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In Italia e nel Mondo
Lunedì 1 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Romania, vittoria dei socialisti BUCAREST – Dopo quattro anni di governo di centro-destra del premier liberale Calin Popescu Tariceanu, le elezioni svoltesi ieri in Romania, stando agli exit poll, si sono chiuse con un vantaggio del Partito socialdemocratico (Psd, all’opposizione), che correva assieme ai conservatori. I due partiti hanno ottenuto il 35,9% al Senato e 36,2% alla Camera. Ma il loro ingresso nel nuovo governo non è affatto scontato. «Dobbiamo costruire il nuovo governo già da stasera», ha detto fiducioso il leader socialdemocratico Mircea Geoana, certo che «il Psd ha vinto categoricamente le elezioni», ma conscio che non potrà governare da solo.
Magdi Allam fonda il partito Alitalia, slitta il “decollo” di Cai cristiano, parteciperà alle europee Riggio: «Se ne parla dopo la Befana» FABRICA DI ROMA (VITERBO) – No all’aborto, no al divorzio, no ai matrimoni gay, no alla ricerca sugli embrioni umani, no all’eutanasia. Sì alla famiglia naturale, costituita da un uomo e una donna in grado di procreare, sì alla vita dal concepimento alla morte naturale, sì al rispetto dell’autorità morale e all’inviolabilità delle regole etiche universali. In definitiva, sì a un nuovo modello di stato etico, basato su «fede, religione, libertà, verità, valori». Questo, in sintesi il manifesto programmatico del partito Protagonisti per l’Europa Cristiana, fondato ieri da Magdi Cristiano Allam a Fabrica di Roma in provincia di Viterbo, paese nel quale il vice direttore del Corriere della Sera vive da al-
Magdi Allam
cuni anni sotto scorta. Per l’esordio del suo partito, Allam ha scelto una scenografia estremamente minimal: due soli manifesti con la scritta «Sì, noi siamo i protagonisti e ce la faremo».
ROMA – Sembra ormai molto probabile il decollo della Nuova Alitalia dopo la Befana o anche a metà gennaio: senza garanzie entro il 10 dicembre, afferma il presidente dell’Enac, Vito Riggio, il decollo slitta a dopo il 15 gennaio. Un rinvio di poco più di un mese rispetto alla precedente tabella di marcia – che prevedeva il primo volo domani – dovuto alla necessità di mettere insieme ancora diversi tasselli del mosaico della nuova compagnia. A partire dalla firma del contratto di acquisizione di AirOne da parte di Cai attesa nelle prossime ore, fino alla scelta dell’alleato internazionale che dovrebbe arrivare verso fine anno. «Tra le condizioni che servono – spiega sempre Riggio in un’intervista al Messaggero – c'è la
Vito Riggio
disponibilità di almeno 300 milioni cash da spendere nei primi tre mesi di volo. Partire il primo gennaio sarebbe un errore enorme: i passeggeri devono essere garantiti nella stagione natalizia».
Disagi al Nord. Anche il Centro sotto la morsa di vento, pioggia e grandine
Russia, 5 morti al posto di blocco
Maltempo, un morto e un disperso
MOSCA – Tre poliziotti e un passante sono rimasti uccisi ieri sera nella repubblica russa del Daghestan da un uomini armati che hanno aperto il fuoco a un posto di blocco. Nella sparatoria è rimasto ucciso anche uno degli assalitori. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti, l’attacco è avvenuto alle 20:40 locali (le 18:40 in Italia) a Makhachkala, la capitale. Gli altri elementi del commando sono riusciti a fuggire. Il Daghestan, la più grande delle repubbliche russe del Caucaso settentrionale, negli ultimi due anni è stata contaminata dalle violenze dei separatisti della vicina Cecenia.
ROMA – Pioggia, grandine, vento forte e neve: anche ieri il maltempo ha dettato legge in gran parte delle zone del nord Italia ed il dipartimento della protezione civile ha emesso un nuovo avviso di avverse condizioni meteo per le prossime ore, segnalando altre nevicate a quote basse soprattutto in Piemonte, dove in un incidente stradale causato dal maltempo una persona e morta ed un’altra è dispersa dopo che l’auto sulla quale si trovavano è precipitata in un torrente. Ma a fare le spese di vento pioggia e grandine è stata soprattutto la Liguria, già colpita da una tromba d’aria la notte
scorsa, mentre nelle prime ore di ieri Roma è stata imbiancata da una violenta grandinata. PIEMONTE: Un giovane è morto ed un altro è disperso nella zona di Ovada (Alessandria) dove un’auto è caduta in un torrente in piena. Un corpo è stato recuperato a 200-300 metri a valle, mentre le ricerche dell’altro proseguono. L’incidente, probabilmente causato dal maltempo, si è verificato su un guado del torrente Stura, in località Gnocchetto, sul collegamento tra l’ex statale del Turchino e l’autogrill 'Stura Ovest’. LIGURIA: Sulla costiera ligure, una grande frana
provocata dal nubifragio che si è abbattuto nella notte di sabato ha investito ieri mattina la strada statale Aurelia a Zoagli (Genova) bloccando il transito nelle due direzioni. Intorno a Genova i vigili del fuoco hanno eseguito 37 interventi nella notte, in particolare per la tromba d’aria che poco prima di mezzanotte ha colpito la zona tra Priaruggia e Sturla. LAZIO: Durante la notte sono state le aree del Centro le più colpite. A Roma, e su tutto il Lazio, intorno all’alba si è abbattuto sul tutto il Lazio un violento temporale con una grandinata che ha colpito in particolare la Capitale. La quantità di acqua caduta ha completamente allagato numerose piazze e parti di vie consolari. La grandinata ha provocato il blocco dei voli, per un’ora, dalle 6 alle 7, a Ciampino. E un volo della Ryanair in arrivo alle 7:20 a Ciampino da Bergamo è stato dirottato a Fiumicino, dove si sono avuti problemi. UMBRIA E MARCHE: A Perugia, maltempo con allagamenti di scantinati e cadute di alberi, che hanno reso necessari circa 60 interventi dei vigili del fuoco. Non si placano, poi, le forti raffiche di vento che dalla notte di venerdì infieriscono sulle Marche, su tutta la dorsale adriatica, con particolare intensità concentrata sul Fermano, dove due stabilimenti balneari, entrambi a Porto Sant'Elpidio, sono stati gravemente danneggiati dal mare. TOSCANA: Una tromba d’aria si è abbattuta la notte
Roma imbiancata dalla grandine
di sabato sul litorale pisano, da Calambrone a Tirrenia, sradicando alberi che sono finiti sul viale a mare e sull' Aurelia. A Firenze, in arrivo nella notte, nevicate al di sopra degli 800 metri in Mugello e Casentino. In Versilia, imbiancate le alpi apuane. EMILIA ROMAGNA: Uno smottamento di terreno provocato dalla pioggia ha invaso la sede stradale della statale 64 Porrettana nel comune di Marzabotto, sull'Appennino bolognese. La strada è stata chiusa e sono in corso lavori per liberare la carreggiata dalla frana. TRENTINO ALTO ADIGE: E' in gravi condizioni un ragazzo altoatesino di 22 anni, R. E., caduto dal tetto della propria abitazione nella mattinata di ieri. Era salito per liberare dalla neve l'antenna della televi-
sione, sommersa dalla nevicata dei giorni scorsi e della notte, che quindi non permetteva più una buona ricezione del segnale. In serata un lieve miglioramento delle condizioni del mare ha consentito la riapertura parziale del porto di Ventotene , con la prima nave, il traghetto Tetide, attraccata dopo tre giorni di maltempo, e una serie di difficoltà in tutta la provincia pontina per il forte vento e la pioggia caduta. La situazione più difficile resta quella dell’isola, dove una parte della banchina è ancora inagibile a causa di materiali e barche sul fondo, che verranno recuperati oggi, clima permettendo. La nave Tetide ha trasportato anche personale della protezione civile per ultimare l’attività di rimozione dei detriti. Letizia Bianco
IL CASO
Si dimette il direttore della Nazione per le intercettazioni sul caso Ligresti FIRENZE – Il direttore della Nazione, Francesco Carrassi, a seguito di intercettazioni telefoniche tra lui e Fausto Rapisarda, collaboratore di Salvatori Ligresti, legate all’inchiesta sulla trasformazione urbanistica dell’ area di Castello di proprietà di Fondiaria-Sai, ha rimesso sabato sera il suo mandato nelle mani dell’editore. Lo annuncia lo stesso Carrassi in un breve intervento pubblicato ieri in prima pagina sul quotidiano fiorentino. «Nel confermare la mia totale estraneità a qualsiavoglia illecito in relazione ai fatti adombrati da alcuni organi di stampa, ho deciso di rimettere il mandato nella mani dell’ editore – scrive Carrassi – per tenere estranea da qualsiasi implicazione la Testata cho ho avuto l’onore di dirigere». L’editore, prendendo atto della decisione del direttore, ha
affidato «ad interim la responsabilità del giornale al vicedirettore Mauro Avellini». «L'editore – si legge sul quotidiano – ringrazia il direttore Carrassi per la sensibilità dimostrata con la sua decisione per la tutela dell’immagine del giornale e del corpo redazionale». Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca ha annunciato sabato che «chiederà alla magistratura copia integrale degli atti (da inviare agli Ordini regionali di competenza) per le doverose valutazioni in materia disciplinare, a tutela dell’onorabilità dei colleghi e di tutta la categoria». Nell’inchiesta su Castello, tra gli indagati, per corruzione, ci sono Gianni Biagi, assessore all’ urbanistica di Firenze, che si è dimesso, e l' assessore comunale alla sicurezza, Graziano Cioni.
In Italia e nel Mondo
Lunedì 1 dicembre 2008
Oggi Veltroni sarà “ospite”. Il delegato sarà Fassino che “torna” segretario Ds
Madrid, passo avanti del Pse verso il Pd D’Alema: «Penso che in Europa dobbiamo andare con i socialisti»
Massimo D’Alema
MADRID – Il Pse, dopo aver modificato lo statuto per accogliere i democratici italiani, fa un nuovo passo avanti per allargare la propria casa e nel manifesto per le europee, che sarà presentato oggi nei lavori del Consiglio del Pse a Madrid, riconosce la presenza dei «democratici». Un invito che per ora andrà a vuoto viste le resistente degli ex Dl a «morire socialisti» e così domani Walter Veltroni interverrà come ospite, e non come delegato, al Consiglio socialista mentre Piero Fassino, tornato segretario dei Ds per due giorni, firmerà il documento.
Il nodo della collocazione europea del Pd torna a dividere i democratici italiani e non è un caso che avvenga in un momento di tensioni, polemiche e sospetti che non si esclude possano portare ad un congresso anticipato nel caso in cui il chiarimento, chiesto da Veltroni e ora voluto anche da Massimo D’Alema, faccia emergere linee diverse. Da sempre il segretario è dell’idea che in prospettiva serva al Pd una casa nuova. E oggi a Madrid, a quanto si apprende, anche se non annuncerà la soluzione, rivendicherà la novità politica del Partito Democratico come fu-
sione di culture diverse in un momento in cui anche la crisi economica impone ai partiti, anche socialisti, di ripensare i propri paradigmi. Per una federazione tra Pd e Pse come «casa dei socialisti e dei democratici» lavorano da tempo gli ex diessini, Fassino e D’Alema in primis. «Penso che in Europa dobbiamo andare insieme ai socialisti – ha ribadito ieri D’Alema -. So che è aperto un dialogo con i socialisti allo scopo non di diventare socialisti, ma di fare insieme a loro un raggruppamento riformista al Parlamento europeo». Cristina Ferrulli
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Gates, Obama: «Una scelta all’insegna della continuità» L’attuale ministro alla Difesa resterà nel governo per gestire il ritiro dall’Iraq
Robert Gates
WASHINGTON – Anche se – come pare probabile - Robert Gates dovesse restare alla guida del Pentagono solo per un anno, il presidente eletto Barack Obama ha voluto comunque che per un incarico così nevralgico venisse privilegiata la via della continuità. Robert Gates sarà l’unico esponente dell’amministrazione Bush presente nel governo Obama, ma avrà uno degli incarichi più importanti: gestire la transizione per il ritiro delle truppe dall’Iraq. Robert Michael Gates è nato a Wichita il 25 settembre 1943 e ha 65 anni.
Per il legale l’ex assessore suicida «si sentiva schiacciato»
Napoli, l’avvocato di Nugnes «Nessun nesso con la camorra» NAPOLI – Giorgio Nugnes si era «convinto che i magistrati lo volessero incastrare». Nello Palumbo, difensore dell’ex assessore comunale suicidatosi sabato, prova a spiegare i motivi della «profonda prostrazione psicologica» che il suo assistito mostrava negli ultimi giorni. L’avvocato conferma anche l’esistenza di un secondo filone di indagine nei confronti di Nugnes, legato forse a un’inchiesta su alcuni appalti, che per ora non aveva prodotto alcuna contestazione formale nei confronti dell’esponente politico. Questa inchiesta, come sottolineano anche la procura e la Dda, non aveva comunque nulla a che vedere con la camorra. Il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore, ha ripetuto anche ieri che, a suo avviso, «non c'è un nesso tra il suicidio di Nugnes e l’attività giudiziaria». Palumbo, ex senatore della Margherita, racconta invece di come il suo cliente e amico si sentisse «avvilito e prostrato dalla paura di non riuscire a far emergere la verità». «Era accusato – ricorda il legale – di essere tra i registi degli scontri di Pianura, per alcune telefonate in cui parlava dei movimenti dei blindati delle forze dell’ordine intorno alla discarica. Ma non riusciva a capire perchè, negli atti dell’inchiesta, non fosse stata trascritta la telefonata che aveva fatto in quelle ore a una giornalista, dicendo anche a lei che cosa stava accadendo a Pianura». Quella conversazione, secondo Nugnes, lo avrebbe scagionato «perchè se fosse stato d’accordo per causare disordini e devastazioni non avrebbe certo chiamato una cronista», e – spiega ancora Palumbo – «non si capacitava del fatto che una conversazione a suo fa-
Rosa Russo Iervolino
vore, certamente intercettata come le altre, non fosse stata trascritta e messa agli atti. Io ho provato a rincuorarlo, spiegandogli che nel processo avremmo fatto colmare questa lacuna, ma inutilmente». Quanto alla seconda inchiesta, Nugnes ne era a conoscenza da un mese e mezzo. «Le telefonate di Giorgio intercettate sui disordini di Pianura – spiega Palumbo – provenivano da un procedimento preesistente»: insomma, l’utenza telefonica di Nugnes era già sotto controllo per altre ragioni, prima della guerriglia contro la discarica. Da questo fronte, però, «non era venuta alcuna contestazione di fatti specifici». Per questo motivo
lo stesso difensore non aveva ancora compiuto approfondimenti: «Nei nostri colloqui, l’ultimo dei quali solo giovedì scorso, la questione Pianura era quella centrale. Nugnes era avvilito anche dal divieto di dimora nella sua abitazione di Pianura, non ne capiva la ragione e lo faceva soffrire per la lontananza da moglie e figli. Nemmeno l'attenuazione del divieto, con la possibilità di stare a casa tre notti la settimana, era servita a rincuorarlo». Impossibile, secondo l’avvocato, capire se e quale sia stata la causa scatenante della decisione di togliersi la vita. «Si sentiva schiacciato da un ingranaggio più forte di lui, vedeva tutto nero». Uno stato di avvilimento chiaramente collegato alla vicenda giudiziaria, secondo il legale: ma Lepore ripete che «non vi sono elementi per poter ritenere che Nugnes possa essere stato indotto al grave gesto da fatti giudiziari». Ier il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino ha reso noto una lettera che Nugnes le aveva inviato il 17 ottobre scorso. «Cara Rosetta, confido di provare al più presto la mia innocenza» - aveva scritto un Giorgio Nugnes dai toni sereni per dimettersi dall’incarico: una decisione «sofferta», presa assieme alla moglie Mimma e al figlio più grande, «per evitare che la mia assurda vicenda possa ulteriormente riverberarsi sul sereno funzionamento della macchina amministrativa». Nella lettera delle dimissioni, ringrazia il sindaco («Ho appreso con grande piacere dalla stampa che mi hai sostanzialmente confermato la tua fiducia»). Nel lasciare la Giunta, Nugnes aveva sottolineato di aver «sempre cercato di risolvere i problemi dei cittadini, specie quelli delle periferie». Miriana Sterpetti
La Badescu sta con Alemanno contestata dai suoi connazionali RAMONA Badescu, delegata del sindaco di Roma Gianni Alemanno per i rapporti con i romeni nella capitale, è stata contestata ieri mattina da diversi suoi connazionali all'uscita del seggio elettorale allestito presso l'Accademia di Romania per il voto alle elezioni politiche romene. Alcuni cittadini romeni, entrando al seggio, si sono avvicinati alla Badescu per esprimergli vivacemente le proprie perplessità sul suo ruolo in Campidoglio. «La Badescu non ci rappresenta, - hanno spiegato - vorremmo sapere per quale motivo Alemanno l'ha scelta, non ha nessuna competenza». «Va bene che una donna sia bella, se fa un calendario glielo compro», ha aggiunto Cosmin, 58 anni, in Italia da più di dieci. «Ma non voglio una persona così in Comune, è inadeguata e non conosce i nostri problemi».
I primi italiani rientrati a Fiumicino dalla Thailandia
Thailandia, rientrati novanta italiani «Ci hanno abbandonato a noi stessi» ROMA – Sono tornati in Italia, con «una sorta di rientro fai da te» e lamentando di essere stati «abbandonati a loro stessi», i primi italiani, circa novanta, rientrati ieri all’aeroporto romano di Fiumicino dalla Thailandia dove i manifestanti antigovernativi del Pad (l'Alleanza popolare per la democrazia) occupano da alcuni giorni i due aeroporti di Bangkok. I nostri connazionali bloccati nel Paese asiatico sono, però, ancora 700 e per loro il ministro degli Esteri Franco Frattini sta valutando l’organizzazione di un’operazione di rientro: in particolare la Farnesina sta cercando di individuare l'aeroporto più idoneo da dove gestire le partenze degli italiani, limitando così al massimo gli spostamenti all’interno della Thailandia. Il viaggio verso casa infatti non è dei più agevoli, anzi. Lo raccontano i primi turisti rientrati ieri mattina: la loro odissea è cominciata da U-Tapao, una base militare che si trova a 190 km a sudest di Bangkok. Da qui, chi con
un volo Thai (che non ha ancora ripreso ad effettuare i collegamenti diretti con l'Italia), chi in pullman, hanno raggiunto Chiang Mai, località nel nord della Thailandia, dove si sono potuti imbarcare su un volo di linea della China Airlines che nella tratta da Taipei a Roma fa scalo proprio a Chiang Mai. «Siamo stati completamente abbandonati a noi stessi – ha detto Nicola Perilli di Roma -. Non siamo stati contattati dall’ambasciata, nonostante avessimo chiamato più volte la nostra rappresentanza diplomatica. Da soli abbiamo appreso le news da internet e, sempre da soli, abbiamo provveduto ad organizzare il viaggio di ritorno in Italia. Per arrivare all’aeroporto alternativo di Chiang Mai, siamo stati costretti a fare un viaggio in pullman di 26 ore. Ci sono molte persone anziane - ha concluso - che non se la sono sentita di affrontare una fatica simile e sono ancora bloccate in Thailandia». Giacomo Solis
Scambio di doni fra Margherita e il Dalai Lama
Microsoft ci riprova Nuova offerta per Yahoo!
MARGHERITA Granbassi, due medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Pechino nel fioretto, ha incontrato ieri a Praga il Dalai Lama e gli ha regalato la sua maschera di gara. Il capo spirituale dei tibetani ha a sua volta donato una sciarpa bianca.
MICROSOFT di nuovo all'assalto di Yahoo! Non sono passate nemmeno due settimane dalla dimissioni del Ceo del motore di ricerca, Jerry Yang, e il gigante del software di Redmond ci riprova con una offerta basata sulla sostituzione di alcuni manager e 20 miliardi di dollari. Una notizia che fonti ben informate, in serata, hanno bollato come "una finzione totale". Intanto il miliardario Usa Carl Icahn ha fatto shopping di azioni e ha aumentato il suo peso all'interno di Yahoo!. La scorsa estate l'azienda creata da Bill Gates aveva visto respingersi
un'offerta da 47,5 miliardi di dollari, poi il Ceo di Microsoft, Steve Ballmer, si era detto non più interessato all'acquisto, ma allo stesso tempo aveva mostrato interesse per l'acquisto del settore delle ricerche online del motore di Sunnyvale.
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Primo piano
Lunedì 1 dicembre 2008
La strage in India L’unico guerrigliero catturato avrebbe affermato che: «L’obiettivo erano gli ebrei»
Alta tensione col Pakistan Monta la rabbia contro i politici. Si dimette il ministro del Interni di BENIAMINO NATALE MUMBAI – La prima testa, quella del ministro dell’interno Shivraj Patil, è caduta ieri dopo la conclusione dell’attacco di un gruppo di terroristi musulmani a Mumbai, la capitale economica dell’India, che ha provocato la morte di quasi 200 persone, e sull'onda di forti proteste di piazza contro il governo accusato di inefficienza nella gestione della crisi. Sotto la spinta dell’opinione pubblica, il governo di New Delhi sta anche «considerando» la possibilità di sospendere il processo di pace col Pakistan che procede faticosamente dal 2004, secondo l’agenzia d’informazione Pti. In risposta il Pakistan, accusato dall’India di complicità con i terroristi, ha ricordato che in caso di una «minaccia» alle sue frontiere meridionali dovrà togliere truppe dalla sua frontiera occidentale con l’Afghanistan, indebolendo la già traballante «guerra al terrorismo». Ieri la protesta contro i politici, messi in blocco sul banco degli accusati, si è concretizzata in due dimostrazioni a Mumbai, alle quali hanno preso parte alcune centinaia di persone in larga parte appartenenti alla classe media. La prima, nella mattinata di ieri, è stata condotta da un centinaio di persone che hanno affermato di essere tutti membri di un club senza alcuna affiliazione politica davanti al Taj Mahal, l’albergo nel quale decine di persone, tra cui molti stranieri, sono stati tenuti in ostaggio per tre giorni da un gruppo di terroristi. Nella serata, una catena di sms inviati con i telefoni cellulari – secondo alcuni dei partecipanti «una nuova forma di protesta della classe media» – ha portato una folla consisten-
Sonia Ghandi «Necessario reagire subito» GLI analisti sottolineano come, nella caotica situazione nella quale si trova il Pakistan, sia oggi estremamente difficile dire a quale corrente politica appartengano le agenzie che hanno appoggiato l’azione terrorista, lungamente preparata, accuratamente preparata e spietatamente eseguita descritta da Azam nella sua confessione. La presidente del partito di governo del Congresso, Sonia Gandhi, ha ammonito i suoi collaboratori che «non c'è tempo da perdere» nel correggere gli errori del passato e suo figlio Rahul, 38 anni, nuova star del partito, ha definito i fatti di Mumbai «una schiaffo in faccia» al governo. In una riunione di tutti i partiti, il premier Singh ha annunciato che verrà rafforzato in tutto il paese il ruolo della National Security Guard (Nsg), i cui commandos – gli ormai leggendari 'black cat' hanno condotto la battaglia contro il gruppo di fuoco terrorista. Dalla riunione erano significativamente assenti i leader del Bharatiya Janata Party (Bjp, nazionalista indù) Lal Krishna Advani e Narendra Modi. Entrambi hanno spiegato la propria assenza affermando di essere impegnati nelle campagne elettorali provinciali ma è evidente che si aspettano di essere i beneficiari del fuoco di critiche che ha investito il governo.
La preghiera delle candele organizzata a Nuova Delhi. Nella foto a sinistra, un ispettore di polizia, Deepak Dhole, ferito negli scontri del Taj Mahal, in quella sotto, il ministro degli Interni, Shivraj Patil che si è dimesso ieri
te, alcune centinaia di persone, sul lungomare chiamato Marine Drive. Centinaia di candele sono state accese a sono stati issati cartelli che inneggiavano alla città, alla fratellanza tra indù e musulmani, e criticavano il cinismo dei politici. Alla rabbia contro il mondo politico si accompagnava un’ostinata volontà di tornare alla vita di tutti i giorni. «La vita è ancora bella, la speranza non è morta», diceva un cartello innalzato da un gruppo di giovani. In una chiara dimostrazione della volontà di mettersi dietro le spalle la tragedia dei giorni scorsi il Leopold Cafè, uno dei più popolari punti di ritrovo della metropoli bersaglio di uno degli attacchi terroristici, ha riaperto brevemente i battenti prima di essere richiuso per completare la pulizia. La rivolta contro la politica, e l’avvicinarsi di una serie di elezioni provinciali e di quelle per il Parlamento federale, previste per il
maggio del 2009, ha spinto il governo di New Delhi ad agire. Dopo le dimissioni di Patil, quelle del consigliere per la sicurezza nazionale M. K. Narayanan sono state respinte dal primo ministro Manmohan Singh. Fonti vicine al premier hanno affermato che altre teste cadranno nei prossimi giorni, forse quelle dei dirigenti dei servizi d’informazione, forse quelle del criticatissimo capo del governo provinciale Vilasrao Deshmuk. L’unico dei guerriglieri catturato vivo, il pachistano Azam Amir Kasav, avrebbe affermato nel corso della sua confessione che «gli ebrei» erano il «principale obiettivo» dell’ attacco (sei persone sono state uccise nell’assalto al centro ebraico di Nariman House), indicando che gli attentatori vengono dalla galassia dei gruppi estremisti impegnati in una «guerra santa globale» che ha come obiettivi principali Israele, gli Usa e ora il loro nuovo alleato, l’India.
Il governo di Tel Aviv crede che l’attacco al centro ebraico sia slegato dal conflitto palestinese
Israele: «Siamo nel mirino della jihad mondiale» di GIORGIO RACCAH GERUSALEMME – L'attacco terroristico a Mumbai, nel quale uno degli obiettivi è stato un centro religioso ebraico dove nove ebrei in parte con cittadinanza israeliana sono stati uccisi, è visto nello stato ebraico come una nuova conferma di essere anche nel mirino di gruppi terroristici che nulla hanno a che fare col conflitto israelo-arabo. Gli attentati di Mumbai, ha detto ieri il premier Ehud Olmert «rientrano nei tentativi dell’Islam estremista di seminare distruzione e morte ovunque al mondo». Tra l’altro, ha aggiunto, «i terroristi si prefiggevano di colpire, fra l’altro, anche istituzioni ebraiche». L’affermazione di Olmert è confermata dalla confessione dell’unico terrorista sopravvissuto all’attacco, Amir Kasab, di 21 anni che, secondo il Times of India, ha detto che l'attacco al centro religioso ebraico Nariman House aveva il fine di uccidere il maggior numero possibile di israeliani in reazione «alle atrocità commesse da Israele contro i palestinesi».
L’attacco a Mumbai continua a monopolizzare l’attenzione dei media israeliani, dove appaiono anche rilievi critici sul modo in cui le autorità e i servizi di sicurezza indiani, incluse le unità antiterrorismo, hanno reagito all’attacco, soprattutto per la lentezza dell’operazione di salvataggio. Alcuni esperti di antiterrorismo, citati anonimamente dalla stampa, hanno in pratica detto che i servizi segreti e le forze dell’antiterrorismo indiano, pur mostrando grande coraggio, hanno mostrato di avere ancora molto da imparare – implicando evidentemente da Israele – nel far fronte a attacchi come quello a Mumbai. Rilievi critici che in India hanno toccato nervi sensibili suscitando reazioni incollerite della stampa indiana e apparentemente malumore nei circoli di governo a New Delhi. Il governo israeliano ha cercato di placare gli animi offesi e il ministero degli esteri si è affrettato a emettere un comunicato per «negare tutte le pubblicazioni secondo le quali Israele ha criticato l’operato del commando indiano per li-
berare gli ostaggi» nel centro ebraico. Israele è anzi convinto che sia stato fatto «tutto quanto era umanamente possibile dalle forze indiane per evitare di colpire gli ostaggi». Il premier Olmert ha assicurato che «non si è mai considerato l’invio di truppe israeliane per aiutare quelle indiane», che anzi hanno dato prova di essere «addestrate e capaci», e ha elogiato l’ampia cooperazione e gli stretti contatti con le autorità indiane. Il governo israeliano ha però annunciato ieri l’invio a Mumbai di una squadra di esperti di anti-terrorismo e di medicina legale incaricata di collaborare alle indagini e riportare in patria le vittime israeliane degli attacchi terroristici. Israele annette importanza strategica alle relazioni con la superpotenza del sud-est asiatico, con la quale ha inoltre una cooperazione in campo militare sempre più ampia, con positivi riflessi anche sul dialogo politico. L’India, tra l’altro, è divenuta il maggior acquirente di prodotti dell’industria bellica israeliana.
Omaggi floreali per i morti di Mumbai
Spettacoli & televisione
Lunedì 1 dicembre 2008
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IN USCITA IL DOPPIO “BEST OFF” DEL MOLLEGGIATO: VENTOTTO BRANI DIVISI IN DUE CD
Adriano Celentano canta Battiato ESCE il doppio best of di Adriano Celentano che contiene 28 brani divisi in due cd “Canzoni d'Amore” e “Canzoni Contro”, ossia le due anime del Molleggiato. Il primo raccoglie alcune tra le più belle canzoni d'amore del suo repertorio, il secondo comprende alcune tra le canzoni più importanti che trattano temi sociali. Nella tracklist c'è anche la cover de “La Cura” di Battiato: «La ritengo la più bella canzone d'amore e spiritualità» «Battiato parla di un amore fatto di sentimenti, - racconta Celentano apparentemente meno passionali, come la tenerezza, prendersi della persona amata, proteggerla fino a credere di riuscire a non farla invecchiare, mentre sono la vera forza dell'amore vero». Quindi il cantante, che ha realizzato anche la copertina del doppio Cd, aggiunge: «Franco è uno dei preti preferiti insieme a De Andrè. “La Cura” è uno dei due inediti del Best in cui è diviso il cd, l'amore e il caos. Per quanto riguarda l'amore, è di FRANCESCO GALLO A SCENDERE in campo saranno in tanti questo Natale, oltre ovviamente al solito cine-panettone Filmauro a firma di Neri Parenti arrivato con “Natale a Rio” al 25/mo episodio. Ci saranno i soliti film di animazione sempre più sofisticati come “Madagascar 2” della Universal e il cane in 3d firmato Disney: ovvero “Bolt: Un eroe a quattro zampe”. Ma anche, in questa atmosfera di crisi, il Natale in sala potrà essere più riflessivo con film come “The millionaire”, Racconto di natale o Il Giardino dei limone. Partiamo dalla fantascienza. Per chi non può farne a meno sotto l’albero c'è “Ultimatum alla terra” di Scott Derrickson, remake del classico film omonimo del 1951. Di scena un algido alieno (Keanu Reeves) che sbarca con il suo disco volante a Washington per dare un ultimatum alla Terra: vivere in pace o essere annientati. Nel cast anche Jennifer Connelly. Sul fronte italiano risate e film d’autore. Arriva così la comicità de “Il cosmo sul comò” con Aldo, Giovanni e Giacomo che tornano dopo la parentesi teatrale di Anplagghed con un film in quattro episodi diretti da Marcello Cesena. E sempre per l'Italia da ridere, da segnalare il ritorno di Jerry Calà in “Torno a vivere da solo”. Toni nostrani più drammatici ovviamente per “Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores (01 Distribution). Nato dal romanzo omonimo di Ammanniti, racconta il difficile rapporto tra un padre e un figlio. Ovvero Rino (disoccupato) e Cristiano che vivono in una desolata provincia del nord Italia. Il ragazzo è molto legato al padre che lo educa però secondo violenti principi razzisti e nazional- socialisti. Unico loro amico il “fuori di
il motore che ci fa muovere e non si può abbattere. Le canzoni d'amore sono dentro di me fin dalla nascita». Quanto alla sua nuova canzone, “Sognando Chernobyl”, Celentano sottolinea di averla scritta «un anno fa, perché temo che le cose siano peggiorate, lo stato del Pianeta è disastroso. E' un grido disperato. Sono sempre stato ottimista ma oggi è difficile rimanerlo. Il momento che stiamo vivendo è talmente fragile che non riguarda soltanto l'Italia ma tutto il mondo. Oggi si rischia una vera catastrofe umana a causa di scelte scellerate dei governi di gran parte del mondo». Tra le 14 “Canzoni d'Amore”: da “Storia d'amore” a “Una carezza in un pugno”, fino ai più recenti “L'emozione non ha voce”, “Acqua e sale” e “Dormi amore”. Le 14 “Canzoni Contro” comprendono invece “Il ragazzo della via Gluck”, “Un albero di 30 piani”, “Svalutation” a quelli di ultima produzione come “I passi che facciamo”. Per rendere a livello grafico l'ani-
Adriano Celentano
ma bitematica dell'album, la copertimiei autori e interna, disegnata dallo stesso Celentano, è stata realizzata attraverso il “Lenticolare Morphing” a 14 movimenti. E' la prima volta che questa
tecnica viene utilizzata in Italia per un album ad alta tiratura. Si tratta di un procedimento ad alta definizione nuovo per una stampa seriale.
I film di Natale tra animazione e i più classici “cinepanettone”
Diane Lane protagonista di “Come un uragano”
Gerry Calà in Torno a vivere da solo
una trentenne inglese di nome Poppy, maestra elementare con sempiterno sorriso e troppa vitalità. Fatto sta che si imbatte con personaggio esattamente il suo contrario: burbero, iperquadrato, un pò razzista e perennemente furioso. Passando a film più seriosi troviamo lo splendido The millionaire di Danny Boyle (Trainspotting). Di scena la versione indiana dell’omonimo show televisivo. Davanti ad un pubblico povero quanto sbalordito, il giovane
Jamal Malik, che viene dagli slum di Mumbai, affronta l’ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie, ma il conduttore dello show, Prem Kumar, non ha molta simpatia per questo paria. Tra favola, amore e violenza il film in odore d’Oscar ha gia sbancato in Usa. C'è poi “Racconto di natale” di Arnaud Desplechin che mette in scena una classica riunione natalizia di una famiglia borghese oppressa da antiche e nuove disgrazie, da gelosie tra fratelli, da amori non corrisposti, ma anche rinvigorita da un condiviso sense of humour. Nel cast la Deneuve e Chiara Mastroianni. Infine, da non perdere l’ironia de “Il giardino dei limoni” di Evan Riklis commedia in salsa di guerra. Prota-
gonista una palestinese in Cisgiordania che si oppone al vicino di casa, ministro della difesa israeliano, che per motivi di sicurezza vuole abbattere i limoni del suo giardino. Infine, in sala ci sarà anche “The Spirit” di Frank Miller con Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson ed Eva Mendes. Tratto dal fumetto omonimo di Will Eisner ci troviamo nella misteriosa Central City dove un ex poliziotto tornato dalla morte nei panni di “The Spirit” diventa giustiziere contro il crimine. E ancora c'è “Saw V”, quinto capitolo della serie horror più seguita degli ultimi anni, e sul fronte dell’amore “Come un uragano” di George C. Wolfe con il vecchio Richard Geere in una travolgente autunnale passione d’amore con la recidiva (Diane Lane).
REALITY SHOW
Luxuria: «Sull’isola manderei Mastella e la Mussolini» TORNATA a Foggia, dopo la vittoria nel reality show, L'isola dei famosi, Vladimir Luxuria apre le porte della sua casa paterna e compila la classifica dei personaggi politici che a suo dire potrebbero essere adatti a partire il prossimo anno per l'Honduras: «Perfette Alessandra Mussolini e Daniela Santanché». «Metterei anche Mastella per farlo dimagrire», aggiunge la vincitrice dell'Isola. «E poi Borghezio con un rom ed Elisabetta Gardini con un trans».
Perfetti, secondo Luxuria, sarebbero anche Veltroni e D'Alema, «per sperare in una convivenza possibile in spazi ristretti. Fassino no, non potrebbe perdere 16 chili. Sarebbe troppo. Sgarbi invece abbandonerebbe dopo una settimana». Nella casa dei genitori, Vladimir rivela un sogno: «Se la legge italiana me lo consentisse, sposerei Roberto Saviano, l'autore di Gomorra. Lo ritengo una tra le persone più affascinanti e dotate di sex-appeal che abbia visto. Grande personalità e
Il marito di Amy «È drogata per colpa mia»
cura
IN TEMPI DI CRISI IN USCITA ANCHE PELLICOLE PIÙ RIFLESSIVE
testa” 4 Formaggi (Elio Germano). Più in sintonia con le luci del Natake, “La duchessa”. Kolossal in costume di Saul Dibb racconta la storia di Georgiana Spencer - antenata di Lady D e come lei bella, sofisticata, intelligente e infelice – vissuta alla fine del '700. Tante star tra i protagonisti: Keira Knightley e Ralph Fiennes, oltre e Charlotte Rampling. Risate vere con “La felicità porta fortuna” di Mike Leigh Protagonista
PERSONAGGI
coraggio, il contrario di Rossano Rubicondi». Ovvero il primo bersaglio dei suoi attacchi post-Isola: «E' un finto simpatico, ridicolo, aggressivo, bello ma dalla cultura non pervenuta. Poi la contessa Patrizia De Blanck, che è come il suo titolo: una patacca». Luxuria ora sta preparando per Bompiani «un libro di fiabe transgender per bambini. Fiabe che raccontano la trasformazione delle persone: Pinocchio e La sirenetta, e tre inedite scritte da me».
Vladimir Luxuria
LONDRA – Blake Fielder-Civil, prossimo al divorzio da Amy Winehouse (in foto), ha confessato al domenicale britannico “News of The World” di aver fatto della cantante «una drogata». Blake in lacrime ha raccontato ai giornalisti (una registrazione è presente sul sito del “News”) di aver «spinto Amy» in un vortice «autodistruttivo di eroina, crack e cocaina». «Senza di me – ha proseguito – indubbiamente non avrebbe mai preso quella strada. Ho rovinato qualcosa di bellissimo». Blake, pentito, ha annunciato che l’unico modo per salvare la Winehouse è divorziare: «Ora per salvarle la vita debbo lasciarla andare. Non la sto abbandonando. Lo sto facendo per amore» Blake, condannato per spaccio di stupefacenti, è ricoverato in clinica specializzata per disintossicarsi. La Winehouse, che negli ultimi mesi ha fatto avanti e indietro nei centri di riabilitazione, a sua volta è ricoverata da alcuni giorni per una «reazione (allergica) ad alcuni farmaci», come ha riferito una sua portavoce.
Rourke: «Il mio cane mi ha salvato dal suicidio»
SI chiama Beau Jack e ha salvato la vita di Mickey Rourke (in foto): è un piccolo chihuahua ha convinto l'attore a non suicidarsi. È lo stesso Rourke, uscito da una lunghissima depressione, a raccontare come: «Ero così fuori di me che stavo pianificando il suicidio, ma ho guardato gli occhi di Beau Jack e mi sono ripreso. Quel cane ha salvato la mia vita». Nonostante la sua carriera, soprattutto grazie al film “The Wrestler”, abbia di nuovo preso una piega positiva, Rourke non nasconde però di avere ancora tendenze autodistruttive: «Dentro di me c'è un uomo piccolo con un’ascia, ma io cerco di tenerlo tranquillo». Beau Jack, per la cronaca, è morto nel 2002.
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Lunedì 1 dicembre 2008
PIOGGIA ABBONDANTE DA META' SETTIMANA Lunedì mattina piovaschi lungo il Tirreno. Poche nubi e clima mite altrove. Peggiora tra martedì sera e mercoledì. Breve pausa, poi di nuovo maltempo. Pioggia fino a domenica soprattutto su Lagonegrese e Appennino. Più freddo. L'ultimo episodio all'alba di domenica 30: una grandinata record sulla città di Roma che ha lasciato al suolo quasi 10 cm di ghiaccio. Un'ulteriore conferma alla teoria secondo la quale in caso di abbondanti precipitazioni, sono le grandi metropoli quelle più a rischio nubifragi e fenomeni violenti. Tutto a causa del fenomeno “isola di calore” e dell'inquinamento. Secondo gli esperti del Centro Epson Meteo, infatti, sulla verticale del grande centro urbano l'aria che sale tende a diventare instabile e quindi a favorire la formazione di nuvole. Inoltre, il pulviscolo, comune nelle grandi città del Nord, fa da aggravante, come nucleo di condensazione per la formazione di goccioline di nubi. In presenza di piogge forti, ad esempio, in una città che accumula 30 mm è probabile che almeno 5 siano legati a questo fenomeno; uno scarto che diventa più evidente proprio nei forti episodi temporaleschi rispetto invece a piogge deboli o moderate. A proposito di precipitazioni, Novembre 2008 è terminato lasciando in Basilicata accumuli di tutto rispetto. Si va in media dai 180 mm del Lagonegrese, ai 150 del Potentino (152 mm a Potenza città), ai 120 del Vulture e del Materano, fino ai 140 mm del Metapontino. Precipitazioni certamente importanti, superiori anche del 70-80% rispetto alla media storica del mese, appena sufficienti però a colmare il deficit pluviometrico del solo mese di Ottobre, quando sulla Basilicata piovve tra il 50 ed il 60% in meno del normale. Del resto gli attuali accumuli irrisori presenti nei nostri invasi ne sono la triste conferma. L situazione, però, sta cambiando. Le sorgenti e le falde acquifere hanno quasi completato la fase di ricarica, d'ora in avanti quindi fiumi e torrenti potranno finalmente riversare nelle dighe l'acqua in eccesso. Ad una condizione, che continui a piovere. Le previsioni per la settimana fanno ben sperare. Il vortice polare anche nei prossimi giorni invierà a più riprese fronti perturbati verso il cuore del Mediterraneo. Inizialmente, almeno fino alla sera di martedì, piogge alluvionali e nevicate record interesseranno il medio-alto Tirreno ed il Nord Est. Da noi nuvole irregolari e qualche debole pioggia solo lungo la costa marateota, per il resto forte Libeccio e temperature assai miti. Mercoledì un primo fronte attraverserà la Basilicata garantendo piogge diffuse sempre sul Lagonegrese. Un altro giungerà giovedì e sarà accompagnato anche da un calo termico che porterà la neve sui monti oltre i 1300 metri. Il maltempo proseguirà per tutto il fine settimana, con piogge e temporali intensi soprattutto sul Lagonegrese e l'Appennino. Lunedì: Nuvolosità irregolare in mattinata sul settore tirrenico ed appenninico con possibili brevi rovesci. Nuvolosità parziale altrove, ma con ampi spazi soleggiati e clima mite. Nel pomeriggio-sera persisterà una certa nuvolosità sul Lagonegrese ma senza precipitazioni. Ancora bello ma ventilato sul Materano e lo Jonio. Temperature alte per il periodo, venti moderati di Libeccio. Martedì: Cielo poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata. Nubi un po' più intense solo lungo la costa marateota ma senza precipitazioni. In serata assisteremo ad un progressivo aumento della nuvolosità sempre a partire dall'area tirrenica con piogge sparse nel corso della successiva notte. Temperature diurne ben oltre la media, venti da moderati a forti da S/SW e mari molto mossi. Mercoledì: Molte nubi nella prima parte del giorno su gran parte della regione con precipitazioni sparse soprattutto su Materano, Pollino e costa jonica. Un temporaneo miglioramento si farà strada invece sul Lagonegrese. In serata cesseranno ovunque le precipitazioni. Un nuovo peggioramento giungerà nella successiva nottata. Temperature in lieve diminuzione, venti forti da occidente. Giovedì: Tempo instabile sulla Basilicata per l'intera giornata. Nubi e precipitazioni interesseranno infatti tutto il territorio, risultando localmente anche di forte intensità. Complice la rotazione dei venti da Tramontana, la quota neve scenderà progressivamente attestandosi in serata appena sopra i 1200-1300 metri. Giornata più fredda quindi, con venti moderati e mari mossi o molto mossi. Venerdì: Le ultime nubi in mattinata indugeranno sul settore jonico ma senza precipitazioni. Sul resto della regione avremo qualche ora di sole. Solo un breve intervallo però. Dal pomeriggio, infatti, la nuvolosità andrà nuovamente aumentando sul Lagonegrese e lungo l'Appennino dove in serata cadranno le prime piogge. Temperature in aumento, venti forti di Libeccio, mari mossi. Sabato: Giornata di maltempo su gran parte la regione. Nubi e fenomeni interesseranno soprattutto l'area tirrenica ed appenninica, risultando invece meno intensi su Metapontino, Materano e costa jonica. Saranno possibili comunque parziali e temporanee schiarite. Temperature in nuovo sensibile aumento per l'arrivo di correnti miti da Sud/Sudovest. Molto mosso lo Jonio, agitato il Tirreno. Domenica: In mattinata piogge anche intense interesseranno ancora una volta soprattutto l'area occidentale della regione, risultando invece più isolate tra il Materano e lo Jonio. Ma, nel pomeriggio-sera, i fenomeni si trasferiranno proprio sul settore orientale attenuandosi su quello occidentale. Temperature in diminuzione, venti in rotazione da Maestrale e mari molto mossi. Giuseppe Pomarico
UNIVERSITA' : ASCOLTARE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL SISTEMA universitario italiano deve essere rafforzato, premiando i centri d'eccellenza, eliminando gli sprechi e i corsi di laurea inutili e combattendo baronati e parentadi . Sarebbe però un grave errore fare tagli indiscriminati e bloccare l'ingresso nelle università dei giovani ricercatori. E' quindi da condividere l'invito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha auspicato che si svolga sul tema dell'università un confronto piuttosto che una discussione su fatti compiuti. In tutti i Paesi più progrediti l'Università è considerata una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale e ad essa sono destinate ingenti risorse, sia pubbliche sia private. Alle giovani generazioni alle quali già toccherà uno standard di vita
inferiore a quello dei genitori, un regime pensionistico molto magro ed una montagna di debito pubblico in eredità, non resta che la speranza in un futuro migliore. E in questo l'università può giocare un ruolo fondamentale. Intanto il decreto legge riguardante le università contiene misure apprezzabili soprattutto in relazione all'ingresso dei giovani ricercatori e al diritto allo studio con 125 milioni di euro per borse di studio, come è stato disposto nel provvedimento varato il 13 novembre scorso dal Consiglio dei ministri. E' giusto tagliare corsi e sedi distaccate inutili, che servono solo a dilapidare risorse, mentre è importante accrescere le risorse distribuendo il 30 per cento dei fondi in base alla valutazione delle attività svolte da ogni singolo ateneo.
LA CANDELA "A NORMA UNI" IL NATALE si avvicina e con esso i consumatori si apprestano a comprare candele di ogni forma . L'UNI, l'ente delegato per legge ad emanare norme tecniche della "regola d'arte" nei settori privi di disposizioni normative, ha stabilito le caratteristiche ideali delle candele. Per sicurezza, bisogna innanzitutto tagliare lo stoppino riducendolo a circa 1 centimetro prima di accenderlo, mentre per spegnere la fiamma non bisogna soffiare, ma soffocarla. Per verificare la stabilità della candela "a regola d'arte", la norma UNI prevede che, posta su un piano inclinato di circa 10°, non si ribalti e che l'altezza della fiamma venga misurata e tenuta sotto controllo lungo tutto il periodo di accensione. L'utilizzo di questa norma aiuta a garantire un ragionevole livello di sicurezza durante l'uso delle candele, migliorando così la sicurezza personale e riducendo al minimo il rischio di incendio. Altra norma è quella che, più delle altre, può su-
scitare l'interesse dei consumatori, in quanto specifica quali e come devono essere fatte le etichette di sicurezza che devono essere riportate su tutte le candele destinate ad essere accese in luoghi chiusi e della cui presenza il consumatore si può facilmente accertare al momento dell'acquisto. Infatti il rischio di incendio delle candele potrebbe essere ridotto al minimo mediante idonee avvertenze da apporre sulla candela stessa, in modo chiaro e facilmente comprensibile da tutti.
BEN VENGANO GLI ORTOFRUTTICOLI BRUTTI DOPO 40 anni durante i quali nessuno ha controllato, vanno in pensione le categorie degli ortofrutticoli. La UE ha preso questa decisione che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 luglio 2009. Le categorie (extra, prima e seconda) non riguardano la qualità reale, cioè il sapore, ma soltanto l'aspetto esteriore, ovvero le dimensioni, il colore, le imperfezioni, eccetera. Vi sono mele bellissime che sanno di niente, altre molto brutte che costano assai meno e hanno un sapore incomparabilmente migliore, per cui non si capisce l'astracismo delle organizzazioni agricole, che va contro gli interessi del consumatore. I controlli sulla categoria indicata in etichetta dovevano essere effettuati dalle Regioni, che poi hanno delegato i Comuni e, alla fine, siccome nessuno controllava (si può immaginare che cosa ne sanno della categoria i Vigili urbani), sono stati trasferiti all'AGEA. Meglio così, almeno il consumatore, in questi tempi di crisi, potrà scegliere ortofrutticoli fuori categoria pagandoli molto di meno e molto probabilmente guadagnando in sapore. Non è un mistero, del resto, che ortaggi e frutti grandi e bellissimi vengano ottenuti con artifizi vari. Che senso ha vietare la vendita delle banane più corte di 14 centimetri, delle arance con un diametro inferiore a 5,3 centimetri o dei carciofi con il gambo più lungo di 10 centimetri? Fra l'altro vi sono moltissimi ortofrutticoli sui quali non va indicata in etichetta la categoria, come bieta, fagioli, finocchi, patate, castagne, fichi, loti, nespole, eccetera, eccetera. Sui seguenti, invece, va indicata, perchè sono state emanate norme comunitarie di commercializzazione. ORTAGGI E FRUTTA:Agli , Agrumi, Asparagi, Banane, Carote, Albicocche, Carciofi, Avocadi, Cavolfiori, Ciliege, Cavoli di Bruxelles Cocomeri, Cavoli, cappucci e verzotti , Fragole, Cetrioli , Kiwi, Cicoria Witloof, Mele, Cipolle ,Pere, Fagiolini , Meloni, Lattughe, indivie ricce e scarole , Pesche e nettarini, Melanzane , Prugne, peperoni dolci , Uva da tavola, Piselli , Noci comuni con guscio, Pomodori , Nocciole con guscio, Porri, Sedani, Spinaci, Zucchine, Funghi coltivati, Miscugli di ortofrutticoli
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Lunedì 1 dicembre 2008
24 ore in Basilicata
Oggi la presentazione della seduta congiunta nel bicentenario della prima convocazione
Provincia, passato e presente Marino e Salicone: «Altro che soppressione dell’ente» POTENZA - Buon compleanno Provincia. L’augurio - che l’ente fa a se stesso - arriva proprio mentre la politica regionale affronta la crisi interna della maggioranza e prova e gestire quella economica. Così, il territorio diventa - forse torna «protagonista necessario». Almeno nella sua “dimensione” di «collegamento» tra comunità e istituzione. «E’ questa la nostra finalità. Chiamiamo in soccorso 200 anni di storia per contrastare un pensiero anacronistico». Il presidente del consiglio provinciale di Potenza, Antonio Salicone, si riferisce al dibattito - piuttosto diffuso ultimamente - sulla (in)utilità delle Province e sull’attualità di questa istituzione «intermedia». Per questo mercoledì prossimo nel capoluogo di regione si terrà una seduta di consiglio provinciale congiunto tra le due province lucane. “18082008, consiglio provinciale, duecento anni di storia”. Il tempo trascorso dalla prima convocazione dei consigli generali provinciali. Anche Nicola Marino, presidente del consiglio provinciale di Matera, non tralascia un commento sul dibattito in corso. «C’è chi si diletta sull’argomento abolizione di questo ente - dice - ma chi si diverte con queste disquisizioni, in realtà, non percepisce cosa voglia realmente dire un “governo di area vasta” in grado di essere al di là di sterili lotte di campanile». Di più, «continuando con questi annunci, non si propone alla gente l’importanza che può riportare l’ente provinciale nel governo del territorio». Allora, «con la celebrazione vogliamo - continua Salicone - richiamare innanzitutto l’importanza di un ente la cui peculiarità è sancita nella Costituzione. La naturale vocazione della Provincia al governo
Piazza Prefettura: parata militare nel 1908 - Festa dello Statuto nella prima domenica di giugno. (Dall’Archivio fotografico della Biblioteca Nazionale di Potenza) Nella riproduzione si nota l’edificio nella “versione” ancora a due piani
di area vasta è indiscutibile. E’ vero che il rapporto immediata tra istituzione e cittadino si esplicita nell’amministrazione comunale di cui il sindaco è la figura “emblematica”. Ma le Province sono radicate sul territorio e, a dispetto di una superficie meno stretta di quella cittadina, è altrettanto vero che il consiglio provinciale rappresenta un rapporto con il territorio diretto». Basti pensare che «i consiglieri provinciali vengono eletti in collegi in cui il rapporto è di 1 a 8mila». Ecco “area vasta” con “legami stretti”.
Se bisogna tornare sulla discussione della “necessità” dell’ente intermedio, Marino non ha dubbi sul punto di vista da adottare: «La verità è che in questo discorso si dovrebbe piuttosto pensare a ricostruire tutto l’apparato, a riordinare tutto l’ordinamento dell sistema degli enti locali. Bisogna fare in modo che non ci siano pià sovrapposizioni di competenze, nè duplicazioni di deleghe. E se proprio è il caso di tagliare - aggiunge - che si eliminino gli enti gestiti con nomina, non quelli creati su base eletti-
va». Ovvero, «i consiglieri provinciali rappresentano la gente. Come può essere uno spreco la rappresentanza? Non c’è forse più spreco in tutti quegli enti in cui vige il criterio della nomina diretta e che spesso non sono neanche operativi». L’esempio concreto? «Penso all’Ente di sviluppo, commissariato da 20 anni e che non siamo riusciti ancora a chiudere. Anzi, continuiamo a inventare un ente al giorno». Detto questo «le Province hanno competenza fondamentali per la vi-
ta del territorio - fa eco Salicone scuole, viabilità, sicurezza, trasporti, ambiente, protezione civile». Arriva pure lo “sforzo” di onestà. «E’ vero che probabilmente alcune competenza ancora assegnate alle Province andrebbero distribuite ad altri enti. Ma allo stesso modo prosegue Salicone - esistono competenze assegnate alle Province per cui non viene effettivamente data la possibilità di legiferare e amministrare, spesso senza adeguati trasferimenti di fondi». Conta «dare un buon servizio al cittadino - spiega ancora Marino - E questo è uno dei compiti naturali di una istituzione elettiva, che del popolo è diretta emanazione. Che tra l’altro, costa lo 0,3 per cento della spesa politica nazionale. Poi, che si chiami “Provincia” o “Consorzio di comuni” non importa. Ma non si può più pensare che l’ente provinciale possa essere tagliato o rafforzato a suon di annunci televisivi». In chiusura, c’è pure il fattore “contemporanetà”: «E’ cambiata anche l’età degli attuali rappresentanti delle Province - conclude Salicone Oggi questi enti hanno un dinamismo diverso. Un tempo in queste assemblee arrivavano amministratori giunti alla fine della propria carriera. In queste assemblee, attualmente, sono seduti sindaci di piccoli comuni, segretari locali di partito, professionisti. Questa assemblea non è più un punto di arrivo, ma di partenza. Dal canto nostro, in questo momento di crisi politica, arriva l’impegno offerto - tra la celebrazione e la consapevolezza - a fornire un contributo per mantenere alto il livello di salvaguardia delle istituzioni. Insomma, un buon elemento di mediazione». Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
PILLOLE
QUALCHE DATA
Dalla nomina alla rappresentanza elettiva LA celebrazione arriva duecedue anni dopo l’8 agosto 1806, quando con Giuseppe Bonaparte viene diviso il Regno in tredici province. Per la Basilicata, Potenza diventa la capitale. Ma alle province si dà anche una organizzazione amministrativa, con un intendente, un consiglio di intendenza e un consiglio generale provinciale, antesignano di quello contemporaneo. Il presidente di questa assemblea è di diretta nomina del sovrano. Se la legge che stabilisce le modalità di nomina dei consiglieri (nel tempo i criteri furono modificati) arriva il 18 ottobre dello stesso anno, in realtà, il decreto che ne ratifica la nomina è di alcuni mesi dopo, nel gennaio 1808. E’ del settembre la convocazione dei consigli generali di provincia. Nel 1820, nascono, con la Costituzione del Regno delle Due Sicilie, le deputazioni provinciali. I consigli vengono aboliti per essere ripristinati poco meno di un anno dopo, nel 1921, in attesa
Provincia di Basilicata (in Atlante geografico dell’Italia, Biblioteca Provinciale di Potenza)
della promulgazione di nuove regole che ne definissero organizzazione e struttura. La storia di que-
sta istituzione non si arresta con l’unità di Italia. La legge Rattazzi del 1859 viene estesa anche nel me-
ridione e così l’amministrazione del territorio provinciale è affidata al consiglio provinciale (l’organismo esecutivo è la deputazione) sempre in materia di tasse, gestione ambientale, istruzione, sanità, agricoltura e commercio. Il governatore è la figura che detiene il potere esecutivo su tutto il territorio. A fine decennio, nel 1889, con il testo unico 5.921 i sindaci dei comuni con maggiore popolazione e i presidenti delle deputazioni provinciali diventano elettivi. Solo nel 1927 viene istituita la Provincia di Matera. Ma l’anno successivo i consigli e le deputazioni vengono soppressi e la gestione del territorio provinciale affidata a un preside di diretta nomina regia. Con la fine del Ventennio e la Costituzione del 1948 alle Province, “ente intermedio” viene affidato il governo del territorio. Nel 1951 arrivano le norme per le elezioni, la costituzione, l’organizzazione delle Province.
CURIOSITA’ Accadeva una volta... Il “Lucano” era il giornale “politico amministrativo”. Anche allora si dovevano affrontare problemi relativi alla viabilità. L’edizione del 3-4 ottobre 1899 riporta un resoconto del consiglio provinciale riunitosi nella tornata del 25 e 26 settembre: «Non possiamo però non fermarci sulla discussione stradale - si legge - perchè riflette i più urgenti bisogni di comuni che, come Sant’Arcangelo e Castelsaraceno, sono stati abbandonati e reclamano da lunghi anni una comunicazione qualsiasi con il consorzio civile». Nel dibattito un consigliere, Donnaperna dice: «se l’aritmetica non fosse un’opinione la 210 doveva costruirsi prima della 213 che già è in costruzione, ma disgraziatamente della 210 non esiste neanche il progetto definitivo».
L’APPUNTAMENTO La presentazione OGGi, si terrà la conferenza stampa di presentazione della seduta consiliare unificata tra le due province. Appuntamento alle 10.30 presso la sala giunta della Provincia di Potenza. Saranno presenti i presidenti delle Province di Potenza e Matera, Sabino Altobello e Carmine Nigro e i presidenti delle rispettive assemblee elettive, Antonio Salicone e Nicola Marino. Saranno fornite informazioni e dettagli sulla celebrazione “1808-2008 Consiglio provinciale: duecento anni di storia” attesa per martedì 2 dicembre, alle 9.30, nella sala consiliare di piazza Mario Pagano.
24 Ore in Basilicata MATERA - Potrebbe essere stata l’alta velocità a causare l’incidente che ieri mattina alle 8.40 ha provocato la morte di Ivan Miccichè, 18 anni di Policoro. Teatro dell’incidente è stata la statale 106 che collega la Basilicata alla Calabria. Il giovane viaggiava su una Fiat Uno insieme ad altri quattro amici, diretto nella provincia di Taranto per assistere a una gara sportiva automobilistica o motociclistica,
LunedĂŹ 1 dicembre 2008
Sulla statale, auto contro il guardrail. Un giovane di Policoro perde la vita. Altri 4 i feriti
Ancora morte sulla 106 Ionica quando, per cause ancora in corso di accertamento, l’auto è finita contro il guardrail che sulla statale 106 jonica, al chilometro 447, divide le corsie in direzione Taranto e Reggio Calabria. L’auto era guidata da Salvatore D’Aversa, 19 anni di Policoro, che è stato subito ricoverato nel lo-
cale ospedale e al quale i sanitari hanno dato una prognosi di 20 giorni. PiÚ gravi, invece, le condizioni di Vincenzo Guglielmi, 16 anni che è ancora in prognosi riservata ed è stato subito trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza dall’eliambulanza del 118 giunta subito sul luogo dell’inci-
dente insieme agli uomini della Polstrada del comando di Policoro e ai Vigili del fuoco. A questi ultimi, in particolare, è toccato il compito di liberare i feriti che erano rimasti incastrati tra le lamiere dell’auto, subito dopo l’impatto. I sanitari del Pronto soccorso di Policoro hanno
esaminato anche gli altri due ragazzi che erano a bordo dell’auto ai quali l’impatto non avrebbe provocato conseguenze particolarmente gravi. Prognosi di 30 giorni per Cosimo Serra, 19 anni di Policoro, un altro dei ragazzi a bordo dell’auto e di 20 giorni per Francesco Di Matteo, 19 anni.
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Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il tragico epilogo della corsa dell’auto potrebbe far pensare a un impatto provocato dalla guida ad alta velocità . Saranno i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente a chiarire, comunque, la dinamica esatta dei fatti che hanno funestato una tranquilla domenica d’autunno di un gruppo di amici in viaggio, interrompendo bruscamente la vita di un giovane lucano. a.ciervo@luedi.it
Ferrandina “Ambiente e legalitĂ â€? invia anche in procura le informazioni anti-autorizzazione
Una diffida contro la centrale LocalitĂ Venita: ÂŤArea a rischio alluvioni e poca trasparenzaÂť di ANDREA SPARTACO FERRANDINA - L’associazione Ambiente e LegalitĂ ha inviato a Regione, Provincia, Comune, Procura di Potenza e Matera una diffida per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione della centrale a biomasse in localitĂ Venita. Da mesi ormai, secondo l’associazione, i cittadini sono tenuti all’oscuro di qualsiasi informazione relativa al progetto che si vuole realizzare, nonostante si tratti d’una questione rilevante a livello di salute pubblica e impatto ambientale. A metĂ degli anni ‘80 in localitĂ Venita si decise d’impiantare un inceneritore di rifiuti e due discariche. Vennero realizzate solo le discariche. Una relazione tecnica del Comune afferma che ÂŤsin da quella data e non ultimo al momento dell’autorizzazione della discarica per rifiuti solidi urbaniÂť, arrivata nel ‘99, il sito risultò idoneo. Ăˆ questo un primo punto che desta allarme per l’associazione. Si è infatti nel passato autorizzata una discarica in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico, come certifica la dottoressa Rosa Maria Pietragalla dell’Ufficio foreste e tutela del territorio della Regione. L’area dunque, per Anna Maria Dubla, presidente dell’associazione, non è mai stata idonea. In una Conferenza di servizi del giugno 2006 si spiegava invece che la zona non è soggetta ad alcun vincolo. ÂŤĂˆ un fatto singolare - continua - e fa sorgere una prima domanda. Ăˆ stato sentito il parere dell’Ufficio foreste e tutela del territorio prima di procedere a progettare e poi realizzare una discarica nel passato e un termovalorizzatore ora?Âť. L’ufficio è parte integrante del dipartimento Ambiente ci si interroga quindi sulla sinergia in Regione e soprattutto su quali basi si decida di autorizzare, in passato come nel presente, discariche e inceneritori. ÂŤLa progettazione e realizzazione d’una centrale per la produzione d’energia - prosegue - deve inoltre essere in sintonia con il Piano energetico regionale. Qualsiasi discrasia tra piano e progetto impedisce il rilascio dell’autorizzazioneÂť. Il piano prevede infatti la presenza di tre centrali alimentate a biomasse. Prescrive che debba esserci una sufficiente produzione delle stesse in un’area compresa entro i 34 Km, e stabilisce che devono avere “funzione comprensorialeâ€?. Nel verbale della Conferenza di servizi del luglio 2008 l’Ufficio energia della Regione ha dichiarato sussistenti sul territorio regionale biomasse sufficienti ad alimentare cinque centrali della potenza di 14 Mw (megawatt ndr) ciascuna. Uno studio del 2003 dell’Enea mani-
La discarica e (sotto) un’area vicina dopo le piogge. A destra il manifesto dell’associazione
festava invece non poche perplessità sulla loro realizzazione in un’area che s’avvia alla desertificazione, attestando che il territorio non produce sufficiente materia prima. O si sono messe in conto spese aggiuntive di trasporto, una strategia definita controproducente da molti studi accreditati, o si brucerà una notevole quantità di Cdr (combustibile derivato dai rifiuti, ndr). Attualmente diversi sono gli
scandali su ciò che si brucia. Da un lato le ecoballe taroccate campane con protagonisti la Impregilo e la mala politica. Dall’altro la Veolia Environment spa, di cui la Iea srl che realizzerebbe l’impianto di Ferrandina è figlia, sotto inchiesta a Lucca per una presunta manomissione dei valori di diossina emessi nell’aria. C’è di piÚ. Di un 6 per cento dei rifiuti da bruciare, parliamo sempre di quantitativi enormi in ton-
nellate, non si sa assolutamente nulla. Se è vero poi che le centrali devono avere funzione comprensoriale non si capisce perchÊ autorizzarne un’altra a pochi chilometri da una esistente. Ai pubblici uffici regionali - ricorda l’associazione - o è ignoto che da giugno del 2008 Tecnoparco spa ha ottenuto l’autorizzazione dalla Regione alla conversione a biomasse per una centrale con capacità 16 megawatt o si vuole regalare un
surplus di emissioni al territorio. La Iea srl intanto, sulla base della Carta dell’inventario delle frane dell’autorità di bacino, continua a dichiarare che l’ubicazione del progetto non ricade in alcuna area classificata a rischio idrogeologico, frane, alluvioni. Tralascia - conclude la presidente - un dato fondamentale, che l’area è a rischio alluvioni e non indica la presenza di eventuali vincoli che esisterebbero come visto per
L’associazione di Mariani chiede di accelerare la programmazione invernale
ÂŤDa tempo in ritardo per la stagioneÂť POTENZA - L’invito è di Gerardo Mariani, presidente dell’associazione “Basilicata Turismoâ€?. Anche perchè ÂŤla Regione Basilicata - dice - stenta a preparare un piano per promuovere il turismo invernaleÂť. La denuncia di “inattivitĂ â€? nei confronti della giunta regionale e del dipartimento AttivitĂ produttive riguarda la “commercializzazione del turismoâ€?. Allora, aggiunge Mariani, ÂŤoccorre lavorare per dar voce agli operatori del settore. Ma ad oggi - continua - nulla è stato programmato per la stagione invernaleÂť. Nel passato, ÂŤsi iniziava a lavorare giĂ nel periodo estivo, ma con i grandi manager del turismo - è la provocazione - i tempi si sono accorciatiÂť. Mentre ÂŤsi assiste a diatribe su long list dell’Apt e non vige nessuna legge regionale che istituisce un’agenzia del turismo, gli operatori del settore pretendono di capire di
piڝ. Se non altro perchè il settore del turismo invernale rappresenta un contesto di forte competitività . Il da-
to nazionale descrive un paese che ÂŤha perso il suo primo posto detenuto negli ormai lontani anni ‘70 e si contende ora il quarto posto con la CinaÂť. Nel Mezzogiorno ÂŤsecondo i dati del rapporto Svimez di luglio si totalizzano il 20 per cento delle presenze e la percentuale degli italiani che sceglie il Sud è solo del 18. Di conseguenza sono i residenti a incidere in modo determinante sull’economia del turismo localeÂť. Purchè in Basilicata non resti ÂŤun’occasione mancataÂť. Per mariani ÂŤoccorre puntare sulla riorganizzazione dell’offerta in modo professionale, rispondendo alla domanda del turista nonchĂŠ valorizzando le risorse che i territori offronoÂť. L’associazione chiede risposte concrete all’Apt e alla Regione. ÂŤPer fronteggiare la corsa all’impoverimento della nostra regione occorre lavorare anche sul settore turisticoÂť.
l’Ufficio foreste. Paradossalmente la stessa relazione della Iea afferma che il sito in cui si intende realizzare l’impianto è all’interno di due bacini idrografici e tale reticolo “cosĂŹ sviluppatoâ€?, dovuto a “permeabilitĂ scarsa o nullaâ€? del suolo, non favorirebbe l’infiltrazione delle acque. Si vorrebbe quindi costruire una centrale in una conca naturale senza tener conto di nuovi fenomeni come le “piogge bombaâ€?? Âť. $]LHQGD 2VSHGDOLHUD 5HJLRQDOH 6DQ &DUOR GL 3RWHQ]D (675$772 '(// $99,62 ', *$5$ 352&('85$ 5,675(77$ $&&(//(5$7$ &RPSOHWDPHQWR IRUQLWXUH DSSDUHFFKLDWXUH VDQLWDULH YDULH IRQGL DUW / , 0 H )$6
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Lunedì 1 dicembre 2008
TROPPI DANNI MOLLATE LA POLTRONA
MILLE POSTI IN MENO CON LA GELMINI
di NICOLA PICCENNA «TUTTI i giovani di qualche valore, e quelli appena capaci di fare la propria strada, lasciano il paese. I più avventurati vanno in America, come i cafoni; gli altri a Napoli o a Roma; e in paese non tornano più. In paese ci restano invece gli scarti, coloro che non sanno far nulla, i difettosi nel corpo, gli inetti, gli oziosi: la noia e l'avidità li rendono malvagi. Questa classe degenerata deve, per vivere, poter dominare i contadini, e assicurarsi, in paese, i posti remunerati di maestro, di farmacista, di prete, di maresciallo dei carabinieri, e così via. E' dunque questione di vita o di morte avere personalmente in mano il potere; essere noi o i nostri parenti o compari ai posti di comando. Di qui la lotta continua per arraffare il potere tanto necessario e desiderato, e toglierlo agli altri; lotta che la ristrettezza dell'ambiente, l'ozio, l'associarsi di motivi privati o politici rende continua e feroce». (C. Levi) Iniziamo così, facendoci del male. Per una volta lasciamo da parte i numeri e le tecniche per evitare le querele, le ipotesi di reato e la condanna passata in giudicato, i condizionali e i dubitativi. Lasciamo in pace persino il milanesissimo “punto di domanda” che poi, tornando alle nostre latitudini, altro non sarebbe se non quello che il “signor maestro” chiamava, più italianamente, punto interrogativo. Iniziamo con un giudizio di valore, che descrive una situazione anzi, più che descrivere la fotografa, con tutti gli errori del caso. Sì, proprio gli errori, perché una fotografia non è la realtà ma il fotogramma di un suo istante. E non è neanche (necessariamente) fedele alla realtà, pur essendone la perfetta rappresentazione. Vale per quel che scrisse Carlo Levi nell'ultra citato “Cristo si è fermato ad Eboli”, vale per quello che ha scritto l'inviato del prestigioso quotidiano “La Repubblica”, Giampaolo Visetti. Entrambi testimoni esterni di un dramma sociale dalle dimensioni catastrofiche: la Basilicata. Carlo Levi durante il confino fascista, Visetti nel più prosaico servizio-inchiesta pubblicato il 25 novembre 2008. Ma il giudizio di valore resta, la Basilicata di ieri e di oggi è una contrada desolata, una discarica di veleni, una savana di feroci predatori e mansuete pecore al pascolo. Tutto questo è talmente evidente, così sfacciatamente vero che non c'è bisogno di alcun numero o statistica o relazione con in calce “Pres.”, “Dott.”, “Prof.”, “Dir.” e persino “Dir. Gen.”. E’ tutto maledettamente sotto i nostri occhi, sotto il nostro naso e, finanche, sulle nostre papille gustative. Le sensazioni (con la chiara percezione che siano diffuse fra la gente comune), il fastidio nel vedere alcuni volti ed ascoltare le ignoranti litanie in mafio-politichese, il guardare la rassegnazione dei vecchi e l'indignazione dei giovani, possono consentirci di abbreviare l'analisi per giungere dove nessuno ha il coraggio di spingersi: alle conclusioni. Non è vero che sono rimasti solo i vecchi e gli storpi, è vero che la giovinezza non è, nel caso di specie, una categoria anagrafica. Non è vero che la Lucania
non ha cervelli e uomini capaci, è vero che i migliori, quando non emigrano prima, vengono annichiliti da quella “classe degenerata” che per vivere deve “dominare i contadini (cioè gli umili, ndr), deve assicurarsi i posti remunerativi di assessore, consigliere, amministratore”, consulente. Deve farlo con la malvagità di chi sa di essere uno scarto d'umanità, sa che non potrebbe competere ad armi pari (questa insistenza con le armi, mi provocherà altri fastidi, ndr). Nessuno sa che una delle ricercatrici dell'equipe protagonista della terapia anti-rigetto basata sulle cellule staminali è materana; nessuno dice che una delle prime banche di cellule staminali d'Europa è nata a Matera; nessuno pensa che l'unico corso di formazione con i fondi europei sulla programmazione delle centrali telefoniche con tecnologia “all-on-ip” è stato progettato a Matera (e non si è svolto per la feroce ostilità della sinistra regionale lucana). E potremmo continuare a lungo, molto a lungo. Il fatto è che anche quando la “classe dirigente” ammette i suoi errori (in pratica quando ammette l'evidenza) non ne trae alcuna conseguenza. Assistiamo, in Basilicata, ad un'opposizione che invece di lavorare per mandare a casa un centrosinistra che ha governato il disastro prendendo per i fondelli i “cafoni” (chi non ricorda il motto con cui s'impose l'attuale presidente professor Vito De Filippo: “Basilicata che bello”?) chiede di ripensare alla politica regionale. Già, ripensare, come se fosse un rebus della settimana enigmistica di cui si fatica a trovare la soluzione. Come se fosse un passatempo da affrontare con una bibita sotto l'ombrellone. Hanno massacrato la regione per un ventennio e gli chiedono di “ripensare”. Ma è chiaro, è tutto chiarissimo. E’ quella “lotta continua per arraffare il potere tanto necessario e desiderato, e toglierlo agli altri; lotta che la ristrettezza dell'ambiente, l'ozio, l'associarsi di motivi privati o politici rende continua e feroce”. Come Folino, l'assessore (ormai ex) Folino che citiamo personalmente solo per indicare l'aspetto più esplicito di questo potere insulso e arrogante, fatto di maggioranza e opposizione insieme, fatto solo di spartizione, che invece di farsi carico della gravissima situazione denunciata da Visetti, preferisce usare il linguaggio allusivo dei favori (politici) ai mandanti (imprenditoriali) del “fuoco amico” dell'informazione (attacco mediatico); emblematico di un mondo della politica che in Basilicata, spiega Carlo Levi, è quello che è (che poi coincide con quello che appare essere). Ma, dicevamo, c'è un ma. C'è un errore in questa istantanea. Loro (Levi e Visetti) non conoscono a fondo la nostra regione e forse nemmeno la amano, sono un po' come il grande chirurgo che diagnostica le difficoltà dell'intervento ed esprime seri dubbi sulle possibilità di sopravvivenza del paziente; ma che personalmente non vive nessun pathos, non soffre per il destino del suo assistito, non lo considera suo amico ma parte del suo tecnicismo professionale, come il bisturi o
di MIMMO MASTRANGELO
alla libertà imprenditoriale, anche in materia finanziaria. La finanza resta il vero cuore e la forza direttrice dell'economia, ma in tale ruolo, se non responsabilizzata, diventa senza freni e devastante Adesso i due aa. lamentano la mancanza di apposizione di limiti di capitale rigorosi per le attività più rischiose, ma è difficile dimenticare che gli stessi furono in prima fila, quando si utilizzò surrettiziamente il comportamento irregolare di Fazio ex Governatore di Banca d'Italia, nel 2005 con la nota vicenda delle scalate BNL e AntonVeneta, per mettere in discussione, in via generale, tutto il sistema di controlli penetranti di stabilità e di direzione del settore del credito che Fazio aveva meritoriamente esaltato. Non vi è stata alcuna ragione sociale della crisi, in quanto i meno abbienti hanno usufruito in maniera effimera e transitoria della casa, poi espropriata, con somme destinate al pagamento degli interessi e quindi perse,mentre avrebbero ottenuto un migliore risultato economico se avessero preso subito la casa in affitto, il che i due aa. cercano di minimizzare. E non a caso gli aa. così concludono il libro “Senza perdere di vista che il capitalismo può produrre crisi gravi, ma rimane il sistema economico migliore che il genere umano sia stato in grado di creare.”: è chiara la forzatura logica che i due aa. vogliono realizzare, l'alternativa tra capitalismo e sistema alternativo, in modo che, scartata la presenza di un'alternativa , si possa concludere che non occorre disturbare il manovratore e quindi che i controlli ed i limiti devono essere circoscritti. Il vero nodo è affatto opposto: preso atto della mancanza di alternative al capitalismo, ma preso anche atto che la crisi attuale è abnorme da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo, occorre scegliere quale sia il capitalismo da adottare e la crisi dimostra che occorre trovare un'alternativa sociale ad un capitalismo liberista e liberale, votato al disastro, e passare ad un capitalismo con forti elementi di socialismo costituiti da incisivi limiti che risolvano il problema dello scarto tra iniziativa imprenditoriale e utilità sociale e vincolando la prima alla seconda. Una considerazione finale: i due aa., quando tentano di mostrare che il capitalismo liberale ha un futuro radioso, non solo aggirano con brillantezza semantica ed intellettuale la vera problematica, ma si adagiano in un autoreferenziale compiacimento della grandezza del sistema, proprio quando il Paese dove la crisi ha manifestato in pieno i suoi effetti, e che gli stessi considerano quale esempio economico-politico - a differenza della (presunta) decadente Europa -, ha posto le basi, con l'elezione di Obama, per una forte virata in senso sociale ed antiliberale. Come ammoniva Guido Carli, spesso i dibattiti intellettuali in Italia tanto più sono raffinati e sofisticati quanto più si divaricano totalmente dalla realtà.
L'HANNO chiamata impropriamente nell'esecutivo e in una ristretta minoranza dell'opinione pubblica la riforma per una nuova e moderna scuola. Porta il nome della Ministr(a) alla Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, ma il suo ideatore (e mandante) è il ministro Tremonti. Più che una riforma - va preso atto - che si tratta di una vera e propria operazione di tagli studiata a menadito. La storia del voto in condotta e del grembiulino, con cui furbescamente si è cavalcata l'attenzione dei media, si è capito subito che si trattava della pittoresca trovata di un'operazione che aveva ben altre finalità. Nel concreto questo “intervento di forbice” comporterà tagli alla scuola per 8 miliardi di euro e la scomparsa di circa 130 mila posti di lavoro tra docenti e personale ausiliario. Inoltre, il famigerato articolo 4 del decreto governativo introdurrà già dal prossimo anno nelle scuole primarie il maestro unico con un orario di 24 ore a settimana che sballerà completamente il tempo-scuola delle famiglie, le quali, evidentemente, non sono nei pensieri dell'attuale governo. Quando l'operazione del maestro unico andrà a regime in tutte le classi, -ebbene che si sappia - ci saranno oltre 88.000 posti in meno. I provvedimenti previsti dal governo non hanno precedenti, tra l'altro, comporteranno l'abbassamento dell'istruzione, sviliranno la scuola pubblica (quella già tanto cara e difesa a suo tempo da illustri lucani come Ferdinando Petruccelli Della Gattina) e allargheranno la disuguaglianza tra i cittadini. Tra ricchi e poveri. Quanto sopra esposto è il contenuto di un documento che chi scrive, da consigliere comunale ed assessore alla cultura di Moliterno, ha presentato e fatto mettere a votazione nell'ultimo consiglio comunale. Il capogruppo della minoranza in capo a Forza Italia, prima di abbandonare l'aula e quindi non votare il documento, ha voluto esprimere l'avversità a dibattere nell'assemblea consiliare una riforma che dal suo punto di vista è tema da affrontare in altre sedi. Non ci sarebbe da aggiungere alcun commento alla posizione espressa dal consigliere forzista, però, dal momento che ha sempre in bocca concrete argomentazioni e strategie di sviluppo, economia, posti di lavoro sarebbe opportuno fargli arrivare alle orecchie che la questionescuola riguarda soprattutto le nostre piccole comunità. Basti pensare che con l'introduzione del maestro unico in Basilicata salteranno quasi mille posti di lavoro, di cui circa settecento in provincia di Potenza e almeno quattrocinque a Moliterno. Appunto: cinque maestri elementari che perdono la cattedra nel locale Istituto Comprensivo per una controriforma che vuole la bancarotta della scuola non è un'onesta e urgente ragione per sollecitare nell'assemblea consiliare un confronto tra le parti?
chiando il mare di veline passate dai media più “addomesticati”. Non sanno, forse non vogliono, magari non possono sapere. Il riscatto della Basilicata è già iniziato, e non sarà tentando di nascondere l'elefante nel box doccia che Grasso, cioè Cantore, cioè Folino, cioè Bubbico, cioè De Filippo, cioè Tamburro, cioè Simonetti, cioè Taddei, cioè Viceconte, cioè Buccico, cioè… riusciranno a con-
servare quel potere per cui la lotta “che la ristrettezza dell'ambiente, l'ozio, l'associarsi di motivi privati o politici è resa continua e feroce” è sempre in corso. E non basta che Folino si dimetta da assessore, lui e tutti gli altri consiglieri regionali devono mollare la poltrona e, possibilmente, anche la carriera politica. La Lucania non ha bisogno della loro opera, hanno già fatto abbastanza danni.
CRISI, SI STA PASSANDO AL CONTRATTACCO di FRANCESCO BOCHICCHIO NEL dibattito permanente sulla crisi , passato il primo momento di sconcerto che aveva spinto ad ammettere realisticamente il fallimento del sistema liberale e liberista, da parte dei sostenitori - parte maggioritaria in campo politico, economico e di pubblica opinione - del libero mercato si sta passando al contrattacco, cercando di mostrare il carattere eccezionale della crisi o comunque la sua natura ciclica, tale da non mettere in discussione il sistema, in modo da richiedere l'intervento pubblico solo per effettuare i salvataggi: spiccano in tal senso l'ultimo intervento del Presidente americano uscente Gorge Bush e gli inviti alla prudenza al nuovo Presidente Obama al fine di non mettere in discussione il liberalismo da parte di Paul Samuelson, il più autorevole pensatore economico di parte democratica. Grande interesse mostra quindi l'ultimo libro dei rappresentanti emblematici del pensiero unico liberale in Italia, Alberto Alesina e Francesco Gavazzi, “La crisi. Può la politica salvare il mondo?”, Milano, 2008, libro già diventato il manifesto di tale pensiero unico: il libro ruota interno a queste tesi, la crisi finanziaria è dipesa da errori dei regolatori che da un lato hanno permesso la concessione a iosa di mutui “sub-prime” per consentire di concedere la casa di proprietà anche ai non abbienti, e dall'altro che non hanno fissato per le banche limiti rigorosi di capitale e di patrimonio per l'operatività più speculativa; il sistema economico e finanziario è di per sé sano e solo le cattive regolazioni lo mettono a repentaglio, come già nel 29, la cui crisi fu dovuta all'impostazione dirigistica e protezionistica del Presidente americano Hoover; il sistema finanziario è fondamentale per l'economia per consentirle prestazioni che il sistema industriale da solo non è in grado assicurare da solo; d'altro canto la speculazione è fondamentale per sostenere il sistema finanziario e non è stata essa a provocare la crisi; la politica è nociva se non si limita ad un ruolo di mera regolazione e di sostegno della libera impresa e del libero mercato. Il libro è profondo e articolato e non può certo essere liquidato in poche battute, ma occorre prendere posizione radicalmente critica sulle sue tesi centrali, sopra descritte, intorno a cui si formerà la pubblica opinione in Italia. La crisi finanziaria è dipesa da un ricorso abnorme alla speculazione finanziaria più sfrenata con cifre spropositate rispetto alla ricchezza reale: la speculazione, ove contenuta in ristretti limiti, è fondamentale per sostenere il mercato, ma , quando da marginale diventa preponderante rispetto all'attività ordinaria, pone il sistema a repentaglio. Se ciò si è verificato è perché il sistema aveva al proprio interno dei germi distruttivi , senza anticorpi: le carenze di regolazione si sono verificate non per incapacità delle Autorità ma alla luce del clima in essere, sfavorevole ad ogni limite
l'anestesia. Loro (Visetti e Levi, ndr) non sanno quello che è accaduto, non hanno ascoltato quelli che la vogliono cambiare, i tanti che hanno già cominciato a cambiarla. Non sanno dei 500 che sabato 22 novembre 2008 hanno approvato per acclamazione una mozione durissima che chiede alle autorità competenti la rimozione di due alti magistrati per manifesta incompatibilità. Non sanno
che gli abitanti della “terra dei grandi lupi” ne hanno abbastanza di fornire petrolio a “costo zero”; anzi peggio, a costo della vita; che non vogliono più sentir parlare di un federalismo che non sia totale. Non sanno che il gioco della finta opposizione che non si oppone mai è scoperto. Non sanno che da alcuni anni l'informazione è tornata a produrre inchieste giornalistiche, sover-
Potenza 19
Lunedì 1 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Già rimosse alcune baracche che ospitavano esercizi commerciali. Ora tocca al tabaccaio
Montereale, si smobilita Nelle vicinanze del parco non esiste nessun negozio MONTEREALE cambia volto. Le baracche e i container che da ben ventotto anni erano stati sistemati nella piazzetta di fronte al palazzetto del Coni, sono state già in parte rimosse e a breve lo saranno completamente. Le ultime tre attività commerciali, un minimarket, un tabacchino e un fruttivendolo, hanno ricevuto nel corso degli anni tante notifiche di sfratto, ma ai provvedimenti amministrativi, portati avanti dal Comune di Potenza, non era mai seguito nessun atto concreto. Dopo il terremoto del 1980, che colpì molto duramente questa zona della città, con il crollo totale di una palazzina e tre morti, in questo piccolo piazzale furono sistemati diversi container. Il terreno su cui risiedevano è di proprietà comunale e adesso il comune chiede che venga liberato. Unica attività rimasta ancora aperta è la tabaccheria di Grazia Siesto, che la ha rilevata però soltanto da due anni. «Un mese fa circa, ci è stato notificato lo sfratto - con queste parole comincia il racconto della titolare che continua - Purtroppo con la licenza che abbiamo in dotazione siamo molto vincolati nello spostamento. Essendo presenti altre attività come la nostra in zone molto limitrofe non abbiamo nes-
COMITATI DI QUARTIERE
Quorum non raggiunto in 6 rioni Lavangone e Botte affluenza record
Anche il sindaco Santarsiero impegnato nel voto per i comitati Il prefabbricato dell tabacchino. In basso il market chiuso
suna possibilità di rimanere in questo quartiere. Per questo abbiamo chiesto al Comune di poter ottenere questo piccolo spazio, assicurando in cambio di costruire una struttura nuova e soprattutto in sintonia con il parco di Montereale». Ma i prefabbricati inseriti per dare spazio alle attività distrutte dal terremoto non esistono solo in questa zona, a distanza di quasi tren-
ta anni, sarebbe anche ora di trovare una soluzione. Probabilmente però alla demolizione dovrebbero seguire anche delle nuove sistemazioni. Tra i palazzi vicini al parco infatti non esiste più neanche un pubblico servizio o semplice negozio. Prima della chiusura del piccolo minimarket i residenti hanno tentato, attraverso una raccolta di firme, di ottenere degli spazi da destinare almeno alla piccola salumeria così utile per i tanti anziani residenti in questo quartiere. Il parco con la ristrutturazione e con la riapertura del dancing è tornato ai suoi vecchi splendori, mentre nella parte sottostante, con la chiusura del palazzotto e la scomparsa dei tre prefabbricati, scompaiono tutti i servizi minimi che un quartiere dovrebbe avere a disposizione. Alessandro Galella potenza@luedi.it
Una tre giorni dedicata al mondo dell’ornitologia QUANTE volte abbiamo ascoltato gli uccelli cinguettare, quante volte abbiamo visto sul davanzale di casa tali animali volare spensieratamente? Ebbene negli ultimi tre giorni Potenza è stata centro della “mostra ornitologica lucana”, organizzata dalle associazioni ornitologiche di Potenza e Matera, dalla fondazione “Ornicoltori onlus”, dai Comuni di Potenza e Matera e dalla Regione Basilicata. Cento appassionati provenienti dalle due province e mille esemplari sono stati i protagonisti della mostra svoltasi presso la palestra dell’Istituto professionale per l’agricoltura. Tanto amore, tante carezze, l’immancabile mangime hanno fatto da sfondo a una manifestazione che torna a Potenza dopo due anni. I presidenti delle associazioni ornitologiche di Potenza e Matera - Aldo Panessa e Mario Albano - hanno allestito anche in questa stagione la mostra grazie alle attività svolte nella passate stagioni. L’amore verso gli uccelli, la natura e la diffusione tra il pubblico di una branca atipica hanno creato le
premesse per una mostra particolarmente apprezzata dai tanti appassionati e curiosi. Per tre giorni la palestra della scuola di Malvaccaro ha potuto fare da location ad una mostra eccellente, vissuta sulla presenza dei canarini, dei pappagalli, che hanno fatto ascoltare indisturbati nelle proprie gabbie il cinguettio tipico degli uccelli. Tanto colore, infinito affetto, quello rivolto dai cento espositori nei confronti degli uccellini, presenti nelle gabbie. Un rapporto sempre solido con le istituzioni politiche, tanto impegno, l'obiettivo di favorire l'incontro tra tutti gli interessati ai problemi ornitologici, consolidare il vincolo associativo tra gli allevatori, diffondere tra il pubblico la conoscenza degli uccelli e dei problemi alla conservazione delle specie indigene, particolarmente di quelle in via di estinzione e la promozione delle razze allevate in cattività. Sono questi gli scopi principali dellassociazione ornitologica potentina e materana. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
GLI amministratori hanno da giorni invitato alla partecipazione, ma la risposta della città non è stata omogenea (con una media del 22,30 per cento). Ieri sera, a dieci minuti dalla chiusura delle urne, a pochi passi dal seggio elettorale per il comitato di quartiere di rione Libertà si cercava di invitare ancora all’esercizio del diritto alla partecipazione. Mancavano ancora 50 voti per raggiungere il quorum del 20 per cento, necessario alla convalida delle votazioni. E’ uno dei sei quartieri che non ce l’hanno fatta (oltre Libertà, i comitati che non hanno raggiunto la soglia minima sono Santa Maria-Parco Aurora, Risorgimento, Bucaletto, via Mazzini, Francioso). Rione Lucania (circa il 37 per cento) e il Centro storico (26,7 per cento) hanno invece festeggiato subito: già nel primo pomeriggio la soglia era più che superata: «è stata battaglia tra le liste». Ma il record di affluenza spetta alle contrade: a Lavangone è andato a
votare il 47 per cento degli aventi diritto, a Botte-Piani del mattino il 39,9 a Rossellino il 37 per cento. I candidati in serata hanno “vigilato” sullo spoglio. In alcune zone si farà tardi in serata. Il quorum minore è stato toccato a Montereale-Murate con il 20,7 per cento. Praticamente una trentina di voti più di quelli necessari rispetto alla popolazione complessiva degli aventi diritto. Quorum raggiunto anche a MalvaccaroMacchia Giocoli (28,26) dove il sabato pomeriggio precedente, invece, non aveva lasciato intuire una soddisfacente partecipazione. A Poggio Tre Galli avevano votato oltre 1.300 persone su una platea di circa 4.500 cittadini. Man mano che lo spoglio andava avanti, ogni rione faceva i conti con la propria partecipazione. E con l’attesa dei risultati. Da adesso «sfruttato questo diritto, almeno la popolazione avrà voce in capitolo». s.lorusso@luedi.it
Iniziativa del circolo “Maritain” in onore di Giovanni XXIII
In ricordo del “Papa buono” GIOVANNi XXIII è il Papa che tutti ricordano come il “Papa buono”. Sorridente, umile e dal linguaggio semplice. Questi i tratti principali dell’uomo Angelo Giuseppe Roncalli che il circolo “Maritain” e l’Unitre hanno voluto ricordare a 50 anni dall’elezione a Papa. Suggestivo il messaggio in occasione della serata di apertura del Concilio: “Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera (…) Tornando a casa troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza”. Messaggio che è stato rievocato nel saluto iniziale del portavoce del circolo, Carlo Spirito e del presidente Unitre, Silvio Aprea oltre che nell’intervento dello storico Giampaolo D’Andrea. Un discorso che potrebbe sembrare solo poetico ma Giovanni XXIII eletto a 77 anni «si rivelò capace di segnali e interventi decisivi e altrettanto non prevedibili», ha spiegato D’Andrea presentando lo sce-
nario storico entro il quale Papa Roncalli si muove. Sono gli anni che videro altre due figure importanti: Nikita Krusciov e John Fitzgerald Kennedy. Giovanni XXIII stupì non pochi soprattutto coloro che lo scelsero «intenzionalmente per un pontificato breve e di transizione». E’ il Papa, invece, che apre i lavori del Concilio ecumenico. Ricordate le due note encicliche: “Mater et magistra” e “Pacem in terris”. Pur se di origini umili Roncalli era «uomo colto, amante di archivi e biblioteche, e lettore di classici», ha continuato D’Andrea ricordando anche la «solida carriera diplomatica» che lo vede impegnato in azioni ecumeniche. E Giovanni XXIII «è anche il Papa capace di stare sulla scena mondiale con la prima elezione in diretta televisiva». D’Andrea ha ricordato quei giorni e «la faccia sorridente e buona di un Papa che mi sembrò Papa-padre, così come scrive don Giuseppe De Luca». Un personaggio interessante anche per (e questa è stata anche una novità per lo storico D'Andrea) la lettura, in vista degli
esercizi spirituali, di Rosmini. Del profilo umano di Giovanni XXIII e della sua «capacità di parlare alla gente, dell'avere la famiglia quale punto di riferimento e dell'apertura al dialogo attraverso il Vaticano II» ha parlato Nicola Lisanti, preside della Facoltà di storia all’Unitre. Sull’importanza del Vaticano II rispetto alla «rifioritura di un laicato più evangelico e responsabile» è stata sottolineata da Giancarlo Grano, delegato del laicato cattolico regionale nonché presidente di Azione cattolica. Grano che ha ricordato Giovanni XXIII come il suo «Papa dell’infanzia» ha ribadito «la necessità di una rifioritura di quello stesso laicato». La serata si è arricchita delle musiche eseguite dalla Corale Unitre diretta dal soprano Pina Buono Colombo e al piano dal maestro Fabio Silvestro. Una serata all’insegna della cultura e della memoria ma anche delle emozioni, così come registrato dagli interventi dei numerosi partecipanti. Maria De Carlo potenza@luedi.it
Potenza e provincia Genzano Lo ha stabilito una sentenza della Corte costituzionale
LunedĂŹ 1 dicembre 2008
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Depurazione e fognature Al deve rimborsare gli utenti GENZANO DI LUCANIA - Si sta facendo sentire anche a Genzano, l’effetto della sentenza 335 emessa dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre in merito all’illegittimitĂ costituzionale della legge 36 del 1994 “nella parte in cui questa prevede si legge nel documento - che la quota di tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la stessa fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattiviâ€?.
Incostituzionale, chiarisce la sentenza, perchÊ va in contrasto, di fatto, con gli art .2, 3, 32, 41 e 97 della Costituzione italiana, ledendo ad ampio spettro quelli che sono diritti inviolabili del cittadino, ed andando altresÏ ad incoraggiare il lassismo delle amministrazioni e degli enti. In termini pratici il tutto sta a significare che è possibile chiedere il rimborso nel nostro caso all’Acquedotto lucano - dell’importo a oggi sborsato (quantificabile in circa 20 euro pro capite all’anno), a partire dal 2000,
adducendo a testimonianza dell’avvenuto pagamento le relative ricevute. Da ieri sera, in paese, la notizia - che già grazie ad alcuni avvocati si era diffusa col passaparola - è diventata di dominio pubblico. A renderla tale, un manifesto esposto in corso Vittorio Emanuele da Rifondazione Comunista e dai Verdi, al quale si è aggiunto un comunicato stampa fattoci pervenire. Secondo la Corte - si precisa nel testo - la tariffa del suddetto servizio si configura come corrispettivo di
Venosa La colletta del “Banco alimentare�
Una domenica “spesaâ€? a favore della solidarietĂ VENOSA - Anche nella cittadina oraziana si è svolta la giornata nazionale della “Colletta alimentareâ€? promossa dalla “Compagnia delle opereâ€? e dalla fondazione “Banco alimentareâ€?, sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. Lo slogan era: condividere i bisogni per condividere il senso della vita. Questa campagna è stata promossa perchĂŠ la durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo. La solitudine e la fragilitĂ dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora piĂš povere, in uno scenario economico giĂ allarmante. Il questa situazione, il semplice gesto di caritĂ cristiana, che è il condividere la propria spesa con il piĂš povero, è come “accendere un accendino nel buioâ€?. L’estraneitĂ e la paura sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtĂ col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere. I promotori di questa giornata sono convinti che ÂŤcon la tua spesa aiuterai 4.051 associazioni che sostengono periodicamente i bisognosi; 1.012 associazioni che assistono continuativamente famiglie ed anziani; 434 comunitĂ per minori e ragazze madri, 290 centri di accoglienza e mense per poveri; 434 comunitĂ per anziani, 652 comunitĂ per tossicodipendenti e malati di Aids; 361 comunitĂ per persone portatrici di handicap in tutta ItaliaÂť. A Venosa la postazione
I volontari impegnati nell’iniziativa di beneficenza
della fondazione “Banco alimentare�, composta da volontari del centro oraziano, era posta davanti a un noto supermercato della cittadina oraziana e molti sono sta-
ti quelli che hanno riempito la busta dell’associazione per fare questo gesto di carità . Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
una prestazione commerciale (soggetta tra l’altro ha fatto notare un legale anche all’Iva), corrispettivo che trova la sua fonte nel contratto di utenza ed il cui ammontare è inserito automaticamente nel contratto di utenzaâ€?. Il tutto, in sostanza, si è giocato su un abbaglio ermeneutico che ha fatto passare per “tassaâ€? ciò che tale non era. ÂŤPoichĂŠ nella gran parte dei comuni lucani (compreso quello di Genzano) - concludono i firmatari del manifesto - non sono attivi o ef-
ficienti gli impianti di depurazione, i cittadini possono richiedere la restituzione delle somme fin qui pagate per il servizio non erogato. Ed a tale scopo, le sezioni di Rifondazione comunista e Verdi sono a disposizione degli stessi per le richieste di rimborso da indirizzare ad Acquedotto lucano spaÂť
Calvello Seconda edizione della “giornata del cuore�
Un motore fisico e mentale in scena al “Palacamastraâ€? CALVELLO - La salute ed il benessere passando per il cuore, inteso come motore fisico, mentale e sociale, sono state le due tematiche principali di un convegno, tenutosi a Calvello, presso il “Palacamastraâ€?, e organizzato dalla locale associazione sportiva dilettantistica “Kamasportâ€?. L’evento, suddiviso in tre distinti momenti, si è svolto grazie alla collaborazione di personalitĂ del mondo sportivo, medico, politico, del Comune di Calvello, della Pro loco e del Csen (Centro sportivo educativo) regionale, con il supporto di professionisti dello sport, di campioni mondiali di atletica e di esperti dei settori dell’alimentazione e della qualitĂ della vita. La manifestazione, denominata “Seconda giornata del cuoreâ€?, è stata promossa dalla Regione Basilicata, dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e dall’Apt. L’obiettivo dell’associazione organizzatrice “Kamasportâ€? è quello di favorire lo sviluppo delle attivitĂ sportive dilettantistiche, rivolte al benessere e alla salute dei bambini, dei giovani e meno giovani, degli anziani e dei portatori di handicap. Lo sport risulta fondamentale per lo sviluppo psicofisico e per la formazione della personalitĂ perchĂŠ implica la conoscenza e l’applicazione di regole, stimola la capacitĂ di auto controllo, il dominio della
Un momento del convegno
ragione, richiede lealtĂ , spirito di sacrificio e favorisce la comunicazione e la socializzazione nella collettivitĂ . Questo evento è stato, senza ombra di dubbio, un momento di riflessione sullo stile frenetico e superficiale della vita quotidiana. Al dibattito, dopo i saluti dal presidente dell’associazione sportiva dilettantistica “Kamasportâ€?, Mirella Iuliano, è intervenuto il primo cittadino di Calvello, Mario Domenico Antonio Gallicchio, che si è soffermato sull’importanza della postazione del “Basilicata Soccorsoâ€? nel centro della Val Camastra. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del dare ascolto agli anziani ed ai diversamente abili all'interno della collettivitĂ . ÂŤBisogna collaborare con loro e l’intenzione - ha aggiunto - è quella di realizzare un centro diurno per i disabiliÂť. Successivamente Pietro Grieco, cardiologo presso
Melfi Il sindaco Navazio ha distribuito un questionario ai melfitani
di elencare tutte quelle motivazioni personali, economiche, politiche e culturali che condizionano le proprie scelte negli acquisti di tutti i giorni. Ci attendiamo una risposta ampia e variegata spiega il sindaco della città di Melfi, Ernesto Navazio per una riflessione comune che possa consentire un maggiore sviluppo economico della nostra comunità . Sono ben nove le domande che si pongono nel questionario. Innanzi tutto il sesso, l’età , il numero dei componenti il nucleo familiare, l’ubicazione dell’abitazione se sita in centro, nel
rione Valleverde od in contrada Bicocca. A ogni consumatore, quindi, viene chiesto quante volte si è recato durante le ultime quattro settimane nei punti vendita di generi alimentari, elettrodomestici, edicole, tabaccherie, negozi di abbigliamento. Interessa pure se la propensione alla spesa negli ultimi due anni ha subito cambiamenti e perchÊ essa sia diminuita o, viceversa, considerevolmente aumentata. Con le polemiche sorte intorno allo spopolamento del centro storico, inoltre, non poteva mancare la domanda sulla tendenza a fare acquisti nel centro stori-
co oppure in contrada Bicocca. Nella zona artigianale, ormai, si sono insediati due grossi centri che hanno finito per mettere in crisi tutte le attività commerciali della parte piÚ antica di Melfi. Tanti esercenti dei negozi del centro che oggi chiedono un concreto intervento degli amministratori per il rilancio del centro storico. A giudicare dalla folla che ogni fine settimana prende quasi d’assalto i centri commerciali periferici sembra alquanto scontata la risposta dei melfitani. Quasi tutti si recano in contrada Bicocca e non solo per la spesa di generi ali-
l’ospedale San Carlo, ha evidenziato l’importanza dell'attivitĂ fisica per il benessere della nostra salute. Salvatore Laurita, medico della federazione sportiva italiana, ha trattato alcune tematiche legate all’obesitĂ e all’abuso dei farmaci. Si è parlato molto di doping, degli effetti che possono provocare le sostanze dopanti. Al convegno, inoltre, sono intervenuti anche Sandro Caffaro, presidente regionale del Csen, Gianni BefĂ , campione mondiale di kick boxing. Al termine del meeting, sono seguite dimostrazioni inerenti ad alcune attivitĂ sportive, tra cui: break dance, danza classica, step e aerobica, kung fu, danza moderna. La serata si è conclusa con la degustazione di prodotti tipici lucani in collaborazione con i ristoranti “Il Volturinoâ€? e la “Locanda nel Parcoâ€?. Donato Pavese provincia.pz@luedi.it
Il sindaco Navazio
Quali sono i bisogni dei cittadini MELFI - Con apposito questionario allegato all’ultimo numero del giornale “Il sindaco informaâ€?, che la giunta Navazio invia gratuitamente in tutte le case dei melfitani, la locale amministrazione comunale intende effettuare un’indagine economica sul territorio. L’intenzione è quella di compiere un’analisi statistica sulle risorse economiche e sul potere di acquisto di tutti i cittadini residenti. Nel questionario, che una volta compilato potrĂ essere consegnato in appositi contenitori localizzati all’interno del municipio di piazza Pasquale Festa Campanile, si chiede ai residenti
Viene fatto anche notare che l’ente succitato, tramite recenti comunicati stampa ha fatto sapere che provvederà autonomamente a rimborsare le somme dovute, senza tuttavia precisare tempi e modalità riguardo all’intervento riparatore. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
mentari. Diventerà senz’altro piÚ interessante, infine, sapere cosa i residenti suggeriscono per il rilancio degli esercizi commerciali ubicati nel centro storico. Tante riposte che si conosceranno nel 2009. Resta infatti il trentuno dicembre prossimo il termine ultimo per consegnare il questionario. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
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Matera Lunedì 1 dicembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Rivendicati il ruolo di centro e l’autonomia del partito pronto a lasciare se non si rispetteranno i tempi
«Il sindaco ha tre nomi da scegliere» L’Udc tenta di superare l’imbarazzo dell’assessore assente LA presentazione dell’assessore Udc al Comune di Matera e del relativo programma, annunciata da un comunicato stampa, si è trasformata in un excursus cronologico dei passaggi che hanno condotto il partito a presentare tre nomi al sindaco Buccico tra i quali scegliere il prossimo responsabile dell’assessorato ai Lavori Pubblici concordato con il primo cittadino. Un passaggio quasi obbligato per evitare l’imbarazzo delle ultime ore e chiarire pubblicamente ciò che già con il sindaco sarebbe stato discusso nel corso di una cena. «Si tratta di tre tecnici ha aggiunto Cappella - a cui spetterà il compito di controllare l’attività di questo assessorato». Quanto all’autonomia di scelta «Al sindaco - ha detto - va tutta la nostra solidarietà e fiducia, come abbiamo dimostrato più volte. Una fiducia incondizionata - ha aggiunto Cappella prima di spiegare che la scelta del nome - è una prerogativa del sindaco. Un ruolo di controllo dell’attività amministrativa comunale il cui bilancio è simile a quello familiare, una posizione politica ispirata ai valori cattolici di centro e due priorità: l’approvazione del Regolamento urbanistico e dei Piani strutturali. Così l’Udc ha affrontato, dunque, ieri la conferenza stampa convocata all’Hotel San Domenico. «Non apparteniamo alla Pdl, nè al Pd, ma ci collochiamo al centro - ha spiegato il commissario citta-
Il gruppo Udc al Comune critica la Provincia
Bando per guide turistiche i tempi più lunghi sono strategici e clientelari
Da sin: Vincenzo Ruggiero, Domenico Fiore, Giuliano Cappella e Vito Sasso
dino Giuliano Cappella. Il momento non è dei più facili , e richiede impegno da parte di tutti. A cominciare dall’Udc che al Comune di Matera ha avviato una fase di verifica tra gli assessorati». All’orizzonte la delega ai Lavori Pubblici. L’incontro si è trasformato in una dichiarazione d’intenti o, meglio ancora, in un messaggio a distanza rivolto al primo cittadino nei confronti del quale Cappella ha esternato più volte nel corso della conferenza stampa la sua fiducia e fedeltà. Accanto a lui, i consiglieri Domenico Fiore e Vito Sasso e il segretario provinciale del partito, Vincenzo Ruggiero, giunto a suggellare l’ambizioso compito di “cerberi della corretta attività amministrativa” che si sono dati gli esponenti dell’Unione
di Centro. A scanso di equivoci, Giuliano Cappella, ha annunciato che se i tempi della politica non dovessero corrispondere agli obiettivi che si è dato l’Udc, il partito sarebbe pronto ad uscire dalla maggioranza. «Le poltrone non ci appassionano - ha chiarito giustificando l’assenza dell’assessore annunciato - preferiamo la politica dei fatti, stare in mezzo alla gente». Il programma del nuovo assessore ai Lavori pubblici del Comune di Matera, d’altronde, è già pronto e sta nelle parole di Cappella che ha lamentato la presenza di ben 80 cantieri aperti o in fase di chiusura, rallentati da un pantano burocratico che l’Udc si appresta a superare. Resta una scoglio da su-
Il segretario nazionale del Conai in visita a Matera
Il segreto è riciclare Si è tenuto, nei giorni scorsi un importante incontro fra il Direttore Generale del Conai, dott.Giancarlo Longhi, ed i presidenti e direttori delle associazioni di categoria Api, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Casartigiani. L'incontro è servito per un confronto sulla proposta progettuale, formulata dalle associazioni di categoria, per la formazione e sensibilizzazione delle imprese materane alla differenziazione ed al recupero dei rifiuti. Il progetto che è stata illustrata mira a stimolare e migliorare l'utilizzo di quelli che, nel corso dell'incontro, sono stati definiti dallo stesso dott. Longhi i “giacimenti urbani” di materie prime, che da rifiuti possano invece trasformarsi in ricchezza per il territorio e per le imprese. Nel corso dell'incontro è stata comunque ribadita la volontà di estendere i percorsi formativi ed informativi, previsti dal progetto, anche alle scuole, dove sarà importante avvicinarsi al problema del recupero e riciclo dei rifiuti affrontando esempi concreti e di successo, per dimostrare la volontà di passare ad
azioni concrete e non rimanere nel campo della promozione teorica. Molto importante sarà anche il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni, vere interlocutrici del Conai, per cui il mondo delle imprese si farà promotore, nei confronti della politica, di interventi concreti e di un confronto per affrontare e studiare insieme le soluzioni più opportune per arrivare ad alte percentuali di raccolta e differenziazione, ipotizzando anche strumenti di incentivazione che siano indirizzato a favore delle imprese. Il Direttore Generale del Conai, Giancarlo Longhi, ha comunicato alle associazioni presenti l'assenso formale al progetto, per la cui partenza è prevista entro la data del primo gennaio 2009. Nelle prossime settimana è, inoltre, prevista una conferenza stampa ufficiale di presentazione della iniziativa, nel corso della quale saranno illustrate la tempistica ed il programma delle iniziative previste dal progetto che verrà avviato in tutta Italia. matera@luedi.it
perare: la nomina ufficiale da parte del sindaco Buccico che, secondo il commissario cittadino dovrebbe avvenire al più tardi entro martedì. «L’Udc avrà il secondo assessore - ha spiegato il segretario provinciale Ruggiero - anche grazie alla capacità d’impatto del partito sulla popolazione, che non è indifferente. Faremo una scelta tecnica perchè c’è una macchina burocratico-amministrativa che richiede un’accelerazione. Non siamo insensibili al grido di dolore della popolazione, al fermo della città - ha aggiunto l’impegno preso durante la campagna elettorale e assunto al Comune di Matera, adesso dovrà essere rispettato da tutti». Antonella Ciervo a.ciervoluedi.it
Riforma degli atenei Sì di Azione Giovani PIENA soddisfazione ha espresso la segreteria provinciale Azione Giovani-Matera per il primo via libera che riforma parzialmente il sistema universitario. «Si tratta di norme - ha dichiarato il presidente provinciale, Antonio Latorre - che infliggono un duro colpo a quel sistema delle baronie che, ormai da anni, infetta l'università italiana. Basti pensare alle commissioni per il reclutamento dei ricercatori, che verranno sorteggiate e non cooptate, oppure al blocco del turn-over per gli atenei con un bilancio in rosso. Ma la riforma stabilisce anche che il 60% delle assunzioni delle università venga riservato ai nuovi ricercatori. In più, 135 milioni di euro saranno destinati ai ragazzi meritevoli e privi di mezzi economici. Infine, i fondi da destinare agli atenei saranno stabiliti in base alla qualità della ricerca e della didattica. Queste misure rientrano in un unico e più grande progetto, che è quello di risollevare le sorti di un paese dove non esiste alcun controllo sulle spese, vi sono corsi di laurea con un solo iscritto, molti bilanci degli atenei sono in rosso». I temi legati alla riforma universitaria saranno affrontati da Azione Giovani-Matera il 12 dicembre, in un convegno sul tema: “Tra decreto e polemiche: quale futuro?". Interverranno Antonio Latorre, l'onorevole Fabio Rampelli (Pdl-commissione cultura Camere dei deputati), l'onorevole del Pd Salvatore Margotta, il sindaco di Matera Nicola Buccico, il presidente nazionale di Azione studentesca Michele Gigliucci ed il presidente nazionale di Giovani democratici Pierpaolo Treglia. Biagio Tarasco
NEL leggere l'articolo pubblicato il 28/11/2008, “tempi più lunghi per diventare guida turistica”, abbiamo sorriso, anche se “amaramente”, pensando che forse sarebbe stato meglio intitolare l'articolo : “tempi strategicamente più lunghi per diventare guida turistica”. Caro Presidente Nigro, caro Assessore al turismo Iannuzziello, l'amarezza è giustificata dalla considerazione che ancora una volta si prendono in giro decine e decine di giovani diplomati e laureati, che attendono bandi e concorsi come questo per iniziare ad avere un minimo di speranza di lavoro. La gestione del potere, anzi, la cattiva gestione del potere che l'amministrazione Nigro attua mese dopo mese, credendo di rivolgersi a persone che non riescono a leggere tra le righe, è un comportamento che l'Udcnon condivide. La strategia squisitamente e squallidamente clientelare che le amministrazioni di centrosinistra ed oggi quella della Provincia di Matera hanno sempre posto in essere, guarda caso in concomitanza delle campagne elettorali siano esse relative all'Amministrazione comunale che a quella Regionale, è un' abitudine intollerabile e disgustosa. Forse si è stati un po' irruenti nell'incipit, ma crediamo che la nostra irruenza sia giustificata dalla gravità dei fatti e dalla irritazione di un film già visto. Ma procediamo con ordine; era il 27 Giugno 2008 quando, con un comunicato stampa, l'amministrazione provinciale bandiva un concorso per il conseguimento dell'abilitazione all'esercizio della professione di guida turistica. La pubblicazione del bando, come dice lo stesso comunicato stampa dell'amministrazione provinciale, “interverrà nella seconda metà del mese di Agosto…”. Forse per le ferie estive, non tutti (tranne sicuramente i laureati e diplomati che avrebbero voluto partecipare al concorso) si sono accorti che la data “trionfalmente” annunciata, era stata abbondantemente superata. Solo il 23 Settembre 2008, sempre l'ufficio stampa della Provincia, invia un comunicato con cui rende nota la pubblicazione del bando e con cui precisa: “C'è tempo fi-
no al 30 ottobre per presentare le domande di partecipazione al concorso…”. Anche in questo caso, forse per il ponte festivo di tutti i santi, la scadenza annunciata non è stata rispettata, e finalmente con grande stupore il 27 Novembre 2008, il medesimo ufficio stampa invia un comunicato di ulteriore proroga, in cui è scritto: “Il termine per la presentazione delle domande di ammissione alle prove d'esame, fissato in un primo momento al 30 ottobre, è stato, infatti, prorogato al 31 dicembre…a causa delle numerose richieste”. Tirando le somme, quindi, sono già passati tre mesi di inutili proroghe che in caso contrario avrebbero potuto permettere ai partecipanti un inserimento anticipato nel mondo lavorativo, ma la cosa più curiosa è che siamo ancora all'inizio dell'iter burocratico che già di per sé (proroghe e rinvii esclusi) è lungo. Possiamo ben capire il primo rinvio, ma non il secondo;oltretutto, come si suol dire: ”errare è umano, perseverare è diabolico”ed è proprio la diabolicità di questa Amministrazione Provinciale a spingerci a scrivere questo articolo, perché guarda caso, prevediamo che si arriverà, tra burocrazia e rinvii, al periodo previsto per le elezioni della nuova Amministrazione Provinciale (tra qualche mese), e siamo sicuri, in quanto prassi e consuetudine consolidata in anni di gestione del centrosinistra, che gli aspiranti partecipanti verranno contattati personalmente uno per uno da coloro che hanno avallato le inutili “proroghe” e che approfitteranno del loro bisogno di lavorare, promettendo mari e monti. “Forse” abbiamo creato un po' di irritazione e di malumore nella giunta Nigro, ma siamo sicuri di aver fatto aprire gli occhi a tante persone smascherando manovre non congeniali a politici moralmente irreprensibili e degni di tal nome. Non è così che si fa il bene della comunità, non è così che si ottiene il consenso dei cittadini; il “Potere” si gestisce solo nell'interesse dei destinatari, dei cittadini, dei giovani affamati di lavoro dando loro non speranze, ma solide certezze. Gruppo cons. UDC Comune di Matera
Matera S. Giorgio Lucano Oggi incontro del Cosvel sul Psl
Territorio in primo piano SAN GIORGIO L. - Quattro gli incontri che il Cosvel ha già realizzato per attuare la fase di concertazione propedeutica a quella della vera e propria progettazione del nuovo Psl che dovrà considerarsi conclusa per il 14 gennaio, data di scadenza per la consegna degli elaborati alla Regione Basilicata . Oltre un centinaio che presenze che vanno dagli amministratori delle comunità di Bernalda, Pisticci, Montalbano Jonico e Colobraro ai responsabili delle associazioni culturali, delle pro-loco che operano in questi comuni e ai diversi gli imprenditori presenti
in settori come quello turistico ed agroalimentare, con riferimento alle produzioni tipiche. I vari Programmi Leader (soprattutto Leader II e Leader+) si sono basati molto sul grado di innovazione e di sperimentazione degli interventi.Questo livello di sperimentazione, ha portato il Cosvel, nell'ultimo decennio a sviluppare il recupero di abitazioni in disuso a Rotondella, Nova Siri, Colobraro, Tursi e Valsi, oggi utilizzati per la ricettività turistica. In questo modo, con un cofinanziamento da parte dei privati attestato sul 50% dell'intera spesa, sono state riqualificate di-
verse strutture abbandonate da tempo e realizzati oltre 160 posti letto, una realtà meglio conosciuta l'Albergo Diffuso “Le Terre del Silenzio” che ha riscosso un ampio e meritato successo. Questo il calendario degli incontri che il Cosvel ha programmato per la prossima settimana: San Giorgio Lucano ( Oggi, Sala Consiliare Ore 17) - Nova Siri Centro (2 Dicembre-Sala Consiliare-Ore 17) - Valsinni (3 Dicembre-Sala Consiliare-Ore 17) - Rotondella (4 Dicembre-Sala Consiliare-Ore 17) Tursi (5 Dicembre-Sala Consiliare Ore 17). provinciamt@luedi.it
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Auto in fiamme a Bernalda Scoperto e denunciato il piromane NELLA notte tra sabato e domenica, a Bernalda, due autovetture sono andate a fuoco. L'episodio è accaduto in Via Matteotti, dove, due autovetture, una Renault Megane e una Fiat Panda, sono state completamente bruciate. Sul posto, sono immediatamente intervenuti i carabinieri della locale stazione, che, insieme ai Vigili del Fuoco, hanno proceduto a spegnere l'incendio. I militari dell'Arma, sulla base dei primi riscontri e degli elementi acquisiti, hanno potuto verificare la natura dolosa dell'incendio e , quindi, accertare che un individuo, poco prima, aveva appiccato il fuoco su una delle due autovetture, la Renault,
Auto in fiamme a Bernalda nella notte tra sabato e domenica per dissapori personali
e, poi, le fiamme, si sono propagate all'altro mezzo, parcheggiato nei pressi. Inoltre, le fiamme hanno danneggiato, lievemente, la condotta del gas e alcuni cavi elettrici, richiedendo così l'intervento del personale tecnico per la messa in sicu-
rezza dell'impianto. Da subito, l'attenzione dei carabinieri è stata rivolta su una persona che è stato denunciata presso la Procura di Matera. Alla base del gesto, si pensa ci siano questioni di carattere privato. provinciamt@luedi.it
Policoro Il consiglio comunale ha approvato un documento dopo le richieste di Consul Service
No alle trivelle nello Jonio Maggioranza e opposizione unite contro le perforazioni POLICORO - No alle trivellazioni nello Jonio. Tutto il Consiglio comunale della città jonica si è riunito per discutere, tra i tanti argomenti fissati nell'ordine del giorno anche delle perforazioni sulla costa. Il consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe Callà (An), a nome di tutto il centrodestra, ha letto un documento, approvato all'unanimità, con il quale si esprimono forti preoccupazioni sulle autorizzazioni richieste dalla Consul Service per attività esplorative, propedeutiche alla possibilità di estrarre petrolio dal mar Jonio. Callà ha sostenuto come tutto il mondo politico, indipendentemente dalle appartenenze, e a tutti i livelli istituzionali, si debba mobilitare per scongiurare il rischio che la Basilicata diventi terra di conquista di società che si “appropriano” delle risorse naturali presenti sul territorio regionale senza poi ricadute occupazioni ed economiche. Ma lo stesso politico ha poi sottolineato il negativo impatto ambientale e turistico che avrebbero le trivelle nello Jonio, in un'area a forte vocazione turistica dove negli ultimi anni si sono concentrati gli sforzi maggiori per far decollare un comparto dalle forti potenzialità ancora non del tutto espresse, e per questo si è augurato che non ci sia nessuna norma legislativa che vada a svuotare le competenze degli Enti locali. Anche il consigliere di minoranza del Pd, Franco Labriola, si è associato alle preoccupazioni e sollecitazioni, approvando l'ordine del giorno, come tutto il gruppo d'altronde, sperando che non ci siano forzature governative che scavalchino la volontà delle autonomie locali; mentre Antonio Di San-
Garaguso Opera di Lopergolo di Grottole
Oggi la benedizione del Monumento ai Caduti di tutte le guerre
Consiglio comunale unanime contro le perforazioni nello Jonio
za (Pd), consigliere regionale, ha annunciato una proposta di legge regionale sottoscritta da alcuni consiglieri, tra cui egli stesso, contro le attività estrattive in mare utilizzando tutte le prerogative e i poteri che la legge dà all'assemblea regionale per stoppare pareri e autorizzazioni di cui si necessita. Ha poi concluso il suo intervento soffermandosi sulla possibilità che su questa materia ci possa essere un conflitto di competenza tra organi dello Stato da dirimere poi attraverso un ricorso alla Corte Costituzionale. Sempre all'unanimità è stato approvato l'Odg sull'istituzione della commissione per il diritto allo studio, come prevede la legge regionale, nella quale sono stati nominati i primi due membri: Pa-
squale Suriano (Città Nuova) per la maggioranza e Beatrice Di Brizio (Pd) per l'opposizione. Gli altri componenti sono: il sindaco o un suo delegato, un dipendente dei servizi sociali comunale, un rappresentante di scuola di ogni ordine e grado tra quelle presenti a Policoro, e un sindacalista per ogni sigla sindacale. Infine un Odg fuori sacco, accettato e approvato da tutta l'assemblea, riguarda un sostegno morale ad un'iniziativa umanitaria di “adozione” di una cisterna, proposta da una locale associazione al Consiglio comunale, in Tanzania del valore di 12 mila euro. E non è escluso anche un contributo materiale. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Marconia Bambini e ragazzi hanno dato vita ad una manifestazione sportiva e sociale
Successo per il Trofeo Grand Prix 4 stili MARCONIA - Ha avuto successo e fatto registrare un'ottima partecipazione di iscritti la prima giornata della seconda edizione del Trofeo Grand Prix 4 Stili tenutasi nei giorni scorsi. La manifestazione si è svolta presso la Piscina Comunale di via Cagliari a Marconia ed è stata organizzata dalla Scuola Nuoto Federale “Agenzia dello Sport”, la società che gestisce l'impianto natatorio. Scopo dell'iniziativa è stato quello di coinvolgere bambini e ragazzi, tutti iscritti ai diversi corsi organizzati all'interno della struttura, impegnandoli a gareggiare, in termini non agonistici, nella diverse discipline del nuoto.
In tal modo, oltre a dar vita ad un momento di sport e socializzazione, è stato possibile valutare i progressi dei vari iscritti e la loro capacità di impratichirsi nelle specialità insegnate nei corsi. In tal senso è stato confortante registrare la partecipazione di oltre cento iscritti. Anche in termini di pubblico la prima giornata del Grand Prix ha fatto registrare una grande partecipazione dei genitori e dei curiosi che hanno assistito alle diverse gare in programma alla fine del primo trimestre di corsi ormai in via di conclusione, tanto che la tribuna della piscina è risultata al completo.
Questa prima giornata ha visto gli atleti confrontarsi nello stile dorso ed a termine delle varie gare sono state stilate le classifiche di categoria provvisorie che, a conclusione delle altre tre giornate previste per il 15 febbraio con lo stile libero, il 26 aprile con lo stile rana ed il 31 maggio con lo stile delfino, determineranno i vincitori nelle singole categorie della edizione 2008-09 del Trofeo Gran Prix 4 Stili. Alcuni dei partecipanti sono ormai in procinto per il passaggio nel settore agonistico che la Società cura particolarmente. «Davvero una realtà sempre più interessante commentano dall'Agenzia dello Sport - questa di Mar-
conia di Pisticci che in modo instancabile continua a proporre iniziative finalizzate ad una promozione delle discipline natatorie.» E' infatti in programma, prima delle festività natalizie, una manifestazione denominata “Aquagoal” rivolta al settore giovanile della pallanuoto. Inoltre l'attenzione è rivolta anche a momenti formativi. «Sono infatti aperte le iscrizioni per un corso per istruttori di nuoto di 1° livello e per un corso di assistenti bagnanti per piscine». L’iniziativa, dunque, si prospetta come un’utile opportunità di crescita e sviluppo del settore. provinciamt@luedi.it
GARAGUSO - Si terrà oggi alle azioni intraprese dai alle 16,00 la cerimonia di partigiani, ma non sono inaugurazione e benedizio- stati trascurati neanche gli ne del Monumento dei Ca- sconvolgenti e disumani duti di tutte le guerre a Ga- episodi dei campi di stermiraguso. All’iniziativa par- nio. Nella parte bassa del teciperanno il parroco di monumento, trova posto Garaguso, don Giuseppe anche la carica dei carabiAbbate, il vescovo di Trica- nieri in atto di difesa della rico, mons. Orofino che ce- nostra nazione. Le figure lebrerà la Messa, il sindaco che animano gli episodi sono Francevere sco Auespresletta, sioni parladei mentasenri, amtiminimenstratori, ti la Fantemfara dei peBersastosi glieri e e nela Bangli da musisguarcale di di Garaguimso diretpauta dal riti masetro dei Daniele solDi Fato. dati Il moriafnumenfioto è stato rano realizza- Oggi a Garaguso la benedizione del le to da Ni- Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre sio Lo- realizzato dall’artista Nisio Lopergolo di speranpergolo Grottole ze di Grot"etertole. L’artista è diplomato in ne" fissate in avvenimenti Scultura all'Accademia di come la vita di San FranceBelle Arti di Firenze ed ha sco. La struttura è articolaeseguito diverse opere per ta come un albero che attinEnti pubblici e privati. Il ge linfa vitale dalla terra ed monumento ai caduti di è stato simbolicamente Garaguso è stato realizzato rappresentato in uno dei in bronzo ed ha uno svilup- pannelli superiori con il po verticale che richiama Cristo. I rami sono lì a sialla mente i monumenti gnificare l'anelito di libertà egizi e le colonne romane. e le foglie che si staccano Si possono leggere, sui dall'albero, spinte dal venpannelli che lo compongo- to, volteggiano nell'aria e si fanno portatrici di questo no, eventi bellici di tutte le messaggio, affinché arrivi guerre e in particolare del- alle nuove generazioni e lo le due guerre mondiali che facciano proprio, scongiumettono in risalto la trage- rando il ripetersi di un'aldia umana e la sofferenza tra tragedia. A protezione delle famiglie indiretta- della comunità di Garagumente coinvolte. Si passa so si erge la figura della dalla guerra di trincea che Madonna che vigila dall'alha caratterizzato il primo to sull'abitato e supporta i evento bellico, alla guerra cittadini nel loro impegno più articolata che vede pro- di pace. tagonisti navi ed aerei ed provinciamt@luedi.it
Sport Lunedì 1 dicembre 2008
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Quel genio di Miccoli consente la fuga dell’Inter che adesso guarda i cugini da +6
I veri diavoli vestono rosanero Ronaldinho sbaglia un rigore, poi il Palermo dilaga PALERMO - I diavoli stavolta si vestono di rosa e travolgono il Milan di Ancelotti, che subisce un altro duro colpo nella difficile rincorsa all’Inter capolista. I rossoneri resistono alla furia del Palermo solo un tempo, riuscendo anche a sbagliare un generoso rigore assegnato da Rocchi. Nella ripresa gli uomini di Ballardini scardinano subito la porta milanista con Miccoli, proseguono l’assalto e raddoppiano con Cavani, prima di mettere a segno il colpo del ko con Simplicio. Arriva troppo tardi la risposta del Milan, che segna il gol della bandiera solo al 38' con un altro rigore che stavolta Ronaldinho non sbaglia. Niente sorprese tra i rosanero. Tornano in campo Balzaretti e Bovo che vanno a completare il quartetto difensivo con Carrozzieri e Cassani. Centrocampo classico con Liverani in regia, Nocerino e Bresciano sulle fasce. Simplicio ispira le punte Miccoli e Cavani. Niente trio meravigliao per il Milan che, oltre allo squalificato Kakà, deve rinunciare anche a Gattuso, infortunatosi in allenamento. Al suo posto il rientrante Ambrosini, che a centrocampo affianca Pirlo e Flamini. Più avanzati Ronaldinho e Seedorf, con dietro Pato. Il primo brivido è per il Milan. Punizione di Miccoli che al 7' taglia un cross potente per Carrozzieri. Stacco di testa del difensore e il pallone sfiora il palo alla sinistra di Abbiati. Per vedere la risposta dei rossoneri devono passare dieci minuti, in cui il Palermo esercita un buon predominio territoriale. Ci vuole un errore di Nocerino, al limite dell’area, per mettere in moto Pato. Il tiro del brasiliano, potente ma impreciso si infrange contro Amelia. Sul cambiamento di fronte i rosa bussano due volte alla porta di Abbiati. Prima con una bordata da fuori di Miccoli deviata dall’estremo difensore milanese e poi con
un tiro a botta sicura di Bresciano su cui si immola Ambrosini al 19'. Passano due minuti e il bomber salentino ci riprova dal limite, altro bolide e altra parata di Abbiati, strepitoso. Emozioni senza sosta per i tifosi che al 25' sommergono di fischi l’arbitro Rocchi che concede un dubbio rigore al Milan. Amelia esce a valanga su Pato, ma il fallo è fuori area. Ci pensa il portire a 'fare giustizià parando il penalty debole e poco angolato di Ronaldinho. Al 29' Pato deve lasciare il campo, dopo la botta alla schiena per il fallo di Amelia.Entra Inzaghi. La musica non cambia: Palermo corto e asfissiante a metà campo, Milan sfilacciato e poco propositivo, surclassato dalla sete di vittoria dei siciliani. I rossoneri così finiscono a fare le barricate per arginare gli attacchi di Miccoli & co. Gli assalti partono dal centrocampo, dove i rosa recuperano tutti i palloni, e si diramano sulle fasce. Al 41' si incunea in area il solito Miccoli, Jankulovski si allunga e spazza in angolo. L'ultima emozione la regala una punizione quasi perfetta di Ronaldinho dal limite dell’area. Destro a girare e traversa. Il secondo tempo comincia così come era finito il primo, ma stavolta dopo cinque minuti il Palermo riesce a scardinare la porta rossonera. Capolavoro di Miccoli che danza al limite dell’area, evita i difensori milanesi ed esplode un destro angolatissimo sul quale Abbiati non può intervenire. Tripudio del Barbera che festeggia il suo campione sotto la curva nord. Nessuna reazione del Milan che cambia volto inserendo Shevchenko e Emerson per Flamini e Ambrosini. E allora ci pensa il Palermo a raddoppiare. Grande assist di Liverani che al 12' trova Cavani in area. L’uruguyano supera di testa la difesa rossonera e Abbiati. Il pubblico rosa sogna. Per vedere un tiro in porta del Milan
serve una delle solite punizioni. Stavolta è Pirlo a mettere in difficoltà Amelia al 21'. Destro al veleno che rimbalza davan-
ti l’estremo difensore che però si allunga sulla destra e devia. È solo un sussulto, il Milan non esce dal tunnel e rischia il tracollo. Contropiede del Palermo con Bovo che tocca per Miccoli, la palla arriva a Simplicio, tiro forte ma centrale e respinta di Abbiati. Il brasiliano del Palermo ha più fortuna al 35'. Cross di Balzaretti, Simplicio salta senza marcatura e trafigge per la terza volta Abbiati. Il Barbera è tutto in piedi, come la panchina rosanero. Ancelotti attonito, come Galliani in tribuna. Il Milan è in bambola. E allora ci pensa Ronaldinho al 38' a concedersi il suo momento di gloria. Prende palla sulla tre quarti e salta tre difensori rosanero. Il quarto, Bovo, lo ferma con un’ostruzione irregolare e Rocchi fischia il secondo rigore per i rossoneri. Dal dischetto di nuovo il bomber brasiliano che non sbaglia. L’assalto finale del Milan si infrange per tre volte sull'insuperabile Amelia. Quando Rocchi fischia la fine il Barbera per poco non viene giù. Standing ovation finale per i rosa che festeggiano una serata da non dimenticare.
Juventus
L’infortunio a Camoranesi mette nei guai Ranieri
Miccoli esulta dopo il gran gol
TORINO - Del Piero vola (anche sotto la neve), Camoranesi si ferma e Ranieri avrà ancora il problema di allestire un centrocampo adeguato per le prossime partite. L’anticipo con la Reggina ha regalato due certezze alla Juventus: la squadra è capace di reagire con forza ai momenti negativi e la maledizione infortuni non accenna a finire. Nemmeno il tempo di gioire per il ritorno immediato alla vittoria senza soffrire troppo, dopo il ko di San Siro, che è arrivato, puntuale, l’ennesimo grave incidente. È toccato proprio a Camoranesi, l’uomo più prezioso per la manovra di Ranieri e al tempo stesso uno dei più bersagliati dalla malasorte da infermeria, fermarsi di nuovo per almeno tre settimane, per una sublussazione alla spalla destra. La diagnosi precisa e la prognosi si sapranno domani dopo la risonanza magnetica, ma il centrocampista salterà di sicuro la trasferta di Lecce, la partita con il Milan, la più importante di fine anno e l’ultima del 2009 con l’Atalanta Non si può nemmeno chiamare in causa la preparazione, perchè gli ultimi due infortuni, occorsi a Tiago e Camoranesi, sono di origine traumatica e, quindi, frutto di pura fatalità. Dopo mille rinvii, l’italo argentino era stato finalmente ributtato nella mischia. Ranieri non ha quindi tregua perchè già a Lecce, domenica prossima, gli uomini a centrocampo saranno di nuovo contati.
Lega Pro
Basket A Dilettanti
Basket A Dilettanti
Potenza, la vittoria è tabù Melfi, non più da solo
La Bawer scongiura la crisi con Corà
Successo col brivido per la Levoni
da pagina 28 a 44
a pagina 58
a pagina 57
Serie D
Basket C1
Volley
Genzano, pesante ko Matera e Francavilla,
Corporelle Invicta prima sconfitta
Lore Lei beffata La Giocoleria sorride
da pagina 45 a pagina 48
a pagina 60
a pagina 61
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Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Lazio
2-0
Cagliari-Sampdoria
1-0
Catania-Lecce
1-1
Genoa-Bologna
1-1
Inter-Napoli
2-1
Juventus-Reggina
4-0
9’ st Valdes, 23’ st Floccari 3’ st Jeda
16’ st Paolucci, 24’ st Castillo 1’ st Sculli, 18’ st Di Vaio
16’ pt Cordoba, 25’ pt Muntari 36’ pt Lavezzi 28’ pt Camoranesi, 44’ pt Amauri 16’ st Chiellini, 27’ st Del Piero (rig.)
Palermo-Milan
3-1
Roma-Fiorentina
1-0
Marcatori INTER JUVENTUS MILAN NAPOLI LAZIO FIORENTINA GENOA CATANIA UDINESE ATALANTA PALERMO SIENA CAGLIARI ROMA SAMPDORIA LECCE TORINO REGGINA BOLOGNA CHIEVO
5’ st Miccoli, 15’ st Cavani, 34’ st Simplicio 37’ st Ronaldinho (rigore) 14’ st Totti
Siena-Torino
1-0
Udinese-Chievo
0-1
19’ pt Maccarone
43’st Felipe (autogol)
Prossimo turno
14ª giornata
15ª giornata 07/12/2008 ore 15
Atalanta-Udinese Cagliari-Palermo Chievo-Roma (6/12 ore 18) Lazio-Inter (6/12 ore 20,30) Lecce-Juventus Milan-Catania Napoli-Siena Reggina-Bologna Sampdoria-Genoa (ore 20,30) Torino-Fiorentina
33 27 27 24 23 23 22 22 21 20 20 19 17 17 16 13 12 11 10 9
14 10 3
1 22 8
7
6
1
0
3
7
4
2
1 13 5 14 +5
14 8
3
3 21 9
7
5
1
1 14 4
7
3
2
2
7
5 12 -1
14 8
3
3 20 13 7
6
0
1 13 4
7
2
3
2
7
9
7
-1
14 7
3
4 20 15 6
5
1
0 13 5
8
2
2
4
7 10 5
-2
14 7
2
5 22 16 7
4
2
1 11 3
7
3
0
4 11 13 6
-5
14 7
2
5 18 13 7
5
2
0 12 4
7
2
0
5
6
5
-5
14 6
4
4 21 16 7
6
1
0 16 5
7
0
3
4
5 11 5
-6
14 6
4
4 15 15 8
6
1
1 11 6
6
0
3
3
4
9
0
-8
14 6
3
5 21 15 8
4
2
2 12 7
6
2
1
3
9
8
6
-9
14 6
2
6 16 15 7
5
1
1 11 4
7
1
1
5
5 11 1
-8
14 6
2
6 19 19 7
5
0
2 13 8
7
1
2
4
6 11 0
-8
14 5
4
5 12 12 7
4
3
0
2
7
1
1
5
5 10 0
-9
14 5
2
7 15 17 7
4
1
2 10 6
7
1
1
5
5 11 -2 -11
13 5
2
6 15 18 6
4
1
1
5
7
1
1
5
7 13 -3 -8
13 4
4
5 13 16 7
4
3
0 11 4
6
0
1
5
2 12 -3 -11
14 2
7
5 13 19 7
2
4
1
7
0
3
4
4 11 -6 -15
14 3
3
8 14 20 7
3
1
3 10 10 7
0
2
5
4 10 -6 -16
14 3
2
9 12 28 6
2
2
2 10 8
8
1
0
7
2 20 -16 -15
14 2
4
8 12 23 7
1
2
4
6 10 7
1
2
4
6 13 -11 -18
14 2
3
9
1
2
4
5 11 7
1
1
5
2 10 -14 -19
7 21 7
9
7 8 9
8
9
11 RETI: Milito (4 rig) (Genoa) 9 RETI: Gilardino (Fiorentina) 8 RETI:Di Vaio (1 rig) (Bologna) 7 RETI: Floccari (Atalanta); Mascara (2 rig) (Catania); Ibrahimovic (Inter); Amauri (Juventus); Zarate (2 rig) (Lazio) 6 RETI: Ronaldinho (1 rig) (Milan); Hamsik (1 rig) (Napoli); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (3 rig) (Reggina) 5 RETI: Acquafresca (1 rig) (Cagliari); Sculli (Genoa); Pandev (Lazio); Denis (Napoli); Cassano (1 rig) (Sampdoria); Di Natale (2 rig), Quagliarella (Udinese) 4 RETI: Jeda (Cagliari); Paolucci (Catania); Mutu (1 rig) (Fiorentina); Del Piero (1 rig) (Juventus); Tiribocchi (Lecce); Kakà (2 rig) (Milan); Lavezzi (Napoli); Cavani (Palermo); Totti (1 rig) (Roma); Amoruso (2 rig) (Torino) 3 RETI: Nedved (Juventus); Rocchi (Lazio); Castillo (Lecce); Pato (Milan); Bellucci, Delvecchio (Sampdoria); D’Agostino (2 rig), Floro Flores (Udinese) 2 RETI: Doni, Ferreira Pinto (Atalanta); Conti (Cagliari); Plasmati (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Montolivo (Fiorentina); Papastathopoulos (Genoa); Cordoba, Cruz, Maicon, Muntari (Inter); Iaquinta (Juventus); Foggia (Lazio); Caserta (Lecce); Inzaghi (Milan); Zalayeta (Napoli); Brienza, Cozza (Reggina); Aquilani, Julio Baptista, Panucci, Vucinic (Roma); Calaiò, Ghezzal, Kharja, Maccarone (1 rig) (Siena); Bianchi (1 rig), Rosina (2 rig), Stellone (Torino); Pepe, Sanchez (Udinese).
La Lazio cade a Bergamo mentre il Siena grazie a Maccarrone piega il Torino
Chievo, colpaccio a Udine. Cagliari vola ATALANTA LAZIO
2 0
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6.5; Garics 6.5, Talamonti 6.5, Manfredini T. 6.5, Bellini 6; Ferreira Pinto 6, Guarente 5.5, Padoin 6, Valdes 6 (17' st De Ascentis 6); Doni 6.5 (45' st Rivalta sv); Floccari 7. In panchina: Consigli, Pellegrino, Marconi, Defendi, Vieri. Allenatore: Del Neri 6.5. LAZIO (4-3-1-2): Carrizo 5; Lichtsteiner 6, Cribari 6.5, Rozenhal 5.5, Radu 6; Brocchi 6 (23' st Dabo 6), Ledesma 5, Manfedini C. 5.5 (17' st Foggia 5); Mauri 5.5 (39' st Makinwa sv); Zarate 6.5, Rocchi 5.5. In pan-
INTER NAPOLI
2 1
INTER (4-3-1-2): J.Cesar 6; Maicon 6.5, Cordoba 6.5, Samuel 5, Maxwell 6; Zanetti 6.5, Cambiasso 6.5, Muntari 6 (45' st Jimenez sv); Stankovic 6 (38' st Burdisso sv); Cruz 6 (27' st Adriano 6), Ibrahimovic 5.5. In panchina: Orlandoni, Figo, Mancini, Crespo. Allenatore: Mourinho 6. NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6; Cannavaro 6, Rinaudo 5, Aronica 6; Maggio 5 (34' st Denis 6), Pazienza 6 (38' st Bogliacino sv), Gargano 6.5, Hamsik 5 (20' st Blasi 6), Mannini 6; Lavezzi 6.5, Zalayeta 6. In panchina: Na-
china: Muslera, De Silvestri, Diakhite, Foggia, Meghni. Allenatore: Rossi 6. ARBITRO: Bergonzi di Genova 6. MARCATORI: 9' st Valdes, 23' st Floccari. NOTE: Giornata piovosa, terreno scivoloso e a tratti pesante, spettatori 10 mila circa. Ammoniti: Radu, Guarente, Rozenhal. Angoli: 2-6. Recupero: 0; 3'. BERGAMO - Vince con merito l’Atalanta di Gigi Del Neri che fa fuori una lazio volenterosa ma poco efficace grazie ai gol di Valdes e Floccari, entrambi nel secondo tempo. Il migliore dei laziali, manco a dirlo, Zarate. varro, Santacroce, Montervino, Vitale. Allenatore: Reja 6. ARBITRO: Rosetti di Torino 5. MARCATORI: 16' pt Cordoba, 25' pt Muntari, 36' pt Lavezzi. NOTE: giornata grigia e fredda, terreno in mediocri condizioni, spettatori 30.000, angoli 8-3 per l’Inter. Ammoniti: Zanetti, Aronica, Rinaudo, Lavezzi. Espulsi: . Recupero: 0', 3'. MILANO - L’Inter resta in testa saldamente battendo un buon Napoli. Bellissimo il gol di Lavezzi: un tocco sotto che però non è servito alla sua squadra.
SIENA TORINO
CAGLIARI SAMPDORIA
1 0
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Pisano 6, Lopez 6.5, Bianco 6, Astori 6.5; Fini 6, Conti 6, Parola 5.5; Cossu 6.5 (37' st Lazzari sv); Jeda 6, Acquafresca 5.5 (37' st Matri sv). In panchina: Lupatelli, Matheu, Ferri, Acosta, Larrivey. Allenatore: Allegri 6. SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6; Campagnaro 5.5, Gastaldello 6, Accardi 5.5; Padalino 6, Dessena 5.5 (33' st Delvecchio 6), Palombo 5 (24' st Bonazzoli 5), Sammarco 5, Ziegler 5 (39' st Pieri sv); Cassano 5.5, Bellucci 5. In panchina: Fiorillo, Bottinelli, Stankevi-
PALERMO MILAN
3 1
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 7.5; Cassani 6.5, Carrozzieri 7.5, Bovo 6.5, Balzaretti 6.5; Nocerino 6.5, Liverani 6, Bresciano 6; Simplicio 6.5 (46' st Guana sv); Miccoli 7.5 (43' st Kjaer sv), Cavani 7 (48' st Succi sv). In panchina: Ujkani, Dellafiore, Migliaccio, Mchedlidze. Allenatore: Ballardini 6.5 MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6.5; Zambrotta 5, Bonera 5, Maldini 5, Jankulovski 5; Flamini 5 (12' st Emerson 5.5), Pirlo 6, Ambrosini 5.5 (12' st Shevchenko 5.5); Seedorf 5, Ronaldi-
1 0
SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Zuniga 6, Rossettini 7, Portanova 6.5, Del Grosso 6; Coppola 6, Vergassola 6.5, Galloppa 7; Kharja 6; Maccarone 7.5 (23'st Calaiò 6), Ghezzal 6.5 In panchina: Jaakkola, Moti, Rossi, Jarolim, Barusso, Packer. Allenatore: Giampaolo 7 TORINO (4-4-2): Sereni 6; Diana 6, Natali 6, Pratali 5 (1'st Di Loreto 6), Rubin 5; Colombo 5.5, Dzemaili 5, Barone 5, Rosina 5; Stellone 5.5
cius, Fornaroli. Allenatore: Mazzarri 5.5. ARBITRO: Saccani di Mantova 6. MARCATORE: 3' st Jeda. NOTE: giornata grigia, terreno di gioco in non perfette condizioni. Ammoniti: Sammarco, Bonazzoli, Cossu e Marchetti. Angoli: 4-4. Recuperi: pt 1'; st 4'. CAGLIARI - Non si ferma più il Cagliari targato Massimo Allegri. Dopo un avvio di stagione così così i sardi hanno preso a macinare gioco e risultati con un ritmo da grande. La classifica ora sorride. E a farne le spese, ieri, è stata la Sampdoria di Cassano e Bellucci, entrambi sotto tono. nho 6, Pato sv (28' pt Inzaghi 5). In panchina: Dida, Kaladze, Antonini, Favalli. Allenatore: Ancelotti 5.5. ARBITRO: Rocchi di Firenze 6. MARCATORI: 5' st Miccoli, 15' st Cavani, 34' st Simplicio, 37' st Ronaldinho (rigore) NOTE: Serata fresca, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 33.998 per un incasso di 817.214,00 euro. Ammoniti: Amelia, Bovo, Miccoli, Emerson, Carrozzieri. Angoli: 9-4 per il Palermo. Recupero: 4' pt; 3' st. Al 27' del primo tempo Amelia para un calcio di rigore a Ronaldinho.
(22'st Abbruscato 5), Bianchi 4.5 (1'st Amoruso 5) In panchina: Calderoni, Franceschini, Pisano, Zanetti Allenatore: De Biasi 5 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6.5 MARCATORE: 19'pt Maccarone NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in discrete condizioni, spettatori 12.000 circa. Ammoniti: Colombo, Portanova. Angoli: 6-5 per il Siena. Recupero: 1'; 3'. SIENA - BigMac non si smentisce. Gol e tre punti al suo Siena.
UDINESE CHIEVO
GENOA BOLOGNA
1 1
GENOA (3-4-3): Rubinho 7; Papastathopoluos 6, Ferrari 6, Bocchetti 6; Rossi 6 (23' st Potenza 6), Milanetto 6 (34' st Olivera sv), Juric 6, Vanden Borre 6; Sculli 6.5, Milito 6.5, Palladino 5 (1' st Gasbarroni 6.5). In panchina: Scarpi, Biava, Jankovic, Brivio, Jankovic. Allenatore: Gasperini 6.5. BOLOGNA (4-4-1-1): Antonioli 6.5; Zenoni 6, Terzi 6, Moras 6, Lanna 6; Marchini 6 (13' st Coelho 6.5), Mudingayi 6.5, Mingazzini 6, Valiani 6 (43' st Amoroso sv); Adailton 6.5 (34' st Cesar sv); Di Vaio 7. In panchina: Colombo, Britos, Carrus,
ROMA FIORENTINA
1 0
ROMA (4-1-3-2): Doni 7; Cassetti 5.5 (21' st Cicinho sv), Juan 6.5, Mexes 6 (30' st Loria sv), Riise 6; De Rossi 6.5; Taddei 6, Baptista 6.5, Brighi 6.5; Vucinic 6.5, Totti 7.5 (43' st Menez sv). In panchina: Artur, Virga, Perrotta, Montella. Allenatore: Spalletti 7 FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6; Zauri 5.5, Gamberini 6.5, Kroldrup 6, Vargas 6; Kuzmanovic 5.5 (28' st Almiron sv), Felipe Melo 5.5, Montolivo 6; Santana 6 (16' st Jovetic 6); Gilardino 5.5 (31' st Pazzini 5), Mutu 6.5. In panchina: Storari,
0 1
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Motta 6, Coda 6, Felipe 6, Lukovic 6; Inler 6 (44'st Ighalo sv), D’Agostino 6.5, Pasquale 6 (23'st Obodo 5.5); Sanchez 6 (17'st Quagliarella 6), Floro Flores 6, Di Natale 5.5 In panchina: Belardi, Nef, Sala, Asamoah. Allenatore: Marino 6 CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 6; Moro 5.5 (25'st N.Frey 6), Mandelli 6, Yepes 6.5, Mantovani 6; Pinzi 6.5, Bentivoglio 6, Marcolini 6 (28'st
Bernacci. Allenatore: Mihajlovic 6.5. ARBITRO: Velotto di Grosseto 6. MARCATORI: 1' st Sculli, 18' st Di Vaio. NOTE: Giornata fredda e piovosa, terreno pesante. Spettatori: 25 mila circa. Ammoniti: Terzi, Vanden Borre. Angoli: 8-6 per il Bologna. Recupero: 1' pt, 3' st. GENOVA - La pareggite del Bologna di Sinisa Mihajlovic colpisce ancora. Anche a Genoa, campo ostico, i felsinei riescono a strappare un pari prezioso grazie al solito infallibile Di Vaio che ha risposto al vantaggio iniziale dei liguri firmato dal calabrese Sculli. Da Costa, Pasqual, Osvaldo. Allenatore: Prandelli 5.5 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6 MARCATORI: 14' st Totti NOTE: Pomeriggio freddo, terreno pesante ma in buone condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Ammoniti: De Rossi, Felipe Melo, Mutu, Taddei. Angoli: 5-4. Recuperi: 0' pt e 5' st. ROMA - Chiariamolo subito: la Roma non ha rubato nulla, ma se la gara fosse finita in parità, e con tanti gol, nessuno avrebbe urlato allo scandalo. Buona Roma e buona Fiorentina. Due squadre da Champions.
Langella 6); Luciano 6 (39'st Italiano sv), Pellissier 6, Esposito 6. In panchina: Squizzi, Cesar, D’Anna, Anastasi. Allenatore: Di Carlo. ARBITRO: TREFOLONI DI SIENA 6 MARCATORE: 43'st Felipe (autogol) NOTE: Pomeriggio nuvoloso con pioggia, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Espulso al 13'st Di Natale per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Marcolini, Esposito, Felipe, Lukovic, Moro, Mantovani, Bentivoglio. Angoli: 6-6. Recupero: 2'pt e 4'st.
Sport 27 Serie A. Continua il momento no del Napoli che si consola con un gran gol di Lavezzi Lunedì 1 dicembre 2008
Inter, prova di forza in mezz’ora Ai nerazzurri basta poco per cancellare il Panathinaikos MILANO - Bastano 30' da grande squadra all’Inter per continuare a correre in campionato e dimenticare in fretta la sconfitta indolore di Champions contro il Panathinaikos. Sempre in testa alla classifica, la squadra di Mourinho non soffre più di tanto il Napoli che prosegue il suo momento negativo. Edy Reja non riesce neanche questa volta a portare a casa punti dal Meazza, tradito da alcuni dei suoi uomini chiave e da un approccio troppo morbido a una partita che richiedeva ben altra concentrazione per essere portata a casa. Invece, Josè Mourinho ha tutte le risposte che voleva sin dal 1' e rivede l’atteggiamento che ha consentito ai suoi uomini di battere con merito la Juventus otto giorni fa. E dopo il doppio vantaggio, nella ripresa la sua squadra gestisce bene le invero scarse offensive dei napoletani, con Julio Cesar spettatore per 45' senza neanche una parata. Quadrata e ordinata, con il centrocampo a rombo che funziona molto meglio di quello a tre provato a inizio stagione, l’Inter si conferma la squadra da battere con il nono risultato utile consecutivo in campionato. Compatta ed equilibrata, la squadra di Mourinho semplicemente non fa giocare i suoi avversari con una grande prova di forza e, soprattutto, di bel gioco. I GOL. La superiorità dell’Inter viene concretizzata dalla bella girata di sinistro di Cordoba al 16' e dall’ennesimo inserimento vincente di Muntari che, questa volta di tacco, mette in rete un tiro sbagliato di Maicon al 24'. La monotonia della partita, che è di fatto un monologo nerazzurro, viene interrotta al 36', quando il Napoli dimezza lo svantaggio grazie a un bellissimo scambio tra Lavezzi e Zalayeta, con l’uruguayano che mette il suo compagno solo davanti a Julio Cesar con un colpo di tacco geniale. E il “Pocho” non si fa pregare per segnare il suo quarto gol in campionato con un bel tocco sotto. MOURINHO. «La partita sembrava chiusa sul 2-0, perchè giocavamo bene, poi da una palla persa in attacco e un grande contropiede loro hanno fatto un gol bellissimo. Però abbiamo sempre controllato la gara, non ricordo una grande palla gol per loro nel secondo tempo». Josè Mourinho sintetizza così Inter-Napoli. «Abbiamo giocato bene e
UDINESE IN CRISI Il Chievo esulta con Di Carlo al timone PRIMA VITTORIA esterna in campionato per il Chievo che supera di misura l’Udinese (quarto ko consecutivo). Decisiva l’autorete di Felipe con friulani in dieci uomini dal 13' della ripresa per l’espulsione di Di Natale. «E' arrivato un risultato importante contro una squadra importante e su un campo difficile. Il gruppo ha fatto sì che la vittoria possa dare autostima e fiducia». Mimmo Di Carlo si gode la vittoria esterna del suo Chievo, la prima in questo campionato, conquistata al «Friuli» di Udine. «Partita della svolta? Ci crediamo, i ragazzi credono nella salvezza – spiega il tecnico del club clivense -, per ora pensiamo a dare continuità ai risultati. La vittoria è merito di tutti, società, giocatori e tifosi».
STELLE GIALLOROSSE
Totti è tornato ai suoi livelli e ha messo le ali alla Roma
La gioia nerazzurra dopo il raddoppio di Muntari
con intelligenza, i giocatori sono scesi in campo con grande concentrazione e voglia di vincere – prosegue il tecnico portoghese ai microfoni di Sky Sport -. Sono molto soddisfatto per la vittoria e per i 33 punti in 14 gare». Mourinho esalta il gruppo e sottolinea
che «indubbiamente» questa è «la strada giusta per giocare fino a fine dicembre e fare più punti possibile fino alla sosta di Natale». Un’Inter che però non ha il sostegno del pubblico come allo Special One piacerebbe. «Mi sembra che l’appoggio della curva è in tutte le
gare, ma lo stadio non è solo la curva Quello che io chiedo è che il nostro stadio, per una squadra che è prima in classifica e gioca così, abbia un comportamento differente. Dispiace vedere fischiare Maicon, che era infortunato, al primo errore».
LA PREMIATA ditta Totti-Baptista mette le ali alla Roma: la rimonta giallorossa dunque continua, anche se la vetta della classifica resta ancora lontanissima, visto il disastroso inizio di stagione forse irraggiungibile. “No Totti, no party», recitava lo striscione del popolo giallorosso, e difatti è del capitano il gol della vittoria sulla Fiorentina. Ma nella festa dell’Olimpico il brasiliano merita un posto da primo attore. Giocatore provvidenziale, la 'Bestià è diventato una pedina insostituibile dello scacchiere di Spalletti. Come Brighi, il piccolo grande uomo del centrocampo della Roma, che ha trovato in lui una valida spalla a De Rossi, visti gli acciacchi di Perrotta, Taddei e Pizarro. Dopo l’inizio choc di stagione la risalita della Roma dunque può proseguire e fa sognare i tifosi. Spalletti ha guarito le ferite giallorosse facendo ricredere chi lo metteva in discussione e dava per finito il suo ciclo. D’incanto la Roma torna 'magicà: sesto risultato utile consecutivo tra campionato e Champions, di cui cinque vittorie, con il capitano che torna a segnare all’Olimpico dopo nove mesi (l'ultima volta era il primo marzo, nel 4-0 sul Parma). Sua la rete che ha deciso la partita al 14' della ripresa, al termine di un’azione da manuale avviata da un magistrale colpo di tacco di Baptista. E quando Spalletti alla fine lo ha tolto dal campo è scattata la standing ovation. Oltre al gol il capitano ha colpito anche un palo, Baptista ha risposto con una traversa. Altri tre punti preziosi quindi per la Roma che ora è attesa sabato a Verona dal Chievo, prima del Bordeaux in Champions (per passare il turno basta un punto).
Il tecnico della Reggina guarda i lati positivi
Orlandi non butta via Torino «Il risultato è troppo pesante» di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - La Reggina ha fatto un passo indietro. Sul piano del rendimento la squadra amaranto è tornata all'antico facendosi sopraffare da una Juventus tutt'altro che irresistibile e tornando a casa sonoramente battuta. Eppure, aveva cominciato bene la sua partita, come tante altre finite in ambasce. Aveva disputato un'ottima prima mezz'ora di gara all'Olimpico, sembrava dovesse imbavagliare persino la Juventus con la sua tattica equilibrata e la compattezza tra i vari reparti e invece, al primo affondo sulla fascia dei bianconeri ha subito il primo gol e col passare dei minuti si è dissolta come neve al sole, perdendo la sua solidità e compattezza che l'aveva caratterizzata per almeno due giornate. Nevio Orlandi parla di risultato bugiardo, ma se al primo sussulto importante la squadra subisce il gol, disgregandosi sol perché deve recuperare, c'è qualcosa che ancora non funziona a dovere. Sarebbe stato opportuno mantenere la calma senza lasciarsi prendere dal panico, subire un gol non è la fine del mondo e cercare di recuperarlo non significa abbandonare ogni speranza, abbandonando le disposizioni tattiche dettate dal tecnico per cercare senza un criterio la via del gol. La Juventus che ha sofferto per oltre mezz'ora la buona disposizione tattica della squadra amaranto ha chiuso la partita già alla fine del primo tempo ed ha potuto gestirla a suo piacimento, approfittando di una Reggina ormai disunita su un campo che stava per diventare impossibile per via dell'abbondante nevicata. Il tecnico amaranto non giudica aderente all'andamento della gara quel risultato, ma se lo è sul piano dei gol subiti, non possiamo dire al-
trettanto sulla qualità del rendimento dopo il primo gol juventino, visto che la Reggina ha via via perso la sua identità finendo inevitabilmente, di subire quattro: «Lo definisco bugiardo il risultato, la Reggina aveva iniziato la gara molto bene. Credo sia un passivo pesante, non avremmo meritato una sconfitta così netta». Una gara, però, dura novanta minuti e la Reggina non può pensare di evitare una sconfitta, per giunta contro una squadra così blasonata, fidando solo della compattezza dimostrata in mezz'ora di gioco. La squadra non solo ha lasciato troppi spazi in occasione del primo gol, poi disunendosi, ma non è apparsa neanche convinta nell'affondare i suoi colpo prima di subire la rete che ha sbloccato la gara e anche dopo: «Forse avremmo dovuto essere più decisi nelle proiezioni offensive, più convinti nel cercare il gol anche sullo 0-0, specialmente nel primo tempo. Avremmo potuto fare male alla Juve un po' impacciata inizialmente, peccato non averci provato con maggiore insistenza e determinazione. Forse staremmo qui a discutere di un altro risultato». Perchè, inoltre, una volta subito il gol abbandonare la tattica di partenza? «In effetti ci siamo lasciati andare, ma un pizzico di intraprendenza in più, in questi casi non guasta perchè biso-
Calci di rigore
gna anche cercare di recuperare. Ma si sa che nel tentativo di sbilanciarsi si finisce per prestare il fianco al contropiede avversario e la Juventus ci ha puniti». La squadra, quindi, è stata anche molto ingenua? «Direi di si, anche se il primo gol che ha sbloccato la gara non è stato solo un momento di sbandamento della mia squadra, ma anche un pezzo di bravura dei giocatori della Juventus che hanno condotto l'azione in profondità». Hanno influito anche le condizioni atmosferiche? «Un po' si, ma non possiamo aggrapparci a queste scuse, per la sconfitta ed i gol subiti non ci sono grosse attenuanti, è difficile spiegare una sconfitta col passivo di quattro gol, ma tutti hanno visto che la Reggina non avrebbe meritato lo svantaggio nel primi tempo». In effetti, dopo il vantaggio bianconero, persino la traversa ha detto di no a Santos che di testa aveva deviato una punizione di Brienza. Poi si è aggiunto anche il gol direttamente su punizione non convalidato nella ripresa: «Non ci possiamo appigliare neanche a questi due episodi, non abbiamo perso neanche per questi due casi isolati anche se pareggiare il contro nel primo tempo o riaprire la gara nella ripresa, avrebbe potuto mettere in difficoltà la Juventus. Noi dobbiamo essere più attenti ed evitare che si verifi-
di EMANUELE GIACOIA
“S.O.S. Portieri” titolano i giornali sportivi. Dopo Zoff c'è il vuoto, insomma, dicono gli esperti, il calcio italiano non produce più portieri. Clamoroso equivoco del SIP, il sindaco italiano portieri (quelli dei condomini) che minacciano querele. “Modestamente non c'è crisi nel nostro settore, nessuno come i portieri italiani, sa tenere le guardiole”.
Carmona e Del Piero sotto la neve dell’Olimpico
chino certe distrazioni». Possono esserci ricadute sotto il profilo psicologico? «Non credo ce ne siano e comunque, dobbiamo fare di tutto perchè la squadra non ne risenta. Dobbiamo archiviare in fretta la sconfitta di Torino e pensare alle prossime interne che per noi diventano fondamentali per la risalita in classifica». NOTIZIARIO. La Reggina, rientrata domenica dalla trasferta di Torino, riposerà anche oggi e tornerà in cam-
po per allenarsi, martedì pomeriggio. In vista della gara interna col Bologna, un delicato scontro diretto, mister Orlandi dovrà verificare le condizioni dei giocatori infortunati e prestare attenzione a coloro che andranno in diffida. Il tecnico, prima del lavoro settimanale dovrà verificare se Vigiani e Lanzaro già da tempo infortunati e Carmona, uscito in anticipo a Torino, causa una caviglia malconcia, possono tornare disponibili.
28
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica Arezzo-Benevento
4-1
Cavese-Taranto
3-0
14ª giornata Marcatori
28’ Cejas (B), 32’ (r) Lauria (A), 62’ e 65’ Croce (A), 94’ (r) Martinetti (A)
10’ (r) Favasuli, 36’ Sorrentino, 66’ Bernardo
Foggia-Paganese
1-1
Gallipoli-Crotone
2-1
Juve Stabia-V. Lanciano
0-2
Perugia-R. Marcianise
1-1
43’ Troianiello (F), 75’ Tisci (P)
39’ (r) Di Gennaro (G), 59’ Paponetti (C), 65’ Ginestra (G) 35’ Oshadogan, 87’ Alfagene
4’ Mazzeo (P), 24’ Innocenti (RM)
Pistoiese-Ternana
1-1
Potenza-Foligno
1-1
Sorrento-Pescara
3-1
11’ Di Dio (T), 88’ (r) Cipolla (P) 58’ Sarno (P), 87’ De Paula (F)
38’ Biancone (S), 43’ aut. Vanin (P), 48’ (r) Ripa (S), 70’ Fialdini (S)
Prossimo turno
15ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Benevento-Juve Stabia Crotone-Arezzo Foligno-Perugia Paganese-Sorrento Pescara-Potenza R. Marcianise-Pistoiese Taranto-Gallipoli Ternana-Cavese V. Lanciano-Foggia
GALLIPOLI CROTONE AREZZO CAVESE BENEVENTO FOGGIA PESCARA PERUGIA V. LANCIANO SORRENTO TERNANA PAGANESE R. MARCIANISE TARANTO JUVE STABIA FOLIGNO PISTOIESE POTENZA
27 26 25 24 23 23 20 19 18 17 17 17 17 16 15 12 10 8
14 8
3
3 22 13 7
6
1
0 18 6
7
2
2
3
4
7
14 8
2
4 23 12 8
7
1
0 17 4
6
1
1
4
6
8 11 -4
14 7
4
3 24 14 7
4
3
0 14 5
7
3
1
3 10 9 10 +4
14 7
3
4 17 11 7
5
2
0 12 4
7
2
1
4
5
6
-4
14 6
5
3 22 16 7
5
2
0 14 5
7
1
3
3
8 11 6
-5
14 6
5
3 13 11 7
5
2
0
3
7
1
3
3
4
-5
14 5
5
4 16 17 6
5
1
0 10 2
8
0
4
4
6 15 -1 -6
14 5
5
5 12 11 9
3
4
2
6
5
2
1
2
4
14 5
3
6 18 20 7
4
1
2 11 6
7
1
2
4
7 14 -2 -11
14 4
5
5 16 17 7
3
2
2
9
7
7
1
3
3
7 10 -1 -11
14 4
5
5 14 15 7
3
2
2
7
3
7
1
3
3
7 12 -1 -11
14 5
2
7 13 16 7
4
1
2 10 8
7
1
1
5
3
14 4
5
5
8 12 7
4
2
1
5
2
7
0
3
4
3 10 -4 -14
14 4
4
6 14 19 7
1
3
3
8
8
7
3
1
3
6 11 -5 -9
14 4
5
5 12 16 7
2
3
2
4
5
7
2
2
3
8 11 -4 -11
14 2
6
6 11 18 6
1
2
3
6
9
8
1
4
3
5
9
14 1
7
6
7 18 8
1
6
1
6
9
6
0
1
5
1
9 -11 -20
14 2
5
7
9 13 6
1
2
3
7
8
8
1
3
4
2
5
9 8
7 8 5
8
9
2
-2
1 -12
-3 -11
-7 -12 -4 -15
8 RETI: Clemente (Benevento) 7 RETI: Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli) 6 RETI: Baclet (Arezzo); Mazzeo (Perugia); Dionigi (1) (Taranto) 5 RETI: Salgado (3) (Foggia); De Paula (Foligno); Biancolino (3) (J.Stabia); Scappini (Ternana) 4 RETI: Chianese (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Espinal e Russo (Crotone); Del Core (1) (Foggia); Simon (Pescara); Cozzolino (2) (Potenza); Innocenti (R.Marcianise); Rigoni (1) (Ternana); Bolic e Morante (2) (V.Lanciano) 3 RETI: Bondi (Arezzo); Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Caetano e Paponetti (Crotone); Cangi (Gallipoli); Tisci (1) (Paganese); Cipolla (3) (Pistoiese); Agnelli, Giampaolo e Myrtaj (Sorrento); Oshadogan (V.Lanciano) 2 RETI: Croce, Martinetti (1) e Terra (Arezzo); Bueno, Cejas e Statella (Benevento); Aquino e Favasuli (1) (Cavese); Basso (Crotone); Germinale e Troianiello (Foggia); Coresi (Foligno); Mounard (Gallipoli); Peluso (J.Stabia); Caracciolo, Di Cosmo e Lasagna (Paganese); Cutolo, Ercolano (Perugia); Cardinale, Felci e Zeytulaev (Pescara); Cammarota (Potenza); Biancone, La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Caturano e Micco (Taranto); Di Dio (Ternana); Turchi (V.Lanciano)
La doppietta di Croce e un ritrovato Martinetti restituiscono il successo alla squadra di Cari
Troppo Arezzo per il Benevento Illusorio il vantaggio di Cejas, poi i sanniti vengono travolti AREZZO BENEVENTO
4 1
AREZZO (4-2-3-1) : Paoletti 6; Bricca 6, Terra 6, Fanucci 6, Doga 6 (25’ st Conte 6); Beati 6,5, Matute 6,5; Lauria 6 (23’ st Miglietta 6), Bondi 6 (44’ st Togni sv), Croce 7; Martinetti 7. A disp.: Marconato, Longoni, Pelagatti, Vigna. All.: Cari 7. BENEVENTO (4-4-2) : Gori 6 (10’ st Corradini 6); Cattaneo 6, Landaida 5,5, Ignoffo 5, Colombini 6,5; Statella 6, Cejas 6,5, De Liguori 6, Palermo 6 (32’ pt Ferraro 5,5); Castaldo 6, Clemente 5 (21’ st Bueno 5,5). A disp.: Cinelli, Aquilanti, Imbriani, Di Piazza. All.: Soda 5. ARBITRO : Giancola di Vasto 6. RETI : pt 27’ Cejas (B), 30’ Lauria rig. (A); st 17’ e 20’ Croce (A), 50’ Martinetti rig.(A). NOTE : spettatori 2.031 per un incasso di Euro 23.047,00. Espulso al 29’ pt Ignoffo (B) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Landaida, Ferraro, Corradini, De Liguori, Doga, Beati, Conte. Angoli 8-6 per l’Arezzo. Recupero: pt 3’; st 5’. AREZZO - C’è voluto il Benevento per far rinascere l’Arezzo dopo un periodo buio durato sei partite. Il 41 penalizza troppo i campani del tecnico Soda ma è lo specchio del ritrovato carattere della squadra guidata da Marco Cari. Dopo una lunga fase di studio, i padroni di casa provano ad insidiare Gori sui calci da fermo. Nel primo tentativo, al 26’, Fanucci non colpisce bene la sfera che si spegne sul fondo mentre, un minuto dopo,
L’illusorio vantaggio beneventano di Cejas, a destra il rigore finale di Martinetti
Matute e Terra si disturbano al momento dell’incornata perdendo l’attimo buono. Com’era successo due settimane fa con il Pescara, nel momento di maggior pressione amaranto è l’avversario a passare in vantaggio. Il gol beneventano arriva al 27’: Colombini lascia partire dalla sinistra un cross calibrato per Castaldo, appostato a centro area e completamente dimenticato dai centrali aretini. Il centravanti, bravissimo di sponda, appoggia indietro per l’accorrente Maximilian Cejas che, di piatto destro, batte l’incolpevole Paoletti. Com’era succes-
so con il Pescara, a differenza di quanto non era accaduto lunedì scorso a Perugia, arriva immediata la reazione dell’Arezzo. E’ il 29’, Beati inventa un passaggio filtrante in area per Croce, Ignoffo, in ritardo, lo trattiene nettamente per la maglia causando il rigore e facendosi espellere come ultimo uomo. S’incarica del tiro Lauria che trasforma con un tiro potente sotto l’incrocio nonostante il vento contrario ed i fischi assordanti dei numerosi tifosi giunti dalla Campania. Soda corre subito ai ripari togliendo Palermo ed inserendo Ferraro accanto a Landaida. Il pareggio ritrovato non
mette le ali all’Arezzo ma scatena la rabbia agonistica ospite che, proprio allo scadere del tempo, va vicina al nuovo vantaggio. Bellissima apertura di De Liguori per Statella, cross immediato per Castaldo che manca per un soffio l’impatto con la palla. Se nel primo tempo la partita si era messa male per gli ospiti, nella ripresa prosegue ben peggio. Dopo dieci minuti si fa male il portiere Gori, dopo uno scontro fortuito con il difensore di casa Fanucci. Al suo posto entra il dodicesimo Corradini che diventa protagonista del match già due minuti dopo. Il centrocampista ama-
ranto camerunense Matute scende sulla destra e crossa, Ferraro trattiene Martinetti causando il secondo rigore di giornata. Va sul dischetto Lauria, Corradini lo disturba in tutti i modi per oltre un minuto beccandosi l’ammonizione ma ottenendo il risultato di far finire alto il tiro del fantasista aretino. Ma il Benevento non riesce a gioire dell’errore, dei padroni di casa al 17’ l’Arezzo trova il 2-1 e si riporta in vantaggio. Bondi scende sulla sinistra e crossa, Martinetti stoppa e tira, Corradini para ma la palla finisce sui piedi di Daniele Croce che trova l’angolo giusto e se-
gna senza pietà per l’estremo difensore ospite. La magica partita di Croce prosegue con la rete del 3-1. E’ il 20’, Lauria lo lancia dalla sua trequarti, lui si fa mezzo campo palla al piede, salta il mediano De Liguori e batte ancora Corradini. Al quinto minuto di recupero arriva pure il terzo rigore per l’Arezzo. Il fallo è sempre su Daniele Martinetti, l’autore stavolta è l’argentino Landaida. S’incarica della battuta lo stesso Martinetti che manda la palla sotto la traversa e scrive la parola fine sulla crisi degli amaranto che tornano a volare. Giorgio Melani sport@luedi.it
Sport 29 Inutile il vantaggio lampo siglato per gli umbri da Mazzeo. Palo di Ercolano Lunedì 1 dicembre 2008
Innocenti gela il Curi Il bomber regala al Marcianise un pari di lusso PERUGIA REAL MARCIANISE
1 1
PERUGIA (4-2-3-1) : Benassi 5,5; Zoppetti 5,5, Cudini 5, Pagani 6, Barbagli 6; Passiglia 7, Gatti 5,5 (14’ st Mezavilla); De Giorgio 5,5 (14’ st Campagnacci 6), Mazzeo 6 (32’ st Ferrari sv), Cutolo 6; Ercolano 6,5. A disp. Coletti, Accursi, Minieri, Pizzolla. All. Maurizio Sarri REAL MARCIANISE (3-4-1-2) : Fumagalli 6; Filosa 6,5, Porpora 6, Murolo 6,5; Piscitelli 7, D’Ambrosio 6, Di Napoli 7, Vanacore 6; Romano 7 (29’ st Della Ventura sv); Galizia 6 (21’ st Poziello 6), Innocenti 7 (40’ st Tedesco sv). A disp. Mezzacapo, Ciano, Russo, Manco, Tedesco. All. Luca Fusi ARBITRO : Liotti di Lucca (Orlandi-Romei) RETI : 3’ pt Mazzeo, 23’ pt Innocenti NOTE : Giornata fredda, vento forte, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Murolo, D’Ambrosio, Zoppetti, Barbagli, Poziello. Spettatori: 3.500 circa. Calci d’angolo: . Recupero: 0’, 5’ PERUGIA - E’ davvero di ottima fattura il punto conquistato a Perugia da parte del Real Marcianise, capace di metabolizzare il vantaggio lampo dei padroni di casa,
Il pareggio del Marcianise firmato da Innocenti
di non soffrire l’elevato potenziale offensivo dei grifoni, di tirarsi su con rabbia, cuore, grinta e coraggio per uscire indenne da uno dei campi più ostici dell’intero girone. La firma del pari è del solito bomber Riccardo Innocenti, uomo rapace dell’area di rigore, sul quale aveva speso parole d’elogio e di timore il tecnico del Perugia Sarri alla vigilia della partita. Il tecnico dei casertani Fusi schiera la sua squadra con tre di-
fensori, Piscitelli che fa la molla tra difesa e centrocampo e Romano che ha le funzioni di un trequartista atipico in quanto parte dalla destra e poi si stringe. Innocenti gioca da boa centrale, Galizia gli gira attorno. Sarri mette in campo la formazione tipo, la stessa che ha battuto lunedì scorso l’Arezzo. Sarà per colpa del palcoscenico del “Renato Curi” ma il Real Marcianise parte contratto e lascia
spazio ai padroni di casa. Diversamente dal Perugia, che dopo appena tre minuti trova il vantaggio. Ercolano di esterno destro serve Cutolo sulla fascia sinistra, il napoletano crossa dal fondo, il pallone arriva a Mazzeo che controlla e tira, il pallone viene toccato da un difensore e per Fumagalli non c’è niente da fare. Gli uomini di Fusi non riescono ad entrare in partita e pur se schierati in modo compatto lasciano spazio alle giocate dei biancorossi umbri. Il secondo brivido che non sia di freddo arriva ancora nell’area dei gialloverdi. Mazzeo ubriaca sulla destra Murolo e mette in mezzo, dopo un rimpallo la sfera raggiunge De Giorgio che controlla e tira. Il suo diagonale a mezza altezza esce fuori di poco alla destra di Fumagalli. Ma il Perugia cala un po’ il ritmo e il Real Marcianise guadagna campo. Lo fa soprattutto sulla destra con Piscitelli. Proprio dalla sua ennesima galoppata arriva il gol del pari. Scambio con Romano, tiro di quest’ultimo, Benassi respinge in tuffo basso con una mano, sulla ribattuta c’è Innocenti che sigla il suo quarto gol stagionale. I gialloverdi prendono coraggio, Romano tra le linee fa male e ci prova anche Galizia da fuori area. Tiro debole parato facilmente da Benassi. Il Perugia sfiora dopo pochi minu-
ti il raddoppio. De Giorgio entra in area e serve Mazzeo, la botta da pochi metri viene respinta in corner da Murolo. La partita è viva, si gioca con grinta e cattiveria su ogni pallone e all’intervallo si va sul punteggio, giusto, di 1-1. La partita nella ripresa cambia leggermente registro. Il Real Marcianise arretra il baricentro e difende con una linea a cinque. Il Perugia ha in mano il pallino del gioco ma non riesce ad affondare. Gli uomini di Fusi si affidano eventualmente alle ripartenze. Le emozioni sono davvero poche, anzi nulle. Il Real Marcanise controlla senza particolari patemi, il Perugia non ha idee e viene respinto sempre intorno alla trequarti degli ospiti. Il primo tiro in porta del secondo tempo arriva alla mezzora con Romano che ci prova da 25 metri. Para senza problemi Benassi. La risposta del Perugia arriva dopo un minuto. Ercolano di tacco lancia Mazzeo, l’attaccante umbro non è veloce abbastanza,è costretto a rientrare e a servire ancora una volta Ercolano, il suo piattone è alto. I padroni di casa adesso spingono e vanno vicinissimo al palo al 37’ quando Ercolano di testa colpisce il palo. E’ l’ultimo brivido di una gara meritatamente pareggiata dal Real Marcianise. Pasquale Sorrentino
L’espulsione di Sosa lascia subito i rossoblù in dieci
Cavese, tris in scioltezza Il Taranto si suicida all’inizio CAVESE TARANTO
3 0
CAVESE (4-3-3) : Marruocco 6; Frezza 7, Ischia 6, Farina 6,5, Nocerino 6; Alfano, Scartozzi 6 (18’ Anaclerio 6), Favasuli 6,5; Bernardo 7, Sorrentino 6,5 (22’ st Aquino sv), Schetter 7 (27’ st Porro sv). A disp.: Petrocco, Pierotti, Aquino, Mallardo, Tarantino. All.: Camplone 6,5. TARANTO (4-4-2): Faraon 6; Cesareo 5 (1’ st Pastore 6), Prosperi 5,5, Sosa 4,5, Di Bari 5,5; Cazzola 6, Giorgino 5,5, Shala 5, Micco 5; Dionigi 5,5, Caturano 5 (18’ Marolda 5,5). A disp.: Nordi, Barrotti, Barrios, Selvaggi, Sciaudone. All.: Dellisanti 5. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto 6. RETI : pt 10’ Favasuli (rig), 35’ Sorrentino; st 21’ Bernardo. NOTE : spettatori 2500 circa. Espulso Sosa al 9’ per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Favasuli, Shala. Angoli 9-3 per la Cavese. Recupero: pt 2’; st 2’. CAVA DE’TIRRENI -Taranto tre volte in ginocchio. La gara si decide praticamente dopo
pochi minuti. Sosa atterra Sorrentino in area e condanna il Taranto ad una partita complicata. Complicato è anche il discorso tattico. Perché perseguire la linea dura con Pastore se è piena emergenza in difesa? Dellisanti ha infatti il suo bel da fare proprio per riorganizzare le idee nel pacchetto arretrato. Il giudice sportivo gli ha privato di D’Alterio e Migliaccio, quasi una persecuzione in vista del tridente ordito da Camplone. Lui risponde confermando la rinuncia a capitan Pastore (disposizioni dall’alto) e dando a Cesareo la licenza di “assaggiare” la prima squadra. Il presidio centrale è fornito da Prosperi e dall’uruguaiano Sosa mentre sulla corsia mancina c’è Di Bari. In avanti l’esperto Dionigi strizza l’occhio all’imberbe Caturano, In realtà proprio dalle fasce giungono i primi problemi per Dellisanti e soci. Schetter punta dritto verso il baricentro di Cesareo, il giovanotto non si intimorisce ma lo atterra in area al 6’; la Cavese vorrebbe il penalty, non così l’arbitro che rinvia la decisione di qualche minuto. Già, perché il Taranto non lascia ma rad-
doppia in tema di “atterramenti”: i padroni di casa sfruttano la linea difensiva fin troppo alta del Taranto a ridosso della propria trequarti (sponda di Bernardo) tanto da far involare Sorrentino tutto solo verso Faraon, non si dispera Sosa che rincorre la sua preda ma la abbatte senza pietà in piena area. Il binomio non dà scampo: rigore ed espulsione, non si torna indietro. L’uruguaiano lascia in dieci la squadra proprio mentre Favasuli buca Faraon dagli undici metri. Ora sì che è emergenza in difesa. La nuova disposizione prevede un trittico innaturale dinanzi a Faraon, quanto basta per indispettire Micco, che non ha più licenza fare il suo comodo, e per sovraccaricare Carrozza sulla destra. In mezzo al campo intanto Shala perde la bussola ed il filo del discorso, gli sta appresso Giorgino che ne becca sempre una in meno. E lì davanti che aria tira? Respira a fatica Davide Dionigi, è in apnea il giovincello Caturano. Intanto la Cavese respira a piè polmoni e al 16’ raddoppia “irregolarmente” con Schetter che, in posizione di fuorigioco, deposita in rete dopo respinta di Faraon su Alfano;
Il gol del campano Bernardo
la sbandierata del guardalinee è perentoria ma lo è anche la supremazia territoriale della Cavese che impone, dispotica, la sua legge. Alfano manda alto di testa (29’) su cross ben calibrato di Nocerino dalla sinistra; Schetter giganteggia a furor di popolo ulle corsie laterali: un suo tiro cross maligno (ma efficace) genera l’angolo che dispone il raddoppio. A raccogliere il jolly è Sorrentino che capitalizza in rete un tocco corto di Bernardo. Due a zero e gara messa in discesa dagli uomini di Camplone. Il Taranto soffre (troppo) le scorribande avversarie sulle fasce, dispone di un uomo in meno e per giunta
è evanescente in mediana. Cosa poter chiedere a Caturano e Dionigi? Magari di avere un po’ di pazienza in attesa di tempi migliori. Dellisanti assiste sconsolato, intanto ad inizio ripresa ripresenta capitan Pastore più in sella che mai nel bel mezzo della difesa. L’interrogativo è d’obbligo: perché solo ora? Chi rimane negli spogliatoi è proprio Cesareo, scottato dalla malizia di Schetter, mandato forse allo sbaraglio nella giornata meno opportuna. Nella seconda frazione il Taranto ha il merito di coprirsi con maggior personalità, in mezzo al campo non c’è ancora la testa ma almeno si ri-
schia di meno dalle parti di Faraon. Di tanto in tanto, poi, ci si mette pure Di Bari che, stanco dell’inoperosità di Marruocco, comincia a liberare il suo sinistro da fuori; fuori portata la prima conclusone (8’), rintuzzata la seconda poco prima della mezz’ora. Di mezzo però c’è il tris calato dai padroni di casa al termine di un’azione manovrata: Frezza inizia il discorso sulla trequarti, lo conclude sulla destra pennellando per la testa di Bernardo che non fallisce il colpo da due passi. Il finale di gara è pura fomalità, la Cavese rallenta il ritmo ed il Taranto sta al gioco. Andrea Buonaiuto
TUTTI I RISULTATI DELLA LEGA PRO 14/a giornata Prima divisione Girone A
14/a giornata Seconda Divisione Girone A
14/a giornata Seconda Divisione Girone B
Cremonese-Monza 2-0 Lumezzane-Cesena 0-3 Padova-Pergocrema 0-0 Portogruaro-Reggiana 4-0 Pro Sesto-Lecco rinviata per neve Ravenna-Pro Patria lunedì Sambenedettese-Venezia 1-3 Spal-Novara 10 Verona-Legnano 4-3 CLASSIFICA: Spal 27 punti; Pro Patria 24; Novara 23; Cremonese e Padova 22; Reggiana 20; Verona e Cesena 19; Pergocrema e Lumezzane 17; Sambenedettese e Monza 16; Pro Sesto, Ravenna e Venezia(-2) 14; Portogruaro, Lecco e Legnano 13. Venezia penalizzato di 2 punti. Pro Sesto, Lecco, Ravenna e Pro Patria una gara in meno. PROSSIMO TURNO (15/a giornata 7 dicembre): Cesena-Spal LeccoPadova Legnano-Sambenedettese Monza-Ravenna Novara-Pro Sesto Pergocrema-Lumezzane Pro Patria-Portogruaro Reggiana-Cremonese Venezia-Verona
Alessandria-Pizzighettone 0-0 Alghero-Ivrea 1-1 Canavese-Alto Adige 0-1 Como-Montichiari 0-0 Itala San Marco-Carpenedolo 0-0 Mezzocorona-Sambonifacese rinviata per neve Pavia-Valenzana 0-0 Rodengo Saiano-Olbia 0-1 Varese-Pro Vercelli 3-0 CLASSIFICA: Alessandria 28 punti; Rodengo Saiano 25; Olbia e Como 24; Sambonifacese, Canavese, Valenzana, Ivrea e Varese 21; Carpenedolo 19; Itala San Marco 18; Mezzocorona 16; Alto Adige, Pro Vercelli e Pavia 14; Pizzighettone e Montichiari 13; Alghero 8. Mezzocorona e Sambonifacese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (15/a giornata 7 dicembre): Alto Adige-Como Carpenedolo-Varese Ivrea-Mezzocorona Montichiari-Pavia Olbia-Itala San Marco Pizzighettone-Alghero Pro Vercelli-Alessandria Sambonifacese-Rodengo Saiano Valenzana-Canavese
Bassano-Colligiana 2-1 Bellaria-Cuoiopelli 1-1 Carrarese-Viareggio 01 Celano-Rovigo 2-0 Cisco Roma-San Marino 2-1 (ieri) Figline-Gubbio 1-0 Giulianova-Giacomense 3-2 Poggibonsi-Sangiovannese 2-1 Sangiustese-Prato 2-1 CLASSIFICA: Figline 28 punti; Viareggio 26; Celano 25; Giulianova 23; Sangiovannese 21; Sangiustese e Cisco Roma(-1) 20; Bassano, Poggibonsi e Prato 18; Gubbio e Carrarese 17; Colligiana, Giacomense e Bellaria 16; Cuoiopelli 15; San Marino 12; Rovigo 8. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (15/a giornata 7 dicembre): Colligiana-Carrarese Cuoiopelli-Bassano Giacomense-Cisco Roma Gubbio-Bellaria PratoCelano Rovigo-Figline San Marino-Poggibonsi Sangiovannese-Giulianova Viareggio-Sangiustese
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Lunedì 1 dicembre 2008
Sport
Sarno fa gol A Berretti invece lo annullano Sull’1-0 in 11 contro 10 Cozzolino sbaglia il rigore del 2-0
Giuseppe Cozzolino calcia alle stelle il rigore del possibile 2-0 (Mattiacci)
Inutile 1-1 al Viviani col Foligno al termine di una gara rocambolesca
Potenza, come una sconfitta POTENZA FOLIGNO
1 1
POTENZA (3-4-3): Gropponi 6; Dei 5.5 Cuomo 6 Di Bella 6; Vianello 6 (49’ st Volpe sv) Cammarota 5.5 Berretti 6 Lolaico 7; Delgado 5 (28’ st Mamede 5.5) Masini 5 (13’ st Sarno 7) Cozzolino 5. A disp. Tesoniero, Patarini, Montesanto, Prevete. All. Arleo FOLIGNO (3-4-1-2): Ripa 6.5; Pencelli 5.5 (34’ st Cardarelli sv) Guastalvino 6.5 (1’ st De Stefano 6) Fiuzzi 5.5; Baldanzeddu 6 Cotza 5 (27’ st Sciani 6) Mandorlini 5.5 Lispi 6; Coresi 5; Turchi 5.5 De Paula 6.5. A disp. Palanca, Mattia, Melillo, Stoppini. All. Indiani ARBITRO: D’Alesio di Forlì Guardalinee: Morelli-Savella RETI: 14’ st Sarno (P), 42’ st De Paula (F) NOTE: spettatori 1000 circa. Osservato 1’ di raccoglimento per la morte della moglie del medico sociale Sacco, Potenza con il lutto al braccio. Al 16’ st Cozzolino (P) calcia alto un rigore. Espulso: Baldanzeddu (F) al 15’ st per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Pencelli (F), Cuomo (P), Berretti (P), Fiuzzi (F), Turchi (F) Angoli 9-1, Recuperi 1’pt 5’st SE IL Potenza non vince una partita in cui era in vantaggio di un gol e di un uomo, con un rigore fallito da Cozzolino, una rete annullata a Berretti, per giunta subendo la rete del pari al 43' della ripresa, le preoccupazioni diventano assolute. Inutile prendersi in giro. Il pareggio interno numero tre, al cospetto di un avversario decisamente alla portata, per lunghi tratti apparso anche inferiore alla Pistoiese regolata con un secco 2-0, vale quanto una sconfitta.
Vincenzino Sarno calcia a rete il pallone del vantaggio del Potenza (Mattiacci)
Per l’amor di Dio, ci sono tutte le attenuanti del caso, specie a livello di fortuna, ma la sensazione pressocchè generale è che al Potenza è mancato troppo per una squadra che si deve salvare. In soldoni potrebbe essere il cinismo sotto porta, in termini più pratici la mancanza di verve, di cattiveria agonistica, di battaglia in mezzo al campo. Il Potenza ha regalato molto all’avversario, rinunciando all’azione incisiva per buona parte del primo tempo e in avvio di ripresa, salvo poi andare in vantaggio, grazie a Sarno che ha acceso la luce della imprevedibiità, e dominare in lungo e in largo nel cuore della ripresa senza, però, riuscire a vincere una partita che sembrava essersi incanalata sul binario giusto.
Il Foligno, anche questa squadra piena di problemi, prende un punto, baciato dalla fortuna, e scappa, mantenendosi comunque a 4 punti di distacco dalla squadra di Arleo che resta inesorabilmente ultima in classifica. Foligno in emergenza, viste le defezioni di Furiani (squalificato), Petterini, Signori, Buscaroli, Iadaresta e Bisello Ragno. Dall’altra parte stessa squadra di sette giorni fa, con l’unica novità di Masini in luogo dello squalificato Nolè. E’ il Potenza subito ad impensierire Ripa con la stoccata dalla distanza di Berretti (2’). Il gioco lo fanno i padroni di casa, con un buon avvio di match, ma proprio nel momento in cui calano, il Foligno quasi passa: minuto 13, Coresi taglia tra le linee la retroguardia
di casa, Dei lo affronta, ma viene messo a terra, e al momento del tiro a tu per tu con Groppioni, è tempestivo Vianello a togliergli la palla dai piedi. Un brivido che non impaurisce i padroni di casa, reattivi con Cozzolino (16’) su cui Ripa è attento. L’azione intensa del Potenza, la rabbia agonistica, stenta a decollare, e senza queste caratteristiche si fa tutto più difficile. La pericolosità degli attaccanti è un miraggio, tanto che qualche sortita è affidata, alle conclusioni dalla distanza. Ci prova prima Cammarota, poi Delgado, ma senza alcuna fortuna. Il Poetnza va avanti solo nel computo dei calci d’angolo, oltretutto, assolutamente non sfruttati dai saltatori rossoblù. Il Foligno ringrazia e am-
ministra il pareggio, vedendosi dalle parti di Groppioni solo con un colpo di testa lento di De Paula, alla fine, il più attivo dei suoi nonostante la vistosa fasciatura al ginocchio sinistro. Lo 0-0 con il quale si chiude il tempo è il fedele specchio della brutta prestazione dei padroni di casa, chiamati inevitabilmente a dover fare di più degli avversari che, al contrario, si difendono con ordine e provano ad offendere in ripartenza. Arleo prova a inventarsi qualcosa con l’inserimento di Sarno, ma solo dopo 13 minuti di noia assoluta. Lasso di tempo nel quale il Potenza sembra poter osare di più anche per l’atteggiamento abbastanza rinunciatario del Foligno, che perde anche il capitano Guastalvino per infortunio.
Lolaico, con il napoletano il migliore in campo, penetra per Cozzolino, assist per Delgado, che cicca clamorosamente da posizione assai favorevole. La sfera termina sui piedi di Sarno che segna il vantaggio rossoblù (14’). Foligno in bambola, Baldanzeddu atterra in area Cozzolino: rigore e rosso al difensore umbro (16’). Della battuta si incarica lo stesso centravanti, ma il tiro è esageratamente alto. Il Foligno, comunque, non si perde d’animo, nonostante il Potenza trovi anche il raddoppio con una stoccata di Berretti, dopo un’azione di Sarno, ma Cozzolino era al di là della difesa ospite. Mamede, da poco entrato al posto del deludente Delgado, combina un guaio con un retropassaggio lentissimo per Groppioni, sul quale De Paula non arriva per un soffio e Cuomo recupera in extremis. Segnale preoccupante, ma replica affidata a una girata aerea di Cozzolino su assist di Berretti (39’) al termine della migliore azione di giornata. Il Potenza non chiude il match, le gambe iniziano a pesare e il Foligno pareggia al 43’: cross di Mandorlini e De Paula, stranamente indisturbato nel cuore della retroguardia di casa, la mette dentro di testa con Groppioni incolpevole. E’ l’1-1 che traumatizza il Potenza. A nostro avviso, un pareggio che equivale a una sconfitta, anche se a livello numerico non è cambiato nulla. Adesso occorrerà recuperare smalto e brillantezza, soprattutto a livello mentale, immediatamente: se non si riescono a vincere certe partite, come dicevamo prima, non si può stare assolutamente tranquilli. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
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Lunedì 1 dicembre 2008
Sport Le pagelle Difesa disattenta. Berretti per 90’ tra luci e ombre
Sarno e Lolaico i migliori Per gli attaccanti, domenica da dimenticare GROPPONI(6)-un pomeriggio di ordinaria amministrazione, mai seriamente impegnato. Mette i brividi quando scivola mentre stava uscendo dalla porta.
duello con Baldanzeddu, dimostrando di vivere un momento di grazia e di forma eccellente. Sua anche la percussione dalla quale nasce il gol dell’1-0.
DEI ( 5.5 ) - parte bene, poi soffre nel controllo del mobile De Paula, specie quando perde la posizione dei compagni di reparto. Ha fatto meglio in altre occasioni
DELGADO ( 5) - stenta ad entrare in partita, pur dandosi un gran da fare sul fronte sinistro. Inguardabile una sua battuta al volo su respinta della difesa. Cross da zero in pagella, sia su azione, sia da corner. E poi quel mezzo liscio a botta sicura, salvato solo dal gol di Sarno
CUOMO ( 5.5) - stranamente distratto, anche sfortunato in occasione di un tiro concesso a Turchi. Evitabile il giallo per fallo su Coresi in mezzo al campo. DI BELLA(6)-sempre attento nel controllo di Turchi, costantemente anticipato sia di testa che di piede.
MAMEDE ( 5.5) - pochi minuti per evidenziare che ancora non ci siamo a livello di ritmo. Combina una frittata su retropassaggio e rallenta l’azione del centrocampo
VIANELLO (6) - bravo in fase di copertura, provvidenziale quando toglie dai piedi di Coresi la palla dello 0-1, a tu per tu con Groppioni. Ci prova anche dalla distanza (32’). Nella ripresa presidia con attenzione la zona di competenza.
MASINI (5) - era la grande occasione e l’ha bruciata in malo modo, non riuscendo a sfruttare la posizione centrale da lui quasi pretesa. E’ pur vero che palloni giocabili non ne arrivano, ma lui non si vede mai
CAMMAROTA (5.5) - prova ad aprire il gioco, ma a ritmi sostanzialmente lenti. Fa alcune buone cose ai limiti della sufficienza, ma spesso non si propone.
SARNO ( 7) - bastano sessanta secondi per il guizzo giusto. Dà vivacità alla manovra offensiva e ispira anche la rete del 2-0 poi annullata a Berretti. Inevitabile considerarlo il migliore dei rossoblù, con Lolaico
BERRETTI ( 6) - va a prendersi i palloni al limite dell’area, contrasta e riparte con attenzione. Per lunghi tratti però gira a vuoto, come Cammarota. Cresce con il passare dei minuti e torna su livelli buoni. Aveva messo dentro il 2-0, annullato per fuorigioco di Cozzolino. LOLAICO ( 7) - particolarmente ispira- In alto una splendida deviazione di Ripa su tiro di Cozzolino (fuori quadro). Qui sopra i due volti della gara con il to, soprattutto nella fase di anticipo, non Foligno: a sinistra Sarno, a destra Masini (Mattiacci) disdegna la sgroppata. Dà vita a un bel
COZZOLINO ( 5) - da esterno sinistro, troppo lontano dalla porta. Meglio quando passa centrale. Ha il merito di procurarsi il rigore e il demerito di spedirlo alle stelle, poi sbaglia un colpo di testa in girata, dopo una bella azione. Una giornataccia. a.p.
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Sport Spogliatoio Il tecnico annuncia sfoltimenti della rosa in vista di gennaio
Lunedì 1 dicembre 2008
Arleo resta tranquillo «Due buone prestazioni. Abbiamo paura di vincere» ERA L’OCCASIONE più propizia per centrare il primo obiettivo che si era proposto Arleo dopo il suo ritorno sulla panchina del Potenza: quello di raggiungere in classifica la Pistoiese. E i rossoblu ci sono andati molto vicini. Alla fine, purtroppo, ciò non si è verificato e ancora una volta il Potenza è costretto a rimandare l’appuntamento con la vittoria. Il pareggio con il Foligno lascia davvero tanti rimpianti e fa aumentare i dubbi sulla reale consistenza di una squadra che ancora non riesce a liberarsi di ataviche paure. E che ancora non riesce ad assicurare al suo gioco continuità e intensità. Però in questa circostanza le attenuanti generiche non mancano visto che i rossoblu hanno avuto la possibilità di chiudere definitivamente la gara con il rigore mandato alto da Cozzolino. E poi con la rete annullata per fuorigioco a Berretti. E alla fine è arrivata, su una dormita generale in difesa, la beffa del pareggio di De Paula. Ma nonostante ciò Arleo si mostra soddisfatto dalla prova della sua squadra: «Rimango fiducioso di poter centrare la salvezza. Intanto partiamo da due prestazioni molto positive nelle quali il nostro portiere non è stato mai impegnato. Segnale che siamo sulla buona strada per eliminare le cose che non vanno e per dare alla squadra un assetto stabile sia sotto l’aspetto tattico che fisico. Contro il Foligno abbiamo creato tante occasioni da rete e purtroppo è successo l’imponderabile che caratterizza il gioco del calcio. Pur essendo in superiorità numerica siamo stati puniti nell’unica occasione creata dal Foligno. In questo momento la nostra principale nemica è la paura di vincere. A livello psico-
Arleo e Indiani si stringono la mano prima della gara. I due hanno frequentato lo stesso corso per allenatori a Coverciano, conseguendo l’abilitazione ad allenare tra i professionisti (Mattiacci)
INDIANI: «PER IMPEGNO, UN PUNTO MERITATO» PAOLO Indiani evidenzia come questo punto valga per la sua squadra. “Un pari conquistato al fotofinish che rappresenta molto per il Foligno specialmente sotto il profilo dell’autostima. Siamo scesi a Potenza con molti problemi. Per impegno e dedizione credo che alla fine la squadra abbia meritato il risultato. D’altro canto, il Potenza ha segnato nel momento in cui i ragazzi avevano preso per bene le misure dell’ avversario. E’ chiaro che se il Potenza avesse messo a segno il rigore, a quel punto sarebbe risultato arduo recuperare. Non ci siamo arresi ed ora accontentiamoci di questo pareggio che spero serva a sbloccarci ”. Obiettivamente c’è da dire che il Foligno è stato molto fortunato. Indiani, sul gol annullato a Berretti non si sbilancia. logico pesano evidentemente sui ragazzi le sconfitte precedenti per cui nel finale, come è successo anche ieri, si va in apprensione. E su questo aspetto dobbiamo
“Può darsi anche che l’assistente abbia sbagliato. Ma questo fa parte del calcio”. Indiani, poi, si sofferma sull’andamento generale del torneo che, a quanto pare, sembra più livellato rispetto a quello dello scorso anno. “Si forse questo campionato sembra privo di quel gruppo di squadre in grado di ammazzare il girone. Comunque credo che i verdetti, sia per quanto riguarda l’ alta classifica che la zona retrocessione potranno cominciare a delinearsi nella seconda parte del girone di ritorno. Come si sa, nel mercato di gennaio, gli organici delle squadre subiscono trasformazioni evidenti. Quindi a partire da quella data si assiste ad un’altra musica”. Lorenzo Corrado
continuare a lavorare per mettere la squadra nella massima tranquillità». Ma ancora una volta bisogna registrare un aspetto negativo
che si è ripetuto contro il Foligno. Dopo una partenza positiva la squadra si è adeguata ai ritmi lenti degli umbri ed ha facilitato il loro compito. Più determina-
zione si è avuta nel secondo tempo. Arleo spiega cosi questa deficienza: «Pretendo dalle mie squadre massima intensità e ritmi molto alti, Ma so pure che il Potenza ha grossi limiti di natura fisica. Pur facendo una buona prestazione complessiva, è normale che qualche pausa ci possa stare. Con il tempo dobbiamo migliorare questo aspetto ma dobbiamo farlo con gradualità e approfitteremo della sosta delle festività per portare tutti alla migliore condizione che ci dovrà consentire di imprimere alle gare ritmi più vertiginosi». Qualche giocatore non si è espresso secondo le aspettative proPrio di Arleo. Il riferimento va a Masini e Mamede. «Masini non è entrato proprio in partita e il ragazzo era sinceramente dispiaciuto. Mamede, lo sappiamo tutti, non gioca una gara ufficiale dal 9 maggio scorso per cui ha una condizione precaria. Ma rimane un giocatore su cui dobbiamo contare perché ha caratteristiche che ci potranno venire molto utili nel momento in cui avrà raggiunto una condizione psicofisica accettabile». Ma intanto si avvicina il mercato di gennaio e società e tecnico stanno già cominciando a pensare che cosa potrà servire al Potenza. Partendo anche da una pesante scrematura che dovrà essere fatta all’organico. E il compito spetta al tecnico: «In effeti 28 giocatori – dice Arleo – sono troppi. Dispiace sempre mandare in tribuna tanti giocatori per cui è arrivato il momento di fare le scelte definitive in modo da presentarci al mercato di gennaio con le idee chiare su come intervenire per migliorare davvero il nostro organico allo scopo di andare a caccia concretamente della salvezza». Rocco Sabatella
Sport 35 Spogliatoio Postiglione e Pellegrino tra risultati e scelte di mercato Lunedì 1 dicembre 2008
Potenza, continua così «Prima o poi la fortuna ci darà una mano» Lolaico: «E’ assurdo pareggiare così» PEPPE LOLAICO, potentino purosangue, può sicuramente essere considerato tra i migliori in campo del Potenza contro il Foligno. Consolazione effimera per il terzino rossoblù che, in sala stampa, mostra tutto il rammarico possibile per l’ennesima occasione buttata al vento dalla squadra. “Di natura sono uno che fa spesso autocritica. Lo faccio anche oggi. E’ davvero assurdo pareggiare una partita come quella da noi disputata contro gli umbri. Gara nettamente dominata dal Potenza con un risultato che se di ampie proporzioni, non avrebbe fatto gridare allo scandalo chiunque si interessi di calcio. Invece ci troviamo a commentare un pareggio che, purtroppo, serve a poco per la nostra classifica. Le responsabilità di questa situazione delicata sono di tutti, me per primo. Ma, a questo punto, l’unica cosa da fare e concentrarci sul nostro lavoro, senza guardare più di tanto la posizione in classifica”. Sin qui Lolaico. Non molto diverse le dichiarazioni di Fabrizio Di Bella che, fra le possibili cause della mancata vittoria con il Foligno, mette in evidenza la poca concretezza sotto porta del Potenza. “Credo che l’ approccio alla gara non è risultato sbagliato da parte della squadra. Già dal primo tempo abbiamo messo in difficoltà la retroguardia ospite. Do-
SORRENTO PESCARA
po il gol di Sarno, invece, abbiamo fallito il rigore, ci è stato annullata inspiegabilmente una rete. Se fossimo stati più decisi forse ora commenteremmo una vittoria limpida. Così non è stato». Il Potenza riprenderà ad allenarsi domani, in vista della trasferta di Vasto con il Pescara che ieri ha perso nettamente a Sorrento, come raccontiamo qui a parte. Arleo recupererà Nolè epotrà contare su una settimana in più di lavoro per Mamede che, francamente, sembra ancora lontano dalla migliore forma possibile. l.c.
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SORRENTO (3-5-2) : Botticella 5,5; Demartis 5,5, Lo Monaco 6, Panarelli 7; Vanin 5,5 (17’ st Maiorano 6), Nicodemo 6,5, Agnelli 6, Fialdini 7, Angeli 6; Ripa 7,5, Biancone 6,5 (47’ st La Vista sv). A disp.: Spadavecchia, Iorio, Kras, Strambelli, Greco. All.: Simonelli 7. PESCARA (4-5-1) : Indiveri 5,5; Camorani 6,5, Pomante 6, Siniscalchi 6,5 (36’ st Iandoli sv), Vitale 6,5; Felci 5,5, Ferraresi 6,5, Stella 5,5 (28’ st Testardi 5), Di Liso 5 (1’ st Prisco 6), Zeytulaev 5,5; Simon 5. A disp.: Fruci, Sembroni, Prizio, Corsi. All.: Galderisi 6. ARBITRO : Rossi di Milano 6,5. RETI : pt 38’ Biancone (S), 42’ Vanin aut. (P); st 1’ Ripa rig. (S), 25’ Fialdini (S). NOTE : spettatori 1.000 circa, incasso (297 pagangti, 362 abbonati) 6.971,86 euro, 50 provenienti da Pescara. Espulso al 1’ st Indiveri (P) per fallo da ultimo uomo. Ammonito: Ferraresi. Angoli 7-4 per il Pescara. Recupero: pt 2’; st 4’. SORRENTO - Il Sorrento torna alla vittoria dopo un mese (successo casalingo, 1-0, con la Cavese, il 26 ottobre scorso). Con un portentoso tris al Pescara conquista tre punti di vitale importanza per la classifica e allontana la crisi di risultati che aveva consentito alla squadra di Simonelli di conquistare un solo punto (1-1, domenica scorsa a Crotone). Manca ancora qualcosa per la svolta definitiva, ma i rossoneri hanno messo in mostra un collettivo affiatato, pronto a soffrire nelle difficoltà e capace di infilare l’avversario con le stoccate vincenti nei momenti decisivi. Al Sorrento, finora, forse era mancato il
DE PAULA, attaccante di provate qualità, rovina la festa al Potenza che, nel finale, si vede sfuggire una vittoria sacrosanta ed anche meritata contro il Foligno. Gol di Sarno ad inizio ripresa, rigore del possibile kappaò fallito da Cozzolino e gol in dubbio fuorigioco annullato a Berretti. Sono questi gli episodi che aumentano la delusione in casa rossoblù. Il “Viviani”, dunque, rappresenta ancora un tabù per Cuomo e soci. L’ atmosfera, allora, è improntata ad una profonda tristezza. Ciò è dimostrato dalle faccie del patron Postiglione e del Presidente Pellegrino che, all’ unisono, non si capacitano per quest’ ennessima occasione buttata alle ortiche. Comincia a parlare Postiglione che evidenzia come la sua presenza in sala stampa sia d’ obbligo in situazioni come quella attuale. “Bisogna metterci la faccia quando le cose vanno male. E’ sin troppo facile parlare solo in caso di successi. Cosa dire? Intanto che è difficile commentare un pareggio che ha dell’ assurdo per quanto si è visto oggi in campo. Il Potenza avrebbe dovuto chiudere il match con almeno tre gol di vantaggio. Rigore sbagliato, un gol inspiegabilmente annullato e gol degli ospiti nell’ unica occasione avuta a disposizione. Ci gira davvero male. Sfortuna evidente ma anche scarsa vena degli assistenti dell’ arbitro. Con tutto ciò, comunque, non voglio accaparrare scuse di sorta. La verità è che, nonostante l’ impegno e la vivacità mostrata dai ragazzi, continuiamo ad aver paura di vincere. A livello societario stiamo facendo di tutto per venir fuori da questa situazione di classifica. Noi possiamo cambiare allenatori, acquistare giocatori, ma non la fortuna. Al mister, onestamente, non ho nulla da
Un’eloquente smorfia di delusione di Pellegrino in panchina. Sotto Lolaico in azione (Mattiacci)
obiettargli. Certo è che, in settimana, dovremo cominciare a capire quanti giocatori servano effettivamente alla causa. Abbiamo un rosa troppo ampia. Ventotto elementi sono eccessivi ed alcuni, pur messi nelle condizioni di dare un contributo quando ne hanno le possibilità, non si fanno trovare pronti. Non è escluso che qualche taglio possa avvenire anche prima del mercato di gennaio. D’altro canto se si vuole rinforzare l’ organico bisogna andare a ridurre sensibilmente la rosa anche per un aspetto prettamente economico. Siamo in tempi di ristrettezze economiche. Quindi bisogna agire con oculatezza e la giusta prevenzione. Il campionato? Nulla è pregiudicato anche se l’ eventualità play-out. A questo punto, non va scartata”. Ed, in effetti, tornando al presente, l’ obiettivo del Potenza deve essere improntato almeno all’ abbandono
dell’ ultima posizione in classifica. Certo è che, vedendo il match con il Foligno, ti viene da pensare che questo è un anno davvero neno. Pellegrino, invece, pur deluso dal risultato, mette in evidenza i progressi mostrati dal Potenza in questa mini gestione targata Arleo. “ Tra Marcianise e Foligno – dice – abbiamo concesso una sola occasione purtroppo fatale per noi. Tutto questo, comunque, non deve farci dimenticare che il Potenza finalmente gioca dalla tre quarti in su. Magra consolazione direte? E’ vero ci servono i punti. Continuando a giocare così non penso che la fortuna continuerà a girarci le spalle. Se ci sarà da operare in sede di calcio mercato lo faremo. Questi comunque sono i discorsi del prossimo gennaio. Ora pensiamo a preoccuparci del Pescara”. Lorenzo Corrado
Sorrento super, Ripa il migliore Al Pescara il cuore non basta
Il gol del 3-1 di Jimmy Fialdini
cinismo che ha permesso di aver ragione di un buon Pescara. Spicca su tutti la grande giornata del ritrovato Ripa, che sfodera la miglior partita degli ultimi due anni. Ha svariato sul fronte offensivo impegnando la difesa pescarese con fine palleggio e precise incursioni abbinati a scatti prepotenti.
La svolta della partita porta la sua firma: sull’1-1, dopo pochi secondi dall’avvio della ripresa, sfrutta alla perfezione un assist di Biancone. A tu per tu con Indiveri, lo salta e si fa atterrare. Rigore, espulsione per il portiere del Pescara e 2-1 di Ripa dagli undici metri (secondo gol nelle ultime due giornate).
Poco dopo, ancora lui, brucia sullo scatto Pomante, partendo dalla metà campo rossonera diretto come un razzo verso la porta biancazzurra. Dopo cinquanta metri di campo, solo un miracolo del neo entrato Prisco ferma tutto, mettendo in corner (14’). Al 1’ di recupero, l’ultima perla, ma il suo dia-
gonale dalla termina di un soffio al lato. È bene chiarire, comunque, che non si è distinto solo lui contro il Pescara. Tutto il Sorrento ha stretto i denti, serrato le fila e giocato da gruppo fino alla fine. L’avvio è di quelli contratti, perché il Pescara infittisce il centrocampo affidandosi a veloci ripartenze. Nella prima mezzora il Sorrento offre una manovra semplice e studiata, dove Vanin ed Angeli spingono sulle corsie esterna con Fialdini più centrale rispetto al solito. Il Pescara cerca di stare alto, ma presta il fianco alle incursioni dei peperini rossoneri. Dubbi fuorigioco fermano il Sorrento, prima con Fialdini (in posizione regolare) e poi con Ripa per due volte. Quando, però, gli ospiti provano a ad ampliare il fronte dell’azione, arriva il gol del vantaggio rossonero. Punizione di Agnelli per Vanin sull’out, sul crosso il piatto vincente di Biancone (38’). Non riesce a gestire l’1-0 il Sorrento. Sul finire del primo tempo, su un corner di Pomante, sbuca Siniscalchi che centra la traversa, sulla sfera s’avventa Pomante che non riesce a calciare perché interviene Vanin. L’esterno rossonero tocca verso Botticella che, coperto, non vede arrivare il pallone ed il retropassaggio entra in porta tra lo stupore generale: è l’1-1 al 42’. L’amarezza, per il Sorrento, dura solo nell’intervallo visto che Ripa fa tutto lui alla ripresa e timbra il nuovo sorpasso. Dopo una fase dove il Pescara tenta invano di graffiare, il Sorrento fa prevalere la superiorità numerica e tecnica e triplica su una delle tante ripartenze: sulla destra, Maiorano supera Vitale e serve un pallone d’oro per Fialdini che tira una sventola da fuori area e sigla la prima rete in rossonero e chiude la storia di Sorrento-Pescara sul 3-1. Fabio Siniscalchi
36 Sport 1ª Divisione. La squadra di Moriero s’è piegata al gol di Ginestra. Inutile la rete di Paponetti Lunedì 1 dicembre 2008
Il Crotone perde il primato Il Gallipoli batte i pitagorici e balza in testa alla classifica GALLIPOLI CROTONE
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GALLIPOLI (4-3-1-2): G. Rossi 6; Vastola 6,5, Molinari 6, Antonioli 6, Cangi 6,5; G. Russo 6,5, Esposito 6,5, Mounard 6,5; Cimarelli 6,5 (12' st Marzeglia 6); Ginestra 7 (25' st Ianniciello sv), Di Gennaro 6,5 (42' st Zampa). A disp.: Marcandalli, Cini, Riccardo, Giacomini. All. Giannini 7 CROTONE (4-2-3-1): Farelli 5,5; Galeoto 5,5, F. Rossi 5,5, Pacciardi 5,5, Morleo 6,5; Vicedomini 6, Galardo 6; Aurelio 5,5 (11' st N. Russo 5), Caetano 5 (1' st Triarico 5,e dal 30' st Petrilli 6), Basso 5,5; Paponetti 6. A disp.: Senatore, Scognamiglio, Espinal, Borghetti. All. Moriero 6 ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 6,5 MARCATORI: 40' pt (rigore) Di Gennaro (G); 13' st Paponetti (C), 20' st Ginestra (G) NOTE: spettatori 2000 circa, di cui 100 provenienti da Crotone. Ammoniti Galardo, Cimarelli, Vicedomini, G. Russo, Mounard. Angoli per 5-3 per il Crotone. Recupero: pt 1; 4 st.
Paponetti esulta dopo il gol Sotto: il centrocampista Aurelio anticipato da un avversario
di GIOVANNI CONCILIO GALLIPOLI -Il Crotone perde il primato a Gallipoli che, grazie al gol-vittoria del tanto corteggiato Ginestra, si incorona nuova regina del campionato. Nel Salento la squadra di Moriero vede interrompersi la serie utile di sette risultati di fila, forte delle cinque vittorie e dei due pareggi caratterizzati dai gol della squadra calabrese nel secondo tempo. L'ultima sconfitta infatti risale alla sesta giornata, quando Galeoto, Galardo e soci sono stati bloccati a Castellammare contro la Juve Stabia per 1-0, gol firmato dal bomber Biancolino, dello scorso 5 ottobre. L'attesa della partita sembra consumarsi nel segno della pretattica, anche se Moriero fa scaldare tutta la squadra nel riscaldamento per valutare la situazione fisica di diversi elementi della rosa. Poi manda in campo il solito 4-2-3-1, in cui si evidenziano le assenze nello schieramento titolare di Nello Russo ed Espinal (in panchina). Tra le novità vi sono quelle tra i pali di Farelli per Concetti, oltre a Pacciardi, che va a sostituire nella linea difensiva Maietta, e compone la coppia centrale con Francesco
Rossi; Galeoto a destra e Morleo a sinistra. Galardo e Vicedomini operano a centrocampo dietro al trio Aurelio, Caetano (al posto di Espinal) e Basso; con Paponetti da terminale offensivo al posto di
Nello Russo. La sfida da vertice inizia con dieci minuti di ritardo e propone un bel ritmo e delle situazioni da flipper per la palla a centrocampo. Il Crotone sembra lasciare spazio al
Gallipoli, che avanza sulle fasce con gli esterni bassi Vastola e Cangi, abili a rifornire il reparto avanzato ed a schiacciare i propri avversari, rispettivamente Basso e Aurelio. La squadra giallorossa di Giannini ha cambiato modulo: passando dal solito 3-5-2 al 4-3-1-2 con Cimarelli che agisce a ridosso delle punte e chiama all'attenzione i due centrocampisti avversari Galardo e Vicedomini. La prima vera occasione arriva al 18' con Cimarelli, che dal limite d'area non riesce a sorprendere Farelli. Al 23', su calcio d'angolo di Cimarelli, Di Gennaro non riesce a colpire il pallone dentro lo specchio e la sua mira è imprecisa. Al 25' si accende la partita con le occasioni da rete: su punizione del crotonese Morleo (sarà il migliore nelle fila dei calabresi), il portiere Gegè Rossi rinvia per Di Gennaro che entra in area e prova il tiro di destro. La palla è deviata dal portiere Farelli, che rimbalza sulla schiena del compagno Francesco Rossi e Ginestra non riesce ad accorrere sul pallone. Al 39' arriva il vantaggio del Gallipoli su calcio di rigore: Vastola serve in area Cimarelli che viene atterrato da Vicedomini. Sul dischetto va Di Gennaro che realizza spiazzando il portiere. Nella ripresa il tecnico Moriero conferma il modulo ma cambia l'esterno: Triarico per Caetano, ma dopo 6' l'ex Giuseppe Russo manca il gol del raddoppio su tiro dalla distanza. All'11' Moriero passa al 4-2-4 con l'ingresso di Nello Russo per Aurelio ed al 13' arriva il pareggio su calcio di punizione dalla trequarti battuto da Morleo: dal secondo palo spunta Paponetti di testa che beffa l'indeciso portiere Rossi. La sfida vive una nuova fase, in cui il Crotone pare poter incidere, ma al 20' è il Gallipoli che passa in vantaggio con un gol da favola di Ginestra, bravo a battere l'incolpevole Farelli con un diagonale di esterno sinistro. La risposta arriva da Galeoto, protagonista di un tiro debole sugli sviluppi di un calcio d'angolo (al 26'). Poi gli jonici si scatenano Esposito (28') fa la barba al palo; Russo (31') scheggia l'incrocio dei pali ed al 34' Mounard colpisce il palo. Nel finale Petrilli colleziona in 2' (dal 35' al 37') due occasioni per pareggiare: prima colpisce la traversa e poi si fa parare il tiro dall'ex Rossi.
La palla si insacca in rete: è il gol del Crotone
PAGELLE CROTONE FARELLI (5,5) - Sul calcio di rigore non riesce a compiere il prodigio, ma sul secondo gol del raddoppio viene castigato da Ginestra. GALEOTTO (5,5) - Riesce ad arginare in avvio, ma poi chiude in affanno ed in modo nervoso. F. ROSSI (5,5) - Risente dell'onda d'urto dell'attacco gallipolino già nel cuore del primo tempo, ma prova ad uscire con determinazione e volontà. PACCIARDI (5,5) - La sua imponenza fisica non riesce a placare la forza del bomber Di Gennaro ed alla fine prova a mantenere dignitoso ma non sufficiente il rendimento del confronto. MORLEO (6,5) - E' il migliore dei suoi perché nel primo tempo riesce a proporsi sulla propria corsia e come uomo determinante sui calci piazzati come nella ripresa, quando serve il traversone per il gol del pareggio di Paponetti. VICEDOMINI (6) - Prova a curare la regia del gioco dei calabresi, ma spesso viene lasciato, con Galardo, abbandonato nella morsa della manovra offensiva dei salentini. Ne è la prova l'episodio del calcio di rigore. GALARDO (6) - Come Vicedomini anche il mediano calabrese si ritrova in affanno e viene poco assistito. AURELIO (5,5) - Nel primo tempo subisce la pressione di Cangi ed a volte diviene impalpabile. Dal 11'st N. RUSSO (5) Il suo ingresso accanto a Paponetti prova a dare solidità al reparto d'attacco, ma alla fine non riesce ad incidere. CAETANO (5) - La sua prova è mediocre e non riesce ad alimentare la manovra offensiva ed a suggerire il passaggio importante per Paponetti. Dal 1' st TRIARICO (5) - E' la carta giocata in avvio di ripresa da Moriero. Il giovane talento non incide. Dopo 30 minuti lo richiama in panchina. Dal 30' st PETRILLI (6) - Grazie alla determinazione riesce in pochi minuti a collezionare due occasioni da gol. BASSO (5,5) - Il suo talento viene imbavagliato dal dinamismo dell'esperto esterno del Gallipoli Vastola, che spinge ed allo stesso tempo lo annulla provando a calamitare tutti i palloni sulla sua corsia. PAPONETTI (6) - La sua è una prova importante sul piano fisico. Nel primo tempo viene annullato dalla coppia Antonioli-Molinari, poi nella ripresa riesce a siglare il rete sull'unica vera pallagol.
Il tecnico parla delle variazioni in formazione. Il direttore Ursino: «La squadra mi è piaciuta»
Moriero: «La sconfitta me la prendo io. Gallipoli più forte»
Francesco Moriero
GALLIPOLI - Il ko di Gallipoli ha aperto il ciclo di fuoco per il Crotone, che affronterà in sequenza Arezzo, Perugia e Foggia. Il morale non è dei migliori dopo una sconfitta, che toglie la leader-ship del girone. Il tecnico Checco Moriero commenta a fine gara con delusione: «Nel primo tempo il Crotone non c'era proprio in campo ed è stato anche condizionato dal vento. Nella prima parte non mi sono divertito, perché non abbiamo giocato molto la palla e siamo rimasti un po' bassi. Poi nella ripresa c'è stata la reazione, che ci ha permesso di pareggiare contro una buona squadra, che forse è la più forte in questo girone. Accettiamo questa sconfitta con lo stes-
so atteggiamento con cui abbiamo accolto le vittorie». Sulle scelte operate nello schieramento titolare, Moriero afferma: «Faccio giocare quelli che stanno bene durante la settimana. Per me sono tutti uguali e non abbiamo in rosa calciatori che ci possono garantire prestazioni sopra la media. E poi non possono giocare sempre gli stessi undici. Ho visto meglio quei calciatori e mi assumo tutte le mie responsabilità. Questa sconfitta me la prendo tutta sulla mie spalle e faccio i complimenti ai miei ragazzi, che hanno proposto una reazione nel trovare il pareggio. Sull'occasione del secondo gol subito su firma di Ginestra c'è stato un errore, perché in quella occasione si
doveva raddoppiare sull'esterno e non l'abbiamo fatto. L'avevamo studiato e preparato in settimana». Ed il direttore sportivo Giuseppe Ursino è vicino alla squadra ed al tecnico: «Crotone rivoluzionato? Sono il direttore sportivo e non sono l'allenatore, che decide chi mandare in campo tra i 21 ragazzi tutti bravi. Nel primo tempo sinceramente la squadra mi è piaciuta. Il Gallipoli è abituato su questo campo e con il vento contro non abbiamo demeritato del tutto. Eppure sull'1-1 abbiamo avuto la partita in mano e poi Ginestra ha inventato un gol straordinario. Non dobbiamo rammaricarci più e pensare alla prossima partita». Il gol del momentaneo pa-
reggio non riesce a far sorridere la punta Luca Paponetti «Sono contento della rete, anche se mi sarei aspettato di contribuire con dei punti importanti per la classifica del Crotone. Abbiamo incassato le reti su
due ingenuità, ma il Gallipoli su questo campo è forte ed oltre alle due reti ha anche preso due legni. Non siamo riusciti a sfruttare quelle poche occasioni che abbiamo creato». g. c.
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
37
La Paganese agguanta il Foggia grazie al trequartista
Tisci, la gioia dell’ex FOGGIA PAGANESE
1 1
FOGGIA(4-3-3) : Bremec 6; Coletti 6, Lisuzzo 6, Rinaldi 6, Pezzella 5,5; D'Amico 6, Mancino 5 (45’ st Burzigotti sv), Pecchia 5,5; Troianiello 7 (27’ st Piccolo sv), Del Core 5,5 (21’ st Germinale sv), Salgado 5,5. A disp.: Milan, Velardi, Colomba, Trezzi. All.: Novelli 5 PAGANESE (3-5-1-1) : Pantanelli 7, Imparato 5, Chiavaro 5, De Giosa 7; Esposito 5, Berardi 6, Caracciolo 6, Stentardo 5 (1 st Mendil 6), Bacchi 5; Tisci 7 (43’ st Lasagna sv); Di Cosmo 6 (31’ st Capodaglio sv). A disp.: Melillo, Costanzo, Ingrosso, Iraci. All.: Capuano 6. ARBITRO : Massa di Imperia 5. RETI : pt 43’ Troianiello (F); st 30’ Tisci (P). NOTE : spettatori 4000 circa, di cui 150 provenienti da Pagani. Ammoniti: Imparato, Capodaglio, Mancino. Angoli 7-3 per il Foggia. Recupero: pt 2’; st 5’. FOGGIA - Capuano può coccolare il suo Ivan “il magnifico”. Acciuffa il pari la Paganese benedicendo il colpo di Tisci alla mezz’ora della ripresa. Secondo pareggio per la squadra di Capuano, che capitalizza al massimo le sue sortite sotto rete. Il punto è prezio quanto prestigioso, prima della
L’esultanza della Paganese a Foggia, dopo il pari di Tisci
Paganese solo il Benevento era riuscita a sfuggire alla legge del “Pino Zaccheria”. Il tecnico conferma la disposizione: non si scappa dal 3-5-1-1 con Tisci alle spalle di Di Cosmo. C’è da rimediare all’assenza di Tacccola. Al suo posto c’è Chiavaro che fa terzetto con Imparato e De Giosa. Sulla corsia mancina torna Bacchi, sul lato opposto c’è invece Esposito (apparso un po’ in affanno). Caracciolo è il solito ispiratore in cabina di regia, al suo fianco ci sono Berardi e Stentardo (preferito a Capodaglio). Dall’altra
parte c’è un Foggia deciso ma impreciso. Deciso soprattutto a confermare la sua forza tra le mura amiche, impreciso fin troppo sotto rete dove non è riuscito a capitalizzare le diverse occasioni a disposizione. Di cotanta grazia sprecata ne approfitta proprio la Paganese che , da parte sua, porta in dote cinismo da vendere. E punta sul banco almeno due occasioni pulite: la rete di Tisci non ha bisogno di adulazioni, qualche carezza la merita invece la rovesciata di De Giosa che “schiaffeggia” il palo. A conti fatti l’undici di Capuano sta a guar-
dare per larghi tratti del primo tempo, salvo poi “rinsavire”nella ripresa ed organizzare la rimonta. Poco dopo l’inizio i padroni di casa già mettono i birvidi. Pantanelli è costretto al salvataggio in angolo su testa di Troianiello. Alla girata di testa del Foggia, risponde la conclusione a giro dell’esperto Tisci (palla di poco a lato sulla traversa). Il Foggia è padrone della gara, ci prova in due occasioni Salgado ma senza fortuna, sulla seconda blocca Pantanelli. Poco prima della mezz’ora la Paganese colleziona la sua occasionissima: Ti-
sci, da calcio piazzato, indovina la traiettoria giusta verso l’area del Foggia, la sfera arriva a De Giosa che si inventa una rovesciata spettacolare, palla sul palo tra l’entusiasmo dei presenti. Ai punti quasi regna un pari sostanziale se non fosse per l’errore di Chiavaro che “autorizza” la rete di Troianiello: cross lungo di Coletti, il difensore si distrae e la sfera arriva a Salgado, il suo tiro rimbalza sul palo ma è lesto Troianiello a ricacciare in rete. Proprio l’esterno attenta la salute della Paganese in apertura di ripresa: prima offre a Mancino la palla del due a zero (ottimo De Giosa in recupero), poi si ripete beneficiando anche Del Core ma la sfera non entra. Inizialmente il Foggia ha in mano il pallino del gioco, la Paganese sta a guardare in attesa di tempi migliori. Ci prova timidamente Di Cosmo ma il colpo ad effetto è dietro l’angolo ed è alla portata del talento di Tisci. Il trequartista lascia partire una conclusione potente e precisa che va ad infilarsi all’incrocio dei pali. Dopo il pari la gara si surriscalda, Capuano riguadagna anzitempo gli spogliatoi per una frase di troppo. Intanto il Foggia si butta in avanti ma guadagna soltanto un’altra occasione sprecata: Germinale serve di testa Salgado che trova in Pantanelli un avversario insuperabile. L’intervento salva il risultato. Manuel Piantoni
Il Lanciano l’ennesima squadra a violare il menti
Juve Stabia, ora è crisi nera JUVE STABIA LANCIANO
0 2
JUVE STABIA (4-2-3-1) : Brunner 5; D’Ambrosio 5 (12’ st De Rosa 5,5), Gritti 6, Geraldi 5,5, Radi 5; Ametrano 5,5, Monticciolo 5; Capparella 5, Greco 5, Amore 4,5 (1’ st Peluso 5,5); Biancolino 5 (30’ st Morello sv). A disp: Della Corte, Marino, Mineo, Artistico. All.: Morgia 4. VIRTUS LANCIANO (4-23-1) : Aridità 6,5; Bognar 6, Oshadogan 7, Erba 6,5 (17’ st Baleno 6), Mammarella 6; El Kamch 6, Romano 6,5; Turchi 6,5, Margarita 6,5 (38’ st Alfageme 7), Volpe 6,5; Colussi 6 (23’ st Amenta 6). A disp.: Bordeanu, Cossu, Pagliarini, Morante. All.: Di Francesco 6,5. ARBITRO : Paparazzo di Catanzaro 6. RETI : pt 36’ Oshadogan, 42’ Alfageme. NOTE : Terreno di gioco in erbetta sintetica. Spettatori circa duemila, incasso non comunicato. Ammoniti: D’Ambrosio, Romano, Oshadogan, Turchi, Amenta, Radi, Peluso. Angoli 5-2 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1’; st 4’. CASTELLAMMARE DI STABIA - Il Lanciano si vendica della sconfitta ai playout della passata stagione ed espugna un <Romeo Menti sempre più terra di conquista per le squadre ospiti. Crisi nera per una Juve Stabia che non riesce nell’impresa di un riscatto immediato davanti al pubblico amico dopo la debacle in casa del Pescara. Davanti a una squadra senz’anima come i gialloblù, i più concreti abruzzesi hanno avuto vita facile nel conquistare la prima vittoria esterna della stagione. Inizio gara piuttosto soporifero, bisogna infatti pazientare sino al 16’ per il
primo tentativo della gara: il Lanciano ci prova su azione di corner, palla fuori e Bognar dai 35 metri spara altissimo sopra la traversa. Al 18’ risponde la Juve Stabia con Biancolino che riesce a liberarsi di fisico per il tiro ma il suo destro però è centrale. E al 19’ anche la punizione di Grieco, dai 30 metri, finisce tra le braccia di Aridità. Al 23’ la Juve Stabia reclama un rigore: su cross di Amore, Bognar tocca di mani ma il direttore di gara fa segno di proseguire e assegna soltanto un angolo per i padroni di casa. Al 26’ incursione sulla destra di D’Ambrosio, azione insistita che però si conclude senza troppa fortuna: tenta prima l’assist a un compagno, poi il rimpallo lo favorisce e prova il sinistro, a lato. Al 29’ Turchi ci prova dalla distanza, ma il suo tiro è impreciso. Al 36’, quasi a sorpresa, passa in
vantaggio il Lanciano. Su azione di corner, clamorosa incertezza della difesa locale: la palla danza davanti alla linea di porta, il più lesto è Oshadogan che mette in rete per il vantaggio rossonero. Al 42’ sfiora il raddoppio il Lanciano ma Volpe spreca l’opportunità del 2-0 ritardando di un attimo il passaggio a Colussi, pescato in fuorigioco. Nel secondo tempo entra Peluso per Amore nella fila gialloblù ma cambia ben poco. Nonostante una Juve Stabia a trazione anteriore. Al 7’ Greco guadagna una punizione calcia sulla barriera. Al 18’ in occasione del quarto calcio d’angolo per le vespe Geraldi svetta su tutti e colpisce la traversa. Al 22’ Grieco, ancora su punizione dal limite, palla che gira, ma finisce a lato. I locali insistono e al 27’ Il neo-entrato De Rosa riesce a liberarsi al tiro dal limite
ma il suo sinistro finisce di poco lontano dall’incrocio dei pali. Al 36’ Grieco, con un tiro cross di sinistro da posizione defilata, costringe per la prima volta Aridità ad un intervento degno di questo nome. E al 42’, in perfetto contropiede, arriva la beffa. Alfageme, sul filo del fuorigioco, servito in profondità entra in area e beffa a pallonetto Brunner, colpevole per l’uscita ritardata. E alla fine arriva la contestazione violentissima nei confronti dell’allenatore della Juve Stabia, Massimo Morgia, dimissionario a fine gara. Ma la società stabiese, attraverso le dichiarazioni a fine gara del direttore sportivo Roberto Amodio, non ha però ancora deciso se accettarle, ed ingaggiare così in settimana il terzo tecnico della stagione, o respingerle. Stefano Palma sport@luedi.it
Tempi duri per Morgia, tecnico della Juve Stabia
SI DIMETTONO TECNICO E DIRIGENTI DOPO gara assai turbolento a Castellammare. Il tecnico Massimo Morgia, dopo un colloquio di due ore con il ds Amodio, ha rassegnato le sue dimissioni. Proprio mentre la societa’ stava comunicando di prendersi tempo nel valutare il gesto dell’allenatore, arriva la notizia di una presunta aggressione subita dai giocatori Brunner e Radi nel vicino centro di Vico Equense, dove molti giocatori gialloblu risiedono. In risposta a questi accadimenti la societa’ ha prodotto un nuovo comunicato, che nel prendere le distanze dai facinorosi rende note le dimissioni del’intera compagine dirigenziale. Gli sviluppi si attendono per oggi.
La Ternana va in vantaggio e domina ma ingenuamente sul finale regala un rigore ai padroni di casa
Pistoiese, un punto acciuffato per miracolo PISTOIESE TERNANA
1 1
PISTOIESE (4-3-1-2) : Conti 5,5; Cutrupi 5 (29’ st Breschi sv), Bartolucci 6, Ghinassi 6, Fautario 5,5; Femiano 6, Muwana 6, Guerri 4,5 (21’ st Carozza 6,5); Quadrini 5 (5’ st Falomi 6); Bellazzini 6, Cipolla 6,5. A disp.: Mareggini, Lanzillotta, Cortese, Di Berardino. All.: Polverino 5,5. TERNANA (4-4-2) : Ginestra 6; Bizzarri 6, Sartor 6, Di Dio 6,5, Perney sv. (23’ pt Cardona 6); Concas 6,5, Papini 5, Bussi 6, Morello 6 (47’ st Pedotti sv); Rigoni 7,5, Perna 5 (19’ st Noviello 6,5). A disp.: Visi, Tedeschi, Danucci, Scappini. All.: Baldassarri 6,5. ARBITRO : Magno di Catania 6,5. RETI: pt 11’ Di Dio (T); st 43’ Cipolla rig. (P). NOTE : spettatori 801 per un incasso di 6.644 euro Ammoniti Quadrini, Cipolla, Bizzarri, Di
Dio, Perna. Angoli 7-2 per la Ternana. Recupero: pt 2’; st3’. PISTOIA - La Ternana domina la Pistoiese, ma raccoglie un solo punto, troppo poco per quanto ha costruito la squadra umbra di Baldassarri. Una vittoria gettata alle ortiche nel finale di gara, a soli 2’ dal termine del tempo regolamentare. Una “pazzia” di Papini, che in piena area ha strattonato vistosamente Cipolla, finito a terra, ha fatto sì che l’ottimo arbitro Magno di Catania non potesse esimersi dal decretare calcio di rigore: penalty poi trasformato con freddezza dallo stesso attaccante arancione spedendo il pallone alla sinistra di Ginestra. Fin lì, era stata tutta un’altra partita, che la Ternana aveva condotto senza timore al cospetto di un avversario tecnicamente inferiore. Quando si sveglia Rigoni per gli arancioni scende la notte. Al 10’, infatti, la punta ospite scalda le mani a Conti, che devia la palla in an-
golo. Dal successivo corner, Di Dio svetta su tutti e indirizza la palla centralmente; l’incerto Conti non trattiene. E’ 1-0 e da quel momento c’è solo Ternana. Il secondo tempo, sebbene Polverino giochi subito la carta-Falomi, è ancora uno show ternano, inframezzato da un palo di Femiano che regala un sussulto al pubblico di casa. Tutto parrebbe preludere al successo ternano, ma al 42’, sull’ennesima palla gettata dentro l’area dai toscani, Papini, a tu per tu con Cipolla, non trova di meglio che trattenerlo in modo plateale. E’ un rigore sacrosanto per il direttore di gara siciliano e anche per gli osservatori dalla tribuna, che lo stesso attaccante realizza. La Ternana non ci sta, s’incattivisce, ma trova soltanto un’altra chance (sprecata) da Di Dio al 48’, in pieno recupero. C’è da mordersi le mani. Gianluca Barni sport@luedi.it
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Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica Aversa N.-V. Lamezia
3-0
Cassino-Cosenza
0-2
Catanzaro-Barletta
2-1
23´ Ottobre, 32´ Silvestri; 50´ Perna 37´ Danti; 92´ Cantoro
13´ e 18´ Caputo (C); 76´ Laviano (B)
Gela-Noicattaro
2-0
Melfi-Andria
1-1
69´ Pasca, 79´ Gaeta
20´ De Santis (A); 66´ Bacchiocchi (M)
Monopoli-Isola Liri
2-1
12´ Ceccarelli (M), 28´ Minopoli (M); 90´ Pignalosa (IL)
Pescina Vg-Vibonese
1-1
Scafatese-Igea V.
2-2
23´ Arcamone (P); 61´ Pirrone (V)
34´ Condello (IV); 65´ Martone (S), 81´ Crimi (IV), 86´ Variale (S)
V.di Sangro-Manfredonia 1-0 3´ Cacciaglia
Prossimo turno
15ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Andria-Val di Sangro Barletta-Melfi Cosenza-Catanzaro Igea V.-Pescina Vg Isola Liri-Cassino Manfredonia-Monopoli Noicattaro-Aversa N. V. Lamezia-Gela Vibonese-Scafatese
14ª giornata Marcatori
COSENZA CATANZARO GELA PESCINA VG CASSINO ANDRIA MONOPOLI VIBONESE SCAFATESE BARLETTA AVERSA N. IGEA V. VAL DI SANGRO NOICATTARO ISOLA LIRI MELFI MANFREDONIA V. LAMEZIA
32 30 28 24 23 21 19 19 18 17 15 15 13 12 12 10 10 10
14 10 2
2 17 7
7
6
1
0 10 3
7
4
1
2
7
4 10 +4
14 8
6
0 21 8
8
4
4
0 12 6
6
4
2
0
9
2 13 0
14 7
7
0 16 5
7
4
3
0
9
2
7
3
4
0
7
3 11 0
14 6
6
2 19 13 7
3
4
0
8
4
7
3
2
2 11 9
6
-4
14 6
5
3 20 15 7
3
2
2 11 9
7
3
3
1
9
6
5
-5
14 6
3
5 15 14 7
3
1
3
7
7
3
2
2
7
7
1
-7
14 4
7
3 19 15 7
3
3
1 11 7
7
1
4
2
8
8
4
-9
14 4
7
3 12 12 7
3
2
2
6
7
1
5
1
5
6
0
-9
14 5
3
6 13 14 7
4
1
2 10 7
7
1
2
4
3
7
-1 -10
14 4
5
5 11 12 7
2
4
1
6
5
7
2
1
4
5
7
-1 -11
14 3
6
5 16 16 7
3
4
0
9
3
7
0
2
5
7 13 0 -13
14 3
6
5 12 12 7
3
1
3
8
6
7
0
5
2
4
14 2
7
5 10 18 7
2
5
0
4
2
7
0
2
5
6 16 -8 -15
14 2
6
6
8 14 7
2
2
3
5
6
7
0
4
3
3
8
-6 -16
14 2
6
6
7 14 7
2
3
2
6
6
7
0
3
4
1
8
-7 -16
14 1
7
6 14 19 8
1
3
4
8 11 6
0
4
2
6
8
-5 -20
14 2
5
7
4 12 6
1
3
2
3
4
8
1
2
5
1
8
-8 -15
14 2
4
8
6 20 6
0
3
3
2
9
8
2
1
5
4 11 -14 -16
8 7
6
0 -13
9 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 8 RETI: Ceccarelli (Monopoli) 6 RETI: Caputo e Montella A. (Catanzaro); Arcamone (1) (Pescina VdG) 5 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza) 4 RETI: Menichini (Andria); Romano (Aversa N.); Laviano (Barletta); Franciel (2) e Pasca (Gela); Santarelli (Monopoli); Mastrolilli (1) (Vibonese) 3 RETI:Cavaliere (Andria); Perna e Sibilli (1) (Aversa N.); Alessandrì (1) (Barletta); Giannusa (Cassino); Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea); Pignalosa (Isola Liri); Di Pasquale (Pescina VdG); Varriale (Scafatese); Melis (Vibonese) 2 RETI: Romito (Andria); Palumbo (1) (Aversa N.); Guzzo e Lorusso (Cassino); Di Maio, Gimmelli e Iannelli (Catanzaro); Cantoro e Danti (Cosenza); Battisti, Gaeta e Marinucci (Gela); Bongiovanni e La Porta (2) (Igea); Bellucci (Manfredonia); Merini (Melfi); Minopoli (Monopoli); Lucioni e Siclari (Noicattaro); Berra e Cruciani (Pescina VdG); De Luca, Izzo, Martone e Rapino (Scafatese); Cherchi e Memmo (Val di Sangro); Di Mauro e Pirrone (Vibonese)
I siciliani vanno due volte in vantaggio, ma due volte vengono ripresi dai campani
L’Igea scappa, ma non basta Nel finale Martone fallisce il colpaccio per la Scafatese SCAFATESE IGEAVIRTUS
2 2
SCAFATESE (4-4-2): De Felice 6; Lagnena 6,5, Rapino 6, Marini 5,5, Correale 5,5 (36’ st Carbonaro sv); Izzo 6, Avallone 6 (33’ st Orero sv), Marzocchi 7, Ramora 7; Varriale 6, De Luca 5,5 (10’ st Martone 6,5). A disp.: Spicuzza, Cozzolino, Ammirati, Ramaglia. All.: Maurizi 6. IGEA V. (4-2-3-1): Di Masi 6,5; Palma 6, Alizzi 6, Agius 6, Panarello 6; Crimi 6,5, Di Toro 7; La Porta 6,5 (31’ st Nabil 6), Condello 6,5 (24’ st Giardina 6), Bongiovanni 6,5 (46’ st Russo sv); Ricciardo 6. A disp.: Romano, Bonsignore, Aliquò, Coccimano. All.: Castellucci 6. ARBITRO: Lupo di Matera 5. RETI: pt 33’ Condello (I); st 19’ Martone (S), 36’ Crimi (I), 41’ Varriale (S). NOTE: spettatori 1000 circa. Espulso al 30’ st direttamente dalla panchina Spicuzza, per proteste. Ammoniti: Alizzi, Ramora, Di Toro, Rapino. Angoli: 4-1 per la Scafatese. Recupero: pt 2’; st 5’. SCAFATI - Due volte avanti, due volte ripresa: l’Igea può comunque brindare al pareggio ottenuto a Scafati, perché ha dimostrato di saper soffrire e soprattutto perché all’ultimo secondo è stata graziata letteralmente da Martone che sottomisura ha fallito la più clamorosa delle occasioni-gol. Sette minuti e Ramora manda in tilt la retroguardia isolana, ma è fin troppo egoista e preferisce la conclusione (neutralizzata) all’assist per Correale. L’Igea fa poco pressing, è troppo bassa nel baricentro, attende e rischia ancora al 10’ quando Varriale aggira Agius, ma conclude di destro sul primo palo facilitando l’intervento di Di Masi. Ricciardo è troppo isolato e riceve la prima palla buona al 23’
Maurizi
su cross chirurgico di Palma, ma schiaccia debolmente di testa. Un minuto dopo Bongiovanni supera tre avversari e scarica un bolide di sinistro che fa la barba al palo. Ma è della Scafatese l’occa-
sione più ghiotta. Corre il 26’ quando De Luca serve sul filo del fuorigioco Varriale, che a cinque metri dalla linea di porta spara addosso a Di Masi. Gol sbagliato, gol subito, cinque minuti e la regola viene confermata: punizione apparentemente innocua di La Porta, Marini svirgola il pallone e Condello trafigge De Felice con una gran conclusione d’esterno destro, leggermente deviata da Lagnena. Il vantaggio sblocca l’Igea e la favorisce dal punto di vista tattico. In pieno recupero, sugli sviluppi di un corner, Bongiovanni centra anche il bersaglio, ma soltanto dopo il fischio arbitrale che aveva ravvisato un’evidente carica di Alizzi su Marini. Nella ripresa, però, la Scafatese sale di tono anche grazie
all’ingresso di Martone. Ramora al 12’ colpisce l’incrocio dei pali con una magnifica punizione, poi trova il pari superando Di Masi ed appoggiando in rete dopo un gran servizio di Lagnena. Nel momento migliore della Scafatese, però, l’Igea si riporta in vantaggio grazie ad un’invenzione del neoentrato Nabil, che libera Crimi, lucidissimo a scavalcare De Felice con un tocco morbido. Ma la gioia dura appena cinque minuti perché la Scafatese riacciuffa il pari al 41’: cross di Carbonaro, sponda di Martone e gran sinistro di Varriale sul secondo palo. Assalto finale della Scafatese e al quarto minuto di recupero Martone su assist di Marzocchi manda fuori di testa, a tu per tu con Di Masi.
Esordio ok per Petrelli. Manfredonia al tappeto e ultimo
Tre minuti per tre punti VALDISANGRO MANFREDONIA
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VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 7; Curcio 6, Sensi 7, Paolacci 6,5, Mangoni 6,5; Cacciaglia 7 (17' st Costantini 6), Epifani 6, Campli 6 (6' st Carafa 6); Perfetti 6,5, Memmo 6 (6' st Cherchi 6), Fiorotto 7. A disp.: Leacche, Rogato, Boschetti, Mainella. All.: Petrelli 6,5. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Serao 5 (10' st Macrì 6,5), Bortel 6, Nossa 6, Patti 6; Scarpitta 6, Pirrone 5,5, Cherchia 6, Schettino 6 (31' st Tartabini sv); Giglio 5 (38' st Hodza sv), Napoli 7. A disp.: Fortunato, Carrieri, Indirli, Ambrosio. All.: D'Arrigo 5. ARBITRO: Buttarelli da Ciampino 6. RETI: pt 3' Cacciaglia. NOTE: spettatori 1000. Ammoniti: Patti, Bortel, Curcio, Fiorotto, Sensi, Tartabini. Angoli 3-2 per il Manfredonia. Recupero: pt 0'; st 6'. ATESSA -Per Petrelli buona la prima. La Val di Sangro torna al successo dopo oltre due mesi. Meritata la vittoria degli abruzzesi ai danni di un Manfredonia con evidenti lacune e che ora deve sempre più preoccuparsi. Sin
dalle prime battute si capisce che l'esordio di Petrelli trova il consenso dei tifosi abruzzesi. Gli effetti del cambio in panchina si vedono immediatamente, soprattutto a livello mentale. Passano, infatti, appena tre minuti e arriva già l'azione che decide la gara. La respinta corta della difesa ospite agevola Cacciaglia sulla trequarti che avanza di qualche metro e lascia partire un bolide che si insacca all'incrocio dei pali. La Val di Sangro continua a fare la partita. Al 19' Fiorotto si vede annullare un gol per un dubbio fallo dello stesso attaccante mentre al 22' tocca a Campli sfiorare il raddoppio. Tutti si attendono la reazione del Manfredonia ma questa tarda ad arrivare. Lenti ed impacciati i pugliesi, veloci e cinici i sangrini. Al 31' ancora la Valle in gol: questa volta però è Schettino ad imprecare per una netta posizione di off side. Nella ripresa, al 3', ci prova Fiorotto ma respinge la difesa del Manfredonia. Ancora Fiorotto all'11': dribbling secco su due uomini, destro alto. Per il Manfredonia cerca di rispondere Macrì ma Ameltonis, con precisione e senso della posizione devia in angolo. Negli ultimi minuti gli ospiti crescono e nel finale tocca al solito Ameltonis conservare il successo: il suo miracolo su Hodza vale tre punti pesanti.
Zecchini stecca la prima Minopoli esalta i pugliesi MONOPOLI ISOLALIRI
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MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6,5; Colella G. 7, Thackray 6, Turone 6,5, Pugliese 7; Santarelli 6,5, Minopoli 8, Bonfardino 7,5, Carbonaro 5,5 (8’ st Loseto 5,5); Lacarra 5,5 (24’ st Balistreri 5,5), Ceccarelli 6. A disp.: D’Urso, Colella F., Gambuzza, Lanzolla, Lorusso. All. Geretto 7. ISOLA L. (4-4-2): Fiorini 5; Risi 5,5, Marisciano 5,5, Sannibale 4,5, Pagano 5,5; Galuppi 6, D’Alessandro 6, D’Imporzano 5,5 (1’ st Tortori 6), La Cava 5 (34’ st D’Avanzo 5,5); Ranalli 5 (1’ st Cori 5,5), Pignalosa 6. A disp.: Tomei, Cagnale, Dolcemascolo, Mastrantoni. All. Zecchini 5. ARBITRO: Aloisi di Avezzano 6. RETI: 12’ pt (a) Sannibale, 28’ pt Minopoli, 46’ st Pignalosa. NOTE: spettatori 2000. Ammoniti: Pagano, Galuppi, Tortori, Balistreri. Angoli 73 per l’Isola Liri. Recupero: pt 1’; st 4’. MONOPOLI -Esordio amaro per Zecchini sulla panchina dell’Isola Liri. Gli uomini di Geretto, dal canto loro, mettono in cascina il quinto risultato utile consecutivo (4 vittorie e un pareggio). Nella prima frazione di gioco, in campo si vedono soltanto i pugliesi. In mezzo al campo Minopoli ha letteralmente dominato la scena del match, dispensando assist per i propri compagni e sradicando una infinità di palloni dai piedi degli avversari. Inoltre, l’eurogol con il quale ha portato la propria squadra sul doppio vantaggio gli è
valso il titolo di migliore in campo. Dopo i primi minuti di studio, il Monopoli inizia a spingere ed al primo vero affondo trova il vantaggio: Lacarra si invola sulla sinistra, mette in mezzo un potente cross su cui non si capiscono Sannibale e Fiorini, con il difensore laziale che devia la palla alle spalle del proprio portiere. Passano due minuti e l’Isola Liri ha la grande occasione per pareggiare: Pignalosa vince due rimpalli in contropiede, entra in area e si ritrova da solo davanti a Saraò, ma il suo tiro viene respinto in angolo dall’estremo pugliese. Al 19’ l’Isola Liri sfiora nuovamente il pareggio, con Saraò che smanaccia in angolo un tirocross di Galuppi. Al 28’, il Monopoli raddoppia: Minopoli apre per Colella, che effettua un cross rasoterra sul quale si avventa lo stesso Minopoli: tiro di prima intenzione e palla che si infila alla destra di Fiorini. Il primo tempo termina senza altre grosse occasioni. Nella ripresa mister Zecchini mischia le carte, gettando nella mischia Tortori e Cori. L’Isola Liri prende in mano le redini del gioco e chiude i biancoverdi nella propria area, conquistando però soltanto calci d’angolo. Al 31’Saraò si supera sul tiro a botta sicura di La Cava, mentre al 37’ Ceccarelli fallisce solo davanti al portiere la palla del KO. Al 46’ il gol dell’Isola Liri: punizione dalla destra di Galuppi, sulla quale si avventa Pignalosa che supera Saraò. I laziali tentano l’assalto finale, collezionando però niente più che un paio di azioni disordinate interrotte in entrambe le occasioni dal fischio del direttore di gara.
Sport 39 Prova maiuscola dei rossoblù. Segnano Danti e Cantoro nel finale Lunedì 1 dicembre 2008
Cosenza, ululato dalla vetta Lupi vittoriosi a Cassino con un gol per tempo CASSINO COSENZA
0 2
CASSINO (4-4-1-1): Mennella 6; Di Nunzio 6, Mucciarelli 5,5, Guzzo 6, Pippa 6 (8'st Lucano 6,5); Cunzi 6,5, Giannusa 6, Maisto 5,5 (24'st Barchiesi ng, 36'st Bardeggia ng), Molinaro 6; Casoli 6; Leccese 5,5. A disp.: Afeltra, Padovani, Lepre, Marziale. Allenatore: Patania 6. COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi 6,5; Bernardi 6,5, Braca 6,5, Parisi 6, De Miglio 6; Spinelli 6, De Rose 6 (43'st Carli ng); Occhiuzzi 7, Danti 7 (36'st Musacco), Catania 7; Polani 7 (25'st Cantoro 6,5). A disp.: Guizzetti, Morelli, Moschella, Profeta. Allenatore: Toscano 6,5. ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inf. 5,5. MARCATORI: pt 37' Danti; st 46' Cantoro. NOTE: Spettatori oltre 2.000, almeno cinquecento dei quali provenienti da Cosenza. Espulso al 35'st De Miglio (CS) per doppia ammonizione. Ammoniti: Guzzo, Cunzi, Mucciarelli, Di Nunzio (C); Spinelli (CS). Angoli: 2-2. Recupero: pt 3'; st 5'. di ALESSANDRO SALVETI CASSINO. Basta un gol per tempo alla capolista silana per avere ragione del Cassino. Cinica e compatta la corazzata calabrese, che si salva nell'occasione più pericolosa per gli azzurri e torva bel finale il colpo della tran-
Danti, ieri in gol
quillità. Vittoria di carattere per il team di Mimmo Toscano che, pur privo del forte Galantucci, è apparso in più occasioni padrone del rettangolo di gioco. Ordinato, prepotente quando vola lungo le corsie laterali, il Cosenza si è confermato con merito la selezione più accreditata per ottenere il successo finale in questo campionato. Il film della gara vede le due squadre affrontarsi in un terreno reso gibboso dalle abbondanti precipitazione cadute sulla città laziale in queste ultime ore. Primo tentativo di marca azzurra, con Giannusa: il centrocampista calcia al centro una punizione sulla quale Ambrosi non è puntualissimo, per fortuna dei rossoblù non lo è nemmeno Mucciarelli. Quindi è Danti a fare le
PAGELLE VIBO AMABILE(6)-Sul gol di Arcamone non può nulla, dato che si ritrova l'attaccante tutto solo dinanzi a sé. Per il resto rimane poco impegnato, ma dà sempre la sensazione di sicurezza. OREFICE ( 6) - prima terzino destro, poi centrale dopo l'uscita di Ranellucci. Gara giocata sempre con molta attenzione ed intensità. RANELLUCCI ( 6) - la Valle del Giovenco trova pane duro nel cuore dell'area rossoblu. E il merito è anche suo. Fa posto a poli ad inizio ripresa per scelta tecnica. POLI ( 6) - gioca l'ultima mezzora senza sbavature, piazzandosi nel ruolo di esterno destro di difesa. BIANCIARDI (6,5) - il migliore del pacchetto arretrato di Galfano. Non va mai in difficoltà e spesso è lui a risolvere le situazioni più intricate. BICA BALAN (5,5) - parte male, poi si riprende gradualmente. Spinge poco sulla sinistra e non è preciso nella chiusura su Arcamone in occasione del gol del provvisorio 1-0. RUSCIO (4,5) - Giornata nera. Pronti via instaura un duello con Giordano che porta all'ammonizione del biancoverde e, in seguito, al rosso per lui. PIRRONE (7)-il migliore dei suoi, e non solo per il gol dell'11. Quantità e qualità in mezzo al campo, gestite con autorevolezza da un signor centrocampista. DI MAURO ( 6,5) - asseconda Pirrone e lo sostiene alla grande. Laboragine soffre da matti la loro complicità. POLITO (5,5) - delude. Schierato esterno alto di sinistra non trova mai uno spunto interessante. Corre parecchio, per carità, ma lo fa male. DI STANI ( 6) - meglio di Polito. Messo dentro per tamponare il prevedibile assalto biancoverde se la cava piuttosto bene. MASTROLILLI ( 5,5) - cerca di far valere la sua fisicità, ma lo si vede a sprazzi. Occasioni da gol pari a zero e tanta mole di gioco per i compagni. TAUA ( 5,5) - non al meglio. Reduce dall'infortunio fa quel che può. Ha sul sinistro la palla dell'1-1 sul finire di primo tempo, ma spara troppo centralmente. Il campo pesante, poi, non lo favorisce di certo. OUADIR (5,5) - cerca di far breccia nella difesa avversaria, ma con scarsi risultati. Va detto, però, che gioca anche quando la sua squadra si chiude maggiormente a difesa del risultato di parità.
prove generali della segnatura: riceve palla sulla tre quarti, converge con successo e scocca un buon tiro che si perde però sul fondo. La gara è vivace e non risparmia colpi di scena e sorprese. A sorpresa, appunto, il Cassino divora un'occasionemolto ghiotta: Casoli lancia Leccese nel corridioio, l'argentino in posizione millimetricamente regolare si invola verso la porta difesa da Ambrosi e solo davanti all'estremo ospite calcia a botta sicura, prima di vedere la sua conclusione deviata in corner. Il Cosenza reagisce, punto sul vivo: Polani fa sponda con il petto per un brillante Danti, che scarica ma anche in questa occasione senza fortuna. Si rifarà. La più clamorosa palla-gol per il Cosenza la costruisce… il Cassino: Mennella batte una rimessa dal fondo, mentre Polani è dietro di lui, intento ad allacciarsi le scarpe. Maisto senza guardare restituisce la sfera al portiere riuscendo invece nell'impresa di servire l'attaccante, il quale colto di sprovvista calcia di prima intenzione ma sopra il bersaglio. Avvisaglie dell'ormai prossimo affondo cosentino: prima della fine del tempo infatti ecco il vantaggio di Parisi e compagni: lo sigla il solito Danti, agile su un cross proveniente dalla destra a sovrastare Di Nunzio in anticipo e depositare la sfera nel sacco dopo un rapido tocco di punta. Grande esultanza in campo e sugli spalti per gli ospiti,
sospinti dal caloroso ed incessante tifo dei tanti ultras che gli hanno accompagnati anche in questa trasferta. Poco cambia nella ripresa: ospiti che controllano senza particolari problemi, azzurri alla ricerca del pertugio giusto che immancabilmente non riescono a trovare. Il primo tentativo vero e proprio lo griffa il subentrato Lucano, che con verve cerca di segnalarsi nel grigiore generale: la deviazione del sudamericano al termine di un'azione insistita si spegne però sull'esterno della rete. Poco altro da segnalare: man mano che i minuti passano sono invece gli ospiti a prendere vigore, sfiorando il raddoppio con Cantoro che a porta vuota non riesce a sfruttare un intelligente passaggio all'indietro di Catania: l'attaccante resta con il busto indietro e la sua girata non trova la porta. A risvegliare il Cassino arriva l'espulsione di De Miglio, che si becca il secondo giallo dopo un fallo di mano a centrocampo. Ci provano allora gli azzurri: Patania si gioca il tutto per tutto, togliendo l'appena entrato Barchiesi per inserire invece il terzo attaccante. Un pallone malizioso danza, sugli sviluppi di un calcio di punizione, lungo l'intera linea di porta silana senza che alcuna anima candida lo spinga in rete. Poi Cantoro, in contropiede, mette il turbo nella metà campo azzurra e infila Mennella in uscita. E' la rete che spegne i riflettori.
PAGELLE COSENZA AMBROSI (6,5) - Provvidenziale su Leccese nel primo tempo; BERNARDI (6,5) - Prestanza fisica e sorprendente mobilità. La sua formazione si rivela in giornata e gran parte delle sfuriate offensive sembrano passare sulle fasce. Sulla sua si va come sul treno; BRACA (6,5) - Assieme al capitano Parisi compone una cerniera difensiva tutta fosforo ed esperienza. Gara impeccabile, senza sbavature; PARISI (6) - Ritrova il suo amico ed ex compagno Guzzo, una volta suo collega di reparto. Di certo non sfigura, riuscendo in tante occasioni a dimostrarsi preciso e puntuale; DE MIGLIO(6)-Bagna una prova sufficiente e continua con un espulsione onestamente evitabile. Non è più un ragazzino, forse sarebbe necessaria un po' di lucidità in più. SPINELLI (6)-Un po' in ombra, rimedia con le cattive. Non molto ispirato, si limita a giocare una partita d'attesa ed a mordere le caviglie d'ogni avversario gli transiti nei dintorni; DE ROSE ( 6) - Dinamismo da vendere, giocate semplici ma nella maggior parte delle occasioni efficaci. Cala molto nella ripresa. (43'st Carli ng); OCCHIUZZI (7) - In alcuni momenti sembra un carro merci. Dà costantemente l'impressione di potersi portare aggrappati alle spalle tutti i difensori avversari, tanto è impossibile fermarlo quando mette il turbo lungo l'out di destra. DANTI ( 7) - Un gol d'autore e astuzia, tanta vivacità e alcune conclusioni importanti. (36'st Musacco ng); CATANIA ( 7) - Come tutto il pacchetto di trequartisti si impone alle cronache per fantasia e continuità. POLANI (7) - Fa tanto movimento e apre varchi a dismisura. Tanto gli era chiesto, tanto concede ai puntuali compagni. Riesce anche a rendersi pericoloso. E' sorpreso (ma chi non lo sarebbe?) quando si trova tra i piedi l'occasione più ghiotta del match. CANTORO ( 6,5) - Il tempo per sbagliare un gol e farne uno più difficile.
Il Pescina era passato in vantaggio con il solito Arcamone
La Vibonese non si arrende mai Pirrone agguanta un pari d’oro PESCINA VIBONESE
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PESCINA VDG (4-3-1-2): Bifulco 6,5; Locatelli 5, Petitto 6,5, Pomponi 6, Piva 5,5; Cruciani 6, De Angelis 7, Giordano 6,5 (44' st Pietrobattista sv); Laboragine 5 (14' st Censori 5); Zarineh 6 (22' st Prandelli 5,5), Arcamone 6. A disp.: Merletti, Miale, Gentili, Silvestri. All. Chiappini 5,5. VIBONESE (4-4-2): Amabile 6; Orefice 6, Ranellucci 6 (14' st Poli 6), Bianciardi 6,5, Bica Balan 5,5; Ruscio 4,5, Pirrone 7, Di Mauro 6,5, Polito 5,5 (19' st Di Stani 6); Mastrolilli 5,5, Taua 5 (14' st Ouadir 5,5). A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Di Franco, Scozzese. All. Galfano 7. ARBITRO: Lo Castro di Catania 4,5. RETI: Arcamone (P) al 23' p.t., Pirrone (V) al 16' s.t. NOTE: spettatori circa 300, incasso di 895 euro. Espulsi Ruscio (V) al 27' p.t e il viceallenatore Ferrara (P) al 37' s.t. Ammoniti Giordano, Polito, Zarineh, Arcamone e Di Mauro. Angoli 6-4. Recupero: 1' pt; 5' st. (al.ca.) AVEZZANO. Un punto che vale tanto, tantissimo, per la Vibonese. Il pareggio conseguito allo stadio Dei Marsi di Avezzano ,a l cospetto di una delle squadre più accreditate per il salto di categoria, ha reso molto felice sia il tecnico rossoblu Angelo Galfano, sia tutta la dirigenza calabrese. Più di una le chiavi di lettura per un match che ha offerto molti spunti interessanti: mosse tattiche, espulsioni e altro ancora. La Vibonese si presenta ad Avezzano senza l'infortunato Melis e allora Galfano, sempre fedele al suo 4-4-2, opta per una linea mediana composta da Pirrone e Di Mauro centrali, Ruscio e Polito esterni. In attacco è Taua, non al meglio, ad affiancare la punta Mastrolilli. Gli ospiti partono bene, ma pian
Pirrone della Vibonese in azione
piano il Pescina VDG esce fuori. I fraseggi dei padroni di casa cominciano a farsi più precisi e si arriva con maggior facilità dalle parti di Amabile. La prima vera occasione della partita arriva al 22': Zarineh dialoga con Arcamone, poi palla a Cruciani, che dal limite si libera sul sinistro e manda la sfera fuori di poco. Passa un minuto e i marsicani vanno in vantaggio. Laboragine mette al centro dalla trequarti un pallone sporco, sul quale si avventano Bica Balan e Arcamone: i due si scontrano e la palla resta lì, l'argentino è il più lesto e solo soletto insacca imparabilmente alle spalle di Amabile. Lo svantaggio disorienta un po' gli ospiti e il capitano Ruscio, al 27', commette una scelleratezza, saltando con il gomito alto su Giordano. I due si beccavano dall'inizio del match e il duello aveva già causato il giallo per il mediano di casa. In questo caso, invece, l'arbitro Lo Castro fischia punizione ed estrae il rosso diretto per Ruscio, su segnalazione dell'assistente Abruzzese. Sotto di un gol, e in inferiorità numerica per più di un'ora, si potrebbe pen-
sare a un incontro ormai segnato e invece non sarà così. La prima avvisaglia arriva alla mezzora, quando Bifulco è costretto al salvataggio su Taua da posizione ravvicinata. Galfano agisce come meglio non potrebbe: non butta i suoi all'arrembaggio, ma neanche si chiude in un fortino. 4-4-1, con Taua arretrato sulla destra e Mastrolilli prima punta. E la mossa dà i suoi frutti. In avvìo di ripresa sono due le chance non sfruttate per l'1-1. Al 3' Orefice, da due passi, riesce solo a sfiorare una punizione di Pirrone, mentre al 6' Mastrolilli, lanciato verso Bifulco, si lascia rimontare da Petitto. Ma il gol arriva, al minuto 16 con Pirrone. Il centrocampista sfrutta un rimpallo favorevole e dal limite dell'area azzecca l'angolino basso alla destra del portiere di casa. Solo ora la Vibonese si chiude un po' di più e lascia maggiori spazi ai biancoverdi abruzzesi. La supremazia, però, resta sterile e quasi mai le avanzate della squadra di Andrea Chiappini riescono a far paura ai rossoblu. Al 24' ci prova dalla distanza il capitano De Angelis: Amabile, apparso sorpreso,
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Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Spalti gremiti, attimi di tensione per un match gradevole
Al Valerio, che atmosfera UN’ATTESA lunga una intera settimana, da una parte tifosi di casa a farsi sentire con appelli al resto di una città che doveva stringersi intorno al suo Melfi, con incontro in radio e volantino specifico, sul fronte opposto andriesi caricati dagli ultimi, ottimi risultati, in campionato che li hanno portato dalle parti dei play off. All’arrivo della maggior parte dei tifosi di casa, ospiti già presenti nel loro settore e con le squadre in campo ecco la bella sciarpata biancazzurra, mentre in curva gialloverde sono un centinaio i supporters, ma la loro voce continua, i cori e sciarpe e bandiere al vento, fanno di loro un gruppo che appare molto più numeroso. Grande presenza in tribuna, il tifo si sente e fa da supporto a quello tipico di ultras e Brigata da sempre anima viva del calore gialloverde che certo non può mai mancare. All’annuncio delle squadre, lo speaker di casa ricorda i nomi dei propri beniamini, ed il tifo sale ulteriormente, prima del fischio d’inizio, che mette fine alla lunga attesa, col concretizzare la festa del tifo appulo lucano nella sfida tra Melfi ed Andria. Buon avvio della squadra, sale alto il tifo di casa, con la tribuna a dare il suo contributo col ritmo delle mani, mentre sempre encomiabile la spinta continua in tal senso di quei meravigliosi ragazzi della curva, che saltellano senza fermarsi un attimo. Di tanto in tanto sale il ritmo anche sugli spalti gialloverdi, come fa il Melfi a folate in campo, e la tribuna non manca per far sentire il suo apporto, soprattutto quando è evidente il coro “noi vogliamo questa vittoria”. Al 18’ ospiti in vantaggio, settore biancazzurro che esulta, Melfi a reagire in campo, al pari dei tifosi di casa che certo non si arrestano nel supportare la squadra, che infatti cresce con l’andare dei minuti. An-
Parata di ex negli spogliatoi pugliesi
Di Leo: ci siamo seduti dopo il vantaggio Faceva caldo nella curva dell’Andria. A ds tensione in tribuna
che se la squadra insiste e domina, non riesce a pareggiare, col tifo a restare alto sulla sponda gialloverde, e qualche problemino in tribuna, all’intervallo, subito risolto, con alcuni supporters ospiti che sputano verso i melfitani. Da apprezzare, in tribuna stampa, durante l’intervallo, il commento del vice presidente dell’Andria onesto nell’affermare “siamo stati mediocri, la squadra non sta giocando e può fare molto meglio, pure se vince”. Il coro resta alto, Melfi a spingere, Andria in difesa strenua, e visto che è solo Melfi che si vede sul green del Valerio, ecco il pareggio, strameri-
tato, e tifo che diviene sempre più dodicesimo uomo, per il successo che tutti vogliono centrare. Ed il finale porta ancora il pubblico a spingere i suoi, ma non cambia nulla e se i tifosi ospiti festeggiano il pari esterno, Melfi ed i suoi tifosi devono ancora inghiottire amaro, ricordandosi solo di rispondere ai gestacci di alcuni giocatori biancazzurri ed agli sfottò avversari, con il “ripescati” che è un modo meno indolore di gestire il proprio dover ancora rinunciare alla vittoria tanto attesa, ed ancora una volta rinviata, pur giocando alla grande. Antonio Baldinetti
NEL POST - GARA parata di ex. Tra questi ovviamente il tecnico dell'Andria Nicola Di Leo, una stagione secondo di Papagni prima e di Foti poi, sulla panchina gialloverde. "Risultato giusto. Il mio grande rammarico e che dopo il gol del vantaggio ci siamo seduti badando esclusivamente a difenderci. Siamo partiti bene disputando in maniera positiva i primi venti minuti. Dopo non siamo stati abili nel ripartire, sfruttando a dovere quella che rappresenta la nostra caratteristica migliore. Un vero peccato". Non è questo il solo rammarico di mister Di Leo che ha qualcosa da dire anche all'indirizzo del direttore di gara. " Siamo l'unica squadra a non aver avuto rigori a favore. Anche oggi sull'uno a zero c'è stato un intervento netto di Gambi ai danni di Romito. Dalla mia posizione ho visto benissimo e per me c'erano tutti gli estremi per la
concessione del calcio di rigore. Purtroppo non è la prima volta che accade, ma certo che non vorrei diventasse una brutta abitudine". Il tecnico nativo di Trani è comunque soddisfatto del risultato finale del match: " Per qualcuno può sembrare un occasione persa questo pareggio in casa del Melfi. Non è così. Il pareggio va bene anche perché il Melfi ha dimostrato di essere squadra pericolosa in fase offensiva dove vi sono giocatori brevilini e veloci. Poi merita una menzione particolare De Angelis. Calciatore al di sopra della media e veramente forte. In fase difensiva concedono un pochino e lo dimostra anche il dato relativo ai gol subiti. Comunque allunghiamo la nostra striscia positiva e ripeto ci possiamo ritenere soddisfatti di questo pareggio". Emilio Fidanzio
EX MELFITANI IN AUGE
Pasca e Gaeta spingono PASCA E GAETA LANCIANO IN ORBITAilIL GELA GELA NOICATTARO
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GELA (4-4-2): Cecere 6; Nigro 6, Fernandez 6, D’Aiello 6, G. Esposito 6; Gaeta 6,5, Battisti 6,5, Iannini 6, Alessandrì 5,5 (12’ st Marinucci Palermo 6); Franciel 6 (29’ st Unniemi sv ), Espinal 5,5 (1’ st Pasca 6,5). A disp. Ferla, Esposito P., Ambrosecchia, Canali. All. Cosco. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6 (35’ st Cilli sv); Allegrini 6, Di Muro 6, Lucioni 6, Lollini 5,5; Piccinni 6,5, Menolascina 6, Coppola 5,5 (31’ st Deflorio sv); Siclari 6, Rana 5,5, Baldassarre 5,5 (18’ st Ladogana 6). A disp.: Perrone, De Giorgi, Mercurio, Piano. All. Sciannimanico. ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno. RETI: 24’ st Pasca, 34’ st Gaeta. NOTE: circa 1800 spettatori. Campo in pessime condizioni. Ammoniti Franciel, Marinucci Palermo, Coppola, Gaeta. Espulso il secondo allenatore del Noicattaro Signorini. Angoli 6-2 per il Gela. Recuperi pt.0’; st.3’ GELA - Il Noicattaro deve arrendersi ai gol di Gaeta e Pasca che rilanciano il Gela. Ma non è stato facile avere ragione di un Noicattaro capace di difendersi an-
che con otto uomini. La squadra di Cosco è apparsa contratta, innervosita dall’atteggiamento sin troppo prudente dei rossoneri di Sciannimanico. Non a caso il tecnico del Gela ha deciso di cambiare lo schieramento iniziale. Alessandrì ha agito da trequartista dietro Franciel, Espinal e Gaeta esterni. Il sacrificato è Marinucci Palermo, che entrerà nel secondo tempo. Sul fronte rossonero Sciannimanico preferisce dare fiducia al giovane Baldassarre in un 4-3-3 che avrebbe dovuto arginare nelle intenzioni le incursioni di Franciel e Iannini. Si gioca in un terreno di gioco ai limiti della decenza. Dopo nove minuti c’è il calcio piazzato di Alessandrì con Espinal che non imprime forza al pallone: facile la parata di Sassanelli. Quattro minuti dopo c’è un’azione insistita del Gela con Fernandez che smarca di tacco Alessandrì, l’apertura per Iannini è un invito a nozze, ma la conclusione dai sedici metri è sballata. Il Noicattaro prova a ripartire in contropiede, ma i suoi attaccanti sono troppo leggeri e per Fernandez e D’Aiello sarà una domenica tranquilla. Espinal sulle corsie esterne non trova lo spunto decisivo, mentre Alessandrì accende solo a tratti la luce. La voglia matta di Franciel si scontra con la scarsa intesa con i compagni di squadra. Per rive-
dere il Gela in attacco occorre attendere il 29’, quando Franciel allarga per Gaeta. Il siluro dell’ex giocatore del Melfi passa pochi centimetri dal palo di Sassanelli. E’ il momento migliore per gli uomini di Cosco che al 31’ vanno vicini alla rete con Franciel, la cui sciabolata di sinistro scheggia il palo senza fortuna. Al 43’ c’è ancora una occasione, forse la migliore per il Gela. La pennellata dalla destra è di Alessandrì, l’incornata sicura di Espinal. Sassanelli è immobile ma il pallone esce di un nulla. Nell’intervallo Cosco lascia negli spogliatoi Espinal per Pasca. Con l’ingresso di Marinucci tocca a Iannini allargarsi sulla sinistra. Il Noicattaro non sembra correre più rischi ma nel momento di maggiore confusione il Gela passa. Dalle retrovie Giovanni Esposito imbecca Pasca che sorprende la difesa ospite centralmente e beffa Sassanelli con un piattone facile facile. Per l’attaccante si tratta del quarto gol stagionale. Proteste, timide, dei rossoneri, per un presunto fuori-gioco. Il Gela si sblocca psicologicamente e dopo dieci minuti Gaeta raddoppia approfittando di una leggerezza ospite. La partita finisce qui, anche se a cinque dal termine Cecere finalmente viene impegnato con una conclusione di Lucioni. De Angelis contrasta Sgarra
Sport 43 2ª Divisione. Pessima esibizione: biancoverdi in nove uomini sin dall’avvio Lunedì 1 dicembre 2008
Vigor Lamezia, tonfo triplo Tre reti e due espulsi nella sconfitta contro l’Aversa AVERSAN. V.LAMEZIA
3 0
AVERSA (4-4-2): Criscuolo 6; Franzese 7, Silvestri 7,5, Di Girolamo 7,5, Baylon 7; Arini 7, Ottobre 7,5, Rosamilia 7 (33' st Chirico sv), Longo 7; Perna 8 (12' st Prisco 6,5), Romano 6,5 (23' st Sibilli sv). A disp.: Del Giudice, Porzio, Carboni, Palumbo. All.: Sergio 7. VIGOR LAMEZIA (4-3-2-1): Panico 5,5; Di Donato 5, Ciminari 4,5, Filippi 5,5, Marinelli 5,5; Sanso 5,5 (15' pt Stroffolino 5,5), Amita 5, Clasadonte 5; Carraro 4,5, Riccobono 6 (38' st Calmieri sv), Ragatzu 5(11' st Ianni 5). A disp.: Forte, De Pasquale, Scalese, Rondinelli. All.: Ammirata 5. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 5,5. RETI: 23' pt Ottobre (A), 32' pt Silvestri (A), 5' st Perna (A) NOTE: spettatori 600 circa. Espulso al 7' pt Ciminari (V) per fallo da ultimo uomo. Al 12' pt espulso Carraro (V) per doppia ammonizione. Ammoniti: Carraro (V), Arini (A). Angoli 3-2 per l'Aversa. Recupero: pt 2'; st 3'. di MICHELE DOCIMO AVERSA - Debacle del Vigor Lamezia. Sul terreno del 'Rinascita' che somiglia ad un acquitrinio, si sono affrontate Aversa e Vigor Lamezia. La formazione di casa scende in campo con un 4-4-2, mentre
Panico a testa bassa
mister Ammirata schiera un 4-3-2-1 con Ragatzu unica punta. Difficoltà all'inizio della gara per entrambe le squadre che non sono facilitate dal terreno di gioco e non riescono a giocare come si deve. Il Vigor Lamezia inizia la gara in salita, quando al 7' del primo tempo resta in dieci per l'espulsione di Ciminari reo di aver commesso fallo da ultimo uomo su Romano lanciato a rete. E' una brutta botta per la formazione di Ammirata che dopo 2' subisce l'assalto granata con Franzese il cui tiro termina alto. La risposta calabrese è affidata ad una punizione di Riccobono, al 10', che Criscuolo blocca sicuro a terra. Il peggio, però, de-
ve ancora arrivare. Al 12' Carraro commette ingenuamente il secondo fallo che il signor Di Francesco punisce severamente, mandando anche il numero otto calabrese anzitempo negli spogliatoi. Per Ammirata il momento è delicato e, subito, corre ai ripari, mandando in campo il difensore Stroffolino al posto di Sanso. Al 16' minuto, il Vigor, però, tira fuori l'orgoglio e ci prova dalla distanza con Riccobono che spara, però, alto. Cinque minuti dopo Rosamilia lancia Perna che in posizione favorevole, avanza e calcia in diagonale una sfera che incredibilmente finisce alta. Al 23' l'Aversa Normanna si porta in vantaggio e sfonda il bunker del Lamezia. Un lancio dalle retrovie pesca, infatti, Romano che scarica il tiro sul portiere Panico in uscita, la palla termina sui piedi di Ottobre che dal limite dell'area di rigore infila l'estremo difensore calabrese che tenta in extremis la respinta, ma viene messo fuori causa da una leggera deviazione di Stroffolino. Il gol è comunque da attribuire ad Ottobre per l'ininfluenza della deviazione. Al 32' c'è il raddoppio dei padroni di casa con Silvestri che devia sotto misura un angolo di Longo che trafigge il portiere neroverde senza lasciargli scampo. L'inferiorità numerica pesa troppo sulla formazione allenata da Ammirata che non riesce a fare gioco ed è costretta soltanto a
provare a difendere la propria roccaforte difensiva. Il compito non è, tuttavia, così semplice per le condizioni del terreno, dove spesso la palla si impantana, confondendo le idee al reparto arretrato. Al 37' il solito Riccobono ci riprova dalla distanza, senza nessun tipo di risultato. 2' dopo è ancora dai piedi del giovane giocatore del Vigor che parte un'insidiosa punizione che Criscuolo devia in fallo laterale. Allo scadere della prima frazione di gara sulla testa di Carraro, con un cross di Riccobono, capita l'occasione per accorciare, ma il colpo di testa termina di un soffio a lato. Termina, così, il primo tempo, ma il secondo inizia peggio del primo perché al 5' l'Aversa Normanna va in vantaggio con un colpo di testa di Perna che, su cross di Romano, trafigge Panico. Subito dopo la rete, Ammirata prova a mandare in campo Ianni, ma Sergio corre ai ripari con l'entrata di Prisco, out dallo scorso campionato per infortunio. La partita ha ormai preso la sua piega e il Vigor Nulla può. Al 24' Panico evita il poker di Longo, respingendo un tiro ravvicinato. Il Vigor si rivede al 32' st con Amita che prova un diagonale, invece di servire Ianni solo al centro dell'area granata, che termina alto. Subito dopo l'ingresso di Chirico, Franzese è costretto a uscire per infortunio e lascia la squadra in dieci.
PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANICO (5,5) - Incassa due gol sui quali non ha responsabilità. DI DONATO (5.5) - il suo apporto non è incisivo, ma come scusante ha certamente la corsia di gioco e l'inferiorità numerica che lo mettono spesso in difficoltà, bucando sugli attacchi avversari. CIMINARI (4.5) - termina la sua gara per un fallo da ultimo uomo su Romano dopo appena sette minuti. Un fallo forse dettato dall'inesperienza. FILIPPI (5.5) -In grossa difficoltà al centro della difesa dove resta orfano del compagno di reparto centrale. MARINELLI (5.5) - Sulla sua fascia le cose potrebbero andare diversamente, ma le sue progressioni, poche a dire la verità, non sortiscono alcun effetto. SANSO (5.5) - . Sembra uno degli uomini capaci maggiormente di incidere, ma Ammirata ritiene che sia proprio lui a dover uscire, per sopperire all'inferiorità numerica. Dal 15' pt STOFFOLINO (5.5) - Con il suo ingresso il reparto sembra trarre maggiori giovamenti. AMITA (5) - Lavoro oscuro il suo, soprattutto dopo l'espulsione subisce la pressione del centrocampo aversano che è superiore e mette in difficoltà il reparto nero verde. CLASADONTE (5) - Anche la sua partita evidenzia notevoli difficoltà e problemi. Il suo è il reparto che soffre di più. CARRARO (4.5) - Ingenuo davvero nel commettere due falli a distanza di poco tempo. Forse l'arbitro è stato troppo severo, ma le ammonizioni ci stavano in pieno. RICCOBONO (6) - E' il solo che mette paura all'Aversa Normanna. Gli spunti sono tutti suoi, su calci da fermo ed azioni manovrate. Dal 38' st PALMIERI: (SV) RAGATZU (5) - Ci prova con un colpo di testa su punizione del solito Riccobono che finisce fuori bersaglio, ma è l'unica azione che lo vede protagonista. Dall' 11' st IANNI (5) - Non poteva certamente cambiare il corso della partita
«Giocare in inferiorità numerica è difficile»
Ammirata e Filippi in coro «Abbiamo limitato i danni» AVERSA - Facce tirate in sala stampa per i componenti del Vigor Lamezia dopo la pesante sconfitta rimediata contro l'Aversa Normanna. Il primo a concedersi ai taccuini dei giornalisti è il capitano Giacomo Filippi. Il calciatore, con una borsa del ghiaccio per lenire gli acciacchi di una condizione fisica non interamente recuperata, sgombra subito il campo dando una propria chiave di lettura al match, chiarendo che la forte pioggia ed il campo, a volte, ai limiti della praticabilità, hanno influito sulla prestazione dei calabresi: «Ancora più che dalle condizioni del campo la partita è stata condizionata soprattutto dalle espulsioni - esordisce il capitano neroverde - Ci sono mancati due uomini e noi siamo stati bravi a non perdere la testa, a restare uniti e a limitare i danni. Tutto sommato questo risultato, considerato quanto è accaduto, ci può stare». Il capitano, poi, s'è detto convinto che la gara poteva avere esito diverso ed analizza quale sarà il futuro della squadra: «Se avessimo giocato in undici dichiara - la musica sarebbe stata diversa e la partita avrebbe potuto avere tutto un altro corso. Ora si complica il nostro cammino in campionato ma, come abbiamo dimostrato anche oggi, dobbiamo lottare fino alla fine perché nulla è ancora stato deciso». Sulla stessa lunghezza d'onda del capitano appare mister Alfonso Ammirata che, anzi, elogia i propri uomini, nonostante la delusione visibile: «Giocare dopo tredici minuti in dieci e poi in nove ha reso tutto molto più difficile. Devo dare atto che i ragazzi anche
Il difensore Filippi della Vigor Lamezia
in dieci e poi in nove sono sempre stati in partita e che anche dopo il secondo ed il terzo gol hanno cercato di contenere e di non trasformare tutto quanto in una catastrofe. Purtroppo non potevamo più fare nulla dopo aver preso la seconda rete». L'allenatore passa poi ad analizzare le due decisioni arbitrali che hanno condizionato la partita del Vigor Lamezia: «Sull'espulsione di Ciminari non ho nulla da obiettare, ma sulla seconda espulsione, se mi è consentito, posso affermare che l'arbitro ha preso un abbaglio poiché, in quel caso, il fallo doveva essere a nostro favore». «Il nostro cammino in questo campionato è stato difficile sin dall'inizio. Già oggi non potevamo schierare Manca - prosegue l'allenatore calabrese - che si è infortunato nella gara precedente e Filippi, purtroppo,
non era al meglio della condizione fisica. Poi, come ho già detto, giocare in nove ci ha condizionati e penalizzati ulteriormente. Avevamo preparato al meglio la gara di oggi sapevamo di venire a giocare contro una buona squadra e sono fermamente convinto che in undici sarebbe stata tutta un'altra partita. Avremmo fatto il nostro incontro e la partita sarebbe stata aperta, ma il calcio è anche questo e la realtà dice che siamo rimasti in inferiorità e con i due uomini in meno abbiamo subito gli attacchi dell'Aversa. L'Aversa Normanna ha fatto la sua gara e per i giocatori normanni è stato normale continuare ad attaccare approfittando dei due uomini in più anche se, nel finale, hanno pensato di più a far girare la palla fra di loro che continuare il forcing. Hanno giustamente fatto la loro partita».
44 Sport 2ª Divisione. I giallorossi di Provenza dominano i primi 45’ ma calano nel secondo tempo Lunedì 1 dicembre 2008
È un Catanzaro dai due volti Doppietta di Caputo nel primo tempo, poi Laviano nella ripresa CATANZARO BARLETTA
2 1
CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; F. Montella, Gimmelli, Di Maio, Armenise (34' st Marchano); Cardascio (17' st Criniti), Benincasa, Berardi, Tomi; Caputo, A. Montella (34'st Bruno). In panchina: Parisi, Ciano, Di Meglio, Frisenda. Allenatore: N. Provenza BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Iervolino (12' st Vittorio), Daleno, Tangorra; Fabbro, De Cecco (41' st Sisalli), Millan, Laviano; Zotti, Alessandrì (37' st Fontanella). A disposizione : Montagna, Rizzi, Pollidori, Feola. All: Sanderra ARBITRO: Citro di Battipaglia MARCATORI: 12' e 18' pt Caputo (C); al 29’ st Laviano (B) NOTE: angoli 7- 4 (p.t. 5-2) per il Catanzaro. Recupero: 2' pt, 5' st. Ammoniti: 38' pt Daleno (B), 43' pt Iervolino (B), 46' st Laviano (B), 20' st Benincasa (C), 40' st Berardi (C). Spettatori: 3.244 compresa la quota abbonati (434) per un incasso di 24. 733,00 euro . Cielo sereno, giornata soleggiata con terreno allentato dalle piogge dei giorni scorsi. di FRANCESCO IULIANO CATANZARO - C'era aria di festa ieri pomeriggio al Ceravolo. La giornata di sole e l'amicizia con la tifoseria ospite, hanno riempito l'attesa con cori e iniziative che hanno finito per consolidare una fratellanza che si perde negli anni. Sul campo i protagonisti della partita scaldano i muscoli. Il tecnico dei pugliesi, alla sua seconda panchina dopo l'esonero di Chiricallo, manda in campo la migliore formazione possibile, considerate le assenze. Anche il Catanzaro deve rinunciare a Mangiacasale e Zaminga. Dal cilindro di Provenza viene fuori Benincasa, per la seconda volta in questo campionato titolare dal primo minuto. A spianargli la strada l'assenza per squalifica proprio di Zaminga. Il centrocampista nostrano fa coppia con Berardi nel centro di centrocampo. Alla fine, la sua è una gara al di sopra della sufficienza piena: intelligente e misurata. Parte dal suo piede anche l'azione che porta al doppio van-
PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6,5) - Subisce una rete senza alcuna responsabilità. Ha però più lavoro del solito e si supera nella prima frazione su una incursione di Laviano F. MONTELLA (5,5) - Comincia male la gara lasciando troppo spazio agli attacchi del Barletta nella sua zona. Arruffone nelle ripartenze. GIMMELLI (6) - Buoni anticipi sulle traiettorie aeree. Perde però di vista Laviano in occasione del gol ospite. DI MAIO (6,5) - Gioca con una calma ed una padronanza della sua zona davvero rimarchevole. Dalle sue parti non si passa. ARMENISE (6) - Fin quando ha avuto di fronte De Cecco non ha avuto grosse difficoltà. Paradossalmente è andato in sofferenza senza punti di riferimenti davanti. Dal 34’ st BRUNO (sv) CARDASCIO (6) - Ancora non è il giocatore che ci si aspetta tanto che non punta mai l'avversario. Ma lotta e soffre pur in una condizione fisica approssimativa. Dal 17’ st CRINITI (6) - Cerca le giocate semplici ed apre spazi interessanti per i compagni. Contributo positivo
Caputo, autore di una doppietta, in azione
taggio. Berardi è regolarmente in campo nonostante la diffida. Per tutta la partita fa il bravo. L'arbitro però lo castiga a pochi minuti dalla fine con un cartellino giallo sicuramente esagerato per il fallo commesso. Morale della favola: Berardi salterà il derby con il Cosenza. In attacco torna Antonio Montella con Caputo a fargli da spalla. CRONACA. Che la partita con il Barletta non sarebbe stata una partita come le altre, questo lo sapevano tutti. La posta in gioco, per entrambe le formazioni, era troppo alta per permettersi una qualsiasi distrazione Il calendario si è divertito a metterla proprio alla vigilia della gara con il Cosenza. Per gli uomini di Provenza la difficoltà maggiore, oltre a quella di tenere testa ad un avversario determinato, era quella di riuscire a rimanere concentrati senza pensare al derby. E così è stato; almeno per i primi quarantacinque minuti. Quattordici risultati utili consecutivi non arrivano per caso. C'è un filo logico che spiega il cammino regolare della squadra giallorossa che, dopo aver vinto contro Aversa Normanna, Scafatese e Val di Sangro, conferma la legge del Ceravolo vincendo anche con il Barletta. La spiegazione? La cura Provenza, uno tra i migliori tecnici che si sono seduti sulla panchina del Catanzaro ne-
gli ultimi anni. Un tecnico che ha insegnato alla squadra ad essere cinica ma non troppo, visto che contro il Barletta è riuscita anche a regalare a se stessa e ai tifosi una sofferenza gratuita negli ultimi quindici minuti. Il Barletta e Sanderra sapevano che questa non era e non poteva essere la partita della rinascita. Hanno giocato una gara onesta, muscolare ma non troppo e mai rinunciataria. Per gli ospiti, nel primo tempo, una sola occasione con il palo di Emanuele Alessandrì, una vecchia conoscenza dei tifosi giallorossi, abile a sfruttare una indecisione della difesa di casa. Mancinelli c'è e blocca la palla con sicurezza. Troppo poco per impensierire il Catanzaro che inizia la gara come sempre, cercando di organizzare il gioco privilegiando le corsie esterne. Sulla sinistra Provenza conferma la coppia Armenise Tomi, due cursori con attitudini difensive e offensive. Sulla destra Cardascio e Francesco Montella non sono da meno. Al primo vero affondo il Catanzaro va in vantaggio. Scampato il pericolo dopo il palo di Alessandrì, Mancinelli lancia Caputo che entra in area e lascia sul posto il suo avversario piazzando la palla tra palo e portiere. Sono passati poco più di dieci minuti dall'inizio della partita ed il Catanzaro è già in vantaggio.
Il Barletta accusa il colpo ma è il Catanzaro ad approfittare del momento. E' il 18' quando Caputo raddoppia raccogliendo un invito di Tomi in piena area. Furlan non può nulla sul preciso diagonale dell'attaccante napoletano. Il doppio vantaggio accontenta i ragazzi di Provenza che lasciano l'iniziativa agli avversari. Il Catanzaro si risveglia al 43' con una serie di azioni a percussione che fruttano tre calci d'angolo e mettono in evidenza le doti offensive di Di Maio. Il primo tempo si chiude con il Barletta in avanti. Buone le conclusioni al 46' di Fabbro prima e di Alessandrì dopo. La ripresa è quasi tutta di marca Barletta, con il Catanzaro attento a non scoprirsi e, soprattutto, a risparmiare energie. Al 7' ci prova Montella. Per rivedere il Catanzaro in area pugliese si deve attendere sino al 27'. Due minuti più tardi è il Barletta ad andare in gol con Laviano, bravo a raccogliere di testa un preciso invito di Mastronicola. Gli ultimi quindici minuti sono i più intensi della partita con il Barletta che preme sul pedale dell'acceleratore ed il Catanzaro attento a non scoprirsi. C'è anche il tempo per recriminare per un rigore non dato per un fallo su Marchano. La partita finisce dopo 5' di recupero con le squadre che raccolgono il meritato applauso di tutto lo stadio.
BENINCASA (7) - Nessuno si accorge dell'assenza di Zaminga. Corre e recupera palloni dal primo al novantesimo. Su di lui, in quel ruolo, si può davvero contare BERARDI (6,5) - Disputa una prima frazione da navigato direttore d'orchestra. Poi, prende l'ammonizione che gli farà saltare la gara del S.Vito e si innervosisce terminando in affanno. TOMI (6,5) - Cresce in ogni partita. Anche da esterno avanzato fornisce il suo contributo di grinta e corsa. Ha ancora qualche amnesia tecnica ma ha anche soli vent'anni… A. MONTELLA (6,5) - Pur concludendo poco a rete, i suoi scatti fanno male alla difesa pugliese. Su uno di questi deposita sul sinistro di Caputo la palla del raddoppio. Dal 34’ st MARCHANO (sv) CAPUTO (8) - Meriterebbe dieci per il primo tempo ma quattro per il secondo giocato in surplace. Le due magie dei gol lo portano ad essere il migliore in campo ed il giocatore destinato a fare la differenza se acquisisce continuità di rendimento. a. c.
La squadra festeggia sotto la curva
Provenza spiega il calo della ripresa e sul derby: «Al Cosenza penseremo da mercoledì»
«L’avevo detto che sarebbe stato difficile» di ANTONIO CIAMPA
Nicola Provenza
CATANZARO - Nonostante la sconfitta subita è tutto sommato soddisfatto Sanderra nel commento della gara dei suoi uomini al Ceravolo: «Sapevamo che fare punti contro questo Catanzaro per noi sarebbe stato difficile, ancor di più dopo essere andati sotto di due gol ma il Barletta ha giocato una buona gara, con una ripresa che mi infonde fiducia per il futuro. Ho il rammarico per il primo gol letteralmente regalato al Catanzaro a causa di una nostra distrazione». E’ il turno di Nicola Provenza di spiegare le difficoltà finali di un match incanalatosi in avvio verso la migliore direzione possibi-
le: «Avevo detto alla vigilia che sarebbe stata una gara difficile contro un avversario forte fisicamente e tecnicamente valido e così è stato. Noi abbiamo avuto il merito di giocare la prima parte del match a ritmi alti e con palla sempre a terra anche su un campo davvero pesantissimo per la pioggia, poi, nella ripresa, abbiamo forse abbassato troppo il nostro baricentro ma di pericoli veri e propri non ne abbiamo sofferti». In previsione del derby dell'Immacolata poi viene chiesto a Provenza se non fosse il caso di anticipare le sostituzioni anche per preservare Berardi dall'ammonizione che invece gli farà saltare la gara del San Vito ma Provenza chiude
le porte a qualsiasi rimpianto: «Alla gara di Cosenza penseremo da mercoledì. Oggi c'era da battere il Barletta e Berardi mi serviva in campo per continuare il suo lavoro in questa gara. Piuttosto mi piace rimarcare la gran prova di Benincasa che si è fatto trovare pronto come gli altri in questa gara. Anche lui mi conferma che posso contare su un gruppo serio i cui ognuno, pur se meno utilizzato, quando viene chiamato i causa, profonde il massimo dell'impegno». Chi invece del derby di Cosenza comincia a sentirne l'odore è il bomber di giornata Max Caputo che dopo avere archiviato la pratica Barletta con la sua
doppietta, sembra essere già entrato nel clima della grande sfida: “E' un periodo che mi gira bene. Diciamo che adesso credo di essere al giusto stato di forma anche per la gara di Cosenza. Prevedo una gara difficilissima contro una squadra forte e molto fisica. Loro vorranno vincere ma noi dobbiamo fare la nostra partita senza badare al clima che incontreremo. I tifosi non entrano in campo laddove saremo solo undici contro undici. E vedremo alla fine chi sarà stato più bravo” conclude non senza un sorriso da scugnizzo napoletano il Conte Max avviato, a suon di gol e giocate di fino, a diventare il nuovo idolo della tifoseria giallorossa.
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica Bacoli-Turris
34` Dinolfo (B), 60` Visciano (T)
3-0
Francavilla F.-Bitonto
0-0
Gelbison-Francavilla
2-2
Grottaglie-Angri
1-0
Nocerina-Pomigliano
2-6
35` Moscelli, 39` e 42` Galetti
12` D`Angelo (G), 46` e 78` (r) Del Prete (F), 52` Greco (G) 24` De Angelis
6`, 15` Gasparini (P), 53, 65` Lanzafame (N), 61` Ventre (P), 75` 89` Ausiello (P), 91` (r) Verolino (P)
Pianura-Matera
1-1
S. Genzano-Fasano
1-3
Venafro-S. Antonio A.
0-0
39` Marsico (M), 52` Contino (P)
20`, 48` Milozzi (F), 21` Bottiglieri (G), 54` Gentile (F)
Prossimo turno
13ª giornata Marcatori
1-1
Brindisi-Ischia
14ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Angri-Francavilla F. Bitonto-Nocerina Fasano-Venafro Francavilla-Bacoli Ischia-Gelbison Matera-Brindisi Pomigliano-S. Genzano S. Antonio A.-Pianura Turris-Grottaglie
45
BRINDISI POMIGLIANO NOCERINA ISCHIA BACOLI FASANO PIANURA MATERA TURRIS ANGRI FRANCAVILLA BITONTO FRANCAVILLA F. S. GENZANO GROTTAGLIE GELBISON S. ANTONIO A. VENAFRO
34 28 27 21 20 20 19 19 17 17 16 16 15 12 10 10 8 6
13 11 1
1 30 10 7
7
0
0 21 5
6
4
1
1
13 9
1
3 26 17 6
6
0
0 13 5
7
3
1
3 13 12 9 +3
13 9
0
4 20 19 7
5
0
2 13 12 6
4
0
2
7
1
0
13 6
3
4 19 14 6
4
1
1 11 4
7
2
2
3
8 10 5
-4
13 5
5
3 14 10 7
2
3
2
7
5
6
3
2
1
7
4
-7
13 5
5
3 18 15 6
2
3
1
6
5
7
3
2
2 12 10 3
-5
13 5
4
4 29 21 7
5
2
0 19 6
6
0
2
4 10 15 8
-8
13 5
4
4 21 14 6
2
3
1
8
4
7
3
1
3 13 10 7
-6
13 3
8
2 13 11 6
2
3
1
5
3
7
1
5
1
8
-8
13 5
2
6 17 21 6
4
0
2
9
8
7
1
2
4
8 13 -4 -8
13 4
4
5 11 12 6
2
2
2
7
6
7
2
2
3
4
6
-1 -9
13 4
4
5 15 18 6
3
1
2 11 10 7
1
3
3
4
8
-3 -9
13 3
6
4 16 19 7
2
3
2 11 13 6
1
3
2
5
6
-3 -12
13 2
6
5 14 20 7
0
4
3
7 12 6
2
2
2
7
8
-6 -15
13 1
7
5 15 22 7
1
3
3
6
6
0
4
2
9 13 -7 -17
13 2
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7 19 27 7
2
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3 14 15 6
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5 12 -8 -17
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7 22 6
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3 14 -15 -17
13 1
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9 10 22 7
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9
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7 13 -12 -21
9
9
5 20 +7 7 5
8
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12 reti: Galetti (Brindisi) 10 reti: Contino (1) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 6 reti: D'Angelo (2) (Gelbison) 5 reti: Del Prete (Francavilla); Galeandro (Francavilla F.) 4 reti: Della Femmina, Radicchio (1) (Angri); Coquin (2) (Bacoli); Persia (1) (Bitonto); Lenti (Brindisi); Formuso, Milozzi (Fasano); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1), Gasparini, Verolino (2) (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Infantino (Bitonto); Chiesa, Cordiano, Fiore, Moscelli (Brindisi); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa, D’Amblé (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); Marsico (Matera); Magliocco, Mangiapane (Nocerina); Manzo (1) (Pianura); Riccardi (S.Antonio) 2 Reti: Zerillo (Angri); Crisantemo, Dinolfo (Bacoli); Di Bitetto, Logrieco (Bitonto); Gentile, Pistoia (Fasano); Pioggia (Francavilla); Malagnino (Francavilla F.); Albino, Capuozzo, Mattera (Ischia); Ancora, Naglieri, Principiano (Matera); Lanzafame, Moro, Steinhaus (Nocerina); Sifonetti (Pianura); Alleruzzo (Pomigliano); Morgigno, Murano (S.Genzano); De Biase, Sullo (1), Tortora (Turris); Agbonifo, Patriciello (1) (Venafro)
Vantaggio dei biancazzurri messo a segno da Marsico. Pari del Pianura con Contino
Matera, ci sono reazione e punti Parata di Pane su Albano, palo di Naglieri: blitz sfiorato PIANURA MATERA
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PIANURA (4-4-2): Pane 7, De Santo 6, Letizia 6, Rea 5.5, Allocca 6, Ianniello 6, Napolitano 6.5, Marasco 6.5, Contino 7, Manzo T. 6.5, Nunziata 6 (1'st Del Sorbo 6.5). A disp: Despucches, Palumbo,Temponi, Castiglione, Manzo C., Siano. All.Gargiulo 6. MATERA (4-4-2): Gatti 6.5, Armento 6, Giglio 6, Acampora 6, Lonardo 7, Martinelli 7, Naglieri 6, Ancora 6.5 (43'st Venezia s.v.), Albano 6,5 Chisena 6,5 ( 47'st Branda s.v.), Marsico 7 (26'st Giroletti 6). A disp: Mirabelli, Schiavone, Risi, Branda, Garcia. All. Foglia Manzillo 6.5. ARBITRO: Fanton di Lodi 6.5 RETI: 39' pt Marsico, 7'st Contino NOTE: Giornata fredda e nuvolosa. Manto sintetico in buone condizioni. Ammoniti Napolitano, Marasco, Lonardo, Martinelli, Marsico, Acampora. Angoli: 7 a 4 per il Pianura. Recuperi: 2'pt - 4'st. PIANURA - Punto d'oro per il Matera che esce indenne dal “Simpatia” di Pianura con una prestazione di sofferenza e di grande umiltà. Non era facile fare risultato contro un Pianura che tra le mura amiche aveva collezionato cinque vittorie e un pari (contro il Grottaglie) in questo campionato. Anzi i materani sfiorano il colkppaccio colpendo il palo con Naglieri dopo una grande parata di Pane su Albano. Nell'undici titolare Fogliamanzillo doveva ancora una volta fare la conta delle assenze. Out infatti gli infortunati La Fortezza, Renna e Cocco. Il trainer lucano schierava dunque Chisena (non al meglio) al fianco di Albano con Naglieri e An-
cora sulle corsie esterne. In difesa era regolarmente al suo posto Martinelli, nonostante le precarie condizioni fisiche. I padroni di casa scendevano in campo con il lutto al braccio nel ricordo di Giorgio Nugnes, politico di origine pianurese ed ex assessore al Comune di Napoli, venuto a mancare nella giornata di sabato. Il match è subito vibrante e le due squadre si affrontano a viso aperto, tralasciando la classica fase di studio. Al terzo ci prova Marsico su punizione ma Pane non si lascia impensierire. Al 6' azione pregevole del Pianura sull'asse NunziataManzo, con la conclusione del primo che termina alta di poco sulla traversa. Il Pianura insiste e intorno al quarto d'ora sfiora il vantaggio: percussione di Nunziata sull'out sinistro, cross basso per l'accorrente Manzo che viene prontamente anticipato da un difensore lucano, la palla però termina sul destro di Marasco che sorvola la traversa. La reazione degli ospiti non si fa attendere ed appena un minuto dopo Ancora sfiora in due circostante la rete: prima con un tiro cross che viene deviato da Letizia e che per poco non sorprende Pane, lesto a deviare la sfera in corner. Sull'angolo successivo poi ci prova con una conclusione dai trenta metri parata in due tempi da un attento Pane. Al venticinquesimo è Albano che ci prova da fuori ma il suo tiro si spegne sul fondo. Intorno alla mezz'ora i padroni di casa si rendono nuovamente pericolosi con una conclusine di Marasco che dopo diverse deviazioni termina a lato. Sul finire di tempo arriva però la doccia fredda per il Pianura: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, un cross di Ancora viene intercettato in malo modo da Contino che favorisce
Marsico che da ottima posizione batte l'estremo difensore locale. Ad inizio ripresa Gargiulo presentava un Pianura a trazione anteriore. Dentro Del Sorbo per Nunziata e tridente offensivo con Manzo leggermente defilato sulla sinistra. I risultati subito si vedono anche in virtù di un Matera che inizia a pagare le fatiche del turno di Coppa Italia giocato mercoledì scorso. Il pari giunge al settimo: Manzo su punizione serve splendidamente Contino che con uno stacco imperioso batte il giovane Gatti. Il Matera accusa il colpo ma non perde la testa e continua a giocare difendendosi ordinatamente. Il Pianura preme e al quarto d'ora Manzo, servito da Del Sorbo, conclude di poco alto sulla traversa. Al 23' ci prova Napolitano con un gran tiro da fuori che viene respinto lateralmente dal buon Gatti. Gli uomini di Gargiulo conducono per quasi tutta l'intera frazione le redini del gioco anche se faticano a trovare la via della rete. Alla mezz'ora su angolo di Manzo è Rea a concludere verso la porta ma senza risultati. Al 40' il numero dieci biancoazzurro è bravo a liberarsi in area ma sulla sua conclusione è prodigioso l'intervento di Gatti. A tre minuti dal novantesimo i lucani sprecano una ghiottissima occasione: Chisena lascia partire un destro potente da fuori area che viene prontamente respinto da Pane, sulla ribattuta però il tapin di Albano viene miracolosamente salvato ancora una volta da Pane, la palla finisce sui piedi di Naglieri che da fuori area colpisce il palo esterno. Finisce in parità con un Matera che nei minuti finali ha sfiorato il successo ma conquista un punto che fa morale e fa intravedere l’uscita del tunnel. E domenica c’è il Brindisi.
Marsico festeggiato ed a fianco Naglieri
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Sport Spogliatoio Matera L’allenatore sottolinea la prestazione: terza gara in sette giorni
Lunedì 1 dicembre 2008
«Punto d’oro e meritato» Foglia Manzillo: «Plauso a tutti. Martinelli stoico» PIANURA- Secondo punto in quattro partite per Foglia Manzillo. Dopo il flop iniziale, l'allenatore dei lucani ha ottenuto due pareggi importanti contro squadre come Bacoli Sibilla e Pianura. E' un Matera in crescita quello che si è visto al “Simpatia”. Una squadra che, pur non esprimendosi ancora al meglio delle proprie potenzialità, è riuscita a portare a casa un punto decisamente importante. Più che soddisfatto a fine gara Fogliamanzillo: “Per noi è un punto d'oro visto come si stanno girando le cose ultimamente. Purtroppo le prestazioni recenti sono state dal punto di vista qualitativo ottime, dal punto di vista del risultato invece non sono state confortanti. In questo match è uscito un pareggio che accettiamo volentieri. E' stata una partita che potevamo perdere, visto il secondo tempo del Pianura, ma potevamo anche vincerla poiché nel finale abbiamo fallito tre nitide occasioni. Il pari quindi credo che sia il risultato più giusto”. Nel secondo tempo però, il Matera, esclusa la tripla occasione nel finale, ha disputato una gara opaca e ha pensato principalmente a non prenderle. “L'ingresso di Del Sorbo continua Foglia Manzillo ha rivoluzionato i nostri pieni. Ho dovuto quindi fare una scelta: difendere l'uno a zero e quindi togliere un'attaccante oppure giocarmela a viso aperto nonostante le condizioni di alcuni giocatori (Chisena e Marsico su tutti) non erano delle migliori. Ho optato per la seconda soluzione e devo dire che la squadra non ha demeritato”. Pareggio importante, dunque, soprattutto se si considerano le tante assenze. “In questo momento - afferma il tecnico - il nostro organico è di ventiquattro giocatori. Tuttavia se andiamo ad analizzare bene la rosa ci rendiamo conto che questi ventiquattro giocatori non ci sono più: La Fortezza, Renna e Cocca sono ancora infortunati. Pedano e Princiapiano non sono stati convocati ed alcuni giocatori che sono scesi in campo non erano al meglio. Chisena non aveva i novanta minuti nelle gambe ma per come stava giocando
PAGELLE MATERA I tifosi materani presenti ieri allo stadio Simpatia di Pianura, una trasferta lunga e difficile per i ragazzi biancazzurri che hanno gridato: «Meritiamo di più». Ma è ovvio che i precedenti fanno testo.
GATTI (6.5) - : Buona prestazione del giovane estremo difensore lucano. Attento soprattutto nella ripresa sulle conclusioni di Manzo e Rea. Sul gol del pareggio di Contino non può nulla. ARMENTO (6) - : Sulla destra soffre l'avvio prepotente di Nunziata che nei primi venti minuti ha diverse occasioni sul suo lato. Nel secondo tempo deve vedersela con Manzo e sono dolori. GIGLIO (6) - : Attento e concreto. Bada al sodo e corre pochi rischi dalle sue parti. ACAMPORA (6) - : In mediana è il più giovane ma non demorde e gioca la sua dignitosa partita. Grande caparbietà e spirito di sacrificio.
L’inizio della ripresa ieri allo stadio Simpatia di Pianura, impianto col fondo in erba sintetica e senza tribuna coperta
LONARDO (7) - : Arginare giocatori come Manzo, Contino e Del Sorbo non è facile ma lui per buona parte di gara ci riesce alla perfezione. MARTINELLI (7) - : Eroico. Non doveva nemmeno giocare. Sempre attento nelle chiusure e sulle palle alte. L'apporto del capitano è stato davvero determinante per la compagine lucana. NAGLIERI (6) - : Clamoroso il palo colto nel finale, quando con un po' più di fortuna poteva regalare la vittoria alla sua squadra. Per il resto gioca a fasi alterne ma il suo contributo è comunque prezioso. ANCORA (6.5) - : Parte bene e sfiora in diverse circostanze la rete del vantaggio. Cala nel finale e commette qualche errore di troppo che agevola le ripartenze dei padroni di casa. (43'st Venezia s.v.)
Una fase difensiva dei materani che nei 20 minuti iniziali della ripresa hanno sofferto il gol del pareggio del Pianura siglato da Contino
ALBANO (6,5) - : Ci mette il cuore. Certo, è una partita di sacrificio la sua però quel tap-in nel finale non doveva essere sbagliato da un bomber opportunista come lui. CHISENA (6,5) - : Gioca a sprazzi. Quando accende la luce la squadra và. Non ancora al meglio, esce nel finale per crampi ( 47'st Branda s.v.) MARSICO (7) - : E' lesto ad approfittare di un errore di Contino e a portare in vantaggio i suoi. Gara di corsa e sacrificio la sua impagliato dal duo Marasco-Ianniello a centrocampo. Esce per uno probabile stiramento (26' ST GIROLETTI (6) - : Si cala subito nella partita)
non me la sono sentita di sostituirlo prima. Inoltre un plauso va fatto a Martinelli che non doveva essere nell'undici titolare, visto che non era al meglio dal punto di vista fisico. Una gran partita la sua”. Sugli avversari il tecnico non risparmia gli elogi: “Abbiamo affrontato una grande squadra che non merita i punti che ha attualmente in clas-
sifica. Una squadra con grandi individualità che sicuramente reciterà un ruolo importante”. A fine gare sono state piuttosto veementi le proteste della dirigenza napoletane per alcuni episodi dubbi avvenuti in area di rigore del Matera. Foglia Manzillo preferisce glissare: “Gli episodi dubbi? Dalla panchina non si vede benissimo quindi non sono
in condizione di giudicare. Vorrei però rivedere il fallo che ha poi fruttato il pari del Pianura”. Un pari che conclude finalmente il tour de force dei lucani che in una settimana hanno disputato tre partite (due in campionato contro Pianura e Bacoli Sibilla e una in coppa contro il Vico) collezionando altrettanti pareggi. Ciro Cuozzo
ALL. FOGLIA MANZILLO (6.5) - : Un buon pari raccolto su un terreno difficile e soprattutto al termine di una settimana intensa. Nonostante le assenze e le precarie condizioni fisiche di diversi giocatori, schiera una formazione ordinata, capace di soffrire e allo stesso tempo di colpire al momento opportuno. La sua mano inizia a vedersi e a breve arriveranno le prime soddisfazioni.
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI SIBILLA TURRIS
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BACOLI SIBILLA FLEGREA (34-3): D’Antonio 6; Rainone 6.5, Zinno 6, Di Domenico 7; Poziello 6, Giliberti 6.5, Dinolfo 7, Criscuolo 6.5; Lepre 6, Coquin 6, Crisantemo 5.5 (19' st Esposito 6). A disp.: Luongo, Di Napoli, Izzo, Famiano, De Santo, D’Angelo. All.: Carannante. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6.5; Perna 6, De Carlo 6.5, Follera 6.5, Semplice 6 (39' st Ruggiero sv); Coppola 6.5, Pepe 6, Visciano 6.5, Rega 6; Tortora 6, Vitaglione 6.5. A disp.: Mazza, Russo, De Gaetano, Della Corte, Izzo, Mennella. All.: La Cava. ARBITRO: Melidoni di Frattamaggiore. MARCATORI: 34' pt Dinolfo (BSF), 15' st Visciano (T). NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Giliberti (BSF), Perna (T). Angoli 2-0 per la Turris. Rec: 1' pt e 3' st.
FRANCAVILLABR BITONTO
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FRANCAVILLA FONTANA (4-33):Laghezza 6; Borromeo 5, Anglani 6.5, Paglialunga 6.5, Gallo 6; Di Pasquale 6, Travaglione 5.5, Morleo 6; Malagnino 5.5, Galeandro 6, Micieli 5 (25'st Sergi sv). A disp.: Di Punzio, Chirico, Foderaro, Schirinzi, Novielli, D’Ambrosio. All.: Francioso. BITONTO (4-2-3-1): Castelletti 6; Cantatore 6.5, Modesto 6.5, Camasta 6.5, Merafina 6; Dentamaro 6, Caccavale 6.5; Di Bitetto 6, Logrieco 6.5 (42'st Gambino sv), Martellotta 5.5 (15'st Nasca 6); Infantino 5. A disp.: Vitucci, Romeo, Santoro, Persia, Di Domenico. All.: Ruisi. ARBITRO: Gargano di Roma. NOTE: 700 spettatori circa, di cui 30 ospiti. Allontanato l'allenatore Francioso (F) al 14'st per proteste. Espulsi: al 21'st Borromeo (F) , Travaglione (F) e Dentamaro (B) al 40'st, Di Bitetto (B) al 46'st
BRINDISI ISCHIA
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BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6; Idda 6.5, Taurino 6.5, Trinchera 6.5, Tidei 6.5; Lenti 6.5, Cordiano 6.5, Cangini 6.5 (30' st Corazzini sv); Chiesa 7 (36' st Dos Santos sv); Moscelli 7, Galetti 7.5 (40' st Pinamonte sv). A disp.: Russo, Bartolomei, Papa, Modesto. All.: Silva. ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 5.5; Sepe 5.5, Nocerino 5.5, Mattera 5.5, Accurso 5.5; Trofia 6, Formidabile 5.5, Ciurlia 5.5, Alvino 5.5 (11' st Saurino C: 5.5); Saurino G. 5.5 (1' st Bianco 5.5), Impagliazzo 5 (1' st Capuozzo 5.5). A disp.: Cozzolino, Di Meglio, Monti, Pellecchia. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Prestia di Genova. MARCATORI: 34' pt Moscelli, 39', 42' pt Galetti. NOTE Ammoniti: Taurino e Sepe. Angoli 4-1 per il Brindisi. Spettatori 4 mila circa.
NOCERINA POMIGLIANO
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NOCERINA (4-4-2): Galeano 4.5; Giordano 5 (1'st D’Esposito 5), Cirilli 4, Iossa 5, D’Angelo 4.5; Scornaienchi 4 (41'pt Mangiapane 7), Giraldi 5, Basile 5, Riolo 5 (17'st Moro 5); Magliocco 6, Cavallaro 4.5. A disp.: Iofrida, Bruno, Casale, Zappia. All.: Giugno. POMIGLIANO (4-3-3): Celli 6; Scognamiglio 6, De Rosa 6, Pesce Rojas 6, Noviello 6.5; Alleruzzo 6.5, Gasparini 7.5, Ausiello 7.5; Ventre 7 (30'st Porcaro 6), Alterio 6.5 (45' st Verolino 6.5), Gomes sv (27'pt Solimene 6). A disp.: Vigliotti, Graziano, Mauro, Tutolo. All.: Bucaro. ARBITRO: Vallorani di San Benedetto. MARCATORI: 7' e 15'pt Gasperini (P), 7'st Mangiapane (N), 16'st Ventre (P), 19'st Mangiapane (N), 29' st e 43'st Ausiello (P), 47'st Verolino (P, rig.). NOTE: nessun espulso.
VENAFRO S.ANTONIOABATE
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VENAFRO (4-3-3): Izzo sv (9' pt Amodio 6); Marzocchella 5, La Manna 6.5, Cavola 6, De Simone 6; Nardolillo 7 (7'st Bifulco 5.5), Cannetiello 5.5, Ricamato 6.5; Joung 5.5 (28' st Agbonifo 6), Caruso 6.5, Patriciello 5.5. A disp.: Macari, Monticelli, D’Ottavio, D’Evena. All.: Buccilli. SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Concione 6.5; Calabrese 6 (30' st Agrillo sv), Coccorullo 6, Itri 6, Scala 6.5; De Girolamo 6.5, Buonocore 7 (22' st Lombardi sv), Vitello 6.5, Grillo 6.5; Franci 5, Chierchia 6 (13'st Mencarelli sv). A disp.: Giugliano, Riccardi, Marrazzo, Esposito. All.: Belotti. ARBITRO: Pertuini di Latina. NOTE: Spettatori 200 circa. Espulsi: al 5' st Marzocchella (V) ; al 40' st Franci (S) . Ammoniti: Cannetiello (V), Bifulco(V); Caruso(V). De Girolamo (S), Coccorullo (S); Vitiello(S), Grillo(S).
Sport 47 Campani a segno prima con D’Angelo e poi dagli undici metri con Somma Lunedì 1 dicembre 2008
Francavilla, pari di rigore Ripresa doc dei sinnici e doppietta di Del Prete PAGELLE FRANCAVILLA
GELBISON 2 FRANCAVILLA PZ 2
DE BLASIO (5,5) - : non è immune da colpe sul gol di D'Angelo, che lo sorprende sul proprio palo.
GELBISON (4-3-3): Mazza 5; Conte 6 (22' st De Rosa 5) Ruocco 6 Gonzalez 6 De Marco 4,5; Pecora 6,5 (40' st Somma sv) Rodio 6 (28' st De Vita 5) D'Angelo 6; Cerasuolo 6 Greco 6 Santonicola 5,5. A disp. La Mura, Leccese, Cicino, Buccino. All. Longo 5 FRANCAVILLA S. (4-4-2): De Blasio 5,5; Milella 7,5 Marziale 6 Zangla 6 Nicolao 6; La Neve 5 (10' st Cocina 5) Scarnato 6 Pioggia 5 Di Senso 5 (35' Scarpato 6); Campo 4,5 Del Prete 8. A disp. Bruno, Simeone, Nicodemo, Di Sanza, Lo Prete. All. Lazic 6 ARBITRO: Rizzo di Siena 6 MARCATORI: 11' D'Angelo (G), 1' e 34' st Del Prete (F), 7' st rig. Somma (G) NOTE: espulsi Campo (F) al 70' e Mazza (G) al 93' per falli di reazione. Ammoniti: Greco e Rodio (G); Di Senso, Scarnato e Pioggia (F). Spettatori 150 circa. Angoli 3-2. Recuperi 1' pt e 5' st.
MILELLA (7,5) - : un autentico stantuffo sull'out di destra, capace di saltare anche il diretto avversario in dribbling e di creare la superiorità numerica in fase offensiva. MARZIALE (6) - : mette la museruola ad un veterano come Greco, che incide infatti sul match solo sugli sviluppi di calci da fermo, limitandosi al compitino al centro del pacchetto arretrato con Zangla; ZANGLA (6) - : ordinaria amministrazione la sua nelle retrovie, sfiora il gol su calcio d'angolo; NICOLAO (6) - : sufficiente la sua prestazione sulla fascia di competenza, dove annulla un brutto cliente come Cerasuolo, contribuendo alla giornata no dell'esterno cilentano; LA NEVE (5) - : anonima la sua prestazione. Potrebbe fare molto di più in fase offensiva, ma Santonicola lo tiene in ansia limitando le sue incursioni (dal 10' st Cocina 5); SCARNATO (6) - : buona la sua prova in mezzo al campo, dove dona geometrie e muscoli alla manovra del Francavilla; PIOGGIA (5) - : non convincente la sua prova, è spesso in affanno tra Rodio e Pecora, senza riuscire mai ad incidere nelle trame di gioco sinniche; DI SENSO (5) - : evanescente la sua prova, sempre in affanno ed in ritardo sul pallone costringe Lazic a toglierlo subito dal campo (dal 35' Scarpato 6: un folletto vivace che sfiora anche il gol); CAMPO (4,5) - : meriterebbe la sufficienza, perché è abile a creare scompiglio sulla trequarti asservendo Del Prete nei suoi movimenti, sfornando continui cross, ma commette l'ingenuità colossale di farsi espellere. DEL PRETE (8) - : una doppietta che toglie le castagne dal fuoco ai suoi; non solo, provoca l'espulsione di Mazza e segna un eurogol in rovesciata che l'arbitro gli nega; prestazione super la sua.
VALLO DELLA LUCANIA. Con un secondo tempo da incorniciare, un mai domo Francavilla sul Sinni imbriglia e manda alle ortiche i piani di vittoria del Gelbison Cilento uscendo indenne dallo stadio “Morra”. Protagonista assoluto del match il centravanti Del Prete, in grado di trascinare i suoi riagguantando il risultato per ben due volte. La Gelbison, dal canto proprio, fa harakiri gettando al vento una vittoria che sembrava ormai acquisita, peccando di presunzione complice sostituzioni discutibili. Il tecnico Ranko Lazic schiera il nuovo acquisto Scarnato sull'asse mediano al fianco del giovane Pioggia; il collega vallese Longo recupera nelle retrovie, invece, il capitano Ruocco per l'occasione e rispolvera, a sorpresa, l'attaccante Greco dal primo minuto al centro del tridente offensivo.
Una formazione del Francavilla
La prima frazione di gioco è a netto appannaggio dei cilentani, che passano in vantaggio al primo affondo grazie al solito D'Angelo, che all'11' insacca di testa su calcio d'angolo battuto dal mancino De Marco. Poco dopo, tocca allo stesso Greco far gridare al gol il pubblico locale scheggiando il palo su punizione dai 25 metri. La Gelbison domina a centrocampo grazie alla cerniera formata da D'Angelo, Rodio e Pecora, quest'ultimo abile sia a mettere ordine alla manovra che in fase d'interdizione, ma sugli esterni Santonicola e Cerasuolo non sfondano come dovrebbero. Gli ospiti, al quanto rinunciatari, fanno poco o nulla in avanti, nonostante le sgroppate sulla destra dell'ottimo fluidificante Milella, che fa letteralmente ammattire il diretto avversario De Marco per tutta la gara rappresentando un'autentica spina nel fianco della difesa vallese. Nella ripresa, però, la Gelbison resta negli spogliatoi con
la testa ed il Francavilla prende il sopravvento. Un giro di lancette, infatti, e Del Prete approfitta di uno svarione difensivo avversario, incuneandosi tra Ruocco e Gonzalez prima di pareggiare il conto, con un preciso lob, a tu per tu con il portiere Mazza. Per i pantaleonini è una doccia fredda ma, complice un inutile e goffo fallo di Pioggia in area ai danni di Cerasuolo, usufruiscono di un penalty: dagli undici metri, s'incarica della battuta il quarantunenne Greco che non sbaglia, siglando forse il suo ultimo gol in maglia rossoblu visto che è stato inserito in lista di sbarco dalla società, insieme a Somma, per la sessione invernale del mercato. Il Francavilla non si abbatte e reagisce con veemenza: Del Prete segna uno splendido gol in sforbiciata, ma l'arbitro annulla per fuorigioco tra le proteste della panchina lucana. Gli uomini di Lazic non demordono, attaccano a testa bassa e creano due palle gol clamorose prima con Melillo e poi Scarpato, prima che Cam-
po, uno dei migliori fino a quel momento, si faccia espellere per un vistoso spintone a Rodio lasciando i suoi in dieci. Sembra fatta per la Gelbison, ma Longo, invece di cercare di addomesticare il risultato con mestiere adottando un atteggiamento più accorto, commette un autentico suicidio tattico sostituendo proprio Rodio con il giovane De Vita, che al 77' finisce con l'atterrare in area un volpone come Del Prete. Rigore anche per il Francavilla, che lo stesso Del Prete trasforma siglando la sua personale doppietta. Nonostante l'inferiorità numerica, Lazic non intima ai suoi di tirare i remi in barca, anzi. Il Francavilla insiste e quando Zangla, di testa su corner battuto da Nicolao, smorza la sfera spedendola fuori d'un soffio, non può che aumentare il rammarico per aver sbagliato solo l'approccio iniziale ad un match che poteva regalare, forse, anche i tre punti. alf.sti. sport@luedi.it
Spogliatoio Lazic: «Affrontata un’ottima squadra. Bene nel secondo tempo.»
Abitante: «Ci abbiamo creduto fino alla fine» VALLO DELLA LUCANIA. Negli spogliatoi dello stadio “Morra”, ai volti cupi ed alla poca voglia di parlare dei calciatori del Gelbison, si contrappone la soddisfazione di quelli del Francavilla sul Sinni, probabilmente soddisfatti per il punto conquistato nel Cilento ma anche consci di aver sfiorato una vittoria che sarebbe stata clamorosa, ma meritata. “Ho assistito ad una partita bellissima, viva e molto combattuta - spiega il vicepresidente del Francavilla, Luigi Abitante - tra due squadre che si sono equivalse sul terreno di gioco senza mai arrendersi. A noi va il merito di averci creduto fino alla fine, grazie anche all'esperienza di Del Prete, che da solo ha fatto la differenza in avanti siglando una doppietta che ci consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Anche il gol che ha realizzato, in sforbiciata al volo, è stato strepitoso, ed il fatto che l'arbitro l'abbia annullato per fuorigioco, a mio avviso inesistente, gli ha negato la gioia di mettere a referto una marcatura spettacolare. Ma questa non è stata
l'unica decisione discutibile presa dal direttore di gara, in giornata no ed indotto all'errore dai propri collaboratori in più occasioni. L'espulsione di Campo, ad esempio, è stata decretata troppo frettolosamente, così come quella di Mazza all'ultimo minuto”. Abitante conclude così la propria analisi del match: “Per come si era messa la partita, il risultato finale ci può stare e ci può anche andare bene. Ma, per quanto visto nella ripresa, non possiamo non pensare che ci possa stare anche stretto, analizzando il computo delle azioni avute”. Sulla stessa lunghezza d'onda del vicepresidente lucano è anche il tecnico Lazic: “Abbiamo affrontato una signora squadra come la Gelbison, che ci ha messo in difficoltà sul piano del ritmo. Ma è stata una gara dai due volti. Nel primo tempo abbiamo fatto un po' fatica noi lasciando troppo l'iniziativa agli avversari. Nel secondo tempo, invece, siamo stati più dinamici ma anche ingenui, sia nel caso del fallo da rigore che nell'espulsione che ci ha ridotti in dieci nel momento forse migliore per noi. Certo, am-
Del Prete e in alto Lazic
metto che ci abbiamo messo del nostro con errori che potevamo tranquillamente evitare di commettere, ma per fortuna non ci siamo demoralizzati nemmeno in inferiorità numerica. Del Prete? Conosciamo tutti le sue
qualità. E' un calciatore fondamentale per noi, ma anche la prestazione di Melillo è stata positiva. Possiamo fare di più, anche se il pareggio ci può stare e ci soddisfa”.In casa Gelbison, infine, continua la reticen-
za ai taccuini dei tesserati del sodalizio vallese. Il tecnico Longo parla per tutti: “Abbiamo gettato al vento, ancora una volta, una partita che avevamo in pugno e potevamo gestire meglio. Questo dispiace doppia-
mente perché produciamo molto, ma raccogliamo sempre molto poco. Dobbiamo invertire questa tendenza perché la strada verso la salvezza è ancora lunga e molto dura”. sport@luedi.it
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Lunedì 1 dicembre 2008
Altobradanici a segno con Fiscina, ma non basta. Resta il tabù interno
Genzano, tre brutti ceffoni Gentili e doppietta di Milozzi: Fasano passa PAGELLE GENZANO VENEZIANO: (5) - . La giovane età gli impedisce di fare prestazioni esaltanti. Da lodare l'intervento al 41' su Formuso da pochi passi dalla porta. FISCINA. (6,5) - . E' l'unico a salvarsi da questa giornata negativa. All'8' segna, di testa, un gol apparso regolare a tutti, ma l'arbitro annulla. Al 18' suggella la sua buona prestazione con un gol dalla fascia dx. ha tanta grinta e…cuore per il Genzano. TRIFONE: (5) - . nei momenti topici della partita sembra di restare fuori dal gioco. Al 75' manca un aggancio nella propria area. al 77' ferma Formuso diretto in porta. MASTURZO: (5) - . Ha sbagliato tanti interventi, uno su tutti all'86' da pochi passi dalla porta non aggancia un pallone servito da Pepe. PAPAGNI: (5) - . Deve trascinare di più la squadra e farsi sentire dai compagni. Ha sofferto il gioco di Rufini e Milozzi. MORGIGNO: (5) - . Nelle poche conclusioni degli ospiti dove ti trovavi? L'avversario ha fatto quello che voleva, come al 17' in occasione del vantaggio del Fasano. SALBINI (:5) - . nella sua fascia ha fatto vedere poco o niente. Solo all'11' ha invitato, su punizione, De Rosa ad una bella deviazione di testa. DAL 59' COMPIERCHIO: (S.V) - . PEPE: (5,5) - . Solo su calci piazzati è un pericolo per gli avversari. E' poco per meritarsi la sufficienza. MURANO: (5) - .Questo diciottenne deve maturare di più. Non può al 48' farsi trovare impreparato, incescipa, ad un invito al tiro. All'80' da buona posizione, spedisce alle…stelle. DE ROSA: (5,5) - . Oggi le sue conclusioni non sono state determinanti. Al 1' colpisce bene, ma manda a lato. All'11' il suo colpo di testa è fermato dal portiere. Al 46' MALAGNINO: (5,5) - . Forse è la prima volta che scende sotto la sufficienza. Anche il forte venosino è rimasto imbrigliato dal gioco avversario. Non era al 100%. BOTTIGLIERI: (5) - . Deve imparare a non destreggiarsi in mezzo a tanti avversari a fare il Maratona ed essere più concreto. Al 22' pur decentrato, in ara avversaria, palla in suo possesso, si fa sorprendere dall'avversario. Dal 46' ARPAIA: s.v.
S.GENZANO FASANO
1 3
SPORTING GENZANO: Veneziano 5; Fiscina 6,5; Trifone 5; Masturzo 5; Papagni 5; Morgigno 5; Salbini 5 ( al 59' Compierchio s.v.); Pepe 5,5; Murano 5; De Rosa 5,5 ( al 46' Malagnino 5,5), Bottiglieri 5 (al 46' Arpaia s.v.). A disposizione: Castelgrande, Marquez, Autiero, Lardiello. Allenatore: Conversano ( Bardi squalificato). A.S. FASANO CALCIO: Ullasci, Greco, Pisano, Salvestroni, Mignone, Comandatore, Gentili ( al 75' Datri), Rufini, Formuso ( all'88' D'Arcante), Milozze (all'85' Doria), Di Matera. A disposizione: Coves, Sanna, Giovannico, De Lorenzo. Allenatore: Maiuri. ARBITRO: Verdenelli di Foligno. Assistenti: Pagnotta di Nocera Inferiore e Monetta di Salerno. MARCATORI al 17' e 54' Milozzi (F), al 18' Fiscina (G). 74’ Gentili (F) NOTE: Ammoniti: Ullasci, Formuso e Datri (Fasano), Fiscina ( Genzano) Angoli: Genzano: 10; Fasano: 5. Recupero: 1° tempo /; 2° tempo: 4'.Presenti circa 50 tifosi del Fasano. GENZANO DI LUCANIA-Pur privo di otto giocatori, tra squalifiche ed infortuni, il Fasano, specie nel 2° tempo, alla presenza di 50 tifosi al seguito, che hanno incitato la squadra dal primo all'ultimo minuto, ha conquistato una vittoria salutare per la classifica. Il Genzano, con Malagnino e Compierchio in panchina, ha giocato bene solo nella prima frazione di gioco, nel secondo tempo si è…perso. da salvare la prova del solo Fiscina, autore anche di un gol, per molti sembrato regolare. Terna arbitrale e giocatori prima della partita hanno pubblicizzato lo striscione “sostieni Telethon”. Terreno di gioco allentato per le piogge dei giorni scorsi. parte subito in attacco il Genzano, de Rosa viene fermato in angolo da Pisano. Sull'angolo battuto da Pepe ( bravo, oggi, solo nei calci piazzati) De Rosa colpisce bene di testa, ma la sfera va a lato. Per il campo pesante saranno decisive le fasce e le qualità dei giocatori. In questi minuti il Fasano non affonda. Al 7' Bottiglieri, viene fermato fallosamente da Pisano, sulla fascia dx. La punizione battuta da Pepe, viene colpita di testa da Fiscina,
Lo striscione per la ricerca esposto a inizio gara
La formazione dello Sporting Genzano scesa in campo col Fasano
da pochi passi dalla porta, e segna. L'arbitro, su segnalazione dell'assistente, annulla. Le proteste del pubblico e dei giocatori non fanno cambiare idea al direttore di gara. Al 9' De Rosa, in area avversaria, in semirovesciata, colpisce verso la porta, conclusione a lato. All'11' Salbini, dalla sx, su punizione per la testa di De Rosa, la conclusione è parata da Ullasci. La pressione dei giocatori locali è asfissiante. Al 15' salbini, dai 30 mt, fa partire un siluro, di poco a lato. Ma al 17' va in vantaggio il Fasano, al primo affondo: da centrocampo punizione battuta da Pisano, verso l'area locale, Formuso è bravo a fare la sponda di petto all'argentino Milozzi che con un preciso tiro, dal limite dell'area, sorprende Veneziano. Neanche il tempo di riprendere fiato, ed il Genoano pareggia: Bottiglieri sulla sua fascia libera
Fiscina ad un tiro cross che va a finire in rete, inutile il tentativo di salvataggio di Greco. Al 22' Bottiglieri, entrato in area, vede libero De Rosa, la palla viene intercettata da Pisano, che aveva capito le intenzioni del giocatore locale. Al 23' su angolo di Pepe, Morgigno di testa colpisce la palla che va oltre la traversa. Al 27' De Rosa batte una punizione dal limite dell'area che va a finire sulla barriera. Da questo momento si vive una fase marmorea della gara. E' Milozze al 30' ad impegnare Veneziano ad una parata, con un tiro da fuori area. Al 32' Morgigno, di testa, sbroglia una situazione delicata nella propria area. Al 36' Gentili, su cross di Pisano, colpisce al volo, la sfera va oltre la traversa. Al 38' bella azione dei locali: Salbini, dalla fascia sx, per Bottiglieri che libera Murano ad un tiro fermato dal corpo di un avversario. Al 39'
Spogliatoio Maiuri: «La mia squadra ha le carte in regola per conquistare la salvezza»
Nei: «E’ stata una débacle senza attenuanti» IN CASA Genzano a fare il commento della partita è, come al solito, il presidente Donato Nei: “quella di oggi, è una sconfitta senza attenuanti. Salverei solo gli ultimi dieci minuti della partita, mi è sembrato di assistere ad un assalto dei miei verso la porta avversaria. E' una magra consolazione! Ancora una volta devo evidenziare la nostra sterilità in attacco, bisogna rimediare immediatamente, prima che sia troppo tardi. Accetto questa sconfitta, a differenza delle altre decise da errori arbitrali. L'avversaria è stata abile nelle ripartente ed a velocizzare il gioco, sorprendendo i nostri giocatori. Al di là del risultato, piena fiducia al mister bardi, che continuerà a guidare il Genzano”. Il presidente del Fasano, Annino De Finis, da quattro giornate segue la squadra dalla panchina, portando probabilmente fortuna alla sua squadra. Avvicinato ha riferito: “ ab-
Di Matera scende per 20 mt, indisturbato, conclusione da dimenticare. Al 41' Salbini, nella propria area, nel tentativo di allontanare la palla, “passa” a Formuso, che da due passi dalla porta, tira addosso al portiere. Al 42' Rufini, sugli sviluppi di un angolo, conclude a rete, Veneziano c'è e para. Si rientra negli spogliatoi. Nella ripresa il Genzano fa entrare Malagnino e Compierchio e al 48' è proprio Malagnino a scendere sulla fascia sx, entrato in area, a pochi passi dalla porta, invece di tirare, pecca di “altruismo”, passa a Murano che incespica alla Fantozzi. I tanti errori dei locali, finiscono per favorire l'avversario e al 54' il Fasano raddoppia: da centrocampo Mignone serve Milozzi, che smista sulla fascia dx per Formuso, il cross del 18enne pugliese è perfetto per la testa dell'argentino, che centra l'angolino alla destra del portiere. Il Genzano non ci sta e Murano al 60' spreca il pareggio: in area controlla e tira, la respinta del portiere va a finire sul corpo del centravanti genzanese e la palla, come una scheggia, termina la sua corsa a lato. Gol mancato, gol subito. Al 64' giunge il terzo gol degli ospiti: la palla in possesso del Genzano nella metà campo avversaria, viene persa dagli avanti locali, Rufini, velocizza per Gentili, fuorigioco non riuscito dalla difesa locale, scende indisturbato l'ala pugliese per 30 metrit, a tu per tu con Veneziano, lo sorprende con un tiro angolato. La reazione del Genzano produce al 71' un colpo di testa effettuato debolmente da Pepe, su un cross di Malagnino. Al 74' Arpaia colpisce di testa, ma Rufini spazza. All'80' Murano si libera bene sulla fascia destra di un avversario, entrato in area, la conclusione è da… dimenticare. All'81' Fiscina, sulla fascia destra, libera Masturzo in area, pur decentrato, il difensore del Genzano, spedisce la palla in…meta. Nel rugby questa conclusione sarebbe stata valida. All'82' pepe, su punizione, manda l'ennesimo cross in area, il portiere non trattiene, Fiscina, si fa anticipare da un avversario in angolo. All'86' Masturzo non aggancia da pochi passi dalla porta, un cross di Pepe. All'88' Murano dal limite spedisce alle…stelle. Nei 4' di recupero: al 92' Pepe imbecca Masturzo, che di testa manda oltre la traversa. Si chiude qui una partita che il Genzano poteva gestire meglio. Lorenzo Zolfo
Grottaglie, De Santis firma la prima vittoria stagionale Il tecnico Orlando inizia bene GROTTAGLIE ANGRI
1 0
GROTTAGLIE (4-4-2): Di Leo 6; Favret 6, Solidoro 6.5, Camassa 6.5, Ianneo 6 (27' st Di Quinzio sv); Pastano 6, D’Amario 6, Marini 6, D’Amblè 6.5; De Angelis 7.5 (45' st Arcadio sv), Piperissa 6 (10' st Carteni 6). A disp.: Vitale, Fraschini, Carlucci, Cafforio. All.: Orlando. ANGRI (4-3-3): Cortese 6; Formisano 6, Cacace 6 (23' st Zerillo 6), Manzo 6.5, De Sio 6; Vezzoli 6 (40' st Cocuzza sv), Amarante 6, Piemonte 6.5; Amoroso 6 (10' st Picariello 6), Radicchio 6.5, Galdi 6. A disp.: De Rosa, Lambiase, Fabbricatore, Bennato. All.: Erra. ARBITRO: Manganiello di Pinerolo. MARCATORE: 25' pt De Angelis.
Una fase della gara di ieri e a destra Conversano vice di Bardi
biamo giocato la nostra onesta partita contro una buona squadra, sfortunata nelle conclusioni. i miei ragazzi quando scendono in campo devono dare il massimo. Oggi, con tanti Juniores in campo, eravamo anche in
emergenza. Doppio plauso ai miei ragazzi che hanno sfruttato al meglio le occasioni avute. da quando sto in panchina la squadra ha raccolto 10 punti in 4 gare”. Mister Maiuri del Fasano ha aggiunto: “ il Genzano ha tutte
le carte in regola per conquistare una facile permanenza in serie D. Il gioco che chiedo ai miei ragazzi è raggiungere il massimo degli obiettivi con palla a terra e veloci in contropiede”. lo.zo.
INIZIA nel migliore dei modi l’avventura di Orlando, che in settimana ha sostituito Del Rosso, sulla panchina del Grottaglie. Regalata ai tifosi la prima gioia stagionale acciuffando, in concomitanza col Cilento, il primo posto utile in zona play-out. Partita ordinata quella giocata dal Grottaglie che è riuscita a portarsi in vantaggio (altro piccolo record in questa stagione), e quindi di gestirlo con qualche patema sul finale di gara. Nel primo tempo decisamente piu´ Grottaglie: al 25´ il classe 90´ grottagliese Ciro De Angelis firma il marchio sulla gara con una perla d´alta classe, stop di petto e girata dal limite che fa esplodere il D´Amuri.
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica A. Cristofaro-Ricigliano
3-2
A. Tricarico-Policoro
2-1
Avigliano-Atella M.
0-1
Balvano-Banzi
3-0
F. Matera-Az Picerno
4-0
12ª giornata Marcatori
s.t.: 5’ Villano (A), 22’ Volturno (A), 41’ (r) Carpinelli (r), 43’ Montenegro (A), 45’ Piegari (R) s.t.: 11’ Nigro (P), 34’ (r) Bozzi (AT), 38’ Basile (AT) pt: 11’ Smaldore
s.t.: 24’ Severino, 32’ Morelli, 47’ Federico
s.t.: 16’ Di Cecca E., 27’ Andriotti, 28’ Farinola, 43’ Di Cecca P.
Irsinese-C. Pisticci
0-1
Valdiano L.-Ferrandina
3-1
Vultur-Murese
1-3
p.t.: 9’ Mels
p.t.: 5’ Sanseviero (V); s.t.: 5’ Di Brizzi (V), 13’ Sanseviero (V), 49’ (r) Messeri (F)
p.t.: 5’ Di Senso (M), 35’ Cella (M); s.t.: 17’ Antohi (M), 20’ (r) Lamorte (V)
Prossimo turno
49
A. CRISTOFARO MURESE C. PISTICCI VALDIANO L. POLICORO A. TRICARICO RICIGLIANO ATELLA M. AVIGLIANO IRSINESE FERRANDINA F. MATERA BALVANO BANZI AZ PICERNO VULTUR
29 29 26 21 21 19 18 16 15 14 13 12 11 11 11 4
12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
9 9 8 5 6 6 5 5 5 3 3 4 3 3 3 1
2 1 2 1 2 2 6 1 3 3 1 5 3 4 1 6 0 7 5 4 4 5 0 8 2 7 2 7 2 7 1 10
26 22 24 20 15 19 13 11 13 9 12 14 12 11 11 5
8 9 8 10 11 15 11 17 17 11 13 24 19 20 26 18
7 5 6 6 5 6 5 6 7 7 5 7 7 5 6 6
5 4 5 3 4 5 3 4 4 2 2 3 3 3 3 0
1 1 1 3 1 0 2 0 0 2 1 0 2 1 2 1
1 0 0 0 0 1 0 2 3 3 2 4 2 1 1 5
15 15 12 12 7 14 6 6 9 4 7 7 10 7 7 4
5 6 3 5 1 7 2 3 9 7 6 11 6 5 7 12
5 7 6 6 7 6 7 6 5 5 7 5 5 7 6 6
4 5 3 2 2 1 2 1 1 1 1 1 0 0 0 1
1 1 1 3 2 1 1 1 0 3 3 0 0 1 0 0
13ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Atella M.-Irsinese Az Picerno-Avigliano Banzi-A. Cristofaro C. Pisticci-Vultur Ferrandina-Balvano Murese-A. Tricarico Policoro-Valdiano L. Ricigliano-F. Matera
0 11 3 18 +3 1 7 3 13 +7 2 12 5 16 +2 1 8 5 10 -3 3 8 10 4 -1 4 5 8 4 -5 4 7 9 2 -4 4 5 14 -6 -8 4 4 8 -4 -11 1 5 4 -2 -12 3 5 7 -1 -9 4 7 13 -10 -14 5 2 13 -7 -15 6 4 15 -9 -11 6 4 19 -15 -13 5 1 6 -13 -20
8 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (C.Pisticci) 7 Reti: Salamone (V.Lauria) Grieco (1) (C.Pisticci) 5 Reti: Leone A., Volturno (A.Cristofaro); Petilli (Avigliano); Severino (Balvano); Messeri (1) (Ferrandina); Fiorino (1) (Irsinese); Di Senso (Murese); Nigro (Policoro); Sanseviero (V.Lauria) 4 Reti: Montenegro, Villano (A.Cristofaro); Caivano (AZ Picerno); Russo (Policoro); Di Falco (V.Lauria); Libutti (Vultur) 3 Reti: Scarfone (2) (A.Tricarico); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Bavaro F., Gogoni, Mancini (1) (Banzi); Gagliardi (C.Pisticci); Antohi, Dutra (Murese); Zizzamia (2) (Policoro) 2 Reti: Astudillo, Baldini (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1) (Atella); Di Pietro, Santopietro, Tornillo (Avigliano); Federico (1), Pecoriello G. (1) (Balvano); Greco, Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Di Cecca E., Di Cecca P., Farinola D. (F.Matera); Giancaspero (Irsinese); D'Arca (Murese); Rapolla (Policoro); Carpinelli (2), Giordano, Sgambati (Ricigliano); Di Brizzi (V.Lauria)
Succede tutto nella ripresa. Aprono Villano e Volturno, di Montenegro il gol partita
L’Oppido non molla la vetta I biancoverdi soffrono ma domano un ottimo Ricigliano A. CRISTOFARO 3 RICIGLIANO 2 ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Giganti Ge., Manniello Dom., Leone A., Provenzale R., Volturno, Leone G. (34' pt Pappalardo), Vaccaro, Montenegro (46' st Giganti Gi.), Astudillo, Villano; All. Manniello Don. RICIGLIANO: Perillo, Pietrafesa Mau., Gaudioso, Piegari, Limatola, Pignata, Mastroberti (37' st Giorndano), Carpinelli, Robertazzi, Pietrafesa Mas., Sgambati; All. Natiello (squalificato). ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Salvia – Paolillo) RETI: 5' st Villano; 22' st Volturno; 41' st Carpinelli (rig.); 43' Montenegro; 45' Piegari. NOTE: ammoniti al 34' pt Leone G.; al 40' pt n.6; al 41' st Volturno. OPPIDO LUCANO – Al comunale di Oppido Lucano, la sfida tra A. Cristofaro Oppido e Ricigliano finisce 3-2 a favore dei padroni di casa. Il pronostico era tutto a favore dei bianco-verdi, ma il Ricigliano delle ultime settimane ha dimostrato carattere e grinta da vendere. Gli uomini di Manniello, nonostante una partita sotto tono, riescono a portare a casa i tre punti e conquistare, così, la sesta vittoria consecutiva. Il Ricigliano, invece, dopo aver raccolto 11 punti nelle ultime cinque gare (tre vittorie e due pareggi) viene sconfitta dai bianco-verdi di Oppido. La gara fatica a decollare e le migliori occasioni da gol si vedono solo sugli sviluppi di calci piazzati. Le
due squadre si equivalgono. Poco dopo la mezzora, la squadra di casa prova a spingere sull'acceleratore ma gli ospiti hanno una difesa ben calibrata e i padroni di casa non riescono a sfondare. Da segnalare al 34' l'infortunio occorso a Leone G., costretto a lasciare il campo anzitempo. La seconda frazione di gioco, invece, è scoppiettante con le due formazioni alla ricerca del gol sin dal primo minuto. Al 5' Leone A. lancia Villano che, a tu per tu con Perillo, non sbaglia. È 1-0. Gli ospiti reagiscono creando diverse opportunità da rete, soprattutto con Robertazzi, ma il punteggio resta invariato sino al 22' quando, direttamente da calcio d'angolo, Astudillo mette in mezzo un pallone che Volturno insacca facilmente per il raddoppio oppidese. Il Ricigliano non ci sta e si riversa nella metà campo avversaria e al 32' Robertazzi centra il palo alla destra di Di Corato. A cinque minuti dal termine la partita sembra finita ma al 41' il Signor D'Alessandro assegna un generoso rigore agli ospiti per atterramento di Giordano da parte di Giganti Ge.. Dal dischetto Carpinelli non sbaglia e la partita è riaperta. Passano due minuti e Montenegro trafigge per la terza volta Perillo, su assist di Villano. Ancora due minuti e Pietrafesa Mas. calcia una punizione per Limatola che tira da fuori e batte ancora Di Corato per il 3-2. Nei minuti di recupero il Ricigliano prova a forzare i tempi e il ritmo di gioco,
Villano
ma l'A. Cristofaro Oppido difende con tutti i suoi effettivi e lascia pochissimo spazio alle incursioni avversarie. Per l'A. Cristofaro Oppido il primato in classifica, seppur condiviso con la Murese, è ancora una bella realtà. E il testa a testa tra le due capolista proseguirà nel prossimo turno, con la Cristofaro di scena a Banzi e la Murese che ospiterà il Tricarico. Per il Ricigliano una sconfitta che sta stretta per quello che si è visto in campo; un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Rocco De Rosa
Montenegro
Natiello: «Un pari il risultato più giusto» A fine gara mister Natiello che ha seguito la partita dalle tribune commenta così: “Io credo che la squadra abbia giocato bene - afferma Natiello - e se andiamo a contare le occasioni da rete, forse, ne abbiamo avute più noi. L'Oppido ha concretizzato quello che ha creato, mentre noi le abbiamo sciupate tutte. Penso che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per come è stata la partita. L'arbitro è stato bravo. Il nostro obiettivo principale resta quello dei play-off e con questa squadra tranquillamente ci riusciremo. Venire a giocare a Oppido – conclude mister Natiello - contro la capolista facendo bene e giocando a viso aperto non è da tutti.
Siamo stati bravi.” Dall'altra sponda un mister Manniello preoccupato molto dagli infortuni dei suoi. “Il pareggio sarebbe stato il risultato giusto - esordisce Manniello -. La squadra non si è espressa come nelle scorse partite ma l'importante era vincere e portare a casa i tre punti. Quello che mi preoccupa di più ora sono gli infortuni. Oggi - conclude mister Manniello - hanno accusato lo stesso problema fisico Leone G., Astudillo e Montenegro, forse dovuto all'allenamento col freddo e con la pioggia della scorsa settimana. La squadra, però, può fare molto meglio.” r.d.r.
50
Sport Di Senso segna subito e mette la gara in discesa, Cella e Antohi la chiudono
Lunedì 1 dicembre 2008
La Murese si rialza I biancorossi passeggiano a Rionero VULTUR MURESE
1 3
VULTUR: Sicuro, Larotonda, Di Tolve, Scalise G. (1'st Marmora), Cripezzi D., Scalise F., Barbaro, Matarangolo, Libutti, Lamorte, Strozza. A disp.: Martone, Cripezzi J., Lanotte, Callimo, Viggiano, D'Urso. All. Ficarazzi MURESE: Scaldaferri, Gerbasio, Zaccardo, Nardiello (36'st Innocenti), Lotano, Cella (26'st Cardillo), D'Arpa, Iacullo, Dutra (45'st Tummillo), Anthoi, Di Senso. A disp.: Cocina, Galante, Carlucci, Guerra. All. Lardo ARBITRO: Rubino di Moliterno (De Luca-Diotisalvi) RETI: p.t. al 5' Di Senso (M), al 35' Cella (M),; s.t. al 17' Anthoi (M), al 20' Lamorte, rigore (V). NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, partita disturbata dal vento. Ammoniti Lotano, Iacullo e Nardiello per la Murese; Lamorte per la Vultur. Angoli: 6 a 3 per la Murese. Recupero: p.t. +0; s.t. +3'. RIONERO - Al comunale “Pasquale Corona” la Murese di mister Lardo ha conquistato l'intera posta in palio superando senza troppo sforzo la Vultur. La differenza tra le due formazioni è particolarmente consistita soprat-
Lardo: «Noi bravi a non sottovalutarli» A FINE gara abbiamo parlato con mister Lardo di una partita secondo copione, facile da gestire e da vincere. “Di facile si parla sempre dopo che si è vinto - ha risposto il tecnico - ma non è stato proprio così anche se obiettivamente in campo c'era una differenza di valori abbastanza netta. Lei mi insegna che in questo tipo di partite la squadra che non ha niente da perdere può dare tutto e mettere in difficoltà la squadra favorita. Non è stato così per noi oggi anche perché siamo stati fortunati a giocare per primi in favore di vento. La partita comunque è stata sempre
Anthoi ieri in rete
tutto nella migliore capacità degli ospiti di sfruttare le occasioni da rete. Infatti i muresi senza essere trascendentali hanno, ancora una volta, messo a nudo quelli che sono i limiti dell'undici bianconero, oggi in maglia biancoamaranto, composto da giovani che hanno soprattutto bisogno di fare ancora tanta esperienza e di acquisire freddezza davanti
al portiere avversario, anche se si chiama Scaldaferri, una garanzia per la porta della squadra prima in classifica. La Vultur, è chiaramente palese a tutti, necessita urgentemente di essere rinforzata con il mercatino di dicembre che apre già da oggi. Voci di corridoio, come suol dirsi, hanno confermato che la società correrà
ai ripari e si spera che già da domenica prossima si possa contare sui nuovi arrivati. Per i vulturini la partita si è subito messa in salita. Infatti già al 5' la Murese si è portata in vantaggio con la rete di Di Senso che ha sfruttato al meglio l'assist su punizione di Zaccardo. Debole la reazione dei locali che all'11' sono stati graziati dallo stesso Di Senso, che da ottima posizione ha mancato il raddoppio con un diagonale rasoterra, finito di poco lontano dal palo alla destra di Sicuro. Al 16' sgroppata di Larotonda sulla destra che prima imposta e dopo uno
nelle nostre mani tant'è che abbiamo colpito anche due pali e creato diverse occasioni. Solo la bravura del portierino locale, che è stato all'altezza in più di un'occasione, ha limitato un po' il passivo. Credo però che la vittoria sia ampiamente meritata e auguro al Rionero, una squadra con un grosso blasone, che dispiace vedere con così pochi punti in fondo alla classifica e vedere la gente che contesta perché questa è una piazza che non merita questa posizione, migliori fortune perché sicuramente merita di giocare in una categoria superiore”. m.r.
scambio va al tiro respinto da Scaldaferri a mani aperte ma Libutti in leggero anticipo non riesce ad approfittarne della corta respinta. Al 27' gli ospiti hanno colpito il palo su calcio piazzato di Zaccardo. Al 35' Cella porta a due le reti per la Murese su grosso regalo della difesa locale. Nella ripresa mister Ficarazzi manda in campo Marmora al posto di G. Scalise. Al 3' Scaldaferri è pronto ad intervenire sull'insidioso tiro di Libutti. Al 6' in evidenza il portierino locale che con un colpo di reni salva la propria rete respingendo la palla dai pressi della base del palo alla sua destra.
Al 12' sono i rioneresi a mancare il gol con Marmora che da buona posizione ha tirato debolmente fra le braccia del portiere ospite. Al 17' la terza rete dei muresi con Anthoi che prima si beve due avversari e poi batte il portiere locale in uscita. Al 20' la rete su calcio di rigore dei locali battuto da Lamorte e che egli stesso si era procurato. Al 30' Sicuro devia in angolo un pericoloso tiro di Di Senso. Al 41' i rioneresi hanno invano reclamato il rigore per un evidente ostruzionismo in area di Gervaso ai danni di Barbaro lanciato a rete. Michele Rizzo sport@luedi.it
Nell’equilibrio l’Irsinese viene punita da Mels
Gli ospiti recriminano per un gol fantasma
Pisticci, dolce novembre Cinque vittorie in cinque gare
Il Valdiano non si ferma
IRSINESE PISTICCI
0 1
IRSINESE: Cucuglielli, Sansone, Piscitelli (37' s.t. Lorusso), Cannito (4' s.t. Di Nardo), Girone, Cristallo, Cardano, Vitale, Giancaspero, Fiorino, Laurieri (37' s.t. Armenise). A disposizione: Fiore, Granieri, Piccininno, Popolizio. All.: Patella. PISTICCI: Coretti, De Nittis, Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Fortunato, Gagliardi (33' s.t. Magno), Mels, Greco. A disposizione: Clementelli, Amato, Prisco, Pierro, Lorenzatti, Regina. All: Valente. ARBITRO: Pascaretta (sez. di Moliterno). Collaboratori: Guida, Cantiani (sez. di Venosa). RETE: Mels 9' p.t. NOTE: Ammoniti: Piscitelli, De Biasi, Guarino: Recuperi 2' e 4'. IL PISTICCI passa anche ad Irsina e chiude a punteggio pieno un mese di novembre da primato grazie alla quinta vittoria in altrettante gare, di cui tre giocate in trasferta. Il successo consente di non perdere terreno dal tandem di testa formato da Murese ed A. Cristofaro entrambe vittoriose nella dodicesima di Eccellenza. Il successo sull'Irsinese è tanto importante quanto sofferto. Decide una punizione di Mels dopo 9 minuti. Poi sale in cattedra Coretti i cui interventi risultano provvidenziali in almeno tre circostanze. Gli ospiti partono forte e
dopo solo 2 minuti confezionano una ghiotta occasione: Gagliardi si ritrova smarcato sul filo del fuorigioco, ma calcia su Cucuglielli in uscita e rimedia solo un corner. Alla seconda sortita offensiva i gialloble passano in vantaggio: Mels ottiene una punizione dalla lunetta e s'incarica del tiro. L'esecuzione è pregevole e Cucuglielli è battuto sulla sua destra. Nella fase iniziale il Pisticci sembra avere il comando del gioco, ma l'Irsinese si riorganizza ed alza il baricentro, anche se i pericoli maggiori arrivano tutti da calci da fermo. Al minuto 11 Laurieri calcia una punizione dalla distanza sui cui sviluppi la difesa pisticcese rimedia in angolo. Al 20' la punizione di Fiorino è debole e centrale. Il Pisticci non riesce ad orchestrare la manovra a centrocampo e non brilla come accaduto nelle ultime uscite. Alla mezz'ora l'Irsinese sfiora il pareggio: corner dalla sinistra e colpo di testa sottoporta di Giancaspero, su cui Coretti si avventa d'istinto e con un prodigio leva la sfera dalla porta. Ma al 37' il Pisticci ha l'occasione per il raddoppio: Gagliardi si ritrova ancora in ottima posizione dopo avere eluso l'off side, ma spara sul portiere da buona posizione. Al 39' è ancora super Coretti. I rossoneri usufruiscono di una punizione dal lato destro della zona d'attacco che Piscitelli calcia teso in mezzo all'area, la sfera buca la mischia in area e punta dritto sul secondo pa-
lo, ma Coretti, che la vede solo all'ultimo, si tuffa alla sua destra e sventa in corner. Allo scadere la sfida si ripetete: il numero uno pisticcese alza sulla traversa una velenosa punizione dalla lunga distanza di Piscitelli. Nella ripresa il copione della partita non cambia. Complice un terreno di gioco sterrato, ma molto veloce ed elastico, risulta difficile imbastire trame di gioco arrembanti. Ed il Pisticci, per caratteristiche, ne esce penalizzato. Anche se dopo 3 minuti Grieco trova spazio in area chiamando alla pronta risposta l'ex Cucuglielli. Al 14' una volitiva Irsinese cerca ancora la via del pareggio. Fa tutto Fiorino, bravo a trovare spazio in un fazzoletto e cercare la conclusione che spaventa Coretti, ma termina di poco a lato. Il Pisticci, allora, prova a sorprendere in contropiede: Mels apre per l'inserimento di Casale che crossa a centro area dove Cucuglielli vola ad anticipare Gagliardi. Poi alla mezz'ora è Lavecchia a provare la stoccata acrobatica, ma la conclusione è rimpallata dalla difesa. Al 31' quella tra Coretti ed i calci da fermo dei padroni di casa diventa una questione personale: ci prova Fiorino con una pregevole esecuzione, sulla quale l'estremo gialloble vola in basso al destra, salvando ancora la sua porta. Poi nel quarto d'ora finale il Pisticci riprende il controllo della partita e da quel momento non corre più rischi. Roberto D’Alessandro
Sanseviero in grande spolvero: doppietta VALDIANO FERRANDINA
3 1
RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre; Di Falco, Calandriello, Guida; Chiacchio, Pascuzzo, Sanseviero (36' st Salvitelli); Cava (45' st Colombo), Di Brizzi (19' st Polito). A disp.: Loguercio, Romano, D'Alto, Zuccarelli. All.: F. Masullo FERRANDINA: Policano, Amitrano, Granato; Romeo, Russo, Ciardo (41' pt Luongo); Forino (34' st Pantone), Nacarlo, Messeri; Saulle, Matrice (10' st Esposito). A disp.: De Vincenzo, Canitano. All.: A. Stigliano ARBITRO: Caprioli di Venosa (Esposito Martinese) RETI: 5' pt Sanseviero (RV); 5' st Di Brizzi (RV), 13' st Sanseviero (RV), 49' st Messeri (rig., F). NOTE: Ammonito Pantone (F) per gioco pericoloso. Espulsi: nessuno. Cielo parzialmente nuvoloso, clima rigido a causa di forti raffiche di vento, terreno appesantito dalle piogge dei giorni passati. Spettatori: poco meno di 200. Angoli: 3-4. Recuperi: pt 1'; st 3'. MARSICO NUOVO - A passo spedito. Il Ruggiero Valdiano ottiene il suo decimo risultato utile di fila, superando al "Del Sole" il Ferrandina con il punteggio di 3-1. I rosanero, attenti a contenere l'impeto con cui i basentani hanno affrontato i primi 45', hanno costruito la loro vittoria nella seconda frazione di gioco, apertasi con le due reti che hanno deciso la partita. Il racconto della partita: la squadra di Masullo, priva di Salamone, D'Amato e Malito, schiera Sanseviero in prima linea, avanza Cava sulla trequarti ed affida a Di Brizzi l'onere di sostenere il giovane cannoniere; l'undici di Stigliano, costretto a rinunciare allo squalificato Grieco ed a Mastrangelo, ripropone Messeri in avanti, affiancato da Saulle. I valdianesi passano in vantaggio al 5': calcio di punizione di Cava, parabola morbida per Sanseviero che di testa batte Policano. Dieci minuti più tardi, Messeri impegna dai 25 metri Serra, che devia il pallone sopra la traversa. Al 25' l'autore dell'1-0, con un tiro ra-
Sanseviero
soterra, costringe la retroguardia avversaria ad un difficile disimpegno. A sei minuti dalla pausa, l'episodio che avrebbe potuto dare un altro senso alla partita: Amitrano colpisce dalla lunga distanza, il pallone finisce sulla traversa per poi rimbalzare sulla linea. Le immagini televisive non sciolgono il dubbio sulla validità o meno della rete, che l'arbitro non convalida. L'ultima palla-gol giunge al 43': conclusione dalla distanza di Di Brizzi, che spedisce a lato. L'incostante Ruggiero Valdiano del primo tempo si trasforma nella ripresa. Al 5' arriva il raddoppio: lunga rimessa di Torre, Di Brizzi batte a rete di testa, sorprendendo i difensori ospiti, intenti a marcare Sanseviero. Il nuovo goleador rosa-nero, otto minuti più tardi, firma il 3-0: stupenda giocata in velocità propiziata da Cava, Sanseviero con un diagonale imprendibile supera Policano. Il Ferrandina reagisce timidamente solo nel finale: al 48', l'arbitro Caprioli assegna un rigore ai materani per un fallo con il braccio di Torre. Messeri trasforma dal dischetto l'ininfluente 3-1. Le due prossime sfide decideranno parte della stagione del R. Valdiano: prima la trasferta di Policoro, poi la gara in casa contro la Murese. Carmine Marino
Sport 51 Avigliano imbrigliato e poche emozioni: sarebbe stato giuso il pari Lunedì 1 dicembre 2008
Smaldore pesca il jolly Atella corsaro con un tiro aiutato anche dal vento La sfida salvezza va ai rossoblù
Tris sul Banzi e il Balvano va BALVANO BANZI
3 0
BALVANO: Moretto, Cilibrizzi, Iacullo, Turturiello P., Simone, Piegari, Palladino, Falcone, Turturiello D., Federico, Sabatino. A disp. Villani, Morelli, Bovino, Califano, Severino, Pentangelo, De Leonardis. All. Turturiello P.. BANZI: Lobasso, Spineto, Perrino,Teto, Mastrodomenico, Visceglia, Bavaro D., Netti, Bavaro F., Armento, Mancini. A disp. Ferri, Cioffi, Laghezza. All. Angelino. RETI: st 24’ Severino, 32’ Morelli, 47’ Federico. AGGANCIO riuscito per il Balvano, che sul campo di Ricigliano batte il Banzi e lo raggiunge a quota 11 punti in classifica. Ottima la prova dei ragazzi di Pio Turturiello, in pieno controllo della gara già nel primo tempo. Nel quale, però, non riuscivano a sbloccare il risultato anche per i meriti della retroguardia ospite. Il gol che indirizzava la
AVIGLIANO ATELLA
0 1
AVIGLIANO: Vaccaro, Tornillo, Carlucci D., Muzzillo, Lorusso (35' s.t. Darwish); Grieco F. (1' s.t. Verrastro), Camelia,Santopietro, Di Pietro, Fiorino; Petilli. Non entrati Chianese, Carlucci W., Petraglia, Sileo, Ottati. All. Filadelfia. ATELLA M.: Mariano, Caselle, Manfreda, Larotonda, Catenacci; Leccese, Gamma (33' Telesca), Angelillo, Smaldore (12' s.t. Colangelo); Grieco P. (25's.t. Pascale), Carriero. Non entrati Di Biase, Lanotte, Dannucci, Guglielmi. All. Mecca. ARBITRO: Cappiello di Matera (guardalinee Lasala e Sofia). RETE: 11' Smaldore. NOTE: pomeriggio fresco e ventoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Camelia (A), Mariano e Smaldore (AM). Calci d'angolo 12-1 per l'Avigliano.
Turturiello
partita a favore dei rossoblù di Turturiello arrivava al 24’ della ripresa: su cross dal fondo di Federico, Severino anticipava tutti di testa infilandola palla nell’angolo basso alla sinistra di Lobasso. La leggittimazione sulla vittoria del Balvano arrivava poi con la rete di Morelli e il sigillo finale di Federico, al cospetto di un Banzi che tentava inutilmente di creare qualche grattacapo a Moretto. Prestando però il fianco alle veloci ripartenze della squadra di casa. sport@luedi.it
AVIGLIANO - Una sventola da quasi trenta metri, la palla che gira, spinta anche dal forte vento favorevole, e finisce alle spalle di Vaccaro. Sarà pure, come si dice, il tiro della domenica, ma è comunque un gran bel tiro. Autore Smaldore, e per l'Atella Monticchio è il primo successo esterno del campionato. Arriva dopo undici minuti, il gol partita. Dopo, è difesa ad oltranza di un risultato preziosissimo, per gli uomini di Mecca. Difesa con le unghie e con i denti (e con qualche trucchetto, le perdite di tempo ad ogni stop del gioco troppo tollerate da Cappiello), per chiudere ogni spazio all'Avigliano. E quando non ci arrivano gli altri, c'è Mariano, ex di turno fin troppo beccato dal (pochissimo, al solito) pubblico, a salvare la vittoria. Per l'Avigliano, matura così
Filadelfia, tecnico dell’Avigliano
la terza sconfitta consecutiva. Al termine di una gara che i ragazzi di Filadelfia hanno cercato in tutti i modi di raddrizzare, mettendoci, almeno dalla mezz'ora in poi, cuore e buona volontà e, soprattutto nella ripresa, anche qualche buona trama di gioco, senza riuscire, però, a forzare il bunker eretto dall'Atella. A farlo, ci aveva provato proprio in avvio Fiorino, sulla sberla dalla distanza bravo Mariano a respingere, meno Santopietro nel tentativo di tapin. Ancora fuori De Mita (ex di turno), con Potenza non disponibile, Tornillo a destra e Lorusso a sinistra sono gli uomini che Filadelfia sceglie come esterni difensivi, appoggiati in mezzo da Donato Carlucci e Muzzillo; con il rientro di Di Pietro, il centrocampo torna ad assumere la sua fisionomia naturale, Francesco Grieco va a destra, Fiorino a sinistra, Camelia (l'altro ex) e Santopietro al centro, con Di Pietro a fare da sponda per Petilli. Sembra un film già visto, appena due settimane fa contro il Pisticci, l'avvio di partita: l'Avigliano crea la prima occasione, gli avversari, al primo
tentativo, vanno in gol. Smaldore trova la conclusione vincente da 30 metri, e per l'Atella è quel che ci voleva, perché può fare, ancor di più dal vantaggio, la partita di contenimento che cercava. Con Caselle e Catenacci esterni e Manfreda e Larotonda centrali in difesa, il centrocampo, che ha Leccese a destra, Smaldore a sinistra e il duo Gamma (dalla mezz'ora sostituito da Telesca)Angelillo in mezzo, si appiattisce sulla linea difensiva, per togliere spazi alla manovra aviglianese. Anche Carriero e Pierangelo Grieco, quando necessario (sempre più, con il trascorrere dei minuti) rientrano a dar manforte ai compagni. Il gioco riesce, anche perché l'Avigliano stenta ad entrare in partita. Filadelfia prova a invertire di posizione Fiorino e un Grieco sottotono, e qualcosa di meglio si vede. Santopietro prova ad imitare Smaldore, ma riesce solo a far la barba alla traversa; e poco dopo viene a trovarsi solo soletto davanti a Mariano, l'errore, in questo caso, è davvero incredibile. La ripresa comincia con Verrastro in campo a destra e Fiorino che torna a sinistra. L'Avigliano cresce, prova ad allargare il gioco per far aprire spazi nella difesa ospite. Fiorino ci prova tre volte: la prima trova il piede di un difensore a mettere in corner; la seconda colpisce male; la terza di drop sfiora il palo. L'occasione più grossa se la costruisce Camelia, Mariano d'istinto è bravissimo a respingere con i piedi. Diventa una sorta di assedio al fortino il finale di gara. ma come andrà a finire si capisce a quattro minuti dalla fine, quando Mariano arriva a respingere la conclusione di Di Pietro che sembrava destinata al “sette” destro. Sul colpo di testa di Santopietro parato da Mariano si infrangono le ultime speranze aviglianesi, l'Atella regge fino in fondo e se ne va con i tre punti. Giancarlo Tedeschi
I fratelli Di Cecca, Andriotti e Farinola i marcatori Bozzi (rigore) aveva risposto al vantaggio ospite di Nigro
Risorge il Forza Matera Quattro sberle al Picerno FORZAMATERA PICERNO
4 0
Basile stende il Policoro Il Tricarico batte in rimonta gli jonici TRICARICO POLICORO
FORZA MATERA: Loiacono, Paladino, Acito, Scalbi (32' st Cambio), Palladino, Cocchiararo, Andriotti (34' st Ferramosca), Farinola A., Di Cecca P., Di Cecca E., Fiorentino (12’ st Di Pede). A disposizione: Aoruso, Iannella, Gagliardi, Biondino. Allenatore Liuzzi. PICERNO: Perna, Damiano, Bochicchio, Olita, Salvia, Corleto (32’ st Lottino A.), Lottino V., Ciardiello, Sodo, Caivano, Santarsiero (15’ pt Viggiano). A disposizione: Notargiacomo, Quagliata, Albano, Spera, Buonansegna. Allenatore Di Mase. ARBITRO: Urselli di Taranto (Grilli e Mungolo). RETI: 16’ st Di Cecca E., 27’ st Andriotti, 28’ st Farinola A., 43’ st Di Cecca P. NOTE: Espulso al 38’ st Caivano per somma di ammonizioni (la prima per proteste e la seconda per simulazione). Ammoniti: Coviello, Damiano e Paladino. Recuperi: 1’ st e 3’ st. Angoli: Forza Matera 2, Picerno 8. Fuorigioco: Forza Matera 2, Picerno 7.
Emanuele Di Cecca ha sbloccato il risultato
MATERA - Belle e convincente vittoria del Forza Matera. La squadra di Francesco Liuzzi si è sbarazzata del Picerno portando a termine l’operazione sorpasso auspicata alla vigilia. Quattro reti il Forza Matera fino ad ora non era mi riuscito a segnarle in una gara. Questa volta ha trovato la via del gol, nella ripresa, ed ha anche saputo amministrare bene il vantaggio, senza mai rischiare nulla. Adesso, toccando quota 12 punti in classifica, i materani si sono messi alle spalle ben quattro formazioni, vista la vittoria del Balvano contro il Banzi. La cronaca della partita racconta di un primo tempo equilibrato in cui è il Forza Matera a controllare le operazioni. Al 6’ Emanuele Di Cecca serve capitan Antonello Farinola che con un tiro in diagonale manca di poco l’appuntamento col gol. Al 26’ gol annullato al Picerno: Lottino V. è in fuorigioco al momento del cross. Al 30’ il Picerno reclama per un fallo di mano in area del Forza Matera. Al 33’ ci prova Ciardiello, ma è bravo Loiacono. Al 41’ è ancora capitan Farinola ad andare vicino al gol. Al 44’ Il Picerno colpisce direttamente da calcio
d’angolo con Sodo. La ripresa si apre con Emanuele Di Cecca che serve Andriotti che libera Piervito Di Cecca, ma il suo tiro è rimpallato dal portiere. Al 15’ la svolta. Emanuele Di Cecca viene atterrato in area. Il direttore di gara indica il dischetto. Lo stesso numero 10 si porta sul punto di battuta. Un piccolo parapiglia fa perdere tempo e probabilmente distrae il tiratore che si fa respingere il tiro da Perna, ma la palla torna da Di Cecca che ribadisce in gol per il vantaggio del Forza Matera. Una volta sbloccato il risultato la strada si mette in discesa. Al 24’sarebbe già raddoppio se solo Di Pede non fosse in fuorigioco. Al 27’arriva la rete di Andriotti. Micidiale il suo diagonale che s’infila dove Perna non può nulla. Un minuto dopo è 3-0: combinazione vincente sull’asse Di Pede-Farinola con il capitano che con un tocco fino chiude la partita. Nel finale c’è gloria anche per Piervito Di Cecca che trova la giusta inzuccata sulla punizione del fratello Emanuele. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
2 1
AZZURRA TRICARICO: Pirchio (12'st Peluso), Laruccia, Digirolamo, Pascazio (29'st Basile), Chessa, Grassani F., Antini, Proggi, Angelastro (20'pt Sparapano), Porfido, Bozzi; Cannito, Maino, Scarfone, Palasciano; All. Abrescia. POLICORO: Maida, Malucchi, Digno, Achillea (42'st Ripa), Nuzzi, RApolla (40'pt Zizzamia), Fumarola, Nigro, Russo, Castoro, Vitale; LAbriola, Marta, Aurelio, Dipinto, Panetta; All. Labriola. ARBITRO: Sapienza (De Luca - Brancato) RETI: st 11’ Nigro (P), 34’ Bozzi (T, rig.), 38’ Basile (T). NOTE: Ammoniti: Digirolamo, Pascazio, Chessa, Bozzi (AT), Nuzzi, Zizzamia (P) RECUPERO: 2'pt, 4'st DOPO un primo tempo privo di emozioni la partita si accende nella seconda frazione di gioco e al termine ad uscire vincitrice dallo scontro è la squadra che ci ha provato di più. Le due formazioni si affrontano a viso aperto fin dal primo minuto di gioco ma nonostante questo i portieri di entrambe le compagini rimangono inoperosi fino al 45'. Il Policoro cerca di sfondare soprattutto sulle corsie laterali ma un Chessa sempre attento, preciso e duttile (gioca, e bene, sia da centrale che da laterale) blocca sul nascere tutti i
Abbrescia
tentativi di Vitale e quanti altri si aggirano dalle sue parti. La prima occasione la crea Bozzi il quale si invola sulla fascia e crossa al centro dove Antini arriva con un attimo di ritardo sulla palla e non riesce a deviare in rete. Per vedere un'altra occasione da rete bisogna aspettare il 42' quando su posizione leggermente spostata sulla destra Porfido coglie di sorpresa Maida ma il suo spiovente termina di pochissimo alto. Nel secondo tempo il copione non cambia ma il risultato sì. Al 10' Sparapano, lanciato a rete da Porfido, è fermato dal guardalinee (male, per tutta la gara, en-
trambi gli assistenti); sul capovolgimento di fronte i centrali difensivi tricaricesi si fanno trovare poco attenti, sbagliano il facile rinvio, la palla arriva a Nigro il quale dal limite dell'area trafigge con un preciso destro lo sfortunato Pirchio (nel tentativo di tuffo si fa male alla caviglia). Il Tricarico reagisce ma gli unici tiri che arrivano verso la porta di Maida partono dai calci piazzati di Porfido il quale prima lambisce il palo e poi serve una palla d'oro a Bozzi che di testa spedisce fuori. Al 34' arriva il pareggio: Porfido inventa un corridoio per Bozzi il quale brucia in velocità Malucchi e, al limite esterno dell'area viene atterrato da Maida: calcio di rigore che lo stesso Bozzi trasforma. Passano quattro minuti e l'Azzurra, con una splendida azione, chiude i conti: Bozzi, ancora una volta lanciato da Porfido, se ne va sulla sinistra, salta due uomini e allarga per Antini il quale di prima trova Basile solo in area che di piatto destro mette alle spalle dell'incolpevole Maida. Il Policoro prova a reagire ma non porta pericoli a Peluso. Il Policoro è la migliore squadra vista fin qui a Tricarico, ma oggi probabilmente è venuta qui soprattutto per non perdere; i ragazzi di Abrescia, con Bozzi e Chessa migliori in campo, meritano gli applausi finali del pubblico, mantenendo intatte le distanze dalle prime tre. Paolo Paradiso
52
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica A. Scanzano-Pescopag.
12ª giornata Marcatori
2-0
5’ st Chiruzzi (rig.), 38’ st Puppio
B. Pleiade-Lagopesole
0-0
Bella-R. Irsina
1-0
13’ st Ricigliano M.
Grottole-Viggiano
0-2
34’ pt (r) Sanchirico; 27’ st Campisano
Moliterno-S. Montalbano 7-1 7’ pt e 20’ st Sanchirico (M), 20’ pt e 31’ pt Molletta (M); 30’ st e 37’ st Gatta (M), 35’ st Albini (M), 40’ st Galeazzo (MON)
Santarcang.-Latronico
5-0
23’ pt, 3’ st (r), 23’ st, 39’ st Lambertini, 45’ st Bitetti
Varisius-R. Tolve
0-2
7' pt Gerardi, 12' st Ragone
Vitalba-Miglionico
0-1
23’ st Di Tinco
Prossimo turno
13ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Lagopesole-Santarcang. Latronico-Bella Miglionico-Moliterno Pescopagano-Vitalba R. Irsina-A. Scanzano R. Tolve-B. Pleiade S. Montalbano-Grottole Viggiano-Varisius
R. TOLVE B. PLEIADE MIGLIONICO VIGGIANO A. SCANZANO SANTARCANG. MOLITERNO BELLA R. IRSINA GROTTOLE VARISIUS PESCOPAGANO VITALBA LAGOPESOLE LATRONICO S. MONTALBANO
25 24 24 24 22 21 21 19 18 16 13 11 10 10 3 3
12 7
4
1 17 8
6
4
2
0
2
6
3
2
1
8
6
12 7
3
2 17 6
7
4
2
1 10 3
9
5
3
1
1
7
3 11 -2
12 7
3
2 17 10 5
2
1
2
7
6
7
5
2
0 10 4
7 +2
12 7
3
2 14 7
5
3
1
1
5
3
7
4
2
1
9
4
7 +2
12 6
4
2 15 5
6
5
1
0 11 0
6
1
3
2
4
5 10 -2
12 6
3
3 19 8
7
6
1
0 16 1
5
0
2
3
3
7 11 -5
12 6
3
3 20 11 7
5
2
0 15 4
5
1
1
3
5
7
9
-5
12 6
1
5 14 11 6
4
0
2
2
6
2
1
3
9
9
3
-5
12 5
3
4 21 16 5
2
2
1 12 7
7
3
1
3
9
9
5
-4
12 4
4
4 12 14 7
3
1
3
9
5
1
3
1
5
5
-2 -10
12 4
1
7 15 18 7
4
0
3 11 7
5
0
1
4
4 11 -3 -13
12 2
5
5 15 17 5
0
4
1
6
7
7
2
1
4
9 10 -2 -11
12 2
4
6 13 16 6
0
3
3
4
8
6
2
1
3
9
8
-3 -14
12 2
4
6
8 17 6
1
1
4
6 12 6
1
3
2
2
5
-9 -14
12 0
3
9
7 25 6
0
3
3
7 12 6
0
0
6
0 13 -18 -21
12 1
0 11 5 40 5
0
0
5
1 14 7
1
0
6
4 26 -35 -19
5 7
9 +1
8 reti: Rusciani (Borussia P.); Campisano (Viggiano) 7 reti: Lambertini (Santarc.) 6 reti: Troiano (Bella); Molletta (Moliterno); Gerardi (R.Tolve) 5 reti: Schettino (Borussia P.); Deceglie, Tataranni (Miglionico); Savino (R.Irsina) 4 reti: Chiruzzi (2) (A.Scanzano); Sanchirico (Moliterno); Ragone (R.Tolve); Sanchirico (Viggiano) 3 reti: Prezioso F. (A.Scanzano); Campea, Montemurro (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Bitetti, Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Bellomo, Montelli (1) (Varisius); Tomasillo, Verdecanna (Vitalba) 2 reti: Benedetto, Laviola, Puppio (A. Scanzano); Scarnato (Grottole); Destino (Lagopesole); Gatta (Moliterno); Lamorte, Lanza A., Zelante (Pescopagano); Addamiano, Cataldo, Potenza (R.Irsina); Postiglione (R.Tolve); Armentano, Lospinuso (Santarc.); Bongermino, Matarrese, Netti (Varisius); Di Martino, Mancusi (Vitalba)
Gerardi e Ragone, con un gol per tempo, consegnano la vittoria al team di Romano
Il Real Tolve si riprende la vetta Sconfitto il Varisius e sorpasso alla Plaiade Policoro VARISIUS REAL TOLVE
0 2
VARISIUS: Stella, Bongermino, Parente, Nocco, D'Adamo (12' st Matarrese), De Bellis (30' st Netti), Matera Marcosano, Festa, Montelli, Moliterni (12' st Masiello), Bellomo. A disp: Di Pierro, Mancini, Galeota, Di Lena,. All. Tucci A. REAL TOLVE: Moreschi, Palo A., Santarsiero, D'Andria (15' st Beneduce), Santangelo, Mazzacane (44' st Montesano), De Angelis, Tolve, Ragone, Palo G. (34' st Diana), Gerardi. A disp: Costini, All. Romano R ARBITRO: Russo di Bernalda (Di Leo e Pallotta) RETI: 37' pt Gerardi, 12' st Ragone NOTE: Ammoniti: Parente, Nocco, Matarrese del Varisius, Tolve G. del Real Tolve. Espulso mister Romano (RT) per proteste. MATERA - Terza sconfitta casalinga per il Varisius, brutta battuta d'arresto per i locali che sono stati in partita per un tempo poi nella ripresa, la maggior esperienza e il tasso tecnico degli avversari hanno avuto la meglio e per i ragazzi di Matera si è spenta la luce ed è maturata la sconfitta. Meritata vittoria di un Tolve che ha lasciato sfogare gli avversari soprattutto nella prima frazione di gioco e trovato il gol si è chiuso a riccio ed affondato nei momenti giusti chiudendo la gara con la seconda rete. Prima mezz'ora di studio con i locali che hanno un ritmo migliore cercando di mettere in difficoltà gli ospiti, ma senza mai impensierire il portiere Moreschi. Il primo affondo si registra alla mezz'ora con Gerardi che dal limite cerca di sorprendere Stella ma il
Una formazione del Real Tolve
portiere para agevolmente. Al 35' sempre Gerardi da venticinque metri tire una punizione ma la palla è alta. Passano due minuti ed il Real Tolve trova il gol, forse anche in modo occasionale, palla vagante in area di rigore materana, Stella calcola male la traiettoria, sbuca la testa di Gerardi che insacca. Il Varisius prova a reagire con Montelli, che si incunea in area viene chiuso forse fallosamente da due difensori ma l'arbitro sorvola. Al 43' ci prova Parente
con un tiro dal limite ma con poca fortuna. Allo scadere viene espulso per proteste il mister del Tolve Romano. Primo tempo tutto sommato equilibrato, spezzato dal gol di Gerardi che fa cambiare l'inerzia del gioco in favore dei potentini. Nella ripresa ci si aspetta una reazione più rabbiosa del Varisius, ma invece dopo uno sfogo iniziale, tra le fila nero-verde cresce la stanchezza e la confusione, dovuta anche alle precarie condizioni fisiche di alcuni atleti. Il Real Tolve ne approfitta e con azioni sem-
plici, ma veloci mette in difficoltà l'avversario proprio nei suoi punti deboli. Già al primo minuto Gerardi potrebbe raddoppiare ma fallisce da pochi passi la via del gol. Al 5' sempre la punta tolvese non ne approfitta ed in piena area tira alto a pochi passi dal gol. Al 7' è festa a romper il monologo ospite con una punizione che sorvola la traversa. Al 12' giunge il meritato raddoppio ospite, azione corale del real Tolve che da destra mette palla sul secondo palo dove Ragone tutto solo non ha difficoltà a fare gol. Qui si spegne la manovra del Varisius che inizia a perdere fiducia nelle proprie possibilità e lascia la gara nelle mani degli ospiti che con grande esperienza la portano in porto senza mai rischiare. Brutta sconfitta dal punto di vista del morale, e classifica che si fa ora preoccupante per il Varisius, ma oggi ci poteva stare una battuta d'arresto contro una buona squadra. Bravi gli ospiti ed i suoi tifosi sempre così coloriti e corretti. p.l.
Sconfitto il Pescopagano con reti di Chiruzzi e Puppio
Lo Scanzano non perdona SCANZANO PESCOPAGANO
2 0
SCANZANO: Di Stefano, Romano, Palermo, Fabretti, Lanzara, Chiruzzi, Salerno (35’ st Puppio), Corleto, Benedetto, Prezioso, Parisi. A disposizione: Schirone, Laviola, Dattoli, Raino, Gualano, Cecere. Allenatore Calone. PESCOPAGANO: Pinto, Perillo, Angiolillo (36’ st De Leonardis), Lanza A, Miele, Tavarone, Capasso, Turturiello, Montano (15’ st Zelante), Lotano (32’ st Schettino), Lamorte. A disposizione: Bruno, Lanza P, Lauren-
ziello, Roselli. Allentatore Pinto. ARBITRO: Capolupo di Matera (Lagrotta e Fantini). RETI: 5’ st Chiruzzi (rig.), 38’ st Puppio. NOTE: Ammoniti: Corleto, Benedetto, Turturiello, Lotano. LO SCANZANO continua la sua marcia battendo anche il Pescopagano. Dopo un primo tempo equilibrato, gli uomini di Calone trovano il vantaggio dal dischetto grazie ad una “concessione” da parte del direttore di gara che vede un fallo di mano. Poi nel finale Puppio raddoppia chiudendo definitivamente la partita.
Un cinico Miglionico beffa il Vitalba Filiano VITALBA MIGLIONICO
0 1
VITALBA: Tomasulo, Verdecanna, Carriero G. (86' Mecca Ant.), Tomasillo, Colucci (71' Di Martino), Mecca D.A., Laurenzana (71' Mecca Ang.), Mancusi , Mecca V., Gerardi. A disp.: Romaniello, Bochicchio, Telesca C., Telesca A.,. All. La Capra MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo, Giordano, Sabatelli, Galeota (55' Salluce), D'Aria, Corleto, La macchia (92’ Gianpetruzzi), Tataranni, Di Tinco (67’ Fattore). A disp.: Calia, Scandiffio, Battilomo A., Grande. All. Paterino ARBITRO: Passannante da Potenza RETI: 23’ st Di Tinco NOTE: Ammoniti: Gerardi e Carriero G., per il Vitalba; Giordano e Fattore, per il Miglionico. IL PARI sarebbe stato stretto al Vitalba figuriamoci la sconfitta. La cronaca: primo squillo del Miglionico al 14' che su un cross sul secondo palo incrociato da D'Aria non trova la porta per una questione di centimetri. Risponde al 20' il Vitalba che su un perfetto cross di Tomasillo non trova la coordinazione per la deviazione sotto misura. Al 30' il primo fatto che ha modificato la partita. Lancio centrale di Panariello, con Gerardi che scatta sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu con il portiere ospite; quest'ultimo disinteressandosi della palla, frana addosso all'attaccante locale in area di rigore. Tutti si aspettano il sacrosanto rigore, ma Passannante, posizionato lontanissimo dall'azione, lascia in-
spiegabilmente correre con veementi proteste dei locali. Al 41' è Mancusi a mancare il tap-in vincente, a portiere fuori causa. Al 45' è ancora il Vitalba con Verdecanna a mancare di un soffio la marcatura. Nei minuti di recupero è ancora una volta Gerardi, che smarcato al limite dell'area lascia partire un tiro che si perde di pochissimo alla sinistra di Capozzi. Si chiude il primo tempo sullo 0-0 con il Vitalba che avrebbe meritato per lo meno il vantaggio. La ripresa il Miglionico si fa più intraprendente ed al 14' è D'Aria a mancare la deviazione vincente a due passi da Tomasulo. Al 16' superba parata di Tomasulo che su botta ravvicinata di Tataranni si esalta deviando in corner. Al 23' il Miglionico passa inaspettatamente in vantaggio. Su tiro in diagonale di Tataranni, il terreno tardisce Tomasulo che si lascia sfuggire la sfera di quel tanto da mettere in condizioni Di Tinco di battere comodamente a rete. Il Vitalba, riparte a testa bassa, creando mischie furibonde nell'area Miglionichese. Su una di queste al 35', il capolavoro di Passannante. Cross al centro di Panariello, con Verdecanna appostato sul limite dell'area di porta sta battendo a rete e viene strattonato e affossato da tergo dal difensore ospite mal posizionato. Anche in questa occasione l'arbitro lascia correre. Nei minuti finali prima è Verdecanna a far gridare al gol con un colpo di testa ravvicinato e parato a terra da Capozzi. Nei minuti di recupero è sempre l'onnipresente Verdecanna a schiacciare di testa con Salluce che salva sulla linea con Mecca V. che manca la ribattuta. Gianmarco Grieco
Sport 53 Sanchirico, Molletta, Gatta e Albini partecipano al festival del gol Lunedì 1 dicembre 2008
Moliterno, una formalità Montalbano travolto sette volte dalla Vignati band MOLITERNO 7 MONTALBANO 1 MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Abate, Petrocelli (dal 30' pt Tempone), Lancellotti, Mastrangelo, Fratantuono (15' st Gatta), Albini, Moretti (15' st Albano), Sanchirico, Molletta. A disp: Lanzolla, Cirigliano, Crisci. All.Vignati. MONTALBANO: Laragione, Gorgoglione, Sergi R., Cipriano, Galeazzo, Antonicelli (15' pt Capuano) Lauria (35' pt Laragione), Potenza (16' st Viggiano), Buongiorno. A disp: Buonfiglio, Diazzenna. All. Diazzenna. ARBITRO: Petrosino di Bernalda (Galli e Chechi) RETI: 7' pt Sanchirico, 10' pt Molletta, 31' pt Molletta, 20' st Sanchirico, 30' st Gatta, 35' Albini, 37' st Gatta, 40' st Galeazzo MOLITERNO- Compitino facile-facile per i locali contro una squadra infarcita di ragazzini alla quale va riconosciuto l'encomiabile spirito con cui scende in
Gatta del Moliterno
campo, nonostante sia costretta poi a subire risultati tennistici (nelle ultime due gare ha incassato dodici reti). Unica prerogativa del Moliterno era vincere per spezzare la discontinuità delle ultime giornate e non perdere di vista il gruppetto delle prime. Ma è importante sottolineare che, nel corso del secondo tempo, la
formazione di Vignati per nove undicesimi era costituita da ragazzi moliternesi. Chissà da quando non accadeva un evento del genere. L’avvio della partita vede come iniziale sussulto un'azione pericolosissima degli ospiti con l'unico giocatore esperto, Galeazzo, che manderà alta la palla a pochi metri da Fittipaldi. Poi il Moliterno parte e non si fermerà più: al 5' potrebbe andare già in vantaggio con Molletta, ma l'arbitro non vede una palla, scappata dalle mani del portiere, superare di poco la linea bianca. Il primo gol si annuncia nel giro di qualche istante con Sanchirico che su punizione trova impreparato l'estremo difensore. Raddoppio al 10' di Molletta che con un angolo a rientrare umilia ancora una volta Laragione. La manovra del Moliterno si mantiene costante anche se qualche impedimento arriva da un terreno melmoso, sotto porta ci arriverà più volte e pericolosamente con i vari Fratantuono, Moretti, Petrocelli, ma intorno alla
mezzora a mettere il proprio nome sulla terza marcatura è ancora Molletta: da posizione difficile la mezzapunta tira e trova complice un difensore avversario che con una zampata tradisce impietosamente il proprio portiere. Nella ripresa al 10' Fratantuono perde il giro di giostra per partecipare pure lui al festival delle marcature. La smilza ala dieci minuti dopo ancora sul proscenio: semina in corsa un paio di avversari e poi filtra per Sanchirico che colpisce convinto e piega, questa volta, l'incolpevole Laragione. Poi il valzer delle sostituzioni volute da mister Vignati mette in bella vista i promettenti Tempone, Albano e Gatta. Quest'ultimo realizzerà anche due reti, mentre gli altri marcatori della giornata saranno Albini per i padroni di casa e Galeazzo per i materani. Per il resto la testa della squadra rossoblu è già rivolta alla prossima gara con il temibile Miglionico. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Solo un pari a reti inviolate contro il Lagopesole
Il Policoro Borussia rallenta BORUSSIA LAGOPESOLE
0 0
BORUSSIA: Pinelli, Schiraldi E. Buongiorno (55' Devito), Santoro, Giannini, Loprete (Margiotta), Toscano, Buono (45' Leone) Schiraldi S. Margiotta, Rusciani. A disp. Suriano, Corvino, Gammino. Allenatore: Viola LAGOPESOLE: Sabia, Cloroformio, Coviello V., Verrastro, Lorusso, CovielloT., Gerardi (60' Pace), Mecca R., Strammiello (55' Colangelo B.), Maiorino, Colangelo D. A disp. La Capra, Zaccagnino, Mecca D., Sabia; Lucia. Allenatore: Stenta ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Picerno e Gioia) NOTE: Ammoniti: Pinelli, Leone, Gioia; Maiorino, Lorusso, Verrastro. POLICORO - Partita brutta e avara di
emozioni, disputata in un campo al limite della praticabilità a causa delle copiose piogge cadute nei giorni precedenti. Un pareggio che sta molto stretto ai padroni di casa, la vigilia faceva presagire in una facile vittoria per il Borussia, ma così non è stato. Gli avversari si sono chiusi bene e non hanno permesso ai ragazzi di mister Viola di esprimere il proprio gioco, hanno combattuto su ogni palla lasciando poche iniziative agli attaccanti casalinghi. Probabilmente, oltre al terreno di gioco, ha pesato, l'assenza di Schettino, infatti, sono mancati gli affondi ai quali da sempre ha abituato e deliziato il pubblico di casa. Per la cronaca c'è veramente poco da segnalare, al 20' discesa di Rusciani sulla destra, palla in mezzo per Schiraldi S. che manda di poco fuori. Al 42' su un calcio d'angolo, i padroni di casa sfiorano il gol con Gioa che manca di poco il pallone. Termina la prima frazio-
ne di gioco con i calciatori fradici e sporchi di fango e con gli avversari che non hanno mai impensierito la porta di Pinelli. La ripresa inizia benissimo per il Borussia, Leone entrato al posto di Buono, infortunatosi sullo scadere del primo tempo, colpisce la traversa. Tutto ciò fa ben sperare per il prosieguo della gara, ma nulla da fare, il Borussia non riesce a sbloccare il risultato. Al 14' punizione dal limite per gli ospiti, Pinelli para agevolmente mandando il pallone in calcio d'angolo, questa resterà l'unica azione pericolosa per il Lagolpesole. La partita si conclude con un pari che sicuramente rende felici gli ospiti, portano a casa un punto prezioso in vista della salvezza, ma lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa, che erano scesi in campo con altre aspirazioni, queste, si sono infrante contro l'unico avversario: il terreno di gioco. Roberto Martino
Le firme sul match sono firmate da Sanchirico e Campisano
Il Viggiano punisce il Grottole GROTTOLE VIGGIANO
0 2
GROTTOLE: Zaccaro, Di Biase (46’ Alfarano), Allegretti P., Noviello , Farsane, Paladino, Trapanaro, Scarnato, Campea (48’ Sassanelli), Puntillo (74’ De Giacomo), Montemurro. A disp: Di Brizio, Allegretti F., Amodio, Lanzolla. All: D’Ascanio VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani (58’ Marsicovetere), Marchese (50’ Randolfo), Sabia, Racina, Cauzillo, Piscopia, Campisano (75’ Robortella), Sanchirico, Salera. A disp: Giampietro, Laneve, Petrocelli, Siniscalchi. All: Villani ARBITRO: Manicone di Matera RETI: 34’ pt Sanchirico (r); 27’ st Campisano. NOTE: Ammoniti: Paladino, Marchese, Sabia, Racina, Piscopia, Radolfo, Scarnato. Espulsi: Allegretti P. Angoli: 4-2 per il Grottole. Recuperi: 1’e 3’.
GROTTOLE - Deludente prestazione degli uomini di mister D’Ascanio che si sono arresi sul campo amico di fronte ad un discreto Viggiano. La squadra ospite, infatti, dopo una partita di contenimento e contropiede, porta a casa tre punti d’oro in chiave campionato. La prima fase di gara è di studio tra le due squadre e risulta quindi senza azioni rilevanti. La prima azione è al 21’ quando, dopo un traversone basso, Campisano cerca invano un rigore per presunta trattenuta. La partita si accende e i grottolesi, guidati da Paladino, si recano nella metà campo avversaria cercando più volte di passare attraverso l’ottimo muro difensivo del Viggiano. Alla mezz’ora i locali si portano ancora avanti e raggiungono il fondo due volte con Campea e con Scarnato ma i loro cross sono ben controllati dalla retroguardia ospite. Proprio nel miglior momento del Grottole arriva la beffa. Al 34’, dopo un bel
contropiede di Salera, l’arbitro vede una trattenuta molto dubbia di Trapanaro in area e concede il penalty. Sanchirico non sbaglia e piazza la sfera alle spalle di Zaccaro. Nella ripresa il Grottole prova a reagire ma ancora una volta la fortuna volta le spalle ai Biancazzurri: al 3’ Campea sfonda per vie centrali ma viene atterrato da una scivolata fuori tempo di Marchese che prende in pieno l’attaccante costretto quindi ad uscire per infortunio. L’arbitro si rende ancora protagonista in negativo: prima si limita ad ammonire il difensore e, poi, espelle il capitano grottolese per proteste. Passano 15’ e il Grottole si porta in avanti provando a reagire ma Laurita è decisivo sui tiri di Paladino e Montemurro. Alla mezz’ora, però, il Viggiano riparte in contropiede e Campisano si fa trovare pronto firmando un gol che di fatto chiude la partita. Carlo Amodio sport@luedi.it
Cinquina della Santarcangiolese
Lambertini show Latronico va ko SANTARCANG. LATRONICO
5 0
SANT'ARCANGIOLESE: Di Gioia, Mariuolo, La Canna, Agata, Lo Spinuso, Gallitelli, Casalingo (70' Di Taranto), Fortunato, Bitetti, Armentano (80' Gallo), Lambertini (88' La Vecchia). A disp. Colella, Dora, Bella, Martorano. All. Amendolara LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti Gia., Cozzi, Grisolia, Messuti Giu, Viola, Cantisani R. (62' La Banca), Genovese, Forestiere. A disp. Iacovelli, Protano, Mitidieri. ARBITRO: Vicino di Moliterno (Ferrara e Marchese) RETI: 23', 48' (rig), 68', 84' Lambertini, 90' Bitetti. NOTE: Ammoniti: Armentano e Bitetti (S), Pansardi eMessuti Giu (L). Espulso Messuti Gia. LA Sant'Arcangiolese supera il Latronico con un largo punteggio ma, il risultato si arrotonda solo nella seconda frazione di gioco. I primi 45' minuti di gara vedono un match molto combattuto con i locali che concludono per primi verso la rete latronichese grazie a un colpo di testa di Bitetti di poco al lato. Gli ospiti hanno un'occasione d'oro per passare ma, la testata di Cantisani ben servito da Messuti dalla bandierina del corner termina di un niente al lato. La dura legge del calcio si verifica appena due minuti dopo quando, complice un errore a centrocampo e una posizione molto dubbia di Lambertini, è proprio l'attaccante di casa a superare Propato in uscita disperata per l'1-0. Nel primo tempo non ci sono più occasioni per le due squadre fino al 44' quando gli ospiti reclamano per un mani su cross di Forestiere con la palla che termina fuori; l'arbi-
Luigi Lambertini
tro lascia correre e non concede neppure il tiro dalla bandierina. Nel secondo tempo passano appena tre minuti e Lambertini chiude in pratica il match con una punizione, non irresistibile, che s'infila alla destra di Propato. La Sant'arcangiolese gioca a questo punto in scioltezza, con un Latronico che non riesce a reagire e, dopo la terza rete subita in contropiede dal solito Lambertini perde Messuti Gia. espulso per proteste. Al 74' è Messuti Giu. ad impegnare Di Gioia su calcio da fermo con il portiere che si rifugia in angolo. Nel finale, all'84' Lambertini colleziona il suo poker personale e, allo scadere c'è gloria anche per Bitetti per il definitivo 5-0. La Sant'Arcangiolese prosegue la corsa verso l'alto grazie ad una buona prestazione corale, il Latronico paga più del dovuto nel tabellino finale, complice, probabilmente, le pesanti assenze di Ponzo Cavallo e Lorito squalificati, e Caricati ancora infortunato. Carlo Rossi sport@luedi.it
Ricigliano segna, Uva conserva Così il Bella piega il Real Irsina BELLA REALIRSINA
1 0
BELLA: Uva, Maruggi, Gliubbizzi, Troiano G, Remollino, Ricigliano, Doino (12’ st Ricigliano M), Errichetti, Angrisani G (30’ st Maresca), Troiano D, Aliano (1’ st Vitiello). A disp: Masiello, Parisi, Angrisani E, Scaringi. All: Del Pino REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Ruggiero (1’ st Masiello), Potenza, Addamiano, De Biasi, Cataldo, Papalangelo G (12’ st Chilarappa), Papalangelo N, Abruzzese, Savino. A disp: Carlucci, Cataldi, Amoroso, Magro, Capezzera. All: Rizzi ARBITRO: Abbate di Potenza (BonavogliaCalamiello) RETE: 13’ st Ricigliano M NOTE: Ammoniti: Remollino, Ricigliano, Savino. Corner: 6 Bella, 1 Real Irsina. Fuorigioco: 5 Bella, 4 Real Irsina. Recuperi: 1 pt, 4 st. Spettatori: 100 BELLA- Una partita vinta dal Bella per una rete a zero, contro un Real Irsina poco incisivo. Il mach potrebbe essere sintetizzato in due nomi: Ricigliano Mauro e Uva. Il primo, ritornato a calcare il campo da gioco, è risultato immediatamente fondamentale per il gol risolutore dell'incontro. Invece, Il portierone bellese, con un colpo di reni a partita terminata, ha respin-
to una palla avvelenata, spegnendo definitivamente le velleità irsinesi. Altro dato fondamentale da registrare, è consistito nell'atteggiamento placido e risoluto degli uomini di Del Pino. Passando alla mera cronaca, si è vista una partita in cui il Bella ha costruito tanto, ma in fase conclusiva non è riuscito a mettere la sfera in rete. Ci ha provato prima Remollino servito da Angrisani, ma la palla è finita inesorabilmente a lato. Verso la mezz'ora, gli uomini di mister Rizzi, grazie ad alcune triangolazioni veloci, hanno portato Savino al tiro, ma Uva si è fatto trovare pronto. Nel secondo tempo, il Bella è uscito dagli spogliatoi più determinato e con l'innesto di Ricigliano M in attacco ha sbloccato il risultato. Un gol nato da un lancio all'altezza del centrocampo. L'attaccante bellese, lasciato colpevolmente solo, ha colpito di testa la sfera e l'ha indirizzata nel sacco. Ricigliano M., galvanizzato dal gol, ha messo seriamente in difficoltà la retroguardia irsinese in altre due occasioni. Prima con un tiro respinto in angolo da Lolaico e poi con un pallonetto, sul quale un difensore irsinese si è fiondato e ha tolto le castagne dal fuoco. Il Real Irsina si è svegliato dal torpore solo durante l'ultima frazione di gioco, recriminando anche un rigore. Savino e soci, per un soffio non hanno riagguantato il pari con Papangelo N., che ha costretto Uva ad un tuffo disperato e un salvataggio miracoloso. Giovanni Petilli
54
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
Risultati e classifica Abriola-S. Cataldo
11ª
giornata
11ª
giornata
2-0
Barrata-R. Montemilone 2-0 P. 3 Fontane-Albatros
0-1
Pantano-S. Chirico N.
2-2
Pietragalla-Savoia
5-1
Possidente-Bln Pignola
2-3
Ruvo-Fst Rionero
5-4
S. Angelo-Futura Pz
Prossimo turno
2-1
12ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Albatros-Abriola Bln Pignola-Barrata Fst Rionero-S. Chirico N. Futura Pz-P. 3 Fontane Pietragalla-Pantano R. Montemilone-Ruvo S. Cataldo-Possidente Savoia-S. Angelo
BLN PIGNOLA PIETRAGALLA P. 3 FONTANE S. ANGELO RUVO SAVOIA ALBATROS S. CHIRICO N. POSSIDENTE FST RIONERO PANTANO R. MONTEMILONE ABRIOLA S. CATALDO FUTURA PZ BARRATA
29 27 20 19 18 18 17 16 15 14 14 12 9 7 5 5
11 9
2
0 26 12 5
4
1
0 11 4
6
5
1
0 15 8 14 +8
11 8
3
0 25 4
6
5
1
0 18 3
5
3
2
0
7
1 21 +4
11 6
2
3 19 13 6
3
1
2 11 8
5
3
1
1
8
5
6
-5
11 6
1
4 18 18 6
5
0
1 14 10 5
1
1
3
4
8
0
-4
11 6
0
5 22 17 5
4
0
1 16 7
6
2
0
4
6 10 5
-1
11 5
3
3 20 20 6
5
1
0 14 5
5
0
2
3
6 15 0
-5
11 5
2
4 23 19 6
4
1
1 20 11 5
1
1
3
3
8
4
-6
11 4
4
3 23 15 5
2
1
2
8
6
6
2
3
1 15 9
8
-5
11 4
3
4 15 19 5
2
2
1
7
6
6
2
1
3
8 13 -4 -6
11 3
5
3 18 13 5
2
3
0
9
2
6
1
2
3
9 11 5
-7
11 4
2
5 21 21 6
3
2
1 18 11 5
1
0
4
3 10 0
-9
11 3
3
5 14 18 5
3
1
1
6
4
6
0
2
4
8 14 -4 -9
11 2
3
6 10 23 5
2
2
1
5
3
6
0
1
5
5 20 -13 -12
11 2
1
8 11 26 6
1
1
4
6 12 5
1
0
4
5 14 -15 -16
11 1
2
8
9 18 6
1
1
4
5
8
5
0
1
4
4 10 -9 -18
11 1
2
8 10 24 5
1
1
3
4
8
6
0
1
5
6 16 -14 -16
A Montemilone ko
Rinaldi e Di Bello rilanciano il Barrata BARRATA MONTEMILONE
Risultati e classifica
2 0
S. LAGONEGRO ROTONDELLA SALANDRA MONTESCAGL. ROCCANOVA V. D`AGRI SATRIANO A. TURSI I.F.VALSINNI BERNALDA I. BURGENTIA SIRINOMERCURE PATERNICUM POMARICO TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI
BARRATA: Petruzzi, Scavone (Salvia 26' st.), Coluzzi, Dapoto, Romano M., Margiotta, Romano F., Accetta, Rinaldi (Sibilani 40' st), Dibello, Martoccia, A disp. Gruosso,Cutro, Zaccagnino. All. Zaccagnino. MONTEMILONE: Logrippo, Vallario, Tursi (Piccioni 1' st), Dinanni, Falcone, Balice,Tarricone, Piccolo (Siconolfi 21' st), Altobello, Siconolfi, Lucarelli. A disp. Larico, Valaro, Gerardi, Masi. ARBITRO: Nappo di Moliterno RETI: 45' pt Rinaldi, 10' st Di Bello IL BARRATA conquista la prima vittoria stagionale disputando una prestazione maiuscola al cospetto di un Montemilone in giornata no che ha creato pochissimi alla porta difesa da Petruzzi. In una giornata tipicamente invernale ed un federale ridotto ad un acquitrino, i biancoazzurri potentini dominano per lunghi tratti la gara creando occasioni a ripetizione soprattutto nella prima frazione di gioco. Dopo un fase iniziale di studio l'undici di mister Zaccagnino prende le misure al Montemilone e la prima occasione da segnalare capita al 25', sulla testa di Romano A., che da un calcio d' angolo colpisce la sfera di testa mandando di poco a lato. Due minuti più tardi è di Bello che con una bella giocata in area di rigore scarica il pallone alto sopra la traversa. Al 40' è il solito Di Bello, vera spina nel fianco della difesa gialloblù, ad esaltare i riflessi di Logrippo con un bel colpo di testa che l'estremo difensore respinge in corner. Al 45' il Barrata passa in vantaggio. L'azione parte dai piedi di Di Bello, il servizio per Martoccia che dalla lunetta dell'area di rigore prova il tiro svirgolato sui piedi di Rinaldi, il quale trafigge un incolpevole Logrippo con una bella conclusione dal vertice destro dell'area piccola.
Nellla ripresa girandola di sostituzioni, in casa potentina Salvia subentra al difensore Scavone e Sibilani prende il posto di rinaldi uscito per infortunio. Anche mister Tarricone effettua i primi cambi, rilevando Tursi e Piccolo per far posto a Piccioni e Siconolfi. Il motivo della gara però non cambia e sono sempre i biancoazzurri a tenere in mano il pallino del gioco e al 55' Di Bello suggella la sua prestazione approfittando di una dormita collettiva della difesa, involandosi così da solo mette la palla alla sinistra del portiere ospite. La gara a questo punto inevitabilmente scende di tono e i padroni di casa controllano agevolmente gli sterili attacchi dei gialloblù, che escono sconfitti meritatamente dal Federale dopo una prestazione a dir poco abulica. Il Barrata, invece torna a sperare nella salvezza (anche se difficile) e francamente se in futuro riuscirà a giocare così i risultati non tarderanno ad arrivare. leo.lau.
27 20 19 18 16 16 16 16 16 14 12 11 10 10 7 4
11 8
3
0 26 10 6
6
0
0 17 4
5
2
3
0
9
6 16 +4
11 5
5
1 20 13 6
4
2
0 16 9
5
1
3
1
4
4
7
-3
11 5
4
2 15 7
6
3
3
0 11 2
5
2
1
2
4
5
8
-4
11 5
3
3 29 16 5
3
1
1 17 4
6
2
2
2 12 12 13 -3
11 4
4
3 22 16 5
2
2
1 13 6
6
2
2
2
9 10 6
-5
11 4
4
3 17 14 6
2
1
3 11 10 5
2
3
0
6
4
3
-7
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4
3 13 10 5
3
1
1
9
5
6
1
3
2
4
5
3
-5
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4
3 12 9
5
2
2
1
6
4
6
2
2
2
6
5
3
-5
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4
3 11 10 5
2
3
0
6
2
6
2
1
3
5
8
1
-5
11 3
5
3 14 12 6
2
3
1
7
4
5
1
2
2
7
8
2
-9
10 2
6
2 12 17 5
2
3
0
7
5
5
0
3
2
5 12 -5 -3
11 2
5
4 19 25 5
1
3
1
9
9
6
1
2
3 10 16 -6 -10
11 2
4
5 10 15 5
1
4
0
8
4
6
1
0
5
2 11 -5 -11
10 3
1
6
8 18 5
3
0
2
5
4
5
0
1
4
3 14 -10 -2
11 2
1
8 10 23 6
2
1
3
7
8
5
0
0
5
3 15 -13 -16
11 1
1
9
1
0
5
3 10 5
0
1
4
1 17 -23 -19
4 27 6
A. Tursi-S. Lagonegro
2-2
Bernalda-L. Rigamonti
3-0
Paternicum-Sirinomerc.
2-2
Pomarico-Montescagl.
2-1
Rotondella-V. d`Agri
2-2
Salandra-I. Burgentia
5-0
Satriano-Roccanova
1-2
Tramutolese-I.F.Valsinni 1-2
Prossimo turno
12ª giornata 07/12/08 ore 14.30
I. Burgentia-Bernalda L. Rigamonti-Rotondella Montescaglioso-Satriano Roccanova-I.F.Valsinni S. Lagonegro-Paternicum Salandra-Tramutolese Sirinomercure-Pomarico V. d`Agri-A. Tursi
Abriola all’inglese col San Cataldo ABRIOLA SANCATALDO
2 0
ABRIOLA: Videtta, De Stefano N., D'Elia, Larocca M., Sarli, Vaglio, Bochicchio, Palmieri N. (36' st De Stefano P.), Petraglia, Calcagno (17' st Romano), Larocca V. A disp.: Volpe, Palmieri N. ('91), Fellone. All.: Ramaglia. SAN CATALDO: Summa, Spadola, Sabato D., Sordetti, Di Vito, Pisciottani, Grossi (1' st Sabato Vito), Sabato L. (30' st Sabato Vin.), Sabato Vin. ('87), Cerone, Masi (5' st Angelucci). A disp.: Carlucci, Sabato S. All.: Manes. ARBITRO: Blasi di Potenza. RETI: 12' pt Calcagno, 35' st Palmieri N. NOTE: giornata mite. Campo in pessime condizioni. Ammoniti: Vaglio (A), Spadola, Pisciottani (SC). Spettatori:
30 circa. Angoli: 7-1 per il San Cataldo. Recupero: 2' pt, 4' st. ABRIOLA - L'Abriola ha sfoderato una prestazione impeccabile ed ha fatto suo il delicato match-salvezza contro il San Cataldo. L'undici di mister Ramaglia è stato compatto in ogni reparto, rifilando due sberle agli ospiti (una per tempo), senza subire grossi patemi in fase difensiva. Così, per il team abriolano, è arrivato il secondo successo stagionale che vale oro colato nella lotta per la permanenza in Prima. Il San Cataldo ha creato gioco fino alla trequarti avversaria, ma non ha punto a sufficienza. Il primo spunto dell'incontro è di marca locale, con Petraglia che ruba palla sulla sinistra a Spadola e vede l'inserimento in area di Calcagno. Summa mette tutti d'accordo bloccan-
do la sfera in anticipo (2'). Il San Cataldo risponde con due conclusioni velleitarie di Masi dai venti metri tra il 5' e l'8' di gioco. Al 12' l'Abriola sblocca la partita con Calcagno che, lasciato colpevolmente libero in mezzo all'area ospite, ha il tempo di centrare il palo, riprendere la sfera sulla ribattuta e ribadirla in rete per il vantaggio. La squadra bellese sfiora il pari con un'incornata di Grossi che sorvola di poco la traversa (13'). Il San Cataldo prova a prendere in mano il centrocampo, ma è evanescente in avanti. Così al 38', Calcagno, sempre più libero nel cuore dell'area ospite, prima dribbla il portiere e poi gli calcia addosso la palla. Fallita una colossale occasione per il raddoppio. Ad inizio ripresa, gli ingressi di Sabato Vito ed Angelucci movimentano di
più la manovra offensiva del San Cataldo. Ma è sempre l'Abriola a rendersi pericoloso con Petraglia che manda la sfera a fil di palo (7'). Al 25' il neo-entrato Romano serve a Petraglia la palla del possibile 2-0 che, clamorosamente, si infrange sul palo. Dall'altra parte, il legno viene colpito da Sabato Vito un minuto più tardi: nella circostanza è miracoloso l'intervento del portiere Videtta. Al 35' Petraglia, dalla corsia di destra, imbecca in area Palmieri N.: controllo con il petto e fiondata sotto la traversa per il raddoppio abriolano. Al 40' il giovane De Stefano P., in velocità, sfiora l'incrocio dei pali. Ultima annotazione: a parte qualche errore veniale, il signor Blasi ha arbitrato abbastanza bene la contesa. Donato Pavese sport@luedi.it
Sport 55 B I gol di Fittipaldi e Iacovino vanificano la doppietta di Rosario Lardo Lunedì 1 dicembre 2008
Grande rimonta del Tursi Il Lagonegro va in vantaggio di due reti, ma non basta TURSI LAGONEGRO
B, Paternicum beffato nel finale
2 2
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Tortorelli, Vitale, Marra N, Marra G, Viceconte (dal 19' del st Santamaria), Iacovino, Travascio, Trupo, Crucinio (dal 1' del st Fittipaldi), Varlese (dal 1' Pipino). A disp: Vita, Policarpo e De Riso. SOCCER LAGONEGRO: Vigorito, Borreca T, Pugliese, Rocco P, Falabella A, Ciuffo, De Leo, Rocco A, Mastroianni (dal 14' del st Ferrari), Lardo ( dal 34' del st Conte), Mangariello. A disp: Armando, Borreca A, Falabella V, Conte. All. Oliva. ARBITRO: Viaggiano di Bernalda. RETI: Lardo al 23' e al 43' del pt, Fittipaldi al 2' del st e Iacovino al 4' del st. NOTE: Recuperi 1' nel pt e 5' nel st. Angoli: Tursi 3 e Lagonegro 5. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha pareggiato contro la prima in classifica. Un pareggio sudato. Nel primo tempo perdeva per 2 a 0. Nella ripresa sono stati effettuati dei cambi. Sono entrati Pipino e Fittipaldi ed nel giro di pochi minuti sono stati segnato due bellissimi gol. Prima Fittipaldi con un bel diagonale dopo aver ricevuto la palla da Pipino. Poi dopo due minuti, Fittipaldi passava la palla a Iacovino e con un altro diagonale insaccava alle spalle del portiere ospite e rimetteva la partita in gioco. Ma veniamo dall'inizio. Il Tursi ha schierato aveva schierato due punte Iacovino e Crucinio. Molte volte si avvicinano alla porta avversaria ma mandavano fuori la palla. La squadra di casa ha attaccato per tutto il primo tempo, specialmente dopo il gol a freddo, ad opera di Lardo un veterano, che ha segnato da fuori area. Poi alla fine del primo tempo ancora Lardo che tira di nuovo, quando in area c'e' mischia ed il pallone e si insacca nella porta difesa dal bravo Pe-
S.C.PATERNICUM F.C.SIRINOMERCURE
PATERNICUM: Molina, Marsicovetere, Innella, Lomanto, Riso, Coviello, Blasi (80’ Bove), Petrone, Votta (63’ Parente), Bitetti D., Rita (90’ Bitetti M.). A disp. Pisano. All. Caso. F.C. SIRINOMERCURE: Di Lascio A., Curzio, Di Lascio G., Rossino, Baldini, Limongi, Dulcetti (Orlando), Pesce, Olivieri, Laino, Chiacchio (D’Imperio). A disp. Ielpo. Dir. acc. Palladino. ARBITRO: Marolda di Venosa. RETI: 32’ Rita (P), 62’ Laino (S), 67’ Riso (P)(rig), 93’ Laino (S). NOTE: Ammoniti: Coviello (P); Limongi (S). Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 4-2 per il Paternicum. Recupero: pt 0’, st 3’.
La formazione dell’Aurora Tursi
cora. La squadra di casa rientra negli spogliatoi tesa, nervosa e delusa dal risultato negativo. Nel secondo tempo arriva la reazione ed il sorriso al nuovo mister Policarpo. Ma gli ospiti giocano da questo momento sempre in attacco e la difesa della squadra di casa soffre parecchio, per contenere almeno il pareggio. Ci sono stato molti salvataggi avventurosi da parte del portiere, di capitan Marra, di Tortorelli e dei centrocampisti, che hanno tenuto con il fiato so-
speso giocatori e tifosi. Allo scadere dei cinque minuti di recupero, l'ottimo arbitro Viaggiano ha fischiato la fine ed il pareggio era salvo. Forse e' mancato l'allenamento, ma i giocatori del Tursi erano veramente stanchi. E' comunque un punto importante per l'Aurora Tursi ottenuto contro una delle squadre piu' forti del campionato. Salvatore Martire sport@luedi.it
B L’autorete di Girari condanna il Montescaglioso
Il derby è del Pomarico POMARICO MONTESCAGL.
2 1
POMARICO: Prisco, Di Lucca, Laterza, Lupo, Ciraci, Montano, Carioscia G., Rivecca, Carioscia M., D'Adamo (Perillo), Bollettieri (Fiore). All. Antonio Difigola. MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G., Carriero, Girari, Franco, Tafuno, Bray, Cifarelli S., Raddi, Summarano, Mangia, Petruzzo. All. Francesco Cicorella. ARBITRO: Burgi di Matera. RETI: 13' s.t. D'Adamo, 35' s.t. Mangia, 40' s.t. autorete di Girari. NOTE: Ammonizioni: Perillo. POMARICO - Succede tutto nel secondo tempo. Il Pomarico vince il derby collinare con i cugini montesi. La prima frazione di gioco è segnata da qualche tentativo della formazione di casa, che però non riesce a passare. Il Montescaglioso soffre il gioco ben orchestrato dei pomaricani, ma riesce a mantenere ferma la bussola del risultato. La squadra di Difigola tenta e non passa. La svolta, invece, arriva nella ripresa; dove vuol dire addirittura più di una cosa sola. Non solamente che l'F.C. Pomarico passa in vantaggio, pure temporaneamente. L'elemento aggiuntivo è rappresentato dall'autore della marcatura, ovvero quel D'Adamo che non si può proprio dire abbia la via della rete sempre e comunque aperta. Siamo verso il 13' minuto, il terzino Ciraci batte una punizione che imbecca la testa di Rivecca, e il rimbalzo è raccolto dal tuffo dell'attaccante ma-
2 2
contro. Ma trame non ce ne sono. Brividi zero. Quasi fino al termine della gara, le squadre si confrontano senza grosse tensioni. Poi, tra le altre cose, il fischietto di Matera lascia molto correre e in più qualcosa per giunta gli sfugge. Verso il 40' dell'ultima parte della sfida, è il Pomarico allora a gioire. Anche se per merito di un incidente di percorso. La discesa di Angelo Montano si chiude con un passaggio al centro, che invece il centrale Girari trasforma in palla imparabile però per il suo collega Cifarelli. Dunque i pomaricani la spuntano, meritatamente. Il fattore continuità appare
terano che ancora di testa appoggia nel sacco. Dopo il gol gli avversari non riescono comunque a rimontare e neppure a farsi molto pericolosi. Almeno fino a una vera e propria - tra l'altro l'unica sbandata delle difesa guidata da Di Lucca che in contemporanea lascia liberi praticamente tre giocatori del Montescaglioso. Nell'area piccola, il più lesto è Mangia. Che scarica battendo un incolpevole Prisco. L'estremo difensore del Pomarico questa volta può proprio nulla. Allora i montesi si convincono addirittura di riuscire a capovolgere l'esito dell'in-
Ciccio D’Adamo ieri in gol
ancora allo stesso tempo un po' distante. Nunzio Festa sport@luedi.it
PATERNO – Autentica beffa per il Paternicum che vede sfumare la seconda vittoria casalinga consecutiva all’ultimo minuto di recupero. La compagine di Caso si è fatta raggiungere per ben due volte da un Sirinomercure non certo irresistibile. La squadra valligiana, decimata da infortuni e squalifiche, in questa prima fase del torneo sembra aver aperto un credito con la buona sorte che ancora una volta non ha accompagnato gli uomini di Caso. La partita ha rispettato il solito copione delle altre gare casalinghe del Paternicum: squadra di casa all’attacco, ma poco incisiva e poco fortunata in fase di concretizzazione, e squadra ospite a cercare di difendersi per poi sfruttare al meglio eventuali distrazioni difensive. Questa volta ad impedire al Paternicum di raccogliere i meritati tre punti non è stata, però, la cattiva vena realizzativa degli avanti ma gli interventi sontuosi di un superlativo A. Di Lascio, vero protagonista del match. La gara viene inaugurata da un calcio piazzato velenoso di Coviello sul quale A. Di Lascio si rifugia in corner (4’). Al 25’ Votta prova a sorprendere il portiere ospite con un fendente dalla lunga distanza ma la sua conclusione poderosa termina al lato. Alla mezz’ora spunto sulla sinistra di un ispirato Petrone, cross in mezzo per il colpo di testa di Votta che viene bloccato dal portiere. Al 32’ il Paternicum vede premiati i propri sforzi: ottimo dai e vai tra Votta e Rita con conclusione mancina vincente di quest’ultimo. L’inizio del secondo tempo vede i padroni di casa amministrare il vantaggio senza patemi ed il Sirinomercure alla ricerca dell’acuto per riequilibrare il match. E’ il minuto 62 quando la squadra ospite acciuffa il pari grazie a Laino, abile a sfruttare un’uscita avventurosa ed improvvida di Molina. I ragazzi di Caso non ci stanno ed attaccano con veemenza e lucidità. Al 65’ comincia lo show di A. Di Lascio che salva la propria porta su un diagonale chirurgico di Petrone. Lo stesso attaccante al 67’semina il panico tra i difensori ospiti, venendo falciato da dietro e conquistando un prezioso penalty. Calcio di rigore realizzato con freddezza dal capitano di casa Riso. Il Paternicum vuole chiudere definitivamente i conti ma è ancora l’estremo difensore ospite a tenere in partita i suoi con un prodigio che nega la gioia del gol a D. Bitetti (75’). Il portiere del Sirinomercure è addirittura fenomenale quando toglie la palla dall’incrocio su un colpo di testa di Bove (88’). Laino ripaga il proprio portiere con una gran conclusione che beffa i padroni di casa (93’). Nuario Fortunato
B Galati apre le danze, poi il Villa d’Agri passa in vantaggio e Guida ristabilisce l’equilibrio
Il Rotondella riacciuffa il pari ROTONDELLA VILLAD'AGRI
2 2
A.D.P. ROTONDELLA: Manolio R., Toscano, Salerno A., Acciardi, Mele, Rubolino, Santarcangelo, Ripa, Galati, Manolio F. (70' Guida), Tarantino. A disposizione: Agresti, Mauro, Nardiello, D'Alessandro. Allenatore Antonio Martino VILLA D'AGRI: Bocca, Lo Bosco, Chirichella, Bertapane, Berardone, D'Elia, Lauletta, Salera, Varallo, Grande, Di Buono. A disposizione: Masino A., Parlotta, Iaquinta . Masino B., Sansobrino. Allenatore Michele Infantino. ARBITRO: E. Capolupo di Matera RETI: 3' Galati (R), 16' Chirichella (V), 55' Rubolino aut. (V), 75' Guida (R)
ROTONDELLA - Per la squadra di Antonio Martino il pareggio di ieri ha tutto il sapore dell'occasione sprecata. Dopo la splendida gara sul campo della capolista Lagonegro (persa degnamente per 4-3), ci si attendeva una prova di forza contro un Villa D'Agri vivo e ben organizzato, ma, in apparenza, incapace di arginare la forza atletica dei locali. E invece, alla fine del match, sono stati proprio gli jonici a inseguire, agguantando il pareggio a soli quindici minuti dal termine. Eppure le cose si erano messe nel migliore dei modi per il Rotondella. Appena tre minuti e già Galati sbloccava la partita su cross da sinistra di Tarantino. Passavano altri sette minuti e Ripa, lanciato ancora da Tarantino, veniva atterrato in area: proteste vi-
branti dei biancorossi, ma l'arbitro lasciava proseguire. E così, al 16', Chirichella vanificava la partenza lampo del Rotondella infilando il pareggio su lancio di Grande. La rete rilanciava in attacco il Rotondella, che sfiorava il gol prima con Ripa e poi con Santarcangelo, fermati dalla prontezza dell'estremo difensore Bocca. Al 55' il gol che non ti aspetti: punizione dalla destra di Bertapane e inzuccata di Rubolino, che sbagliava porta, infilando il compagno Manolio per il più classico degli autogol. Non immediata, almeno sotto porta, la reazione del Rotondella, che raggiungeva il pareggio solo venti minuti più tardi con Guida, pronto a insaccare l'ottimo cross di Ripa.
Il tecnico Antonio Martino
A quel punto cominciava l'assedio dei locali, che avrebbero sfiorato il gol per ben tre volte. Primo errore di Galati, che al 75' sfiorava il palo con un diagonale; poi toccava ad Acciardi, che tentava una sterile conclusione anziché servire due compagni meglio piazzati in area, e infine Tarantino, che al 94', solo in area, sparava fuori da buona posizione. Pino Suriano sport@luedi.it
56
Sport
Lunedì 1 dicembre 2008
10ª giornata
Risultati e classifica Castelgrande-F. Scalera
3-2
Palazzo-Ginestracandida 2-1 Rapolla-Casteldoria
2-1
Ruoti-Foggiano
1-2
S. Giovanni-G.R. Bella
2-1
S. Melfi-A. Genzano
2-1
S. Nicola-S.Fele
1-2
Prossimo turno
CASTELGRANDE GINESTRACAND. S. GIOVANNI PALAZZO GARNET R. BELLA A. GENZANO FOGGIANO S. MELFI F. SCALERA S. NICOLA RUOTI RAPOLLA S.FELE CASTELDORIA
11ª giornata 07/12/08 ore 14.30
A. Genzano-Castelgrande Casteldoria-Ruoti F. Scalera-S. Giovanni Foggiano-S. Melfi Garnet R. Bella-S. Nicola Ginestracandida-Rapolla S.Fele-Palazzo
C Decide Di Puglia
Il Maratea fredda il Nemus NEMUS MARATEA
10 9
0
1 34 12 6
5
0
1 25 9
4
4
0
0
10 5
4
1 26 14 4
1
3
0
5
6
4
1
1 17 9 12 +1
10 6
1
3 24 12 6
4
0
2 18 6
4
2
1
1
6
6 12 -3
10 5
3
2 16 9
5
2
2
1
6
5
3
1
1
9
3
7
-2
10 5
2
3 18 12 5
3
1
1 10 6
5
2
1
2
8
6
6
-3
10 5
2
3 13 10 4
4
0
0
8
2
6
1
2
3
5
8
3
-1
10 5
2
3 13 12 4
3
0
1
7
5
6
2
2
2
6
7
1
-1
10 3
3
4 12 25 6
2
1
3
8 15 4
1
2
1
4 10 -13 -10
10 2
4
4 10 11 5
2
2
1
7
5
0
2
3
3
6
-1 -10
10 3
1
6 14 16 6
1
1
4
9 10 4
2
0
2
5
6
-2 -12
10 3
0
7 11 17 5
2
0
3
5
6
5
1
0
4
6 11 -6 -11
10 2
3
5
9 15 5
2
2
1
6
4
5
0
1
4
3 11 -6 -11
10 2
2
6 12 29 5
1
1
3
6
8
5
1
1
3
6 21 -17 -12
10 0
3
7
0
2
2
2
5
6
0
1
5
5 20 -18 -15
7 25 4
9 7
5
9
3 22 +5
10ª giornata
Risultati e classifica
A. Albano-Metanauto
1-1
Accettura G.C.-Cancellara 0-3
METANAUTO CANCELLARA TRICARICO A. BALVANO P. S. CECILIA A. ALBANO ACCETTURA G.C. GRASSANO LAURENZANA S. VIETRI CRACO MARSICO LA FIASCA ANZI
0 1
NEMUS: Manfredelli, Summa, Cantisani R, Ielpo G, Di Lascio B, Alagia, Di Lascio D, Filardi, Ielpo P, Vigorito, Melchionda. A disp. Cresci, Cantisani D, Ferrari, Ielpo P. All. Cantisani Rosario. MARATEA: Pretelli, Di Giovanni, Chiappetta G, Campagna, Sacco, Martilotta, Acquaviva, Laino, Zaccara, Panaino, Di Puglia. A disp. Esposito, Sarsale, Maione, Chiappetta V, Fabiano, Schettino. All Magnabosco Antonio REE: 89' Di Puglia F. NEMOLI - All'ultimo minuto, in zona Cesarini, con un contropiede il Maratea va in rete e si aggiudica il derby contro il Nemus. Una distrazione fatele per i padroni di casa che erano riusciti a controllare l'incontro nonostante l'assenza di 4 titolari. Il primo tempo scorre senza grandi emozioni. Per il Maratea Di Puglia da buona posizione colpisce di testa mandando di poco al lato, poi la squadra di Magnabosco cerca la via del goal approfittando soprattutto delle ripartente sulle fasce. Il Nemus si rende pericoloso sul finire con una punizione di Di Lascio Biagio deviata in angolo da Pretelli. Poi un difensore degli ospiti mette fuori area con il gomito, ma l'arbitro non vede e fa proseguire l'azione. Nella ripresa le squadre si allungano e arriva qualche pensiero in più per i due portieri. Ferrari servito da Di Lascio da pochi metri tira sul difensore, dall'altra parte Manfredelli esce di piedi ad anticipare Panaino lanciato a rete. Il gol della vittoria arriva all'ultimo minuto del tempo regolamentare. L'ennesimo contropiede del Maratea va a buon fine. Di Puglia si trova con la palla che rimbalza sul suo sinistro e da dentro l'area mette la sfera alle spalle di Manfredelli . Francesco Zaccara sport@luedi.it
27 19 19 18 17 17 17 12 10 10 9 9 8 3
26 21 21 19 14 13 12 12 11 11 11 10 9 2
10 8
2
0 31 9
5
5
0
0 19 4
5
3
2
0 12 5 22 +6
10 6
3
1 19 5
4
3
1
0 10 1
6
3
2
1
9
10 7
0
3 20 14 5
5
0
0 16 4
5
2
0
3
4 10 6 +1
10 5
4
1 18 12 5
3
2
0 12 4
5
2
2
1
6
8
6
10 4
2
4 13 14 5
4
1
0 11 5
5
0
1
4
2
9
-1 -6
10 3
4
3 14 15 6
2
3
1 10 9
4
1
1
2
4
6
-1 -9
10 2
6
2 15 17 5
0
4
1
8 11 5
2
2
1
7
6
-2 -8
10 3
3
4 15 20 6
3
2
1 12 8
4
0
1
3
3 12 -5 -10
10 3
2
5 22 20 5
2
1
2 13 7
5
1
1
3
9 13 2
10 3
2
5 16 18 6
3
0
3 11 7
4
0
2
2
5 11 -2 -11
10 3
2
5 13 18 4
2
0
2
3
4
6
1
2
3 10 14 -5 -7
10 3
1
6 10 15 4
2
0
2
8
7
6
1
1
4
2
10 2
3
5
9 17 6
2
2
2
3
5
4
0
1
3
6 12 -8 -13
10 0
2
8
8 29 4
0
2
2
4
7
6
0
0
6
4 22 -21 -16
4 14 +3
8
Grassano-A. Balvano
0-1
La Fiasca-Marsico
1-0
Laurenzana-Anzi
3-1
P. S. Cecilia-Craco
2-1
S. Vietri-Tricarico
3-0
-1
-9
-5 -8
Prossimo turno
11ª giornata 07/12/08 ore 14.30
A. Balvano-P. S. Cecilia Anzi-La Fiasca Cancellara-Laurenzana Craco-Accettura G.C. Marsico-S. Vietri Metanauto-Grassano Tricarico-A. Albano
Risultati e classifica
10ª giornata
Castelsaraceno-Episcopia 4-2 F.lli Cafaro-F. Moliterno
1-1
Nemus-O.L. Maratea
0-1
R. Agromonte-Castellucio 1-2 R. Grumento-Sarconi
4-0
S. M. d`Agri-Chiaromonte 1-5 Sanseverinese-Trecchina 1-2
Prossimo turno
11ª giornata 07/12/08 ore 14.30
Castellucio-Nemus F. Moliterno-Castelsaraceno O.L. Maratea-R. Grumento S. Chiaromonte-F.lli Cafaro Sarconi-Sanseverinese Trecchina-S. M. d`Agri V.R. Episcopia-R. Agromonte
CASTELSARACENO F. MOLITERNO R. GRUMENTO O.L. MARATEA S. CHIAROMONTE CASTELLUCIO R. AGROMONTE NEMUS TRECCHINA S. M. D`AGRI SARCONI F.LLI CAFARO V.R. EPISCOPIA SANSEVERINESE
24 22 20 19 18 16 15 13 10 10 10 8 6 6
10 8
0
2 25 16 5
5
0
0 18 8
5
3
0
2
10 7
1
2 29 16 5
4
0
1 18 9
5
3
1
1 11 7 13 +2
10 6
2
2 26 10 6
4
1
1 16 6
4
2
1
1 10 4 16 -2
10 5
4
1 19 11 4
2
2
0 10 5
6
3
2
1
9
6
10 5
3
2 19 7
5
4
0
1 13 4
5
1
3
1
6
3 12 -2
10 5
1
4 18 19 4
3
1
0
4
6
2
0
4
9 15 -1 -2
10 4
3
3 17 18 5
3
1
1 11 8
5
1
2
2
6 10 -1 -5
10 4
1
5 10 15 5
3
1
1
5
3
5
1
0
4
5 12 -5 -7
10 3
1
6 10 17 5
2
1
2
6
7
5
1
0
4
4 10 -7 -10
10 3
1
6 16 24 6
3
0
3
9 10 4
0
1
3
7 14 -8 -12
10 3
1
6 16 26 4
2
0
2
8
6
1
1
4
8 20 -10 -8
10 2
2
6 18 23 6
2
2
2 12 11 4
0
0
4
6 12 -5 -14
10 1
3
6 13 21 4
1
2
1
5
6
0
1
5
8 16 -8 -12
10 1
3
6 12 25 6
1
2
3
8 14 4
0
1
3
4 11 -13 -16
9
6 5
7
8
9 +4
8 +1
Sport 57 A Dilettanti Sono ancora i punti di Ruggeri e Palombita a fare la differenza Lunedì 1 dicembre 2008
Levoni brutta e vincente Sconfitta Firenze al termine di una gara incolore LEVONIPOTENZA MABOFIRENZE
58 56
LEVONI POTENZA: Chiarastella 7, Grasso 7, Ruggeri 15, Vetrone, Ferrara 9, Rato 3, Palombita 15, Santamaria n.e, Metz, Femminini 2. All. Gianni Tripodi. SMART HOUSE MABO FIRENZE: Verri 11, Cohen 8, Mercante 7, ROMBOLI 10, Cortesi n.e. Colombo 5, Bonsignori 10, Novi 3, Andreaus 2, Bosio. All. Gianni Lambruschi. ARBITRI: DI GIAMBATTISTA DI PESCARA E BUONANSEGNA DI MILANO. PARZIALI: 17-16, 24-28, 45-41, 85-56. NOTE: Spettatori 800 circa. Usciti per cinque falli Andreaus e Mercante. Falli antisportivi fischiati a Bonsignori e Chiarastella. Rimbalzi Levoni 38, Rimbalzi Firenze 36. Tiri liberi Potenza; 16/31, tiri da due 18/36, tiri da tre 2/16. Tiri liberi Firenze: 15/17, tiri da due: 16/41, tiri da tre: 3/17. LA LEVONI Potenza conserva l'imbattibilità casalinga al termine della gara più brutta disputata al Pala Pergola negli ultimi tre anni. I potentini hanno sconfitto soffrendo lo Smart House Mabo Firenze al termine di una partita davvero incolore sotto l'aspetto tecnico e agonistico, macchiata peraltro da grossolani errori da ambo le parti. E pensare che la compagine potentina è partita con il piede giusto mettendo in cascina il break di 11 a 6, subito rimontato dai gigliati che hanno pareggiato i conti prima e successivamente superato i lucani portandosi sul + 5 quando il parziale è stato fissato sull' 11 a 16. Le due squadre hanno espresso una pallacanestro scialba. Potenza ha avuto in Ferrara, almeno inizialmente l'uomo faro, coadiuvato da Palombita, i due hanno segnato i canestri della “resistenza” mettendo nelle condizioni la compagine potentina di recitare il proprio ruolo nella fase iniziale. Bonsignori e Romboli hanno mantenuto intatte le speranze dei fiorentini nella parte iniziale della partita grazie ai canestri e alla difesa attenta. Nel secondo quarto la gara è stata caotica, il canestro sembrava un miraggio per i
Giancarlo Palombita guardia con tanti punti nella mani e tra i match winner della Levoni anche nella gara contro i toscani di coach Lambruschi (foto Andrea Mattiacci)
L’ala della Levoni Massimo Ruggeri ancora importante protagonista della vittoria ottenuta contro il Firenze ieri al PalaPergola
dieci giocatori in campo, a nulla sono serviti i cambi sistematici di entrambi i coach per dare la carica alle squadre. Sia Potenza che Firenze hanno risentito del calo di Palombita e Cohen, uomini faro dei rispettivi quintetti. I gigliati hanno chiuso il secondo parziale avanti sul punteggio di 28 a 24. Nel terzo quarto finalmente la Levoni ha cominciato a dare segnali di risveglio, nonostante l'inconsistente prova di Vetrone, la compagine lucana ha avuto in Ruggeri, lottatore indomito sotto le plance il suo uomo di riferimento. Il lungo, nonostante qualche errore ha mantenuto viva la Levoni, mentre Firenze ha avuto il torto di non riuscire a recuperare completamente il gap. La gara è stata sempre più caotica, le due for-
mazioni hanno giocato gomito a gomito, gli schemi sono saltati e i due allenatori sono stati alle prese con diversi cambi difensivi. Gli ultimi minuti di gioco sono stati al cardiopalmo, Rato ha segnato il libero del + 3, Bonsignori ha sbagliato l'occasione in attacco, ma il tiro dalla lunetta di Verri ha concesso l'ultima speranza ai viola. A tre secondi dal termine proprio Verri toglie la sfera dalle mani di Palombita ma sbaglia il canestro del sorpasso dai 6.25. Potenza festeggia, Firenze recrimina. Resta un dato inconfutabile, i due allenatori dovranno lavorare tanto in questa settimana per dare alle rispettive squadre gli equilibri necessari. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
l’INTERVISTA
Due punti preziosi per Potenza, senza entusiasmare
Tripodi: «Percentuali basse l’ultimo tiro determinante» I DUE tecnici sono stanchi e provati dopo la partita disputata al Pala Pergola di Contrada Rossellino. Entrambi hanno vissuto intensamente i quaranta minuti di gioco. Gianni Tripodi giunge con leggero ritardo alla conferenza stampa, mentre Gianni Lambruschi, pur irritato dalla sconfitta patita dai suoi atleti parla prima del collega. La partita è stata semplicemente orrenda, le due formazioni sono state protagoniste in negativo di una gara dove l'importanza della posta in palio ha avuto il sopravvento sulle tattiche e la qualità dei singoli. Potenza e Firenze hanno deluso le attese degli appassionati. La gara è finita da poco ma i due coach pensano alla prossima partita. In casa Levoni di buono c'è solo il risultato, visto che il gioco e le prodezze individuali hanno scarseggiato. Il successo sul filo di lana è venuto grazie ad una concentrazione e una voglia di vincere sicuramente superiore al complesso fiorentino. La compagine di Tripodi ha dunque archiviato positivamente il confronto con i viola, ottenendo due punti d'oro in chiave classifica. Il coach reggino parla dell'incontro sottolineando quanto segue: “Abbiamo tirato nel complesso con il 50%, bisogna rimproverarsi qualcosa. L'ultimo pallone poteva cambiare l'esito del match. A proposito ho tanta voglia di rivedere l'ultima azione, a mio avviso c'era un fallo grande così su Pa-
lombita. Ho sempre detto in settimana che Firenze non merita l'attuale classifica”. Il tecnico della Levoni si esprime ancora sul match: “Ai liberi non abbiamo avuto grosse percentuali, questo è vero. Siamo stati bravi a non concedere ai fiorentini attacchi facili e conclusioni semplici. In una gara di questo genere è sempre necessario dare il massimo sul piano mentale”. Tripodi parla anche di Ruggeri: “Massimo ha segnato dalla lunetta con un 4/11 che è tutto da commentare. I liberi di solito si segnano con la testa, sono contento lo stesso della sua prova. Nei momenti concitati ha giocato da par suo dando il contributo che serviva alla squadra. Nei frangenti finali siamo stati bravi a gestire l'ansia e la preoccupazione”. Sul versante fiorentino, Gianni Lambruschi analizza i contenuti salienti del match: “Francamente ci siamo fatti scappare troppo la partita nel secondo quarto. Abbiamo sbagliato troppo in fase offensiva. Non abbiamo approfittato del secondo quarto, quando Potenza ha mollato gli ormeggi. I miei atleti hanno sbagliato troppo in contropiede. Le attenuanti? Abbiamo Cohen in condizioni non perfette, Cortesi ancora out e Bonsignori che ha ripreso da poco ad allenarsi. Mercante? Ho preferito tenerlo in campo perché era l'unico uomo in grado di marcare il portatore di palla della Levoni». f.menonna@luedi.it
le PAGELLE CHIARASTELLA: (7.5.) - Soffre all'inizio, paga dazio contro Mercante e Romboli ma ha il merito di non disunirsi nel terzo e quarto parziale. Segna i canestri in contropiede che danno fiato e corda ad una Levoni abulica. Cattura otto rimbalzi, segna con il 50%, sforna due assist al bacio e recupera quattro palloni vaganti. GRASSO: (5) - Prestazione al di sotto delle attese. Il giocatore reggino non morde come dovrebbe. Il suo match è incostante, paga lo scotto di una settimana passata in infermeria, ma la sensazione che il vero Grasso deve ancora arrivare.
33% al tiro da due e da tre, il 50% dalla lunetta. I nove assist gli valgono la sufficienza stiracchiata. Butta giù un giocatore gigliato e lo guarda male. Non è un bel gesto. Nel finale i suoi assist consentono a Chiarastella di segnare in contropiede. Perde l'ultimo pallone che potrebbe costare caro alla Levoni ma Verri per sua fortuna sbaglia la tripla e lui può festeggiare con la squadra. RATO: (6) - Prestazione sufficiente per il capitano, gettato nella mischia da Tripodi quando la squadra era in costante affanno. Segna il libero del + 3 a sette secondi dal termine. Si fa notare in difesa. Cattura quattro rimbalzi e sforna un prezioso assist.
RUGGERI: (7) - Lotta, non molla un centimetro sotto le plance. Tripodi, quando lo vede in difficoltà pensa beSANTAMARIA: ne di sostituirlo con (N.G.) Femminini. Quando ritorna in campo coMETZ: (4.5. ) - Dov'è mincia a segnare, nofinito il Metz devanostante le pessime stante di Matera? La percentuali al tiro dalla sua prova non è posilunetta. Da tre sbaglia Albano Chiarastella tiva, gioca diciotto misempre, ma in una nuti, è quasi impalpapartita dove si tira pobile. Mercante, gli co e male è già un miracolo farlo. Ai li- scappa sempre, anche Romboli, beri ha un 7/9 eccellente. quando può fa il bello e il cattivo temVETRONE (4) - Non incide, non da la po. scossa al gruppo, sbaglia tanto, com- FEMMININI: (6) - Gioca sei minuti, fa il bina poco. Il giocatore piemontese suo senza strafare ne sbavature. Senon si vede proprio in campo. Ieri non gna un bel canestro nel traffico fiorenera l'uomo giusto per le sorti della Le- tino che sembra simile a quello dei tuvoni. risti che si recano a visitare l'Arno. FERRARA: (6.5) - Inizia bene, sor- Onesta partita, tanto impegno. prendendo Cohen e Romboli, poi si TRIPODI: (6.5.) - In una gara così smarrisce. Al tiro sbaglia tanto. La sua brutta il ruolo degli allenatori non è fapartita è un vero e proprio elastico. Ha cile. Come Lambruschi, spadella in l'80% da due, da tre non tira mai, alla campo la squadra che serve a vincere fine nella confusione generale ha il una partita importante solo per la claspregio di difendere alla morte. sifica generale. Cambia Palombita e PALOMBITA: (5.5) - Segna quindici ha ragione. f.menonna@luedi.it punti, ma sbaglia tanto anche lui. Ha il
58
Sport A Dilettanti Buon esordio del nuovo tecnico Corà, Sottana e Longobardi decisivi
Lunedì 1 dicembre 2008
La Bawer sa ancora vincere Rischia nell’ultimo quarto ma batte Barcellona BAWER MATERA 76 BARCELLONA 72 BAWER MATERA: Sottana 24, Gergati 7, Cortese 13, Ferrienti 4, Squeo ne, Maggioni 4, Giuliani 7, Vinciguerra ne, Dacic, Longobardi 17. All. Corà BARCELLONA: Li Vecchi 18, Gizzi 26, Sereni 6, Milone ne, Gamal 8, Coviello 4, Capitanelli 4, Mariani, Gullo, Rizzitiello 6. All. Sidoti ARBITRI: Canestrelli di Genova e Morane di San Vincenzo (Li) PARZIALI: 22-14, 37-32, 5554,76-72 NOTE: Spettatori 1000 circa con una leggera rappresentanza di tifosi ospiti. Fischiati falli tecnici a Sottana, Capitanelli ed alla panchina di Matera. Uscito per 5 falli Gamal e Sereni. Espulso il dirigente al tavolo del Barcellona. Tiri liberi Matera 17/24, Barcellona 10/11. ALL’INFERNO e ritorno. Guida, lotta, si fa raggiungere e poi vince e torna a sorridere. Sono tanti i sentimenti in 40 minuti di Matera-Barcellona, alla fine il risultato dà ragione alla formazione di casa. Corà può festeggiare con la prima vittoria, un viatico necessario per ritrovare sorriso e fiducia per il futuro, in vista delle giornate che verranno. Resta molto il lavoro da fare ma Matera avrà tempo di farlo con maggiore serenità d’animo e senza la precipitazione e la fretta di questi ultimi giorni. Nei minuti finali i limiti e la paura accumulata in questo scorcio di stagione emergono nettamente e sembra davvero che la Bawer possa compromettere in un attimo la sfida. Barcellona vola avanti 58-64, il canestro per Matera si rimpicciolisce ed è un tecnico a Capitanelli a riaprire la strada alla Bawer, propiziando prima il sorpasso sul 65-64 e poi
Francesco Longobardi e l’esultanza dei giocatori a fine partita (foto Videouno)
la fuga sul 70-64 grazie ad una splendida tripla di Gergati. Il finale è al cardiopalmo e Matera corre ancora qualche rischio a causa di un altro tecnico fischiato a Corà (eccessiva la decisione arbitrale nella circostanza). Gli ultimi minuti sono gestiti da Longobardi e Sottana che prendono il controllo della situazione e riescono a portare a casa un risultato preziosissimo che fa esplodere di gioia il PalaSassi e che serve come il pane per la classifica e per mettere ordine nel lavoro futuro della formazione materana. Con Barcellona servivano i due punti e sono arrivati. L’avvio della Bawer è scoppiettante grazie ad un Sottana in grande spolvero che realizza tre triple ed undici punti complessivi nel solo primo quarto di gioco, garantendo il 19-8 che costituisce il primo break della sfida. Barcellona vive
solo sulle iniziative di Gizzi e Li Vecchi che contribuiscono a limitare i danni nel finale di quarto che si chiude 22-14. La seconda frazione è targata ancora Matera, in avvio, i punti di Longobardi e Cortese portano al massimo vantaggio sul 29-17, la Bawer sembra controllare mentre Barcellona soffre. Al 16’ è ancora 34-24. Poi un fallo su tiro da tre punti a Sottana con tecnico relativo rimettono in corsa Barcellona. Matera soffre e si spaventa, emergono i vecchi fantasmi. Il finale di tempo è dei siciliani che fanno esplodere i propri tifosi e vanno sotto di uno all’intervallo sul 37-36. La partita è in equilibrio. il terzo quarto lo dimostra. Matera prova ancora la fuga ma Barcellona risponde con Gizzi e Li Vecchi che salgono di rendimento. Al 27’ minuto è ancora parità grazie ad una tripla di Gizzi.
Poi è Li Vecchi a portare avanti (51-52) il Barcellona. Matera risponde con Ferrienti e Maggioni. Il tempo si chiude 5554. La gara resta tutta da giocare. Matera però sembra patire psicologicamente il momento. L’avvio di ultimo quarto mette i brividi, al 34’ si arriva sul 5864 per Barcellona. Qui la partita sembra prendere una brutta piega, ci vuole un canestro di Maggioni e poi il tecnico a Capitanelli per rimettere in partita Matera. Alla fine la grinta e la voglia di vincere dei lucani riesce a prevalere. La tripla di Gergati fa esplodere il PalaSassi, il finale è in sofferenza ma la Bawer controlla e la spunta. E’ la seconda vittoria stagionale, la prima dell’era Corà. Matera riprende a sorridere. Ma la strada verso la salvezza resta lunga. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
l’INTERVISTA
L’analisi del coach dopo il match
«Partenza a razzo frenati dagli arbitri» SI RESPIRA entusiasmo nello spogliatoio della Bawer per una vittoria che oltre a dare una boccata d’ossigeno per la classifica, dà soprattutto morale e tanta fiducia a tutto l’ambiente. Per coach Claudio Corà, all’esordio sulla panchina bianco-blu, subito una vittoria. «Abbiamo lottato su tutti i palloni e ho visto una gran voglia di vincere da parte di tutti i ragazzi. C’e’ stata una forte presenza da parte di tutti e sicuramente l’aspetto agonistico ha prevalso. Siamo partiti molto forte grazie soprattutto alla precisione al tiro di Sottana e soprattutto in quel frangente della partita si sono viste cose abbastanza pregevoli. Non dimentichiamoci che eravamo privi del nostro play titolare e nonostante la sua assenza abbiamo dimostrato che abbiamo molti punti nelle mani. Ci sono state alcune pause e alcuni momenti di smarrimento nell’arco della partita ma siamo stati bravi a reagire e a portare a casa una vittoria che ci consente di lavorare con tranquillità e di guardare avanti con maggiore ottimismo. Il nostro è sicuramente un gruppo che ha ampi margini di miglioramento». Corà non è contento per quel fallo tecnico fischiato a poco meno di due minuti dal termine del match ma soprattutto per alcune decisioni della coppia arbitrale nell’arco dell’ intera partita. «Siamo stati penalizzati all’ini-
zio da alcune scelte arbitrali veramente discutibili che non ci hanno permesso di prendere il largo», afferma Corà, «e il tecnico fischiato è stato molto severo anche se il ruolo dell’allenatore è quello di salvaguardare il più possibile i giocatori». Il coach bianco-bu ha parole di elogio per quasi tutti i ragazzi della squadra. «Longobardi anche se non fa canestro rimane sempre una minaccia per gli avversari perchè permette di allargare gli spazi per tutti gli altri, Cortese ha giocato un ottimo inizio di partita e grandi meriti a Ferrienti che si è adattato in un ruolo che non è il suo». Era all’esordio casalingo Francesco Longobardi di ritorno dopo la breve avventura con il Molfetta. «C’era una gran voglia di vincere e penso che si sia visto sin dall’inizio. Abbiamo attraversato dei momenti di crisi ma solo quando ci siamo trovati di fronte ad alcune decisioni arbitrali alquanto strane. Sono molto felice e l’entusiasmo che si respira spero che serva a crescere ancora di più. Un applauso particolare va ai nostri giovani (Cortese e Gergati) perchè li ho visti più maturi e più responsabilizzati. Abbiamo dimostrato di avere maggiore sicurezza e sapevamo di avere una grossa responsabilità. Ora bisogna solo continuare su questa strada». Leonardo Filazzola sport@luedi.it
le PAGELLE
Il tecnico Claudio Corà
SOTTANA (:7) - La migliore partita della stagione. Parte con quattro triple di seguito, 11 punti nel solo primo quarto. Sembra essere con la testa nella partita, un giocatore letteralmente trasformato dopo una sola settimana. Se riuscirà a continuare di questo passo potrà diventare un fattore per questo Matera. Ieri è stato fondamentale per la vittoria, peccato per piccole ingenuità che potevano permettere di soffrire meno. GERGATI (:6,5) - La giovane età non gli permette ancora di avere l’istinto del killer. Sbaglia molto in attacco ma ha il merito di raccogliere il coraggio per piazzare la tripla del 70-64, è il canestro che ammazza la partita e porta Matera al successo CORTESE(:6,5)-E’molto positivo ma gioca ancora troppo a sprazzi, cerca la giusta continuità anche se pare più determinato e convinto che in altre circostanze. Importante il suo contributo. FERRIENTI(:6)-Minutaggio decisamente ridotto rispetto al recente passato, lui gioca, combatte e merita la sufficienza anche per un canestro d’oro in un momento fondamentale. SQUEO (NE) MAGGIONI (:5,5) - Non è il miglior Maggioni, quello che siamo abituati a vedere. Soffre e non trova la misura per i tiri che piacciono, sbaglia troppo spesso diventando falloso. GIULIANI(:6)-Sotto i tabelloni combatte e gioca con grande ardore, non sembra preciso e lucido, dà comunque il suo contributo anche se non fa la differenza VINCIGUERRA (NE) DACIC (4,5) - Sette minuti in campo con un paio di errori clamorosi a cui aggiunge un nervosismo immotivato. Corà se ne accorge e lo richiama in panchina, non facendolo più rientrare. LONGOBARDI (7) - Passa il tempo ma resta l’anima di questo Matera, nei minuti finali quando il braccino e la paura rischiano di farla da padrone, la squadra capisce di doversi affidare a lui e lui riesce ad usare la testa e a tirarla fuori dalle difficoltà CORÀ(6,5)-La prima partita dopo tre giorni di allenamenti. Doveva vincerla e la vince. Di più non gli si poteva chiedere, l’animus pugnandi della squadra è quello giusto, le sbavature verranno corrette con il tempo. Ora dovrà lavorare sulla fiducia e per far acquisire sicurezza alla squadra. Ma con una vittoria tutto diventa più facile p.quarto@luedi.it
Sport 59 B Dilettanti Contro il Foggia non bastano i 17 punti di Filloy e Faggiano Lunedì 1 dicembre 2008
Bernalda, trasferte indigeste Ancora una sconfitta lontano dal PalaCampagna FOGGIA BERNALDA
76 69
ZULLI FOGGIA: Acito, Zampogna 14, Gaeta 14, Viale 20, Sisto, Padalino 5, Chirico 14, Stilla, Orlando 9, Milani. All. De Florio. CESTISTICA BERNALDA: Filloy 17, Carpineti 8, Gabrielli, Di Giacomo 2, Azan 2, Albana 7, Russo 9, Faggiano 17, Rossi Pose 7. N.e.: Perrucci. All. Brogialdi. ARBITRI: Ielo di Reggio Calabria e Scarfò di Palmi (RC). PARZIALI: 22-13, 34-31; 53-51, 76-69. NOTE: Tiri liberi: Foggia 13/19; Bernalda 14/18. Tiri da due: Foggia 21/36; Bernalda 20/28. Tiri da tre: Foggia 7/24; Bernalda 5/22. Fallo antisportivo a Rossi Pose al 17'51”. Usciti per 5 falli Chirico al 38'35” e Russo al 39'49”. FOGGIA - Vincere lontano da casa resta tabù per Bernalda. Dopo Maddaloni, Corato e Bari, la compagine lucana inciampa anche nel capoluogo dauno, subendo la quinta sconfitta in campionato. La Cestistica, che veniva da due vittorie interne di fila, lascia in Capitanata i 2 punti ad una concorrente alla permanenza comoda nella serie B dilettanti di basket. Rispetto alle precedenti uscite esterne, perse nettamente, stavolta la squadra allenata da Brogialdi è rimasta in partita fino all'ultimo
Filloy del Bernalda
minuto. Avesse avuto un contributo migliore da Rossi Pose e Russo, forse avrebbe finalmente brindato al primo blitz, nonostante la sofferenza a rimbalzo (24 contro i 33 di Foggia) e la marea di palle perse (20 contro le 9 dei padroni di casa). Davanti a circa seicento spettatori, con piccola rappresentanza ospite, De Florio comincia la sfida con Zampogna a portare palla, Viale nello spot di guardia e Chirico in quello di ala piccola, Gaeta e Orlando nel pitturato. Brogialdi risponde con Rossi Pose in cabina di regia, Russo e Filloy esterni, Faggiano e Carpineti sotto i tabelloni. La prima frazione di gioco è da dimenticare per la Cestistica, che non trova la via del canestro e fa fatica a contenere gli attacchi della
Zulli, che dopo 8', trainata dal 4/6 da tre, vola sul massimo vantaggio di +13 (22-9). La musica cambia dal secondo periodo: Foggia dopo 1' perde Sisto per infortunio, Bernalda prende coraggio e in 5' piazza un parzialone di 14-2 (7 punti firmati dall'ex Albana) con cui capovolge il punteggio (24-27), costringendo De Florio a chiamare time-out. La Zulli si riporta subito avanti con un break di 10 ma è Faggiano, migliore in campo (17 punti, 11 rimbalzi e 7 falli subiti) a mandare la Cestistica al riposo lungo attaccata alla partita. Al ritorno in campo Foggia scappa sul +8 (48-40 al 26'). Russo trova i primi punti solo al 28' ma Bernalda non demorde e rintuzza i canestri dei dauni. L'equilibrio si conserva inalterato anche nell'ultima frazione: punteggio in bilico fino al minuto finale, con Bernalda trascinata da Filloy, che mette a segno 9 punti, dei quali gli ultimi due danno il nuovo -3 (72-69) a 21” dalla sirena. L'immediato fallo di Rossi Pose su Zampogna non sortisce gli effetti sperati perché il play foggiano fa 2/2 dalla lunetta. Lo stesso Rossi Posse manca il successivo tentativo di penetrazione e il nuovo 2/2 di Viale dalla linea della carità chiude il match. Cestistica chiamata a rifarsi in casa domenica, nella sfida con Catanzaro Raffaele Fiorella sport@luedi.it
Rossi Pose: «Non ci hanno fatto vincere»
B Donne Non è stata sufficiente la vena realizzativa della Filograsso
Montemurro: «Nel finale penalizzati dagli arbitri»
Battuta d’arresto per la Basilia
Resta la soddisfazione per la prestazione
Crovatto e compagne cedono il passo alla Nipar Roma
QUESTA volta non ci sono musi lunghi tra i dirigenti bernaldesi perché, nonostante sia stato rinviato ancora una volta l'appuntamento con la prima vittoria esterna, gli ionici hanno disputato la migliore partita lontano dal PalaCampagna. In assenza di coach Brogialdi che continua il suo personale silenzio stampa, si dice d'accordo il diesse Montemurro: “Il match è stato molto equilibrato e poteva anche avere un epilogo diverso se nel finale gli arbitri non ci avessero penalizzato con decisioni molto discutibili; di contro c'è da dire che nel corso della gara abbiamo commesso alcune ingenuità di troppo sulle quali sarà bene riflettere per evitare che si ripetano nel futuro. Però è stata la prestazione più convincente fuori casa, ho visto un bello spirito di gruppo, ho notato negli occhi dei nostri la voglia di vincere, insomma c'erano tutti gli ingredienti per fare una grande impresa, ma, ripeto, le ultime giocate e gli ultimi fischi arbitrali non ci hanno favoriti. L'inizio è stato da brividi, non riuscivamo a contenere un devastante Viale, poi abbiamo recuperato dando dignità alla nostra prestazione contrariamente alle trasferte precedenti”. C'è qualche annotazione particolare da fare riguardo ai singoli?: “Ho notato con piacere che ormai Filloy è un giocatore pienamente recuperato, ha disputato un' ottima partita risultando alla fine, insieme a Faggiano, la coppia
ROMA BASILIA
Rossi Pose
portante di riferimento per la nostra squadra”. Rossi Pose non riesce ad essere diplomatico come altre volte: “La considerazione finale è che potevamo vincere questa partita ma non ce l'hanno fatta vincere; un arbitraggio scandaloso, soprattutto nel finale, con falli inesistenti fischiati ai nostri danni e clamorosi falli subiti non fischiati. È anche vero che negli ultimi minuti abbiamo avuto tre volte la palla del pareggio e l'abbiamo sprecata, ma il rovescio della medaglia è che siamo uniti e ce la siamo giocata fino al termine; è cambiata la mentalità, peccato che tutto sia stato vanificato da una coppia arbitrale al di sotto della decenza”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
56 51
NIPAR ATHENA ROMA: Vinci 15, Corini 11, Di Lernia 5, Borsetti 4 Renzetti 10, Paga 10, Galli, Corradini, Bernardini, Baldin. All. Mauro Casadio. BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Filograsso 26, Gambardella 4, Aurigemma 12, Crovatto 5, De Rosa 4, Sanza n.e. De Luca, D'Arenzo, Valisena, Di Monte. All. Marilia Sanza. ARBITRI: Sportelli di San Salvo e D'Arelli di Francavilla a Mare. PARZIALI: 14-17, 22-28, 46-39, 56-51. NOTE: Spettatori 100 circa. Nessuna giocatrice uscita per cinque falli. SCONFITTAesterna per la Basilia Codra Mediterranea Potenza alla Palestra Tiber di Roma contro la Nipar Athena Roma. Sonia Crovatto e compagne sono state battute dalle romane con il punteggio di 56 a 51 al temine di una partita combattuta e dai due volti. Le potentine hanno iniziato gagliardamente il confronto grazie ai canestri di Stefania Filograsso che hanno messo il turbo alla compagine di Marilia Sanza. Le romane hanno avuto il merito di non scomporsi e grazie ai canestri del poker formato da Vinci, Corini, Renzetti e Paga hanno progressivamente recuperato il gap, operando il sor-
passo nel terzo quarto. La Basilia ha cercato di tenere testa alle capitoline ma, stando agli umori del clan potentino, alcune decisioni arbitrali non avrebbero permesso alla squadra potentina di mantenere lo stesso ritmo di gioco. La Codra Mediterranea Basilia Potenza, pur cercando di contrastare il passo delle romane ha perso consistenza nel finale convulso della partita. Roma ha potuto amministrare il vantaggio e per la Basilia Codra Mediterranea Potenza è stata notte
fonda nel finale di partita. La squadra potentina ha giocato al cospetto di una formazione, quella allenata dal coach Mauro Casadio con il vento in poppa dopo la splendida prestazione fornita contro il Città Futura Roma, prossima avversaria di Aurigemma e compagne sabato sera al Pala Pergola. Un’occasione per centrare quanto prima il riscatto e rimettersi in carreggiata dimenticando questo passo falso segnato dalle ragazze di Marilia Sanza. f.menonna@luedi.it
Stefania Filograsso
D Vito Lepore corsara a Picerno. Levoni vittoriosa col Salandra
Una Pielle autoritaria piega il Cus NEL QUARTO turno d'andata del campionato maschile di serie D regionale di basket è continuato il momento felice delle due formazioni materane. La Pielle Datacontact Climatec Matera ha superato al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite il Cus La Cartotecnica Potenza per 51 a 35 al termine di una gara condotta dai materani con una certa autorità. La squadra di Luciano Cotrufo si è aggiudicata la posta in palio superando gli universitari grazie ad una maggiore organizzazione di gioco. Il complesso universitario ha retto solo a tratti la verve della squadra di Cotrufo ma al termine è stata costretta a dover ammainare bandiera bianca. Anche la Co.Re.Ma Virtus Matera ha ottenuto il successo, a spese del New Olimpia Pallacanestro Melfi nel confronto disputato al Pala Pastore. Gli atleti di coach Michele Di Gioia si sono sbarazzati dei melfitani con il punteggio di 76 a 56 al termine di una partita tenuta costantemente in pugno dalla compagine dei Sassi. I melfitani hanno cercato in tutte le maniere di opporre una benché minima resistenza ma al termine i materani sono stati superiori. Suc-
cesso esterno anche del Ciumnera Basket Potenza al Palasport Peppino Campagna di Bernalda al cospetto della Cestistica. Gli atleti di coach Michele Montemurro hanno superato gli jonici del tecnico Busco con il punteggio di 75 a 56. La compagine potentina ha sempre mantenuto costante il suo vantaggio, amministrando i tentativi di rimonta dei materani nel finale. Vince anche la Levoni Potenza che alla Palestra Vito Lepore del capoluogo si è imposta sul Basket Zagaria Salandra con il punteggio di 76 a 64. Per la squadra di Donato Fiore si tratta di un successo quanto mai prezioso in ottica classifica. I giocatori del coach Michele Danzi non sono stati in grado di sovvertire il pronostico. Nel posticipo disputatosi al Pala Itis di Picerno, successo esterno della Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza sulla Lucana Salumi Picerno con il punteggio di 69 a 54. I bianconeri di Salvatore Della Monica sono stati abili ad evitare i tranelli tattici dei picernesi, comunque coraggiosi nel mantenere viva la partita per tre quarti di gara. sport@luedi.it
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Sport C Dilettanti Ma i potentini restano saldamente in vetta alla classifica
Lunedì 1 dicembre 2008
Corporelle, striscia interrotta Dopo dieci vittorie di fila c’è lo stop a Siracusa SIRACUSA CORPORELLE
83 79
PRATIVERDI SIRACUSA: Ventura, Ferrigni 14, Rea 8, Agosta 17, Nesti 17, Bianchini 9, Corneo 10, Spinosa Ne, Saccà 8, Giarratana Ne. Allenatore Paolo Marletta INVICTA POTENZA: Marchese, Delli Carri 24, Ginefra 8, Marino 9, Pellegrini 21, Castelletto 13, Favia 4, Viggiano Ne, Savarese Ne, Cataldo Ne. Allenatore Gerardo De Angelis ARBITRI: Novati di Milano e Raineri di Catania PARZIALI: 25-21; 42-44; 61-64. SIRACUSA- Si ferma a Siracusa contro la “Prativerdi” la striscia vincente di risultati di Potenza, capolista del girone H di C dilettanti di basket maschile. Al pala “Lo Bello” il quintetto di Gerardo De Angelis cede 83 a 79 dopo dieci vittorie di fila. Nello “starting five” ci sono Vito Favia, Stefano Marino, Domenico Castellitto, Marco Pellegrini e Luigi Delli Carri, questi ultimi migliori realizzatori della gara rispettivamente con ventuno e ventiquattro centri. Incontro equilibrato nei primi minuti con Potenza che
Delli Carri ed a fianco Pellegrini
cerca il primo affondo con due centri in sequenza di Delli Carri e Castellitto, ma la “Prativerdi” di coach Paolo Marletta tiene con Alessandro Agosta e Edoardo Nesti che consentono ai biancoverdi un “break” di 4 a 0 che permette ai siracusani di chiudere il
primo parziale avanti di quattro lunghezze (25-21). Nel secondo periodo di gioco esce il carattere del Potenza che si affida a Marino e Castellitto, che consentono al Potenza di pareggiare (25-25) dopo 12'23'' di gioco. E' il quintetto di De Angelis a mantenere
le redini dell'incontro con Delli Carri, protagonista con 5 su 12 dal “perimetro” e 8 su 10 dalla lunetta, che infila per due volte consecutivamente la lenta retroguardia biancoverde e il Potenza Delli Carri chiude avanti 44 a 42 il parziale. Dopo l'intervallo
Spogliatoio De Angelis amareggiato per il finale
«Non siamo perfetti torniamo sulla terra» LA PRIMA sconfitta stagionale della Centre Corporelle Potenza è giunta sul parquet del Prativerdi Siracusa. I ragazzi di coach Dino De Angelis sono usciti con le pive nel sacco dal Palasport aretuseo con il punteggio di 83 a 79. La gara è stata sempre in equilibrio, le due squadre hanno disputato un confronto maschio, vibrante e teso. La Centre Corporelle Potenza ha dunque conosciuto la parola sconfitta, dopo undici giornate vissute sempre in testa, dominando tutti gli avversari finora incontrati. Gli ultimi due minuti di gioco hanno deciso la gara, i siracusani sono stati più attenti e precisi nel dare la mazzata decisiva alla Centre Corporelle Potenza che ha pagato dazio ad una serata difensivamente non al top. La squadra potentina torna dalla lunga ma al tempo stesso affascinante trasferta nella città siracusana con il torpedone privo dei due punti. La difesa non al top e alcuni errori offensivi sono state la chiave
di lettura del match che Gigi Delli Carri e soci hanno perso proprio nel convulso finale di gara. La truppa potentina ritorna sulla… terra dopo tante vittorie maturate in questo scorcio di campionato. Onore e merito al Prativerdi Siracusa che ha sfruttato tutte le lacune e le condizioni non perfette di uomini chiave negli equilibri della Centre Corporelle, vale a dire Stefano Marino e Antonello Marchese. Il coach Dino De Angelis ha parlato del match perso al Palasport di Siracusa rimarcando quanto segue: “I nostri avversari hanno fatto meglio di noi, negli ultimi giri di lancette. La partita è stata sostanzialmente equilibrata. Il Siracusa è stato più attento e cinico di noi, piegando la nostra resistenza. Onore alle armi”. De Angelis parla di altri aspetti: “Sicuramente partivamo favoriti ma ho sempre sostenuto che questo è un campionato quanto mai difficile da vivere giornata dopo giornata. Non siamo perfetti, la sconfitta ci riporta sulla terra. Biso-
Il tecnico potentino De Angelis
gna rimanere umili e concentrati in un torneo davvero complicato”. Il tecnico dei biancocelesti parla delle amnesie difensive emerse dal test siracusano: “Abbiamo subito ottantatrè punti, troppi per una squadra come la nostra che finora non è mai andata sopra gli ottanta. E' mancata la concentrazione, i siracusani dal canto loro non si sono mai disuniti e hanno meritato il successo finale”. sport@luedi.it
Hockey A2 La larga vittoria con il Follonica è ossigeno per la risalita
Sospiro di sollievo per la Raro Matera TUTTO secondo pronostico. E' stata più che positiva la decima giornata per la Raro Pattinomania Matera che ha sconfitto a domicilio il Follonica e che ha visto cadere sul proprio campo il La Mela Montale ( che occupa l'ultimo posto utile per i play-off, ndr) nella gara contro il Montebello. Per i biancazzurri materani la gara contro il Follonica, ultimo in graduatoria con un solo punto, non è stata una passeggiata, anzi Michele Barbano e company hanno dovuto sudare le fatidiche sette camicie per portare a casa l'intera posta in palio. Una vittoria che ha regalato il decimo punto stagionale per la Raro che ora dista solamente una lunghezza da il La Mela Montale. Il team modenese è stato
Il tecnico Massari
sconfitto in casa per tre a due dal forte Montebello. Vantaggio iniziale per il La Mela grazie alla rete di Damiani. Il pareggio viene raggiunto con un'autorete
di Cavedon che spiana la strada alla vittoria degli ospiti che vanno a segno con Piroli e Pasquale. Nel finale di gara per i padroni di casa accorcia le distanze con Nizzoli. La decima giornata ha regalato anche una bella vittoria per il Goccia di Sole Molfetta che ha travolto lo Sporting Lodi con il risultato finale di sette a tre. Per i baresi, dunque, quella di sabato è stata una trasferta fortunata e fruttifera. Nonostante il doppio svantaggio lodigiano con i gol di Uggeri e Frugoni, il Molfetta ha trovato la forza di ripartire con le reti di Vianna (due, ndr) e Azzollini. Il pareggio locale arrivava con Uggieri, ma era solo una parentesi. I gol di Persia (doppietta, ndr), Azzollini e Cirilli subito la
cancellavano. Con questa vittoria, il Molfetta sale a quota venti in classifica generale, quattro punti in meno della capolista Sarzana. La prima della classe ha pareggiato il match contro il Correggio. La gara è terminata tre a tre con i gol ospiti di Jara e la doppietta di Carboni. Per il team ligure hanno segnato De Rinaldis due volte e poi Sterpini. Infine, è stata di misura la vittoria del Thiene sul Sandrigo Hockey. Tre a due a favore dei vicentini che portano ad una la distanza di differenza dalla capolista. All'iniziale vantaggio ospite con i gol di Meneghini e Marchetti, il Thiene ha risposto con Fona, Crovadore e Casarotto. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
“lungo”, la capolista cerca l'allungo. Delli Carri porta a +5 i suoi(59-54) a 27'28'', trasformando i due liberi assegnati per fallo subito da Cornejo. E'il momento migliore per Potenza che va ancora a segno con Delli Carri realizzando due liberi. A chiudere il terzo parziale è la Prativerdi che ha un sussulto di orgoglio con Agosta e Saccà, ma Potenza resta avanti di tre lunghezze (6164). Nel quarto parziale la “Prativerdi” assesta un “break” di 9 a 0 firmato da due “bombe” di Rea, un centro di Saccà ed un libero di Nesti che portano i biancoverdi avanti di sette(72-65). La gara si riapre e Potenza dimostra di essere squadra grintosa con un nuovo “break” di Delli Carri che va a segno per due volte e Castellitto. Potenza va ancora avanti con un centro di Castellitto, ma è sfortunata con una conclusione di Delli Carri che centra il ferro e Ginefra dalla lunetta nel finale mette dentro 1 su 2. Verrigni a chiude i conti costringendo alla prima sconfitta Potenza, che resta capolista con venti punti e nel prossimo turno riceverà l'Audax Reggio Calabria al pala Pergola. Vincenzo Di Masi sport@luedi.it
Sport 61 B1 Donne Bruciante sconfitta al tie-break per Carrozzo e compagne Lunedì 1 dicembre 2008
Sciupata un’occasione La Lore Lei porta via un solo punto da Messina MESSINA LORELEI
3 2
B2 Donne L’Asci mantiene la decima posizione in classifica
21-25, 21-25, 25-14, 25-19, 16-14
Giocoleria, seconda gioia di fila
IT.COM MESSINA: De Francesco, Azzolina, Dimitrova P., Burashnikova, David, Dimitrova M., Aloise (L), Angelova, Mancini, Letizia, Pellicane. All.: Pellegrino. PM LORE LEI POTENZA: Fiore, Torrisi, Carrozzo, Pericolo, Mascaro, Sarcina, Ligrani (L), Pagano, Alexandrova, Frasca, Quintini, Santamaria. All.: Gagliardi. ARBITRI: Asta e Favuzza. GRANDE occasione sciupata per la Lore Lei sul campo dell’IT.com Messina. Carrozzo e compagne tornano a casa con una sconfitta che brucia dalla trasferta siciliana, sulla carta piuttosto abbordabile. E Il rammarico delle biancorosse lucane sta tutto lì, considerato anche il felice ingresso nel match delle ragazze di Gagliardi. L’allenatore barese della PM aveva chiesto alla sua squadra di non fallire l’approccio psicologico all’incontro, venendo perfettamente soddisfatto in questo, dalle sue atlete, per i pri-
GIOCOLERIA OSTUNI
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25-12, 25-15, 23-25, 25-13
GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Avena, Carbonara, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Di Lucchio. All.: Caliendo. US LIGHTNING OSTUNI BR: Marcianò, Gallo Ingrao, Parisi, Stefanelli, Casalino, Pastore, Minetti (L), Buongiorno, Nigro, Sacco, Flore, Monopoli. All.: Solombrino. ARBITRI: Cinesi e Apicella. Un muro della Lore Lei (foto Andrea Mattiacci)
mi due set e mezzo. A metà della terza frazione di gioco però, quando la sfida sembrava tranquillamente nelle mani della Polizia Municipale, cambiava il vento. E a propiziare l’inopinato cambio di rotta della gara era in effetti una decisione arbitrale che mandava su tutte le furie Nino Gagliardi. Sul 14-13 PM un attacco parso chiaramente in campo delle potentine era invece chiamato out
dalla coppia arbitrale, che poi comminava un giallo al tecnico della Lore Lei. Si passava così in un amen al 1614 Messina del secondo time-out obbligatorio: prologo di un finale di set che riapriva i giochi e cambiava radicalmente le sorti di una partita che le lucane da lì in poi non riuscivano più a raddrizzare. Luca Carlone sport@luedi.it
SECONDA vittoria consecutiva per la Giocoleria che fa salire la squadra portandola in classifica a quota 15. L'incontro si preannunciava pronosticamente molto facile contro la cenerentola del campionato ferma a quota zero. Nonostante ciò si è perso un set e questo calo dovrebbe far riflettere le ragazze a non mollare mai fino al termine della partita. La partita disputata dalle giocatrici di mister Caliendo ha un buon inizio, il primo parziale di gioco viene vinto facilmente. Il secondo parziale è sulla falsa riga del primo, poca consistenza mo-
strata dalle avversarie e giù facile per il due a zero. La strada sembra tutta in discesa, forse è quello che pensavano le ragazze della Giocoleria, ma la reazione dell'Ostuni giunge inaspettata complice un calo di attenzione delle ragazze di Caliendo, che perdono il parziale e devono rimboccarsi le maniche. Il quarto set è tutta un'altra storia, la Giocoleria mette le cose in chiaro e mettono sotto l'Ostuni vincendo il quarto set per 25 a 13. E' stata evidente la differenza tecnica e tattica tra le due formazioni, lo dimostra anche la classifica, con questa vittoria le potentine si portano a casa tre punti importanti per il prosieguo del campionato. Tre punti voleva Caliendo e sono arrivati, il set perso è solo un episodio che forse può essere tralasciato ma che non si ripeta, alla fine per una differenza set potrebbero essere importanti. Adesso si deve pensare alla prossima gara contro la Santulli Aversa, formazione temibile e campo difficile ma non proibitiva per la Giocoleria che se gioca come dovrebbe, ci si può tentare un colpo esterno pre portarsi in zone più alte della classifica, e affrontare il girone di ritorno con più tranquillità. vi.bo.
B2 Donne Il Molfetta si prende l’intera posta in palio da Montescaglioso
Non basta il cambio tecnico L’arrivo di Fanelli, peraltro assente, non evita il ko PLANITALIA AZZURRA MOLFETTA
0 3
22-25 (26'); 23-25 (27'); 20-25 (26')
PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli 2, Piscopo 12; Dasco; Tuselli 7; Cianflone 11; Tancredi ne, Petkova 11; Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e. All. Fanelli (in panchina Maiellaro) AZZURRA MOLFETTA: Fortunato (L); Brattoli 3, D'Elia 3, De Gennaro ne, D'Agostino ne; Di Bucchianico 10; Francioso 5; La Forgia, Marasco 12; Nappi 2; Racanati 3; Testini 4. All: Matera A. Grazia. ARBITRI: Spagnuolo e Sorrentino di Salerno NOTE: Battute vincenti: 15. Battute sbagliate: 6 - 5 MONTESCGALIOSO - In settimana la Planitalia Montescaglioso ha provveduto ad un nuovo avvicendamento sulla panchina: al posto di Aldo Pietrafesa, subentrato il 22 Ottobre scorso a Lorenzo Lafratta, ha fatto il suo ritorno Giuseppe Fanelli, che aveva iniziato la stagione 2008/2009, il quale pare aver risolto i problemi che gli avevano impedito di proseguire la stagione dopo avere iniziato la preparazione, lo scorso mese di Agosto. In ogni caso, sulla panchina della Planitalia per la gara contro l'Azzurra Molfetta non era presente lo stesso Fanelli ma sedeva in panchina il suo vice Maiellaro. Il cambio del tecnico (il
quarto, tra ritorni e novità, anche se in un'occasione la squadra era stata diretta dalla Di Fonzo), dall'inizio della stagione non è servita, comunque, per interrompere la serie di sconfitte che, con il 3-0 subito contro le pugliesi, raggiunge quota otto consecutive. Dopo due gare esterne, entrambe perse per 3-0, a Matera e a Sarno, giocate nei precedenti turni, la Planitalia Montescaglioso tornava ad esibirsi in casa propria ospitando le pugliesi di Molfetta, reduci dalla sconfitta interna subita contro la Giocoleria Potenza. La partita è durata soltanto un'ora e mezzo, con le pugliesi trascinate dalla Marasco (12 punti) pronte ed abili a sfruttare i tanti errori commessi dalle atlete di casa, le quali, nei tre set, da un lato hanno avuto il merito di partire meglio delle avversarie e di inanellare delle serie positive che hanno consentito loro di acquisire un vantaggio anche di otto punti, compiendo però l'errore di farsi ogni volta rimontare e, addirittura, superare dalle ragazze di Molfetta allenate da Anna Grazia Matera. Il Molfetta, con l'affermazione colta al Palauditorium “Wojtyla”, raggiunge quota 10 punti in classifica, allontanandosi dalle zone più basse dove lasciano la Planitalia, sempre ferma ai suoi 4 punti, che le valgono la penultima posizione davanti solamente all'Ostuni (ancora a zero). Michele Marchitelli sport@luedi.it
La Petkova in battuta, nella foto accanto la Piscopo
Televisioni
20.30
GIOCO
21.05
PRIMA SERATA
Max Giusti
REALTV
21.10
ATTUALITÀ
Simona Ventura
21.10
Lunedì 1 dicembre 2008
SHOW
Chi l’ha visto?
Zelig
14.00
RUBRICA Forum
21.10
FILM
21.10
Radio Killer
63
ATTUALITÀ Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
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06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Accadde al penitenziario con Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Walter Chiari, Mara Berni, Riccardo Billi, Mario Riva, Nino Besozzi - regia di Giorgio Bianchi (Italia) - 1955 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Paolo VI - Il Papa nella tempesta 23.25 -Telegiornale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv L'isola dei famosi: Tutti a casa
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20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Zelig
21.10 -Film Cavalcarono insieme con James Stewart, Richard Widmark, Linda Cristal, Shirley Jones, Woody Strode, Henry Brandon regia di John Ford (USA) - 1961
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film Radio Killer con Paul Walker, Steve Zahn, Leelee Sobieski, Jessica Bowman - regia di John Dahl (USA) - 2001 23.15 -TelefilmNip/Tuck
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità L'infedele
23.30 -AttualitàPorta a Porta 01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaIn Italia 02.50 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmCopycat - Omicidi in serie 05.20 -DocumentiEnigmi e Misteri
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieL'ombra nera del.. 03.10 -VarietàCercando cercando
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario... 01.15 -TelefilmMasters of Horror 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24
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23.25 -FilmLa Comunidad - Intrigo all'ultimo piano con C. Maura, E. Antuña - regia di Alex de la Iglesia (Spa) - 2000 01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -RubricaPianeta mare 03.10 -RubricaVivere meglio
01.05 -TelefilmCalifornication 01.40 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -FilmFilm d'amore e d'anarchia 05.20 -NewsStudio Sport 05.45 -TelegiornaleStudio Aperto
23.30 -DocumentarioLa storia proibita 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.05 -TelefilmAlla corte di Alice
leTrame
LA 7
ORE 14.00
ACCADDE AL PENITENZIARIO con A. Fabrizi, W. Chiari, A. Sordi - regia di Giorgio Bianchi (Ita) - 1955 Cesare, secondino in un penitenziario, è un uomo buono che cerca di aiutare i detenuti. La sua bontà gli procura spesso dei guai: ma egli non se ne duole e si consola tenendo una specie di diario, nel quale vengono annotate le vicende dei prigionieri a lui più cari. Tra questi Walter, finito in prigione dopo che una "dark lady" ha fatto ricadere su di lui l'accusa di furto in una...
RETE 4
ORE 21.10
CAVALCARONO INSIEME con J. Stewart, R. Widmark, S. Jones, L. Cristal - regia di John Ford (Usa) 1961 Lo sceriffo di Tuscosa, McCabe, va dal capo Comanche, Quannah, per trattare la restituzione di alcuni prigionieri bianchi che da molti anni vivono tra gli Indiani. Lo affianca il giovane e impetuoso tenente Gary. Al termine di pazienti ricerche, McCabe riconduce i superstiti a Forte Grant; rientra poi a Tuscos...
RETE 4
ORE 16.10
ITALIA 1
CAPRICE: LA CENERE CHE SCOTTA con D. Day, R. Harris, R. Walston - regia di Frank Tashlin (Usa) - 1967 Patricia Foster, una spia industriale che si occupa di formule di cosmesi, indaga privatamente sulla morte misteriosa del fratello avvenuta su una pista di sci, in una rinomata località turistica della Svizzera. Trova inaspettato aiuto in un agente dell'Interpol che l'avvicina fingendosi un cinico agente dedito a sua volta allo spionaggio aziendale...
RETE 4
ORE 23.25
LA COMUNIDAD - INTRIGO ALL’ULTIMO PIANO con C. Maura, E. Antuña, J. Bonilla - regia di Alex de la Iglesia (Spa) - 2000 Julia, agente immobiliare, ha messo per caso le mani su un bottino di sei miliardi trovato nascosto sotto una mattonella nell'appartamento di un morto. I condomini, venuti a conoscenza del fatto, sono pronti a tutto, dalla seduzione all'omicidio, purché Julia non si allontani dal palazzo con il suo valigione pieno di pesetas...
ORE 21.10
RADIO KILLER con P. Walker, L. Sobieski, S. Zahn - regia di John Dahl (Usa) - 2001 Durante le vacanze estive, lo studente Lewis decide di viaggiare in macchina dal Colorado al New Jersey per vedere Venna, la ragazza dei suoi sogni. Ma suo fratello maggiore Fuller si aggiunge a lui, scombinandogli i piani. Noto rompiscatole, Fuller costringe Lewis a un gioco: mettersi in comunicazione via radio con un camionista non identificato, che non tarderà a rivelarsi un...
ITALIA 1
ORE 3.05
FILM D’AMORE E D’ANARCHIA con G. Giannini, M. Melato, L. Polito, E. Pagni - regia di Lina Wertmüller (Ita) 1973 Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza... il titolo completo del film. Il contadino lombardo Antonio Soffiantini , detto Tunin, è incaricato di uccidere Mussolini e sceglie come base per la sua azione una casa di tolleranza, aiutato dalla prostituta Salomè...