCCO DEL TURN OVER SALE DAL 20 AL 50% - VERSITARIE - Le nuove strutture previPer gli atenei con i conti in ordine, il blocco ste porteranno a un totale di 1700 posti letdel turn over (a quota 20 per cento) salirà al to in più per studenti universitari.
SCENARI di LUIGI AMBROSINO e FEDERICO GARIMBERTI MOSCA – Tredici intese economiche e accordi bilaterali per cementare un rapporto «privilegiato» tra due Paesi «concordi» e uniti su praticamente tutti i dossier di politica internazionale. Il quinto vertice intergovernativo tra Italia e Russia di ieri al Cremlino ha messo il sigillo su una partnership che si rafforza di anno in anno, con il premier Silvio Berlusconi che ha rilanciato, affermando che Roma punta a diventare «il primo partner» commerciale della Federazione russa, scalzando la Germania dal gradino più alto del podio. Il feeling politico tra il governo Berlusconi e il Cremlino continua quindi al di là della staffetta tra Vladimir Putin e Dmitri Medvedev: anche se in serata il presidente del Consiglio non ha rinun-
«Italia primo partner della Russia» Berlusconi ambisce a stringere stretti rapporti commerciali con Mosca ciato ad incontrare l’'amicò Vladimir – ora primo ministro – nella splendida dacia di Novo Ogorevo, alle porte di Mosca. Con il cambio della guardia alla Casa Bianca, per l’Italia – prossimo presidente di turno del G8 –si apre la possibilità di rafforzare ulteriormente il suo ruolo di mediazione tra la Russia, l’Ue e gli Stati Uniti all’indomani della gelata seguita alla crisi russo-georgiana. Davanti al presidente Medvedev, ieri, ad esempio, Berlusconi ha ribadito di non vedere «alcun ostacolo sulla strada dell’accordo di un partenariato strategico fra l’Unione europea e la Federazione russa, che è assolutamente positivo per entram-
bi». Accordo 'congelatò non a caso dopo la crisi estiva in Ossezia del Sud che era tornata a far soffiare venti di guerra fredda. Lo tsunami finanziario globale comunque ha contribuito – o costretto – ad una sorta di distensione. E anche «il fatto di avere una nuova generazione di politici come quella rappresentata dai presidenti Medvedev e Obama – ha osservato Berlusconi – renderà più facili i rapporti tra Usa e Russia». Tanto è vero, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, che proprio Medvedev, durante i colloqui al Cremlino, è parso “assolutamente ben disposto» nei confronti del nuovo presidente degli Stati Uniti:
la minaccia di puntare missili a Kaliningrad contro lo scudo Usa sarebbe stata una sorta di 'regolamento di contì con l’uscente George W. Bush e non certo un avvertimento a Barack Obama. Con il quale, anzi, Medvedev si è congratulato ieri «di tutto cuore», sperando nel ritorno del 'serenò tra Washington e Mosca. Sul piano più strettamente bilaterale, il premier è arrivato ieri in una gelida Mosca alla guida di una nutrita delegazione composta di ben cinque ministri (Franco Frattini, Roberto Maroni, Giulio Tremonti, Claudio Scajola e Sandro Bondi) e del sottosegretario Carlo Giovanardi sull'onda di un incre-
mento record dell’interscambio italo-russo nell’ultimo anno (+ 60%). Con Medvedev che lo ha accolto tra sorrisi e abbracci arrivando a prevedere una chiusura della bilancia commerciale tra i due Paesi nel 2008 «senza precedenti». I russi, come ha detto a chiare lettere il leader del Cremlino, non hanno dimenticato «la ponderata posizione» assunta dall’Italia durante la crisi georgiana, quando Mosca aveva contro praticamente tutto l’Occidente. E anche ieri, tra le mura del Cremlino, Berlusconi ha espresso ai suoi interlocutori la convinzione che l’opinione pubblica mondiale sia stata «disinformata» sulle reali
cause del conflitto: «A me i russi hanno fatto vedere cose che dimostrano che c'è stata un’aggressione da parte della Georgia che ha provocato più di mille morti. E siccome sono persone per bene, e credo in loro – ha commentato il premier con i cronisti – non credo che possano raccontare bugie». In serata, chiuso il summit, il Cavaliere ha cenato con Putin. Tra scambi di cortesie e ringraziamenti, il primo ministro russo si è rivolto a Berlusconi dicendosi certo che “in una situazione non facile e complessa come qauesta odierna, i rapporti tra Italia e Russia saranno sempre un fattore di stabilità». Il prossimo appuntamento tra Berlusconi e Medvedev è a Washington, dove il 15 novembre i due si incontreranno al G20 sulla tempesta finanziaria mondiale. Dove il leader del Cremlino ha confermato di voler partecipare.
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Lotta alla criminalità Tanti i messaggi di solidarietà per il “sacerdote antimafia” destinatario di proiettili e minacce
Un abbraccio per don Marcello «Noi portiamo le facce in piazza, loro le nascondono» LA BASILICATA politica si è stretta attorno a don Marcello Cozzi. Tanti i messaggi di solidarietà dopo la notizia - data ieri dal Quotidiano della Basilicata - che alla questura di Potenza era stata recapitata una quindicina di giorni fa una busta con due proiettili calibro 12 e con minacce rivolte proprio a don Cozzi, coordinatore regionale della Basilicata di «Libera» e da anni schierato contro le organizzazioni mafiose e l’usura. Non sono stati diffusi invece messaggi di solidarietà da parte di associazioni culturali, sindacati, movimenti (a parte Sui-Generis, vedere articolo nel riquadro in pagina): quella che di solito si chiama “società civile”. Ieri, in una dichiarazione all’agenzia d’informazione Ansa, don Cozzi ha detto: «Mentre noi portiamo le nostre facce in piazza, così come abbiamo fatto con la manifestazione a Rionero in Vulture il 9 ottobre, loro continuano a nasconderle anche dietro gesti come questi». Ieri il sacerdote è tornato a Rionero per un consiglio comunale aperto dedicato proprio ai temi della legalità. Eccone il resoconto.
Da Rionero lotta agli usurai CONSIGLIO comunale aperto ieri sera a Rionero. Usura il tema di attualità al centro del dibattito. Presenti ospiti illustri, dal cescovo della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa Gianfranco Todisco, al presidente della provincia di Potenza Sabino Altobello. Promotore del particolare incontro don Marcello Cozzi della fondazione antiusura della provincia “Interesse Uomo”. «Il coinvolgimento politico è indispensabile nella lotta all'usura - afferma don Cozzi - solo insieme possiamo farcela, non dico a sconfiggere l'usura, ma almeno ad attenuare le sue conseguenze negative». Un impegno quello politico che diventa fondamentale «in questo contesto di crisi economica mondiale noi da soli come fondazione non ce la possiamo fare». Il prestito a strozzo nella nostra regione ha matrici diverse. «In Basilicata abbiamo di tutto racconta don Cozzi - è vero che la stragrande maggioranza dell'usura è quella casereccia, diciamo porta a porta, però abbiamo storie di gruppi criminali che purtroppo hanno fatto e fanno usura». Essere liberi da questa morsa che stringe sempre più famiglie è difficile ma non impossibile: «Se ne può uscire se ci si rende conto che gli usurai non sono orchi. Nel momento in cui noi li denunciamo loro diventano agnellini che evitano i nostri sguardi. L'invito principale è denunciare, non c'è nessuna vergogna a dire io ero o sono stato vittima di usura», conclude Cozzi. La provincia di Potenza è forte su questo campo dall'interessante progetto sperimentale “credito
Il tavolo dei relatori di ieri. Don Cozzi è il secondo da destra
etico”, impegno voluto dal presidente Altobello. Si tratta di un progetto di microcredito destinato a lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, anche stranieri, residenti o domiciliati nella provincia che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché titolari di contratti di lavoro atipici. Un credito che si propone per la copertura di spese derivanti da situazioni di emergenza da cui dipende la qualità della vita. «L'importante è non lasciarsi condizionare dai soldi - ammonisce il vescovo - il denaro è importante ma non è tutto. E’ vero che non c'è lavoro ma è anche vero che noi sprechiamo le risorse che abbiamo». Redigere una stima esatta dell'impatto usura sul territorio, specie nei piccoli centri, non è cosa facile né sembra possibile per il momento, essendo i dati certi riferiti a macro aree.
Da ciò l'invito del sindaco di Rionero Antonio Placido alla costituzione di un centro di ascolto, «non solo perché bisogna avere una cognizione più esatta possibile dell'area di disagio, che c'è anche in questo paese, ma anche perché le caratteristiche nuove che ha il fenomeno probabilmente comprendono i movimenti criminali di più ampia portata che riguardano questa zona e forse trovano nell'organizzazione di questo tipo di traffici una parte della loro spiegazione». Il comune di Rionero poi si impegna contribuendo al fondo antiusura entrando a far parte dei comuni del circuito. L'area del Vulture resta sotto stress in questo periodo particolare. «Questo è un primo passo - prosegue il sindaco - L'inizio di un impegno c'è bisogno oltre che di momenti istituzionali anche di momenti associativi». Lucia Nardiello
L’accusa di Belisario (Idv): certe istituzioni non hanno preso sul serio i segnali
Le posizioni che vedono insieme Lacorazza (Pd) e De Filippo AVEVA avuto parole polemiche nei confronti di don Marcello Cozzi, meno di un mese fa. Ma ieri, nel ruolo del partito di maggioranza della Regione Basilicata, il Pd, Piero Lacorazza non ha tardato a far sentire la propria solidarietà al “prete antimafia”. Il suo comunicato è stato il primo. Lacorazza aveva avuto a che ridire sull’operato dell’associazione Libera, guidata in Basilicata proprio da don Cozzi, rispondendo a un’intervista rilasciata al quotidiano dal pm Vincenzo Montemurro, che attaccava la classe politica lucana. Lacorazza aveva detto: «A mio avviso la legalità non è di parte. (...) La scarsa partecipazione alla manifestazione di Rionero (organizzata proprio da Libera, ndr) è forse anche il frutto di una scelta: quella di essere “contro” più che “per”, di preferire l’antipolitica al confronto stringente che induca la politica a riformarsi». Ieri invece Lacorazza ha dichiarato: «E’ dovere di tutti respingere con forza ogni atto intimidatorio contro tutte quelle persone che lavorano per difendere i valori della legalità e della giustizia ed esortare a continuare questa battaglia supportati da istituzioni e popolo lucano». TORNA LA CONVERGENZA I messaggi a don Cozzi riportano una convergenza fra Lacorazza e il presidente della Regione Vito De Filippo. I due da alcuni giorni - dopo un’intervista rilasciata al Quotidiano dal senatore Filippo Bubbico - sono al centro di una querelle politica che li vede su fronti contrapposti. Ma, in linea con quanto dichiarato da Lacorazza, anche De Filippo ieri ha telefonato al prete per esprimergli solidarietà, per affermare più tardi: «Dobbiamo rispondere con fermezza a questa provocazione perché siano tutelati i valori della legalità e della giustizia e difeso il vero esercizio della democrazia a vantaggio della comunità regionale. Dinnanzi alla portata violenta e criminale di queste minacce la Regione è più che mai vicina a don Marcello con cui da tempo ha costruito rapporti di collaborazione
Piero Lacorazza
Vito De Filippo
Felice Belisario
istituzionale nella lotta all'usura». ATTO DI ACCUSA Benzina sul fuoco della polemica intorno alla legalità in Basilicata rischia di metterla la dichiarazione di Felice Belisario, capogruppo di Italia dei Valori al Senato. Innanzitutto esprime vicinanza aa don Cozzi, «vittima di una odiosa azione intimidatoria di stampo mafioso. Si tratta di un abominevole gesto, quello di cui è stato fatto oggetto, che va disprezzato e che deve vedere uniti nella condanna tutti i cittadini della Basilicata e non solo. Perchè effettuato contro un sacerdote che attraverso l'organizzazione Libera ha sempre cercato di combattere la criminalità e l’usura rivitalizzando nella popolazione, e soprattutto nei giovani, quei sani principi morali che soli possono contrapporsi alla malavita organizzata». Ed ecco le “parole di fuoco”: «La nostra ferma condanna si estende anche alle istituzioni che non hanno saputo o voluto prendere sul serio i segnali di minaccia già da tempo avanzati nei suoi confronti». Si attendono risposte.
LE DICHIARAZIONI ECCO stralci dai messaggi di solidarietà con don Cozzi diffusi ieri. Vito Santarsiero, sindaco di Potenza: «In una democrazia che sia davvero tale, qualsiasi minaccia rivolta a chi lotta contro il malaffare non può essere tollerata né sottovalutata. Don Marcello rappresenta una risorsa per la nostra comunità e la sua attività va considerata una vera e propria azione a favore della crescita e dello sviluppo della nostra terra». Domenico Potenza, Commissario regionale antiracket e antiusura: «La comunità tutta deve assumere una condotta di netta riprovazione e consapevole vigilanza, atta a preservare il tessuto sociale economico e civile di questa regione da qualsivoglia pericolosa degenerazione». Giacomo Nardiello
Tutti chiedono più impegno alle istituzioni Nardiello (Pdci) vuole invitare il coordinatore di Libera in consiglio regionale (Pdci), vicepresidente del consiglio regionale della Basilicata: «L’episodio non può passare inosservato e tanto meno gestito, come giustamente ha fatto il Comitato provinciale per l'ordine pubblico, solo attraverso l'assegnazione di una scorta a don Marcello Cozzi. Le istituzioni devono far sentire la propria voce invitando il prete antimafia e antiusura in consiglio regionale». Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza: «Da anni la Provincia di Potenza collabora con don Marcello Cozzi nella lotta all'illegalità, contro l'usura e a favore dei soggetti più deboli. E' per questa ragione che esprimo a lui la
più totale solidarietà, con l'esortazione a continuare nell'impegno a difesa dei valori della giustizia e della legalità». Istituto Teologico di Basilicata e Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mons. Giuseppe Vairo: «Piena solidarietà a don Marcello Cozzi, direttore dell’Istituto, per il servizio che rende al mondo dell'emarginazione e a difesa della piena legalità in Basilicata al fina di tutelare i sani valori, umani e cristiani, del popolo lucano». Vincenzo Giuliano, capogruppo Udc Provincia Potenza: «La sua figura è anche una prestigiosa guida di noi tutti rappresentata da una eccentrica capacità dia-
lettica, schietta ed efficace, in grado di colpire i nostri cuori insegnandoci, inoltre, i sani principi di pace e fratellanza. Egli è un'esclusiva “voce” che si è fatta sentire e si è fatta eco, sino ad ora, per avvicinare tutti i cittadini alla scoperta della verità». Emilia Simonetti, capogruppo Prc alla Regione: «La criminalità organizzata in Basilicata ha alzato il tiro per intimorire quello che da tempo è diventato il “simbolo” di una battaglia che molti vorrebbero “limitata” alla Campania, alla Sicilia e alla Calabria e che invece deve vedere sempre più protagonista attivo il popolo lucano». Ottavio Frammartino, segretario Prc Matera:
«Continueremo a seguirlo, anzi da oggi intensificheremo accanto a chi sta in prima fila, come don Marcello, in lotta ogni giorno per marcare un confine netto tra lo Stato e la criminalità, tra Politica e Affari». Francesco Castelgrande, segretario Pdci Potenza: «Ancora una volta si invita tutta la società civile ad alzare la testa e reagire se non vogliamo che questa regione diventi terra di conquista della malavita e del malaffare». Libera Matera: «Un popolo che è uscito allo scoperto per conoscere la verità è ormai “alla luce del sole” e nessuno potrà più ricacciarlo nell'ombra». Gianluigi Laguardia,
Circoli Liberal: «Risvegliamo le coscienze. Uniti e senza omertà si deve contrastare la lotta alle mafie anche in Basilicata». Associazione Sui Generis: «Vogliamo lottare assieme ad organizzazioni come Libera o il Cestrim nel comune intento di provare a cambiare quello che è lo stato dell'arte nel sud Italia». Sinistra democratica e Prc: «Invitiamo gli organi competenti a rafforzare l'azione investigativa per far luce sugli ultimi fatti di sangue avvenuti in Basilicata come chiesto con l'iniziativa promossa da don Marcello a Rionero». Michele Radice, Idv: «Bisogna impedire che la sua tenacia venga messa a dura prova tanto da dissuaderlo dal procedere in questa battaglia se lasciato solo dalle istituzioni o dall’indifferenza dell'opinione pubblica».
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Toghe Lucane Nei verbali della procura antimafia le dichiarazioni di Stella, la sorella dell’autotrasportatore ucciso per non aver caricato rifiuti tossici sul suo camion
«I miei sospetti sul delitto De Mare»
La procura antimafia sospetta che tre imprenditori e tre pregiudicati facciano parte di un’associazione mafiosa I tre imprenditori sono anche accusati di traffico di rifiuti tossico-nocivi. I pregiudicati avrebbero sparato a De Mare
Negli ultimi colloqui con la vittima sarebbero emerse questioni legate alla Latte Rugiada di FABIO AMENDOLARA SCANZANO - «Ne verimo». Ci vediamo. E riattaccavano la cornetta del telefono. Cercavano di intimidirla così, dopo l'omicidio di suo fratello. Lei non ha mai creduto al regolamento di conti tra vicini di casa. E quando i carabinieri di Policoro l'hanno interrogata si è sfogata. Ha detto tutto quello che ricordava. Il verbale di Stella De Mare, sorella di Vincenzo, l'autotrasportatore ucciso a colpi di lupara nel 1993, fa parte dell'indagine condotta dalla procura antimafia. Secondo gli investigatori, da quelle dichiarazioni «si rileva ancora una volta la chiara matrice mafiosa» che ha portato all'omicidio dell'autotrasportatore. Il sospetto è che si sia rifiutato di caricare sul suo camion rifiuti tossico-nocivi. Ecco cosa racconta la donna. «La morte di mio fratello mi ha gettato nello sconforto più totale, tant'è che non mi sono mai data pace in tutti questi anni». Sono anni difficili per i parenti di Vincenzo De Mare. Anni di sospetti. Di minacce. Di solitudine. Dice Stella: «Ci sono delle cose che mi tornano in mente in questo momento e che intendo elencare, visto che me ne date la possibilità. Poco tempo prima che accadesse la disgrazia, mio fratello sembrava preoccupato per qualcosa che non mi ha mai voluto riferire in modo esplicito, ma che doveva turbarlo molto. Lo vedevo assente, pensieroso e a volte spaventato». Per il delitto, come svelato ieri dal Quotidiano, i sospettati sono sei: tre imprenditori e tre pregiudicati. Sono tutti indagati per associazione di stampo mafioso. Quattro di loro sono accusati di «concorso in omicidio». I tre imprenditori anche di «(traffico illecito di rifiuti tossico-nocivi». Il caso è stato riaperto dopo il ritrovamento di 15 fusti nei vecchi capannoni abbandonati della Latte Rugiada, in località Terzo Cavone di Scanzano. De Mare, autotrasportatore conto terzi, lavorava anche per la Latte Rugiada. Ed è proprio dai discorsi di suo fratello che Stella in-
LE TAPPE 1993 VINCENZO DE MARE, AUTOTRASPORTATORE, VIENE UCCISO A COLPI DI LUPARA IN LOCALITÀ TERZO CAVONE A SCANZANO JONICO
1994 L'ISPETTORE CHE INDAGA SUL CASO VIENE IMPROVVISAMENTE > TRASFERITO IN CALABRIA
1996 PARTE L'INDAGINE DEL PROCURATORE DI MATERA NICOLA MARIA PACE SULLA PRODUZIONE ILLECITA DI MATERIALE RADIOATTIVO NEL CENTRO TRISAIA
1997 IL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCA MACCHIA DISPONE LA SECRETAZIONE DI 21 ATTI D'INDAGINE. TRA QUESTI CI SONO LE DICHIARAZIONI DI UN TESTIMONE (NOME IN CODICE BILLY) E IL PROGETTO URANO (FINALIZZATO ALLO SMALTIMENTO IN ALCUNE AREE DEL SAHARA DI RIFIUTI TOSSICI E RADIOATTIVI).
2000 L'INCHIESTA PASSA ALLA DIREZIONE DISTRETTUALE antimafia di Potenza, la coordina il capo della procura Giuseppe Galante
2003 IL GOVERNO COMUNICA: «SCORIE NUCLEARI DA STOCCARE A SCANZANO JONICO». IL SITO INDIVIDUATO È LA MINIERA DI SALGEMMA DI TERZO CAVONE. DOPO 15 GIORNI DI PROTESTE E MANIFESTAZIONI IL GOVERNO RITIRA IL DECRETO
2004 VENGONO ALLA LUCE 15 BIDONI DI RIFIUTI CHIMICI IN LOCALITÀ TERZO CAVONE
2006 UN EX PENTITO DELLA 'NDRANGHETA SVELA LE ROTTE DEI RIFIUTI. VIENE RIAPERTA L'INCHIESTA SULL'OMICIDIO DE MARE
tuisce quello che poi racconterà ai carabinieri. Dice: «Lui avrebbe potuto rivelare qualcosa di misterioso che probabilmente all'epoca avveniva negli stabilimenti della Latte Rugiada». Ed è questa l'idea che dal 1993 si porta nella testa: «Questa cosa potrebbe essere stata intuita da qualcuno che, forse, per impedirgli di parlare ha ordinato l'omicidio». Il vicino non c'entra. Secondo Stella «l'uomo che venne arrestato dopo l'omicidio a stento si reggeva in piedi per problemi di salute». La pista da seguire è un'altra. Anche perché quando arrivavano le telefonate quell'uomo era in carcere. Dice Stella: «A distanza di diversi giorni dalla morte di mio fratello ricevetti personalmente una telefonata a casa». Una voce maschile dal marcato accento calabrese, senza rilevare la sua identità, pronuncia «con
tono deciso e minaccioso» questa frase: «Ne verimo». Poi accade che uno dei componenti della famiglia Scarcia (indicata dalla procura antimafia come un clan di stampo mafioso) «nei periodi successivi alla tumulazione di mio fratello nel cimitero di Policoro dice Stella - mi seguiva». E ogni volta che Stella andava al cimitero se lo ritrovava dietro. Ancora intimidazioni? Forse. Gli investigatori la chiamano «violenza privata». Secondo loro quella del carico di rifiuti è l'ipotesi più credibile. Perché è una morte strana quella di Vincenzo De Mare. La sua è una vita senza fronzoli, ma pure senza ombre. Poi un giorno lo trovano riverso a faccia in giù nel suo podere di campagna. Attraversato da due colpi di fucile. E da lì partono le indagini. Agli atti, in procura, c'è il verbale di un testimone che, interrogato, sostiene
di aver saputo da un dipendente della Centrale del latte di Scanzano che l'omicidio era riconducibile a questioni «connesse al trasporto di materiale che veniva artatamente fatto passare come prodotto caseario e che, invece, veniva venduto in nero». I carabinieri di Policoro, incaricati per l'indagine - l'inchiesta era coordinata dal capitano Pasquale Zacheo, ex comandante della compagnia di Policoro, e dal tenente Antonio Guglielmi, che comandava il nucleo radiomobile (oggi l'hanno ereditata il capitano Fernando Carbone e il tenente Annalisa Pomidoro) - hanno ascoltato di nuovo i familiari. Hanno indagato a Milano e Brescia. E' dalle città industriali del Nord che partivano i bidoni da stoccare in modo illegale in Basilicata. Da lì riparte l'indagine. E dalla Latte Rugiada. f.amendolara@luedi.it
Interrogazione al ministro Alfano
Il Pd sollecita iniziative per il Tribunale di Melfi
Il palazzo di giustizia di Melfi
I SENATORI Carlo Chiurazzi, Maria Antezza e Filippo Bubbico (Pd) hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, per sapere «quali provvedimenti intenda adottare al fine di ripristinare nella sua pienezza l’organico di magistrati e funzionari del Tribunale di Melfi (Potenza) così da scongiurare una completa paralisi dell’amministrazione della giustizia». I parlamentari hanno evidenziato che «nell’area del Melfese, tra le più sviluppate e più densamente abitate della Basilicata, ove insistono importanti insediamenti produttivi, si registra una crescita di episodi di criminalità comune e organizzata. In particolare, dal 2002 al 2008 sono stati commessi otto omicidi, senza che – hanno concluso Chiurazzi, Antezza e Bubbico – ancora allo stato siano stati individuati i colpevoli».
Primo piano
Il caso dell’omicidio De Mare viene riaperto dopo il rinvenimento di fusti con rifiuti tossico-nocivi nella sede della centrale del latte, in località Terzo Cavone di Scanzano Jonico
De Mare lavorava come trasportatore conto terzi per la Latte Rugiada di Scanzano I carabinieri hanno raccolto elementi e testimonianze che riportano l’attenzione sulla Centrale del latte
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Gli investigatori sospettano che il movente dell’omicidio sia da ricercare nella sfera lavorativa di De Mare Secondo alcuni testimoni si era rifiutato di trasportare rifiuti chimici
Fughe di notizie. Stralciata la posizione di Montemurro
Giornalisti indagati Prima udienza In aula al Tribunale di Salerno si “rivedono” l’ex pm De Magistris, Genovese e Cannizzaro
Sfilata di vip per il processo Vallettopoli
I testimoni di Woodcock sentiti a Milano LA show girl Michelle Hunzicker, la conduttrice tv Simona Ventura e l’ad del Milan Adriano Galliani saranno sentiti come testimoni nell’udienza di domani del processo in corso a Milano nei confronti del fotografo Fabrizio Corona, accusato di una serie di episodi di estorsione e tentata estorsione, attraverso foto-ricatti, ai danni di alcuni vip, tra i quali Alberto Gilardino e Marco Melandri. Simona Ventura, Adriano Galliani e Michelle Hunzicker erano stati sentiti in passato anche dal pm di Potenza Henrj John Woodcok, che fece partire l’inchiesta cosidetta “Vallettopol”, e avevano fornito un contributo alle indagini. Il pm di Milano Frank Di Maio li sentirà in merito al meccanismo di ricatti architettati dal fotogra-
Il pm Woodcock
fo. Nell’udienza di domani verranno ascoltati come testi dell’ accusa anche Matilde Simonetto, che si occupa di curare l'immagine della famiglia Berlusconi, e Gabriele Parpiglia, giornalista di Star Tv.
SALERNO – La posizione del pm Vincenzo Montemurro è stata stralciata e mandata, per competenza territoriale, alla procura di Napoli. C’era comunque chi chiedeva di riunire il procedimento contro la stampa con quello in cui sono indagati tre magistrati. E chi, come il procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano, voleva depositare atti. Il pubblico ministero Gabriella Nuzzi ha portato in aula nuovi atti di indagine e una memoria dell’ex pm Luigi De Magistris. Sono queste le novità emerse ieri, nel corso dell’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari di Salerno, Stefania Belmonte, dove si discute l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura per Luigi De Magistris, fino a poche settimane fa sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, e oggi giudice al tribunale di Napoli, oltre che per diversi giornalisti. L’udienza è terminata alle 11.30 con un rinvio, al prossimo 16 dicembre, reso necessario dal difetto di notifica al cronista del Corriere della sera Carlo Macrì. Alla richiesta di archiviazione si sono opposti Felicia Genovese, ex pm antimafia a Potenza, poi trasferita per incompatibilità ambientale, e suo marito Michele Cannizzaro, entrambi indagati nell’inchiesta “Toghe Lucane”, condotta da De Magistris. I difensori dei coniugi Cannizzaro, gli avvocati Licia Polizio e Angela Pignatari, hanno chiesto che questo procedimento nei confronti di De Magistris venisse riunito a un altro, sempre di competenza della procura di Salerno, che riguarda un’ulteriore richiesta di archiviazione per il pm napoletano e altre tre persone, che arriverà nell’aula del gup il 9 dicembre. La richiesta di unificare i due casi «per connessione» è stata avanzata dai legali al fine di sostenere l’incompetenza del gup salernitano a trattare le due questioni, in quanto Montemurro è attualmente in servizio proprio a Salerno. Il gup Belmonte, comunque, ha ritenuto che la sede per porre la questione non fosse quella odierna – ma l’udienza del 9 dicembre - non ravvisando, allo stato, alcun presupposto per la connessione dei due procedimenti. Risale allo scorso 31 ottobre, invece, il deposito da parte del pm Nuzzi
L’ex pm Luigi De Magistris
di nuovo materiale e un’ampia memoria attinente all’udienza odierna. Si tratta di atti riconducibili a «Toghe lucane», un cd, tabulati telefonici, un’informativa di polizia giudiziaria, sentenze giurisdizionali e disciplinari. Tutto materiale di cui si dovrà ora prendere visione, prima di tornare in aula a discutere della richiesta di archiviazione. Tutto partì dai numerosi fascicoli aperti a Salerno a carico di De Magistris - circa 70 -, a seguito di numerose denunce di alcuni degli indagati coinvolti nelle sue ultime inchieste, tra cui appunto Genovese e Cannizzaro. Fascicoli unificati e confluiti in un unico procedimento in cui De Magistris era indagato per calunnia, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio - in concorso con altri magistrati in servizio a Potenza, appartenenti alle forze dell’ordine e giornalisti -, che ha avuto ad oggetto le condotte del magistrato nelle inchieste «Poseidone», «Why not» e «Toghe lucane». Lunghi mesi di indagine si tradussero alla fine in una richiesta di archiviazione. All’archiviazione si sono opposti i coniugi Cannizzaro e il procuratore generale Vincenzo Tufano, difeso dall’avvocato Gaetano Basile. Al termine dell’udienza il gup ha letto
un’ordinanza. Sostiene: «Occorre ricordare che, con il nuovo codice di rito il legislatore ha ristrutturato l’istituto della connessione come criterio autonomo e originario di attribuzione della competenza, che risponde in termini infungibili a esigenze di accertamento e, sebbene non sia previsto l’obbligo della riunione dei procedimenti connessi, da ciò non è lecito desumere una sorta di facoltatività della connessione. poiché essa non costituisce più, come nel vecchio codice processuale, una deroga al regime ordinario di competenze. Tanto premesso - sostiene il gup - deve osservarsi che la questione prospettata dalla difesa. quella cioè di eccepire l’incompetenza funzionale di questo ufficio per la ritenuta connessione del presente procedimento con altro pure pendente presso questo ufficio». Secondo il gup, «solo la definizione in senso favorevole alla eccezione difensiva di questa preliminare questione potrà porre il problema della ulteriore connessione del procedimento con quello all’odierno esame ai fini di una pronuncia di incompetenza funzionale. E’ pertanto evidente che la questione di connessione finalizzata alla dichiarazione di incompetenza non può che essere posta preliminarmente all’udienza del 9».
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Primo piano
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Politica lucana Da Roma preoccupati per il partito Letta, Fioroni e Veltroni chiamano De Filippo
Crisi Pd legata a un filo del telefono Bubbico a Roma preoccupato del costo della benzina
Roma - Filippo Bubbico a Roma ieri è stato impegnato in riunioni tra senatori del Partito democratico. «Nel nostro Paese ancora non si riesce ad attuare pienamente la liberalizzazione del mercato dell’energia». Lo dichiarano i senatori del Pd componenti della commissione Industria del Senato, Costantino Garraffa, Annarita Fioroni, Manuela Granaiola, Paolo Rossi, Gian Carlo Sangalli, Luciana Sbarbati e Salvatore Tomaselli e naturalmente il lucano Filippo Bubbico. Al presidente dell’Autorità Antonio Catrica là, in audizione in commissione Industria a Palazzo Madama, i senatori del Pd hanno segnalato una prima, forte criticità nella mancata applicazione della liberalizzazione al mercato dell’energia e del gas. In Italia a causa del sostanziale oligopolio nel settore petrolifero-spiegano- i prezzi della benzina restano sempre molto alti nonostante la forte diminuzione del prezzo al barile degli ultimi mesi». «Non riusciamo a comprendere - aggiungono i senatori del Pd insieme a Filippo Bubbico - come sia possibile che i distributori diretti diminuiscano i loro margini senza che ciò si traduca in una diminuzione del prezzo della benzina. Insomma la mancata liberalizzazione in Italia grava sulle tasche dei cittadini ed è necessario che l’Antitrust intervenga».
di SALVATORE SANTORO POTENZA - Rischia di saltare il banco. Ormai la sensazione è palpabile. Del Partito democratico di Basilicata nessuno parla più ufficialmente. Ma il chiacchiericcio è diventato fragoroso. L’ultima notizia è che da Roma alcuni big nazionali stanno pensando di imbandire un “tavolo Basilicata”. La questione Pd lucano è arrivato sui tavoli “democratici” romani. La Basilicata è una regione troppo importante nello schiacchiere politico nazionale. Saltasse per il Pd anche la Basilicata “rossa” in un Mezzogiorno che si è stretto intorno a Berlusconi alle ultime elezioni politiche di aprile lnon ci sarebbe più una regione meridionale “amica” per Veltroni e compagnia. In attesa di notizie più certe sull’organizzazione della “vertenza” Partito democratico lucano, a Vito De Filippo sono arrivate le telefonate di alcuni generali democratici. Secondo autorevoli indiscrezioni, infatti, durante la giornata di ieri (il presidente della giunta regionale di Basilicata era a Roma per la Conferenza delle Regioni) a De Filippo è squillato spesso il telefono. Dall’altro capo del telefono i due ex ministri Enrico Letta e Giuseppe Fioroni. Due big e capocorrenti del Pd. Queste le due telefonate certe. Sembrerebbe però, che il governatore lucano abbia parlato anche con il segretario na-
zionale Walter Veltroni. In ogni caso, sui contenuti delle telefonate c’è il massimo riserbo, ma secondo fonti vicine al presidente della giunta, Fioroni e Letta avrebbero chiesto a De Filippo delucidazioni sulle ultime vicende accadute che hanno portato all’autosospensione dal pd di Basilicata. Perchè al di là delle valutazioni locali è evidente che l’autosospensione di un presidente della giunta regionale dalle attività di partito diventa questione anche nazionale. Questo dal fronte delle notizie romane. In Basilicata invece, i commenti si sprecano, i giudizi anche ma nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali. «Troppo delicata la questione. Non si sa cosa può accadere». Si lascia scappare qualcuno. E quindi meglio rimanere nell’anonimato. Almeno per il momento. Il punto è che la “temperatura” interna al Pd è a livelli altissimi. E c’è chi commenta a bassa voce: «Non è difficile alzare la temperatura, ma è complicatissimo riuscire ad abbassarla». Insomma si procede nel “silenzio” ufficiale ma ufficiosamente la preoccupazione di ora in ora si allarga. Per il momento l’unico che ha parlato è stato Salvatore Russillo (candidato alle ultime politiche e segretario di Rosy Bindi). Gli altri tacciono. Ma in questi momenti le “voci” di corridoio sono rumorose.
E in questo quadro emerge il retroscena della crisi di quello che “era” l’asse Lacorazza - De Filippo. Di quell’alleanza sulle riforme che a un certo punto dei mesi scorsi sembrava poter blindare eventuali strappi interni al Pd. Ma tutto è cambiato in pochi giorni. Dopo l’intervista del senatore Filippo Bubbico al Quotidiano che è uscita sabato scorso. La cronaca dei fatti: nel pomeriggio di sabato De Filippo ha chiamato Lacorazza annunciandogli la decisione di autosospendersi dalle attività del Pd. Qualche ora di riflessione e Lacorazza tenta di contattare il presidente della giunta. Nessuna risposta. Il sabato notte l’sms in cui il segretario chiedeva a De Filippo un incontro per domenica “per parlare”. Nessuna risposta. Lacorazza ci riprova nel pomeriggio ma ancora nessuna ri-
Tutti gli uomini di Falotico Lunedì si presenta l’associazione dei Democratici cattolici POTENZA - Pronta la manifestazione della componente del Pd che fa capo all’assessore regionale, Roberto Falotico. Lunedì prossimo infatti, alle 18,30 presso il Teatro 2 Torri di Potenza, si svolgerà l'assemblea di presentazione dell'associazione “Noi Cattolici e democratici”. Questo il tema che sarà sviluppato: “Non ogni cinque anni. E' il tempo di ispirarci a una vita normale. Dall'ascolto alla politica: la Basilicata possibile». La prima assemblea è presentata dal presidente regionale della nuova associazione, Rosario Cantisani che in una nota ha spiegato: «L'associazione si è costituita sulla base della necessità di trovare una tribuna di discussione e di confronto sui temi politici e amministrativi per aprire il dibattito nella società civile e sottrarlo all'incomprensibile linguaggio di una politica che spesso si consuma all'interno di piccoli contesti». «Un contributo - prosegue la nota - per
far tornare la politica tra la gente per trovare nella base elettorale la forza e l'energia della proposta che scaturisce dal confronto. Lo spirito dell'iniziativa è quello di esaltare la partecipazione che spinge la politica a darsi una connotazione consona al proprio ruolo in modo che possa abbandonare le timidezze e le prudenze che ne hanno caratterizzato l'esistenza sin ora». E ancora scrive Rosario Cantisani: «Lavoro, sanità, istruzione, sviluppo economico e occupazionale: sono questi alcuni temi che saranno trattati nell'incontro di lunedì, aperto a quanti intendano diventare protagonisti del proprio futuro, senza subire scelte che spesso in pochi fanno contrabbandandolo come interesse generale». Alla serata saranno presenti molti esponenti politici del Pd e del centrosinitra lucano oltre al “padrone” di casa Roberto Falotico ovviamente. Probabile anche la presenza del governatore lucano, De Filippo. Falotico
sposta. Lunedì sul Corriere della sera esce l’intervista di De Filippo sul federalismo. Qualcuno ipotizza: Bubbico - De Filippo uno a uno e palla a centro. No. Lacorazza e De Filippo non parlano. E Martedì pomeriggio a sorpresa il governatore diffonde la lettera ai giornali nella quale annuncia «di non partecipare più al dibattito e agli incontri del proprio partito». L’autosospensione è ufficiale. Scoppia il caso. E arriva la notte (tra martedì e mercoledì) di Obama. Al Rouge et Noir c’è Folino, Salierno e sopratutto un “imbronciato” Lacorazza. Perchè? «E’ saltato l’asse Lacorazza - De Filippo». Si mormora. Il resto è silenzio. Qualcuno però si affretta ad aggiungere: «C’erano altri telefoni...». s.santoro@luedi.it
Primo piano 13 Il lavoro istituzionale e di partito prevale sulla polemica Venerdì 7 novembre 2008
Lacorazza: «Aspetto» De Filippo in Conferenza a Roma IL SEGRETARIO
Sarkozy risponde a Gianni Pittella
«Buone le proposte contro la crisi finanziaria» SARKOZY e Maystad rispondono a Pittella e Mauro «Le nostre proposte per fronteggiare l'attuale crisi finanziaria ottengono i primi consensi all'interno delle istituzioni europee». Lo affermano in una nota il Vicepresidente del Parlamento europeo Mario Mauro, e il presidente della delegazione italiana nel Pse il lucano Gianni Pittella, che in una lettera indirizzata ai presidenti delle principali istituzioni comunitarie avevano avanzato una serie di proposte in merito all'attuale crisi finanziaria incentrate su tre aspetti principali: stabilizzazione finanziaria attraverso una modifica della governance Bei (Banca europea per gli investimenti), supervisore unico e riduzione dei rischi del settore finanziario. «Il Presidente di turno dell'UE, Nicolas Sarkozy commenta Mauro citando la lettera di risposta ricevuta da Cédric Goubet, Capo di Gabinetto del Presidente Sarkozy - ha trovato molto interessanti le nostre proposte volte, da una parte, a ripristinare le funzionalità essenziali del sistema bancario e finanziario e, dall'altra, a correggere le derive della sua organizzazione e del suo attuale funzionamento». «Il presidente della Bei, Philippe Maystadt - continua Pittella citando anch'egli la risposta ricevuta da Maystadt - ha confermato l'impegno della sua istituzione nel voler contra-
In alto Sarkozy e in basso Gianni Pittella
stare le conseguenze che la crisi finanziaria sta avendo sull'economia reale ed ha sottolineato che la Bei sta lavorando con la Commissione europea per sviluppare un ampio pacchetto di misure finalizzate al rilancio degli investimenti in energia, ed infrastrutture».
POTENZA - Ha trascorso parte della giornata a fare visita al personale e agli utenti dell’ospedale di Villa d’Agri. «Per comprendere da vicino come viene percepita la riforma del sistema sanitario lucano e la riduzione delle Asl». Il segretario regionale del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza procede nell’attività politica ordinaria e rimane sulle questioni di merito. Dopo la Consulta degli eletti che si è svolta mercoledì pomeriggio (in cui il dibattito è stato incentrato sulla soppressione delle Comunità montane e l’istituzione delle Comunità locali) ieri, Lacorazza ha visitato il territorio per “tastare” il polso sull’altra riforma regionale: quella delle Asl. E continua a prendere tempo sulla crisi nel Pd lucano. Contattato al telefono, Piero Lacorazza non cede alle insistenze del cronista. «Io sulla crisi del Pd ancora non commento. Aspetto ancora. Sto facendo un lavoro di ascolto più largo possibile della classe dirigente del Partito democratico di Basilicata. Anche oggi quindi non voglio parlare». Non c’è verso di far commentare il segretario regionale del Pd nonostante il cro-
nista faccia notare che ormai l’attesa delle dichiarazioni di “Lacorazza” sia a livello altissimo. Ma Lacorazza non si scompone: «Lo so che c’è molta attesa ma ho deciso di aspettare ancora. Allo stesso tempo però continua a proseguire nel lavoro ordinario che era ed è nell’agenda del Pd lucano». E nell’agenda evidentemente c’era la visita all’ospedale per parlare di Sanità. Su quell’aspetto invece, Lacorazza non è parco di parole: «Stiamo cercando di capire come migliorare i servizi sanitari per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini. Per due motivi. Uno perchè c’è sempre una maggiore riduzione dei trasferimenti dello Stato a cui bisogna porre rimedio con una migliore efficienza delle spese. E poi la seconda è perchè alle fasce di povertà che sono state segnalate in questi giorni non risponde solo con l’aumento degli stipendi o delle pensioni e dei salari ma anche con misure dirette al sostegno della famiglia quale è quella della riduzione della bolletta del gas ma anche migliorando l’offerta dei servizi pubblici sociali e sanitari». Insomma, la crisi c’è ma Lacorazza attende e intanto lavora. s.s.
“Non parlo, sto facendo un lavoro di ascolto
IL GOVERNATORE
DE FILIPPO è a Roma alla Conferenza dei presidenti delle Regioni. In Basilicata il clima all’interno del Pd segna burrasca, ma il presidente della giunta va avanti nel proprio lavoro. Ed evidentemente nella stanza con gli altri governatori è più sereno rispetto a quello che è accaduto nei giorni scorsi dalle parti di via Anzio. Da Roma Vito De Filippo non accenna alla crisi. Anzi le sue parole sono per altro. «Sono per ora scongiurate ipotesi di chiusura dei piccoli istituti». E ancora dichiara il governtore lucano dalle stanze della Conferenza capitolina: «Non dico che si risolvano i problemi della scuola, che ha oggettivamente bisogno di nuove attenzioni e ma l’atteggiamento rigido del governo viene in questa prima fase sconfitto». Insomma Il governatore lucano, a due giorni dalla lettera ai giornali, in cui ha dichiarato di autosospendersi dall’attività e dal dibattito interno al Pd, torna a parlare ma lo fa sui temi della riforma scolastica proposta dal ministro Maria Stella Gelmini. Non che sia pace. Questo no. La situazione nel Parti-
to democratico di Basilicata è incandescente ma evidentemente, il presidente della giunta regionale dopo essere uscito allo scoperto contro l’intervista del senatore Filippo Bubbico e aver “tuonato” contro i vertici locali del partito aspetta le reazioni degli altri. In primis aspetta le dichiarazioni ufficiali del segretario regionale Piero Lacorazza (che nell’articolo in pagina ha annunciato di voler prima ascoltare i massimi dirigenti del Pd lucano ndr). Insomma è una giornata in cui, almeno dal punto di vista ufficiale prevale il silenzio. Sulle questioni inerenti alla crisi interna. Si parla di altro però. E nel caso di De Filippo i lavori della Conferenza delle Regioni guidata dal governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani sono il miglior viatico per concentrarsi sulle cose da fare. Per completare la giornata di De Filippo: alla conferenza delle Regioni non si è parlato solo di scuola ma anche di altro. De Filippo però ha preferito rimanere sull’Istruzione. Il resto è solo attesa.
Non risolti ancora i problemi della scuola
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Primo piano
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La crisi dell’economia Giornata di passione in tutta Europa. E il Fondo monetario avverte: niente ripresa fino al 2009
Tassi al 3,25%. Le Borse crollano La decisione della Bce non soddisfa gli operatori che si aspettavano di più di PAOLO TAVELLA ROMA - La decisione delle banche centrali di tagliare i tassi di interesse non ha impedito una nuova rovinosa seduta sui mercati europei. Gli operatori dopo aver assorbito la svolta americana sono tornati a concentrarsi sulle condizioni dell'economia alimentando la spirale delle vendite. Del resto le mosse della Bce e gli ammonimenti del Fondo monetario, ieri sono arrivate nuove stime, fanno capire che la strada per uscire dalla crisi e' ancora lunga e molto in salita. IL TAGLIO DEI TASSI Come previsto ieri la Bce ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto portandoli dal 3,75 al 3,25%. Una scelta motivata dall'attenuarsi delle spinte inflazionistiche e dal crescere viceversa delle preoccupazioni sulla crescita. Ieri il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha ammesso che l'allentamento della stretta creditizia potrebbe proseguire e gia' ieri si e' discusso se tagliare i tassi di tre quarti di punto. Del resto la Banca d'Inghilterra poche ore prima della Bce aveva infatti imboccato la strada del taglio deciso dei tassi riducendo di un punto e mezzo il costo del denaro arrivato al 3%. IL MONITO DEL FONDO MONETARIO - Sempre ieri l'Fmi ha diffuso le nuove stime sull'economia mondiale e per l'Italia c'e' stata una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita: l'Italia va incontro alla recessione già da quest'anno. A deprimere le prospettive di crescita del nostro Paese non c'è solo la crisi economica internazionale, ma anche il fatto che "in Italia c'è meno potenziale di crescita rispetto ad altri Paesi per ragioni demografiche e strutturali". Pertanto il Pil calerà quest'anno dello 0,2%, per poi passare nel 2009 a un calo ancora più netto, dello 0,6%. La media dell'Eurozona dovrebbe attestarsi a +1,4% (-0,1%) quest'anno e a 0,3% (-0,7%) il prossimo. Per rivedere un minimo di ripresa bisognera' quindi aspettare almeno la meta' del prossimo anno. "La crisi finanziaria rimane virulenta e i mercati sono entrati in un circolo vizioso. - avvertono gli economisti di Washington - Le misure adottate dai governi hanno quindi bisogno di tempo per esplicare tutti i loro benefici". LE BORSE FRANANO -Le mosse delle banche centrali sono state pero' accolte con profondo scetticismo dai mercati che ieri hanno nuovamente dato via a vendite massiccie. Vendite che si sono accentuate propro dopo il taglio Bce. Molti analisti avevano infatti scommesso su una riduzione piu' accentuata dei tassi europei. Il risultato e' stato choccante. Francoforte e' andata in picchiata perdendo il 7,19%, seguita a ruota da Parigi (- 6,32%) e da Londra (- 5,67%). Appena piu' contenute le perdite a Piazza Affari dove il Mibtel e' sceso del 4,68% scivolando a 16.715 punti, mentre l'S&P/Mib ha perso il 5,06% a quota 21.607 punti.
La sede della Banca centrale europea
CAMBI E PETROLIO - Effetti marginali dal taglio dei tassi anche sull'euro che ieri e' tornato a 1,28 euro nei confronti del dollaro, mentre si è rafforzato rispetto alla sterlina salendo a quota 0,80. I timori di un calo delle econo-
mie mondiali più marcato del previsto ha invece fatto precipitare nuovamente le quotazioni del petrolio, che a New York è arrivato a perdere fino al 7% in una seduta toccando un minimo a 61 dollari al barile.
Il Fmi: la crisi finanziaria «resta virulenta». E taglia drasticamente le stime di crescita
Il Pil italiano inchiodato a -0,6% NEW YORK - Di recessione globale il Fondo Monetario Internazionale preferisce ancora non parlare perchè la crescita, seppur «molto bassa», sarà positiva sia nel 2008 sia nel 2009. Ma per le economie avanzate lo scenario è quello della prima recessione dal secondo dopoguerra, con l’economia statunitense in calo dello 0,7% e quella italiana dello 0,6%. Il Fmi, dato il «deteriorarsi delle prospettive nell’ultimo mese», taglia drasticamente le stime di crescita. La crisi finanziaria – osserva – «resta virulenta» nonostante le misure adottate e governi e banche centrali – è l’invito – devono agire per lenirne gli effetti. A meno di un mese di distanza dalla diffusione del World Economic Outlook nel corso delle riunioni di ottobre, il Fondo riduce ulteriormente le proprie previsioni. E avverte: «Abbiamo davanti un periodo di forte incertezza. I rischi sono due: un inasprimento della crisi finanziaria e la deflazione che, comunque, al momento non sembra probabile». È Olivier Blanchard, capo economista del Fondo, a farsi «portatore di cattive noti-
ne. «Siamo in una brutta situazione», spiega Blanchard, “serve un’azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il rallentamento economico mondiale». Come un virus la crisi ha contagiato anche le economie emergenti, in cui si sta assistendo a un «repentino peggioramento delle condizioni di credito». L'economia globale si espanderà quest’anno del 3,7% e il prossimo del 2,2%, in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8% rispetto a quanto stimato in ottobre. Il logo del Fondo Monetario Internazionale Per le economie avanzate zie», come lui stesso ammette, e a di- la crescita sarà dell’1,4% nel 2008 (pingere un quadro non del tutto con- 0,1% rispetto ad ottobre), mentre nel fortante per l’economia mondiale, in 2009 si troveranno ad affrontare la lovista del G20 in programma a Wa- ro prima recessione dal 1945: il pil si shington durante il quale si analizze- contrarrà dello 0,3% (-0,8% rispetto ranno le cause dell’attuale situazione alle stime dello scorso mese), con l’ecoe si cercheranno linee comuni di azio- nomia americana che arretra dello
0,7% e quella di Eurolandia dello 0,5%. L’economia italiana si contrarrà sia quest’anno che il prossimo (0,2% nel 2008 e -0,6% nel 2009), ma in complesso – constata il Fondo – l'Italia si trova in una situazione migliore rispetto ai partner europei, anche perchè il sistema bancario è stato meno colpito. «Abbiamo rivisto le stime per l’Italia al ribasso per una caduta della fiducia nei mercati finanziari e per il rallentamento in generale della crescita –spiega il numero due del dipartimento economico del Fmi, Jorge Decressin -. Ma a confrontare i dati 2008 e 2009 per l’Italia si vede che c'è un rallentamento inferiore a quello di altri paesi, come, Francia, Germania e Gran Bretagna. Il sistema bancario italiano è stato meno colpito, il settore immobiliare non ha avuto in passato gli eccessi che si sono visti in altri paesi ma, dall’altra parte in Italia c'è un basso potenziale di crescita e problemi strutturali». Rispetto alle previsione dello scorso ottobre, la crescita italiana è stata tagliata dello 0,1% a -0,2% quest’anno e dello 0,4% a -0,6% nel 2009.
Ecco la ricetta “anticrisi” dell’Europa. Oggi il vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles
E dal G20 «proposte concrete» in “soli” 100 giorni di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES - Rafforzare le regole e la vigilanza sui mercati internazionali, «combattendo ogni forma di protezionismo», «trasformando il Fondo monetario internazionale nella principale istituzione responsabile della stabilità finanziaria mondiale» e realizzando «un sistema di allerta globale» in grado prevenire efficacemente i rischi di nuove crisi: questa la strada che l’Europa intende indicare al resto dei Paesi industrializzati e a quelli emergenti, nella speranza di arrivare in breve tempo alla definizione di una nuova Bretton Woods. Si tratta – come si legge nel documento che la presidenza francese dell’Ue ha inviato ai 27 i capi di Stato e di governo che oggi si riuniranno a Bruxelles – di un’Europa più che mai deci-
sa mantenere un ruolo di leadership mondiale nella lotta alla crisi dei mercati. E che, in occasione del G20 del prossimo 15 novembre a Washington, intende proporre una road-map ben precisa, indicando gli impegni che possono essere assunti immediatamente e fissando l’obiettivo di definire «proposte concrete» entro 100 giorni dal G20. PIENO MANDATO ALLA FRANCIA - I 27 capi di Stato e di governo dell’Ue sono dunque chiamati oggi a dare un pieno mandato alla presidenza di turno francese, che a Washington – insieme agli altri leader Ue del G7 (Germania, Regno Unito, Italia) – dovrà rappresentare una posizione comune europea. Al G20 – secondo quanto si legge nel documento della presidenza francese – si chiederà innanzitutto di
decidere subito in quali campi mettersi al lavoro: aumentare la trasparenza sui mercati e fare i necessari passi perchè nessuna istituzione finanziaria resti al di fuori di un’adeguata regolazione o vigilanza; sottomettere le agenzie di rating a un regime di registrazione, di regole e di efficace monitoraggio delle loro attività; mettere a punto dei codici di condotta per evitare che l’industria finanziaria assuma rischi eccessivi, anche sul fronte delle remunerazioni dei manager; armonizzare le regole contabili; rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra le autorità di vigilanza per migliorare la gestione delle crisi dei gruppi cross border; migliorare la gestione dei rischi di liquidità di banche e assicurazioni. Dati questi impegni, entro 100 giorni, nel corso di nuovi incontri del G20 che si
svolgeranno «alla fine del 2008 e nel 2009, si dovrà lavorare per mettere a punto un set di «proposte concrete». In particolare, la presidenza francese dell’Ue propone che l’Fmi, col supporto del Financial Stability Forum guidato da Mario Draghi, «rafforzi la sua sorveglianza sul settore finanziario mondiale, abbia il potere di indirizzare delle raccomandazioni agli Stati e alle istituzioni del settore finanziario, attivi un confronto costante con tutti i gruppi di consultazione esistenti nel settore finanziario». I lavori del vertice informale dei leader dell’Ue – che si svolgeranno nel corso di una colazione di lavoro alla quale parteciperà il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet – saranno anche l’occasione per fare il punto sulla situazione economica del Vecchio Continente.
Portafoglio Via libera dell’ente internazionale del trasporto aereo
Venerdì 7 novembre 2008
Profondo rosso
Auto, in arrivo la vera crisi previsti cali fra 15% e 16%
Cai, primo “sì” della Iata Continua la mobilitazione dei lavoratori Alitalia di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Primo sì alla rinascita di Alitalia. Lo ha pronunciato l'associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) in merito all'acquisizione della parte buona di Alitalia da parte della Compagnia Aerea Italiana e alla liquidazione della "bad company" con tutti i suoi debiti. Si conclude positivamente la presa di contatto a Ginevra tra l'amministratore delegato Rocco Sabelli e il presidente dell'organismo che riunisce più di 200 compagnie aeree, Giovanni Bisignani, che hanno fatto il punto sull'offerta definitiva da 1 miliardo di euro, la cui valutazione da parte degli advisor (Banca Leonardo e Rothschild) è attesa oggi, e sulle relative certificazioni tecniche. "È stato un incontro costruttivo e credo che ci avviamo ad un felice esito di questo passaggio tra Alitalia e Cai" ha commentato Bisignani al termine del faccia a faccia a cui hanno partecipato anche il commissario straordinario Augusto Fantozzi e il presidente dell'Enac Vito Riggio.
Augusto Fantozzi, a sinistra, e Claudio Scajola
Intanto prosegue il muro contro muro sugli accordi del 31 ottobre che Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl non hanno sottoscritto al contrario di confederali ed Ugl. Governo ed advisor hanno replicato all'ultimatum dei piloti che avevano annunciato azioni "sindacali, di lotta e legali" per ottenere la convocazione ai prossimi tavoli.
Il responsabile dell'investment banking di Intesa-SanPaolo, Gaetano Micciché, si è detto fiducioso che "si possa addivenire presto a un accordo" e ha confermato la volontà di "andare avanti sulla strada tracciata". Più duro il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, secondo il quale "sarebbe una follia se si facessero degli
scioperi" visto il crollo delle vendite dei biglietti di Alitalia in questa fase di incertezza. Quanto alla mobilitazione degli autonomi cala d'intensità. Ieri pomeriggio duecento lavoratori si sono radunati presso il varco equipaggi di Fiumicino per discutere il da farsi in vista dell'assemblea generale di lunedì prossimo. Oggi invece tutte e nove le sigle sindacali incontreranno il commissario Fantozzi. Intanto si riaccende il derby Malpensa-Fiumicino sul partner internazionale. Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e il numero uno della Sea, Giuseppe Bonomi, rilanciano la candidatura di Lufthansa. "In un'alleanza industriale le cose possono cambiare" sostiene Formigoni che invita i soci della Compagnia Aerea Italiana a puntare sullo scalo varesino perchè "la domanda di volo è qui". Immediata la replica del presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, favorevole ad Air-France-Klm: "Cai faccia le giuste scelte industriali senza farsi influenzare dalla politica del nord, del sud o del centro".
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di GRAZIELLA MARINO ROMA – Si profila un ottobre in 'profondo rosso' per il mercato dell’auto europeo, ma il fondo non è ancora stato toccato. I prossimi due mesi, infatti, potrebbero andare ancora peggio e «la velocità e la severità della flessione» è ad oggi comparabile, e forse addirittura peggiore, a quella della recessione dei primi anni '90. È questo, ad una settimana dalla diffusione dei dati ufficiali dell’Acea (previsti il 14 novembre), lo scenario anticipato da due dei principali istituti di analisi del settore, Global Insight e J.D.Power, che prevedono ad ottobre un calo delle nuove immatricolazioni in Europa occidentale tra il 15 ed il 16% e, sia per il 2008 che per il 2009, rivedono al ribasso le precedenti stime di mercato. In particolare, Global Insight stima per fine anno immatricolazioni, in Europa occidentale, sotto la soglia dei 14 milioni, con un calo previsto fino a quota 13,8, mentre nel 2009 l'ulteriore aggravamento della crisi dovrebbe portare ad un mercato tra i 12,6 ed i 12,9 milioni di unità. J. D. Power, invece, stima per il 2008 un calo dell’8% a 13,63 milioni e per il 2009 una flessione del 10,5% a 12,2 milioni.
Fischer Boel e Zaia d’accordo Malavasi: «I servizi professionali sono la chiave per il successo»
Una politica per i giovani
Accordo Cna-Assoprofessioni ROMA - Dare ruolo e peso alle nuove e vecchie professioni. È questo il senso dell'accordo di affiliazione tra Cna e Assoprofessioni, presentato ieri a Roma dai presidenti Ivan Malavasi e Giorgio Berloffa. Il 'popolo' dei professionisti non regolamentati conta circa 3,2 milioni di lavoratori, dai tributaristi, ai fiscalisti, ai fotografi, ai musicoterapeuti, solo per citarne alcuni, che da oggi possono contare su una più forte rappresentanza. "I servizi professionali sono la chiave per il successo dei sistemi produttivi, tanto più in un paese come l'Italia caratterizzato dalla forte presenza della piccola impresa - ha detto Mala-
Mariann Fischer Boel
di SABINA LICCI ROMA - Una politica agricola tagliata su misura dei giovani che faciliti il ricambio generazionale in tutta Europea. È questa la sfida accolta dalla Commissaria europea per l'Agricoltura, Mariann Fischer Boel, ospite d'onore alle celebrazioni del 50° anniversario del Consiglio europeo dei giovani agricoltori (Ceja). Una festa per 1 milione di under 35, rappresentati dalle organizzazioni dei 27 Paesi, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi. La Commissaria si è detta pronta a sostenere i giovani imprenditori, consapevole che l'agricoltura di domani si fonderà su priorità diverse dal passato, dal clima, al risparmio delle risorse idriche, dallo sviluppo delle agroenergie, alla tutela della biodiversità. Quanto alle quote latte, nel documento previsto per il 18 novembre a Bruxelles, la Fischer Boel ha annunciato di aver accolto la richiesta del ministro Zaia di poter aumentare in Italia la propria produzione. "Occorre investire nell'economia reale e quindi nell'agricoltura - ha detto il presidente del Ceja, Giacomo Ballari, introducendo i lavori - che richiede strumenti che sostengano le imprese nell'innovazione e nella competitività". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dell'Agia-Cia, Gianfranca Pirisi, che ha ricordato come in Italia il rapporto giovani-anziani in agricoltura sia di 1 a 8, rispetto a 1 a 4 in Europa. "Momenti come questi devono servire a riportare i temi agricoli al centro dell'economia", ha affermato il presidente dell'Anga-Confagricoltura, Marco Saraceno, secondo cui in Italia occorre lavorare sulla competitività e sul rapporto con tutti gli anelli della filiera per garantire al consumatore qualità e sicurezza. Nel corso delle celebrazioni è stato consegnato a Loretta Di Simone imprenditrice di Anga-Confagricoltura, il premio 'Giovane agricoltore europeo piu' innovativo 2008', finalista insieme a due giovani associati della Coldiretti, Paolo Marostegan e Giuseppe Riggio rispettivamente titolari di un'azienda in provincia di Vicenza e di Reggio Calabria.
vasi, secondo cui - una modernizzazione in questo campo può essere decisiva e priva di costi per il rilancio del Paese". Man a mano che è aumentata l'economia dei servizi, la Cna ha visto crescere una domanda di rappresentanza, sempre più legata ad imprese con competenze professionali ben individuate e particolari. In pratica è un mondo nuovo che si è sviluppato lontano dagli antichi steccati corporativi degli ordini professionali, a favore del quale è già pronta un'agenda densa d'impegni. "Prima di tutto sarà promosso un confronto tra i parlamentari che hanno presentato disegni di legge di riforma - ha ricordato il lea-
der degli artigiani - perch' questa deve essere la legislatura della riforma, non ci basta più la registrazione delle associazioni ottenuta sul finire della passata legislatura". Nello stesso tempo sarà posto il problema dell'assetto previdenziale, assolutamente anacronistico perchè equipara i professionisti ai lavoratori precari, favorendo quindi l'evasione e il sommerso. Secondo Berloffa, infine, i professionisti non regolamentati sono l'unico settore che non viene mai convocato ai tavoli con il governo e questa affiliazione alla Cna deve aiutare ad avere rappresentanza anche nelle sedi parlamentari.
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Venerdì 7 novembre 2008
LA NUOVA STAGIONE DEL “WE CAN”
AL MUSEO OMOSESSUALE E’ NATURALE di NUNZIO FESTA
di MAURO ARMANDO TITA Ho atteso volutamente qualche giorno. Speravo che la sola lettura della nota del dottor Gaudiano “portasse” con sè una carica umana fuori dal normale. Non è stato così. Mi ero illuso. E' molto strano che non vi sia stato alcun dibattito e alcuna seria riflessione a riguardo. Ha prevalso un silenzio ambiguo e assordante. Noi che amiamo da sempre gli uomini di buona volontà e di grande dignità non possiamo restare indifferenti. Non vorremmo lasciare soli coloro che hanno a cuore le sorti degli ULTIMI. La lunga e articolata denuncia del dr Gaudiano si presta a una severità di giudizio inusuale e ripropone le stesse denunce di Don Cozzi e di Don Ciotti, ai quali vanno sicuramente riconosciuti coraggio e obiettività. Ripercorrere le tante manifestazioni studentesche di questi giorni ci fa riflettere sui nostri amarcord e sul ruolo dei cosiddetti "cattivi maestri". I giovani studenti lucani non amano certo i privilegi e i nepotismi. Non amano certo i bonificati della prima repubblica, con stipendi e pensioni d'oro, che, oggi, impazzano sulle pagine dell’informazione locale. Forse, un po’ di pudore non guasta. Ripercorrere le tante tappe dei preti antimafia ... dall'umile Don Pino Puglisi al coraggioso Don Peppino Diana, per noi, over cinquanta, ha significato per decenni dare un senso alla nostra esistenza. Abbiamo sempre amato i preti di frontiera. Amiamo gli umili di coraggio come l’autotrasportatore De Mare. Oggi, pur in presenza del “deserto”, ma, con Obama vincente, coltiviamo , anche noi , la bella speranza del " We Can" . Il percorso di vita dei don Puglisi e Don Diana ha coinciso con le nostre battaglie di sempre. Non ci siamo mai tirati indietro negli anni della contestazione. Non abbiamo mai amato quelle gerarchie ecclesiastiche dedite alle "facili" sospensioni a divinis, aumentate a dismisura e in forma esponenziale , durante gli anni cruciali dei referendum del '74 e del '78. Non abbiamo, però, mai subìto e mai posto in essere forme di intolleranza . Se, al contrario, la laicità diventa laicismo... diventa pura intolleranza . L’istituzione universitaria che è il luogo del dialogo per eccellenza non può essere il “territorio occupato” da frange estremistiche. Il “laicismo” di certi studenti e di certi docenti universitari e rettori ci riporta indietro di trent’anni . La nostra dignità di studenti, impegnati in politica e nel sociale, non ci ha fatto mai desistere dal combattere ingiustizie, sopraffazioni sui più deboli, e, soprattutto, disgustose sperequazioni. Quelle disgustose sperequazioni che un certo “popolo” studentesco universitario non ha mai compreso. Non ha mai compreso perchè vissuto da sempre negli agi della “borghesia”. Noi, figli di un dio minore, non abbiamo mai amato certi studenti domiciliati nei palazzi delle Università, figli della “casta” e pronti a fare fuoco sul povero Tobagi. Quella borghesia e quei rivoluzionari non ci appartengono. Noi siamo quegli studenti che per raggiungere le sedi universitarie facevamo le levatacce partendo con pullmann sgangherati alle quattro del mattino, per rientrare alle sette di sera. Avevamo poca voglia di impegnarci nei collettivi e nelle “menate rivoluzionarie” dei cattivi maestri. Preferivamo animare il dibattito nelle amministrazioni locali, nei congressi di Partito e nel Volontariato. Amavamo Vittorio Foa e i suoi insegnamenti sul buon esempio condividendo l’operato degli ultimi. A tal proposito come Don Milani amavamo il nostro umile microcosmo. Ognuno di noi ha amato la sua Barbiana. La nostra Barbiana era povera formata da braccianti, emigranti e piccoli schiavi. C’era un tempo, non molto lontano, in cui anche nel Mezzogiorno interno e in Basilicata c’erano gli schiavi-bambini , prima ancora che la criminalità e gli imprenditori agricoli si servissero degli immigrati e aggiornassero le forme di sfruttamento, ai ritmi e alle esigenze della moderna economia globalizzata. Non ci siamo mai resi conto che... tanti nostri coetanei non potevano frequentare gli oratori parrocchiali, perchè impossibilitati dalle famiglie e dai padri-padroni. Erano anche loro dei Valani, quella categoria sociale di bambini sfruttati da una società “cattiva e indifferente”. I valani sfruttati e maltrattati non interessavano nessuno. Tutto ciò era ritenuto del tutto normale. La Chiesa locale del tempo sapeva e taceva. La Repubblica Democratica fondata sul lavoro non aveva mutato di una virgola la loro condizione umana. Sono questi i ricordi ancora tanto vivi nella memoria di tanti uomini “maturi”, lucani e del Sud. Ai valani lucani questa bella possibilità era stata vietata. Troppe erano le ingiustizie subìte. Ai docenti e agli studenti della Sapienza e delle tante Università italiane vogliamo ricordare Vito Maio, già valano di Castelpoto, venduto più volte nella piazza Orsini di Benevento che a venti anni trovò il coraggio di iscriversi al sindacato della Cgil e di impedire "l’inumano mercato della carne". La sofferenza dei "valani" era lievito puro per la crescita del sindacato e dei partiti della Sinistra negli anni cinquanta. Oggi il "lievito puro" è nascosto nelle poltrone e nelle carriere. La vera crescita democratica di un popolo si misura con il suo alto senso civico e con il suo alto grado di tolleranza e solidarietà. Un sindacato serio non difende i privilegi sfacciati dei bonificati di sempre, come è sempre avvenuto nella nostra città capoluogo , applicando rigorosamente il codice Cencelli. Alle periferie ,al contrario, si applicava l'altro codice , quello dell'Onorevole .le Cetto La Qualunque( ‘ndo culo a loro e le loro famiglie). Oggi che... la precarietà , le morti bianche e i nuovi poveri aumentano a dismisura ... più di qualche sigla sindacale dovrebbe seriamente riflettere e rimboccarsi le maniche come lo hanno fatto per una vita Vito Maio e Vittorio Foa. Il buon esempio non può e non deve essere più l’optional per pochi "eletti", ma , per tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra amata regione e degli “ultimi”. mauro.armando.tita@alice.it
Gli “Okkupanti” non hanno paura di FRANCO DE VINCENZIS SONO passati alcuni giorni dall’esito infausto della protesta studentesca che ha coinvolto studenti universitari e di scuola secondaria di secondo grado contro il famigerato decreto 137/08 (Gelmini) ormai convertito in legge. Lo scoramento degli studenti è palpabile, soprattutto di quelli che dalla prima ora hanno “occupato” pacificamente gli Istituti. Mi riferisco, in specie, agli allievi del Liceo Scientifico di Bernalda, tra i primi in Italia a occupare, diventati poi modello di occupazione per altre realtà scolastiche lucane e nazionali. Gli “okkupanti” hanno avvertito la netta sensazione di essere ripiombati di colpo sulla terra, in quella realtà dura e incomprensibile, temporaneamente squarciata dal sogno di una scuola a misura di studente. Già, perchè a muovere i giovani non è stata l'ideologia sessantottina, né solo i tagli indiscriminati alle scuole e/o alle università. Ciò che ha spinto la gran massa degli studenti “attivi” è stata, a mio avviso, la prospettiva di essere derubati del proprio futuro, della propria realizzazione umana e professionale a causa di una gestione a dir poco allegra delle finanze pubbliche che sostiene le banche e fa cassa con i tagli alle scuole. Dietro la forza studentesca si cela la richiesta palese di una scuola di qualità accessibile a tutti. Anzitutto “di qualità”, con docenti attenti all’aggiornamento professionale e didattico (selezionati in base al merito e non cooptati tramite concorsi “fasulli” grazie a politici o sindacalisti compiacenti), con personale ligio al dovere e all’accrescimento socio-morale ed educativo. In secondo luogo, una scuola “accessibile” a tutti coloro non possono permettersi di pagare rette presso scuole o università private che sfiorano in Italia la ragguardevole cifra di 18/20.000 euro all’anno. Che la scuola sia selettiva passi pure, ma che sia appannaggio di pochi non è accettabile. E non bastano le poche borse di studio sovvenzionate dal pubblico a garantire l’accesso di quei meritevoli privi di un congruo reddito. L’esperienza personale insegna che solo la scuola statale può tutelare i ragazzi (soprattutto meridionali con famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà) dando loro un insegnamento degno di questo nome. Troppi sono i “diplomifici” privati presenti anche sul nostro territorio che vendono a caro prezzo un titolo che non comporta alcuna fatica (3, 4, 5 anni in uno!!!). Alla fine ci guadagna esclusivamente il privato, mentre lo studente, con un titolo carta straccia, si tro-
va a competere, senza mezzi, in un mercato del lavoro sempre più selettivo. Maggiore attenzione alla scuola pubblica, dunque, e maggiore trasparenza nell’uso dei fondi statali ed europei riservati alla formazione. Questa la vera richiesta degli studenti che rivendicano una loro presenza, non solo formale, negli organismi deputati alla spesa (Consigli di Istituto, di Facoltà e Giunte esecutive). Per molti dirigenti e docenti l’onda di protesta è stata una boccata di ossigeno in una scuola asfittica e troppo ingessata nelle pratiche burocratiche. Altri dirigenti e taluni docenti (spero una minoranza) hanno invece visto nella protesta una fastidiosa perturbazione della routine quotidiana, quasi a voler colpevolizzare ragazzi che intendevano esprimere semplicemente il proprio disappunto in maniera pacifica, a volte folkloristica, ma sempre rispettosa del diritto-dovere altrui. Ai colleghi del secondo gruppo chiedo vivamente di rivedere le proprie posizioni e di cogliere ciò che di buono gli studenti hanno cercato di fare nei giorni di occupazione. Lezioni alternative con classi aperte, testimonianze di ex docenti e di persone vittime di ingiustizia, dibattiti a più voci sul decreto Gelmini e sulla Legge 133, lettura comune di quotidiani e di fonti estrapolate da Internet. Insomma, una scuola dinamica, senza gerarchie, dove chi sa offre quello che sa a chi lo ignora, e tutti insieme si dibatte per cogliere il positivo di quanto offerto, liberi di criticare in maniera costruttiva, senza timore di offendere chicchessia, ma con il fermo desiderio di attingere a un sapere che non deve restare patrimonio esclusivo di chi lo possiede. Questo è l’insegnamento che io traggo dai miei studenti e di cui farò tesoro per gli anni a venire. Ciò che hanno fatto in questi “mirabili” undici giorni di occupazione, a prescindere dall’esito, non va disperso. E’ un patrimonio di tutti e di ciascuno che vale molto di più delle interminabili ore di lezione frontale. A partire da questa esperienza si può guardare con fiducia al futuro: chi verrà dopo di noi non è poi così sprovveduto come una certa idea burocratica di scuola lascia intendere! Ecco perché, mai come in questo caso, l’appellativo di una protesta si è rivelato così efficace: “Io non ho paura”. Il titolo del famoso libro di Ammaniti non risuona affatto come uno slogan minaccioso, bensì come uno sguardo profetico sul futuro. E se i giovani non hanno paura, perché averne noi adulti?
OMOSESSUALE è naturale. Genova ospita una mostra proveniente da Oslo, che si può visitare presso il Museo di Storia Naturale Doria all’interno del Festival della Scienza. Il titolo è più che emblematico: “Against Nature?”; il mondo animale contiene omosessualità. Fino al 7 gennaio, si potrà conoscere la storia, per esempio, delle balene maschio che agiscono da femmina per non combattere come quella dei trichechi che si coinvolgono in semplici giochi erotici omosex. Oppure, ancora, si potrà capire dei pinguini reali che a volte si scelgono fra maschietti. Grazie al sito internet di Nazione indiana, fra le altri spazi, ha raccolto le dichiarazioni del curatore del museo genovese, Giuliano Doria. «Oslo ha posto al Festival della Scienza, come condizione per prestare la mostra, che - ha affermato Doria - essa fosse allestita in un museo di Storia Naturale e noi ci siamo offerti. E' il nostro contributo al tema della diversità scelto dal Festival quest'anno. Nessuno scandalo. L'approccio all'argomento è scientifico. Non c'è nulla di osceno o di offensivo. Magnus Enquist, etologo dell'Università di Oslo, ricorda che: ci sono cose che vanno contro natura molto più dell'omosessualità, cose che soltanto gli umani riescono a fare, come avere una religione o dormire in pigiama». Pare che la mostra, da poco inaugurata, sia partita in sordina. Ma, nonostante quello che ne pensino certe organizzazioni cattoliche, è stata inserita nel catalogo didattico per le scolaresche. La rassegna è in grado di collezionare studi dei comportamenti omosessuali di ben 1500 specie animali circa, “dagli invertebrati ai mammiferi”. Curioso, d'altronde, sapere dei fenicotteri organizzati in coppie di maschi per allevare cuccioli quanto i cigni uomini in fedele coppia fino alle scimmie bonobo che grazie ai rapporti all'interno dello genere sembra siano meno aggressivi. Sull'argomento, fra le pubblicazioni apparse in Italia, da ricordare lo storico saggio dell'etologo Giorgio Celli, L'omosessualità negli animali (Longanesi, 1973). Celli, con il volume, esplorava le diverse forme di espressione dell'omosessualità nel regno animale, dal corteggiamento all'espressione di affetto, dal sesso alla vita di coppia e alla cura della prole, appunto. L'autore, docente presso l'Università di Bologna, allo stesso modo è fra le personalità che lavorano per riesaminare e rivalutare il concetto stesso di naturalità riferito esclusivamente a un comportamento eterosessuale. Però per la società ancora c'è molto da fare.
Venerdì 7 novembre 2008
SVEGLIAMOCI PER MELFI PROVINCIA di FRANCESCO CURATELLA NORDISTI lucani svegliamoci, non possiamo più aspettare! Non perdiamo ancora altro tempo. Mettiamo da parte i campanilismi e guardiamo avanti. La caparbietà è segno di ignoranza. Tutti i comuni del nord della Lucania devono essere per forza uniti per poter rinforzare la città federiciana. Non è la città di Melfi che da sola si deve preoccupare e sforzarsi per il miglioramento del circondario, ma deve essere il circondario che si deve interessare a collaborare e deve sostenere la città capoluogo nel nord della Lucania. Come le città di Potenza e Matera uniscono intorno a loro la periferia e tutte le istituzioni per poter ottenere tutti i vantaggi politici, economici e turistici per poter migliorare la vita, così pure noi tutti del nord della Lucania dobbiamo unirci per sostenere la causa di Melfi capoluogo del Vulture-Bradano-Dauno e Melfese! Cittadini cerchiamo tutti uniti di concretizzare le tante tante istituzioni e i tanti comuni rimasti spesso nel passato purtroppo nel libro dei sogni. La città di Melfi dal 1866 chiede l’autonomia provinciale per il bene di tutti, ieri la conosceva bene Federico II meglio di tutti noi. Oggi la zona industriale di San Nicola di Melfi è conosciuta in tutta l'Europa, perché non collaboriamo a far conoscere tutta la zona del nord della Lucania, per il bene di tutti. La città di Melfi sta cercando di rispondere al meglio allo sviluppo presente, guardando al futuro coinvolgendo anche tutto il circondario. La città di Melfi è stata sempre definita la seconda Napoli, oggi a noi tutti tocca dargli la vivacità, l'aromonia e la praticità! (chi più ne ha più ne metta) Bisogna tuttavia sottolineare come la città si sia ingrandita grazie al costante senso d'amore dei cittadini melfitani puritani, al contrario di quanto avveniva sino a qualche anno fa. Bisogna convincersi che le scelte che l'amministrazione comunale si appresta a fare miglioreranno la vivibilità complessiva della città e del circondario. Tutto questo si basa su un bisogno e deciso cambio di mentalità, che deva accompagnare e favorire il mutamento di abitudini radicate. Questa nostra volontà è quella che dice chiaramente: tutti per uno e uno per tutti, solo così ci potremo salvare. La città di Melfi non è più solo il castello di Federico II di un tempo, i molti turisti che arrivano ogni anno a visitarlo è una realtà che non si può ignorare, anzi bisogna evidenziarla e invogliare a farli ritornare ed aumentare. Noi ci auguriamo che tutti i cittadini del circondario abbiano il coraggio di cambiare e la flessibilità di adeguare le scelte ricordando che il nostro presente e il futuro dei nostri dei nostri figli e nipoti lo costruiamo oggi tuti noi del nord della
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PER UNA BANCA Obama, il neo profeta DI GARANZIA LOCALE Usa che tutti attendevano di FILIPPO GESUALDI*
LA nascita della Banca popolare della Basilicata non può che giovare al mercato creditizio, anche se ho qualche perplessità in quanto non viene superata la fase della garanzia al credito, dal momento che ad operare è pur sempre un istituto di credito che apprendo con soddisfazione la nascita della costituenda “Banca Popolare del Mezzogiorno” sollecitando le imprese ad essere il primo target di riferimento, anche se nel contempo mi preme fare qualche considerazione. Il settore trainante dell'economia della città di potenza, è sostanzialmente rappresentato dall'artigianato, che può contare su circa 1300 imprese iscritte alla camera di commercio, e dal commercio su aree private, che può contare su circa 1850 esercizi, di cui 1.350 ca., trattanti generi del solo settore non alimentare e di cui più del 95% (ca. 1.800) al di sotto della soglia massima dimensionale consentita per gli esercizi di vicinato (con meno cioè di 250 mq. di superficie di vendita), una pari dinamicità è dimostrata dai dati riguardanti il commercio su aree pubbliche (ex ambulantato) che nell'anno 2007 ha confermato un trend di crescita costante dei nuovi operatori (quasi del 10% annuo) del settore - sia con autorizzazione con posteggio che nella forma itinerante per un totale complessivo di circa 600. Per il rilancio economico e produttivo della nostra regione, abbiamo bisogno di due cose in meno e due cose in più: da un lato meno tasse e meno burocrazia , dall'altro più infrastrutture di base ed un sistema creditizio che sia all’altezza, che sia partner della crescita economica, che promuova un matrimonio di interesse con le aziende, che condivida con loro il rischio d'impresa. Purtroppo l'accesso al credito, per quelle imprese che non hanno sufficienti garanzie da poter offrire all'Istituto di credito , continua ad essere, l'ostacolo principale, viste le diffi-
coltà che l'imprenditore incontra a causa delle eccessive garanzie che gli vengono richieste , senza riservare la necessaria importanza al progetto di investimento. Le piccole imprese sono spesso penalizzate nell'accesso ai finanziamenti bancari: sia a causa di politiche dell'offerta inadeguate (prodotti e servizi) che impongono spesso alla domanda di adeguarsi all'offerta e non viceversa ; sia a causa dell'assenza di strumenti e politiche fiscali e finanziarie che consentano loro di accedere in modo competitivo a canali alternativi e innovativi di finanziamento: "ventur capital", prestiti partecipativi, cambiali finanziarie ed altro ancora. Sotto questo punto di vista, Basilea 2, porta ancor di più a radicalizzare questa separazione di funzioni, a discapito delle piccole imprese che operano in proprio ambito locale. La nascita quindi, della Banca Popolare del Mezzogiono non può che giovare al mercato creditizio, anche se ho qualche perplessità in quanto non viene superata la fase della garanzia al credito, dal momento che ad operare è pur sempre un istituto di credito che deve concedere risorse finanziarie a seguito delle garanzie offerte. Questa è una delle ragioni che mi fa ritenere, ancora una volta, che la nascita di Banca popolare della Basilicata, debba essere accompagnata da provvedimenti della Regione Basilicata, che dovrebbero portare alla creazione di una vera e propria Banca di Garanzia Regionale, che diventerebbe lo strumento di attuazione delle politiche di intervento regionale a sostegno delle piccole e medie imprese, avente come punto di riferimento i Consorzi Fidi e le cooperative di garanzia. Solo così si potrà ampliare il numero delle imprese che vorranno e potranno accedere al credito favorendo gli investimenti creando occupazione e sviluppo del nostro territorio. * assessore alle Attività produttive del Comune di Potenza
Lucania! La collaborazione di tutto il circondario del melfese deve essere più forte e resistente della catena della solidarietà, della pace e della libertà! L'unità di tutti farà di Melfi il nostro faro di salvezza, non possiamo più stare senza punto di riferimento. Contro la politica dispersiva e accentratrice uniamoci per realizzare la città di Melfi, capoluogo del nord della Lucania! “ci auguriamo che la
“Potenza” della politica lucana non ostacoli il nostro percorso di unità verso il futuro!. La città di Melfi se viene ancora bloccata è come una ferita in fondo al cuore. Noi non abbiamo paura della mafia, ma della politica che è incapace d combattere la mafia. Il guaio della politica lucana è che i politici occupano un posto superiore alle loro capacità, perciò hanno creato lo svuotamento della Lucania.
di TOMMASO MARCANTONIO INTERROGAI il direttore Aldo Carboni de Il Sole 24 Ore mercoledì 29 ottobre scorso per sapere che cosa ne pensasse circa il futuro di Obama, dando per scontata la vittoria alle odierne elezioni Usa. Esponevo la preoccupazione che potesse, con la elezione al soglio di Presidente della nazione più potente del mondo, correre il rischio seriamente di passare a miglior vita seguendo le stesse orme di John F. Kennedy, provocando una risposta. Difatti, il quesito pubblicato sul giornale di Confindustria venne così commentato: «Che ne penso, Lei mi chiede. Niente: ho lasciato a casa la palla di vetro. Cerco di stare ai fatti. Obama è davanti nei sondaggi. Ma i capi della sua campagna elettorale sono lo stesso inquieti. Temono il colpo di coda della questione razziale. Un nero alla Casa Bianca sarebbe una svolta talmente epocale che anche loro sembrano tanti San Tommaso, ci crederanno davvero quando la vedranno. Per intanto, compulsano dati e previsioni, speranze e statistiche. Mai tanta gente come questa volta aveva usato il voto in anticipo, che molti Stati consentono. In Georgia, hanno già votato più persone che nelle elezioni del 2004. Gli aruspici del ramo ne ricavano un vantaggio per Obama. Vedremo il 4 novembre; in fondo, basta un po' di pazienza!. Bene. Anzi benissimo. La lunga notte dei tanti comunicati televisivi, che ci hanno tenuti desti fin verso l'alba - si temeva per delle manipolazioni della macchina elettorale - finalmente ha dato al mondo intero la lieta notizia: Barack Obama, l'eccezionale afroamericano del ruggente partito democratico aveva ottenuto un brillante risultato, una affermazione plateale - storica - grazie anche all'affluenza record degli aventi diritti al voto. E al successo epocale di questo brillante senatore dell'Illinois, che rimarrà scolpito indelebile nella storia per essere diventato il 44mo Presidente degli Stati Uniti, ha plaudito tutta l'umanità e il globo intero. A dimostrazione che contano le dichiarazioni di buon senso, il rispetto dei valori di democrazia e soprattutto il riconoscimento della personalità e della dignità dell'Uomo con i suoi bisogni materiali, civili e spirituali. Per questo Sarkozy, presidente pro tempore dell'Unione Europea, è stato il primo a congratularsi, così come hanno fatto i paesi latino-americani, a parte l'Europa e, quelli dell'Asia con Pechino in testa. Finalmente il sogno - dopo le lunghe battaglie delle primarie e talvolta mediante sconti con colpi bassi in prossimità delle elezioni con l'avversario repubblicano McCain - del non troppo gradito Obama dal colore della pelle “nera”, si è avverato. Il lusinghiero risultato è stato salutato con fuochi d'artificio di rialzi dei prezzi di borsa in tutto il pianeta. A dimostra-
zione dell'entusiasmo nell'aver recepito una rinnovata politica. Obama - segno di cambiamento dei tempi - non solo per l'avvento di un uomo di colore alla Casa Bianca, ha rappresentato per i 500 milioni di cittadini USA e per l'umanità intera la voglia di un cambiamento, di una speranza. Il cambiamento è stato ravvisato necessario dopo la guida spericolata e compromessa del Presidente George Bush, al quale va attribuito il merito di aver scalfito la fiducia e sgretolato il mito americano. Per tre ordini di motivi. In primo luogo per la ostentazione di forza mediante fiducia cieca nel potere militare, vero azzardo per la democrazia. Per l'uso di forza militare gli USA erano diventati più distanti per tutti. Nessuno perciò aveva amato in Europa la furia devastatrice ritenuta invincibile e invulnerabile. Con il nemico, poi - così ritenuto secondo un giudizio di insindacabilità - sarebbe stato sufficiente la considerazione di eccezionalismo americano. Infine la caduta degli dei - quanto all'economia e alla finanza - di un primato indiscusso. L’avidità di una crescita senza regole creata e ostentata sui debiti e l'alternanza del panico. Un dollaro incapace, come moneta, di reggere da solo il peso della globalizzazione e l'assunzione di un ruolo di regolatore definitivo del mercato, mentre la potenza era debitrice a dispetto di quella creditrice con riferimento alla tradizione anglosassone. Ha contemplato la politica di Bush un divario di inaudita distanza tra ricchi e poveri. Per questo dalle urne ci si attendeva un responso di rottura con il passato per il recupero della leadership americana. Obama nel superare John McCain ha rappresentato per tutto il mondo intero quella svolta e quella speranza di costruzione di una pace universale mediante il dialogo e di un riequilibrio tra le varie classi sociali nel rispetto più pertinente delle minoranze. Per questo ha esultato il mondo democratico (considerato a torto conservatore di valori) per sconfiggere prepotenza e anarchia. E sarà con Obama che l'universo conoscerà una nuova crescita e un nuovo sviluppo mediante il sostegno - effetto globalizzazione - dei paesi più diseredati. Comunque dal confronto elettorale e dalle conclusioni del riconoscimento di McCain che Obama Barack è il suo presidente, pur con la pelle nera, deriva una lezione di autentica democrazia che andrebbe insegnata al nostro tronfio presidente del consiglio. Il quale ancora oggi si è espresso insinuando che Obama potrebbe apprendere da lui lezioni di conduzione politica e governativa. Con questa nuova epoca la nostra cultura dovrà necessariamente essere modificata e certamente trarremo benefici di serenità, di pace, di equilibrio e di crescita senza il panico degli avvoltoi degli speculatori in materia di finanza.
La Gelmini taglia sui posti di sostegno ai disabili di RITA GUMA* CON l’approvazione del Senato, il ddl Gelmini è legge. Purtroppo vi si prevede anche la piena attuazione della disciplina relativa alla determinazione dei posti di sostegno per gli alunni disabili di cui alla legge finanziaria 2008. Cioè alla finanziaria varata dal precedente governo che prevedeva il rapporto 1:2 fra docente di sostegno e alunni disabili a prescindere dalla gravità. Con il ridimensionamento del sostegno, l’Italia si muove in controtendenza non solo rispetto alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, secondo cui “Gli Stati garantiranno la parità di accesso all'istruzione primaria e secondaria, alla formazione professionale, la formazione degli adulti e la formazione continua... Agli allievi che lo richiedono deve essere fornito un sostegno educativo”, ma anche rispetto ad altri Paesi Ue, dove ci si sta concretamente adoperando per la piena integrazione scolastica dei ragaz-
zi con handicap. L’approvazione della legge rende dunque ancora più importante e urgente sottoscrivere la petizione dell’Osservatorio sulla legalità e sui diritti per il ripristino del rapporto 1:1 per il sostegno agli allievi con certificazione di gravità. Al fine di sottoporre al presidente della Repubblica - che deve firmare la legge ed è garante della Costituzione - la conseguente violazione dei diritti costituzionali allo studio e allo sviluppo della personalità nonchè al diritto all'integrazione sancito dalla legge 104. La petizione - già sottoscritta da giuristi, medici, psicologi e da centinaia di cittadini - puo' essere firmata su http://www.aaalegalitadiritti.it/appello.htm. Firmare non è una scelta di contrapposizione ideologica, ma di civilta'. *presidente dell’Osservatorio sulla legalità e sui diritti onlus
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Per chi viaggia
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24 ore in Basilicata
Le Fiamme gialle di Lauria hanno arrestato il corriere: un palermitano di 49 anni
Maxi sequestro di hashish sulla A3 Nel doppio fondo dell’auto involucri con panetti da 100 grammi LAURIA - Messa a segno l'ennesima operazione da parte delle Fiamme gialle lauriote con il maxi sequestro di 20 chilogrammi di hashish e l'arresto di un corriere. Nell'ambito di appositi servizi predisposti dal comando provinciale di Potenza, nel settore della prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i militari del nucleo mobile della locale Tenenza, diretta dal tenente Salvatore D'Elia, hanno effettuato presso il tratto autostradale A3, relativamente alla competenza lucana, una serie di controlli sulle autovetture in transito dal lato nord riuscendo ad intercettare un ingente carico di droga. Nel corso di tale attività i finanzieri hanno arrestato Gaetano Buglisi palermitano di 49 anni che a bordo di una Fiat Punto, proveniente da Napoli, si apprestava a raggiungere la Sicilia. Il palermitano aveva nascosto, tramite un doppiofondo ricavato ad arte all'interno della carrozzeria lato passeggero posteriore, 40 involucri contenenti ciascuno 5 panetti di 100 grammi di hashish per un totale complessivo di venti chilogrammi. Gli accurati controlli hanno reso necessario lo smontaggio di alcune parti dell'auto al cui interno erano ben occultati gli involucri accuratamente confezionati con una pellicola sigillante 200 “panet-
I panetti di hashish ritrovati nell’auto A lato il doppiofondo dove erano nascosti
ti” di sostanza stupefacente. Il palermitano aveva insospettito i militari anche perché al controllo si era mostrato con un atteggiamento alquanto tranquillo e non evidenziando alcun segnale di irrequietezza. Successivamente al ritrovamento dei panetti di hashish abilmente occultati all'interno della carrozzeria dell'auto sono stati allertati i colleghi di Palermo che hanno effettuato in concomitanza an-
che una perquisizione domiciliare presso l'abitazione dell'uomo in Sicilia. La droga sequestrata è stata trasportata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti di Salerno per stabilirne l'esatta purezza e le dosi medio singole ricavabili mentre il 49enne palermitano è stato portato nella casa circondariale di Sala Consilina a disposizione del magistrato di Lagonegro, Claudio Basso. L'esito degli
esami di laboratorio ha poi stabilito la purezza ma soprattutto la quantità in ben 69.500 dosi medie giornaliere. Ieri in programma anche il giudizio direttissimo innanzi al giudice monocratico di Lagonegro che dopo aver convalidato l'arresto non ha potuto però procedere al giudizio dell'imputato, in quanto l'avvocato Michele Aldinio ha chiesto i termini a difesa. Dopo la camera di consiglio
il giudice ha rinviato l'udienza al prossimo mercoledì 12 novembre, disponendo nel contempo la detenzione in carcere dell'imputato. Ancora una volta i militari del Nucleo Mobile hanno avuto la meglio in termini di astuzia e pazienza, virtù sempre premiate. L'operazione è il frutto delle incessanti attività di controllo del territorio eseguite dalle Fiamme gialle del Comando Provinciale di Potenza ed in
particolare da quelle lauriote rivolte, nello specifico, nei confronti dei veicoli in transito presso il tratto autostradale da Lagonegro a Lauria. Le indagini proseguono ora per individuare i canali di approvvigionamento della sostanza stupefacente, indagini per le quali potranno essere preziosi gli elementi acquisiti anche durante la perquisizione dell’auto. Emilia Manco
Obbligo di catene a bordo e deviazioni in caso di interruzioni
Il ministero risponde a Margiotta (Pd) sul ponte di Picerno, lui è insoddisfatto e Tisci (An) insorge
Dal prossimo 15 novembre parte il “piano neve” sulla Sa - Rc
«Dal governo parole generiche e insufficienti»
Il tavolo della Prefettura (foto: Andrea Mattiacci)
POTENZA – Con l’arrivo dell’inverno ci si prepara ad affrontare l’emergenza maltempo anche sulle autostrade. Il “piano neve” per il tratto lucano (dove sono in corso lavori di ammodernamento) dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è stato così esaminato ieri mattina, in prefettura, a Potenza, nel corso di una riunione presieduta dal prefetto Michele Riccio. In particolare è stato deciso che l’Anas emetterà un’ordinanza di «Obbligo di catene a bordo» tra gli svincoli di Padula-Buonabitacolo (km 104) e Frascineto (km 193) con validità
dal 15 novembre al 31 marzo. In caso «di interruzione del percorso autostradale», a seconda «della gravità delle condizioni», «per il traffico dei mezzi leggeri vi sarà la deviazione obbligatoria dallo svincolo di Padula verso la ss 517 Busentina, la ss 18 Tirrenico fino allo svincolo di Falerna e viceversa». Per i mezzi leggeri e pesanti, invece, «vi sarà la deviazione obbligatoria dallo svincolo di Atena Lucana verso la ss 598 Val d’Agri, la ss 276 Alta Val d’Agri e ss 106 Jonica fino allo svincolo di Sibari e viceversa».
POTENZA - Mancano pochi giorni all’apertura di una corsia della carreggiata in direzione Potenza e il ponte di Picerno continua a far discutere. Ieri, rispondendo a un’interrogazione del deputato lucano Salvatore Margiotta (Pd), vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, il ministero delle infrastrutture ha confermato che, per quanto riguarda il viadotto di Fiumara di Tito «sono già in corso interventi di ripristino funzionale della carreggiata in direzione Potenza lungo il raccordo autostradale Sicignano – Potenza e che si prevede di riaprire al traffico una corsia entro metà novembre 2008 e l’intera carreggiata entro gennaio 2009» .Inoltre, il ministero ha affermato che sono state «rilevate situazioni di criticità per alcuni viadotti realizzati negli anni ’70 e che attualmente sono parzialmente chiusi al traffico consentendo la viabilità a senso unico alternato. Si tratta dei viadotti Pietrastretta 1, Torre 1 e Torre 2 in località Balvano che sono già stati oggetto di interventi di ripristino strutturale». A renderlo noto è stato lo stesso Margiotta che però di è dichiarato «del tutto insoddisfatto delle risposte date dal governo. Avevo infatti chiesto di sapere quali azioni di monitoraggio, controllo, manutenzione delle opere d’arte ed in particolare dei viadotti di propria competenza stia compiendo l’Anas in Basilicata, e quali programmi futuri abbia approntato in tale direzione allo scopo di evitare il ripetersi dei problemi che stiamo vivendo. E’ infatti del tutto evidente che la crisi del ponte di Picerno sia stata determinata dall’assoluta carenza di ma-
nutenzione; e volevo dunque capire se l’Anas si stia adoperando in Basilicata per evitare che altre opere d’arte possano essere interessate da crisi analoghe. Le risposte sono state generiche ed insufficienti, non analitiche ed assolutamente non rassicuranti: la sensazione che se ne trae è che l’Anas stia assistendo impotente al degrado di opere, per affermazione dello stesso governo «vetuste, realizzate a cavallo degli anni ’70 e soggette all’aggressione di frequenti nevicate con conseguente spargimento di sale antigelo. C’è davvero da essere preoccupati». Affermazioni che hanno suscitato la reazione el presidente del gruppo An, Antonio Tisci. «Continuo a trovare del tutto incomprensibili le eccezioni sollevate dall’onorevole Margiotta circa le presunte lacune nell’attività del governo nazionale in merito al ponte di Picerno. Il ministro Matteoli ha semplicemente detto che il ponte (come altri che si trovano nella nostra regione) costruito a cavallo degli anni ’70 ha subito i danni di un lento logorio dovuto al passare del tempo e la mancanza di efficienti interventi di
manutenzione». «Credo – continua Tisci - che ognuno dovrebbe fare appello al proprio senso di responsabilità, in particolare quanti hanno avuto rapporti politici con i partiti che hanno governato nella cosiddetta Prima Repubblica e che hanno lasciato che la situazione infrastrutturale della nostra regione fosse quella che è». «In realtà – continua Tisci – considerato che il Dicastero presieduto da Matteoli, tramite l’Anas, sta intervenendo sulla struttura viaria dopo anni di incuria, sarebbe opportuno che la Regione si attivasse per ristorare i danni subiti dalle popolazioni e dai territori. In particolare, il Comune di Picerno, nel cui territorio si è riversato il traffico autostradale». «E’ quanto mai opportuno - conclude - che la Regione programmi immediatamente degli interventi per risistemare l’asfalto, le cunette e i guardrail danneggiati dal passaggio continuo dei mezzi di trasporto e che si adoperi per mettere in sicurezza la SS. 94 con interventi strutturali che prevedano l’allargamento della rete viaria e la riduzione delle curve».
20 24 Ore in Basilicata L’intervista Giuseppe De Cunto, medico della Asl 2, racconta i retroscena della sua vicenda giudiziaria Venerdì 7 novembre 2008
«Se si è onesti la verità viene a galla» Reintegrato dopo circa un mese di sospensione dall’attività di GIANFRANCO GALLO POTENZA - Se avessi saputo mi sarei astenuto. Questo potrebbe aver pensato dopo la notifica delle motivazioni della sospensione dall'attività lavorativa presso la Asl 2 di Potenza, intimata dai giudici del tribunale del capoluogo, il dottor Giuseppe De Cunto. Pino per gli amici. Una sua banale svista o “ingenua” sottovalutazione lo ha costretto a essere protagonista della cronaca, suo malgrado, sulle prime pagine dei quotidiani locali. Questo è quanto si può dedurre dalle motivazioni della revoca, da parte dei giudici del riesame, del provvedimento di sospensione che ha reintegrato all'attività lavorativa il dottor De Cunto. «È vero che l'opportunità di astenermi dalla gara, come indicano i giudici del riesame che hanno revocato il provvedimento di sospensione, è condivisibile - dice De Cunto - Ma l'ho scoperto a mie spese e solo dopo il provvedimento di sospensione. Se avessi saputo o soltanto immaginato che la partecipazione a una gara per la fornitura di apparecchiature ospedaliere di un parente di chi le deve utilizzare è fonte di sospetti, mai e poi mai avrei fatto la consulenza, pur se marginalmente come io ho fatto, per conto della Asl». Poi entra nel particola-
re tecnico «Sulla gara aggiudicata al mio congiunto, nessun ricorso è stato fatto dagli altri partecipanti. Contrariamente a quanto ho scoperto che accade spesso in casi simili. Questo dato deve aiutare a capire che la gara oggetto delle indagini che mi vedono coinvolto, per le altre ditte concorrenti non è sospetta - e continua De Cunto - Il fraintendimento è nato dall'esclusione di una ditta che ha presentato l'offerta per un microscopio che, pur se più economico, anche dalla società degli Otorinolaringoiatri è considerato poco sicuro per il paziente, in alcuni particolari casi ». Perché ha creato fraintendimenti e in quali occasioni è poco sicuro? Il fatto che io abbia dato parere negativo su quel prodotto ha indotto i giudici a pensare che escludere il microscopio più economico avrebbe potuto agevolare il mio parente. Ma io non ero a conoscenza degli importi, ho valutato soltanto l'aspetto tecnico, come era mio dovere. Contrariamente a quanto ha riportato la stampa, il mio parere tecnico è stato favorevole per tre prodotti di tre società in lizza per l'aggiudicazione. Può chiarire la pericolosità dello strumento per il quale ha dato parere negativo?
Il dottor Giuseppe De Cunto insieme al suo staff
Per esempio, se si sta operando all'interno di un orecchio magari a poca distanza dal cervello e la lampada del microscopio dovesse esaurirsi, non si può interrompere l'intervento, attendere che la lampada si raffreddi, si sostituisca e si risterilizzi tutto, come sarebbe necessario fare con lo strumento che ho giudicato difforme. Gli altri tre che ho considerato tecnicamente adeguati, hanno due lampade già in dotazione, se una va in tilt, con un semplice interruttore si accende l'altra di riserva, senza dover sospendere l'intervento. Questa è una caratteristica che hanno i microscopi che vengono utilizzati nelle sale operatorie di tutta la regione.
Si ritiene soddisfatto della sentenza dei giudici del riesame che l'hanno reintegrata? Da loro ho imparato che la verità viene a galla se si è operato in modo onesto. Ho imparato anche che se c'è un parente di mezzo per le gare è meglio stare lontano da queste. Non abbiamo fatto nessun cenno all'aspetto umano della vicenda. Come l'ha vissuta? Per fortuna i punti saldi della mia vita sono stati presenti. Non so come avrei reagito se non avessi avuto la mia famiglia vicina. La tranquillità con la quale ho affrontato questa brutta disavventura la devo soprattutto a loro e alla solidarietà
di molti. Soprattutto di alcuni pazienti. A proposito di pazienti, quelli che aveva in lista di attesa per gli interventi, che fine hanno fatto? La maggior parte mi hanno atteso, sto avendo sedute operatorie a regime alto per ridurre le liste di attesa che si sono allungate per la mia sosta forzata. Soltanto oggi abbiamo fatto 10 interventi. Dopo un mese di sosta mica si è arrugginito? Mi sono tenuto in allenamento, dopo 10 giorni dalla sospensione mi sono trasferito per una settimana a Padova dove ho partecipato a un corso avanzato di chirurgia all'orecchio. Dicevamo della solidarietà. Oltre la famiglia e i pa-
zienti, da chi l'ha avuta e da chi se l'aspettava e non l'ha avuta? L'ho avuta dalla Asl e da molti colleghi dell'Azienda. Anche dai dipendenti dell'ospedale di Potenza e di Villa D'agri. Non l'ho avuta da colleghi e da collaboratori coi quali ho avuto, o forse pensavo di avere, sempre un rapporto cordiale, direi anche fraterno. Quindi è rimasto anche deluso? Direi di sì. Per fortuna ho trovato un avvocato come Donatello Cimadomo che mi ha supportato e ha chiarito tutta una serie di aspetti, al quale va il mio sentito ringraziamento. Dopo questa brutta parentesi, cosa pensa della giustizia? I giudici fanno il loro dovere, a volte vengono tratti in inganno da situazioni e da frasi che si prestano a errate interpretazioni. Fortunatamante spesso, come in questo caso, la verità viene a galla anche grazie al loro lavoro. Potremmo dire meglio una reintegrazione certa che che il persistere dell'alone del sospetto? Forse sì. Credo sia una frase che renda l'idea della mia condizione psicologica. Auguri dottor De Cunto Grazie, anche a voi per questa opportunità che mi date. regione@luedi.it
Obiettivo: realizzare un inventario di beni e individuare le aree di risparmio
Per valorizzare il patrimonio regionale arriva una proposta di legge della Fpc POTENZA - Si è svolta ieri mattina presso la sede del Consiglio regionale, la conferenza di presentazione della proposta di legge di iniziativa della consigliera della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, “Disposizioni in materia di demanio e patrimonio regionale”. All’incontro erano presenti anche i consiglieri della Fpc, Gaetano Fierro e Francesco Mollica. Nel corso dell’incontro Antonio Spano del Dipartimento Presidenza della Giunta, Ufficio Patrimonio e Provveditorato, ha sottolineato «la necessità di uno strumento operativo che comprenda vari aspetti da quello fiscale, a quelli amministrativo e tecnico, una gestione complessiva del patrimonio che la sburocratizzi e vada a monitorare una politica generale del patrimonio che va visto come risorsa e non come vincolo. Un governo più attento – secondo Spano – per porre le risorse al servizio dello sviluppo con una azione concertata tra i vari Dipartimenti per una esatta rein-
Legacoop ricorda Fasanella ERA UNA persona che molti consideravano speciale. Aveva lo sguardo rivolto al futuro e i giovani. La la figura di Donato Fasanella, vicepresidente di Legacoop tragicamente scomparso il 31 luglio 2002, verrà ricordata domani alle 17, nella sala consiliare della sua città, San Fele. Si parlerà in particolare delle sue idee sullo sviluppo locale. Ci saranno Donato Sperduto, sindaco di San Fele; Donato Scavone, presidente Legacoop Basilicata; Giovanni Fasanella, giornalista; Gianni Pittella, europarlamentare.
ventarizzazione e riutilizzo degli immobili. Fondamentale è far partire questa azione per iniziare una vera gestione produttiva del patrimonio al di là di ogni primogenitura e per ottenere i risultati prefissati». La consigliera Mastrosimone, nel precisare che il progetto è condiviso dagli altri esponenti della Federazione dei Popolari di Centro, ha parlato di «una istituzione che deve mettere a valore il proprio patrimonio. La proposta di legge infatti – ha detto - nasce dall’esigenza di dotare la Regione degli strumenti idonei a disciplinare e gestire in maniera organica ed unitaria il proprio patrimonio. Un primo processo di disciplina dell’intera gestione è stato avviato con l’articolo 18 della l.r. n. 1 del 2004 e con l’articolo 9 della l.r. n. 8 del 2001, modificato dall’articolo 13 della l.r n. 31 del 2001 che promuoveva la costituzione di una società per azioni a capitale sociale interamente regionale per la gestione, valorizzazione, dismissione del patrimonio
immobiliare della Regione e per la gestione, valorizzazione e tutela del demanio. In realtà, finora – ha continuato la consigliera - la gestione del patrimonio è rimasta disarticolata per la difficoltà e la vastità della materia e la mancanza di chiarezza e sistematicità delle procedure amministrative che La consigliera della Fpc, Rosa Mastrosimone (foto: Mattiacci) rendono difficile già la ricognizione e l’inventarizzazione dei beni patrimoniali e demaniali». «Le audizioni vazione ma anche l’impiego, quale strumento fatte in V Commissione consiliare – ha ag- strategico della gestione finanziaria, cioè cogiunto - hanno posto in evidenza la carenza del me complesso di risorse da utilizzare in masistema organizzativo regionale e le disfun- niera ottimale e valorizzare per perseguire fizioni dovute alla frammentazione della gestio- nalità d’erogazione dei servizi e per la promone del patrimonio fra più uffici. E’ urgente, zione economica, sociale e culturale di tutta la pertanto, una normativa regionale che con- comunità regionale. Diviene fondamentale la senta di procedere all’inventario dei beni, pre- definizione di un piano strategico di valorizzasupposto per assicurarne non solo la conser- zione della risorsa patrimonio».
Adoc I cittadini possono chiedere indietro il costo del servizio
Interrogazione del consigliere regionale del Pdl
Depuratore guasto? C’è il rimborso
Attività culturali ed educative Di Lorenzo chiede trasparenza
IL TUO Comune non ripara il depuratore delle acque oramai guasto? Puoi farti rimborsare il relativo costo. Lo fa sapere Canio D’Andrea, presidente dell’Adoc Basilicata, citando una sentenza della Corte costituzionale. Dunque, se nel proprio comune di residenza il depuratore dell’acqua fognaria non funziona, si può richiedere al proprio Comune, all’Acquedotto Lucano il rimborso della tariffa di depurazione nella bollette dell'acqua dal 1998. La sentenza della Consulta (la numero 335 del 2008) ha dichiarato illegittimo l'art.
14, comma 1, della legge n. 36/1994 (la cosiddetta “legge Galli”) e il Codice ambientale, là dove stabiliva che gli utenti devono pagare la depurazione anche nel caso in cui la fognatura fosse sprovvista di impianti centralizzati o questi fossero temporaneamente inattivi. Per sapere se la propria utenza scarica in un impianto di depurazione e per chiedere la restituzione delle somme indebitamente riscosse si può usare l’allegato modulo o chiedere informazione alle sedi Adoc di Basilicata. Spiega D’Andrea: «Dopo la sentenza della Corte Costitu-
zionale tutti i comuni privi di impianti di depurazioni e che hanno riscosso direttamente o tramite la società concessionaria del servizio idrico la tariffa per la depurazione, dal 1998 a tutt’oggi, devono restituire le somme versate dai cittadini». «Potranno usufruire della restituzione - aggiunge - non solo le utenze domestiche, ma anche quelle dei condomini, le utenze commerciali e , addirittura, quelle di fabbriche, scuole, ospedali, alberghi ed enti pubblici o privati che in questi anni hanno pagato centinaia di migliaia di euro per una depurazione rimasta spesso una pia illusione».
COME sono stati scelti i quindici beneficiari dei contributi regionale alle associazioni culturali ed educative? Se lo chiede - e lo chiede ufficialmente alla giunta con un’interrogazione - Pasquale Di Lorenzo, consigliere regionale del gruppo misto – Pdl. Spiega Di Lorenzo: «Il consiglio regionale si accinge ad adottare il Piano annuale 2008 delle attività educative e culturali in relazione alla legge regionale n.22 del primo giugno 1988, che distribuisce contributi importanti che, per l’anno 2007, sono stati di
783.000 euro per il settore della promozione educativa e culturale e di 177.336 euro per il settore dello spettacolo, oltre a 166.000 euro per cofinanziare la realizzazione dei progetti concernenti il “Patto dello spettacolo” del ministero dei Beni e delle attività culturali. E’ abbastanza inusuale che le risorse da assegnare vengano determinate a fine 2008, quindi a posteriori, allorquando le attività sono state già espletate e che detto Piano indica anche i 15 soggetti che devono beneficiare dei contributi».
24 Ore in Basilicata Tagli alle classi Il giorno dopo la modifica dell’articolo 3 del 154
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Plaudono De Filippo e Santochirico
«Sulla scuola sconfitto l’atteggiamento Da Ruoti il punto di vista di chi “rischiava” rigido del governo»
Piccoli contenti a metà POTENZA - Dopo scioperi e manifestazioni contro la riforma Gelmini e sollevata via dalla brace quella cenere di calmiere apparente (nei mesi scorsi il direttore scolastico regionale Franco Inglese aveva annunciato nessuna chiusura dei plessi scolastici sottodimensionati) la questione è tornata alla ribalta con il decreto 154 che, tra le novità, ha servito un piano di “razionalizzazione” (termine che inquieta non poco) con la chiusura di plessi inferiori a 50 alunni. E qui ricominciano le danze: la Regione Basilicata, insieme ad altre dieci dello Stivale ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale. Mercoledì l'incontro romano e questa volta il minuetto ha visto un passo indietro del governo almeno per un altro anno ancora -. La buona notizia (nell'ottica del bicchiere mezzo pieno) è che le scuole con meno di 50 alunni non verranno chiuse. Il tutto sancito dal governo con il nuovo testo dell'articolo 3 del decreto 154 (accorpamento della dirigenza scolastica rinviata al 2009-2010 e dimensionamento della rete scolastica nell'anno 20102011) e tali cambiamenti (questa la promessa) avverranno in concertazione con gli Enti locali. E i co-protagonisti della scuola come hanno reagito? «Esprimiamo cauto ottimismo e momentanea soddisfazione per le notizie riguardanti il rinvio ancora per un anno del piano di razionalizzazione in attesa di vedere nei fatti poi la concretizzazione di tale decreto». Così i docenti dell'Istituto comprensivo “Carlucci” di Ruoti e il preside, Gesualdo Scapicchio, commentano gli ultimi eventi. Ruoti è tra quei paesi a rischio per l'accorpamento. Ma per questo anno i docenti tirano un respiro di sollievo «per lavorare con maggiore serenità». Lo stato d'animo degli insegnanti dei piccoli comuni, e in particolar modo delle scuole primarie, è lo stesso rispetto alla riforma Gelimi.
Su tutto la questione del maestro unico. Poiché di unico si tratta. «Il maestro di ginnastica non c'è di fatto così come pure quello di informatica», ci fanno sapere. Sono gli stessi insegnanti che portano i bambini in laboratorio. E per quanto riguarda l'inglese? «Attualmente ci sono gli specialisti ma in futuro questa figura è destinata a scomparire perché assorbita dall'insegnante comune che attualmente sta frequentando i corsi di formazione in Inglese». Altra notizia nota a tutti. Il malumore che serpeggia è per «la penalizzazione dell'offerta formativa che oggi è ampia e articolare in vari settori e campi». Il maestro “tuttologo” proprio non piace poiché «non risponde alle esigenze dell'attuale società globalizzata che richiede invece competenze plurime e specialistiche». Idee chiare dunque da parte dei docenti che lamentano una grave carenza nella riforma: «mancano motivazioni di carattere pedagogico, la sensazione è - dicono - che le motivazioni sono legate alla riduzione di organici e di orario scolastico». Senza dire poi delle «modalità frettolose» di una riforma che «non garantisce un'offerta formativa di qualità» e che in sé è contraddittoria se si pensa che mentre da una parte lo Statuto prevede di «valorizzare le eccellenze e recuperare chi sta indietro», dall'altra si «tagliano risorse umane e finanziarie». A quanto pare le difese a favore della riforma traballano di fronte a un'orda di maestre e mamme infuriate. A mediare il preside che afferma: «Ci si augura che l'applicazione delle nuove norme venga messa in atto gradualmente, per sconvolgere il meno possibile l'organizzazione attuale». E per tutti una domanda su cui riflettere: «L'istruzione è solo un costo passivo per la società o è un costo di investimento per il futuro?». Maria De Carlo
POTENZA - «Si può considerare positivamente il risultato raggiunto per iniziativa delle Regioni sulla grande questione della scuola» queste le parole del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a margine della Conferenza delle Regioni svoltasi ieri a Roma. «La fermezza della Conferenza delle Regioni, – ha aggiunto il presidente - i fondamenti giuridici e istituzionali della posizione assunta, consentono di affrontare con meno difficoltà uno dei problemi più spinosi del nostro Paese. Sono per ora scongiurate ipotesi di chiusura dei piccoli istituti, salta la data di fine novembre e, in particolare, viene cancellata l’ipotesi di commissariamento delle regioni. Vi è infine
DAL CAPOLUOGO
Il “no” alla Gelmini del consiglio comunale POTENZA - Dopo diversi rinvii, ieri, è stato approvato in consiglio comunale a Potenza l'ordine del giorno sulla riforma Gemini (a maggioranza con il voto contrario di An). Presentato dal consigliere comunale del Prc, Marcello Travaglini, poi sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza, l'odg impegna «il sindaco a chiedere al governo nazionale il ritiro dei provvedimenti in materia di istruzione» e contemporaneamente «chiede che si apra, invece, con tutti i soggetti coinvolti, un'ampia consultazione sulla qualità dell'istruzione e sui modi di perseguire tale qualità». La premessa del testo spiega che «la scuola costituisce per tutti i cittadini italiani la garanzia dell'attuazione dei principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione». Eppure, secondo i provvedimenti del governo, «che vanno ad aggiungersi alle riduzioni contenute nella Finanziaria 2008, nell'arco di un triennio si prevede la riduzione di 87.341 posti del personale docente e di 44.500 posti del personale Ata». Ma «la riqualificazione della scuola pubblica passa necessariamente da un incremento degli investimenti nell'istruzione, attualmente ben lontani dalla media europea». Poi, «la volontà di reintrodurre il maestro unico nella scuola elementare - prosegue l'odg - è gravissima, perché da circa trent'anni questa figura è stata superata definitivamente». Ancora una valutazione negativa del «sistema di accesso degli studenti stra-
L’aula del consiglio comunale (f: Mattiacci)
nieri alla scuola di ogni ordine e grado» che «tende a ripristinare le cosiddette classi differenziali di antica memoria». Allora, se «gli obiettivi di riduzione della spesa pubblica non devono essere attuati colpendo un settore fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, andando, di conseguenza, a penalizzare i cittadini più deboli e le nuove generazioni», la maggioranza del capoluogo non può che «sostenere le iniziative» di protesta e mobilitazione degli ultimi giorni. Voto contrario da parte del consigliere comunale di An, Rocco Coviello, deciso a difendere il Governo: «contestualmente all'indizione degli scioperi di insegnati e studenti l'indice di gradimento del ministro Gelmini e schizzato verso l'alto fino all'87 per cento».
l’obbligo per gli anni scolastici 2010-2011 e 2011-2012 dell’intesa in sede di Conferenza Unificata per disciplinare l’attività di dimensionamento della rete scolastica. Non dico – ha concluso il presidente De Filippo – che si risolvano i problemi della scuola, che ha oggettivamente bisogno di nuove attenzioni e di nuovi investimenti, ma certo l’atteggiamento rigido e per molti aspetti incomprensibile del governo viene in questa prima fase sconfitto». E sul rinvio del ridimensionamento della rete scolastica è intervenuto anche l’assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico che in un post pubblicato sul blog del sito internet www.santochirico.it. ha scritto: «Il dissenso al decreto del ministro Gelmini, espresso in ogni forma dagli enti locali, dalle Regioni e dalle manifestazioni degli studenti, ha prodotto un primo, significativo, risultato concreto: il governo ha dovuto fare un passo indietro sul ridimensionamento della rete scolastica, rinviando la chiusura delle scuole più piccole». «Per la Basilicata – spiega l’assessore - questo provvedimento avrebbe significato la soppressione di 96 sedi scolastiche, di cui 79 in provincia di Potenza e 17 in provincia di Matera. Il rinvio rappresenta solo un piccolo passo, ma il Governo ha capito che dovrà confrontarsi con le Regioni e con gli enti locali per discutere, senza forzature, la riorganizzazione dei servizi scolastici. E’, questa, la dimostrazione che anche da manifestazioni pubbliche che hanno visto l’adesione di studenti, genitori ed insegnanti, possono arrivare proposte serie. Le iniziative che si sono moltiplicate nelle scorse settimane dimostrano l’elevato livello di responsabilità espresso, in varie forme, anche da chi per far sentire la propria voce è costretto a scendere in piazza. Al contrario, sarebbe doveroso un atto di autocritica da parte di quegli esponenti del centrodestra che si sono accaniti contro gli studenti e il rettore».
Nuove iniziative, docenti e studenti in coordinamento permanente
Mobilitazione per lo studio Gli universitari alla Daramic POTENZA - Oggi sarà ancora giornata di mobilitazione. E questa volta con una novità: un centinaio di studenti universitari dell’Ateneo lucano raggiungeranno con un pullman messo a disposizione dal sindacato lo stabilimento della Daramic di Tito. «E’ un modo per mettere insieme due mondi in difficoltà e scambiare solidarietà». Del resto, «se le fabbriche chiudono, e rischia di chiudere pure l’università, cosa resterà in questa regione». A decreto Gelmini ormai diventato legge, mentre il Governo discute di università con piccoli dietrofront sul disegno prospettato (servizio sul Consiglio dei ministri di ieri a pagina 8), la mobilitazione non si ferma. Non nel capoluogo lucano dove anche gli studenti delle scuole superiori (non tutti gli istituti, però, hanno aderito alla forma di protesta di oggi) scenderanno in piazza. Ancora un corteo annunciato per le strade di Potenza, verso l’università di Macchia Romana dove dovrebbe tenersi un’assemblea. Nel frattempo, a Matera, gli studenti pensano ad alternative forme di provocazione, oltre le lezioni in piazza. C’è chi, in aula, mostrando gessetti
SOLIDARIETÀ
«Il rettore sia esempio» La Federazione Sui-generiS torna sul “caso” Tamburro definendo «inaccettabili le critiche del consigliere regionale Sergio Lapenna (FiPdl) riguardo all’intervento del Rettore alla manifestazione del 30 ottobre a Potenza, in quanto sintomo della mancanza di una volontà da parte delle istituzioni regionali a prendere una posizione circa la protesta studentesca, insistendo sulla presunta strumentalizzazione e politicizzazione. È falso dire – aggiunge la nota -che verso le Università non è stato preso alcun provvedimento. Sarebbe gradita una vera e propria linea di azione da parte delle istituzioni comunali, provinciali, regionali». L’associazione, allora, «sugli attacchi profusi al Rettore esprime un senso di vergogna, dato il silenzio che, invece, tali rappresentanze politiche e ad altre stanno mostrando. Ancora una volta i politici lucani, riflettono sulla forma delle azioni e non sull’obiettivo che si vuole raggiungere. La verità è che un Rettore che si espone per la difesa di un diritto pubblico, quale quello allo studio e alla libera ricerca, deve essere preso come esempio in questa società che massifica tutto e crea condizioni di forte ignoranza». e risme sottili di carta ha spiegato che «i tagli ridurranno non solo il personale. Anche le dotazioni strutturali saranno sempre meno. E finirà che non potremo più neanche scrivere sulle lavagne». Sulle “barricate”, in senso meta-
forico, anche il coordinamento di docenti e ricercatori che si è costituito durante i primi giorni di protesta. Con l’obiettivo «di coinvolgere le famiglie degli studenti e l’intera società di Basilicata per affrontare insieme il tema della condizio-
Uno degli ultimi cortei di protesta degli studenti potentini (f: Mattiacci)
ne attuale e delle prospettive del sistema pubblico dell’Istruzione e della conoscenza», si sono riuniti in assemblea con il coordinamento degli studenti dell’Ateneo lucano. Ne è scaturita la decisione di «costituirsi in un coordinamento permanente, costituito dal coordinamento dei docenti e dal coordinamento degli studenti, che organizzerà e articolerà le iniziative sul territorio dei prossimi giorni». In questa stessa assemblea, all’unanimità, è stata espressa «piena solidarietà al rettore Antonio Mario Tamburro», accusato dal Pdl dopo la lezione aperta sul ‘68 tenuta in piazza nel giorno dello sciopero generale. Il partito ne aveva chiesto le dimissioni. Restano alcune difficoltà di organizzazione. Forse sono difficoltà
logistiche, forse di coordinamento. Capire che cosa fare adesso che l’entusiasmo dei primi giorni è meno forte. Capire come proseguire e «essere propositivi». I ragazzi delle scuole superiori potentine ieri pomeriggio si sono ancora riuniti in collettivo: posizioni diverse, maggioranza, votazione, divisioni. E’ che «se il Governo ha fatto un passo indietro sui tagli alle scuole con popolazione ridotta, facendo slittare l’applicazione all’anno 2010-2011 dice qualcuno - forse è perchè la mobilitazione nel Paese, i “no” urlati e motivati hanno avuto seguito». Ma adesso «bisogna essere propositivi». Senza che qualcuno torni a «strumentalizzare una battaglia che partitica non è». sa.lo. s.lorusso@luedi.it
22 24 Ora in Basilicata In un incontro in Confindustria l’azienda ha confermato la chiusura VenerdÏ 7 novembre 2008
La societĂ impone le sue “strategieâ€?
Daramic, oltre al danno la beffa In presidio i 106 lavoratori. Oggi sciopero
La Mahle non ritratta POTENZA - Presidiano da ieri sera i cancelli dello stabilimento, i 106 lavoratori della Mahle di Potenza a rischio licenziamento. Era pomeriggio inoltrato ieri quando le porte di Confindustria si sono aperte e le Rsu sono scese in strada per comunicare ai lavoratori, riunitisi in gruppo fuori la sede, l'esito della riunione con i vertici aziendali. ÂŤL'azienda non vuole ritirare la misura della mobilitĂ ed è decisa a chiudereÂť, questo il verdetto. ÂŤNon è stata addotta nessuna motivazione di tipo industriale che potesse in qualche modo giustificare tale decisione - hanno spiegato le Rsu solo giustificazioni a carattere economico-finanziarie con riferimenti al contraccolpo subito dalla multinazionale per la crisi registrata dal settore della componentistica su scala mondialeÂť. A nulla sono valsi i tentativi dei rappresentanti sindacali di proporre il coinvolgimento anche delle istituzioni locali. ÂŤL'azienda ha dichiarato fermamente - ha affermato Salvatore Troiano della Fim - che anche un intervento di tale tipo non basterebbe a cambiare la situazioneÂť. Uno spiraglio è rimasto però aperto. ÂŤLa Manhle ha comunque dichiarato la disponibilitĂ a lavorare di concerto con noi per poter trovare delle soluzioni alternative al licenziamento - ha detto Giuseppe Cillis della Fiom - compresa la possibilitĂ di trovare altri appoggi nel mondo dell'imprenditoriaÂť. Soluzioni che però vanno ricercate in tempi brevi. ÂŤLa procedura per la messa in mobilitĂ dei dipendenti è partita lo scorso 29 di settembre - ha spiegato Vincenzo Tortorelli, della Uilm - abbiamo solo 75 giorni per trovare una valida alternativa a questa. Non si capisce perchĂŠ solo lo stabilimento potentino debba pagare lo scotto di una crisi che potrebbe invece essere ripartita tra tutti gli stabilimenti italiani della MahleÂť. Oltre al ritiro della mobilitĂ , Tortorelli, ha anche proposto ÂŤl'istituzione di un’unitĂ
In alto il presidio dei lavoratori davanti alla Mahle cominciato ieri sera A lato il gruppo davanti alla sede di Confindustria
Stamane a Potenza
di crisi per il settore dell’automobile, da organizzare quanto prima in relazione alla situazione che sta vivendo questo territorio. Una crisi che gli operai lucani non riescono a spiegarsi. I bilanci del nostro stabilimento sono stati chiusi sempre in positivo - ha raccontato uno dei lavoratori una decisione incomprensibile se addirittura si pensa ai 18 milioni di euro che la Mahle ha deciso di investire in Romania. La guardia, tuttavia, rimane alta. Proclamate per oggi otto ore di sciopero; mentre lunedÏ ci sarà una giornata di assemblea permanente nella quale i lavoratori faranno il punto della situazione. Chiederemo un incontro anche al ministero delle attività produttive - hanno dichiarato le Rsu - per discutere di tutto il settore della
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componentistica in Italia. Solidarietà ai lavoratori è venuta anche dal sindaco della città , Vito Santarsiero. L'amministrazione comunale torna a chiedere con decisione, unitamente alle forze sindacali e a tutti i lavoratori dello stabilimento Mondial Piston di Potenza, il ritiro della procedura di mobilità ed il rilancio della attività produttiva dello stabilimento - ha scritto in una lettera inviata all'amministratore delegato in Italia della Mahle, Helmuth George Althans- restiamo a completa disposizione per tutto ciò che l'Amministrazione può mettere in campo per salvaguardare il futuro di una realtà produttiva importante per la città ma importante anche per la stessa Mahle. Anna Musacchio regione@luedi.it
Previsioni per il 2009
Folino incontra l’Ugl POTENZA - Su richiesta dell’Ugl, l’Unione Generale del Lavoro, l’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino, incontrerà la segreteria regionale dell’organizzazione sindacale. L’incontro, secondo quanto riferito da una nota, è in programma per questa mattina alle ore 11. L’assessore Folino e l’Unione Generale del lavoro si incontreranno nella sede del Dipartimento, a Potenza, per un esame della situazione occupazionale e del tessuto produttivo regionale.
TITO - L’ultima provocazione i vertici di Daramic l’hanno lanciata con un messaggio fatto recapitare ai lavoratori. L’azienda torna a ribadire che la decisione di chiudere lo stabilimento di Tito è improrogabile, e chiede che l’incontro in Regione programmato prima del dieci venga preceduto da una riunione sindacale in Confindustria. Il che significa, in pratica, trovare l’accordo sugli ammortizzatori sociali prima di discutere di qualsiasi altra possibilità per evitare la chiusura dello stabilimento. Insomma, per i 140 lavoratori che si apprestano a perdere il posto, questa è l’ultima non gradita provocazione che si accompagna a un’atteggiamento di chiusura sempre crescente. Sembra che l’azienda si stia tirando indietro anche rispetto a un’altra possibilità prospettata inizialmente: favorire la reindustrializza-
zione del sito di Tito Scalo. Ai lavoratori non rimane che la solidarietĂ espressa da piĂš parti. Ieri l’assessore Folino ha incontrato alcuni lavoratori dello stabilimento. Mentre è prevista per questa mattina la visita degli studenti universitari all’interno della fabbrica. Sembra che la societĂ abbia giĂ intimato ai dipendenti in presidio permanente di non far entrare “estraneiâ€? nello stabilimento. Ma non è neanche pensabile che lavoratori, a un passo dal baratro, abbiano intenzione di raccogliere “l’invitoâ€?. Non dopo l’atteggiamento ÂŤarroganteÂť mostrato dalla multinazionale americana leader nel settore dei separatori per batterie che ha deciso di dismettere il sito lucano in pochi mesi, con un bilancio in attivo, e, soprattutto, ÂŤpoco disponibile al dialogo con le partiÂť m.labanca@luedi.it
Protocollo Unioncamere - Regione
Pagliuca (FI) invita a rispettare l’intesa POTENZA - ÂŤCi sono soggetti Istituzionali, come la Camere di Commercio lucane, che non godono, evidentemente, delle simpatie del Governo regionale!Âť. Ăˆ la constatazione del presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca che ha presentato un’interrogazione alla giunta chiedendo cosa ÂŤsi intenda fare per rimuovere gli ostacoli che penalizzano fortemente soggetti istituzionali come le Camere di CommercioÂť. ÂŤIl 30 dicembre 2005, fra la Regione Basilicata e Unioncamere Basilicata – ricorda Pagliuca - fu siglato il Protocollo di Intesa che avrebbe dovuto attivare un processo di stretta collaborazione con validitĂ triennale. Le attivitĂ previste riguardavano: studi e ricerche a carattere economico e statistico, attivitĂ promozionali e internazionalizzazione, tutto ciò avrebbe dovuto avvantaggiare il processo di sviluppo delle piccole e medie imprese che sono state, invece, penalizzate da uno stallo delle attivitĂ Âť. ÂŤNon corrisponde al vero e non è stato attuato, dunque - continua l’esponente - quanto previsto dal Protocollo in questione che prevede lo sviluppo del territorio attraverso le sue potenzialitĂ e la piena valorizzazione delle autonomie in collaborazione con il ruolo istituzionale delle Camere di Commercio. ÂŤL’auspicio è che la giunta si impegni affinchĂŠ Unioncamere possa svolgere le attivitĂ previsteÂť.
Il Gruppo su internet con grafica e contenuti rinnovati
Pil lucano fanalino di coda
Equitalia presenta i nuovi siti
ROMA – Il Pil italiano scenderĂ dello 0,3% nel 2009 e la recessione sarĂ decisamente piĂš pesante al Sud, dove la flessione dell’economia raggiungerĂ lo 0,6%. Ăˆ quanto emerge dal rapporto Scenari di Sviluppò di Unioncamere, secondo il quale il 2008 si chiuderĂ con un calo del Pil dello 0,2%, per poi passare ad un -0,3% nel 2009 e risalire ad un +0,8% nel 2010. Solo nel 2011 la crescita tornerĂ ad essere decisa e pari al +1,3%. Per il prossimo anno, però, ÂŤa pagare il prezzo piĂš alto della crisi economica sarĂ il Mezzogiorno: 0,6% l’andamento del Pil previsto in quest’area contro il -0,3% della media nazionale, con Basilicata (0,9%), Molise, Puglia e Calabria (-0,8%) fanalini di coda della classifica regionale. Solo l'Emilia Romagna sembra destinata a contenere il peso della crisi, incrementando la propria attivitĂ produttiva dello 0,1%Âť.
POTENZA - La cartella di pagamento spiegata con un linguaggio chiaro e semplice, le informazioni utili per presentare un ricorso o per calcolare il proprio piano di rateazioni. Sono queste alcune delle novitĂ presenti nei nuovi siti del Gruppo Equitalia, rinnovati nella grafica, nella struttura e nei contenuti. Il progetto ha l'obiettivo di affermare la presenza del Gruppo Equitalia come entitĂ unica nazionale, declinata nelle sue diverse realtĂ territoriali per avvicinarsi il piĂš possibile alle esigenze dei cittadini, delle imprese e degli enti. Il riposizionamento sul web ha, infatti, coinvolto non solo il sito di Equitalia Basilicata (www.equitaliabasilicata.it), ma anche quelli di: Equitalia spa (al nuovo indirizzo www.equitaliaspa.it), Equitalia Giustizia, Equitalia Servizi e degli altri 19 (su 25) agenti della riscossione che operano
sul territorio. I siti, caratterizzati da una grafica innovativa che utilizza le icone del Gruppo e le foto dei dipendenti, offrono un ambiente facile da navigare, nel rispetto dei requisiti della legge sull'accessibilitĂ e usabilitĂ (legge n. 4 del 9/1/2004). I siti sono suddivisi in sei grandi sezioni: - la societĂ , spiega la missione del Gruppo e la sua struttura societaria e permette di inviare la propria candidatura, compilando il form nella sotto sezione “Lavora con noiâ€?; - “Servizi per i cittadini e le impreseâ€? spiega tutte le principali informazioni sulla cartella di pagamento (grazie a un fac-simile cliccabile la cartella viene spiegata voce per voce), come e dove pagare, come fare ricorso, come calcolare il proprio piano di rateazioni, come utilizzare il conto fiscale; - “Servizi per gli entiâ€? presenta l'offerta di Equitalia: la for-
mazione guidata della minuta di ruolo e del relativo archivio dati; la gestione dei provvedimenti che modificano il carico di un ruolo; la rendicontazione on line delle riscossioni e dell'intera attivitĂ svolta su tutto il territorio nazionale; - “Relazioni esterneâ€? presenta tre sotto sezioni: Dicono di noi, Comunicati stampa, Manifestazioni ed eventi; - “Bandi e avvisiâ€? costituita dalle sezioni “gare in corsoâ€?, “gare aggiudicateâ€? e "albo fornitori"; “Asteâ€? indica la normativa e le modalitĂ della messa in vendita dei beni pignorati dall'agente della riscossione; - le “Faqâ€? (Frequently asked questions) rispondono agli interrogativi piĂš frequenti sulla cartella di pagamento; - il “Glossarioâ€? spiega i termini piĂš ricorrenti. Per ulteriori informazioni consultare il sito all’indirizzo internet: www.equitaliabasilicata.it.
Potenza Venerdì 7 novembre 2008
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Dopo la contestata ordinanza emanata dal sindaco, Napoli e Larocca presentano il conto
L’opposizione gioca d’attacco «Troppo facile scaricare le responsabilità su Petrullo» L’Intervento
RIEPILOGANDO LA VICENDA parte da inizio novembre. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, emana l’ordinanza che tanto farà discutere. Il provvedimento vieta di svolgere “attività ludiche” non solo negli spazi adiacenti al Palazzo di Città, tra gli altri il piazzale sovrastante il garage comunale, ma anche in molte altre zone del centro storico: largo Pignatari, via Serrao, largo Duomo, via Pretoria, piazza Pisani (spazio antistante l’uscita degli ascensori in via del Popolo), piazza Duca della Verdura. Come se non bastasse, sono off limits per i bimbi anche due parchi cittadini: Montereale e Santa Maria. Scandalo a Potenza: dove andranno a giocare i nostri figli, si domandano i genitori? Se si va a vedere cosa si intende per attività ludiche, si capisce che ai ragazzini restano solo i videogame: “il gioco o gli allenamenti con il pallone, l’uso di skateboard, pattini o altri acceleratori di andatura”. L’ordinanza inoltre prevede che in caso di violazione, i vigili urbani potranno sequestrare le “attrezzature” ed elevare multe fra i 25 e i 500 euro. Curiosamente, la decisione del sindaco non segue un suggerimento del suo partito, il Pd, ma accoglie - quanto meno idealmente - un’interrogazione presentata alcuni mesi fa dal consigliere comunale di An Luciano Petrullo, il quale aveva evidenziato i disagi di commercianti e anziani nelle aree adiacenti il Palazzo di Città e Palazzo Loffredo a causa del gioco da parte dei ragazzi. Ancora più curiosamente, a contestare il primo cittadino ci aveva pensato un consigliere comunale della maggioranza, Roberto Speranza, del Pd. Il quale aveva sottolineato: «E’ un segnale sbagliato ai giovani della città. La nostra comunità deve considerare una ricchezza e non un problema i giovani potentini che riempiono di vita le nostre strade e le nostre piazze. Deve adoperasi per offrire loro spazi e opportunità. Mai per negarglieli come invece avviene con questa ordinanza». Alla fine, spinto da una serie di contestazion, è intervenuto lo stesso sindaco. Dichiarando: «Nessuno ha intenzione di vietare il sacrosanto diritto dei bambini a giocare, né tanto meno di punirli per questo. Si è posto un problema a seguito delle lamentele di commercianti e cittadini per un uso pericoloso di skateboard e palloni nel centro storico che in alcuni casi ha determinato anche il ricorso a cure mediche. Questo e non altro». Infine, ha convocato per il 12 novembre un incontro con residenti, giovani, associazioni, capigruppo consiliari per discutere dell’ordinanza e magari modificarla.
Il valore delle regole e il loro rispetto di NICOLETTA FERRIl
QUESTA volta il sindaco di Potenza ha proprio offerto il destro ai suoi avversari politici. Anche se con qualche giorno di ritardo rispetto all’ordinanza che prevede “il divieto di gioco” il consigliere Michele Napoli e il coordinatore cittadino di Forza Italia, Lorenzo Larocca hanno colto la palla al balzo per attaccare l’amministrazione comunale. L’esponente de “La destra” ha affermato che «il sindaco Santarsiero dichiara di rispettare i bambini» e che si sta di adoperando «per modificare l’ordinanza comunale che ha fatto tanto parlare in questi giorni». Insomma una sorta di «teatro dei burattini, perché un sindaco dovrebbe assumersi la responsabilità di quello che fa e, più che rivedere l’ordinanza, avrebbe dovuto impegnarsi affinché anche nel centro storico i più piccoli possano avere uno spazio tutto loro non solo per tirare calci ad un pallone». E il gioco diventa il punto di partenza per attaccare l’operato dell’amministrazione anche su altre questioni, come il traffico in tilt, i cittadini stressati e gli automobilisti sfiancati per i cantieri aperti nella città». A dare man forte a Michele Napoli ci si è messo anche il segretario cittadino di Forza Italia, Lorenzo Larocca che senza mezzi termini ha asserito che l’amministrazione comunale ha «perso di vista tutte le emergenze della nostra città: ha dilapidato decine di milioni di euro in improbabili interventi di riqualificazione; ha completato opere inerenti il trasporto orizzontale (ponte attrezzato) senza le necessarie infrastrutture che potessero consentire un loro utilizzo funzionale; sul fronte trasporti ha concepito un improbabile Pum che
con l’utilizzo inadeguato della linea ferrata complica ulteriormente la viabilità con code chilometriche, grazie alle circa 50 chiusure quotidiane dei passaggi a livello coinvolti; sul fronte rifiuti ha sperperato milioni di euro per giustificare carenze originarie dell’inceneritore riuscendo a produrre solo fumo; sul fronte produttivo è fallita anche l’attesa di molti operatori sull’area artigianale tanto che molti di essi si sono spostati nel vicino territorio di Tito e verranno meno, nel futuro, entrate per le casse comunali» per non parlare poi dell’attenzione riservata «ai giovani» che divieti di gioco a parte potranno beneficiare solo «di qualche migliaio di euro per gli interventi agli impianti sportivi, con conseguente chiusura di molti di essi per la mancanza delle più elementari norme di sicurezza o sanitarie, per non parlare poi della cattedrale nel deserto che resta il Palazzetto di Lavangone». E siccome l’amministrazione ha motivato l’ordinanza sul divieto di gioco asserendo che alla base c’era stata un’interrogazione presentata dal consigliere di An, Luciano Petrullo, il coordinatore cittadino di Forza Italia non ha perso l’occasione per sottolineare come «l’interpellanza» non avesse altro scopo che «a mettere a nudo l’incapacità dell’esecutivo di proporre politiche sportive e giovanile e a ricercare una soluzione nell’interesse dei giovani e dei cittadini». E in vista delle prossime elezioni «ai ragazzi e ai cittadini chiediamo ancora qualche mese di pazienza per poter, lavorare insieme e “passata la nottata”, per costruire una città aperta e senza barriere nè fisiche nè architettoniche nè, men che meno, mentali».
Il gioco è una esperienza fondamentale per ciascun bambino, in quanto fonte di scoperte ed emozioni, alla base del percorso di conoscenza e di crescita di ciascuno. A seconda dell’età, il bambino, giocare, impara ad essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso, esprime i propri stati d’animo, entra in relazione con i suoi coetanei. Il gioco svolge una funzione strutturante dell’intera personalità, per questo nessun bambino ne dovrebbe essere privato. Tanto però non appare condiviso dall’amministrazione comunale di Potenza che, con ordinanza sindacale del 4 novembre, ha previsto, il divieto di svolgere “attività ludiche” in alcuni spazi pubblici del capoluogo, senza, però, prevedere spazi comunali alternativi per il consumo ludico. Carenza, quest’ultima, non colmabile dalla esistenza di spazi privati preorganizzati, che risultano, non solo un’alternativa non sempre accessibile a tutte le famiglie, quanto sempre più spesso d’ostacolo alla capacità inventiva e dello stare insieme, ed ancor più rende irriconoscibile, agli occhi del fanciullo, il valore delle regole nei giochi di gruppo e il loro rispetto. Regole di gruppo, appunto, che nella cosa comune, devono essere improntate al contemperamento degli interessi di ciascuno, senza alcuna discriminazione, accompagnate sempre da un forte senso civico, volto a sopperire la carenza d’educazione, che, non può essere oggetto di sanzione. Presidente della “Camera dei minori e della famiglia” di Basilicata
IL SUGGERIMENTO
No agli skate, sì a bici e pattini La lettera aperta del consigliere della maggioranza Santangelo QUESTA volta le critiche sono del tutto bipartisan. Fiocinato dall’opposizione di centrodestra, Santarsiero viene attaccato anche dalla sua maggioranza. Oltre a Roberto Speranza, anche il consigliere Vincenzo Santangelo (Pd) non risparmia una stilettata. In forma di lettera aperta a Santarsiero. Eccola. HO LETTO con attenzione l'ordinanza da te emessa, e ne comprendo il senso e le finalità, condividendolo nella sostanza.
Ritengo tuttavia che il contenuto della stessa non consenta l'effettivo perseguimento dei condivisibili obiettivi. In particolare se è utile e giusto che le zone ivi indicate siano precluse all'uso di tavole e acceleratori similari, che effettivamente per le modalità di concreto utilizzo che quotidianamente si manifestano potrebbero creare pregiudizio alla pubblica incolumità e rendere difficile l'utilizzo degli spazi da parte dei cittadini, a mio parere meno opportuno e giustificato ri-
spetto alle finalità che si intendono perseguire con l'ordinanza, è precludere i giochi di pallone in tali aree o l'utilizzo di tricicli, pattini a rotelle o bici , che a ben osservare, da abitante del centro storico, sono svolti da giovanissimi e bambini, i quali poco o nessuna limitazione causano all'uso delle aree di cui all'ordinanza . Paradossalmente applicando alla lettera l'ordinanza potrebbero essere addirittura sanzionati i bambini (o meglio i loro genitori) che passeggiano o stazionano nelle
vie interessate all'ordinanza con i tricicli, pattini a rotelle o bici con le rotelle, o che giocano con palle. L'utilizzo di detti spazi per le attività ludiche da sempre ha caratterizzato la vita del centro, ove è noto non esistono altri luoghi maggiormente idonei, per cui con tale ordinanza a ulteriore paradosso si limiterebbe la vivibilità del centro da parte di coloro che vi abitano. Meglio sarebbe a mio avviso controllare che lo svolgimento di tali attività non crei effettivo pregiudizio alla
fruizione da parte della collettività, inibendole di volta in volta ove in concreto si verificasse pericolo o si precludesse l'utilizzo degli spazi. Per quanto concerne l'utilizzo di tavole o altri acceleratori similari, si potrebbe ipotizzare poi, nel parco di Montereale, al lato del monumento ai caduti, ove esiste già una
zona già recintata, la realizzazione di un luogo attrezzato, come pure si potrebbe riavviare con l'amministrazione provinciale la discussione sulla Villa del Prefetto. Ti chiedo la modifica della ordinanza, previa sospensione della stessa. Vincenzo Santangelo Consigliere del Pd
24 Potenza In consiglio, la discussione su un passaggio di Macchia Romana Venerdì 7 novembre 2008
Una strada complicata «A furia di rinviare uno perde la pazienza» SARA’ che ogni volta che si parla di Macchia Romana sembra venire alla luce qualcosa che non va. Sarà che se poi si parla di strade la questione sembra si faccia ancora più complessa. Ieri, il consiglio comunale si è trovato, per l’ennesima volta dopo numerosi rinvii, a discutere di quella strada di cantiere che negli anni si è trasformata in strada di quartiere. Quel tratto che collega via delle Medaglie Olimpiche con la piazza di via Consilini «va legalizzato». Quando l’assessore all’Urbanistica, Alessandro Singetta, propone il rinvio della delibera a causa di un parere negativo rilasciato dagli uffici (manca il quadro economico e suggerisce un approfondimento), è il consigliere Vito Lomonaco (Pd) a “non vederci più”. Quasi quasi sembra il caso «di mandare a chi di dovere - dice - la tessera di partito». La provocazione lancia l’assemblea in un dibattito animato. Mentre il Pd cerca di trovare una soluzione che ricompatti e non metta a rischio la validità della delibera, l’opposizione richiama il carattere “fragile” della maggioranza. Quella delibera è stata riviata più volte. «E quando dopo mesi non se ne viene a capo - spiegherà Lomonaco - viste le esigenze di tanti cittadini, finisce che uno perde la pazienza». La soluzione arriva dopo una pausa di “concertazione”: la delibera viene ritirata in attesa del prossimo consiglio comunale, ma prima un nuovo passaggio in commissione. Con ordine. L’assessore Singetta aveva spiegato come sarebbe stato opportuno inse-
La seduta del consiglio comunale (foto Andrea Mattiacci)
rire quel tratto di strada nel piano complessivo di Macchia Romana. Lomonaco, allora, si infuria, richiama gli impegni pregressi, accusa la giunta, minaccia l’abbandono. Prova a sciogliere la matassa Raffaele Rinaldi, presidente della commissione competente, che suggerisce di approvare la delibera, almeno nel suo contenuto prettamente urbanistico. Ma proprio questo sarà il punto contestato dai Popolari uniti. Se c’è da spostare una strada - è la sintesi - che tra l’altro non è prevista dal regolamento urbanistico, non solo serve il quadro economico, ma bisogna fare una variante al regolamento, il che vuol dire convocare una conferenza di localizzazione. Facile per Michele Napoli (La Destra) vedere nell’episodio un «sintomo di come sia
mancata e continui a mancare una capacità di programmazione urbanistica in questa città, sintomo anche di una mancanza di chiarezza di rapporti politici della maggioranza». Ecco allora che «rispetto a quanto accaduto in consiglio» il sindaco Santarsiero si dice «dispiaciuto perché il lavoro che si sta portando avanti in tema urbanistico è davvero complesso e per il quale tutti si stanno impegnando a fondo». Come a dire, può “capitare” che alcune questioni, pure importanti, non si riesca a tenerle nei tempi. In qualche modo chiarisce anche Lomonaco: «il mio intervento voleva essere contro qualcuno, men che mai gli assessori». Va bene, ma le facce in aula, anche tra la giunta, non sono proprio del tutto rasserenate.
Il resto passa veloce. Prima il provvedimento di agevolazioni economiche per il pagamento del gas nelle contrade non servite dal metano (approvazione unanime), poi un ordine del giorno sul contrasto della povertà e della disuguaglianza sociale proposto dalla quarta commissione consiliare permanente. E’ il presidente Roberto Speranza a spiegare che «riceviamo ogni giorno dati drammatici, soprattutto riguardo all’occupazione. Il federalismo fiscale deve obbligatoriamente tenere nella debita considerazione una perequazione che eviti di aggravare ancor di più il disagio che il Meridione e la Basilicata stanno vivendo». Dopo un odg “contro la riforma Gelimini” (servizio a pagina 21), un ultimo punto di discussisone: nell’affidare i servizi di tesoreria, l’assemble a maggioranza accetta alcuni principi di preferenza verso le banche etiche e disarmate. Secondo «coerenza con i principi di pace, di giustizia e di ripudio della guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come sancito nella Costituzione», si chiede alla giunta di individuare criteri di partecipazione ai bandi: «un percorso preferenziale per quegli istituti di credito che autocertifichino di non far confluire gli utili negli armamenti ed in attività gravemente lesive per salute, ambiente e non rispettose dei diritti del lavoro o delle libertà civili, nel rispetto delle convenzioni internazionali e dei più alti standard per i diritti umani». sa.lo. s.lorusso@luedi.it
Quattro liste di quartiere superano la valutazione sul ricorso
Comitati, al via la campagna Dopo alcune ore necessarie alla valutazione dei ricorsi, l’ufficio elettorale del comune ha distribuito l’elenco definitivo delle liste accettate per l’elezione dei comitati di quartiere. Sono stati definitivamente esclusi gli elenchi presentati (magari in ritardo o con una sottoscrizione di firme minore del necessario) con i nomi di “Botte - Piani del mattino”, “Montereale - Murate”, “San Luca Branca”, “Santa Maria Parco Aurora”. Mentre sono rientrate in lizza per le elezioni le liste “Cocuzzo - Gallitello”,
“Macchia Romana”, “Rione libertà” e “Rione lucania” (il totale delle liste è di 32 elenchi). C’erano stati alcuni appelli per la riammissione delle liste escluse in nome della partecipazione che non poteva «essere inficiata dal ritardo causato dal traffico cittadino nel giorno della consegna». Così Forza Italia (che si era vista escludere ben cinque delle liste promosse). Restano le polemiche per un regolamento forse troppo rigido che non ha permesso a cittadini singoli di trovare sempre spazio in liste
promosse da altri. Nel frattempo, a valutazioni ultimate, in vista delle elezioni che si terranno il prossimo 29 novembre, alcuni candidati già aprono al campagna di informazione su idee e programmi. Dopo una delle liste di rione Cocuzzo, venerdì 7 novembre, alle ore 17.30, presso la sala parrocchiale della chiesa di Sant’Anna, sarà la lista “Libertà e Partecipazione”, per il comitato di quartiere Rione Libertà a presentare ai cittadini i candidati e il programma per il rione.
VIABILITA’ Divieto di sosta 9 settembre IN occasione della celebrazione 90esimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, è stato istituito il divieto di sosta con rimozione dei veicoli, dalle 8.30 alle 14.30 in via e largo Isabelli (destinati alla sosta dei soli veicoli muniti del contrassegno degli invitati e delle autorità). Il divieto di sosta con rimozione dei veicoli, dalle 7 alle 17 vale anche in via Viggiani, della Pineta (ad eccezione dell’area prospiciente gli uffici dell’Enel e Parco Montereale).
PROTOCOLLO Nuova sede a Santa Maria SARA’ attivo da lunedì 10 novembre il protocollo del comune di Potenza istituito nella sede degli uffici del dipartimento Istruzione in rione Santa Maria). «L’amministrazione - spiega il sindaco Santarsiero - realizza un modello organizzativo che prevede la creazione di postazioni periferiche di protocollazione, per consentire al cittadino di inoltrare le pratiche direttamente agli uffici di competenza». Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9-13.30, martedì e giovedì 16-18.30.
INTERROGAZIONE Napoli sulle case popolari IL consigliere Michele Napoli (La Destra) ha presentato un’interrogazione sulla disponibilità delle case popolari. Durante un incontro con l’Ater dello scorso giugno erano stati diffusi alcuni dati: 66 appartamenti in via Egeo in fase di completamento, 10 alloggi realizzati con fondi Gescal in fase di collaudo. Napoli vuole sapere lo stato del collaudo dei 10 alloggi, se si attingerà o meno a una graduatoria preesistente. E quando si procederà ad assegnare gli alloggi di via Egeo.
SICUREZZA I dirigenti si aggiornano PROMUOVERE il concetto di sicurezza partecipata: questo l’obiettivo di un corso di aggiornamento sulla sicurezza per dirigenti pubblici “datori di lavoro” che si è svolto presso il teatro Stabile, organizzato dall’amministrazione comunale. Tra gli intervenuti al corso, oltre al sindaco, anche il segretario generale dell’ente, il direttore della direzione regionale dei Vigili del fuoco, il direttore Medicina del lavoro della Asl 2. Il corso si terrà anche nei giorni 11, 13 e 17 novembre.
UNIONE CIECHI Assemblea sabato prossimo LA sezione provinciale di Potenza dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) terrà il prossimo 15 novembre la propria assemblea. L’associazione accoglierà i soci sabato prossimo nell’aula magna dell’Istituto tecnico per geometri, in via Calabria. L’associazione è comunque sempre a disposizione per informazioni, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di martedì e venerdì dalle 17 alle 19.
STUDIO ALL’ESTERO Aumentate le destinazioni CON Intercultura è possibile partecipare al bando di concorso per frequentare un periodo di scuola all’estero (da un minimo di 2 mesi, fino all’intero anno scolastico). Aumentata a 90.000 euro il limite di reddito sotto il quale è possibile richiedere una delle 345 borse di studio. A queste, in autunno si aggiungeranno circa altre 250 borse di studio messe a disposizione da privati e enti locali. Per maggiori informazioni basta consultare il sito di Intercultura (scadenza 10 novembre).
Celebrazioni della fine della Prima guerra mondiale
Medaglie in vetrina LE 21 medaglie d’oro al “valor militare” ottenute dai combattenti lucani saranno esposte, domenica prossima, 9 novembre, nelle vetrine dei negozi del centro storico di Potenza. E’ una delle iniziative che domenica si terranno nel capoluogo per celebrare il novantesimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale. Il capoluogo di Regione è una delle tante città italiane in cui si onorerà la ricorrenza nelle ore mattutine, prima che nel pomeriggio si tenga la manifestazione “centrale” nella capitale. A Potenza, le celebrazioni proporranno anche una mostra allestita nel museo archeologico nazionale del
Le medaglie esposte in alcuni negozi del centro
(foto Mattiacci)
capoluogo lucano, su foto e reperti della Prima guerra mondiale. Le celebrazioni del novantesimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale sono state presentate ieri mattina durante un incontro con i giornalisti, a cui hanno
partecipato i rappresentanti regionali delle forze armate, dell’amministrazione comunale e dell’associazione dei reduci. Le celebrazioni cominceranno alle ore 10 nel parco di Montereale, per «ricordare il sacrificio dei lucani nella Prima guerra mon-
diale, con 7.489 caduti o dispersi» ha spiegato il comandante del Comando militare esercito «Basilicata», il colonnello Biagio Sarnicola, in un momento in cui «si sta perdendo - ha concluso il vicesindaco di Potenza, Massimo Molinari - la memoria storica».
Potenza 25 La stagione teatrale ha preso il via sottotono. Applausi di circostanza per Mariano Rigillo Venerdì 7 novembre 2008
(Non) troppo buona la prima Ed è guerra di numeri per quanto gli abbonamenti venduti APPLAUSI di circostanza. L’indice di gradimento non è stato positivo. Partenza al rallentatore per la prima della stagione teatrale organizzata dal Comune di Potenza, in collaborazione con l'amministrazione di Matera e la compartecipazione di “Cose di teatro e musica”, struttura che si occupa dell'organizzazione di eventi. Di scena al cineteatro Don Bosco la commedia storica “Romolo il grande” con Mariano Rigillito e Anna Teresa Rossini. Attese disilluse, dunque e, il mormorio in sala ne è stato la controprova. Sbadigli e sonnolenza gli atteggiamenti che si potevano riscontare guardandosi attorno. Non sono mancate risate scaturite dalla vena sarcastica portata sul palco da Rigillito. Per la serata sono stati venduti 163 biglietti, mentre la campagna abbonamenti, aperta fino alle ore 13 di lunedì 17 novembre, è arrivata a quota 220 secondo i dati forniti da Infoticket eventi, che gestisce la biglietteria. Dieci minuti prima, però, il dato fornito, da un’operatrice, era di 154. L’anno scorso, invece, sono stati venduti 180 abbonamenti. I commenti non sono stati certo di consenso. Molti guardavano l’orologio, sperando che la rappresentazione finisse subito. Il genere proposto non ha riscontrato i gusti della platea, anche se l’applauso finale, pur prolungato, voleva sottolineare più la bravura e l’interpretazione di Rigillo che lo spettacolo proposto. Pubblico di una certa età, con poche eccezioni giovanili. In sala abituée del teatro e
Istituto superiore di scienze religiose Inaugurazione nel nome di San Paolo
Rigillo e la Rossini in un momento dello spettacolo
diversi insegnanti. Si è notata l’assenza del primo cittadino, Vito Santarsiero, proprio lui che ha fatto dello slogan “Potenza città cultura” un cavallo di propaganda politica. «Abbiamo avuto qualche problema di organizzazione - ha detto Dino Quaratino di “Cose di teatro e musica”. Lo spettacolo non fa testo perché ancora non sono stati coinvolti gli studenti universitari per i quali è previsto una riduzione del 40 per cento da parte dell’Ardsu». “Speriamo che finisce subito”: è stato uno dei commenti ripetuti. Apprezzamenti, invece, per l’imponenza della scenografia, i cambi di scena e i costumi. Sul flop Quaratino ha spiegato: «E’ uno spettacolo sui generis, che fa discutere. E’ un genere satirico che va capito, che si prende beffa dell’impero romano. Certamente non è uno spettacolo che ha i canoni della prosa tradizionale, ma è un lavoro che si basa sul paradosso. Formulando il cartellone abbiamo pensato ai diversi linguaggi teatrali, dalla commedia
STRANO MA VERO
L’incredibile storia di Gian Mario Gutteri
Senza posto di lavoro per colpa dell’informazione sbagliata QUEL concorso nella scuola era proprio quel che ci voleva in questo momento: un posto come personale amministrativo tecnico e ausiliare non sarebbe stato niente male, soprattutto in questo momento così difficile per le famiglie lucane, e non solo. Quando Gian Mario Gutteri si è presentato a luglio presso la sede del Provveditorato degli Studi per presentare la sua domanda non pensava certo che quello non fosse l’ufficio giusto. Ma, quel che è peggio, non lo sapeva neanche l’addetto dell’ufficio che ha accettato la domanda senza fare opposizioni. «Ma questo, purtroppo, l’ho scoperto solo inseguito - racconta - infatti, mi sono recato di nuovo al Provveditorato per avere alcune informazioni e solo in quella occasione mi è stato detto che avevo consegnato la domanda nel posto sbagliato. Una persona diversa da quella che aveva protocollato il modello mi ha spiegato che avrei dovuto consegnarlo presso l’istituto scolastico di riferimento e non al Provveditorato. Quando ho chiesto di riavere la domanda indietro per farla protocollare nel posto giusto mi è stato detto che non potevo riavere il modulo indietro nonostante i termini non fossero ancora scaduti. Cose da pazzi. Io ho perso un’importante occasione e, forse, come me tante altre persone. Quello che mi ha stupito è che quando ho consegnato la mia domanda c’era un plico molto consistente di moduli. Mi chiedo se anche agli altri sia successo quello che è accaduto a me». m.l. m.labanca@luedi.it
brillante, ai classici a quelli per la scuola. Per le scolaresche stiamo pensando a dei pacchetti serali per avvicinare i giovani al teatro». Consulente artistico è Domenico Mastroberti che ha una lunga militanza nel teatro. A condizionare le scelte in cartellone, anche la location. Sarebbe il caso di dire che fatto il progetto culturale, sarebbe il caso di investire in una struttura ad hoc, che non può essere la bomboniera dello Stabile che ha soli 200 posti. Quest’anno diversi spettacoli saranno proposti al Don Bosco che può ospitare fino a 600 persone, mentre lo Stabile sarà un contenitore culturale per pochi eventi. Prossimo appuntamento il 17 novembre con Gianfranco D’Angelo al Don Bosco per “Un giardino di aranci fatto in casa”. L’attore nel tardo pomeriggio incontrerà gli studenti. Sul luogo ancora qualche indecisione. Si pensa o al Ridotto dello Stabile o all’Università. Iranna De Meo potenza@luedi.it
INTEGRITA’ morale e amore apostolico. Su questi due punti del pensiero di San Paolo, si è aperto ufficialmente l’anno accademico dell’Istituto superiore di scienze religiose e dell’Istituto teologico regionale. Prima di cominciare i lavori l’arcivescovo di Potenza ha voluto esprimere a nome di tutto il corpo docente, ma anche della Chiesa lucana, tutta la sua vicinanza e la solidarietà a don Marcello Cozzi, direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose, a cui è stata recapitata una busta contenente due bossoli di un’arma. A introdurre i lavori nell’auditorium del seminario maggiore è stato il vicepresidente Cei, Agostino Superbo che ha parlato dell’anno paolino come un «anno di grazia» per tutta la Chiesa. «La vita del discepolo ha detto nella sua introduzione - e l’entusiasmo dell’apostolo risponde con forza alla frammentazione che stiamo vivendo ai giorni nostri. L’armonia e l’unità del pensiero paolino rimanda all’essenziale della vita della Chiesa». La prolusione di apertura dell’anno accademico doveva essere tenuta dal cardinale Albert Vanhoye. Per motivi di salute, non ha potuto presenziare all’apertura dell'anno accademico. L’intervento è stato comunque scritto e affidato alla lettura del noto biblista lucano don Pasquale Basta. Partendo dalla definizione di integrità morale e amore apostolico, don Pa-
Alcuni momenti dell’inaugurazione (f.M.)
squale Basta ha parlato di «vangelo da condividere» prima che da «proclamare». «Questo in San Paolo - ha detto - assume un aspetto materno. Il Vangelo è inteso come pane da spezzare che l’apostolo vuole condividere con i propri fratelli». «L’amore in San Paolo - ha aggiunto - è oblativo, pronto cioè a dare tutto, a sacrificarsi per il bene dei propri figli: un amore autentico imperniato di tenerezza». Alla prolusione è seguito il giuramento del corpo docente.
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Potenza
Venerdì 7 novembre 2008•
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%,%/,27(&+( ( 086(, BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Pietragalla Il presidente Monetta contesta la decisione dell’assessore Vitucci
Federcaccia: no alla zona di ripopolamento PIETRAGALLA - Ci si trova in piena stagione di caccia con tanti appassionati che nella giornate di mercoledì, sabato e domenica manifestano questa passione. In questa occasione incontriamo Donato Monetta, presidente della Federcaccia, sezione comunale di Pietragalla, che vuole sottolineare la decisione assunta della Provincia di Potenza legata all’istituzione di una zona di ripopolamento e cattura in località Fiume Rosso in agro del comune di Pietragalla. «Non bastava - dice - che per ben cinque anni detta zo-
na è stata chiusa all’esercizio venatorio (dal 2001 al 2006) in quanto “zona di rispetto venatorio“ -” e che l’assessore provinciale Vitucci sta provvedendo ad istituire nella medesima località una “zona di ripopolamento e cattura”. E’ bene ricordare che al momento dell’apertura della zona di rispetto venatorio non è stata ammazzata nessuna lepre. Per quanto attiene all’istituzione della zona di ripopolamento e cattura, tutte le associazioni venatorie convocate dal presidente dell’Ambito territoriale di caccia numero 2 Franco Giorgio hanno ma-
nifestato la loro contrarietà (fatta eccezione dell’Arci Caccia non presente all’incontro) all’istituzione nella predetta località della zona di ripopolamento e cattura, in quanto zona non vocata per la lepre, ma avevano individuato un’altra area». «Il presidente dell’Atc numero 2 - continua Monetta - in tale riunione aveva fissato per la settimana successiva a tale incontro un sopralluogo sul territorio di Pietragalla unitamente ad altre componenti dell’Atc numero 2. Contattate telefonicamente le varie associazioni venatorie, ta-
le sopralluogo veniva rinviato a data da destinarsi. L’assessore provinciale Vitucci aveva convocato i componenti dell’Atc 2 sempre a riguardo dell’istituzione di questa zona di ripopolamento e cattura. Da allora né da parte dell’Atc numero 2, né da parte della Provincia di Potenza c’è stata alcuna comunicazione in merito. Solo in questi giorni si è avuto notizia che l’assessore Vitucci sta provvedendo all’istituzione della zona di ripopolamento e cattura in barba alle più elementari norme di democrazia». «La Federcaccia di Pietra-
Un cacciatore
galla - conclude Monetta - invita l’assessore a soprassedere sull’istituzione della zona e a convocare le associazioni
venatorie presenti sul territorio a un tavolo tecnico». Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Avigliano Il ripetitore delle Telecom potrebbe non essere installato nei pressi del castello
Soluzioni alternative per l’antenna La decisione definitiva verrà assunta il prossimo 12 novembre AVIGLIANO – Ha preso tempo. Ha fatto tutte le verifiche sui siti alternativi, valutato l’idoneità, verificato se un’antenna radio per telefonia mobile può stare o meno in quella zona. Non più a ridosso del centro abitato e ai piedi del castello di Lagopesole, ma più a valle del borgo federiciano, tra l’istituto agrario e il Foro boario. La Telecom comunicherà, in una riunione ufficiale convocata per la prossima settimana, se tra la rosa di siti alternativi proposti dal Comune di Avigliano ve n’è uno su cui può poggiare il traliccio. Per ora non trapela nulla circa la decisione del colosso telefonico. Si sa, però, che i tecnici hanno chiuso le valutazioni e comunicato la volontà di riaprire il confronto con la Regione Basilicata, il Comune di Avigliano e la Soprintendenza. L’assessore regionale competente, il titolare dell’Ambiente Vincenzo Santochirico (Pd), ha fissato la riunione nel suo dipartimento: il 12 novembre. Mercoledì prossimo, dunque, si farà sintesi delle decisioni assunte in due mesi di tempo. Tanto è trascorso dalla conferenza di servizi di settembre, al termine della
Una veduta di Lagopesole. A destra un ripetitore telefonico
quale fu deciso di prendere tempo per valutare altre zone dove far sorgere la “stazione radio base”. La richiesta di convocare l’incontro fa pensare a una
decisione definitiva da parte di Telecom, che a questo punto dirà se la proposta alternativa è appetibile oppure no. L’assessore del Comune di Avigliano, Donato La-
cerenza (Pd), fa sapere che da quella proposta del Comune di mettere a disposizione suoli demaniali «non si torna indietro». «Per noi – ha spiegato La-
cerenza annunciando l’incontro con Telecom e Regione Basilicata – il confronto possibile è sui siti che abbiamo proposto, in particolare su quello a ridosso del Foro boario». Se ciò non dovesse avvenire, bisognerà conoscere quali azioni metterà in campo la Regione Basilicata, titolare del procedimento insieme alla soprintendenza, quest’ultima responsabile del nulla osta paesaggistico. Da quanto si apprese ufficiosamente all’indomani della conferenza di servizi di
settembre, l’assessore Santochirico “caldeggiò” uno spostamento del sito sul quale sarebbe sorta originariamente l’antenna. Un indirizzo non di poco conto, significativo dal punto di vista della volontà politica e amministrativa, anche se giunse a posteriori, quando a fermare le intenzioni di Telecom si mise di mezzo un comitato cittadino, No antenna, che ad agosto bloccò l’installazione del traliccio con una accesa contestazione. Gianni Sileo potenza@luedi.it
L’INTERVENTO AVIGLIANO - Nuovamente, ma senza stupore, apprendo, dagli organi di stampa, dell’iniziativa promossa dal neonato coordinamento cittadino del PdL, consigliato dal suo ispiratore e padre putativo Gianni Rosa, presidente provinciale di An (verso il PdL), e condivisa dal presidente provinciale di FI (verso il PdL), Pici. Il fatto, o meglio, il misfatto: da alcuni giorni sui muri delle città di Avigliano e Lauria, campeggiano manifesti in cui i rispettivi dirigenti locali del Popolo della Libertà rivolgono un invito alla cittadinanza ed al mondo dell’associazionismo ad aderire al nascente partito. Si tratta di un’operazione di marketing politico o reale intento progettuale? Allo stato attuale, credo che sia valida la prima ipotesi. Questa considerazione trae origine dal fatto che il circolo locale della
Manifesti che invitano a entrare nel Pdl «E’ solo un’operazione di marketing» Nuova Italia, la cui collazione politica risulta essere esplicita e dichiarata, non è stato contattato. Sebbene non sia incline alla dietrologia, ritengo tale dimenticanza voluta, tesa ad operare un’azione di boicottaggio nei nostri confronti. Forse, confacenti al motto dei generali della prima guerra mondiale “servono uomini, e non certo idee”, preferiscono ingrossare le file ed i numeri di un futuro partito, senza che questo vada al di là di un mero ed indifferenziato contenitore politico, privo di identità, valori e dal generico, superficiale moderatismo elevato ad ideologia. In sintesi: senz’anima. In questa prospettiva, la presenza del nostro movimento nel PdL, in quanto spirito critico con forti riferi-
menti programmatici e culturali, sarebbe (a loro dire) inopportuna. Desta una certa perplessità, che la nascita del nuovo soggetto politico sia proclamata solo dai presidenti provinciali di An e Fi, e che parta solo da Avigliano e Lauria. Quale ruolo avranno, nel dibattito e nella costituzione del PdL, le altre formazioni, come la Dc per le Autonomie o i socialisti riformisti e la corrente giovanardiana dell’Udc? E le associazioni? Sarà data loro la possibilità di intervenire in questo processo di aggregazione e sintesi, apportando il proprio contributo in valori culturali ed identitari? La nascita di un partito è un processo complesso ed articolato che inizia dal basso, nelle sezioni
politiche dei paesi, e sale fino alle agli esecutivi partitici di ogni livello. Non certo il contrario. Gli esponenti di vertice di An e Fi, durante questa fase di transizione, devono rendersi garanti del dibattito interno a ciascun partito e promuovere il dialogo tra le diverse componenti ed anime del nascente PdL, evitando fughe in avanti o ricercando legittimazioni future. Se il Popolo della Libertà vuole caratterizzarsi come una realtà dinamica ed aggregante, deve essere, come afferma Alemanno, «un partito fortemente partecipato che raccoglie le forze vive della nostra società civile e la sua nascita deve essere profondamente sentita e vissuta». Se l’intento è, come dichiarato
nell’articolo di giornale, creare un partito in grado di «garantire il buon governo e la trasparenza delle azioni», il banco di prova saranno le prossime elezioni comunali e provinciali. si crede nella trasparenza, applicata al mondo della scuola o del lavoro, non si può cancellare tale principio nelle dinamiche di selezione dei candidati. Lasciamo scegliere ai cittadini, attraverso l’introduzione delle primarie, chi meglio potrà rappresentare il centro-destra alle future competizioni elettorali. I consiglieri provinciali uscenti si sottopongano al giudizio dei cittadini in riferimento ai risultati politici conseguiti durante il loro mandato Renato Zaccagnino Presidente circolo “Solzhenitsyn” Nuova Italia di Avigliano
Venerdì 7 novembre 2008
28 Reportage nella zona Pip di Vietri: altro che insediamenti produttivi, qui solo degrado
Tanti soldi per un cumulo di rifiuti Pannelli solari e impianto d’illuminazione distrutti VIETRI DI POTENZA Un’area di oltre ventimila metri quadri, in una zona strategica per il commercio, suddivisa in venti lotti da mille metri quadri, oltre ad un esagerato spazio esterno, con tanto di strada asfaltata e spazi in ottimo stato. Stiamo parlando della zona Pip (piano insediamenti produttivi) di Vietri di Potenza. Qui non ha mai funzionato niente, non c’è mai stata produttività o lavoro. Funziona solamente lo scarico abusivo di materassi e vecchi divani e la distruzione degli oggetti all’interno dell’area da parte di ignoti o malviventi, oltre a furti di qualsiasi tipo di materiale. Continua il viaggio tra le aree del paese vietrese in stato di degrado o di abbandono, o quanto meno inutilizzate. Dopo l’area terremotati della “Tendopoli”, questa volta la per la seconda tappa ci siamo soffermati su contrada San Giovanni, tra lo svincolo autostradale di Vietri di Potenza e il centro abitato, dove esiste (o almeno dovrebbe esistere) la zona Pip (costruita da tantissimi anni). Ma di quest’ultima, c’è solamente un grande capannone e una splendida area attrezzata e all’esterno pulita, con un viale di strada asfaltato e in ottimo stato, con una illuminazione di oltre trenta lampioni. Ventimila metri quadri, suddivisi in venti lotti da mille metri, oltre a tutta l’altra area esterna. Ma niente produttività o lavoro. Anzi, molto altro, come materassi abbandonati all’interno della struttura, impianti
La zona Pip di Vietri, nonostante i soldi spesi, non è altro che un cumulo di rifiuti abbandonati come mostrano le immagini
elettrici distrutti ad opera di vandali, impianti di aria condizionata ormai inesistenti e le tante cabine di controllo, di “regia”, con le porte spalancate e all’interno distrutte, ad opera di ladri o di vandali. Per non parlare dei ventisette pannelli solari rubati sui lampioni (ad inizio aprile scorso), per un valore di circa quarantamila euro.
Una zona abbandonata. E, al nostro arrivo, nella parte sud dell’area, all’ingresso, abbiamo trovato due operai edili lavorare. Sembra che si stia cominciando a costruire un altro capannone, a quanto pare per la lavorazione di lamiere. Sperando che quest’ultimo sia fatto per funzionare attivamente, e non diventare terra di “conquiste” per i
vandali e malviventi. Ma la sorpresa arriva qualche istante dopo, all’ingresso principale del capannone, dove abbiamo “pescato” una persona, che ci ha chiesto: «Dove si butta la roba?». Una cosa incredibile. Arrivato con il suo trattore, ha scaricato un vecchio divano davanti al capannone ed è andato via tranquillamente. Un’area ormai di-
strutta. Visto che manca di tutto. All’interno, non si sa se ad opera di malviventi o ignori vandali, è tutto sotto sopra, mancano i fili, le porte sono rotte, si sono presi di tutto. Per non parlare dei pannelli solari rubati mesi fa. La zona Pip negli ultimi anni è stata oggetto di tanti lavori. Negli ultimi anni, è stata fatta tutta l’area esterna, con marciapiedi, lam-
pioni che “dovrebbero” funzionare con i pannelli solari rubati, e tanto di strada perfettamente asfaltata. I lotti, stando ad alcune indiscrezioni, sono già stati assegnati a privati da tanti anni, ma per vari motivi non si capisce ancora il perché dello stato attuale dell’area. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
Vietri Il Comune ha reso nota la lista provvisoria degli aventi diritto
Fondi 219, c’è la graduatoria Interessate 228 persone dai danni del terremoto dell ’80 VIETRI DI POTENZA – Finalmente sembra arrivata una svolta per i cittadini vietresi che da tanti anni aspettano notizie sul contributo della cosiddetta legge 219 (oltre alle leggi 32/92 e 32/93) per i danni del terremoto dell’ottanta. Infatti, l’amministrazione comunale di Vietri di Potenza ieri mattina, presso il Comune di Vietri, ha reso nota la graduatoria provvisoria degli aventi diritto al contributo del terremoto dell’ottanta, che diventerà poi definitiva dopo le varie osservazioni e le verifiche di rito. La graduatoria provvisoria del comune di Vietri di Potenza, colpito duramente dal terremoto dell’ottanta, è un paese del cosiddetto “cratere”, e interessa ben 228 persone. Ma chiaramente non saranno tutti a ricevere il contributo, visto che della graduatoria provvisoria saranno analizzati tutti i casi in base a vari parametri. L’assessore alla ricostruzione, Rocco Carleo, spiega: «Ci saranno quin-
dici giorni di osservazione da parte degli aventi diritto, dopodiché saranno valutati tutti i casi e ci sarà l’approvazione da parte del consiglio comunale». Intanto lo stesso Carleo ci rende noto che sono stati avvisati della graduatoria provvisoria tutti i tecnici che operano sul territorio.
Altre quarantaquattro persone, che già anni addietro hanno ricevuto il contributo, figurano in un’altra graduatoria, dove attendono il saldo del contributo ricevuto, le cosiddette perizie di variante. I contributi, come sottolinea Carleo, «saranno distribuiti con la massima
trasparenza». E come si nota dalla graduatoria provvisoria, saranno distribuiti in base al numero progressivo, alla data di richiesta, alla data di approvazione, della posizione in graduatoria e del fabbisogno. cl. bu. provinciapz@luedi.it
Gente in fila per consultare le graduatorie
A Brienza la presentazione delle pagine di diario di Verrastro BRIENZA - Sarà presentato domani a Brienza alle ore 19 presso la sala dell’ex refettorio il volume “Del Tempo e dell’eterno”, pagine di diario di Vincenzo Verrastro (1970-1981). Nel corso dell’incontro sarà proiettato la videobiografia di Vincenzo Verrastro, a cura di Rocco Brancati. Dopo i saluti del sindaco di Brienza, Antonio Distefano, seguirà la relazione dello storico Giampaolo D’Andrea. Interverranno Antonio Autilio, assessore alla Formazione della Regione
Basilicata, e Piero Lacorazza, segretario regionale dei Ds. Vincenzo Verrastro è stato il primo presidente della Regione Basilicata, segnando alcune delle fasi più significative della Basilicata, affrontando problemi fondamentali come quelli della terra, dell’occupazione, della casa, delle opere di civilizzazione. Grazie alla “riforma agraria” riesce a dare risposte, rendendo praticabile il territorio, mediante una serie di concessioni per gli accessi. Si rende promotore di un disegno di legge per l’istituzione
L’invito alla presentazione del libro
dell’Università di Basilicata e per la rivitalizzazione della Deputazione di Storia Patria per la Lucania, di cui diventa presidente dal 1972 al 1994. Le pagine di diario, pubblicate da Congedo Editore in una elegante veste grafica e corredate da
una vasta documentazione fotografica, sono precedute dalla presentazione dell’onorevole Giampaolo D’Andrea e dalla introduzione, seguita da una nota biografica, della figlia Valeria Verrastro, da cui traspare tutto l’amore e la tenerezza filiale.
VenerdĂŹ 7 novembre 2008
29 Lauria Esulta il sindaco Pisani che non risparmia frecciatine all’ente di viale Verrastro
ÂŤIl Tar dĂ ragione al ComuneÂť Discarica, il tribunale sospende il provvedimento regionale LAURIA - Si riaprono le trattative per la realizzazione del “Sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbaniâ€? previsto in localitĂ Carpineto di Lauria. Il Tar ha sospeso il provvedimento del Dirigente dell'Ufficio compatibilitĂ ambientale della Regione Basilicata che negando una proroga al Comune, aveva di fatto bloccato l'inizio dei lavori. ÂŤSostanzialmente il Tar ha dato ragione al ComuneÂť, è stato il commento del sindaco Antonio che poi parlato ÂŤdi una paralisi della Pubblica amministrazioneÂť. ÂŤAldilĂ del merito della vicenda - ha detto - si impone una riflessione su come funzioni male la Pubblica amministrazione se per ottenere un provvedimento di proroga da parte di un Ufficio regionale relativo ad un'opera strategica un comune debba ricorrere al TarÂť. ÂŤTrattandosi di un'opera strategica per il territorio - ha continuato Pisani - Ritengo che il provvedimento del Dirigente non solo evidenzia come la burocrazia può diventare quando assume queste posizioni, ma impone che l'organo politico prenda dei provvedimenti e si chieda per quali motivi molti uffici della Regione sul problema della discarica abbiano assunto posi-
CRISI “DI NERVI�
Il primo cittadino di Lauria alle prese in questo periodo tra la discarica e la crisi di governo
zioni cosĂŹ inutilmente rigide tanto da apparire ostruzionisticheÂť. Per Pisani, in definitiva, è assurdo che: ÂŤper un'opera finanziata dalla Regione di 7 milioni di euro, che riguarda un'emergenza qual è quella dei rifiuti, la burocrazia della regione Basilicata assume un atteggiamento di ostruzionismo tanto che il Tar deve sospendere il provvedimentoÂť. L'ultimo stop all'avvio dei lavori, è dipeso da un'autorizzazione dell'Ufficio ambiente della Regione Basilicata per ottenere la quale il comune ha atteso 80 giorni. Invece dell'autorizzazione, al Comune è giunta insieme al no dell'Ufficio compatibilitĂ ambientale per la proroga anche la richiesta di un “nuovo procedimento di screeningâ€? prima dell'inizio dei lavori “finalizzato all'acquisizione di un nuovo pa-
Lauria, Pd tra battibecchi e grattacapi
rere di esclusione del progetto dalla fase di valutazioneâ€?. Da qui il ricorso al Tar. “Ora - conclude Pisani - si spera che con l'intervento dell'assessore e del direttore generale dell'assessorato si possa recuperare il tempo perduto, e quindi riottenere subito questa proroga per poter avviare le procedure dell'inizio lavoriâ€?. Intanto resta l'emergenza del primo gennaio quando la vecchia discarica di localitĂ Carpineto andrĂ in esaurimento e i sindaci dei comuni destinatari del nuovo sistema dovranno decidere dove portare i loro rifiuti. Per questo si sono riuniti a Lauria la settimana scorsa ed hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della giunta regionale per far fronte alla questione. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
LAURIA - Se i capi del partito democratico si comportano a livello regionale come i capponi di Renzo, cosĂŹ scriveva ieri il direttore del Quotidiano a proposito della crisi politica innescata prima dall'intervista al senatore Filippo Bubbico e poi dalla lettera ai giornali del presidente Vito De Filippo, a Lauria gli esponenti locali del partito di “Obamaâ€? non sono da meno. Sembra che un paio di capponi locali del Pd, uno della ex Margherita e uno degli ex Diesse siano arrivati a beccarsi ben oltre la “pur forte dialettica democraticaâ€? di cui si è parlato fino ad ora. La “vivaceâ€? discussione sarebbe avvenuto nella giornata di martedĂŹ nel corso della riunione della terza commissione consigliare che doveva occuparsi di preparare le carte su un paio di argomenti che sono in programma nel prossimo consiglio comunale in programma per lunedĂŹ prossimo 10 novembre. Sul tavolo della terza commissione l'avvio della raccolta differenziata e il riparto di fondi del sisma del 98. Si erano intanto chiuse senza esito e con un aggiornamento le due riunioni in programma nel Pd di lunedĂŹ scorso. Riunioni tenute il forma separata, prima dai nove componenti del gruppo consigliare e poi dal direttivo del partito. Prima si erano visti i nove componenti eletti del gruppo consigliare e a distanza di circa due ore, nella serata, si era riunito il direttivo del Partito democratico nella sede di Via Rocco Scotellaro. Il segretario cittadino del partito veltroniano Bruno Mandarino pur
senza aver ottenuto il via libera definito su un documento condiviso nella giornata di ieri ha avuto l'ennesimo incontro con gli altri due segretari della maggioranza, Mario Lamboglia per i Popolari Uniti e Rosario Sarubbi per i Socialisti. Mandarino si aggrappa alla diplomazia, dice solo che stiamo lavorando e conferma quanto ha dichiarato in precedenza e cioè che questo è un passaggio decisivo per il nuovo Partito Democratico perchÊ come nuova forza politica si vuole rilanciare la politica cittadina. La nostra è una situazione anomala - continua Mandarino - perchÊ abbiamo un'amministrazione che è nata in un'epoca diversa dall'attuale, da accordi tra partiti che non ci sono piÚ. Stiamo cercando di coniugare la necessità del governo cittadino con le difficoltà finanziarie del Comune. Nella verifica politica che abbiamo aperto nonostante le dichiarazioni di principio continuiamo a registrare qualche difficoltà di colloquio con il sindaco . Ribadisco che in questo momento non ci sono valutazioni di merito sull'operato del sindaco ma è in discussione un metodo di governo, metodo che deve tenere conto della condivisone e della partecipazione alle decisioni. Questa mattina la giunta Pisani terrà la consueta riunione di governo del venerdÏ. Saranno presenti certamente oltre al sindaco tutti e sette gli assessori di nuovo in carica da venerdÏ scorso. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Il racconto in un libro di don Paolo Pataro
Lauria e Lagonegro Sciopero in vista per le due societĂ
Viaggio di 400 anni nei soprannomi di Castelsaraceno
Raccolta rifiuti urbani, lavoratori pronti alla mobilitazione generale
CASTELSARACENO - Un viaggio a ritroso di oltre 400 anni per riscoprire i soprannomi che hanno accompagnato la crescita del paese. Questo il percorso realizzato dal parroco del paese, Don Paolo Pataro, in una certosina ricerca nei registri parrocchiali, che hanno permesso la nascita del volume: “Nomi sopra, nomi sotto. Soprattutto soprannomi‌‌â€? presentato alla cittadinanza nel giorno di tutti i santi presso l’auditorium comunale. Da Maccarone a Fraccachele, questi solo due dei tanti soprannomi che si ritrovano nella storia di Castelsaraceno ed è interessante riscoprire, come spesso, i termini che in una comunitĂ sono usati quali soprannomi in altri luoghi vicini diventino cognomi. ÂŤImpossibile - spiega il professor Giovanni Percolo - comprendere se gli uni derivino dagli altri, o viceversa. Certamente il mondo dei soprannomi è sempre stato affascinante, tanto da interessare esimi glottologi, perchĂŠ questi fanno parte della storia di una comunitĂ e un lavoro, quale quello di Don Paolo è un buon punto di partenza per ricerche futureÂť. Un viaggio che gli organizzatori hanno voluto intraprendere mostrando ai convenuti un lavoro di fotografie di personaggi del paese, accompagnati dai loro soprannomi. Tanti volti conosciuti, tanti ricordi che, in pochi minuti, hanno acceso l’interesse dei partecipanti. Con meticolo-
sa precisione, Teresa Armenti, autrice del lavoro, ha ripercorso numerose tappe del 900’, dai campi di prigionia al matrimonio per procura, dai mulattieri alle donne che lavoravano nei vicinati. Uno spaccato della propria storia, spesso ignorato dalle nuove generazioni e che ritrova la sua specificità anche nell’identificazione personale mediante i soprannomi. Quei soprannomi che derivavano da un difetto fisico o da un attitudine personale, tante le possibili origini e tante le letture dei loro significati, ma nessuno può negare l’importanza che gli stessi hanno sempre assunto nelle dinamiche sociali della stessa comunità castellana. Dinamiche che si ripetono nel tempo, perchÊ seppure con accezioni linguistiche contaminate dalla modernità , il mondo odierno non si presenta privo di nuovi soprannomi. Del resto come scritto dallo stesso autore, Don Paolo Pataro: Il lettore casteddano ricordi, o per meglio dire, faccia memoria in tal modo di quanti ci hanno preceduto in questa prodigiosa - passeggiata - nei meandri lieti o tristi di una storia, la nostra, rivissuta non senza un velo di nostalgia, illuminata dall’espressione piÚ genuina di uno spaccato di vita, magari paesano, che si esprime anche attraverso il linguaggio dei nomignoli, o meglio, dei soprannomi. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
LAGONEGRESE - Scioperi in vista per le società che a Lagonegro e Lauria si occupano della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Lo ha anticipato la Fit Cisl di Basilicata che ieri ha scritto ai sindaci dei 2 comuni e al Prefetto di Potenza. Lo scopo della lettera, come spiega il segretario generale Carlo Costa, è quello di chiedere un incontro urgente per discutere le controversie che riguardano il mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre. Si tratta di un tentativo di conciliazione preventivo cosÏ come previsto dalle norme vigenti in materia. Dopodichè gli operai delle due società incroceranno nuovamente le braccia. A Lauria, il servizio, è effettuato dall'Alesia, società mista publlico-privata. I dipendenti sono 18 ed oltre alle mensilità di settembre ed ottobre, avanzano anche 50 ore di straordinario (banca ore) e temono per la tredicesima ormai prossima. Inoltre lamentano la mancata 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 5 * ( Q * ( 'U 9LQFHQ]R /DQGROIL ,Q 6 $UFDQJHOR FRQWUDGD ,VFKLD WHUUHQR GL DUH 9HQGLWD FRQ LQFDQWR DOOH RUH QHOOD VDOD SXEEOLFKH XGLHQ ]H GHO 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 3UH]]R EDVH (XUR 2IIHUWH LQ DXPHQWR QRQ LQIHULRUL DO SUH]]R EDVH 'HSRVLWDUH LQ &DQFHOOHULD HQWUR RUH JLRUQR SUHFHGHQWH YHQGLWD VRPPH SHU FDX]LRQH H VSHVH ,QIRUPD]LRQL LQ &DQFHOOHULD
Uno scorcio di Lagonegro dove opera la Ecological System Srl, societĂ che gestisce la raccolta di rifiuti urbani
fornitura della massa vestiaria per l'inverno, la verifica delle condizioni di sicurezza dei mezzi di trasporto, il rispetto delle minimali condizioni igieniche e di sicurezza dei locali adibiti a ricovero, la mancata effettuazione delle visite mediche e la consegna di dispositivi di protezione individuale e indumenti di lavoro mai consegnati ai lavoratori. A Lagonegro, invece, il
servizio è effettuato dalla Ecological System Srl. I dipendenti sono 10 e lamentano, anche qui, deficit nel vestiario, nelle visite mediche e servizi igienici nei locali di ricovero. “Siamo preoccupati e chiediamo agli amministratori di guardare a questo problema con piĂš attenzione - ribadisce Nicola Labanca della Cisl di Lagonegro - Per trovare una solu-
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zione che garantisca il servizio, nell'interesse delle popolazioni e tuteli i lavoratori� fra. zac. 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 5 * ( * ( 'U 9LQFHQ]R /DQGROIL ,Q /DXULD YLD &DUOR $OEHUWR SLHQD SURSULHWj GL /RWWR $ FDVHWWD VROR DSSDUWDPHQWR /RWWR % GXH JDUDJH D SLDQR WHUUD GHOO LPPRELOH DO ORWWR $ 9HQGLWD FRQ LQFDQWR RUH QHOOD VDOD GHOOH SXEEOLFKH XGLHQ]H 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 3UH]]R EDVH /RWWR $ (XUR /RWWR % (XUR RIIHUWH LQ DXPHQWR QRQ LQIHULRUL DO SUH]]R EDVH SHU FLDVFXQ ORWWR 3UHVHQWDUH VRPPH SHU FDX ]LRQH H VSHVH HQWUR K JLRUQR SUHFHGHQWH YHQGLWD LQ &DQFHOOHULD 0DJJLRUL LQIRU
Venerdì 7 novembre 2008
30 Villa D’Agri Santomartino, sindacalista della Fai Cisl: «Nell’ente ci sono figli e figliastri»
Consorzio: è stato di agitazione I 123 lavoratori chiedono alla Regione il commissariamento VILLA D'AGRI - E' stato di agitazione con azioni di massa e di lotta. Questa volta la situazione dei 123 dipendenti del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri è giunta al limite. Sono incavolati neri. E tramite un documento sottoscritto e votato all'unanimità (1 solo astenuto) nell'assemblea sindacale di ieri mattina chiedono al presidente De Filippo di «commissariare l'ente affinchè si metta fine a questa gestione amministrativa e vengano tutelati i diritti dei lavoratori nel principio dell'uguaglianza e della trasparenza e delle pari opportunità e dignità, non meno la tutela dei diritti del mondo agricolo». Non solo la questione della «mancata retribuzione di cinque mensilità di ritardo di pagamento delle rispettive spettanze» ma una serie di problematiche che «attanagliano la vita quotidiana dei 123 dipendenti dell'ente oltre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso». Uno stato di crisi e di disagio quotidiano che subiscono i lavoratori e un attacco frontale al servizio agrario. Per «un amministrazione sorda e insensibile». Problematiche racchiuse nel documento inviato al Presidente De Filippo, sottoscritto e firmato dai rappresentanti sindacali della Fai-Cisl, Antonio Santomartino e Andrea La Salvia
Alcune immagini dell’incontro di ieri
della Flai-Cgil che hanno presieduto nella mattinata di ieri l'assemblea insieme al coordinatore regionale dei Consorzi di Bonifica, Antonio Mezzapesa. «E' opportuno - sottolinea Santomartino della Fai-Cisl - informare il governatore di quello che succede all'interno dell'Ente. C'è gente che prende incentivi e cammina con 4 cellulari in tasca e chi caccia dalle proprie tasche soldi per comprare attrezzi agricoli per fornire il servizio al mondo agricolo.
Ci sono figli e figliastri. Vogliamo che al nostro servizio venga data la giusta dignità». Duro l'attacco del rappresentante della Cgil, La Salvia alla politica lucana definendo «settant'anni di vero fascismo è la regione Basilicata. La politica ci ha abbandonato, ma noi dobbiamo essere più forti della politica». Mentre il coordinatore regionale dei Consorzi di Bonifica, Mezzapesa ha ribadito «l'individuazione di un
percorso di stabilizzazione per le unità lavorative Otic “sette mesi ciclico”, attraverso un Piano ben definito». Diversi i problemi rappresentati all'interno del documento dal «mancato pagamento delle spettanze mensile, con abituale ritardo di cinque mensilità, addirittura alle 37 unità lavorative con rapporto di lavoro “Otic.Sette mesi ciclico” che non percepiscono da alcuni anni, il sussidio di disoccupazione erogato dal-
l'Inps chiedendo anche all'amministrazione dell'Ente di effettuare un contratto integrativo aziendale di II livello ma nessuna risposta». Diciotto le unità che operano con contratto a tempo determinato assunti con rapporti di lavori per svolgere mansioni di operai invece svolgono lavoro di fasce superiori. «Vertenze e contenziosi avviati dai lavoratori per far riconoscere i propri diritti. Assenza di una pianta
organica adeguata all'esigenze della struttura. Sicurezza ai limiti della tollerabilità senza un minimo di tutela. Servizio agrario che cerca di essere operativo ma trova enorme contrasto di collaborazione di intendi con la gestione amministrativa». Ora si attende la risposta del presidente - 10 giorni di tempo - in caso di senza risposta i lavoratori continueranno nelle azioni di lotta. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Lauria, fiaccolata contro la Gelmini LAURIA - Gli studenti del Lagonegrese scendono in piazza contro il decreto legge del ministro Gelmini. L'appuntamento è per stasera a Lauria con una fiaccolata che partirà alle 18 dal piazzale dell'Isis Nicola Miraglia e terminerà con un dibattito a Piazza del Popolo. «Abbiamo iniziato da tempo a lavorare sull'argomento con classi aperte e discussioni assembleari che hanno, poi, dato vita anche a manifestazioni, scioperi e cortei - dicono gli studenti Ora, però, ci sembra opportuno creare nuove forme di protesta, originali e, soprattutto, volte ad osteggiare la comune opinione di qualche professore o dirigente scolastico che vedono nel nostro impegno una volontà di perdere tempo e scuola». «Ovviamente non è così continua gli studenti - Lo vogliamo dimostrare e vogliamo farlo anche ora che il decreto è stato convertito in legge, contestando a questo governo il modo in cui lo ha approvato, modo che fa, dunque, comprendere l'ampio disegno nel quale rientra anche l'istruzione, ma che comprende sanità, ambiente e tutto ciò che lo stato sociale dovrebbe essere». La fiaccolata di stasera arriva dopo una settimana intesa che ha visto gli studenti confrontarsi in assemblee e incontri con le associazioni
(Erasmo, Emergency, Auser, Su la testa) a cui hanno partecipato anche degli studenti universitari. Gli studenti delle scuole di Lauria e Lagonegro sfileranno insieme per le vie di
Lauria “per dire no” ai tagli “indiscriminati” previsti dalla legge; al maestro unico nelle scuole primarie; alla privatizzazione delle scuole e delle università. f. z.
Parco eolico a Tramutola I dubbi di Mollica «E’ QUANTO mai strano che ultimamente molti centri della regione comunichino, anche con notevole enfasi, la chiusura di accordi con ditte specializzate nel settore su parchi Eolici”. E’ quanto dichiara Francesco Mollica, presidente della III° Commissione consiliare Ambiente e territorio della Regione Basilicata. «Ultimo in ordine d’arrivo – afferma Mollica – la dichiarazione di un Assessore del Comune di Tramutola che, elogiando l’operato dell’Amministrazione di quel Comune, inserisce nella Carta Eolica della provincia un impianto da far nascere su quel territorio». «Siamo di fronte ad una contraddizione in termini – prosegue il Presidente della Commissione – la Regione Basilicata non ha il Piear, la Giunta regionale diniega le autorizzazioni alle domande presentate in precedenza, e i Comuni autonomamente vanno avanti su questo tema. Non si parla di eventuale avvio di accordi, ma il dettaglio fornito rispetto a quanto avverrà risulta essere così preciso tanto da far presupporre che anche in assenza del Piear qualcuno ne conosca già i contenuti anticipando gli eventi. Certo, strano è che l’esponente di un partito politico che era fra i massimi sostenitori di una moratoria sull’eolico, si sia convinto che bisogna procedere su un tema tanto delicato quanto sensibile sotto l’aspetto ambientale». «Il Piear – conclude Mollica – sul quale il Governo regionale aveva già assicurato velocità nell’approvazione, dovrà ancora passare il vaglio delle Commissioni competenti e del Consiglio regionale e allo stato attuale nessuno dovrebbe esserne in possesso».
Venerdì 7 novembre 2008
31 Manto stradale dissestato in alcuni punti e marciapiedi divelti
Melfi, primi segni di degrado in contrada Bicocca MELFI - Degli evidenti segni di degrado da qualche tempo cominciano a notarsi in contrada Bicocca a Melfi. La zona, una volta nota come artigianale, oggi ospita tante nuove famiglie locali che hanno acquistato casa in quella che è diventata la realtà più densamente abitata della città. Qui sorge il noto centro commerciale melfitano sempre più frequentato anche da residenti che giungono dai paesi vicini per acquisti a buon prezzo di ogni genere. In contrada Bicocca, una volta lontana periferia della città di Melfi, oggi insiste l’ufficio delle entrate, sono sorti bar, auto lavaggi, un forno, il centro per le scommesse sportive, un parco giochi al coperto per bambini. Qui presto sarà inaugurata una grande gelateria, una chiesa e la scuola materna. Melfi, in sostanza, conferma il proprio sviluppo fisico in verticale. Dal centro storico, infatti, contrada Bicocca dista circa quattro chilometri.
Una tale trasformazione residenziale richiederebbe normalmente il funzionamento delle infrastrutture, la cura ed il rispetto del nuovo nucleo abitativo. Eppure basta passeggiare proprio sul marciapiede adiacente il gigantesco centro commerciale per rendersi conto che l’incuria ha già prodotto guasti notevoli. Il gradino che costeggia la strada di accesso al parcheggio dell’ipermercato è ormai invaso da erba e rifiuti. Il mosaico di pietre che compongono il marciapiede versa in condizioni pessime. Dovunque le mattonelle ad incastro sono uscite dalla propria sede naturale ed il camminamento è ormai sconnesso e disordinato. Il pericolo maggiore, infine, è rappresentato da grosse buche che ogni venti metri circa sono presenti sul terreno. Si tratta di fori sorti probabilmente per consentire l’impianto di pali per illuminazione. Le buche, della profondità non inferire ai quaranta
Rionero in Vulture
Si inaugura la sede Udc RIONERO - Nel pomeriggio di sabato intorno alle ore 18,00, presenti il segretario regionale Agatino Mancusi nonchè consigliere regionale, il segretario provinciale Palmiro Sacco e il consigliere provinciale Vincenzo Giuliano, tutti dell'Udc, sarà inaugurata la locale sezione del partito dell'on. Casini, con sede nei pressi della Fontana Grande. Per l'occasione il segretario sezionale Beniamino Valzer ha rilasciato per il “Il Quotidiano della Basilicata” la seguente dichiarazione: «Circa un anno fa, una riflessione sulla passata esperienza politica e la convinzione di voler dare seguito ad un percorso nel solco di una condivisione di principi e di ideali, ha convinto me e gli amici Donato Amoruso, Gerardo Brienza, Giuseppe Di Carlo, Giuseppe Prudente a continuare l'impegno politico nel partito dell'on. Pierferdinando Casini. Oggi, quel percorso, raggiunge un primo importante traguardo con l'apertura e l'inaugurazione della sezione dell'Udc a Rionero. Un evento importante perché la sezione di
un partito è punto di riferimento essenziale per una comunità: stare insieme, condividere ideali, ragionare sulla comune visione di una programmazione della vita sociale, è questo il progetto che ci affascina e ci spinge ad operare per dar vita ad una sezione che sia punto di riferimento per coloro che hanno a cuore un centro cattolico, popolare e democratico e nella quale tutti potranno sentirsi protagonisti. Con questa visione , intorno agli amici prima indicati, si è saldato il gruppo dirigente che, per nulla limitato o confinato in un rapporto gerarchico, si apre a quanti vorranno offrire il loro contributo di idee e di operatività». Nell'occasione sarà reso ufficiale anche il neo direttivo sezionale, che sarà composto da Beniamino Valzer, segretario sezionale, e da Gioacchino Barone, Gerardo Brienza, Giuseppe Di Carlo, Mauro D'Errico, Canio Antonio Gianturco, Costantino Massari, Giuseppe Prudente, Pasquale Tucciariello e Adriano Valzer. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
centimetri, sono state lasciate incautamente scoperte. Fino ad oggi è andata bene e né bambini, né passanti più in generale hanno subito danni od infortuni che potrebbero rivelarsi anche gravi. Sarebbe pertanto opportuno intervenire rapidamente per ripulire dalla vegetazione sorta ovunque l’intero camminamento, ripristinare le mattonelle divelte e prov-
vedere soprattutto a chiudere i sinistri e pericolosi fori presenti sulla strada. L’intervento, per comodità e la necessaria tempestività che richiede, potrebbe essere compiuto in sinergia tra amministrazione comunale e la società privata di costruzione che ha realizzato il grosso centro residenziale noto come il centro Brunelleschi. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Negli scatti di Zenti i segni del degrado
Venerdì 7 novembre 2008
32 La denuncia dei consiglieri di minoranza Rocco Di Bono e Salvatore Ventricelli
Discarica abusiva sulla Genzano-Banzi GENZANO DI LUCANIA Prima di recarsi dai Carabinieri ad esporre una loro personale denuncia, i consiglieri di minoranza Rocco Di Bono e Salvatore Ventricelli, ci hanno chiesto di accompagnarli sulla Genzano-Banzi Primo Lotto, a poche decine di metri dal ponte che collega la bretella all'ingresso del Liceo Scentifico “E. Maiorana”, sulla provinciale per Potenza. Il motivo di tanta impellenza? È lo stesso avvocato Di Bono, a spiegarcelo, dinanzi alla piccola discarica abusiva che insiste sul ciglio della strada, all'inizio di un scarpata dal profilo dolce. «Ecco - ci fa notare -, materiali edilizi di scarto, plastica, rottami vari. Ma soprattutto - indica severo -
resti di vecchie coperture di solai: in amianto. Basta inalare appena poche fibre di questo materiale, abbandonato in balia delle erosioni meteorologiche e dei venti, per correre il rischio di incappare in uno dei peggiori tumori al polmone, come tutti ben sanno». Si prosegue, ed abbandonata sul margine dell'asfalto dissestato troviamo anche della vinaccia. «Questo è l'esempio commentano i due - di come la disattenzione all'ambiente ed il non rispetto per il prossimo partano sovente proprio dal basso, ovvero dagli stessi cittadini. Che poi, naturalmente, hanno ciò che meritano». Che questa bretella sia in pessime condizioni, è un
Alcune immagini della discarica abusiva
discorso a parte, ma intanto Di Bono precisa che lungo quel percorso, ogni giorno, sono decine le persone che si recano per fare footing, “senza contare -
conclude -, che le ultime case del paese sono molto vicine, e dei bambini, incautamente, potrebbero avvicinarsi a questa vera e propria 'mina'abbandona-
ta a cielo aperto”. «Abbiamo fatto già presente la questione all'Amministrazione ed ai vigili ci informa Ventricelli mentre andiamo via - e non
avendo ancora ottenuto una risposta risolutiva ci siamo decisi ad interpellare le Forze dell'Ordine». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Lavello Per l’esponente: «La politica è al servizio della collettività e non viceversa»
Per Annale scoppia la grana Dc Il consigliere Mangino chiede al sindaco più visibilità LAVELLO - Prime velate e sottili scherma- gioranza hanno». «Ci si aspetta - si ribadisce glie all'interno della neo insediata giunta nella nota - ovvio da parte di tutti i partiti , i comunale di centro destra guidata da Anto- consiglieri di maggioranza , la giunta ed il nio Annale. Maretta tra le forze politiche Sindaco la massima disponibilità verso una che compongono la maggioranza insediata- pluralità di intenti, democrazia, pari dignisi all'indomani delle elezioni amministrati- tà che all'indomani delle elezioni erano sulla ve della scorsa primavera. A lanciare il sas- bocca di tutti ed ad oggi mai condivise pienamente, per ridefinire, riequiso nello stagno la Democrazia librare e meglio ridistribuire Cristiana e l'Udeur in un cocon urgenza gli assetti di rapmunicato diffuso nella giorpresentanza amministativa e nata di ieri per il tramite del politica della attuale amminiconsigliere comunale Dc, strazione». «Saremo - concluFrancesco Mangino eletto alde - comunque attenti che l'interno della lista di centro nessuna forza politica e tandestra Uniti per Lavello. «La tomeno soggetti individuali democrazia cristiana delle possano pensare di pretendeAutonomie verso la Pdl e l'Ure di risolvere le annose ed irdeur di Lavello - si legge - porrisolte problematiche della tano a conoscenza alle forze nostra città con arbitrio , colpolitiche locali di aver ragpi di mano e logiche autoritagiunto un accordo politico terie e di potere. In tempi recenso a portare avanti congiunti , questi , hanno permesso tamente le problematiche ine- Il sindaco Annale che la città di Lavello dovenisrenti lo sviluppo della nostra se una comunità quasi disacittà, impegnadosi sin da ora a confrontarsi fra di loro e dare pieno soste- strata a livello economico finanziario e relegno al Sindaco ed alla giunta Comunele per gata a ruolo di ancelle delle città che contano nel Vulture Melfese». «Rammentiamo a noi l'attuazione del programma» «Con l'occasione - prosegue - invitrano stessi ed a tutti i politi ed amministratori tutte le forze politiche ad unire gli sforzi della nostra città che la politica è al servizio condividendo , con la Dca ed Udeur tutte le della collettività e non viceversa». Autunno scelte che di volta in volta verranno prese sia caldo dunque per la giunta Annale mentre a livello amministrativo che politico dalla si attendono gli sviluppi delle diatribe intergiunta Annale. Pertanto noi crediamo che ne alla maggioranza a soli sei mesi dall'insesia opportuno e bene per tutti che anche la diamento del nuovo governo cittadino. Dca Udeur abbiano quella visibilità politica Daniele Masiello ed amministrativa che altri partiti di magprovinciapz@luedi.it
Lavello, bambini in festa per il tricolore LAVELLO - Centiaia di ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado di Lavello si sono uniti intorno al tricolore italiano per la festa del 4 novembre. L'iniziativa , che ha coinvolto gli alunni delle scuole della cittadina dauna, ha fatto registrare ,come si suol dire, il tutto esaurito. Promotori l'assessorato alla cultura del comune di Lavello con Franco Finiguerra in collaborazione con la locale associazione dei Carabinieri con il presidente Giovanni Ippolito e la delegazione lavellese della Croce Rossa Italiana con il suo ispettore Franco Cardone. Un corteo che si è snodato per le vie del paese e del centro storico ha accompagnato la cerimonia di omaggio ai caduti in guerra con la deposizione di una corona d'alloro presso il monumento in una piazza Matteotti gremita all'inverosimile. La manifestazione è proseguita con la Santa Messa presso la cattedrale di San Mauro officiata dai parroci di Lavello conclusasi con il canto finale dell'inno di Mameli intonato da tutti i ragazzi delle scuole. In concomitanza con l'iniziativa del Comune di Lavello, seconda edizione anche per la mostra delle uniformi d'epoca organizzata dall'associazione carabinieri e dalla Croce Rossa. Hanno fatto bella mostra nell'antiqua-
rium del Comune di Lavello le uniformi d'epoca e recenti di Carabinieri, Polizia, Aeronautica , Marina ed altre forze armate. Un successo di pubblico ma soprattutto tanta curiosità da parte dei giovani. «Abbiamo deciso - fa sapere l'assessore alla cultura del Comune di Lavello , Franco Finiguerra - di coinvolgere in maniera attiva tutti gli alunni delle scuole dai più piccoli fino alle classi terminali delle scuole superiori». «Un gesto - commenta Finiguerra - che mi auguro abbiamo sensibilizzato gli alunni allo studio della storia e delle tradizioni della nostra nazione ma soprattutto l'auspicio è quello di avvicinare maggiormente i giovani alle istituzioni ed al rispetto dei principi e dei valori proprio della nostra Repubblica». La manifestazione che si è protratta fino a tarda mattinata è proseguita in serata con la visita della mostra allestita dalla Croce Rossa e dall'Associazione Nazionale Carabinieri che ha chiuso i battenti dopo quattro giorni di apertura. «Per l'anno prossimo - conclude Finiguerra - abbiamo l'intenzione di coinvolgere anche altri rappresentanti delle Forze Armate e di animare maggiormente gli alunni delle scuole di Lavello con iniziative a trecentosessanta gradi». da. ma.
Un’immagine di Michele Mancino, volto storico del socialismo di Genzano
Genzano ricorda Michele Mancino GENZANO DI LUCANIA - La storia coagula attorno ai grandi uomini. Quando non ve ne fossero, le fluttuazioni, positive o negative, di idee e desideri, sarebbero destinate a naufragare nello stesso caotico mare di probabilità dal quale sempre emergono. E, leggendo le biografie di quegli stessi uomini, per quanto la razionalità possa dominare la mente, non è difficile lasciarsi incantare dalla tesi di Hillman, secondo la quale in ogni essere umano c'è una 'ghianda' che contiene 'in nuce' tutto il futuro per il quale egli sarebbe stato messo al mondo. Non fa eccezione a questa regola, che forse acquisisce un senso solo quando osservata 'a posteriori', la
figura di Michele Mancino, massimo protagonista delle lotte contadine nella storia politica e sindacale della Lucania; nonché fondatore della Federazione Comunista di Basilicata nel 1924, forte inizialmente di appena pochi iscritti, per lo più genzanesi. A Genzano era infatti egli nato, l'8 settembre del 1986, da umile famiglia di contadini. E i suoi studi non poterono andare oltre la 5^ elementare, dopodiché si ritrovò bracciante nelle proprietà latifondistiche della valle del Bradano. Ma la 'ghianda' - a voler continuare con Hillman - prendeva a germogliare, e così a soli 23 anni Michele iniziò a mettere su una organizzazione sindacale sul modello di quelle già
esistenti nella vicina Puglia. Di lì, il passo fu breve: organizzatore di scioperi che lo condussero in prigione, dapprima; poi imperterrito militante comunista, attivo già a partire dai primi anni del regime fascista; ancora in carcere nel 1927, condannato a ben 8 anni, e libero per amnistia nel '32. Sfruttò al massimo finanche la prigione, studiando da autodidatta i temi della questione agraria, che trovarono terreno fertile nella sua mente. Nel 1943, con la fine del fascismo nel sud Italia, puntò subito ad organizzare un vero e proprio Partito Comunista in Lucania, del quale fu eletto segretario, non senza attriti con gli interessi del Capoluogo, a causa
dei quali, nel '45, dovette cedere il posto ad Attilio Esposto. Ma la scalata di Mancino non si arrestò. Tra gli altri incarichi di rilievo, fu segretario della Camera del Lavoro Provinciale di Potenza dal 1947 al 1955 ed infine senatore dal '53 al '63, dapprima membro delle Commissioni Permanenti Lavoro e previdenza Sociale, poi di Igiene e Sanità. Numerose le pubblicazioni lasciate ai posteri, fra interventi a convegni e libri, quando, dopo essere diventato quercia ed aver offerto i suoi frutti, l'uomo che aveva incubato quella grandiosa ghianda spirò, il 25 settembre 1995, a Latina. L'Associazione “Michele Mancino - Agricoltura, Sovranità e sicurezza alimen-
tare, Ambiente, Beni comuni e Cooperazione Internazionale” , ha organizzato per domani, sabato 8 novembre, in collaborazione con il Circolo Prc “Michele Mancino” di Genzano, una giornata commemorativa del personaggio dal titolo “I Tempi della Memoria”. Il Convegno si terrà nella sala Conferenze del Palazzo Regina Elena e sarà coordinato da
Nino Di Bari. L'introduzione è a cura di Tonino Mancino, quindi, dopo i saluti del Sindaco, interverranno l'on. Giacomo Schettini, l'editore Giuseppe Galzerano, il docente Canio Lagala ed il Consigliere Regionale Emilia Simonetti. Le conclusioni saranno affidate al senatore Pietro Di Siena. g. g.
Matera Venerdì 7 novembre 2008
33
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Matera
Matera
Polo Tecnologico
Fidas
Protocollo d’intesa su poteri del territorio
I dati del 2007 500 donazioni in più
a pag. 35
a pag. 37
Quesito al ministero della Funzione Pubblica su percorsi di stabilizzazione
Spiragli di accordo per i venti ausiliari LA GIORNATA Agroalimentare Prodotti lucani all’Ife di Mosca HANNO fatto tappa in Russia le produzioni agroalimentari di qualità del Metapontino . In occasione della Ife Fresh Produce di Mosca l'assessore regionale all'Agricoltura Roberto Falotico ha guidato una delegazione di imprenditori che ha sottoscritto numerosi contratti. a pag. 40
Policoro Tartufo record scovato da Briciola
Le ausiliarie del traffico in attesa di novità davanti al Municipio di via Moro
IL fiuto magico del miglior amico dell'uomo, mai definizione fu più azzeccata, ha portato Rocco Guercio, un imprenditore policorese, alla scoperta del secolo: un tartufo bianco dalle dimensioni eccezionali. 1,8 chilogrammi. A scovare il tubero è stata la cagnetta Briciola. a pag. 41
SI SPERA in una soluzione positiva della vicenda che riguada la stabilizzazione dei 22 ausiliari del traffico (di cui venti donne) che dal 31 ottobre hanno visto scadere il proprio contratto. L’incontro tenutosi ieri sera in Comune non ha sciolto i dubbi e le perplessità ma ha aperto un piccolo spiraglio legato ad un quesito che verrà inoltrato al Ministro Brunetta. Ci vorrà poi la risposta del Ministero della Funzione Pubblica per capire se ci sono i termini di legge per avviare un percorso di stabilizzazione. Sindacati e lo stesso sindaco Buccico hanno con-
cordato sulla Comune volontà di arrivare ad una soluzione della vicenda avviando un percorso che andrà poi condiviso, i problemi restano legati all’interpretazione delle norme ed alla possibilità di poter agire in virtù di scelte e comportamenti derivanti da un recupero delle situazioni di precariato che il Ministero avrebbe annunciato di voler perseguire attraverso una legge di stabilizzazione. Proprio su questi percorsi si dovrà pronunciare il Ministero della Funzione Pubblica. a pag 34
IL FATTO DEL GIORNO
Don Angelo: «C’è chi chiede soldi a mio nome, non credetegli» «Ci sono persone che chiedono soldi a mio nome, offerte per la parrocchia. Non li mando io, non ho mai fatto queste cose e mi dispiace che accadano, spero che si fermino al più presto». Don Angelo Tataranni parroco di San Rocco racconta la spiacevole avventura di questi ultimi giorni con una sorpresa che lo ha rattristato e colpito perchè mette in gioco il lavoro quotidiano che viene fatto per gli altri e la credibilità che è stata conquistata. Don Angelo racconta l’accaduto con dovizia di particolari: «mi hanno chiamato due miei amici dicendomi che avevano ricevuto la visita di persone che chiedevano soldi per la parrocchia, vere e proprie offerte. Prima mercoledì un giovane con una bambina e poi una donna attorno ai venti anni. Queste persone hanno contri-
buito con quanto potevano ma poi mi hanno informato e io sono letteralmente caduto dalle nuvole. E’ incredibile» spiega ancora don Angelo al telefono visibilmente dispiaciuto per l’inqualificabile episodio, «mi auguro si tratti solo di un caso, la prima volta hanno chiesto un’offerta legata alla vendita del calendario di Padre Pio, nel secondo caso un’offerta e basta. Non mi piace che qualcuno possa approfittare del mio nome e della mia parrocchi,a mi auguro si tratti di persone che si ravvedano e non utilizzino più questi metodi. Di certo io voglio che si sappia: non sto raccogliendo soldi, non l’ho mai fatto e non ho intenzione di iniziare ora. Se questa storia di ferma è meglio altrimenti sarò costretto a sporgere denuncia». p.quarto@luedi.it
Occasione persa
Telespazio una storia agrodolce di FRANCO DI PIERRO Storia in agrodolce di un punto di eccellenza della ricerca scientifica internazionale che rischia di finire nel limbo delle occasioni perdute di un territorio costretto, suo malgrado, a vivere in perenne condizione di subalternità se non di totale abbandono sul fronte della crescita e dello sviluppo. La spazio si riempie di satelliti destinati a rendere più puntuale la conoscenza del pianeta Terra. Ai primi due del progetto Cosmo SkyMed, se ne aggiunto da pochi giorni un terzo. Ma quanto è costante e rigoroso il loro controllo da parte delle strutture terrestri deputate alla decodificazione delle immagini che arrivano dallo spazio, in primo luogo la stazione geodetica “Giuseppe Colombo” di Matera? Sulla Murgia materana, al confine con la Puglia, in uno spazio che se non ci fossero elementi distintivi forti della ricerca spaziale continuerebbe ad avere le caratteristiche di un territorio ancora all'alba della lunga storia dell'umanità, c'è un concentrato di professionalità e di tecnologie costruito grazie alla lungimiranza dei politici della Prima Repubblica. All'inizio degli Anni Ottanta il Centro di geodesia spaziale “Giuseppe Colombo”, gestione condominiale di Agenzia spaziale italiana e Telespazio, segnò l'inizio di un percorso che avrebbe dovuto costruire il futuro della ricerca sul fronte dello studio della Terra, a cominciare dallo spostamento delle masse continentali a finire a quei fenomeni che giorno dopo giorno impoveriscono la vivibilità del pianeta: arretramento costiero, inquinamento, deforestazione, instabilità geologica, abusivismo edilizio, controllo delle rotte marine. In circa trent'anni di attività la stazione geodetica materana, che pure ha costruito lusinghieri e significativi successi contribuendo ad ampliare una serie di conoscenze, ha continuato a vivere con investimenti centellinati che ne hanno sistematicamente impedito un decollo “senza se e senza ma” nello scacchiere scientifico internazionale. Il filo conduttore delle scelte operative, così come purtroppo avviene per le cose di casa nostra, è stato sempre quello dei piccoli passi senza considerare la gravissima crisi di due anni fa quando si ipotizzarono scelte di un drastico ridimensionamento a tutto vantaggio di altre comunità scientifiche del Paese. Un rischio che fu cancellato dalla tempestiva difesa del “Giuseppe Colombo” messa in campo dal sindacato e dalle istituzioni opportunamente sostenuti dai parlamentari lucani. a pag. 35
34 Matera Comune e sindacati concordano sull’intervento. Decisiva l’interpretazione della legge Venerdì 7 novembre 2008
Ausiliari, l’intesa si può fare La speranza della stabilizzazione in un quesito a Brunetta SI APRE un piccolo spiraglio per la soluzione della vertenza che riguarda i 22 ausiliari del traffico il cui contratto è scaduto il 31 ottobre scorso. Ci vorrà la risposta del ministero della Funzione Pubblica per capire se ci sono i termini di legge per avviare un percorso di stabilizzazione. Il passo successivo sarà poi quello di capire quale sarà poi l’esatto percorso che questi lavoratori dovranno fare per completare l’agognato percorso. Ciò che comunque lascia ben sperare e la volontà comune ribadita anche ieri nel lungo incontro in Comune di arrivare ad una soluzione positiva della vicenda. Il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha ricevuto nel pomeriggio di ieri presso il sesto piano del Palazzo Municipale i rappresentanti sindacali della Cgil e Cisl Angelo Cotugno, Giuseppe Amatulli, Giorgio Casiello e Vito Maragno, nonché una delegazione di quattro dei ventidue ausiliari del traffico legati al Comune da un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, scaduto lo scorso 31 ottobre, al fine di trovare una soluzione definitiva alla questione legata alla stabilizzazione degli stessi. L'incontro si è tenuto in un clima sereno e all'insegna della reciproca collaborazione tra le parti.
Le lavoratrici ausiliarie del traffico davanti al Municipio e il sindaco Buccico
Il sindaco, da parte sua, ha confermato la volontà politica da parte dell'amministrazione comunale di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori, ribadendo al tempo stesso la necessità di verificare le condizioni giuridiche e normative affinché ciò accada. In tal senso, d'intesa con i sinda-
cati e i lavoratori, è stato approntato un quesito sulle possibilità di stabilizzazione che verrà inviato al ministro della Funzione Pubblica Brunetta. «Aspettiamo le risultanze di questo quesito prima di esprimerci in merito a quelle che potranno essere le situazioni future, certo è
che una speranza ed uno spiraglio sembra esserci e su questo tutti insieme vogliamo andare avanti e continuare poi a lavorare» ha spiegato al termine dell’incontro il segretario della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli che ha preso parte al delicato appuntamento. L’ottimismo sulla risposta pro-
Riconoscimento di “Identità golose”. Il lucano vive e lavora a Modena
Il sommelier più bravo è materano premio a Giuseppe Palmieri NEMO profeta in patria! E' proprio vero e a confermarlo è quanto accaduto a Giuseppe Palmieri, trentatreenne materano, indicato come il più giovane tra i grandi sommelier italiani ama definirsi un “ lucano orgoglioso” ed appartiene ai più giovani sommelier. Un primato di cui l'Italia può esserne fiera e che vanta un cuore originario della Città dei Sassi. Nel Dicembre 2007 è stata la “Guida ai Ristoranti del Sole 24 Ore” curata da Davide Paolini a conferirgli il titolo di “Miglior Suggeritore di vini 2008”. Quest'anno è stata la guida “Identità Golose” del giornalista Paolo Marchi a insignirlo del titolo di “Miglio Sommelier dell'anno” nel corso di una cerimonia celebrata a Milano alla presenza del gotha dell'enogastronomia italiana. Giuseppe Palmieri vive e lavora a Modena, alla corte del grande chef Massimo Bottura, titolare dell'Osteria Francescana, premiato quest'anno come miglior ristorante italiano. Qui è arrivato nel 2000 per ricoprire i ruoli di Direttore di sala e sommelier. La sua è una carriera che lo ha visto nelle migliori strutture d’Europa, fra l’Italia e l’Inghilterra. Dopo alcune esperienze in strutture di grande prestigio, quali il Villa Crespi di Orta San Giulio e la Taverna del Pittore sul lago Maggiore, vola in Inghilterra, al San Lorenzo di Londra, il più noto ristorante italiano della capitale Britannica. Torna, quindi, in Italia per svolgere la sua attività, prima in Sardegna, poi in Emilia ed è qui, alla Locanda Solarola che conosce Massimo Bottura, dal qua-
le non si è più separato. Prima dei due prestigiosi titoli nazionali, Giuseppe Palmieri è stato ospite alla trasmissione “Quelli che il calcio” di Simona Ventura su Raidue, mentre a Radio 24 e sulla Gazzetta di Modena cura rubriche di enogastronomia con sistematicità. Il talento e la classe riconosciutigli dai grandi “guru” della ristorazione in ternazionale, sarebbero il frutto di una vocazione nata, come ha raccontato lo stesso Palmieri in una recente intervista, “sedendo a tavola alla destra del nonno, a scrutarlo nei solenni pranzi di famiglia, mentre levava il calice, osservava il colore e degustava in assoluto silenzio, con moderazione, la magia del vino”. E' Londra a spingere Palmieri a diventare sommelier,infatti, diventa sommelier con diploma internazionale Asi( Associazione Sommelier Italia). La stampa specializzata lo definisce un “ vulcanico” e Giuseppe Palmieri strabilia tutti con il premio miglior sommelier. «E' una soddisfazione enorme - ammette Palmieri - sono al massimo della felicità. C'era tutto il mondo del giornalismo, dei produttori e degli esperti del settore. Abbiamo portato una parte di Modena e di Lambrusco in mezzo a loro. E' un'esperienza esaltante, perchè questo è davvero un momento magico per la ristorazione e il gusto italiano: grandi ristoranti, grandi chef, grandi vini, è un settore che ha preso finalmente coscienza di cosa è realmente la grande qualità italiana». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
veniente dal ministero ha continuato a prevalere nonostante le preoccupazioni delle ventidue ausiliarie del traffico continuino a rimanere alta. La tensione però in questo caso è stato certamente tenuta sotto controllo. Il sindaco ha ricevuto una rappresentanza delle lavoratrici mentre la gran parte è stata lasciata al di fuori del Palazzo Municipale per evitare altre spiacevoli situazioni come quella che si era verificata nello scorso 31 ottobre quando le donne avevano occupato il sesto piano del Comune al culmine di una forte tensione ed una vera e propria trattativa ad oltranza. Oggi verrà concordato e definito il testo del quesito da inviare al ministro Brunetta e poi si attenderà una risposta nella convinzione che vi siano gli spiragli necessari per avviare un percorso auspicato da tempo. Un percorso utile anche in vista dello step successivo che dovrà necessariamente affrontare anche la questione dei 28 lavoratori socialmente utili il cui contratto scadrà nel prossimo dicembre. Una corsa a ostacoli che potrebbe far intravedere una soluzione. La speranza rimane aperta. E i lavoratori aspettano una risposta per avvicinarsi all’agognata stabilizzazione. p.quarto@luedi.it
Da domani un corso di formazione
Neurosviluppo infantile tre appuntamenti con i medici pediatri TRE appuntamenti, per i medici pediatri, presso l'Auditorium dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera per approfondire le tematiche sui disturbi del neurosviluppo infantile. Sono le finalità del corso di formazione, promosso dalla Asl 4 sul tema “Strumenti di screening per i disturbi del nero sviluppo e psicopatologici nella prima e seconda infanzia''. Domani la dottoressa Maria Cristina Caselli terrà, a partire dalle 9 una lezione sul tema “Il primo vocabolario del bambino forma breve''. Seguirà, nel pomeriggio, una esercitazione pratica- La seconda lezione è fissata per il 22 novembre con l'intervento del dottor Giovanni Valeri sul tema “L'SDQ (Streghts and Difficulties Questionnaire)''. Il
terzo appuntamento è per il 13 dicembre. Interverrà il dottor Roberto Moliterni, che tratterà del tema “ L'MCHAT (Modified Checklist for Autism in Toddlers''. “Il corso -ha detto il dottor Carlo Calzone, direttore del Dipartimento interaziendale di Neuropsichiatria per l'Età evolutiva (Dinpee)- si propone di formare i Pediatri di libera scelta sull'uso di strumenti da utilizzare nel corso dei periodici bilanci di salute per identificare precocemente i disturbi del neuro-sviluppo e psicopatologici nella prima e seconda infanzia. Gli strumenti di screening sono stati scelti in base alla facilità di impiego, alla affidabilità e alla loro diffusione a livello nazionale ed internazionale.
Il materano Giuseppe Palmieri, miglior sommelier del 2008
Il fortunato sconosciuto ha giocato al Bar Dante 70. La ricevitoria non è nuova a vincite milionarie
Gratta e Vinci da 1 euro ne fa vincere 20 mila UNA ricevitoria fortunata, quella di via Dante gestita dal sig. Guerricchio. Non è la prima volta, infatti, che il bar che gestisce anche i diversi concorsi, fa vincere un avventore. Questa volta è toccato ad un giocatore sconosciuto che con un Gratta e Vinci da un euro, ne ha guadagnati 20 mila. Un’opportunità inaspettata che, ancora una volta, premia il Bar “Dante 70”. L’incremento del ricorso ai concorsi a premi come Gratta e Vinci e Superenalotto, registrato negli ultimi tempi anche a Matera conferma il trend nazionale che, proprio a queste inaspettate possibilità, affida le speranze di molti italiani.
Solo poco più di una settimana fa il premio da 100 milioni di euro del Superenalotto aveva provocato un’incredibile aumento dei giocatori. Alla fortuna, infatti, viene spesso affidata la possibilità di guadagnare somme inaspettate e abituqalmente difficili da ottenere con un lavoro e uno stipendio normali. Nonostante i suggerimenti degli spot pubblicitari che consigliano di giocare con moderazione, gli italiani stanno affidando a Superenalotto, Bingo e Gratta e Vinci i loro sogni più difficili da realizzare nella speranza di poter acquistare una casa o di migliorare le proprie condizioni di vita.
La ricevitoria
Matera 35 Protocollo d’intesa con Università Bocconi, Asi e Provincia per studiare le potenzialità materane Venerdì 7 novembre 2008
Più vicino il distretto tecnologico Nigro: «Il primo passo per utilizzare al meglio Cosmo Sky Med» MATERA - La provincia di Matera avanza verso il Distretto tecnologico. E' stato firmato ieri, presso la sede dell'ente di via Ridola, il protocollo d'intesa con l'Università Bocconi e l'Asi per la redazione di uno studio sulle potenzialità del territorio. «Entriamo con questa firma - ha detto fra le altre cose il presidente Nigro - nella fase più concreta e operativa che ci porterà alla costituzione del Distretto tecnologico e dell'innovazione. Lo studio è importante per attivare il Distretto tecnologico dell’innovazione, creando sinergie con l’Agenzia spaziale italiana e Telespazio che operano da anni nel Centro di Geodesia spaziale Giuseppe Colombo, con il Cnr, il Consorzio Terna e per utilizzare al meglio le opportunità aperte con il programma spaziale Cosmo Sky Med, costellazione italiana di satelliti i cui dati radar vengono appunto ricevuti e processati presso il Centro di Geodesia Spaziale dell’Asi di Matera. Abbiamo messo insieme - ha continuato il presidente Carmine Nigro - i migliori esperti del settore e l'imprenditoria locale che utilizzerà ed elaborerà i dati forniti dalla consulenza». Un primo passo che costerà in tutto circa 80 mila euro. «E' importante - ha illustrato ancora Nigro - organizzare prima il contesto, partendo dalla conoscenza del territorio sul quale vogliamo insediare il Distretto per la costituzione del quale esiste già un comitato promotore». La Provincia si servirà del lavoro che in parte, ed entro dicembre, sarà realizzato dalla Bocconi in partecipazione con la società statunitense Booz & Company. Quanto verrà fuori dagli esperti, lo studio dunque del Business Case dovrà dare contenuti e assetto al polo spaziale materano. «Puntiamo - ha affermato invece l'assessore allo Sviluppo Tecnologico, Nicola Buonanova - sulle politiche aereospaziali, grazie per esempio a due progetti già da tempo condivisi all'interno dell'Upi e per i quali siamo capofila. Fino ad arrivare a un incubatore di nuove imprese che possano nascere nel settore». Per Sacco, rappresentante dell'Università milanese Bocconi, «si tratta di uno studio strategico, in favore di un mercato globale ad alto valore aggiunto». Francesco Rea, responsabile rapporti istituzionale Asi, è fra i più soddisfatti. Infatti, si fa leva sul Centro di Geodesia Spaziale “G. Colombo” per l'importante progetto. “Abbiamo un radicamento nella città, ma siamo soprattutto contenti perché il nostro ruolo è quello di far sviluppare la ricerca nel campo dell'innovazione tecnologica e permette alle aziende di migliora-
BOX CRONACA Sopralluogo del sindaco
Sabato al Peep L’Arco
Il protocollo d’intesa sottoscritto ieri mattina in Provincia alla presenza del presidente Nigro
re”, ha chiosato Rea. Per gli imprenditori presenti, come per esempio, Sante Lomurno di Confindustria e Angelo De Vito dell'Api, il protocollo è un atto che le aziende attendevano. Con lo studio si arriva quindi a preparare
il terreno. Anche se in un settore altamente specializzato e dove le competenze necessarie sono la cosa più importante da giocare, è qualcosa di estremamente significativo. Entro fine anno, al-
tri appuntamenti sono stati pensati per conoscere il proseguimento del lavoro. Gli altri soggetti in campo sono qualificati, in quanto si parla del Cnr e dell'Università della Basilicata. n.f.
IL SINDACO di Matera Emilio Nicola Buccico effettuerà sabato mattina alle 8,30 un sopralluogo nella zona Peep L'Arco per verificare personalmente la situazione relativa al completamento di alcune opere di urbanizzazione, sollecitato in una petizione da 250 famiglie residenti nel quartiere. Le opere in questione riguardano la pubblica illuminazione, la realizzazione di marciapiedi e completamenti stradali, la cartellonistica stradale, l'aggiunta di cassonetti per la raccolta della spazzatura, oltre alla realizzazione di paratie e griglie per intercettare gli smottamenti e le acque provenienti dalle zone più a monte. Il Sindaco incontrerà alcuni rappresentanti degli abitanti, al fine di studiare soluzioni per risolvere i problemi di vivibilità e sicurezza che vive l'intero quartiere. Sempre sabato mattina, il Sindaco Buccico incontrerà una rappresentanza degli abitanti della Lottizzazione Acquarium, che a loro volta hanno segnalato una serie di disagi con i quali sono costretti a convivere da anni. In particolare, i cittadini chiedono il completamento la zona tra la Parrocchia di Serra Rifusa e via Pergolesi con marciapiedi, impianto di illuminazione e strisce pedonali, una adeguata cartellonistica stradale, la pulizia di strade e marciapiedi e l'istituzione del servizio pubblico e urbano.
Il presidente dell’Api giudica positivamente i vantaggi per le piccole imprese
Piazza Marconi
«Opportunità per il nostro territorio»
Finiti i lavori di rifacimento
«IL settore delle applicazioni aero-spaziali, con particolare riferimento all'osservazione della Terra e al monitoraggio dell'ambiente, in provincia di Matera ha grandi potenzialità di sviluppo». Con questa convinzione il presidente dell'Api, Nunzio Olivieri ha espresso vivo compiacimento per la determinazione con cui il presidente della Provincia Nigro e l'assessore allo Sviluppo Tecnologico Buonanova stanno portando avanti il progetto di sviluppo del polo spaziale materano, che ha compiuto un passo ulteriore con la stipula della convenzione con alcuni centri di ricerca. Per Olivieri l'affidamento dell'incarico per lo studio del business case, al quale ha partecipato anche l'ing. Angelo Donvito in rappresentanza dell'Api, è un importante punto di partenza per l'espansione di un settore che nel nostro territorio ha grandi potenzialità. Il Distretto materano dell'innovazione tecnologica che la Provincia sta costituendo è formato sia da centri di eccellenza come Asi e Telespazio, sia da un cospicuo numero di piccole e medie imprese locali, tecnologicamente avanzate e altamente specializzate nel telerilevamento e nel monitoraggio ambientale. «In questo momento di crisi dell'economia - precisa il presidente dell'Api - sono proprio queste
Nunzio Olivieri presidente dell’Api
aziende a garantire una prospettiva di sviluppo al territorio, per cui l'occasione fornita dal settore aerospaziale deve essere colta per creare a Matera un Polo spaziale all'avanguardia». matera@luedi.it
E' TORNATA fruibile a Matera, dopo gli interventi di riqualificazione, durati oltre un anno, piazza Marconi, al rione Piccianello. L'intervento è stato effettuato dall'amministrazione comunale con fondi Pisu, con lavori effettivi per 340 mila euro che hanno consentito il rifacimento anche della rete dei servizi. Tra gli interventi eseguiti, su progetto dell'architetto Ivano Andriulli, vanno segnalati il rifacimento della pavimentazione della piazza, la realizzazione di una fontana con basamento in pietra e un'antenna alta 12 metri, che ricorda l'invenzione radio, la sistemazione del verde, la posa in opera di sedute marmoree stilizzate e di elementi di arredo. Nella piazza, attigua alla scuola elementare «Marconi», è stato sistemato anche un basamento in pietra su cui verrà collocata una scultura. Con gli interventi di riqualificazione è stata sistemata anche la viabilità di smistamento su via Marconi, con il rifacimento della strada, la delimitazione dell'area parcheggi e degli svincoli da vico Istria.
segue da pag 35
Telespazio, una storia in agrodolce PERICOLO archiviato anche perché all'orizzonte c'era il progetto Cosmo SkyMed, la maxicostellazione di satelliti destinata a dare una più puntuale lettura del pianeta Terra. Oggi, purtroppo, ancora una volta la speranza di dare maggiore qualità alla stazione scientifica materana si sta spegnendo nel silenzio e nell'indifferenza generale. Non si era parlato di una numerosa pattuglia di giovani destinata al monitoraggio costante delle immagini trasmesse a terra dai satelliti in orbita? A conti fatti ce ne sarebbero in servizio poco più di una decina, tutti con contratto a termine, assunzioni avvenute tramite una società di lavoro interinale. E non tutti sarebbero lucani, un'altra occasione perduta per i ragazzi di Basilicata costretti ad inve-
stire altrove la loro professionalità. Disoccupazione ed emigrazione. Tutto come prima, come sempre. All'inizio del 2010 i satelliti del Cosmo SkyMed diventeranno quattro, ma a Murgia Tirlecchia la decodificazione delle immagini continuerà ad essere affidata a quell'esiguo gruppo di volenterosi precari? Se sarà così, la Basilicata non crescerà mai e continuerà ad essere terra di conquista non solo per imprenditori senza scrupoli, ma anche sul fronte della ricerca, a conferma, malgrado tutto, di una Basilicata emarginata nel panorama scientifico nazionale ed internazionale. Tutto questo mentre la Provincia di Matera si sta impegnando nella definizione del Distretto Tecnologico e si affida (pagando) alle tecnologie di Telespazio per dotare i comuni delle aree interne del collegamen-
to alla banda larga. E' come un'immensa tela di Penelope: c'è chi si affanna non poco a tesserla e chi subito dopo la smonta. Con il federalismo in dirittura d'arrivo cosa accadrà? Continuerà la Basilicata ad essere titolare di un segmento della ricerca che ha voluto costruire guardando con lungimiranza al suo futuro oppure qualcuno farà man bassa di un mosaico le cui prime “tessere” furono poste trent'anni fa? Forse per le istituzioni locali, Regione in testa, è arrivato il momento di riavviare il confronto con Asi e Telespazio per evitare che il centro “Giuseppe Colombo” resti una meteora, una delle tante nel panorama lucano delle buone e belle occasioni mancate. Franco Di Pierro
Le rilevazioni al centro di Geodesia Spaziale
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VenerdÏ 7 novembre 2008•
Matera
ilQuotidiano
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/H ´%DUHOOHÂľ GL 1LFROD 9DOHQWLQR LUNEDĂŒ 10 novembre 2008 ore 18 nel Centro integrato Polivalente Serra Rifusa presentazione del libro “Barelleâ€? a cura di Nicola Valentino. Interverranno Maria Ruccia, psichiatra, direttore DSM, Giuseppe Di Taranto, medico, Responsabile Centro Studi, Davide Di Prima, infermiere uroriabilitatore La ricerca illustra alcune condizioni che rendono patogena la struttura ospedaliera, il meccanismo economico che favorisce un sistema sanitario centrato sull'ospedalizzazione, ma soprattutto i principali meccanismi di spersonalizzazione e di disconferma della persona ricoverata, disposta ad accettare, in ospedale, mortificazioni personali e privazione dei diritti che non accetterebbe in altri contesti. Dopo Istituzioni post-manicomiali (2005) e Pannoloni verdi (2006), Barelle conclude il viaggio-ricerca socioanalitico di Nicola Valentino nelle istituzioni sanitarie, lasciando emergere le contraddizioni delle istituzioni di cura e le difficoltĂ del lavoro degli operatori sanitari, favorendo una lettura della realtĂ ospedaliera critica e allo stesso tempo ricca di elementi di umanitĂ e soggettivitĂ creatrici. MartedĂŹ 11 novembre dalle ore 9 alle-13 seminario di formazione: “I meccanismi mortificanti delle istituzioni di curaâ€? coordina Edoardo De Ruggieri.
&RQFHUWR GL 9LYD9H UGL 0XOWLNXOWL OGGI alle 20,30 in via XX settembre nella sede dell’Associazione d’Arte e cultura 'Arterià nell’ambito della rassegna VivaVerdi Multikulti autunno 2008. In programma musiche antiche di tradizione colta e popolare con le voci recitanti di Milena e MimÏ Orlandi, al pianoforte Loredana Paolicelli, regia testi e voci di Beatriz Fornabaio spettacolo verrà replicato sabato 8 novembre. La rassegna organizzata dall’associazione ArterÏa prosegue con molti altri appuntamenti dedicati alle differenti espressioni artistiche e musicali.
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3UHVHQWD]LRQH GHO OLEUR GL &DVHUWD SARĂ€ presentato domenica prossima alle 11 nella libreria di Palazzo Lanfranchi “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Materaâ€? (Bmg editore) di Giovanni Caserta. A sessantacinque anni dai tragici fatti che, il 21 settembre 1943, colpirono Matera, il professor Caserta, affronta il delicato tema di quella giornata, su cui, nei decenni passati, si sono registrate posizioni contrapposte, tutte segnate da letture ideologiche e sempre parziali e di parte.
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0RVWUD &ODXGLR %RQLFKL A CLAUDIO Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni piÚ recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. A causa dell aprofesisone del padre, ufficiale dell’aviazione , si trovò spesso a cambiare città . Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università . iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni. Considerato uno degli esponenti piÚ interessanti della Nuova Metafisica, è figura di prestigio internazionale. in quel ristretto scenario che vede protagonisti Lucien Freud e Anton Lopez Garcia. Ha esposto in musei e gallerie civiche di tutto il mondo dove si trovano già suoi capolavori. L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedÏ con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre.
&,1(0$ • COMUNALE • Matera 0835-334116 High School musical 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Quantum of solaceâ€? 17,30-19,30-21,30 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 The buning plain Il confine della solitudine 18,00-19,59- 21,40
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IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA� Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
38% CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFĂˆ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
%,%/,27(&+( ( 086(,
7(/()21, •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Wall-e 18,00 L’uomo che ama 20,00-21,45 •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro L’uomo che ama ore 21,00 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 10 novembre
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedÏ al venerdÏ Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedÏ alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedÏ 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 37 La Basilicata è in controtendenza rispetto alla realtà delle altre regioni italiane Venerdì 7 novembre 2008
La donazione è in crescita Presentati dalla Fidas i dati 2007. In 500 hanno risposto in città L'INCONTRO interregionale Federate Fidas di sabato e domenica prossimi è stato annunciato, nell'ambito della conferenza stampa di ieri, presso la sezione materana di Piazza Sedile. La Fidas Basilicata ospiterà gli oltre cento delegati delle Federate provenienti dal Centro, Sud ed Isole. Il programma prevede: 8 novembre alle ore 14,45 presso la Mediateca Provinciale - Palazzo dell'Annunziata l'incontro tra le Federate sul “Ruolo e funzioni delle Federazioni Regionali; domenica prossima dalle ore 9 alle 12,30 una tavola rotonda su “Volontariato, Terzo Settore e nuovo Welfare, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del Terzo settore e delle istituzioni. «L'interregionale è un momento importante nella vita della Fidas ed in autunno si svolgeranno riunioni zonali per fare il punto sulle donazioni nei vari territori - interviene Antonio Bronzino consigliere nazionale della Fidas - Le donazioni di sangue, in Italia, sono a macchia di leopardo con regioni carenti e al-
La conferenza stampa della Fidas
tre in eccedenza. Quest'anno è particolare sotto due aspetti: emergenza estiva ed il coinvolgimento di città come Milano, Firenze e Perugina, già autosufficienti ed oggi in carenza di donazioni. La Basilicata è in controtendenza ed ha raccolto sangue anche per le regioni viciniori, difatti nel 2007 sono state 2200 le donazioni Fidas e 22.000 quelle
di altre associazioni similari. La raccolta di plasma ha segnato un momento di arresto. Tutta l'Italia importa 300.000 litri di plasma all'anno e la Basilicata richiede maggiore consumo di albumina e fattori della coagulazione. La Regione ha predisposto, in accordo con i centri trasfusionali e le associazioni locali, un progetto per dedicare mag-
giore attenzione alla raccolta». «La Basilicata effettua il terzo incontro con le Federate Fidas afferma - Nicola Altieri presidente sezione di Matera - I soci di altre regioni tornano volentieri a Matera, per il suo fascino e la sua crescente contagiosità nello spirito di volontariato». «L'associazione di Matera, ricostituita tredici anni fa, ha de-
cuplicato le donazioni e quest'anno la sola città registra 500 donazioni con un trend in costante crescita - asserisce Francesco Salvatore presidente regionale «In occasione del trentennale della fondazione della Fidas, nata nel 1979 sotto la denominazione Advos-Fidas sarà celebrata la manifestazione - precisa Giuseppe Di Lecce segretario sezione di Matera - Fidas vanta prestigiosi fondatori come l'attuale sindaco Nicola Buccico, primo presidente della sezione di Matera. Si combatteva, allora, la vendita al mercato nero del sangue con la promozione del volontariato. Quest'anno, ancora una volta insisteremo sulla necessità di diffondere e far conoscere lo spirito di donazione. Mi occupo di promuovere protocolli d'intesa con altri enti. L'ultimo è stato stipulato, all'inizio di quest'anno con le Forze dell'Ordine». Nunzio Longo matera@luedi.it
Progetto delle studentesse di Scienze della Formazione Ieri l’incontro con gli imprenditori
A scuola d’archivio MATERA - Le studentesse di Scienze della Formazione studiano l'archivio della Provincia di Matera. Una cinquantina di iscritte al Laboratorio di Fonti per la Storia della Facoltà di Scienze della Formazione hanno trascorso ieri una giornata di studio presso la Provincia di Matera. Il laboratorio, coordinato dal docente universitario Michele Durante continuerà ora in aula. Dal 2002, infatti, la Provincia di Matera ha aderito a un progetto di attenzione alle fonti storiche e documentarie di recupero, riordinamento e inventariazione archivistica. “Un'iniziativa - fanno sapere direttamente dalla Provincia - , che intende valorizzare il ricchissimo patrimonio storico e culturale, fatto di documenti di inestimabile valore, attraverso la creazione di un elenco informatico degli stessi. Un lavoro molto articolato e complesso che renderà rintracciabili tramite computer documenti attualmente disposti in una scaffalatura compatta lunga 4000 metri”. I partecipanti all'iniziativa sembrano molto soddisfatti, cosa confermata anche da Durante. “Abbiamo scelto di visitare questo archivio - ha commentato - in quanto risulta essere fra quelli più
L’assessore Pasquina Bona
ordinati. L'obiettivo - ha spiegato inoltre - è quello di fornire alle future insegnati di scuola elementare un approccio diretto alle fonti, per esempio oggi (ieri ndr) gli allievi eseguiranno direttamente delle operazioni di schedatura e consultazione degli archivi”. L'esperienza è pensata, dunque, per un laboratorio
che ha finalità più ampie. Per i bambini le future insegnanti potrebbero pensare a percorsi didattici dove l'utilizzo delle fonti d'archivio potrebbe essere punto di partenza. Allora importante sapere dove e come mettere le mani. L'archiviazione delle fonti storiche è strumento necessario ed indispensabile, letto in un'ottica di potenzialità concreta di utilizzo della memoria. Durante la lezione, a supporto, erano impegnate due archiviste della Provincia, grazie alle quali le studentesse hanno potuto capire direttamente e in maniera dettagliata il funzionamento della catalogazione. E in che modo, per esempio, presso l'edificio di via Ridola, su questo punto le cose stanno molto cambiando. Dai malloppi, infatti, spesso in passato ammonticchiati tutti in alcune stanze, si passa a una catalogazione più puntale aiutata dall'utilizzo della tecnologia. Le insegnanti del futuro, quando avranno la possibilità di pensare a percorsi specifici, potranno contare su un sistema pure più veloce ed efficace di consultazione. Il professor Durante, sempre nel pomeriggio, fornirà altro materiale sul quale lavorare. Mentre in aula si farà il quadro. n.f.
Azione Giovani a Milano Norme sulle droghe contro i muri della sinistra seminario del Rotaract ANCHE Azione Giovani di Matera parteciperà domani alla manifestazione nazionale "Oltre ogni muro", che si terrà a Milano. Il concentramento è previsto per le ore 15 in Piazza Affari. Il corteo si snoderà per le vie del centro per concludersi in Piazza San Babila, dove si procederà all'abbattimento del tradizionale muro e agli interventi conclusivi, che vedranno la partecipazione dei ministri Giulio Tremonti e Ignazio La Russa. «La manifestazione - ha dichiarato il dottor Antonio Latorre di Azione Giovani - si articolerà su tre temi. Il primo riguarda la condanna di ogni totalitarismo tardo-comunista, che annulla i diritti umani e le identità dei popoli. Il secondo tema affronterà i problemi legati alle degenerazioni di una globalizzazione senza controllo. Infine, si discuterà di rivolta contro gli ostacoli che impediscono alla nostra generazione di avere uno spazio dignitoso all'interno della società italiana, a partire dalla casta di baroni e professori sessantottini, che ci stanno rubando il futuro. Sono tre - ha aggiunto Latorre - i muri che ci opprimono e che simbolicamente abbatteremo. Per la manifestazione di Milano la segreteria provinciale di Azione Giovani ha predisposto un servizio di autobus Gran Turismo. Chiunque sia interessato a partecipare può contattare il signor Stefano al numero 320/6368923, oppure rivolgersi presso la sede della nostra Federazione, situata in vico XX Settembre numero 6». b.t.
IL Rotaract Club di Matera ha indetto per oggi alle ore 18,00, presso l'Hotel Palace, un seminario di studio sul tema “Sostanze stupefacenti: la normativa applicabile”. Relazionerà il professor Roberto Gagliano Candela, ordinario di Tossicologia forense nell'Università degli studi di Bari - Policlinico. La tematica del seminario si ricollega alla scelta del Rotaract Club di privilegiare l'approfondimento, con l’aiuto di esperti, di problematiche strettamente connesse al mondo dei giovani. Il Rotaract è un'organizzazione internazionale di club di servizio per uomini e donne di età compresa tra i 18 ed i 30 anni promossa dal Rota-
ry International. I club prendono il loro nome dalla combinazione delle parole ROTARy ed ACTion. L'organizzazione internazionale del Rotaract è stata inaugurata nel gennaio del 1968 sotto la Presidenza di Luther Hodges. Il direttivo di Matera è composto dal dottor Massimo Bosco (presidente), l'avvocatessa Graziana Magno (vicepresidente), il dottor Antonio Latorre (segretario), il dottor Emenuele Maria Nicoletti (tesoriere), il signor Battista Masellis (prefetto), il dottor Paolo Festa (consigliere), il signor Biagio Festa (consigliere), l'avvocato Danilo Staffieri (Past president). b.t.
Il franchising nel futuro delle pmi
Un momento del convegno
LE opportunità del franchising come modo di fare impresa conveniente, moderno e flessibile in un momento economico non dei migliori a livello nazionale e internazionale, caratterizzato dalla crisi dei consumi. È quanto emerso ieri nel corso del Franchising Day svoltosi presso l'Hotel Palace di Matera, promosso e organizzato dal C.A.T. (Centro di Assistenza Tecnica Basilicata srl) e da Federfranchising, con il patrocinio di Regione Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Provincia di Matera. Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, e del presidente Camera di Commercio di Matera, Domenico Bronzino il convegno è entrato subito nel vivo per indagare come il franchising sia un settore di potenziale sviluppo per l'affermazione della Pmi. L'incontro per gli operatori di settore, franchisor e franchisee, è servito a dialogare, analizzare, conoscere meglio il settore alla luce della normativa in vigore. Tanti i “Case History” presentati per dimostrare attraverso concrete realtà aziendali lo “stato dell'arte” del franchising in diversi settori, dall'abbigliamento al bricolage, dal
design al franchising alimentare. I rappresentanti di Bonifazi immobiliare, Bricofer, Cellulem block, Clean life discount lavasecco, Gelati, Genius point, Foto digital discount, Home design, Petit, Sasch hanno illustrato le opportunità di business ma soprattutto per dare a tutti i partecipanti un'occasione di reale confronto e di informazione/formazione sulle leggi che regolamentano il settore, sui trend e sui momenti critici del rapporto contrattuale. Ad illustrare i meccanismi del franchising nel settore moda è stato il lucano Alfredo Ricci, Componente nazionale Giunta FISM, mentre Annunziato De Marca rappresentante di Cofidi Basilicata ha sottolineato il ruolo di sostegno della Confesercenti alle imprese nell'ambito del credito. Il “Franchising Day” è stato un momento privilegiato per operatori, imprenditori lucani interessati ad avviare una impresa con la formula del franchising, i quali hanno potuto incontrare le aziende franchisor interessate ad aprire punti vendita sul territorio della Basilicata. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
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Valbasento Quattro mesi di tempo per valutare offerte di eventuali nuovi acquirenti
Panasonic, prove di cessione VALBASENTO - La Panasonic a disposizione del miglior offerente. Lo stabilimento di Pisticci scalo per i prossimi quattro mesi non si tocca, in attesa di manifestazione di interesse da parte di altre società pronte a investire nello stesso comparto produttivo. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro di ieri, alla Regione, convocato dall’assessore alle Attività produttive Folino. I rappresentanti della multinazionale, inoltre, per consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali e della produzione sul territorio, si sono detti disponibili a verificare, caso per caso, la possibi-
lità di mettere a disposizione il know-how connesso alla produzione. «In ogni caso – ha specificato l’assessore – le nuove iniziative imprenditoriali dovranno assicurare la produzione per almeno cinque anni». Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato, oltre all’assessore, il responsabile della Task Force Occupazione, Donato Pafundi, i rappresentanti della Panasonic, Bruno Jachmet, Gaetano Tarantini e Domenico Grieco, i sindacalisti Fernando Mega e Maurizio Girasole (Filcem Cgil), Gerardo Casaletto (Femca Cisl), Francesco Laviero (Uilcem Uil) e la rsu
aziendale, si è convenuto sulla necessità del ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 24 mesi a partire dal primo gennaio 2009. A tal fine, su iniziativa dell’azienda, le parti provvederanno ad attivare un apposito incontro al ministero del Lavoro per la definizione del piano di ricollocazione dei lavoratori. In relazione alla Cigs la Panasonic si è impegnata ad anticipare l’indennità. Prevista, infine, la mobilità quale strumento di gestione degli esuberi di tutti i lavoratori, volontaria nel corso della Cigs ed automatica al termine della stessa, attraverso gli incentivi
all’esodo concordati tra le parti. «Lo stabilimento della Panasonic, per qualità di produzione e livello tecnologico - ha aggiunto Folino - conserva i requisiti per individuare nuovi ed adeguati spazi di mercato a prescindere dalla scelta della multinazionale di delocalizzare altrove la produzione. Per questa ragione auspichiamo che in questi mesi possano affacciarsi imprese interessate a rilevare lo stabilimento di Pisticci Scalo. Se questo non dovesse avvenire attiveremo le procedure previste dalla legge regionale sulla reindustrializzazione dei
I lavoratori vicino la sede materana di Confindustria
siti inattivi. Intanto, la Regione chiederà l’attivazione di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico per individuare gli strumenti e gli interventi di maggiore respiro per fron-
teggiare la crisi determinatasi in Valbasento anche a causa della chiusura del sito produttivo della Panasonic». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Ferrandina Sigilli anche ad un magazzino di vendita all’ingrosso del valore di 7milioni e 500.000 euro
Chiusi dai Nas i locali di un frantoio Sono state riscontrate irregolarità igienico sanitarie FERRANDINA - Si intensificano i controlli dei Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma, in provincia di Matera. Nel corso di una serie di controlli mirati nel settore oleario e della distribuzione alimentare, nei giorni scorsi i carabinieri del Nas di Potenza insieme ai militari del Comando Provinciale di Matera hanno riscontrato alcune irregolarità. In particolare, i militari, a Ferrandina, hanno controllato un opificio per la lavorazione delle olive di Ferrandina e un supermercato. All'interno dell'industria olearia, i carabinieri, nel corso dell'ispezione svolta unitamente al personale dell'Azienda Sanitaria Locale numero 4, hanno riscontrato rilevanti carenze igienico sanitarie e strutturali, in quanto i locali, adibiti a deposito di materie prime e del prodotto finito, nonché a Controlli dei Nas laboratorio per la preparazione e confezionamento delle olive, erano stati attivati in assenza della prescritta comunicazione all'Asl. I locali, il cui valore è stato stimato in
100.000 euro circa, sono stati così chiusi, mentre il frantoio è aperto. Nel corso dell'altro controllo, che ha interessato un grosso magazzino adibito alla vendita all'ingrosso di alimenti, i militari hanno rilevato gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. Infatti, è stata rilevata la presenza di polvere, ragnatele e la mancanza di un idoneo sistema atto ad impedire l'intrusione di insetti e roditori. Si è così provveduto alla chiusura della struttura, il cui valore è stimato in 7milioni e 500.000 euro. Gli alimenti sono stati trasportati in un'altra struttura individuata dall'Azienda Sanitaria Locale, in attesa che siano effettuati i lavori richiesti. I controlli effettuati dai militari del Nas di Potenza e dai carabinieri in servizio nel Comando Provinciale di Matera sono stati eseguiti unitamente a personale del servizio igiene e nutrizione dell'Azienda sanitaria locale numero 4. provinciamt@luedi.it
Pisticci Sorpresi con 5 grammi di eroina dai carabinieri
Montescaglioso, atti vandalici nei pressi dell’abitazione del sindaco MONTESCAGLIOSO - La facciata anteriore dell'abitazione del sindaco di Montescaglioso Mario Venezia (nella foto) e l'ingresso della sede del Mdc (Movimento per i Diritti del Cittadino) sono stati fatti oggetto di un atto vandalico molto probabilmente compiuto nelle ore notturne, tra mercoledì e giovedì. Su entrambe le facciate delle costruzioni, infatti, sono state tracciate delle linee continue di colore rosso con una bomboletta spray che le ha imbrattate. Non comparivano scritte o segni interpretabili tali da far intendere volontà di comunicare qualcosa, ma semplici linee e forme arrotondate e, nel caso della sede del Mdc, un chiaro intento di cancellare, coprendola con il colore rosso, la scritta Movimento per i Diritti del Cittadino che compare nella parte alta della porta di ingresso. Nel caso dell'abitazione del primo cittadino di Montescaglioso è stato possibile rimuovere il segno rosso che compariva sulla parte inferiore della facciata, in marmo, mentre qualche flebile segno è rimasto sul portone dello studio medico polispecialistico al pianterreno. Dopo tale atto vandalico ferma condanna e solidarietà al sindaco della Città di Montescaglioso è stata espressa dal coordinatore cittadino del Partito Democratico Angelo Garbellano, il quale, se da un parte ha fortemente criticato l'atto incivile, allo stesso tem-
po ha voluto ricordare come in occasione di simili atti vandalici perpetrati ai danni della sede di Azione Diretta (come nell'estate 2002) o di suoi componenti non siano mai giunti attestati di solidarietà da parte dell'altra parte politica. Messaggi di solidarietà e condanna sono stati, inoltre, espressi dalla Csa Confill, dalla Cgil, Cisl, Uil, dalle Rsu del Comune montese. Sull’episodio, per il quale non è stata formalizzata denuncia, sono in corso accertamenti dei carabinieri. Michele Marchitelli
Pisticci Comuni a confronto oggi in Valbasento
Spaccio di droga, due arresti Consiglio congiunto sulla crisi Sono finiti in manette, per detenzione finalizzata allo spaccio di droga, due ragazzi di Marconia di Pisticci, il venticinquenne Davide Prudente Davide e il diciannovenne Salvatore Farina. Prudente e Farina sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Pisticci ad un posto di controllo, mentre viaggiavano a bordo dell'autovettura di uno dei due, una Fiat Punto, sono stati perquisiti e sorpresi in possesso di 5 grammi di eroina pura, ancora da suddividere in dosi. I due, alla vista dei carabinieri, hanno tentato di disfarsi della droga, buttandola dal finestrino, tentativo inutile, perché i militari, ac-
Un posto di blocco
cortisi del gesto, subito intervenuti, sono riusciti a recuperare l'involucro contenete l'eroina. Successivamente, gli stes-
si carabinieri, portatisi presso l'abitazione di uno dei due giovani, dopo un'attenta perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato un altro grammo di eroina, già suddiviso in tre dosi, e una dose di hashish. Al termine dell'operazione, i due sono stati così arrestati e accompagnati presso il carcere di Matera. Sequestrata, oltre allo stupefacente, anche l'autovettura su cui i due viaggiavano. Gli arresti sono avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì, al termine di un preordinato servizio di controllo del territorio, mirato, in particolare, al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in quella zona.
PISTICCI - SI svolgerà oggi alle 16 presso la sala mensa di Tecnoparco in Pisticci Scalo, un consiglio comunale Speciale e Congiunto sul tema della crisi occupazionale in Valbasento, a cui aderiscono tutti i Comuni dell'area. Sono stati invitati, inoltre, i rappresentanti istituzionali della provincia di Matera, della Regione Basilicata, del governo Nazionale, dell'Europarlamento, nonché le organizzazioni industriali e sindacali. Ci saranno anche i consiglieri comunali di San Mauro Forte alla riunione congiunta dei consigli comunali del Materano. A tutti è giunto, regolar-
mente notificato, l'avviso di convocazione a firma del sindaco Francesco Diluca. L'iniziativa è stata assunta dall'amministrazione comunale di Pisticci che, con una nota a firma di Giovanni D'Onofrio-presidente del Consiglio Comunale di questa comunità- ha rivolto un pressante invito a tutte le istituzioni locali per sollecitare una forte azione comune che coinvolga tutti i livelli amministrativi ad iniziare dal governo nazionale, quello regionale, quello provinciale e di tutti i Comuni dell'area Basentana, per una riflessione corale che faccia il punto sulla pericolosa situazione di crisi che investe la Valbasento e defi-
nisca un programma di rilancio del sito industriale. La recente chiusura dello stabilimento della Panasonic è l'ultimo anello che si stacca da una catena che diventa sempre più corta. I posti di lavoro sono al minimo storico e le aziende continuano a chiudere, con il conseguente impoverimento del tessuto produttivo dell'intero territorio provinciale. Qualcosa bisogna farla ed in fretta. Cosa fare si spera che, forse, anche questa mobilitazione di responsabili istituzionali della comunità, possa contribuire ad individuarlo. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
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Grassano L’opposizione aveva criticato il piano sulla fruibilità degli impianti sportivi
Spaccatura ricomposta in consiglio L’interruzione dell’assemblea di mercoledì, recuperata ieri GRASSANO - Dopo l’abbandono dei consiglieri comunali di maggioranza, mercoledì durante il consiglio comunale, la seduta si è svolta ieri in seconda convocazione. A seguito dell'abbandono dell'aula dei consiglieri di maggioranza Vignola, Degiacomo, Caruso, D'Aria è mancato il numero legale ed è saltata la seduta. Critica l'opposizione, sull'atteggiamento della maggioranza, che ha subito attaccato con il consigliere di Alleanza Nazionale Nicola Bochicchio: «Chi si candida ad amministrare una comunità e scappa non affrontando i problemi che gli vengono sottoposti, farebbe meglio a rimettere il mandato nelle mani degli elettori e a dimettersi». Uno dei punti all'ordine del giorno della discussione era quello della fruibilità degli impianti sportivi, dopo la raccolta firme di protesta contro la chiusura al pubblico degli impianti dei consiglieri di opposizione, nella successiva riunione dei capigruppo fu inserito come punto all'ordine del giorno la discussione del problema, ma successivamente gli stessi consiglieri avevano chiesto il rinvio del consiglio comunale non avendo avuto tutta la documentazione necessaria per preparare la discussione. «Anche se non abbiamo avuto tutta la documentazione in tempo - ha commentato il
consigliere di opposizione Giacomo Mazzarella - abbiamo comunque presentato il 3 novembre una proposta di deliberazione che a mio avviso poteva essere votata visto che, ad inizio consiglio comunale , il numero legale era sufficiente. La proposta consiste nei seguenti punti: verificare un eccesso di zelo da parte della commissione pubblico spettacolo nella prescrizione dei punti; dare incarico al segretario comunale di verificare se vi sono state inerzie o omissioni di disposizioni in materia vigente; organizzare con le società sportive una squadra mista antincendio; redigere entro il 10 dicembre una perizia complessiva per gli adeguamenti necessari mentre il campionato sta finendo il girone di andata, rendere utilizzabili da subito gli impianti per una capienza massima di 50 persone. Secondo Angelo Pisano: «A mio avviso mancano alcune applicazioni di normative in materia di sicurezza, cosa grave su un nuovo impianto inaugurato dopo il decreto Amato e dopo le tante proroghe concesse alle leggi in materia di sicurezza». Il presidente del consiglio Giuseppe Vignola ha così motivato l'abbandono dell'aula: «Noi abbiamo proposto di voler concordare insieme una linea comune, elaborandola con i capigruppo e redigere quindi un docu-
mento da approvare in seconda convocazione. L'opposizione ha continuato chiedendo che venisse approvata la loro proposta; non condividendo abbiamo deciso di abbandonare l'aula». Ieri, dunque si è tenuta la seconda convocazione della seduta sempre sugli impianti sportivi. L'assessore allo sport Pasquale Pascale ha risposto alle proteste. «Per quanto riguarda il campo sportivo abbiamo una autorizzazione provvisoria, dal 23/10/2008 fino al 31/01/09, provvisoria in quanto entro tale data dobbiamo adempiere alla prescrizione della sistemazione di un'altra porta antipanico alle spalle della tribuna. Per il palazzetto dello sport è intenzione di questa amministrazione risolvere il problema come per il campo sportivo non per un numero limitato di persone ma per l'intera sua capienza. Quindi si ritiene opportuno dare mandato all'ufficio competente di stilare l'ammontare della somma necessaria per adeguare l'intera struttura alle attuali normative in materia di sicurezza. Dopo questo passaggio ci adopereremo per reperire i fondi, verificando se all'interno del piano triennale dello sport (con una scadenza di 90 giorni) sia previsto un finanziamento valid per le nostre esigenze». Giovanni Spadafino
TricaricoIl dibattito riguarderà le realtà del metapontino e delle aree interne
Agricoltura sotto osservazione Oggi un convegno della Cia sullo stato di salute del settore TRICARICO - La Confederazione italaliana agricoltori (Cia) di Basilicata torna su un tema piuttosto dimenticato dalle forze politiche, ossia “Lo sviluppo dell'agricoltura delle are interne nella programmazione regionale”. Il convegno organizzato dalla Cia si terrà oggi, alle ore 16, presso il Centro documentazione “Rocco Scotellaro” di largo S. Francesco a Tricarico. Sarà affrontato un argomento che riguarda, fatta accezione delle zone irrigue del metapontino, larga parte del territorio della Basilicata, a partire dalla collina materana per finire alle aree montane del potentino. Introdurrà i lavori il vice
presidente della Cia regionale Paolo Carbone; seguiranno i saluti del sindaco di Tricarico Raffaello Marsilio.
La relazione vera e propria sul tema sarà svolta da Giuseppe Alagia, responsabile dell'ufficio Cia di Bruxelles. Comunicazioni tecniche saranno svolte da: Antonio Amato, dirigente dell'Ufficio programmazione del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata; e da Michele Claps della struttura di staff Autorità di gestione Por-Fers. Inoltre, interverrano: Franco Auletta , presidente della Comunità montana del “Medio Basento”; Nicola Buonanova, assessore all'Agricoltura della Provincia di Matera; Adeltina Salierno, Consigliere regionale. Le conclusioni saranno tratte da Donato Distefa-
no, presidente della Confederazione italiana agricoltori di Basilicata. Grazie alll'incontro della Cia si riprende il discorso sull'agricoltura in Basilicata, proprio in un momento in cui l'agricoltura italiana vive un momento molto complesso a causa della caduta dei prezzi dei prodotti agricoli all'origine nonché dell'aumento dei costi produttivi e degli oneri sociali, nonostante la crescita del valore aggiunto e delle esportazioni dei prodotti della terra. In questo contesto generale, sono le aree più deboli, come i territori interni della Basilicata, a soffrirne di più segnando il passo e rischiando la crisi. Michele Santangelo
Accettura Educational per dirigenti scolastici
Tour alla scoperta dei tanti segreti dell’hinterland ACCETTURA –Un progetto volto all’informazione, alla formazione e alla possibilità di far partecipare le scolaresche ad attività didattico-turistiche e alle campagne di sensibilizzazione all’educazione ambientale. E’, questo, in sintesi il progetto “Educational Tour per dirigenti scolastici ed insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado” messo a punto dal Ceas, il centro di educazione ambientale alla sostenibilità, “Dolomiti Lucane”, in collaborazione con l’ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera e l’Apt di Basilicata. In sostanza, attraverso la possibilità offerta a dirigenti scolastici ed insegnati di poter accedere a tutte le strutture di educazione ambientale, il progetto mira a far conoscere al meglio le possibilità educative e formative per gli studenti delle scuole di I e II grado. L’Educational Tour gratuito è pensato per le scuole della Puglia e della Campania, per presentare loro la realtà di un turismo che si va sempre più consolidando, grazie al grande patrimonio naturale del Parco di Gallipoli Cognato. Un programma articolato lungo sei week end, iniziato nel mese di ottobre e che proseguirà lungo tutto il mese di novembre. «Devo ammettere –ci dice Antonio Dibiase, referente del progetto per il Ceas ‘Dolomiti Lucane’– che non ci aspettavamo un simile successo per questa iniziativa. Abbiamo già esaurito tutti i posti previsti, ed abbiamo dovuto aumentare anche il numero dei partecipanti ad ogni appuntamento. Nono-
stante ciò, abbiamo anche ricevuto altre richieste che non abbiamo potuto esaurire in questa prima fase del progetto. Questo ci fa ben sperare per il proseguimento dell’iniziativa, e per il riscontro che potremmo avere in termini di presenze di scolaresche in futuro. Il progetto era principalmente mirato alle regioni più vicine –aggiunge il referente del Ceas– ma abbiamo avuto anche prenotazioni da una scuola di Lanciano, in Abruzzo. Quello che cerchiamo di fare è creare una rete di contatti ancora più capillare che ci consenta di incrementare le nostre presenze di turismo scolastico, magari anche aumentandone il periodo di permanenza. Proprio per questo ci stiamo attrezzando nel proporre un’offerta ricettiva misurata sulle esigenze delle scolaresche. Nel prossimo autunno siamo intenzionati a ripetere l’iniziativa, magari aumentando i giorni degli educational e non limitandoli ai soli week end. Un modello a nostro parere ottimale per questo territorio –conclude Antonio Dibiase– quello degli educational appunto, che vorremmo riproporre anche nei mesi primaverili con appuntamenti destinati ai giornalisti specializzati e di settore. In primavera la Natura nel territorio dell’area protetta da’ il meglio di se’, e siamo sicuri che potrà colpire positivamente gli operatori della stampa specializzata. Il nostro target è rappresentato sicuramente dalla stampa di settore italiana, ma contiamo di poter intercettare e sensibilizzare anche giornalisti di altre nazioni”. Rocco Olita
In vista della sfida col Santarcangelo, il mister D’Ascanio fa i conti con le assenze
Grottole, troppi punti persi in casa GROTTOLE - La compagine grottolese ha ancora l' amaro in bocca dopo la deludente sconfitta di domenica contro il Borussia Pleiade di Policoro. La squadra si è comunque allenata regolarmente nella giornata di martedì, svolgendo doppio lavoro di potenziamento atletico e partitine nello stretto per la tecnica, sotto gli occhi vigili di mister Giuseppe D'Ascanio che più di tutti non ha ancora digerito l'ultima prestazione della sua squadra. Infatti il tecnico, come tutta la dirigenza biancazzurra, denuncia ancora una volta la poca cattiveria agonistica della maggior parte dei giocatori che non hanno saputo sfruttare al meglio le tante azioni da
gol create. A parte questo, risulta difficile trovare altri punti deboli di questa squadra che ha cercato il gol per tutta la partita, arrendendosi solo al raddoppio del Borussia al 85', e che dimostra tanta volontà di fare bene e zittire quei tifosi scettici che sono ancora in contrasto e fischiano ingiustamente i nuovi arrivati. Il rimorso maggiore deriva quindi dal fatto che i grottolesi hanno perso otto punti sul proprio terreno, tra l' altro per merito di squadre con potenzialità non superiori a quelle del Grottole, che avrebbero portato la squadra di D'Ascanio nelle zone alte della classifica. Attualmente, invece, il Grottole ha undici punti e si appresta ad af-
frontare una lunga e difficile trasferta sul campo di Santarcangelo, la cui squadra è appaiata al Grottole a undici punti e cercherà senza timori il bottino pieno. Le apprensioni arrivano, però, dalle assenze per squalifica di Raffaele Paladino e quelle per infortunio di Paolo Allegretti e Marco Puntillo. Il primo, infortunatosi domenica scorsa, sarà sicuramente assente a Santarcangelo e il secondo, che ha invece saltato in extremis la gara contro la sua ex squadra, ha recuperato dall'affaticamento al polpaccio ma è ancora in dubbio per la partita di domenica. Tanto lavoro quindi per mister D' Ascanio che in pochi giorni deve inventare un nuovo assetto tattico
l mister del Grottole, Giuseppe D’Ascanio
per poter riscattare i tre punti persi contro il Policoro. Ma, nonostante le importanti assenze, il Grottole potrà comunque affidarsi all' esperienza di Daniele Montemurro e dell'ex di
turno Armando Scarnato che devono guidare il gruppo alla vittoria per ritornare sulla giusta strada e scacciare i fantasmi di questa settimana. Carlo Amodio
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All’Ife Fresh Produce di Mosca l’assessore Falotico ha guidato una delegazione di imprenditori
L’agroalimentare approda in Russia Successo per le produzioni ortofrutticole del Metapontino HANNO fatto tappa in Russia le produzioni agroalimentari di qualità del Metapontino che diventa così nuova zona di espansione per i produttori più dinamici. In occasione della IFE Fresh Produce di Mosca l'assessore regionale all'Agricoltura Roberto Falotico ha guidato una delegazione di imprenditori che ha sottoscritto contratti per la fornitura di prodotti agroalimentari. L'assessore ha incontrato l'ambasciatore italiano Vittorio Claudio Surdo al quale ha manifestato l'interesse della Basilicata ad essere presente in Russia superando la fase di intermediazione che di fatto è praticata dall'Olanda e avendo un rapporto diretto con i più qualificati grossisti di prodotti agricoli. In particolare, la Basilicata si presenta sul mercato russo con le produzioni più qualificate della fascia Metapontina, innanzi tutto con l'uva
L’assessore Falotico
da tavola. L'assessore ha illustrato la potenzialità del settore sotto il profilo della qualità, della varietà e della capacità quantitativa. Altri prodotti da immettere sullo stesso mercato sono le fragole, albicocche, pesche. Durante l'incontro, è stata particolarmente trattata la possibilità di costruire relazioni commerciali anche nel settore vitivinicolo.
Falotico ha insistito sul tema della tracciabilità attraverso l'utilizzazione del marchio ombrello “Orizzonti Lucani” come elemento che contraddistinguerà i prodotti dell'agroalimentare lucano, ma soprattutto in difesa dei consumatori e dei produttori. L'ambasciatore e il responsabile dell'ufficio economico-commerciale dell'Ambasciata italiana a Mosca, nell'esprimere apprezzamento per l'iniziativa della Regione, hanno confermato le potenzialità che può esprimere il mercato russo rispetto a prodotti di qualità italiani e del Metapontino. L'assessore Falotico ha quindi proposto di affidare agli uffici dell'ambasciata, conoscitori del mercato russo, la predisposizione di una selezione di buyers da ospitare in Basilicata nella prossima primavera per costruire una solida, diretta e concreta relazione economica.
La linea della valorizzazione commerciale seguita dalla Regione Basilicata - ha precisato Falotico - trova positivo riscontro nella spedizione dei primi 41 containers di uva da tavola sui mercati arabi (Dubai) e di 9 Tir, sempre dello stesso prodotto, sul mercato russo. Sono questi la prova non di ipotesi di commercializzazione, né di fantomatici tagli di nastri, ma di azioni concrete all'insegna di una programmazione che il Governatore della Regione Vito De Filippo con il Dipartimento Agricoltura sta trasformando in raggiungimento di obiettivi. Quindi non la programmazione per la programmazione, ma dai programmi alla realizzazione. Saranno i produttori e quindi gli agricoltori lucani attraverso le forme più rappresentative a segnalare se la linea seguita è da incoraggiare e sostenere oppure da modificare e migliorare.
Bernalda Accordo comunicato dai rappresentanti delle forze politiche
Forza Italia, Udc e il Circolo Pitagora uniti per le amministrative
L’ANGOLOdelloSPORT
BERNALDA - Forza Italia, Udc e il Circolo Pitagora uniti per le prossime elezioni. Con questa notizia iniziano le grandi manovre per le elezioni amministrative 2009. A comunicare l'accordo sono stati i rappresentanti delle tre forze politiche presenti sul territorio bernaldese. «Il 30 ottobre 2008 - si legge nella nota - si sono incontrate le delegazioni politiche di Forza Italia-Pdl, Udc e Circolo Politico Pitagora. Dopo un'ampia disamina delle tematiche politico-amministrative comunali - continua il comunicato - relative agli ultimi quindici anni e di quelle riguardanti la tornata elettorale amministrativa della prossima primavera, si è verificata la sussistenza di ampie convergenze e conseguentemente, delle necessarie condizioni per la prosecuzione dei lavori finalizzati alla redazione di un progetto e quindi di un programma politico-amministrativo per lo sviluppo socio-economico della comunità bernaldese e metapontina. Condizioni preliminari e qualificanti sono state
individuate nella necessità di coinvolgere nei lavori che porteranno alla nascita della coalizione - conclude il comunicato - tutte quelle forze politiche e i gruppi del sociale che si mostreranno interessate a percorrere insieme la fase di scelta degli obbiettivi e la formulazione del programma per il loro raggiungimento». Quindi Forza ItaliaPDL, con il suo coordinatore Gianluca Colonna, l'UDC, rappresentato dal segretario Antonio Santandrea e il Circolo Politico Pitagora, con il presidente Raffaele D'ascanio sono in perfetta sintonia per le amministrative 2009. Per meglio capire come si è arrivati a questa stretta di mano abbiamo parlato con uno dei tre artefici di questo progetto, Gianluca Colonna, coordinatore di Forza Italia-PDL. «Tre amministrazioni - ha detto Colonna - che con i loro ritardi e le inefficienze hanno relegato la nostra comunità in una difficile condizione di arretratezza e degrado causando un profondo declino economicoculturale. È questa la motivazione che
ha spinto Forza Italia-PDL a ritrovare la volontà e la forza di superare egoismi, diffidenze e paure, di abbattere gli steccati ideologici e le distinzioni formali, per costruire insieme a tutte le forze politico-sociali moderate del nostro territorio un grande progetto di cambiamento e quindi un programma di svolta, nel comune intento di far uscire la nostra Città dalla crisi. Con gli amici dell'UDC e del Circolo Politico Pitagora abbiamo avuto da subito una grande sintonia che ha le radici nell'amore che abbiamo per Bernalda e Metaponto e per tutta la comunità, che fa ben sperare, se il popolo lo vorrà, per l'amministrazione della Città. Auspico che altre componenti della vita politica e sociale bernaldese possano essere coinvolte con noi in questo ambizioso. Sono consapevole che sarà un lavoro impegnativo ma che alla fine ci premierà soprattutto perché sono i cittadini che ce lo chiedono e non possiamo deluderli». Fabio Sirago
Tursi Il Tar legittima le surroghe
Guida, sentenza favorevole TURSI - Nonostante non sia ancora stata resa nota l'ordinanza del Tar di Basilicata, riunitosi l'altro ieri mattina per discutere del ricorso avverso le surroghe, presentato da sei consiglieri dimissionari su nove tutti difesi dall'avvocato Ignazio Lagrotta: Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Salvatore Mario Ragazzo, Angelo Castronuovo, Salvatore Cosma e Antonio Caldararo, già se ne conosce l'esito. I giudici amministrativi non hanno tenuto in alcun conto la sentenza del consiglio di Stato che sul ricorso di Santagata accolse, dicendo che non andava surrogato con Pasquale Russo. Il Tar non ha quindi sospeso gli atti di surroga confermando il proprio orientamento precedente. Lo stesso ha fissato l'udienza di merito che si terrà con ogni probabilità a gennaio 2009. Dal canto loro i sei consiglieri avevano fatto ricorso al presidente della Repubblica in data antecedente alla “sentenza Santagata” reintegrato a tutti gli effetti nella carica di consigliere comunale da un'ordinanza del consiglio di Stato dello scorso 26 agosto. Ma da Napolitano la questione non è mai arrivata, poiché il legale del sindaco Guida e del resto del consiglio comunale, Donatello Genovese, ha fatto espressa richiesta, com'era sua facoltà, di portare il tutto dal Quirinale al Tar di Basilicata. Da indiscrezioni trapelate, pare che lo stesso Genovese, che a partire da martedì scorso è stato affiancato
Tursi Aurora Nicola Russo, da dimenticare la partita contro il Valsinni
Persa l’imbattibilità in casa TURSI - Con la sconfitta in casa per 1 a 0 ad opera del Valsinni, la squadra dell'Aurora Nicola Russo ha perso la sua imbattibilità casalinga. Si sa che c'è sempre una prima volta, ma non è la sconfitta in sè per sé che preoccupa i pochi appassionati tifosi. Quello che si è visto è sembrato l'inizio del declino. Si è visto un gioco, quasi rassegnato da parte di tutti i giocatori e tanto nervosismo. Fuori dal campo, alcuni spettatori, che non sanno accettare la sconfitta, hanno iniziato ad inveire contro l'arbitro, l'allenatore ed i giocatori ospiti. La partita è stata piena di falli di reazione e spintoni che non hanno nulla di sportivo. Sembrava una battaglia per la sopravvivenza, e il senso di ospitalità che sempre ci vorrebbe in queste occasioni, è andato a farsi benedire. Nessuno ha pensato che lo sport in
generale ed il calcio in particolare, serve ad affratellare o non a dividere, perché quando si aggredisce è come si facesse la guerra dei poveri. I dirigenti e gli allenatori dovrebbero capire, che il campionato di prima categoria è sempre una bella vetrina per l'intero paese ed i giocatori sono dei messaggeri di civiltà anche sportiva. Adesso si deve pensare a continuare a giocare, ad allenarsi e ad affrontare con molta serenità e molta umiltà la prossima partita, quella fuori casa contro il Roccanova che viaggia nelle zone alte della classifica. Si spera che la squadra affronti la trasferta con spirito olimpico, badando soprattutto a non avere squalifiche in campo per dirigenti e giocatori. Non ci sara' il centrocampista Angelo Bucchieri fermo per una giornata. Attualmente la squadra non è più guidata da
Giuseppe Missanelli e dal suo collaboratore Giovanni Marino, che si sono dimessi (infatti non erano presenti in campo contro il Valsinni). Si deve trovare un nuovo assetto organizzativo, sia con i giocatori sia trovando un altro che guidi la squadra e porti calma e tranquillità in campo. In fondo in fondo, se si punta a giocare un campionato che miri alla salvezza, forse si fa buona cosa. Almeno non ci saranno squalifiche a dirigenti o addirittura al campo di Santi Quaranta, perché allora, si getterebbe via anche la storia calcistica cinquantennale, che è un patrimonio che non si deve assolutamente sciupare. Quale che sia il risultato, nella prossima partita in trasferta, purché non si ritorni con lo spauracchio delle squalifiche e l'incubo del ritiro dal campionato. Salvatore Martire
Angelo Bucchieri
dal professor avvocato Francesco Gaetano Scoca, abbia cercato di far uniformare il giudizio sulle surroghe a quello di merito fissato per il prossimo 20 novembre, sempre dinanzi al Tar lucano. L'avvocato Lagrotta, invece ha chiesto ed ottenuto che il Tar si esprimesse specificatamente sulle surroghe. Pare inoltre, che i giudici amministrativi della Basilicata siano orientati a confermare la sospensiva che loro stessi hanno concesso in via anticipata in merito a tale questione. Chiaro ed inevitabile dunque che anche questo filone della contorta e variegata vicenda tursitana termini in consiglio di Stato. I restanti tre dimissionari non hanno preso parte a questa puntata giusamministrativa, in quanto Salvatore Caputo ed Antonio Lauria sono difesi da altri legali, rispettivamente, Brigida Caputo e Giuseppe e Marirosa Panio, i quali hanno intrapreso altre strategie difensive. Dall'esito di questa nuova puntata al Tar si evince che la vicenda si allunga lungo le intercapedini del diritto amministrativo. Un'altra tappa decisiva è fissata per il prossimo 20 novembre, sempre al Tar di Basilicata, stavolta in discussione ci sarà il merito del ricorso avverso lo scioglimento del consiglio comunale da parte del prefetto di Matera, e vede parte ricorrente il sindaco Guida e parte resistente i dimissionari e la Prefettura stessa. Pierantonio Lutrelli
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Policoro Ritrovamento record per l’imprenditore agricolo Rocco Guercio
Briciola scopre un tartufo di circa due chili POLICORO - Oro, incenso e mirra sono i doni che i Re Magi portano a Gesù Bambino ogni anno. Petrolio e fragole sono quelli che ha in dote la Basilicata e la sua terra. Il vero oro però l'ha scoperto mercoledì Rocco Guercio, imprenditore agricolo di Policoro. O meglio la sua cagnetta: Briciola. Il fiuto magico del miglior amico dell'uomo, mai definizione fu più azzeccata, ha portato Guercio alla scoperta del secolo: un tartufo bianco dalle dimensioni eccezionali. 1,8 chilogrammi. Ci porta lo stesso Rocco Guercio nella casa di un commerciante di prodotti agricoli del posto dove fino a ieri sera era custodito gelosamente il pregiatissimo tartufo. E la lancetta della bilancia segna proprio il peso record di poco
meno di due chili. Il secondo di tutto il mondo dopo quello di 2,2 Kg. A distanza di 24 ore il cavatore, con tanto di abilitazione rilasciata dalla Comunità montana del Basso Sinni, non crede ancora ai propri occhi. E' di dimensioni enormi ed emana un profumo unico. Come unica la qualità: tartufo bianco, una delle quattro qualità presenti sul territorio lucano. Ma quello bianco è la più preziosa. Tanto che nella serata di ieri è stato nascosto come un tesoro dallo stesso Guercio e dal commerciante di prodotti agricoli Giuseppe Gelonese. A momenti c'era bisogno di un blindato per il trasporto. Già perché il suo valore è inestimabile. Potrebbe aver cambiato la vita di almeno due persone: chi l'ha trovato e chi lo commercializza. Vendu-
to all'asta, come si fa per i tartufi di queste dimensioni, il ricavato arriverebbe anche a 200 mila euro. Una bella somma per chiunque. Eppure nella sua vita Guercio di tartufi ne ha scoperti tanti: «In dieci anni -spiega- ho trovato tanti tartufi di 300 grammi e a volte anche di più pesanti, ma quello di mercoledì è di dimensioni inimmaginabili. Ero andato, come faccio abitualmente con il mio cane Briciola, sul Pollino alla ricerca di tartufi quando il fiuto del mio cane mi ha portato a seguire una pista; ad un certo punto si è fermato ed ha iniziato a scavare. Quando mi sono accorto che scavava sempre più in profondità ho capito che c'era qualcosa di grosso e mi sono messo a scavare anch'io. Dopo un'ora e trenta minuti mi sono
trovato, sotto 50 centimetri di terra, un gioiello bianco, come l'oro. Con molta cautela l'ho messo in macchina e portato a Policoro dal mio amico Giuseppe». Il quale nonostante sia un esperto ha ancora gli occhi increduli per la scoperta: «Anch'io non credo ancora -racconta con gli occhi brillanti di gioia- a quello che vedo. Commercio tartufi da anni ma la grandezza di quello appena trovato da Rocco non l'avevo mai visto prima d'ora. La nostra è una terra ricca di risorse naturali e mi auguro che i nostri prodotti agricoli servano per promuovere il territorio e le sue bellezze come questo tartufo». Infatti capita molto spesso di trovare sui mercati nazionali ed internazionali la fragranza delle derrate agricole lucane spacciate per prodotti di al-
Rocco Guercio e Giuseppe Gelonese
tre regioni. Ed entrambi si augurano che questo ritrovamento serva soprattutto a promuovere la Basilicata. Tra i loro obiettivi ora non c'è quello di fare business: «Probabilmente finirà -osservano entrambi- sulle no-
stre tavole insieme a tagliatelle e parmigiano». Però il messaggio mediatico di Guercio e Gelonese è chiaro: la Basilicata prima di tutto. I soldi non sono tutto nella vita. Gabriele Elia
Nova Siri Il progetto prevede la pavimentazione dell’area che prima ospitava il verde pubblico
Scempio di alberi in viale Siris Il Comune ordina l’abbattimento di 25 piante di gelsi NOVA SIRI - E' la notizia del momento. Tutti ne parlano. Il tema tocca le corde del romanticismo. D'altronde non potrebbe essere diversamente. L'Amministrazione comunale di Nova Siri ha ordinato l'abbattimento di venticinque alberi di gelso che si trovavano in viale Siris (in pieno centro cittadino di Nova Siri marina), dal 1933. Una volta delineavano la vecchia strada statale 104 Sapri-Jonio che congiungeva il mar Jonio, appunto, con il mar Tirreno. L'iniziativa rientra nell'ambito di un progetto di riqualificazione del corso principale del paese che prevede la pavimentazione di una parte di esso. Intanto per le strade e sui blog è scoppiata la polemica. “Erano alberi indifendibili ha spiegato al Quotidiano l'assessore alla Cultura, Gaetano Dimatteo, notissimo pittore e scenografo - bastava che una persona si appoggiasse su una pianta di queste per cadere insieme ad essa. Sono stato fermato da molta gente che mi ha chiesto spiegazioni in tal senso ed ho risposto che erano alberi malati, per cui ho detto loro che non era possibile che mi adoperassi per evitarne il taglio. Vi sono autorevoli pareri e relazioni di autorevoli esperti. Tra l'al-
Il taglio degli alberi in viale Siris
tro ci tengo anche a fugare le voci che parlano di assenza di comunicazione, infatti, già due anni fa il sindaco Pino Santarcangelo presentò il progetto di riqualificazione di viale Siris, che naturalmente prevedeva il taglio dei gelsi con la messa a dimora di oleandri di pari altezza.” Ma il maestro avrebbe voluto proporre in alternativa una stravanganza delle sue: «Fosse dipeso da me ha rivelato - avrei messo a dimora tanti
cipressi, facendo in modo che Nova Siri diventasse famosa in tutto il mondo attirando visitatori. Si tratterebbe dell'unica vera grande scenografia naturale. Solo così potrebbe cambiare il volto cittadino. Tra l'altro in Francia esiste un paese dove questo progetto è stato realizzato su consiglio di noti architetti ed il risultato è stato eccezionale». Dimatteo ha preannunciato anche l'ultimo atto della legislatura, per quanto concerne il suo assessorato: «Proporrò alla giunta ed al consiglio comunale di nominare la strada da viale Siris a viale Del Tramonto». Dalla minoranza il consigliere Angelo Stigliano (Pd) non nasconde un certo rammarico: «Passando da lì e non vedendo più gli alberi, mi avvolge la malinconia. Essi erano cresciuti insieme a me. Io sono nato nel 1949 e mi ricordo che da bambino, ci riunivamo con gli amici per raccoglierne i frutti di gelso. Purtroppo - ha concluso - so che erano malati, ma comunque senza polemica, mi chiedo: era possibile cercare di recuperarli? Si è fatto di tutto per fare in modo che venissero salvati dalla lama del boscaiolo?». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro Arrestata per droga
Domiciliari per Nucera
L’aeroporto di Brindisi
Policoro Quattro vittorie consecutive in Promozione per il team di Viola
E’ un Borussia corsaro e spietato SQUADRA cinica e spietata, così è venuto fuori il Borussia dopo quattro vittorie di seguito. Ciò che balza agli onori della cronaca è che tre di queste gare sono state giocate fuori casa. L'ultima partita, disputata a Grottole, è stata un capolavoro di tatticismo; dopo gli sterili attacchi iniziali degli avversari, quando i giocatori ionici hanno preso le misure, non c'è stata più storia! Si è vista una sola squadra in campo, il Borussia. Nell'ultima gara, infatti, il difensore Giannini, alias, Diabolik, approfittando della sua statura, è riuscito a sfruttare appieno un calcio d'angolo e a mandare la palla alle spalle dell'estremo difensore. Ancora in gol nella ripresa il “folletto” Margiotta che non perde il vizio, dai suoi piedi fatati, infatti, è partita
una punizione dai trenta metri e il portiere altro non ha potuto fare che guardare la palla insaccarsi in rete. Poi, ha chiuso in bellezza il solito Schettino, ormai avvezzo al gol: il terrore delle difese avversarie, che con le sue ripartenze fa impazzire tutte le retroguardie! I ragazzi di mister Viola hanno capito la lezione ed ora scendono in campo con sfrontatezza, consapevoli delle proprie potenzialità, senza timori reverenziali neppure per le squadre più blasonate. Dopo qualche insistenza siamo riusciti a strappare qualche dichiarazione al dirigente Giovanni Favale il quale afferma: «Quella di domenica è stata la dimostrazione che il Borussia è una squadra costruita con diligenza ed attenzione; certamente il mezzo passo falso iniziale
è servito per capire dove agire e dove riparare le falle. Nelle prime gare, - continua - probabilmente, ha influito anche la poca familiarità con i meccanismi di questo campionato, ma una volta trovato il bandolo della matassa, la squadra ha cominciato a dare prova della sua forza. Qualcuno potrebbe parlare di effetto sorpresa, ma non lo è affatto per noi che con enormi sacrifici abbiamo costruito questa squadra con attenzione non lasciando nulla al caso. Ora si stanno raccogliendo i frutti di un alacre lavoro condotto con minuziosità ed umiltà. Ora la società non s'illude, ma non mette freni alla sorte, si va avanti coscienti che potranno arrivare anche momenti critici». Roberto Martino provinciamt@luedi.it
Sono stati concessi gli arresti domiciliari ad Eleonora Nucera, la studentessa ventiduenne di Policoro arrestata martedì scorso all'aeroporto di Brindisi perchè trovata in possesso di 53 grammi di cocaina. L'arresto è stato convalidato ma è stata rigettata la richiesta del pubblico ministero di detenzione in carcere. Sono stati quindi concessi i domiciliari e il pm ha ritenuto la insussistenza dell'aggravante dell'articolo 80. Per la ragazza, difesa dall’avvocato Giuseppe Rago, l’accusa è di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. Nucera, residente a Lecce dove studia lingue, è stata arrestata martedì scorso all'aeroporto di Brindisi perchè trovata in possesso di 53 grammi di cocaina.
La droga è stata sequestrata allo sbarco a Brindisi, dove la ragazza era giunta con un volo della compagnia My Air proveniente da Parigi ed è stata fermata per un controllo dai finanzieri della Compagnia di Brindisi. La cocaina era nascosta negli indumenti intimi. La ragazza è stata poi sottoposta a radiografie nell'ospedale Perrino di Brindisi per accertare l'eventuale presenza di altra sostanza stupefacente. Gli esami hanno dato esito negativo. In Francia aveva trascorso un periodo di vacanza con il suo fidanzato. All’arrivo a Brindisi i finanzieri hanno ispezionato il bagaglio senza notare nulla di anomalo. Notando però un certo nervosismo della donna, hanno ritenuto opportuno perquisirla. provinciamt@luedi.it
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Coppa Uefa Partita scialba con il Braga, ma i portoghesi non avevano fatto i conti col fuoriclasse
Il Milan è solo Ronaldinho All’ultimo secondo il brasiliano segna un eurogol MILAN BRAGA
Ancelotti e i compagni festeggiano Ronaldinho dopo il gol al novantesimo
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MILAN (4-3-3): Dida 5,5; Antonini 6,5, Senderos 6,5, Kaladze 6,5, Jankulovski 6; Gattuso 8, Emerson 5 (24'st Seedorf 6,5), Flamini 5; Pato 5 (19'st Ronaldino 6), Inzaghi 5, Shevchenko 5. In panchina: Kalac, Bonera, Darmian, Pedrocchi, Borriello. Allenatore: Ancelotti 6. SPORTING BRAGA (4-1-3-2): Eduardo 6; Frechaut 6, Moises 6, Rodriguez 6,5, Evaldo 6; Vandinho 6,5; Alan 6 (44'st J.Pereira sv), Aguiar 6, Peixoto 6,5 (29'st Matheus 6); Renteria 6, Meyong 5 (1'st P.Cesar 6). In panchina: Kieszek, Madrid, Mossoro, Jorginho. Allenatore: Jesus 6. ARBITRO: Rasmussen (Danimarca) 6. RETE: 48'st Ronaldinho. NOTE: serata fresca, terreno in mediocri condizioni, spettatori 10.608 con alcune centinaia di tifosi portoghesi in piccionaia, incasso 153.101 euro, angoli 4-3 per il Milan. Recupero: 1'-3'. MILANO - Al 48', a pochi secondi dal termine, Gattuso ha strappato una palla al limite dall’area, l’ha data indietro a Ronaldinho che con un formidabile destro l’ha piazzata all’angolo alto alla destra di Eduardo e il Milan ha vinto una partita che era inesorabilmente avviata verso uno 0-0 incolore e deludente. Togliete infatti al Milan i Kakà, i Seedorf, i Ronaldinho e diventa una squadra normale, nonostante l’impegno delle seconde linee condotte da un Gattuso capitano generoso e indiavolato. Così persino lo Sporting Braga, squadra di medio calibro, ha portato qualche insidia a un Milan in affanno. All’inizio infatti il veloce ma impreciso Meyong ha avuto buon gioco nell’uno contro uno con l’esordiente Senderos, mancando su suggerimento di Peixoto diverse occasioni al 6', all’8' e al 12'. Il Milan ha corso a perdifiato,
ma spesso a vuoto. Flamini ha sbagliato parecchio, come il mobile Pato e Shevchenko, mentre Inzaghi nel primo tempo ha girato fuori al 4' una bella palla di Jankulovski e al 41' schiacciando troppo di testa da due passi un bel traversone di Shevchenko da destra. Anche Gattuso ha provato a tirare al 41' dalla lunetta, ma la palla è stata deviata. L'occasione più pericolosa per i portoghesi è stata creata da Renteria che al 29' ha dato a Peixoto che da pochi metri non è riuscito a battere Dida, autore di un miracolo. Il portiere brasilano tuttavia si è ri-
fatto al 34', quando ha regalato il pallone in area a Renteira che, sorpreso di cotanto dono, non è riuscito ad approfittarne. In realtà Ancelotti ha mandato in campo una formazione in cui c'era parecchia gente arrugginita o non al meglio, in cui i soli Antonini, Gattuso e Kaladze sono apparsi a livelli superiori. E lo Sporting, che ha ben interpretato la partita, evitando di scoprirsi e cercando di sfruttare la velocità dei Vandinho, Peixoto e Alan, non ne ha saputo approfittare. Nella ripresa Shevchenko si è incaponito nei tiri (imprecisi) da lontano e Pato
non è apparso lucido e così Ancelotti ha calato gli assi Ronaldinho e Seedorf. Il Milan ha dato l’impressione di essere rinfrancato, Seedorf è stato incisivo ma non i suoi compagni. E i portoghesi hanno mancato due occasioni con Renteria al 38' su traversone di Alan da destra e al 41' con un tiro di poco a lato. Poi la prodezza di Ronaldinho sul caparbio recupero di Gattuso al 48'. Così la partita è finita in gloria per il Milan. Lo Sporting non ha meritato di perdere, ma gli assi come Ronaldinho servono proprio perchè sanno realizzare i miracoli.
DAGLI SPOGLIATOI «Vittoria importante» MILANO - «Sono contento per il gol e per la vittoria. Credo che la squadra meritava i tre punti, stiamo lavorando duro e questa abbiamo giocato una partita veramente difficile contro il Braga». È Ronaldinho il match-winner di MilanBraga. Un suo bolide dalla distanza al terzo minuto di recupero consegna tre punti al Milan che balza solitario al comando della classifica del girone E di coppa Uefa. «Adesso dobbiamo conttinuare a far bene così».
Udinese vincente anche a Mosca S. MOSCA UDINESE
Quagliarella dell’Udinese
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SPARTAK MOSCA (4-42): Pletikosa 6, Parshivluk 5,5, Jiranek 6, Fati 5,5, Rodriguez 6,5; Bistrov 6,5, Shishkin 6, Kovac 6,5, Pavlenko 6 (17'st Maidana 6,5); Prudnikov 6 (31'st Dzuba 6,5), Bazhenov 6. In panchina: Dzhanaev, Stranzl, Ivanov, Sovetkin, Filipenko. Allenatore: Laudrup 6 UDINESE (4-3-3): Handanovic 7, Motta 6, Coda 6, Domizzi 6, Pasquale 5; Isla 6,5, Obodo 6 (15'st D’Agostino 6,5), Inler 6,5, Pepe 6,5 (39'st Ferronetti sv), Quagliarella 8, Sanchez 6 (29'st Floro Flores sv). In panchina: Belardi, Felipe, Sala, Lukovic. Allenatore: Marino 6.5
ARBITRO: Jakobsson (Islanda) 7 RETI: 12'pt Quagliarella, 17'pt Rodriguez, 15'st Quagliarella (rigore). NOTE: Serata fredda, temperatura un grado sopra lo zero, spettatori 18 mila. Ammoniti: Pasquale, Floro Flores. Espulso al 39'st Pasquale per doppia ammonizione. Angoli. 4-4. Recupero: 1'pt e 4'st. MOSCA - Dopo l'esordio vincente contro il Tottenham, l'Udinese si impone anche nel gelo di Mosca sullo Spartak nel secondo match del gironcino Uefa e ora può tirare il fiato. La qualificazione al turno successivo è già a un passo e Marino potrà praticare un ampio turn-over nelle prossime partite. QUAGLIARELLA GOL -
L'Udinese ci mette circa dieci minuti a prendere le misure allo Spartak, ma i risultati sono immediati: all'11' cross dalla trequarti di Pasquale per Quagliarella, che appostato sul secondo palo tenta la difficile conclusione al volo di destro e centra il palo. Passa un minuto e l'attaccante napoletano fa centro: lancio di Pepe per Quagliarella, che con stoppa con un po' di fortuna fra due avversari spalle alla porta, si gira con gran rapidità e di destro batte Pletikosa. RODRIGUEZ PAREGGIA - Ma il vantaggio dura poco: al 17' Pavlenko batte un corner corto per l'accorrente Rodriguez, che entra in area e calcia di sinistro battendo Handanovic, che riesce a toccare ma non a respingere.
VANTAGGIO FRIULANO - Al 15' i moscoviti lasciano tutto solo l’attaccante Pepe al centro dell'area; Jiranek interviene da dietro e abbatte l'attaccante bianconero, rigore sacrosanto. Dal dischetto Quagliarella spiazza Pletikosa.
Sport
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Prima Divisione Indicazioni dal test infrasettimanale
Gautieri torna al 4-3-3 PER QUANTO I test del giovedì, finora, non hanno mai rappresentato certezze sul Potenza da scchierare la domenica successiva, una novità è apparsa fin da subito evidente. Gautieri torna all’antico, ossia al 4-3-3. Almeno, nella partitella giocata in famiglia (all’ultimo momento è saltata l’amichevole con il Pietragalla) le due squadre schierate erano tutte impostate sullo schema caro all’allenatore campano. Poi, è chiaro, nulla ci vieta di pensare che Gautieri cambi tutto, però, è apparso evidente che si sta lavorando in questa direzione quasi a dare un seguito alle parole del presidente Pellegrino che invitava Gautieri ad adeguarsi agli schemi delle squadre avversarie. La Cavese gioca con il 4-3-3. Fatto sta che l’allenatore ha comunque mischiato le carte, presentando una squadra con la casacca verde mlto vicina a quella che potrebbe giocare al Lamberti. Ossia: Dei-Cuomo-Di Bella-Radu in difesa; Cammarota-Montesanto-Sabatino a centrocampo; Sarno-Masi-
IN BREVE Potenza, Delmorgine già al lavoro IL NUOVO preparatore atletico del Potenza si è già messo al lavoro in maniera scrupolosa e professionale. Si è immediatamente preso atto della diversità dei metodi di lavoro rispetto a quelli del professor Valiante. Delmorgine, già a partire da martedì prossimo effettuerà una serie di test individuali per comprendere a che punto è giunta la preparazione fisica della squadra. Argomento questo che in passato aveva fatto sorgere qualche perplessità. Adesso una svolta la società l’ha data, anche se sarebbe pretestuoso prendere risultati a breve scadenza.
Ternana e Foligno cambiano allenatore
ni-Nolè in attacco. Dall’altro lato, con la casacca arancione hanno giocato: D’Aguanno-Pires-Patarini-Lolaico in difesa; Volpe-Prevete-Vianello in mezzo; Delgado-
Cozzolino-Berretti in attacco. Come sempre il mix delle due darà vita all’undici titolare che, pensando a quelli con le casacchine verdi, po-
trebbe prevedere Lolaico al posto di Radu, Prevete in luogo di Sabatino, Berretti e Cozzolino per Sarno e Masini. a.p.
Seconda Divisione Si punta su un undici affidabile
Conferme per Palumbo DAPPRIMA la pioggia e poi il ritorno del sereno e del sole hanno fanno da corona al test del giovedì del Melfi Calcio che si prepara alla fondamentale trasferta di Noicattaro di domenica prossima. Una occasione al solito importante per il tecnico Palumbo, seduto in panchina, per vedere all’opera tutti i disponibili, con il fidato Nolè ad arbitrare il test, e per provare soluzioni diverse. A parte Fummo, il giovane Lovecchio e Gilfone, con quest’ultimo che stamani rientra in sede dopo le cura presso lo staff tecnico del Lecce e dopo essere stato visitato ad Altamura ieri dall’ortopedico che l’ha seguito dopo l’infortunio, c’erano tutti, con Palumbo a schierare i suoi con il tradizionale 4 – 4 – 2, seconde linee comprese, prima di riproporre nella seconda parte un 4 – 3 – 3 più aggressivo, che se attuato domenica, potrebbe servire essendo in trasferta per aggredire maggiormente l’avversario e per le ripartenze rapide sfruttando le corsie esterne. Sempre Merlano in porta, con l’estremo della Juve al solito a farsi sentire guidando i suoi compagni, e con i quattro, ovvero Gabrieli e Rizzo centrali e Fumai e Gambi rispettivamente a destra e sinistra, a comporre la linea difensiva dinanzi a lui. In mezzo al campo Maio a spingere sulla corsia destra e Frasca a fare lo stesso sull’altro out mentre in mezzo giostravano Bacchiocchi e Mitra. In avanti la solita coppia De Angelis – Merini. Sul fronte opposto Pettinari in porta, difesa con Stucchi e Ferrato in mezzo, Bizzarri e Sciannamè sugli esterni. In mezzo al campo Caciagli ed Amato, con i due esterni rappresentati da Scappaticci e Petagine, questi a gio-
strare come quarto a sinistra. Avanti Pellicoro ed un veloce Mastroieni, che per altro, nel secondo tempo, a far coppia con Merini, lo ha innescato col bel colpo di testa in profondità e l’ex laziale a ringraziare e superare Merlano in uscita col prezioso tocco di esterno destro per il gol delle riserve. Già, perché nella seconda parte del test in famiglia, il tecnico venosino del Melfi ha provato diverse soluzioni e mosso i suoi uomini al pari di pedine sulla scacchiera. Dapprima il modulo è variato, con il 4 – 3 – 3 più offensivo, poi ha inserito Caciagli per Bacchiocchi e Pellicoro per Merini, in modo che il centrocampo si è composto con Mitra centrale, Caciagli alla sua destra ed il puntuale Frasca alla sua sinistra. In avanti, fermo restando capitan De Angelis come perno centrale, Maio a de-
GABRIELE Baldassarri è il nuovo allenatore della Ternana. Per il tecnico marchigiano è un ritorno: era già stato sulla panchina rossoverde come secondo di Fabio Brini. Baldassarri prende il posto di Giorgini, dimessosi dopo la quinta sconfitta consecutiva. "Giorgini? Abbiamo provato a trattenerlo ma, a differenza dello scorso anno, non ha avuto l'appoggio dei giocatori". Sono amare le considerazioni di Stefano De Dominicis, amministratore unico della Ternana: "Ora il nuovo allenatore dovrà ricompattare lo spogliatoio, ma i giocatori devono capire che chi semina raccoglie. Per cui, a gennaio cambie- Baldassarri e sotto Indiani remo, se necessario". Dal canto suo Baldassarri: "Non mi sarei mai aspettato la proposta della Ternana: prima di accettare, ho voluto capire bene perchè avessero scelto proprio me. Dopo che mi hanno illustrato il progetto, ho accettato. Conosco molto bene alcuni giocatori e ho voluto parlare a lungo con loro. Alla fine ho scoperto di avere a che fare con persone molto motivate. Il modulo? Mi piace molto il 3-4-3, ma sono arrivato adesso e devo ancora conoscere alcuni giocatori". Cambio anche al Foligno dove al posto di Cevoli, esonerato, arriva Paolo Indiani, che aveva risolto il suo contratto con il Perugia prima dell’avvio di questa stagione.
stra e Pellicoro a sinistra lo hanno appoggiato spingendo forte sulle corsie esterne, grazie alle continue e repentine aperture di Mitra, a suggerire subito in ripartenza sui palloni recuperati o giocati dalla sua difesa. Proprio l’utilizzo delle fasce anche in avanti, ha permesso di creare molto e di presentarsi più volte per De Angelis, e spesso anche per Pellicoro e Maio, dalle parti di Pettinari, con l’ex aretino sempre attento e poi ad immolarsi su De Angelis, restando colpito ad un piede, ma rimasto regolarmente al suo posto fino al termine. Nel corso del test cambiati anche i due esterni di difesa, inserendo Bizzarri e Sciannamè, come del resto utilizzando anche Bacchiocchi per Caciagli nel trio di centrocampo e Petagine a destra per Maio nei tre d’attacco. Antonio Baldinetti
Seconda Categoria gara di recupero Per la squadra di Cosentino in rete Erario, Fanuele e Abbruzzese
Il Cancellara si avvicina al vertice della classifica CANCELLARA TRICARICO
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CANCELLARA Tolve, Scarfiello, Rienzi, Calocero P. (st Orlando), Nolè, Troiano, Silipo ( st Angiletta), Calocero D, Fanuele, Erario, Abbruzzese. All. Cosentino. TRICARICO Orsellini, Lapata, Benevento, Novellino, Lotito, Paradiso, De Biasi R., De Biasi G., Langone, Salerno(st Evangelista), Soldo. ARBITRO Pistritu di Potenza RETI 15’ St Erario, 43’ St Fanuele, 46’ St Abbruzzese. CANCELLARA Il Tricarico per la seconda volta esce sconfitto dal comunale di Cancellara con un pesante 3-0. Dopo il 4-0 del 18 ottobre, quando la gara venne sospesa per pioggia, il Cancellara ha replicato. Terza vittoria consecutiva per gli undici di Cosentino che salgono al terzo po-
sto. Nei primi minuti di gioco è il Tricarico a farsi pericoloso con Soldo, al 5’. Il primo tempo scorre in sostanziale equilibrio. Prima frazione di gioco all’insegna del nervosismo, per entrambe le compagini, ma soprattutto per i padroni di casa sui quali ha pesato molto l’assenza di mister Cosentino. Allo scadere del primo tempo sembra risvegliarsi il Cancellara che si procura una punizione dal limite, sulla palla Erario che prova la conclusione ma il pallone finisce in calcio d’angolo. Ma l’arbitro non concede il corner. Si conclude così a reti inviolate il primo tempo. Nella ripresa in campo un altro Cancellara, che si fa subito pericoloso con Erario, che al 5’ tenta la conclusione a rete ma la palla finisce fuori. Al 10’ è ancora Erario che si procura un calcio di punizione. Sulla palla Calocero P. Che tenta direttamente la conclusione a rete ma salva tutto Orsellini. Al 12’ prima sostituzione per i padroni di casa fuori Silipo dentro Angiletta. Dopo soli tre minuti fallo su Erario, l’arbitro fischia pri-
ma la punizione, ma poi ci ripensa e concede il rigore. Sul dischetto Erario che non sbaglia e insacca la palla alla destra di Osellini (1-0). A questo punto il Cancellara ci crede di più. Al 25’ è Abbruzzese che tenta il raddoppio, ma la palla finisce di poco fuori. Dopo solo un minuto è Angiletta che s’invola sulla destra e serve in area Abbruzzese che non riesce ad arrivare sul pallone. Al 29’ secondo cambio per il Cancellara fuori Calocero P. dentro Orlando. Al 30’ l’estremo difensore ospite salva in extremis un potente tiro di Abbruzzese. Al 35’ primo cambio per il Tricarico Evangelista per Salerno. Al 40’ ci prova Fanuele a concludere a rete dando a tutti l’illusione del gol. Ma dopo tre minuti, non è un illusione, la palla è in rete. Fanuele sigla così il raddoppio(2-0 ). Alla fine della gara è Orlando che, recupera una palla a centro campo, s’invola sulla destra e serve Abbruzzese che questa volta non sbaglia il 3-0. Carmen Paradiso
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Cupparo regala la maglia al Papa
Sport Delegazione di 150 persone compreso squadra e dirigenza
Un’emozione unica in Vaticano FRANCAVILLA – Ha fatto il suo ritorno nella cittadina in riva al Sinni, la delegazione di circa 150 persone, che è stata ricevuta in udienza a Roma da sua Santità Benedetto XVI. L’incontro, che si è tenuto in Piazza San Pietro, ha visto la presenza della squadra rossoblu, con il suo presidente Franco Cupparo, tutto lo staff dirigenziale e dallo sponsor ufficiale della prima squadra. Inoltre, erano presenti, la formazione juniores e una rappresentanza della scuola calcio. La stessa delegazione è stata accompagnata dal Senatore Guido Viceconte, in compagnia della moglie, dal Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Potenza Romano Cupparo e da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale del comune sinnico, nonché dal Parroco e Vicario
Generale della Diocesi di Tursi-Lagonegro Mons. Francesco Lacanna. Naturalmente, molta la soddisfazione da parte del presidente della F.C. Francavilla Franco Cupparo. «La giornata che abbiamo trascorso a Roma – dichiara – è sicuramente da ricordare, l’incontro avuto con il Santo Padre è stato molto emozionante, sono rimasto davvero contento, per aver esaudito questo desiderio, anche perché avere una udienza in Vaticano non capita tutti i giorni». Una giornata, che resterà impressa a lungo nella mente di coloro che erano presenti, in Piazza San Pietro. «Al Santo Padre – prosegue Cupparo – ho consegnato personalmente, la maglia della squadra con stampato il nome di Benedetto XVI e un pallone, con le firme di tutti i calciatori rossoblu, dicen-
do che era un dono personale, della società e di tutta la comunità francavillese. Naturalmente, sua Santità ha apprezzato molto, ringraziando del pensiero affettuoso». Il presidente Franco Cupparo, fa un ringraziamento per l’aiuto da parte del Senatore Guido Viceconte e della giornalista vaticanista della tv messicana Valentina Alazraki, che si sono interessati per organizzare il tutto. «Questo incontro – conclude il presidente – a livello emozionale è indescrivibile, la felicità mia e dei presenti, si leggeva negli occhi». Un Franco Cupparo, che oltre ad essere un grande uomo di sport è anche una persona molto religiosa e che si impegna nel sociale, con tante iniziative per l’intera comunità francavillese. Claudio Sole
Test a La Martella con Foglia Manzillo arbitro-spettatore
Matera, Chisena c’è Principiano è sembrato rigenerato
Il Francavilla ora è atteso dalla trasferta a Sant’Antonio
Del Prete e Martinelli ad inizio derby (foto www.lasiritide.it)
FRANCAVILLA – Sono ripresi ieri pomeriggio gli allenamenti in casa sinnica in vista del prossimo impegno valevole per la decima giornata, di campionato. I rossoblu di Lazic, saranno attesi dalla trasferta contro i campani del Sant’Antonio Abate. Una gara che si annuncia molto impegnativa, vista la precaria posizione dei napoletani, che sono alla disperata ricerca di punti importanti per la classifica. I ragazzi di mister Nastri, sono chiamati ad interrompere il momento no, dopo quattro sconfitte di fila, per invertire la rotta. Fino ad ora, i campani, nelle gare casalinghe, hanno rimediato il misero bottino di due pareggi e due sconfitte. Una squadra, quella campana, che cerca a tutti i costi il successo, con la voglia di dare il massimo, moltiplicando grinta e determinazione, per ritornare al successo. Il Francavilla, di certo non andrà lì a fare sconti, anzi cercherà di fare tutto il possibile per ritornare a casa con i tre punti e dare continuità di risultati, dopo l’importante afferma-
zione nel derby di domenica scorsa. In casa Francavilla, al rientro dopo aver scontato la squalifica, i difensori Giancarlo Gioia e Nicholas Nicolao, entrambi molto importanti per lo scacchiere rossoblu. Da verificare invece, le condizioni fisiche del difensore Palo e dell’attaccante De Palo, entrambi svolgono un lavoro a parte. Da sottolineare come in casa sinnica, ci sia una continuità di gioco, con i reparti molto affiatati tra loro. Oltre al derby, la squadra del presidente Franco Cupparo, aveva espresso un buon gioco anche nella gara precedente, disputata a Pomigliano, in quella occasione Del Prete e compagni, vennero sconfitti per 1-0, ma con tante occasioni avute e una buona prestazione. Adesso, bisogna assolutamente dare una continuità di gioco e di risultati, per dimostrare che il vero Francavilla è una squadra che può dare filo da torcere a tutti, senza nessun timore reverenziale. Una squadra, che vuole fortemente disputare per il quinto anno consecutivo il campionato di serie D. cl.so.
Matera riparte da Foglia Manzillo, da Chisena e Principiano. Ieri pomeriggio ottime indicazioni dal test al campo di borgo La Martella. I palloni lunghi hanno abdicato e la palla è circolata sempre grazie ai centrocampisti. Il modulo di Foglia Manzillo? Quello che aveva annunciato, ovvero dattato ai giocatori in organico. Anzi a quei disponibili, visto che Diego Albano non sarà della gara e Manuel Garcia ha giocato solo nella ripresa ma non ha il ritmo partita come pure Alberto Marsico. Quindi lo schieramento che il tecnico di Posillipo presumibilmente manderà in campo contro L’Ischia domenica prossima dovrebbe essere quello visto contro la Turris con Giroletti e Renna sorretti da Ancora a destra e Naglieri a sinistra con Chisena e Principiano liberi di svariare e di produrrre gioco e reti. Così è stato nel test contro la Junires di Vito Roberti e in particolare si è visto gli esterni di difesa sorreggere l’azione dei centrocampisti e degli attaccanti. Dovrebbe essere un 4-4-2 il modulo che Foglia Manzillo in linea di massima adotterà, ma sono cambiati i modi per giungere verso la porta avversaria. Infatti, i centrocampisti non vengono più saltati ma sono parte attiva e dialogano con gli esterni o uno dei due attaccanti che torna per essere parte attiva nell’azione. «Sarebbe bello e troppo semplice che tutto funzionasse a meraviglia». Lo ha detto il tecnico al suo insediamento. I problemi ci
Antonio Chisena ed a destra Ruben Vicente Principiano
sono ed è chiaro che solo con il lavoro si può variare e voltare pagina. In gol sono andati un po’ tutti, ma rivedere il Principiano dell’anno scorso, o giù di lì, è stata la cosa più confortante. Il giocatore, le cui dote non sono mai state messe in discussione, dopo quanto ha fatto vedere l’anno scorso ha iniziato balbettante e poco convinto. Probabilmente anche il moddo in cui era impegnato lo condizionava e gli toglieva lucidità, perchè Corino chiedeva anche agli attaccanti di pressare in fase difensi-
va gli avversari. Un dispendio di energie notevole e forse è questa la ragione per la quale il giocatore italoargentino non rendeva al massimo. In buona evidenza anche Cristian Ancora, impiegato anche da Foglia Manzillo come esterno destro. Un giocatore che l’anno scorso ha giocato da seconda punta, ma che si sta sacrificando in un ruolo che sognifica mettersi al servizio dei compagni. Le emergenze, probabilmente, lo costringeranno a giocare ancora da ala, ma è chiaro che siamo all’inizio
di un nuovo corso e un tecnico non può stravolgere tutto in pochi giorni. Conoscere bene tutti non è facile e Foglia Manzillo sta lavorando anche sulla condizione fisica. A mettere ansia è stato Pasquale Martinelli che a metà primo tempo si è fermato per il riacutizzarsi di un dolore che lo affligge da inizio stagione. Dotrebbe farcela, perchè non è nuovo a stringere i denti il capitano. Anche Gatti ha giocato regolarmente e dovrebbe essere al suo posto domenica. Renato Carpentieri
Giudice lucano Rigamonti sanzionata: tre gare ad Andrisani due a Dimatera
Multe per Bella, Latronico e Real Irsina Il giudice sportivo Avv. Antonio Leopardi Barra ha deliberato le seguenti sanzioni disciplinari: EccellenzaSocieta': Ammenda Euro 250,00 Balvano. Allenatori fino al 11/11/2008 Angelino Giuseppe (Banzi). Una Gara: Lottino Valerio (Az Picerno) Palasciano Michele (Azzurra Tricarico) Moretto Giovanni (Balvano) Montenegro Nunzio (Angelo Cristofaro) Leccese Francesco (Atella M. Vulture) Santopietro Carmine (Avigliano Calcio Pz) Piegari Vincenzo (Balvano) Viggiano Angelo (Vultur) PromozioneSocieta': ammenda Euro 250,00 Latronico Terme, Euro 200,00 Bella Calcio, Euro 200,00 Real Irsina Calciatori: DUE GARE: Palermo Davide (Atletico Scanzano) Doino Carmi-
ne (Bella Calcio) Papangelo Nicola (Real Irsina) Soldo Alessandro (Real Tolve). UNA GARA: Paladino Raffaele(Grottole)Abate Domenico (Moliterno) La Canna Vincenzo (Santarcangiolese) Ricigliano Marco (Bella Calcio) Toscano Massimo (Borussia Pleiade) Lorusso Rocco (Lagopesole) Papangelo Nicola (Real Irsina) Fortunato Pasquale Daniel (Santarcangiolese) Ingusci Egidio (Sporting Montalbano) Montelli Tommaso (Varisius Sport) Prima Categoria Giocatori: PER TRE GARE Andrisani Nicola (Libertas Rigamonti). DUE GARE: Dimatera Pietro (Libertas Rigamonti) Lucarelli Mauro (Real Montemilone) Bianculli Felice (Roccanova). UNA GARA: Buccheri Angelo
(Aurora Nicola Russo Tursi)Tavassi Ciro (Bar La Notte Pignola)Vignola Saverio (Bar La Notte Pignola)Saponieri Vincenzo (I. Fagnano Valsinni) Ciraci Cosimo (Pomarico) Glionna Roberto (Pomarico) Aiuola Marco (S.Angelo) Bove Luigi (Tramutolese) Larocca Michele (Abriola Calcio Club 2000) Gioia Domenico (Bernalda) Memoli Cataldino (Invicta Burgentia) Vallario Massimo (Real Montemilone) Grossi Michele (San Cataldo) Seconda Categoria TRE GARE: Gorga Francesco (Silenziosi Potentini) DUE GARE: Corraro Mattia (Castelluccio). UNA GARA: Lemma Francesco (Atletico Genzano) Sassone Saverio (Castelluccio) Pietrafesa Antonio (San Nicola)
Sport 45 Fantacampionato A Il Milan è stato raggiunto in vetta dai nerazzurri Venerdì 7 novembre 2008
L’Inter schianta la Fiorentina Roberto Grieco mattatore dello scontro diretto MATERA - Inter superstar . I nerazzurri hanno infatti nettamente superato, nel settimo turno del fanta campionato di serie A, la diretta concorrente Fiorentina e adesso comandano, assieme al Milan, la classifica. Mattatore della sfida il nerazzurro Roberto Grieco, autore di quattro delle cinque reti interiste. Dopo una fase di studio durato un quarto d'ora, a rompere gli equilibri sono stati i ragazzi allenati da Mario Tomaselli, a segno con Roberto Grieco. La risposta della Fiorentina è però arrivata sette minuti dopo grazie al bomber Antonio Castaldi che ha così riequilibrato le sorti della gara. La situazione di parità durava soltanto un minuto poiché, al 23' minuto, Grieco colpiva ancora riportando in vantaggio l'Inter. Nella ripresa in neroazzurri assumevano decisamente le operazioni di gioco riuscendo a mettere al sicuro il risultato in virtù delle altre due marcature di Grieco, al 30' e 32', e di Simone Bitetti al 46'. Mantiene la testa della classifica anche il Milan vittorioso, questa volta, su un ottimo Siena. Gara molto bella e molto ben giocata da entrambe le formazioni con i rossoneri che soltanto nel secondo tempo hanno avuto il sopravvento. Privi di ricambi, infatti, i bianconeri hanno contrastato i maniera efficace i giocatori del presidente Giuseppe Battilomo chiudendo la prima parte della gara sul risultato di perfetta parità grazie alla doppiette di Domenico Ventura e Pasquale Rizzi, e alle reti di Daniele Chietera e Pietro Innella. Nella ripresa, complice anche la mancanza di ricambi che consentissero ai giocatori in campo di riprendere fiato, il Siena è nettamente calato sul piano fisico chiudendo il parziale con un passivo di quattro reti ad opera di Marzio La Salvia e Domenico Ventura. Il Milan continua così a tallonare in testa l'Inter che però, rispetto ai rossoneri, ha disputato una gara in meno. In terza posizione, ma di-
stanziati di ben cinque punti, la coppia composta da Juventus ed Empoli. I bianconeri di Torino hanno superato con due reti di scarto il sempre insidioso Bologna, mentre i gialloblu veneti hanno nettamente battuto la Lazio infliggendo loro un pesante nove a due. A segno, per la Juventus, tre volte Gianfranco Bellacicco e una sola volta Eustachio Rubino e Mario Acito, mentre per i bolognesi i gol di Filippo Bruno, Giuseppe Chironna e Michele Loiudice. Nell'alta gara, invece, un bel poker per Daniele Duni, doppiette per Angelo Santochirico e Antonio Cosentino e una rete per Antonio Ambrosecchia; di Ivano Miglionico e Angelo Catoggio le marcature laziali. Dopo due sconfitte ed un pareggio riprende a marciare il Cagliari. A farne le spese il Genoa costretto a soccombere più di quanto non dica il risultato. Dopo essersi portati sul quattro a zero, per effetto dei gol di Francesco Lospalluto, due volte a segno, Giuseppe Maino e Saverio Loiudice, i sardi hanno rallentato la
Roberto Grieco ed a fianco Mario Tomaselli
propria azione consentendo il ritorno dei genoani cui non è parso vero di poter riaprire la gara grazie alle marcature di Vito Festa, Oronzo Micella e Francesco Tubazio, ma era ancora Lospalluto, a due minuti dal termine, a gelare definitivamente le velleità avversa-
rie. Molto bene anche la sorprendente Reggina che, nonostante un ottimo Emanuele Tralli, autore di una bella tripletta, ha avuto ragione del Napoli. L'altra rete biancoceleste è arrivata per merito di Giuseppe Scasciamacchia, mentre per
gli amaranto hanno timbrato due volte ognuno Vito Moramarco e Michele Tricarico, e una Emanuele Tragni e Paolo Corrado. Continua, invece, la parabola discendente del Lecce che, questa volta, ha dovuto segnare il passo di fronte ad un ottimo Palermo. No-
tevoli la quaterna messa a segno da Giuseppe Cuscianna e le doppiette di Domenico Cuscianna e Pasquale Barbara, mentre per il Lecce da evidenziare le due reti di Giovanni Marcosano. Accede a posizioni più tranquille la Sampdoria che si è liberata, con il minimo scarto, di una Roma sempre più in difficoltà. Al 51' minuto il gol vittoria di Marco Di Pierro, mentre in precedenza erano andati a segno due volte Cosimo Dell'Acqua, Giuseppe Papapietro e Vincenzo Laterza per i blucerchiati, e due volte ognuno Antonello Caserta e Cosimo Damiano Rubino per i giallorossi. Si aggiudica il derby della disperazione, infine, il Torino che regola l'Atalanta in virtù della tripletta messa a segno da Vito Cancelliere e delle reti di Giovanni D'Anzi e Graziano Laginestra. Per i nerazzurri bergamaschi la doppietta di Giovanni Pisciotta e i gol di Francesco Perrucci e Luigi Petrozza. Ancora da disputare, infine, la gara tra il Catania e l'Udinese. Annibale Sacco
Fantacampionato B La Salernitana perde con la Triestina e resta ancora piantata a zero punti
Grosseto, salgono a cinque le vittorie di fila MATERA - E sono cinque. Queste sono infatti le vittorie ottenute dal Grosseto su altrettante gare. La serie B, dunque, almeno sino al momento pare propria abbia trovato un altro padrone, dopo quel Treviso che nello scorso campionato ha fatto il bello e il cattivo tempo. A doversi inchinare di fronte ai toscani, questa volta, i biancoverdi dell'Avellino i quali sono stati costretti a subire un perentorio sei a uno. Gara virtualmente conclusa già al fischio di fine primo tempo chiuso dai grossetani sul rassicurante vantaggio di quattro a zero in virtù della doppietta di Fabio Ramaglia e delle reti di Vincenzo Di Motta e Luigi Salzano. Nella ripresa concedeva il bis il duo Ramaglia Salzano, mentre per gli irpini è andato a segno Alessandro Sabino. Alle spalle dei maremmani, in attesa che si concluda la giornata con gli incontri tra Pisa - Vicenza e Bari -
Livorno, il trio composto da Frosinone, Modena e Triestina. A soccombere, in maniera peraltro piuttosto perentoria, il Parma, l'Empoli e la Salernitana. Ad aprire le danze, per i ciociari, la doppietta di Pasquale Papapietro cui è seguita la tripletta di Giuseppe Angelastri e la marcatura di Giovanni Mastronardi. Per il Parma, invece, due reti che hanno aperto e chiuso la gara ad opera di Rocco Montemurro e Vito Chiefa. Sette a due, invece, il risultato che il Modena ha imposto all'Empoli, con le reti di Giacinto Maragno, due centri, Valerio Riccardi, Mario Padula, Luigi Di Leo, Dario Pietracito e Luciano Andrisani. Di Giuseppe Loiudice e Giovanni Miriello i gol empolesi. Netto anche il risultato della terza gara caratterizzato dalle tre reti degli alabardati Luigi Picenna, Fran-
cesco Casella e Giuseppe Schiuma. Si aggiudica lo scontro diretto il Treviso che ha regolato il Cittadella per due a uno. I trevigiani si attestano così in quarta posizione con nove punti in classifica sorpassando così i cugini veneti che, invece, restano inchiodati a quota otto. A passare in vantaggio, però, è stato il Cittadella grazie alla rete di Domenico Capolupo al 17' minuto, un vantaggio che però è durato appena tre minuti perché al 20' Antonio Moliterni ha riequilibrato il punteggio. A soli due minuti dalla fine il gol partita è stato di Francesco Tamburrino. Raggiunge quota otto anche l'Albinoleffe che, sospinto da una tripletta di bruno Barbafolta, ha superato in maniera piuttosto autorevole il Sassuolo. Di Renato Marone le altre due reti bergamasche. Seconda vittoria stagionale per il Brescia. Le rondinelle hanno questa
volta superato, in virtù della tripletta di Rocco Cascini e delle singole marcature di Angelo Rubino, Andrea Bianchi, Francesco calia ed Eustachio Rubino, un Ancona capace di andare a segno soltanto quattro volte con Luca Ragazzo, Pasquale Abatangelo e, due volte, con Ivan Coriglione. Soccombe, invece, il Piacenza di fronte al sorprendente Rimini. Romagnoli tre volte a segno con Giuseppe Di Cuia, Michele D'Ercole e Francesco Calculli. Ottiene i primi punti stagionali, infine l'Ascoli che ha battuto, grazie ad un Raffaele Ventura in giornata di grazia, ed autore di tutte e sei le reti bianconere, ol Mantova. Per i lombardi, invece, i gol di Daniele Vizziello, una doppietta per lui, Gianluca Peragine, Angelo Schiuma e Mario Gigante. a.s.
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Sport
Venerdì 7 novembre 2008
Due uomini in dubbio
Un torpedone a seguito
LAVORO differenziato per Francesco Ferrienti mentre è rimasto ancora fermo ai box il pivot Aleksander Dacic che risente di un problema muscolare che ne mette in dubbio la presenza domenica contro il Potenza. Dacic sarà certamente a disposizione di Miriello domenica ma poi toccherà al tecnico decidere se e quanto impiegarlo. Maggiore ottimismo c’è invece sul recupero di Ferrienti che seppur a piccoli passi sembra sulla via del recupero e forse già oggi potrebbe allenarsi con i compagni. L’ecografia a cui il giocatore è stato sottoposto ha infatti scongiurato quasi peggiori e messo Ferrienti nelle condizioni di poter recuperare in tempo per l’attesissima sfida di domenica sera contro la sua ex squadra Levoni Potenza. Certo è che nel reparto lunghi la Bawer non avrà due giocatori al massimo della propria condizione psico-fisica. Ieri coach Miriello ha provato con il resto dei giocatori a disposizione a preparare la sfida di domenica con il Potenza. Una sfida molto sentita anche dalla tifoseria materana. p.quarto@luedi.it
LA LEVONI Potenza ieri pomeriggio ha svolto l'allenamento in famiglia e a ranghi completi in vista del derby di domenica pomeriggio al Palasassi. Gianni Tripodi ha potuto contare anche sull'apporto di Giancarlo Palombita e Massimo Ruggeri che hanno ripreso ad allenarsi dopo alcune noie fisiche avute nel corso dell'allenamento di mercoledì. I due giocatori hanno recuperato dagli acciacchi fisici e dalle noi muscolari e saranno presenti nel match contro la Bawer Matera. La squadra potentina ha preparato gli schemi anti-Matera lavorando sugli aspetti offensivi. Tripodi ha preparato tutte le soluzioni offensive capaci di fermare la compagine materana. Il complesso biancorosso sarà seguito al Palasassi dai tifosi che hanno organizzato un torpedone composto almeno fino alla serata di ieri da trenta supporters. La febbre del derby sale a dismisura. A tre giorni dalla contesa tra le maggiori realtà cestistiche lucane l'atmosfera è quella delle grandi occasioni. Nel clan potentino regna la massima fiducia in vista di una partita dalla fondamentale importanza in classifica. f.menonna@luedi.it
Aleksander Dacic
Coach Tripodi
A Dilettanti I due presidenti credono nel risultato ma senza eccessi
Nel derby vinca la sportività Vizziello e Petrullo uniti da una sana rivalità QUI LEVONI
QUI BAWER «LA VITTORIA prima di tutto perchè per noi questo derby è fondamentale anche per la classifica, poi giochiamo in casa e dunque non possiamo permetterci altri passi falsi». Michele Vizziello delinea chiaramente le ambizioni della sua Bawer Matera in vista della sfida contro il Potenza in un derby che ha sempre più di un motivo di interesse. «Speravamo di arrivare a questa sfida in un momento migliore, invece questa sfida particolare arriva in un momento particolare. Giochiamo in casa ed abbiamo la necessità di portare a casa questo risultato»
spiega Vizziello, «la squadra sta giocando bene e raccogliendo meno di quello che semina. Spero che domenica la tendenza cambi, non conta vincere alla fine o dopo aver dominato, interessa molto riuscire nell’impresa e portare a casa la vittoria». Naturalmente Vizziello non vive certo il suo primo derby, da presidente è un abituè di questo tipo di appuntamenti ma è chiaro che non nasconde la tensione propria di queste sfide: «non manca il sapore della gara diversa dalle altre anche se devo dire che in questi anni siamo stati bravi, noi dirigenti e i tifosi di Matera e Potenza a smussare gli angoli e non esasperare
l’importanza di questa sfida vivendo con la massima sportività possibile sia le vittorie sia le eventuali sconfitte. Io domenica mi aspetto il massimo dell’impegno e dell’attaccamento ai colori sociali dai miei ragazzi a cui credo di aver trasferito lo spirito di sana rivalità che ci anima». Vizziello però non ha dimenticato la brutta prova di Potenza nell’ultimo derby disputato in campionato: «il ricordo è quello di una gara pessima dove siamo rimasti offesi da una gara pessima che ci ha provocato un forte rammarico. Ora però quella sfida è passata e dobbiamo guardare avanti e pensare a battere questo Potenza». Un avversario che ha ottime qualità di gioco e che riesce a giocare nella maniera migliore e con pochissime incertezze se si eccettua il pesante scivolone rimediato contro il Latina: «hanno giocatori di livello superiore così come li abbiamo noi, parliamo di un avversario che ha qualità, prestanza fisica e classe. Un avversario che merita un grande rispetto». Per batterlo Vizziello si appella al pubblico materano chiedendogli un ulteriore spinta verso la vittoria: «il pubblico vorrei sentirlo più vicino perchè ci può spingere ad ottenere grandi risultati. La squadra gioca, lotta e dà l’anima in campo, i tifosi lo fanno sugli spalti. Credo che alla fine della stagione si debbano poi tirare le somme ma per ora è giusto marciare tutti in un’unica direzione». L’appello del presidente è al tifo per fare quadrato e trovare due punti d’oro nel derby. p.quarto@luedi.it
LA SUPER sfida del Palasassi di Matera accende gli entusiasmi, la voglia di assistere alla partita e quella passione per lo sport della palla a spicchi. La gara di domenica tra i quintetti dei presidenti Michele Vizziello e Francesco Petrullo anima e non poco gli addetti ai lavori della regione. Un confronto che ormai è diventato una classica dalla serie B/2, B/1 e A Dilettanti, visto e considerato che le società sono state rivali in tante occasioni, mostrando fair play da ambo le parti. Due società a confronto che hanno sempre evidenziato stima reciproca e ottimi rapporti di vicinato, nel segno concreto di una voglia di mettersi in mostra e fare il bene del basket lucano. Da un lato la Bawer Matera a quota due in classifica, dall'altro la Levoni Potenza, a quota quattro. Due formazioni in cerca d'identità, di punti e di morale saranno impegnate nel corso dei quaranta minuti di gioco di un match sentito da entrambi i clan. La Levoni Potenza deve farsi perdonare il brutto capitombolo di Latina dove la formazione di Gianni Tripodi è stata annichilita dai laziali, la Bawer è reduce dal ko di Osimo contro gli ex Giuffrida e Basanisi. La Levoni Potenza vincitrice dell'ultima sfida regionale disputatasi l'anno scorso al Pala Pergola con il punteggio di 101 a 69 non intende distrarsi e, anzi cercherà in terra materana di ottenere i due punti in classifica, utili per dare impulso alla classifica. Quella di domenica sarà una partita sicuramente diversa, le due squadre faranno dell'orgoglio,
la determinazione e la smania di far bene il proprio punto di forza. I potentini saranno chiamati ad una prova di carattere, nerbo e agonismo per uscire con i due punti dal Palasassi. Una settimana importante, vissuta da ambo le parti con la consapevolezza che il successo di domenica potrebbe aprire fronti interessanti sul piano della classifica. Il giovedì della Levoni Potenza è raccontato dal presidente Francesco Petrullo che ha analizzato il derby affermando quanto segue: “Credo che sarà una gara come le altre. Giocheremo su un parquet non facile ma sono convinto che la squadra farà la sua partita, conosciamo il valore della Bawer Matera, i suoi elementi più pericolosi e la duttilità del complesso di Roberto Miriello”. Petrullo parla del suo confronto diretto con Vizziello: “Sono al quinto derby da presidente, per me non è una gara particolare. Le due società sono molto simili per impostazione, programmi e organigramma. Abbiamo grande stima reciproca, questo è l'aspetto migliore”. I due team sono reduci da altrettante sconfitte, Petrullo parla di
questo aspetto: “Credo che entrambi i quintetti avrebbero meritato di avere qualche punto in più in classifica. I roster a disposizione di Tripodi e Miriello non meritano l'attuale collocazione in graduatoria. I giocatori di entrambe le squadre possono fare meglio e innalzare la classifica”. Il presidente della Levoni parla degli aspetti principali della partita: “Non credo che il match si risolva sul piano nervoso. I materani giocando in casa hanno l'assoluta necessità di fare risultato. Questo non significa che partiamo battuti. Anzi, dobbiamo dimenticare la pessima prova di Latina”. Parola di presidente, ordini da capo supremo, la Levoni non può sbagliare… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Sport 47 Basket B Troppo aspre le critiche a Brogialdi. Chiarimento in atto Venerdì 7 novembre 2008
Bernalda, brutto momento La sconfitta con i puteolani preoccupa i tifosi SE si potesse applicare ai contenuti di una partita di basket la “moviola”, non per scovare falli non visti o errori arbitrali bensì per analizzarne l'andamento tecnico-tattico con l'occhio freddo del dopo, si potrebbe approdare talvolta a valutazioni un pò diverse da quelle espresse a caldo, pur non cambiando il giudizio complessivo. In altre parole, se torniamo all'ultima gara interna della Cestistica e la guardiamo con i numeri oggettivi delle statistiche ufficiali (la nostra “moviola”, appunto) ciò non modificherà l'opinione finale di tifosi e dirigenti su un match giocato male e finito peggio, ma potrebbero essere in parte ridimensionati alcuni giudizi trancianti. Infatti, per la prima volta (almeno per chi scrive) capita di leggere che la squadra che ha perso prende una valutazione complessiva superiore a quella che ha vinto (82 a 74 per i rossoblu); inoltre nel tiro da due i lucani esibiscono un 68% contro il 66% dei campani, in quello da tre gli ionici sono di poco sotto rispetto ai tirrenici (35% contro 38%), dalla lunetta le due squadre si equivalgono, e (incredibile ma vero!) i boys di Brogialdi prendono ben 24 rimbalzi contro gli appena 12 dei ragazzi di Pepe, realizzando 14 assist contro i 4 dei puteolani. E allora dove si è annidato il germe della sconfitta? Resterà un mistero, ma possiamo trovarne tracce nelle 13 palle
Coach Brogialdi
perse (contro le sole 8 di Scorrano e company) tra le quali le ultime quattro consecutive negli ultimi 90'' decisive per l'esito finale, e soprattutto nella evanescente difesa rossoblu che non viene documenta-
ta dallo scout della gara ma che tutti hanno potuto osservare con i propri occhi; e tuttavia i giudizi spietati sull'atteggiamento “distaccato” (per usare un eufemismo) dei giocatori vanno se non corretti (ci mancherebbe!) quantomeno rimodulati sulla scorta del fatto che nelle valutazioni ci sono tra i locali 4 uomini in doppia cifra contro i 3 degli ospiti (altro mistero). Dunque, cercando di dare una spiegazione logica a numeri non catastrofici che sembrano in contrasto con l'evidenza della umiliante débacle, diremmo che vengono confermate le conclusioni pubblicate da questo giornalequalche giorno fa, e cioè che non siamo alla Caporetto del basket bernaldese, che la squadra (pur criticabilissima) non è un esercito sconfitto in rovinosa ritirata, e che Brogialdi (di cui pure non abbiamo condiviso alcune scelte strategiche) non è il Cadorna della situazione e sono da censurare le contestazioni nei suoi confronti. Se le accese discussioni tra giocatori, tecnici e società nelle riunioni di lunedì in sede e di martedì nello spogliatoio sono servite a fare chiarezza e non ad alimentare contrapposizioni, e se tutto si è chiuso con una stretta di mano e con l'impegno a ripartire tutti insieme, a Bari, ciò che ora sembra solo un miracolo potrebbe rivelarsi normale realtà. Giovanni Palmieri
Atletica 10 giorni nel deserto per il podista potentino
Brandi ci riprova ANCORA una volta il farmacista potentino Pasquale Brandi sarà impegnato in una corsa nel deserto africano. L’atleta del capoluogo sarà impegnato per dieci giorni nella gara 555+ che sarà corsa nel tratto desertico dell’Egitto che sostanzialmente confina con il Sudan. La corsa vedrà la presenza di ventiquattro atleti. L’avversario più pericoloso è il francese Patrice Fayol, concorrente pericoloso per le sue caratteristiche tecniche e agonistiche. Il percorso è quello conosciuto come “tratta degli schiavi”. Sette gli atleti italiani impegnati nella manifestazione egiziana. Un buon viatico, questo per il lucano, visti i problemi di comunicazione che potrebbero creare problemi a Brandi. Fondamentale in questo senso sarà l’alimentazione, visto e considerato che Brandi porterà con sé dal
capoluogo parmigiano reggiano e prosciutto che daranno verosimilmente un sostegno alle istanze fisiche e atletiche. Brandi assumerà durante il periodo di gara ottomila calorie, bevendo venti litri d’acqua al giorno. Un percorso difficile, sicuramente affascinante, quello che attende Brandi alle prese con la difficile scelta delle scarpe. Il lucano spera di poter concludere positivamente la kermesse puntando a chiudere in cinque/sei giorni il tragitto. Le temperature sono degne del periodo, visto che in Egitto attualmente la massima è di trentadue gradi il giorno e varia tra i quattordici e i diciassette gradi la notte. Ovvia la tensione e l’ansia nel lucano consapevole di poter far breccia nella gara egiziana. Il rientro di Pasquale Brandi in città è previsto per il 23 novembre. Un ritorno che potrebbe essere
Pasquale Brandi in gara nel deserto
trionfale, come quello del 2007 quando Brandi trionfò nel deserto del Niger al termine di una gara massacrante e durissima. Seicentonove i chilometri da percorrere per i venti-
quattro atleti, un percorso selettivo, ricco di insidie e tranelli. Difficoltà che Brandi è abituato a superare con la sua forza e la classe cristallina. f.menonna@luedi.it
Anche Bernalda tenta di riprendere la corsa
Lucane a caccia di riscatto Fari puntati sul derby di DONATELLO VIGGIANO DERBY numero 3 della storia in terza serie tra Bawer Matera e Levoni Potenza. Lo scorso anno finì in parità, senza fattore campo sovvertito, con la squadra di Di Lorenzo che inflisse un sonoro +32 agli avversari nella gara di ritorno. Per la prima volta i potentini arrivano a questo appuntamento avanti ai biancazzurri in classifica, ma reduci dalla netta sconfitta di Latina(-39). In verità il momento pare essere abbastanza diverso tra le due squadre, con materani in crescita e sconfitti di misura nelle trasferte di Trapani e Osimo dopo la batosta inaugurale di Fossombrone, e Levoni ineccepibilmente sconfitta a Latina dopo le occasioni sprecate di Fossombrone e Ferentino. La vittoria, ovviamente, serve ad entrambe le squadre, con Matera chiamata a non perdere nuovamente in casa e Levoni in cerca del primo blitz esterno, utile per la classifica e a rigenerare il morale. Prevedibile una partita veloce, a ritmi elevati come piace ai due allenatori e dal punteggio alto. Ex da entrambe le parti: una stagione per Ferrienti a Potenza e una per Femminini nella città dei Sassi, sempre in B1. Dopo la bruciante sconfitta interna con Pozzuoli, due trasferte attendono il Bernalda di Alberto Brogialdi. Domenica, Damiano Faggiano e compagni, saranno di scena in casa di un Cus Bari ultimo in classifica a quota 2, nonostante abbia riformato la coppia Labate-De Bellis, ben spalleggiata sotto canestro da Crescenzi e Storchi. Il precedente rendimento esterno(-23 a Maddaloni e -26 a Corato) di certo non ispira ottimismo, ma il Bari è già caduto in casa con Maddaloni all’esor-
dio e di certo non può contare sulle ampie rotazioni dei lucani(basti pensare ai soli sei uomini utilizzati da coach Bray nella sconfitta di domenica ad Agrigento) . Di sicuro, però, serve un atteggiamento diverso da quello che è costato la sconfitta con Pozzuoli e quasi quella con Canicattì, da parte dei rossoblù per invertire la tendenza e ricandidarsi prepotentemente per un posto nei playoff. Quinto anticipo al sabato, su sette incontri totali, per la Codra Mediterranea Basilia Potenza. La squadra di Marilia Sanza, infatti, scende in campo domani, con palla a due alle ore 18, sul campo del temibile Ragusa, in un incontro valido per l’ultima giornata di andata della prima fase. Le potentine hanno due punti di vantaggio(10-8) sulle prossime avversarie, ragion per cui una vittoria oltre che a blindare il secondo posto, consentirebbe a Laura Gambardella e compagne di mettere in carniere altri due punti da “portarsi avanti” nella seconda fase. Servirà però grande compattezza difensiva e distribuzione di responsabilità in attacco per aver ragione delle ragusane, ancora imbattute in casa e vicine già ad espugnare il campo della capolista Città Futura Roma(60-64). Ricordiamo che alla seconda fase si qualificano le prime cinque dei gironi D1 e D2, portandosi i punti conquistati negli scontri diretti con le altre quattro qualificate dal proprio girone. Nella seconda fase si affrontano, con gare di andata e ritorno solo le formazioni del raggruppamento opposto e al termine le prime otto classificate si qualificano per i playoff, dove con tabellone tennistico al meglio delle tre gare la vincente è promossa in A2.
Motociclismo Dopo l’esordio con un quinto posto, ambizioso il pilota materano
Rubino pronto per la gara di Binetto
Rubino in gara
DOPO L'ESORDIO positivo di stagione, domenica scorsa, con un quinto posto nella prima gara del Trofeo Inverno, il pilota materano Angelo Raffaele Rubino, iscritto con il club Matera Racing, torna a riscaldare le gomme per il secondo appuntamento con la pista di Binetto. Negli ultimi giorni Rubino ha intensificato la preparazione in palestra per fronteggiare al meglio lo stress fisico della gara visto che il taboga di Binetto, caratterizzato da molte varianti, richiede una grande resistenza ed un impegno notevole soprattutto per le braccia che, ad ogni accelerazione, devono fronteggiare gli oltre 180 cavalli scaricati a terra dalla Yamaha Yzf R1 del team Otello. Parallelamente prosegue la messa a punto della motocicletta per affinare le regolazioni delle sospensioni alle caratteristiche del circuito.
Nel corso dei controlli di routine per mettere a punto il motore, i meccanici del team Otello hanno appurato anche il motivo che ha leggermente rallentato Rubino nell'ultima gara e cioè la frizione bruciata che non riusciva a trasmettere tutta la potenza al suolo. "Anche se conosco il tracciato di Binetto da anni- afferma il pilota materano- non si finisce mai di migliorare, gradualmente, la risposta di avantreno e retrotreno per guadagnare decimi di secondo preziosi. Quest'anno il livello della gara è elevato, ci sono molti piloti di spessore per cui la vittoria può arrivare soltanto se si lavora di fino su telaio, motore e corretta impostazione delle traettorie. Proprio sul propulsore stiamo sperimentando una nuova centralina elettronica YEK, con l'assistenza del tecnico in gara, che mi permetterà di
avere un'erogazione più lineare, meno brusca, per uscire più velocemente dai tornanti senza scomporre l'assetto della moto. Sul cambio invece abbiamo variato la rapportatura finale e, dunque, abbiamo delle marce più corte che rispondono meglio alle caratteristiche del circuito barese che non ha grandi rettilinei". Lo sviluppo della Yamaha di Rubino è ad un buon livello dal momento che il team Otello sta sfruttando tutto il know-how acquisito durante l'appena concluso Campionato Yamaha R Series che ha visto il pilota lucano in buona evidenza. Per la gara di domenica prossima dovrebbe essere, dunque, tutto pronto: l'unica incognita rimane quella del meteo. Se piove infatti i riferimenti cambiano e quindi perde valore tutto il lavoro fatto sinora sulla moto.
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Sport Ciclismo Salto di qualità per il potentino, ingaggiato dalla formazione laziale
Venerdì 7 novembre 2008
Bochicchio al Gs Rieti Il corridore vanta un palmares di tutto rispetto UN CICLISTA potentino per rafforzare il Gruppo Sportivo Aguzzi Rieti. Si tratta di Giacomo Bochicchio, classe '77, ottimo ciclista già noto ai dirigenti reatini che, per la prossima stagione, metterà a disposizione della Aguzzi tutta la sua esperienza e le sue qualità. Bochicchio nel 1998 giunge per la prima volta a Rieti, ancora nelle vesti di dilettante, conseguendo numerosi piazzamenti tra i primi 10. Segnali delle sue qualità arrivano con il nono posto all'Internazionale di Castelfidardo, in provincia di Ancona. In quella manifestazione gareggiava anche Danilo Di Luca, attuale professionista, e classificantosi 11° alle spalle del potentino. Ancora una grande prova con il settimo posto all'Internazionale di Canosa, gara che vedeva tra gli altri un altro attuale professionista, Perez Cuapio classificatosi 1°. Tornato nella sua città d'origine è stato inserito
Un momento della corsa su due ruote
nella categoria amatori, ed anche qui ha ottenuto ottimi risultati quali: una vittoria al campionato regionale su pista Omnium, 2° classificato nel Mediofondo Terre di Montepeluso, 4° posto al Mediofondo del Meandro e 11° classificato nel Mediofondo del Gargano. Anche il
passato del ciclista del capoluogo della Basilicata non è da sottovalutare. Lo si è potuto apprezzare per diversi ottimi risultati anche quando era un giovanissimo atleta, molto promettente. Come per le esperienze nelle categorie allievi e juniores, dove ha conse-
guito ottimi risultati con 5 vittorie, 2 secondi posti e 2 volte quarto nelle varie gare disputate. Nella categoria under 23, sempre nella società di Potenza, 3 vittorie al Giro di Puglia, al Campionato del Sud a Cronometro e al Campionato Regionale Ciclocross. Inoltre, ha ottenuto il 13° posto assoluto nel Campionato Italiano a Cronometro e nello stesso anno ha partecipato anche al giro d'Italia under 26. Successivamente ha ottenuto la convocazione dal commissario tecnico della Federazione italiana Fusi come atleta di interesse nazionale per la cronometro. Il benvenuto al ciclista potentino è stato espresso dalla dirigenza reatina. “Ora Giacomo è di nuovo a Rieti -spiega una nota della società- nel Gruppo sportivo Aguzzi. Conoscendo le sue doti e l'enorme serietà dell'atleta, la società lo accoglie a abbraccia aperte e con immenso orgoglio, augurando a lui ed ai nuovi compagni buoni auspici per la prossima stagione”. Francesco Calia
Un torneo scolastico voluto dalla Figc. 300 partecipanti
Psicomotricità e calcio ANCHE in questa stagione il Comitato Regionale Figc Lnd di Basilicata ha programmato il torneo denominato Psicomotricità e Sport dedicato agli alunni in condizioni diversamente abili. La manifestazione è organizzata dal Settore Scolastico della Figc guidato da Carlo Maglia, Peppino Di Pierri e Tommaso Mazzoni. L’attività agonistica riguarda in questa stagione soltanto la provincia di Potenza e vede coinvolte dieci scuole che hanno dato l’adesione. I termini per iscrivere le squadre scadono il quindici novembre, le scuole che non hanno ancora concluso le iscrizioni potranno farlo entro quella data. La manifestazione intende far crescere il calcio nel- Carlo Maglia le scuole, con il chiaro intento di sensibilizzare la cultura dello sport più amato dagli italiani anche nell’ottica dell’interscambio tra normodotati e diversamente abili. Saranno trecento gli studenti che daranno vita all’evento, che segna un punto di svolta nelle attività di-
dattiche e formative della Figc. Intrattenimento, voglia di emergere, creazione di nuovi interessi sono alla base di un programma variegato e sempre al passo con i tempi. Il torneo avrà inizio il 25 novembre e chiuderà i battenti con la finale entro Natale. I calciatori rientrano nella fascia d’età compresa tra gli undici e i quindici anni. Una manifestazione sentita, quella denominata Psicomotricità e Sport che intende richiamare i valori autentici del calcio, con l’ottica di sensibilizzare il movimento verso le fasce più bisognose dello sport in questione. Impegno, determinazione, tanto lavoro non mancheranno ai tre responsabili del Comitato Regionale Figc di Basilicata, Carlo Maglia, Tommaso Mazzoni e Peppino Di Pierri, autori anche in questa stagione di una formula originale e significativa della manifestazione. f.menonna@luedi.it
Volley giovanile
La Pallandia pronta al via È in piena attività la Pallandia Volley Melfi di coach Enzo Urbino che prepara la nuova stagione e sta rodando squadre e situazioni in vista dell’avvio della stessa. In primo piano soprattutto Under 18 e Serie D, due campionati importanti in cui la società del presidente Antonio Quaranta vuole essere grande protagonista, ma si mettono a punto anche le squadre per gli altri tornei giovanili che sono il sale dell’attività di una realtà come quella melfitana che si fregia poi anche del marchio di qualità in tale settore. Sono oltre 20 le ragazze che da tempo si stanno allenando con impegno e continuità nel chiuso della Palestra Comunale, e che disputeranno appunto Under 18 e Serie D, con la prima che è in avvio per il 18 novembre, mentre la D dovrebbe iniziare il Urbino 29 di questo mese. Per il torneo Under 18, in questi giorni comunicato che vi sarà un girone unico a sei squadre e, oltre alla Palladia Melfi, vi saranno la Pallavolo Genzano, prima avversaria in trasferta per le gialloverdi di Urbino, la Livi di Potenza, l’Asci sempre del capoluogo come la Polizia Municipale, oltre all’Olimpia Melfi. “Stiamo lavorando sodo in questo periodo per essere pronti a partire al meglio – ha detto il tecnico melfitano – soprattutto perché alla prima saremo a Genzano, contro una squadra di tutto rispetto, che davvero bene conosciamo. Siamo consapevoli che non sarà facile, ci troveremo di fronte ragazze che lottano e non mollano
mai, ma anche noi abbiamo in concentrazione, grinta, determinazione e tanta umiltà, le nostre migliori caratteristiche per far bene quest’anno, sia in questo campionato che nella Serie D che parte a fine mese”. Proprio per arrivare al meglio al debutto, poi, sia il tecnico che la società, si sono mossi preventivamente per allestire in questo periodo una serie interessante di amichevoli e di tornei, in modo da “saggiare sottorete” le potenzialità del gruppo melfitano, contattando formazioni di rango come l’Andria, il Foggia, il Canosa, realtà vicini con cui confrontarsi in match di andata e ritorno, per migliorare, crescere, apportare eventuali correttivi in corsa e provare schemi ed atlete in partita e non solo in allenamento. Intanto, con la crescita esponenziale di iscrizioni di bimbi e bimbe la società ha deciso di inserire anche una nuova figura, l’insegnante di educazione fisica Rosa Spera quale elemento da affiancare allo stesso Urbino per meglio seguire i gruppi giovanile e soprattutto il primo impatto con la fase delle attività motorie loro dedicate. “Una scelta importante – ha riferito Urbino – che conferma a livello qualitativo le nostre attività a 360° in questo sport senza poi dimenticare il valore di altri settori, come under 14 maschile e femminile, le due squadre under 13 e il minivolley, a cui riserviamo la stessa attenzione delle squadre maggiori”. Antonio Baldinetti
Taekwondo Il lucano si sta preparando per il Campionato Italiano Senior di Ponticelli
Col murese Lamorte disciplina in crescita IN BASILICATA ha ormai preso con grandi gratificazioni il Taekwondo, lo sport che utilizza il corpo umano come sistema di attacco e difesa, che tradotto letteralmente significa: “Arte del combattere con l'uso di pugni e calci in volo”. Le tecniche dell'antico sport coreano sono strutturate per potenziare la propria muscolatura in modo simmetrico e globale, per conferire velocità e flessibilità all'individuo. La grinta, la passione e il sacrificio: simboli chiave di questo sport, sono anche i fattori che hanno determinato l'exploit di un giovane campione lucano di Taekwondo. Uno sport sicuramente meno pubblicizzato del calcio, e che spesso finisce per ritagliarsi ancora pochi spazi nonostante riesca a dare, come capita negli ultimi tempi, molte soddisfazioni alla Lucania. Molti dei tesserati a questa arte novella so-
no della nostra Lucania e stanno collezionando, in giro per il mondo, prestigiosi riconoscimenti. Un vero fenomeno di questa disciplina è un giovane ventitreenne di Muro Lucano che si chiama Alessandro Lamorte. Questo giovane campioncino ha cominciato a praticare questo sport all'età di 15 anni nella società “A .S.D. Koreataekwondo” di Potenza. Alessandro ha iniziato ad affrontare le prime gare locali e regionali nella categoria 62kg, sotto la guida del bravissimo istruttore e maestro Fabrizio Massimo, fino ad arrivare a confrontarsi con i più grandi campioni nazionali e internazionali davanti alle più importanti cariche istituzionali dell'arte orientale nella categoria 58kg della cintura nera 1° Dan. Nel 2003 si è classificato quinto nel “Campionato internazionale d'Italia” a Senigallia, e quarto al “Torneo nazionale Forme” a Fondi in provincia di Roma. Nel 2004
Lamorte ha avuti i maggiori riconoscimenti risultando primo al “Campionato internazionale d'Italia” di Senigallia, e secondo al “Torneo nazionale Forme”. Il campione murese prendendo decisamente confidenza con le vittorie non fa mancare le vittorie anche nel 2005 dove ha conquistato due primi posti: nel campionato italiano “serie B” e nel campionato “Triveneto”. Collezionando un altro trofeo con il terzo posto nel “Campionato internazionale d'Italia” di Senigallia. Dal 2006 ad oggi, il giovane gladiatore murese, si è piazzato sempre ai vertici delle gare internazionali e nazionali, e dopo aver preso parte il 19 ottobre 2008 al campionato interregionale di Montecatini, dove Lamorte è stato eliminato dal finalista Marrone nei quarti, è pronto per un'altra grande ed importantissima sfida. Dal 14 al 16 novembre 2008 Alessandro Lamorte si misurerà con altri campioni
nella categoria 62 kg di cintura nera al Campionato Nazionale Senior nel Palaindor di Ponticelli in provincia di Napoli. Il 14 novembre si provvederà alle operazioni di peso, mentre le gare si svilupperanno tra sabato 15 e domenica 16 novembre prossimi. È un appuntamento al quale il giovane lucano guarda con molta attenzione, anche perché ad Alessandro manca all'appello solo un'affermazione nel campionato nazionale, dopo aver vinto medaglie nel Campionato Italiano Serie B, negli Open Internazionali, nei campionati regionali, e nel Roma Cup. Ma questo avvenimento potrebbe proiettare Lamorte verso la convocazione nella nazionale di categoria dell'antica arte. Se il giovane murese dovesse piazzarsi tra i primi tre il sogno azzurro diventerebbe realtà e per preparasi al meglio Lamorte da circa 8 mesi si allena con De Simone
In alto Lamorte con la divisa dell’Esercito, a sinistra da gara
Mario uno degli atleti più titolati d'Italia e quest'ultimo è stato uno degli assi dello sport per l'esercito e per la nazionale italiana. Nell'edizione 2007 del Campionato Italiano Senior Lamorte
uscì di scena nei quarti, ma con la sua squadra attuale, la Polisportiva Tkd Salerno, vuole la rivincita. E per Lamorte, ormai, è tempo di rivincita. Carmine Pepe
ilQuotidiano
Venerdì 7 novembre 2008•
cultura@luedi.it
Esplorando i tesori della Murgia
inSommario
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ilQuotidiano
Venerdì 7 novembre 2008•
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Il laboratorio creativo di Lanzetta riapre dopo lo sfratto dalla sede storica
Ares dagli Area al Teatro dei Sassi
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MATERA - Il “Teatro dei Sassi” riapre i battenti in una nuova sede e con nuove attività. E' stato annunciato ieri mattina durante una conferenza stampa dal direttore artistico Massimo Lanzetta, che ci ha aperto le porte della nuova sede, dopo l'esproprio da parte del Comune della sede storica della compagnia, collocata nei Sassi. In stretta sinergia con la cooperativa “Teatro delle Gru”, sorta in seguito ad un bando di “Sviluppo Italia” sull'imprenditoria femminile e che si occuperà di produzione, il Teatro dei Sassi dà il via alla “Scuola di Teatro Naturale”, a cui ci si potrà iscrivere fino al prossimo 13 novembre. L'anno di lavoro è diviso in due sessioni con un incontro settimanale (giovedì dalle ore 20.30 alle ore 23) e con un seminario mensile (sabato e domenica). I per -corsi riguarderanno la cura e la conoscenza del corpo (suoni, voci, movimenti, contatti, visioni, letture, cibi luoghi etc.) e il teatro naturale (terra, acqua, seme, grano, farina, lievito, calore, tempo). «La scuola - ha spiegato Lanzetta - vedrà la presenza dei veterani, ma anche di artisti nuovi in modo da trasmettere culture ed esperienze diverse. Sarà con noi anche Ares Tavolazzi, fondatore storico degli “Area”, gruppo degli anni Settanta, che da un po' di tempo si occupa di improvvisazione teatrale e improvvisazione jazzistica; insieme a noi realizzerà due laboratori. I corsi si chiuderanno con un evento particolare, che avrà luogo a giugno in luogo all'aperto da definire”. Massimo Lanzetta ha parlato poi di un autobus a due piani, trasformato in teatro, ottenuto sempre grazie al bando vinto dal “Teatro delle Gru”, che ben presto, dopo che sarà allestito nel migliore dei modi come teatro nomade
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viaggiante, sarà a disposizione delle due compagnie per lavorarci anche all'interno. «Nella scuola di Teatro Naturale - ha spiegato Giovanna Staffieri del Teatro delle Gru - ci dedichiamo alle
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persone in maniera individuale, lavorando con loro attraverso allestimenti di spazio, diversi per ciascun giorno di lavoro, accogliendo gli allievi, che hanno la possibilità di raccontare a noi, maestri invisibili, cosa ha significato l'incontro». Presenti alla conferenza stampa anche Stefania Frasca del “Teatro delle Gru” e Luciana Paolicelli del “Teatro dei Sassi”. Nel 2007-2008 al Teatro dei Sassi viene assegnato il Premio nazionale della Critica Teatrale (Hystrio-Anct) perché «possa continuare ad essere lo spazio privilegiato di un costruttivo confronto artistico sul territorio, e non solo, per una progettualità che sappia coniugare arte e vita». La progettualità, infatti, ha sempre identificato il lavoro del “Teatro dei Sassi”, a contatto in questi anni con Marco Baliani o la “Societas Raffaello Sanzio”, con Mimmo Cuticchio e il “Living Teathre”, con la Valdoca o il “Work Center” di Jerzy Grotowsky. cultura@luedi.it
FESTIVAL
OF FESTIVALS
BOLOGNA - Oggi “Io, Isabella International Film Week”, il festival di cinema che si terrà a Maratea dal 28 luglio al 2 agosto 2009, apre gli incontri di Festival Showcase condotti da Federico Bernocchi di Radio2 e Paolo Noto di Radio Città del Capo all'interno della seconda giornata di Festival of Festivals, primo congresso italiano dedicato al mondo degli eventi culturali. Io Isabella IFW si dedica al Documentario Creativo, di alta qualità prodotto per il grande schermo, e al Cinema al Femminile. Le Prime costituiscono oltre il 70% del cartellone. Immerso nella magica atmosfera della "perla del tirreno" (Maratea), il Festival offre una competizione, varie sezioni non competitive (Country in Focus, Retrospettive, programmi speciali), talk-show ed eventi satellite. I film presentati sono circa 70 di ogni genere e provenienza. “Io Isabella” assegna l'Onda d'Oro, al miglior film a regia femminile ed al miglior documentario, ed il premio Primizia ad una giovane promessa. Nel 2009 il Festival inaugura tre nuove aree d'azione: film market, programma educativo e catalogo di distribuzione. cultura@luedi.it
Precariato e lavoro in celluloide SANT'ARSENIO - “Precariato, sicurezza sul lavoro, migrazione ed immigrazione” è il titolo del convegno che si svolge questa mattina (ore 10) nell'Aula Magna dell'Istituto di Istruzione Superiore Antonio Sacco. Oltre al sindaco di Sant'Arsenio, Arsenio Pecora e al dirigente scolastico del Sacco, Francesco Stabile, intervengono Gaetano Ferrari, sindaco di Sala Consilina, Antonio Florio, responsabile del Piano Sociale di Zona S4, Gennaro Campitelli, responsabile Cgil Vallo di Diano, Caterina Vespoli dell'Associazione Vallo Cultura, il consigliere regionale del Pd Donato Pica e Franco Tavella, segretario provinciale della Cgil di Salerno, modera il cinecronista Mimmo Mastrangelo. L'incontro rientra nel programma della rassegna cinematografica “Film-Lavoro-Immigrazione” rivolta agli alunni delle scuole secondarie del territorio. Oltre al momento di discussione e confronto è prevista la proiezione di tre cortometraggi. “Tonino Esposito Ferraioli (2002)di Michele Schiavino, un video-documento di testimonianze che ricorda il sindacalista di Pagani che venne assassinato barbaramente dalla camorra nell'agosto del 1978. A trent'anni di distanza il delitto Ferraioli rimane insoluto, nessun mandante ed esecutore è stato condannato da un tribunale italiano. “Una stagione all'inferno (2007), realizzato da Alessandro Nucci per Medici Senza Frontiera, è un viaggio-indagine sulle condizioni di migliaia
di migranti che vanno a lavorare nei campi dell'Italia del Sud durante la stagione della raccolta delle primizie. Un viaggio alla conoscenza di uomini-invisibili che pur di lavorare accettano un qualsiasi salario e vivono in condizioni indecorose per cui la dignità umana viene maldestramente offesa senza possibilità di riscatto . Una sorta di specchio di questa toccante opera è “San Nicola Varco”, collage di immagini prodotto dalla Cgil di Salerno che ci porta nei capannoni di un ex-mercato ortofrutticolo sulla litoranea verso Paestum dove vivono in condizioni pietose oltre 600 immigrati (in prevalenza magrebini), vittime consapevoli di un perverso sistema economico che li sfrutta, li tollera e, magari, li criminalizza pure. La rassegna “Film-Lavoro-Immigrazione” è promossa dall'Associazione Vallo Cultura, dalla Cgil del Territorio e dal Piano Sociale di Zona. «Tra le varie iniziative a carattere sociale e culturale - spiega Antonio Florio responsabile del Piano Sociale di Zona - abbiamo voluto organizzare una rassegna cinematografica per le scuole territorio che avesse come tema il lavoro e l'immigrazione in quanto riteniamo che è giusto che dentro le scuole si parli anche di morti bianche, sfruttamento, precarietà e problematiche ineranti ai processi migratori. Una scuola moderna non può rimanere indifferente di fronte a questi drammi che affliggono il mondo globalizzato». cultura@luedi.it
Guida alla visione
Quattro agenti e il prezzo dell’onore ed intreccio si avvicina a I padroni della notte (2008) di James Gray. O'Connor gira una dramma a tinte fosche che, seppur con troppi cliché, combina i temi della famiglia con la corruzione morale ed il dovere nei confronti delle istituzioni. Presentato in concorso all'ultima edizione del Festiva Internazionale di Roma. Splendida la fotografia di Declan Quinn. Musiche dell'onnipresente Mark Isham. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Perché non credete ai verdetti dell'ultimo Festival del cinema di Roma… QUANTUM OF SOLACE (2008)
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PRIDE AND GLORY - IL PREZZO DELL'ONORE (2008)
Regia: Gavin O'Connor Interpreti: Colin Farrell, Edward Norton, Noah Emmerich, Jon Voight, Jennifer Ehle, John Ortiz, Frank Grillo, Shea Whigham, Lake Bell, Carmen Ejogo, Manny Perez, Wayne Duvall Genere: drammatico Durata: 125' Gavin O'Connor, che aveva debuttato nella regia con il pregevole In cerca d'amore (1999) seguito dallo scialbo Miracle (2004), torna dietro la macchina da presa con questo poliziesco ambientato a Manhattan
e prodotto dal gemello Gregory. New York. Quattro agenti di polizia muoiono nel corso di un conflitto a fuoco. Francis Tierney Senior (Jon Voight), capo dei detective, assegna il caso al figlio Ray (Edward Norton). Le indagini conducono quest'ultimo al fratello Francis Tierney Jr. (Noah Emmerich), anch'egli poliziotto, e al cognato Jimmy Egan (Colin Farrell) collega delle vittime. Ray scopre che i brutali omicidi non sono l'esito di una fallimentare operazione antidroga, ma di una imboscata premeditata che probabilmente ha coinvolto anche i suoi famigliari… Straordinario quartetto di attori (su tutti Norton) per un film che per atmosfere
Regia: Marc Forster Interpreti: Daniel Craig, Mathieu Amalric, Judi Dench, Olga Kurylenko, Giancarlo Giannini, Gemma Arterton, Jeffrey Wright, Stana Katic, Jesper Christensen, Joaquin Cosio Genere: azione Durata: 106' Marc Forster - Monster's Ball (2002), Neverland (2004), Vero come la finzione (2006), Il cacciatore di aquiloni (2007) - conferma la fama di regista poliedrico con Quantum of Solace, ventiduesimo episodio della saga ispirata ai romanzi dello scrittore britannico Ian Fleming. Per alleviare le sofferenze che lo tormentano dopo la morte dell'amata Vesper (Eva Green), James Bond (Daniel Craig) decide di vendicarsi e dedicarsi a nuove e più temerarie imprese. E' Mr White (Jesper Christensen) che durante un interrogatorio svela all'agente e ad M (Judi Dench) l'esistenza ad
Haiti di un'organizzazione segreta, la Quantum, capeggiata da Dominic Greene (Mathieu Amalric): uomini d'affari di ogni nazione sono pronti a finanziare un colpo di stato in Sudamerica ed a conquistare una risorsa naturale indispensabile per l'intero pianeta. L'agente Fields (Gemma Arterton) e la seducente sconosciuta Camille (Olga Kurylenko) aiuteranno Bond nei suoi piani… Forster, per questa sorta di sequel di Casino Royale (2007), affida la sceneggiatura alle penne di Paul Haggis, Neal Purvis, Robert Wade ed opta per uno 007 intimista e tuttavia dedito alle solite acrobazie. Tra ironiche autocitazioni, rinnovati effetti speciali ed accennati propositi di critica sociale, Quantum of Solace prova a svecchiare l'iconografia 'bondiana' coniugando divertissment e nuove esigenze autoriali. Giancarlo Giannini è René Mathis. Budget di 225 milioni di dollari. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Perché un James Bond innamorato e corrucciato quando vi ricapita? LA BANDA BAADER MEINHOF (2008)
Regia: Uli Edel Interpreti: Martina Gedeck, Moritz Bleibtreu, Johanna Wokalek, Bruno Ganz, Simon Licht, Jan Josef Liefers, Alexandra Maria Lara, Heino Ferch, Nadja Uhl, Hannah Herzsprung Genere: drammatico Durata: 149' Autore di una sola pellicola culto come Christiane F. noi i ragazzi
dello zoo di Berlino (1981) e di una serie di regie sconcertanti (Body of Evidence, 1992 e Il mio amico vampiro, 2000, tra le altre), Uli Edel ritorna al racconto storico con La banda Baader Meinhof, presentato fuori concorso all'ultimo Festival Internazionale di Roma. La trama. Ulrike Meinhof (Martina Gedeck), giornalista ed attivista della sinistra radicale tedesca, diventa amica della terrorista Gudrun Ensslin (Johanna Wokalek) conosciuta nel corso di una intervista in prigione. Conquistata dalle idee rivoluzionarie della ragazza e del suo compagno Andreas Baader (Moritz Bleibtreu), anch'egli detenuto, Ulrike riesce a favorirne l'evasione. Per i tre è l'inizio della clandestinità e l'atto di fondazione della RAF che li porterà al tragico epilogo finale. Edel, anche per merito della sceneggiatura di Bernd Eichinger (qui altresì nelle vesti di produttore) che ha adattato il romanzo Der Baader Meinhof Komplex di Stefan Aust, racconta con lucida intensità i drammatici eventi che contrassegnarono la Germania degli anni di piombo: dieci anni bagnati dal sangue mostrati attraverso immagini di repertorio ed una messinscena inappuntabile, fluviale ma efficace nel restituire di volta in volta il clima di terrore instaurato dal terrorismo. Bruno Ganz è il capo delle forze di polizia Horst Herold. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Per rivedere gli scontri di una volta e scoprire se anche allora sopraggiungevano camioncini carichi di spranghe di ferro… Gaetano Panetta cultura@luedi.it
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•Venerdì 7 novembre 2008
In anteprima a Moliterno il cd “Arovà”
Piccola Orchestra La Viola tra nenie e tarantelle GL 0,002 0$675$1*(/2
MOLITERNO - “Arovà” è l'ultimo cd della Piccola Orchestra La Viola, che riassume egregiamente sensazioni, emozioni e le esperienze che da oltre dieci anni animano la band. Il disco prodotto e diretto da Antonella Costanzo (voce solista) e Alessandro Parente (direttore compositore) è dedicato alla “nostalgia dell'animo contadino”, e vuole mettere in risalto tutti gli aspetti dimenticati, o poco conosciuti della tradizione. Troppo spesso si confonde la musica popolare con la danza, lo svago o il divertimento, tralasciando invece quello che la musica ha rappresentato per le “generazioni antiche” che hanno tocca-
to la tragedia della guerra, della povertà, dell'emigrazione. I brani contenuti nel disco, di ispirazione popolare certo, ma con uno sguardo attento al futuro, all'innovazione musicale, alla sperimentazione, sono per la maggior parte composizioni originali del direttore Parente. Al centro del progetto ci sono la voce mediterranea e passionale di Antonella Costanzo, la sezione ricchissima di organetti, strumento centrale della Piccola Orchestra La Viola, capitanati dal solista Alessandro D'Alessandro e la ricca sezione ritmica composta da percussioni, basso e batteria. L'album che verrà presentato questa sera nello spazio dell'associazione culturale
Thomas Sankara allinea dodici tracce: si va dal respiro mediterraneo di “Regina Solianu”, dove gli organetti si intrecciano con lo zarb di Moshen Kasirossafar e il sax soprano di Daniele Sepe, a “Begliuverè” delicata e struggente ninna nanna cantata dalla Costanzo; dai ritmi dispari di “Scharema”, dove ancora gli organetti e il bason sposano il violino elettrico di Lino Cannavacciulo e le percussioni di Massimo Carrano, a “Piccola viola “ che ci porta dentro la cultura di un piccolo paese, dove non poteva mancare la banda musicale. Tra gli altri brani da segnalare “Mainarde”, eseguito con la zampogna di Piero Ricci e l'accompagnamento di una morbida sezione di or-
Il duo Fornabaio-Paolicelli inaugura “Viva Verdi Multikulti” MATERA - A partire da questa sera al via "VivaVerdi Multikulti" versione autunnale nella città dei Sassi. Cos'è questa seconda edizione curata e promossa da “ARTErìa” (Associazione d'Arte e Cultura Matera) ? Un cartellone culturale imperdibile. Spettacoli, concerti, master class internazionali, seminari e corsi di alto perfezionamento musicale, progetti in rete, produzioni originali e collaborazioni internazionali con teatri per concerti in Musica Contemporaneo. In vico XX Settembre, alle ore 20.30 (con replica anche domani sera) “Appunti di viaggio” con Bea- %HDWUL] )RUQDEDLR triz Fornabaio, regia testi e voce, Loredana Paolicelli, pianoforte e Milena Orlandi con Mimì Orlandi saranno le voci recitanti. Musiche antiche di tradizione colta e popolare. Ingresso su appuntamento, è aperta anche la nuova campagna tesseramento.Un
PRESENZA
rapporto professionale collaudato da lunghe tournèe quello del soprano Fornabaio e Paolicelli. Quest'ultima, nota pianista materana, si è distinta nel campo musicale regionale per le sue attività di insegnamento e di direttore artistico con la realizzazione di importanti cartelloni di eventi musicali. Uno di questi è il "VivaVerdi Multikulti" nella sede dell'Associazione Arterìa. Prossimo appuntamento, dall' 1 al 6 dicembre recitals dei vincitori “concorso nazionale di musica Gianfranco Lupo” con Soldano Alfonso, De Giglio Vincenzo Cristiano, Sterlacci Giuseppe, Emilio Ruggiero ,Gianni Bellusci, Vincenzo Romata, Roberto Montefinese, Claudia MinierI, Alessandro Monitillo. Musiche di repertorio classico ad ingresso libero. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
LUCANA INVITA
A UN TUFFO NEI DIALETTI TARANTO - Si svolgerà presso la sede dell'associazione culturale Presenza Lucana, alle ore 18.45, un incontro della cartella “Tesi di laurea”, con la proposizione di un interessante argomento legato al dialetto.. Il titolo della tesi di Claudia Spaziani è: “Ho preso il pulma e sono andato casa mia alla città vecchia” - Analisi linguistica degli elaborati di una scuola media del Borgo Antico di Taranto. Lo studio della neolaureata, fa notare com'è forte l'incidenza della terminologia dialettale, anche nella scrittura, in quei ragazzi che, sia nella famiglia, sia nel quartiere d'appartenenza, usano, come lingua parlata principale, il dialetto. Scopo dello studio è quello di annotare, solo grammaticalmente, i risultati derivati dalla lettura di temi svolti in tre classi, di una scuola media tarantina, in cui è più forte la presenza di ragazzi la cui lingua principale è il dialetto. Bene ha fatto la Spaziani a rilevare che il dialetto, lingua dei padri, non deve avere con se alcuna forma discriminante, ma essere salvaguardato, poiché ha una sua ricchezza culturale e lessicale. «Dedico questo lavoro, ai ragazzi che ho avuto la fortuna di incontrare, perché possano sentirsi sempre amati, capiti e mai emarginati o discriminati e possano fare del dialetto una ricchezza, non un marchio di distinzione o inferiorità». Claudia Spaziani ringrazia il corpo docente della Scuola Galilei che gli hanno permesso di portare a termine quest'interessante studio.Il presidente di Presenza Lucana, Michele Santoro, ricorda che la cartella”Tesi di laurea” è stata creata per dare la possibilità ai giovani neolaureati, che lo desidera, di presentare il loro studio, tramite l'associazione, ad una platea più vasta, inserendolo in un Venerdì Culturale della programmazione trimestrale. Gli interessati, che vogliono presentare il loro lavoro, possono telefonare per accordi al numero 338.4945141. Allieteranno la serata, musicalmente, Cristina Spaziani,(tastiera) e Lonia Briulotta, (Flauto traverso). cultura@luedi.it
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ganetti, e “Bakunsaso”, vertiginosa tarantella moderna, ricca di incastri percussivi e ritmici. Hanno partecipato inoltre alla realizzazione del disco Maria Rosaria Omag-
gio (voce recitante che apre l'emozionante “Il viaggio di Iavano”), il quartetto Flegreo, Peppe Barra e Riccardo Tesi. cultura@luedi.it
La soubrette animerà il sabato notte del Facola Fun
Manuela sexy madrina MARTINA FRANCA - Un grande ospite al femminile, il primo della stagione, è atteso sabato al Facola Fun di Martina Franca, in provincia di Taranto, dove sarà di scena la statuaria attrice, modella, soubrette e conduttrice televisiva “made in italy” Manuela Arcuri. Alle comparse sulle passerelle, in televisione e a teatro ha aggiunto perfino l'esperienza nel “pianeta musicale” grazie al ruolo di protagonista nel video di una canzone di Gigi D'Alessio e più recentemente in quello di un brano di Prince. Manuela Arcuri può essere senza dubbio annoverata tra gli obiettivi più ricercati delle riviste gossip per via di relazioni sentimentali, vere o presunte, con celebri personaggi, tra i quali il giovane attore Giorgio Occhipinti, il calciatore Francesco Coco ed il campione olimpionico di scherma Aldo Montano. Chi si affaccerà per la prima volta alla dimensione Facola Fun non correrà certo il rischio di annoiarsi. Ma potrà e dovrà soffermarsi anche sulla diversificazione di cui si comporrà il menu musicale, offerto dai tanti selezionatori messi a disposizione dalla direzione artistica. A partire dalla mezzanotte sarà possibile per il popolo della notte apprezzare il risuonare delle tre anime del locale, che
concorreranno ad alimentare in questa stagione il progetto Facola Fun: la Main Room House con la sua consolle di cristallo animata da Martino Minardi, Santi Byron from Radionorba e dalla nota voce di Roberto Arcieri, la Sala Live Divertentismo diretta dal resident Francesco Velletri, l'Abside Italiana Commerciale caratterizzata dalle sonorità anni Ottanta proposte dal dj Paolo Viola in arte Purple P. Info e prenotazioni: 339/3596758. bia.tar.
Emanuele Inglese e Guido Schneider le guest star alla consolle
A tutta dance sulle piste del Cromie GL %,$*,2 7$5$6&2
CASTELLANETA - Saranno i dj's Emanuele Inglese e Guido Schneider le special guest che animeranno sabato le piste del Cromie di Castellaneta Marina. Emanuele Inglese ha iniziato la carriera da dj professionista a Roma, sua città natale. Già durante gli eventi del Muccassassina del 1992 ha dato prova delle sue grandi capacità di coinvolgere il pubblico nello spettacolo, riscuotendo un grande successo che gli ha permesso di essere il dj resident dell'evento fino al 2002. La sua selezione è strettamente collegata alla minimal e alle sonorità più elettroniche. Ha collaborato, nel 2002, alla creazione del Diabolika, di cui è stato il dj più importante sino al febbraio 2008, quando ha deciso di lasciare lo staff e di dedicarsi totalmente alla sua immagine di dj individuale. Tra le sue produzioni musicali il successo mondiale “Saxtronic Love”, su etichetta Paprika. Altri brani di rilievo il mix “Keep lost”, la compilation “House People
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Vol.1”, “Stoned Age EP”, “Camdentown” e il follow up "Camdenroad". Nel corso del 2007 ha prodotto su GoDeeva il suo remix di “Who's Afraid of Detroit” di Claude Von Stroke. “Kubic Room”, l'ultimo progetto di Emanuele Inglese, è uscito lo scorso maggio con distribuzione tedesca in esclusiva per la Polar Noise e sta ri-
scuotendo molto successo tra dj di fama internazionale come Richtie Hawtin, Adam Beyer, Magda, Wally Lopez, Piemont. Pochi giorni fa è uscito su Sphera Records il nuovo singolo “Circola”. L'altro dj ospite del Cromie, Guido Schneider, produce musica elettronica sin dai primissimi anni '90. Nel 1995 apre una label propria,
la Neue Welten, e nel 1996 si trasferisce a Berlino, dove si avvicina al mondo della minimal techno e inizia a dedicarsi anima e corpo al mondo della produzione musicale. Il 2000 segna una svolta nella vita di Guido: chiude la Neue Welten e incontra il vocalist Florian Schirmacher, con il quale crea il progetto Glowing Glisses. Nel 2004 pubblica il singolo “Oh My Buffer”, traccia che lo consacra definitivamente a livello internazionale, e si cimenta in remix di grande successo come quelli di “Loverboy” di Steve Bug e di “Minikool” di B. o ancora, nel 2005, di una delle hit più ballate dell'anno, il remix di “On and On” dei Dub Kult. Da quel momento la carriera di Guido Schneider è un susseguirsi di successi, progetti paralleli e collaborazioni: dai lavori al fianco di Jay Haze, Anja Schneider, Pantytec e André Galluzzi al progetto “Motoguzzi”, fino al remix di “Panikattack” del leggendario Plastik. Alle consolle del Cromie ci saranno anche i dj's Skizzo, Sayan e Tomy P. cultura@luedi.it
ilQuotidiano
Venerdì 7 novembre 2008•
VIP & SVIP
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Il parlamentare e la giornalista tra i vincitori del premio promosso dalla Galleria Pentacart di Trastevere
Digilio e Petruzzelli due lucani da “Gust’Arte”
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UN PREMIO importante, due lucani alla ribalta nazionale. Il riferimento va al senatore di An Egidio Digilio e alla giornalista Mariangela Petruzzelli. Entrambi saranno insigniti a Roma del premio Gust'Arte che sarà celebrato lunedì presso l'Hotel Sheraton alle 17. Il premio Gust'Arte, il gusto si… fonde con l'Arte in programma a Roma rappresenta un prestigioso evento d'alta cucina che vedrà la presenza tra gli altri del sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. La manifestazione è organizzata dalla Galleria Pentacart di Trastevere, vicolo del Cinque e dallo Studio d'Arte Morleni. Direttore artistico dell'evento è Claudio Morleni. Giovanna Riggi sarà premiata per le sculture. I due lucani sono stati premiati grazie a motivazioni importanti e prestigiose. Egidio Digilio, componente della XIII Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali sarà insignito dalla commissione «per aver da sempre improntato la sua azione politica a difesa del territorio ed a tutela della genuinità e della tipicità dei prodotti agro-alimentari italiani in un'area soggetta a massiccio ed aggressivo sfruttamento del sottosuolo per l'estrazione del petrolio». Mariangela Petruzzelli, giornalista lucana, direttore del mensile d'informazione di Roma e del Lazio Nuove Proposte sarà premiata per il suo impegno, la competenza e la passione nella divulgazione e nell'approfondimento di tematiche inerenti l'arte, il teatro, il cinema e la cultura enogastronomica, coniando saperi e sapori attraverso la realizzazione di rubriche, reportage, eventi e collaborazioni a programmi televisivi della Rai. Il premio Gust'Arte creato da Patrizia Iannone, in collaborazione con lo Studio d'Arte Morleni e l'Associazione Culturale Galleria Pentart di Trastevere consiste nel creare un connubio di atte visiva e gustativa con riferimento all'arte romana. L'evento sarà arricchito dall'inaugurazione di una mostra collettiva all'arte e al gusto. La serata inaugurale vedrà l'apertura della mostra e lo svolgersi di un convegno con personalità inerenti all'arte e al gusto. Personalità del mondo dell'arte e dello spettacolo e inerenti al gusto saranno premiati con una scultura “La Venere di Riggi”, creata ad hoc dalla nota scultrice internazionale Giovanna Riggi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 26 novembre. In sostanza l'evento intende realizzare appuntamenti che diano sempre nuove emozioni per fare della vita e dell'arte una ricerca continua. Una ricerca che trae fondamento dall'entusiasmo e dalle suggestioni che ogni artista riesce a trasmettere con la propria carica emotiva, attraverso le
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proprie opere. Ogni eventi si configura sempre come una nuova ed entusiasmante esperienza. Creare “spazi” che diventano luoghi per la mente e cibo per l'anima ma anche “palcoscenico” per le opere presenti. Creare sempre con maggiore entusiasmo, diviene metafora di desiderio e riscatto per ogni artista, che ricompone una matrice arcaica di fare arte, investendo su linguaggi propri e diversi con un unico comune denominatore, la bellezza.
Questo e altro ancora vuol dire essere Il premio Gust'Arte, un evento culturale ed artistico di prestigio che celebra la bellezza e la sensibilità. La manifestazione nasce con l'idea di creare un connubio tra arte visiva e gustativa con riferimento particolare all'arte romana. Durante la serata del dieci novembre verrà organizzata una mostra collettiva di artisti contemporanei affermati e verrà consegnato un premio a personalità italiane che si sono distinte nel
mondo dell'arte, della cultura, del gusto e dello spettacolo. La serata inaugurale del dieci novembre prenderà il via alle 16 con la con la presentazione della mostra collettiva di artisti contemporanei, a cura del professore Alberto Maria Barbagallo, noto critico e storico d'arte. Seguirà la premiazione delle personalità presenti introdotta da Patrizia Iannone e da Mario Federzoni. Personalità del mondo politico, culturale e gastrono-
mico saranno premiate con la bella scultura creata ad hoc La Venere di Riggi. Sostanzialmente il premio Gust'Arte 2008 verrà assegnato a Gianni Alemanno sindaco di Roma per il suo impegno nel campo sociale, culturale e politico, per la sezione arte verrà insignito Alfredo Maria Barbagallo, critico e storico dell'arte, il premio per il gusto andrà a Mario Federzoni, direttore commerciale gruppo Montresor, il premio impegno sociale andrà al senatore
Egidio Digilio, il premio letteratura sarà assegnato a Felice Vinci, autore del saggio “Omero del Baltico”, il premio poesia sarà attribuito a Mimmo Grasso, artista e poeta, il premio arte e musica verrà consegnato a Luigi Barion, presidente dei fonografici italiani, il cantautore Massimo di Cataldo riceverà oil premio Musica, i premi sezione giornalismo andranno ad Attilio Romita, del Tg1 e della Rai e a Mariangela Petruzzelli, giovane critica teatrale, autrice per la Tv, il cinema e il teatro, il premio impegno e cultura andrà all'onorevole Bruno Prestagiovanni, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, riceveranno tale riconoscimento anche Daniela Psscolini, presidente del circolo Ancis-Politeia, e Marie Anne Harter Marloye assessore alla cultura del Belgio. Il premio gusto andrà a Carlo Pettini, presidente associazione Slow Food Roma, a Dosolina Tonti, responsabile Slow Food Roma, a Guido Barendson direttore Gambero Rosso Channel, ad Alessandro Scorsone, sommelier di fama internazionale, direttore della residenza del Presidente del Consiglio dei Ministri e maestro di cerimonia a Palazzo Chigi. Il premio Gust'Arte omaggerà tre nomi illustri della cultura nazionale. Il premio teatro verrà assegnato al grande attore Arnoldo Foà, il premio Cinema al maestro regista Giuseppe Ferrara, il premio mecenati dell'arte a Pierluigi Pirandello, artista-scrittore-avvocato illuminato mecenate dei giovani artisti italiani, nipote del drammaturgo e Premio Nobel per la Letteratura nel 1934 Luigi Pirandello. f.menonna@luedi.it
Enogastronomia
Assaggi di Vulture con il Festival del gusto GL &$50,1( 3(3(
RIONERO - Il Gusmed Basilicata Festival approda nel Vulture, con la sua terza tappa, che si svolgerà in quel di Rionero, presso l'Osteria del Vecchio cortile. Il caratteristico locale, ricavato da un'antica grotta, con annessa cantina, è gestita dai fratelli Cammarota, i quali hanno elaborato un menù dall'antico sapore di un tempo da sottoporre alla giuria tecnica del Festival, composta da prestigiosi nomi del mondo enogastronomico. Anche per questa tappa Carmen Cafaro, organizzatrice dell'evento, ha curato i dettagli della manifestazione, proponendo una carrellata di ospiti d'eccezione. La serata, sponsorizzata dall'Azienda “Il Laghetto fra i monti” di Sant'Antonio Casalino, vedrà la preparazione, durante la degustazione dell'aperitivo, della mozzarella dell'azienda bellese, creando un suggestivo effetto coreografico agli ospiti della serata. All'evento, ideato da Edoardo Lanza e promosso dall'Associazione di imprenditori Assoimpero, presieduta da Ciro Di Dato, parteciperanno, quali testimonial per la musica popolare, gli Ambasciatori lucani, oltre al poliedrico artista lucano Ferdy Sapio. Anche la cultura, elemento così privilegiato dalla Cafaro, la farà da padrona, con la parte-
cipazione del presidente regionale di Legambiente Marco De Biasi, il preside dell'Ipssar Michele Pinto, che anche stavolta ha voluto mettere a disposizione del Festival alcuni suoi alunni, della sezione Ricevimento. In una cornice così suggestiva, non possono mancare delle sorprese, preannuncia la Cafaro, che in questa tappa vuole promuovere non solo la tipicità enogastronomica del posto, ma anche e soprattutto il territorio, così ricco di risorse paesaggistiche. Non mancherà, quindi, nel clima di convivialità così meticolosamente curato, la trattazione dell'argomento Brigantaggio, sul quale la scrittrice potentina ha pubblicato un libro sull'infanzia di Carmine Crocco, tema così caro anche al professor Michele Pinto, nonché all'artista Ferdy Sapio e al gruppo degli Ambasciatori Lucani. La tappa di Rionero fa seguito alla precedente che ha fatto scalo a Muro Lucano, presso il Ristorante Miramonti, e preannuncia la prossima, che si terrà, sempre nel mese di novembre all'Hotel Pino Loricato di Terranova di Pollino. Senza dubbio la kermesse itinerante messa in piedi dalla Cafaro rappresenta un momento importante per il mondo enogastronomico lucano, incontrando, non solo a livello regionale, ma anche nazionale, il plauso degli esperti
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del settore e del mondo della cultura. Appuntamento, quindi, a venerdì 14 novembre a Rionero, per la cena-spettacolo all'Osteria del Vecchio Cortile, le cui prenotazioni possono effettuarsi al 331-2650991. cultura@luedi.it
ilQuotidiano
da SCOPRIRE
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•Venerdì 7 novembre 2008
Tre ore a piedi camminando lungo “Gli itinerari del passato”
A spasso nella Murgia GL 0$5,$$11$ )/80(52
MATERA - Ci sono luoghi in cui passeggiare è un privilegio. Questo accadrà per i materani e turisti che domenica prossima si iscriveranno alla lodevole iniziativa culturale “Gli itinerari del passato la civiltà rupestre sulla murgia materana”. L' evento è organizzato dalla guida turistica materana Luca Petruzzellis che ci ha raccontato: «dopo il successo delle escursioni in notturna nel Parco della Murgia Materana, “Sassiemurgia” prose- 1HOOH LPPDJLQL DOFXQL WUDWWL GHOO·LWLQHUDULR gue la propria attività di promozione e valorizzazione della Murgia Materana, confermando l'attitudine alla diversificazione ed ampliamento dell' offerta del “cosa fare e cosa vedere” a Matera e dintorni con proposte suggestive ed originali - Petruzzellis ha specificato - Lo scopo dell'associazione, da poco costituita, è infatti promuovere la circostante murgia materana intesa come integrazione dei ben noti “Sassi” perché ad essi strettamente legata da vincoli di carattere storico, culturale e folcloristiti da un paesaggio aspro e una rigogliosa macchia co». I partecipanti saranno impervio ma di sicuro fa- mediterranea che si arguidati «alla scoperta di scino: rupi, valli e vallon- rampica sulle rocce inonun' area del Parco in cui celli, costoni tutti buche- dando l'aria di odori forti gli aspetti della millenaria rellati da vani ed aperture e pungenti. Il villaggio antropizzazione sono cela- a picco sul torrente ed Saraceno con la splendida
chiesa rupestre bizantina di Santa Maria al Visciolo, la chiesa rupestre di Cristo La Selva, e poi cisterne, canalette, case grotta scavate in rupe, testimoniano con la loro presenza i molteplici aspetti di una civiltà rupestre la cui peculiarietà è la stretta integrazione uomo-natura». L’appuntamento? Nella centrale e rinomata Piazza Matteotti di Matera, alle ore 8:30. La quota di partecipazione è di 10 euro a persona. Il trasporto presso i luoghi dell'escursione si svolgerà con mezzo proprio. Ai partecipanti sarà consegnata la mappa a colori dell' itinerario. Attrezzatura consigliata: scarpe da trekking o, in alternativa, scarpe da ginnastica, giacca a vento, guanti e cappello di lana, calzettoni lunghi, pantaloni lunghi, zaino per riporvi acqua, cibo e/o altro.Numero di partecipanti? Minimo 7 fino ad un massimo di 25 persone Le difficoltà poche. Sarà un itinerario escursionistico semplice. E' impossibile non innamorarsene. Tempi di percorrenza? Tre ore e mezza. L'iscrizione entro le ore 20 di oggi. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.sassiemurgia.com cultura@luedi.it
Non solo scuderie e allevatori in vetrina alla Fiera di Verona
Il made in Basilicata “a cavallo” GL ,5$11$ '( 0(2
IERI A Mosca, oggi a Verona. Dall'Ife Fresh Produce, fiera dedicata al comparto ortofrutticolo, alla Fieracavalli. Dopo l'impresa della “campagna di Russia”, le armate del dipartimento regionale all'Agricoltura si accingono a conquistare nuovi territori per promuovere il “made in Basilicata”. Da ieri, la Regione è presente alla Fieracavalli, la rassegna in programma fino a domenica presso l'ente fiera. Tanti gli appuntamenti in calendario per la 110ª edizione, ormai punto di riferimento internazionale dell'universo equestre. Divertimento e giochi, sport e musica, cultura e passione saranno gli ingredienti della rassegna nata nel 1898 come semplice mercato equino e oggi salone internazionale che attira oltre 145.000 visitatori da tutto il mondo, 900 giornalisti accreditati, 700 espositori provenienti dall'Italia, 25 Paesi ospitati su una superficie complessiva di 350mila metri quadrati e più di 2.500 cavalli in quartiere. Una cinquantina di lucani, appassionati del settore, sono partiti ieri sera per visitare il salone specializzato, per vedere dal vivo i migliori cavalli in esposizione e prendere contatti. «E' un appuntamento da
non perdere - ha dichiarato Domenico Nardiello, segretario dell'associazione “Natura a Cavallo”. Da anni partecipiamo e devo dire che è un grande spettacolo che coinvolge migliaia di appassionati e curiosi. Porteremo depliant per far conoscere i nostri agriturismi». L'associazione “Natura a cavallo” di Potenza, fondata dieci anni fa, avrà un proprio spazio nello stand dell'associazione nazionale e in quello della regione
Basilicata che ospiterà rappresentanti delle associazioni allevatori, delle scuderie e degli allevamenti. Sarà presentato anche lo stallone del centro di selezione equini di Piano del Conte, di proprietà della Regione Basilicata, che servirà per la selezione e le ricerche per il miglioramento della razza. Gli chef Vito Amato, Donato Rinaldi e Carlo Montano con il presidente dell'Unione regionale cuochi
lucani (Urcl), Rocco Pozzulo, prepareranno aperitivi e menù a base di prodotti tipici. Come aperitivi i visitatori potranno assaporare le gustose olive di Ferrandina, spiedini di salame stagionato e caciocavallo, ma anche ricottine e tocchetti del pecorino di Filiano. Come piatti invece, si va dai primi con strascinati mollicati con peperoni cruschi e cacioricotta, ai secondi di sciuscillo di agnello delle Dolomiti lucane e asparagi di campo agli involtini di podolica su rape saltate e crostone di pane di Matera e per finire mousse di ricotta con salsa all'arancia staccia di Tursi. La rassegna seguirà tre grandi filoni: lo sport (con la tappa di Coppa del mondo di salto ostacoli e gli altri concorsi ippici), il turismo (con il Salone del turismo ed il Villaggio delle tradizioni ed il divertimento) e il Salone del bambino, vero centro di attrazione per le famiglie e i cavalieri di domani. Dalle grandi competizioni ippiche fino ai numerosi appuntamenti legati al mondo “moda e lifestyle” e all' enogastronomia. Oggi l'inaugurazione ufficiale dello stand lucano alle 10.30. Alle 11 Davide Paolini, noto come il Gastronauta, presenterà ad un pubblico di “addetti ai lavori” il menu ideato dall'Urcl. cultura@luedi.it
A LEZIONE DI HABITAT RUPESTRE MATERA - Nuova attività formativa dedicata al patrimonio e habitat rupestre nel mondo. L'iniziativa è promossa dal Parco della Murgia Materana e dal Cea di Montescaglioso rivolto alle guide Turistiche ed Escursionistiche, alle Guide del Parco della Murgia Materana, studenti, operatori turistici e culturali. «Il “caso “ Matera sarà contestualizzato nelle problematiche dell'habitat rupestre nel mondo. - ha detto il referente Gigi Esposito -Una lezione dedicata anche ad un approfondimento sul patrimonio rupestre della Basilicata. Supporto con audiovisivo, collegamento internet e dispensa. Numero minimo partecipantidieci» . Il costo di partecipazione è di 40 euro. Nel costo è compresa la distribuzione del volume: L'Habitat Rupestre in Basilicata e il rilascio di attestazione.Il calendario delle lezioni si snoderà: martedì 25 novembre - ore 16,30 alle ore 18,30 con tema “Il patrimonio rupestre dell'Asia”; martedì 2 dicembre con “il Patrimonio rupestre dell'Africa, America e Oceania”; martedì 9 dicembre:il patrimonio rupestre europeo; martedì 16 dicembre: il patrimonio rupestre dell'Italia e un approfondimento su insediamenti e chiese rupestri della Basilicata (escluso Matera). Il corso si svolgerà presso la sede del Parco Murgia Materana. Obbligo di frequenza.Per maggiori informazioni: www.cea.montescaglioso.net m.a.flum.
Con gli speleologi nelle cavità della terra GL &$50,1( 3(3( NON SI ferma più, a Muro Lucano, l'attività per la “ricerca delle cose perdute” sul territorio di Muro Lucano da parte della neonata Associazione Speleo Club Marmo Platano di Muro Lucano. E non si ferma solo all'esplorazione l'attività sul territorio nord occidentale della Lucania, ma anche al dibattito al confronto e alla conoscenza di alcuni aspetti propri dell'attività speleologica. Nel primo scorcio del 2008 il Gruppo speleologico "Speleo Club Marmo Platano" in collaborazione con il Gruppo Speleo Statte della Provincia di Taranto hanno portato alla luce importantissime e stupende scoperte carsiche. La neonata associazione murese di speleologia, con Gerardo Ferrara presidente, sempre in collaborazione con gli inseparabili amici di avventura del Gruppo Speleo Statte di Taranto, hanno organizzato un convegno intitolato: “Il soccorso in Grotta”. L'incontro così come riporta testualmente la locandina che ne propaganda l'evento, aperto a tutti, ha «l'obiettivo di approfondire e stimola gli organi sociali e l'importanza di far conosce-
re il territorio carsica della Basilicata nord Occidentale». L'evento prenderà vita sabato, alle ore 18, presso la sede della Comunità Montana del Marmo Platano a Muro Lucano. Il programma prevede nell'ordine cronologico: i saluti: del presidente della Comunità Montana Marmo Platano, Costantino Di Carlo, del presidente del servizi regionale Basilicata del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Rosario Amendolara. Seguirà la relazione del delegato della settima zona Puglia e Basilicata del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Inoltre sono previsti gli interventi: del ricercatore presso il Cnr di Potenza, Erwan Gueguen, del presidente della Federazione Speleologica Pugliese, Vincenzo Martimucci, del presidente del Gruppo Speleo Statte, Dino Grassi, e del componente del Dipartimento Osservatorio ambiente e Legalità della Regione Basilicata, Gaetano Baldassarre. Le conclusioni saranno affidate: al presidente dello Speleo Club Marmo Platano, e dell'addetto stampa del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, William Formicola. cultura@luedi.it
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Venerdì 7 novembre 2008
il VIP
senza segreti
Weekend
La figlia di Silvio Berlusconi sposerà il compagno Maurizio Vanadia
Marina di bianco per dire “sì”
MARINA Berlusconi, la quarantaduenne presidentessa di Mondadori e Fininvest, primogenita del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il suo compagno Maurizio Vanadia, ex primo ballerino della Scala e oggi coordinatore della scuola di ballo del Teatro milanese, stanno organizzando le loro nozze. Per lui, Mrs Mondadori chiuse un fidanzamento che durava da più di dieci anni e da brava manager decise di “investire” sulla storia più importante della sua vita, concretizzando oggi questa scelta. Dopo tanti anni di vita insieme e due figli, Gabriele di sei anni e Silvio di quattro, si so-
no finalmente decisi. La coppia, entro la fine dell’anno, pronuncerà il fatidico “sì”. La cerimonia, civile e religiosa, per volere della coppia sarà riservata a familiari e pochi intimi: primi tra tutti proprio i loro due bambini. Il Presidente del Consiglio, si dice contento, anche perchè vedrà per la prima volta uno dei suoi figli convolare a nozze. In questo caso l’emozione sarà ancora più grande accompagnando la figlia Marina fino all’altare. Chissà se presto seguirà le orme della sorella, anche Piersilvio e magari deciderà di vedere di bianco vestita la sua Silvia Toffanin?
Carmen ed Enzo in attesa
La Moric sarà incinta?
Il bambino arriverà?
Nina, pancia sospetta
CARMEN Russo e il marito Enzo Paolo Turchi stanno provando ad avere un bambino. Lo ha dichiarato la stessa Russo, che a seguito di visite mediche, hanno deciso di ricorrere all'inseminazione artificiale. I due si sono recati in un centro della fertilità a Napoli e si sono sottoposti agli esami per riuscire a coronare il sogno di una gravidanza tardiva. Con rammarico la showgirl dichiara che da giovani lei e suo marito hanno prediletto la carriera alla famiglia. Enzo Paolo Turchi, ha ribadito che da un pò di tempo stanno provando ad avere un bambino, e addirittura avrebbe proposto alla moglie di adottarne uno, ma nello stesso tempo “vedere Carmen soffrire per questa mancanza, vista anche la loro età, lo rattrista molto”.
PANCINO sospetto per Nina Moric. Paparazzata insieme al figlio Carlos e all’ex marito Fabrizio Corona, Nina mostra delle curve arrotondate che fanno supporre che la modella sia incita. Una pancia piccola, certo ma non da lei che è abituata ad essere sempre in forma. La Moric e il marito Fabrizio Corona si erano separati dopo lo scandalo Vallettopoli, e qualche settimana fa la modella aveva dichiarato di aver lasciato definitivamente la casa di Milano che divideva con l’ex marito. Ma negli ultimi tempi i due sarebbero stati avvistati più volte in compagnia soprattutto nell’ultima settimana. Non resta che aspettare qualche mese per vedere se la pancia della Moric crescerà o no.
Baci tra il marito e Belen sull’Isola dei Famosi
Marco Borriello commenta così i pettegolezzi
Il patron di Belstaff fotografato con una donna
La Trump dirà addio a Rossano? Continua la soap di Raidue
«I presunti flirt di Belen? Io l’Isola nemmeno la guardo...»
Troppo impegnata la Lola e il fidanzato la tradisce
IVANA Trump vuole il divorzio? Sembra proprio di si. La storia del presunto bacio tra Belen e Rossano “naufraga” negli States.La presunta liason tra il bel marito di Ivana Trump , Rossano Rubicondi e la sensuale Belen Rodriguez, a sua volta fidanzata con il calciatore del Milan Marco Borriello, è arrivata ben oltre Oceano. Pare che la signora Trump non abbia gradito assolutamente tutta la faccenda del bacio e abbia già sguinzagliato i suoi avvocati. L’aitante Rubicondi, rischia di vedere affondare il suo matrimonio. Attendiamo, a questo punto, novità sulla “soap opera” targata Rai Due...
BELEN RODRIGUEZ e i feeling chiacchierati con Massimo Ciavarro, prima, e Rossano Rubicondi, poi, a “L’Isola dei famosi”? «Ho preferito non sapere niente e il lunedì sera, dopo gli allenamenti, mi sdraio sul divano, guardo Zelig e rido». A parlare così è Marco Borriello, fidanzato della naufraga argentina, e lo fa sul settimanale “Diva e donna”, in edicola da mercoledì. «Da quando sono iniziati a girare tutti questi pettegolezzi sulla coppia ho deciso di non vedere più il programma» - confida l’attaccante del Milan. «Tutti sono sempre pronti a parlare male. Inoltre, sull’Isola un minimo gesto diventa l’evento della giornata e fa discutere per ore il pubblico e la stampa. Io mi annoio».
LOLA Ponce non lo sposa, e allora lui esce con un’altra. E così Manuele Malenotti, patron di Belstaff, è stato fotografato a cena con l’attrice Sabina Began. Forse una “reunion” casuale, ma è impossibile non notare che i due siano in atteggiamenti molto intimi e dopo aver parlato e bevuto un bicchiere di vino si scambiano effu-
sioni e amichevoli abbracci. Del resto la cantante è molto impegnata tra promozione del calendario per Max, incisione del nuovo disco e prove del suo spettacolo, “Cenerentola”, dove interpreta la protagonista. Ma la cantante argentina dovrebbe drizzare le antenne: a Malenotti non piace essere messo sempre al secondo posto.
Venerdì 7 novembre 2008
CINEMA
Weekend
“Quantum of Solace” con Daniel Craig E’ il seguito di Casino Royale
In Dvd
Lo 007 moderno e poco originale
ADDIO agente segretto 007, al servizio di sua maestà. Il James Bond del duemila è un eroe moderno, che si distacca nettamente dal personaggio che per 40 anni è stato portato sullo schermo con una comune linea guida. Daniel Craig dà vita ad un agente sostanzialmente diverso, in cui una fisicità estrema ha la meglio su ogni altro aspetto, ironia in primo luogo; forse il nuovo 007 rispecchia maggiormente il personaggio originale di Ian Fleming, ma c’è da chiedersi che senso abbia andare a ripescare l’intenzione dello scrittore quando l’opera si inscrive in un filone cinematografico che ha una ventina di predecessori. “Quantum of Solace” si dimostra un buon film d’azione, nel quale Marc Forster si dimostra all’altezza del compito pur eccedendo in
I destini di due strane coppie
I DESTINI di due strane coppie, vittime della loro solitudine maschile, si incrociano a Roma. Enzo e Fabio convivono in un appartamento del centro che affaccia su una piazzetta in cui gravita un campionario di varia umanità. In realtà Enzo, grande esperto e mercante d'arte del Novecento, è innamorato senza speranza di Fabio, pugile dalla carriera non troppo fortunata. I due si rispettano, ma talvolta la tensione è forte. Osho e Carletto, invece, si fingono poliziotti e passano le giornate compiendo piccole truffe.
La scheda Il pugile e la ballerina nazione Italia anno 2008 regia Francesco Suriano genere Drammatico durata 93 min. distribuzione P.F.A. Films cast M. Mazzarella, P. Mazzotta, F. Benedetti, A. Cirillo, C. Cassola, F. Mattei, V. Mazzarella, C. Guarnieri, M. Grassi, M. Proietti, I. Sabetti, E. Possenti, B. Reichmuth sceneggiatura F. Suriano, M. Saura, S. Vecchio musiche G. Napoli montaggio N. Cristiani
La scheda 007 - Quantum of Solace tit. orig. Quantum of Solace nazione G. Bretagna-Usa anno 2008 regia Marc Forster genere Azione / Avventura durata 106 min. distribuzione Sony Pictures cast D. Craig, J. Dench, J. Christensen, O. Kurylenko, G. Giannini. scenegg. M. Forster, P. Haggis, N. Purvis, R. Wade musiche D. Arnold fotografia R. Schaefer montaggio M. Chesse R. Pearson
Wanted: il lato comico e paradossale della Jolie C’E’MODO e modo di realizzare un film. Nella realizzazione di Timur Bekmambetov di “Wanted – Scegli il tuo destino” il regista kazako tiene fede alla sua definizione di “visionario”: da molti considerato un passo avanti nell’immaginare soluzioni visive sorprendenti, Bekmambetov dà il meglio di sé nella realizzazione ironica di una storia border-line. La vita di Wesley è (secondo regista e sceneggiatori): squallida, infelice. I fuochi d’artificio non sono limitati alla prima parte, ma assecondano l’azione in ogni momento, tanto mentre Wes sopporta le sfuriate del capoufficio quanto mentre ricopre il suo nuovo ruolo di superkiller; emblematica la scena del primo inseguimento in macchina, scena di presentazione del personaggio di Angelina Jolie (Fox): estrema, paradossale, comica in alcuni frangenti (quale la piroetta per far entrare Wes in auto, visibile anche nel trailer), dà subito la cifra dell’inverosimiglianza del tutto. D’altro canto, questo “tutto” è tratto da un fumetto, al quale Bekmambetov è stato estremamente fedele nella prima parte (i primi tre quarti d’ora della pellicola), per poi viaggiare su binari paralleli ma del tutto suoi nel resto del film. Il messaggio che lancia il film è allucinante, e il regista in conferenza stampa è sembrato appoggiarlo con frasi pericolose quali “il film è indirizzato a chi nella vita si troverà a fare l’impiegato, io gli mostro che un altro mondo è possibile”…
Weekend Esce oggi l’album “Alla mia età” Esce il nuovo singolo della Tatangelo
Il ritorno di Ferro Un cd per le donne
MUSICA
Il pugile e la ballerina
ridondanza (non si possono girare due scene lunghe nello stesso modo, anche se la colpa va equamente distribuita con i montatori Matt Chesse e Richard Pearson), mentre la sceneggiatura, firmata tra gli altri da Paul Haggis, non brilla per originalità. L’operazione iniziata due anni fa con “Casino Royale” ha prodotto due film (in attesa del terzo) che hanno bisogno l’uno dell’altro perché siano chiare le dinamiche, perché gli eventi abbiano un senso comprensibile per lo spettatore. Finiamo chiudendo il cerchio, con Daniel Craig: è decisamente adatto alla parte, scritta per un attore tutto muscoli e poco altro. Ottima Bond-girl Olga Kurylenko, una delle poche a togliersi di mezzo alla fine spontaneamente, senza bisogno di morire.
ESCE oggi il quarto disco di Tiziano Ferro, “Alla mia età”. «E' un lavoro fortemente autobiografico - dice l'artista prossimo ai 28 anni - nasce da una ricerca dell'equilbrio. Mi piace l'idea di chiedermi in che direzione sta andando la mia vita, ma anche l'idea di invitare le persone a fare lo stesso, a farsi delle domande, anche senza darsi risposta subito. E poi scrivere per me è un processo senza filtro, mi sento a disposizione della canzone. Devo ringraziare il tempo che mi sono concesso per completare al meglio il tutto. È complicato trovare il modo per far coesistere artisti così diversi nello stesso disco, e farceli stare comodamente». A due brani hanno collaborato Ivano Fossati e Franco Battiato in altri Lara Pausini e Morissey. Il tour promozionale partirà ad aprile da Rimini e si concluderà dopo 21 tappe il 30 giugno a Palermo. v. p.
SARA’ il brano “Profumo di mamma” ad anticipare il nuovo album di Anna Tatangelo dal titolo “Nel mondo delle donne”, in uscita su etichetta GGD Productions (distribuito Sony BMG) il prossimo 28 novembre. Da domani infatti il brano sarà in rotazione radiofonica ed in vendita in formato digitale su tutte le piattaforme web e mobile italiane. In “Profumo di mamma”, testo scritto da Gigi D’Alessio e musica di Adriano Pennino che è anche produttore artistico dell’album, Anna immagina e racconta con sguardo tenero e sorridente, le emozioni e le sensazioni di una maternità. L’album sarà una sorta di viaggio alla scoperta di tematiche tutte al femminile, “Nel Mondo delle donne” appunto. Un titolo che racchiude in sè la voglia di dare attenzione a tematiche delicate, che rappresentano una crescita anche personale dell’artista.
Ubriachi di vinile
Il miglior disco del genio di Bowie di ANTONIO LUDOVICO David Bowie: The Rise and the Fall of Ziggy Stardust and Spiders from Mars (1972) IL PIU’ bel disco di quel geniaccio di David Bowie, personaggio unico nella storia del rock, protagonista eccentrico per antonomasia che - dopo aver conquistato il successo commerciale s'inventò una sorta di alter ego e così venne fuori Ziggy Stardust, simbolo autentico di quel modo di atteggiarsi e proporsi che fu conosciuto con il nome di glam-rock. Armonie vocali e rock'n roll inglese predominano su tutto e ne viene fuori un prodotto che stupi-
sce per compattezza ed efficacia sonora. Dieci brani bellissimi, alcuni addirittura stupendi, che mettono in mostra un talento pazzesco, unito ad un'immagine singolare, quasi irriverente. Tutto l'album viene concepito e basato sulla storia di un personaggio che promana dalla mente di Bowie, Ziggy l'alieno, ed i contenuti risultano strabilianti. Tutte le canzoni sono di breve durata, come si faceva negli anni 60 (basti pensare che l'intero disco dura 31 minuti in tutto) , e si comincia alla grande con Five years e Soul love, per arrivare al capolavoro pop del lato A, Starman, troppo bella per essere ascoltata una sola volta
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David Bowie e la copertina del disco The rise and the fall
e sigla di un noto programma musicale di qualche anno fa. Il lato B è anch'esso spettacolare; non si finisce di emozionarsi con Lady Stardust, la splendida Star, Hang on to yourself, la title track e la degna chiusura di Rock'n roll suicide. Da brivido, senza sosta. Un Bowie così ispirato purtroppo ce lo sogneremo, in futuro farà anche cose molto belle, ma l'unicità e la compattezza di quest'album non la ritroveremo mai più. Devastante. Canzone più bella: Starman
Le classifiche 1 Questo sono io Gigi D'Alessio 2 Black ice Ac/dc 3 Più di me Ornella Vanoni 4 Da solo Vinicio Capossela 5 Incanto Andrea Bocelli 6 Heavy rotation Anastacia 7 Non ti scordar mai di me Giusi Ferreri 8 4:13 dream The Cure 9 A little bit longer Jonas brothers 10 Safari Jovanotti 11 Musica moderna Ivano Fossati 12 Psiche Paolo Conte 13 Viva la vida or death and all his friend Coldplay 14 Abba gold their greatest Abba 15 Dig out your soul Oasis 16 Secondo tempo Ligabue 17 Best of 2001-2007 Biagio Antonacci 18 Death magnetic Metallica 19 Il primo bacio sulla luna Cesare Cremonini 20 Funhouse Pink 21 My love - ultimate essential collection Celine Dion 22 Acchiappanuvole Mango 23 Ancora... grazie a tutti Gianni Moranti 24 e2 Eros Ramazzotti 25 Duets Pavarotti 26 Live in sydney Burt Bacharach 27 Evolver John Legend 28 Metamorfosi Raf 29 Hard candy Madonna 30 Il mondo che vorrei Vasco Rossi (www.fimi.it)
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il TREND
Weekend
Gli shoes designer creano le “archiscarpe” Molto più di un accessorio alla moda
Stilisti che fanno gli architetti
di GIULIA FRESCA on chiamateli “shoes designer” si offenderebbero. Loro sono “fashion’s architects”. Zaha Hadid, Kei Kagami, Toshiko Mori, Veech Media Architecture, solo per citarne alcuni, hanno deciso di passare dai grattacieli alle scarpe. Le “ArchShoes” (diremmo le “archi scarpe”), sono ormai un cult, un oggetto d’arte, un oggetto da ricercare. Le scarpe un accessorio alla moda? Assolutamente non più! Del resto Coco Chanel disse senza mezzi termini: «Fashion is architecture: it is a matter of proportions» (la Moda è l'architettura: è una questione di proporzioni). Avveniristiche, “decostruttiviste”, dal design ultra-rivoluzionario e dalla forma scultorea. È Zaha Hadid, l'architetto “più fashion”del momento, la nuova partner creativa del brand brasiliano eco-friendly Melissa, famoso per l´utilizzo della plastica di riciclo come materiale privilegiato per le proprie creazioni. Anche se il Guardian le ha definite (a ragione) “impractical shoes” la Hadid al momento della presentazione durante la London Fashion Week lo scorso settembre ha ribattuto dicendo che nonostante «questo è stato un progetto davvero impegnativo, non solo dal punto di vista del disegno, ma anche da quello tecnico». L'architettura in realtà sta entrando prepotentemente nel mondo della moda attraverso l'avanguardia: i metalli flessibili, le strutture della membrana, i vetri leggeri e la plastica utilizzati nella costruzione di edifici cominciano a salire sulla passerella. E tra i vestiti dalla vetroresina di Hussein Chalayan, mode gonfiabili da Michiko Koshino, non possono mancare le scarpe. Ed è guerra aperta con gli shoes designer, quelli veri, molti dei quali però hanno nel curriculum anche una laurea in architettura, come Diego Dolcini o Michel Perry o Sergio Rossi che ha firmato le nuove scarpette di Dorothy del Mago di Oz. Una guerra a suon di altezze: 17 centimetri di tacchi (addirittura richiudibili per consentire la guida) e zeppe (alcune troncate, altre accompagnate da platform). E’ sufficiente un nome a caso: Manolo Blanhik il primo che ha trasformato le scar-
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pe da oggetto del desiderio a vere e proprie opere d'arte, anche 20 centimetri, che hanno fatto dire ad Alexandra Shulman, direttore di Vogue: «Se Dio avesse voluto farci camminare su scarpe basse non avrebbe creato Manolo Blahnik». Certo è che se pensiamo alle passerelle di Milano ed alle “cadute dall'alto” delle modelle di Prada, tanto da indurle a portarsi a mano le scarpe, un po' di dubbio sorge sulla reale necessità di tanta “altezza”, escludendo naturalmente tutte quelle problematiche legate alla postura.. ed anche alle vertigini. Ma si va avanti e qualcuno prova a trovare rimedio come Marc Jacobs, direttore artistico di Louis Vuitton: «Ho immaginato le scarpe come moderni piedistalli per elevare le donne con
la loro bellezza e con i loro abiti scultorei ad opera d'arte. Le sculture sono sempre su un basamento e così le donne con i loro abiti meravigliosi diventano la scultura e le scarpe il loro piedistallo». Décolleté e stivali realizzati da una struttura unica montata su 17 centimetri di tacco: una forma sorprendente che coniuga la forza della zeppa e la purezza del tacco a stiletto con quella del plateau sagomato. Louis Vuitton diventa così l'architetto di un portamento etereo ed incredibilmente slanciato. Ce n’è davvero per tutti i gusti, ma i signori uomini saranno felici di vedersi accanto delle donne “così cresciute”?
Casa dolce casa La cucina e “la vendetta delle nonne” CERTO dire “la vendetta delle nonne può sembrare fantasioso”, eppure sembra molto azzeccato. I designer tedeschi Olle e Oelschlagel hanno creato una cucina old style completamente a scomparsa che gioca tra il bi e il tridimensionale. In pratica tutti i pezzi fuoriescono dal pannello e quando non servono rientrano liberando spazio. Una rivisitazione della credenza della nonna prima dell’avvento dell’era-incasso. Un esempio di salvaspazio è il “Tavolo Infinito” che può avere una lunghezza variabile e dopo l’uso essere piegato. La base è una struttura composta da quattro elementi in alluminio, l’apertura dei quali, una volta assemblati, può cambiare e poi bloccarsi. La struttura si può allungare tramite due componenti aggiuntive fino a raggiungere una lunghezza infinita. “Versa Tile” è invece un salottino che appare e scompare a seconda delle esigenze firmato dallo studio tedesco No-idea. Altra proposta multifunzionale e salvaspazio è “Streetsofa”, idea progettata dagli studenti dell'Università di Delft.
Pillole di bellezza Tondo, regolare o scavato: scopri la morfopsicologia
Cosa può nascondere il tuo viso? GUANCE tonde, naso piccolo o mento squadrato. I lineamenti del viso non creano soltanto il fascino di una donna, ma parlano anche di sè e della propria personalità. Così la fronte rivela l’intelletto mentre la bocca riflette la sensualità. E’ quella che viene chiamata “morfopsicologia”. Gli psicologi Patrice Ras e Christophe Drouet, esperti nell’ambito della morfopsicologia, parlano di quello che si nasconde dietro fisico. Se il vostro viso è tondo, le guance sono piene e abbondanti, ecco i vostri pregi: aperte e miti, vi sapete adattare. Siete persone gentili, calorose, spontanee, ottimiste ma a volte un po’ ingenue e indifese. Al lavoro, con gli amici e nel rapporto di coppia prendete le cose sem-
pre per il verso giusto, cercate la pace piuttosto che lo scontro. I vostri difetti: fate attenzione perché vi capita spesso di pentirvi di quel che dite. Viso regolare. Le vostre qualità: essendo calme e obiettive, siete in grado di risolvere i contrasti con delicatezza. Siete discrete in certe situazioni ma ti sapete dimostrare anche aperte con le persone che apprezzate. I vostri difetti: la corazza. Essendo persone molto riservate, nascondete la vostra sensibilità, i sentimenti e le emozioni. Viso scavato: allora i vostri pregi sono l’ indipendente, l’emotività e selettività. Essendo molto scrupolose, vi piace avere il controllo di tutto. Siete dotate di una grande capacità di analisi, quindi prima di agire,
preferite ascoltare e osservare. I vostri difetti: a prima vista, sembrate fredde e distaccate ma i rapporti diventano più calorosi quando s’impara a conoscervi. Di solito siete piuttosto critiche, pessimiste e permalose. al. s.
I più cool Luce fu con l’allegra lampada giraffa
Una macchina fotografica tempestata di swarovski
ECCO un’ottima idea regalo, da fare e da farsi, e senza dubbio un pezzo di arredamento per l’abitazione. La nostra casa o quella della persona al quale stiamo potremmo fare questo dono, di sicuro ne rimarrà contenta. Il design, infatti, è sempre un’ottima idea regalo. E cosa ne dite di questa lampada “giraffa”. Un design davvero molto ironico e anche un po’ “infantile”, che però si potrebbe adattare perfettamente alla camera dei bimbi o a quel salotto dal design un po’ moderno e contemporaneo che avete deciso di acquistare. La lampada Giraffa fa parte della collezione “Le Petit Nicolas” proposta dallo scultore francese Leblon-Delienne.
“PUNTARE tutto sulla tecnologia”. E’ di sicuro un invito incisivo. Se avete, infatti, un’amica o una sorella amanti della fotografia, che ne dite di una bella e chic macchina fotografica? Come questa Reflex K-m Pentax impreziosita da veri cristalli swarovski. Tutto alla “modica” cifra di tre mila euro. La Reflex K-m Pentax sarà disponibile a partire dalla fine di questo mese solamente su ordinazione. Questa fotocamera è resa più glamour dai cristalli swarovski bianchi, rossi e neri. Ha un obiettivo di 18 - 55 mm incluso e una custiodia elegante per conservare con stile la vostra fotocamera quando non la usate. E’ venduta, inoltre, in un elegante pacchetto regalo.
La tradizionale forma dell’acqua «CARA Vitamina» inizia così la lettera di Stefano alla sottoscritta. Un incipit tradizionale per un ragazzo che si definisce "tradizionale". Mi affida i suoi pensieri Stefano. «E' da un po' di tempo che leggo la tua rubrica e devo dire di non essere d'accordo con te». Caro Stefano, se fosse stato il contrario mi sarei meravigliata. Se un uomo fosse stato della mia stessa opinione questa rubrica, appunto, non esisterebbe. Uomini e donne sono diversi, e tu lo sai bene. Lo scrivi anche. «La diversità deve essere percepita, ancor prima che apprezzata». L'uomo è cacciatore e la donna...? L'angelo del focolare. Nella più tradizionale delle definizioni (riempire i puntini sospensivi a proprio piacimento, perchè no?!). «Un approccio di un ragazzo verso una ragazza troppo banale
può nascondere timidezza o peggio incapacità di relazionarsi, ma comunque è sbagliato chiudere la porta in faccia ad una persona soffermandoci solo ad una mera apparenza» è l'idea del mio fedele lettore. «La forma dell'acqua» precisa Stefano citando Camilleri. Io la tua lettera, invece, l'ho aperta. Letta, riletta e così ti rispondo proprio come tu mi hai chiesto. Non mi fermo alle apparenze, un modo di fare che tu giustamente condanni. Piuttosto ironizzo sugli uomini per sorridere sul comportamento delle donne. Nessuno stereotipo, inibizioni crollate. Uomini e donne. Altro che tronisti e "Marie". Piuttosto un gioco diverso e non televisivo. Un gioco tradizionale ed enigmistico: trova le differenze. Alzando lo sguardo. (Vitamina)
Spettacoli & televisione Bjork, sì all’euro
Ruggeri vuole Carla Bruni
PER la popstar islandese Bjork c'è solo un modo per aiutare il suo paese a superare la crisi: adottare l’euro. Bjork, a Bruxelles per lanciare l’iniziativa europea sulla lotta ai cambiamenti climatici, non ha escluso un’adesione del suo paese alla Ue, definendo «devastante» la situazione economica dell’Islanda.
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Le rughe di Costantino
«NON sarebbe male poter ospitare nel mio programma Carla Bruni. I sogni diventano a volte si realizzano». Lo ha confessato Enrico Ruggeri, durante un’intervista a Silvia Toffanin per R101, anticipando il suo nuovo programma “Quello che le donne non dicono” che andrà in onda dal 12 novembre su Italia 1.
AVEVA detto che la televisione italiana non lo meritava, ma dopo la fuga in Spagna Costantino è tornato in patria e a Star+Tv ha confessato di voler mettere su famiglia con Linda Santaguida. Confessa poi la paura delle rughe, ma si consola così: «Gli uomini con l’età diventano più affascinanti». E le donne pure, si affretta a precisare.
DOPO IL FILM DI PLACIDO, “ROMANZO CRIMINALE” APPRODA SU SKY IN UNA SERIE TV
I ragazzi cattivi degli anni ’70
Cannes Cult
Bocelli a Napolitano «Canto per il mio paese» di PAOLO BIAMONTE
di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Giovani, esaltati, all’inizio neppure troppo consapevoli delle loro gesta che via via animeranno il sogno sanguinoso di conquistare Roma negli anni '70: sono il Libanese, il Freddo, il Dandi e gli altri criminali della Banda ispirata a quella celebre della Magliana nella serie televisiva Romanzo Criminale, tratta dal libro omonimo di Giancarlo De Cataldo, dal quale nel 2005 è già stato fatto il bel film di successo di Michele Placido. Dopo Quo vadis, Baby?, Romanzo Criminale è la seconda produzione originale fiction di Sky, andrà in onda dal 10 novembre il lunedì per 12 episodi su Sky Cinema 1 e Sky Cinema Hd, ed è una serie di grande impatto per la messa in scena di Sergio Sollima, la scrittura di Daniele Cesarano, Paolo Marchesini, Barbara Petronio, Leonardo Valenti, la ricostruzione dell’epoca e la qualità interpretativa di un cast di attori tutti giovani, tutti giusti per il ruolo. Una serie differente da quella cui siamo abituati nella produzione italiana di fiction. «Volevamo raccontare qualcosa che era annidato nel romanzo – ha detto De Cataldo -, una storia che mettesse in luce il rapporto tra le persone comuni e i criminali in quegli anni particolari che furono i '70». Per Sky, ha sottolineato il direttore di Sky Cinema Nils Hartmann, «la divisione tv e cinema non esiste più», come dimostra la serie di Romanzo Criminale per la quale il produttore di Cattleya Riccardo Tozzi (lo stesso del film di Placido) giustamente non vuole tirare in ballo il cinema: «Questo prodotto – ha detto – rappresenta al meglio il linguaggio televisivo che può essere alto quanto il cinema di miglior livello, come insegnano le serie Usa di qualità che ci piacciono tanto e che ci fanno dire che in Italia non riusciremo mai a farle. Invece Romanzo Criminale dimostra il contrario: la bella fiction possiamo farla anche noi». Prodotta da Cattleya e Sky Cinema in associazione con Mediaset, la serie andrà poi in onda in una maratona tv, mentre il progetto di una seconda edizione è già in piedi. Con il formato seriale, le vicende della Banda della Magliana prendono la forma dell’epopea, con il male che mostra tutto il suo fascino e con «eroi negativi – dice Sollima – che però fanno una brutta fine. Non credo che il pubblico giovane ne possa essere influenzato. A noi interessava una rappresentazione della realtà che non fosse edulcorata, così come non abbiamo
Stefano Sollima; a destra dall’alto Daniela Virgilio; Mastronardi e Montanari
taciuto sugli intrecci con la politica, i servizi segreti e con i fatti realmente accaduti». La storia comincia a Trastevere, alla fine dei turbolenti anni '70. Attorno all’ambizioso leader, il Libanese (Francesco Montanari) ci sono il Dandi (Alessandro Roja), il Freddo (Vinicio Marchioni) e tanti altri ragazzi che con rapine, scommesse, traffico di droga vogliono fare i soldi, e tanti fi-
no a non saperne cosa farci e come gestirli. Sulle tracce del gruppo, che cresce giorno dopo giorno di potenza e violenza, il commissario Nicola Scialoja (Marco Bocci), idealista e ambizioso. Tra Scialoja e il Dandi si metterà di mezzo la tormentata bellissima prostituta Patrizia (Daniela Virgilio). Il libro di De Cataldo –350 mila copie vendute – così come il film di Placido (6 milioni
al botteghino e 150 mila dvd venduti) per tanti giovani è ormai un cult di battute, situazioni, personaggi e la serie ha tutti gli ingredienti per accontentare il suo pubblico naturale. Il magistrato-scrittore dice di “rivendicare il diritto a raccontare storie in cui il male sia preponderante», e comunque «c'è il sistema del parental control per Sky per limitarne la fruizione».
ROMA – «Ringrazio il Presidente della Repubblica e il ministero della Difesa per l’invito, metterò tutto me stesso per rendere omaggio alle istituzioni del mio Paese». Andrea Bocelli, che è Grand Ufficiale della Repubblica, parla così del concerto, promosso dal ministero della Difesa nell’ambito delle celebrazioni delle Forze Armate e del 90/o anniversario della fine della prima Guerra mondiale, che lo vedrà protagonista domenica prossima a piazza del Popolo, a Roma. Come già avvenuto per il concerto dei giorni scorsi a Piazza Plebiscito a Napoli, Bocelli, che sarà ricevuto al Quirinale, sarà accompagnato sul palco dall’Orchestra di Praga, diretta dal maestro Marcello Rota, e dal coro lirico sinfonico di Roma e presenterà un programma che segue la scaletta di Incanto, il suo nuovo album che è un omaggio al repertorio di canzoni e arie reso celebre dai più grandi tenori della storia. «E' il repertorio di miti come Caruso, Lanza, Di Stefano, la musica che ascolto dai tempi dei 78 giri – spiega – e che ho continuato ad
Andrea Bocelli
amare passando agli Lp, alle cassette, ai cd e al computer. Questi pezzi li conosco da sempre, è una delle rare volte che non ho dovuto studiare molto per prepararmi». Poco tempo fa Andrea Bocelli, che negli Usa è una star, è stato ospite del talk show di Oprah Winfrey. «Più del successo personale sono stato contento di divulgare questa musica che le nuove generazioni scoprono con grande curiosità – risponde -. Una palestra per la voce, perchè sono state rese famose dai cantanti più grandi. Sono felice di averle incise nella mia maturità, perchè così ho evitato il rischio di imitare i miei miti».
La polemica «MI chiedo come sia possibile che qualcuno abusi di una divisa di un pubblico ufficiale e aggredisca un parlamentare italiano, davanti a Montecitorio, senza subire conseguenze». A farsi questa domanda è l'onorevole Gabriella Carlucci (Pdl), la quale denuncia pubblicamente "Le Iene": «Il rischio di una delegittimazione delle istituzioni è quanto mai reale. Mi attiverò per difendere la mia reputazione e la mia immagine con tutti gli strumenti che l'ordinamento mette a disposizione». E conclude: «È ora di dire basta ad un certo modo di fare televisione, becero e qualunquistico» ha continuato. I fatti: i tre del Trio Medusa vanno davanti al parlamento nel solito servizio di sfottò dei parlamentari assenteisti. Si travestono da vigili urbani, con tanto di fischietto e blocchetto delle multe, e si preparano a fare multe a quei deputati che in Aula non ci vanno quasi mai. I tre buffoni si imbattono nella Carlucci, vicepresidente della commissio-
IL TRIO MEDUSA LA MULTA PER ASSENTEISMO E LEI GRIDA ALLA DELEGITTIMAZIONE
Lite Carlucci-Iene, martedì la verità La parlamentare Pdl Gabriella Carlucci
ne per l'Infanzia, e la multano con la goliardia che li contraddistingue: 10 euro. Lei non ci sta e racconta in una nota che «oggi, dopo aver partecipato ai lavori della commissione, mentre mi trasferivo a Palazzo Montecito-
rio per partecipare ai lavori dell'Aula della Camera, alcuni inviati della trasmissione televisiva "Le Iene" travestiti da vigili urbani mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente, accusandomi, ingiustamente, di non essere pre-
sente in Aula e di non svolgere seriamente la funzione di parlamentare italiana». Ma non finisce qui: «Non è più accettabile - prosegue la deputata Pdl - che i rappresentanti del popolo vengano continuamente offesi e aggrediti da inviati di questa trasmissione di dubbio gusto, senza avere alcuna possibilità di difendersi. Le istituzioni che rappresentiamo degnamente devono iniziare a tutelarci adeguatamente». E ancora: «Non permetterò a nessuno di infangare la mia personale storia politica. Nessuno può accusarmi di assenteismo o di scarsa partecipazione ai lavori parlamentari. Le statistiche pubblicate dalla Camera dei deputati - prosegue - dimostrano che la sottoscritta è presente al 100 per cento delle
sedute ed al 97 per cento delle votazioni. Le classifiche basate sui dati relativi alla produzione di proposte di legge e di atti parlamentari mi vedono ai primi posti tra tutti i parlamentari italiani». Pronta la replica delle Iene: «Il miglior modo di difendersi dalle accuse insensate di questa signora - scrivono in una nota quelli delle Trio Medusa - è di mandare in onda integralmente i 10 minuti di video girato, senza tagli, in modo da far capire chi delegittima veramente le istituzioni e chi ha realmente aggredito "fisicamente e verbalmente" qualcun altro. Nonostante la Carlucci abbia divelto il microfono della telecamera e poi abbia sottratto e in seguito rotto il microfono, tutto l'accaduto è stato registrato e siamo felici di poterlo far vedere martedì sera integralmente». L’ultima parola spetta alla Carlucci: «Nell’intervista che andrà in onda martedì a Le Iene spiegherò i motivi della mia reazione accalorata».
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Rubriche
Venerdì 7 novembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Alcune esperienze vi aiuteranno ad inserirvi meglio in un nuovo settore di lavoro. Non dovete dubitare della persona amta.
TORO 21/4 - 20/5
Anche se la situazione nel lavoro è difficile non dovete rinunciare ai vostri progetti. Amore molto coinvolgente.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Perplessità su un nuovo incarico di lavoro: vi conviene parlarne con i superiori. Acque agitate in amore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete delle buone carte da giocare, ma dovete esporre con chiarezza i vostri progetti di lavoro. L'amore vive un periodo di intenso slancio.
LEONE 23/7 - 23/8
Per il momento non pensate a nuove collaborazioni professionali: avete troppi impegni. Una persona vi folgorerà!
VERGINE 24/8 - 22/9
Finalmente le circostanze diventeranno favorevoli: i progetti di lavoro stanno per realizzarsi. Chi vi ama merita la vostra lealtà.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
La situazione nel lavoro sta evolvendo rapidamente e dovrete modificare i vostri obiettivi. In amore all'improvviso c'è grande confusione.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Avete tempo per prepararvi a fronteggiare le novità impreviste nel lavoro. In amore la strada è in salita e lo sapete.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
In questo momento nel lavoro dovete tirare fuori le unghie se non volete essere scavalcati. In amore una grande occasione.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Non lasciatevi travolgere dagli avvenimenti nel lavoro: l'esperienza dovrebbe guidarvi. Un amore stuzzicante.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Tenacia e diplomazia sono le vostre armi segrete per affermarvi nella professione. In amore il momento nero sta passando.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
pia N; tee SO; tic H è = Piante esotiche;
La vostra attività non va male, ma da voi stessi potete pretendere di più. In amore si sta per aprire un capitolo interessante.
Televisioni
12.00
GIOCO
TELEFILM
19.35
PRIMA SERATA
La prova del cuoco
Squadra speciale cobra 11
21.10
RUBRICA
21.10
Venerdì 7 novembre 2008
SHOW
22.50
FILM
TELEFILM
21.10
Andrea Vianello
Gerry Scotti
Suspect Presunto colpevole
CSI: Miami
21.10
59
TALKSHOW Daria Bignardi
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -Telegiornale Tg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.10 -AttualitàFocus 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -FilmCiclone sulla Giamaica con Anthony Quinn, James Coburn, Dennis Price, Lila Kedrova regia di Alexander Mackendrick (GB) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Le avventure del capitano Hornblower - Il temerario con Gregory Peck, Virginia Mayo regia di Raoul Walsh (USA) - 1951 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -Telefilm Stargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Varietà I migliori anni 23.15 -Telegiornale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Close to Home 22.40 -Telefilm Weeds 23.15 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Paperissima - Errori in Tv 23.00 -Attualità Matrix
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Soap Opera Tempesta d'amore 22.50 -FilmSuspect - Presunto colpevole con Cher, D. Quaid, L. Neeson regia di Peter Yates (USA) - 1987
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 22.10 -Telefilm Life 23.05 -TelefilmDexter
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Talk Show Le invasioni barbariche
23.20 -AttualitàTv7 00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaE-Cubo 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -DocumentarioOverland 7
23.30 -DocumentiPalcoscenico presenta: "Alla ribalta - Parodia: un'arte più vera della realtà" 00.25 -Real TvL'isola dei famosi 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai 01.50 -RubricaFuori orario 01.55 -FilmAllora Ecco / Alors voilà
01.15 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.45 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.30 -Real TvAmici 03.25 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.00 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.45 -MusicaleCollection autunno 02.45 -FilmGungala la vergine della giungla con Kitty Swan, Linda Veras, Conrad Loth, Poldo Bendandi - regia di Mike Williams (Italia) - 1967
00.10 -TelefilmSix Feet Under 01.10 -NewsStudio Sport 01.40 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.45 -TelefilmA-Team 04.10 -FilmL'insegnante viene a casa
23.55 -RubricaVictory 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo 04.00 -TelefilmAlla corte di Alice 05.00 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
LE AVVENTURE DEL CAPITANO HORNBLOWER - IL TEMERARIO con G. Peck, V. Mayo, R. Beatty, T. Morgan regia di Raoul Walsh (Usa) - 1951 La fregata inglese "Lydia", comandata dal capitano Hornblower, viene inviata in missione segreta in Nicaragua. Il suo scopo è quello di appoggiare un piccolo capo locale intento a sollevare le colonie spagnole, cosa che non può far altro che tornare utile all'Inghilterra. Non appena il capitano mette le mani sul galeone spagnolo "Navidad"...
RETE 4
ORE 22.50
SUSPECT - PRESUNTO COLPEVOLE
RETE 4
ORE 15.55
ITALIA 1
ORE 21.10
CICLONE SULLA GIAMAICA
CSI: MIAMI
con A. Quinn, J. Coburn - regia di Alexander Mackendrick (G.B.) - 1965
con D. Caruso, E. Procter, A. Rodriguez - regia di George Armitage (Usa) 2007
Giamaica, 1860. Per evitare che i figli abbiano un'educazione poco soddisfacente, i Thornton li inviano con una nave in Inghilterra. Ma il vascello è assaltato dai pirati comandati da Chavez, uno strano bucaniere che cattura i bambini. A poco a poco, tra i ragazzi e il pirata nasce una strana amicizia. Uno dei bambini muore casualmente, mentre senza volerlo la bambina uccide un...
RETE 4
ORE 2.45
GUNGALA, LA VERGINE DELLA GIUNGLA
con Cher, D. Quaid, L. Neeson - regia di Peter Yates (Usa) - 1987
con K. Swan, L. Veras, P. Bendandi - regia di Mike Williams (Ita) - 1967
Carl, un reduce del Vietnam che vive da molti anni sulla strada ed è sordomuto, è accusato dell'omicidio di una giovane segretaria, assistente di un magistrato che si è suicidato da poco tempo. Tutti gli indizi sono contro di lui. Kathleen, giovane e bella donna avvocato, viene incaricata del caso come legale d'ufficio, ma a poco a poco la donna...
Wolff, avventuriero di pochi scrupoli, vuole rientrare in possesso di un grosso diamante da lui sottratto alla tribù dei Basoko. Il prezioso si trova ora al collo di una selvaggia dalla pelle bianca, conosciuta con il nome di Gungala. Fattosi assumere come guida da due cercatori di uranio, Wolff, dopo varie avventure, riesce a trovare la ragazza. Ma quando...
Horatio e Alexx indagano sull’omicidio di vanessa Waters. La vittima lavorava come baby-sitter per i Lambert, una delle famiglie più ricche di Miami. In un primo momento, i sospetti si concentrano su Mia Fernandez, l’altra tata di casa Lambert...
ITALIA 1
ORE 4.10
L’INSEGNANTE VIENE A CASA con E. Fenech, R. Montagnani, A. Vitali - regia di M. Tarantini (Ita) - 1978 Luisa, trasferitasi da Milano a Lucca per stare vicino all'uomo che ama, il consigliere comunale Ferdinando, si accorge di non avere scelto il momento migliore: si avvicinano infatti le elezioni e la presenza dell'amante può essere dannosa per la carriera politica del candidato sindaco. Così, mentre tutti sbavano per lei, Luisa sceglierà chi le vuole veramente bene...
Vince “Carramba” col traino Affari tuoi RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Carramba che fortuna! L'eredita' la sfida
ora 19.49 20.42 21.13 18.50
ascolto 6.380 6.030 4.892 4.505
RAI DUE Calcio coppa dei Champions league L'isola dei famosi 6 Un mercoledi' da
20.45 20.37 18.59 22.48
5.233 3.296 2.871 2.404
RAI TRE Un posto al sole La nuova squadra La nuova squadra Blob di tutto di piu'
20.35 22.09 21.12 19.55
2.732 1.934 1.893 1.880
CANALE 5 Striscia la notizia Amiche mie Cento vetrine Beautiful
20.45 21.16 14.12 13.42
7.175 4.507 4.219 4.118
ITALIA 1 Harry potter e il I simpson La talpa Tutti all'arrembaggio
21.13 14.33 19.36 14.08
3.167 2.432 2.370 2.125
RETE 4 Il ritorno di don Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore
21.14 20.29 19.49 18.40
2.580 2.146 1.986 1.551