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In Italia e nel Mondo
Venerdì 5 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Messico, uccise 13 persone CITTA' DEL MESSICO – I cadaveri di 13 uomini «finiti con un colpo di grazia» sono stati trovati in una strada nei pressi del villaggio di Coyotitan, nello stato messicano di Sinaloa: lo ha reso noto la polizia, precisando che la maggioranza delle vittime erano molto giovani. I cadaveri sono stati crivellati da colpi d’arma da fuoco, una delle modalità utilizzate dal narcotraffico messicano, hanno osservato i media locali, precisando che il massacro è stato portato a termine da un gruppo di almeno dieci killer.
Nave bloccata in Antartide BUENOS AIRES – La nave di crociera 'Ushuaia', battente bandiera argentina con 89 persone e 33 membri dell’ equipaggio a bordo, è bloccata vicino all’Antartide: lo ha reso noto la marina di Buenos Aires, precisando che a causa di un incidente, la nave «sta imbarcando una quantità minima di acqua e perdendo combustibile».
Canada, sospeso il Parlamento TORONTO – Si fa sempre più complicata e tesa la situazione politica in Canada. Per la prima volta nella sua storia moderna il Canada ha temporaneamente sospeso i lavori del Parlamento, come consente di fare la legge.
Pd, D’Alema replica a Veltroni Scuola, offensiva della Gelmini «Non sono il regista delle critiche» aperto un canale su Youtube ROMA - Walter Veltroni sfida chi vorrebbe sostituirlo alla guida del Pd ad uscire allo scoperto. Massimo D'Alema, indicato come il regista delle critiche e delle pressioni contro la segreteria nega ogni responsabilità. "Chi non mi vuole si faccia avanti", aveva chiesto il leader dei Democratici in un'intervista a Repubblica. "Veltroni non si rivolge a me", replica l'ex Ministro degli Esteri dai microfoni di Radiodue, "perché ci conosciamo da anni e lui sa che io sono una persona a volte spigolosa ma diretta e quindi se io ritenessi che lui deve lasciare la carica, lo direi prima di tutto a lui. Se non l'ho detto, non lo penso". La questione del Pd, secondo D'A-
Massimo D’Alema
lema non è la sua leadership, ma la necessità di "affrontare nodi reali ancora irrisolti". "Il problema", spiega, "è cosa deve essere il Pd, quali regole deve darsi, come deve governare i conflitti che esplodono in periferia".
ROMA - Nella sua offensiva per cambiare la scuola il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini non vuole tralasciare niente. Per questo ha deciso a sorpresa di cimentarsi anche sul fronte del web "sfidando" gli studenti sul campo loro più congeniale. Detto fatto. E così da ieri mattina ha debuttato su un canale di youtube registrato dal 6 maggio scorso ma inaugurato solo per l'occasione per parlare direttamente ai ragazzi e confrontarsi con loro. Basta collegarsi con www.youtube.it/mariastellagelmini e il contatto si apre. Appare un video con il ministro in piedi davanti a una scrivania piena di fogli e giornali e un computer acceso. Ha un perfetto look da maestra unica: niente tail-
Mariastella Gelmini
leur della divisa ministeriale ma maglioncino color ciclamino con collo alto, gonna scura, occhiali rossi dalla montatura spessa. Parla con tono deciso e spiega personalmente la sua iniziativa.
La Finocchiaro (Pd): «Non capisco perché non si è dimesso»
Vigilanza Rai, debutto ufficiale di Villari c’era Petruccioli in un’aula quasi deserta ROMA - Debutto ufficiale del presidente della commissione di Vigilanza Rai Riccardo Villari Con l'audizione di Claudio Petruccioli e di Claudio Cappon. Subito dopo, l'assemblea dei senatori del Pd ha confermato la sua esclusione dal gruppo dopo un inutile discorso a discolpa dell'interessato che ha respinto ogni accusa. Non si è arrivati a un voto perché lo stesso Villari dopo aver spiegato in un promemoria di dieci cartel-
le perché è rimasto e rimarrà attaccato alla poltrona della Vigilanza, nonostante tutti gli chiedano di dimettersi, ha ritirato il ricorso. L'intenzione di confermare il primo verdetto di espulsione da parte direttivo del gruppo era già chiarissima. "Mi considero un senatore del Pd in esilio", ha detto Villari ritenendosi un rappresentante istituzionale legittimamente eletto dal parlamento, nonostante maggioranza e
opposizione, oltre che i presidenti delle Camere, gli abbiano chiesto di farsi da parte per lasciare il posto a Sergio Zavoli, nome che metterebbe d'accordo centrodestra e centrosinistra. "Non ha spiegato in nessun modo", ha osservato la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, "perché non si è ancora dimesso. Questo, sinceramente, non l'ho ancora capito, nonostante si siano verificate tutte le condizioni che lui aveva posto. Certo è che la sua persistente permanenza alla presidenza della Vigilanza è imbarazzante". Martedì prossimo torneranno a riunirsi i capigruppo di Camera e Senato di maggioranza e opposizione per tentare di sbloccare la vicenda. Il contestato presidente della commissione di Vigilanza ha però del tutto ignorato la situazione senza precedenti nella riunione di ieri alla quale non hanno preso parte i parlamentari dell'opposizione, tranne il radicale Marco Beltrandi, con assenza anche di quelli della maggioranza per via dei voti in aula. "Non è normale", ha ammesso il presidente della Rai Claudio Petruccioli nell'aula semideserta, "ma la nostra convocazione è stata decisa dall'ufficio di presidenza, e noi non potevamo certo non venire".
Riccardo Villari corre per non essere fermato dai cronisti
Petruccioli ha detto che sarebbe molto grave se non si procedesse neppure quest'anno all'adeguamento del canone". Un "colpo pesantissimo" per la Rai sarebbe un'ulteriore contrazione delle entrate di qualche decina di milioni di euro. Secondo il direttore generale Claudio Cappon non basterà neanche l' adeguamento da 1,5 euro atteso per nei prossimi giorni. Il canone Rai è "il più basso d'Europa" e le risorse pubbliche non sono commisurate all'offerta che viale Mazzini "garantisce su tutte le piattaforme".
Le difficoltà della Rai non riguardano soltanto il canone ma anche il Consiglio di amministrazione scaduto dal sei mesi. "Il rapporto tra la Rai e la politica è in gravissima sofferenza", ha denunciato Petruccioli che considera non più sostenibili ulteriori rinvii delle nomine. A gennaio, se sarà ancora in carico, e la Vigilanza sarà ancora in stallo, il presidente della Rai si assumerà la responsabilità di procedere lui stesso alle nomine in sospeso, nell'interesse dalla tv pubblica. Marina Maresca
Superenalotto, nessun 6 e nessun 5+1 ROMA – Nessun 6, nè 5+1 è stato centrato al concorso di ieri sera (n. 146) del Superenalotto. I 5 sono stati 15, ognuno dei quali vince 40.522,70 euro. Il jackpot a disposizione del 6 per il prossimo concorso sale a 10.500.000,00 euro. Ai 1.639 vincitori con punti 4 vanno 370,86 euro. Ai 63.386 vincitori con punti 3 vanno 19,17 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5 Ai 13 vincitori con 4 37.086,00 euro. Ai 277 vincitori con 3 1.917,00 euro. Ai 4.107 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 27.460 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 63.404 vincitori con 0 5,00 euro.
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 4 dicembre 2008
34 60 49 66 46 44 81 49 17 46 74
58 40 12 86 70 29 45 29 55 17 4
73 83 62 9 5 11 19 16 22 25 17
39 42 33 81 51 19 18 85 60 2 88
26 28 1 77 68 66 64 21 66 37 71
ilSuperEnalotto Montepremi 4.052.269,14 euro
17 - 44 - 49 - 60 - 66 - 81 numero jolly 74 punti 6 jackpot 8.999.442,09 punti 4 370,86 19,17 punti 5+1 - punti 3 punti 5 40.522,70 Num. Superstar 34
In Italia e nel Mondo
Venerdì 5 dicembre 2008
India, paura dal cielo possibili attacchi aerei
Mugabe chiede l’aiuto internazionale. I casi accertati sono 12.546
Zimbabwe, dilaga l’epidemia di colera Il premier inglese aumenta gli aiuti «Dobbiamo proteggere quel popolo»
Robert Mugabe
GINEVRA – Lo Zimbabwe ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale di fronte alla grave epidemia di colera che ha colpito il Paese africano. In un Paese al collasso, dove alla endemica crisi economica si è aggiunta da mesi una apparentemente insanabile crisi politica, la malattia dilaga: i casi di colera sono esplosi a 12.546 ed il numero di morti è salito a 565. La settimana scorsa, i decessi provocati dall’epidemia scoppiata in agosto erano 389 ed i casi 9.463. Di fronte al precipitare della situazione, il governo di Ro-
bert Mugabe, il 'padre-padrone' del paese, al potere da 28 anni, è stato costretto a chiedere l’aiuto internazionale, e a Ginevra le organizzazioni umanitarie internazionali hanno confermato il loro impegno nella lotta contro l’allarmante epidemia. Anche il Regno Unito – da sempre in prima fila contro il regime di Mugabe – ha annunciato un aumento degli aiuti per lo Zimbabwe. «Lo stato fallito di Mugabe non è più capace, o non ha più la volontà di proteggere il suo popolo, migliaia di persone colpite dal colera. Bisogna aiutarle urgentemente», ha
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detto il premier Gordon Brown lanciando agli altri paesi un appello a fare lo stesso. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), lo Zimbabwe affronta «la più grande epidemia di colera mai registrata nel Paese. In passato, quello che era il granaio dell’Africa e oggi è ridotto alla pura sussistenza, ha conosciuto importanti epidemie di colera, in particolare nel 1998 e nel 2002, ma non avevano superato i seimila casi. Adesso siamo ad oltre dodicimila», ha detto all’Ansa Claire-Lise Chaignat dell’Oms. Florence Ciomei
Intercettate due e-mail che rivelano un piano per dirottare voli tipo 11 settembre
L’attacco alle Torri gemelle
NEW DELHI – La paura oggi in India scende dal cielo, nove giorni dopo il sanguinoso attacco terroristico contro Mumbai arrivato via mare. Fonti ufficiali indiane hanno reso note informazioni di intelligence, suffragate da due e-mail spedite dall’Arabia Saudita, che parlano di possibili attacchi a palazzi governativi e altri obiettivi civili e militari indiani, condotti da aerei dirottati, alla maniera di quelli che colpirono le Torri gemelle del World Trade Center di New York l’11 settembre del 2001. Le e-mail sono firmate dai Mujaheddin del Deccan.
Notevoli le differenze, si cerca una soluzione di compromesso
Clima, si tratta a oltranza l’Ue tenta di convincere l’Italia BRUXELLES – Ad una settimana dal vertice Ue che dovrà sancire l’accordo finale, sembra più vicino un compromesso tra i 27 sul pacchetto clima ed energia, anche se gli scenari sono tutti aperti e non escludono nè l’ipotesi di uno spacchettamento nè quella più drastica di un rinvio. Intanto scoppia un altro fronte di polemica: l’Italia chiede una clausola di revisione sulle rinnovabili al 2014. Condizione sulla quale è contrario il Parlamento europeo. Ma la presidenza francese di turno della Ue è determinata a chiudere in bellezza il proprio semestre e sta negoziando ad oltranza, mettendo sul tavolo nuove concessioni. L’obiettivo è di arrivare al Vertice dell’11 e 12 dicembre con il numero più alto di nodi risolti. «I negoziati sono entrati nella fase cruciale. Il 90% del testo si può considerare chiuso, ma restano questioni difficili da risolvere», ha ammesso il ministro dell’ambiente francese Jean-Louis Borloo. Per l’Italia, che ad ottobre ha minacciato il veto, si sono fatti alcuni passi in avanti e il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo ieri ha parlato di «moderato ottimismo». «Non possiamo negare che c'è un’attenzione maggiore. Stiamo ancora lavorando e lavoreremo instancabilmente fino all’ultimo perchè le nostre richieste siano accolte», ha spiegato al termine del consiglio ambiente della Ue. «E' evidente che, se ci sarà un no su tutto, l’Italia dovrà prendere una posizione contro il pacchetto clima ed energia. Ma lavoreremo perchè ci sia un accordo». I cinque punti ritenuti irrinunciabili per un’intesa saranno presentati oggi al Coreper, il comitato dei rappresentanti presso la Ue, dove gli sherpa negozieranno fino all’ultimo per strappare quanti più
Stefania Prestigiacomo
sì possibili. L’Italia chiede tra l’altro l'inclusione delle industrie della carta, del vetro, della ceramica e della siderurgia nella lista dei settori europei che avranno accesso gratuito ai permessi di inquinare nella Borsa europea di scambio e vendita delle emissioni. Un altro punto, è l'introduzione di una clausola generale di revisione dell’intero pacchetto nel 2010, sulla base dei risultati della Conferenza mondiale sul clima di fine 2009 a Copenaghen. L'Italia chiede anche una clausola di revisione, nel 2014, per le misure previste per raggiungere l’obiettivo di portare al 20% entro il 2020 i consumi di energia europei da fonti rinnovabili. Questa richie-
sta ha bloccato mercoledì sera l’accordo che era a portata di mano tra Consiglio, Europarlamento e Commissione, provocando polemiche. «Abbiamo solo un paese da convincere e spero che questo possa avvenire alla riunione del Coreper», ha indicato Claude Turmes (Verdi), relatore dell’ europarlamento. «Vorrei ricordare al governo italiano che la Spagna e la Grecia stanno puntando su questo settore non perchè siano più verdi dei verdi ma perchè sono consapevoli che questo è il futuro», ha aggiunto Turmes. «L'Italia non vuole bloccare l’accordo sulle energie rinnovabili», ha assicurato Prestigiacomo. «La richiesta di una clausola di revisione per le rinnovabili al 2014 punta a delineare obiettivi concretamente raggiungibili per i singoli paesi, sulla base delle concrete capacità di implementazione del sistema delle rinnovabili», ha spiegato. Nell’ambito della ripartizione degli sforzi a livello europeo (decisi sulla base del Pil procapite), all’Italia è stata assegnata una quota di rinnovabili del 17%, mentre Roma vorrebbe venisse usato il criterio delle emissioni di Co2 procapite, che porterebbe la quota italiana al 14%. Oltre all’Italia, la Francia deve ancora convincere la Germania, che chiede titoli gratuiti per le industrie di cemento, calce, acciaio e chimica di base. Ieri il cancelliere Angela Merkel ha detto che al Vertice Berlino «farà valere le proprie ragioni». E resta il blocco dei paesi dell’Europa dell’ est, capeggiati dalla Polonia, che chiede invece gratuità per i titoli delle industrie che producono energia. La presidenza francese ha proposto un compromesso che concede a questi paesi tre anni di più (fino al 2016) prima di partire con lo scambio dei titoli. Marisa Ostolani
Tornano le stelle della solidarietà da domani in 3.500 piazze italiane UNA tradizione che tutti dovrebbero rispettare, che si ripete ogni anno e ogni anno si avvicina un pochino di più all'obiettivo, ma non è mai abbastanza. Il 6, 7 e 8 dicembre appuntamento con l'iniziativa dell'Ail, l'Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, che da venti edizioni fa appello alla solidarietà di tutti. In 3.500 piazze italiane saranno disponibili 800 mila Stelle di Natale per chi verserà un contributo minimo associativo di 12 euro, diventando così "sostenitore" dell'associazione. La manifestazione, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha permesso in questi anni, grazie alla generosità dei cittadini italiani, di raccogliere fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca e assistenza di alto valore scientifico e sociale.
Da sinistra, Frattini, Berlusconi e Bertolaso davanti al logo del G8
G8, Berlusconi presenta il logo il summit 2009 alla Maddalena ROMA - Tartarughe marine colorate d'azzurro e un globo stilizzato senza continenti su uno sfondo bianco, rosso e verde. Il G8 2009 della Maddalena inizia lentamente a svelarsi e prendere corpo partendo dal logo, primo passo celebrativo per avviare il conto alla rovescia del summit che l'Italia ospiterà a luglio, sotto la sua presidenza, nell'arcipelago sardo. Il riferimento alle testuggini "Caretta Caretta", che a volte approdano nelle acque dell'isola hanno come obiettivo quello di sottolineare la ricchezza di vita e opportunità di sviluppo da salvaguardare nella realizzazione delle infrastrutture per allestire il vertice internazionale sul quale il governo annuncia di concentrare i massimi sforzi soprattutto sul fronte della sicurezza per scongiurare possibili attacchi terroristici. Nel corso della presentazione del logo al Museo delle Terme di Diocleziano, il premier Silvio Berlusconi - affiancato dal sottose-
Li sposa pedofilo la coppia chiede l’annullamento
TRE anni di tranquillo matrimonio e poi la scoperta shock, che ha portato alla fine dell'unione: il sacerdote che li aveva sposati è stato condannato per pedofilia e la coppia non ha retto al colpo, chiedendo l'annullamento alla Sacra Rota.
gretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso - ha parlato della più grande operazione di bonifica ambientale mai fatta in Italia per rendere la sede la più sicura possibile e ha tenuto a precisare che tutti i fondi che verranno utilizzati per realizzare le infrastrutture sono soldi che si spenderanno per la Sardegna e non per il G8. "Sarà un'attrazione turistica assolutamente d'avanguardia e tutte le strutture rimarranno in Sardegna " ha detto il premier ricordando che tra le opere è previsto l'ampliamento dell'aeroporto di Olbia, la costruzione della Sassari-Olbia e la trasformazione dell'arsenale in una base per gare veliche. Iniziative di riqualificazione ambientale che hanno soddisfatto il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, presente al "varo" e complimentato dal premier tornato sulle turbolente vicende amministrative della Regione ("Presentare le dimissioni è un gesto che ho apprezzato"). Luca Masotto
Il maschio italiano non è più un Casanova ARRIVEDERCI Casanova: con questo titolo il Times di ieri suona le campane a morto per il maschio italiano, dopo aver appreso che, in una classifica dei Paesi più promiscui, l’Italia dei latin lover è soltanto all’11° posto, mentre il freddo e severo Regno Unito si piazza con disinvoltura al top. Secondo lo studio condotto dalla Bradley University dell’Illinois e pubblicato dal New Scientist, sono i britannici e non gli italiani o altri abitanti dell’Europa meridionale ad abbandonarsi con più nonchalance alle gioie del sesso casuale. Al secondo
posto ci sono i tedeschi, seguiti dagli olandesi, dai cechi, dagli australiani e dagli statunitensi. Tutti in coda invece i 'mediterranei': dopo gli italiani all’11° posto, si trovano gli spagnoli al 13°, i greci al 14° ed i portoghesi al 15°.
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Venerdì 5 dicembre 2008
Il fatto del giorno: Sky, l’Ue dà ragione al premier La Stampa
La cosa importante è allineare le aliquote
Murdoch scrive a Silvio E il Cavaliere annuncia e di mezzo c’è “Premiere” nuove regole per Internet
dall’articolo di Alberto D’Argenio
dal retroscena di Giancarlo Radice
dall’articolo di Gianluca Nicoletti
Per l’Europa il caso Sky è chiuso, ma da qui ad avvallare in pieno la scelta del governo di alzare l’Iva alla piattaforma satellitare italiana ce ne passa. "Se le autorità italiane dovessero insistere nel non cambiare le aliquote Iva sulla tv a pagamento, dovremo aprire una procedura di infrazione", ha detto tramite un portavoce la Commissione Ue, dando ragione al discorso fatto ieri dal ministro Tremonti a margine del summit con i colleghi europei a Bruxelles. Ma attenzione, perché la decisione di alzare le tasse a Sky è stata politica, come peraltro ammesso ieri dallo stesso titolare del Tesoro. Per noi che sia il 10 o il 20% è uguale, spiegano a Repubblica fonti Ue, l’importante è allinerare le aliquote tra Mediaset, Rai e Sky. [...]
Nella partita sul raddoppio dell’Iva per gli abbonati di Sky, adesso è arrivato un segnale anche dal centro dell’impero cui fa capo la pay tv italiana. Rupert Murdoch, [...] avrebbe infatti preso carta e penna per scrivere direttamente a Silvio Berlusconi. Così riferiscono fonti newyorkesi vicine al colosso multimediale Usa. Nessuno conosce in dettaglio i contenuti della lettera, ma pare che i toni non siano particolarmente cordiali. Tantopiù che, solo pochi giorni fa, Murdoch si era ritrovato di fronte a un’altra notizia inattesa [...]. Fininvest, cioè la holding della famiglia Berlusconi, ha annunciato di avere in mano il 3% di Premiere, la pay tv tedesca di cui il magnate australiano-americano ha il controllo con il 25% del capitale. [...]
Silvio Berlusconi annuncia un’iniziativa tutta italiana per regolare il web e qualcuno mette già le mani avanti. «A gennaio l’Italia presiederà il G8. In quell’occasione porteremo al tavolo dei Grandi una proposta di regolamentazione di Internet, visto che manca [...]». Al momento, secondo fonti di governo, non ci sarebbe una proposta precisa ma solamente la volontà di sottoporre la questione al vaglio dei Grandi, posto che «un fenomeno globale come la rete web non può che essere discusso a livello globale». [...] La paura è che questo potrebbe obbligare molti blog e siti che fanno «attività editoriale» ad iscriversi al registro dei comunicatori, con la possibilità di essere così perseguiti per i reati a mezzo stampa. [...]
La migliore di ieri
Una beffa Una nuova divisione per Veltroni nella borghesia italiana
Ma la pay tv non molla
dal commento di Mario Giordano
dall’editoriale di Piero Sansonetti
dall’articolo di Enrico Paoli
L’Iva funesta del Pelide Walter, che infiniti addusse lutti al Pd... Ma sì, ci vorrebbe un poeta per raccontare le tragicomiche avventure di Veltroni che ormai è peggio di Cimabue, fai una cosa ne sbagli due. Non gliene va bene una. Dopo essere scivolato sulla vigilanza Rai, sul Pse, sul fronte settentrionale, sotto accusa all’interno del partito, sotto attacco all’esterno, con una cascata di consensi che al confronto il Niagara è uno stagno, ha deciso di trascinare il partito in una furiosa battaglia a difesa del multimiliardario Murdoch. Compagni, dai campi e dalle officine, prendete il telecomando, prendete il martello [...].
Lo scontro tra Berlusconi e Sky, e poi - soprattutto - quello tra Berlusconi e i direttori del Corriere della Sera e della Stampa, segnala che è successo qualcosa di molto importante, e della quale non ci eravamo accorti, nel Gotha della borghesia italiana. Sin dall’inizio dell’era Berlusconi - che data da prima del 1994, cioè da prima del suo diretto impegno politico - la borghesia italiana si era spezzata in due tronconi. Cioè aveva perso la sua caratteristica di classe "unica", con fortissima leadership torinese e agnelliana. E aveva visto sfibrarsi il suo monolitismo, la sua compattezza. Berlusconi si era messo alla testa di una fronda, che
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
La Commissione Europea conferma che sul caso delle aliquote Iva, se il Governo italiano non avesse allineato la tassazione per Sky a quella delle altre tv, Bruxelles avrebbe iniziato una procedura di infrazione contro l’Italia. Gongola ovviamente Berlusca, anche se la sensazione sembra essere quella che pure lui è stato spiazzato dall’iniziativa di Tremonti. Mi domando cosa sarebbe successo se il Governo invece di aumentare l’Iva di Sky avesse abbassato quella di Mediaset. Comunque, vedere la sinistra italiana difendere i diritti di un miliardario australiano pur di attaccare un miliardario italiano, è stata una delle cose più comiche degli ultimi anni. La sinistra non aveva altre priorità prima di questa? Magari battaglie che interessano un maggior numero di cittadini e con maggiori problemi? – A nessuno però in questa vicenda è venuto in mente di chiedersi come mai la Rai (nonostante l’ingiusta gabella del Canone) faccia così schifo da far apparire Sky un miracolo. Intanto, per ripicca, Murdoch ha spostato Youdem, la tv di Veltroni, dal canale 787 al 550, assai vicino al Tg24, e lancia nuovi spot contro il Governo. – La Signora Marcegaglia, presidente degli industriali, ha affermato due giorni fa che ridurre le emissioni di anidride carbonica sarebbe troppo oneroso per le industrie italiane e ha invitato il Governo italiano a
porre il veto nella prossima riunione europea per l'ambiente. Oggi mi sono accorto che non c'è bisogno di incitamento, visto che il Governo ha tolto i benefici fiscali con effetto retroattivo ( sic!) per coloro che hanno effettuato investimenti a basso impatto ambientale.nelle case. – Il Vaticano è disposto a firmare la convenzione internazionale contro le bombe a grappolo a condizione che le vittime non siano omosessuali. Mancano ancora le firme di Cina, Russia, Israele, India e Stati Uniti che essendo tra i maggiori produttori non hanno aderito. – Ultima follia in Calabria. La Regione finanzia un quarto aeroporto nella piana di Sibari. Costo 30 milioni di euro, pronto in due anni.Si fregano le mani le cosche. – La fondazione Agnelli si è arresa. Il numero esatto degli insegnanti in Italia non si riesce a sapere. Dovrebbero essere circa 840mila. più 25mila prof di religione, 35 mila docenti dipendenti di scuole comunali o provinciali, 80mila di scuole non statali più 100mila supplenti con spezzoni di orario. Questo numero pauroso è cresciuto esponenzialmente ma non proporzionalmente al numero degli alunni. La maggior parte sono vecchi e in tutto si beccano il 97% del bilancio generale dell’Istruzione. – Telecom. 4mila tagli. In vendita anche La7. Bernabè: “Non vogliamo più competere con Mediaset e Rai”.
poi era diventata sempre più forte e alla fine aveva conquistato la leadership, emarginando la cordata torinese e mettendo in ombra, per la prima volta, Agnelli e il suo carisma. Questa rottura aveva provocato molte altre rotture al vertice del paese. [...] La divisione ha avuto molti effetti. Uno dei quali è stato l’avvicinarsi della parte più grande del centrosinistra alle idee e alla cultura (e all’amicizia) dell’ala prima agnelliana e poi montezemoliana della borghesia. Avvicinamento dovuto allo sbando delle forze riformiste, sia in seguito al terremoto dell’89, sia, ancor di più, al momento della fine del clintonismo e alla disfatta di quella che è stata chiamata la terza via. [...]
Vincino sul Foglio
Il caso è chiuso. O almeno così sembrerebbe, vista la posizione assunta dall’Unione Europea [...]. A imporre l’uso del condizionale resta la posizione dell’emittente satellitare che, dopo lo spot contro il governo, ha deciso di rilanciare la sfida, invitando a scrivere una mail al ministero del Tesoro. Nei due nuovi video, ne sono stati realizzati due versioni della durata di 30 e di 15 secondi, vengono elencati una una serie di prodotti che godono dell’Iva agevolata al 10%. Tra gli altri, francobolli, marionette, uova di struzzo, prodotti petroliferi, manifestazioni sportive, libri, tabacchi grezzi. [...]
Le battute di Berlusconi sono il suo tallone d’Achille dall’editoriale di Sergio Romano
Voglio credere che le parole del presidente del Consiglio sui direttori del Corriere e della Stampa («dovrebbero cambiare mestiere ») fossero soltanto una battuta, uno sfogo, ciò che si dice alla fine di una giornata particolarmente lunga e faticosa. Voglio crederlo perché Silvio Berlusconi è spesso un uomo gioviale, bonario, accattivante che si fa in quattro per suscitare ondate di simpatia e manifestazioni di affetto. Queste doti sono certamente una delle ragioni del suo successo. Gli hanno permesso di stringere amicizie influenti, di farsi strada nel mondo difficile degli affari, di attrarre intorno a
sé uno stuolo di ammiratori fedeli, di creare un impero della comunicazione [...], di convertire l’azienda in partito e gli ammiratori in elettori. I suoi critici possono considerare con scetticismo la diplomazia dei rapporti personali, ma è difficile negare che Berlusconi sia riuscito a stabilire eccellenti relazioni con Aznar, Blair, Bush e Putin. In un momento in cui la politica internazionale è diventata un palcoscenico e tutti i leader si comportano come primi attori, Berlusconi ha le qualità necessarie per recitare la parte con un certo successo. Le stesse doti, tuttavia, possono essere in alcuni casi il suo tallone d’Achille. Abituato a sedurre, Berlusconi ricorda talvolta quei malati
La fotografia Bordeaux, Francia: Babbo Natale ha già ricevuto posta (Ansa)
immaginari che misurano continuamente la loro temperatura. Il termometro, in questo caso, registra la simpatia e i consensi. Se lo strumento segnala un calo del calore affettivo che alimenta ogni giorno il suo ego, il presidente del Consiglio reagisce come un amante deluso e tradito. Se i suoi interlocutori non sono sensibili alle sue virtù di seduttore, è convinto che abbiano un’ostilità preconcetta nei suoi confronti. Anziché chiedere a se stesso se non abbia commesso un errore, Berlusconi presuppone immediatamente la malizia altrui. E’ questo il momento in cui si difende da un nemico immaginario ricorrendo a un linguaggio goliardico e casermesco. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Insomma, non è solo l’opposizione che sta divorando sé stessa: anche i ricchi litigano. E con il Pd di Veltroni che zoppica, gli auspici degli italiani che vorrebbero vedere Berlusconi alle corde si sono affidate nientemeno che a Rupert Murdoch e a Sky, televisione a pagamento che ha il forte potere mediatico di dispensare ogni fine settimana partite di calcio che catalizzano mezza Italia, tappata dentro casa o – nel caso – dentro casa di qualche amico o nel pub che dispensa calcio e birre. Dicono anche che Rupert Murdoch in persona abbia preso carta e penna per scrivere una lettera a Berlusconi. Siamo davvero così importanti, per il magnate australiano? Forse no: sarebbe auspicabile che qualcuno verificasse quanto incide l’Italia sul bilancio di Sky. E poi si guardi allo specchio e decida quanto conta il calcio in diretta nel bilancio italiano. Poi se ne riparla.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Bill Gates si schiera contro i ricchi: più tasse per loro “È l’unica strada appropriata per uscire dalla crisi”
C’è allarme in Inghilterra colpa delle superformiche
dall’intervista di Paolo Valentino
dal servizio di Enrico Franceschini
«Mister Gates, lei ha appena fatto l’elogio del deficit spending. Ma anche facendo debiti, la spesa pubblica porta sempre con sé il problema di come pagarla in futuro. Pensa che in America chi guadagna più di 300 mila dollari l’anno debba pagare più tasse di adesso? E come vede in generale il tema della tassazione progressiva?». Bill Gates sorride alla domanda del Corriere. Fa una battuta applaudita sulla propria condizione di super-ricco: «La gente può dire: tu hai così tanti soldi, che te ne importa? Ed è vero, sono parte in causa». Ma non si tira indietro: «Non c’è dubbio che le aliquote fiscali sui più ricchi dovranno essere aumentate. E trovo questa una cosa molto giusta. Il pendolo sta oscillando nuovamente verso l’imposizione progressiva. E’ inevitabile in questa situazione di crisi, dove il deficit spending è l’unica strada appropriata che abbiamo per uscirne e ricominciare a crescere. D’altronde, il margine per aumentare la pressione fiscale
Bill Gates
su chi guadagna di più esiste. Dobbiamo ricordarci però, che esiste un punto oltre il quale l’aumento delle tasse sui più ricchi comincia a costruire un problema per il futuro. Ecco, bisogna evitare di superare quel punto». Il fondatore e presidente di Microsoft, ma anche uno dei maggiori filantropi del mondo con la sua Bill Melinda Gates Foundation, è venuto alla George Washington University, a dare il suo viatico al
dall’articolo di Lietta Tornabuoni
L’ultimo è stato l’assessore napoletano Giorgio Nugnes: interrrogandosi sui motivi del suo togliersi la vita, diversi amici o conoscenti hanno avanzato subito l’ipotesi «Si è sentito abbandonato». Accade continuamente. Persone colpite dalla sventura accusano con doloroso risentimento di essere state abbandonate: la comunità non s’è interessata, le autorità non hanno fornito sostegno né sussidi, la giustizia sta seguendo il suo solito lentissimo corso, la televisione è rimasta assente. Chissà perché, sembra che ogni sofferenza debba venire accompagnata da una pena
nuovo vangelo interventista ed espansionista di Barack Obama. «Le azioni della futura amministrazione saranno un autoritratto della società americana, mostreranno i nostri valori e la nostra volontà di investire nel futuro», spiega Gates, che definisce «essenziale» l’approvazione del piano di investimenti preparato dal presidente-eletto per rilanciare l’economia e creare nuovi posti di lavoro. «Il go-
La Stampa
Il senso di abbandono porta alla disperazione comune, che ogni dolore individuale abbia diritto a un lutto collettivo. Se no, «siamo stati abbandonati». È un atteggiamento relativamente recente. Prima, ciascuno affrontava una sciagura a suo modo, come poteva, con la forza che aveva, e non chiedeva alcunché: saper affrontare con coraggio e sobrietà le prove imposte dalla vita veniva considerata una
qualità del carattere, della personalità. L’atteggiamento si è modificato poco per volta. Forse per il diffondersi di un sentimento più forte della solidarietà collettiva; forse per un accentuarsi della mentalità e della realtà assistenziale; forse per il protagonismo magari inconsapevole indotto dai media e dal loro uso di rendere pubblici i fatti privati, felici o penosi che siano. Forse
verno federale deve farsi avanti, la spesa pubblica non ha alternative». La voce un po’ chioccia, l’aria da eterno ragazzo geniale, la passione di sempre quando parla degli argomenti che gli stanno più a cuore, il padre di Windows mette soprattutto l’accento sulle opportunità offerte dalla pegggior crisi degli ultimi cento anni: «C’è sempre il rischio in una recessione di togliere lo sguardo dal futuro, la tentazione di sacrificare investimenti a lungo termine per guadagni immediati. A mio parere bisogna perseguire entrambi. Obama ha detto che vuole anche gettare le basi per una crescita sana e sostenibile nel tempo. Sono del tutto d’accordo». Ma quali sono, gli chiediamo, i settori nei quali a suo avviso bisognerebbe investire a lungo termine? «Ci sono due tipi d’investimento, che danno dividendi formidabili. Quelli nella scienza e nelle tecnologie, che ci procureranno gli strumenti necessari a risolvere i nostri problemi più gravi, come la sanità, l’educazione, l’energia. [...]»
per il desiderio o la speranza di ottenere qualche aiuto concreto: nelle circostanze peggiori, al dolore si unisce spesso lo smarrimento per la repentina necessità di affrontare spese impreviste magari troppo forti per le proprie possibilità immediate. Sarà per l’uno o l’altro motivo: fatto sta che spesso nella sventura le persone paiono, più che donne e uomini, i bambini sperduti nel bosco della favola: tanto che l’aiuto della collettività diventa ai loro occhi un dovere, più che una eventuale aspirazione, e origina rancore se manca. Ma ci sono cose della vita che non si risolvono con l’applauso in chiesa [...].
Anche le formiche, nel loro piccolo, possono fare dei danni. Specie se sono tante. E in particolare se sono cento volte più numerose del normale. La nazione che ha resistito al "blitz" di Hitler, il popolo simboleggiato dallo "stiff upper lip", capace di stringere i denti e comportarsi come nulla fosse in qualsiasi frangente, trema davanti alla minaccia di un’invasione da parte di una specie aliena. Ha un nome indigesto, tanto per cominciare: Lasius neglectus. E si cela scaltramente, come i mostri più pericolosi, sotto sembianze in apparenza innocue: ha lo stesso aspetto, infatti, della comunissima formica nera. Eppure è una "super ant", si allarma il Daily Telegraph di Londra: una super formica, in grado di provocare disastri nel luogo più amato dai sudditi di sua Maestà britannica. No, non al pub, bensì nei giardini. I magnifici giardini inglesi, da Kensington Garden al pezzetto di terra nel cortile di casa, dove si coltiva la passione per il "pollice verde". L’invasione delle formiche straniere, scrive il quotidiano londinese, potrebbe risultare una rovina per prati, aiuole e piante. Non solo: il loro sbarco nel Regno Unito rischia di spazzare via le formiche inglesi, il cui danno al giardinaggio è in proporzione assai minore. Da dove venga esattamente, il famelico esercito di minuscoli forestieri, non è chiaro. Secondo una ricerca finanziata dall’Unione Europea e pubblicata dalla rivista scientifica online Bcm Biology, si tratta di una specie euroasiatica, originaria della re-
gione del mar Nero. I primi esemplari sono stati individuati nel 1990 a Budapest: da allora, il Lasius Neglectus ha marciato trionfalmente attraverso l’Europa, fino ad arrivare al canale della Manica e ad attraversarlo, minacciando anche la verde Inghilterra. I ricercatori hanno localizzato colonie di "super formiche" in quattordici località da un capo all’altro d’Europa, da Varsavia in Polonia sino a Bayramic in Turchia, così come in Belgio, Francia, Spagna, Germania e anche in Italia. La diffusione iniziale è probabilmente imputabile a un’involontaria introduzione da parte dell’uomo, che magari l’ha portata con sé, dentro uno zaino o a bordo di un’automobile, di ritorno da un viaggio nel mar Nero. Ed è verosimile che in modo analogo, sfruttando un "passaggio", la micidiale formichina sia arrivata in Gran Bretagna - non risultando tra i suoi superpoteri anche quello di nuotare. Di poteri particolari, scherzi a parte, ne ha in abbondanza. Prospera in ambienti urbani, anziché in habitat naturali. Tende ad essere molto aggressiva nei confronti delle specie native, sterminando gli insetti e perfino i ragni che incontra sul suo cammino. Riesce a sopravvivere sottozero perciò il suo raggio d’azione potrebbe potenzialmente estendersi dal Giappone fino alle Highlands della Scozia. Crea formicai da dieci a cento volte più grandi della norma: la regina, che non può volare, resta sempre sottoterra, dove intrattiene una vorace vita sessuale. È un tipaccio, insomma, in cui sarebbe consigliabile non imbattersi. [...]
Crisi del Pd: Veltroni si difende C’è Di Pietro che invoca la “questione morale”
Walter chiede uno spirito di squadra “Le cose ditele a me, non ad altri”
Un esempio francese
dal commento di Alessandro Trocino
dall’intervista di Massimo Giannini
dall’articolo di Graziella Mascia
Il tema volteggiava da giorni sulla politica italiana e sul Pd, scosso dalle inchieste giudiziarie. Ma l’intervento del capo dello Stato Giorgio Napolitano — che da Napoli ha invitato la politica a reagire contro la scarsa moralità— ha scosso i partiti. Con l’Italia dei Valori che subito ne approfitta per rilanciare il suo cavallo di battaglia, le inchieste della magistratura, e attaccare il Pd. E con il partito democratico in bilico tra la tentazione di replicare minimizzando e la voglia di affrontare a viso aperto lo sgradito ritorno della «questione morale ». Antonio di Pietro attacca il Pd: «Siamo di fronte a una situazione e a una questione morale ancora più grave di quella di Mani pulite. E dalla quale la sinistra non può tirarsi fuori». Il leader dell’Idv smentisce le voci su un coinvolgimento del figlio Cristiano in una storia di appalti in Molise. E smentisce anche che un funzionario dei Lavori pubblici, Mario Mautone, coinvolto in un’inchiesta, sia un suo «uomo di fiducia»: «Quando sono arrivato, quel dirigente era lì da dieci anni. E io l’ho destituito dal suo posto ». Ma poi riparte subito all’attacco contro il Pd: «In Campania e a Napoli le istituzioni sono state manovrate da un gruppo che usava fondi pubblici per scopi privati». Il riferimento è a Rosa Russo Jervolino e ad Antonio Bassolino, «del quale chiediamo da due anni le dimissioni». Il governatore non risponde direttamente. Ma fa dire quel che ripete da mesi: «In primavera faremo il punto, non ora» A Di Pietro risponde invece Giorgio Tonini: «Sarebbe bene che ognuno facesse pulizia in casa propria. Mi sarei sentito un vile a usare un appello del capo dello Stato come arma di lotta contro altri». Tonini spiega che il Pd è pronto a fare la sua parte: «Condivido il giudizio di Napolitano, che riguarda anche noi. Non porci questo problema significa condannarci alla sconfitta». Troppo spesso «la trasparenza si è trasformata in opacità, la competenza è sfociata in deteriori forme di professionismo politico con tratti di cinismo e l’innovazione è diventata mediocre gestione dell’esistente ». [...]
"Io non amo parlare di questioni interne al Pd, ma di fronte a quello che sta accadendo avverto la necessità di dire: adesso basta. Basta con le confessioni anonime, basta con i retroscena, basta con i veleni. È inimmaginabile che nel cuore di una crisi economica gravissima e di una crisi di consenso del governo, il centrosinistra riformista ricada nel suo solito vizio autolesionista: quello di segare l'albero su cui sta seduto". Sono ore difficili, per Walter Veltroni. Nel suo ufficio del Nazareno, il segretario del Partito democratico ostenta serenità. Ma si capisce che non ne può più. Diciamo la verità: non è un bel momento, per il Pd. "Questo stillicidio quotidiano non fa male a me, fa male al partito e fa bene alla destra. Berlusconi è impegnato in un attacco contro di noi che non ha precedenti. Di fronte a questa offensiva io non invoco solidarietà o spirito di squadra. Capisco che sono termini "d'antan", che oggi in politica non vanno più di moda. Ma pretendo trasparenza
Mentre a Berlino Lothar Bisky presentava il programma elettorale del Partito della sinistra europea per le prossime elezioni del 2009, a Parigi Oscar Lafontaine battezzava la nuova gauche francese di Jean-Luc Mélenchon, la cui parola d’ordine è "riunire una nuova maggioranza di sinistra per governare il paese". Mélenchon è uscito dal Partito socialista francese tre settimane fa, mentre il congresso nazionale del suo partito si avviava alla conclusione. L’occasione è stato l’appello del Partito comunista francese, votato al comitato politico nazionale, che propone a tutte le sinistre del No al trattato costituzionale europeo di presentarsi in una lista unitaria per le elezioni europee. Mélenchon non ci ha pensato due volte, e ha lanciato la proposta di una nuova sinistra. Nel giro di qualche giorno, dicono i suoi collaboratori, più di 100 mila persone hanno visitato il suo sito internet, hanno scritto, hanno cominciato ad organizzare comitati territoriali per partecipare alla prima assemblea del 29 novembre. [...]
Walter Veltroni
e coerenza, questo sì". Che vuol dire? "Trasparenza vuol dire che se si è convinti che il problema del Pd sia la leadership, è giusto dirlo a viso aperto. Il 19 dicembre ci sarà la direzione del partito: quello è il luogo per sollevare il problema e per trovare serenamente le forme per risolverlo, se serve anche attraverso un congresso straordinario da fare subito. Io voglio bene al Pd, più di quanto ne voglia a me stesso. Sono pronto a mettermi in gioco, se questa si rivelerà la soluzione più condivisa. Ma se nessuno pensa che il nostro problema sia la lea-
dership, allora chiedo a tutti il massimo della coerenza. Discutiamo pure. Ma avendo ben chiara una cosa: tutti remano nella stessa direzione per raggiungere i migliori risultati. Dopo le elezioni, nell'autunno del 2009, ci sarà il congresso e si tireranno le somme. Ma fino a quel momento, mai più conflitti sotterranei, mai più interviste polemiche, mai più giochi al massacro". Lei sta dicendo che in direzione sarebbe pronto anche a farsi da parte? "Considero gli interessi generali più importanti di quelli personali. [...]”
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Primo piano
Venerdì 5 dicembre 2008
Primo piano
«Esecutivo fragile per un Pd in formazione»
De Filippo apre la porta ai partiti ieri Centro, Prc, Sd, Verdi, Popolari oggi Idv, Ps, Pd e Comunisti
POTENZA - «La capacità del centrosinistra lucano di saper leggere la sua crisi e soprattutto quella del suo partito maggiore il Pd, insieme alla capacità di affrontare con serietà e matura consapevolezza la crisi che investe l'apparato produttivo e sociale della Regione, segna un punto di non ritorno. Appare del tutto evidente oggi come la fragilità politica dell'esecutivo dimissionario fosse il prodotto della sovrapposizione fra equilibri in formazione del Pd e formazione del governo, la cui composizione e definizione (governo dei segretari) ha pesantemente contribuito a destabilizzare i partiti che la sostenevano». E’ quanto afferma, in una nota, la segreteria regionale del Partito socialista lucano. «Le vicende di queste settimane - si legge ancora nel comunicato - e di questi giorni confusi e convulsi, segnati da una pioggia di dichiarazioni, si sono incaricate di confermare come la crisi del centrosinistra e dell'ese-
Crisi: parte la giostra consultazioni Conversazioni con Boccia Colangelo e Luongo
POTENZA - «Per noi sei l’unico che può risolvere questa crisi». Questo il messaggio che i Popolari uniti di Antonio Potenza e Luigi Scaglione hanno lasciato sulla scrivania di De Filippo dopo che sono stati ricevuti, ieri sera, dal presidente della giunta regionale nell’ambito delle consultazioni che il governatore ha iniziato ad avere con le forze che a vario titolo orbitano nella maggioranza lucana. E’ iniziata quindi la “giostra” degli incontri; il rituale dei colloqui tra il presidente della giunta e i segretari regionali di partito che è propedeutico alla riunione generale (spesso ne sono necessarie più di una) che precede la decisione finale sugli uomini e sulle deleghe di un nuovo esecutivo regionale. Il riserbo è di rito su quello che il governatore si è detto con i vari rappresentanti politici. Ma è evidente che nella contingenza della crisi attuale questa prima fase degli incontri è un “tastare” il polso in attesa che si svolga il duro confronto con l’eventuale chiarimento interno al Partito democratico. Questo lo sa De Filippo e lo sanno i leader dei partiti che ieri a turno sono entrati nella stanza presidenziale al primo piano del palazzo della Regione a via Anzio. E quindi si è discusso essenzialmente di piattaforme di programma di priorità e di disponibilità a rilanciare (una
volta risolta la crisi) l’’azione di governo con una coesione del centrosinistra che fino alla fine della legislatura deve essere altra cosa rispetto al recente passato. In ogni caso il calendario degli incontri è serrato. La partenza dei colloqui è stata ieri sera alle 19. I primi a chiudersi la porta alle spalle sono stati i rappresentanti del Centro popolare, Giovanni Carelli e Prospero De Franchi. L’agenda è rigorosa. 30 minuti circa di colloquio e poi si passa a un altro partito. Alle 19 e 30 sono stati ricevuti dal governatori gli esponenti di Rifondazione comunista: il segretario regionale Titti De Simone e la capogruppo consiliare Emilia Simonetti. E’ stata la volta poi dell’ex assessore regionale, Gianni Rondinone per la Sinistra democratica. Alle 20 e 30 circa nei corridoi del palazzo della giunta erano attesi i rappresentanti dei Verdi di Basilicata guidati dal coordinatore regionale Giovanni Mossuto per chiudere la prima giornata di “studio”. Niente di clamoroso sarebbe emerso. Anche se è ipotizzabile che la posizione più critica avanzata a De Filippo sulle scelte portate avanti negli scorsi mesi dalla maggioranza lucana sia stata quella del leader regionale di Rifondazione, Titti De Simone.Le stoccate infatti, non sono mancate tra il Prc e il Pd nemmeno nel
L’Agenda: apre il centro, verdi in serata
cutivo coincideva prevalentemente con la crisi del Pd che non può scaricare sull'esecutivo le sue tensioni interne e la difficile convivenza fra identità diverse. Il presidente eserciti la sua funzione di governo, in linea con quanto la maggioranza aveva stabilito, il Pd e le altre forze esercitino la loro funzione democratica lontana dagli equilibri di governo, la coalizione di governo faccia chiarezza al suo interno e sul suo perimetro senza sconti o indulgenze». La nota del Ps si conclude: «I socialisti definiranno le proprie funzioni di governo, la qualità ed il profilo delle proprie responsabilità istituzionali, in funzione della chiarezza e della distinzione fra attività di governo e funzione di partito, dalla qualità dell'alleanza, dalla capacità del nuovo governo di esprimere una proposta riformista, dalla necessità di intensificare il rapporto con i territori e con le popolazioni a partire dalla difesa dei
Un momento della conferenza di qualche giorno fa
suoi grandi interessi e delle sue risorse (petrolio, acqua, gas e ambiente) e di dare responsabilmente risposte urgenti ed immediate al disagio sociale, ai lavoratori e alle imprese».
Il centrodestra termina l’occupazione ma impone la seduta consiliare di SALVATORE SANTORO
vertice di maggioranza che si è svolto mercoledì scorso. Difficile che ieri sia andata in modo diverso. Di certo da parte del Prc è stato chiesto al di là degli assetti politici della futura giunta un profilo programmatico avanzato verso i temi sociali e per contrastare l’allarme “occupazione”. Priorità che sono anche nell’agenda della Sinistra democratica di Antonio califano, Rondinone e Giannino Romaniello. La posizione della Sd, in ogni caso è meno critica e già da giorni si sa che in tutta la vicenda crisi Romaniello si è espresso con parole di solidarietà nei confronti del presidente della giunta regionale. Fedele al presidente della giunta con pieno sostegno alla futura azione della maggioranza è stata espressa dal centro e dall’attuale presidente del consiglio Prospero De Franchi. Posizione simile quella dei Popolari che esprimendo massima fiducia al governatore si sono
detti pronti a sostenere con responsabilità e decisione la maggioranza. Si è discusso anche dei futuri assetti all’interno del prossimo esecutivo: Antonio Potenza è l’assessore dimissionario alla Sanità e i Popolari non nascondono di voler rimanere in giunta. Gli incontri riprendono nella mattina di oggi. E c’è subito il primo confronto che promette scintille. Entreranno nella stanza di De Filippo gli esponenti dell’Italia dei valori che saranno guidati presumibilmente dal segretario regionale Michele Radice. La posizione tra il massimo partito del centrosinistra (di cui De Filippo ne è portabandiera alla Regione) e i dipietristi non è ai suoi massimi storici. In più sono tanti nel centrosinistra che auspicano un’uscita dalla giunta del partito di Felice Belisario e Antonio Di Pietro. A completare sono attesi anche i dirigenti dei Comunisti italiani, del Partito democratico, dei socialisti del Ps e di Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi per la
Fiducia a De Filippo dai Popolari
POTENZA - Hanno vinto loro: gli “occupanti” politici di via Anzio. Il consiglio regionale sulla crisi si svolgerà prima della formazione della nuova giunta regionale. E' stato ufficializzato ieri mattina al termine della conferenza dei capigruppo. Domani mattina a partire dalle 9,30 partono i lavori del consiglio regionale. Unico argomento all'ordine del giorno la comunicazione del presidente De Filippo in merito al quadro politico ed economico. Il centrodestra ha ottenuto dunque quello che voleva. E mai come questa volta i consiglieri regionali dell'opposizione regionale hanno dimostrato che “volere è potere”. Hanno occupato la sala consiliare per oltre 2 giorni consecutivi (comprese le notti) minacciando di rimaRosa bianca. Non è ancora stata nerci anche fino a Natale. Sono enfissato ufficialmente la data e trati in aula martedì mattina in sel’ora della consultazione con gno di protesta, contro la decisione l’Udc di Agatino Mancusi. della maggioranza regionale di non In ogni caso, secondo anche svolgere la seduta consiliare previquanto è stato annunciato a marsta per le dimissioni della giunta, e gine del vertice di tutta la magci sono rimasti fino alla tarda mattigioranza, il partito di Casini sarà nata di ieri mattina. ascoltato ufficialmente. Secondo Loro, i consiglieri regionali del le ultime indiscrezioni però, il centrodestra e cioè Nicola Pagliuca, rapporto tra la maggioranza di Franco Mattia e Sergio Lapenna di centrosinistra e l’Udc dovrebbe Forza Italia, inconcretizzarsi in sieme a Pasquaun rapporto sui le Di Lorenzo temi program- CHE FUMO ALLA REGIONE matici ma non in TEMPO DI CRISI ALLA REGIONE, DI (Pdl), Antonio un ingresso in OCCUPAZIONE E DI CONSULTAZIO- Tisci di Alleanza giunta. Questo NE. E VA ANCHE TUTTO IN FUMO. nazionale e Miper gli incontri NON LE PROSPETTIVE DI SOLUZIO- chele Napoli di “privati”. Ma NE (ALMENO AL MOMENTO) MA IL La Destra non molto del futuro NERVOSISMO DEI PIÙ CHE SI AC- hanno voluto della prossima CENDONO LIBERAMENTE SIGARET- sentire ragioni. maggioranza e TE IN OGNI POSTO NONOSTANTE I Prima hanno cominciato a opdella composi- CARTELLI DI DIVIETO. porsi organizzione della proszando una conferenza, poi sono passima giunta si capirà nel dibattisati alla vernice e agli striscioni deto pubblico che si svolgerà domacidendo di non muoversi più da via ni mattina nell’aula del consiglio Anzio «fin quando i consiglieri del regionale con la seduta straordicentrosinistra e il presidendente naria “imposta” dall’opposiziodella giunta non entreranno a fare ne. consiglio». A seconda del tenore dei vari La prima svolta c’è stata mercoleinterventi si capirà chi potrebbe dì mattina quando disertando i laessere dentro e chi fuori. vori della Terza commissione consisal.san.
Lasciano l’aula da vincitori liare per rimanere in presidio nell’aula del consiglio i sei dell’opposizione hanno fatto saltare le normali attività di commissione. Il presidente della commissione Franco Mollica ha annunciato preoccupato, «così non si potrà approvare il Bilancio e la Finanziaria». Immediata la risposta dei consiglieri della minoranza: «Siamo qua per lavorare». Poi sempre mercoledì, nel pomeriggio però, c’è stato il vertice di maggioranza. E’ emerso che De Filippo e il Pd vanno per il rilancio dell’azione di governo attraverso il rilancio delle riforme dello Statuto e della legge elettorale. Ma prima di questo si deve approvare il Bilancio. Senza intoppi. Per questo si è reso necessario eliminare immediatamente lo stallo delle commissioni consiliari imposto dall’opposizione di centrodestra. Inevitabile il passaggio in consiglio regionale. De Filippo si assume la responsabilità e va in aula a parlare, una decina di giorni dopo la relazione di Vincenzo
Folino. In realtà la maggioranza aveva proposto di svolgere la seduta martedì prossimo. Ma i consiglieri dell’opposizione per sgombrare il campo hanno imposto di riunirisi in consiglio regionale domani. Non un’ora dopo. Così è stato per buona pace di Pagliuca, Mattia, Lapenna, Napoli, Di Lorenzo e Tisci che hanno potuto riprendere così la via di casa. Una prima vittoria quindi l’opposizione l’ha ottenuta: si parlerà di crisi in pubblica piazza. Ma non è tornato certo il sereno. Il tenore delle dichiarazioni degli esponenti consiliari dell’opposizione è ancora da “battaglia”. Il capogruppo di FI, Pagliuca subito dopo aver annunciato lo sgombero dell’aula ha detto: «E’ una importante vittoria dell'opposizione aver ottenuto la convocazione straordinaria del consiglio per sabato prossimo e non martedì 9 dicembre, così come era balenato in un primo momento in base anche a
quanto, pare, fosse stato deciso dal presidente De Filippo». Il forzista Mattia ha rilanciato: «Al di là della presenza dell'Udc l’opposizione ha dimostrato che con la compattezza e lo spirito di unitarietà potrà portare una maggioranza che si barcamena tra mille diatribe a più miti consigli». Gli ha fatto eco Tisci che sottolineando i 2 due punti su cui l'opposizione ha fatto sentire forte la propria voce, i tempi brevi con cui è stato fissato il consiglio e la discussione dello stato di crisi, ha sottolineato: «L’occupazione dell’aula consiliare effettuata dal Popolo della libertà si è conclusa con una vittoria politica enorme». E’ stata la volta poi di Di Lorenzo che ha esaltato, «l'importanza dell'azione di sensibilizzazione indirizzata ai cittadini lucani da parte di un'opposizione pronta a prendere le redini di un governo regionale fin qui gestito in modo del tutto fallimentare». Napoli ha rilanciato: «Un vincitore c’è ed è l’opposizione che ha fatto valere il proprio pensiero in sede di Conferenza dei capigruppo, ottenendo, per ora, di straordinario, la convocazione della massima assise territoriale». s.santoro@luedi.it
L’INTERVENTO
POTENZA - Venerdì prossimo nella sala Inguscio il dibattito “Conversazioni, identità e alleanze per un nuovo centrosinistra” organizzato dal gruppo consiliare misto - Partito socialista: ci saranno Boccia, Colangelo, Luongo e Salvatore. Modera Renato Cantore.
Se “Vito balla con le streghe” dove realtà e sogno si frammischiano e si confondono. “Vincenzo balla con i lupi” e forse c'è solo una realtà cruda pronta ... a dare vendetta. La seria analisi di Folino e il drammatico momento storico-sociale e politico - economico che vive la Basilicata non è stato nè recepito nè approfondito. La critica è di facciata ed è imbevuta di uno stucchevole gossip che non ci fa sperare nel futuro prossimo. Del resto il 2008 non si era presentato roseo, lo confermava Rosario Palese, presidente dell'Eurispes di Basilicata. I giovani continuavano ad emigrare con un esodo ormai inarrestabile. Gli andamenti demografici non riguardavano solo coppie giovani. Bisognava e bisogna dare un segnale vero di discontinuità con il passato. Folino con le sue dimissioni l'ha dato. Il mio attacco frontale alle nuove generazioni e al “pecorinismo” lucano va in questa direzione. I giovani devono sentirsi ,come non mai, protagonisti. I giovani di un vero partito democratico devono avviare un processo di vitalizzazione .
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LA POSIZIONE DEI SOCIALISTI
Politica lucana
Venerdì 12 dicembre
Venerdì 5 dicembre 2008
L’OTTIMISMO DELLA VOLONTÀ, Aldo Masullo sosteneva, qualche tempo fa, che senza un’animazione diffusa, capillare, dell'interesse attivo dei problemi giovanili, le istituzioni, come in questi ultimi tempi, lasciate al loro isolamento , ammesso, pure, che lavorino in grande, non sono in grado di produrre quei cambiamenti profondi. Per produrre i cambiamenti profondi e per conseguire simili risultati la prima e fondamentale condizione è la “qualità della cultura civile”. A proposito è mai esistita in Basilicata, in questi ultimi tempi una vera qualità della cultura civile? Noi crediamo di no a eccezione delle performances dei giovani di Libera. Per queste ragioni, la nascita del Pd lucano aveva prodotto, nei mesi scorsi, buoni momenti di di vita e di relazioni, dentro e fuori le istituzioni. Aveva prodotto un sogno che si è infranto miseramente qualche
giorno dopo. Oggi dopo questa ennesima crisi si segna ancora di più il passo. L'accumulo di incarichi e la costante ricerca spasmodica di poltrone e posti al sole ci amareggia. Era auspicabile costituire per il nuovo soggetto politico un vero esercizio alla formazione della vera cittadinanza attiva. Una cittadinanza attiva voluta dagli oltre settantamila lucani che hanno dato il loro voto al cambiamento. Lo ribadiamo per l'ennesima volta fino alla noia. Siamo stanchi di comportamenti "gattopardeschi o da Marchese del Grillo" determinati solo dal Censo. Tutto quello che la “Eurogeneration” lucana ha strappato in questi ultimi tempi è un nuovo ipotetico “patto” da scrivere e da programmare. Un patto ibrido che forse avrà una nuova rivoluzione terminologica. Si chiamerà “generazione 2015” e, avrà un
LA GENERAZIONE DEL 2010 futuro sempre più incerto. I Salesiani di Potenza nei mesi scorsi si erano impegnati in un ciclo di azioni seminariali dall'intrigante titolo : “Tornare ad educare”. Credo che il concetto di educazione, di umiltà e di semplicità devono soprattutto riguardare il Pd lucano. Ci siamo resi conto che le filiere e le rendite di posizione sono state riconosciute e confermate di fatto soprattutto in questa crisi politica. Gli scettici della “fusione fredda” ,pur nel loro cinismo di maniera, avevano avuto ragione. Noi amministratori degli anni settanta - novanta avevamo un solo pregio acclarato quotidianamente con gli atti e i fatti. Il nostro pregio consisteva nel “rispetto degli elettori”. Ricordo con tanta nostalgia la partecipazione della gente alle nostre assemblee. Ricordo l'interesse at-
tivo dei giovani e le “costruttive e vibrate” proteste dell'epoca. Non vi erano filiere e non vi erano rendite di posizione consolidate. Avevamo il coraggio di rinnovare la squadra ogni cinque anni. Noi siamo cresciuti con questo bieco moralismo. La gente ha creduto in noi. Noi abbiamo animato la piazza con passione civile e trasparenza. Non potevamo mai immaginare che i nostri eredi non conoscono la “democrazia diretta”. Se il direttore Leporace è deluso, noi lo siamo ancora di più. Da inguaribili sognatori abbiamo creduto che il Pd sarebbe stato il nostro “sol dell'avvenire” moderno e concreto. Avevamo sognato una società civile fatta di tante belle occasioni e di tanto entusiasmo. Avevamo creduto in una Woodstock più moderata e più matura.
Ci siamo svegliati con i politici di sempre e con una voglia matta di fuggire. La “cosa rossa” non esisteva e non ci interessava. (vedi Quotidiano del 5 dicembre 2007). Era il solito pachiderma di sempre fatto da politici con piu mandati parlamentari, assessori e dirigenti regionali quelli più bonificati e privilegiati dalla prima repubblica, intellettuali snob con signore ,animatrici di salotti bene, staccati anni luce dal paese reale e, infine, pochi presunti “compagni”, che non hanno mai conosciuto lavori umili e “catene di montaggio”, vissuti come erano negli agi e nella borghesia democristiana e folgorati dal Socialismo in età matura e con ruolo pubblico “stabile”. Era un quadro deprimente che si commentava da solo. La mia vuole essere una semplice e forse troppo sincera e brutale constatazione. Non avevo e non ho alcuna intenzione di voler dare lezioni a qualcuno. Sono io che devo ancora crescere nonostante i
miei maturi 58 anni. Un giornale come il Quotidiano ci aiuta a credere in un qualcosa. Un qualcosa che in Basilicata non è ancora maturo. Forse i soliti mille volenterosi del Don Bosco ci fanno sperare in un futuro nuovo. Da tanta gente volenterosa sono nate tante amministrazioni civiche di stampo democratico vero. Forse il relativismo e il nichilismo si è preso gioco del Pd e delle sue buone intenzioni. Azzeriamo queste crisi e rispondiamo con serietà e coraggio ai settantamila lucani con la vera e la buona politica fatta di dialogo e di relazioni.Sarà un miracolo e una vera lezione democratica per tutti. In questo modo forse la nuova generazione 2010 2015 resterà in Basilicata, cosciente di vivere una vera stagione democratica, stanca di subire umiliazioni e sonore sconfitte politiche sarà meno pavida e più reattiva. Meno affari e più umiltà, più rispetto e più democrazia, più dialogo e più relazioni con il territorio. Mauro Armando Tita
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Primo piano
Venerdì 5 dicembre 2008
Primo piano
Politica lucana
Che direzione in direzione? Mario Lettieri
No a Veltroni e a Capezzone
segue dalla prima di PARIDE LEPORACE si è messo sulle spalle la guida di un nuovo partito di massa nato da esperienze storiche enormi per la storia della regione. Il passo falso del comitato politico domani trova una verifica che passa dalla relazione introduttiva. Lacorazza con le sue parole deve far comprendere che idee ha della crisi in corso, che soluzioni prospetta e che pensa del clamoroso atto politico deciso da Vincenzo Folino. All'abile comunicatore segretario non mancheranno termini e allocuzioni per far comprendere al suo popolo democratico quello che accade. Ma su un punto non ci possono essere bluff e meline. Folino ha sbagliato a dare le sue dimissioni oppure ha aiutato il partito a guardarsi allo specchio identificando le sue contraddizioni? Lacorazza non può ignorare la battaglia politica avviata con effetti incredibili da chi lo ha allevato all'arte del comando. E' una vicenda che interseca anche i sentimenti, comprensibile e rispettabile, ma la politica ha le sue regole e i suoi tempi. Tutti sanno che i rapporti, anche quelli personali, tra i due leader in questo momento sono inesistenti. Prima o poi ritorneranno e sarà un loro fatto privato, ma il chiarimento politico è necessario perché riguarda militanti e dirigen-
ti. A questo punto critico Lacorazza dovrà aggiungere la linea generale che intende perseguire per uscire dalla morta gora dell'ultima settimana. L'altro intervento chiave sarà proprio quello di Folino. Difficilmente l'ex vicepresidente si calerà nei panni del grillo parlante che urla alla luna. Saranno parole nette e meditate sulla politica che implode e che va sul versante sbagliato. Non dovrebbero esserci sconti verso la politica del presidente De Filippo. A questo punto il vertice dialettico sarà centrale sul correntismo spinto del quarantenne di lungo corso della politica lucana. Organigrammi ed elettorato faranno parte della discussione come riferimento di sfondo. Altro momento topico sarà rappresentato dal ritorno in scena di Roberto Falotico, altro leader che scende dall'Aventino (dove un tempo si andava per cause più urgenti) e che in campo aperto affronterà i non pochi avversari. Attorno a loro si espliciteranno tattiche e dialoghi. Tutte da verificare. L'auspicio è che non accada quello che si è registrato nell'ambito del comitato politico. Finito lunedì sera e in effetti proseguito con i comunicati di precisazione del martedì. Ripetere lo stesso copione costringendo i pezzi del partito a rettificare quello che è accaduto nella giornata di sabato potrebbe avere effetti devastanti. Ridurre la liturgia al nulla
Presente anche Falotico
Mario Lettieri, ulivista del Pd, critica sia le affermazioni del segretario, Walter Veltroni, sia la risposta di Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia. «La guerra civile di Capezzone è paradossale come lo sono i successi di Veltroni», afferma Lettieri, chiedendo «un confronto che impegni nelle nostre scelte quei cittadini che il 14 ottobre 2007 hanno reso possibile il Partito democratico». Per Lettieri, «è tragico vedere come rinunciamo a convocare l'assemblea costituente nazionale, autentica e legittima soluzione nelle mani del segretario, invece Veltroni preferisce il Bunker del Nazareno, il luogo per antonomasia costruito senza il rispetto delle regole e che invece vorrebbe darne di regole». In vista della direzione del Pd del 19 dicembre «c'è da chiedersi - afferma Lettieri con quale credibilità e autorevolezza si possa pretendere il rispetto delle norme e delle leggi per affrontare la questione morale, reale urgenza che cresce a partire dalla Calabria alla Basilicata. Dalla Campania ad alcuni importanti realtà del centro nord. Non bastano i codici etici sbandierati e inapplicati nè qualche faccia nuova per governare e amministrare sia il partito che le istituzioni»
EGIDIO DIGILIO
MASSARO, CSAIL
Piegata l’arroganza del centrosinistra
«Siamo a sostegno del Pdl»
Lo sbocco positivo dell'iniziativa politica dei gruppi del Pdl alla Regione, sostenuta dai parlamentari lucani del Pdl, riafferma il principio che le istituzioni hanno un valore preminente rispetto agli interessi dei partiti". E' il commento del senatore Egidio Digilio per il quale "il centrodestra ha dato una lezione di democrazia ed ha piegato l'arroganza del centrosinistra che sarà costretta adesso a fare i conti con gli effetti devastanti della crisi economica e occupazionale e ad accorciare i tempi della resa dei conti interna al Pd e alla maggioranza. Siamo impegnati in Parlamento dice Digilio - a sostenere ogni azione possibile per la salvaguardia dei posti di lavoro e degli stabilimenti che hanno fatto richiesta di nuova cassa integrazione guadagni o di mobilità. Ci aspettiamo in proposito una precisa richiesta di soccorso da parte del Go-
Oggi il vertice del Pd nel quale si attendono gli interventi di Lacorazza e Folino
Venerdì 5 dicembre 2008
Egidio Digilio
vernatore che deve ammettere i limiti e l'incapacità nell'affrontare la situazione di emergenza. Inoltre, l'appello del presidente della Camera di Commercio di Matera Bronzino a sostegno delle aziende in grave difficoltà con misure adeguate di credito - aggiunge - merita perciò grande attenzione. E' proprio il credito lo strumento da cui ripartire per ridare fiducia alla piccola e media imprenditoria".
Per esprimere pieno e convinto sostegno all'iniziativa politico-istituzionale promossa dai consiglieri regionali del Pdl, oggi il presidente del Csail (Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane) Filippo Massaro ha incontrato gli stessi consiglieri regionali nella sala del Consiglio occupata da alcuni giorni. “Il Csail - ha detto Massaro - condivide la protesta che ha l'indubbio merito di raccogliere e dare voce al malessere sociale ampiamente diffuso sul territorio ed in particolare in Val d'Agri e nel Sauro, i comprensori che non hanno conosciuto alcun beneficio dall'attività petrolifera se non piccoli interventi all'insegna della dissipazione delle royalties e che registrano i dati più negativi per disoccupazione ed emigrazione. Fanno bene pertanto i consiglieri del Pdl a richiamare il Governatore De Filippo e i partiti della maggioranza del centrosinistra ad
Filippo Massaro
atteggiamenti e comportamenti di responsabilità rispetto ad una crisi che colpisce duramente i cittadini di tutti i ceti sociali e in tutti i settori. Il Csail è fortemente preoccupato in particolare per la situazione del comparto agricolo e i ritardi che perdurano, nonostante gli impegni assunti ad ogni livello, nel pagamento degli aiuti comunitari da parte dell'Arbea e nell'attuazione delle misure del Por Basilicata 20002006 riferite all'agricoltura.
Le proposte dei Popolari Uniti, Liberaldemocratici e La Rosa
FANELLI (N. PSI)
Vincenzo Folino
Piero Lacorazza
di fatto o alla sintesi poco chiara esporrebbe il partito al fuoco di fila di un'opposizione che ha raggiunto con l'occupazione dell'aula la vittoria politica di far anticipare il Consiglio regionale a sabato con De Filippo che dovrà parlare di crisi politica ed economica. Il Pd è un partito per nulla tranquillo. Che sobbalza per un nonnulla. Basta osservare i bradisismi registrati a Matera e dintorni per la nomina tecnica e virtuale a vicepresidente di Santochirico. Ironia della sorte il diretto interessato non aveva nessuna voglia di interpretare il ruolo, soprattutto per non essere equivocato da Fo-
lino, e invece la dietrologia degli apparati ha intasato le linee telefoniche di presidente, segretario e parlamentari. Il piccolo aneddoto serve a comprendere come il Partito Democratico non sia adulto come organismo vivo, ma è invece alimentato a dismisura da personalismi e voglia di carriera. E' anche questo uno specchio di quello che accade a livello nazionale come ha testimoniato ieri Veltroni a Repubblica con il suo “basta veleni”. Per il pd lucano è un momento decisivo. Stasera si capirà quanta consapevolezza c'è tra i dirigenti di voler disegnare percorsi nuovi e più avanzati.
“La prova di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni che stanno dando da giorni i consiglieri regionali del Pdl fa da controaltare alla irresponsabilità e al senso di dispregio delle istituzioni che viene dalla maggioranza di centrosinistra, senza alcuna attenuante, tenuto conto che la difficile situazione economico-finanziaria-occupazionale richiede ben altro”. A sostenerlo è il segretario regionale del Nuovo Psi Michele Fanelli rivolgendo un “appello agli autentici riformisti presenti in Consiglio Regionale e nella società civile lucana perché non lascino soli i consiglieri del Pdl in quella che è diventata la protesta di tutti i lucani che non ce la fanno più. Tra quanti invece siedono tra i banchi del consiglio regionale e continuano a riempirsi la bocca di principi riformismi - aggiunge Fanelli - ci aspettiamo almeno un atto di richiamo al Governatore e all'intera maggioranza perché i tempi delle scelte politiche coincidano con i tempi della soluzione dei problemi della gente e abbandonino l'atteggiamento di attesa. La crisi tutta interna al Pd e al centrosinistra esplosa solo improvvisamente negli ultimi giorni ha molte ed antiche motivazioni riconducibili innanzitutto alla conflittualità permanente tra riformisti e moderati.
POTENZA - “L'esigenza di tenere alta la tensione e costruire così una serie di proposte e di idee su cui incontrarsi con gli altri partiti e con i movimenti cittadini che hanno a cuore il bene della città, unico vero segnale della nuova politica da sostenere, è stata manifestata nel corso dell'incontro promosso dal Comitato Cittadino dei Popolari uniti di Potenza allargato alle delegazioni ufficiali dei Liberaldemocratici e della Rosa per la Basilicata movimenti politici federati con i Popolari”. E' quanto si legge in un comunciato stampa del comitato cittadino dei Pu. La riunione è stata aperta dalla relazione del segretario Cittadino dei Popolari uniti, Luigi Scaglione e dagli interventi di Grazia Antonio Romano e Matteo Trombetta per i Liberaldemocratici e la Rosa per La Basilicata. Al dibattito, presenti i consiglieri comunali Graziadei, Triani, Campagna, Vaccaro, Trombetta e Losasso, sono anche intervenuti Antonio Lopizzo, Raffaele Brienza, Nicola Mente, Sergio Carnevale, Fabio Dapoto, Giovanni Dapoto, Lino Sibillano, Rocco Ributti. “Si è trattato - si legge nella nota - del terzo incontro di lavoro che prepara la fase politica del confronto a più voci con le altre rappresentanze di partito e che rifuggendo dalle tentazioni “fintocentriste”, rappresenta la vera ancora di riferimento per i moderati della città di Potenza e del suo hinterland. A chi immagina di costruire percorsi politici equidistanti e buoni solo per puntare a rivendicazioni e rivincite di carattere personale, i Popolari ed i movimenti federati vogliono rispondere con la politica dei fatti e delle iniziative al servizio dei cittadini. Non è più il tempo di sperimenta-
L’ancora dei centristi “I nostri punti di programma sui quali serve ricompattarsi” Antonio Potenza
zioni e di ricerche di nuove formule da contrapporre agli schieramenti più forti, ma quello della proposta partendo dai bisogni delle periferie e da una maggiore osmosi del territorio circostante con il centro cittadino. Partendo da queste considerazioni di natura politica, è stata anche espressa una seria riserva sulla crisi politica apertasi in regione che rischia di mortificare le aspettative e le aspirazioni dei cittadini lucani. Senso di responsabilità ed equilibrio, è stato sollecitato, per favorire così una ricomposizione interna ai partiti che guidano il centrosinistra e non vanificare il positivo lavoro che la giunta De Filippo ha messo in campo negli ultimi
mesi. E tutto questo anche in relazione ad attenzioni forti per la città di Potenza nei settori dei trasporti, della viabilità e della mobilità. Proprio su questi temi, è stato altresì deciso di dare mandato ad un gruppo di studio sulla identificazione di cinque-sei punti cardini su cui costruire un programma amministrativo che caratterizzi le alleanze ed in questa direzione sono stati individuati i filoni relativi alle politiche per le famiglie, al rapporto nuovo da costruire tra l'Università e la città e con esso al ruolo da svolgere nella formazione dei giovani, alla rivisitazione del sistema di mobilità e di viabilità interna da connettere con le grandi opere in fase di rea-
lizzazione, ad una politica attiva a favore delle periferie e con esse al riutilizzo delle grandi aree dimesse nella zona industriale favorendo la realizzazione di aree aggregative”. Infine, “pur rilevando le difficoltà registrate nella elezioni dei comitati di quartiere, il cui meccanismo va rivisto, positivo apprezzamento è stato espresso per l'ottimo risultato ottenuto dai candidati ed in particolare a chi, vicino alle posizioni dei partiti riformisti dell'area di Centro ha conquistato larghi consensi personali e in qualche caso da primi eletti”.
L’ANALISI di GIULIO SAVINO La nave dei governi nazionali e regionali ha sempre solcato senza problemi, le acque tranquille dell'opinione pubblica lucana, di rado increspate da leggeri refoli. Una diversità umana e culturale, quella della Basilicata, all'origine dell'incontro e della condivisione del potere tra forze ideologicamente opposte, in un percorso lineare della politica, senza alcun trauma o frattura. L'attuale crisi, perciò, ha colto tutti impreparati. La nave è affondata, senza un'apparente causa valida, come risucchiata nel profondo da una forza misteriosa. L'acqua era ed è rimasta tranquilla. Ad agitarsi sono stati solo i politici, nelle forme e con i tipici tratti paranoici del linguaggio del potere, che si rivela soprattutto quando si devono smascherare ipotetici e diabolici “nemici”. Folino è il primo a gridare al complotto di un non precisato “assetto di potere e di interessi economici”, mentre Luongo preferisce i toni intimisti di un necessario e “impietoso esame di
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PER 20 ANNI è CRESCIUTA L’IMMAGINE coscienza”. Unanime il ricorso alla “globalizzazione” e l'accusa di “…incapacità progettuale di questo governo”. A chiudere è il segretario Lacorazza con asserzioni generiche ed ingiuntive da centralismo democratico del partito che fu: “crisi politica strutturale… fronteggiare le emergenze della crisi sociale ed economica… al Pd a cui spetta di spingere sul terreno del cambiamento”. Simili interventi stereotipi, sempre validi alla bisogna, rivelano l'ansia di chiudere al più presto la crisi e riprendere indisturbati la rotta. Me lo auguro, a condizione che la nuova nave non sia da crociera. Comunque vada, restano a galla, sui relitti della vecchia nave, almeno due domande che un pensiero pensante non potrà più rimuovere: o Quali i veri motivi di una crisi regionale, che solo una stupidità desiderata può ridurre a semplice episodio fisiologico, a contrasti personali-
stici? o Perché e da dove deriva l'indifferenza alla crisi da parte della società lucana? Rispondere non è difficile, è tutto scritto nella realtà del nostro territorio e della nostra comunità. Basta saper leggere, superando l'ostinata diffidenza della psiche per i fatti spiacevoli. Basilicata una e bina Dall'inizio degli anni '90, vari fattori (globalizzazione dell'economia, crisi dei partiti tradizionali, politica come “mercato”di competizione individualistica, arricchimento facile…), hanno determinato un processo di crescente divaricazione tra due opposte rappresentazioni della realtà della nostra Regione. Una Basilicata “virtuale”, propria della politica e dei media. Una Basilicata “reale”, propria della società civile. La prima, riflessa nell'immagine dell'isola fe-
DI UNA BASILICATA VIRTUALE lix, moderna utopia e modello per il resto del Meridione. La Regione di chi, come dice Calvino, “…non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose”. La seconda, invece, schiacciata sull'oggettività dei problemi reali, perchè vissuti dalla gente sulla propria pelle. Drammatico calo demografico nei paesi, emigrazione dei figli diplomati e laureati, crescita della disoccupazione, posti di lavoro persi o a rischio, infrastrutture inesistenti, sfruttamento delle ingenti risorse naturali, senza ricaduta alcuna sulla possibilità stessa di uno sviluppo… Su questa dualità, è cresciuto e si è affermato l'attuale ceto politico, che ha potuto così navigare indisturbato, senza riferimenti di valori o freni etici (nessun giudizio sulla correttezza della loro azione politica). Chi, del resto, avrebbe potuto offrire dei valori, dopo la crisi delle grandi ideologie
del Novecento e la riduzione dei partiti a personalistiche agenzie elettorali? De Filippo, di certo, avrebbe potuto invocare il “Tu devi…” di Kant, ma da buon filosofo, l'ha ritenuto inutile in una società lucana frantumata nei bisogni e negli interessi e che ritiene opere della natura o di misteriose forze avverse, i drammatici problemi che l'attraversano. Per questo, il clima idilliaco di una Basilicata virtuale che è riuscita ad inglobare anche quella reale, è durato quasi vent'anni. Ma oggi, sembra che tutto precipiti. Crisi di una cultura politica Un nuovo attore, la coscienza di Marx e Freud, è riportato sulla scena dal risultato elettorale di Matera, dalla crisi dell'apparato produttivo, dai problemi di marginalità sociale e di diffusa povertà, dalle inchieste giornalistiche (comunque ininfluenti), un attore che cerca di ancorare la politica a quel principio di realtà, che solo determina la vi-
ta della gente comune. Ma la politica nel Meridione, per il suo “impoverimento culturale e morale che è sotto gli occhi di tutti”, secondo le parole del presidente Napoletano, e per effetto dei disturbi mentali che comporta l'adattamento alla realtà e la deprivazione del sogno, non può che reagire in maniera scomposta. Una guerra tra bande, acuita dalla divisione tra dalemiani, veltroniani, lettiani e chi ne ha, più ne metta. Venuto meno il collante del potere, ogni politico vede nell'altro un potenziale nemico, soprattutto in vista di un posizionamento futuro nelle istituzioni e nel partito, che ancora ha da essere. Questo spiega l'osceno manifestarsi di dichiarazioni e di atti di natura nevrotica e psicotica, a cui non si sottrae neppure il documento ufficiale redatto dall'Ufficio politico del Pd, in uno stile oscuro e burocratico, che avrebbe testato l'invidia dello staliniano Pavlov “la crisi… configura un difficile e contrasto passaggio del ciclo politico regionale e segna la necessità di aprire una nuova fase, ponendo all'ordine del giorno, a par-
tire dalla finanziaria regionale, la necessità di aggiornare e di adeguare le risposte di governo alla devastante congiuntura recessiva…”. Da non credere. Il testo è un insulto all'intelligenza e alla dignità delle persone. Mai un partito nuovo, a cui pur sono tesserato, potrà nascere e crescere “nuovo”, se non si comprende che l'attuale crisi, di cui Folino è stato forse inconsapevole strumento, è la crisi di quella cultura politica sorta negli anni novanta, a cui si è abbeverata l'attuale classe dirigente (l'età non conta nulla…). Il segretario è a un bivio. Fingere che la nave abbia smarrito solo momentaneamente la rotta e pensare di navigare in acque tranquille (ma già sono mosse), oppure scegliere coraggiosamente un equipaggio “nuovo”, estraneo alla cultura politica dell'ultimo ventennio e porre le fondazioni del partito su quei problemi che sono scritti nella realtà territoriale ed umana della nostra Regione. x
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Primo piano
Venerdì 5 dicembre 2008
Primo piano
Venerdì 5 dicembre 2008
IL MINISTERO
Caso De Magistris
Alfano in attesa degli atti
Procuratore e sostituti campani “avvisati” per abuso d’ufficio e interruzione di pubblico ufficio
Ora Catanzaro indaga su Salerno
Angelino Alfano
Sequestri incrociati di atti delle inchieste Divergenze tra gli uffici sulla competenza di STEFANIA PAPALEO CATANZARO - Per sette magistrati indagati a Catanzaro dalla Procura di Salerno, altri sette sono indagati a Salerno dalla Procura generale di Catanzaro. In una guerra tra toghe che procede senza esclusione di colpi. Con accuse reciproche e sequestri incrociati di atti relativi alle due maxi inchieste “Poseidone” e “Why not”. Sono queste le ultime scosse telluriche del “terremoto De Magistris”, che, ieri mattina, hanno indotto il procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli e i sostituti procuratori Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzo e Salvatore Curcio ad apporre la propria firma in calce a sette avvisi di garanzia già partiti alla volta della Procura di Salerno. Destinatari: il procuratore capo, Luigi Apicella, e i sostituti procuratori Dionigio Verasani, Gabriella Nuzzi, Patrizia Gambardella, Roberto Penna, Vincenzo Senatore e Antonio Centore. Abuso d'ufficio e interruzione di pubblico ufficio sono le ipotesi di reato legate all'iniziativa giudiziaria assunta dai magistrati campani con il blitz di lunedì mattina al palazzo di giustizia del capoluogo calabrese, dove i sigilli erano stati apposti ai voluminosi fascicoli delle due inchieste avocate all'ex pm Luigi de Ma-
gistris per motivi ritenuti illeciti e finalizzati a delegittimare, disintegrare la carriera del magistrato in questione, allo scopo di ottenerne il trasferimento da Catanzaro, effettivamente disposto dal Csm lo scorso mese di giugno. Questo il fulcro del provvedimento di 1700 pagine, notificato lunedì non solo ai vertici della Procura generale di Catanzaro, ma anche al procuratore aggiunto dell'Ordinaria, Salvatore Murone, all'Avvocato dello Stato Dolcino Favi, al giudice civile Bruno Arcuri, all'avvocato parlamentare Giancarlo Pittelli e all'imprenditore Antonio
Saladino, accusati, a vario titolo, di aver preso parte al complotto contro l'ex pm, oggi in servizio presso il Tribunale del riesame di Napoli. Un provvedimento eversivo, lo aveva definito nell'immediatezza il procuratore Jannelli, che ieri ha ribadito di aver «reagito ad un atto, proveniente dalla Procura di Salerno, finalizzato alla destabilizzazione e all'eversione dell'istituzione dello Stato. C'è stato un attacco inaudito all'esercizio giurisdizionale - ha incalzato -, così come non era mai accaduto nella storia. Si è cercato di espropriare un processo in corso a
Il pm di salerno Gabriella Nuzzi mentre arriva al Palazzo di giustizia di Catanzaro
questa Procura». Il riferimento del massimo vertice della magistratura calabrese va all'inchiesta “Why not”, rispetto alla quale nei giorni scorsi la Procura generale aveva fatto sapere di essere ormai in dirittura d'arrivo salvo, lunedì, dover cedere il passo ai carabinieri del Reparto operativo di Salerno che, coadiuvati dai poliziotti della Digos, avevano provveduto ad appropriarsi delle migliaia di carte del procedimento in questione, di fatto bloccandone l'evoluzione processuale. Carte reclamate, ieri mattina, dai magistrati catanzaresi che, come contromossa,
LA VOCE FORENSE
Gli avvocati scioperano e costituiscono un osservatorio Gli avvocati di Catanzaro hanno proclamato uno sciopero per protestare contro le perquisizioni fatte dai pm di Salerno negli uffici della Procura generale e della Procura della Repubblica del capoluogo. L’iniziativa si articolerà con l’astensione da tutte le udienze, dalle 11 alle 11,30, domani 5 dicembre, il 9 e l’11 dicembre. Nella delibera del Consiglio dell’Ordine si esprimono “sconcerto, preoccupazione ed apprensione per l’iniziativa dei pm di Salerno. Fatti come quelli di martedì scorso – si aggiunge – non costituiscono solo un vulnus per i magistrati che ne sono destinatari, ai quali manifestiamo solidarietà e stima per l’adamantino rigore tecnico e morale che ha sempre contrassegnato la loro condotta; non solo costituisce
un vulnus per l’avvocato Giancarlo Pittelli, scompostamente coinvolto nella vicenda, ma è un immeritato vulnus per l’intera città di Catanzaro, che ancora una volta ed incolpevolmente si vede indagata in senso negativo all’opinione pubblica nazionale. Dimenticando in tal modo che Catanzaro, proprio per le doti di equilibrio, serenità, professionalità ed abnegazione dei suoi avvocati e magistrati, è stata spesso scelta quale sede per la celebrazione di processi di così tanto momento e delicatezza da essere sottratti per legittima suspicione alle loro sedi naturali». È stato anche costituito un Osservatorio permanente sulla vicenda, che sarà composto dagli avvocati giuseppe Iannello, Umberto Ferrari e Pantaleone Pallone.
Firmarono per il pm, ora chiedono trasparenza
Saladino diffida Telespazio e presenta una querela contro Antonella Grippo
strumentalmente improbabili e affatto credibili progetti eversivi, onde arginare quello “Tsunami” dell’indagine della Procura di Salerno, che di fatto avalla in modo documentato, come giuste erano alcune piste seguite da de Magistris, e che di fatto conferma l’esistenza di vere e proprie organizzazioni strutturate a tutti i livelli, anche istituzionali che sono dedite alla “rapina” dei fondi diretti alle regioni meridionali e finalizzati allo sviluppo socio-economico, ma che invece finivano su conti correnti di speculatori e affaristi. È un cattivo esempio civico - continua la nota – quello che stanno dando alcuni Magistrati che invece di sottoporsi tranquillamente e con la dovuta compostezza alle istanze di altri magistrati, si dimenano convulsamente».
NEL CORSO della sua trasmissione televisiva “Perfidia” Antonella Grippo aveva riproposto un’intervista nella quale Antonio Saladino dichiarava di «temere in quali mani sarebbe finita» l’inchiesta che lo riguardava. Ora l’emittente Telespazio Calabria ha ricevuto una diffida dal mandare in onda quel filmato, presentata dal principale indagato di Why Not con la motivazione che il rapporto di fiducia con la televisione è ormai terminato. A renderlo noto è la stessa conduttrice televisiva, che ha dichiarato pure di aver ricevuto una querela a titolo personale da Antonio Saladino per alcune dichiarazioni pronunciate nel corso di una trasmissione.
“Rete per la Calabria”: «Pessimo esempio: si dimenano anziché lasciare lavorare i colleghi»
CATANZARO – «I centomila firmatari della petizione per De Magistris chiedono trasparenza e imparzialità al Presidente della Repubblica, al CSM ed al Ministro Alfano». E' quanto si legge in un documento diffuso dal comitato promotore della petizione dalle associazioni aderenti alla “Rete per la Calabria”, che raccolsero le firme in difesa di Luigi de Magistris nel pieno del ciclone Why not. «Alla luce degli avvenimenti delle ultime ore – è scritto – notiamo come inizino ad agitarsi animosi i soliti insabbiatori e delegittimatori, gli stessi che manovrando sono riusciti a togliere di mezzo di volta in volta tutti i Magistrati che volevano andare a fondo sulla vicenda Why Not, ad iniziare dal PM napoletano Luigi de Magistris, Bruni e Greco a seguire.
Molte procure calabresi come alcune lucane o campane, appaiono essere con evidenza sempre più chiara, in mano di poteri forti e deviati, procure nelle quali la giustizia è amministrata in modo funzionale ad interessi di parte, di gruppi di affaristi e faccendieri. In queste Procure vi è stato una sorta di ammutinamento, una specie di tradimento del dettato costituzionale, di interi settori, che una volta preso il timone dirigono la prua verso le più disparate mete che nulla hanno a che fare con il concetto di legalità e giustizia. In questo momento i grandi manovratori, che temono di essere trascinati dal terreno che inizia a franare, sono in fermento, cercano di coinvolgere istituzioni come il Presidente della Repubblica, il CSM ed il ministro Alfano, sbandierano
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le hanno sottoposte ad ulteriore provvedimento di sequestro, bloccando così a loro volta l'attività dei carabinieri ancora impegnati ad effettuare l'indicizzazione dei documenti. «La Procura generale di Catanzaro ha sempre operato nella legalità e nell'autonomia e non poteva rimanere ferma davanti ad un'offesa. Si trattava del rispetto dell'ordine giudiziario», ha affermato al proposito il procuratore generale, Enzo Jannelli, che ha aggiunto: «Se qualcuno entra nella mia Procura e commette dei reati noi siamo competenti ad intervenire». Competenza che, invece, secondo il codice penale, spetterebbe ai giudici di Napoli, chiamati a indagare sui colleghi di Salerno. Ecco perché, alla fine, la Procura di Catanzaro potrebbe essere costretta a trasmettere gli atti alla Procura partenopea che, tuttavia, alla fine, potrebbe essere costretta a sua volta a passarli a Roma, dal momento che a Napoli si trova ora Luigi De Magistris, salvo che le contestazioni ai sette magistrati di Salerno vengano considerate unicamente in relazione alle perquisizioni sui colleghi calabresi, dunque senza che Luigi de Magistris risulti persona offesa, nè indagato. Invece, nel caso in cui verrà preso in considerazione il fatto che de Magistris è parte offesa e denunciante nel procedimento connesso a quello che ha portato alla perquisizione degli uffici giudiziari di Catanzaro, competente ad indagare sulle toghe di Salerno sarà la Procura di Roma. Nessun commento, invece, dal Procuratore della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, che all'Ansa si limita a dire che «la situazione è molto delicata, delicatissima».
Antonella Grippo
Il caso. «Si tratta di una vicenda preoccupante e senza precedenti»
Napolitano scende in campo e chiede conto alle due Procure CATANZARO - Il Quirinale accende i riflettori sul “caso de Magistris” e chiede conto alle Procure di Salerno e Catanzaro delle inchieste che le vedono protagoniste di un terremoto giudiziario senza precedenti. È il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a scendere personalmente in campo, per arbitrare la partita che si sta giocando su un terreno scivoloso sul quale tutto lascia presupporre che saranno molte le vittime eccellenti a cadere. E, per mano del segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, chiede ai procuratori dei due distretti in questione di fornire ogni utile informazione sulla scottante vicenda. Una «vicenda senza precedenti», commentano dal Quirinale, così come senza precedenti è la reazione del capo dello Stato che, con una lettera, prima al procuratore generale presso la Corte di Appello di Salerno e poi al capo della procura di Catanzaro, fa chiedere dal segretario generale «ogni notizia e, ove possibile, ogni atto utile a meglio conoscere» la situazione che presenta “aspetti di eccezionalità con rilevanti implicazioni di carattere istituzionale». E parla di «specifiche iniziative che, dirette a superare la paralisi della funzione processuale, ripristinando le condizioni per il pieno esercizio della giurisdizione, restano affidate agli organi di vertice dell'ordine giudiziario nell'ambito delle attribuzioni previste dalle disposizioni vigenti». Marra, più in particolare, nella lettera inviata su incarico del Presidente Giorgio Napolitano al Procuratore Generale presso la Corte di appello di Salerno, Lucio Di Pietro, scrive: “La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha effettuato ieri perquisizioni e sequestri nei confronti di magistrati e uffici della Procura Generale presso la Corte di appello di Catanzaro e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di quella città. Tali atti di indagine, anche per le forme e modalità di esecuzione, hanno avuto vasta eco sugli organi di informazione, suscitando inquietanti interrogativi. Inoltre, in una lettera diretta al Capo dello Stato, il Procuratore generale di Catanzaro ha sollevato vive preoccupazioni per l'intervenuto sequestro degli atti del procedimento cosiddetto 'Why Not' pendente dinanzi a quel-
Il presidente Giorgio Napolitano
l'ufficio, che ne ha provocato la interruzione. Tenendo conto di tutto ciò, il Presidente Napolitano mi ha dato incarico di richiederLe la urgente trasmissione di ogni notizia e - ove possibile - di ogni atto utile a
meglio conoscere una vicenda senza precedenti, che - prescindendo da qualsiasi profilo di merito - presenta aspetti di eccezionalità, con rilevanti, gravi implicazioni di carattere istituzionale, primo tra tutti
quello di determinare la paralisi della funzione processuale cui consegue - come ha più volte ricordato la Corte costituzionale (tra le altre, con le sentenze e le ordinanze n. 10 del 1997, 393 del 1996, 46 del 1995) - la «compromissione del bene costituzionale dell'efficienza del processo, che è aspetto del principio di indefettibilità della giurisdizione». Ad introdurre elementi di ulteriore, grave preoccupazione sul piano delle conseguenze istituzionali, configurando un aperto, aspro contrasto tra Uffici giudiziari, per il,Quirinale è stata l'iniziativa assunta dalla Procura generale di Catanzaro a seguito del sequestro di suoi atti processuali disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno. «Pertanto - si legge in un comunicato diffuso alla stampa - il segretario generale della presidenza della Repubblica, che aveva già richiesto - su incarico del capo dello Stato nell'esercizio delle sue funzioni di garanzia - ogni utile informazione sulla vicenda al Procuratore generale di Salerno, ha rivolto analoga richiesta al Procuratore generale di Catanzaro». s. p.
IL GUARDASIGILLI Angelino Alfano deve ancora ricevere, tramite l’ispettorato del ministero, copia del decreto di perquisizione compiuto dalla procura di Salerno sui magistrati di Catanzaro e ogni altri «utile dato conoscitivo» richiesto ieri sulla vicenda per valutare se si tratti o meno di un atto abnorme censurabile dal punto di vista disciplinare. Nel caso in cui il ministro dovesse decidere di inviare gli ispettori a Salerno per fare ulteriori accertamenti, allora dovrà scegliere altri '007' rispetto a quelli che nel 2005 e nel 2007 hanno condotto due precedenti ispezioni a Catanzaro. Cinque ispettori (su un totale di 21, diretti da Arcibaldo Miller dal 2001) sono stati infatti iscritti nel registro degli indagati 8-9 mesi fa proprio dalla procura di Salerno per abuso di ufficio sulla base degli esposti-denuncia presentati da Luigi De Magistris, l’ex pm di Catanzaro all’epoca titolare delle inchieste Why not e Poseidone. Si tratta di Otello Lupacchini, Laura Capotorto, Federico De Siervo, Cristina Tedeschini e Gianfranco Mantelli. I primi tre sono rientrati in ruolo in magistratura mentre gli altri due sono ancora all’ispettorato. De Magistris li accusò di comportamenti illegittimi, in particolare all’epoca delle ispezioni volute dall’ex ministro Clemente Mastella, indagato dall’ex pm assieme all’allora premier Romano Prodi. L’ispettorato – viene comunque precisato in ambienti del ministero – non è stato toccato dalla perquisizione e dal sequestro di atti eseguiti ieri dalla procura di Salerno.
Il presidente della Consulta interviene sull’iniziativa del capo dello Stato
Baldassarre: «Ora corregga il tiro» CATANZARO - «Il capo dello Stato Giorgio Napolitano non può chiedere atti a un'autorità giudiziaria; non ha il potere per farlo, non c'è nessuna norma costituzionale che consenta questo». Non ha nessun dubbio il presidente emerito della Consulta Antonio Baldassarre sull'iniziativa assunta da Giorgio Napolitano di chiedere alla Procura generale di Salerno gli atti relativi all'indagine sulla vicenda dell'ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris. Un gesto che non ha precedenti («non è mai accaduto niente del genere in passato, per fortuna») e su cui perciò Baldassarre si augura che il
presidente della Repubblica «corregga il tiro». «Tutti devono seguire le regole: dal Quirinale alla procura di Salerno - osserva ancora Antonio Baldassare -. E invece hanno sbagliato tutti e due: il capo dello Stato Napolitano non è un'autorità giudiziaria e quindi non può chiedere atti. E la procura di Salerno (su questo ha ragione il Quirinale) non poteva sequestrare il fascicolo di un'indagine in corso, fermando un processo; poteva farne, invece, una copia, senza interrompere l'esercizio della giurisdizione». E a chi gli chiede se il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non possa chiedere gli atti neppure nella sua veste
di presidente del Consiglio superiore della magistratura, il presidente emerito della Consulta Antonio Baldassarre risponde di «no. Un'iniziativa del genere - afferma Antonio Baldassarre - può essere assunta dal Consilgio superiore della magistratura come organo collegiale. Mentre il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, come garante dell'equilibrio tra poteri dello Stato, può solo chiedere informazioni all'autorità giudiziaria. Ed è giusto che lo faccia per rendersi conto della situazione; anche per consigliare un comportamento piuttosto che un altro quando presiederà conclude Baldessarre - il plenum del Consiglio superiore della magistratura».
Antonio Baldassarre
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Primo piano
Caso De Magistris Sotto accusa una telefonata «Se su di me dovesse allungarsi che sarebbe stata fatta l’ombra del sospetto nel 2001 sull’utenza di Saladino non esiterei ad andarmene»
Il Csm: «Vogliono delegittimarci» Dopo il coinvolgimento del vicepresidente Nicola Mancino nell’inchiesta di STEFANIA PAPALEO CATANZARO - Qualcuno attenta alla stabilità del Consiglio superiore della magistratura. E lo fa attraverso gli attacchi al suo vice presidente, Nicola Mancino, tirato in ballo nell'inchiesta della Procura di Salerno per via di una presunta telefonata partita sette anni fa dal suo studio di Avellino e indirizzata al cellulare di Antonio Saladino, principale imputato di “Why not”. A lanciare l'allarme è stato, ieri mattina, il togato di Unicost, Giuseppe Maria Berruti, che ha parlato di «attacco fortissimo al Csm come istituzione», trovando l'appoggio corale degli altri suoi colleghi che, peraltro, hanno avuto modo di raccogliere lo sfogo di Mancino e la sua verità su quella telefonata mai effettuata da lui, ma da un collaboratore del suo studio, di cui fornisce nome e cognome. Ecco perché, secondo Ciro Riviezzo (Movimento per la Giustizia), «c'è una vera e proprio campagna, che cerca di delegittimare il Consiglio in un momento così delicato come quello che vivono oggi le istituzioni». Una campagna di delegittimazione, «che mira a colpire tutti noi», ha rilanciato Livio Pepino (Magistratura Democratica), assicurando che, tuttavia, il Consiglio non si farà intimidire. Anzi, per bocca di Gianfranco Anedda (laico di An), passa al contrattacco e punta il dito contro l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris: «Mi pare che anche in queste ore anteponga l'orgoglio personale all'interesse della magistratura che da tutto ciò esce delegittimata». Insomma, una levata di scudi totale, quella del Csm a favore di Nicola Mancino, che, rispetto al suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta di Salerno, fin da subito ha alzato la testa e negato con forza qualsiasi rapporto, anche telefonico, con il principale indagato dell'inchiesta, “Why not”, l'imprenditore lametino Antonio Saladino. Tanto da mettersi a spulciare tra le sue carte, per trovare le prove da opporre a quanto affermato dal superperito Gioacchino Genchi circa una sua telefonata all'ex presidente della Compagnia delle Opere il 30 aprile del 2001. Telefonata mai effettuata, ha spiegato Mancino, che racconta di aver conosciuto Saladino nel 1985, quando gli venne presentato da un giovane candidato avellinese in occasione delle elezioni comunali della sua città, senza aver mai avuto con lui rapporti di alcun genere. Quanto alla telefonata “incriminata”, partita dal suo studio di Avellino e indirizzata al cellulare di Saladi-
no, Mancino ha fatto preLA SCHEDA sente che risale al 30 aprile 2001, periodo in cui «si era in piena campagna elettorale». E, ricostruendo grazie alla vecchia agenda i suoi spostamenti di quel giorno (“alle 17,00 ho ricevuto il sindacaso, Mancino, dopo pochi giorni, ha precidi FABIO AMENDOLARA co di Montefusco, sato di aver presentato contro di lui una forsuccessivamente, LE DEPOSIZIONI di De Magistris arrivano male querela. Il vicepresidente del Csm, inalle 18,00, ho avuto sino a pochi mesi fa, e nelle ultime il magi- fatti, mentre stava per scendere dall'aereo una riunione presstrato parla anche del vicepresidente del avrebbe affermato: «Ma insomma, possibile so una casa parrocCsm, Nicola Mancino, il cui nome, afferma che non riusciamo a fare fuori questo De chiale e ho svolto dil'ex pm, «è emerso nell'ambito dell'inchiesta Magistris?». Una frase a cui l'interlocutore scorsi in tre ComuToghe lucane». Accade a un certo punto del- avrebbe risposto in maniera altrettanto ni della zona»), il l'inchiesta, che il numero due di Palazzo dei chiara affermando: «Stiamo lavorando, numero due di PaMarescialli finisce in una segnalazione in- qualcosa abbiamo e qualcosa dobbiamo colazzo dei marescialli viata da Nicola Piccenna, redattore del setti- struire». «Alcuni passaggi della conversaha aggiunto: «Rimanale materano “Il Resto” alla procura zione - ha riferito Piccenna alla procura - risulta evidente che della Repubblica di Catanzaro (la stessa no- guardavano, citandolo esplicitamente, il non posso essere ta è ora agli atti dell'inchiesta salernitana). pm De Magistris e la nota vicenda dei procestato io l'autore di Piccenna sostiene di essersi trovato casual- dimenti disciplinari a suo carico». Mancino una telefonata parmente, il 14 dicembre dello scorso anno, su avrebbe portato con se un'ampia rassegna tita dal mio studio un volo Roma-Bari sul quale viaggiava an- stampa, con tanto di fotocopie di articoli, alle 18,47». Manciche il senatore Mancino. Altrettanto casual- sulla cui prima pagina era scritto a chiare no ha spiegato anmente avrebbe ascoltato la conversazione lettere De Magistris-Crotone. A raccogliere che di aver svolto del senatore con un suo amico, un certo Bos- l’esposto di Piccenna c’era il maresciallo sue indagini, chiesio del quale il giornalista ha riferito di non Musardo della Guardia di finanza di Catandendo ai collabora- Il vicepresidente del Consiglio superiore aver capito bene il nome. Le frasi riportate zaro. De Magistris dispose subito il trasferitori dell'epoca chi di della magistratura, Nicola Mancino da Piccenna, quelle che sarebbero state pro- mento dell’atto a Salerno, dove, sembra, c’è loro avesse avuto in nunciate in volo, sono molto gravi, e, non a anche la querela presentata da Mancino. quel periodo rapporti con Saladino e di essere anche così risalito al signor Angelo Arminio che, sentito poi da un suo collaboratore, «ha detto di non avere alcuna difficoltà ad affermare che in quel periodo intratteneva rapporti personali con Antonio Saladino, con il quale condivideva la militanza in Comunione e Liberazione e nella Compagnia delle Opere». «Il signor Arminio, del remento anche al pesante impoveriC’È CHI, come il presidente emerito sto -, ha fatto presente mento morale ed etico di quella parte Cossiga, ci ironizza su: «E ora il dipieMancino - ha cessato di far della Magistratura che, anzichè farsi trino Uolter Vetroni, pover'uomo, tra parte della mia segreteria garante dell’applicazione della Giui procuratori di Catanzaro e di Salerno quando ho lasciato la Prestizia, ne offusca l’immagine» ha dicon chi si schiererà? Ma certo, contro sidenza del Senato il 29 chiarato invece Angela Napoli. Silvio Berlusconi e a favore di Barak maggio del 2001. Anno in Dal punto di vista delle toghe, inveObama…». Dura poco però. Lo stesso cui il dottore De Magistris ce, «gli sviluppi del caso De Magistris senatore a vita dà poi una lettura molnon era stato ancora desticonfermano la necessità di una proto dura del caso: è una guerra che ponato a Catanzaro, ufficio fonda riforma della magistratura e trebbe succedere solo in Italia, spiega, nel quale prese servizio sodel CSM» come afferma l’Unione caperché all’estero la magistratura è più lo nel novembre 2002». mere penali. L’Associazione nazionagerarchizzata e né il Capo dello Stato Insomma, quella telefole Magistrati, però, è più prudente: né il Csm se ne dovrebbero occupare. nata emersa dai tabulati «Siamo sgomenti e preoccupati, ciò Una guerra, insomma. Concetto riacquisiti da Genchi non che è in gioco è la credibilità della funpreso da altri, specie sul fronte Pdl. l'ha fatta lui, ha ribadito il zione giudiziaria». E' quanto dichiaParlano di «guerra tra bande rivali» vicepresidente del Csm, ierano il presidente e il segretario sia Maurizio Lupi, vicepresidente del ri mattina, in apertura del dell’Anm, Luca Palamara e Giuseppe gruppo della Camera, sia il deputato plenum, in occasione del Cascini. «In questo momento - afferGaetano Pecorella, sia il sottosegretaquale ha anche manifestamano – non possiamo che chiedere a rio ed ex guardasigilli leghista Roberto la profonda amarezza tutti il massimo senso delle istituzioni to Castelli. Il premier, invece, è più di«per le notizie di stampa e il rigoroso rispetto delle regole. Ci plomatico: «Io credo che il Csm si apche vorrebbero la mia persarà tempo per compiere le valutaziopresti ad intervenire. Sono cose che sona sottoposta a indagini ni nel merito delle singole vicende sulnon dovrebbero succedere» ha dichiaa Salerno. Non so se ci sono la base della conoscenza degli atti e le rato Berlusconi nel pomeriggio. Walinchieste, so solo che qualloro motivazioni». ter Veltroni, al contrario di quanto che quotidiano ha parlato Salvatore Borsellino, fratello di ipotizzava Cossiga, si mantiene pru- Francesco Cossiga, presidente emerito di indagini sulla mia perPaolo, approfitta della vicenda per soldente: «Intendo manifestare piena sosona, sull'ex pg della Corte lidarietà e stima al vicepresidente del missione del bene costituzionale levare un’altra questione legata all’atdi Cassazione Mario Delli Csm Nicola Mancino oggetto di una dell’efficienza del processo, che è aspet- tuale presidente del Csm: «Apprendo Piscoli e sul sostituto profuga di notizie incontrollata e priva di to del principio di indefettibilità della con particolare piacere - dichiara - che curatore generale dell'uqualsiasi riscontro», afferma il segre- giurisdizione”, parole – conclude – che Mancino sembra essere improvvisadienza disciplinare Vito ha usato lo stesso Capo dello Stato nella mente guarito dalla persistente amtario del Pd. D'Ambrosio. Non vorrei Veltroni ha espresso anche appro- richiesta inviata al Procuratore Gene- nesia: adesso ricorda particolari imche su di me ci fosse l'omvazione per l’iniziativa di Napolitano rale presso la Corte d’Appello di Saler- pensabili, cioè chi ben sette anni fa, bra del sospetto. Se un'ema su questo aspetto è decisamente di no». A Di Pietro replica il portavoce di nel 2001, aveva in uso uno dei suoi celventualità del genere doun’altra idea il suo alleato Antonio Di Forza Italia Antonio Capezzone: «Per lulari e persino con chi (Saladino) ha vesse accadere non esiterei Pietro: «Con tale decisione – dice il lea- Di Pietro, dopo Piazza Navona, sta di- parlato questa persona. È vero che dal ad andarmene. E se una der Idv – si rischia la criminalizzazio- ventando un vizio quello di attaccare il primo luglio 1992 sono passati ben 16 campagna di stampa done preventiva e preconcetta dell’atti- Quirinale. Sarebbe il caso che questo anni, ma chissà che Mancino non rivesse incidere sulla mia vità di indagine che sta svolgendo la giustizialista imparasse, almeno – cordi di avere incontrato Paolo Borautonomia - ha concluso il procura di Salerno nei confronti dei spiega – a non coinvolgere nelle pole- sellino e magari ci potrebbe dire anvicepresidente del Csm -, colleghi magistrati calabresi e di atti miche e nelle risse che cerca di scatena- che se Paolo in quell'incontro aveva in non esiterei a togliere l'indi indagine coperti da segreto istrut- re le massime istituzioni di garanzia». mano la sua agenda rossa e se gliene comodo, avendo sempre «Penso che il presidente Napolitano, mostrò qualche pagina». torio. Inoltre si rischia, paradossaloperato al servizio delle mente di aggravare quella “compro- perchè Capo del Csm, debba far riferian. g. Istituzioni».
Quando si trovò casualmente sul volo con il suo accusatore
LE REAZIONI. Veltroni difende Napolitano, Di Pietro lo contesta
L’ironia di Cossiga e il sarcasmo di Borsellino Per il resto prevale l’idea di «guerra tra bande»
Primo piano
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Sviluppo e Mezzogiorno Il commissario Ue Danuta Hubner Il monito di Bruxelles: «Investire a confronto con i ministri Scajola e Fitto sui giovani e garantire l’assoluta sulle possibilità di rilancio del Meridione competitività nei servizi pubblici»
Il Sud all’ultima chiamata Presentato a Reggio Calabria il ciclo di fondi strutturali europei 2007/2013 di FRANCESCO PAOLILLO REGGIO CALABRIA - Di occasioni, il Sud, ne ha già perse tante. Il convegno “Un ponte fra due stagioni”, svoltosi ieri a Reggio Calabria, promosso dal ministero dello sviluppo economico, vorrebbe segnare la svolta. Insieme, commissari europei, ministri, governatori, banche, industriali e sindacati si sono riuniti per fare, della nostra regione, il baricentro del cambiamento attraverso i residui dei fondi strutturali 2000/2006 ed il nuovo ciclo di 2007/2013 che mette sul piatto 112 miliardi di euro (60 fondi europei, 52 finanziamenti nazionali) per una nuova primavera sul Mezzogiorno. E’ l’ultima chiamata. Poi, il nulla. Così, Danuta Hubner, che dal Parlamento di Bruxelles si occupa di Politiche regionali, ha incontrato il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, quello per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, ed ha accolto ogni progetto ed ogni singola preoccupazione dei Governatori del sud. La Hubner, polacca che bada al sodo risparmiando le parole, indica la strada: «Investire sui giovani e garantire la competitività nei servizi pubblici». Insomma, diventa necessario «mettere in pratica delle partnership in modo che le piccole e medie imprese riescano ad inserirsi nei network globali». Inevitabile il richiamo al deficit di infrastrutture e servizi pubblici, elemento che dovrà «essere definitivamente superato». Come, altrettanto inevitabile, è stata l’indicazione su «investimenti forti» nel campo dell’istruzione.
LA PROTESTA
Delegazione ricevuta da Scajola
Alla “Calipari” entra la rabbia dei precari
Sopra Scajola e Loiero e accanto Danuta Hubner (ph Sapone)
C’è poi il dramma dell’emigrazione, un’emorragia che non si riesce a tamponare. Il Commissario Ue parla di un «calo demografico provocato dalla partenza dei giovani che hanno un livello di istruzione alto e sono decisivi per il futuro». Sono i cervelli che scappano dal Meridione: «L’obiettivo fondamentale è capire come farli rimanere». Il Commissario Ue ha sottolineato l’esigenza di «operare con obiettivi che si rinforzino l’un l’altro in maniera da rendere più efficace il cambiamento». Tanto che la Commissione europea «vuole sostenere i vostri sforzi per essere presenti nella cooperazione europea. Dobbiamo fare molte cose in modo diverso». Il primo a salire sul treno del cambiamento è il ministro Scajola convinto delle enormi potenzialità del Sud: «L’economia del
Mezzogiorno presenta potenzialità superiori a quelle delle restanti regioni italiane. Come accaduto in Irlanda, Germania e Spagna, anche da noi le aree deboli devono diventare il vero motore di sviluppo del Paese. Sono fiducioso che gli amministratori e gli imprenditori del Meridione sapranno cogliere responsabilmente le opportunità di crescita offerte dalle rinnovate politiche di coesione, trasformando finalmente il nostro Sud in un prezioso volano per il rilancio dell'intero Paese». Un’unica prerogativa, però, accelererà ogni processo: «Bisogna contrastare, con maggiore vigore, il crescente intreccio tra affari, criminalità e istituzioni». Proprio la sicurezza rientra fra le priorità indicate da Palazzo Chigi per la svolta. Dice Scajola: «La strategia del Governo Berlusconi mira ad assicurare una concentrazione molto più spinta
di quella realizzata sinora, in modo da far affluire le risorse disponibili sui progetti di maggior impatto. Nella programmazione 2007-2013 esistono tutti i margini di flessibilità necessari per realizzare questo obiettivo. L’Italia non può permettersi di mantenere un terzo del proprio territorio in uno stato di inadeguato sviluppo, se davvero vuole tornare ad essere competitiva in Europa e nel mondo».
Sono di Lamezia e di Potenza i volti dello spot ministeriale sui risultati del Pon
Una campagna per promuovere i successi di GIOVANNI VERDUCI REGGIO CALABRIA - Hanno la faccia di chi ce l’ha fatta. Sono i giovani imprenditori meridionali che hanno prestato la propria immagine per mandare all’Italia un messaggio chiaro: “Cresce il Sud che crede nel Sud”; che a giorni porteranno sul video la campagna di comunicazione del ministero dello Sviluppo economico sui risultati del Programma operativo nazionale. Sei spot di 30 secondi nei quali, come detto dal responsabile comunicazione del ministero Marco Arlecchino, “si racconta la storia reale di sei imprese nate nel Mezzogiorno d’Italia. Saranno sei messaggi di speranza da inviare a tutta l’Italia”. Dentro gli spot c’è tanta Calabria, ma anche la fetta produttiva della Basilicata. Raffaele Davoli, giovane artigiano lametino del settore tessile, e Alberto Alfieri, imprenditore potentino e amministratore delegato di Acqua Gaudianello, si sono trasformati in attori, ci hanno messo la faccia, per far capire a tutti che si può cambiare.
Oggi raccontiamo la storia di Raffaele Davoli e della “Tendaggi Davoli”: un’azienda a conduzione familiare nata a Lamezia nel 1974 da un’idea del 64enne Luigi Davoli e rilanciata nel 2003 dai suoi quattro figli. Oggi ha quattro dipendenti, ma la pianta organica aumenterà di un’unità nei prossimi giorni e punta ad allargarsi anche fuori Calabria. Sul “ponte di comando”, dopo anni di gavetta passati dentro l’azienda di famiglia, oggi ci sono: Giovanna Davoli, 36 anni specializzata nel reparto sartoria; Raffaele Davoli, 32 anni che si occupa delle forniture e ha prestato il suo volto per lo spot del ministero; Francesco Davoli, 30 anni che cura gli aspetti legati all’arredo casa e Rossella Davoli, 26 anni vero jolly dell’amministrazione. Sono loro le facce della Calabria che ce l’ha fatta, che è riuscita a venire fuori dalle secche economiche, loro la buona notizia in un territorio martoriato dalla mafia e dalla crisi.
REGGIO CALABRIA - Un blitz in piena regola, ma senza intenzioni criminali. Il seminario “Un ponte fra due stagioni” era una vetrina ghiotta per lanciare la propria vertenza sui media nazionali. Così, ieri mattina, una delegazione dei lavoratori precari del comune di Melito Porto Salvo ha concentrato su di se le attenzioni dei presenti. La loro protesta è stata la dimostrazione lampante delle difficoltà economiche della nostra regione. “Siamo lavoratori in nero”, hanno gridato in rassegna dietro uno striscione srotolato nella sala Calipari prima dell’intervento della Digos. Portavoce del gruppo il melitese Aurelio Monte. “In Calabria - dice - ci sono 6 mila famiglie che vivono con 500 euro al mese. La nostra vita è diventata impossibile, da mesi non riceviamo gli stipendi, anche per questo vo-
gliamo essere ascoltati dal ministro Claudio Scajola”. Il loro desiderio è stato esaudito. Al termine del seminario, infatti, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, ha incontrato i lavoratori LsuLpu (nella foto) che avevano inscenato una protesta durante lo svolgimento del convegno. I lavoratori, una quindicina e tutti di Melito Porto Salvo, hanno rappresentato a Scajola i problemi legati alla stabilizzazione. Scajola, che aveva al fianco l’assessore alla Programmazione comunitaria ed europea della Regione Calabria Mario Maiolo, ha ascoltato i lavoratori quindi, dopo avere fatto presente che non è lui ad avere la delega al Lavoro, ha chiesto a Maiolo di realizzare una mappatura delle situazioni esistenti in vista di un prossimo incontro per affrontare il problema. gio. ve.
ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Calabria
AVVISO DI GARA PER ESTRATTO ai sensi dell’art. 122 comma 5 del D.lgs 163/2006 È pubblicato sulla G.U.R.I. n. 123 del 22.10.2008 il bando relativo alla sotto indicata gara da effettuarsi mediante procedura aperta con il criterio del prezzo più basso con esclusione delle offerte anomale ai sensi dell’art. 86 del D.Lgs. 163/2006 per l’affidamento dei seguenti lavori: GARA N. 2008025 - COMMESSA CZCZ280PN001 - Codice Appalto: CZCZ280PN001/1 - PROVINCIA di Catanzaro - OGGETTO: S.S. n. 280 “ Dei due mari” - Lavori occorrenti per la costruzione della corsia di accelerazione dello svincolo Martelletto - Sarrottino, carreggiata dx, e della strada di servizio tra i km 26+440 e 27+800 - CIG.: 0223362426 - Importo totale lordo dei lavori € 6.153.171,72 - Importo lavori a corpo € 3.836.592,74 - Importo lavori a misura € 2.316.578,98 - Oneri sicurezza € 153.171,72 - Importo soggetto a ribasso € 6.000.000,00 - Categoria prevalente: OG 3 V classifica € 4.137.218,55 - Categoria scorporabile e subappaltabile per 30%: OS21 IV classifica € 1.484.639,36 - Categoria scorporabile e/o subappaltabile: OS11 II classifica € 298.485,79 - Categoria scorporabile e/o subappaltabile: OS12 I classifica € 235.829,02 Cauzione provvisoria 2% € 123.063,43. I termini per l’esecuzione dei lavori è di 900 giorni. I plichi contenenti le offerte e la relativa documentazione, pena l’esclusione dalla gara, devono pervenire presso Il Compartimento della Viabilità per la Calabria - Via E. De Riso n. 2 - 88100 Catanzaro a mezzo raccomandata/posta celere (Poste Italiane o altro corriere autorizzato), entro il termine perentorio del 18.12.2008 ore 10:00. Aperture offerte: in seduta pubblica il giorno 18.12.2008 alle ore 12:00 a seguire, presso il salone Gare Compartimentale di Catanzaro. Il bando è stato spedito all’Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee in data 16.10.2008. Il bando integrale è visionabile presso l’Ufficio Gare del Compartimento di Catanzaro e sul sito Internet www.stradeanas.it.
IL REGGENTE DELL’AREA AMMINISTRATIVA Avv. Giuseppe SCISCI
Raffaele Davoli
VIA E. DE RISO, 2 - 88100 CATANZARO Tel. 0961/531011 - Fax 0961/725106 sito internet www.stradeanas.it
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Primo piano
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Sviluppo e Mezzogiorno
Da sinistra: Vendola, Loiero, Iorio e De Filippo durante la tavola rotonda del seminario (photo Adriana Sapone)
De Filippo racconta la sua Basilicata mentre Vendola parla di ambiente e Bassolino del sistema dei trasporti
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ACCORDO CON HUBNER
A Saline Joniche arriva la prima centrale fotovoltaica «Mille nuovi posti di lavoro»
Il rilancio è lotta alla mafia Il governatore Loiero punta sui fondi Ue per raggiungere l’obiettivo legalità Il ministro Scajola con il commissario Danuta Hubner
di FRANCESCO PAOLILLO REGGIO CALABRIA - Il carburante della Calabria si chiama legalità. Diventa prioritario strappare i tentacoli della ‘ndrangheta dagli ingranaggi del motore calabrese. Ed il primo a ribadirlo è proprio il Governatore Agazio Loiero che indica la ricetta: «Per raggiungere l’obiettivo strategico della legalità occorre un apporto determinante che può e deve arrivare da fondi strutturali europei». Dalla tavola rotonda con gli altri presidenti di giunta delle Regioni del sud, Loiero riconosce «un miglioramento nelle lotte alle mafie». «Ma - dice - su diversi fronti bisogna fare di più e meglio». Ed ecco come: «Bisogna colpire i capitali illeciti che non sono stati sufficientemente intaccati o recidere le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle istituzioni, una questione non adeguatamente combattuta e risolta». Un discorso, quello del presidente, fortemente incentrato sulle difficoltà di crescita imposte dalle organizzazioni criminali: «L’economia legale, soprattutto nelle regioni più critiche come Calabria, Sicilia e Campania, è stata inquinata e condizionata in maniera rilevante da capitali mafiosi». Così, non basta «affidare il contra-
sto esclusivamente alle forze dell'ordine o alla magistratura». In questo senso, s’inserisce il merito della Calabria «nell’ aver affidato ad un Pm antimafia, Salvatore Boemi, la Stazione unica appaltante». E se la lotta alla ‘ndrangheta è la chiave di volta della Calabria, Vito De Filippo, governatore della Basilicata, punta tutto su ricerca, innovazione, imprese e occupazione. Rifacendosi alle parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, De Filippo si dice convinto che «il Mez-
zogiorno è un problema straordinario per risolvere il quale tutti dobbiamo produrre uno sforzo massimo». «Il Sud - spiega - ha bisogno di politiche costanti, ordinarie e di lungo corso per azzerare un divario che ha una storia secolare ed è quindi il più antico ed unico nel pianeta». L’osanna della sua Basilicata è il cuor pulsante di un intervento mirato a sottolineare le performance della regione sul fronte della pro-
grammazione e la spesa dei fondi Por: «La Basilicata presenta dati per una valutazione d’impatto del programma 2000-2006 assolutamente positivi e siamo in tempo per spendere tutto il contributo comunitario anche con un premio finanziario che ha aggiunto un altro pezzo di risorse al programma originale». Ed ancora: «La Basilicata si prepara al nuovo ciclo dei Por dopo una vasta operazione di riforme della governance pubblica». In sintesi, la riduzione delle Aziende sa-
LA CURIOSITÀ
Giro turistico al Castello Aragonese e dintorni REGGIO CALABRIA - Non solo teoria ma anche pratica nella giornata reggina del commissario europeo alle Politiche regionali. Danuta Hubner (nella foto col sindaco e Loiero), infatti, ha avuto modo di godere delle bellezze paesaggistiche ed architettoniche di Reggio Calabria. Accompagnata dal sindaco Giuseppe Scopelliti, il commissario europeo ha effettuato un breve, ma intenso, giro turistico della città. Accompagnata dal sindaco Giuseppe Scopelliti, infatti, ha potuto visitare il Castello Aragonese. Il primo cittadino si è trasformato in un esperto Cicerone, portando il commissario europeo dentro la storia del capoluogo di provincia. Il sindaco, durante la visita, si è dilungato sulla storia del maniero del cuore storico e pulsante della
città. Scopelliti ha, poi, presentato a Danuta Hubner i progetti che l’amministrazione comunale ha messo in campo per il rilancio funzionale, culturale e turistico del castello Aragonese: quello che sarà uno dei punti cardine della politica di sviluppo economico della città dello Stretto. Dopo la visita all’interno del castello, il commissario europeo ed il sindaco Giuseppe Scopelliti si sono spostati in piazza Orange, altro cuore pulsante della Reggio commerciale. Il giro turistico dell’esponente politico, infine, si è concluso con un tuffo nella cultura. Danuta Hubner, infatti, ha fatto visita, insieme al primo cittadino e all’assessore alla Cultura e grandi eventi Antonella Freno, alla mostra ospitata all’interno di Villa Zerbi.
nitarie da cinque a due (un po’ la stessa operazione fatta dal Loiero) e delle comunità montane (da 14 a sette) e la chiusura di molti enti pubblici. Un taglio netto ai costi della politica, segno di una gestione virtuosa dell’ente, che spinge il moderatore della tavola rotonda, il direttore de “Il Mattino”, Mario Orfeo, a lasciarsi andare ad una simpatica constatazione: «Presidente, chiuda altrimenti ci viene voglia di trasferirci tutti in Basilicata». In fase preliminare, lo spunto del presidente del consiglio della Calabria, Giuseppe Bova, che parla dei fondi strutturali europei come «grande e, forse, irripetibile occasione di sviluppo economico e sociale». Ripreso poi dal Governatore Niki Vendola che ammette: «Il problema del sud è avere perso la parola. Dobbiamo reagire alla produzione di stereotipi perchè altrimenti le energie positive sul campo rischiano di essere depresse. Il Mezzogiorno on è una gigantesca Gomorra». Per testimoniarlo il presidente pugliese elenca i successi ottenuti dalla sua regione nella svolta ambientalista ottenuta anche grazie ai fondi comunitari: «Oggi siamo i primi produttori in Italia per l’energia eolica e solare e l’88% dell’energia prodotta la diamo al Sistema Paese». La Campania, invece, ha investito molte risorse Ue nel settore dei trasporti ed il presidente Antonio Bassolino racconta lo stanziato di un miliardo di euro per 43 nuovi chilometri di rete ferroviaria e 34 nuove stazioni. Una constatazione con critica: «L’esempio delle Ferrovie è emblematico visto che spendono per il Sud solo il 17% del totale della spesa per gli investimenti nazionali».
L’analisi del segretario nazionale Cisl, Raffaele Bonanni
«Serve una cabina di regia per risollevarci dalla crisi» REGGIO CALABRIA - «Siamo all’ultima chiamata, ora più che mai è necessario istituire una cabina di regia per il corretto utilizzo dei fondi europei. Una struttura utile per ottenere una spesa veloce ed efficace, ma anche anche per bloccare la mafia e superare le inefficienze della burocrazia». Raffaele Bonanni, leader della Cisl, è sceso a Reggio Calabria con le idee chiare su quello che serve per fare uscire l’Italia, ed il Mezzogiorno della penisola, dalla crisi economica che lo attanaglia. Dal palco della sala “Calipari” non rinuncia a lanciare l’allarme e non si sottrae dall’identificare una terapia d’urto per quelle regioni che, fra qualche anno, potrebbero uscire dalla rete dell’Obiettivo 1. Anche perchè per il leader della Cisl sul meridione d’Italia incombe un’altra spada di Damocle: quella della disoccupazione. Il rischio di un aumento della disoccupazione nel Mezzogiorno nel prossimo anno, infatti, è stato paventato dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenendo a Reggio Calabria al convegno su «Sud e sviluppo».
Raffaele Bonanni
«La disoccupazione al sud è del 12% – ha aggiunto – ma in una situazione difficile come quella attuale è chiaro che il rischio è che il meridione sia il primo a pagare le conseguenze della crisi e che quindi la disoccupazione possa aumentare». Raffaele Bonanni ha poi sostenu-
to che la conferma degli investimenti per il sud e di nuove procedure per l’utilizzo dei fondi devono portare anche alla creazione «di cabine di regia per evitare dispersioni e per controllare i fondi». Il segretario della Cisl ha anche ricordato che con i fondi comunitari «sarà l’ultima chiamata per il Mezzogiorno. Poi i fondi andranno ad altre regioni europee che sono competitrici dell’Italia e ciò mi preoccupa». Bonanni ha poi sottolineato «la necessità di applicare la fiscalità di vantaggio per il sud». Ma non solo. Il segretario della Cisl si è soffermato sull’incidenza del lavoro nero, che in un’area debole come quella meridionale continuerà a crescere, e sulla difficoltà sempre più accentuata per le donne di entrare a far parte del mondo del lavoro. In questo momento storico, segnato “dal disastro dell’economia di carta”, per Bonanni è necessario seguire l’indicazione lanciata dal presidente della Repubblica e lavorare in concordia e in piena collaborazione, ma soprattutto «prepararsi al ritorno alla produzione dei beni». gio. ve.
di GIOVANNI VERDUCI REGGIO CALABRIA - Una convenzione per il fotovoltaico per il rilancio produttivo del sito industriale di Saline Joniche. Sviluppo lontano dai “fumi” della centrale a carbone. Mille i posti di lavoro che si potrebbero creare. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, firmerà la prossima settimana una convenzione con Api Energia per un progetto fotovoltaico a Saline Ioniche, nel reggino. Lo ha annunciato lo stesso Agazio Loiero incontrando i giornalisti insieme al commissario europeo per le politiche regionali, Danuta Hubner al termine del seminario “Un ponte fra due stagioni. «Per Saline - ha ricordato Loiero - ci avevano proposto un investimento per una centrale a carbone che abbiamo rifiutato ed adesso firmiamo questa convenzione per un impianto fotovoltaico che occuperà mille persone con l'indotto». E proprio l'energia rinnovabile è uno dei settori che a giudizio della Hubner «può portare molto sviluppo in Calabria». Il commissario, da oggi in Calabria per una visita di due giorni, ha detto di avere visto «una regione che lavora e vuole andare avanti». Danuta Hubner ha anche sottolineato quanto sia aumentata la fiducia nei confronti del presidente Loiero dopo il loro primo incontro risalente a tre anni al quale arrivo scettica sulla possibilità che la Calabria potesse sfruttare appieno i fondi comunitari. «Loiero - ha detto la Hub-
Dettate le linee guida su come e dove far confluire le risorse del nuovo ciclo di fondi comunitari
Volantinaggio fuori da Palazzo Campanella per chiedere investimenti a «cemento zero»
Gli industriali puntano su occupazione e infrastrutture
E Legambiente contesta il dibattito
REGGIO CALABRIA - Infrastrutture ed occupazione. Pochi contributi, ma concentrati su questi due obiettivi. Confindustria detta le linee guida su come e dove far confluire le risorse del nuovo ciclo di fondi comunitari 2007/2013. E’ la soluzione proposta da Cristiana Coppola, vicepresidente degli industriali con delega proprio al Mezzogiorno, che non sottovaluta affatto la crisi che sta colpendo l’economia dell’intero occidente. Ed allora, non sono più ammessi sbagli, fondi europei andati in malora e bruciati come se non potessero servire a nulla. Un’analisi sul passato, lucida, attenta e mirata è quanto mai necessaria: «Siamo qui per riflettere sulla precedente programmazione e
approcciare quella nuova. Nel precedente Por (Programma operativo regionale) non c’è stata una concentrazione di risorse, ma un’eccessiva frammentazione che non ha portato risultati». Cristiana Coppola è assai critica: «È necessario superare le contrapposizioni locali e politiche. Tante risorse della Comunità europea non possono essere disperse». Un concetto che ribadisce più e più volte, quasi a voler inculcare nella mente dei governatori delle Regioni che sono lì presenti ad ascoltarla, l’idea che le cose devono cambiare. Adesso non può più essere come prima: «A nostro avviso è necessaria una regia nazionale che coordini gli interventi. E’ finito il tempo degli incentivi a pioggia, bisogna andare al credi-
to d’imposta e verso meccanismi automatici che tolgano spazio all’intermediazione». L’emergenza si chiama gap, quello che divide, ed anche troppo, la parte settentrionale del Paese da quella meridionale: «Si deve intervenire per assottigliare le distanze». Una forbice che si allarga soprattutto per responsabilità di un Sud che paga «una crisi civile, istituzionale e di sistema provocata dall’uso dispersivo dei finanziamenti europei, dall’uso improprio delle istituzioni e dalla diffusione della criminalità organizzata». Parole che pesano come macigni sulle coscienze dell’intera classe dirigente del Meridione. Parole come “uso improprio” lasciano spazio ad una riflessione
pressocché naturale: «La crisi si supera con una forte autocritica da parte di tutti. Dalla classe politica a quella imprenditoriale che, fino ad oggi, ha impiegato un modo sbagliato di fare impresa». Insomma, quello di Cristiana Coppola è stato, probabilmente, uno degli spunti più interessati e costruttivi in un dibattito incentrato sullo sviluppo del Mezzogiorno e che ha visto, schierati in prima linea, i vertici della politica e dei sindacati. Tutti impegnati a raccogliere l’allarme e la preoccupazione lanciati dalla vicepresidente degli industriali nella sala “Calipari” che, per un giorno, ha fatto da contenitore ai sogni di rinascita di un intero Paese. fr. p.
Cristiana Coppola
REGGIO CALABRIA - Dentro il palazzo la politica programma il futuro del Mezzogiorno e, fuori, Legambiente tenta di salvarlo. In contestazione con il dibattito sui fondi strutturali 2007/2013, alcuni militanti del cigno verde si sono radunati davanti Palazzo Campanella dando vita ad un volantinaggio per chiedere uno sviluppo a «cemento zero». «La storia recente del Sud Italia - scrivono - ha visto crescere i fenomeni mafiosi, eco mafiosi e peggiorare le condizioni generali dell’ambiente e del paesaggio. Nello stesso tempo il 100% dei lavori pubblici, delle iniziative industriali, artigianali e turistiche venivano realizzate con denaro pubblico, in gran parte proveniente dai fondi comunitari». Un attacco a 360 gradi che non risparmia niente e nessuno: «L’impatto occupazionale e di sviluppo degli inve-
stimenti pubblici è stato nullo». Alcuni dati confortano questa tesi: «Il divario sempre cresce tra la ricchezza del sud e quella del nord del Paese, i dati sulla nuova emigrazione, caratterizzata da flussi unidirezionali da meridione a settentrione paragonabili, per numero di emigranti, a quello dell’esodo degli anni sessanta». Ed ancora: «L’impatto ambientale è stato devastante, con paesaggi e zone sensibili occupate dal cemento, aree industriali fantasma, costruite male e in posti sbagliati, opere pubbliche inutili e spesso incomplete». L’analisi di Legambiente è davvero scoraggiante: «Gli investimenti, corretti sulla carta, il più delle volte hanno favorito gli interventi speculativi a quelli produttivi. E, sempre più spesso, la disponibilità di fondi da spendere ed il paventato rischio di perderli, hanno
costituito l’alibi per andare in deroga agli strumenti di tutela e pianificazione che dovrebbero garantire il territorio». Insomma, per sintetizzare al massimo il concetto, «con i fondi comunitari, finora al Sud, sono cresciuti cemento, mafia ed emigrazione». Diminuendo, di contro, «legalità, occupazione e ambiente». «Ci auguriamo - concludono - che si apra una nuova stagione di investimenti a cemento zero per aiutare i giovani laureati a rimanere o a ritornare al Sud, impegnandoli in un grosso progetto di rilancio culturale e sociale del mezzogiorno». Con “cemento zero”, «possiamo rafforzare le politiche sociali e la qualità della vita delle regioni del Sud e metteremo in sacco le organizzazioni mafiose indebolendo il loro sistema di potere». fr. p.
ner - prese una serie di impegni e fu un incontro proficuo. La fiducia è venuta non solo per gli impegni, ma per i contatti giornalieri che ci sono stati». «Oggi - ha detto Loiero - abbiamo fatto un buon lavoro. Ho fatto riferimento alla nostra immagine che, purtroppo, è negativa. Battiamo su questo tasto dall'inizio, ma le cose positive vengono oscurate dalla stampa alla ricerca di fatti negativi che sono quelli che pagano». «E' stata una giornata importante - ha aggiunto - anche perchè avverto il cambiamento nei rapporti immateriali: la fiducia che avevo trovata bassa adesso ha un valore diverso. Per quanto ci riguarda siamo pronti a lavorare per l'ambiente, i giovani, il turismo, le sinergie tra università e mondo produttivo». «Per la Calabria ha detto dal canto suo Danuta Hubner - c'è un lavoro molto grande da fare a livello nazionale e anche europeo, ma soprattutto nazionale. Abbiamo sviluppato un programma 20072013 che prevede un'azione strategica per lo sviluppo della regione, ma la Calabria deve anche beneficiare di sette programmi nazionali che devono permettere la convergenza con altre regioni. Da parte della Commissione c'è l'accordo sulla necessità di lavorare sulle infrastrutture. C'è anche un forte bisogno di investire tempo e soldi in innovazione e ricerca. Con gli amministratori calabresi condividiamo anche la necessità di far rimanere i giovani laureati rendendo attraente la Calabria».
La platea della sala “Calipari”
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Venerdì 5 dicembre 2008
IL BARONE ROSSO CHE HA DETTO NO AL PAPA E SÌ A PIPERNO
UNIVERSITA’ E SCELTE EVERSIVE
di VINCENZO MANCUSI*
di ALDO VIVIANO
ANTONIO Mario Tamburro è un Magnifico di parte che si mette alla testa di cortei e manifestazioni, contesta il Sistema, ma poi prende soldi dalla Regione Basilicata rivenienti dalle Royaltyes del petrolio. E il tutto non per far funzionare l'Università che è in continua decrescita, ma per organizzare incontri con 'ideologo degli anni di piombo e del terrorismo. Due dati sull'Università di Potenza. Primo. Su 4.009 studenti lucani che hanno preso la laurea, l'anno scorso, il 2007, 1.623 (40%) conseguono la laurea presso l'Università di Basilicata e ben 2.386 fuori dalla propria Regione d'origine. Secondo. E' stata chiamata “Parentopoli” l'indagine che riguarda le “famiglie” che lavorano nell'Università della Basilicata. 50 dipendenti tecnici-amministrativi dell'Università di Basilicata su 290 sono imparentati. Lo stesso discorso per i docenti: 30 professori (su 300) sono parenti E fratelli, cugine e cognati sono pure i trenta, fra segretari e custodi, che lavorano in Regione. E il nostro Magnifico Rettore che fa? Invece di rispondere alla Regione Basilicata e al Ministero della Pubblica Istruzione dei tanti danni che sta creando all' Università (non ultimo un forte calo di iscrizioni!), il Nostro getta fumo negli occhi degli studenti con iniziative come quella con Piperno che sa di pura propaganda. Perché non invitare, a mò di esempio, anche Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale e figura storica del neofascismo anni Settanta? Il borioso Rettore, o meglio il Barone rosso, che ha dalla sua già la raccolta delle firme per impedire al Papa di poter parlare all'Università di Roma e poi quella di aver organizzato e capeggiato la contestazione studentesca per impedire all'allora Ministro Gasparri di parlare all'Università della Basilicata, dovrebbe solo dimettersi. La sfida è aperta! *segretario regionale Movimento Sociale - Fiamma Tricolore Basilicata
LO SCHIAFFO SU MONTICCHIO LA OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini interviene in merito a quello che può essere definito un vero schiaffo all'azione dell'Agenzia di Promozione Turistica ed alla Regione Basilicata, incapaci di attuare politiche coordinate di salvaguardia ambientale e promozione turistica non di facciata. Questa volta è “Lonely Planet”, una guida turistica tra le più famose e conosciute a livello mondiale, che nella guida sottolinea la “disordinata successione di bancarelle cariche di souvenir pacchiani, bar rumorosi e ristoranti non troppo raccomandabili”. Insomma Lonely Planet sconsiglia calorosamente i suoi lettori di frequentare Monticchio ed i laghi che possono essere considerati a ragione “il tangibile risultato di decenni di incuria e abusivismi avvallati da enti pubblici regionali e locali”. Gli stessi enti che, non solo hanno boicottato per oltre 14 anni l'istituzione del parco regionale del Vulture, ma hanno consentito lo stravolgimento del Piano Paesistico di Monticchio e quello delle aree protette con il risultato ben descritto dalle pagine della guida. C'è chi, non contento di uno schiaffo, rischia di prenderne altri, proponendo il territorio del Vulture e Monticchio tra i siti UNESCO, ben sapendo che per poter ricevere questo ambito riconoscimento, necessitano prioritariamente azioni di salvaguardia dei beni ambientali e monumentali per il Vulture e Monticchio, attualmente inesistenti. Organizzazione lucana ambientalista
RIDUZIONE TRIBUTI SOLO SPOT ELETTORALI di TOMMASO MARCANTONIO E’ VERAMENTE inaccettabile il tema della riduzione di “Tasse, Tributi e Imposte” promessa da Berlusconi e il suo governo, che è come la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quello del silenzio con la stampa per un lungo periodo. La trasmissione di Ballarò del 2 dicembre scorso, ha in parte chiarito i termini con l'opportuno intervento - a parte i politici e la grintosa Lucia Annunziata di due ottimi docenti dell'Università di Tor Vergata, uno della facoltà di Economia e l'altro di Diritto Tributario. Lasciamo stare le polemiche tra Sky e Mediaset che arricchiscono il panorama delle solite contumelie relative al conflitto di interessi e alla preponderanza dei favori mediatici al leader della maggioranza. Difatti, non è l'aumento del 10% dell'IVA che pregiudicherà il futuro di Sky o quello degli italiani stretti nella morsa più feroce della crisi del II°dopoguerra del secolo scorso. Sta di fatto che è l'ennesima presa in giro quella di aver prima, durante le scorse elezioni politiche spergiurato di ridurre la pletora dei tributi, e ora invece aumenta la pressione fiscale. Contribuirà in minima parte l'incremento dell'IVA sul canone Sky. L'indecenza, l'immoralità e il rinnovo della politica, non più a servizio della collettività, prevalgono. E ha voglia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad ammonire e a sollecitare un rinnovamento. Dall'orecchio destro non ci sentono. Il conflitto di interessi, che è sempre la spina nel fianco di Berlusconi, ha sollevato la sua ira nei confronti di due quotidiani nazionali: la Stampa di Torino e il Corriere della Sera per aver nuovamente alzato il velo del problema. Ed è inaccettabile la vergogna spudorata e sguaiata nell'aver attaccato Paolo Mieli e Giulio Anselmi. Il Sole 24 Ore di oggi 3 dicembre difende in un ritaglio l'autonomia e la indipendenza dei giornali. A giusta ragione per il riscontro dell'iniquo groviglio del decreto anticrisi adottato dal governo. A Ballarò, intanto, i politici intervenuti soprattutto l'on.le Gentiloni del PD - poco e con scarsa efficacia hanno saputo contestare la natura del provvedimento anticrisi per superare la recessione o stagflazione nazionale e globale che pregiudica la vita quotidiana agli italiani. Con limitazioni e raggiri sfuggiti al conduttore Floris e alla platea degli intervenuti non sono stati rilevati gli aspetti più critici delle misure decretate da questo governo. Procediamo con ordine. Il bonus figli è la prima presa in giro. Con una famiglia di 5 persone e reddito di euro 20 mila il bonus è
più contenuto rispetto a chi è single con 5/6 mila annui. Anche le imprese lamentano (eppure lodavano e hanno sostenuto Berlusconi) un piano anti-crisi poco efficace. È stato ventilato il beneficio del versamento IVA per cassa, cioè quando le imprese fisicamente ricevono il pagamento delle fatture. Il governo dimentica che è inadempiente proprio la pubblica amministrazione allorché procrastina i pagamenti rinviandoli alle calende greche oltre i 90/180 gg. .Tranne che non si accenda un contenzioso. L'IRAP, le imprese e i professionisti. Tale imposta oggi dovrebbe essere recuperabile e i professionisti non si illudano di avere il rimborso in automatico. Vige il principio della pratica “chi prima arriva, prima alloggia”. Quanto al rimborso dei “crediti fiscali” è arrivata la stretta. Non solo è stato decretato lo stop ai bonus fiscali automatici, quanto andranno prenotati e usati entro i limiti delle risorse stanziate. La gravità è che - riferisce Il Sole 24 Ore di martedì 2 dicembre - (giornale certamente non simpatizzante della sinistra) lo sconto è valido solo per un mese. Non solo. E'stato limitato alle società di capitale. Senza confini precisi, la riduzione è arrivata a 2 gg. dal termine. Poi la sorpresa. Quanto risparmiato a fine novembre dovrà essere restituito a fine anno. Disposizione (scripta manent) che conserva il sapore di una beffa. Il vero dramma - dimenticato dall'opposizione e da chi non condivide questa politica scellerata - è la rinuncia alla lotta, anzi il governo Berlusconi-Tremonti rilancia sornionamente e subdolamente l'evasione. Si continua con la vendita mediante gli SCIP degli immobili degli Enti dello Stato. Non più i condoni fiscali ma nuove misure sdolcinate delle sanzioni che stimolano a definire il contenzioso con il Fisco. In breve, sono stati adottati: 1) Il ravvedimento operoso; 2) La nuova adesione agli inviti; 3) L'adesione ai PVC (non sono gli infissi) processi verbali di constatazione; 4) L'accertamento con adesione ordinaria; 5) Acquiescenza all'atto di accertamento. Provvedimento marchiati per contenere ed evitare il costo delle liti e fare pace tra il Fisco e il contribuente. Così si compromette l'arduo e penetrante lavoro della Guardia di Finanza e del personale della Direzione e Agenzia delle Entrate. In sintesi questi sono gli obiettivi per lenire il rapporto con gli elettori e offendere la dignità degli italiani onesti, corretti e sempre in prima fila ad ossequiare adempimenti per tributi e tasse anche se nascondono difficoltà e condizioni di disagio.
CULTURA è sinonimo di civiltà, complesso di acquisizioni scientifico-storico-filosofico-letterario-artistico. Diversa dalla semplice conoscenza, che comunque è apprendimento, sapere, esperienza. Men che meno è informazione, ragguaglio, notizia, trasmissione di opinioni, cui può essere riconducibile una stampa sessantottina di marca tipicamente eversiva nonostante possibile sedicente redenzione. Nella sede di un ateneo le attività correlate sono in rapporto di dipendenza e partecipazione, di superiore insegnamento nell'ambito di studio analitico non dispersivo. Gli eventuali invitati esterni all'istituto sono volti sempre a karature suppelmentari dei temi in ordine da approfondimento o aggiornamento dello specifico. Ogni altra scelta diversa da esatitative finalità promozionali, suggerita o no da pseudocultura snob, aliena, potrebbe essere fuorviante. L'università non è un potere, non è una baronia, pur essendo autonoma. Deve rispondere alle legittime attese motivate degli studenti uditori, delle famiglie della società in fieri ed in esse destinata ad accogliere i futuri dirigenti delle professioni nella qualità di responsabili, preposti preparati all'esercizio delle rispettive attività affidabili. Né fare accademia può significare rievocazione di passato condannata dalla storia, del tutto violente, caratterizzato da qualunquismo ideologico tradotto in sadica emozione di odio o rivalsa rivoluzionaria. Lungi da noi giudicare all'interno delle coscienze, delle quali si risponde a ben altro interlocutore della vita. Però il riproporre la considerazione di un ritorno omologato su pagine di memorie affidate al piombo della tipografia dopo l'uso improprio del piombo delle armi, sembra infelice, trovata di chi osa pensare di poter risuscitare il morto e restituire la veste della verginità a chi avendola perduta vaga per corridoi indebiti, estranei alla tanta decantata “cultura” dirigenziale. Nell'illusione che con un colpo di spugna si possa ridare alla notte la luce del giorno. La notte è notte. Il giorno è giorno. Altri hanno parlato e scritto sulla notte delle Repubblica per ascoltare e leggere la voce, la testimonianza delle vittime, non i carnefici diventati figli prodighi. Va bene il pentitismo, a una condizione: che non si sieda alla mensa del banchetto, senza aver prima ottenuto il perdono e l'abbraccio anche degli uomini.
Venerdì 5 dicembre 2008
AMBIENTE LEGITTIMI TIMORI di GIOVANNI RIBELLINO LE preoccupazioni espresse nell'articolo “I politici incapaci di imparare la lezione di Scanzano”, apparso su “il Quotidiano” di giovedì, 4 dicembre 2008, dalle associazioni ambientaliste di alcuni comuni del materano, cui questo centro opererà dei collegamenti in merito, sono legittime. Infatti, la camera dei deputati ha già approvato l'art. 15, del Disegno di Legge Sviluppo (1441) con il quale il governo può emanare entro il giugno 2009 uno o più decreti legislativi anche per impianti di deposito unico nazionale di rifiuti radioattivi e di materiale nucleare. Tuttavia , in merito a tale problema, sussisterebbero dei rimedi preventivi risolutivi. Innanzitutto, andrebbe rilevato che il decreto legislativo precitato, pur rispondendo a criteri razionali, sarebbe anticostituzionale per violazione dell'art. 117 della Costituzione. Infatti, poiché l'istituzione di tale deposito rientra fra le “materie concorrenziali”, non potrebbe essere disciplinata con norma esclusivamente statale. In realtà, ai sensi dell'art. 117 della Costituzione “Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservata alla legislazione dello Stato”. In ogni caso, indipendentemente da tale problematica di ordine costituzionale, rivelatrice di determinati dissesti creati dalla L. Cost. n. 3 del 2001 (c.d. “riforma federalista dello Stato”), una soluzione concreta preventiva di tale problema ci sarebbe. L'unico rimedio sarebbe quello di adibire ad area forestale la zona dei Calanchi di ScanzanoJonico, già individuata quale deposito unico nazionale. Al riguardo occorre evidenziare che, in base alle norme vigenti in materia, sussistono dei vincoli forestali; nel senso che i terreni forestali non possono essere adibiti ad altro uso. Tali vincoli, per ragioni non esprimibili nella presente, non potrebbero venir meno, determinata tale forestazione, anche se individuate nel precitato futuro decreto legislativo la zona di Scanzano Jonico, quale deposito unico nazionale. Pertanto, con la forestazione di tale area, si risolverebbe anticipatamente il problema in questione. Non solo: tale forestazione potrebbe essere adibita anche ad uso industriale (industria del legno). A tal fine si potrebbe attingere dai fondi eurpoei collegabili al “Programma di sviluppo rurale 20072013”. Infatti, in base a delle disposizioni ivi espresse, i G.A.L. possono dar luogo a società miste tramite il coinvolgimento di Enti locali, Associazioni e privati, per lo sviluppo del territorio anche a fini boschivi. Questo centro, nel corso di questo mese, promuoverà una serie di pubblici incontri , tramite anche il coinvolgimento di associazioni del materano, su proposte da avanzare alla Regione Basilicata e ad altri enti pubblici, in ordine alla soluzione del problema in questione. Tale proposta rientrerà nell'ambito di quello rivolte allo sviluppo della fascia Bradanica, utilizzando i precitati fondi europei del P.S. R. 2007-2015. In conclusione a fini preventivi sanitari, a tutela dell'ambiente, a scopi produttivi.
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PIO XII, CONTRO COCA COLA, COSTI COMUNI LA SANTIFICAZIONE RICAVI PRIVATI di FRANCESCO BOCHICCHIO Papa Ratzinger, di fronte alle critiche veementi alla (prospettata) santificazione di Pio XII, ha risposto che la questione è di esclusiva competenza della Chiesa Cattolica. Si tratta di risposta singolare da parte di chi , poco più di un mese fa, in una visita in Quirinale , aveva sottolineato con orgoglio che la fede ha “un valore pubblico” (od anche “una dimensione pubblica”), non senza precisare che la Chiesa non tende a prevaricare lo Stato e che tale valore pubblico si estrinseca in nient'altro che nella libertà di far valere la fede in pubblico. Si premette che la libertà di religione e di manifestazione della propria fede è un diritto di libertà fondamentale, ma prescinde dalla natura privata o pubblica della sfera religiosa: il valore pubblico nemmeno può significare semplicemente libertà di manifestazione pubblica in quanto anche tale libertà appartiene a qualsiasi credo, anche non religioso. Il valore pubblico della religione in quanto tale, in quanto religione, significa, inequivocabilmente ed immancabilmente, che la religione è un valore pubblico, che appartiene a tutti gli associati, anche a chi non è credente. Ebbene, non si comprende come chi affermi che la religione è un valore pubblico, che appartiene a tutti gli associati, possa poi non tener conto della portata pubblica, e non solo religiosa, di scelte fondamentali quale l'elevazione di un precedente Pontefice a esempio della Chiesa. Pio XII è stato il Pontefice che non ha mai espresso condanna pubblica ed espressa del nazismo e delle atrocità dello stesso , e prima ancora del fascismo. Che si sia trattato solo di scelta di prudenza è lecito dubitare, soprattutto da parte di chi aveva - del tutto giustamente - attaccato il totalitarismo comunista (tra l'altro, la Chiesa Cattolica aveva - non giustamente - combattuto il legittimo governo democratico repubblicano in Spagna non senza subire anche, per ritorsione, alcune gravi violenze, anch'esse del tutto ingiustificate - , contribuendo quindi alla vittoria del franchismo). In ogni caso è un atteggiamento in contrasto con la religione cattolica, che non ha mai predicato ed attuato la prudenza per combattere valori anti-cristiani - basti pensare, da ultimo, al veemente coraggio del Papa polacco contro il regime comunista, anche quando era cardinale in Polonia - . E non può non sorgere il fondato sospetto che Papa Pio XII non considerasse veramente anticristiano il nazismo, invece individuato quale baluardo contro il comunismo, e quindi non considerasse quali fondamentali la democrazia e la libertà. In definitiva, contro la santificazione di Pio XII militano argomenti basati sui valori della democrazia, della libertà e della civiltà, e se sarà realizzata dimostrerà che la Chiesa Cattolica non ha registrato un effettivo progresso rispetto al Sillabo di Pio XI, che pose al bando il liberalismo, la democrazia, l'illuminismo il socialismo. Ma tale vicenda particolare impone di affrontare in via generale il problema del valore pubblico della
religione, che mostra la contraddizione profonda tra religione e laicità, quest'ultima che tutela la libertà religiosa, a livello sia privato che pubblico, purché tale da non imporsi a chi non è credente, e quindi tutela la libertà sia di manifestare fede religiosa sia di non praticarla così come di praticare ideologie atee od agnostiche: ma non solo, qui si apre anche la contraddizione tra religione e ragione, che Papa Ratzinger, insigne teologo, afferma non sussistente. Ebbene, la religione, se (ha, o più correttamente, come visto) è un valore pubblico, deve essere accettata anche a non condividerne i suoi (pretesi) presupposti razionali. In definitiva, la religione se è libertà, deve accettare, a livello paritario, anche razionale, le altre forme di credo, ma tale accettazione non è compatibile con le religioni fondate sull'Assoluto, quale il Cristianesimo, soprattutto nella versione del Cattolicesimo - e non a caso Papa Ratzinger, nei giorni scorsi, si è espresso in senso espressamente contrario al dialogo tra religioni, ed ha affermato al riguardo che altrimenti si metterebbe la propria fede “tra parentesi”, ed al multiculturalismo, appoggiando la tesi del Presidente del Senato della penultima legislatore Marcello Pera - . Ma tale critica dell'offensiva integralista non deve sfociare in un atteggiamento da curva sud contro curva nord, da tempo in essere nella sinistra non istituzionale: a fronte dell'identificazione tra ragione e religione e quindi della comprensione del Cristianesimo nei valori fondanti l'Europa, da cui deriva implicitamente ma non per questo meno inequivocabilmente il fondamento dello scontro di civiltà e quindi del passato interventismo americano per imporre la democrazia e gli altri valori occidentali, la reazione è di negare che ragione, pluralismo ideologico, tolleranza e democrazia siano elementi costitutivi dell'Occidente e della sua cultura, appartenendo anche, se non soprattutto, all'Oriente e in particolare al mondo arabo (in tal senso, su uno degli ultimi numeri di “Micromega” , proprio sulla posizione del Papa e sulla correlata tematica dello scontro di civiltà, Marwan Rashed). E' da ribattere che il pluralismo ideologico, la tolleranza, il razionalismo, la democrazia e il diritto internazionale sono valori tipicamente occidentali e l'Oriente non ha fornito, se non al livello di singoli casi intellettuali, un contributo non minimale. Il ragionamento va del tutto rovesciato, in quanto quello che all'Occidente si può imputare è di non essere stato sempre e totalmente “occidentale” e di non aver perseguito sempre coerentemente tali valori, con particolare riferimento al laicismo, alla tolleranza ed alla democrazia al di fuori dello stesso Occidente, alla ferma valorizzazione del diritto internazionale, nonché alla salvaguardia dei fondamentali diritti di tutti i soggetti sociali in campo economico e più in generale alla razionalità economica non meramente contingente, strumentale e unilaterale. studiobochicchio@legalebochicchio.it
di WALTER MANCINI E PAOLO PESACANE* SULLA Cocacola, per ciò che la lega al tema dell'acqua, nei giorni scorsi è intervenuto in maniera assolutamente condivisibile E. Molinari introducendo nella discussione elementi in grado mutare alla radice il paradigma con cui affrontare un tema così delicato per la vita e la sopravvivenza. L'autorevole autore si è richiamato alla realtà e non all'ideologica, meravigliandosi che la Basilicata ignorasse il potere della Cocacola. In effetti la Regione ha clamorosamente errato nell'approvare con la L.21/05 le modifiche alla L.43/96 anche nella parte relativa ai trasferimenti per atti tra vivi, sui quali deve intervenire il previo assenso della Giunta Regionale, pena la decadenza o la revoca. È stato modificato l'art.8:«le stesse disposizioni si applicano nel caso di trasformazione, fusione [o comunque variazione dell'assetto societario e del capitale sociale] della società concessionaria o titolare del permesso di ricerca». Si è così cancellata la necessità della preventiva autorizzazione quando entrino altri soggetti od altri capitali in società già concessionarie: le norme più rigide restano per i casi di fusione e trasformazione. La Cocacola è intervenuta con una variazione dell'assetto societario, favorita da una modifica legislativa puntuale e “chirurgica”. Essa - dice bene Molinari - rimanda ad una idea di neocolonialismo e denota un asservimento dei gruppi dirigenti regionali alle multinazionali. “L'arrivo” di Cocacola è stato silente, quasi strisciante, non essendosi avviata una discussione. Un'operazione sapientemente e subdolamente preparata. Ci sono precise responsabilità in una simile gestione anche nostre, di partito, per aver acconsentito o per non aver contrastato un simile disegno. La chiara riflessione di Molinari evidenzia dati chiari (i produttori di acqua sono uno dei maggiori inserzionisti pubblicitari) e ad essi potrebbe aggiungersi che 14 Regioni su 20 non ricevono un euro per l'acqua imbottigliata e che, nel novembre 2006, la Conferenza Stato-Regioni ha invitato queste ultime ad uniformarsi a Piemonte, Lombardia, Veneto, Umbria, Sicilia e Basilicata che già chiedono un “canone di imbottigliamento”. Le tariffe, però, dove esistono, vedono la Basilicata praticare quella più bassa: 0,0003 euro per litro a fronte di 0,003 praticata in Veneto. La Toscana si è dotata nel 2004 di una legge che prevede il pagamento di una canone commisurato ai prelievi ma manca il regolamento attuativo. Vi sono poi veri e propri “scandali”: acqua Panna e acqua Uliveto pagano 46 mila euro e 20 mila euro. Tutto ciò, se non collegato a quanto detto prima, rischia di far scadere la questione in un ambito prettamente economicistico che contraddice la felice impostazione introdotta da Molinari. Proprio per questo vanno svolte altre importanti considerazioni. Il Presidente del Comitato Italiano per un contratto mondiale dell'acqua ha parlato di un sovraccarico ideologico ed ha contrapposto il realismo a tale errata impostazione. Tuttavia, l'ideologia è innanzitutto il modo di vedere la realtà della classe sociale dominante. Quando nel mondo è egemone un pensiero ed una cultura economica e politica, anche il linguaggio ne subisce i condizionamenti, sia pure inconsapevoli. L'ideologia, così, in una accezione completamente negativa, si confonde con il totalitarismo, mentre l'ideologia dominante sfuma fino al punto di non essere più percepita come tale. L'acqua intesa come merce è il frutto di una impostazione ideologica. Il liberismo economico, il liberalismo, il conservatorismo liberale, il capitalismo, il neoliberismo sono ideologie ed alcune sono attualmente dominanti. Gli altri insiemi di ideali etici, di principi morali e dottrine (ideologie) non hanno diritto di cittadinanza. Ecco il punto arretrato della nostra discussione. Invertire questo paradigma, come correttamente proposto da Molinari, signi-
fica anche non dover dissimulare i propri convincimenti. È altrettanto chiaro, però, che le certezze da cui muoviamo sono talmente lapalissiane che è certamente persuasivo ed efficace sostenere che esse non siano un preconcetto ideologico ma una riflessione sulla realtà. Una nuova costruzione giuridica universale del bene comune deve partire da tali certezze. Allo stato, però, resta la situazione contingente e l'attuale architettura costituzionale. Il nostro ordinamento considera le acque sotterranee un bene pubblico che rientra nel demanio dello Stato. Chiunque voglia sfruttarle si trova in un regime concessorio (che presuppone un vaglio delle qualità “intrinseche” del concessionario), a termine e revocabile per ragioni di interesse pubblico. La tutela del bacino idrominerario è una priorità del nostro Stato che vi impiega molte risorse. È chiaro allora che non è affatto corretto equiparare la posizione pubblica a quella privata. Non è corretto, neppure se torna utile ai fini di una impostazione condivisibile, sostenere che l'amministrazione sia un mercante preoccupato di quanto può guadagnare dall'acqua. Né affermare che sia una richiesta minima quella di richiedere un riequilibrio dei guadagni. L'interesse pubblico non è quello di trarre un profitto dalla gestione privata di questa risorsa fondamentale. Del resto, il modello economico sotteso alla operazione “acque minerali” è molto simile a quello Alitalia del Governo Berlusconi: sostanziale socializzazione (o pubblicizzazione) dei costi e privatizzazione dei profitti. Il comune di Rionero in V. ha speso, proprio per la tutela del bacino idrominerario, circa 3,5 milioni di euro per la sola divisione delle acque bianche da quelle nere. Molto di più di quanto le aziende del settore complessivamente “dovrebbero versare” alla Regione. Quali profitti e quale riequilibrio dei guadagni? Rebus sic stantibus, una priorità della P.A deve essere quella dell'attenzione sul monitoraggio dell'emungimento in modo da preservare il bene comune e la sua possibilità di rigenerarsi. Questa, assieme alle altre, è la richiesta minima allo stato dell'arte. Immaginare, invece (come proposto da alcuni; non da Molinari), una municipalizzazione delle aziende delle acque minerali, proprio per quanto detto, sarebbe impraticabile e risibile. Il bene in questione è acqua effervescente naturale. L'Italia è tra i maggiori consumatori di acqua minerale al mondo (mezzo litro a testa al giorno) e le acque minerali spendono milioni di euro in pubblicità: ci troviamo di fronte ad un bisogno indotto (figlio dell'attuale sistema della comunicazione). Il PRC in Basilicata ha contribuito alla costituzione del comitato acqua bene comune e con il sindacato ed alcune realtà associative ha organizzato il passaggio della carovana a Rionero proprio per il tema specifico delle acque minerali. A seguito di quella esperienza la campagna imbrocchiamola!, che mira a sensibilizzare verso un consumo dell'acqua di casa, è stata una iniziativa importante ed utile. Riteniamo quindi che la tutela di questa risorsa preziosa debba essere condivisa da tutti, così come la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Proprio per questo immaginare vertenze senza un preciso sbocco politico, dal nostro punto di vista, sarebbe autolesionista e suicida. Rimanendo fermi ed ancorati alla realtà ereditata, molto può essere fatto per un avanzamento della discussione anche con gli strumenti a disposizione. La normativa consente alla Giunta Regionale di pronunciare la decadenza dalla concessione, tra l'altro, anche e soprattutto quando il titolare non ha versato il canone annuo e altre somme dovute o quando violi le norme del lavoro e i CCNL. Un'altra richiesta minima è rendere effettive queste prescrizioni. *responsabile nazionale Beni Comuni PRC *segretario provinciale PRC
18 Portafoglio Trichet: «Ci sarà una prolungata fase di debolezza dell’economia» Venerdì 5 dicembre 2008
Tassi, mano pesante della Bce Arriva il maxicalo: ridotti di tre quarti di punto di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – L'atteso maxi-calo dei tassi è arrivato: la Bce li ha ridotti di tre quarti di punto, portandoli dal 3,25% al 2,50%, lo stesso livello del maggio 2006. «Si tratta del più ampio taglio di sempre», spiega Jean-Claude Trichet, che spera in una boccata di ossigeno per l'economia di Eurolandia. Ma che conferma uno scenario di recessione per il 2009, con una crescita attesa tra quota zero e quota -1%, vale a dire una contrazione media dello 0,5%. Ipotizzare un ulteriore sforbiciata sul costo del denaro in gennaio – dopo le tre consecutive di ottobre, novembre e dicembre – non è dunque fantascienza: «Non dico nulla. Ma – assicura il numero uno dell’Eurotower – continueremo a vigilare attentamente sulla situazione dei mercati e dell’economia. E, se necessario, saremo pronti ad intervenire». Del resto, le condizioni ci sono. A partire da un’inflazione che preoccupa molto meno rispetto a solo un paio di mesi fa. In novembre – ricorda Trichet – è precipitata al 2,1%, dopo l'impennata re-
Jean-Claude Trichet e, nella foto sopra, Lorenzo Bini Smaghi
cord al 4% di luglio, ed è sostanzialmente tornata nei ranghi. La Bce prevede un ulteriore calo nei prossimi mesi: le sue proiezioni dicono che da una forchetta del 3,2-3,4% nel 2008 si scenderà
Il ministro rassicura gli italiani
Tremonti «Comprate Bot»
all’l'1,1-1,7% nel 2009, con una leggera risalita all’1,5-2,1% nel 2010. Il tutto – spiega Trichet – legato soprattutto al calo dei prezzi del petrolio e dei principali beni di consumo, ma anche anche al rallentamento dell’attività economica e dei consumi. Ma per il presidente della Bce è sbagliato parlare in questa fase di 'deflazione': sì – spiega – ci sarà una prolungata fase di debolezza della domanda, ma per ora si può solo parlare di 'disinflazione'. Ma – sottolinea il numero uno della Bce – «il livello di incertezza in questa fase resta eccezionalmente elevato». Dunque nessuno sa con precisione quello che accadrà sia sul fronte finanziario che su quello economico. Questa situazione «influenza» il comportamento delle banche, con i prestiti a imprese e famiglie in diminuzione. Ma per Trichet «non si osservano particolari segnali di un prosciugamento dell’offerta di credito». Piuttosto – spiega – «vanno attuate rapidamente le misure prese per la ricapitalizzazione delle banche e per le garanzie dei crediti». Sullo
I big dell’auto: «Scusateci» Wagoner (Gm), Mullay (Ford) e Nardelli (Chrysler) al Congresso di MICHAEL SPROVIERO
di TITO GIABARRI ROMA – Il debito italiano «è assolutamente solido». Non c'è dunque per l’Italia un rischio di default come è stato per l’Argentina. Anzi bisogna acquistare Bot e Cct che sono i titoli «migliori al mondo». Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti manda un messaggio rassicurante al Paese ed al mercato durante la registrazione di 'Porta a Porta' tornando sulle polemiche nate mercoledì dopo le parole del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. E anche il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, sullo stesso argomento ieri ha gettato acqua sul fuoco. Il ministro dell’Economia, che proprio ieri mattina ha riunito in via XX Settembre il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria (era assente il Governatore Mario Draghi, a Bruxelles per la riunione della Bce), ritiene quindi che l'Italia non corra rischi particolari. E lo fa alla luce dell’aggiornamento sulla situazione di iericon Bankitalia, Consob, Isvap: ieri mattina infatti il comitato ha esaminato gli sviluppi della crisi economica internazionale e il ministro stesso ha spiegato di aver chiesto che Bankitalia tenga sott'occhio il credito erogato alle imprese: «al Comitato di stabilità finanziaria ho chiesto a Bankitalia, siccome il dl prevede che il governo riferisca al Parlamento sugli effetti delle obbligazioni bancarie sottoscritte dal Tesoro per le imprese, di fornire i dati sul credito bancario alle imprese, per vedere se c'è una stretta». Quei soldi – ha ribadito – servono per le imprese e non per le banche». Dal Tesoro una nota diffusa ieri sera ha spiegato poi che dalla riunione del Comitato è emersa inoltre la «sostanziale solidità del sistema bancario e assicurativo italiano» e «la sua capacità di fare fronte alla crisi finanziaria in atto». Tremonti e lo stesso Comitato dunque hanno invitato alla calma anche perchè dai mercati arrivano segnali di attenzione: il differenziale tra i rendimenti dei Btp decennali italiani e i bund tedeschi è balzato al record di 140 punti base e i credit default swap, cioè le 'scommesse' su un’ipotetica insolvenza sul debito sovrano italiano ha toccato un nuovo record a 184,1 punti base.
tagliato il costo del denaro nella misura necessaria, ma le banche devono tradurre questa azione riducendo le rate dei mutui». Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio esecutivo della Banca centrale europea, durante un’intervista al Tg1. «Ci aspettiamo che questo taglio del tasso di interesse venga tradotto da parte del sistema bancario in un taglio ai mutui e agli altri prestiti che i cittadini hanno nei confronti del sistema», ha detto Bini Smaghi a poche ore dalla decisione del consiglio direttivo di ridurre i tassi di tre quarti di punto al 2,50%. «Abbiamo tagliato 175 punti base in due mesi, questo è in linea con quel che è necessario, prendiamo le decisioni ogni volta che serve», ha risposto Bini Smaghi alla domanda se siano in arrivo altri tagli, spiegando che «la crisi è molto complessa» e che le previsioni sono difficili.
Chiedono 34 miliardi di dollari per garantirsi la sopravvivenza
NEW YORK – I vertici delle case automobilistiche di Detroit ammettono di aver commesso errori. Chiedono scusa. Ma non si arrendono e, sventolando dati sui potenziali effetti di una bancarotta, chiedono a gran voce 34 miliardi di dollari per garantirsi la sopravvivenza. Gli amministratori delegati di Gm (Rick Wagoner), Ford (Alan Mullay) e Chrysler (Bob Nardelli) illustrano i rispettivi piani di salvataggio alla commissione bancaria del Senato e si fanno prendere in giro dai senatori per aver viaggiato in auto da Detroit a Washington (anche al ritorno) nel tentativo di
Giulio Tremonti
sfondo, anche se al momento solo come ipotesi teorica, il banchiere centrale parla anche di possibilità che la Bce possa acquisire asset di istituti di credito in crisi. Da Trichet arriva poi un invito ai governi della zona euro a fare tutto il possibile per dare un forte contributo, ognuno in base ai propri margini di manovra, alla ripresa dell’economia. Anche se per ogni Paese resta «essenziale mantenere la disciplina di bilancio», dunque il rispetto del Patto Ue di stabilità e di crescita, senza andare oltre la flessibilità concessa. La conferma di un’economia che scivola sul terreno della recessione è arrivata anche da Eurostat, i cui dati indicano nel terzo trimestre 2008 il Pil della zona euro e dell’intera Ue a quota 0,2%. Ben al di sotto della media l’Italia, a quota -0,5%, ma in buona compagnia con Germania e Regno Unito. Il quadro si chiude con la Spagna a -0,2% e la Francia a +0,1%. Gli indicatori disponibili di ottobre e novembre – sottolinea la Bce – lasciano prevedere un Pil col segno meno anche nel quarto trimestre 2008. «La Banca centrale europea ha
riabilitare la propria immagine. E mentre l’amministrazione Usa si mostra disponibile a fare uno sforzo in più per salvare l'industria dell’auto, le divisioni all’interno del Senato su un possibile intervento restano: se da un lato il senatore democratico Chris Dodd si dichiara espressamente favorevole al salvataggio («Il governo ha salvato Fannie Mae, Freddie Mac, Aig e Citigroup, perchè non dovrebbe salvare anche le case automobilistiche che sembrano chiedere una cifra irrisoria rispetto ai 306 miliardi stanziati per Citigroup?»), il repubblicano Richard Shelby ribadisce il proprio no all’intervento («I piani presentati – spiega – sono ottimisti»). Il nu-
mero uno di Gm, Wagoner, chiede «scusa» per essere stato costretto a chiedere 18 miliardi al governo. Ma i fondi – precisa – garantiranno la sopravvivenza. Gm ha bisogno di 4 miliardi di dollari entro fine anno e altri 4 a gennaio. Mettendo l’accento sugli sforzi che il board e il top management dell’azienda sono disposti a fare accettando una drastica riduzione dei salari, Wagoner spiega il progetto elaborato, soffermandosi sul fatto che il prestito sarà ripagato entro il 2012. Wagoner, così come Mullay e Nardelli, si dichiara favorevole alla supervisione di un board federale e alla scadenza 31 marzo per valutare eventuali progressi fatti.
Venerdì 5 dicembre 2008
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24 ore in Basilicata
Parco Val d’Agri Accolta la domanda di sospensione avanzata dalla Regione contro la nomina di Totaro
Il Tar boccia il commissario E mentre il Pd esulta il Ministero ricorre al Consiglio di Stato POTENZA - La Regione ha avuto la meglio: il Tar lucano ha bocciato la nomina del commissario del Parco Nazionale della Val d'Agri - Lagonegrese. Secondo il Tribunale amministrativo regionale dunque il ministro dell'Ambiente non poteva procedere alla nomina. Il Tar ha accolto la domanda di sospensione avanzata dalla Regione Basilicata del decreto di nomina emesso dalla Prestigiacomo nelle more dell'individuazione e nomina del presidente dell'Ente. Una vittoria per il presidente De Filippo che lo scorso 31 ottobre, aveva commentato in modo durissimo la nomina dell’ingegnere Domenico Totaro, responsabile provinciale del dipartimento ambiente di Forza Italia. «Ancora una volta - diceva il presidente della Regione - dal Ministero dell’Ambiente giunge un attacco gravissimo agli interessi dei lucani e che espropria di fatto la contitolarità istituzionale della Regione sulle questioni di governance del suo territorio». Ieri la rivincita. «Le regioni fatte valere dinanzi all'organo giurisdizionale - ha detto De Filippo - confermano la correttezza della nostra posizione rispetto ad un atto unilaterale che nuoce alle ambizioni di sviluppo e di opportunità del Parco. Si ripristina così la contitolarità istituzionale della Regione sulle questioni di governo del proprio territorio e si sterilizzano i metodi inadeguati e
dannosi di centralismo nella stagione del Federalismo». La Regione aveva impugnato il decreto ministeriale chiedendone l'annullamento previa sospensione dell'efficacia. Il Tribunale, condividendo le tesi dei legali dell'Ente, Mirella Viggiani e Roberto Brancati, ha accolto l'istanza cautelare e sospeso il decreto ritenendo che il ministro non potesse procedere alla nomina del commissario non essendoci stato il tempo per perfezionare con la Regione Basilicata l'intesa che avrebbe dovuto portare alla scelta congiunta del presidente del Parco. E quello del ripristino della legalità è il leit motiv della giornata. «E' stato ripristinato il pieno rispetto della legalità, nonché la competenza e le prerogative istituzionali della Regione Basilicata» ha commentato ancora l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. «La legge quadro sulle aree protette (n.394/1991) - ha affermato - prevede che la nomina del presidente dell'Ente parco avvenga d'intesa con i presidenti delle Regioni nel cui territorio ricade in tutto o in parte il parco stesso». «L'auspicio - ha concluso - è che il Ministero dell'Ambiente possa avviare la necessaria ed effettiva concertazione per costituire, quanto prima, gli organi dell'Ente parco, affidandone la guida a personalità di indiscusso prestigio nell'ambito del mondo accademi-
La cartina del parco della Val d’Agri e il commissario Domenico Totaro
co e dell'ambientalismo, piuttosto che a persone delle quali sia riconoscibile solo la provenienza politica». Canta ancora vittoria il Pd regionale per voce del capogruppo consiliare, Erminio Restaino, secondo il quale «ad uscire sconfitta è stata l'arroganza decisionale con cui il ministro Prestigiacomo ha proceduto alla nomina del commissario, secondo un principio unilaterale e centralistico, non affatto in sintonia con il Federalismo tanto decantato dal governo Berlusconi. Contro questo sgarbo istituzionale - ha proseguito Restaino - il Pd ed il centrosinistra regiona-
le hanno sempre rivendicato una posizione chiara e di assoluta contrarietà che l'ordinanza del Tar conferma, rovesciando di fatto i proclami trionfalistici manifestati fin troppo imprudentemente dal senatore Viceconte. Adesso con un tavolo istituzionale tra Ministero e Regione veramente paritario si lavori ad un'intesa forte». Mentre l’onorevole Margiotta ha evidenziato come «Il dispositivo del Tar costituisce la più evidente e lampante conferma di quanto il Pd fosse nel giusto nel giudicare non solo un errore politico ed uno sgarbo istituzionale, ma anche una
forzatura giuridica ed un atto illegittimo. Avevo già denunciato - sottolinea Margiotta - anche attraverso un'interrogazione congiunta con il collega Luongo, la gravità e l'arroganza del comportamento del ministro Prestigiacomo: è una magra consolazione poter dire di aver avuto ragione». E al di là dei proclami trionfalistici arriva la voce del diretto interessato, Domenico Totaro, scosso, ieri pomeriggio, da una notizia appresa solo su internet. «Non conosco le motivazioni dell'ordinanza che avrebbe sospeso la mia nomina in quanto nulla mi è stato notificato» sottolinea con forza, aggiungendo: «Ho appreso, per vie brevi, che il Ministero predisporrà il ricorso al Consiglio di Stato avverso l' ordinanza ritenendo tale decisione non in sintonia con l'interesse pubblico. Il ricorso va nella direzione di ripristinare in tempi rapidi quanto stabilito dal Decreto del ministro dell'Ambiente per avviare le attività del Parco dopo anni di immobilismo». In poche e stringate parole sottolinea come la questione della sua nomina si sia voluta enfatizzare mentre «dai territori ho ricevuto tanto affetto». Ma nonostante i toni trionfalistici del Pd, Totaro non va oltre, «Non voglio entrare in polemica - dice - aspetto che mi venga notificata l’ordinanza». Manuela Boggia
Edilizia scolastica In Senato le richieste dell’Anci
«Spese fuori dal Patto di stabilità e piano coordinato di interventi» ROMA - Escludere dal Patto di stabilità le spese per gli interventi per l’edilizia scolastica e unificare i fondi destinati ai vari programmi di intervento in un piano coordinato nelle modalità e nei criteri. Queste le richieste avanzate da Daniela Ruffino, presidente Commissione Istruzione Anci e sindaco di Giaveno e Nicola Valluzzi sindaco di Castelmezzano (Pz) e Coordinatore Piccoli Comuni della Basilicata nel corso dell’audizione Anci alla VII Commissione del Senato sui problemi dell’edilizia scolastica. Ma nel documento che è
stato presentato in audizione, l’Anci ha anche chiesto la nomina di sindaci e presidenti di provincia a Commissari ad acta per la realizzazione di opere previste nei piani regionali, utilizzando le procedure già esistenti per la realizzazione delle grandi opere. «Nell’attuale situazione di emergenza, infatti - è spiegato in una nota - piuttosto che adottare provvedimenti che prevedono procedure sempre più complesse e con tempi lunghi, sarebbe invece utile sperimentare procedure innovative».
LATRONICO E FINANZIARIA POTENZA – «Nella riunione del gruppo del Pdl della Commissione bilancio è stata sostenuta la necessità che nella predisposizione di un emendamento della maggioranza da condividere con il Governo si possano deliberare forme di alleggerimento dei limiti del patto di stabilità per i Comuni». Lo ha reso noto il senatore Cosimo Latronico. Il senatore del Pdl, ha presentato diversi emendamenti, «tra cui uno rivolto al sostegno dell’emittenza radio televisiva locale, l’altro finalizzato a supportare le istituzioni scolastiche non statali per realizzare in concreto la libertà educativa e un emendamento che consentirebbe ai comuni che percepiscono i contributi per le compensazioni ambientali legati alla presenza di impianti nucleari, di poter spendere queste risorse in deroga ai limiti del patto di stabilità».
Quello delle risorse è stato dunque uno tra i più importanti argomenti sul tappeto dell’audizione di ieri. Nel suo intervento, il presidente Ruffino ha detto che gli «Enti locali spendono per la funzionalità delle scuole cinque volte in più di quanto spende lo Stato», e ha denunciato risorse, quelle statali, del tutto insufficienti. «Spesso – ha aggiunto – i Comuni intervengono con fondi propri per mantenere un livello di adeguatezza delle strutture scolastiche». Parlando a margine
dell’audizione, il sindaco Valluzzi ha detto che «estromettere dal Patto di stabilità gli interventi per l’adeguamento delle scuole sarebbe un atto di civiltà da mettere in campo» e ha evidenziato la necessità di «risorse finanziarie adeguate alla gravità di un problema che non può risolversi – ha detto - nella suggestione emozionale collettiva di una tragedia come quella avvenuta nel liceo scientifico del Comune di Rivoli». Ma il sindaco Valluzzi ha anche evidenziato la necessità di una semplificazione normativa: «bisogna ar-
Nicola Valluzzi
monizzare – ha sottolineato - le procedure dei vari finanziamenti per l’edilizia scolastica, alcuni dei quali si sono rilevati fallimentari sia per i tempi lunghi di attuazione che per l’ im-
possibilità nella realizzazione degli interventi. Serve, dunque - ha concluso - una procedura armonica, unica e che semplifichi i meccanismi di spesa».
Il sindacato disponibile a portare avanti l’azione avviata dalla dirigenza dell’azienda
La Uilt sostiene il rilancio delle Fal POTENZA - «L’incontro tenuto il 1° dicembre 2008 con il presidente del cda, dottor Colamussi è stato contraddistinto “dal pessimismo della ragione e dall’ottimismo della volontà”». A sottolinearlo in una nota è la segreteria regionale della Uilt. «Il presidente Colamussi e il consigliere Dipietrangelo hanno descritto la grave situazione, da addebitarsi ai limiti del precedente consiglio di amministrazione, nella quale hanno trovato l’azienda Fal. D’altra parte - continua la nota sindacale la Uilt aveva già in tempi non sospetti, evidenziato questa situazione in diversi comunicati». «Noi - scrive ancora la Uilt - riteniamo che
la rappresentazione cruda della realtà emersa dall’incontro non debba spaventare ma servire da stimolo per il sindacato e i lavoratori di questa azienda e spingere tutti ad assumere una maggiore consapevolezza delle questioni e sviluppare quel senso critico che permetta di non farsi abbindolare da quei personaggi equivoci che ancora, purtroppo, circolano in azineda vendendo fumo». «Per la verità è nostra convinzione - continua la nota sindacale - che il degrado delle Fal non sia da attribuire soltanto al precedente cda». «In questi anni - continua la Uilt - ci siamo battuti sostenendo la valorizzazione della
specificità interregionale dell’azienda, il mantenimento dello scartamento ridotto, l’integrazione dei servizi nel contesto della mobilità regionale, la ristrutturazione e il rilancio dell’azienda per metterla sul mercato, l’aggiornamento della legislazione regionale in materia di tplr. Su questi punti fondamentali, il presidente Colamussi - sottolinea ancora la Uilt - ha mostrato apertura e preso atto dell’apertura di azienda e regioni verso un costruttivo dialogo anche con i sindacati». In conclusione la Uil si dichiara «disponibile a sostenere l’azione di rilancio avviata rimanendo sempre vigile affinché vengano tutelati i diritti dei lavoratori».
24 Ore in Basilicata 20 Ingegneria all’ateneo lucano Mauro Fiorentino risponde alle accuse di “disastro”
24 Ore in Basilicata
Venerdì 5 dicembre 2008
Una facoltà d’alto valore Il preside: abbiamo risultati d’eccellenza e i dati lo confermano “IL DISASTRO Ingegneria” s'intitolava l'articolo pubblicato dal Quotidiano della Basilicata il 26 novembre scorso. A scriverlo Nicola Savino, ex preside del liceo scientifico ma anche esponente politico di primo piano, socialista, un tempo anche presidente di importanti commissioni parlamentari. Varie le accuse lanciate alla facoltà dell'Università degli Studi della Basilicata. Innanzitutto, il fatto che gli studenti impiegano circa otto anni per laurearsi, quindi l'alto numero di fuoricorso, penultimo posto in Italia
di MAURO FIORENTINO * HO LETTO con attenzione l'articolo dal titolo “unibas il disastro ingegneria” apparso sul Quotidiano del 25 novembre che mi costringe, in qualità di preside della facoltà di ingegneria dell'Università della Basilicata, a intervenire per dimostrare quanto detto titolo sia distante dalla realtà. Lo faccio con spirito positivo, rifuggendo cioè da inutili polemiche e cogliendo spunto dalle critiche mosse, anche se queste sono talvolta basate su elementi di conoscenza parziali e incerti, per intervenire nell'ampio dibattito che si sta sviluppando in questo periodo intorno alle questioni dell'università. Dibattito promosso, o spesso cavalcato, all'interno della potente campagna mediatica scatenata contro l'università italiana, basata su un'abile sovrapposizione tra reali elementi di criticità del sistema universitario, tra l'altro quasi sempre simili a quelli dell'intero apparato pubblico italiano, e pregiudizi che nascono e si consolidano, col pericolo di cristallizzarsi e incancrenirsi, in quel campo oggi tanto affollato dello scontro di parte (politico, sociale, religioso, regionale etc.) irresponsabilmente amato da chi ha una visione appena bicromatica del mondo e coltiva forse la speranza, nemmeno tanto segreta, di semplificarne ulteriormente l'aspetto. •••••• D'altra parte, se mi sono convinto ad intervenire, distogliendomi forse colpevolmente dalle funzioni che mi sono istituzionalmente demandate, è proprio perché penso che questo gioco perverso, che, per dirla con Kundera, sembra veder tutti lottare per l'annientamento di tutti, dovrebbe almeno lasciar fuori da strumentalizzazioni l'università. Essa, infatti, essendo un bene realmente comune, non ha colore politico di parte e non dovrebbe mai essere connotata né con il colore delle maggioranze di governo né con quello di nessuna delle minoranze del Paese. Essa, inoltre, non assume nemmeno mai i toni cromatici di chi la governa (direttori di dipartimento, presidi di facoltà, rettori) che, bianchi o neri, terroni o nordici, cristiani o induisti, economisti o letterati, non hanno e non avranno mai alcuna possibilità, in un contesto democratico, di condizionare la didattica e la ricerca dei professori e dei ricercatori che operano nell'unico regime che le università di un paese libero e moderno possono conoscere, quello dell'autonomia intellettuale. Ovviamente, ciò responsabilizza ancor di più l'istituzione universitaria, che, nella sua autonomia costituzionale, deve sempre puntare ai più alti obiettivi di qualità ed efficienza con riferimento al compito che le è demandato di innovare e diffondere i saperi. E responsabilizza chi ne presiede le strutture, che ha
anche il dovere di parlare alla gente per comunicare il reale stato di salute dell'università e correggere disfunzioni o eventuali informazioni errate al riguardo. Di norma questa comunicazione viene fatta nei momenti celebrativi di rito, quali ad esempio la giornata inaugurale dell'anno accademico, e non a comando, come sembra invece essere richiesto dall'attuale società della comunicazione, a seguito di pressante sollecitazione da parte degli organi di stampa. Ebbene, pur non condividendo, ci adeguiamo. Dopo questa doverosa premessa torno, quindi, al “disastro ingegneria” e, prendendo spunto esclusivamente da informazioni riscontrabili, dimostro che esso è falso, o meglio inesistente. •••••• La facoltà di ingegneria, infatti, pur non tenendo conto, per fugare ogni sospetto di benevola acquiescenza, delle positive considerazioni del Nucleo di Valutazione dell'Università della Basilicata, registra “numeri” positivi con riferimento alle rilevazioni del consorzio indipendente Alma Laurea (che raccoglie indicazioni da tutti i laureati delle numerose università che vi aderiscono) e a gran parte degli elementi di valutazione utilizzati dal Ministero dell'Università (Miur) per distribuire su basi meritocratiche le quote di riequilibrio tra gli atenei pubblici. In particolare, le rilevazioni Alma Laurea 2007 (ultime pubblicate) indicano che tra i primi sei corsi di laurea per gradimento dei laureati dell'Università della Basilicata, quattro sono della facoltà di ingegneria e che di questi, i primi due sono stati ben apprezzati, rispettivamente, dal 100% e dal 96% dei laureati e molto graditi da oltre il 60% di essi e che anche gli altri due sono risultati graditi a oltre il 78% dei laureati. D'altra parte, questo elevato indice di gradimento fa il paio con l'alto livello occupazionale dei laureati in ingegneria del nostro ateneo che, con riferimento alla stessa fonte statistica, risulta essere già dell'80% a un anno dal completamento degli studi. Per inciso, pur in presenza delle evidenti disomogeneità geografiche del nostro paese, il dato è in linea con quanto avviene in molte regioni economicamente più avanzate. •••••• Se questi risultati sono riconducibili anche alla qualità della ricerca scientifica svolta, grazie alla quale sono state prodotte negli anni tra il 2003 e il 2007, oltre a numerosissime comunicazioni a convegni nazionali e internazionali, a pubblicazioni su riviste tecniche italiane, ad alcuni libri e a qualche brevetto, ben 368 pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali, numero che restituisce una media annua superiore a un lavoro scientifico di alto pregio per ricercatore/professore strutturato, media che sta
anche a indicare che nella nostra facoltà operano gruppi di oggettiva eccellenza scientifica. Cosa tra l'altro confermata dalle valutazioni del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (Civr), organismo di nomina governativa, composto da sette membri di comprovata ed elevata esperienza e competenza, operante presso il Miur, che ha collocato, al termine di una recente meticolosa indagine sulla produttività scientifica delle università italiane, l'Università della Basilicata in posizione di assoluto prestigio, anche con particolare riferimento alle aree scientifiche operanti nella facoltà di ingegneria (v. es., scienze fisiche, ingegneria civile e architettura, ingegneria industriale). La facoltà di ingegneria mostra buone “performance” anche con riferimento ad altri parametri utilizzati dal Miur per la valutazione e la programmazione del sistema universitario (vedi legge 230/2005 e successivi decreti attuativi). Tra questi, spiccano la percentuale di professori e ricercatori attivamente impegnati nei Prin (Progetti di ricerca di interesse nazionale assegnati dal Miur al termine di un processo di valutazione anonimo), la capacità di attrazione di finanziamenti per la ricerca, la capacità di attrazione dei dottorati di ricerca, la proporzione di risorse destinate all'assunzione di professori precedentemente in servizio presso altre sedi (mobilità in ingresso), la proporzione di risorse destinate all'assunzione di nuovi ricercatori. Proprio su quest'ultimo punto vale la pena soffermarsi per porre in evidenza quanto molti degli slogan utilizzati per sostenere l'attacco frontale scatenato oggi contro l'università pubblica (es. proliferazione dei corsi di studio, proliferazione delle cattedre eccetera) non rappresentino realtà locali impegnate in tutt'altra direzione. Per quanto riguarda la nostra facoltà di ingegneria, ad esempio, viene offerto oggi lo stesso numero di corsi di studio su base quinquennale che veniva offerto nel 1993 (anno del conferimento dell'autonomia alle sedi universitarie) e, per quanto riguarda il reclutamento di nuova docenza, nei sei anni della mia presidenza, non è stato espletato alcun concorso per professore ordinario, a fronte di un solo concorso per professore associato e di ben 21 concorsi per nuovi posti di ricercatore universitario (alcuni dei quali in via di espletamento), avendo con ciò privilegiato l'incremento del numero di addetti, in assoluto contrasto con gli slogan mediatici di cui sopra. Se si tiene conto, poi, che la gran parte di questi nuovi ricercatori sono lucani, ne discende un ulteriore elemento di soddisfazione per la collettività locale. Sembra fin troppo evidente, quindi, che non solo il “disastro” non esiste, ma che la facoltà di ingegneria dell'Università della Basilicata possa e debba godere di piena fiducia da parte dei cittadini,
prima di Reggio Calabria. Per proseguire con altri problemi: il “blocco esami” che crea disagi agli studenti, strane modalità di svolgimento degli stessi esami, l’assenza di testi o dispense alle lezioni, addirittura la precaria dizione di alcuni docenti. Una serie di ostacoli - e il «degrado della didattica» - che danneggiano gli studenti meritevoli. Su tutto controbatte il preside della facoltà, Mauro Fiorentino, che ha scritto una lunga risposta a Savino. Eccola.
lucani e non. Con ciò non ci sottraiamo certo alla discussione diretta circa gli specifici elementi di critica utilizzati nel citato articolo, che ringrazio per essere stati posti, non per gli obiettivi discreditanti cercati, che come dimostrato non hanno motivo di esistere, ma perché offrono l'opportunità di discutere su alcuni elementi di sistema e sul valore specifico degli studi in ingegneria. •••••• Veniamo al punto. In estrema sintesi: si accusa l'Università della Basilicata di portare gli studenti alla laurea con notevole ritardo sul tempo programmato e si ipotizza (perché?) che questo sia ancor più vero per la facoltà di ingegneria; si accusa detta facoltà di avere un calendario degli esami estremamente rigido, che offre poche opportunità agli studenti per poter rispettare le scadenze programmate; ciò anche in confronto con quanto operato da altre università. Dico subito, per quanto riguarda il secondo punto, che il calendario degli esami viene annualmente deliberato dal consiglio di facoltà in contraddittorio con i rappresentanti eletti degli studenti (7 nell'attuale composizione del consiglio) e che l'attuale organizzazione didattica è stata sempre condivisa dagli studenti, che non hanno mai rappresentato, in alcuna forma, alcun dissenso al riguardo. D'altra parte, qualunque scelta si facesse in tal senso andrebbe sempre confronta-
Abbiamo lo stesso numero di corsi che c’erano nel 1993
ta con i risultati che, come visto, non possono ritenersi negativi. E’ costume, comunque, della facoltà di ingegneria, tenere in alta considerazione ogni critica mossa o suggerimento proposto e pertanto, in un quadro di costante attenzione all'autovalutazione dei processi interni, dedicheremo alla questione un'attenzione particolare quando essa sarà riesaminata, in via ordinaria, nella fase di programmazione del prossimo anno accademico. Cosa di tutt'altro respiro è il problema del ritardo con cui ci si laurea rispetto ai tempi minimi previsti. Esso, infatti, rappresenta un problema cronico dell'università italiana, che si caratterizzò anche come uno dei temi centrali che condussero alla riforma del 1999. Purtroppo, però, a fronte delle speranze del legislatore, la trasformazione dei vecchi corsi di laurea quadriennali o quinquennali in due cicli di studio differenziati, triennali e biennali (in gergo 3+2), non ha invertito, almeno nelle prime fasi di attuazione della riforma, la tendenza precedente. Questo insuccesso è attribuibile, tra gli altri, a due elementi principali, uno esterno all'università e l'altro interno. Il primo è connesso con la mancanza di fiducia e di piena conoscenza, sia da parte degli studenti che da parte del mondo economico e delle professioni, del valore concreto del titolo di laurea triennale. Ciò ha
indotto gli studenti a iscriversi in massa ai corsi di laurea specialistica (il +2) dopo aver conferito il titolo di laurea (il 3), con perdite di tempo aggiuntive nelle fasi di transizione, subite in particolare da parte di coloro che avevano già chiuso in ritardo il primo ciclo di studi. Il secondo elemento di criticità, invece, è riconducibile al fatto che, anche sotto la spinta della legge di riforma del '99, le università avevano generalmente progettato percorsi professionalizzanti fin dal primo livello triennale, moltiplicando a dismisura, a tal fine, gli insegnamenti e il numero di esami. •••••• Per entrambi questi elementi si registrano, però, alcuni segnali di speranza, i cui effetti potrebbero diventare evidenti nel prossimo futuro. Per quanto riguarda il primo, infatti, fonti varie, ministeriali e non, sembrano indicare un'inversione di tendenza, nel senso che aumenta significativamente il numero di laureati di primo livello che cerca lavoro e si riduce, conseguentemente, il numero di coloro, i più meritevoli e motivati, che proseguono gli studi per conferire la laurea specialistica. Per il secondo, invece, i correttivi apportati alla riforma del '99, prima con la legge
Venerdì 5 dicembre 2008
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FUORICORSO/1
FUORICORSO/2
LAVORO
CATTEDRE
«Un problema cronico dell’università italiana»
«Ma la nostra facoltà ha una media buona»
«Viene occupato l’80 per cento entro un anno dalla laurea»
«In sei anni banditi concorsi per ventuno ricercatori»
270/2004 (Moratti) e poi con i successivi decreti Mussi, hanno imposto una drastica riduzione del numero degli esami e una decisa riduzione dei percorsi professionalizzanti all'interno dei corsi di laurea, con la quasi certezza che ciò comporterà una semplificazione nelle carriere degli studenti. Con riferimento, però, all'articolo sul “disastro unibas”, sorprende la mancata verifica dell'affidabilità della fonte di informazione, sia da parte dell'estensore dell'articolo che da parte degli organi di redazione. Infatti, con riguardo all'incidenza del numero di studenti in ritardo (fuori corso) sul totale degli studenti iscritti, sia i dati ufficiali del nostro ateneo (sistema Giss/Unibas) che quelli della banca dati Miur (in linea e accessibile a tutti) dimostrano che l'ateneo lucano e, in particolare, la facoltà di ingegneria non sfigurano nello scenario nazionale. Anzi! •••••• Vediamo i dati. Fonte Miur, rilevazione consolidata a.a. 2007/2008: il rapporto tra studenti regolari iscritti (studente iscritto al sistema da un nu-
mero di anni inferiore o uguale alla durata legale del corso di riferimento) e studenti complessivamente iscritti è, per la facoltà di ingegneria dell'Università della Basilicata, assolutamente positivo nel confronto con le altre facoltà di ingegneria italiane. Detto rapporto, infatti, è pari al 48% ed è in linea con la media nazionale del 47% e, in particolare, superiore alla percentuale riscontrata da 20 facoltà, tra le quali figurano, tra le altre, i Politecnici di Milano e di Torino e le università di Bologna, Pisa e Napoli, che pur continuano ad attrarre studenti lucani. E’ interessante notare che, in senso assoluto, il dato è persino migliore di quello che sembra, in quanto tra gli studenti complessivamente iscritti figurano, oltre a quelli dei corsi di laurea specialistica biennali (non conteggiati invece al numeratore del rapporto), anche quelli che rappresentano la coda dei vecchi corsi a ciclo unico soppressi dal 2000/2001. Tornando al confronto nazionale, inoltre, è da rimarcare che solo 16 facoltà di ingegneria fanno rilevare una percentuale di fuori corso minore della nostra.
Per inciso, la facoltà di ingegneria con il migliore rapporto studenti regolari su studenti totali è quella di Catania, che fa registrare il 66%, e la peggiore è Cagliari (32%), mentre solo 10 facoltà hanno rapporti maggiori del 50%. Per completezza, aggiungiamo che non abbiamo considerato nei nostri raffronti le università telematiche e tre sedi con meno di 250 studenti iscritti. Nel confronto interno all'università della Basilicata, inoltre, la stessa fonte Miur fa rilevare che la facoltà di ingegneria presenta, tra le quattro facoltà storiche dell'ateneo, il più basso numero di fuori corso, e che altre due di queste hanno valori non significativamente diversi dai suoi. •••••• Mi accorgo di aver preso già troppo spazio e tralascio alcuni aspetti specifici degli studi in ingegneria che pur sarebbe interessante affrontare. Tra questi mi piace menzionare, tra gli altri, il valore della proverbiale difficoltà di detti studi, l'obbligo di legge di attribuire debiti formativi agli immatricolati che mostrano lacune alle prove
di accesso e il fatto che con la riforma sia quasi raddoppiato il numero degli immatricolati alle nostre facoltà. Ma più in particolare mi preme evidenziare il dato che emerge dalle analisi del Centro Interuniversitario per l'Accesso alle Scuole di Ingegneria e Architettura (Cisia, www.cisiaonline.it), che in questo momento mi onoro di coordinare su mandato delle Conferenze dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria e delle Facoltà di Architettura, che mette in evidenza, da un lato, l'estrema eterogeneità geografica della preparazione in ingresso degli studenti, a tutto svantaggio delle università meridionali e, dall'altro, la tendenza degli studenti lucani più preparati ad andare a studiare fuori regione. Onestamente però, e dispiace dirlo, ciò che più emerge da questa riflessione alla quale sono stato spinto dalle critiche precipitosamente mosse, è che il netto contrasto tra i dati reali e quelli riportati nell'articolo sul “disastro ingegneria” getta sconforto e che, ancor di più, lascia sgomenti la semplicità con cui si sollevano accuse gravi sulla base di
informazioni lacunose e non controllate, nonché palesemente false. Sembra evidente che questi atti si configurino come vere e proprie aggressioni e forse sfiorino, non me ne intendo, la diffamazione. Mi sento anche di dire che, visto il valore pubblico dell'istituzione attaccata, essi richiamano tutti a una maggiore vigilanza, necessaria per contrastare ogni azione strumentale che, alla scala nazionale e locale, rischia oggi di trascinare l'università al fondo del vortice di una competizione politica degradata. Vorrei chiudere evidenziando che esistono ben altri aspetti che meriterebbero di essere affrontati in un dibattito veramente costruttivo sul futuro e sul significato stesso dell'università in Basilicata. In particolare oggi, allorché l'azione politica del governo nazionale in carica potrebbe condurre a una profonda trasformazione del sistema universitario, con un consistente trasferimento di responsabilità e di azio-
ni di sostegno dallo Stato ad altre realtà pubbliche e private. Non sono certo che l'azione del governo avrà successo, né onestamente me lo auguro viste le croniche distorsioni con le quali si realizzano in Italia i processi di pseudo-privatizzazione, ma certo sarebbe grave farsi trovare impreparati e soccombere così a un disegno riduzionista architettato da lobby che sono molto più forti in altre parti del Paese. Perciò mi aspetto che la politica sana, che sono convinto esista in questa regione che ha saputo anche legiferare a sostegno della sua università, trovi i modi per aderire a una riflessione concreta, serena e tempestiva sul futuro della Basilicata con l'Università della Basilicata. * Segretario della giunta della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria Italiane
22 24 Ore in Basilicata L’azienda presenta lo stabilimento di Melfi come punta di diamante Venerdì 5 dicembre 2008
Mobilità La denuncia di Cgil, Cisl e Uil
«L’incapacità di spesa mette a rischio E dal 2009 in arrivo un nuovo prodotto risorse già assegnate»
Barilla, il buono lucano
MELFI - Dal 1986 nello stabilimento della Barilla di San Nicola di Melfi trovano occupazione ben 386 dipendenti. A questi si aggiungono periodicamente una cinquantina di unità lavorative con contratto a termine che stagionalmente partecipano alla realizzazione di tre prodotti principali: fette, pane e biscotti. Nello stabilimento lucano si producono inoltre le merendine, da sempre garanzia di qualità e professionalità per milioni di famiglie italiane. Ammonta a quattro miliardi di euro il fatturato dell’azienda leader nei prodotti da forno. Un quarto dell’intero fatturato è prodotto dalla pasta tra le più famose al mondo. Duecento milioni di euro rappresentano il fatturato che invece garantisce lo stabilimento lucano per il gruppo Barilla, giunto in Basilicata ormai 22 anni fa con il marchio Forneria meridionale poi trasformatosi in Forneria lucana nel 1992, fino al marchio dell’azienda emiliana che arriva nel novembre del 2004. Nella realtà industriale alimentare della zona industriale di San Nicola di Melfi si registra un tasso di assenteismo tra i più bassi in assoluto. La percentuale non supera il 4% dei dipendenti. Mai un giorno di cassa integrazione, mai una causa di servizio, sono ottimi i rapporti tra dirigenti e forza lavoro. «Parlerei piuttosto di capitale umano – spiega il direttore di stabilimento,
Due momenti della lavorazione delle merendine (f: Zenti)
Gennaro Esposito – dal momento che questi ragazzi rappresentano per noi una risorsa. Siamo la testimonianza che in Basilicata si possono realizzare
prodotti di eccellenza. Lo stabilimento di Melfi è una punta di diamante nell’intero complesso produttivo della Barilla. Anche in momenti di crisi congiuntu-
rale, come quello che attraversiamo, siamo in grado di salvaguardare l’occupazione». Una realtà modello finita anche sui libri di economisti e studiosi del mondo del lavoro famosi che, come nel caso dello psicologo Luca Amovilli scrive di «uno stabilimento dove l’incremento dei volumi produttivi, dell’efficienza, del rendimento la buona soddisfazione lavorativa il raggiungimento della condizione di polivalenza per la maggioranza delle maestranze rende la Barilla di Melfi un modello per lo sviluppo delle realtà industriali del settore». Tutte notizie pubblicate sul libro di studi e ricerche, “Gruppi” edito da Franco Angeli. «Il basso indice di assenteismo che registriamo – conclude il dirigente, Esposito - è la dimostrazione del senso di appartenenza dei nostri dipendenti. Questa è la parte che ci inorgoglisce di più. I successi arrivano mettendo al centro della nostra attenzione e i consumatori e la nostra gente che lavora in Barilla divenendo parte integrante di un processo di produzione, un percorso di produzione». Nella seconda metà del 2009 da Melfi partirà il lancio di un nuovo prodotto da forno. Probabilmente si tratterà dell’ennesimo successo di Barilla in Italia e nel mondo. Se così fosse non si escludono eventuali nuove opportunità occupazionali. In un periodo di grave crisi, sarebbe davvero una grande notizia. Vittorio Laviano
POTENZA - Dieci milioni di euro non ancora utilizzati e che rischiano di tornare al mittente per «incapacità di spesa». La denuncia arriva direttamente da Cgil, Cisl e Uil che, in una nota congiunta, chiedono un incontro urgente alla Regione e al presidente del Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro, in merito alla mobilità in deroga - legge 244/07, articolo 2, comma 521. I sindacati denunciano il fatto che «allo stato attuale insistono risorse già assegnate alla Basilicata per l’anno 2008 e non ancora utilizzate per circa 10 milioni di euro, con evidente rischio di restituzione al Ministero del Lavoro». La triade sottolinea che il Governo il 28 novembre scorso ha approvato il decreto legge n. 185 sulle misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale, che ha stabilito che le risorse finanziarie destinate agli ammortizzatori sociali in deroga alla vigente normativa, possono essere utilizzate con riferimento ai lavoratori subordinati a tempo indeterminato e determinato, agli apprendisti e ai lavoratori somministrati. I sindacati sottolineano ancora che sono tanti «i lavoratori lucani licenziati da imprese industriali ed artigiane, dei servizi e di altre attività, quali per esempio tutta la manuten-
Il segretario Uil, Vaccaro
zione e la gestione dei servizi nelle aziende che hanno ridotto e/o cessato l’attività produttiva, e che non hanno potuto confermare e/o trasformare i contratti di lavoro in essere». La triade sottolinea ancora che sono anche numerosi «i lavoratori lucani iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge 236/93, senza il diritto a beneficiare della relativa indennità di mobilità». In virtù di questa situazione Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente alle istituzioni, alla presenza anche delle associazioni imprenditoriali, «al fine di individuare congiuntamente una platea di lavoratori che potrebbero beneficiare degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2008, data la considerevole consistenza finanziaria a disposizione».
E la Cisl boccia Oggi i sindacati informeranno i lavoratori delle ragioni dello sciopero del 12 dicembre Crisi, Legacoop la mobilitazione invita del pubblico a concertare
Fiom e Cgil in presidio davanti alla Sata
POTENZA - «E’ assurdo chiamare i lavoratori pubblici, come fa la Cgil, ad un altro ingiustificato sciopero il 12 dicembre corrente, a nemmeno un mese di distanza da quello del 14 novembre scorso». Lo afferma, in un comunicato stampa, Giovanni Sarli, segretario regionale Fps Cisl. «A nostro parere, la crisi economica senza precedenti, che investe i lavoratori del settore privato per la chiusura delle loro aziende, impone al sindacato del pubblico impiego di essere più responsabile. Consapevoli di ciò, la Cisl Funzione Pubblica e la Uil del Pubblico Impiego hanno firmato il rinnovo del biennio 2008/2009, con incrementi medi di 78 euro mensili da gennaio 2009, anche se non pienamente soddisfacenti, dimostrando, però, di essere vicini alle angosce che vivono centinaia di migliaia di famiglie di lavoratori in Italia. Tutti sappiamo, infatti, che il 2009 sarà un anno orribile, e la stessa Basilicata, forse più di altre, pagherà un conto altissimo alla crisi economica. Conforta che tantissime lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego della Basilicata condividono le scelte della Cisl e della Uil, e cioè la necessità di tener conto della gravissima crisi economica già in atto, e sono pronti a rinunciare a qualcosa, in questo momento, in segno di solidarietà verso i lavoratori delle numerose aziende lucane in crisi. Preoccupa, di contro, la profonda frattura tra i sindacati confederali del pubblico impiego».
MELFI - E’ in programma oggi, davanti ai cancelli di entrata della Fiat Sata e dell’indotto di San Nicola di Melfi, un presidio della Cgil e della Fiom Basilicata per informare i lavoratori delle ragioni dello sciopero generale di 8 ore organizzato per il 12 dicembre su base provinciale. «La preparazione dello sciopero a sostegno della piattaforma - si legge in una nota del sindacato - definita come un vero e proprio piano anticrisi si incardina in 6 punti essenziali: 1. Sostegno all’occupazione; 2. Sostegno al reddito; 3. Sostegno agli investimenti e politica industriale; 4. Investimenti pubblici; 5. Welfare e rafforzamento della coesione sociale; 6. Immigrazione. Dare priorità all’occupazione, al sostegno ai redditi da lavoro e da pensio-
Lo stabilimento della Sata a Melfi
ne e agli investimenti di qualità: questo è il cuore della strategia proposta dalla Cgil che punta a dare una risposta alla gravità dei problemi dell’oggi, mentre costruisce un progetto per il
futuro. Per la Cgil bisogna impedire che i costi della crisi vengano pagati dai lavoratori, dai pensionati, dai precari e, in generale, dalle famiglie a reddito medio e basso». La Cgil esprime «il suo deciso no al piano anticrisi varato dal governo che contiene misure inefficaci ed inefficienti. È tempo di invertire l’attuale iniqua redistribuzione della ricchezza. Il piano di destabilizzazione organizzato dal governo e volto a distruggere l’insieme dei diritti conquistati con anni di lotte e di lavoro sindacale duro, deve essere fronteggiato con una azione forte e propulsiva che ponga le basi per una definizione concertata delle politiche di sviluppo dei territori e del paese».
Nardiello (Pdci) e Delicio (Uil) plaudono al rifinanziamento di “Generazioni verso il lavoro” POTENZA - La notizia del rifinanziamento di circa 22 milioni di euro del progetto “Generazioni verso il lavoro” non ha lasciato indifferente il fronte politico e sindacale. Per Giacomo Nardiello (Pdci), «finalmente ci sono due buone notizie: altri 22 milioni di euro per rifinanziare la Misura “Generazioni verso il lavoro” e consentire l’assunzione a tempo indeterminato, complessivamente, di circa duemila disoccupati e un fondo di 29 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga. La crisi si può affrontare o quanto meno si possono ridurre gli effetti de-
vastanti che da mesi si abbattono sui lavoratori lucani. I due provvedimenti, di cui ha dato notizia l'assessore Autilio e il Comitato Istituzionale per le Politiche del Lavoro, sono di forte impatto sociale perché rimettono al centro dell’impegno della giunta e dei partiti del centro sinistra i problemi veri che sono oggi prioritariamente il lavoro che non c'è e il dramma di chi l’ha perso ed ha diritto all’indennità. Quanto alla corresponsione della cigs e della mobilità, la Regione dimostra una sensibilità sociale proprio nella fase di più acuta crisi industriale con ben 125 aziende
ammesse alle procedure degli ammortizzatori sociali e mentre il Governo non è in grado di assicurare per tutto il 2009 stanziamenti adeguati a far fronte ai nuovi cassaintegrati previsti purtroppo nel nuovo anno. È di queste questioni – ha concluso Nardiello – che vogliamo occuparci e non certo di formule di politichese». A Nardiello fa eco il segretario generale regionale della Basilicata della Uil, Michele Delicio, «L'accordo quadro sulla mobilità in deroga, siglato nei giorni scorsi al Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione tra sindacati, Confindustria ed Api e il
rifinanziamento per altri 22 milioni di euro dell’Avviso pubblico “Generazioni verso il lavoro” finalizzato all’assunzione, in totale, di circa duemila persone, sono due segnali, sia pure parziali, che il “cambio di passo” nelle politiche regionali del lavoro è possibile». Per Delicio «l'intesa raggiunta sugli ammortizzatori sociali è un primo passo importante al quale ne devono far seguito altri. Anche l’annuncio dell’assessore Autilio, ad accrescere la platea di aziende disponibili, attraverso contributi per i primi tre anni, a nuove assunzioni, va salutato con favore».
POLICORO - «Siamo in presenza di una crisi violenta e difficile che sta investendo imprese e famiglie, di fronte alla quale risultano sicuramente insufficienti ed inadeguati gli strumenti che il Governo nazionale sta cercando di mettere in atto. Gli effetti della crisi generale stanno ormai coinvolgendo globalmente anche il sistema produttivo regionale». E’ quanto emerge da una nota di Legacoop Basilicata riunitasi a Policoro. «Stiamo assistendo nella nostra regione –si legge - alla smobilitazione di grandi gruppi industriali che avevano investito su questo territorio e che oggi stanno abbandonando la nostra regione lasciando in una situazione disarmante tanti lavoratori. A tale quadro si aggiunge la sottrazione da parte del Governo nazionale di 10 miliardi dalle risorse non ancora utilizzate per il Mezzogiorno, oltre ad un utilizzo non propriamente efficace dei fondi già spesi: su questo punto si invita la classe dirigente del Mezzogiorno ad una concertazione più attenta e ad una programmazione più lungimirante delle risorse a disposizione. In un contesto così drammatico e di grande disagio, il sistema cooperativo lucano continua a presidiare il territorio mantenendo il suo impegno sociale. Ad aggravare un quadro generale già complicato – sostiene Legacoop - si inserisce anche la crisi politica apertasi alla Regione Basilicata - La ricomposizione del quadro regionale è quanto mai opportuna».
24 Ore in Basilicata Appello e interrogazione sul bando per il canile dell’Alta Val d’Agri
Venerdì 5 dicembre 2008
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Un’asta a 4 zampe Animalisti e 2 senatori: 420 cani a rischio di ROCCO PEZZANO «...e tre. Il signore lì in fondo si è aggiudicato questa splendida collezione di venti fra bulldog e volpini. Il lotto che segue invece è un mix assortito di bastardini, accalappiati poche ore fa, che offriamo a un prezzo davvero eccezionale...». Se davvero si trattasse di “420 cani all’asta”, così come da appello di animalisti, la scena sarebbe pressappoco questa. Ma la provocazione di alcuni cittadini su quello che accade in Val d’Agri - rilanciata da due senatori - vale appunto come provocazione. L’asta - ovvero la gara pubblica - riguarda non i cani in sé ma il servizio di accalappiamento e ricovero di 420 cani, 160 da tenere nel nuovo canile di Viggiano e gli altri nelle strutture di chi vincerà l’appalto. Il timore che questi cani vadano incontro a un destino non allegro è contenuta nell’appello firmato da “un gruppo di animalisti” e pubblicato su internet (nel sito del Comitato No Oil) che dice: «Tutti insieme dobbiamo evitare che nella logica del massimo risparmio, evidente nel bando, i nostri cani siano affidati a chi offrirà il prezzo più basso! Un “no” deciso alla deportazione di animali indifesi fuori Regione, eventualmente randagi persino in territori europei, in qualche megacanile lager, accessibile perché a prezzi irrisori! Un “sì” alla vita! Salviamoli dall’ennesimo probabile ultimo abbandono!». La vicenda è stata oggetto dell’interrogazione che i senatori Donatella Poretti (40 anni, radicale eletta nelle liste del Pd, nata in Puglia ma residente a Firenze) e Marco Perduca (41 anni, fiorentino, del Pd) hanno rivolto al ministro del Lavoro, salute e politiche sociali Maurizio Sacconi. «Molti Comuni della regione Basilicata - dicono secondo la legge regionale, hanno stretto convenzioni con strutture private, laddove sprovvisti di canili. Numerosi, fra cui il Comune di Tramutola, hanno affidato in custodia al Canile Privato Eco di Potenza cani, entrati in tale struttura sin dal 1996». «Nel corso degli anni, però - continuano Perduca e Poretti - allo scadere delle convenzioni, i vari Comuni hanno indetto bandi di gara, ponendo a base d’asta importi irrisori, che non possono assolutamente assicurare, le benché minime condizioni di benessere agli animali. Infatti il primo gennaio 2006 il Comune di Tramutola, che aveva “messo all’asta” 66 cani ospitati nel canile Eco di Potenza, provvide al loro trasferimento presso il canile “Cicerale”, situato nella regione Campania, che aveva avanzato un’offerta per 1,15 euro per ogni cane. Il servizio veterinario ha avallato questa operazione. Dal primo gennaio 2006 a oggi sono stati trasferiti al Canile Cicerale (Cilento-Salerno) circa 100 cani, prelevati dal territorio del Comune di Tramutola, oltre ai già citati 66 cani ospitati nel Canile Eco di Potenza». L’interrogazione dei due senatori del Pd prosegue con la storia dei cani di Tramutola. «Il 14 novembre scorso -
si legge - il Comune di Tramutola ha indetto un nuovo bando per 35 cani; il canile di Cicerale è da tempo al centro di polemiche e contestazioni a causa dell’alto tasso di mortalità degli animali “ospitati”. Solo per quanto riguarda l’anno 2006, pare che sono entrati 2.756 cani, usciti morti 2.611 cani e sono stati affidati 124 cani». Si tratta di informazioni che non è stato possibile verificare. Fra i siti internet si trovano varie accuse al canile di Cicerale e c’è anche il testo di un’altra interrogazione parlamentare del 19 novembre scorso (di esponenti sia del Pdl che del Pd) nel quale si conferma il dato dei 2.611 decessi e si chiede al governo di intervenire al più presto. Prosegue il testo di Perduca e Poretti: «Sempre in base alla logica del massimo risparmio, del tutto aliena dalla finalità di benessere degli animali, così come stabilita nello spirito e nella norma della legge 281/91 “Norme per la tutela degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo”, la Comunità Montana Alto Agri, con gara da espletare il prossimo 19 dicembre ha “messo all’asta” 420 cani ospitati ormai da dieci anni nel canile privato della Società Eco e da circa cinque anni nel canile di Mp Pippo di Paterno. Entrambi i canili, continuamente sottoposti a soddisfacenti controlli dei carabinieri - Nas, hanno da sempre assicurato il benessere animale e sono, ovviamente, in possesso di tutti i requisiti di legge». Il commento dei due senatori: «E’ inaccettabile, e contrario alle finalità della legge 281/91, che cani ospitati in canile da anni, amati, curati affettuosamente, recuperati con tanti sacrifici nonostante le quotidiane difficoltà economiche, e che hanno ritrovato il loro equilibrio, debbano essere trattati come dei rifiuti, di cui sbarazzarsi fuori regione, senza alcuna preoccupazione per il loro benessere psico-fisico. Il trasferimento traumatico di questi animali in una struttura tanto contestata come quella del canile Cicerale, di enormi dimensioni, per le conseguenze sugli animali può davvero configurare ipotesi di maltrattamento». Poretti e Perduca chiedono al ministro se non intenda adottare provvedimenti tempestivi, «sia per quanto riguarda - si legge - l’alto tasso di mortalità e le condizioni in cui versano gli animali del canile di Cicerale, sia per evitare il trasferimento forzoso degli animali posti all’asta dagli enti della Basilicata». «Io sono un pubblico ufficiale e devo rispettare le leggi. Se prevedono che si faccia un bando di gara europeo, e che il criterio sia il massimo ribasso, devo rispettarle»: Luigi Marotta, dirigente dell’area amministrativa della Comunità montana Alto Agri e responsabile del bando, non accetta la critica di insensibilità nei confronti dei cani. «La legge regionale della Basilicata - spiega - non pone limiti di distanza allo spostamento dei cani, come invece fa ad esempio la Regione Emilia Romagna». Il canile di Viggiano, nuovo di zecca, è stato costruito per servire i centri
dell’area. A richiedere il bando i comuni di Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sarconi, Spinoso e Viggiano. «L'appalto ha per oggetto - è scritto - l’affidamento del servizio associato di recupero, ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi per un numero presunto di 420 unita, di cui 160 da ricoverare presso il canile comprensoriale ubicato in Viggiano località Capuzzolo e le unità eccedenti presso strutture idonee indicate dall'appaltatore».
L'importo posto a base d'asta è di 786.000 euro. La convenzione di 36 mesi prorogabile per altri 36. «Ho calcolato una media - specifica Marotta - di ciò che pagano i Comuni». L'importo a base d'asta è di un euro e 60 centesimi al giorno per ogni cane che rimarrà a Viggiano e di un euro e 80 per quelli da alloggiare presso canili abilitati proposti dall’offerente. Il prezzo comprenderà recupero, ricovero, mantenimento, custodia e smaltimento delle carcasse. Sul pericolo che i cani finiscano in canili che, chiedendo poco, li facciano soffrire, Marotta dichiara: «Io non posso giudicare gli al-
Randagi
tri in base alla regione d’appartenenza: siccome uno è della Campania o di un’altra regione dovrei escluderlo perché magari non rispetta la legge? Scherziamo? A parte che è una gara europea e può vincerla teoricamente anche una ditta di un altro Paese». E sul massimo ribasso: «Ma perché, le gare d’appalto per le
mense universitarie oppure ospedaliere o magari del Senato con quale criterio si fanno?». La gara scade il 18 dicembre prossimo, le buste si apriranno il giorno dopo. Ignaro di tutti questi ragionamenti, qualcuno sta sgranocchiando placidamente un osso. r.pezzano@luedi.it
24 24 Ore in Basilicata A Potenza il vertice tra organizzazioni professionali e cooperative per discutere di filiera agro-alimentare VenerdĂŹ 5 dicembre 2008
L’agricoltura unisce le forze Al centro la programmazione integrata degli investimenti POTENZA - Viene data per imminente l'apertura dei bandi per i fondi europei del Programma di sviluppo rurale 2007-2013: ancora un posto in prima classe, ma questa volta forse è davvero l'ultimo treno, per lo sviluppo dell'industria lucana dell'agroalimentare. Di fatto le esigenze delle aree sottosviluppate dell'Europa a 25 incombono, e inevitabilmente finiranno per sottrarre in futuro le risorse destinate anche alla nostra regione. Dunque opportunitĂ , ma senza possibilitĂ di errori. Ieri mattina nella sede di Potenza della Confederazione Italiana Agricoltori si è svolto un vertice tra i responsabili di molte delle principali sigle di agricoltori, cooperative, artigiani e commercianti. Un incontro trasversale tra soggetti tradizionalmente divisi, a causa di steccati eretti a difesa degli interessi della singola corporazione, e poi delle appartenenze ad aree politiche contrapposte. Per le cooperative, ad esempio, c'erano i bianchi della Confcooperative, l'Unione delle cooperative, e infine i rossi della Lega, sempre “delle cooperativeâ€? s'intende. Poi c'era la Confesercenti, la Confcommercio, la Confartigianato, e la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Infine gli
organizzatori, in rappresentanza degli agricoltori. Al centro l'opzione della regione Basilicata per la cosiddetta “programmazione integrataâ€? degli investimenti, che significa la promozione di filiere di prodotti non necessariamente corte, ma anche medie, senza per questo scomodare la grande distribuzione, che vanno dall'agricoltore al consumatore finale, e passano per tutte le fasi dello stoccaggio, della lavorazione, del confezionamento, della logistica, ma iniziano prima ancora con la ricerca, cioè la selezione delle semenze, delle migliori soluzioni di organizzazione aziendale, che si dice “governanceâ€?, in gergo tecnico, e poi, ovviamente, il reperimento delle risorse economiche. Dato di partenza: il fallimento dell'esperienze passate. E quella specie di “ora o mai piĂšâ€?, di cui si diceva anche prima. ÂŤLa ricreazione è finitaÂť, ha detto iniziando il suo discorso il presidente della Lega Cooperative Basilicata Donato Scavone. ÂŤIl settore agricolo è in recessione da 4 anni, in percentuali quasi a doppia cifra per alcuni settoriÂť. Per il presidente della Confederazione Donato Distefano si tratta di ÂŤmettere insieme i pezzi di un'economia che altrove è un punto di forza dell'intero sistemaÂť. Probabil-
Prodotti tipici in strada con la Coldiretti per combattere il carovita
Il presidente della Cia, Donato Distefano
mente si riferisce al Veneto. LÏ la regione non ha scelto soltanto di opzionare i programmi di filiera per l'erogazione dei fondi a disposizione, ma lo ha stabilito per obbligo. O integrati, o niente. Ma è vero che in Veneto c'è una tradizione di consorzi d'imprese di almeno due generazione, dunque una misura del genere
in parte fotografa, semplicemente, la soluzione esistente. In Basilicata è diverso, e alla fine spunta anche un certo risentimento. La Coldiretti approccia il problema ancora in maniera ideologica, ha detto a un certo punto Scavone. Per conto loro, sembrano oramai rassegnati. Leo Amato
Il Prc punta alla proroga dei tirocini formativi, il Pdl ad un cambio di marcia
Slitta il rendiconto Por 2000 - 2006 Le proposte di Simonetti e Mattia POTENZA - Prorogare i tirocini formativi e attuare le misure previste dalla mozione approvata in consiglio regionale il 18 novembre 2008, è questa la richiesta di Emilia Simonetti (Prc) che in una nota sottolinea: la proroga al 30 giugno 2009, dei termini per la rendicontazione dei Por 2000-2006, consente alla Regione di utilizzare le risorse ancora disponibili a partire dalle questioni del lavoro. In questo quadro, e in attesa della definizione del Piano Triennale per l'Occupazione, del Piano Annuale Formazione Professionale e degli altri interventi connessi alle infrastrutture e all’energia, chiedo al presidente della giunta di adottare tutte le misure per prorogare i tirocini formativi del progetto Sfera e
delle altre attività in scadenza per assicurarsi le risorse umane necessarie a sostenere le attività dei Dipartimenti. Sull’argomento è intervenuto anche Franco Mattia (Fi-Pdl), che in una dichiarazione, ha detto che il differimento al 30 giugno 2009 dei termini per la rendicondazione del Por Basilicata 2000-2006, ottenuto grazie alla mediazione dei ministri del Governo Berlusconi, Tremonti e Scajola, è un motivo in piÚ per ridare pienezza di poteri e funzioni alla giunta regionale, riprendere il lavoro in Consiglio e nelle Commissioni Consiliari permanenti e, soprattutto nei Dipartimenti, utilizzando nel migliore dei modi l'ulteriore periodo che ci è stato concesso dagli
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organismi dell’Unione Europea. Ăˆ evidente che sono necessari alcuni correttivi tenuto conto che un ruolo fortemente decisivo per l'efficacia della spesa e la gestione dei fondi comunitari rivestono la struttura di assistenza tecnica e gli uffici dipartimentali competenti. Di qui il richiamo che è venuto dal Governo Berlusconi, proprio in occasione del rinvio di sei mesi per l’utilizzo del Por 2000-2006, ad un cambio di marcia per la cosiddetta “governanceâ€? dei fondi strutturali attraverso – ha concluso Mattia – il rafforzamento e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione e al tempo stesso la riduzione al ricorso di strutture o professionalitĂ di consulenza ed assistenza esterna agli uffici regionaliÂť.
POTENZA - Un mercato delle bontà enogastronomiche. Qualità , gusto e convenienza: saranno queste le caratteristiche che i consumatori potranno trovare in piazza Mario Pagano, a Potenza, domenica dalle 10 alle 22. Un vero e proprio mercatino natalizio organizzato dalla Coldiretti Basilicata per combattere la crisi e rilanciare i consumi al giusto prezzo. Questa iniziativa – ha detto Rocco Battaglino, presidente Codiretti Basilicata – rientra nella prima rete italiana per l’acquisto diretto dagli agricoltori, dove sarà possibile acquistare a prezzi calmierati, inferiori di almeno il 30%, grazie all’accordo tra Coldiretti e le Associazioni di consumatori rispetto all’indicazione dei prezzi rilevabile dal sito ministeriale Sms-Consumatori. L’iniziativa è anche finalizzata a sollecitare la richiesta avanzata alla città di Potenza di rendere tale esperienza, con cadenze predefinite, per avvicinare i consumatori ai produttori del proprio territorio. L’invito è quello di visitare gli stand per prendere direttamente contatti con gli imprenditori agricoli. L’appuntamento a Matera, invece, è per il prossimo weekend. Sabato 13 e domenica 14 dicembre in piazza San Francesco.
Al via la ripartizione dei fondi regionali
Bando consorzi Fidi Valutate positivamente tre domande POTENZA - Nell'ambito delle misure anticicliche, di contrasto alla crisi economica in atto, preannunciate nei giorni scorsi, il Dipartimento AttivitĂ Produttive della Regione Basilicata ha esaminato le domande pervenute per il “Bando per l'integrazione dei fondi rischi delle cooperative e dei consorzi fidi aventi sede legale e operative nella regione Basilicataâ€?, approvato con d.g.r. numero 1149 del 16 luglio 2008 ed ha valutato positivamente tre dei quattro consorzi Fidi che avevano
Dalle consigliere di paritĂ un appello per tutelare il lavoro femminile MATERA - ÂŤVenti ausiliari del traffico dipendenti precari da 13 anni del Comune di Matera di cui 18 donne, rischiano di perdere il posto di lavoro se l’organo di Governo comunale non ne decide la stabilizzazione e la conseguente assunzione nei tempi fisiologiciÂť. A riferirlo sono la presidente della “Commissione regionale per la ParitĂ e le Pari OpportunitĂ tra uomo e donnaâ€?, Antonietta Botta e le Consigliere di ParitĂ Regionali, Maria Anna Fanelli e Rosalba Di Tolla. ÂŤNella nostra Regione – si legge nel documento - come sappiamo è da sempre alta la forbice delle disparitĂ /opportunitĂ per il lavoro delle donne. Un divario che la crisi economica in atto potrebbe allargare, allontanandoci ulteriormente dal giĂ lontano obiettivo fissato dalla Ue a Lisbona. Il clima che viviamo, in questi giorni non lascia presagire nulla di buono e le donne, anello debole di questa nostra SocietĂ il cui diritto al lavoro è da sempre disatteso, sanno che faticheranno ancora di piĂš per eser-
citarlo, sanno che sarà ancora piÚ difficile accedere, permanere, rientrare nel Mercato del lavoro. Oggi, dunque, piÚ che mai, le politiche per l’occupazione, di lotta alle discriminazioni e di promozione delle Pari opportunità nel Paese, che si colloca dietro la Grecia come percentuale occupazionale e al 171° posto dopo il Burundi, come equità di genere, con le problematiche che queste stesse politiche comportano nell’applicazione degli strumenti istituzionali a disposizione, richiedono uno straordinario impegno collettivo in grado di aprire prospettive, di allargare gli orizzonti, cosÏ come ci viene richiesto dalla Unione europea con direttiva n. 54 del 2006. Le politiche devono avere il carattere della effettività e della efficacia. Sarebbe oltremodo grave se sulla strada dell’aumento dell’occupazione perdessimo pezzi importanti e preziosi di essa. L’auspicio è che si salvaguardino gli attuali posti di lavoro.
presentato la relativadomanda. ÂŤDopo aver accertato la consistenza delle qualitĂ previste dal bando - spiega ancora una nota regionale - (garanzie accordate negli anni 2005, 2006 e 2007, l'ammontare dei crediti al 31 luglio 2007 e il numero di unitĂ locali operative nel territorio regionale), il Dipartimento AttivitĂ Produttive della Regione Basilicata ha ripartito le risorse finanziarie disponibili, pari a oltre due milioni di euro, assegnandole ai Cofidi valutati positivamenteÂť.
Telefono Azzurro “accendeâ€? le piazze lucane POTENZA - La Basilicata “accende l’Azzurroâ€? con 1412 candele. Tante le candele solidali distribuite nella regione il 22 e 23 novembre dall’iniziativa “Accendi l’Azzurroâ€?, che ha coinvolto 1500 piazze italiane con 7000 volontari e che anche quest’anno ha contribuito a sostenere l’attivitĂ delle linee di ascolto che da 21 anni Telefono Azzurro dedica ai bambini. Ogni candela significa contribuire in media a due telefonate di bambini e adolescenti in difficoltĂ , significa offrire a questi bambini la possibilitĂ di parlare con volontari e operatori professionisti capaci di dare loro risposte concrete, aiuti ed interventi. Telefono Azzurro ringrazia quindi tutti coloro che con il loro contributo hanno consentito la riuscita dell’iniziativa, e ricorda che ancora fino a Natale sarĂ possibile richiedere le candele telefonando al numero 800.090.335 o visitando il sito www.azzurro.it.
Potenza Venerdì 5 dicembre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il Viviani e il PalaPergola nell’inchiesta portata avanti da Henry John Woodcock
Chiuse le indagini per lo stadio Gli impianti sportivi non erano a norma per la sicurezza LO stadio Viviani non era conforme alle prescrizioni di sicurezza, ma loro hanno permesso che i tifosi entrassero. Lo stesso è stato fatto con il Palarossellino. E’ per questo che ieri gli agenti della Digos di Potenza hanno notificato al sindaco Vito Santarsiero, 53 anni, al presidente del Potenza sporting club Giuseppe Postiglione, 26 anni, indagato anche nel procedimento “Calcio connection” della procura antimafia, al legale rappresentante della società che ha in concessione il palazzetto dello sport di contrada Rossellino Marcello Sergio Maria Restaino, 48 anni, al presidente della Mach 20 Valentino Blasone, 52 anni, al presidente della Basilia Codra Potenza Niccolò Martellotta, 59 anni, al presidente della Sepim Lorelei Felice Scarano, 50 anni, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. «L’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento» è il reato contestato. Secondo la procura - l’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Henry John Woodcock - «avrebbero aperto al pubblico le strutture senza avere osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela della incolumità pubblica». «E’ un reato che prevede l’arresto», spiegano i tecnici del diritto. Secondo il magistrato Vito Santarsiero (difeso dall'avvocato Tuccino Pace) e Giuseppe Postiglione (difeso dall’avvocato Simone Labonia) «avrebbero aperto al pubblico pagante lo stadio comunale Viviani di Potenza senza aver osservato le prescrizioni imposte dalla competente autorità a tutela della incolumità pubblica». Segue l’elenco delle partite “pericolose”: PotenzaMelfi (17 settembre 2006), Potenza-Andria (1 ottobre 2006), Potenza-Gela (15 ottobre 2006), Potenza-Rende (22 ottobre 2006), PotenzaIgea virtus (5 novembre 2006), Potenza-Val di Sangro (19 novembre 2006), Potenza-Celano (10 dicembre 2006), Potenza-Vibonese (23 dicembre 2006), Potenza-Catanzaro (21 gennaio 2007). Marcello Restaino (difeso dall'avvocato Paolo Galante), Valentino Blasone (difeso dagli avvocati Francesco Andretta e Donatello Cimadomo), Niccolò Martellotta (difeso dall'avvocato Savino Murro) e Felice Scarano (difeso dagli avvocati Gerardo Di Ciommo ed Elisabetta Lioi), invece, sempre secondo Woodcock, avrebbero «nella loro qualità, rispettivamente, il primo di presidente e legale rappresentante della Rossellino 2000, società cooperativa, concessionaria del palazzetto dello sport sito in contrada Rossellino, il secondo di presidente della squadra di basket maschile denominata Mach 20 Potenza, il terzo di presidente della squadra
di basket femminile denominata Basilia Codra Potenza, il quarto di presidente della squadra di pallavolo femminile denominata Sepim Lorelei Potenza, aprivano o comunque tenevano aperto al pubblico pagante il palazzetto dello sport senza aver osservato le prescrizioni imposte dalla competente autorità a tutela della incolumità pubblica. Gli indagati potranno ora chiedere di essere sentiti o produrre memorie. L’amministrazione comunale aveva già inviato alla procura, dopo che nell'aprile del 2007 le strutture finirono sotto sequestro, gli atti che dimostravano interventi eseguiti per oltre 70 mila euro. Per il Comune il Viviani e il Palarossellino erano idonei a svolgere attività agonistica. La commissione per i pubblici spettacoli poi certificò la “piena agibilità” delle strutture. E il gip dissequestrò. Ma l'inchiesta è andata
avanti. E ora gli indagati dovranno difendersi. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
E’ accaduto sulla tratta Polla-Potenza
Fiamme sul pullman Passeggeri in preda al terrore
SONO inviperiti i passeggeri dell’autobus - appartenente al gruppo Sita - che percorreva la tratta Polla - Potenza. Ieri mattina lungo la Basentana solo un grande spavento. E’ stato un vero e proprio viaggio della speranza quello raccontato da un passeggero, il quale dichiara che il bus in questione ha preso fuoco dalla parte posteriore. Nel corso del viaggio, percorso ad una velocità minima - secondo quanto affermato - l’autista regolamente effettua soste lungo le piazzole di servizio per verificare lo stato del veicolo. Molte le lamentele dei passeggeri che quotidianamente usufruiscono del mezzo in questione per recarsi a lavoro nella città potentina. All’allarme di una passeg-
gera seduta nella parte posteriore del mezzo di un principio di incendio, l'autista si ferma e nel contempo i passeggeri scesi velocemente temendo l’esplosione del torpedone vengono prelevati dal bus sostitutivo delle ferrovie dello stato Napoli Taranto giungendo così nella stazione di Potenza inferiore. Dichiarazione totalmente discordante quella pervenuta dall’azienda Sita di Potenza, che interpellata sull’accaduto nega categoricamente quanto descritto. Smentiscono l’incendio e minimizzano l’accaduto riconducendolo ad un problema alla turbina. Successivamente il mezzo è stato depositato nell'officina per il controlli del caso. Simona Grieco potenza@luedi.it
...e la t-shirt del pm va in beneficenza
ALZI la mano chi ricorda la questione relativa alla vendita della maglietta contenente la scritta I LOVE H.J. Woodcock? Ebbene grazie all’idea del titolare di un negozio di abbigliamento, Donato Verrastro, è stato possibile ricavare duemila euro devoluti in beneficenza. Tutto questo è stato reso possibile anche dalla disponibilità del pm di Vallettopoli che grazie alla sua inchiesta riuscì a portare nel capoluogo tutti i vip e le celebrità del mondo dello spettacolo, da Nina Moric, a Fabrizio Corona, da Lele Mora, a Christian Panucci e David Trezeguet solo per citare alcune delle star dello sport e dello spettacolo presenti al palazzo di giustizia di via Nazario Sauro a Potenza. La t-shirt venduta a un prezzo simbolico di venti euro, dietro recava la scritta “Il Pm biondo fa impazzire il mondo”. In sostanza grazie a questa vendita e al ricavato pari a duemila euro, il presidente dell'Associazione italiana leucemia, Francesco Ricciuti ha inteso ringraziare il commerciante Donato Verrastro e il pm anglo-napoletano che ha acquistato e indossato la maglietta, attraverso una lettera toccante e di grande sensibilità. L’Ail
Dodici mesi in compagnia dei carabinieri “CARABINIERI e territorio”. Questo il tema portante del calendario 2009 e dell’agenda che l’Arma presenterà oggi, alle 11.30, nella sede del comando provinciale di via Pretoria. Ogni anno i carabinieri realizzano un calendario che racchiude le immagini più belle e significative del lavoro svolto quotidianamente. Oltre al calendario quest’anno l’Arma ha anche realizzato un’agenda storica. Insomma il nuovo anno sarà ancora contrassegnato dalla presenza dei carabinieri sul territorio.
in concomitanza con una delle manifestazioni classiche, la vendita delle stelle di Natale, in programma dal domani all’8 dicembre prossimo tesa al raccoglimento dei fondi in favore dei malati di leucemia. Il consiglio d’amministrazione dell’Ail, presieduto da Francesco Ricciuti, ha sostanzialmente «inteso apprezzare l’opera profusa da Donato Verrastro di dare vita ad una originale iniziativa legata ai temi caldi della beneficenza, promuovendo la vendita di una maglietta dedicata al famoso pm anglo-partenopeo, tanto apprezzato e conosciuto in Italia». «Il sostegno concreto di un’associazione di volontariato - continua il ringraziamento di Ricciuti - è un fatto che trascende la cronaca quotidiana e dimostra come la notorietà può essere messa a disposizione dei più deboli». Il presidente dell’Ail di Potenza, sezione Francesco Pepe, Francesco Ricciuti ha dunque apprezzato l’idea originale di Verrastro e la sensibilità mostrata in occasione della vendita della maglietta del pubblico ministero del Tribunale di Potenza, Henry John Woodcock che scatenò a Potenza e nel locale la presenza di troupe televisive, mass media e tutti gli organi di stampa per dare risalto all'iniziativa. Una maglietta bianca, un cuore rosso e sempre disponibile verso i malati di leucemia, duemila euro si sono trasformati d’incanto in una manifestazione di grande solidarietà e sostegno verso i più bisognosi, grazie all'affetto e disponibilità espressa da Verrastro e Woodcock. L’imprenditore del capoluogo, salito agli onori della cronaca, ha fatto centro con la vendita di una maglietta che ha saputo trasformare un fatto amorale in un evento speciale e di grande impatto sociale e solidaristico. Tante le magliette vendute da Verrastro, acquistate da giovani e anziani che hanno visto nell’idea originale dell’imprenditore e nella disponibilità di Henry John Woodcock. Onore e merito ad entrambi, che hanno favorito la promozione di una singolare iniziativa imprenditoriale, capace di dare un sorriso e una speranza ai malati di leucemia. Non capita davvero tutti i giorni di indossare una maglia così importante e sponsorizzare la lotta alla ricerca di una malattia così devastante. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
26 Potenza Il nuovo specialista pneumologo dell’Asl 2 parla delle frontiere della medicina nel settore Venerdì 5 dicembre 2008
Prevenzione e home care Influenza, come si cura e quali sono le buone abitudini LAVORA presso l’Asl di Potenza numero 2 in via del Gallitello, ha collaborato instancabilmente con il responsabile della pneuomologia territoriale Rocco Fatigante, intende dare contiunità all’opera profusa da Fatigante in questi anni, integrandone le attività in ambito ambulatoriale. Specialista pneumologo ha le idee chiare sul piano organizzativo e programmatico. Si tratta di Raffaele Schettini, nato a Lagonegro il 12 novembre del 1953. Ha lavorato dopo un avviso pubblico come guardia medica a Rivello. Lo specialista pneumologo è stato anche guardia medica presso l’Asl di Lagonegro, prima di passare, dopo 10 anni di consulenze, alla sede Madre Teresa di Calcutta. Nella sua carriera ci sono consulenze e esperienze a Villa d’Agri e Corleto Perticara. Medico legale, consulente pneuomologo ha tutta l’intenzione di proseguire nell’opera avviata da Fatigante, andato in pensione a fine ottobre. Il rapporto con i pazienti, le positive referenze con i colleghi, l’amore per il suo lavoro. Tante ambizioni, una sola passione, quella per il miglioramento delle condizioni pneumologiche dei suoi assistiti che presso il polo di via del Gallitello possono trovare risposte concrete ai malanni stagionali ma anche a quelli più seri. Tanta sensibilità, grande carisma e umanità: tutte qualità che contraddistinguono il lavoro di Raffaele Schettini. Professionista meticoloso, risponde alle domande con la serenità di chi sa il fatto suo. Quotidianamente si occupa della prevenzione
delle malattie polmonari, legate all’asma, alla broncopneuopatica ostruttiva. Crede fermamente che debba esserci maggiore attenzione alla prevenzione. Il sogno nel cassetto è continuare nell’attività avviata da Rocco Fatigante, nell’ambito di una corretta valutazione dei casi clinici in pazienti che vivono a casa e sono alle prese con patologie di lungo periodo. «E’ mia intenzione - spiega
Il dottor Raffaele Schettini
le è la profilassi». Tra i rimedi che il professore cita «il vaccino antipneumococco, il monitoraggio delle fasi critiche associate ai tratti sintomatici». Come alternative «bisogna fare attenzione ai fattori esterni, curare il fabbisogno alimentare e curare al meglio la propria persona. E’ necessario prevenire le faringiti e le riniti, primi sintomi di influenza». Fondamentali sono anche le abitudini quotidiane: «E’ necessario non coprirsi troppo, la sudorazione potrebbe complicare le cose. Sul piano alimentare gli agrumi sono indispensabili, dalle nostre parti non mancano». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Oggi la cerimonia nel liceo Pasolini per rendere noti i migliori risultati della differenziata
Premiati i comuni “quasi ricicloni” L’iniziativa di Legambiente è alla quarta edizione in regione E’ PRONTO il quarto rapporto regionale per la premiazione dei migliori comuni lucani in fatto di riciclaggio. La cerimonia ufficiale è prevista per oggi alle ore 10 nell’auditorium del Liceo Scientifico Pasolini di Potenza. Comuni Ricicloni, è la campagna nata nel 1994, che è ormai diventato un appuntamento consolidato, a cui aderiscono un numero sempre maggiore di Comuni, che vedono nell'iniziativa di Legambiente un importante momento di verifica e di comunicazione degli sforzi compiuti per avviare e consolidare la raccolta differenziata, e più in generale un sistema integrato di gestione dei propri rifiuti. L’iniziativa di Legambiente pre-
mia le comunità locali, gli amministratori ed i cittadini, che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti: raccolte differenziate avviate a riciclaggio, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, che abbiano valorizzato i materiali recuperati da raccolta differenziata. In Basilicata quest’anno siamo giunti alla quarta edizione regionale dell'iniziativa, che vuole mettere in evidenza i risultati ottenuti tra i comuni lucani nella raccolta differenziata dei rifiuti destinata al riciclaggio e nelle attività destinate a contenere la produzione dei rifiuti e premiare le situazioni positive e gli attori locali che, se pur tra mille difficoltà, cercano di impegnarsi in
questo settore. La Basilicata è ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata dei Comuni Ricicloni che ogni anno vengono premiati a livello nazionale. Ecco perché i comuni locali premiati possono essere definiti “quasi Ricicloni”, visto che nessuno raggiunge il livello del 35 per cento previsto dal Ronchi. Nonostante il sistema in Basilicata non sia, in termini di organizzazione e di risultati, in grado di dare le risposte che ci si aspetta, con la discarica centrale nel sistema di gestione che è fortemente centrato sullo smaltimento, ci sono delle realtà che iniziano ad ottenere buoni risultati in termini di per-
Presentato il libro a cura di Tamblè e Verrastro che racconta l’esperimento di dirigenti e dipendenti
Scrittura creativa nell’Archivio di Stato “ARCHIVIOCREA”, il titolo del libro che racconta un’esperienza di scrittura creativa nell’Archivio di Stato di Potenza, a cura di Donato Tamblè e Valeria Verrastro, con la collaborazione di Lorenza Colicigno, impreziosito da un disegno luminoso ed efficace del pittore potentino Lucio Rofrano. Il significativo incontro, svoltosi nella sede dell’Archivio di Stato di via Nazario Sauro, ha preso il via con l’intervento di Alfredo Giacomazzi, direttore generale per i Beni culturali e paesaggistici di Basilicata che ha tenuto a sottolineare che il prezioso lavoro svolto nel tempo dal personale dell’Archivio di Stato di Potenza, è una occasione in più per conoscere il patrimonio culturale, augurandosi che questa incisiva azione possa avere un suo seguito. «Il libro - ha evidenziato Tamblé, direttore dell’Archivio di Stato e, dall’aprile scorso Soprintendente Archivistico nel Lazio - ha ribadito il suo sostanziale impegno per la struttura potentina» che, probabilmente dal nuovo anno, avrà un nuovo dirigente nella persona di Valeria Verrastro. «La pubblicazione - ha aggiunto Tamblè - non è per maniaci della storia, i pa-
- mettere a punto la pratica delle prestazioni home care». Rispetto al rapporto con i pazienti aggiunge: «Mia moglie dice scherzando che senza il loro contributo non sarei in grado di lavorare. Tutto dipende dalle malattie e dalle specificità del caso. Con i colleghi ho stabilito un rapporto sereno, non ci sono particolari interessi e gelosie. Tutti ci mettiamo a disposizione serenamente». Da poco è stata attivata la guida per le vaccinazioni antinfluenzali, collegate agli uffici igiene e ai dispensari. «La prevenzione - aggiunge Schettini - parte dalle valutazioni attente sui polmoni, fondamenta-
La copertina del libro
droni del vapore che dirigono il gioco, ma amplia il suo giro di orizzonte nei confronti di studenti, anche pensionati e dintorni presi dalla “curiositas” del vissuto precedente. Un modello diverso dal solito, dunque, che esalta la creatività». Il giornalista Mimmo Sammartino ha dato una sua lettura dell’esperienza di scrittura creativa vissuta nell’Archivio di Stato potentino con un richiamo all’oralità del documentario, evidenziando, altresì, «che la ricerca è un ricavare vicende di altri tempi nel nostro mondo». Rocco Brancati, giornalista e saggista, ha esemplifi-
cato con maestria l’esperienza di scrittura creativa fatta dal “vertice” e dal personale tutto dell’Archivio di Stato, mettendo a confronto cinema e letteratura, “estraendo” dalla sua disamina i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, sulle cui origini ci sono tante ipotesi, compresa quella che chiama in causa la centralità del luogo, i Laghi di Monticchio, che farebbe cadere il noto refrain “Su quel ramo del Lago di Como…” . Serena Dainotto, responsabile della biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma: ha evidenziato che il libro “Archiocrea” «è una testimonianza tangibile di co-
me un lavoro fatto in archivio possa interagire e formare strumenti per far nascere una produzione letteraria». Valeria Verrastro, candidata a diventare il nuovo dirigente dell’Archivio di Stato, ha messo soprattutto in campo il fatto che «l’Archivio di Stato di Potenza ha una sua precisa storia, caratterizzata da diverse iniziative di spessore, fra cui un gioco investigativo , nel 2001, dedicato alle scuole elementari e medie, finalizzato a scoprire il mistero storico sul ritrovamento, nel 1814, della famosa Corona di Critonio rinvenuta, non si sa come, ad Armento, in provincia di Potenza, conservata tuttora nel Museo di Monaco di Baviera in Germania». Altra iniziativa da ricordare, nel 2002, è quella relativa al laboratorio di studio sull’origine della “Sfilata dei Turchi” a Potenza e la rappresentazione teatrale sulla discussione fatta che culmina con la rappresentazione teatrale che trae origine dalla lettura e lo studio della descrizione fatta dal notaio Scafarelli, nel 1578, sull’ingresso a Potenza del conte Alfonso de Guevara. Pino Gentile potenza@luedi.it
centuali di raccolte differenziate e dei Comuni che scelgono il sistema “porta a porta” per realizzare un sistema di gestione in grado di recuperare materia dai rifiuti. Nonostante ciò ci sono anche in Basilicata realtà che mostrano trend di crescita, che vale la pena evidenziare . Sono sempre di più infatti i Comuni che nella nostra regione decidono di adottare e sperimentare sistemi di raccolte differenziate spinte, il cosiddetto “porta a porta”, e che saranno premiati, durante questa quarta edizione dei Comuni Ricicloni 2008, unitamente ai Comuni che già hanno raggiunto buone percentuali di raccolta differenziata.
L’incontro tra Santarsiero, Gesualdi e le associazioni di categoria
Gli orari per i commercianti di Potenza “città turistica” IL sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, l’assessore alle Attvità Produttive, Filippo Gesualdi ed il dirigente della unità Attività produttive, Michele Lapenna hanno presentato alle associazioni di categoria la nuova disciplina degli orari degli esercizi di vendita al dettaglio per l’anno 2009, nel rispetto della nuova legge regionale di settore che riconosce alla città di Potenza il ruolo di “Città turistica” con possibilità di utilizzare il particolare regime degli orari che il decreto Bersani ha previsto per tali casi. Presenti Ascom (Trotta), Acu (Antonio Savino), Adoc (D’Andrea), l’associazione di Via del Centro (Groia), Confcommercio (Tedesca) e Polizia Municipale (Manzo). l sindaco e l’assessore hanno dichiarato che «il Comune è vicino ai commercianti. Abbiamo voluto applicare tempestivamente la legge regionale 23/2008 che ha consentito la suddivisione del territorio comunale in due zone e portare a 35 le domeniche
di apertura per gli esercizi di vendita al dettaglio della zona urbana centrale, e a 23 quelle per gli esercizi nel resto città. In tal modo, sostenendo il commercio al dettaglio, si sostiene l’economia reale della città». e associazioni di categoria hanno dato «atto all’amministrazione comunale della tempestività con cui si è mossa e per la sensibilità nei riguardi delle attività commerciali«. Il sindaco e l’assessore hanno annunciato anche che sarà convocato a breve il competente tavolo per la revisione, più volte sollecitata dagli operatori di settore, degli orari dei pubblici esercizi cittadini (bar e ristoranti). Santarsiero e Gesualdi infine hanno comunicato che la Polizia Municipale “aumenterà il controllo sulla pubblicità dei prezzi a tutela del consumatore e sull'applicazione delle nuove norme della legge regionale sul divieto delle vendite promozionali nel mese di dicembre”.
Potenza 27 Nella sala dell’Arco presentati i volumi per celebrare i 100 anni del capoluogo Venerdì 5 dicembre 2008
Trilogia del bicentenario E per i più piccini è stato ideato “Coloriamo la città” NELLA Sala dell’Arco del Comune ha avuto luogo la conferenza stampa dedicata alla presentazione del volume del bicentenario “Potenza Capoluogo 1806 2006”. E’un sindaco emozionato Santarsiero. Soddisfatto per questo lavoro che definisce il frutto di «tanto impegno e dedizione» grazie alla preziosa collaborazione offerta da Raffaele Giura Longo presidente della Deputazione di storia patria per la Lucania, Rita Enrica Librandi preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università della Basilicata, Antonio Giovannucci direttore regionale per i Beni culturali, Gerardo Messina direttore dell’archivio diocesano di Potenza - Muro Lucano - Marsico, Donato Tamblè direttore dell’Archivio di stato di Potenza e Valeria Verrastro coordinatrice per le fonti archivistiche. Il lavoro di realizzazione del volume nasce quattro anni fa. Il sindaco ricorda con grande soddisfazione la disponibilità e l’unanime adesione di ben 73 autori che hanno messo in questo lavoro tanto impegno e tanta passione, nonché un grande rispetto per la storia della città di Potenza. Gerardo Messina si è detto onorato e concorde con la proposta presentata dall’amministrazione. «E’meraviglioso presentare alla cittadinanza questa iniziativa - dice - c’è la storia non solo della nostra città, della nostra gente, del loro progresso ma anche delle loro sofferenze. Il
Il volume.
1806 rappresenta la grande occasione per questa città, piccola e importante per
Un momento della presentazione (f.M.)
noi, e successivamente divenuta importante anche per le istituzioni».
I primi due anni sono stati dedicati esclusivamente all’ideazione del volume, i
successivi due alla raccolta di articoli, dati e fonti storiche.
Per completare il percorso culturale, sono stati realizzati altri tre volumi e un dvd contenente immagini storiche della città. “Coloriamo la città di Potenza”, destinato ai più piccini, illustra i principali luoghi di ritrovo della città e offre ai bambini la possibilità di colorare alcune immagini. “Potenza, dalla Fondazione al XX secolo” di Tommaso Pedio, sintetizza i momenti più significativi del percorso storico della città lucana, “Bicentenario di Potenza a fumetti” realizzato interamente da ragazzi, e infine il dvd sulla storia della città dal 1806 a oggi destinato agli studenti delle scuole superiori. si.gr. potenza@luedi.it
L’assessore provinciale Iacobuzio ha fatto sapere che tutto sarà pronto per la prossima primavera
Malvaccaro, sarà completato l’impianto sportivo SARA’ completato l’impianto sportivo che si trova a Malvaccaro. L’assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza, Domenico Iacobuzio, ha espresso soddisfazione per l’avvio dei lavori di completamento dell’impianto sportivo del quartiere di Malvaccaro a Potenza. «Grazie ad un finanziamento provinciale di 155.000 euro - ha dichiarato l’assessore Iacobuzio - sarà possibile riqualificare la struttura che ospita gli spogliatoi del campo sportivo di Malvaccaro e realizzare un campo di bocce, oltre che sistemare l’intera area verde circostan-
te». Nello specifico, per ciò che attiene alla struttura adibita a spogliatoi, saranno realizzati interventi che prevedono un investimento complessivo di 66.000 euro e riguardano il rifacimento degli impianti elettrici, idrico-sanitari e di riscaldamento, la sostituzione degli infissi e pavimentazione del piazzale antistante e una tinteggiatura di tutti i locali e dell’esterno. «Grazie a un mutuo contratto dalla Provincia di Potenza con il credito sportivo - ha proseguito l’assessore Iacobuzio - sarà possibile restituire alla cittadinanza un importante punto di aggregazione
del quartiere, che potrà avere una destinazione polifunzionale». Oltre all’uso sportivo, infatti, la struttura si presta bene per essere un punto di incontro per tutta la comunità. La realizzazione del campo di bocce e la riqualificazione di tutta l’area prossima al campo sportive prevede interventi per un importo complessivo di 50.000 euro. «La restante quota del finanziamento - ha tenuto a precisare l’assessore Iacobuzio - pari a circa 30.000 euro, verrà impegnata per la realizzazione di un campo di calcetto nel quartiere di Macchia Giocoli, per cui è in fase di definizione
l’area da destinare alla struttura sportiva». «Con questi interventi - ha concluso l’esponente politico provinciale - la Provincia di Potenza, di intesa con l’amministrazione comunale che rappresenta l’ente attuatore dei lavori programmati, aggiunge un ulteriore elemento di riqualificazione di questi due quartieri considerati periferici, ma che hanno tutte le caratteristiche di fruibilità per attrarre anche i cittadini residenti negli atri rioni». Il termine previsto per la realizzazione dei lavori è fissato per la primavera 2009.
Il presidente del Wwf ha consegnato al sindaco un calendario particolare Festa in grande per Giuseppe Costa
Dodici mesi dedicati al clima Cento anni passati Il primo cittadino si è impegnato a rispettare i punti principali IL calendario sull’“Anno del clima” è stato consegnato ieri al sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero. Il Wwf ha consegnato lo speciale calendario degli appuntamenti sul clima chiedendo a tutte le istituzioni locali di assumere come prioritario il tema dei cambiamenti climatici nel corso del 2009. Le istituzioni hanno accolto con favore la richiesta, segno di una maturata sensibilità sull'emergenza clima al livello territoriale. Il sindaco di Potenza nonché presidente dell’AnciBasilicata Vito Santarsiero, che ha ricevuto il calendario dal presidente dell Wwf di Basilicata Vito Mazzilli ha manifestato vivo interesse e pieno accordo con quelle che sono le richieste che il l’associazione ambientalista ha presentato alle amministrazioni locali, ne ha condiviso i punti, si è impegnato ad attuarli nelle città da lui amministrata e di farsi portavoce delle stesse presso l’Anci regionale e nazionale. Nel dettaglio i punti sui quali il primo cittadino ha mostrato il suo interesse e personale impegno sono quelli che riguardano: l’investimento nella mobilità sostenibile, nella gestione razionale del traffico e nel potenziamento del trasporto pubblico; l’attuazione di politiche e campagne di risparmio energeti-
co settore civile e l’attuazione di politiche di promozione dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili I prossimi dodici mesi vedranno un’intensa attività diplomatica con molti appuntamenti di rilievo internazionale che potrebbero cambiare il mondo. Il Wwf invoca per il pianeta un Global Deal sul clima (il nuovo accordo globale dopo il termine del primo periodo di impegni previsti da protocollo di Kyoto) da chiudersi a dicembre 2009: questa è la sfida che il mondo deve cogliere per superare la crisi economica attuale
e andare verso un mondo a carbonio zero. I cardini del Trattato internazionale sul clima dovranno ruotare attorno a pochi, seppur fondamentali e giganteschi impegni, vale a dire riduzione delle emissioni climalteranti per i paesi industrializzati almeno del 30 per cento entro il 2020; impegno globale di riduzione dei gas a effetto serra dell’80 per cento entro il 2050; finanziamento urgente alle politiche di adattamento nei paesi più vulnerabili; accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per le economie in via di sviluppo.
Nel dossier consegnato al sindaco Santarsiero si elencano gli scenari del clima che cambia, lo stato di conoscenza scientifica, domande e risposte sul nuovo Accordo Globale, gli “attori” dei negoziati internazionali; si analizzano le politiche per il clima, il ruolo del Governo, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nella lotta al cambiamento climatico; infine, si disegna la sfida dell'innovazione di un’energia che cambia e le “migliori pratiche” appoggiate dal Wwf, come il programma internazionale “Climate savers” e il progetto “Top ten”.
Approvato all’unanimità il documento della camera di commercio
Nove anni di bilanci positivi APPROVATO all’unanimità - e per il nono anno consecutivo - il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2009 della Camera di commercio, atto strategico di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio provinciale. Il bilancio si sostanzia di un movimento complessivo di 7 milioni e mezzo di euro. Le entrate derivano per la maggior parte dal gettito rinveniente dal diritto annuale delle 40.000 imprese che insistono sul territorio provinciale. Oltre il 40 per cento delle uscite sarà destinato a interventi di sviluppo economico, poco meno del 60 alle spese di funzionamento della struttura. «La quota di risorse assegnate alla promozione per le imprese, che nel 2009 toccherà i 3 mi-
lioni di euro, continua a rappresentare il nostro capitolo di spesa più significativo - ha spiegato il presidente Pasquale Lamorte Particolarmente significativa, tra le altre, la quota delle entrate derivanti dai progetti sostenuti dal Fondo nazionale di perequazione». Confermata anche per il 2009 l’attenzione al Fondo unico della Finanza innovativa e alle recenti misure di integrazione dei fondi di rischio dei Consorzi Fidi. Si punterà inoltre sulle azioni di partenariato particolarmente innovative come quelle messe in campo sul tema della ricerca e dell’innovazione. Tra gli obiettivi strategici da consolidare, infine, le azioni volte all’orientamento e alla formazione.
a servizio dell’Arma
Un momento dei festeggiamenti
SI è svolta nella caserma dei carabinieri di via Appia a Potenza la cerimonia per festeggiare il centesimo compleanno del signor Giuseppe Costa. Cavaliere ufficiale, nato a Cardinale, in provincia di Catanzaro, il 30 novembre del 1908 e residente a Potenza dal 1940. Nel capoluogo ha ultimato il suo servizio nell’Arma dei carabinieri in qualità di sottufficiale. Alla cerimonia erano presenti oltre alle autorità militari e alla folta schiera di parenti e amici del signor Giuseppe, anche il presidente della giunta regionale Vito De Filippo e il sindaco di Potenza Vito Santarsiero che ha consegnato durante i festeggiamenti una targa a ricordo
dell’importante giornata. Santarsiero ha ringraziato il signor Costa «per l’esempio dato con un servizio che è sì militare, ma è prima di tutto sociale, grazie al quale anche la nostra comunità ha potuto apprezzare negli anni il prezioso contributo che le forze dell’ordine forniscono in termini di sicurezza ai nostri concittadini». «L’affetto, la dedizione e la vicinanza dimostrata da quanti hanno circondato il signor Giuseppe nel corso di tutta la sua esistenza ha concluso Santarsiero -e durante l’importante cerimonia, attestano la nobiltà del suo essere e la sua capacità di dar vita a una famiglia modello, unita e fucina di ottime e qualificate persone».
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Avigliano L’iniziativa di Nuova Italia e Ail contro le leucemie
Avigliano «Guasto riparato presto»
Festa di solidarietà
Telefoni wind per più giorni senza linea
Una pianta per sostenere la ricerca AVIGLIANO - E’ un appuntamento di solidarietà ma anche di informazione e riflessione. Domenica 7, alle ore 17, nella sala consiliare del comune di Avigliano, sulle note di “Nessun dorma”, si alzerà il sipario sulla manifestazione, dal tema: “Combattere contro mali e malesseri della malattia del sangue: storie di speranza”. Organizzata dal circolo Nuova Italia Solzhenitsyn di Avigliano, in collaborazione con l’associazione italiana leucemia (sede di Potenza). Al centro della manifestazione la raccolta fondi per la solidarietà e ricerca. Con dodici euro sarà possibile acquistare una stella di natale rossa o bianca che colora l’inverno di solidarietà. Con i fondi raccolti sarà possibile finanziare la ricerca di nuove metodologie in grado di sconfiggere le malattie ematiche (vari tipi di tumori caratterizzati dalla proliferazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica). «Il circolo della Nuova Italia - si legge nella nota inviata ieri - è fermamente convinto che la solidarietà non sia semplice beneficenza ma collaborazione intelligente e responsabile
La brochure dell’iniziativa
per attivare la parte debole della società, per favorire nuove economie e sperimentare nuove modalità tese alla promozione ed all’integrazione dell’uomo. Un modello che il nostro circolo ha perseguito sin dalla sua nascita: l’affermazione del primato dell’essere sull’avere, l’unicità d’ogni individuo, lo sviluppo della ricerca
scientifica, l'intervento delle istituzioni, come unico strumento, capace di eliminare le sacche di povertà presenti nella società dei consumi». «La società occidentale, oramai secolarizzata - spiega ancora nel comunicazto il presidente del circolo di Avigliano, Renato Zaccagnino - ci consegna un modello di vita che va rivisto e ricondotto ai valori della
condivisione, della giustizia e dell’armonia fra le persone e i popoli. La sua azione si esplica nello sviluppo e nel finanziamento di progetti volti allo studio e alla ricerca scientifica per combattere la malattia del sangue. La raccolta di fondi consentirà all’Ail, ai suoi ricercatori e volontari, la possibilità di potenziare attività, come: lo studio, la sperimentazione, la diagnosi, la prevenzione, la cura e la somministrazione delle terapie curative e d'ausilio al malato di leucemia». I componenti del circolo Nuova Italia hanno ringraziato, per la disponibilità e l’aiuto offerto, il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, il vice sindaco Donato Marino, l’assessore provinciale Vito Summa, il consigliere regionale Donato Salvatore, il tenore Dino Lorusso, la compagnia teatrale gli Sprdus, la moderatrice Paola Galotta e i supermercati Md e Pick Up che hanno permesso di promuovere la vendita delle stelle di natale nei loro esercizi. «Ora - conclude la nota tocca a voi, cittadini. Vi aspettiamo». provinciapz@luedi.it
Un’antenna di telefoni mobile Wind
AVIGLIANO –Da due giorni i telefoni “Wind” in silenzio. Ieri e l’altro ieri gli utenti con prefissi wind che ricadono nel perimetro del ripetitore di Avigliano centro sono stati ammutoliti per diverse ore. Prima di mercoledì sera, da quando la linea è risultata assente, gli utenti avevano già registrato interruzioni del servizi durante le conversazioni. Particolarmente difficile contatta-
re la Wind per chiedere spiegazioni, se non il callcenter, dal quale confermano il disservizio incominciato mercoledì sera, a causa di un guasto del ripetitore rimediato durante il mal tempo dei giorni scorsi oppure, seconda ipotesi, il potenziamento della linea di telefonia mobile. Il guasto, rassicurano, si sarebbe risolto tra ieri o al massimo oggi. g.sil. provinciapz@luedi.it
Tito, paese degli alberi di Natale Una gara per premiare i più belli
L’albero più grande di Basilicata
TITO - L’associazione Anspi di Tito presenta la quinta edizione dell’albero di Natale più grande della Basilicata che verrà acceso alle ore 20 del 08 dicembre 2008. Per la cerimonia ufficiale che sarà accompagnata da una grande atmo-
sfera di festa, è prevista degustazione di vin brulè, panettone e spumante il tutto accompagnato dalla tradizionale musica natalizia. L’albero rimane acceso ogni giorno dalle 17 alle 05 di ogni giorno fino al 07 gennaio 2009.
E in occasione delle festività natalizie l’associazione Anspi presenta anche la seconda edizione del concorso in ideazione e costruzione di alberi di Natale nella nostra comunità. Sono circa trenta gli alberi che hanno partecipato l’anno scorso. Quest’anno l’intento è consolidare l’esperienza e creare nel periodo di festa un’atmosfera unica e incantevole. Sempre nella serata dell’otto dicembre, alle ore 19 e 30, verranno premiati i vincitori della prima edizione. Poi verrà inaugurata ufficialmente la seconda. Il concorso prevede la realizzazione di alberi di Natale all’esterno delle proprie abitazioni, su balconi,
terrazzi, dinanzi alle porte, su pareti e in qualsiasi altro luogo visibile dall’esterno. Le persone che intendono partecipare al concorso devono anche provvedere all’illuminazione dell’albero. Termine ultimo per partecipare è il 24 dicembre. I criteri in base ai quali la giuria sceglierà i più belli sono dimensioni, colori, effetti, originalità. Ad ogni criterio sarà attribuito un punteggio da uno a dieci. La giuria è composta esclusivamente dai membri del direttivo Anspi. Il primo classificato verrà premiata con 200 euro più le foto dell’albero. Al secondo andranno 175 euro e le foto dell’albero. Al terzo 125.
A Pietragalla la corale parrocchiale PIETRAGALLA - Per il prossimo Natale la corale polifonica parrocchiale “monsignor Lorenzo Perosi” di Pietragalla sta preparando i canti da presentare in occasione delle celebrazioni liturgiche, come tutti gli anni, mentre tutte le domeniche partecipa alla celebrazione religiosa delle ore 11 presso la chiesa madre accompagnando la santa messa con i canti religiosi e liturgici. E’un gruppo che è presente sul territorio comunale da oltre dieci anni, rinnovandosi gradualmente nei componenti e nel repertorio musicale, oltre ad avere partecipato negli anni a diverse manifestazioni in centri della Basilicata (Viggiano, Acerenza, Palazzo San Gervasio oltre chè Pietragalla) e dell’Italia (San
Giovanni Rotondo, Pompei e Roma). Recentemente questo gruppo vocale è stato ospite a Rionero in Vulture, nell’ambito della manifestazione denominata “Vincantando”, di un laboratorio di approfondimento di tecnica vocale insieme ad altri due cori di Potenza (denominati “Vox Populi” e “Melos”), le cui lezioni sono state tenute dal maestro americano Steve Woodbury, docente che si è laureato in musica alla North Carolina School of Arts. Si è trattato in pratica di uno stage di grande spessore musicale che ha permesso ai partecipanti di apprendere nozioni e tecniche del canto. Infatti, le tre formazioni corali lucane sono risultate beneficiarie di progetti fi-
nanziati dalla Regione Basilicata nell’ambito dell’avviso pubblico "Bandi & Cori in Formazione". Il docente americano ha istruito le corali dirigendole poi tutte insieme nell’esecuzione dell’Ave Verum Corpus di Mozart. Naturalmente grande soddisfazione è stata espressa dai circa quaranta componenti della corale pietragallese per avere avuto questa opportunità concreta di perfezionare il proprio stile canoro grazie ai consigli dati da un grande esperto di musica. Si è trattato quindi di una manifestazione che ha altresì permesso la creazione di un gemellaggio tra le tre corali, che potrà portare in futuro risultati positivi. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it
A PIGNOLA DOMENICA sette dicembre, nella chiesa di San Rocco di Pignola, alle ore 19 e 30, si svolgerà il concerto della corale Unitre di Potenza diretto dal soprano Pina Buono con la partecipazione straordinaria del gruppo storico in costume d’epoca borbonica “Imago Historiae” corteo ed esibizione per le vie del paese.
AD ANZI AD ANZI rimarrà aperto fino al sei gennaio quello che viene considerato il più grande in Europa. Sarà possibile visitare il quarto presepe poliscenico - come ha annunciato il sindaco Giovanni Petruzzi nel piccolo centro del Potentino, dalle ore 11 alle 13, e dalle 17 alle 20, tutti i giorni.
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L’assemblea dei soci ha rinnovato il consiglio di amministrazione
Manfredelli alla guida del Gal Melandro MELANDRO - Il consigliere provinciale di Lucania viva, Nicola Manfredelli è stato confermato con voto unanime alla presidenza del Gal (Gruppi di azione locale) Csr Marmo Melandro da parte del nuovo consiglio di amministrazione eletto dall’Assemblea dei soci che si è riunita presso la sala consiliare del comune di Picerno per procedere al rinnovo degli organi societari. Oltre a Manfredelli, sono stati chiamati a far parte del consiglio di amministrazione Giovanni Capece, Antonio Di Vito, Nicola Figliuolo,
Stefano Giammaria, Nicola Porreca, Cataldo Sabbatella, Salvatore Santorsa e Luciano Sileo, in rappresentanza degli enti pubblici e privati che hanno dato vita alla società responsabile dell’attuazione del programma Leader nell’area della Basilicata nord occidentale. “Con la nuova programmazione 2007-2013 - ha specificato Manfredelli - il Csr è chiamato a svolgere una funzione di rilevante importanza nella promozione dello sviluppo locale con azioni a sostegno della competitività, dell’ambiente, dello
spazio rurale, della diversificazione economica e della qualità della vita nelle zone rurali. Si tratta di offrire un contributo particolarmente importante nel campo della progettualità concertata e condivisa, del protagonismo dei cittadini e del supporto agli operatori economici presenti nel territorio, in modo da contribuire significativamente alla crescita ed al rilancio di un’area come quella del Marmo Melandro che presenta un patrimonio sorprendente di risorse produttive, paesaggistiche e culturali”.
Nicola Manfredelli
Incontro interlocutorio tra l’assessore al Bilancio Vito Summa e la direttrice della filiale
La Provincia tratta con le Poste La preoccupazione per la chiusura di alcuni uffici POTENZA - Quale sarà il futuro delle Poste in Basilicata? Dopo le decisioni prese ultimamente dalle Poste, non c’è molto da stare allegri. Per scongiurare, però, ulteriori problemi è scesa in campo direttamente la Provincia di Potenza. Ieri mattina, infatti, l’assessore al Bilancio Vito Summa, in rappresentanza dell’ente provinciale, ha incontrato la direttrice della filiale di Poste Italiane, Forno. Un incontro certamente non risolutivo ma che rappresenta certamente un primo passo in avanti nel tentativo di risolvere la questione. Dall’incontro, infatti, è emersa la reciproca volontà di concertare forme di collaborazione tra Provincia e Poste, finalizzate al mantenimento dell’attuale rete di servizi sul territorio. Dalla riunione, inoltre, è emersa la chiara volontà di non procedere alla chiusura degli uffici. Le iniziative di queste settimane infatti - ha spiegato la direttrice di filiale - rispondono semplicemente all’esigenza di razionalizzare alcuni orari su un numero limitato di sportelli. Nell’immediato, inoltre, è stata espressa la disponibilità a venire incontro alle esigenze manifestate dai sindaci delle comunità interessate dal processo di ra-
Gli accordi e le risorse stanziate
Sopra un ufficio postale. Accanto l’assessore al Bilancio della Provincia, Vito Summa
zionalizzazione degli orari. Nella prima metà della prossima settimana si terrà, invece, un incontro finalizzato a valutare operativamente la possibilità di prorogare la convenzione in essere tra Poste Italiane e Provincia di Potenza. Preoccupato per la vicenda anche il consigliere provinciale Michele De Stefano (Popolari uniti). Secondo il consigliere, infatti, le Poste italiane avrebbero già deciso l’apertura a giorni alterni degli uffici di
sant’Antonio Casalini e San Cataldo dal prossimo 2 gennaio. Proprio per questo motivo si temono ripercussioni sugli altri uffici della Provincia. In effetti le preoccupazioni in tal senso sono fortissime. Ci sono piccoli comuni dove le Poste rappresentano l’ultimo baluardo contro l’isolamento. Per i tanti anziani - spesso unici abitanti di piccoli paesi dove i giovani sono l’eccezione - le Poste non rappresentano solo il luogo in cui si pagano le bollette. Dove si andrebbe
Le alternative all’aborto Se ne discute oggi a Potenza POTENZA - I politici cattolici impegnati sul campo. Oggi, presso la Sala delle Commissioni della Provincia di Potenza, alle ore 16, si terrà un incontro tra i consiglieri regionali e i provinciali, che ispirano la loro azione politica alla dottrina sociale della chiesa, per discutere sulla proposta di legge regionale “Per una informazione adeguata sulle possibili alternative all'aborto” approvata dal Consiglio Provinciale di Potenza nel mese di maggio u. s. su iniziativa dei Consiglieri Provinciali dell'Udc - Udeur - FI - Margherita - An - Lucania Viva. Lo rendono noto il capogruppo dell'Udc, Vincenzo Giuliano, primo firmata-
rio della proposta di legge, e il vice presidente del consiglio provinciale di Potenza, Michele De Stefano (Popolari Uniti). Nella lettera - invito è stato sottolineato come sia stato gratificante per i Consiglieri Provinciali promotori del disegno di legge testimoniare pubblicamente con un atto pubblico - amministrativo l'unità dei cattolici lucani su un valore non negoziabile qual è quello della difesa della vita. Sarebbe ancora più bello, concludono Giuliano e De Stefano, se gli amici Consiglieri Regionali facessero propria questa proposta col renderla subito attuativa.
a ritirare la loro pensione, per esempio, se i piccoli uffici chiudessero? E i dipendenti di questi uffici? Tutti problemi che si ripropongono periodicamente. proprio per questo motivo era scesa in campo direttamente la Provincia che, nel novembre del 2007, aveva stipulato una convenzione con le Poste, finalizzata proprio alla salvaguardia dei servizi. Nelle prossime settimane si saprà con maggiore precisione quale sarà il futuro.
SONO due gli accordi firmati lo scorso anno per risolvere il problema. Uno fu firmato tra Provincia e Poste e l'altro tra Poste e Comuni. In pratica la Provincia ha fatto da intermediario e ha messo a disposizione i soldi. Il 6 settembre scorso la Provincia ha istituito, con l’approvazione del bilancio 2007, un fondo di circa 150 mila euro annui. Per tutta la durata dell’accordo, ovvero 24 mesi, il fondo dovrebbe aiutare gli enti locali a sottoscrivere delle intese con Poste italiane, per acquistare servizi aggiuntivi, in grado di garantire un maggior radicamento sul territorio. In particolare le amministrazioni locali hanno la possibilità di accedere all’offerta “Piccoli Comuni”, che permette loro di avvalersi di diverse tipologie di servizi quali l'accettazione e consegna di documentazione comunale, servizi amministrativi relativi alle utenze,
biglietteria e distribuzione abbonamenti, mailing comunale, ritiro quotidiano della corrispondenza comunale, comunicazioni istituzionali, informazioni e spazi per comunicazioni turistiche istituzionali. Il 21 novembre scorso, inoltre, Poste Italiane Spa e 28 comuni della Provincia di Potenza hanno firmato delle convenzioni per l’acquisto di servizi aggiuntivi, finalizzate al rafforzamento della presenza di Poste sul territorio. Le convenzioni, della durata di un anno ma rinnovabili, permettono ai comuni di utilizzare i contributi finanziari messi a disposizione dalla Provincia di Potenza per accedere all’offerta “Piccoli Comuni”, scongiurando, in qualche caso, l’impoverimento dei servizi. Insomma, l’ente ha messo a disposizione delle risorse e degli strumenti per scongiurare le eventuali chiusure. Cosa farnno le Poste?
Giuliano (Udc): «Basta con il neocentralismo regionale» POTENZA - In riferimento ai consigli provinciali congiunti di Potenza e Matera per la celebrazione dei duecento anni di Storia del Consiglio provinciale (1808 – 2008) interviene il consigliere capogruppo dell’Unione di Centro alla Provincia di Potenza, Vincenzo Giuliano che afferma: «Per rilanciare il ruolo delle Province è opportuno che si blocchino quelle dinamiche di “neocentralismo regionale”, che sono state messe in campo dalla Regione Basilicata perché sono senza alcun dubbio molto più deleterie ed ingiustificabili del tanto deprecato “centralismo statale. Occorre - aggiunge - che la Regione amministri per mezzo degli Enti locali precisando il significato di delega che non può essere
soltanto puro trasferimento di interventi, ma condivisione di responsabilità riavviando quel processo di riforma istituzionale che si è inopinatamente arrestato nella riformulazione dello Statuto regionale. Per questo il riordino istituzionale degli Enti locali non è più dilazionabile e sarebbe opportuno che da subito il parlamentino regionale ridefinisca ruoli, compiti e funzioni spettanti ai Comuni, alle Province, alle Comunità montane e agli Enti locali; identifichi gli interessi comunali e provinciali in rapporto alle caratteristiche della popolazione e del territorio, che possono essere gestiti a livello locale; ridefinisca il quadro delle competenze per materia».
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Lagonegrese Nove sono i comuni della zona che partecipano alla convenzione
Rifiuti, pronta la gestione associata Un progetto da 4 milioni di euro promosso dalla Cm LAURIA - Ultimi preparativi per la gestione associata dei rifiuti in 9 comuni del Lagonegrese. Si tratta di un progetto pilota che ha come obbiettivo di migliorare il servizio. L'appalto a base d'asta è di circa 4milioni di euro all'anno e i tempi di attuazione previsti sono di un anno. Lo schema di convenzione è stato approvato ad unanimità, durante l'ultimo consiglio della Comunità Montana Lagonegrese. I comuni interessati sono Castelluccio Superiore, Episcopia, Latronico, Lagonegro, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina e la Comunità Montana Lagonegrese delegata per le procedure di affidamento e per la successiva gestione associata. La convenzione, nel dettaglio, prevede oltre l'affidamento e la gestione associata dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimi-
lati, anche la raccolta e trasporto dei rifiuti solidi differenziati pericolosi, speciali e tossico-nocivi di frazioni separate di rifiuti solidi urbani, il lavaggio dei cassonetti, la pulizia delle strade, la derattizzazione e disinfestazione. E ancora, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti provenienti da attività cimiteriali, compresi quelli provenienti da esumazioni ed estumulazione. I comuni hanno già approvato in consiglio il disciplinare, ad eccezione di Castelluccio Superiore che dovrebbe farlo nei prossimi giorni. “A mio avviso, quello di mettere insieme tutti i comuni su dei servizi così importanti, è un momento significativo per le nostre comunità - ha dichiarato Domenico Carlomagno, presidente della Comunità montana lagonegrese - È stato fatto un lavoro di grande
Villa D’Agri
Torna il mercato della beneficenza VILLA D'AGRI - Torna l'ottava edizione del mercatino di beneficenza organizzato dagli alunni dell'Istituto Tecnico Agrario di Villa d'Agri, a favore dell'associazione di volontariato no profit “Verso La Luce” di Grumento Nova. Appuntamento che prenderà il via, sabato 6 Dicembre sotto i Portici di Piazza Zecchetin nel centro valdagrino. Manifestazione che in sette anni ha raccolto e interamente devoluti in beneficenza circa 10 mila euro, grazie alla generosità di tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa. Il motto è sempre quello degli anni precedenti “A natale regaliamo un sorriso a…”, ma l'impegno e la costanza degli studenti in sinergia con i docenti è cresciuto, portando l'iniziativa al ben ottavo appuntamento. Una storia lunga per il mercatino iniziata nel 2001 quando un gruppo di docenti con i loro allievi hanno offerto il loro impegno in attività di volontariato e solidarietà verso chi soffre. Decisione catturata anche nel “coinvolgere in tale attività anche la gente del luogo. E quale occasione migliore dell'avvicinarsi del Santo Natale? Da allora hanno organizzato un mercatino di beneficenza il cui ricavato viene devoluto a favore di chi è meno fortunato. Gli oggetti venduti sono realizzati dagli alunni e insegnanti, con la collaborazione anche di volontari esterni alla scuola. Il primo mercatino fu in favore di Emergency, per aiutare le popolazioni dell'Afghanistan, colpite dalla guerra. Invece la seconda edizione (2002) la beneficenza fu a favore della missione di padre Giuseppe caso, missionario della Repubbica democratica del Congo. Poi arriva il terzo appuntamento (2003) con la
solidarietà per “Fabio Merlino figlio del nostro corregionale morto da eroe in Iraq”. Il 2004 la solidarietà è verso l'associazione di volontariato grumentina “Verso la Luce” per poi proseguire nel 2005 in favore della clinica Pediatrica “G.R. Burgio di Pavia, reparto di Oncoematologia” e continuare, ancora, per la sesta e settimana occasione sempre in favore dell'associazione “Verso la Luce” fino all'ottava manifestazione. Per i giovani allievi dell'Ita “l'esperienza - raccontano - è entusiasmante non solo sotto il profilo della socializzazione perché si sta in compagnia e si lavora insieme ma è sul fronte della solidarietà. Bisogna aiutar chi soffre - dicono gli studenti - e chi è in difficoltà». an. pe.
utilità per il territorio, visto che sono servizi che certamente saranno utili a salvaguardare e preservare l'ambiente e a guardare al futuro con un certo ottimismo”. La convenzione, infatti, sottolinea Carlomagno, prevede una percentuale di differenziata pari al 35 per cento. Altri fasi del progetto sono state già ultimate e riguardano l'acquisizione dei suoli individuati per la realizzazione delle isole ecologiche (a Lagonegro e Maratea) e l'acquisto di attrezzature varie come camion e cassonetti. Nel frattempo continuano gli incontri tecnici tra sindaci e segretari comunali per elaborare il bando per affidare il servizio. La convenzione, come detto, è stata votata all'unanimità e i consiglieri presenti hanno poi sottolineato alcuni aspetti correlati. Come la necessità di accelerare i
Lagonegro
Salta il consiglio comunale LAGONEGRO - Salta il consiglio comunale di Lagonegro per mancanza del numero legale. Per la minoranza è il risultato di «contrasti e di incomprensioni che regna tra i Consiglieri di maggioranza», che invece rispondo, «si è trattato di una ingenuità». Quando il presidente del Consiglio ha fatto l'appello, alle 19,50, erano presenti 6 consiglieri di maggioranza di centro sinistra e 4 della minoranza che hanno abbandonato l'aula. «Eppure nel Consiglio vi erano punti in discussione di vitale importanza per la vita cittadina» - dice in una nota il Gruppo Consigliare del Pdl. La maggioranza di centrosinistra fa sapere che altri tre consiglieri sono arrivati con un leggero ritardo e che l'appello era cominciato lo stesso. fra. zac.
tempi per far fronte all'emergenza del Comune di Lauria che ha i giorni contati per la discarica di Carpineto; di salvaguardare, anche secondo le norme vigenti, gli operai che già lavorano con altre società nel settore; di non penalizzare le comunità più piccole nella probabile perequazione che ci sarà sui costi; di spalmare il rialzo gradualmente e predisporre delle campagne di informazione, anche nelle scuole, sulla differenziata. «La cosa che più ci appassiona e pensare che nel giro di un anno ci possa essere nel nostro territorio una serie di servizi migliori - conclude Carlomagno - Secondo gli esperti un'autorità territoriale ottimale così strutturata dovrà comportare necessariamente una maggiore efficienza, efficacia ed economicità del sistema». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
L’episodio di Pergola risale all’ottobre del 2007
Tentò di rapinare le Poste Arrestato dai carabinieri MARSICONUOVO - Aveva tentato insieme a un complice una rapina all’ufficio postale di Pergola esplodendo anche diversi colpi di pistola nell’ottobre del 2007. A seguito delle indagini, i carabinieri della compagnia di Viggiano, in collaborazione con quelli della compagnia di Potenza, coordinati rispettivamente dai capitani Sabato D’Amico e Pantaleone Grimaldi, lo hanno arrestato. Le indagini condotte hanno consentito di acquisire elementi di reità a carico dei due soggetti, elementi valutati e confortati anche grazie ai risultati delle perizie tecnico scientifiche eseguite dal raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma sull'arma rinvenuta nella disponibilità di uno dei soggetti, arrestato precedentemente per altre cause dai carabinieri della compagnia di Potenza, e sui proiettili esplosi rinvenuti sul luogo del reato. Le investigazioni successive condotte parallelamente dai carabinieri della compagnia di Viggiano e da quelli di Potenza hanno permesso di incastonare a carico dei due suomini un castello accusatorio pienamente condiviso dal magistrato inquirente che ha loro contestato i reati di tentato omicidio, porto illegale di armi da fuoco alterate provento di delitto e tentata rapina, emettendo conseguentemente l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di uno dei rapinatori.
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Iniziativa dei commercianti
Ma il sindaco rassicura i cittadini: «Interverremo se necessario»
Tra oro e incenso Shopping tra i vicoli del centro storico
Via Einaudi di Melfi Una strada “colabrodo”
SI chiama oro, incenso e shopping ed è l'iniziativa intrapresa dai commercianti del centro storico di Melfi che si svolgerà dal 1 dicembre al 5 gennaio. Trentuno aderenti all'associazione di via del borgo antico federiciano che dopo la manifestazione "Arte in vetrina" che si è appena conclusa, hanno deciso di animare il periodi clou delle compere, con l'intento di animare il centro storico e accattivarsi la clientela attraverso ricchi premi messi in palio da tutti e trentuno gli aderenti all' iniziativa. In totale ben 93 premi, tre per ciascun negozio per una somma complessiva di 16.000 euro. Non c'è che dire un bel montepremi, che farà gola a tanti. Si tratta di articoli e prodotti che ogni negoziante mette in regalo, deliberatamente, attraverso la discrezionalità che ovviamente cambia a seconda dell'importo speso e delle differenze dei vari generi commerciali. Non vi sono limiti di spesa. Il cliente avrà a disposizione dei coupon da compilare inserendo nome, cognome e numero di telefono, che verranno inseriti in un urna. Tutte le urne saranno consegnate il 6 gennaio. Il giorno dell'Epifa-
nia presso la sala mostre del palazzo di città, alla presenza di un funzionario della camera di commercio, avverrà l'estrazione dei 93 premi. Ovviamente potrà risultare possibile che un cliente si possa aggiudicare più premi, se particolarmente fortunato. In quel caso sarà premiata la fedeltà e la costanza nel recarsi presso i negozi del centro di Melfi per l'effettuazione dello shopping natalizio. E' questo lo spirito che anima i commercianti del centro storico, che si sentono competitivi ed in grado di offrire una vasta gamma di prodotti validi, nonostante il proliferarsi, decisamente anomalo e sospetto, di centri commerciali, nell'ambito di un area di appena 17.ooo abitanti. Far conoscere la propria qualità e non far morire il centro, questa la finalità dell'iniziativa di Oro, incenso e shopping, con l'opportunità per la clientela di fare acquisti fortunati e vincenti. Sempre il 6 gennaio verrà premiata l'autrice dell'opera maggiormente votata nel contesto di " Arte in vetrina". Si tratta di Tersa Maiorino del liceo artistico di Melfi. Un fortunato votante del concorso vincerà il quadro. e. f.
MELFI - Si sa che l'inverno particolarmente rigido e piovoso mette a dura prova il manto stradale e la percorribilità di alcune vie. Ma c'è una situazione davvero pesante inerente ad alcune zone di Melfi. Via Einaudi per esempio, in pieno quartiere Valleverde, l'area più popolosa di Melfi. Lo spettacolo che si para davanti ai nostri occhi è davvero disarmante. Fango, melma, mancanza di asfalto e marciapiede e garage allagati a causa della pioggia caduta. Una difficoltà incredibile per chi deve transitare da queste parti, non soltanto con l'automobile ma anche a piedi. Un disagio evidenti per i residenti della zona, una quindicina di famiglie, con un problema che interessa o che ha interessato tutta la zona della CN3, CN4 e CN5. Per alcuni cittadini la questione va avanti da circa due anni e non sembra potersi risolvere a breve. Questa l'opinione del Sindaco di Melfi Ernesto Navazio: «Siamo a conoscenza del problema. I lavori delle aree in questione sono iniziati ad ottobre dopo essere stati appaltati a luglio scorso. E' in atto l'opera di urbanizzazione. Per questa area stiamo spendendo tanto, circa 500.000 euro all'anno. Purtroppo c'è un retaggio antico che non riusciamo a cambiare. Per noi prima si dovrebbe completare
Alcune eloquenti immagini di via Einaudi a Melfi
l'opera di urbanizzazione e poi andare ad abitare. Purtroppo non sempre è così ed a Melfi sono diversi i casi che presentano queste caratteristiche». Fatto sta che comunque la situazione appare difficile ed anche se il Sindaco invoca pazienza, non si può aspettare la prossima primavera e di conse-
guenza il bel tempo, per porre la parola fine al disagio. «Mi rendo conto - dice Navazio. Ma bisogna pure capire che non è facile spostare risorse da una parte ad un'altra. Noi abbiamo fatto una programmazione per questa zona che si chiude nel 2010, ma se valuteremo di dover effettuare in-
terventi necessari ed urgenti immediati non ci tireremo indietro» Un barlume di speranza per i cittadini di via Einaudi, contribuenti al pari degli altri, ma costretti a fare i conti con una situazione decisamente intollerabile. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Ginestra, grande successo per il festival delle minoranze GINESTRA - In occasione del convegno nazionale: la Legislazione di tutela delle lingue di minoranza e delle culture migranti nella prospettiva federalista, organizzato dallo Sportello Linguistico Regionale, nel piccolo centro arberesh, durante la pausa dei lavori, c'è stato un assaggio della cucina tradizionale. Ad accogliere le delegazioni degli oratori e delle Comunità arbereshe di ogni parte d'Italia c'era il Sindaco Fabrizio Caputo e la responsabile dello sportello linguistico comunale, dott.ssa Antonietta Perrotta. Erano presenti gli operatori dello sportello linguistico regionale, dott.ssa Annunziata Delli Santi e Piero Aresta, l'onorevole Giorgio Rossetti, presidente del centro studi Dialoghi Europei di Trieste, il prof. Roberto Gusmani, docente di glottologia del centro internaMELFI – Una presenza importante, che inorgoglisce e rappresenta l’ennesima occasione per dare al mondo una immagine vincente di se rappresentando al meglio la Basilicata, questo per l’alberghiero di Melfi è Natale in Europa 2008, che si svolge in Francia dal 5 all’11 dicembre. «Il nostro istituto è stato selezionato ed invitato a partecipare a questa importantissima vetrina turistica come unico per la nostra nazione – hanno affermato nei giorni scorsi il preside Corbo e la professoressa Santarsiero – e si svolge a Chateau – Chiton, in Fran-
zionale di Plurilinguismo, il prof. Italo Costante Fortino, docente di Lingua e letteratura Albanese presso l'Università “Orientale” di Napoli, il Sindaco di San Paolo Albanese, prof.ssa Giuseppina Puzzi, il Sindaco di Greci (Av) Bartolomeo Zoccano, il prof. Vincenzo Cucci dell'associazione “Vatra arbereshe” di Chieri (To), il prof. Mario Massaro dello sportello linguistico provinciale di Foggia, il prof. Donato Mazzeo, direttore della rivista “BasilicatArbereshe” e numerosi arbereshe provenienti da ogni parte d'Italia: Piana degli Albanesi (Pa), San Demetrio Corone e Spezzano Albanese (Cs), Chieuti e Casalvecchio di Puglia (Fg), Campomarino (Cb), San Marzano (Ta), Greci (Av). Gli ospiti, prima di gustare alcuni piatti tipici della cucina arbereshe, hanno visitato il centro storico ed in particolare
la Chiesa madre di San Nicola Vescovo, dove hanno potuto ammirare un magnifico Mosaico bizantino, raffigurante il Cristo Pantocratore tra la Madonna di Costantinopoli, protettrice del paese, e San Nicola, patrono di Ginestra. Sono state apprezzate anche alcune Icone, rappresentanti il Battesimo e l'annuncio del regno di Dio. Tutte queste opere sono state realizzate dal pittore mosaicista arbereshe, Josif Droboniku, della scuola Arberart di Lungo (Cs). Anche la struttura delle pareti laterali all'interno della chiesa, fatte di pietra, realizzate dai primi profughi arbereshe giunti nel paese cinque secoli fa, ha colpito i visitatori. Dopo questa breve visita, gli ospiti sono stati accolti nella sala consiliare di piazza Albania dove hanno gustato alcune prelibatez-
L’iniziativa arbereshe di Ginestra
ze del posto. Una cucina fatta con cibi e forme semplici, con rude semplicità e frugalità monastica medioevale: Pa-n Cut( piatto popolare che apparteneva al quotidiano); P” Z” Fugliat ( una focaccia particolare e prelibata); Ca-s rcot, Crust-u-l. Questi piatti sono stati
accompagnati da un buon bicchiere di Aglianico Doc Del Vulture, una peculiarità di vino che esce dal terreno vulcanico della zona. Proprio gli albanesi, in questa zona, portarono il vitigno. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Melfi, natale francese per l’Alberghiero cia, per mostrare tutto quello che di bello, per Natale e per la giusta promozione del proprio territorio, si riesce ad offrire in una occasione unica come questa». Il tutto è organizzato dalla Aeht, ovvero l’associazione europea dell’hotellerie e del turismo, quale bel momento di confronto, e soprattutto vetrina per i partecipanti, tra tutti gli stati aderenti, che sono
44 e con circa 700 soggetti coinvolti in tale progetto. «Il nostro istituto intende partecipare con una delegazione di alunni e docenti i quali avranno il compito di promuovere l’immagine turistica della Regione di appartenenza attraverso depliants, opuscoli, cartelloni e bandiere – hanno fatto sapere dall’Ipssar Alberghiero di Melfi – senza dimenticare di
ricordare che sarà messa in scena una nostra piccola rappresentazione dell’Epifania e durante la cerimonia di apertura indosseremo abiti di una volta, per ricordare tradizioni mai sopite e che possono essere ulteriore vetrina da mostrare in questa occasione, e per fare promozione del nostro territorio e della Basilicata tutta». Inoltre, hanno poi ricordato
«durante tutta la manifestazione visitata da numerosi passanti saranno offerte le leccornie italiane, prima di allestire un buffet per circa 20 persone con piatti tipici del paese di appartenenza, ed anche in questo caso non faremo mancare certo l’apporto della nostra migliore tradizione, per un tavolo che coinvolga l’occhio ed interessi il visitatore, prima di
sorprenderlo col suo gusto, un po’ come se lo si prendesse per la gola». Da Melfi, in terra francese per questo “Natale Europa 2008” anche dei lavori di artigianato artistico, le foto più importanti della Regione, oltre che della propria scuola di appartenenza, l’Alberghiero di Melfi che diviene quindi una sorta di “messaggero” forte per l’occasione e per far conoscere, attraverso altro materiale pubblicitario e fotografico che resterà esposto li per circa 6 settimane, presso il Centro Culturale Condorcet. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
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Melfi Dopo la nascita l’associazione si organizza
L’8 dicembre la cerimonia
Fondazione Nitti di Melfi tra certezze e speranze
Atella ricorderà il missionario Michele D’Annucci
MELFI - L’Associazione Francesco Saverio Nitti è pronta a trasformarsi in Fondazione Nitti e, tra quelli che sono i primi impegni del nuovo presidente Stefano Rolando, proprio il dare attuazione alla prossima costituzione della fondazione. Un qualcosa che è stato ribadito da tutte le parti in causa, visto che la Regione, la Provincia di Potenza, la Città di Melfi e l’Università di Basilicata hanno tutti espresso il proprio assenso alla trasformazione in Fondazione, per dare ulteriore forza e valore ad un ente che è pronto a sostenere al meglio e dare lustro ulteriore alla figura del noto statista nato a Melfi nel 1868 e morto nel 1953, dopo essere stato anche Presidente del Consiglio. Un passaggio fondamentale che rende la città, e tutte le forze in esso impegnate, davvero orgogliose di poter realizzare la fondazione e così poter continuare l’opera nel nome di Francesco Saverio Nitti, affinché divenga sempre più un punto fermo nella storia e nella cultura di Melfi, della Basilicata, del Meridione tutto, visto che non ha mai mancato, come politico e statista, di ricordare la questione meridionale portandola sempre a livello nazionale. Nella riunione svoltasi a Melfi, presso il Comune, convocata dal Sindaco
L’inaugurazione del centro “Nitti” (Zenti)
di Melfi Navazio in qualità di Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Associazione Francesco Saverio Nitti, si è dapprima commemorata la prematura scomparsa di Joseph Nitti, che era Presidente della stessa associazione con sede a Melfi e a Roma, con doveroso tributo a colui che è stato, tra l’altro, ambasciatore in Austria, Ungheria e Guatemala, poi si è passati alla nomina di suo figlio, Giorgio in consiglio per il subentro al padre scomparso, prima che fosse eletto il
nuovo presidente, nella figura decisamente autorevole di Stefano Rolando, già presidente del Comitato Scientifico, con i voti delle diverse istituzioni facenti parte dell’Associazione Nitti. Importante, anche per continuare a dar vita alla continuità nel nome dello stesso statista, la decisione di tutti i presenti di acclamare Presidente ad Honorem la signora Maria Luigia Nitti Baldini, nuora di Francesco, con Mario Serio, Gregorio Angelini, Claudio Strinati altri mem-
bri del Consiglio in rappresentanza del Ministero Beni Culturali oltre all’ex Prefetto Mauriello ed al senatore Filippo Bubbico, tutte personalità di spiccato valore ed in prima linea nel portare avanti, grazie all’Associazione pronta a divenire Fondazione Nitti, quello che di importante lo statista ha dato, con la sua vita, la sua opera, il suo essere. Cambio, quindi, alla presidenza del Comitato Scientifico, con il professor Luigi Mascilli Migliorini che subentra quindi a Rolando, mentre nel suo intervento, il Sindaco Navazio, ha ricordato «il compiacimento di tutti noi per il risultato decisionale a cui siamo pervenuti, con l’avvio serio della Fondazione che è un punto di partenza rispetto a cui, l’impegno di tutti, deve essere responsabile, costante e lungimirante”. Nel corso dell’incontro, approvato anche l’allargamento del Comitato Scientifico, con Piero Craveri e la professoressa Simona Colarizi, dettisi disponibili, che si aggiungono a Franco Bonelli, Nadio Delai, Raffaele Giuralongo, Fabrizio Barca, Antonio Lerra, Stefano Pepe, ed appunto il nuovo presidente Mascilli Migliorini, con Giovanni Vetritto nuovo segretario. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
MELFI - Il missionario atellano ucciso in Africa nel 2001 sarà ricordato nelp paese natìo il prossimo 8 dicembre. E’ intenzione dell’amministrazione «riprendere e approfondire la discussione sulla complessa figura del missionario di Atella, partendo dalla testimonianza di quanti lo hanno conosciuto ed hanno operato con lui nella difficile situazione sud-africana». «Si tratta - prosegue la nota - solo di un primo passo verso una più approfondita analisi dell'attività pastorale e sociale di padre Michele, che si concluderà nel 2011, nel decennale della sua prematura scomparsa». Alla celebrazione saranno presenti il sindaco di Atella, Roberto Telesca, il parroco, cittadino Domenico Traversi, i padri stimmatini Giuliano Melotto e Antonio Piccirillo, confratelli del sacerdote di Atella. E' prevista fra gli altri la presenza del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo e del vescovo di Melfi, monsignor Gianfranco Todisco. P. Michele D'Annucci nacque ad Atella il 17 settembre 1941. Partito ancora da chierico per il Sud Africa concluse la sua formazione teologica a Pre-
Il missionario ucciso
toria dove diventò sacerdote il 22 giugno del 1969. Nella sera dell'8 dicembre 2001 P. Michele veniva ucciso con vari colpi di pistola da tre giovani sconosciuti a Soshanguve, vicino a Ga-Rankwa, a 30 km da Pretoria. Durante il rito funebre l'Arcivescovo di Pretoria nella sua omelia presentò padre Michele come modello per i cristiani, per i sacerdoti e i religiosi e non esitò a chiamarlo un “messia” mandato dalla provvidenza di Dio ad annunciare la salvezza in Sud Africa.
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Non tutti gli automobilisti che quotidianamente percorrono la strada sono soddisfatti
Sp 10: disagi nonostante i lavori La Provincia è intevenuta sull’arteria che conduce a Venosa VENOSA - Finalmente gli automobilisti in transito sulla provinciale n° 10 IV tronco che da Ginestra conduce a Venosa possono tirare un leggero sospiro di sollievo. Da pochi giorni la Provincia ha risistemato, nella quasi totalità del tratto, che misura circa 8 km, il manto stradale, eliminando crepe e dislivelli. In questi giorni si sta effettuando la linea di mezzeria della strada per offrire migliore visibilità durante la nebbia e la pioggia. Per la verità questa striscia centrale è di una tale trasparenza che già in alcuni punti sta scomparendo! I costi di questo miglioramento si sono aggirati intorno ai 240 mila euro. Molti sono gli automobilisti che quotidianamente transitano su questa strada per raggiungere Venosa per motivi di lavoro e sanitari e la superstrada a Barile. Ma non tutti sono soddisfatti per come sono stati eseguiti i lavori.
Alcune immagini della Ginestra-Venosa
Alcuni non riescono a darsi una spiegazione del perché alcuni tratti, specie in curva, dove gli automobilisti facilmente tendono a perdere il controllo del proprio mezzo, non sono stati coperti dal nuovo manto stradale. A detta di un lavoratore incaricato alla risagoma
Convegno organizzato dal Comune
Montemilone, costruire una società a misura di diversamente abile MONTEMILONE - Fare uscire il disabile dalla condizione di invisibilità, ascoltando le sue esigenze, dando voce ai suoi bisogni, costruendo una società a sua dimensione. Questo il messaggio lanciato dal convegno “Il Disabile, la Famiglia e la Società”, organizzato dall'Amministrazione Comunale di Montemilone presso la locale Scuola Media “G. Fortunato” nell'ambito della Giornata dei Diritti delle Persone con Disabilità. «Il disabile è una persona invisibile: i Comuni approvano Piani regolatori senza coinvolgerli; la Regione Basilicata fa leggi sullo sport senza ascoltarli - ha denunciato il sociologo Michele Giorgio - Bisogna trattare le disabilità come problema politico per assicurare i diritti alle persone che ne sono portatrici». A spingere verso la costruzione di una società a dimensione di disabile, la consapevolezza che chiunque e in qualsiasi momento può diventare disabile e tutti siamo orientati verso una condizione di disabilità. «Dobbiamo creare una rete di solidarietà nella nostra cittadina: il prossimo da aiutare non è solo quello che sta a debita distanza da noi, ma anche e soprattutto quello che sta vicino a noi - ha sostenuto il sindaco di Montemilone, Gennaro Mennuti Il prossimo anno approveremo un progetto per la eliminazione delle barriere architettoniche e favorire l'accesso dei disabili agli uffici comunali». Le barriere più difficili da eliminare, però, sono quelle culturali. Tutti quei preconcetti e quei pregiudizi,quegli stereotipi, cioè, che non riconoscono dignità al portatore di handicap. «I lavori di questo conve-
gno ci consentono di esaminare le molteplici sfaccettature del disagio: disabile non è solo chi è seduto su una sedia a rotelle- ha sottolineato il Vice Sindaco, Antonio Pulpito - Bisogna avviare un processo culturale che migliori le condizioni complessive della vita nella nostra comunità». Un processo che valorizzi tutte le esperienze e le risorse disponibili. Ampio spazio è stato dato Nel corso del convegno è stato dato ampio spazio alle esperienze dirette, come quella vissuta dalla segretaria comunale, Rosa Lamanna, con l' Unitalsi. «Con i pellegrinaggi a Lourdes incontriamo fratelli disabili, che ci aiutano a crescere. In questa relazione riceve chi apparentemente sembra dia qualcosa”.Altra esperienza quella di Fausta D'Amelio, madre di un disabile , che ha denunciato la insensibilità e le lungaggini burocratiche delle istituzioni nel dare risposte alle istanze che vengono loro rivolte. Altri interventi hanno rivendicato la dignità del disabile “uomo e persona a tutti gli effetti” che vive situazioni di disagio. Il convegno ha fornito l'occasione per presentare e illustrare i servizi presenti sul territorio, che si fanno carico dei bisogni del portatore di andicap. Come quelli offerti dalla Coop. “Filo di Arianna”, che con il Servizio Assistenza Domiciliare mira a superare la istituzionalizzazione e a mantenere il disabile nella famiglia con progetti individualizzati , e che con il Centro Socio Educativo (ubicato a Venosa e al servizio dell'area dell'Alto Bradano) fornisce una struttura diurna a supporto della famiglia. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
del manto stradale, sono stati previsti 30 mila metri quadri di asfalto, invece dei circa 60 mila di tutto il tratto stradale. Pertanto, non si riesce a capire il criterio di scelta fatto sulla copertura del vecchio manto stradale. Altri sostengono che sono stati effettuati cordoli
Venosa
Eutanasia Ne discute la Fadapa VENOSA - Organizzata dalla sezione Fidapa di Venosa d’intesa con l’amministrazione comunale della cittadina oraziana, venerdì 5 alle ore 17 si terrà presso la Sala del Trono del castello Pirro del Balzo la Tavola Rotonda sul tema “Staccare la spina….perchè?- Il problema del rifiuto della vita”. «Con questa iniziativa intendiamo stimolare una riflessione a più voci su un tema di estrema attualità, che va affrontato non solo a livello politico ma anche a livello etico-sociale - sottolinea Marirosa Orlando, presidente sez.Fidapa di Venosa Per consentire ad ognuno di farsi una propria opinione sull’argomento, nel corso della serata verranno messe a confronto posizioni e punti di vista sullo stesso tema diversi tra di loro». Sono previste relazioni di Ettore Ferrara, Presidente Corte d’Appello di Potenza; Mariantonietta Farina Coscioni, Deputato al Parlamento e Presidente Ass. “Luca Coscioni”; Gianvito Corona, Responsabile Unità Cure Palliative Asl. 1 Venosa; Matteo Villanova, Neuropsichiatria Università “Roma 3” e “La Sapienza” Roma; Cesare Abbà, Padre eremita “Il Cerreto” - Venosa. Modera i lavori Vincenzo Siniscalchi, Componente Consiglio Superiore della Magistratura. giu. orl.
con terra di riporto ed i guard-rail sono stati fissati nel terreno senza opere di fondazione, ed in caso di sinistro il guard-rail perderebbe la sua efficienza. Su tutto il tratto, solo alcune centinaia di metri di cunette sono state liberate, ed in questi giorni di pioggia, la
loro efficienza si nota. Invece in altri tratti, sembra di viaggiare in mezzo ad un fiume. In questo caso ci vorrebbero dei fuoristrada per viaggiare sulla Ginestra-Venosa. In alcuni tratti dove la scarpata di controripa è sguarnita di sottostante cunetta e,pertanto, l'acqua che affluisce invece di defluire a valle, si infiltra sotto la massicciata stradale andando a rovinare la scarpata a vale, creando uno slittamento. Così sta succedendo in prossimità del ponte Lapilloso. Lo stesso ponte non è stato messo in sicurezza, le barriere laterali sono sostenute da nastro biancorosso! In alcune curve si notano sconnessioni del manto stradale appena rifatto. A nulla è servito l'invito di alcuni automobilisti fatta all'impresa di riempire gli avallamenti in alcuni punti della strada. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Pettorruso replica a Romano LAVELLO - «Il consiglio comunale da ragione a Pettorruso e delibera di attivare la procedura di cui all'art. 69 del Tuel attivando così la procedura dell'incompatibilità nei confronti del capogruppo di maggioranza in consiglio comunale». Lo dice in una nota lo stesso Pettorruso che aggiunge: «Non comprendo come mai lo stesso capogruppo abbia deciso di diffamarmi a mezzo stampa avendo il sottoscritto semplicemente adempiuto al suo compito di responsabile consigliere comunale. Al di là della procedura è la prima volta che un consigliere comunale con compiti di centralinista».
Matera Venerdì 5 dicembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Valbasento
Irsina
Lavoro
Mensa scolastica
Niente esuberi alla Basind
Conto alla rovescia per l’apertura
a pag. 41
a pag. 42
Giornata significativa per la Fondazione Don Gnocchi e l’Asl 4
Ecco il polo riabilitativo Consegnata la nuova ala dell’ospedale di Tricarico LA GIORNATA Paniere Prezzi bassi per i poveri UN paniere di prodotti con i quali dare una mano ai bisognosi soprattutto ai pensionati in un periodo particolare come quello natalizio. La proposta del prefetto Monteleone ha trovato il consenso dello Spi Cgil e le reazioni di molte delle associazioni di categoria sul territorio. a pag.37
Santa Barbara 2008 con 5836 interventi
La struttura che ospiterà il polo riabilitativo
Un bilancio intenso con 5836 interventi di cui oltre tremila solo per lo spegnimento di incendi nei boschi. I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Matera hanno festeggiato Santa Barbara facendo un punto generale sulla situazione dell’ultimo anno e l’impegno profuso. pag. 39
TRICARICO - Con la consegna del manufatto edilizio, (completamente finito in tempi record dall'impresa Socim spa di Napoli), avvenuta ieri in forma ufficiale dai dirigenti dell'Asl 4 alla Don Gnocchi, si conclude positivamente un periodo di grandi trasformazioni, dopo anni di forti contrasti e polemiche sull'argomento. Una giornata, dunque, significativa quella di ieri, anche se l'inaugurazione ufficiale con la partecipazione delle massime autorità politiche regionali, è prevista per la fine di febbraio prossimo, quando il nuovo Polo riabilitativo sarà funzionante, come ha assicurato la dottoressa Simonetta Mosca respon-
sabile dei Centri di Acerenza e di Tricarico della “Don Gnocchi”, la quale ha anche ringraziato tutte le istituzioni e le persone «che in questi 3 anni hanno collaborato con noi e ci hanno accordato fiducia». Molto soddisfatto il direttore generale della Asl 4, Domenico Maroscia. Il nuovo complesso dispone di 64 posti letti di degenza in camera a due letti con bagno, 20 posti di Rsa, 8 palestre per la riabilitazione, 15 ambulatori, inoltre 3 aule didattiche ed una sala convegni, che saranno utilizzati cone sede del corso di laurea triennale in Fisioterapia dell'università di Bari, sede staccata di Tricarico.
IL FATTO DEL GIORNO
Rosa Gentile rieletta presidente di Donne Imprese Confartigianato ROSA GENTILE è stata rieletta per acclamazione Presidente di Donne Impresa Confartigianato per il quadriennio 2008 – 2012. L’elezione è avvenuta a Roma nel corso dell’assemblea di Donne Impresa Confartigianato. Ad affiancare la Presidente Gentile saranno le Vice Presidenti Daniela Rader (Vicario) e poi ancora c’è Giuseppina Mele. Rosa Gentile, imprenditrice di Matera, guiderà quindi anche per i prossimi 4 anni il Movimento che rappresenta le istanze delle 363.000 imprenditrici artigiane attive in Italia. «La crisi – ha detto la Presidente di Donne Impresa Confartigianato Rosa Gentile – non scoraggia le piccole imprenditrici che affrontano con decisione e capacità un mercato complesso sapendone cogliere le opportunità. Tuttavia, non mancano i problemi: ad iniziare dalle difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Le nostre imprenditrici sanno competere e innovare, assumono altre donne e investono. Ma molte iniziano a fare impresa solo dopo i 39 anni, e c'è un motivo: la donna deve conciliare il lavoro con la famiglia, un compito difficile in un Paese, come l’Italia, che investe poco in servizi sociali». La Presidente di Donne Impresa Confartigianato, nell’indicare le linee programmatiche del nuovo mandato, ha pertanto ribadito «l'impegno di Donne Impresa per affermare una significativa rappresentanza femminile nelle istituzioni e per costruire un sistema di welfare che permetta alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità, realizzando un percorso di crescita personale ed offrendo il proprio contributo allo sviluppo economico e sociale».
Pareri sul progetto
Piazzetta Garibaldi l’asilo che non va GIÀ nella primavera del 2006 emerse che le maggiori carenze ricettive in materia di asili nido erano a Potenza ed a Matera e che per la città dei Sassi l'ubicazione dello stesso sarebbe dovuto avvenire nella zona Nord della città, quella a più forte espansione abitativa e quindi con un numero maggiore di giovani coppie. La Regione riuscì a recuperare una cifra non rilevante (2 milioni di Euro) per il potenziamento dei nido e sul Bur N. 25 dell'1/6/07 venne pubblicato il bando per il “Potenziamento e adeguamento delle infrastrutture e dei servizi socio-educativi per l'infanzia e la famiglia- incremento dei posti disponibili negli asili-nido della Regione Basilicata. L'amministrazione comunale di Matera, appena insediata, pensò di ubicarlo nella vecchia scuola materna di Piazzetta Garibaldi, nel rione Sassi. La scelta venne motivata in via prioritaria perché così l'amministrazione comunale avrebbe potuto recuperare i 100.000 Euro necessari a cofinanziare l'impresa dalle risorse rivenienti dalla 771/86 - risanamento Sassi.; la Regione avrebbe integrato la spesa con 300.000 Euro in quanto essa copriva il 75% di quella ritenuta ammissibile.Una apposita commissione regionale istituita presso il Dipartimento Regionale della Sanità avrebbe dovuto esaminare entro il mese di Novembre 2007 le domande pervenute e dopo aver valutato l'ammissibilità o meno al finanziamento, attraverso un esame di merito, avrebbe dovuto stilare una graduatoria . Tutto questo è, invece, accaduto a Maggio 2008. La commissione come si evince dalla DG.R. n. 1003 del 18/6/2008 pubblicata sul B.U.R. n° 28 del 2/7/08, ha esaminato ben 23 progetti e dopo aver accertato la sussistenza dei requisiti di ammissibilità ed aver valutato l'attribuzione dei contributi attraverso la compilazione di apposite “Schede” predisposte in fase preparatoria, ha compilato una graduatoria con relativo punteggio dei Comuni ammessi a contributo. Tra i 14 Comuni esclusi perché evidentemente non sussistevano i requisiti figurano tra gli altri Sant'Arcangelo, Potenza e Matera .L'impegno di spesa per la Regione è risultato essere di circa 1.831 mila Euro ( il residuo risulta essere circa 169 mila Euro, la differenza, cioè, tra 2 milioni e 1.831 mila). Si evince perciò che non vi è spazio per nessun altro eventuale e desiderato intervento aggiuntivo. a pag.37
Matera 37 I beni di prima necessità sono importanti, ma bisogna pensare anche ai farmer market Venerdì 5 dicembre 2008
Il paniere contro la crisi Associazioni e sindacati giudicano la proposta del Prefetto I cassonetti dei rifiuti trasformati in “supermercati” a cielo aperto dai quali saccheggiare verdura e generi alimentari, i portafogli dgli italiani sempre più vuoti e la “forbice sociale” sempre meno netta, che crea categorie disagiate sempre più ampie. Sono questi gli effetti più concreti di una crisi economica che nel 2009 si appresta a diventare l'emergenza numero 1 del Paese. Il Sud non è esente da un fenomeno che rischia di mettere in ginocchio l'economia italiana, come conferma l'iniziativa proposta dal Prefetto di Matera, Monteleone, che su sollecitazione della Spi-Cgil ha incontrato le associazioni di categoria per mettere a punto un “paniere” di prodotti di prima necessità per far fronte alle difficoltà di consumo delle categorie più deboli. I 60 mila pensionati della provincia di Matera, devono gestire una disponibilità economica media mensile che varia dai 400 agli 800 euro mensili e rappresentano uno degli anelli più deboli della catena sociale. Angelo Eustazio, segretario della Spi-Cgil, promotore dell'incontro con il Prefetto individua una serie di parametri, necessari per giungere all'individuazione di una misura che serva anche in altri periodi dell'anno e che, soprattutto, riguardi anche gli altri comuni della provincia di Matera: «L'esperimento non può riguardare solo Matera. Crediamo, inoltre, che sia necessario risolvere il problema solo in parte, legato ai prodotti essenziali da individuare, ma non possiamo sottovalutare la filiera corta, che riguarda i prodotti ortofrutticoli. In questo senso non possiamo non registrare la scarsa attenzione del Comune di Matera che si era impegnato lo scorso anno ad individuare e preparare il locale idoneo ad ospitare il farmer market. Fino ad oggi, però, siamo in ritardo rispetto ad altre città. In questa operazione bisogna coinvolgere anche la piccola distribuzione, i piccoli esercizi commerciali. L'emergenza acquisti, d'altronde, non si esaurisce con le festività natalizie e dunque il paniere potrebbe diventare una misura strutturale». Rosa Benevento, responsabile della Colletta alimentare che si è svolta nei giorni scorsi a Matera, legge con favore una iniziativa di questo genere, ma a patto che rientri in un contesto di consapevolezza più ampio: «Credo che si tratti di uno strumento che ha senso a patto che sia chiaro l'obiettivo che si intende raggiungere. Se si vogliono sostenere fasce deboli economicamente, allora il paniere dovrà contenere beni di prima necessità. Il criterio che abbiamo utilizzato per la Colletta alimentare tiene conto, ad esempio, delle esigenze delle famiglie con bambini. In questo senso, pensando ai generi di prima necessità, immaginiamo anche i cioccolatini o i dolci e la Nutella. Non si tratterebbe di un lusso». Sull'ipotesi di riproporre questo strumento di accesso aanche in altri periodi dell'anno, Rosa Benevento aggiunge: «Non dobbiamo pensare a
Angelo Eustazio, Rosa Benevento e sopra Plati e Schiuma
provvedimenti-tampone che sostengano al momento. Credo sia necessario, invece, che gli amministratori locali facciano la loro parte, si concentrino maggiormente sui contesti economici, i problemi delle aziende che stanno chiudendo, con ricadute sul potere economico dei nostri territori. Non bisogna abbassare la guardia, ma ragionare su un orizzonte più ampio». Don Angelo Lombardi, direttore della Caritas giudica questa iniziativa come un elemento di sostanziale effetto sulle difficoltà delle categorie più deboli: «Affrontiamo ogni giorno, con la nostra attività, il disagio economico degli anziani e delle famiglie, occupandoci anche dei pagamenti delle bollette e, per questo il paniere sarà uno strumento utile. Tutto quello che serve ad alleviare i problemi della comunità, è utile anche se siamo
consapevoli che non rappresenti la soluzione sotto il profilo strutturale. Almeno è un piccolo sospiro di sollievo». L'assessore alle Politiche sociali del Comune di Matera, Michele Plati: «Nella situazione di emergenza in cui c trovia-
Le disposizioni e i consigli della Questura
Controlli intensificati in vista delle festività più Polizia su strada LA città si riempie per gli acquisti in corrispondenza delle festività natalizie e di fine anno. Le strade e i negozi si affollano. Molte persone usciranno anche per partecipare alle tradizionali celebrazioni religiose e alle numerose manifestazioni culturali organizzate in diversi punti della città. Sono stati pianificati dalla Questura di Matera servizi straordinari sul territorio di prevenzione e repressione dei reati. Sono stati intensificati i servizi di controllo da parte delle forze dell'ordine lungo le arterie stradali allo scopo di assicurare il puntuale rispetto delle norme del codice della strada. In particolare sarà verificato il rispetto delle norme che impongono l'uso delle cinture di sicurezza e del casco, il divieto di usare durante la guida i cellulari in assenza di vivavoce o di auricolare. Massima attenzione sarà dedicata ai controlli volti ad impedire la guida sotto l'effetto dell'assunzione di sostanze alcoliche o di stupefacenti. Saranno inoltre predisposti mirati servizi di vigilanza e di controllo in prossimità di locali notturni e di luoghi di ritrovo in genere e lungo le vie che
portano agli stessi. Controlli amministrativi saranno svolti per impedire qualsiasi illecita attività connessa alla importazione, commercializzazione, detenzione ed impiego di artifizi e di altri oggetti contenenti sostanze esplosive o esplodenti. Nel capoluogo saranno attuati anche specifici servizi finalizzati a contrastare l'esercizio abusivo della professione di guida turistica, perseguendo quanti dovessero risultare sprovvisti delle prescritte autorizzazioni tecnico-professionali. Alle fasce più deboli della popolazione ed agli anziani in particolare, maggiormente esposti alle attenzioni di truffatori senza scrupoli, saranno rivolti alcuni incontri che personale in divisa della Polizia di Stato terrà in diverse parrocchie del capoluogo con i fedeli, grazie alla sensibile collaborazione della diocesi. Gli incontri, che si terranno nel periodo delle festività natalizie, hanno lo scopo di mettere in guardia sui possibili stratagemmi che abili truffatori potrebbero mettere in atto celandosi sotto gli abiti più impensabili, e di fornire consigli su come difendersi.
mo, queste iniziative sono necessarie perché l'errore fondamentale, adesso, sarebbe restare fermi, non fare nulla, credendo che un'iniziativa di sistema risolva i problemi. Iniziative come quella del prefetto, che fanno il paio con la So-
cial Card e con le attività di sostegno che il Comune mette in atto a favore delle fasce più deboli della popolazione». Enzo Sacco, titolare dell'onomina rivendita di generi alimentari in via Ascanio Persio, sarebbe disponibile ad individuare prodotti alimentari da mettere in vendita a costi ridotti, pur riconoscendo che sotto il profilo dei consumi, la crisi economica sembra un problema lontano: «Se l'individuazione di un paniere di prodotti di prima necessità può servire ad andare incontro alle esigenze delle fasce sociali in difficoltà, sono disponibile a scegliere i prodotti più adatti. Nello specifico, non registro però calo dei consumi da parte dei consumatori, ma è comunque necessario individuare delle misure che possano evitare conseguenze più gravi nel corso del 2009». Gianni Schiuma, presidente di Confe-
sercenti sottolinea, comunque, le difficoltà del settore: «Il Prefetto ci ha chiesto un impegno concreto rispetto alla crisi dei consumi ma ci sono già numerose iniziative per merci a prezzi scontati. Segnaleremo, comunque, gli esercizi che hanno già promozioni in corso alle quali vogliamo aggiungerne altre con apposite attività di sensibilizzazione. Abbiamo comunque fatto presente che la categoria è comunque in sofferenza; chiedere il sacrificio dello sconto del 5 o 10% su prodotti di prima necessità su cui i margini sono molto bassi, non è semplice. Non dimentichiamo che bisogna mettere i consumatori nelle condizioni di spendere meno anche negli altri settori, non solo quello alimentare. Le necessità degli italiani, infatti, non riguardano solo la tavola». Antonella Ciervo matera@luedi.it
Posto di blocco sulla Statale 7. Arrestato un 35enne
Pregiudicati fermati in auto aggredito un agente di Polizia UN’OPERAZIONE di controllo trasformata in aggressione nei confronti di un poliziotto. Un uomo di 35 anni è stato tratto in arresto da personale della Polizia di Stato con l'accusa di lesioni, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Il fermo è stato effettuato dal personale della Squadra Volanti nel corso di un controllo di routine sulla S.S. 7 nei confronti di due persone che viaggiavano a bordo di un'automobile. A carico dei due, con diversi precedenti penali, gli agenti, insospettiti, hanno proceduto alla perquisizione. Uno dei due occupanti ha cominciato ad inveire con termini offensivi e minacciosi nei confronti degli agenti ed è stato invitato a salire sulla volante per essere accompagnato negli Uffici della Questura. L'uomo ha però reagito sferrando calci all'indirizzo di uno degli agenti procurandogli lesioni alla gamba e al polso. Sono subito scattate le manette e l'uomo è stato tratto in arresto e condotto presso la locale casa circondariale. matera@luedi.it
Un posto di blocco
Gemellaggio Matera-Petra SEMPRE più vicine le città di Matera e Petra. Si avvia a concretizzazione il progetto di gemellaggio tra la città dei Sassi e quella Giordana, entrambe patrimonio Unesco, al fine di approfondire scambi e conoscenze, nonché avviare una collaborazione anche dal punto di vista economico e commerciale. Un gemellaggio fortemente auspicato dal Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, che si è fatto promotore in prima persona per favorire un'intesa con una delle più prestigiose città rupestri del mondo, accomunata con Matera da tanti fattori artistici e culturali. In tal senso, oggi sarà a Roma il Presidente del Consiglio Comunale Romeo Sarra, in visita ufficiale all'Ambasciata del Regno Hashemita di Giordania per uno scambio di opinioni e proposte con l'Ambasciatore.
38 Matera La ricognizione di progetti e proposte di privati possono moltiplicare i fondi nel settore Venerdì 5 dicembre 2008
Più investimenti nei lavori pubblici Lo sostiene Olivieri dell’Api nel dibattito sul codice dei contratti LA ricognizione di progetti e proposte avanzati da privati e di altri programmi accontonati o dimenticati dagli enti locali possono «moltiplicare» nel 2009 gli investimenti che la Basilicata ha effettuato quest’anno, per 300 milioni di euro, nel settore dei lavori pubblici. Lo ha detto il presidente dell’Associazione per le piccole e medie industrie, Nunzio Olivieri, nel corso di un convegno sul «Terzo decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici»: «Il coinvolgimento dei privati nella finanza di progetto nelle opere di pubblica utilità – ha detto Olivieri – consente di mettere insieme ideazione, realizzazione e gestione per opere nuove, non completate, accontonate o dimenticate per vari motivi. È opportuno che non si trascuri questa strada per ridare ossigeno all’economia e ai lavori pubblici che, come ha indicato la Banca d’Italia nell’ultimo rapporto, sono un dato in crescita per la Basilicata». Il terzo decreto correttivo ha profondamente modificato il decreto 163/2006 con variazioni sostanziali di molti istituti: la finanza di progetto, l'offerta più economicamente vantaggiosa, l'esclusione automatica delle offerte anomale, i consorzi stabili, l'adeguamento del corrispettivo di appalto, i contratti a corpo e a misura, le modalità di qualificazione Sda. Ha introdotto i lavori Michele Molinari, presidente della sezione Edili Api di Matera, che ha lasciato poi la parola agli esperti. Si è discusso sulle prospettive e possibilità di sviluppo nel settore dei lavori pubblici alla luce, appunto, delle importanti revisioni apportate dal terzo decreto correttivo del codice dei contratti. «Il convegno - ha detto il presidente Olivieri - ha lo scopo di illustrare le numerose modifiche apportate al Codice degli appalti dall'ultimo decreto correttivo. Le continue manipolazioni della disciplina degli appalti pubblici dovrebbero essere alla conclusione, mancando soltanto il Regolamento attuativo del Codice degli appalti. Per questo motivo è necessario fornire alle piccole e medie imprese strumenti e competenze adeguati”. Al convegno sono intervenuti Federico Ruta, responsabile dell'ufficio legislativo dell'Aniem/Confapi, che ha illustrato le modifiche e le novità apportate dal terzo decreto correttivo al codice dei contratti pubblici, l'avvocato Mauro Ciani, che ha affrontato la disciplina economica degli appalti, Loredana Duran-
La critica di D’Ambrosio
«Due bandi elettorali»
Il convegno sugli appalti pubblici organizzato dall’Api
Olivieri: «La finanza di progetto per i privati consente di unire nuove iniziative» te, responsabile di Argenta Soa, che ha parlato delle novità sulla qualificazione per le gare. “Le imprese - ha detto la Durante potranno usufruire dei requisiti degli ultimi dieci anni; di conseguenza tale provvedimento rappresenta una rilevante opportunità per tutte quelle aziende che non si sono attestate negli ultimi anni per carenza di requisiti”. Fabiola Polverini, responsabile amministrativa dell'Ucsi (Unione Consorzi Stabili Italiani) ha affrontato il tema dei consorzi stabili, annunciando un incontro a Roma per il prossimo 11 dicembre, dove saranno approfondite problematiche specifiche.
Le piccole imprese reclamano mezzi e strumenti adeguati per poter lavorare
Al convegno è intervenuto il presidente della Provincia Carmine Nigro che ha evidenziato l'importanza del settore edile nel mercato economico. “Il settore dell'edilizia e un settore vitale e può essere utile per far ripartire l'economia; pertanto si rendono necessarie procedure snelle perché sono tante le richieste da parte della comunità”. A cogliere meglio le difficoltà sono i professionisti e le imprese, avendo i maggiori strumenti per capire le varie dinamiche. E' quanto affermato dall'assessore regionale Vincenzo Santochirico, che ha sottolineato come bisogna essere in grado di affrontare i problemi che alcune
imprese presentano, ma bisogna anche guardare a quelle aziende che hanno le potenzialità e le capacità per andare avanti. Della qualità della progettazione ha parlato il vice sindaco Francesco Saverio Acito, affermando che attraverso le professionalità si ottengono buoni risultati. Le conclusioni del convegno sono state affidate a Innocenzo Loguercio, assessore regionale alle Infrastrutture, e al senatore Giuseppe Brienza, consigliere dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
«IL Presidente della Provincia di Matera ha il dovere morale di ritirare il bando per gli ex lavoratori del polo del salotto e di annullare quello relativo alla long list di Ageforma al fine di dare ai due provvedimenti la pubblicità adeguata e criteri di accesso conformi alle elementari norme della decenza». E’ quanto sostiene in una nota il consigliere provinciale della Sinistra europea Vincenzo D’Ambrosio, «la crisi in cui versa la politica in questa regione e in tutto il sud d'Italia ci parla anche e soprattutto della spregiudicatezza di atti come questi che mirano esclusivamente alla produttività elettorale e calpestano la dignità di donne e uomini, di giovani che oggi come 40 anni fa emigrano a migliaia verso il nord poco accoglienti divisi tra ronde padane e Partito Democratico del nord». D’Ambrosio nello specifico fa riferimento al bando dei salotti e a quello della long list di Ageforma: «Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Si potrebbe dire così se si guardano gli ultimi due bandi, in ordine temporale, pubblicati dall'Area Politiche del Lavoro e formazione Professionale della Provincia di Matera. Di uno si è discusso anche sulla stampa nei giorni scorsi, quello relativo al Progetto per la formazione e la ricollocazione sul mercato del lavoro dei lavoratori del salotto in provincia di Matera. Scadenza 15 dicembre 2008. Si ricorderanno infatti le dichiarazioni infocate della triplice sindacale che gridava al “provvedimento elettoralistico”, la protesta è poi rientrata quando nel confronto a posteriori Provincia-Sindacati ci si è accordati sull'eliminazione della modalità di selezione cronologica ovvero “chi prima presenta la domanda ha priorità sugli altri” e sul prolungamento di 5 giorni della scadenza dello stesso. Peccato che la pubblicità del bando viene fatta con i vecchi manifesti, quelli cioè che riportano la scadenza del 10 e la selezione cronologica dei candidati. Disincentivando di fatto la partecipazione di coloro che non hanno amici nel palazzo di Nigro e nelle burocrazie sindacali. Si fa presente che la platea è di circa 4000 lavoratori e il bando è per 240 unità. L'altro bando», aggiunge ancora D’Ambrosio, «in questione è quello relativo alla selezione straordinaria di figure professionali per l'Ageforma, una cosiddetta long list. Questo provvedimento è - qualora fosse possibile in altre forme -la selezione secondo l'ordine cronologico ma ciò che lascia maggiormente sbigottiti è la durata : 7 giorni compresi i festivi. Vista l'indecenza procedurale», conclude D’Ambrosio, «risulta secondaria qualsiasi critica nel merito, il primo insufficente e tardivo e il secondo discutibile sia come strumento sia per la modalità e l'approssimazione politica e culturale».
Segue da pag.36
Asilo nido in piazzetta Garibaldi, un progetto che non va Appare quindi suggestivo come si continui ancora a parlare del mancato finanziamento dell' Asilo Nido di Piazzetta Garibaldi nei rioni Sassi. L'opera, preliminarmente, non era finanziabile ai sensi dell'art.. 3 dell'avviso pubblicato in quanto non era né ampliamento, né trasferimento con aumento del numero dei posti pari almeno a 20 né nuova costruzione; eppure i termini erano stati espressi con molta chiarezza. Occorre inoltre soffermarsi sulla struttura. Essa, pur rappresentando, un grosso segno di civiltà e di attenzione che oltre 70 anni fa venne offerta alla città di Matera, dimostra tutti gli anni che ha e non risponde a quei requisiti richiesti per gli asili nido dal Piano regionale socio-assistenziale per il triennio 2000-2002 tuttora in vigore, e che abbisogna, anche esso, di ulteriori aggiornamenti in quanto gli standard si modifica-
no costantemente richiedendo livelli qualitativi sempre più elevati. L'accesso alla struttura, in termini di larghezza e pendenza, dei percorsi pedonali, i raccordi tra questi ed il livello stradale, i materiali e le caratteristiche costruttive ad essi connessi, le aree di parcheggio e gli accessi al corpo di fabbrica non rispettano quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale anche in materia di superamento delle barriere architettoniche e ben difficilmente si possono adeguare. Il Piano socio-assistenziale stabilisce che gli asili nido necessitano di spazi esterni contigui alla struttura e gli stessi devono prevedere una adeguata copertura parziale per consentire attività didattiche anche all'esterno; la piantumazione deve essere forte e non pericolosa.; devono essere previste, inoltre, zone lastricate per consentire l'uscita
dei bambini anche dopo che è piovuto. La struttura, con relativo spazio circostante, deve essere protetta da una recinzione tale da non costituire elemento di pericolo per i bambini. L'ex- scuola materna si presenta,invece, con un ingresso in forte pendenza e che è in pratica la strada pubblica , l'area difficilmente potrebbe essere adibita a spazio esterno da recintare e piantumare. Forse l'unica cosa realmente superabile è l'area di parcheggio in quanto, prevedendo l'attuale amministrazione il superamento del traffico veicolare nei Sassi in tempi medi, non servirà l'area di parcheggio e le mamme si muniranno di idonee carrozzine semoventi, ovviamente a propulsione elettrica, e così accompagneranno agevolmente i loro figli a scuola. La parte esterna retrostante la struttura è piccola e non soleg-
giata perché posta al disotto di un muro che delimita la sovrastante e trafficata via D'Addozio, ma anche questo è un aspetto che va a soluzione da solo con l'interdizione al traffico veicolare quindi i numerosi incidenti automobilistici dovuti al forte acclivio della sede stradale e alla caratteristica pavimentazione degli antichi rioni e che più di una volta hanno comportato la demolizione del muretto saranno solo un lontanissimo ricordo. Il pericolo di caduta di oggetti che vengono abbandonati sul muretto sovrastante resterebbe, comunque, concreto, anche a questo si può porre un facile rimedio è sufficiente dotare i bimbi di casco protettivo per difenderli da cadute accidentali, certo se il corpo in caduta è grande neppure quello potrebbe servire ma in questo caso si può parlare di malvagia fatalità. Da tutto quanto appena descritto appare evidente che la
Bambini all’asilo
struttura non poteva e non potrà risultare idonea per un asilo nido ed il volerla riproporre quando verranno pubblicati i nuovi bandi significa privare scioccamente Matera, ancora una volta, di una opportunità di cui la città ha bisogno. Lettera firmata
Matera 39 Presente alla cerimonia anche Giovanni Masciandaro, 99 anni, il più anziano del Corpo Venerdì 5 dicembre 2008
Una grande famiglia di eroi I Vigili del Fuoco hanno celebrato la patrona Santa Barbara LA pioggia incessante non ha fermato i festeggiamenti in onore di Santa Barbara. La santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità (anche quando sembra non esserci alcuna via di scampo), è stata eletta, infatti, patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano "in pericolo di morte improvvisa". Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, nella palestra della caserma di via Timmari è stata celebrata la Santa Messa officiata da monsignor Salvatore Ligorio con la partecipazione della Polifonica “ R. Ponselle” diretta dal maestro Giuseppe Ciaramella, alla presenza delle massime autorità provinciali civili e militari, la Squadra storica dell'associazione nazionale dei Vigili del fuoco oltre ai tanti vigili in pensione e alla Croce Rossa. La caserma, che nel corso dell'anno ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Bronzo al Valor Civile per l'alluvione di Metaponto del 2006, è stata aperta alla cittadinanza che ha voluto dimostrare affetto e gratitudine nei confronti di chi quotidianamente svolge un lavoro ad alto rischio. Nel corso della funzione religiosa il vescovo di Matera, mons. Ligorio, ha ribadito il ruolo primario della famiglia e di come «Il lavoro è compiuto grazie alla compartecipazione della famiglia. Confidate nel Signore sempre e in qualsiasi circostanza, perché il Signore è una roccia eterna che
La cerimonia di ieri presso i Vigili del fuoco
permette di vivere la propria vocazione al servizio della società. Spendere la vita - ha continuato Ligorio - per il prossimo serve al bene della comunità. Nel vostro vivere, fate emergere il bene comune alle prove delle difficoltà quotidiane. Non fate prevalere l'indifferenza nei rapporti umani, proprio voi che portate la solidarietà umana e cristiana in tante situazioni di pericolo». Un momento gioioso per i vigili del fuoco che, giorno dopo giorno, lavorano nell'indifferenza nonostante la loro vita sia in costante pericolo. “Il nostro comando è il primo in Italia - ha dichiarato Maddalena Lisanti vice co-
mandante dei vigili del fuoco ad aver terminato per tutto il personale la formazione di base dei corsi Atp( Auto protezione acquatica), Tpss ( Tecniche di primo soccorso sanitario) e Saf 1A ( tecniche speleoloalpinistiche fluviale). Il nostro è un comando stupendo - continua Lisanti con un pizzico di orgoglio - dove i vigili lavorano e si impegnano per costruire. La nostra è una famiglia con forte spirito di fratellanza che quotidianamente vive con un'affidamento reciproco delle propria vita. Un lavoro di attesa che ci trova sempre pronti a donare la vita nel dovere istituzionale e in qualunque pericolo». Non solo
interventi di pericolo ma anche indagini, visto che i vigili sono anche autorità di polizia giudiziaria. Per l'occasione è stata allestita una mostra fotografica e sono stati presentati mezzi e attrezzature particolari come quelle usate dal Nucleo speciale Nucleare Radiologico impegnato anche nei rilevamenti di sostanze radioattive nei rifiuti di Napoli. Arzillo e incurante dei suoi 99 anni Giovanni Masciandaro, il più storico dei vigili del fuoco, ha seguito passo dopo passo i festeggiamenti. «Nel 1939 ho iniziato la carriera di “pompiere” quando avevo 30 anni - racconta con un filo di commozione Giovanni Masciandaro - poi lasciai per partire in guerra prima a Napoli e poi per tre anni in Africa. All'epoca ero solo con 5 vigili urbani e la caserma era nel Palazzo della Provincia. Forse sarò stato anche il primo vigile del fuoco in Italia. L'intervento più pericoloso fu quello in occasione di un incendio a Policoro e lo ricordo come l'affetto che i tanti colleghi ancora oggi mi dimostrano. Nonostante la perdita di mia moglie avvenuta 10 anni fa, sento sempre di appartenere ad una famiglia come quella dei vigili che mi hanno voluto bene». Il resto della sua storia si è riservato di raccontarcela il prossimo anno, quando festeggerà anche il suo centenario. In occasione dei festeggiamenti, il buffet è stato curato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Il bilancio del comandante Franculli
Controlli nelle scuole e azioni tra le fiamme E' il giorno della festa per i vigili del fuoco. Santa Barbara merita di essere festeggiata anche se la pioggia cade incessante. Solo il saggio professionale è sospeso, il resto del copione procede regolarmente e al termine della santa messa, il Comandante Emanuele Franculli Illustra l'attività svolta dal Comando nell'ultimo anno che ha visto l'impegno dal personale della caserme di Matera città, di Policoro e Ferrandina e nel periodo estivo con Metaponto borgo quale distaccamento stagionale, Montalbano Jonico con un dipendente distaccamento di vigili volontari e Grassano Scalo. Sono stati 5.836 gli interventi di cui 3341 per incendi tra boschi, campi, sterpaglie, incendio di abitazione, incendio di autoveicoli, di cassonetti, di camini, canne fumarie ed altri incendi vari. Duecentoquattro sono stati gli interventi per incidenti stradali, mentre 228 quelli per allagamenti. Sono stati 2063 gli interventi “generici”, come recuperi animali, dissesti statici, apertura porta,ascensore bloccato, soccorso a persona o di altra natura. Nei diversi interventi si è reso necessario richiamare in servizio 535 vigili volontari discontinui che hanno effettuato 5100 ore di addestramento. L'ufficio prevenzione ha effettuato 143 sopralluoghi, 293 tra rinnovo certificati di prevenzione incendio ed esame progetti. Sono state effettuati 59 servizi di vigilanza, di cui undici per beneficenza. L'ufficio formazione ha effettuato 20 corsi legge 626 a un totale di 330 unità con esami a 60 unità, di cui 7 corsi a rischio elevato, 13 per le scuole. Sul progetto scuola sicura ha curato lo svolgimento a circa il 70% delle scuole della provincia. m.f.
Sotto accusa i tempi lunghi per l’abilitazione delle guide turistiche L’importanza del patrimonio culturale
«Nessun caso di clientelismo» La Provincia risponde alle critiche mosse dall’Udc «NÉ irritazione, né malumore semmai un minimo di sconcerto per aver voluto caricare una vicenda di normale vita amministrativa in un palese e squallido caso di malaburocrazia». Così il presidente dell'Amministrazione provinciale, Carmine Nigro, in risposta alla presa di posizione del gruppo consiliare dell'Udc al Comune di Matera che nei giorni scorsi ha lamentato i tempi lunghi per l'espletamento del bando finalizzato al conseguimento dell'abilitazione all'esercizio dell'attività di guida turistica, guida escursionistica ed ambientale, accompagnatore turistico-corriere, interprete turistico, animatore turistico. Si tratta - hanno sostenuto gli aderenti al partito di Pierferdinando Casini - di una strategia clientelare posta in essere dalle amministrazioni di centro sinistra in concomitanza delle campagne elettorali. Dall'Ufficio Turismo della Provincia l'osservazione di fondo: «Non si tratta di un concorso per la copertura di posti disponibili nell'organico dell'ente, ma di un esame di abilitazione all'esercizio della professione. E' inoltre il primo bando in cui è stato eliminato il requisito della residenza in Basilicata per garantirsi l'ammissione alle prove. La proroga dei termini di scadenza al 31 dicembre è stata dettata dai tempi lunghi, all'incirca un mese, presenti in altre province per il rilascio del certificato di sanità pubblica». In base ai dati resi noti dall'Ufficio Turismo, ad oggi sono oltre 350 le domande di
ammissione all'esame. Un terzo dei candidati provengono da realtà territoriali diverse dal Materano: dalla provincia di Potenza e dalle regioni Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Nella graduatoria provvisoria al primo posto ci sono le guide turistiche, poi, nell'ordine: accompagnatore turistico-corriere, guida escursionistica ed ambientale, interprete ed animatore. In presenza di questa situazione,giunge la risposta all'Udc del Materano da parte dell'assessore al Turismo della Provincia, Giovanni Ianuzziello: «Prorogare i termini per la presentazione delle domande - dice - offre ad un numero maggiore di persone di partecipare ad una prova selettiva, incrementando trasparenza e concorrenza, il contrario cioè di andare a caccia di una possibile clientela. Quello messo in cantiere dalla Provincia è un esame di abilitazione all'esercizio di una professione riservato a persone che dovranno lavorare per conto loro dopo aver pagato una tassa di iscrizione alla selezione: altro che clientela con i soldi pubblici». Duro infine il giudizio dell'assessore Ianuzziello circa la scarsa chiarezza dell'Udc in campo regionale: «Per entrare nella Giunta presieduta da un esponente del partito democratico, il partito di Casini manifesta aperture per il centro sinistra, mentre esprime critiche al centro sinistra tanto feroci quanto gratuite, come in questo caso, per conquistarsi una poltrona assessorile nell'esecutivo guidato da un sindaco di Alleanza Nazionale». matera@luedi.it
Giovanni Iannuziello e Carmine Nigro
Norme sulla sicurezza corso organizzato dalla Cna SI è tenuto nella serata di ieri nella sede del CNA ( Confederazione Nazionale dell' Artigianato e della Piccola e media Impresa), un work-shop sul nuovo Testo Unico della sicurezza del Lavoro. Destinatari sono stati i lavoratori autonomi, titolari, soci e lavoratori di tutte le imprese che risultano soggetti alla nuova normativa sulla sicurezza del lavoro introdotta dal D.Lgs 81/08, entrato in vigore per alcuni aspetti a maggio 2008 e per altri entrerà in vigore il prossimo gennaio. Ai saluti di Giovanni Coretti Presidente Provinciale Cna, è seguita la introduzione ai lavori di Leo Montemurro segretario Regionale Cna Basilicata prima di una full immersion sulla tematica a cura di Giuseppe Lapacciana amministratore unico IPS. Fra le novità più rappresentative del provvedimento, che l'adempimento e l'obbligo che interessa tutti i settori e tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro. Nel work-shop è emerso come un ruolo fondamentale sarà affidato alla formazione dei lavoratori come strumento di prevenzione e di tutela, oltre all'importanza delle responsabilità dei soggetti coinvolti con il nuovo quadro sanzionatorio e i tempi di attuazione. m.f.
Fa tappa alla Scaletta il viaggio regionale Ospitalità nei borghi MERCOLEDÌ scorso il lungo viaggio di “Ospitalità nei borghi” si è fermato a Matera. Nella sede del circolo culturale La Scaletta il coordinatore del progetto regionale Tomangelo Cappelli, insieme al Professore Nicola Rizzi, ha affrontato il tema dell’importanza del patrimonio culturale come fonte di ricchezza etica, estetica ed economica. Un percorso che parte dalla conoscenza della propria eredità culturale per giungere a nuovi scenari in cui si profilano altre strade per fruire della bellezza del nostro patrimonio. Una fruizione che diventa fonte di benessere psicofisico e che può condurre verso la realizzazione di nuovi progetti, come quello dell’Art Therapy, utilizzato per il trattamento di particolari patologie cliniche. Uno strumento in più per comunicare con il mondo, nelle mani di quanti sono in difficoltà per esprimere i propri pensieri e sentimenti attraverso i processi dell’arte. Un concetto forte e importante espresso proprio in occasione della celebrazione della giornata mondiale dei disabili. A loro, ai disabili e alle associazioni che si occupano dei più deboli, è stato dedicato l’evento. E in tanti hanno preso parte alla presentazione di Ospitalità nei borghi presso il circolo materano: l’associazione Sclerosi multipla, il Gruppo educatori Casa fa-
Nicola Rizzi
miglia di Pomarico e di Montescaglioso, il Servizio civile per disabili. Matera fungerà anche da scenografia naturale dell’evento conclusivo del progetto coordinato dall’Ufficio turismo della Regione Basilicata, con la collaborazione dell’Ufficio stampa e del Centro multimediale, che si terrà dall’undici aprile al ventiquattro maggio 2009 nella Chiesa di San Nicola dei Greci. In tale circostanza verrà presentato in anteprima mondiale l’evento multimediale “Amore e Philos” per promuovere la conoscenza dei tesori del patrimonio culturale lucano. Venerdì 5 dicembre il viaggio proseguirà per San Chirico Nuovo, piccolo borgo dalle mille anime, dove installazioni scenografiche hanno permesso il recupero e la valorizzazione della Villa comunale. matera@luedi.it
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Venerdì 5 dicembre 2008
Matera a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173
Stasera tutti davanti alla tv
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Incontri Cna su legge 81 LA Cna organizza oggi alle 17, nella propria sede, l’incontro per le imprese del comparto edile. I temi riguarderanno i contenuti del Nuovo Testo unico sulla sicurezza e il raccordo con la vecchia normativa. Gli incontri affronteranno anche gli aspetti legati agli adempimenti, agli obblighi e alle responsabilità nell’ambito del nuovo quadro sanzionatorio.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Onorificenze al merito E’ previsto per oggi alle 11,30 nel salone di rappresentanza del Palazzo della Prefettura, la cerimonia di consegna delle Onorificenze dell’ordine al Merito della Repubblica italiana, conferiti dal Presidente della Repubblica con decreto del 2 giugno 2008 ai cittadini della provincia di Matera che si sono particolarmente distinti nella vita sociale. La consegna sarà effettuata dal Prefetto S.E. Giovanni Francesco Monteleone. I cittadini che otterranno il riconoscimento sono: Nicola Giasi, Francesco Paolo Schiuma, Ten. Col. Emanuele Venezia, Contramm. Enrico Mascia, Ten. Giuseppe Campi, Paolo Moliterni, Eustachio Montemurro, Michele Palumbo, Francesco Modesto Ritella, Michele Sacco. La cerimonia si svolge, come ogni anno, per riconoscere il valore svolto da personalità cittadine in rappresentenza della comunità nella quale operano e svolgono la loro attività abitualmente, consentendo la crescita del territorio.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti 61 0835/335921 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
La Cgil spiega lo sciopero
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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I temi che hanno condotto allo sciopero generale organizzato a Roma il prossimo 12 dicembre verranno analizzati a Matera nel corso della conferenza stampa convocata mercoledì 10 dicembre alle 9 nella sede della Cgil di Matera. All’incontro sarà presente la segretaria generale, Manuela Taratufolo.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Foto dal matrimonio •il cenacolo Villa Schiuma in collaborazione con Mediateca Provinciale di Matera, Trm, Rvm e la Compagnia Teatrale “il Sipario” presenta la raccolta di fotografie d’epoca: “Il Matrimonio Dalle immagini, la nostra storia”. Uno sguardo sulle nostre tradizioni storico-popolari vi aspetta, dal 1 dicembre 2008 al 10 gennaio 2009, presso la Mediateca Provinciale di Matera, per creare insieme un ponte tra passato e presente. La mostra fotografica resterà aperta fino al 10 gennaio prossimo.
Il calendario dell’Arma E’ in programma oggi 5 dicembre, alle ore 11.00, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Matera, la conferenza stampa, nel corso della quale sarà, ufficialmente, presentato alla stampa, il nuovo calendario storico dell'Arma 2009. Il calendario dei Carabinieri rappresenta una consuetudine legata anche al costume e alle storia del Paese. All’incontro sarà presente il comandante provinciale Ten. Col. Domenico Punzi. I particolari della pubblicazione saranno illustrati nel corso dell’incontro riservato alla stampa e, come ogni anno, legheranno ogni mese dell’anno all’attività dell’Arma a contatto con le realtà delle comunità italiane.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE
•orient express
Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.
•basilico
0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La banda Bader Meinhof 18,30, 21.30
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Nessuna verità 19-21.45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Galantuomini 17.30-19.30-21.30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La fidanzata di papà 19-21.30
•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Spettacolo teatrale Non giudicare 21
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ti stramo 21
•PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.30-19.45-21.40
•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Valbasento L’azienda pronta a consolidare la leadership nel settore degli insonorizzanti
Alla Basind niente esuberi Si va avanti fino a fine gennaio con le ferie residue VALBASENTO - Pericolo scongiurato. Almeno per ora. La Basind rinuncia al Contratto di solidarietà. Che tradotto significa dichiarazione di esuberi. Grazie a un po’ di commesse ottenute nelle ultime settimane si proseguirà nell’attività produttiva fino a fine gennaio facendo ricorso alle ferie residue. Un’autentica boccata di ossigeno per lo stabilimento di Pisticci scalo che ha da tempo esaurito la cassa integrazione disponibile. Il punto sulla situazione complessiva dell’azienda di componentistica per auto passata circa un anno fa al gruppo Adler, che attualmente occupa circa 40 persone, sarà effettuata a metà gennaio. E’quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi nella mattinata di ieri presso la Task force per le emergenze occupazionali della Regione, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle segreterie di Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil e il responsabile delle risorse umane del gruppo Adler. Presente, insieme alla Rsa, anche una delegazione di lavoratori. Ma il vertice è stato un’occasione utile per andare oltre la
Basind
grave situazione conginuturale. La crisi del settore automotive, che sta mettendo alle corde lo stabilimento Sata di Melfi, è innegabile, che inizia a far sentire i propri effetti negativi anche sull’azienda di Pisticci scalo che fornisce particolari insonorizzanti per la Grande Punto della Fiat. Le commesse continuano a scarseggiare. Per di più, a guardare il mercato del settore auto, le prospettive per il 2009 non sono certo migliori. Da Melfi in effetti i segnali che arrivano non sono incoraggianti. Cionono-
stante il gruppo Adler, che detiene il 100% di Basind ha ribadito l’intenzione di onorare in pieno tutte le clausole del Bando Valbasento, dei cui finanziamenti è stata beneficiaria, portando avanti il progetto di fornitura in via esclusiva dei pannelli insonorizzanti per i modelli Fiat prodotti a Melfi. Un altro capitolo affrontato è stato quello della sicurezza e dell’ambiente. L’azienda, in proposito, ha fatto sapere che saranno effettuati interventi migliorativi in tempi brevi. La verifi-
ca, anche in questo caso, sarà effettuata a metà gennaio con i rappresentanti del sindacato dei chimici. «Aver scongiurato gli esuberi - è il commento di Maurizio Girasole, segretario organizzativo della Filcem Cgil - è senz’altro un risultato positivo. Ma al sindacato interessava cogliere l’opportunità della presenza autorevole di un rappresentante del gruppo Adler per chiedere l’assunzione di impegni concreti e stringenti per andare oltre la congiuntura e guardare al quadro più generale». Per Basind, d’altra parte, non si tratta del primo momento difficile. Legata com’è a doppio filo ai destini della Sata, due anni fa, l’azienda aveva particolarmente patito la fase di accompagnamento all'uscita di produzione di alcuni modelli Fiat. Anche allora si parlò di esuberi. Poi la lenta risalita della china, frutto proprio della jointventure con Adler Plastic di Ottaviano, con cui Basind avrebbe dovuto divenire ''centro di eccellenza per la produzione di insonorizzanti e componentistica del settore automotive'''. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Tinchi Asl 5, domani duplice cerimonia con l’inaugurazione
Soften, preoccupazione del Comune di Pisticci LE problematiche relative alla Soften, industria della Val Basento che di recente ha messo in libertà il proprio personale in seguito al taglio dell’energia elettrica operato dal fornitore del servizio per l’inadempienza contrattuale dell’azienda stessa, morosa nel pagamento delle bollette, sono state subito poste sotto l’attenzione del Comune di Pisticci, preoccupato per questa ennesima emergenza occupazionale, anche in considerazione del fatto che la Soften risulterebbe inadempiente verso altri fornitori e, soprattutto, nel pagamento degli stipendi ai 39 lavoratori in organico. In vista dell’incontro di oggi presso la Regione Basilicata, dove si riunirà, assieme ai sindacati, la task force per le emergenze occupazionali, l’assessore alle attività produttive del Comune di Pisticci, Gaetano Tricchinelli, dopo aver incontrato ieri una delegazione di lavoratori della Soften, ha voluto manifestare “sentimenti di vicinanza e solidarietà da parte mia e di tutta l’Amministrazione Comunale di Pisticci verso tutti i lavoratori interessati da questa ennesima crisi che interessa, ancora una volta, una società situata in Val Basento. Il Comune di Pisticci, da par suo, s’impegna a profondere ogni possibile iniziativa utile ad individuare soluzioni adeguate per questa problematica in atto, nell’auspicio che l’incontro di oggi in Regione possa essere foriero di novità atte a rassicurare i lavoratori sul loro futuro».
Oggi a Montescaglioso
Sarà intitolata ad Angelina Lodico Giornata la piscina terapeutica dell’ospedale per la legalità TINCHI - Duplice cerimonia, domani alle ore 11, all'ospedale di Tinchi con l'inaugurazione della piscina terapeutica e l'assegnazione del nome al nosocomio, intitolato ad Angelina Lodico con lo scoprimento di una targa posta all'ingresso. Interverranno il sindaco di Pisticci, Michele Leone, il sindaco del comune di Marianopoli, in provincia di Caltanisetta, Calogero Vaccaro, che è il comune in cui nacque Angelina Lodico, l'assessore regionale alla Salute Antonio Potenza, il presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo e l'arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, Salvatore Ligorio che benedirà la struttura. «Angelina Lodico- scrive una nota dell'Asl - nacque a Marianopoli ( Caltanisetta ) nel 1900. Visse a Pisticci dal 1921 al 1930. Morì nel novembre del 1932 a soli 32 anni dopo aver contratto la tubercolosi. Operò lodevolmente ed intensamente nel territorio pisticcese. Fu maestra elementare ed infermiera, prodigandosi nei confronti di chiunque. La sua vita la consacrò totalmente a Dio nel servizio incondizionato ai fratelli più bisognosi. Nella comunità pisticcese ha lasciato un ricordo incancellabile». In un solo anno dalla posa della prima pietra da parte del presidente De Filippo per la costruzione della piscina terapeutica ora il reparto riabilitativo e fisioterapico di Pisticci può erogare un altro importante servizio. «La nuova struttura- aggiunge la nota- andrà a potenziare
ed a completare il servizio di Fisiatria diretto dal Responsabile medico, Eustacchio Pisciotta che assicura anche le visite domiciliari nei casi in cui ricorrono le necessarie condizioni, realizzando una efficace integrazione tra struttura ospedaliera e servizi territoriali. Il servizio di fisiatria a Tinchi è anche uno dei pochi a livello regionale attrezzati per gli esami di elettromiografia che vengono eseguiti dal medico fisiatra Aurora Milanese nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì. Per prenotarsi è sufficiente chiamare al numero del centro unico di prenota-
zione 848821821. L'elettromiografia viene ora eseguita sia agli arti superiori che a quelli inferiori e si tratta di un esame che serve a verificare la funzionalità neuromuscolare degli arti, sia per quanto riguarda la sensibilità e sia per la valutazione muscolare e neuronale, oltre ad evidenziare eventuali patologie». La realizzazione della piscina terapeutica che ha avuto un costo complessivo di euro 401.677,62 all'interno dell'area della struttura ospedaliera è la testimonianza più viva della volontà aziendale di specializzare l'ospedale pisticcese con
servizi che non sono presenti negli altri ospedali. Il Commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto, ha inteso sottolineare: «Al di là di oggettive difficoltà logistiche derivanti dai lavori all'ospedale di Tinchi e che comunque abbiamo affrontato sempre di concerto con il personale medico ed i tecnici aziendali e contando sulla sensibilità dell'utenza, stiamo potenziando quei servizi come la fisiatria che sono destinati per varie ragioni, anche demografiche, a crescere e ad assicurare al nosocomio pisticcese un ruolo di primo piano». Anna Carone
SPUNTI Marconia, disagi nell’Itas Cerabona NELL'ISTITUTO tecnico agrario dell'Itas G. Cerabona di Marconia, considerato come un istituto nuovo ci sono problemi di infiltrazioni d'acqua causati da interventi incominciati nel 2006, ma lasciati a metà da parte degli organi preposti. Anche dopo molte richieste fatte dalla presidenza alla Provincia non ci sono stati interventi ristrutturanti. Questa situazione è stata visualizzata dalla societa Siram e inoltre il responsabile dell'ufficio tecnico della provincia ingegner Aiello é stato costantemente informato della disastrosa situazione. Inoltre, c'è un danno nella controsoffittatura esistente, molto probabilmente l'intonaco sottostante (di cui non è possibile prendere visione) rischia il distacco nei corridoi scolastici, l'impianto elettrico e le attrezzature presenti nei laboratori di informatica, dise-
gno e agronia, dove le pareti sono ricoperte da muffa potrebbero risentire dello stato delle cose con notevoli danni. In data 3 dicembre, dopo l'ennesimo sopralluogo di un tecnico l'istituto aspetta ancora una risposta. Ieri, invece, è iniziata la percolazione dell'acqua in quasi tutte le classi dell'istituto. In questi giorni si stanno constatando infiltrazioni anche nell'aula magna con ulteriore aggravio sia dei lavori che dei costi di "eventuale" ristrutturazione. Tale stato delle cose potrebbe portare conseguenze lesive degli utenti dell'istituto di cui si devono fare carico i responsabili del mancato intervento della ristrutturazione. I rappresentanti d'Istituto Pasquale Carone, Pasquale Cariello, Fabio Lacanna
MONTESCAGLIOSO - vanni Pizzolla. Il programma proseguiL'associazione antiracket “Giovanni Falcone- Paolo rà con la presentazione del Borsellino” di Montesca- calendario 2009 dell'assoglioso, attiva dal 1994, alle ciazione antiracket “Gio10 di oggi, ha organizzato vanni Falcone- Paolo Borla “Giornata per la legali- sellino” intitolato “la mafia si può battere”, cui seguirà tà”. L'iniziativa sarà aperta la proiezione di interviste, dagli indirizzi di saluto del momento che sarà presenpresidente dell'associazio- tato dal presidente onorane montese Paolo Gallipo- rio F.A.I. Tano Grasso. Al termine è previsto il li, cui farà seguito il confedibattito ed il rimento delsaluto dei la tessera di protagonisti socio onoradel calendario all'inserio. gnante e Il giornaligiornalista sta de Il ReAlberto Paristo” Nicola si. Piccenna inLa dottoterverrà nelressa Franle vesti di mocesca Tannideratore delni dell'assol'iniziativa, ciazione “Adche si svolgedio pizzo” di rà nella Sala Palermo e del Capitolo Pippo Scandell'Abbazia durra, presibenedettina dente del dedicata a F.A.I (FedeSan Michele razioni AntiArcangelo. racket ed AnIl 28 Aprile tiusura ita2007, nei loliane), a loro La copertina del libro cali posti in volta, saluteViale J.F. ranno i preKennedy n° senti con i loro interventi alla giornata 159, era stata inaugurata la sede comunale operativa celebrativa. Alle 10.30 è prevista la della stessa associazione presentazione a Montesca- montese, momento che glioso del libro “Quando la aveva preceduto la celebramafia non esiste” scritto zione della seconda giorda don Marcello Cozzi, nata Antiracket ed Antiucoordinatore regionale di sura, nel corso della quale “Libera” Basilicata, il qua- si era discusso dell'impele, in occasione del suo ri- gno collettivo contro l'illetorno a Montescaglioso sa- galità. rà presentato dal dirigente Michele Marchitelli scolastico montese Gioprovinciamt@luedi.it
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Irsina Il servizio per la scuola primaria dovrebbe iniziare al massimo la prossima settimana
Conto alla rovescia per la mensa IRSINA - È terminata l'attesa per il servizio mensa agli alunni delle scuole primarie. La nuova società ha terminato nei giorni scorsi i lavori per la definizione del nuovo sito, dove saranno preparati i pasti per i bambini. Si chiama “Casablanca” la società che si occuperà della mensa scolastica dei bambini delle scuole materne ed elementari di Irsina. L'azienda Casablanca che ha la sua sede sociale a Taranto, dopo essersi aggiudicata la gara di appalto, si è organizzata per strutturare la nuova logistica per l'erogazione del servizio.
I pasti che saranno erogati quotidianamente, così come afferma il direttore della stessa azienda contattato telefonicamente, avranno tutte le tutele e le garanzie igienico sanitarie, per l'incolumità della salute degli alunni. «Entro la fine della settimana in corso - afferma Enzo Presta responsabile dell'azienda Casablanca dovremmo partire con l'erogazione del servizio, salvo ancora qualche piccolo imprevisto burocratico, tutto dovrebbe portarci non più lontani della prossima settimana. Nei giorni scorsi - continua Presta - ci siamo orga-
nizzati per individuare la struttura adeguata per poter preparare i pasti che saranno consegnati al momento del pranzo ai bambini. Il nostro quartier generale - dice Presta - sarà presso le cucine dell' Hotel “DF” di “Deodato Forliano” struttura adeguatissima che ci fornisce ogni tipo di garanzia per lo svolgimento delle nostre future attività. Vorrei ricordare - afferma Presta - che ad irsina, ci siamo già stati, e abbiamo già fornito il servizio mensa scolastica per circa un biennio, qualche anno addietro.
La struttura in cui saranno preparati i pasti
Per noi ritornare a Irsina oggi, non può che essere motivo di grande soddisfazione, supportati dalla consapevolezza del lavoro svolto in precedenza.
Saremo infatti ben lieti di riproporre la nostra cucina, che preannuncio sarà aperta a tutti coloro che vorranno toccare con mano il lavoro e la qualità che
offriamo». Ancora poche ore, quindi, e i piccoli potranno usufruire del servizio mensa. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Tricarico Consegnata la struttura la nuova ala dell’Ospedale, il “Don Gnocchi”
E’ realtà il polo riabilitativo Sessantaquattro posti letto, otto palestre e quindici ambulatori TRICARICO - Esattamente 3 anni fu posta la prima pietra per la costruzione della nuova struttura, annessa al vecchio ospedale, destinata a Polo di eccellenza per la riabilitazione. Si parlò quel 4 novembre del 2005 di data storica per Tricarico e per le comunità limitrofe, ma anche per il potenziamento dell’offerta sanitaria in Basilicata. Contestualmente, furono avviate dalla Fondazione “Don Carlo Gnocchi” le attività di riabilitazione all’interno del vecchio nosocomio (36 posti letti) dopo radicali lavori di ristrutturazione. Con la consegna del manufatto edilizio, (completamente finito in tempi record dall’impresa Socim spa di Napoli), avvenuta ieri in forma ufficiale dai dirigenti dell’Asl 4 alla Don Gnocchi, si conclude positivamente un periodo di grandi trasformazioni, dopo anni di forti contrasti e polemiche sull’argomento. La prestigiosa Fondazione milanese avrà 90 giorni di tempo per trasferirsi nella nuova e più ampia struttura, progettata dall’ingegner Gaetano Monaco e dagli architetti Sabrina Lauria e Domenico Langerano. Gli intervenuti hanno sottolineato come l’avvenimento sia una tappa importante nell’ambito del progetto regionale di riconversione del nosocomio tricaricese, fondato nel 1947 dalla lungimiranza del vescovo Raffaello Delle Nocche e del sindaco Rocco Scotellaro. Una giornata, dunque, significativa quella di ieri, anche se l’inaugurazione ufficiale con la partecipazione
Diploma triennale
A sinistra, il momento della consegna della nuova struttura. A destra il polo riabilitativo
delle massime autorità politiche regionali, è prevista per la fine di febbraio prossimo, quando il nuovo Polo riabilitativo sarà funzionante, come ha assicurato la dottoressa Simonetta Mosca responsabile dei Centri di Acerenza e di Tricarico della “Don Gnocchi”, la quale ha anche ringraziato tutte le istituzioni e le persone «che in questi 3 anni hanno collaborato con noi e ci hanno accordato fiducia». Molto soddisfatto il direttore generale della Asl 4, Domenico Maroscia, che durante la sua gestione ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione del progetto di riconversione dell’ospedale e del nuovo manufatto. Insieme alla dottoressa Mosca e
l’ingegner Nicola Sannicola della Asl 4, ha accompagnato nella visita all’interno dei sei piani della nuova ala il vescovo Vincenzo Orofino, il sindaco Raffaello Marsilio ed i componenti della Giunta comunale. Erano presenti, inoltre, i direttori dell’Asl Vito Gaudiano, Francesco Ruggieri, nonchè Teresa Cetani, il direttore del Distretto Vincenzo Denisi, il direttore sanitario dell’ospedale di Tricarico, Angelo Di Venere, la responsabile sanitaria del Polo di riabilitazione Lidia Giordano. «Una riconversione – ha commentato il vescovo – esemplare, che fa giustizia di tutte le contrarietà espresse dal movimento che si opponeva alla
Asl 4, oggi consegna delle lauree
ristrutturazione». Marsilio, invece, ha sottolineato le attività indotte dalla presenza della Don Gnocchi. Parole d’elogio sono state rivolte al rappresentante dell’impresa Antonio De Rosa per il rispetto della tempistica e l’ottimo lavoro. Come è noto il nuovo complesso dispone di 64 posti letti di degenza in camera a due letti con bagno, 20 posti di Rsa, 8 palestre per la riabilitazione, 15 ambulatori, inoltre 3 aule didattiche ed una sala convegni, che saranno utilizzati cone sede del corso di laurea triennale in Fisioterapia dell’università di Bari, sede staccata di Tricarico. Michele Santangelo
Tricarico Attività dei carabinieri e della Direzione del lavoro
In aumento i controlli nei cantieri TRICARICO - E’ sempre alta l'attenzione dei carabinieri di Matera e della Direzione provinciale del Lavoro nello specifico settore della sicurezza sui posti di lavoro e nei cantieri edili. Quattro operai assunti in nero e sanzioni contestate per un ammontare di 12.000 euro. Sono i risultati dell'attività, avviata ormai da molti mesi, inserita nell'Operazione “Homo Faber” e svolta, sinergicamente, fra carabinieri del Comando Provinciale di Matera, militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e Direzione Provinciale del Lavoro sempre
dello stesso capoluogo, ha lo scopo di monitorare, costantemente, la situazione connessa con gli ambienti e luoghi di lavoro, sì da verificare condizioni di sicurezza dei lavoratori e possibili abusi in materia di assunzioni e lavoro nero. Mercoledì scorso a Tricarico, carabinieri della locale Compagnia e colleghi del NIL di Matera, unitamente ad ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro, hanno effettuato delle ispezioni presso 5 cantieri edili della zona, riscontrando e rilevando alcune irregolarità gestionali, connessi proprio con il set-
tore della sicurezza e l'impiego abusivo di manodopera. In particolare, presso due dei cantieri controllati, i militari hanno anche provveduto alla sospensione delle attività lavorative, perché riscontrata la presenza di lavoratori in nero, quindi non regolarmente assunti, macchinari elettrici non conformi né in regola con la normativa vigente in materia antinfortunistica. In un altro cantiere, è stato riscontrato che l'impalcatura non era in regola, in quanto completamente priva di ogni misu-
Controlli dei carabinieri nei cantieri
ra di sicurezza. I controlli proseguiranno interesseranno l'intera provincia, attesa l'estrema rilevanza della materia e
saranno effettuati nel precipuo interesse dei lavoratori per salvaguardarne l'incolumità fisica. provinciamt@luedi.it
TRICARICO - «Le fratture osteoporotiche: trattamento chirugrico e percorso riabilitativo” è il tema del convegno che si terrà oggi e domani a Tricarico presso l’auditorium comunale a partire dalle 8.30. Organizzato dalla Fondazione Don Gnocchi, dalla Asl 4, sarà presieduta dal professor Gianfranco Megna direttore del corso di laurea in Fisioterapia dell’università di Bari e dal professore Penna della stessa università. Al Convegno vi partecipano esperti provenienti dalle università e strutture specializzate di ogni parte d’Italia. In mattinata, moderatori Giordano e Viola, interverranno: Olivieri di Potenza, Gandolini di Milano, Galeri di Brescia, Sproviero di Lauria, Bardoscia di Cassano, Laforgia di Bari, Parabita di Taranto, Santarsiere e Dabraio di Tricarico. Nel pomeriggio: Sangiovanni di Matera, Magliulo di Tricarico, Savi Scarponi di Roma, Botanico di Potenza. Per l’occasione saranno consegnati i diplomi di laurea triennali in Fisioterapia ai primi 15 allievi usciti dalla sede staccata di Tricarico dell’universita di Bari. Sono: Giancarlo Armento, Sara Benevento, Ilenia Ditella e Antonia Novellino di Tricarico; Caterina Di Dio di Albano, Valeria De Canio e Gerardo Lovaglio di S. Chirico, Pasquale Lacapra di Foggia, Patrizia Lafiosca di Grassano, Maria Policicchio di Senise, Loredana Modugno di Montescaglioso, Valentina Gualtieri di Altamura, Maria Telesca di Potenza, Andrea Stella e Giuliana Lisanti di Matera. m.s.
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Bernalda Iniziativa dell’Anfo. Si assaggerà anche il novello
Previsto un aumento del 25%
Interesse immobiliare dell’Eurest in crescita Oggi la rassegna “Frantoi oleari aperti” nella città di Chisinau
Sua Maestà l’olio
BERNALDA – IL Frantoio oleario di Angelo Musillo apre le porte per la IX edizione di “Frantoi Oleari Aperti”. L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Frantoi Oleari Aperti, dalle Acli Terra e dalle Acli “Circolo di Bernalda”, darà di fatto l’accesso ai visitatori con la possibilità di assistere alla trasformazione delle olive, alla degustazione degli oli e dei prodotti tipici della cittadina jonica che da sempre ha avuto un grande legame con questo nobile frutto della terra. Le grandi ruote che macinano le olive inizieranno a girare oggi alle ore 19,30, quando ad attendere la popolazione bernaldese sarà la degustazione dell’olio novello. Subito dopo, alle ore 20,30, a farsi spazio sui palati saranno i prodotti tipici della nostra regione. A concludere la lunga serata dedicata all’olio sarà la costituzione, alle ore 21,30, del Circolo di prodotto “pane e olio”. Un momento della storia della nostra città a
Un frantoio
cui bisogna partecipare, sia per la lunga tradizione che l’olio ha nella nostra cultura, e sia perché di fatto si va a costituire un’associazione che ha a cuore questo nobile frutto e il suo prezioso prodotto che ogni anno dona alle famiglie lucane e non. L’iniziativa promossa dall’Anfo non può che essere di grande aiuto alla produzione dell’olio. E questo lo sanno bene i nostri produttori, da
coloro che hanno tantissimi alberi di ulivo a quelli che di fatto portano a casa il giusto per il fabbisogno personale della propria famiglia. L’evento che si svolgerà in Contrada Fronte Pietra, di certo va nella direzione del dialogo e del contatto diretto con i produttori, nonchè da di fatto a possibilità di fare un’esperienza di grande interesse culturale. I frantoi che aderiscono a questa grande iniziativa sono tantissimi, e l’elenco completo si trova sul sito internet dell’associazione “www.anfonet.it”. Tra questi compare anche il nome di Bernalda e del frantoio di Angelo Musillo il quale da molti anni porta avanti questa attività e quindi chi meglio di lui oggi potrà trasmettere e condividere con la gente questa grande passione. Nella nostra cittadina, come già detto prima, non mancano le persone che raccolgono le olive per poi macinarle e per portare a casa l’oro verde. Ormai siamo quasi alla
fine della stagione della raccolta 2008, ed oggi si potranno fare dei bilanci. Di certo non sulla qualità in quanto la nostra cittadina non è seconda a nessuno, ma bensì sulla resa e sulla quantità prodotta sul territorio bernaldese. Una cultura quella della raccolta che ha radici che affondano nella storia. Il leggendario albero di ulivo e l'olio ricavato dai suoi frutti hanno accompagnato la storia dell'umanità. Già 8000 anni fa, l'ulivo veniva coltivato in Medio Oriente. Fin dall'inizio l'ulivo e i suoi frutti sono stati presenti nella storia degli uomini sia nei riti sacri che nella vita quotidiana. E dopo tutti questi anni l'olio di oliva costituisce un prodotto di cui non si può fare a meno, soprattutto nella famosa dieta mediterranea. Quindi l’appuntamento per gli amanti dell’olio è per questa sera presso il frantoio dell’imprenditore bernaldese, Angelo Musillo. Fabio Sirago
Bernalda«Ha fatto rinascere il partito»
An fa quadrato intorno al segretario Carbone
L’ANGOLOdelloSPORT
BERNALDA - Dopo le parole del Presidente del Gruppo Regionale di Alleanza Nazionale Antonio Tisci, anche i singoli iscritti accorrono per sostenere il nome e la politica del Segretario cittadino, Franco Carbone. Solo per dover di cronaca si vuole ricordare che le parole di Tisci sono giunte dopo il comunicato diramato, e pubblicato sul Quotidiano, dalla Componente Storica di Alleanza Nazionale. Adriano Ercolani, questo il nome del tesserato di An, ha voluto portare il suo sostegno a Carbone, e dall'altra parte attaccare coloro che fanno parte e che si identificano come Componente Storica di Alleanza Nazionale. «Chi scrive - dice Ercolani - è un vecchio iscritto e militante del glorioso partito di Alleanza Nazionale. Personalmente - continua l'iscritto di An - sono indignato dagli ultimi avvenimenti che hanno visto al-
cuni tesserati di Alleanza Nazionale, ovvero, la cosiddetta “Componente Storica”, compiere un atto di estrema scelleratezza nei confronti dell'attuale Segretario di An di Bernalda, Franco Carbone. La cosa che mi sconcerta in assoluto è che coloro che hanno capeggiato questa “rivolta” sono gli stessi che nel corso degli anni hanno fatto sì che il circolo di Bernalda di An fosse sempre commissariato per la loro incapacità di creare leadership degna di questo nome. Tali uomini hanno gratuitamente infangato il nome dell'unico Segretario cittadino che sia stato in grado di far rinascere il partito. Infatti, Carbone, in questi ultimi mesi, ha coinvolto tantissima gente che crede fortemente nei nobili ideali politici di An. Era da tantissimo tempo che il nostro partito non aveva così tanta gente intorno a sè. Quindi mi chiedo come si
Carbone e Ercolani
possa affermare che il Segretario adotti una politica “autoritaria e particolarista”? A parlare miei cari amici sono i fatti! Nella speranza che i più prevalgano sui meno, invito tutti coloro che da sempre si rivedono nello spirito politico di An, ad appoggiare a gran forza il nostro Segretario Franco Carbone; sostenendolo - conclude Ercolani nella lunga battaglia per risollevare il paese dal malgoverno del centrosinistra». Fabio Sirago
Chisinau
Eurest Basilicata e il suo braccio operativo in Moldova “ Eurest group s.r.l.” si sono dotati di una nuova struttura operativa in Chisinau, Eurest Immobil, tale scelta è scaturita a seguito delle numerose richieste da parte dei soci Eurest in merito alla possibilità di acquisizione di beni immobili in Repubblica Moldova e in particolare nella capitale Chisinau. Eurest Basilicata ed Eurest Group, (presenti in Chisinau da Luglio 2004) , nel corso degli ultimi quattro anni sono riusciti ad instaurare in Moldova importanti accordi di collaborazione sia nell'ambito politico che in quello socioeconomico-istituzionale. Questo intenso e costante lavoro di accreditamento ha permesso all'Associazione di acquisire una grande visibilità e rispetto all'interno degli organismi citati. «Questo enorme lavoro e impegno - spiega Nicola Di Biase, direttore generale Eurest - ci consentono oggi di entrare in un circuito business di elevato interesse e difficilmente accessibile ad altre strutture organizzative. Oggi, attraverso la struttura di Eurest group si è in grado di proporre ai soci interessati delle opportunità di affari fino a poco tempo fa difficilmente accessibili. Uno dei settori che al momento offre più opportunità, è quello Immobiliare ( unitamente
Tursi, bando per impianti fotovoltaici
Tursi L’Aurora Nicola Russo commenta il risultato dell’incontro col Soccer Lagonegro
«Non siamo matricole e lo dimostriamo» TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha fermato la corsa del Soccer Lagonegro. Due tiri di Lardo, avevano chiuso la partita già nel primo tempo. E pensare che l'arbitro al nono minuto aveva annullato, per fuorigioco, un gol di Crucinio. Non avevano fatto i conti, con la velocità dei giocatori tursitani. Infatti ad inizio ripresa, con l'innesto di Pipino e Fittipaldi, in due minuti, hanno segnato due gol, andando in parità. Poi la squadra ospite aveva attaccato, ma la difesa ha retto bene. Anzi c'è stata qualche occasione per segnare e portare a casa i tre punti. Un dirigente dell'Aurora, dice: «Abbiamo dimostrato di non essere una matricola. Con i nostri sedici punti siamo nei piani alti della classifica, al
quinto posto assieme a squadre come il Satriano, il Villa d'Agri ed il Valsinni. Insomma possiamo dire la nostra in questo campionato». L'entusiasmo è tornato nel vecchio campo "Angelo Cuccarese". Il presidente Luciano Virgallita ha assicurato che nella prossima partita in casa, la grande rete che trattiene i palloni e non li fa andare fuori sulla strada, sarà montata e darà un bell'aspetto al campo. Così gli ospiti che verranno ne avranno una buona impressione. Per quanto riguarda lo spostamento delle panchine dall'altro lato del campo, forse bisognerà aspettare un pochino. Intanto il giocatore allenatore Giuseppe Policarpo continua la preparazione atletica. Sono in arrivo delle nuove le-
ve. Infatti nell'ultimo allenamento si è visto qualche giovane in piu'. Il mister punta molto sul pressing che i giocatori devono fare sul portatore di palla avversario. Scatti brevi, recupero e ripartenze. Insomma, anche se le serate sono fredde, i giocatori sudano lo stesso. Qualche giocatore accusa di tanto in tanto degli acciacchi, ma dice un vecchio detto: «Una buona preparazione atletica seguita dallo stretching, è il miglior antitodo contro gli infortuni». Si spera che per domenica, tutti i calciatori siano pronti a partire per la prossima giocata, quella che li vedrà di fronte al Villa D'Agri, una squadra che non fa sconti a nessuno. Mancherà il centrocampista Filippo Adduci, che risente ancora di una
al comparto agro-alimentare a cui Eurest è molto attento, infatti, si sta dando attuazione al progetto “Frammoldev” ). In tutta Europa ed anche in altri Paesi extra Ue più sviluppati, la Bolla Immobiliare è ormai scoppiata, il mercato è stagnante e i prezzi tendono più a diminuire che a crescere; in Moldova e in maniera particolare nella capitale Chisinau, la situazione è totalmente opposta (simile alla Romania dei primi anni 90); la crescita immobiliare è appena agli inizi e gli analisti prevedono una crescita costante dei valori immobiliari (Chisinau zona centralissima) del 20/25% per i prossimi cinque anni , dal sesto anno in poi tale crescita rallenterà per assestarsi su valori di del 10/15%. Gli attuali prezzi di vendita (immobili di nuova costruzione) sono paragonabili ai prezzi attuali in un normale paesino di una normale regione d'Italia; Eurest Group, recependo le citate esigenze dei soci è oggi in grado di proporre opportunità immobiliari che sono al di fuori dei normali circuiti delle agenzie immobiliari ; tre delle maggiori società di costruzioni dell'Est Europa stanno intrattenendo con Eurest privilegiati rapporti di collaborazione in merito a possibili acquisizioni di appartamenti di nuova costruzione o interi complessi immobiliari». provinciamt@luedi.it
strappo, e lui si dice addolorato di non poter giocare. Ma i vari Trupo, Travascio e Varlese lo sostituiranno egregiamente. Sicuramente rientrerà in campo l'attaccante Alessio Digno, che ha scontato la squalifica, immeritata ed inattesa, dice lui. Salvatore Martire
TURSI - E’ pronto un bando del Comune di Tursi per gli impianti fotovoltaici. Il Comune ha pubblicato l’avviso per gara esplorativa, finalizzata alla procedura negoziata, per la selezione della migliore offerta tecnico-economica con la quale affidare in concessione la progettazione, la realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici su immobili di proprietà comunale. Gli edifici sono la sede comunale, cinque scuole elementari e materne, l’ex asilo di via Ferrara, il Distretto sanitario e l'ex Municipio di via Giannone. Le domande vanno presentate entro il 18 dicembre 2008. provincimt@luedi.it
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Policoro Il sindaco illustra la manovra finanziaria. Opere pubbliche per 12 milioni di euro
Bilancio virtuoso e lotta all’evasione POLICORO – Un bilancio con un’anima. Non è un ossimoro ma una realtà che prenderà corpo tra qualche settimana. Nicola Lopatriello esordisce così all’incontro di ieri mattina in Municipio sulla presentazione del bilancio di previsione 2009. Per il primo cittadino è un appuntamento storico per la città di jonica: «Che mai in passato aveva approvato lo strumento contabile principe in tempi così certi». E se aggiungiamo che l’Italia non sta attraversando un periodo economico florido: «Policoro va in controtendenza –continua Lopatriello- e lo spiego con numeri alla mano. Abbiamo un bilancio di 25 milioni di euro che destinere-
mo per attuare il programma amministrativo con i seguenti interventi principali: 12 milioni per lo opere pubbliche nel solo 2009; 200 mila euro per il sociale e altri 100 mila per il welfare: sussidi a praticanti in studi professionali, contributi in conto interessi per giovani che vogliono intraprendere un’attività autonoma e sgravi per chi assume residenti». Sul fronte del suo vecchio cavallo di battaglia, la promozione del territorio, l’amministrazione comunale e i tecnici preposti hanno stanziato 200 mila euro. Una cifra faraonica in vista dei cinquant’anni di autonomia comunale; oltre ai tradizionali contributi per feste
e attività culturali ordinarie: «Il tutto senza toccare la pressione fiscale –continua il primo cittadino- e nessun ritocco alle tariffe dei servizi comunali; dunque senza nessun aggravio per il cittadino contribuente» Ma dove si trovano le risorse? «I nostri conti sono in ordine da anni con entrate autonome poiché il nostro è un territorio che cresce e appetitibile da tanti imprenditori che vogliono investire. E la dimostrazione sono le entrate della Bucalossi, per fare un esempio. E’ vero che sono diminuite negli anni, ma è altrettanto vero che nel previsionale siamo stati prudenti nello stimare appena 1,8 milioni di euro, ma sa-
ranno sicuramente superiori; poi c’è un giro di vite sugli sprechi stimati in un 5%. Per il resto, le risorse arrivano dalle dismissioni di patrimonio comunale che non portano utili di bilancio; dall’avanzo di amministrazione e ovviamente dalle entrate tributarie e dai più classici trasferimenti». E proprio sulle entrate fiscali, Lopatriello ha le idee chiare per rimpinguare l’erario comunale: lotta all’evasione. «Ci sarebbero almeno 3 milioni euro di crediti iscritti a ruolo, Ici e Tarsu, che il Comune deve riscuotere e lo farà o con una società di factoring o con qualche altro mezzo che prevede la legge». Ma le novità non finiscono
La sede del Comune di Policoro
qui: «Faremo un bando per la raccolta dei rifiuti solidi urbani ed introdurremo finalmente la raccolta differenziata che eliminerà i cassonetti e ci farà abbattere i costi per lo smaltimento dei rifiuti; mentre il servizio di spazzamento
sarà gestito in house con una municipalizzata. Inoltre appena apriremo la quarta farmacia comunale non è escluso la creazione di un’altra società municipalizzata ad hoc». Gabriele Elia
Scanzano jonico Giannuzzi e Stigliani: «L’amministrazione si erge a decidere in nome della comunità»
Via libera a quattro nuovi villaggi No di Democrazia partecipata: «Contestiamo questa decisione» SCANZANO JONICO - Ferma contrarietà sul “Regolamento per la cessione in proprietà delle aree comprese nel Piano d'Ambito”, l'argomento principale discusso durante lo scorso consiglio comunale di Scanzano Jonico tenutosi il 29 novembre. Ad esprimerla sono i consiglieri comunali di opposizione aderenti al gruppo “Democrazia partecipata”, Pasquale Stigliani e Giuseppe Giannuzzi. «La maggioranza ha voluto affrontare - ha spiegato Giannuzzi - le modalità per l'assegnazione delle aree riguardanti l'Accordo di programma Cit, avviando così la procedura per la realizzazione di altri quattro villaggi turistici nel Comune di Scanzano. Ritenuto questo un punto importante, abbiamo richiesto al sindaco Iacobellis, al presidente Loffreno ed ai consiglieri, di rinviare tale discussione per aprire un confronto sullo sviluppo turistico con i cittadini e le attività produttive della nostra comunità, in modo da condividere le opportunità più utili per la crescita sociale ed economica del paese. Senza avere alcun riscontro, con dieci voti
Da sinistra Giannuzzi e Stigliani
contrari la richiesta è stata respinta dalla maggioranza. Ancora una volta l'Amministrazione Iacobellis stigmatizza l'esponente di Rifondazione comunista china il capo: si erige a decisore unico della scelta politica in nome di tutta la comunità con continuità e in linea alla precedente amministrazione». Critico e duro anche Stigliani: «Noi di Democrazia partecipata - ha tenuto ad evidenziare il giova-
Montalbano oggi inaugura piazza Giovanni Paolo II MONTALBANO - Oggi alle ore 19.30, alla presenza dell'Arcivescovo di Matera Mons. Salvatore Ligorio e dei Parroci di Montalbano Jonico, si terrà la cerimonia di benedizione della piazza dedicata a Giovanni Paolo II. Il Consiglio comunale dedicò questa piazza al Pontefice di Cracovia nel maggio 2005. Sono stati completati i lavori di ristrutturazione con la realizzazione di marciapiedi ed arredo urbano con aiuole, panchine e la nuova illuminazione nonchè la pavimentazione. Il sindaco Leonardo Giordano spiega: «Con le risorse finanziarie a disposizione non potevamo fare di più. Abbiamo dovuto conciliare le esigenze di un maggiore decoro urbano e
di una forma di riqualificazione senza snaturare la funzione di parcheggio di questa piazza poichè è stituata dietro il Municipio, davanti all'Ufficio Postale l'eliminazione del parcheggio avrebbe creato disagio agli utienti e intasamenti da traffico alla stretta Via Torino». L'assessore ai Lavori Pubblici Donato Pierro ha affermato che i lavori, che si sono svolti in tempi celeri, sono stati seguiti dall'Ufficio Tecnico. Prima della cerimonia di benedizione nella chiesetta del Purgatorio verrà celebrata la Santa Messa e verranno benedetti i lavori di manutenzione effettuati presso questo luogo di culto che risale al XVIII secolo. provinciamt@luedi.it
ne consigliere - in sintonia con i movimenti di contestazione degli anni precedenti, oltre a ritenere utile una discussione aperta, non condividiamo la scelta di proseguire con la fallimentare politica turistica dei villaggi, come sostenuta dalla precedente Amministrazione. Abbiamo toccato con mano i benefici prodotti dalle strutture dei villaggi: oltre cento milioni di euro dal Cipe impiegati dalla Cit per
avere in cambio scarsa e precaria occupazione, nessun coinvolgimento del tessuto produttivo locale, crediti per oltre due milioni di euro per mancato pagamento di Ici e Tarsu al Comune. Inoltre, per distrazioni mai accertate - ha continuato abbiamo avuto l'onere di dover pagare i suoli edificatori e l'acqua prelevata fino a qualche anno fa gratuitamente. Coerentemente da quanto sancito nel programma presentato ai cittadini in campagna elettorale, davanti a questi risultati, crediamo che il confronto tra le parti e la promozione di uno sviluppo turistico diffuso, decentrato e diversificato, che vedeva il coinvolgimento diretto delle attività produttive locali nell'area dell'ex accordo Cit, avrebbe generato maggiori vantaggi e benefici. Per questo - ha concluso Stigliani contestiamo fortemente la decisione assunta dalla maggioranza e auspichiamo un ripensamento affinché si ponga fine alla politica dei villaggi e si rilanci un piano di sviluppo turistico alternativo confrontato e condiviso con i cittadini». Pierantonio Lutrelli
Gruppo Soglia lavoratori preoccupati SCANZANO JONICO - «Nell'ultimo incontro svoltosi in data 21 novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, le parti hanno sottoscritto un verbale dove l'azienda insieme allo stesso ministero si era impegnata a comunicare le scadenze relative ai pagamenti delle spettanze retributive maturate e da maturarsi e ad esaminare la possibilità di prosecuzione temporanea della Cigs sino al 31 dicembre prossimo». A denunciarlo è Andrea Cavola, segretario nazionale della sigla autonoma, Sindacato dei lavoratori (Sdl). «Ad oggi - ha evidenziato - non ci sono ancora risposte in merito agli impegni presi. Infatti, i lavoratori del gruppo Soglia hanno percepito il pagamento del solo 50% della mensilità di ottobre, mentre il personale in Cigs non percepisce l'indennità da circa 7 mesi, in quanto è stato concesso all'azienda il pagamento diretto tramite l'Inps ed il Ministero del Lavoro non si è ancora espresso in merito all'emanazione del decreto esecutivo relativo al periodo 26 maggio - 25 novembre 2008. Continuano inoltre ad esserci le gravi inadempienze aziendali, quali i mancati investimenti nella ristrutturazione dei villaggi, il mancato mantenimento e riattivazione della rete di vendita, assenza di organigramma e di procedure aziendali. Questi - ha concluso il segretario nazionale Andrea Cavola - sono tutti temi che i lavoratori chiedono con forza fin dall'inizio dell'acquisizione da parte di Gerardo Soglia. Tutto questo sta generando una situazione di preoccupazione e tensione tra tutti i lavoratori del gruppo». pie.lu.
La Fidapa di Policoro ha presentato il romanzo di Maria Antonietta D’Onofrio
Un libro in nome dei valori perduti POLICORO - Nei giorni scorsi la locale sezione della Fidapa (Federazione italiana donne affari professioni e arte) ha presentato un libro, nella sala consiliare di Palazzo di città, scritto dall'autrice Maria Antonietta D'Onofrio: “Ora aspetto la vita che mi cerchi”, nell'ambito delle manifestazioni che la Fidapa tiene periodicamente dal tema: alla ricerca di un valore perduto. Il rispetto. Il 22 è stata la data prescelta poiché ricorre ogni anno la giornata contro la violenza sulle donne e sui bambini; e il 20 invece quella internazionale sui diritti dell'infanzia. La scrittrice, medico di professione, nel suo libro mette al centro la sofferenza delle donne e nello stesso tempo dà loro la speranza che qualcosa possa cambiare, in meglio, nella vita. La protagonista è Ida, una giovane ragazza che sembra perseguitata dalla sofferenza e dalla violenza che inizia con l'abbandono da parte della madre. Il racconto è molto introspettivo
e passionale e cattura subito la sensibilità del lettore coinvolgendolo direttamente nel dolore della ragazza. Ma grazie a Dio, Ida trova in una bambina di nome Caterina la sua ragione di vita. Una bambina che le trasmette la forza di vivere e la bellezza della vita stessa che la D'Onofrio definisce: “una bambina che è una forza della natura”, che fa perdonare ad Ida la stessa mamma e la disavventura di essere cresciuta senza un normale riferimento, portandola ad amare la vita e a desiderare una figlia: “Bianca come la prima luce del giorno…Bianca come la luna…Bianca come mia madre…Bianca era il nome di mia madre”. Il libro è ambientato in un periodo storico per l'Italia tra i brutti del dopoguerra, gli anni '70, precisamente il 1978, gli anni di piombo come vennero definiti per via della lotta senza esclusioni di colpi tra lo Stato e il terrorismo in cui tragedie e dolori erano, purtroppo, all'ordine del giorno. Ma la
giornata di sabato è stata molto importante anche per un altro motivo, che spiega la stessa locale presidentessa della Fidapa, Maria Antonietta Amoroso: «Come presidente della Fidapa sono soddisfatta di aver raggiunto un altro obiettivo: quello della costituzione di una rete contro la violenza sulle donne con il privato sociale e il pubblico»; e fa anche un bilancio di questo anno di attività dell'associazione che rappresenta: «Abbiamo realizzato una campagna di sensibilizzazione nel 2007; una tavola rotonda sulla violenza di genere; un intervento di formazione; un video a concorso a Palermo; una campagna di sensibilizzazione con la cartolina distribuita in tutta Italia e la tavola rotonda del 22 novembre. Tutte iniziative finalizzate e non far dimenticare gli orrori della violenza sulle donne e sui bambini, ricordando che esiste anche una carta dei diritti dei bambini». Gabriele Elia
Sport Venerdì 5 dicembre 2008
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Calcio Storia di un affare mancato tra i rossoneri e il bomber spagnolo ora al Liverpool
Torres sedotto da San Siro «Il Milan mi voleva, ma l’Atletico non volle cedermi» LIVERPOOL – Adesso è un punto fermo del Liverpool, dove sta facendo le fortune di Rafa Benitez. Eppure oggi Fernando Torres avrebbe potuto avere addosso un’altra maglia. In passato, quando era ancora all’Atletico Madrid, il suo nome era stato spesso associato ai rossoneri ma alla fine non se ne fece nulla. L’interesse era vero, come ammette lo stesso attaccante spagnoli ai microfoni di Sky Sport, in un’intervista che andrà in onda domani sera per la rubrica «I Signori del calcio». «So che c'era l’interesse del Milan e che i club hanno parlato sempre fra di loro, mai con me –racconta - L’Atletico non mi ha mai detto che mi avrebbe venduto prima che terminassero le trattative col Milan, però si è parlato spesso di un mio passaggio a questa squadra ed è sempre bello quando i grandi club si interessano a te». Tra l’altro Torres aveva già incrociato il Milan quando, a nove anni, giocando contro le giovanili rossonera siglò due gol. «Era un torneo che si giocava ogni Natale – ricorda – in estate ce n'era uno fra le giovanili delle squadre spagnole della prima divisione e in dicembre un altro contro le grandi squadre europee. Eravamo tutti contenti di incontrare una squadra come il Milan, abbiamo vinto 4-0, è stata una sorpresa per tutti, una bella giornata». All’Atletico Madrid, tra l’altro, nella prima stagione in Liga (2002-03),
aveva come compagno uno che in rossonero ha scritto un pezzo di storia, Demetrio Albertini. «Avevo un buon rapporto, mi ha aiutato molto in una stagione dove avevo molte responsabilità, perchè tutti si aspettavano tanto da me e un giocatore come lui, che aveva vinto tutto e veniva da una squadra come il Milan, era solo da ascoltare per imparare – continua Torres -. Credo che sia un giocatore di un livello altissimo, mi sarebbe piaciuto aver giocato con lui quando era al Milan ed era uno dei migliori giocatori del mondo. Ho un bellissimo ricordo di lui, dentro e fuori dal campo, ha cercato sempre di aiutarmi e mi ha aiutato molto». Alla fine l’addio all’Atletico Madrid è arrivato ("non è stata una decisione facile, ma credo che fosse necessario andare in una società più im-
portante per crescere, per sentirmi importante e dimostrare che ero in grado di competere con i migliori») e al Liverpool Torres è definitivamente esploso. Ne sa qualcosa l'Inter, trafitta dall’attaccante nel ritorno degli ottavi di Champions League a San Siro. «Ero impressionato, non avevo mai giocato in quello stadio – dice – tutti me ne avevano parlato ma giocarci è un’altra cosa. C'è un tunnel molto lungo e già da lì si capiva l’atmosfera impressionante e se sapevamo che sarebbe stato difficile, con un’atmosfera così lo sarebbe stato ancora di più. I primi minuti sono stati difficili perchè l’Inter continuava ad attaccare, però siamo riusciti ad arrivare alla fine del primo tempo sullo 0-0 come volevamo e, alla fine, con un contropiede, abbiamo segnato e risolto la questione della qualificazione. Un momento speciale, quando sei in un periodo fortunato succede che tocchi la palla ed entra. Ho un gran ricordo di quella partita e dei tifosi dell’Inter che, comunque, alla fine applaudivano». All’andata, invece, i Reds avevano vinto 2-
0 giocando in superiorità numerica dopo che Materazzi era stato ammonito due volte per due falli proprio su Torres. «Sono state ammonizioni molto fiscali - ammette l’attaccante – di solito in una partita di Champions quelli sono considerati falli, ma non da ammonizione. È stato un episodio che ha condizionato molto la partita dell’Inter, perchè ha dovuto giocare in dieci fin dal primo tempo. Una punizione eccessiva». Torres è stato anche protagonista con la Spagna agli Europei, con una cavalcata verso il successo cominciata di fatto con il successo ai rigori nei quarti contro l'Italia. «Credevamo in noi, non avevamo nulla da perdere, sapevamo di non avere molta fiducia da parte del nostro Paese, come sempre gli spagnoli erano scettici nei confronti della Nazionale – il ricordo di Torres -. La svolta è arrivata dopo i quarti: sapevamo che vincendo contro l’Italia, una squadra che ci aveva sempre eliminato, avremmo superato i quarti, che per noi erano sempre stati maledetti, e che dovevamo sfruttare il momento. Non era ancora sufficiente, ma potevamo già uscire a testa alta dopo aver battuto l’Italia. Poi, quando Fabregas ha segnato quel rigore, la pressione di tanti anni senza vittorie ci ha abbandonato: a quel punto dovevamo solo sfruttare il momento, come abbiamo poi fatto molto bene contro la Russia e contro la Germania».
Fernando Torres
La difesa di Moggi e Zavaglia
La Gea prova a smarcarsi ROMA – «Questo è come un processo per omicidio senza il morto» queste le parole usate dall’avvocato Maurilio Priorechi, difensore di Franco Zavaglia, per descrivere, nella sua arringa difensiva, il processo Gea. Otto ore sono servite alle difese di Franco Zavaglia e Alessandro Moggi per esporre le loro tesi: «Proprio ieri stavo leggendo – ha raccontato l’avvocato Prioreschi – un’intervista al presidente del Napoli De Laurentis che, riferendosi al giocatore Lavezzi ed ai suoi procuratori, che fanno pressioni sul rinnovo del contratto del loro assistito, in caso estremo sarebbe pronto a fargli sequestrare i beni. Letto questo ho pensato che Moggi al confronto è un’educanda». Il difensore di Zavaglia ha toccato tutto tutti i capi d’imputazione partendo dal caso Blasi. «L'ostruzionismo di Luciano Moggi sarebbe quello di aumentare lo stipendio di Blasi del 33% una volta terminata la stagione? Questo è un giocatore assetato di soldi, non gli bastano mai. È tanto interessato che è lui che cerca di contattare la Gea tramite un suo amico». «Lui che dice di rilasciare la procura alla Gea solo nel caso in cui questi gli avessero fatto rinnovare il contratto. Ma allora chi è che ha il coltello dalla parte del manico? Dov'è la minaccia da parte di Zavaglia e della Gea?». Prosegue sottolineando come il suo assistito si sia adoperato per aiutarlo durante i suoi problemi che lo portarono alla squalifica, incaricando lo stesso avvocato per la sua difesa Prioreschi.
Luciano Moggi
Riguardo il capo d’imputazione di associazione a delinquere si chiede come la Gea avesse potuto controllare il mondo del calcio avendo solo 7 assistiti e 4 squadre, Messina, Siena, Crotone e Avellino. La sua conclusione è tutta dedicata ad attaccare il Maggiore Auricchio, responsabile delle indagini, Franco Baldini e Stefano Antonelli rei di aver detto il falso in aula. «C'è chi è venuto a dire la verità e si è visto trasmettere gli atti, per reticenza e falsa testimonianza, e chi è venuto a mentire e non è successo nulla». Nel pomeriggio è toccato all’altro legale di Zavaglia e legale anche di Alessandro Moggi, l’avvocato Paolo Rodella, alla sua prima arringa penale: «Bisogna capire e conoscere il mondo del calcio per contestualizzare le frasi che vengono dette. Solo chi lavora in questo mondo sa che nessuno può promettere di mandare un calciatore in una squadra perchè ci sono delle norme, delle regole e poi perchè per il passaggio di un giocatore serve che le due squadre si mettano d’accordo».
Giuseppe Mirabella, 107 anni, è il nonnetto più simpatico e affezionato alla squadra etnea
Vive a Catania il tifoso più longevo d’Italia CATANIA - "A sette anni giocavo scalzo in piazza, mio padre mi rimproverava, ma io continuavo di nascosto perché era la mia passione". Una storia eccezionale, senza freni e con le caratteristiche del meridione pallonaro. Cento anni dopo, Giuseppe Mirabella racconta scampoli di vita ai calciatori del Catania in un pomeriggio di vento e di forti emozioni per tutti quanti. Il tifoso più longevo del Ca-
tania (e forse d’Italia) ha fatto visita alla squadra del cuore nel centro di allenamenti di Massannunziata, a due passi dall’Etna. ZIO PIPPO - Mirabella, per tutti Zio Pippo, a 107 anni è lucidissimo, cammina aiutandosi con un bastone e circondato da parenti. Ma è fisicamente integro, gli occhi luccicano quando incontra l’a.d. rossazzurro Lo Monaco e il tecnico Zenga: "Ma Spinesi sta guarendo?".
Lo chiama, in realtà, Spinosi, ma fa lo stesso. Tifa per Morimoto, segue gli argentini che giocano bene al calcio e spingono il Catania in alto, chiede lumi sulla campagna acquisti. Insomma un tifosi vero e proprio: «Ma non sono andato allo stadio, ho paura della folla». Il Catania lo accontenterà in primavera, quando il tempo sarà più mite, e la squadra in salvo. Per ora, lo zio del Catania
ha ricevuto due doni graditissimi: un cappellino di lana per ripararsi dal freddo e una maglia ufficiale in cui, a giorni, sarà stampato il suo numero personalizzato: il 107. Fuori concorso, dunque bello. Anzi bellissimo. Basta guardarlo negli occhi e rivedi le immagini di una grande squadra e di un grande contesto sportivo. Il vecchio Cibali e il romanzo rosazzurro. Uno spettacolo nello spettacolo.
Giuseppe Mirabella, 107 anni
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Sport Trasferta vietata ai tifosi del Potenza per decisione del prefetto di Chieti
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Mamede e Nolè le novità Arleo cambia assetto tattico. Parisi rescinde il contratto DALLE parole ai fatti si è passati in men che non si dica. Tirava aria di repulisti nello spogliatoio del Potenza, ingolfato fino a ieri da 28 elementi. Decisamente troppi sia per il monte stipendi che per l’organizzazione logistica del lavoro sul campo. E infatti non si è perso tempo a tagliare il primo ramo secco (senza offesa), il difensore Gianpaolo Parisi che non rientrava nei piani tecnici di Arleo. Il 29enne di Cava dei Tirreni non ha lasciato il segno nelle nove presenze fin’ora collezionate, per un totale di 742 minuti. La sua rescissione, alla quale si è giunti in via consensuale, dà l’idea di essere solo la prima di una serie di operazioni in uscita (altre otto o nove, compresi i giovani da girare in prestito) che libereranno nella rosa e nelle liste da consegnare in Lega lo spazio per nuovi innesti. Non è un mistero infatti che Postiglione punta a tesserare alla riapertura del mercato almeno tre elementi di categoria: un regista puro, un esterno sinistro e una punta centrale. Da non escludere che si possa attingere qualcosa anche dall’assai probabile smantellamento del Pescara, ma fino a domenica è consentito parlare dei biancazzurri solo e soltanto per vicende tecniche, ed è giusto cosi’.
sfogo al tiro dalla distanza e all’ultimo passaggio, fondamentali in suo possesso. Per Nolè, rientrante dalla squalifica, si profila invece un utilizzo assai simile a quello di Totti nella Roma: partire da prima punta gli consente di avvicinarsi alla porta (prendendo cosi’ qualche botta in meno), ma anche di favorire gi inserimenti dei compagni dalle immediate retrovie con i classici movimenti ad elastico. Non si sono allenati Vianello, Volpe e Sarno: i primi due, afflitti da problemi
fisici comunque non gravi (rispettivamente al legamento collaterale del ginocchio e all’anca) sono out per domenica al novanta per cento, mentre il napoletano, appena rientrato dalla trasferta con gli azzurrini dell’Under 20, ha ricevuto la notizia di un lutto familiare ed è rientrato a casa autorizzato dalla società. TRASFERTA VIETATA Ha suscitato intanto iniziale stupore il comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri che vieta la trasferta dei tifosi rossoblu al-
lo stadio “Aragona” di Vasto, casa provvisoria per le gare interne del Pescara causa lavori in corso all’Adriatico in vista dei Giochi del Mediterraneo. Non ci sono precedenti negativi tra le due tifoserie sufficienti a giustificare il provvedimento e nemmeno l’Osservatorio del Viminale ha definito l’incontro a rischio, a differenza di quanto riportiamo in pagina per Potenza - Taranto del prossimo 14 dicembre. Ma guardando quello che è avvenuto nelle precedenti giornate di campionato, il prefetto di Chieti si è regolato in questo modo per quasi tutte le tifoserie che hanno fatto visita al Pescara, tranne che per i lancianesi. Alla base del divieto di trasferta le dimensioni ridotte e la struttura delle vie d’accesso alllo stadio di Vasto, ma per il derby abruzzese di qualche settimana fa si decise di chiudere un occhio per l’estrema correttezza dei rapporti tra le due tifoserie e soprattutto perchè sarebbe stato più difficile tenere fuori i tanti tifosi provenienti dalla vicina Lanciano. L’acquisto dei biglietti per eccesso di pignoleria - è consentito ai soli residenti in Abruzzo, con tanto di distruzione prevista nell’ordinanza per tutti i tagliandi rimasti invenduti entro la serata di sabato. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
do da avere soluzioni diverse e con possibili ballottaggi in più ruoli fino alla fine. Questo anche in considerazione dell’importanza della sfida che è in programma domenica allo stadio barlettano, dove potrebbero prendere posto anche parecchi tifosi gialloverdi, per la vicinanza
tra i due centri e perché sono tanti, ragazzi e adulti, che intendono continuare a sostenere la squadra di Palumbo in cerca di quella continuità di risultati e, se possibile, anche del successo pieno contro i biancorossi del tecnico Sanderra. E siccome si andrà nella città della Disfida, ieri mister Palumbo ha dato
anche spazio a Gambi, come esterno basso a sinistra, a Petagine come esterno alto a destra con Pellicoro a disputare tutta la partitella, con nella seconda parte Merini come sua spalla, in luogo del bomber De Angelis, risparmiato dopo un tempo di gioco e buone cose. Antonio Baldinetti
Raffaele Nolè
PARTITELLA Nel test in famiglia di ieri pomeriggio Arleo ha testato un assetto tattico diverso rispetto alle due precedenti uscite: davanti a Groppioni è stata provata la difesa a quattro (Dei, Cuomo, Di Bella, Lolaico) con due mediani a protezione, Cammarota e Berretti. Soluzione che potrebbe rivelarsi strategica nel caso Galderisi dovesse recuperare il suo playmaker Antonino Cardinale, al quale non va consentito di accendere la luce del gioco. Ma Arleo - dando seguito
al suo credo di non offrire punti di riferimento agli avversari - ha cambiato anche lo schieramento offensivo, con Delgado, Mamede e Cozzolino a supporto di Nolè, provato da prima punta. Due le spiegazioni plausibili per questo esperimento: Mamede, comunque in crescita fisica, è ritenuto un giocatore troppo importante per metterlo da parte senza provarle davvero tutte. Esonerato da compiti di copertura il portoghese sulla trequarti potrebbe dare anche libero
Salta il test col Venosa. A Barletta tifosi a seguito
Melfi, Palumbo ha dato spazio anche a Gambi TRADIZIONALE test in famiglia, al giovedì, per un Melfi Calcio concentrato solo sulla prossima sfida a Barletta, dove i gialloverdi continueranno ad inseguire quella vittoria che manca dal lontano 28 di settembre, 2 a 0 in casa contro la Vigor Lamezia, e che servirebbe per risalire più in fretta possibile in classifica. Era prevista inizialmente una amichevole a Venosa, ma all’ultimo istante il tutto è saltato e per il tecnico è stata quella di ieri, sul terreno della Sata di San Nicola di Melfi, l’occasione importante per testare tutti i suoi effettivi. Come al solito, pur con una formazione iniziale che ha subito dei cambi in corso d’opera, mister Palumbo ha provato soluzioni varie e moduli differenti, per tenere tutti all’erta, fino all’ultimo momento circa la start eleven che sarà consegnata domenica
all’arbitro prima della gara, ma anche per verificare sul campo le posizioni di molti ed il miglior assetto possibile, anche in uomini da utilizzare, per sfruttar al meglio la difficile gara in programma in terra pugliese. Merlano in porta, solita difesa a quattro in linea, con Fumai, Gabrieli, Rizzo ed inizialmente l’utilizzo a sinistra come esterno basso di Claudio Sciannamè, ed un centrocampo che vedeva all’opera in mezzo un coriaceo Bacchiocchi, galvanizzato anche dalla sua prima rete tra i professionisti messa a segno domenica scorsa, di fianco a Mitra, con sugli esterni ancora Bizzarri a spingere a destra e Frasca sul versante opposto. Davanti, ancora capitan De Angelis, che è bomber principe della squadra e dell’intero girone meridionale con ben dieci reti, a supportare quel Marco
Pellicoro che si sta ritagliando sempre più spazio, anche per il fatto che il capitano non è al meglio e potrebbe non reggere tutti i 90’ stante anche le condizioni difficili dei terreni di gioco per la pioggia in questi giorni e semmai anche domenica. Infatti sono stati suoi i due gol messi a segno ieri durante il test in famiglia. In corso d’opera, come tradizione al giovedì, nel test tutto in famiglia, tanti i cambi apportati, soprattutto a livello di elementi a comporre l’undici più o meno titolare, anche se, lo si sa, quel che si vede a metà settimana, e che proseguirà col lavoro di oggi pomeriggio e potrebbe trovare poi giusta attuazione con la seduta di rifinitura di sabato, invece potrebbe non trovare puntuale applicazione nella formazione della gara. Intanto Palumbo continua a provare i suoi, in mo-
BREVI DALLA PRIMA DIVISIONE: POTENZA-TARANTO VIETATA AGLI OSPITI,LA JUVE STABIA REPLICA A MORGIA CHIUSO il settore ospiti dello stadio per la partita Napoli-Lecce del 13 dicembre. Lo ha deciso il Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che ha adottato lo stesso provvedimento per la partita di sere B Avellino-Salernitana e per altre partite di campionati minori e dilettanti, sulle quali il Casms, riunito stamani al Viminale, ha posto particolare attenzione: Benevento – Juve Stabia (1/aDiv B) del 07/12/08; Cavese – Benevento (1/a Div. B) del 14/12/08; Potenza – Taranto (1/a DivB) del 14/12/08; Maglianico –
L'Aquila (Dilettanti) dell’08/12/08; Nissa – Siracusa (Dilettanti) del 13/12/08; Akragas –Licata (Dilettanti) del 14/12/08; Grottaglie – Bitonto (Dilettanti) del 14/12/08; Ippogrifo Sarno – Battipagliese (Dilettanti) del 14/12/08. CASTELLAMARE DI STABIA-La Juve Stabia (1^ Divisione/B) «Subito dopo la partita disputata contro il Lanciano domenica 30 novembre – si legge nella nota – dagli spalti c'è stata la civile contestazione del pubblico presente e Morgia negli spogliatoi comunicava le proprie dimissioni dall’incarico di allenato-
re della prima squadra al gruppo di calciatori ed al direttore sportivo Roberto Amodio; quest’ultimo, con immediatezza, ne metteva al corrente il gruppo dirigente che le accettava. Successivamente l'intero gruppo dirigente ed il direttore sportivo raggiungevano gli spogliatoi dove intrattenevano una lunga riunione con i calciatori per cercare di capire le motivazioni riguardo ad un’altra partita scialba e priva di gioco. Al termine della riunione i calciatori sono andati via dallo stadio ed a circa dieci chilometri è accaduto quell'e-
pisodio vergognoso, inqualificabile e deprecabile (aggressione ai calciatori Radi e Brunner, ndr) che ha indotto l’intera dirigenza a dimettersi come segno di solidarietà alla squadra e ai giocatori colpiti. In merito, poi, agli altri episodi citati da Morgia si sottolinea: dopo la gara casalinga con il Potenza terminata 0 – 0, con una squadra apparsa priva di idee e di gioco, i tifosi hanno incoraggiato e applaudito, tant'è che a fine gara giocatori e tecnici sono regolarmente rientrati, ognuno con i propri mezzi».
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L’attaccante si è allenato ieri con i nuovi compagni agli ordini di Ranko Lazic
Francavilla, primo impatto con Zagaria FRANCAVILLA – La F.C. Francavilla, continua la sua preparazione, agli ordini di mister Lazic e del suo staff, in vista della gara casalinga di domenica prossima contro il Bacoli Sibilla. Intanto è giunto nella giornata di ieri nella cittadina in riva al Sinni, il nuovo acquisto Marco Zagaria. L’attaccante, ha sostenuto il suo primo allenamento con i compagni di squadra, presso lo stadio Fittipaldi, con una buona accoglienza da parte dell’intero gruppo rosso-
blu. La gara tra i lucani ed i campani, assume un valore importante, vista la non lontana distanza di posizione in classifica tra le due formazioni, che li separa di soltanto quattro punti. Una partita davvero importante, che impone ai ragazzi del presidente Franco Cupparo, di guardarsi dietro e reagire per uscire da una situazione di classifica abbastanza ingarbugliata. I sinnici, occupano l’ottava posizione in classifica, ma deve guardarsi le
spalle per evitare di essere risucchiata nella zona calda, che riguarda i playout. I sinnici, si troveranno di fronte una compagine agguerrita e motivata che vorrà far sua l’intera posta. Del Prete e compagni, non potranno più sbagliare, facendo tesoro degli errori commessi nelle ultime giornate per portare in porto un risultato positivo. Il Francavilla, in casa ha raccolto otto punti, mentre il Bacoli Sibilla, fuori ne ha guadagnati undici, quattro le vittorie e altrettanti i
pareggi dei sinnici, con cinque sconfitte. Il Bacoli, ha inanellato fino ad ora, cinque vittorie e altrettanti pareggi, con tre sconfitte. La differenza reti premia la formazione campana, con un +4, mentre i lucani sono sotto con un -1. In casa Francavilla, bisogna ripartire dalle cose buone, viste fino ad ora dai ragazzi di Lazic e recuperare la serenità necessaria per esprimere tutto il potenziale e per invertire la rotta che, tra l’altro, sembra se-
Il Francavilla in azione al Fittipaldi nella gara giocata contro il Fasano di Maiuri
gnata da una buona dose di sfortuna. Gli episodi non aiutano i sinnici, che in più di una
occasione hanno dovuto arrendersi a situazioni sfavorevoli. Claudio Sole
Ieri amichevole col Banzi terminata 5-0 con La Fortezza a centrocampo
Matera, due nuovi innesti Firmano gli attaccanti Vadacca e Montingelli DUE arrivi, ma non c’è il centrocampista che manca al Matera. Due pedine in più, entro oggi si potrebbe raddoppiare ma è chiaro che cosiddetto mercato di riparazione del Matera è quasi anonimo. Certamente puntare su La Fortezza e Giroletti è una scelta comprensibile. Entrambi sono di categoria superiore, ma è chiaro che dovranno dimostrarlo sul campo. L’occasione è la gara di domenica col Brindisi. La partita. Inutile aggiungere altro. La Fortezza ieri ha giocato ed è sembrato in crescita dal punto di vista della condizione. Resta molto dubbio il suo utilizzo domenica. Il tecnico ha impiegato una squadra priva di Alberto Marsico che si è allenato ai bordi del campo e Gatti, quest’ultimo tenuto precauzionalmente a riposo. Potrebbe scattare una mossa a sorpresa nel caso dell’impossibilità di utilizzo di Gatti. Ovvero, una difesa più tosta con l’abbassamento di Naglieri o addirittura l’inserimento di Montemurro esterno basso se ci sarà la
Marasco e Manzi in vendita
Mario Alessio Montingelli ieri allo Scirea dove ha disputato l’amichevole col Banzi siglando due reti
firma del calciatore che ieri è stato impiegato in tale ruolo contro il Banzi. Partita terminata cinque a zero con doppiette di Diego Albano e Montingelli, mentre il quinto gol è stato siglato da Naglieri. Chisena a fianco di Albano con Ancora inizialmente in panchina insieme al neo arrivo Vadacca. Ipote-
si,nulla più. Foglia Manzillo tiene tutti in tensione.Giusto così. Ieri tutti gli occhi erano per i due nuovi arrivi. Ufficializzati i tesseramenti di Massimiliano Vadacca, (nato a Carmiano - Lecce il 30/01/1973), attaccante dall'esperienza decennale in serie C1 e C2 e B (con la Salernitana), nella passata sta-
Si comincia a normalizzare il ciclone che ha investito i rossoneri
Nocerina affidata a Pastore UN PO’ di chiarezza dopo giorni da incubo. E’ arrivata la prima ufficializzazione in casa Nocerina: squadra affidata al tecnico della Juniores Matteo Palumbo Pastore, semplicemente Matteo Pastore da sempre e per tutti. Pastore ha cominciato a lavorare per l’impegno di Bitonto assieme a Fabio Esposito (preparatore atletico) e a Carmine Tortora (preparatore portieri). Non Montalbano, fattosi da parte.Il neo mister: «Sono a disposizione della societá, non chiedetemi di mercato o di altro. Penso al Bitonto. A me la squadra è stata affidata temporaneamente, onorerò l’incarico cercando di tranquillizzare e motivare il gruppo». Anni 40, eterno ragazzo di Nocera Superiore, attaccante esterno che con la Nocerina di Carlo Albani indossò la maglia rossonera in D, in C2 e in L’esonerato Giugno uno scorcio di C1. Da un paio d’anni ha smesso per allenare i giovani. La sua Juniores è l’unica squadra vincente della Nocerina di quest’anno: primo posto, 26 punti in 10 partite, 27 gol all’attivo e 6 al passivo. In futuro respiranno aria di prima squadra Kaiser, Polichetti, Buonfiglio, Benigno e Caso. Ora no, non è giusto bruciarli così. Pastore parte dall’incarico momentaneo ma si respira voglia di scommettere su di lui, sperando nel bis dell’effetto Erra. L’organico? Voci di
addio volontario di Cirilli, Galeano e Iofrida ma sono ancora nel gruppo. Sará tesserato l’ex Salernitana Pisani. Magliocco verso la Cavese, Mallardo verso la Nocerina. Sempre seguito Pignatta (Sapri). Lunedì incontro per il futuro: la societá si vedrá con il ds Pannone. Ovviamente sará un incontro per l’anno che verrá. Nell’immediato Pannone potrebbe iniziare la costruzione partendo dalla valutazione degli elementi di oggi e affidando la rappresentanza fisica a Nando Carotenuto. "Congelata" per il momento la posizione di Gaetano Montalbano, sulla quale deciderà il presidente Citarella, ieri fuori città per motivi lavorativi. Pastore ha diretto ieri pomeriggio la sua prima seduta d'allenamento, svolta a porte chiuse per evitare una nuova contestazione dei tifosi. Critiche lecite e giustificate considerando il momentaccio, il netto ridimensionamento di obiettivi ed il caos che continua a regnare sovrano. Ne è un esempio la maxi-epurazione che potrebbe in parte rientrare a partire da lunedì prossimo con alcuni calciatori che viaggiano verso il reintegro in squadra. Scatta, intanto, anche il toto-ds: Luigi Caldarelli è in pole position, si è pensato anche a Raffaele Sepe e sarebbe stato addirittura contattato Nicola Ferrante, l'uomo della retrocessione in serie D.
Massimiliano Vadavva e Vito Montemurro
gione in forza all'Andria in serie C2 e quello dell'esterno offensivo Mario Alessio Montingelli (nato a Foggia il 3/11/1989), giocatore cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Manfredonia, con cui ha esordito in C1. La società rimane vigile sul mercato: l'obiettivo è quello di rinforzare ulteriormente
il parco under con elementi di spessore. Ma è chiaro che bisognerà trovare l’elemento giusto che possa essere utile quest’anno e anche l’anno prossimo. La sensazione è che qualcosa avverrà solo se sarà battuto il Brindisi e condividere tale scelta non è difficile. Renato Carpentieri
PIANURA rescinde consensualmente il rapporto professionale con il calciatore Antonio Marasco che si aggiunge a quello di Ciro Manzo. La società ringrazia entrambi i calciatori per l´impegno dimostrato e augura loro le migliori soddisfazioni dal punto di vista personale e professionale. Prosegue la preparazione del Pianura in vista della trasferta di Sant’ Antonio Abate. Ieri la squadra ha sostenuto una amichevole a ranghi misti. Pienamente recuperato Rosario Manzi che aveva saltato la sfida contro il Matera per problemi muscolari. sport@luedi.it
Mercato, Sant’Antonio e Turris molto attive
Gli squalificati tra i dilettanti rischiano il Daspo
trebbe avere un nuovo difensore a disposizione: Giuseppe Coccorullo, attualmente al Sant’Antonio Abate ma in procinto di accasarsi altrove. Proprio ieri, il difensore giallorosso, è stato a colloquio con la dirigenza corallina ma l’accordo definitivo non è stato ancora trovato. Anche perchè Coccorullo è seguito anche da altre società, non ultima la Puteolana che nella giornata di ieri è stata più attiva che mai. C’è stato un nuovo arrivo in casa granata, ma anche quattro partenze. Quanto al mercato in entrata è stato raggiunto l’accordo con l’attaccante classe ’88 Marco Gino Aloe, proveniente dal Vigor Lamezia, squadra militante in Seconda Divisione della Lega Pro. Quattro cessioni per la formazione granata. La Puteolana, quindi, dovrà operare necessariamente in entrata; nel mirino ci sono il centrocampista Gargiulo del Savoia, che però piace anche all’Alba Sannio. In granata potrebbero approdare anche Polverino e Pandolfi del Giugliano, mentre è stato fatto un pensierino per Marco Bottone. Tutti calciatori ex Gragnano.
I calciatori squalificati nelle squadre dilettanti rischiano il Daspo, cioé il divieto di assistere a manifestazioni sportive, per tutto il periodo della loro squalifica. Il Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha infatti "ritenuto di sostenere l´iniziativa dell´Osservatorio tesa ad acquisire le pronunce della Giustizia Sportiva per episodi di violenza gravi ad opera di calciatori, ai fini della trasmissione degli atti ai Questori interessati per l´adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti di Daspo per la durata corrispondente almeno al periodo di squalifica inflitto". Il Casms, riunitosi ieri al Viminale ha anche osservato che mentre diminuiscono gli incidenti in occasione di partite di calcio nelle serie professionistica, hanno invece ancora "una incidenza significativa nei campionati dilettantistici". Quindi non è da escludere un ulteriore giro di vite in questo ambito e in particolare nelle categorie regionali. sport@luedi.it
IL Sant´Antonio Abate deve intervenire assolutamente sul mercato. Dalla società abatese giurano che quest’oggi si concluderanno le prime operazioni in entrata, ma nei giorni scorsi è saltato l’accordo per portare in giallorosso l’attaccante brasiliano Bruno Fonseca. Nel frattempo lo staff tecnico ha visionato l’esterno sinistro Alboretti, dell’Atletico Savoia, a cui la società deve una risposta nelle prossime ore dopo un breve periodo di prova. In partenza, invece, potrebbe esserci Coccorullo, inseguito da Turrris e Puteolana. E proprio in merito a Cuccurullo in casa torrese c’è conferma. E’ sicuramente la Turris la squadra più attiva, nonostante non abbia bisogno di tanti innesti. In queste ore si cercherà di concludere la trattativa che porta all’attaccante Crisantemo, che ha già fatto un passo importante rescindendo l’accordo con la Sibilla Bacoli. La Turris, però, vuole rinforzare anche il reparti difensivo, che ora conta soltanto due centrali di esperienza (Follera e De Carlo); nelle prossime ore, dunque, mister La Cava po-
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Florestano e Minici sul tabellino dei marcatori assieme a Giordano
Bruno ferma il Bodisa L’Assopotenza Verderuolo rimedia il pari U.S. BODISA 73 ASSO POTENZA
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U.S. BODISA73: Afflitto, Coviello, Riviello, Malatesta, D'Ottavio (1' s.t. Albano), Pastore (1' s.t. Conversano), Fedeli (20' s.t. Sinisgalli), Di Bello, Florestano, Straziuso, Minici. A disposizione: Lorusso Dirigente accompagnatore: Giuseppe Antonio Giordano. Allenatore: Domenicantonio Lorusso. VERDERUOLO-ASSO POTENZA: Bruno M., Blasi (7' s.t. Tancredi L.), Lucia, Grittano, Rotunno, Giordano (26' s.t. Bruno V.), Carlucci, Pace D. ( 3' s.t. Zotta T.), Pace V., Tancredi A., Licciardi. A disposizione: Zotta L., Santoro. Dirigente: Vito Antonio Pace. Allenatore: Canio Mattia ARBITRO: Canio Spinella - Sezione di Potenza RETI: p.t. 14' Giordano (V), 25' Florestano (B); s.t. 41' Minici (B.), 44' Bruno V. (V). NOTE - Ammoniti Malatesta, Riviello e Florestano della Bodisa POTENZA - Una gara terminata in parità ma è stata condizionata da un forte vento, che ha reso difficile il controllo della palla e lo sviluppo di un bel gioco. Al 4 - 4 -
Una formazione del Bodisa ed a destra Riviello
2 del Verderuolo, si contrappone la Bodisa con il collaudato 1 - 3 - 5 - 1. L'inizio è tutto del Verderuolo, che si porta in avanti ed impensierisce Afflitto con due conclusioni, al 9' di Licciardi e al 12' di Pace D. senza esito. Al 14' svarione difensivo in area della Bodisa con destro senza pretese di Giordano, che sorprende il portiere, è l'1 a 0 per gli ospiti. Si risveglia la Bodisa che con Flore-
stano mette in apprensione la difesa, ma senza conclusioni di rilievo. Al 25' la Bodisa pareggia i conti: lungo lancio di Pastore per Florestano, che, appena entrato in area scocca un formidabile sinistro che si insacca all'incrocio. Ancora attacchi della Bodisa con tiro di Minici al 26' respinto di piede e al 29' di Florestano, che sfiora il palo, quindi gioco a fasi alterne con un palo esterno, al 34'
di Pace D. su calcio di punizione ed una respinta di Afflitto, al 36' su Giordano, che si era liberato con 3 pallonetti di altrettanti avversari. Nel secondo tempo il Verderuolo, con l'ingresso in campo di Luciano Tancredi, acquista maggiore padronanza a centrocampo, ma la Bodisa non è da meno, in quanto i nuovi entrati Conversano e Sinisgalli imprimono velo-
cità al gioco e danno man forte a Florestano in attacco e sono da supporto alla difesa. Il reparto arretrato della Bodisa è difficilmente superabile, Malatesta domina nell'area, Coviello è un leone, ha annullato Pace D., autore di una tripletta nella precedente gara, pochi i pericoli corsi; le occasioni più limpide sono per la Bodisa, che attua un calcio più lineare. Al 12° Minici supera in dribbling il portiere e crossa per Florestano, che in rovesciata sfiora la rete; al 15° Fedeli riceve in area, tenta un pallonetto, ma sbaglia incredibilmente; al 17' Licciardi calcia sul portiere; al 33' gran bordata di Rotunno, deviata da Afflitto; al 39' Florestano sfiora l'incrocio; al 41' dopo un batti e ribatti in area Minici, da pochi passi, mette in rete, è il 2 a 1 per la Bodisa; al 44' lo specialista Luciano Tancredi, su calcio di punizione colpisce l'incrocio e sulla ribattuta Bruno V. deposita in rete per il definitivo 2 a 2. La partita è stata piacevole, giusto il risultato finale. I migliori: Coviello, Malatesta, Di Bello e Straziuso per la Bodisa; Tancredi A., Licciardi e Tancredi L. per il Verderuolo. Sufficiente l'arbitraggio. vi.bo.
A segno Pennella per la formazione sinnica nel finale della prima frazione di gara
Montemurro riagguanta Francavilla GALLLICCHIO 1 FRANCAVILLA 1 F.C.GALLICCHIO '95: Ciullo, Giordano, Santoro, Conte F.L. (cap.) (25'st Conte Fi.) Lavecchia, Vilella, Montano (1'st Sansone), Montemurro, Eufemia (42'st Sinisgalli D.), Caradonna, Conte P. All.: Cifone. FRANCAVILLA: Durso,Ciancio E., Bartolomeo, Ciancio L., Ponzio, Marcelli, Coringrato (1'st Strazza), Ricciardi, Vitarelli, Lista, Pennella. A disp.: Di Luca, Di Sario. All. Amatucci ARBITRO: Labanca di Moliterno. RETI: 40' pt. Pennella (F). 35'st. Montemurro (G). Recupero: 1' + 3'
GALLICCHIO - Un Gallicchio ancora una volta rimaneggiato, tiene testa ad un ottimo Francavilla e, nel finale di gara, sfiora addirittura la vittoria. Dopo aver rimediato, con Montemurro, allo svantaggio con cui si è chiusa la prima frazione, è lo stesso giocatore ad impensierire la squadra ospite con le sue improvvise incursioni. Gli ospiti, dall'alto della classifica e forti del fatto di avere elementi di sicuro valore gia pregustavano la vittoria dopo il vantaggio ottenuto al 40' del primo tempo, invece: ecco il Gallicchio che non ti aspetti venire fuori alla distanza. Le prime difficoltà per la squadra di Cifone si palesano sin dai momenti precedenti la gara.
Agli assenti eccellenti, Conte e Donnadio, entrambi appiedati dal giudice sportivo (il primo ne avrà in totale per tre turni) si aggiunge, per infortuni durante la fase di riscaldamento, quella di Mirandi. L'arretramento di Giordano in difesa, sarà la vera mossa che permetterà al tecnico di ottenere il buon punto. I mobilissimi ragazzi di Amatucci partono spediti sin dai primi minuti. Gli ottimi scambi del centrocampo innescano il veloce Pennella. La risposta dei gallicchiesi è affidata alla difesa alta ed al fuorigioco. Resistono i locali sino al 40', quando, Pennella, lanciato ancora una volta in profondità, sul filo dell'offsaid, si presenta davanti a
Ciullo e lo supera. Il vantaggio chiude la prima frazione. Nella ripresa il Gallicchio, non avendo ormai nulla da difendere, prova ad alzare il baricentro e si porta spesso dalle parti dell'area avversaria. Rischiano molto i galletti, esponendosi più volte al veloce contropiede avversario. Ciullo, in un paio d'occasioni, ci mette le sue solite pezze. La voglia di riscatto dei locali è premiata al 35'. Montemurro, dalle retrovie, parte in volata solitaria, cede palla a metà del campo e si porta in area dove, in mischia, è il più lesto e pareggia il conto. Gli ospiti subiscono il colpo e s'innervosiscono. Provano la reazione, ma,
Rocco Ciullo del Gallicchio
la fretta di recuperare un risultato che sembrava acquisito, non dà i risultati sperati. Piuttosto rischiano di capitolare, allorché, l'ormai scatenato Montemurro, al 42', si presenta ancora minaccioso dalle parti di Durso il quale, però, non si lascia superare. Risultato giusto. Buona
prestazione, tra i gallicchiesi, del difensore laterale Domenico Montano, al rientro dopo l'infortunio. Buon collettivo quello del Francavilla. Segnale chiaro di una diversa preparazione, agonistica e mentale. Ersilio Marino sport@luedi.it
Sport
Venerdì 5 dicembre 2008
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Superato in campo e in classififica il Castellaro
Alla Tramutolese basta il guizzo di Abelardo TRAMUTOLESE 1 CASTELLARO 0 TRAMUTOLESE: Pierri, Orlando (87' Sico), De Falco, Mazzeo, Lombardi, Lapetina, (75' Iuorno), Carlomagno (60' Maffeo), Bove, Abelardo (46' Marotta), Zito. A disp.: Casillo, Tardugno, Grieco. Allenatore: Bove. CASTELLARO: Salvatore, Buono, Sabia, Gasparini, Buongermino, Lariccia, Iummati (30' Tangreda), Sagarese, Sabia, Giosa, Iotti. A disp.: Dolce, Curcio. Allenatore: Sabia. ARBITRO: Berardone di Moliterno. RETE: 25' Abelardo. NOTE: Spettatori: circa 80. TRAMUTOLA - Ritorna alla vittoria la squadra di Bove che dopo il successo all'esordio contro l'Avis Sasso di Castalda a Brienza nelle ultime due partite aveva raggranellato la miseria di un punto. Battere il Castellaro e scavalcarlo in classifica non era affatto semplice e ci sono volute le proverbiali sette camicie per sconfiggerlo, grazie anche a Pierri che si è superato più volte in parate difficili per evitare il pareggio. E' arrivata così la prima vittoria casalinga stagionale dopo la sconfitta di misura contro il forte Montemurro. Il Castellaro arrivava a Tramutola forte del 7-0 inflitto al Savoia nel derby di una settimana e mezza fa e avrebbe voluto assaporare il gusto del terzo
Una scena di gioco
successo di fila rimasto a due dato che la prima gioia in campionato si è verificata a Calvello per 3-2. Parte subito a testa bassa la compagine di casa, che già al 10' con Falvino si rende pericolosa dalle parti di Salvatore. Cinque minuti dopo si ripete con Mazzeo, che inquadra la porta con un tiro da fuori ma il portiere ospite è ancora bravo a bloccare. Si arriva così al 25', al gol che decide il match: Carlomagno recupera palla a centrocampo e lancia Bove verso la rete, il capitano con un abile colpo di tacco smarca Abelardo, che dal limite, lascia partire una parabola che s'insacca alle spalle del portiere. Più tardi è di nuovo Mazzeo, a promuovere una nuova azione di contropiede, imbeccando Carlomagno che s'invola solitario verso la porta ma il suo tiro finisce al lato di poco. Il primo tempo termina con il vantaggio dei padroni di casa e tale punteggio resterà fino al termine della partita. Nella ripre-
S.PICERNO SANT'ANGELOLEFRATTE
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SPORTING PICERNO: Lettieri D., Lettieri F , Falabella C., D'andrea G., Lettieri S ,Caggiano N.F, Caggiano M., Russillo F., Caivano C., Cangini M., Rossi F.A disp. : Matturro R., Riviello R., Giuliano M., Lampariello R., Faraone G., Russo R., Salerno G. All. Marcantonio R. SANT'ANGELO LE FRATTE: Pascale S., Loisi F., Grippo M., Calvello E., Santopietro F., Lembo D., Iallorenzi R., Grippo A., Morrone M., Otuni R., Laurino A., A disp. Morrone E., Pennella M., Amodeo U., Spera R., Fiscella F.,Bagnuolo V. All. Parrella A. ARBITRO: Nappi Di Potenza MARCATORI: 26° Cangini ( R.) , 33° Caggiano F. , 65° Caggiano M. , 89° Salerno ( R.) NOTE: espulso Pennella al 65' PICERNO - Doppio poker del Picerno quarta vittoria consecutiva e 4 gol rifilati al Sant'Angelo .Parte subito forte e motivato il Picerno e al 5' ha già l'opportunità di portarsi in vantaggio, ma Caggiano M. solo davanti al portiere mette fuori .Ancora azioni di attacco per il Picerno al 6' con D'andrea e all'8' con Caivano che non vanno a segno. All'11' è il Sant'Angelo a rendersi pericoloso con una buona azione conclusa da Ostuni con ottima parata di Lettieri D. Si ripete il Sant'Angelo al 17' con un tiro dal limite di Laurino, ben controllato da Lettieri D. Dal 20' al 35' sale in cattedra Cangini e il Picerno costruisce azioni a livello industriale quasi tutte dal settore di sinistra, segnaliamo al 20' su invito di Cangini , Caggiano N. F. sbaglia da solo davanti al portiere , azione personale di Cangini al 24' che coglie il palo e al 26' dove viene atterrato in area procurandosi il rigore trasformato dallo stesso. Ancora dalla fascia sinistra al 33' arriva il raddoppio del Picerno grazie a una percussione di Caggiano N. F. che conclude, la palla sbatte su Iallorenzi R. e termina in rete.Il Sant'Angelo tenta di reagire e prima del 45' contesta due decisioni arbitrali, per un presunto rigore di Falabella al 36' e un fuorigioco fischiato a Laurino lanciato a rete al 40' .Il secondo tempo si apre con il Sant'Angelo che tenta il tutto per tutto inserendo la terza punta Spera , il Picerno ,dopo un attimo di sbandamento soprattutto al 52' con il subentrato Pennella che da buona posizione si fa ipnotizzare dal portiere Lettieri, riprende le redini della partita e continua a costruire azioni da gol ,con Cangini salvataggio sulla linea di Fiscella, Rossi palo su punizione al 60' e Caivano che divora un gol a tu per tu col portiere .Al 65' Caggiano M. ben lanciato da centrocampo brucia sullo scatto il proprio avversario e realizza il 3-0 che mette fine alla partita. All' 89'arriva il quarto gol su rigore e trasformato da Salerno entrato da cinque minuti al posto di Cangini. vi.bo.
sa, come nelle passate partite, la prima occasione è della Tramutolese con Bove, smarcato da Falvino, l'allenatore - giocatore tutto solo prova un pallonetto morbido che si spegne sul fondo tra l'incredulità del pubblico e dei compagni di squadra. Da qui in poi è solo Castellaro, che prima con Iotti e in seguito con Giosa impensieriscono Pierri, bravo a non lasciarsi sorprendere. Il finale è tutto di marca degli ospiti che si riversano interamente nella metà campo avversaria dando così inizio al Pierri day, che è stato insuperabile e al triplice fischio finale la Tramutolese può tirare un sospiro di sollievo. Il fortino tramutolese ha retto, ma la squadra di Mister Bove, farà bene a imparare a chiudere le gare, nei prossimi match, altrimenti sarà difficile mantenere il risultato e portare i tre punti a casa come avvenuto contro un coriaceo Castellaro. Biagio Bianculli
ACSI CAVALIERIINFISSILOV.
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ACSI: Belmonte, Notargiacomo (Bloise), Vignola (Telesca), Clementi )DiMauro), Albini (Maltempo), Campochiaro, Vernotico, Marsicano, Lovecchio, Pronesti (Foscolo), Senatore. A disp: Nocera, Russillo. All: Postiglione M. CAVALIERI: Scavone, Colucci (Santarsiero), Zaccagnino, Luciani, Basile L., Sabia, Sapienza, Laurino, Lovallo, Telesca, Capezzera. A disp: Basile, Palladino. All: Isoldi D. ARBITRO: Faraone Vincenzo-Ruoti RETI: Lovallo 24'e 34', Basile 51'e 55', Santarsiero 63'. POTENZA-Perde in casa l'Acsi contro i Cavalieri Lovallo con un punteggio troppo severo per come si è svolto l'incontro. Le occasioni sprecate dal'Acsi, alla distanza, sono state punite dal gioco degli ospiti. La gara scivola fino al 10' e 13' quando Senatore e Pronesti dell'Acsi non riescono a realizzare di fronte a Scavone. Reagisce il Cavalieri con Luciani che spedisce alto sulla traversa, Telesca, Colucci, Sapienza e Basile che a porta vuota mette fuori. Al 23' fanno peggio Lovecchio e Marsicano dell'Acsi che su una doppia battuta d'angolo a porta vuota non riescono a centrare il bersaglio. “goal sbagliato-goal subito”. 24' Lovallo chiude una triangolazione Basile-Sapienza realizzando di precisione con Belmonte che tenta la parata infortunandosi lievemente alla spalla destra. La reazione dell'Acsi è immediata ma non impensierisce eccessivamente gli avversari. Al 30' Telesca dei Cavalieri dribbla mezza difesa serve Lovallo che calcia bene, ma trova la parata a terra di Belmonte. 34' I Cavalieri raddoppiano ancora con Lovallo servito da Telesca che da fuori area scocca un tiro micidiale imparabile per Belmonte. 36' e 38' reagisce l'Acsi con Lovecchio e Pronesti. Il primo, solo davanti a Scavone mette al lato. All'altro gli para con difficoltà una punizione dal limite. Al rientro l'Acsi usufruisce subito di una punizione calciata da Pronesti per Vernotico il sinistro è da dimenticare. Al 51' e 55' gli ospiti portano a quattro le marcature con Basile lesto a concretizzare un suggerimento Sabia-Telesca. Si ripete di testa deviando la sfera alla sinistra di Belmonte su un traversone di Lovallo. Ridisegna l'assetto tattico Postiglione per l'Acsi sostituendo ben cinque elementi nella speranza di raddrizzare il risultato contro una sola sostituzione operata da Isoldi con Santarsiero. Quest'ultimo al 63' in contropiede chiude le marcature poggiando la sfera alla sinistra di Belmonte. Nel finale l'Acsi ottiene una serie di calci d'angolo non sfruttati. L'ultima punizione di Vernotico è parata a terra da Scavone. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport
Venerdì 5 dicembre 2008
Un rigore a metà ripresa piega il coriaceo Barile
Lavello, basta Di Matteo USD LAVELLO ASD BARILE
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USD LAVELLO : Di Noia, Pinnetti, Natale, Pallottino, Bruno, Carretta, Tudisco (28' st. Perrone), Buonadonna, Petrarulo (1' st. Iacoviello), Di Matteo, Catarinella A. A disp. Catarinella M., Terrana, Bisceglia, Duino, Di Molfetta. All. Mastrullo. ASD BARILE - Salvatore, Volonnino G., Rabasco (18' st. Grieco), Sorrenti (46' st. Rosa), Grimolizzi, Malanga, Giordano (2' st. Sigillito), Caselle, Barbaro Raf. (36' st. Palese), Barbaro Rob., Anastasia (41' st. Talia). A disp. Volonnino A. All. Belluscio. ARBITRO - Di Biase di Venosa. NOTE - spettatori 300 circa. Ammoniti Petrarulo, Pallottino, Bruno, Di Noia, Perrone per il Lavello e Grimolizzi, Barbaro Rob., Volonnino G., Sorrenti per il Barile. Espulsi al 32' st. i mister Mastrullo e Belluscio per proteste e al 38' st. Malanga del Barile per gioco scorretto. Angoli 4 a 3 per il Lavello. Recuperi 1' pt. e 5' st. LAVELLO - Il bigmatch della quarta del campionato di terza categoria vedeva di fronte il Lavello ed il Barile per assicurarsi la tranquilla leadership del girone C. Come al solito i rossi di mister Mastrullo partono contratti e controvento subiscono le incursioni dei ragazzi di mister Belluscio. All'11' infatti Volonnino G. dalla destra mette un pallone in area e Barbaro Raf. In mezza rovesciata spedisce sopra la tra-
versa. Un minuto dopo Di Matteo su punizione impegna l'estremo in due tempi. Al 16' sempre Di Matteo dalla distanza costringe il portiere a distendersi alla sua destra per neutralizzare un tiro ficcante. Al 24' occasionissima per gli ospiti che in mischia in area lavellese trovano con una rovesciata da due passi di Anastasia una risposta da campione di Di Noia. E la pressione dei blu di Barile si fa sempre più pressante al 26' con Caselle da fuori area, al 27' con Anastasia che viene contrato da posizione ravvicinata da Petrarulo in angolo, al 29' e al 32' sempre da Caselle, al 33' da Barbaro Rob. su punizione, al 35' da Giordano che trova il riflesso pronto di Di Noia in angolo, al 36' e al 38' su punizioni rispettivamente di Barbaro Rob. e Caselle. La ripresa inizia con una marcia in più dei padroni di casa che nel giro di tre minuti si fanno pericolosi su calci di punizione battuti da Natale. Al 13' la svolta su atterramento di capitan Pallottino in area avversaria. E' rigore, se ne incarica della battuta il bomber Di Matteo che spiazza il portiere mettendo la palla alla destra. E' 1 a 0 che poi sarà sufficiente per conquistare tre punti preziosi ed allungare in classifica. La reazione ospite è sterile ed anzi il Lavello, imbrigliati gli avversari, tenta il raddoppio con le soluzioni di Pinnetti al 24' e al 39' con Iacoviello. Un po' di nervosismo crea le espulsioni dei due mister e del giocatore Malanga. Giuseppe Catarinella
ROTUNDA MARIS CORSARO A.S.DROCCANOVESE ROTUNDAMARIS
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A.S.D ROCCANOVESE: Calabrese, Viscione, Solimando, Vascetta, Palermo, Risolino, Spagnuolo, Chielpo (70'Fraudatario), Ciancia (34'Collarino), Demare, Pace. disp: Fortunato,Costantino. All:Costantino ROTUNDA MARIS: Canitano, Lillo, Marta, Gentile, Patera, Demininno, Buongiorno, La Pergola, Dipinto, Santarcangelo. A disp: Laguardia, Lateana F. All:Rinaldi MARCATORI: al 16' De Mare, 47', 76', 95' Santarcagelo, 80'Collarino. ROCCANOVA - Partita di cartello a Roccanova. Al comunale si rinnova la sfida tra la squadra di casa e la Rotunda Maris, matricole terribili la scorsa stagione, belle realtà quest'anno. Con il match si rafforza l'amicizia e la sportività che ha segnato tutti i precedenti tra le due squadre.Il Roccanova non ancora al completo, subisce la prima sconfitta interna in una partita scoppiettante,con tantissime occasioni da ambo le parti e risolta solo nel finale dal sempreverde Santarcangelo.Inizia bene la Roccanovese, con un baricentro avanzato riesce subito a schiacciare l'avversario. La perfetta punizione da posizione defilata dello specialista De mare regala l'1-0 e la seconda gioia per il numero dieci roccanovese.Il dominio dei ragazzi di casa sembra materializzarsi al 34' quando Demare pesca lo sfortunato Ciancia che sembra essere in vantaggio sul portiere ospite ma ha la peggio nello scontro fortuito con Canitano.Mister Costantino è costretto a sostituire Ciancia col giovane Collarino che ispirato, al 42' scambia con Pace che manca di poco il raddoppio.Al rientro in campo una disattenzione difensiva costa cara alla Roccanovese, Santarcangelo sfrutta al meglio la palla-gol e sigla a tu per tu con Calabrese.La partita sempre piu emozionante al 60' vede Risolino atterrato in area. Lo stesso capitano si occupa della battuta, ma il portiere si supera deviando il pallone calciato con precisione alla sua destra.A questo punto il Rotunda Maris che non ti aspetti, dopo aver rischiato realizza il vantaggio. Dipinto serve l'assist perfetto per Santarcangelo che non può sbagliare e sigla la rete.La compagine locale per niente doma tenta in tutti i modi il pareggio che arriva all'80' con Collarino,bravissimo a deviare in rete di testa il cross di Spagnuolo.Quando il risultato di parità sembra esser il piu giusto Santarcangelo decide di essere mattatore della partita e sul filo del fuorigioco va via in velocità battendo l'incolpevole Calabrese.Finisce una partita bellissima con sostanziale equilibrio.Nonostante la sconfitta il presidente D'angelo è fiero della prestazione dei suoi e fiducioso per le prossime partite . Vincenzo Nubile
Il Poggio Tre Galli supera agevolmente l’Asi
Tucci e Rita i mattatori ASI POTENZA 0 POGGIO3GALLI 2 ASI POTENZA: Rubolino, Lovallo, Vizzo, Curcio, Giorgio, Palese, Ciancio, Pappalardo, Lapenna, Garofano,Tanreda. A disp: Gruosso B., Sileo, Gruosso G., Martinelli, Giordano, Ostuni. All: Laguardia L. Giordano E. POGGIO TRE GALLI: Pecchia,Taddonio, Cammarota, Denicola, Nolè, Fatigante, Giorgio, Pelliccia, Pinnarò,Tucci, Pirozzi. A disp: Santangelo,Caggiano, Pace, Rita, Pelosi. RETI: al 32' Tucci, al 75' Rita POTENZA - Il Poggio tre Galli si rialza dopo la brutta sconfitta contro il Giarrossa. Nonostante l'assenza importante del capitano Eros Maglia, i ragazzi del Poggio hanno dato il meglio per portare a casa i tre punti importantissimi, prima che la situazione di classifica diventi irrimediabile. Nella serata fredda con un vento che ha disturbato l'andamento della gara, condizionando i giocatori nel creare le azioni, il Poggio tre Galli ben organizzato comincia a mettere una certa pressione. Dopo fasi di azioni alterne, la scintilla la fa scoccare Pelliccia nella veste di assistman, da una gran palla in pro-
fondità per Tucci, che si accentra e lascia partire un tiro micidiale che si infila nella porta difesa da Rubolino. Il vantaggio da morale al Poggio tre Galli che insiste, con azioni che non hanno l'esito che si sperava. Anche l'Asi non sta a guardare,cerca di recuperare il risultato e con Ciancio e Pappalardo sfiorano il pareggio. Al fischio fina-
Nolè e Giuzio esaltano il Giarrossa
le del primo tempo tutti a prendere un tè caldo,visto il grande freddo. La ripresa comincia con una pressione dell'Asiche non punge, mentre il Poggio tre Galli risponde con pericolose ripartenze. Proprio su una di queste, il solito Pelliccia (tra i migliori) lancia bene per Rita in profondità, da posizione molto defilata riesce a battere il portiere avversario piazzan-
dogli la palla sul palo opposto difeso da Rubolino, siamo arrivati al 75'. Il tempo rimasto trascorre veloce per l'Asi, e lento per il Poggio tre Galli che aspetta il triplice fischio dell'arbitro che sancisce la vittoria meritata, con l'Asi che ha l'unico torto di non essere stata cinica e spietata a concludere in rete le poche occasioni capitategli. vi.bo.
La formazione del Giarrossa scesa in campo col Gamesa
GIARROSSA GAMESA BRINDISI
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GIARROSSA: Paggi, D'Andrea F., Summa (D'Andrea R.), Tammone, Palese, Pagano (Balsamo), Azzolino, Nolè, Telesca, Calvello (Giuzio), Bernabei (Santangelo). All: Velluzzi R. GAMESA: Stabile, Larocca V.(86), Addesio (Sabia), Albano A., Albano G., Allegretti, Larocca V.(93), Marino A.(74) (Allegretti A.), Tolve, Marino A.(89), Larocca D. All: Sabia G. ARBITRO: Faraone di Ruoti RETI: 2' Nole, 90' Giuzio. POTENZA- Al Gamesa sconfitto nella notturna sul Giocoli di Potenza, sono stati fatali il 2' e il 90'. Il pareggio sarebbe stato più equo. Subito il Gamesa al 1' con Larocca V.(93) che di esterno destro mette al lato della porta di Paggi. Al 2' il Giarrossa innesta il contropiede con Bernabei. Dalla sinistra effettua un traversone perfetto pescando al lato opposto l'opportunista Nolè che in scivolata mette in rete. Ancora il capitano di testa, ma il palo gli nega il goal. Le giocate del Gamesa precise e ordinate, nascono sempre dalla destra, dove Larocca V.(93), i due Marino A. e Tolve (troppo isolato) portano insidie nell'area avversaria spinti a centrocampo da Albano A. e Allegretti trovando sempre i difensori del Giarrossa a non concedere complimenti. Stringe i tempi il Giarrossa con spinte sulla fascia di D'Andrea F. a servire Azzolino, Bernabei e Calvello (che rimedia un colpo basso), gli rispondono gli avversari con i soliti Marino (74), Larocca (93) e Marino A. (89) che da buona posizione al 20' alza sulla traversa. Al 30' Tammone del Giarrossa ferma Marino A. (89), la punizione calciata termina fuori. Il Giarrossa rimane momentaneamente in 10 per un infortunio occorso a Calvello. Rientra, raccoglie un angolo di Azzolino, colpisce la sfera con il piede dolorante e non centra la porta. Al 43' Stabile para a terra su Azzolino. Ancora Azzolino non sfrutta un suggerimento di Telesca calciando frettolosamente fuori. Nella ripresa il tecnico Velluzzi del Giarrossa è costretto a sostituire Calvello (già infortunato) e Pagano scontratosi fortuitamente. Al 63' Il Gamesa con Tolve e Larocca V. tentano di sorprendere Paggi senza successo. 72' scambio Azzolino-Telesca. Stabile sicuro para a terra. 75' gli ospiti mandano in campo Sabia (59) la sua occasione di testa termina al lato di Paggi. 81' un malinteso difensivo tra Stabile e Albano e sventato sulla linea di porta dallo stesso Albano. 88' un tiro velenoso di Tolve esalta Paggi che mette in angolo. Al 90' Giuzio si presenta solo davanti a Stabile, elude sulla destra il libero Telesca e realizza il 2-0. Leonardo Martino sport@luedi.it
San Giorgio che approfitta di un pomeriggio disastroso della squadra del presidente Giordano
Filippi e Guglielmi stendono il San Chirico CHIRICO N. SAN GIORGIO
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SAN CHIRICO N.: Maggio, Baldassarre, Langellotti D.(MucciG.), .Langellotti N. Nicola, (Mucci C.), Ciani, Padula V (17.Padula F.L. ), Padula G., Padula I, Padula G., Amati Lamarra (18. Evangelista Carlo). A Disp.: Evangelista, Paradiso, De Rosa. ASD.SAN GIORGIO: Guglielmi S., Dragonetti G., Filippi G., Galleo, Guglielmi Ge.Dragonetti P, Filippi D , Filippi L. R., Filippi M., Guglielmi Gi. (16.Guglielmi L.),A Disp.:Guglielmi R., D'Andrea. RETI: al 55' Filippi L.R., 82' Guglielmi L. SAN CHIRICO NUOVO- Pomeriggio disastroso per il Real San Chirico Nuovo che rimedia un dura sconfitta dall'ASD San Giorgio . Gara combattuta da parte delle due formazioni chiamate in causa per portare via punti importanti per la classifica del girone. Primo
tempo scarno di emozioni e con le due squadre poco dinamiche nell'impostazione di gioco. E' la squadra ospite che si propone per prima in avanti con gli ottimi fraseggi offensivi dei suoi uomini, che in due occasioni sfiorano il vantaggio. Il Real assente nella prima parte di gara, ma che riesce a respingere le percussioni avversarie. Infatti sfiora l'unica opportunità di ribaltare il risultato proprio allo scadere quando Padula Giovanni, servito dall'assist di Amati, manda la palla sul fondo. Gara dunque sul punteggio di parità . Le squadre rientrano in campo con la voglia di cambiare volto ad una partita avara di occasioni e di determinazione da parte delle due formazioni. Proprio al 55' la svolta: la difesa di casa affonda in una incredibile distrazione difensiva e permette a Filippi L. di insaccare la palla in rete, portando il San Giorgio in vantaggio. Negli uomini di Mister Evangelista cresce la speranza di agguantare i pareggio di fatti al 60' viene sfrutta malamente una ghiotta occasione, iniziata individualmente da capitan Padula I., che drib-
blando tre avversari, serve sui piedi di Padula Giovanni un palla d'oro che passa a pochi centimetri dall'incrocio. Nell'ultima mezzora sale il nervosismo e le squadre si ritrovano ad affrontare inutili discussioni contro le decisioni del direttore di gara. I padroni di casa ricevono il colpo del K.O. all'82' da parte del neo entrato Guglielmi Leonardo, che trovandosi solo davanti al portiere, insacca la sfera con freddezza e senza alcuna esitazione. Gli ospiti inoltre si esaltano a fine gara colpendo anche un legno, ma l'arbitro decreta la fine della gara sul punteggio di 0-2.Ora l'invito del presidente Giordano è quello di ritrovare lo spirito giusto per far fronte a una situazione di classifica e di gioco, poco gradevole che non esalta la l'ottimo lavoro svolto dal gruppo nell'ultimo periodo.Nutrendo la speranza che i ragazzi siano in grado di rialzarsi nella prossima gara casalinga contro l'Atella, e di rimettersi in carreggiata dopo le due sconfitte consecutive. vi.bo.
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Sport A Dilettanti Ieri amichevole in casa del Ruvo: assente solo Grasso
Venerdì 5 dicembre 2008
Levoni, testa al Palestrina Ruggeri e soci vogliono portarsi a +2 in media inglese ALLENAMENTO al Pala Colombo di Ruvo di Puglia, per la Levoni Potenza nel pomeriggio di ieri. I giocatori di Gianni Tripodi hanno affrontato la locale squadra militante nel campionato maschile di serie B Dilettanti. Fatta eccezione per il giocatore reggino Sebastiano Grasso, la squadra potentina ha disputato il test al completo. Grasso non ha fatto parte dell'amichevole, seguendo ugualmente la squadra a Ruvo. La Levoni, reduce dalla sofferta prova di domenica scorsa contro il Firenze punta al blitz a Palestrina per migliorare la classifica che vede i ragazzi biancorossi al terzo posto in un vero e proprio bordello di formazioni attestate a quota dieci. I lucani, a + 1 in media inglese sono fortemente intenzionato a recitare la propria parte al cospetto dei laziali, tuttora imbattuti tra le mura amiche e desideriosi di sfruttare il fattore campo. Il team di Tripodi ha disputato una partita incerta contro lo Smart House Mabo Firenze, la prestazione fornita da Giancarlo Palombita e compagni non è stata all'altezza della situazione. Ne deriva che l'amichevole di ieri è servita allo staff tecnico per collaudare schemi e alchimie di gioco in ottica Palestrina. La partita di domenica rappresenta per gli uomini cari al presidente Francesco Petrullo un banco di prova importante per le ambizioni di classifica. La Levoni affronterà una squadra molto solida sotto le plance e votata al gioco corri e tira. La squadra laziale conta su elementi in grado di fare gioco e spettacolo, i nomi di punta del mosaico allestito da Cecconi sono quelli di Alessandro Angeli, nato nel 1965 di 180 centimetri, Mauro Morri, nato nel 1977 di 190 centimetri, Filippo Gagliardo, nato nel 1976 di 208 centimetri, Andrea Vitale nato nel 1981 di 199 centimetri e Massimiliano Spigaglia, vicino ai lucani qualche anno fa nato nel 1977 di 201 centimetri. La dirigenza attende la sfida di domenica con particolare fermento. L'addetto stampa della Levoni Potenza, Gianuario Rivelli ha parlato del periodo di forma attraversato dalla squadra dicendo la sua: “L'ultima partita non è stata all'altezza. Non ci siamo espressi benissimo. C'è tan-
Coach Corà si prepara alla prima fuori casa di DONATELLO VIGGIANO
I ragazzi della Levoni Potenza (foto Andrea Mattiacci)
to da migliorare ancora. Non siamo soddisfatti della prova fornita contro il Firenze”. Rivelli si sofferma sui continui break subiti dalla squadra, finora: “E' questo il nostro tallone d'Achille. Subiano la pressione delle avversarie che pigiano sull'acceleratore. Molfetta ha dimostrato tale aspetto,
c'è ancora da lavorare, siamo consci di giocare un torneo quanto mai duro e difficile”. L'addetto stampa dei lupacchiotti parla del Palestrina: “Come sempre sarà difficile, i laziali giocano bene in casa dove sono tuttora imbattuti. Il nostro vantaggio è quello di giocare a mente sgombra”. Rivelli
chiude la sua analisi parlando delle attuali condizioni fisiche di Grasso: “Sebastiano migliora di giorno in giorno. Domenica contro i gigliati non ha giocato la sua partita migliore. Sono convinto che si rifarà ben presto”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C2 girone C Gara in salita dopo l’infortunio a Durante e l’Agropoli scappa
Ctr Senise bruciato nel finale SENISE AGROPOLI
72 77
CTR LA CASCINA SENISE: Durante 8, Marini 30, Manzotti 10, Genovese 2, Palazzo 4, Albanese 17, Venuto 2, Sassano ne, Addolorato ne, Daranno ne. Allenatore Daraio. AGROPOLI: Krusvealianin 19, Dorta 14, Di Mauro A. 6, Di Mauro M. 14, Riviero 12, Valentino 2, Palma 10, Borrelli ne, Ambrosiano ne. Allenatore Lepre. ARBITRI: Pastore di Casagiove e Pellone di Marcianise. PARZIALI: 19-14, 38-37, 53-61, 72-77. NOTE: dal 5’ del primo quarto infortunio a Durante. SENISE - E’ andata male al Ctr La Cascina Senise. Nel big match contro l’Agropoli la squa-
dra allenata da Pierino Daraio è stata sconfitta, per la prima volta in casa, dalla capolista dopo una gara che bella ed equilibrata. I primi due quarti sono di marca sinnica con l’argentino Gonzalo Marin grande protagonista (alla fine saranno 30 i suoi punti) ben assistito da Albanese e Manzotti. Peccato, però, per l’infortunio a Durante che ha penalizzato il Senise. Nel terzo periodo la capolista ha fatto vedere la sua forza portandosi in vantaggio e chiudendo il tempo con un distacco di otto punti sul Senise. Il Ctr dell’ultimo quarto, però, è determinato e intenzionato a vincere. Piazza un break favoloso che porta i ragazzi di Daraio dal -8 al +8 nei confronti dell’Agropoli. Poi i campani tornano in gara e scappano via quando sul 72-75 Palazzo sbaglia regalando alla capolista la vittoria. Gianni Costantino sport@luedi.it
DOPO la sofferta ma quanto mai importante vittoria casalinga su Firenze, viaggia alla volta del Lazio, con direzione Palestrina la Levoni Potenza. I bianconeri vanno a far visita ad una squadra neopromossa ma sicuramente ben attrezzata per la categoria e per evitare una nuova retrocessione come accaduto due stagioni fa. Allenati dal confermato Cecconi, i prenestini poggiano parecchio sul talento offensivo di Angeli (21.8), Morri e Vitale (19.1), ben supportati dai lunghi Gagliardo e Spigaglia, e fino a questo momento hanno collezionato 10 punti, proprio come la Levoni, frutto di quattro vittorie casalinghe (imbattuti) e del colpo di Firenze: proprio gli stessi dati della Levoni, che fanno quindi di questo match a tutti gli effetti uno scontro diretto in chiave playoff, utile a lanciare la vincente di questa sfida nelle primissime posizioni della graduatoria. Battesimo esterno, in quel di Siena, per coach Claudio Corà sulla panchina della Bawer, dopo il positivo esordio casalingo contro Barcellona. I materani scenderanno infatti sul parquet del PalaSclavo, casa di una Consum.It reduce dal colpo esterno di Fossombrone, che le ha permesso di inserirsi nel “gruppone” di sei squadre a quota 10. Tuttavia i toscani sono parsi non irresistibili in casa, dove hanno lasciato campo libero già a Barcellona e Trapani, ma restano comunque una squadra assai temibile nonostante le partenze, tutte alla volta di Pavia, di coach Salieri (poi esonerato), Zambrini
e soprattutto del tiratore Evangelisti. Attorno al confermato asse CasadeiTomasiello (quasi 30 punti di media in coppia), il solito manipolo di interessanti giovani, a partire dal talento dell'ala Thomas De Min (13 di media). Torna a giocare in casa una Cestistica Bernalda ancora incapace di sferrare il primo colpo esterno della stagione (a Foggia è arrivato il quarto stop su altrettanti incontri lontano da casa). Al Pala Campagna arriva un Catanzaro ormai abituato alla categoria proprio come i lucani e sicuramente autore finora di una stagione al di sotto delle aspettative. Profondamente rinnovato rispetto alla scorsa stagione (confermati solo Cattani, Ogliaro e coach Tunno), il roster calabrese si avvale comunque di gente di categoria, a partire da un pacchetto lunghi di assoluto livello, formato da Shorter, De Monaco e Fiasco (12.7), nonché un reparto esterni, a partire da Savazzi (14.4 col 48% da 3) molto pericoloso dalla lunga distanza e guidato in regia dal catanzarese doc Cattani. Per ora, però, come detto, i calabresi stanno faticando e come la Cestistica hanno collezionato otto punti, passando a Pozzuoli ma perdendo già due volte al Pala Giovino. In B femminile invece difficilissimo scontro interno per la Basilia, che riceve la visita della corazzata Città Futura Roma, in netto calo però dopo il 7/7 del girone d'andata. Servirà una grande prova per vendicare il -42 dell'andata e centrare soprattutto due punti fondamentali in chiave poule promozione.
C Dilettanti Dino Viggiano verso Reggio Calabria: «Una buona squadra quella di Paternoster»
Corporelle, Marino e Marchese migliorano MIGLIORANO in casa Centre Corporelle Potenza le condizioni fisiche di Stefano Marino e Antonello Marchese, i due atleti salvo sorprese dell'ultim'ora saranno in campo domenica prossima al Pala Pergola contro l'Audax Reggio Calabria di Antonio Paternoster. La Centre Corporelle Potenza, sconfitta di misura nella precedente giornata contro il Prativerdi Siracusa, punta al riscatto nel match contro i reggini. I biancocelesti sono comunque sereni e pronti a misurare le proprie ambizioni al cospetto della coriacea squadra allenata da Paternoster. La gara di domenica rappresenta per tutto l'ambiente un vero e pro-
prio amarcord da vivere con la consapevolezza di trovarsi di fronte un caro amico e una persona che sta lavorando positivamente a Reggio Calabria. I biancocelesti di Dino De Angelis, sempre primi in classifica con autorità ragionano da squadra di rango, capace di esprimere tutte le potenzialità di un roster allestito in estate dal direttore sportivo Enrico Torlo e dal direttore generale Dino Viggiano e capace di produrre giocate d'autore sotto la regia attenta di Simone Ginefra. La squadra potentina dovrà superare un cliente scomodo sul piano tattico e organizzato in ogni particolare. Domenica saranno le
conclusioni pesanti di Delli Carri, Castellitto, Favia e Ginefra, il vigore atletico di Pellegrini e Marino, la duttilità di Marchese e la forza di Viggiano a dare le giuste direttive alla compagine potentina. Di contro i lucani troveranno sulla propria strada una compagine sicuramente solida, basti pensare ai nomi a disposizione di coach Antonio Paternoster, vale a dire, Giuseppe Orlando, nato nel 1988 di 189 centimetri, Vittorio Soldatesca, classe 1983 di 192 centimetri e Salvatore Casamento nato nel 1974 di 198 centimetri. In casa Centre Corporelle Potenza, l'atmosfera è comunque serena. Il direttore generale Dino Viggiano ha parlato del
momento di forma attraversato dalla squadra affermando: “Siamo sereni, la sconfitta di Siracusa non ha scalfito le nostre convinzioni. Abbiamo perso contro una squadra che ha giocato una grande gara. Fino a venticinque secondi dal termine eravamo in partita”. Viggiano parla di altri aspetti: “Le bombe dei siciliani ci hanno piegato. Il complesso siracusano ha meritato la vittoria. Per la nostra classifica nulla cambia”. Il dirigente potentino parla delle caratteristiche dell'Audax Reggio Calabria: “La formazione dello Stretto gioca una pallacanestro veloce, figlia dell'ottimo lavoro svolto finora da Antonio Paternoster. A mio avviso si tratta di un
Stefano Marino (foto Andrea Mattiacci)
cliente pericoloso. Possiamo riprendere il filotto di vittorie”. Chiude con un pensiero rivolto ad Antonio Paternoster: “Antonio è un ragazzo serio, un vero amico della società. Sono con-
vinto che cercherà in tutte le maniere di metterci in difficoltà. La gara sarà intensa, l'amicizia rimarrà intatta, a noi servono i due punti”. sport@luedi.it
Sport
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Donne Quattro le squadre che parteciperanno al torneo
Al via il campionato Under 17 Partenza per Siena E’ PREVISTA per questa mattina la partenza della Bawer Matera alla volta di Siena dove la squadra di coach Corà affronterà domani sera i padroni di casa in una sfida importante nella quale provare a cercare il primo colpo esterno della stagione. Matera dovrà fare ancora una volta a meno del proprio play titolare Valerio Corvino ancora alle prese con il risentimento muscolare che lo blocca dal match contro Sant’Antimo. Corvino non partirà con il resto dei compagni per la trasferta di Siena, la società infatti ha deciso di tenerlo in sede per consentirgli di recuperare al più presto la condizione ed essere disponibile per la successiva sfida casalinga contro Firenze. Al posto di Corvino, a sorpresa, la Bawer ha deciso di convocare il pivot Aleksander Dacic che dunque prenderà parte alla partita insieme ai compagni. Ieri sera la Bawer ha sostenuto l’ultimo allenamento prima della partenza per Siena. Domani mattina a Siena è prevista una rifinitura prima di affrontare la compagine di coach Billeri reduce dall’exploit di Fossombrone. p.quarto@luedi.it
Luca Sottana
CRESCE l'attesa negli ambienti cestistici regionali per l'inizio del campionato under 17 femminile di basket. Alla manifestazione partecipano quattro formazioni, la Pink Basket Bernalda, la Basilia Basket Potenza, la New Olimpia Pallacanestro Melfi e lo Sporting Club Matera. La manifestazione organizzata dall'ufficio gare del comitato regionale Fip di Basilicata, diretto da Angelo Romano e Gaetano Larocca e fortemente voluto dal presidente della Fip regionale, Tonio Bilotti. Al torneo prendono parte le cestiste nate negli anni 1992/1993 e sono ammesse anche le atlete nate nel 1994. La formula del campionato, che chiuderà i battenti il 22 marzo del 2009 prevede lo svolgimento di un girone unico all'italiana con quattro gare d'andata e quattro di ritorno. La formazione vincente il titolo regionale sfiderà nella finale per l'accesso alla fase successiva la seconda classificata del
raggruppamento pugliese, in una gara che avrà luogo a conclusione del primo gironcino. Le quattro squadre lucane saranno dunque impegnate in una manifestazione che da anni riveste un veicolo trainante per la crescita del movimento lucano della palla a spicchi e che potrebbe dare ulteriore linfa alla pallacanestro femminile che nel corso degli ultimi anni ha evidenziato netti margini di crescita tecnica e agonistica. Le formazioni iscritte al torneo stanno preparando meticolosamente l'avventura agonistica, nel segno tangibile dell'impegno e della determinazione, fattori questi comunque importanti per la crescita del movimento lucano in rosa della palla a spicchi. Quattro squadre equamente divise sul territorio regionale daranno vita ad un torneo sentito e di richiamo per tutta la pallacanestro in rosa della regione Basilicata. f.menonna@luedi.it
B Dilettanti Al PalaCampagna arriva il Catanzaro per quella che è ormai una “classica”
Bernalda, fermare Cattani Gli jonici hanno individuato l’avversario numero uno BERNALDA - Si rinnova domenica al PalaCampagna (ore 18) una sfida antica dal gusto forte come quello di uno speziato amaro nostrano a base di erbe lucane e calabresi: arriva il Catanzaro di coach Tunno. Sono ormai tre anni che le partite tra ionici e silani rappresentano un appuntamento molto sentito dai tifosi, in un clima di rispetto e stima tra le due società ma senza che il fair play scalfisca minimamente la rivalità agonistica sul parquet. E per l'ennesima volta approda nel metapontino Andrea Cattani, autentica bandiera del basket catanzarese, classe cristallina, tiro mortifero e grandangolo in cabina di regia, un lucido passato in serie A nella disciolta Viola Reggio Calabria, tante altre maglie indossate in giro per l'Italia cestistica importante nonostante il rinomato carattere peperino, e infine da alcuni anni il ritorno alla natia Catanzaro, dove è diventato un punto di riferimento per tutto il mondo cestistico della zona. Intorno a lui il presidente del sodalizio catanzarese Masciari ha costruito un team non così ambizioso come la tifoseria giallo-
Il Bernalda in un time out e accanto Cattani del Catanzaro
rossa aveva sognato in estate ma, comunque, competitivo e solido come tradizione di questa società vuole, un team in cui si avverte sul piano del carattere la presenza di altri catanzaresi doc come il play Caliò ('89) e la guardia Pulinas ('90); a questi si ag-
giungono il confermato alessandrino Ogliaro (forte guardia ventinovenne) e i volti nuovi come la guardia ventiduenne Andrew Rath (ex B2 a Cremona e, a dispetto del nome, perugino autentico), l'ex Nba di Philadelphia Brian Shorter, ala-pivot già Massafra,
ormai quarantenne ma ancora valido in campo, la guardia mantovana Savazzi ('76) dal Lumezzane di B1, il pivot romano Fiasco (206 cm., '79) dal Porto Torres (B1) e l'ala frusinate De Monaco (206 cm., '76), proveniente dal Matera, che nel torneo settem-
Under 17 Mancusi e Gerardi fanno la differenza nel team di Quaiattini
L’Avigliano espugna il campo del Tursi TURSI AVIGLIANO
37 57
ACS TURSI: Santamaria 6, Cristiano A, Berardi, Parciante 4, Cristiano M, Marra 4, Tritto, Mango 12, Tricarico, Castronuovo 6, Lasalandra 5, Lapolla. All: Cipolla. PALLACANESTRO AVIGLIANO: Gerardi L. 16, Gerardi A. 2, Telesca, Rizzitelli 8, Mancusi P. 24, Pace, Viggiano 2, Salvatore , Santoro 1, Dellacroce 2, Mancusi M. 2. All. Quaiattini. ARBITRI: Calabrese ed Malpighi PARZIALI: 12-10; 14-26; 19-42; 37-57. TURSI - Nella sua prima partita in casa i ragazzi del coach Gennaro Cipolla hanno perso contro la forte squadra di Avigliano. Nel
primo quarto era andata in vantaggio. Poi nel secondo quarto c'è stato un crollo verticale. I tursitani hanno segnato solo due punti, mentre gli ospiti ne hanno realizzato 16. Questo è stato il momento in cui la squadra di casa ha perso letteralmente la partita. Ha vinto soltanto all'ultimo quarto di tempo, quando la squadra allenata da Quaiattini, ormai sopra di 25 punti, ha schierato le seconde linee, cioè quei giocatori che abitualmente stanno sempre in panchina, essendo più piccoli di età. Gli ospiti erano più forti fisicamente, mentre la squadra di casa si e' caricata di falli, imprecisi sotto i tabelloni, poco controllo nel palleggio, sbagliando sia i passaggi ai compagni sia i tiri liberi. La squadra ospite è stata superioriore nei rimbalzi di attacco ed hanno segnato molto in contropiede. Tutte e due le compagi-
ni hanno praticato la difesa a zona. I ragazzi del coach Cipolla hanno l'attenuante della mancanza di allenamento per quasi un mese, non avendo potuto utilizzare la palestra dell'ITCG "Manlio Capitolo" dove si è svolta la partita. Un'altra giustificazione, potrebbe essere il fatto che partecipano a questo campionato giocatori di 14 e 15 anni. Infatti la maggior parte di loro parteciperà al prossimo campionato Under 14, dove si spera possano fare bella figura. Questa è stata la quarta di campionato, nella prima partita giocata fuori casa contro la Publigrafica Virtus Matera, i giovani cestisti tursitani avevano addirittura perso con soli due punti all'ultimo secondo. Della serie: "Sarà per la prossima volta". Salvatore Martire sport@luedi.it
brino al PalaCampagna fece grande impressione ma che in campionato sembra non avere lo stesso smalto di tre mesi fa. Volendo raffrontare i numeri delle due squadre possiamo dire che i giallorossi segnano di più in attacco (724 punti contro i
643 dei lucani), tirano meglio da due (59% contro il 55%) e da tre (37% contro il 28%), prendono più rimbalzi (319 contro 270), ma recuperano meno palle (78 contro 89) e ne perdono di più (178 contro 147), così come commettono più falli dei rossoblu e ne subiscono in quantità minore: tutto questo per suggerire a Russo e compagni, con tutta la modestia e la discrezionalità che ci competono, un atteggiamento in attacco fatto di penetrazioni e scarichi che punisca la fallosità degli avversari, e un comportamento aggressivo in difesa considerata la tendenza dei calabresi a perdere palla se adeguatamente pressati. Domenica, inoltre, ci sarà il ritorno di altre vecchie conoscenze della formazione di patron Gallotta, i due direttori di gara Meroni e Lestingi di Roma che hanno già incrociato più volte i rossoblu e che, se non ricordiamo male, sono stati tra i fischietti più apprezzati: la speranza di un buon arbitraggio dopo quello contestatissimo di Foggia. Infine, sempre per domenica, il probabile debutto del nuovo acquisto Silvestrini. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
La formazione del Tursi Under 17 e sotto quella dell’Avigliano di Quaiattini
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Sport Poker Sportivo Nel Texas Hold’em Pompeo è secondo, Nardiello terzo
Venerdì 5 dicembre 2008
Il tavolo verde è di De Angelis Il melfitano vincitore del torneo di Basilicata IL PRIMO Tour di Poker Sportivo in Basilicata è partito da Melfi. Promosso dalle Associazioni Shoetime e Biliardo Lions, entrambe di Potenza, è partita la competizione che regalerà, al vincitore, un posto ai tavoli di una delle tappe dell'European Poker Tour. I pokeristi lucani, ben cinquantacinque, si sono ritrovati per contendersi i primi punti utili al raggiungimento del traguardo finale accolti da un pubblico numeroso. L'organizzazione non ha deluso le aspettative sia dei giocatori che degli spettatori, con un allestimento impeccabile e professionale dei tavoli. Infatti, a coordinare le operazioni, il direttore di sala della Federazione Italiana Gioco Poker, Gianluca Amodio, non ha fatto mancare nulla ai partecipanti. Tavoli e dealer professionali Figp hanno accolto i protagonisti della prima tappa del tour lucano, provenienti da tutta la provincia potentina, nella maniera migliore, con una
coordinazione ottimale. La specialità del Poker Sportivo, conosciuto come Texas Hold'em, è caratterizzata da un'iniziale fase di studio tra i giocatori, che naturalmente non è mancata, seguita dalle prime occhiate, sguardi, movimenti e lettura delle carte, in un clima di assoluto silenzio. Terminata la fase di
studio i protagonisti dei tavoli iniziano a fare il proprio gioco. Al termine delle giocate, in tarda serata, e dopo una giornata intera di gare, il tavolo finale proclama vincitore Antonio De Angelis, giocatore da poco entrato nel circuito del Texas Hold'em, ma già molto abile. Il successo, oltre ai punti necessari per ottenere la vittoria finale del Tour Lucano, gli permette di aggiudicarsi una moto, messa in palio per l'occasione. Una giovane promessa del poker sportivo, di Muro Lucano, invece, ha portato a casa la seconda posizione. Enrico Pompeo, infatti, ha gestito al meglio il final table, sfiorando il successo e portando a casa l'importante piazza d'onore. Al terzo posto un veterano del circuito, Domenico Nardiello di Ruoti, che si candida ai prossimi successi essendo avvezzo a prestazioni esaltanti. Soddisfazione per i presidenti delle Associazioni Showtime, Roberto Rivela e Biliardo Lions, Nicola Stigliani, per essere
riusciti in poco tempo a mettere su una competizione importante ed organizzata alla perfezione, un ottimo inizio, visto che si punta alla ribalta regionale del poker sportivo. Il Delegato Regionale della Figp, Giuseppe De Bonis, oltre ai saluti della federazioni, ha sottolineato le capacità del gruppo promotore dell'iniziativa, augurandosi di raccogliere sempre più estimatori per una disciplina in grande espansione. La classifica finale, oltre a De Angelis che ha ottenuto 200 punti, Pompeo 160 e Nardiello 140, ha permesso a tutti i partecipanti di ottenere punti. Hanno chiuso nelle prime dieci posizioni, in ordine di posto e punti: Giuseppe Laurino 120, Cristian Parente 100, Domenico Ciancio 90, Giuseppe Stolfi 80, Sebastiano Pietropinto 70, Angelo De Vita 60, Antonio Guglielmi 50. Gli altri hanno ottenuto sino a 15 punti per gli ultimi cinque. Francesco Calia sport@luedi.it
Calcio a 5, pallavolo, orienteering, tennis tavolo, nuoto e molte altre discipline
Festa della scuola pronta al via Venerdì 12 la kermesse sportiva della provincia di Matera CONTO alla rovescia per la seconda festa della scuola. La kermesse si terrà il 12 dicembre prossimo presso il Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera con inizio alle ore 10. La manifestazione organizzata dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Matera nella persona del dirigente Mario Trifiletti. Premierà tutte le scuole della provincia di Matera che hanno rappresentato la Basilicata ai giochi sportivi studenteschi 2007/08. Alla manifestazione saranno premiati con una targa gli istituti scolastici, mentre agli atleti sarà consegnato un diploma. Tutto alla presenza delle autorità cittadine invitate alla manifestazione. Queste le scuole che parteciperanno: primo grado scuola media Lomonaco di Montalbano Ionico per calcio a 5 maschile, prof. Giulio Malvasi, scuola media N. Festa Matera per pallavolo
femminile e orienteering maschile e femminile, prof ri Giuseppe Carlucci, Tommaso Del Giudice; Antonietta Venezia istituto comprensivo Settembrini di Nova Siri scalo, per tennis tavolo maschile prof. Giorgio Cassetta secondo grado Ipss I. Morra di Matera alunni diversabili Nuzzi Angela medaglia d'oro 50 mt dorso nuoto. Andrisani Nicola medaglia d'oro 50 mt piani atletica leggera, prof. Angelo Rubino, Massimo Lepore. Liceo Scientifico Alighieri di Matera, corsa campestre, prof. Luigia Paolicelli, squadra maschile di atletica leggera prof Salvatore Mangiafico, squadra di nuoto maschile prof. Francesco Paolicelli, squadre di orienteering a maschile e femminile, prof. Luigia Paolicelli e Maria Epifania. Liceo scientifico Fermi di Policoro, calcio maschile prof. Eustacchio Bia e Filippo Maria, istituto magistra-
le Alderisio di Stiglianio il paese più piccolo prof. Vincenzo Forldeo, Pasquale Iovino, istituto tecnico commerciale Loperfido di Matera pallacanestro maschile prof. Sergio Grieco, istituto superiore Parisi di Bernalda pallacanestro femminile prof. Rocco Do monte e Donatella Venezia. La manifestazione si avvarrà della collaborazione del liceo scentifico Alighieri di Matera nella persona del dirigente scolastico Osvaldo Carnovale e dell'istituto Alberghiero Turi di Matera nelle persone del dirigente scolastico Carmela Sansone e del docente Vito Abate. Prima dell'inizio della manifestazione gli alunni del liceo scientifico Alighieri accompagnati dalla docente Mita De Leonardis si esibiranno in canti natalizi di benvenuto. vi.bo.
Basket Molte le notizie on line
Nuovo sito web per la Fip lucana
L’home page del sito della Fip di Basilicata
LA FIP lucana dispone di un nuovo sito. Gli appassionati di basket regionale potranno leggere e consultare la nuova mappa geografica della pallacanestro regionale consultando il sito web www.fip.it/basilicata/ e leggere news, avere informazioni sui clinic degli allenatori, sulle riunioni degli uffici territoriali, vedi l'ufficio gare, il Cna, i campionati regionali e quelli giovanili, il Cia consultando i link posti nel sito. Si tratta di una configurazione elaborata in pochi giorni che già dispone di una mole interessante di notizie, suggerimenti e contatti con gli appassionati lucani di basket. La nuova configurazione grafica consente a quanti amano la pallacanestro di leggere notizie riguardanti riunioni dei vari uffici, sul settore giova-
Motocross A Bernalda
Calcio a 5 D Piegato anche il Ferrandina
Buoni risultati per i materani
Ergon, nuova vittoria TROILIA ERGON MATERA
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TROILIA FERRANDINA: Cuccarese C., Albano A., Milano L., La Carpia A., Perez De Vera V, Lategana, Defilippis F, Denittis N. All. Perez De Vera ERGON “AMICI DEL BORGO” MATERA: Festa E, Zaccaro V, Ventrella M, Festa A, Barbafolta A, Paladino F, Coretti E, Angelino G, Ricciardi G., Bellacicco G, Persia B, Tortorelli A. All. Grieco ARBITRO: Enzo Cardinale di Matera RETI: 4 p.t., 8 p.t., 24 p.t. e 15 s.t. Festa A, 9 p.t., 25 s.t. De Filippis F., 21 p.t.,16 s.t., 18 s.t. Paladino F, 2 s.t., 4 s.t .Lategana, 8 s.t. Bellacicco G., 26 s.t Denittis FERRANDINA - Ancora una vittoria per “Gli Amici del Borgo” che con un secco 8 a 5 espugnano il campo della Troilia Ferrandina. Partono molto bene gli ospiti, con uno scatenato Festa A davvero incontenibile, dopo appena 8 minuti si trovano in vantaggio con una sua doppietta. Rabbiosa la reazione del-
la Troilia Ferrandina che accorcia le distanze con DeFilippis. Dopo che i padroni di casa hanno accorciato le distanze, è solo un monologo degli Amici del Borgo ,che vanno ancora in gol prima con Paladino che respinge in rete una corta respinta del portiere Cuccarese.L'azione degli Amici del Borgo si fa sempre più pressante e ancora Festa a conclusione di una azione corale, porta a quattro le reti per la squadra di Grieco. Il primo tempo finisce con il risultato di 4 a 1. Ad inizio ripresa la Troilia Ferrandina ha una reazione di orgoglio, in quattro minuti con Lategana si porta nuovamente a ridosso degli ospiti accorciando le distanze. Ma questo non basta per spaventare gli ospiti, che mostrano la loro superiorità tecnica e riprendono in mano la gara, prima con Bellacicco e poi con una doppietta di uno scatenato Paladino. A questo punto gli Amici del Borgo non si fermano e continuano a segnare ancora con Festa, chiudendo virtualmente la gara. Infatti la Troilia Ferrandina si arrende, anche se nel finale va ancora a segno per altre due volte. Il risultato non cambia l'esito scontato
nile e sulle vicende tecniche e federali. Il sito dispone di tutte le informazioni riguardanti i risultati delle partite, le designazioni arbitrali e i raduni delle giacchette grigie della nostra regione. Un bel mezzo, a disposizione degli aficionados di Basilicata della palla a spicchi che grazie a questo sito potranno conoscere e confrontare le proprie idee sul mondo del basket, anche grazie a proposte sempre innovative portate avanti sul portale e nei link posti a sinistra del nuovo “manuale telematico” della pallacanestro di casa nostra. Tutto questo, a dieci giorni dall'elezione del nuovo direttivo, dei nuovi uffici e della formazione programmatica che guiderò la pallacanestro lucana nei prossimi anni. f.menonna@luedi.it
La formazione della Ergon “Amici del Borgo” Matera
della gara saldamente in mano agli Amici del Borgo. La gara finisce 8 a 5 per i materni che meritatamente portano a casa questa vittoria continuando la loro corsa in vetta alla classifica. Da segnalare la grande
correttezza in campo tra le due squadre che hanno badato solo a giocare in modo corretto, segno di maturità e grande sportività. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
DISPUTATASI a Bernalda domenica scorsa la penultima prova del Trofeo Inverno Puglia e Basilicata di motocross. Sul crossodromo moto sport Gnoni, si sono dati battaglia circa 80 piloti provenienti da Calabria Campania Puglia e Basilicata. Con una pista che nonostante le piogge dei giorni precedenti ha retto bene grazie al fondo sabbioso, facendo disputare le prove senza troppe difficoltà. Nelle varie categorie si sono messi in evidenza i piloti materani del moto club Città dei Sassi in moto, nella categoria Agonisti 125 Guarini e Gallitelli, Troccoli Domenico e Nicola Di Pede classificatisi primo e secondo negli Amatori Open, hobby primo posto di Oronzo Leggeri. Bene anche gli altri piloti del moto club che si sono piazzati alle spalle dei vincitori. La fase finale del Trofeo Inverno di Puglia e Basilicata si svolgerà il 15 dicembre sul crossodromo Nicola terlizzi di Lavello vi.bo.
Venerdì 5 dicembre 2008
Kaos latino
La Traviata
Domenica appuntamento all'insegna della musica caraibica al Bowling Center “Touch Down” di Metaponto. Questa settimana tango argentino, milonga e bachatango della scuola di danza: “Club si balla - Matera Tango”, con i maestri Franco e Tina Aresta. A coinvolgere tutti i presenti Nino dj, Domingo, conduttore di Studio 100 Radio, e il maestro e animatore Andrea.
Sabato, alle ore 20,30 a Melfi, presso il Teatro Ruggiero, si rinnova l’appuntamento con “La Grande Musica in Basilicata” organizzato da Ateneo Musica e Amministrazione. l cartellone della III stagione concertistica si inaugura con la Traviata raccontata in forma di concerto dall’attore Olek Mincer e dall’Orchestra della Società dei Concerti di Bari.
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Il sacro e il pagano Non solo briganti Premio Ego sum
Dal Battesimo delle bambole di Barile, al Carnevale di Tricarico, dalla processione della Madonna del Carmine ad Avigliano, alla festa dei Turchi di Potenza. Un viaggio nelle tradizioni più antiche: le feste popolari. E’questo il senso della mostra fotografica “Sacro e Pagano” di Domenico Possidente, che sarà ospitata nella Biblioteca Nazionale fino al 10 gennaio.
Il Forum giovanile di Filiano “Cerchio 63” e la Pro Loco organizzano “Prima uomini poi briganti. L’altro volto del brigantaggio”. Il progetto nasce con lo scopo di dare un altro volto alla storia del Brigantaggio nel nostro territorio e per portare alla luce episodi e fatti che appartengono alla nostra cultura e all’identità di noi tutti.
Il Consorzio di tutela vini Matera doc, domenica alle 18,30, presenta il premio “Ego sum 2008” presso l’Auditorium del conservatorio Duni in piazza del Sedile. Seguirà, alle 20, il concerto di Natale dell'associazione corale Cantori materani diretta dal maestro Alessandra Barbaro e del Piccolo coro di San Giacomo diretto dal maestro Enza Fumi.
Riprendono i venerdì della risata all’Ambrosìa
Con Giobbe Covatta la comicità è servita di MICHELE RUSSOMANNO
Nelle immagini Giobbe Covatta, stasera ospite all’Ambrosìa, durante i suoi spettacoli
POTENZA - Dopo una settimana di riposo (la cena – spettacolo con il quartetto milanese dei Turbolenti è stata spostata a data da destinarsi) riprendono i venerdì comici di Ambrosìa restaurant. Questa sera, in via Verderuolo 13, arriva il veterano dell’edizione in corso del festival della “Comicità a tavola”. Lui è Gianmaria Covatta, al secolo Giobbe, uno dei cabaretti-
sti più completi, originali e seguiti dell’intero panorama nazionale. Covatta nasce a Taranto nel '56 ma è napoletano d’adozione dall'età di tre anni. Dalle sue due “città natali” dice di aver mutuato la passione per il mare (il padre, tra l’altro, era un ammiraglio della Marina) e la sua prima professione è quella dello skipper. La sua carriera di cabarettista, invece, comincia in Lombardia quando Giobbe, appena
ventisettenne, fa la sua prima apparizione davanti al difficile pubblico del “Derby” di Milano. Siamo nel 1983 e dell’esordio le cronache non dicono un gran bene. Ma Covatta insiste e continua a frequentare teatri e locali di cabaret fino a quando, nel 1988, la televisione si accorge di lui (e lui della televisione, racconta il comico, “più interessato al frigorifero che alla tv fino a quel momento”). Grazie al piccolo schermo Giobbe Covatta raggiunge il pubblico dei “grandi numeri” e, nel giro di pochi anni, ottiene una vera e propria “consacrazione televisiva” che ha il suo apice nelle numerose apparizioni al Maurizio Costanzo Show, in onda su Canale 5, dove veste i panni d’una sorta di opinionista comico che, testo alla mano, distilla massime di esilarante saggezza rivisitando classici della letteratura e non solo. Come “scrittore comico” Covatta ha dato alle stampe “Parola di Giobbe” e “Pancreas trapianto del libro cuore” (editi da Salani nel 1991 e nel 1993), “Sesso fai da te” (per i tipi di Zelig nel 1996), “Dio li fa e poi li accoppa” (con Baldini & Castoldi nel 1999) e “Corsi e ricorsi ma non arrivai” (uscito nel
Giobbe Covatta
2005). Giobbe è molto attivo anche sul grande schermo dove esordisce nel film “Pacco, doppio pacco, contropaccotto” di Nanni Loy. A teatro Covatta porta in giro per l’Italia spettacoli come “Parabole e Iperboli”, “Aria condizionata” e “Primate assoluto”. A questi vanno aggiunti, ovviamente, gli spettacoli teatrali tratti dai suoi libri. Il taglio “sociale” della comicità di Giobbe è il viatico verso la collaborazione del comico
“napoletano” ai progetti umanitari dell'African Medical and Research Foundation (Amref). Attualmente Covatta è una delle punte di diamante della prima serata di Italia Uno alla quale partecipa, insieme ad Enzo Iacchetti, alla sit-com televisiva “Medici miei”. La cena-spettacolo di questa sera, come di consuetudine, è prevista per le 21 e 30 ed è prenotabile, al prezzo cumulativo di 35 euro, allo 097151778. cultura@luedi.it
IN FOTO
Sassiland e “I mille volti del Natale” MATERA - Le atmosfere del natale rese attraverso le immagini. È questo il nuovo concorso annunciato dal portale materano Sassiland.com. Dopo il successo del concorso fotografico legato alla Festa della Bruna di Matera, Sassiland.com che nel frattempo è diventato anche una testata giornalistica, propone una nuova competizione tra tutti coloro che si dilettano a scattare immagini con reflex e digitali. Oggetto del concorso sarà il Natale con le sue atmosfere, il calore, i regali ed il clima che si respira in città. "I
mille volti del Natale", questo il titolo del concorso gratuito, premierà la foto più "originale ed evocativa" tra quelle proposte dai partecipanti attraverso il sito Sassiland. Basterà registrarsi e caricare la propria immagine digitale a tema natalizio seguendo le istruzioni on line. Il concorso è aperto a tutti, fotoamatori e professionisti: il tema è una fotografia di persone, oggetti o paesaggi, situazioni o tutto quello che descriva il periodo natalizio. L'autore della foto dovrà trasmettere a chi la osserva, qualcosa che vada al di là del semplice ricordo del
proprio Natale (o del periodo prima e dopo la festa) ma suggerire piuttosto un'atmosfera o uno scorcio particolarmente significativo per evocare la magia di questa festa. Non ci sono limiti alla creatività che sarà giudicata da una giuria composta dai fotografi professionisti Antonello di Gennaro e Gaetano Plasmati oltre che dall'editore e dal direttore responsabile di Sassiland. Gli elementi di valutazione saranno principalmente la creatività, la composizione e l'originalità della fotografia proposta. La data di chiusura del concorso è il 15 gen-
naio 2009: saranno accettate solo le foto arrivate entro tale data. Tra tutte le foto pervenute verrà scelta la foto vincitrice che sarà segnalata sul sito di sassiland dove, man mano che arrivano, saranno pubblicate tutte le immagini valide in gara. All'autore dello scatto più bello andrà una fotocamera digitale. Attualmente al portale sassiland.com risultano iscritti 1130 utenti che consultano regolarmente le webcam puntate sui Sassi e sul centro storico di Matera oltre a utilizzare i vari servizi del sito. gio.mar
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Venerdì 5 dicembre 2008
CINEMA
Weekend
Sequel di un film quasi trent’anni dopo che a sorpresa convince per la sua ironia
Jerry Calà torna a vivere da solo
GIACOMO torna a vivere da solo, dopo l'avventura in solitaria di 26 anni fa raccontata in Vado a vivere da solo, lo stesso personaggio decide nuovamente di abitare il suo appartamento (che oggi però si chiama loft) con il medesimo arredamento kitsch (ma aggiornato) e le medesime grane. A cambiare è il contesto intorno a lui. Alla voglia di indipendenza dai genitori si sostituisce l'insofferenza matrimoniale e alle avventure sessual-romantiche si sostituiscono tradimenti e intrecci con le mogli ed ex-mogli dei cosiddetti amici. Alla fine ovviamente non mancherà la morale sul fatto che poi sono i figli a rimetterci. Dopo Vita smeralda Jerry Calà torna davanti e dietro la macchina da presa per un film che si inserisce nel filone dei "grandi" recuperi del-
Hoffman e un segreto da proteggere
HOFFMAN sembra essere l'unico rimasto in vita a raccogliere l'eredità dell'Enigmista. Quando il suo segreto viene minacciato, Hoffman dovrà mettersi a caccia per eliminare tutti i possibili ostacoli. La saga di Saw fa parte di un'ondata di pellicole che è stata favorevolmente paragonata al cinema horror indipendente degli anni settanta, un legame reso ancora più evidente nella serie dell'estate del 2007, svoltasi al Museum of the Moving Image di New York e intitolata "E' soltanto un film: le pellicole horror dagli anni settanta a oggi".
La scheda SAW V Titolo originale Saw V nazione U.S.A. anno 2008 regia David Hackl genere Horror durata 88 min. distribuzione 01 Distribution cast J. Benz, S. Patterson, T. Bell, C. Mandylor, B. Russell, M. Good, M. Rolston, C. Rota, G. Bryk, L. Gordon, J. Jarsky. musiche C. Clouser fotografia D. Armstrong montaggio K. Greutert costumi A. Kavanagh
Weekend
La scheda Torno a vivere da solo nazione Italia anno 2008 regia Jerry Calà genere Commedia durata 106 min. distribuzione Eagle Pictures cast J. Calà, D. Johnson, P. Villaggio , E. Iacchetti, T. D'Aquino, E. Henger, R. Ingerman, M. Parodi, M. Henger, R. Smaila, P. Mazzarella. sceneggiatura G. Capone J. Calà musiche U. Smaila fotografia D. Cimatti montaggio P. Marone
L’emozione di Zucchero
Carnera, l’orgoglio italiano degli inizi del Novecento RENZO Martinelli, da sempre interessato a un cinema tanto ambizioso quanto discutibile, torna sulla scena con “Carnera - The walking mountain”, omaggio in salsa fiction al primo pugile italiano che conquistò il titolo dei pesi massimi negli States. Dopo la delusione de “Il mercante di Pietre”, bocciato sia dalla critica che dal pubblico, il regista milanese sceglie di raccontare la storia di un uomo diventato mito, e lo fa in maniera equilibrata e intelligente, concedendo poco all’emozione e mettendosi al riparo da eventuali banalità che non sono mai riuscite a minare una personale concezione di cinema preconfezionato o volgare. L’idea iniziale di girare una fiction anziché un film si riflette nella mancanza di qualsiasi richiamo poetico o artistico nella storia, che però riesce a conquistare per la sua semplicità: al film si può rimproverare (a tratti) un eccessivo tono melodrammatico e pedagogico, ma è ammirevole la scelta di Martinelli di girare un biopic - scelta piuttosto eccezionale nel panorama del cinema italiano - e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico come ogni film dovrebbe fare. Il buonismo che pervade la pellicola non risulta mai fastidioso grazie alla bravura di Andrea Iaia, che riesce in pieno a trasmettere l’anima di un pugile le cui virtù hanno saputo conquistare migliaia di italiani all’inizio del secolo che rividero in lui la stessa voglia di combattere tra stenti e sacrifici.
Al via oggi le prevendite
La carezza di madre Antonacci in tour
MUSICA
Arriva Saw V
le commedie anni '80. Eppure Torno a vivere da solo, non solo è meglio dei vari ritorni di Monnezza e Mandrake ma anche meglio di molto cinema cinepanettonistico e dello stesso precedente Vita smeralda. Un po' di umorismo senza pretese ma riuscito, un po' di cattiveria elargita senza fare sconti e un po' di autoironia e cadute sul trash spinto (Don Johnson doppiato con un pesantissimo accento meneghino) rendono il film insospettabilmente decente e in fondo in linea con il suo "illustre" antecedente. Calà non si vergogna di mettere in mostra se stesso, di girarsi un film addosso riprendendo davvero l'arroganza degli anni '80, scrivendo una storia maschilista al massimo e che trattando del divorzio distribuisce le ragioni a senso unico.
In Dvd
ROMA – «Stavo pensando molto intensamente a mia madre, che era scomparsa da poco, quando ho sentito un vento caldo avvolgermi, e ho pensato “questa è la carezza di mia madre”». Lo ha raccontato Zucchero parlando di “Una carezza”, uno degli inediti del suo nuovo lavoro, Live in Italy appena uscito in tutto il mondo. E’ composto da due cd con 34 canzoni di cui 4 inedite e 2 dvd con 36 canzoni, in un unico packaging, registrate e riprese dai concerti all’Arena di Verona del 21, 22, 23 settembre 2007 e da quello allo Stadio di San Siro lo scorso 14 giugno. Nel corso del World Tour 2007-2008, Zucchero in sette mesi si è esibito in 207 concerti, ha fatto 5 volte il giro del mondo e ha percorso 301.727 chilometri. «Non ho mai fatto un tour così lungo, e non ho mai fatto veramente un album dal vivo inteso come uno o più concerti registrati propriamente per poi farne un disco».
ROMA – Oggi si aprono le prevendite della tourneè teatrale di Biagio Antonacci, che toccherà alcune tra le principali città italiane, quale prima fase del progetto Live 2009 “Il cielo ha una porta sola”. Dopo 10 anni il cantautore milanese torna ad esibirsi live, in versione inedita. Questo tour teatrale vedrà successivamente la sua naturale evoluzione in una diversa seconda fase ambientata nei più importanti palasport italiani, dove Antonacci sfodererà la sua anima rock. Nella prima tranche di concerti, che partirà il prossimo 26 gennaio da Napoli (Teatro Augusteo), Antonacci si presenterà sul palco con un solo musicista. A partire dal 13 marzo partirà una tourneè nei palasport. Il progetto “Il cielo ha una porta sola” segue l’uscita dell’omonimo album che a cinque settimane dalla sua pubblicazione è ancora stabilmente nella top ten della classifica vendite.
Ubriachi di vinile
Il magnifico Pearl dell’inquieta Janis di ANTONIO LUDOVICO Janis Joplin: Pearl (1971) ICONA del blues, ma anche simbolo dell'inquietudine e dell'infelicità, Janis Joplin scappò giovanissima da casa, nel Texas, e dichiarò al culmine della carriera: «Sul palco faccio all'amore con 25 mila persone, ma poi alla fine torno a casa sola». Purtroppo, il 4 ottobre del 1970, venne trovata morta per overdose da eroina al Landmark Hotel di Los Angeles, l'albergo dei drogati, così come era conosciuto ad Hollywood. Quindi Pearl uscì postumo, per l'esattezza tre mesi dopo, e balzò immediatamente al primo posto, ma non crediamo sulla scorta dell'onda emozionale per la
scomparsa improvvisa. Il disco infatti è magnifico, pungente, ti penetra addosso sin dalla prima traccia, Move over, scritta proprio da Janis. Si prosegue con la struggente Cry Baby e l'immensa A woman left lonly. Nella cernita dei brani troviamo inoltre una versione di Me and Bobby Mcgee dell'ex fidanzato Kris Kristofferson che ha fatto il giro del mondo, il soul dirompente di Get it while you can ed una Mercedes Benz cantata senza l'apporto di alcun strumento musicale (a cappella, come si suol dire), solo con la grandiosità della voce di Janis, la più bella e convincente voce “nera” proveniente da una bianca. Ci piace segnalare infine altre due pepite, la ballata in stile gospel di My Baby, troppo bella per essere vera, così
A sinistra Janis Joplin. Sopra la copertina dell’album Pearl
come Trust me di Bobby Womack, altro pezzo storico che non fa altro che aumentare il rimpianto per una carriera sin troppo breve, stroncata da droghe ed eccessi di ogni tipo. Nella versione deluxe del 2007, troviamo diversi bonus ed alcuni brani tratti da un concerto realizzato in Canada, praticamente 19 pezzi in più. Conviene acquistare quella. Un'ultima annotazione: il gruppo che l'ha accompagnata è cambiato di nuovo, adesso ci sono i Full Tilt Boogie, niente male. Travolgente. Canzone più bella: Me and Bobby McGee
Le classifiche 1 Primavera in anticipo Laura Pausini 2 Gaetana Giusy Ferreri 3 Chinese democracy Guns n' roses 4 Alla mia età Tiziano Ferro 5 San siro live (2008) Negramaro 6 Spirito libero Giorgia 7 Il cielo ha una porta sola Biagio Antonacci 8 Fleurs 2 Franco Battiato 9 Più di me Ornella Vanoni 10 Il movimento del dare Fiorella Mannoia 11 Black ice Ac/dc 12 And winter came... Enya 13 Viva la vida or death and all his friend Coldplay 14 Safari Jovanotti 15 Questo sono io Gigi D'Alessio 16 Incanto Andrea Bocelli 17 Road to revolution: live at milton keyne Linkin park 18 Safe trip home Dido 19 Helldorado Negrita 20 Effedia - sulla mia cattiva strada Fabrizio De André 21 Day & age The Killers 22 Keeps gettin' better a decade of hits Christina Aguilera 23 Abba gold their greatest Abba 24 The greatest hits 25 Simply Red 25 Heavy rotation Anastacia 26 I am... Sasha Fierce Beyonce 27 A little bit longer Jonas brothers 28 Da solo Vinicio Capossela 29 Psiche Paolo Conte 30 Non ti scordar mai di me Giusy Ferreri (fonte www.fimi.it)
Venerdì 5 dicembre 2008
il TREND
Weekend
L’indumento di biancheria intima nasce nel ’38 Salvo Esposito gli dedicherà una mostra
Le calze compiono i primi settant’anni
a calza indumento di biancheria intima accessorio iper gettonato dalle lady è stata scoperta nel lontano 1938 da Wallace Carothers è solo l’anno successivo fu messa in commercio, per i prossimi freddi le calze trionferanno sulle gambe delle donne nei colori e nelle forme più disparate. Intanto Salvo Esposito giornalista di Moda e Costume che vive e lavora a Roma dopo aver festeggiato i trenta anni della minigonna con Naike Rivelli e i sessanta anni del bikini con Verdiana Bonaccorti e Rachele Mussolini si prepara a festeggiare un altro compleanno importante: i settanta anni delle calze. Per l’occasione Esposito, Press Agent di bellezze mozzafiato l’altra sera ha incontrato Chiara Giallonardo inviata della trasmissione “Mezzogiorno in Famiglia “ di Michele Guardi tutti i weekend su Rai 2. Chiara per alcune ore ha lasciato lo splendido borgo antico di Mormanno, dove per alcune settimane la bionda fanciulla ha soggiornato, ed è apparsa in noto locale della sibaritide. Esposito ha illustrato all'ex conduttrice della Domenica Sportiva la sua ultima fatica: dodici scatti che diventeranno una mostra itinerante. La kermesse di presentazione sarà a Roma durante la settimana della Moda a gennaio, solo la prossima estate potremmo ammirare gli scatti in Calabria terra natia dell’autore. Intanto Salvo Esposito ci svela in che modo celebrare questo anniversario importante grazie ad alcuni film ormai passati alla storia nel mondo della celluloide come: “Ieri Oggi e Domani” con Sofia Loren e Marcello Mastroianni, “Riso Amaro” con Silvana Mangano, “Nove Settimane e Mezzo”, Roger Rabbit. Mentre l’ex conduttrice della Domenica Sportiva Chiara dovrebbe essere della partita insieme a una schiera di bellissime del mondo della tv che il giornalista calabrese non vuole svelare per scaramanzia. I beni informati sono pronti a giurare che in questi scatti potrebbe apparire alcuni volti maschili che la domenica pomeriggio scendono in campo, i calciatori nuovi idoli di questo terzo millennio.
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Casa dolce Casa L’evoluzione nel dormire “NASCE l’evoluzione nel dormire”. E’ quanto si vede nelle tendenze in fatto di arredamento della zona notte. Testate imbottite, strutture modulari e rivestimenti in pelle in letti che garantiscono un buon riposo. Non solo estetiche e immagine, dunque. Anche tanta funzionalità. prendiamo ad esempio “Jackie”, un letto disegnato da Jean Marie Massaud per “Poltrona Frau” con originale testata in pelle arricchita da cuciture a “X”, con base sempre in pelle e piedini cilindrici in acciaio antracite. E i classici comodini? Che fine hanno fatto? In una stanza da letto davvero chic, non esistono comodini. Questi possono essere tranquillamente sostituiti da una pila di libri su cui poggia una bella lampada stile moderno. Consigliamo una “Touch of Red” con finitura a specchio, un’altra lampada da terra, magari “Aretha”, di Laviani, in lamiera bicolore piegata. Un tocco glamour in un ambiente da “amare”. al. s.
Pillole di bellezza Tutte le tendenze per “dare un taglio” al vostro look
Ho un diavolo per capello COME ogni anno, in autunno, prende la voglia di cambiare pettinatura e prepararsi all’inverno. Ma quale taglio, che lunghezza? Quale stile? Questo il dilemma. E il caschetto, “taglio del momento” starà bene a tutte? C’è la risposta ai vostri interrogativi con uno sguardo alle tendenze della stagione. Capelli lunghi ondulati, ultra corti, frangia, carré... qual è il taglio che vi dona di più? Carrè soffice: per chi ha i capelli docili, che siano spessi o fini. Incantevoli le mini-onde, anche sulla frangia, dall’effetto sbarazzino. Per il make-up: gli occhi sono nascosti dalla frangia, quindi bisognerà puntare sulla bocca colorata, per vivacizzare il tutto. Scalati con frangia: vista e rivista, la frangia? Ebbe-
ne no: quella di quest’anno è diversa, perché viene abbinata a un taglio scalato molto pronunciato. Indubbiamente ispirato agli anni ’80, è il taglio tendenza dell’autunno. Per chi ha i capelli sottili ed il viso non troppo largo. Attenzione, make-up obbligatorio con questa pettinatura che, altrimenti, rischia di “mangiare” il viso. Ondulato con frangia: la frangia si impone nuovamente tra le tendenze autunnali, ma arricchita da ricci vaporosi, molto naturali. Questo taglio, molto anni ’70, si addice a chi ha una criniera bella folta, e sedurrà le fashion victims alla ricerca di un look delicato e glamour. Per creare uno stile baby doll, basta un tocco di gloss, un po’ di rosa sulle labbra e un make-up smoky sugli oc-
chi. Taglio corto rock: tradotto in capelli corti, color platino, quasi punk. Questo taglio spettinato, e geometrico, starà bene a chi ha il viso dai lineamenti delicati con gli occhi grandi. L’importante è rimanere femminili. al. s.
I più cool Divertenti emoticon al vostro polso
Un equipaggiamento chic e sicuro
ECCO un’idea regalo, perfetta per quella vostra amica che ama indossare accessori spiritosi e divertenti, o anche per quell’amico che adora chattare su internet, inserendo quando si può una bella “faccina” sorridente. Ecco a voi la “Bajca Emoticon Keypad”. Questa è una vera e propria tastiera, che si deve collegare tramite usb al computer. Sopra ci sono delle palline che riportano gli smile: sorridenti, tristi, arrabbiati, innamorati. Vi basterà cliccare sopra una di queste faccine per vederla apparire sul vostro schermo e sul vostro messaggio. Ma non finisce qui. Gli smile si staccano dalla tastiera, e con un semplice gesto possono diventare dei braccialetti o anche delle collane, charms e quello che volete. In tutto le emoticons sono sedici.
CHI ogni inverno non aspetta altro che i primi fiocchi di neve per andare a sciare, sa quanto un equipaggiamento tecnico sia importante. Se poi alla tecnica e all’affidabilità aggiungiamo anche l’estetica ed uno stile unico, allora siete pronti per andare sulle piste in montagna. Con uno dei modelli che “Bogner” propone per andare a sciare, con dettagli dorati e logo in vero oro, per chi ama distinguersi anche sulle piste di sci. Per non parlare dei nuovi caschi del brand, che propone una linea di helmet molto glamour, dai colori fashion. Tutti gli sci Bogner vengono realizzati a mano e tutti dotati di attacchi speedlock. Le racchette sono in allumino e in carbonio, con impugnatura in pelle cucita a mano. I caschi molto eleganti ed estremamente sicuri, per sciare in tutta tranquillità.
A.A.A. cercasi uomo per donna vergine NON è vero, ma ci credo (un motto che non vale solo per gli scaramantici). Stamattina caffè, cornetto, giornali. E oroscopo: “Indosserete una maschera di freddezza e glacialità, ma sarà solo apparenza e non aspetterete altro che qualcuno la “strappi” con l’ardore e la perseveranza. E’ così che cercate un partner e quando lo troverete sarete assolutamente capaci di farvi sconvolgere dalla più travolgente passione. Ma non sarà solo questo che vi interesserà, quindi attenzione a non accontentarvi! La forza vi colpisce ma sarà l’affinità intellettuale che cercherete con coraggio e ambizione e troverete qualcosa di inatteso”. Punto. Così. Il mio segno? Vergine (vietato fare le solite battute). Ma
il punto vero è un altro: io voglio TUTTO da un uomo. Deve essere brillante intellettualmente, dolce e passionale nell’intimità, voglio sensibilità e allegria, voglio ironia, autoironia e dolcezza... Ma secondo me per tutto questo ci vorrebbe un frullato di almeno 3-4 uomini...!!! Insomma, sì io non mi voglio accontentare. Ma vallo a trovare uno così: che magari perché no? – oltre all’intelligenza abbia anche un interessante conto in banca. Certo, potrei addirittura pubblicare un annuncio “matrimoniale”. A A A cercasi in un uomo solo (solo nel senso di “unico” e “non già ammogliato”) tutte le qualità “di cui sopra”. E aggiungerei: astenersi perditempo. (Vitamina)
Televisioni
VARIETÀ
21.10
21.05
PRIMA SERATA
Carlo Conti
TELEFILM
RUBRICA
21.10
Jennifer Finnigan
SHOW
21.10
Andrea Vianello
Paperissima - Errori in tv
Venerdì 5 dicembre 2008
FILM
15.55
21.10
Il tormento e l’estasi
TELEFILM
21.10
CSI:Miami
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TALKSHOW Daria Bignardi
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -AttualitàFocus 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -FilmIl tormento e l'estasi con Charlton Heston, Rex Harrison, Tomas Milian, Diane Cilento, Alberto Lupo, Adolfo Celi, Andrea Giordana - regia di Carol Reed (GB/USA) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse - Che campioni Holly e Benji!!! 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Zulu Dawn con Burt Lancaster, Peter O'Toole, Simon Ward, John Mills, Denholm Elliot, Freddie Jones, Nigel Davenport, Bob Hoskins - regia di Douglas Hickox (Olanda/USA) - 1979 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Varietà I migliori dei Migliori Anni 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàTv7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Close to Home 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Paperissima - Errori in Tv 23.00 -Attualità Matrix
21.10 -Soap Opera Tempesta d'amore 23.20 -Rubrica I bellissimi di Rete 4
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 22.05 -Telefilm Standoff 23.05 -MiniserieQuo Vadis, baby?
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Talk Show Le invasioni barbariche
00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaE-Cubo 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -DocumentarioOverland 8 04.00 -Film TvSenza scampo - Thriller
23.30 -TelegiornaleTg 2 23.45 -MUSICA "Suor Angelica" - Classica 00.55 -RubricaTg Parlamento 01.05 -MUSICA "G. Schicchi" - Classica 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieL'ombra nera del Vesuvio
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.15 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.45 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.30 -Real TvAmici 03.25 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.00 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.25 -FilmCose preziose con E. Harris - regia di Fraser Clarke Heston (USA) - 1994 01.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.20 -FilmGaz Bar Blues con S. Thériault - regia di Louis Bélanger (Canada) - 2003
01.05 -NewsStudio Sport 01.35 -TelegiornaleStudio Aperto 01.55 -MusicaleTalent 1 Player 02.45 -TelefilmA-Team 04.25 -FilmProfessione bigamo con L. Buzzanca, R. Carrà - regia di Franz Antel (Ita) - 1969
23.55 -RubricaV-ictory 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo 04.00 -TelefilmAlla corte di Alice 05.00 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RETE 4
ORE 23.25
ZULU DAWN
IL TORMENTO E L’ESTASI
COSE PREZIOSE
con B. Lancaster, P. O'Toole, S. Ward, D. Elliott - regia di Douglas Hickox (Ola/Usa) - 1979
con C. Heston, R. Harrison, T. Milian regia di Carol Reed (G.B./Usa) - 1965
con M. von Sydow, E. Harris, B. Bedelia, A. Plummer - regia di Fraser C. Heston (Usa) - 1994
Anno di grazia 1878: i soldati inglesi, irregimentati e ligi alla disciplina formale, pur di non rompere le righe scompostamente si fanno massacrare in un agguato teso dai guerrieri della tribù Zulù, arretrati quanto a strategia ma certamente più svegli nella tattica. La strage crea complicazioni alle operazioni di insediamento dei colonizzatori...
Michelangelo è già un affermato scultore quando viene incaricato da papa Giulio II di affrescare la Cappella Sistina. Tra tormenti artistici e personali litigi con il ruvido committente, Michelangelo distrugge le sue pitture, si ammala, cade dall'impalcatura. Sta quasi per abbandonare l'impresa, ma in extremis arriva la riconciliazione col papa e col proprio genio pittorico...
RETE 4
ORE 2.20
RAI 1
ORE 4.00
A Castle Rock, il proprietario del negozietto di antiquariato “Cose preziose”, gentile e servizievole, si attira la simpatia di tutti. Più che denaro, ai suoi clienti chiede “favori”; in realtà sfrutta le debolezze e i desideri segreti degli abitanti per soggiogare le persone alle sue malefiche trame. Solo lo sceriffo tenta di opporsi ai suoi terribili poteri...
ITALIA 1
ORE 4.25
GAZ BAR BLUES
SENZA SCAMPO
PROFESSIONE BIGAMO
con S. Thériault, G. Renaud - regia di Louis Bélanger (Can) - 2003
con D. Bradley, E. Gracen, J. Yagher regia di Kristine Peterson (Usa) - 1991
con L. Buzzanca, T. Torday, R. Carrà regia di Franz Antel (Ita) - 1969
François gestisce da quindici anni una stazione di servizio con l’aiuto dei tre figli. Sebbene sua moglie se ne sia andata da tempo e lui stia cominciando a manifestare i sintomi del morbo di Parkinson, manda avanti l’attività con profitto. La situazione precipita il giorno in cui i rampolli manifestano il desiderio di abbandonarlo...
Lui è un architetto di fama e di successo, lei una ragazza bella ed anche yuppie. I due si trovano nello stesso ufficio, fuori orario di lavoro. Non sarebbe una cosa difficile uscire se non fosse che la guardia addetta alla sicurezza è uno psicopatico ossessivamente innamorato della ragazza. Lui, tra l'altro, può manomettere i sistemi d'allarme, porte e ascensori e per la coppia...
Il ferroviere Vittorio Coppa, in servizio sulla linea Roma-Monaco, trova il modo di sentirsi sempre a casa propria: in entrambe le città ha una moglie e se la cava benissimo dividendo equamente il suo tempo tra i due ménage. Questo finché una delle donne non scopre tutto, si coalizza con l'altra e lo trascina in tribunale. Ma c'è il colpo di scena: spunta infatti una terza consorte...
Coppa Italia e Amiche mie Un serrato testa a testa RAI UNO L'eredita' Calcio coppa Italia L'eredita' la sfida Rai sport
ora 19.49 20.46 18.48 20.35
ascolto 7.074 5.702 5.227 4.377
RAI DUE Voyager ai confini Pres.voyager Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra
21.12 21.04 13.32 19.35
3.711 2.308 2.305 1.699
RAI TRE Un posto al sole Un caso per due Un caso per due Geo & geo
20.36 21.10 22.11 17.44
3.256 2.832 2.419 1.985
CANALE 5 Striscia la notizia Amiche mie Chi vuol essere Beautiful
20.46 21.15 19.04 13.41
8.312 5.257 4.275 4.166
ITALIA 1 Rush hour due mine La ruota della fortuna I simpson Tutti all'arrembaggio
21.14 20.29 14.34 14.06
3.473 2.611 2.213 1.944
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore The guilty Sessione pomeridiana
20.28 19.40 21.13 14.09
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