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Martedì 2 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Spagna, il Pp supera il Psoe MADRID – Il Psoe del premier spagnolo Josè Luis Zapatero (nella foto) verrebbe superato anche in seggi dai rivali del Partido Popular se si votasse oggi, stando ad un sondaggio pubblicato nell’edizione di ieri del quotidiano conservatore la Razon. Il Psoe ottiene il 39,8% delle intenzioni di voto contro il

41,5% al Pp. Alle elezioni politiche del 9 marzo scorso, vinte da Zapatero, i due partiti avevano ottenuto rispettivamente il 44,4% (e 169 seggi su 350 alla camera dei deputati) e il 40,4% (154 seggi).

Uccise il fratello e ne bollì la testa L'AIA – E' stato chiesto l’ergastolo, ieri ad Haarlem, cittadina nel nord dell’Olanda, per un uomo accusato di aver ucciso nel 1997 suo fratello, di averne fatto a pezzi il cadavere e di aver bollito la sua testa in una pentola a pressione. L’imputato, Mehmet Yldirim, 52 anni, è anche accusato di aver ucciso, strangolandola, la sua ex moglie nel 2002.

Ponte aereo da Bangkok ROMA – È partito ieri sera il ponte aereo per consentire – entro quattro o cinque giorni – il rimpatrio degli oltre 1100 italiani bloccati in Thailandia, dove prosegue l'assedio dei manifestanti anti-governativi ai due aeroporti della capitale Bangkok. Ad accollarsi le spese dei voli speciali approntati sarà il governo che, ha annunciato ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini (nella foto), ha deciso «in via eccezionale» di intervenire direttamente per sbloccare una situazione che appare ancora «molto complicata». Ma sarà probabilmente l’ultima volta: presto infatti, forse già con un emendamento al decreto Alitalia, verrà istituito «un fondo pubblico di garan-

In Italia e nel Mondo Il parrocco: «I media non dicono la verità». La Iervolino: «Qualche mestatore c’è sempre»

Napoli, migliaia di persone ai funerali di Nugnes ROMA - "Politici, voi lo avete lasciato solo". È un'accusa forte, quella che si è sollevata dalla folla che ieri mattina a Pianura ha assistito ai funerali dell'ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, 48 anni, morto suicida sabato dopo l'arresto per aver aiutato i manifestanti durante gli scontri di gennaio scorso organizzati per bloccare l'apertura della discarica di Pianura. In migliaia hanno partecipato alle esequie celebrate dal parroco della Chiesa di San Giorgio, don Claudio De Caro, insieme ad altri sacerdoti del quartiere. Più di una volta l'omelia è stata interrotta dagli applausi. "Il gesto di Giorgio - ha detto il religioso - è stato un grido. Forse l'unico modo, pur se sbagliato, per farsi

Il feretro all’uscita dalla chiesa

sentire. Spegnere la televisione: quello che i media raccontano di Giorgio non risponde alla verità su un uomo che ha sempre fatto del bene a questo quartiere". Rivolgendosi poi ai familiari ha affermato:

"Non sia turbato il vostro cuore, abbiate fede in Dio anche se dinanzi alla morte di Giorgio avvertiamo un senso di vuoto, di ingiusto" perché "la morte è la porta per entrare nella vita eterna, ci permette di vedere Dio". In un manifesto, il Pd - che aveva sospeso l'iscritto dopo l'ordine di arresto - ha ricordato Nugnes e il suo "tenace impegno per la città di Napoli". Composto il dolore della moglie di Nugnes, Domenica, e del figlio 18enne Tommaso. In lacrime, invece, il secondo figlio dell'ex assessore, Andrea, 12 anni. Bipartisan la rappresentanza politica: hanno partecipato il sindaco Rosa Russo Iervolino, l'assessore regionale Angelo Montemarano, alcuni parlamentari di diversi schiera-

D’Alema: «Questa è un’invenzione dei giornali»

Pd del Nord, Veltroni favorevole Chiamparino vuole allearsi con Bossi ROMA - Walter Veltroni apre alla proposta di Sergio Chiamparino di dar vita ad un coordinamento del Nord e di prendere in considerazione anche un'alleanza con la Lega. Il segretario del Pd dice di ritenerlo utile "non da oggi", convinto che possa avere un ruolo e una funzione nell'elaborazione di linee, strategie e alleanze". "È una struttura", sostiene ancora Veltroni, "che può avere un peso e un'importanza ed è un'altra delle tante forme di democrazia che per fortuna noi abbiamo a differenza di altri partiti che sono a struttura imperiale". Ma l'accelerazione del sindaco di Torino e soprattutto l'ipotesi di alleanza con la Lega, (che ha già risposto picche con il ministro dell'Interno Roberto Maroni), scatenano un nuovo fronte polemico nel clima già teso del partito. Intanto Massimo D'Alema precisa che nessuno nel partito ha mai parlato del Pd del Nord, ma "lo hanno fatto i giornali". "I partiti sono nazionali, poi si articolano sul territorio in strutture federali", ha detto l'ex ministro degli Esteri che dopo la promessa di dedicarsi di più al partito è piuttosto presente nel dibattito interno. Non vede alle porte nemmeno l'intesa con Carroccio perché "la Lega è alleata con Berlusconi. Bisognerebbe chiedere a lui di svincolarla come si fa con i calciatori". Il deputato Pierluigi Mantini sollecita intanto Chiamparino a dimettersi da ministro ombra delle Riforme istituzionali, perché "la sua posizione politica, Partito del Nord e alleanza con la Lega, non è condivisibile, indebolisce il Pd ed é incompatibile con il suo ruolo".

Giorgio Chiamparino (a destra) col sindaco di Roma Gianni Alemanno

Enrico Letta, ministro ombra del Welfare, afferma invece che "un partito romanocentrico non vincerà mai" ed è giusto promuovere invece un modello di partito "con i piedi piantati sul territorio". "Tutto ciò che chiarisce meglio i rapporti tra Roma e tutte le capitali che sono in Italia è utile", ha detto Letta, secondo il quale però un partito autonomista non significa scimmiottare la Lega. Uno stop al partito del Nord viene dagli amministratori democratici del Sud e dallo stesso responsabile del Pd per il Mezzogiorno Sergio D'Antoni. Un partito del Nord, e una susseguente articolazione del Pd per macroaree, a suo parere, "é fuori dall'ordine delle cose ragionevoli". "Dobbiamo dare potere reale alle regioni, lasciando loro autonomia politica e organizzativa", chiede. Anche da Rosy Bindi sì al

partito federale ma ogni parte d'Italia ha bisogno di programmi adatti al proprio territorio al Nord come al Sud. Il parlamentare calabrese Franco Laratta replica a Chiamparino che se vuole un partito del Nord "dovrà necessariamente esserci un Pd del Sud" mentre il sindaco di Bologna Sergio Cofferati ricorda che nel Nord c'è anche l'Emilia Romagna, altrimenti si rischia di creare un "partito subalpino". Sono infatti i segretari regionali di Piemonte, Lombardia, Veneto e Liguria che stanno lavorando a un coordinamento. L'iniziativa diventerà però operativa dopo l'atteso confronto interno del 19 dicembre quando si discuterà dell'alleanza con Di Pietro e del dialogo con l'Udc e quando Veltroni e D'Alema potrebbero venire allo scoperto su posizioni diverse. Marina Maresca

menti, i vertici napoletani e campani del Pd, partito nelle cui file militava Nugnes. Alle accuse rivolte agli amministratori colpevoli di aver lasciato solo l'ex compagno di giunta, la Iervolino ha risposto: "Qualche mestatore c'è sempre", aggiungendo che farà pubblicare la lettera dimissioni di Nugnes per far capire a tutti "i rapporti di stima e di amicizia che c'erano". Ed emergono altri particolari sulla vicenda. Sul pavimento del sottoscala, dove si era suicidato, Nugnes aveva lasciato tre lettere: "Chiedo perdono, non ce la faccio più". Un messaggio per la moglie, uno ai figli, il terzo a un caro amico a cui affida il futuro degli "amati figli". Elisabetta Martorelli

Il Pd non aderisce al manifesto dei Socialisti europei ROMA - Il Pd non ha aderito al manifesto comune del Pse per le prossime elezioni europee. Per l'Italia lo hanno sottoscritto ieri a Madrid Piero Fassino, come rappresentante dei Ds, e Mercedes Bresso, presidente del Comitato degli amministratori regionali socialisti in Europa, oltre al segretario del Partito socialista Riccardo Nencini. Dove siederanno i parlamentari del Pd a Strasburgo è questione più che mai aperta. Walter Veltroni che è intervenuto alla riunione plenaria del Pse ha sostanzialmente chiesto tempo per trovare una nuova forma di aggregazione dei partiti riformisti e progressisti che possano essere accettate anche dagli ex della Margherita. La ricerca di una alleanza nell'europarlamento tra socialisti e democratici italiani va avanti non senza contraccolpi nel Pd ed è un nodo da sciogliere entro pochi mesi prima di avviare la campagna elettorale per le Europee. "Noi siamo una forza autonoma ma non vogliamo essere isolati in Europa", ha detto il leader del Pd ben attento a non scontentare però i centristi che escludono di poter mai militare nelle file socialiste. "Io sono il segretario",ha spiegato Veltroni, "di un partito che unisce più culture e sono qui non solo perché la mia storia personale mi fa essere fratello di molti di voi ma perché questa famiglia politica è di grande importanza". Il presidente del Pse Poul Rasmussen e il capogruppo al Parlamento Europeo Martin Schulz si sono mostrati disponibili a concedere al Pd il tempo necessario e anche un nuovo nome al gruppo che potrebbe essere "socialisti e democratici" o "socialisti progressisti". In attesa della soluzione ognuno resta al proprio posto: Fassino ha aderito al programma con il quale il Pse spera di vincere le elezioni, Francesco Rutelli e Dario Franceschini voleranno venerdì a Bruxelles al congresso del Pde. Arturo Parisi accusa però Fassino di aver compiuto un gesto gravissimo firmando il manifesto del Pse, un gesto che incrina il patto Ds-Dl. Per Massimo D'Alema, infine, lo scontro sulla collocazione europea crea solo confusione tra i democratici. m. m.

IL CASO

Decreto per il contenimento della spesa nella sanità: il governo deve ricorrere alla fiducia zia» per finanziare il rimpatrio di turisti.

Georgia-Ue visti più semplici BRUXELLES – La Commissione europea avvierà a gennaio i negoziati con la Georgia per semplificare il regime di concessione di visti per la Ue. «Spero di poter avviare i negoziati all’inizio di gennaio», ha detto il commissario alle Relazioni Esterne, Benita Ferrero-Waldner.

ROMA - Fiducia alla Camera - l'ottava per il governo Berlusconi a meno di sette mesi dal giuramento sul decreto legge con le disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con comuni, province e regioni. Il testo, già approvato dal Senato, scade venerdì e comprende, fra l'altro, l'assegnazione straordinaria di fondi per i comuni di Roma e Catania. Così, prima di annunciare la decisione, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha spiegato che "la fiducia non garantisce tempi certi ma almeno consente di mantenere il testo per come è stato approvato al Senato, evi-

tando un nuovo passaggio a Palazzo Madama. Inoltre - ha ribadito -il provvedimento è stato modificato al Senato, per cui non c'é stata nessuna blindatura ed è stato garantito il rapporto governo-Parlamento". Forte la replica dell'opposizione. "Assistiamo all'ennesimo strappo", ha commentato Massimo Vannucci (Pd), osservando che "gli emendamenti non erano tantissimi e che potevano essere ulteriormente ridotti, ma si rischiava con la posizione della Lega, che è stata molto critica in commissione soprattutto per il finanziamento a Roma Capitale di 500 milioni e a Catania". "Mi auguro soltanto che il mini-

stro per i Rapporti con il Parlamento volesse scherzare quando ha affermato che 'anche l'apposizione del voto di fiducia consentirà il dibattito e un confronto proficuo attraverso gli ordini del giorno sul decreto", ha commentato poi Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD. "La verità è che il governo ha paura dei suoi - ha concluso la Sereni Elio Vito - e che, nel voto dell'aula potrebbero palesarsi le divisioni tutte interne alla maggioranza, tra chi vuole il federalismo e chi continua a scegliere il centralismo regolatore e manovratore". Dopo l'apposi-

zione della questione di fiducia, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha sospeso la seduta per decidere come articolare i lavori. Elisabetta Martorelli


In Italia e nel Mondo

Martedì 2 dicembre 2008

La neve (con pericolo di valanghe), la pioggia e il vento soprattutto al Nord

Maltempo, nessuna tregua, un morto a Udine Sul litorale di Roma il vento solleva un uomo e lo sbatte sulla spiaggia

Venezia ieri

ROMA – Il brutto tempo non lascia tregua: la neve (alto anche il pericolo valanghe), la pioggia abbondante e il forte vento hanno caratterizzato la giornata di ieri in quasi tutta Italia, provocando, in Friuli, la morte di un uomo di 60 anni travolto da un muro abbattuto dalle raffiche di vento a Primulacco di Povoletto (Udine). Dovuto ad una «probabile distrazione», ma facilitato dal fondo stradale bagnato anche un incidente stradale in cui è morto un cittadino kosovaro (altre due sono rimaste ferite) nei pressi di San Giovanni al Natisone

(Udine). Da segnalare anche il ferimento di un romano di 36 anni; mentre faceva «kitesurf» sul litorale a nord di Roma è stato sollevato di una ventina di metri per una raffica di vento più forte delle altre che lo ha fatto precipitare sul lungomare. È stato ricoverato in prognosi riservata. Frane e allagamenti si sono verificati un pò ovunque e sempre a causa della pioggia battente è crollata una porzione del tetto della chiesa medievale di San Giovanni in Zoccoli, nel centro storico di Viterbo. Le regioni più colpite sono state il

Trentino e il Friuli, mentre a Venezia è tornata l’acqua alta: ha segnato 1,56 mt, mai così da 22 anni. In Liguria frane (nel savonese a Bordighera) e situazione difficile, per neve, sulla A6 Torino-Savona, sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce e sulla A7 Genova Serravalle. Deboli nevicate anche sulla A5 Aosta-Morgeux e sulla A23 Palmanova Tarvisio. Una nave da crociera ha rinunciato alla prevista tappa a Civitavecchia a causa delle difficoltà ad entrare nel bacino portuale. Letizia Bianco

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Romania, altalena di risultati ora la destra sembra in testa Gli exit-poll davano in vantaggio i socialisti, poi il risultato si è ribaltato

Calin Popescu Tariceanu

BUCAREST – Altalena fra destra e sinistra nei risultati parziali delle elezioni svoltesi domenica in Romania. Fra i due litiganti alla fine a vincere potrebbe essere un terzo, il partito liberale Pnl del premier Calin Popescu Tariceanu, mentre un dato almeno, negativo, è sicuro: il record di bassa affluenza. Politici e commentatori chiedono agli istituti demoscopici di spiegare le incongruenze fra exit poll e risultati parziali che a turno hanno dato una volta i socialdemocratici e una volta la destra in testa.

La proposta presentata dalla presidenza francese dell’Ue

Onu, fulmini dal Vaticano sulla depenalizzazione gay CITTA' DEL VATICANO , – Prima ancora che venisse ufficialmente presentata all’Assemblea generale dell’Onu, è scoppiata la tempesta sull'iniziativa intrapresa dalla presidenza di turno francese dell’Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue, di chiedere alle Nazioni Unite la depenalizzazione dell’omosessualità nel mondo. A scatenarla è stato ieri il Vaticano che, per bocca del suo rappresentante al Palazzo di Vetro di New York, si è detto contrario al passo Ue. La Santa Sede ha anche bocciato il progetto di alcune organizzazioni abortiste di far inserire l'interruzione di gravidanza tra i diritti universali dell’uomo. «Una barbarie», ha commentato monsignor Celestino Migliore, nunzio del Papa all’Onu, in un’intervista all’agenzia francofona I. Media. Ma se il veto su qualsiasi apertura abortista delle Nazioni Unite era scontato, e affermato in un’infinita serie di dichiarazioni, più a sorpresa è arrivato il «niet» sulla depenalizzazione dell’omosessualità. Rapporti tra persone dello stesso sesso sono illegali – ricordano i siti gay – in oltre 80 paesi del mondo e, in una decina di Stati islamici, sono puniti con la pena di morte. Nei mesi scorsi, il segretario di Stato francese ai diritti umani, Rama Yade, aveva annunciato che la Francia, in quanto paese presidente di turno della Ue, avrebbe chiesto entro dicembre all’Onu, di riconoscere, a livello mondiale, il diritto all’omosessualità e di imporre la fine di condanne e discriminazioni verso i gay. La proposta francese è stata

Rocco Buttiglione (a sinistra)

firmata dai 27 paesi della Ue, Italia compresa. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spiritualè, ha precisato mons ignor Migliore. «Ma qui – ha avvertito – la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni». «Per esempio – ha osservato

monsignor Migliore – gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni». Il timore che una depenalizzazione dell’omosessualità, sancita dall’Onu, possa minare il matrimonio tradizionale, sembra essere dunque dietro le obiezioni della Santa Sede. Quanto all’idea di inserire l’aborto tra i diritti universali, mons. Migliore l’ha definita, senza troppi giri di parole, «triste e indignante». «Rappresenta – ha profetizzato - l’introduzione del principio homo homini lupus, l’uomo diventa un lupo per i suoi simili». «Questa è la barbarie moderna che, dal di dentro, ci porta a smantellare le nostre società», ha detto. La presa di posizione del Vaticano, specie in materia di omosessualità, non poteva che innescare commenti e polemiche. Così è stato. Indignazione unanime è stata espressa da tutte le organizzazioni omosessuali e per i diritti umani, che hanno anche minacciato di manifestare la loro rabbia a piazza San Pietro. A dare una spiegazione delle parole di monsignor Migliore, è intervenuto in serata Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc. «Non mi risulta che la Chiesa Cattolica sia contraria alla depenalizzazione del reato di omosessualità», ha osservato. Ciò a cui la Chiesa «si oppone è una iniziativa di alcuni stati europei (o forse della burocrazia di Bruxelles) che vuole definire per gli omosessuali uno status privilegiato», ha spiegato. Elisa Pinna (elisa.pinna@ansa.it).

Continua il pellegrinaggio degli indiani sui luoghi della strage

L’India contro il Pakistan «Non combattete il terrorismo» NEW DELHI - Quella che era una profonda crepa diplomatica tra India e Pakistan rischia di diventare una voragine. Dopo la strage di Mumbai si è di fatto ufficializzata la crisi tra i due paesi con la protesta presentata dal ministero degli Esteri indiano a Islamabad con la quale si denunciano le negligenze pakistane nella lotta alla criminalità terrorista che hanno facilitato la strategia assassina dei miliziani islamici. All'Alto commissario del Pakistan Shahid Malik è stata presentata una lettera nella quale di fatto si rimprovera "il fallimento nello sconfiggere il terrorismo che ha origine nel suo territorio". E per ribadire la pista pakistana - confermata più volte dall'unico terrorista catturato che ha detto di aver affrontato mesi di addestramento ad azioni di commando del gruppo Lashkar-e-Taiba in un campo di militanti islamisti - il viceministro dell'interno Shakeel Ahmad in una intervista alla Bbc punta il dito su Islambad: "Gli attentatori

morti negli scontri erano originari del Pakistan". A Malik, convocato dal sottosegretario agli Esteri indiano Raghavan, sarebbe stato chiesto di consegnare due dei più pericolosi terroristi per l'India, Dawod Ibrahim, capo della mafia di Mumbai D-Company e responsabile degli attentati nel 1993 sempre nella capitale finanziaria indiana, e Maulana Masood Azhar, fondatore del gruppo terrorista Jaish-e-Mohammad, scarcerato dal governo indiano in cambio del rilascio dei passeggeri in ostaggio su un aereo dell'Indian Airlines dirottato dieci anni fa. "Con chi credete che noi stiamo combattendo?" è stata la secca e stizzosa risposta del presidente pakistano Ali Zardari che ha chiesto all'india di non scaricare tutte le colpe del massacro su Islamabad. "Viviamo in tempi difficili in cui elementi che non rappresentano uno Stato ci hanno portato già in precedenza alla guerra, come nell'11 settembre". Roberto Lotti

Gli inglesi preferiscono il sesso le inglesi adorano il pettegolezzo

Anno 2020, nuova fuga dalle città meridionali

IN tempi di crisi, il sesso è il passatempo a basso costo preferito dai britannici. A rivelarlo è un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca YouGov su 2.000 cittadini del Regno e pubblicato ieri in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’Aids. Da esso emerge che per il 37% degli intervistati il migliore modo per svagarsi senza spendere soldi è appunto trascorrere tempo in intimità con il proprio partner. Tra le altre attività preferite, il 18% dei britannici interpellati ha indicato «scambiarsi pettegolezzi con gli amici», mentre

TRA la fine e gli anni '90 e l'inizio del 2000 si era parlato di spopolamento delle grandi città, ma poi la tendenza si è invertita, e soprattutto al Centro-Nord le metropoli hanno ripreso a crescere, e continueranno a farlo. Secondo il rapporto Cittalia, pubblicato dalla Fondazione Ricerche dell'Anci (l'associazione dei comuni italiani) entro il 2020 la popolazione residente delle 11 città metropolitane crescerà del 3,2 per cento, ma con dinamiche diverse. Tenderanno a spopolarsi le tre grandi città del Mezzogiorno, Bari, Napoli e Palermo; analoga la tendenza

Meglio le balene che le conigliette per il 9% «guardare le vetrine» è il passatempo più piacevole. Il 6% ha scelto invece una visita ad un museo. Dal sondaggio emerge tuttavia che per le donne la tentazione del pettegolezzo resta invece più forte di quella della carne.

LA modella argentina Vanessa Carbone, celebre coniglietta di Playboy eletta Playmate nel 2007, protesta nuda contro l'uccisione delle balene e il traffico illegale delle pelli animali davanti all'ambasciata giapponese a Santiago del Cile.

L’esibizione della bellisima Vanessa ha causato l’intasamento del traffico nella zona. Una congestione che è durata tre ore. Dei diplomatici giapponesi, però, neanche l’ombra. Evidentemente loro preferiscono le balene alle conigliette.

di Genova. Mentre Firenze, Milano, Roma e Bologna registreranno tassi di crescita quasi doppi rispetto alla media nazionale, confermando, osservano i ricercatori dell'Anci, "l'esistenza di consistenti tendenze migratorie Sud-Nord".


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Martedì 2 dicembre 2008

Il fatto del giorno: Berlusconi in guerra con la pay-tv Berlusconi: nessun caso “Anche Mediaset paga”

Mockridge contrattacca ”Spot contro il governo”

Ma la questione morale investe anche Veltroni

dalla cronaca di Mario Ajello

dall’intervista di Giancarlo Radice

dall’editoriale di Francesco Geremicca

Silvio Berlusconi risponde alle polemiche sul raddoppio dell’Iva per Sky e sul suo presunto conflitto di interessi. «Non c’è nessun caso. Ci siamo limitati a togliere un privilegio, voluto dalla sinistra. Anche Mediaset viene penalizzata da questa norma», assicura. L’opposizione però continua a contestare la misura, sulla quale c’è una cauta apertura di An a modifiche in Parlamento. E il premier avverte il Pd che il dialogo sarà possibile «a patto che si stacchi da Di Pietro». D’Alema giudica la condizione «strumentale, che nasconde la poca voglia di dialogare». E l’ex pm chiede a Veltroni di scegliere. [...]

«È una tassa che colpisceoltre un quinto delle famiglie italiane proprio nel pieno di una grave crisi economica». Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, non fa che ripeterlo. E non nasconde la sua «grande sorpresa» per la decisione del governo di raddoppiare, dal 10% al 20%, l’Iva sugli abbonamenti alle pay tv, di cui l’emittente satellitare che fa capo a Rupert Murdoch è di gran lunga il primo attore sul mercato italiano. [...] «Stiamo preparando una campagna pubblicitaria per avvisare i nostri abbonati dell’aumento dell’Iva. È nostro preciso dovere farlo, per correttezza nei loro confronti. James Murdoch, presidente di Sky, è ovviamente d’accordo [...]».

Mentre la polemica intorno all’aumento dell’Iva per le paytv spacca il mondo politico, alle prese con l’ennesimo caso di conflitto d’interessi del premier, in arrivo dalla periferia nuvoloni scurissimi s’addensano sul maggior partito d’opposizione. La drammatica vicenda dell’assessore napoletano Nugnes, offrendo l’occasione di rielencare i più recenti casi di malapolitica e corruzione nella gestione del potere locale, conferma un dato non contestabile. La predisposizione a ruberie e malaffare attraversa ormai orizzontalmente entrambi gli schieramenti, così da aver tolto alla sinistra (e alla destra del tempo che fu) il rivendicato e presunto monopolio in materia di «questione morale». [...]

La migliore di ieri

Parabola rossa

Concorrenza sleale? Non si dice ma si pensa

Aumenti in arrivo

dal commento di Mario Giordano

dall’intervista di Giovanni Valentini

dall’articolo di Marco Mele

Dalle tute blu alla pay tv, da Pelizza da Volpedo a Gol Parade, da Rosa Luxembourg a CartonNetwork: la sinistra in rotta ha trovato la sua nuova linea del Piave. E ha lanciato una guerra [...] per difendere i beni primari delle classi umili davanti alla crisi: giù le mani dall’abbonamento Sky. Senza pane si può vivere, senza Ilaria D’Amico proprio no. [...] Sky ha protestato. E la sinistra ne ha approfittato per ritirare fuori la polemica sul conflitto d’interesse, dimenticando, fra l’altro che anche Mediaset viene punita da questa norma per quel che riguarda la tv a pagamento, il business su cui ha più investito negli ultimi anni. [...]

In italiano o in inglese, il concetto non cambia: "unfair competition", concorrenza sleale. Ma Tom Mockridge, 53 anni, neozelandese, amministratore delegato di Sky Italia, sta bene attento a non pronunciare quell’espressione [...]. "Non so. Ma il problema è perché le tasse aumentano solo per la tv a pagamento? E perché, in piena crisi economica, il governo inglese riduce l’Iva e quello italiano invece l’aumenta?". Voi temete adesso di perdere abbonati? "Of course!", risponde senza esitazioni Mockridge: "Noi abbiamo oggi 4,7 milioni di famiglie abbonate..."

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Il Governo tira di nuovo fuori la tax sul porno. Toccherà al Ministro Bondi (noto segaiolo) decidere quali film o libri vanno tassati perchè troppo zozzi. Se la tassa avesse valore retroattivo, Bukowski e Henry Miller risolverebbero da soli la crisi finanziaria italiana. Con la solita ipocrisia italiana perché il porno vero e proprio in Italia è illegale per legge. Quindi che cazzo si tassano questi imbecilli? Anche Mediaset ha fatto finta di protestare perché sul digitale terrestre, sul porno, ci mangiano di brutto pure loro. – Scoppia il caso Sky dopo che Berlusconi gli ha aumentato l’Iva dal 10% al 20%. I maligni dicono che è per favorire Mediaset, da sempre soggetta al regime del 20%. Ovvero la questione mai risolta del suo “conflitto d’interessi”. Anche se ovviamente la perdita dl questo privilegio era da prevedere, c’è qualocosa che non convince (ma vogliamo parlare degli aiuti statali ai decoder per il digitale terrestre in aperta concorrenza con Sky?). La dichiarazione di ieri di Berlusca “è una pay-tv troppo legata ai comunisti” fa ridere per l’ingenuità. Murdoch di sinistra??!!?? Spesso quest’uomo sembra una spanna sopra i suoi avversari, altre volte un imbecille. Su chi si scaricheranno adesso questi 50 euro in più l’anno? Su i 4 milioni e mezzo di abbonati? O Sky deciderà di guadagnare meno? – D’Alema decide di tornare in campo nel Pd. Visto Veltroni scoppiare a piangere.

Berlusca da fuori se la ride a vedere questi due idioti. La resa dei conti prevista dopo il voto in Abruzzo (14-15 dicembre) dove, probabilmente, vincerà Di Pietro e il Pd si scioglierà confluendo nell’Udc di Casini. Stressato l’analista di Walter. – Posso confessare che su questa cosa di Mumbai non ho capito niente? Hanno ragione quegli analisti che inquadrano la vicenda all’interno del conflitto indo-pakistano e delle sue connessioni con la guerra in Afghanistan? Magari per impedire che gli sforzi americani tesi a normalizzare i rapporti tra Pakistan e India vadano a buon fine e magari sperare in una reazione indù anti-musulmana? Oppure è un messaggio agli islamisti sparsi per il mondo per avvertirli che la lotta contro il “grande Satana” non è finita? E come spiegare l’attacco al centro ebraico e l’assassinio del rabbino e di altri 5 ebrei? Un islamista catturato dice che la mossone era di uccidere tutti gli israeliani per punirli delle stragi in Palestina. Boh. – Massacri in Nigeria negli scontri islamici-cristiani. Chiese e moschee in fiamme dopo le elezioni locali contestate. Quasi 500 i morti accertati. Napolitano: “Gli italiani vi sono vicini”. Ratzinger: “ Il mondo ha bisogno di pace”. – Suicida a Napoli l’assessore del Pd che aiutava di nascosto i “no-discarica”. L’ex Margherita (di campo?) aveva il timore di finire di nuovo in manette.Confusione nel Pd.

Scusi, sono 4,6 o 4,7? "Sono 4,7 e puntiamo a raggiungere rapidamente l’obiettivo dei cinque milioni. Ma, di questi tempi, un aumento del 10% sul prezzo dell’abbonamento costringerà probabilmente molta gente a rivedere il proprio budget. E tutto ciò minaccia evidentemente di danneggiare i nostri conti". Ma quello di Sky non è un pubblico di target più elevato, un’élite di telespettatori più abbienti? "Non è esattamente così. Il nostro è un pubblico per così dire trasversale e purtroppo la crisi economica tocca tutti i ceti sociali. Non si tratta soltanto di rich people, di gente ricca. Pensi al calcio, e non solo al calcio [...]”.

Giannelli sul Corriere

[...] L’Iva sugli abbonamenti alla pay tv satellitare è cresciuta dai 170 milioni di euro nel 2003, quando operavano Stream e Tele+ , ai 370 milioni nel 2008. [...] Sky [...] è orientata ad aumentare gli abbonamenti intorno al 10 per cento. Non solo: Sky avrebbe deciso di non rinnovare l’accordo con il cinema italiano, grazie al quale acquistava i diritti di tutte le pellicole che superavano una certa cifra al box-office. E la pay satellitare di Rupert Murdoch chiederà subito a Bruxelles di anticipare, rispetto al 2011, la scadenza delle misure imposte dalla commissione Ue quali contropartite alla fusione tra Tele+ e Stream. [...]

In campo Ilaria D’Amico e le altre star per protestare dal servizio di Giovanna Cavalli

Chi la chiama tegola e chi mazzata in fronte, la botta della doppia Iva su Sky si è sentita, ha fatto male ma non ha disperso le truppe della prima pay tv italiana. Compatte contro un provvedimento vissuto come «ingiusto» e a volte sottotitolato così: «Beh, certo, un po’ strana come coincidenza che intralci proprio la maggior concorrente di Mediaset». In avanscoperta c’è andata Ilaria D’Amico che, prima di fare largo alle partite di A, ieri ha spiegato il succo ai telespettatori: «Si tratta del raddoppio di una tassa per 4 milioni e 600 mila famiglie italiane che hanno libera-

mente scelto di abbonarsi a Sky, mentre il governo aveva promesso sgravi a cittadini e imprese. Speriamo che ci ripensi». Un dietrofront in Parlamento se lo augura Federica De Sanctis, 34 anni, volto storico di Sky TG24 [...]: «Non ci voleva proprio, con questa crisi c’era già da preoccuparsi prima, adesso poi... Sky è un’azienda che ha creato ricchezza e posti di lavoro, 800 solo nell’ultimo anno, andrebbe premiata [...]». Alessio Viola, punta del tg di Sky, evidenzia la contraddizione tra proclami e risultato: «Ma che misura anticrisi è una che mette in difficoltà azienda e famiglie allo stesso tempo? E poi Mediaset è la diretta concorrente,

La fotografia California, l’atterraggio dello shuttle (Ansa)

spero che questo crei sufficiente imbarazzo». Nessuna rappresaglia però: «Tratteremo Berlusconi come al solito, con l’equilibrio che la gente apprezza». Il conflitto di interessi c’è, dice il direttore Emilio Carelli «e in questa occasione è emerso. Certo questa Iva al 20 non colpisce Mediaset quanto noi, qui si rischia di rovinare il grande lavoro fatto finora [...]», Valentina Bendicenti, 37 anni, anchorwoman della all news, crede che a pensare male spesso ci si azzecca: «Non mi sembra una curiosa coincidenza che la manovra colpisca proprio noi, l’unica privata che fa concorrenza sul mercato». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Parliamoci chiaro, se aumenta la tv satellitare tanto peggio. Nessuno qui sta in pensiero per Murdoch e neanche per i dipendenti di Sky. E neanche per chi non potrà permettersi la pay-tv. Il problema invece è il solito: un governo che finisce per essere iperprotezionista sulle iniziative economiche e, tanto per cambiare, pro domo sua. Sì, perché il fatto che l’attitudine dell’esecutivo in carica finisca per penalizzare operai, impiegati, insegnanti, tutto sommato era stato messo in conto: ma che addirittura si rivolga contro il capitalismo, o meglio contro quel capitalismo che ha commesso il peccato di essere extralobbystico e fare imprenditoria, come nel caso di Sky, relativamente sana, preoccupa sì. Siamo condannati a Emanuela Folliero o Iva Zanicchi che sia a vita. Sky fa lavorare molti giovani? Che si sbrighino a invecchiare, caspita: è un paese per vecchi.


Martedì 2 dicembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’attacco terroristico a Mumbai porta tensione India e Pakistan ora sono sull’orlo del conflitto

La crisi economica e l’Europa inadeguata

dal servizio di Ennio Di Nolfo

dall’editoriale di Franco Bruni

L’attacco terroristico a Mumbai ha posto immediatamente il problema di cercare mandanti e favoreggiatori. Le prime ipotesi hanno immediatamente puntato verso due direzioni: un’azione ispirata da Al Qaeda, oppure un’azione voluta da gruppi di terroristi islamici, favoriti o ospitati dal Pakistan, cioè dallo Stato che, sin dall’indipendenza del 1947, contende all’India il pieno dominio sulla regione del Kashmir. Una regione, questa, divisa a suo tempo in modo arbitrario, e rimasta sempre come una causa di guerra o di tensione fra i due Paesi vicini. Per due volte la guerra e, nel 2002, una fortissima tensione culminata in una fortunosa tregua quinquennale, hanno dominato le relazione indo-pakistane. Ma in queste ore pare accreditarsi l’ipotesi che gli autori della strage siano stati preparati, sostenuti e organizzati dal movimento clandestino Lashkar-e-Taiba (che [...] vuol dire: l’esercito dei fedeli). Un movimento legato ai servizi segreti paki-

Mumbai, preghiera collettiva per le vittime dell’attentato

stani e già accusato di avere fomentato le tensioni del 2002 e ciò contribuisce ad aggravare la situazione. A prima vista, infatti, essa potrebbe suggerire che tutto sia stato il frutto del conflitto fra islamici e induisti, e sia stato dunque un episodio senza collegamenti con le grandi reti del terrorismo internazionale. Ma questa interpretazione ottimistica è contraddetta da notizie più fresche, secondo le quali gli uomini di Lashkar-e-

Taiba, combattuti dal nuovo presidente pakistano Asif Ali Zardari, vedovo e successore di Benazir Buttho, avrebbero trovato rifugio nella cosiddetta area tribale, cioè in quella regione che si trova a cavallo del Kashmir e dell’Afghanistan, dove anche i Talebani e i resti delle formazioni di Al Qaeda hanno un covo inespugnabile, che offre loro la possibilità di riorganizzarsi e di preparare le loro nuove mosse. Qualora queste informa-

dal corsivo di Francesco Alberoni

Dopo una malattia in cui ero stato alimentato solo con fleboclisi non sapevo più deglutire, ho dovuto reimparare lentamente. Tutti sanno che dopo una invalidità alle gambe dobbiamo imparare di nuovo a camminare e poi ciò che abbiamo appreso diventa automatismo, abitudine. Quasi tutte le azioni che facciamo con naturalezza le abbiano imparate spinti dalla necessità e si sono trasformate in abitudini. Come leggere, scrivere, suonare, cantare, giocare a tennis, sciare, nuotare, perfino le buone maniere, la gentilezza, la capacità di mantenere la parola data.

I due volti dell’abitudine rassicura e rende pigri L’abitudine rende facile e fluida la vita. Ci abituiamo con facilità ad alzarci presto, a mangiare con nostra moglie, a incontrare gli amici, a fare qualche viaggio, le vacanze. Due innamorati imparano i gusti e i desideri dell’altro, scoprono il modo per darsi piacere reciprocamente e vi si abituano subito. Ma nell’uomo non c’è solo la spinta ad agire, c’è anche la ten-

denza a risparmiare la fatica. E questo alimenta l’abitudine a fare poco, alla pigrizia. Una persona che smette di lavorare diventa ben presto lenta, inattiva, pigra. Chi cessa di viaggiare, di muoversi e passa il suo tempo a casa, si stanca subito e rinuncia a vedere cose nuove. Chi smette di leggere, perde la voglia di farlo. L’abitudine può perciò diventare una

zioni fossero confermate, la responsabilità pakistana ne verrebbe, in teoria, alleggerita ma di fatto diverrebbe assai più esposta, poiché da parte indiana non si esita nell’accusare il governo pakistano di debolezza e favoritismo. Sebbene Zardari e il suo ministro degli Esteri, Qureshi, abbiano con energia smentito le accuse, resta il fatto preciso e concreto che i servizi segreti pakistani, deviati o meno, non sono stati in grado di rendersi conto di ciò che si stava frattanto preparando e non abbiano adottato le opportune contromisure per prevenire il complotto. Appare così evidente che, ancora una volta, le divisioni interne al Pakistan e la presenza di elementi che sfuggono al controllo del governo centrale finiscono per tradursi in un appoggio ai terroristi. Lo stesso fatto che la promessa di inviare a Mumbai il capo dei servizi segreti pakistani sia poi stata ridimensionato con l’impegno a inviare un esponente meno importante dei servizi segreti, si trasforma in un elemento di tensione. [...].

gabbia che ti impedisce di crescere. Molti ragazzi nei piccoli paesi, vivendo sempre insieme, non affrontano il mondo esterno, non cercano lavoro in altre città o all’estero, e non provano nemmeno a fare il fornaio, il parrucchiere, l’elettricista. Ma la vita ci sfida sempre, ci costringe a cambiare. Se perdi il lavoro di cui vivi, devi cercarne un altro, mandare in pezzi le tue abitudini e apprenderne delle nuove. Se ti ammali sei costretto a cambiare vita, ad affrontare esami, sofferenza. Il cambiamento richiede sempre energia, fatica. Per farcela bisogna essere forti. È come gettarsi nel vuoto. [...]

L’intensità e la probabile durata della crisi economica fanno apparire inadeguati i provvedimenti finora adottati in Europa per contrastarla. I canali del credito rimarranno a lungo parzialmente ostruiti dall’eccessivo indebitamento degli intermediari e di alcuni settori dell’economia reale. La revisione delle stime dei rischi, in corso presso le banche, porta a ristrutturare la qualità e il costo dei prestiti. Nessun ammonimento politico ai banchieri può evitare all’economia reale la fatica di adattarsi alle nuove condizioni. Nel frattempo, le difficoltà di imprese e famiglie si propagano, domanda e produzione rallentano, con un’inerzia che cesserà solo qualche semestre dopo la ripresa dei circuiti finanziari. La politica macroeconomica non può far molto. Per temperare la crisi, deve essere concertata internazionalmente e usare bene gli strumenti monetari e di bilancio. Giovedì prossimo la Bce decide sui tassi. È probabile che li abbassi ancora, in misura significativa. L’importante è che non esageri e convinca i mercati che la discesa dei tassi europei si fermerà abbastanza lontano dallo zero, anche se l’inflazione diventasse temporaneamente negativa. Eccessivi ribassi dei saggi a breve controllati dalla Bce, se transitori, non fanno scendere i tassi sui rischi a più lungo termine e hanno effetti trascurabili; se invece sono ribassi duraturi, tolgono incentivi a correggere la gestione del rischio che ci ha messo nei guai e diventano premessa per nuove bolle finanziarie. Non è il denaro gratis che cura una crisi nata proprio

dall’aver inondato il mondo di liquidità a buon mercato. Politici, banchieri e imprenditori dovrebbero smettere di scaricare in critiche alla Bce le loro frustrazioni e sensazioni di impotenza. Più adatta a fronteggiare la crisi è la politica di bilancio. Si stanno discutendo le sue linee di indirizzo europee e i provvedimenti nazionali. È diffusa l’opinione che il disegno degli stimoli fiscali sia debole e insufficiente e che sia colpa del Patto di Stabilità e della Commissione. Ideale sarebbe una forte espansione, concentrata in tutta Europa su tre voci. Taglio delle imposte sui redditi da lavoro, soprattutto i più bassi; aumento dei sussidi di disoccupazione; investimenti nelle banche per aiutarle a ricapitalizzarsi e a ridurre l’indebitamento. L’insieme delle tre voci beneficia sia la domanda sia l’offerta: stimola la spesa, contiene i costi lordi del lavoro, riduce il razionamento del credito, facilita le ristrutturazioni. Sussidi di disoccupazione e aiuti alle banche sono per natura temporanei; non si dovrebbe invece insistere sulla temporaneità dei tagli alle tasse, per evitare che alimentino i risparmi invece delle spese. Minori imposte sui salari bassi e welfare per i disoccupati frenano inoltre lo squilibrio della distribuzione dei redditi, che sta rendendo la crisi più drammatica. Si fa troppo conto sulle spese in infrastrutture. Quelle utili devono aver luogo regolarmente, ma dalla crisi non ci salveranno i lavori pubblici. Sono spese comunque lente, favoriscono solo alcuni settori, spesso non privilegiano i progetti migliori ma quelli che generano più voti nel breve periodo. [...]

Sport: fra le righe e sopra le righe La Roma ritrova Totti e i tifosi sono contenti

È lo scarso rendimento del Milan Rossoneri che fa la differenza: sei punti dalla vetta in affanno

dal commento di Piero Mei

dal commento di Mario Sconcerti

dall’articolo di Franco Ordine

[...] Il popolo giallorosso che sciama dall’Olimpico (quarantamila, non è come ai tempi belli: ma lo stadio “tira” meno di qualche tempo fa, tra crisi, biglietti nominali, insicurezza e fatiscenze svariate) è finalmente felice. Ha visto una bella Roma, ha visto una bella partita: e, particolare tutt’altro che trascurabile, la Roma ha pure vinto. Dettaglio su dettaglio: ha vinto con un gol di Francesco Totti, che tra assenze e altro in campionato all’Olimpico non lo faceva da un bel po’; e il gol del Capitano è venuto al termine di una azione da “vera Roma”, rapida, efficace, precisa, Brighi per Taddei, cross arretrato proprio dov’era Totti, Frey che tocca e smorza un po’ la furia del pallone, ma questi rotola nella rete. Molti dei quarantamila avrebbero soffiato per spingercelo. Un gran gol: da pallone d’oro. Quel pallone d’oro che ieri Cristiano Ronaldo credeva fosse sul campo: l’ha raccolto con le mani ed è stato espulso. Non un gran modo di festeggiare l’evento. La bella partita si è svolta esattamente fra due salvataggi di Doni, che al primo minuto toglieva il pallone dallo specchio della porta, ed altrettanto, su diversissimo colpo finale di Felipe Melo, faceva negli sgoccioli del match, al recupero. Poteva finire quattro a tre per noi, ha sentenziato De Rossi: non aveva torto. Anche la Fiorentina ha giocato bene, è stata sul punto di segnare, merita elogi non di maniera; però Totti ha preso un palo e Baptista una traversa un tiro che avrà spostato di qualche millimetro tutta la porta. Baptista non si muove: irrompe. Non supera l’uomo: devasta. Così, sfruttando la sconfitta di tutte le squadre intorno al quarto posto (la Fiorentina stessa, il Napoli, l’Udinese e la Lazio che pare aver smarrito il passo ardito degli inizi come se il derby fosse stato per la Roma l’inizio del Rinascimento e per i biancocelesti quello dell’Alto Medio Evo e dei secoli bui, ma smetterà di rimangiarsi la dote: ne ha mezzi e possibilità) la Roma fa tre passi avanti verso quello che viene ormai considerato l’obbiettivo della stagione: l’accesso ai preliminari della Champions League dell’anno prossimo. [...]

Il risultato che conta è quello del Milan, 2 punti nelle ultime 3 trasferte, rendimento non competitivo. Il distacco dall’Inter arriva al massimo dei 6 punti, mentre il gioco conferma che c’è qualcosa d’imperfetto. Il Milan non sa essere equilibrato. Se Ronaldinho colma la lacuna con i suoi colpi qualcosa di razionale resiste. Se Ronaldinho ha i suoi giorni in salita, tutta la squadra va in apnea. È il problema di avere un team basato sull’estro. Deve sempre dare spettacolo, altrimenti sta a guardare lo spettacolo degli altri. L’Inter riesce a togliersi da questa legge perché ha forza fisica, è dura, compatta, una squadra naturale che per essere squadra rinuncia a qualche bellezza. Il Milan è il resto, punta tutto sulla qualità. Se non basta, se viene surclassato dalla velocità degli avversari, il destino diventa ovvio. Non può che perdere. Resistono le regole eterne nel calcio. Si attacca e si difende in dieci. Il Milan non può che

La sintesi è meglio di cento aggettivi e mille ragionamenti: Milan spazzato via dal Palermo e ricacciato indietro a riflettere sui suoi difetti antichi, riemersi puntualmente. A parole Ancelotti e il Milan promettono di accorciare la distanza dall'Inter prima di Natale, coi fatti dilatano il distacco e lo rendono già adesso un vallo lungo sei punti. A parole Ancelotti e il Milan seminano speranze, come accadde ai tempi della penalizzazione ma si ritrovano invece al capolinea dopo una striscia lunga sedici partite senza mai perdere, in Uefa e in Italia. La scaramanzia del 17 non conta, intendiamoci. Conta invece quel disastro di prova, ieri sera, senza Kakà e Gattuso: uno è un terminale decisivo di gioco, l'altro è il cuore che batte forte nel petto della squadra. Possiamo scriverlo senza incorrere in errore: senza quei due, questo Milan, impoverito in attacco dall'infortunio di Pato e reso ancora più fragile e tremebondo dalle prestazioni di Pirlo, Ambrosini, Flamini, Emerson, i quattro centrocampisti esibiti, è ben poca cosa. [...]

Il Palermo esulta dopo il gol di Miccoli

fare qualche sconto. E se Ronaldinho sbaglia anche un rigore, la vita si mette a correre dalla parte degli altri. Le imperfezioni di Ancelotti danno spazio all’Inter ascetica di Mourinho. La differenza a tratti sembra enorme. L’Inter è fredda e sostanziale, ha qualcosa di più e lo fa pesare. Elimina anche il Napoli e mette grande spazio tra sé e gli avversari. Ha la forza della normalità. Trova il suo tempo per ribadire che il calcio è sempre sintesi di forza e mente. Il Milan è invece eccesso. Cerca l’impos-

sibile. A tratti può vincere l’eresia, ma nei tempi giusti viene fuori il calcio di tutti i giorni, quello vero. La sostanza è lo stesso principio che affossa il Napoli in un pomeriggio oscuro di San Siro, tra pioggia, freddo e vecchia consuetudine del calcio. Il Napoli si piega su se stesso, non regge l’impatto con la grande squadra. Lascia spazi ed ha sfortuna nel senso che chi attacca trova i corridoi giusti. Il Napoli perde male, senza aver quasi mai provato a essere in partita. Quando arriva è tardi, l’Inter è molto oltre. [...]


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Primo piano

Martedì 2 dicembre 2008

Primo piano

La crisi dell’economia

Le borse internazionali hanno chiuso con pesanti cali sulla scia dell'andamento decisamente negativo di Wall Street

Wall Street trascina in basso i listini. Male anche Piazza Affari Mibtel -5.63 per cento

Martedì 2 dicembre 2008

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L’APPELLO

Napolitano: «L’emergenza non sarà breve No a tagli generalizzati»

Paura sui mercati Borse a picco L’Europa brucia 307 miliardi di euro in una seduta. Appello alla Bce a tagliare i tassi Giorgio Napolitano

di MARCO SANTILLO ROMA - Lunedì nero sui mercati. Le borse internazionali hanno chiuso con pesanti cali la prima seduta della settimana sulla scia dell'andamento decisamente negativo di Wall Street che, dopo cinque sedute consecutive di rialzi, ha vissuto ieri una giornata di passione. Hanno pesato le prese di beneficio dopo i guadagni della settimana scorsa, ma soprattutto i

dati negativi diffusi ieri sul settore manifatturiero e immobiliare negli Usa. Senza dimenticare i timori degli investitori sull'andamento delle vendite nel periodo natalizio. Parigi ha chiuso a -5,60%, Francoforte a -5,88% e Londra a 5,19% e le borse europee nel complesso hanno bruciato 307 miliardi di euro con l'indice DjStoxx 600 che ha accusato un ribasso del 6,33%. Chiusura in forte calo anche a

Piazza Affari: il Mibtel ha perso il 5,36%, l'S&P/Mib il 6,25%. In tutto Milano ha bruciato 21,2 miliardi di euro. In questo scenario aumentano l'attesa e le pressioni sulla Bce che nella seduta di giovedì dovrebbe ridurre di nuovo i tassi di interesse. Un appello è venuto ieri da Bruxelles alla riunione dei ministri finanziari dell'area euro. Lo stesso presidente, JeanClaude Juncker, è stato esplicito. "Penso che la banca centrale ab-

bia margini di manovra in questa direzione e li utilizzerà con saggezza". Al di là dell'Europa, è la situazione degli Usa a pesare sui mercati. Non a caso il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha ammesso che l'economia "resta ancora sotto un considerevole stress" e le condizioni resteranno "deboli" per un certo periodo, tanto che non esclude ulteriori interventi sui tassi di interesse Usa magari acquistando buoni

L’ALLARME

Crollo del mercato dell’auto A novembre peggior mese da quindici anni di CRISTINA LATESSA ROMA – Il mercato dell’auto in Italia accusa l’impatto della crisi finanziaria e accentua la caduta a novembre cedendo quasi il 30% di vendite, a 138.352 unità. Un calo così marcato non si registrava dal 1993, anno complessivamente nero per l’economia nazionale, quando si registrò un -29% su base media mensile e addirittura un picco di -43% a dicembre. Per quanto riguarda i primi undici mesi dell’anno, la flessione del mercato nazionale è del 13,40%. In questo contesto particolarmente critico, che caratterizza peraltro tutti i principati mercati mondiali, Fiat Group Automobiles perde meno del

mercato (-28,6%) e aumenta su base mensile la quota di 0,4 punti percentuali, attestandosi al 31,3%. Il Lingotto in particolare rimarca l’ottima performance in Francia dove si segnala come unico costruttore estero a chiudere il mese con segno positivo (+9% le immatricolazioni rispetto al pari mese 2007) in un mercato in calo del 14%. La quota si attesta inoltre al 4,8%, in aumento di un punto percentuale rispetto a un anno fa. Tornando all’Italia, la quota del marchio Fiat sale di 0,2 punti percentuali, attestandosi al 24,5%, rispetto a novembre 2007 e fa progressi anche negli undici mesi (dal 24,1% al 25,2%). Bene anche Lancia che sul mese passa dal 3,9% di un an-

no fa al 4,2% mentre Alfa Romeo sconta ancora la chiusura per ristrutturazione che per diversi mesi ha riguardato lo stabilimento di Pomigliano d’Arco e, se nel mese rimane in linea con il 2007, nel progressivo annuo cede 0,4 punti percentuali. Tra i costruttori esteri il primato delle vendite a novembre in Italia spetta ancora una volta a Ford (11.939 unità), con un calo però del 22,87% rispetto al pari periodo del 2007. In seconda posizione si mantiene Volkswagen (8.918 unità, 25,81%), terza è Opel (9.624 unità, -25,89%). Poche le performance positive, e riguardano Audi (+16,38%), Subaru (+48,02%), Dacia con le sue low cost (+74,75%) e Jaguar (+138,53%).

del Tesoro a lungo termine. Gli Stati Uniti del resto sono entrati ufficialmente in recessione, addirittura a partire dal dicembre 2007, come ha sentenziato proprio il Nber, l'organismo abilitato a certificarne la sussistenza. Il pil del quarto trimestre del 2008 con ogni probabilità registrerà una caduta attorno al 5/6%. Le cattive notizie arrivano soprattutto del fronte immobiliare e manifatturiero. L'indice Ism a novembre è sceso ai minimi degli ultimi 26 anni a causa del calo dei nuovi ordini, mentre le spese per costruzioni in ottobre sono calate più delle previsioni, segno del continuo rallentamento del mercato immobiliare. L'industria manifatturiera è in crisi in tutto il mondo, dall'Asia all'area euro, dalla Cina agli Stati Uniti. In Europa in particolare gli indici di settore sono ai minimi storici: a novembre l'indice Pmi dell'area euro è calato per il sesto mese consecutivo. A Piazza Affari il lunedì nero delle borse e l'incertezza sul destino delle quote date a garanzia dei finanziamenti ha pesato enormemente sui titoli della Carlo Tassara di Romain Zaleski, rimasti sotto pressione per tutta la seduta. A pagare il prezzo più salato sono state Intesa Sanpaolo (8,58%) ed Edison (-7,19%), gruppi nei quali Zaleski detiene partecipazioni pari al 5% e al 10,02%. Forti ribassi anche per Generali (-4,96%), Mediobanca (-2,78%), Ubi Banca (-3,97%) e A2A (4,52%).

Il segretario del Pd: «Colpite impresa e famiglie»

Su Sky gli spot antipremier Pure Veltroni va all’attacco di ANDREA LONGO ROMA - Su Sky è partita una valanga di spot contro il governo. E Walter Veltroni è andato all'attacco di Berlusconi: "Il raddoppio dell'Iva è una misura che colpisce un'impresa e i cittadini". È il secondo atto della guerra tra il premier e Murdoch, innescata dalla decisione del governo di portare dal 10 al 20 per cento l'Iva sul canone di abbonamento alla paytv. Di abolire cioè quello che secondo il premier era un privilegio concesso a suo tempo dagli amici di sinistra alla tv via satellite. "Il provvedimento aumenta l'abbonamento a Sky per 4 milioni e 700 mila famiglie": recita il promo in onda da ieri sui canali della piattaforma Sky, che invita gli abbonati, contrari alla decisione, a scrivere una e-mail di protesta all'esecutivo. E che siano in molti a non essere d'accordo lo ha confermato la pioggia di lettere di protesta che alle ore 16 avevano già riempito la casella di posta elettronica della segreteria di Palazzo Chigi. Uno spot polemico,

"ma prevedibile", ha tuonato dal Pdl Maurizio Gasparri. Secondo il capogruppo del centrodestra al Senato "occorre più ragionevolezza". La polemica si è trasferita subito sul terreno della politica. Ed è scontro aperto tra maggioranza e opposizione. Il Pdl ha difeso la decisione, ma non ha escluso che si possa aprire una discussione in Parlamento. E dal governo il ministro Roberto Maroni ha osservato che la norma anti-Sky è giusta. Ragionamenti che non convincono Walter Veltroni, sceso in campo dopo che alle proteste di Murdoch Berlusconi aveva replicato contrattaccando. Sostenendo cioè che si trattata di una 'concessione' da cancellare. "Questa misura - ha detto ieri il leader del Pd - è un modo per colpire un'impresa che produce e dà lavoro e per colpire i tifosi di calcio, deprimendo ulteriormente il Paese". Non solo. È una misura che porterà 214 milioni di euro nelle casse dello Stato eagisce per il 92 per cento sul principale concorrente di Berlusconi, anche se la norma - sostiene il premier -

danneggia pure Mediaset. Siamo sempre da capo a dodici, secondo Veltroni. "Il governo prende una misura che è un aumento delle tasse perché non siamo parlando di famiglie ricche, ma dei tifosi che si sono abbonati a Sky e ora si trovano il prezzo raddoppiato". E Paolo Gentiloni ha rilanciato: "Anche Mediaset paghi di più le frequenze". Ad ogni modo le critiche del Pd vanno ben oltre la tassa sulla pay tv: riguardano il piano complessivo varato dal governo, giudicato insufficiente per fronteggiare la crisi dell'economia reale. Secondo i democratici infatti si deve investire sui salari e sugli ammortizzatori sociali. Antonio Di Pietro è convinto che così si fa solo un danno alle famiglie e il suo partito, l'Italia dei Valori, è tornato ad invocare una legge sul conflitto di interessi. Che la misura sia un errore è quel che pensa anche il leader dell'Udc Lorenzo Cesa, che auspica un rimedio in Parlamento. E Casini ha detto sì al dialogo con la maggioranza ma a condizione che "rimuova la tassa sulla pay tv".

di ELVIO SARROCCO ROMA - Dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, un fermo monito al governo impegnato nel fronteggiare la grave crisi economica internazionale. I tagli della spesa pubblica, ha affermato a Napoli dove si trova in visita, non devono colpire tutti i settori "in maniera generalizzata". Per il Capo dello Stato bisogna tener conto delle priorita', e ne ha indicata una, la ricerca, di cui bisogna tener conto "per il futuro del Paese e per il futuro dei giovani". Parlando al centro di ricerca Elasis del gruppo Fiat, a Pomigliano d'Arco, Napolitano ha rivolto un appello ai ricercatori facendo presente che la crisi finanziaria in corso non sara' breve. È assolutamente essenziale, ha affermato, "che voi che progettate e che gli altri che costruiscono portate avanti l'impegno dell'Italia nell'industria, superando anche questa fase di crisi che definire un momento sarebbe sottovalutare, non perdendo di vista le priorita' e il nostro comune futuro". Il problema dei tagli generalizzati, ha spiegato Napolitano, "al di la' dei singoli governi, e' una costante". Si sceglie sempre di tagliare "in modo piu' o meno uguale" tutte le voci di spesa, con la conseguenza che "rimangono cristallizzate le peggiori tendenze sedimentate nella spesa pubblica e nel bilancio dello Stato". Il presidente Napolitano ha fatto un esempio. "Chi ha lo 0,8% rimane allo 0,8%, chi ha

Il piano anticrisi all’esame di Ecofin ed Eurogruppo

«Le misure messe in campo dal governo non rappresentano una svolta»

Tremonti: «L’Italia non sfonderà il tetto del 3%»

E la Cgil conferma lo sciopero

di PAOLO TAVELLA ROMA - L'Italia presenta in Europa il suo pacchetto di misure anti-crisi cercando di allontanare le polemiche che hanno scandito le ultime ore in patria. E Giulio Tremonti da ieri sera a Bruxelles per i lavori di Eurogruppo e Ecofin ha ribadito la linea che ha ispirato il suo lavoro. Dar sollievo alle famiglie piu' povere, sostenere le imprese, mettere regole alle banche, ma senza creare problemi al bilancio dello Stato. Che resta osservato speciale. Proprio ieri il Tesoro ha reso noti i dati del fabbisogno di novembre che hanno evidenziato un rosso di oltre 55 miliardi, oltre 14 in piu' rispetto allo scorso anno. E questo malgrado a no-

vembre le cose siano leggermente migliorate con un saldo di circa 300 milioni piu' basso rispetto allo stesso mese del 2007. Ma Tremonti continua a ripetere che i conti pubblici restano al centro dell'attenzione. E anche se Bruxelles ha autorizzato un parziale e temporaneo sfondamento del tetto del 3% tra deficit e pil, l'Italia cerchera' di restare quanto piu' possibile entro i limiti: il peso del debito non autorizza infatti particolari distrazioni. Ma ieri al centro della riunione di Eurogruppo c'e'stato anche l'esame del piano europeo da 200 miliardi varato la scorsa settimana dalla Commissione di Bruxelles. Dal vertice e' emerso un sostanziale disco verde nei confronti delle misure approvate ol-

tre alla richiesta nei confronti della Germania di "assicurare sforzi maggiori" per la riuscita dell'operazione. "Berlino dovrebbe fare qualcosa in più", ha auspicato il ministro olandese, Wouter Bos ottenendo pero' la pronta risposta del ministro delle finanze tedesco, Peer Steinbrueck assai freddo su un maggior coinvolgimento del suo Paese." La Germania non intende compromettere il processo di risanamento delle proprie finanze. Ha gia' varato un pacchetto di misure anticrisi da 32 miliardi che rappresentano quell'1,2% di Pil che Bruxelles ha indicato come media da raggiungere." Sotto la lente di Eurogruppo ieri anche il piano anticrisi da 6,3 miliardi varato dal governo

italiano, e su questo Tremonti ha usato toni rassicuranti ribadendo che "l'Italia non ha alcuna intenzione di sforare la soglia del 3% del deficit: non se lo può permettere". L'Italia e' pero' impegnata a cercare di ottimizzare l'utilizzo dei fondi europei e stamani Tremonti insieme al ministro delle attività produttive, Claudio Scajola, incontrerà il commissario Ue alle politiche regionali, Danuta Hubner, per discutere sulla riprogrammazione dei 59 miliardi di fondi strutturali europei per il periodo 2007-2013. "Obiettivo ha spiegato Scajola - è quello di ottimizzare l'utilizzo dei fondi, recuperare quelli non utilizzati e capire perché non sono stati utilizzati".

di ANTONIO PENNACCHIONI

Giulio Tremonti

ROMA - Si farà lo sciopero del 12 dicembre contro il decreto anticrisi varato dal consiglio dei Ministri venerdì scorso. La decisione, ampiamente annunciata dal leader Guglielmo Epifani, è stata ufficializzata dalla segreteria confederale della Cgil riunita ieri pomeriggio a Roma. "L'esame delle proposte del governo conferma che si tratta di un piano di interventi che non rappresenta la svolta economica, sociale e fiscale della quale il paese ha bisogno, perchè di fronte ad una crisi eccezionale occorrono risposte eccezionali" attacca una nota. La precisazione, però, è segui-

ta dalla constatazione che alcune richieste avanzate dal sindacato - dallo stop della detassazione degli straordinari all'estensione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori atipici fino all'aggancio dei mutui per la prima casa al tasso Bce - sono state accolte. Dunque la mobilitazione va avanti perché si punta ad "ulteriori importanti obiettivi" dopo aver raggiunto "alcuni risultati condivisi". Il mezzo passo indietro è evidente anche se resta la stroncatura della social card per i pensionati, dei tagli alla spesa per scuola e sanità e degli scarsi investimenti in innovazione e ricerca. La quadratura del cerchio tiene conto degli equilibri interni

alla confederazione di Corso Italia dove le categorie più forti metalmeccanici e statali - insistono sullo sciopero. Ma fa i conti con la necessità di uscire dall'angolo e riallacciare il confronto con le parti sociali a partire dal rinnovo di alcuni contratti e dalla riforma degli accordi del '93. Cisl e Uil, che ieri hanno riunito i rispettivi direttivi, confermano il giudizio sostanzialmente positivo sul decreto pur con qualche distinguo su risorse aggiuntive e priorità d'intervento. E invitano la Cgil a riprendere il dialogo dopo lo sciopero generale. Un augurio condiviso dal presidente della Confindustria Emma Marcegaglia e dalla numero uno della Ugl, Renata Pol-

verini. Ma respinto dalla minoranza della Rete 28 aprile che si dice assolutamente contraria a "concludere l'autunno delle lotte e a riprendere i tavoli dove si fanno accordi a tutti i costi". Intanto sul versante politico anche una parte del Pd prende le distanze. "Un partito non firma contratti e non indice scioperi" avverte il ministro ombra del Welfare, Enrico Letta, che il 12 dicembre non andrà in corteo al contrario dei colleghi Rosy Bindi e Pierluigi Bersani. Perchè - spiega - "è finito il tempo delle cinghie di trasmissione tra partiti e sindacati". E quindi occorre "vivere questa vicenda senza farne un dramma".

una percentuale superiore resta superiore". Si tratta di un "problema molto serio", ha aggiunto, di cui la classe dirigente, il Parlamento, i governi del nostro paese "devono impegnarsi". Da tanti anni, ha fatto presente il Capo dello Stato, non si riesce ad aumentare la percentuale di prodotto lordo da investire per la ricerca, "costretti, come siamo, anche a fare i conti con uno stock di debito pubblico cosi' pesante che ci trasciniamo da decenni". Napolitano ha invitato il governo anche a non dimenticare il Mezzogiorno nel varare le misure anticrisi. Napolitano, parlando nel centro Elasis, ha ricordato con commozione la precedente visita nello stabilimento dell'Alenia. "In quel mare di tute blu - ha detto - io pensavo a che cosa storicamente, per Napoli, abbia rappresentato l'occupazione nell'industria". Quando l'occupazione e' cominciata a cadere, "e' venuto meno un formidabile fattore di coesione sociale e direi di moralita' popolare". Le imprese di "eccellenza", come lo stabilimento dell'Alenia, ha proseguito il presidente della Repubblica, sono le roccaforti e il motore dello sviluppo economico e culturale". "Questa Napoli del lavoro e della cultura ha detto Napolitano - e' la Napoli che amo. È la Napoli pulita e laboriosa che garantisce il nostro e il vostro futuro". Parlando alla Fiera d'Oltremare ha invitato i napoletani "ad avere fiducia in voi stessi".

Guglielmo Epifani


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Primo piano

Martedì 2 dicembre 2008

Primo piano 9 Consiglio rinviato: per l’opposizione anche violazione del regolamento Martedì 2 dicembre 2008

Politica lucana

Una «brutta pagina»

Crisi: De Filippo rientra nel Pd, Falotico sull’Aventino, Folino solitario e le dimissioni dei cinque ancora da protocollare

Latronico: «è finito il blocco dei poteri del ‘95»

Che sia utile o intelligente la crisi si allunga Pdci: valida maggioranza ‘05

POTENZA - «Riconfermare il quadro politico della maggioranza di centrosinistra del 2005; un programma di fine legislatura con alcune priorità per affrontare efficacemente le emergenze occupazionali e sociali; una nuova giunta che sia rappresentativa dell'intera maggioranza». Sono queste le proposte dei Comunisti italiani che oggi si sono riuniti a Potenza nell'Ufficio politico regionale. E durante la riunione, dedicata all'esame della crisi politica alla Regione, alla quale, tra gli altri, hanno partecipato Pino Sgobio, membro della direzione nazionale, Giovanni Soave, segretario regionale del partito e Giacomo Nardiello capogruppo del Pdci in consiglio regionale è stata sottolineata la «necessità di superare rapidamente la crisi politica per dare risposte ai problemi delle comunità regionali che non possono tollerare tempi lunghi». «Una crisi - si legge nella nota diffusa dal Pdc al termine dell’Ufficio politico che è essenzialmente interna al Pd e quindi richiede un chiarimento da parte del maggiore partito della coalizione perchè non ostacoli il lavoro di programmazione della fase di avvio del Por 2007 - 2013 e della manovra finanziaria 2009». I Comunisti italiani in pratica «non sono disponibili a cambiamenti di maggioranza in quanto ritengono tuttora valido il quadro politico che ha eletto il presidente della giunta, Vito De Filippo e tanto meno tentativi di allargare il centro della coalizione già sufficientemente rappresentato». «Per il Pdci - ha detto in particolare Soave - è prioritario che il rilancio dell'azione della giunta avvenga intorno ad un programma di fine legislatura che valorizzi e responsabilizzi tutte le componenti politiche della maggioranza e che concentri ogni sforzo per salvare i posti di lavoro a rischio, riprendere il percorso dello sviluppo delle aree interne e dei piccoli comuni, difendere lo stato sociale». Per concludere i Comunisti italiani hanno ribadito il sostegno alla mobilitazione decisa dalla Cgil con lo sciopero generale del 12 dicembre.

di SALVATORE SANTORO POTENZA - In politichese stretto e denso ieri sera è stato diffuso un documento meno corposo di quanto ci si aspettava dopo una riunione di 8 ore. L’Ufficio politico (e cioè l’organismo dei grandi saggi del Partito democratico di Basilicata) ieri ha messo di fronte per la prima volta dopo l’intervista rilasciata al Quotidiano della Basilicata, il senatore Filippo Bubbico e il presidente della giunta Vito De Filippo. E dopo le dimissioni, uno di fronte all’altro si sono trovati lo stesso De Filippo e l’ex assessore Vincenzo Folino. Massimo riserbo su quanto sia accaduto nei faccia a faccia nella sede regionale del partito ma al di là delle posizioni ufficiali o ufficiose il clima è ben lontano da essere sulla via del rasserenamento. In ogni caso De Filippo e Folino si sono parlati. Per De Filippo in particolare di dimissioni da assessore sarebbero state un atto “intelligente” ma non “utile”. Pronta la replica di Folino che ne avrebbe dato una lettura diametralmente opposta. Ovvero: Mossa non intelligente, ma sicuramente utile. Per quanto riguarda invece, la novità di partito con la presenza di De Filippo alla riunione (peraltro scontata già da alcuni giorni), il presidente della giunta regionale di fatto non è più autosospeso dal Pd. E’ un dato. Rimane sull’aventino invece, l’assessore dimissionario Roberto Falotico che ormai non partecipa più alle riunioni del Pd da qualche mese. Ieri era a una manifestazione sull’agricoltura lucana. E c’è un dato che emerge. Le dimissioni dei 5 assessori (Autilio, Santochirico, Potenza, Loguercio e Falotico stesso) ancora non sono state protocollate. Di fatto, fino a quando non verranno protocollate le dimissioni, la posizione degli ex assessori è ancora allo stato della disponibilità a dimettersi. E secondo quando si apprende da indiscrezioni autorevoli, tra l’Ufficio politico di ieri e la Direzione del partito che si svolgerà venerdì prossimo, le cose dovranno essere più chiare. In buona sostanza, il Pd di Basilicata è con De Filippo e nel documento ufficiale si legge chiaramente «al presidente De Filippo, al quale il Pd ha rinnovato la sua fiducia e il suo sostegno, il compito di lanciare questa nuova sfida». Ma in un quadro rinnovato e chiaro. E partendo dalla relazione con cui il segretario regionale Piero Lacorazza ha aperto l’Ufficio politico (secondo quanto si è appreso da indiscrezioni), «siamo di

L’Ufficio politico del Pd, tra i presenti l’ex assessore Vincenzo Folino, e i deputati Salvatore Margiotta e Antonio Luongo (Foto Mattiacci)

IL DOCUMENTO

L’appello anti-crisi della Cna

Il Pd di Basilicata conferma piena fiducia a De Filippo

«Nella Finanziaria chiediamo misure per microimprese»

Riaffermare la centralità del partito Al termine dell’Ufficio politico del Pd di Basilicata (il massimo organo politico del partito) è stato redatto un documento ufficiale. A seguire testo integrale. «L’Ufficio politico del Pd di Basilicata, condividendo la relazione del segretario Piero Lacorazza, ritiene che la crisi politica in atto alla Regione riveste un carattere di straordinarietà che richiede risposte conseguentemente straordinarie. Essa configura un difficile e contrastato passaggio del ciclo politico regionale e segna la necessità di aprire un nuova fase, ponendo all’ordine del giorno, a partire dalla finanziaria regionale, la necessità di aggiornare e di adeguare le risposte di governo alla devastante congiuntura recessiva che colpisce duramente l’apparato produttivo ed il tessuto sociale della Regione, anche per scelte antipopolari ed antimeridionaliste del governo Berlusconi. Da una crisi di tali dimensioni non è possibile uscire facendo ricorso agli strumenti della dialettica e della mediazione politica tradizionale. Occorre lavorare con consapevolezza e determinazione a dischiudere scenari di cambiamento e di innovazione, tanto degli indirizzi di riforma del programma di governo quanto del quadro delle relazioni politiche e delle regole istituzionali; a partire dallo Statuto e dalla legge elettorale. Temi che dovranno essere affrontati in questa legislatura attraverso un confronto ampio con gli enti locali, le forze sociali ed economiche ed i cittadini lucani. In quest’ultima direzione, il presidente della giunta De Filippo ed il centrosinistra hanno già avviato un lavoro importante,

fronte a una crisi che non è di giunta, ma di tutto il centrosinistra e di tutta la maggioranza, altrimenti le dimissioni di Folino dovrebbero essere respinte», si comprende che senza Folino in giunta è tutta la squadra da cambiare. Quello che emerge chiaramente tuttavia è che la situazione è particolarmente complicata e la riunione dei big di ieri è stata solo un primo passaggio nel tentativo di chiudere la crisi regionale. Ad oggi nessuno si sbilancia nel prevedere i tempi e le future composizioni dell’eventuale terza giunta regionale targata De Filippo. Troppe le variabili in campo e

nell’ottica di promuovere un nuovo ed avanzato patto tra centro e periferia, tra regione e territori. Al fine di pervenire il più rapidamente possibile ad una soluzione adeguata e coerente della crisi, il Pd si farà carico nei prossimi giorni di delineare una nuova piattaforma politico-programmatica, incentrata sulla domanda e sulle attese delle famiglie, delle imprese e delle nuove generazioni lucane, oltre che sui temi del rinnovamento del sistema politico, ed avvierà su di essa un confronto politico con tutte le forze democratiche, popolari e riformiste disposte a spendersi per un nuovo patto di governo e di sviluppo. Al Presidente De Filippo, al quale il Pd ha rinnovato la sua fiducia e il suo sostegno, il compito di lanciare questa nuova sfida. L’Ufficio politico del Pd di Basilicata rimette alla Direzione regionale del partito l’approfondimento della situazione politica regionale e l’adozione delle scelte necessarie per il rilancio dell’azione del governo regionale, sottolineando che il Pd, in ragione della preminenza della sua funzione di partitoguida, lavorerà con grande impegno ad uno sbocco positivo ed avanzato della crisi di sistema che investe la Basilicata, senza interrompere il laborioso e proficuo processo di costruzione del partito nuovo di cui sono protagonisti in questi mesi i cittadini e i territori della nostra regione. Un partito che non può essere sottoposto alle tensioni di questi mesi e che con forza riaffermi il ruolo, la funzione e la centralità degli organismi collegiali e di direzione politica».

gli umori dei protagonisti del Pd ancora ben da decifrare. Lo stesso Folino all’uscita dalla riunione non è sembrato particolarmente soddisfatto dall’esito delle otto ore di discussioni. E secondo quanto hanno riferito le fonti l’ex segretario dei Ds avrebbe gradito una maggiore “protezione” da parte del Pd e da parte del segretario Lacorazza. La tesi secondo cui lo stesso Lacorazza e Folino abbiamo una posizione divergente nelle ultime ore hanno assunto maggiore evidenza quindi. Tutto da verificare. Resta il documento, nel quale si legge, rispetto all’intero centrosinistra, che il Pd si pone con forza al centro del-

la maggioranza. Che in soldoni si traduce: «Lavoriamo alla distensione della crisi prima a partire dall’interno, ma poi senza rincorrere gli altri partiti». Da qui il testo: «Un partito che non può essere sottoposto alle tensioni di questi mesi e che con forza riaffermi il ruolo, la funzione e la centralità degli organismi collegiali e di direzione politica». Il messaggio chiaro è per tutti i partiti in orbita maggioranza che negli ultimi mesi hanno creato fibrillazione in consiglio regionale. Per cronaca: non è stato fatto nessun riferimento preciso a future alleanze con l’Udc. s.santoro@luedi.it

LO scenario aperto dalla crisi regionale «inopportuna» apre a «carichi di rischi imponderabili per il futuro». Il giudizio arriva dalla Cna (Confederazione nazionale dell’Artigianato e delle piccole e medie imprese) e dal presidente lucano Antonio Catenacci. Eppure sembrava che «finalmente la carica di assessore alle Attività produttive fosse uscita da quella sorta di maledizione che regolava l’avvicendamento degli assessori in media una volta ogni 2 anni». Questo mentre «la crisi globale che ha investito i sistemi finanziari ed economici mondiali ha già iniziato a creare situazioni difficili nella nostra Regione» e dopo che «avevamo riposto notevoli speranze nell’azione dell’ex assessore, cui va dato atto di aver iniziato a cogliere il valore e la specificità del sistema dell’artigianato». La Cna, nel messaggio del suo presidente, auspica che «la crisi politica si risolva subito e in maniera duratura sino a fine legislatura», con l’attenzione richiesta alla legge finanziaria regionale. Per questo la Cna di Basilicata, allora, lancia alcune proposte per la manovra. La prima sollecitazione è per il «raddoppio della posta finanziaria in favore dei Confidi operanti nella Regione (da 2 a 4 milioni di euro)». Poi la confederazione chiede «l’immediato rifinanziamento del fondo gestito da Artigiancassa che prevede la erogazione in una unica soluzione anticipata del contributo in conto interessi erogato dalla Regione a fronte di finanziamenti per acquisto di scorte, macchinari, attrezzature e immobili da parte della imprese artigiane regionali». Ad oggi sono circa 100 le domande giacenti. Ancora, Catenacci richiama l’estensione di questa agevolazione alle microimprese industriali che abbiano al massimo 10 dipendenti». L’ultima richiesta della Confederazione è per accelerare il varo «delle misure di sostegno alle imprese» nella convinzione che le proprie sollecitazioni guardino a una strategia per le imprese artigianali e le microimprese, «mentre il nuovo regime di aiuti alle imprese incardinati principalmente sugli interventi previsti sia dal Fers che dal Fse rappresentano l’architrave sulla quale tentare di costruire un nuovo sviluppo duraturo per il futuro della nostra Regione».

Il messaggio è arrivato secco e senza troppi commenti. poche righe diffuse dall’ufficio stampa della Regione Basilicata per comunicare che le dimissioni della giunta, l’azzeramento dell’esecutivo, propri non rendono possibile lo svolgimento della seduta di consiglio regionale attesa per stamattina. Con la stessa chiarezza, ma con decisamente maggiore enfasi e commento, sono arrivate puntuali le reazioni dell’opposizione a viale Verrastro. Con annesso annuncio che, a seduta sospesa, loro nel palazzo segneranno comunque la propria presenza e in una conferenza stampa (appuntamento per le 10.30 di oggi presso ) «stigmatizzeremo la grave lesione del regolamento posta in essere dal presidente del consiglio regionale (il protocollo affida a questo ufficio di garanzia le convocazioni, ndr) che, senza convocare una conferenza programmatica e a mezzo comunicato stampa, ha disdetto la seduta». Sul “piede di guerra” , naturalmente, i consiglieri del Pdl, Pagliuca, Di Lorenzo, Tisci e Napoli per La Destra. Tra i banchi - fanno sapere - ci saranno lo stesso. Anzi, «regolarmente». Se l’assemblea all’ordine del giorno aveva posto la discussione sulla crisi economica e sugli strumenti da adottare con urgenza, «il presidente De Filippo - dicono - ha il dovere morale e istituzionale di venire in aula». La questione formale non è - asseriscono - di conto minore. promettono di verificare se quell’annuncio stringato non sia l’effetto di «violazioni del regolamento». Anzi, «dopo aver appreso telefonicamente la volontà di tutti i consiglieri dell’opposizione - aggiungerà più tardi Di Lorenzo - di non rinviare la seduta, il presidente De Franchi, conscio del tema in ordine del giorno, bene avrebbe fatto a non optare per un vero colpo di mano». Loro, «porremo in essere tutte le iniziative a tutela della legalità e degli interessi dei lucani, ancora una volta calpestati». In attesa della conferenza stampa, si moltiplicano gli interventi.

Latronico, Tisci e Di Lorenzo

Soprattutto perchè «se le parole hanno un senso - fa eco in una nota il senatore del Pdl, Cosimo Latronico - quelle inequivocabili dell’ex assessore Folino sulla crisi strutturale e programmatica del centro sinistra lucano, dovrebbero avere conseguenze altrettanto severe e rigorose». In passato, «il governo De Filippo ha provato a nascondere la testa sotto la sabbia rinunciando a guardare in faccia le cause del disfacimento ideale e politico del centrosinistra». Ma è la popolazione «a scontare sulla propria pelle il prezzo di una crisi sociale e produttiva dalle caratteristiche drammatiche». La «società lucana sente il bisogno di un’alternanza di governo». Cosa che non si è verificata a oggi «a causa di quel patto di potere che nel lontano 1995 ingessò la nostra regione in un’alleanza egemonica tra

ex democristiani e comunisti che alla lunga sta mostrando i propri limiti». Si appella a quelle «forze sociali e politiche che in questi anni hanno cercato di costruire un’alternativa possibile e necessaria al blocco di potere dominante e che ora sono chiamate a non fare da stampella». Meglio «prepararsi al salto di responsabilità che la società attende». Ancora critiche da Napoli per cui «gli uomini del centrosinistra, impegnati a spartirsi soltanto le poltrone, quando avranno calmato i bollenti spiriti e saranno pronti a sciogliere le riserve sul nuovo governo regionale, dovrebbero trovare affisso fuori dall’aula un bel bigliettino di auguri firmato da tutti i lucani con su scritto: “andate a casa, siete fuori tempo massimo”». Proprio «De Filippo aveva dichiarato che avrebbe seguito di-

rettamente tutte le aree di crisi, avocandosi i poteri e il diritto di decidere personalmente. Quale occasione migliore che presentarsi in consiglio e discuterne?». A giudicare ulteriormente «la situazione politica regionale» è ancora Tisci (An): «ci si attendeva che il governo regionale portasse la crisi in aula e non nelle segreterie di partito». Solo «poche settimane fa, in un altro dibattito richiesto dalla opposizione, il presidente De Filippo aveva negato nel silenzio tombale e disciplinato della sua maggioranza l’esistenza di una crisi politica e di una difficoltà di equilibrio del governo regionale». Non una «bella pagina per la politica». I consiglieri, «appresa dai giornali la notizia delle crisi, «saranno costretti ad apprendere dai giornali l’esito della stessa».

A Roma si parla di Costituente

Il centro si organizza Udc «esterni alla giunta» A Roma il centro inizia a pensare in grande, ma non fa la voce grossa in Basilicata. Ieri nella capitale c’è stata una riunione al vertice per avviare la Costituente di centro. Alcune delegazioni regionali sono state ricevute nella sede nazionale dell’Udc dai massimi esponenti politici che pensano alla ricomposizione del grande centro moderato italiano orfano della Dc. E alle 16 e 30, dopo la delegazione dell’Emilia Romagna e prima di quella dell’Abruzzo Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, Savino Pezzotta, Ciriaco De Mita, Ferdinando Adornato e Angelo Sanza hanno ricevuto i lucani per la Costituente. la delagazione era composta da Agatino Mancusi, Vincenzo Ruggiero e Palmiro Sacco per l’Udc, Antonio Flovilla per la Rosa bianca di Basilicata, Gaetano Fierro e Gialuigi Laguardia per i Liberal di Adornato. Assente giustificato l’ex deputato Giuseppe Molinari mentre era presente l’ex assessore regionale Mimmo Cervellino . Alla fine della riunione è stato anche deciso che Agatino Mancusi è il coordinatore regionale della Costituente (nei prossimi giorni comunicherà la data della prima riunione per la Costituente).

Da quanto si è appreso nel corso della riunione, oltre ad aver affrontato e discusso i problemi lucani, si sono analizzate le prospettive politiche della Costituente di Centro «che può trovare ampi sostenitori e forti consensi alla luce dell'attuale crisi identitaria, delle recenti vicende legate alla crisi regionale, e della mancanza di iniziativa politica sul territorio dei due poli». E inoltre «si è ricordato inoltre che la Costituente di centro avrà come obiettivo principale l'unione dei tanti moderati per costruire insieme un nuovo progetto che miri a rilanciare i valori della Politica e a realizzare nuovi processi di sviluppo per la comunità lucana. Questo per quanto riguarda “l’occhio” romano, ma è evidente che i centristi lucani sono tutti concentrati sulla crisi lucana. In primo piano c’è la questione dell’Udc. Sabato si era diffusa la notizia di un possibile ingresso del partito di Agatino Mancusi nella futura giunta regionale. Poi c’è stata la frenata. Da qualcuno definita strategica. Rispetto alla riunione di ieri la sensazione è che l’Udc di Basilicata stia alla finestra aspettando che il dibattito interno al Pd prenda una forma più definita.

Gaetano Fierro e Agatino Mancusi

Antonio Flovilla e Vincenzo Ruggiero

In ogni caso da Roma, anche in considerazione delle notizie che arrivano da altre regioni (in Lombardia c’è la minaccia che qualora il partito di Casini entri in qualche esecutivo di centrosinistra ci potrebbero essere ripercussioni a danno degli assessori dell’Udc nella giunta lombarda) sembra che siano cauti e aperti solo a un appoggio esterno alla maggioranza in consiglio regionale sui singoli

provvedimenti. Per quanto riguarda gli altri moderati lucani, Rosa mastrosimone e Franco Mollica non hanno partecipato alla riunione di Roma ma rimangono alla finestra (Fierro era in rappresentanza dei liberal e non del gruppo consiliare) mentre i Popolari di Antonio Potenza hanno dato delega a Flovilla di rappresentarli dinnanzi ai leader nazionali.


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Primo piano

Martedì 2 dicembre 2008

La squadra di Obama Hillary Clinton, segretario di Stato: «L’America non può agire senza il mondo»

«Una nuova alba per gli Usa» Il neopresidente annuncia il team che lo affiancherà alla Casa Bianca di PAOLO BELLUCCI CHICAGO - Fiera e orgogliosa dentro il suo elegante tailleur nero, non ha tradito la commozione, mostrandosi subito battagliera, sicura e degna dell'incarico e dell'opportunità sognata una vita. «Darò tutto per l'America», ha promesso con un velo di sana retorica. C'è anche lei, come annunciato, la grintosa ex first lady Hillary Clinton nella squadra dei sogni allestita da Barack Obama, l'avversaria più tenace del neo eletto presidente Usa, la donna che evaporato il sogno di guidare la Casa Bianca è comunque arrivata - grazie soprattutto alle ultime rinunce dell'ex presidente Bill Clinton per risolvere il conflitto di interessi derivanti dalla Fondazione Clinton - alla carica di Segretario di Stato. Ed è per questo, per la determinazione mostrata nel corso delle primarie democratiche, che Obama l'ha voluta nel suo staff ufficializzato nel corso di una conferenza stampa convocata in quella che è una sorta di Casa Bianca virtuale, a Chicago dove il presidente continuerà a lavorare fino all'Inauguration Day del 20 gennaio. «È tempo di un nuovo inizio per affrontare le sfide globali del mondo, un nuovo team per una nuova alba della leadership americana», ha esordito Obama nel suo discorso di investitura del Dream Team ad una settimana dalla presentazione delal squadra economica. E la scelta è caduta proprio su persone che condividono «il pragmatismo sull'uso dei poteri» e il suo obiettivo «che è quello di restituire all'America il ruolo di leader del mondo». Nonostante dunque le forti resistenze dell'ala liberal dello schieramento democratico, Obama ha deciso che era necessario ricorrere a gente esperta e fidata. Via dunque al nuovo garantendosi però l'esperienza di chi conosce la materia. «Ho conosciuto Hillary come amica e avversaria, ha una intelligenza straordi-

naria e un senso dell'etica impressionante», è la garanzia data da Obama al suo elettorato ma soprattutto ai membri democratici ai quali ha fatto sapere che sarà lui e soltanto lui a dettare la linea politica. «Credo nelle forti personalità e nelle opinioni forti ma il responsabile per la visione d'insieme di questa squadra sarò io», ha fatto sapere senza indugi presentandosi tutti gli oneri della sua carica. E «Hillary è stata la migliore scelta possibile». Lei ha contraccambiato la fiducia con un discorso senza tentennamenti: «Eleggendo Obama il popolo ha chiesto uno nuovo sforzo per un cambiamento positivo, l'America non può risolvere la crisi senza il mondo e il mondo non

può risolverle senza l'America». Quello di Hillary Clinton la cui nomina è stata sbloccata dal marito Bill risolvendo il conflitto d'interessi e rendendo pubblica entro la fine dell'anno la lista, finora segreta, di tutti i finanziatori della sua fondazione - è un tassello chiave di un team muscolare e allo stesso tempo innovativo. Obama ribadendo la sua linea bipartisan, ha confermato il repubblicano Robert Gates al Pentagono. «Siamo americani e davanti alla sicurezza della nazione non siamo di nessun partito», ha detto il presidente annunciando che assegnerà al confermato segretario alla Difesa una «nuova missione» per mettere fine alla guerra in Iraq.

Barack Obama con Hillary Clinton e James L. Jones

Un messaggio per ribadire che l'America con lui non sarà indebolita è la rassicurazione che verranno garantite «le risorse per riuscire contro al Qaida e i Taliban». L'ex generale in pensione James Jones sarà il consigliere per la sicurezza nazionale mentre Susan Rice, consigliere di politica estera di Obama, è il nuovo ambasciatore dell'Onu. Alla testa del ministero della Sicurezza Interna andrà ancora un'altra donna, la governatrice dell'Arizona Janet Napolitano, 50 enne newyorkese cresciuta nel West, antenati paterni provenienti dalla Campania. Conosce i limiti e i pericoli dei confini d'America e con lei Obama sul fronte interno è convinto di non fallire.

Janet Napolitano, un’italiana al “tavolo” della Casa Bianca WASHINGTON - Con Janet Napolitano (nella foto), 50 anni, newyorchese cresciuta nel West, l’amministrazione di Barack Obama ha un tocco di italianità: gli antenati paterni della governatrice dell’Arizona scelta come ministro della Sicurezza Interna vengono infatti dalla Campania. Janet Napolitano è stata eletta governatrice nel 2002 e riconfermata nel 2006. Al timone dello stato del West ha trasformato un deficit statale da un miliardo di dollari in un surplus di 300 milioni senza aumentare le tasse, aiutata da un 4% in più in occupazione. Nel 2005 la rivista Time l’ha inserita tra uno dei cinque migliori governatori d’America. L'anno dopo è stata presidente dell’Associazione Nazionale dei Governatori, la prima donna eletta in quella posizione. Figlia di un medico, prima di entrare in politica

Janet Napolitano faceva l’avvocato. Nel 2000 e nel 2004 le venne chiesto di parlare alla Convention Democratica: la prima volta si presentò sul podio tre settimane dopo aver subito l'operazione di mastectomia. Da ministro della Homeland Security una delle sue priorità sarà l’immigrazione: da governatore di uno Stato che confina con il Messico, ha usato la linea dura contro chi assume immigrati clandestini e chi falsifica i documenti. Janet Napolitano non è mai stata sposata e non ha figli. Avrebbe potuto candidarsi per la carica di senatore dell’Arizona, dove è molto popolare. La sua nomina a ministro è stata sicuramente accolta con soddisfazione anche da John McCain, che ha già annunciato di volersi ricandidare a senatore dell’Arizona e sa di non averla come avversaria.

Uno specialista in affari esteri della Georgetown University, Andre Bennett, stila lo speciale “calendario”

Le cinque sfide per Hillary, tra Iraq, Russia e immagine Usa NEW YORK - Dall’Iraq alla Russia, dal Pakistan all’Iran: sono almeno cinque le sfide cui Hillary Clinton, il segretario di Stato Usa designato, dovrà rispondere nei prossimi mesi e nei prossimi anni per garantire agli Stati Uniti una maggiore sicurezza e migliori relazioni internazionali dopo gli anni difficili di George W. Bush. Le ha stilate uno specialista in affari esteri della Georgetown University, il professore Andre Bennett, che lo ha spiegato al quotidiano newyorchese Newsday. IMMAGINE INTERNAZIONALE - La prima delle priorità è il restauro dell’immagine internazionale degli Stati Uniti, che il presidente George W. Bush ha spinto sulla via dell’unilateralismo, soprattutto decidendo di combattere la guerra in Iraq senza la copertura delle Nazioni Unite. Una collaborazione internazionale appare essenziale per un

Un “combo” con tre immagini di Hillary Clinton, neosegretario di Stato americano

successo in Afghanistan e per fare fronte unito rispetto all’Iran. IL PAKISTAN E LA STABILITA' DELL'AREA - Il Paese, a maggioranza musulmana, possiede armi nucleari. Combattenti

integralisti islamici taleban ed esponenti di al Qaida si nascondono nelle montagne alla frontiera con l’Afghanistan. IL NUCLEARE IRANIANO Secondo Bennett, la Clinton do-

vrà lavorare attivamente con gli alleati europei e la Russia per rafforzare le sanzioni contro Teheran. IL RUOLO DEGLI USA IN IRAQ - Con la richiesta irachena

agli Usa di ritirare le truppe entro il 2011, Baghdad sembra in sintonia con le idee del presidente eletto Barack Obama. Spetterà alla Clinton indicare la direzione giusta. IL RITORNO DELLA RUSSIA - Toccherà alla Clinton rilanciare le relazioni tiepide con Mosca, tenendo presente il ritorno di un forte nazionalismo russo. Secondo l’esperto della Georgetown University il crollo dei prezzi del petrolio e della Borsa di Mosca dovrebbero rendere la Russia più cooperativa con gli Stati Uniti, ma solo se verranno prese in considerazione le principali inquietudini russe, sia per lo status del Paese, sia per il suo ruolo di potenza regionale. Bennett non la cita espressamente, ma secondo diverse fonti una delle priorità della Clinton sarà la situazione in Medio Oriente, con l’obiettivo di giungere ad una pace duratura tra Israele ed i palestinesi, oltrechè con tutti gli Stati vicini.


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Martedì 2 dicembre 2008

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La neonata uccisa Lite tra conviventi a Catanzaro la donna si scaglia contro il compagno a morsi e coltellate

Massacra la figlia di due settimane La madre ventenne, Morena Loprete l’ha sbattuta contro il tavolo e il pavimento SAVERIO PUCCIO CATANZARO - L'ha sbattuta più volte. Prima contro lo spigolo del tavolo, poi a terra. Dove è stata riscontrata la presenza di materiale organico. Morena Loprete, mamma ad appena 20 anni, ha ucciso così la sua piccola Annarita. Poco prima, nella modesta abitazione del quartiere Gagliano di Catanzaro, la donna aveva sferrato contro il convivente di 24 anni, Rosario Donato, un fendente vicino al cuore, strappandogli a morsi il lobo dell'orecchio sinistro. Un'ira violenta, frutto di un disagio costante e di una vita difficile, come si scoprirà poco dopo. Poi, davanti ai carabinieri e al personale del 118, è crollata. Prima qualche ammissione, subito dopo frasi sconnesse e senza senso, quindi la disperazione: «Non ci credo, non è morta». Questo ha gridato agli inquirenti che cercavano di carpire la ricostruzione di quanto accaduto. La cronaca drammatica dell'omicidio parte da via Serra del Gonio, al civico 42, nel piccolissimo quartiere di Gagliano. In poco meno di 25 metri quadri vivevano Rosario, Morena, da solo due settimane la piccola Annarita, e un cane, Stella, un meticcio. È mezzanotte e cinquanta minuti quando alla sala operativa del 112 arriva la telefonata di un vicino di casa. Dall'alloggio al piano terra si sentono urla, minacce, rumori. Uscito di casa, davanti le scale dell'ingresso del piccolo immobile, il vicino vede Rosario. Perde sangue, ha in mano un coltellaccio con una lama di 23 centimetri. Dalla porta esce anche Morena, è agitata e in evidente stato di shock. Sono pochi istanti, e sul posto arrivano il personale del 118 e i carabinieri. Ma il dramma deve ancora apparire agli occhi dei soccorritori. Dentro casa, nella culla, c'è il corpicino di Annarita. Una dottoressa la prende con le attenzioni del caso e la poggia sul letto ad una piazza dove dormono di solito i genitori della piccola. Non c'è nulla da fare, anche il massaggio cardiaco è inutile. Annarita è morta. I carabinieri blindano la casa. Rosario finisce in ospedale, ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia del “Pugliese”, ma non è in pericolo di vita. Morena in caserma, davanti al magistrato Elia Taddeo e ai carabinieri guidati dal capitano Raimondo Nocito, prima di essere rinchiusa nel carcere femminile di Castrovillari con le pesanti accuse di omicidio volontario e tentato omicidio. Per Annarita, “una bambolina” come l'ha definita il capitano Nocito, arriva una piccola bara. Quei 25 metri quadri vengono passati al setaccio dal Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri e dal medico legale Giulio Di Mizio. Vengono repertate tracce ematiche, che portano fino a fuori l'abitazione, ma anche materiale organico. Insieme all'esame esterno del corpicino sveleranno particolari agghiaccianti. Non un colpo ha ucciso Annarita, ma più di uno. Contro il tavolo e a terra, anche se sarà l'autopsia a chiarire ogni cosa nei dettagli. Non era certo la prima lite tra quella coppia di giovani che, da circa due anni, aveva deciso di andare a vivere insieme. Altre volte i vicini, nel piccolo quartiere dove tutti sanno ogni cosa dell'altro, avevano sentito le urla furibonde. Pare che anche i servizi sociali avessero preso in esame la situazione, soprattutto dopo l'arrivo di Annarita, il 17 novembre scorso. Nulla, però, avrebbe fatto ipotizzare un epilogo simile. Eppure quel parto, l'arrivo della piccola, avrebbe alterato negativamente l'equilibrio tra i due giovani. Aumentato i dissidi, al punto da provocare, con molta probabilità, la tragedia. È giorno quando i carabinieri sigillano quelle quattro

I rielievi dei carabinieri della scientifica davanti all’abitazione della coppia di conviventi

L’interrogatorio. Per ore davanti agli inquirenti

Tra ammissioni e confusione «Non ci credo, non è morta»

Morena Loprete

mura, strette ed anguste. Subito dopo, nel primo pomeriggio, la conferenza stampa dei carabinieri, alla presenza del comandante provinciale, il colonnello Claudio D'Angelo, e del capitano della Compagnia di Catanzaro, Raimondo Nocito, con la ricostruzione agghiacciante di una tragedia ancora da decifrare fino in fondo.

CATANZARO - Ha prima ammesso le sue responsabilità: «Piangeva, ero disperata, l'ho buttata a terra». Poi ha cambiato versione: «Non ci credo, non è morta». Morena Loprete, la giovane mamma accusata dell'omicidio della figlia di due settimane e del ferimento del convivente, è crollata davanti ai carabinieri e al magistrato Elia Taddeo. Il suo stato emotivo e lo shock l'hanno resa vulnerabile, ma anche in preda alla confusione totale. Ore di interrogatorio, nella stazione dei carabinieri di Gagliano, senza ricavare una ricostruzione coerente e precisa di quello che potrebbe essere accaduto nella casetta. Il pianto e l'angoscia davanti alla notizia, fornita con lentezza dagli inquirenti, che la sua piccola Annarita era morta per quel momen-

to d'ira che non è riuscita a controllare. Persino gli avvocati, chiamati a difenderla come difensori d'ufficio, non sono riusciti a ricavare nulla. Al punto da rinunciare alla difesa, poi affidata a un legale di fiducia, nominato da una zia della ventenne, l'avvocato Alessandro Guerriero. «Non ricorda e non si rende conto», hanno detto i carabinieri nel corso della conferenza stampa, tenuta mentre Morena veniva trasferita nel carcere femminile di Castrovillari. Mentre il convivente sfuggiva alla sua rabbia, lei sarebbe tornata indietro, secondo l'ipotesi al vaglio degli investigatori, e avrebbe colpito Annarita. Pochi istanti che nemmeno ore di interrogatorio sono riusciti a ricostruire. sa.pu. Il lavoro dei carabinieri dopo l’omicidio e il tentato omicidio “seguito” da Stella, il cucciolo meticcio che viveva con Rosario, Morena e la piccola Annarita nell’abitazione del quartiere Gagliano


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Martedì 2 dicembre 2008

L’UNICA GIOIA AL MONDO E’ COMINCIARE

I DIFETTI DELLA SOCIAL CARD

di PAOLO ALBANO

di GIACOMO NARDIELLO* L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? A questo: serve a camminare Eduardo Galeano “Quannu nun sapiti cchi camminati a fari”. Le parole di un pastore ad un bivio (a destra Siracusa, a sinistra Siracusa). Benito gli chiese quale fosse la strada migliore e poi, non avendo avuto risposta, scese dalla macchina e continuò a chiedergli. Il pastore continuò zitto, senza mai alzare la testa, ad affettarsi il pane, i cani e le pecore attorno e lui che chiedeva ancora. E finalmente “Quannu nun sapiti…”. Benito non seppe che fare, si rimise in macchina intontito e la fece andare dove le ruote volevano: a quel punto una strada valeva l'altra. Pressappoco così ci comportiamo tutti noi di fronte alla verità, stupiti per l'affronto (ma come si permette quello di dirmi la verità?) per non ammetterla andiamo dove ci porta, la convenienza, il calcolo, al massimo il senso. “Ma guarda un po'” e con gesti stizziti per l'ingombro ce la togliamo davanti. Abbiamo camminato senza sapere dove andare? O peggio abbiamo camminato sapendo di andare per strade solo a noi conosciute, nascoste ai più per raggiungere mete furtive per pochi abitanti? O peggio ancora abbiamo camminato senza sapere dove gli altri ci facevano andare? Domande, domande che il nuovo sempre più incalzante all'improvviso ci mette davanti e alle quali pretende risposte, pena il disorientamento e l'immobilismo. “Ma come si fa a seguirlo” noi così comodi racchiusi dal nostro cantuccio? “ Il nuovo è inquietante e poi cosa pretende, talvolta è perfino angosciante” “Vuoi vedere che ci chiede coraggio, quello che non abbiamo più e magari, ci sussurra gridando che bisogna correre rischi e come e magari ci ordina di cambiare i nostri gesti, il nostro modo di fare e di rivolgerci alla verità per sapere come fare? Come se fosse facile, come se fosse comodo, non è nè facile, né comodo. “Caro signore lei non sa “mi fa lui che mi aveva incontrato al caffè ( volevo qualcosa di dolce per togliermi l'amaro che avevo in bocca) e mi aveva raccontato di Benito “ il nuovo prima le viene incontro e poi la interroga e poi le si para all'improvviso davanti, poi comincia a chiederle e poi e poi, d'un tratto, le toglie tutto, compreso le rendite, la mette in un angolo e le dice “ Caro mio qua si cambia e non si cambia così semplicemente, magari mettendo a soqquadro qualche regola e facendo finta di niente, non basta, perché il nuovo non chiede regole nuove, ma modi nuovi di pensare le regole. Non vuole? Perderà tutto”. L'ho guardato come ad uno dell'altro mondo, mi sono trattenuto, non potevo ridergli in faccia” Senti, possiamo darci del tu - si lo sapevo già - adesso ti faccio io un po' di domande, secondo te, esiste qualcuno del mondo che conosciamo che è in grado di capire questo “segno dei tempi” e se qualcuno lo capisse, secondo te, avrebbe la convenienza di ammetterlo? E secondo te queste persone che stanno qui a prendere un caffè (guai a girarsi per non rischiare di offrirlo ad un amico che entra) guardano ancora a quelli che ci guidano, a quelli che ci hanno convinti che è meglio adeguarsi, ai politici insomma, con fiducia e da loro attendono ancora, pazzi, segnali di vitalità, di modernità, di rigore morale, di coraggio, dunque, come tu dici? E mentre gli chiedevo nervoso, sentivo insultato il mio realismo, pensavo “E se gli chiedessi delle mie categorie dimenticate: sogni, visione, progetti lui forse non finirebbe più di parlare ed io ho da fare, fra poco qui passa un mio amico importante, poi c'è quella riunione al comune dove ci sarà lui, e se no scendo giù in Regione, chissà che lo incontri nel garage, io ho altro da fare”. Lui intanto mi guarda, sono certo ha sentito quello che pensavo e mi fa “ Ma quanta fatica tu e gli altri come te. Fate questo per sopravvivere? Dove hai messo le tue storie, i tuoi racconti i tuoi legami? Non ci posso credere. Ti sei ridotto così?” E mentre mi dice si guarda attorno “ Sono tutti come te” D'istinto ho acceso la televisione, mi riporta alla realtà, sono sudato ho fatto un brutto sogno perché alla fine, me ne ricordo, siamo andati in un ristorante, io ho insistito per andare al piano di sopra, quello riservato, perché ero certo di trovare molti di quelli che avrei voluto incontrare e siamo rimasti bloccati in ascensore. Che terrore, io non posso sopportare di rimanere in ascensore, ne morirei. Ed ho pensato ad uno dei miei più cari amici, (i miei amici veri sono i miei libri), “L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante (Cesare Pavese). Ogni sogno ha una sua ragione, mia madre mi diceva che andavano letti al contrario, ma intanto come faccio. Bisogna ricominciare? Sì Sono d'accordo, bisogna ricominciare sapendo che ci vogliono molta umiltà, grande coraggio, qualche dubbio e qualche sogno in più. E poi ricominciare non significa rinnegare le proprie idee e le proprie storie. Bisogna farlo, però, nella verità rimettendo al centro dei nostri rapporti le persone per quello che sono senza essere volgari e mancare loro di rispetto (la vera volgarità è questa). Bisogna ricominciare dall'impiego delle risorse e dei talenti. Molti li hanno messi sottoterra, molti li hanno impegnati per risultati personali, pochi, assai pochi per il desiderio di tentare, per concretizzare un sogno, per seguire l'utopia che è quella “cosa” che ci fa andare avanti. Se rispetteremo, se ci faremo prendere dall'inquetitudine, quella che serve a capire il nuovo e a sapere la strada da fare, saremo in grado di rispondere con un bel sì alle sue nuove richieste di impegno. “Non spaventarti, amico! …..Lascia che tutta la tua nostalgia se ne vada; comincia, tutti i giorni nel parto” (Carlos Fuentes). Appunto. Questo è il tempo nel quale bisogna spuntarla senza avere paura del batticuore.

CONVEGNO 118 FLOP ORGANIZZATIVO di GIUSEPPE GUARINO* PERCHE’ il 30 Convegno Regionale NBC organizzato dal 118 e tenutosi a Viggiano il 29 Novembre 2008 e' stato un clamoroso flop? La giornata del Convegno si apre su una sala gremita all'inverosimile. Piu' di 500 Volontari di Protezione Civile, su invito degli organizzatori, sono arrivati da tutta la regione a spese loro, molti rinunciando alla giornata di lavoro o a passare la giornata in famiglia. Sono venuti non solo per ascoltare i relatori, ma soprattutto perchè in tarda mattinata é previsto dal programma ufficiale che i partecipanti assisteranno ad un’esercitazione pratica tenuta dai Vigili del Fuoco al Centro Oli dell'ENI, una simulazione di incidente chimico. Le telecamere del telegiornale possono finalmente inquadrare a campo lungo la sala invece di dover riprendere solo il relatore di turno e le prime file. Per gli organizzatori un grande successo di partecipazione. I primi segni che qualcosa non fila dritto nell'organizzazione si hanno quando si nota che nella sala i Volontari in divisa sono tenuti nei posti a sedere dietro o in piedi. Mi domando perché separali e assegnare a loro un ruolo secondario. Non sono proprio i Volontari quelli a cui si chiede di intervenire in caso di calamità? Non sono proprio loro che dovrebbero ascoltare meglio ciò che gli "esperti" hanno da dire? Le cose peggiorano quando si viene a sapere che l'esercitazione é stata annullata a causa del cattivo tempo (un po' di pioggia). Per i Volontari è difficile comprendere come si possa sospendere un'esercitazione a causa della pioggia. Loro, quando devono intervenire in caso di emergenza, il problema della pioggia, o della neve o del fuoco non se lo pongono. Forse il messaggio che si vuole mandare e' che se c'e' un'emergenza e il tempo e' cattivo e' meglio starsene a casa? La risposta è probabilmente più semplice. Gli organizzatori non avevano pensato che ci fosse bisogno di pullman per spostare i partecipanti dalla sala conferenze al Centro Oli, quindi la scusa della pioggia è sembrata un modo elegante per risolvere il problema. Ma le sviste organizzative non sono finite. All'ora di pranzo si scopre che le autorità mangeranno in una sala separata e i Volon-

tari in un'altra. Nella mia pluriennale esperienza di congressi internazionali a cui ho partecipato non mi era mai capitato di vedere una separazione dei partecipanti in categoria A e in categoria B. La cosa non sarebbe stata poi così grave se non si scoprisse che l'organizzazione si è trovata impreparata di fronte al numero dei partecipanti e il cibo per i Volontari (proprio loro che avevano fatto pervenire l'adesione numerica molto in anticipo) è insufficiente. E allora a molti di loro non è rimasto altro che andare a comprarsi un panino fuori (nel maltempo) e poi prendere le loro macchine (non quelle di servizio) e tornarsene a casa pensando "perchè gli organizzatori hanno insistito per farci partecipare in gran numero? Servivamo solo a riempire la sala davanti alle telecamere? Il Convegno riprende nel pomeriggio. La sala è pressochè vuota, ma poco importa perchè non ci sono più le telecamere. Gli interventi continuano stancamente, il rappresentante dell'ENI ogni tanto sbadiglia (forse il troppo cibo mangiato nella sala per i partecipanti di categoria A). Tocca al Dott. Figueredo, ex ministro degli esteri del Venezuela, presente in sala, intervenire nel dibattito, fare l'elogio del Volontariato (una struttura che molti ci invidiano in Europa e oltreoceano), chiedere perché l'esercitazione prevista non si é fatta e perché i Volontari intervenuti in massa non siano stati tenuti nella giusta considerazione. Sì, a lui, abituato a ben altro livello organizzativo, queste cose non sono sfuggite, come non sono sfuggite ai Volontari. Chissà se gli organizzatori se ne sono accorti. Da parte mia non posso che ringraziare i Volontari per la loro dedizione e per l'eccezionale esempio di senso civico che danno alle popolazioni di questa terra. Non ci demoralizziamo e non dimentichiamo mai che la ragione e' dalla parte di chi, come noi, mette il suo tempo e le sue energie, gratuitamente, a disposizione per la difesa del territorio e delle persone. La nostra forza é proprio nella consapevolezza di star facendo qualcosa di positivo. *responsabile dell'Associazione Protezione civile Gruppo Lucano sede di Fardella

A PARTE la questione non secondaria che riguarda i destinatari della ‘social card’ e, soprattutto, i criteri per individuarli, qualcuno al Ministero dell’Economia, dovrebbe spiegarci come potrà essere utilizzata in uno dei tanti paesi lucani, dove se è difficoltoso trovare un bancomat, figuriamoci se può essere semplice trovare un negozio di generi alimentari con un sistema di pagamenti online. Come insegna la vicenda della chiusura a giorni alterni degli Uffici postali delle popolose frazioni del Comune di Bella non è nemmeno pensabile far ricorso ai servizi degli Uffici postali a meno che non si pensi di trasformali in salumerie. Insomma qualche approfondimento in più sarebbe stato utile, non sottovalutando il forte disagio, denunciato da molti amministratori e funzionari degli Assessorati sociali dei Comuni, di mostrare la carta come prova di una situazione di vita sulla soglia di povertà che da noi è una condizione che tocca una famiglia su quattro. È come se ogni volta, hanno notato da sempre i sociologi attenti a implicazioni di tale natura, quest’atto di ostentazione della propria povertà si accompagnasse a un’ammissione di sconfitta, all’esplicita dichiarazione di una propria insufficienza. Ci sono, pertanto, tutti gli elementi per rifiutare la carta per i poveri come elemosina che è di poco più di un euro al giorno. Ancora una volta il Governo Berlusconi prende in giro gli italiani. Ai lavoratori e alle famiglie, che non arrivano oramai nemmeno alla terza settimana del mese, non servono mance o opere di carità, né tantomeno prese in giro. Una seria svolta economica e sociale, un aiuto concreto per i lavoratori e le loro famiglie, passa per il ripristino di un meccanismo automatico di indicizzazione di stipendi e pensioni al reale costo della vita. Misura per la quale, proprio in questi giorni, i Comunisti Italiani stanno raccogliendo le firme per la Proposta di Legge popolare sul ripristino della scala mobile. *vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata


Martedì 2 dicembre 2008

LONG LIST STRUMENTO SUBDOLO di GIACINTO CERVIERE*

IN QUESTI mesi molti sono stati i dipartimenti regionali e gli enti che hanno indetto bandi di apertura di Long List, sistema suggestivo quanto inquietante, che appare dapprima come metodo autenticamente democratico, trasparente, capace di formulare una banca-dati di soggetti qualificati da cui attingere seguento finalità meritocratiche. Analizzando meglio il fenomeno si osserva come la Long List sia l'esatto contrario, uno strumento subdolo che apre le sue porte "virtuali" per pochissimi giorni, per i pochi fortunati che navigano in rete e si imbattono in qualche sito istituzionale come se svolgessero una caccia al tesoro, e soddisfatti di tanta fortuna adocchiano il bando e producono subito domanda. Long List, suona molto come Longa Manus, una mano crudele più che amica che ti estromette a priori, che costruisce attorno a sè uno spazio blindato, per poi semplificare le cose a chi decide di scegliere l'adatto tra una rosa più ristretta di candidati, secondo criteri discrezionali naturalmente. La Long List mi sembra sia l'emblema della società lucana, una società felice della sua prigionia, eternamente chiusa, per meglio dire blindata nei suoi privilegi, nei suoi castelli postmoderni, incapace di aprirsi al resto del pianeta, al resto delle cose. Nessun passo avanti dal familismo amorale individuato dagli antropologi proprio in Lucania mezzo secolo fa; nessun ripensamento sembra aver investito la politica, o per meglio dire gli uomini che hanno praticato la politica e che hanno innescato processi decisionali capaci di incidere sulle nostre esistenze. Quello che in questi ultimi giorni si sta verificando in Basililicata è l'ennesimo atto di affaticamento della politica lucana, della sua incapacità di costruire una vera società aperta. La digitalizzazione del territorio lucano, la possibilità di sapere oggi tutto di ciò che si decide nei castelli postmoderni del potere lucano tramite tv, rassegna stampa, radio, di sapere insomma delle conseguenze del potere, di venire a conoscenza di tutti i bandi esistenti in un determinato ente regionale o subregionale, accresce ancora di più lo stato di impotenza del cittadino: vedere il potere, con le sue conseguenze, manifestarsi come un pesce carnivoro in un acquario e dallo schermo dei nostri computer assistere inermi alle sue crudeli azioni, alle ingiuste geometrie che produce in uno spazio, appunto, protetto, blindato.

TRA FINANZE E PEDAGOGIA di EMANUELE VERNAVA’ UNA delle cinq ue W della regola giornalistica è l'iniziale di “Where”, “Dove” in italiano. Per la scuola, il “dove” è l'edificio scolastico, dove, appunto, si fa scuola, l'involucro fisico della pedagogia, cioè del fare Educazione. Chi è più importante il maestro/professore o l'edificio scolastico, solo materia inerte? Vedete voi, senza scomodare l'apologo di Menenio Agrippa. Bisogna tener presente due elementi dell'edificio scolastico che hanno forte influenza sulla scuola. Il primo è la sua “esistenza”, la sua estetica, intesa non come conformità a canoni della forma, ma come interazione con la “sensibilità” del territorio, soprattutto con gli utenti e, di questi, quelli più “sensibili”, come sono i bambini e i ragazzi dell'età scolare. Il secondo elemento è la sua struttura funzionale, là dove la forma e il contenuto sono necessariamente “adeguate”, come direbbe De Sanctis. Le drammatiche notizie di cronaca degli ultimi tempi, a partire dalla vicenda di S. Giuliano di Puglia, a quelle del Liceo scientifico “Darwin” di Rivoli di questi giorni, mettono in evidenza qualche cosina. Una prima è di carattere generale della società italiana: si fanno sempre prima i conti, tutto ciò che si costruisce prima di tutto dipende dalle disponibilità finanziarie di cui si dispone e, per quanto riguarda il privato, è giusto che sia così, per non fare la fine di Foscolo a Londra, dove morrà perseguitato dai creditori per la villa palladiana che s'era fatta costruire. Quando si tratta di edifici pubblici, costruire in base ai soldi che lo Stato può spendere o non costruire affatto perché non ci sono soldi, depone di una situazione delle istituzioni non più incardinate nella struttura del servizio amministrativo, ma monadi desolate in mano a persone spesso demotivate e, comunque, non ispirate dalla filosofia funzionale dello Stato. Le statistiche, i costi, quanto ci vuole per aggiornare o creare ex novo edifici scolastici, sono stati riportati con dovizia di analisi economiche, sociologiche, ma non mi è parso di leggere alcuna riflessione pedagogica. Non solo, ma fra poco, di edifici scolastici, non se ne parlerà in alcun modo da tutti i punti di vista. Qualcuno, Corrado Augias su Rai3 all'on. Mantovani, chiedeva come mai ogni tanto i giornali, vedi prima delle elezioni la cronaca sulla sicurezza, la violenza sulle donne, ecc., parlavano ogni giorno di quelle cose e, all'indomani

delle elezioni, non se n'è parlato quasi più ed oggi, praticamente, siamo rientrati nelle statiche relative dei tempi precedenti. Non si parlerà più di edifici scolastici, sulla loro costruzione a parallelepipedi qualche volta civettati da qualche sciccheria estetica. Soltanto qualche rompiscatole di genitore, a meno che non venga individuato subito come un politicante da strapazzo, continuerà ad agitare “demagogicamente” uno straccio ideologico in piazza. Ma, la cosa peggiore, anche se si costruiscono, è che non si pone attenzione alla vita disagiata dei fruitori dell'edificio scolastico. Disagio che, in questi giorni, s'è appunto materializzato nel tragico crollo di Rivoli , ma che da sempre affonda in una sensazione di essere “prigionieri” in ambienti che niente hanno a che vedere con la sociologia della scuola. Quasi tutti gli edifici scolastici oggi esistenti sono stati costruiti senza alcuna consapevolezza della pedagogia e della conseguente didattica che vi sarebbe stata praticata. Vecchi contenitori, a volte conventi o case religiose nelle quali l'architetto aveva imposto una penombra discreta di spiritualità; o appartamenti civili, normali, con stanze quadrangolari, che per la scuola significa cattedra e banchi. Sicuramente un passo avanti da quando, nell'immediato dopoguerra, la scuola nei piccoli paesi lucani era allocata nella casa del maestro o della maestra, che non sempre erano grandi pedagogisti. Credo che, prima che vengano decisi finanziamenti per gli edifici scolastici, debba essere individuata quale pedagogia vogliamo realizzare, quella che continua a sfornare alunni-soldatini di miserabili e meschini combattimenti di parte, solo ed apparentemente mimetizzati dalla retorica di formare persone e cittadini, oppure quella che faccia dei nostri figli ed alunni gli attori di un futuro migliore. Ovviamente queste considerazioni, anche sgradevoli, io le faccio con la consapevolezza che non arriveranno da nessuna parte, saranno tacitamente respinte al mittente. Ma le faccio lo stesso, perché così m'impone il mio dovere di cittadino e non solo. Da Comenio a Tommaso Moro, a Campanella, per non andare troppo indietro nella storia, l'utopia, non quella che comunemente s'intende, ha guidato sempre il nostro tempo alla ricerca ed alla realizzazione di una civiltà migliore. evernava@msn.com

UN CAPOLUOGO POCO EDUCATO VOLEVO, tramite il giornale, segnalare la grande maleducazione che sembra contraddistinguere il capoluogo. Qualche giorno fa, sotto la pioggia, stavo tentando di raggiungere la macchina: avevo in braccio una bambina di pochi mesi, un ombrello e qualche busta. All’improvviso il vento forte mi ha fatto volare l’ombrello. Davanti a me c’erano due giovani signori che si erano riparati all’interno di un portone. Nessuno di loro ha fatto nulla per aiutarmi, anzi si sono voltati dall’altra parte per paura che chiedessi loro aiuto. Ma in che città viviamo? A. G.

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IL PDL NON DIMENTICA QUEL 23 NOVEMBRE 1980 di VITTORIO BRIENZA* “23 NOVEMBRE 1980: il nostro impegno per non dimenticare”. Questo, il titolo di un interessante incontro svoltosi nei giorni scorsi a Palazzo Fortunato, promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Rionero in Vulture. Ai lavori, giova ricordarlo, era presente anche la minoranza. La voce del P.D.L. c'era ed ha dato il suo contributo alla tavola rotonda. Quale presidente cittadino di Alleanza Nazionale e capogruppo consiliare del P.D.L. il sottoscritto era presente ed è intervenuto al dibattito, evidenziando come tutti abbiamo ancora impresse nella memoria le immagini del terremoto che colpì la Campania e la Basilicata, in quella lontana sera del 23 Novembre 2008. Tutti ricordiamo le proporzioni disastrose della tragedia: tremila vittime, migliaia di feriti, case distrutte, il dolore nei visi di tante famiglie. Il percorso della ricostruzione è stato lungo, faticoso, denso di ostacoli e difficoltà. In alcune aree, abbiamo avuto il decollo industriale, in altre, purtroppo, progetti bluff, aziende fantasma. Il sindacato si interroghi seriamente sulla crisi della Valle di Vitalba, che rischia di divenire un vero e proprio “cimitero industriale”. Dobbiamo riconoscere che questo cammino non è concluso, la qual cosa richiama tutti -Istituzioni e cittadini- a profondere un supplemento di impegno e responsabilità. L'impegno della politica, però, non può e non deve limitarsi alla memoria della tragedia; non è possibile ricordarsi solo in occasione del 23 novembre, di ogni anno, di questa immane tragedia. Tre anni fa (in occasione del 25° anniversario) l'assessore regionale alle Infrastrutture ci diceva che la ricostruzione in Basilicata era ferma al 70% e che occorreva qualcosa come un miliardo

di euro (quasi duemila miliardi delle vecchie lire) per ridare una casa degna di questo nome a chi se l'è vista distruggere o danneggiare dal terremoto dell' ’80. Da rilevazioni del Ministero delle Infrastrutture, occorrerebbero in Basilicata ancora 600 milioni di euro per soddisfare il bisogno residuo. Non vi è dubbio che sia obbligo morale dello Stato assegnare ulteriori fondi. Non credo però che l'impegno della Regione sia solo quello di “stimolare” il governo nazionale a completare la ricostruzione. Una classe politica non si salva la coscienza, chiedendo allo Stato quanto necessario, ma si rimbocca le maniche e porta a casa il risultato. Se è vero (come si evince dai dati regionali) che 3 famiglie su 10 in Basilicata vivono situazioni di disagio a causa del terremoto di 28 anni fa, sarebbe il caso di interrogarsi sull'uso dei soldi del petrolio e di altri finanziamenti straordinari. Soprattutto, sarebbe il caso di chiederci come mai ci si ricorda della ricostruzione infinita solo il 23 novembre di ogni anno, per poi dimenticarsene puntualmente il giorno dopo. Il mio auspicio è quello che i cittadini, le forze politiche e sociali svolgano un ruolo sempre più propulsivo per contribuire alla crescita complessiva del territorio, individuandone le risorse strategiche e mobilitando tutte le energie indispensabili per farle fruttare al meglio. Occorre una nuova fase della vita del Meridione e del Paese; i poteri locali, nell'ambito della nuova architettura istituzionale, potranno sollecitare una fondamentale quanto incisiva azione, nel segno dell'unità, della solidarietà e del senso di responsabilità. *capogruppo consiliare P.D.L. Comune di Rionero in Vulture


14 Portafoglio Il 13 dicembre il passaggio di consegne. Il “decollo” il 10 gennaio Martedì 2 dicembre 2008

Circolazione difficile

Sciopero Cub trasporti Disagi in molte grandi città

Alitalia, da ieri paga Cai Le spese però saranno anticipate da Fantozzi di STEFANIA DE FRANCESCO ROMA – Da ieri Cai si fa carico dei costi dell’attività degli asset che il 12 dicembre prossimo acquisirà da Alitalia. Pagamenti – per esempio per carburante, assicurazioni e stipendi – che saranno anticipati dal commissario straordinario, Augusto Fantozzi. Ma se anche la nuova data per la chiusura del contratto slitterà (la precedente scadenza era domenica), dal 13 dicembre sarà Cai a pagare direttamente i fornitori. Sono le ultime condizioni di un «accordo ricognitivo e integrativo» dell’offerta presentata da Cai il 19 novembre scorso concluso domenica fra le parti. Intanto, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha ribadito – per conto del proprio gruppo industriale – di non aver mai detto che uscirà dalla cordata di imprenditori di Cai. Fonti vicine al dossier CaiAlitalia danno per certo il closing il 12 dicembre con il versamento dei 100 milioni di acconto sui 1,052 miliardi per l’ac-

Emma Marcegaglia

quisto degli asset Alitalia. Per i primi voli targati Cai, però, bisognerà aspettare almeno il 10 gennaio, concluso il periodo delle festività. Sino al decollo della nuova compagnia, sarà Alitalia ad occuparsi della gestione di tutte le attività. Resta da chiarire se ciò che da ieri al 12 Cai si accolla sono spese

Vuole il 100% della Compagnia

Ryanair punta ad Aer Lingus

extra che dovrà rimborsare al commissario o un acconto dei 1,052 miliardi. Lo slittamento dal 30 novembre al 12 dicembre della firma del contratto è dipeso da «impossibilità tecniche» ha spiegato Fantozzi e cioè dal «mancato avveramento», entro domenica, delle condizioni per il completamento dell’operazio-

di TITO GIABARRI ROMA – Ryanair torna nuovamente alla carica per conquistare la connazionale e rivale Aer Lingus. Ma dal Cda dell’ex compagnia di bandiera irlandese arriva subito un secco rifiuto. A due anni di distanza da una precedente proposta d’acquisto poi bloccata dalla Commissione europea, la maggiore compagnia low cost europea, che già possiede il 29,82% di Aer Lingus, ha lanciato ieri una nuova offerta cash da 524 milioni di euro (1,40 euro per azione) per salire al 100% del capitale della rivale, valutandola così complessivamente 748 milioni di euro, ovvero la metà rispetto alla proposta precedente, che era stata pari a 1,5 miliardi di euro. Troppo poco secondo il consiglio di amministrazione della compagnia del trifoglio, che nel giro di poche ore ha rigettato l'offerta ostile e ha raccomandato agli azionisti di fare lo stesso: «Il consiglio di amministrazione stima che l’offerta sottovaluti significativamente Aer Lingus», spiega in un comunicato. «Questa nuova offerta, a un prezzo inferiore, non ha alcuna possibilità di successo», prosegue il cda, sottolineando che restando indipendente Aer Lingus dispone di un «solido avvenire a lungo termine». Una chiara replica alle parole usate dal numero uno di Ryanair, Michael O'Leary, per giustificare la propria offerta: «Negli ultimi due anni il mondo è cambiato drasticamente, i prezzi del petrolio e la recessione hanno causato una valanga di fallimenti tra le aerolinee, fusioni, e tagli alla capienza» e Aer Lingus, in quanto «piccola, isolata aerolinea regionale, è stata marginalizzata e bypassata, mentre molte aerolinee nazionali si sono fuse. Penso che senza questa offerta Aer Lingus continuerà a essere isolata e in perdita». Ryanair, che cinque anni fa aveva messo messo le mani su un’altra compagnia low cost, la tedesca Buzz acquistata da Klm, si è proposta ad Aer Lingus come un «partner finanziariamente robusto» per realizzare un «forte gruppo irlandese di proprietà comune» in cui le due compagnie opereranno separatamente.

ROMA – Disagi e circolazione difficile nelle città italiane, alle prese con lo sciopero di 24 ore degli addetti al trasporto pubblico locale proclamato dalla Cub ed in molti casi anche con il maltempo. Lo stop di bus e metro, al momento, registra adesioni altalenanti da città a città: secondo i primi dati, si va dal 4% di Roma all’oltre 60% di Venezia, che peraltro sta facendo i conti con un livello di acqua alta eccezionale. Una situazione che ha indotto la segreteria veneziana della Rdb cub trasporti a sospendere ora l'agitazione in corso. Adesione modesta, ad ora, anche a Milano e Napoli. La giornata di agitazione, che segue lo sciopero del 30 settembre e lo sciopero generale di tutte le categorie indetto dal sindacalismo di base il 17 ottobre scorso, è stata indetta per il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri 2008-2011, scaduto il 31 dicembre 2007, «che a tutt'oggi vede assenti le controparti datoriali, Asstra, Anav, Stato, Regioni, ed Enti locali», sottolinea la Cub. La situazione più complessa riguarda Venezia: nella città lagunare, l’adesione allo sciopero veniva segnalata ieri mattina al di sopra del 60% dall’Actv, l’azienda di trasporti pubblici; tra pullman e vaporetti erano in servizio 120 lavoratori, mentre 205 risultavano assenti.

Sotto l’albero non mancheranno i prodotti enogastronomici

Natale, in testa i regali hi-tech Ma anche i libri saranno fra le strenne più gettonate ROMA – Lettori Mp3 e videofonini: i regali hi-tech saranno i più gettonati per gli acquisti natalizi degli italiani. I prodotti tecnologici si piazzeranno infatti al primo posto, raccogliendo in totale il 15,5% delle preferenze, con una prevalenza a Milano piuttosto che a Roma. Ma sotto l’albero non mancheranno neppure i più classici prodotti enogastronomici e faranno la loro buona parte anche libri e calendari. A dirlo è un’indagine sulle spese natalizie promossa dal mensile 'World and Pleasure' e realizzata dal Centro italiano studi politici, economici e sociali (Cenispes) su un campione di 2 mila persone di

Michael O'Leary numero uno di Ryanair

ne: il nullaosta dell’Antitrust (che si deve pronunciare sulla fusione Alitalia e Airone) e il rilascio della relazione del Monitoring Trustee (che deve valutare se gli asset di Alitalia sono ceduti a prezzi di mercato). È stato, quindi, concordato che per conoscere questi due esiti si potrà aspettare ancora sino al 4 dicembre. Per potersi esprimere, l’Antitrust ha bisogno del contratto di acquisto di AirOne da parte di Cai. Che ad oggi non risulta ancora firmato. La nuova tabella di marcia prevede che, una volta soddisfatte queste due condizioni, l’atto di cessione e il trasferimento di beni e contratti da Alitalia a Cai avvenga il 12 dicembre. Ma se per qualsiasi ragione dovesse saltare anche questa data, l'accordo tra Fantozzi e Cai prevede che «tutti i rischi e i benefici, nonchè gli effetti, positivi e negativi, dei beni e dei contratti oggetto del perimetro e della relativa nuova gestione, dal 13 dicembre saranno a carico e a beneficio di Cai».

entrambi i sessi, tra i 24 e i 64 anni. In particolare, nella classifica dei regali preferiti dagli italiani per il Natale 2008, gli acquisti tecnologici saranno seguiti dagli accessori, che conquistano il 14% delle scelte degli intervistati, e dai prodotti enogastronomici (13%); libri e calendari complessivamente raggiungeranno il 12% delle preferenze. Le scelte però saranno orientate in maniera differente da città a città. Secondo l’indagine, a Milano opterà per i prodotti tecnologici il 22% degli intervistati, mentre a Roma solo il 9%. Nella capitale, infatti, al primo posto nella scelta dei regali non ci saranno i pro-

dotti hi-tech ma quelli enogastronomici, con il 21% delle preferenze, seguiti dagli accessori (18%) e dai capi di abbigliamento (12%). Invece, a preferire i prodotti editoriali sono soprattutto i milanesi, dove questa tipologia di regalo si colloca al secondo posto con il 18% delle preferenze (rispettivamente con il 10% per i libri e l’8% i calendari), seguito dai fiori (12%). Se, in generale, la propensione allo shopping natalizio si afferma più marcata nelle donne, al 97%, piuttosto che negli uomini, con l’86% delle intenzioni di acquisto, per 4 persone su 10 il primo acquisto sarà riservato ai genitori.


Martedì 2 dicembre 2008

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24 ore in Basilicata

Le motivazioni della richiesta d’archiviazione per 78 indagati dell’inchiesta sul clan Martorano

Ecco perché la politica è fuori da Iena 2 Altre 70 persone si stanno difendendo davanti al gup POTENZA - Per alcuni «non emergono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio», per altri non è provata «la partecipazione al sinallagma corruttivo». Per 78 indagati l’incubo Iena due si è chiuso prima dell’udienza preliminare. La richiesta di archiviazione, poi accolta, è stata formulata da tempo, ma solo ieri è stata diffusa. E mentre una settantina di indagati si stanno difendendo davanti al giudice per l’udienza preliminare, si apprende perché altri 78 escono di scena. Secondo la procura antimafia - l’inchiesta era stata condotta dai sostituti procuratori Vincenzo Montemurro (poi trasferito alla procura di Salerno) ed Henry John Woodcock (in partenza per la procura di Napoli) «dalla attenta lettura degli atti non emergono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio in ordine alle ipotesi a ciascuno contestate, non potendosi considerare raggiunta quella soglia indiziaria necessaria per la formulazione definitiva dell’imputazione consacrata nell’esercizio dell’azione penale. Inoltre, non è pensabile che l’eventuale istruttoria dibattimentale risulti idonea all’acquisizione di ulteriori elementi». La procura, in particolare, ritiene che «con riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione non appare comprovata né la partecipazione a quel sinallagma corruttivo che imponeva la prova della consapevole partecipazione allo scambio tra un atto posto in essere da un pubblico ufficiale e una utilità, né l’esistenza di un contributo causalmente rilevante al turbamento di un’asta pubblica». E

Droga party senza spaccio

Il palazzo di giustizia di Potenza

ancora: niente corruzione. Spiegano i magistrati: «Sulla base delle risultanze già riportate è sicuramente possibile escludere la sussistenza di una condotta truffaldina consapevole e penalmente rilevane». C’era poi un’ipotesi di fuga di notizie, che aveva agevolato l’associazione mafiosa. Si sospettava di un cancelliere che, però, non è stato mai identificato. «Da ultimo - si legge negli atti - parimenti infondata appare la contestazione riguardante il reato di violenza privata riferito a un banale litigio tra due ragazzi e alla preoccupazione del padre di uno di questi che, sicuramente inopportunamente e superficialmente, interessa il vecchio amico, uomo di rispetto, vicenda questa che sicuramente non ha raggiunto la soglia della rilevanza penale, sebbene sintomatica di una cultura e di un atteggiamento riprovevole da altri punti di vista». fab. ame.

C’ERANO delle ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti nell’inchiesta Iena due. I magistrati si sono accorti che, invece, si tratta di uso personale. Ed ecco che anche per Adriana De Rocco, Antonio Miglirucci, Domenico Berterame, Felice Catalano, Salvatore Cavuoti, Andrea De Rocco, Michele De Sio, Giuseppe Frescura, Claudio Garramone, Marco Mazziotta e Michele Nazianzeno c’è richiesta di archiviazione, poi accolta dal gip. Scrivono i magistrati: «L’assenza di elementi di riscontro e la mancanza di utili e necessari provvedimenti di sequestro di sostanze stupefacenti, non consente di sostenere l’accusa in giudizio in relazione alla grave ipotesi in esame. Deve affermarsi che la fonte probatoria è da rinvenirsi nelle intercettazioni telefoniche. Alcuni degli odierni indagati facevano riferimento alla organizzazione di droga party in comuni abitazioni, nonché alla necessità che alcuni incontri di lavoro fossero preceduti dalla classica sniffata di cocaina. Successivamente esaminati nel complesso i risultati di tali intercettazioni, deve ritenersi che le rubricate ipotesi di detenzione non si appalesino dotate dell’ulteriore requisito illecito della detenzione a fine di spaccio, vertendosi piuttosto nell’ipotesi di comune concorsuale consumo di sostanze stupefacenti a fini personali. Ciò anche nelle ipotesi in cui il quantitativo di sostanza stupefacente reperito fosse effettivamente superiore alla comune dose giornaliera, dovendosi ritenere, in relazione alle elevate condizioni economiche dei soggetti richiedenti, che trattavasi di quantitativo destinato a un prolungato uso personale.

Approvato anche il curriculum di Buscicchio

Asl, gli elenchi di chi possiede i requisiti POTENZA- Nei giorni scorsi il Quotidiano della Basilicata ha pubblicato in esclusiva l'elenco degli aspiranti alla nomina di direttore generale di una delle due Aziende sanitarie, di Potenza e Matera, o del Crob di Rionero; Così come indica il riassetto del sistema sanitario regionale che prevede la riduzione delle Asl da 5 a due. Domenica il Quotidiano ha comunicato che la commissione istituita dall'assessorato alla Sanità ha completato, rispettando i tempi stabiliti, l'esame dei documenti dei predendenti e ha stilato l'elenco dei nominabili, riportato in esclusiva in questa pagina. Tra questi anche il nome del tanto “dibattuto” dottor Antonio Buscicchio, attuale commissario della Asl 2 di Potenza. Ammettendolo, la commisssione esaminatrice ha confermato che è in possesso dei requisiti per essere nominabile a direttore generale di Aziende sanitarie e ospedaliere. I nomi che circolano nei corridoi del “Palazzo” e fra gli addetti ai lavori, tra i più papabili restano quello del Consigliere Gennaro Straziuso, considerato anche dal suo partito un buon conoscitore della sanità ospedaliera e territoriale; Il dottor Rocco Maglietta, già direttore sanitario dell'ospedale san Carlo e della Asl 2 di Potenza; Il dottor Domenico Maroscia, attualmente direttore in carica alla Asl 4 di Matera; Il dottor Mario

Marra, già direttore generale dell'assessorato alla Sanità e attuale direttore generale dell'Asl 3 di Lagonegro; Infine Pietro Quinto, in carica come direttore generale dell'Asl 5 di Montalbano Jo-

nico. Questo sembrava l'orientamnento prevalente prima delle dimissioni dei componenti la giunta regionale. Oggi il “toto direttori” presenta qualche difficoltà interpretativa in più. L'as-

sessore alla sanità Antonio Potenza, dimissionario come tutta la giunta, ha comunicato che la nomina dei direttori generali andrebbe fatta, a rigor di legge, entro il 31 dicembre. Strada que-

sta difficilmente praticabile e quindi quella che pare più probabile, oggi, è la nomina di commissari in via transitoria sino alle nomine definitive. Gianfranco Gallo

TUTTI I NOMI L’elenco degli indagati per cui il procedimento è stato archiviato MICHELE PECORIELLO, DONATO LORUSSO, FABIO BOCCI, ORONZO CONSOLO, ROCCO CONTINOLO, ADRIANA DE ROCCO, FELICE FORTUNATO, MARCELLO FORTUGNO, ETTORE FUSELLI, GIUSEPPE GINEFRA, AGATINO MANCUSI, ANTONIO MIGLIRUCCI, CANIO PAOLINO, MAURIZIO PITTELLA, CIRO ROMANO, GIANCARMINE SANTOMAURO, VITO SANTARSIERO, MICHELE SANTORO, GUGLIELMO SIRICA, DOMENICO ALBANO, IVO ALOÈ, NICOLA AULETTA, DOMENICO BERTERAME, GIOVANNI BILANCIA, ANTONIO BOCCIA, ROCCO BONOMO, VITO BRIENZA, FILIPPO BUBBICO, DOMENICO CAPOLUONGO, FELICE CATAPANO, SALVATORE CAVUOTI, GIUSEPPE DE CRESCENZO, VITO DE FILIPPO, ANDREA DE ROCCO, MICHELE DE SIO, PAOLO DELLA LUNA, ROBERTO DIPINO, VINCENZO FASCIANO, GAETANO FIERRO, PAOLO FIORDIPONTI, GIUSEPPE FRESCURA, CLAUDIO GARRIAMONE, CARMELA GERTRIDE, ANTONIO GIUZIO, RAFFAELE GIUZIO, ROSARIO GRAZIADEI, SVETLANA KOLKOVA, FRANCESCO LAUCIELLO, ARMANDO LUONGO, ERNESTO MANCINO, LUIGI MANCUSO, FRANCO MANISERA, MARIA MARIANI, GIUSEPPE MAZZEO, MARCO MAZZIOTTA, GIUSEPPE MOLINARI, ANGELO NARDOZZA, MICHELE NAZIANZENO, VINCENZO QUARATINO, ERMINIO RESTAINO, GIUSEPPE SANTARSIERO, ALFONSO SCALA, GIOVANNI SEPE, RAFFAELE SOZIO, ROCCO TADDEI, DOMENICO MONTEMURRO, FRANCESCO PESCE, SALVATORE VALENTINO, DONATO ZARRA, TEODOSIO LAVINIA, GERARDO FARENGA, NICOLA LOMBARDI, GIANFRANCO PECORIELLO, ANTONIO POTENZA, VITO GARGIULO, GIOVANNI TESSITORE.


16 24 Ore in Basilicata Crisi/1 Un fondo Camera di commercio - Associazione banche

Crisi/2 La fiera nel 2009

Un aiuto per gli imprenditori che vogliono finanziamenti

BtoBe: ecco la ricetta contro la debacle

MartedĂŹ 2 dicembre 2008

NON SONO pochi, 300.000 euro, ma sono sicuramente destinati ad aumentare: si tratta del “fondo interistituzionaleâ€? pensato per agevolare l’accesso al credito delle imprese lucane. L’iniziativa è della Camera di commercio di Potenza. Nel capoluogo, nel corso di un incontro fra l’ente camerale e la commissione regionale Abi (l’associazione bancari) della Basilicata, si è discusso delle possibili evoluzioni del progetto. Oggetto dell’incontro, ovviamente, la difficile fase di crisi. Ma l’argomento principe è stato quello del credito nel colloquio tra il presidente di Abi Basilicata, Gianluca Jacobini e quello della Camera di commercio potentina, Pasquale Lamorte. Jacobini ha sottolineato le difficoltĂ del mercato e accolto positivamente l'iniziativa camerale. ÂŤChe apre - dice - la possibilitĂ di un'aggregazione di risorse pubbliche, favorendo un ruolo piĂš incisivo dei consorzi fidi locali. Assicuro la massima disponibilitĂ della Commissione: le diverse banche, nella propria autonomia, potranno cogliere questa ulteriore possibilitĂ per un rapporto piĂš intenso col territorioÂť.

L’accesso al credito è ancora un problema per le imprese

Lamorte ha invece illustrato la misura approvata dagli organi camerali tesa a intervenire contemporaneamente su due fronti: l'integrazione dei fondi di garanzia dei consorzi fidi e la misura dei tassi di interesse sugli affidamenti bancari. Per beneficiare dei contributi camerali, i Consorzi Fidi dovranno concordare con le banche alcune integrazioni o modifiche rispetto alle convenzioni in atto. SarĂ possibile estendere la garanzia del 50%, giĂ praticata, con soglie progressive di dieci punti percentuali fi-

no ad un massimo dell'80%, con una contestuale riduzione del tasso di interesse - da stabilirsi sulla base di autonomi accordi tra singola Banca e singolo Confidi - praticato dalla banca convenzionata, determinato in misura inversamente proporzionale rispetto alle fasce aggiuntive di garanzia. CosÏ sarà possibile ottenere un effetto moltiplicatore che garantisca un maggior numero di affidamenti o massimali piÚ significativi. Si legge nel comunicato della Camera di commercio: E’ opinione comune che il

credito rappresenta la variabile piĂš importante per agire sulla capacitĂ produttiva delle imprese e sull'aumento generale dei consumi. Sull'argomento, la Camera di Commercio di Potenza nelle ultime settimane ha proposto alle associazioni di categoria, ai consorzi fidi, alle banche e alle principali amministrazioni pubbliche una vera e propria “terapia d'urtoâ€?, con una forte attenzione al ruolo che potranno svolgere i consorzi fidi lucani per favorire proprio il credito agevolato e la concessione delle relative garanzie consortiliÂť.

La richiesta: mantenere le promesse del 1950 per i cittadini disabili

Contro chi non vuole sentire L’associazione Sordi domani anche nelle piazze lucane NEL 1950 le massime autoritĂ mondiali aveva stabilito una serie di diritti anche per i cittadini con disabilitĂ ; oggi ancora non sono del tutto realtĂ . Di questo parlano Sordi Italiani in occasione della Giornata internazionale delle Persone con DisabilitĂ , prevista per domani in tutto il mondo. E’ prevista una manifestazione davanti a tutte le prefetture dei capoluoghi di provincia, e quindi anche a Potenza e Matera. ÂŤA sessant’anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - dicono nel Consiglio d'Europa è stato assunto e sottoscritto dagli Stati che ne facevano parte, nel 1950, come Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali e successivamente con la Carta sociale europea, fino a proclamare il 1981 Anno internazionale delle persone disabiliÂť. ÂŤAl piano d'azione elaborato dal Consiglio d'Europa giĂ dal 1986 - aggiungono - e via via perfezionato nel

senso di orientare i grandi temi che riguardavano le persone disabili per meglio tracciare l'orientamento di una societĂ capace di garantire il benessere di tutti i suoi membri, l'azione concreta doveva mirare a 3 obiettivi: la promozione dei diritti; la piena partecipazione; la qualitĂ della vita. Questi 3 obiettivi sposano egregiamente la convenzione riguardante i Diritti delle Persone con DisabilitĂ adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 che è a tutti gli effetti un Trattato Internazionale dopo le 20 ratifiche necessarie, nella primavera del 2007Âť. Ma il governo italiano non ha ancora ratificato questo importante trattato internazionale e di conseguenza ogni azione legislativa tesa a promuovere concretamente le pari opportunitĂ per le persone con disabilitĂ (accessibilitĂ , in-formazione, istruzione, lavoro, salute ecc‌) viene vanificata. E’ per questo che l’Ente nazionale sordi promuove questa pacifica mani-

(675$772 $99,62 ', $33$/72 $**,8',&$72 6L UHQGH QRWR DL VHQVL GHOO DUW FRPPD GHO ' /JV FKH $FTXHGRWWR /XFDQR 6 S $ LQ GDWD QRYHPEUH KD DJJLX GLFDWR O DSSDOWR UHODWLYR DL Âł/DYRUL GL DGHJXDPHQWR GHOOD UHWH IRJQDULD GHO FHQWUR DELWDWR QHO &RPXQH GL *UXPHQWR 1RYD 3= /XRJR GL HVHFX]LRQH *UXPHQWR 1RYD 3= 7HPSR SHU O HVHFX]LR QH GHL ODYRUL JLRUQL ,PSRUWR FRPSOHVVLYR GHL ODYRUL Âź &DWHJRULD SUHYDOHQWH 2* &ULWHULR GL DJJLXGLFD]LRQH SUH]]R SL EDVVR GHWHUPLQDWR PHGLDQWH ULEDVVR VXOO HOHQFR SUH]]L SRVWR D EDVH GL JDUD DUW FRPPPD OHWWHUD D GHO ' /JV 1XPHUR RIIHUWH ULFHYXWH 6RJJHWWR DJJLXGLFDWDULR &269,0 62& &223 $ U O FRQ VHGH D 3RWHQ]D SHU XQ LPSRUWR FRPSOHVVLYR GL FRQWUDWWR GL Âź FRPSUHVR JOL RQHUL SHU OD VLFXUH]]D FRUULVSRQGHQWH DG XQ ULEDVVR GHO / DYYLVR LQWHJUDOH LQYLDWR LQ GDWD DOOD *D]]HWWD 8IILFLDOH GHOOD 5HSXEEOLFD ,WDOLDQD q SXEEOLFDWR VXO SURILOR GL FRPPLWWHQWH GHOOD VWD]LRQH DSSDOWDQWH ZZZ DFTXHGRWWROXFDQR LW VXO VLWR LQIRU PDWLFR GHO 0LQLVWHUR GHOOH ,QIUDVWUXWWXUH ZZZ VHUYL]LRFRQWUDWWLSXE EOLFL LW VXO VLWR LQIRUPDWLFR GHOOD 5HJLRQH %DVLOLFDWD VLWDU UHJLRQH EDVLOLFDWD LW q DIILVVR DOO $OER GL $FTXHGRWWR /XFDQR 6 S $ HG q VWDWR LQROWUDWR DO &RPXQH GL *UXPHQWR 1RYD SHU O DIILV VLRQH DO ULVSHWWLYR $OER ,O 5HVSRQVDELOH GHO 3URFHGLPHQWR ,QJ 9LQFHQ]R '$0,$1,

festazione del 3 dicembre. Per ricordare - si legge ancora nella nota dell’associazione - che milioni di cittadini invisibili chiedono da 60 anni di essere cittadini visibili e attivi della società ricordando che i diritti ancora negati alle persone sorde sono una gravissima discriminazione che lede la dignità dell'uomo. In particolare chiedono al governo e al Parlamento: la piena applicazione del contratto di servizio Rai inspiegabilmente disatteso, che in questi ultimi 15 giorni ha drasticamente ridotto i programmi sottotitolati; la ratifica della convenzione Onu sui diritti della persone con disabilità firmata dal governo italiano il 30 marzo 2007; il riconoscimento della lingua dei segni italiana. I sordi italiani si troveranno in contemporanea presso le sedi della prefettura di ogni città domani per chiedere alla società piena solidarietà e al parlamento azioni concrete e immediate alle loro richieste.

Dionesalvi presidente dell’Anmil GIUSEPPE Dionesalvi è il presidente regionale eletto dell’Anmil (ossia Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro). Lo fa sapere lo stesso Diomesalvi in un comunicat a sua firma diffuso ieri. L’elezione della nuova dirgenza lucana dell’associazione si è svolta sabato 29 novembre scorso. I lavori si sono tenuti, a cominciare dalle 9.30 del mattino, nei locali della sede regionale dell’Anmil di Potenza. Il consiglio regionale, insediatosi ad hoc, ha espresso la sua preferenza, oltre che per Dionesalvi alla presidenza, anche per Carmine Battaglia come vicepresidente regionale.

ESISTE una soluzione per la le ha portato giĂ alla chiusucrisi economica che sta atta- ra di numerose aziende con la rersando il pianeta in lungo e conseguente cassa integrain largo? I responsabili di zione e la perdita di migliaia BtoBe, la fiera sull’imprendi- di posti di lavoro. Da una partoria che si terrĂ fra qualche te c'è chi si sente impotente di mese all’ente fiera di Tito Sca- fronte alla dinamica della crilo, se ne dicono convinti. E si; dall'altra, invece, c'è chi in questo clima di crisi si sente spiegano la propria ricetta. L’iniziativa si terrĂ dal 20 ottimista. Noi pensiamo che al 23 febbraio dell’anno pros- la crisi sia una condizione da simo. E’ la seconda edizione. cui nessun imprenditore può Questi gli enti partner: mini- prendere le distanze; una stero della GioventĂš, Legau- questione con cui ciascuno tonomie, Club del Marketing deve confrontarsi. In primo e della Comunicazione, Asso- luogo la Pubblica amminiciazione Futuridea, Camera strazione, che a nostro parere di Commercio Italo - Orienta- non può limitarsi a misure le, Camera di commercio di dell'ultima ora, ma ha l'obbliPotenza, Politecnico di Bari, go di suggerire politiche di sviluppo di Connecting ampio reManagers. spiro!. L'edizione ÂŤBiso2009 avrĂ il gna dare titolo “Supealle imprerare la crisiâ€?, se - aggiunfacendosi ge - le armi portavoce di giuste per un obiettivo valutare le ben specifireali dinaco: ascoltare miche di gli imprenmercato e ditori e tromettere in vare delle soatto azioni luzioni efficoncrete: caci all'intercomunicano di stratezione, congie comuni, trollo di gecoinvolgen- Il “logoâ€? dell’iniziativa stione, cerdo i veri protificazioni tagonisti di qualitĂ , etc‌â€?. dello scenario economico. Superare la crisi vuol dire BtoBe propone giornate ricche di esposizione, conve- affrontare le sfide del futuro gni, incontri. Una piattafor- giocando sull'innovazione, ma di lavoro per tecnici e non, puntando sulla ricerca scienimprenditori, studenti, pro- tifica, agevolando l'accesso al fessionisti, che permetterĂ di credito e ai mercati finanziari accendere i riflettori sull'at- per gli imprenditori e protuale crisi economica e sulle muovendo un modello di svistrategie da utilizzare per ve- luppo integrato che consenta nirne fuori e per creare pro- una gestione responsabile delle risorse. duttivitĂ nonostante la crisi. Una vera e propria festa Dicono i responsabili della manifestazione: ÂŤCome pos- dell'imprenditoria, un Salosiamo reagire alla crisi finan- ne sempre piĂš dedicato alla ziaria che sta attraversando ricerca, alla riflessione e all'intero globo? Quali sono le l'innovazione, in cui gli imgiuste strategie da utilizzare prenditori potranno conper superare il rallentamento frontarsi tra loro e con esperdell'economia mondiale? ti del mondo imprenditoriale Quali soluzioni possono di fama nazionale, partecipaadottare le imprese per so- re a convegni e dibattiti, usupravvivere a questo lungo pe- fruire di un' area meet allestiriodo di recessione? E’ possi- ta per gli incontri fra esposibile trovare delle forme di col- tori, ospiti e visitatoriÂť. ÂŤBtoBe - conclude - è un inlaborazione ed unire le forze per affrontare insieme una vito ad affrontare con coragdelle crisi piĂš complesse de- gio l'attuale situazione economica. Una provocazione, gli ultimi anni?Âť. Dice il presidente di BtoBe, una speranza, un obiettivo e Michele Franzese: ÂŤDi certo soprattutto una convinzione: non sottovalutiamo la dimen- che gli imprenditori abbiano sione della crisi, il cui rischio le energie e le competenze per piĂš grande è l'indebolimento affrontare la crisi con grande delle piccole e medie imprese ottimismo e concretezza e che che rappresentano il vero si possano individuare le motore dell'economia italia- strategie, le azioni, i temi vinna. La crisi dell'economia rea- centi per le impreseÂť.

Interrogazione di Antonio Tisci (An) a Vito De Filippo

Un appello per gli anziani AUMENTA il numero degli anziani, la crisi si fa largo: cosa fa in merito la Regione Basilicata? E’ il senso dell’interrogazione che Antonio Tisci, capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio regionale, ha fatto conoscere ieri (e che evidentemente verrà illustrata non appena esisterà una nuova giunta regionale e si terrà la seduta dell’assemblea). Dice Tisci: La popolazione anziana della regione Basilicata cresce di anno in anno, impegnando quindi notevolmente i servizi e le strutture di diagnosi, cura e assistenza pubbliche e private presenti sul territorio regionale, a causa delle malattie croniche degenerative che tale fenomeno comporta. Tisci si rivolge direttamente al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, e chiede quali servizi siano attivi a favore della popolazione anziana per la cura delle malattie

degenerative e, in particolare, quali strutture per la cura dell'alzheimer, quanti posti siano disponibili, il loro tasso di utilizzazione e il loro dislocamento nella Regione. Quanti hospice, relativi posti letto e loro tasso di utilizzazione, siano presenti in Regione. Quali e quante case di riposo, relativi posti letto per auto e non autosufficienti e loro tasso di utilizzazione presenti in RegioneÂť. E ancora, Tisci vuole sapere ÂŤquali forme di comunicazione siano messe in atto dalla Regione per rendere noti alla popolazione i servizi pubblici e privati convenzionati a disposizione della popolazione anziana della Regione. Se le strutture censite siano sufficienti a garantire assistenza decorosa agli anziani che richiedono i servizi e, in caso contrario, quali programmi la giunta regionale intenda porre in essereÂť.


24 Ore in Basilicata 17 Ancora non partiti i corsi d’italiano per i nove universitari in Basilicata col programma europeo Martedì 2 dicembre 2008

Quando Erasmus non sa la lingua Ognuno si arrangia come può, qualcuno impara il dialetto UN PERIODO di studio più o meno lungo in Basilicata presso l'ateneo lucano. Vogliono imparare l'italiano, ma quest'anno i corsi di lingua per stranieri che arrivano qui per il progetto Erasmus, previsti nelle prime settimane e della durata di un mese, non sono ancora partiti. E c'è chi deve fare presto le valigie e non ha ancora usufruito di una lezione d'italiano. Sono per ora nove i ragazzi stranieri arrivati in questo semestre. Per il secondo trimestre, da febbraio, di richieste ce ne sono già dodici, come ha detto Francesco Filizzola, responsabile del progetto “Welcome to Erasmus” per la federazione “Suoi generis” che da 4 anni, ma in maniera ufficiale dall'anno scorso grazie a un protocollo d'intesa, gestisce il servizio. «Grazie a una checklist ha spiegato Filizzola - sappiamo già le preferenze dello studente ospitato». Il rapporto con i ragazzi è diretto, tramite sms, Facebook e e-mail. C'è chi resterà tre mesi, chi sei e chi un anno. Giungono da diverse nazioni: Germania, Grecia, Ungheria, Portogallo. Ma la rappresentanza più cospicua è quella turca. Sono qui da metà settembre e già si sono ambientati perfettamente. C'è chi, come Pilipe, portoghese, ha

I ragazzi dell’Erasmus lucano

già imparato a cavarsela con fare napoletano. C'è bisogno di fare una foto di gruppo? «Ok, dieci euro, grazie». E’ quello che spiccica più parole in italiano. Li abbiamo incontrati nella sede della Sui Generis, nello spazio dedicato alle associazioni studentesche, al polo di Macchia romana. A parlare per prima, a rompere il ghiaccio, è stata Miriam, una ragazza tede-

sca che frequenta qui la facoltà di Scienze della comunicazione. Ha già frequentato un corso di lingua italiana ad Urbino. «All'inizio è stato difficile orientarsi ha detto. Nella prima settimana non abbiamo avuto lezioni da seguire e così ho avuto la possibilità di fare conoscenza. Il vantaggio è che la città non è troppo grande. Inoltre, se hai problemi e chiedi, i ragazzi sono sempre disponibili a

darti un aiuto». Per Katalin, ungherese, una stanghettona con capelli lunghi, che frequenta Biologia, il vantaggio è il rapporto diretto tra studenti e professori sia in classe sia durante gli orari di ricevimento. Per Pilipe il disagio maggiore è il clima. Non sopporta l'umidità. Qualche problema anche con il trasporto urbano. Gli autobus passano ogni 45 minuti e

preferiscono raggiungere il polo universitario a piedi. Apprezzano le feste universitarie. La domanda quotidiana è: quando sarà la prossima festa? Si incontrano a cena con amici conosciuti tra i banchi o nei corridoi dell'università, organizzano incontri serali anche per parlare di temi diversi. Ma come mai la Basilicata? C'è chi come Fakas, greco, che frequenta Agraria, resterà per un periodo di sei mesi e voleva provare una nuova esperienza. Ugur, invece, turco, anche lui ad Agraria, aveva voglia di viaggiare e ha scelto la Basilicata perché aveva sentito apprezzamenti da amici che erano stati qui. Gabriella, dell'Ungheria ha optato per la Basilicata perché i rapporti tra le due università sono buoni. «Da noi - ha detto - viene spesso la professoressa Romano». Le prime parole che hanno imparato? «Effess», dice scherzosamente Katalin, mentre Pilipe non si poteva smentire. Ha imparato una parolaccia, mandare qualcuno a quel paese. Come anche Ugar. Mentre Miriam il classico saluto, «buongiorno». Hanno un ricordo comune: la prima serata organizzata a casa dei ragazzi di Sui Generis. Hanno giocato a Monopoli. Apprezzano la cucina lucana e oltre alle

icone del made in Italy come pizza e pasta, degustano volentieri vino e formaggi. «Una vera bontà le tagliatelle con il tartufo - dicono ma anche gli strascinati con i peperoni cruschi». Il vero problema? La gente non parta inglese. A Fiumicino, Ugar ha dovuto chiedere a molte persone indicazioni. «Hanno 4 crediti - ha detto Michele Villano anche lui dello staff dell'organizzazione - Il corso dura un mese presso il centro linguistico dell'ateneo e se non parte non potranno sostenere gli esami in quanto molti docenti non parlano in inglese. In più, sono venuti per imparare l'italiano». Alcuni trascorreranno le vacanze natalizie qui e c'è chi già si è organizzato. Come Miriam che girovagherà tra Acerenza e Grassano. Per migliorare il servizio gli organizzatori distribuiscono un questionario in entrata e uno in uscita in forma anonima. Il giudizio è unanime: sono meravigliati che il servizio descritto sulle brochure non è solo sulla carta. Nella sede dell'associazione i ragazzi usufruiscono di internet e delle stampanti. C'è chi preferisce tornare e rivivere le emozioni della festa patronale, San Gerardo. Iranna De Meo

Picerno (Pdl) e Casaletto (Pd). Fulgione: strumentalizzazione

Gestione dell’Ardsu, critica bipartisan «Non esiste grande trasparenza» ALL'ARDSU «non c'è grande trasparenza». Se a dirlo è Fernando Picerno, componente del consiglio paritetico di amministrazione (cpa) dell'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, nominato in quota Pdl, è forte l'ipotesi di un'opposizione semplicemente politica. Ma su una linea simile di intervento, anche se in toni meno forti, c'è anche il componente nominato per il centrosinistra, Giovanni Casaletto, ex segretario regionale della Sinistra giovanile. Delle figure di nomina politica fa parte anche il presidente dell'ente, Anna Fulgione, pure in quota centrosinistra che, invece, replica alla «strumentalizzazione politica». Picerno prende spunto dall'annuncio fatto dalla Regione alcuni giorni fa sulla disponibilità della liquidazione delle borse di studio per gli studenti aventi diritto. «Questo è solo un caso per spiegare - dice Picerno - come si facciano annunci, magari illudendo i ragazzi, senza grandi risultati». Il consigliere comunale di Potenza si rife-

risce «al fatto che da due anni, da quando ci siamo insediati come cpa, continuo a chiedere documenti e atti. Del resto uno dei nostri compiti è proprio la vigilanza. Eppure, non riusciamo mai a ottenerli. Non sono bastate né le richieste informali, a voce, né l'aver protocollato esplicite domande scritte. In questi giorni - racconta quello che ritiene solo l'ultimo dei casi - stiamo discutendo il consuntivo del bilancio 2007. Siamo stati convocati in via d'urgenza, ma degli atti non era in possesso neanche il direttore generale. Alla riunione ho chiesto 24 ore di tempo per leggere i documenti che finalmente mi erano stati consegnati 5 minuti prima dell'inizio della seduta. Senza contare che nel parere dei revisori dei conti si legge che “la tendenza al pareggio economico della gestione ordinaria deve essere considerata un obiettivo da perseguire”. Ma cosa vuol dire? Inoltre il bilancio in 2007 si chiude con un disavanzo di circa 40 mila euro, mentre negli anni precedenti la tendenza era positiva».

«Un momento - replica Fulgione - il cpa è un consiglio paritetico, ogni voto vale quanto l'altro. E poi è un consiglio di indirizzo, non gestionale. Sono pronta a rispondere se i risultati raggiunti non fossero corrispondenti alle previsioni programmatiche, che tra l'altro decidiamo insieme, ma non per l'amministrazione degli atti burocratici». Quella richiesta di rinvio della seduta è stata votata favorevolmente da Picerno e Casaletto (si sono astenuti il rettore dell'Unibas Tamburro e il rappresentante degli studenti, Valeriano Di Stefano) e il voto contrario di Fulgione. A chiedere spiegazioni sul caso “politico”, Casaletto non aggiunge dettagli, ma solo un commento: nell'ente «riscontro una precarietà amministrativa e gestionale. Bisogna superarla e, con uno sforzo straordinario, evitare che prevalga una concezione pasticciona e privatistica della cosa pubblica». Picerno prosegue spiegando che «ora la situazione è ancora più grave. Perché se fino

Fernando Picerno

al giugno scorso la mancanza di un direttore generale aveva lasciato l'ente in una gestione precaria, adesso nonostante la nomina di Giovanni Di Pilato e i suoi sforzi per riordinare la gestione non è facile uscire da una situazione di poca trasparenza. Gli ostacoli maggiori arrivano proprio dalla struttura». Con parole diverse, tra le nomine politiche e a parti mescolate. Sara Lorusso

I risultati dopo il passaggio dell’appalto a una nuova azienda MENO servizi, più spese. E' questo il risultato a seguito del cambio di gestione in materia di pulizie dell'Università. Il parere è diffuso negli ambienti dell'ateneo tra docenti, personale tecnico amministrativo e studenti. «Se prima le pulizie venivano effettuate quotidianamente - dicono - ora vengono fatte saltuariamente». La nuova ditta ha iniziato il primo settembre, ma la questione è finita già nelle mani degli avvocati. La motivazione? La revoca del bando di gara da parte del consiglio di amministrazione (cda) con delibera del 24 luglio. Ad affidare il tutto ai legali è stata la ditta Ati Logica Servizi di Potenza. Durante la se-

I problemi della pulizia in ateneo duta, lo stesso cda aveva predisposto l'adesione alla convenzione della Consip, società incaricata dal ministero dell'Economia e delle finanze di agire da amministrazione aggiudicatrice per conto di enti e amministrazioni, come stabilito nella Finanziaria del 2000 ed in quelle successive, introducendo le regole innovative per l'acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni (pa), al fine di ridurne le spese ed ottimizzarne i servizi e le procedure. Dopo la revoca del bando, l'ateneo

ha affidato il servizio di gestione del patrimonio edile ed impiantistico alla Romeo Spa consorzio. La ditta Ati partecipava alla gara a procedura aperta per la gestione integrata dei servizi global service del patrimonio edile per il triennio 2008-2011. Il bando di gara aveva come termine di scadenza il 13 giugno, ma la data era stata prorogata al 14 luglio e prevedeva come canone annuo a base d'asta per la fornitura dei servizi richiesti la somma di 1.775.963 e 63 centesimi. Oltre ai servizi di

pulizie e manutenzione del verde anche la manutenzione di edilizia civile e la manutenzione di impianti industriali. Ma la nuova gestione costerà all'università un impegno di spesa pari a 120 milioni annuali in più. L'università ha adottato l'esercizio del potere di autotutela, una prerogativa della pa che consente di ritirare i provvedimenti adottati che possono in qualche modo ledere l'intereresse pubblico per motivi di economicità e di funzionalità. Secondo il ricorso presenta-

to al Tar dalla ditta Ati non si evince nessun accenno all'eventuale interesse pubblico tanto da incorrere al procedimento di autotutela di annullamento del bando di gara e di contestuale affidamento alla Consip e per essa alla società Romeo Spa aggiudicataria del lotto 10. Le irregolarità sarebbero anche dovute all'importo superiore alla base d'asta e l'affidamento dei servizi per un periodo contrattuale superiore alle previsioni di gara. Le motivazioni del consulente legale interpellato dall'ateneo, l'avvocato

Gabriella Cappiello (alla quale era stato dato un contratto annuale per affrontare i problemi legali dell'università), a parere della controparte risultano deboli. Inoltre, la fornitura dei servizi alla Consip di “facility management” può essere applicata ad enti i cui immobili siano in prevalenza adibiti ad uso ufficio (l'ateneo ne ha solo il 33%). Inoltre, non è stata contemplata la possibilità di usufruire di manutenzione edile (pari al 23%). Il che tradotto significa ulteriori esborsi. Ma non è tutto. L'ateneo si sobbarca anche l'ulteriore spesa di carta igienica e tovagliette da mettere nei bagni. i. d. m.


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Martedì 2 dicembre 2008

Segnalazione della famiglia Lanari

24 Ore in Basilicata Oggi gli enti di Matera e Potenza insieme a 200 anni dalla prima volta

Monticchio per Lonely Planet non è il massimo Rivendicate deleghe ancora non concesse

Festa per due Province

Il Lago Grande di Monticchio

«D’ESTATE il sottile istmo che separa il Lago Piccolo e il Lago Grande si trasforma in una disordinata successione di bancarelle cariche di souvenir pacchiani, bar rumorosi e ristoranti non troppo raccomandabili». A dirlo una delle guide turistiche più famose del mondo, la Lonely Planet. Per la precisione, si tratta della prima edizione italiana del giugno 2008 che traduce la prima edizione inglese 2008 (di febbraio) sulla Puglia e la Basilicata. Nella pagina dedicata a Monticchio, fra commenti positivi su natura e cultura, ci sono anche questi giudizi impietosi. A farlo sapere, com un’e-mail, Debora Tomeucci della famiglia Lanari. I Lanari sono una storica famiglia del Vulture, attraverso le cui iniziative imprenditoriali - in campo agricolo e non solo - si è sviluppato tutto il comprensorio di Monticchio. «Spero vivamente - aggiunge - che questo ci faccia riflettere sul perchè, un luogo così incantevole ed unico, possa essersi deturpato a tal punto da essere descritto in modo così veritiero. Io personalmente, ancora credo che il danno possa essere riparato, ma forse ci vorrebbe un po' più di volontà d'azione». La Tomeucci poi ricorda di aver segnalato il fatto alle autorità locali, praticamente senza risposta. Spera di avere maggiore fortuna a breve.

POTENZA - La sala consiliare della provincia di Potenza, oggi vestita a festa, ospiterà una seduta congiunta di consiglio tra i due enti provinciali di Potenza e Matera, a duecento anni dalla prima convocazione ufficiale, nel 1808, dei consigli generali provinciali. In sala, saranno presenti 54 consiglieri e 18 assessori. «Oltre alla celebrazione storica, «cerchiamo - ha spiegato il presidente del consiglio provinciale di Potenza, Antonio Salicone, durante la conferenza stampa che ieri mattina ha annunciato l'evento - di usare il bagaglio storico per contrastare un pensiero diffuso che richiama l'inutilità di questo ente». Chiamano in soccorso la Costituzione italiana e «la consapevolezza che va fatta chiarezza «sulla reale capacità che le Province che sono legame intermedio tra territorio e alti livelli istituzionali». E poi «ci sono deleghe che alle Province spettano ma che la Regione tarda a concedere, come viabilità, ambiente, spesso “concesse” solo a metà. E forse permane, nel Paese, uno stato di debolezza delle assemblee elettive depauperate di alcuni poteri rispetto alla prevalenza attuale degli esecutivi». Esplicita anche Nicola Marino, presidente del consiglio provinciale di Matera: «A dover essere in discussione, al massimo, è l'intero sistema delle autonomie. Non si tratta di difendere postazioni, ma un'istituzione necessaria che costa, compresi i finanziamenti e i progetti che mette in atto, solo il 3 per cento della spesa nazionale e che svolge un ruolo importante nel raccordo con i comuni». Forse «sarebbe meglio eliminare la schiera di enti inutili, diretti da nominati che continuano a aumentare, anziché colpire assemblee elettive». Sul progetto di riordino degli enti locali, Marino spiega: «Non concordo molto con il passaggio dalle tante comunità montane ai nuovi 7 enti territoriali. Ci vorranno sempre 7 presidenti e altrettanti direttori. Perché, al massimo, se di riordino c'è biso-

Convegno con la partecipazione di Margiotta (Pd)

Euroclima oggi a Roma PARTECIPERA’ anche il senatore lucano Salvatore Margiotta (Pd) all’incontro di oggi a Roma, organizzato dal Consorzio Ecodom, sugli impatti energetici e ambientali connessi al processo di riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici. Margiotta sarà fra i relatori in qualità di vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera ( ci sarà anche l’altro vice, Roberto Tortoli). Verrà illustrato il primo studio del settore. L'incontro si terrà alle 10.30 nella sala ex Hotel Bologna del Senato della Repubblica. La ricerca è stata realizzata in collaborazione con Ambiente Italia. La sottolineatura è sul recupero delle materie prime e la messa in sicurezza del Cfc (il Clorofluorocarburo) contenuto all'interno dei frigoriferi. E’possibile ottenere un risparmio energetico e un taglio delle emissioni di Co2 significativi per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti. Dice Margiotta, che è anche responsabile nazionale del Settore Mutamenti Climatici del Pd: «Mentre il governo nazionale, ed in particolare il ministro Prestigiacomo, affrontano la questione dei mutamenti climatici in maniera confusa ed approssimativa, con una posizione che ci fa essere la retroguardia dell'Europa, e soprattutto nella totale assenza di proposte concrete, c'è per fortuna chi studia ed elabora convincenti approcci pragmatici al problema. Lo studio che presenteremo, ad esempio, mostra che un importante contributo alla lotta al climate change può venire dal recupero e dal riciclo dei rifiuti: il Ministro, anziché lamentare unicamente i

Salvatore Margiotta

costi del pacchetto 20-20-20 sull'industria italiana, si adoperi a porre in essere politiche ambientali virtuose in materia di risparmio energetico, trasporti, efficienza energetica, raccolta differenziata dei rifiuti». «Misure - conclude - che non determinano aggravi per le imprese, e che risultano decisive nella riduzione dei gas serra. Purtroppo finora l'azione del Governo, anche in questi campi, è andata in direzione opposta». Oltre a Margiotta e Tortoli ci saranno il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, Roberto Della Seta, il ministro dell'Ambiente del Governo ombra, Ermete Realacci, il presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci, il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi.

Dall’alto, le sedi della Provincia di Potenza e di Matera

gno, non si ragiona su 3 province lancia il suggerimento - riorganizzando il territorio e cedendo concretamente le competenze a disposizione?». Così, «la riflessione politica e istituzionale si fa centrale - aggiunge il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello - perché i risultati delle politiche di coesione si raggiungono solo se i territori svolgono un ruolo da protagonisti. Cosa che per le proviene è vocazione naturale,

Agriturismo lucano Un settore che va bene E’ IN SALUTE il settore dell’agriturismo in Basilicata: lo dicono dalla Regione Basilicata con un comunicato. Si legge: «Si stanno concretizzando, in termini di contratti economici, i risultati conseguiti dalla Basilicata al Salone Nazionale dell’agriturismo tenutosi recentemente ad Arezzo. Nella città toscana sono stati ribaditi gli obiettivi della Regione: valorizzare il settore e la cultura dell’ospitalità rurale, promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, apprendere nuove tecnologie, favorire la crescita del sapere e del saper essere, sviluppare contatti con nuovi fornitori». «Questa del Salone nazionale, pertanto si legge ancora - si è presentata come un’occasione per mostrare l’offerta agrituristica a qualificati operatori internazionali provenienti da 16 paesi dell’America, dell’Europa, dell’Asia e dell’Estremo Oriente. L’iniziativa, coordinata dal dipartimento Agricoltura della Regione, ha coinvolto 19 aziende Agrituristiche in rappresentanza della Basilicata». «Il segmento dell’agriturismo è molto rilevante nella nostra Regione - è scritto nel comunicato - perché la Basilicata, con il suo territorio unico, si mostra certamente adatta a favorire quel rapporto uomo – natura, da sempre considerato quale fonte di benessere. Inoltre, la variegata offerta di prodotti tipici, le opportunità di svago e ricreative, le tradizioni popolari, il calore e l’affetto delle genti lucane rendono la nostra terra una risorsa appetibile ai tanti viaggiatori nazionali ed internazionali. C’è ancora da fare per raggiungere elevati standard di qualità, ma il cammino sembra essere proprio quello giusto: valorizzare le eccellenze della Regione, analizzare, sviluppare e sostenere nuovi mercati e nuove tipologie di offerta, implementare nuovi confronti che rendano la Basilicata attraente e competitiva». Un commento anche dall’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico (dimessosi come il resto della giunta per la crisi politica in Basilicata), che rimarca l’importanza di questo appuntamento.

per la capacità ormai collaudata a esplicitare il rapporto con le istanze del territorio, a farsi strumento di integrazioni di azioni politiche e intersettoriali». Ora «che ci troviamo di fronte a un rigurgito centralista - conclude Altobello - sembra che le articolazioni del potere diano quasi fastidio. Il nostro sforzo (nell'appuntamento di oggi, ndr) sta nella riflessione generale sull'attualità della funzione». sa. lo.

Distribuiti “buoni” ai meno abbienti

Il diritto allo sport

Ragazzi che giocano a calcio per strada

“BUONI Sport” consistenti in contributi economici che, per il tramite delle amministrazioni comunali, saranno messi a disposizione delle famiglie in condizioni di svantaggio economico per facilitare l’esercizio della pratica sportiva: è una delle novità principali del Programma triennale di sviluppo dello sport. Per una buona programmazione, sono stati analizzati i risultati conseguiti nella programmazione regionale 2003/2005. L’impegno ha fornito strumenti utili per individuare gli obiettivi e avviare la programmazione 2008/2010. Gli interventi di promozione e sostegno, concentrati su tutto il territorio

regionale, mirano a incoraggiare la partecipazione alle attività motorie di un’ampia fascia di persone. Dai dati emerge una diffusa pratica sportiva che coinvolge giovani in età adolescenziale. Ma, man mano che l’età avanza, si verifica per contro un forte abbandono. L’intento di questa prima parte del piano - spiegano dagli uffici della Regione Basilicata - è proprio quello di favorire e incentivare la pratica dello sport alle diverse fasce di età, interpretandolo non solo come una competizione agonistica, ma anche e soprattutto come uno svago e, meglio ancora, una terapia che riequilibra l’organismo.


Potenza 19

Martedì 2 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Sono ancora provvisori gli elenchi degli eletti. Si attende anche un sorteggio per un “pareggio”

Ecco i comitati di quartiere Il Pdl non “sfonda” e le contrade segnano il record di affluenza HANNO scelto di andare a votare per i comitati di quartiere circa 12 mila potentini. Con una affluenza media del 22,3 per cento. Il quorum era fissato al 20 per cento. In assoluto non è un dato molto elevato, ma l’amministrazione si dice comunque soddisfatta. Il regolamento per i comitati di quartiere non era passato indenne da polemiche, tra chi aveva denunciato un’eccessiva politicizzazione della competizione, chi non aveva accettato la nuova divisione dei quartieri (sono aumentati a 21) e chi invece aveva difeso lo “strumento di democrazia”. Nella partecipazione c’è «un significativo riscontro della maturità civile della comunità potentina». Ne sono convinti sia il sindaco Santarsiero che l’assessore alla Partecipazione, Roberto Mancino. Soddisfatti anche per la «serenità e la trasparenza» delle operazioni. Sarà che «i comitati di quartiere rappresentano una complessiva occasione di sviluppo per la città, nonché un momento di confronto imprescindibile per l’amministrazione comunale (obbligata a consultarli per le decisioni che incidono sulla vita del quartiere e che dovrà motivare qualunque rifiuto alle proposte avanzate, ndr)», si impegnano a favorire nuove elezioni dove il quorum non è stato raggiunto. Sono proprio alcuni dei quartieri più popolosi quelli che non ce l’hanno fatta (compresi rione Libertà e Bucaletto): per questi casi, si potrà replicare se entro 90 giorni dalla pubblicazione della delibera che ratifica i risultati, almeno 10 cittadini sottoscriveranno la richiesta. Sull’argomento, però, arrivano i mugugni dell’Osservatorio cittadino secondo cui «la bassa affluenza è un segnale di riduzione della partecipazione popolare, ascrivibile da una parte al comportamento della giunta comunale che solo alla vigilia del voto ha diffuso un semplice appello-comunicato e quindi non ha mosso un dito per promuovere la partecipazione e dall’altra dal diffuso senso di sfiducia nell’istituzione e nella politica che in città è sempre più palpabile». Si aggiungono «le difficoltà organizzative riscontrate sabato pomeriggio per l’insediamento dei seggi, con cittadini rispediti a casa senza poter votare». Esattamente opposta la valutazione del segretario cittadino del Pd, Giampaolo Carretta che del dato offre una lettura «confortante». Perchè «nonostante la scarsa pubblicità di tale evento», non sembra irrisoria la “carica dei 12 mila”.

Proporzionale Il caso di ex aequo DOPO la “notte” dello spoglio, sono arrivate le nomine. Ancora ufficiose, dovrà essere una delibera di giunta comunale a ratificare l’avvenuta elezione. Il meccanismo delle elezioni dei comitati di quartiere approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio è proporzionale. La proporzione dei componenti del comitato è innanzitutto diversa a seconda della demografia del quartiere di riferimento. Poi, per ciascuna delle liste vengono eletti tanti componenti secondo al proporzione di successo delle liste. La lista che vanta più voti in assoluto, avrà anche più eletti. In caso di ex aequo, si procederà al sorteggio ufficiale. E’ il caso del comitato di quartiere di Malvaccaro-Macchia Giocoli. I candidati Girolamo e Lotito (seconda lista) hanno ricevuto entrambi 23 voti e concorrono per la terza postazione attribuibile all’elenco. I candidati Mazzarone e Ciancio, avendo ricevuto entrambi 21 voti, validi per la quarta postazione di quella lista. (Vedi box sotto con cifre 1 e 2)

Un momento delle votazioni di sabato pomeriggio (foto Mattiacci)

Poi la valutazione “politica”. Secondo il segretario è «stato sconfitto il malcelato tentativo del Pdl di strumentalizzare partiticamente un evento di tale portata democratica, presentando liste di partito, e cercando di condizionare lo spontaneismo civico, volendo anticipare impropriamente la prossima consultazione amministrativa». Le liste presentate dall’associazione “Potenza delle libertà” (inequivocabile il nome) non hanno vinto, pur raccogliendo eletti, in nessuno dei quartieri in cui erano presenti, compreso il centro storico che, in genere, alle votazioni politiche, rappresenta una sorta di roccaforte del centrodestra. Se a intervenire è Sergio Lapenna, consigliere regionale del Pdl, il dato acquista nuova forza. «La nuova amministrazione cittadina, che si insedierà nel prossimo anno, potrà trovare interlocutori legittimati proprio dal voto popolare». Ed ecco che, in questo caso, la scarsa partecipazione nei quartieri più popolosi diventa «segno del malcontento», mentre dove si

è raggiunto il quorum, come nel borgo, l’affluenza «ha evidenziato il desiderio della città di cambiare rotta». E poi, «le liste “Potenza delle Libertà” hanno ottenuto un buon risultato». Magari, «è auspicabile - conclude - poter creare una alleanza elettorale e politica anche con alcune liste civiche» in vista del “volto” politico di Potenza 2009. Ancora qualche dato: il record di affluenza si è registrato nelle contrade con un 47 per cento di votanti solo a Lavangono. Rossellino ha toccato quota 37 per cento e a Botte-Piani del Mattino ha votato il 39,9 per cento degli aventi diritto. Proprio quella popolazione che spesso si dice particolarmente esclusa dal centro città. In chiusura, ancora una volta la parità di genere non è stata raggiunta, nè hanno votato in “massa” i più giovani. Avrebbero potuto a partire dai 16 anni. Il più votato? E’ di rione Lucania: ben 281 voti per Orazio Colangelo. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it

Quorum Ancora possibilità Ci sono sei quartieri, tra i più popolosi della città, che non hanno raggiunto il quorum necessario per la convalida delle consultazioni di quartiere: rione Libertà, Bucaletto, Francioso, Risorgimento, via Mazzini, Santa Maria-Parco Aurora. Per i cittadini non si chiudono però le possibilità di avere un proprio comitato. Dopo la deliberazione che ratificherà i risultati delle votazioni, i quartieri che non hanno raggiunto il quorum potranno tornare alle urne entro 90 giorni purchè la richiesta sia sottoscritta da almeno 10 persone. Sono tre, invece, le zone in cui le elezioni non si sono neanche celebrate (San Luca Branca, zona industriale e San Rocco) perchè nessuna lista è stata presentata o sono state tutte escluse per motivi tecnici dalla commissione elettorale del comune (in genere pe run numero di sottoscrizioni molto inferiore al necessario).

I VINCITORI DELLA COMPETIZIONE TRA I RIONI CENTRO STORICO

MONTER.-MURATE

LUCANIA

CERR-DRAGONARA

MALV-MACCHIA G.

COCUZZO

Argento Elvi Rosa Bonifacio Guido Franculli Angela Maria Gervasio Loredana Lucia La Capra Angelo Raffaele Liguori Francesco Meccariello Gianluca Molinari Raffaele Murro Savino Giuseppe Santarsieri Maria Antonietta Urciuoli Antonella

Grippa Massimo Lasaponara Pasquale Malatesta Maria Assunta Marco Dinardo detto Fabio Mvukiye Fabien Napoli Mario Antonio Pecoriello Marina Rago Palmino Raffaele Spadino Pippa Davide Terranova Gianfranco Tricarico Claudio

Colangelo Cristian Colangelo Orazio Cossidente Michela Danza Mario Potenza Francesco Sarcone Giuseppe Rinaldi Luciana

Bruno Salvatore Grieco Salvatore Lucia Paolo Mancusi Giovanni Vito Santarsiero Stefania Santarsiero Aldo Santoro Stefania

Ciancio Giuseppe (1) Di Bello Michele Girolamo Cosimo Carmine (2) Lotito Antonio Lotito Arnaldo Mazzarone Biagio Antonio (1) Pecora Angela Picerno Rocco Trivigno Antonio

Caivano Ugo Fasano Vladimiro Giardiello Rosanna Laviero Giuseppe Margiotta Tommaso Palese Gerardo Rafaniello Marco Ruggiero Vito Santoro Rocco Sileo Diego Tolve Giuseppe

POGGIO TRE GALLI

MACCHIA ROMANA

BETLEMME

ROSSELLINO

BOTTE-P. MATTINO

LAVANGONE

Acampora Maria Grazia Aicale Donato Bonomo Salvatore Cetani Vincenzo De Canio Domenico Donnarumma Giuseppe Garaguso Giovanni Giordano Giuseppe Ant. Iacovino Vincenzo Paternoster Vincenzo Scavone Carlo Stefanelli Michele Stigliani Nicola Summa Domenico Antonio Ventura Carmine

Abbate Salvatore Basentini Vittorio Donofrio Aldo Misuriello Carmine R. Muro Rocco Nardiello Gerardo Pezzolla Vito Romano Francesco Sileo Antonio Vaccaro Carlo Volturno Salvatore

Abriola Sergio Bonavoglia Marilena Dapoto Fabio Fusillo Rocco Antonio Navarra Sergio Paternoster Rosa Anna Romaniello Salvatore Sileo Francesco Sileo Vincenzo Tancredi Michele Vignola Gaetano

Caggiano Giovanni D’Andrea Riccardo Di Nuzzo Tonio Genovese Rocco Grippa Salvatore Nanni Ivana Nolè Vincenzo Palermo Savino Raimondi Carmela Tramutola Giovanni Trivigno Serafina

Colucci Rocco Antonio Coviello Donato Garramone Antonio Martinelli Vincenzo Pace Rocco S. Santarsiero Giuseppe Telesca Nicola

Azzato Orazio Barbato Donato Carlucci Salvatore Galasso Vincenzo Mecca Ippolita Pietrafesa Luciano Telesca Incoronata


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Speciale liste

Martedì 2 dicembre 2008

Speciale liste INSIEME PER IL QUARTIERE, 583 voti, 6 eletti

COLANGELO ORAZIO

Parola ai votanti

POTENZA DELLE LIBERTA’, 118 voti, 1 eletto

281

DANZA MARIO

70

POTENZA FRANCESCO

56

SARCONE GIUSEPPE

52

COSSIDENTE MICHELA

27

DI SEGUITO pubblichiamo le liste corredate con i voti validi ricevuti da ogni candidato. In grassetto, gli eletti. Sono risultati ancora provvisori, ufficiosi. Adesso dovranno essere ratificati da una delibera comunale. Prima però si dovrà risolvere con un sorteggio ufficiale il caso di due ex aequo tra i candidati del comitato di Malvaccaro-Macchia Giocoli. Si tratta di Biagio Mazzarone e Giuseppe Ciancio della lista “Assieme per Malvacacro” (entrambi a 21 voti) e di Arnaldo Lotito e Cosimo Girolamo per la lista “Per Malvaccaro” (entrambi con 23 voti). Mancano i quartieri che non hanno raggiunto il quorum del 20 per cento (Bucaletto, Francioso, via Mazzini, Risorgimento, Santa Maria-Parco Aurora, rione Libertà). Dopo la pubblicazione delal delibera avranno 90 giorni di tempo per tornare alle urne, se almeno 10 persone sottoscrivono la richiesta.

COLANGELO CRISTIAN

21

SANTORO GIUSEPPE ROMANO MARTINO CLAUDIO GIORGIO MARIA ARCANGELA ALTAMURA GABRIELE MALCI LINDITA

19 15 14 4 0

SANTARSIERO ALDO

84

CENTRO STORICO, 975 VOTI, 11 ELETTI

GRIECO SALVATORE

71

VOLTURNO VITO

44

LUCIA PAOLO

42

BRUNO SALVATORE

16

ARGENTO ELVI ROSA

TUTELA E SVILUPPO ZONE APERTE, 383 voti, 6 eletti

MANCUSI GIOVANNI VITO

POTENZA DELLE LIBERTA’, 285 voti, 3 eletti

SANTARSIERI MARIA ANTONIETTA

81

MURRO SAVINO GIUSEPPE 142

MECCARIELLO GIANLUCA

43

LIGUORI FRANCESCO

74

MOLINARI RAFFELE

30

FRANCULLI ANGELA MARIA

40

URCIUOLI ANTONELLA

40

GERVASIO LOREDANA LUCIA

26

BONIFACIO GUIDO MENEGHINI ADELE RITA OLITA GIUSEPPE PASTORE CLAUDIO LACAPRA ANTONIO BASILE GIUSEPPE CHIORAZZO FELICE DE VIVO SERGIO CORBO MARIA ANTONIETTA NICASTRO DOMENICO GIANFRANCO RICOTTA MATILDE MARASCA GIUSEPPINA

35 19 10 10 10 9 6 5 2 1 1 0

LA CAPRA ANGELO RAFFAELE LO POMO IDA FELICITA FILIPPINI FLAVIO SALTARELLI ANGELO ROCCO R. DRAGONETTI ANNA DORES NICOLA LAURITA ANTONELLA LAGUARDIA FRANCESCO

38 34 28 22 14 6 5 4

DENTE ROSSELLA SPIGA LUIGI MORLINO ELEANA CONTE MARIO GAETANO BUONOMO MIRKO FURONE ENZO SAGARIA MARIO GAETANO MULIERE ROBERTO CAMMAROTA ROCCO D’ADDEZIO VALERIA SPECCHIO GIUSEPPE PELLICCIA ANTONIO

14 13 12 12 9 4 4 3 2 1 1 0

COCUZZO, 902 VOTI, 11 ELETTI RINASCITA DEL COCUZZO, 656 voti, 9 eletti

LAVIERO GIUSEPPE

POTENZA DELLE LIBERTA’, 127, voti, 1 eletto

131 CAIVANO UGO

SANTORO ROCCO

75

SILEO DIEGO

64

MARGIOTTA TOMMASO

62

PALESE GERARDO

49

RUGGIERO VITO

46

FASANO VLADIMIRO

38

TOLVE GIUSEPPE

38

GIARDIELLO ROSANNA

28

DI BELLO DECIO ROCCO DARIO SARLI ANTONIO FALCONERI MARCO PELLICCIA CIRO POSTIGLIONE LUCIANO DE CARLO LUIGI

PACE ROSARIO A. CUOMO BENEDETTA MANCINO LUIGI STOLFI GIUSEPPE LOSASSO LUCIANO PACE GIANLUCA MAZZARELLI CLAUDIO D’ANDREA LEONARDO SIESTO ANTONIO TELESCA MIRELLA

POTENZA GIOVANE, 119 voti, 1 eletto

29 20 18 16 13 7 6 1 1 0 0

RAFANIELLO MARCO PORCELLA FRANCESCO PELLICCIA GIOVANNI CIANO PAOLO PAVESE ROSSELLA BRANCATO LUCIA MAURIELLO ANGELO VINO FELICE CARLUCCI DONATINA

30 29 27 11 7 5 2 2 0

UNITI PER MACCHIA ROMANA, 182 voti, 2 eletti

VACCARO CARLO

28

ROMANO FRANCESCO

58

NARDIELLO GERARDO

95

DONOFRIO ALDO

27

MURO ROCCO

38

BASENTINI VITTORIO

52

SILEO ANTONIO

52

PEZZOLLA VITO

36

ABBATE SALVATORE

17

VOLTURNO SALVATORE

13 12 12 8 8 5 3 1 1

21 16 12 10 9 4

TERZARIOL NADIA PERGOLA VINCENZO RUOTI MARIA VOLTURNO PIETRO DI TERLIZZO DONATO PECORARO ANTONIO SABIA ROSA LAGUARDIA ROBERTO BELVEDERE ANGELO LABORAGGINE DARIO BELLITTI ROCCO CLAPS ANTONIO

19 17 12 9 9 8 8 2 1 0 0 0

DABBENE CARMINE ANTONIO GIORDANO PASQUALE LUISE VINCENZO IANNIBELLI ANGELO ANTONIO TELESCA LUIGI LI BERGOLIS DONATO CONTE MICHELE PELOSI ANTONIO TANDOTRO MICHELE

21 16 13 12 6 3 0 0 0

MONTEREALE MURATE, 521 VOTI, 11 ELETTI L’ALTRA STRADA, 214 voti, 4 eletti

TERRANOVA GIANFRANCO

88

MARCO DINARDO detto FABIO

78

PECORIELLO MARINA

66

GRIPPA MASSIMO

61

TRICARICO CLAUDIO

32

NAPOLI MARIO ANTONIO

37

MVUKIYE FABIEN

9

SPADINO PIPPA DAVIDE

37

LAPENNA MARCO MARINO ANGELA BRINDISI ROCCO GERARDI RAFFAELE CAGGIANO ANTONIA TERESA

7 1 0 0 0

LASAPONARA PASQUALE

36

RAGO PALMINO RAFFAELE

25

MALATESTA MARIA ASSUNTA

15

TOMA SALVATORE VACCARO MARIA TEODOSIA SCAVONE LUCIA

4 3 0

PASQUA MICHELE SALVATORE MICHELE PACE VITO ANTONIO MECCA ALESSANDRO

62 34 17 0 0

BETLEMME, 633 VOTI, 11

ASSIEME PER MALV. E M. GIOCOLI, 304 voti, 5 eletti

PER BETLEMME, 209 voti, 3 eletti

TRIVIGNO ANTONIO

92

LOTITO ANTONIO

51

DI BELLO MICHELE

32

MAZZARONE BIAGIO ANTONIO

21

CIANCIO GIUSEPPE

21

FALCONE MARIANGELA SUMMA GIANFRANCO DI SABATO ANTONIO LEGGIADRO STEFANO GRAZIUSO FRANCESCO

ROMANIELLO SALVATORE

53

ABRIOLA SERGIO

46

NAVARRA SERGIO

38

GARRAMONE MARIA ADDESIO CLAUDIO TOLLA ROSA PAGLIONE GINA PICONE MICHELE

20 16 9 8 7

30 14 5 1 1

PER RIVALUTARE IL QUARTIERE, 424 voti, 8 eletti

PER MALVAC - M. GIOCOLI, 198 voti, 4 eletti

SILEO FRANCESCO

108

VIGNOLA GAETANO

90

PECORA ANGELA

54

SILEO VINCENZO

74

PICERNO ROCCO

42

DAPOTO FABIO

69

GIROLAMO COSIMO CARMINE

23

TANCREDI MICHELE

45

LOTITO ARNALDO

23

BONAVOGLIA MARILENA

9

PATERNOSTER ROSA ANNA

4

FUSILLO ROCCO ANTONIO

1

TRAMUTOLA EMILIA MACRIFUGI CARMELA VACCARO ROCCO

1 0 0

14 11 8 4 1 0

BOTTE - PIANI DEL MATTINO, 757 VOTI, 7 ELETTI PER BOTTE - PIANI DEL MATTINO, 300 voti, 3 eletti

TUTELA E SVILUPPO ZONE APERTE, 457 voti, 4 eletti

IACOVINO VINCENZO

224

TELESCA NICOLA

69 PACE ROCCO S.

STIGLIANI NICOLA

134

GARRAMONE ANTONIO

68 MARTINELLI VINCENZO

77

AICALE DONATO

122

COLUCCI ROCCO ANTONIO

62 SANTARSIERO GIUSEPPE

51

GARAGUSO GIOVANNI

111

GIORDANO GIUSEPPE ANT.

108

ACAMPORA MARIA GRAZIA

106

BONOMO SALVATORE

78

DE CANIO DOMENICO

62

DONNARUMMA GIUSEPPE

50

VENTURA CARMINE

46

STEFANELLI MICHELE 4

CON FIDUCIA E SPERANZA, 307 eletti, 7 eletti

SANTORO STEFANIA

MALV. M. GIO., 502,9

POGGIO TRE GALLI, 1238 voti, 15 eletti

POTENZA DELLE LIBERTA’, 157 voti, 2 eletti

158

CAGGIANESE FRANCESCO MARCHESE GIUSEPPE VACCARO SILVIA VINCI ADELE ROSSIELLO ROSALIA MAFFEO SENATRO MANICONE ALDO POTENZA ANTONIO

29

11 9

POGGIO TRE GALLI

MACCHIA ROMANA, 844 VOTI, 11 ELETTI MISURIELLO CARMINE R.

PETRACCA FRANCESCO TAFURI GIANFRANCO GUTTIERI ANTONIO SANTE LUCIO DOTI LUIGI BRANCACCIO MICHELE MARSICO ARTURO

POTENZA DELLE LIBERTA’, 116 voti, 1 eletto

94

SANTARSIERO ANGELA SANTARSIERO PIETRO

ROMANO ANGELO CAPOLUONGO DOMENICO IACOVINO FRANCESCO PIGNONE VINCENZO LILLA ROCCO TODARO ETTORE

22 18 16 12 11 6

PER MACCHIA ROMANA, 505 voti, 7 eletti

RINALDI LUCIANA

CERRETA DRAGONARA, 499 VOTI, 7 ELETTI

RESIDENTI NEL CENTRO STORICO, 367 voti, 4 eletti

111

21

RIONE LUCANIA, 701 VOTI, 7 ELETTI

Nomi e numeri degli eletti, quartiere per quartiere

PER IL CENTRO STORICO, 323 voti, 4 eletti

Martedì 2 dicembre 2008

3

SCAVONE CARLO

32

CETANI VINCENZO

29

PATERNOSTER VINCENZO

22

SUMMA DOMENICO ANTONIO

19

GERARDI DAVIDE CICCARELLA LUIGI ROBORTACCIO ANGELO GALLOTTA SALVATORE

18 15 14 6

LORUSSO GIOVANNI MARTIRE FRANCESCO VACCARO CANIO ROSA DONATO SARDONE ANTONIO

42 34 17 0 0

ROSSELLINO

128

COVIELLO DONATO

50

NOLE’ ANGELO SUMMA LEONARDO ZACCAGNINO VITO BASILE ROCCO NICOLA

48 32 32 27

LAVANGONE

CITTA’ DOMANI, 926 voti, 11 eletti

TUTELA E SVILUPPO ZONE APERTE, 827 voti, 7 eletti

D’ANDREA RICCARDO

145

MECCA IPPOLITA

236

RAIMONDI CARMELA

127

BARBATO DONATO

139

TRAMUTOLA GIOVANNI

113

TELESCA INCORONATA

91

CAGGIANO GIOVANNI

105

AZZATO ORAZIO

83

TRIVIGNO SERAFINA

101

CARLUCCI SALVATORE

64

NANNI IVANA

65

GALASSO VINCENZO

63

DI NUZZO TONIO

57

PIETRAFESA LUCIANO

43

GRIPPA SALVATORE

51

NOLE’ VINCENZO

47

DE CARLO ANDREA ZACCAGNINO DOMENICO TORRE ATTILIO

PALERMO SAVINO

42

GENOVESE ROCCO

39

NOLE’ VITO

16

39 37 32


Potenza L’assessore Messina spiega cosa accadrà realmente con il ridimensionamento

Martedì 2 dicembre 2008

«Allarmismi ingiustificati» Si tratta di un cambiamento di natura amministrativa DOPO la presentazione del nuovo riordino scolastico della città di Potenza, si è aperto un piccolo dibattito tra gli addetti ai lavori. Favorevoli e contrari, tra dubbi e rassicurazioni. Il provvedimento prevede una riorganizzazione delle direzioni scolastiche, che passano da 12 a 9. Ma il cambiamento è solo di natura amministrativa. Si perde un posto da direttore e per i bambini non cambierà nulla, né alcuna classe verrà chiusa. Ma riorganizzare la ripartizione delle scuole sulle direzioni «era necessario ha spiegato l’amministrazione più volte - proprio per evitare la chiusura di alcune scuole che secondo i parametri ministeriali possono restare aperte solo con un minimo di 500 alunni». Cosa che a Potenza attualmente non si verifica, con istituti affollati perché accolgono anche i banbini residenti in rioni dove la scuola non c’è e altri quartieri in cui le scuole sono praticamente deserte. Anche il sindacato ha espresso alcune perplessità sull’istituzione degli istituti comprensivi. Hanno opposto dure riflessioni al riordino anche alcuni docenti e la presidente della scuola media “Luigi La Vista”, come pure i genitori hanno lanciato diverse perplessità. E’ ad alcune di quelle domande

che l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune prova a replicare. Magari per “sfatare” «legittime, ma infondate, paure». Allora, «il riordino non prevede lo spostamento della scuola elementare Don Bosco nei locali della scuola media La Vista. E’ una “voce” che mi è giunta, ma ho il dovere di rassicurare, dando smentita assoluta». Senza contare che «l’offerta formativa delle singole scuole non cambierà. Al massimo sarà valorizzato il processo di continuità educativa dei diversi ordini scolastici». E la scuola media “La Vista”, «come ogni istituto, continuerà a lavorare nei propri spazi e continuerà ad avere i propri laboratori che sono una risorsa preziosa per le attività della scuola e per la formazione degli alunni». Ora, «l’avere accorpato nel progetto di verticalizzazione la scuola La Vista con la scuola primaria Don Bosco è stata ne è convinto Messina - una scelta positiva perché il bacino di alunni di scuola primaria, che potranno iscriversi alla media di riferimento, è teoricamente garantito. Fatta salva, la libertà dei genitori di iscrivere i propri figli dove riterranno più opportuno e secondo le proprie esigenze». sa.lo. potenza@luedi.it

Interruzione idrica DALLE 8.30 alle 15 rubinetti a secco in via Potito Petrone, via Giovanni XXIII, nella zona di Macchia Romana e in contrada Baragiano. Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei lavori relativi alla “Realizzazione di un nuovo nodo stradale per il miglioramento della viabilità di accesso al Polo ospedaliero del “San Carlo”. Per i lavori in corso, infatti, Acquedotto lucano dovrà provvedere allo spostamento della condotta idrica in ghisa che altrimenti potrebbe essere compromessa dal nuovo nodo stradale che si sta realizzando.

Emanuele Vernavà racconta la “responsabilità” di educare UNA riflessione sul ruolo della scuola una scuola nuova, più rispondente alle nella società attuale, sul compito degli in- esigenze attuali, in un’epoca di rapidi ed segnanti, quello delle famiglie e le diffi- incontrollati mutamenti. I temi esaminati: la formazione dei docoltà delle nuove regolamentazioni in macenti, la didattica, la metodologia, i rapteria di insegnamento. Sono questi i temi affrontati nel libro di porti della scuola con la famiglia e sopratEmanuele Vernavà “La responsabilità di tutto il concetto di insegnante che, per essere educatori”, presentato nella biblio- l’autore, non è colui che si pone come modello o che aiuta a teca nazionale di partorire la verità, sePotenza. condo una concezioVernavà, nato a ne socratica, né quelForenza nel 1941, lo di stampo gentiliadirigente scolastico no - idea quest’ultima in pensione dal antiquata e non ri2005, non fornisce spondente alle attuali facili soluzioni al riesigenze pedagogiguardo poiché il che - ma è colui che suo volume «non guida e aiuta e che, contiene verità edurendendosi consapecative assolute, ma vole delle diversità di lo sforzo di ricerca ognuno dei suoi alundi percorsi didattici ni, si adopera per guie pedagogici possidarli sulla strada delbili, da parte di chi la loro identificazioha dedicato la prone. pria vita all’inseFondamentale è gnamento e alla anche il rapporto scuola». equilibrato che la faL’autore è stato Un momento della presentazione (f.M.) miglia deve manteinsegnante di ruolo nere con la scuola, ed di materie letterarie presso la scuola media di Forenza, presi- il concetto di «aula decentrata» e di didatde di ruolo di scuola secondaria di primo tica laboratoriale come momenti essengrado dal 1989 e dirigente scolastico dal ziale del percorso curriculare del giova2001 fino al 2005, ed è proprio da questa ne. Un libro efficace, quello di Vernavà, esperienza che comincia il suo percorso di quasi un manuale per i docenti, dove conriflessioni. “La responsabilità di essere EDUCATO- fluiscono riflessioni fondamentali trattaRI” (il maiuscolo è dell’autore) - Edizioni te con linguaggio incisivo, asciutto e preCentro Studi Leone XIII, Rionero in Vul- gnante, «un testo scritto con l’audacia di ture, 2008, pp.95, euro 10 - è un libro sperare in una scuola migliore», si è detto scritto da chi la scuola ‘l’ha vissuta da vi- nel corso dell’incontro, «poiché la scuola cino, interrogandosi sulla necessità di com‘'’è oggi non va» commenta Vernavà, una didattica nuova, sui rapporti tra i ge- definendo il suo libro «un piccolo grimalnitori e la scuola, sul come cambiare il «fa- dello che può essere impiegato per modificare il modo di fare educazione». re educazione». Un obiettivo professionale difficile, di Tra gli interventi alla serata di presentazione quelli di Francesco Nacci, ordina- fronte al quale l’autore non si scoraggia, rio di Scienze della formazione dell’Uni- ma con ottimismo propone spunti e riflesversità di Salerno che ha curato anche la- sioni da cui partire per avviare un possipremessa al volume, dei dirigenti scola- bile cambiamento, senza avere pretese di stici Franco Casale, Giuseppe Coviello, risolvere i problemi complessi della proRaffaele Telesca e del direttore della bi- fessione di educatore. blioteca nazionale di Potenza, Franco SaGrazia Pastore bia. Dall’incontro è emersa la necessità di potenza@luedi.it

23

Comune

I sindacati chiedono stabilità per i precari CGIL, Cisl e Uil hanno chiesto all’amministrazione comunale di ripartire con il «processo di stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune di Potenza procedendo preventivamente, come più volte sollecitato, alla modifica dell’accordo sottoscritto il 30 aprile del 2008, in modo da garantire anche per questi lavoratori, procedure interne riservate di selezione». L’urgenza di stabilizzare tutti i precari «si manifesta, con l’esigenza di stabilizzare il loro rapporto di lavoro a tempo indeterminato, soprattutto in considerazione del fatto che il prossimo 31 dicembre» scadranno i contratti di collaborazione coordinata e continuativa. «Consideriamo - hanno fatto sapere i rappresentanti sindacali - che una risposta credibile da parte dell’amministrazione per le lavoratrici e i lavoratori precari del Comune di Potenza -che nell’assemblea unitaria di ieri, tenuta presso la sede comunale di Sant’ Antonio la Macchia, hanno manifestato tensione e malcontento per la situazione di stasi nella quale verte il processo di stabilizzazione - sia quella di portare nella prima seduta utile del consiglio comunale l’indirizzo per la modifica del percorso di stabilizzazione per i lavoratori precari con accesso alle categorie C e D, al fine di garantire loro entro l'anno l’espletamento di procedure selettive interne riservate e la relativa assunzione». I rappresentanti delle organizzazioni sindacali si sono detti «certi di una doverosa e tempestiva accoglienza delle istanze rappresentate» e sono «disponibili a partecipare ad ogni ulteriore audizione dovesse rendersi eventualmente necessaria».

Associazione scuola don Milani Alla galleria “Idearte” inaugurata l’esposizione del maestro napoletano

Sole luna, luce per i bambini SI CHIAMA Sole Luna. Si tratta di una nuova associazione, nata nella Scuola Don Lorenzo Milani nel rione Cocuzzo a Potenza che punta all’inserimento dei bambini nei contesti aggregativi, facendo leva sulle problematiche comportamentali dei più piccoli, spesso alle prese con evidenti disagi fisici e motori. Ai corsi, tenuti dalla responsabile del progetto educativo, Tiziana Caruso, prendono parte normodotati e diversamente abili, nel segno evidente, di una forte interazione sociale e culturale, sempre presente nell’animo e negli intenti dell’associazione. Un punto di riferimento costante per quanti vivono condizioni di disagio affettivo, culturale e sociale e che, proprio grazie all’istituzione dell’associazione Sole Luna possono ritrovarsi uniti in un vero e proprio mix di interazione, interscambio e intrattenimento. Un punto di unione forte e radicato tra genitori e insegnanti, sulla base di programmi interdisciplinari, svolti grazie all’applicazione del metodo ABA ( Analysis Baser Application ),

tradotto in italiano l’applicazione dei comportamenti grazie all’analisi dei soggetti impegnati nel programma. Sole Luna ha attivato contatti con la Regione Basilicata per dare vita a nuove forme di lavoro basate su metodologie diversificate ma sempre al passo con i tempi e le istanze di crescita dei bambini impegnati seriamente nel progetto e inseriti a pieno titolo nella fase più delicata della propria crescita. Un sistema a tutto tondo, quello messo in piedi da Tiziana Caruso che punta ad innalzare la qualità dei comportamenti, e al tempo stesso favorire nuove istanze culturali e aggregative, dando la possibilità ai genitori e ai familiari di poter gestire al meglio il proprio tempo. I corsi si tengono dalle 15 alle 19 e vedono già presenti una trentina di iscritti. L'idea parte dal concreto interesse dell'associazione Sole Luna verso i problemi dei bambini e si concentrano sostanzialmente sulle tematiche sempre attuali del rapporto con le famiglie Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Donzelli interpreta la modernità Ripropone il miglior Novecento con il tocco della sua originalità DOMENICA trenta novembre al civico 75 di via Londra in Potenza c’è stata l’apertura dell’esposizione di alcune opere scelte del maestro Bruno Donzelli, in omaggio all’inaugurazione della nuova sede della galleria d’arte “Idearte” di Grazia Lorè. Sono intervenuti l’assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina, e il critico d’arte, Rino Cardone, nonché lo stesso artista. Bruno Donzelli è un’artista dai natali napoletani ma cosmopolita nella vita. Reduce da alcune sue mostre a Miami e Shangai, propone, in questa sede, un ventaglio completo di alcuni suoi capolavori che esprimono al meglio il suo personalissimo modo “di fare arte”. Il linguaggio espressivo dell'artista è ricco di significati, di simboli, di luce e di un forte ed eloquente cromatism. Il tutto mescolato sapientemente in un “melting pot” di geniale creatività. L’estro pittorico dell’artista è imperniato sulla parafrasi di taluni ingredienti stilistici della storia dell’arte contemporanea del secolo passato. Il Donzelli si candida come inter-

prete della modernità riproponendo nei suoi quadri squarci di opere, tecniche e simboli presi in prestito dai migliori avanguardisti del Novecento e realizzando con le sue opere un ideale museo dell’arte del secolo scorso. E’ possibile così ammirare: la Marilyn di Wahrol incorniciata da un’esplosione di colore e simbolismo; i tagli di Fontana; l’environment della pop art, il surrealismo di Mirò; l’arte dei graffiti di Basquiat, il dinamismo in “Colazione futurista” ,i cappelli di Magritte. L’elemento originale del maestro è per così dire la scenografia, l’ambientazione. Fiore all’occhiello è l’ironia e la leggerezza con cui ripropone linguaggi ed impronte artistiche contemporanee; ironia sempre positiva e celebrativa dell'artista in questione e mai , in nessun caso irrisoria. Dopo tredici d'anni d'attività la galleria Idearte impone la sua scelta di artisti nel segno della qualità e della cultura; e la nuova sede con l'esposizione del Donzelli ne è la conferma. Mariantonietta Risola potenza@luedi.it

Liceo Scientifico Pasolini

Polizia e studenti insieme per la proiezione di Gomorra

LA Polizia a scuola, non per intervenire contro le manifestazioni studentesche ma per condividere la visione del film Gomorra, tratto dall’omonimo libro si Saviano, con gli studenti del liceo scientifico Pasolini di Potenza. Al termine della proiezione, un funzionario qualificato dell’ufficio ed esperto conoscitore della realtà campana, si è confrontato con gli studenti e docenti del citato istituto, affrontando problemi riguardanti la legalità, la criminalità organizzata, la droga e il bullismo. Al temine del forum, i partecipanti hanno mostrato il proprio compiacimento ed interesse per l’intervento della Polizia di Stato.


Martedì 2 dicembre 2008

24 Anzi Inaugurata la struttura d’accoglienza che è stata affidata alla Caritas

Una casa aperta a tutti Dopo 16 anni realizzato il progetto del sindaco Cutro ANZI - La comunità di Anzi ha la sua casa d’accoglienza. E’ stata inaugurata nella serata di domenica scorsa, presso la frazione di San Donato, alla presenza di numerose autorità politiche, religiose, militari e della cittadinanza anzese. La nuova struttura sociale, denominata “Santa Maria Maddalena”, ha mosso i primi passi ben sedici anni fa, quando è stata progettata dall’allora amministrazione comunale Cutro per un importo di 900 milioni di lire. In realtà, nel corso degli anni e fino ad oggi, sono stati investiti un’altra centinaia di migliaia di euro per rendere del tutto funzionale la casa d’accoglienza, per un importo totale superiore a 700.000 euro. Ma quali sono le finalità di questa imponente struttura, innalzata su più piani ed arredata nei minimi dettagli? Innanzitutto, ha spiegato il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, nel corso della cerimonia d’inaugurazione, «la casa d'accoglienza è stata affidata in comodato d’uso gratuito alla locale parrocchia e alla Caritas diocesana di Acerenza». «E’ la casa di tutti - ha sot-

Trasporti e Sezioni primavera ANZI - Durante la cerimonia di inaugurazione della casa d’accoglienza “Santa Maria Maddalena”, il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, ha anticipato importanti novità che, a breve, miglioreranno sicuramente la vita sociale del’intera comunità anzese. Sarà, infatti, istituita la “Sezione primavera” e sarà attivato un collegamento di trasporto urbano in paese. «Abbiamo finalmente ricevuto il contributo per l’attivazione della “Sezione primavera” - ha dichiarato il sindaco di Anzi - Pertanto, tutti i bambini piccoli di Anzi potranno usufruire di questo importante servizio, prima di frequentare la scuola materna». «Inoltre, alcune navette di trasporto - ha aggiunto Petruzzi collegheranno, a breve, il centro abitato di Anzi con le varie contrade rurali dislocate sul territorio comunale». Per di più, al fine di promuovere le bellezze paesaggistiche e culturali di Anzi, un’associazione di giovani si occuperà dell’accoglienza dei turisti. d.p. potenza@luedi.it L’incontro che ha preceduto l’inaugurazione della casa d’accoglienza

tolineato - dove troveranno accoglienza le persone sole, gli anziani e tutte le fasce sociali della comunità che hanno bisogno di cure ed attenzioni. Questa è una pagina significativa per Anzi, perché la nostra comunità è sensibile ed attenta alle opere di solidarietà sociale». Da oggi chi vive situazioni di precarietà e solitudine ad Anzi, e non solo, avrà a

disposizione, a tutti gli effetti, una casa pronta ad accogliere. All’interno della nuova struttura sociale anzese, ubicata nella frazione di San Donato (nelle vicinanze della strada statale 92), sarà possibile consumare un pasto caldo, essere accolti e stare in compagnia. «La struttura - ha, inoltre, spiegato il primo cittadino di Anzi - avrà partico-

lare cura degli anziani». «Questo risultato - ha concluso Petruzzi - è stato ottenuto grazie all’impegno dato dai cittadini e dalle amministrazioni comunali che si sono succedute». Il vice sindaco di Anzi, Marilena Albano ha esposto il lungo excursus a cui è andata incontro la casa d’accoglienza “Santa Maria Maddalena” nel corso degli anni, tra le varie progetta-

zioni, la realizzazione e il completamento dell’opera. Il primo lotto è costato 290 milioni delle vecchie lire. Nel 1996 è stato costruito il secondo, per un importo pari a 655 milioni di lire. Nel 1999 è stato approntato ed approvato il progetto finale per il completamento esterno della struttura. Si parla di una cifra che sfiora i 230 milioni di lire.

Avigliano

Filiano A organizzarlo l’unione delle Proloco

Si è spento Vincenzo Rosa sindacalista d’altri tempi

Un percorso di formazione per quelli del servizio civile FILIANO - E’ cominciato ieri il percorso di formazione obbligatoria rivolto ai ragazzi del servizio civile a cura del comitato “Unpli Unione nazionale delle Pro loco d’Italia” della Basilicata. Alla prima giornata di formazione ospitata dalla Pro Loco di Filiano, grazie alla generosità del presidente Antonio Lucia e del responsabile della biblioteca, Vito Sabia, hanno portato i saluti l’assessore del Comune di Filiano, Domenico Petruzzi, il rappresentante dell’Anci Giovani, Aurelio Pace, e Rocco Brancati, giornalista e docente dell’Università degli studi

di Basilicata. Il presidente dell’Unpli di Basilicata, Antonio D’Elicio salutando i circa quaranta ragazzi, (due per ogni Pro Loco accreditata della regione Basilicata), nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sui punti di debolezza e di forza, rimarcando che «chi sceglie di impegnarsi per il servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze spendibile nel corso della vita lavorativa, quando non diventa addirittura opportunità di lavoro, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia eco-

nomica». Nell’introduzione ai lavori, il responsabile del servizio civile Unpli di Basilicata, Rocco Franciosa, ha sottolineato che «il servizio civile volontario e le giornate di formazione obbligatoria garantiscono ai giovani una forte valenza educativa, è una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una opportunità di educazione alla cittadinanza attiva e raprresentano un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo concretamente allo sviluppo sociale, culturale ed economico delle comunità di Basilicata». Le lezioni for-

Ultimamente sono stati investiti 84.000 euro tra attrezzature e arredi vari. Nel corso della cerimonia di inaugurazione della casa d’accoglienza, sono intervenuti anche il consigliere regionale, Francesco Mollica, il vescovo dell’arcidiocesi di Acerenza, Giovanni Ricchiuti, ed il parroco di Anzi, don Nicola. Donato Pavese potenza@luedi.it

Un momento dell’incontro

mative sono state tenute da Pino Gallo, consigliere del comitato Unpli che ha presentato ai ragazzi la struttura dell’Unplu con particolare riferimento al tessuto sociale e culturale delle Pro Loco di Basilicata, invece Pietro Germano, presidente del collegio dei probiviri dell’Unpli di Basilicata, ha

tenuto la lezione sulle normative nazionali in tema di turismo con particolare riferimento alla nuova legge regionale sul sistema turistico lucano di recente approvazione del consiglio regionale di Basilicata. Inoltre hanno partecipato anche i circa venti “Operatori locali di progetto”.

AVIGLIANO - Si è spento all’età di 75 anni Vincenzo Rosa, responsabile della Camera del lavoro di Avigliano e fino agli inizi degli anni ‘80 direttore del patronato Inca della provincia di Potenza. «Vincenzo - ha fatto sapere il segretario generale della Cdlt-Cgil, Nicola Allegretti - ha proseguito il suo impegno sindacale anche da pensionato continuando ad essere punto di riferimento dei lavoratori e dei cittadini di Avigliano e contribuendo a tenere sempre viva l’attenzione verso le battaglie portate avanti nel campo sociale e del lavoro».

L’INTERVENTO Giovedì scorso a Pignola si è tenuto il consiglio comunale. La discussione doveva trattare 8 punti iscritti all’ordine del giorno ma di questi 7 sono stati rinviati e si è discusso soltanto dell’assestamento di bilancio esercizio finanziario 2008. Questo fatto, a nostro avviso, denota una stanchezza della maggioranza che oltre a non lavorare per risolvere i problemi del paese non riesce nemmeno a mantenere la macchina amministrativa. Ormai i consigli comunali sono diventati un appuntamento fisso in cui si discute di argomenti che per legge dello Stato devono necessariamente essere approvati. Io personalmente milito in questo consesso da un decen-

«Una maggioranza che ignora i veri problemi» nio e a torto o a ragione ho sempre cercato di mettere in evidenza le problematiche che esistono nel comune di Pignola che, praticamente, risultano irrisolte ancora oggi dopo 15 anni di questa amministrazione. Mentre non ho mai sentito da parte della maggioranza convocare un convocare un consiglio comunale per discutere di un problema che vada al di là dei meri provvedimenti di legge ma che coinvolga tutta la popolazione. Allora ci limitiamo a discutere solo di numeri entrando nel merito dell’assestamento di bilancio.

Il gruppo “Progetto per Pignola” ha chiaramente dato il suo voto contrario non per partito preso ma solamente perché è un provvedimento che viene redatto senza l’opposizione e che quindi non ci soddisfa. Infatti abbiamo contestato la somma di 95.000 euro stanziati per il canile che a quanto pare non risolve il problema del randagismo , visto che il paese è letteralmente invaso dai cani randagi. Risulta una spesa di 22.000 euro per liti e arbitraggi e alla richiesta di conoscere i motivi di questa spesa, la risposta dell’assessore è stata quella di

imputare l’onere a liti con i cittadini per difendere l’amministrazione dai ricorsi per divieti di sosta. Devo dire una risposta alquanto ridicola e priva di fondamento che avvalora le nostre preoccupazioni per un'amministrazione che non sa che pesce prendere dopo tutte le promesse fatte in campagna elettorale che non potrà mai mantenere. In un momento difficile quale è la crisi finanziaria mondiale, il comune di Pignola si permette il lusso di spendere 146.500 euro di contributi per attività culturali e turistiche con un in-

cremento di 48.000 euro, quando non ha i soldi per fare l’ordinaria manutenzione e migliorare i servizi al cittadino. Ma il fatto più eclatante che ha destato la nostra preoccupazione è quello che il Comune di Pignola spende 2.200 euro per pagare il fitto di uno spazio privato che serve da capolinea all'autobus delle Fal nonostante ci siano spazi pubblici da adibire a tale servizio. Concludendo posso solo dire che i cittadini di Pignola meritano più rispetto e non possono essere presi in giro da un'amministrazione che non è in grado di soddisfare i loro bisogno primari. Giancarlo Spagnoletta capogruppo in Comunale di “Progetto per Pignola”


Martedì 2 dicembre 2008

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BRIENZA - L’arrivo nel centro abitato di Brienza viene annunciato da una segnaletica stradale che incuriosirebbe il viaggiatore non lucano. Un divieto di transito per i mezzi pesanti, dalle 6 del mattino alle 22, con sopra una croce rossa che quello stesso divieto annulla. Quel cartello sembra essere il simbolo di una battaglia, che va avanti già da qualche anno, per cercare di impedire ai mezzi pesanti di passare per il centro abitato. Una battaglia persa, per il momento - come dimostra quella croce e quei camion che tranquilli continuano a passare per il comune lucano - ma di fronte alla quale il sindaco di Brienza, Antonio Distefano, non si vuole arrendere. «Io vorrei che si capisse ripete - che il problema non è solo del Comune di Brienza, ma di tutta la Regione». La ripete più volte questa frase. Vuole che sia chiaro che il suo impegno per non far passare più i mezzi pesanti nel centro di Brienza rappresenta qualcosa che travalica i confini locali. Vuole che sia chiaro che non è sua la colpa di questa situazione. Qualche giorno fa, in consiglio comunale, il Partito della Rifondazione comunista ha risollevato la questione, lanciando un grave allarme sulla salute di tutta la popolazione di Brienza. Secondo i rappresentanti del Prc, infatti, il traffico intenso nel centro è la causa dell’aumento dei tumori e delle malattie respiratorie tra i cittadini di Brienza. Ma, secondo Distefano, questo allarme non ha ragion d’essere: non ci sono dati che dimostrino queste affermazioni, «è chiaro che se ci fosse meno traffico ammette - sarebbe meglio per tutti, ma sicuramente per questo problema io mi sto dando da fare e non poco». E a dimostrazione di quanto dice, il primo cittadino apre un fascicolo che ha sopra la sua scrivania. Nel fascicolo ci sono i documenti, quelli che provano il suo impegno. Il problema è che la strada su cui i tir transitano quotidianamente è di competenza dell’Anas. E quindi è difficile intervenire. Ma non è solo questo il punto. «Nel 2007 racconta Di Stefano - da aprile a giugno l’Arpab monitorò lo stato dell’aria nel comune. Quello che venne fuori convinse il prefetto a emettere un’ordinanza per bloccare il traffico nel centro abitato di Brienza». Dopo qualche mese nuovi controlli dell’Arpab: la situazione dell’aria risulta essere sotto controllo e il prefetto sospende l’ordinanza. Ma Distefano non ci sta e «forzando anche un po’ la mano», come ammette lui stesso, emette un’ordinanza comunale per bloccare il transito dei tir nel centro abitato. E’ il luglio 2007. L’Anas ricorre al Tar ma ottiene un risultato negativo. Vincono le ragioni della comunità locale. Stessa fortuna non si

In alto a sinistra il sindaco Antonio Distefano. Accanto il cartello segnaletico che indica l’abolizione del divieto di transito. Sopra e a destra alcuni camion in entrata e in uscita da Brienza

Il Comune in attesa di risolvere il problema del transito in centro

La bretella che libererà Brienza dal traffico dei mezzi pesanti avrà quando a ricorrere al Tar - siamo a ottobre 2007 saranno gli autotrasportatori. Il Tribunale amministrativo regionale riconosce loro una perdita economica derivante dal mancato passaggio all’interno del Comune. L’ordinanza del sindaco non può più essere applicata. Dopo l’ultima sentenza del Tar, Distefano si è rimboccato le maniche e si è rimesso al lavoro. «Avevo due strade - spiega - o fare un ricorso al Consiglio di Stato oppure cercare una strada istituzionale». La scelta è caduta su questa seconda strada. Ha messo intorno allo stesso tavolo l’assessore regionale alle Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità, Innocenzo Loguercio, l’assessore provinciale alla Viabilità, trasporti e mobilità,

Pasquale Robortella, il sindaco di Sasso di Castalda, Rocco Perrone e il rappresentante del Comitato degli autotrasportatori della Val d’Agri, Donato Russo. «Ho voluto invitare tutti, proprio per evitare poi contestazioni», spiega. Insieme a loro ha trovato una soluzione, un percorso alternativo che liberi definitivamente Brienza da questo problema. La soluzione sta in una strada che colleghi il Comune di Sasso di Castalda da un lato alla SS 598 (fondovalle Agri) e dall’altro alla SS 95 Var (Tito-Brienza). Attualmente si aspetta che il percorso venga messo in sicurezza dalla Regione. E’ stato realizzato un progetto preliminare che prevede, con uno stanziamento di tre milioni e ottocentomila euro, l’adeguamento della

strada comunale di Sasso, destinata ad accogliere da subito il traffico di mezzi pesanti dalla Val d'Agri verso Potenza. In direzione opposta (Potenza - Val d’Agri), invece, gli autotrasportatori continueranno ad attraversare Brienza fino alla provincializzazione del nuovo percorso. I cittadini di Brienza, invece, sembrano rendersi conto di quanto sia vitale quella strada per i tir. C’è chi chiede solo che il traffico sia meno intenso magari nelle ore di entrate e uscita dei bambini dalla scuola (che si affaccia proprio sulla strada “incriminata”). «Ma ora spiega una bella mamma con il figlio accanto - adesso ci sono i Vigili e troppi problemi non ne abbiamo». Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

CRONOLOGIA Aprile-giugno 2007 L’Arpab segnala un peggioramento della qualità dell’aria. Il prefetto emette un’ordinanza per bloccare il traffico dei mezzi pesanti

Luglio 2007 L’Arpab segnala un miglioramento e il prefetto sospende l’ordinanza. Il sindaco Distefano decide di emettere un’ordinanza comunale. Il traffico resta bloccato e l’Anas ricorre al Tar che dà ragione al Comune

Ottobre 2007 Anche gli autotrasportatori ricorrono al Tar ma stavolta vincono. A dicembre Distefano propone al Comune di Sasso, a Provincia, Regione e autotrasportatori un’intesa. Al momento si aspetta la messa in sicurezza del percorso alternativo.

Sulla Satriano-Polla Giuliano insoddisfatto SATRIANO - Il capogruppo consiliare dell’Unione di Centro alla Provincia di Potenza, Vincenzo Giuliano interviene «sulla difficile situazione in cui sono costretti a vivere da tempo gli abitanti di Sant'Angelo Le Fratte e quanti sono obbligati ad usufruirne della Satriano di Lucania-Polla a causa della utilizzazione a singhiozzo del ponte di Picerno». Giuliano è rimasto perplesso, dopo aver ricevuto insoddisfacenti chiarimenti dall'assessore provinciale alla Viabilità, Pasquale Robortella, in merito alla proposta di attuazione di provvedimenti migliorativi sulla strada provinciale in questione e di trasferimento, da subito, della stessa arteria all'Anas. «Non è assolutamente possibile - dichiara Vincenzo Giuliano - continuare a dare transitabilità ad una strada che necessita urgentemente di apposita manutenzione così come suffragata da appositi progetti di miglioramento redatti dalla Provincia (il primo ammonta a circa 341.814,39 di euro per la messa in sicurezza e l'adeguamento della segnaleti-

ca orizzontale e verticale e l'altro si aggira sui 294.372,63 di euro per la sistemazione dei giunti di dilatazione dei viadotti) senza considerare quello che già da tempo avanzato alla Regione Basilicata di circa 4.700.000 di euro per la sistemazione dell'intera arteria gravando così, esclusivamente, nelle tasche dei poveri cittadini lucani». «Forse sarò stato poco chiaro - si interroga il consigliere provinciale - o stanno facendo finta di capirmi gli esperti amministratori provinciali? Fino ad ora, non sono state per niente comprese ed esaudite le mie richieste nonostante io abbia presentato in sede di consiglio numerose interrogazioni ben chiare. E' finita la supplenza della Provincia di Potenza in merito alla gestione dell'intera arteria! Invito nuovamente il presidente, Altobello, e l'assessore, Robortella, a porre fine a questa situazione esortandoli a sollecitare, anche con minaccia di chiusura, l'ente gestore competente in materia, vale a dire l'Anas».

Diritti umani, un anniversario A Corleto la Spi Cgil boccia che la Provincia non dimentica le iniziative del governo POTENZA - L’assessorato alle Politiche per la Pace e l’Immigrazione della Provincia di Potenza e l’associazione di promozione sociale zer0971, in occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo hanno organizzato la manifestazione “Percorsi Umani-Altrocinemapossibile”. La rassegna cinematografica “Altrocinemapossibile” che si è svolta durante la scorsa settimana e continuerà nei prossimi giorni in diverse scuole della provincia, è stata secondo quanto riferisce la Provincia di Potenza «una prima ed importante occasione per sensibilizzare le giovani generazioni sulla tutela e sul rispetto dei diritti umani». La manifestazione avrà

il suo momento centrale nel dibattito del 10 dicembre, giorno in cui ricorre il sessantesimo anniversario in cui personalità della politica, dell’associazionismo e della società civile promuoveranno una riflessione sul tema in questione. A seguire è organizzato lo spettacolo teatrale “Sulfamidico“ di Giovanni Meola, incentrato sul tema della violazione dei diritti umani. Per promuovere questo evento è stata indetta una conferenza stampa per mercoledì 3 alle 11 presso la sala dell’arco del Palazzo di Città in cui verrà presentata la manifestazione. Dopo la conferenza stampa sarà inaugurata la mostra fotografica “Un mondo di Diritti” in collaborazione con Amnesty International.

CORLETO PERTICARA - Si è tenuta sabato scorso, a Corleto Perticara, alla presenza delle delegazioni di Guardia Perticara, Gallicchio, Sant'Arcangelo, Tramutola, Grumento Nova, Villa d'Agri, Laurenzana, Calvello, un’assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di oltre trecento persone, tra pensionati lavoratori e giovani, per discutere degli ultimi provvedimenti anticrisi del governo. Bocciata completamente la cosiddetta social card, del valore di 40 euro mensili, che «si limita a una temporanea elemosina, ci teniamo a precisare che in Basilicata nella maggior parte dei comuni piccoli e piccolissimi non ci sono supermercati organizzati per poter pagare

con la card». Gli intervenuti al dibattito hanno discusso delle proposte della Cgil per affrontare la crisi e hanno invitato tutti allo sciopero del 12 dicembre chiedendo una massiccia partecipazione alla manifestazione organizzata a livello provinciale con il corteo che si concentrerà a Potenza, in località San Rocco e a Matera in piazza Matteotti. Ai lavori hanno partecipato Mario Stoppelli (segretario Lega SPI CGIL di Corleto Perticara), Orlando Natale (segretario generale SPI provinciale di Potenza), Maria Lorusso (segretario generale SPI CGIL Basilicata), Donato Allegretti (segretario generale Cdlt di Potenza), Sergio Navarra (segretario provinciale FLAI CGIL).


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Quale sede per il Parco/3: Spinoso Parla il primo cittadino Mario Solimando

Il sindaco: «Io non la chiedo la pretendo» SPINOSO - Continua il viaggio del Quotidiano all'interno dei quattro Comuni che hanno fatto richiesta della sede del Parco nazionale Val d'Agri - Lagonegrese. Oggi la parola al Sindaco del Comune che a trecentosessanta gradi domina «dall'alto della sua collina, la splendida cornice dell'Alta Val d'Agri con il lago del Pertusillo e le montagne che lo circondano». «Io non la chiedo la sede Parco Nazionale della Val d'Agri-Lagonegrese la pretendo». Per il Sindaco di Spinoso, Mario Solimando è una questione di «giustezza che Spinoso abbia la sede dell'Area Protetta”», perché Spinoso è nel «cuore di quello che è l'intera perimetrazione dell'Area, tra il massiccio del monte Raparo e il Lago del Pertusil-

lo». Quindi «togliendo queste due aree il Parco viene meno”. Una collocazione strategica per la posizione baricentrica e geograficamente a ridosso della Fondovalle dell'Agri, facilmente raggiungibile rispetto ad altre situazioni difficili da raggiungere e periferiche. Ma non è tutto, la “piccola terra di Spinoso» ha un “capitale” quello di un'oasi ambientale praticamente incontaminata. Oltre al Lago del Pertusillo, denominato “la porta d'ingresso meridionale dell'Alta Val d'Agri” come forza attrattiva turistica, racchiude “un patrimonio naturalistico di aree Sic (Siti d'Interesse Comunitario) e Bioitaly. «La stessa meraviglia - spiega il Sindaco - offerta dalle rive del lago si può ritrovare nei grandi castagneti di Contrada Ser-

ra o nella faggeta di Monte Raparo, montagna, di origine carsica che presenta anfratti e grotte». Ma non solo la pretesa del Sindaco è supportata da motivazioni storiche, iniziando dalla data della richiesta «era il 1996 - sottolinea il Primo cittadino - quando il Comune deliberò sull'adesione all'interno del Parco con l'intero territorio e già allora si pensava all'ospitalità della sede». E' una scelta precisa come asse prioritario per uno sviluppo di una «Area Sud - sottolinea Solimando - della Valle che ha avuto poca attenzione da parte di Istituzioni rispetto a determinati Comuni più grandi. Ad esempio - sottolinea - Villa d'Agri di per sé è centro di molti servizi Istituzionali e altro. Noi non abbia-

mo ne una Scuola Superiore e, addirittura, siamo privi di una Caserma dei Carabinieri. Una scelta che comunque darebbe risalto ad un centro che è stato sempre ai margini. Siamo già attrezzati per la sede provvisoria, abbiamo a disposizione un locale, pronto per l'utilizzazione mentre per la sede definitiva c'è il Palazzo Ranone, edificio realizzato nel diciotessimo secolo e ubicato sull'attuale Via Vittorio Emanuele, già in fase di ristrutturazione. Un invito - aggiunge il Primo cittadino del Paese - che faccio è anche alle forze politiche del mio comune affinchè si attivano per raggiungere questo risultato che è una “battaglia” del paese”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Rubati circa 15.000 euro

Spinoso, furto all’ufficio postale SPINOSO - Furto con scasso nella sede di Poste Italiane a Spinoso. La direttrice della filiale non poteva credere ai propri occhi. La cassaforte era aperta e svuotata dei contanti che vi erano custoditi. Secondo una prima costruzione dei fatti sarebbero circa 15.000 gli euro rubati. I carabinieri della compagnia di Viggiano stanno indagando per risalire ai responsabili. Ladri che con ogni probabilità conoscevano bene lo stabile (dove tra l'altro sono presenti gli uffici comunali). Si sono aiutati con una fiamma ossidrica e secondo una prima ricostruzione dell'accaduto avrebbero manomesso il sistema d'allarme e agito, di conseguenza, indisturbati. D'altronde il fatto che i telefoni del Comune siano stati in tilt per tutta la mattinata di ieri, la dice lunga sul fatto che i ladri hanno potuto agire indisturbati.

Rivello Perde la vita Antonio Romano di 61 anni. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio

Muore schiacciato dal ribaltabile Il corpo è stato ritrovato da un parente lungo la sp 106 RIVELLO - Ha perso la vita schiacciato dal ribaltabile del proprio camion. E' successo ieri mattina a Rivello. La vittima è un uomo di 61 anni, Antonio Romano, sposato e padre di due figli. Un incidente sul lavoro che allunga il tragico bilancio delle morti bianche in Basilicata. L'uomo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, dopo aver parcheggiato il proprio camion in una piazzola alla località Prato, ha sollevato il ribaltabile forse per effettuare un intervento di riparazione. Ma qualcosa è andato storto e il ribaltabile all'improvviso si è abbassato ed ha schiacciato Romano, uccidendolo sul colpo. Diverse persone sono transitate lungo la Strada provinciale 104 ed hanno notato il camion fermo, con lo sportello, lato guida, aperto. Ma nessuno si è accorto della tragedia fino a quando si è trovato a passare un parente della vittima. Quest'ultimo si è fermato e ha cominciato a cercare Romano insospettito dal non veder nessuno intorno al mezzo, nonostante uno sportello fosse aperto. Quindi ha fatto la drammatica scoperta ed ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Rivello, il personale del 118 e la polizia municipale di Rivello. Quando i soccorsi hanno messo in moto il mezzo e sollevato il rimorchio

Una panoramica di Rivello

hanno trovato l'uomo privo di vita e il personale del pronto intervento non ha potuto far altro che constatare la morte di Romano. La salma di Romano è stata quindi trasportata nella sala mortuaria del cimitero di Rivello e poi nella propria abitazione. Romano, originario di Rivello, utilizzava il camion per effettuare trasporti. Non si sa bene per quale motivo si sia fermato. Probabilmente si è accorto che qualcosa nel mezzo non andava bene ed ha deciso di

intervenire sollevando il ribaltabile che al momento dell'incidente era vuoto. Romano era una persona ben vista da tutti in paese, per questo la tragedia lascia sgomenta l'intera comunità che si è stretta intorno al dolore dei familiari. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio a Rivello alle 15, presso la Chiesa di Sant'Antonio. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Alta Val D’Agri Il presidente conferma. Intanto resta indetto l’incontro con De Filippo

Consorzio, saranno pagati gli stipendi VILLA D'AGRI - Nonostante la crisi regionale, per ora resta confermato l'incontro dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri con il presidente della Regione Vito de Filippo e le tre Organizzazioni sindacali regionali della Cgil, Cisl e Uil. Incontro che si svolgerà domani 3 Dicembre alle ore 16 nella sala consortile. Nel frattempo dai vertici dell'Ente Bonifica la presidente Adriana Petruzzi in una dichiarazione rilasciata alla Rai ha ribadito e confermato ufficialmente “il pagamento di tutte le spettanze di mensilità in ritardo, tranne la tredicesima”. Una conferma che ha rincuorato i lavoratori dell'ente. “L'incontro - come hanno sottolineato più volte i rappresentanti sindacali aziendali, Andrea La Salvia della Flai - Cgil e Antonio Santomartino del-

La sede del Consorzio

la Fai - Cisl - sarà, comunque, occasione per rivedere oltre alla questione dei ritardi di pagamento delle mensilità anche quella di una serie di problematiche che “attanagliano la vita quotidiana dei 123 dipendenti dell'ente ol-

tre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso”. Problematiche racchiuse nel documento inviato al Presidente De Filippo, sottoscritto e firmato dai rappresentanti sindacali della Fai-Cisl, Antonio Santomartino e An-

drea La Salvia della Flai-Cgil, nell'assemblea dei lavoratori tenutasi nella prima settimana di Novembre. Diversi i problemi rappresentati all'interno del documento come quello delle 37 unità lavorative con rapporto di lavoro “Otic. Sette mesi ciclico” che non percepiscono da alcuni anni il sussidio di disoccupazione erogato dall'Inps” chiedendo anche all'amministrazione dell'Ente di effettuare un contratto integrativo aziendale di II livello, alle 18 unità che operano con contratto a tempo determinato, assunti con rapporti di lavori per svolgere mansioni di operai invece svolgono lavoro di fasce superiori. Vertenze e contenziosi avviati dai lavoratori per far riconoscere i propri diritti. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Approvato il progetto della Cm

Lauria, cambia la raccolta rifiuti LAURIA - Cambiamenti in arrivo per la raccolta dei rifiuti nel Lagonegrese. Nuovo stop alla discarica di Carpineto e un progetto per la differenziata nel Lagonegrese che potrebbe far lievitare le tariffe. Se da un lato la Regione Basilicata ha nuovamente posto uno stop alla realizzazione del Nuovo sistema integrato per la gestione dei rifiuti previsto alla località Carpineto di Lauria, dall'altro i sindaci del Lagonegrese stanno per avviare il progetto della raccolta differenziato sulla scia del progetto pilota realizzato alla Comunità Montana Lagonegrese. Per quando riguarda il Sistema integrato di località Carpineto, l'ennesimo stop è arrivato dalla Regione sulla scorta di una segnalazione inoltrata da una società che aveva partecipato alla gara di appalto per l'esecuzione dei lavori. Quest'ultima ha sollecitato la Regione ad intervenire chiedendo se l'area di Carpineto, individuata per il nuovo sito, è di interesse minerario. Se così fosse, a questo punto, al Comune di Lauria, per procedere, sarebbe necessaria anche l'autorizzazione dell'Ufficio Cave della Regione Basilicata Pisani allora ha sollecitato la Regione Basilicata ad intervenire con i suoi uffici, per convocare tutte le parti interessate, e capire cosa bisogna fare realmente per risolvere la questione. «È incredibile - dice Pisani - che alla fine la Regione, che ci finanzia l'opera è poi quella che ci mette ostacoli, ci obbliga

Un mezzo per la raccolta

ad andare al Tar per avere autorizzazioni». Per la differenziata, invece, diversi sindaci dei Comuni del Lagonegrese hanno già deliberato a favore della raccolta differenziata che prevede una gestione consortile secondo il progetto pilota realizzato dalla Comunità Montana Lagonegrese. L'ente montano ha già comprato i mezzi che saranno utilizzati, ora in deposito presso la sede di Nemoli, e previsto diverse isole ecologiche. Ieri sera c'è stato un ulteriore incontro per discutere anche del bando per affidare la gestione. Una gestione della raccolta differenziata che nell'appalto prevederà anche altri compiti come la pulizia delle strade interne del centro storico e lavori nei cimiteri. Un passo avanti per la tutela dell'ambiente che però potrebbe portare più di un sindaco, tra quelli che aderiranno al progetto, a far lievitare le tariffe della Tarsu. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it


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Venosa Intervista al segretario sezionale del Pd

Operazione nei circoli privati

Dinapoli: «Sull’Informagiovani sono abbastanza soddisfatto»

Venosa, sorpreso con hashish Arrestato dall’Arma

VENOSA - «Sono abbastanza soddisfatto». Il segretario del Pd Dinapoli commenta con queste parole l'avvenuta pubblicazione del bando relativo all'Informagiovani. «Ho apprezzato lo sforzo della giunta - ha ribadito, raggiunto telefonicamente - che ha fatto sue alcune istanze che io ho fatto emergere durante il Consiglio comunale del 29 settembre scorso. Alcuni passaggi del mio discorso - sottolinea - sono stati percepite. Mi riferisco alla durata di un anno del servizio e non di 4 come è stato anche negli anni che hanno preceduto questa giunta. Spetterà al prossimo consiglio che sarà eletto a giugno, stabilire le nuove linee sulle politiche giovanili della città. Un altro punto è riferito all'apertura a tutti i soggetti e non solo cooperative, come possibili partecipanti al bando. E poi conclude - è scomparso dal bando il servizio Urp che sarà espletato, come del resto avevo più volte ribadito nei miei interventi in seno al Consiglio, da personale interno al Comune». Nessuna ulteriore frattura all'interno del Pd venosino, dunque. Il

VENOSA - E’ sorpreso con tre grammi di hashish all’interno di un circolo privato di Venosa. Per questo i carabinieri della compagnia di Venosa, nell'ambito di una serie di servizi finalizzati ad arginare il fenomeno dell'uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti che insistentemente si registra nel centro oraziano, ha tratto in arresto R.N. di 55 anni per spaccio di droga e detenzione illegale di munizioni per armi comuni da sparo. L’operazione parte quando i carabinieri avevano registrato un notevole andirivieni di giovani nei pressi di alcuni circoli privati, soprattutto nel fine settimana. Intorno alle ore 23 di sabato scorso, i carabinieri hanno fatto irruzione all'interno di uno di questi circoli. Procedendo a perquisizione personale nei confronti delle persone presenti all'interno dell'attività, i carabinieri hanno rinvenuto, nella disponibilità della persona tratta in arresto, tre grammi di hashish ed una cospicua somma di denaro. «ritenuta - spiega la

Uno scorcio di Venosa

segretario, mette a tacere anche quelle voci che lo davano all'oscuro della pubblicazione del bando, anche se lascia intendere che non tutti i commi del bando lo trovano favorevole: «la soddisfazione non è totale». Anche se alla fine della telefonata ribadisce con forza: «Basta con la questione dell'Informagiovani. E' il tempo di occuparsi di cose più serie che riguardano l'intera collettività della città di

Lavello Iniziativa al centro sociale

Artigianato locale in esposizione LAVELLO - Un presepe intagliato nel legno di ulivo . E' l'opera esposta presso il centro sociale Di Gilio di Lavello di Michele Duino. L'esposizione nell'ambito di una mostra dell'artigianato organizzata dalla consulta degli anziani. Questa una delle tante attività promosse per valorizzare la struttura del centro sociale Di Gilio. Mostra dei paesaggi artigianali, questo il titolo della manifestazione che ha riscosso un grande successo di pubblico. «Il centro Sociale di Lavello - fa sapere Antonino Capuano, vice sindaco, assessore allo sport - deve necessariamente cambiare volto, deve diventare sempre più luogo, di incontro , mostre, teatro, concerti, di discussione ed elaborazione politica sociale e punto di riferimento per gli anziani e dei giovani della città , questa è l'azione dell'amministrazione comunale di Lavello sta mettendo in atto con una serie di iniziative che tratteranno con i giovani e con gli anziani tutte le tematiche sopra elencate. Lo scopo di questa iniziativa - spiega Capuano - è spingere le tantissime persone che hanno la passione del lavoro artigianale a metterle insieme e in futuro creare un mercatino dell'artigianato a Lavello». da. ma.

Venosa». E la firma del documento programmatico dei giorni scorsi guarda proprio in questa direzione: regolamento urbanistico prima di tutto e poi le problematiche relative ai consorsi. Per questi ultimi un passo è stato già fatto: sul sito internet si legge «i candidati che hanno superato la prova di preselezione che le prove scritte per il concorso in oggetto (2 posti di Istruttore Direttivo Assi-

stente Sociale - Categ. D1 con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato ndr) e previste per giovedì 27 novembre 2008, alle ore 9,00 e venerdì 28 novembre 2008 alle ore 9,00, sono state rinviate a data da destinarsi». Solo un caso? Questo non lo sappiamo. Di certo l'operazione «trasparenza» dettata dal nuovo corso di Dinapoli è appena cominciata. gio. ros.

Carabinieri

nota dei militari dell’Arma provento dell'attività di spaccio. La perquisizione poi, è stata estesa alla sua abitazione, ove è stato rivenuto materiale per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione, una dose di eroina, semi di marijuana, 90 cartucce calibro 22 ed una cartuccia calibro 38. Sono state inoltre contestate violazioni amministrative - riprende la nota - alla titolare del circolo privato in quanto durante il controllo, all'interno del locale, erano presenti tre persone non iscritte nell'apposito registro dei soci».

Acerenza, grande successo per “Petramorphosis” ACERENZA - Successo e ammirazione per “Petramorphosis”, il concertospettacolo arrivato nella cittadina acheruntina sabato scorso nella suggestiva cornice del museo diocesano. Alla presenza dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti e del sindaco Antonio Giordano, è stata replicata in due spettacoli, con un pubblico selezionato e incuriosito dal tema profondo e di forte riflessività e introspezione. La ricerca della città madre, la spiegazione della creazione dell'uomo, la scelta della giusta e retta via dell'essere umano e la guida di esso. Una pièce teatrale che lascia ampio spazio alla interpretazione soggettiva e che, proprio per il suo adattamento ai più svariati luoghi del tour teatrale , lascia che lo spettatore diventi attante in un gioco mimetico e diegetico. La ricercatezza dello stile, sia nel testo che nell'immagine, la cura di dettagli luminosi,dell'inventiva e della creativi-

tà in ogni setting, portano la firma del regista acheruntino Canio Giuseppe Giordano, nuova promessa in ambito teatrale, che ha fatto diventare teatro, il viaggio della scoperta e della continua ricerca verso cui l'uomo contemporaneo si spinge. «L'aspetto cromatico riferisce il regista Giordano - e la dicotomia tra il bianco e il nero, filo conduttore della rappresentazione, non sono

altro che la continua presenza del bene e del male, del loro continuo convivere, nonché la personificazione di due mondi differenti, l'oriente e l'occidente, come nel dialogo che accompagna la narrazione». Uno spettacolo dove la danza, la musica e arte teatrale si mescolano e viaggiano parallelamente. Un gruppo giovane che dopo l'esperienza del master in organizzazione eventi ha fatto della formazione un lavoro. Importante anche il lavoro di ricerca e organizzazione del tour manager Marcello Grieco, che, come riferisce nell'intervista, ha scelto tappe lucane tra le più disparate che potessero conciliare la bellezza storica con l'aspetto futurista della pièce, mettendo a frutto le nozioni del master. Un lavoro completo e di spiccata originalità futurista in cui nulla è figlio del caso, e che ogni sua sfumatura ha un ben preciso perché. Enza Saluzzi

LA LETTERA IN riferimento all'articolo di Antonio Pettorruso della Primavera Lavellese che <alza il sipario su presunte incompatibilità tra consiglieri comunali,incarichi, prestazioni di lavoro>, affermo che l' unica incompatibilità che ho riscontato in quello che dice riguarda queste gratuite affermazioni. Non c'è bisogno di alzare un sipario, i fatti sono ben visibili; ma lui da bravo illusionista, usa numerosi espedienti per confonderli. I numerosi articoli che ha pubblicato il consigliere di minoranza Antonio Pettorruso dimostrano che molte delle sue affermazioni sono pure improvvisazioni. Il fine è quello di mettere in cat-

Angela Romano: «Da Pettorruso solo bugie» tiva luce il lavoro svolto dall'amministrazione comunale e per stare sempre al centro dell'attenzione non ha esitato a ricorrere a calunnie che ledono e offendono la dignità di chi in questi ultimi tre anni ha cercato di svolgere una serie di attività a favore delle categorie protette. Nel suo articolo il consigliere, non si è sufficientemente informato. In quanto avvocato, non gli mancano certamente i mezzi per documentarsi. Gli faccio dunque presente che la qualifica di centralinista e collaboratri-

ce amministrativa l'ho conseguita nei 24 mesi di tirocinio formativo svolto fino al luglio 2008 con bando pubblico N° 3/2003 avente ad oggetto: < Borsa Lavoro con la Regione Basilicata>, in favore delle categorie protette, Legge 68/99 per 24 mesi,il tutto a carico della Regione, Dipartimento Formazione Cultura e Sport. Con D.G.R., N° 1669 del 22 ottobre 2008 la Regione Basilicata Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport, Ufficio Lavoro e Territorio, ai sensi dell'art. 47 < Inserimento

lavorativo dei soggetti diversamente abili della Legge Regionale 6 agosto 2008 N° 20 nell'assestamento del bilancio che testualmente recita: La Regione Basilicata, ai fini dell'insediamento lavorativo dei diversamente abili di cui alla legge 2 marzo 1999 N° 68, in attuazione dell'intesa sancita di Conferenza Unificata Stato- Regioni- Città -Autonomie Locali in data 7 dicembre 2006 promuove progetti speciali finalizzati a realizzare la prosecuzione del rapporto lavorativo a tempo determinato tra gli Enti

pubblici e i lavoratori diversamente abili che hanno svolto esperienze lavorative <Borse Lavoro> della durata di 24 mesi, presso le medesime amministrazioni pubbliche. A tal fine la Regione riconosce agli Enti promotori un contributo economico di 10.000 Euro annui in ragione di una percentuale non superiore al 75 per cento del lavoro lordo, per un massimo di trentasei mesi Informo che anche se c'è l'obbligo di assumere nei posti scoperti,Art. 3 della

Legge 68/ 99, mi sono accontentata di un Part Time e non sono stata remunerata due volte, come afferma l'articolo del consigliere, ma fino ad oggi non ho ricevuto nemmeno un gettone di presenza per i Consigli comunali svolti. Prima che Pettorruso sollevasse il problema dell'incompatibilità della mia prestazione di lavoro che fa parte della Legge 30, ex Legge Biagi, il Segretario Generale e il Sindaco avevano già posto un quesito agli Organi superiori di competenza e siamo tuttora in attesa di una risposta scritta. Angela Romano Consigliere comunale di maggioranza


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Atella Intanto è partita la gara d’appalto per l’ampliamento del sito di stoccaggio

Discarica: tra luci e ombre Il circolo di Alleanza nazionale analizza i pro e i contro ATELLA - La discarica consortile di Atella Rionero torna a far parlare di se. Giunta quasi a saturazione, dopo anni di attività, è già partita la gara d'appalto per la costruzione di un secondo sito dove saranno stoccati i rifiuti provenienti da diversi comuni. Nel frattempo sul passato della discarica sita in periferia in contrada Cafaro si sono insinuate delle ombre. Si parla di denunce fatte ai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Potenza nei confronti di due persone per la gestione dell'impianto che non risulterebbe a norma. Inoltre diversi proprietari terrieri del suolo su cui dovrebbe sorgere la nuova discarica si sarebbero opposti sia alla costruzione che all'esproprio del terreno chiedendo un incontro con l'amministrazione comunale. E' così partita una interrogazione consiliare da parte di Alleanza Nazionale, gruppo all'opposizione nel comune di Atella, per conoscere la veridicità di queste affermazioni sulla vecchia discarica e per conoscere la situazione generale allo stato attuale dei

A sinistra la vecchia discarica, sopra dove nascerà la nuova

lavori di ampliamento della nuova discarica intercomunale di Atella Rionero. «La ragione per cui si è arrivati alla saturazione della discarica risiede nel fatto che i comuni limitrofi di Barile, San Fele, Ruvo del Monte e Rapone hanno ottenuto dalla Regione Basilicata un'auto-

Contrada Bicocca di Melfi

Settanta famiglie senza gas metano MELFI - Agosto 2008. Diversi cittadini acquistano a Melfi, accoglienti villette bi - familiari a schiera in contrada Bicocca, precisamente in via Eugenio Montale. Decidono di andare ad abitare in quella che è riconosciuta come la nuova zona di espansione urbanistica della città federiciana. Fin qui nulla di anomalo, se non fosse che per le circa settanta famiglie interessate, si evidenzia subito un problema. Manca il gas. La rete del metano non copre quest'area. I malcapitati cittadini ovviamente ritengono che il problema possa risultare risolvibile in poco tempo. Sbagliato. Dicembre 2008, a quattro mesi di distanza, la questione resta ancora irrisolta e quel che è più grave ai cittadini viene anche propinata la solita solfa del palleggio delle responsabilità. L'Astor, la ditta che ha costruito le villette, sostiene che tutto è stato fatto, e che tutta la documentazione atta a garantire l'allacciamento della rete del gas, non presenta anomalie. In parole povere per l'Astor tutto è pronto. Di diversa opinione l'Italgas e anche il comune di Melfi. Per loro mancherebbero ancora degli atti e soprattutto tutte le verifiche necessarie per consentire l'allacciamento. Un vero ed autentico rebus, che ricade sempre sulle spalle dei cittadini, costretti ad affidarsi ai bomboloni per avere nelle proprie abitazioni il gas. Bomboloni che hanno un costo. In media occorre una bom-

bola ogni tre giorni. Il costo della singola bombola è di 28 euro. Alla fine del mese, la spesa sostenuta di questi tempi è tutt'altro che esigua, anche perchè le famiglie hanno già dovuto sostenere un costo iniziale di 250 euro per modificare le caldaie che inizialmente erano predisposte al funzionamento a metano. Non è tutto, perché questa modifica spesso porta le caldaie ad andare in tilt, anche perché costrette a funzionare diversamente rispetto alla loro predisposizione originaria. Come se non bastasse vi è anche un problema sicurezza, perché le famiglie per non restare a secco in questo periodo particolarmente freddo e dunque bisognoso di calore, fanno il pieno di bombole, anche 4 o 5 per volta. Bombole che sono tenute sui balconi, non proprio il massimo. Insomma una situazione insostenibile e difatti le 70 famiglie melfitane sono esauste ed assai arrabbiate. Dal palazzo di città fanno sapere che si sta facendo di tutto per risolvere nel più breve tempo possibile il problema. E' ora che Astor ed Italgas trovino un accordo. Natale sta arrivando e non sarebbe male che come regalo, che queste 70 famiglie di Melfi ricevessero il gas nelle proprie case, così come avevano pattuito al momento di comprare la nuova casa e così come sarebbe naturale e scontato alle soglie del 2009. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

rizzazione per lo smaltimento dei rifiuti - spiega il presidente del circolo atellano di An Luigi Lorusso - per cui quella discarica che doveva durare 10 anni con sei comuni ad afferire ha di molto diminuito il proprio tempo di riempimento. Un'altra ragione fondamen-

tale della saturazione risiede poi nel fatto che non è mai stato messo in funzione un preselettore automatico che pure c'è in giacenza presso la discarica. In questo modo si sarebbe fatto più spazio. Le ragioni per cui non è mai entrato in funzione le ignoro, forse per moti-

vi tecnici forse per motivi ecologici”. La posizione di An in consiglio comunale è favorevole all'ampliamento. “Se viene fatto nel rispetto di tutti i criteri noi siamo concordi” afferma “l'autogestione delle risorse attive e passive è anche una forma di federalismo. Siamo stati

disponibili al colloquio con la maggioranza e prendiamo atto con soddisfazione che una situazione trascinata da alcuni anni oggi sta avendo una risoluzione. Aspettiamo però ancora una risposta all'interrogazione consiliare”. Una nota negativa deriva dalla gestione fatta dall'amministrazione comunale sulle risorse ricavate dalla discarica, uno dei motivi che hanno poi portato alla caduta della precedente giunta comunale. «Ci permettiamo di fare un'unica critica - prosegue Lorusso - la passata discarica è stata per il comune una miniera d'oro, proprio a causa dell'affluenza degli altri comuni, ma quei fondi il comune di Atella li ha spesi in mille rivoli e non ha fatto una sola opera finita. Ci siamo trovati con la discarica, piena senza soldi e senza un'opera fatta. L'amministrazione comunale non ha saputo gestire oculatamente i proventi derivanti dalla discarica e la città di Atella non ne ha tratto alcun beneficio”. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Un centro ludico a Leonessa Il Comune stanzia 150.000 euro MELFI – Sempre grande attenzione dell’amministrazione comunale per le frazioni della città, per le zone che sono più lontane dal centro e che vedono tanti melfitani aver giustamente diritto ad una vita che non soffra del fatto di esser lontani. La conferma nel fatto che, come comunicato attraverso l’organo informativo, “la Giunta Comunale ha approvato il progetto per la realizzazione d’un centro ludico nella frazione di Leonessa”. Si tratta di un centro di forte aggregazione per i cittadini di una comunità che si trova dalle parti dell’area industriale, pensando ai giovani ma anche agli anziani, ed il tutto sarà dotato di dotazioni diverse, dalla biblioteca alla sala audiotelevisiva, dal parco giochi in favore dei più piccoli al campo di bocce per chi è avanti con gli anni. Spesa prevista, 150.000 euro, e il tutto sarà importante per rimettere a posto e rendere fruibile al meglio per tale scopo, la vecchia scuola elementare e materna presente a Leonessa, un manufatto che si trova al centro di un nucleo di abitazioni rurali, e che sarà risistemato, internamente ed esternamente, per accogliere appunto il nuovo centro di aggregazione per anziani e giovani della stessa frazione, al servizio della comunità. Vi si dovranno svolgere attività socio culturali, ludiche, di tempo libero per grandi e piccini, con un bel parco giochi

Uno scorcio di contrada Leonessa

esterno, completo di arredo opportuno come panchine e cestini, prato oltre a campo di bocce per anziani e spazi interni per incontri, attività diverse, zo-

na ricreativa, servizi, biblioteca. Inoltre vi sarà la messa a norma degli impianti tecnologici, dai computer alla sala tv, dalla zona per ascoltare radio a

quella dedicata alla lettura, in modo che tutti gli abitanti della frazione di Leonessa, nel loro essere, non abbiano per forza necessità di dover giungere in città per disporre dei servizi in tal senso, ma godano la propria area, al meglio, confrontandosi con attività diverse, ed interessanti, siano essi giovani o adulti, ragazzini o anziani, grazie al centro ludico e di aggregazione che a breve sarà disponibile proprio a due passi dalle loro case. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it

Melfi, migliorano i servizi al cimitero L’emergenza dei mesi scorsi è finita Dopo le polemiche degli scorsi mesi sembra essersi risolta l’emergenza sulla gestione del cimitero di Melfi. Con regolare gara di appalto l’amministrazione comunale ha assegnato ad una società di Napoli i servizi cimiteriali della struttura. I soci partenopei del gruppo, “I cipressi” hanno così immediatamente preso in consegna il lavoro che oggi svolgono con grande professionalità. Il cimitero appare trasformato. Pulizia e decoro sono l’immagine migliore che oggi nota chiunque si reca in visita ai propri cari estinti. Viali perfettamente ripuliti e ben mantenuti, prati curati e rifiuti tutti ordinatamente raccolti in appositi contenitori, accolgono il visitatore abituale che finalmente apprezza l’ordine ristabilito. Sono assai lontane adesso le polemiche legate ad una presunta cattiva gestione precedente che aveva provocato il malumore di tanti. La gente lamentava, spesso a ragione, la pessima abitudine di chi get-

tava fiori ormai secchi, acqua maleodorante e vecchi lumini in prossimità di loculi vuoti oppure non ancora assegnati. Così facendo, pochi maleducati avevano reso il cimitero di Melfi una struttura che appariva sporca e trascurata. Cattivo senso civico di alcuni e poca solerzia o reale impossibilità nella pulizia di una struttura divenuta imponente, dopo la realizzazione della nuova parte alta, avevano fatto scattare le proteste dei melfitani. La gestione di un cimitero rappresenta un servizio fondamentale per qualsiasi comunità. Un luogo particolare dove chi si reca non ha tempo e nemmeno la voglia di trovarsi a fare i conti con disservizi causati dal malfunzionamento della struttura. Si trattava di una situazione in cui, purtroppo, nei mesi scorsi si trovavano proprio i cittadini di Melfi. Oggi la società, “I cipressi” ha messo fine a tanto disordine. vi. la.


Matera Martedì 2 dicembre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Montescaglioso

Policoro

Sicurezza

Controlli dei Nas

Le scuole materne restano chiuse

Cibi mal conservati in un supermercato

a pag. 35

a pag. 38

Il Totocafè di via San Pardo festeggia il premio di alcuni clienti

Otto superfortunati Vincono 211.000 euro giocandone 80 al Totocalcio LA NOVITA’ Parcheggi Rimodulazione per 6,2 milioni LA GIUNTA comunale di Matera ha deliberato la rimodulazione degli interventi per la realizzazione di parcheggi di accesso agli antichi rioni Sassi e al centro urbano. Il provvedimento consentirà di utilizzare 6,2 milioni di euro per riprogrammare le opere legate al Sistema di accesso al centro urbano e ai Sassi. Un intervento necessario che dovrà inevitabilmente aiutare i cittadini ad accedere al cuore della città con una riprogrammazione che punta a migliorare l’utilizzo dei fondi a disposizione per i quali ci sono da auspicare una serie di interventi rapidi. Le risorse residue sono riferite a tre parcheggi non realizzati per motivi tecnici in via Gramsci e nelle zone di San Rocco e Sant'Agostino. La somma a disposizione consentirà, con la ridefinzione dei progetti, di realizzare nuovi ed interessanti interventi in diverse zone con parcheggi che sono previsti poi anche in via Gramsci (per una somma di 2,1 milioni di euro), via San Rocco (per 1,1 milioni di euro) e infine via Lanera-via Castello a ridosso del campus universitario (tre milioni di euro).

Il Totocafè fortunati dove sono stati vinti 211.000 euro

SONO 211.000 euro i premi vinti da otto superfortunati con una giocata al Totocalcio di soli 80 euro. La vincita ha riguardato dei clientidel Totocafè di via San Pardo che sono riusciti ad indovinare i pronostici della settimana conquistando una cifra complessiva che supera i 26.000 euro a persona. Una soddisfazione non da poco che dovrebbe consentire agli otto di festeggiare il Natale con largo anticipo e certamente nella maniera migliore. Le voci di queste ore hanno permesso anche di individuare una sorta di identikit dei vincitori,

ci sarebbero un pensionato, un medico e due impiegati statali insieme ad un amatore della pesca. Insomma un risultato di tutto rispetto che va poi ad aggiungersi agli altri premi e vincite che la città di Matera ha potuto garantirsi negli ultimissimi tempi. A cominciare dal milione di euro vinto con un “Gratta e vinci” nella tabaccheria Lisurici nell’ottobre scorso, un risultato di cui si ignora ancora chi è stato il fortunato vincitore baciato dalla buona sorte. a pag. 33

CLIK SULLA CITTA’

Diventano realtà i parcheggi rosa, scelte otto aree di sosta Il Comune di Matera ha realizzato otto aree di sosta riservate ai veicoli di donne in gravidanza o che abbiano un bambino fino a un anno. Gli spazi, delimitati da strisce rosa e con un cartello indicatore, sono stati già realizzati dall’ufficio traffico del Comune in via XX Settembre, nel parcheggio antistante la casa comunale, nei pressi di via Marconi e via Persio dove sono allocati i mercati ortofrutticoli, degli uffici postali di via Liguria, via Mattei e via Passarelli, in piazza Matteotti e nei prossimi giorni in piazza San Francesco d’Assisi. Un progetto già annunciato da tempo che diventa realtà, proprio ieri mattina la città ha visto apparire per la prima volta i cartelli e le strisce rosa. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa da Nicola Letizia che si fece promotore nella precedente amministrazione quando era capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale dell’iniziativa: «È con grande soddisfazione che a distanza di poco più di 2 anni dalla sua approvazione in Consiglio Comunale, le

strisce rosa, sono diventate una realtà» scrive Letizia. «L'ordine del giorno approvato il 26 gennaio 2006 all'unanimità, fu sottoscritto da altri 19 consiglieri e riguardava l'individuazione di posti auto nelle vie della città di Matera da riservare a donne in stato di gravidanza o neo mamme. Oggi, con una nuova Amministrazione si concretizza quell'ordine del giorno. Finalmente, spariscono i colori politici e trionfa l'interesse dei cittadini. Si dà merito a questa Amministrazione di aver dato seguito a quell'ordine del giorno che aveva ed ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita che anche nella nostra città viene spesso messo in discussione. Con il sempre crescente aumento del traffico cittadino, risulta sempre più difficoltoso trovare parcheggi liberi, anche a pagamento, sia nel centro della città che in tutti quei luoghi maggiormente frequentati dai cittadini, con la conseguenza di esasperare coloro i quali vorrebbero parcheggiare il proprio veicolo.

La magia di colori e profumi da Mario DI CAROLINA BENINCASA NON trovo altro modo per intestare un pensiero che narra dello splendore del cromatismo della flora dei vari climi che interessano terre lontanissime fra loro ma che nel magico negozio di Mario, sono vicinissimi gli uni agli altri. Il negozio di Mario!, lo definirei un laboratorio della mente e del cuore perché questi sono gli elementi che governano il Suo agire . Il locale non è grande, anzi è abbastanza raccolto ,facilitando , vieppiù il colloquio fra il titolare ed i vari clienti. Entrando non si percepisce il solito odore pungente di fiori di foglie, ma una atmosfera serena accogliente che, inevitabilmente coinvolge tutti. La conversazione dai temi più disparati è immediata, la cordialità, la serenità avvolge gli astanti al pari del tenue delicatissimo profumo che aleggia nell'aria. Mi guardai intorno, la prima volta che entrai , comprendendo immediatamente di trovarmi in un luogo speciale. Rose, tulipani, orchidee non erano delle dimensioni o colori che potevo osservare altrove. Delicatissime rose dal gambo lungo e non come siamo abituati a ricevere ed a donare, ma dai colori tenuissimi, dalle sfumature rarissime le sofisticatissime orchidee non facevano eccezione e gli anturium!!!! In qualità di docente di Geografia devo conoscere la flora del Pianeta e l'amore , più che il dovere , mi ha permesso di penetrare (se pur non de visu) nei segreti delle foreste tropicali, equatoriali, nella bellissima macchia mediterranea ,vivendo la gioia della diversità, lo splendore dei diversi colori e forme della flora terrestre. Ammetto di avere una conoscenza non trascurabile su tale coinvolgente tema; ebbene, ogni qualvolta mi reco presso il locale di Mario anche solo per un saluto od una chiacchierata, scopro un fiore, una pianta nuova. E sono scoperte che donano gioia al cuore. Un tuffo nei tropici, o nella intricata foresta a galleria e la mente va in quei luoghi antichi, catartici. Magia. E, mentre osservo deliziata, la mente trasportata verso altri climi, altre realtà, ecco un'altra magia prendere forma. Mario sceglie da fiori dall'intenso color viola e boccioli che sembrano abbiano rapito al sole la luminosità. Foglie di monstera, semplici graminacee, un vassoio di vimini ed ecco un bouquet che narra dei colori autunnali e primaverili assieme. La gioia di vivere domina la melanconia dei colori più pacati ,e la mente, il cuore sorridono davanti a quel messaggio di vita. a pag.30


30 Matera Rischio criminalità, la città dei Sassi tra le più sicure d’Italia per numero di reati denunciati Martedì 2 dicembre 2008

Sempre più vicini alla gente Carabinieri e poliziotti di quartiere anche nelle zone periferiche CURIOSITÀ e rispetto nei confronti di poliziotti e carabinieri di quartiere: hanno accolto così, ieri, i residenti di via San Pardo il potenziamento del servizio di prossimità. Arma dei carabinieri e Polizia di Stato, quindi, ancora più vicini ai cittadini. A Matera (in contemporanea con altre 46 province), da ieri il servizio è stato esteso a nuove zone della città: non più solo nel centro storico, poliziotti e carabinieri di quartiere sono presenti anche nelle aree periferiche, dalle 8 alle 20. In particolare, sono interessati il rione Piccianello e l'intera area compresa tra via Dante, via Nazionale, via Aldo Moro e via Manzoni. Il Ministero dell'Interno ha accolto la richiesta formulata su proposta del Prefetto di Matera, sentito il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Per l'estensione del servizio di quartiere è stato necessario l'incremento del numero di agenti e carabinieri che sono impegnati, esclusivamente, nell'esecuzione di tale importante servizio, svolto nell'interesse della collettività: a seguito di tale estensione, il numero dei poliziotti e carabinieri di quartiere è stato aumentato da 4 a 6 per la Polizia e da 2 a 4 per l'Arma. Nel centro di Matera, le figure di poliziotti e carabinieri di quartiere sono ormai un punto di riferimento per i cittadini: quello iniziato ieri è un servizio rivolto in modo particolare agli anziani che, proprio nelle aree periferiche possono vivere problematiche che vengono immediatamente recepite dagli uomini che svolgono servizio di prossimità. Come la vecchietta che segnala, per timore di cadere, la presenza del manto stradale dissestato o i cittadini esasperati per le macchine in doppia fila (è accaduto durante il “debutto” di poliziotti e carabinieri di quartiere in via San Pardo) che chiedono un intervento tempestivo. Grazie alle capacità dei singoli uomini, scelti in base alla propensione per i rapporti umani, i materani accorciano le distanze con le forze dell'ordine. «E' un buon servizio anche

LA STATISTICA

Il “debutto” dell’implemento del servizio di prossimità tra via Nazionale e via San Pardo (foto Videouno)

per gli anziani. A Matera siamo ancora tranquilli - afferma nel negozio di frutta e verdura di Via San Pardo Angelo Digirolamo - ma la presenza di carabinieri e poliziotti nel nostro quartiere infonde ulteriore sicurezza». Figure che alla pistola, al palmare e al cellulare affiancano intuito e spiccate capacità relazionali. «Fa sicuramente piacere afferma Rocco Petragallo, titolare di una salumeria in via San Pardo - perché da essere zona centrale questa è diventata una zona semiperiferica.

A causa della vicinanza con la stazione di Villa Longo, spesso da queste parti arrivano zingari e rom. Chiedono offerte, generi alimentari: a me piace collaborare ma c'è un limite». Anche per Pietro Danzi, della tabaccheria di via San

sempre più pressante richiesta di sicurezza. Infatti, lo scopo precipuo dell'attività portata avanti dalle forze dell'ordine è quello di avvicinare la gente per intuirne e valutarne necessità e bisogni, sì da offrire soluzioni immediate e, soprattutto, infondere quel giusto senso di sicurezza e tranquillità, essenziali ed imprescindibili nella società contemporanea». I cittadini, in più occasioni, hanno dimostrato di apprezzare la presenza in città degli agenti e dei carabinieri impegnati nel particolare servizio, con i quali si è instaurato, da subito, un rapporto di fiducia massima. Militari e agenti che svolgono servizio a piedi riescono infatti ad entrare in sintonia con i materani che, talvolta, sono più refrattari ad avvici-

nare personale a bordo di Gazzelle o Pantere. Fin dagli esordi del servizio (i poliziotti di quartiere operano da dicembre 2002), poliziotti e carabinieri di quartiere, si sono distinti e si sono fatti apprezzare per la professionalità, dimostrandosi, sempre, pronti a recepire le istanze e fornire suggerimenti e consigli. «Il poliziotto e il carabiniere di quartiere - conclude la nota - rappresentano l'essenza della polizia di prossimità, in quanto, nel quotidiano rapporto con la gente, integrano, magnificamente, il dispositivo territoriale di controllo del territorio, rafforzando, ulteriormente, il livello di sicurezza avvertita, già garantito dai presidi fissi e dalle pattuglie automontate». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Oggi vertice fra gli operatori del Cpss e il dirigente dell’Ufficio Sassi

Segue da pag.29

Magia di colori da Mario E se la destinataria è una giovane fanciulla, ecco piccole calle bianche il cui gambo è avvolto delicatamente, quasi a simboleggiare la vita non ancora sbocciata interamente ed accolte fra delicatissime foglie, simbolo di speranza di un futuro felice. Altrove ho sempre lottato per non far avvolgere i fiori nelle solite reti che facevano dei bouquet qualcosa di molto simile a pesci pescati e soffocati. Questi orrori non esistono fra le mani dell'artista Mario. Talvolta la composizione è raccolta ma da un delicatissimo velo in perfetta armonica croma-

Pardo, si tratta di un ottimo servizio. «Da evidenziare come, dal suo esordio e avvio, il servizio di “Poliziotto e Carabiniere di quartiere” ha guadagnato la massima approvazione della gente, hanno affermato in una nota congiunta il Comando provinciale dei carabinieri e la questura di Matera- in quanto ritenuto un segno tangibile di quel concetto di “prossimità” e vicinanza sempre più reale alle molteplici esigenze della collettività e, contestualmente, una risposta positiva alla

MATERA è la provincia italiana con il rapporto più basso tra popolazione e numero di reati commessi nel primo semestre del 2008 (103 ogni diecimila abitanti) e tra le più “sicure” per numero di crimini denunciati (2.117 fino a giugno). I dati sono stati presentati ieri dal “Sole 24 Ore” sulla base delle rilevazioni del Ministero dell'Interno secondo cui in Italia, nella prima metà del 2008, sono stati denunciati in totale 1,3 milioni di reati, con una diminuzione del 10,1 per cento rispetto all'anno precedente. Nella classifica del “Sole”, bisogna guardare in coda per capire quali sono le città più “sicure”, quelle in cui l'incidenza dei reati è minore. E qui si trovano molte province del Sud: è la città dei Sassi la meno esposta a fatti delittuosi, seguita, nonostante il trend in crescita, da Enna, e poi Potenza, Oristano, Benevento, Campobasso, Nuoro. Per quanto riguarda i reati informatici, Matera, insieme a Oristano e Treviso si conferma tra le meno colpite. La Basilicata chiude la classifica generale per i crimini commessi (guidata da Milano): nella classificazione per tipi di reati Matera è nella “top ten” delle zone sicure anche per numero di rapine, furti in casa e borseggi e scippi (in queste ultime due in compagnia di Potenza). La graduatoria cambia poco se si considerano i volumi complessivi dei fatti criminosi. A spiccare sono sempre le "metropoli": Milano e Roma si collocano in testa, rispettivamente con 146.000 e 122.000 episodi denunciati da gennaio a giugno 2008. Intorno a quota 2.000, invece, si trova Matera accanto a Isernia, Oristano, Enna e Rieti. Nel 2008, quindi, sulla base dei dati del “Sole 24 ore”, si registrano meno reati e più contrasto alla criminalità.

ticità con i fiori ed a completamento spilloni dell'identico colore del tulle che dona un tocco di antico, di romantico come avveniva per i grandi cappelli delle nonne, quando, con gesti eleganti e delicati sfilavano dagli elegantissimi copricapo gli spilloni altrettanto eleganti e raffinati. I fiori donano gioia e serenità al cuore, e serenità si riceve dalla cortesia ,dal sorriso che Egli dona ai Suoi clienti-amici. Perchè è ben facile divenire amici di una persona sì raffinata e sensibilissima . Non basta la conoscenza tecnica per rea-

lizzare l'assonanza cromatica, la tipologia dei bouquet che si diversifica a seconda dei momenti e dalle persone cui donarli,occorre un grande, profondo amore avverso i doni che il nostro Pianeta non stanca di offrirci, nonostante tutto, ed un profondo rispetto avverso coloro che da Mario si recano con il preciso fine di donare momenti di gioia. Ed i fiori di Mario riescono appieno in tale missione perché composti con profonda, rara competenza rispetto e totale amorevole giocosità. Carolina Benincasa

Il Natale si decide insieme UN cartellone di manifestazioni che trasformerà i Sassi in un enorme palcoscenico naturale. Potrebbe essere questa la soluzione che stamattina i 15 operatori commerciali del Consorzio Progetto Sviluppo Sassi, discuteranno nel corso della riunione prevista dal dirigente dell’Ufficio Sassi, Giuseppe Gandi, in vista degli eventi promossi dall’amministrazione comunale per Natale. Nonostante la fase di recessione non solo locale e territoriale ma anche nazionale, i titolari delle attività commerciali, di quelle artigianali e delle due agenzie di incoming, aderenti al Consorzio sono convinti che la promozione degli antichi rioni della città, passi attraverso iniziative nate dalla concertazione con le istituzioni locali. Per questo gli eventi natalizi si svolgeranno all’interno delle attività commerciali ma prevedranno anche uno spettacolo all’aperto. a.ciervo@luedi.it

I Sassi di Matera



Matera 33 Un sistema da 80 euro al Totocalcio giocato presso il Totocafè di via San Pardo Martedì 2 dicembre 2008

In otto vincono 211.000 euro Un pensionato, un medico e due impiegati statali festeggiano UN PENSIONATO, un medico, due impiegati statali e un amatore della pesca sportiva sono l'identikit di cinque degli otto vincitori del concorso numero 102 del Totocalcio che domenica scorsa hanno vinto 211.606,00 euro. La giocata prevedeva un sistema da 80 euro elaborato dalla stessa ricevitoria, che ha sviluppato 8 carature da 10 euro che hanno fatto realizzare un quattordici, sette tredici, ventuno dodici e un nove ed assicurato una somma di 26.450,00 euro per ogni scommettitore. Un' ennesima vincita che segue di qualche giorno quella record di un milione di euro al gratta e vinci “ Mega Miliardario”. La dea bendata questa volta ha voluto far tappa in via san Pardo 65/67 nel Bar Totocafè Lottomatica Ba 8515 di Anna Fabiano. “ Siamo fieri e contenti di aver fatto felici i nostri clienti più fedeli dichiara Eustachio Andrulli contitolare dell'attività. Non è la prima vincita che realizziamo ma questa merita di attenzione perchè è una vincita record nel totocalcio. Non vi nascondo prosegue Andrulli che nella serata di domenica abbiamo tifato per il Palermo e che domenicalmente cambiamo squadra per far vincere più soldi ai nostri scommettitori. I vincitori non sono ancora passati per ringraziare e brindare alla vincita anche se

SI ATTIVI LA SSIS

La ricevitoria vincente in via San Pardo (foto Videouno)

speriamo entro fine anno di realizzare una grossa vincita”. Top secret sull'identità degli altri vincitori che pur essendo degli abituali della ricevitoria, la riservatezza dei gestori non permette di avere alcun riferimento se non il fatto che tutti sono degli ultra quarantenni. Nel concorso 102 del totocalcio, in tutta la Penisola sono stati cinque i quattordici realizzati e che sono ben lontani dalle vincite record del Totocalcio che una volta con il tredici significava far vivere nel benessere per le somme che si vincevano e magari era una cosa da non dire per ragioni di segretezza e per evitare il ritorno di sconosciuti parenti pronti a battere cassa. Adesso, inve-

ce, può capitare di non dire nulla per evitare una brutta figura. Anche se il gioco del Totocalcio è stato recentemente battuto nei gradimenti della gente da altri modi di giocare che vanno dal superenalotto al semplice gratta e vinci capaci di far vincere cifre da capogiro. La somma economica vinta sarà disponibile fra tre settimana e sarà accreditato con bonifico bancario emesso dal Totocalcio. Una bella vincita comunque che va ad aggiungersi alle migliaia di euro vinti negli ultimi tempi nella città dei Sassi che si conferma meta prediletta della dea bendata. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

La vicenda sulla sede della scuola superiore per l'insegnamento secondario, ( Ssis ), ha aperto negli ultimi giorni un dibattito non solo politico ma anche campanilistico fra le due città capoluogo della nostra regione. In merito alla questione intervengono anche i Consiglieri Comunali Augusto Toto ( Uniti per Matera ) e Piergiorgio Di Bari (Mo.Ma. ) i quali dichiarano: “«il Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi della Basilicata ha già individuato la sede dove insediarsi nella città di Matera deliberandone tale scelta nella seduta del 24 aprile scorso in cui è stata finanche approvata la bozza di convenzione per la concessione in uso dei locali di via Sallustio messi a disposizione dal Comune di Matera . Quello che ancora oggi ci lascia perplessi è il motivo per cui non si è dato ancora corso a quanto deliberato sia dalla Giunta Comunale che dal Consiglio di Amministrazione dell'Università degli studi di Basilicata. Sarebbe auspicabile ed opportuno che l'Università avvii concretamente l'iter».

DI BARI NON STA NELL’UDC Piergiorgio. Di Bari, consigliere comunale eletto nella lista civica Mo.Ma., dichiara che «non ha aderito ad altro gruppo politico in Consiglio Comunale» e quindi attualmente ricopre la funzione di Capogruppo del Mo.Ma. ritenendo tra l'altro utile l'espressione civica all'interno del consesso comunale, «in quanto fermamente convinto della funzione di garanzia che gli stessi movimenti civici hanno ricoperto e tutt'ora ricoprono all'interno della vita politica di questa amministrazione». Inoltre dichiara che «la posizione risulta pienamente in linea con gli obiettivi programmatici del Mo.Ma. e pertanto conferma la propria fiducia a maggioranza ed al Sindaco Buccico».

Confronto azienda-sindacati a Roma

Presentato da Natuzzi il Business Plan 2009-2011 NATUZZI ha tenuto a Roma presso la sede di Confindustria un incontro con le rappresentanze sindacali nazionali, regionali e territoriali dei settori Legno e Commercio. Aldo Uva, amministratore delegato di Natuzzi Spa, si è presentato alle organizzazioni sindacali, che incontrava per la prima volta, e ha esposto le linee guida del Business Plan 2009-2011 insieme a Francesco Basile e Umberto Bedini che da gennaio sarà il nuovo Senior Vice President Operations. L'azienda ha confermato di voler dare continuità a quest'incontro, facendone seguire altri di progressivo aggiornamento, da tenere ogni tre mesi. Natuzzi e sindacati territoriali daranno vita ad una serie di tavoli tecnici di confronto per seguire gli sviluppi del Business Plan. Francesco Basile, Senior Vice President People Management and Organization e referente del Gruppo Natuzzi nei rapporti sindacali, ha spiegato che «L'incontro si è svolto in un clima propositivo; da parte di azienda e sindacati c'è piena coscienza della difficile situazione attuale e della necessità di affrontare un percorso comune per favorire il rilancio. La società si impegna, per il mio tramite, a far si che tutto quello che è stato discusso abbia un seguito operativo». Secondo Aldo Uva: «L'incontro è stato un momento importante, di grande apertura che conferma che l'azienda deve andare avanti in maniera trasparente, in particolare con tutti gli steakholders, affrontando insieme la situazione attuale per superare la crisi e tornare ad essere vincenti».


34 Calcio Eccellenza Manuello: «Adesso dobbiamo sfoltire la rosa per esigenze di budget» Martedì 2 dicembre 2008

Il Forza Matera si gode il poker La vittoria sul Picerno consente un balzo avanti in classifica MATERA - Adesso la classifica appare differente. La quarta vittoria stagionale del Forza Matera ha consentito alla formazione guidata da Francesco Liuzzi di mettersi altre due squadre alle sue spalle. Convincete è stato il successo con cui i materani si sono sbarazzati del Picerno con un perentorio 4-0 che non ha lasciato scampo a Ciardiello e compagni. Infatti ora la graduatoria del campionato di Eccellenza lucana recita Forza Matera 12, Banzi Picerno e Balvano 11 e Vurltur Rionero ultimo con 4 punti. Uno scenario che permette a Di Pede e compagni di guardarsi anche avanti dove a in soli quattro punti di distacco ci sono Atella, Avigliano, Irsinese e Ferrandina, rispettivamente con 16, 15, 14 e 13 punti. Se le prime tre formazioni che precedono il Forza Matera sono state già affrontate, c'è ancora la sfida con il Ferrandina da giocare nell'ultimo turno di andata, il 21 dicembre. Tre giornate al giro di boa, tre giornate per tirarsi fuori definitivamente dalla zona pericolosa della classifica. Magari già iniziando da domenica prossima, quando il Forza Matera se la dovrà vedere con il Ricigliano. Poi le due sfide con Banzi e Ferrandina per chiudere il 2008 nel migliore dei modi.

Cosa va LA CRESCITA della squadra nella gara contro il Picerno ha toccato livelli ottimali. Sin dalle prime battute si è cercato di giocare la palla, senza mai buttarla. Poi, una volta sbloccato il risultato, è stato semplice trovare le altre tre reti. Anzi in alcuni frangenti è sembrato che la squadra non abbia voluto infierire, non affondando il colpo per non mortificare gli avversari. La nota più lieta sono stati proprio i quattro gol. Per una squadra che in precedenza ha trovato grosse difficoltà nel fare gol, segnare per quattro volte è davero un buon risultato. Poi la difesa: il reparto che in questo momento sta dando più garanzie. Su tutti un maestoso Domenico Paladino.

Cosa non va SE SI VUOLE trovare il famigerato pelo nell’uovo, il Forza Matera contro il Picerno ha avuto la colpa di non chiudere subito la partita. Infatti nel primo tempo sono state almeno tre le occasioni in cui la compagine della città dei Sassi avrebbe potuto fare gol, due con l’inedito capitano Antonello Farinola e una con Piervito Di Cecca. Ed invece la prima frazione è terminata a reti inviolate. In certe occasioni bisogna saper mettere la palla dentro in qualsiasi modo, senza pensarci troppo. Per il resto non ci sono grossi nei nella prestazione offerta in questa dodicesima giornata di campionato. La speranza è che si continui su questa linea.

Emanuele Di Cecca

Adesso però è periodo di mercato. Già domenica contro il Picerno alcuni elementi sono stati messi in tribuna, quasi come un “check-in” prima della partenza verso altre squadre. Vito Albano, Tonio Nasca, Davide Farinola, Luca Moramarco pare abbiano la valigia pronta. Ma la lista dei partenti potrebbe non essere finita. «Abbiamo la necessità di sfoltire la rosa per far fronte anche a delle esigenze di budget», spiega il massimo dirigente Doriano Manuello. «Sicuramente sei o sette persone saranno cedute. Sui nomi però dob-

Doriano Manuello

biamo concordare con il tecnico per salvaguardare ovviamente le esigenze della squadra. Noi vorremmo tenere tutti, ma ragioni economiche ci portano a questi tagli. Poi ci sono alcuni giocatori che hanno chiesto di essere ceduti. In più c'è la situazione di Emanuele Di Cecca. Il nostro mediano ha richieste da squadre di categorie superiori. Al momento della firma ci siamo detti che in caso di una “chiamata” gli avremmo dato la possibilità di perseguire le sue ambizioni. Certo - continua Manuello privarci di un giocatore

del suo calibro rappresenterebbe una grave perdita per noi. Staremo a vedere l'evolversi di questo periodo di mercato». Ma il Forza Matera non opererà solo in partenza. «Siamo in crescita, ma ciò non toglie che la squadra va puntellata», spiega il tecnico Liuzzi. «In difesa abbiamo trovato un certo equilibrio. In mezzo al campo con Scalbi e Emanuele Di Cecca il livello è migliorato. Una partenza di Emanuele ci obbligherà a trovare altre soluzioni. Il reparto avanzato resta quello dove necessità un più immediato intervento.

Piervito a volte è troppo solo. Domenica contro il Picerno scambiando la posizione di Andriotti e Fiorentino siamo andati meglio. Ma un innesto potrebbe dare anche maggiori soluzioni, anche in vista del recupero di Volpe». Anche Manuello è conscio che dopo i “tagli” bisognerà puntellare la rosa: «Questo però - spiega il presidente - non vuol dire che ne partiranno 6 o 7 e ne arriveranno altri e tanti. Significa che in entrata potremo registrare un paio di movimenti, magari dando seguito a quelli che sono gli accordi di collabora-

zione reciproca con il Fc Matera, o sperando in un aiuto da parte dei nostri sponsor». Le strategie di mercato sono quindi tracciate. Il mercato è aperto e adesso non resta cge attendere per vedere concretizzate le mosse che per adesso sono solamente delle “voci non confermate”. Intanto si inizia a pensare alla gara di domenica prossima contro il Ricigliano. Una partita che potrà decretare il reale livello di ripresa del Forza Matera Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Promozione Montemurro striglia il Varisius Prima Categoria L’appello del difensore Onofrio

«Diamo una sterzata altrimenti addio salvezza»

FACCE SCURE e grande delusione in casa nero-verde, dopo la sconfitta contro il Real Tolve, partita giocata benino nella prima frazione di gioco e troppo confusionaria nella ripresa. Ospiti più bravi tecnicamente e sicuramente esperti delle situazioni che si andavano creando. Ora si guarda avanti alla trasferta difficile di Viggiano, ma bisogna cambiare qualcosa, cosi non può continuare altrimenti la situazione si fa pesante. Roberto Festa, uno dei veterani del gruppo, analizza la gara: «Ieri sicuramente era difficile fare punti con il Real Tolve, ma almeno dovevamo provare a reagire, a dare tutto, poi gli episodi ci hanno penalizzato, un po' come ci succede spesso, e per i potentini è stato facile giocare e metterci in difficoltà, trovando anche il raddoppio”. Il più nero nello stato d'animo è sicuramente il presidente Montemurro: «Mi spiace per tutto l'ambiente, dichiara, ma la situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro, infatti l'unico conforto è che anche le nostre dirette avversarie non hanno raccolto punti, solo il Lagopesole ha strappato un buon punto a Policoro. Finora abbiamo raccolto pochissimo in trasferta e fatto punti in casa, ma se non vinciamo tra le mura amiche la strada della salvezza diventa ardua. Bisogna dare una sterzata, prima di tutto con l'approccio nelle gare basta con

«Urgono due acquisti» Un regista e una punta per la Rigamonti La formazione della Rigamonti

Roberto Festa e il presidente del Varisius Montemurro

un atteggiamento remissivo, soprattutto lontano da Matera, e poi durante la settimana voglio maggior impegno». La gara di ieri certamente non era quella da vincere a tutti i costi, ma il Varisius deve ancora recriminare sugli incontri passati, quando spesso si è ritrovata in vantaggio, giocando un buon calcio, ma poi al fischio finale si è trovata senza punti. La cattiva forma fisica di alcuni calciatori, è emersa nel secondo tempo, gli avversari ne hanno giustamente approfittato, ma non devono essere le solite scu-

santi del caso, il Varisius, deve dare una svolta, fare maggior gruppo e cercare di sopperire alle lacune tecniche con maggior impegno ed agonismo. Da oggi si riapre il mercato si spera di poter arrivare a qualche rinforzo soprattutto nel reparto difensivo, ed incrementare il numero degli under con qualcuno di buone qualità, perchè quelli che stanno sono un po' pochi. Ci si prepara ad una settimana di duro lavoro sia dal punto di vista degli allenamenti, sia per quanto concerne il parco calciatori. pi.lo.

SCONFITTA in trasferta sul campo del Bernalda per la Rigamonti di mister Mancini. Una gara che se affrontata con più convinzione poteva dare un piccolo punticino. Dopo una giornata di squalifica è rientrato in squadra e in campo Gianfranco Onofrio, uno dei più esperti della Rigamonti piena di giovani. Onofrio come è andata la gara contro il Bernalda? «Ad essere sincero non abbiamo giocato male, aver subito il gol a freddo dopo 5 minuti ci ha un po' spezzato le gambe. Anche se dopo sette minuti abbiamo colpito una traversa su punizione di Martulli. Nei restanti minuti del primo tempo non abbiamo rischiato, si è giocato in contropiede con varie ripartenze ma senza essere pericolosi, sia noi che loro. Poi negli spogliatoi ci siamo parlati ed eravamo convinti di poter raddrizzare la gara. Siamo entrati in campo, per recuperare ci siamo scoperti e abbiamo preso il gol, anche se c'era un dubbio fuorigioco. La terza rete è venuta su una ingenuità nostra. Loro devono battere una punizione e nessuno di noi va sulla palla, battono indisturbati sorprendendoci ci danno il k.o. Comunque abbiamo lottato con il cuore (ribadisce il veterano Onofrio), noi ci mettiamo l'anima per i co-

lori della nostra città, lo facciamo per amore non per soldi». In lei c'è la speranza che la squadra si possa salvare.«Se si prendono un paio di giocatori d'esperienza, sono sicuro che la salvezza è alla nostra portata, in squadra ci sono molti giovani nei reparti importanti, ci vuole gente di esperienza scaltra che sappia aiutare e dirigere i ragazzi». Se avete necessità di rinforzi, secondo lei in quali reparti bisogna intervenire e in che ruoli? “ Secondo la mia esperienza e per come vedo la squadra in campo, abbiamo la necessità di un regista di centrocampo, che sappia dare palloni puliti e sappia dettare i tempi di gioco ai ragazzi. Poi ci serve una punta centrale che sappia segnare, visto il nostro attacco sterile, non per i ragazzi che giocano in quel ruolo, ma per le poche palle giocabili che arrivano agli attaccanti”. Ora la squadra del presidente Cinnella non deve abbattersi, rispetto all'inizio qualcosa è migliorato ma bisogna fare i giusti correttivi per risalire la china prima che la situazione diventi irrimediabile. Prossimo incontro in casa contro il Rotondella seconda in classifica, un impegno arduo per mister Mancini. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it


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Montescaglioso Lo sgombero preventivo dopo le perizie disposte dal Comune

Restano chiuse le scuole inagibili Due plessi delle Materne sono a rischio sismico medio-alto MONTESCAGLIOSO - Resteranno chiuse le due Materne di Montescaglioso, i cui edifici ritenuti inagibili sono stati chiusi, lo scorso 28 novembre, dal sindaco della città di Montescaglioso Mario Venezia. Gli istituti interessati sono quelli di via Salvo D'Acquisto e della scuola materna di Via Silvio Pellico, risultati a rischio di vulnerabilità sismica medio-alta. Nell'ordinanza del sindaco si ricordavano, infatti, la determina del capo settore lavori pubblici del 4 gennaio scorso, con il quale, dopo avviso pubblico, era stato affidato all'architetto Salvatore La Grotta e all'ingegner Giovanni Motta l'incarico di verificare la vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. I dati emersi erano stati acquisiti e negli ultimi tempi, da parte dell'ufficio tecnico comunale, erano stati condotti ulteriori accertamenti e verifiche che hanno poi portato all'ordinanza di chiusura. Il dirigente scolastico, Giovanni Pizzolla, responsabile dei due plessi, appena ricevuta la comunicazione, ha prontamente eseguito lo sgombero e chiusura, comunicando ai genitori degli alunni interessati dalla disposizione di recarsi alle due scuole per prelevare i loro bambini e portarli alle loro abitazioni. Tale comunicazione ha suscitato una certa agitazione dei genitori per l'immediatezza con la quale è stata adottata. Il dirigente Pizzolla ha voluto fare chiarezza sulla situazione che ha portato a tale decisione, allo scopo di sgomberare il campo da qualsiasi errata interpretazione da parte delle cittadinanza. Ha subito sottolineato come i due plessi interessati dal-

Gal, turismo e agroalimentare per lo sviluppo del territorio

Il plesso scolastico di via Silvio Pellico a Montescaglioso

l'ordinanza del sindaco Venezia non siano da considerare edifici pericolanti, e quindi particolarmente pericolosi per l'incolumità dei suoi frequentanti. Si è, invece, trattato di adottare sino in fondo le disposizioni previste in materia. La decisione, adottata per salvaguardare la pubblica incolumità, si è resa necessaria in seguito ai dati emersi dalle verifiche di vulnerabilità sismica condotti non solo sui due plessi scolastici, ma anche su altri tre per i quali non si è reso necessario farli rientrare nell'ordinanza di sgombero visto i risultati di rischio di vulnerabilità medio-bassa: Scuola Elementare di Via Salvo D'Acquisto, Scuola materna di Via Palermo e la Scuola media statale di Via S. Pellico. Per quel

che riguarda il plesso di rione M. Polo, le verifiche sono state condotte precedentemente dalle quali non sono emerse situazioni di rischio. Intanto hanno avuto inizio i lavori per consentire alle classi di riprendere quanto prima l'attività didattica nelle altre strutture predisposte a tale scopo. Si sta lavorando per l'allestimento di tre classi al pianterreno della scuola elementare “Don Liborio Palazzo” di rione Marco Polo (da completare entro la fine di questa settimana), mentre altre saranno ospitate nella scuola elementare di via Salvo D'Acquisto. Nel secondo caso si prevede che l'attività didattica possa riprendere intorno al 8 dicembre. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

MIGLIONICO - L'assemblea dei soci del Gal Bradanica, che è composta dai sindaci dei Comuni di Montescaglioso, Miglionico, Grottole, Pomarico, Grassano, Irsina e da operatori privati dell'area del Materano, ha individuato le linee guida del nuovo Piano di Sviluppo Locale, che saranno, nei prossimi giorni, sottoposte all'attenzione delle comunità locali. La nuova strategia, come hanno illustrato nel corso dell'incontro il presidente Leonardo Braico e il Direttore Nicola Raucci, si concentrerà su pochi temi catalizzatori specifici (Turismo ed Agroalimentare - Sostenibilità Ambientale ed Agricoltura), con caratteri di continuità e rafforzamento dei risultati ottenuti attraverso il precedente programma Leader Plus ed indubbi elementi di innovatività (nuove tecnologie, riduzione della filiera, valorizzazione integrata) finalizzati ad un'efficace azione di marketing territoriale. Dall'assemblea dei soci è emerso come la precedente esperienza Leader Plus abbia portato ad una progressiva identificazione degli operatori rurali con il territorio, ad una buona risposta degli stessi alle iniziative proposte, ad una maggiore consapevolezza dei Comuni e degli operatori sulle potenzialità turistiche ed agro alimentari del territorio, oltre

che alla realizzazione di importanti progetti ed attività a valenza nazionale ed internazionale. In questa nuova fase, invece, lo sforzo - ha sottolineato il Presidente del Gal Bradanica, Leonardo Braico - sarà quello di utilizzare al meglio il bagaglio di conoscenze e di esperienze acquisite e soprattutto di arrivare, attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità locali ad una maggiore commercializzazione delle risorse, ad un miglioramento dell'economia rurale anche attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie, ad una sua riconversione e di conseguenza ad un nuovo sviluppo dell'area. A tal fine e soprattutto per recepire le esigenze delle comunità locali per l'elaborazione del Nuovo Piano di Sviluppo Locale da candidare alla regione Basilicata entro il 14 gennaio 2009, sono stati programmati una serie di incontri nei sei Comuni dell'Area. Questo il calendario degli incontri previsti nell’ambito del Psl (Piano di Sviluppo Locale): Pomarico (oggi - Sala Consiliare ore: 17), Grassano (3 Dicembre aula magna scuola media : 17), Montescaglioso (4 Dicembre - Sala Consiliare ore: 17), Grottole (9 Dicembre - Sala Consiliare ore: 17), Miglionico (10 Dicembre Sala Consiliare ore: 17). provinciamt@luedi.it

Postazioni video e filmati sono stati installati ieri in vie e piazze

Ospitalità nei borghi 10 e lode Ha funzionato l’iniziativa per il centro di Pisticci Miglionico Promosso da Lucania Oggi

Poteri del sindaco Incontro con i cittadini PISTICCI - La promozione della conoscenza del patrimonio culturale locale attraverso una iniziativa di sensibilizzazione sul territorio dei 20 Comuni lucani coinvolti ed il ricorso alla multimedialità quale veicolo di comunicazione. E' il senso del progetto “Ospitalità nei Borghi”, iniziativa della Regione Basilicata che coinvolge anche Pisticci. L'evento è stato presentato alla cittadinanza e alle scolaresche nella giornata di ieri. A partire dalle ore 10 e fino a sera presso la Chiesa Madre, nel rione Terravecchia di Pisticci centro, sono state installate alcune postazioni video che hanno trasmesso filmati relativi alle peculiarità artistiche e culturali dei Comuni che fanno riferimento al progetto. Per quanto riguarda Pisticci l'iniziativa è stata curata dalle Biblioteche Comunali. All'incontro di presentazione sono intervenuti l'architetto Cappelli, dell'Ufficio Turismo -dipartimento Attività produttive della Regione, l'assessore comunale alla Cultura, Sisto, e le responsabili del settore biblioteche, dottoresse Giannone e Laviola. Ospitalità dei Borghi è il pri-

Alcuni momenti dell’incontro e la Chiesa Madre di Pisticci

mo progetto pubblico lucano ad aver incassato il riconoscimento del Ministero della Pubblica Amministrazione, quale progetto di eccellenza (rientrando così tra i cento progetti italiani selezionati a livello ministeriale). «Promuovere le bellezze del nostro territorio - ha spiegato Cappelli - è utile alla conoscenza delle ricchezze che i Comuni della Lucania posseggono, al fine di trasformare in turisti innanzitutto i nostri cittadini, nella prospettiva che questo tipo di risorsa possa essere adeguatamente valorizzata ed impiegata anche a fini economici». Per il Comune è intervenuto l'assessore Sito che dopo aver veicolato i saluti del sindaco Leo-

ne ha parlato di una «Manifestazione splendida, inserita in un contesto ideale come quello della Terravecchia, realtà storica da far conoscere in maniera più approfondita ai nostri abitanti, le cui bellezze bisogna saper valorizzare ed esportare adeguatamente. In tal senso Ospitalità dei Borghi rappresenta una occasione importante e molto utile allo scopo di dare adeguato risalto alle bellezze, non solo quelle artistiche ed architettoniche, presenti a Pisticci». In questa fase “Ospitalità nei Borghi” coinvolge, con una programmazione itinerante, tutti i Comuni che hanno aderito al progetto. Mentre in primavera avrà un momento conclusivo

condiviso, nella città di Matera, presso la chiesa di San Nicola dei Greci. Nel contesto conclusivo della manifestazione ogni Comune potrà presentare le meraviglie del proprio territorio, indicando tre opere che meglio lo rappresentano. La loro scelta sarà effettuata attraverso una sorta di referendum indetto tra le componenti sociali, culturali, associative e scolastiche di ogni Comune. La selezione non dovrà necessariamente ricadere su opere d'arte essendo possibile spaziare tra arte e natura, personaggi e sapori caratteristici della propria terra. provinciamt@luedi.it

MIGLIONICO - Giovanni Ribellino spiega i contenuti dell'incontro sui poteri di controllo del primo cittadino. Alcuni giorni fa, Ribellino col Centro promozionale “Lucania Oggi”ha svolto un interessante e molto tecnico incontro pubblico su: poteri di controllo successivo di legittimità da parte del sindaco sugli atti amministrativi. Come è andata riguardo ai contenuti? «Ho introdotto i lavori - spiega Giovanni Ribellino evidenziato gli elementi del principio in questione». Cosa vuol dire, esattamente? «Il principio è espresso da un decreto legislativo specifico. In base alle norme vigenti contro provvedimenti adottati da dirigenti o facenti funzioni si può inoltrare un ricorso gerarchico, che non richiede una norma specifica, al sindaco». Continuando, Ribellino ha quindi sollecitato «Il sindaco di Miglionico ad adempiere a un proprio compito in merito, a seguito di propri diritti già maturati e riconosciuti da tale autorità, inerenti a una propria controversia in atto». Alcuni partecipanti hanno preso la parola inoltre per sottolineare altre questioni, comunque collegate alla necessità della giustizia amministrativa. In conclusione, dal Centro Lucania Oggi l'annuncio di una petizione che presto dovrebbe essere messa in campo con la quale si andrà a chiedere l'adozione di provvedimenti legislativi in materia ancora una volta di giustizia amministrativa. Alla fine, Ribellino ha invocato piccole ma significative attenzioni. Nunzio Festa


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Tricarico L’assessore Dalessandro ha incontrato alcuni operai ai quali ha illustrato le prospettive

Spiraglio positivo per i forestali La Provincia pensa a una società di manutenzione pubblica TRICARICO - «Sono moderatamente ottimista per il vostro futuro. C'è l'apertura e la disponibilità della Provincia per dare maggiore certezza alla vostra posizione occupazionale». Così si è espresso l'assessore alle Infrastrutture e Viabilità della Provincia di Matera, Giuseppe Dalessandro, rivolgendosi ad un gruppo di operai ed operaie stabilizzati a tempo parziale (30 ore settimanali), che lavorano per la manutenzione stradale. L'incontro si è svolto presso la sezione del Pd, alla presenza di una quindicina di lavoratori tricaricesi interessati e ad una delegazione di Pomarico. Alla riunione, coordinata dalla segretaria dei Democratici, Lina Marchisella, hanno preso inoltre parte il coordinatore del Pd di Pomarico, Giuseppe Pellegrino ed il segretario del PD di Grassano, Domenico Beatrice. «Sono anche possibilista ha affermato Dalessandro per quanto riguarda il recupero delle mensilità arretrate

Un momento dell’incontro con i forestali nella sede del Pd

non corrisposte dall'impresa fallita, (la Cogein che in precedenza gestiva il servizio per conto della Provincia). Contiamo almeno di pagare un acconto per Natale, vista la complessa situazione amministrativa-contabile e legale di fronte alla quale siamo venuti a trovarci». La vicenda che coinvolge attualmente circa 75 unità lavorative a tempo parziale parte da lontano, come ha ricordato la lavoratrice Filomena Di Canio di Pomari-

co. Infatti, essi appartengono a quella vasta platea di cassintegrati e di lavoratori in mobilità che una decina di anni fa confluirono in diversi enti, tra cui la Provincia, in qualità di lavoratori Lsu impegnati su specifici progetti. Con la provincializzazione di diverse strade statali, nel 2006 la Provincia di Matera affidò il servizio (utilizzando le stesse unità lavorative) alla Cogei che l'ha gestito fino alla consegna dei libri contabili in tri-

bunale lo scorso mese di giugno. Dopo luglio, la gestione è stata affidata a tempo alla Cogei. Il dibattito, comunque, si è svolto soprattutto sulle prospettive future per i suddetti lavoratori stabilizzati part-time, affinché l'avvenire sia meno precario del passato. L'assessore ha avanzato alcune ipotesi alle quali sta lavorando la Provincia come la costituzione di una società pubblico-privato a maggioranza pubblica, ovvero la costituzione di una società che gestisca anche tutti quei servizi di pulizie e piccole manutenzioni che oggi sono appaltati all'esterno. Si risolverebbero così alcune stabilizzazioni, soprattutto offrendo a molte donne la possibilità di un lavoro più consono rispetto alla manutenzione stradale. Soddisfatta la segretaria Lina Marchisella per aver offerto la possibilità di parlare in sezione di un tema concreto e importante come quello del lavoro. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Grassano Minoranza critica: «E’ un segnale preoccupante dopo la crisi estiva»

Consiglio in bilico sul bilancio Saltata la prima convocazione per l’assenza della maggioranza GRASSANO - Il consiglio comunale di Grassano, previsto per ieri in prima convocazione, è stato rinviato per mancanza del numero legale a oggi alle ore 17. A disertare la prima convocazione il sindaco, Vito Magnate, e i consiglieri di maggioranza. I punti previsti per la discussione all'ordine del giorno erano e restano i seguenti: comunicazione del sindaco e del presidente del Consiglio, interrogazioni e interpellanze e poi, quello più imprtante, l’assestamento generale del bilancio di previsione 2008 Seguivano la regolarizzazione provvisoria 58, presso la Banca Popolare del Materano, per il riconoscimento debito fuori bilancio e imputazione; l’approvazione della convenzione per la gestione in forma associativa del servizio di segreteria comunale, tra i comuni di Grassano e Bella, richiesta dei consiglieri di minoranza sulla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio; poi ancora la richiesta consiglieri di minoranza su:

Grassano

“Emigrazione dei defunti, attuazione impegni assunti dalla maggioranza di centrosinistra su la requisizione di sepoltura- determinazioni”. Sull'assenza

della maggioranza all'assise i consiglieri di opposizione, Angelo Pisano, Nicola Bochicchio, Domenico Zacchei, Giacomo Mazzarella, Giovanni Bonelli, Caterina Schiavone, Leonardo Dartizio, Pietro Abbatangelo, a seduta sciolta, hanno dichiarato: «L'assenza dell'intera maggioranza in questa seduta, a nostro avviso, è un segnale preoccupante, dal quale si evince che la crisi politica che ha visto protagonista questo schieramento nei mesi scorsi non è del tutto risolta. Tra i punti all'ordine del giorno c'è n'è uno molto importante ed è quello dell'assestamento del bilancio di previsione del 2008 , a cui un consiglio comunale deve dare una risposta con la sua approvazione, e se non si hanno più i numeri per amministrare bisogna avere il coraggio di ammettere di aver fallito nel progetto politico presentato in campagna elettorale e voltare pagina rimettendo il mandato agli elettori». Giovanni Spadafino

Stigliano Piantati molti arbusti

Festa degli alberi e delle generazioni

Stigliano

STIGLIANO - Si è tenuta il 21 novembre scorso la Festa degli Alberi a Stigliano, organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Comunità Montana “Collina Materana” e gli Istituti Comprensivi “Emanuele Gianturco” e “Rocco Montano”. Nella mattinata, i ragazzi delle due scuole, insieme ai loro docenti ed ai dirigenti scolastici hanno piantato degli alberi nel cortile della casa di riposo per anziani “Hostilianus”, in quello della scuola media e lungo il corso di via Berardi. I bambini che hanno partecipato all'iniziativa hanno inoltre trascorso parte della mattinata nel centro per gli anziani. Una sorta di incontro fra generazioni, durante il quale i giovani studenti hanno allietato la mattinata degli anziani ospiti della struttura di riposo con canti, poesie e con l'immancabile vivacità ed allegria dei bambini. Alla manifestazione hanno preso parte anche rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili Urbani e della Co-

munità Montana. «Manifestazioni come questa -spiega l'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Stigliano Nicola Fornabaio- servono a sensibilizzare le nuove generazioni alla salvaguardia degli alberi ed al rispetto della natura. Quest'anno si è deciso di organizzare la manifestazione presso la nuova sede della casa 'Hostilianus' anche per far incontrare i ragazzi con gli anziani ospiti del centro, in segno di riconoscimento del lavoro svolto da loro per consegnarci una natura ed un ambiente sani. La messa a dimora di questi alberi -aggiunge l'assessore Fornabaio- è da intendersi come un atto di fiducia nel futuro ed un impegno da parte dei bambini a rendere l'ambiente in cui tutti viviamo più bello e più a misura d'uomo. Piantare gli alberi è anche una risposta civile al crescente vandalismo degli incendi boschivi che ogni estate, anche sul nostro territorio, mette a rischio interi pezzi di bosco, di flora e di fauna locale». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Irsina Lolaico spiega: «Abbiamo lasciato liberi Cavaliere e Giangaspero»

Due addii dopo il ko col Pisticci IRSINA - Non è bastato il cuore all'Irsinese per pareggiare le sorti della partita che ha visto la compagine jonica di Pisticci espugnare ancora una volta il campo irsinese con una rete a zero. Come detto nella presentazione della gara, il Pisticci vanta sicuramente la presenza di uomini esperti che al momento giusto sanno cosa devono fare in campo. Al contrario dell'Irsinese, che spesso si fa trovare impreparata proprio nei momenti clou, come l'occasione del goal del Pisticci causato proprio da una indecisione della difesa. Abbiamo analizzato con l'allenatore ed il direttore sportivo, il momento dell'Irsinese che sembra dare fondo a nuove iniziative di mercato, come preannunciato la

scorsa settimana. «Anche ieri, abbiamo tutto sommato giocato una buona partita - esordisce Enzo Patella, mister dei rossoneri - abbiamo preso anche qualche palo e creato delle buone occasioni da goal, ma la legge del calcio non ammette i “se” e non ammette i “ma”, loro sono stati più bravi a sfruttare l'occasione capitata e così si sono portati via l'intera posta, il resto per me conta poco. Dispiace, creare tante occasioni da rete - conclude Enzo Patella - e non averli sfruttati, intanto non nascondo che insieme alla società ci stiamo guardando intorno, per provare a rinforzare quel settore della squadra, molto creativo ma anche molto pigro a far rete».

Intanto pare proprio che la società ieri a fine gara abbia dato il benservito anche al centravanti barese M.Giangaspero; abbiamo chiesto al diesse Michele Lolaico di aggiornarci sugli ultimi movimenti di mercato: «Come preannunciato la settimana scorsa - afferma Lolaico - ci stiamo muovendo per rafforzare la squadra, abbiamo deciso di lasciare liberi il centrocampista Cavaliere e l'attaccante Giangaspero, al posto loro la prossima settimana assisteremo al ritorno dei fratelli “Gianni e Antonio Pecoriello”di Potenza, di ritorno dal Balvano. Intanto nelle ultime ore stiamo lavorando per trovare una punta , nei prossimi giorni conosceremo alcuni ragazzi, e poi faremo la scelta più

Il direttore sportivo dell’Irsinese Michele Lolaico

convincente. La nostra è una squadra che gioca un buon calcio, siamo più che convinti che con qualche aiuto in più potremmo sicuramente offrire prestazioni più convincenti e più conti-

nue. Il cantiere è aperto, i lavori sono in corso, nei prossimi giorni conosceremo le ultime novità dal mercato di riparazione di fine anno». Mimmo Donvito


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Bernalda Centro, destra e movimenti civici parlano on line

La politica si fa sui blog Il confronto fra partiti passa da internet BERNALDA - Quella che i Greci chiamavano la “technè politikè”, l'arte che attiene alla città, l'arte di governare insomma, a Bernalda, in vista delle future elezioni amministrative, è sbarcata in Internet. Il fenomeno è già stato raccontato sul sito “Lucanianews24.it” da Davide Brescia, che ha ricordato come «Fazioni opposte di schieramenti politici si fronteggiano quotidianamente a colpi di ”post” ognuno sui rispettivi blog». C'è, infatti, il blog, un diario personale pubblicato su Internet e aperto a tutti, “Verso il centro” (http://versoilcentro.blogspot.com), curato da Otello Carrieri. Si rifà all'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro di Pierferdinando

Casini e appoggia l'appello per una costituente di Centro. Nella prima pagina ai visitatori, oltre ai commenti sulla situazione politica bernaldese, viene proposto anche un sondaggio sulla futura alleanza politica dell'Udc. Il 60% dei votanti preferisce il centrodestra. Il locale Partito Democratico (http://pdbernalda.blogspot.com) propone le immagini della manifestazione che si è tenuta a Roma lo scorso 25 ottobre, insieme con articoli e comunicati stampa sulle sue iniziative. Al partito guidato da Walter Veltroni risponde, con servizi al vetriolo contro l'attuale pubblica amministrazione, il Popolo della Libertà, che non solo ha un

blog, (http://pdlbernalda.blogspot.com), molto aggiornato, con foto e documenti da consultare, ma è anche presente su “Facebook”, un social network, cioè una rete sociale formata da un gruppo di persone collegate tra loro da diversi legami, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. Il Circolo Politico Pitagora (http://www.circolopoliticopitagora.it), vuole, attraverso internet, far conoscere e propagandare tutte le attività svolte non solo dai suoi membri, promuovendo pure, con foto e video, il territorio e i cittadini di Bernalda e Metaponto. A pungolare sul Web la pubblica amministrazione

A sinistra il blog dell’Udc, qui sopra il blog del Pd

c'è anche “Opinioni di centro” (http://opinionidicentro.blogspot.com), che, al momento, ha due collaboratori Nunzio Dibiase e Otello Carrieri. È un blog nato per dar vita a un grande Centro di area moderata e contribuire alla creazione di un progetto politico alternati-

vo a quello dell'attuale amministrazione comunale bernaldese. “Last, but not least” ultimo, ma non meno importante, il comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto (http://www.cittadiniattivibernalda.it), che dichiara di ispirare ogni sua

iniziativa, dalla sua nascita nel marzo 2006, alla cultura del servizio, al marketing territoriale e al rispetto della legalità. Tutti, quindi, puntano decisamente verso una nuova stagione: quella della politica digitale. Gianpaolo Palazzo

«Perchè non si accetta con coraggio e lealtà un dibattito pubblico?»

«Bernalda ha problemi più seri» Il Forum democratico risponde al sindaco Renna

Il municipio di Bernalda

BERNALDA - Forum Democratico: “Non siamo sei o sette persone”. Questa la risposta del circolo bernaldese alle parole del Sindaco Francesco Renna che, dopo l'articolo apparso la scorsa settimana sul Quotidiano, parlò della protesta del Forum durante l'attività consiliare. Per tale motivo Forum De-

mocratico ha voluto rispondere attraverso un comunicato che riporta le proprie ragioni e le proprie perplessità sull'attività amministrativa. «Solo chi sente di non essere in sintonia con la cittadinanza - si legge nel comunicato - ma è al contrario consapevole di essere stato eletto soltanto grazie agli accordi di una coalizione di partiti -

BERNALDA - Oltre venti associazioni per “Tutta un'altra scoria?”. Dopo la grande partecipazione alla manifestazione svoltasi alle Tavole Palatine, le associazioni fanno il punto del sit-in all'interno di un comunicato congiunto. «La prima ora della manifestazione - si legge nel comunicato - è stata contrassegnata dalla fitta pioggia e dal maltempo che ha imperversato per tutta la giornata. Dalle ore 10.30 alle ore 14 -continua la nota congiunta- una migliore clemenza meteorologica ha permesso a tutti i rappresentanti delle associazioni, a non pochi uomini di cultura lì presenti, ai sindaci, ai giovani lì accorsi e ai liberi cittadini presenti di esprimere il loro pensiero. Alla manifestazione, organizzata dal Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto hanno aderito le seguenti associazioni lucane: Movimento No-Scorie Trisaia, Ola, Csail Val D'Agri, Associazione Leucippo, Cittadinanzattiva Basilicata, Ucaib, NoiCittadiniLucani, Un Cuore per l'Albania, Progetto Legalità,

alla quale fa comunque mancare un migliaio di voti senza dare nessun valore aggiunto - può permettersi di non prendere nella giusta considerazione la volontà di 1.200 cittadini. Chi ha senso delle istituzioni - continua la nota di Forum Democratico - e porta il dovuto rispetto alla sua comunità, si angustierebbe nel contraddire anche solo qualche decina di cittadini per non essere riuscito a trasmettere adeguatamente le ragioni del proprio operato. Cosa ben diversa da chi snobba una petizione popolare e ben 2 manifesti in cui sono lanciate accuse insopportabili - per qualunque persona degna - di familismo. Non certamente quello amorale di Bansfield che non avrebbe mai immaginato la vertiginosa evoluzione nella Basilicata dei giorni nostri. Bernalda ha seri problemi, innanzitutto da focalizzare in mezzo a tanta stucchevole

propaganda, e poi da cominciare ad affrontare con metodo ed onestà intellettuale. Dopo un così lungo periodo di assuefazione ad uno schieramento, trasformatosi prima in casta e poi in autentico regime, occorre prima di tutto rivelare il vero stato in cui versa la cosa pubblica a Bernalda per potersi risvegliare e allontanare coloro che l'hanno così mortificata. E ciò se non si vuole continuare a ritenere democrazia quella in cui si impedisce il confronto reale, manipolando ogni comunicazione ed ogni tipo di rapporto. Addirittura negli stessi partiti strumentalizzati come paravento delle operazioni più autoritarie e scollegate dai reali bisogni della gente. Solo in un regime si negherebbe di dare contezza in Consiglio Comunale sui richiesti chiarimenti del Prefetto riguardo a questioni che si stanno dibattendo nella stessa seduta. E non certo in un

conclamato stato di democrazia e trasparenza si può ribaltare una bocciatura della Regione sull'irregolare attuazione dello strumento urbanistico senza cambiare il progetto di un solo segno grafico. Noi chiediamo a quei militanti che si prestano a scrivere e distribuire le propagande di questo tipo molto speciale di partitocrazia democratica, se è trasparenza o tracotanza far finta di nulla e non difendere doverosamente le Istituzioni che si rappresentano quando si viene accusati in consiglio comunale di approvare documenti falsi. Questo è un fatto gravissimo che né le dirigenze di partito - provinciale e regionale - né le Istituzioni coinvolte possono a loro volta far finta di non leggere. Quale credibilità possono avere certi rappresentati delle Istituzioni se si lasciano additare senza reagire come manipolatori di documenti. Si leggano i verbali

di consiglio, se sono stati fedelmente trascritti. Perché non si accetta con coraggio e lealtà un confronto pubblico, allargato agli iscritti non collusi col potere, dove chi accusa gli stessi compagni di partito di approvare “provvedimenti oscuri e per nulla condivisi dalla maggioranza del partito” venga contraddetto da chi ha argomenti, se li ha, e ben altre testimonianze da contrapporre? Basta nascondersi e celebrarsi tra di loro. Si confrontino se ne sono capaci. Così, ormai, sono stati smascherati. Non riescono neppure a convincere il loro direttivo in cui vengono accusati di “occupazione politico istituzionale”. Sono in grado di farsi 2 conti? Vanno avanti - conclude la nota del Forum - con i voti dell'opposizione e di quei reietti di partito che rappresentano solo loro medesimi» Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Bernalda Bilancio positivo di “Tutta un’altra scoria” che ha riunito 20 associazioni

La protesta popolare è scesa in piazza Comitato No Oil Lucania, Associazione I Calanchi, Accademia Kronos Basilicata, Archivio Lucano delle Voci, Associazione per i Diritti del Fanciullo, Multisonica, Associazione Pensiero Attivo, Pro Loco di Metaponto, Sassi Kult, Comitato Grande Lucania, Comitato Vediamoci Chiaro Teana, Associazione Protezione Civile Fardella, Protezione Civile Marconia, Associazione GUS, Associazione Emanuele 11 e 72 e Associazione Lykeios. Gli argomenti oggetto di dibattito sono stati: le problematiche relative all'estrazione del petrolio, i fatti rilevanti dell'inquinamento ambientale già in atto nei centri petroliferi della Val d'Agri, problemi insoluti dei rifiuti nucleari conservati alla Trisaia di Rotondella, effetti devastanti che continuano a pesare sulle popolazioni lucane in termini di povertà e sfruttamento come l'occupazio-

ne del territorio e la disoccupazione lavorativa, l'emigrazione delle braccia e delle menti lucane, estraneazione dei cittadini, titolari della naturale ricchezza dell'acqua, del gas, e del petrolio lucano, da ogni decisione politica e amministrativa, locale e nazionale e il pericolo che la nostra Regione - come nel 2003 - sia indicata nuovamente dalla lobby nucleare internazionale come deposito di scorie radioattive oltre a sito di centrali nucleari. Dagli interventi è emersa la comune decisione di aggregare tutte le associazioni libere della Basilicata o Lucania, operanti senza scopo di lucro, per la pubblica utilità, per l'ambiente, per la legalità e per la valorizzazione del territorio, per costituire una forza unica regionale contro la rassegnazione e contro gli abusi che si volessero ancora consumare sulle sfortunate popolazio-

ni lucane. E' stata evidenziata con adeguata rigorosità la complicità politica e giudiziaria nella graduale ma ininterrotta “escalation” del degrado regionale di natura economica, ambientale, sociale, giurisdizionale, politica e morale. Numerosi striscioni hanno espresso a sufficienza l'indignazione popolare, la volontà di lottare per le future generazioni, la determinazione a coinvolgere tutte le sedi istituzionali e giudiziarie per affrontare e risolvere con correttezza i problemi posti, la lotta a oltranza contro ogni ulteriore tentativo di frode e di inganno ai danni della terra di Basilicata. E le associazioni -conclude il comunicato- chiedono più tutela per il territorio e per i cittadini lucani». Un diritto sacrosanto per le comunità interessate. fa.si.

Una trivella petrolifera


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Montalbano Continua la diatriba tra l’Amministrazione e l’ex gestore della struttura

Palazzetto chiuso, salta un’altra partita MONTALBANO JONICOContinua la guerra fredda tra l'Amministrazione comunale di Montalbano Jonico e la presidenza della Società sportiva di calcio a 5, militante nel campionato di C1. Era in calendario alle ore 17 dello scorso sabato, nel Palazzetto dello sport di contrada Montesano, l'incontro tra l'Asd Libertas Montalbano e la Pleiade Policoro. Ma il programma non è stato rispettato. Il team del presidente Lerose, la compagine e la dirigenza ospite, i giudici di gara, puntualmente presentatisi al rendez vous, hanno trovato una spiacevole sorpresa: le porte del palazzetto erano rigidamente chiuse. E così dopo aver trascorso, (tra l'altro la serata non era delle mi-

gliori), la canonica mezz'ora di attesa, alle 17.30 i signori deputati alla direzione della gara, Triano di Potenza e Di Leo di Bernalda, non hanno potuto che prendere atto della situazione e rimandare tutti a casa. Era noto, infatti, che l’Amministrazione, dopo un contenzioso con Lerose, abbia provveduto a far cambiare le serrature delle porte di ingresso alla struttura; quindi un altro incontro in calendario non si è potuto svolgere regolarmente. La diatriba scoppiata alcuni giorni fa ha prodotto frutti avvelenati: vittime innocenti (tutti i ragazzi mancati protagonisti in campo, che hanno visto negata l'opportunità di gioco) e una brutta immagine del-

la comunità all'esterno. Il presidente Lerose prova a spiegare: «Evidentemente il mio comunicato stampa dei giorni scorsi, con cui lamentavo il degrado della struttura e dell'ambiente circostante, ha colto nel segno e ha fatto male. Ma devo comunque constatare, ed è sotto gli occhi di tutti, che soltanto in seguito alla mia iniziativa di denuncia il problema sanitario e di sicurezza si è provveduto a risolverlo. E ora è arrivata la vendetta nei miei confronti, che però colpisce soprattutto i ragazzi, per il cui divertimento e la cui socializzazione mi vado adoperando da anni, rimettendoci tempo e lavoro. Queste porte chiuse sono una vergogna. Ma i signori dell'Amministrazione si sono

evidentemente dimenticati che alla vigilia del campionato in corso mi hanno rilasciato un'autorizzazione all'utilizzo della struttura, il cui campo di gioco tra l'altro ho provveduto personalmente a far omologare e al cui interno ho effettuato a mie spese lavori di manutenzione. Il documento in mio possesso in chiusura recita testualmente: “Il presente nullaosta non potrà essere sottoposto a revoca nel corso della stagione sportiva”. Una cosa è certa: sarebbe il caso di mettere fine allo scambio di accuse e di intraprendere un fruttuoso dialogo, anche per dare un buon esempio ai ragazzi coinvolti. Lo spirito sportivo lo richiede. Antonio Romano

Ripristinata l’acqua sulla fascia jonica NOVA SIRI - E’ stata ripristinata stamane, alle ore 7, l’erogazione idrica nei comuni jonici di Nova Siri, Policoro e Scanzano. Ieri mattina i ragazzi delle scuole di Nova Siri non sono entrati in classe per un'ordinanza di chiusura del sindaco Giuseppe Santarcangelo. Il provvedimento si è reso necessario proprio per la mancata erogazione idrica. Non appena diffusa la notizia, la Polizia municipale si è attrezzata di megafono per comunicare ai cittadini che l'indomani la scuola sarebbe rimasta chiusa. Non tutti, però, hanno potuto apprendere la notizia. E così più di qualcuno si è ritrovato davanti ai cancelli di scuola, pronta-

mente avvisato della chiusura dal personale della scuola. Impossibile, naturalmente, garantire l'attività scolastica con appena due ore di acqua a disposizione. Diverso il caso di Policoro, dove il sindaco Lopatriello ha fermato solo l'attività scolastica del liceo Scientifico “Fermi”, su specifica richiesta. Per oggi, Acquedotto lucano ha fatto sapere che in mattinata sarà diramato un ulteriore comunicato per informare gli utenti sull'orario di eventuale interruzione dell'erogazione notturna, «in ogni caso necessaria -precisa Al- a causa della limitata disponibilità idrica di questo periodo». Pino Suriano

Policoro Carenze igieniche e autorizzative nel magazzino. Chiuso un frantoio oleario

Blitz dei Nas in un supermercato Trovari 50 chilogrammi di prodotti ittici mal conservati POLICORO - Ci sono carenze strutturali, sura del locale adibito a deposito di derrate igieniche e autorizzative dietro il provvedi- alimentari, contenente ben 1.600 panettomento di chiusura disposto dai carabinieri ni, nonché dei reparti “gastronomia e panidel Nas (Nucleo antisofisticazione), in se- ficio”, perché sono rilevate varie carenze guito a un’ispezione, condotta nei giorni igienico sanitarie e strutturali. Il valore complessivo di merce e infrascorsi, presso un noto centro commerciale strutture chiuse, è stidi Policoro. Una sanmato in 350.000 euro zione con pochi prececirca. I titolari denti in zona, considedell’esercizio, che operando il valore comra all’interno del polo plessivo di strutture e commerciale, non beni bloccati, per circa avrebbero rispettato le 350.000 euro. In quenorme igieniche in sto periodo, le indagimateria di conservazoni del Nas sono mirane di derrate alimentate, soprattutto, a veriri e pulizia degli amficare le condizioni bienti, oltre ad aver riigienico sanitarie di cavato un magazzino supermercati e franattiguo alla struttura toi oleari. senza aver ottenuto i Il controllo a Policopermessi necessari. ro è maturato nell'amNel corso dell'altro bito di tale servizio; i controllo, che ha intemilitari hanno proceressato il frantoio oleaduto anche all’ispeziorio, i militari hanno dine di un frantoio, rilesposto la chiusura delvando irregolarità e la struttura e il fermo carenze. dell'attività, in quanto In particolare, nel sono state riscontrate corso del controllo L’interno di un supermercato varie carenze igienico svolto presso il supersanitari e strutturali. mercato, i carabinieri Valore dell'intera attività stimata in hanno sequestrato cinquanta chili di prodotti ittici e carne, perché trovati in cattivo 600.000 euro circa. Alle ispezioni ha partecipato anche il perstato di conservazione e abusivamente consonale dell'Asl 5 di Montalbano Jonico. gelati. Contestualmente, è stato disposta la chiuprovinciamt@luedi.it

Contestati i nuovi oleandri in via Miele MONTALBANO JONICO - Con la piantumazione degli oleandri, sono stati completati i lavori che per diversi mesi hanno interessato la centrale via Armando Miele a Montalbano Jonico. Le opere hanno prodotto il rifacimento dell'intera strada, l'allargamento dei marciapiedi, con panchine e nuova illuminazione pubblica, nonché rinnovo della segnaletica verticale e orizzontale con la definizione delle aree di parcheggio. Proprio sulla scelta degli alberi, appunto, gli oleandri è intervenuto in una nota scritta il segretario sezionale della Fiamma Tricolore, Antonio Perciante, il quale ha ritenuto utile sottolineare di aver scritto al sindaco, Leonardo Giordano, affinché provveda alla sostituzione, con altre piante, degli oleandri in quanto alberi ritenuti pericolosi per la loro tossicità. In pratica, Antonio Perciante, ha inteso sottolineare: «Relativamente alla recente piantumazione di alberi lungo il marciapiedi di via Armando Miele, ho fatto notare all'Amministrazione comunale che il tipo di pianta ornamentale scelto della specie oleandro, potrebbe risultare pericolosa se ingerita involontariamente, in particolare dai bambini, in quanto tossica , senza inoltre, trascurare che in caso di incendio anche i fumi prodotti potrebbero essere dannosi per

La città aderisce alla moratoria contro la pena di morte. Una targa è stata collocata sotto l’Ercole

Policoro è ufficialmente “City for live” POLICORO - Domenica scorsa, in tutto il mondo si è celebrata la giornata mondiale contro la pena capitale. E a quest'iniziativa non si è sottratta la città jonica, che ha tra i propri simboli la colomba bianca sinonimo di pace e fratellanza tra i popoli. Nella centralissima piazza Eralcea è stato affissa una targa “Cities for live”, sotto il monumento di Ercole e il leone Nemeo, contro la pena di morte, ricordando a tutti come la vita sia il dono più prezioso per ogni essere umano. E come tale va tutelata in tutte le sue manifestazioni. Dunque, rispetto di ogni forma di espressione e di pensiero, senza discriminazione alcuna per opinioni politiche, re-

ligiose, di razza e quant'altro. Il pluralismo è il seme della democrazia. Già da tempo si sono espresse a favore della moratoria contro la pena di morte numerose associazioni nazionali ed internazionali, le istituzioni dell'Unione europea e delle nazioni aderenti, singoli consigli comunali e regionali in maniera trasversale. E quando la richiesta è giunta anche all'Amministrazione comunale, da parte della Comunità di Sant'Egidio di Roma, da sempre schierata per i diritti umani nel mondo, il sindaco, Nicola Lopatriello, il vice sindaco, Rocco Leone e l'assessore alla Cultura, Tommaso Siepe, hanno aderito subito. Gabriele Elia

La targa collocata sotto la statua di Ercole e Nemeo

la salute delle persone. Penso che sia cosa utile per tutti -ha concluso Antonio Perciante- e senza voler creare inutili allarmismi, che le piante vengano sostituite quanto prima». Contattato telefonicamente, il sindaco Leonardo Giordano, ha spiegato: «Non c'è pericolosità e non è un caso che anche in altre città, in aree in cui ci sono bambini come le ville, gli oleandri sono molto diffusi. A Matera, in via Roma, ci sono oleandri, a Massa Carrara Marittima c'è addirittura il viale degli oleandri, non vedo perché il problema dovrebbe sussistere solo per Montalbano. Sono piante che hanno una grande capacità decorativa, con fioritura di vari colori che interessa un lungo periodo dell'anno, da marzo ad ottobre; è una pianta che non diventa molto alta, per cui non ci sarebbero problemi per i balconi che si affacciano sulla strada; inoltre non ha bisogno di molto apporto idrico e le radici sono contenute, per cui non andrebbero a sollevare i marciapiedi come invece avviene per altri alberi provocando anche difficoltà al transito dei pedoni». In via di conclusione a Montalbano anche lavori in altre aree, in settimana infatti verrà inaugurata la piazza Giovanni Paolo II. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Policoro, aree verdi a cittadini e associazioni POLICORO - Dallo scorso venti novembre è possibile candidarsi presso il Palazzo di città per la manutenzione delle aree verdi. Infatti l'Amministrazione comunale intende affidare gratuitamente ad imprese, cooperative, o singoli cittadini il servizio di cura del verde pubblico, per piccole aree ovviamente, senza oneri a carico dell'ente locale. In cambio dell’opera, che dà decoro a tutta la città, l'affidatario del servizio potrà utilizzare tali spazi per ubicarci all'interno indicazioni pubblicitarie, gratis, che siano conformi alle norme urbanistiche e paesaggistiche previo nulla osta dell'ufficio tecnico comunale. Tra tutti coloro che presen-

teranno il progetto, l'Amministrazione vaglierà quelli più idonei a dare lustro alla città concedendo la necessaria autorizzazione per poter svolgere il servizio: «La nostra è una città piena di aree verdi -spiega il sindaco Nicola Lopatriello- all'interno delle quali i cittadini possono trascorrere parte del proprio tempo libero. E questa attenzione per la natura e l'ambiente più in generale la vogliamo ancora di più preservare dando la possibilità a chi ha i requisiti di poter curare e abbellire tali giardini comunali e un domani lasciare una testimonianza tangibile di attaccamento alla propria comunità». ga.el.


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Martedì 2 dicembre 2008

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Serie A Inter alle prese anche con il caso Balotelli, al Milan mancano le gambe e la concentrazione

Milano, calcio tra sogni e paure Moratti: «Non è vera fuga». Ancelotti e il mal di trasferta MILANO – Prove di fuga? A palazzo Durini non ne vogliono neppure sentir parlare. Sarà perchè quando Galliani prima ed Ancelotti poi hanno parlato di operazione recupero sull'Inter entro Natale, le cose si son messe male per i rossoneri. E poi, sei punti su Juventus e Milan non rappresentano un distacco che consenta di rilassarsi. «Non penso che si tratti di fuga - sottolinea il presidente dell’Inter Massimo Moratti - penso piuttosto che sia un momento buono per noi e che ci siano stati problemi per le altre squadre. I conti si fanno solo alla fine». Moratti deve fare i conti con le sirene del mercato, in primis c’è il caso Balotelli da gestire, perchè le parole di Mourinho nei confronti dell’attaccante non sono state certo tenere, senza dimenticare che “SuperMario” è stato mandato in tribuna per la seconda volta consecutiva in due gare di campionato. Moratti cerca di smorzare i toni: «Ho trovato la tirata d’orecchie di Mourinho a Balotelli seria, affettuosa e professionale e siccome Balotelli è intelligente, l’avrà certamente capita». L’attaccante diciottenne in realtà ha sempre rispettato le decisioni del tecnico senza lasciar trasparire all’esterno il proprio malessere: che c’è, com'è normale che sia in questi casi. Ma è altrettanto chiaro che alla sua età deve lavorare e molto per confermare quelle doti che lo hanno portato alla ribalta con la maglia dell’Inter. Di reale c'è che per crescere Balotelli ha bisogno di giocare e giocare nel suo ruolo: ecco perché l’ipotesi di una cessione, anche in prestito, a gennaio non è da escludere. Il Bologna l’ha chiesto, mentre dall’Inghilterra diverse squadre si sono fatte avanti per averlo a titolo definitivo. Scatta l’allarme rosso, invece, in casa Milan. Il mal di trasferta si è trasformato in una patologia grave per la squadra di Carlo Ancelotti che a Palermo ha rimediato una figuraccia e ora vede l’In-

Ronaldinho, tra le note positive del Milan

ter avanti già di sei lunghezze verso quello scudetto che difficilmente si vince sprecando più della metà dei punti lontano da casa. Infatti, pur essendo solo la prima sconfitta dopo 11 risultati positivi in campionato (16 contando la Uefa), quella di Palermo costa caro ai rossoneri che, nelle ultime tre trasferte, hanno rac-

colto due miseri punti, che diventano nove sui 21 a disposizione, contando anche le altre quattro gare esterne. È ovviamente preoccupato Ancelotti, perchè le sue certezze stanno venendo meno. Commentando i pareggi di Lecce e Torino, nelle scorse settimane il tecnico evidenziava un paradosso, convinto che la sua

squadra fosse più adatta a giocare in trasferta, dove gli avversari giocano più aperti. Di spazi il Palermo ne ha concessi parecchi ma, per approfittarne, sarebbe stato necessario correre. E proprio in vigore atletico, in agonismo, il Milan è stato surclassato da Miccoli e compagni. Sul banco degli imputati finiscono praticamente tutti. Ci sono i difensori, in affanno costante e spesso distratti, sia sulle palle alte sia sui tagli in area. Ma anche i centrocampisti. La ruggine nelle gambe dopo due mesi di stop non consente a Pirlo di guidare il gioco con sufficiente lucidità; Flamini, che in Premier si esaltava proprio nelle sfide più ruvide, appare un timido mediano alle prime armi. E infine Seedorf solo a sprazzi gioca ad alto livello e sembra soffrire la convivenza con Ronaldinho. Il brasiliano, dal canto suo, continua a segnare con regolarità. E’ una questione di gambe e di concentrazione, per Ronaldinho come per i compagni. In queste condizioni, ci si chiede se siano da scudetto, e allora bisogna vagliare gli alibi. L’unico per la figuraccia del Barbera era la doppia assenza di Gattuso e Kakà: del primo è mancato l’agonismo e la gestione del pallone a metà campo, dell’altro le accelerazioni a supplire alle carenze che da soli non sono in grado di risolvere né Inzaghi, né Shevchenko, né Pato.

Ranieri: «La Juve non mollerà» TORINO – «La Juve non mollerà di un centimetro nella corsa scudetto e vogliamo essere l’alternativa all’Inter». Il messaggio di Claudio Ranieri arriva via etere, dai microfoni di Radio anch’io Sport. Un messaggio chiaro, che completa il pensiero dei giorni scorsi, quando il tecnico aveva parlato di «obbligo» di vincere il titolo per Inter e Milan. «Confermo che il nostro obiettivo è migliorare il terzo posto dell’anno scorso e non è vero che noi vogliamo lottare senza dirlo – aggiunge Ranieri – L'allenatore della Juventus non può non pensare al titolo, ma è chiaro che l’Inter deve perdere punti. Mi auguro che il campionato si

riapra, ma l’Inter ha dato il primo scossone ed è in crescita, perchè i giocatori stanno assimilando i metodi dell’allenatore». Tutto chiaro quindi: non illudersi piùdi tanto, ma crederci, essere pronti ad approfittare di uno sbandamento di quella definita dal presidente Cobolli Gigli una portaerei. La giornata di domenica ha portato due notizie, una negativa e l’altra positiva, per la Juventus. L’Inter si è confermata vincente anche contro una grande come il Napoli e il Milan è caduto a Palermo, nonostante altri rigori generosi a suo favore, confermando l’impressione di non avere mai convinto, anche nelle giornate vittoriose.

Cristiano Ronaldo il vincitore

Pallone d’oro poca suspense PARIGI –Per blindare dopo pions e Premier League: anni di fughe di notizie il «Ho fatto il massimo per nome del vincitore del Pal- vincerlo», ha detto domenilone d’oro, France Football ca a Manchester dopo la - la rivista che assegna il partita a chi gli chiedeva premio - ha scelto l’anno del Pallone d’oro. Quanto a con minore suspense: Cri- colui che dovrebbe finire stiano Ronaldo, ormai, ha sul podio al secondo posto, vinto il premio da mesi e Lionel Messi, tutti sono innamorati di tutti lo sanlui, della no. Ma nella sua inventiredazione va, del suo parigina ne dribbling e hanno escodel persogitata un’alnaggio ma tra: annunil carniere cio ufficiale dell’ argenalle 3 della tino - terzo notte appena l’anno scortrascorsa. Il so - è poco sito fornito riwww.franspetto a cefootball.fr quello del ha svelato portoghese. nel cuore Quanto della notte alle prime quello che posizioni si tutti già sanè delineato no, e cioè che un quadro il Pallone preciso se d’oro conti- Cristiano Ronaldo accanto al nuerà a parlare portoghese, da Kakà a duo Ronaldo-Messi si agCristiano Ronaldo. Il 53° giunge Zlatan Ibrahimolaureato dal più noto dei ri- vic, consacrato uomo guiconoscimenti del mondo da dei campioni d’Italia del calcio è infatti la star del dell’Inter e capace di qualManchester il quale, nono- siasi giocata. Particolarstante qualche atteggia- mente scarno, però, è quemento arrogante e l’espul- st’ anno il panorama non sione di domenicanel derby solo degli italiani alle nocontro il Manchester City, mination (ci sono solo Gigi sarà il terzo portoghese a Buffon e Luca Toni su 30 portarsi a casa l’ambito calciatori per i campioni premio. Prima di lui, infat- del mondo in carica) ma anti, illustrarono le gesta del che dei giocatori che vestocalcio lusitano tanto da es- no maglie di squadre italiasere consacrati a Parigi il ne. Oltre ai due sopra citati, grande Eusebio (1965) e infatti, c’è soltanto un doveroso omaggio alla stagione Luis Figo (2000). A 23 anni, Cristiano Ro- di Kakà, Pallone d’oro naldo è arrivato secondo uscente. Per il resto, niente l’anno scorso dietro Kakà e azzurri e nessuno stranieha vinto quest’anno Cham- ro del campionato italiano.

Il consiglio federale della Figc non ha deciso, ma si pensa al tetto di 20 squadre in serie B

Riforma dei campionati ancora rinviata ROMA – Niente riforma dei campionati per ora, ma un primo passo in quella direzione è stato comunque fatto. Dalla prossima stagione la serie B potrebbe passare da 22 a 20 squadre. Il consiglio federale della Figc ha raggiunto ieri l'accordo all’unanimità sul blocco dei ripescaggi. La cura dimagrante riguarderà al massimo due squadre però perchè sotto le venti squadre, appunto, non si potrà andare. Venti squadre come la serie A,

che rimane blindata almeno fino al 2010 dagli accordi commerciali ancora in essere. «Poi forse si potrà fare la grande riforma – ha detto il presidente della Lega professionisti Antonio Matarrese al termine da un Consiglio federale della Figc senza Moratti e Galliani – Per quella non abbiamo fretta. Il mio sogno è una serie A a 18 squadre. Può darsi che non si realizzerà. Quando ne parlo c'è sempre qualche presidente di club che si irrita».

Laddove ci siano società non in regola per l’iscrizione al campionato 20092010 (tra i club più in difficoltà ad esempio Pescara e Avellino) fino a un massimo di due non verranno dunque sostituite, se fossero di più si procederebbe dunque al ripescaggio, ma solo per la società che manca a raggiungere il 'tettò di 20. Non è escluso che il blocco possa poi estendersi in seguito anche alla Lega Pro. r. s.

GIUSTIZIA SPORTIVA Dimettersi non “salva” i dirigenti ROMA – Dimettersi dalla carica dirigenziale per sfuggire alle maglie della giustizia sportiva non sarà più un escamotage possibile. A stabilirlo, l’interpretazione autentica dell’art. 19, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, deliberata dalla Figc. «Non basteranno le dimissioni per sottrarsi alla giustizia – ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete – Al soggetto in questione, dunque, saranno applicabili le sanzioni». Sembra proprio una norma “anti Moggi”.

Matarrese


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Martedì 2 dicembre 2008

TOP 11

In copertina Pantanelli, Oshadogan, Tisci, Ripa

La giornata del riscatto LA vendetta è un piatto che va servito freddo: l’adagio calza a pennello per Ivan Tisci, fantasista della Paganese. Mette piede allo Zaccheria, in quello stadio che è stato suo fino allo scorso anno: gira al largo per gran parte della gara, riceve pochi, pochissimi palloni, assiste dalla trequarti allo strapotere rossonero, ma alla prima occasione buona esplode un destro violento, preciso, dritto all’incrocio dei pali che consegna alla squadra di Capuano un pareggio dal sapore storico. Non esulta ma consuma una dolce vendetta. Sarà pure un sentimento poco nobile, ma la vendetta alimenta stimoli e motivazioni, esalta, spinge spesso ad autentici capolavori: di balistica (nel caso di Tisci), di riflessi in quello di Pantanelli, che para il possibile e l’impossibile. E che dire poi di Joseph Oshadogan, scaricato dal calcio italiano, “emigrato” addirittura in Polonia e ritornato nel Belpaese per volere del Lanciano: frena Biancolino e va oltre realizzando il gol che spiana agli abruzzesi la strada verso un successo (il primo in trasferta) di enorme importanza. La dream team della quattordicesima giornata la partoriscono vendetta e rivalsa. Non si spiegherebbe in maniera diversa l’affermazione netta e sontuosa dell’Arezzo di Marco Cari: non vinceva da sei giornate, era reduce dalla sconfitta scottante di Perugia e per di più orfano del bomber Baclet e dell’immen-

so Chianese, oltre che scosso dalla possibilità d’esonero del tecnico in caso di ennesimo passo falso. Quattro sberle rifilate al Benevento (la squadra più in forma del giro-

I gemelli del gol fanno felice Gallipoli GALLIPOLI. L’uno non può fare a meno dell’altro. Il Gallipoli non può fare a meno di entrambi. La neo capolista del girone anche domenica ha esibito le sue gemme in avanti. L’uno ha portato in vantaggio la squadra sul Crotone trasformando il rigore nel primo tempo. L’altro ha riagguantato il primato, inizialmente sfuggito sotto l’egida di Paponetti, firmando il colpo del definitivo ko. L’uno è Francesco Di Gennaro, attaccante ventiseenne di Napoli alla seconda stagione nel Gallipoli; l’altro è il più esperto Ciro Ginestra, di “carnagione” napoletana anche lui ma nativo di Pozzuoli. La coppia più bella del girone B di prima divisione porta dunque in dote puro sangue partenopeo. Nelle loro vene scorre sangue di bomber di razza. Entrambi sono i referenti primi del reparto offensivo a disposizione di Giuseppe Giannini. Entrambi sempre presenti, entrambi spietati con il loro ferro caldo. Sette reti per Ginestra, una in meno per Di Gennaro. La premiata ditta non tradisce le attese ed il Gallipoli vola in vetta alla classifica. Sempre vincenti in casa, sempre a segno quei due lì davanti che, nelle ultime tre partite a domicilio, sono andati a braccetto ad infilare l’avversario. Quasi che fosse una singolare sfida personale. Segna l’uno e quasi sbeffeggia il partner d’attacco; risponde l’altro ricordandogli le gerarchie di squadra.

Oramai il pubblico dell’ “Antonio Bianco” ha imparato a “sopportare” la piacevole consuetudine. La nuova frontiera dell’attacco atomico è cominciata in casa con la Cavese: cinquina secca ai danni dell’undici di Camplone con Di Gennaro nelle vesti di doppiettista e Ginestra in quelle di “special one”. Lo stesso canovaccio s’è ripresentato nella solida rappresentazione contro il Sorrento: non cambia la forma del discorso (doppio Di Gennaro, singola di Ginestra) ma la sostanza del punteggio, questa volta meno schiacciante ma pur sempre rotondo (3-1). Il buon Ginestra quasi cominciava a guardare con sospetto alle imprese doppiettiste del partner. Domenica, nell’ultimo turno vincente, s’è compiaciuto del rigore trasformato da Di Gennaro e nella ripresa s’è poi compiaciuto di se stesso. I due fanno coppia fissa dalla scorsa stagione. Quasi ci sperava il buon Di Gennaro, il bomber con il vizio degli amuleti. Con santini, collane di perle e polverine magiche la punta napoletana tiene fede alla tradizione. Lui dice che è costretto dagli amici ma intanto è ben lieto di rispettare la prassi, soprattutto tenedo conto dei suoi risultati in tema di reti. Aumentano gli amuleti, aumenta il bottino di reti. C’è dunque tanta tradizione napoletana nelle corde di questo Gallipoli capolista. Andrea Buonaiuto

ne) per un riscatto perfino esagerato, reso possibile dal cambio di modulo forzato, dalla classe immensa di Daniele Croce (autore di una doppietta), dalla potenza e dalla fero-

cia del gigante Martinetti. Una marcia in più quando in testa frullano mille pensieri e pesanti umiliazioni: l’ha inserita il Gallipoli, che dopo l’imbarazzante 3 a 0 di Benevento, s’è ripreso dignità, autorità, vittoria e primato in classifica vincendo lo scontro diretto col Crotone. E Giannini, criticato la settimana scorsa, ha rinforzato nuovamente il suo “trono” confermandosi Principe, andando avanti con le sue idee tattiche senza stravolgere nulla per un semplice incidente di percorso, conquistando per la terza volta la panchina della top 11 (per la prima volta da solo,dopo averla condivisa prima con Cari alla quinta giornata, poi con Capuano alla decima) grazie a quel 3-5-2 spettacolare e a quell’intesa sempre più raffinata tra Di Gennaro e Ginestra. La giornata del riscatto viene completata dal Sorrento di Simonelli, che mette la parola fine alla lunga imbattibilità del Pescara grazie alla qualità del centrocampista Fialdini, messo spesso in discussione, ed alle progressioni fulminee di Francesco Ripa, il bomber ritrovato dopo un lungo infortunio: aveva fame di rivalsa e l’ha appagata devastando la difesa del Pescara. Saranno anche sentimenti poco nobili – la vendetta e la rivalsa – eppur così “dannatamente” utili per rompere gli equilibri e riprendersi dignità e sorrisi. Filippo Zenna

Il fatto della settimana Crisi Juve Stabia

Morgia, dimissioni accettate Ma il caos è totale

La Juve Stabia battuta domenica in casa dal Lanciano

UNA NOTTATA intensa di riflessioni poi la decisione di mollare la presa, di lasciare l’incarico dopo averlo già annunciato nell’immediato dopogara col Lanciano. Massimo Morgia abbandona la Juve Stabia e non c’è imposizione societaria che tenga. Il patron gialloblu Franco Giglio ha accettato la decisione del trainer romano di gettare la spugna. La sua decisione Morgia l’ha resa nota con una lettera: “In seguito alle pesanti contestazioni alla squadra e al sottoscritto avvenute durante e dopo lo svolgimento della gara Juve Stabia - Virtus Lanciano, ma soprattutto dopo la vile aggressione di cui sono rimaste vittime lontano dalla stadio Brunner, Radi e Amore formulo le mie irrevocabili dimissioni non essendoci più le condizioni idonee per svolgere il mio lavoro con serenità di spirito. Spero che questo mio gesto serva a tranquillizzare l'ambiente tutto e a riportare in tutte le componenti (squadra, società, media e tifoseria) un clima più collaborativo e positivo per riprendere la corsa verso gli obiettivi prefissati”. Dice addio Morgia perché l’aria era ormai rarefatta e perché

la sua gestione ha portato tutt’altro che benefici alla formazione stabiese: in nove giornate ha racimolato appena dodici punti, vincendo in maniera stentata col Crotone e col suo ex Sorrento, imponendosi con autorità soltanto contro il Real Marcianise, incassando due miseri punticini contro Pistoiese e Potenza e rimediando tre autentiche figuracce contro Cavese, Pescara e Virtus Lanciano. Troppo poco per una squadra allestita con investimenti da capogiro, tirata su per stracciare il campionato ed invece impelagata in piena zona play-out, costretta a guardarsi le spalle nonostante l’etichetta da corazzata che si porta dietro. La contestazione del pubblico è stata feroce e l’aggressione a calciatori potrebbe rendere ancor più critica la situazione. Perché la stessa società medita adesso di abbandonare il timone, di cedere il testimone, di materializzare nuovamente gli spettri del fallimento. L’incertezza regna sovrana e domenica prossima c’è il derby a Benevento che rappresenta l’ultima spiaggia. Ancora non trapelano nomi circa la successione dell'ex tecnico del Sorrento, an-

che se una labile voce sta accreditando la possibilità di un ritorno di Costantini, esonerato dopo la sconfitta di Foggia. L’alternativa, se la società dovesse decidere di andare avanti, potrebbe essere l’esperto Antonello Cuccureddu. Intanto anche il sindaco della città Salvatore Vozza ha diffuso una nota dai toni sdegnati: "L'aggressione ai giocatori della Juve Stabia è un fatto gravissimo, la cui stupidità è assolutamente intollerabile. Esprimiamo solidarietà agli atleti ed alla società. Quest'episodio non appartiene all'impegno forte che presidente e componenti della società hanno profuso per continuare a far esistere il calcio a Castellammare di Stabia. Rispettiamo la loro decisione di dimettersi, presa a caldo, ci auguriamo però che possano ripensarci e tornare sui loro passi". Probabile che l’organico venga mandato in ritiro ed ovattato dalle forti pressioni. Perché domenica c’è il derby del Santa Colomba e l’ultima chiamata per l’alta classifica: altrimenti quel castello faraonico costruito in estate potrebbe venir giù come sabbia.


Sport 41 Prima Il pari col Foligno ha messo a nudo i limiti di un organico da rinforzare Martedì 2 dicembre 2008

Potenza, l’ora di svoltare Serve anche lavoro mentale. Poche le certezze CHE IL POTENZA fosse vivo e reattivo, si sapeva già. Che non stia vivendo un periodo molto fortunato, era altrettanto visibile. I commenti del dopo-Foligno, per la verità, hanno puntato esclusivamente a dare un’iniezione di fiducia a una squadra non rimproverabile, ma decisamente abbattuta per via di quel pareggio di De Paula, nell’unica occasione concessa alla squadra umbra. Ma la negatività del risultato conseguito al cospetto di una squadra assolutamente mediocre e che stava vivendo un periodo disastroso non può essere sottaciuta. Quello di domenica è un punto che vale una sconfitta: avesse vinto il Potenza avrebbe agganciato la Pistoiese e rimesso il Foligno a un punto. Invece no: a tre giornate dalla fine del girone di andata i rossoblù restano inesorabilmente all’ultimo posto con l’aggravante di aver perso ancora un punto dalla zona salvezza (da otto a nove), mantenendo a

galla le speranze delle due squadre che la precedono in graduatoria, appunto Foligno e Pistoiese. Nella più rosea delle ipotesi, ossia centrando tre successi di seguito (Pescara fuori, Taranto in casa e Benevento in Campania) il Potenza chiuderebbe a 17, un bottino che imporrebbe un girone di ritorno assolutamente miracoloso per evitare i play out. Un po’ l’andamento del campionato, un po’ anche l’evidente altalenanza delle prestazioni rossoblù e la costante dei risultati negativi (ormai Cuomo e soci non vincono dal 19 ottobre, sei giornate fa) fanno diventare quantomeno realistica la partecipazione agli spareggi di fine anno. Inutile prendersi in giro: il Potenza deve mentalizzarsi in questo modo anche perchè non sembra una chimera (proprio nell’analisi del campionato) poter evitare l’ultimo posto. Ma oltre, proprio per i conti numerici, sembra impossibile andare.

Evidentemente, il lavoro di Arleo e della società dovrà essere indirizzato verso quella direzione, e innanzitutto verso il recupero mentale della squadra ora incredula per non essere riuscita a vincere una partita come quella di domenica, o come quella di sette giorni prima a Caserta. L’occasione della trasferta di Vasto, contro il Pescara che sta vivendo una fase societaria tremenda, potrebbe essere propedeutica di una nuova fase nella quale però, la società e lo stesso tecnico dovranno chiarire le mosse da fare. L’allenatore già lo pensa, la società lo ha già anticipato esponendosi direttamente in sala stampa dopo la gara: a gennaio questa squadra deve essere rafforzata, ma per chiari limiti di natura economica deve essere prima sfrondata dei calciatori sui quali la scommessa è andata persa. Contro gli umbri si è capito che in mezzo al campo mancano le idee. Ci sono i muscoli di Berretti (che sta cre-

PESCARA, AZZERATI GLI ORGANI AMMINISTRATIVI: NON C’È PIU’ SOCIETÀ

Arleo pensieroso

SI AZZERA totalmente il Consiglio di amministrazione del Pescara. Una nota diffusa dal club comunica le dimissioni degli ultimi tre consiglieri rimasti in carica: "Si comunica che si sono dimessi i consiglieri Attilio Marin, Giorgio Massafra e Antonio Pazonzi e che a seguito delle precedenti dimissioni del presidente Nicola Lisi dei consiglieri Kaya Gucbilmez, Ilvano Ercoli e Domenico De Luca è venuto meno l'intero organo amministrativo. Prima delle dimissioni è stata confermata la convocazione dell'assemblea ordinaria (per l'approvazione del bilancio al 30 giugno 2008 e per la nomina del nuovo orga-

no amministrativo) e straordinaria (per azzeramento deficit patrimoniale e ricostituzione capitale sociale) nei giorni 15 e 16. Nel caso gli attuali soci di Rizzuto e consiglieri del club non dovessero rispettare questi impegni, si aprirebbe l'ingresso dei libri contabili in Tribunale. L'iter fallimentare, però, potrebbe favorire la discesa in campo di Peppe De Cecco e di Debora Caldora. Quest'ultima, figlia dell'ex presidente biancazzurro Armando, si insedierebbe al comando della società. sport@luedi.it

scendo), i progressi di Cammarota, le carte da scoprire su Prevete e Montesanto (almeno relativamente a che uso ne vorrà fare Arleo), ma non c’è Dettori e nemmeno Ametrano. E qui si continua a dire che questa squadra è migliore di quella della scorsa stagione. Mamede poteva coniugare l’uno e l’altro. Dice bene Arleo che è un atleta sul quale si può ragionare, ma quanto visto in 15’ con il Foligno è quanto di peggio si potesse immaginare. Questo giocatore non serve alla causa, così come una serie di atleti in esubero e che non troveranno più spazio. Uno tra Parisi e Patarini è di troppo, per non dire i vari Porcaro, Thiago e Radu. A centrocampo tra Arigò, Bacio, D’Aguanno, Nappello e Sabatino dovranno essere fatte scelte radicali e rapide, anche a costo di rimetterci in termini economici. E per l’attacco occorrerà fare altrettanto: Masini s’è bocciato con le sue mani, Cozzolino ha dimostrato che da attaccante esterno non vale quanto da centrale, almeno in questa categoria, Nolè viaggia a corrente alternata, proprio come Delgado. L’unica certezza del momento è Sarno, ma il panorama non può considerarsi all’altezza dell’obiettivo da perseguire. Aver puntato su una squadra sbarazzina, ma inesperta e incompleta, dall’inizio, non è stato utile e produttivo. E lo ha dimostrato nettamente l’11 col Foligno. Il tempo per recuperare scarseggia, quello dei processi verrà successivamente: per adesso serve solo svoltare. In fretta. Alfonso Pecoraro

A gennaio servono innesti

Seconda Melfi incoraggiato dall’aggancio a Manfredonia e Lamezia

Speranze dal mercato

Punto che non rende merito

Obiettivo mercato. Il Melfi guarda a gennaio come ancora di salvezza nell'ambito di una stagione difficilissima. Prima però occorre trarre il massimo possibile in queste tre partite, Barletta ed Igea Virtus fuori e capolista Cosenza al Valerio. Non certo il massimo, ma bisogna fare di necessità virtù. Una sola vittoria in campionato e dieci punti in classifica sono pochi. Questo è un dato inconfutabile. Sfortuna è vero, ma anche tanta ingenuità, mancanza di esperienza e capacità gestionale e soprattutto alcune lacune strutturali che appunto il mercato di gennaio dovrà colmare. Palumbo al termine di Melfi - Andria, altra gara giocata più che dignitosamente ma che purtroppo non ha portato ancora una volta i tre punti, è stato chiaro, servono rinforzi. La società che ha deciso di insistere sul tecnico venosino, è intenzionata a sopportare altri sforzi di natura economica, perché è intenzione di tutti salvare il Melfi. Non sarà facile però. Il Melfi già di per se società di piccolo lignaggio, ha bisogno di gente esperta, almeno due rinforzi di qualità. Non risulterà semplice reperire giocatori di spessori disposti a trasferirsi a Melfi e lottare per non retrocedere. Occorrerà spendere e di questi tempi non è facile per nessuno e nessuno potrà chiedere molto ad un gruppo di dirigenti che economicamente fa già tanto per il Melfi. Si spera in Gilfone e Fummo che entro dieci giorni dovranno fornire

De Angelis

ampie garanzie sul loro pieno recupero fisico. Palumbo crede ancora nel recupero totale di entrambi. Tutti e due potrebbero rappresentare due innesti importanti per la squadra. Staremo a vedere. Serve comunque un leader difensivo. Il Melfi ha la peggiore difesa del campionato. Nelle ultime quattro domeniche ha subito 8 gol. Esattamente la media di due reti a partite. Troppe per qualsiasi squadra, specie per una che deve salvarsi. Occorre un uomo esperto a centrocampo. Il famigerato faro della linea mediana. In attacco finche regge De Angelis tutto è a posto, ma se il capocannoniere del torneo avesse un calo? Puntare su Fummo sarebbe un grande rischio. Almeno alla luce di quanto visto finora. Emilio Fidanzio

ANCORA un risultato che scontenta tutti, in casa gialloverde, il pareggio ottenuto al Valerio contro un Andria Bat assolutamente nullo, rispetto alla grande prova del Melfi, ma che porta un punto ed ora la reale possibilità di non esser più da solo in fondo alla classifica. Il classico discorso del “bicchiere mezzo pieno” rispetto a quello mezzo vuoto che dice ancora di una grande prestazione gialloverde a dover fare i conti con un pareggio che non le rende assolutamente giustizia per quanto fatto e per le tante occasioni create, ma che suona come ennesima beffa se si pensa al solo tiro in porta avversario, e per giunta con deviazione, ed al fatto che nell’intervallo e poi nei commenti finali, i due massimi vertici del sodalizio andriese, si siano detti contenti per il risultato, non certamente per il gioco espresso dalla loro squadra. Un’ulteriore conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, del fatto che tutti i giocatori melfitani hanno dato il massimo, fornito prova di qualità e continuità senza disunirsi, dal gol beffa subito a quello concretizzato da un super Bacchiocchi per il pareggio a metà ripresa, a differenza della prova deludente degli ospiti, forse impauriti dalla spinta continua offerta dai ragazzi di Palumbo, pronti a cercare fino in fondo quel successo tanto atteso ma che, ancora una volta, purtroppo non è arrivato. Ed ancora una volta, a risentirne maggiormente, oltre alla classifica a cui mancano altri due punti, come se già non fossero troppi quelli persi tra errori propri in diversi finali di gara e

Merini atterrato e, a destra, mister Palumbo (Zenti)

quelli dovuti ad errori arbitrali, è soprattutto la squadra, il gruppo gialloverde, con il pareggio a non rendere giustizia e merito al lavoro della squadra in campo, per quasi tutto il match interno contro i ragazzi dell’ex Nicola Di Leo, che ha reso onore alla migliore prova del Melfi. Ma il tutto, non ha reso onore neanche alla grande spinta arrivata dai tifosi, da quei ragazzi che son considerati cattivi, e spesso non si capisce il perché, ma che hanno cantato, incitato, urlato e saltato per tutto il match, con sciarpe ben in evidenza, colori gialloverdi al fianco dei loro beniamini, come sempre, ma ancora una volta a dover rinviare una festa chiamata vittoria. Da nove a dieci punti, do-

po la gara con l’Andria, dall’essere da soli in fondo alla classifica all’aver acciuffato in un solo colpo Manfredonia e Vigor Lamezia, ma che se da un lato fa piacere e di certo servirà, da oggi pomeriggio e per tutta la settimana per lavorare al meglio in vista della gara esterna a Barletta di domenica prossima, dall’altro porta ancora maggiori rammarichi in tutto l’ambiente melfitano. Vincere avrebbe avuto il sapore della liberazione dopo una serie incredibile di vicissitudini di vario tipo ma anche quello dell’avere due punti in più per risalire altre posizioni, arrivando a quota 12 per acciuffare la coppia Isola Liri – Noicattaro, portandosi a solo un punto dal Valdisangro che

di punti ne ha messi insieme 13 finora. Certo non sarebbe cambiato tanto ma il futuro sarebbe più roseo, si sarebbe lavorato con uno spirito diverso e con il sorriso sulle labbra, senza dimenticare che, proprio i punti, appaiono gli avversari maggiori del Melfi calcio, coi punti persi si intende a pesar tantissimo e quelli che mancano ed avrebbero fatto comodo a dare ulteriore spinta ad un Melfi valido, reattivo, concreto in campo, che gioca e crea, che cresce e che al momento non è mai stato messo sotto da nessun avversario, cosa non da poco, se si vuol continuare a credere all’obiettivo salvezza che resta sempre alla portata dei Palumbo boys. Antonio Baldinetti


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Sport

Martedì 2 dicembre 2008

TOP 11

Il più bravo è però Minopoli del Monopoli

Perna-Caputo, che gol Il bello di chiamarsi Minopoli. Lo scugnizzo partenopeo vanta la quasi “omonimia” con la squadra di appartenenza e festeggia la sua seconda rete in campionato. Cavalca il suo Monopoli sull’onda del quinto risultato utile consecutivo (quattro vittorie ed un pari). Il centrocampista, nel comodo due a uno inflitto all’Isola Liri (esordio amaro per Zecchini), si è espresso su livelli stratosferici. Mole di lavoro impressionante per le vie centrali, infaticabile nello scardinare la sfera agli avversari, quantità industriale di palloni lavorati per i compagni di squadra. La sua prova è altresì impreziosita dal gol partita alla mezz’ora del primo tempo: azione cominciata sulla trequarti e chiusa in area, dopo scambio con Colella, con un tiro preciso che si insacca alle spalle di Fiorini. La squadra di Geretto è tra le più in forma del campionato (mantiene il passo il Catanzaro di Provenza), il Cosenza capolista belle ultime cinque giornate ha conquistato due punti in meno. Meno brillante ma pur sempre leader del girone: due a zero sul campo del Cassino ad uso e consumo di Danti, ispirato sulla trequarti, e Cantoro, abile a capitalizzare al massimo il minutaggio concessogli dal tecnico. Secondo colpo interno consecutivo per l’Aversa Normanna di Raffaele Sergio che

ne rifila tre alla Vigor Lamezia, tuttavia costretta in nove dopo dieci minuti di gioco. Il doppiettista Perna fa il verso a Caputo del Catanzaro che affossa il Barletta. Torna alla vittoria dopo dieci partite la

Val di Sangro dell’esordiente Petrilli (due a uno sull’Aversa alla terza). A risolvere la pratica-Manfredonia è Cacciaglia dopo appena tre minuti di gioco ma molti meriti vanno ad Ameltonis, affidabile

ed autorevole nella difesa dei pali, ed a Matteo Sensi, giovane difensore centrale pulito in marcatura. Nell’Aversa la parte del leone l’ha fatta Perna, tuttavia in difesa s’è espresso su buoni livelli l’esperto Sirio Silvestri: sicuro al centro della difesa in coppia con Di Girolamo, perfetto tempista nel firmare il due a zero su calcio d’angolo di Longo. Ottimi interpreti per le vie centrali, ma c’è qualcosa di buono che si segnala per le vie laterali: l’esterno sinistro Pugliese si dimostra prezioso pendolare per il suo Monopoli e si riconferma tra i migliori interpreti della categoria. In mediana la zona centrale ha due interpreti d’eccezione: uno è Minopoli, l’altro è Ottobre dell’Aversa. Entrambi hanno siglato le reti decisive per le rispettive squadre. Stessa sorte anche per Cacciaglia della Val di Sangro (risolutore con il Manfredonia) e Pirrone della Vibonese che rimette in carreggiata i suoi dopo l’iniziale rete dell’argentino Arcamone. In avanti Pasca e Cantoro entrano e segnano senza esclusione di colpi. Tuttavia la coppia del gol non può prescindere da Perna e Caputo. Entrambi splendidi interpreti sotto rete nelle vittorie di Aversa e Catanzaro. L’attaccante napoletano del Catanzaro è giunto a quota sei reti in classifica cannonieri. a.b.

Il personaggio della settimana

Martone, gol e assist per la Scafatese SCAFATI. Mezz’ora per ritagliarsi la gloria. Mezz’ora per far rinascere la Scafatese. Rete da manulale, assist da incorniciare; la sua personalissima domenica è comiciata tuttavia tardi, precisamente al decimo della ripresa quando il tecnico Agenore Maurizi lo ha mandato in campo per uno spento De Luca. Nove minuti gli son bastati per aprirsi uno spiraglio nel bel mezzo della contesa contro l’Igea Virtus. Scatto tempestivo sul filo del fuorigioco – quella palla in verticale sembrava “scritta” proprio per lui – e chiusura del discorso con un dribbling felino sul portiere e carezza al pallone verso la porta sguarnita. Uno ad uno e nemici come prima con trenatcin-

que minuti abbondanti per tentare la rimonta. Questo il proposito di Luca Martone in cerca della sua prima domenica da protagonista. Ambizione messa tuttavia a dura prova dai cali di concentrazione delle retrovie: passa ancora l’Igea, questa volta con Crimi a dieci minuti dal termine. Così non va, proprio non può andare: la smorfia dell’attaccante di Vico Equense lasciava trasparire tutta la frustazione per un proposito ancora incompiuto. Schiumava rabbia la punta, doveva per forza inventarsi qualcosa per invertire le sorti di una domenica a tinte forti. Alla fine magia è stata: il coniglio estratto è l’invito sublime a Varriale, il cilindro è invece il suo addome che

ha prodotto la dolce sponda per il due a due finale. Il mago di Vico Equense ha così incantato l’infreddolito pubblico messo a dura prova dal tempaccio e dalla squadra. Due tocchi, due invenzioni, purtroppo un solo punto “estrorto” ad una sprovveduta Igea Virtus, che proprio non poteva immaginare di dover fare i conti con questo centravanti atipico. Fisico imponente, leve lunghe ed “appassionato” convinto del gioco aereo. Cosa ci può essere allora di atipico? Beh, a guardarlo in campo non può altresì sfuggire una certa poliedricità qualitativa: potente nel fisico, educato con i piedi. Martone palla a terra non teme confronto alcuno perché ha nelle

La squadra del momento

Il Monopoli viaggia spedito MONOPOLI. Chi riuscirà ad abbattere questo treno in corsa? Chi potrà mai fermare questa striscia positiva che non conosce soste da cinque giornate? La squadra in questione non è il Catanzaro di Provenza, ancora imbattutto in questo torneo. In Seconda Divisione c’è un’altra squadra che mantiene lo stesso passo e che addirittura fa meglio della stessa capolista Cosenza: il Monopoli. L’ultima firma è stata sottoscritta domenica, avversario di turno l’Isola Liri del neo tecnico Zecchini. 2-1 circoscritto nella prima ed autorevole mezz’ora della squadra. Ancora una volta s’è riproposto Ceccarelli, esemplare è poi stato Minopoli: due a zero prima della mezz’ora e legge dei grandi numeri riproposta con rinnovata autorevolezza. La squadra è in salute ed ormai va avanti con il pilota automatico: vince, convince e per giunta centra il bersaglio. Cinque risultati utili di fila, terzo miglior attacco del girone alle spalle di Catanzaro e Cassino. 13 punti su 15, meglio del Cosenza (11). Sono questi i numeri che hanno di colpo invertito la storia di questo Monopoli, che ora insegue il treno dei paly-off. Sogno plausibile o pura illusione? Per adesso è difficile stabilire a quali quartieri possa aspirare la squadra più in forma del momento. Ciò che risulta evidente è il cambio di marcia imbastito

proprio all’indomani dell’ultima sconffitta patita a Noicattaro lo scorso ventisei ottobre. Da allora la squadra, guidata da un Geretto in discussione, ha decisamente voltato pagina. Fino ad allora non aveva mai vinto, solo sei pari e tre sconfitte, quasi una mortificazione tenuto conto delle forze in dote. Già, perché il Monopoli sta venendo fuori con tutte le sue qualità d’organico. Frizzante in attacco con la ritrovata verve di Fabio Ceccarelli (regolarmente a bersaglio nelle ultime giornate), solido in difesa grazie alla comoda intesa tra Thackray e Turone. In mediana poi stanno rispondnedo agli ordini Bonfardino e Minopoli mentre sulle corsie laterali Pugliesi e Santarelli hanno sempre una cartuccia in più da sparare. Lo stesso Santarelli, avanzato sulla linea del centrocampo, sta vivendo una stagione particolarmente prolifica: quattro reti in tredici gare. Dunque le qualità ci sono tutte per firmare qualcosa d’importante, c’è da capire però fin quando questo incantesimo farà sognare il pubblico. Il tecnico protegge la sua squadra e cerca di non alimentare facili entusiasmi, intanto si coccola questa sua creatura infallibile. Perché a meno tre dal giro di boa c’è qualcuno che allunga lo sguardo verso un orizzonte prestigioso. a.b.

sue corde l’arte del palleggio e dello spunto uno contro uno. Insomma un centravanti moderno che ha dovuto gare tanta gavetta tra i semi-professionisti. Meglio di chiunque altro lo conosce il suo mentore ai tempi del Sant’Antonio Abate. L’ex tecnico della compagine campana, che con lui ha condiviso il sogno della promozione in D e delle due successive salvezze, non ha mai avuto dubbi sulle qualità del ragazzo: “Ha delle potenzialità enormi. Ha fisico, forza, velocità e tecnica. Ha leve lunghe, è molto agile palla al piede. Forse deve migliorare un po’ nella testa, se si applica di più ha un futuro assicurato”. Andrea Buonaiuto

Martone della Scafatese


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Martedì 2 dicembre 2008

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Pomigliano corsaro a Nocera ed ora è a sei punti

Tutto è pro-Brindisi di RENATO CARPENTIERI

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE GALETTI e Contino a segno nella speciale classifica marcatori, ma l’attaccante del Brindisi regala tre punti alla squadra che porta a sei le lunghezze di vantaggio sulla seconda, mentre quello del Pianura riesce solo a rimediare alla prima sconfitta interna stagionale contro un Matera vivo e motivato. La capolista Brindisi passeggia con l’Ischia e resta al comando del girone H con 6 punti di vantaggio sul Pomigliano che ha surclassato la Nocerina nel derby al San Francesco. La formazione granata è andata avanti di due gol con la doppietta di Gasparini, ma Mangiapane accorcia le distanze ad inizio ripresa. Il Pomigliano ritorna avanti di due gol con Ventre ma sempre Mangiapane porta il risultato sul 3-2. Nel finale la formazione di casa si disunisce e il Pomigliano prende il largo con altri due gol di Ausiello e il rigore finale di Verolino che fissa il risultato sul 6-2. Il Pianura impatta con il Matera, Marsico porta avanti i biancazzurri, e Contino pareggia nella ripresa. Finisce 1-1 il derby del Chiovato, con i padroni di casa della Sibilla che passano nel primo tempo con Dinolfo e la Turris riacciuffa il risultato nella ripresa grazie a Visciano. Senza reti il match tra Francavilla Fontana e Bitonto, un punto che alla fine serve ad entrambe per far muovere la classifica e tenersi momentaneamente nel gruppone delle squadre che lottano per evitare i play out. Un pareggio anonimo tra Sant’Antonio Abate e Venafro. Perchè non serve a nessuna delle due la spartizione della posta in palio. Il “fatto” della giornata è poi la prima vittoria del Grottaglie, mentre la vittoria del Fasano a Genzano regala ai pugliesi un posto nei play off.

ANGRI

La sconfitta a Grottaglie spezza un momento positivo BACOLI

Altro pareggio, torna utile per restare in zona play off BRINDISI

Grande vittoria contro la quotata Ischia e va in volo solitario. BITONTO

Un altro punto utile che muove la classifica e fa morale. FASANO

Altra vittoria nonostante gli uomini contati.

FRANCAVILLA F. Tanti pareggi in casa alla fine conteranno parecchio. FRANCAVILLA S.

Muove la classifica e per come si era messa è un punto buono. GELBISON

E’ in salute, ma si fa raggiungere due volte dai sinnici GROTTAGLIE

Ecco la prima gioia stagionale con l’avvento di Orlando.

5

MATERA

Uscire indenni da Pianura non è poco e poteva esserci il blitz. NOCERINA

5,5

Mamma mia che tonfo. Un brutto scivolone ed è crisi. PIANURA

7,5

Rimonta il gol di Marsico, ma rischia pure il ko. POMIGLIANO

6

Sei ceffoni alla vice capolista a casa sua e secondo posto.

S.GENZANO

7

Un’altra sconfitta in casa. Salvezza molto più complicata.

S. ANTONIO

5,5

A cosa serve il punto lo si può intuire dopo i rinforzi.

TURRIS

5,5

Mister X La Scala va bene fuori casa. Come a Bacoli.

US. ISCHIA

5,5

Non c’è stato il miracolo a Brindisi, ma va bene lo stesso.

VENAFRO

6,5

Il cambio tecnico non sortisce effetti, un pareggio inutile.

6 4 5,5 8 5 5,5 6 5 5

Nocerina, è caos totale e Giugno sarà mandato a casa IL rapporto col consulente Massimo Mirabelli è terminato prima di Nocerina-Pomigliano, dopo un summit avuto con la societá sabato sera, probabilmente per nuovi contrasti sorti in corsa d'opera (giá rinunciò una prima volta all'incarico quando in panchina c'era Ussia). Quello col tecnico Franco Giugno si può considerare terminato con la netta sconfitta del San Francesco. Un disastro la sua esperienza a Nocera, in termini di scelte e di risultati conseguiti. Al suo posto potrebbe esserci Matteo Pastore, in odore di promozione dalla Juniores, traghettatore con buone carte da giocarsi. Situazione quotata maggiormente rispetto ad un ritorno di Pasquale Ussia oppure all'ingaggio di un nuovo allenatore, Roberto Chiancone su tutti, visto il distacco di punti e di mezzi tecnici rispetto alla vetta della classifica. Si cambia parecchio se non tutto. Andranno via, con la riapertura delle liste di trasferimento a partire da ieri, almeno ...sette calciatori dell'attuale organico. Dopo Serrapica, fino si parlava di altri due arrivi ma adesso la situazione potrebbe cambiare. Obiettivi per forza di cose da ridimensionare, anche perché quest'anno non c'è la ciambella di salvataggio dei play off (non ci saranno ripescaggi tra i professionisti, in caso di iscrizioni mancate si procederá con numero inferiore di squadre, salvo cambiamenti dell’ultimora visto che ieri c’era il Consiglio federale con questo problema all’ordine del giorno). Cercasi magari un direttore sportivo per avviare una diversa programmazione, ovviamente tenendo presente che per quest'anno la vittoria di campionato è da considerare una chimera.

TOP E FLOP DELLA TREDICESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

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P FLO

P TO

P O L F

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Sport

Martedì 2 dicembre 2008

Il punto del girone Pomigliano sbanca Nocera e insegue un Brindisi che non molla

Grottaglie, c’è la prima gioia stagionale SOLITO Brindisi. Crolla la Nocerina. Regge il Pomigliano. Prima vittoria stagionale del Grottaglie. Prosegue la serie positiva della Turris. Risorge il Fasano. Finisce a reti bianche il derby dei “poveri”. Due pareggi per le lucane. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della tredicesima giornata del girone H della serie D che per la prima volta ha fatto registrare quattro vittorie, due in trasferta e cinque pareggi. I gol sono stati 24, di cui 11 realizzati dalle squadre che hanno giocato in casa e 13 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 117 gare sinora disputate, sono state messe a segno 311 reti, contro le 327 della passata stagione. Nella tredicesima giornata del

campionato 2007/08 le vittorie furono 7, di cui ben cinque fuori casa. I gol furono 29. Il Brindisi ha centrato l'undicesima vittoria stagionale ed ha consolidato la sua posizione di leader del girone. Tra le più immediate inseguitrici della compagine salentina è però cambiato qualcosa. La Nocerina, con il pesante rovescio casalingo (secondo tra le mura amiche) nel match più interessante della giornata contro il Pomigliano (quarta vittoria di fila), ha dovuto cedere la piazza d'onore al suo avversario di turno. La zona playoff si è arricchita della presenza del Fasano che è tornato al successo pieno, dopo due sconfitte di seguito. E' proseguita anche a Bacoli la serie positiva della Turris, giunta a quota undici (3 vitto-

rie e 8 pareggi). Fatto curioso, Bacoli e Fasano, appaiate in quinta posizione, hanno entrambi conquistato nove punti in casa (2 vittorie e 3 pareggi) e undici in trasferta (3 vittorie e 2 pareggi). In coda alla classifica fa notizia, si fa per dire, la prima vittoria stagionale del Grottaglie che ha costretto l'Angri al secondo stop consecutivo in trasferta. Inutile pareggio tra Venafro e Sant'Antonio Abate le cui posizioni rimangono invariate. Resta tredicesimo e quindi in zona playout, il Francavilla Fontana che, contro il Bitonto, ha conquistato il quarto pareggio di seguito. Tra le lucane, il Matera ha ottenuto a Pianura il quarto pareggio stagionale, tutti con il medesimo punteggio di

1 a 1 (tre in casa). La formazione della città dei Sassi non vince dal 6 ottobre. Terzo stop interno del Genzano che non riesce ancora a vincere dinanzi ai propri sostenitori (solo 4 pareggi in 7 partite). La compagine potentina, in trasferta, ha conquistato esattamente il doppio dei punti ottenuti tra le mura amiche (2 vittorie e 2 pareggi). Il Francavilla in Sinni è rientrato in sede dalla doppia trasferta con un solo punto nel carniere (sconfitta con l'Ischia e pareggio con il Cilento). Per domenica prossima in calendario c'è Matera-Brindisi, un classico delle sfide calcistiche apulo-lucane. Per entrambe si tratterà di una importante verifica. Adolfo Sarra

Venezia: «Emozionato come un esordio». Oggi alcune novità di mercato

Matera, s’intravede la luce Il pari di Pianura equivale ad una vittoria IL MATERA è vivo. Quasi un riconciliarsi con il gioco del calcio la prestazione offerta dai biancazzurri a Pianura, compo difficile contro una formazione composta da giocatori di categoria appetiti da molte società di D. Gara giocata a viso aperto che si poteva vincere ma anche perdere. Un segnale di vitalità, visto che si è trattato del terzo match in sette giorni. Riscattata l’eliminazione in Coppa Italia e il brutto momento. E’ mancata la vittoria, ma certi pareggi valgono, per il morale, come un’affermazione. E quello conquistato dal Matera a Pianura ha queste caratteristiche. In effetti, anche nelle scherzose previsioni di inizio campionato alla tredicesima giornata il pareggio era stato messo in preventivo, ma è chiaro che a venire meno solo le tredici vittorie che si ipotizzavano. Il pareggio con il Pianura, però, riprende un discorso perso e domenica c’è la gara con il Brindisi che non ha bisogno di presentazioni. Un po’ la partita in cui c’è voglia di riscatto, ma non per coltivare altre illusioni ma per migliorare una classifica che non si addice al potenziale del Matera e soprattutto alle ambizioni del progetto. La situazione è creditizia per la società e i tifosi. Nei giorni scorsi più volte da queste co-

Angelo Venezia

lonne è partita la considerazione che solo giocando in undici si piuò raggiungere qualcosa. A Pianura questo concetto è stato messo in pratica e sono arrivati i frutti, certo poteva andare meglio se Albano avesse preso “male” quel pallone respinto da Pane su tiro di Chisena. Invece Diegol ha colpito con forza e precisione e Pane si è superato, mentre sul prosieguo dell’azione il tiro di Naglieri terminato sul palo è come un segnale che il mese “disgraziato”, quello

di novembre, aveva ancora delle ultime scorie. Ora si volta pagina e a commentare il momento è Angelo Venezia tornato a calcare i campi di serie D quasi dieci anni dopo. VENEZIA TORNA IN D-«E’ stato come un esordio. Devo ammettere che ero emozionato come un ragazzo alle prime armi. Forse in altre situazioni quel pallone che mi è capitato lo avrei sfruttato diversamente, invece l’ho messo al centro. Tornando alla gara, però, non si

può certo dire che siamo stati fortunati. E’ un momento che non ci gira. Peccato perchè una vittoria sarebbe stata un’iniezione di fiducia ancora più importante. Ho giocato in serie D nel campionato 97-98, l’anno della gestione Tafuni dopo la retrocessione dalla C2. Ho segnato anche un gol al Terzigno quell’anno. Poi c’è stato un periodo in cui ho fatto calcio solo per divertimento. Tornare a fare il calciatore quest’anno è una grande cosa per me. Tornare in D è un premio al mio impegno e d’ora innanzi sarò ancora più motivato di prima». MERCATO- Oggi alla ripresa degli allenamenti sarà valutato l’infortunio ad Alberto Marsico, inoltre bisognerà conoscere le condizioni di salute di Antonio La Fortezza e Roberto Cocca. Una giornata importante anche dal punto di viata delle operazioni di mercato. Infatti, la fase attuale appena aperta consente di trasferire i calciatori. Nel senso che ipoteticamente un calciatore professionista può accasarsi in D e scendere in campo domenica. Mentre il 19 dicembre ci saranno le liste di svincolo e quei calciatori potranno essere utilizzati solo la domenica successiva. Il Matera oggi muoverà dei passi in entrata e in uscita. Renato Carpentieri

Fiducia a Bardi non in discussione, ma c’è da dimenticare in fretta il Fasano

Genzano, è caccia a una vera punta GENZANO sul mercato. Ovviamente è l’unica risposta per dimenticare una brutta sconfitta. Eppure il Fasano era arrivato a Genzano con gli uomini contati e sembrava l’avversario adfatto per sfatare il tabù interno. Invece è arrivato un brutto stop. «Al di là del risultato, piena fiducia al mister Bardi, che continuerà a guidare il Genzano. Una sconfitta senza attenuanti. Salverei solo gli ultimi dieci minuti della partita, mi è sembrato di assistere ad un assalto dei miei verso la porta avversaria. E' una magra consolazione! Ancora una volta devo evidenziare la nostra sterilità in attacco, bisogna rimediare immediatamente, prima che sia troppo tardi. Accetto questa sconfitta, a differenza delle altre decise da errori arbitrali. L'avversaria è stata abile nelle ripartente ed a velocizzare il gioco, sorprendendo i nostri giocatori. Enzo Maiuri allenatore del Fasano rincuora gli altobradanici: “Il Genzano ha tutte le carte in rego-

A sinistra Conversano in panca per la squalifica di Bardi

la per conquistare una facile permanenza in serie D. Ma è chiaro che la fase di mercato è fondamentale”. Il Genzano è sulle tracce di una prima punta. Ma ci saranno anche dei movimenti in

uscita. Le liste di traferimento consentono di ingaggiare giocatori che potranno essere già in campo domenica a Pomigliano». vi.bo.

Francavilla muove la classifica

Cupparo: «Scarnato si è integrato bene»

Ranko Lazic

LA formazione di Lazic, ha disputato una buona gara, in virtù anche delle assenze del difensore centrale Giancarlo Gioia e del centrocampista centrale Nicola Romaniello. In campo per i sinnici, il nuovo arrivato, Marco Scarnato, che ha fatto coppia a centrocampo con il giovane Pioggia. «La squadra – dichiara il presidente dei sinnici Cupparo – ha disputato una buona gara, soprattutto nel secondo tempo, dove i ragazzi hanno dimostrato carattere e tanta determinazione». In campo, le due formazioni si sono date battaglia per tutti i novanta minuti, andando a segno quattro volte, con un rigore per parte e due espulsi, Campo per il Francavilla e il portiere Mazza, per i cilentani. «Per quello che si è visto in campo – prosegue Franco Cupparo – potevamo anche vincerla la partita, nei primi 45’ di gioco la squadra non mi è piaciuta, nella ripresa invece è andata decisamente meglio». Un Francavilla dai due volti, nel primo tempo una squadra poco incisiva, con il Gelbison che passa in vantaggio dopo dieci minuti di gioco sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ed un secondo tempo subito scoppiettante. Al rientro in campo, dopo solo due minuti di gioco, il nuovo arrivato in maglia rossoblu, Scarnato lancia splendidamente, una palla in profondità per Del Prete, che illudendo

l’intervento di un avversario, beffa l’estremo difensore campano con un pallonetto. Ma la gioia in casa sinnica dura soltanto sei minuti. Il Gelbison, si riporta nuovamente in vantaggio, grazie ad un rigore realizzato da Rodio. «Tranquillamente – dice Cupparo – potevamo vincere questa gara, anche se aver giocato in dieci buona parte della partita non era facile, su un campo come quello campano. E’ chiaro – prosegue – che bisogna riflettere su tutti questi episodi, perché non si possono gettare dei punti importanti in questo modo. Sono convinto di una cosa, se avessimo giocato con la formazione del secondo tempo, la partita si poteva vincere». I ragazzi di Lazic, nonostante l’inferiorità numerica, non demorde, ed al 34’ conquistano un calcio di rigore, che viene realizzato da Del Prete, per lui una doppietta personale. Sul nuovo acquisto Marco Scarnato, il presidente Cupparo dichiara: «L’ho visto abbastanza bene – dice – si è mosso molto in campo ed ha subito dimostrato un buon affiatamento con i compagni. Speriamo – conclude il patron Cupparo – che il suo arrivo, possa darci una marcia in più per risalire la china in classifica». Adesso, per Del Prete e compagni, una settimana intensa di lavoro, per preparare al meglio la gara casalinga cl Bacoli Sibilla. Claudio Sole


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Sport

Martedì 2 dicembre 2008

Il play Luca Gergati e l’esultanza finale con Barcellona

A Dilettanti Dopo il successo su Barcellona c’è più serenità e fiducia

«Bawer, guai a rilassarsi» Maggioni sprona la squadra ad insistere VINCERE aiuta e fa bene. Il resto verrà con il tempo. E’ lo spirito con cui la Bawer Matera ha incassato la vittoria contro Barcellona. Accantonando le paure del passato e guardando avanti con maggiore fiducia: «la vittoria ci voleva e ci serviva, i due punti mancavano da troppo tempo» racconta al “Quotidiano”, Matteo Maggioni, «ma ora è chiaro che bisogna insistere, dobbiamo lavorare ancora molto e siamo ancora in una situazione critica. Non si può abbassare la guardia ma proseguire per recuperare il tempo perduto». La sfida di domenica ha visto un Matera convincente a tratti e condizionato nel bene come nel male dai fischi arbitrale che hanno prodotto il fallo tecnico a Sottana sul 34-24 e il tecnico al siciliano Capitanelli sul 58-64. Sono stati questi probabilmente i due momenti cruciali della contesa: «devo dire che sono stati fischi importanti, ma credo che la cosa principale è il fatto che abbiamo tenuto con la testa nei momenti finali della sfida. Quando si è in una situazione di difficoltà è improbabile pretendere un gioco lineare e continuo, noi siamo stati in grado di reagire, siamo rimasti incollati alla partita con la testa e questo ci ha permesso di portare a casa i due punti. Aspetti che magari in altre occasioni non si sono avvertiti». Maggioni parla anche dell’ultima settimana e del cambio alla guida tecnica: «all’interno dello spogliatoio è stato affrontato con grande professionalità, certo magari chi è stato più anni a Matera, ha anche avvertito un dispiacere in più anche perchè quando succedono queste cose non è mai piacevole, c’è sempre qualcosa che non è andato». Su Corà parole di apprezzamento e condivisione anche per il ruolo di sacrificio che gli ha ritagliato addosso contro Barcellona: «mi pare un allenatore meticoloso, che cura i particolari. Il successo contro Barcellona è un buon inizio, dovremo farlo fruttare ancora. Per quanto mi riguarda domenica mi sono speso» aggiunge ancora Maggioni, «in un ruolo di grande sacrificio difensivo sui principali uomini d’attacco del

L’ala Matteo Maggioni al terzo anno a Matera (foto Videouno)

Riccardo Cortese in alto e a lato Luca Sottana

Barcellona. Del resto mi rendo conto io stesso che non vivo il miglior momento da un punto di vista offensivo. Spero di lavorare per riuscire a ritrovare la brillantezza perduta, quando cioè determinati movi-

menti in attacco venivano più che naturali». Il futuro prossimo del Matera si chiama ora Siena e vista la classifica alla Bawer non farebbe affatto male un colpo in trasferta. Difficile più che mai ma che bi-

sognerà pur tentare. La vittoria del Sant’Antimo a Trapani può essere di insegnamento per capire la mentalità e lo spirito con cui affrontare le sfide. Maggioni condivide e aggiunge: «la mentalità da avere

nelle prossime partite in trasferta, già a Siena, è quella di chi scende in campo con l’idea di portare a casa il risultato. Con la stessa voglia e lo stesso spirito che ci ha contraddistinto contro il Barcellona». Magari

anche con una presenza, sia pur a mezzo servizio, di Valerio Corvino che resta elemento essenziale per i successi futuri di questo Matera. Piero Quarto p.quarto@luedi.it


Sport 51 A Dilettanti Vetrone: «Disastrosi in attacca, ma contano i due punti» Martedì 2 dicembre 2008

Levoni, una cinquina d’oro Arriva la quinta vittoria in una gara sofferta UNA VITTORIA sofferta, una gara difficile. La Levoni Potenza ha superato con le armi del cuore, della lotta feroce e della difesa lo Smart House Mabo Firenze nel confronto disputatosi domenica al Pala Pergola di Contrada Rossellino. La formazione potentina ha messo in cascina due punti pesanti, al termine di una giornata ricca di sorprese e colpi di scena, vedi il successo esterno del Sant'Antimo a Trapani e il blitz del Ferentino ad Ostuni. Una partita semplicemente orrenda, quella disputata dalle due squadre, assolutamente incapaci di esprimere il gioco delle occasioni migliori e mai brave a dare il break decisivo al match. Sia Gianni Tripodi che Gianni Lambruschi dovranno lavorare duramente in settimana per comprendere le ragioni di una gara mal giocata dalle rispettive formazioni. In casa potentina, è comunque festa grande per un successo che proietta i biancorossi a quota dieci in classifica e fortemente intenzionati a proseguire, almeno in casa nell'ottimo rendimento complessivo. La prestazione complessiva fornita dai due quintetti non è piaciuta al pubblico potentino. Tanti gli errori, tante le amnesie in fase di costruzione di gioco da parte di entrambe le formazioni. Nella Levoni sono emerse le qualità di Massimo Ruggeri e in parte di Giancarlo Palombita, mentre hanno deluso le attese Matteo Metz e Luca Vetrone. La compagine allenata da Gianni Tripodi ha rischiato di mettere a repentaglio le coronarie dei suoi tifosi nell'ultima azione, che ha visto Verri rubare palla a Palombita e sferrare il tiro del successo dai 6.25 andato a finire sul ferro. Dopo la paura il complesso potentino è passato a festeggiare il successo. Luca Vetrone ha deluso le attese della vigilia, giocando una gara inferiore alle attese. Il giocatore ex Brindisi parla della gara sottolineando: “Per noi era una gara chiave, eravamo reduci dalla pesante sconfitta di Molfetta. Abbiamo vinto una partita difficile, ottenendo due punti importanti in ottica classifica”. Vetrone parla della sua prova: “Non ho avuto molto spazio, sono reduce da un brutto infortunio, mi sento meglio ma non sono al top. Sto cercando di ritrovare la forma dei giorni migliori”. Il lungo atipico di Tripodi parla anche della gara in attacco: “Certamente sul piano offensivo la nostra partita è stata disastrosa. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo compatto, il dato mi sembra positivo in chiave futura”. Vetrone “osserva” già il prossimo avversario, il Palestrina: “Abbiamo tutta l'intenzione di strappare un risultato positivo, giocheremo contro una formazione che attua una pallacanestro brillante. Resto dell'avviso che sarà necessario fare il colpo

Sebastiano Grasso e Massimo Ruggeri si fanno largo nell’area del Firenze

Coach Gianni Tripodi in un time out e accanto il play Ferrara

Metz, Palombita che lotta sotto canestro e il capitano della Levoni Potenza Antonino Rato (foto in pagina di Andrea Mattiacci)

gobbo contro i laziali”. E forse segnare qualche punto in più, visto che in casa la compagine laziale

non intende dare via libera alle avversarie. Magari incrementando i già ottimi dieci punti in

classifica che mettono la Levoni Potenza del tecnico Gianni Tripodi in una situazione di classifica otti-

male in vista dei prissimi impegni di campionato che vedranno i lupacchitti potentini sicuramente

protagonisti di questa stagione. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


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Sport B Dilettanti A Foggia si sono rivisti i soliti limiti emersi nelle trasferte

Martedì 2 dicembre 2008

Bernalda, Gallotta è ottimista Il patron: «Buone indicazioni nonostante la sconfitta» BERNALDA - Non è bastata la 2F (Faggiano-Filloy) per espugnare il PalaRusso di Foggia. Il team di coach Brogialdi, pur disputando la sua migliore partita lontano dalle mura amiche, è tornato dalla Capitanata sconfitto ma non umiliato come nelle trasferte precedenti. Una partita punto a punto, tirata fino agli ultimi 120'', una di quelle sfide che di solito finiscono con l'innervosire la squadra ospitante e che invece si è risolta a suo favore perché proprio nelle fasi finali ci sono stati alcuni errori sia da parte dei rossoblu nelle scelte di tiro e nelle palle perse che da parte dei due fischietti reggini. Ma per una volta, al rientro da una trasferta, non c'è da piangersi addosso né da imbastire processi a nessuno, anzi, eccettuata la legittima amarezza per l'occasione sprecata, la sconfitta può essere guardata addirittura con occhi benevoli come l'inizio di una nuova fase per quanto riguarda i match giocati in casa d'altri. Un monumentale Faggiano (100% nel tiro da 2 e dalla lunetta, 11 rimbalzi catturati e la migliore valutazione assoluta della gara, 28) e un buon Filloy (17 punti come il brindisino, buone percentuali da 2 e nei liberi, e 5 assist), ben accompagnati da un Carpineti pur non in perfette condizioni fisiche (75% da 2 e un discreto 12 di valutazione) sono stati la spina dorsale di una squadra che finalmente è sembrata “squadra” anche fuori dal PalaCampagna. Ciò che è venuto meno, a guardare l'andamento della gara e le cifre del dopopartita, è stato il tiro dalla lunga distanza, un mediocre 23% complessivo al quale ha contribuito sicuramente la serata no dai 6,25 di due obici quali Russo e Rossi Pose che pure hanno dato in campo molto di sé dal punto di vista dell'impegno e del cuore. Sarebbero bastate un paio in più di bombe a testa da parte dei due cecchini ionici per cancellare la scon-

Il presidente Gallotta e il Bernalda in azione

fitta interna con Pozzuoli e per aggregarsi al gruppone delle squadre con 10 punti in classifica; ma, ripetiamo, stavolta si può guardare a tutto, sconfitta, classifica, gioco e spirito di squadra, con ottimistica benevolenza. La stessa che pare mo-

strare patron Gallotta il giorno dopo: “Speravo tra Bari e Foggia di recuperare i due punti lasciati in casa nella sfida col Pozzuoli, purtroppo non ci siamo riusciti ma sono convinto che accadrà nel prossimo futuro. Al di là di questa partita, che purtroppo non

ho potuto seguire dal vivo, diciamo che la squadra fin dall'avvio di campionato ha mostrato, soprattutto fuori casa, limiti in difesa; la prestazione di Foggia sembrerebbe darci buone speranze da questo punto di vista e come tale la accogliamo positivamente nono-

stante la sconfitta. Spero che domenica contro il Catanzaro si riveda la Cestistica delle partite casalinghe”. Insomma, considerati anche i primi commenti a caldo del lunedì mattina da parte dei tifosi, sembra che la conclusione negativa del

confronto con Zampogna e compagni non abbia lasciato strascichi deleteri; un atteggiamento complessivo di cui devono far tesoro giocatori e tecnici per il rilancio definitivo del team ionico. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

B Donne Bruciante la debacle rimediata dalla Basilia in casa del Roma

Filograsso: «Condannate dagli episodi» UNA PARTITA dominata dalle difese, dagli errori e forse, dalla paura di vincere. E' stata questa in sostanza la sintesi della sfida persa dalla Basilia a Roma contro la Nipar Athena Roma nel confronto valevole per il terzo turno di ritorno del campionato femminile di serie B/1. La squadra potentina ha pagato a caro prezzo i tanti errori e forse anche una stanchezza eccessiva, che soprattutto nel finale di gara ha penalizzato il comportamento della Basilia. Ovviamente la terza sconfitta in campionato diventa quasi un campanello d'allarme per l'ambiente, visto e considerato che contro le formazioni di rango la Basilia Codra Mediterranea Potenza è stata costretta a cedere le armi, fatto questo che diventa un dato preoccupante per il futuro. A condizionare la squadra lucana anche la pessima gestione degli ultimi tre minuti di gioco, quelli decisivi e fatali per

le sorti della compagine potentina, incapace di contenere gli assalti sferrati da Paga e compagne, brave ad incamerare un successo quanto mai propizio in termini di classifica, dopo la netta affermazione nel derby della Capitale contro il Città Futura Roma. Una partita a due facce, quella disputata dalle potentine, in terra romana, prima parte positiva, seconda poco convincente, un dato che deve far riflettere circa le reali condizioni di forma della squadra di Marilia Sanza che ha avuto in Stefania Filograsso la sua anima e cuore pulsante in campo. L'atleta, autrice di ventisei punti ha comandato le operazioni fino all'inatteso crollo finale. La prestazione offensiva non è stata all'altezza, visti i soli cinquantuno punti realizzati da Sonia Crovatto e compagne. La delusione è tanta in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza, il ko capitolino comprime di fatto la

posizione di classifica delle atlete lucane. A parlare della cocente battuta d'arresto a Roma è Stefania Filograsso, che ha fatto il punto della situazione affermando quanto segue: “E' andata male. Dobbiamo pensare alla prossima partita. Contro la Nipar la gara è stata giocata punto a punto, poi sono stati gli episodi a condizionare gli eventi. Le romane hanno portato a casa la partita”. L'atleta siciliana parla delle cause tecniche del ko: “Purtroppo alla fine non siamo riuscite a gestire il gioco e abbiamo commesso tanti errori. Nella pallacanestro chi sbaglia paga dazio, questa è la verità”. Il play maker biancoceleste parla dei mali offensivi: “E' vero abbiamo segnato cinquantuno punti, troppo pochi per una squadra come la nostra. Hanno vinto le difese”. La cestista della Basilia Codra Mediterranea parla già del prossimo impegno, previsto per sabato al

Stefania Filograsso

Pala Pergola contro il Città Futura: “Avremo di fronte una squadra che gioca da anni ed è ben amalgamata. All'andata non siamo entrate in campo, cercheremo di migliorarci a Potenza e fare risultato”. f.menonna@luedi.it


Sport 53 C dilettanti Pellegrini: «Ci è stata fatale la gestione dell’ultimo quarto» Martedì 2 dicembre 2008

Corporelle, difesa difettosa E’ la principale causa del primo stop stagionale IL LUNEDI' dopo la prima sconfitta in campionato è come un caffè amaro preso mal volentieri. La Centre Corporelle Potenza ha perso a Siracusa la sua imbattibilità stagionale al termine di una partita combattuta e agonisticamente eccelsa. La formazione potentina ha perso una gara gagliarda, decisa nelle battute conclusive dalla forza dei siciliani, bravi a dare scacco matto alla compagine di Dino De Angelis che ha reso merito alla condotta di gara del Prativerdi Siracusa. Il complesso potentino ha dovuto fare i conti con un complesso, quello allenato dal coach Paolo Marletta deciso e intenzionato a vendere cara la pelle al cospetto della capolista incontrastata del campionato. La formazione potentina ha dunque conosciuto l'onta della prima sconfitta patita peraltro in condizioni non perfette, visto e considerato che Antonello Marchese e Stefano Marino sono scesi in campo debilitati dopo una settimana tribolata. Ovviamente le cause del primo ko stagionale sono da ricercare nell'applicazione difensiva dei potentini che hanno patito la verve e l'agonismo dei siracusani, bravi nel finale di gara a saper gestire il nervosismo. Una sconfitta, che non pregiudica i piani della società presieduta da Anto-

Marco Pellegrini della Corporelle Potenza

nio Colangelo che punta senza mezzi termini a ribadire la sua forza in questo campionato. A parlare dei motivi della prima debacle stagionale è il lungo Marco Pellegrini che ha dichiarato: “Sono dispiaciuto, la partita è stata bella, abbiamo giocato contro la seconda forza del campionato. Il match si è risolto nel finale”. L'atleta di De Angelis parla delle cause tecniche che hanno ingenerato il ko: “Sicuramente abbiamo subito canestri soprattutto nella parte finale della partita che hanno deciso di fatto le sorti della sfida. Non credo sia stata una gara sofferta in difesa. Sono stato in campo parecchi minuti, i siracusani hanno segnato nei momenti delicati, noi no. E' venuto meno il cinismo per vincere la partita”. Pellegrini parla

dell'aspetto offensivo: “Il Prativerdi dispone di un pilastro sotto canestro, mi riferisco ad Agosta che ha ben impressionato, mettendoci in difficoltà. Noi abbiamo giocato con cinque o sei atleti, nonostante il problema d'organico siamo stati capaci di segnare quasi ottanta punti, non pochi, ovviamente il primo realizzatore è stato Gigi Delli Carri che ha cercato di darci la carica per vincere l'incontro”. Pellegrini parla delle condizioni non perfette di Marino e Marchese: “Stefano ha fatto la sua ottima partita. In settimana ha patito i problemi al ginocchio. Antonello invece ha giocato a singhiozzo. Dopo la partita mi ha confidato che i suoi punti sono mancati alla squadra nel finale, altrimenti il risultato sarebbe stato diverso”. sport@luedi.it

D Anche la Virtus Matera è in salute

Pielle dominatrice NEL QUARTO turno del campionato maschile di serie D regionale le gare hanno avuto un clichè regolare. Le due formazioni materane, la Virtus Co.Re.Ma. Matera e la Datacontact Climatec Matera continuano a viaggiare spedite in campionato. La Pielle Climatec Datacontact Matera ha superato a domicilio il Cus La Cartotecnica Potenza del coach Antonio Luongo con il punteggio di 51 a 35. La gara ha visto le difese prevalere sugli attacchi. I materai hanno avuto in Vignola il migliore in campo, basti pensare ai dodici punti segnati e alle tante iniziative in fase offensiva. Il Cus La Cartotecnica Potenza invece è stato tenuto a galla da Vittorio Cerverizzo che ha segnatto undici punti. Convincente prestazione esterna della Virtus Matera che ha superato al Pala Pastore di Melfi, il New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 78 a 56. Tra i materani brilla la stella di Merletto, autore di venti punti, seguito a ruota da Di Cuia a quota quattordici. Tra i melfitani a caricare il gruppo il tandem formato da Nigro e Martino, autori di dieci punti a testa. Bella prestazione esterna del Ciumnera Basket Potenza che ha espugnato il Palasport Peppino Campagna di Bernalda la Cestistica con il punteggio di 76 a 57. Nel complesso allenato da Michele Montemurro è Fanelli con trenta punti ad annichilire le speranze di rimonta degli jonici, sostenuti da Bortone che ha segnato tredici

punti. La differente cifra tecnica alla base del successo colto dagli atleti di Montemurro. Successo interno alla Palestra Vito Lepore Potenza della Levoni che ha superato il Basket Zagaria Salandra con il punteggio di 76 a 64. E' Palazzo a dare la carica al complesso potentino, con 16 punti e tanta animosità in fase offensiva. Nel complesso di Michele Danzi è il tandem formato da Melillo e Lauria con 18 e 25 punti a matenere viva la fiammella della speranza per i ma-

terani. Corsara anche la Cestistica Renudo Vito Lepore che ha superato nel posticipo domenicale disputatosi al Pala Itis di Picerno la Salumi Lucana Picerno con il punteggio di 69 a 54. E' il solito capitano e presidente Galella a fare la forbice in campo, basti pesare ai quattordici punti.Nel Picerno si salva la coppia formata da Tisci e Tirone, diciassette e diciotto punti per i due cecchini. Ha riposato Rionero. f.menonna@luedi.it

Merletto cecchino principe

Vinciguerra e Vignola in doppia cifra

Tisci prova ad arginare i potentini

Melillo non basta al Salandra

PIELLE MT 51 CARTOTEC. 35

PICERNO 95 54 VITOLEPORE 69

LEVONI PZ SALANDRA

PIELLE DATACONTACT CLIMACENTER MATERA: Ambrico 9, D'Ercole 2, Acito 4, Losito 1, Vignola 12, Troisi 4, Marcosano 1, Losignore 4, Latorre 2, Vinciguerra 12. All. Luciano Cotrufo. CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Vignozzi 1, Capriglione 4, Di Santo 2, Nicastro, Cerverizzo V 11, Sabina 8, Vittoso, Cerverizzo E, 3, Campisano, Messina 3. All. Antonio Luongo. ARBITRI: Sarra e Ruggieri di Matera.

LUCANA SALUMI PICERNO: Conte 8, Curcio R 3, Amelia n.e, Tisci 17, Russo, Tirone 18, Jasparra, Rocco 4, Curcio, Ripepi 2. All. Ripepi. CESTISTICA VITO LEPORE RENUDO POTENZA: Stanco 8, Muscio, Albano 4, Brucoli 2, Lasorella, Rinaldi 11, Galella 14, Cillo, Pernice 4, De Angelis 12. All. Salvatore Della Monica. ARBITRI: Bonifacio e Campisano di Potenza.

MELFI VIRTUS MT

56 78

NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 3, Loconsolo 1, Casorelli, Sinigallia, Nigro 10, Martino 10, Gliaschera 3, Moscariello 7, Sibilani 9, Latocca 13. CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Merletto 20, Farinola 3, Vizziello 3, Grassani 10, Carlucci 3, Sabino 3, Magrì 9, Zunino 7, D'Auria 4, Di Cuia 14. All. Michele Di Gioia. ARBITRI: Giugliano di Potenza e Imbrenda di Avigliano.

76 64

LEVONI POTENZA: Saponara 8, Auria 9, Lapenna 8, Fiore 6, Santamaria 12, Zaccardo, Romano, Statuto 7, Palazzo 16, Bochicchio 10. All. Donato Fiore. BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villano 9, Forcillo n.e, Stigliano n.e, Angelastro 4, Di Leo 6, Rigironi, De Marinis n.e, Melillo 18, Lauria 25. All. Michele Danzi. ARBITRI: Perniola e Quaratino di Potenza.

Cilumbriello e Fanelli mattatori BERNALDA CIUMNERA

57 76

CESTISTICA BERNALDA: Lepenne 11, Bortone 13, Rondinone 2, Lorito 7, Di Giorgio 8, Perrone 5, Valerio 8, Gallotta 3. All. Busco. CIUMNERA POTENZA: Auletta 4, Fanelli L 30, Lanotte 4, Molinari 10, Cilumbriello 18, Urciuoli, Montemurro n.e., Santarsiero n.e. Caterino n.e. All. Michele Montemurro. ARBITRI : Grieco e Nicoletti di Matera.


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Sport C1 Semaforo Rosso per il Real Corona Rionero che resta all’ultimo posto

Martedì 2 dicembre 2008

Calcio a 5

La Fecip concede il bis Seconda vittoria interna consecutiva del Pisticci Scanzano, Panetta propizia l’aggancio Bernalda si arrende solo alla fine L.SCANZANO R.BERNALDA

8 6

L. SCANZANO: Gatto, Matella, Epifania, Delorenzo, Dipinto, Dartizio, Santarsiero, Amendolara, Panetta, Prezioso, Vampo. All. Todaro REAL BERNALDA: Carella F., Scardillo, Copreti, Malvasi, Gallitelli D., Carella P., Stabile, Dibiasi, Dascanio, Basile, Braico, Russo. All. Gallitelli M. ARBITRI: Acito di Matera e Cardettini di Moliterno RETI: 2 gol Santarsiero, 2 gol Gallitelli, 1 Masella, 2 Dartizio, 3 Carella P.,1 Malvasi, 3 Panetta. NOTE: spettatori 250 circa SCANZANO - Aggancio riuscito per lo Scanzano di mister Todaro. Dopo aver disputato una gara molto combattuta ed equilibrata, fino al 10 minuto del secondo tempo. L'incontro ha un inizio di studio e con in evidenza Santarsiero che sigla una doppietta, e Gallitelli D., che sempre con doppietta risponde allo Scanzano. La prima parte di gara si conclude con la parità, nella ripresa ci si attende battaglia. Dieci i minuti di gioco senza reti nella ripresa, poi a sbloccare la parità ci pensa Masella seguito poco dopo da Dartizio, incrementando il vantaggio di due reti. La risposta del Bernalda arriva con Carella P. ad accorciare. Sbloccato il pareggio da questo momento è un susseguirsi di botta e risposta con i gol. Dartizio in rete con una azione personale, evitando due avversari e con un tiro dal basso verso l'alto centra il bersaglio. Siamo sul risultato di 5 a 3, la gara diventa bella, combattuta e ricca di reti, con la squadra di mister Gallitelli che risponde con una rete di Carella. Ma arriva il momento di Panetta che anticipa difensore e portiere riportando a due reti il vantaggio per lo Scanzano. Le emozioni continuano nell'assoluta correttezza si conti-

Panetta autore di una tripletta

nua a segnare, il Bernalda va in gol con Carella e il risultato a pochi minuti dalla fine è sul 7 a 6 per gli uomini di Todaro.

Ma a risolvere il tutto mettendo il risultato al sicuro è Panetta che sempre in anticipo mette a segno l'ottavo gol e la sua personale tripletta, consegnando a mister Todaro una importante e sofferta vittoria che vale l'aggancio a quota 19 punti. I prossimi impegni dello Scanzano sono per oggi con l'incontro di semifinali di coppa Italia contro il S. Maria Verderuolo. Poi il prossimo incontro sarà col Rossellino agganciato al primo posto. Sarà una gara dura per lo Scanzano, che affronterà un team che vuole riscattarsi. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

FECIP R.RIONERO

5 2

FECIP PISTICCI: David, Petracca, Radesca, Masiello D., Giagni, D'Alessandro Ma., Albano Ant., Masiello M., Adduci, Panio, Di Pede, D'Alessandro Mi. REAL CORONA RIONERO: Carnevale, Montedoro, Rivarosa, Brienza, Rosiello, Capobianco, D'Urso, Archetti, Murano. ARBITRI: Tucci e Galli di Bernalda RETI: 5' Masiello M., 10' p.t. Panio, 15' p.t. D'Alessandro Ma., 22' p.t. e 12' s.t. D'Urso, 17' s.t., 24' s.t. Di Pede Una formazione della Fecip Pisticci (www.gialloble.com)

PISTICCI - Seconda partita casalinga e secondo successo consecutivo per la Fecip Pisticci che batte il Real Corona Rionero per 5-

2 e si conferma nei piani della classifica, lasciando la squadra ospite in zona retrocessione, all’ultimo posto assieme al Montalbano con un solo punto conquistato in dieci giornate di campionato. Con la sorpresa Michele D'Alessandro in porta per tutta la gara al posto di David (il giovane portiere pisticcese viene premiato per l'impegno e ripaga con una prestazione attenta e sicura) e l'assenza forzata per squalifica di Nicola Albano, il team allenato da Nicola Di Pede parte forte ed in meno di 20 minuti si ritrova sul 3-0. Apre le marcatura al 5' capitan Mino Masiello con un gol di pregevole fattura, poi vanno a segno Panio e Mario D'Alessandro. Nella seconda parte del tempo, tuttavia, è D'Urso a tenere vive le speranze del Real Corona Rionero grazie al gol del 3-1 che impedisce alla Fecip di andare al riposo con la sicurezza del risultato. Nonostante la differenza di classifica rispetto all'avversario il quintetto pisticcese non risulta esplosivo in fase d'attacco, anche se il merito è soprattutto del portiere rionerese Carnevale che compie una serie di autentici miracoli sulle ripetute conclusioni dei gialloblu. Con le spalle coperte dal

suo numero uno il Real parte bene nella ripresa, dimostrando di meritare qualcosa in più rispetto all'unico punto conquistato finora. Ed al 13' arriva anche il gol del 2-3 siglato ancora da D'Urso, ma nella circostanza è grossolano l'errore arbitrale che non ferma il gioco dopo che la sfera tocca la rete di protezione superiore. La difesa pisticcese si ferma e D'Urso realizzando indisturbato riaprendo i giochi. A nulla valgono le vibranti proteste del team jonico nella circostanza. La Fecip, tuttavia, ha il grande merito di non accusare il colpo. I padroni di casa continuano ad esprimersi su buoni livelli che fruttano diverse occasioni, tutte sventate da Carnevale. Ma al 19' l'estremo difensore del Real Corona nulla può sulla precisa conclusione di Di Pede che riceve palla da Masiello M e calcia da posizione centrale insaccando nell'angolino basso alla sinistra del portiere. A chiudere definitivamente la partita ci pensa ancora Di Pede che al 24' realizza di sinistro su cross dalla distanza fermando lo score sul 5-2. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it


Sport

Martedì 2 dicembre 2008

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B2 girone B Tricarico sconfitto da un Castrum Bayanelli che irrompe in zona play off

Passo falso del Csi Sant’Antonio TRICARICO CASTRUM

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CSI S. ANTONIO: Passarella, Dema, Dinice, Castelmezzano, Dionisio, Martelli, Evangelista P., Paradiso, Caruso; All. Castelmezzano P. CASTRUM BYANELLI: Rizzo, La Froscia, Libonati, Marandola, Cofone, Caputo, Gazzaneo, Vizzino, De Luca, Gallo, Libonati; All. Rizzo F. RETI: De Luca, Marandola, Marandola, La Froscia, Vizzino, Martelli, Libonati, Evangelista P. TRICARICO - Un periodo così il CSI probabilmente non l'aveva mai vissuto nei suoi cinque anni di storia: due sconfitte casalinghe non le aveva mai subite in tutto il

Calcio a 5

campionato, questa volta le ha subite nel giro di otto giorni. Infatti dopo la pesante sconfitta subita contro L'Eden è arrivata quella contro il Castrum, meno pesante dal punto di vista del risultato molto di più sotto quello del morale. La partita inizia bene per il CSI il quale nei primi 15' di gioco si rende molo più pericoloso degli avversari, colpendo finanche quattro pali. Ma la staticità dei tricaricesi è più che evidente e così il Castrum si limita a chiudere gli spazi in difesa e a cercare soltanto le ripartenze di … il Castrum, mai pericoloso fino a quel momento, si porta inaspettatamente in vantaggio con De Luca, bravo a dribblare Evangelista e a mettere alle spalle di Passarella. Passa-

no pochi minuti e il CSI subisce la seconda rete: questa volta l'autore del gol è Marandola che, lasciato colpevolmente da solo dagli esterni tricaricesi appoggia in rete a porta vuota. Non finisce qui: Marandola intercetta un passaggio della retroguardia locale, passa a De Luca il quale chiuso da Passarella in uscita bassa ha la lucidità di ridare la palla a Marandola il quale grazie al palo e alla gamba di Paradiso porta i suoi sul 3 a 0. Il CSI esce di scena, crea pochissimo e quel poco che fa lo spreca. Nella seconda frazione il Castrum, forte del triplice vantaggio si chiude ulteriormente in difesa e grazie a De Luca, autentica spina nel fianco dei tricaricesi si rende più volte pericoloso fino a

portarsi sul 4 a 0 con il capitano La Froscia che, sceso in solitudine dalla sua retroguardia sfrutta al meglio l'assist di De Luca. Il CSI non giunge quasi mai dalle parti di Cofone (subentrato nel secondo tempo a Rizzo) e subisce il quinto gol:l'autore è Vizzino che, dopo una discesa di De Luca sulla destra è tutto solo sulla fascia opposta e, ancora una volta con la porta spalancata, sigla un facilissimo gol. Solo a questo punto il CSI riesce a segnare il primo gol della partita con martelli il quale batte un corner per Dionisio il quale gli restituisce la palla che l'attaccante tricaricese spedisce in rete. Libonati però ci mette poco a ripristinare il vantaggio precedentemente acquisito e, su azione personale si presenta

Nico Martelli del Csi Sant’Antonio Tricarico

davanti a Passarella che, ancora una volta, non può fare altro che raccogliere per la sesta volta il pallone dalla propria rete. La reazione del CSI non è così veemente come dovrebbe essere ma con un tiro dalla distanza di Evangelista P. riesce a segnare la se-

conda rete per la propria squadra e ultima della gara. Il Castrum coglie un'importante vittoria che la proietta in zona play-off ; il CSI entra in crisi ed inizia a guardarsi le spalle per allontanare la zona play - out. p.p.

C1 La quaterna di Daraio e doppietta di Denisi non lasciano scampo ai sinnici

Colpaccio del Grassano Sconfitto e distanziato il Deportivo Senise DEPOR. SENISE 4 GRASSANO 6 DEPORTIVO SENISE: Rossi A, Sassano, Blotti, Tuzio A., L'Amico, Arenella, Pioggia, Collarino, Salerno, Tuzio E., Amendolara. All.: Bulfaro. GRASSANO: Carbone G., Vizzuso, Carbone P., Denisi, Daraio F., Calluso, Bonomo, Bochicchio, Daraio G., Grippo, Pirrone, Mulieri. All.: Carbone. ARBITRI: Fantini-Gresia. RETI: 7' De Fina (S), 15', 30' Pioggia (S), 24', 28', 10'st e 13'st Daraio (G), 2' st Arenella (S), 23', 25' Denisi (G). NOTE: spettatori 200 circa. SENISE - Presso il sintetico della villa comunale di Senise, è andato in scena il match tra il Deportivo Senise e il Grassano. Incontro valido per la decima giornata del campionato di serie C1 di calcio a cinque. Il quintetto senisese, dopo l'importante vittoria esterna ottenuta sabato scorso contro il Comitato di Potenza, ha ceduto in casa ai materani. La partenza è stata subito favorevole ai ragazzi del presidente Ro-

Il Deportivo Senise (foto tratta da www.lasiritide.it)

sario Palermo, che sono passati in vantaggio al 7'con De Fina. Al 15' è arrivato il raddoppio con il bomber Carmine Pioggia. Gli ospiti, hanno subito il colpo e dopo alcuni minuti di appannamento, si sono ripresi accorciando le distanze con Daraio al 24'. I ragazzi di mister Carbone, hanno preso fiducia, rendendosi pericolosi in un paio di occasio-

ni, è stato il preludio al gol, che è arrivato al 28' ancora con Daraio. I sinnici però si sono riportati nuovamente in vantaggio, ancora con Pioggia, che è stato abile a sfruttare una favorevole situazione di gioco. Le squadre così, sono andate al riposo lungo, con il risultato di 3-2 in favore dei locali. La ripresa è iniziata nuovamente con il Deportivo Senise al-

l'arrembaggio. Arenella, al 2' ha portato a quattro le reti per il Deportivo. Pioggia e compagni, hanno continuato a premere sull'acceleratore, ma l'estremo difensore ospite si è superato in più di una occasione. I sinnici però, subiscono la rete degli ospiti. Al 10' è stato ancora lo scatenato Daraio, ad andare a segno, con un preciso diagonale. Tre minuti dopo, precisamente al 13', riesce a piazzare la sua quaterna personale. Per il Senise è stata una vera e propria mazzata. La rimonta del Grassano è stata effettuata, ma i padroni di casa, hanno tentato il tutto per tutto per aggiudicarsi la vittoria. Prima ci prova Tuzio con un tiro, ma la palla è ottima preda di Carbone e poi con Pioggia, ma con poca precisione. A questo punto, ritornano alla carica i materani che nel giro di due minuti, precisamente al 23' e 25', hanno piazzato una doppietta con Denise. Le speranze per il Senise si affievoliscono e la gara giunge al termine con il risultato finale di 6-4 in favore degli ospiti. Claudio Sole sport@luedi.it

C1 Battuto il Comitato Santa Maria con le reti di Tudisco, Catapano e Di Già

Arriva la prima gioia per il Real Lavello REAL LAVELLO COMITATO S. MARIA

6 3

REAL LAVELLO: Catarinella, Avigliano, Di Già, Catapano, Miranda. A disp. Bergamasco, De Cillis, Di Vittorio, Tudisco. In panchina Caprioli Francesco. COMITATO SANTA MARIA POTENZA: Passarella, Tramutola, Romano, Bonansegna, Condelli. A disp. Calvello, Pecora, Crisci, Amodeo, Bellettieri, Pace, Di Noia. All. Podano. ARBITRI: Sarli di Potenza e Gravina di Venosa RETI: 5' pt., 21' pt. e 25' pt. Tudisco (L), 13' pt. e 29' pt. Catapano (L), 8' st. Bonansegna (P), 19' st. Di Noia (P), 23' st. Calvello (P), 30' st. Di Già (L). NOTE: ammoniti Catapano per il Lavello e Romano, Condelli per il Potenza. Espulso Condelli per proteste. Recuperi - 1' pt. e 1' st. LAVELLO - Il Real imbrocca la prima vittoria stagionale da neopromossa in serie C1 e lo fa in maniera gagliarda e convincente. Seppure persiste un organico in forte emergenza i ragazzi del tecnico Capuano, ancora sugli

Catapano del Real Lavello

spalti fino a tutto il 2008 per squalifica, hanno imposto un ritmo da schiacciasassi specialmente nella prima frazione di gioco. E in effetti il parziale per i padroni di casa al rientro negli spogliatoi era di cinque segnature a zero. La ditta Tudisco- Catapano- Di Già ha chiusa la pratica Santa Maria Potenza con grinta e determinazione. Questa volta la collezione dei legni per i locali invece si è tramutata in vere e proprie realizzazioni che hanno fatto sì che lo zero in classifica si togliesse e

pertanto il quintetto capitanato da Catapano si schiodasse da un punteggio in classifica odioso ed umiliante. Ad aprire le danze ci pensa Tudisco al 5' che certamente rappresenta una vera spina nel fianco nella retroguardia ospite. A suggellare la supremazia casalinga ci pensa Catapano che al 13' raddoppia. Lo scatenato Tudisco prima al 21' e poi al 25' fa diventare i suoi straripanti portando il punteggio sul 4 a 0 con una tripletta all'attivo. Al 29' poi c'è la rete di capitan Catapano a quintuplicare un risultato più che vantaggioso a conferma di una prestazione maiuscola per i locali. E il Comitato Santa Maria? I potentini si rivedono durante la ripresa quando con orgoglio si riportano sotto prima all'8' con Bonansegna, poi al 19' con Di Noia ed infine al 23' con Calvello. E sul 5 a 3 la gara poteva anche riaprirsi. Ma la voglia di vincere era tanta da parte dei padroni di casa che come al solito erano ben supportati dal tifo del pubblico numeroso del Palasport. A spegnere ogni velleità ospite comunque ci pensava la rete di Di Già per i lavellesi che al 30' chiudeva le ostilità. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

C2 girone A Bar La Notte ko

Prova di forza dell’Amica Palazzo AMICA BARLANOTTE

9 3

AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, De Cesare, Pace, Lorusso, Colella, Veltri, Cripezzi, Bucci, Giuralarocca, Tortora, Scilimato, Dinella. All. Cuviello P. BAR LA NOTTE: Smaldone, Colucci P., Corleto, Colucci F., Di Lascio, Pacilio, Calciano, Olita, Rosa, Palermo. All. Pastore M. ARBITRO: Pescuma di Venosa RETI: 11' pt, 2' st e 9' st Cripezzi (ASP), 14' pt, 10' st e 19' st Giuralarocca (ASP), 21' pt Calciano (BLN), 22' pt Colella (ASP), 31' pt e 23' st Olita (BLN), 26' st Scilimato (ASP), 30' st Bucci (ASP) NOTE: Ammonizioni: Pace (ASP), Corleto e Pacilio (BLN). PALAZZO - La decima di campionato propone il big match tra le inseguitrici Amica e Bar La Notte protagoniste di un ottimo inizio di stagione. L'Amica impone al match un ritmo elevatissimo allo scopo di sorprendere gli uomini di Pastore che, di contro, tengono duro rispondendo con rapide ripartenze. Il risultato è una gara avvincente che esalta la concretezza delle due compagini. Al 3' Giuralarocca fa le prove generali per il vantaggio casalingo cogliendo il palo alla sinistra di Smaldone. All'11' il meritato vantaggio si concretizza con Cripezzi che realizza al termine di una caparbia azione personale (1-0). I ragazzi di Pignola reagiscono con veemenza trovando un D'Errico in stato di grazia che riesce ad evitare in diverse occasioni il pareggio. A metà del primo tempo lo Sporting raddoppia con una incursione centrale di Giuralarocca (2-0). Al 21' gli ospiti battono una punizione respinta da D'Errico, il rimpallo favorisce Calciano che ribadisce in rete (2-1). Non passano 60 secondi e lo Sporting ristabilisce le distanze: tiro di Giuralarocca ribattuto e tapin di Colella appena entrato

(3-1). La partita si innervosisce, grazie anche ad alcune decisioni arbitrali non condivise da entrambe le squadre. Al termine della prima frazione, il direttore di gara fischia il sesto fallo dello Sporting: tiro libero e rete di Olita (3-2). L'inizio del secondo tempo è caratterizzato da un sostanziale equilibrio interrotto al 2' da una'azione in contropiede impostata da Pace e conclusa a rete da Cripezzi, che dall'out di destra, trafigge Smaldone (4-2). Il Bar La Notte cerca di spostare in avanti il baricentro del proprio gioco per ridurre le distanze ma l'assetto difensivo dei ragazzi di Cuviello riesce a contenere le iniziative avversarie. Al 9' Pace, dalla linea del fallo laterale, passa a Cripezzi il quale, con un tiro di punta, indovina l'angolino lontano sulla sinistra del portiere e segna (5-2). Lo Sporting approfitta del momento di sbandamento degli ospiti e, dopo un minuto, con una triangolazione Cripezzi, Pace, Giuralarocca incrementa il punteggio con quest'ultimo (6-2). Al termine di questa fiammata dei palazzesi il match ritorna in equilibrio. Al 20' Giuralarocca vince un contrasto in attacco e infila l'incolpevole portiere ospite (7-2). A questo punto inizia il carosello dei tiri liberi. Al 23' il Bar La Notte riduce le distanze su tiro libero che sbatte sul palo ed entra in rete dopo essere rimbalzato sulla schiena di D'Errico (7-3). Al 23' Scilimato suggella un'ottima prestazione realizzando un tiro libero sul quale Smaldone nulla può (83). Al 30' Bucci raccoglie un suggerimento di Giuralarocca e deposita in rete il 9 a 3 finale. Nonostante il risultato inequivocabile la gara è stata bella e vibrante, disputata da due squadre in piena forma che si sono rispettate ed hanno tenuto fede alle aspettative e, alla luce del passo falso della capolista a Venosa, il campionato diventa sempre più affascinante dal finale aperto a tutte le soluzioni. Luca Festino sport@luedi.it


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Sport Calcio a 5 C2 girone A Risulta decisiva la rete realizzata da Stigliano

Martedì 2 dicembre 2008

Impresa del Marmo Grifo I venosini fermano la capolista Amici di Via Roma GRIFO A. VIA ROMA

11 10

A.S. MARMO GRIFO VENOSA: Digrisolo, Curatella, Perrotta, Nuzzo, Gammone, Mettola, Dichirico, Cacossa, Capezio. A disposizione: Scatamacchia, Minutiello, D'Urso. Allenatore. Antenori. AMICI VIA ROMA TITO: Mirra, Moscarelli, Dimase, Giannotti, Aliandro, Giosa, Oliveto, Ostuni, Bruno, Stigliano, Laurino. A disposizione: Perrone. Allenatore: Rubino. ARBITRO: Labanca di Potenza. RETI: 1' Ostuni, 2' e 17' Curatella, 4', 6', 9' e 44' Giosa, 15', 36' e 52' Perrotta, 22', 33' e 49' Moscarelli, 23' Aliandro, 29' e 55' Mettola, 34', 42' e 43' Dichirico, 41' Cacossa, 51' Stigliano. VENOSA - Un Grifo Venosa che non t'aspetti. Dopo tanti risultati negativi, si riprende, battendo, niente di meno, che la capolista Amici di Tito. La squadra locale sostenuta da un gruppo di mini ultras, Antonio, Cristina, Giorgia, Gemma e Paolo, figli e parenti dei giocatori, che con tamburi e trombe, hanno incitato i propri beniamini per tutta la partita, con un Cacossa in grande spolvero, nella cabina di regia, ed il manipolo di giovani, più determinati e coraggiosi, ha domi-

L’Amici di Via Roma, accanto il Grifo Venosa

nato, specie nel secondo tempo, un irriconoscibile Tito. Negli ospiti, sempre in vantaggio fino al 40', in evidenza capitan Giosa, autore di 4 gol. La cronaca. Subito al tiro il Venosa con Dichirico, palla deviata in angolo. Al 1' va in vantaggio il Tito, Ostuni, ricevuto palla da Dimase, dall'angolo, infila la porta. Risponde capitan Curatella, smarcato da Gammone, che dalla fascia sinistra, con un tiro alto e centrale, sorprende Mirra. Al 3' con Dimase e Giosa il Tito si rende pericoloso. Al 4' Giosa, lasciato solo,

dalla distanza, sorprende difesa e portiere. Al 6' è il solito Giosa a sfruttare alcune indecisioni difensive tra Perrotta e Digrisolo e segnare. Momento favorevole agli ospiti che chiudono tutti i varchi. Al 9' Giosa con un tap-in, su tiro di Dimase, davanti la porta, segna. All'11' Dimase, ricevuto palla da Giosa, in corsa controlla bene e tira, intervento provvidenziale di Digrisolo. Al 14' su errore di Aliandro, Cacossa, il migliore dei locali, conclude, palla deviata in angolo da Mirra. Al 15' Perrotta ruba palla a Ostuni, subisce fallo, conclude e segna. Al 17'

Curatella da centrocampo, trova l'angolino basso e realizza. Al 18' Aliandro, da ultimo uomo, ferma Cacossa. Al 20' Digrisolo dice no ad un tiro ravvicinato di Giosa. Al 22' ingenuità di capitan Curatella, ritarda il tiro, Moscarelli intercetta, la palla va in rete, tra lo stupore del portiere. Al 23' in gol il Tito: su angolo di Moscarelli, Aliandro colpisce al volo, palla che passa tra le gambe del portiere. Al 25' Moscarelli solo davanti al portiere, tentenna. Al 29' Gammone serve Capezio, il tiro viene ribattuto dal portiere, Mettola è lesto e segna.

La prima frazione di gioco si chiude per 6 a 4 per la capolista. Al 31' Moscarelli al tiro, palla deviata in angolo, sulla linea, da Gammone. Al 33' in gol Moscarelli con un tiro da centrocampo radente il terreno. Al 34' la più bella azione gol del Venosa. Cacossa per Perrotta, sulla destra, il passaggio al centro viene intercettato da Dichirico che segna. Al 36' Cacossa, con grande maestrìa, libera Perrotta ad un tiro gol. Al 38' Digrisolo, in uscita si Oliveto, sventa un pericolo. Al Perrotta, su assist di Cacossa, davanti la

porta, non segna. Il pareggio arriva subito dopo con Cacossa con un tiro dalla distanza, palla che passa sotto una selva di gambe. Al 42' Dichirico porta in vantaggio il Venosa: sulla ribattuta del portiere, realizza. Subito dopo, su assist di Cacossa, è sempre Dichirico a segnare. Al 44' Giosa sugli sviluppi di una punizione, anticipa tutti e segna. Al 46' Moscarelli ferma davanti la porta avversaria, involontariamente, un tiro bomba di Giosa. Al Digrisolo blocca un tiro ravvicinato di Stigliano. Al 49' Bruno serve Moscarelli che da due passi segna. Al 51' Stigliano dalla distanza sorprende tutti. Al 52' risponde Perrotta, devia in rete, una respinta di Mirra. Al 55' Cacossa conquista palla a centrocampo serve mettola che non fallisce. Al 58' Cacossa potrebbe chiudere i conti in anticipo, davanti la porta, manda, volutamente, fuori. Un fair-play inusuale. Al 59' Mettola spreca davanti la porta. Intanto Digrisolo esce, vittoriosamente, sui piedi di Giosa. L'ultima azione. Una punizione di Giosa si stampa sul volto di Nuzzo. Al fischio dell'arbitro, gioia incontenibile per i giocatori e sostenitori del Grifo Venosa. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

Tiro con l’arco Secondo è arrivato Federico De Meo dell’Arcieri Potenza Ginnastica Nel trampolino elastico

Moccia il novello Robin Hood L’atleta di Castel Voltuno è il vincitore nella categoria Senior HA RISCOSSO consensi tra gli appassionati di tiro con l'arco la manifestazione svoltasi domenica alla Palestra Emilio Caizzo di Rione Lucania, valida per la qualificazione al campionato italiano, specialità indoor diciotto metri. Ad organizzare la gara l'associazione Arcieri Potenza che ha dato vigore e linfa ad un evento quanto mai atteso. Ottimi i riscontri per gli atleti lucani nel corso di una manifestazione che ha visto la partecipazione di ottanta atleti provenienti dalla Basilicata, dal Lazio, dalla Puglia e dalla Campania. Nella classe seniores primo posto per Tommaso Moccia della Società Vecchio Castello di Castel Volturno che ha regolato Federico De Meo, della Società Arcieri Potenza, terzo posto per Piero Labrocca dell'Arcieri Sanniti Benevento. In campo femminile nella stessa categoria il successo è andato a Giuseppina De Blasis dell'Arcieri Sanniti, che ha superato nell'ordine Giuseppina Arcieri dell'Arcieri Potenza, giunta seconda mentre al terzo posto si è classificata Stefania Arcieri. Nella categoria arconudo seniores maschile primo posto per Antonio De Monti, del gruppo Arcieri del Sannio di Benevento, seguito da Carmine Aufieri dgli Arcieri Salerno, nella categoria arconudo seniores femminile primo posto per Alfonsina Fallarino dell'Arcieri Sanniti Benevento, secondo posto per Mariano Addamiano dell'Arcieri Potenza, terzo posto per

Adriana Crisci vince la Coppa Italia La ginnasta Adriana Crisci

La palestra Caizzo è diventata un campo per gli arcieri

Nelle foto di Mattiacci i novelli Robin Hood

Cinzia Ferrari dell'Acieri Roma Sport. Da segnalare per i colori lucani il secondo posto, brillantemente conseguito da Federica Romaniello nella categoria ragazze femminile dietro

Chiara Ranieri dell'Arcieri Castelvolturno. In evidenza anche il tiratore bernaldese Antonio Ferrante giunto tra i primi nella categoria seniores maschile. Una giornata importante, un ve-

ro e proprio banco di prova per le prospettive future della disciplina che in Basilicata sta trovando consensi e spazi agonistici di buon livello tecnico. f.menonna@luedi.it

UN'ALTRA vittoria per Adriana Crisci. L'olimpionica, tesserata per l'associazione sportiva materana Dinamic Center, domenica scorsa, nella palestra della società Milano 2000, ha portato a casa il primo posto della Coppa Italia della sezione di trampolino elastico. La manifestazione milanese era presieduta dal tecnico federale Ezio Meda e dal Consigliere Federale Giuseppe Lenoci i quali si sono complimentati con Adriana per la prestazione brillante. Adriana Crisci, durante la sua carriera ha vinto due volte i Campionati Assoluti (nel 1996 e nel 2000) oltre ai tanti titoli di specialità. Già nel 1996 aveva conquistato due medaglie d'argento agli Europei junior di Birmingham, nel concorso generale ed al corpo libero. E, otto anni fa ha potuto coronare il sogno di ogni atleta: la partecipazione alle Olimpiadi di Sidney. “Nonostante la distanza

dalla città dei Sassi a Torino dove ora lei risiede da più di tre mesi - dichiara il tecnico Filomena Tralli, responsabile della Dinamic Center siamo riusciti ugualmente a vincere su ginnaste che a differenza sua avevano un allenatore a loro disposizione”. E' stato confermato, quindi, il talento di Adriana Crisci che, malgrado gli impegni lavorativi e l'assenza di un tecnico che potesse seguirla fino a Torino, ha vinto lo stesso. “Adriana è la storia della ginnastica artistica anche se si è riversata sul trampolino elastico - sottolinea Tralli. Questo perchè, con una vera preparazione di ginnastica artistica sport completo in tutto, sia a livello di mobilità articolare, forza, velocità, resistenza e simmetria tutti possiamo fare tutto, anche vincere in questo caso una "Coppa Italia"”. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it


LOTTO&CONCORSI

Rubriche

DAMA

Martedì 2 dicembre 2008

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Grazie alle nostre previsioni. Sulla ruota sarda fuori 3 ritardatari

Nazionale e Cagliari: ambo ROMA - Le estrazioni di novembre sono state archiviate con un bel terno di ritardatari a Cagliari: il 3 (il gobbetto), il 25 (Natale) e il 61 (il cacciatore), rispettivamente capolista, terzo e sesto atteso isolano ricomparsi dopo 83, 57 e 47 assenze. A Napoli è uscito il 69 (sottosopra) quinto ritardatario partenopeo dopo 46 turni, a Bari si è rifatto vivo il 58 (il cartoccio) ottavo della lista pugliese dopo 45 mancati riscontri, a Firenze, infine, è caduto il 27 (la moglie bella) settimo della ruota dopo 43 turni. I due "centenari" del momento hanno allungato la rispettiva striscia negativa: il 43 (la donna sul balcone) di Venezia si è portato a quota 109 e il 41 (il coltello) di Torino ha raggiunto le 102 estrazioni nulle. Sul terzo gradino del podio c'è il 14 (l'ubriaco) sempre di Venezia giunto a 97 assenze. I tredici numeri che si sono ripetuti fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali hanno sviluppato l'ambo bivalente 14-46 uscito a Firenze e Torino. Nei raggruppamenti numerici Napoli in primo piano con il terno di cadenza 9 (29-39-69), il terno di controfigura 6 (39-44-61) e l'ambo complementare 2961. Terno della decina dell'80 (80-8588) a Torino. NAZIONALE - Avevamo previsto ambi con la cadenza 0 ed è sortita la coppia 30-50. I numeri di cadenza 9 e quelli di figura 5 reclamano il gioco, ancorate degli ambi alle combinazioni 39-49-69-79-89 e 5-32-50-77-86. Previsione speciale 3-29 per estratto ed ambo. BARI - La cifra 6 pura non sviluppa giochi da 95 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla cinquina 2646-60-68-86. Tra le figure, invece, è interessante per ambo quella del 6 con la serie 15-24-33-51-69. Previsione speciale 2-32 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Avevamo consigliato la figura del 7 ed è uscito l'ambo 2561. Vinto l'estratto con il 3 della previsione speciale. Per ambo tenete presente la cadenza del 5 e ancorateli alla serie 25-35-45-65-85. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla decina cabalistica 10/19 con la combinazione 10-13-14-15-17. Previsione speciale 19-64 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla figura del 9 e alla serie 9-27-36-45-81. Interessante anche la cadenza 3 con la serie 3-13-33-63-73. Previsione speciale 6-47 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 è ferma da 49 estrazioni, combinate qualche ambo nella serie 21-41-51-71-81. La decina

2 29 88 68 23 11 9 49 77 41 43 51/60 non sviluppa giochi da 56 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla serie 51-52-53-54-59. Previsione speciale 36-80 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 12-37 per estratto ed ambo NAPOLI - La decina cabalistica 50/59 è statisticamente interessante, formate ambi e terni nella serie 50-5253-55-58. Per soli ambi tenete presente la controfigura 3 con la serie 14-47-5869-80. Previsione speciale 42-45 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e cadenza 5 con la cinquina 15-35-55-65-75 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 42-78 per estratto ed ambo. ROMA - Da 59 estrazioni non dà risultati la controfigura del 3, cercate ambi e terni nella serie 3-14-25-36-69. Per ambo date credito alla cadenza del 2, la serie 22-32-52-62-72 può darvi spunti interessanti. Previsione speciale 43-74 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 7 è ferma da 58 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. La cadenza 8 con la cinquina 18-48-58-78-88 è in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 241 per estratto ed ambo. VENEZIA - La cadenza 0 è attesa da

71 95 66 69 85 75 56 96 73 102 109

3 62 13 8 54 28 59 1 59 68 14

67 95 53 60 57 55 56 71 70 88 97

69 4 86 90 83 84 56 79 35 24 40

39 71 40 50 48 50 48 60 57 63 62

Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 127 56 88 127 69 85 123 62 3 120 64 55 120 87 82 120 29 90 120 38 80 119 18 86 119 12 1 118 36

Ritardo 56 47 43 42 41 38 33 31 30 30

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 2 dicembre 2008 Roma e Tutte 79, 85, 67, 62, 65, 33 Napoli, Firenze e Tutte 77, 83, 65, 60, 63, 31 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 4 dicembre 2008 Roma e Tutte 72, 76, 34, 49, 56, 41 Napoli, Firenze e Tutte 70, 74, 32, 47, 54, 39

UNIDICI RUOTE

ne di stallo damistico in grado di assicurare così la patta perpetua. Perché a dama vince chi mangia o blocca tutti i pezzi avversari.

Pronostico concorso n. 145 (del 02/12/2008) 15 33 40 52 63 78 84 86

PREVISIONI

Quando nella dama pareggiare sembra impossibile E in questo caso il nero, nonostante il divario delle forze in campo, non può fare nessuna delle due cose. Provare per credere.

Bianco muove e pareggia brillantemente

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Novembre Il gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel“Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Dicembre si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI DICEMBRE 43 - 88 68 - 71 48 - 33 9 - 22 50 - 47 54 - 68 40 - 50 38 - 42

Soluzione: 29-26 (oppure 30-26) 28-31 (o qualsiasi altra mossa del nero); 26-21 31-27; 30-26 (oppure 29-26) 27-31; 25-29 e bianco pareggia potendo muovere sempre la dama nel biscacco.

va perdente. “Giocare a dama è come guardare in un pozzo stretto e senza fondo”. Così dicevano gli antichi, che da veri saggi avevano capito il fascino di un gioco semplice e spettacolare allo stesso tempo. Per rendere l'idea di quello che abbiamo detto poc'anzi pubblichiamo a lato un finale molto singolare, in cui l'esito appare scontato. Ma non ci stancheremo mai di dirlo, mai abbassare la guardia a dama. Infatti, guardando la posizione diagrammata, nessuno scommetterebbe una “lira” sui colori bianchi, apparentemente destinati a soccombere. Le cinque dame nere a presidio della base (caselle 1-2-3-4), supportate dalle due pedine in 24 e 28, destinate a diventare dame da un momento all'altro, sembrano non dare scampo all'unica dama bianca e alle quattro pedine che la circondano. Eppure l'imprevisto è dietro l'angolo, perché il bianco, cui tocca muovere, può ancora pareggiare la partita. Come? Creando un muro invalicabile (dalle dame nere) a difesa della solitaria dama bianca. In pratica, il partito inferiore può rendere nullo lo strapotere avversario creando una situazio-

61 59 85 45 33 33 63 8 23 90 81

75 estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie 11-31-41-61-71. Per ambo consigliamo la figura 5 con la serie 14-23-32-41-50. Previsione speciale 14-43 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 11-21-45, 2954-81, 12-15-58, 59-62-76, 4-29-62.

di FRANCESCO SENATORE

LO abbiamo ribadito mille volte, ma non ci stancheremo mai di rimarcarlo: la dama è un gioco imprevedibile in cui non bisogna mai dare nulla per scontato. Una partita di dama, che mette a confronto due menti, può riservare tantissime sorprese. Sin dalle prime mosse fino al finale tutto può accadere. Partite all'apparenza già perse si possono recuperare con una manovra strategica o con una giocata estrosa. Sacrifici e combinazioni rappresentano l'essenza del gioco, al pari del blocco, forse l'aspetto più spettacolare e imprevedibile della dama. Anche le partite dall'esito già scontato possono riservare, per il partito superiore, brutte sorprese. Tuttavia più si sale di livello e più è difficile ribaltare situazioni all'apparenza irrecuperabili. Tra maestri il minimo errore solitamente non viene graziato, anzi spesso il giocatore che commette uno sbaglio determinante abbandona la partita, consapevole di non poter più recuperare lo svantaggio nato da una sua leggerezza. Alcune volte però, anche tra i campioni, succede che un damista in difficoltà azzecci la giocata giusta ribaltando un pronostico che fino a quel momento lo vede-

43 74 51 58 51 54 53 64 62 70 68

Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di dicembre.


Cultura&Spettacoli Martedì 2 dicembre 2008

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Carnet

La mostra/1

Le opere di Severina Di Palma alla Scaletta

Un mondo di carta di MARIANGELA LISANTI MATERA - Il punto, primo segno dell'alfabeto Braille, al centro delle opere di Severina Di Palma, in mostra da sabato scorso presso il circolo culturale “La Scaletta” . Una superficie increspata, con rilievi, tagli e buchi, cuciture e strappi dagli orli sfrangiati, caratterizza le opere in carta dell'artista pugliese, che sperimenta sempre nuove forme, attraverso le quali lancia messaggi di speranza. Nella sua tavolozza prevalgono, oltre al bianco, i rossi, gli azzurri, i verdi e i gialli, i colori della terra colma di sole e di fatica, dove non c'è posto per tinte opache, neutre, distaccate.”Mi affascina tutto ciò che è naturale - ha spiegato l'artista - ma soprattutto i colori della mia terra e di questa città; il nero non è mai presente perché per me è negazione, negazione della vita, che, invece, è comunque bene e gioia. Mettendo insieme alcuni punti, grafemi e simboli, ho capito che i linguaggi non verbali possono contenere in sintesi concetti più forti delle parole per dare immediatamente il senso delle cose e raggiungere il cuore delle questioni e anche della persona con cui dialoghi”. A presentare la mostra “Autobiografismi”, introdotta da Nicola Rizzi, presidente del circolo “La Scaletta”, è stata la critica d'arte Katia Ricci, che ha evidenziato come Severina Di Palma “punti ad un livello di comprensione empatico, che va al di là di quello razionale, per trasmette-

re non informazioni o conoscenze su un argomento, ma il desiderio di comunicare, il desiderio dello scambio, da cui nasce il linguaggio”. La mostra, che rimarrà alla fruizione del pubblico fino al prossimo 13 dicembre, comprende opere in carta, tele e opere in legno, frutto di un lungo processo ideativo, che man mano cerca forma e spazio.” Partendo dal dato che il mondo è abitato da donne e uomini - ha proseguito la Ricci - l'artista inserisce nei suoi lavori simboli femminili e maschili, a volte tratti dalle ceramiche e dalle stele di cui abbonda la Daunia, sua terra natale: triangoli e campane, spirali e cerchi, si alternano a linee verticali variamente combinate. Le superfici delle carte variano continuamente, diventando luogo di invenzione: pieghettature e trafori a tratti si addensano in elementi riconoscibili come merletti, ma subito si distendono quasi per negare la qualità decorativa e consolatoria dell'arte, privilegiando, invece, il piano concettuale e comunicativo”. E' stato importante per la pratica artistica di Severina Di Palma l'aver lavorato come insegnante di sostegno per bambini audiolesi e ipovedenti perché ha appreso altri linguaggi, quello dei sordomuti e l'alfabeto Braille; segni di questa scrittura, infatti, sono rintracciabili in molti dei suoi lavori con “punti e linee rilevate, che rendono scabre, quasi tattili, le superficie e suscitano il bisogno di toccarle”. cultura@luedi.it

La mostra/2 Con Horl tra gnomi e folletti di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La giovane Fondazione materana “SoutHeritage” per l'arte contemporanea, con sempre più professionalità ed amore. Inaugurata sabato scorso in via Volpe la mostra - progetto “Supernatura”. Le opere sono dell' artista tedesco Ottmar Hörl, . “L'ingresso è gratuito fino al prossimo 12 gennaio dal martedì al sabato, dalle 17 alle 20” -comunica il curatore Angelo Bianco. Stanze bianche in cui padroneggiano le opere di Horl , tutte dorate, un' ambiente incantevole e magico, dove padroneggia sua maestà l' Arte. Vetroresina dalle simpatiche ed artistiche sembianze di gnomi - uno simpaticamente irriverente -, falchi e pinguini “che la Fondazione ha acquistato per la collezione personale, questo è determinante anche per la promozione della nostra città”- ha affermato al “Quotidiano” il Direttore Artistico Roberto Martino - “il colore dorato serve ad uniformarle. Le forme sono dedicate e ispirate alla mitologia ma anche al nostro territorio, perché l'artista, prima di realizzarle è stato qui da noi e ci tornerà per la chiusura della mostra”. Inoltre ci sono state piccole installazioni urbane, sassolini dorati distribuiti - pochi giorni fa in orari insospettabili - in otto spazi verdi selezionati sulla base del concetto di “Terzo paesaggio” teorizzato da Gilles Clément. Aiuole incolte ed abbandonate diventate terra d'arte. Quali sono le aree coinvolte? Boschetto di via Gramsci, parco IV Novembre, area verde di via Lanera, aree verdi d via S. e M. Frangione, Parco di Serra Rifusa, Parco di Serra Venerdi, via Meucci, Via Nazionale angolo Via Lazzazzera.

Cosa ha detto Horl di Matera? Sconvolto per lo stato di degrado delle nostre arre verdi. La Fondazione, istituita nel 2003 a Matera è presieduta da Cosimo Daminao Girolamo. Scopi? Valorizzare la creatività contemporanea e del presente avanzato come requisito necessario per il pieno assolvimento della funzione sociale dell'impresa, al proprio interno e verso il contesto di riferimento. Sostenitori e legame con Matera? L' Azienda Agraria Grani Cavalli, ente che opera come soggetto indipendente senza scopo di lucro, il cui progetto d'istituzione è stato fin dalle prime fasi concepito come un vero e proprio progetto artistico per recuperare l'eredità storica della città patrimonio UNESCO e dell'operare sul concetto di spazio e strutture esistenti, per una “fondazione espansa”. Prossimo progetto? Per fine mese una collettiva sempre di installazioni con delle sculture. I 900 sassolini “dorati”, d'origine materana, sono solo figli dell' arte e della vernice, non sono pepite. cultura@luedi.it

L’associazione intitolata a Nitti presto fondazione POTENZA – Il professor Stefano Rolando è il nuovo presidente dell’Associazione intitolata a Francesco Saverio Nitti (1868-1953, che è stato Presidente del Consiglio) e che presto sarà trasformata in Fondazione. La decisione è stata presa a Melfi (Potenza) – dove lo statista nacque – in una riunione durante la quale è stato anche stabilito che il professor Luigi Mascilli Migliorini è il nuovo presidente del comitato scientifico dell’Associazione. Rolando, che è stato direttore generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha annunciato di voler dare «un assetto adeguato alla Fondazione, assicurandole una membership allargata a soggetti seriamente interessati alla valorizzazione del pensiero e dell’opera di Nitti, una delle maggiori risorse intellettuali della cultura liberal-democratica italiana, del pensiero sulla riforma sociale e sullo sviluppo del Mezzogiorno e sulla formazione della classe dirigente pubblica del Paese». cultura@luedi.it

Ettore Bassi premiato a Ferrandina

Il concerto di NUNZIO LONGO MATERA - Il “Duo Klonos”, Francesco Colatorti sassofono e Danilo Panico pianoforte, vincitore dell'VIII concorso “Rosa Ponselle” del 2008, si è esibito al Teatro “Piccolo Duni” in Via XX Settembre a Matera. Ha presentato brani originali, eccetto il melanconico e struggente “Milonga sin Palabras” e “Libertango” di Piazzolla, e si è espresso, in modo mirabile, nella “Sonata per alto sax e piano” di trenta minuti dell'americano David Maslanka, composta nel 1988, in Italia non molto conosciuta per difficoltà esecutive. È composta di tre movimenti: moderato slow, very espressive e very fast; il primo ispirato a Liszt per la rievocazione melodica, il secondo a Gesualdo da Venosa compositore lucano del Cinquecento per il recitativo e per l'andamento cromatico, e il terzo a Bach per lo stile contrappuntistico. “Sonata op. 29” per alto sax e piano di otto minuti, di Muczynski, degli anni Settanta, è una composizione con echi jazz per gli

Il novecento in note del duo Klonos In scena i vincitori del Ponselle spostamenti d'accenti e melodica di Gershwin. “Pequena Czarda” danza ungherese di Iturralde, è composta di due parti, la prima espressiva e l'altra ritmica virtuosistica. «Il duo è formato da me di Taranto e dal mio collega di Sannicandro di Bari. La denominazione del gruppo, “Klonos” riporta il titolo di un brano, composto nel 1993 dall'autore belga Sverze. - interviene Panico - “Klonos” significa tic nervoso, energia, ed istintività e viene espresso in musica con spostamenti d'accento. Il duo na-

sce, tre anni fa, per la sintonia interpretativa dei due musicisti in seno al corso di musica da camera condotto dalla professoressa Guerriero presso il Conservatorio di Bari. Il concerto intitolato “Il Novecento e le sue contaminazioni” è dedicato al sassofono, nato negli anni Quaranta del Novecento. Abbiamo scelto questo genere, intrecciato di musica classica, jazz e popolare, perché lo sentiamo più vicino alla nostra sensibilità». «Abbiamo scelto un repertorio poco conosciuto. - asserisce Colatorti - Aprono il concerto le impegnati-

ve melodie di Maslanska. Questa composizione presenta difficoltà tecniche: passaggi veloci, salti repentini da note gravi a sovracute e lunga durata ed esprime il senso di ciclicità coincidenti negli stessi elementi compositivi. “Milonga sin palabras” di Piazzolla è trascritta per il sax per il timbro dello strumento simile alla voce umana. “Pequena Czarda” di Iturralde presenta difficoltà tecnico-espressive ed è di piacevole ascolto». «Siamo alla nona edizione del concorso, la prossima si terrà in primavera. - afferma Anna Maria De Muro presidente del Lams - Il duo Klonos, molto bravo, si è classificato primo su cento settanta concorrenti. Gli altri vincitori sono tre, due ex equo». «Siamo contenti di aver assegnato questi concerti-premi e di promuovere, in maniera fattiva la giovani talenti. - riferisce Giovanni Pompeo direttore artistico del Lams - Queste occasioni sono momenti di crescita ed il mio intento è d'investire, sempre di più, in queste iniziative».

FERRANDINA - Stasera alle ore 19, presso il complesso monumentale di Santa Chiara a Ferrandina , si terrà la cerimonia di consegna del riconoscimento a Socio Onorario del Le Mans Model Fan Club 2008 a Ettore Bassi pilota e volto noto delle fiction tv. E’ prevista la partecipazione anche degli altri candidati, Emanuele Pirro, ex pilota di F1 e ufficiale Audi Motorsport, e Francesco Solimena, delegato regionale Csai. assegnato annualmente da Le Mans Model Fan Club con cerimonie in tutta Italia concomitanti con varie occasioni motoristiche.Questo sarà il primo anno in terra lucana e non a caso a Ferrandina, sede dell’associazione presieduta da Nicola Sandivasci. cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione

Martedì 2 dicembre 2008

IL CELEBRE ATTORE A ROMA PER PRESENTARE IL SUO ULTIMO FILM di FRANCESCO GALLO KEANU Reeves, nato a Beirut nel 1964 da Patricia Taylor, showgirl e costumista inglese, e Samuel Nowlin Reeves Jr., geologo hawaiiano, di discendenza cino-anglo -portoghese, ha proprio una faccia da alieno. Diventare così, in Ultimatum alla terrà di Scott Derrickson, Klaatu, extraterrestre in giro per l’universo con la mission di minacciare di estinzione le razze che mettono in pericolo i loro pianeti, deve essere stato facile. «Agli alieni ci credo», ha detto l’attore oggi a Roma per presentare il film. «Non si può pensare di essere le uniche intelligenze nell’universo. E devo dire – ha aggiunto – che credo, come molti miei amici, anche negli avvistamenti di Ufo». Il film, che uscirà il 12 dicembre in 500 copie distribuite dalla Fox, non è altro che il rifacimento del film omonimo di fantascienza datato 1951, diretto dal leggendario regista Robert Wise. Anche questa volta ad affiancare l’alieno che approda con la sua enorme astronave sferica a Washington, c'è Gort, gigantesca robotica guardia del corpo. E anche questa volta l'alieno sarà costretto a sfuggire alle autorità americane che lo hanno catturato dopo il suo minaccioso messaggio spaziale dal sapore ecologico: «non distruggete più la terra o verrete distrutti». In questa fuga Klaatu si mescolerà tra l’umanità, facendo amicizia con un’affascinate scienziata vedova, la dottoressa Helen Benson (Jennifer Connelly), e con il suo bambino Jacob (Jaden, figlio di Will Smith). «Sì – spiega Reeves in conferenza stampa -. A noi umani servirebbe proprio un alieno come quello che interpreto nel film per salvarci da noi stessi». Più ottimista invece il regista:

OGGI LA PRESENTAZIONE

Paolo Bonolis scopre le carte del “suo” Sanremo di ELISABETTA MALVAGNA C'È attesa per l’incontro di stamattina in viale Mazzini con Paolo Bonolis, appena tornato da New York per reclutare grandi ospiti stranieri. Due i motivi: sarà la prima occasione per parlare del suo (secondo) festival di Sanremo, ma sarà anche la sua prima uscita pubblica in Rai dopo aver lasciato l’azienda di viale Mazzini nel 2005 e aver trascorso questi ultimi tre an-

Reeves, io alieno per salvare la terra

61

Gossip vip

Ivana Trump già separata da Rossano

CINEMA

L’attrice Chiara Mastroianni «Mio padre era orgoglioso di me”

Keanu Reeves

CHIARA Mastroianni confi- glioso. La più preoccupata da di essere compiaciuta del era certamente mia madre, fatto che la trovino molto so- forse perchè sa quanto sia migliante al padre Marcello: difficile fare questo mestie«Che io gli assomigli è evi- re per una donna. Il suo essere contraria dente – dice nel alla mia carrienumero di Grara era solo un zia in edicola modo per prodomani – e non teggermi. è una cosa che Adesso infatti è cerco o posso molto felice». nascondere». Chiara si racLa Maconta alla vigistroianni rivela lia dell’uscita che la madre del film Racera contraria conto di Natale alla sua scelta in cui recita acdi fare l’attrice: canto alla ma«Mia madre vodre Catherine leva che conti- Chiara Mastroianni Deneuve: «l fatnuassi a studiare il più a lungo possibile. A to che fosse un film di Armio padre andava bene che naud Desplechin mi ha confacessi l’attrice, anzi credo vinta ad accettare questa sfiche fosse anche un pò orgo- da».

“così come è accaduto per la guerra nucleare che è stata sempre sventata dall’umanità, anche i problemi ambientali ci porteranno prima o poi verso decisioni estreme e più sagge». L’attore, protagonista della trilogia di Matrix, smentisce comunque che ci possa essere un seguito a questa saga («considero questo percorso ormai completo»), mentre se potesse rivolgere due parole al neo presidente Usa Barack Obama gli direbbe solo: «Mantieni le promesse fatte in campagna elettorale e soprattutto good luck». I suoi film

di fantascienza preferiti? «I classici come Guerre Stellari, Blade Runner e Solaris». Infine il regista-sceneggiatore, tra l’altro laureato in studi teologici, rivela come in questo film abbia preferito dismettere l’afflato cristiano presente nel film originale e per un motivo ben preciso: «oggi negli Usa la religione e la cristianità sono legati troppo all’idea di certa destra. Una destra che personalmente non approvo e di cui non condivido nulla». Per quanto riguarda la figura del presidente degli Stati Uniti appena tratteggiata nel film, spiega ancora

Derrickson: «sapevamo che il film sarebbe uscito in questo particolare periodo, ovvero tra le elezioni e l’insediamento del nuovo presidente, e così abbiamo voluto

darne una visione ottimistica e defilata. A fare il lavoro sporco da guerrafondaio contro l’alieno abbiamo così lasciato che fosse il segretario alla Difesa».

ni a Mediaset. Intanto è tornato il sereno tra le etichette indipendenti e il direttore artistico Gianmarco Mazzi, dopo il minuto di silenzio osservato ieri al Mei di Faenza contro il nuovo regolamento. A due mesi e mezzo dall’avvio del Festival, gli indipendenti sono stati protagonisti della prima polemica sanremese. Oggetto del contendere, l’articolo 3 del regolamento che penalizzerebbe i nuovi talenti, legati all’obbligo di avere un 'padrinò a livello internazionale. Ma Mazzi, già al fianco di Tony Renis nel 2004 e di Bonolis nel 2005, e da sempre sostenitore della valorizzazione della musica a Sanremo, rassicura: «Quest’anno il Festival offre una grande opportunità agli indipendenti con la categoria Sanremo Festival.59, la cui sele-

zione avverrà sul web. Una sezione che potrebbe svilupparsi moltissimo nei prossimi anni». Come dire, Sanremo 2009 darà spazio alle major ma anche alle cosiddette indies. Secondo quanto si è appreso, Bonolis a New York ha fatto alcuni «sondaggi personali» per capire la disponibilità o meno di alcune grandi star dello show biz d’Oltreoceano. Girano i nomi di Angelina Jolie e Woody Allen, che sta girando proprio a New York il suo prossimo film, Whatever Works; Jennifer Lopez ed Eddy Murphy, attore di colore che potrebbe cavalcare l'effetto Obama a due settimane dall’insediamento del nuovo presidente alla Casa Bianca; al Pacino e Scarlett Johansson. “Paolo l’americano” non ha ancora avuto risposte, ma pare sia tornato abbastanza

soddisfatto da questa trasferta nella Grande Mela. Oggi forse si saprà di più dall’incontro, al quale saranno presenti anche Mazzi, il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce e il capostruttura Gianpiero Raveggi, storica colonna del Festival. Mancherà invece Luca Laurenti, il “portafortuna” di Bonolis, chiamato dal conduttore e direttore artistico a far parte della partita con le sue incursioni ironiche e surreali. La formula di quest’anno prevede una donna diversa ogni sera (bella e brava, giurano gli organizzatori); tre categorie: 15 Big, protagonisti dei duetti con artisti italiani e stranieri nella serata di venerdì; 8 Proposte, i cui brani saranno anticipati per la prima volta in radio una settimana prima del Festival e che

duetteranno con artisti italiani e stranieri nella serata di giovedì; e i Giovani, che gareggeranno esclusivamente online. Quest’anno ci sarà un omaggio a Fabrizio de Andrè: per celebrare i 10 anni dalla sua scomparsa (11 gennaio).

Paolo Bonolis

Ivana e Rossano

ESCE allo scoperto ls miliardaria americana moglie di Rossano Rubicondi chiacchierato “naufrago” dell’ultima edione del reality show l’Isola dei famosi. Ivana Trump aveva sottoscritto un accordo di separazione dal marito Rossano Rubicondi prima che partecipasse all’Isola dei famosi. Lo spiega in una nota la miliardaria americana, rompendo il silenzio sulle polemiche nate dopo il flirt in Honduras fra Rubicondi e l’altra naufraga Belen Rodriguez, rivelato dalla vincitrice di questa edizione de L'isola dei famosi, Vladimir Luxuria. «Le voci che io avessi problemi matrimoniali con Rossano Rubicondi – spiega la Trump nella nota – sono vere. Non ho mai voluto ingannare nessuno, ma di fatto io ho sottoscritto un accordo di separazione legale tre mesi fa, molto tempo prima che Rossano partisse per partecipare al reality show italiano. Ho mantenuto il silenzio sull'accordo perchè non volevo diminuire le sue chance di vittoria dello show» di cui ieri sera è andata in onda su Raidue la puntata speciale di fine edizione. La Trump spiega anche che «Rossano vuole vivere a Miami e lavorare a Milano. A me piacciono entrambe le città, Miami per il weekend e Milano per vedere gli amici e fare shopping. Ma io vivo a New York e la mia famiglia, amici e business sono qui. Come dice la bella canzone, “Che sarà sarà”».

UNA STAGIONE DI SUCCESSI PER LA NOTA CONDUTTRICE TELEVISIVA

Simona Ventura, reginetta degli ascolti di MAURETTA CAPUANO E' LA stagione dei record e delle vittorie al di là di ogni previsione per Simona Ventura: domenica pomeriggio “Quelli che il calcio... è ha sfiorato il 20% di share (19.83%) con 3.587.000, un risultato che il programma del pomeriggio di Raidue non raggiungeva da molto tempo, e ieri sera L’Isola dei famosi ha festeggiato con una puntata speciale, sempre sulla seconda rete, la fine di questa fortunata edizione vinta da Vladimir Luxuria. «Festeggeremo – dice la Ventura – una grande Isola, ogni anno sembra morta e poi si riprende. Quest’anno al di là di ogni rosea previsione. È una vittoria che vale doppio, anche per gli altri. Il reality è un genere che non è per

nulla morto e che ognuno può declinare nel miglior modo possibile. È una grande cosa». I naufraghi e il vincitore dell’Isola, che nella finale ha sfiorato il 32% (31.49%) con 7.214.000 spettatori, hanno portato fortuna anche a Quelli che il calcio... e, che ieri li ospitava. «Erano molti anni – spiega la Ventura – che non arrivavamo al 20% di share, sicuramente da quando c'è Sky. Sono circa 4 punti di share in più rispetto all’anno scorso». La Ventura, che è stata impegnata anche al lancio del film campione d’incassi La ragazza di papà in cui interpreta una manager che vive a Miami, sta già lavorando alla seconda edizione di X-Factor, il talent show che andrà in onda su Raidue da gennaio 2009 e in futuro,

se capitasse, tornerebbe volentieri a condurre Sanremo. «E' stato un periodo di super lavoro, – racconta – con la doppietta domenica e lunedì. Dell’esperienza al cinema sono molto contenta ed è andata bene. Farei un altro film», mentre la fiction tv «non fa per me. Ho tre programmi che mi danno un enorme soddisfazione». Quanto alle polemiche che ogni anno accompagnano l’Isola, sottolinea: «sull'anoressia ha ragione il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ma bisogna risalire a monte, sui prototipi femminili della moda, del video. È un problema generale, non dell’Isola che è un gioco di sopravvivenza ed è ovvio che passi dalla ricerca di cibo». Lei, che ha avuto «la fortuna di fare Sanremo da conduttrice», dell’edi-

Simona Ventura

zione di quest’anno dice: «c'è Bonolis, un grande artista e conduttore a tutto tondo. Difficile trovarne un altro come lui. E poi non ci possono essere le quote rosa per tutte, bisogna sapersele guadagnare». Il festival adesso la Ventura «non lo rifarebbe. Ci

vuole almeno un anno per prepararlo anche se io lo ho fatto in un mese e mezzo. Le lacune si sono viste ma lo abbiamo riconsegnato in salute. Però un domani, se ci sarà l’opportunità, lo rifarei. A 43 anni per l'Italia sei una bambina».


Televisioni

SHOW

21.10

19.35

PRIMA SERATA

Raffaella Carrà

TELEFILM

ATTUALITÀ

21.10

Squadra speciale cobra 11

Martedì 2 dicembre 2008

FILM

21.10

Giovanni Floris

Hitch

21.10

FILM

21.10

Tango& Cash

SHOW

16.05

Enrico Lucci

63

TELEFILM MacGyver

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VarietàScanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.20 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.05 -TelefilmChips 07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.20 -TelevenditaCarta e penna 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.10 -FilmStella di fuoco con E. Presley, S. Forrest - regia di Don Siegel (USA) - 1960 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse - Che campioni Holly e Benji!!! 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Ashanti con Beverly Johnson, Michael Caine, Peter Ustinov, Kabir Bedi, Omar Sharif, Rex Harrison, William Holden - regia di Richard Fleischer (USA) - 1979 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Carràmba! Che fortuna 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 22.40 -Telefilm Desperate Housewives 23.25 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmHitch - Lui sì che capisce le donne con Will Smith, Eva Mendes, Kevin James, Amber Valletta - regia di Andy Tennant (USA) - 2005

21.10 -Film Tango & Cash con Kurt Russell, Sylvester Stallone, Jack Palance, Teri Hatcher, Brion James - regia di Andrei Konchalovsky (USA) - 1989

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Documenti Impero 23.15 -Telefilm Sex and the City

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaIn Italia 02.40 -TelefilmLa porta sul buio 03.30 -AttualitàProve tecniche di trasmissione

23.40 -FilmTransamerica 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -TelefilmWeeds 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieL'ombra nera del Vesuvio 03.10 -RubricaMedicina per voi

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario. Cose (mai) viste - Eveline 02.15 -AttualitàRai News 24

23.40 -Talk ShowM. Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.25 -DocumentiVite straordinarie 00.50 -DocumentarioStorie di confine 01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -FilmThe Gospel con B. Kodjoe, I. Elba - regia di Rob Hardy (USA) - 2005 03.50 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.55 -ShowSaturday Night Live 01.05 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.40 -TelefilmA-Team 03.35 -FilmDetroit Rock City 05.05 -NewsStudio Sport

00.15 -TelefilmDirt 01.15 -TelegiornaleTg La7 01.40 -AttualitàOtto e mezzo 02.20 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.20 -TelefilmAlla corte di Alice 04.20 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.10

ASHANTI

STELLA DI FUOCO

con M. Caine, P. Ustinov, K. Bedi - regia di Richard Fleischer (Usa) - 1979

con E. Presley, B. Eden, S. Forrest - regia di Don Siegel (Usa) - 1960

David, medico britannico in servizio nell'Africa Occidentale per conto dell'Onu, trova valido aiuto nella moglie Anansa, a sua volta laureata in medicina oltre che bellissima discendente della tribù Ashanti. Ma Suleiman, mercante di schiavi, rapisce la donna e la trascina, con altri prigionieri, fino alle sponde del Mar Rosso. Sulle loro tracce si muove David, nel tentativo di salvare...

Sam, che ha sposato in seconde nozze un'indiana, non partecipa a una spedizione punitiva contro i pellerossa che hanno assalito una fattoria e gli altri coloni gli disperdono il bestiame. Mentre lo sta recuperando col suo primogenito Clint, la moglie e l'altro figlio si recano al villaggio indiano per mettere pace. Ma alla terribile catena di vendette incrociate sopravviverà il solo Clint...

RETE 4

ORE 21.10

RAI 2

ORE 23.40

CANALE 5

ORE 21.10

HITCH - LUI SI CHE CAPISCE LE DONNE con W. Smith, E. Mendes, K. James, A. Valletta, J. A. Emery - regia di Andy Tennant (Usa) - 2005 Alex "Hitch" Hitchens è un celebre consulente newyorkese che aiuta gli uomini a conquistare la donna dei loro sogni. Mentre dà lezioni ad Albert, un contabile innamorato dell'affascinante Allegra Cole, conosce Sara Meles, esperta di cronache mondane, che gli darà non poco filo da torcere...

RETE 4

ORE 1.50

TANGO&CASH

TRANSAMERICA

THE GOSPEL

con S. Stallone, K. Russell - regia di Andrej Konchalovskij (Usa) - 1989

con F. Huffman, K. Zegers, F. Flanagan - regia di Duncan Tucker (Usa) - 2005

con B. Kodjoe, I. Elba, N. Gaye, A. Wright - regia di Rob Hardy (Usa) - 2005

Due poliziotti della narcotici dal carattere opposto: Ray Tango veste un doppiopetto inappuntabile, è occhialuto e distinto come un yuppie; Gabe Cash è un capellone in jeans e dai metodi piuttosto sbrigativi. Devono lavorare insieme per smantellare un traffico di droga, ma il boss sul quale indagano li fa imprigionare. I due amici riescono a evadere dal penitenziario attraverso...

Bree è un transessuale che vive a Los Angeles ed è in attesa dell'ultimo intervento, quello che lo renderà definitivamente donna. Un giorno riceve la chiamata da un carcere di New York: è Toby, un ragazzo in cerca del padre che non ha mai conosciuto. Bree capisce di essere il padre del ragazzo, nato da un rapporto occasionale avuto ai tempi del college. Per chiudere col passato...

Quindici anni fa il pastore Fred presiedeva una fervente comunità religiosa ad Atlanta, dove suo figlio David e il suo migliore amico erano prossimi a divenire pastori. Oggi solo l'amico lo è diventato mentre David è una star hip-hop. La chiesa ha problemi economici e rischia di chiudere in trenta giorni, inoltre Frank muore per un infarto, costringendo il figlio al ritorno a casa...

I pacchi di Affari tuoi con il vento in poppa RAI UNO Affari tuoi Paolo vi il papa Tgsport Linea verde

ora 20.46 21.33 20.37 12.46

ascolto 6.025 5.260 5.259 4.475

RAI DUE Criminal minds Quelli che il calcio N.c.i.s. Unita' Novantesimo minuto

21.45 15.38 21.00 18.21

4.343 3.587 3.389 3.265

RAI TRE Che tempo che fa Report Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'

20.32 21.32 20.07 19.56

4.690 3.575 2.648 2.362

CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere Amici di maria de Belli dentro

20.46 19.04 14.09 13.37

5.841 5.322 4.273 3.619

ITALIA 1 La leggenda di al,john Guida al campionato Una pallottola Tremors 3-back to

21.26 13.04 19.44 14.01

2.183 2.177 2.116 1.564

RETE 4 Melaverde Commando Sai xche'? Colombo

12.08 20.43 13.22 18.28

2.397 2.179 2.027 2.012



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