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OBAMA

A - A - ABBRONZATISSIMO

Non si placa la polemica sulla gaffe di Silvio

di VITO BUBBICO

A-a-abbronzatissimo/è Obama per Berlusconi/sotto i flash e i riflettori/come è bello scherzar!(Riscriverebbe così, forse, il suo successo Edoardo Vianello? Chissà!). Ma quale nero alla Casa Bianca. Ma quali elezioni storiche. Quando mai. Il mondo ha

alle pagine 6 e 7

preso un enorme abbaglio. Il neo presidente USA ha fatto solo qualche lampada in più. A dare la lieta notizia al mondo intero, oramai lo sappiamo tutti, è stato il nostro amato e divertente premier. Ovviamente, data l'importanza, non in una cena tra amici in un ristorante, ma -giustamente- dinanzi alle telecamere di tutto il mondo. segue a pagina 18

della Basilicata

ED Anno 7 - N. 308

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 8 novembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

IN

La Valbasento è un deserto industriale A T A C I L I S BA

Studenti e operai pagano la crisi ai ricchi 150 le aziende in cassa integrazione Il fatturato delle fabbriche cala del 40% La disoccupazione aumenta

alle pagine 8, 9 e 10

Prove di dialogo: per lunedì il segretario regionale convoca l’ufficio politico

Centrosinistra in tilt: incontro Lacorazza-De Filippo POTENZA - Ieri, nel primo pomeriggio, si sono incontrati il segretario regionale del Pd,Piero Lcorazza e il governatore Vito De Filippo: prove di dialogo all’indomani della rottura. Per lunedì il segretario regionale ha convocato l’ufficio politico. a pagina 11

111 Povere cento scale oscurate da quei due cosi in cemento.


In Italia e nel Mondo

Sabato 8 novembre 2008

Brevi dal mondo

Cina, dimostranti attaccano la polizia PECHINO - Migliaia di persone hanno attaccato la polizia a Shenzen, citta' industriale nel sud della Cina. La protesta e' stata inscenata in seguito alla morte di un motociclista. Lo dice l'agenzia Nuova Cina che, citando le autorita' locali, spiega che si e' trattato di un incidente. Un agente ha

lanciato il suo interfono contro il centauro che cercava di passare il posto di blocco ma questo avrebbe sbandato e urtato un palo dell'elettricita', morendo poco dopo.

Indonesia, sisma di magnitudo 6 GIAKARTA - Scossa di terremoto di magnitudo 6 in mare al largo della provincia di Maluku, nell'est dell'Indonesia. Lo hanno reso noto i sismologi del Centro americano di sorveglianza geologica, precisando che non vi e' rischio di tsunami. La scossa e' stata registrata alle 01:04 ora locale (le 17:04 di ieri) a 10 chilometri di profondita' nel mare delle isole Tanimbar.

Madre fa condannare il figlio omicida LONDRA - Un adolescente inglese è stato condannato a 4 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale dopo essere stato denunciato dalla madre. Terence Gaskin, 19 anni, aggredì e uccise nell’agosto scorso Kenneth Turnbull, 51 anni, con un pugno alla testa dopo che si era ubriacato al pub con gli amici a Darwen, nel Lancashire. La vittima, padre di quattro figli, aveva avuto la sfortuna di trovarsi sulla strada di Gaskin, che usciva ubriaco da un pub, mentre rincasava a piedi dopo una cena

con alcuni amici. Gaskin confessò l’omicidio alla madre, Wendy Hutchinson, che decise di rivolgersi immediatamente alla polizia.

Turchia, rimosso vicepresidente Akp ANKARA - Rimosso, a sorpresa, Dengir Mir Mehmet Firat, vicepresidente del partito turco di radici islamiche Giustizia e Sviluppo (Akp, al governo). Firat e' stato sostituito dall'ex ministro dell'Interno Abdulkadir Aksu. La decisione di rimuovere Firat, uno dei piu' stretti collaboratori del premier Tayyip Erdogan, sarebbe stata presa per motivi di salute. Firat e' stato accusato piu' volte dall'opposizione di essere coinvolto in casi di corruzione.

Casalesi, preso il braccio destro del boss superlatitante Setola NAPOLI - E' il braccio destro del boss Setola l'ultimo "caduto" nella guerra al clan dei Casalesi. Gli agenti lo hanno arrestato insieme ad un complice, fiancheggiatori del gruppo di fuoco responsabile della strategia del terrore a Castel Volturno e della strage dei sei cittadini di colore freddati a fine settembre davanti alla sartoria "Exotic" sulla Statale Domitiana. Dopo Alfonso Cesarano, pluripregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari, e i tre fedelissimi del superlatitante Giuseppe Setola, sono stati arrestati Davide Granato, 33 anni, e Giuseppe Alluce, di 32 anni, entrambi di Casal di Principe, nel Casertano. Granato e Alluce erano nascosti in

LA RIFORMA FEDERALISTA

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Treviso, imprenditore sbranato dai suoi cani. E’ in fin di vita

Una fase dell’arresto

un villino di Villaricca, nella provincia di Napoli. Erano armati di una pistola calibro 9 e hanno tentato la fuga scavalcando le finestre, ma la polizia li ha fermati sparando alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio.

VITTORIO VENETO - La seconda volta gli è stata quasi fatale. Un imprenditore di origine milanese da anni residente a Vittorio Veneto (Treviso) è in fin di vita per le ferite subite dopo essere stato azzannato da un pit bull e da un rottweiler di sua proprietà. L'uomo, Franco Belsito di 56 anni, è stato azzannato nella tarda serata di giovedì nel giardino della propria abitazione. A dare l'allarme, ascoltando le grida della vittima, due vicini di casa che hanno avvisato i carabinieri che a colpi d'arma da fuoco hanno abbattuto gli animali che si erano avventati anche su di loro. Ricoverato all'ospedale in prognosi riservata Belsito, noto alle forze dell'ordine perchè coinvolto nelle inchieste sulla nuova mafia del Brenta,

Due pit bull che si azzuffano

è stato operato durante la notte tra giovedì e venerdì. L'uomo che teneva in casa il pit bull Babo, di poco più di un anno, e il rottweiler Lapo, 10 anni, era stato vittima di un episodio analogo ma meno grave un anno fa.

Obiettivo: la difesa degli interessi del Mezzogiorno

Si parte dalle infrastrutture

Federalismo, a Palermo “cartello” delle Regioni del Sud: «Noi, uniti»

Un’alleanza in cinque grandi punti

PALERMO - Oltre le «barriere ideologiche» e «gli schieramenti politici», le Regioni del Sud lanciano la sfida alla parte più ricca del Paese, sdoganando con forza la questione meridionale e facendo “cartello» in tema di federalismo. L’obiettivo è la difesa degli interessi del Mezzogiorno, con i governatori che chiamano a raccolta i parlamentari eletti nel meridione, in vista del dibattito sul ddl in Transatlantico, e puntano i riflettori sui decreti attuativi che saranno varati nei prossimi mesi dal governo. L’alleanza del Sud è stata sancita a Palermo da sei Regioni su sette (mancava solo la Basilicata) nella riunione voluta dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’autonomia, che si ritrova in questa battaglia 'rivoluzionaria', come è stata definita, al fianco di governatori di centrodestra e centrosinistra (Sardegna, Campania, Calabria, Puglia e Molise), i quali, abbandonando le casacche dei partiti, si sono posti come comune obiettivo esclusivamente la tutela del Mezzogiorno. Che non si tratti di un fuoco di paglia, si evince dalla decisione di istituire una commissione tecnica, fatta di economisti e costituzionalisti delle sei regioni, con il compito di definire le proposte che il Sud sottoporrà al governo Berlusconi al momento della stesura dei decreti attuativi della legge delega sul federalismo. E come loro alleato trovano la seconda carica dello Stato,

Raffaele Lombardo

il presidente del Senato Renato Schifani, secondo cui «la questione meridionale non può essere distinta dal federalismo e deve essere solidale e vedere il Sud protagonista di un riequilibrio sociale». «Le Regioni del Sud sono unite – ha detto Lombardo – Se mettiamo da parte le carriere personali e i nostri interessi politici, credo che faremo una cosa intelligente a servizio della nostra terra. Rivolgiamo ai nostri parlamentari l’invito a raccordarsi con noi perchè in Parlamento la legge sul federalismo possa essere orientata nell’interesse delle nostre comunità, aldilà degli schieramenti politici». I governatori hanno condiviso che il testo giunto in Parlamento è stato frutto della mediazione. «Da un testo proposto dalla Lombardia e molto penalizzante per noi –ha sostenuto il governatore della Calabria, Agazio Loiero – siamo arrivati a un provvedimento condiviso anche se manca l’ana-

Haiti, crolla una scuola almeno trenta i morti PORT-AU-PRINCE (HAITI) - Sono almeno trenta le vittime e decine i feriti del crollo di una scuola ad Haiti, un edificio di tre piani nella periferia della capitale haitiana Port-Au-Prince. Secondo le prime informazioni, molti dei settecento alunni dell'istituto sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie. Lo ha dichiarato un portavoce della polizia, Gary Desrosiers. Il portavoce ha aggiunto che «molti scolari sono ancora sotto le macerie» e i soccorritori «stanno facendo il possibile per cercare di tirar fuori le persone» intrappolate. Il commissario di polizia Carl Henry Boucher ha detto che tra i feriti ricoverati in ospedale più di 25 sono in gravissime condizioni e molti di loro molto probabilmente non potranno essere salvati. Intorno alle macerie della scuola sono radunati a decine genitori e parenti degli studenti, alla ricerca dei loro cari. I soldati della missione dell'Onu stanno partecipando alle operazioni di soccorso. È come se ci fosse stato un terremoto», ha detto il generale Carlos dos Santos Cruz, comandante della missione delle Nazioni Unite ad Haiti. E ha aggiunto: «Abbiamo un sacco di gente sotto le macerie, non sappiamo esattamente quante, ma sicuramente lì sotto ci sono moltissime persone perché le lezioni erano in corso».

lisi economico-finanziaria e ci sono alcune zone d’ombra: sembra per esempio che la fiscalità di vantaggio sia estesa all’intero territorio nazionale, se fosse così ovviamente non ha senso». Per l’assessore alla Programmazione della Regione Puglia, Francesco Saponaro, «il vero diavolo si nasconde nei decreti attuativi: ecco perchè la commissione tecnica proporrà soluzioni positive, ben prima dei 24 mesi previsti per l'emanazione dei decreti». Un termine, questo, contestato dal vicepresidente della Regione Campania, Antonio Valiante: «E' inaccettabile: in questo lasso di tempo ci sono elezioni comunali, regionali ed europee e chiunque potrà vendersi il tipo di federalismo che vuole; i decreti devono essere fatti in tempi brevi e rispettando i principi sanciti nel ddl, quelli dell’efficienza, della responsabilità e della solidarietà». Alfredo Pecoraro

PALERMO - Ecco i cinque punti del documento firmato a Palermo. Infrastrutture: al Mezzogiorno va assicurato, attraverso un sistema integrato di investimenti pubblici e privati, un definitivo allineamento ai livelli nazionali di infrastrutturazione territoriale, con particolare riferimento alle reti di comunicazione e trasporto, condizione essenziale per la competitività del territorio. Crimine: va assicurato in via ordinaria un rafforzamento dell’azione di presidio del territorio e di contrasto alla criminalità organizzata, garantendo alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura i mezzi necessari all’ottimale svolgimento di tale delicate funzioni. Inclusione e integrazione: definire un Programma straordinario di politiche sociali, educative e di contrasto alla povertà, teso ad accrescere i livelli di inclusione, coesione e integrazione sociale. Fondi: va bloccata ogni iniziativa tesa a stornare risorse finanziarie originariamente destinate al Mezzogiorno, in particolare attraverso la riduzione del Fondo delle Aree sottoutilizzate, per interventi riguardanti altre aree del Paese o l’intero territorio nazionale, impegnando il Governo all’effettiva l’attuazione dei principi previsti all’art.119, comma V, della Costituzione attraverso tutti gli strumenti in atto previsti dalla legislazione ordinaria. Vanno ripresi, altresì, le politiche di sviluppo per il sud di natura in ordinaria che in questi anni sono state ridimensionate o annullate. Osservatorio economico e sociale: strutturare stabilmente una funzione di osservatorio e di monitoraggio quale strumento per una periodica valutazione, di carattere economico e sociale, sull'utilizzo delle risorse destinate dal Governo nazionale al Mezzogiorno e sull'impatto di tali impieghi nel territorio, così da fornire elementi di confronto per la leale cooperazione tra livello statale e regionale di governo.

FLASH

Fare il bagno nella vasca con i coccodrilli SYDNEY - Dall'Australia una forma di turismo alternativo: nuotare in una vasca con i coccodrilli. Succede al Crocosaurus Cove di Darwin, dove pagando si può “tranquillamente” fare una nuotatina in mezzo a questi simpatici “animaletti”. L’immersione e la vista, ovvio, avvengono soltanto attraverso una sorta di bicchiere per uomini.


In Italia e nel Mondo

Sabato 8 novembre 2008

Monito di Benedetto XVI: condannare gli abusi nei trapianti e nel traffico che spesso tocca i bambini

Il Papa: «Abominevole il mercato degli organi» «Non avvenga che le richieste di trapianto sovvertano i principi che ne stanno alla base»

L’ECONOMIA IN FIBRILLAZIONE

Il Papa in Vaticano

CITTÀ DEL VATICANO La «logica del mercato» non deve «prendere il sopravvento» in materia di trapianti di organi, nonostante «il moltiplicarsi delle richieste di trapianto». Lo ha detto Papa Benedetto XVI, precisando che «eventuali logiche di compravendita degli organi, oltre ad essere «moralmente illecite», poi «vanno decisamente condannate come abominevoli». «Gli abusi nei trapianti e nel traffico d'organi, che spesso toccano persone innocenti quali i bambini - ha sottolineato ancora il Papa -

devono trovare la comunità scientifica e medica prontamente unite nel rifiutarli come pratiche inaccettabili» e vanno perciò condannate come «abominevoli». Occorre perciò riflettere ribadisce papa Ratzinger su una «conquista della scienza». Questo perchè non avvenga «che il moltiplicarsi delle richieste di trapianto abbia a sovvertire i principi etici che ne stanno alla base». «Il corpo - ha aggiunto Benedetto XVI citando la sua enclicica “Deus caritas est” - non potrà mai essere

considerato un mero oggetto: la logica del mercato, altrimenti, avrebbe il sopravvento». Il Papa, dunque, invoca rispetto, per il donatore quanto per il ricevente, rifiutando non solo la «compravendita di organi», ma anche «l'adozione di criteri discriminatori o utilitaristici». La donazione di organi ha concluso - è un atto d'amore testimonianza di carità, del cui valore «dovrebbe essere ben cosciente il ricevente, destinatario di un dono che va oltre il beneficio terapeutico».

Congo, si combatte ancora e si rischia un’ecatombe Il segretario generale Onu, Ban Ki-moon «Può esplodere tutta l’area dei Grandi Laghi»

Sfollati ai bordi della strada

NAIROBI - Violenti combattimenti anche ieri nel nord est della Repubblica Democratica del Congo. E così il fiume in piena di profughi privi di tutto si fa sempre più incontenibile, mentre è allarme per il rischio di stupri di massa. Ciò mentre il vertice regionale a Nairobi sulla tragedia in atto si conclude con la scontata richiesta di cessate il fuoco, ma è contrassegnato dal monito del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon: «Rischia di esplodere tutta l’area dei Grandi Laghi». Intanto, truppe angolane sarebbero intervenute a sostegno delle forze governative.

Da Bruxelles un piano per una sola “voce” all’Ue in vista del G20

Vertice Ue, Sarkozy: cinque proposte contro la crisi. Ma la Germania frena BRUXELLES - L'Europa ha fretta di bloccare l'impatto della crisi finanziaria sull'economia reale. Anche perché le previsioni del Fondo monetario internazionale, confermate dal presidente dell'Eurogruppo Juncker, per il 2009 non lasciano molto spazio all'ottimismo. Sarà recessione. Dal G20 perciò il Vecchio Continente si aspetta l'adozione di "decisioni forti e operative" per fronteggiare la crisi innescata dai mutui spazzatura. La linea di Nicolas Sarkozy è che "l'Europa deve contare di più nel mondo", ma la Germania frena. Il cancelliere Angela Merkel certo vuole il coordinamento, ma non un governo comune dell'economia dei 27. "Nessun contrasto", ha assicurato l'inquilino dell'Eliseo. Sarkozy spingeva per una posizione unitaria dei Ventisette con

la quale presentarsi il 15 novembre prossimo a Washington. E l'intesa è stata raggiunta nel vertice straordinario, tenutosi ieri a Bruxelles. Un vertice informale, all'ora di pranzo, in vista dell'appuntamento clou del G20, nel corso del quale si discuterà la riforma del sistema finanziario internazionale. Il premier francese, nella sua veste di presidente di turno della Ue, a Washington chiederà anche un nuovo summit, dopo il G20, a cento giorni dal primo, per verificare l'attuazione delle misure decise sabato 15. "Ho spiegato la posizione della Ue a Obama e Bush", ha riferito Sarkozy. "Ho spiegato che da parte nostra non c'è aggressività né rigidità, ma è una proposta comune che vuole dare un contributo a questa riforma". Al consulto dei Grandi del mondo negli Usa i

leader dell'Eurozona porteranno dunque la loro ricetta per sostenere l'economia reale. Sul tavolo c'è la proposta in 5 punti presentata da Sarkozy, che al presidente Jean-Claude Trichet, ha spiegato che Unione europea e Bce hanno bisogno di "lavorare insieme", per un maggiore coordinamento delle politiche economiche dei Paesi europei. Il documento francese sottolinea la necessità di rafforzare le regole e la vigilanza sui mercati internazionali, combattendo comunque il protezionismo. L'Fmi deve diventare la principale istituzione responsabile della stabilità finanziaria mondiale. La riunione di Washington "non può fallire - ha detto il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso - deve essere una riunione storica". Andrea Longo

Le proposte del summit per Washington BRUXELLES - Rafforzare le regole e la vigilanza sui mercati internazionali «combattendo ogni forma di protezionismo», «trasformando il Fondo monetario internazionale nella principale istituzione responsabile della stabilità finanziaria mondiale» e realizzando un «sistema di allerta globale» in grado di prevenire efficacemente i rischi di nuove crisi. Questi i punti della proposta che il presidente dell’Ue, Nicolas Sarkozy, in vista del G20 ha presentato ai leader europei riuniti a Bruxelles. Ecco – sulla base del testo di lavoro –gli impegni che la prossima settimana il G20 dovrebbe prendere subito.

AGENZIE RATING - Istituire un registro delle agenzie di rating, per sottoporle a una maggiore vigilanza e a regole di governance più efficaci.

VIGILANZA - Promuovere l’armonizzazione delle regole contabili e adottare misure perchè nessuna istituzione finanziaria o segmento di mercato sfugga alla regolazione e alla vigilanza. In particolare, si chiede di esercitare una vigilanza più stretta anche sui «centri offshore». STOP A RISCHI - Adottare un codice di condotta per evitare l’assunzione di rischi eccessivi da parte dell’industria finanziaria, anche sul fronte della remunerazione dei manager. FMI - Dovrà essere dotato di risorse e strumenti adeguati per sostenere i Paesi in difficoltà.

Il presidente francese Sarkozy. Ieri al vertice europeo di Bruxelles ha presentato un piano in vista del G20 di Washington

Berlusconi: aiuti alle famiglie fuori dalla Finanziaria BRUXELLES - Gli aiuti a favore delle imprese e altre misure che hanno l'obiettivo di "lasciare risorse nelle casse delle aziende" arriveranno la prossima settimana. Ed a breve ci sarà anche lo spostamento del versamento dell'Iva per le piccole medie imprese, così come del resto il Pdl aveva già in programma da tempo. Ma il pacchetto anti-crisi in aiuto delle famiglie, invece, slitterà e non sarà nella Finanziaria ma in un decreto. "Lo faremo dopo" ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine del Consiglio europeo straordinario che si é tenuto ieri a Bruxelles. Non è ancora chiaro se il governo ricorrerà al voto di fiducia sulla Finanziaria, e non ha fornito elementi nuovi il premier a Mosca, prima di volare a Bruxelles per il vertice Ue. "Vedremo", ha detto, deplorando però che ci siano ancora "molti ritorni dal passato di chi vuole profittare della finanziaria per fare assalti alla diligenza".

La Honda “battezza” le gambe indossabili LE persone che soffrono di mal di gambe o sono stanche di camminare tanto potranno trovare un valido aiuto in un innovativo dispositivo robotizzato che si fa carico del peso altrimenti sostenuto dalle sole ginocchia (nella foto). A realizzarlo è stato la società giapponese Honda nell’ambito dei progetti di robotica di cui si occupa. In pratica, il dispositivo è composto da uno sgabellino, su cui sedersi, collegato a delle gambe meccaniche unite alle scarpe di chi utilizza il sistema. Basta premere con la mano un pulsante per attivare il dispositivo e camminare senza stancarsi più

di tanto. Le gambe robotiche infatti aiutano a sollevare le gambe e sostenere il peso del corpo. «Dovrebbe essere facile da usare come una bicicletta. Riduce lo stress e dovrebbe farci sentire meno stanchi», dicono soddisfatti alla Honda.

Nella conferenza stampa dopo il vertice, Berlusconi ha più volte insistito sulla necessità di trovare il modo di fermare "le speculazioni", sottolineando che quello che sta accadendo oggi ai mercati finanziari è "al di là della realtà". C'é, in sostanza, "un divorzio dell'economia finanziaria dall'economia reale". Ci sono, ha aggiunto il premier, "logiche dei mercati finanziari che si sono allontanate dalla realtà e bisogna trovare qualcosa che metta fine a questo divorzio". Berlusconi ha confermato che nel pacchetto anti-crisi del governo il pagamento dell'Iva per le Pmi potrebbe essere spostato dal momento dell'emissione della fattura a quello dell'incasso effettivo. In un momento di crisi come questo, secondo il presidente del Consiglio "occorre intervenire con provvedimenti che lascino risorse nelle casse delle aziende" e soprattutto in favore delle piccole e medie imprese. Marina Maresca

Bambini più al sicuro se controllati dai nonni

Fuga dal circo della tigre pigra CASERTA - È scappata dal circo, ma più che minacciare i passanti, la tigre siberiana ha preferito passeggiare pigramente per la cittadina di Maddaloni, vicino Caserta. I carabinieri l'hanno bloccata e, con l'aiuto dei

domatori, l'hanno intrappolata in una gabbia mobile (nella foto). Quella che vedete è una delle immagini che sono state scattate dal telefonino di un carabiniere. Ovviamente il coraggioso militare non era a piedi, ma a bordo della sua auto.

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ROMA - Forti dell'esperienza coi propri di figli, e consapevoli delle fonti di pericolo che anche l'angolo apparentemente più innocuo di casa può nascondere (e che magari un genitore giovane e inesperto può trascurare), i nonni sono le persone più fidate cui lasciare i bimbi. In mano loro si dimezzano gli incidenti che coinvolgono i più piccoli da zero a tre anni. Lo rivela uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora e pubblicato sulla rivista Pediatrics. Il nonno è più protettivo, mentre il rischio incidenti sale se i bam-

bini vivono con genitori non sposati o se il padre non risiede con loro nella stessa casa. I ricercatori hanno considerato 5500 bimbi dalla nascita a 33 mesi e riportato ferite e incedenti domestici di cui i piccoli si sono resi protagonisti.


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Sabato 8 novembre 2008

Il fatto del giorno: Obama, la gaffe di Berlusconi Il premier riferito a Barack Battuta da bar brianzolo Un razzismo subdolo “È giovane e abbronzato” ma è meglio non parlarne che nega certi diritti dall’articolo di Adalberto Signore

dal corsivo di Massimo Gramellini

dal commento di Massimo Arcangeli

[...] Silvio Berlusconi fatica a credere che le sue parole su Barack Obama abbiano scatenato un vero e proprio putiferio. D’altra parte, il suo riferimento al neopresidente americano non è affatto dispregiativo, visto che facendosi forte della sua anzianità il Cavaliere accomuna Obama e Dmitri Medvedev per la loro giovane età. «Sono certo - dice in conferenza stampa - che una nuova generazione di presidenti come sono loro possano andare d’accordo». Eppoi: «Obama è bello, giovane abbronzato». Bastano pochi minuti e in Italia c’è chi come Antonio Di Pietro arriva a ventilare il ritorno del Ku Klux Klan. Berlusconi cade dalle nuvole, perché «la mia era una carineria, un grande complimento». [...]

[...] Una ministra inglese pretende di abolire i siti scandalistici di politica. Secondo lei darebbero una rappresentazione falsata del potere, limitandosi a illuminarne gli aspetti più beceri [...] e ignorando gli altri [...]. Ora, ciascuno di noi è convinto di dedicare la maggior parte del suo tempo, diciamo il 98%, a fare cose buone ed è molto scocciato quando sui giornali trova descritto solo il restante 2%. [...] Si può però tentare un disarmo bilanciato: noi ci impegniamo a scriverne di meno e voi a leggerne di meno. Comincio io: oggi avrei potuto malignare sull’anziano premier di un piccolo paese dell’Europa del Sud che ha fatto una battuta da bar brianzolo (il Bar Lusconi) sul colore della pelle del Presidente degli Stati Uniti. E invece non lo farò.

Impadronirsi di un’offesa, talvolta, è rivendicare orgogliosamente la propria identità. Qualcosa di simile è avvenuto presso la comunità dei neri americani, alcuni dei quali, in barba ad ogni possibile sostituto neutro o eufemistico blacks blacks people afroamericans si sono autoassegnati tempo fa un termine fortemente denigratorio come niggers. [...] Oggi quasi tutti non userebbero mai la parola negro per rivolgersi a una persona di colore [...] perché in fondo i neri hanno visto riconosciuti i loro diritti di persone. Quel che si nega quando, riferendosi al neoeletto presidente americano, lo si definisce abbronzato. Qui il nemico non è l’offesa patente alla dignità della persona ma un razzismo subdolo e insinuante. [...]

La migliore di ieri

Giornalisti? Il cavaliere non delude “Imbecilli” e la battuta è arrivata dall’editoriale di Piero Sansonetti

dal commento di Curzio Maltese

[...] Berlusconi, quando si è accorto di averla combinata grossa, ha cercato di difendersi contrattaccando. «Veramente - ha chiesto ai giornalisti - c’è qualcuno che pensa che quella mia frase non sia stata una carineria? Se scendono in campo gli imbecilli - ha aggiunto - siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli. Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a quel paese...». E’ molto difficile commentare questo incidente. Si resta senza parola di fronte a questi episodi così eclatanti di razzismo inconsapevole. [...]

I bookmakers in questi casi non accettano scommesse. Da mesi, in previsione dell’evento storico dell’altra notte, si aspettava la prima gaffe di Silvio Berlusconi sul colore della pelle del nuovo presidente americano. Il Cavaliere non delude mai le peggiori aspettative e la battuta è arrivata. L’unica sorpresa è la tempistica. Ad appena ventiquattr’ore dall’elezione il premier se n’è uscito con la storia di Obama "abbronzato". Non è la solita cafonata alla quale ci ha abituato e ci siamo ormai rassegnati da lustri. È una definizione grondante di razzismo. Il peggior razzismo, quello semi inconsapevole e quindi

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

La discussione che ha investito ieri i maggiori mezzi d’informazione italiani verteva essenzialmente sullo stupore per l’elegante modo di McCain di accettare la sconfitta. Questo non ha impedito ai nostri politici di continuare a offendersi senza ritegno. Ovviamente solita gaffe di Berlusconi che se ne è uscito con “Obama è bello e abbronzato” facendo cadere le braccia a molti italiani e a molti americani. D’altra parte questo è nato raccontando barzellette prima d’incontrare Gelli e vedere la luce. C’è poco da fare. Battuta che fa pari con quella di due giorni fa di Gasparri. - La BBC taglia in tassi ma le borse vanno ancora più giù e ieri sono stati bruciati altri 300 miliardi in Europa. Milano meno 5%. Sarà la crescita più bassa da 60 anni. - Sulla Finanziaria scontro tra Fini e Berlusconi. Il primo trova deprecabile che si ponga la “fiducia” sulla Finanziaria per stroncare ogni forma di dibattito in Parlamento. Il secondo fa spallucce ricordandogli che se non fosse per lui sarebbe, con i suoi compagni, ancora nelle fogne. - Scuola. Approvati alcuni provvedimenti ma ieri c’è stato un cedimento alla lobby dei baroni universitari (imposta da Letta) che è riuscita a scongiurare il pericolo di veder cambiare in modo radicale la formazione delle commissioni dei concorsi. - La Ita dà il via libera all’Alitalia targata Cai che avverte: “se adesso si sciopera è la fine”. Il Governo ha iniziato l’iter per dimettere la sua

partecipazione indiretta in Tirrenia Navigazione. - Sui fondi d’investimento c’è una totale sfiducia dei risparmiatori italiani e questo porta a una raccolta negativa per 23 miliardi di euro. Crisi di liquidità per il Monte dei Paschi di Siena. - Lunedì sciopero di treni, tram, bus e metro in Italia x il nuovo contratto di lavoro. - L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha reso noto che aumenta costantemente l’uso di cocaina in Italia e in altri paesi europei, mentre il consumo complessivo di cannabis restiamo al primo posto. L’Italia risulta al terzo posto per consumo di cocaina con il 6,6% della popolazione tra i 15 e i 64 anni che dichiara ci averne fatto uso "una tantum" e il 90% dei parlamentari. - Visto ieri sera lo spettacolo sul ’68 di Giulio Casale a Roma,. Bello. Da stasera per due giorni a Firenze. - Un perfetto week end per prendere il Mucchio di novembre. Terry Gilliam, Marianne Faithfull, Copyleft, Gipi,Yoani Sanchez, Marta Sui Tubi, Otto Per Mille, Bettina Rheims, Le Radio A Firenze, Teatro Sotterraneo, Rabert Rauschenberg. E ancora...The Rascals, “Internazionale” a Ferrara, Cinema d’Africa, David Foster Wallace, Sonic Youth, Red Snapper, REM, Karel Music Expò, Ligabue, Alessandro Grazian, Mars Volta, The Who, David Benioff, Carmine Abate, La Classe, Domus Bokassa, Balloons e le rubriche di Riccardo Bertoncelli, Alberto Crespi, Max Stéfani, Alessandro Bolli…

Questioni stilistiche dall’articolo di Marcello Sorgi

assai autoindulgente che dilaga in Italia, fra la preoccupazione del resto del mondo. Una malattia sociale che un governo responsabile dovrebbe combattere, invece di sguazzarci con gusto. Scontata la gaffe, ovvia la reazione. In simili frangenti Berlusconi adotta due reazioni standard. La prima: non l’ho mai detto. È la più assurda, ma paradossalmente efficace (in Italia). Come fai a discutere con uno che nega se stesso? La seconda è: l’ho detto ma non avete capito. Stavolta ha usato questa. "Abbronzato era un complimento, una carineria" ha spiegato ai soliti cronisti bolscevichi. "E se non lo capite, allora andate a fare...". Sommando così carineria a carineria. [...]

[...] È fatale che il presidente del Consiglio - anche nella nuova veste composta con cui da mesi cerca di atteggiarsi alle responsabilità del suo ruolo -, incappi nella spropositata battuta sulla pelle «abbronzata» del primo Presidente nero della storia americana. Magari, come gli capita spesso, Berlusconi lo ha fatto pure senza accorgersene, senza cattive intenzioni, senza neppure prevedere il caso internazionale che ne è nato. In buona fede, insomma, e nel suo stile. Come se appunto non fosse proprio lo stile [...] uno tra i primi connotati di una democrazia. [...]

Giannelli sul Corriere

La politica estera fatta con la “cazzeggio strategy” dal commento di Gian Antonio Sella

Convinto che grazie a lui l’Italia sia «il Paese più simpatico del mondo», Silvio Berlusconi si è lanciato ieri in una delle battute che lo fanno ridere assai. E nella scia dell’astuta diplomazia internazionale di due ministri come Umberto Bossi e Roberto Calderoli che da anni chiamano i neri «bingo bongo», ha ieri salutato Barack Obama come uno «che è anche bello, giovane e abbronzato». Come prenderà la cosa il prossimo presidente americano, al quale il nostro premier si era già offerto di «dare consigli» come usavano i barbieri col «ragazzo spazzola» non si sa. È da quando

era piccolo che come tutti i neri sente spiritosaggini del genere: «cioccolato», «carboncino», «palla di neve»... Non ci avesse fatto il callo non sarebbe arrivato alla Casa Bianca. Certo, se il Cavaliere voleva «sdrammatizzare» il primo commento del «suo» capogruppo al Senato Maurizio Gasparri dopo l’elezione («Al Qaeda sarà contenta») non poteva scegliere parole più eccentriche. Fatti i conti col contesto internazionale, è probabile che Obama farà spallucce: boh, stupidaggini all’italiana. Da prendere così, come le barzellette da rappresentanti di aspirapolvere sui lager, i malati di Aids, i froci... L’importante è non prendere sul serio chi le

racconta. Esattamente quello che hanno fatto, in questi anni, molti dei protagonisti della scena mondiale. Spesso spiazzati dalle sortite di un uomo che secondo Giuliano Ferrara è «un’opera pop». Nessuno è mai stato stato così contento di se stesso e così spesso «incompreso» sulla scena mondiale. Basti ricordare quando disse al parlamento europeo che avrebbe proposto a un amico che girava un film sui lager nazisti di dare al socialista Martin Schulz la parte del kapò. Gelo in aula. Interrotto dopo lo stupore da urla d’indignazione. E lui: «Era solo una battuta [...]». In fondo si tratta di strategia internazionale. «Cazzeggio strategy», diciamo. [...].

La fotografia Mosca, Berlusconi in visita dal primo ministro russo Medvedev (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Ecco, non si può neanche scherzare, come al solito. C’è chi si chiede, nella sinistra italiana, che figura ci facciamo noialtri italiani con Obama appena eletto, considerando che Berlusconi se n’è uscito, l’altro gioro, definendo il nuovo capo di Stato americano “bello, giovane, abbronzato”. Su quest’ultimo aggettivo politici, semiologi, linguisti hanno cominciato a far rumore: ci manca solo il parere del dermatologo! Ogni volta che il nostro simpatico presidente del Consiglio se ne esce con una delle sue battutine succede un putiferio. Difenderò Berlusconi! Non gli date addosso per le sue sortite: è ingiusto! Il problema degli italiani non è la figuraccia con Obama (che del resto avrà altre cose a cui pensare) dell’altro giorno. Il problema è che abbiamo un presidente del Consiglio che ci tiene a far ridere. Senza riuscirci, peraltro: l’umorismo è davvero arte per pochi.


Sabato 8 novembre 2008

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scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Isola dei Famosi, il comunismo ha un nuovo nemico si chiama Belen Rodriguez, e ha trasformato Luxuria

Giorgio Israel su Chiesa e santificazione di Pio XII

dal commento di Federico Novella

dall’intervista di Paolo Conti

Era partita per l’atollo vippaiolo con la bandiera rossa al posto del costume da bagno: «Vedrete, cambierò la società». Come no. L’abbiamo visto l’altra sera su Raidue, come ha cambiato la società. «Si sono baciati, è inaccettabile»: gracchiava come una comare giuliva, l’inviata speciale della sinistra italiana sull’Isola dei Famosi. «Proprio così, si sono baciati, lo dico per amore di verità», spiattella lei, mentre il ditino si alza a mo’di rimprovero manco fosse un’educanda al collegio carmelitano. Perché vi spiego: è andata a finire che Vladimir Luxuria, l’onorevola dura e pura, la nuova speranza dei diritti civili mondiali in trasferta ai tropici, ebbene Luxuria, a reti unificate, di fronte ai compagni di tutto il mondo, ha fatto la spia. Proprio così: la spia. E non parliamo di spionaggio militare, come facevano al Cremlino quelli del Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti per garantire la sicurezza della madre Russia contro gli odiati yankees. No: con il pi-

Vladimir Luxuria, ospite dell’Isola dei Famosi

glio stridulo d’una zitella isterica che srotola la lingua mentre si fa la messa in piega, tovarish Luxuria ha rivelato al mondo ben altri scottanti segreti: e cioè che Belen Rodriguez, fidanzata col calciatore Marco Borriello, si è sbaciucchiata con tale Rossano. Capperi, queste sì che sono rivelazioni: è così che si cambia la società. E meno male che la vecchia Vlad non è entrata nei particolari, chissà le crisi internazionali: i due maramaldi

si sono baciati con trasporto o senza? Con la lingua o senza? Alla francese o alla zuava? Ci dica, ci dica, Luxuria: assecondi fino in fondo il suo spirito rivoluzionario, continui pure a sgossippare come l’Enrico Papi dei tempi migliori. E pensare che quando annunciò la partenza per l’Isola – questa sorta di enclave postmoderna di artisti in decadenza –, pareva che in Honduras dovessero sbarcare i cosacchi dello zar. Ora

dal servizio di Sergio Bocconi

Dovrebbe aggirarsi fra i 10 o più probabilmente 15 miliardi l’ammontare del prestito che lo Stato si avvia a erogare alle banche per rafforzare il patrimonio al fine di adeguarlo ai livelli europei dopo gli interventi di sostegno delle banche centrali. Nei giorni scorsi è circolato fra le aziende di credito il regolamento che contiene le condizioni del bond convertibile perpetuo, che probabilmente sarà assorbito da dieci (al massimo 12-15) grandi istituti. Obiettivo è portare il core- tier1 (cioè il rapporto fra capitale subito disponibile e attivi ponderati per il rischio) all’ 8%: in que-

Per salvare le banche sono in arrivo 15 miliardi sta occasione tale ratio potrebbe comprendere anche un titolo per sua natura “ibrido” (in genere compreso nel solo tier1). Alcuni dettagli tecnici andrebbero ancora definiti. In linea di massima però si tratterebbe di un’obbligazione convertibile probabilmente in azioni ordinarie (anche perché molti statuti bancari non prevedono l’emissione di altre tipologie di azioni) con

una cedola compresa fra l’8 e il 9% subordinata al dividendo: il bond sarà subito considerato capitale perciò se la banca sarà in condizioni di remunerare gli azionisti pagherà anche lo Stato e contemporaneamente la politica di dividendi dovrà tener conto dell’onere del prestito. Gli istituti potrebbero poi avere a disposizione tre opzioni: conservare il bond perpetuo pa-

spacco tutto, diceva. «Voglio vedere il reality dal di dentro», vedrai come «difenderò i diritti delle minoranze». Per adesso, la vecchia Vlad, ha difeso solo il suo diritto di menarsi con tutti quanti i naufraghi: ha dato della cafona alla contessa De Blanck, si è presa una caterva di insulti dal terzo marito di Ivana Trump e una bella romanzina da Luca Giurato e Mara Venier. Magro bottino politico, per l’ambasciatrice della contestazione, lanciata in avanscoperta nella tv nazionalpopolare. Quando decise di cimentarsi, il quotidiano Liberazione venne sommerso dalle proteste dei lettori, e questa era la più ficcante: «Luxuria all’Isola? E chi se ne frega. Guadagnerà l’equivalente di 300 anni di lavoro di un operaio che votando Rifondazione ha fatto eleggere proprio lei». [...] Adesso invece i comunisti hanno un nemico in più: un gran bel nemico che non si chiama Berlusconi né Veltroni. No, il nuovo avversario vanta consensi bulgari (9060-90) e si chiama Belen Rodriguez [...].

gando le relative cedole; restituire dopo 2-3 anni cash il prestito pagando un premio; convertire [...] l’obbligazione in azioni. Al finanziamento potrebbero aderire i big del credito, da Unicredit a Intesa Sanpaolo, da Montepaschi a Banco Popolare e Bpm. Il problema dell’adeguatezza patrimoniale non è comunque l’unico a interessare in questo momento il mondo bancario. Sui tavoli degli istituti ci sono anche alcuni casi che «scottano», a partire da quello relativo a Romain Zaleski, che ha fatto della sua Carlo Tassara un’holding di partecipazioni acquistando titoli indebitandosi con banche italiane ed estere. [...]

«Nessuno può impedire a un’organizzazione religiosa di decidere in piena autonomia su questioni che riguardano la propria vita interna. Questo vale per qualsiasi religione. Non si possono, insomma, porre condizioni...». Giorgio Israel, storico della scienza, intellettuale ebreo molto impegnato nel dibattito civile, non ha nulla da obbiettare all’appello del cardinal Tarcisio Bertone che chiede «rispetto» per un fatto che è di «esclusiva competenza della Santa Sede» come la beatificazione di Pio XII. Lei dunque trova giusto il pensiero del cardinal Bertone... «Penso che nei confronti della figura di Pio XII vi sia stato un accanimento eccessivo e ingiustificato. Nel merito, la possibile beatificazione di Pio XII non mi convince. Tuttavia, sarebbe sbagliato farne un ostacolo a un dialogo tra il mondo ebraico e il mondo cattolico che ha registrato molti progressi anche grazie all’attuale Pontefice. È meglio non enfatizzare certe divergenze e guardare soprattutto agli aspetti positivi». Meglio guardare al futuro, dice lei. «Certo. Meglio guardare alla parte piena del bicchiere che non a quella ancora vuota. E poi, a ben vedere, vi sono state altre beatificazioni davvero imbarazzanti per gli ebrei. Penso a quella di Pio IX, personaggio di cultura fortemente antigiudaica, legato al dramma delle conversioni forzate di ebrei al cattolicesimo. Ma devo notare che da allora a oggi, nel dialogo tra le due religioni, siamo in un altro mondo». Perché non porre condizioni? Molti prestigiosi ebrei italiani ritengono che la

beatificazione di Pio XII costituisca invece un macigno sulla via del confronto. «Prendiamo il Corano. In molti passaggi vi sono accenni a dir poco non amichevoli verso gli ebrei. Ma non sarebbe sensato chiederne la cancellazione come condizione per dialogare con l’Islam. Quel che conta è cosa si pensa e cosa si fa oggi. Su papa Pacelli sarebbe meglio smorzare i toni. Poi lasciare il giudizio agli storici». E invece qual è il suo personale giudizio su Pio XII? «Il mio giudizio è che le vicende del suo papato appartengono a una zona grigia e complessa e per questo riservata più alle controversie storiografiche che non ai giudizi morali drastici. Pio XII avrebbe potuto e dovuto pronunciarsi contro le leggi razziali promulgate dal fascismo e firmate da Vittorio Emanuele III nel 1939. E penso che questo suo silenzio sia l’aspetto più grave del suo pontificato. Ma non sono affatto d’accordo con certi giudizi estremi su Eugenio Pacelli. Se non altro perché mi sento una prova tangibile della loro inconsistenza. Difatti io non sarei qui a parlare se non fosse per Pio XII». In che senso, professor Israel? «Mio padre Saul, che insegnava Fisiologia alla Sapienza, fu rifugiato prima nel convento di san Francesco in via Merulana e poi a san Giovanni in Laterano grazie a monsignor Pietro Palazzini, futuro cardinale, poi proclamato Giusto di Israele. Insisto: occorre guardare in avanti, costruire il futuro. Molti autorevoli ambienti dell’ebraismo internazionale guardano con favore al bilancio positivo del confronto con il mondo cattolico e non sono favorevoli a drammatizzare questa vicenda». [...]

Quando studenti e operai La Camorra ha preso 50 chili di tritolo Il calcio uniscono i loro malumori e sono destinati ad ammazzare Saviano senzatetto dal servizio di Andrea Rossi

«Abbiamo appena strappato un fondo sanitario integrativo. Io sono delegato sindacale: voglio leggere le carte, voglio capire, per poi spiegarlo per bene agli altri. Ma sono un operaio. Non ho studiato, ci vorrebbe un aiuto». Gianni Iannetti, 43 anni, delegato sindacale; il «consulente» si chiama Enrico e studia Medicina all’Università. Si parla di sanità. Gianni chiede; Enrico si prende un attimo e risponde. No, non sembra davvero il ‘68, la lotta studentesca che si salda al movimento operaio in nome di un’ideologia. Questo gruppo che si raduna sotto la pioggia somiglia più all’incontro di grumi di malessere, dove il comune denominatore si porta appresso parole come crisi, recessione, tagli, incertezza. Studenti e operai si incrociano alle due di un pomeriggio scuro, porta venti di Mirafiori. Torino, Fiat Powertrain: gli operai del primo turno escono, dentro quelli del secondo. Li aspettano una ventina di universitari e un volantino. Prove tecniche di saldatura. Oggi si replica: alla controinaugurazione dell’anno accademico del Politecnico partecipano delegati sindacali, operai di aziende in crisi. Si parla del futuro dell’Università che arranca, e

del presente di migliaia di lavoratori, che si chiama cassa integrazione, mobilità, aziende in crisi. «Non vogliamo pagare la loro crisi»: il titolo del volantino è una dichiarazione d’intenti. «Noi universitari non ci stiamo: non si può penalizzare l’istruzione in un momento così drammatico, là dove si dovrebbe invece investire in sapere e conoscenza», attacca Paola, studentessa a Scienze Politiche. Gianni Iannetti approva: «Nemmeno noi operai la vogliamo pagare. Arrivare alla fine del mese è sempre più dura, sono anni che sulle nostre spalle pesa il carovita». Non è il sodalizio degli «ultimi», ma poco ci manca. Certo è che studenti e operai si sentono così. E allora provano a compattarsi per superare insieme l’ostacolo. Funziona? Sì e no. Giuseppe Acciardi esce quasi di corsa. Afferra il volantino ma non si ferma. «Qui abbiamo tutti qualche problema: noi, questi ragazzi. Ma non li risolviamo mischiandoli. Ognuno fa storia a sé». Paola, studente, scuote la testa. «La precarietà sui luoghi di lavoro, le aziende in crisi, il precariato tra i giovani riguardano tutti. Oggi tocca voi, ma domani ci saremo noi al vostro posto. Ecco perché questa lotta è di tutti». [...]

dall’articolo di Conchita Sannino

dall’articolo di Massimo M. Veronese

Tritolo. Cinquanta chilogrammi. Mette i brividi l’ultima indiscrezione che arriva dal fronte di Gomorra. Una devastante partita di esplosivo sarebbe già in possesso del gruppo stragista del clan dei Casalesi, l’ala terroristica guidata dal superlatitante Giuseppe Setola. Materiale che sarebbe già giunto a destinazione. I pubblici ministeri dell’antimafia considerano questa voce “attendibile, fondata”. E si fanno domande: dov’è custodito quel tritolo? E soprattutto: a chi è destinato? È l’interrogativo cui si cerca di dare una risposta attraverso una serrata attività d’intelligence, e in una notte che si trasforma anche in un’altra corsa contro il tempo. Giro di vite per le misure di sicurezza. Dopo i contatti immediati con le questure di Napoli e Caserta e con i rispettivi vertici dei carabinieri, il codice rosso scatta al Viminale. Diventa visibile sul territorio il rafforzamento della protezione agli “obiettivi sensibili”. Si temono azioni dimostrative dinanzi a uffici di polizia e carabinieri non solo a Casal di Principe, ma anche in altre località. Viene naturalmente intensificata la vigilanza per tutti i possibili bersagli della

Si chiama Homeless World Cup, ed è il campionato del mondo degli ultimi: senzatetto, emarginati invisibili, vecchi clochard, nuovi disoccupati, emigranti di tutti i Continenti, comunque persone, persone come noi. Si gioca sul sintetico, ma in piazza, a cielo aperto. Real Madrid e Manchester hanno messo a disposizione tecnici e allenatori, Drogba e Cantona ci hanno messo la faccia per gli spot, Colin Farrell ci ha fatto un film bellissimo e struggente, «Kicking It». Dicono: «Usiamo il calcio per dare dignità e motivazione a chi l’ha persa». Dei 206 partecipanti dell’anno scorso 78 hanno trovato lavoro, 95 una casa, 16 un ingaggio a livello semiprofessionale e 70 hanno ripreso gli studi. Nessuno viene eliminato, alla fine si festeggia insieme. Tutto molto bello. Almeno fin qui. L’Italia è due volte campione del mondo: ha vinto a Goteborg, ha vinto a Edimburgo, nel 2009 organizzerà il mondiale a Milano. Il prossimo invece è a Melbourne, Australia, dall’1 al 7 dicembre. Ci sono tutti, 56 nazioni, 600 giocatori, meno l’Italia. Gli azzurri hanno già tutto: vitto, alloggio, materiale tecnico. Ma i soldi per il biglietto non ci sono. [...]

Roberto Saviano

cosca che dalla scorsa primavera a oggi ha sterminato innocenti, familiari di pentiti e di testimoni di giustizia, colpito donne e massacrato extracomunitari. Allerta massima sul cordone già steso intorno a Saviano, al magistrato Raffaele Cantone. È un allarme che, significativamente, chiude la giornata organizzata proprio a Casal di Principe da intellettuali e studiosi per una giornata anticamorra organizzata da Sinistra democratica e che aveva riempito il paese con manifesti contro i criminali (“Facciamo neri i camorristi”) e in segno di solidarietà per Roberto Saviano (“Saviano è amico mio”). Manifesti che, già di buon mattino, in alcuni casi appaiono strappati o coperti da insulti

contro l’autore di Gomorra. Poche ore più tardi, ecco tornare l’emergenza attentati. Una notizia che, catturata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, conferma e accresce il rischio già noto a tutti gli inquirenti impegnati sul fronte dei casalesi. Il procuratore aggiunto Franco Roberti, con i pm Alessandro Milita, Cesare Sirignano, Antonio Ardituro, Raffaello Falcone, Catello Maresca, Francesco Curcio, Giovanni Conzo, Marco Del Gaudio, avevano in diverse inchieste raccontato la potenziale capacità eversiva della cosca mafiosa del casertano. Un piano B del terrore, dopo i numerosi colpi subiti dal gruppo dei bidognettiani (le denunce per racket, i numerosi pentiti). [...]


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Primo piano

Sabato 8 novembre 2008

La svolta americana Prima conferenza stampa del nuovo presidente americano che conferma il suo programma

«Affronterò la crisi di petto» Le difficoltà economiche al primo posto delle preoccupazioni di Obama di PAOLO BELLUCCI CHICAGO - "Serve subito un piano di sostegno per la classe media", perché "stiamo affrontando la più grande sfida economica della nostra vita". Lo Studio Ovale è ancora lontano, ma Barack Obama non ci fa caso, e tiene a Chicago la sua prima conferenza stampa presidenziale, a tempo di record. Un discorso conciso e diretto, e in meno di cinque minuti chiarisce i punti essenziali con i quali vuole gestire la transizione, e quali sono gli obbiettivi. Un pacchetto di stimolo per l'economia che punto a "main Street", a sostenere i lavoratori per non far perdere loro la casa ("aiuteremo gli stati e le città a fermare gli sfratti e a far conservare l'abitazione a chi la sta perdendo") e il lavoro, perché i posti di lavoro "sono il sostegno dei consumi". Questo pacchetto, per Obama va approvato "più prima che poi", quindi possibilmente dal Congresso ancora in carica, senza aspettare gennaio perché la crisi non aspetta. Come per l'industria automobilistica, per la quale prevede "politiche di sostegno" basate sulla transizione alle auto ecologiche, ad alta tecnologia. Poi invita a "met-

tere da un lato la politica", dopo le divisioni della campagna elettorale, ed occuparsi "tutti insieme delle cose concrete da fare". Ma conferma da subito le sue promesse di campagna elettorale: la sanità e l'istruzione da allargare ai chi ne è escluso, Più volte ricorda a tutti di non essere ancora il presidente, che c'è Bush alla Casa Bianca e che lavorerà con lui "in spirito bipartisan" per assicurare la migliore transizione possibile. Anche sui

dossier di politica internazionale, come quello iraniano, evita di pestare i piedi al suo predecessore, e ripete prudentemente la sua posizione: "inaccettabile" che l'Iran si doti dell'arma atomica, per impedirlo la via dell'accordo internazionale resta la prima opzione. Qualcuno gli chiede del cuccioloche ha promesso alle figlie: "Lo vogliamo prendere da un canile per randagi", risponde subito Obama. È una conferenza stampa con poca o nessuna reto-

rica, estremamente succinta, quasi frettolosa. Non c'è traccia di celebrazione per la vittoria: Obama sembra aver già dimenticato la notte del trionfo, di appena tre giorni fa. Il prossimo presidente americano sa che non c'è tempo da perdere e comincia a governare il paese già dal suo ufficetto di campagna elettorale. Da lì ha telefonato a nove leader mondiali per una prima presa di contatto: tra questi il presidente francese

IL CASO

La telefonata al premier italiano WASHINGTON - «Lunga e cordiale telefonata» ieri sera tra il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ed il premier italiano Silvio Berlusconi. Nel corso del colloquio sono stati confermati «gli stretti rapporti di amicizia e collaborazione» tra i due paesi. Ha telefonato a nove leader mondiali che lo avevano chiamato per congratularsi per il risultato del voto Barack Obama. Il presidente eletto ha sentito Nicolas Sarkozy, il messicano Felipe Calderon, il sudcoreano Lee Myung-bak e i premier australiano Kevin Rudd, canadese Harper, israeliano Ehud Olmert, giapponese Taro Aso, britannico Gordon Brown e la cancelliere tedesca Angela Merkel. Obama ha quindi sentito tutti i capi del G7, tranne uno: il premier italiano Silvio Berlusconi. E non si è potuto fare a meno di pensare alla battuta di Berlusconi sulla sua «abbronzatura». Ma nella serata di ieri arriva la soluzione del dilemma: secondo indiscrezioni

raccolte in ambienti vicini alla squadra per la transizione, Obama ha telefonato a Berlusconi nella tarda serata di ieri, al termine della prima conferenza stampa del presidente eletto. Le fonti anticipano che vi sono state conversazioni tra Rahm Emanuel, il futuro capo di gabinetto della Casa Bianca e l’ambasciatore italiano a Washington Gianni Castellaneta per organizzare la conversazione nell’ambito di un primo giro di orizzonti che il futuro presidente sta già facendo con i più importanti alleati degli Stati Uniti. Ma prima si era pensato a un'esclusione volontaria e il presidente del Consiglio si era affrettato a minimizzare apostrofando come «ridicole» le polemiche sulla mancata chiamata. «Sono certamente il più grande amico degli Stati Uniti in Europa, qualcuno mi ha definito come l'americano con la K» ha dichiarato Berlusconi al termine del Consiglio europeo di Bruxelles, assicurando che incontrerà Obama.

Nicolas Sarkozy, anche presidente Ue, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro britannico Gordon Brown e l'israeliano Ehud Olmert. Sarkozy riferisce di aver discusso con lui di economia: la crisi globale è il primo e principale compito che aspetta Obama, come conferma lui stesso in conferenza stampa. Ma è già oggetto di un vertice del G20 a New York il prossimo 15 novembre. Obama ha declinato l'invito ufficioso a partecipare al vertice, perché sarebbe inappropriato rubare la scena a Bush ancora in carica. Al tempo stesso, non può permettersi di restare con le mani in mano per altri 70 giorni troppo grave la crisi, troppo urgente varare una strategia. Per questo ieri ha riunito in un primo "gabinetto straordinario" il suo vice Joe Biden e i principali consiglieri economici, alcuni dei quali entreranno nell'amministrazione come ministri. C'erano Warren Buffet, il più ricco tra i miliardari americani e forse il più stimato "guru" finanziario mondiale, che da tempo si è schierato a fianco del giovane neo-presidente, gli ex-ministri del Tesoro Lawrence Summers e Robert Rubin, l'ex-presidente della Federal Reserve Paul Volcker, ma anche Eric Schmidt, amministratore di Google, il sindaco di Los Angeles Antonio Villaraigosa e la governatrice del Michigan Jennifer M. Granholm, che governano aree profondamente coinvolte dalla crisi economica (in Michigan c'è il cuore dell'industria automobilistica Usa, sull'orlo del fallimento).

Messaggio di Abu Omar diffuso via Internet e rivolto al leader degli Usa

Al Qaeda: «Convertitevi e ritiratevi nelle vostre terre» di CURLY AMERIN BEIRUT - Hanno atteso un solo giorno, poi hanno diffuso via internet le loro minacce al neo presidente Usa Barack Obama, con parole dirette: "Convertitevi e ritiratevi nelle vostre terre". Un lungo comunicato, che porta la firma di Abu Omar al Baghdadi, sedicente leader del ramo iracheno di Al Qaeda, è comparso ieri sul sito Al Hesba, che spesso ospita i proclami dell'organizzazione di Osama Bin Laden. Il messaggio è rivolto "ai nuovi leader della Casa Bianca", anche a nome dei "fratelli in Iraq, Afghanistan, Somalia e Cecenia". Al Baghdadi, che si definisce "emiro dello Stato islamico in Iraq", diffonde il suo messaggio

scritto e anche in voce, leggendo personalmente il proclama, che dura in tutto una ventina di minuti. Sostiene, tra le altre cose, che la crisi economica in atto è dovuta "alla guerra ingiusta contro le terre dell'Islam". Il terrorista è chiaro e va dritto al punto: "Avete imparato come è possibile subire forti perdite economiche in pochi giorni", e avete visto che "centinaia dei nostri hanno sconfitto decine di migliaia dei vostri". In un contesto internazionale che sta assorbendo l'impatto della novità e del cambiamento nella politica statunitense che saranno portati da Barack Obama, le parole dell'esponente - forse solo virtuale - di Al Qaeda arrivano

non certo inaspettate, ma comunque pesanti. Come nel passaggio nel quale al Baghdadi parla della "forza dei leoni dell'Iraq", o ricorda con soddisfazione l'11 settembre, inizio effettivo di una crisi che oggi spinge "il signore americano verso i bidoni della spazzatura per cercarvi da mangiare". Abu Omar al Baghdadi è una figura controversa, un autodefinitosi 'emiro' che è un fantasma del quale non esistono fotografie, tanto che sia Washington che Baghdad ritengono sia in realtà una figura virtuale, creata su internet per diffondere i messaggi e la minacce della rete terroristica internazionale. Ma nel suo proclama, indirizzato anche ai "capi di Stato degli

altri Paesi cristiani", è estremamente esplicito quando dice di usare "le buone maniere" per "proporre quello che è il bene per voi e noi: tornate alla neutralità, ritirate le vostre forze e tornate alle vostre terre, non interferite negli affari dei nostri Paesi né direttamente né indirettamente. Altrimenti sarete puniti come lo siete stati in passato". Un messaggio che, come gli altri del sedicente al Baghdadi, viene preso molto sul serio da Washington. E che a Obama dà già un senso preciso di quello che si dovrà aspettare e di quello che dovrà affrontare quando si insedierà alla Casa Bianca, con la guerra in Iraq e la guerra in Afghanistan di fatto ancora aperte.

Bin Laden


Primo piano Barack Obama parla di economia tra il vicepresidente Joseph Biden (sinistra) e il capo di gabinetto Rahm Emanuel (destra) durante la prima conferenza stampa all’Hilton Hotel a Chicago

Sabato 8 novembre 2008

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SCENARI

E Chicago si candida a ospitare le Olimpiadi 2016 Un altro “Yes we can”

Barack Obama con la moglie Michelle durante la notte dell'elezione a Chicago

Poi lascia irritato la sala del vertice di Bruxelles

di VITTORIO DELL'UVA

Berlusconi non si scusa e attacca un reporter Usa

CHICAGO - Non deve essere un caso se nel cuore del Loop, il centro di Chicago, i manifesti della municipalità inneggianti a Obama, definito tout court il «nostro presidente», sono stati collocati accanto al pannello luminoso che, con eccesso di tempestività, ricorda che la città è candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2016. Un altro «yes we can» è possibile è l'idea che affascina lo staff del sindaco Daley e non solo. Dopo aver eretto in poche ore a Grant Park un virtuale arco di trionfo per il primo afroamericano che abbia conquistato la Casa Bianca, Chicago passa all'incasso. E' definita la città cantiere per la ostinazione con cui procede nella costruzione di grattacieli che sfidano le leggi della fisica e la recessione. Vuole che la madre delle sue ambizioni resti ancora incinta per gli anni a venire. «La nostra arma segreta è Barack Obama. La sua vittoria storica ci ha portati al centro del mondo. L'occasione non può andare assolutamente perduta» osserva Philip Hers, considerato tra i cento commentatori sportivi più influenti degli Stati Uniti, postosi alla guida di una falange impegnata nella conquista dei Giochi. Non è soltanto questione di campanilismo. Un sano patriottismo riemerge. Opinionisti ed establishment, non insensibili all'indotto del business, credono che la «nuova America» nata martedì 4 novembre debba fare di tutto per riconquistare un presti-

di FABRIZIO FINZI BRUXELLES – Niente scuse all’America ed agli americani e nessuna marcia indietro dopo la battuta sull' “abbronzatura” del presidente eletto degli Stati Uniti Barak Obama. Anzi, Silvio Berlusconi ieri, prima da Mosca, attacca chi lo ha criticato, dall’opposizione ai giornali, definendoli «imbecilli», poi, in serata a Bruxelles, conferma che si trattava di una battuta di «assoluta carineria» e chiude bruscamente una conferenza stampa dopo un vivace battibecco con un cronista americano. In questa lunga giornata all’estero il presidente del Consiglio è stato costretto ad interessarsi quasi più della 'vicenda-Obama’ che del serissimo problema della crisi finanziaria, che è stato il tema delle discussioni del Vertice straordinario dell’Unione europea a Bruxelles. Il premier ha tenuto duro, senza cedere di un millimetro le sue posizioni, attaccando a testa bassa un’opposizione che «non ha nulla da fare e sa fare solo la guerra al Governo». Che, anzi, «non si vuole rassegnare di aver

perso le elezioni e soffia sul fuoco di polemiche che non fanno il bene dell’Italia». Ma ci vuole l’intervento di un giornalista americano per far perdere veramente la pazienza a Silvio Berlusconi. Proprio alla fine della conferenza stampa del Vertice Ue, Steve Scherer dell’agenzia Bloomberg, prende il microfono e chiede: «presidente, si rende conto che ha offeso l’America con la sua battuta? Non crede che debba chiedere scusa?». Calma, seppur dura, la prima risposta del premier: «vedo che ti sei messo anche tu nella lista di quelli che ho detto ieri» (cioè degli «imbecilli»). Il reporter americano, per nulla scoraggiato, ripete la domanda. A quel punto Berlusconi, alzandosi e lasciando visibilmente irritato la sala, ribatte: «No! Ma per favore! Per favore, chiedi scusa tu all’Italia...non c'è il senso del ridicolo». Quindi il rientro in Italia. Il fronte delle polemiche ieri si era ulteriormente ampliato dopo che in mattinata si era saputo di una serie di telefonate di Barak Obama ai principali leader internazionali. Ma tra questi non c'era

Silvio Berlusconi. Facile, per molti, collegare la mancata telefonata del presidente eletto alla battuta moscovita sull'abbronzatura di Obama che negli Stati Uniti non è stata presa per niente bene. «Un caso ridicolo» montato ad arte, lo ha definito Silvio Berlusconi ricordando che per la sua amicizia con gli Stati Uniti lo hanno addirittura definito «americano con la K». «E adesso mi imputano di non aver telefonato ad Obama», ha commentato scuotendo la testa. «Ho sempre avuto buoni rapporti con gli Stati Uniti e ho cordialissimi rapporti con la nuova amministrazione», ha garantito il presidente del Consiglio. Ma se il caso della mancata telefonata si è già chiuso, visto che lo staff di Obama ha annunciato una chiamata da Chicago nella tarda serata di ieri, tutta in piedi rimane la violenta polemica politica che si è sviluppata con l'opposizione. «Ci lascino governare, non siano continuamente in campagna elettorale perchè così facendo dimostrano di non avere a cuore l’interesse del paese», si è sfogato il premier.

gio che durante l'era Bush sembrava smarrito. «Anche ospitare le Olimpiadi servirebbe ad abbassare il livello di antipatia del mondo che ci siamo tirati addosso nel corso degli ultimi otto anni. Adesso dobbiamo impegnarci nella ricostruzione dei ponti» è ancora il parere di Philip Hersh. Le affermazioni di principio naturalmente non bastano. Patrick Ryan resposnabile del comitato cittadino per i Giochi aspetta con impazienza di affrontare il tema a quattr'occhi con il presidente eletto di cui apprezza la passione verso lo sport che lo induce ad andare ogni giorno in palestra o a cimentarsi sui campi di pallacanestro. Una lobby a cinque cerchi che abbia come fulcro la Casa Bianca sarebbe più che gradita. Si vuole che Obama, esercitando fascino e peso politico, faccia costantemente pressione sul Comitato olimpico internazionale. Recandosi se è possibile di persona in Danimarca nei giorni della scelta definitiva. C'è da vincere la concorrenza con Rio de Janeiro, Tokyo e Madrid rimaste in lizza dopo la scrematura dell'ultimo mese di giugno. L'interferenza non sarebbe un peccato mortale. Brown e Blair hanno preferito se stessi agli amissari quando c'era da ottenere che fosse Londra ad ospitare le Olimpiadi del 2012. Putin ha bussato personalmente alla porta del Cio strappando la designazione di Sochi per i Giochi invernali previsti tra sei anni. Al presidente degli Stati Uniti sarebbe difficile opporre un rifiuto.

Un blog e una manifestazione per chiedere scusa al presidente Usa. E ll Pdl attacca il Pd: «Stile da Brigate Rosse»

Gli “abbronzatissimi” e la bufera per il manifesto anti-Gasparri di SILVIA GASPARETTO ROMA – Con la faccia annerita da sughero bruciato e cartelli con la scritta «Excuse me Mr President», un gruppo di blogger, gli 'Abbronzatissimi’, si è presentato ieri pomeriggio a largo Argentina, nel centro di Roma, per «chiedere scusa al presidente Obama per l’infelice gaffe di Berlusconi». «E' nato tutto in poche ore – ha detto il promotore dell’iniziativa Gianfranco Mascia – Subito dopo l’offesa fatta da Berlusconi abbiamo ideato un modo ironico per porgere le nostre scuse al presidente Obama e ci siamo dati appuntamento qui, con il volto annerito». Sui cartelli esposti in piazza dagli 'abbronzatissimi», in tutto una

decina, scritte come: 'In Italy we have a dangerous virus: Berlusconi’, 'Sorry Mr Obamà, 'Fieri di essere abbronzatissimi’, 'Why Usa has Obama and we have Berlusconi?'. Il blog, costruito poche ore fa per lanciare l’iniziativa (abbronzatissimi.wordpress.com), «ha ricevuto – ha reso noto Mascia – già 300 commenti e 20.000 visitatori». Intanto, a meno di ventiquattrore dalla loro comparsa per le vie di Roma, i manifesti targati Pd contro Maurizio Gasparri hanno scatenato una bufera nel mondo politico, con il Pdl sulle barricate in difesa del presidente dei suoi senatori e il Pd che non arretra di un passo e contrattacca: solo un polverone per far dimenticare la gaffe del premier su Obama 'abbron-

zato’ e i suoi insulti all’opposizione. Oggetto del contendere i manifesti del Pd con una foto di Gasparri con la scritta 'Vergogna’ per le affermazioni su Obama e al Qaida, cartelloni che peraltro lo stesso senatore del Pdl l’altro ieri aveva strappato vedendoli all’uscita da Montecitorio e che avevano già fatto infuriare pure il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «Volgari invettive», segno di «un allarmante e inaccettabile imbarbarimento del confronto politico», sostiene il reggente di An, convinto che il Pd abbia «passato il segno» additando «Gasparri come un nemico da colpire». E ieri mattinata è partito il fuoco di fila di tutto il Pdl, An in testa, letteralmente indignato per l’azione dei democratici: «Un manifesto

incredibile, che può provocare pericolosissime conseguenze», dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto; mentre il suo vice, Italo Bocchino, accusa il Pd di essere tornato «ai vecchi schemi dell’aggressione politica». E sulla stessa linea arriva una salva di dichiarazioni, dai «metodi leninisti» denunciati dal leghista Domenico Gramazio, al «falso buonismo» indicato da Francesco Casoli, al «clima di odio» paventato da Elisabetta Alberti Casellati. Riferimenti a episodi 'da altri tempì che poi esplicita lo stesso Gasparri: «E' uno stile più da Brigate Rosse che da partito democratico» che si dimostra «irresponsabile» a indicare «un obiettivo con una foto in un momento in cui nelle piazze ci sono tensioni».

Uno degli “Abbronzatissimi”


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Primo piano

Sabato 8 novembre 2008

Economia lucana Folino: «Multinazionali si riorganizzano e noi ne paghiamo lo scotto»

Tutta la rabbia della Valbasento Le istituzioni al consiglio comunale aperto sulla crisi: 1.250 posti di lavoro in meno negli ultimi quattro anni E’ come un malato che va avanti a stento. Il sistema produttivo lucano perde pezzi, giorno dopo giorno. Daramic, Mahle, Panosic, sono solo alcune delle vertenze che negli ultimi giorni stanno esplodendo. Grandi realtà industriali, che si portano dietro indotti e terziario. I numeri della crisi si ingigantiscono di ora in ora. Sono

150 le aziende che in Basilicata fanno ricorso agli ammortizzatori sociali, 6.000 i lavoratori in cassaintegrazione e altri 8.000 a rischio nei prossimi mesi. Mille le unità che potrebbero perdere il posto nei mesi a venire. Perché, si sa, siamo solo all’inizio della discesa. Non si può più stare solo a guardare.

di PIERANTONIO LUTRELLI PISTICCI SCALO – La Valbasento. E’ stata lei grande protagonista del consiglio comunale “aperto” convocato in seduta straordinaria dal presidente dell’assise municipale di Pisticci. Ed all’appello, per parlare della crisi industriale che attanaglia il sito produttivo tra Pisticci e Ferrandina, sono accorsi ben diciassette sindaci o loro rappresentanti presenti con i gonfaloni. Per un momento sembrava la mobilitazione antiscorie di Scanzano. Tanti i comuni, dunque, Matera, Miglionico, Montalbano, Stigliano, Ferrandina, Nova Siri, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Bernalda, Salandra, San Mauro Forte, Irsina, Colobraro, Grassano, Grottole, Tricarico e Craco. Presente anche il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Presenti quattro senatori della Repubblica: Antezza, Bubbico, Chiurazzi e Latronico. Due consiglieri regionali del materano, Nino Carelli, Pasquale Di Lorenzo e Antonio Di Sanza. Due assessori regionali, Enzo Santochirico e Vincenzo Folino. Quest’ultimo grande protagonista che in virtù della delega alle Attività Produttive ha tratto le conclusioni. Ad accorrere logicamente tutto il mondo sindacale confederale e di categoria. C’era anche Moramarco presidente vicario di Confindustria. La Valbasento, nata da un’intuizione di Enrico Mattei, mezzo secolo fa, che ora stenta a ritrovarsi. Che deve ritrovarsi. E ben lo sanno coloro che nel frattempo, 1250 unità, negli ultimi quattro anni hanno perso il posto di lavoro. «Nonostante tutto – ha spiegato l’assessore Folino – qui lavorano ancora 1850 persone. Alla crisi della chimica, registriamo quella ultima della Panasonic». Folino spiega poi le reali motivazioni delle tante chiusure: «Siamo di fronte a stabilimenti produttivi che fanno reddito, ma che vengono chiusi – ha continuato – perciò aumenta la rabbia sociale. La risposta che ci siamo dati è che c’è in corso

In alto la manifestazione a Potenza. Al lato un momento del consiglio comunale sulla Valbasento (foto A. Mattiacci)

LA SCHEDA DELLA VAL BASENTO AZIENDE ATTIVE Pisticci:

una ristrutturazione mondiale delle multinazionali. Queste spostano verso il Nord Europa le produzioni di qualità e verso il Sud-est asiatico quelle di minor valore. Noi non siamo convinti però che tutto questo è inevitabile – ha concluso – basta essere uniti». Secondo il senatore Latronico: «La Regione non ha un progetto produttivo – ha detto – ma io do la disponibilità di noi senatori della maggioranza di sostenere ogni iniziativa che la Regione proponga di positivo per la Basilicata.

Anche l’Eni che da noi estrae petrolio deve essere impegnata qui in Valbasento». Questo concetto era stato espresso con forza anche dal leader della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli. Per Cotugno della Cgil «E’ necessario definire l’indirizzo del modello di sviluppo di questa regione». Per Coppola segretario provinciale Uil: «I sindacati sono stati sempre disponibili al confronto, sempre però nell’interesse dei lavoratori». Il sindaco di Pisticci Michele

Leone nel fare gli onori di casa ha detto: «Siamo qui per tracciare un percorso che veda invertire la rotta alla quale sembriamo per destino abbandonati». Appassionato l’intervento di Salvatore Russillo, il politico nato in Valle: «Gli operai cassintegrati non possono andare più dal macellaio ogni sette giorni, ma dovranno andarci ogni quindici. Questa è una crisi che colpisce non solo gli operai ma a cascata tutti i comparti». Pierantonio Lutrelli

Melfi L’annuncio dell’azienda

Il ministero risponde su Pfizer e Panasonic

Cig, Fiat cancella una settimana

Martinat: «Per le 2 vertenze nessuna richiesta di tavolo»

MELFI - Nello stabilimento di Melfi (Potenza) la Fiat ha cancellato la settimana di cassa integrazione prevista dall’1 al 7 dicembre: lo ha reso noto il segretario regionale della Basilicata della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis, spiegando che «l’azienda ha motivato la decisione con la ripresa della vendita della “Grande Punto” a metano». Resta, invece, confermata la cassa integrazione per la settimana dal 24 al 30 novembre. «La nostra speranza – ha aggiunto Cillis – è che venga cancellato il maggior numero di settimane di cassa integrazione, anche negli altri stabilimenti della Fiat». regione@luedi.it

ROMA - «Attualmente, nessuna richiesta di apertura di tavolo» è stata fatta al ministero dello Sviluppo economico per esaminare le vertenze relative alla Panasonic e alla Pfizer, aziende della Val Basento che vivono situazioni di difficoltà che avranno conseguenze pesanti per i loro dipendenti. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ugo Martinat, rispondendo ad un’interrogazione dei deputati Ludovico Vico e Andrea Lulli (Pd). Martinat ha ricordato che «il sito della Val Basento è stato proposto per la eleggibilità dei benefici» previsti dal

decreto 152/2006, che all’articolo 252 parla dei «siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale (le risorse statali stanziate ammontano in totale a tre miliardi di euro). Attualmente – ha aggiunto il sottosegretario Martinat – è in corso l’istruttoria delle domande presentate dalle Regioni, al fine della selezione per l’i n d i v i d u azione delle priorità da rispettare. Alla Regione Basilicata è stata richiesta “i ntegrazione documentale” per entrambi i siti presentati, Val Basento e Tito». regione@luedi.it

Tecnoparco 120 unità Dow Italia (resine epossidiche) 35 unità Politex Freudenberg (tessuto non tessuto) 200 Ergom (componentistica per auo) 110 unità Pfizer (principi attivi per medicinali) 70 diretti più 20 indiretti Panasonic (lastre per circuiti stampati e candele elettroniche) 90 unità Main (tessuto non tessuto, pannolini, carte usa e getta) 54 unità Alex (cerniere per infissi in alluminio) 80 unità Basind ex Orsa Sud (componentistica per auto) 49 unità Ferrandina: Bripla Sud (pannelli per isolamenti termici) 100 unità Novatex (filati di nylon) 85 unità Drop (Cucirini) 12 unità Myten (bioetanolo dall'olio di palma) 70 unità Sapio (riempie bombole gas) 2 unità AZIENDE CHIUSE DA MENO DI 6 ANNI: Cfp settembre 2007 - 90 persone a casa Nylstar 2 - luglio 2004 120 a casa Inca nel marzo 2003- 100 persone a casa Nylstar 1 giugno 2003 Green leather ex Apelle gennaio 2008 Pnt febbraio 2002 Negli ultimi 4 anni si sono persi circa1000 posti diretti di lavoro. Più 250 dell'indotto. ATTUALMENTE IN CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA: Ergom PFZER ATTUALMENTE IN CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA: Nylstar 2 120 unità Cfp 80 unità IN MOBILITÀ STORICA (IN DEROGA): Enichem 198 unità Nylstar 1 113 Pnt 70 unità Ex Calbas 18 unità Ergom 10 Inca 5 unità


Primo piano 9 Sulla pelle delle maestranze l’epilogo di un’azienda Sabato 8 novembre 2008

Lavoratori contro il Mahle destino La multinazionale va via e lascia tutti a casa In presidio la disperazione dei dipendenti di ANNA MUSACCHIO

A rischio i 35 posti di lavoro

Industrie del Basento L’azienda delocalizza e chiude lo stabilimento UNO stabilimento, l’ennesimo, che rischia di chiudere i battenti entro la fine dell’anno e 35 dipendenti, come ce ne sono tanti, che temono per il loro posto di lavoro. Alle “Industrie del Basento” di Potenza si saldano e assemblano prodotti per il settore dell’automobile che vanno a rifornire gli stabilimenti di Cassino, Pomigliano e di San Nicola di Melfi proprietà del gruppo Fiat. Ma il passato si farà presto d’obbligo visto che il gruppo torinese ha deciso che, a Potenza, non arriveranno più commesse. Di qui il sit in dei lavoratori che, ieri mattina, hanno protestato davanti al palazzo della Regione per sollecitare l’istituzione di un tavolo con i vertici aziendali, assessorato e dirigenti dell’Ila, gruppo quest’ultimo che ha rilevato suolo e stabilimento e che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere disponibile a farsi carico anche di parte dei lavoratori. «Sono notizie ufficiose -

ha precisato Vincenzo Tortorelli della Uilm al termine dell’incontro concesso ai lavoratori dall’assessore alle Attività produttive Vincenzo Folino - resta il fatto che siamo seriamente preoccupati per le sorti dello stabilimento e degli operai. L’assessore ha comunque confermato il suo impegno per la convocazione di un incontro tra sindacati e azienda nel corso del quale sicuramente si potranno meglio sviscerare vecchie questioni che meritano una soluzione». Intanto per i dipendenti dell’azienda continua la cassa integrazione colpa, pare, della crisi che sta investendo l’intero comparto automobilistico. Ma al danno si aggiunge, come spesso accade, anche la beffa. «La maggior parte delle lavorazioni che prima effettuavamo a Potenza - raccontano gli operai sono state progressivamente trasferite in un altro stabilimento che la dirigenza dell’azienda ha acquistato ad Atessa nella Val di Sangro». D éjà vu.

Napoli: «Folino si dimetta» IL consigliere regionale del gruppo misto – “La Destra”, Michele Napoli, ha dichiarato: “«Siamo tutti impotenti di fronte ad una situazione del genere e, soprattutto, ci sconforta lo scenario della nostra economia sull’orlo del baratro». Poi accusa l’assessore Folino di “superficialità” e “incapacità a gestire la situazione”. E attacca: «Si faccia da parte. Quando si indica la luna non c’è peggior stolto di chi guarda il dito»

POTENZA - Stanno davanti ai cancelli a scioperare, ma qualcuno di loro ancora stenta a crederci. La voce trema, la rabbia è tanta quando si parla dei fasti della linea produttiva, “più di due milioni di pistoni prodotti in meno di un anno”. Per la Mahle loro, hanno «dato l’anima». Chi per quaranta, chi per pochi mesi da interinale, ma ora lo stabilimento sta per chiudere e a loro non resta che protestare, sotto un gazebo di plastica, in attesa di una qualche soluzione. «Non molleremo su niente - promette Carmine Colucci, per 12 anni dipendente della multinazionale - Siamo pronti a difendere il nostro lavoro con le unghie e con i denti. Eravamo 130 ora 106; molti sono andati in prepensionamento per assicurare ai propri figli un futuro certo nell’azienda, ed ora cosa ne hanno avuto?». Il presidio, assicurano gli operai, continuerà almeno fino al pomeriggio di oggi. Lunedì sarà invece proclamata la giornata di assemblea permanente mentre, in contemporanea, riuniti presso il dipartimento delle attività produttive, le Rsu e l’assessore decideranno sul da farsi. «In questa azienda molti di noi hanno riposto delle speranze, era per noi un onore lavorare per una multinazionale del genere - dice Marco A. di 25 anni - ora il nostro futuro è davvero incerto». Marco è solo uno dei tanti ragazzi impiegati alla Mahle, uno

La protesta dei lavoratori della Mahle

di quelli che si riteneva “fortunato”. «Stanno investendo denaro dappertutto, mentre qui vogliono solo chiudere e mandarci in mezzo ad una strada - aggiunge Cataldo - speriamo almeno che le istituzioni non ci abbandonino». A protestare, davanti allo stabilimento, anche tanti lavoratori “ interinali”, tutti desiderosi di dire la loro, rimanendo però anonimi «perché sennò poi si sa come va a finire per noi», dicono. «Siamo solidali con gli altri lavoratori- racconta una giovane interinale di 21 anni - sappiamo che siamo l'ultima ruota del carro, ma speriamo almeno che nel futuro ci sia posto anche per noi». «Non esistono lavoratori di serie A e di serie B - dice Claudia F., da cinque anni alla Mahle dopo

mesi di contratto a tempo determinato - ognuno di noi ha dato un contributo per fare grande questa azienda, indipendentemente dalla tipologia di contratto ed oggi siamo tutti qui per dimostrare che non vogliamo arrenderci». I più giovani sembrano essere quelli più speranzosi ma altrettanto non si può dire dei i lavoratori che hanno invece qualche anno in più. «Dopo trenta anni l’azienda ha deciso di lasciarci a casa» è l’amaro commento di Giuseppe, 52 anni che continua «sono qui da ieri sera perché voglio spiegazioni vere: non si può chiudere uno stabilimento produttivo come lo era il nostro e gettare solo fumo negli occhi di noi lavoratori». regione@luedi.it

Dipendenti in aula e universitari in fabbrica

Daramic, operai e studenti per difendere il diritto al futuro POTENZA - Studenti e operai, eri, uniti dalla lotta: quella per il lavoro, ma anche per il diritto al futuro e a vivere un un ambiente sano. E’ stato questo il tratto di unione che ieri ha tenuto insieme gli operai della Daramic di Tito Scalo, la multinazionale che ha annunciato qualche giorno fa la chiusura dello stabilimento, e gli studenti dell’Ateneo lucano. Un “gemellaggio” che ha portato a uno scambio di esperienze basato sulla battaglia per la difesa dei diritti. Alcuni operai nelle aule universitarie e una delegazione di studenti che in autobus ha raggiunto lo stabilimento per una giornata carica di significato. L’aula magna dell’Università lucana di Macchia Romana non era affollata come nei giorni passati, quando a decreto Gelmini non ancora approvato, “l’Onda emotiva” del movimento studentesco era arrivata anche a Potenza. Studenti pochi, ma quelli presenti, prima di discutere di scuola e mobilitazione futura, hanno accolto tra loro una “battaglia diversa”, che «però ha un senso ascoltare». Alcuni operai della Daramic si sono presentati all'assemblea di quei ragazzi di scuola superiore. Perché «vale la pena unire queste due battaglie» spiega uno degli universitari. Gli studenti

“medi” ascoltano. La verità «è che non c'è più una scelta di responsabilità sociale delle imprese - spiega Rosario Chiacchio, responsabile della sicurezza alla Daramic Dignità, lavoro, impegno sono parametri che sono stati sostituiti da mere valutazioni finanziarie. Ormai si parla solo di produttività e valutazione del prodotto». Quegli operai raccontano agli studenti della multinazioanle di cui da anni sono dipendenti, in attivo di «almeno un 20 per cento del fatturato continua - ma non basta. Circa 140 lavoratori andranno a casa, perché la scelta di andare o restare sul territorio dipende dalle quotazioni in borsa, da cosa l'andamento finanziario suggerisce». Si sentono «numeri, non più persone». E per questo sono tra quei ragazzi poco più che adolescenti, in movimento per la «tutela della scuola» a chiedere solidarietà. Poco più tardi sono tornati in fabbrica con alcuni universitari in quel presidio permanente messo in piedi dallo scorso 29 ottobre. Poi si sono spostati nella sede del Consorzio Asi dove si è svolta l’assemblea. Nel frattempo, nell'aula magna a quelli che «potreste essere nostri figli», le rsu dell'azienda ricordano «che questa non è una batatglia di sigle. Vale per tutti, perché è in gioco il futuro di tutti».

Gli studenti davanti allo stabilimento della Daramic

Ecco dove si uniscono la due mobilitazioni: «se chiudono le fabbriche, se i tagli centrali alsciano che a chiudere siano anche scuole e università, in una regione come questa cosa resterà?». Gli operai, «difendiamo il nostro presente, che è lavoro». Gli studenti ascoltano. Spesso applaudono. Uno degli operai, Vittorio Vernotico richiama la situazione «drammatica di lavoratori senza prospettive. Eppure un po' di speranza resta: la partecipazione è l'unico strumento che abbiamo». La federazione universitari lucani - ha fatto sapere ieri con un comunicato stampa si trova a lottare insieme ai lavoratori della Daramic per scongiurare la chiusura «che avrebbe conseguenze devastanti nell’economia di un intero territorio». Il Ful si augura che vengano garan-

titi e difesi tutti i posti di lavoro. «I lavoratori, pur in lotta, con la fabbrica in assemblea permanente, procedono regolarmente con le attività di bonifica, dando una lezione a noi tutti, su cosa significa il legame vero e viscerale con un territorio che amano e difendono». Per il segretario generale della Cgil, Antonio Pepe «la solidarietà manifestata ai lavoratori in lotta della Daramic, è la dimostrazione di come il movimento di lotta per salvare la scuola pubblica, l'Università pubblica abbia la capacità di parlare a tutto il Paese ed a tutto il movimento dei lavoratori, alle istituzioni e alle forze politiche». Condanna invece «l’inqualificabile presa di posizione di qualche esponente politico del centro-destra che ha perso una occasione per riflettere prima di parlare». sa. lo.


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Economia lucana Rapporto Bankitalia: sistema produttivo vulnerabile, in calo domanda ed esportazioni

Basilicata sull’orlo del baratro E’ stagnazione. Cresce la disoccupazione, allarme prestiti di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Un sistema sempre più vulnerabile che, nel primo semestre del 2008, ha mostrato in pieno tutte le sue debolezze e che, non andando avanti, si ripiega su se stesso, accentuando una preoccupante stagnazione economica e sociale. E’ questa la Basilicata che emerge dal rapporto annuale della Banca d’Italia sullo stato dell’economia lucana. I dati illustrati dal direttore della Banca d'Italia di Potenza, Francesco Occhinegro, e dagli esperti dell’Osservatorio economico regionale della Banca d'Italia, Luca Baron e Maria Carmela Zaccagnino, che fanno riferimento ad un campione di 100 imprese lucane con non meno di 20 addetti, si fermano al 30 giungo 2008 e non prendono in considerazione gli effetti derivanti dall’attuale crisi finanziaria mondiale. In sintesi, emerge che: la produzione del manifatturiero ha risentito dell’indebolimento della domanda, le esportazioni sono cresciute ad un ritmo più contenuto e sono diminuite le vendite degli esercizi commerciali, il tasso di disoccupazione è aumentato ed è forte l’«allarme prestiti»: le famiglie lucane cominciano a faticare a far fronte alle rate dei

La conferenza stampa di Bankitalia

mutui. Meglio i settori del turismo e delle costruzioni. Ma cerchiamo di capire, nel dettaglio, cosa sta accadendo alla nostra economia. Industria Nella prima parte dell'anno, il livello degli ordinativi rivolti alle imprese manifatturiere regionali è stato più basso rispetto al 2007, risentendo, in particolare dell'indebolimento della domanda interna. La quota di imprese che hanno registrato un calo del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è raddoppiata (circa il 40 per cento). In parte, ha influito la riduzione dell'attività dell'industria auto-

mobilistica. La diminuzione del fatturato si è riflessa in una flessione della redditività: circa 1 impresa su 4 ha dichiarato di aver chiuso l'esercizio in perdita. Costruzioni L'attività produttiva nel 2008 si attesta ad un livello superiore rispetto a quella dello scorso anno, favorita dal positivo andamento del settore delle opere pubbliche. L'andamento del comparto dell'edilizia residenziale è stato, invece, meno favorevole rispetto all'anno scorso, risentendo anche del rallentamento del mercato immobiliare. Si comprano meno case e il

numero di richieste di sgravi Irpef connessi alle ristrutturazioni edilizie è aumentato del 5,3 per cento. Servizi La quota di aziende che hanno rilevato nei primi 9 mesi dell'anno un aumento di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2007 è stata inferiore a quella dello scorso anno (18 punti percentuali in meno). Tuttavia, il numero di operatori che prevedono di chiudere in utile l'esercizio resta superiore al 50 per cento. Stabili i flussi turistici. Scambi con l'estero Nel primo semestre del 2008 la crescita delle esportazioni regionali ha rallentato (dal 21,7 per cento al 12,8 per cento), risentendo del calo delle vendite di automobili (diminuzione della domanda proveniente dal Regno Unito e dalla Spagna, che rappresentano circa un quarto del totale) e mobili imbottiti (riduzione delle esportazioni verso il Regno Unito e la Francia, mercati che nel complesso, assorbono circa la metà dell'aggregato complessivo). A fronte di una sostanziale invarianza delle importazioni, l'avanzo dell'interscambio commerciale è salito ad oltre 600 milioni di euro. Mercato del lavoro Gli occupati sono cre-

sciuti dell'1,4 per cento, in linea con l'andamento medio nazionale e un punto superiore a quello del Mezzogiorno. L'incremento ha interessato esclusivamente il lavoro alle dipendenze (1,8 per cento) e soprattutto quello femminile. Il tasso di disoccupazione è salito dal 10,1 per cento al 10,9 per cento, per effetto del maggiore incremento delle persone alla ricerca attiva di un impiego. Il ricorso alla Cig (cassa integrazione guadagni) ha ripreso a crescere: nei primi sei mesi del 2008 le ore autorizzate sono aumentate del 50 per cento su base annua. Intermediazione finanziaria Nel primo semestre del 2008, i prestiti bancari erogati alla clientela residente in regione sono aumentati del 7,7 per cento. L'incremento dei crediti erogati alle famiglie consumatrici è stato del 3 per cento, nettamente inferiore a quello di dicembre 2007 (10 per cento), per effetto della minore crescita dei crediti al consumo (dal 9,8 per cento all'1,6 per cento). I prestiti a clientela in temporanea difficoltà (incagli) sono aumentati del 13 per cento. I crediti alle imprese, invece, sono cresciuti in regione dell'8,5 per cento, interessando in particolare, il comparto dell’edilizia.

Unioncamere

Marcata recessione POTENZA - A bocciare l’economia lucana ieri ci ha pensato anche la relazione di Unioncamere Basilicata appena pubblicata dall’osservatorio regionale, sull’economia nel primo semestre del 2008. Il risultato non lascia troppe possibilità di interpretazione: la Basilicata subisce l’influenza della crisi generale e si avvia verso una marcata recessione. Dure le parole del presidente, Pasquale Lamorte: «L’economia lucana, già in forte rallentamento nella prima metà del 2008, rischia di subire contraccolpi molto pesanti dalla netta inversione del ciclo economico, a livello nazionale e internazionale, che la recente esplosione della crisi finanziaria globale ha contribuito a innescare. A fronte della molteplicità dei fattori di crisi, sia sul versante delle imprese che delle famiglie, ai decisori politici spetta il difficile compito di individuare le giuste misure di sostegno ».

Le proposte di Vaccaro

Il 12 dicembre manifestazione a Roma

«Le eccellenze regionali ci indichino la strada»

La Fiom si mobilita Il sindacato: «Ora si pensi solo al rilancio» E Folino incontra l’Ugl contro la crisi

«LA situazione è drammatica», dice senza mezzi termini il segretario della Uil di Potenza, Carmine Vaccaro. Per evitare che la crisi produca effetti drammatici in regione, senza possibilità di ritorno, è neccessario invertire la rotta. «Nel più breve tempo possibile», dice con fermezza Vaccaro. E propone: «Perché non chiamiamo i più grandi imprenditori presenti sul territorio lucano penso a Fiat, Barilla e Ferrero - e chiediamo a chi guida da anni con successo realtà imprenditoriali importanti un confronto sincero. A loro dobbiamo porre un solo quesito: ora come ne veniamo da questa situazione? Come facciamo ad affrontare la crisi? Di cosa avete bisogno per far in modo che la regione abbia un futuro? A mio avviso - continua questa è l’unica maniera per fronteggiare la recessione».

LA FIOM non sta ferma. E per affrontare i problemi dovuti alla crisi economica ha tenuto un direttivo sindacale. Perché - secondo i metalmeccanici della Cgil, che per il prossimo 12 dicembre hanno indetto uno sciopero a Roma - la riduzione del valore reale dei salari e delle pensioni, la «riduzione del lavoro a pura merce con un’estensione della condizione di precarietà senza precedenti», la deregolazione del lavoro e sociale, hanno contribuito a produrre la crisi economica e recessiva che stiamo vivendo, scaricando i costi sulle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone. In questo contesto - incalza il leader lucano dei metlameccanici - «non si può semplicemente assistere in silenzio». ùI costi della crisi si scaricano, inevitabilmente su occupazione, salari, pensioni e lo stato sociale. Per il sindacato è necessario intervenire subito per invertire questo processo e porre al centro nuove politiche pubbliche che indirizzino l’innovazione dei processi e dei prodotti. La Fiom lancia alcune proposte. Come nuovi investimenti per un ammodernamento delle infrastrutture, una nuova idea di mobilità sostenibile, la produzione di apparecchi elettrodomestici di consumo e professionali eco-compatibili, una crescita della dimensione d'impresa anche attraverso la costruzione di reti tra imprese fondata sulla qualità del lavoro, la ricerca e

l’innovazione. Allo stesso tempo «sono inaccettabili i tagli allo stato sociale decisi del Governo». La Fiom chiede un nuovo intervento pubblico nell’economia ha come primo obiettivo quello di superare i vincoli definiti a livello europeo (Maastricht) che altrimenti riducono nei fatti la spesa pubblica. La qualificazione della spesa pubblica con finalità sociali, un nuovo modello di sviluppo deve assumere quale vincolo la compatibilità e la sostenibilità ambientale. Il sindacato chiede anche di estendere a tutte le tipologie d’assunzione ed a tutte le imprese della possibilità di aver diritto e di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ed alla mobilità, il ripristino dell’integrazione salariale nella misura dell’80 per cento (in caso di ricorso alla cassa integrazione) della retribuzione complessiva che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate e conseguente superamento dei massimali attualmente stabiliti dalla legge. La Fiom-Cgil considera necessario per difendere l'occupazione e qualificare la struttura industriale, rivendicare e rimettere al centro un ruolo di responsabilità sociale dell'impresa per contrastare processi di delocalizzazione anche vincolando le imprese a investimenti, interventi industriali e occupazionali sostitutivi sul territorio, riconfermando l'indisponibilità ai licenziamenti collettivi ed alle chiusure degli stabilimenti.

VITA ISTITUZIONALE

POTENZA - Da una parte c’è una certezza: «Non vorremmo dover ricordare l'idea di una industria che fu». Dall’altra un impegno: «Affrontare la crisi con le nostre capacità di azioni, analisi e proposte, ricorrendo a tutti gli strumenti a disposizione, come un avviso pubblico che attragga un certo numero di aziende di settore e risollevi le sorti della ValBasento». I delegati dell’Ugl Basilicata e l’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Folino, ieri mattina hanno preso posto allo stesso tavolo, in Regione. Hanno discusso della crisi che sta spegnendo molte aziende lucane: dalla Daramic di Tito Scalo alla Panasonic di Pisticci, e hanno ricordato l’incertezza che aleggia nell’area industriale della ValBasento. Tutte situazioni preoccupanti perché si parla di un numero indefinito di dipendenti “messi alla porta”. Per bocca di Luigi D’Amico, segretario provinciale di Matera, l’Ugl pensa ad «interventi di concerto tra Regione Basilicata e Governo nazionale, che coinvolgano anche sindacati e associazioni imprenditoriali», ha esordito. Che il futuro nelle aziende lucane potrebbe non trovare ampia accoglienza

lo dimostra, è solo un esempio, la sorte degli ottanta dipendenti della Panasonic di Pisticci. «L'azienda ha proposto loro incentivi all’esodo (devono licenziarsi volontariamente, per intenderci, ndr) per 30 mila euro» - ha spiegato Giovanni Tancredi, segretario regionale Ugl Basilicata. “Un totale di 240 mila euro - ha osservato - che potrebbe invece essere impiegato in altre aziende». Secondo Tancredi, la Regione “con i suoi osservatori potrebbe creare nuove opportunità sul territorio, dunque - ha proseguito - attraverso la conversione del piano industriale si potrebbero occupare questi lavoratori in altre attività annesse alla componentistica». Quanto all’area industriale della ValBasento, questa «necessita di un rilancio, possibile soprattutto attraverso una maggiore attenzione da parte delle istituzioni». Il segretario provinciale è convinto che anche «errori istituzionali» abbiano portato all'attuale situazione. Comunque «non vogliamo pensare a come gestire la crisi, ma al rilancio dell’area» - ha chiarito D'Amico. Angela Pino


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Politica lucana Blitz a sorpresa alla Regione: incontro “top secret” di due ore sulla crisi

De Filippo e Lacorazza a colloquio A Palermo tutti i governatori del Sud tranne il lucano di SALVATORE SANTORO POTENZA - Un faccia a faccia di due ore. Tanto è durato l'incontro tra De Filippo e Lacorazza. A sorpresa ieri, alle 15 e 30 il segretario del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza e il presidente della giunta regionale Vito De Filippo si sono incontrati. Hanno parlato a quattro occhi. Sui contenuti della discussione c'è l'assoluto “Top secret”. A nulla sono valse le insistenze. Niente da fare: quello che si sono detti il governatore e il segretario, a una settimana dall'intervista del senatore Filippo Bubbico, rimane «una conversazione privata». Quello che si sa è che Lacorazza è entrato nell’ufficio della presidenza della Regione e via Anzio a Potenza e subito dopo la porta si è chiusa alle sue spalle per riaprirsi solo alle 17 e 30. Difficile immaginare, senza elementi certi, quello che i due si sono detti. Si può solo supporre che in due ore di cose se ne siano dette abbastanza. Non è pace. Questo è evidente, ma almeno si sono parlati, considerando che come anticipato ieri dal Quotidiano nei giorni scorsi (a partire da sabato scorso) alle chiamate e agli sms del segretario regionale Pd, il governatore non aveva risposto. La sensazione è che le cose saranno più chiare solo a partire dalla prossima settimana considerando anche

Vito De Filippo e Piero Lacorazza

la fitta agenda di incontri e di eventi in programma. Qualcosa già lo si capirà da lunedi: in mattinata c’è l’Ufficio politico del Partito democratico di Basilicata e poi nel pomeriggio c’è la presentazione dell’associazione “Democratici cattolici” dell’assessore regionale Roberto Falotico. Prima l’Ufficio politico. Piero Lacorazza l’ha convocato ieri mattina rompendo il silenzio sulla vicenda della crisi politica. Questo il comunicato a sua firma: «E’

necessario riportare in un luogo collegiale una riflessione ed una valutazione politica affinchè la dialettica e il pluralismo siano elementi di ricchezza ed unità». Sì è anche appreso che Il 17 invece è stata convocata la Direzione regionale del partito. Dalle parole del segretario emerge la volontà di non dichiarare nulla prima di aver ascoltato o i big del partito. Sarà una delle tappe fondamentali per capire il futuro del Pd lucano. Anche qui però, non si sa chi ci sarà e chi

sarà assente. Non stupirebbe comunque l’assenza di De Filippo (essendosi sospeso da tutte le attività di partito). Potrebbe disertare la riunione dei vertici politici del Partito democratico lucano anche l’assessore Falotico che è salito sull’Aventino dai fatti della nomina della presidenza del consiglio regionale dell’estate scorsa. In ogni caso Lacorazza dà l’impressione di voler discutere con chi ci sarà prima di passare all’azione e alle parole ufficiali. Ma la questione rimane molto complessa. E in tanti aspettano di dare giudizi prima della manifestazione di Falotico al Due Torri. C’è curiosità per le presenze in platea. E Intanto da Verona (alla Fieracavalli) lo stesso Falotico non butta acqua sul fuoco. Secondo la testimonianza del cronista presente alla manifestazione veronese, l’assessore prima avrebbe espresso parole di solidarietà nei confronti del governatore De Filippo e poi in riferimento a un passaggio dell’intervista di Filippo Bubbico ha dichiarato pubblicamente: «Una Regione non può vivere di se stessa ma deve incrociare venti nuovi. La Basilicata senza confini non è solo uno spot. La Basilicata fuori dai propri confini regionali è sempre più apprezzata. Abbiamo il dovere di saper spendere i soldi pubblici e i nastri vanno tagliati quando si raggiungono i traguardi». Questo in risposta a chi

per la verità si sforza di sottolineare che alla Regione tutto è sotto controllo almeno dal punto di vista della prosecuzione dei lavori. La giunta infatti si è riunita nella mattina di ieri è ha deliberato su alcuni provvedimenti (i particolari in cronaca regionale ndr). Ma il clima rimane incandescente. Altra testimonianza del clima di difficoltà è l’assenza di De Filippo (e di esponenti istituzionali della Regione) a Palermo dove c’è stata la riunione dei governatori delle Regioni del Sud per la stesura di un documento sul federalismo. Alla fine le agenzie hanno battuto la notizia: «L’alleanza del Sud è stata sancita a Palermo da sei Regioni su sette (mancava solo la Basilicata) nella riunione voluta dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo che si ritrova in questa battaglia “rivoluzionaria”, come è stata definita, al fianco di governatori di centrodestra e centrosinistra (Sardegna, Campania, Calabria, Puglia e Molise), i quali, abbandonando le casacche dei partiti, si sono posti come comune obiettivo esclusivamente la tutela del Mezzogiorno». L’assenza del governatore De Filippo è significativa del clima politico che si vive in questi giorni in Basilicata visto che lo stesso De Filippo alcune settimane fa nella Conferenza delle Regioni è stato l’autentico protagonista dello scontro Regioni governo per difendere i di-

ritti delle regioni a Statuto normale in materia di accise del petrolio. La Basilicata in ogni caso ha firmato il documento finale dell’incontro a Palermo (via fax probabilmente). Per quanto riguarda la diplomazia in campo c’è molta attesa per gli incontri dei prossimi giorni. Innanzitutto in Basilicata arrivano Enrico Letta e Goffredo Bettini. Il primo sarà in Basilicata, precisamente a Matera, il 14 novembre per presentare l’ “Associazione 360”, di cui è l’ispiratore. Appuntamento lucano dunque per l’ex ministro “amico” di De Filippo. Bettini invece sarà a Palazzo San Gervasio il prossimo 19 novembre per partecipare all'inaugurazione della sede dell'Associazione “Territori in Rete”. In ogni caso la visita dei due big non potrà non incrociare la delicata situazione interna al Pd lucano. Per concludere attenzione e “notizie” si attendono dal consiglio regionale (per discutere della crisi del sistema produttivo lucano come richiesto dall’opposizione di centrodestra) che si svolge martedì prossimo a via Anzio. Lo stesso giorno si svolge anche l’iniziativa del Pd, voluta fortemente dal sindaco Vito Santarsiero, “Ripartire dai poveri” che vede la partecipazione del parlamentare Raffaele Cananzi. Insomma tanta carne a cuocere per un partito in cerca di “soluzioni”. s.santoro@luedi.it

L’INTERVENTO di VINCENZO VITI «Caro direttore, il tuo accenno all'endorsement e alla tradizione anglosassone credo abbia offerto a tutti la prova della distanza siderale che separa il costume, talvolta primitivo talaltra bizantino, con cui celebriamo i riti della politica, dai costumi che la regolano in quei giardini pensili che sono presso di noi oggetto di culto. E, a proposito dell'ultima vicenda che ha visto De Filippo replicare, non senza qualche ragione, a Bubbico, mi sono chiesto: ma come ! Vinciamo in Ohio e ci apprestiamo a perdere in Basilicata? Possibile che non riusciamo a capitalizzare nessuno dei vantaggi della globalizzazione, salvo che non si tratti di globalizzare le attività meno nobili dell'intelletto umano? Domande ironiche e retoriche che non vogliono per alcuna ragione sottovalutare il senso di quello che accade da noi, chiamandoci invece a valutare e a decidere come si possa impedire la deriva del centro-sinistra in Basilicata. In ogni caso sarà bene evitare di fingere che nulla sia successo, acconciandoci alla filosofia del conte Zio: sopire, troncare, sopire…o, se volete, chiedendoci, con Don Ferrante, se quel che accade è “sostanza o accidente”. La verità è che la politica lucana manifesta un vistoso malessere, la cappa di una stanchezza morale, il limite della sua riduzione al primato degli organigrammi e al “coordinamento” delle carriere, quindi all'esaurimento di autentiche passioni. Talchè i surrogati della politica finiscono col divenire i culti esoterici, i rigurgiti identitari,

Il vistoso malessere della politica le nostalgie ghibelline (che sono altra cosa dal richiamo al mondo delle idee, dei valori e delle esperienze che sono state e sono tuttora una irrinunciabile ricchezza civile). Finisce col prevalere il richiamo della foresta. Così accade che l'opposizione, che è un esercizio dell'intelligenza e della ragione, finisca col divenire una pratica primitiva, oscillando fra compromesso occulto e manifestazione muscolare. E accade anche che il dibattito politico fugga dai luoghi nei quali ha il dovere di esprimersi per rifugiarsi nella “cifra”, nel liguaggio allusivo, nei messaggi collocati “in cauda” (venenum). Chi ha vissuto altre stagioni, pur con tutte le loro drammatiche contraddizioni e insufficienze, difficilmente comprende la ragione di quel che sta avvenendo. E non riuscendo ad attribuire la responsabilità di quello che accade al temperamento dei protagonisti (o degli antagonisti), si chiede quale sia il modo per comporre un conflitto ch'è, nella sua natura, un conflitto politico, cioè una cosa seria che non è possibile né troncare né sopire, anche se è giusto “ascoltare”, Non che non contino i gèni: ma se un personaggio di cultura (e di civiltà) “temperata” (potrei dire, per la concezione alta che ho del termine, “dorotea”) come Filippo Bubbico, in una intervista da lui sollecitata, come Leporace con onestà rivela, dà sfogo a

valutazioni così severe e manifesta indulgenze patriottiche così generose e calorose, tutto ciò non credo accada per un impazzimento delle coronarie o per un trasalimento dello spirito. Difficile credere che tutto sia frutto dell'accidente e non di un’accorta elaborazione: soprattutto perché abbiamo stima di quel sapiente laboratorio di spirito aleatico da cui promana la “sostanza” che ha scatenato il conflitto. Né possiamo pensare che l'autosospensione che De Filippo, con una lettera dignitosa e generosa annuncia, rappresenti, in un epoca di “passioni tristi” (Baruch Spinoza), solo la metafora di uno spirito che si libra nei cieli del nulla, rinunciando alle obbligazioni della “ragion pratica”, ch'è la versione kantiana della politica (mettiamola in filosofia .Non si sa mai!) Sicchè, per uscire dai preliminari, sarà bene confermare che la cosa è seria (a meno di qualche impensabile colpo di teatro). E si iscrive in un abbassamento di quota della politica regionale della quale si intravede la malattia morale: che non è solo quella su cui, legittimamente, si industriano don Cozzi e la Magistratura. E non riguarda solo il centrosinistra poiché esala anche nella patente modestia del centrodestra. Ma tocca soprattutto il centrosinistra e interroga la capacità del PD di definire cosa vuole essere da grande (se ci arriverà)

un rèfolo, “una tonalità intellettuale, una sfumatura emotiva ” (Berselli in “Sinistrati”) o il luogo di una nuova misura civile della politica. Nel segno del rispetto reciproco, dell'onestà intellettuale, soprattutto del superamento di quella cultura delle “enclaves” e delle trincee che sono il riflesso di vecchi mondi sconfitti e sepolti. Quale ottimismo della volontà è mai possibile, se è così radicale il pessimismo dell'intelligenza? A che vale auspicare un compromesso, quando la compromissione si esercita ai livelli più bassi, nei sottoscala della politica? A che valgono le analisi dense e suggestive di Piero Lacorazza, che ci ostiniamo a pensare debba far corrispondere all'intelligenza anche autonomia e carattere, se non riusciamo a liberarci delle piccole astuzie, dei veleni e dei doppi fondi che rendono odiosa la politica? Soprattutto quando essa giunge al punto di suicidarsi per manifesta atrofia o per perdita della ragione sociale? Non credo, e concludo, che basterà una mediazione illuminata per rimettere le cose a posto. Troppe riserve, troppi timori ed anche un reale malessere che nasce da retropensieri e storie che appaiono difficilmente omologabili, se non a prezzo di uno smisurato impegno di lealtà e di contaminazione. Né potrebbe servire un rito collettivo di autocoscienza. Poiché il nodo è politico. Tocca il nostro modo di vive-

re un'esperienza inedita in una terra che ancora oggetto di contesa fra aggregazioni gentilizie diverse, governate da fitte solidarietà interne (più laici, paradossalmente, l'ex Margherita e il popolarismo cattolico, più sodàli gli ex diessini). E' mancata, e manca, ma non si può surrogare, una generosa pratica inclusiva che ridimensioni il ruolo delle divise, lo zelo dei caporali e soprattutto dismetta le arroganze, già tristemente sperimentate a Matera, di chi ha preteso di “investire” l'intendenza. Tanto, si è detto, il popolo seguirà! Con la riserva, poi di sciogliere il popolo, se non si acconcia! Pensiero finale in questa troppo lunga (ma sincera) requisitoria. Purtroppo non sono, come da De Filippo, un frequentatore di grandi ombre: l'ultima, Anna Arendt, che pure qualche riflessione sulla democrazia (e sul totalitarismo) ce l'ha consegnata. Oso ricorrere a Wittgenstein quando nei “pensieri” ammette che “non c’è nulla di più inutile che discutere di ciò che è uguale a se stessi”. Ciò che ci dovrebbe ammonire a uscire dalla sindrome dello specchio rotto che riproduce le nostre infinite sagome (non tutte godibili) e trovare invece la forza per far valere le nostre ragioni e mettere a tacere i nostri torti. Poiché è sorprendente (e crudele) che tante intelligenze non riescano a divenire intelligenza collettiva, cioè una forza della storia. Peccato! Perché non è detto che perseveranza (virtù cristiana) e lealtà (virtù laica) possano durare oltre le repliche dell'evidenza. E quando la misura dovesse essere colma, noi potremmo non esserci più».


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Primo piano

Sabato 8 novembre 2008

Studenti in rivolta A Pisa i binari vengono occupati nella capitale fallisce l’assalto alla stazione Ostiense

L’«onda anomala» attraversa l’Italia Proteste e cortei di scuole e atenei in tutte le città A Roma ancora scontri: un ferito, dieci contusi ROMA – Il decreto legge sull'università varato giovedì dal consiglio dei ministri – e giudicato ieri «positivo» dal Presidente Napolitano – non ha fermato la protesta degli studenti che anche oggi sono scesi in piazza – 18.500 in tutta Italia secondo le questure – con iniziative spesso all’insegna della creatività. Non sono mancati però scontri tra giovani e forze dell’ordine nella Capitale. Ancora in piena mobilitazione pure i ragazzi delle superiori mentre i sindacati chiedono al Governo l’apertura di un confronto a Palazzo Chigi e a Castel Volturno (Caserta) gli Stati Generali delle scuole del Meridione hanno fatto il punto sulla situazione del settore. UNIVERSITA' – Manifestazione turbata da disordini a Roma: un ferito e una decina di contusi è il bilancio degli scontri avvenuti nel pomeriggio tra forze dell’ordine e studenti, dopo il tentativo dei manifestanti (5.000 in piazza secondo la questura) di entrare nella stazione Ostiense per bloccare i binari. Tentativo andato in porto, invece, a Pisa dove ieri mattina alcuni binari della stazione sono stati occupati da studenti universitari e medi

(300, secondo la questura, hanno protestato contro la legge 133). Cortei anche a Cosenza (con il camice bianco e un cappellino in mano per chiedere i soldi necessari alle loro ricerche studenti di chimica hanno espresso il loro dissenso), Catanzaro (200 studenti hanno manifestato secondo la questura) e Reggio Calabria. Migliaia (1.000 secondo la questura) i ragazzi che hanno sfilato a Napoli dove gruppi di manifestanti hanno affisso

all’ingresso della sede dell’agenzia di lavoro interinale Adecco e della sede regionale della Corte dei conti manifesti con sopra scritto: «Attenzione, generatore di crisi». Corposa (3.000 secondo la questura) la manifestazione di Cagliari aperta da studenti che, ispirandosi alla canzone dei Pink Floyd “The wall”, indossavano maschere bianche recando uno striscione con la scritta ironica (in inglese) «Non ci serve l’istruzione».

È proseguita anche nelle Marche la mobilitazione con un corteo a Macerata e lezioni all’aperto ad Ancona. Lezioni all’aperto anche a Perugia. A Palermo una ventina di studenti del comitato «No Gelmini» ha occupato simbolicamente il rettorato e lo stesso hanno fatto loro colleghi nell’ateneo di Messina. Folklore e ironia a Genova: studenti-lavavetri, altri con al seguito un drago stile capodanno cinese, altri ancora hanno informato i pas-

LE REAZIONI

Schifani: «Il Parlamento non resterà insensibile» PALERMO – «Il Parlamento non è nè resterà insensibile alle richieste di ascolto, di incontro, alle manifestazioni che arrivano da tante parti del Paese». Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha risposto così all’appello lanciato dal rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, durante il memorial “Padre Ennio Pintacuda”. Il rettore Lagalla ha affermato che le proteste delle ultime settimane all’interno degli Atenei italiani esprimono «una forte preoccupazione per la tenuta del sistema dell’istruzione pubblica». Giovedì i rettori degli atenei meridionali, riuniti a Palermo, avevano elaborato un documento trasmesso alle massime cariche dello Stato, in cui si afferma «la funzione di baluardo sociale e civile che le Università hanno nel Sud». Il presidente del Senato ha chiarito che «non c'è nessuna volontà di penalizzare un settore nevralgico e strategico come quello dell’istruzione universitaria. Bisogna spendere bene in un momento in cui il

Paese subisce le conseguenze di una crisi finanziaria internazionale che avrà conseguenze sull'economia reale». Intanto i due fronti politici analizzano con occhi diversi la protesta. «La protesta degli universitari in piazza ancora una volta è andata oltre l’espressione del dissenso politico sconfinando in atti violenti inaccettabili, che andrebbero condannati severamente da parte di ogni forza politica e perseguiti giudiziariamente utilizzando la normativa vigente sull'ordine pubblico», afferma Italo Bocchino, Presidente Vicario Gruppo Pdl alla Camera. «Confermiamo la nostra ferma condanna per ogni forma di violenza, da qualunque parte si manifesti. Ma non possiamo non sottolineare che gli scontri a Roma tra studenti e forze dell’ordine di oggi sono il frutto avvelenato dell’escalation di tensione che fin qui il governo ha mostrato». Ha replicatoPina Picierno, ministro Politiche giovanili governo ombra del Pd.

seggeri sulla metro e, al Mercato Orientale, hanno distribuito ai passanti una sorta di «bugiardino», il «Gelmindol», «Supposte effervescenti»; 500 studenti hanno partecipato a un corteo organizzato dal collettivo Kaos. Alcune centinaia di ragazzi hanno partecipato a Torino, davanti al Politecnico, alla contro manifestazione organizzata in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo; a loro si sono uniti i lavoratori della ThyssenKrupp. Cortei improvvisati nel pomeriggio a Firenze dove è stato occupato “simbolicamente” un autobus. A Potenza sono scesi in piazza insieme operai e studenti universitari e a Trento circa 200 studenti universitari hanno sfilato nel pomeriggio in sella alle biciclette. SCUOLA – A Milano un corteo di centinaia di studenti (500 secondo la questura) delle scuole superiori ha sfilato per le vie della città per poi tenere un’assemblea aperta a piazza Fontana. Momenti di tensione ieri mattina, a Chivasso (Torino), al termine di un corteo studentesco: una cinquantina di ragazzi ha cercato di entrare nelle aule del liceo Newton dove si stava facendo regolarmente lezione e solo dopo l’intervento dei carabinieri la situazione è tornata calma. A Firenze una sessantina circa di studenti medi si sono incatenati questo pomeriggio alla ringhiera che corre intorno al Battistero, davanti al Duomo. Almeno 1500, secondo la polizia, gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione che si è svolta questa mattina nel centro di Empoli.

La questura smentisce di aver caricato. Anche una giornalista di Repubblica rimedia manganellate

Roma, sangue per strada e mutande di carta sui muri ROMA – Ancora scontri a Roma durante un corteo di studenti. Ieri i tafferugli sono esplosi però tra polizia e manifestanti durante il tentativo degli studenti di occupare i binari della Stazione Ostiense. Negli scontri è rimasto ferito un ragazzo. Tra i dieci contusi anche un poliziotto (ma la questura parla di tre agenti e un funzionario) e una giornalista di «La Repubblica». Ad attraversare le vie di Roma, ancora messe a dura prova con bus deviati e ingorghi, tre cortei contro «la Gelmini e la privatizzazione»: due degli universitari, partiti da La Sapienza e da Roma Tre, e uno degli istituti superiori, partito da piazza Barberini. Tutti sono poi confluiti a Piazza Venezia e poi si sono diretti verso il ministero della Pubblica Istruzione. La questura parla di 5.000 manife-

stanti. Durante il percorso tutto si è svolto pacificamente con iniziative anche ironiche come gli slip di carta attaccati sulle pareti delle banche del centro dagli studenti dell’università de La Sapienza. «Il governo ci taglia i fondi per darli alle banche, mettendoci in mutande, e noi le appiccichiamo sui muri», ha detto Daniela dopo aver attaccato degli slip adesivi sulla Banca di Roma in via Solferino mentre decine di uova marce sono state lanciate contro la banca Carim in via Cavour al grido di: «Non vogliamo dare soldi pubblici alle banche, vergognatevi». Un pò di tensione arriva quando tre studenti di destra, con svastiche sulle magliette e caschi, definitisi di Blocco studentesco, tentano di infiltrarsi nel corteo ma vengono cacciati via dagli stessi studenti. Poi ad allontanarli ci pensa anche la Digos. In una nota, pe-

rò, Blocco Studentesco ha sostenuto di non avere mai preso parte alla manifestazione. Nel percorso da piazza Venezia verso il ministero, un gruppo ha bloccato per circa 30 minuti il traffico su Ponte Garibaldi. Poi, alla Stazione Ostiense, scoppiano gli scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Gli studenti avevano tentato di occupare i binari correndo verso un’entrata laterale poi sono nati i tafferugli: sono volate bottiglie e oggetti contro le forze dell’ordine che, secondo gli studenti, avrebbero risposto con due cariche. Sempre secondo quanto hanno riferito gli studenti, il giovane ferito è un universitario di 25 anni, della facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza di Roma, a cui sarebbero stati applicati diversi punti di sutura alla testa, a causa dei colpi ricevuti. Tra i contusi

anche la giornalista di Repubblica, Laura Mari. «Ero con i miei colleghi all’entrata della Stazione Ostiense, tra i tornelli e i cancelli, quando i poliziotti hanno cominciato a caricare gli studenti – ha raccontato la giornalista – che cercavano di entrare nella stazione, e anch’io ho preso delle manganellate alla testa e al gomito. Sono stata caricata nonostante abbia urlato che ero giornalista. Eravamo come in gabbia, dietro quei cancelli, per fortuna poi sono riuscita a uscire coprendomi la testa». La questura, che smentisce di aver caricato, sostiene che circa 1.000 studenti hanno tentato di occupare la stazione ferroviaria e sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. Nella circostanza, sostiene sempre la questura, tre agenti della Mobile e il funzionario che dirigeva il servizio sono stati lievemente contusi.

Una macchia di sangue


Portafoglio Ritardate le procedure di volo. Martedì 11 incontro Cai-confederali

Sabato 8 novembre 2008

Credito: «Deterioramento generale»

Bankitalia «Sempre più imprese in “rosso”»

Alitalia, è sciopero bianco Dai piloti linea soft contro gli accordi del 31 ottobre di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Comandanti, primi ufficiali e piloti di Alitalia passano all'azione. Anpac ed Up hanno indetto uno sciopero bianco contro gli accordi del 31 ottobre siglati a Palazzo Chigi da confederali ed Ugl. Le procedure di controllo previste dal regolamento prima del volo sono state applicate alla lettera "senza svolgere funzioni di supplenza" - precisano fonti sindacali - come avviene di frequente a causa delle carenze organizzative della compagnia aerea e degli addetti al trasporto aereo. La protesta è stata morbida: si lamentano numerosi ritardi e qualche cancellazione di volo in partenza da Fiumicino. Ma il 25 novembre piloti ed assistenti di volo faranno sul serio aderendo allo sciopero di 24 ore indetto dalla Cub. L'obiettivo degli autonomi è impedire la chiamata diretta dei lavoratori annunciata dal presidente della Compagnia Aerea Italiana, Roberto Colaninno. Messe alle

Un aereo Alitalia all’aeroporto di Fiumicino

strette dalla linea dura di governo e azienda, Anpac ed Up cercano una via d'uscita. Ieri sono passate al contrattacco inviando una lettera a Colannino, al sottosegretario Gianni Letta e al commissario straordinario Augusto Fantozzi in cui chiedono la riapertura del tavolo per discutere i nuovi

“Sfilata” dei grandi marchi da Mr Prezzi

Caro-pasta, il Garante «Ci sono le condizioni per un calo dei prezzi»

contratti e le assunzioni. Intanto preparano l'inasprimento della mobilitazione di cui discuterà l'assemblea unitaria convocata lunedì prossimo a Fiumicino con gli assistenti di volo di Avia ed Anpav ed il personale dei terra dell'Sdl. Martedì 11, invece, sarà la Cai a fare il punto con Filt-Cgil, Fit-Cisl,

di CRISTINA LATESSA ROMA - Esistono i presupposti e le condizioni per una riduzione del prezzo della pasta. Ne è convinto il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, a conclusione degli incontri avuti con le principali industrie del settore in seguito alla corsa dei prezzi dall’inizio dell’anno. «Alcuni marchi e alcuni produttori locali hanno già avviato la riduzione dei prezzi, a riprova – nota Mr Prezzi – che è possibile andare in questa direzione». Davanti al Garante sono stati ascoltati ieri i rappresentanti di Barilla, Divella e Garofalo mentre ieri era il turno di De Cecco e Agnesi. Dall’imprenditore pugliese Vincenzo Divella era giunto appunto il riscontro che i cali sul pacco di pasta erano già in atto ma il settore, pur in presenza di un forte calo delle quotazioni del grano, non poteva fare più di tanto per il forte aumento registrato dai costi produttivi in genere. Più fermo il punto di vista di Guido Barilla che aveva parlato di aumenti inevitabili e deprecato gli attacchi demagogici al settore. Ma dal giro a cinque con le big dell’industria, il garante riscontra in definitiva segnali di disponibilità ad 'alleggerire' i prezzi. I produttori – nota Mr Prezzi – hanno confermato l’entità e la dinamica delle variazioni dei prezzi, comunicando di aver operato, nel corso degli ultimi 12 mesi, aumenti dei listini anche per consentire di 'spalmarè su un arco temporale più ampio l’impatto del rialzo del costo delle materie prime, intervenuto tra estate 2007 e primavera 2008». I produttori hanno anche esposto a Lirosi le difficoltà connesse all’attuale fase di negoziazione per il rinnovo dei contratti con la grande distribuzione. Argomento che sarà peraltro affrontato nell’incontro che il Garante ha in programma martedì prossimo con le big della distribuzione. «I consumatori non possono attendere che si risolvano le trattative commerciali tra le singole industrie e le grandi catene distributive per poter beneficiare del calo delle quotazioni del grano» – commenta il ministro dello Svilupopo economico Claudio Scajola, auspicando una «immediata e serena» conclusione dei negoziati in vista del periodo natalizio, anche con l’avvio di campagne promozionali.

ROMA - Meno imprese in utile nel 2008, meno investimenti nel 2009 e un deterioramento generale delle condizioni del credito: è un quadro tutt'altro che roseo quello che emerge dall’indagine campionaria condotta dalla Banca d’Italia tra 4.107 imprese sia del settore industria che in quello dei servizi. La crisi finanziaria produce dunque i suoi effetti anche sull'economia reale e le imprese tirano il freno quando non sono costrette addirittura ad arretrare. INDAGINE SUL CREDITO BANCARIO - Ed è sempre Bankitalia ad evidenziare, questa volta nella consueta indagine sul credito bancario, che per l’ultimo trimestre del 2008 le banche «prevedono un’ulteriore restrizione delle politiche di offerta del credito, in particolare per i finanziamenti alle imprese». L’indagine campionaria della Banca centrale tra le imprese italiane ha testato anche la nuova misura di detassazione degli straordinari: il provvedimento – si evidenzia nel rapporto – diminuisce la necessità di nuove assunzioni per il 29,1% delle imprese dei servizi e per il 24,6% di quelle dell’industria. razioni in valuta

E la Uil chiede al Governo di intervenire sulle banche

Effetto Bce, tassi sempre in discesa ROMA - Banche sempre più sotto pressione per tagliare le rate dei mutui a tasso variabile, dopo che anche la Bce, giovedì, ha definitivamente imboccato la discesa dei tassi. Intanto continuano a calare anche i tassi di mercato, con l'Euribor a tre mesi in euro sceso ai minimi da marzo e il Libor sul dollaro ai minimi di quattro anni. Il tasso che le banche si applicano fra loro sul mercato interbancario calcolato giornalmente dalla European Banking Federation è sceso ieri al 4,447% sulla scadenza trimestrale (12 punti base), ai minimi dallo scorso 6 marzo. Giù anche il tasso a un mese,

Antonio Lirosi, Mr Prezzi

Uil-t e Ugl-t sul nodo dei contratti e dei criteri di assunzione. Mentre restano in sospeso le verifiche richieste dai confederali ai ministri Claudio Scajola (Sviluppo) sull'avanzamento del piano industriale con riferimento ai nodi Ams, Atitech e cargo. E al Maurizio Sacconi (Lavoro) sugli ammortizzatori sociali a cui avviare i 3.250 esuberi. Intanto va avanti la procedura di amministrazione straordinaria. Ieri il commissario Fantozzi ha incontrato le nove sigle sindacali per discutere tempi e modi dell'insinuazione al passivo dei dipendenti Alitalia. La prossima settimana sarà reso noto il giudizio di congruità per l'offerta Cai. Subito dopo è atteso il via libera dell'Unione Europea all'operazione. Il commissario ai Trasporti Antonio Tajani ha espresso apprezzamento per lo schema giuridico seguito nella privatizzazione della compagnia greca Olympic Airlines. Un esempio - sottolinea - da applicare "anche al caso Alitalia".

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che con il 3 mesi fa da parametro per le variazioni delle rate dei mutui, al 4,10% dal 4,25%. E sul dollaro il Libor trimestrale è sceso al 2,29% dal 2,39% di ieri, toccando il minimo dal 2004. Una buona notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile, se non fosse che il calo dei tassi di mercato, che restano elevati a causa delle forti tensioni sul credito e della diffidenza delle banche a prestarsi liquidità, non riflette interamente la discesa dei tassi fissati dalle banche centrali. Tanto che il segretario confederale della Uil, Lamberto Santini, ha chiesto al Governo «di intervenire sul sistema bancario affinchè le rate siano riagganciate al costo

del denaro indicato dalla Bce», perchè «non riflette più adeguatamente il costo della raccolta, come raccomandato dal Governatore della Banca D’Italia Draghi». A innescare l’ulteriore discesa dell’Euribor è stata la decisione della Banca centrale europea di dare un’ulteriore sforbiciata da mezzo punto al tasso di riferimento, portandolo al 3,25%. E il presidente dell’Eurotower si è spinto oltre, ammettendo che al consiglio a Francoforte si è discusso di un taglio di tre quarti di punto, e che la Bce prepara un nuovo taglio: «Non escludo – ha detto – che taglieremo i tassi di nuovo».


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Sabato 8 novembre 2008

24 ore in Basilicata

Omicidio De Mare Elementi importanti nel racconto di una collega e amica dell’autotrasportatore

La testimone della centrale «Diceva che la merce spesso era scaricata in posti impensati» di FABIO AMENDOLARA SCANZANO - Nella centrale del latte si lavorava tanto in quegli anni. Gli arrivi e le partenze di camion erano continue. Il latte veniva raccolto dai produttori della zona e poi immesso sul mercato. Vincenzo De Mare era un padroncino scrupoloso. Stava attento alle bolle d'accompagnamento e scaricava in orario. Ma qualche volta si lamentava con i colleghi. C'è un testimone. E' una donna. Sostiene di aver sentito l'autotrasportatore - che secondo gli investigatori è stato ucciso per essersi rifiutato di trasportare rifiuti tossici - «commentare il fatto che spesso e volentieri la merce non veniva scaricata nei luoghi destinati e riportati nella fattura, ma nei luoghi più impensati». Piazzole autostradali, garage, capannoni abbandonati. Per gli investigatori - l'indagine era coordinata dal capitano Pasquale Zacheo, ex comandante della compagnia di Policoro, e dal tenente Antonio Guglielmi, che comandava il nucleo radiomobile (oggi l'hanno ereditata il capitano Fernando Carbone e il tenente Annalisa Pomidoro), guidati dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini - «è evidente che all'interno della centrale del latte più di qualcuno stava conducendo attività illecite in forma organizzata e sistematica». E di questo se ne erano accorti anche alcuni dipendenti. «E quelli che sospettavano qualcosa - emerge delle indagini - venivano epurati con allontanamenti o trasferimenti». O peggio, come accaduto a De Mare, che forse sapeva più di tutti, eliminati fisicamente. La testimone che hanno ascoltato i carabinieri è di Policoro. Og-

LE TAPPE 1993 VINCENZO DE MARE, AUTOTRASPORTATORE, VIENE UCCISO A COLPI DI LUPARA IN LOCALITÀ TERZO CAVONE A SCANZANO JONICO

1994 L'ISPETTORE CHE INDAGA SUL CASO VIENE IMPROVVISAMENTE > TRASFERITO IN CALABRIA

1996 PARTE L'INDAGINE DEL PROCURATORE DI MATERA NICOLA MARIA PACE SULLA PRODUZIONE ILLECITA DI MATERIALE RADIOATTIVO NEL CENTRO TRISAIA

1997 IL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCA MACCHIA DISPONE LA SECRETAZIONE DI 21 ATTI D'INDAGINE. TRA QUESTI CI SONO LE DICHIARAZIONI DI UN TESTIMONE (NOME IN CODICE BILLY) E IL PROGETTO URANO (FINALIZZATO ALLO SMALTIMENTO IN ALCUNE AREE DEL SAHARA DI RIFIUTI TOSSICI E RADIOATTIVI).

2000 L'INCHIESTA PASSA ALLA DIREZIONE DISTRETTUALE antimafia di Potenza, la coordina il capo della procura Giuseppe Galante

2003 IL GOVERNO COMUNICA: «SCORIE NUCLEARI DA STOCCARE A SCANZANO JONICO». IL SITO INDIVIDUATO È LA MINIERA DI SALGEMMA DI TERZO CAVONE. DOPO 15 GIORNI DI PROTESTE E MANIFESTAZIONI IL GOVERNO RITIRA IL DECRETO

2004 VENGONO ALLA LUCE 15 BIDONI DI RIFIUTI CHIMICI IN LOCALITÀ TERZO CAVONE

2006 La sede della Latte Rugiada. Nel riquadro Vincenzo De Mare

gi è in pensione. Oltre che collega era anche un'amica di De Mare. Secondo gli investigatori, da lui «aveva ricevuto importanti confidenze». E con lui si confidava. Ed è così che gli aveva raccontato di una sua vecchia fiamma. Una persona che lei stessa aveva presentato ai dirigenti dello stabilimento. Era un uomo della provincia di Mo-

dena, sui cinquant'anni e con qualche problema con la giustizia. Gli investigatori ipotizzano che il modenese «ebbe ampia libertà nell'organizzazione di alcuni viaggi per il Nord Italia». Ecco il racconto della donna: «Il modenese mi accompagnò a Salsomaggiore, per delle cure termali che mi vennero imposte dai dirigenti della Latte Rugiada.

UN EX PENTITO DELLA 'NDRANGHETA SVELA LE ROTTE DEI RIFIUTI. VIENE RIAPERTA L'INCHIESTA SULL'OMICIDIO DE MARE

Partimmo con la mia macchina. Lì venne a trovarci una donna. Cenò con noi e andò via con il modenese». Le promisero che sarebbero tornati il giorno dopo. Dice la testimone: «Da quella sera non li ho più visti. E quando tornai a Scanzano il magazzino della Latte Rugiada era stato svuotato di tutte le scorte». La donna comincia a dubita-

re. Ha dei sospetti. L'atteggiamento di quell'uomo era stato molto strano. E allora decide di parlare con il suo capo. Gli chiede le ragioni «del ciclo di cure termali mai richiesto». Ma anche «che fine avesse fatto il modenese». Ricorda la donna: «Il capo mi disse di non preoccuparmi. Disse, “questo ci sta salvando l'azienda”». Dopo anni ap-

prende che il modenese «è espatriato». Ma la donna ricorda anche un particolare che gli investigatori ritengono essere molto importante: «De Mare - sostiene la testimone - al rientro di questi viaggi anomali, diceva che in ogni posto in cui era stato a scaricare la merce, incontrava il modenese». f.amendolara@luedi.it

DON COZZI, INTIMIDAZIONI E CAROVANA ANTIMAFIA

«Quanta ipocrisia in quella solidarietà» A VOLTE nude e crude vanno esternate le parole. Anche a rischio di passare eccessivamente per un malmostoso. E' da tempo che dico (e senza scherzare) a Don Marcello Cozzi che con la sua battaglia contro il malaffare si è cucito addosso l'abito di un cadavere ambulante. Per fortuna (sostengono) che la Basilicata non è la Sicilia e per grazia di Dio in terra lucana non si spara (si fa per dire) come a Casal di Principe o a Secondigliano. Ciononostante, probabilmente una più sostenuta solidarietà a Don Cozzi andava manifestava prima che ricevesse la grave minaccia ed intimidazione dei giorni scorsi. Viene normale domandare a più di qualcuna di

quelle belle voci della solidarietà come mai è rimasta miserevolmente muta, quando Don Cozzi è stato denunciato dall'ex prefetto di Potenza che l'ha fatto passare pure per un contafrottole? Perché tanta ipocrisia nell'esternare oggi sostegno all'impegno civile del sacerdote lucano quando appena ieri era avvertita come un disturbo un'eventuale presentazione del volume “Quando la mafia non esiste” ? In faccia a tanta ipocrisia si aspetta solo che quel pezzo di Chiesa che ha sempre considerato Don Cozzi un religioso malposto nelle sue funzioni dottrinali, palesi (senza vergogna) timore per la vita del confratello. Mimmo Mastrangelo

«La Basilicata non è una zona franca» sottolinea Folino. E da Sasso Don Cozzi ribadisce la sua lotta

«Non mi intimidiscono. Non mi fermerò» SASSO DI CASTALDA - La carovana nazionale antimafia di Libera ha fatto tappa in Basilicata. Ieri a Sasso di Castalda è stato ricordato a 28 anni dalla sua scomparsa, il giovane lucano Mimmo Beneventano, ciso dalla camorra. C’erano la mamma e il cognato di Mimmo. Lo hanno ricordato, hanno raccontato come l’informazione ha trattato il loro caso. Un appuntamento per sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica a respingere ogni tipo di violenza e di criminalità. Un incontro che ha previsto anche una tavola rotonda a cui hanno partecipato giornalisti (Fabio Amendolara del Quotidiano e Mimmo Parrella de La nuova del Sud) e opinionisti e moderata da Don Marcello Cozzi, ancora in prima fila nella lotta contro le mafie. «Non mi intimidiscono, non mi fermerò», così Don Cozzi ha ribadito il suo impegno, così ha risposto a chi nei giorni scorsi ha tentato di intimidirlo inviandogli dei proiettili. E ieri, non solo da Sasso ma tutta la regione, sono continuati ad arrivare messaggi di solidarietà. L’assessore regionale alle attività produttive, Vincenzo Folino ha sottolineato: «La Basilicata è altro rispetto all’insedia-

mento criminale delle regioni a noi confinanti ma non è una zona franca come dimostrano i fatti, le circostanze ed i processi che in questi ultimi anni sono avvenuti nella nostra regione. L’impegno per la legalità e per la giustizia unisce il sentimento ed una tradizione di un popolo che ha fatto leva, anche nei momenti più difficili, proprio sui suoi valori e sulle sue virtù. L’atto intimidatorio a Don Marcello Cozzi può anche essere letto come una reazione per l'importante lavoro che gli organi investigativi ed inquirenti stanno svolgendo nella nostra regione». «I recenti episodi malavitosi che hanno coinvolto il territorio Lucano, - ha dichiarato poi il senatore del Pd Filippo Bubbico- descrivono una situazione preoccupante che non va sottovalutata. La gravità degli atti richiede il massimo impegno delle Istituzioni e della società civile, affinché, la Basilicata non venga dominata dalla criminalità e da logiche mafiose, riaffermando sempre più i valori della legalità e della democrazia». E ancora solidarietà dalla Cgil lucana: «è fondamentale che rispetto alla cultura della legalità tutte le forze sane della società facciano la

loro parte». Il senatore del Pd, Carlo Chiurazzi, ha esortato Don Cozzi «a continuare la sua azione di lotta «a difesa della giustizia contro una illegalità che va necessariamente tenuta ai marginiucdel nostro tessuto sociale». «Giustizia e legalità sono valori universali» hanno affermato i consiglieri regionali della Federazione dei Popolari di Centro, Gaetano Fierro, Rosa Mastrosimone e Francesco Mollica. «L’inquietante atto di intimidazione che ha colpito Don Marcello Cozzi è anche un attacco alla società lucana e all’intero mondo del lavoro» ha affermato il segretario regionale della Uil Michele Delicio. «Don Marcello Cozzi, vittima di un inaccettabile atto di intimidazione» ha sottolineato la Federazione provinciale di Potenza dei Verdi. Solidarietà anche dalla Federazione sui-generis «rimarchiamo la nostrà volontà di lottare assime». E infine la segreteria FlmUniti Cub espimendo solidarietà ha sottolineato come durante la manifestazione del 9 a Rionero fossero pochi gli amministratori «Tutto ciò non è servito certamente a rendere più forte Don Marcello e le sue denunce».


24 Ore in Basilicata 15 Parco Val d’Agri La Regione impugna la nomina del commissario straordinario Sabato 8 novembre 2008

«Un atto per ripristinare la legalità» De Filippo scrive a Gianni Letta. Latronico: «Singolare durezza» POTENZA - Venerdì scorso la nomina del nuovo commissario straordinario dell'Ente Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese: l'ingegnere Domenico Totaro, originario di Senise, responsabile provinciale del dipartimento ambiente di Forza Italia. Una nomina arrivata direttamente dal ministero dell’Ambiente e che ha provocato la reazione contraria del governo regionale, bypassato dalla decisione. Una settimana fa il presidente De Filippo commentava in modo durissimo la nomina sottolineando come «ancora un’altra volta dal Ministero dell’Ambiente giunge un attacco gravissimo agli interessi dei lucani e che espropria di fatto la contitolarità istituzionale della Regione sulle questioni di governance del suo territorio ad esclusivo vantaggio di uno spoyl system di partito». «In realtà - secondo il presidente De Filippo - il ricorso inusuale alla figura del commissario intende maldestramente mascherare debolezza e cattiva volontà del ministro Prestigiacomo di procedere ad un’intesa chiara e di merito su un assetto moderno e condiviso che il Parco nazionale dovrebbe pur pretendere se vuole essere all’altezza del suo compito istitutivo. Diversamente, nella stagione del federalismo, si è preferito intraprendere un metodo di centralismo antiquato e dannoso». Ieri, proprio su proposta di De Filippo, la giunta regionale ha deliberato di impugnare il provvedimento del ministro dell'Ambiente e il presidente ha auspicato che «con tale atto si possano ripristinare i principi elementari del federalismo e il pieno rispetto della legalità. La nomina del commissario straordinario ha aggiunto il presidente viola le competenze e le prero-

Scorte esigue negli invasi

Il presidente Vito De Filippo

gative istituzionali della Regione Basilicata». Ma De Filippo non si è fermato qui e come ulteriore passo ha inviato una lettera (il testo integrale qui a fianco) al sottosegretario di Stato, Gianni Letta, per metterlo al corrente della vicenda. Una missiva in cui il presidente sottolinea come con la nomina arrivata direttamente dal ministero sia stata violata la normativa che prevede una formale intesa con la Regione interessata. Di tutt’altro avviso il senatore del Pdl, Cosimo Latronico che in una nota ha definito «singolare la durezza con cui il presidente de Filippo sta trattando la questione». «Non credo sfugga all'intelligenza del presidente - ha continuato Latronico - che il tema è tutto politico e riguarda il diritto del Ministro, in attesa della costituzione degli organi di gestione, di nominare un commissario che dia impulso alle attese di realizzazione del parco senza ulteriori inerzie. Per questo ci aspettiamo che il governatore regionale faccia prevalere nelle sue posizioni gli interessi della regione utilizzando la nomina del commissario, peraltro un professionista lucano qualificato ed all'altezza di rappresentare

gli interessi dei territori coinvolti dal nascente parco, per costruire quell'intesa cooperativa con il governo nazionale di cui in verità ci sarebbe bisogno anche per l'affronto di altri punti di crisi sociale e produttiva che rischiano di travolgere la nostra regione. Allora piuttosto che accendere ad ogni pie sospinto fuochi di guerra contro il governo Berlusconi e l'operato dei suoi ministri, umilmente, ci permettiamo di consigliare di schierare tutta la Basilicata e le sue rappresentanze parlamentari, di maggioranza e di opposizione, ad un tavolo dialogante che sappia intessere una giusta relazione con il governo nazionale per affrontare le questioni, e sono tante, sul tappeto che assillano davvero i lucani. Non credo che i lucani siano particolarmente entusiasti delle dispute giuridiche sollevate dalla regione con i ministeri per materie dove invece occorre ispirare i comportamenti a doveri di cooperazione istituzionale. E' dall'inizio della legislatura che ci sforziamo di suggerire, fino ad oggi senza esito, la via di un dialogo istituzionale che sappia valorizzare il ruolo delle rappresentanze parlamentari della Basilicata al fine di potenziare la tutela e la promozione degli interessi della regione, sui tavoli nazionali. Non disperiamo che, con una aggiunta di riflessione, il presidente De Filippo sappia utilizzare questa occasione per mettere da subito all'opera il commissario ingegner Mimmo Totaro, che per quel che ci risulta sta registrando il gradimento della gran parte delle rappresentanze degli enti locali, e per convocare un tavolo istituzionale con i parlamentari lucani per fissare un metodo di lavoro ed un'agenda di questioni nel superiore interesse di tutti i lucani». regione@luedi.it

Acqua ridotta in Puglia

Forum giovani Al via il rinnovo

POTENZA - La crisi idrica si fa ancora sentire, nonostante le piogge degli ultimi giorni. L'Acquedotto pugliese, infatti, ha annunciato che dal 10 novembre ridurrà ancora, e per la terza volta in una ventina di giorni, la pressione nell’erogazione idrica in Puglia, a causa della carenza di acqua negli invasi lucani dai quali attinge buona parte dell’acqua che distribuisce. La prossima riduzione - informa la società - deriva dal fatto che il comitato di coordinamento per l’attuazione dell’Accordo di programma tra Regione Basilicata, Regione Puglia e ministero delle Infrastrutture, competente alla gestione degli invasi in Basilicata, ha ritenuto necessario ridurre ulteriormente le dotazioni idriche assegnate ad Acquedotto Pugliese dall’invaso di Monte Cotugno per consentire una maggiore durata della esigua scorta idrica che attualmente contiene. La riduzione della pressione da parte di Aqp ha la conseguenza, nel corso della giornata, di far restare senz'acqua chi abita nelle zone alte degli abitati e negli stabili sprovvisti di sufficiente riserva idrica. La società idrica raccomanda a tutti i cittadini di razionalizzare al massimo i consumi.

POTENZA - I giovani tornano protagonisti, attraverso i forum in cui possono discutere e interagire. Sono stati riaperti, infatti, i termini per consentire il rinnovo dell’Assemblea del Forum regionale dei giovani, con l’obiettivo di disporre una più ampia platea di rappresentanti di organizzazioni giovanili in seno all’organismo consultivo regionale. La decisione è stata presa dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura, Antonio Autilio. Una richiesta in tal senso era stata presentata sia dal coordinamento regionale dei Forum comunali che da varie associazioni ed organismi giovanili interessati, che hanno rappresentato la propria difficoltà a completare gli adempimenti di competenza. Ci saranno adesso altri 30 giorni di tempo dalla pubblicazione del nuovo Avviso sul Bur. Nel sottolineare che «il Forum è lo strumento per il protagonismo dei giovani, la loro cassa di risonanza, il nuovo motore di ricerca», l’assessore regionale Autilio ha spiegato che dell’organo consultivo dovranno far parte esponenti di associazioni studentesche, di volontariato, di partito, di sindacato, della cultura, dell’ambiente, dello sport, dell’associazionismo religioso e di rappresentanza delle minoranze etnico-linguistiche. «Puntiamo sul protagonismo giovanile ha detto Autilio - per costruire nuove condizioni ed opportunità di crescita sociale, civile e culturale delle giovani generazioni. E’ una missione da attuare attraverso politiche trasversali a tutti i settori di attività regionale, dalla formazione-cultura, allo sport, al lavoro sino alla competitività dei nostri giovani in Europa».

LA LETTERA LE CORRETTE relazioni istituzionali instaurate in passato, nonché la personale stima che mi pregio di significarLe, mi inducono a portare alla Sua attenzione una vicenda oltremodo spiacevole, specie per il profilo istituzionale che essa investe, molto meno per i trascurabili risvolti personali, che inducono, al più, amarezza in chi, come me, è costretto a rappresentarli. Precisando che si tratta di una vicenda che è già stata oggetto di interrogazioni parlamentari. Mi riferisco alla nomina, da parte del ministro dell’Ambiente, di un commissario straordinario per il neonato Parco nazionale dell’Appennino LucanoVal d’Agri-Lagonegrese, effettuata in stridente contrasto non solo con quanto previsto dalla legge, ma anche al di fuori da ogni prassi e ragionevolezza, oltre che in spregio al più elementare bon ton istituzionale. Il nuovo Parco, come forse Le è noto, è stato istituito - al termine di un procedimento tecnico e amministrativo estremamente lungo e complesso - con D.P.R. 8 dicembre 2007, pubblicato sulla G. U. n. 55 del 5 marzo 2008, e su di esso l’intera comunità regionale ha da molti anni riposto e ripone grandi speranze e aspettative di sviluppo, oltre che di salvaguardia e di valorizzazione ambientale. La nomina del commissario – tra l’altro da me appresa solo da un comunicato dai toni trionfalistici diramato da un parlamentare locale e, a tutt’oggi, nemmeno notificata ufficialmente alla Regione Basilicata – è stata effettuata in palese violazione dell’espressa previsione normativa dell’art. 9, comma 3 della L. 394/91, che prevede invece una formale intesa con la Regione interessata, al fine di giungere alla nomina del Presidente dell’Ente Parco. Essa lede, prima ancora delle corrette procedure di legge, semplicemente ed emblematicamente, la dignità stessa della Regione Basilicata. Non meno gravi appaiono le modalità con cui il ministro ha inteso procedere in questa deprecabile circostanza, sottraendosi, dapprima, ad ogni corretto e rituale confronto istituzionale e operando, successivamente, una scelta grave, peraltro già censurata, di recente, da una pronunzia della Corte costituzionale nell’unico analogo caso verificatosi in materia (Sen-

tenza n.27/2004), a seguito di un giudizio per conflitto di attribuzione sollevato da parte della Regione Toscana nei confronti dello stesso Ministero dell’Ambiente che, naturalmente, ne è uscito soccombente. Conoscendo il valore che Ella da sempre attribuisce al rispetto delle corrette relazioni istituzionali, ho tenuto a sottoporre alla Sua attenzione questa spiacevole vicenda che, nell’immediato, a seguito di conforme atto deliberativo della Giunta regionale, condurrà all’instaurarsi di un duplice procedimento giurisdizionale: davanti al competente Tribunale Amministrativo Regionale, per la necessaria impugnativa del decreto in parola, e dinanzi ai Giudici della Consulta per conflitto di attribuzioni fra Poteri dello Stato. Ritengo inoltre che sia mio dovere portare all’attenzione della Conferenza StatoRegioni l’intera vicenda al fine di stimolare uno specifico dibattito che porti ad un esplicito pronunciamento al riguardo di quel qualificato Consesso. Trovo non inutile sottolineare quanto sarebbe molto più necessario un corretto e proficuo rapporto di collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente ed i diversi soggetti istituzionali interessati (Regione, Enti locali, Associazioni ambientaliste) al fine di consentire il migliore dispiegarsi dell’attività di un neocostituito Parco nazionale. Infine, Signor Sottosegretario, consenta un’ultima considerazione: la mia è una piccola ma virtuosa Regione del nostro Mezzogiorno, una Regione dai conti in ordine che ha saputo e voluto accettare la sfida della riforma federalista, come in più di un’occasione ho avuto modo di affermare e ribadire proprio in sede di Conferenza Stato-Regioni. Tuttavia, proprio per questo appare più cocente la delusione di dover verificare a proprie spese e a proprio danno che i comportamenti concretamente posti in essere vanno nell’opposta direzione del più bieco centralismo, non solo ignorando espresse previsioni normative, ma anche calpestando ogni buona prassi, oltre che qualsiasi e più elementare pratica di garbo istituzionale. Grato, comunque, per l’attenzione che vorrà riservare a questa incresciosa vicenda, Le invio i più cordiali saluti e Le auguro buon lavoro.

Assunzioni a via Anzio: giunta approva un disegno di legge POTENZA - Le assunzioni alla Regione Basilicata potrebbero riaprirsi. Per il momento, però, si tratta solo di una proposta. La giunta regionale della Basilicata, infatti, ha approvato un disegno di legge per la valorizzazione del personale e per il ricorso a forme contrattuali flessibili per le assunzioni nella Regione Basilicata. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. «Con la proposta di legge definita anche a seguito di concertazione sindacale - spiega De Filippo - vengono dettate disposizioni per l’ottimizzazione dell’utilizzo del personale regionale e per la valorizzazione e il consolidamento di precedenti esperienze lavorative maturate in Regione». I criteri per l’individuazione delle esigenze che rendono necessario il ricorso a forme contrattuali flessibili di assunzione e d’impiego del personale - spiega ancora De Filippo - vengono demandati alla giunta regionale e all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. La proposta di legge - sottolinea il presidente della Regione - prevede il ricorso al tempo determinato, quale strumento di gestione delle risorse umane in modo da consentire un adeguato utilizzo dei progetti comunitari. Vengono inoltre definite le procedure per l’espletamento di prove concorsuali per l’accesso al tempo determinato. Punteggi aggiuntivi - annuncia De Filippo - saranno proposti per coloro che abbiano svolto attività di co.co.co.

«E’ inoltre prevista la parificazione del servizio prestato nell’Arbea e nell’Alsia, al fine di garantire parità di trattamento per i precari degli enti strumentali operanti nel settore agricolo. Tali disposizioni - annuncia infine De Filippo - si applicheranno agli Enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione e alle Aziende del Servizio Sanitario». Il testo sarà trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione. Immediata è arrivato il commento delle parti sindacali. Il responsabile regionale dell'Alai Cisl, Oronzo Candela, infatti, esprime soddisfazione per l'approvazione da parte della giunta regionale del ddl che disciplina la stabilizzazione dei lavoratori precari impiegati nella Regione Basilicata e negli enti subregionali. «Si tratta di un primo passo verso una più generale razionalizzazione - dice Candela - nell'impiego delle forme di lavoro flessibile all'interno della macchina amministrativa regionale. Il ddl, che ora passa al vaglio del consiglio regionale, riconosce finalmente il valore di quei tanti lavoratori precari ad alta scolarizzazione che in questi anni hanno assicurato un contributo insostituibile di competenza e professionalità in ambiti nevralgici della pubblica amministrazione regionale. Ora - conclude il responsabile dell'Alai - auspichiamo che il confronto possa proseguire in modo costruttivo anche nella fase di approvazione della legge in consiglio regionale».

Depurazione idrica

Federconsumatori reclama i canoni POTENZA - La Federconsumatori Basilicata chiede la restituzione dei canoni pagati negli ultimi 10 anni dagli utenti della Basilicata che presso le loro abitazioni presenti nei comuni di residenza non hanno fruito del servizio di depurazione, e che si riconosca loro, da parte dell'Aato Basilicata tale diritto, senza ricorrere alle vie legali. «Tale possibilità - si legge in una nota - è stata sancita dalla Corte Costituzionale con sentenza, del 8 ottobre 2008, n. 335/08, che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n.36, sia nel testo originario, e sia nel testo modificato dall'art. 28 della legge 31 luglio 2002, n.179, nella parte in cui prevede che la quota relativa al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”». «In definitiva la Corte Costituzionale ha stabilito che la quota relativa al canone di depurazione, pagato finora da tutti gli utenti del servizio idrico, non configura una tassa ma è il corrispettivo di un servizio che non viene erogato, nei casi in cui manchino o sono inattivi gli impianti».


16 24 Ore in Basilicata L’Unibas difende la propria posizione di Ateneo virtuoso e sottolinea la situazione finanziaria Sabato 8 novembre 2008

«Abbiamo i conti in ordine» Spesa per il personale sotto al tetto previsto dal ministero POTENZA - «L’Ateneo Lucano ha i conti a posto». L’Università della Basilicata ci tiene a ribadire la sua posizione di Università virtuosa. Lo fa in una nota inviata dallo staff d’Ateneo in cui sottolinea che la buona posizione economica si evince «dall'ultima rilevazione ministeriale, in relazione al “Rapporto tra assegni fissi e FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) per l'esercizio finanziario 2007”. I contenuti di tale rilevazione sono stati trasmessi al nostro Ateneo dallo stesso Ministero con nota Prot. N° 686 del 21/04/2008. Le rilevazioni ministeriali sono effettuate sulla base di un rigido protocollo informativo, denominato PROPER, che permette di avere sotto controllo anno per anno - la somma che gli Atenei destinano al pagamento degli stipendi di personale docente e tec-

L’aula magna dell’Università della Basilicata (f. Mattiacci)

nico amministrativo». «L'ultima rilevazione effettuata, relativa all'anno 2007 - continua la nota - ha

evidenziato come l'Università degli Studi della Basilicata impieghi per tale spesa l'87 per cento dei

fondi complessivamente erogati dal Ministero e, quindi, si trovi al di sotto del “fatidico” limite del 90 per cento fissato come obiettivo di riferimento e tetto da non oltrepassare per tutti gli Atenei. Sembra utile chiarire, ancora, che a tale voce di spesa non concorrono stanziamenti regionali, come si evidenzia nella stessa nota diramata dal Ministero. I fondi in questione inizieranno ad essere impiegati, se confermati in bilancio, a partire dall'anno 2008. Pertanto, come più volte ribadito anche in pubbliche occasioni quali l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2007/2008, il bilancio dell'Università della Basilicata gode di ottima salute ed in futuro utilizzerà, se gliene verrà data la possibilità, i trasferimenti regionali previsti dalla legge solo ed esclusiva-

Anche nei centri lucani nuove manifestazioni per il diritto allo studio

Tra candele e cortei “non riusciti” dopo il decreto «non ci fermiamo» MENTRE in diverse piazze del paese l’Onda proseguiva il corso, ieri alcune cittadine lucane hanno segnato nuova mobilitazione. Modi diversi, modalità alternative. Mentre gli universitari del capoluogo si univano alla protesta degli operai della Daramic di Tito (la fabbrica in chiusura con circa 140 dipendenti), i ragazzi del La-

FIACCOLE A LAURIA

gonegrese scendevano in strada con le candele in mano. A Potenza, se novità c’è stata, è nel clima che invece ha “colpito” il movimento degli studenti “medi”, quelli delle scuole superiori. Tra pioggia e ombrelli aperti, l’Onda non ha raggiunto le cifre a cui aveva abituato nella settimana “anti-Gelmini”.

OMBRELLI APERTI A POTENZA

«L’ISTRUZIONE è un diritto, non un occasione di profitto. Noi «E ADESSO torniamo a quelli che sono i nostri problemi». la crisi non la paghiamo. Gelmini ministro della pubblica di- Gabriele è uno dei rappresentanti degli studenti delle scuole struzione». Sono alcune degli slogan scritti sugli striscioni e superiori del capoluogo. Quando prende il microfono in maurlati a gran voce dagli studenti del Lagonegrese che ieri sera no, gli operai della Daramic hanno appena lasciato l’aula mahanno organizzato una fiaccolata per dire “no” alla nuova ri- gna dell’Università di Macchia Romana per raggiungere con forma. «Ci sembra una riforma che ha toccato di più e attaccato gli universitari i colleghi in presidio. Così, rimasti da soli, gli di più il sistema dell’istruzione - dice Raffaella Fittipaldi, rap- studenti “medi”, quelli poco più che adolescenti, devono fare i presentante del liceo classico “Carlomaconti con la propria presenza. gno” di Lauria - Ce ne sono state altre neIl corteo con cui hanno raggiunto gli anni passati che sicuramente hanno l’aula universitaria non ha affollato le influito molto su quello che era l’equilistrade cittadine. Ombrelli aperti per la brio scolastico, però non avevano mai pioggia e non tanti volti. Pochi rispetdato un colpo definitivo in questo modo to ai 10mila che avevano occupato uno all’istruzione». Quella riforma, per i radegli snodi principali della viabilità gazzi che ieri sera hanno sfilato con fiaccittadina alla notizia del decreto Gelcole accese per le vie di Lauria, segue mini diventato legge. Tanti loro com«delle dritte che vengono dall’alto». Noi, pagni di scuola - la maggior parte dicono gli studenti, non siamo fantocci hanno varcato i cancelli e la mobilitanelle mani di qualcuno che ci può gestire zione “ristretta” di ieri «questa sì - farà come se fossimo delle merci. mea culpa qualcuno in assemblea - che «E’ proprio questo che vogliamo far ha preso le sembianze di una festa poco capire - continua Fittipaldi - Non siamo credibile». La verità «è che non ci sianumeri. Siamo delle intelligenze, e che mo organizzati bene, pecchiamo nelle hanno a che fare con il futuro delle per“operazioni” di coordinamento - spiesone». L’interesse dei ragazzi è per tutti gano, analizzano e forse un provano a gli ordini e grado di istruzione: univer“capitalizzare” «l’errore» - Ma ci assusità, scuole superiori, medie ed elemenmiamo le responsabilità di un’iniziatitari, e verso gli altri settori che pur risen- Manifestazioni a Lauria e Potenza (basso,f.M) va che non è stata tanto partecipata. E tiranno della crisi economica, come questo non vuol dire che il movimento l’ambiente. Forte la risposta di tutti gli studentesco si sia fermato». Nemmestudenti in questa settimana appena no Potenza dove, a differenza delle altrascorsa che prima della fiaccolata, li tre città del Paese, non è stato il grupha visti confrontarsi in assemblee unitapo universitario, non sono stati “i più rie e incontri con le associazioni del tergrandi” a muovere “le folle” «in difesa ritorio. «A tutti vogliamo dire - conclude del diritto allo studio». Però, forse, è Fittipaldi - che stiamo manifestando per arrivato il tempo di cambiare. Nella il nostro futuro». Presenti alla fiaccolata città in cui i cortei sono stati festosi e anche diversi insegnanti, come la promai eccessivi, colorati, urlati e mai viofessoressa Tiziana Cavaliere. «Bisognelenti, adesso sembra il momento, «per rebbe tener duro e far cedere almeno su non perdere i risultati ottenuti - dicomolti punti di questa cosiddetta riforma no - di cambiare seriamente modaliche è chiaramente ispirata dal fatto di tà». Serve essere «propositivi». Allora, dover risparmiare soldi e affossa la scuoquando dopo qualche coro sparuto e la pubblica - ha detto - Avrei pensato ad un lungo tratto percorso in silenzio un ministro che sollecitasse gli insesotto l’acqua, il corteo arriva nell’Ategnanti a far funzionare meglio il tempo neo, non resta che pensare al “poi”. prolungato, e a dare alle scuole l’autono«Organizzarsi. Proposte, proposte e mia anche attraverso l’autonomia finanancora proposte». Arriveranno, anziaria. Quello che mi meraviglia - conclude - è che il Governo ab- dranno selezionate e messe in pratica. «Serve inventiva, mabia disposto in questo momento una stancata simile sulla scuo- gari fantasia e, soprattutto, conoscenza degli argomenti». E la pubblica, una cosa che pensavo un governo anche di destra poi, a dirla tutta, «se il Governo sta facendo qualche passo infacesse lentamente». Solidarietà agli studenti anche dall’am- dietro - aggiungono - è perchè nel Paese gli studenti hanno ministrazione comunale, dal sindaco Antonio Pisani e dal vice mobilitato attenzione. Ora, non ci fermiamo mica, ma scesindaco Domenico Di Lascio. La manifestazione si è conclusa gliamo la strada del dialogo». Il punto, però, è farlo insieme. con un dibattito a Piazza del Popolo Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it Francesco Zaccara

mente per lo sviluppo dell'Ateneo, nell'interesse e per la costruzione di un polo di eccellenza utile al futuro della Regione». E i conti a posto diventano ancora più importanti dopo l’approvazione nel corso del Consiglio dei Ministri di giovedì del nuovo decreto legge concernente “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l'efficienza del sistema universitario”. Il decreto, infatti, stabilisce una linea dura nei confronti delle università che presentano conti in rosso per le quali ribadisce il divieto di bandire concorsi per docenti o personale amministrativo. Altro trattamento, invece per le cosidette “università virtuose” alle quali verrà destinato il 5 per cento del Fondo universitario statale (500 milioni di euro, quindi) e saranno premiate su base meritocrati-

ca per la qualità delle ricerche. Le pagelle di riferimento sono quelle assegante dal Cnvsu (il Consiglio nazionale di valutazione del sistema universitario). Incentivi previsti anche per gli atenei che elimineranno sedi distaccate e corsi “poco frequantati”. Per il diritto allo studio poi è previsto un incremento di 135 milioni di euro che sarà destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. Nel 2009-2010, con il nuovo finanziamento, tutti gli idonei in Italia avranno la borsa di studio e l'esonero dalle tasse. Oggi sono 180 mila oggi i ragazzi idonei a ricevere la borsa di studio e l'esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono. Sessantacinque milioni di euro andranno ad ampliare alloggi e residenze universitarie. regione@luedi.it

MURO DI LIBRI Da martedì la muraglia di cultura POTENZA - E’ l’iniziativa che stanno organizzando gli studenti universitari dell’Ateneo lucano. Una forma di protesta alternativa del coordinamento. Sia a Potenza che a Matera, da martedì prossimo inizierà la raccolta di libri, volumi di studio, testi vari: «sono i nostri strumenti di lavoro, sono il mezzo con cui la cultura si diffonde». Così, arriva l’invito alla raccolta, esteso dagli studenti universitari anche ai ragazzi più piccoli di portare un libro davanti ai cancelli universitari dei due capoluoghi. Senza timore di perdere l’oggetto di “preziosa cultura”: «saranno registrati al momento della consegna e restituiti al termine dell’iniziativa». Che non si concluderà nella sola giornata di martedì. Il muro di libri sarà poi “trasferito” nelle piazze principali delle due città.

LA PRESENZA LUCANA Anche a Cosenza e ai tavoli di Castel Volturno COSENZA - C’era anche la presenza lucana a Cosenza, ieri, alla manifestazione di protesta che ha coinvolto con cortei, sit in e presidi diverse piazze e strade d’Italia. Nella città calabrese i manifestanti si sono dati appuntamento in piazza Zumbini per proseguire attraverso il centro fino a Palazzo dei Bruzi: nel corteo, dunque, anche studenti dell’ateneo di Potenza. E ancora presenza lucana anche agli “Stati generali delle scuole del Mezzogiorno” aperti, ieri, a Castel Volturno. Per tre giorni si susseguiranno momenti di confronto con i rappresentanti delle regioni meridionali, sul tema della scuola. Stamattina il programma prevede diversi tavoli di confronto con i rappresentanti delle regioni meridionali. Annunciati, tra gli altri, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e i rappresentanti della Basilicata e della Calabria.

UN CONSIGLIO PER LA SCUOLA Il comune terrà un’assemblea ad hoc POTENZA - Questa volta, visto il momento, non si potrà non mantenere fede all’impegno. E’ stato il presidente del consiglio comunale, durante la scorsa seduta d’assemblea a ricordare come presto dovrà essere dedicato al tema “scuola” un appuntamento consiliare specifico. Il richiamo arriva dopo che la stessa assemblea si era trovata a discutere di un ordine del giorno contro la Riforma Gelmini (il testo era stato rinviato più volte prima di ricevere giovedì scorso l’approvazione a maggioranza, con il voto contrario di An). E proprio durante il dibattito il consigliere Michele Napoli (La Destra) aveva sollecitato i colleghi a non fare «come sempre, come tutti i consigli monotematici richiesti, invocati e mai tenuti». Sul tema scuola, però, non si scappa. Almeno secondo l’impegno dell’amministrazione. Non resta che attendere al convocazione della seduta speciale. Si spera con aula piena.

CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI Piervincenzo Lapenna nuovo presidente POTENZA - Ieri mattina si è tenuta l’assemblea della Consulta provinciale degli studenti per la provincia di Potenza. E’ la seduta in cui si riuniscono i rappresentanti degli studenti (due per istituto) eletti in ogni scuola del potentino. (Analogo organo è presente in ognuna delle Province del Paese). Gli incarichi durano due anni, ma per la presenza di alcuni studenti alla soglia della maturità si è proceduto al rinnovo di alcune cariche. E ieri è stato eletto il nuovo presidente della Consulta: è Piervincenzo Lapenna, studente del liceo scientifico del capoluogo G. Galilei”. Sono stati inoltre eletti i rappresentanti della giunta della Consulta: Davide Sileo (vicepresidente), Giusy Coronato (segretario), Nanni Schiavo (primo dei non eletti alla carica di presidente), Fortunato Picerno, Valerio Caricati, Giuseppe Meola, Roberta Vertone, Ivan Cappiello, Angelo Musto, Vincenzo Donadio.


24 Ore in Basilicata 17 Il progetto Val d’Agri vince la sezione Urbanistica Sabato 8 novembre 2008

La Basilicata conquista Verona

Stalloni lucani sul podio di Fieracavalli

La Lucania vista da Urbanpromo a Venezia dal 12 al 15 novembre VENEZIA - Anche la Basilicata arriva a Venezia e lo fa attraverso Urbanpromo, l’evento di marketing territoriale ed urbano organizzato dall' INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e della sua società di servizi URBIT (Urbanistica Italiana srl ) in programma nella città lagunare dal 12 al 15 novembre. E’ stata la Regione Basilicata, infatti, a vincere il Premio Urbanistica con il progetto “Val d' Agri”, nella sezione “Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici”. Urbanpromo anche quest’anno si fregia del prestigioso partenariato con La Biennale di Venezia divenendo evento collaterale della 11^

Il primo classificato. In basso Faloticoi (f. Tonino Tamburrino)

VERONA - Campioni a quattro zampe. Sul gradino più alto del podio esemplari lucani. Alla Fiera cavalli, la rassegna più importante del settore di scena a Verona, per la 53ª mostra mercato del campionato nazionale stalloni, si è classificato primo (nella categoria stalloni superiore a tre anni) “Atlantis Irgo”, maschio di 5 anni di proprietà del “Centro stalloni” di Piano del conte del dipartimento regionale all'Agricoltura e assistito dalle Apa di Potenza e Matera. Campione di riserva (così si chiamano i secondi classificati), “Nico G” di Vito Claps, allevato nella scuderia 3h di Avigliano; mentre, terza postazione per “Nostradomus” di Francesco Malvasi di Montalbano jonico. Su 66 aziende, con 90 soggetti, la Basilicata ha portato a casa trofei importanti. «I tre soggetti - ha detto Enrico Colombo, vice presidente della commissione tecnica centrale dell'associazione Haflingher Italia - sono l'espressione moderna della selezione della razza che porta avanti la qualità del carattere della razza. Hanno mostrato qualità nell' espressività della testa, leggermente camusa, ottimo mantello, andatura ampia con molto impulso. Questi animali sono il raggiungimento dell'operato positivo portato avanti dagli allevatori. I vincitori sono in linea con una tradizione portata avanti dalla Regione ». Stile minimalista per lo stand della Basilicata, di color giallo paglierino. All'interno tavolini dove degustare aperitivi freschi a base di vini doc e succo di arancia staccia e menu preparati dagli chef dell'Unione regionale cuochi lucani (Urcl), ma anche poltroncine, cucina a vista e un'enoteca con vini in esposizione. Ieri mattina, la presentazione dei piatti preparati dagli chef e illustrati dal giornalista e divulgatore delle produzioni tipiche, Davide Paolini, noto come il Gastronauta. Colpito dalla Basilicata, dai suoi prodotti come i fagioli di Sarconi, il pecorino di Moliterno e quello di Filiano, il peperone di Senise, dai vigneti circondati da ulivi, ha dedicato un capitolo del suo libro “La geogra-

fia emozionale del gastronauta” a questo territorio “straordinario”. Nel volume racconta le tappe di un viaggio e della sua filosofia “paesaggio-territorio”. «I prodotti lucani - ha detto - sarebbero ancora più straordinari se si degustano in loco e si scoprono i territori in cui vengono prodotti». La proposta è quella di «mettere il divieto di esportazione». L'idea è di creare delle riserve, di sviluppare il turismo in loco. «Solo così - ha continuato -il prodotto genera valore sul territorio. E' tempo di smettere di investire risorse pubbliche in fiere e manifestazioni varie». Curioso l'aneddoto raccontato di come due prodotti lucani sono diventati protagonisti nel ristorante San Vincenzo di Fulvio Pierangelini, lo chef migliore per la guida dell'espresso. Un dessert con peperoni cruschi e crema di fagioli prodotta dal laboratorio “Per boschi e contrade”. Due bontà assaggiate in una cena a casa di Paolini. Il presidente dell'Urcl, Rocco Pozzulo, ha sottolineato come «l'arte del cuoco è di trasformare un prodotto in un piatto gustoso». Piatto-immagine della Basilicata enogastronomia strascinati con peperoni cruschi e mollica. L'assessore regionale all'Agricoltura, Roberto Falotico nella sua mission di “ambasciatore dell'economia agricola” come si è definito, ha centrato il suo intervento su questioni di carattere regionale, presenti erano lucani. Il direttore del dipartimento, Francesco Pesce ha sottolineato, invece, il criterio del prossimo Psr, il programma di sviluppo rurale. «Per la Basilicata sarà l'ultima occasione - ha detto. La sfida è di puntare sull'agricoltura. La linea politica e programmatica è di valorizzare la filiera». Dalla produzione alla commercializzazione, avranno accesso ai bandi, le aziende che si consorzieranno e faranno sistema. Anche il ministro dell'agricoltura Luca Zaia ha visitato il padiglione della Basilicata e si è congratulato per il successo ottenuto dalla selezione genetica lucana nell'allevamento zootecnico. Iranna De Meo regione@luedi.it

Mostra Internazionale di Architettura, un riconoscimento che suggella il legame avviato nel 2006, a conferma del lavoro e dell'impegno culturale profuso nell'organizzazione della manifestazione. «Anche per la quinta edizione - dichiara Stefano Stanghellini, presidente di Urbit - il nostro evento di marketing urbano e territoriale si delinea di particolare valore e interesse. I convegni in programma, i concorsi promulgati - fra cui quello proposto da Inu e Ministero dell'Ambiente “Energia sostenibile nelle città” che avrà come testimonial Mario Cucinella - i relatori invitati e i progettisti premiati - tra tutti Jean Nouvel, Zaha Hadid,

OBR - contribuiscono ad elevare il livello della nostra proposta culturale, che vede una coincidenza di tematiche con quelle trattate dalla 11^ Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia (14 settembre - 23 novembre 2008), dedicata all'architettura oltre il costruire». In particolare per quanto riguarda la Basilicata il concorso bandito dalla Regione d' accordo con il comune di Spinoso riguarda la realizzazione di un ponte sul lago Pertusillo ed è destinato a realizzare un collegamento tra il Centro cittadino del Comune di Spinoso e la S.S. 598 - Fondo Valle dell'Agri attualmente assicurato attraverso l'utiliz-

zo del coronamento della Diga del Pertusillo. Lo scopo era quello di individuare l'idea più efficace e che si accordasse con l'intento di un perfetto inserimento dell'infrastruttura nel contesto paesaggistico lucano. Il progetto vincitore della sezione “Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici”, selezionato tra 77 proposte, è quello realizzato da giovani architetti guidati da Antonio Galuppo che si è distinto per qualità estetica e funzionale. La Regione si è dotata inoltre di un Piano Regionale dei Trasporti che si propone di eliminare il deficit infrastrutturale attraverso una ripresa dello sviluppo dell'economia regionale.


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Sabato 8 novembre 2008

LE DOMANDE NON FATTE A BUBBICO

RISCOPRIAMO LA FESTA DELL’ALBERO

di CARLO GAUDIANO

di GIUSEPPE AMODEO* FINALMENTE anche in Basilicata abbiamo “Porta a Porta”. Anche nella nostra regione abbiamo un Bruno Vespa in formato carta stampata. Ne sentivamo la mancanza. Mi riferisco all'intervista, al senatore Bubbico, pubblicata sul vostro giornale a firma di Salvatore Santoro. Come avevo supposto, il promotore dell'intervista era lo stesso senatore. Mi è sembrata, una intervista preconfezionata, tipicamente alla Bruno Vespa. L'intervistato deve essere, giustamente, ben accolto e, non disturbato. Il senatore architetto ha capito che a Roma, attualmente, c'è poco o niente da gestire. In Parlamento, probabilmente, gli viene chiesto solo di alzare o abbassare la mano a comando e, per chi era abituato alla gestione, dovrebbe essere alquanto duro, difficile, al limite della depressione mentale. Allora ecco l'inizio dell'ipotetico ritorno, anche se lui smentisce, alla conduzione della regione più ricca di risorse naturali d'Italia, ancora più appetibile in tempi di tentativi di instaurazione del barbaro federalismo voluto dai leghisti. Il suo ipotetico ritorno sulla poltrona più potente della regione farà pure piacere ai tanti che si sentono orfani. Ai tanti che pur non avendo qualità e titoli occupano posti ambiti della pubblica amministrazione regionale, specialmente nel campo sanitario e della Asl n.4 in particolare. Farà piacere anche a qualche suo amico magistrato, se l'ipotesi che ho avanzato dovesse tradursi in realtà. Ecco il perché dell'intervista. Ma senza voler rubare il mestiere a Salvatore Santoro, dopotutto non ci sarebbe nemmeno niente da rubare, ben altro sarebbe dovuto essere il tenore dell'intervista. Ad esempio il giornalista gli avrebbe dovuto chiedere spiegazioni circa le pendenze penali del senatore, senza tralasciare alcune che sono state archiviate o in primo grado hanno avuto l'inaspettato proscioglimento. Mi riferisco all'affare Marinagri, ai finanziamenti europei per la coltivazione del baco da seta, al caso Panio, per citare i più conosciuti. Sarebbe stato interessante se il giornalista avesse fatto domande precise e puntali in merito al disastro economico occupazionale della nostra regione, in particolare all'affare Cerere, alla condizione debitoria di Agrobios, al bando Matera - Treviso, alla debacle dell'industria del mobile imbottito, alla “desertificazione” industriale della valle del Basento, agli accordi con l'Eni, vantaggiosissimi per la controparte, alla povertà dilagante delle nostre famiglie, alla fuga dei giovani, alla chiusura dei mega villaggi turistici della Cit olding, all'uso improprio delle finanze regionali sotto forma di consulenze e progetti obiettivi, ai concorsi fasulli nelle ASL (ancora prima di essere svolto il concorso si conosceva il vincitore), al licenziamento o emarginazione di dipendenti ligi al dovere, meno al volere politico, alla scomparsa delle cellule staminali, alla distruzione del dipartimento di immunologia e biologia del trapianto, alla distruzione del riferimento regionale per la prevenzione dell'anemia mediterranea, all'imposizione politica dell'antimeritocrazia, ecc… ecc… Si continua a parlare di Generale Bubbico. Vi sono generali o meglio condottieri come Alessandro Magno, Annibale, Cesare, Napoleone, per i quali il popolo e i soldati si facevano massacrare, poi vi sono generali come Cadorna che massacrava i suoi soldati o come Badoglio che lasciava i soldati allo sbando. Il Generale Bubbico non morirà sul campo si troverà sempre una comoda poltrona, nel sottobosco delle istituzioni regionali, dove il generale potrà accomodarsi. Mi è sembrato, il giornalista, un buon cane da salotto (in senso metaforico) più che un cane che deve mordere il politico (sempre in senso metaforico). In pratica si è voluto riesumare una persona politicamente morta, per iniziarlo, probabilmente, alla riconquista della regione. Tutto il resto è aria fritta condita da molto buonismo.

STIAMO seriamente pensando di mettere sul sito del Quotidiano della Basilicata il file audio di ottantatre minuti dell'intervista di Salvatore Santoro a Filippo Bubbico per tacitare i professionisti della dietrologia. Basterebbe questo per rispondere al livore rancoroso del dottor Gaudiano. Pubblichiamo la sua lettera solo per evitargli nuovi sforzi dietrologici, confidando nel buon senso del senatore Filippo Bubbico che potrebbe aver ragione di querelare il direttore del giornale per omesso controllo nell'aver pubblicato affermazioni che sconfinano nella diffamazione a mezzo stampa. Trovo Gaudiano ingeneroso. La sua cultura del sospetto lo confonde e gli fa dimenticare che questa testata è stata l'unica che nel panorama regionale ha tenuto sotto i riflettori la vicenda delle staminali senza bavagli e remore. Accusare Salvatore Santoro di essere un venduto non le fa onore e discredita le sue battaglie, frutto evidentemente di acredine personale e non di spirito critico pubblico. La sua intemerata non aiuta la Basilicata. Fa solo confusione. Dal Quotidiano Lei merita il refrain di una vecchia canzone: “Profondamente deluso dal tuo comportamento”. Paride Leporace

L’OBAMA ABBRONZATO E IL PREMIER BURLONE di VITO BUBBICO dalla prima

Così, dalla Russia con clamore, Berlusconi ha reso noto il suo pensiero, pensando bene di dare al mondo con una “carineria” il suo personale contributo a sciogliere quel gelo che da un po è sceso sui rapporti tra la Casa Bianca ed il Cremlino. Così, con la sua eterna sornione espressione alla “ghe pensi mì”, ha declamato che, secondo lui, il giovane presidente russo poteva benissimo andare d'accordo con Baraci Obama. Perché? Perché, quest'ultimo, è “bello, giovane e abbronzato”. Ed ha riso di gusto il neo pontiere alla sua battuta, accompagnandola con la classica doverosa pacca sulla spalla, al suo vicino di sedia, il presidente russo Dimitri Medvedev, appunto. Un Medvedev, che non ci è sembrato molto divertito. Ma, forse, solo perché nella fredda Russia non si ha molto “sense of humor”. Così come, scarso senso dello humor, hanno dimostrato di avere tutti coloro che nel mondo, a cominciare dai soliti critici sinistrorsi italiani, hanno subito gridato allo scandalo. Insinuando, addirittura, che dietro la battuta si celasse una venatura di razzismo. Povero premier, condannato perennemente all'incomprensione. Ma di cosa ci si sorprende, daltronte? Dai cinesi bolliti, al kapò, alle corna sulla testa dei premier, possibile che non ci si è ancora abituati alle goliardate del Silvio nazionale? Lui è un burlone, un barzellettiere, un intrattenitore nato. Non recitiamo la parte dei sorpresi e dei finti tondi. E' lui che non crede ancora di avere cambiato mestiere rispetto a quando faceva l'animatore sulle navi da crociera. E' lui che, a distanza di anni, non crede ancora al fatto che noi italiani l'abbiamo preso sul serio sino a fargli fare il capo del governo. Ma insomma, uno che si circonda di un Bru-

netta, una Gelmini, una Carfagna, una Carlucci (e badate che non gli è riuscito di mettere Apicella al posto di Bondi), in cosa dovrebbe sorprenderci ancora? Siamo noi che abbiamo preso un abbaglio. Siamo noi che l'abbiamo mandato a Palazzo Chigi invece di mandarlo al Bagaglino. Invece che mandarlo in turnée nei teatri, l'abbiamo mandato nei cancellierati di mezzo mondo. Abbiamo la tremenda responsabilità di avere così tarpato le ali ad una folgorante carriera artistica. Ha ragione lui che meravigliato ai giornalisti ha detto: "Perché? C'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione è buona. Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso". Capito? Non ci lamentiamo, quindi, se forse una risata ci seppellirà. E non ci lamentiamo nemmeno se il biglietto che stiamo pagando per vederlo in scena, su una scena non sua e non appropriata al suo talento, ci sta costando molto, un po' troppo salato. Ben ci sta! Pagheremo caro, pagheremo tutto! E' la regola del contrappasso, ragazzi. Ci dispiace, invece, per davvero per tutti coloro che sull'onda dell'entusiasmo della elezione di un presidente USA di colore si sono spinti a reclamare, adesso, persino un “Papa nero”. Come se fosse semplice, quasi come una “pittura fresca”. Abbassate le pretese ragazzi, l'importante è che sia un Papa più abbronzato dei suoi predecessori. A noi tutti, poi, dovrebbe essere, ormai chiaro, come giustamente ci ha fatto rilevare ieri il vignettista di Repubblica, che se la missione di Obama è quella di fare sognare il mondo, quella di Berlusconi è di farlo ridere! bubbvi@alice.it

QUANDO APRIRA’ IL PONTE ATTREZZATO? Gentile direttore, vorrei porre un quesito e, magari, sollecitare un interessamento. Aspetto già da qualche anno che venga finalmente aperto al pubblico il Ponte attrezzato. In effetti, se funzionasse, sarebbe certamente cosa graditissima per i cittadini di Cocuzzo. Anch’io abito in quel rione, ho un figlio adolescente che non ha altri interessi (almeno apparenti) che farsi la passeggiata in via Pretoria. Che fati-

ca e che corse, soprattutto, per accompagnarlo e poi tornare a prenderlo. Tra traffico e parcheggio perdo gli unici attimi liberi della giornata. Quanto, invece, tutto sarebbe diverso con il Ponte. Lui potrebbe raggiungere il centro in dieci minuti e tornare senza difficoltà. Se non ricordo male il sindaco Santarsiero ne promise l’apertura nel novembre di qualche anno fa. Che è successo da allora? Lettera firmata

Carissimo sindaco, carissimi amministratori, l’associazione riconosciuta dei volontari per L’ambiente (VOL.A) vuole promuovere e realizzare insieme alla Amministrazione e alle Scuole, la tanto proclamata “Festa degli Alberi”. Il rischio che sta correndo il nostro pianeta è reale e contribuire ad applicare il trattato di Kyoto è nostro preciso dovere. Il territorio lucano è geologicamente instabile, fu definito da Giustino Fortunato, “sfasciume idrogeologico”. Secondo dati ufficiali e recenti in Basilicata negli ultimi 80 anni, si sono verificate più di 1100 frane. Dei 131 Comuni lucani oltre 120 sono sconvolti da frane. Vi è, pertanto, la necessità di sensibilizzare i più giovani alle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e rispolverare un’antica tradizione un tempo molto diffusa nelle scuole della nostra regione. Lo scopo, principe, è quello di promuovere una cultura per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio in coerenza con la programmazione didattico-formativa, impedendo sul nascere una cultura negativa della distruzione e del disinteresse verso il patrimonio naturale che spesso è alla base di tanti scempi ambientali e dello stesso fenomeno degli incendi. L’Associazione VOL.A assisterà il Comune nella richiesta, nel prelievo e nel trasporto delle piantine dai vivai della Regione Basilicata ed il lavoro per la formazione delle “buche” dove mettere a dimora le stesse. Il giorno concordato i bambini e i ragazzi delle scuole Comune non dovranno far altro che metterle a dimora. Promuoviamo e realizziamo, inoltre, la tanto attesa e proclamata forestazione produttiva, che darà valore aggiunto al lavoro dei ragazzi e della sua amministrazione. Se volete partecipare a questo evento vi consigliamo di prevedere nel bilancio di previsione un contributo spese per la realizzazione della “Giornata dell’Albero” da effettuarsi nella primavera del 2009, oppure nei mesi di novembre, dicembre 2008. Siete in tempo per organizzarvi. Se volete avere informazioni dettagliate e spunti per l’iniziativa vi segnaliamo di contattare i volontari referenti del progetto della nostra associazione: Mario Nicola Di Dio (dottore Agronomo, tel. 3401516338 – e.mail:marionicoladidio@tiscali.it) oppure il sottoscritto (presidente VOL.A, tel.347-5725077 e.mail: vola.associazione@tiscali.it. *presidente associazione VOL.A


Sabato 8 novembre 2008

PUBBLICO IMPIEGO E CONTRATTO di GIOVANNI SARLI* SIAMO costretti, perchè provocati, ad affermare che la Cgil è assai brava a rappresentare falsamente l'intesa sul lavoro pubblico, che, al contrario di quanto da essa dichiarato, non peggiora affatto le condizioni economiche e lavorative dei lavoratori pubblici, ma apre, attraverso la riforma del modello contrattuale, nuove opportunità, soprattutto per detassare il reddito da lavoro dipendente e per agganciare gli aumenti contrattuali non più all'inflazione programmata, com'è attualmente, ma all'inflazione realisticamente prevedibile. E' molto strano che la Cgil non voglia tenere conto di tutto questo e del fatto che il Governo si è impegnato a detassare i redditi derivanti dalla contrattazione integrativa, come pure a chiudere i rinnovi contrattuali in tempi certi e brevi. Non permettiamo, quindi, alla Cgil, di accusare gratuitamente gli altri sindacati di fatti inesistenti. Piuttosto, la Cgil ammetta che, per finalità che appaiono politiche, a nostro parere, ha deciso, non certamente per difendere i loro interessi, di portare i lavoratori pubblici in piazza a scioperare, togliendo soldi alle loro famiglie. Ribadiamo a chi non vuole sentire che, per noi, 70 euro rappresentano solo un dato di partenza, offerto dal Governo per i lavoratori dei Ministeri, ai quali siamo riusciti non solo a far restituire i soldi tolti con la legge n. 133 del 6 agosto 2008 (la legge Brunetta), ma anche a prevedere, a loro favore, ulteriori fondi da destinare ai contratti integrativi. Per smentire le falsità, diciamo, inoltre, con chiarezza che per i lavoratori degli Enti Locali e della Sanità non è stata ancora sottoscritta alcuna intesa a livello nazionale. Infatti, al momento non ci sono le direttive intercompartimentali e quelle dei Comitati di settore della Sanità e degli Enti Locali, e quindi non conosciamo ancora il loro orientamento. Non sappiamo, dunque, quanto vogliono offrire per il biennio 2008-2009 ai propri collaboratori, i Presidenti delle Regioni, delle Province e i sindaci. Questo passaggio è obbligatorio, visto che i costi dei rinnovi contrattuali sono, da diversi anni, a carico dei bilanci delle Amministrazioni Regionali e Locali. Dunque, per ottenere maggiori incrementi contrattuali dai presidenti delle Regioni e dai sindaci, cominciamo a rivendicarli qui in Basilicata nei confronti dei nostri amministratori presenti negli organismi nazionali, Conferenza delle Regioni, Anci, Upi, Uncem e Unioncamere. Pertanto, in linea con l'intesa raggiunta per il comparto Ministeri, chiediamo subito alla Regione, alle Aziende Sanitarie, alle Province di Matera e di Potenza, ai Comuni capoluogo e a tutti gli Enti Locali, di destinare, almeno dal 2009, alla contrattazione integrativa le risorse economiche che si risparmiano con i processi di razionalizzazione e di riduzione degli sprechi, in particolare eliminando le tante consulenze esterne inutili. E' questo il campo di battaglia innovativo che viene tracciato con l'intesa sul pubblico impiego, e sul quale dobbiamo tutti impegnarci. La Cisl Funzione Pubblica sarà sempre in prima fila per tutelare i diritti dei lavoratori pubblici, senza strumentalizzazioni. *segretario regionale Fps Cisl

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RETORICA E LOGICA QUEI FINTI POVERI BELLICISTICA CON LE AUTO DI LUSSO di FRANCESCO BOCHICCHIO

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha tratto spunto dalla commemorazione del quattro novembre e della vittoria decisiva di Vittorio Veneto per proporre che l'Inno del Piave, legato a tale memoria, sia cantata in tutta le scuole: di fronte a questa ripresa di glorificazione del quattro novembre (che ha portato anche a proporre detto Inno quale Inno nazionale) è insorta la sinistra radicale, evidenziando che l'Inno, unitamente all'evento celebrato, evoca spettri militaristi e razzisti (“il Piave mormorava: non passa lo Straniero!!!!”). La critica di tale presa di posizione della sinistra radicale è stata pressoché unanime ed in effetti la presa di posizione si presenta, nel suo contenuto intrinseco, del tutto infondata. Come ha puntualizzato l'ex Capo dello Stato Carlo A. Ciampi, lo straniero contro cui si rivolge l'Inno non è l'immigrato, ma l'austriaco - aiutato dal tedesco, a Caporetto, vi era un giovane tenente tedesco, Rommel - invasore, e la vittoria della Prima Guerra Mondiale non ha fatto altro che completare il Risorgimento e la sua opera di liberazione e di unificazione dell'Italia. L'indipendenza nazionale è un valore assoluto, in quanto è un elemento di libertà e di democrazia nei confronti dell'esterno: non si comprende come si possa (fondatamente e doverosamente) sostenere l'indipendenza del popolo palestinese e poi non assumere atteggiamento favorevole nei confronti del movimento (Risorgimento) e dell'evento (Prima Guerra Mondiale) che hanno determinato l'indipendenza dell'Italia. Più in generale, l'internazionalismo, proprio del movimento socialista, e che costituisce un valore fondamentale in quanto, necessariamente, prodromico rispetto alla limitazione della guerra a favore della pace e del diritto internazionale, non si realizza conculcando l'indipendenza dei vari Stati, e ciò acquista ancora più pregnanza nel momento in cui l'internazionalismo ha valenza tendenziale ma non assoluta, con l'estinzione “tout court” dello Stato che si è manifestata quale utopia. Ma ciò non toglie che il richiamo della destra alla vittoria nella Prima Guerra Mondiale è sempre sinistro ed evoca qualcosa di profondo sospetto: non si deve dimenticare che il nazionalismo italiano ha creato una vera e propria retorica sulla “vittoria tradita” (tradita con i successivi accordi di pace), retorica cui ha attinto a piene mani il fascismo e che ha svolto un ruolo essenziale nel trionfo del fascismo stesso. In via speculare, i vessatori accordi a carico della Germania hanno suscitato analoga retorica nella stessa Germania, retorica che ha svolto il medesimo ruolo rispetto al nazismo. Ma più in generale, è innegabile, come è stato messo in evidenza da acuti storici (Charles Maier, Luciano Canfora), che la prima guerra mondiale è stato un momento fondamentale di lotta politica della destra nei confronti della sinistra, in quanto il nazionalismo ed il militarismo sono stati un

cemento a favore delle classi dominanti contro l'opposizione socialista e operaia. Ma non solo ancora: tale lotta politica è stata condotta dalla destra contro la sinistra facendo leva su valori , il nazionalismo ed il militarismo, che hanno avuto una valenza autoritaria ed antidemocratica, idonea in prima battuta a bloccare ogni forma di socialismo democratico: e quindi l'errore della socialdemocrazia tedesca, il padre del revisionismo Eduard Bernstein compreso, che votò inizialmente a favore dei crediti di guerra, ha una portata emblematica, mentre non a caso sull'altro versante del movimento socialista, Lenin esaltò la guerra come fattore di crisi del capitalismo ed in particolare degli Stati capitalistici più deboli, le cui capacità di resistenza nei confronti della rivoluzione sarebbero state notevolmente inficiate, contribuendo quindi a completare l'opera di bruciare il terreno per una politica socialista democratica. In seconda battuta, il nazionalismo ed il militarismo hanno contribuito a determinare il ricorso, pur in un'epoca in cui si stavano formando le democrazie parlamentari moderne, alla guerra quale mezzo per risolvere i propri problemi di politica interna e ciò ha costituito un'ipoteca per i futuri svolgimenti della politica internazionale, fino ai tempi attuali, con l'aggressività estera degli Stati Uniti. In definitiva, la prima guerra mondiale ha una portata ambivalente, in quanto per l'Italia ha costituito il completamento del Risorgimento, ma ha anche rappresentato il perfezionamento della politica imperialista, militarista e nazionalista, (non solo in via contingente quale irresistibile sbarramento al socialismo democratico, ma anche in via generale) quale strumento di politica estera anche da parte delle democrazie parlamentari, creando quella cesura tra politica interna, democratica, e politica estera, militarista e aggressiva, in cui si è identificato l'elemento contraddistintivo della politica internazionale fino ai giorni attuali, che ha sacrificato il diritto internazionale ad un preteso e in realtà del tutto unilaterale realismo. Se quindi è del tutto erronea la presa di posizione della sinistra radicale, non si può nascondere una certa inquietudine per un richiamo alla vittoria dell'Italia in tale guerra da parte di un autorevole esponente del centrodestra, che un mese fa aveva sostenuto la parità di dignità tra il fascismo e l'antifascismo (suscitando la reazione meritoria addirittura di Gianfranco Fini). Pertanto, di fronte alla richiesta di cantare l'Inno del Piave in tutte le scuole, non si ha nulla di obiettare (e si potrebbe far ricorso a tale Inno anche quale Inno nazionale), ma si deve ragionevolmente pretendere che nelle scuole venga cantata anche “Bella Ciao”, canzone simbolo della Resistenza, e venga cantata anche una canzone simbolo del pacifismo, per esemplificare, perché no, “Guerra di Piero” di Fabrizio De André.

di ANTONIO GALIZIA LE esagerazioni sono dappertutto, in questa Italia sfasata, iperbolica e superficiale. Poi sono diffuse, tramite la televisione e il televideo. Evidentemente i calcoli Istat, o sono falsati o non sono appurati nella vera identità. Nel mio paese, conosco un po' tutti e a vedere, proprio quella gente che viene definita povera, mi viene da pensare agli artifici che inventano per risultare tali. Vestono bene e anche di lusso, non pagano le tasse, cambiano macchine anche di cilindrate superiori e di lusso o per lo meno non corrispondente a una povertà denunciata. Non mancano di niente che possa far soffrie di povertà. Calzano alla moda e anche oltre con scarpe costose all'ultima versione, hanno case arredate anche all'ultimo grido e contribuiscono con l'acquisto di divani e poltrone, ad evitare il fallimento dei salottieri di Matera: quelli che piagnucolano sempre di indigenza, relazionandosi e propagandandosi al Tg3 quasi ogni giorno. Forse non pagano per povertà i lunghi spot televisivi, mentre parlano di succursali altrove sul territorio ed anche all'estero, in America. E poi minacciano di cassa integrazione i dipendenti. Cos'è questo comportamento? Forse una sfida per ottenere contributi dallo Stato o dalla Regione, dove, sicuramente conoscono i cuori nobili e palpitanti di bontà che magari commovendosi, ricavano la pelle per coprire i buchi. I nostri poveri, proprio non tali, se ne fregano di chi paga le tasse, facendo gli scongiuri che gli organi del fisco, non si accorgono della loro esistenza. L'Istat, organo che sicuramente esagera su tutto, sul fisco non controlla e fa un bel fiasco. Da dove ricava i dati, a dir poco, così strampalati? Se i fini sono altri, conviene pazientare e tacere. Forse provengono da distrazioni ingenue o dolose e sarebbe bene che si parlasse di meno, invitando gli organi della finanza a fare chiarezza sulle entrate ed uscite dei “farabutti”, gaudenti nel neglettismo di una morale illusoria: furbizia per “gabbare “ chi lavora e paga per loro, diventando lui povero e diseredato.

Il sospetto, non è solo tale, ma, qualcosa che collima con la frode fiscale, difsunzione grave ed arrogante. Andrebbe scoperta e severamente punita con le leggi che parlano di rigore, però,il sospetto, non è solo tale, ma, qualcosa che collima con la frode fiscale, disfunzione grave ed arrogante. Andrebbe scoperta e severamente punita con le leggi che parlano di rigore, però, quasi sempre, efficaci, solo per chi non ha poteri. I truffatori veri, la scampano sempre e fanno pensare che anche la giustizia manca nei suoi doveri. Quella pagina di telvideo, che al numero 146 della didascalia dei notiziari così chiaramente allude ai 7 milioni. 500 mila poveri, circa il 12% della popolazione italiana, così molesta di contenuto, arreca tristezza e dolore, pensando ai veri poveri, quelli bisognosi di tutto e non hanno un eruo per comprarsi un boccone di pane. Non tristezza e dolore ma rabbia nasce invece contro i predoni della giusta morale che si confondono con l'egoismo delle speculazioni. I veri poveri, nella loro modestia, sopraffatti dalla debolezza del loro stato, non alzano la voce per protestare, mentre quegli altri, mentendo l'alzano e la frammistano all'arroganza che così fedelmente li rende anche inadeguati e fannulloni. Ne conosco più di uno e più di una della lista Lsu del mio paese che mentono di “povertà”, con figli allo studio in grandi città, perché l'università della Basilicata è misera e inadeguata per la loro memoria da Pico della Mirandola, Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Petrarca, Bellini ed altri grandi della letteratura, della scienza, della musica e dell'arte per lanciare poemi moderni e teoremi scientifici per andare oltre la luna o sul pianeta Marte. Intanto, artificialmente, sono sempre poveri e, pur arrampicandosi sugli specchi, non giungono mai alla fine della loro filosofia. Che fa il fisco che non indaga e smaschera i falsi poveri, per difendere quelli veri? Va sempre da quelli che fanno le liste dei contribuenti? Provi ad andare da quelli che simulano. Come diventa trista, vedere le esuberanze della quotidianità e raccontarle nella scadente versione: la povertà mentale che si aggiudica la protesta povertà che non c'è.

LA POVERTA’ ORMAI NON FA PIU’ NOTIZIA di FRANCESCO CASTELGRANDE* ORMAI i dati sulla povertà non fanno quasi più notizia. L'ultimo rapporto Istat - secondo cui l'11,1% delle famiglie residenti in Italia vive in condizioni di povertà - dovrebbe indurre i responsabili di governo ad interrogarsi sulle soluzioni possibili per arginare questo fenomeno ormai dilagante. La nostra regione ancor più soffre questo dato e ci da il triste primato di essere solo penultimi prima della Sicilia ultima in graduatoria. Se si può comprendere che il Popolo delle libertà attui politiche antipopolari, è grave che il Pd imposti la sua azione illudendo il cittadino che sia possibile offrire vie di uscita ai lavoratori ma anche alle imprese, a chi non arriva alla fine del mese come a chi ha incamerato negli ultimi anni notevoli profitti. Nella nostra regione è arrivata l'ora di puntare sullo sviluppo del turismo e del ricco patrimonio enogastronomico posseduto. Abbiamo bisogno di turisti che valo-

rizzino tutti i tesori che abbiamo dal momento che non sono apprezzati dai residenti. Noi crediamo pure che esista innanzitutto una 'questione salariale' di gravità inaudita e che vada affrontata con misure di grande impatto sociale, finalizzate a redistribuire la ricchezza. Non a caso il Pdci ha lanciato varie proposte di legge, tra cui una volta a ripristinare un meccanismo di indicizzazione dei salari. Senza un adeguato e sufficiente salario non ci potrà che essere nuova povertà. Il governo amministra nella totale indifferenza, al punto tale che il ministro Brunetta ha recentemente proposto, riguardo ai pubblici dipendenti, un rinnovo contrattuale con aumenti salariali da fame. Il PDCI pertanto ritiene di attuare di politiche di parte. *segretario Federazione provinciale Pdci Potenza

NO ALL’AUMENTO SULLE TARIFFE DELL’ACQUA PEPPINO Sannazzaro, segretario regionale della Confederazione dei Lavoratori, stigmatizza l’aumento ingiustificato delle tariffe dell’acqua approvato dall’Aato Basilicata. «Il peso di tale aumento graverà pesantemente sui redditi dei pensionati e dei monoreddito, già gravati dalle enormi tariffe sostenute da enti inutili e precisamente da quattro enti che gestiscono le risorse idriche della Basilicata». Sannazzaro si domanda, inoltre, se «l’acqua è o non è una risorsa della Basilicata. E’ o non è un bene pubblico? A questo dilemma dovrebbero rispondere tutti coloro che ge-

stiscono la cosa pubblica. Le autorità non devono servire solamente all’erogazione di atnti gettoni di presenza nei consigli di amministrazione e degli stipendi, ma devono provvedere a soddisfare i bisogni dei cittadini». Sannazzaro augura, inoltre, che «si faccia tesoro di questa rimostranza, tenendo conto che la crisi finanziaria che ci attanaglia non permette di gravare ulteriormente sul ceto bisognoso». Peppino Sannazzaro segretario regionale Conf. Lavoratori


Potenza Sabato 8 novembre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Comitati di quartiere: nella chiesa di Sant’Anna si è presentata la lista “Libertà e partecipazione”

Un rione che rinasce dalla famiglia «Una forza apolitica in cui vogliono contare i cittadini» UN comitato apolitico, una formazione di cittadini che richiama i valori sociali, umani e civili. E’ questa la nuova forza cittadina costituitasi nel 2006 a rione Libertà, chiamata “Libertà e partecipazione” che ha presentato ieri pomeriggio nel salone parrocchiale della chiesa di Sant'Anna e San Gioacchino il suo programma elettorale. A fare da cicerone alla presentazione ufficiale una delle menti della neonata formazione rionale, Luca Manzi che ha richiamato i valori e la fondazione del comitato parlando delle esigenze quotidiane, dei problemi da risolvere e delle prospettive di rilancio territoriale dell’entità sociale e civile. Il comitato è formato dai seguenti componenti Annalisa Chiriatti, Rita Coletti, Lucia Farfariello, Angelo Figudio, Giuseppe Giacomino, Gerardo Lucente, Giuliano Marotta, Giuseppe Murano, Sergio Pizzichillo, Rocco Santangelo, Lilliana Marcella Spagnoletta, Marica Vignola e Carmine Villani. Il simbolo della formazione cittadina è l'interpretazione di un segnale stradale che sta a significare per la famiglia. La famiglia è intesa come accezione piena del termine ed è proprio per questo che il motto “Libertà e partecipazione” ha preso corpo perseguendo obiettivi mirati. Un simbolo, quello affisso dalla lista che intende anche richiamare il recente successo elettorale di Barack Obama, nel segno tangibile di una rinnovata istanza programmatica. Programmi seri, tanta abnegazione per migliorare la qualità della vita del popoloso quartiere cittadino. Innanzitutto i servizi, come il verde, il traffico e l’igiene urbana, visto e considerato che nel programma elaborato dal gruppo di cittadini è stato posto in evidenza il traffico sentito in tutta la città che nel quartiere ha visto i promotori individuare criticità negli autobus extraurbani. Stando alle risultanze programmatiche dei responsabili la soluzione proposta è quella dell’eliminazione del traffico nell’intero quartiere con il potenziamento dei mezzi pubblici,

L’Intervento Alcuni dei candidati durante la presentazione del programma del comitato (foto Andrea Mattiacci)

con funzioni di navetta da e per un terminal bus da individuare in una zona periferica del capoluogo. Per quanto riguarda la sosta il gruppo ha inteso chiedere una migliore razionalizzazione dei posteggi dei residenti, senza condizionare i commercianti, tra le soluzioni prese in considerazione l’eliminazione della sosta e il pagamento del disco orario per i non residenti, l’individuazione delle nuove aree di parcheggio e il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico per disincentivare il parcheggio da parte dei non residenti. Per quanto riguarda il tema caldo della sicurezza i cittadini hanno chiesto la presenza dei poliziotti di quartiere nelle ore notturne e in quelle di maggior affollamento del quartiere, vedi ad esempio l’entrata ed uscita degli scolari, il sabato e la domenica sera e il potenziamento del servizio di sorveglianza e prevenzione, invitando i residenti ad una maggiore collaborazione e controllo del quartiere. La presenza dei vigili urbani per il rispetto delle aree di sosta delle strisce pedonali, dalla condotta delle autovetture nelle ore

di passaggio. Particolare attenzione è stata rivolta nel programma al mercato aperto, eliminando le sistemazioni provvisorie di piazza Verdi, con la riqualificazione e il suo spostamento del mercatino rionale settimanale del mercato coperto e nelle aree antistanti, andando a liberare gli abitanti di via Vespucci, dai disagi che quotidianamente il venerdì devono sopportare, ovvia anche l’attenzione alla pulizia e al verde che dovrà vedere l’amministrazione alle prese con interventi nelle zone degradate e la valorizzazione degli spazi verdi del quartiere, L’istituzione dei bagni pubblici è uno dei punti di forza del programma visto e considerata la mole dei cittadini che frequentano passeggiando la zona, visto e considerato che finora i cittadini hanno usufruito dei bagni posti nei servizi commerciali. Le zone ludiche e il parco del seminario sono uno dei punti programmatici di punta, vista la presenza anche delle aree commerciali e ricreative presenti. Nel programma il gruppo ha invitato la Curia vescovile ad aprire le zone verdi del parco del

seminario, sempre con le dovute garanzie di manutenzione e sicurezza che Comune e Forze dell’ordine devono assicurare. Tale aspetto consentirebbe al rione di dotarsi di spazi verdi ulteriori con ovvie ripercussioni, positive sul piano dell'intrattenimento. Fondamentale anche la creazione di uno spazio dedicato agli anziani, utile serbatoio di esperienze da impiegare nel quartiere. Tra gli interventi programmati da Partecipazione e Libertà quelli relativi alla stazione inferiore, vero e proprio biglietto da visita della città capoluogo. Il gruppo ha proposto nel programma la riqualificazione dell'area e la creazione di una zona di accoglienza per i viaggiatori, che dovrebbero usufruire anche di un parcheggio posto nell'attuale mensa ex ferrovieri. Dulcis in fundo l’osservatorio sociale, legato all'aiuto delle famiglie disagiate e in difficoltà mettendo in pratica iniziative per i giovani in difficoltà e campagne antidroga e antialcoolismo, vista la presenza di spacciatori nel quartiere. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Quell’opera d’arte che sta sorgendo a Macchia Romana DOPO sei numeri e diversi argomenti toccati oggi sono stato contattato, tramite il link sottostante utilizzabile da chiunque, da un ingegnere che intendeva illustrarmi il cantiere della realizzanda chiesa del Gesù Maestro a Macchia Romana. Ne parlai nel primo numero con toni positivi quindi con grande interesse mi sono recato all’appuntamento. Ho trovato una simpatica persona, l’ingegnere Lorenzo Motta che è stato lo strutturista del progetto, che con entusiasmo mi ha aperto il cancel-

lo del cantiere. Per prima cosa mi ha ammonito spiegandomi che quella non è una chiesa ma un complesso parrocchiale, dopo di che mi ha illustrato nei minimi particolari la costruzione con informazioni tecniche e gossip procedurali. Nonostante i miei 34 anni mi emoziono raramente di fronte ad un’opera. L’ultima volta mi capitò visitando le cantine Petra a Suvereto, in Toscana, progettate da Mario Botta, ma ho provato commozione e rispetto

per quello che stavo vedendo. Dal di fuori è interessante ma l’interno è un susseguirsi di scoperte fatte di percorsi di accesso (bello quello in asse col ponte), numero di pilastri simbolici, sala polivalente e spazi aperti che trovano il loro significato estremo nell’aula liturgica. E’ un luogo di grande effetto dove le aperture visibili da fuori sono solo un antipasto di quello che accade dentro ed in cui la semi volta cilindrica idealmente accoglie i fedeli. Nello scorso numero, parlando del ponte Musmeci, dis-

si che era l’unica opera di architettura presente in città, mi sbagliavo dato che ne abbiamo un’altra moderna ed imponente. Sono venuto via dall’incontro soddisfatto e sinceramente incuriosito da questo manufatto che si è dimostrato ancora più piacevole di come me l’aspettavo. Ora potrò passare altro tempo a discorrere di questo col mio amico Luigi, cercando di spiegargli che forse non è così brutta come lui pensa. Continua……. m.arch@email.it

«La partecipazione è un diritto Non un serbatoio di voti» SI è da poco conclusa la presentazione delle liste per l’elezione dei direttivi dei “Comitati di quartiere”. Le elezioni si svolgeranno il prossimo 29 novembre. Con tale adempimento, del quale la grande maggioranza dei cittadini è del tutto inconsapevole, l’amministrazione comunale di Potenza ha ritenuto di aver ottemperato a un obbligo istituzionale relativo al diritto di partecipazione della comunità. In tal senso, se i Comitati di Quartiere hanno la funzione di partecipare alle azioni, agli interventi e alle scelte operate sul territorio comunale, sarebbe del tutto logico che tali votazioni si svolgessero successivamente a quelle amministrative e non in prossimità di queste ultime. Pare evidente che i tempi e le modalità di queste elezioni dei Comitati di Quartiere siano finalizzate solo a organizzare nei quartieri presidi politici da parte dei partiti che, infatti, pur non apparendo in prima persona (lo vieta il Regolamento), si sono prontamente attivati a far presentare liste che fanno capo ad assessori, consiglieri e personaggi politici, i più disparati, residenti nei vari quartieri. In queste condizioni è facile prevedere che essi finiranno per rappresentare invece un’ulteriore delega di rappresentanza quando non addirittura centri periferici di potere e gestione di consensi e di voti. La partecipazione è altra cosa. E’ una città da riconsegnare ai cittadini attraverso azioni e momenti di incontro, ascolto, informazione, sensibilizzazione, confronto, educazione alla partecipazione e all’assunzione di responsabilità. Azioni e momenti da attuare nelle piazze, nelle parrocchie, nei luoghi di lavoro, in ogni spazio dove sia possibile riunirsi e incontrarsi, per comunicare a tutti i cittadini che un altro modo di amministrare è possibile. E’ fondamentale che la nascita di un processo partecipativo attecchisca effettivamente nella pubblica amministrazione e nelle sue relazioni con categorie e cittadini, per promuovere una comunità e una città davvero sostenibili, evitando il rischio di produrre solo una simulazione della partecipazione, un tentativo di recuperare il consenso senza modificare profondamente presupposti e metodi. Bisogna progettare e attuare strategie per “tirare dentro” le persone, andandole a prendere là dove esse sono, sia metaforicamente che, nel senso di adeguare linguaggi e prodotti agli interlocutori, ma anche fisicamente, recandosi a intervistare, a proporre colloqui, ad ascoltare. Come associazioni interessate ai temi della qualità della vita, della sostenibilità ambientale e sociale, della legalità, auspichiamo che i cittadini di Potenza sappiano opporsi a tale forma di simulazione della democrazia, scegliendo forme nuove di partecipazione dal basso, sicuramente più faticose e responsabilizzanti, che sono le uniche in grado di sostenere concretamente il sogno di una città più vivibile. Nei prossimi mesi sarà compito di tutti recuperare spazi di iniziativa, di proposta e di partecipazione. Noi ci proponiamo di affiancare e sostenere i cittadini in questo percorso, che potrebbe essere ostacolato più che favorito dalla presenza dei Comitati di quartiere, utili solo a chi non vuole rendersi artefice del proprio futuro. Comitato cittadino delle associazioni


Potenza 21 L’Osservatorio cittadino propone di dedicare nove zone della città al gioco dei più piccoli Sabato 8 novembre 2008

«Ritirate quell’ordinanza» L’associazione per la Pace: «contrasto con lo statuto sui minori» PROPRIO non passa sotto silenzio quell’ordinanza così contestata. Vietare i palloni nelle piazze del borgo, skateboard o biciclette in via Pretoria e nella villa comunale di Santa Maria - l’ordinanza del sindaco Santarsiero risale al primo novembre scorso - è stato un provvedimento, almeno stando alle reazioni, quanto meno azzardato. Va bene, forse «solo male interpretato, non profondamente compreso» come ha precisato lo stesso primo cittadino, l’indomani, dopo le critiche ricevute (da esponenti della maggioranza politica compresi). Allora, in attesa dell’incontro previsto per la settimana prossima, con associazioni, consiglieri, residenti, commercianti del centro storico («per spiegare meglio - è stato il dietrofront dell’amministrazione - magari modificare insieme l’ordinanza») la polemica non si placa. Tanto per precisare, o mettere le mani avanti. L’Osservatorio cittadino, in una nota, spiega che «per superare la situazione di penalizzazione» prospettata «dall’assurda ordinanza» non resta che proporre «l’istituzione di nove spazi delimitati e riservati al gioco». La proposta arriva dal portavoce dell’associazione, Vincenzo Belmonte, che richiama la possibilità di individuare tre macro-aree cittadine con destinazione ad hoc. La prima, quella del centro storico, potrebbe contemplare «il parco di Montereale (con una zona specifica delimitata), la villa del Prefetto (da riaprire e adeguare con piccoli interventi), la torre Guevara (a patto di riconvertire la zona parcheggi)». Nell’area sud della città, invece, Belmonte suggerisce di delimitare a spazio “bimbi” il parco del Seminario Minore, magari grazie a un protocollo di intesa da sottoscrivere con l’ordine religioso proprietario dell’area verde, più il parco Tre Fontane recentemente “restituito” alla città. Nella zona Nord, invece, il suggerimento è per una zona limitata di villa Santa Maria e per il parco di rione Risorgimento, «già in funzione, anche se servono piccoli interventi di adeguamento», più alcune zone verdi attorno a via Livorno. Questa proposta sarà sottoposta dall’associazione alle famiglie delle zone interessate. L’idea è quella di dare ai bambini «la possibilità

LA REPLICA

«Decisione necessaria ma strumentalizzata»

Il segnale dell’ordinanza anti pallone, la piazza vuota il primo giorno di divieto (foto Mattiacci) e, in alto, alcuni bambini che giocano (foto Unicef)

IL PROVVEDIMENTO Punto per punto i divieti (momentaneamente “sospesi”) Visto che sono pervenute all’Unità di direzione della Polizia municipale segnalazioni in merito agli enormi rischi per la pubblica incolumità, associati a una forte sensazione di panico, nel percorrere le strade attigue al piazzale di Palazzo di Città, a causa del perpetrarsi di giochi con il pallone e accertato che il perpetrarsi delle attività ludiche può integrare un comportamento che lede il patrimonio pubblico e privato, impedendone la necessaria fruibilità (determinando lo scadimento della qualità urbana poichè questi comportamenti compromettono gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici e rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso agli stessi turbando l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, anche per gli schiamazzi) con un’evidente lesione dei fondamentali diritti alla salute e alla pubblica quiete. Ancora, ritenuto necessario, da parte dell’amministrazione, assicurare la ordinaria convivenza, la sicurezza dei cittadini, il regolare scorrere del traffico, la tutela dei beni dell’ente, il decoro dell’ambiente urbano, la più ampia fruibilità del patrimonio comune e la tutela della qualità della vita, si vieta in alcune zone della città la pratica di allenamenti, attività ludiche, nonchè di giochi con il pallone, o l’utilizzo di tavole, pattini o altri acceleratori di andatura. Le zone interessate al divieto sono il piazzale sovrastante il garage comunale (spazi adiacenti il Palazzo di Città), largo Pignatari, via Serrao, largo Duomo, parco comunale villa “Santa Maria”, piazza Pisani e via Pretoria (in tutta la sua interezza). L’inosservanza dell’ordinanza comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. L’inottemperanza all’ordine dato dall’autorità preposta alla vigilanza di interrompere le attività ludiche comporterà il sequestro dell’oggetto con il quale è stato commesso l’illecito amministrativo.

strazione comunale continua a occuparsi di strutture e impianti al chiuso o di calcetto, ma non affronta il problema dello spazio aperto che da sempre è appartenuto alla tradizione dei giochi dei bambini potentini». Ecco allora che «la delibera non va modificata come vorrebbe fare il sindaco». Piuttosto va semplicemente «ritirata, “azzerando” la situazione e avviando un reale confronto non a cose fatte». Il coro di critiche sull’ordinanza anti-pallone-in-piazza si amplia con la voce dell’Associazione per la pace. E non si tratta neanche di «scomodare» trattati internazionali sui diritti del minore. Piuttosto, dice l’associazione, basterebbe ricordare, anzi consultare, lo statuto comunale dei diritti del minore. Statuto adottato dal

consiglio comunale dopo una campagna promossa dalla stessa associazione che ha visto coinvolti autorevoli firme di personaggi del mondo del sociale, della cultura e religiosi. All’epoca della campagna di promozione - ricorda l’associazione - fu lo stesso sindaco a sottoscrivere l’invito. In quello statuto - riprende la nota dell’associazione per la pace - non solo il diritto al gioco del minore «è adeguatamente tutelato, ma è prevista la creazione di spazi organizzati affinchè tale diritto possa essere realmente esercitato». Allora, quell’ordinanza «è incongruente e in contrasto con lo statuto comunale dei diritti del minore»: basta questo motivo per «ritirarla». s.l. s.lorusso@luedi.it

Il disagio di alcuni studenti della sede potentina della Parthenope

Storie di ordinari malumori

Oggi chiusa scuola elementare Poggio Tre Galli

MENTRE a Potenza si discute di bambini e limitazioni al gioco in spazio pubblico, ci sono altri, giovani e non, che sempre in uno spazio pubblico hanno bisogno di trovare la “giusta via” del dialogo. Perchè quello che stanno portando avanti proproprio non funziona. Sono studenti della facoltà di Scienza motorie dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” che ha, però, una sede distaccata anche nel capoluogo lucano. Questi studenti, ieri, in delegazione e alla presenza del rappresentante degli studenti giunto appositamente dal capoluogo campano hanno incontrato l’amministrazione comunale. Hanno chiesto aiuto perchè proprio non riescono a “dialogare” quoti-

OGGI la scuola elementare del IV circolo di rione Poggio Tre Galli sarà chiusa. Le attività didattiche sono state sospese per l’intera giornata a causa dei lavori di copertura dell’edificio che si stanno portando avanti sul plesso scolastico. E’ stato lo stesso dirigente scolastico a chiedere all’amministrazione provvedimenti urgenti visti i disagi creati dai lavori in corso. L’ufficio di Edilizia scolastica del comune ha spiegato come fosse necessario svolgere quei lavori purtroppo rumorosi e di ostacolo al regolare svolgimento della didattica. Così, soltanto per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori sul tetto, almeno per la giornata di oggi, la scuola rimarrà chiusa.

di dare risposta alla legittima richiesta di disporre di aree da gioco il più possibile vicino casa e nella massima sicurezza da pericoli e rischi». Di più, la richiesta prosegue perchè «in alcuni dei nove spazi che abbiamo individuato - prosegue Belmonte - dopo un monitoraggio attento al quale hanno partecipato i “custodi della Città” (i volontari organizzati dall’associazione che percorrono alcune strade delle città per “vigilare” su comportamenti scorretti e fastidiosi, ma guai a chiamarle “ronde”, ndr), sarebbe il caso di prevedere l’installazione di sistemi di sorveglianza con videocamere, con turni di controllo di vigili urbani». Ora, la proposta si attua dice l’associazione - a costo zero: «,mentre l’ammini-

La sede centrale a Napoli della facoltà di Scienze motorie

dianamente con uno dei dipendenti dell’ufficio amministrativo della sede universitaria. E finisce che spesso nascano situazioni “imbarazzanti”. Raccontano di continue frizioni, “andare d’accordo” pare sia complicato. «L’amministrazione

comunale - dicono - è stata disponibile, ci ha ascoltato e ha promesso che si troverà una soluzione». Mentre si discute di divieti al gioco, c’è chi ha da risolvere problemi di quotidiana convivenza. sa.lo. s.lorusso@luedi.it

GENTILE direttore, le scrivo in merito all’articolo pubblicato mercoledì 5 novembre scorso, dal titolo Bambini, non rispettate quel divieto. Chi scrive è quel consigliere comunale definito dall’articolista del suo giornale “poco garbato”. Intanto non è vero che chi scrive si “accalorava” a difendere il provvedimento del sindaco: ne sostenevo in un confronto aperto i vari contenuti. Quanto al garbo, le confido che a Potenza ci contraddistinguiamo da sempre nel farne un vessillo, sia di cortesia che di civiltà, e questa città, (all’autrice dell’articolo non sfuggirà) non è davvero seconda a nessuno. Venendo ai termini della questione, inviterei la signora (che peraltro ha più volte sfoggiato nell’occasione di essere la moglie del direttore del Quotidiano) a poter veder giocare i ragazzi a pallone o coi pattini nei salotti urbani di qualsiasi città, da piazza Duomo a Milano a piazza Plebiscito a Napoli, e via via a Cosenza o a Palermo. Piazza Mario Pagano o Piazza Sedile di Potenza hanno la stessa dignità dei centri storici delle altre città. Quanto all’educazione dei ragazzi, ovvero al buon senso, sarebbe meglio che si discutesse nelle sedi opportune, la scuola e la famiglia in primis, lasciando la drammaticità-comica (di cui mi addita la signora) per altri argomenti e non già a chi difende il diritto dei cittadini (anche degli anziani, perché no) di poter passeggiare indisturbati per le vie del centro senza attendersi pallonate sul viso o contro il portone dello storico Teatro Stabile (perché anche di questo si tratta). Il provvedimento del sindaco è stato probabilmente mal interpretato, oppure qualcuno ha deci-

so di strumentalizzarlo. Io credo che vada difeso anche il diritto dei commercianti del centro di tenere aperte le vetrine, alla stessa maniera dei giochi dei bambini negli spazi indisturbati, perché il modello di città vivibile passa dall’educazione e dal vivere comune, nel rispetto di ciascuno, e tuttavia contro un modello di città triste e asettica. Cordiali saluti Donato Russo Consigliere comunale Il consigliere Russo fa outing e si qualifica. Avevo avuto il garbo di non citarlo perché - ribadisco l’altra mattina al bar dove l’ho visto per la prima volta non è stato affatto persona cortese. Non ero sola, del resto. Nel merito della risposta mi sforzo di comprenderla ma non ci riesco tanta è l’ovvietà delle argomentazioni. Sulle piazze delle altre città posso assicurare che quelle che conosco meglio (e che maliziosamente cita Russo) non sono per nulla off limits ai bambini dell’età dei miei figli (6 e 3 anni). Posso fare da cicerone. Quanto poi ai rapporti di coniugio non appartengo a quel genere di donne che per autodeterminarsi si infastidiscono (falsamente) nell’essere apostrofare la moglie di… Ed è la seconda volta che mi capita di doverlo scrivere. Russo in realtà mi aveva confuso con la moglie del direttore di un altro giornale che non mi pare faccia il mio stesso mestiere. Mi fa piacere, allora, essere recidiva: sono la moglie di Paride Leporace e ne sono fiera (sia del giornale che del direttore). Auguro a Russo di avere analogo slancio all’interno della sua famiglia. Con la stessa cordialità Lucia Serino


22

Potenza

Sabato 8 novembre 2008•

ilQuotidiano

RISTORANTI

CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

....una corsa di sola andata....

TANTI auguri a...

sospesa

Sala 4 No problem

•DUE TORRI•

17.20 - 19.30 - 21.40

Giù al nord

Sala 5

19 - 21

Hign school musical 3 16 - 18.15 - 20.30

•MULTISALA RANIERI•

Sala 6

area industriale di Tito

The burning plain

Sala 1

16 - 18.45 - 21.30

Quantum of solance 007

Sala 7

18 - 20.10 - 22.20

Wall E

Sala 2

16 - 18

Un gioco da ragazze

Il passato è

17 - 19 - 21

una terra straniera

Sala 3

20 - 22.10

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

0971-34044 0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LAFATTORIA

0971-34680

NINFE C’ERA UNA VOLTA

0971-441295 0971-51465 0971-601217

PANE E PEPERONCINO

TURNO FESTIVO Savino via Petrarca, 5 Caiazza via Tirreno, 3/11 Perri piazza Matteotti, 12

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-31031 0971-612564

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica

0971-612694 0971-444228 0971- 445041

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

0971-25447 0971-53430 0971-21148

TURNO NOTTURNO 8 NOVEMBRE Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430

Croce verde

0971- 23800

Croce rossa

0971- 411510

•IL 13 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 18.30 “DARE ASCOLTO AGLI ADOLESCENTI” Incontro con Maria Rita Parsi

16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30

0971-092012

MOZART

•OGGI Tito scalo, concessionaria Ranieri, ore 16.30 “PRESENTAZIONE NUOVA GOLF” Con Oreste Lionello e Martufello

programmazione

MIMI’

SINGAPORE SLING 0971-418122

Donato Lacedra, funzionario del Comune di Ginestra che ha compiuto 57 anni Auguri dai colleghi e dagli amici.

Giù al Nord

0971-24848

ISUCCIO

FARMACIE

•DON BOSCO•

0971-56900

AL DUOMO

ORAZIANA

PRONTO SOCCORSO

CINEMA

MARCONI

TAVERNA

Marco & Giulia, Giulia & Marco io d’auguri non son parco Oggi voi compite un anno mentre i nonni con affanno già v’inseguono carponi tra pappette e pannoloni Ma di gioia voi siete alfieri: coma facevamo ieri? Oggi siamo più contenti mentre voi sui pavimenti scaricate tutti i giochi che avete, e non son pochi. Oggi noi siamo sicuri: meritate i nostri auguri Un abbraccio prima a Giulia che con gli occhi tutti ammalia. E poi un altro al prode Marco tante frecce ha al suo arco A entrambi un bacio in fronte A voi, di gioia nostra fonte. Gli zii Antonella e Rocco Francesca “Dudola” e Antonio e i nonni Antonio e Maddalena

Anche con un giorno di ritardo l’importante è ricordarsi di una persona speciale come te Tanti auguri al mitico Vincenzo Sarni titolare del “Valleverde caffè”

ANTICA OSTERIA

•IL 20 NOVEMBRE Potenza, Sala Inguscio, ore 15 “GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA” Seminario sugli “Anni vitali”

UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016

BIBLIOTECHE E MUSEI BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 23 Residenti, esasperati dagli escrementi dei cani sui marciapiedi, invitano a un maggiore senso civico Sabato 8 novembre 2008

La pasquinata di via del Popolo Nel capoluogo esiste l’ordinanza ma non viene rispettata UN tempo, e parliamo ormai di qualche secolo fa, erano le statue a “parlare”. Nella Roma del Cinquecento il malumore popolare veniva espresso appendendo ai piedi o al collo delle statue cittadine dei fogli contenenti messaggi, satire in versi e anonime frasi pungenti rivolte molto spesso al pontefice o in generale a personaggi in vista della città. Una messaggistica che venne poi definita “pasquinata” dal nome di Pasquino, la più celebre statua parlante della capitale. A distanza di qualche secolo le “pasquinate” non sono del tutto passate di moda, o meglio, a volte si può incappare in una loro rivisitazione moderna. Quello che resta sempre verde è il principio di esprimere il malumore popolare attraverso messaggi appesi in giro per la città destinati alla pubblica lettura. Un po’ quello che è successo ieri mattina in via del Popolo. Non una “merlettata” satira in versi rivolta a difendere il nobile e fondamentale principio della libertà d’espressione, ma poche frasi schiette e chiare rivolte a difendere l’altrettanto fondamentale valore della civile convivenza seppur a partire da un elemento meno nobile quale quello delle defecazioni animali. Sono gli escrementi dei cani, infatti, il nodo della discordia tra i residenti di via del Popolo e i loro concittadini. Esasperati dallo slalom che ogni giorno si trovano costretti a fare tra escrementi lasciati sui marciapiedi o davanti al portone di casa, maleodoranti d’estate e ancor più problematici in

UBICAZIONE DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI KIT IGIENICI Uno dei distributori di sacchetti e palette (foto Andrea Mattiacci)

I manifesti affissi lungo via del Popolo

questo periodo a causa delle piogge, gli abitanti della strada hanno deciso di dire basta e lo hanno fatto con una sorta di “pasquinata”. Ieri mattina la strada era tappezzata di volantini recitanti un messaggio che non lascia dubbi: «I marciapiedi e le abitazioni di via del Popolo sono quotidianamente insudiciati

di cacche e pipì di cani. I signori proprietari dei cuccioli sono invitati a porre fine a quest'indecenza e a premunirsi di sacchetti e palette», in basso una nota per i vigili: «La polizia municipale è pregata di adottare gli opportuni provvedimenti diretti a prevenire questi sgradevoli e incivili comportamenti».

Insomma un invito ad un maggior senso di responsabilità per far sì che in via del Popolo si possa camminare a testa alta senza dover contare i passi per paura di incappare in spiacevoli e maleodoranti inconvenienti. Del resto non raccogliere gli escrementi del proprio cane oltre ad essere poco carino, per co-

sì dire, nei confronti degli altri cittadini, è anche contro la legge e costa caro. Come in molte altre città italiane anche a Potenza esiste un’ordinanza del sindaco che punisce con una multa di 51,85 euro chi non raccoglie gli escrementi del proprio cane. L’ordinanza del 2001 a firma dell'ex primo cittadino Gae-

tano Fierro recita: «I conduttori di cani, a qualsiasi titolo, devono essere muniti di appositi mezzi per la raccolta degli escrementi prodotti dagli stessi, allorché li conducano per le vie cittadine, sotto i portici, sui marciapiedi, nei parchi ed in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché devono ripulire i siti dalle deiezioni. Tali prescrizioni non si applicano ai non vedenti accompagnati dal proprio cane da guida». Un’indicazione che si trova anche all’articolo 12 del regolamento di polizia urbana della città di Potenza deliberazione del consiglio comunale numero 113 del 5 settembre 2002. Insomma basterebbe portarsi un sacchettino da casa per evitare una multa di ben 50 euro o se proprio non si vuole fare neanche questo sforzo esistono ben 17 distributori automatici - secondo quanto riportato sul sito dell’Acta - di pale e sacchetti installati dall’Azienda comunale per la tutela ambientale per permettere ai proprietari di cani di provvedere alla raccolta delle deiezioni dai marciapiedi e dalle strade cittadine. I proprietari degli animali non devono far altro che acquistare un kit igienico monouso inserendo una moneta da 50 cent nella macchinetta. Pochi spiccioli e un po' di buon senso per permettere agli abitanti di via del Popolo di passeggiare tranquilli permettendosi anche il lusso di dare un’occhiata al cielo. Manuela Boggia m.boggia@luedi.it

Iniziativa di Legambiente rivolta alle scuole

TRAMBUSTO IN VIALE DELL’UNICEF

Una settimana dedicata al riciclaggio dei rifiuti

Scoppia un pneumatico, auto va a sbattere contro un muretto

LEGAMBIENTE partecipa all’evento firmato Onu con iniziative territoriali di sensibilizzazione e informazione che mettono a fuoco una questione centrale nel nostro paese, “i rifiuti”. Nella settimana che va dal 10 al 16 novembre a Potenza, in orario scolastico, Legambiente Basilicata (con referente operativo del progetto, Valeria Tampone) terrà la settimana di approfondimento “Rifiuti: riduzione e riciclaggio”. Questo il tema che sarà affrontato nell’edizione della settimana di educazione allo sviluppo sostenibile, sotto l’egida della Commissione nazionale italiana per l’Unesco. L’edizione del 2008 sarà dedicata a un tema di prioritaria evidenza per il nostro Paese, i rifiuti, e avrà l’intento di sviluppare negli individui come nelle collettività, negli enti locali come nelle imprese capacità operative e di azione responsabile finalizzate alla riduzione dei rifiuti e alla promozione delle più efficaci forme di raccolta differenziata, cosicché il rifiuto possa diventare risorsa. L’iniziativa s’inquadra nel “Decennio dell’educazione allo sviluppo sostenibile 2005 2014”, proclamato dall’Onu e coordinato dall’Unesco, allo scopo di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto per il prossimo e per il pianeta. A proclamare la settimana e a scegliere il tema dell'anno è stato il “Comitato nazionale

L’auto uscita fuori strada in viale dell’Unicef

(foto Andrea Mattiacci)

Sacchetti di spazzatura lasciati lungo la strada (f.Mattiacci)

Dess” riunitosi a Roma il 15 maggio scorso. Il Comitato è composto da tutte le principali realtà che operano per diffondere la “cultura della sostenibilità” come ministeri, enti locali, soggetti socioeconomici, associazioni, istituzioni di ricerca e formazione, reti di scuole, agenzie ambientali. Nell’ambito della finalità

generale della settimana Dess, l’edizione del 2008 sarà incentrata sul tema dei rifiuti, ormai di prioritaria evidenza per il nostro Paese, e avrà lo scopo di sviluppare negli individui e nelle collettività la promozione di efficaci forme di raccolta differenziata e di smaltimento. Emilia Manco potenza@luedi.it

Allo Stabile Donazioni sangue SI terrà oggi, alle 10, nel Ridotto dello Stabile, l’incontro “La donazione del plasma in Basilicata, attualità e prospettive”. A organizzarlo la Fidas. Tra gli interventi quello di Clelia Musto, primario del servizio trasfusionale del San Carlo e quello del direttore sanitario della Fidas Basilicata, Niccolò Pio Onorati. Le conclusioni sono affidate al presidente Fidas Basilicata, Francesco Salvatore, e al presidente nazionale Fidas, Aldo Caligaris.

MATTINATA movimentata quella di ieri in via dell’Unicef a Potenza. Un piccolo incidente avvenuto intorno alle 10 ha rallentato la circolazione stradale. A causare il sinistro lo scoppio di una gomma di una Punto bianca che ha perso aderenza sull’asfalto terminando la propria corsa sul muretto che divide le due carreggiate. Fortunatamente il conducente, un giovane alla guida della vettura, è rimasto illeso. L’auto ha invece riportato, oltre allo scoppio del pneumatico la rottura del parafango, danni alla carrozzeria e alla fiancata sinistra. Il traffico è stato rallentato per quasi sessanta minuti, prima dell’intervento del carro attrezzi che ha prontamente rimosso la vettura incidentata. L’auto è sbandata per una trentina di metri, dal tratto che conduce dall’interse-

zione fino al primo vialone, sito ad un centinaio di metri da un centro commerciale. L’acquaplaning e il fondo reso viscido dalla pioggia hanno creato non pochi problemi al conducente della vettura che ha perso il controllo terminando la corsa contro il muretto. Ovvio lo spavento per il proprietario della Punto Bianca, sceso immediatamente dalla sua vettura per constatare l’entità del danno e chiamare i mezzi del soccorso prontamente recatisi sul luogo dell’incidente. Come dire, strada bagnata, strada sfortunata. A pagarne le conseguenze la gomma anteriore destra, il parafango e la carrozzeria andati praticamente in frantumi. Niente danni per il proprietario, solo tanta paura e ovviamente tanto denaro da spendere per la riparazione della vettura danneggiata. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Sabato 8 novembre 2008

24 Lagopesole Un progetto voluto dalla Comunità montana. Stanziati 2 milioni di euro

Federico II diventa virtuale Dopo una serie di intoppi burocratici si è pronti a partire LAGOPESOLE - Una pioggia di oltre due milioni di euro sul castello di Lagopesole per un Federico II virtuale. La storia dello Stupor Mundi apparirà in tridimensione grazie alle nuove tecnologie e in uno spettacolo di intrattenimento serale. Dopo alcuni anni di annunci, lentezze burocratiche e sollecitazioni anche di parti politiche, si materializza il percorso che porterà nel Castello di Lagopesole un allestimento artistico e polimediale permanente sulla figura e l’opera di Federico II, finanziato grazie a un accordo firmato negli anni scorsi dalla Regione Basilicata e dal ministero dei Beni e le attività culturali. La Comunità montana Alto Basento, ente attuatore, ha bandito l’appalto per realizzare l’opera: la data di pubblicazione è del 3 ottobre. La modalità scelta per selezionare le imprese singole, i raggruppamenti d’imprese (Ati) e i consorzi è l’“avviso di appalto concorso per procedura aperta”. La scadenza per presentare le offerte è fissata per il prossimo 22 dicembre. Il 23, occasione non solo per aprire panettoni e spumante, si apriranno le offerte. Chi sarà in grado di fornire un apparato tecnologico così avanzato come quello previsto nel bando? Si vedrà. Un investimento che in Basilicata ha impegnato tante risorse, uomini e tecnologie si è visto, negli anni scorsi, con l’allestimento della “Storia bandita” alla Grancia, progetto

Una raffigurazione di Federico II di Svevia

nel quale i comuni ricadenti nell’area della Comunità montana avevano riposto particolari aspettative occupazionali e di sviluppo. L’obiettivo ultimo, insieme al Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa, è il “Distretto turisti-

co e culturale tra Basento e Camastra”. Nel caso di Lagopesole non si parlerà di briganti ma di Federico II. Intorno alla figura dell’Imperatore svevo, la Comunità montana ha pensato di realizzare nelle sale del

castello un allestimento artistico e polimediale permanente, attraverso l’impiego di tecnologie innovative, supportate dai nuovi linguaggi della comunicazione culturale e museale. Si parla di immagini ottiche, filmati, ricostruzioni in grafica 3d, ambientazione sonora e costumi. «L’obiettivo - è scritto nel bando - è quello di rappresentare e illustrare lo spirito e la cultura del periodo federiciano fornendo al visitatore suggestioni, emozioni, informazioni che sollecitino e rinviino ad ulteriori approfondimenti e alla riscoperta degli altri luoghi e vestigia degli itinerari federiciani». Oltre a questo ambaradan di informazioni culturali, il progetto prevede «la predisposizione di una sala per mostre temporanee e la realizzazione di un grande spettacolo serale, della durata di circa 30 minuti, con proiezioni di grandi immagini, nella corte del castello che porta il visitatore ad un’esperienza immersa a 360 gradi». Il tutto a un costo di 2,2 milioni di euro. Una cifra che ha calamitato le riflessioni del presidente dell’Unla di Lagopesole, Leo Pace, il quale ha confermato la bontà del progetto, sostenendo tuttavia che «l’entità del finanziamento è tale da giustificare interventi sul borgo di Lagopesole e sullo stesso maniero federiciano, non solo l’allestimento culturale».. Gianni Sileo potenza@luedi.it

Pignola Convegno organizato dall’Alsia

Fagioli scritt di Pantano Prelibatezza da tutelare PIGNOLA - La pro loco “Il Portale” in collaborazione con l’Alsia, azienda agraria sperimentale dimostrativa “Pantano di Pignola”, organizza per domani alle 10 un seminario nella sala convegni “Icaro”, nel corso del quale verrà trattato il caso del recupero della varietà locale dei “Fagioli scritt di Pantano”. Previsti i saluti del presidente della pro loco Bruno Mario Albano, Ignazio Petrone, sindaco di Pignola, Gerardo Ferretti, vice sindaco e presidente comunità montana Alto Basento, Michele Catalano, responsabile Alsia. Interventi tecnici affidati al professor Terenzio Bove, presidente consorzio per la tutela dei fagioli di Sarconi, professoressa Giuseppina Logozzo, docente presso l’Università di Basilicata, Vincenza Lucia Rosa agrotecnico Alsia e l’avvocato Paolo Galante, commissario Alsia. A seguire, dibattito e conclusioni di Roberto Falotico, assessore all’Agricoltura e sviluppo rurale Regione Basilicata. Infine buffet itinerario gastronomico “fasul scritt di pantano” curato dall’Unione regionale cuochi lucani. Questa varietà di fagioli, detti pantanesi, veniva coltivata negli anni ‘20 tanto da essere citata nei documenti dell’epoca come presente alla fiera campionaria di Napoli nel 1923 ed oggi quasi scomparsa. Nella piana del Pantano soltanto pochi agricoltori e hobbisti continuano a coltivarli, per esclusivo

uso personale. «L’intento dell'Alsia è stato quello di recuperare questo prodotto - spiega Michele Catalano - attraverso il reperimento del germoplasma dai coltivatori locali e la messa a dimora nei nostri campi sperimentali senza l’impiego di additivi, esattamente come veniva coltivato in passato». Il progetto ha avuto inizio lo scorso anno e mira al recupero della biodiversità di questi ecotipi e all’iscrizione del fagiolo rosso di Pantano nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. Criteri e modalità per la predisposizione degli elenchi sono regolamentati dal decreto ministeriale 8 settembre 1999 secondo cui “sono considerati prodotti agroalimentari tradizionali, da inserire negli elenchi regionali e provinciali, i prodotti destinati all’alimentazione umana le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore a venticinque anni”. La pianta rampicante di fagiolo produce un seme, ecotipo di Borlotto, tondo ovoidale, con fondo beige e screziature amaranto e granata. La buccia sottile lo rende particolarmente adatto alla trasformazione. Il prodotto, nell’area del Pantano «trova condizioni climatiche estremamente favorevoli - si

legge nella scheda tecnica fornita dall’Alsia - le temperature massime nei mesi estivi non superano mai i 30 gradi, mentre l’umidità relativa si aggira attorno al 70 per cento. L’ambiente di coltivazione ideale li rende ottima fonte di proteine, carboidrati complessi, vitamine del gruppo B, ferro, calcio, e fibra alimentare, localizzata nella buccia. In cucina è indicato per la preparazione di antipasti e contorni, ma non dispiace in zuppe, da solo o con verdure o carne, accompagnato con vino rigorosamente Aglianico». Simona Brancati potenza@luedi.it

Si ribalta tir Traffico in tilt Nessun ferito PIETRAGALLA - Si è verificato ieri, poco prima dell’ora di pranzo, un incidente automobilistico lungo la strada statale 169 in territorio di Pietragalla. Intorno alle 12.30 al chilometro 2 della statale 169, nella direzione che dalla frazione San Nicola di Pietragalla va verso il paese, un tir mentre stava percorrendo una insidiosa curva a gomito che caratterizza questa strada, molto probabilmente a causa del fondo stradale estremamente viscido a causa della pioggia insistente, è praticamente scivolato verso l’esterno della carreggiata stradale e dopo aver abbattuto il guardrail si è pericolosamente inclinato sulla scarpata che fiancheggia la strada restando in bilico. Immediatamente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Acerenza e la polizia municipale di Pietragalla. Sul posto sono poi arrivate anche due gru che hanno sollevato il pesante automezzo e lo hanno riportato sulla carreggiata. Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi del caso e hanno regolamentato il traffico particolarmente intenso all’ora di pranzo che ha subito in ogni caso lievi rallentamenti. Ci sono volute circa tre ore di lavoro per riposizionare in strada il tir. Il conducente del mezzo, un camionista di Laterza, paese in provincia di Taranto, non ha avuto nessuna conseguenza fisica ma soltanto tanta paura per quanto accaduto. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

Una piantagione di fagioli di Pantano

A Picerno due giorni di Agric@cultura PICERNO - SI terrà oggi e domani tra piazza Plebiscito e corso Vittorio Emanuele “Agric@Cultura”, la prima rassegna delle attività e delle tradizioni agro-alimentari del Marmo - Melandro. Si parte alle 10 con l’inaugurazione del mercatino agricolo. Alle 11 spazio ai percorsi didattici per le scolaresche che potranno riscoprire il mondo contadino. Alle 16 nella sala consiliare verrà presentato il progetto “I mercati agricoli comunali”. L’iniziativa ha come obiettivo quello di rinsaldare «il legame tra passato, presente, futuro, affinché le nostre radici siano sempre vive».

Buoni sport a favore dei cittadini di Pietragalla PIETRAGALLA - E’ stato pubblicato in questi giorni da parte dell’amministrazione comunale di Pietragalla un avviso pubblico inerente la concessione di contributi economici denominati “buoni sport” per l’esercizio della pratica motoria e sportiva dei soggetti appartenenti a nuclei familiari che versano in condizioni di disagio socio-economico. Si tratta della concessione di dodici buoni sport di 200 euro ciascuno, finalizzati alla copertura totale o parziale delle spese occorrenti per l’esercizio della pratica motoria e sportiva. I soggetti beneficiari sono i cittadini appartenenti a nuclei familiari che versano in condizioni di disagio socio-economico impossibilitati a provvedere in proprio alle spese per l’esercizio della

pratica motoria e sportiva presso strutture pubbliche o private regolarmente omologate. Per concorrere alla fruizione dei buoni sport i soggetti interessati devono presentare apposita domanda all'ufficio protocollo del Comune di Pietragalla entro il prossimo 5 dicembre 2008. Il buono sport sarà assegnato sulla base della graduatoria di merito formulata in base all’importo dell’indicatore della situazione economica equivalente riferito ai redditi posseduti nell’anno 2007 e previo parere favorevole dell’ufficio sociale comunale e nei limiti delle risorse stabilite ed assegnate dalla Regione Basilicata. an.be. potenza@luedi.it


Sabato 8 novembre 2008

25

Vietri di Potenza La soddisfazione del presidente della locale sede Avis

Oltre 200 donazioni solo nel 2008 VIETRI DI POTENZA - «Il direttivo dell'Avis di Vietri di Potenza è molto soddisfatto dei risultati raggiunti fino ad oggi, con oltre duecento donazioni nel 2008 e centotrenta iscritti vietresi, raggiungendo un obiettivo che all'inizio sembrava solamente un miraggio». Queste le parole di Luciano Pascaretta, presidente della sezione Avis “Carmine Pascaretta” di Vietri di Potenza, intervistato durante le ultime donazioni di plasma presso il Poliambulatorio comunale. L'associazione Avis di Vietri di Potenza

oggi conta centotrenta iscritti e oltre duecento donazioni tra sangue e plasma. A proposito del plasma, proprio giovedì scorso, nel comune lucano, sono state effettuate un’altra decina di donazioni, grazie al dottor Paradiso del centro trasfusionale del San Carlo di Potenza. Le donazioni sono state effettuate presso il Poliambulatorio vietrese: si sono così raggiunte le settanta donazioni (solo di plasma) nel 2008. La sezione Avis di Vietri,

che il 25 giugno scorso ha compiuto otto anni di attività, è nata nel 2000 in collaborazione con l'associazione giovanile Agio, per ricordare un amico, Carmine Pascaretta, che ha lasciato i propri cari a causa di una malattia. Ricordiamo che l'associazione Avis di Vietri ha effettuato il prelievo del plasma per la prima volta il 14 febbraio scorso: quindi raggiungere un numero così alto di donazioni in così poco tempo è certamente un successo. «Voglio ringraziare tutto il direttivo e tutti gli iscritti, specialmente i

tantissimi giovani, che sono sempre disponibili e sempre pronti a sposare la causa Avis e non si sono mai sottratti al loro impegno conclude Pascaretta - è anche grazie a loro che abbiamo raggiunto questi straordinari risultati per un piccolo centro come Vietri di Potenza». Giova ricordare la massiccia partecipazione della sezione Avis di Vietri, che ha organizzato diverse manifestazioni e ha ospitato anche la kermesse “Generazione di fenomeni” lo scorso anno, oltre a partecipare in

Un prelievo di sangue

tante manifestazioni sia regionali che nazionali. L'appuntamento per i donatori è per il 16 novembre prossi-

mo, presso il Poliambulatorio vietrese, dove si terrà la donazione di novembre. Claudio Buono

Oggi pomeriggio ad Anzi una tavola rotonda per fare un punto sulla situazione

«L’Adsl si è fermata a Laurenzana La Val Camastra tagliata fuori anche da internet ANZI - L'aumento della disoccupazione, lo spopolamento inarrestabile, l'assenza di infrastrutture viarie degne di questo nome e soprattutto a scorrimento veloce, stanno rendendo la Val Camastra una delle zone più povere dell'entroterra potentino. Pertanto, per fronteggiare almeno parzialmente le difficoltà verso cui stanno andando incontro da decenni le quattro comunità dell'area (Abriola, Anzi, Calvello e Laurenzana), si è pensato all'utilizzo ed allo sviluppo di nuove tecnologie, a partire dalla banda larga, meglio conosciuta come Adsl. A Laurenzana, questo fondamentale servizio è stato attivato nello scorso mese di agosto. Tutti gli utenti che utilizzano l'internet veloce nel paese del “Beato Egidio”, viaggiano ad otto megabyte al secondo (come velocità in download) ed hanno una porta aperta sul “mondo virtuale”. Le comunità di Anzi, Abriola e Calvello, invece, sono sprovviste di questa importante opportunità, che lede anche e soprattutto le poche aziende ancora attive nel comprensorio della Val Camastra.

Cos’è l’Adsl

Sopra Cafarella. In basso Petruzzi

«Ancora una volta a rimetterci sono i cittadini residenti, i pochi giovani rimasti e le aziende - ha sottolineato Antonio Cafarella, presidente del Forum dei Giovani di Anzi - in un'area che potrebbe far partire il

Viabilità a Cancellara CANCELLARA - Si è tenuto ieri mattina un sopralluogo nel comune di Cancellara riguardo allo stato dei lavori che interesseranno a breve il nuovo itinerario della strada Cancellara-Potenza. Hanno partecipato al sopralluogo il presidente della Terza Commissione consiliare della Provincia, Rocco Pappalardo, il vice sindaco di Cancellara Rocco De Martino, il responsabile dell'area tecnica Rienzi, i geometri della Provincia di Potenza, Albano e Libonati e il capo cantoniere responsabile dell'area. All'incontro è seguito un sopralluogo riguardo agli interventi di ripavimentazione e messa in sicurezza già appaltati. «Questo intervento - afferma Pappalardo consentirà una mobilità migliore oltre che più sicura per i numerosi pendolari che quotidianamente percorrono il tratto di strada in questione. Esprimo pertanto piena soddisfazione per gli impegni onorati dall'amministrazione Altobello anche in materia di viabilità e per questo tratto di strada in particolare, riconoscendone dunque la strategicità per un'area che nel corso di questi anni potrà più facilmente uscire da un pregresso isolamento. Impegni che continueranno - conclude il consigliere - con finanziamenti ancora più consistenti e che vedranno ulteriormente interessato l'intero tratto di strada verso Potenza per importi superiori ai tre milioni e mezzo di euro».

SI TRATTA di un insieme di protocolli che permette la connessione internet ad alta velocità su normali linee telefoniche in rame o ciò che è più comunemente noto come Pots (Plain Old Telephone Service). Ciò è possibile perché i segnali sono trasmessi in digitale. L’Adsl fornisce l'accesso a Internet che è costantemente in dial-up a differenza di telefono di accesso. In questo modo, il computer rimane connesso a Internet quando si è acceso a meno che il cavo è disconnesso manualmente. Inoltre permette l'impiego simultaneo di normali servizi di telefonia (voce), Integrated Service Digital Network (ISDN) e ad alta velocità di trasmissione dati come i video e fornisce la larghezza di banda molto più elevata rispetto ai tradizionali connessioni dial-up. Il servizio si avvale della linea telefonica esistente. L’Adsl consente a più utenti di condividere un account significato il costo può essere suddiviso tra più utenti. Inoltre utilizza le linee telefoniche standard per la trasmissione digitale dando così la trasmissione di segnali analogici oltre al digitale. Questo permette un uso normale del telefono anche come impianto si sta navigando in internet e onsente l’accesso internet ad alta velocità.

proprio sviluppo dall'utilizzo delle nuove tecnologie». I tre paesi che gravitano sul Camastra (Anzi, Abriola e Calvello), tagliati fuori dal collegamento all'internet veloce, hanno detto basta e si sono mobilitati, at-

traverso le associazioni, i forum giovanili e le amministrazioni locali, per promuovere ad Anzi, questo pomeriggio alle ore 18.30 presso la sala consiliare del municipio, una tavola rotonda dal titolo “Adsl nel-

Il diario di Verrastro BRIENZA - Verrà presentato oggi alle 19, nella Sala ex-Refettorio del Comune di Brienza, il volume "Del Tempo e dell'Eterno" pagine di diario di Vincenzo Verrastro (1970-1981). Il Comune e il Centro Studi F.M. Pagano organizzano questo incontro durante il quale interverranno oltre al sindaco Distefano, l'assessore regionale alla Cultura Antonio Autilio e Piero Lacorazza, segretario regionale del Pd. La relazione storica è affidata a Giampaolo D'Andrea, professore di storia all'Università degli Studi di Basilicata, nonchè personaggio politico italiano che ha ricoperto ruoli importanti nel settorre delle attività cultu-

rali. Alla presentazione del volume seguirà una videobiografia di Vincenzo Verrastro a cura del giornalista Rai Rocco Brancati, in cui si narra della figura del politico italiano, nonchè primo presidente della Regione Basilicata (19721981), dopo essere stato eletto al Senato. Coordina Oreste Lopomo. Verrastro cominciò a scrivere il Diario nella serata di domenica 11 ottobre del 1970, a Roma, nella solitudine di una camera di albergo. Si accingeva a lasciare, non senza qualche rimpianto, Palazzo Madama, per assumere la responsabilità di primo Presidente della Regione Basilicata.

l'intera Val Camastra: sogno o realtà”. L'evento, promosso dal Forum dei Giovani di Anzi, vedrà la partecipazione dei sindaci dei tre Comuni interessati e dei presedenti di alcune associazioni locali. A riguardo, il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, si è mobilitato a favore di questa iniziativa inviando una missiva alla Telecom, affinché garantisca al più presto la copertura dell'Adsl nell'intera area del Camastra, sottolineando più volte che nel vicino centro di Laurenzana l'internet veloce è gia diventato una realtà da qualche mese. «Nell'ambito della complessiva condizione di arretratezza tecnologica della Basilicata, in cui la maggior parte del territorio regionale è privo di copertura Adsl - ha sostenuto il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi - una peculiare penalizzazione si registra ai danni del Comune di Anzi, appartenente al Distretto Telecom di Potenza ed alla rete urbana di Laurenzana. Per parafrasare il celebre capolavoro letterario di Carlo Levi, così come Cristo si è fermato ad Eboli, l'Adsl si è fermata a Laurenzana,

nonostante Anzi appartenga alla medesima area locale e rete urbana della Telecom. Infatti, nel limitrofo Comune di Laurenzana - ha aggiunto il primo cittadino - la Telecom ha completato i lavori per l'erogazione del servizio veloce di connessione ad internet. Con l'esecuzione di questi, l'80 % degli interventi per dotare il territorio comunale di Anzi del servizio Adsl può ritenersi sostanzialmente espletato. Si tratterebbe, ora, di effettuare il restante 20 % di interventi, mediante l'installazione in centrale di idonee apparecchiatura e l'apposizione sul territorio comunale di fibre ottiche». Inoltre il sindaco di Anzi, Petruzzi, ha reso noto che attraverso una delibera della giunta comunale, è stato autorizzato il Dipartimento di Presidenza della Giunta Regionale (Ufficio Società dell'Informazione) alla realizzazione di un impianto di rete per telecomunicazioni a larga banda in località “Tempa Lampiso”, che consentirà la fruizione dell'Adsl negli uffici pubblici, a partire dal Comune, dalle scuole e dalla biblioteca comunale. Donato Pavese

Il turismo e l’Apof -Il POTENZA - «I risultati del progetto Motus, sostenuto e finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo), per la formazione di figure professionali richieste nel settore del turismo sono incoraggianti e sollecitano a continuare ad investire di più nella formazione per il turismo». A sostenerlo è il presidente dell'Apof-Il Antonio Giansanti sottolineando che in soli cinque mesi (dal 3 marzo al 31 luglio 2008) Motus ha consentito a 968 giovani, tra disoccupati e soggetti in condizione di svantaggio provenienti dalle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), di acquisire quelle conoscenze e competenze richieste dalle imprese del settore turistico in grado di offrire concrete opportunità di formazione e occupazione. L’iniziativa ha ottenuto ottimi risultati, superando di gran lunga il numero dei tirocini formativi prefissato come obiettivo (968 rispetto agli 870 iniziali), offrendo lavoro a una parte consistente di tirocinanti e migliorando la qualità e la competitività di 259 aziende turistiche, di cui 159 del Sud. Campania e Puglia, le regioni più ricettive al progetto, sono le aree territoriali di provenienza della metà dei partecipanti a Motus (50,1 per cento) con una percentuale, rispettivamente, del 29,4 per cento della prima e del 20,7 per cento della seconda.


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Lavello Pettorruso (Primavera) risponde alla presa di posizione di Mangino (Dc)

Antonio Pettorruso di “Primavera lavellese”

Prima reazione alle “goliardiche fiammelle” LAVELLO - Non si fanno attendere i commenti all'indomani della presa di posizione del consigliere di maggioranza Francesco Mangino della Dc. A prendere la parola l'esponente della Primavera Lavellese, Antonio Pettorruso. «Si tratta di goliardiche fiammelle», ha esordito . «E' gravissima - prosegue - l'accusa che muove la

Dc unitamente all'Udeur, accusano il sindaco e la giunta e il resto della maggioranza di utilizzare la collettività per fini politici. comunque credo che il motivo di tale denuncia sia ben altro e cioè quella richiesta di visibilità che si traduce in una poltroncina come potrebbe essere quella del presidente del Consiglio o di una più importante come quella della Astea che anzi-

chè chiudere si pensa di far sedere ancora un altro manager per sollevare le sorti di una società da sempre in passivo». «L'augurio - prosegue resta quello di vedere una nuova fase della politica a Lavello purtroppo neppure Obama e Mc Cain sono stati buoni maestri per i nostri amministratori. Alla fine vedrete che tutto si sistemerà con un dietrofont di

Mangino che è solito accendere goliardiche fiammelle». Si attendono ora i commenti da parte delle altre forze politiche mentre c'è già fermento per i risvolti che la dichiarazione del consigliere di maggioranza Francesco Mangino potrebbe avere in seno alla compagine governativa. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Venosa Programma di incontri: emergono obiezioni e quesiti

Professionisti a confronto sul Regolamento urbanistico VENOSA - Architetti, ingegneri, geometri si sono incontrati nella sala consiliare in Palazzo Calvini con amministratori comunali e tecnici per esaminare il Regolamento Urbanistico. E' partito in questo modo il Piano di comunicazione predisposto dall'amministrazione comunale dopo le discussioni che si sono sviluppate nel corso della pubblica assemblea e del consiglio comunale di una quindicina di giorni fa. Nel corso dei lavori della serata è stata fatta una panoramica degli effetti che produrrà il documento urbanistico e sono emerse osservazioni, rilievi, proposte e semplici richieste di delucidazioni. L'incontro è stato un vero e proprio termometro, che ha misurato il grado di soddisfazione delle decisioni assunte e il livello di complessità delle problematiche da affrontare. Obiettivo, fornire informazioni e recepire suggerimenti e osservazioni per superare la disinformazione ed evitare strumentalizzazioni. Per evitare false aspettative, il Comune ha subito messo le mani avanti: «Vogliamo affrontare insieme i problemi sul tappeto per migliorare il migliorabile - ha sottolineato Donato Bella-

Qui sopra, i tecnici spiegano - con un proiettore - il regolamento ai cittadini (in alto a destra)

salma, vicesindaco e assessore all' urbanistica - Le eventuali modifiche potranno essere approvate solo dopo l'adozione del Piano da parte del consiglio comunale. E potranno essere accolte solo le osservazioni che non stravolgono il Piano». L'amministrazione si è as-

RIPACANDIDA - Da alcuni mesi, la Soprintendenza ai Beni Artistici ed Architettonici della Basilicata sta intervenendo presso piccola Chiesa del Carmine del 1700 di Ripacandida, per un lavoro di restauro e di consolidamento dei dipinti murali della volta. La Chiesa di Santa Maria del Carmine è la più piccola del paese. Fu interamente disfatta dal terremoto del 1694, in seguito venne riedificata ad opera della famiglia Baffari, dal rev.do don Giovanni Battista Baffari, arciprete di quel tempo e Donato Antonio Baffari. L'interno della chiesa è ad una navata. Sopra l'altare portatile della Chiesa vi è una icona intagliata di legno indorata, nel mezzo del quale vi è l'immagine della Vergine SS. del Carmine, di rilievo fiorata, col bambino in braccio, sostenuta da due Angeli. Nel marzo del 2005 questi due angioletti sono stati rubati e non ritrovati più. Sulla volta sono raffigurate scene della Risurrezione e figure dei dodici Apostoli. Di particolare interesse sono l'affresco di San Donato Vescovo

sunta anche le proprie responsabilità: «Purtroppo siamo arrivati ad adottare questo strumento urbanistico alla scadenza del nostro mandato e siamo stati poco attenti a informare preventivamente- ha ammesso Rocco Teora, consigliere di maggioranza-Cerchiamo

ora di percorrere una strada il più possibile condivisa». In apertura di lavori sono stati forniti chiarimenti sulle procedure seguite per arrivare alla stesura del Regolamento urbanistico. «Nel 2004 la Regione ha approvato un documento preliminare che riconosce la necessità

di nuovi vani per Venosa. Il Piano, così, non è piu solo un documento ricognitivo dell'esistente ma diventa uno strumento di programmazione - ha evidenziato Betty Pescuma, responsabile dell'Ufficio urbanistico di Venosa - Il Piano ci consente di uscire dallo stallo derivante dalla mancanza di programmazione». Il confronto con gli amministratori ha consentito ai tecnici di illustrare le loro perplessità, i loro dubbi e anche le loro proposte sulla materia in discussione. In particolare sono stati chiesti chiarimenti sulla tempistica prevista per le varie fasi di attuazione del Regolamento; sulle cubature previste per il centro storico e per la zona B (compresa, in linea di massima, tra Via Melfi e Via Appia); sulle modalità per il cambio di destinazione d'u-

Ripacandida Verso la conclusione i lavori di restauro dei dipinti murali

Carmine, opera terminata a fine mese Alcuni dipinti, durante il restauro, sulla volta della chiesa Santa Maria del Carmine di Ripacandida

e San Donatello di Ripacandida. Sulla parete frontale vi è raffigurata l'Augustissima triade, da un fianco San Giovanni Battista,

dall'altro Sant'Antonio di Padova. Ad eseguire questi lavori, che termineranno in questo mese, è

l'impresa Domenico Saracino di Potenza che si avvale della collaborazione di Nicola Del Vecchio. I lavori sono finanziati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Basilicata, direttrice dei lavori, storico dell'arte Maria Francione di Matera. Domenico Saracino, il restauratore dei dipinti murali, dichiara: «Sono rimasto sorpreso che un paesino, interno, della Basilicata abbia tanto patrimonio di grande interesse storico ed artistico. In questa chiesetta furono già eseguiti interventi di preconsolidamento dopoil terremoto dell''80. Gli interventi attuali, hanno ultimato i lavori precedenti con iniezioni consolidante, a causa dei diversi distacchi dell'intonaco dei dipinti». «E' seguita - prosegue Saracino - la pulitura con solventi chimici in cui sono stati rimossi i vari strati di sporco e i residui di resina, applicati nel passato. Sono

so. Sono state fatte anche denunce precise: il Regolamento non si limita a regolamentare l'esistente ma ha anche elementi di Piano strutturale; alcune zone vincolate per interesse pubblico vengono trasformate in aree edificabili; viene mortificata la zona B: viene peggiorata la precedente normativa, che era già riduttiva; sono previste eccessive limitazioni per le zone agricole. Risposte ai quesiti sono state fornite dall' arch. Gerardo Roselli, coprogettista del regolamento. Gli incontri continuano martedì 11 con le associazioni di categoria e lavoro e giovedì 13 con forze politiche-sindacati-cittadini. A questo ultimo incontro parteciperà anche l'arch. Restucci. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

state effettuate delle stuccature con materiale idoneo dove c'erano lacune ( dove il dipinto mancava)». «Le operazioni finali - aggiunge il professionista sull’iter dei lavori - hanno riguardato la ripresentazione estetica dei dipinti che ha fatto risaltare tutto l'impianto scenografico, tipico del '700, in cui si alternano motivi floreali e figure di Santi ed Evangelisti. Nella parte centrale dell'Abside, adesso, risultano evidenti le figure della Trinità, ai lati San Giovanni e S.Antonio». «Di particolare rilievo, sulla volta - conclude Domenico Saracino - sono le figure della Madonna del Carmine e del Cristo Risorto. Mi auguro che questi dipinti riportati alla luce, che si aggiungono ai ben noti affreschi del '500 del Santuario di San Donato, gemellato con Assisi, vengano fatti conoscere asll'esterno dalle autorità preposte!. E, così, Ripacandida, può considerarsi a pieno titolo, un paese di arte e cultura, con tante carte da giocare per mettere in scena un domani. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it


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San Fele Il Comune del Vulture ha redatto e approvato l’archivio dei boschi in fumo

Un Catasto contro gli incendiari Il documento è uno strumento di lotta al business del fuoco ERA un obbligo di tutti i comuni italiani, fortemente sollcitato da Guido Bertolaso, all’epoca responsabile della Protezione civile, come detterente contro gli incendi dolosi. San Fele è fra i pochi comuni del centro-sud che hanno proceduto a istituire il Catasto delle aree percorse dagli incendi. Il Comune ha istituito il “Catasto” avantieri, con un voto del consiglio comunale. Lo fa sapere l’assessore comunale all’Ambiente Mario Donato Nolè. Per l'istituzione si sono analizzati i cinque incendi verificatisi nell'anno 2007, localizzati in diverse aree del territorio comunale Dice Nolè: «L'istituzione del catasto ci consente di essere tra i pochi comuni lucani che si sono adeguati per tempo agli obblighi di legge evitando il commissariamento ad opera della Prefettura. Il catasto costituisce un importante strumento di prevenzione nei confronti delle manovre di carattere speculativo che spesso, purtroppo, armano la mano degli incendiari, le aree percor-

se dal fuoco saranno infatti sottoposte ai divieti di carattere urbanistico ed edilizio previsti dalla legge». Lo stesso Nolè, spiega tutti i particolari dell’operazione, come segue. Il provvedimento è stato emesso nel rispetto della legge 353/2000 che prevede che i Comuni provvedano a censire, tramite apposito catasto aggiornato annualmente, i soprassuoli percorsi dal fuoco, avvalendosi anche dei

rilievi effettuati dal corpo forestale dello Stato. Vincoli quindicennali Si tratta di un vincolo di destinazione temporale che impone il mantenimento della destinazione d'uso preesistente all'incendio impedendone la modifica. In tali aree è consentita la realizzazione solamente di opere pubbliche che si rendano necessarie per la salvaguardia della pubblica incolumità e dell'ambiente. Risulta necessa-

rio inserire sulle aree predette un vincolo esplicito da trasferire in tutti gli atti di compravendita stipulati entro quindici anni dall'evento. Vincoli decennali Nelle zone boscate e nei pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco, è vietata la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione

siano stati già rilasciati atti autorizzativi comunali in data precedente l'incendio sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data. In tali aree è fatto divieto di pascolo e di caccia per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco. Vincoli quinquennali Sulle medesime aree percorse dal fuoco è altresì vietato lo svolgimento di attività di rimboschimento e di in-

gegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo il caso di specifica autorizzazione concessa o dal ministro dell'Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, o per documentate situazioni di dissesto idrogeologico o per particolari situazioni in cui sia urgente un intervento di tutela su particolari valori ambientali e paesaggistici.

Non solo Gelmini Protesta a Melfi sulla “Cittadella dei saperi”

Rionero in V. Seminario al Crob

Ipsia, studenti in assemblea contro il trasloco forzato

Team di luminari per affrontare il cancro al polmone

MELFI - Una protesta decisamente sentita, quella messa in piedi dagli studenti dell'Istituto Ipsia “Tenente Righetti” di Melfi. Gli alunni del Professionale fanno sapere di essere in assemblea permanente (nella foto a destra, gli striscioni) a partire dallo scorso 5 novembre e fino a quando le loro ragioni non saranno ascoltate da chi di dovere. Gli studenti dello storico istituto federiciano, attivo da circa 60 anni, manifestano il loro dissenso sul progetto provinciale della "Cittadella dei saperi". Secondo questo progetto ormai prossimo all'avviamento, l'edificio che ospita attualmente l'Ipsia dovrà essere abbattuto e la scuola si dovrà spostare presso l'attiguo Itis, seguendo una ristrutturazione che prevede anche l'accorpamento di Istituto Alberghiero e Liceo Artistico. Il problema è che lo spostamento prevede esclusivamente un utilizzo futuro di semplici aule, con la totale soppressione di ogni tipo di laboratorio didattico, elemento fondamentale nella formazione professionale degli allievi iscritti al Ipsia. Di qui la protesta degli alunni melfitani, che temono per il loro futuro. «Che ne sarà di noi», è il grido di allarme lanciato in coro dai circa trecento studenti che provengono dall'intero Vulture Melfese che civilmente cercano di far sentire la propria voce. E dire che il “Righetti” è uno dei più importanti del panorama regionale, per la sua storia, per le sue attrezzature, costose e moderne: vi

sono 18 laboratori altamente tecnologici e per il suo trend costantemente positivo a livello di iscrizioni. Una netta inversione di tendenza rispetto a quanto capita altro-

ve. Per di più, gli alunni dell'Ipsia di Melfi lamentano la totale mancanza di dialogo con le Istituzioni preposte che hanno avviato questo progetto della " Cittadella dei

MELFI - Così come disposto dall’ordinanza di scarcerazione del magistrato del tribunale di Melfi, Barracchia, sono tornati in libertà, dopo una sola notte di detenzione, gli imprenditori Antonio e Michele Pagliuca. Padre e figlio erano stati portati nel carcere di via Lecce con l’accusa di minaccia e lesioni nei confronti di una presunta parte lesa che i due imprenditori avrebbero ritenuto autore del furto di un camion di proprietà della ditta familiare. Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, effettuata dagli agenti del commissariato di polizia dei Melfi, i Pagliuca avrebbero raggiunto e minacciato con

saperi", senza interpellare gli studenti relativamente alle loro esigenze didattiche. Gli stessi studenti hanno inviato delle lettere al responsabile dell'Edilizia Scolastica, all'assessore all'Istruzione e al presidente della Provincia di Potenza, affinché venissero ascoltate e prese in considerazione le loro perplessità. Inoltre gli studenti del Professionale melfitano, lanciano un appello alle istituzioni locali, sindaco Navazio e assessore alla Cultura Carbone, perché siano partecipi e si facciano portavoce di questo disagio, a tutela di un patrimonio rilevante costituito dagli stessi ragazzi dell'Ipsia che in tanti anni ha saputo formare positivamente giovani di diverse estrazioni, fornendo lustro alla città di Melfi. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

RIONERO IN V. - “Diagnostica e terapia integrata del tumore del polmone”: questo il titolo del corso di aggiornamento tenutosi ieri in mattinata presso l'Irccs Crob di Rionero. Un evento destinato al personale medico per il miglioramento delle nozioni e delle conoscenze prettamente tecniche riguardo la cura ed il trattamento del carcinoma polmonare. Padroni di casa il prof. Marco Salvatore direttore scientifico dell'Irccs e il dott. Cosimo Lequaglie direttore di Chirurgia toracica. Numerose le personalità di spicco nel campo medico e della ricerca intervenute. Da Milano Elvio De Fiori, Lorenzo Spaggiari e Giovanna Finocchiaro, dalla capitale Franco Facciolo, Filippo De Marinis, Riccardo Maurizi

Melfi, scarcerati i Pagliuca dopo una notte in cella una pistola colui che ritenevano l’autore del furto. L’aspetto legale della controversa faccenda e la tesi difensiva viene riassunta dalle parole del legale degli imputati. «Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Melfi – spiega l’avvocato Roberto Di Tommaso - avevano proceduto all’arresto, supposto in flagranza, dell’imprenditore Antonio Pagliuca e di suo figlio. Con il colle-

ga che con me ha condiviso la difesa ci siamo affannati nel cercare di far comprendere che non vi erano i presupposti per un arresto in flagranza e, sotto questo profilo, è stata pure depositata un’istanza alla Procura della repubblica presso il tribunale di Melfi. La stessa Procura ha ritenuto di fissare il giudizio direttissimo che si è svolto e concluso alle diciassette e trenta circa di giovedì sei novembre scorso».

Enrici, Stefano Margaritora e Giorgio Furio Coloni, da Napoli Gaetano Rocco e Gianfranco Di Renzo, da Aviano Alessandra Bearz ed infine da Asburgo Ludwig Lampl. Un discorso polivalente ed ha interessato le varie fasi del processo tumorale: dallo screening, all'indagine diagnostica pre e post trattamento, alla chemioterapia e radioterapia polmonare mirata in tre D, fino alla chirurgia polmonare mini-invasiva e al trattamento all'impatto della patologia tumorale nell'anziano. L'incontro si è poi concluso con la ricostruzione della vena cava superiore e la chirurgia nei tumori del solco superiore, una delle parti apicali del polmone di più difficile trattamento. Lucia Nardiello

Come si è giunti alla scarcerazione. «Dopo aver ascoltato uno degli agenti di polizia che aveva compiuto l’operazione – aggiunge il legale - e dopo aver ascoltato anche i due imputati, il giudice del dipartimento non ha ritenuto di convalidare il provvedimento di arresto. Questo significa che in pratica l’arresto è da reputarsi illegittimo e quindi i due imputati, ora non più tali, hanno subito una carcerazione ingiusta». La vicenda aveva destato grosso scalpore a Melfi dal momento che i due imprenditori finiti in carcere e subito tornati in libertà sono ben noti in città. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it


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Energia e ambiente Grande piano per i Comuni del Pollino

La rivoluzione di Sirius Fra solare, idroelettrico e case passive SIRIUS, un nuovo parco dell'energia che dovrebbe nascere nell'area del Pollino. Inserito nell'ambito del programma Leader Plus per un finanziamento di 7 milioni di euro, questa mattina il progetto sarà illustrato al pubblico alla presenza di diversi rappresentanti politici ed esperti del settore che si ritroveranno presso l'Agriturismo La Masseria di Senise alle ore 10.30. Un'idea che trova spiegazione nel suo stesso nome, Sirius, termine latino della stella più splendente del cielo ma anche acronimo di Sviluppo, Innovazione, Recupero, Integrazione, Utilizzo e sostenibilità. Questi i grandi obiettivi che possono essere sintetizzati “nella voglia di far maturare tra le popolazioni locali la consapevolezza e la coscienza del valore economico delle risorse ambientali presenti sul territorio, ottimizzandone le strategie di utilizzo”. E' così che mediante la diffusione di una cultura diversa che individui le nuove frontiere dell'energia rinnovabile, il parco propone una struttura culturale ricettiva che coinvolga il territorio selezionato, cioè le aree di Cogliandrino-Latronico, Sinni -Frido, Serrapotamo, Senisese e Sarmento. Dai musei dei venti con un percorso sull'eolico a quello geotermico con le tecniche di costruzione di case passive. Non mancano i riferimenti al passato con il museo della salsa, spesso usata anche nell'impasto del pane, a quello del carbone, e al sentiero delle fornaci. Un parco capace non solo di mostrare ed educare con musei e aule didattiche, ma anche di essere autonomo da un punto di vista energetico con la produzione di energia per fare leva sul provare per credere. Quattro i grandi interventi per la struttura produt-

Il Pollino

tiva di Sirius, dalla realizzazione di impianti fotovoltaici nelle aree con numerosi capannoni commerciali, artigianali o agricoli presenti lungo il corso del fiume Sinni, nelle aree di Senise e Francavilla Sul Sinni, alla possibilità di visitare il parco mediante mezzi a propulsione elettrica. Un viaggio nel fotovoltaico con a corredo un centro didattico e divulgativo sulle energie solari che possa formare personale specializzato. Ma il sole non è l'unica risorsa da sfruttare per la pro-

duzione di energia, così non mancano un impianto a biogas alla periferia di Agromonte Magnano e una minicentrale idroelettrica, recuperando la centrale Orofino di Episcopia. Un parco capace, quindi, di contribuire allo sviluppo turistico locale mediante la creazione di un nuovo prodotto turistico integrato che goda dell'ausilio di nuove tecnologie. Previste, infatti, le internet-home, cioè piattaforme telematiche capaci di fornire al fruitore del parco utili informazioni su ciò che avviene in ogni

area tematica. Senza dimenticare la realizzazione di un prodotto multimediale, utilizzabile nelle consolle dei videogiochi, che mediante il suo protagonista, Sirius appunto, introduca i visitatori nei mille segreti del parco stesso e del territorio. Due, allora, le anime del parco, quella visibile del paesaggio e delle ricchezze del territorio, e quella nascosta dello sviluppo tecnologico e di innovazione per le imprese nel campo energetico. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

In dotazione anche mezzi antincendio e una cucina da campo

Inaugurata una nuova sezione della Protezione civile a Paterno PATERNO - Una nuova sezione del “Gruppo Lucano” della Protezione Civile è stata inaugurata sabato scorso a Paterno. La cerimonia di presentazione si è svolta alla presenza del sindaco Severino Notarfrancesco e dell'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione ed edilizia scolastica Domenico Vita. C’erano il neopresidente della sezione di Paterno Agnese Bitetti, il presidente della Comunità montana Alto Agri Antonio Imperatrice, il presidente del “Gruppo Lucano” MARSICOVETERE - Dalla Summer all'Autumn school, cambiano le stagioni ma non le intenzioni della Fondazione Eni Enrico Mattei. A seguito, infatti, dell'esperienza della scuola estiva dedicata alla divulgazione scientifica, si prosegue con una nuova esperienza, in collaborazione con la Regione Basilicata, che prenderà vita dal 17 al 21 novembre presso l'A-

Giuseppe Priore e il dirigente dell'ufficio regionale della Protezione civile Giuseppe Basile. Nel corso dell'inaugurazione sono stati presentati alla cittadinanza alcuni mezzi in dotazione al “Gruppo Lucano” di Protezione civile, fra cui una cucina da campo ed alcuni mezzi antincendio. «Mezzi che costituiscono - spiegano gli organizzatori dell’iniziativa uno dei fiori all'occhiello dell'operato della Protezione civile sia sul territorio regionale che nelle numerose

missioni nazionali e internazionali già attivate negli anni scorsi. Ha dichiarato il presidente della sezione di Paterno Agnese Bitetti: «La nascita di un nuovo punto di riferimento della Protezione civile costituisce un aspetto importante non soltanto per la crescita di Paterno, ma vuole porsi come elemento di supporto alle azioni di protezione e prevenzione che è già presente con un nutrito gruppo di volontari e collaboratori all'interno del territorio della Valle dell'Agri».

LagonegroTribunale

Lagonegro Arma

Avevano hashish Prosciolti dal gup

Sfonda la porta e scippa Arrestato

Il tribunale di Lagonegro

Militari dell’Arma

LAGONEGRO - Un 38enne, originario di Potenza, era stato sorpreso con dieci grammi di hashish ma il Gup lo ha scagionato perché il fatto non sussiste. M.M. era stato sorpreso il 16 agosto 2007 nella cittadina di Lagonegro con la detenzione illecita di dieci grammi di hashish, sostanza che per il quantitativo, il peso lordo e il confezionamento appariva destinata ad un uso non esclusivamente personale. Per questo motivo il pubblico ministero aveva contestato all'imputato la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e ne chiedeva il rinvio a giudizio. Sembrerebbe che dall'attività di indagine svolta non è emerso alcun elemento per ritenere che la sostanza sequestrata all'imputato non fosse destinata al suo uso strettamente personale. Infatti spetta alla pubblica accusa dimostrare che l'imputato non deteneva la sostanza per uso strettamente personale ed invece il giudice ha ritenuto, per il caso specifico, che l'imputato detenesse la sostanza per uso personale. Analoga sorte è toccata ad un altro giovane G.M. 27enne trovato in possesso, il 14 agosto 2007, di venticinque grammi di eroina e tre grammi di hashish. L'imputato in sede di interrogatorio ha dichiarato di far uso di sostanze stupefacenti ed in definitiva la esigua quantità rinvenuta in suo possesso e l'assenza di ulteriori indici rivelatori ha fatto dichiarare al Giudice dell'udienza preliminare di Lagonegro che il reato contestato “non sussiste”. I due giovani scagionati dal reato penale, se la caveranno con una sanzione amministrativa da parte dell'autorità amministrativa competente per territorio, Potenza e Napoli. La droga sequestrata è stata confiscata e successivamente si procederà alla distruzione. Emilia Manco

HA SFONDATO la porta e, terrorizzando due signore anziane, ha strappato loro i gioielli. I carabinieri della compagnia di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, sono riusciti a rintracciare il balordo e arrestarlo. Il ventiquattrenne, già conosciuto dalle forze di polizia, è stato tratto in manette su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice che ha condiviso appieno i risultati delle indagini dell’Arma. L’accusa per il giovane è di furto con strappo aggravato. Si trova attualmente agli arresti domiciliari. Questo il racconto che ne fanno i carabinieri. Per ben due volte, il malvivente, ha bussato alla porta di signore anziane, di circa 80 anni, cercando addirittura di imitare la voce di un parente. Poi, con il volto coperto dal cappuccio di una felpa, ha rotto a spallate la catenella che assicurava la porta della casa delle due signore, semiaperta per sicurezza ove, per sicurezza, avevano apposto la catenella. Dopo aver forzato l’uscio, strappando repentinamente e con violenza le collane in oro, comprensive dei ciondoli, che le vittime portavano al collo. Lo scippatore (in questo caso, autore di un tipo di “scippo” assai particolare: con irruzione in casa), dopo essersi impossessato dei gioielli, è scappato per le vie del centro facendo perdere le proprie tracce. I militari si sono messi immediatamente sulle sue tracce. La prima mossa è stata quella di rivolgersi ai negozi che comprano oro presenti nel territorio di Lagonegro e della provincia di Potenza. Alla fine, grazie alla fotografia di una delle vittime, hanno rintracciato uno dei monili rubati. «Solo le scrupolose ed immediate indagini dell'arma hanno consentito di stabilre l'esatta dinamica degli eventi, individuare il malvivente ed assicurarlo alla giustizia», commentano dall’Arma.

Marsicovetere Iniziativa della Fondazione “Mattei”: seminario dal 17 al 21 novembre

Una settimana per conoscere il territorio zienda Agrituristica “Il Querceto”, Loc. Barricelle, 85050 - Marsicovetere (PZ). Una settimana , l'Autumn school appunto, che si concentrerà sul tema “Conoscere e valorizzare il proprio territorio”.

Il primo di un ciclo di incontri volti alla discussione, al confronto e alla crescita di idee intorno al vasto concetto di Capitale Territoriale. Quel capitale, dato dall'insieme delle eccellenze che coesistono in

un territorio, che potrebbe divenire elemento in continua evoluzione, attingendo dal passato e articolando il suo futuro in base ai complessi meccanismi di equilibrio e di scambio tra le componenti interne al

territorio e il contatto con l'esterno. Indirizzato a chi «creda nel valore della propria terra e voglia individuarne eccellenze e potenzialità per progettare un percorso di crescita personale e

sociale», il corso si rivolge a 20 laureati che non abbiamo superato il 35° anno di età, che risiedano in un comune della Basilicata e possiedano cittadinanza italiana. Una nuova occasione, affinché, si possano creare e facilitare occasioni di scambio di conoscenze ed esperienze tra le persone e le realtà che agiscono sul territorio o che semplicemente lo vivono.


Matera 29

Sabato 8 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Aree Peep

Turismo

Oneri di urbanizzazione

I Sassi nel mondo

Tutto tace sui crediti vantati dal Comune

Da Madrid a Cartagena il trionfo di un’immagine

a pag. 33

a pag. 30

Ferita la figlia al volante dell’auto sugli strettissimi tornanti nei pressi dell’abitato

Scontro mortale a Rotondella Donna di 73 anni perde la vita in un incidente con un bus di linea L’Intervento

Dubbi e incongruenze

Le anomalie del regolamento per la caccia al cinghiale di NICOLA CATALDO

La Fiat Punto su cui viaggiava l’anziana di Rotondella morta nello scontro con il bus di linea

ROTONDELLA - E’ morta sul colpo Antonietta Dimatteo, l’anziana rotondellese di 73 anni, rimasta coinvolta nel violento scontro tra l’auto su cui viaggiava, condotta dalla figlia, rimasta lievemente ferita, e un pullman delle autolinee “Sita”. Erano passate da poco le undici, quando è avvenuto lo scontro. Il terribile impatto ha avuto luogo in uno dei tornanti che conducono a Rotondella, a meno di due chilometri dal centro abitato. L'auto su cui viaggiava la donna (una Fiat Punto grigia guidata dalla figlia) si è scontrata

con l’autobus, diretto a Nova Siri Paese. Le due donne rientravano da Nova Siri Scalo, dove erano state in mattinata per una visita medica, in direzione Rotondella centro. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i primi rilievi fotografici con il supporto degli agenti di polizia municipale, impegnati a bloccare il traffico nel tratto di strada interessato. Sembra, a una prima impressione, che l'auto abbia impattato il lato sinistro anteriore del bus. Quasi completamente di-

strutta la parte anteriore della Fiat Punto, meno danneggiato il bus, che dopo un paio d'ore è potuto ripartire senza l'ausilio di altri mezzi. Non è dato di conoscere, al momento, la velocità dei due mezzi al momento dell'impatto, né se il pullman avesse suonato il clacson, come è d'obbligo prima di ogni tornante. L’incidente ha avuto luogo nei pressi di una curva con visibilità ridotta e in condizioni atmosferiche sfavorevoli a causa della pioggia, che aveva reso l'asfalto particolarmente scivoloso. a pag. 37

IL FATTO DEL GIORNO Nuova giunta Buccico: i nodi restano i nomi e le deleghe POTREBBE essere oggi il giorno in cui il sindaco di Matera Nicola Buccico renderà nota la squadra di dieci assessori che comporrà il cosiddetto Buccico due. E’ fissato per questa sera infatti il termine per la determinazione delle scelte da parte del primo cittadino così come concordato nell’incontro tenuto lunedì scorso insieme agli altri componenti della maggioranza. L’esecutivo provinciale di Alleanza Nazionale convocato per questa mattina per parlare di Pdl e Provinciali potrebbe essere l’occasione propizia per sciogliere i primi nodi anche se sembra che molte siano ancora le incognite sulle quali il sindaco sta lavorando. Insomma il tempo potrebbe

non bastare e Buccico sarebbe costretto ad un ulteriore rinvio della situazione per far quadrare i conti. Problemi di deleghe ma anche di uomini richiederebbero questo tipo di soluzione. Nella stessa Alleanza Nazionale non mancherebbero diverse posizioni sul nome del nuovo assessore da far arrivare in giunta. Al nome di Nicola Rocco si aggiungerebbe quello di Giammichele Vizziello. In Forza Italia ci sarebbe poi lo scoglio delle deleghe ma anche la questione del nome secco dato dai vertici del partito (Stella Brienza) e della terna richiesta dal sindaco. Insomma piccole e grandi questioni che porteranno con ogni probabilità ad un ulteriore rinvio. p.quarto@luedi.it

MI PERMETTO di segnalare alcune anomalie del cosiddetto “regolamento unico caccia al cinghiale” elaborato dall'A.T.C. "A" di Matera. Il primo di questi rilievi riguarda l'ambito di applicazione del regolamento. Il fatto di chiamarlo regolamento unico farebbe pensare che si applica in tutto il territorio regionale (così come viene scritto a pag.1 dove si afferma che il presente regolamento unico di caccia al cinghiale è rivolto a tutti i cacciatori dell A.T.C. "A" e A.T.C. di Basilicata) ma così non è perché, a pag.10, si specifica che detto regolamento ha esclusiva applicazione all'interno dell'A.T.C. "A". Quindi è legittimo pensare che vi sono regolamenti plurimi ed allora perchè chiamarlo unico ed ingenerare dubbi sui cacciatori. Sembra una cosa da poco, ma ciò ingenera nei cacciatori molta confusione ed incertezza. Altro punto importante che merita chiarimenti riguarda le disposizioni generali relative al numero dei componenti delle singole squadre: che senso ha richiedere che il numero minimo dei cacciatori per squadra è variabile da 10 a 15 ed il numero massimo da 20 a 25 e che poi la battuta consentita a squadre con almeno 7 soci cacciatori? Non sarebbe stato più logico stabilire un minimo ed un massimo di cacciatori per squadra, come condizione necessaria per proporre la domanda ed effettuare la battuta? A pag.3 e 4 il comitato prescrive dei divieti assolutamente illegittimi, usurpando un potere altrui, quando stabilisce che è vietato l'uso ed il trasporto, nei giorni non consentiti alla caccia al cinghiale, anche in custodia, dei fucili ad arma rigata di qualsiasi calibro e dei bossoli e cartucce caricate a pallettoni e/o a palla unica. E' di tutta evidenza che non compete e non può competere al Comitato derogare a leggi nazionali che regolano il porto ed il trasporto di anni e nello specifico di armi da caccia, e tanto meno di munizioni (il riferimento alle cartucce a pallettoni è assolutamente superfluo poiché si tratta di munizioni che per legge non possono essere utilizzati nella caccia al cinghiale, ma non per questo il comitato può vietarne il trasporto, trattandosi di munizioni cosiddette spezzate paragonabili a quelle a pallini che possono essere e sono utilizzabili in altri tipi di caccia consentite) Ancora più illeggittima è la sanzione prevista per la violazione del precedente divieto: il Comitato introduce una sorta di responsabilità oggettiva ovvero per la violazione commessa da un soggetto componente di una squadra viene ritirata l'autorizzazione a tutta la squadra. a pag 33


30 Matera Il presidente della Scaletta Rizzi: «Presentare la città è facile, il luogo è attraente e suscita un forte interesse» Sabato 8 novembre 2008

I Sassi affascinano Madrid Un evento dell’Istituto italiano di Cultura in Spagna MATERA E i Sassi in bella mostra a Madrid con le loro bellezze artistiche e culturali descritte dal presidente del circolo culturale La Scaletta Nicola Rizzi. In particolare è stata sottolineata l’opera di restauro avviata nell’ambito della Cripta del Peccato Originale uno dei principali interventi di recupero che ci sono stati in città e che hanno costituito un esempio da esportare anche al di fuori dei confini prettamente materani. Un pubblico qualificato ha partecipato con interesse,all’ evento dedicato a Matera, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Nell'importante cornice del Palacio de Abrantes, una storica residenza del '600 a due passi dal Palazzo Reale della capitale iberica, il presidente del Circolo Culturale La Scaletta, il professor Nicola Rizzi, ha tenuto una presentazione delle peculiarità culturali della città dei Sassi, raccontando storia ed obiettivi dell'organismo materano. In particolare, Rizzi ha esposto

La Cripta del Peccato originale e il presidente del Circolo La Scaletta, Rizzi

le varie iniziative che il circolo, dal 1959 ad oggi, ha intrapreso - tra cui le Grandi Mostre di scultura ed inoltre ha tracciato il dettaglio dei numerosi progetti in corso, attuati insieme alla Fondazione Zétema. L’ingegner Sante Lomurno ha poi intrattenuto i presenti, illu-

strando i lavori di restauro della Cripta del Peccato Originale, definita la "Cappella Sistina della pittura parietale rupestre", dai tempi della scoperta, avvenuta nel lontano 1963, ad oggi. L'azione di recupero e valorizzazione delle inestimabili testimonianze artistiche del territorio lu-

A gennaio reportage in onda sulla tv Tbs

cano - portata avanti dalla Fondazione Zétema, è stata anche evidenziata nelle altre attività intraprese nel più ampio contesto del "Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre" di recente costituzione, che interessa le pitture preistoriche del Mesolitico di Filiano, gli affreschi rupestri di Melfi ed Oppido

Lucano oltre, naturalmente, alla Cripta ed al Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Particolare interesse, infine, ha suscitato la proiezione di spezzoni di alcuni film girati nella città lucana dai più importanti registi italiani e stranieri. Al termine dell'incontro, i due relatori sono stati avvicinati da numerosi convenuti, che richiedevano ulteriori informazioni sulla città e sulle tematiche esposte in precedenza. «Quando presentiamo in pubblico la città di Matera, il nostro compito diventa estremamente facile», commenta il presidente Rizzi, «perché il luogo è così attraente e stimolante sotto il profilo geomorfologico e culturale, che non può non suscitare l'immediato desiderio di venire a contatto direttamente con questa realtà». Un apprezzamento generale che resta un vero e proprio motivo di merito e un traguardo raggiunto per la città la cui fama e il cui valore continua a superare i confini cittadini e regionali ma anche nazionali.

Opificio delle Arti e Mestieri e città di Cartagena

Le immagini di Matera Cooperazione internazionale sui circuiti del Sol Levante nei beni culturali dell’Unesco A GENNAIO del nuovo anno tutto il Giappone potrà ammirare la città dei Sassi, le immagini di Matera, infatti, andranno in onda sulla televisione giapponese Tbs, con un reportage di 30 minuti. «Durante la Fiera Internazionale del Turismo di Tokyo - ha dichiarato l'assessore al Turismo, Giovanni Ianuzziello - la Provincia di Matera ha incontrato, tra gli altri, la responsabile del programma televisivo sui siti Unesco nel mondo e in Italia. Un incontro che ha prodotto l'immediato interessamento della televisione giapponese Tbs che, dal 20 al 26 ottobre, ha realizzato in presa diretta un reportage su Matera». Il regista Takahashi è riuscito a raccontare il territorio materano in maniera egregia, cogliendone tutto lo splendore artistico, culturale e demoantropologico. Protagonisti delle riprese le chiese rupestri di: Madonna delle Tre Porte, La Vaglia, Maria d’Idris, S.

Lucia alle Malve, la cava del Sole; una abitazione grotta della civiltà contadina; le peculiarità degli ambienti “Sassi” (vicinati, abitazioni, fortificazioni medievali, ecc.); i rioni popolari della legge 1952 “risanamento Sassi”, Bottiglione, S. Giacomo; l'artigianato della Terracotta; la vita dei nuovi abitanti dei rioni “Sassi”. Il servizio di oltre mezz'ora verrà trasmesso in Giappone nel mese di gennaio del nuovo anno. «Questa è una ulteriore grande opportunità - ha sottolineato l'assessore Ianuzziello - che contribuirà,

in maniera importante e concreta, a incrementare la visibilità del nostro territorio in uno dei mercati turistici, quello nipponico, più ambito. La dimensione internazionale di questo progetto culturale testimonia la qualità degli sforzi e dell'impegno profusi da questo Assessorato, e da tutta l'Amministrazione, a sostegno del rilancio di una politica del turismo efficace e innovativa». «Finalmente il nostro Patrimonio umano e culturale - ha dichiarato il presidente della Provincia, Carmine Nigro - comincia a ricevere le dovute e meritate attenzioni. In un momento economico particolarmente difficile per questo territorio, aggravato poi dalla crisi finanziaria americana che sta investendo tutto il mondo, dobbiamo leggere questo investimento su Matera da parte del Giappone come un segnale positivo e foriero di nuove opportunità di sviluppo turistico».

LA STORIA DELL’OPIFICIO DELLE ARTI E DEI MESTIERI Il primo progetto nel 1999 all’Avana L'Opificio delle Arti e dei Mestieri è una società nata a Matera per iniziativa di professionisti impegnati nei settori del restauro monumentale e architettonico. Ne fanno parte gli architetti, Giuseppe e Michele Andrisani,, Vito Lascaro e Nicola Letizia. Nel 1999 l'Opificio ha sottoscritto un importante protocollo di intesa con l'Historiador de la Ciudad de La Habana per promuovere attività di scambio professionali e culturali tra Matera e l'Avana. Dai riconoscimenti ottenuti dall'Opificio da parte delle Nazioni Unite e dell'Ambasciata d'Italia è scaturita la scelta della città di Matera e della Regione Basilicata ad entrare a far parte del progetto ONU di sviluppo sociale a livello locale. Nel 2001 la collaborazione tra il team di architetti materani e quello degli architetti cubani ha portato, nell'ambito dello scambio Materavana, all'individuazione di 9 edifici storici restaurare nel centro della “città vecchia”, patrimonio dell'Unesco. a marzo 2005 l'Opificio ha firmato un protocollo d'intesa con il Governo dello Stato di Rio de Janeiro in Brasile, che nell'ambito del programma denominato "materario" ha segnato l'inizio di un importante progetto di cooperazione finalizzato al restauro del "Caminho de Ouro", monomento nazionale del Brasile risalente al 1700, e che congiungeva la città di Rio de Janeiro con le miniere d'oro situate nell'attuale Stato di Minas Gerais. L'antica via dell'oro che attraverso la foresta amazzonica brasiliana giungeva all'oceano per prendere poi la rotta dell'Europa. Un crescendo di attività che ha portato a magio 2007 l'Opificio in Colombia per partecipare ad incontri sul tema del restauro. Proprio durante una mostra - convegno a Cartagena sul restauro dei Sassi di Matera e sulle esperienze già realizzate dall'Opificio in Brasile ed a Cuba, è nato il rapporto tra il Comune della città colombiana.

nare queste regioni gemellate mediante Lo stretto legame fra le realtà dell’Ameriquattro azioni fondamentali: il rafforzaca latina e la città di Matera, è recentemento della conoscenza e dell'immagine mente confermato dal nuovo incarico delle regioni, attraverso la valorizzazioche un gruppo di professionisti della citne delle peculiarità e degli elementi di attà dei Sassi si è aggiudicato in un luogo trattiva; la creazione di offerte integrate che unisce storia, tradizioni e stimoli volte a favorire la conoscenza delle risorprofessionali. se inutilizzate o sottoutilizzate; il superaCome risultato dell'accordo di gemelmento della dimensione laggio sottoscritto tra locale dell'offerta turistiMatera e Cartagena (amca; l'incentivazione della bedue città “Patrimonio cooperazione e dell'agdell'Umanità”), l’Ambagregazione tra soggetti sciata di Colombia in Itapubblici e privati intereslia e l'Opificio delle Arti e sati al miglioramento e dei Mestieri di Matera, inalla modernizzazione fatti, presenteranno condell'offerta turistica regiuntamente il progetto gionale. di cooperazione internaL'obiettivo principale zionale Matera-Cartagedel Progetto Matera-Carna e, in particolare, il protagena è creare una rete getto ch riguarda il Parco forte di persone ed istituarcheologico, naturale e zioni che produca camculturale della isola di biamenti tangibili in difTierrabomba. ferenti sfere di azione reIl programma verrà illazionate col patrimonio lustrato nel corso dei laarcheologico e culturale vori della la Borsa Medisia nella Regione Bolivar terranea del Turismo Arche nella Regione Basilicheologico che si terrà cata. dal 13 al 16 di novembre Il progetto si sviluppa, 2008 a Paestum. in particolare, sotto il Questo significativo profilo della sensibilizzaprogetto di cooperazione Il centro storico di Cartagena zione e della visibilità, ha creato un importante della conservazione e delintercambio di conoscenla gestione integrata. ze, in particolare nel settore del turismo, La Borsa Mediterranea del Turismo per la promozione regionale ed interreArcheologico offre un'altra opportunità gionale, tanto della regione di Bolívar in affinché le rispettive istituzioni lavorino Colombia, la cui capitale è Cartagena, coin maniera unita, ai due lati dell'oceano, me della regione Basilicata dove è ubicaper la valorizzazione e conservazione del ta Matera. patrimonio archeologico culturale. Si tratta di realizzare azioni efficaci di marketing che siano orientate a posiziomatera@luedi.it


Matera 31 Il ponte di Ognissanti ha aperto ufficialmente la campagna di raccolta in tutta la provincia Sabato 8 novembre 2008

Olivicoltura di qualità e quantità Il prodotto e l’olio di quest’anno soddisfa più che in passato È UNA delle annate migliori per l'olivicoltura materana almeno dal punto di vista della qualità dell'olio che si ottiene. Stesso discorso per la quantità delle olive sugli alberi, abbastanza abbondante nonostante l'estate non sia stata particolarmente piovosa. Sono questi i dati salienti della campagna di raccolta e spremitura delle olive iniziata a fine ottobre e che continuerà fino ai primi di dicembre. Le olive della collina materana, nella maggior parte dei casi, servono a produrre olio per l'autoconsumo. La qualità del raccolto è buona come quella dello scorso anno anche perchè la mosca non ha attaccato gli alberi come era accaduto in maniera massiccia alcuni anni fa quando si era verificata la caduta prematura delle olive dovuta al fastidioso insetto. Anche quest'anno si conferma la tendenza ad anticipare il periodo di raccolta per ottenere un olio qualitativamente migliore e con caratteristiche organolettiche superiori. L'antica tradizione materana, invece, prevedeva la raccolta al momento in cui l'oliva era più matura proprio per ottenere una resa superiore. Il ponte di Ognissanti, caratterizzato da temperatu-

Giorni intensi nella raccolta delle olive, quest’anno olio di grande qualità

re quasi estive, anche quest'anno ha segnato l'inizio “ufficiale” della campagna di raccolta, almeno per i contadini materani e per le tante famiglie che hanno un piccolo uliveto. “La produzione della Basilicata -spiega Giambattista Volpe, agricoltore- è in linea rispetto a quanto succede nelle altre regioni del Sud Italia. In particolare le vicine Campania, Puglia e Calabria. Quest'anno le quantità raccolte sono abbondanti e di ottima qualità. La resa si attesta tra i 13 e i 15 litri per quintale di olive spremute. Negli ulti-

mi decenni sono cambiate anche le abitudini legate alla raccolta per privilegiare la qualità del prodotto finito. Se un tempo si usava recuperare anche le olive cadute naturalmente a terra, oggi la tendenza è inversa poiché il contatto con il terreno determina una trasformazione negativa del frutto”. L'olio che si produce dalle nostre parti è per lo più olio biologico, infatti concimazioni e trattamenti con fitofarmaci sono davvero trascurabili. La qualità è in costante crescita grazie anche al lavo-

L’ambizione era creare l’osservatorio astronomico

L’Unitep ricorda Caropreso astronomo poliedrico L'UNITEP, sotto la guida di Antonio Pellecchia, ha aperto l'anno accademico, ieri nell'aula magna dell'Istituto Tecnico Commerciale “Loperfido” di Matera. Il presidente ha tracciato le linee guida del nuovo anno accademico. La professoressa Maria Lucrezia Schiavone, docente di francese all'Unitep, ha presentato l'illustre astronomo materano Vincenzo Caropreso, lontano suo parente. «Voglio ricordare stasera la figura di Vincenzo Caropreso, nato a Matera nel 1881 e morto nel 1926 cugino di mia madre per far conoscere un intellettuale figlio di Matera a molti che sbadatamente vedono il suo monumento marmoreo nel vecchio cimitero e non si rendono conto delle sue alte qualità. - afferma Schiavone È stato un astronomo, dagli interessi poliedrici, cultore di filosofia, matematica e politica. La sua visione del mondo è attualissima e non conosce confini. Aveva un'idea di una fratellanza universale e diceva che non siamo cittadini italiani, europei o continentali, neanche della terra, ma apparteniamo al cielo con tutte le sue galassie. Questa concezione, per l'epoca, era eccezionale. È morto giovanissimo a 45 anni e la mamma gli ha dedicato quel monumento che ancora vediamo, pieno di erbacce, entrando a sinistra del cimitero vecchio. È stato assistente di astronomia all'università di Capodimonte a Napoli, ha studiato astronomia a Montpellier in Francia ed ha lasciato un'immensità di appunti su quaderni che gelosamente conservo e

Il presidente dell’Unitep di Matera, Antonio Pellecchia

che pian piano intendo far conoscere alla cittadinanza. Voleva fare del suo villino in contrada Caropreso un osservatorio astronomico. Un documento del 26 marzo 1926 al Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica riporta quanto segue: «Noi siamo disposti ad agevolare il signor Vincenzo Caropreso nel suo proposito d'istituire, in una sua casa di sua proprietà a Matera, una piccola specola privata, ma che nel senso che possiamo a lui dare consigli e referenze sull'acquisto, per conto proprio, dei necessari strumenti, non già nel senso di poter cedere a lui strumenti di proprietà dello Stato. La Commissione, nominata mesi addietro dal Ministero pel riordinamento

del servizio meteorologico e geodinamico in Italia, ha deliberato la soppressione di molti osservatori, cioè la radiazione di essi (una quarantina circa) della nostra rete, ritenendo che il numero degli osservatori attualmente esistenti in Italia sia esuberante ai bisogni. Pertanto è chiaro che, nel tempo stesso in cui sono investito, dalla detta commissione, dell'incarico di addivenire ad una riduzione degli osservatori, non è possibile dare contributo per farne sorgere nuovi altri». Il ricordo di questa figura ha caratterizzato questa prima uscita ufficiale dei nuovi appuntamenti dell’Unitep materano che avvia così la serie di incontri che caratterizzano il nuovo anno accademico. Nunzio Longo matera@luedi.it

ro svolto da enti ed organizzazioni agricole che forniscono continuamente informazioni e aggiornamenti su tecniche e metodi di coltura. L'olio di Matera pur essendo poco conosciuto a livello di etichetta è comunque tra i migliori prodotti italiani da apprezzare sempre di più. Il problema dell'olio materano, e lucano in generale, rimane quello della sua valorizzazione commerciale anche perché a prescindere dell'andamento dell'annata, la qualità è elevata. Informare il consumatore è una delle esigenze prioritarie per imporsi sul mercato visto che il cliente medio spesso non distingue tra un olio extravergine industriale, magari prodotto con olive tunisine o spagnole ed un olio biologico come il nostro, a basso tenore di colesterolo e dal profumo fruttato. Intanto nei frantoi di Matera e provincia (Pomarico e Miglionico) dove i contadini della Città dei sassi portano le loro olive per la spremitura, si lavora su turni distribuiti lungo le 24 ore per riuscire a soddisfare le esigenze dei numerosi clienti che raggiungono il frantoio carichi di casse e sacchi colmi di oro verde. Giovanni Martemucci

E’ stata accolta la richiesta di Palumbo dell’Ugl

Autobus verso la Fiat Sata di Melfi non si sospenderà alcuna corsa Durante tutto il 2008, a cominciare da lunedì prossimo, gli autobus, che portano allo stabilimento Fiat Sata di Melfi viaggeranno regolarmente, grazie all'intervento di Giuseppe Palumbo, segretario regionale metalmeccanici dell'Ugl. Infatti, rivolgendosi direttamente alla Provincia di Matera e alla Provincia di Potenza, Palumbo ha chiesto che durante la sospensione dell'attività lavorativa, cioè nel periodo di cassa integrazione della Fiat-Sata, non venga soppresso un servizio pubblico, di cui usufruisce altro personale dell'azienda e di altre fabbriche limitrofe. “Ogni qual volta che si verifica un fermo nel lavoro - ha detto il segretario regionale metalmeccanici dell'Ugl - la corsa dell'autobus che porta allo stabilimento della Fiat viene interrotta, creando disagio a tanti dipendenti, che lavo-

rano anche in altre aziende, costretti a mettere a disposizione il proprio mezzo di trasportato per ovviare a tale inconveniente. Dopo una serie di sollecitazioni e richieste agli enti di competenza, sono riuscito ad ottenere il ripristino del servizio; i lavoratori potranno viaggiare regolarmente dal lunedì al sabato per tutto il 2008”. Infatti, a detta di Palumbo i funzionari delle due Province, l'assessore ai Trasporti, Patrimonio, Protezione Civile Cosimo Damiano Pompeo della Provincia di Matera e l'assessore con delega alla Viabilità, Trasporti e Mobilità Pasquale Robortella della Provincia di Potenza hanno assicurato che durante il periodo della sospensione dell'attività lavorativa il servizio sarà garantito per tutelare tutti i lavoratori. mar.lis.


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Sabato 8 novembre 2008•

Matera

ilQuotidiano

TRASPORTI

TANTI auguri a... Auguri per la Laurea Auguri a Francesco

TAXI MATERA 3332685173 LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

POST - IT

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Le “Barelle” di Nicola Valentino LUNEDÌ 10 novembre 2008 ore 18 nel Centro integrato Polivalente Serra Rifusa presentazione del libro “Barelle” a cura di Nicola Valentino. Interverranno Maria Ruccia, psichiatra, direttore DSM, Giuseppe Di Taranto, medico, Responsabile Centro Studi, Davide Di Prima, infermiere uroriabilitatore La ricerca illustra alcune condizioni che rendono patogena la struttura ospedaliera, il meccanismo economico che favorisce un sistema sanitario centrato sull'ospedalizzazione, ma soprattutto i principali meccanismi di spersonalizzazione e di disconferma della persona ricoverata, disposta ad accettare, in ospedale, mortificazioni personali e privazione dei diritti che non accetterebbe in altri contesti. Dopo Istituzioni post-manicomiali (2005) e Pannoloni verdi (2006), Barelle conclude il viaggio-ricerca socioanalitico di Nicola Valentino nelle istituzioni sanitarie, lasciando emergere le contraddizioni delle istituzioni di cura e le difficoltà del lavoro degli operatori sanitari, favorendo una lettura della realtà ospedaliera critica e allo stesso tempo ricca di elementi di umanità e soggettività creatrici. Martedì 11 novembre dalle ore 9 alle-13 seminario di formazione: “I meccanismi mortificanti delle istituzioni di cura” coordina Edoardo De Ruggieri.

Sopralluogo del sindaco al Peep L’Arco SI terrà oggi, a partire dalle ore 8,30 il sopralluogo che il sindaco Emilio Nicola Buccico effettuerà nella zona Peep L’Arco L'Arco per verificare personalmente la situazione relativa al completamento di alcune opere di urbanizzazione, sollecitato in una petizione da 250 famiglie residenti nel quartiere. Le opere in questione riguardano la pubblica illuminazione, la realizzazione di marciapiedi e completamenti stradali, la cartellonistica stradale, l'aggiunta di cassonetti per la raccolta della spazzatura, oltre alla realizzazione di paratie e griglie per intercettare gli smottamenti.

Presentazione del libro di Caserta SARÀ presentato domenica prossima alle 11 nella libreria di Palazzo Lanfranchi “Dalla cronaca alla storia. Il 21 settembre 1943 a Matera” (Bmg editore) di Giovanni Caserta. A sessantacinque anni dai tragici fatti che, il 21 settembre 1943, colpirono Matera, il professor Caserta, affronta il delicato tema di quella giornata, su cui, nei decenni passati, si sono registrate posizioni contrapposte, tutte segnate da letture ideologiche e sempre parziali e di parte.

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SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO 0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO

0835314308 0835314308 0835333911 0835-262260 0835-336882

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO

emergenza sanitaria

118

0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309

Mostra Claudio Bonichi A CLAUDIO Bonichi è dedicata la grande rassegna antologica patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali promossa della soprintendenza pre i beni storici artistici della Basilicata e dal comune che si svolge al Museo Nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore della mostra, Giovanni Faccenda, appartenenti ad un arco cronologico compreso fra la fine degli anni Ottanta e i giorni più recenti. Claudio Bonichi è nato nel 1943 a Novi Ligure. A causa dell aprofesisone del padre, ufficiale dell’aviazione , si trovò spesso a cambiare città. Il soggiorno di quattro anni in Puglia fu fondamentale per la sua formazione. Altrettanto significativi sono stati gli anni trascorsi a Roma, diventata la sua città d’adozione, dove ha compiuto i suoi studi fino all’università. iscritto a ingegneria, frequentò anche corsi di filosofia, filologia romanza e storia delle religioni. Considerato uno degli esponenti più interessanti della Nuova Metafisica, è figura di prestigio internazionale. in quel ristretto scenario che vede protagonisti Lucien Freud e Anton Lopez Garcia. Ha esposto in musei e gallerie civiche di tutto il mondo dove si trovano già suoi capolavori. L’esposizione di Claudio Bonichi è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tranne il lunedì con ingresso libero. Per informazioni telefono: 0835.266262/ 0835.256262.256226. La mostra si chiude il prossimo 9 novembre.

CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 High School Musical 17,30-19,35-21,40 • KENNEDY • Matera 0835-310016 Ilpassato è una terra straniera 17-19,15-21,30 CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 Quantum of solace 17,30-19,30-21,30 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 The burning plain 18,00-19,50-21,40

UTILITA’ Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Wall-e 18,00 L’uomo che ama 20,00-21,45 •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 No problem 19,00-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro L’uomo che ama 21,00 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 10 novembre

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera 33 I crediti non si sa a quanto ammontano. L’assessore Tonelli: «Non siamo rimasti fermi, si sta lavorando». Sabato 8 novembre 2008

Aree Peep, un anno nel silenzio Proseguono ancora i conteggi per gli oneri di urbanizzazione Un anno trascorso inutilmente, senza che finora nelle casse comunali sia pervenuto un solo centesimo dei circa nove milioni di euro che l'Amministrazione comunale, da oltre venticinque anni, deve incassare per le opere di urbanizzazione delle aree Peep di San Giacomo 2, via La Martella e via Gravina. Risale al due novembre del 2007 l'incontro pubblico, tenutosi in un gremito palazzetto dello sport di via Lanera, che il sindaco Nicola Buccico e la giunta comunale hanno avuto con le diverse centinaia di famiglie proprietarie degli appartamenti interessati, le quali dovranno versare somme che variano da tre a quindicimila euro. In quella riunione Buccico aveva assicurato che entro febbraio 2008 la questione si sarebbe pressoché risolta ed aveva garantito una riduzione sugli importi da versare. Importi notificati qualche mese prima, quando alla guida della città c'era il sindaco Michele Porcari. “In effetti - ha dichiarato l'assessore agli Affari legali e contenzioso, Giancarlo Tonelli - la questione si sta trascinando più del previsto. In ogni caso l'Amministrazione comunale non è stata ferma. E' stato creato un gruppo di lavoro, formato da impiegati e tecnici comunali guidati dall'avvocatessa Onorati, che da

L’assessore al contenzioso Giancarlo Tonelli

diversi mesi sta conducendo le operazioni di riconteggio delle somme richieste”. Ma quante volte i crediti della aree Peep sono stati ricontati, ritoccati e addirittura bloccati in un quarto di secolo con l'unico “merito”, per le diverse amministrazioni che si sono succedute alla guida di Matera, di non avere mai intascato neanche mezzo soldo, mentre non è mancata la capacità, per fare cassa, di aumentare indiscriminatamente le tasse a tutti i cittadini, fino al più recente sostanzioso aumento dell'addizionale Irpef. Aumenti che probabilmente si sarebbero potuti evitare se solo il Comune avesse deciso di ri-

scuotere regolarmente i propri crediti. La vicenda del pagamento degli oneri di urbanizzazione delle aree Peep sembrava essere giunta alla risoluzione l'undici giugno del 1997, quando con delibera numero 582 la giunta comunale guidata dal sindaco Mario Manfredi stabilì “di invitare gli assegnatari delle aree Peep di San Giacomo 2, via La Martella e via Gravina al versamento di quanto dovuto”. Circa le modalità di versamento si deliberò per una “unica soluzione entro 60 giorni dalla richiesta o la possibilità di rateizzare l'importo con un massimo di 8 rate bimestrali caricate degli inte-

ressi legali previsti per legge, da versare entro e non oltre il 31 dicembre 1998”. Ma qualcuno, nonostante l'ufficialità di quell'atto, che sembrava mettere il punto conclusivo all'annosa vicenda, decise di cambiare le carte in tavola e procrastinare inspiegabilmente i pagamenti. Con una nota del 12 settembre 1997 indirizzata al dirigente comunale Angelo Pezzi, l'allora assessore al Governo del territorio, Saverio Petruzzellis, comunicò “…l'opportunità di procedere alla revoca della delibera 582 dell'11.06.1997”. Sembrerebbe che le motivazioni di quella richiesta di revoca, che di certo non ha avvantaggiato le casse comunali, non siano mai state chiarite. Fra gli interventi dell'incontro di un anno fa al palazzetto dello sport emerse quello di Tina Cardinale, che sottolineò che “già in una delibera del 1997 il Comune aveva quantificato le somme precise da pagare per i Peep. In seguito - spiegò Cardinale - quella delibera non è stata portata e termine e nel frattempo sono aumentati gli interessi”. Ma sono aumentati anche i punti oscuri intorno alla riscossione dei crediti della aree Peep, per i quali molti adesso invocano la prescrizione. Provvidenziale revoca.

segue da pag 29

Caccia al cinghiale anomalie nel regolamento A parte l’illegittimità costituzionale del principio di responsabilità oggettiva introdotta dal Comitato, quest'ultimo ha esercitato un potere usurpandolo ad altri organi detto Stato Altro punto molto discutibile è quello relativo ai criteri di determinazione del numoro delle squadre di cacciatori. Anche in questo caso il Comitato introduce dei criteri che mancano di oggettività e trasformano il potere dello stesso da discrezionale in libero arbitrio quando nonvengono indicati i principi in forza dei quali si può raggiungere il massimo di 32 squadre. Ed infine, assolutamente illegittimo e contra legem è la disposizione con la quale viene stabilito il risarcimento danni ante causam, arrogandosi un compito che è solo dei giudici.i In linea generale tutto il regolamento va rivisto per dargli una forma decorosa e coerente con i principi giuridici del nostro ordinamento trattandosi di un atto destinato alla pubblicità ed evitando ripetizioni, formulazioni ed auspici che non attengono alla materia regolamentare che deve essere conforme alle leggi ed a tutte le norme di rango superiore oltre ad essere enunciato in modo chiaro e preciso al fine di evitare equivoche interpretazioni. Nicola Cataldo *Presidente Federazione italiana Caccia sezione di Pisticci


Sabato 8 novembre 2008

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Antonia Di Biase: «Nel cantiere non c’era sicurezza, dopo 9 anni si attende ancora la sentenza definitiva»

Ucciso dal lavoro e dalla giustizia Lettera di denuncia della moglie di un operaio di Ferrandina FERRANDINA - L' 11 febbraio 2009 saranno nove anni che è morto Raffaele Strammiello, operaio gruista di Ferrandina, ucciso dal braccio di una gru, mentre stava lavorando per conto della ditta “Demont Srl”, presso il cantiere Enel di La Spezia. Una morte bianca, come tante, sulla quale sarebbe calato il silenzio se non fosse per la sete di giustizia della vedova Antonia De Biase. Che ha affidato a una lettera aperta il suo grido di dolore. «Da nove anni -scrive- lotto quotidianamente, con i pochi mezzi che mi sono rimasti: la voce e il telefono, per mantenere viva e desta l'attenzione, affinché, quantomeno, non ci siano più morti annunciate o omicidi sul lavoro. Nonostante se ne faccia un gran parlare, poco o nulla è cambiato. Ora dopo due gradi di giudizio penali, il primo grado e l'appello con condanne molto dure per i responsabili aziendali sono ancora in attesa che la Quarta sezione della Corte di Cassazione fissi l'udienza

L’aula di giustizia di un tribunale italiano

definitiva per vedere la sentenza passare in giudicato. Spero fortemente che nessun altro passi quello che sto subendo io, ve lo scrivo di cuore. Il senso di sconforto mi pervade piano, mentre il tempo trascorre e lascia parlare il vuoto che mi circonda. Un'indagine lunghissima da parte della Procura della Repubblica di La Spezia, che era stata avvisata almeno sei mesi prima della perico-

losità del cantiere Enel, perizie e controperizie degli ingegneri nominati come consulenti e preposti a fare luce sulla funzionalità della gru, a cui mancava il collaudo per farla operare, addirittura una non meglio specificata e provata responsabilità in capo a mio marito, per tacitarsi la coscienza nel caso si proceda ad archiviare il caso; per il resto tutto tace. Un lunghissimo processo di primo grado con una sentenza esemplare, poi l'attesa della sentenza della Corte di Appello di Genova e ora ancora ad attendere che un'altra corte quella Suprema si pronunci definitivamente. In mezzo a tutto questo, tempo, dolore che non ti lascia, speranze che si affievoliscono, le promesse dell'azienda che svaniscono, l'assicurazione che si tacita pagando solo la provvisionale. Un marito che non ritornerà più. Pochi, troppo pochi ancora quelli che si occupano di questi problemi. Quando accade una morte sul lavoro se ne parla per qualche giorno, poi i fami-

liari, le vedove rimangono sole e devono combattere una dura battaglia contro tutto e tutti. Solo dopo due anni ho potuto rendere ai carabinieri informazioni utili alle indagini, sul cantiere Enel, che mio marito riferiva essere una giungla, sui turni massacranti di lavoro e sugli sfruttamenti vari, ma anche dopo questa mia deposizione, tutto è tornato come prima: in Italia si continua a morire sul lavoro ed i processi, unici strumenti previsti per sapere la verità, tardano a farsi. L’unica domanda che mi pongo a questo punto è: si arriverà mai a fare il punto e a dire la parole fine per accertare chi è definitivamente responsabile di questa morte, per accertare se ci sono, come sembra, responsabilità in capo a chi doveva assicurare, prevenire, vigilare, oppure chi ha il morto in casa deve solo piangerlo senza aspettarsi mai giustizia? Vi chiedo solo di non dimenticarmi: mai più un altro Raffaele nei cantieri Enel e in quelli italiani». provinciamt@luedi.it

Pomarico Donnoli fino a Trento

A spasso per il mondo viaggiando a Duemila nodi POMARICO - Pedalando verso Trento. Il ciclo-amatore Nicola Donnoli, che recentemente ha costruito il sito dell'associazione Duemila Nodi pronto al viaggio da Pomarico - Trento. Prossima meta, dunque, la Fiera del consumo e degli stili di vita sostenibili; infatti, Donnoli di stili di vita sostenibile se ne intende. Dato il fatto, per esempio, che già la sua passione per la bicicletta lo tiene costantemente in moto. Inoltre, Nicola Donnoli, con l'associazione Duemila Nodi ha costruito uno spazio telematico in grado di fornire bellezze a quanti vogliono entrare con gli occhi in pezzi di vita in vita. Mentre il cicloamatore pomaricano è salpato per un angolino di nord dopo che fra le imprese - e sempre a due ruote - aveva come Annibale fatto un percorso lunghissimo da oltre confine alla Calabria. Entrando in www.duemilanodi.it si pos-

sono gustare immagini dense di significati e riferimenti non solamente storici. Tanti sono gli scatti tanto per cominciare capaci di rendere perfettamente l'idea che molti esseri umani non hanno dimenticato di tenere vivo uno stretto rapporto con gli animali. E non si parla, comunque, solamente della transumanza o della festa del Maggio di Accettura. Pur se questi due momenti hanno ruolo centrale nella voglia di mostrare e dimostrare di Donnoli. Anche se le due tradizioni raccontano ancora oggi di un legame fortissimo con animali e elementi naturali. Grazie a viaggi piccoli e grandi, a spostamenti di tanti chilometri o di pochi si può sapere molto di più di tanta materia prima. Fra le altre cose, è offerta la possibilità di fare percorsi i più diversi. Perché: «Duemila Nodi è un'associazione che nasce dalla pas-

Celebri i viaggi in Bici di Nicola Donnoli

sione per i viaggi in bicicletta e dall'attaccamento alle radici e alle tradizioni di una Basilicata e un'Italia fatta di cose piccole ma vere sopravissute ai secoli». Tanto per cominciare. E «A bordo della Duemila Nodi potrete trovare proposte di viaggi che, a piedi o in bicicletta, vi porteranno alla scoperta della regione bellissima e ancora selvaggia che è la Basilicata». Per non dimenticare la città dei Sassi, per avere un'idea, fra le proposte: parco delle chiese rupestri, visita di Matera, ecc. Nunzio Festa

Montescaglioso Tutta la città in piazza

Una giornata in onore dei caduti MONTESCAGLIOSO - Il ricordo di chi è caduto combattendo per la Patria ed un forte invito alla pace sono stati il leit motiv della celebrazione, a Montescaglioso, della ricorrenza del 4 Novembre giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. La manifestazione ha avuto inizio con la partenza del corteo dalla sede Municipale in Piazza Aldo Moro, con le insegne della Città montese e delle associazioni combattentistiche locali, Ancr (Ass. Nazionale Reduci e Combattenti), Anfcdg (Ass. Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), Ass. Nazionale Reduci Prigionia e Guerra di Liberazione (Anrpgl), accompagnate dalla musica dell'Aml (Associazione Musicale Lucana) di Montescaglioso. Erano presenti il sindaco Mario Venezia, numerosi componenti il Consiglio Comunale, il Consigliere nazionale Anfcdg Rocco Mianulli, Il Capitano Paolo Milillo, Comandante la locale Polizia Municipale, i rappresentanti delle sedi montesi delle associazioni combattentistiche, due rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri oltre ad alcuni componenti dell'associazione "Croce amica - Protezione Civile". Il corteo ha percorso le principali vie cittadine per giungere dapprima in Corso della Repubblica, imbandierata con i tricolori così come le sezioni politiche, poi alla Chiesa Madre dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, dove l'Arciprete e Cappellano Militare Don Vittorio Martinelli, insieme a Don Domenico Monaciello, ha celebrato la S. Messa. Nella sua omelia Don Vittorio ha invitato i fedeli a pronunciare dapprima le parole “Pace, Giustizia, Amore” e di seguito “Odio, Guerra, Divisione”. Il sacerdote ha sottolineato come le prime te si pronunciano col

sorriso e con facilità, a differenza delle successive. Ha poi ricordato come 90 anni fa l'Italia abbia annesso altri territori “con grandissimo dolore” e ha affermato che l'unica guerra che si deve combattere deve essere contro il nostro egoismo e permalosità. In seguito è stata recitata la preghiera del combattente. Il Presidente Provinciale e della Sezione di Montescaglioso dell'Ancr, Vito Salluce ha chiesto un minuto di silenzio per le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all'estero, ricordando il novantesimo anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale, “compimento dell'Unità d'Italia” e il sessantesimo della nostra Carta Costituzionale. Mianulli ha voluto onorare la memoria dei 700 mila caduti e dell'oltre un milione di feriti, sottolineando come l'Anfcdg sia stata definita “la famiglia delle famiglie”. Il Sindaco Venezia ha dapprima citato la possibilità, avanzata dalla Prefettura, di posticipare la cerimonia alla prima giornata festiva, affermando che la volontà dell'Amministrazione è invece stata quella di onorare la ricorrenza nella sua data. Ha poi sottolineato come in occasione del Primo Conflitto Mondiale Italiani del Nord e del Sud si siano trovati a combattere insieme per le Terre redente, citando la frase di Guareschi “Un popolo senza radici è un popolo senza futuro”. Ha concluso il suo intervento leggendo il bollettino diramato il 4 Novembre 1918 nel quale si annunciava la vittoria. Il corteo si è poi diretto in Piazza del Popolo, dove sorge l'imponente Monumento ai Caduti, sul quale è stata posata la corona d'alloro in onore e memoria dei militari montesi caduti in guerra. Michele Marchitelli

Gli undici di Valente proseguono il momento positivo. Domani c’è il Policoro

Pisticci in fase crescente PISTICCI - Torna al successo sia in campionato che in coppa il Pisticci del presidente Panetta. Dopo tre pareggi consecutivi, i gialloble si impongono due volte in trasferta. Domenica scorsa l'undici di Valente ha conquistato la sua prima vittoria esterna in campionato a suon di gol. Al XXI Settembre il Pisticci si è imposto per 5-1 sul malcapitato Forza Matera, grazie ad una ottima prova di squadra ed agli acuti dei singoli. Su tutti l'argentino Omar Mels, autore di due gol e due assist. Ad aprire le marcature, invece, ci ha pensato il bomber della promozione, Dario Gagliardi. Doppietta anche per Anselmo Grieco che adesso guida la classifica dei marcatori gialloble a 5 reti in coabitazione

con Mels. Non meno importante è stato, poi, il successo ottenuto dal Pisticci, ancora su campo esterno, nella sfida di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia in programma mercoledì scorso ad Irsina. All'andata finì 1-1. Un punteggio che spostava i favori del pronostico qualificazione sui padroni di casa dell'Irsinese, non solo per il vantaggio di partire con un risultato di pareggio con gol in trasferta, ma anche per la consapevolezza di affrontare una squadra a ranghi ridottissimi, come quella con cui il Pisticci si è presentato ad onorare l'impegno. L'organico gialloble non è numerosissimo ed a ciò andavano aggiunte le defezioni di pedine importanti come Mels, Fortuna-

to, Di Maria, Guarino, De Biasi, Salerno, Montano. Ma le seconde linee del Pisticci hanno saputo farsi rispettare, dando vita ad una partita ben disputata soprattutto nella ripresa che ha fruttato il successo per 2-1. E' andato prima a segno il neo acquisto Regina. Fulmineo il pareggio dei padroni di casa con l'esperto Cavaliere. Nella parte finale del secondo tempo, però, è arrivato il colpo vincente di Domenico Lavecchia, che realizza il gol qualificazione e manda un chiaro segnale al tecnico Valente in ottica campionato. L'esterno scalpita nella prospettiva di riguadagnarsi un posto nell'undici di partenza, dopo il recente impiego a mezzo servizio. Le quotazioni di Lavecchia

La formazione del Pisticci

sono in crescita in vista dell'importante sfida di domenica prossima, quando al “Michetti” verrà a far visita il Policoro, capolista recentemente detronizzato. Dopo aver giocato con il Policoro domenica prossima, in-

fatti, il Pisticci dovrà recarsi sull'ostico campo dell'Avigliano e poi ricevere in casa la capolista Murese. Tre test decisivi per conoscere le reali ambizioni gialloble. Roberto D’Alessandro


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A Tricarico un corso innovativo della Uisp nazionale con le tecniche dell’orienteering

Protezione civile a lezione di orientamento TRICARICO - La Uisp di Basilicata ha organizzato per oggi, a partire dalle 15.30 e fino alle 19, continuando domani dalle ore 10, il primo corso di Orienteering per la Protezione civile. Il corso è stato realizzato in collaborazione con Giuseppe Basile, responsabile del dipartimento regionale e con il sostegno dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio. La sede del corso è il Centro di Documentazione “Rocco Scotellaro”, concesso dall'Amministrazione comunale. Le lezioni

teoriche e pratiche saranno tenute da Francesco Bertorello e Giovanni Torcelli, oltre alla consulenza della protezione civile regionale. «Lo scopo di tali addestramenti -ha dichiarato Enza Spano, consiglier Nazionale Uisp- è quello di voler professionalizzare gli addetti e di perfezionare le loro capacità operative, tali esercitazioni, inoltre, potranno essere utili per raccogliere documentazioni e note sul campo di operazione al fine di disporre di informazioni con sempre maggiore det-

taglio che consentano la massima efficacia operativa». Il corso si suddivide in due moduli: il primo, attraverso la formazione dell'orienteering classico, vuole addestrare a leggere le mappe, orientarsi rapidamente a compiere in tempi rapidi le scelte migliori per coprire un percorso stabilito il più rapidamente possibile ed infine utilizzare nuove dotazioni tecniche come Gps e Palmari, in grado di georeferenziare costantemente la propria posizione rispetto ad un'area di operazione,il secondo, partendo

dalle prime possibili ipotesi di rischio nelle aree di competenza, utilizzando i principi dell'orienteering evoluto , vuole simulare degli eventi calamitosi e indicandoli sulle carte, addestrare le varie squadre a prevedere , sulla base delle mappe di ipotesi di rischio , dove troveranno degli ostacoli (frane, interruzioni stradali ,ponti crollati…) prodotti dai diversi eventi negativi simulati ,ad individuare con estrema rapidità percorsi alternativi con cui raggiungere i luoghi necessari o dove è prevedibile portare

soccorso a seguito di calamità naturali ed infine, a documentare tali percorsi alternativi per implementare le risorse tecniche ed informative dell'Ente. Formazione in aula e addestramento sul campo con un'attività sportiva che oltre ad allenare gli addetti volontari potrà dotarli di nuove conoscenze e di nuove abilità estremamente utili in situazioni di precarietà ambientali e di rischi territoriali. La Uisp Basilicata ha avviato con la Protezione civile regionale un progetto comune che mette in relazione

Giuseppe Basile

Sport e Volontariato. A seguito di tale sperimentazione molti gruppi di protezione civile comunali hanno mostrato interesse. provinciamt@luedi.it

Grassano Dagli “Amici del cuore” un appello a non guidare sotto l’effetto dell’alcol

La sicurezza sui banchi di scuola Due iniziative all’Itc “Levi” per sensibilizzare i giovani GRASSANO - Un'assemblea d'istituto dedicata al tema della guida sicura e della sicurezza sulle strade, un argomento di scottante attualità che i ragazzi dell'Itc “Carlo Levi” hanno affrontato in compagnia di esperti e volontari del settore. La giornata è cominciata con una simulazione di salvataggio in caso d'incendio condotta dai vigili del fuoco di Matera, guidati dall'ispettore Paolicelli e sotto la supervisione del vicecomandante dottoressa Maddalena Lisanti, che ha illustrato ai ragazzi le fasi salienti di intervento, e i comportamenti da tenere, in caso di incendio, terremoto o altre calamità naturali. Spazio, quindi, alla seconda fase di approfondimento dedicata al tema “Chi guida non deve bere” introdotta da Lucia Bolettieri presidente dell'associazione “Amici del cuore” di Grassano, che ha spiegato come questo progetto sia il prosieguo degli appuntamenti dedicati ai corretti stili di vita. Ospite l'associazione “Vivi la strada” di Putignano, con il presidente dell'associazione Antonio Colodanato, che in primis ha rivolto un appello ai genitori come primi educatori alle norme elementari di comportamento sulla strada come al-

Scatti sulla giornata della sicurezza all’Itc “Levi” di Grassano

lacciare le cinture di sicurezza, utilizzare sempre il casco. «Non bisogna mai demandare l'educazione stradale sempre agli altri o alle istituzioni ha spiegato Coladonato- anche noi possiamo essere d'aiuto per salvare una vita umana». Un appello poi alle istituzione di investire in campagne di promozione senza ta-

bù, ricordando che in America vengono trasmessi spot proprio durante l’ora di pranzo quando le famiglie sono a tavola, in maniera tale che i genitori possano discutere e informare i propri figli. Tanti gli interventi dei ragazzi in sala, per tutti il commento della rappresentate d'istituto, Paola Dabraio, che ha fat-

to richiesta dell’assemblea straordinaria, cogliendo l'invito dell'associazione Amici del Cuore: «Abbiamo ritenuto importante trattare questi argomenti -ha commentato la studentessa-perché riteniamo che ci riguardi da vicino, molti sono i giovani che muoiono nel weekend soprattutto all'uscita dalle discote-

che e nella maggior parte dei casi accertati tanti erano sotto effetto di alcoolici, è bene dunque fare prevenzione». Presente all'incontro la giornalista, Anita Gentile, che ha moderato gli interventi , il comandante dei vigili Urbani del comune di Grassano Sansone, il maresciallo Barreca in rappresentanza della loca-

le stazione dei carabinieri, il consigliere comunale D'Aria, in rappresentanza dell'amministrazione, il dottor Pizzolato dell'associazione “Vivi la strada” e la dottoressa Angelillo dell'associazione “Uniti per il risveglio”. Pizzolato ha parlato degli effetti che provoca l'alcol sul sistema visivo e sui riflessi, suscitando scalpore tra i ragazzi quando hanno appreso che bastano due birre da 33 cl. Per alterare le capacità cognitive. «In qualità di medico legale -ha commentato Pizzolato- vi posso dire che se effettuare un'autopsia può diventare per un medico routine lavorativa, la cosa più straziante è vedere i genitori che arrivano sul luogo dell'incidente che si disperano di fronte al corpo del proprio figlio. Abbiate cura della vostra vita», ha concluso. Tra le immagini mozzafiato di incidenti e morti sulle strade che l'associazione ha fatto scorrere, non per creare sconcerto, ma come promozione e sensibilizzazione all'educazione stradale, fondamentale il messaggio di un genitore come voce fuori campo che racchiude tutto l'argomento: “Meglio che torni mio figlio senza patente, che la patente senza mio figlio”. Giovanni Spadafino

Ospedale dedicato a Salvatore Peragine Tricarico oggi su “Sereno Variabile” STIGLIANO - Lunedì a Stigliano si terrà la cerimonia di intitolazione dell'ospedale cittadino, sempre più noto nella Regione per l'Hospice provinciale, a Salvatore Peragine. Alle ore 10, presso il Centro Sociale, si terrà un incontro cui parteciperanno il sindaco, Leonardo Digilio, il commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto, con interventi di Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale di Basilicata; Antonio Potenza, assessore alla Salute della Regione; il vescovo della diocesi di Tricarico, Vincenzo Orofino; Vito De Filippo, presidente della Giunta Regionale di Basilicata e il medico chirurgo Francesco Schittulli, Presidente della Lega Nazionale per la lotta contro i tumori, nonché primario della nota clinica, nonché istituto di ricerca oncologica barese, “Mater Dei”, che terrà una lettura magistrale sul tema: “I tumori, la scienza e il valore della vita”. L'incontro verrà coordinato da Nicola Simonetti medicogiornalista. «Alle ore 12.30 -annuncia la nota dell'Asl 5- verrà scoperta una targa di intitolazione dell'ospedale di Stigliano a Salvatore Peragine ed appena dopo il vescovo bene-

dirà le strutture di ampliamento dell'Hospice. Salvatore Peragine nacque a Stigliano nel 1921 ed è deceduto nel 1988. Ricoprì rilevanti incarichi istituzionali (Presidente della provincia di Matera, assessore Provinciale ai Lavori Pubblici e Presidente del primo consiglio regionale della Basilicata). Ebbe un ruolo decisivo nella realizzazione dell'Ospedale di Stigliano”. L'importo dei lavori per la realizzazione di ulteriori 10 posti letto è stato di 350.000 euro e in questa maniera sarà al servizio dell'intera provincia materana. Un servizio di assistenza continua necessario, l'Hospice di Stigliano essendo una struttura che offre ai malati terminali ed ai loro familiari la possibilità di avere a disposizione un ambiente idoneo ad alleviare la sofferenza sia del soggetto colpito dalla malattia che di chi deve assisterlo. «Gli ambienti destinati ai 10 posti letto- aggiunge la nota-sono quelli della ex-pediatria e mentre gli 8 già operativi sono al primo piano del corpo originario dell'ospedale, e sviluppano complessivamente una superficie di circa 650 mq». Anna Carone

TRICARICO - Oggi pomeriggio, alle ore 17 su Rai2, il famoso programma di viaggi e turismo “Sereno Variabile” trasmetterà la puntata, della durata di circa un'ora, dedicata a Tricarico, ma anche a Irsina e Pietrapertosa. Le immagini su i tre centri storici della Basilicata sono state girate nella seconda metà del mese d'ottobre alla presenza del conduttore della trasmissione Osvaldo Bevilacqua e della regista Gabriella Squillace. La troupe televisiva era stata accompagnata in giro dalla giornalista Margherita Romaniello dell'Apt. Il programma (che quest'anno compie trent'anni) di viaggi alla scoperta delle bellezze storiche ed ambientali più nascoste della nostra penisola, ha scelto tre luoghi con storia, cultura ed emergenze architettoniche diverse ma molto rappresentativi della regione, in grado di suscitare l'interessare di chi abbia voglia di visitare la Basilicata. Gli autori della fortunata trasmissione televisiva hanno scelto Tricarico, la cittadina arabo-bizantina-normanna, per la sua ricchezza di storia e per il suo folclore che trova nell'antica e fa-

mosa “maschera” carnevalesca multicolore il momento più originale. La troupe a Tricarico, infatti, si era intrattenuta per ben due giorni. Accompagnata dal sindaco Raffello Marsilio, dal presidente della proloco Roberto Incudine e da Rocco Stasi, potette effettuare le riprese dei luoghi più significativi del centro storico. In via Piano furono filmate le maschere ed effettuate interviste da Osvaldo Bevilacqua. Nel suggestivo spazio di Borgo San Pietro, non lontano dal quartiere saraceno e dal vescovado, fu ricostruita la tipica serenata del periodo di Carnevale, con ”canti tradizionali come “Cara Ninella Ninozza Ninà”al suono dei “cupa cupa”. Sempre a Borgo S. Pietro fu allestita la classica tavolata dei prodotti tipici locali presentata da Bevilacqua. C'è molta attesa tra i cittadini per vedere come verrà presentato il loro paese nella sintesi televisiva che oggi pomeriggio andrà in onda. Bacheche e vetrine di negozi invitano la popolazione a sintonizzarsi su Rai2. Michele Santangelo


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Comune premiato dall’istituto universitario “Sapientia Mundi” di Roma

Bernalda tra le città più attente al sociale BERNALDA - La città di Bernalda sul gradino più alto per le politiche sociali e i programmi per lo sviluppo sostenibile urbano. Questo il grande riconoscimento che l'Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” di Roma ha voluto dare alla cittadina jonica. Certo, visto il grande sforzo che in questi anni l'Amministrazione comunale ha fatto nei campi del sociale e della vita quotidiana di ognuno, non si poteva chiedere di più. Quindi, da oggi i colori del sociale ancor di più sventoleranno sul Comune

bernaldese. La grande onorificenza è giunta il 25 ottobre a Roma, dove, nella Sala Alessandrina, l'Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” ha inserito il Comune di Bernalda nell'elenco delle città con il più grande senso di attenzione alle politiche sociali, ricevendo pertanto il premio “Serto di Pace” per l'attività svolta in questo campo. L'alto riconoscimento morale per l'impegno profuso dall'Amministrazione comunale bernaldese, premiata assieme ad altri tredici Comuni lucani, nel campo delle politiche socia-

li e nei progetti e programmi per lo sviluppo sostenibile della città è stato assegnato dal professor Giuseppe Anelli che ha avuto particolari parole di elogio per l'attività svolta dal Comune di Bernalda. Alla Cerimonia di premiazione hanno partecipato il sindaco, Francesco Renna, e l'assessore alle Politiche sociali Dino Paradiso. I due rappresentanti, dopo il riconoscimento, hanno espresso al professor Anelli, ed al suo staff, tutto il compiacimento della comunità bernaldese. Questo quanto appreso dalle parole dei due amministratori

al ritorno da Roma. «L'apprezzamento di un Istituto Universitario Internazionale -si legge in una nota dell'amministrazione- come il Sapientia Mundi, inorgoglisce, ma spinge anche verso un'attività amministrativa ancora più efficace nel campo delle politiche sociali a favore dei soggetti più deboli. A monitorare le attività dei 131 comuni lucani e a segnalare i 14 Comuni della Basilicata da premiare continua la nota del Comune di Bernalda- ha provveduto l'ingegner Rita Carolina Laurenzano dello staff

Corso Umberto I a Bernalda

del professor Anelli. Alla Cerimonia hanno partecipato i sindaci lucani vestiti in forma ufficiale e con gonfaloni al seguito, nonché autorità civili, militari, religiose e del campo accademico. Un numeroso e qualificato pubblico -conclude il co-

municato dell'Amministrazione di Bernalda- ha fatto da corollario a questa bella e significativa iniziativa». Un riconoscimento importante proprio su un tema molto dibattuto a livello nazionale. fa.si provinciamt@luedi.it

Bernalda Dopo un primo stop, l’ufficio Ambiente avrebbe autorizzato l’intervento

La nuova piazza si farà, o forse no? Polemica tra il Forum democratico e l’Amministrazione LEONE: «IL PROGETTO È STATO FERMATO» RENNA: «SOLO CATTIVA INFORMAZIONE» BERNALDA - Botta e risposta tra Michelangelo Leone del Forum democratico e il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, su piazza del Popolo. L’uno, Leone, dà per vinta la battaglia che si sta conducendo a colpi di firme della cittadinanza; l’altro, Renna invita a riflettere sul percorso autorizzativo della Regione. «Abbiamo rallentato la raccolta delle firme perché ci hanno tolto il gusto in quanto anche l'ufficio ambientale (della Regione ndr) ha riscontrato un progetto di riqualificazione di piazza del Popolo fuori dalle regole e che pertanto dovrebbe essere ripresentato con i crismi dell'approvazione del consiglio comunale dopo la Conferenza di Localizzazione con Provincia e Regione che valuterebbero la trasformazione con riferimento alle pianificazioni superiori e alle effettive esigenze urbanistiche. La notizia - continua Leone -è riportata anche in una lettera con Prot. 199801/75AF del 15 ottobre dove viene riportato il tutto. Abbiamo avuto una moltitudine di contatti come un sondaggio, per di più con rilevamenti dichiarati e sottoscritti, troveremmo che su oltre

mille contatti sono meno di una dozzina coloro che si sono rifiutati di firmare. Con un particolare che lo distingue dai sondaggi: la popolazione campionata è dello stesso ordine di grandezza di quella reale. Abbiamo avuto troppo presto ragione. Ora dovranno prendere coscienza che sono stati colti in fallo per un progetto che è fuori dalle regole e dovrebbe essere ripresentato con i crismi dell'approvazione del consiglio comunale, dopo la Conferenza di Localizzazione con Provincia e Regione che valuterebbero la trasformazione con riferimento alle pianificazioni superiori e alle effettive esigenze urbanistiche. Mica roba a colpi di delibere. Ma dicono che il Regolamento Urbanistico dava già delle indicazioni sulla realizzazione della piazza. Ebbene, è da sottolineare che il Ru dava appunto delle indicazioni. L'attuazione deve passare da variante. Infatti la pedonalizzazione della piazza, non prevista in dettaglio, non vuol dire prendere l'arteria principale e metterla in capillari per pavimentare e stravolgere ad uso e consumo un bene secolare. Chi avrebbe il coraggio di pedonalizzare la piazza come rac-

Il nuovo progetto di piazza del Popolo a Bernalda

comandava il Ru e by-passare l'arteria con le strade parallele alla piazza? Perché se si dovesse applicare alla lettera lo strumento urbanistico, peraltro contraddittorio tra le diverse tavole, non si saprebbe come attraversare dei tratti raccomandati pedonalizzabili per proseguire sulla nuova viabilità. Fabio Sirago

BERNALDA - Alle domande e alle polemiche del Forum democratico, il sindaco Francesco Renna risponde con altrettanta sicurezza, in merito all’iter burocrarico. «I criteri rispecchiano la legge e alla lettera del 15 ottobre ne è seguita un'altra da parte dell'ufficio Ambientale di Matera del 5

novembre che di fatto, dopo verifiche e una nostra nota in merito, ci da la il via libera per il progetto. In questi giorni -continua Renna- si sta facendo cattiva informazione. Io vorrei dire a queste persone di informarsi su lettere e comunicati. Infatti, giorno 5 l'ufficio di Matera ci ha dato ragione. Quindi io mi domando: Cosa si inventeranno ora? Ma perché non si dice alla gente che la piazza nel suo nuovo stato porterà più vivibilità. Perché non si dice che piazza del Popolo sarà un punto di aggregazione. Io ho ascoltato molte persone le quali considerano questo progetto molto positivo. Quindi non solo le 1.000 firme raccolte da chi rema contro, ma anche tante voci a supporti del progetto. Noi stiamo rispettando tutte le regole e soprattutto leggiamo le carte e chi ha presentato il progetto conosce i criteri e le misure per poter intervenire su piazze e strade. Quindi, un po’ di conoscenza sarebbe gradita prima di fornire informazioni non vere alla gente, come quella che gira dove gli al-

Bernalda Incontro del gruppo regionale Pd sulle recenti scelte del governo

Contro lo scippo delle risorse regionali BERNALDA - “Berlusconi scippa le risorse della Basilicata”. E' questo il titolo dell'iniziativa organizzata dal Gruppo consiliare del Partito democratico alla Regione Basilicata, che si terrà oggi a Bernalda, alle ore 18, presso la Sala Incontro. Dopo i saluti del sindaco, Francesco Renna, è prevista la relazione dell'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. Seguiranno gli interventi di Antonella Melillo, segretaria del Pd di Bernalda, dei parlamentari Filippo Bubbico e Antonio Luongo, e dei consiglieri regionali Antonio Di Sanza e Adeltina Salierno. I lavori, che saranno coordinati dalla segretaria provinciale del Pd, Anna Ferrara, si concluderanno con l'intervento dell'onorevole Salvatore Margiotta. «La Basilicata dovrà dotarsi di regole autono-

me per poter continuare ad esercitare il governo reale del territorio e per poterlo salvaguardare da decisioni irresponsabili assunte dal Governo centrale». E' quanto dichiara commentando l'approvazione, ieri alla Camera, del disegno di legge sul cosiddetto “Pacchetto energia”. «Nonostante le diverse indicazioni delle Regioni, e nonostante la battaglia parlamentare condotta dai rappresentanti del Pd -dichiara l'assessore Santochirico- la maggioranza di centrodestra sta portando a compimento l'approvazione del disegno di legge 1441-ter. Per la nostra regione deriverebbero conseguenze particolarmente gravi, in quanto verrebbe estromessa del tutto dalle procedure di Valutazione di impatto ambientale, dalla possibilità di compartecipare ai benefici conseguenti

alle estrazioni, ma dovrebbe al contempo pagarne i costi ambientali e sociali. Dietro questo disegno si intravede la volontà del Governo di favorire le compagnie petrolifere, che avrebbero come interlocutore unico il ministero delle Attività produttive, e non dovrebbero più confrontarsi con il territorio. A questo punto prosegue Santochirico- alla Basilicata non resta che regolare con legge regionale le procedure delle funzioni amministrative concernenti il conferimento dei permessi di prospezione e le istanze di permesso per la ricerca di idrocarburi, anche in relazione al Piano di indirizzo energetico ambientale che è in via di approvazione. Con lo stesso disegno di legge -conclude l'assessore- il Governo decide di tornare allo sfruttamento dell'energia nucleare».

Un pozzo petrolifero lucano

beri saranno tagliati. Pura fantasia; anzi il verde aumenterà. E ad incrementare non sarà solo il colore verde, ma anche l'arredo urbano che darà più immagine a questa splendida piazza. Ecco, queste sono le informazione che bisognerebbe dare alla gente. Quella di piazza del Popolo rientra in un grande programma di abbellimento della nostra cittadina; quindi non solo questa piazza, ma anche le altre rientreranno, come i parchi gioco, in questo grande progetto rivolto alle famiglie e ai bambini; quindi non a favorire chi o cosa. Vorrei anche intervenire sul mutuo che qualcuno ha definito indebitamento; ebbene, noi pensiamo invece che esso sia un investimento per la nostra città. Inoltre, lo stesso inciderà per l'85 per cento per il manto stradale di alcune vie di Bernalda, e solo una minima percentuale su piazza del Popolo. Queste -conclude Renna- sono informazioni e non quelle distorte urlate al vento». fa.si. provinciamt@luedi.it


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La donna viaggiava con la figlia rimasta lievemente ferita nell’urto avvenuto in curva

Scontro con un bus, muore anziana Grave incidente sui tornanti di Rotondella, vittima una 73enne ROTONDELLA - Erano passate da poco le undici quando è avvenuto lo scontro che è costato la vita ad Antonietta Dimatteo, vedova 73enne di Rotondella. Il terribile impatto ha avuto luogo in uno dei tornanti che conducono a Rotondella, a meno di due chilometri dal centro abitato. L'auto su cui viaggiava la donna (una Fiat Punto grigia guidata dalla figlia), si è scontrata con un autobus di linea Sita, diretto a Nova Siri paese. Le due donne rientravano da Nova Siri Scalo, dove erano state in mattinata per una visita medica, in direzione Rotondella centro. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i primi rilievi fotografici con il supporto degli agenti di polizia municipale, impegnati a bloccare il traffico nel tratto di strada interessato. Sembra, a una prima impressione, che l'auto abbia impattato il lato sinistro anteriore del bus. Quasi completamente distrutta la parte anteriore della Fiat Punto, meno danneggiato il bus, che dopo un paio d'ore è potuto ripartire senza l'ausilio di altri mezzi. Non è dato di conoscere, al momento, la velocità dei due mezzi al momento dell'impatto, né se il pullman avesse suonato il clacson, come è d'obbligo prima di ogni tornante. Va detto, inoltre, che l'in-

Nova Siri Clandestino cade da un tir

L’auto su cui viaggiava la vittima e il luogo dell’incidente

cidente ha avuto luogo nei pressi di una curva con visibilità ridotta e in condizioni atmosferiche sfavorevoli a causa della pioggia, che aveva reso l'asfalto particolarmente scivoloso. La donna è morta sul colpo, mentre la figlia, che non ha perso subito conoscenza, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in elicottero all'ospedale di Policoro, dove è ora ricoverata in condizioni non gravi: sembra che se la sia cavata con la frattura di un paio di

costole. Nessun ferito tra i passeggeri del pullman. L'evento ha scosso tutta la comunità locale, che da sempre riconosceva ampia stima alla signora Antonietta. «Una donna distinta -hanno ricordato alcune sue vicine di casa- e, allo stesso tempo, umile e disponibile». Il tragico evento ha fatto molto discutere in paese, anche perché nei giorni scorsi era avvenuto un altro incidente (senza danni a

persone) nei tornanti di Rotondella, e anche in quel caso era stato interessato un pullman Sita. E' eloquente, in proposito, quello che scriveva ieri un utente firmatosi “Alfredo” sul sito web di informazione www.giornalelucano.com. Commentando la notizia dell'incidente, inveiva contro “ […]gli autisti della Sita di quella zona: li vedo sfrecciare a 120 Km/h! (velocità comunque non rilevata con strumenti idonei e a norma

di legge ndr) Polizia fate qualcosa […]”. Si tratta, naturalmente, di un semplice sfogo, probabilmente emblematico del sentire comune e del clima di rabbia per il tragico evento, per nulla indicativo di quello che ieri è effettivamente accaduto. Del resto, di fronte a tragedie come questa, le ricostruzioni e le attribuzioni di responsabilità contano solo fino a un certo punto. Pino Suriano

NOVA SIRI - Un cittadino extracomunitario, presumibilmente ventenne e di nazionalità afgana, è stato trovato ieri mattina gravemente ferito ai bordi della Statale 106 jonica, nei pressi del bivio semaforico di Nova Siri, forse dopo essersi lanciato da un tir su cui viaggiava abusivamente. La segnalazione è giunta alla sala operativa della polizia stradale di Policoro, che ha trovato il giovane in posizione supina e in stato di incoscienza, accusava dolori alla tibia. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno provveduto ad immobilizzare il clandestino e a trasportarlo all'ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro, dove è stato ricoverato nel reparto di Ortopedia per aver riportato la frattura alla tibia. Sull'episodio sono scattate le indagini per accertare l'esatta identità del giovane e la dinamica dell'incidente che con ogni probabilità è da accreditare ad una caduta accidentale da un mezzo in movimento. Michelangelo Ferrara

Policoro L’Sdl annuncia azioni Montalbano Fuoristrada alla Protezione civile

«Il gruppo Soglia Sicurezza in primo piano fornisca garanzie» Nuovo mezzo per intervenire POLICORO - Il Sindacato dei lavoratori - si legge in una nota - attende con i lavoratori la riunione del tavolo istituzionale convocata l'11 novembre dal Ministero dello Sviluppo Economico con la consapevolezza che la situazione sia veramente grave e che l'azienda (i villaggi turistici di Scanzano, ndr.) sia a un passo dal baratro dopo nemmeno un anno dall'acquisto della stessa dall'amministrazione straordinaria da parte dell'imprenditore Gerardo Soglia. Il sindacato, come più volte dichiarato, da questo incontro si aspetta che Gerardo Soglia dia soluzioni concrete al mancato rispetto degli impegni sottoscritti un anno fa ed in particolare - prosegue la nota - a quegli investimenti e a quel rilancio aziendale che gli aveva consentito di aggiudicarsi il gruppo rispetto ad altri imprenditori che hanno aderito alla gara. Se la riunione dovesse essere la solita sequela di parole vuote e progetti esplicitati solo sulla carta, l'SdL chiederà al Ministero ed al Commissario tutte le azioni volte o a costringere Gerardo Soglia a quelle risoluzioni a quegli impegni economici necessari al rilancio aziendale, oppure a chiedergli di prendere atto di non essere più in grado a mantenere gli impegni e

di cedere la propria azienda ad altri. Inoltre l'SdL chiederà la revoca della chiusura della sede di Roma e del trasferimento di tutti i lavoratori a Verona atto illegittimo che disattende l'accordo sindacale di cessione siglato il 30 ottobre 2007 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, oltre al pagamento dello stipendio di ottobre che ad oggi non risulta essere saldato. provinciamt@luedi.it

MONTALBANO - Si attrezza sempre meglio il gruppo della Protezione Civile di Montalbano Jonico; a disposizione dei volontari c’è infatti una “Mitsubishi L 200”, di colore grigio metallizzato dotato di modulo antincendio con una capacità di quattro quintali e in più un ampio carrello per il trasporto di tende e attrezzi di lavoro. Venerdì sera, dopo la celebrazione di una messa in chiesa Madre e la benedizione del nuovo mezzo di soccorso,

nella sede del sodalizio si è tenuto un incontro cui hanno preso parte, oltre ai volontari, il sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano, l'Assessore provinciale alla Protezione civile, Cosimo Pompeo, il funzionario regionale della Protezione civile, Cristiano Giuseppe e ancora, i Carabinieri di Montalbano, il Corpo Forestale dello Stato, i volontari dei Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale. Il gruppo di Montalbano è

guidato dalla volontaria Rosanna Grieco e con lei i fondatori Giuseppe Rosano, Anna Benedetto, Domenico Blancagemma, Monica Clemente, Spina Giuseppe, Lapata Giuseppe, Pasquale Nivuori, Mario Perriello, a cui nel tempo si sono aggiunti altri prodi, molti dei quali anche giovanissimi: Tania Lapata, Giovanni Dublo, Maria Carmela Cantisani, Giada Quinto, Stefano Dublo, Donata Viggiani, Anna Barletta, Lorenzo Ni-

Calcio, Montalbano in affanno e senza voglia di sacrificarsi MONTALBANO - L'ottava giornata ha accentuato i problemi dello Sporting, che ha dovuto incassare cinque reti in quel di Irsina. E' la settima sconfitta su otto gare. Oramai le sconfitte non fanno più scalpore, la tifoseria ha preso coscienza della pochezza dell'organico e ha messo nel cassetto le aspettative di un campionato quantomeno dignitoso. Il ruolino di marcia di questo primo scorcio del torneo parla chiaro e la dice tutta sulla reale forza del team jonico. La difesa è ballerina, la difesa della porta è affidata ad un ragazzo di belle speranze sì, ma un po' acerbo, il centrocampo è sulle spalle dell'over quarantaquattro Miraglia, l'attacco è evanescente e lontano da una decente condizione atletica. I problemi di natura tecnica sono appesantiti da una carente condizione fisica, dovuta all' impe-

gno saltuario e alle troppe assenze negli allenamenti infrasettimanali, ad un precario attaccamento ai colori sociali. C'è insomma scarsa voglia di sostenere sacrifici per vincere, sicché la crescita rischia di essere una chimera. Quella di Giovanni Miraglia è impresa titanica, anche l'obiettivo minimo della permanenza in Promozione sembra davvero una mission impossible. Il neotenico ce la mette tutta, dà l'esempio in campo sia in settimana che nelle gare domenicali, ma ha dovuto giocoforza prendere atto che le risorse a sua disposizione sono scarse, insufficienti sia in qualità che in quantità. La panchina è così corta, che contro la Real Irsina il mister ha visto preclusa la possibilità di effettuare almeno un cambio in corsa. Le uniche forze disponibili erano tutte in campo dall'inizio.Le sue

richieste di aiuto lasciano il tempo che trovano, non sono raccolti da una dirigenza che non ha possibilità economiche e denaro da investire. Ma quel che è grave è che per inspiegabili ragioni nega l'ingresso in società ad alcuni appassionati, che sarebbero disposti a dare un fattivo contributo di idee e di euri. All'insegna del motto “Il giocattolo è mio e lo gestisco io”. La squadra di calcio non è di coloro che l'hanno fondata, i colori biancoazzurri dello Sporting rappresentano l'intera comunità montalbanese, che non merita di essere mortificata sportivamente per via di comportamenti egoistici di alcuni. Urge una riflessione per la presa d'atto della realtà, che non promette nulla di buono per il prosieguo di questo campionato, tappa dopo tappa. Antonio Romano

L’auto della protezione civile

trella, Tania Ruggieri e Luigi Somma. Un gruppo forte e presente nella vita della comunità sempre aggiornato sulle tecniche di intervento anche attraverso una formazione continua. A sostegno dell'ordine pubblico il gruppo, ha dato vita, in questi ultimi anni, ad un progetto a salvaguardia del più importante patrimonio naturale della comunità jonica e cioè i calanchi che, per anni, sono stati una discarica abusiva nota a tutti, almeno sino a quando i volontari non hanno avviato una vera e propria operazione di bonifica. Con il mezzo oggi a disposizione, al cui acquisto ha contribuito in parte anche il comune di Montalbano, si arricchisce la possibilità di compiere maggiori interventi. Dal gruppo arriva l'invito ai cittadini ad entrare a far parte della compagine per crescere anche nella qualità e far partire un progetto per l'acquisizione di una autobotte per l'acqua potabile . Anna Carone


Sport Sabato 8 novembre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calcio Serie A. Inter-Udinese, sarà la partita delle conferme. I friulani da due anni imbattuti con i nerazzurri

Novembre mese terribile per Mou La capolista Milan gioca a Lecce; la Juve a Verona con il Chievo di FRANCO ZUCCALÀ MILANO - Dalle Coppe abbiamo imparato: a) che l'Udinese non è certo una meteora; b) che il Milan ha ormai nella «zona Ronaldinho» uno dei suoi punti di forza; c) che la Juve si è messa alle spalle la crisi; c) che l’Inter «avanti tutta» di Mourinho può avere problemi; d) che Roma e Fiorentina sono squadre ondivaghe. Inter-Udinese è la partita delle conferme (o delle smentite) perchè metterà a confronto l’attacco più forte del campionato (19 gol, quello bianconero) con una delle difese meno battute (quella nerazzurra: 7 gol subiti), ma che nelle ultime due partite a Reggio e a Cipro ha capitolato cinque volte. L'Inter, che ha giocato Alex Del Piero martedì (l'Udinese giovedì), è più riposata, ma Marino ha riscoperto il Quagliarella goleador e, anche se a San Siro gli mancherà Di Natale, potrà dare fastidio a all’Inter. Mourinho rinuncerà alla sua voglia di essere un tecnico «diverso», cioè non schierando quattro attaccanti? Lo ha fatto a Reggio e ha vinto con l’acuto di un difensore nel recupero, dopo che i suoi si erano fatti rimontare due gol da uno degli attacchi meno prolifici; idem a Cipro ma poi la «riserva» Cruz lo ha salvato. Il tecnico non sa (ma glielo racconteranno) che negli ultimi due anni l’Udinese non ha mai perso contro i nerazzurri. È certa una cosa: che dalla partita InterUdinese (arbitro Morganti) e dal

novembre terribile (Palermo, Juve, Napoli) si trarranno delle serie conclusioni sulle prospettive nerazzurre. Specie se il Milan dovesse andarsene vincendo a Lecce dove fischierà Bergonzi. Non sarà una partita facile, per i rossoneri, perchè i salentini hanno infastidito finora l’Inter, la Lazio e l’Udinese. Beretta ha recuperato molti infortunati. Il Milan si è inventato la «zona Ronaldinho», ma in realtà ha vinto fortunosamente e in extremis contro Napoli e Sporting Braga, come aveva fatto contro il Siena e l'Atalanta. Ma se una squadra fa 22 punti in otto partite ed è in testa anche nel girone di Coppa Uefa, vuol dire che ha migliorato molto, rispetto al brutto inizio di stagione. O no? Il Napoli potrebbe approfittare degli impegni delle squadre che lo precedono: la Sampdoria è in ripresa, Bellucci è rientrato (con gol), ma al San Paolo finora ci hanno lasciato le penne tutti. I blucerchiati hanno segnato col contagocce (sette volte) e in trasferta hanno racimolato un solo punto. Dopo le lamentazioni azzurre, arbitrerà Rosetti. Potrebbe avanzare anche la Lazio: affronterà un Siena molto agguerrito che ha battuto la Fiorentina e ha fatto tribolare Milan, Catania e Roma. Rossi (privo di Pandev e Foggia) necessariamente apporterà dei ritocchi alla formazione e dovrà sperare che Zarate (muto da cinque partite) torni a segnare. Arbitro Brighi.

L’11ª GIORNATA OGGI TORINO-PALERMO (ore 18) BOLOGNA-ROMA (ore 20.30)

DOMANI, ore 15 CATANIA-CAGLIARI CHIEVO-JUVENTUS FIORENTINA-ATALANTA GENOA-REGGINA INTER-UDINESE LAZIO-SIENA NAPOLI-SAMPDORIA LECCE-MILAN (ore 20.30) La Juve andrà sul campo del Chievo e poi anticiperà giovedì la difficile partita col Genoa. Ranieri dovrà dosare le forze e forse farà riposare l’eroe del Bernabeu, Alex Del Piero. Il Chievo ha cambiato guida, passando a Di Carlo: il problema dei veronesi è l’attacco (6 gol, il peggiore); guarda caso, la difesa della Juve è fra le meno battute (7 gol subiti) e i bianco-

neri hanno vinto cinque volte di fila, hanno «scoperto» Tiago e, in caso di vittoria, potranno davvero guardare alla vetta della classifica. Fischierà Banti. Per Genoa e Fiorentina impegni diversi. I rossoblu hanno fatto il pieno in casa e hanno giocato bene a Udine: Thiago Motta e Milito hanno dato forza alla squadra di Gasperini contro una Reggina

che, nonostante la bella prova con l'Inter, ha la peggior difesa (19 gol incassati, come il Bologna) e un attacco poco... atomico (8 gol). Dirigerà Pierpaoli. I viola recupereranno Gilardino, ma Mutu è sempre sull'altalena e contro il Bayern sono affiorate indecisioni in difesa. L’Atalanta, priva di Doni e Valdes, non vince da un mese e il suo attacco si è inceppato. Arbitro Damato. I due anticipi ci diranno se Torino è terra di conquista per il Palermo che vi ha già vinto contro la Juve: la squadra di De Biasi è in crisi, non potrà contare su Rubin e Natali, ma anche a Ballardini mancheranno elementi importanti come Bresciano, Carrozzieri, Amelia, Raggi ecc. Dopo la tempesta di Marassi, arbitrerà Rizzoli. Il Bologna ha cambiato guida e Mihajlovic si ritroverà davanti la Roma di Totti, in ripresa dopo la vittoria di Champions contro il Chelsea. Ma il serbo potrà trasformare in pochi giorni l’asfittico attacco rossoblu? E le due difese (19-17 i gol presi) riusciranno a diventare di colpo impenetrabili? Spalletti potrebbe cambiare forse atteggiamento tattico (VucinicTotti sostenuti da Pizarro?) e in ogni caso in campionato i giallorossi sono quartultimi, sia pure con una partita da recuperare (Samp) e il derby alle porte. Fischierà Orsato. In Catania-Cagliari (Romeo) due squadre che vivono momenti opposti: sino a qualche settimana fa i siciliani erano la squadra rivelazione e i sardi la delusione. Ora i ragazzi di Allegri hanno ingranato le marce alte: dieci punti in cinque partite. Zenga è un saggio: ha parlato sempre di salvezza e quelli col Cagliari saranno punti importantissimi. Dopo certe bufere, Collina ha designato alcuni senatori solo per tacitare le proteste?

Serie B. E’ solo un pareggio l’anticipo della 13ª giornata. Salernitana raggiunta

Il “reggino” Missiroli salva il Treviso TREVISO SALERNITANA

2 2

TREVISO (4-3-2-1): Guardalben 5.5; Baccin 5, (st 24' Zaninelli sv) Scurto 6, Dal Canto 5, Smit 7; Gissi 5.5, Guigou 7.5, D’Aversa 6; Missiroli 7, Musetti 6 (st 11' Beghetto 6); Piovaccari 6.5 (st 31' Scaglia sv). In panchina: Trazzi, Pianu, Pedrelli, Foti. Allenatore: Gotti 7. SALERNITANA (4-2-3-1): Pinna 6; Kyriazis 6, Peccarisi 6, Fusco 6.5, Cardinale 5.5; Pestrin 6, Russo 6; Giampà 6.5 (st 41' Carcione sv), Ciarcià 6.5 (st 20' Scarpa 6), Marchese 6 (st 42' Piccioni sv); Di Napoli 6.5. In panchina: Iuliano, Ambrogioni, Gerardi, Giannone. Allenatore: Castori 6. ARBITRO:Pinzani di Empoli 6 MARCATORI: 3' pt Di Napoli, 11' pt, 35' pt Ciarcià, 27' st

Simone Missiroli

Missiroli. NOTE: Serata fresca, Spettatori 3008 per un incasso di 17.242 euro. Angoli 8-2 per il Treviso. Espulso al 21' st Dal Canto per doppia ammonizione. Ammoniti: Pestrin, Russo, Ciarcià, Carcione. Recupero: 1', 5'. TREVISO - Pareggio per 2-2

tra Treviso e Salernitana, nell’anticipo della 13ª giornata della Serie B di calcio. Le lancette non hanno ancora terminato il terzo giro che Giampà, lanciato a rete sulla destra, batte a rete con Guardalben in uscita. La palla passa sotto il corpo dell’estremo trevigiano ed arriva sui piedi di Di Napoli che a porta vuota insacca. All’11', però, il Treviso pareggia con Piovaccari che infila dalla corta distanza. Al 35' il nuovo vantaggio della squadra di Castori con Ciarcià che batte a rete su assist dalla destra di Giampà. In apertura di ripresa Treviso vicino per due volte al gol del pari, ma prima è Giampà a respingere sulla linea sul tiro di piovaccari eppoi è il portiere Pinna a smanacciare. Al 9' Pinna respinge con i pugni. Ma al 22' i padroni di casa restano in dieci per l’espulsione di Dal Canto per doppia am-

monizione. Il match sembra farsi sempre più in salita per il Treviso ma al 28' Missiroli svetta su tutti in area e di testa infila il gol del 2-2. La Salernitana pur in superiorità numerica non riesce a trovare la forza per realizzare il nuovo vantaggio che non arriva. La Salernitana sale a 19 punti, il Treviso va a 8.


Sport 39 Serie A. «A Reggio sto bene come a Genova. Dobbiamo fare punti anche fuori casa» Sabato 8 novembre 2008

La Reggina sogna la legge dell’ex Dos Santos candidato a giocare da titolare contro i Grifoni di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Pinto Dos Santos, difensore della Reggina, torna in campo dopo il leggero infortunio patito qualche settimana fa. Lo fa da ex, contro il Genoa, per dimostrare tutto il suo valore al cospetto di una squadra e una società che gli sono rimaste ancora nel cuore. Causa l'assenza forzata del collega Lanzaro, Santos dovrebbe essere in campo. Mister Orlandi non ha ancora deciso come schierare la formazione, ma per la sostituzione dell'esterno destro titolare, potrebbe fare ricadere la sua scelta, più che su Cosenza, su un giocatore più esperto, appunto, Santos: «Il Genoa è vero, è la mia ex squadra che mi ha dato tanto. Dopo l'Albinoleffe, la società ligure mi ha ingaggiato, dandomi la possibilità di militare in un club glorioso. Devo ringraziarli tutti i dirigenti, fanno parte di una bella società e di una squadra che andrà lontano. Lo spogliatoio ho già avuto modo di sperimentarlo l'anno scorso, è eccellente, sono tutti elementi di qualità in campo e una certa caratura anche fuori». Di Genova che cosa ricordi? «Che è una piazza molto calda, a Reggio è diverso, perché si lavora con più calma e serenità. Loro vogliono ottenere subito i risultati e ogni settimana c'è sempre grande pressione, ma mettendo a confronto le due società, non c'è differenza. Qui a Reggio sto bene come a Genova, si respira aria di mare in entrambe le città e si vive bene». I rapporti coi vecchi compagni? «Buoni con tutti. In occasione di quella esperienza, molto positiva, ho avuto l'opportunità di fare amicizie importanti. Sono diventato amico di Figuerò, in particolare, ma è andato in

Dos Santos della Reggina: domani potrebbe giocare

Argentina e non l'ho più rivisto. Con Rubinho sono anche molto amico, sono amici importanti ma anche giocatori di ottime qualità». Che tipo di Genoa vi aspettate domani? «Una squadra molto aggressiva e battagliera, come sempre. Mister Gasperini, sul campo, ha già dimostrato di essere un ottimo trainer. Lo si dalla qualità del gioco della squadra e da come viene schierata. Loro non perdono da otto giornate, dobbiamo fare bene come è stato contro l'Inter per uscire con qualche punto». Indizi sul loro reparto arretrato di cui hai fatto parte? «Gasperini gioca con tre o quattro difensori. e tutti devono uscire con la palla a terra, per impostare anche il gioco offensivo. Niente lanci lunghi o palloni buttati al vento. Se stiamo larghi possiamo inserirci e fare del male, altrimenti ci possono irretire col loro buon possesso di palla. Noi dobbiamo fare la nostra partita senza timore».

Il Genoa ha vinto tanto quest'anno è una buona squadra solo per questo? «Non credo, in squadra ci sono anche dei valori tecnici, associati a quelli umani. C'è anche il pubblico che ifa e da una mano, in casa la squadra rossoblu è forte e non perde punti così facilmente». La Reggina deve cominciare a fare risultato anche fuori casa, cominciando da Genova. «Si, dobbiamo riprendere la marcia, cominciando proprio da Genova. Non abbiamo mai conquistato punti lontano dal 'Granillo', sarebbe il momento di pensarci seriamente. Anche se si tratta di una partita molto difficile, dobbiamo provarci fino in fondo, per dare una risposta a tutti quanti». Notiziario. La Reggina sarà impegnata in un autentico tour de force in questa settimana con tre partite ufficiali in otto giorni. La squadra è partita ieri pomeriggio alla volta di Genova, dove disputerà la prima delle tre sfide in programma. Il

match con i grifoni è valido per l'undicesima giornata di campionato e mister Orlandi ha portato con se, intanto, ventuno giocatori. Qualche elemento della primavera partirà lunedì mattina per aggregarsi alla squadra che dovrà disputare la partita infrasettimanale di Coppa Italia a Udine. Ecco la lista dei giocatori partiti ieri pomeriggio e che comprende due portieri: Campagnolo e Puggioni, Marino potrebbe aggregarsi lunedì prossimo; sei difensori: Alvarez, Cirillo, Cosenza, Costa, Santos, Valdez. Otto centrocampisti: Barreto, Barillà, Carmona, Di Gennaro, Hallfredsson, Sestu, Tognozzi, Vigiani; cinque attaccanti: Brienza, Ceravolo, Corradi, Cozza, Rakic. Non figura Lanzaro infortunato, rimangono ancora a riposo Cascione e Giosa. Il tecnico amaranto ha lasciato intendere che la formazione non sarà molto diversa da quella vista contro l'Inter e pertanto, l'unica novità sarà Santos in difesa, al posto dell'infortunato Lanzaro. L'arbitro della partita sarà Nicola Pierpaoli di Firenze, gli assistenti i signori Simone Manzini di Verona e Andrea Padovan di Conegliano. Quarto uomo il signor Gianluca Rocchi di Firenze. Il fischietto toscano vanta 16 presenze nella massima serie, 30 nella cadetteria, 51 in prima divisione, 33 in seconda divisione e 36 in Serie D. Sono 2, invece, i precedenti con la Reggina tutti in serie A. Dopo la partita di campionato contro il Genoa, di domani, valida per l'undicesima giornata, la Reggina partirà alla volta del Friuli dove rimarrà in ritiro fino a domenica sedici novembre. La squadra amaranto, infatti, dovrà disputare ben due partite ufficiali contro l'Udinese: una di Coppa Italia, mercoledì dodici novembre, una di campionato, il sedici dello stesso mese.

QUI GENOA

L’allenatore ligure parla del match

Gasperini determinato «Niente distrazioni ci aspetta una gara dura» Gasperini del Genoa durante una gara a Marassi

GENOVA – «Avanti tutta - sembra dire l’ambiente genoano». Con due trasferte difficili alle porte, sarebbe un “delitto” frenare la corsa sul più bello. Dopo la Reggina, il Genoa tornerà al Ferraris solo il 30 novembre. «E mi auguro che domenica i nostri tifosi accorrano in massa a darci una mano. E’ un momento in cui la gente viene volentieri allo stadio” dice il tecnico di Grugliasco. Che invita a mantenere i piedi per terra e volare basso. «Non mi va che il Genoa passi per presuntuoso. Ma quali discorsi di Champions League o Coppa Uefa ad appena un quarto del torneo! Si deve vivere bene il presente, che si

chiama Reggina e non verrà qui per tirare a un punticino. E’ un campionato difficile, lungo, duro: ogni squadra è attrezzata. Invito a pensare lo alla prossima contro un avversario affamato di punti. Sono questi gli incontri più insidiosi». Ancora Gasperini. «Gli elogi dopo Udine? Hanno fatto piacere, però essere accantonati. Questa è una gara che può fare classifica. Se vinciamo, mettiamo altri tre mattoni importanti. Assenze? Ad oggi Milanetto, Modesto e Paro. Milito? Ha un’occasione per porsi all’attenzione di Maradona. Se continua così, sarà duro tenerlo fuori…».

I PRECEDENTI

Nella stagione in corso gli amaranto non hanno mai conquistato punti in trasferta

Anche un infausto 7-0 a Marassi REGGIO CALABRIA Spicca un pesante 7-0 per i liguri tra i precedenti di Genoa-Reggina a Marassi. Un risultato che suona molto male per la società amaranto che dal giorno di quella brutta sconfitta, ha saputo reagire modificando il trend negativo in trasferta contro i grifoni, di nuovo vittoriosi sul loro campo solo nella scorsa stagione. Genoa e Reggina tornano a incontrarsi, quindi, domani con la voglia matta di superarsi a vicenda. I padroni di casa sono nettamente favoriti nei confronti della squadra amaranto ma nulla è ancora deciso. In trasferta, quest'anno, la squadra amaranto non ha mai conquistato punti. Il Genoa, invece, è imbattuto in casa. I numeri, quindi, parlano nettamente in favore dei rossoblu che intendono proseguire la loro serie utile contro una Reggina che, probabilmente, non vuole fare la vittima predestinata. Dal canto suo, l'undici

di Orlandi vuole rompere gli indugi lontano dal 'Granillo' e sovvertire il pronostico, cercando i primi punti in trasferta anche se, nella mancata sfida degli ex, con Modesto fuori causa per infortunio e Mesto probabilmente, solo in panchina, la partita di domani rimane sempre molto difficile per i colori amaranto. La prima sfida in Liguria tra le due 'Repubbliche Marinare' del calcio, risale al 1965-66, serie B, anno in cui il Genoa si impose in casa per 3-1 nei confronti della Reggina. Fu una giornata trionfale per i padroni di casa, mentre la Reggina è stata costretta fin troppo presto alla resa. La gloriosa compagine genoana, non è andata oltre il pareggio, 1-1, nella stagione successiva, ma dopo quel mezzo passo falso, forte del suo blasone di squadra di antico lignaggio, ha sempre vinto, sei volte per l precisione, prima di una serie di risultati negativi, tranne una. Nella stagione 69-70,

infatti, la Reggina riuscì ad espugnare 'Marassi' per la prima volta, con un punteggio clamoroso: 1-3. Le sconfitte della squadra amaranto sono state di misura nel 67-68, quattro a zero nel 68-69, 3-1 ancora, nella stagione 71-72, 2-1 nel 72-73 e 3-0 nell'88-89, prima di un lungo periodo di stasi e del 7-0 difficile ancora oggi da digerire, del 1995-1996. Da quel momento, le cose sono andate molto meglio. Non solo la Reggina le ha quasi sempre suonate al Genoa sul campo amico, ma ha anche ottenuto degli ottimi risultati in trasferta, finchè nella scorsa stagione, la squadra di Gasperini è riuscita ad interrompere la lunga serie negativa. Vediamo nell'ordine come sono maturati quei risultati positivi per la Reggina: vittoria di misura, 1-2, nel 96-97, primo risultato che ha riscattato quel brutto tonfo della stagione precedente; tre pareggi consecutivi nel 97-98, 98-99 e 2001-2002,

il primo a reti inviolate gli altri due con un gol per parte. Lo scorso anno, con la Reggina in piena corsa salvezza ed anche in piena bagarre in classifica, un punticino avrebbe fatto molto comoda alla squadra amaranto e invece, nel secondo tempo, pigiando sull'acceleratore, il Genoa ha messo a tacere le velleità della Reggina con un micidiale uno-due che ha chiuso la gara in pochi minuti. La Reggina non ha demeritato completamente, ma pur avendo sfiorato il pareggio sull'1-0 e avendo anche subito qualche piccolo torto, ha anche rischiato di essere sommersa di gol. A Genoa, quindi, il bilancio non è completamente negativo e lascia un barlume di speranza alla squadra di Nevio Orlandi che vuole risorgere proprio dal 'Ferraris'. In quattordici gare, il Genoa ha vinto otto volte. I pareggi sono stati quattro, due le vittorie della Reggina che per ben sei volte è tornata a

La Gradinata nord del Genoa

casa con punti preziosi da quel difficile campo. Il bilancio delle reti segnate, però, è piuttosto pesante: trenta gol realizzati dal Genoa, undici dalla Reggina. Quali potrebbero essere gli elementi importanti perché la Reggina torni positiva in trasferta? La voglia di conquistare i primi punti lontano da casa o la galvanizzante prestazione contro l'Inter? La rabbia di avere perso una gara che avrebbe potuto anche vincere contro i campioni d'Italia o la sensazione di sen-

tirsi forte dopo avere messo in difficoltà i più quotati nerazzurri? La grande voglia di non sentirsi inferiore al Genoa che sta girando a mille, o l'orgoglio di giocatori come Cirillo, Cozza, Brienza e Corradi che da veterani della squadra e navigati condottieri, non possono permettersi altre sconfitte? Un fatto è certo, tecnico e giocatori, hanno promesso che nella doppia trasferta in campionato, la Reggina è fermamente intenzionata a vendere cara la pelle.


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Sabato 8 novembre 2008

Sport

Stefanini di Livorno per il Potenza Curioso in D: ci sono Albertini e Tassotti


Sport 41 Prima Verso Cava con un unico obiettivo: Gautieri cerca fiducia Sabato 8 novembre 2008

Potenza in attesa della svolta Rendimento negativo rispetto a un anno fa LA TRASFERTA DI Cava de' Tirreni rappresenterà un punto di svolta per il Potenza. Inutile prendersi in giro: la media punti della squadra rossoblù è scadente. Serve un'inversione di tendenza, serve un colpo in trasferta che possa dare certezze. E' vero che la squadra rossoblù è in serie utile da tre partite, ma i 5 punti presi sono stati confezionati contro la penultima (Pistoiese) e la terzultima (Juve Stabia) della classifica e con il Sorrento che, affrontato a domicilio, poteva essere avversario alla portata. Peraltro, a Castellammare solo le grandi parate di Groppioni hanno dato l'imput per un punticino che se non fosse arrivato non sarebbe stato uno scandalo, rispetto a quanto prodotto

(ossia una partita esclusivamente difensiva). Le parole usate da Pellegrino ad inizio settimana non possono essere considerate un fulmine a ciel sereno. Il presidente ad interim del Potenza ha chiaramente lasciato intendere l'insoddisfazione per la gestione tecnica, tanto da indurre a pensare che Gautieri abbia la necessità di fare risultato e di convincere anche dal punto di vista delle scelte e del gioco. Altrimenti la sua esperienza a Potenza sarà finita. E questo diventa un dato di fatto visto che Postiglione non ha preso le distanze, nè però al contrario rafforzato, per così dire, le esternazioni di chi attualmente rappresenta la società. Questa posizione "in sospeso" del tecnico, che puntualmente torna a essere oggetto di discussione, sen-

I rossoblù non hanno più nessun alibi

Carmine Gautieri

za che vi sia una definitiva dichiarazione di fiducia da parte del sodalizio, certo non lascia stare tranquilli nessuno, Gautieri in testa. Il ruolino di marcia dei potentini, finora, è evidentemente da retrocessione. Otto punti in 10 partite (con cinque disputate a domicilio) sono decisamente pochi: per di più i rossoblù ne contano 5 per via della penalizzazione federale. Un disastro rispetto a quanto accadde nella passata stagione: l'avvio fulminante portò - nello stesso periodo di 10 turni di campionato -12 punti. Fondamentali per la salvezza finale. Ovviamente la logica dei numeri e dei risultati è quella che deve essere dominante in questo scorcio di campionato: Gautieri deve cercare di vincere al Lamberti, altrimenti crediamo che il Potenza la svolta la cerchi diversamente. E' stato lo stesso per Ternana e Foligno (che hanno 11 punti) e per la Pistoiese (6 punti): le tre squadre che finora hanno cambiato guida tecnica nel raggruppamento meridionale della

Seconda Si spera a Noicattaro in episodi favorevoli

Più rispetto per il Melfi SE DA UN lato la squadra continua a lavorare sodo in vista della seduta di rifinitura odierna atta poi a comprendere le possibili scelte di Palumbo per la delicata, fondamentale gara salvezza a Noicattaro, dall’altro tiene banco la situazione relativa ai tanti, troppi torti subiti in questo avvio dai melfitani. L’ultimo atto, quello ancora purtroppo fresco nella memoria e che ha fatto urlare in tal senso i tifosi, è l’annullamento incredibile del gol vittoria a Mauro Rizzo, che ha privato la squadra di due punti importantissimi in chiave risalita in classifica, trasformando la certa e meritata vittoria, in un amaro pareggio. Ma dopo il “farsi sentire” dei tifosi, ancora più stizziti del solito per il ciclico ripetersi di tali torti, vi è stata anche la rabbia di tecnici e squadra, col preparatore atletico gialloverde Andrea Santarsiero a dire “si lavora tanto e si ottiene poco, e questo certo non è un bene per una squadra normale, immaginarsi per un gruppo giovane come questo, che mette impegno in tutta la settimana e poi, tante volte finora, non riceve il premio del risultato per decisioni assurde ed

episodi per nulla positivi”. Nulla da eccepire, visto che la ciclica riproposizione di errori della terna, di rigori inesistenti concessi agli avversari, di penalty a favore su cui si sorvola con troppa leggerezza, ammonizioni ed espulsioni da guiness dei primati e buon ultimo il regolarissimo gol col Cassino non concesso a Rizzo, fanno pensare a qualcosa che non torna davvero. “Per questo, come richiesto e giustamente dai tifosi, ora serve un atto ufficiale, qualcosa da parte della società, anche una lettera, in cui si ricordino i diversi episodi contrari di questo avvio di stagione, visto che non si può certo accettare supinamente un comportamento tale, che inficia quel che i ragazzi fanno in settimana, e in partita in particolare mandando a quel paese il premio doveroso che ogni squadra attende dopo la propria prova domenicale, con impegno, grinta, forza del gruppo, determinazione, come fanno dalla prima gara tutti i melfitani” ha concluso Santarsiero. Lui, come il resto dello staff tecnico, ogni giorno hanno il polso della situazione e notano chiaramente che il

gruppo non riesce a digerire facilmente tutta una serie di “contrarietà” che non servono solo ad acuire il momento già delicato, senza invece fornire quel ritorno importantissimo, per il presente ed il futuro, in termini di punti, oltre che a confermare difficoltà che, avendo sei sette punti in più, sarebbero meno pesanti da affrontare per tutto il giovane e rinnovato gruppo gialloverde. Come non ricordare il rigore contro, inesistente e quello non assegnato a Manfredonia, che hanno portato ad una sconfitta che invece era un successo per il Melfi e soprattutto quello che ne è seguito, con squalifica per sei turni al tecnico gialloverde. Da allora una serie di altri elementi hanno fatto riflettere e non poco sia staff che tifosi, dall’espulsione di Mitra col Gela, al gol annullato domenica, da un possibile rigore su Merini non concesso ai gol presi nei lunghi extratime, come se vi fosse qualcosa contro il Melfi. “Accettare non è facile – si dice in città – ma bisogna farsi sentire, per maggior rispetto e per non inficiare le buone cose della giovane team di Palumbo”. Antonio Baldinetti

Prima Divisione per cercare una risalita. Adesso, con l'intera rosa a disposizione, Gautieri dovrà cercare esclusivamente di fare risultato: fino ad oggi qualche giustificazione l'ha pure avuta, tra infortuni e una precaria (ma mai ammessa apertamente) condizione fisica della squa-

dra. Dalla gara di domani gli alibi sono finiti e anche la squadra dovrà rispondere alle sollecitazioni del proprio allenatore per dimostrare effettivamente se il gruppo è compatto attorno alle scelte del tecnico. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

SCELTE DI FORMAZIONE Il tecnico pensa anche a un centrocampo con cinque uomini COME di consueto, la seduta del venerdì pomeriggio si tiene regolarmente a porte chiuse. E’ il giorno dove si provano i movimenti tattici, gli schemi e le situazioni di gioco che Gautieri vuole tenere nascosti. E’ stato così anche ieri, ma dalle mura di cinta si è potuto comunque notare qualche esperimento diverso rispetto a quelli messi in campo nella partitella in famiglia del giovedì, quando l’allenatore aveva schierato due squadre quasi speculari con il modulo a lui caro, il 4-3-3. Ricordiamo che Gautieri aveva cambiato orientamento, proponendosi con un 4-4-1-1 da quattro partite a questa parte e il Potenza era sembrato particolarmente accorto. Per questa ragione, crediamo di non doverci meravigliare più di tanto se al Simonetta Lamberti di Cava il Potenza si presenti effettivamente con un solo attaccante e con un centrocampo più robusto, nel quale Montesanto potrà agire a protezione della difesa, mentre uno degli esterni potrà essere Dei, a protezione di Lolaico. In alcuni frangenti dell’allenamento di ieri, infatti, si è potuto vedere questo orientamento. La difesa che proteggeva Groppioni era imperniata su Lolaico-Di Bella-Cuomo-Sabatino, da destra a sinistra (la stessa di domenica scorsa). Montesanto è stato piazzato davanti al pacchetto, qualche metro più avanti di lui c’erano Dei-Cam- Berretti dovrebbe tornare in campo dal marota-Preveteprimo minuto (Mattiacci) Berretti, sempre da destra a sinistra, con Cozzolino unica punta. Diciamo che per dieci undicesimi dovrebbe essere questa la squadra, l’unica novità potrebbe essere l’arretramento di Dei sulla linea dei difensori, con Lolaico a sinistra, il sacrificio di Sabatino, l’inserimento di Nolè. In questo caso, tanto il potentino, partendo da destra, quanto Berretti dal lato opposto, potrebbero dar vita tatticamente a un altro tipo di squadra, leggermente più sbilanciata in avanti. Certo, sarebbe preferibile non andare a fare le barricate, visto che è andata già molto bene a Castellammare, dove si è potuta sfruttare la giornata di grazia e la bravura di Groppioni. a.p.


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Sport

Sabato 8 novembre 2008

D Sinnici di scena a Sant’Antonio Abate con i rientranti dalle squalifiche Gioia e Nicolao

Francavilla, una trasferta non proibitiva FRANCAVILLA – Ieri consueti allenamenti per la F.C. Francavilla, i ragazzi sotto l’attento sguardo del tecnico serbo Ranko Lazic e del suo staff tecnico, hanno sostenuto, su un terreno di gioco reso pesante dalle abbondanti piogge, la seduta presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi” della cittadina in riva al Sinni. Per la compagine del patron Franco Cupparo, domenica li aspetta un match molto impegnativo, contro il Sant’Antonio Abate, squadra alla disperata ricerca di punti importanti,

per non compromettere ulteriormente la propria posizione in classifica. Attualmente i campani, occupano la penultima posizione, con cinque punti, in compagnia di Grottaglie e Gelbison Cilentovalle. Domenica scorsa, gli abatini, sono stati sconfitti in trasferta a Bacoli con un pesante passivo di 3-0. In casa Francavilla invece, tutt’altro morale, Ranko Lazic, per la gara di domani, manderà in campo la formazione migliore, per cercare di condurre in

porto una vittoria, per proseguire una serie utile di risultati, dopo il vittorioso derby contro il Matera. Per quanto riguarda la formazione, sicuramente bisognerà attendere la fine della seduta di allenamento, i sinnici naturalmente non devono cadere nell’errore di sottovalutare l’avversario, anche perché i campani di certo venderanno cara la pelle. Una squadra, quella campana, che va affrontata col giusto piglio, con la forza di chi vuole cercare la vittoria a tutti i costi e di

certo, farà il possibile per riuscirci. Insomma, un Francavilla determinato, pronto a dare il tutto per tutto per centrare il bis di vittorie, che significherebbe non solo punti preziosi in classifica, ma anche una iniezione di fiducia dal punto di vista psicologico del gruppo. I sinnici inoltre, devono dimostrare che, le recenti positive prestazione delle ultime gare, la squadra ha trovato il suo giusto equilibrio.

Cosimo Zangla in azione

Al rientro nelle file rossoblu, dopo la squalifica, i due difensori Gioia e Nicolao, che dovranno, molto

probabilmente riprendersi il posto da titolari. Claudio Sole sport@luedi.it

D Dopo tre giornate di squalifica c’è grande voglia per il trequartista

Matera s’affida a Chisena Martinelli dovrebbe essere regolarmente in campo MARTINELLI dovrebbe farcela, Garcia e Marsico forse inizieranno dalla panchina. Ieri pomeriggio allenamento presso il campo in erba sintetica del Gaetano Scirea, in pratica la soluzione migliore dopo aver tastato con mano la durezza del fondo di gioco del campo di borgo La Martella bisognoso di provvedimenti immediati e non solo per il fondo di gioco ma per la messa a norma che costringe a disputare le gare a porte chiuse. Il capitano nell’amichevole contro la Juniores si è fermato non appena è riapparso un vecchio dolore. Ieri è stato sotto osservazione ma dovrebbe essere regolarmente in campo contro l’Ischia. Idee più chiare per Antonio Foglia Manzillo dopo il test che ha chiarito lo stato di forma di alcuni giocatori, in particolare Garcia e Marsico. Entrambi saranno nella lista dei convocati e non è da escludere che uno dei due possa addirittura scendere in campo dal primo minuto. Ci sarà Antonio Chisena, as-

Antonio Chisena con Diego Albano, uno rientra dalla squalifica e l’altro esce. Foto FcMatera.it

sente da tre turni per squalifica e il trequartista ha grande voglia di poter dare il proprio contributo, visto che la crisi del Matera sembra iniziata proprio a Pomigliano quando fu decisa una sua esclusione. Un giocatore che da solo vale il prezzo del biglietto Antonio Chisena e che il pubblico materano ha

inseguito da tempo e che finalmente potrà riabbracciare domenica contro l’Ischia. Tornando a Martinelli, se il capitano non dovrebbe farcela toccherà a Roberto Cocca sostituirlo. Della comitiva farà parte anche l’under Cifarelli che il tecnico Foglia Manzillo ha praticamente promosso sul

Seconda categoria Il presidente Casciano esonera Ciarliero

Vietri, panchina ad Amodeo VIETRI DI POTENZA - Rivoluzione in casa Vietri, che milita nel campionato di seconda categoria. Infatti, la società vietrese presieduta dal presidente Giuseppe Casciano, ha esonerato l'allenatore Mario Ciarliero e ha consensualmente chiuso i rapporti con il vice-presidente Vincenzo Coronato e il preparatore dei portieri, Donato Magrino. Il nuovo allenatore si chiama Amodeo Carmine, ed è di Sant'Angelo Le Fratte, mentre a prendere il posto del vice-presidente Coronato è una donna, Francesca D'Angelo, all'esordio in una società calcistica. Resta ancora da decidere chi sarà il preparatore dei portieri. Mister Amodeo già lo scorso anno ha avuto una breve esperienza sulla panchina dell'Avis Vietri in Prima categoria. È costata cara all'allenatore Mario Ciarliero l'ennesima sconfitta casalinga, questa volta nel derby contro l'Atletico Balvano, per una rete a zero. Il nuovo allenatore è stato presentato ieri sera alla squadra da parte della società e ha svolto il suo primo allenamento proprio ieri sera presso lo stadio “Santa Domenica” e ha conosciuto i suoi atleti. Ma oltre ai risultati non soddisfacenti dell'ex allenatore Ciarliero, la società fa sapere che oltre a ciò, c'erano anche problemi all'interno dello spogliatoio e contrasti con la rosa di calciatori, tanto che anche domenica scorsa prima della partita c'era stati dei problemi, con capitan Passannante che decise di partire dalla panchina. Attualmente il Vietri occupa le zone basse della classifica, frutto di una sola vittoria (contro La Fiasca in casa) e di due pareggi, il resto solo sconfitte. Ricordiamo che nell'estate appena tra-

Giuseppe Casciano

scorsa la società vietrese con il presidente Giuseppe Casciano acquistò il titolo dei Silenziosi Potentini, per partecipare al campionato di seconda categoria e dare al paese una squadra di calcio, visto che non c'era più nessuna squadra vietrese di calcio. Il nuovo allenatore vietrese Carmine Amodeo esordirà in una partita abbastanza difficile, ad Albano, provando magari un aggancio in classifica. Claudio Buono

campo dopo averlo visto all’opera giovedì. ISCHIA- Monti, Giusino e Capuozzo nella lista degli insisponibili e mister Impagliazzo ha provato giovedì scorso l’omonimo Impagliazzo e Saurino di punta. Chiaramente le speranze di recuperare Capuzzo sono tante. Inoltre il tecnico ischitano ha mischiato le carte nell’amichevole del giovedì per tenere tutti sotto tensione. DASPO AI CORALLINI- La Questura di Matera ha avviato la procedura per l'adozione di DASPO, cioè del divieto di accesso agli stadi e negli altri luoghi dove si svolgono competizioni calcistiche e sportive di altra natura, nei confronti di due tifosi della squadra di calcio Turris. In occasione dell'incontro di calcio disputato il 19 ottobre 2008 presso lo stadio XXI Settembre a Matera, i due tifosi si resero responsabili di azioni che costituiscono turbativa dell'ordine pubblico. Dei due, che sono stati individuati grazie all'analisi

dei filmati realizzati dalla Scientifica, uno deteneva un fumogeno acceso (l'introduzione dei fumogeni negli stadi è vietata dalla legge) mentre l'altro esponeva uno striscione contenente ingiurie nei confronti dei tifosi avversari, provocando una reazione di protesta e rischiando di innescare violenze.Sono in corso accertamenti tesi ad individuare gli altri tifosi che durante il medesimo incontro di calcio si sono resi responsabili di analoghi comportamenti illegittimi. LUTTO-Il Fc Matera si unisce al cordoglio di familiari ed amici per la scomparsa di Francesco Salvatore, papà di Pasquale, storico ed attuale magazziniere del sodalizio biancazzurro. Il presidente Tommaso Perniola, i dirigenti, i tecnici, gli atleti e tutti i collaboratori si uniscono al dolore per la sua scomparsa. Il Fc Matera vuole essere al fianco del caro Pasquale, di familiari ed amici tutti soprattutto in questo triste momento. Renato Carpentieri

La Polisportiva Tolve riparte dalle giovanili TOLVE - Torna la Polisportiva Tolve. Dopo la scomparsa per accorpamento dell'AS Tolve, i rappresentanti del settore giovanile hanno dato vita ad una nuova società che per il momento si occupa soltanto di calcio giovanile. Il nome riporterà sicuramente alla mente dei più nostalgici la gloriosa società che ha tenuto il calcio tolvese ad alti livelli fino ad un decennio fa. Pronti, via. Il 9 di novembre inizierà il campionato provinciale giovanissimi al quale anche la Polisportiva vi prenderà parte. Il nove agosto scorso c'è stata la presentazione alla cittadina della squadra e dell'organigramma societario, sotto gli attenti occhi del Sindaco Pepe, e dell'assessore alle associazioni Altomonte. Come da abitudine per mister Vassallo la Polisportiva Tolve ha partecipato alla Santa Messa, tenutasi nella Chiesa Madre, durante la quale ha ricevuto la benedizione per il nuovo anno calcistico da Don Nico. Queste le parole di Vassallo: “La nuova Società nasce dall'intento di un gruppo di genitori che,

in seguito alle vicissitudini sportive verificatesi negli ultimi tempi nella cittadina tolvese, ha deciso di unirsi per dar vita alla Polisportiva. Il nome Polisportiva è stato scelto in primo luogo per seguire le orme della vecchia e gloriosa Polisportiva che ha militato nei campionati regionali fino agli anni '90 e poi perché dal momento in cui vi saranno le condizioni per farlo sicuramente ci apriremo anche ad altre discipline sportive oltre al calcio giovanile.” Attualmente sono circa sessanta i ragazzi tesserati per la Polisportiva, con età compresa dai 6 ai 14 anni e prenderà parte a tutte le manifestazioni sportive organizzate dal S.G.S. del CR Basilicata. I ragazzi saranno seguiti da un gruppo di lavoro voglioso di fare le cose per bene, di seguirli nella crescita quotidiana non solo sportiva e di mettere a loro disposizione la grande passione che prova per questo sport. Questi i componenti della società : Becce Rocco Donato, Pastore Lorenzo, Lucia Andrea, Vassallo Giampiero, Straziuso Eugenio, Balsamo Biagio. Gianluigi Armiento

Il Genzano a Francavilla senza Morgigno Il calendario da una mano al Francavilla Fontana con un doppio turno interno, al “Giovanni Paolo II” arrivano Genzano e Grottaglie: due dirette concorrenti alla lotta salvezza. Non saranno due partite facili, come nessun altra in questa categoria. Ma bisognerà dare il massimo per ritrovare la vittoria e dare continuità alla striscia positiva casalinga, antidoto fondamentale per una squadra che ha come obiettivo la tranquilla salvezza. Nello Sporting Genzano rientra Enzo de Rosa che ha smaltito l’infortunio che l’ha costretto ai box, mentre non sarà disponibile Morgigno che è stato fermato per squalifica.

Juniores, gare interne per le lucane OTTAVA giornata del campionato nazionale Juniores. Tutte e tre le formazioni lucane impegnate nel girone M giocheranno in casa. Il Matera di mister Roberti sarà impegnato sul campo del centro sportivo Gaetano Scirea contro la Turris. Sarà una gara importante per i biancazzurri che proveranno a riscattare la sconfitta di sabato scorso contro la Sangiuseppese per due ad uno. In casa giocherà anche il Francavilla che ospiterà il Bitonto. Morale buono per i rossoblu dopo la vittoria esterna della settimana scorsa sul campo di Torre del Greco per due a zero. Sarà impegnata tra le mura amiche anche lo Sporting Genzano che riceverà la visita del Grottaglie. Il team bradanico è l'ultimo della classe con un solo punto guadagnato fino ad ora, quello del derby contro il Francavilla. Molto meglio in classifica è posizionato il Grottaglie: quarto posto con quindici lunghezze in condominio con il Francavilla Fontana. I ragazzi di mister Conversano, proveranno a sfruttare il fattore casa per rimpinguare una classifica fino ad ora asfittica. Lorenzo Tortorelli sport@lueid.it


Sport

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Eccellenza Già all’esordio ha timbrato un gol su punizione ma ha anche altri colpi

Angelo Cristofaro, Astudillo valore aggiunto OPPIDO LUCANO - Pochi giorni fa la sua presentazione, domenica scorsa il suo esordio in campionato coronato da una perla su calcio di punizione. Lui è Astudillo Mariano, classe '77, che arriva alla corte di Mister Donato Manniello. Proveniente dall'Atella Monticchio, il forte centrocampista argentino vestirà la casacca bianco-verde sino al termine della stagione. Le sue qualità più importanti, nonchè caratteristiche principali sono tecnica e gran visione di gioco. Lo ha dimostrato anche domenica scorsa, nella sfida contro

l'Avigliano; la migliore condizione atletica è ancora lontana ma Astudillo, con giocate fini e precise, ha dimostrato sin dalla sua prima uscita, tutte le sue qualità. Sull'argentino si è espresso anche mister Manniello, che punta a recuperarlo al cento per cento tra quattro cinque giornate. Potrebbe essere lui l'uomo in più di questo campionato bianco-verde, che potrebbe portare tanta soddisfazione alla piccola società alto-bradanica. Astudillo, che si è allenato da solo in questo inizio di stagione, arriva ad Oppido in un momento

nel quale la squadra sta facendo davvero bene. La sua condizione atletica va migliorando di giorno in giorno e già dal prossimo turno di campionato dovrebbe riuscire a muoversi ancor meglio della sua ultima apparizione. L'argentino sembra già essere entrato nei cuori dei tifosi oppidesi che, al momento della sostituzione contro l'Avigliano, lo hanno applaudito a lungo. Nel frattempo la compagine bianco-verde si allena bene in vista della difficile trasferta di domani dove, ad Irsina, gli oppide-

si incontreranno la forte Irsinese. L'amichevole di pochi giorni fa, giocata dagli uomini di Mister Manniello, potrebbe servire molto sotto l'aspetto sia fisico che mentale per disputare una buona gara. Per gli ospiti peseranno le assenze di Montenegro per squalifica e Baldini per pubalgia. Mister Manniello, perchè, può disporre di un centrocampo invidiato da molti e la trasferta di Irsina potrebbe risultare meno amara di quando si potrebbe credere. Rocco De Rosa

Mariano Astudillo

Eccellenza A Ferrandina è di scena la Murese Promozione Scanzano viaggia verso Viggiano

Real Tolve, col Vitalba Pisticci-Policoro, gara è obbligatorio ripartire

dai mille contenuti

SI PREANNUNCIANO i fuochi d'artificio nel nono turno del campionato di Eccellenza. Le gare in programma saranno tutte combattute ed avvincenti, grazie ai numerosi confronti diretti tra le squadre leader del campionato. Tra questi spicca sicuramente la scoppiettante sfida tra il Pisticci di mister Valente ed il Policoro di Labriola. Di fronte ci saranno la quarta e la seconda forza del massimo torneo regionale. Entrambe, negli ultimi due turni di campionato, hanno incontrato il medesimo ostacolo chiamato Ferrandina, che ha fermato sul risultato di parità ed in trasferta sia il Pisticci (prima) che il Policoro (domenica scorsa). Gialloble e ionici hanno interrotto, proprio contro gli aragonesi, le loro strisce di vittorie consecutive a domicilio. Domani pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, sarà tutta un'altra musica. Infatti, il Pisticci è intenzionato ad agguantare il prima possibile la zona-podio, mentre il Policoro deve riprendersi immediatamente per contrastare la marcia solitaria della capolista Murese. Il pronostico appare dei più incerti: in questo match potrebbero vincere entrambe, anche se il pareggio sembra il risultato più scontato. Staremo a vedere. Dopo aver testato la forza di Pisticci e Policoro, il Ferrandina proverà a met-

tere paura anche alla Murese, leader del campionato. Questa volta il team agli ordini di mister Stigliano giocherà finalmente in casa dopo le due fortunate trasferte. Sul proprio rettangolo da gioco, l'undici materano non ha mai tradito i propri sostenitori, ottenendo due vittorie (contro Picerno e Banzi) ed un pareggio (con l'Irsinese). La Murese, quindi, è più che avvisata. La squadra di Lardo dovrà dare il massimo per riuscire a violare il difficile campo ferrandinese. Ed ha tutte le carte in regola per poterlo fare. Infatti, in rosa non mancano elementi di qualità come Iacullo G., Di Senso, Dutra ed Antohi. La Murese, inoltre, è imbattuta, come il Policoro, da ben otto giornate, ovvero dall'inizio del campionato. Dunque, difficilmente, uscirà sconfitta dal campo di Ferrandina. In terza posizione anche l'Angelo Cristofaro Oppido avrà un impegno ostico. La squadra di Manniello si recherà sul terreno di gioco della vicina Irsina per puntare quantomeno a scavalcare il Policoro e ad agguantare la piazza d'onore della classifica. Ma l'Irsinese non sarà certamente d'accordo ed anche i risultati stanno dimostrando la solidità dell'undici di Patella. Sono cinque i risultati utili consecutivi (due vittorie e tre pareggi) fin qui ottenuti dalla for-

mazione materana, che punta sicuramente al set tennistico. Tra le fila oppidesi mancherà per squalifica la punta Montenegro. Sono in salita anche le quotazioni della Ruggiero Valdiano Lauria che, dopo essersi sbarazzata dell'Avigliano in Coppa, punta al successo pieno in quel di Picerno. L'Avigliano non dovrebbe avere problemi contro un Forza Matera in crisi di gioco e di risultati. I granata di Filadelfia hanno il successo a portata di mano. Ricigliano ed Azzurra Tricarico si giocano buone possibilità per rientrare nel gruppo delle big del torneo. Chi perde, però, rischia di essere risucchiato nelle “sabbie mobili” della classifica. In coda, il Banzi chiederà i tre punti al fanalino di coda Vultur Rionero, mentre l'Atella Monticchio farà lo stesso con il Balvano. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Giuseppe Angelino (allenatore del Banzi) fino all'11 novembre; Valerio Lottino (Picerno), Michele Palasciano (Azzurra Tricarico), Giovanni Moretto (Balvano), Nunzio Montenegro (Angelo Cristofaro Oppido), Francesco Leccese (Atella Monticchio), Carmine Santopietro (Avigliano), Vincenzo Piegari (Balvano), Angelo Viggiano (Vultur Rionero): 1 giornata. Donato Pavese

Il Borussia Pleiade riceve il Varisius DOPO L'INATTESO stop di sei giorni fa sul campo dell'Atletico Scanzano, il Real Tolve di Romano ha la possibilità di rimettersi immediatamente in corsa sul gradino più alto della classifica di Promozione. Il primo insuccesso stagionale, dopo sette risultati utili consecutivi (sei affermazioni ed un pareggio), ha avvicinato notevolmente le immediate inseguitrici all'undici leader del campionato. Infatti il Borussia Pleiade è distanziato di appena due lunghezze; tre, invece, sono i punti che dividono il Real Tolve dall'Atletico Scanzano. Come anticipato, domani pomeriggio (fischio d'inizio alle ore 14.30), il Tolve avrà una grossa chance per mantenere quantomeno inalterato il divario in classifica sul Borussia Pleiade. Infatti, a domicilio, riceverà il Vitalba Filiano, compagine che vivacchia nei bassifondi della classifica e che in trasferta, a parte il successo sul campo del Latronico, ha sempre collezionato ko. Sull'altro versante, il Real Tolve non ha lasciato scampo agli avversari davanti al proprio pubblico, conquistando un poker di successi di fila dall'inizio della stagione. Mister Romano dovrà fare a meno dello squalificato Soldo. In seconda posizione, il Borussia Pleiade di Viola punterà al pokerissimo di affermazioni di fila. Finora ne ha centrate quattro, e contro il Varisius Matera darà sicuramente tutto per vincere ed agguantare in graduatoria il Real Tolve. Di sicuro ci metteranno del loro in fase avanzata per il team policorese le “bocche di fuoco” Schettino e Rusciani, che assieme hanno già siglato la bellezza di nove reti. Sull'altra sponda, il Varisius Matera dovrà fare a meno dell'attaccante Montelli per squalifica. Scorrendo la graduatoria di Promozione, sul terzo gradino del podio troviamo l'Atletico Scanzano. Non sarà facile il compito degli uomini di Calone che si recheranno sul terreno di gioco del Viggiano. I padroni di casa di mister Villani dovranno dimenticare al

più presto lo stop esterno di Bella per fronteggiare la corazzata ionica. Queste due squadre si giocano buone chance per agganciare sia il treno-promozione che per preservare un piazzamento nei playoff. Lo stesso discorso vale anche per Miglionico e Real Irsina (la gara si giocherà a Matera sul campo di “La Martella”). I ragazzi di Paterino sono a ridosso della zona-podio, mentre il Real Irsina è distanziato di un punto dallo stesso Miglionico. Sarà un confronto da brividi che potrebbe regalare la zona-podio ad una delle due contendenti. La Santarcangiolese punterà, invece, al pokerissimo di vittorie domiciliari. Tra le mura amiche il team di Amendolara ha decisamente una marcia in più: ha sempre vinto e non ha mai rimediato gol dagli avversari. Questa volta toccherà al Grottole sfatare il tabù. Nei piani alti della graduatoria c'è anche il Moliterno di Vignati. Dopo il pari a reti bianche di domenica scorsa, la truppa moliternese cercherà i tre punti in casa del Lagopesole. Il Bella farà visita ad uno Sporting Montalbano in caduta libera (viene da sette ko in otto incontri disputati). Infine, il Latronico proverà a rialzarsi affrontando il Pescopagano (altra pericolante che si è parzialmente risollevata nelle ultime due giornate di campionato). Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Nicola Papangelo (Real Irsina): 3 giornate; Davide Palermo (Atletico Scanzano), Carmine Doino (Bella), Alessandro Soldo (Real Tolve): 2 giornate; Raffaele Paladino (Grottole), Domenico Abate (Moliterno), Vincenzo La Canna (Santarcangiolese), Marco Ricigliano (Bella), Massimo Toscano (Borussia Pleiade), Rocco Lorusso (Lagopesole), Pasquale Fortunato (Santarcangiolese), Egidio Ingusci (Sporting Montalbano), Tommaso Montelli (Varisus Matera): 1 giornata. do.pa.


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Sport

Sabato 8 novembre 2008

Allievi regionali Sesta giornata

Giovanissimi regionali Sesta giornata

Il Policoro testa Campagna pensa in grande Asso e Scanzano ci provano le sue ambizioni La capolista osserva il turno di riposo MATERA – Nella lotta per la vittoria del girone vuole inserirsi anche il Policoro 2000 che nel turno precedente ha ottenuto il più importante dei successi di questo ultimo periodo e dopo aver battuto il Santamaria la squadra di Sante Bruno si prepara ad andar a far visita alla Dedalo. In classifica la squadra di Policoro ha 10 punti, mentre quella potentina 9. E’ sulla carta l’incontro più importante della giornata, come molto interessante è il derby tra l’Assopotenza e il Santamaria. I ragazzi di Piero Pronesti, dopo lo stop di Policoro, vogliono ritornare a far punti anche se i derby non sono i posti dove di solito si ottiene quanto pensato. Forse la situazione della squadra di Canio Stolfi, reduce dal pareggio di Genzano lascia qualche spiraglio, ma se si dà uno sguardo alla classifica si capisce bene che quei sette punti che la formazione cara al presidente Paolo Santarsiero ha ottenuto non sono molti ma non sono nemmeno pochi. Bisogna capire solo se basteranno a fermare un

gruppo che può riavvicinarsi alla vetta a cui dovrebbe arrivare di nuovo l’Invicta Matera che ospita la Vultur Rionero. Diamo favoriti i materani che sul loro campo, e anche fuori, hanno fatto vedere ottime cose. Poco tempo fa mister Fontana ci disse che la squadra cresce di giornata in giornata, se ciò fosse vero non ci dovrebbero essere problemi particolari a battere un avversario che sembra essersi fermato. Le due iniziali vittorie devono “aver fatto girare la testa” ai giovani calciatori di Pascal Leggeri che giocano bene, costruiscono molto, ma segnano, come ha ricordato Antonio Mazzucca, molto poco. A Matera sarà difficile migliorarsi perché l’avversario è assai forte e soprattutto assai voglioso di riagguantare il Padre Minozzi che resterà fermo perché gioca con il Melfi. I punti servono al Varisius che tenterà di procurarseli, i primi, contro la Don Bosco che ha subìto gli stessi gol del Lauria che, nel prossimo turno, ospita il temibile Bella. Ga-

ra interessante è anche quella tra il Picerno e lo Genzano. Si gioca per migliorare una posizione che ad oggi non è confortante; stessa motivazione hanno la Pro Murese e il Deportivo che si incontrano a Muro Lucano per un match che resta dall’esito molto incerto. sport@luedi.it

Berretti, lucane in campo Avversarie campane POTENZA – Tutto è pronto a Potenza per la gara contro il forte Benevento. La capolista arriva in un momento che le cose non vanno per il verso giusto nella società potentina che ha perso anche la scorsa settimana contro il Sorrento. Dalla dirigenza del Potenza ci fanno sapere che contro il Benevento sarà un’altra storia. Ce lo auguriamo perché da due gare casalinghe qualche punto deve arrivare, per la classifica e per il morale. Discorso diverso, nell’altro girone, per il Melfi che si appresta ad affrontare l’Aversa Normanna che si presenta con un buon bigliettino da visita: 10 punti in classifica contro i 5 del Melfi. “Sono molto fiducioso del

nostro gruppo – sostiene Natale Iorio – che assieme alla società si continua a perseguire la politica dei piccoli passi. Dopo gli ultimi due risultati utili consecutivi, affrontiamo la temibile Aversa Normanna con la consapevolezza che con il sacrificio, la giusta concentrazione e motivazione, possiamo continuare a crescere e regalarci le giuste soddisfazioni”. “Il girone “F” al quale partecipiamo – conclude Natale Iorio – è composto da quattordici squadre di qualità e di grande blasone e questo, per quanto ci possa rendere la vita più difficile sotto l’aspetto dei risultati, bisogna riconoscere che ci stimola a sfidare noi stessi e a fare sempre meglio”. sport@luedi.it

POTENZA – Nella giornata in cui la capolista riposa, la scena è tutta per le inseguitrici a cominciare dal Real Peppino Campagna che dopo aver combattuto ad armi pari sul campo dell'Invicta, si appresta a ricevere il Picerno. E’ l’occasione per il team di Salvatore De Biase, di ritornare a far punti e riconquistare quella vetta che è risul-

tato prestigioso per un gruppo che unanimemente in campo non molla mai. Se a Bernalda voglino festeggiare, a Potenza attendono solo che da Policoro l’Asso faccia ritono con una vittoria che ad oggi, per i valori espressi in campo, ma soprattutto per i risultati ottenuti, è certa. I ragazzi di Leo Albano non possono sbagliare un

appuntamento che gli varrà la prima posizione a cui punta pure lo Scanzano che oltre a cercare di ottenere i tre punti con il Deportivo Montescaglioso, deve cercare di rimediare allo scivolone di sette giorni fa. Cancellare Potenza è l’imperativo che Massimo Lerose chiede ai suoi ragazzi che possono allontanarsi da un sempre più sorprendente Varisius che battuto la Don Bosco proverà a far bottino pieno si riposerà a Rapolla. Due delle tre squadre che hanno sette punti, Santamaria e Padre Minozzi, giocano a Potenza una gara delicata perché di fronte si troveranno due formazioni che hanno umori opposti con i ragazzi di Marchitiello che stanno giocando discretamente. Sulla Padre Minozzi c’è poco da dire e si aspettano solo risultati positivi. A quota 7 c’è anche il Doria che se dovesse battere l’Aviglianese non potrebbe nascondere i propri obiettivi che sarebbero quelli di fare un campionato di vertice. A Possidente si raccomanda umiltà che nel gioco del calcio si sa essere una componente non importante ma essenziale.

LA SITUAZIONE DEL GIRONE F

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009

COMANDANO GALLIPOLI E BARLETTA

Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

LE PARTITE: Andria Bat – Real Marcianise Foggia – Val Di Sangro; Gallipoli – Monopoli; Melfi – Aversa Normanna; Napoli – Barletta; Noicattaro – Manfredonia; Taranto – Virtus Lanciano LA CLASSIFICA: Gallipoli 14 Barletta 14 Noicattaro 12 Monopoli 10 Aversa Normanna 10 Napoli 9 Taranto 9 Manfredonia 7 Virtus Lanciano 7 Andria Bat 7 MELFI 5 Real Marcianise 5 Foggia 2 Val Di Sangro 1

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono

LA SITUAZIONE DEL GIRONE G

CAMPIONATO

Provinciale

LA LEADER E’ IL BENEVENTO LE PARTITE: Cavese – Crotone; Igea Virtus – Catanzaro; Paganese – Gela; Potenza – Benevento; Sorrento – Juve Stabia; Vibonese – Scafatese; Vigor Lamezia – Cosenza LA CLASSIFICA: Benevento 15 Cavese 14 Vibonese 14 Juve Stabia 13 Sorrento 12 Gela 11 Crotone 8 Igea Virtus 7 Cosenza 7 Catanzaro 7 Potenza 4 Paganese 4 Vigor Lamezia 1 Scafatese (-1) 0

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


Sport 45 B Il tecnico Bommino deve fare i conti con l’influenza che ha colpito Martemucci Sabato 8 novembre 2008

Calcio a 5

Nigro Bng per l’allungo Arriva l’Acerra e il Deportivo cerca il successo MATERA - Impegno non impossibile per la Nigro BNG che questo pomeriggio, alle ore 16, sulle mattonelle della tensostruttura di viale dei Sanniti affronta l'Eden Deportivo di Acerra. I campani non stanno certo attraversando un periodo felice dal momento che attualmente occupano la penultima posizione di classifica con soltanto tre punti all'attivo frutto di altrettanti pareggi. Insomma un avversario che, per quello che dice la classifica, parte con gli sfavori del pronostico ma anche un avversario già alla disperata ricerca di punti salvezza. Ovvia, dunque, l'esortazione di mister Angelo Bommino a non abbassare la guardia: “Non esistono partite semplici. Anche quelle che sulla carta sembrano più facili

in un modo o nell'altro nascondo sempre delle insidie. Il Club Eden Deportivo è sicuramente un'ottima squadra composta, peraltro, anche da giocatori di serie superiore. Il loro problema è che in questo momento non gli gira bene e noi dobbiamo approfittare del momento no dei nostri avversari. Sulla scorta di una serie di risultati positivi, che ci hanno permesso di guadagnare la terza posizione di classifica a ridosso delle squadre di vertice, la mia squadra sta viceversa attraversando un momento davvero positivo, sostenuta anche da una condizione fisica veramente eccellente e di questo devo dare merito al nostro preparatore atletico Francesco Rotondella. Dopo questa gara ci aspetta un trittico di parti-

te niente male con lo Scafati, il Siracusa e il Vibo Valentia, dopo queste gare potremo davvero tirare le somme e capire dove possiamo aspirare ad arrivare quest'anno”. Per quello che riguarda la formazione il tecnico biancoazzurro dovrebbe avere tutti a propria disposizione anche se Vincenzo Martemucci è stato colpito in settimana da una fastidiosa febbre, Nico Gammariello, invece, ha superato un problema ad un flessore, mentre Rodrigo Pereira ha osservato due giornate di riposo completo. Arbitreranno l'incontro tra la formazione di Angelo Bommino e i campani dell’Acerra i signori Dario Fiorentino di Barletta e Matteo Zizza di Sondrio. A loro è affidato l’esito della gara. Annibale Sacco sport@luedi.it

B Trasferta a Catanzaro per la compagine di Stefano Incerto

Spazio Relax, prova di maturità MATERA - Sulle ali dell'entusiasmo per la conquista degli ottavi di finale di Coppa Italia, lo Spazio Relax Team Matera si tuffa nuovamente nel campionato per affrontare, questo pomeriggio alle ore 15, il Catanzaro C5. Si tratta a questo punto di continuare a cavalcare l'onda positiva di questo periodo caratterizzato da quattro vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, quattro affermazione che, seppure sofferte, hanno permesso al team materano di continuare a coltivare i programmi di inizio stagione. In questo momento il Catanzaro si trova sistemato al centro della classifica del girone F con nove punti all'attivo frutto di due vittorie e ben tre pareggi. Un test dunque sicuramente impegnativo ma non impossibile per i biancoazzurri che in terra calabrese hanno già ottenuto tre punti a spese del Reggio Calabria. La settima giornata, inoltre, non consente alcuna distrazione dal momento che tutte le concorrenti di testa sono chiamate ad impegni non molto impegnativi, almeno sulla carta e così come ci conferma il presidente Ni-

no Crapulli: “E' determinante uscire imbattuti dal palazzetto di Catanzaro poiché un passo falso ci allontanerebbe troppo dal vertice della classifica. Purtroppo per noi le altre squadre di testa hanno tutte un turno abbastanza semplice per cui è verosimile pensare che tutte quante guadagneranno i tre punti della giornata. Tuttavia per noi parlano i risultati che, per come sono venuti, indicano come il gruppo sia compatto e unito. Il Catanzaro in casa è fortissimo, è l'unica squadra che ha battuto il Vibo Valentia. E del resto anche loro sono partiti per l'obiettivo minimo dei play off e non a caso annoverano nella formazione giocatori di serie superiore come De Assis, Paioti, Amirabile e Almir”. Per quello che riguarda la formazione Incerto ha confermato quella vittoriosa in Coppa Italia contro il Putignano, unica novità riguarda l'under 21 Giannandrea il cui posto sarà occupato dal pari età Di Lecce. Arbitreranno la gara i signori Marco De Fabritiis di Foggia e Michele Calaprice di Bari. a.s.


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Sabato 8 novembre 2008

Sport Volley B1 Donne La Pm va all’assalto del Valenzano

Lore Lei, una vittoria per far tornare il sereno UNA VITTORIA per riprendere la corsa in classifica, e per cancellare immediatamente il ricordo del primo stop subíto in campionato. Questo l'obiettivo con cui la Lore Lei torna a esibirsi sul parquet amico del PalaPergola, dove a cercare di sbarrare il passo a Carrozzo e compagne arriva stasera (inizio alle 18.30) l'insidiosa Professionecasa Valenzano. La compagine barese, anche se neopromossa, è già diventata avversaria abituale in questo scorcio iniziale di stagione per la PM: che se l'è ritrovata di fronte nel girone di coppa Italia, in due sfide risoltesi con l'identico punteggio (3-1) a favore della squadra che giocava in casa. Motivi e spunti di riflessione dunque non sono mancati in questi giorni, a coach Gagliardi e alle sue ragazze, per preparare a dovere una partita importante: che anche se non si annuncia di certo decisiva per l'esito della stagione, potrebbe però rappresentare un importante crocevia per le ambizioni e la crescita complessiva del gruppo biancorosso. La sconfitta di sette giorni fa a Lamezia appare già alle spalle in casa Lore Lei, ma per dimostrare che quello in terra di Calabria è stato solo

Nino Gagliardi

un episodio, Pericolo e socie non possono che puntare a una prestazione di nuovo convincente al cospetto del Valenzano. Graziella Lo Re e compagne dal canto loro non saranno d'accordo, e le proveranno tutte per piazzare il colpo gobbo e il secondo centro in campionato: che dopo il vittorioso esordio sul Soverato, le ha viste soccombere nei due successivi turni contro Napoli e Pontecagnano (solo al tie-break, e dopo essere state avanti 2 set a 1, con le salernitane). Nino Gagliardi alla vigilia non sembra avere dubbi: «Sarà una gara aperta a qualsiasi risultato - spiega il tecnico della Lore Lei -, e per nulla semplice per noi. Conosciamo le potenzialità del team di coach Zambetta: al di

C Uomini, esordio per il Policoro

Francesco Rizzi

PRIMA gara per la Co.Gil Costruzioni Policoro. Il team jonico che ha preso il posto della ritirata Vis Saveriana Montescaglioso nel campionato di serie C maschile di volley, questo pomeriggio giocherà la sua prima gara ufficiale in trasferta sul campo del Pala Lanera contro la Edil Loperfido. Per il team materano allenato dal tecnico Iacovuzzi, alle seconda gara interna consecutiva, si presenta la ghiotta occasione per portare a casa l'intera posta in palio dopo la sconfitta subita nella prima giornata contro la Pallavolo Matera e l'altro ko della settimana scorsa contro la Global Aism Potenza per tre set a due. La gara avrà inizio alle ore 20. Giocherà in casa anche l'altra materana, la Pallavolo Matera, che affronterà al Pala Sassi il Gruppo Callipo Maratea - Sapri. I padroni di casa, con una gara in meno perché devono recuperare il secondo turno contro il Policoro, affronteranno il team marateota con l'intento di mettere in cassaforte la seconda vittoria stagionale e non perdere punti rispetto alla capolista Lauria che è a punteggio pieno. I tirrenici, però, potranno vantare a proprio favore il morale alto e il buon spirito di gruppo maggiormente dopo la bella e rotonda affermazione della seconda giornata contro la Megacom Amatori Potenza. Fischio d'inizio alle ore 18. Questa sera si giocherà anche il match tra la Global Aism Potenza e la Polisportiva Ceramiche Alberti Lauria. Per il team del capoluogo non sarà una gara facile considerando che dovrà incontrare la formazione lauriota che occupa il primo posto in graduatoria ed ha vinto tutte e due le gare di campionato. Buono è il momento anche per la Global che sabato scorso ha sconfitto fuori casa l'Edil Loperfido Matera per tre a due. Il match si disputerà presso la palestra Caizzo del Rione Lucania con fischio d'inizio alle ore 18.30. Si disputerà domani, invece, la gara tra la Megacom Amatori Potenza e la Pallavolo Moliterno. Sarà la gara del riscatto per entrambe le società che nello scorso weekend sono state sconfitte con il medesimo risultato di tre set a zero. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

là dei tre punti che ha finora ottenuto, frutto più che altro di un calendario duro. Sappiamo che il Valenzano è complesso ostico da superare, e ancora più difficile da inquadrare per l'intercambiabilità delle sue palleggiatrici (Cosentino-Radogna)». In ogni caso le possibilità per ripetere il vittorioso match di coppa Italia di un mese fa, quando le potentine si imposero con buona autorità seppur prive di Miriam Mascaro, sembrano esserci tutte per una Lore Lei affamata di rivincita. E che nella settimana del dopo Lamezia ha lavorato sodo per cercare di minimizzare i cali, più che altro mentali, evidenziat nell'ultimo match. Luca Carlone sport@luedi.it

C Donne Bata e Matera provano l’allungo

La Tua Assicurazioni con Claps alla guida NELLA terza giornata di campionato, Bata e Matera vogliono provare l'allungo, ma per farlo devono dapprima vincere i rispettivi incontri con Bella e Tua Assicurazione Potenza, poi sperare che rialzi la testa la Ricci Costruzioni Bernalda che riceve il Sapri. Del trio di testa, gli impegni casalinghi di Bata Livi Potenza e della Volley Group Matera, possono essere davvero occasione per centrare il terzo successo di fila, mentre per il Sapri Volley la sfida contro un Bernalda per ora deludente ed a zero punti dopo due gare, rappresenta una sorta di “prova del nove”, visto il chiaro intento di tutto il gruppo jonico di invertire la tendenza cercando quel successo scacciacrisi che confermi la Ricci per quel ruolo di favorita che in tanti gli affidavano in partenza. Delle gare, però, certo il derby Matera - Potenza sembra quella che monopolizzi maggiormente l'attenzione degli addetti ai lavori, vista la vetta occupata dalle materane a quota sei seppur in coabitazione, e l'essere a quota tre delle ragazze di Claps, subentrato nei giorni scorsi a Concetta Ostuni, dopo il successo esterno al debutto a Bernalda e la successiva debacle interna al cospetto del Sapri per 3 set ad 1 della seconda giornata. Terzo turno quindi interessante e pronto poi a dare delle prime risposte, per la minicrisi del Bernalda, per la reale forza della De Gasperi Potenza griffata Tua Assicurazioni, per un allungo che sarebbe già importante per il Matera Volley Group e per capire quanto è forte il Sapri, che zitto zitto è li in vetta senza grossi proclami, essendo unica ad imporre gioco sottorete extraregionale in questa Serie C femminile. Intanto, il Bella ed il Bernalda, sono a quota zero, e quindi massima attenzioni alla loro reazione ed alla voglia di ripartire, mentre il Muro Volley, altra realtà ancora ferma al palo, dovrà saggiare le reali intenzioni di un Lavello certo coriaceo e, dapprima capace di vincere in casa conto Bernalda per 3 a 0, ed ora in volenterosa attesa del rapido bis interno, proprio ospitando al Palasport lo stesso Marcone Muro Volley. La sfida pare pendere come pronostico verso il successo delle lavellesi, vista anche la recente promozione e tanto entusiasmo presente in città, al fianco di queste pallavoliste tutta grinta e determinazione, ma Muro è in grado di impensierirle e di dare vita ad una partita interessantissima, tutta da giocare e vivere. Il Matera, come detto, dovrà fare i conti con la Tua Assicurazioni Potenza, ed il Bata Livi Potenza non è certo alle prese con un avversario da prendere sottogamba, visto che questa squadra ha vinto poi il set iniziale nella partita contro il Matera, anche se soccombendo per 3 a 1 visto il differente livello di qualità e gruppo rispetto allo stesso team dei Sassi, sicuro protagonista di questa stagione. Sapri a Bernalda, infine, si gioca una grossa fetta di futuro, per se e per l'avversaria, se questa ancora non si scrollerà di dosso i problemi, restando ancora in fondo alla classifica. Antonio Baldinetti sport@luedi.it


Sport 47 B2 Donne Il tecnico Caliendo avverte: «Non sottovalutiamo il Sarno» Sabato 8 novembre 2008

Asci, un tabù da sfatare La Giocoleria cerca il primo acuto esterno LA GIOCOLERIA ci riprova. Nella sua quinta trasferta stagionale, la compagine potentina va a caccia di quella cha sarebbe la prima vittoria esterna di questo campionato. In serata (si gioca dalle 18.30) Avena e compagne rendono visita all'Aito Volley Sarno, attestata a quota 12 punti in classifica, tre lunghezze e due posizioni avanti rispetto alle biancoblù di coach Caliendo. Le salernitane, guidate in panchina da quel Loparco che lo scorso anno timonò l'Orion Napoli fino alla conquista della B1, hanno davvero ben impressionato (da neopromosse) nel primo scorcio del torneo: con una partenza a razzo (tre vittorie su tre), poi controbilanciata dalle sconfitte con Salerno, Trani e Matera che ne hanno parzialmente ridimensionato le ambizioni. Giustificate peraltro da un organico fatto di atlete di categoria, come le varie Masella, Comanzo e Ricciardi. «Il Sarno - fa notare Nello Caliendo - resta una squadra da rispettare, al di là dei risultati dell'ultimo periodo arrivati contro le formazioni di vertice del girone. Il gruppo a disposizione di Loparco, tecnico di grande valore, resta di prim'ordine, e sul loro campo

Nello Caliendo

non ci attende un compito facile». Tanto più che a complicare i piani del tecnico della Giocoleria, quest'oggi, ci potrebbero essere anche i problemi fisici di Katia Sinisi: la palleggiatrice potentina è ancora alle prese con il problema alla spalla che ne aveva condizionato l'avvicinamento al derby, e solo all'ultimo lo staff medico dell'Asci scioglierà le riserve sulla sua presenza nel sestetto titolare. Nel quale (finalmente una nota lieta) tornerà Angelica Muscillo, che in settimana ha ripreso ad al-

lenarsi a pieno ritmo con il resto del gruppo. Sul momento della Giocoleria, tornata a muovere con decisione la classifica con il 3-1 di domenica scorsa sul Montescaglioso, Caliendo ha spiegato: «I tre punti con le montesi erano fondamentali. Ora l'obiettivo che dobbiamo porci, a partire da Sarno, è quello di proseguire sulla scia di quanto fatto nel derby. Cercando di trovare la giusta continuità nelle prestazioni e di conseguenza nei risultati». l.c.

B2 Uomini Il Lagonegro è pronto per il Gela

Luglio al posto di Calabria LAGONEGRO - Nuovo big match per la Sidel. Cresce l'attesa per quando, oggi pomeriggio, per la quarta gara di campionato, la Sidel Infissi Lagonegro affronterà l'Eurotec Gela, formazione che dista in classifica di un solo punto. Tecnica e soprattutto psicologia, saranno gli imperativi di oggi per gli uomini di Mister Stigliano che schiererà in campo una sestetto diverso rispetto le altre partite. Le assenze, per infortuni di Cantisani e Calabria, saranno coperti da Luigi Stigliano, che ha già dato buona prova nella scorsa partita con il Mazara, e da Luglio che sarà al posto del capitano. «Noi scendiamo in campo per vincere e conquistare punti», è il commento del mister Angelo Stigliano che parla del Gela come una squadra. «Difficile che ancora non ha espresso il potenziale che possiede e che non ha trovato ancora gli equilibri giusti». La squadra siciliana, che da due anni milita nel campionato di B2, sulla carta ha costruito una compagine per il salto di qualità, che però ancora non ha dato i suoi frutti. Ha uomini importanti il Gela, come il palleggiatore Massimiani, che l'anno scorso ha vinto il campionato di B2 con il Molfetta, e ancora lo schiacciatore Lo Bello, che ha tanti campionati di B2 alle spalle. È inoltre di questi giorni il cambio di timore dell'Eurotec con l'uscita di mister Timpanaro, che per motivi familiari ha chiesto alla società gelese di essere lasciato libero. Il neo-allenatore dell'Eurotec è ora Claudio Rifelli,

già coach del Nuvolera (squadra che ha militato nel girone A delle serie B1 maschile) e che è stato presentato lo scorso giovedì. Rispetto questi numeri «la Sidel dovrà dare il massimo», così come sostiene Francesco Luglio, che oggi scenderà in campo a posto dell'infortunato Calabria. «Spero - continua il giocatore della Silde Lagonegro, Luglio - di essere all'altezza del capitano e di non far sentire la sua assenza». sport@luedi.it

Si vota anche per i comitati provinciali

Fipav, Delfino punta alla sua rielezione E’ candidato al ruolo di presidente

Giugno della Sidel

Delfino cerca la rielezione alla carica di presidente Fipav

LO SCORSO trentuno ottobre sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature per i rinnovi degli organi territoriali della Federazione Italiana Pallavolo. L'assemblea elettiva per quanto riguarda il comitato regionale di Basilicata è prevista per il prossimo 25 novembre. L'assemblea si svolgerà a Potenza presso la Sala “Minerva” del Grande Albergo. Per quanto riguarda il comitato provinciale di Matera, l'assemblea si terrà giovedì 13 novembre presso la sala riunioni del Coni di Matera. Infine, l'assemblea per il rinnovo degli organi del comitato provinciale di Potenza è in programma per martedì 11 novembre sempre presso la Sala “Minerva” del Grande Albergo. A presentare candidatura a presidente del comitato regionale Federazione Italiana Pallavolo è stato Lorenzo Delfino. Per la carica di consiglieri hanno presentato candidatura Francesco Brasso, Antonio Calabria, Carmi-

ne Croce, Pietro Diana, Luigi Liguori, Michele Lobosco, Paolo Petrone. Come revisori, invece, sono state presentate le candidature di Pietro Daraio e Giovanni Imbrogno. Per quanto riguarda il comitato provinciale di Matera, l'unica candidatura alla carica di presidente è quella di Pasquale Latorre. Come consiglieri hanno presentato domanda di candidatura Michele Andrisani, Berardino Briglia, Michele Frangione, Modestino Incarbona, Martino Lippolis, Enzo Loschiavo, Fabrizio Lupariello, Francesco Schiuma. Come revisore Salvatore Bagnale. Infine, per quanto riguarda il comitato provinciale di Potenza della Federazione Italiana Pallavolo, si è candidato a ricoprire il ruolo di presidente Domenico Lavanga. Consiglieri: Francesco Chiarelli, Elena Elia Clingo, Vincenzo Folgieri, Saverio Larocca, Vincenzo Urbino, Vincenzo Viggiano. Candidato revisore: Ester Apa. lor.tor.


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Sport

Sabato 8 novembre 2008

Ferrienti e Dacic si allenano

Un regalo per Palombita

ALLENAMENTO al completo ieri sera per la Bawer Matera che ha completato il conto alla rovescia verso il derby di domenica sera al PalaSassi contro il Potenza. Francesco Ferrienti e Aleksander Dacic si sono allenati insieme ai compagni superando i problemi di ordine muscolare che li hanno condizionati in quest’ultimo periodo. Ferrienti sembra essersi ripreso a pieno nonostante abbia nelle gambe un solo allenamento questa settimana, qualche problema in più persiste invece per Dacic che comunque sembra intenzionato a stringere i denti e ad essere a disposizione di Roberto Miriello per la sfida di domani. Questa mattina la Bawer sosterrà l’ultimo allenamento al PalaSassi con una seduta di tiro e fors’anche di tattica. «Purtroppo l’assenza di due pedine importanti non ci ha permesso di allenarci al meglio e con tutti i dieci uomini» ha raccontato il direttore tecnico dell’Olimpia Nicola Filazzola, «non arriviamo in condizioni ottimali al derby ma sono convinto che la squadra saprà giocare una partita all’altezza delle proprie possibilità». p.quarto@luedi.it

IL DERBY e un regalo. La classica del basket lucano e il compleanno di Giancarlo Palombita che oggi festeggia 29 anni essendo nato l'8 novembre del 1979. I compagni di squadra intendono festeggiare il cecchino biancorosso con una vittoria al Palasassi. Tutti i giocatori sono stati invitati alla festa, a patto di battere la Bawer Matera nel derby di domani al Palasassi. Ieri la squadra di Gianni Tripodi si è allenata al completo e sotto gli occhi del presidente Francesco Petrullo, giunto nell'impianto di Contrada Rossellino per salutare i suoi giocatori. La squadra si è allenata in un clima generalmente sereno. Tripodi ha potuto contare su tutti gli elementi a sua disposizione, nessun problema fisico ha complicato il programma di lavoro della squadra capitanata da Antonino Rato. Intanto crescono le adesioni per il torpedone organizzato dai tifosi potentini che seguiranno la partitissima del Palasassi. L'attesa è spasmodica nell'ambiente della Levoni che punta al blitz contro la Bawer Matera. f.menonna@luedi.it

Nicola Filazzola

Giancarlo Palombita

A Dilettanti Corvino: «Sappiamo quanto vale. Maggioni e Sottana gli uomini derby»

E’ il match da non perdere Ferrara: «Grinta e motivazioni saranno decisive» QUI LEVONI POTENZA

QUI BAWER MATERA «Siamo ad un bivio e dobbiamo vincere. Non ci sono alternative. Siamo carichi al punto giusto e pronti per questa battaglia». A suonare la carica in casa Bawer è il condottiero di mille battaglie cioè Valerio Corvino, miglior realizzatore nelle ultime gare e punto di riferimento indiscusso della formazione materana. «In verità non mi importa particolarmente di giocare bene e segnare, preferisco essere in testa alla graduatoria degli assist ed aiutare i miei compagni a fare canestro» racconta il play foggiano che conosce bene l’atmosfera particolare che si respira nei derby, Matera che si trova anche nella necessità di dover portare a casa il risultato: «per noi il momento è particolare, in casa dobbiamo vincere anche perchè poi siamo attesi da due trasferte consecutive. Dobbiamo riuscire a portare in porto questo risultato, è fondamentale tenere la partita sotto controllo, non andare mai sotto rispetto al Potenza. Condurla con il gioco ma anche e soprattutto con la testa. Poi sono convinto che alla lunga riusciremo a spuntarla». Corvino sa però che non si tratta di un match semplice ed elogia l’avversario: «si tratta di una squadra che è un ottimo complesso, hanno molti giocatori in grado di farsi rispettare e di essere temibili. Sono molto simili a noi in tante cose. Conosco poi i meriti di Tripodi che è un ottimo allenatore. So che dovremo fare grande attenzione». Naturalmente il Matera non proverà ad attaccare a testa basta ma seguirà comunque la propria indole e le proprie virtù principali: «una cosa è certa» aggiunge ancora Corvino, «il nostro gioco non lo dobbiamo affatto snaturare, dobbiamo trovare l’entusiasmo e la voglia per fare del nostro meglio. E’ chiaro poi che dovremo anche essere bravi a capire quali sono i momenti nei quali non sarà il caso di spingere ma di rallentare le azioni». La strada per questa Bawer è ancora lunga come dimostra anche l’ultima sconfitta di Osimo dove pe-

rò si è vista una formazione viva: «noi abbiamo bisogno di trovare dei punti di riferimento a cui affidarsi nei momenti che contano, stiamo lavorando e crescendo ma c’è ancora molto da fare. Gli uomini decisivi nel derby? Credo che Maggioni ha le caratteristiche anche mentali per spingerci al successo e poi sono convinto che questa sarà la partita di Sottana. Per lui può essere la svolta, sono sicuro che darò il 110 per cento e potrebbe davvero trascinarci in questo tipo di sfida. Glielo auguro e me lo auguro perchè sarebbe molto importante per tutti quanti noi». Infine l’ultima battuta

sul pubblico e sull’apporto che potrà dare in questa sfida: «credo sia normale aspettarsi il gran pienone, è certo una partita in cui il fattore ambientale conta e molto. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, sono convinto che anche questo potrà spingerci ancora di più. Sappiamo quanto vale questo derby e vista la classifica non vogliamo fallirlo. Non esiste proprio». La determinazione di Corvino è la garanzia più importante per la Bawer domenica. Dal play infatti passeranno i palloni decisivi per le fortune di Matera. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

I GIOCATORI della Levoni Potenza questo derby vorrebbero giocarlo stamattina. Tanta e tale è la concentrazione, la determinazione e la smania di scendere in campo al Palasassi di Matera nella super sfida contro la Bawer Matera di Roberto Miriello. L'adrenalina sale a dismisura, la squadra potentina ha una voglia matta di confrontarsi con i cugini materani domani pomeriggio. Sensazioni, sentimenti e grande determinazione si mischiano in un vero e proprio elisir di passioni e suggestioni. Biancoazzurri materani e biancorossi potentini si affrontano in un confronto ricco di particolari, ingi-

gantito dalla classifica che non rende giustizia agli sforzi profusi finora dalle società dei presidenti Michele Vizziello e Francesco Petrullo. Sforzi che i giocatori di Gianni Tripodi intendono coronare con un successo a via delle Nazioni Unite. Per coronare tali sforzi però sarà necessaria tanta applicazione difensiva, tanto sudore in campo e quel cinismo necessario per venire a capo dei materani. I giocatori di Tripodi sono consapevoli di giocare una partita importante per le proprie prospettive di classifica. Convinzione e smania di affrontare Ferrienti e compagni sono le chiavi di lettura di una sfi-

da tutta da seguire che vedrà nei confronti diretti e nel nervosismo le chiavi di volta di una partita tutta corsa e agonismo. I ribaltamenti, le transizioni, i mix in difesa, le percentuali al tiro, la lotta ferrea e arcigna sotto i tabelloni e la gestione dei cambi saranno il sale della gara tra le principali realtà cestistiche regionali. Una partita nella partita, quella di domani pomeriggio che vedrà i due quintetti misurarsi in una sfida dai contenuti agonistici elevati. Ne è convinto in casa potentina il play maker Maurizio Ferrara che ha detto la sua sulla gara del Palasassi: “Sicuramente la partita del Palasassi è molto sentita. Per il pubblico è la partita più importante dell'anno. Bisogna dare soddisfazioni ai nostri tifosi”. Circa l'effetto e le ricadute della contesa il play irpino è categorico: “E' noto che il derby è una partita a se. Ho giocato gare del genere ad Avellino contro il Napoli e so cosa significa per il pubblico e la gente che ama la pallacanestro. A mio avviso saranno importanti le motivazioni e la voglia di lottare da ambo le parti”. Il cestista della Levoni scherza quando gli chiediamo come andrà a finire la sfida tra Roberto Miriello e Gianni Tripodi: “Speriamo ne parlino tra di loro prima della partita. Scherzi a parte sarà una contesa tra due allenatori preparati che sanno il fatto loro”. Ferrara chiude la sua analisi parlando del confronto diretto tra Dacic e Ruggeri: “Massimo ha vissuto tanti derby in carriera. La sua esperienza sarà utile e fondamentale nel corso della partita. Con Dacic prevedo una bella lotta. Alexandar è un giocatore molto forte di ottimo livello da tenere sempre in considerazione”. Tanti confronti diretti, un solo obiettivo, vincere la gara che vale una stagione… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Sport 49 C Dilettanti La formazione di De Angelis in casa del Porto Empedocle Sabato 8 novembre 2008

La Corporelle vuole stupire L’Invicta è alla ricerca del settimo sigillo PUNTA al settimo successo consecutivo la Centre Corporelle Potenza nella settima giornata del campionato maschile di serie C Dilettanti. La squadra di Dino De Angelis affronta questa sera al Palasport Pippo Nicosia il Porto Empedocle, attestato a quota due in classifica e fortemente intenzionato a risalire la china. De Angelis nella gara in programma alle 20 ha tutto il roster a sua disposizione e punta ad una gara attenta onde evitare di cadere nei tranelli dei siciliani, ancora attardati in graduatoria. La forza dei potentini contro la disperazione dei siciliani. E' questa la chiave di lettura di un match molto importante sul piano della classifica per la compagine lucana che ha dalla sua il rendimento, la grinta, l'esperienza e il carisma di uomini abituati a giocare per vincere, il riferimento va a tutto il roster a disposizione di Dino De Angelis. Il confronto serale appare impari sul piano tecnico ma aperto ad ogni soluzione, vista la voglia di riscatto che regna nel clan siculo. De Angelis in settimana ha parlato chiaro ai suoi atleti cercando di tenere alta la concentrazione e la grinta. Ovviamente in una sfida del genere saranno decisive chiavi di lettura importanti, quali la difesa, la gestione dei possessi in attacco, le doti balistiche dei frombolieri potentini, contro la smania di successo, l'abnegazione tattica e il fattore campo che potrebbe contraddistinguere il cammino della squadra empedoclina. La gara sarà arbitrata dai signori Barbagallo e Perrone di Catania. Il team di Dino De Angelis è partito ieri mattina alla volta del centro girgentino, con un fieno d'entusiasmo e tanta voglia di archiviare positivamente la lunga trasferta siciliana. Il coach potentino, rag-

Dino De Angesis e accanto Marino

giunto telefonicamente ieri pomeriggio ha parlato delle caratteristiche tecniche della partita affermando: “A mio avviso sarà una partita incerta. Non dobbiamo correre il rischio di prendere sotto gamba l'avversario con un comportamento sbagliato.

Il recuperato Favia

Bisogna tenere in mano la partita evitando pericolose ricadute”. Il coach potentino parla delle condizioni fisiche della squadra: “Ho recuperato un giocatore duttile come Vito Favia, posso disporre di tutti gli effettivi. La squadra non ha parti-

colari problemi fisici”. Dino De Angelis affronta altre chiavi di lettura del match: “Sono dell'avviso che i siciliani giocheranno una pallacanestro aggressiva, la mia formazione dovrà evitare di cadere nel nervosismo. Abbiamo un tasso tecni-

co tale da poter gestire al meglio ogni situazione”. Il coach della Centre Corporelle parla di altri spunti: “Bisogna ragionare durante la partita e avere la necessaria pazienza per superare i siciliani. Giocheremo in un clima infuocato, i miei atleti han-

no il carisma necessario per superare anche questi particolari momenti durante le partite”. Il coach De Angelis ha fiducia, il gruppo viaggia convinto dei propri mezzi, la Corporelle punta al settebello. sport@luedi.it

B Donne L’allenatrice: «La sfida col Ragusa non è delle più semplici»

Sanza mette in guardia la Basilia SFIDA esterna per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel settimo turno d'andata della serie B/1 femminile di basket. Le atlete del presidente Niccolò Martellotta affrontano questo pomeriggio il Basket Ragusa alle ore 18 presso il Palaminardi della splendida città iblea. La Basilia Codra Mediterranea non ha problemi di formazione, avendo a disposizione tutte le effettive e punta decisamente a vincere per rimanere agganciata al treno play-off. Il coach Marilia Sanza ha preparato meticolosamente la gara che sarà diretta dai signori Matranga e Vilardi di Alcamo, puntando sulle motivazioni e l'aspetto psicologico. Le ragusane formano un complesso molto forte e quotato capace di esprimersi ai massimi livelli.

Elementi del calibro di Mazzone e Linguaglossa incutono timore ma la Basilia Codra Mediterranea Potenza ha le carte in regola per ben figurare al cospetto della pericolosa avversaria siciliana. La gara rappresenta un vero e proprio esame di maturità per la compagine potentina, reduce dalla bella e convincente vittoria di sabato scorso al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro il Latina. Ne conviene che l'atteggiamento mentale della formazione lucana assuma un valore importante sul piano del dinamismo tecnico e della qualità complessiva del gioco sciorinato con la solita classe da Stefania Filograsso. I canestri di Aurigemma e Gambardella, la continuità di De Luca e De Rosa, l'esperienza di Crovatto e D'Arenzo sono garanzie importanti per la compagine allenata

da Marilia Sanza. Il coach potentino ha parlato delle caratteristiche della sfida sottolineando quanto segue: “La partita è difficile, siamo consapevoli di questo fatto, Ragusa è una buona squadra soprattutto sul piano della qualità individuale. Sarebbe un peccato perdere la gara dopo un viaggio molto lungo”. Teme tre elementi della formazione iblea: “Mazzone e Linguaglossa sono giocatrici forti atleticamente, il lungo Grima è forte sotto le plance, su di loro si sono concentrate le attenzioni della vigilia per noi”. Sanza parla anche dell'aspetto tecnico rimarcando: “Sono gare molto dure, ne sono convinta. Ho caricato la mia formazione sul piano psicologico. Non dobbiamo farci prendere dal nervosismo e sbagliare le scelte di gioco”. Il coach chiude con una

Marilia Sanza

considerazione: “La partita è tutta da giocare, Ragusa è una squadra forte ma noi non siamo da meno”. Parole di coach che scende in Sicilia con il chiaro intento di vincere la partita. f.menonna@luedi.it


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Sport

Sabato 8 novembre 2008

Gli arbitri comunicheranno alla Fip il risultato finale della gara con un sms

Serie D, si alza il sipario Due squadre materane sono la novità stagionale CIAK si gioca. Il campionato maschile di serie D regionale celebra in questo fine settimana la prima giornata. Dopo oltre cinque mesi di astinenza gli appassionati di basket regionale potranno dunque riprendere contatto con la nuova stagione agonistica. La prima giornata vede il riposo forzato del Picerno 95, visto il numero dispari di formazioni iscritte a partecipare. Si parte con la sfida del Pala Montagnola di Salandra tra il Basket Salandra e il Ciumnera Potenza che avrà inizio alle 17. La partita si preannuncia interessante ed equilibrata. I complessi in campo cercheranno di imporre il proprio gioco e ottenere i due punti. Sempre alla stessa ora ma al Pala Gaudo di Rionero in Vulture si affrontano la Pallacanestro Aics Varlotta Rionero in Vulture e la Pielle Matera. Le due squadre, ricche di giovani scenderanno in campo per iniziare con il piede giusto la stagione. Il pronostico appare incerto. Da un lato il fattore campo che potrebbe favorire i padroni di casa, dall'altro la forza dei materani, sempre pronti a sferrare assalti temibili. Alle 18 invece presso la Palestra Vito Lepore scendono in campo la Levoni Potenza e la Pallacanestro Olimpia Melfi. Due squadre in cerca di successo e prestigio si affrontano in una gara che promette sicuramente scintille ed emozioni sin dal primo minuto di gioco. Alle 20 al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite, saranno in campo la Co.Re.Ma. Virtus Matera e la Cestistica Bernalda. Le due realtà sono impegnate in un derby acceso e sentito il cui pronostico appare difficile e complesso. Chiude la giornata la sfida della Palestra Vito Lepore di Potenza, alle 20 tra la Vito Lepore Potenza e il Cus La Cartotecnica Potenza. La stracittadina appare equilibrata. Le due formazioni potentine hanno pro-

grammi interessanti e non intendono commettere errori. Due le novità, la prima riguarda l'assenza del Palazzetto Coni dalla mappa degli impianti capaci di ospitare le partite di serie D dopo tanti anni di svolgimento delle gare. La seconda invece riguarda la Fip che ha dimostrato sensibilità nei confronti degli organi d'informazione. Gli arbitri, infatti comunicheranno a fine gara il risultato della gara tramite sms che verrà registrato sul link del fischietto posizionato a fianco delle partite sul sito della Fip lucana. Tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro di Angelo Romano, Antonio Nicastro, Tonio Bilotti, Ernesto Giuliano e Gaetano Larocca. Un bel gesto per tutti. sport@luedi.it

B donne Esordio al Palacampagna

Pink Bernalda, prima gara contro il Bisceglie

Melchiorre

La Virtus Matera

Under 15 Eccellenza Lorusso e Coviello trascinatori

Timbervolves, riecco il sorriso TIMBERWOLVES SALERNO

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TIMBERWOLVES POTENZA: Chiriaco, Ruocco, Delle Donne, Santoro, Coviello D 15, Pietrafesa, Becce 4, Scatorchia, Coviello L 6, Lorusso 17, Di Lonardo. All. Gianfranco Pace. PALLACANESTRO SALERNO: Gaeta 4, Lasala 18, Vastola 4, Grillo 4, Pazzariello 4, Dibase 8, De Maio 2, Fornataro 2, Landi 4, Bevo. ARBITRI: Conte e Brienza di Potenza. PARZIALI: 20-12, 29-23, 45-41, 6053. TORNA al successo la Timberwolves Potenza dopo la sfortunata parentesi di Battipaglia nel campionato maschile under 15 d'Eccellenza. La formazione di Gianfranco Pace si è imposta sulla Pallacanestro Salerno alla Palestra Vito Lepore di Potenza al termine di una partita condotta con autorità dai ragazzi di Gianfranco Pace, bravi a mantenere alto il ritmo della gara e mettere in difficoltà i salernitani. L'incontro è stato disputato giovedì sera. La Timberwolves Potenza ha giocato una partita eccellente dimostrando di essere in for-

ma smagliante e sicura in ogni momento del match. Il complesso potentino ha legittimato il successo con una prestazione dagli alti contenuti tecnici e atletici al cospetto di un cliente scomodo, la Pallacanestro Salerno, guidata da un Lasala ispirato e autore di diciotto punti. Nella Timberwolves tutto è andato per il verso giusto. Difesa aggressiva, autorità sotto le plance e transizione perfetta sono state le armi principali della squadra allenata da Gianfranco Pace, capace di gestire la partita con una condotta scrupolosa e giudiziosa. I potentini nel finale hanno addirittura allungato il passo producendo il massimo sforzo e dando così scacco matto alla compagine salernitana mai capace di rendersi veramente pericolosa nel corso della sfida. Per la Timberwolves Potenza è stata festa grande negli spogliatoi, dopo il recupero della gara non disputata tre settimane fa. Domani i lupacchiotti di Pace affronteranno l'Eldo Juve Caserta alle ore 11 alla Palestra Vito Lepore. Soddisfazione nel clan potentino per un successo che cancella la sfortunata prova disputata contro il Battipaglia. f.menonna@luedi.it

SI APRE questa sera (PalaCampagna ore 18, arbitri i baresi Armandi e Zuccarino) il campionato di serie B femminile (girone pugliese) al quale partecipa per il terzo anno consecutivo la Pink Bernalda del neo presidente Cospite. Le drastiche disposizioni del Comitato Regionale Fip hanno escluso tutte le società che non hanno iscritto proprie rappresentative ai campionati giovanili, il che ha ristretto la partecipazione a sole otto squadre, ma questo non sposta di una virgola l'interesse per la manifestazione che nel circondario appulo-lucano resta per importanza seconda soltanto alla B d'Eccellenza. In questa prima giornata assisteremo quindi agli scontri tra S. P. Vernotico e 3 Erre Brindisi, Mesagne e Lecce, Santeramo e Futura Brindisi, e, infine, tra Pink e Caggianelli Bisceglie. Difficile al momento valutare con precisione il peso tecnico delle avversarie delle ragazze di coach Paradiso, sia perché siamo appena agli inizi sia perché un pò tutte le squadre hanno notevolmente ringiovanito i propri roster puntando molto sulle teen-ager con l'eccezione di uno o due elementi di esperienza per team. Come, appunto, nel caso delle lucane

che avranno, causa partenze per lontani lidi universitari da parte di alcune delle giocatrici più esperte (Cristina Ninno e Ilaria Mastrogiovanni, ad esempio), la presenza sul parquet di diverse sedicenni e diciassettenni, alcune diciottenni ed una sola “veterana” come il capitano Nicoletta Melchiorre. Di contro le pugliesi del presidente Troilo costituiscono dal punto di vista anagrafico una eccezione nel panorama del torneo poiché lo zoccolo duro della squadra è formato da ragazze molto più grandi e dal buon tasso tecnico come la play 35enne Lilli Basile, le guardie 28enni Angela Landini e Sara Pasquale, l'ala Manuela Pisicchio (175 cm., '83), e le due pivot Maria Losapio (174 cm., '81) e Raffaella Palmieri (178 cm., '81) arrivata proprio quest'anno a sostituire la partente Racanati e a dare man forte al gruppo guidato in panchina dal nuovo coach 46enne Felice Fracchiolla. Insomma una partenza in salita per le “rosa” ioniche cui farà difetto l'esperienza ma non certamente l'entusiasmo, soprattutto se ci sarà un buon pubblico a sostenerle nella difficile impresa. Giovanni Palmieri sport@luedi.it


Sport 51 Hockey A2 Seconda trasferta consecutiva per la Raro Pattinomania Sabato 8 novembre 2008

«A Modena per vincere» Nicoletti suona la carica per la sfida a La Mela ANCORA una trasferta per la Raro Pattinomania Matera. Dopo quella in terra ligure della settimana scorsa, il team biancazzurro è pronto ad affrontare una nuova e lunga missione esterna in quel di Montale contro il La Mela. Per i ragazzi allenati da mister Massari si annuncia una gara meno impegnativa rispetto a quella contro il Sarzana, ma allo stesso tempo molto importante. Entrambe le formazioni hanno come obiettivo principale quello della salvezza, quindi sicuramente il team modenese cercherà di sfruttare al massimo il fattore casalingo per conquistare i tre punti. In casa materana ci sarà l'assenza del portiere Gennaro Picca che è stato squalificato dal giudice sportivo, due giornate, dopo l'espulsione diretta subita nella gara contro il Sarzana. Al suo posto il tecnico materano Massari schiererà il giovane Giacomo Xiloyannis, figlio dell'omonimo presidente, già impiegato negli ultimi minuti di gara sabato scorso a Sarzana sfoderando una buona prestazione. Per il Matera sarà molto importante non perdere anche per non farsi superare in classifica dai modenesi che sono un punto sotto i materani ma che possono vantare ben tre giocatori in classifica marcatori. Barbano e compagni, infatti, dovranno star attenti alle sfuriate di Davide Ferri, quarto nella classifica marcatori con nove gol fatti, Nicolas Daniani sette e Stefano Scu-

Luca Nicoletti della Raro Pattinomania Matera

tece sei di contro il La Mela ha uno dei portieri più battuti, Maicol Cavedon, che fino ad ora si è fatto bucare ben ventidue volte in duecento minuti giocati, mantenendo una media di 5,5 gol a gara. “Il Modena è una squadra alla nostra portata, andiamo per vincere - spiega il ca-

pocannoniere biancazzurro, Luca Nicoletti. Il La Mela ha solo un punto in meno di noi, proprio per questo motivo i tre punti ci consentirebbero di staccarci dal blocco dei play-out e stare più tranquilli. Nel Modena ci sono giocatori esperti come Farina, Scutece e Damiani. Noi siamo senza portiere,

ma siamo tranquilli perché Giacomo Xiloyannis a Sarzana, quando ha sostituito Picca, ha giocato una buona gara. L'ambizione personale - conclude Nicoletti - è continuare questo momento positivo e fare ancora altri gol”. In casa Pattinomania, dunque, c'è grande tranquillità e consapevolez-

za di poter far bene. A confermarlo sono anche le parole di Gaetano Nicoletti. “Anche se mi sono costantemente allenato con il mister, sto giocando effettivamente da quattro settimane. Per me è un grande onore essere allenato da Massari ed il mio ingresso in squadra è stato felice perché su-

bito sono arrivati i gol. A Modena sarà una gara importante e da giocare perché il La Mela è alla nostra portata. In parte saremo penalizzati dalla squalifica di Picca, ma la buona prova di Xiloyannis a Sarzana ci fa stare tranquilli”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

C’è anche il policorese Giovanni Castrovillari alla kermesse dei Sassi

Oggi l’assemblea elettiva

Matera mostra i muscoli Il palazzetto di Lanerà ospiterà la selezione per il sud Italia

Fidal, Ferrara candidato unico

POLICORO - A vederlo così, vestito con jeans e camicia, non si direbbe che sia palestrato. E invece Giovanni Castrovillari, 38 anni di Policoro, è un ragazzo che da ben tredici anni solleva pesi. Ma non lo dà a dimostrare dato che per lui il body building non è uno sport che serve a mettersi in mostra, ma semplicemente una filosofia di vita e una passione. Perché alla base di tutto c'è l'amore per questa disciplina sportiva che negli ultimi anni ha subito un boom incredibile di iscrizioni con palestre che nascono come funghi. Castrovillari però è anche riuscito a trasformare questa sua passione in lavoro, tanto da aprirne una a Scanzano Jonico e molto frequentata. Da oggi il suo nome potrebbe comparire tra i tre vincitori che si contenderanno la palma del corpo più statuario ai campionati mondiali NBBUI (National Body Building) che si terranno il prossimo 22/23 novembre. Prima dell'appuntamento molto atteso dagli appassionati di questo sport, in quel di Taranto, c'è da superare lo scoglio delle selezioni del sud Italia che sono in programma quest'oggi a Matera. Castrovillari rappresenta Policoro e tutto il circondario jonico e ci tiene a fare bella figura in una vetrina così fondamentale e propedeutica della fase finale nella sua categoria, stabilita dal rapporto altezza/peso: “ho partecipato -spiega Giovanni- a tante esibizioni nella mia vita, l'ultima a Scanzano alla 'Mostra di arte creativa' in agosto dove ero l'unico atleta ad essersi esibito. Ma quello che più mi interessa sottolineare è l'attaccamento a questo sport che nella vita mi ha dato tanto sotto il profilo psico/fisico. Infatti grazie al Body Building sono riuscito a superare molte difficoltà che ho incontrato nella vita tipo i complessi di inferiorità, e a volte ad ogni situazione che si verificava non sapevo come reagire e

IMPORTANTE appuntamento questo pomeriggio per la Fidal di Basilicata. Presso il campo scuola di Matera, infatti, si svolgerà l'assemblea regionale elettiva della Federazione Italiana di Atletica Leggera per il rinnovo dei quadri federali relativi quadriennio 2009 2012. L'assemblea delle trenta società lucane di atletica leggera, di cui diciassette appartenenti a società della provincia di Matera e tredici della provincia di Potenza, è convocata presso la palestra del campo scuola di atletica leggera “Egidio Romualdo Duni” di Matera alle ore 17,30 quando si svolgerà la prima convocazione ed alle ore 18,30 in seconda. L'unico candidato alla carica di presidente regionale è Michele Ferrara (presidente regionale uscente, ndr). A candidarsi per uno degli otto posti da consigliere regionale, inizialmente erano state presentate dodici domande, poi con il ritiro di Primo Sinno sono rimasti sono rimasti i seguenti candidati: Francesco Acquasanta, Carmine Ambrico, Maria Maria, Giuseppe Daraio, Ruggiero D'Ascanio, Antonio Decandia, Antonio Figundio, Domenico Forestieri, Donato Monaco, Angelo Raffaele Potenza, Emanuele Vizziello. Sempre questo pomeriggio verranno eletti i tre delegati all'assemblea nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera che si svol-

Il policorese Giovanni Castrovillari

mi ponevo tante domande per trovare la giusta soluzione. Ora fortunatamente sono consapevole delle mie capacità e qualità ed ho acquisito la giusta autostima”. Ma la sua missione continua nel sociale: “nel mio piccolo e grazie alla palestra che gestisco cerco di aiutare e recuperare tanti ragazzi che si trovano in difficoltà nell'integrarsi nella società”. Oggi per Castrovillari però potrebbe essere una giornata memorabile: “i tanti sacrifici del passato mi potrebbero regalare una gioia grandissima. Ci tengo a fare bella figura a Matera in questa selezione e di misurarmi poi il 22/23 novembre alla fase finale

davanti a tanti altri colleghi. Salire sul podio della città dei Sassi significherebbe dimostrare a tanti ragazzi che non hanno avuto una vita semplice che nella vita nulla è impossibile, proprio come nei film e cartoni animati mitologici che vedevo da bambino in cui l'eroe Ercole batteva i mostri cattivi”. E ironia della sorte Giovanni Castrovillari oggi parte dalla città d'Ercole, Policoro, alla conquista del mondo dei culturisti. Oltre a Castrovillari, ci sarà anche la partecipazione dei ragazzi dell’Akro Fitness del maestro Nunzio Caiella. Gabriele Elia sport@luedi.it

Ferrara presidente uscente

gerà a Torino il prossimo 30 novembre, Verrà eletto un delegato degli affiliati, un delegato dei tecnici e un delegato degli atleti. Sarà, dunque, un pomeriggio intenso ed importante per la Fidal Basilicata che conta un numero abbastanza elevato di tesserati. Nel territorio lucano, infatti, i tesserati alla Federazione Italiana di Atletica Leggera risultano essere 1046 suddivisi tra le varie categorie. lo.to.


Sabato 8 novembre 2008

LOTTO&CONCORSI

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Rubriche

A Firenze, Genova, Palermo e Tutte. Preso l’estratto a Torino

Centrato un poker di ambi ROMA - La conferma in blocco di tutti i capilista delle undici ruote ha permesso al 43 (la donna sul balcone) leader di Venezia di raggiungere quota 99 e portarsi ad una sola lunghezza dal traguardo a tre cifre, al secondo posto il 74 (la grotta) di Napoli con 98 ritardi e al terzo posto il 3 (il gobbo) di Roma con 93 turni. I ritardatari usciti di scena sono il 12 (il soldato) secondo della Nazionale dopo 61 assenze, il 36 (le castagne) terzo di Cagliari dopo 54 turni, il 74 (la grotta) settimo di Firenze dopo 37 mancati riscontri, l'81 (i fiori) settimo di Milano dopo 42 sorteggi negativi, il 24 (le guardie) nono di Napoli dopo 31 ritardi, il 17 (la disgrazia) terzo di Palermo dopo 63 assenze, il 49 (la carne) e il 70 (il palazzo) terzo e nono di Roma dopo 74 e 51 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 59-78 è uscito sia a Firenze che a Milano. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo la quaterna di cifra 2 (24-2880-82), l'ambo vertibile 28-82 e il terno della ventina (24-28-29) a Napoli, terno di figura 8 (17-26-80) a Palermo, terno della ventina (23-26-27) a Torino, terno di controfigura 5 (27-38-82) a Genova. NAZIONALE - La cadenza del 2 è ferma da 45 estrazioni, per ambi e terni affidatevi alla serie 12-22-42-62-82. Da decina 51/60 è in arretrato da 46 turni, formate ambi e terni nella serie 51-5355-57-58. Previsione speciale 15-29 per estratto ed ambo. BARI - Tra le cadenze è interessante per ambo quella del 6 con la serie 16-2636-56-66. Per ambo non va tralasciata la controfigura 7 con la cinquina 7-1829-40-62. Previsione speciale 51-84 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la cadenza del 3 e ancorateli alla serie 23-33-43-63-83. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla decina 31/40 con la combinazione 32-33-34-37-38. Previsione speciale 5-69 per estratto ed ambo. FIRENZE - Avevamo previsto la controfigura 8 ed è uscito l'ambo 6374. Per ambo le nostre preferenze alla cadenza 4 e alla serie 14-24-34-64-74. Interessante anche la cifra 4 con la serie 4-40-44-49-64. Previsione speciale 6578 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo consigliato la controfigura 5 ed è uscito il terno 2738-82, l'ambo 27-38 faceva parte della nostra selezione. La decina 51/60 reclama il gioco per ambo, prendete spunti dalla serie 51-52-53-54-59. Per ambo reclama il gioco anche la cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81. Previsione speciale 12-45 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie

37 29 3 13 18 64 74 49 3 41 43 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 12-59 per estratto ed ambo NAPOLI - Da 47 estrazioni la cadenza 4 è priva di riscontri, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-74. Per soli ambi tenete presente la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80. Previsione speciale 61-82 per estratto ed ambo. PALERMO - Centrato l'ambo 26-37 che avevamo proposto con la controfigura 4. La controfigura 3 con la serie 314-25-36-47 e la serie di cifra composta 23-32-24-42-34-43 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 6-83 per estratto ed ambo. ROMA - Da 64 estrazioni non dà risultati la figura del 3, cercate ambi e terni nella serie 3-12-21-39-66. Da 47 turni manca la cadenza 3, per ambo e terno date credito alla serie 23-33-53-63-73. Previsione speciale 41-60 per estratto ed ambo. TORINO - Vinto l'estratto con il 45 della previsione speciale. La figura 7 è ferma da 48 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. La controfigura 2 con la cinquina 13-46-5779-90 è in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 44-57 per estratto ed ambo. VENEZIA - I 66 ritardi consigliano di non escludere dal gioco di ambo e terno la cadenza 0, date fiducia alla serie 10-

63 85 74 59 76 75 98 86 92 92 99

2 62 88 68 23 11 11 46 14 68 14

60 85 56 59 75 65 84 69 78 78 87

3 4 56 8 48 74 54 34 30 24 40

57 64 50 50 55 52 55 62 67 60 58

34 59 25 90 54 28 9 1 77 52 16

49 61 48 48 47 45 46 61 63 59 53

30-40-60-90. Per ambo consigliamo la controfigura 5 con la serie 14-32-50-7786. Previsione speciale 8-74 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Firenze l'ambo 5974. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 34-57-80, 23-61-77, 1224-33, 50-66-84, 36-54-60.

Pronostico concorso n. 135 (del 08/11/2008) 39 37 45 52 61 67 74 80 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 40 81 126 56 85 123 17 82 120 69 90 120 10 55 119 84 1 118 62 64 118 37 86 118 64 87 118 87

PREVISIONI

Ritardo 49 46 45 37 35 34 33 32 32 31

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 8 novembre 2008 Roma e Tutte 49, 53, 11, 26, 33, 18 Napoli, Firenze e Tutte 47, 51, 9, 24, 31, 16 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 11 novembre 2008 Roma e Tutte 52, 56, 14, 29, 36, 21 Napoli, Firenze e Tutte 50, 54, 12, 27, 34, 19

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Novembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Novembre si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI NOVEMBRE 35 - 72 28 - 36 19 - 38 12 - 53 2 - 80 89 - 90 75 - 80 85 - 71 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Novembre.


Speciale Fidas

ilQuotidiano

•Sabato 8 Novembre 2008

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In città l’incontro interregionale dei donatori del Centro-Sud

Matera capitale della Fidas di FRANCESCO SALVATORE*

Matera torna a ospitare la Fidas, in occasione di una ricorrenza importante: la città, infatti, si appresta a festeggiare 30 anni di donazione del sangue, avendo dato i natali, l'8 maggio del 1979, all'Advos (Associazione Donatori Volontari del Sangue) della provincia di Matera. La costituzione si rese necessaria per meglio organizzare i gruppi aziendali di donatori, sorti nelle fabbriche della Valbasento, e per infliggere un duro colpo alla pratica dei “datori” di sangue, soggetti che dietro pagamento e senza scrupoli effettuavano la donazione. Nell'ultimo decennio, Matera, unitamente all'intera Basilicata, si è candidata a Capitale della donazione, ospitando ben 4 eventi di carattere nazionale (Matera '98 Incontro interregionale Fidas Matera '01 Meeting nazionale Giovani Fidas - Matera '04 Congresso Nazionale Fidas Potenza '06 Incontro Interregionale Fidas). Con la Riunione Interregionale dell'8 e del 9 novembre 2008, la città ospita gli oltre cento delegati, in rappresentanza delle Consorelle Fidas dell'Italia del Centro, del Sud e delle isole, giunti per una due giorni dedicata al volontariato per la donazione del sangue, ad una valutazione interna alla grande famiglia Fidas, finalizzata altresì a un'attenta analisi del nuovo welfare e alla formulazione di un importante contributo di idee e prospettive sull'attualità del sistema sangue. L'incontro interregionale si svolge tra operatori del volontariato per la donazione e si pregia della partecipazione di esponenti di spicco della sanità nazionale, oltre che di politici e tecnici esperti del settore. Si tratta di un appuntamento fortemente voluto dalla Fidas Basilicata, per segnare l'apertura delle attività di confronto, formazione ed informazione che caratterizzeranno un lungo periodo, che si concluderà a maggio 2009 con la celebrazione del XXX di Fondazione. Per questa iniziativa la Fidas Basilicata ha deciso di investire di responsabilità tutto il territorio, organizzando già nei mesi precedenti momenti di confronto preparatori per determinare le linee guida dei due convegni che fanno da contorno all'incontro più strettamente associativo, uno svoltosi a Potenza, presso il Ridotto del teatro Stabile, l'altro in programma a Matera in data odierna, presso la Mediateca Provinciale di Palazzo dell'Annunziata. L'evento ha luogo nell'unica regione del sud Italia che può sostenere l'autosufficienza di sangue intero, una delle poche regioni italiane che contribuisce all'interscambio di sangue mettendo a disposizione una quota importante del prezioso contributo di oltre ventimila donatori attivi, periodici, anonimi e volontari. Un traguardo, quello dell'autosufficienza, raggiunto grazie anche all'importante lavoro svolto sul territorio dalla Fidas Basilicata, ma raggiunto soprattutto instaurando un rapporto con le istituzioni e le Aziende sanitarie, basato sulla trasparenza delle informazioni, sulla professionalità posta sul tavolo del con-

fronto, sull'apertura al dialogo, nell'ottica di individuare le migliori soluzioni a garanzia della sicurezza dei donatori e dei riceventi. Un appuntamento, quindi, che ben si inserisce nel contesto di quanto avviato con la discussione del primo piano plasma regionale che diventa base del conseguente rinnovo del piano sangue della Basilicata, in cui la Fidas pone come condizione strettamente necessaria la congruità delle decisioni assunte prima in sede di Federazione nazionale e poi in raffronto al lavoro del Civis nazionale (Comitato Interassociativo Volontari Italiani Sangue) e del ministero della Sanità. Gli esiti positivi di tale modo di lavorare sono ravvisabili nei risultati che l'associazione consegue di anno in anno. Ultimo, solo in ordine di tempo, quello relativo alla campagna di raccolta estiva. L'estate rappresenta un momento storicamente critico, poiché il periodo delle vacan-

«La Basilicata è l’unica regione del Sud ad aver raggiunto l’autosufficienza per la donazione del sangue intero». A maggio 2009 la Fidas festeggia 30 anni ze coincide solitamente con l'aumento della traumatologia stradale, e ciò comporta una situazione di affanno per il sistema sangue. Quest'anno, in particolare, si è registrato l'allarme lanciato dal Centro nazionale sangue sulla mancanza di circa duemila unità a settimana a livello nazionale. La Basilicata ha confermato il trend di crescita assicurando la piena operatività delle proprie strutture ospedaliere, identificandosi come punto di riferimento per lo scambio interregionale. La Fidas, in particolare, con grande senso di responsabilità, si è attivata per gestire

la straordinarietà dell'evento organizzando un osservatorio permanete sempre in contatto con il Centro di compensazione regionale diretto dalla Dott.ssa Clelia Musto, che ha portato ad una raccolta mirata ed “intelligente” che, se pur con numeri straordinari, non ha mai creato difficoltà per esubero. L'organizzazione dell'incontro interregionale 2008 è stato un momento di grande condivisione del bagaglio di esperienze che i dirigenti lucani hanno maturato nel tempo, soprattutto dopo l'adesione nel 1996 dell'Advos alla Fidas. Questa fase ha in-

nescato una serie di meccanismi che hanno fatto da volano per la crescita esponenziale dell'associazione, non solo sotto l'aspetto dei numeri, ma anche per quel che riguarda la professionalità dell'azione di volontariato svolta. Fondamentale è risultato il lavoro dell'Ufficio di Presidenza, che ha preso in carico la gestione totale dell'evento, con la partecipazione attiva oltre che del presidente, del consigliere nazionale, Antonio Bronzino, del consigliere regionale con delega all'organizzazione di eventi, professor Paolo Ettorre, del segretario amministrativo regionale, Pancra-

zio Toscano, e del presidente della Fidas Matera, Nicola Altieri. Tale evento culturale di primo piano è stato promosso a Matera non per assicurare un sostegno assistenziale a un sistema ancora fragile, ma nella convinzione che la città possa rappresentare lo scenario per il dispiegarsi di un network sociale, ampio e diversificato, che ponga la Fidas in relazione a tutti i soggetti del Terzo Settore, dal volontariato alla cooperazione sociale ad altri attori del privato sociale. Tale rete, con il coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli, in un costante e sistematico confronto con le Aziende sanitarie locali, intende proporsi quale laboratorio per la produzione di idee e di importanti contributi su cui fondare le strategie politiche di sviluppo e di organizzazione a supporto della cultura della donazione e della solidarietà. *Presidente regionale della Fidas Basilicata


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Sabato 8 novembre 2008•

ilQuotidiano Speciale Fidas Eventi promozionali con l’unico scopo di essere utili al prossimo

Missione compiuta Donazioni aumentate del 45% nel quadriennio E' SEMPRE arduo fare dei bilanci rispetto ad attività programmate e svolte. Ci proviamo, anche per far conoscere la vitalità che contraddistingue la Fidas Basilicata oggi, Advos ieri, in un continuo succedersi di iniziative che hanno caratterizzato il percorso degli ultimi anni. Intanto partiamo dai numeri dell'ultimo quadriennio (2004-2007), che ha visto un incremento delle donazioni pari al 45%, rispetto agli anni precedenti. Non meno importante il periodo gennaio-ottobre 2008, che vede un aumento del 18% rispetto all'anno precedente. Sono dati che sembrerebbero aridi, ma che danno un senso enorme agli sforzi che l'associazione ha compiuto in questi anni. Tutto ciò è stato possibile grazie all'abnegazione del gruppo dirigente e dei volontari, che lavorano instancabilmente da oltre un decennio. Non hanno importanza i ruoli, le cariche, tutto è animato dallo stesso spirito: “Cercare di essere utili agli altri con un nostro pic-

A sinistra, Ozino Caligaris, a destra Francesco Salvatore, qui sopra la storica assemblea interregionale a Matera nel 1997

colo gesto”. Ognuno ha cercato di dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati e dare un senso alla propria vita. Per arrivare a questo, il lavoro è stato lungo e non privo di insidie, ma con la tenacia e la caparbietà di tutti si sono superate le difficoltà che man mano si presenta-

vano. La programmazione pluriennale ha visto la partecipazione di testimonial (Luigi De Canio - Raffaele Nigro Carmen Lasorella - ecc.) che hanno prestato la loro immagine, senza chiedere nulla in cambio, per essere partecipi di questa grande sfida: raggiungere l'autosufficienza regionale di sangue che si

è concretizzata nel 2007. I grandi eventi che hanno caratterizzato la nostra associazione sono stati tanti nel corso degli anni; ne cito solo alcuni che sono stati realizzati in proprio o attraverso la collaborazione con altre realtà associative (Fidas nazionale - Scuole di ogni ordine e grado - Università - Par-

rocchie - Csv - Associazioni Togheter - Domos - Basilicata/Mozambico - Basilicata for Chernobyl - Parco della Murgia - Scuole di ballo - Associazioni sportive - ecc.): progetti di formazione per i volontari; organizzazione del Congresso nazionale Fidas e incontri interregionali Fidas Centro-Sud-Isole; progetto

Basilicata-Mozambico con raccolta fondi per la costruzione di scuole in Mozambico; progetto LibanItaly che ha visto la partecipazione di medici associativi che hanno partecipato alla missione, oltre all'invio di materiale sanitario per ospedali pediatrici in Libano. Tutte le iniziative hanno dato ampia visibilità alla Fidas, trasformando l'evento, di volta in volta, in avvicinamento di altri volontari alla donazione di sangue. Il ruolo della Fidas Basilicata, in regione, è diventato essenziale e insostituibile, tanto da essere tra i punti di riferimento della programmazione regionale.Un augurio di buon lavoro, infine, a tutti i volontari per una maggiore crescita della Fidas e un invito a tutti i cittadini che sono in buona salute a offrire una parte di loro stessi (il sangue), per alleviare le sofferenze di quanti, attraverso questo prezioso liquido, possono sperare in una vita migliore. Paolo Ettorre Responsabile organizzazione eventi della Fidas

«Da noi i donatori vengono accolti e coccolati con sincera cordialità grazie ai tanti volontari»

Solidarietà matura nella città dei Sassi Presidente Altieri soddisfatto anche per la risposta dei giovani

Nicola Altieri

È LA terza volta che la città di Matera ospita gli amici della Fidas. La prima fu in occasione dell'Interregionale nel 1997, la seconda per il Congresso nazionale del 2004. L'appuntamento dell'InterregionaSI svolgono in autunno gli incontri interregionali delle federate Fidas. Sono utili momenti di confronto tra i presidenti delle federate, i delegati, i presidenti regionali con la presidenza e le segreterie nazionali. L'iniziativa organizzata a Matera oggi e domani, oltre a costituire un momento di approfondimento e dibattito su temi di attualità, rappresenta l'occasione per un confronto sul tema proposto dal Direttivo nazionale “Ruolo e funzioni delle Federazioni regionali”, individuato con l'obiettivo di approfondire i compiti delle Federazioni e dei presidenti regionali e il loro rapporto tra la Federazione nazionale e le associazioni federate. Per domani è in programma la Tavola Rotonda su “Volontariato, Terzo Settore e nuovo welfare”, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del Terzo Settore e delle istituzioni. L'incontro Interregionale Fidas ha un prologo a Potenza dove, nella mattinata dell’8 novembre, si tiene un convegno di carattere medicoscientifico sul tema: “La donazione del plasma in Basilica-

le 2008, offre un'altra importante opportunità di incontro tra “fratelli di sangue”. Da quel primo incontro, di undici anni fa, la nostra piccola-grande comunità di donatori è molto cresciuta; si è più che triplicata e, soprattutto, ha stretto con la solidarietà del dono un appuntamento che si ripete nel tempo. La famiglia Fidas ha conquistato sempre più la fiducia di una città che, a differenza di molte realtà della sua provincia, è un po’ restìa a “offrire il braccio” al dono. La nostra bellissima città ha perso, da tempo, quel carattere sano di paese di provincia, in cui tutti sono cordiali con tutti e, nello struscio serale, i saluti e i rumorosi incontri dei gruppi di amici si sprecano. Vive un ritmo più moderno, veloce, che distrae. I giovani affollano le strade ed i locali fino a notte fonda. Il ritmo delle loro giornate è scan-

dito, dopo la scuola, dagli squilli di cellulare, mp3, birra e panino al pub. Diventa così difficile per un vecchio dirigente associativo come me, stare dietro a questi “figli che vivono a mille all'ora”, comunicare con loro e spiegare che essi rappresentano, necessariamente, il ricambio della mia generazione, il sangue giovane, il sangue nuovo. Nonostante tutto, siamo cresciuti e siamo orgogliosi, noi tutti della sezione cittadina, di averlo fatto passo dopo passo, facendo crescere nella comunità il “senso” del dono come “gesto per la vita”, aiutando a far comprendere il senso del dono nelle sue caratteristiche di solidarietà, volontarietà e periodicità. Il merito di questa crescita è di quanti, dirigenti, giovani, amici, sono riusciti a dimostrare che senza molto clamore, giorno dopo giorno, si riesce a soddisfare, con

impegno esemplare, l'emergenza sangue del nostro territorio. La nostra attività di informazione e di promozione a favore del dono viene svolta quotidianamente, soprattutto presso il punto prelievi del Sit dell'ospedale Madonna delle Grazie. Qui i donatori e coloro che intendono diventarlo, vengono accolti e “coccolati” dai nostri volontari, su tutti l'insostituibile Elvira, informati e seguiti nella fase di prelievo, anamnesi e post donazione. Un sorriso, un consiglio e qualche scambio di idee sono utili a tutti. Questa è una ricetta Fidas di antica composizione. E se fatta col cuore, funziona. Questo è il piccolo, grande segreto del successo di questi anni: la serietà, la sincerità, la giusta informazione e la cordialità con cui siamo vicini ai donatori. Nella sede di piazza del Sedile

svolgiamo, invece, le altre attività associative: l'organizzazione delle telefonate ai donatori, degli incontri periodici, degli eventi e delle manifestazioni. Cerchiamo sempre di portare avanti le “ragioni” del dono in tutti quei contesti che possono dare un forte contributo: scuola, associazioni sportive e non, comunità. È, ad esempio, ultimo in ordine di tempo il gemellaggio con l'associazione “Amici del borgo” di La Martella. Una bella realtà associativa promossa da un gruppo di giovani volontari capitanati da Piero Pasqualicchio, che in poco tempo ha organizzato una serie di riusciti eventi per rivitalizzare il pittoresco borgo materano. Come pure una splendida squadra di calcetto, che promette scintille nel campionato di serie D. Nicola Altieri Presidente Fidas Matera

A Matera due giorni di dibattiti e confronti su volontariato e ruolo delle ferderazioni regionali

Si discuterà del nuovo welfare ta, attualità e prospettive”, finalizzato alla presentazione della situazione relativa alla raccolta del plasma in Basilicata e di un progetto al quale Regione, trasfusionisti e associazioni dei donatori hanno lavorato per individuare bisogni, risorse e strategie da mettere in campo per allineare la nostra regione agli obiettivi attesi e per garantire sicurezza e tranquillità ai pazienti. Veniamo da una stagione che in Basilicata ha fatto segnare importanti risultati nel segno della raccolta di sangue, che ha consentito non solo il buon funzionamento dei servizi trasfusionali, ma anche alcune esportazioni a regioni viciniori che si trovavano in estrema difficoltà soprattutto nei mesi estivi, oltre che un accresciuto numero di procedure di plasmaferesi. E' stata anche la stagione che ha visto in difficoltà, per la scarsa disponibilità di sangue, re-

Antonio Bronzino e il grande raduno Fidas del 2007

gioni che storicamente hanno assicurato la loro autosufficienza ed hanno supportato generosamente diverse aree del Mezzogiorno d'Italia che presentavano carenze. E' stata anche l'estate che ha visto ricomparire lo spettro della presenza del virus della me-

ningo-encefalite da Wnv (il virus del Nilo Occidentale). Tutti i Servizi Trasfusionali e le Unità di Raccolta sul territorio nazionale sono state allertate dal Centro Nazionale Sangue per accertare che il candidato donatore non abbia soggiornato nelle ore serali e

notturne nelle aree delle province di Ferrara e Bologna dove si è manifestato il problema. Ma è stata anche la stagione che ha visto scomparire dall'elenco dei dicasteri del nuovo Governo Berlusconi il ministero della Salute. Saremo sempre dell'idea che al di

là di ogni riorganizzazione della compagine governativa, questo punto di riferimento certo in una materia tipicamente tecnica quale è la “salute”, non debba scomparire per avere una interlocuzione stabile sulle politiche sociali e sanitarie. Proprio su questo aspetto del “nuovo welfare”, del nuovo stato sociale vogliamo con la tavola rotonda promuovere una riflessione dopo la presentazione da parte del ministro Sacconi del libro verde: “La vita buona nella società attiva” che apre un confronto tra gli attori del Terzo Settore. Le qualificate presenze a Matera dei responsabili nazionali del Forum del Terzo Settore, Vilma Mazzocco, del coordinamento dei Csv, Marco Granelli, della Fidas nazionale, Aldo Ozino Caligaris, unitamente a espressioni delle istituzioni possono avviare un dibattito franco e sereno che non può che giovare alle attività future dell'associazionismo, nell'ottica della valorizzazione del Terzo Settore e della crescita civile e democratica del nostro paese. Antonio Bronzino Consigliere nazionale Fidas


55 Speciale Fidas Bisogna produrre 3.500 kg in 3 anni per adeguarsi alla media nazionale

ilQuotidiano

•Sabato 8 novembre 2008

La priorità è il plasma Clelia Musto spiega il progetto regionale LA Regione Basilicata, fino al 2005, si trovava in una situazione di carenza relativamente al fabbisogno di emazie. Si ricorreva per questo all'importazione di unità da regioni eccedentarie. Grazie alle campagne di informazione e proselitismo, e grazie alle raccolte svolte in gran parte sul territorio dalle associazioni di volontariato della donazione, nel 2006 per la prima volta la Regione Basilicata ha raggiunto l'autosufficienza in emazie. Non solo, questo dato è stato confermato anche nel 2007 e ad oggi siamo certi di poter dire lo stesso nel 2008. In questi ultimi tre anni, anche se in misura contenuta, siamo andati più volte in “soccorso” a regioni carenti. Anche per quanto riguarda la produzione di plasma da inviare all'industria per la produzione degli emoderivati si è avuta una crescita esponenziale nel corso degli anni (2.966 Kg nel 2005, 3.147 nel 2006, 4.136 nel 2007), ma l'autosufficienza per gli emoderivati rappresenta un traguardo ancora lontano. Fermo restando che l'obiettivo prioritario è il mantenimento dell'autosufficienza in emazie, il Sistema Trasfusionale Nazionale ha iniziato a rivolgere la propria attenzione anche alla produzione di plasma. Inoltre, a norma della legge 219/2005, l'autosufficienza è confermata come obiettivo non frazionabile del Paese, finalizzato a garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di qualità e sicurezza della terapia trasfusionale. Viene quindi riconosciuta la funzione sovraregionale e sovraziendale dell'autosufficienza, cui devono concorrere le Regioni e le Province Autonome dotandosi di strumenti di governo caratterizzati da capacità di programmazione, monitoraggio, controllo e partecipazione attiva alle funzioni di rete di interesse interregionale e nazionale. Gli obiettivi del Cns (Centro Nazionale Sangue) nella programmazione del 2008 indicano un incremento dell'invio plasma rispetto al 2007, intorno a 40.000 Kg

I

Clelia Musto

rispetto al 2007 (+6.5%), con una crescita dell'indice Kg di plasma /1000 abitanti/anno da 10.33 del 2007 a 11. Per essere in linea con quanto richiesto dalla legge e per rispondere al fabbisogno Regionale, è stato predisposto un “Progetto plasma”, condiviso tra le Strutture trasfusionali e le associazioni e Federazioni di volontariato, ora al vaglio della Regione. Il Progetto prevede l'obiettivo di produrre 3500 Kg in più di plasma in 3 anni per adeguarci alla media nazionale di 11 Kg/1000 abitanti. Per poterlo attuare sono state individuate diverse azioni che vanno da una maggiore razionalizzazione dei consumi a un incremento della raccolta da svolgersi nei Centri Trasfusionali e nei Punti di Raccolta autorizzati. È necessario quindi che tutti gli attori del Sistema Trasfusionale, i Medici e gli infermieri i tecnici trasfusionisti, gli operatori delle associazioni e Federazioni di volontariato, e i donatori di sangue, cooperino al raggiungimento di questo obiettivo. Dottoressa Clelia Musto Primario del Servizio Trasfusionale dell'AO “S. Carlo” di Potenza e Responsabile del Centro Regionale di Compensazione e Coordinamento

di ALDO OZINO CALIGARIS*

LE attività trasfusionali nel nostro Paese si fondano sulla donazione del sangue e dei suoi componenti da parte di donatori volontari, anonimi, gratuiti, periodici e responsabili a garanzia del buon funzionamento del sistema trasfusionale e dell'intero Sistema Sanitario Nazionale. Le norme introdotte dalla legge di riforma delle attività trasfusionali e gli atti applicativi che ne discendono indicano un nuovo percorso che vede alla base di tali attività una donazione programmata a livello nazionale, regionale e locale con il fine di soddisfare i fabbisogni trasfusionali per emocomponenti ed emoderivati secondo standard di qualità e sicurezza omogenei su tutto il territorio nazionale. Infatti l'istituzione del Centro Nazionale Sangue, con le sue funzioni tecnico-scientifiche, la predisposizione del Piano annuale di autosufficienza, con le previsioni dei fabbisogni e delle attività produttive nazionali e regionali, la definizione dello schema tipo di convenzione tra le associazioni e federazioni di donatori di sangue e le regioni, con la prevista partecipazione del volontariato alla predisposizione, all'attuazione e alla verifica dei programmi regionali di autosufficienza per emocomponenti ed

DONATORI SONO SEMPRE BENVENUTI.

LA donazione di sangue o degli emocomponenti è un'attività di promozione e protezione della salute all'interno di una comunità e le associazioni di donatori, oltre a garantire sacche di sangue e sicurezza trasfusionale, attraverso la presenza capillare su un territorio, rappresentano un nodo della rete di costruzione del benessere allorquando coinvolgono l'intera popolazione. Infatti, aumentando il numero di persone che si recano a donare (candidati donatori), si favoriscono le relazioni basate sulla reciproca fiducia. Ecco perché il candidato donatore rappresenta sempre e comunque una risorsa anche se al colloquio e alla visita medica non dovesse seguire la donazione. Varcare la soglia d'ingresso dell'associazione significa assumersi una responsabilità verso se stessi e verso gli altri ed esprimere la volontà di donare è sempre una scelta di libertà rientrante in un contesto di se-

UN’INTESA

Nicolò Pio Onorati

gretezza e di bene disinteressato. Può donare sangue chi è digiuno da circa 8 ore ed ha un'età compresa tra i 18 e i 65 anni, pesa almeno 50 kg e con pressione arteriosa uguale o superiore a 110/60 millimetri di mercurio. La concentrazione di emoglobina dovrà essere superiore a

BRILLANTE CON IL

IL 28 ottobre 2008 è stato siglato il protocollo d'intesa tra il Centro di Riabilitazione Don Uva di Potenza e la Fidas Basilicata. «Un altro obiettivo -spiega la dottoressa Maria Rosaria Capoluongo, responsabile dell'Urp della strutturache ci eravamo prefissati di raggiungere per rafforzare sempre più il concetto di sinergia con le associazioni di volontariato presenti sul territorio, per la promozione di iniziative condivise e progettate attraverso una buona cooperazione di gruppo». «Il Centro Don Uva -afferma il direttore sanitario dottor Mori, firmatario del protocollo- con mezzo secolo di storia ha vissuto una evoluzione che lo porta ad essere, nel panorama della sanità regionale, una realtà significativa e pregnante per il trattamento di pazienti affetti da malattia di Alzheimer e per la creazione al suo interno delle residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa), con cui riesce a fornire risposte concrete ai bisogni delle famiglie con anziani disabili. Va, dunque, riconosciuto a pieno titolo il suo ruolo all'interno della rete

Il valore inestimabile della donazione volontaria emoderivati, sono tutti strumenti che sanciscono la fattiva collaborazione del volontariato, insieme ai professionisti di settore e alle istituzioni, per assicurare ai cittadini prestazioni sanitarie, indispensabili e insostituibili, facenti parte dei Livelli Essenziali di Assistenza. Il volontariato, da una parte, con le sue articolazioni nazionali, regionali e locali e il sistema trasfusionale, dall'altra, con i suoi organismi nazionali, Cns e Consulta tecnica permanente, strutture regionali, Crs, e servizi trasfusionali costituiscono una rete nazionale che, rispondendo al nuovo assetto dettato dalla nuova normativa e dal recepimento delle direttive europee, affronta i fabbisogni delle attività di raccolta e delle necessità trasfusionali del Paese con un monitoraggio costante del sistema. Il dono volontario, periodico, responsabile e associato in questa prospettiva, ottiene la massima valorizzazione in quanto utilizzato al meglio per assicurare una terapia trasfusionale pronta e sicura per l'ammalato. L'andamento delle donazioni di globuli

ECCO

rossi e di plasma, nei primi dieci mesi di quest'anno, ha raggiunto e leggermente superato, complessivamente, l'incremento indicato come obiettivo dalla programmazione annuale. La compensazione intraregionale e interregionale ha garantito a livello nazionale la disponibilità di terapia per i pazienti di tutte le regioni anche nel periodo estivo. Infatti, nonostante all'inizio dell'estate, regioni storicamente eccedentarie abbiano dichiarato, a fronte di un aumento dei consumi al loro interno per incremento di attività clinica e chirurgica, una minore disponibilità a cedere all'esterno emocomponenti, l'aumento di donazioni in alcune regioni, in particolare nel sud d'Italia, ha potuto compensare i fabbisogni di altre regioni che, per cause sanitarie o strutturali, continuano a non raggiungere autonomamente la propria autosufficienza. Il ruolo del volontariato del dono diventa insostituibile per tutelare il donatore e organizzare la donazione secondo le necessità qualitative e quantitative costantemente monitorate con il servizio trasfusio-

CENTRO

COME SI DIVENTA ALTRUISTI

12,5 grammi per litro di sangue nelle donne e superiore a 13,5 grammi per litro di sangue negli uomini. I criteri di esclusione dalla donazione sono di carattere temporaneo o permanente: tra i primi quelli fisiologici sono rappresentati dalla gravidanza fino ad un anno dopo il parto; anche i viaggi in zone endemiche per malattie tropicali impediscono la donazione per tre mesi dal rientro; inoltre, si annoverano le vaccinazioni a seconda del vaccino utilizzato (da 48 ore a 4 settimane) e, infine, una esclusione temporanea per 4 mesi in caso di esame endoscopico, lesioni da ago, tatuaggi o body piercing, trasfusioni, trapianti di tessuti o cellule di origine umana, agopuntura. Si escludono dalla donazione per 4 mesi dall'ultima esposizione al rischio anche coloro che hanno avuto stretto contatto domestico con persone affette da epatite B o che hanno avuto rapporti sessuali con persone

DI RIABILITAZIONE

Il Centro Don Uva di Potenza

delle strutture territoriali dedicate al paziente geriatrico. In rappresentanza della Fidas, ha firmato il protocollo il dirigente regionale Michele Cersosimo, alla presenza anche del presidente della Fidas ponale di riferimento. Sul fronte della sicurezza degli emocomponenti donati, le due ultime stagioni estive hanno visto insorgere nuove patologie infettive che hanno messo a dura prova la stessa rete trasfusionale e assistenziale del Paese [...]. Di fatto, la tempestiva azione di prevenzione delle regioni e l'immediato coordinamento e controllo tecnico-scientifico da parte del Cns con la diramazione di linee guida, hanno impedito il possibile diffondersi di infezioni attraverso la terapia trasfusionale con l'esclusione temporanea dalla donazione dei donatori residenti o transitati nelle aree interessate e con l'immediata introduzione di sofisticate indagini diagnostiche per la validazione degli emocomponenti donati. Anche in queste situazioni di emergenza, gli attori del “pianeta sangue”, nell'unitarietà del processo trasfusionale, hanno dimostrato a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale, di ben saper svolgere il proprio ruolo in modo tempestivo, responsabile e partecipativo. Il volontariato del dono, come attore protagonista di tale sistema, deve e dovrà sempre più partecipare alla costante azione di programmazione delle attività donazionali [...]. *Presidente nazionale della Fidas

infette o a rischio di trasmissione di malattie infettive. Idem per chi è stato sottoposto ad intervento chirurgico maggiore. Cure odontoiatriche quali estrazione dentaria e devitalizzazione sono considerati alla stregua degli interventi chirurgici minori e pertanto si rinvia la donazione di una settimana. Alcune malattie come la glomerulonefrite acuta, brucellosi, osteomielite, Tbc, mononucleosi infettiva, toxoplasmosi richiedono un periodo di esclusione temporanea che va da 6 mesi a 5 anni dopo la guarigione, a seconda dei casi. Febbre superiore a 38° e sindromi influenzali richiedono 2 settimane di rinvio dalla cessazione dei sintomi. Infine, vi sono le esclusioni permanenti le quali comprendono anche le inidoneità alla donazione di sangue a tutela della propria salute. Nicolò Pio Onorati Direttore sanitario della Fidas Basilicata

“DON UVA”

tentina, Alessandro Marongiu, e del vicepresidente Cosimo Ponte. Cersosimo ha sostenuto che la pratica del volontariato Fidas ha finalità concrete e sicuramente attente alle esigenze dell'Ammalato. La Fidas in Basilicata, in sinergia con le altre associazioni di volontariato, potrà svolgere un ruolo sempre più complementare e sussidiario alle strutture sanitarie, nella comune finalità di creare una società sempre più efficiente e a misura d'Uomo. La collaborazione tra Fidas e Centro don Uva è finalizzata a realizzare: Iniziative volte allo sviluppo della pratica del volontariato nel rispetto dei principi della legge 266/91 che ribadisce il “volontariato” quale espressione di partecipazione, pluralismo e solidarietà per il conseguimento di finalità di carattere sociale, civile e culturale; percorsi di informazione e formazione sulla donazione di sangue, sui corretti stili di vita e sulla prevenzione; l'integrazione dei diversamente abili attraverso la programmazione di attività associative sia culturali sia ricreative.

Benvenuto dal sindaco di Matera Nicola Buccico ai volontari della Fidas SONO lieto di porgere il mio saluto augurale alla Federazione Italiana delle Associazioni Donatori di Sangue, che organizza a Matera un incontro interregionale di grande rilevanza culturale e sociale. In un'epoca in cui viene da tutti riconosciuto il ruolo essenziale delle associazioni di volontariato nel sostegno e nella realizzazione di iniziative pubbliche per il Terzo Settore e per il nuovo Welfare, non posso non esprimere il mio compiacimento per il lavoro svolto in tutti questi anni dalla Fidas Basilicata, alla quale ho dato sempre il mio appoggio convinto e partecipe.Quello della Fidas è, per molti aspetti, un lavoro oscuro ma capillare e continuativo, che dà i suoi frutti soltanto nei tempi medio-lunghi. E' pertanto doveroso il sostegno per queste iniziative da parte degli enti istituzionali come pure da parte della opinione pubblica, che va costantemente informata di quello che realizzano nel settore socioassistenziale Associazioni come la Fidas. Un caloroso saluto, quindi, a nome della Amministrazione comunale di Matera e mio personale, con i più cordiali auguri di buon lavoro a quanti partecipano all'Incontro dell'8 e 9 novembre 2008. Emilio Nicola Buccico Sindaco della città di Matera che ospita per la prima volta dopo dieci anni il congresso interregionale Fidas


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ilQuotidiano Le sezioni Fidas Valeria Bozza: «Abbiamo fatto del volontariato uno stile di vita»

Sabato 8 novembre 2008•

«Ragazzi mettetevi in gioco» L’appello del presidente Caligaris ai giovani «RAGAZZI, vi chiedo una cosa: mettetevi in gioco, ne vale la pena. Se voi saprete dare testimonianza del significato di questo gesto, saprete entrare nei meccanismi dell'associazione, nel “cuore” dell'associazione, nei direttivi dell'associazione, non solo la Fidas, ma tutto il volontariato italiano del sangue ne trarrà un vantaggio e soprattutto il maggior beneficio lo trarranno le persone ammalate e tutto il sistema sanitario nazionale». Con queste parole il presidente Nazionale della Fidas, Aldo Ozino Caligaris, ha salutato i giovani volontari di questa associazione in occasione dell'ultimo corso di formazione tenutosi a Roma. Mi piacerebbe davvero raccontare nel dettaglio l'esperienza incredibile di questo corso, le emozioni provate e le ulteriori conoscenze acquisite, ma non basterebbe un solo articolo di giornale. Mi soffermerò solo su alcuni dati che ritengo importanti. Un centinaio di ra-

IL

Valeria Bozza

gazzi provenienti da ogni parte dell'Italia; tanta voglia di divertirsi e fare “casino” (e lo abbiamo fatto), ma al tempo stesso tanta voglia di “lavorare”, “progettare”, mettersi in gioco per dare un contributo concreto affinché i due obiettivi che la Fidas si è prefissata siano raggiunti: garantire il

NUOVO IMPEGNO DI

BRIENZA - Cresce e si consolida sul territorio regionale la famiglia Fidas, che può oggi annoverare tra i suoi sostenitori un nuovo gruppo di donatori costituitosi a Brienza, provincia di Potenza. La sezione burgentina ha avuto modo di presentarsi ufficialmente alla cittadinanza nel corso di una tre giorni svoltasi la scorsa estate dal 4 al 6 luglio. Per l'occasione è stato approntato un ricco cartellone di iniziative - tra cui la prima donazione - al fine di sottolineare l'importanza del dono quale gesto di solidarietà e di amore incondizionato nei confronti della vita. La costituzione del gruppo Fidas a Brienza, che fa seguito ad una serie di incontri pubblici promossi dal professor Salvatore Accordo, direttore sanitario della

nostro costante gesto a tutte quelle persone che ne hanno bisogno e garantire alla nostra associazione continuità e ricambio generazionale. La Fidas Basilicata quest'anno compie 30 anni ed è un anno importante soprattutto perché, facendo un bilancio del nostro operato, abbiamo

IRSINA - Quest'anno, in occasione della Giornata di donazione di Sant'Eufemia, la sezione Fidas di Irsina “Giuseppe Attilio” ha raggiunto la cifra record delle 60 unità di sangue raccolto, doppiando finanche il risultato conseguito lo scorso anno, allorquando furono registrate 58 donazioni. «Si tratta di un risultato davvero significativo -ha dichiarato Pietro Amato, presidente della Sezione Irsinese- che conferma la crescita costante dell’associazione e rende sempre più concreta la possibilità di superare le 341 donazioni raggiunte nel 2007, dato non certamente trascurabile per una comunità che conta all'incirca 5000 abitanti e tenendo conto che, di questi, non tutti possono donare. Al 31 agosto 2008 si contano già 22 donatori in più rispetto alla scorso anno e questo -continua il presidente-

Un gruppo di volontari della Fidas

quasi sempre di individuare eventuali “anomalie” e di intervenire tempestivamente. Se si pensa poi che tutto questo avviene facendo una “buona azione” la cosa fa più piacere. A sostenerlo la studentessa Alessandra Fusco, del gruppo giovani della Fidas Vulture. Uno studio finlandese su 3.000 uomini pubblicato sull'American Journal of Epidemiology, ha dimostrato di recente anche che chi si sottopone a prelievi regolari risulta meno a rischio d'infarto. Nei donatori assidui il rischio di infarto è risultato ridotto dell'88 per cento. Come mai?

METAPONTO - La scorsa estate il lido di Metaponto è stato animato dalla presenza dei giovani volontari della Fidas Basilicata che, con lo slogan “Prima di partire per le vacanze o se siete già in vacanza Donate!”, hanno invitato i loro coetanei a non dimenticarsi di chi ha bisogno di aiuto prima di concedersi il meritato riposo, abbandonandosi a momenti di svago e divertimento. L'attività svolta dal gruppo giovani presente all'interno dell'Associazione Donatori Volontari Sangue rientra nella più generale azione di sensibilizzazione promossa dalla Fidas al fine di incrementare

il numero di donazioni nel periodo estivo, che può spesso rivelarsi critico dal punto di vista della disponibilità di sangue presso le strutture ospedaliere. Fondamentale si è rivelato per il buon esito dell'iniziativa il supporto fornito dalle sezioni di Matera e di Metaponto. Quest'ultima, inoltre, si è resa protagonista di un'altra importante manifestazione promossa dalla Fidas Basilicata, le “Giornate Solidali”, svoltesi a Metaponto Borgo dall'8 al 10 agosto. Un contributo eccezionale per l’associazione. Sezione Fidas di Metaponto borgo

Il grande record di Irsina per Sant’Eufemia

I consigli per donare dal gruppo del Vulture che muove i primi passi VULTURE - A muovere i primi passi la sezione Fidas del Vulture, che ha eletto suo domicilio ad Atella, con i primi cinquanta iscritti provenienti dall'intero comprensorio del Vulture-Melfese. «Diventare donatore di sangue è anche un'ottima occasione per tenere sotto controllo la propria salute e per scoprire, ai primissimi sintomi, eventuali patologie», ci dice Valerio Lorusso, socio fondatore della locale sezione.«La donazione periodica è senza dubbio una efficace forma di medicina preventiva. Il donatore abituale ha diritto a esami gratuiti del sangue ed a visite cardiologiche. Viene spesso e volentieri “revisionato”». Gli fa eco Donato Macchia. A ogni donazione si viene visitati da un medico: misurazione della pressione, visione delle condizioni generali, auscultazione, eccetera. Poi una piccola parte del sangue donato viene esaminato per garantire il ricevente, innanzitutto, ma anche per controllare la salute del donatore. Da questo esame del sangue ogni persona può tenere sotto controllo valori quali il colesterolo, la glicemia, il ferro ed altro. Un monitoraggio costante di tali valori consente

L’utile appello estivo della Fidas di Metaponto

Una sezione iperattiva con neofiti in aumento

BRIENZA

sezione Fidas di Potenza, e dal dott. Macchia, fa segnare un ulteriore importante traguardo nella direzione dell'ampliamento del popolo dei donatori in generale e della Fidas in particolare. «L'avvio di un nuovo gruppo di donatori in quel di Brienza -ha commentato Francesco Salvatore, presidente regionale- è segno del fermento positivo creato intorno all'Associazione e della maturità raggiunta dall'esecutivo della Fidas in occasione del trentennale della sua nascita. Entro la fine del 2008 pensiamo di avviare almeno altri 4 gruppi con un consistente aumento delle unità raccolte». Il responsabile della sezione, Raffaele Marasco, viene affiancato da Carmine Pepe, Giuseppe Collazzo, Giuseppe Paladino e Donato Pepe.

visto quanti importanti traguardi siano stati raggiunti anche grazie a noi ragazzi che non solo doniamo abitualmente il nostro sangue, ma collaboriamo attivamente con l'associazione, perché abbiamo fatto del volontariato il nostro “stile”, la nostra “moda”, il nostro “mito” da seguire. Fare volontariato non è roba da chierichetti, non è controtendenza, al contrario è l'occasione che abbiamo per dimostrare che non siamo solo “i bullisti” delle scuole o una generazione dedita a sesso, droga e alcool. Nella nostra sede associativa si percepisce tutto ciò che la FIDAS ha fatto e intende fare in Basilicata e in Italia. Non voglio fare moralismi o altro. Io ho 24 anni e collaboro con questa associazione da ormai 5 anni, e come me, ci sono tanti ragazzi a Matera e in tutta la regione che “vivono” la Fidas. A questi rivolgo un grazie a nome di tutt». Valeria Bozza Coordinatrice giovani Fidas

Il prelievo periodico aiuta a mantenere il sangue più fluido, cosa che, senza dubbio, giova alla salute di cuore e vasi. Un sangue troppo viscoso, al contrario, può favorire la formazione di trombi e, quindi, predisporre a infarto o ictus". Ma, soprattutto, le persone che donano sangue sono costantemente sotto controllo». Chi finora si è nascosto dietro un alibi, non ha più ragione di temere. I giovani donatori Fidas del Vulture ne sono convinti. Donare il sangue, oltre a contribuire alla salvezza di altre persone, può soltanto giovare alla propria salute.

è per noi fonte di grande soddisfazione, dal momento che il problema principale per una piccola comunità come Irsina, è quello di fronteggiare il ricambio generazionale. E’ noto infatti che il flagello dell'emigrazione porta via per svariati motivi soprattutto i giovani, ovvero i donatori migliori, ecco perché per noi è importantissima anche una sola donazione in più». Sorta nel 1995, l'associazione può essere considerata un'espressione recente del volontariato nella comunità irsinese, ma, a dispetto della sua giovane età, può dunque vantare un'attività proficua, segno anche del forte attaccamento degli irsinesi ai valori della solidarietà e dell'altruismo. Irsina è un paese che si contraddistingue per la forte coesione dei legami sociali -ha concluso Amato- e la cittadinanza risponde sempre bene ai

La Fidas di Irsina

nostri appelli alla donazione: non di rado riusciamo a coinvolgere interi nuclei familiari. Ciò si deve anche alla costante azione di informazione e sensibilizzazione svolta dalla sezione soprattutto nelle scuole, per far comprendere alle giovani generazioni il valore della vita e della cultura del dono».

Grassano conferma il suo primato consolidato di solidarietà

Tradizione e donazione insieme GRASSANO - Tradizione e donazione rappresentano un binomio vincente nella comunità grassanese. In occasione della Festa di Sant’Innocenzo, Santo Patrono di Grassano, infatti, la locale sezione della Fidas ha organizzato la consueta Giornata di donazione che ha fatto registrare quest'anno un risultato che resterà a lungo impresso nella memoria di chi si impegna quotidianamente per l'affermazione della cultura del dono e della solidarietà. «La Giornata di donazione promossa in concomitanza con la Festa patronale -ha dichiarato il presidente delle sezione Fidas di Grassano, Giovanni Spadafino- si conclude solitamente con un bilancio positivo, non solo perché si tratta di un appuntamento ormai consolidato, ma anche perché la comunità grassanese riscopre nella tradizione e nel forte senso di appartenenza, quei valori di solidarietà e generosità che trovano la massima espressione nel gesto del dono. Quest'anno l'esito della giornata è andato ben oltre le aspettative, tanto che, non a torto, i volontari della Fi-

Personale medico alla Fidas di Grassano

das parlano di un vero e proprio record per le sezione di Grassano. «Abbiamo contato ben 76 accessi -ha proseguito il presidente- con 70 prelievi effettivi e questo per noi rappresenta un dato davvero straordinario, che assume un significato particolare se lo si pone in relazione all'intensa attività di promozione e sensibilizzazione svolta con impegno e serietà da parte dell'associazione in questi anni». L'incremento costante di nuovi iscritti è segno che i messaggi costantemente veicolati attraverso le varie manifestazioni di promozione e

sensibilizzazione attecchiscano facilmente, trovando terreno fertile. «Il fatto che si siano presentati per la donazione 4 ragazzi che hanno preso parte all'ultima edizione di “Buon Compleanno Diciottenne”, la festa che la Fidas di Grassano organizza ogni estate per avvicinare le giovani generazioni alla cultura del dono, in un contesto fortemente aggregativo e di condivisione, premia i nostri sforzi e ci sprona a continuare con rinnovato impegno su questa strada», conclude il presidente Spadafino. La sezione Fidas di Grassano


Cultura&Spettacoli ilQuotidiano

STIGLANO - Si parla e si riflette sul torinese adottato dalla Lucani, e così sarà per molto tempo ancora. Carlo Levi, l'artista che fu segnato ed ha segnato la Basilicata. Presenza indelebile.Oggi, alle ore 16, presso il Centro sociale di Stigliano si terrà il convegno su "Carlo Levi e il Mezzogiorno: memoria storica e prospettive culturali", evento culturale organizzato dalla società di Tricarico "Secur project", a conclusione del progetto “Percorsi Leviani” che ha spopolato nel primo fine settimana dello scorso mese di agosto grazie alle Istituzioni, quali l'area Pit Montagna Materana che nell'ambito del programma “Culture in loco” finanziato dal Complemento di Programmazione Por Basilicata 2000/2006 hanno sostenuto l'attuazione del progetto. Durante la serata, in prima nazionale ci sarà anche la presentazione del volume “Oltre la paura. Percorsi nella scrittura di Carlo Levi” a cura di Gigliola De Donato, edizione Meridiana Libri- Donzelli Editore. Cosa contiene il testo? Il volume raccoglie gli atti del Convegno nazionale di studi su Carlo Levi tenutosi a Roma il 12-13 novembre 2007. Gli studiosi di varie competenze, quattordici, hanno riletto le parole chiave del vocabolario di Car-

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Sabato 8 novembre 2008•

A Stigliano

Carnet

Carlo Levi e il Mezzogiorno Un legame senza tempo

Sereno Variabile manda in onda la Basilicata

Viaggio lungo i percorsi della scrittura dell’intellettuale torinese lo Levi, molte delle quali ancora cariche di tensioni irrisolte:paura, patria, emigrazione. «Levi è un autore estremamente “compatto” nel senso che il suo universo di valori, di idee, di linguaggi si presenta coeso e ben caratterizzato, indipendentemente dal fatto che dipinga, o scriva opere letterarie, saggi o poesie» - si legge nel sito internet della Donzelli, nella home page sezione eventi, in merito all'evento di Stigliano. «Sarà un intenso pomeriggio di studio che vuole coinvolgere tutti, esperti, istituzioni e territorio con l'obiettivo di promuovere la cultura intesa come leva strategica per lo sviluppo della nostra amata regione, la Basilicata - spiega Paolo Papapietro, amministratore della "Secur project" -. I lavori saranno coordinati da Rocco Brancati, giornalista del Tgr Rai. Previsti gli interventi, oltre che

dell'assessore regionale alla Cultura Antonio Autilio, del sindaco di Stigliano, Leonardo Digilio, di Tommaso Romeo, presidente Pit Montagna Materana, di Pasquina Bona, assessore Provincia di Matera. Il dibattito coinvolgerà anche i primi cittadini di Aliano, Garaguso, Sant'Arcangelo, Calciano e Grassano. Sull'esperienza di Culture in loco in: “Percorsi leviani in Basilicata” “La Madonna di Orsoleo e i colori di Carlo Levi” relazionerà Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Programmazione Strategica, Nicola Bruno, Responsabile organizzativo Adafor Proiezione di uno spot sintetico appositamente realizzato con filmati ripresi durante gli eventi di Percorsi Leviani in Basilicata e Antonio Salvia, Direttore artistico e tecnico degli eventi. Ancora, su Culture in loco e percorsi Leviani in Basilicata prospetti-

Carlo Levi

ve future: Maria Rosa Santiloni, Segretaria della fondazione “Ippolito Nievo” e Guido Sacerdoti, Presidente della fondazione Carlo Levi e il senatore Carlo Chiurazzi. Sarà, inoltre, presente anche Marcella Marmo, Docente di Storia contemporanea all'Università di Napoli "FedericoII" e moglie del nipote del poeta Levi che presenterà il volume. Le conclusioni saranno tratte dal governatore lucano, Vito De Filippo.

Corti d’animazione Con “Storia dannata” trionfa al Premio internazionale Simona Gesmundo

Linzalone primo a Cetraro di MARIAANNA FLUMERO SUCCESSO per "Storia dannata" in Calabria. L'autore è Roberto Linzalone. Il cortometraggio di dieci minuti del poeta materano, satirico, ironico, irriverente ma sempre molto apprezzato, continua a riscuotere successo. La regia ovviamente, come per il soggetto e la sceneggiatura è affidata all'artista Linzalone. Collaborazione audio di Valerio Andrulli, fotografia di Pino Losito, montaggio e fotoritocchi Gianni Andrulli | creativega.com. per un lavoro dello scorso 2006 che ha avuto come formato originale un'animazione digitale.Riconoscimenti? Ad “Action 2006” Premio direzione artistica, “Lucania Film Festival 2006” Menzione speciale Allelammie, “Murgia Film Festival 2007” menzione speciale della Giuria e “Premio Internazionale di Corti d'Animazione Simona Gesmundo 2008” come primo Finalista. «Si può affermare senza tema di smentita che oggi siamo entrati nell' "epoca del cinema d'animazione", considerato che questo, nell'era del digitale e dell'applicazione dell'intelligenza artificiale, confina o si fonde con diversi altri campi»dichiara Matilde Tortora, direttore artistico del concorso dedicato alla talentuosa Simona, napoletana scomparsa nel 2005 che si è distinta come studiosa d'intelligenza artificiale applicata al cinema. «Il premio l'ho ritirato lo scorso martedi a Cetraro, in provincia di Cosenza. E' stato molto emozionante, c'era una giuria internazionale di alta qualità il nostro lavoro è stato apprezzato per l'ironia e l'originalità, si è distinto per l'uso della fotografia, gli altri lavori erano legati al fumetto di Walt Disney. Spero che a breve anche sul sito del concorso ci siano i nomi dei classificati nell'edizione 2008» - ci ha confessato con orgoglio Linzalone.Di cosa parla "Storia dannata"? E’ il viaggio in una realtà da cui è impossibile partire documenta l'evoluzione o involuzione urba-

La locandina di “Storia dannata”

nistica, sociale e culturale di una

città antica, che, pur esaltando i

suoi valori tradizionali e della continuità storica, ha perpetrato un danno enorme alla civiltà, perdendo così la sua identità e cadendo in una omologazione culturale, rappresentata dal trionfo del cemento. Lo spirito narrante non si arrende, però, e tenta in tutti i modi di reagire, con l'utilizzo della satira e dell'ironia per cogliere a bersaglio i luoghi comuni di un dibattito nato nel secondo dopoguerra. Si propone così un correttivo agli errori commessi contro la propria storia, vissuta con grande partecipazione affettiva».La base del lavoro è stata un'indagine sulla città eseguita con scatti fotografici. Il montaggio è realizzato in una sequenza animata che ha come guida la voce narrante, in sintonia con l'esecuzione musicale. Aggiungiamo, soprattutto una vita vissuta nella città dei Sassi. cultura@luedi.it

Il premio E' INIZIATO il conto alla rovescia del Premio giornalistico nazionale “Maria Grazia Cutuli - Per non dimenticare e per promuovere la pace”, organizzato dal Centro culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, presieduto da Rosa Nicoletta Tomasone Tra i premiati di quest'anno la lucana Carmen Lasorella, direttore generale San Marino RTV, insieme a Tony Capuozzo vicedirettore del Tg 5, Andrea Nicastro, inviato Corriere della Sera, Stefano Boccardi, inviato La Gazzetta del Mezzogiorno. La cerimonia di consegna del Premio, giunto alla settima edizione, si svolgerà domenica 16 novembre, alle ore 11, presso l'Audi-

Carmen vince il Cutuli torium del Teatro Comunale “Verdi” di San Severo. Il prestigioso riconoscimento è dedicato a Maria Grazia Cutuli, giovane cronista inviata del Corriere della Sera, assassinata in Afghanistan il 19 novembre 2001. La domenica sarà il momento clou di un evento che inizierà venerdì 14, ore 17,30, con un meeting dal titolo “Gli studenti incontrano i giornalisti”. I lavori saranno coordinati da Antonio D'Amico, redattore de la Gazzetta del Mezzogiorno, e Sergio De Nicola, corrispondente Rai per la pro-

vincia di Foggia. Il sabato, ore 18, sarà dedicato al tema “Gli occhi della guerra” con la voce narrante di Tonia Avellano. Interverranno Michele Santarelli, sindaco di San Severo, Rosa Nicoletta Tomasone; Carmen Lasorella presenterà il libro “Verde e Zafferano - A voce alta per la Birmania”. Coordinerà l'incontro il giornalista Pietro Raschillà (“Premio Cutuli” 2005). Domenica oltre ai quattro giornalisti premiati, una “Menzione speciale” sarà attribuita ad Angela Mariella, giornalista Rai. Interverranno la

famiglia Cutuli, rappresentanti della Croce Rossa Italiana provinciale, autorità civili, religiose e militari. Allieterà l'evento il concerto “Dal Classico al… la Musica racconta tre secoli di storia”, diretto da Nazario La Piscopia: si esibiranno Libera Granatiero (soprano) e Antonio Carretta (tromba). cultura@luedi.it

VA IN ONDA oggi, alle ore 17, su Rai Due la puntata di Sereno Variabile dedicata alla Basilicata. Anche quest'anno infatti la redazione del popolare programma di informazioni turistiche e di itinerari fuori dai luoghi comuni ha scelto di dedicare una puntata di Sereno Variabile alle proposte di viaggio in Basilicata. Con il supporto dell'APT Osvaldo Bevilacqua ha fatto tappa in tre paesi lucani, proponendone curiosità, tradizioni, personaggi e luoghi d'arte. Irsina, Pietrapertosa e Tricarico , questi i paesi individuati quest'anno, verranno proposti al pubblico di Rai Due indicandone ciò che di interessante, particolare e curioso c'è da vedere, i luoghi e le figure che fanno di questi centri delle possibile tappe per un weekend d'autunno. Come di consueto nei suoi itinerari alla scoperta del Bel Paese, Osvaldo Bevilacqua incontrerà gente del posto, pronta a raccontare e riproporre la storia, le tradizioni, le peculiarità del proprio paese. cultura@luedi.it

Basentini tra “Cant’ canzoni e cunt” POTENZA - Stasera, alle 19, nel Museo archeologico nazionale "Dino Adamesteanu", l'artista potentino Pietro Basentini presenterà "Cant', canzon' e cunt' ", recital di canzoni, leggende e aneddoti per ripercorrere la storia del meridione d'Italia, di lotte, emigrazioni e speranze deluse. Con questo recital l'artista Basentini vuole avvicinare la gente alla conoscenza di un'altra storia, l'"altro Risorgimento" del Meridione, quello dei vinti, dei briganti oppressi in nome della legalità di un nuovo Stato. Nasce la necessità di portare questo recital nelle scuole, nei club, nei teatri per far emergere una storia sempre esclusa. cultura@luedi.it


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Cultura e Spettacoli La mostra/1 Nella badia di Monticchio l’omaggio allo scopritore Hartig

ilQuotidiano

Sabato 8 novembre 2008•

Sulle ali della Bramea di ANTONIO BALDINETTI

MELFI - Un doveroso omaggio al conte Federico Hartig ed alla farfalla Bramea da lui scoperta nel Vulture nel 1963, quello che la Provincia di Potenza e l’Università La Sapienza di Roma fanno a partire da oggi a Monticchio, nell’incantevole scenario della Badia di San Michele Arcangelo. I suoi trattati, le migliaia di farfalle scoperte, i documenti in cui spiegava specie e mutamenti dei vari esemplari da lui ammirati nel corso della sua lunghissima carriera di supremo entomologo italiano, diventano l’occasione per ricordare lo studioso altoatesino che ha scoperta la Bramea del Vulture ed ha dato il là alla realizzazione, nel 1971, della Riserva Naturale di Grotticelle,

dove si conserva quel che era l’habitat della stessa farfalla da lui scoperta e magnificata nel tempo visto la rarità. Grazie al contributo fattivo della Provincia e del presidente Altobello, che interverrà alla cerimonia di sabato alle ore 10, che darà il via alla mostra che diviene anche una sorta di primo mo-

mento forte per uno dei passaggi successivi in questo campo, la nascita a Monticchio del Museo di Storia naturale della zona del Vulture, si arriva ora a dare nuovo valore alla figura del conte, spesso contestato nelle sue idee e nel suo operare a favore della farfalla, in diverse parti del mondo, ma riferimento certo per un successivo crescere e fiorire di iniziative legate alla sua vita, alla sua opera, al suo contributo sia in campo scientifico che culturale, sia alla Sapienza che presso il Museo di Torino di Scienze Naturali. Ora, tutto questo, arriva a Monticchio, con l’associazione Big Foot di Rionero a promuoverla e con Provincia, Diocesi di Melfi, Università La Sapienza, Museo Civico di Zoologia e Società Europea di Lepidoptereologica ad

unirsi per concretizzare il tutto. A raccontare l’uomo e lo scienziato Hartig saranno attraverso questa mostra interessante Augusto Vigna Tagliati ed Alberto Zilli, mentre tanto si deve anche al Professor Renato Spicciarelli, melfitano dell’Università di Basilicata, ad agosto poi premiato proprio con la Bramea d’Argento a Melfi, per i suoi studi e per il suo lavoro sulla Bramea edito dal Consiglio Regionale di Basilicata. All’inaugurazione saranno presenti Arnaldo Zazzeron, il presidente della Provincia Altobello, il vescovo Todisco, i vari professori ed il vice-questore del Corpo Forestale dello Stato Raffale Manicone, oltre a varie personalità ed istituzioni sul territorio. cultura@luedi.it

Letteratura

Parlando di Borges e la nostalgia del latino Sul filo del tempo con la conferenza di Paolo Fedeli al Centro di Cultura classica di NUNZIO LONGO

MATERA - La cultura fa sempre i conti con la lingua latina madre dell'italiano. Il latino sta avendo largo seguito in molte nazioni, come gli Stati Uniti d'America e l'Inghilterra. È auspicabile che in Italia si dia maggiore importanza a questo patrimonio di notevole spessore di ricchezza umana e culturale. Su questa linea si è mossa la conferenza “Borges e la nostalgia del latino” tenuta, presso Palazzo Lanfranchi, dal professor Paolo Fedeli dell'Università di Bari, organizzata dall'Associazione Cultura Classica guidata da Luciano Veglia. «Borges è un prestigioso autore argentino, nato a Buenos Aires nel 1899 e morto a Ginevra nel 1986. ha introdotto Veglia - Trascorse i suoi ultimi venticinque anni senza la vista, ciononostante continuò i

suoi studi. Aderì alle avanguardie poetiche europee degli anni Venti, studiò i classici greco-latini e i testi sacri orientali, sentì l'influenza di Stevenson, Kipling, Dante e Cervantes. I suoi testi sono caratterizzati da grande tensione intellettuale. Il tempo è il filo conduttore delle sue opere che si specchiano, si sdoppiano e si moltiplicano in una grande e babelica biblioteca nella quale il mondo letterario latino è ben rappresentato». «Per Borges la cultura argentina ha le sue radici in quella occidentale. - interviene Fedeli - La cultura greca ha influenzato quella latina e tutto il mondo occidentale. Il sentire, il vivere e lo stare in società sono il frutto di civiltà lontanissime, ma che fanno sentire la loro eco anche nei comportamenti più semplici ed elementari. L'umanità, nel suo lento decorso, acquisisce caratteri e

A Matera Storia di un maestro interculturale MATERA - Le future generazioni di insegnanti ascoltano il maestro Angelo Longo, foggiano classe 1921. Giovedi è stato presentato il libro dell'antropologa americana Dorothy Zinn ''Posso chiamarla signor maestro? Angelo Longo maestro interculturale'' nell' accogliente location del book shop di Palazzo Lanfranchi. Una vera lezione aperta curata dalla docente accademica Rita Montinaro con gli studenti del corso di laurea materano in Scienze della Formazione Primaria. Evento organizzato in collaborazione con la “Libreria dell' Arco” e la casa editrice del volume “La biblioteca di Tolbà”. Longo, come si legge tra i vari capitoli, ha affrontato diversità di ogni tipo: dialettofoni, figli di emigrati e di immigrati, l' handicap e il mancinismo, insegnando dal '42 al '71 ad Altamura e poi a Milano, un maestro di vita per gli alunni iscritti al primo anno del corso di laurea. All 'incontro pomeridiano erano presenti Longo e l'autrice del volume, che si sono confrontati con i cinquanta studenti, i quali hanno così concluso il laboratorio di “Ricerca e strategie per l'animazione alla lettura” delle durata di venticinque ore. Le giovani leve erano divise in cinque gruppi in base alle tematiche tratte dalla lettura del volume. Un team ha letto passaggi riguardanti il periodo storico e quindi il fascismo, il secondo la condizione femminile, l'educazione al sud e nord Italia, l'integrazione dei disabili e degli stranieri per poi concludere con la “didattica del fare”. Durante lo scorrere dell' incontro sono emersi tanti pensieri - saggi - del maestro rivolti alla situazione attuale della scuola ma genericamente anche dell'educazione, come «il diritto alla parola e non mala parola. Oggi la lotta è riavere il maestro unico, io l'ho fatto per 40 anni ed era difficile avere classi numerose. I bambini si affezionavano troppo ed era impossibile lavorare con 50 fanciulli, il rimando non veniva vissuto bene». La vendita del libro - che rientra nella collana dell' associazione materana “Tolbà” - sull'esperienza del maestro Angelo Longo servirà a favorire iniziative umanitarie per l'infanzia promosse dall' associazione, che sin dal '92 si occupa di accoglienza ai migranti. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it

modi di essere costituenti la traccia sotterranea dello sviluppo storico, perciò la tradizione classica è stata assimilata e modificata alla luce di esigenze di epoche diverse. Noi oggi, in modo inconsapevole, continuiamo a riviverla e a riproporla. Ogni cultura e lingua sono tradizioni, modi di sentire e realtà non arbitrarie, né repertorio di simboli emergenti dal seno del tempo, ma sensibilità creative legate allo stesso filone dell'essere. Per questo possiamo parlare di un'insopprimibile presenza dei classici. Per Borges l'Argentina è un ritorno al passato, per chi la conosce, è una riscoperta di un'umanità sofferta di tanti italiani d'Argentina delusi, con le loro storie di rinunce, di sofferto adattamento alla realtà nuova, povertà vissuta con decoro ed improbabili sogni di ritorno». cultura@luedi.it

La mostra/2 Nove artisti interpretano i versi di Adobbato

“Filastrocche visive” tra poesia e grafica POTENZA Connessioni linguistico-visive, contaminazioni creative, un corto circuito tra immagini e parola. E' il senso della mostra “Filastrocche visive” da oggi, nello Spazio espositivo “Il Santo Graal” di Potenza. Nove grafici interpretano le poesie di Anto- La locandina della mostra nio Adobbato con la realizzazione di al- puto coinvolgere, con protrettanti manifesti, “affi- fessionalità e puntualità, ches” formato 50x70 a co- energie e talenti tutti lucalori, che diventano per l'oc- ni. Il titolo 'Filastrocche vicasione simili a quadri da sive' è un omaggio a Pierre di Sciullo, progettista graproporre al visitatore. L'evento prende il via sa- fico e type designer di Paribato 8 novembre alle 18,30, gi, la cui cifra stilistica è l'aalla presenza di Michele bile contaminazione tra linFranzese della Scai Comu- guaggio e significato» . Sui risultati dei lavori nicazione e del grafhic designer Luca Pugliesi esper- grafici in rassegna si esprito di Grafica e Comunica- me anche Michele Franzezione visiva; presenti an- se della Scai Comunicazioche il poeta Antonio Adob- ne: «Orgoglio ed entusiabato e i nove grafici “neo- smo sono le sensazioni che laureati” del Corso di Alta condivido guardando i priformazione di Graphic De- mi risultati della formaziosign promosso dalla Scai: ne professionale dei nove Nico Andrulli, Donatina grafici. Oggi esprimono la Carlucci, Lucia Lecce, Ro- propria creatività negli elasario Marcantonio, Anto- borati grafici che accompanio Pagano, Grazia Pasto- gnano le poesie, e inaugure, Angela Pepe, Luciano rano la propria carriera di Salvatore e Maddalena Sal- graphic designer con la vivia. L'interazione tra paro- sione di chi ha già assimila e immagine non è cosa lato le logiche e gli ideali nuova poiché nasce con le della professione, avendo neoavanguardie degli anni ben chiaro l'impatto sociale '60 e si rafforza nel periodo del proprio operato». La serata inaugurale sarà futurista, innescando un procedimento sinestetico arricchita dalla performandove parola e segno iconico ce della Compagnia Teatrasi intrecciano con esiti inte- le Abito in Scena, che conressanti. «Il mix creativo di durrà il visitatore in un'epoesia e grafica che propo- splorazione del linguagniamo - spiega Rocco San- gio, un viaggio avvincente tacroce, direttore dello Stu- tra suoni, parole ed immadio d'Arte Il Santo Graal - è gini, in un singolare espeun'esperienza emozionan- rimento di arte plurisensote, una novità per l'Atelier riale. La mostra potrà esseche rappresento. Merito di re visitata fino al 18 noquesta iniziativa è del Di- vembre prossimo, tutti i rettore artistico dell'Atelier, giorni, dalle 18 alle 21. cultura@luedi.it Grazia Pastore, che ha sa-

Il libro di LORENZO ZOLFO

VENOSA - La Pro loco di Venosa, in collaborazione col Comune e la Croce Rossa, sezione di Venosa, ha organizzato per il prossimo 8 novembre, alle ore 18,30, presso la sala convegni dell'Hotel Orazio, un incontro con l'autore del libro: “L'Ultima Veggente di Fatima”, Giuseppe De Carli che, insieme al cardinale Tarcisio Bertone, ha realizzato questo scritto di teologia cristiana. Un appuntamento importante per la cittadina di Venosa che ha l'opportunità di conoscere da vicino De Carli, capo struttura Rai Vaticano, giornalista vaticanista scrittore, ideatore del recente programma televisivo “La Bibbia Giorno e Notte”, lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino, nel quale fulcro e scommessa della Bibbia Giorno e notte sono state la partecipazione e l'organizzazione delle persone che hanno garantito la sequenza continua ed ininterrotta della lettura. Parliamo di 1141 brani (capitoli o pericopi) che abbracciano i 73 brani del testo sacro (del Primo Testamento e del Nuovo Testamento), 1141 capitoli per più di 1300 lettori, perché molti hanno deciso di leggere in coppia e vi sono state intere famiglie, dagli 11 anni in su. A loro si devono aggiungere i testimoni, che hanno superato abbondantemente le 2000 persone. Col cardinale Tarcisio Bertone è stato l'autore del libro che presenterà a Venosa. Il cardinale Bertone, oggi

A colloquio con suor Lucia De Carli e l’ultima veggente di Fatima

"primo ministro" vaticano, è stato l'inviato speciale di Giovanni Paolo II presso suor Lucia, l'"ultima veggente". La sua è dunque una testimonianza di valore storico su quello che accadde il 13 maggio 1917, a Fatima, dove la Madonna apparve per la prima volta ai tre pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco. Documenti inediti che raccontano l'espe-

rienza mistica che ha segnato il Novecento e rivelano importanti particolari che gettano nuova luce sul miracolo. De Carli ha prodotto anche una “Prefazione di Papa Benedetto XVI” sui primi tre anni di Pontificato del Papa, “ Benedictus XVI. Servus Servorum Dei”. E' stato il consulente della Fiction televisiva “Papa Luciani, il sorriso di Dio” e sulla vita di Giovanni Paolo I. Ha ricevuto il Premio nazionale Penna d'Oro 2008, a Sanremo. Un premio nel quale si vuole evidenziare la missione del giornalista quale testimone di realtà e di verità, fedele interprete dei fatti, capace di impegno morale nella professione. La “Penna d'Oro” quindi è un premio non solo alla professionalità, ma anche alla capacità, con il proprio servizio sociale, di migliorare la stessa “comunicazione”. Questa la motivazione del Premio “Penna d'Oro” a Giuseppe De Carli: «per aver seguito come giornalista Vaticanista Rai con precisione e partecipazione per diciotto anni la missione del Santo Padre Giovanni Paolo II in Italia e nel mondo, seguendo il Pontefice in tutti i suoi viaggi pastorali. Nel suo continuo servizio ha dato testimonianza viva del lungo cammino del Santo Padre, divenendo esso stesso strumento e mezzo di apostolato esaltando il messaggio e la figura di Giovanni Paolo II».


ilQuotidiano

Cultura e Spettacoli

•Sabato 8 novembre 2008

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Ritratto di un vignettista/7 Il racconto di Ettore Frangipane, giornalista in pensione. «Ai giovani consiglio coraggio e pazienza»

Un hobby che richiede passione di ANTONELLA GIACUMMO GIULIO LAURENZI

ETTORE Frangipane (in arte Frangi) è figlio d'arte. Come lui stesso racconta, il ramo calabrese della sua famiglia è "afflitto" dal mal d'arte. Bisnonno pittore, padre e fratello bravi disegnatori. Anche Frangi ha sempre disegnato, ma pupazzi. Dalle scuole elementari fino a oggi, giornalista in pensione con la passione per le sue vignette. Chi è Ettore Frangipane? «Sono nato 73 anni fa (quasi 74) a Bolzano, da madre germanica e padre calabrese. Si sono incontrati casualmente qui a Bolzano al ristorante, si sono apprezzati e sono nato io. Poi sono arrivati altri tre fratelli. Per identificarmi nel passato posso dire che sono nato nel 1934, ho fatto il figlio della lupa e sono stato balilla. Ho fatto il Liceo classico, ne sono uscito a testa alta, e poi ho fatto Legge, mi sono laureato in Giurisprudenza a Bologna, e poi per mantenermi agli studi collaboravo con la Rai di Bolzano. Dopo il solito precariato prima e praticantato poi, dopo qualche anno mi hanno assunto. Mi sono specializzato in cronaca sportiva e al seguito di Klaus Dibiasi (campione di tuffi) e Gustavo Thoeni (sciatore), il primo bolzanino e il secondo altoaltesino, ho cominciato a girare il mondo. Ho fatto 11 olimpiadi e ho finito la mia attività giornalistica nel 1995. Finita per modo di dire, però, perché poi il giornalista è come il prete, semper sacerdos. Collaborazioni con diversi giornali, ho scritto vari libri di sport e poi le vignette. Devi sapere che siamo una famiglia - dalla parte calabrese - che ha una notevole tendenza alle arti figurative. C'era un mio bisnonno - di cui ho in casa un autoritratto - pittore. Mio padre era bravo a disegnare, così come la mia seconda figlia e mio fratello. Abbiamo questa tendenza all'arte. Però mentre alle origini il disegno era serio, con me è diventato grottesco, ironico. Io sono stato il dissacratore dell'arte pura». Quando hai cominciato a fare vignette? «Ho cominciato a fare vignette intorno agli anni Cinquanta. Era una passione personale. Già a scuola, ai tempi delle scuole medie inferiori disegnavo pupazzi. Tanto è vero che - io ero a scuola dai Francescani - una volta un prete mi prese e mi mise in ginocchio contro un muro perché mi aveva sorpreso a disegnare pupazzi. All'epoca la scuola era una cosa seria, severa e seria, forse troppo. Comunque io ho iniziato a pubblicare le prime vignette sul giornale locale "Alto Adige". Da allora ho iniziato a girare un poco: Travaso, Bertoldo, Bertoldino e poi collaborazioni a giornali - anche di levatura nazionale che non pagavano ma di cui io andavo molto orgoglioso. Quindi, mentre da un lato lavoravo come giornalista, dall'altro mandavo vignette che mi pubblicavano molti giornali. Ne ho pubblicate su "Epoca", su "Grazia". E' stata una mia seconda attività, naturalmente meno remunerata, ma lo facevo semplicemente per il piacere di farla. La vignetta non ti fa vivere, a meno che non ti chiami Giannelli o Forattini. Così è stata un'attività collaterale, un hobby. Visto che ero nel mondo dello sport ho fatto tutta una serie di collaborazioni con Federazioni e riviste. Poi, però, a un certo punto non ce l'ho più fatta. Io ero sempre in giro e mettersi in un albergo a disegnare vignette non è comodo, anche se mi portavo dietro i materiali. Per cui gli ultimi anni di attività alla Rai - la

In alto e in basso alcune vignette di Vukic, sopra il vignettista insieme a Vauro

mia qualifica era inviato speciale - non ce l'ho più fatta e ho lasciato perdere la vignetta. Come sono andato in pensione ho ricominciato. Non sono riuscito a riagguantare del tutto le collaborazioni precedenti, anche perché nel frattempo il mio nome aveva perso incisività, non essendo più in Rai. Così ho ripreso sul piano locale e ora collaboro con i giornali locali. Ho fatto raccolte di vignette che ho pubblicato per tre case editrici e vado avanti così. Non faccio più libri di raccolta delle vignette perché mi sono voluto ancora una volta riciclare. Adesso lavoro alle vecchie cronache di Bolzano, che è la mia città. Faccio mostre, scrivo libri». Quindi lavori anche più di quando eri ufficialmente in attività... «Sì, ho scoperto tutto un filone nuovo, che è quello delle vecchie cronache. Sono bellissime. Leggo i giornali del primo Novecento, della Prima guerra mondiale, ricostruisco il mondo di allora. Sono cose che hanno successo. Il Corriere della sera - edizione Altoaltesina - mi pubblica un articolone e una vignetta ogni settimana e vado avanti così.

E poi ho il mio sito "www.frangipane.it", organizzo conferenze, tavole rotonde, concerti. Quando si è in pensione si lavora molto di più. Mentre prima c'era un percorso definito, ora ci si da da fare e si finisce per essere chiamato di continuo. Il giornalista, specialmente se è avanti con gli anni, acquista maggiore esperienza, sa tante cose e viene sempre contattato. Ti dicono: "dai, a te non costa niente, scrivi solo tre righe"...e poi non costo niente o quasi neanche a loro...per cui mi interpellano e faccio. Poi gioco a tennis e vado a sciare. Insomma sicuramente la mia è una vita non noiosa». Nonostante nella tua vita tu ti sia occupato in particolare di sport, le tue vignette non trattano solo questo argomento. A cosa ti ispiri di solito? «Vignette sportive le ho fatte solo per le riviste di settore. Poi le ho raccolte, almeno in parte, in un libro, "Sportivamente con Frangi". Il resto delle vignette invece sono di argomento generalista. Su "Domenica quiz", per esempio, non puoi farle solo di sport. Di solito, quindi, le mie vi-

gnette traggono spunti dalla cronaca. Raramente mi vengono chiesti temi, solitamente sono io che li propongo. Il discorso è questo: io penso che la vignetta sia una visione deformata della realtà. La realtà è come tu la vedi, io la vedo con molta ironia. Trovo il grottesco nella realtà che ci circonda, cerco di riderci sopra e così mi scaturiscono queste idee che sono alle volte un po' ciniche, comunque realistiche, che si rifanno a un modo di vedere molto personale. Mi diverto, mi guardo attorno, non sempre le battute vengono apprezzate, ci sono le battute di buon gusto e quelle di cattivo gusto. Allora sono io che devo cercare di pilotarmi un poco. Se vogliamo è questa una larvata forma di autocensura. Anche perché se fai una vignetta - come mi è capitato anche di recente - e poi non te la pubblicano perché magari è un po' pesante, hai perso il tuo tempo». La censura in Italia non esiste, come afferma Giovanni Angeli? «Sì, sono d'accordo. E' chiaro che io non potrei fare una vignetta contro il Papa per il quotidiano "L'Avvenire". Non te la pubblicano ma sei tu stesso che ti poni il problema in partenza e non ci pensi. Ti può capitare di fare delle vignette che ti vengono contestate, cosa che mi è accaduto, tra l'altro, di recente. Ma fondamentalmente è vero quello che dice Angeli, c'è una forma di autocensura in partenza. E poi c'è anche un aspetto utilitaristico: ripeto non mi siedo a fare una vignetta forte se so che, per le sue caratteristiche, non passerà per le maglie del direttore». Che cosa deve avere una buona vignetta, allora, per essere considerata tale? «Secondo me deve avere un buon disegno, cosa molto importante. Ci sono dei disegnatori che fanno delle vignette orrende. Per esempio c'è quel disegnatore del Corriere della Sera, Vincino, che fa delle cose bruttissime. Il disegno deve essere molto chiaro, deve essere facilmente intuibile, così come deve esserlo anche la battuta. E' inutile fare una vignetta complicata, arzigogolata che nessuno capisce. La vignetta deve colpire immediatamente. Un disegno pulito e facile e una battuta di facile comprensione, non cervellotica. Per esempio una volta mi hanno fatto notare, e hanno fatto bene a mio avviso, che io eccedevo nelle didascalie. Bisogna cercare, invece, di andare al minimo, alla sintesi, all'essenza della battuta. Meglio, addirittura se la battuta non esiste. Io mi ricordo, per esempio, una vignetta fatta l'anno scorso e ripresa quest'anno sull'Alitalia. Un aereo in volo che con un'ala si sparava un colpo di pistola alla tempia. Il suicidio dell'Alitalia non aveva bisogno di nessuna battuta, spiegava chiaramente in pochi tratti quella che era la situazione». Un disegno particolarmente efficace o che comunque ricordi con maggiore affetto? «Quella dell'Alitalia che ho appena citato. Una vignetta che invece mi ha dato particolare soddisfazione? Ah, ecco: era presidente della Repubblica Sandro Pertini, che amava venire in Alto Adige a trascorrere le sue ferie, precisamente in Val Gardena. Io feci una vignetta su Pertini che ora non ricordo. Qualche giorno dopo mi arrivò dal Quirinale la richiesta di inviare l'originale della vignetta, perché al presidente era piaciuta e la voleva conservare per ricordo. Ecco questo è stato un mio momento di felicità, una cosa che non si dimentica».


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Spettacoli & televisione

Sabato 8 novembre 2008

ISOLA, SPUNTA UN FUORI ONDA OFFENSIVO. BELEN TEME UNA GRAVIDANZA

PERSONAGGI

Trump “cornuta”. Ventura: «Mai detto» SULL'ISOLA dei famosi forse serve un test di gravidanza. Belen Rodriguez, infatti, secondo quanto ha raccontato lei stessa confidandosi con Patrizia De Black, ha un ritardo di un mese. La contessa l'ha rassicurata, dicendole che un ritardo del genere è normale viste le dure condizioni di vita e i chili persi. Ma perché si preoccupa di un ritardo quando si trova in Honduras da quasi due mesi, lontana dal suo fidanzato che dice di non aver tradito? Insomma, continua il tormentone sul presunto flirt tra la modella argentina e il bel Rossano Rubicondi, marito (non si sa ancora per quanto) di Ivana Trump. E a rinfocolare la posta ci pensa anche un “fuori onda” di Simona Ventura durante la registrazione dell’ultima puntata dell’Isola, quella in cui Luxuria aveva smascherato la relazione tra Belen e

Rossano. La Ventura, con il solito stile diretto, avrebbe definito Ivana Trump “la cornuta di Miami”. Ma la conduttrice smentisce. «E' una mia amica - dice la Ventura molto arrabbiata, riferendosi alla miliardaria statunitense - e non mi permetterei mai di rivolgermi a lei con simili appellativi». «E' la donna più forte che io abbia conosciuto e l’ammiro molto - sottolinea la conduttrice - io a Miami sono di casa, ho molti amici e quella battuta era riferita ad una mia conoscenza privata che vive proprio a Miami. Ivana Trump, è risaputo, vive a New York e con Miami non ha niente a che fare. Comunque - continua - sarebbe bastato ascoltare interamente il file rubato per capire che non ho mai dato della “cornuta” alla mia amica e l’ho espressamente negato mentre contestualmente qualcuno lo sosteneva».

Scarlett dona la fede per beneficenza

Scarlett Johansson Simona Ventura

MORETTI PRESENTA IL TORINO FILM FEST, SENZA TITOLI TRICOLORI

Niente Italia al festival di Nanni di FRANCESCO GALLO ROMA– Alla XXVI Edizione del Torino Film Festival (dal 21 al 29 novembre) non ci sarà nessun film italiano, nè in concorso (fra i 15 in lista), nè fra i 22 fuori concorso. «Abbiamo visto molti lungometraggi, ma non ci è sembrato di trovare quello adatto nè al concorso o al fuori concorso», ha commentato Nanni Moretti, direttore artistico del Festival, che è stato presentato stamani al Nuovo Sacher di Roma. «L'anno scorso ci eravamo inventati una sezione dal titolo “Panorama Italiano”. Ma magari l’anno prossimo per il cinema italiano andrà meglio», ha aggiunto Moretti. E dal regista di Ecce Bombo, nessuna conferma, nè smentita che il suo mandato al Torino Film Festival che scade quest’anno venga riconfermato: «Se ne parlerà ai primi di dicembre» dice Moretti che conferma comunque come da parte sua non ci sia alcun impedimento lavorativo («in verità non sto pre-

Nanni Moretti a Torino; in alto a sinistra Oliver Stone

Guy minaccia Madonna con le lettere hard LONDRA – Che Madonna e Guy Ritchie fossero ai ferri corti è cosa nota, ma che addirittura si fosse arrivati ai furti è davvero bizzarro. Tanto che, negli ultimi giorni sarebbe sparita dalla villa di Marble Arch della Material Girl la Mailbag firmata Alviero Martini che la star aveva comprato recentemente in Italia e dove avrebbe nascosto una fitta corrispondenza con il prestante giocatore di baseball dei New York Yankees, Alex Rodriguez. Il tanto chiacchierato divorzio della supercoppia vale circa 518 milioni di dollari e la pop star, pur di non scendere a compromessi, avrebbe ingaggiato l’avvocato più famoso d’Inghilterra, Fiona Shackleton (come riporta la rivista britannica Times of London) già nota per aver seguito le cause di divorzio del principe Carlo e di Paul McCartney. Guy Ritchie, da parte sua, si starebbe difendendo bene avendo, pare, già preso accordi con l’avvocato che difese la principessa Diana. L’ex marito della pop star più famosa del mondo potrebbe andarsene di scena con 250 milioni di dollari in tasca. Il regista bri-

FICTION SUL PARÀ CHE SALVÒ I COMPAGNI IN SOMALIA

In tv “Le ali” di Paglia «Non mi sento un eroe» di MAURETTA CAPUANO

Madonna

tannico, che da tempo sospettava dei presunti tradimenti della moglie con la star dei New York Yankes, Alex Rodriguez, adesso la starebbe minacciando. E' probabile che Madonna avesse da tempo un’appassionata corrispondenza con il 33enne amante e che conservasse tutte le lettere d’amore in una borsa a forma di sacco postale, la mailbag di Alviero Martini che Lei stessa pare, si fosse fatta realizzare in Italia.

ROMA – Non si «è mai sentito un eroe» Gianfranco Paglia eppure la sua storia che arriva su Raiuno domenica 9 novembre in prima serata, nel film tv “Le ali” con la regia di Andrea Porporati, è quella di una persona speciale, interpretata con sensibilità da Ciro Esposito. Nel ruolo di sua moglie Giovanna, Raffaella Rea. Nel cast anche Sergio Frisca, il fisioterapista Antonio, Remo Girone e Tosca D’Aquino, nella parte dei genitori di Paglia. Ferito gravemente in Somalia durante una missione di pace dell’Onu, nel 1993, mentre tenta si salvare i suoi compagni, il parà dell’esercito Paglia sembra destinato alla paralisi totale, non riesce nemmeno a chiudere le dita della mano, invece riacquista l’uso degli arti superiori e nonostante sia in sedia a rotelle, sei anni dopo, nello stesso giorno dell’attentato, torna, primo disabile a farlo, a volare. «Il mio obiettivo principale è ricordare chi non c'è più. Quindici anni fa sono-

morti tre ragazzi. Non mi sono mai sentito un eroe. Io sono stato fortunato perchè dalla Somalia sono tornato vivo e ho avuto la possibilità di indossare di nuovo un’uniforme. Prima di dire di sì a questa fiction ho chiesto il permesso ai familiari dei caduti» dice Paglia, ora deputato del Pdl in commissione Difesa e maggiore dell’esercito in aspettativa. «Spero – spiega – di poter fare qualcosa per il mio Paese anche in giacca e cravatta. Entrare in politica è un’esperienza nuova ma potrei anche tornare a indossare la divisa». Prodotto dalla Goodtime di Gabriella Buontempo e Massimo Martino per Rai Fiction, il film tv, girato fra la Bulgaria e la Puglia in 5 settimane, non cede alla retorica ed è soprattutto una grande storia d’amore a partire da quella fra Paglia e la moglie. «La moglie di Paglia che è una ragazza bellissima e semplice – racconta Raffaella Rea – mi ha detto: “ti chiedo solo una cosa: che si veda l’amore”. Spero di essere stata fedele alle sue parole».

parando nessun film»). Questa 26ma edizione del Torino Film Festival, come riconosce il suo direttore artistico, è nel segno della «famiglia in tutte le sue declinazioni, ma anche con tematiche in cui c'è l'elaborazione del lutto». Intanto ci sarà un’apertura forte, ovvero la discesa in campo fuori concorso dell’atteso film di Oliver Stone 'W' dedicato al presidente George W. Bush. Il film che non ha ancora una distribuzione («sapete se l’ha trovata?» chiede in piena conferenza stampa il regista de La stanza del figlio) in realtà avrà a Torino solo un’anteprima nazionale essendo già uscito per quella data in quasi tutta Europa (tranne Grecia, Svezia e Finlandia). Comunque Paolo Ferrari presidente della Warner Bros Italia, a margine della conferenza stampa, ha rivelato come due mesi fa avesse tentato di acquistare il film di Stone senza successo. Tra i film da segnalare in concorso, sicuramente Die Welle di Dennis Gansel, la storia di un insegnante che mostra ai suoi allievi come non sia difficile diventare nazisti. Ci riuscirà anche troppo. Vedrà nascere una fazione nazista incontenibile. Sempre in concorso arriva da Cannes (Quinzaine) un altro film cosiddetto “sporco” come Tony Manero di Pablo Larrain. Protagonista un imitatore di Travolta, ma con una “febbre” anche omicida. Infine, c'è anche Mommàs Man di Azazel Joacobs. La storia di un uomo sposato che resta sempre però un inossidabile mammone. Tra gli altri eventi da segnalare: un duetto Nanni Moretti – Roman Polansky, retrospettive sul regista francese Jean-Pierre Melville e sulla British Renaissance mentre, per la sezione L'amore degli inizi, parleranno dei loro primi lungometraggi, Peter Del Monte, Giuseppe Bertolucci, Salvatore Piscicelli, Marco Tullio Giordana, Claudio Caligari e Paolo Virzì. In tutto 230 titoli su oltre 3000 film visionati tra corti, medio e lungometraggi per questa edizione del TFF. Moretti infine sfugge ad ogni polemica politica. «Tutti sanno da anni come la penso sia politicamente che culturalmente, non si può risolvere tutto con una battuta» dice liquidando chi gli chiedeva, tra le altre cose, un commento politico sulle recenti affermazioni di Berlusconi su Barack Obama.

LOS ANGELES – Scarlett Johansson si è liberata del suo anello nuziale, ma solo per beneficenza. Come rivela Ok magazine, la musa di Woody Allen, dopo aver esibito il suo gioiello, lo ha subito donato alla fondazione di Michael J. Fox, impegnata ad aiutare le persone colpite dal morbo di Parkinson. L’attrice ha comunque chiesto il permesso al marito, visto che i due si sono sposati solo due mesi fa. Ryan Reynolds ha definito «nobile» il gesto della moglie.

Amy non paga la riabilitazione del marito

Amy Winehouse

LONDRA – Qualcosa è cambiato in Amy Winehouse, partendo dal suo rapporto con il marito. Lo rivela Now magazine, specificando che la turbolenta star di «Back to black» si è rifiutata di finanziare la riabilitazione del coniuge, Blake Fielder-Civil, uscito mercoledì scorso dal carcere di Suffolk. Sembra infatti che Blake abbia bisogno di 45mila euro per provare a disintossicarsi, ma la Winehouse non sarebbe intenzionata a elargire quella somma.

Daniel Craig «Non farò mai un Bond gay»

Daniel Craig

ROMA – «Non interpreterò mai un Bond gay». Lo ha dichiarato Daniel Craig, il James Bond del nuovo capitolo degli 007. «Non ho niente contro i ruoli gay, ne ho interpretati anche alcuni (in «Love is the Devil» di John Maybury, e in «Infamous» presentato alla mostra del cinema di Venezia lo scorso settembre)». Chissà perchè, allora, dice che «non interpreterò mai, mai, un James Bond gay».


Per chi viaggia

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Rubriche

Sabato 8 novembre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Prima di prendere una decisione di lavoro importante cercate di avere la mente lucida. Batticuore insperato.

TORO 21/4 - 20/5

Vi conviene accettare subito una proposta interessante per il vostro lavoro. In amore fate chiarezza.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Avete acquisito le informazioni necessarie per risolvere un problema di lavoro che si trascina da tempo. L'amore è incostante.

CANCRO 22/6 - 22/7

Tenete in giusta considerazione i consigli professionali di un amico fidato. In amore le cose vanno migliorando.

LEONE 23/7 - 23/8

Nei rapporti di lavoro le difficoltà saranno presto superate. L'amore però vi procura parecchi grattacapi.

VERGINE 24/8 - 22/9

Cercate di tenere sotto controllo la situazione nel lavoro per non farvi mai trovare impreparati. Un amore sorprendente.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Il modo migliore per affrontare un'emergenza nel lavoro è quella di mantenere la lucidità mentale. L'amore richiede impegno.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nel lavoro avete commesso parecchi errori, ma siete in tempo per rimediare. Negli affetti non forzate la mano.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Possibili complicazioni nel settore professionale: fate appello alla vostra esperienza. Evitate impennate di gelosia.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel fare nuovi progetti di lavoro usate l'abituale senso della realtà. In amore avete difficoltà a confidarvi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nei rapporti professionali non basta l'esperienza, seguite il vostro intuito. L'amore arriverà al momento giusto.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

UL travi; O lenti - Ultrà violenti;

Nel lavoro ormai dovreste sapere quando mollare e quando tenere duro. In amore siete ancora fragili.


Televisioni

SHOW

21.30

17.10

PRIMA SERATA

Pupo

RUBRICA

21.30

RUBRICA

Sereno Variabile

21.10

Alberto Angela

Sabato 8 novembre 2008

SHOW

21.10

C’è posta per te

FILM

19.30

Danni collaterali

FILM

13.00

Space Jam

63

TELEFILM In tribunale con Lynn

06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.35 -Rubrica Settegiorni 10.25 -Rubrica ApriRai - di media e comunicazione 10.40 -Telefilm Un ciclone in convento 11.30 -Rubrica Occhio alla spesa 12.20 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Rubrica Easy Driver - di motori 14.30 -RubricaLineablu 16.15 -RubricaDreams Road 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.10 -TelefilmThe District 18.50 -Real TvL'Isola dei famosi - La settimana 20.00 -Sit ComPiloti 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

07.00 -PUPAZZI ANIMATI Bear nella grande casa blu 08.00 -RubricaIl videogiornale del... 08.45 -CartoniIl mondo di Stefi 09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 16.10 -SportCamp. italiano - Pallanuoto 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 11.00 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality Show Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.15 -Sit ComVita da strega 07.20 -Serie TvLe stagioni del cuore 09.30 -RubricaVivere meglio 10.50 -RubricaCuochi senza frontiere 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Rubrica Cuochi senza frontiere 12.40 -Rubrica Pianeta mare 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film TvPerry Mason - Lo spirito del male - Giallo 17.00 -Telefilm Detective Monk 18.00 -Documentario Patagonia - L'ultimo Eden 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.35 -NewsTgcom - Attualità 13.40 -Real TvLa talpa 14.15 -Film A Beverly Hills signori si diventa con J. Varney, C. Leachman, L. Tomlin, D. Coleman - regia di Penelope Spheeris (USA) - 1994 16.10 -Film TvTyco il terribile - Commedia 18.00 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.30 -FilmSpace Jam con M. Jordan, W. Knight, T. Randle, L. Bird, C. Barkley - regia di Joe Pytka, Tony Cervone (USA) 1996

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -DocumentarioDogs with Jobs 10.15 -Film Quando torna l'inverno con Jean-Paul Belmondo, Jean Gabin - regia di Henri Verneuil (Francia) - 1963 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Telefilm In tribunale con Lynn 14.00 -SportTest Match 2008 - Rugby 17.10 -Documentario Big Game 17.45 -Film L'uomo che volle farsi re con Sean Connery, Michael Caine, Christopher Plummer, Shakira Caine - regia di John Huston (USA) - 1972 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Volami nel cuore

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Sabato sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show C'è posta per te

21.10 -FilmDanni collaterali con Arnold Schwarzenegger, Elias Koteas, Francesca Neri, Cliff Curtis, John Leguizamo, John Turturro, Lindsay Frost - regia di Andrew Davis (USA) - 2002 23.30 -RubricaGuida al campionato

21.10 -FilmZathura - Un'avventura spaziale con J. Bobo, J. Hutcherson - regia di Jon Favreau (USA) - 2005 23.20 -FilmCongo con L. Linney, E. Hudson - regia di Frank Marshall (USA) - 1995

20.30 -RubricaLa valigia dei sogni 21.10 -FilmIl gatto con Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru, Dalila Di Lazzaro, Aldo Reggiani, Philippe Leroy, Jean Martin - regia di Luigi Comencini (Francia/Italia) - 1977

23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -RubricaApplausi 00.25 -TelegiornaleTg 1 00.35 -Previsioni del tempoChe tempo fa 00.40 -GiocoEstrazioni del Lotto 00.45 -RubricaAppuntamento al cinema 00.50 -FilmA luci spente

23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.30 -RubricaAppuntamento al cinema 02.35 -DocumentiIl mio 68 03.00 -Talk ShowIl caffè 04.00 -VarietàCercando cercando

23.35 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -AttualitàUn giorno in pretura 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.05 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.30 -RubricaFuori orario

00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.10 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.40 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.25 -Film TvLa vera storia di John Lennon - Drammatico

00.20 -NewsSipario notte 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -ShowIeri e oggi in Tv special 03.10 -FilmIl sentiero dei disperati con M. Laforet - regia di Jean-Gabriel Albicocco (Fra) - 1963 04.35 -TELENOVELA Terra nostra 2

01.40 -NewsStudio Sport 02.40 -FilmDrumline con N. Cannon, Z. Saldana - regia di Charles Stone III (USA) - 2002 04.40 -FilmRoll Bounce con B. Wow, C. McBride - regia di Malcolm D. Lee (USA) - 2005

23.25 -ShowCrozza Italia 01.20 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaM.O.D.A. 02.20 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 04.20 -AttualitàCNN News

leTrame

ITALIA 1

ORE 14.15

A BEVERLY HILLS... SIGNORI SI DIVENTA con D. Bader, D. Coleman - regia di Penelope Spheeris (Usa) - 1994 I Clampett, montanari molto rozzi, hanno venduto la loro fattoria, sotto la quale è stato scoperto un giacimento petrolifero, e ora sono pieni di soldi. Si trasferiscono pertanto a Beverly Hills dove però il primo impatto con la società opulenta è piuttosto brusco. Gli avvoltoi che mirano al loro denaro si danno da fare, ma i nostri eroi...

LA 7

ORE 21.10

LA 7

ORE 17.45

ITALIA 1

ORE 19.30

L’UOMO CHE VOLLE FARSI RE

SPACE JAM

con S. Connery, M. Caine, C. Plummer regia di John Huston (Usa) - 1972

con M. Jordan, B. Murray, L. Bird - regia di Joe Pytka (Usa) - 1996

Dravot e Peachy sono due ex ufficiali dell'esercito inglese. Insieme organizzano una spedizione per conquistarsi un favoloso quanto sconosciuto regno tra le montagne del Kafiristan. E ci riescono. Per di più Dravot viene anche adorato come un dio, ma quando il giorno delle nozze un morso della principessa rivela la sua condizione umana, tutto precipita...

Bugs Bunny ha impegnato se stesso e i suoi amici in una sfida a basket con i Nerdlucks, una banda di piccole e irritabili creature provenienti dallo spazio. Costoro sono stati inviati dallo spietato e bellicoso Swackhammer lo scopo di rapire i Looney Tunes. Se i Looney Tunes vinceranno potranno rimanere sulla terra, se invece gli alieni avranno la meglio. Bugs decide di rapire...

RETE 4

ORE 21.10

IL GATTO

DANNI COLLATERALI

con U. Tognazzi, M. Melato, M. Galabru, J. Martin - regia di Luigi Comencini (Fra/Ita) - 1977

con A. Schwarzenegger, F. Neri - regia di Andrew Davis (Usa) - 2002

I fratelli Amedeo e Ofelia hanno ricevuto un'offerta allettantissima per il vecchio palazzo di loro proprietà, a patto che riescano a liberarlo da tutti coloro che ci abitano. Ci provano con ogni mezzo, e anche il felino può essere utile. Due protagonisti sordidi in un coro di personaggi minori abbozzati con incisiva attenzione...

Gordon, capo dei pompieri, sta parcheggiando la sua automobile nel palazzo dove lo aspettano sua moglie e suo figlio. Ma una tremenda esplosione distrugge la sua famiglia. Dell'attentato viene incolpato Claudio "Il lupo" Perrini, uno spietato terrorista. Dal momento che le autorità non hanno intenzione di rintracciare e punire il colpevole, Gordon decide di mettersi sulle sue...

ITALIA 1

ORE 21.10

ZATHURA - UN’ AVVENTURA SPAZIALE con T. Robbins, D. Shepard, J. Bobo regia di Jon Favreau (Usa) - 2005 Danny e suo fratello Walter scoprono in cantina la scatola di un gioco chiamato "Zathura": ma non appena iniziano a giocare, l'intera abitazione viene proiettata nello spazio. Impossibilitati a ritornare, devono proseguire la partita, mettendo da parte ogni rivalità e affrontando insieme incontri imprevisti e prove spettacolari...

Provaci ancora prof è senza rivali RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Provaci ancora prof 3 L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.39 21.17 18.50

ascolto 6.806 6.446 6.308 4.693

RAI DUE Annozero L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa'

21.03 19.10 18.51 13.33

4.238 2.976 2.486 2.113

RAI TRE Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo Non perdiamoci di vista

20.35 19.58 17.41 21.08

2.638 1.954 1.552 1.487

CANALE 5 Striscia la notizia Distretto di polizia 8 Chi vuol essere Beautiful

20.45 21.14 19.05 13.42

7.549 4.850 4.086 4.027

ITALIA 1 La talpa La talpa I simpson La talpa sudafrica

21.11 19.35 14.33 20.22

3.402 2.435 2.260 2.256

RETE 4 Calcio coppa uefa Uefa cup Sessione pomeridiana Walker texas ranger

20.45 20.35 14.09 19.39

3.294 1.819 1.615 1.498



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