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In Italia e nel Mondo Alla messa per ricordare la strage assente il governo
Luxuria: «Omofobia nella Chiesa»
Rogo alla Thyssen, un anno dopo al corteo sfilano rabbia e dolore
Gay-Vaticano protesta a San Pietro
governo - ha attaccato Piero Fassino - abbia sentito la sensibilità di essere qui accanto ai familiari delle vittime? Non dimenticare non è solo un dovere morale ma un impegno politico". Ma il rogo della Thyssen ha oltrepassato lo scorso novembre il confine dell'oblio quando il gup Francesco Gianfrotta, ha accolto con i sei rinvii a giudizio (accusa di omicidio volontario per l'ad della Thyssen Italia, Harald Espenhahn) tutte le tesi sostenute dall'accusa, rappresentata dai pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso. Non a caso dopo la messa e un omaggio al cimitero, cinquemila persone si sono radunate sfilando dal luogo della tragedia al tribunale dove il 15 gennaio prossimo è in programma la prima udienza del processo contro dirigenti e dipendenti della acciaieria. "Tanta rabbia e una sola parola: assassini, assassini, assassini" è stato il grido di dolore di Antonino Santino, il papà di Brunio. È stato lui ad aprire il corteo organizzato con molte bandiere rosse della sinistra dall'associazione "legami d'acciaio" per le vie della città con l'albero-totem che ricorda le vittime. Luca Masotto
ROMA - Si sono ritrovati, come avevano annunciato nei giorni scorsi, di fronte a piazza San Pietro, con fiaccole e bandiere, per protestare contro la posizione assunta in sede Onu dal rappresentante della Santa Sede sulla questione degli omosessuali. Sono le organizzazioni dei gay e dei diritti civili che hanno voluto così, con un centinaio di manifestanti, riaffermare il loro 'no' a quella che definiscono una posizione anti-evangelica assunta dal Vaticano che si è detto, di fatto, secondo il presidente nazionale dell'arcigay, Aurelio Mancuso, favorevole "alla pena di morte, alla tortura, alle incarcerazioni a causa della propria condizione omosessuale". Tra i manifestanti ieri anche Vladimir Luxuria, con tanto di cappio al collo in memoria della coppia di ragazzi di 16 anni impiccata in Iran per aver pubblicamente manifestato la propria omosessualità. Circondata da telecamere e taccuini, Luxuria ha voluto ricordare proprio il caso iraniano dove, ha detto, "sono state impiccate circa cinquemila persone per reati di opinione o per i loro orientamenti. E' scandaloso - ha aggiunto - che proprio il Vaticano, pronto a difendere la vita nel caso dell'embrione e dell'eutanasia, dall'altro non firmi un documento che salvaguarda la vita ad altri esseri umani. Chiediamo alla Santa sede che faccia venir meno la sua accecante omofobia". Mischiati tra fiaccole e bandiere dell'Arcigay anche tre finti sacerdoti.
Domenica 7 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Crepe nella Porta di Brandeburgo BERLINO - La Porta di Brandeburgo, forse il monumento piu' conosciuto di Berlino, non e' in pericolo, ma da qualche tempo presenta vistose crepe. Le crepe forse dovute alla ristrutturazione eseguita nel duemila costringeranno l'amministrazione a restaurarla di nuovo. Alcuni esperti non escludono che possano essere state provocate dagli scavi per una nuova linea metropolitana. Un terzo sospetto e' il
traffico di mezzi pesanti. I restauri del monumento che risale al 1791 costeranno fino a 30mila euro.
Clima, nessun accordo a Bruxelles BRUXELLES - Nessun accordo e' stato raggiunto sul pacchetto clima-energia nella riunione dei rappresentanti dei 27 a Bruxelles. La riunione dei rappresentanti permanenti dei 27 a livello di ambasciatori si e' svolta in un 'clima positivo' nel tentativo di giungere un compromesso. L'Italia, come preannunciato, ha presentato la proposta riguardo l'applicazione della direttiva sulle energie rinnovabili.
Mosca, temperatura “calda” da record MOSCA - Con una temperatura di 9,4 gradi, Mosca registra un record assoluto per il mese di dicembre nella storia delle osservazioni meterologiche. Finora la temperatura massima di dicembre era stata di 9,2 il 15/12 2006. La temperatura eccezionale, rilevata peraltro nella notte e' di 1,7 gradi superiore al record precedente: 7,7 gradi nel 1898. Superati 2 volte negli ultimi 2 giorni, i livelli massimi assoluti.
ROMA - "Con il tempo aumenta il dolore e diminuiscono le parole". Così, con un filo di voce, un padre che non ha più lacrime ma solo il conforto di una folla e di un corteo che invoca giustizia e chiede la fine della "mattanza". Nel giorno della memoria che brucia l'anima e toglie il fiato non c'è pace e rassegnazione per i familiari delle vittime del rogo alla ThyssenKrupp che ha strappato alla vita sette operai. L'inferno si manifestò in tutta la sua furia assassina nella notte di un anno fa sulla maledetta linea 5 dello stabilimento torinese di corso Regina Margherita. E alla cerimonia religiosa per ricordare quella tragedia che mai verrà dimenticata e che ha già lasciato il segno trascinando in tribunale dirigenti e dipendenti dell'acciaieria, la folla raccolta nella cappella del cimitero monumentale di Torino, dove sono sepolti cinque dei sette operai, si è commossa e ha preso coraggio quando il parrocco ha lanciato una frase che ha strappato applausi e sollevato un breve moto di rabbia: "Il loro sacrificio non è andato perso". A rendere omaggio ai quei sette caduti sul lavoro (le vittime si chiamavano Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino,
Un’immagine del corteo di Torino
Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi), c'erano le massime autorità locali, il sindaco Sergio Chiamparino, i presidenti di Provincia e Regione Antonio Saitta e Mercedes Bresso, sindacalisti, esponenti del Pd, rappresentanze di Juventus e Torino. Ma è risuonata a molti l'assenza del governo, di Confindustria e dell'Unione industriali di Torino. "È sconcertante, possibile che nessuno della maggioranza di
Decine di sciatori bloccati per ore Superenalotto, nessun 6 né 5 +1 su una seggiovia nel Parmense ilLotto estrazione del 6 dicembre 2008
sull'Appennino il PARMA - Doveva escielo è tornato seresere la prima giornano, dopo le forti nevita sulla neve dopo il cate di venerdì. brutto tempo dei Non appena si è sagiorni scorsi per una puto del guasto, soquarantina di turisti no scattati i soccorsi: in gita sull'Appennile squadre dei vigili no parmense, nella del fuoco si sono stazione di Schia. messe in azione e da Ma, invece di godersi Bologna è partito un le piste innevate, gli elicottero con a borsciatori sono rimasti do tecnici specializbloccati sulla seggio- Una seggiovia in alta quota zati in questo genere via per quasi tre ore a causa di un guasto. Una disavven- di salvataggio. L'impianto si trova, tura che, però, si è conclusa con un infatti, in una zona impervia e diflieto fine: il sistema è stato rimesso ficile da raggiungere. Nel frattempo i tecnici sono riuin moto e loro hanno potuto tornare a terra. Ottenendo anche il rimbor- sciti a riparare il guasto e la seggiovia ha ricominciato a funzionare. so del biglietto. Era circa mezzogiorno, ieri, Così, dopo aver patito un po' di fredquando la seggiovia si è fermata. A do e di paura, gli sfortunati turisti bordo c'erano poco più di quaranta sono stati liberati. "Stanno tutti bepersone. Sono rimaste sospese nel ne, non ci sono stati malori o diffivuoto a dieci metri d'altezza e al coltà", hanno detto i vigili del fuofreddo, anche se fortunatamente co.
ROMA - Nessun 6 o 5+1nel concorso del Superenalotto di ieri. In ventisette invece hanno realizzato il '5', aggiudicandosi un premio di 28.545 euro, e in dieci il '4 Stella' con un incasso di 31.887 euro. Il Jackpot a disposizione del '6' per il prossimo concorso è stimato in 11,7 milioni di euro.
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
85 54 15 46 41 56 86 46 72 66 22
73 79 56 33 2 16 3 30 88 24 12
27 39 22 80 46 89 44 66 71 16 46
19 72 55 18 15 74 2 61 53 14 14
74 3 11 2 40 41 7 80 5 59 30
ilSuperEnalotto Montepremi 5.138.098,31 euro
30 - 46 - 54 - 56 - 72 - 86 numero jolly 22 punti 6 jackpot 10.432.288,67 punti 4 318,87 18,78 punti 5+1 - punti 3 punti 5 28.545,00 Num. Superstar 85
In Italia e nel Mondo
Domenica 7 dicembre 2008
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Mosca mostra i “muscoli”. E lancia un nuovo monito all’amministrazione americana. “Attendendo” Obama
Nave da guerra russa nel Canale di Panama. E’la prima da 64 anni
Il Cremlino
MOSCA - Con lo storico ingresso di una nave da guerra russa nel Canale di Panama per la prima volta dopo la Seconda guerra mondiale, Mosca lancia un nuovo monito all’amministrazione Usa, nella speranza di una svolta delle relazioni con Barak Obama, in particolare sullo scudo spaziale nell’Europa dell’est. Quasi in coincidenza con l’ultimo test americano nel Pacifico per testare intanto gli altri sistemi di difesa antimissilistica, la nave anti sommergibile russa «Ammiraglio Ciabanenko», reduce dalle manovre congiunte con il Venezuela, è arrivata all’in-
gresso del canale che collega Atlantico e Pacifico e ieri ha navigato tutti i suoi oltre 80 km in quasi sette ore. Dopo la traversata, il vascello, specializzato in operazioni in alto mare contro la pirateria e il terrorismo, ha gettato l'ancora nell’ex base americana di Rodman, un tempo usata per tutte le attività navali Usa nell’America del sud. Ci resterà «in visita amichevole» per cinque giorni, per l'approvvigionamento di bordo e il riposo dei suoi 451 marinai. Come ha sottolineato l’ambasciata russa a Panama, si tratta di una «visita storica» perchè l’unico precedente ri-
sale a 64 anni fa, quando il Canale era sotto il controllo americano: «Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, quando quattro sottomarini sovietici, dopo alcune riparazioni, attraversarono il Canale di Panama dall’Atlantico al Pacifico». Ma a quell' epoca, Usa e Urss «facevano parte della coalizione anti-hitleriana». Poi arrivò la guerra fredda, e il Canale divenne off limits per Mosca. Nel 1999 la base Usa di Rodman, all’ingresso del Canale sul lato Pacifico, fu restituita a Panama dopo 20 anni di doppia amministrazione panamo-americana. nel quadro del trattato
Torrijos-Carter del 1977, che stabilisce la neutralità del canale. Neutralità riaffermata dal ministro degli Esteri di Panama, Samuel Lewis Navarro: «il Canale è aperto a tutte le navi del mondò». Ma Mosca ci è tornata solo ora, per continuare a marcare stretta Washington. Il Cremlino ha già espresso il suo «moderato ottimismo» verso il nuovo presidente americano. Anche il premier Vladimir Putin ha ammesso che i primi segnali della futura amministrazione Usa sono positivi, come lo stop all’ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato, ma prudentemen-
te aspetta che «le parole si traducano in politica reale». Così, in attesa di un vero disgelo, Mosca continua dare risposte simmetriche a quelle che ritiene provocazioni americane, lanciando messaggi in quella che Washington vede come una sua area di influenza. Scudo antimissile in Polonia e Repubblica Ceca? In tal caso la Russia ha già pronti i missili da installare a Kaliningrad contro l'Europa. Allargamento della Nato a est e navi Usa nel mar Nero, come successo dopo la guerra georgiana? Il Cremlino ha replicato con le recenti manovre militari navali.
Il neopresidente Usa annuncia il “suo” New Deal
Obama rilancia: «Infrastrutture Internet, risparmio energetico» WASHINGTON - "Dobbiamo agire. E agire adesso". Barack Obama non nasconde l'urgenza della crisi economica che "tiene svegli la notte tanti americani". E nel suo discorso radiofonico e televisivo del sabato, diffuso anche su You Tube e che ha ormai del tutto soppiantato quello del presidente in carica George W. Bush nella considerazione dei media e dell'opinione pubblica, presenta le linee guida del suo piano di ripresa economica. "Ho chiesto alla mia squadra economica di sviluppare un piano sia per Wall Street sia per main Street, che ci aiuterà a salvare o a creare almeno 2 milioni e mezzo di posti di lavoro, ricostruendo le nostre infrastrutture, migliorando le nostre scuole, riducendo la nostra dipendenza dal petrolio e risparmiando miliardi di dollari", prosegue il presidente eletto. Per quanto riguarda gli impieghi da salvare, è trasparente il riferimento al settore dell'auto in crisi, che rischia di lasciare a casa quasi un milione di lavoratori. Proprio ieri, dopo un lungo braccio di ferro, democratici e repubblicani al Congresso hanno raggiunto un accordo per dare il via libera a un piano di salvataggio, con la benedizione di Obama. Ma si tratterà, ha spiegato la speaker della Camera Nancy Pelosi, di un "aiuto limitato", di emergenza. Non i 34 miliardi di dollari chiesti da General Motors, Ford, Chrysler sull'orlo del fallimento, ma "solo" un pacchetto tra i 15 e i 17 miliardi di dollari. Quanto basta, si spera, per evitare licenziamenti di massa almeno fino a fine gennaio, quando Obama sarà alla Casa Bianca e potrà decidere se e come concedere qualcos'altro a fronte di un impegno convincente dei manager dell'auto. Un impegno che per il futuro presidente deve essere su tre fronti: passaggio
Barack Obama in versione ginnica
all'auto ecologica, ristrutturazione industriale e finanziaria, salvaguardia dell'occupazione. L'attuale Casa Bianca, invece, ostenta preoccupazione per il denaro pubblico: "Ai contribuenti non dovrebbe essere chiesto di finanziare gli aiuti alle case automobilistiche senza che ci sia la forte probabilità che questi possano essere restituiti", dice Bush attraverso la portavoce Dana Perino. In ogni caso, l'indispensabile salvataggio dell'industria dell'auto è solo una piccola parte della manovra di rilancio pensata da Obama. Il grosso verrà da nuove opportunità di crescita economica, spiega il presidente eletto annunciando il "maggior singolo nuovo investi-
mento nelle nostre infrastrutture nazionali dalla creazione della rete federale delle autostrade negli anni Cinquanta". Verranno costruite strade, ponti, scuole ed edifici pubblici, creando subito "milioni di posti di lavoro". I fondi saranno gestiti dai singoli stati, ma sotto stretta sorveglianza federale: "Usali o li perdi", è il principio per far aprire in tempi rapidi i cantieri. Un altro capitolo importante annunciato da Obama è il risparmio energetico, che porta due vantaggi: da un lato anche qui posti di lavoro e stimolo per l'economia per ristrutturare gli edifici, sostituire i vecchi impianti di riscaldamento e condizionamento, cambiare miliardi di vecchie lampadine con quelle a basso consumo; dall'altro la diminuzione della bolletta elettrica pubblica americana, "la più alta del mondo". Infine, Obama annuncia investimenti massici nelle "autostrade informatiche" per "rilanciare la nostra competitività" nel mondo. "Ogni bambino deve poter avere accesso a Internet, e deve averlo mentre sono presidente", promette Barack trovando "inaccettabile che il paese che ha inventato Internet sia solo al 15esimo posto nel mondo nell'uso della banda larga". Con la squadra di governo ormai pronta e i primi provvedimenti urgenti già nero su bianco, il mese e mezzo che ancora manca all'inizio dell'era Obama sembra lunghissimo. Nel frattempo, fa scalpore la notizia che Carline Kennedy, la 51enne figlia di JFK che ha fatto campagna per Obama fin dai primi mesi, vuole prendere il posto di Hillary Clinton come senatrice di New York. Popolarissima tra gli elettori democratici, Caroline ha già tutte le carte in regola per progettare il ritorno dei Kennedy, questa volta con una donna, alla Casa Bianca. Paolo Bellucci
Il presidente francese Sarkozy e il Dalai Lama ieri a Danzica
Sarkozy sfida la Cina e incontra il Dalai Lama ROMA - Ieri a Danzica, per un lunghissimo e magico istante, la storia è sembrata tornare di colpo indietro di quasi 30 anni. È accaduto quando il presidente di turno dell'Unione Europea, il francese Nicolas Sarkozy, ha stretto la mano a due Premi Nobel per la Pace tanto diversi nel carattere e nel fisico quanto identici nella loro ferrea determinazione a non piegare il capo di fronte alla dittatura e all'oppressione. È stata la grande festa di Lech Walesa, l'allora sconosciuto elettricista che una mattina d'agosto del 1980 scavalcò il muro dei cantieri navali della città polacca sul Baltico per prendere la guida della protesta che di lì a poco avrebbe portato alla nascita di Solidarnosc (il primo sindacato libero nella storia di un Paese comunista) e quindi trasformato nell'arco di un decennio la patria di Wojtyla in una democrazia sganciata dall'orbita di Mosca. Ma è stata soprattutto la grande giornata di Tenzyn Gyatso, 14° Dalai Lama del Tibet, più anziano d'una decina d'anni di Walesa e pro-
prio per questo icona ancor più struggente ed ammirevole del suo baffuto alter ego polacco. Perché se questi è riuscito alla fine nell'impresa, il Dalai Lama sa perfettamente che per il suo popolo quel genere di traguardo è destinato a rimanere per sempre irraggiungibile. Lo sa talmente bene da avere rimpiazzato da parecchio tempo la parola "indipendenza" con la ben più vaga "autonomia". E da essere stato lui per primo a chiedere alla comunità internazionale di non boicottare le recenti Olimpiadi di Pechino in quanto "la Cina ha il pieno diritto di ospitarle e il suo popolo di sentirsene orgoglioso". "Se il presidente di turno dell'Unione Europea dovesse incontrare il Dalai Lama faremo saltare il previsto vertice Cina-Ue di Lione", aveva tuonato a più riprese Pechino. Detto fatto: il vertice è stato rinviato sine die, con l'aggiunta, dopo lo "sgarbo" di ieri, di nuove minacce di ritorsione soprattutto commerciale. Pino Agnetti
Vende in Rete oggetti sadomaso ricattata da un finto agente
Tabaccaia mette in fuga un ladro a colpi di caramelle
ROMA - Si era finto un agente di polizia postale e ha tentato di estorcere mille euro a una ragazza di 23 anni. Un ragazzo romano di 22 anni è stato arrestato per estorsione, in flagranza di reato, dagli agenti di polizia. In particolare, la giovane dopo essersi iscritta a un sito internet, ha inserito un annuncio economico con il suo numero di cellulare, mettendo in vendita on-line calze, scarpe e vario abbigliamento sado-maso. La ragazza ha ricevuto la telefonata da parte di un acquirente che voleva incontrarla per vedere gli oggetti-fetish. All'appuntamen-
SALERNO - Mette in fuga il rapinatore scagliandogli contro un pacchetto di caramelle. Protagonista una tabaccaia di Salerno che alla richiesta di consegnare il denaro contenuto nel cassetto da parte di un giovane, armato di pistola e con il volto coperto, non ha esitato a tirargli addosso la prima cosa a portata di mano. L'episodio è accaduto in una tabaccheria di via Loria nel popoloso quartiere Pastena del capoluogo. Il giovane se l'é data a gambe facendo perdere le proprie tracce. Sull'episodio indaga la polizia. A Salerno, in-
Fumo passivo nemico della cicogna to il ragazzo le ha detto di essere un collaboratore esterno della Polizia Postale, chiedendo inoltre alla giovane di mostrargli un documento di identità aggiungendo infine che la telefonata tra i due era stata intercettata e registrata.
ROMA - Le sigarette fumate, ma anche quelle soltanto 'respirate' involontariamente, sono nemiche della cicogna. Il fumo passivo si è infatti rivelato un vero e proprio 'veleno' per la fertilità femminile. La conferma arriva da un nuovo stu-
dio americano: il fumo passivo, anche a distanza di anni, aumenta di oltre 60% il rischio di infertilità e aborti spontanei. Quanto basta per dire stop alle 'bionde', dannose per le donne che sognano un bebé, ma anche per i potenziali papà.
tanto, non si parla d’altro. La signora, titolare della tabaccheria, è diventata una specie di “Wonder woman” armata di coraggio e caramelle. Pronte più che per essere mangiate, da sparare contro i malviventi.
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Primo piano
Domenica 7 dicembre 2008
Primo piano 5 Il procuratore generale Jannelli lo avrebbe riferito durante la sua audizione al Csm Domenica 7 dicembre 2008
Caso De Magistris
Pm denudati durante la perquisizione Mancino: «Emerse cose sconcertanti»
“Sotto accusa” l’organizzazione e la gestione delle perquisizioni e il “rifiuto” delle copie di Why Not
di TERESA ALOI CATANZARO - Un'umiliazione che, qualora venisse confermata, lascerà senza ombra di dubbio tracce indelebili. E non solo in chi l’ha subìta. Perché se fosse vero che i magistrati di Catanzaro durante le perquisizioni ordinate dalla Procura di Salerno sono stati denudati, il fatto ha dello sconcertante. Le prime indiscrezioni sull'audizione al Consiglio superiore della magistratura parlano infatti di modalità “sconcertanti”, proprio in riferimento alle perquisizioni di alcuni pubblici ministeri catanzaresi. Lo avrebbe raccontato, il procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli che nel corso della sua audizione davanti al Consiglio superiore della Magistratura avrebbe spiegato che tale trattamento sarebbe stato riservato al pubblico ministero di Catanzaro Salvatore Curcio, applicato alla Procura generale proprio per lavorare sulle carte dell’inchiesta Why Not avocata all'ex pubblico ministero Luigi De Magistris. Ma non solo. Perché sempre nella sua abitazione, la perquisizione - cominciata intorno alle sei del mattino di martedì scorso- avrebbe riguardato persino gli zainetti della scuola dei suoi bambini. Poi, sempre secondo alcune indiscrezioni trapelate alcuni dei magistrati al centro delle indagini della procura campana, sempre durante la perquisizione sarebbero stati sottoposti anche ad altre sconcertanti “situazioni” probabilmente per verificare l'eventuale occultamento di documentazione. «Sono venute fuori cose sconcertanti». Così, secondo quanto si apprende, il vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura Nicola Mancino, che ieri si trovava nella sua casa in Campania e non a Palazzo dei Marescialli, ha commentato le indiscrezioni emerse dalle audizioni dei magistrati di Salerno e Catanzaro. Mancino è in stretto contatto telefonico con il Consiglio superiore della Magistratura: il vice presidente infatti ha sentito, in particolare il segretario generale Carlo
Il Csm avvia i trasferimenti Aperta la procedura per i procuratori di Salerno Apicella e quello di Catanzaro Jannelli di TERESA ALOI IL CONSIGLIO superiore della Magistratura ha avviato la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale per il procuratore capo di Luigi Apicella, e per il procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli. La decisione della Prima commissione presieduta da Ugo Bergamo, assunta all’unanimità, è arrivata al termine di una giornata di audizioni con i protagonisti dello “scontro” tra le Procure di Salerno e Catanzaro. Era stato lo stesso presidente Bergamo, nel pomeriggio, durante una breve pausa a spiegare che il Csm avrebbe sciolto le riserve «nel più breve tempo possibile» specificando che «ogni minuto di ritardo era pericoloso». Del resto non aveva fatto mistero della “tensione e della sofferenza” che aveva caratterizzato le audizioni, volute dal Consiglio superiore della magistratura per fare luce sulla guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro, innescata dagli strascichi del caso de Magistris. «Credo che il vice presidente del Csm Nicola Mancino lo abbia già riferito al Capo dello Stato», ha aggiunto il presidente Bergamo nel corso di una conferenza stampa, convocata al termine delle audizioni durante le quali sono stati ascoltati anche i due presidenti delle Corti d'appello di Catanzaro Pietro Sirena e di Salerno Matteo Casale. L’intervento dell’organo di autogoverno
Salerno
Visconti e il presidente della Prima commissione Ugo Bergamo. No comment da parte del sostituto procuratore Salvatore Curcio. «Non mi trovo a Roma e non conosco le dichiarazioni del procuratore generale Jannelli. In ogni caso non ho nulla da dichiarare». Raggiunto telefonicamente il pm catanzarese non ha voluto commentare quanto trapelato, a Roma, dopo l'audizione del procuratore generale Enzo Jannelli davanti alla Prima Commissione del Csm. «Ove fosse confermato, è un fatto che desta forte preoccupazione perchè è il nostro codice di procedura penale che nell’esecuzione della perquisizione richiede il rispetto della dignità della persona». Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, ha commentato così l’episodio secondo il quale il pm di Catanzaro Salvatore Curcio durante la perquisizione disposta dai magistrati di Salerno sarebbe stato fatto denudare. Intanto a vigilare sulla inviolabilità di faldoni sequestrati dai pubblici ministeri di Salerno e risequestrati da quelli calabresi accatastati in uno stanzone al quarto piano del palazzo di giustizia di Salerno vi sono due carabinieri, uno del capoluogo campano, l’altro di Catanzaro. Una situazione che avrebbe spinto un anziano funzionario della procura a ricordare, in queste convulse giornate che si vivono nel palazzo di via Garibaldi, la crisi di Sigonella dell’ottobre del 1985, quando l’aereo egiziano con a bordo due esponenti di Abu Abbas fu dirottato dai caccia americani e fatto atterrare nella base militare. «Attorno a quell'aereo – spiega il funzionario – si posizionarono tre cerchi concentrici, i militari della Delta Force americana circondarono gli avieri italiani e i carabinieri disposti intorno all’aereo. Subito, altri carabinieri affluiti nella base circondarono a loro volta gli americani. Siamo arrivati all’assurdo che non si sa chi ha sequestrato cosa e per conto di chi e perchè». Stessa sorte nel capoluogo calabrese , dove quei faldoni già in parte indicizzati “riposano” in una stanza della procura sigillata e interdetta all’accesso.
Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino
Ugo Bergamo (a sinistra), e Bernardo Petralia durante la conferenza stampa
Luigi Apicella
Enzo Jannelli
della magistratura, ha rivendicato Bergamo, è stato «tempestivo». «È un passo importante per restituire al Consiglio autorevolezza e, soprattutto, credibilità alla magistratura». Già martedì mattina, dunque, la commissione darà il via all'istruttoria e comunicherà il testo esatto dell'incolpazione ai due magistrati. Ben nove sono le toghe che saranno convocate il 9 dicembre a Palazzo dei Marescialli per essere sentiti in audizione. La mattina saranno sentiti i magistrati di Catanzaro Salvatore Curcio, Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, mentre nel pomeriggio sarà la volta delle toghe salernitane Dionigio Verasani, Gabriella Nuzzi, Antonio Centore, Patrizia
Gambardella, Roberto Penna e Vincenzo Senatore. «L'impegno della commissione ha sottolineato il presidente Bergamo - è quello di arrivare a una decisione e quindi alla delibera in plenum in poche settimane, perchè non è utile trascinare tali vicende per mesi». In merito alle modalità con cui si sono svolte le perquisizioni a Catanzaro disposte dalla procura di Salerno, Bergamo ha spiegato che «le audizioni si sono svolte in maniera profonda e dettagliata anche sulle modalità con cui si sono svolte le perquisizioni, e sono emerse le tensioni registrate nelle due procure e nei rapporti complessivi tra loro». La pratica, tuttavia ha ribadito Berga-
mo, «è stata secretata per la delicatezza della questione e per il riferimento al procedimento in corso Why not, coperto da segreto istruttorio, e abbiamo avuto modo di affrontare in modo determinato e sufficientemente ampio non solo i provvedimenti che tanto allarme hanno creato nella pubblica opinione ma anche il contesto e le motivazioni dei provvedimenti, e tutte le conseguenze operative dei provvedimenti stessi». Bergamo, dunque, ha ringraziato il relatore del fascicolo il consigliere togato per il movimento della giustizia, Dino Petralia, sottolineando che le conclusioni unanimi della commissione «sono garanzie di volontà condivise dal Csm in tutte le sue componenti, laiche e togate». La procedura aperta ieri, il presidente Bergamo lo ha ribadito, non rappresenta un giudizio, «ma un passo formale da apprezzare senza logiche dilatorie per impedire che altre pressioni o autorità possano influenzare le decisioni». Certo i provvedimenti esaminati «hanno poten-
ziali risvolti disciplinari -ha sottolineato - la cui competenza è del titolare dell'azione disciplinare (ministro della Giustizia e pg di Cassazione) che mi risulta stia facendo opportuni e tempestivi interventi di valutazione». La procedura di trasferimento d'ufficio nei confronti del procuratore capo di Salerno Apicella è dovuta, secondo quanto si apprende, alla organizzazione e alla gestione delle operazioni di perquisizione e sequestri disposti nei confronti dei magistrati di Catanzaro, che avrebbero provocato un calo del prestigio della magistratura e allarme nell'opinione pubblica, le cui modalità Apicella, non avrebbe spiegato. Al pg di Catanzaro Iannelli, invece, si contesterebbe la gestione dell'intera operazione: il non aver mai risposto alle richieste di copia degli atti avanzate dai colleghi di Salerno. Ma su ciò, Jannelli, avrebbe ribadito come il “contro-sequestro” dei fascicoli Poseidone e Why Not sia stata una reazione ad una situazione eccezionale.
Atti Why Not, la prima richiesta Il gip Tiziana Macrì deciderà risale al mese di febbraio sulla convalida del sequestro CATANZARO - Hanno avuto inizio nel febbraio di quest'anno le richieste avanzate dai pm di Salerno alla Procura della Repubblica ed alla Procura generale di Catanzaro per l'acquisizione di una serie di atti relativi alle inchieste Poseidone e Why Not. La corrispondenza tra i magistrati è contenuta nel decreto di sequestro degli atti dell'inchiesta Why Not disposto dalla Procura di Salerno. Tredici delle 1700 pagine che compone il decreto di perquisizione, con cui la Procura di Salerno ha disposto nei giorni scorsi le perquisizioni e i sequestri nell'ufficio giudiziario calabrese, sono infatti dedicate alla corrispondenza tra la Procura campana e quella catanzarese. Dopo il primo ordine di esibizione ci sarebbe stata, secondo i magistrati di Salerno, una nota interlocutoria della Procura generale di Catanzaro. Il 4 marzo la Procu-
ra di Salerno ha quindi reiterato l'ordine di esibizione. Il 26 aprile la richiesta degli atti fu parzialmente evasa. Il 4 giugno il procuratore di Salerno si recò a Catanzaro dove notificò ai magistrati della Procura Generale un nuovo ordine di esibizione degli atti dell'inchiesta Why Not. Il 17 giugno i magistrati della Procura generale si riunirono ed inviarono una nota ai magistrati di Salerno nella quale si invitava il «Procuratore della Repubblica di Salerno, ovvero, secondo le determinazioni di questo, magistrati di quella Procura, a tal fine incaricati, a portarsi personalmente in questo ufficio per prendere diretta visione degli atti di interesse al fine di estrarne copia». Una nota che veniva trasmessa al procuratore della Repubblica di Salerno quale riscontro «alle richieste del suo ufficio». t. a.
CATANZARO - Sarà il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Tiziana Macrì (nella foto) ad esprimersi sulla richiesta di convalida di sequestro disposto dalla Procura generale di Catanzaro, degli atti dell'inchiesta Why Not precedentemente sequestrati dalla Procura di Salerno. Una decisione in merito alla quale il gip avrà a disposizione dieci giorni mentre per la richiesta di convalida del sequestro preventivo d'urgenza la Procura Generale di Catanzaro ha avuto a disposizione 48 ore dall'esecuzione del provvedimento. Il giudice Tiziana Macrì si era già in passato espressa su vicende relative all'inchiesta Why Not. Era stata lei, infatti ad accogliere la richiesta di archiviazione avanzata il 4 marzo dal procuratore generale Vincenzo Iannelli e dai sostituti Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo dell'ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, iscritto nel registro degli indagati dell'inchiesta “Why not”. Per il gip il sindaco di Ceppaloni
non era responsabile dei reati di abuso d'ufficio, finanziamento illecito ai partiti e concorso in truffa ai danni dello Stato e dell'Unione Europea. Intanto, uffici deserti ieri mattina al vecchio palazzo di giustizia che ospita gli uffici della Procura generale e della Procura ordinaria al centro, negli ultimi giorni, dello scontro tra i magistrati di Salerno e quelli del capoluogo calabrese. I pochi magistrati presenti negli uffici, per svolgere l'attività urgente quotidiana, preferiscono non commentare quanto è accaduto nei giorni scorsi. La normale attività giudiziaria riprenderà dopo il ponte della festa dell'Immacolata. Per martedì, tra l'altro, è prevista anche la seconda giornata di astensione dalle udienze da parte degli avvocati di Catanzaro, la terza giornata sarà giovedì prossimo, contro le perquisizioni fatte martedì scorso dai pm di Salerno negli uffici di Procura del capoluogo calabrese. t. a.
Il ministro della Giustizia Lombardo: «Coscienza a posto» «Aspetto la documentazione» Apicella: «Nessuna violazione» «APPREZZO la tempestività del Csm, spero che con altrettanta tempestività mi inviino le documentazione per i profili di mia competenza». Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfanoha commentato la decisione della prima commissione di Palazzo dei Marescialli di aprire una procedura per i trasferimento d’ufficio nei confronti del procuratore di Salerno Luigi Apicella e del procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli. Il Guardasigilli, titolare dell’azione disciplinare assieme al pg della Cassazione, chiede dunque al Csm di avere le trascrizioni delle audizioni per decidere su eventuali atti di incolpazione. «Il terzismo ha colpito ancora. È una malattia in voga in questi ultimi tempi e ha contagiato anche il Csm». Lo ha detto il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro spiegando che « non si può sbagliare in due. E' necessario una volta per tutte decidere da che parte stare. E in questo caso, se con quei magistrati che hanno cercato di scoprire fatti e misfatti della cupola di potere politico-affaristico o con coloro che hanno allontanato questi magistrati. Per cui – ha precisato – io resto della mia idea: che se c'è un modo per fermare l’indagine è proprio quello di prendersela con chi cerca di portarla avanti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: d’ora in poi si parlerà di guerra tra Procure e non si parlerà più del contenuto di quella inchiesta. D’ora in poi succederà per Why Not quello che è successo per Mani Pulite. Si parlerà della legittimità dell’inchiesta e nessuno parlerà più della miriade di misfatti che Why Not poteva scoprire e non scoprirà più». Dichiarazioni a caldo quelle del ministro Alfano e del leader di Idv. Ma già nel pomeriggio, tante erano state le reazioni provenienti non solo dal mondo politico. «Adesso il Pg della Cassazione e il Csm devono capire che cosa sta accadendo e provvedere nel modo più rapido e efficace». Così si era espresso il consigliere del Csm Giuseppe Maria Berruti, togato di Unicost, a proposito dello scontro in atto tra le procure di Salerno e Catanzaro. «Ci sono - ha sottolineato - dei principi chiari: il Csm deve poter indagare le patologie della magistratura e reprimerle; i giudici devono rispettare le regole del processo». L'ex procuratore generale di Milano Gerardo D'Ambrosio ha espresso una «pessima opinione» sullo scontro in atto tra le procure di Salerno e Catanzaro, che ha definito
«abbastanza sconcertante». «E' vero che si deve indagare sui colleghi se ci sono dei forti indizi di reato, che però poi si facciano queste operazione eclatanti con perquisizioni mi pare un fatto al di fuori del bene e del male». «Alla luce dello scontro tra la procura di Salerno e di Catanzaro e delle conseguenti iniziative assunte ai vari livelli istituzionali, riteniamo che sia opportuno restituire la competenza dell'indagine Why Not al magistrato de Magistris.» Così ha detto Arturo Iannaccone, parlamentare del Movimento per l'Autonomia. Intanto l'avvocato Giancarlo Pittelli indagato nell’inchiesta della Procura di Salerno ha inviato oggi al Ministro della Giustizia una lettera con la quale ha chiesto di essere sentito dall’Ispettorato del Ministero per «impedire che inimmaginabili calunnie possano continuare ad essere contrabbandate alla stregua di verità assolute». «Siamo in una situazione grave» per il procuratore della Dda di Palermo Antonio Ingroia, mentre per il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini «questa è una guerra tra bande di magistrati». t. a.
«NOI abbiamo la coscienza a posto e speriamo con oggi di spegnere l'incendio». Mostra serenità e tranquillità, il procuratore capo di Catanzaro, Antonio Lombardo, che ha risposto ai giornalisti prima di entrare a Palazzo dei Marescialli dove ieri si è svolta la sua audizione dinanzi al Csm sulla nuova bufera attorno alle inchieste dell'ex pm de Magistris. E a proposito delle parole del procuratore di Salerno Luigi Apicella che aveva parlato di ripetute richieste fatte dalla Procura di Salerno alla Procura di Catanzaro per avere gli atti delle inchieste Why Not e Poseidone, Lombardo ha risposto: «Non so nulla di questa storia, io sono a Catanzaro solo da un mese». Tranquillità e serenità anche per il procuratore di Salerno, Luigi Apicella che proprio ieri ha diramato un comunicato in merito alle vicende giudiziarie scaturite dai sequestri e contro sequestri intercorsi con la procura generale di Catanzaro. «Quando si ha la coscienza tranquilla si è sereni. Non abbiamo violato alcuna norma nè aperto alcun conflitto con la procura generale di Catanzaro, non contestando la competenza di quell'ufficio a trattare il procedimento Why Not». Per il procuratore Apicella «questa procura
Contatti tra Saladino e Nebbioso? Smentita su “stretti rapporti” UNO dei principali indagati dell’inchiesta Why Not, Antonio Saladino, avrebbe avuto stretti rapporti con Settembrino Nebbioso, capo di gabinetto del Ministro della Giustizia Angelino Alfano. Il particolare emerge da una deposizione dell’ex pm di Catanzaro, Luigi de Magistris, fatta il primo ottobre di quest’anno ai magistrati della procura di Salerno. Facendo riferimento ai relatori di un convegno su giustizia e sanità, de Magistris, citando Nebbioso (già capo di gabinetto tra il 2001 e 2006 dell’ex Guardasigilli Roberto Castelli), riferisce che è «in stretti rapporti con Antonio Saladino, uno dei principali indagati nell’inchiesta Why Not». Riferendosi poi all’ex direttore generale per la giustizia civile presso il Ministero della Giustizia, Alfonso Papa (ora parlamentare del Pdl), l’ex pm di Catanzaro aggiunge che «è anch’egli in rapporti
con il Saladino, per come è emerso anche da documentazione rinvenuta all’esito della perquisizione eseguita nei confronti di quest’ultimo». «Ma quali stretti rapporti con Saladino?». Settembrino Nebbioso, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Angelino Alfano, smentisce quanto riferito dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris ai magistrati di Salerno in merito ai suoi legami con Antonio Saladino, principale indagato nell’inchiesta Why not. «Saladino - spiega Nebbioso – l'avevo conosciuto alcuni anni fa a un meeting di Comunione e liberazione, nel periodo tra il 2001 e il 2006 (all’epoca era stato capo di gabinetto anche dell’ex ministro Roberto Castelli, ndr). Poi l’ho visto ancora un paio di volte e basta. Ma quali “stretti rapporti”?».
Antonio Vincenzo Lombardo
della Repubblica ha disposto il sequestro penale del procedimento Why Not al solo fine di acquisire copia di atti in esso contenuti che, secondo elementi già in nostro possesso potevano essere rilevanti in ordine a reati contestati ai magistrati che gestivano quel fascicolo processuale». «Se la procura generale di Catanzaro riteneva che la nostra richiesta di acquisizione di documenti dell'inchiesta Why Not era illegittima avrebbe dovuto fare ricorso al Tribunale del Riesame». E ancora. «Appare opportuno ricordare - aggiunge il procuratore - che il nostro sistema processuale penale in conformità dell'articolo 111 della Costituzione, nel caso di provvedimenti ritenuti illegittimi, garantisce i diritti dei cittadini indagati anche se magistrati con l'impugnazione nelle sedi giudiziarie competenti». Sedi giudiziarie che il procuratore poi precisa essere «il Tribunale del Riesame». E in merito alla decisione di effettuare il sequestro dei documenti delle inchieste Poseidon e Why Not da parte della procura di Salerno ha spiegato «è stata fatta dopo tante inutili richieste di acquisizione di documenti». «Quando c'è una inchiesta e ci sono atti che coinvolgevano magistrati dell'ufficio di Catanzaro - ha spiegato Apicella - quegli stessi magistrati erano tenuti secondo le norme processuali a trasmettere di loro iniziativa quegli atti al nostro ufficio che stava procedendo per ragioni di competenza funzionale già prima delle richieste avanzate dal febbraio 2008 in poi». Apicella spiega poi che nel giugno scorso si era recato personalmente a Catanzaro per acquisire copia degli atti delle inchieste ma «sono tornato a Salerno a mani vuote». t. a.
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Primo piano
Il sindaco di Firenze s’incatena davanti alla sede di Repubblica Veltroni: «Il partito non sarà indulgente»
Interviene il Cavaliere sulle vicende che agitano il Partito Democratico Finocchiaro: «Non facciamo finta di nulla»
Questione morale botta e risposta di MARINA MARESCA ROMA - "È innegabile che ci sia una questione morale all'interno del Pd". Sulle vicende che stanno scuotendo il Partito democratico interviene da Pescara anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Una nuova Tangentopoli? "Non amo questo nome, non lo amo proprio e spero non sarà così. Certamente la sinistra italiana sbagliava quando pretendeva di avere l'esclusiva dell'etica. Non ce l'ha e non l'ha mai avuta", ha dichiarato il premier. Infine, un commento con i giornalisti sulla protesta del sindaco di Firenze Domenici: "cosa volete che vi dica, allora io chissà per quanto tempo mi sarei dovuto incatenare. Avrei dovuto farlo tutti i giorni". Immediate le repliche dal Pd alle parole del premier mentre il dibattito politico si allarga ancora una volta ai temi della giustizia, del garantismo e della riforma della magistratura. "Berlusconi che parla di questione morale al Pd? È l'ultimo uomo al mondo che può permettersi di farlo. Provi a ripetere la stessa frase davanti allo specchio e vedrà che non ci riuscirà neppure lui per la vergogna", ribatte il numero due del Pd Dario Franceschini. "Lezioni di morale da Berlusconi non ne accettiamo",
ROMA – La politica, la crisi economica, gli scandali e le indagini giudiziarie oscurano il cielo delle giunte locali e contribuiscono a creare un quadro di insieme in costante fermento. Il fenomeno riguarda il nord come il sud del Paese, ma colpisce soprattutto gli schieramenti di centro-sinistra. CALABRIA, PUGLIA E PIEMONTE: Agazio Loiero ha lasciato i democratici e ha fondato il partito democratico meridionale, mentre Nichi Vendola pensa ad un nuovo soggetto politico. Accantonata invece la proposta di Chiamparino e Cacciari del partito del nord. EMILIA ROMAGNA: a Bologna l’addio a sorpresa di Sergio Cofferati, che ha deciso di non voler più fare il sindaco per dedicarsi alla famiglia, ha creato non pochi problemi. Alle primarie nel Pd si affrontano quattro candidati (Del Bono, Cevenini, Merola e De Maria). Qualora Del Bono, vice presiden-
risponde la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, "troppo spesso in questi anni i suoi interessi personali hanno fatto premio su quelli del nostro paese". "Da simili cattivi maestri il Pd non può e non deve accettare nessuna lezione", incalza Paolo Gentiloni, responsabile della Comunicazione del Pd. Ma le reazioni ai commenti di Berlusconi non impediscono un vivace confronto nel Pd sulla questione morale. "Il Pd", dice
Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici incatenato davanti a Repubblica; in basso: Silvio Berlusconi show a Pescara
Anna Finocchiaro, "deve interrogarsi su quanto sta avvenendo e non può far finta di nulla. Il Pd nasce con un'idea della politica alta e sicuramente dobbiamo impegnarci noi per primi per dare al paese una classe dirigente che abbia sempre come primo obiettivo la cura degli interessi generali. Il Pd di questo discuterà, affronterà i problemi e andrà avanti a testa alta". Piero Fassino difende gli amministratori del Pd che in tantis-
simi comuni italiani "assicurano competenza, professionalità, rigore amministrativo e lo fanno con una passione e una dedizione personale a cui chiunque deve rispetto e gratitudine". Ma intanto il senatore del Pd Marco Follini avverte che nel Pd "resta aperto un fondamentale problema politico: affrontare la tempesta morale tenendo ferma l'alleanza con Di Pietro è come andare in barca con l'elefante". Secondo il leader dell'Udc Pier
Ferdinando Casini "la questione morale esiste, ma la crisi della politica è spesso legata agli errori della politica. Non dobbiamo ripercorrere le strade del passato, evitando gli sbagli già fatti". Veltroni in una lettera scritta ieri al Corriere della sera ha spiegato che il Pd "non ha alcuna intenzione di essere indulgente con se stesso" e sceglierà i propri dirigenti e rappresentanti sulla capacità di fare politica e sulla moralità.
IL FATTO
Fondiaria-Sai, l’inchiesta sull’area Castello a Firenze FIRENZE – Nel 1989 fu una telefonata dell’ex segretario del Pci Achille Occhetto a bloccare lo sviluppo dell’area di Castello a Firenze. Sulla carta, il futuro di Castello, con la convenzione nel 2005, tra Palazzo Vecchio e FondiariaSai (gruppo Ligresti), subentrata nella proprietà dell’area, prevede case, negozi, alberghi, scuole, centro direzionale della Regione, uffici della Provincia e un parco pubblico da 80 ettari a spese di Fondiaria-Sai. Operazione da un miliardo di euro. Dall’estate scorsa poi una novità: l’ipotesi di ospitare a Castello, togliendo ettari al parco, il nuovo stadio che vorrebbero i Della Valle per la Fiorentina. L’inchiesta, condotta da procura e carabinieri del ros di Firenze, parte a inizio 2008. Il via da un’intercettazione telefonica disposta per un’altra indagine: da quella conversazione gli inquirenti cominciano a dubitare dell’assessore all’urbanistica Gianni
Biagi per l’affare Castello. Scattano nuove intercettazioni, decine. Il 18 novembre arrivano sette avvisi di garanzia per corruzione, indagati Biagi, il collega di giunta Graziano Cioni, Salvatore Ligresti (foto), il suo rappresentante Fausto Rapisarda, un collaboratore di quest’ultimo e due architetti. Biagi, per l’accusa, avrebbe favorito il gruppo Ligresti in cambio di poter indicare alcuni tecnici e progettisti per l’operazione. Cioni, coinvolto per i suoi rapporti con Rapisarda, avrebbe assicurato appoggio chiedendo in cambio favori e una sponsorizzazione. Il 26 novembre il gip dispone il sequestro dei terreni. Il giorno dopo sulla stampa compaiono le prime intercettazioni. Biagi si dimette da assessore affermando la correttezza del suo operato. Il sindaco Leonardo Domenici chiede alla procura un incontro per spiegare iter e correttezza degli atti di Palazzo Vec-
chio. I pm lo sentono, come persona informata sui fatti, mercoledì scorso. Lo stesso giorno il sindaco annuncia le prime querele: a Repubblica per il titolo di un articolo sulla questione stadio a Castello e su suoi incontri con Della Valle e Ligresti, e a una consigliera comunale per dichiarazioni sul costo di un dvd da distribuirsi per gli auguri natalizi alla città. Appuntamento che Domenici decide poi di annullare così come gli auguri ai giornalisti. Seguono altre tre querele: all’Espressoe a Repubblica. Intanto in Comune la maggioranza va sotto nel voto a un ordine del giorno sul ritiro dell’emendamento approvato dalla giunta per poter aprire Castello al possibile stadioe poi è il capogruppo del Pd Formigli a lasciare l’incarico per le polemiche per un presunto conflitto d’interessi tra il suo ruolo di politico e di fondatore ed ex socio di una società di progettazione.
Giunte in fermento in diverse regioni, soprattutto dopo gli scandali giudiziari
Enti locali, tanti nodi da sciogliere te della regione, fosse eletto, si porrebbe la necessità di sostituirlo in regione. TOSCANA: a Firenze è scontro totale in vista delle comunali del 2009. Graziano Cioni, uno dei quattro candidati alle primarie, è indagato per corruzione: secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto soldi e favori per facilitare la trasformazione urbanistica di Castello, un’area di proprietà del gruppo Fondiaria-Sai. Cioni, come assessore alla sicurezza del comune di Firenze, si era distinto per un’ordinanza «anti-lavavetri». In consiglio comunale, la maggioranza si è spaccata su un ordine del giorno sulla vicenda dell’area Castello.
CAMPANIA: il suicidio dell’ex assessore Nugnez, ha scosso il mondo politico napoletano, già profondamente turbato dalla vicenda rifiuti, mentre per la prossima settimana è previsto un incontro decisivo tra il governatore Bassolino e il ministro Sacconi su un eventuale commissariamento della Regione per il rientro dal deficit sanitario. Proprio a Napoli il presidente della Repubblica Napolitano, smentendo un «gelo» tra lui e Bassolino, ha però chiesto una «autocritica» alla classe politica meridionale. E sembra anche che il segretario del Pd Veltroni abbia sollecitato Bassolino a dimettersi entro Natale. SARDEGNA: il governatore Renato Soru, si è dimesso lo scor-
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LA PROTESTA
Lo scontro politico
Berlusconi: «C’è un problema nel Pd» Franceschini: «Il premier non parli»
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so 25 novembre dopo la bocciatura in consiglio regionale di una norma per l’applicazione del Piano paesaggistico inserita nella proposta di legge urbanistica. Contro Soru hanno votato 24 consiglieri del Pd, fedelissimi di Antonello Cabras. La legge statutaria prevede un calendario rigido per la gestione della crisi: tra il 15 e il 24 dicembre il Consiglio regionale dovrà discutere le dimissioni.Se non saranno ritirate porteranno allo scioglimento dell’Assemblea e alla convocazione delle elezioni entro il 22 febbraio. BASILICATA: il 29 novembre si è dimessa l’intera giunta dopo l'abbandono di un assessore del Pd in seguito alla pubblicazione di un’inchiesta di «Repubblica»
sul dissesto regionale intitolata «La bancarotta della Basilicata»che ha creato tensioni tra Pd e Idv. L’opposizione di centrodestra ha proposto l'interruzione anticipata della legislatura (cominciata nella primavera del 2005) e il ritorno alle urne mentre la strada indicata dal governatore, Vito de Filippo, potrebbe passare per un’alleanza allargata all’Udc per una nuova giunta «politica» e quindi «nè tecnica nè del Presidente». ABRUZZO: dopo la lunga serie di ricorsi e colpi di scena che hanno segnato la presentazione delle liste, la data del voto per eleggere il successore di Ottaviano Del Turco è fissata al 14 e 15 dicembre, previste in un primo momento per il 30 novembre. In corsa il candidato del Pdl Gianni Chiodi e il candidato di Pd, Idv e Ps, Prc, Comunisti italiani, Sinistra democratica e Verdi Carlo Costantini, esponente del partito di Di Pietro.
ROMA - Spettacolare protesta del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, incatenato di fronte alla sede della redazione del gruppo Repubblica-L'Espresso per come è stata trattata la vicenda politico-giudiziaria Fondiaria- Sai. Legato a un palo con catena e lucchetto per oltre un'ora e mezzo, Domenici ha esposto due cartelli con le scritte "Sì alla difesa dell'onorabilità e della dignità" e "No all'informazione distorta". "Voglio dire a tutti che la mia giunta è pulita e che io non ho fatto nulla di cui vergognarmi", ha detto il sindaco fiorentino che ha già annunciato di voler lasciare "schifato" la politica, nel capoluogo toscano si voterà in primavera. Il sindaco ha querelato l'"Espresso" e per due volte "La Repubblica" per articoli riguardanti l'inchiesta della Procura di Firenze sull'area di Castello, in cui sono indagati per corruzione due assessori comunali del Pd. Domenici, che non è indagato, compare in numerose intercettazioni ed è stato ascoltato mercoledì in Procura come persona informata sui fatti. Sostiene di aver ricevuto un "torto gravissimo" e per questo si è deciso a una forma di protesta tanto inconsueta e "non coerente con il mio carattere". Aveva anche ricevuto, insieme al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino la solidarietà del segretario del Pd Walter Veltroni. "Purtroppo la questione morale è qualcosa di ben presente nella vita politica italiana", ha detto Domenici ai cronisti, "ma è necessario vedere dove comincia la questione morale e dove la questione politica. Attualmente", ha aggiunto, "a Firenze c'è una questione politica". Il caso Firenze è solo una delle tante crisi locali che tormentano in questo momento il Partito democratico, una delle tante
Walter Veltroni
spine nel fianco del segretario Walter Veltroni che nella direzione del 19 affronterà le critiche ricevute sulla gestione del partito. E andrà allo scontro, anche se l'interessato nega qualsiasi "complotto" per spodestare il leader, con Massimo D'Alema. Veltroni in una lettera scritta ieri al Corriere della sera ha spiegato che il Pd "non ha alcuna intenzione di essere indulgente con se stesso" e sceglierà i propri dirigenti e rappresentanti sulla capacità di fare politica e sulla moralità. Ma raggiungere questo obiettivo significa seguire una strada "impervia". Esistono delle esperienze politiche e amministrative sul territorio, in cui, secondo Veltroni "la trasparenza si è trasformata in opacità e uso del potere per alimentare consensi". Il
segretario è però convinto che il Pd può uscire più forte e credibile da questo passaggio critico "solo se sapremo fuggire dalla tentazione di difendere l'indifendibile" e puntare sull'innovazione. Tra le situazioni che Veltroni non avrebbe intenzione di difendere quella della Campania dove per la crisi dei rifiuti ha chiesto e mai ottenuto le dimissioni del governatore Antonio Bassolino. Quest'ultimo non avrebbe però intenzione di lasciare. "Mi sparano addosso gli amici del Pd, ma io non mi dimetto", ha dichiarato ieri in un'intervista. Ma molto problematica è anche quella abruzzese con la tempesta giudiziaria che ha portato all'arresto e alle dimissioni del governatore Ottaviano Del Turco. m. m.
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Domenica 7 dicembre 2008
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GLI SCATTI DA VIA ANZIO
Politica lucana
Immagini del dibattito sulla crisi dalle stanze del consiglio regionale
Riunione fiume del consiglio sulla crisi, aperture dall’Udc, l’opposizione chiede il voto
De Filippo chiede collaborazione su «crisi globale» Digilio sulla crisi
«Dopo il furto di generi alimentari nell’asilo nido di Lagonegro e l’allarme lanciato dal Censis sul “rischio povertà” per le famiglie, ci auguriamo che l’appello del presidente della Camera Gianfranco Fini perché “ognuno faccia la sua parte” e quindi proprio adesso non si tiri indietro arrivi anche alle orecchie del Governatore della Basilicata e dei rissosi esponenti del suo partito». Sono le parole del senatore Egidio Digilio del Popolo delle libertà che spiega: «Rubare pasta, legumi e pelati da un asilo non è come la rapina a mano armata in banca o il furto in gioielleria. E’ evidente che senza indulgenze l’episodio di Lagonegro è spia di malessere che può sfociare in comportamenti devianti. Il crescente clima di sfiducia della gente per la crisi economica che ci segnala il Censis sta mettendo in potenziale pericolo le famiglie italiane (che tocca direttamente una famiglia lucana su 4) dovrebbe scuotere innanzitutto gli uomini del governo regionale che continuano a litigare salvo tirare in ballo, come ha fatto ieri il segretario del Pd Lacorazza, il Presidente della Repubblica Napolitano che da Napoli ha rinnovato il monito alla moralità e trasparenza da parte della classe dirigente meridionale». «Una lezione autentica di moralità - sottolinea Digilio che stona con il penoso spettacolo offerto da giorni dalla giunta. Per questo, mentre il governo nazionale ha istituito la “social card” come risposta, sia pure limitata e parziale all’emergenza povertà e ha definito un pacchetto anti-crisi, la Regione dà prova di irresponsabilità e di fuga».
POTENZA - Ore 10 e 38, il consiglio regionale “figlio” dell’occupazione inizia. Pochi secondi per le comunicazioni di rito e parte immediatamente al cuore del problema “la crisi del sistema produttivo lucano” il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. La relazione del governatore inizia con le analisi della congiuntura internazionale. Il tutto sotto gli occhi attenti dei consiglieri regionali del centrodestra che dopo l’occupazione dell’aula consiliare degli scorsi giorni (che ha determinato la convocazione straordinaria della seduta di ieri) hanno partecipato all’assemblea con il piglio dei vincitori. Ma la prima parte del consiglio è stata tutta per De Filippo per il quale «la crisi che sta attraversando la Basilicata non è di governo, ma politica e di rappresentanza, che riguarda il centrosinistra». Ma una crisi ha continuato il governatore lucano complicata dal «quadro di difficoltà economica globale». De Filippo, il giorno dopo la Direzione del Pd lucano (in cui di fatto ha raccolto gli stimoli dei big democratici a innalzare il livello dell’azione riformatrice) e nel mezzo degli incontri con le delegazioni dei partiti del centrosinistra per tentare di formare un nuovo esecutivo regionale ha sottolineato che «biso-
gna capire ciò che accade, altrimenti ciò che faremo per risolvere i problemi di famiglie e imprese sarà un’azione debole». E sulle questioni più strettamente politiche il governatore ha aggiunto: «Dobbiamo fare uno sforzo di sintesi e responsabilità per la Basilicata». In pratica il presidente della giunta ha chiesto a tutti gli esponenti della maggioranza e ai consiglieri eletti nella coalizione di centrosinistra del 2005 un atteggiamento costruttivo. De Filippo ha poi espresso parole lusinghiere nei confronti degli esponenti locali dell’Udc che non hanno dato vita all’occupazione dell’aula consiliare (a differenza dei consiglieri del Pdl e di La Destra) e non hanno chiesto le elezioni anticipate. Il governatore nella prosecuzione del proprio ragionamento però, parlando delle politiche energetiche e delle risorse naturali si è rivolto ai banchi dell’opposizione regionale chiuedendo «di agire insieme per la crescita della Basilicata». Subito dopo si è aperto il dibattito con il consigliere regionale del Pdci, Giacomo Nardiello che sulla crisi di giunta ha chiesto di fare presto. Parola poi all’opposizione. Il primo è stato Franco Mattia che in un intervento definito da egli stesso “sferzan-
De Filippo: “Fare sintesi”
Un partito al bivio dalla prima si suol dire, di una nuova “narrazione” per significare l'avvio di una nuova forte identificazione emotiva fra società e potere, cioè di un “reincantamento” ? E' davvero questo che sta per avvenire all'indomani delle dimissioni del vice presidente del governo regionale, rese con motivazioni talmente esplicite da non ammettere né la possibilità di un ripensamento né di una loro metabolizzazione nelle categorie dell'ordinaria amministrazione? Non saprei dire. Lacorazza, in Direzione, non ha certo taciuto la straordinarietà di una situazione che andava aggredita con soluzioni straordinarie, né si è sottratto ad una assunzione di responsabilità in un tempo nel quale cruciale diviene il ruolo di un partito che, superata la stagione dell'adolescenza, deve saper disporsi a guidare una nuova fase nella quale molto conteranno coesione, qualità e capacità di reinvestire nel futuro risorse che vengono dal deposito di storie diverse. E lo ha fatto lasciando trasparire come la efficace gestione di questo passaggio rappresenti per lui una decisiva prova di maturità o un “testamento” (cosa che, per la giovane età del segretario, sareb-
te” ha attaccato: «Il presidente De Filippo cambia con disinvoltura gli assessori come se questi fossero i maggiori responsabili della debacle delle politiche regionali e non cambia se stesso». Mattia quindi rilanciando la necessità di andare anticipatamente alle urne ha elencato dettagliatamente i numeri della crisi economico e sociale della Basilicata.
A difendere De Filippo però, ci ha pensato Luigi Scaglione dei Popolari che prima ha ricordato, «Tonio Boccia mise in campo nel corso dei suoi anni 5 nuove giunte, 5 crisi regionali, ed è oggi ricordato come uno dei migliori presidenti di questa regione» e poi ha aggiunto: «Abbiamo bisogno di senso di responsabilità, di equilibrio, di coraggio nel definire nuove azioni e nuove scelte forti in
Mancusi: “Noi siamo responsabili”
LA REAZIONE
Viceconte critico nei confronti di De Filippo e del centrosinistra
«Avete governato 15 anni senza idee» «La relazione di De Filippo ci lascia assolutamente insoddisfatti. Si è parlato di sciibile umano, di crisi mondiale, di crisi europea, tutti fatti certamente veri ma che si possa addossare la crisi del tessuto socio economico lucano solo a questi macroeventi di oggi ci pare quantomeno semplicistico. I problemi reali della nostra regione, certamente acuiti da questa crisi mondiale, rappresentano invece una crisi che dura da anni all'interno dell'economia lucana. Tutti gli indicatori economici ci hanno visto nel corso degli anni indietreggiare anche quando le condizioni macroeconomiche, di cui oggi parla De Filippo, erano ottimali. Tutto ciò è evidentemente legato, invece, a delle responsabilità ben precise di chi negli ultimi 15anni ha governato questa regione senza un progetto di sviluppo, senza un indirizzo politico ben preciso, con la mancanza di programmi seri all'interno di un
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centrosinistra che si è messo in evidenza soltanto per la sua litigiosità». E’ quanto sostiene il senatore del Pdl, Guido Viceconte che prosegue: «Siamo di fronte alla terza crisi della maggioranza e questo conferma ciò che noi del centrodestra diciamo da anni, cioè che non esiste una coalizione compatta che abbia mai avuto una unità di intenti. Una maggioranza che al suo interno non ha basi consolidate fatte di valori e idee comuni ma che si è sempre basata solo sulla mera gestione del potere. Per anni sono arrivate ingenti risorse in Basilicata e sono state tutte sperperate per l'assenza di piani di sviluppo seri e concreti. Scelte scellerate che di fronte alla crisi economica generale non hanno prodotto alcunché. «In tutto questo -conclude Viceconte - noi ci poniamo come unica alternativa seria di governo, abbiamo al nostro interno una sintonia poli-
questa risoluzione della crisi politica». A seguire è intervenuto Pasquale Di Lorenzo (Pdl) che non credendo alle promesse di De Filippo, «altrimenti Folino non si sarebbe dimesso e non avrebbe scritto quella lettera», ha tagliato corto: «è una crisi economica, una crisi politica, è una crisi di governo che ammette poche strade: una, dimettetevi, elezioni». Donato Salvatore del Ps, ha invece prima invitato a fare una riflessione attenta sulle dimissioni Vincenzo Folino, «che io ho tentato di dissuadere», e poi ha sottolineato la necessita di rilanciare l’azione della maggioranza di governo a patto che «ciascuno di noi dica la verità, tutta la verità su come stanno le cose. E’ la premessa per essere credibili e per fare proposte adeguate ai fatti». Vincenzo Ruggiero facendo un intervento sulle tappe della crisi Basilicata a partire dai primi insediamenti industriali della Valbasento ha esplicitato la “posizione” politica che l’Udc vuol mantenere «il tipo di opposizione repubblicana che viene fatta dall'Udc a tutti i livelli è un tipo di opposizione che sugli argomenti tende a trovare soluzioni condivise, tende a confrontarsi». Dopo la pausa pranzo la seduta consiliare si è ripresa con le parole di Rosa Mastrosimone (Fpc) che definendo De Filippo «un presidente giovane, entusiasta e passionale» ha augurato allo stesso governatore di «portare avanti una proposta credibile che la nostra comunità apprezzi nei suoi risultati». La parola è poi passata a Gaetano Fierro (in odore di passare
all’Udc) che ha invitato a lasciare da parte la politica dei personalismi per quella della ragione che «deve essere al di sopra delle debolezze umane e deve avere la capacità di governare anche quanto si verifica nel nostro animo combattuto». Antonio Flovilla (Rb) che non ha sottovalutato la difficoltà del contesto ha spiegato all’’aula che «la Rosa di Basilicata ha confermato il pieno sostegno ad una soluzione condivisa ed autorevole della crisi, dopo le traumatiche dimissioni dell'assessore Folino e dopo l'azzeramento della giunta regionale». A seguire, Emilia Simonetti (Prc) pur sottolineando i motivi di una crisi globale ha detto: «La nostra regione ha rispetto alle altre regioni del sud le sue specificità in senso positivo e può reagire meglio alla crisi che l'attanaglia ma non si può negare che sta vivendo anche una serissima crisi politica, anche perché l Pd sta vivendo un momento di grande difficoltà». Dure critiche invece, sono state mosse da Antonio Tisci di Alleanza nazionale che ha concluso il proprio intervento rivolgendosi direttamente a De Filippo: «Abbia la capacità di dire a quest'aula quali sono le riforme che servono, partendo forse da una riforma elettorale che dia più stabilità al prossimo consiglio regionale. Ci dica le necessità che ci sono, altrimenti si dimetta, perché questo territorio, questo governo, il popolo di questa regione di “governicchi”, di maggioranze edificate, di coperte da tirare da una parte non ha più bisogno». Sulle critiche hanno fatto eco le
Mattia: “elezioni subito”
Il senatore Guido Viceconte (Pdl)
tica fatta di valori e di persone capaci che possono dare una svolta alla Basilicata. In questo senso ci appelliamo a tutti i moderati, un'area politico-culturale che è da sempre maggioranza in Basilicata, a tutti quelli che non vogliono più far parte di una maggioranza inconcludente».
be apparsa l'effetto di un infanticidio). Lo stesso Folino, dal canto suo, aveva rimarcato il “senso” di una provocazione che si prefiggeva di segnalare l'urgenza di un effettivo salto di qualità nel metodo, nello stile e nella efficacia dell'azione di governo in una drammatica congiuntura dell'economia, della finanza pubblica e nel cuore di una crisi sociale di dimensioni allarmanti. Chiarendo che dal suo lessico, andava espunta la teoria del “complotto” dei poteri universali contro la Basilicata. Tanto meno contro la sua persona. E Vito De Filippo, in un lucido e teso intervento, non si era sottratto al dovere di declinare la sua responsabilità, meriti e limiti, pur dentro una lettura preoccupata della congiura di fattori interni, nazionali e internazionali sulla condizione e perfino sulla tenuta morale della classe dirigente regionale. Intorno al dialogo a tre voci fra il contadino, il filosofo e il giovane (una non disprezzabile simulazione del racconto di Bulgakov) è andata poi svolgendosi una specie di psicodramma collettivo: non privo di dignità, di accoramenti e di fervide perorazioni, di retoriche patriottiche, di messaggi subliminali e di provvidi silenzi e con la pretesa di un rito catartico.
Ma un dialogo che, alla vigilia di un consiglio regionale alle porte, non poteva che concludersi con la sostanziale restituzione dei contendenti alle loro delicatissime occupazioni. Folino a coltivare le essenze delle sue sperimentate passioni: funghi e politica (nelle trincee dalle quali tante volte è partito alla conquista i impegnative postazioni), De Filippo alla guida dell'intendenza e Lacorazza al partito: che dovrà guardarsi dentro, trovare il modo di conciliare i torti con le ragioni e soprattutto darsi una linea che marchi una piena autonomia rispetto ai poteri costituiti, quindi una capacità di incidere sul rapporto fra istituzioni e società regionale. Alla domanda poi con “quale” Governo De Filippo debba affrontare la nuova navigazione e inaugurare quel ciclo che somigli ad una nuova “narrazione” e al ripristino di un circuito vitale con la società regionale, sono venute risposte vaghe, interlocutorie, quasi omeopatiche. Come se non fosse chiaro che i nuovi” quadri di lettura” che il crollo delle vecchie culture pretende, non meriti uno sforzo di innovazione sia nelle alleanze che nelle strutture del governo regionale. Lo psicodramma non ha sciolto quindi questi nodi. E probabilmente non poteva sciogliere
Falotico con alle spalle Di Sanza che parla con De Franchi
parole di Sergio Lapenna (FI) che dedicando parte del proprio intervento a presunti attacchi esterni alla Basilicata ha dichiarato: «Questa aula nonostante, io in prima persona, ma il mio gruppo, abbiamo richiesto più volte di alzare la schiena rispetto ad attacchi indiscriminanti, non doveva aspettare il giornalista di fortuna di Repubblica per difendere, collega Folino, la Basilicata. La si doveva e la si poteva difendere prima da attacchi insensati e oserei dire da attacchi delinquenziali». Franco Mollica prendendo spunto dalle parole di Vincenzo Folino alla Direzione del Pd ha detto: «Anche lei, presidente De Filippo, può ricominciare da tre, perché dopo la sua prima giunta, dopo la seconda dovrà ricominciare lei da tre e mi auguro che questo nuovo suo governo sulla scorta di quelle cose che lei ha detto, possa essere una giunta ed una ripartenza nuova». Michele Napoli (La Destra) ha invitato invece De Filippo a «a ripiegarsi sulle questioni nodali che interessano il territorio, a liberare la sua politica dal poligigantismo, lavorando per le generazioni che verranno ed avendo scenari meno angusti rispetto a
quelli cui la politica regionale ci ha abituati». Agatino Mancusi dell’Udc, invece, parlando di responsabilità ha spiegato che «se il nostro contributo può essere utile ad uscire dal pantano in cui oggi la gente di Basilicata vive, credo che sia nostro dovere, perché noi certamente in questa aula rappresentiamo una fetta importante dell'elettorato lucano e non rappresentiamo noi stessi». Il leader regionale dell’Udc quindi ha spiegato il perchè di un tipo di opposizione diversa in consiglio regionale rispetto al Pdl e l’apertura e non chiusura “a livello programmatico” a De Filippo. Mancusi ha poi aggiunto: «Noi siamo strumento di chi ci ha dato il proprio consenso, per cui noi abbiamo il dovere di metterci a disposizione della nostra comunità e di svolgere nel modo migliore il nostro ruolo all'interno di questa assise». Per concludere c’è stato l’intervento del capogruppo del Pd, Erminio Restaino e del presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Nicola Pagliuca.
quelli specificatamente politici se non si definisce fino in fondo la missione del Pd, all'interno del quale saranno destinati a svolgersi tutti i riti prossimi venturi della politica”reale” e cioè delle contese fra valori, alleanze e ambizioni personali. Un partito che dovrà porsi sempre più il modo, dentro la sua proclamata “vocazione maggioritaria” (che somiglia sempre più a un richiamo orfico, per non dire patafisico) di presidiare quei territori mediani della società e di coinvolgere quell'area (surgelata) del cattolicesimo sociale e popolare nei quali e per i quali si vince o si perde la partita elettorale. Senza ovviamente perdere di vista le ragioni etiche, i profili di legalità, di equità sociale, di solidarietà che sono la sostanza della “buona “ politica. Se alla fine tutto si risolvesse nel congedare Folino, magari procedendo alla sua beatificazione (laica), saremmo posti di fronte ad una commedia degli inganni difficile da nascondere al giudizio comune. E fra un anno e mezzo ci ritroveremmo, sempre nello spartito di Bulgakov, con un martire, un cavaliere stanco e un profeta disarmato: tutti rappresi in una iconografia degna del Pinturicchio. Vincenzo Viti
Restaino in particolare ha ribadito la centralità del Pd all’interno del centrosinistra lucano e ha rilanciato la necessità di approvare lo Statuto e una legge elettorale «per la stabilità dell’intero consiglio regionale». Nicola Pagliuca invece ha ribadito le critiche dure al governo regionale e all’intera maggioranza e poi non ha mancato di rinnovare l’invito ad andare al voto anticipato. E sulla crisi ha concluso: “E’ emerso un quadro assolutamente non chiaro che ha vissuto un mese di fibrillazioni, in quanto, per leggere questa crisi, almeno nella sua parte più dirompente, occorre partire dall’intervista di Bubbico ed arrivare ad oggi. Il fallimento del progetto del Partito democratico è la vera ragione della crisi del centro sinistra lucano, ormai ridotto solo ad una somma di personalismi esasperati rispetto ai quali De Filippo è sempre più “Re Travicello”. Nelle fantasiose alchimie - ha continuato Pagliuca - di questo centro sinistra affannato di numeri più che di convergenze progettuali, vi è ora anche la presentazione di uno pseudo patto di consultazione che si legge come la ricerca dell’ennesima stampella capace di mantenere in piedi la sgangherata maggioranza. I problemi della Basilicata sono tanti e andrebbero affrontati con la presentazione di un progetto chiaro da sottoporre a tutte le forze responsabili, e non attraverso la ricerca, a priori, dell’incastro di tessere di un puzzle ormai sempre più astratto e distante dalle esigenze della società lucana». sal.san. s.santoro@luedi.it
Fierro: «che vinca la ragione”
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Primo piano
Domenica 7 dicembre 2008
La crisi economica La Confcommercio fotografa la spesa degli italiani, che non rinunciano al gioco
Consumi sempre più in calo A ottobre registrato un -2,1%. Ma è boom per il Superenalotto ROMA – Buste della spesa sempre più leggere: gli italiani continuano a stringere la cinghia e a comprare meno, dagli alimentari all’abbigliamento, e ad ottobre i consumi registrano un calo del 2,1%. È la Confcommercio a fotografare la situazione facendo notare che è l’ottavo mese consecutivo che la spesa delle famiglie è in flessione. E anche per i prossimi mesi «le prospettive non sono incoraggianti». Si rinuncia all’auto nuova, ma anche al cappotto o al formaggio sulla tavola. Non si rinuncia invece all’ultimo modello di cellulare esposto in vetrina o all’i-pod di moda. Tiene bene anche la spesa per i farmaci. E si registra un vero e proprio boom per i giochi: in tempi di crisi gli italiani si affidano sempre più alla 'dea bendata’ e il Superenalotto ad ottobre, grazie anche al super-jackpot da 100 milioni, ha registrato un’impennata della spesa pari al +230%, dando un bel contributo al +2,4% registrato ad ottobre per i consumi della voce 'beni e servizi ricreativì. Il consumo di beni è sceso ad ottobre – secondo l’Indicatore dei Consumi della Confcommercio – del 3,1% mentre per i servizi si registra una modesta crescita (+0,7%). Se si guarda le quantità (-2,1% non solo ad ottobre ma anche nei primi dieci mesi del 2008) è una debacle per quasi tutti i settori: segno meno davanti ad alimentari, abbigliamento, scarpe, alberghi, ristoranti, elettrodomestici. Male, malissimo poi il settore dei trasporti: -13,8% gli acquisti nel comparto e a pesare sono soprattutto «una situazione fortemente critica per gli acquisti di autovetture e motocicli» e il calo delle vendi-
A PESCARA
Berlusconi fa shopping per dare il buon esempio
te per i biglietti aerei. La classifica dei consumi in 'valore’ appare attenuata dalla dinamica dei prezzi: in questo caso il dato sui consumi risulta per ottobre sostanzialmente fermo (+0,2%) e nei primi dieci mesi dell’anno in crescita di appena mezzo punto. Il Natale ormai alle porte si preannuncia davvero magro. «Le prospettive per i prossimi mesi – mette in evidenza infatti Confcommercio – sono poco incoraggianti vista anche la sensibile riduzione registrata a novembre da parte degli ordinativi delle aziende che lavorano su commessa (3,2% su ottobre)». Il settore che tira di più e che registra una crescita del 6,6% nei consumi è quello dei beni e servizi per le comunicazioni. Segno positivo (+2,3% le quantità vendute) anche per il comparto dei beni e servizi per la cura della persona, “determinato
prevalentemente – spiega l’organizzazione dei commercianti – dalla domanda per prodotti farmaceutici». Se non si anticipano i saldi al 15 dicembre, partirà il boicottaggio dei regali di Natale. Questo l’ultimatum lanciato alle categorie dei commercianti dal Codacons, che sostiene che un’anticipazione degli sconti favorirebbe sia i consumatori sia gli stessi negozianti. «Non esiste alcuna giustificazione – sottolinea il presidente Carlo Rienzi – plausibile che impedisca di anticipare i saldi a dicembre: un provvedimento che favorirebbe sia i consumatori, sia gli stessi commercianti». L'associazione Contribuenti.it invece ha reso noto i risultati di una propria indagine sui regali di Natale: il 59% degli italiani (contro il 43% dello scorso anno) farà regali rigorosamente 'made in China’ .
PESCARA – Passeggiata, bagno di folla de realizzare in Abruzzo, a Ortona (Chiee shopping nei negozi del centro di Pe- ti). Il giudizio sull'opera è «assolutamenscara per Silvio Berlusconi, a sorpresa te negativo» ha detto il premier. “Ne ho in Abruzzo per sostenere la campagna parlato anche con Chiodi. Noi siamo neelettorale di Gianni Chiodi, candidato gativi», ha fatto sapere, mentre su piazpresidente del Popolo della libertà alle za della Rinascita gli ambientalisti di regionali del 14 e 15 dicembre prossimi. Greenpeace esponevano lo striscione «No carbone al livello del E il premier promette di mare». tornare la prossima settiBerlusconi si è detto mana per un comizio finamolto fiducioso sul risulle. All’arrivo del presidentato che il centrodestra otte del Consiglio si è scateterrà in Abruzzo alle prosnata una ressa di sostenisime elezioni: «Ho visto tori, curiosi e giornalisti sondaggi particolarmente che le forze dell’ordine positivi per noi – ha prosehanno fatto fatica a conteguito - e ho visto anche che nere. nella mia precedente visita Tant'è che a un certo ho portato quattro punti punto Berlusconi, per apin più». pagare tutti, è salito per Il capo del Governo si è pochi secondi su una scala impegnato a dare un «apa forbice rimediata nei paporto forte» a Gianni Chioraggi e ha salutato la foldi, se sarà il Pdl a vincere le la. elezioni, che il premier Un gesto che ha subito considera un «laboratorichiamato quello di piazrio» importante anche per za San Babila a Milano, la politica nazionale. quando salì sul predellino Berlusconi fa shopping L’obiettivo di Berlusconi della sua auto per annunciare la nascita del Pdl. Per dare il buon rimane il centrosinistra, che in maniera esempio a chi teme la crisi economica e «ignobile» va «raccontando che il Goverha paura di spendere, Berlusconi ha fat- no di centrodestra ha sottratto fondi to visita ad alcuni negozianti tra piazza all’Abruzzo. È una stupidaggine - ha insistito – e della Rinascita e corso Umberto I. Si è poi infilato in un negozio di prezio- non è vero niente. C'era l’85 per cento dei si a piazza Sacro Cuore e ha regalato una fondi destinati e continuano a restare tacollana di corallo rosa a Paola Pelino, de- li». Sulle elezioni regionali, tuttavia, penputato sulmonese che lo accompagnava nella visita insieme a Gianni Chiodi. de ancora l’incognita di un ricorso della «Certamente tornerò per la chiusura lista Alleanza Federalista – esclusa dalla della campagna elettorale – ha garantito competizione elettorale -, che sarà di– dopo il Consiglio europeo dell’11 e 12 scusso martedì prossimo dal Consiglio dicembre». L’appuntamento dovrebbe di Stato. Contro il rischio di un ulteriore slittaessere a Chieti. «Forse non parteciperò neppure alla colazione finale a Bruxelles mento del voto, il premier ha invitato e tornerò qui», ha promesso per rimar- tutti al «buon senso», anche i giudici amcare l’importanza della partita che si ministrativi: un lista che «non può raggiungere l’1 per cento», secondo Berlugioca in Abruzzo per il governo. Tra le domande più pressanti, quella sconi non può «sottoporre a un danno sulla posizione del Popolo delle Libertà a un’intera regione che necessita al più proposito del Centro Oli che l’Eni inten- presto di un nuovo Governo».
I LISTINI
Il 2008 anno orribile per le Borse A dicembre valori di mercato dimezzati in Europa e Asia e sotto il 35% a Wall Street di SABINA ROSSET MILANO – Il 2008 si appresta a chiudere con valori di Borsa dimezzati in Europa e Asia e sotto del 35/40% da inizio anno a Wall Street. Si avvia a conclusione l’anno della resa delle grandi banche d’affari americane, del crac Lehman e della recessione ormai conclamata in diversi Paesi. E le prime cifre confermano che è stato l’anno 'horribilis' dei mercati. Di qui a fine anno gli indici potrebbero avere ancora degli scostamenti e turbolenze magari significative sono possibili fino a venerdì 19 dicembre,
giorno in cui compariranno le 'tre streghe’, termine che nel pittoresco gergo degli addetti ai lavori indica la scadenza contemporanea di future e opzioni su titoli e indici, una coincidenza capace di creare grandi fluttuazioni sui mercati. Ma da allora in poi i giochi del 2008 per i mercati dovrebbero essere chiusi. Già ieri però il quadro è dei più cupi. L’indice delle blue chip europee, il Dj euro stoxx 50, segna perdite del 48,8% da inizio anno. Milano (-53,4%) e Amsterdam (-55,52%), sono tra le più bersagliate nell’Europa occidentale, ma anche alla 'City' londinese non va meglio (-
37,2%), così come a Parigi (-46,7%), Francoforte (45,6%) e Madrid (-44%). Più a Est, la Russia (indice Rts) vede invece cali del 74,2%. In Asia, Tokyo registra perdite del 48,2% dal primo gennaio ad oggi, Hong Kong del 50,2% e Sydney del 44,9%. Shanghai addirittura è in rosso del 61,6%. E tra i Paesi al centro dell’attualità in questi giorni, la capitale finanziaria indiana Mumbai lascia il 55,8%, mentre l’indice di Bangkok è in perdita del 54,2%. A Wall Street il Dow Jones è in rosso del 34,9% da inizio anno, lo S&P 500 del 40,3% e il Nasdaq del 43%.
Sulle piazze Oltreoceano, il Messico arretra del 32% e il Brasile del 44,67%. Lascia invece il 53,2% la Borsa argentina, mentre se la cava con perdite solo dell’8,8% da inizio anno il mercato venezuelano. Una graduatoria provvisoria, poi, è già possibile tra i titoli delle società quotate a Piazza Affari, dove la crisi seguita al tracollo dei mutui subprime si traduce in una debacle soprattutto per gli immobiliari, con Risanamento in calo del 90,2% da inizio anno e Aedes dell’85,3%, anche se la maglia nera poi va alla società di telecomunicazioni Eutelia (91,2%).
Crollo dei mercati
A battere la crisi è invece il gruppo degli impianti a metano e gpl Landi Renzo (+51,2%), non a caso nell’anno in cui il petrolio ha raggiunto picchi verso i 147 dollari al barile, prima della recente brusca frenata. Tra le blue chip che compongono il paniere S&P/Mib, invece, per ora non si salva nessuno e va
'meno peggio’ solo a Snam Rete Gas, che da inizio anno è in rosso di appena il 2,69%, e Terna, giù del 15,48%. La maglia nera va a Seat Pagine Gialle (-79,2%), mentre tra i titoli che guidano i cali maggiori figurano anche Unicredit (71,9%) e Fiat (-70,5%), seguite da Geox (-68,8%) e il Banco Popolare (-66,6%).
Domenica 7 dicembre 2008
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24 ore in Basilicata
Grassano Nella patria di Michele Mulieri la costituzione ufficiale del movimento politico regionale
“La Grande Lucania” prende vita Federalismo, solidarietà, autonomia e legalità i principi cardine GRASSANO - Si è costituto ufficialmente ieri il movimento politico “La Grande Lucania”, nella sala consiliare di Palazzo Materi di Grassano. Un nuovo movimento politico che ha voluto muovere i primi passi simbolicamente a Grassano patria di Michele Mulieri fondatore negli anni '50 della Repubblica autonoma di “Piani sottani”, una Repubblica fondata per combattere contro uno Stato lontano dalle problematiche dei cittadini. Prima di adempiere agli obblighi legali per la costituzione del movimento, un quartetto di fiati ha intonato l'inno di Mameli, accompagnato dal can- Un momento dell’assemblea. In basso Pinto e Manfredelli to dei presenti, poi l'inno della Basilicata appositamente composto per l'occasione. A prendere la parola subito dopo sono stati Leonardo Pinto e Nicola Manfredelli che hanno spiegato le motivazioni che hanno spinto il gruppo alla costituzione della “Grande Lucania”: «La Grande Lucania nasce da una libera aggregazione di cittadini lucani stanchi di vedere la propria terra depredata dei beni naturalistici e minerari di cui è ricca e, contemporaneamente, destinataria di rifiuti tossici e radioattivi. L'intera classe politica e dirigenziale, di responsabilità e capacità come hanno spiegato Mansin d'ora nelle posizioni di operativa. I principi e le fi- fredelli e Pinto, è ancora governo e di comando, non nalità del movimento politi- quello di «contribuire ad ha saputo promuovere un sa- co sono: la difesa della di- elevare le condizioni di vita no sviluppo industriale e so- gnità della persona e delle dei cittadini lucani, medianciale, anzi, al contrario, ha aspirazioni economiche e te la rimozione degli ostacofavorito e facilitato l'impove- sociali dei cittadini lucani; li di ordine economico sociarimento dell'intera regione e condivide e si ispira alla Di- le che frenano lo sviluppo la conseguente fuga di signi- chiarazione Universale dei della regione. Il movimento ficative risorse umane e fi- Diritti dell' uomo del 1948; si propone la realizzazione nanziarie. A tutto questo, al si propone la pacifica e de- di tale obiettivo attraverso bene della nostra regione e mocratica attuazione del fe- l'esaltazione delle risorse delle nostre genti, in guisa di deralismo in armonia con la umane, la difesa del territosupplenza propositiva». Co- legalità, l'autonomia e la so- rio, un'accorta valorizzaziome hanno spiegato i fondato- lidarietà, nel solco delle isti- ne ed una corretta gestione ri La Grande Lucania si pro- tuzioni repubblicane e della delle risorse e ricchezze naItaliana. turali, nell'ambito di un sipone di concorrere fornendo Costituzione un apporto di costruzione e Obiettivo del movimento, stema ove coesistano nel ri-
spetto delle norme di tutela ambientale lo sfruttamento dei giacimenti naturali, l'attività agricola, quella industriale, ed il turismo favorendo altresì l'artigianato e il commercio. Una particolare sensibilità verso l'amministrazione della giustizia per il ripristino della cultura della legalità, fortemente segnata dall'attuale difficile momento che attraversano le istituzioni democratiche e gli uffici giudiziari». Questo dunque in sintesi il messaggio del nuovo movimento «La Grande Lucania una forza nuova che si colloca in una prospettiva totalmente diversa dagli schieramenti politici tradizionali e che nasce libera con l'intendo di rimanere tale. Una forza aperta che vede tra i suoi fondatori gente libera ed aperta capace di spendersi per un ideale, protesa a difendere le genti e la terra lucana, solidale con l'Italia in prospettiva di un federalismo totale che certamente non è dietro l'angolo ma che non può e non deve diventare astratta utopia. Un movimento che ha bisogno della gente lucana che ama questa terra difficile, aspra e bellissima». Dopo l'atto notarile siglato alla presenza del notaio Nobile l'assemblea ha dato mandato a Gianluigi Petruccio (coordinatore provinciale di Potenza), Antonio Rizzo (coordinatore provinciale di Matera), Nicola Manfredelli (segretario regionale), Leonardo Pinto (presidente regionale) di attivarsi per la costituzione degli organismi del movimento attraverso assemblee dando corso al progetto politico in vista delle prossime consultazioni elettorali. Giovanni Spadafino
La storia Fondata per combattere uno Stato lontano dai cittadini
Negli anni’50 nasceva qui la Repubblica di “Piani Sottani” MICHELE MULIERI na- giusta. Piccolo grande to nel 1904 a Grassano uomo Mulieri, minuto fondò negli anni '50 la ma dalla grande forza, di Repubblica indipendente lui resta nella memoria il di “Piani Sottani” al Bivio viso austero e la lunga barba bianca. di Calle. Mulieri combattè in La Repubblica, che si estendeva su un territo- Africa con l'esercito itario di quattromila metri liano, al suo ritorno in quadrati, contava circa Italia trovò lavoro come venticinque abitanti operaio ma un brutto incidente gli (quasi tutti procurò parenti di una menoMulieri). mazione Il pertanto che da messo neallora in poi gato per dovette aprire una muoversi trattoria con le stamnel suo terpelle. reno fu alla Di Muliebase della ri scrisse rottura dei Rocco Scorapporti tellaro nel con lo Stato suo “ContaItaliano e dini del della suc- Storica pagina di giornale Sud” e poi cessiva coanche Carlo stituzione della Repubblica indipen- Levi, Manlio Rossi Doria dente in cui non si paga- e Pietro Nenni. La sua vano le tasse e dove l'ulti- storia si può leggere nelmo dei suoi figli non fu l'autobiografia scritta insieme a Franco Casalino. iscritto all'anagrafe. Quella di Mulieri è una Nel suo podere affisse una scritta che non aveva storia che non tutti conobisogno di commenti scono soprattutto le nuo«Negligenti, depravati e ve generazioni, ma resta bastardi italiani, io in senza dubbio indelebile persona mi nego a tutte le nel tempo una storia di chiamate e mi dichiaro lavoro negato, di ribellioRepubblica in assoluto», ne ma anche di grande difrase simbolo della rabbia gnità. verso una burocrazia ing. s.
Terremoto ‘80 Da Vietri l’assemblea dei primi cittadini annuncia iniziative per la ricostruzione
Sindaci in mobilitazione per reclamare i fondi VIETRI DI POTENZA - «L'anno scorso da Vietri durante una simile assemblea, è partita una battaglia degli amministratori lucani e campani, ora avremo maggiori difficoltà, ma ci batteremo fino alla fine per risolvere la questione, con impegno maggiore»: con queste parole il sindaco di Potenza e presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero, è intervenuto all'assemblea dei sindaci dei paesi colpiti dal sisma dell' ‘80, tenutasi ieri sera presso la sala convegni di Vietri di Potenza. Presenti all'incontro vari sindaci e rappresentanti dei comuni lucani. Dall'assemblea è venuta fuori una compattezza dei sindaci lucani che hanno promesso maggiore impegno, nonostante le tante difficoltà. «Se non si riescono ad avere completamente i fondi per la ricostruzione -ha sottolineato Santarsiero- ci ritroveremo di fronte una guerra tra poveri». Tanti gli assenti che invece erano previsti, come i sena-
tori lucani Egilio Digilio e Carlo Chiurazzi, Maria Teresa Bozzi del Ministero dell'Infrastrutture, Giuseppe Basile del dipartimento regionale della protezione civile, Stefano Vetrano della Legautonomie e l'assessore regionale Innocenzo Loguercio. Alla nostra regione mancano ancora 800 milioni di euro per completare la ricostruzione del disastroso sisma dell' ‘80, visto che due miliardi e mezzo di euro sono stati già ottenuti e spesi negli anni scorsi. Ad aprire la serata di ieri è stato il sindaco di Vietri, Giuseppe Pitta, che ha sottolineato l'urgenza dei fondi per completare la ricostruzione e porre la parola fine alla questione. Dopo di lui la parola è passata a Domenico Vita, sindaco di Marsico Nuovo e assessore provinciale. Secondo Vita, «non ci si deve rassegnare di fronte alle difficoltà e bisogna andare avanti, per cercare di risolvere il problema fondi, anche se sarà molto dif-
ficile». Sono intervenuti dal pubblico anche vari altri sindaci lucani, come Costantino Di Carlo, primo cittadino di Balvano che ha sottolineato: «le lentezze burocratiche dei vari governi, che alla fine portano a questi problemi». Anche secondo il sindaco di Balvano «bisogna porre la parola fine ai fondi della legge 219». A seguire gli interventi del sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, di Muro Lucano, Castelgrande, e dell'ingegnere Masi. In generale, i sindaci si ritrovano sulla stessa linea, sono compatti e si dichiarano fiduciosi. I sindaci considerano fondamentale «che la prossima finanziaria, in continuità con le precedenti, continui a sostenere con una specifica voce di bilancio il completamento degli interventi di ricostruzione. Interrompere dopo 28 anni - sottolineano in una nota - un processo oggi arrivato ad oltre l'80% rappresenterebbe un atto fortemente discriminante per i cit-
tadini e fortemente penalizzante per i territori che verrebbero privati di importanti risorse per sostenere l'economia reale in una fase di grave crisi». Lo scorso 3 dicembre si era tenuto a Roma un incontro con il ministro Rotondi durante il quale il ministro aveva sottolineato le difficoltà per l'erogazione di questi fondi. La richiesta per Vietri di Potenza è di 28 milioni di euro, quella della Basilicata in totale è di 800 milioni di euro e, come ha detto in apertura l'assessore Domenico Vita, «anche se sarà un’ elemosina, bisogna fare di tutto per avere i fondi, affinché i cittadini abbiano i propri diritti». I sindaci hanno poi annunciato una manifestazione per martedì 9 dicembre a Potenza dove alle ore 10 un corteo di amministratori partirà dalla Casa Comunale per giungere in Piazza Mario Pagano dove il documento approvato ieri, in chiusura di dibattito su proposta del presidente Santarsiero,
Il tavolo dei relatori
sarà consegnato al Prefetto. Nel documento i sindaci chiedono: un incontro, già formalmente sollecitato, al Ministro per le Infrastrutture, per un confronto sul tema più complessivo della ricostruzione; ai parlamentari lucani e campani di sostenere l'emendamento alla proposta di legge finanziaria n.2.134 proposto dal Senatore Chiurazzi ed altri;al Governo Cen-
trale un impegno per il completamento delle infrastrutture nata con la ricostruzione, in molti casi già finanziate ma bloccate da iter burocratici, con in primis la Nerico-Baragiano. Sperando che alla fine il problema ricostruzione si risolvi al più presto e, possibilmente, nel migliore dei modi. Claudio Buono regione@luedi.it
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24 Ore in Basilicata
Domenica 7 dicembre 2008
La storia di un artigiano che da mesi “combatte” disservizi e disguidi di comunicazione
Da Brienza una voce di protesta contro la Telecom BRIENZA - La protesta corre sul filo del telefono, o meglio, in questo caso, si diffonde via onde elettromagnetiche. Che si tratti di apparecchi fissi o cellulari, però, l'oggetto dei reclami è sempre lo stesso: Telecom Italia. A lamentarsi del comportamento della più grande compagnia telefonica italiana, questa volta, è un piccolo artigiano di Brienza. La questione oggetto del reclamo riguarda un abbonamento telefonico “Multibusiness”, ossia un tipo di contratto che prevede la fornitura di servizi per scopi legati all'esercizio di un'attività professionale o imprenditoriale. In sostanza un contratto per telefoni cellulari che stipula chi ritiene vantaggiose per il proprio lavoro determinate condizioni e tariffazioni offerte. E' il caso appunto dell'artigiano di Brienza che, a febbraio dello scorso anno, ha stipulato con la Tim un contratto “Multibusiness” della durata di 24 mesi. Tutto bene, cliente soddisfatto, fino a febbraio di quest'anno, esattamente 12 mesi dopo la stipula. E'allora, infatti, che l'artigiano si vede cambiare le condizioni economiche del contratto, naturalmente con delle maggiorazioni a suo carico. In realtà è facoltà della Telecom modificare i corrispettivi, nelle condizioni gene-
rali del contratto “Multibusiness” è infatti specificato che l'azienda può modificare le condizioni economiche del servizio e qualora «le modifiche introdotte determinassero un maggiore onere economico per il cliente, Telecom ne darà previa comunicazione scritta al cliente». A quel punto l'interessato, entro trenta giorni dalla comunicazione di modifica, può provvedere ad inviare una comunicazione di recesso. Queste le premesse e fin qui tutto bene. Il problema però nasce nel momento in cui il protagonista di questa storia sostiene di non aver mai ricevuto alcuna comunicazione inerente una variazione dei corrispettivi. La Telecom sostiene il contrario. Il discorso si fa poi più complicato quando il nostro artigiano di Brienza si rende conto degli aumenti controllando le fatture che pian piano cominciano ad arrivargli in riferimento al 2008. A quel punto inizia a chiamare il servizio clienti dell'azienda cercando di capirci qualcosa ma ogni telefonata corrisponde ad una difficoltà in più. Come si sa, infatti, quando si contatta il servizio clienti risponde sempre un operatore diverso al quale va rispiegata per bene la storia e dal quale, spesso, si riceve una risposta diversa rispetto a quella che
si era avuta, magari solo pochi minuti prima, da un collega. E così dopo innumerevoli tentativi di capirci qualcosa caduti nel vuoto, bollette che continuano ad arrivare, per di più con la mora, perché il nostro artigiano decide di non pagare, e telefonate di protesta al servizio clienti, a giugno di quest'anno l'artigiano decide di “farla finita” e rescinde il contratto con la Tim scegliendo di passare a Wind. Ma una storia d'amore che si rispetti è dura a morire e, infatti, il paradosso è che a tutt'oggi il protagonista di questa storia continua a ricevere fatture dall'azienda e a tutt'oggi non è riuscito ad avere alcuna spiegazione soddisfacente su quanto avvenuto. «Il problema - racconta - è che io mi sono sempre trovato bene con la Telecom per quanto riguarda i servizi offerti e la copertura della linea, però, davanti a comportamenti del genere non posso che decidere di cambiare azienda. Adesso, ad esempio, dovrò mettere il telefono nel mio negozio ma non mi rivolgerò alla Telecom perché mi ha deluso. La cosa assurda poi è che non si riesce mai a parlare con qualche responsabile ma solo con gli operatori dei call center. Alla centesima chiamata senza spiegazioni il cliente non ce la fa più».
Insomma la Telecom colpisce ancora e dire che nella Carta dei servizi dell'azienda il leit motiv è: «La vostra soddisfazione è il principio che ispira la nostra attività». Manuela Boggia m.boggia@luedi.it
La Uil Basilicata presenta il primo ufficio sindacale dedicato ai diversamente abili
“H” come la tutela dell’handicap A dirigerlo, Graziano Stingo, un albino ipovedente POTENZA - «Il disabile è un animale strano. Nove su dieci si piangono addosso. Già hanno un problema, e poi lo aggravano commiserandosi. Ce ne sono alcuni che lavorano il doppio degli altri soltanto perché sono ossessionati ogni istante dall'idea che il capo a un certo punto possa dirgli: “tu sei un peso per la società”. E un altro difetto è l'egoismo: il disabile è il più cattivo di tutti, perché gode delle disgrazie altrui. Il cieco in particolare: è raro trovare un cieco che sia una persona con la P maiuscola». Senza peli sulla lingua. Disabile, diversamente abile, handicappato, o quale che sia il termine politicamente corretto che ancora non è passato fatalmente in desuetudine. Graziano Stingo ha 33 anni, una moglie e due figli che hanno ereditato la sua stessa “anomalia genetica”: l'albinismo. L'albinismo è una carenza di melanina che spesso intacca anche il nervo ottico, dicono i medici, e Graziano Stingo di fatto è un ipovedente. Ieri mattina è stato diffuso un comunicato che annunciava la sua nomina a dirigente, e responsabile del nuovo settore disabilità della Uil Basilicata: Ufficio H, come handicap, appunto, o in qualsiasi altro modo lo si voglia chiamare. Il primo in Basilicata. L'iniziativa è nata circa un anno fa dall'incontro tra Stingo e Carmine Vaccaro, segretario regionale del sindacato. Stingo si occupa da circa dieci anni di volontariato, e assistenza ai disabili: prima con l'Unione italiana ciechi, poi per le sigle di alcuni piccoli sindacati autonomi, infine con l'Associazione ciechi ipovedenti e invalidi lucani, fondata grazie anche al suo contributo proprio a Ferrandina che è il suo paese. «So che cosa significa per un ipovedente di 27 anni, che ha fatto un corso di formazione da centralinista, quando ti sbattono le porte in faccia, ti fanno girare da una parte all'altra,
invece di concederti quello che ti spetta semplicemente di diritto. Io ho condotto un'attività commerciale per 6 anni, ho comprato, venduto, ho fatto tutto quello che andava fatto. Poi quando chiesi allo Stato di caricarmi l'impresa di mio padre mi dissero: “sei disabile, puoi possederne soltanto il 49 per cento”, allora mollai. Cosa mi spettava? Un posto da dipendente? Lo pretesi. Chiesi aiuto e presentammo una denuncia. In Basilicata se si rispettasse la legge che impone alle aziende con più di 15 dipendenti di assumere un disabile, soltanto tra i vari enti pubblici in sei mesi l'albo dei centralinisti ipovedenti sarebbe del tutto svuotato. Così quando sono entrato al comune di Ferrandina mi sono sentito realizzato, avevo raggiunto un traguardo. Molti si fermano lì. Io invece ho capito che dovevo aiutare gli altri che si trovavano nella stessa situazione, come prima ero stato aiutato anche io. Così è nata l'A.c.i.i.l., e abbiamo cominciato a fare alcune cose. C'è gente che riconosce il proprio figlio, parente, congiunto disabi-
Scuola dell’infanzia Spese alte per i lucani
Simonetti (Prc) : «Negando l’asilo ai bambini si nega il lavoro alle madri»
le solo quando si tratta di riscuotere l'assegno di accompagnamento. Noi siamo riusciti a prenderne qualcuno e a portarlo finalmente fuori casa, a trovargli un lavoro. Ma l'associazionismo non basta. In Basilicata ci sono una montagna di associazioni di volontariato, ma è per lo più parassitismo. Quest'estate a Metaponto abbiamo organizzato una “Notte solidale” per comprare un furgone attrezzato al trasporto dei disabili, che costa 55.000 euro. In Provincia ci hanno ri-
Operazioni di controllo da domani al 14 dicembre
sposto: “ecco, vedete, vi diamo lo stesso contributo della “sagra dell'orecchietta””, cioè 1000 euro. E quando siamo andati a prenderle ci hanno chiesto la fattura dell'acquisto come se fosse già avvenuto. Ho sentito parlare della Uil. L'impegno è grande anche per loro, ma si tratta pur sempre di uno dei sindacati della triplice». E forse alla Uil stavano cercando proprio uno come lui. Il sindacato, alla fine, è fatto dai sindacalisti. Leo Amato regione@luedi.it
Polizia in strada contro alcol e droghe
Grano duro Va su la produzione
POTENZA - Il network europeo delle polizie stradali “Tispol ha programmato nel periodo compreso tra l’8 e il 14 dicembre, l'effettuazione della campagna europea congiunta denominata “Tispol alcool and drug”, che interesserà tutto il territorio nazionale e quindi anche la Basilicata, i cui servizi saranno disposti dal compartimento polizia stradale di Potenza. L'operazione , anche sulla scorta delle recenti innovazioni normative introdotte relativamente agli articoli 186 e 187 del codice della strada, è finalizzata a realizzare un significativo innalzamento del livello qualitativo e quantitativo dei controlli tesi al contrasto sia del fenomeno della guida in stato di ebrezza e sotto l'influenza di sostanze stupefacenti che sotto l'aspetto stesso della cooperazione europea tra polizie stradali.
MATERA – Dopo l’Emilia Romagna (+45 per cento) e la Sicilia (+13 per cento), con un aumento del cinque per cento, la Basilicata è la terza regione italiana ad aver fatto registrare il maggior numero di incremento di frumento duro. Il dato è contenuto sull'ultimo numero di «Agrifoglio», il periodico dell’Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione (Alsia) dedicato alla filiera del grano duro. La Basilicata è terza, con 171 mila ettari, anche per la superficie investita, dopo la Puglia (375 mila ettari) e la Sicilia (338 mila0 ettari). Le aziende biologiche che commercializzano grano duro sono 694 (484 nel Materano e 210 nel Potentino), i molini sono 39 (35 in provincia di Potenza e quattro in quella di Matera), i panifici 358 (234 in provincia di Potenza e 124 in quella di Matera) e 78 i pastifici (54 in provincia di Potenza e 24 in quelli di Matera).
POTENZA - «E' oltre il 28 per cento la quota di madri lavoratrici che si dichiarano costrette a rinunciare all'idea di mandare i figli all'asilo: il 19,5 per cento afferma che non c'erano posti, il 17,4 che non c'erano asili nel Comune di residenza, un ulteriore 4,8 richiama l'eccessiva distanza dall'asilo ed un 7,1 per cento gli orari scomodi; oltre il 28 per cento delle madri lavoratrici ha dovuto rinunciare al ricorso all'asilo per l'alto costo di iscrizione (quota che sale a quasi il 34% per le madri non lavoratrici). Sono cifre diffuse dal Censis che meritano un’attenta riflessione e contemporaneamente un’iniziativa». E’ il commento della presidente del gruppo Prc in consiglio regionale, Emilia Simonetti, la quale sottolinea che «sempre secondo il Censis la spesa media sostenuta dai Comuni per ciascun bambino che frequenta è di 283 euro in Basilicata e di questa spesa, la quota a carico delle famiglie è pari mediamente al 56 per cento in Basilicata che segna un “primato negativo”tra le regioni italiane (la spesa è al minimo del 17 per cento in Campania; in Calabria è pari a 118 euro)». «Ad influire sulla minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e di conseguenza sulla loro minore occupazione – evidenzia Simonetti - è una specificità di genere legata all'evento maternità e alle esigenze di cura e di assistenza dei figli. Secondo un’ indagine Isfol Plus, nel 2006 una donna su nove ha lasciato il mondo del lavoro in seguito alla maternità; si tratta di una tendenza specifica del nostro Paese, dove, paradossalmente, il tasso di fecondità, pur essendo in ripresa, è sui livelli minimi nei confronti inter-
Emilia Simonetti
nazionali. Nei Paesi in cui l'occupazione femminile è elevata, invece, lo è anche la fecondità. A spiegare tale fenomeno sono le politiche family friendly (tra cui misure di welfare a sostegno delle lavoratrici madri) che hanno ridotto le incompatibilità tra lavoro e cura dei figli». «Il nodo da sciogliere, dunque, per sbloccare la disoccupazione femminile – dice Simonetti - si chiama concilazione; è su questo aspetto che vanno concentrate le politiche di sostegno, secondo due grandi gruppi: quelle che intervengono sulla flessibilità del regime di organizzazione del lavoro; quelle che sono di ausilio alla famiglie con bambini piccoli, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai servizi. Quanto più alti, infatti, sono i costi di child care tanto più elevato è il cosiddetto salario di riserva ovvero quella retribuzione al di sotto della quale la donna non ha convenienza a lavorare ma preferisce occuparsi direttamente dei figli».
24 Ore in Basilicata 13 Regione, Unione europea ed Euro-Net lanciano la produzione animata dedicata ai ragazzi Domenica 7 dicembre 2008
Cartoon europeo made in Basilicata Colombo doppia se stesso nel viaggio tra Pitagora e Federico II POTENZA - Il fumetto roba da bambini? Non proprio. Non se per realizzare il cartone animato ci sono voluti oltre 3 mesi di lavoro intensi, non se il prodotto racconta dell’identità lucana e della consapevolezza europea. E neanche se il senatore a vita, Emilio Colombo, in quel cartone animato presta la voce, praticamente doppiando se stesso. Del resto, se è della storia lucana che si deve parlare e dell’adesione all’Unione europea, ovvio il richiamo al “Presidente”. Si chiama “Il magico viaggio di Luca” ed è il prodotto finale (solo una delle produzioni realizzate) all’interno del progetto “Tra i banchi con l’Europa”, realizzato dalla Regione Basilicata con la produzione esecutiva affidata all’associazione Euro-Net (centro Europe Direct per la Basilicata). Quel cartone sarà distribuito in tutte le scuole della Basilicata, diretto soprattutto ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Ma alle fasi del progetto, oltre ai docenti, sono stati interessati circa 65 mila studenti delle scuole medie e superiori della regione. Così «raccontare la storia contemporanea, risalire alle nostre origini di gente di Basilicata e al tempo stesso d’Europa - spiega la nota lancio del dvd - suscitare curiosità, emozioni e riflessioni è lo scopo del cartone animato» che è «stato pensato come strumento didattico» anche perchè «comprendere cosa significa essere gente d’Europa è alla base di quel processo di pace, democrazia, civiltà, cultura, solidarietà che è iniziato nel 1950 con la dichiarazione di Robert Schuman: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. L’Europa (...) sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”». L’intero progetto - sviluppato all’interno del Programma operativo regionale Basilicata 2000-2006 - si è svolto in più fasi, «con l’obiettivo di rendere comprensibili le finalità dei fondi strutturali, porre la giusta attenzione verso lo sviluppo sostenibile, sostenere le pari opportunità e stimolare i ragazzi per l’assunzione di un ruolo attivo di cittadinanza europea». Il primo evento risale allo scorso marzo con una manifestazione di promozione del dvd “Le avventure di mister Por” (attori, il trio La Ricotta). Entrato nel vivo, il viaggio dell’Europa tra i banchi di scuola (ma vale anche viceversa) si è svolto in aule di formazione: per un lungo periodo, un centinaio di docenti delle scuole di primo e secondo grado hanno sviscerato i contenuti tematici poi confluiti nel dvd, lavorando soprattutto sul trasferimento ai ragazzi. Dalle attività europee realizzate in Basilicata, a nozioni di storia comunitaria, alle ragioni profonde della cittadinanza europea. Ancora, gli organismi dell’Unione e i più vasti programmi comunitari dedicati ai giovani. Da lì, il passo successivo, ha segnato la creazione di un sito web innovativo (www.giovani.basilicata.it), fino alla realizzazione del cartone animato. Che forse è la novità più intrigante - e non solo per il doppiaggio inconsueto e di peso perché è la testimonianza di quella che in gergo si chiama una “best practise”. Un prodotto - della durata di 35 minuti - che in genere costa tra i 7 e i 10 mila euro al minuto, in
Il senatore racconta: «Per questo ho accettato»
La locandina della prima romana del cartone e (sopra) Emilio Colombo
Io che ho “diretto” il Presidente... TRENTACINQUE anni, potentino, illustratore, esperienze nel campo dell’animazione, «radici indissolubilmente lucane». Gianluca Lagrotta è il regista del cartone animato, uno dei “pezzi” dello staff tutto lucano. Alla fine si è trovato anche a “dirigere” Emilio Colombo. «E’stata un’esperienza piacevole, credo che si sia divertito anche lui se salutandoci, alla fine del lavoro, ci ha detto di richiamarlo caso mai ci fosse stato bisogno di ritoccare il lavoro». Sorride Gianluca e non nasconde quel certo imbarazzo iniziale. Mica semplice «dover dire al Senatore che qualcosa andava rifatto perchè era uscito male. Suonava “strano”». Il primo incontro, dopo che l’ex presidente del Consiglio dei ministri aveva già dato l’ok alla sceneggiatura. «Abbiamo ascoltato insieme una sorta di prova registrata da un attore, ha visto gli schizzi e si è prestato volentieri. Insomma, ha giocato anche lui come tutti noi. E’ una persona importante, di cose ne ha fatte tante. Eppure forse questo cartone è stata per lui “una pri-
ma volta”». Parentesi a parte, con Gianluca il discorso prosegue (ma non sul cartone, su quello c’è la consegna del silenzio fino alla prima). «Siamo un manipolo di persone che ha scelto di lavorare qui, di rimanere in Basilicata, con un profondo attaccamento a questo territorio». A differenza «della maggior parte dei nostri coetanei che magari vanno fuori per studiare e poi mettono radici altrove, dove c’è anche maggiore mercato, noi siamo rimasti a “casa”». Con i nuovi canali di informazione, la “visibilità” «non è più un problema: sulla rete viaggia tutto, che sia stato prodotto a Potenza, a Londra o a Madrid. La differenza, piuttosto, sta nella tradizione che in certi settori qui è minore. Se hai bisogno di un parere professionale o di un consiglio, è più complicato». Allora? «Continuiamo. Ci stiamo organizzando, proveremo, con altre associazioni, ad organizzare uno spazio di formazione». Nel frattempo, con il resto dello staff, si gode l’esperienza. s.lorusso@luedi.it
GLI AUTORI DEL PERCORSO Regia: Gianluca Lagrotta; ricerca storica e soggetto: Gianluca Caporaso; sceneggiatura: G. Caporaso, G. Lagrotta; animazioni e illustrazioni: G. Lagrotta; aiuto-animazioni: Andrea D’Andrea; musiche originali e sonorizzazione: Renato Pezzano; direzione doppiaggio: Antonia Bruno; voce Emilio Colombo: Emilio Colombo; voce Luca, maestra, bimba: A. Bruno; voce narrante, Pitagora, Federico II, Meccanico, uomo tedesco, vecchietto: Fabio Pappacena; ideazione e progettazione: Regione Basilicata Autorità di gestione Por Basilicata 2000-06; produzione e coordinamento editoriale: Giuseppe Sabia, Maria Carmela Toce, Paola Pinto, Struttura di staff attuazione programmi comunitari area comunicazione; produzione esecutiva: Euro-Net (centro Europe Direct); direzione di produzione e supervisione attività: Antonino Imbesi; assistente produzione: Silvio Giordano; segreteria organizzativa: Silvana Lagrotta; segreteria produzione: Maria Concetta Mastrodonato; registrazioni audio: Little Italy; fonico: Gianluca Sanza; grafica booklet: Giulio Giordano, A. D’Andrea, G. Lagrotta; masterizzazione e duplicazione: CD&M.
Basilicata, con creatività e “manodopera” tutta lucana, è costato decisamente meno. L’intero finanziamento si attesta sui 180 mila euro, tra realizzazione, formazione, rimborsi ai docenti, produzione. Di questi, circa 35 impegnati dal cartone animato. Il finanziamento è stato diviso tra gli enti promotori (per il 50 per cento si tratta di fondi comunitari, per il 15 di soldi regionali e per il 35 per cento fondi statali). E forse non è un caso che nelle prime fasi di creazione del lungo percorso, mentre metteva in pratica questa innovativa strategia di “avvicinamento” ai ragazzi, l’Europa abbia suggerito alle regioni - gli enti che poi nella pratica gestiscono i fondi Por - a sfruttare i know how (o detto in altri termini, le competenze) già presenti sul territorio. A Potenza, da tempo opera Euro-Net, l’associazione senza scopo di lucro che è stata selezionata - attraverso un bando pubblico - come una delle antenne italiane della rete comunitaria Europe direct, le rete di informa-
zione al cittadino che si occupa di formazione e comunicazione, riconosciuta dalla Commissione europea. L’associazione ha al suo attivo già più di 140 progetti. Per “Il viaggio di Luca” si sono spesi più o meno in quindici, tra regista, grafici, comunicazione, musiche, organizzazione, conti, promozione: menti tutte lucane. Che al progetto si sono «dedicati ammette Antonino Imbesi, responsabile del centro Europe direct - dalla mattina alla sera per tre mesi. Ma è stato emozionante, oltre che molto creativo. Abbiamo portato avanti una scommessa e forse, incrociando le dita, l’abbiamo vinta. Abbiamo cercato di dimostrare, insieme ai funzionari regionali dell’area di comunicazione Por Basilicata 2000-06 (il responsabile del piano comunicazione del Por lucano è Giuseppe Sabia, ndr), che anche qui, in questa terra, è possibile farcela, realizzare un ottimo prodotto coniugando qualità e talento in loco. E senza un budget esagerato».
Realizzato in tecnica flash che permette la visualizzazione di prospettive e volumi tridimensionali, il cartone lascia accese grandi aspettative. Adesso dovranno essere verificate (e confermate) sullo schermo. Ecco che il cartone diventa un «viaggio nel tempo» con un «filo narrativo sottile e fanciullo» che unisce passato e presente, nello spazio in cui le storie di Basilicata e Europa si intrecciano. Che altro? E’ ancora la nota di presentazione ufficiale a raccontare la speranza che questo percorso «sia per i ragazzi un messaggio di pace, in nome dell’unione tra i popoli e di uno sviluppo sostenibile e solidale». Che poi sono i temi dell’Europa unita. Tra le immagini che scorreranno in anteprima nazionale, il prossimo 10 dicembre, a Roma, presso la sede della Rappresenta in Italia della Commissione europea (la prima lucana è programmata per il 19 dicembre a Potenza presso il cinema Due Torri), si discuterà di utilizzo dei fondi comunitari e dei momenti significativi vissuti da questa terra. Che con Colombo («la sua voce - spiega lo staff -conferisce al dvd il ruolo di documento storico») segna la contemporaneità, ma che vanta lo “Stupor mundi” di Svevia e il filosofo della Magna Grecia. Luca, il protagonista del cartone animato, si perderà in una sorta di viaggio nel tempo, dal dopoguerra a oggi, pur incontrando i volti e le parole della Basilicata che fu, tra Pitagora e Federico II, con lo sguardo rivolto al futuro. Rigorosamente europeo. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
PER tutti, semplicemente il Presidente. Che di esperienze, nella vita, ne ha fatte tante. Compreso costruire un pezzo di storia lucana e del Paese. Padre costituente e senatore a vita. Oggi Emilio Colombo, a 88 anni, diventa anche doppiatore, di se stesso, in un cartone animato. «Sono venuti in gruppo i ragazzi che si sono occupati del progetto - racconta al telefono - Mi ha colpito la loro energia, la precisione con cui hanno impostato il racconto della storia lucana. Mi hanno chiesto di essere una voce narrante e io ho accettato volentieri, mi sembrava una bella cosa». Tutto qui. L’ironia non manca al senatore che pure sulla performance cinematografica “mette le mani avanti”: «Non so se sono riuscito bene». Va bene. Ma poi c’è l’altro argomento, il tema profondo dell’esperienza: Europa e Basilicata in intreccio. «L’Italia è in Europa secondo una scelta fondamentale che si è rivelata vitale per questo Paese. La Basilicata, poi, per un lungo periodo ha mostrato una grande capacità di essere “presente”, nel gestire i fondi, nel rapporto con le istituzioni. Le cose, però, sembra si siano attenuate. Non ho un quadro preciso o dati certi, ma le notizie che arrivano anche
dai giornali raccontano di uno scenario diverso. Mi riferisco alla spesa dei fondi, allo sviluppo economico. Ripeto, non ho dati precisi, è quello che leggo. Ma se davvero fosse così, allora mi dispiacerebbe molto». In attesa della prima - anche Colombo ammette di non aver visto la versione definitiva del cartone - i partner del progetto (Regione, Europa e Euronet) ringraziano il senatore. A lui il riconoscimento dell’aver “condiviso” lo spirito, prestando la propria immagine per accompagnare in un magico viaggio i giovani d’oggi”. A colori, sullo schermo, decisamente vivaci. sa.lo.
14 Portafoglio La richiesta è di partecipare al capitale della società che estrae petrolio in Basilicata Domenica 7 dicembre 2008
La Libia mette gli occhi sull’Eni Ma Tripoli è anche favorevole a chiudere i rubinetti all’Occidente di ROCCO PEZZANO RICAPITOLANDO: il deposito di gas al magnate russo; una parte del vento a una banca britannica; e adesso - se alla richiesta seguirà un “sì” - i profitti di qualche barile di petrolio alla Libia. L’ennesimo collegamento finanziario fra la Basilicata e il resto del mondo è la proposta che ieri il Paese del colonnello Muhammar Gheddafi ha ufficializzato: «Il Governo italiano e il Libyan Energy Fund informano che, nell’ambito dei rapporti conseguenti al patto di amicizia tra l’Italia e la Libia, il Governo libico ha manifestato al Governo italiano l’interesse ad acquisire - in tempi da definire, compatibilmente con le condizioni di mercato - una partecipazione nel capitale di Eni S.p.A., a condizione che non vi siano obiezioni da parte delle autorità italiane». Così comincia il comunicato stampa della presidenza del Consiglio dei ministri. Ovviamente questo non vuol dire che il governo libico voglia mettere le mani sull’Eni e quindi sul petrolio che gestisce (di idrocarburi la Libia ne ha quantità tali da influenzare il panorama internazionale). Ma comunque, dovesse andare in porto l’intesa, vorrebbe dire che una piccola parte dei profitti del petrolio lucano - così come del petrolio di qualunque altra parte del mondo - finirebbe in Libia. La stranezza è che la Libia insieme all’Iran e al Venezuela - ha recentemente espresso la propria volontà di chiudere i rubinetti, o quanto meno di
LA SCHEDA
Da Unicredit a Fiat, quanto pesa Tripoli in Italia
Una recente stretta di mano fra il premier Berlusconi e il leader libico Gheddafi
stringerli, con il resto del mondo. Lo ha detto il ministro del Petrolio libico, Shokri Ghanem, poco prima della riunione dei ministri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di greggio (l’Opec) al Cairo. I tagli della produzione di greggio servono a bloccare l’aumento delle riserve dei principali Paesi consumatori e la discesa delle quotazioni dell'oro nero. Insomma, a rendere sempre più preziosi il petrolio e il gas dell’Opec. Dunque, la Libia è favorevole a “strozzare” il canale petrolifero verso l’Occidente ma poi, contestualmente, a fare affari con una multinazionale della stessa parte del mondo.
Eni e Libia hanno rapporti da decenni, tanto che la società italiana è, fra quelle straniere nella nazione africana, la più attiva. Peraltro la società libica Noc (National oil corporation), l’Eni e la multinazionale russa Gazprom portano avanti trattative trilaterali per discutere di progetti congiunti. Ad esempio, c’è un tentativo d’intesa su un complicato scambio. Uno scambio di attività tra Eni e Gazprom: la metà della quota (33,33%) nel giacimento libico Elephant da Agip Oil Company, controllata alla pari dalla Noc e dalla società italiana. Il governo libico ha il diritto di pre-
BORSA
un costoso programma di ristrutturazione tecnologica lanciato dal Lingotto. La Lafico uscirà dal capitale Fiat nel 1986 per poi ritornarvi nel 2002 con una partecipazione del 2%. JUVENTUS - Il fondo sovrano Lafico acquista il 5,3% di Juventus nel 2002, quota che salirà fino all’attuale 7,5%. Per un certo periodo la società energetica libica Tamoil era stata inoltre sponsor della squadra, ma il contratto era stato rescisso in seguito alla bufera di 'Calciopolì. TELECOM - Sono storia recente le voci di mercato che vogliono i fondi sovrani del paese nordafricano pronti a entrare nel capitale della società di tlc italiana. L'interesse di Tripoli per Telecom è stato confermato da poco anche dal figlio del leader libico, Saif al-Islam Gheddafi. ENI - L'acquisto di una partecipazione di rilievo dal parte di Libyan Energy Fund, costituirebbe un’assoluta novità, in quanto – come emerge da uno studio della Fondazione Mattei – i fondi sovrani non sono soliti investire in società energetiche, prediligendo comparti come il settore finanziario e quello immobiliare.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Aumenta il tasso di disoccupazione L'ULTIMO mese del 2008 è stato inaugurato con una settimana decisamente pesante per i mercati azionari internazionali che sono scivolati su valori sempre più bassi, raggiungendo in diversi casi nuovi minimi dell'anno. Dopo aver avviato un buon recupero nell'ultima ottava di novembre, i listini sono tornati a perdere posizioni con forza, sulla scia delle cattive notizie arrivate sia dal fronte macro che da quello societario. Soprattutto in America hanno tenuto banco gli ultimi aggiornamenti sullo stato di salute dell'economia, che appare sempre più precario, tanto che il National Bureau of Economics ha fatto sapere che gli Stati Uniti sono ormai in recessione dalla fine del 2007. Le indicazioni più allarmanti sono arrivate dal mercato del lavoro, come evidenziato non solo dalle richieste di sussidi di disoccupazione, sui massimi dagli ultimi 26 anni, ma anche dal report riferito al mese di novembre. Il tasso di disoccupazione è salito al 6,8%, mentre i nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo hanno evidenziato una contrazione di 533mila unità, la più ampia dal lontano 1974. Non è stato di alcun aiuto, in Europa, il taglio dei tassi di interesse deciso dalla Bank of England che ha ridotto il costo del denaro dell'1%, ma ad intervenire in maniera energica è stata anche la BCE con un taglio dello 0,75%. Il crollo delle quotazioni del petrolio ha pesato, soprattutto, sui titoli del settore oil che, come noto, hanno un peso rilevante all'interno dei panieri dei vari indici. Il risultato è stato, così, quello di un vero e proprio affondo dei listini azionari, a partire da quello giapponese, con il Nikkei 225 che ha chiuso gli scambi al di sotto di quota 8mila punti, con un ribasso di quasi sette punti percentuali. Pesante il bilancio anche in Europa,
lazione sulla quota dell’Eni. Il Paese africano ha intenzione di puntare ancora molto sulle energie da risorse non rinnovabili. Ad esempio dovrebbe cominciare entro gennaio 2009 il cantiere dell'hub energetico libico “Energy City Libya”. Un “hub” è uno snodo centrale per il settore. Ci saranno raffinerie, infrastrutture commerciali per i produttori di petrolio e gas, raffinerie e servizi di supporto ma anche alberghi, sale conferenze, centri residenziali e addirittura atenei. Una vera e propria “città dell’idrocarburo” di sei chilometri quadri, affacciata sul Mar Mediterraneo.
ROMA - L'interesse di Tripoli per una partecipazione nel capitale di Eni si inserisce in un generale consolidamento del ruolo dei fondi sovrani del paese nordafricano nel panorama finanziario italiano. La vicenda Unicredit e i rumor su Telecom sono però solo gli ultimi capitoli di una storia iniziata oltre trent'anni fa, quando l'avvocato Agnelli, in un contesto di forti tensioni tra Gheddafi e l’occidente, aprì a Tripoli le porte del Lingotto. UNICREDIT - La banca centrale di Tripoli e i due fondi sovrani Libya Investment Authority e Libyan Foreign Bank hanno annunciato lo scorso 16 ottobre di aver portato al 4,9% la loro quota nel capitale della banca di Piazza Cordusio. Gli investitori libici erano già presenti in Banca di Roma, con una partecipazione salita fino al 5% nel 2003. La successiva fusione tra Unicredit e Capitalia aveva però ridotto allo 0,9% il peso di Tripoli nell’azionariato. FIAT - Nel 1976 la Libyan Arab Foreign Investment Company (Lafico) acquista quasi il 10% di Fiat, quota che salirà al 15% nel 1980 in coincidenza con
con il Ftse100 in rosso del 5,56%, il Dax30 e il Cac40 in ribasso rispettivamente del 6,17% e dell'8,42%. E' andata decisamente meglio in America dove, grazie soprattutto al rimbalzo dell'ultima seduta, gli indici sono riusciti a limitare i danni. Il Dow Jones e l'S&P500 hanno ceduto rispettivamente il 3,2% e il 2,19%, mentre il Nasdaq Composite ha accusato un ribasso del 2,7%. Un discorso a parte merita Piazza Affari, che ha fatto registrare la peggiore performance, mostrando una notevole debolezza relativa rispetto agli altri listini, tanto europei quanto americani. L'indice S&P/Mib è arretrato, in sole cinque sedute, di ben 2mila punti e una perdita del 10,09%. Incapace di riportarsi al di sopra della soglia dei 20mila punti, l'indice ha subito un profondo scivolone nell'ultima sessione, quando ha travolto il precedente bottom di novembre, arrivando a toccare un nuovo minimo a 17.800 punti, per poi chiudere gli scambi a 17.968 punti. L'indice S&P/Mib potrebbe raggiungere l'area compresa tra i 17.150 e i 16.500 punti, mentre per parlare di un possibile rimbalzo bisognerà attendere la violazione dei 20.550 e in seguito dei 21.130 punti. Considerata la forte volatilità e l'ampiezza dei movimenti, spesso registrati in una sola giornata, è anche probabile che l'indice cerchi di dare vita ad un'immediata reazione dai livelli raggiunti in chiusura di ottava. Il mercato, del resto, ha bisogno di scaricare parte dell'ipervenduto accumulato in queste ultime giornate, ma sarà bene non lasciarsi incantare dal primo tentativo di risalita dell'indice. Sembra, infatti, che ancora si dovesse trovare una base dalla quale ripartire e non è da escludere che la stessa venga individuata su livelli anche più bassi di quelli attuali.
Countdown per il saldo Ici UNA ulteriore scadenza bussa alle tasche del contribuente. Entro martedì 16 dicembre bisogna versare il saldo Ici, l'imposta comunale sugli immobili, dovuta per il 2008. Dopo le ultime modifiche normative non sono più tenuti al versamento dell'Ici i titolari dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Fanno eccezione solo gli immobili iscritti nelle categorie catastali A1, A8 e A9 rispettivamente abitazioni di lusso, ville e castelli. Da quest'anno, infatti, i contribuenti hanno diritto all'esenzione per l'abitazione principale e per gli immobili a questa assimilati, con delibera o regolamento adottato dal Comune entro il 29 maggio 2008. A differenza di altre imposte che relazionano i conteggi dell'anno precedente, l'Ici si riferisce all'anno in corso e deve essere versata in due rate: la prima scaduta a giugno pari al 50% dell'Ici dovuta e calcolata con le aliquote dell'anno 2007, la seconda in scadenza a dicembre a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno 2008 e con l'eventuale conguaglio sulla prima rata. I calcoli dell'Ici, ottenuti in base alle aliquote e alle detrazioni applicate dai Comuni per il 2008, devono essere
eseguiti solo in occasione del versamento del saldo. Tale modalità serve per agevolare, in particolar modo, coloro che possiedono immobili in più Comuni. Molto spesso, infatti, gli stessi enti municipali comunicano le nuove aliquote e le detrazioni in ritardo con scarsa pubblicità alle delibere causando, in tal modo, non poche difficoltà ai contribuenti. Nulla comunque vietava al contribuente di calcolare l'Ici sulla base delle aliquote e delle detrazioni definite dal Comune per il 2008 già in occasione del versamento della prima rata di acconto. In quel caso però, l'Ici andava versata in unica soluzione, con l'aggiunta quindi del saldo. Se per tutto il 2008, non ci sono state modifiche che riguardano l'immobile posseduto e, soprattutto, se l'ente municipale ha deliberato le stesse aliquote e detrazioni dell'anno scorso, sarà sufficiente versare il restante 50% dell'Ici ricopiando tutti gli importi del versamento di giugno ma con l'accortezza di barrare la casella saldo. Ogni proprietario deve pagare l'Ici in base alla propria quota e al numero di mesi in cui si è verificato il possesso del bene. Se si tratta di giorni ne sono suf-
ficienti sedici per fare un mese intero. Sulle unità immobiliari che presentano danni tali da non poter essere abitate o che sono inagibili la riduzione è del 50%. Per dimostrare l'inabitabilità o l'inagibilità devono mancare gli allacciamenti di acqua, luce e gas. E' sufficiente presentare al Comune un'autocertificazione. Le aliquote La raccomandazione principale per chi possiede un immobile e che magari paga l'Ici per la prima volta, è quella di fare molta attenzione alle aliquote in vigore nel Comune in cui è ubicato l'immobile. Ormai da tempo, purtroppo, si assiste ad un ventaglio di percentuali spesso fonte di confusione anche ai più esperti. E' necessario quindi verificare attentamente la situazione concreta presso l'ente municipale dove ricade l'immobile contattando l'Ufficio tributi o acquistando riviste specializzate o, non ultimo, consultando la Gazzetta Ufficiale n. 279 del 28 novembre scorso che ha pubblicato il comunicato del ministero dell'Economia che dà notizia dell'avviso di adozione da parte dei Comuni delle aliquote Ici per il 2008.
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LA GRANDE SPECULAZIONE di MICHELE RIBELLINO GLOBALIZZAZIONE, termine di origine anglosassone con cui si esprime la tendenza delle imprese a sviluppare congiuntamente processi di internalizzazione e di informatizzazione. Il fenomeno consiste nella realizzazione di un mercato di dimensioni mondiali. In altri termini, la globalizzazione è intesa come intensificazione degli scambi e degli investimenti internazionali che crescono più rapidamente dell'economia mondiale nel suo complesso, con la conseguenza di una tendenzialmente sempre interdipendenza delle economie nazionali. I fautori della globalizzazione coincidono, in larga misura, con i sistemi della liberalizzazione e della deregulation delle economie nazionali. In Italia, il più convinto sostenitore di tale politica economica è stato l'ex presidente del Consiglio, l'on. Prodi, nonché ex consulente, ai tempi delle svendite delle aziende pubbliche, della banca d'affari americana “Goldman Sachs”. La globalizzazione (global sta per mondiale) ha innescato un motore con due punti di forza: la macchina finanziaria e le banche. Il capitalismo moderno è diventato, con la globalizzazione, sempre più immateriale. Si è sganciato dai fattori materiali della produzione: il capitale e la forza lavoro. Purtroppo, la sinistra italiana, nel suo complesso, non ha capito niente di questo processo, salvo poche eccezioni: il prof. Nicola Rossi, economista di area dalemiana e i professori universitari socialisti Forte Reviglio e Bettino Craxi. La crisi di Wall Street e dei mercati mondiali e i suoi effetti in Europa e, quindi, in Italia, non sono semplici turbolenze, per quanto gravi del capitalismo: sono la cartina di tornasole della sua vera natura e,insieme, della sua crisi strutturale. Ciò smentisce tutti gli annunci elogiativi del 1989 sulla nascita di un “nuovo ordine mondiale” economicamente prospero. Così, come sconfessano tutte le fantasiose tesi neoriformiste del P.D. su un “nuovo modo possibile” in ambito capitalistico. La grande crisi di Wall Street rivela, nella forma più clamorosa, tutta l'irrazionalità del capitalismo, l'anarchia del suo modo di produzione, le barbarie morali delle sue classi dirigenti, dei suoi partiti neoliberisti, dei suoi governi di diverso colore: di centro-sinistra e di centro-destra. Ma veniamo alla macchina finanziaria e alle banche. Un dibattito economico-politico di alto livello, promosso dal P.S.I., tra gli economisti di area socialista (Forte, Reviglio, ecc.) già alla fine degli anni ottanta, aveva posto, al centro dell'attenzione dei governi e degli Stati, la presenza massiccia di una componente finanziaria imponente, praticamente egemonica, di una nuova èlite di operatori finanziari e affini, che avevano un solo compito: fare soldi facendo girare soldi, ridistribuendo, soprattutto, a se stessi e alle banche di riferimento, delle plusvalenze miliardarie. On. Visco, perché non le ha tassate! Un ristretto gruppo di operatori finanziari, come quelli della già citata “Goldman Sachs” si è accaparrato premi stratosferici! Ciò è avvenuto anche in Italia, con la benedizione dei governi sia di centro-sinistra, che di centro-destra, a danno dei risparmiatori e dell'economia reale! Cirio, Parmalat, sono i casi più eclatanti! Tanzi ha finanziato molti politici, al di fuori dei socialisti! Come mai la magistratura non indaga sulla eventuale corruzione politica di Cragnotti e Tanzi? Forse perché non c'è nessun socialista da imprigionare? Signori pseudo-economisti della fantomatica seconda Repubblica, questo è l'anticapitalismo! Non si produce niente, non c'è ricerca tecnologica, non c'è produzione di ricchezza: ci sono soltanto dividenti spartiti tra un piccolo gruppo di banche e una nuova èlite, che ha tradito il popolo dei lavoratori! Una risposta di alto tenore politico l'aveva suggerito Tremonti a suo tempo: il controllo politico delle fondazioni. Per vent'anni, la borghesia finanziaria italiana, acerrima nemica del compianto Bettino Craxi, ha costruito, con l'avvallo politico dei governi catto-comunisti di Ciampi, D'Alema e Prodi, il grande castello delle fortune finanziarie, sul massacro sociale dei salari e del lavoro! Svegliatevi dal lungo letargo politico falsi uomini di sinistra! La miseria sociale e la speculazione sulla miseria sono state la base dell'enorme ricchezza finanziaria accumulata dalle grandi banche, assicurazioni e grandi imprese, negli ultimi anni in Italia, con l'avvallo degli esponenti politici, soprattutto del centrosinistra. Questo ha prodotto l'Italietta della Seconda Repubblica, in mano agli affaristi e ai comici-politicanti che abbondano sia nel centro-sinistra che nel centro-destra. Già il 22 marzo 1990, nella relazione introduttiva alla conferenza programmatica del P.S.I. di Rimini di Bettino Craxi, così si esprimeva: << In campo finanziario, l'esplosione delle attività e il moltiplicarsi degli intermediari hanno fatto saltare molte regole del passato, hanno messo a dura prova la capacità degli organi di vigilanza ed hanno occupato un vasto territorio al di fuori di ogni disciplina di trasparenza e di responsabilità. Rimedi urgenti richiede anche il sistema bancario. Di qui la necessità di un impegno legislativo, che è stato sino ad oggi soltanto avviato, per costruire argini e le regole di un mercato in crescita. Un mercato abbandonato ai soli attori economici genera squilibri, poteri prevaricanti ed abusi che impediscono un progresso armonico, danneggiando la collettività e, nel tempo lungo, le stesse attività economiche. Lo Stato deve intervenire sul mercato con precise regole: regole che impongono standard professionali e patrimoniali, regole limitative delle concentrazioni e a tutela della concorrenza che diano argini alle attività finanziarie e neutralizzino le potenzialità speculative e destabilizzanti>>. Per tali ragioni, il potere economico e finanziario italiano e internazionale, sentitosi minacciato da una coraggiosa politica economica anticapitalista dello statista socialista Craxi, in combutta con alcuni magistrati rossoneri, al servizio dell'ex P.C.I. e M.S.I., decretarono la morte fisica di Bettino Craxi e quella politica del P.S.I. Miglionico
SULLA PREPARAZIONE DEL POTENZA VA FATTA UN PO’ DI CHIAREZZA di FERNANDO VALIANTE* DA CIRCA un mese si è interrotta la mia esperienza da preparatore atletico del Potenza calcio. Devo dire subito, un'avventura che mi ha dato tanto, utilissima per il miglioramento della propria personalità sportiva, per il confronto con un ambiente difficile e una aspettativa sicuramente stimolante. Tutto questo però sino a quando si ha la piena responsabilità, per cui quando viene meno si preferisce alzare i tacchi e andar via. Chiaro che dopo quattro mesi di duro ed intenso lavoro, non farne più parte crea una certa amarezza, ma onestamente mi sento a posto con la mia coscienza di quanto fatto. Bisogna però fare un po' di chiarezza su tutto quello che è stato scritto e detto, soprattutto per non passare per deficiente. E per non far passare per saggio chi ha architettato un vero e proprio progetto di vanificazione. Da premettere, che la critica va accettata serenamente e chi riferisce ha tutto il diritto di poter esprimere la propria opinione; però, un attacco così virulento non si era mai verificato. Ho fatto girare un po' gli articoli con i miei colleghi e sono rimasti allibiti, mai un attacco così verso un preparatore; caso mai, contro la preparazione ancora un po' precaria ma mai colpevolizzare una persona come responsabile di tutta una serie di avvenimenti di cui ognuno avrebbe dovuto, con onestà, assumersi le proprie responsabilità. Partiamo dalla preparazione precampionato, che è proceduta abbastanza bene, lavorando sodo e con profitto, peccato che di tutto quella mole enorme di lavoro ne abbiano potuto usufruire soltanto in 4 - 5 giocatori che attualmente sono rimasti nella rosa del Potenza e che sono in ottima forma e non hanno mai avuto nessun tipo di problema a livello muscolare. Tanti altri giocatori, che sono stati di passaggio, hanno usufruito di tale lavoro prima di essere ceduti ad altre squadre, giocano tutti e con buoni risultati. Dalle prime giornate di campionato, è iniziato l'arrivo di tanti giocatori provenienti da diverse situazioni, a livello fisico c'era chi aveva fatto un buon lavoro, mentre la maggior parte aveva notevoli defezioni atletiche. Si deduce che, per il lavoro fisico è partita una vera e nuova stagione a tutti gli effetti. Una rosa arrivata a
comprendere di nuovo circa 30 giocatori, tanti con esigenze diverse, ma tutti che avevano necessariamente bisogno di allenarsi. Ebbene, senza esitazione con grande spirito professionale, mi sono sobbarcato una mole enorme di lavoro, per assicurare a tutti, compresi gli ultimi arrivati il giusto supporto. Da considerare che bisogna allenarli per migliorare le loro prestazioni, in modo differenziato, e metterli nelle condizioni di poter giocare eventualmente anche la domenica. Ricordo che in alcuni giorni, dopo aver allenato i possibili titolari, ho dovuto predisporre circa 10 - 11 diversi tipi di allenamento da effettuare per gli altri della rosa, e grazie alla professionalità e alla disciplina dei giocatori, sono riuscito a garantire lo svolgimento delle sedute; perché è meglio precisare che tutto questo lavoro, dopo un confronto con lo staff sanitario, lo svolgevo da solo senza l'aiuto di nessuno con totale e piena responsabilità. Da premettere che chi parla è un preparatore professionista (abilitato) che sa benissimo cosa significa impostare una programmazione atletica che debba durare tutto l'anno, quindi, di conseguenza, non si può minimamente ipotizzare di poter costruire una base fisica dignitosa in 4 - 5 settimane durante il campionato, con l'impellenza della gara. Ridicolo leggere o sentir parlare di preparazione sbagliata quando la stessa non era ancora iniziata, perché non si è mai messo in evidenza chi invece ha fatto la preparazione in precedenza? Tornando ai fatti concreti dico ancora: Tutta questa mia abnegazione, tutto questo mio lavoro ha portato a due ben precise conclusioni che sono sotto gli occhi di tutti: 1) La squadra era in netta crescita di condizione fisica e solo con il tempo può migliorare ancora. 2) La rosa era completamente a disposizione degli allenatori, quindi non esisteva nessun infortunato, e non dimentico le accuse nei riguardi di questo aspetto, a noi non era concesso nemmeno qualche acciacco, e data la situazione, la nostra attenzione, ha prevenuto eventuali infortuni davvero seri, che avrebbero potuto compromettere la stagione di qualche giocatore. Ritengo che, queste due amare conclusioni sono punti di partenza ottimali per chiun-
que debba continuare il lavoro, assumendosi le proprie responsabilità. Anche perché chi è venuto non ha ereditato danni come si vuol far credere, ma ha avuto in consegna una situazione iniziata da altri e che bisogna portare al termine con il giusto tempo necessario. Non è onesto sentir parlare ancora di lacune, di danni. Però non è nemmeno corretto che quando si fa una partita discreta i meriti sono dei nuovi subentrati, poi dopo un mese quando non si vince una partita si riprende a dare colpe al passato per fatue giustificazioni. Ognuno si assuma le proprie responsabilità e con professionalità migliorare una situazione che possa portare al raggiungimento di obiettivi importanti. La valutazione funzionale è una tappa obbligata durante la stagione agonistica, però rimango sempre della mia opinione che i test vanno effettuati per una valenza scientifica, nei momenti opportuni, dove i calciatori non devono avere l'assillo della partita, anche perché c'è bisogno di energie e di lucidità per ottenere attendibilità. Son rimasto della mia idea, pur rispettando quella degli altri, che i test andavano svolti nella pausa natalizia, anche per permettere a chi era ancora in ritardo di poter aumentare il suo potenziale perlomeno a carattere generale, poi valutati i dati dei test, migliorare specificamente alcune lacune. Sono stato accusato di non voler essere giudicato del lavoro fin allora svolto, assolutamente falso, ma dico si può giudicare e pretendere di trovare perfetto un lavoro che si sta portando avanti tenendo presente che il campionato è in corso? Avrei capito di voler giudicare le potenzialità di chi aveva fatto il ritiro. Ma poi si può giudicare un lavoro che è appena cominciato? Tutto questo mi è sembrato come voler trovare il colpevole a tutti i costi, mentre è bene chiarirlo ognuno si assuma le proprie responsabilità. Nonostante tutto non credo di sbagliarmi sulle valutazioni e sulla condizione e non credo di essere smentito a meno che non si voglia continuare. Perché è bene chiarirlo troverò mezzi e spazio per continuare a difendere la mia professionalità. *ex preparatore atletico Potenza sport club
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Domenica 7 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Modificata la delibera sulla riorganizzazione degli istituti con 10 direzioni: nasce la polemica politica
Riordino scolastico atto secondo Liccione (Pd): «Istituti comprensivi inadatti al capoluogo» DUE giorni fa la notizia che il dimento - varato dopo un inpiano di riordino scolastico contro con i sindacati - rececittadino presentato in con- pisce «alcune rispettabili ferenza stampa dall’assesso- istanze, ma lascia fuori la dire alla Pubblica istruzione, scussione politica e amminiGiuseppe Messina, e dal sin- strativa, sebbene richiesta». daco Santarsiero, solo un Oltre il percorso formale di mese fa, è stato modificato. redazione del provvedimenLe direzioni scolastiche che to, Liccione contesta in parte nella prima delibera erano anche la “sostanza”. Perchè passate da 12 a 9, ora sono «l’offerta formativa scolastiaumentate di una unità. «Si è ca del comune capoluogo trattato di una integrazione - suggerisce - va in qualche aveva spiegato l’ammini- modo differenziata nella sua strazione in una nota - su specificità da quella del resto proposta dell’assessore Mes- del territorio provinciale». sina, accogliendo così le ri- Non è una questione di camchieste delle organizzazioni panilismo - assicura - quanto sindacali che, in un incontro l’idea che la presenza di nudel 2 dicembre scorso, aveva- merosi servizi destinati anno chiesto di portare a 10 le che al resto della Regione istituzioni scolastiche pre- faccia il paio con un’offerta senti nel comune di Poten- formativa che «solo una za». Resta la scelta «obbliga- strutturazione prevalenteta” di procedere con il riordi- mente orizzontale degli istituti scolastici no per risponavrebbe potudere, evitanto garantire». do tagli, alla La prospettiva norma che del consiglieimpone a 500 re è diversa bambini il midalla corsia nimo di popoprivilegiata lazione scolache l’amministica in ogni strazione ha direzione. A individuato Potenza, non negli istituti tutti gli istitucomprensivi. ti raggiungeHa il dubbio vano la soglia che «gli istiturichiesta. ti comprensivi Quanto alla non rispondamodifica che no alle esigenaumenta a 10 ze di specificile direzioni, tà e continuità pure nella didattica che concertazione ampia, le Messina e (in basso) Liccione la crescita dei minori oradivergenze mai richierestano: il sinde». Forse - è dacato prefel’analisi di risce una orLiccione - «nei ganizzazione piccolissimi scolastica centri la vertiorizzontale, calizzazione l’amministraha un senso», zione prosemagari per gue nella scelgarantire un ta di una vertibacino di calizzazione utenza ed evidegli istituti, tare lo spopocon uno stesso lamento. Ma direttore dalle «nella città camaterne alle poluogo, una medie, che absimile scelta bia la responconclude - posabilità trebbe non dell’intero equivalere alpercorso dila migliore dattico. Nel delle ipotesi». caso della diMa le motivazioni dell’amrezione aggiunta, si tratta dell’accorpamento - ovvia- ministrazione sono dettamente solo amministrativo e gliatamente spiegate nella non fisico - delle scuole di rio- delibera corretta. Dopo le ne Cocuzzo, delle materne co- «nuove proposte e forti sollemunali e delle scuole prima- citazioni delle organizzaziorie di Rossellino e Giuliano, ni sindacali - si legge nel tedella materna comunale di sto - tese a verificare la possiTrinità Sicilia, della scuola bilità di portare a dieci le istiprimaria e materna di Mal- tuzioni scolastiche» e visto vaccaro, dell’infanzia comu- che quella proposta è stata rinale di contrada Giarrossa. conosciuta «concretamente Questi plessi, nella prima praticabile e compatibile con versione della delibera, era- il modello complessivo di no state accorpate a una di- riordino scolastico scelto dall’amministrazione» si versa direzione. Se l’amministrazione tor- procede. Il comune, però, na a ribadire che «per i bam- punta comunque sugli istibini non cambia nulla, senza tuti comprensivi «così come alcun taglio di classi o traslo- raccomanda lo “schema di chi in sedi diverse da quelle piano programmatico del abituali», c’è chi a questa mo- ministero dell’Istruzione, di difica non guarda con gran- concerto con il ministro de favore. Non solo nel meri- dell’Economia (legge 133 del to. Non lascia passare il caso 6 agosto 2008)» che invita a sotto silenzio, Rocco Liccio- «incentivare questo modelne, consigliere comunale del lo». Pd e dunque di maggioransa.lo. za: va bene, il nuovo provves.lorusso@luedi.it
E’ attesa per lunedì la manifestazione di protesta dei residenti di Piancardillo
In strada contro l’antenna Tetra QUELLA nuova antenna «l’ennesima» - a Piancardillo proprio non la vogliono. E i residenti protestano. Lunedì prossimo, dopo la messa, a metà mattinata, gli abitanti della contrada e di Poggio Cavallo scenderanno in strada per chiarire che «qui, un’altra antenna, proprio non può stare». Sono contrari, anzi «preoccupati», per il ripetitore militare che sorgerà a Piancardillo. Si tratta di un progetto militare - protocollo Tetra - per la sicurezza, la comunicazione veloce e il blocco alle intromissioni sulle reti protette delle Forze di Polizia e per le emergenze. Solo che in quella zona di antenne ce ne sono già diverse. «Dodici - hanno spiegato alcuni residenti - solo a vista d’occhio». Nel corso degli anni alcuni rilevamenti dell’Arpab hanno registrato nella zona livelli di campo elettrico (il decreto interministeriale del 1998 impone un limite di 6 volt per metro) con picchi decisamente superiori alla norma in periodi più o meno lunghi di monitoraggio. Nè per la tranquillità dei dipendenti sono bastate le rassicurazioni dell’Arpab. I cittadini della zona hanno paura: «per la nostra salute e per quella delle nostre famiglie». Anche perchè c’è chi invita a controllare quegli strani casi che si verificano in alcune case dell’area: citofoni con le interferenze, la radio che si sente anche nel telefono. Ecco il timore che «le onde elettromagnetiche siano davvero troppe». Scenderanno in strada, davanti alla chiesa di quel borgo che di famiglie ne conta parecchie. Hanno inviato un esposto in Procura e hanno
Il basamento del ripetitore militare previsto a Piacardillo (foto Mattiacci)
costituito un comitato che conta più di cinquanta iscritti. Si aspettano risposte concrete. L’amministrazione, nel frattempo, fa i conti con un piano per le antenne che “latita” da tempo. «E’ pronto, ma manca un passaggio che spetta al Ministero» era
stata la risposta dell’assessore comunale all’Ambiente, Massimo Molinari, all’ultima interrogazione in materia giunta in consiglio comunale sul caso. Fino a pochi giorni fa. Sul banco della Presidenza del consiglio di Palazzo di città, venerdì scorso ne è arri-
vata un’altra. Sempre sul piano antenne sollecitato questa volta da Giulio Spadafora (Federazione di centro). Il testo dovrebbe essere discusso nella prossima seduta di consiglio comunale prevista per il 12 novembre. s.l.
LA PRECISAZIONE DEI COMMERCIANTI DEL BORGO
«La legge regionale vieta le promozioni pre-natalizie» LA nota che arriva dall’associazione via “Centro Storico Potenza” (che aderisce alla Confesercenti) racconta ai cittadini del capoluogo un “se, ma”. I commercianti che aderiscono all’associazione «avrebbero voluto promuovere tra gli esercenti di abbigliamento e calzature le vendite promozionali pre-natalizie». Peccato che la legge regionale che regola il settore «non lo consenta». I negozianti del borgo spiegano che avrebbero in quel modo voluto «offrire un ulteriore segnale nei confronti dei potentini». Senza contare che l’operazione si sarebbe trasformata in uno strumento «per ridare uno slancio ai consumi specie nelle più sentite e tradizionali festività dell’anno». Così Salvatore Groia, presidente dell’associazione di via, sottolinea «che una simile iniziativa è da giorni diffusa in città campane e pugliesi,
ma da noi si rischia di pagare salate sanzioni amministrative contravvenendo alla legge». Di più, «la stessa normativa regionale fissa dal 7 gennaio 2009 l’avvio dei saldi a Potenza mentre sappiamo aggiunge Groia - che a Salerno e Napoli partiranno dal 2 gennaio 2009» con al conseguenza che «saremo costretti anche quest’anno a “regalare” clienti all’economia commerciale campana». Da tempo l’appello è identico: se durante le festività, con più tempo a disposizione e i regali da fare, i saldi sono oltre confine e a pochi chilometri dal capoluogo, il cittadini non ci pensa su due volte a raggiungere il centro commerciale campano o pugliese. «E’ la riprova - dice Groia - che la politica è troppo distante dai fatti economici e ancora di più dalla piccola e media impresa che invece è l’ossatura dell’economia locale. Comunque l’as-
sociazione sta facendo di tutto per rilanciare la fiducia tra i consumatori potentini soprattutto attraverso il tradizionale e consolidato servizio basato sul corretto e trasparente equilibrio qualità-prezzo e con le aperture straordinarie nelle giornate di domani domenica 7 e lunedì 8 dicembre». Con il riconoscimento «dell’impegno dell’amministrazione comunale del capoluogo che ha allestito le luminarie e l’albero di Natale nel centro storico dando prova di sensibilità specie per la difficile fase che vivono le famiglie potentine. E’ un modo anche questo per rasserenare il clima di preoccupazioni, sia pure legittime, che fanno prevedere un Natale sotto tono o, secondo indagini di mercato, al risparmio». I commercianti vogliono dimostrare che «anche risparmiando è possibile non rinunciare agli acquisti e ai regali di Natale».
Potenza 21 Piantati nuovi filari di alberi lungo la strada che costeggia la zona di piazza Zara Domenica 7 dicembre 2008
Via Roma si colora di verde L’intervento è servito per sostituire piante tagliate SONO stati piantati dei nuovi alberi lungo via Roma. Gli arbusti sono destinati a riqualificare il tratto di strada di via Roma che costeggia i piazzali di parcheggio e di scambio intermodale di piazzale Zara. Nel darne notizia il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e l’assessore all’Ambiente, Massimo Maria Molinari, sottolineano «come nella città di Potenza, da alcuni anni, non sia più possibile abbattere alberi senza la preventiva autorizzazione comunale ove viene prescritta una adeguata e commisurata compensazione botanica e ambientale». Gli interventi di sostituzione compensativa «delle alberature da abbattere sono possibili infatti grazie al regolamento del verde urbano pubblico e privato». Il nuovo filare di via Roma è formato da 14 alberi a pronto effetto, del tipo “Tilia cordata” con dimensioni del tronco di 18-20 centimetri. Il filare è stato realizzato come misura compensativa e di reintegro per l’abbattimento di due pioppi molto vecchi e ormai in precario stato di stabilità. L’onere dell’intervento è ricaduto in massima parte sul proprietario degli alberi tagliati, mentre il Comune si è fatto carico di completare il filare provvedendo alle ultime sei piante. Santarsiero e Molinari hanno ancora evidenziato che «anche in questo caso, ha
Gli studenti del “Fortunato” cureranno i giardini pubblici La sottoscrizione del protocollo
Un albero appena piantato (foto Andrea Mattiacci)
trovato puntuale applicazione una delle norme più innovative del citato regolamento, che fa obbligo di evitare interventi “fai da te” imponendo che la progettazione di ogni intervento sul verde sia a cura di professionisti abilitati, e specialmente dei dottori agronomi e forestali». Qualora l’area privata in-
teressata ad abbattimento di alberi inadatti o pericolosi risultasse inidonea alla piantumazione di nuove essenze, il Comune indica «la messa a dimora delle nuove alberature in aree pubbliche limitrofe da riqualificare, come appunto è avvenuto per l’intervento di via Roma appena realizzato».
IL Comune ha firmato un protocollo d’intesa, per la cura del verde pubblico, con l’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Giustino Fortunato”. Con il protocollo, in pratica, sono state avviate delle forme di collaborazione attraverso periodiche consultazioni, al fine di conseguire la valorizzazione, il rispetto, la cura e il miglioramento della qualità del verde pubblico urbano. In particolare l’Istituto professionale curerà, a titolo gratuito e senza alcun onere per l’amministrazione comunale, la gestione e la manutenzione delle aree a verde della piazza di rione Malvaccaro, l’utilizzazione del nuovo parco urbano dell’Europa unita a Poggio Tre Galli, come laboratorio didattico per i propri allievi e lo studio, valorizzazione e tutela dei viali storici alberati cittadini. «L’iniziativa - ha fatto sapere l’assessore all’Ambiente Molinari - rispecchia gli obiettivi dell’amministrazione in quanto
rientra nel quadro del progetto di sviluppo dell’educazione ambientale, per il rafforzamento del senso di rispetto dell’ambiente e per l’affiancamento sul campo per il monitoraggio di situazioni di sofferenza delle alberature in ambito cittadino». Con questo protocollo «si consolida - ha detto il sindaco Vito Santarsiero - il rapporto tra amministrazione comunale e scuole cittadine». L’istituto “Giustino Fortunato” «rappresenta un punto di eccellenza nella didattica del nostro del nostro territorio e opera in un settore di grande rilevanza per la tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio naturale». «Avremo così - ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo - la possibilità di creare positive sinergie che consentiranno di alzare la qualità dei nostri spazi verdi e nel contempo offrire opportunità alla scuola per approfondimenti e studi sul campo».
L’INTERVENTO Qualche giorno fa, la città di Potenza si è ritrovata con i bidoni della spazzatura straripanti e rifiuti sparsi un po’ ovunque per strada: l’emergenza ha così riacceso il dibattito sulla questione. Ma possiamo davvero occuparci del problema solo quando i sacchetti di spazzatura si accumulano per strada? O piuttosto non dovremmo domandarci qual è la causa delle emergenze che di tanto in tanto ci fanno risvegliare dal torpore, per farci accorgere che il problema rifiuti esiste anche quando non si vede? Il problema vero non è forse quello di una programmazione che nel tempo si è rivelata inadeguata ed inefficace, ma che malgrado ciò continua ad andare sempre nella stessa direzione? Mi sento di sottoscrivere completamente quanto ribadito, in un articolo apparso su “Il Quotidiano della Basilicata” dal responsabile “Energia e rifiuti del Wwf Basilicata, Gianfranco Botte, il quale rilancia l’allarme sulla gestione dei rifiuti nella nostra regione, definendola «un suicidio ambientale». Come già ribadito in altre occasioni, le amministrazioni non possono non avere come piattaforma programmatica irrinunciabile, quella delle 4R: 1. La Riduzione, cioè Produrre meno rifiuti. A questo proposito, il piano industriale proposto dall’ACTA prevede un sensibile aumento, negli anni, della produzione di rifiuti. Nella nostra città, invece, nulla si è fatto (e nulla evidentemente si farà) per mettere in campo misure atte a ridurre la quantità di rifiuti da smaltire. E’ bene
Il consigliere comunale, Marcello Travaglini, riflette su quanto avvenuto nei giorni scorsi in città
Emergenza rifiuti e la regola della 4 R ricordare che Riduzione è l’atto prioritario da compiere per una corretta gestione dei materiali postconsumo (come più correttamente dovremmo chiamare i rifiuti). Dunque, primo obiettivo di ogni amministrazione dovrebbe essere: produrre meno rifiuti per avere meno spese e meno inquinamento, ma da noi, di una politica di Riduzione neanche l’ombra. 2. Il riuso dei prodotti post consumo. E’ forse questo l’aspetto più trascurato nella gestione del ciclo dei rifiuti e invece potrebbe essere il volano di un nuovo modo di produrre e consumare, mettendo insieme i consumatori e l’industria di trasformazione. Se riuscissimo, a esempio, a sviluppare l’abitudine a usare lo stesso recipiente per acquistare il latte, il vino, l’olio, i detersivi e soprattutto a non usare per la spesa quotidiana gli “odiosi” sacchetti di plastica otterremmo due risultati in un colpo solo: produrre meno rifiuti da imballaggio e creare un circuito commerciale, principalmente locale. Ma da noi di una politica del Riuso neanche l'ombra. Forse perché ad essa non si addice una grande impiantistica appetibile al facile business? 3. Il riciclaggio dei prodotti post consumo. Non è assolutamente accettabile che un Comune si ponga come obiettivo a bre-
Spazzatura a rione Serpentone (foto Andrea Mattiacci)
ve termine il 35 per cento di raccolta differenziata, quando la legge ormai ci impone un minimo del 40. E’ grave che in 10 anni non si è superata la soglia del 20 per cento. A Potenza, tanto l’Acta che il dipartimento Ambiente sanno benissimo che senza la raccolta dell’umido la differenziata resta al palo ma, pur sapendo, nulla si è fatto per spostare risorse verso piccoli impianti di compostaggio, mentre si è privilegiata la messa a regime del nostro vecchio macinino (l’inceneritore) che tanto è costato e costerà alla comunità potentina. La vogliamo chiamare miopia oppure è semplicemente un atto di fedeltà alla solita ricetta: nuove discariche e inceneritori? Una riflessione a parte merita la tanto vantata raccolta multimateriale. Nelle realtà più avanzate, la separazione dei materiali da mandare al riciclo
comincia nelle case dei cittadini (che per quanto se ne voglia dire sono più che ben disposti a collaborare) e, per quanto mi è dato sapere, sono rarissimi i casi in cui si effettua una raccolta differenziata che mette insieme carta, metalli, plastiche e altro. Troppo spesso si trascura il valore della qualità della materia da riciclare, cosicché può capitare che quantità significative di materia riciclata venga riportata agli inceneritori perché non trasformabile in materia riutilizzabile. A Potenza, città terziaria, non si potrebbe separare, oltre al vetro, almeno la carta, piuttosto che “sporcarla” con le plastiche e gli altri scarti non sempre puliti, nel contenitore multi materiale? Sull’annunciata sperimentazione della “raccolta porta a porta”, in alcuni quartieri di Potenza, avevo ingenuamente creduto che
si cominciasse a raccoglie l’umido: mi hanno detto di no; ho pensato allora che si raccogliessero i materiali omogenei (il sacchetto della carta, il sacchetto della plastica): mi hanno detto di no; ma allora, cosa si raccoglierà porta a porta? Mi hanno detto che si raccoglierà il sacchetto del multimateriale! Impossibile ma vero: faremo fermare un omino, condominio per condominio, per raccogliere quel sacchettino che qualcuno già deponeva nell’azzurro cassonetto 4. Il recupero di energia. Su come utilizzare ciò che è impossibile riciclare si può discutere e lo si è già fatto in vari convegni organizzati sul tema. Ma il problema è un altro: solerti amministratori invertono la scala gerarchica delle 4 R mettendo al primo posto l’incenerimento, usando come esca la produzione di energia. Bisogna però sapere che quando si incenerisce materiale che potrebbe essere riciclato l’energia ricavata è sempre minore di quella che si risparmierebbe per la produzione di nuovi materiali. In buona sostanza, rispetto al riciclaggio di qualità, con l’incenerimento e il contestuale recupero di energia, il bilancio energetico è comunque in passivo. Per questa ragione la normativa europea parla di recupero di energia e non di produzione. Unico Stato in Europa, l'Italia è riuscita ad inventarsi il finanziamento alla produzione di energia da rifiuti (termovalorizzazio-
ne: termine non presente in altre nazioni), equiparandolo alle fonti rinnovabili. Altra questione di fondamentale importanza è la scelta del modello che meglio si addice alla gestione dei rifiuti. E’ meglio pubblico o privato? Spa o municipalizzata? Il Comune di Potenza, da anni, sta faticosamente dibattendo se passare da municipalizzata a Spa: molti credono che questo possa portare grandi benefici. Io non sono d’accordo sulla gestione privata e non ho ben capito a cosa serve una Spa pubblica che ha tutti i cittadini come azionisti. In una vera Spa, gli azionisti sono un certo numero di persone e la società, per statuto, deve tutelarne gli interessi e fare in modo che essi ne traggano possibilmente vantaggio economico. Quale vantaggio economico dovrebbero trarre i cittadini di Potenza nella gestione dei rifiuti? E perché? A difesa della mia posizione riporto la risposta data dall’assessore all’Ambiente del Comune di Berlino Katrin Lompscher alla domanda di Paolo Mandari che chiede: “A Roma sia il gassificatore che la discarica (a Potenza potremmo parlare dell’inceneritore) vengono gestiti da un unico imprenditore privato, sarebbe possibile a Berlino una cosa simile?” L’assessore risponde: “Non credo, ma se per un caso strano tutto passasse in mano privata, il controllo da parte nostra dovrebbe essere doppio” Lasciamo al pubblico ciò che è pubblico evitando, però, la mala amministrazione. Marcello Travaglini Consigliere comunale del Prc
Domenica 7 dicembre 2008
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Presentato il progetto di promozione del patrimonio culturale “Ospitalità nei borghi”
Le luci di S. Chirico Nuovo Illuminazione di diverso colore nella villa comunale SAN CHIRICO NUOVO Sorprendenti giochi di luci in una cornice particolare qual è il comune di San Chirico nuovo. Si chiama “Ospitalità nei borghi” il progetto regionale di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, che ha accostato la tradizione all’innovazione, attraverso l’applicazione di tecnologie innovative. Il progetto è stato ufficialmente presentato venerdì scorso proprio a San Chirico. Giochi di luci e impianti scenografici hanno ridonato un’aura di monumentalità alle opere. In particolare è stata recuperata la Villa comunale del centro frontaliero con l’impianto di luci (a risparmio) che cambiano colore lentamente, lasciando cogliere allo spettatore momenti diversi della bellezza della natura. Si tratta - come ha spiegato il coordinatore del progetto Tomangelo Cappelli - di strumenti di amplificazione della percezione, capaci di creare empatia tra l’uomo e la natura e di esprimere il flusso vitale. La filosofia di “Ospitalità nei borghi” è stata poi presentata all’interno della Chiesa matrice di San Nicola di Bari dove vi sono opere d’arte di notevole interesse storico-artistico tra dipinti, crocifissi e statue. Alla degustazione del profiterol è seguita la consegna del Codice d’estetica, il talismano della felicità che reca sulla copertina l’effige del leggendario re Italo, re dell’Enotria, comprendente l’antica Lucania, cui l’Italia e gli italiani devono il proprio nome. Buona è stata la partecipazione del mondo scolastico che hanno avviato, in via sperimentale, una prima ricognizione sul campo delle opere d’arte e di artigianato locale, in particolare sculture lignee. Vi è stata poi l’illustrazione della video art e Cappelli si
Una veduta aerea del paese (foto tratte dal sito dell’Apt)
La chiesa Matrice di San Nicola di Bari
Oppido Lucano: l’inaugurazione oggi pomeriggio
In piazza Guglielmo Marconi arriva il Mercatino di Natale OPPIDO LUCANO – Natale è ormai alle porte e a Oppido Lucano molte Associazioni si impegnano nell'organizzare iniziative significative per onorare al meglio il periodo natalizio. Oggi pomeriggio l'Associazione culturale Musicfaschion, l'Associazione Primavera e il Comune di Oppido Lucano, in collaborazione con l'Associazione Santeramo Antica daranno vita al primo evento natalizio 2008 a Oppido. Dalle ore 15.00 in Piazza Guglielmo Marconi, sarà allestito un mercatino di Natale che si concluderà
intorno alle 23.00. Le associazioni hanno chiamato questo evento “La Magia del Mercatino di Natale”. L'evento è stato organizzato grazie alla partecipazione di alcune attività commerciali di Oppido che hanno aderito all'iniziativa e saranno presenti con i loro prodotti. Tra dolci tipici oppidesi e prodotti natalizi, non mancheranno momenti di divertimento anche per i più piccoli, grazie all'allestimento di giostre e piccole casette di Babbo Natale. Da sottolineare che parte del ricavato sarà devoluto in bene-
ficenza per aiutare tutte quelle persone che vivono in uno stato di disagio, reso ancora più pesante dalla difficile crisi che colpisce anche i piccoli centri come Oppido. L'evento, nasce per cercare di organizzare qualcosa che serva per unire davvero tutti e per entrare, insieme, in quella magica atmosfera natalizia che ancora non è avvertita a Oppido. L'ingresso, naturalmente, è gratuito sia per i grandi che per i piccoli, sperando in un tempo clemente che non faccia slittare tutto. Rocco De Rosa
Per gli agriturismi si annuncia un “ponte” in positivo. Molte le prenotazioni
Giorni di festa da passare in campagna POTENZA - L’agriturismo non sembra risentire della crisi economica. Nonostante le difficoltà, infatti, le previsioni sembrano positive per questi giorni di vacanza. Si annuncia, infatti, un “ponte”, quello dell’Immacolata, con il “pieno” grazie a due fattori fondamentali di questi tempi: i prezzi “inchiodati” e la genuinità dei prodotti. C’è poi un’altra opportunità per gli appassionati del turismo verde che è rappresentata dalla possibilità, alla vigilia delle festività natalizie, di acquistare direttamente in azienda la scorta necessaria per i pranzi delle festività, anche in questo caso a prezzi scontati. In molte aziende, inoltre, sarà possibile non soltanto gustare in anticipo i dolci tipici della tradizione natalizia delle varie Regioni, ma imparare a prepararli. Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, in un sondaggio, prevede per questo
è soffermato sull’importanza del patrimonio culturale locale e sulla necessaria opera di approfondimento per una migliore conoscenza e capacità di guardarlo con occhi diversi per coglierne gli aspetti peculiari. Entusiasmo da parte degli studenti e della loro dirigente, Carolina Bruscella, che hanno aderito con gioia al progetto puntando sulla scelta di rappresentare le opere d’arte che meglio raccontano le loro collettività. San Chirico Nuovo è il primo comune che grazie all’entusiastica partecipazione anche dell’amministrazione municipale, è passata alla seconda fase del progetto. Sono poi stati sonorizzati anche gli spazi esterni con grandi pannelli acustici raffiguranti immagini, a rappresentare grandi tele che propongono elementi significativi. Martedì prossimo “Ospitalità nei borghi” farà tappa a Tricarico.
Un agriturismo
lungo week-end un aumento del 5 per cento, rispetto allo scorso anno, delle prenotazioni da parte degli amanti delle vacanze in campagna. Il freddo e il maltempo di questi ultimi giorni, infatti,
non hanno scoraggiato i vacanzieri. Sono tantissimi, che hanno deciso di dedicare -afferma Paolo Carbone, presidente di Turismo VerdeCia- il “ponte” di tre giorni al relax, al buon cibo e non
solo. Le previsioni annunciano freddo e pioggia e, in questo fine settimana, saranno l’accoglienza, i ristori ed i prodotti a “riscaldare” e allietare gli ospiti. Una vacanza vissuta all’interno dell’azienda lasciandosi coccolare dal clima conviviale, dalle “escursioni” enogastronomiche intorno alle ricche tavole, dai servizi sempre più allettanti. «Molti agriturismi - rileva Turismo Verde - hanno organizzato, per i prossimi giorni, attività specifiche per attrarre gli appassionati della buona tavola. Per noi - sottolinea Carbone - il fine settimana è una vera e propria prova generale delle prossime vacanze di Natale, nelle aziende agrituristiche che Turismo VerdeCia ha ribattezzato “La tua casa in campagna”, grazie anche allo spirito che, in effetti, anima gli operatori agrituristici e la loro ospitalità. E forse è anche grazie a questo spirito che il settore continua a crescere».
La locandina della manifestazione
Bella, un comune che sa differenziare BELLA - Attestato di merito per il comune di Bella che, in quanto a raccolta differenziata, è assai più avanti anche rispetto ai due capoluoghi di regione. Il quarto rapporto regionale “Comuni Ricicloni 2008” - realizzato da Legambiente grazie alla collaborazione delle Province di Potenza e Matera e del Conai - mette in evidenza come proprio un comune come Bella risulti essere secondo assoluto (dopo Filiano) con una percentuale del 21,5 % e primo della classifica dei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti. Una menzione speciale, poi è andata anche al comune di Satriano di Lucania «per aver incrementato la percentuale di raccolta differenziata mediante il sistema “porta a porta”». La campagna di Legambiente, giunta alla sua quindicesima edizione nazionale, è un importante momento di verifica e di comunicazione degli sforzi compiuti per avviare e consolidare la raccolta differenziata, e più in generale un sistema inte-
grato di gestione dei propri rifiuti. E ogni anno Bella rappresenta davvero uno dei pochi fiori all’occhiello della Basilicata. Nel comune, già da qualche anno, è stata attivata la raccolta porta a porta. Due volte alla settimana, infatti, gli addetti incaricati dal comune si occupano di raccogliere i rifiuti direttamente presso le case dei cittadini. Ci sono giorni e orari prestabiliti da rispettare - come indicato nei calendari consegnati insieme alle buste per la raccolta ma le cose non sono poi così difficili, vista l’adesione. Ma a Bella si è fatto anche di più, puntando sui più giovani. L’attivissimo Istituto comprensivo, infatti, ha lavorato negli anni scorsi al progetto “Alla scoperta dell’oro sporco”, iniziativa che ha coinvolto più di 500 alunni tra scuola elementare e media. Obiettivo era quello di sviluppare i temi del riciclo, dell’autocompostaggio domestico e più in generale delle tematiche relative al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo ecosostenibile.
Domenica 7 dicembre 2008
24 Avigliano Fino al prossimo 15 dicembre problemi per tutti i clienti della Wind
Cellulari ko nella città di Gianturco Il Codacons invita ad agire contro la compagnia telefonica AVIGLIANO – Ormai è blackout telefonico. Sembrava dovesse durare qualche ora, invece Wind ha ammutolito senza preavviso i suoi prefissi fino al 15 dicembre. E così il colosso telefonico sponsorizzato da Vanessa Incontrada e Giorgio Panariello, ripresi a dilettarsi su un panfilo che “fa ombra all’isola d’Erba”, si è scordato di Avigliano. Le utenze di telefonia mobile Wind sono mute dallo scorso martedì. Centinaia di prefissi wind non possono chiamare e non possono ricevere telefonate, né inviare messaggi, né connettersi a internet per la trasmissione dei dati. Insomma, è blackout ai piedi di Gianturco, per un’area circoscritta all’intero centro urbano. Non è così per il territorio rurale, dove i telefoni squillano senza problemi. Fanno sapere dal servizio clienti dell’azienda che le comunicazioni non saranno ripristinate prima del 15 dicembre. Una informazione, questa, che contraddice una precedente fornita dal callcenter che stabiliva a giovedì 4 dicembre la soluzione: un ping-pong particolar-
Il sindaco di Avigliano Tripaldi
mente sgradevole messo in atto dagli sportelli virtuali del colosso telefonico. Prima di martedì, problemi di collegamento erano già emersi nella settimana tra il 24 e il 30 novembre: frequenti interruzioni della linea non permettevano di sostenere conversazioni telefoniche medio-lunghe. Se dovessero essere confermati i tempi lunghi del disservizio, non sono escluse azioni da parte dei consumatori e delle istituzioni. Il Codacons della Basilicata reagisce senza tentenna-
menti al disagio che stanno registrando centinaia di utenti. «E’ l’ennesima prevaricazione nei confronti degli ignari cittadini, le cui esigenze vengono messe sempre in secondo piano, nei confronti di una gestione a dir poco selvaggia dei servizi di telecomunicazioni». A parlare è Giuseppe Pugliese, avvocato e commissario straordinario del Codacons Basilicata. «Come associazione dei consumatori – dice - chiediamo un intervento immedia-
to del Garante delle telecomunicazioni, invitando i cittadini ad un’azione collettiva nei confronti di Wind, finalizzata anche ad ottenere un giusto risarcimento dei danni. Per questo possono avvalersi dell’appoggio del Codacons». A parere dell’associazione dei consumatori, non c’è dubbio che gli utenti stiano subendo un danno per una interruzione così lunga. Disagi si registrano a tutti i livelli. C’è chi, il consigliere provinciale Gianni Rosa (Pdl), è costretto al telefono fisso o linee alternative, come lo stesso sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi (Pd), e parte dei componenti della giunta che utilizzano il telefono di servizio della Wind perché concessionaria di Consip per i servizi della Pubblica amministrazione. Tripaldi, che prova a spiegare questo stato di cose con la perdita dell’appalto da parte della compagnia telefonica per le utenze della Pa, si riserva di segnalare l’accaduto agli organi competenti, ravvisando l’interruzione di pubblico servizio. Gianni Sileo potenza@luedi.it
Premio “Petrone” Stasera la premiazione
Pietragalla E’ partita la raccolta differenziata Una parte del pubblico presente alla scorsa edizione
I cassonetti colorano le strade del paese PIETRAGALLA - Stanno cambiando decisamente colore le strade e i vicoli di Pietragalla per effetto dell’inizio del nuovo sistema di raccolta differenziata sviluppatosi attraverso la collaborazione tra amministrazione comunale di Pietragalla e la ditta Econet spa con sede pure a Pietragalla. In gran parte dell’intero territorio comunale che consta oltre chè di Pietragalla delle frazioni San Giorgio, Lolla e Cappelluccia e di tutta una serie altri piccoli agglomerati urbani, i vecchi cassonetti sono stati già sostituiti con quelli nuovi, che presentano colori e conseguentemente una utilizzazione diversificata. Quelli bianchi per la raccolta della carta e del cartoncino, quelli blu per alluminio e metalli, quello giallo per la plastica, quello verde (a forma di campana) per il vetro oltre al tradizionale cassonetto grigio per i rifiuti organici e i rifiuti secchi non riciclabili. Chi invece è in possesso di imballaggi in cartone deve lasciare il materiale in prossimità dei contenitori di PIETRAGALLA - Dopo l’inaugurazione dell’anno scolastico 2008/2009 avvenuto in maniera itinerante con il coinvolgimento delle scuole presenti sul territorio comunale e dislocate a Pietragalla e nelle frazioni San Giorgio, Lolla e Cappelluccia svoltasi nel corso di quattro giornate, l’istituto comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Pietragalla, del quale è dirigente scolastico la professoressa Rosaria Anna Stellato, con il patrocinio della locale amministrazione comunale, darà vita nei prossimi giorni ad una nuova iniziativa in questo caso di carattere storico.
rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 12.30. Per quanto concerne i rifiuti ingombranti e materiali vari (sedie, mobili, materassi, divani, motori, interruttori, telefoni, radio, computer, tubi al neon, televisori, frigoriferi e lavatrici) la raccolta sarà effettuata dagli operatori ecologici due volte al mese secondo un calendario prestabilito e pubblicato dal Comune di Pietragalla già in vigore da circa due anni. Si tratta quindi nel complesso di una operazione importante che come si sottolinea in una pubblicazione creata dai due soggetti attuatori dell’iniziativa pietragallese «serve a proteggere il nostro territorio differenziando. Il riciclaggio dei rifiuti dal punto di vista ecologico è l’alternativa più vantaggiosa ai sistemi convenzionali di smaltimento dei rifiuti consistenti nell’accumulo nelle discariche e l’incenerimento in appositi impianti. Evitando di gettare alla rinfusa il
vetro, il metallo, il legno, le materie plastiche e la carta che si usano ogni giorno e conferendoli negli appositi contenitori, si possono riclicare ed utilizzare nuovamente». Il progetto quindi per poter raggiungere i risultati sperati necessita della fattiva e concreta collaborazione della cittadinanza, evitando come è successo nel passato di abbandonare di tutto nei luoghi più svariati del paese, che davano una immagine di sporcizia e scarso rispetto dell’ambiente in cui si vive. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Gli studenti ricordano 2 giornate storiche Ieri, intanto, si è tenuta una manifestazione pubblica, nell’ambito del progetto scuola-territori, intitolata “Due giornate storiche 16 e 17 novembre 1861”. Si tratta di due date importanti per la città di Pietragalla che fanno riferimento alla resistenza vittoriosa offerta della popolazione locale che si è era rifugiata nel palazzo ducale all'attacco dei briganti che volevano conquistare la città e che furono sconfitti dopo
due giorni di intensa battaglia, al punto che i briganti abbandonarono Pietragalla per non farvi più ritorno desistendo così dal loro intento. Questo avvenimento di genere storico avrà il suo sviluppo in piazza Principe Umberto, in via XVI Novembre mentre della scenografia farà parte integrante ovviamente il palazzo ducale adiacente alla piazza e a questa arteria nel pomeriggio del 13 dicembre dalle 16 alle 19.
E’ un lavoro a più mani realizzato tra la scuola e componenti esterne nell’interesse comune della formazione dei giovani. Difatti la manifestazione interesserà direttamente oltre duecento figuranti interpretati dagli alunni e dalle alunne dell’istituto comprensivo di Pietragalla, da numerosi genitori degli studenti, da volontari ed esponenti della sezione comunale dell’associazione volontari italiani del sangue e della Pro Loco cittadina. Dunque in questi giorni si stanno mettendo a punto gli ultimi preparativi per la realizzazione di questa manifestazione. an.be. potenza@luedi.it
PIGNOLA - Con la diciannovesima edizione del premio di medicina “Professore Potito Petrone”, la pro loco “Il Portale” di Pignola torna ad omaggiare la figura di un illustre compaesano. L’evento è riservato alle tesi dei giovani lucani laureati in medicina. Il premio è intitolato a Potito Petrone, nato a Pignola il 7 luglio 1910, dal 1976 primario emerito di Medicina generale presso l’ospedale San Carlo di Potenza. Il riconoscimento è riservato ai laureati in medicina nati o residenti in Basilicata. Le tesi vengono esaminate da una commissione di medici nominata ogni anno dalla pro loco. La migliore viene premiata con una targa ricordo predisposta dall’associazione, riceve poi una litografia o serigrafia offerta dalla famiglia Petrone, oltre ad un assegno corrisposto dalla pro loco. Targa e litografia anche per le tesi degne di menzione particolare. I premi saranno conferiti questa sera, a partire dalle 18.30 presso il “Giubileo Hotel” di Rifreddo, dalla commissione giudicatrice composta dal presidente dottor Marcantonio Paciello, direttore dell’unità operativa di Neurologia e del dipartimento Scienze neurologiche dell’ospedale San Carlo, dal dottor Sergio Caparrotti, prima-
rio di Cardiochirurgia, dottor Attilio Olivieri, direttore dell’unità operativa di Ematologia, dottor Paolo Severino, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia, dottoressa Serafina Berardi, dirigente medico unità operativa di Anestesia e rianimazione e dal dottor Nicola D’Alessandro, dirigente medico unità operativa di Prima chirurgia, tutti del nosocomio potentino. In programma anche il conferimento del premio speciale “Il Portale d’oro” al dottor Giovanni Zotta, vice capo di Gabinetto, vicario del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, direttore generale della ricerca scientifica e tecnologica. Interverranno alla serata, condotta e coordinata dal giornalista Rai Rocco Brancati, lo stesso Zotta, il quale affronterà il tema della ricerca biomedica nel servizio sanitario nazionale, Giovanni De Costanzo, direttore generale dell’azienda ospedaliera S. Carlo, il dottor Nicola D’Alessandro parlando di “La patologia tiroidea: è ancora un problema endemico”, il sindaco di Pignola Ignazio Petrone, Bruno Albano, presidente della pro loco pignolese e Antonio Potenza, assessore al Dipartimento Sicurezza Sociale della Regione Basilicata. Simona Brancati potenza@luedi.it
Al vincitore sarà data una targa e un assegno
Domenica 7 dicembre 2008
25 Rossella Masino di Marsico ha collaborato al premio per la Letteratura Val d’Agri L’iniziativa di solidarietà della latteria “Mila Farm”
Una lucana traduttrice del Nobel Latte crudo per Telethon MARSICOVETERE - E’ lucana una delle traduttrici del premio Nobel per la letteratura 2008. Si chiama Rossella Masino e abita a Marsicovetere. E’ stata chiamata direttamente ad una lavoro sapiente e intelligente di traduzione del “Continente Invisibile”. Si tratta dell’ultimo lavoro del più importante scrit-
tore francese contemporaneo. La Masino, laureata in lingue, ha frequentato per conto della Regione Basilicata il master in traduzione editoriale dell’agenzia formativa tutto Europa di Torino, risultando una delle migliori espressioni del corso. Jean-Marie Gustave Le Clézio è nato a Nizza nel
1940 ed ha un repertorio di oltre 30 pubblicazioni (libri, fiabe, saggi e novelle) che lo hanno reso un autore di successo in tutto il mondo. Il primo «Il Verbale» a 23 anni. Tra i suoi libri tradotti in italiano «Il continente invisibile», «Diego e Frida», «L’africano». provinciapz@luedi.it
VAL D’AGRI - L’acquisto di latte crudo dai distributori automatici per la raccolta fondi a sostegno della ricerca. Da oggi e fino a lunedì 8 dicembre, infatti, sarà possibile, donare un euro acquistando latte crudo. «Per ogni due litri di latte venduto – ha detto Rocco Lasco, proprietario del distributore “Latteria Mila Farm” di Villa D’Agri – il terzo sarà devoluto alla maratona di Telethon. La diretta televisiva sarà trasmessa il prossimo 14 dicembre, ma la raccolta fondi è in questi giorni. Tutti i distributori presenti sul territorio nazionale hanno aderito
a questa iniziativa, ma l’azione mediatica di questi giorni e l’allarmismo sugli effetti patogeni del latte crudo hanno fatto diminuire sensibilmente le vendite. Se il calo registrato negli ultimi due giorni persiste, non riusciremo a donare un contributo interessante». Dal 6 settembre, giorno di inaugurazione, la Latteria Mila Farm, ha avuto una vendita giornaliera media attestata sui 120 litri di latte di alta qualità con punte di 180 litri. L’allevamento ha circa ottanta bovini di razza frisona, allevati nei pascoli di Viggiano e della valle dell’Agri
Moliterno Quindici milioni di euro finanziati ma nessun passo avanti nel progetto che riguarda la strada
Pisani sollecita la Cogliandrino Il sindaco di Lauria scrive ad Altobello e Robortella MOLITERNO - Un appoggio incondizionato al sindaco La Torraca sulla questione Cogliandrino che potrebbe concretizzarsi, se necessario, anche con un’azione comune. Con una lettera, indirizzata, al presidente della Provincia, Sabino Altobello, all’assessore provinciale alla viabilità, Pasquale Robortella e ai consiglieri, Rosario Sarubbi, Vito Rossi, Nunzio Distefano, il sindaco di Lauria, Antonio Pisani, invoca un’azione sollecita affinché la situazione venga sbloccata. Come scrive il primo cittadino Pisani: «Nel condividere la presa di posizione del sindaco di Moliterno, Angela La Torraca, relativa alla mancata realizzazione, nei tempi previsti, del raccordo viario Val D’Agri - Lagonegrese, sollecitiamo gli enti preposti a porre in essere quanto necessario e propedeutico all’inizio dei lavori». Un collegamento che si rimarca «essere di grande importanza, sia sotto l’aspetto sociale che economico per una vasta area della Basilicata». Da qui la necessità che le autorità «diano priorità assoluta all’opera e se lo ritengono utile, convochino un incontro con gli amministratori dell’area per stabilire i tempi e le modalità per la realizzazione della strada». E se da una parte si suggerisce un momento di confronto ai piani più alti, non meno importante il suggerimento di muoversi congiuntamente sullo stesso fronte. Nel concludere, infatti, la propria lettera, Antonio Pisani sostiene: «Al sindaco Latorraca esprimiamo la disponibilità, qualora ve ne fosse bisogno, ad organizzare sull’argomento, anche con la partecipazione di altri comuni interessati, una seduta congiunta dei consigli comunali». Un modo per rendere partecipi dell’accaduto le cittadinanze e d’altra parte per concordare le modalità d’azione future, in maniera con-
A Lagonegro videoreplica degli avvocati sui temi urbanistica e territorio
Il sindaco di Lauria Antonio Pisani
giunta e partecipata con l’intero territorio su cui andrebbe ad influire positivamente la realizzazione della strada. Un progetto che sembra essersi arenato sul preliminare, la situazione dopo sette mesi da quel lontano marzo non è mutata. Nonostante un finanziamento derivante per 8.500.000 derivanti dal P.O Val D’Agri e 7.313.310 dal Piano regionale di viabilità, per un totale di quindici milioni di euro, e la promessa di procedere in tempi celeri alla messa in sicurezza dell’arteria che dovrebbe collegare la Val D’Agri al Lagonegrese, il meccanismo pare bloccato. Nessuno, infatti, ha ricevuto notizie in merito alla sorte della Cogliandrino e tanti ne aspettano per comprendere cosa ne sarà della strada. Francesca Gresia
LAGONEGRO - “Urbanistica e tutela del territorio”: è questo il tema della videoreplica che si terrà venerdì 12 dicembre alle ore 15 e 30 presso il cinema Iris di Lagonegro. A tutti coloro che seguiranno i lavori del convegno verrà rilasciato l’attestato di partecipazione con tre crediti, mentre per gli avvocati praticanti la partecipazione al convegno varrà come presenza all'udienza. Il convegno è organizzato dall’ordine degli avvocati del foro di Lagonegro e dopo i saluti del presidente del locale Tribunale, Antonio Cirillo e del presidente dell’ordine degli avvocati, Gennaro Lavitola, i lavori inizieranno con le relazioni “I reati urbanistici nella giurisprudenza della corte di cassazione” a cura del presidente del collegio penale di Lagonegro, Claudio Scorza; “Abusivismo edilizio e tutela del paesaggio” a cura del dirigente dell'ufficio urbanistica e tutela del paesaggio del dipartimento e ambiente e territorio della regione Basilicata, Viviana Cappiello; “Ambiente e paesaggio nella gestione dei sistemi territoriali, tra legislazione concorrente e sovrapposizione di ambiti spaziali diversi. Il caso Basilicata”, a cura del membro effettivo dell'Istituto
Il Tribunale di Lagonegro
nazionale di urbanistica, Mario Trifone. Coordinerà i lavori Mariangela Nocera. L’urbanistica consiste nell’insieme delle attività conoscitive, valutative, di programmazione, di localizzazione e di attuazione degli interventi, nonché di vigilanza e di controllo, volte a perseguire la tutela e la valorizzazione del territorio, la disciplina degli usi e delle trasformazioni dello stesso e la mobilità in relazione a obiettivi di sviluppo del territorio. L’urbanistica comprende quindi tutto ciò che attiene al-
la regolazione dell'uso del suolo e alla localizzazione di opere, interventi o attività e rientrano nella materia le discipline come l'urbanistica e la pianificazione d'area vasta; l'edilizia privata; l'edilizia residenziale pubblica; la programmazione, localizzazione e realizzazione delle opere e lavori pubblici; le espropriazioni per pubblica utilità; gli interventi di riqualificazione e la disciplina dei centri storici e la pianificazione paesaggistica. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Grumento Nella giornata mondiale delle disabilità l’esperimento nel Museo archeologico
L’archeologia si “svela” ai diversamente abili
Un momento della giornata
GRUMENTO NOVA Un’esperienza diretta, tattile e visiva di campo archeologico. E’ ciò che hanno vis-
suto i ragazzi disabili dell’associazione grumentina “Verso La Luce” nella giornata internazionale dei
Diritti delle persone con disabilita svoltasi al Museo archeologico dell’Alta Val d’Agri. Un’iniziativa che è stata promossa nei giorni scorsi dal ministero per i Beni e le attività culturali (MiBAC) e organizzata dall’Onu per «coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi dei cittadini disabili e delle loro famiglie, sostenendo la loro dignità e la piena integrazione». A tal proposito è stato incoraggiato su tutto il territorio nazionale, «l’accesso e la fruibilità del patrimonio culturale alle persone con disabilità temporanea e permanente, motoria, sensoriale e psicocognitiva». Richiesta che è stata ben accolta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, in collaborazione
con l’associazione “Verso LA luce” e la cooperativa sociale “Costruiamo Insieme”. Il leit-motiv che ha spinto il centro diurno del centro valdagrino è spaziato nell’ “incontro al museo. Ricerca, Didattica e non solo”, dove il protagonismo dei ragazzi disabili è stato «un contatto emotivo con il materiale archeologico, non attraverso i soliti canali culturali, e strutturato in varie fasi». La prima fase dell’iniziativa ha trattato dell’esperienza di materiale prodotto: colorazione espressamente riferibile al settore archeologico in diverse espressioni di tecniche, poi è seguita la fase dedicata ai canti e alla musica, rispecchiando il rapporto con la musica. Poi la seconda fase, la colorazione dei disegni osservando i mosaici espo-
sti in museo ed infine i ragazzi hanno avuto la possibilità diretta nel laboratorio con materiale archeologico attraverso la collaborazione del restauratore. Mentre il servizio educativo ha contribuito alla collaborazione dimostrativa e didattica. “L’approccio è di tipo sperimentale - ha spiegato il direttore del museo, Antonio Capano - e di analisi , attraverso la costruzione di una scheda con diversi gradi di giudizio e secondo l’esperienza tattile, cromatica, il rapporto con i reperti e beni culturali archeologici nel loro contesto. Il museo - ha aggiunto Capano - svolge numerose attività dalla tutela, promozione e Ricerca. Nell’ambito promozionale alla ricerca e didattiche che si è inserita l’iniziativa». Un approccio originale
nell’elaborazione di un percorso finale costruito da una scheda sull’0esperienza vissuta a cura del direttore del Museo, del responsabile dell’associazione, del responsabile della cooperativa sociale e dell’assistente sociale. «Il museo - ha spiegato l'assistente sociale Anna D'Andretta - è stata una grande spinta a creare qualcosa di nuovo. Infatti l'originalità è nella percorso di valutazione visiva e tattile per i reperti archeologici . I panelli sono stati realizzati dai ragazzi, colorando con tecniche di pittura a libera interpretazione. La seconda parte dedicata alle emozioni evocati dalle sensazioni tattiche e visive con il seguito di un estemporanea di pittura». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Domenica 7 dicembre 2008
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Venosa L’appello di una mamma disperata pronta a tutto per salvare il ragazzo invalido
La sedia a rotelle è il rischio che corre il ragazzo senza le adeguate cure
«Vendo un rene per salvare mio figlio» VENOSA - La voce è rotta dal pianto, una signora, all’altro capo della cornetta, affida il suo messaggio disperato a una telefonata alla redazione: «Voglio fare un annuncio - attacca la voce confusa che si presenta come una «mamma distrutta» - Voglio vendere un rene. Lo faccio per mio figlio». Dice il suo nome ma a noi chiede di non scriverlo, «perché questo paese mi ha mortificato già troppo». Poi, velocemente, mette una serie di parole in fila, una dietro l’altra, per raccontare la sua storia: «Ho un figlio di dieci anni, invalido fin dalla nascita. Ma non riesco a prendermi cura di lui perché non ho un lavoro». A 42 anni, questa mamma disperata, dice di averle provate tutte pur di portare a casa uno stipendio. «Ho fatto diversi lavori fino al 2006, ma tutti a tempo determinato. E ora da più due anni niente. Vado avanti con la pensione che percepisce mia madre anziana e con qualche finanziamento che è riuscita ad ottenere dalle banche. Io e mio figlio paghiamo un fitto di
300 euro mensili. Chiaramente è la nonna a pagarceli». La donna e il ragazzo vivono da soli. Il padre è venuto a mancare prima ancora che il bambino venisse alla luce. Lei ha percepito anche un’assegno da 616 euro, come contributo per ragazza madre. «Oltre questo, però, nessuno ci ha aiutato». Ma il bambino di 10 anni ha bisogno di cure, continue e anche dispendiose. Per quella disabilità congenita gli è stata riconosciuta un’invalidità civile di poco più di 200 euro ma solo per il periodo scolastico. «E negli altri mesi a mio figlio chi ci pensa?». Lui ha difficoltà motorie che lo costringono a indossare scarpe ortopediche e a muoversi solo con l’ausilio delle stampelle. Ma, quel che è peggio, rischia l’immobilità totale e quindi la sedia a rotelle. Al ragazzo è stata prescritta la fisioterapia. Spese di cui, per un periodo limitato, - spiega la donna - si è fatto carico il Comune. Ma ora «si sono tirati indietro. E a partire da gennaio toccherà a me farmene carico».
I medici hanno anche prospettato alla famiglia la possibilità di effettuare sul ragazzo alcuni interventi. «Ci hanno spiegato che intervenendo chirurgicamente ci sarebbe il 60 per cento delle possibilità di aiutare mio figlio». Per provare questa strada sarà necessario attendere ancora qualche anno, quando il ragazzo avrà già completato lo sviluppo. «Ma io ho un solo pensiero nella testa: senza un lavoro come farò a pagare le spese mediche». E continua, sempre più affranta: «E’ umiliante sapere di non avere le possibilità di aiutare mio figlio. Come farei a sopravvivere sapendo di non aver provato ogni strada per offrirgli una vita migliore. Ecco perché sono pronta a fare di tutto, anche a vendermi un rene. Mi tolgo anche gli occhi se dovesse essere necessario». Nelle telefonata questa donna lo ripete più volte: «Giuro che vendo un rene. Se non mi danno un lavoro, lo faccio». Perché quello che chiede è solo di poter trovare un’occupazione. «Sono andata più
volte a chiederlo anche al Comune. Mi dicono che mi faranno sapere e poi non si fanno più sentire». Si sente «umiliata». «Davanti agli occhi scuri di mio figlio, che è bellissimo, come posso rassegnarmi all’impotenza?». A Bologna sono costretti ad andarci spesso. «E’ per le sue cure. E io, per spendere meno, vado avanti a panini, a volte faccio digiuno. Lui, invece, cerco di non privarlo di niente». Lei aveva anche fatto domanda per accedere al reddito di cittadinanza solidale, la misura della Re-
gione Basilicata, per aiutare le famiglie in difficoltà. «Noi - spiega avevamo tutti i requisiti per avere i fondi. Ma purtroppo io, all’epoca della domanda, non risultavo residente in regione da più di 2 anni. Così ho dovuto rinunciare a questo aiuto. Le ultime parole al telefono sono l’appello che la donna ripete più e più volte: «Fatemi lavorare vi prego. Aiutatemi. O se no, lo giuro, lo faccio davvero. Il mio rene per mio figlio. Più importate di lui per me non c’è niente». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Venosa La ritrovata unità del Pd si spacca sull’approvazione del Regolamento urbanistico
Quel peccato originale dell’Ru Non si rimargina la ferita aperta il due aprile scorso VENOSA - E’ stato accolto solo in parte l’invito a un confronto costruttivo rivolto ad inizio di seduta a tutti i consiglieri comunali da sindaco e vicesindaco nella presentazione di proposte migliorative del documento in discussione di Regolamento Urbanistico. «Siamo disponibili al confronto avevano dichiarato sia il primo cittadino, Carmine Miranda Castelgrande, e il vice sindaco, Donato Bellasalma - e al dialogo con tutti e a recepire tutte le osservazioni migliorative: la proposta di piano è aperta, ma può essere modificata solo dopo l’adozione da parte del Consiglio. Ci auguriamo di arrivare a una proposta la più condivisibile possibile». E le proposte migliorative sono subito arrivate. «Non ci sottraiamo a presentare nostre proposte che recepiscono le istanza dei cittadini - ha dichiarato Bruno Tamburriello, capogruppo dell’ opposizione - Che migliorano uno strumento urbanistico consumato nel chiuso delle stanze». E, così, in un’ottica costruttiva e «non ostruzioni-
Due momenti della seduta di consiglio
stica» Tamburriello ha illustrato le proposte del suo gruppo, elaborate con le osservazioni dei cittadini e il contributo di tecnici e associazioni di categoria: mantenere la normativa in essere per il Centro B; eliminare la zona preurbana; mantenere la vigente normativa per la zona agricola; omogeneizzare le zone di espansione; salvaguardare le specificità e la peculiarità del centro storico; limitare a 250 mq le superfici degli in-
sediamenti commerciali all’interno dell’abitato e portare le mega strutture al di fuori del centro abitato; restituire all’area di monte Abramo la originaria destinazione a verde pubblico. «Ci siamo mossi per salvaguardare la comunità intera e non per tutelare interessi di singole persone», ha concluso Tamburriello. Sostanzialmente convergenti con Tamburriello i successivi interventi dei consiglieri Emanuele Bru-
netti, Gennaro Mastro, Rocco Teora (maggioranza) Antonio Pippa e Saverio Mongiovì (minoranza). Sembrava, quindi tutta in discesa la strada per l’adozione del Regolamento Urbanistico. A sottolineare maggiormente i distinguo sul percorso avviato e sulle prospettive all’orizzonte il consigliere Michele Dinapoli, segretario del Pd: «Non siamo stati troppo sereni nell’elaborare il documento urbanistico: siamo
andati avanti a tappe forzate - ha sottolineato Dinapoli - Avremmo avuto bisogno di più tempo per capire meglio la possibilità effettiva che abbiamo di apportare modifiche al regolamento urbanistico che oggi esaminiamo». Insomma, il Piano si porta dietro il peccato originale, commesso nella seduta del 2 aprile 2008, che approvò le linee di indirizzo per l’elaborazione del documento programmatico edilizio. In quella occasione
dieci consiglieri, che chiedevano il rinvio dell’argomento, per protesta, abbandonarono l’aula. A otto mesi di distanza quello strappo non è stato riparato. Al momento del voto, infatti, si è evidenziata la frattura del 2 aprile. Hanno votato a favore della adozione del Regolamento gli 11 consiglieri che avevano approvato le linee di indirizzo; hanno votato contro i 5 consiglieri di minoranza e il consigliere di Sinistra Democratica. I consiglieri del Pd (ancora senza un capogruppo) si sono presentati al voto in ordine sparso: undici hanno votato a favore; tre si sono astenuti e uno ha votato contro. Si è così frantumata al primo banco di prova la ritrovata unità del Pd? Un segnale, tutto da interpretare, è stato lanciato nel corso della dichiarazione di voto di astensione da Michele Dinapoli, neo segretario del Pd: «Oggi inizia una nuova fase. Siamo pronti a dare il nostro contributo per migliorare il regolamento urbanistico». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Filiano Parte oggi la mostra dedicata a questa importante pagina del passato FILIANO – Nel piccolo borgo filianese al via da stasera “Prima uomini poi briganti. L’altro volto del brigantaggio”: un convegno e una mostra promosse dal forum giovanile comunale Cerchio 63 e dall’associazione Pro Loco di Filiano, con l’ambizione di mettere a fuoco tutti gli aspetti del fenomeno del Brigantaggio in Basilicata. L’appuntamento è alle ore 18 nel salone della Biblioteca di Filiano, in via primo maggio. All’inaugurazione e successivo convegno interverranno Leonardo Santarsiero, sindaco di Filiano, Giuseppe Mecca, presidente del forum Giovanile Cerchio 63, Vito Sabia curatore della mostra, Costantino Conte,
Un volto alla storia dei briganti I fumetti raccontano chi erano e perché lottavano ricercatore Centro annali per una storia sociale della Basilicata e Edoardo Vitale, magistrato e direttore de “L’Alfiere”. Ci tengono a precisare gli organizzatori che «il progetto nasce con lo scopo di dare un altro volto alla storia del Brigantaggio nel nostro territorio e per portare alla luce episodi e fatti che appartengono alla nostra cultura e all’identità di noi tutti. L’esigenza è di rivalutare criticamente le pagine della storia
che spesso viene relegata ad un frangente scolastico poco interessante». «L’idea - ha sottolineato Vito Sabia, appassionato di fumetti e curatore della mostra - parte da un impianto documentale di genere fumettistico, che mette in risalto le tavole dei fumetti che nell’arco degli ultimi decenni ci hanno raccontato del brigantaggio in maniera diversa ma più diretta». Le chiavi d’accesso alle informazioni storiche verranno rese più semplici,
ad un pubblico più giovane dalla presentazione di due libri, quelli di Carmen Cafaro e Vincenzo Labanca che parleranno alle scuole in maniera giocosa e realistica, e del volumetto “Il brigantaggio lucano nella letteratura disegnata” di Vito Sabia, una sorta di catalogo dell’omonima mostra. E successivamente gli interventi degli organizzatori del cinespettacolo “La storia bandita” e quello dell’artista Ferdy Sapio chiuderanno la
settimana il 14 dicembre prossimo. I primi verteranno sullo spettacolare modo di interpretare il Brigantaggio, il secondo ci introdurrà nell’approccio sperimentale di un’artista a tutto tondo che affronta l’argomento in letteratura, musica e teatro. La mostra verrà accompagnata dall’esposizioni dei disegni di Antonio Di Lucchio, un giovane artista di Rionero in Vulture, che ripropone minuziosamente ed elegantemente i volti del
brigantaggio. Dal Forum giovanile comunale Cerchio 63 e dalla Pro Loco hanno concluso con un ringraziamento a chi ha reso possibile la realizzazione dell’evento, dal Comune di Filiano, all’importante contributo della Regione Basilicata e della Comunità Montana “Alto Basento” oltre all’impegno di chi come noi è fortemente motivato a leggere tra le righe della storia. E ricordano sarà possibile visitare la mostra fino al prossimo 14 dicembre e tutti gli appassionati possono consultare il programma dettagliato della manifestazione sul sito www.prolocofiliano.it. Rocco Franciosa provinciapz@luedi.it
Domenica 7 dicembre 2008
27 Rionero Un convegno all’Irccs Crob su vaccinazione e protezione contro il pneumococco
Prevenzione contro l’influenza Negli ultimi anni il numero dei ricoveri si è ridotto RIONERO IN VULTURE Ampliare i tassi di copertura della vaccinazione antinfluenzale, offrire una protezione efficace contro lo pneumococco, proteggere lo stato di salute dei cittadini con particolare attenzione ai pazienti affetti da patologie oncologiche. Sono questi i punti cardini attorno ai quali ruota il convegno sulle vaccinazioni che si è svolto ieri sera a Rionero in Vulture presso l’Irccs - Crob. Ad aprire i lavori il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Il convegno intende illustrare, in particolare nell’ambito oncologico, le opportunità di prevenzione primaria nella gestione e cura dei pazienti “a rischio”, per poi fare il punto anche sulle modalità d’uso e di somministrazione dei vaccini, su una corretta informazione e sugli aspetti medico-legali legati alle vaccinazioni. Grazie all’offerta gratui-
L’Irccs Crob di Rionero
ta della vaccinazione antiinfluenzale e di quella contro lo pneumococco, batterio responsabile della polmonite, la regione Basilicata ha registrato negli ultimi sette anni un drastico calo dei ricoveri dovuti a queste patologie e alle loro complicanze. Un risultato ottenuto anche grazie alla
collaborazione avviata tra tutti i medici del territorio, i medici di famiglia e agli operatori sanitari delle Asl locali. Sulla base di questo risultato la regione lucana prosegue nel suo percorso di prevenzione volto al miglioramento delle condizioni di salute dei propri cittadini, in linea con
quanto previsto a livello nazionale dal Ministero della Salute. Alla giornata di studio, organizzata dal Pasquale Francesco Amendola, direttore sanitario dell'IrccsCrob, presenti medici igienisti, oncologi, farmacisti ed infermieri. provinciapz@luedi.it
A Barile una stella contro la leucemia BARILE - Si rinnova anche quest’anno nel caratteristico borgo alle pendici del Vulture, la manifestazione di solidarietà “Stelle di Natale” promossa dall’Ail (associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. La manifestazione si svolgerà a Barile, grazie al contributo di tanti volontari, a partire dalla mattina di oggi e fino alla sera di domani, giorno dedicato all’Immacolata Concezione, in piazza Garibaldi, di fronte la storica Fontana dello Steccato. Lo rende noto Rocco Franciosa, referente lo-
cale Ail della sezione “Francesco Pepe” di Potenza, il quale ci tiene a rimarcare che “grazie alla straordinaria generosità di tanti sostenitori barilesi, continua il nostro impegno volontario a favore degli ammalati, per raggiungere lo scopo di rendere la malattia un male sempre guaribile e alla pari di aiutare concretamente tutte le persone che soffrono. Per aderire alla manifestazione – sottolinea Franciosa - basta un gesto molto semplice, l’acquisto delle Stelle di Natale Ail, con un contributo minimo di 12 euro, che consente di diventare sostenitori Ail». provinciapz@luedi.it
Melfi Presentato il programma messo a punto per le prossime festività
Progetto luminarie per Natale Melfi risplende di “luce propria” MELFI – Messaggi di luce, luminarie a creare effetti particolarmente belli nel centro storico, simboli delle feste Questo il ricco menù che è stato predisposto per quest’anno dall’amministrazione comunale in stretta sintonia con tutta una serie di aziende, professionisti, sponsor e fornitori di opere e di servizi che ne hanno condiviso i valori ed il programma. Tutto questo è “Armonie di Natale, fuori e dentro le mura”, il più bel biglietto da visita che la città di Melfi ha «per aprirsi al territorio, agli altri, al turista» come ricordato in sede di illustrazione da parte dell’ideatore, l’architetto Pierpaolo Fabbri, durante una conferenza stampa ad hoc che si è svolta ieri mattina presso la sala Giunta del Palazzo di Città. Al suo fianco erano il sindaco di Melfi Navazio, l’assessore al Turismo Castaldi, e una rappresentanza di partner e sponsor che hanno condiviso il progetto innovativo, e dal fascino speciale, per le feste. «Un grazie particolare» da parte di Castaldi è andato «a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto». «E’ un momento - ha dichiarato il primo cittadino - che mi rende orgoglioso e porta la nostra città in un contesto di re-
spiro superiore, nazionale ed internazionale. Ci permette di guardare oltre i nostri confini con la suggestione di atmosfere, luci, scambi umani, confronti, grazie a queste imprese, agli artigiani, ai professionisti, agli sponsor che, uniti a noi, hanno permesso tutto ciò e che danno modo alla città di offrirsi al meglio, da oggi al 6 gennaio». Fabbri ha illustrato l’idea iniziale, le finalità e tutti i momenti particolari che contraddistinguono questo progetto legato alle armonie di Natale a Melfi. «Puntare a rivisitare il centro storico, attraverso quello che contiene dentro le mura – questa l’idea – e poi ridare valore ad una realtà come il centro che ha difficoltà in senso commerciale ed abitativo e che vede un po’ perdersi il senso di appartenenza per alcune delocalizzazioni, come finalità ultima a spingerci in questo progetto. Ringrazio soprattutto i tanti piccoli e grandi artigiani, imprese, le decine di persone che vi hanno preso parte, per un qualcosa che, in abbinato al periodo, desse vita a un percorso tra luci, situazioni diverse, ambientazioni, suggestioni, natività, eventi proprio in centro storico». Poi la sequenza del progetto ha preso vita nell’illustrazione dei 5 mo-
menti che lo formano. Si parte con I messaggi di luce sulle mura a Porta Calcinaia, e luci proiettate di sera con il logo e sei slide 7 metri x 21 con Federico, la natività, le feste più importanti di Melfi, 4 bimbi sorridenti con lo sguardo sulla città. A seguire la Natività sotto le mura in Via Federico II con un bigo di 9 m a sostenere due tende di luci con sottostanti la natività e statue scolpite nel tufo a misura d’uomo dal maestro Leone di Canosa, ancora Basilisco alato, simbolo cittadino eseguito da Giuseppe Cignarale dinanzi la Porta Venosina, Le Suggestioni natalizie in Piazza Duomo con albero di 8 metri e una serie di simboli, alberi, luci e ghirlande cascanti per un effetto argento ghiaccio di rara bellezza e la natività in ambientazione con roccia lavica. Infine il Giardino d’inverno in Piazza Umberto I, con le piante, le luci, le siepi a delineare uno spazio aperto e disponibile ogni sera per cultura, mostre, una serie di incontri ed appuntamenti, oltre che spazio per i gestori della città ad offrire bevande per l’occasioni o creare il classico happy hours in ambiente luce e musica. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Il sindaco Navazio e l’architetto Fabbri (foto Zenti)
Ancora un altro successo per l’istituto di Melfi
Melfi Una mamma racconta le difficoltà di trovare un accompagnatore per il proprio figlio
Il Liceo scientifico ospita le selezioni per entrare all’Università Luiss
L’altra faccia della disabilità: l’assistenza
MELFI – Continua a mietere successi nella formazione dei suoi studenti, per i progetti che mette in cantiere e per i riconoscimenti che gli arrivano da enti, università ed istituzioni, il Liceo Scientifico Federico II di Melfi. L’ultimo, in ordine di tempo, arriva in questi giorni con la conferma anche per l’anno in corso dell’istituto melfitano, ottimamente diretto dal dirigente scolastico Riccardo Rigante, quale sede per la prova di ammissione ai corsi di laurea della Luiss Guido Carli di Roma. La nota e prestigiosa Libera Università Internazionale degli Studi Sociali intitolata all’indimenticabile statista economico, ha scelto ancora Melfi per raccogliere presso il Liceo Scientifico “Federico II” tutti coloro che, in arrivo dalla Basilicata e da tutte le regioni del meridione d’Italia, aspirano ad entrare nella prestigiosa università privata, indicando nel giorno 6 aprile 2009, con inizio fissato alle ore 15, la data in cui tale selezioni avrà luogo. «E’ per noi un nuovo importante riconoscimento», ha detto il preside Rigante annunciando ieri il tutto an.ba.
MELFI - Il 3 dicembre scorso si celebrava la giornata mondiale della disabilità. Un’occasione utile per chi, vivendo quotidiane emergenze di organizzazione della propria vita, intende sensibilizzare la cosiddetta società civile. Il caso di Luisa Locuratolo, madre di Maurizio affetto da una grave disabilità psichica, è emblematico. «Molto è stato fatto – spiega la giovane insegnante melfitana – ma tanta strada c’è ancora da percorrere per costruire un futuro migliore per i nostri ragazzi disabili. Colpisce il disabile
fisico per cui si è fatto tanto, sto pensando ad automobili speciali, computer all’avanguardia ma esiste una disabilità silenziosa che non si autodetermina, anzi dipende dalle persone che la vita ti pone accanto. Ed è una vita, quella del disabile non fisico, da difendere sempre perché viviamo in un mondo pieno di pericoli e di incognite, ogni giorno. C’è molta retorica quando si parla di bambini che suscitano tenerezza, specie se belli e sfortunati ma quando i bambini crescono ci si dimentica di loro come
fossero vecchi giocattoli». Maurizio oggi è un ragazzo imponente, alto oltre il metro e novanta, che ha bisogno di assistenza continua. «Mio figlio di 24 anni – aggiunge la signora Luisa Locuratolo – cerca ancora un accompagnatore - operatore per le ore pomeridiane del tempo libero. Ebbene, nonostante la crisi economica, non riesco a trovarne uno. Ritengo che la vera crisi sia dentro di noi, sedimenta nel cimitero di valori ormai perduti. Non riusciamo più a vedere nel volto del diverso
come potrebbe essere un’altra parte del nostro volto se solo fossimo stati più sfortunati». Un ultimo amaro sfogo. «Non spetta a me giudicare – conclude l’insegnante, Luisa Locuratolo – del resto sono solo una mamma sempre sulla barricata per il proprio figlio. Sempre in giusta apprensione per Maurizio, vorrei poter sperare che la trascorsa giornata dedicata al mondo della disabilità duri 365 giorni all’anno. Perché si vive o si muore ogni giorno; sempre». Vittorio Laviano
Matera 28
Domenica 7 dicembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
L’imprenditrice materana confermata alla presidenza di Donne Impresa Confartigianato fino al 2012
«Per crescere serve formazione» Rosa Gentile immagina la ricetta per un Sud più forte LA sua rielezione conferma il lavoro del precedente mandato e l'impegno di una donna del sud convinta che il riscatto del Mezzogiorno passi dalla forza del lavoro. «Il Sud continua ad avere un presidente che opera in un'area svantaggiata, ma credo che le donne siano capaci di fare un lavoro significativo - spiega con piglio deciso. Rosa Gentile, presidente al secondo mandato di Donne Impresa - Confartigianato, rappresenterà fino al 2012 le istanze di 363 mila imprenditrici artigiane italiane. Un ruolo che effettuerà tenendo presente l'attuale realtà economica e produttiva del Paese che va incontro ad un anno di particolare difficoltà a causa delle ricadute della crisi economica del 2008. «Finora ci siamo preoccupate delle politiche di genere ma, in un contesto come quello attuale, abbiamo scelto di puntare su un rapporto più stretto con le istituzioni (per individuare nuovi mercati per le piccole imprese femminili attraverso filiere e consorzi) e per intervenire sul sistema del credito». Il mercato globale, costretto ad una brusca frenata, mostra oggi anche molte debolezze con le quali organizzazioni come Donne Impresa- Confartigianato sono chiamate a fare i conti: «Serve formazione altamente specializzata, mentoring, accompagnamento di nuove imprese e consolidamento di quelle di recente costituzione. Le donne che ap-
Rosa Gentile, presidente di Donne Impresa Confartigianato
partengono al nostro settore, coprono una fascia d'età che va dai 40 anni in su. Solo il 10% è giovane. Per questo servono opportunità di riqualificazione aziendale, in considerazione del fatto che nei dispositivi legislativi le donne che superano i 45 anni, sono considerate soggetti svantaggiati, mentre nella realtà sono proprio loro ad avviare le imprese». Un elemento significativo che segnala una crisi delle “vocazioni imprenditoriali” che colpisce i giovani. «Abbiamo inserito nei nostri programmi anche la fase di orientamento che parte dal mondo della scuola. Nel recente incontro con il ministro del Lavoro abbiamo chiesto che si puntasse anche sul con-
solidamento sia per l'autoimprenditorialità che per la riqualificazione. Tra i nostri criteri di priorità nel Documento strategico, abbiamo chiesto la modifica dell'art.9 della legge 53. Presenteremo una proposta di legge proprio su questa norma che riguarda la conciliazione. In particolare siamo interessate all'aspetto legato al sostituto d'impresa che si rivolga alle donne». Il rapporto tra imprenditoria e territorio è sviluppato anche nelle numerose attività promosse da Confartigianato il 13 dicembre è previsto un incontro sul project management che, attraverso i video di Edoardo e Peppino De Filippo cercherà di illustrare la nascita di un'idea anche dalla vita
quotidiana in famiglia. Il 20 dicembre, invece, un'intera giornata sarà dedicata al mondo dei giovani. Un confronto con gli adulti sul libro “L'età dell'incertezza” sarà il tema attorno al quale ci si confronterà per sviluppare aree geografiche che presentano difficoltà sociali. Con un breve sguardo all'indietro, Rosa gentile , che è anche componente del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Matera, giudica l'anno che sta per chiudersi: «E' stato un anno di grande confusione, dal punto di vista istituzionale e territoriale. C'è difficoltà da parte delle imprese a comprendere la strategie più adatte da mettere in atto nei prossimi anni. Viviamo una situazione che mette le aziende in una fase di stasi, invece di guardare al futuro, si cerca di tenersi ciò che si è costruito negli ani. Credo che i primi sei mesi del 2009, in mancanza di misure forti da parte del governo regionale e della provincia, sarà difficile procedere. In questo periodo, a livello nazionale abbiamo lavorato sul documento anti-crisi ma è necessario che questo strumento sia supportato da interventi strategici con una rete politico-istituzionale concordata con le parti sociali. Le nostre aziende hanno subito ristrettezze finanziarie che creeranno problemi in futuro». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Centro storico e vecchi problemi LE sorti del centro storico di Matera passano attraverso strumenti e misure a vantaggio degli imprenditori e degli operatori del settore. Per questo, in una nota Confesercenti commenta la recente presa di posizione del Ciacp di Matera che ha sollevato il tema. «Non sono sempre le associazioni dei commercianti ed in particolare la Confesercenti ad avere a cuore, purtroppo, la grave situazione in cui versa il commercio a Matera ed in particolare nel centro storico; anche altri - si legge nella nota diffusa dal’associazione che riunisce i commercianti - apprendiamo, hanno indicato che il tracollo del commercio a Matera sia dovuto anche a disinteresse messo in campo dalla politica adottata negli anni dalle varie Amministrazioni succedutesi che celandosi dietro dichiarazioni anacronistiche e demagogiche, nulla hanno fatto per tentare di venire incontro al declino dei negozi e delle botteghe del centro storico materano.
L'analisi questa volta è divulgata dal centro di Iniziativa ed Analisi Culturale che, ci risulta non rappresentativa dei commercianti e che si permette di suggerire alcune azioni che certamente andrebbero nella direzione di rivalorizzare il centro storico quali l'utilizzazione della tratta urbana Fal come metropolitana, la restituzione alla città dei parcheggi di Piazza Matteotti e Piazza della Visitazione che insistono a poche decine di metri, e addirittura indica il contenitore della Banca d'Italia quale luogo ideale per ospitare i nuovi uffici regionali. Tutte ipotesi che la Confesercenti - si legge ancora- ha proposto negli ultimi quindici anni e che non hanno mai generato approfondimenti e dibattiti che avrebbero prodotto, a nostro avviso, azioni sperimentali da mettere in atto con gli auspicati risultati che siamo convinti, sono voluti da tutti; speriamo di non aver perduto ancora tempo prezioso». matera@luedi.it
Il presidente della Camera di Commercio pensa alla tutela delle imprese Odg di Achille Furioso alla Provincia
Vittime del lavoro Crisi economica. Bronzino chiede fiducia alle banche sostegno dalle istituzioni
«Spazi del credito più ampi»
«LA crisi economica del Paese, e gli effetti negativi sul sistema produttivo della Basilicata, impongono una rivisitazione nella gestione del credito delle misure oggi onerose previste dagli accordi di Basilea e l'adozione di misure di sostegno che ridiano fiato alle imprese». Lo sostiene il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico Bronzino, che invita il Governo centrale a intervenire presso l'Unione Europea affinchè siano rivisti i “parametri'' di Basilea che non aiutano né le aziende, né le banche e né, di conseguenza, i cittadini sulla strada della ripresa. «Siamo di fronte ha detto Bronzino- a una situazione di estrema difficoltà. La situazione del credito, con condizioni e parametri difficili da rispettare, colpisce sia le banche che le imprese , comprese quelle agricole nonostante la garanzia del patrimonio immobiliare. Tutto questo è insostenibile. Chiediamo al governo di attivarsi nei confronti dell'Unione Europea perché si rivedano gli accordi di Basilea, rinviando a momenti più favorevoli l'introduzione delle misure. Ma allo stesso tempo occorre fare di più per creare le condizioni della ripresa nel Mezzogiorno, più che altrove». Il presidente Bronzino ha valutato positiva-
mente, in proposito, l'iniziativa avviata nei giorni scorsi dall'Associazione Bancaria italiana (Abi) e dalla Camera di commercio di Potenza per facilitare l'accesso al credito. Si tratta di attivare un fondo interistituzionale per agevolare le imprese lucane, con una forte attenzione al ruolo che potranno svolgere i consorzi fidi lucani per favorire proprio il credito agevolato e la concessione delle relative garanzie consortili. «E' un progetto positivo - ha detto Bronzino- a cui intendo aderire. E' un'azione realistica, lodevole, per un segnale positivo verso le imprese che versano in una situazione di estrema difficoltà. Siamo in una fase che necessita di una terapia d'urto, che passa anche per il ruolo che possono svolgere i Consorzi Fidi per favorire il credito agevolato e la concessione di garanzie consortili. Ritengo che il governo possa fare di più in questo settore, in attesa che quello regionale possa fare altrettanto non appena sarà superata la situazione di crisi». Un'altra questione da affrontare è quella del pagamento dei crediti vantati dalla imprese nei confronti dell Pubblica Amministrazione, necessari per mantenere in attività le imprese e pagare oneri e servizi a puntua-
le scadenza. «Siamo di fronte ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera - a una crisi strutturale. E' il cane che si morde la coda con le imprese e le banche, da posizioni diverse, ma in reciproca difficoltà. L'assenza di liquidità, le difficoltà sempre più stringenti nel reperimento di risorse fresche per il consolidamento e il rilancio di impresa, la forte carenza di capitali stanno costringendo anche le piccole e piccolissime imprese, che rappresentano con l''80 per cento il nerbo della nostra economia e i cittadini tutti, nella impossibilità di effettuare nuovi investimenti e a una drastica riduzione dei consumi. E' indispensabile, pertanto, allargare immediatamente le maglie del credito per permettere a tutti un po' di respiro e di tranquillità, al fine di favorire sia la ripresa degli investimenti che dei consumi, per avere la possibilità di superare nel più breve tempo possibile questa difficilissima crisi. Diventa di grandissima importanza,se non basilare, il lavoro che tutti i nostri parlamentari potranno portare avanti per incidere sulle decisioni del Governo. matera@luedi.it
SU iniziativa e proposta del consigliere provinciale di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo Achille Furioso, presidente della commissione consiliare sulle politiche del lavoro, è stato redatto, ed approvato da tutti i consiglieri componenti della commissione, un ordine del giorno per il sostegno ai familiari delle vittime sul lavoro. Si tratta di un tem che in Italia rappresentano un fenomeno in costante crescita in tutte le regioni e in particolare nel Mezzogiorno. Anche il territorio provinciale si legge in una nota diffusa - è interessato dal verificarsi quasi quotidiano di incidenti sul lavoro, che spesso aggravano le condizioni economiche e sociali di intere famiglie, che già tutti i giorni fanno i conti con la crisi economica e produttiva. Ecco perché - prosegue inoltre la nota del presidente del Gruppo consiliare della Sinistra democratica per il socialismo europeo della Provincia di Matera, Antonio Santochirico - per quelle che sono le competenze dell'Ente provinciale, la proposta prevede la possibilità di sostenere le famiglie delle vittime sul lavoro, attraverso un programma di agevolazioni, come ad esempio sul trasporto pubblico locale, sulle tasse per gli impianti di riscaldamento, oltre a interventi mirati e finalizzati ad un sostegno
diretto. Inoltre, la proposta di Ordine del giorno, si rivolge anche alla Regione Basilicata, chiedendo che vengano attivate misure di sostegno da prevedersi attraverso un'apposita Legge regionale ed un fondo dedicato. Il gruppo consiliare di Sinistra democratica, inoltre, presenterà alla prossima riunione della commissione ambiente una mozione per dichiarare l'indisponibilità del territorio provinciale alle procedure di individuazione di siti idonei all'attivazione di centrali nucleari. Con la mozione che è stata presentata, inoltre, si chiede al Presidente della Provincia di Matera, di adoperarsi nelle sedi istituzionali affinché resti valido il pronunciamento referendario che risale al 1987, col quale il popolo italiano sancì il suo rifiuto dell'utilizzo dell'energia nucleare per la produzione di energie nel nostro Paese, per tutto il territorio nazionale, solleciti l'adozione di un piano energetico nazionale entro la fine del 2008, che sia incentrato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di autosufficienza diffuse nei territori, ed inviti la Giunta Regionale della Basilicata ad accelerare l'adozione e l'attuazione del Piano Ambientale ed Energetico Regionale. matera@luedi.it
Matera Iniziative a favore dell’art 9 della legge 53 sulla conciliazione
Domenica 7 dicembre 2008
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Parità di diritti sul lavoro l’Asl promuove tutte le azioni tanti di tutti gli organismi sindacali del Comparto». L'Azienda sta già attuando alcune delle misure previste, grazie all'implementazione del progetto di conciliazione fra esigenze di vita e di lavoro approvato dal Dipartimento politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 9 della legge n. 53/2000. «Nelle prossime settimane - ha detto il commissario della Asl 4, Domenico Maroscia- partiranno le prime azioni concrete in favore del personale del Comparto che ha esigenze di flessibilità della prestazione lavorativa, perché deve prestare assistenza ad un minore o a familiari con di handicap. Sin da subito saranno raccolte le istanze dei dipendenti che richiederanno il part-time o la ammissione ai programmi di orario flessibile plurisettimanale, o alla banca delle ore e alle altre misure conciliative previste dall'Azienda
onde avviare a conciliazione, in tempi rapidi, i lavoratori e le lavoratrici che rientreranno negli standard progettuali». Da pochi giorni, intanto, è partita in fase sperimentale la attivazione di alcune postazioni di telelavoro per dipendenti in particolari condizioni personali o familiari. Pari opportunità anche nella carriera e nelle valutazioni professionali. La Asl ha presentato, inoltre, al Ministero del Lavoro-Comitato Nazionale Parità Lavoratori Lavoratrici il progetto denominato “La parità nella valutazione individuale permanente e nei percorsi di carriera tramite la formazione professionalizzante e le buone prassi conciliative”, che prevede la attuazione di azioni finalizzate al superamento delle discriminazioni tra uomo e donna nel processo di valutazione individuale e nelle progressioni professionali. Si tratta di un ulteriore tassello applicativo
DIFFONDERE la cultura delle pari opportunità, attraverso azioni di sensibilizzazione e prevenzione dei fenomeni di discriminazione e mobbing e di gestione del personale, in un'ottica di conciliazione fra esigenze di vita e di lavoro. Sono questi i principi ispiratori del Piano di Azioni Positive adottato dalla Asl n. 4 di Matera, che prevede, nel triennio 20082010, l'avvio di diversi strumenti di misurazione e di azioni di contrasto alle situazioni discriminanti. Fra questi figurano l'attivazione di un link sul sito web collegato alle pagine dei comitati aziendali di pari opportunità e mobbing, attraverso cui il personale potrà segnalare le eventuali discriminazioni o condizioni di mobbing subite. Una delle azioni qualificanti del Piano riguarda la effettiva applicazione delle norme legislative e contrattuali in materia di lavoro flessibile (part-time, banca delle ore, orario
plurisettimanale etc.) in favore delle lavoratrici e dei lavoratori con figli minori (anche affidatari od adottivi) o con oneri di assistenza in favore di persone portatrici di handicap. Nel piano è, inoltre prevista, la realizzazione di misure di accompagnamento al reinserimento lavorativo del personale assente dal servizio per lunghi periodi a causa di maternità, malattia, congedi parentali ed altre cause, tramite la attivazione di percorsi di riqualificazione professionale mirati al recupero e all'aggiornamento delle competenze professionali. «La peculiarità del Piano ha detto Franco Bitondo, responsabile per le applicazioni contrattuali dell'Ufficio Relazioni Sindacali- riguarda la metodologia di elaborazione del piano stesso, che è stata affidata al comitato aziendale di pari opportunità, composto da esponenti dell'Azienda e da rappresen-
Ente Parco della Murgia
La manifestazione promossa dall’omonima associazione dei residenti Idea di Sciandivasci
L’ingresso dell’ospedale di Matera
del Piano di Azioni Positive adottato dalla Asl per il triennio 2008/2010. L'ipotesi progettuale contempla l'avvio di un complesso e articolato processo di riqualificazione del personale del Comparto in un'ottica di promozione della parità sostanziale tra uomo e donna. E' previsto,infatti, che la frequenza dei moduli di alta formazione e il successivo accesso al sistema classificatorio premiante
avvenga in modo perfettamente egualitario e cioè con una riserva del 50 per cneto dei posti ai dipendenti donne che avranno superato le procedure valutative e selettive. Il progetto prevede, poi, una approfondita opera di revisione del sistema e della scheda di valutazione individuale del personale, attraverso una preventiva fase di sensibilizzazione dei quadri intermedi aziendali. matera@luedi.it
Approvato Un busto il bilancio in ricordo di previsione Gli alunni delle scuole giardinieri a piazza degli Olmi di Ginetto Braia contro il Comune «Fa cassa con più tasse»
Il quartiere adotta le piante
Roberto Cifarelli
La Consulta dell’Ente Parco della Murgia materana ha approvato il bilancio di previsione 2009 che avrà una dotazione finanziaria di 400 mila euro. Lo ha riferito il Presidente dello stesso Ente Parco, Roberto Cifarelli. La Regione Basilicata rispetto al passato ha riconosciuto rispetto al 2008, quando il bilancio era di 345 mila euro, un ulteriore trasferimento di 55 mila euro. «E' un dato positivo – ha spiegato Cifarelli – che consentirà di operare meglio e di attivare, per esempio, nel 2009 i due Centri visita di contrada Pianelle e Parco dei Monaci, di rivedere il Piano del Parco e le delimitazioni perimetrali verso il comprensorio pugliese e l'invaso di San Giuliano e di attivare progetti per la programmazione dei Por». La consulta ha anche approvato le modalità di gestione e di regolamento di caccia al cinghiale, per i quali si attendono ora i pareri dell’Istituto nazionale fauna selvatica e regionale prima di attivare la cattura degli animali con i chiusini. L'Ente ha infine istituito il «Premio Ambiente» che andrà a persone particolarmente distintesi nella valorizzazione e tutela del Parco della Murgia materana. matera@luedi.it
PIAZZA degli Olmi si arricchisce di un nuovo spazio verde, inaugurato nella giornata di ieri con la manifestazione “Adotta una pianta” che ha visto i piccoli alunni della scuola media e materna, situate nella stessa piazza, impegnati nella piantumazione di alcune piantine che renderanno più bella e più pulita una delle aiuole che circondano la zona. La giornata è stata organizzata dall'Associazione “Piazza Degli Olmi” composta da 150 membri residenti che, già da tempo hanno dimostrato il loro interesse e disponibilità personale per rendere più vivibile la piazza attraverso una serie di azioni che hanno visto gli associati impegnati personalmente sia in termini di tempo e fatica che in termini economici pur di contrastare quel degrado che da tempo caratterizzava la piazza. «Quella di oggi è un'iniziativa alla quale ne seguiranno altre e con le quali speriamo di migliorare la vivibilità della piazza- ha dichiarato Franco Morcinelli, associato -Oggi, infatti, grazie alla disponibilità del Comune che ci ha permesso di adottare questa aiuola e della Provincia per la disponibilità delle piantine, abbiamo ripulito lo spazio, dal quale è emersa una quantità enorme di sporcizia, e con i bambini abbiamo fatto le buche e piantato piantine ed alberelli». L’iniziativa, dunque, dimostra che la sinergia fra istituzioni e cittadini può condurre a risultati significativi. A disposizione dell'Associazione sono state infatti donate 350 piantine tra cui le siepi, alberelli di melograno, la pianta delle rose, un abete, che il prossimo anno si spera di addobbare, e delle palme alcune delle quali donate dagli stessi residenti, nell'attesa di poter piantumare anche dieci piante di lavanda.
Il Belvedere Guerricchio
Adottata un’aiuola a Matera
Il consigliere del Pd, Luca Braia
«Siamo molto soddisfatti dell’esito di questa iniziativa che ci permette di abbellire la zona e di tenerla pulita come segno di civiltà e, il fatto di aver coinvolto le scuole, ci permette di attivare già un discorso civico tra i ragazzi- continua Morcinelli -Naturalmente ci sono ancora molti problemi da risolvere, ma sono convinto che possiamo fare ancora tanto per questo quartiere soprattutto con il supporto degli altri residenti e per questa ragione facciamo appello al loro senso civico affinchè si rendano conto che una città pulita è più vivibile per tutti». I membri dell'Associazione continueranno ad impegnarsi anche nei prossimi mesi, dato che ci sono ancora molti problemi da risolvere quali la pavimentazione inadeguata, la sporcizia e le scritte indecorose sui muri ma anche la scarsa civiltà di coloro che portano a spasso il cane e lasciano che lascino i loro escrementi bisogni sotto la galleria. Milena Scalcione matera@luedi.it
«Mentre pochi mesi fa l'amministrazione di Centro Destra non ha avuto il minimo dubbio nel triplicare quasi le tasse dei cittadini facendo passare l'addizionale Irpef dallo 0.3% al massimo consentito dello 0.8%, negli uffici tecnici giacciono circa 2000 pratiche di condono che se istruite prima della scadenza, ad oggi ferma al 31/12/2008, potrebbero portare milioni di Euro nelle casse comunali». Comincia così la nota del consigliere comunale del Partito democratico Luca Braia in merito al’attività dell’amministrazione comunale. «E' questo il paradosso in cui i cittadini di Matera si trovano, con un'Amministrazione che invece di investire ed organizzare opportunamente gli uffici tecnici in maniera ottimale (dotandoli di risorse umane e tecnologiche innovative in grado da una parte di migliorare la loro efficienza ed adempiere ai loro compiti in maniera celere ed efficace e dall'altra di incassare delle importanti somme da parte dei cittadi-
ni che avendo commesso abusi hanno la volontà di sanare utilizzando la legge del condono), preferisce molto più comodamente, fare cassa aumentando la pressione fiscale. Tale comportamento prosegue la nota del consigliere comunale dell’opposizione - è chiaramente penalizzante in maniera palese sempre per coloro che sono rispettosi della legge e che appartenendo alle fasce deboli certo non hanno né voluto, né potuto, commettere abusi o infrazioni di qualsiasi tipo. Organizzare immediatamente gli uffici per istruire il maggior numero di pratiche possibile prima della scadenza naturale o di una eventuale proroga conclude infine il consigliere Braia - diventa assolutamente obbligatorio affinchè non si perda l'occasione di recuperare quelle risorse che andrebbero destinate alla riduzione immediata delle tasse e ad investimenti che rilancino le attività produttive di questa città a partire dal settore del turismo». matera@luedi.it
Un monumento in bronzo fuso per ricordare l’opera del pittore materano Luigi «Ginetto» Guerricchio, morto nel 1998 all’età di 64 anni. È la proposta che l’artista Domenico Sciandivasci ha lanciato ieri, a Matera, durante l’inaugurazione della mostra di terracotte dipinte “Volti della memoria», che raccoglie una trentina di mezzi busti di personaggi celebri (Ernesto 'Chè Guevara, Antonio Gramsci, Giuseppe Saragat, Amedeo Modigliani, Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De Andrè, Luigi Guerricchio, Domenico Bellocchio) e meno noti legati alla vita famigliare di Sciandivasci. «Sono disponibile a realizzare l’opera – ha detto Sciandivasci – affinchè siano ricordate la figura e l’opera di un artista, che ha saputo cogliere mirabilmente gl aspetti e la sensibilità della cultura contadina». L’opera potrebbe sorgere a ridosso della balconata, dedicata a Guerricchio, che da piazza Vittorio Veneto si affaccia sul Sasso Barisano. La figura di Ginetto Guerricchio rappresenta per Matera una risorsa di grande significato. Attraverso le sue opere e la sua presenza, Matera divenne infatti simbolo di un Mezzogiorno simbolicamente presente sulla scena artistica italiana. La mostra di Sciandivasci resterà aperta fino al 6 gennaio 2009.
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Domenica 7 dicembre 2008
Matera TAXI MATERA 3332685173
Matrimonio nella storia
Eno-letteratura
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
PROSEGUE fino al 10 gennaio la mostra fotografica “Il matrimonio: dalle immagini, la nostra storia” L’esposizione è promossa da Villa Schiuma in collaborazione con Mediateca Provinciale di Matera, Trm, Rvm e la Compagnia Teatrale “il Sipario”. Uno sguardo sulle nostre tradizioni storico-popolari vi aspetta presso la Mediateca Provinciale di Matera, per creare insieme un ponte tra passato e presente. La mostra, aperta presso gli spazi espositivi, intende proporre uno sguardo sulle nostre tradizioni storico-popolari creando un ponte tra passato e presente. La popolazione materana – protagonista dell’evento - non solo potrà riconoscersi attraverso gli scatti d’epoca, ma potrà fornire il proprio contributo attraverso nuovo materiale fotografico e testimonianze del passato.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Supernatura a Southeritage
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
SI chiude il 12 gennaio la mostra Supernatura a cura di Angelo Bianco nella sede di Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea - V. F.sco Paolo Volpe 6. Molti sono gli artisti che si occupano del rapporto con il paesaggio e il territorio, dei legami profondi dell’uomo al suo ambiente naturale. Un esempio dell'applicazione di questa prassi progettuale è il lavoro di Ottmar Hörl, artista tedesco che esce dallo studio e dagli spazi museali per intervenire nello spazio urbano o naturale. L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera.
Scatti dalla Birmania SARÀ inaugurata domani a Matera alle 18,30 nella Galleria Porta Pepice, in via delle Beccherie, “In the land of Buddhism - Birmania Cambogia”, la mostra di fotografie di Gaetano Plasmati Le immagini della mostra si riferiscono ad un viaggio che si snoda in Birmania, dalla capitale Rangoon verso Pagan, che sorge sulle sponde del fiume Irrawad.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Viscanti Via Mattei 76 0835/309098 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
La festa dell’Immacolata
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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DOMANI mattina nel giorno dell’Immacolata sua eccellenza monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina, reciterà una preghiera per la pace in piazza Padre Pio alle ore 12. Il rito avverrà a nome della città Civitas Mariae, alla presenza delle autorità e dei fedeli.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Le donne nelle istituzioni •il cenacolo MARTEDÌ alle 9.30 nella Sala della Mediateca provinciale di Matera avrà luogo la tavola rotonda “Rappresentanza Politica e genere: quale futuro per le donne italiane nelle istituzioni?”. L'iniziativa, organizzata dall'ufficio della consigliera di Parità e dalla rete delle associazioni femminili della provincia di Matera, intende promuovere un dibattito intorno alla questione donna e politica. «Nei Paesi della Ue, la composizione di genere - ha dichiarato la consigliera di parità della Provincia, Giacoia - della rappresentanza politica è spesso più equilibrata, rispetto alla situazione italiana».
Premio Ego Sum 2008 SI terrà oggi alle 18,30 nella’Auditorium di piazza Sedile il premio “Ego Sum 2008” promosso dal Consorzio tutela di Vini Matera Doc. Il premio si svolgerà sul tema “Matera:storia di un territorio” con la presentazione della guida “Vigne e vignaioli in provincia di Matera”. Alla cerimonia interverranno Giuseppe Baldassarre, Michele Dragone, Antonio Giampietro, Raffaello De Ruggieri, seguirà il Concerto di Natale dell’associazione Corale Cantori Materani e del Piccolo Coro San Giacomo. La vendita di beneficenza legata all’iniziativa verrà devoluta a favore dell’Associazione Italiana Leucemie.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE
•orient express
Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.
•basilico
0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La banda Bader Meinhof 18,30, 21.30
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Nessuna verità 19-21.45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Galantuomini 17.30-19.30-21.30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La fidanzata di papà 19-21.30
•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Spettacolo teatrale Non giudicare 21
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ti stramo 21
•PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.30-19.45-21.40
•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Domenica 7 dicembre 2008
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Tinchi di Pisticci Il presidio dell’Asl 5 è stato intitolato ad Angelina Lo Dico
Piscina a misura di disabile Inaugurata la nuova struttura a servizio dell’ospedale TINCHI DI PISTICCI - Con l'inaugurazione della piscina terapeutica all'ospedale di Tinchi, avvenuta ieri, è stato potenziato e completato il servizio di Fisiatria diretto dal dottor Eustachio Pisciotta. Prima del taglio del nastro, si è tenuta una cerimonia nella quale sono intervenuti il sindaco di Pisticci, Michele Leone, il sindaco del comune di Marianopoli, Calogero Vaccaro, l'assessore regionale alla Sicurezza sociale, Antonio Potenza, il senatore Carlo Chiurazzi e l'arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina monsignor Salvatore Ligorio. L'occasione è stata colta anche per intitolare il nosocomio, fino a ieri senza nome, ad Angelina Lo Dico con lo scoprimento di una targa posta all'ingresso. Angelina Lo Dico nacque a Marianopoli (Caltanisetta) nel 1900. Visse a Pisticci dal 1921 al 1930. Morì nel novembre del 1932 a soli 32 anni dopo aver contratto la tubercolosi. Operò lodevolmente e intensamente nel territorio pi-
Il taglio del nastro e la piscina attrezzata di Tinchi
sticcese. Fu maestra elementare e infermiera. Nella comunità pisticcese ha lasciato un ricordo indelebile. Ora per lei è in corso un processo di beatificazione. L'ospedale pisticcese è una realtà. Nessun pericolo chiusura, dunque, ma solo diversificazione nell'ambito del territorio ricadente nella giurisdizione della Asl 5 di Montalbano Jonico. D'altronde, che problema c'è se
da Tinchi a Policoro si devono percorrere solo 15 chilometri per avere tutti i servizi? In una realtà urbana, molte volte, poter raggiungere un nosocomio è molto più difficoltoso. Torniamo all'ospedale “Lo Dico” di Tinchi, esso consta di 97 posti letto e di una realtà lavorativa di 197 dipendenti tra medici, infermieri, personale tecnico, amministrativo ed ausiliario. Tanti i reparti
e i Servizi medico-specialistico-ambulatoriali ed in day hospital: la Chirurgia Generale, la Medicina Generale, l'Ostetricia e Ginecologia, la Pediatria, la Dialisi, il Laboratorio Analisi, la Radiologia, l'Endocrinologia medica, l'Endocrinologia chirurgica, le attività ambulatoriali per esterni e la Fisiatria. Per quest'ultimo servizio Pisciotta assicura anche le visite domiciliari
nei casi in cui ricorrono le necessarie condizioni, realizzando una efficace integrazione tra struttura ospedaliera e servizi territoriali. «Il servizio di Fisiatria a Tinchi -ha tenuto a evidenziare il commissario della Asl 5, Piero Quinto- è anche uno dei pochi a livello regionale attrezzati per gli esami di elettromiografia. La realizzazione di una piscina terapeutica all'interno dell'area
della struttura ospedaliera è la prova inoppugnabile della volontà aziendale di specializzare l'ospedale pisticcese con servizi che non sono presenti negli altri ospedali». Facendo un breve bilancio del mandato dirigenziale svolto: «Abbiamo stipulato -ha continuato- una polizza a vita a garanzia di questi ospedali». Quinto nei suoi cinque anni ha fatto uscire dall'anonimato i tre presìdi ospedalieri della Asl metapontina (Policoro, Stigliano e Tinchi), e lo ha fatto dotando ognuno di essi delle proprie specificità. E il tutto con il rigore della gestione finanziaria, evitando l'inutile emigrazione sanitaria e promuovendo i servizi sanitari offerti. Che curano le persone, evitando i “viaggi della speranza”. «In questa Asl -ha concluso - abbiamo professionisti molto capaci, insieme a loro abbiamo ottenuto grandi risultati in termini di miglioramento complessivo dell'offerta sanitaria del territorio». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Incontro martedì Montescaglioso Ospite don Marcello Cozzi, presidente di “Libera”
Il Pd discute sulla differenziata MONTESCAGLIOSO - La Fondazione di cultura politica “BasilicataFuturo”, presentata ufficialmente alla fine di maggio scorso, stasera alle ore 20 inaugurerà la mostra intitolata: “1968, immagini, articoli, filmati, riflessioni” presso la sala assemblee del Pd in corso della Repubblica 21. Altro appuntamento, fissato dal gruppo consiliare di minoranza “Progetto Montescaglioso” e dal Partito democratico di Montescaglioso, riguarda l'assemblea pubblica che si terrà martedì 9 dicembre, alle 19.30, presso la sala consiliare
“Sandro Pertini”, il cui tema sarà : “Raccolta differenziata, sì ! L'aumento della tassa, perché ?”. La scorsa settimana era già stata organizzata una riunione che aveva il medesimo tema di discussione ma, a causa del maltempo, non era stato possibile per numerosi cittadini partecipare ai lavori. Il gruppo di minoranza ha, pertanto, provveduto a ripetere l'iniziativa, allo scopo di confrontarsi su questa novità nel servizio di raccolta dei rifiuti iniziata il dodici novembre a Montescaglioso. mic.mar. provinciamt@luedi.it
Una giornata per la legalità Iniziativa dell’associazione “Falcone e Borsellino”
MONTESCAGLIOSO - Un forte messaggio verso la legalità è giunto dall'iniziativa voluta dall'associazione antiracket “Giovanni Falcone - Paolo Borsellino” di Montescaglioso, insieme al Fai (Federazione Antiracket ed Antiusura italiane) e all'associazione Libera, la cui attività ha avuto inizio nel 1994, che ha organizzato la “Giornata per la legalità”. L'iniziativa, svoltasi nella Sala del Capitolo dell'Abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo, alla presenza di rappresentanti dell'arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre che di una classe quarta della scuola elementare di Montescaglioso, è stata aperta dall'indirizzo di saluto del Presidente dell'associazione montese Paolo Gallipoli, il quale, non senza emozione, ha salutato «i tanti amici arrivati dalle altre Regioni», auspicando che il calendario voluto dalla sua associazione possa essere «un ulteriore stimolo alla lotta contro la ma-
fia». Ha quindi espresso solidarietà a don Marcello Cozzi per le minacce subite, incoraggiandolo nella lotta per la riìerca della verità. Ha quindi conferito la tessera n° 92 quale socio onorario all'insegnante A lberto Parisi, il cui impegno e cronaca non sono mai mancate nei giorni difficili vissuti da Montescaglioso ad inizio degli anni Novanta. Parisi si è detto onorato di tale riconoscimento intitolato a due eroi come Falcone e Borsellino il cui sacrificio è di esempio per tutti. Il sindaco della città di Montescaglioso, Mario Venezia, ha ricordato il grande impegno delle forze dell'ordine nel contrasto alla criminalità, attribuendo alla scuola il grande ruolo di educatrice alla legalità delle future generazioni. Allo stesso tempo ha sottolineato l'importanza di creare leggi che siano facilmente interpretabili da parte di tutti i cittadini. Il Questore di Matera, Carmelo Gugliotta, presente all'iniziativa insieme al Vice
Prefetto Vicario, Alberigo Gentile, ha salutato i tanti amici presenti ed ha evidenziato che nella lotta alla criminalità c'è bisogno dell'impegno comune e non solo delle forze dell'ordine. Domenico Potenza, presidente dell'Antiracket ed antiusura di Basilicata, si è complimentato con il coordinatore regionale di “Libera” Basilicata don Cozzi che “con la sua quotidiana testimonianza è provvente «della spinta in avanti in una regione come la Basilicata non più isola felice, che non deve farsi sopraffare». Il dirigente scolastico montese, Giovanni Pizzolla, ha presentato il libro “Quando la mafia non esiste”scritto da don Cozzi, affermando che il libro, dalla lettura molto scorrevole, merita di essere letto anche perché in esso «non si respira negatività ma, al contrario, una grande e coraggiosa denuncia, in cui emerge una Basilicata che non si rassegna». Michele Marchitelli
Presentati i progetti scolastici in corso di svolgimento con la premiazione degli studenti
Formazione innovativa all’Itis di Ferrandina FERRANDINA - Attesa, al cineteatro Della Valle di Ferrandina per l'assemblea studentesca dell'Itis su: “Il successo formativo”, ben ripagata dal coinvolgente balletto d'apertura e dall'intervento della dirigente, Teresa Vigorito, presentata da Mariangela Pirretti. Rappresentanti istituzionali sono stati il sindaco di Ferrandina, Raffaele Ricchiuti, che ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale, l'ispettore tecnico del Miur Francesco Fasolino e il direttore Provinciale dell'Inail di Potenza Salvatore Riccardi che ha premiato la scuola per il manifesto sulla sicurezza. La
preside ha ringraziato gli intervenuti e tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione, con slide e Dvd, dei due progetti: “Scuole aperte- viaggiando con Dante in terra lucana” e “Aree a rischio- slide sull'impianto fotovoltaico”, con ricaduta in termini economici di 40mila euro. I progetti hanno permesso di potenziare le attrezzature scientifiche attraverso la didattica laboratoriale: il sito, la realizzazione di un impianto fotovoltaico, l'accesso ai dati satellitari sia come aggiornamento che come protagonismo dei giovani con sperimentazione di lavagne al plasma e in-
terattive. «Una forte operazione culturale -dice Fasolino- I tre canti rappresentati nel filamato, il 26° dell'Inferno; il 13° del Purgatorio; e poi il 12° del Paradiso che, col 10° e 11° rappresenta il trittico della sublimazione assoluta dell'uomo di fronte alla divinità. Sono sceltecontinua Fasolino- che costituiscono un itinerario che voi avete fatto non come mera operazione di tipo scolastico, ma come percorso di tipo culturale profondo. Nella lettura di Dante oggi vi è qualcosa di molto più grande della costituzione di un patrimonio culturale che richiede, da parte delle scuole, operazioni for-
ti e il fascino di una nuova generazione. Dalle immagini sono venuti fuori tre elementi caratterizzanti: la sintesi linguistica, la rappresentazione di tipo geografico e l'innovazione tecnologica». « Ho riguardato con forte commozione il progetto su Dante -dice la preside Vigorito- perché ho riguardato la mia adolescenza quando apprendevamo a memoria i canti della Divina Commedia. Rivederli nei giovani (Nicola Cancellara ha recitato a memoria il XXVI dell'Inferno) ho fatto questi accostamenti: l'estetica attraverso la pluralità di linguaggi ha permesso al multimediale
di affiancare la rivalutazione della tradizione; cultura e civiltà vanno insieme, si coniugano perché la tradizione di Dante rivive, attraverso l'analisi del testo, quel valore che dal punto di vista estetico viene poi tradotto nella multimedialità. Gli studenti: Francesco Lafergola, Tiziana Pace, Valerio Mattera, Lidia Halai, Maria Teresa Lence, Davide Iacovino, Francesco La guardia, Giuseppe Pipio, Andrea Gorga e Claudio Ferrante sono stati premiati con la borsa di studio. In conclusione un vero successo “informativo”. Costantino Di Cunto
Sodalizi a battesimo l’Apm MONTESCAGLIOSO - Domenica 7 dicembre, dalle 20, in piazza Roma, è prevista una serata di festa nella quale sarà presentata ufficialmente una nuova associazione nata a Montescaglioso, la Apm (Associazione progresso montese), alla quale hanno già aderito commercianti e artigiani locali. E' prevista la partecipazione di Eustachio Vincenzo Rinaldelli, presidente dell'Apm, del sindaco della Città di Montescaglioso, Mario Venezia, dell'assessore comunale al commercio e alle Attività produttive, Fabio Disabato, dell'assessore alla Cultura Michele Zaccaro. La serata sarà, inoltre, allietata dal Gruppo di Pisticci “La Pacchianella” e dal gruppo di ballo della maestra Maria Pina Matera.
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Accettura L’opera lignea del XIII secolo oggi sarà nuovamente mostrata
La Madonna torna ai fedeli Concluso il restauro della “matrioska sacra” ACCETTURA - Tornerà dopo un lungo restauro a essere venerata e ad impreziosire una navata della chiesa Dell'Annunziata che l'ha custodita per anni, l'effige della madre di Gesù, familiarmente chiamata “ a Madonn”. Un'antica e pregiata statua che durante una lunga fase di restauro ha svelato un segreto custodito gelosamente per anni: un cuore di legno, avvolto da un secondo intervento, bruciato poi in un incendio, ed una “terza” pelle di cartapesta. Una sorta di singolare “matrioska” sacra, questa della Madonna lignea in trono, che sarà mostrata a tutti i fefeli proprio oggi alle ore 11, durante una cerimonia inaugurale a cui saranno presenti il parroco di Accettura, don Peppe Filardi, il vescovo di Tricarico, Mons. Vincenzo Orofino, la restauratrice che ha lavorato sull'opera e la dottoressa Cosola che recentemente ha discusso una tesi di laurea presso l'accademia delle belle arti di Bologna proprio su questo intervento. Il restauro è stato particolarmente importante e singolare, in quanto non si è trattato di un intervento puramente conservativo ma ha consentito, per l'appunto, di rendere visibile gli
La statua restaurata ad Accettura
interventi che l'uomo, nei secoli, ha fatto su questa immagine. Mai restyling così interessante, perché sin dalle prime fasi fu evidente la presenza, sotto la cartapesta della statua, di ulteriori interventi effettuati nei secoli precedenti. La prima e originaria “anima” della scultura lignea è ascrivibile al XIII secolo e sono evidenti la veste decorata di colore azzurro
sul busto, le braccia, le ginocchia, il drappeggio nella parte inferiore e i piedini. La statua è senza testa e presenta bruciature (nel 1272 un incendio distrusse buona parte dell'abitato); il secondo strato è visibile un rifacimento applicato sulla scultura originaria databile intorno al XVI secolo. Si tratta di un vestito di stoffa dipinto con acquerelli e ornato di
decorazioni floreali impreziosite da inserti in oro (questa è citata nella relazione della visita pastorale che il vescovo di Tricarico Giovanni Battista Santonio fa ad Accettura tra il 30 novembre e il 5 dicembre 1588: «A latere epistule dicti altaris … extat simils statua Marie Virginis coloribus et auro ornata et in dicto altari non dum celebratur»). Una terza edizione (la statua che
conosciamo), collocabile intorno alla prima metà del XIX secolo. Una struttura in cartapesta realizzata con fogli di carta provenienti da cronache giudiziarie del tempo. È attribuibile a quest'ultimo il bambinello e le corone. Complesse e intrecciate con la storia della comunità sono le vicende che hanno accompagnato questa statua nei secoli. Successivamente al terremoto del 1980 la soprintendenza di Matera acquisiva la statua della Madonna in trono secondo un più ampio programma di conservazione di opere d'arte dislocate su tutto il territorio provinciale. Due anni fa la parrocchia si assunse l'onere del restauro al fine di restituirla al culto. I lavori vennero affidati alla dottoressa Filomena Gianna Iozzi, sotto la supervisione della stessa sovrintendente Agata Altavilla. Iniziò allora il delicato ed entusiasmante lavoro di estrapolare le varie anime della Madonna a cui oggi la comunità cristiana di Accettura, può guardare come ad un percorso attraverso cui condurre il cuore, la mente e la fede. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Oggi torna “Provincia in bus”
Tricarico Il professor De Donno promuove la denominazione comunale
Visite a Tricarico e Grassano
Presentato il disciplinare della De.Co. per i prodotti tipici
Il centro storico di Tricarico
TRICARICO - Dopo il buon risultato delle prime tappe dell'edizione autunnale di Provincia in bus, il programma della Provincia di Matera teso a far scoprire il territorio attraverso viaggi guidati, proseguirà oggi con la nona tappa che visiterà, in un'atmosfera ormai già natalizia i comuni di Tricarico e Grassano. La partenza è prevista per le ore 9 da Matera (P.zza Matteotti) alla volta di Tricarico per visitare uno dei centri storici medioevali più interessanti della regione, con il quartiere arabo della Ràbata e Saracena, a struttura labirintica, ed il quartiere normanno a struttura squadrata. E' prevista, inoltre, la visita dell'imponente Cattedrale normanna di S. Maria Assunta, del Convento del Carmine con i suoi preziosi affreschi di P.A. Ferro e del Palazzo Ducale ove ha sede il museo archeologico. Nel pomeriggio l'escur-
sione prosegue a Grassano per visitare i “Cinti”, suggestivi agglomerati di cantine-grotte scavate nei secoli e accessibili da senctieri con notevoli scorci panoramici. Un contributo qualificato all'escursione ai “Cinti”, inoltre, sarà fornito grazie alla partecipazione di un folto gruppo di docenti universitari, che illustreranno le caratteristiche geomorfologiche del sito. In pieno clima natalizio, infine, si potrà ammirare, accompagnati dall'artista, il monumentale presepe di Franco Artese , ospitato nel settecentesco Palazzo Materi. Per ulteriori informa zioni, è possibile visionare il programma sul sito della Provincia di Matera, all'indirizzo web www.provincia.matera.it, o presso l'agenzia Ridola Viaggi di Matera, che cura la parte organizzativa dell'iniziativa. provinciamt@luedi.it
Sindaci garanti di qualità TRICARICO - «Chi meglio del sindaco di una città o di un paese può meglio certificare un prodotto della tradizione del proprio territorio». Lo ha affermato con convinzione il professore Roberto De Donno, autore dell'elegante e pregevole volume “DE.CO. Denominazioni Comunali, sviluppo locale e Tecniche di Marketing Territoriale” (Veronelli editore 2008), presentato presso l'ostello di Fonti venerdì scorso. «Il sindaco -ha sottolineato l'autore- è colui che certifica la nostra identità, la data ed il luogo di nascita, allo stesso modo e con la stessa autorevolezza può certificare i prodotti del territorio amministrato, siano essi agroalimentari alimentari, enogastronomici, artigianali o culturali». Da questa straordinaria intuizione del giornalista Luigi Veronelli (famoso per le sue guide), sono nate le Denominazioni Comunali, ossia le DE.CO, che rispetto alle altre certificazioni di prodotto anno il pregio della semplicità e della rapidità, perchè l'iter di approvazione del disciplinare si conclude con una semplice delibera comunale firmata dal primo cittadino. La deliberazione
L’incontro a Tricarico
adotta un marchio che attesta il luogo da dove viene il prodotto, la sua storia ed i modi di produzione in quello specifico territorio. Alla base dei DE. CO. c'è un' intuizione di Luigi Veronelli, che De Donno ha sposato appieno e nello stesso tempo ha meglio precisato e sviluppata, attraverso il suo autorevole bagaglio professionale e di esperienza diretta, essendo docente di Marketing Territoriale alla LUM Jean Monnet di Bari. Inoltre,
l'autore aveva già affrontato l'argomento con una precedente e fortunata pubblicazione. Con la vivicità e la forza di chi crede nella bontà delle proprie idee, De Donno ha affermato che le DE:CO: «Assumono un ruolo strategico non solo nella salvaguardia delle produzioni locali, valorizzando il processo identitario di un territorio, ma anche nella promozione del territorio sul mercato globale. Compilare la carta d'identità di un territorio attraverso le sue stesse risorse tipiche e farla diventare passaporto per il mondo». De Donno ha poi portato alcuni esempi di comuni che hanno adottato con successo le DE:CO.: dalle cioccolata di Modica, all'asparago rosa di Mezzago, alla pietra di Lecce, ecc. «Anche le Maschere di Tricarico -ha suggerito- sono un bene da tutelare e disiplinare attraverso una DE;CO.». Ha introdotto l'incontro Enza Spano, dirigente regionale. Sono intervenuti il dirigente del Dipartimento regionale Agricoltura e il presidente della Coldiretti di Basilicata Giuseppe Brillante, il quale ha commentato che «oltre a vendere un prodotto bisogna vendere un territorio». Michele Santangelo
Risonanza magnetica anche a Tricarico TRICARICO - Risonanza magnetica operativa anche all’ospedale di Tricarico. Il servizio viene svolto con l’apparecchio in dotazione Esaote E-Scan “aperto”, dedicato all'apparato osteoarticolare. Gli esami che vengono eseguiti sono a: spalla, gomito, polso, mano, ginocchio, caviglia, piede e vengono consegnati su supporto informatico (cd). È richiesta la sola prescrizione del medico di famiglia convenzionato con il Servizio
sanitario nazionale. La consegna del referto e dell'esame, tranne casi e situazioni particolari, viene effettuata in mattinata, entro le 14. Il paziente deve produrre in visione la documentazione clinica (radiografie, Tac, Ecografie, eventuali interventi effettuati, precedenti esami di risonanza magnetica) eventualmente già in suo possesso. I tempi di attesa per l'esecuzione della metodica si atte-
L’ospedale di Tricarico
stano all'incirca su sette giorni. Il direttore, dottor Donato Milazzo, è a disposizione per
chiarimenti telefonici ai colleghi Medici di Medicina Generale ai numeri di telefono: 0835-524232 e 329-5832691.
Domenica 7 dicembre 2008
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Tutto pronto per l’atteso spettacolo con scopo benefico alla XXVII edizione
A Bernalda la miss “Alter Ego 2008” BERNALDA - “La bella d'Italia” si presenta in tutto il suo splendore nella cittadina bernaldese. Ospite d'onore Nunzia Tagarelli, “Ragazza Alter Ego 2008”. Quindi oggi ci sono tutti gli ingredienti per una grande serata. L'evento, organizzato dall'Alca Fashion Group, e giunto al suo XXVII appuntamento, aprirà il suo sipario alle ore 21 dove, all'interno della struttura che ospita il Call Center, oltre al fascino delle ragazze, ci saranno momenti di svago e di grande spettacolo. Sulla prestigiosa passerella bernaldese a presentare questo appuntamento
sarà Marco Tiesi. Inoltre tra gli ospiti ci sarà la presenza del cabarettista Dino Paradiso e della splendida voce di Beatrice Sammartino; e non solo spettacolo, in quanto si potrà assistere allo show del trasformista “Principessa”. Un ricco programma quello che l'Alca Fashion Group ha voluto portare sul nostro territorio, a cui si aggiunga anche il tema forte e il fine della serata, infatti, i momenti di gran galà della bellezza e della moda, sui manifesti sono associati alla parola solidarietà in favore dell'associazione italiana per la lotta al “Neuroblastoma” dell'o-
spedale di Gaslini di Genova. Quindi un modo si per trascorre una serata in allegria, ma anche per riflettere su quei mali che fanno parte della vita. Per l'occasione abbiamo parlato con l'assessore alla Cultura di Bernalda, Dino Paradiso, il quale, oltre a essere uno degli ospiti della serata, rappresenta l'Amministrazione di Bernalda la quale ha voluto patrocinare l'evento sia per la sua importanza e sia per il suo fine. Paradiso ha parlato di un appuntamento questo che amplia l'offerta degli eventi sul territorio bernaldese. «Siamo felici ha detto Paradiso- che sia
stata scelta la nostra cittadina per una manifestazione di questo calibro. Come amministrazione - a continuato il giovane assessore bernaldese- ci siamo impegnati affinchè tale evento sia ricordato da tutti come uno dei più importanti che la nostra cittadina abbia ospitato. Inoltre ci fa piacere della presenza della nostra Nunzia Tagarelli e che la stessa abbia conquistato il prestigioso premio “Ragazza Alter Ego 2008”. Questo sta a sottolineare la grande volontà di questa ragazza di credere e di andare avanti per la strada del successo. Oggi i temi della bellezza e della moda
Corso Umberto I a Bernalda
saranno accompagnati dallo spettacolo legato alla comicità e alla musica, ma soprattutto dalla parola solidarietà che il nostro territorio ha nel suo dna. Quindi -ha conscluso Pa-
radiso- l'appuntamento è per questa sera all'interno della struttura che ospita il Call Center per vivere tutti insieme una fantastica serata». fa.si.
Il presidente Labriola: «Il partito è in buona salute, non condividiamo l’alleanza esterna di FI»
Uno scatto d’orgoglio di An I progetti futuri definiti nel direttivo provinciale a Bernalda BERNALDA - «Alleanza Nazionale è in ottima salute». Questo il commento di Giuseppe Labriola, presidente provinciale di An, al termine del direttivo provinciale che si è tenuto nella serata di venerdì presso il circo di Bernalda. Direttivo che Labriola ha fortemente voluto a Bernalda per il grande risultato elettorale che la cittadina jonica ha prodotto nelle ultime elezioni che hanno dato la leadership alla Pdl, a cui An ha dato massima adesione. Nelle due ore tanti i temi toccati, ma soprattutto quello della grande speranza di portare una forza alternativa al centrosinistra a Bernalda. Tra i presenti anche il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico e il segretario cittadino, Franco Carbone. Dopo due lunghe ore, nelle quali il direttivo provinciale di An ha discusso dei problemi e delle manovre per le prossime elezioni, il presidente Labriola ha aperto le porte alla stampa, sottolineando l'ottima salute del partito e di tutti i suoi iscritti. Labriola ha parlato poi del momento politico provinciale e di quello bernaldese. «Essere oggi a Bernalda -ha detto- è stato voluto da tutto il partito di An per dare la nostra totale solidarietà al presidente del circo bernaldese, Franco Carbone. Ma -ha continuato il presidente provinciale di
Giuseppe Labriola
An- noi di An non siamo allarmati per la situazione che si è creata nel nostro partito nei giorni scorsi a Bernalda. Quello, invece, che ci preoccupa è la decisione di Forza Italia di essere parte attiva di una lista civica. Anzi, più che preoccupato, sono allarmato per questa linea adottata a Bernalda e da chi rappresenta il partito di Forza Italia. In merito a questa situazione ho già prodotto una lettera al segretario provinciale di Forza Italia, Cosimo Latronico, da cui però non ho avuto risposta. Nella lettera invitavo Latronico a fare una riunione a Bernalda, con i circoli di Forza Italia, che non so se per la verità esistono, per chiarire una volta per tutte questa situazione.
Quindi, se Forza Italia intende far parte di liste civiche, dove ci sono forze politiche dell'Udc, del Circolo Pitagora e Sviluppo Pulito - Agire Europeo, che non so di che parte politica siano, vorrei sottolineare il fatto che noi non siamo ruota di scorta per nessuno. Noi vogliamo, anzi dobbiamo essere i protagonisti del Pdl. E se Forza Italia prende questa posizione, il Pdl a Bernalda sarà rappresentato da An. Su tutto ciò vorrei aggiungere che ci teniamo a questa situazione che si è creata a Bernalda, in quanto se come Pdl siamo uniti allora si può vincere. Ma se questo non dovesse avvenire An presenterà una lista autonoma del Pdl; su questo non abbiamo dubbi. Quindi tutte quelle forze che si fanno carico di fantasie saranno annullate a Bernalda nel nome del Pdl. Ritornando invece a quelli che a Bernalda si sono firmati come gruppo storico di An, vorrei dire che noi non facciamo differenze tra chi ha più anni di militanza nel partito e chi ne ha meno all'attivo. In An c'è una linea ufficiale. Quindi anche a Bernalda per quanto riguardano le direttive politiche esse spettano all'esecutivo e al suo segretario che è Franco Carbone. E chi non è d'accordo o e contrario alle decisioni del partito è fuori. Ci preoccupa la mancanza di dialogo con Forza Italia». Fabio Sirago
Policoro, gloriosa rimpatriata dei nati nell’anno 1948 POLICORO - Quelli del 1948. crazia. Il 1948 è anche l'anno post Un'annata doc per chi è nato in seconda guerra mondiale in cui si quegli anni e indimenticabile per inizia, grazie al piano Marshall l'Italia come entità statale libera e americano, a ricostruire l'Italia e democratica. Nel 1948 entra in vi- l'Europa uscita distrutta dal congore la Costituzione; nello stesso flitto bellico in cui la portò il nazifascismo. E se oggi l'Ianno lo statista Alcide talia è parte integrante De Gasperi a capo di e fondamentale dell'Uuna coalizione moderanione europea e del ta di cattolici, laici e limondo intero, fedele alberali si apprestava a leato degli Stati Uniti, governare una nazione il merito è di un'intera appena uscita dalla generazione di donne e guerra inaugurando uomini che hanno fatto poi la stagione dei gogrande la Nazione. A verni democristiani partire da tutti quelli durata quasi mezzo seche nel 2008 hanno colo che ha portato la compiuto o compierannazione Italia ad entrano il sessantesimo anre nel G8, il gruppo di no di età. Che domenica Stati più industrializprossima si ritroveranzati del mondo. Ma il Pasquale Ferrara no tutti all'Oro Hotel di 1948 è anche l'anno in via Lido in una rimpacui la forma di Governo italiana uscita vincitrice dal refe- triata che vuole essere un amarrendum del 1946 diventa a tutti gli cord delle vicende politiche locali, effetti repubblicana con un siste- nazionali ed internazionali. I sesma di pesi e contrappesi istituzio- santottenni sono come il vino: più nali che ha accompagnato ed edu- invecchia e più diventa buono. cato intere generazioni alla demoGabriele Elia
Psicologi a colloquio Inaugurata la piazza Giovanni Paolo II con l’assessore Potenza Montalbano Jonico Nuovo spazio di ritrovo e parcheggio davanti all’ufficio postale
MONTALBANO JONICO E’ stata inaugurata a Montalbano Jonico, la piazza antistante l'Ufficio Postale alle spalle del municipio dedicata, dal 2005, a Giovanni Paolo II all'indomani della sua scomparsa. La piazza, ampio parcheggio come pochi ve ne sono nella comunità jonica, è stata interessata da lavori di ristrutturazione con la realizzazione di marciapiedi, aiuole, nuova illuminazione e pavimentazione. Venerdì sera, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, la benedizione della nuova area a cura del pastore della chiesa materana, arcivescovo, Salvatore Ligo-
rio, altresì presente a Montalbano per la celebrazione della santa messa nella Chiesa del Purgatorio, a conclusione dei lavori di manutenzione effettuati proprio nell'antico luogo di culto. Presenti il sindaco, Leonardo Giordano, l'assessore ai Lavori Pubblici, Camillo Donato Pierro, il vicesindaco Vincenzo Devincenzis. Senza quantificare l'importo dei lavori, sebbene valutato minimo, il sindaco, ha sottolineato la volontà dell'amministrazione di voler rendere dignitosa una piazza che, prima d'ora, era in uno stato di assoluto abbandono, preda di scempi e abbandoni di ri-
fiuti da parte di giovani e cittadini poco educati. Con questo l'invito rivolto a tutti ad aver cura del nuovo spazio, perché anche le future generazioni ne possano usufruire domani. Hanno fatto seguito poi i ringraziamenti ai sindaci predecessori, all'amministrazione comunale, all'ufficio tecnico che nelle figure del geometra comunale, Rocco Breglia e dell'ingegnere capo, Michelina Larocca, ha progettato e diretto i lavori e alla ditta esecutrice “Elettro Mediterranea” di Antonio Asprella, cognato del sindaco Giordano, che, come sottolineato, si è reso sempre disponibile
ad apportare tutte le varianti emerse durante la prosecuzione dei lavori. Sono stati preannunciati nuovi lavori da avviare nella centrale piazza Risorgimento; mentre l'occasione è stata preziosa anche per rimarcare il riconoscimento che Montalbano ha avuto in occasione della manifestazione “Comuni ricicloni” di Legambiente Basilicata, insieme alla manifestata amarezza per tutti quei cittadini ancora refrattari alla raccolta differenziata che non perdono occasione di scaricare lungo le vie periferiche al paese, la loro immondizia. Anna Carone
POLICORO - L'ordine regionale degli psicologi, rappresentato da Antonio Telesca, ha incontrato lo scorso 5 novembre l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza (Pu), per discutere con il massimo esponente della sanità regionale i problemi di coloro che sono affetti da gravi disturbi della personalità. A darne notizia è consigliere delegato del servizio sanitario regionale, nonché iscritto all'ordine suddetto, Giuseppe Fagnano. L'incontro è stato cordiale e pieno di contenuti, come già accaduto in passato, e gli esperti la delegazione di psicologi hanno messo sotto la lente di ingrandimento: «Il disagio psicologico che investe un numero sempre crescen-
te di persone nelle varie fasce di età e contesti di vita, e di come gli psicologi possono contribuire al miglioramento della qualità di vita dei cittadini attraverso la prevenzione e aiutando le persone nell'elaborare strategie di difesa e protezione di quegli eventi critici, “life events”, cui ognuno può andare incontro nel corso della vita, e che possono provocare stress, squilibrio emotivo, malessere e sofferenza individuale e familiare», spiega lo stesso Fagnano. Che poi aggiunge la necessità di aumentare la dotazione organica di professionisti del settore nei servizi sociali dei Comuni e nelle stesse Asl. ga.el.
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Domenica 7 dicembre 2008
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Serie A Samuel sblocca subito il risultato, poi la Lazio crolla dopo un autogol di Diakitè e la rete di Ibra
L’Inter scappa: chi la riprende? Vittoria per 3-0 all’Olimpico: Juve e Milan sono avvisate LAZIO INTER
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LAZIO (4-3-1-2): Carrizo 6; De Silvestri 6, Diakitè 5, Rozehnal 5.5, Kolarov 6; Foggia 5.5 (32'st Meghni sv), Dabo 6 (1'st Brocchi 5.5), Ledesma 5.5, Mauri 6; Pandev 6 (31'pt Rocchi 6), Zarate 6. In panchina: Muslera, Radu, Cribari, Manfredini. Allenatore: Rossi 6. INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6.5; Maicon 6.5, Cordoba 6, Samuel 6.5, Maxwell 6; Zanetti 6, Cambiasso 6, Muntari 6 (33'st Figo sv); Stankovic 6.5 (41'st Mancini sv); Ibrahimovic 6.5, Cruz 6 (28'pt Crespo 5.5). In panchina: Orlandoni, Burdisso, Materazzi, Quaresma. Allenatore: Mourinho 6. ARBITRO: Orsato di Schio 6. MARCATORI: 2'pt Samuel, 48'pt Diakitè (autogol), 10'st Ibrahimovic. NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 50mila circa. Ammoniti: Stankovic, Diakitè, Zarate, Julio Cesar, Brocchi, Maxwell. Angoli: 7-4. Recupero: 3'pt e 3'st. ROMA - Imprendibile Inter. La squadra di Josè Mourihno vince all’Olimpico di Roma l’anticipo serale contro una Lazio poco concreta in fase offensiva. 3-0 per i nerazzurri e undicesima vittoria in campionato. La Lazio di Delio Rossi, reduce dalla brillante vittoria in coppa Italia ai danni del Milan, si inchina ai nerazzurri. Dopo appena 2' l’Inter sbloccava il punteggio: cross dalla sinistra di Muntari e splendido stacco di testa per Samuel ad infilare l’immobile Carrizo. Lazio incredula, pronta a ripartire ma la squadra di Mourinho controllava bene i movimen-
Grande prestazione del francese
La Roma scopre il talento di Menez
Il colpo di testa di Samuel che ha sbloccato il risultato
ti del pallone e reggeva bene la pressione degli avversari. All’8' Foggia dalla sinistra crossava al centro ma Diakhitè non arrivava alla deviazione di testa. Un minuto dopo Kolarov lasciava partire un gran sinistro con palla che terminava sull'esterno della rete, alla destra dell’attento Julio Cesar. Il destro al volo di Dabo (15') terminava a lato e due minuti dopo calciava bene De Silvestri (tiro deviato da Maxwell) con palla di poco fuori. Sull'altro fronte (19') Ibrahimovic, da posizione decentrata calciava decisamente alto sopra la traversa. Mourinho costretto al primo cambio al minuto 28 con l’ingresso di Crespo al posto dell’acciaccato
Cruz. Al 30' Pandev saltava due giocatori sulla sinistra e serviva Zarate ma l’attaccante argentino veniva anticipato in extremis. Al 35' Stankovic impegnava Carrizo, sulla respinta Crespo calciava fuori da posizione regolare. Prima del riposo il raddoppio (fortunoso) dell’Inter: splendido assist di Ibrahimovic per Maicon che crossava al centro e Diakitè deviava alle spalle di Carrizo per un classico autogol. Rossi nella ripresa inseriva subito Brocchi (al posto di Dabo). L’Inter concedeva il tris al 10': preciso calcio di punizione di Cambiasso e deviazione vincente di Ibrahimovic. Due minuti dopo Kolarov, sempre su puni-
Menez sfugge a Pinzi
zione segnava il gol per i laziali ma Orsato annullava perchè non aveva dato l’avvio all’azione. Al minuto 26' fuga di Foggia sulla destra e palla per Rocchi che impegnava Julio Cesar. Ci provava ancora Zarate (27') con un buon dribbling in area ma con tiro debole. Al 38' ancora Inter a caccia del poker di reti prima del triplice fischio finale con il volenteroso Crespo che saltava due avversari ed entrava in area ma senza mettere in apprensione la difesa laziale. Inter che sale a quota 36 punti in classifica, nove lunghezze in più di Juve e Milan; Lazio forse un pò stanca dopo le fatiche serali di coppa Italia.
La Juventus a Lecce. Il tecnico, alle prese con molti indisponibili, prova a dare la carica
Ranieri: «Vincere per non farci staccare» TORINO – Lo scudetto è ancora lì, ben visibile e afferrabile, come obiettivo stagionale. Anche se l'Inter è lontana e fortissima. La Juventus, a cominciare da Lecce, ci proverà in tutti i modi a tentare di scollarglielo di dosso, ma la rincorsa ai nerazzurri comincia male: si ferma anche Del Piero e salterà la gara col Lecce per affaticamento muscolare. Ranieri, prima dell’ultima rifinitura, aveva messo l'ultimo sigillo al messaggio di guerra (sportiva) lanciato in settimana, quando aveva dovuto chiarire che la Juventus non rinuncia a lottare per il titolo, ma semplicemente si rende conto che l’Inter è molto forte e non intende illudere i tifosi: «Non firmo affatto per il secondo posto, perchè mi
voglio giocare fino in fondo tutte le carte. Vincere a Lecce è fondamentale per rendere più decisiva la sfida di domenica prossima con il Milan, che potrebbe indicare chi è l’anti Inter». «Non vedo affatto in crisi i rossoneri – spiega il tecnico – hanno giocatori molto forti e Ancelotti anche questa volta riuscirà a trovare il bandolo della matassa. Ma adesso concentriamoci su domani e basta proclami, occorrono i fatti». A partire dal Lecce, una avversaria che Ranieri considera molto pericolosa: «Sa chiudersi e poi ripartire in velocità, ha valori tecnici buoni e poi sente molto l’appoggio del pubblico. Occorrerà anche domani una Juve al 110%, perchè altrimenti potrebbe non bastare.
Noi pensiamo ad una partita per volta, non possiamo spingerci oltre». Quindi, niente calcoli ma a Lecce, di fatto, scenderà in campo già così una specie di Juve-B, con Del Piero, Trezeguet, Buffon, Camoranesi, Tiago, Poulsen, Salihamidzic fuori; senza contare Zebina e Knezevic. E in più c'è la difesa a rischio diffida (Legrottaglie, Molinaro, Grygera). Ranieri si consola molto parzialmente con il rientro in panchina di Zanetti, dopo una eternità passata in infermeria. Potrebbe toccare a Giovinco (ma sarebbe una carta a sorpresa) il ruolo di partner di Amauri, ma occorrerà anche valutare le condizioni del campo, più adatto forse a un peso massimo come Iaquinta.
Claudio Ranieri
CHIEVO ROMA
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CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 7; Moro 6, Yepes 6, Mandelli 6, Mantovani 6; Luciano 5.5, Pinzi 5.5 (27' st Langella sv), Bentivoglio 6, Marcolini 6 (41' st Italiano sv); Pellissier 5.5, Esposito 5 (35' st Iunco sv). In panchina: Squizzi, Scardina, D’Anna, Frey. Allenatore: Di Carlo 5.5. ROMA (4-3-2-1): Doni 6; Cicinho 6, Mexes 6, Juan 6, Riise 6.5; Perrotta 6.5, De Rossi 6, Brighi 6; Baptista 5.5 (17' st Taddei 6), Menez 7.5 (41' st Cassetti sv); Totti 6. In panchina: Arthur, Panucci, Loria, Virga, Montella. Allenatore: Spalletti 6. ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6. MARCATORI: 24' st Menez. NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 10 mila circa. Espulso: 40' st Brighi per doppia ammonizione. Ammoniti: Pinzi, Mexes, Brighi, Menez, Mandelli, Yepes. Angoli: 10-6 per la Roma. Recupero: 1' pt, 4' st. VERONA - Quarta vittoria consecutiva per la Roma (la quinta considerando anche la Champions) che continua la grande scalata in classifica. I giallorossi passano anche al «Bentegodi» contro il Chievo grazie a uno spettacolare destro al volo del francese Menez, al suo primo gol in A e protagonista di un’ottima prova. Successo più che meritato per Totti e compagni, anzi il punteggio poteva essere certamente più largo se il
Chievo non avesse avuto dalla sua parte un Sorrentino in giornata di grazia. A procurarsi la prima palla gol del match è Menez che conclude con un piatto destro costringendo Sorrentino alla deviazione in angolo. Il Chievo risponde al 20' con un bel suggerimento di Pellissier per Esposito che però si lascia bloccare il tiro ravvicinato da Doni. Al 25' ancora gran lavoro di Menez con dribbling e cross dalla sinistra, Brighi davanti la porta doveva solo appoggiare in rete ma si fa incredibilmente respingere il tiro dall’ottimo Sorrentino. Nella seconda parte del tempo però il Chievo rischia poco. Inizia la ripresa e al 6' la Roma divora un’altra pallagol: Menez dentro per Riise, assist per Baptista che si fa respingere la conclusione a colpo sicuro da Mantovani. Poco dopo gran destro di Totti respinto in angolo dal portiere. Al 9' ancora il capitano giallorosso e altra parata di Sorrentino. Al 19' altro grande intervento di Sorrentino che respinge una girata di Perrotta. Al 24' però il portiere del Chievo deve arrendersi al gran tiro al volo di Menez. Cambiano i piani per Di Carlo perchè il Chievo è ora costretto ad attaccare, dentro Langella per Pinzi. Altra ammonizione pesante per Mandelli. Al 33' gran conclusione di Riise su punizione, altro strepitoso intervento di Sorrentino. Al 35' dentro anche Iunco per uno spento Esposito. Al 40' la Roma resta in 10 per l’espulsione di Brighi, già ammonito, per un fallo su Bentivoglio.
40 Sport Serie A. Il Milan riceve il Catania ma tra i rossoneri assenti Ronaldinho, Seedorf e Inzaghi Domenica 7 dicembre 2008
Ancelotti tra Kakà e gli infortuni Il tecnico replica al brasiliano: «Mi va bene così, anche al 70%» CARNAGO – Kakà si sfoga, Carlo Ancelotti erige le barricate e, nel frattempo, perde i pezzi in vista della partita contro il Catania. Al tecnico importa poco che venerdì il fantasista brasiliano abbia denunciato un certo disagio a giocare più lontano dall’area di rigore per fare spazio a Ronaldinho, lamentando di non potere cosi rendere al massimo. «Non c'è nessun problema se lui dice che così si esprime al 70%: a me basta un Kakà al 70%», taglia corto. Ma prima che Ancelotti arrivi a questa ammissione devono passare diverse domande incalzanti. «Parlo sempre con Kakà, conosco il suo pensiero e non vedo in lui tutto il disagio che traspare dai giornali», è la sua prima risposta. Ma le chiavi della squadra sono ancora nelle mani del brasiliano? «Di chiavi ne abbiamo parecchie, le ha Kakà, le hanno Pirlo, Ronaldinho, Gattuso e ovviamente le ho io», continua Ancelotti senza celare un pò di insofferenza. Prova a definirle «dichiarazioni in linea con il suo personaggio», ma è difficile ignorare lo sfogo del numero 22 rossonero. «Ha sempre giocato da trequartista ed è normale che, restando più indietro, sia meno presente in fase realizzativa, ma mi serve che ora faccia un lavoro diverso. Comunque cerco di mettere in condizione ogni giocatore di rendere al massimo», conclude il tecnico. Poche ore dopo, la (mala)sorte interviene nella vicenda. Ronaldinho si ferma per un risentimento muscolare e non ci sarà oggi con il Catania. Dopo ciò che ha detto, da Kakà ci si aspetta che sfrutti al meglio gli spazi più larghi. Ma non avrà al suo fianco Seedorf (guai muscolari) e davanti Inzaghi (influenza), due di una lista di indisponibili in cui ci sono anche Bonera, Ambrosini e Pirlo, oltre ai “soliti” Borriello e Nesta. Gattuso stringerà i denti e a Shevchenko, che giocherà dal 1' in coppia con Pato, toccherà confermare la crescita culminata con il bel gol contro la Lazio in coppa Italia. Ci spera Ancelotti, più preoccupato dai risultati che dai problemi tattici dopo la sconfitta di Palermo, la terza in campionato. Quello del Barbera, è stato «un brutto colpo», riconosce, ma a chi gli fa notare che difficilmen-
Stasera l’atteso Sampdoria-Genoa
Cassano: «Il derby? Siamo più forti»
te collezionando tante cadute nel girone di andata si arriva in testa in fondo, replica che «le statistiche contano poco e c'è ancora tempo: con un’altra serie positiva ci riavvicineremmo allo scudetto. Il centrocampo ha sofferto molto in queste settimane e contro il Catania è una verifica per capire se è un momento difficile o meno». Oggi al Meazza Walter Zenga sarà in tribuna squalificato, ma a Milanello hanno studiato e preso le contro-
misure ai singolari schemi sui calci piazzati che stanno facendo la fortuna dell’ex portiere interista sulla panchina degli etnei. Bisogna stare attenti ai particolari per non perdere altro terreno dall’Inter in attesa del big match della settimana prossima contro la Juventus. Dopo tante polemiche, Ancelotti non ha dubbi: «Battere il Catania ci serve per preparare la sfida ai bianconeri con la giusta atmosfera». RONALDO. Ronaldo potrebbe vestire di nuovo la
LA RIVELAZIONE Thuram: «Il Milan mi voleva» PARIGI - Avrebbe dovuto chiudere la carriera al Paris Saint Germain eppure Lilian Thuram, prima di smettere, avrebbe avuto la possibilità di giocare di nuovo in Italia dopo le esperienze con Parma e Juve. «Ad agosto ero andato a vedere un’amichevole tra Milan e Juventus – racconta – all’Equipe - sono andato a far visita a Zambrotta e Ancelotti, che ho avuto come allenatore al Parma, voleva che giocassi col Milan. Pensavo che scherzasse perchè avevo già annunciato il ritiro ma lui era serio e mi ha dato fino al 31 agosto per decidere. Sono stato anche a Milanello».
maglia del Milan. Non se la sente di escludere questa clamorosa ipotesi il suo procuratore, Fabiano Farah, che indica nel ritorno in rossonero una delle possibili alternative per il Fenomeno, che sta preparando il suo rientro in campo. «E' bene chiarire una cosa – le dichiarazioni di Farah a “LanceNet” – Il Milan non ha mai smesso di cercarci e si è già dimostrato interessato a rinnovare l’accordo. Questa ipotesi non può essere scartata, e Ronaldo giocherà per una big».
Com'è la vita a Genova, ci GENOVA – «Noi siamo più forti di loro, ne sono con- sono i genoani che rompovinto. Noi saremo 26.000, no le scatole? «No, assoluloro in 11.000. Appena lo- tamente no, a Genoa si vive ro urlano dobbiamo grida- per il derby dalla mattina re molto di più, non si devo- alla sera – dice l’attaccante no sentire». Antonio Cas- -, però tutti i genoani che sano parla così del derby di ho incontrato per strada hanno sempre avuto granquesta sera con il Genoa Il giocatore della Sam- de rispetto, complimenti, pdoria si dice ottimista: senza andare mai oltre il li«Alla grande, perchè non mite, a differenza di altre città in cui ho dovremmo esvissuto, che un serlo? Poi i derpochettino by sono partite rompevano le particolari, può scatole, andansuccedere di do oltre il limitutto, però loro te. Qui c'è devono sapere, grande rispetche aprano beto, parlo per ne le orecchie, me». che noi siamo Lo stesso ripiù forti di lospetto che proro». Poi si rivolvano i sampdoge ai tifosi geriani per Milinoani: «Voglio to: «Sì, penso solo ricordargli che devono diche ho giocato a re la stessa Bari e ho fatto Antonio Cassano identica cosa gol al derby, ho fatto gol a Roma al derby, perchè tutti i genoani mi ho fatto gol a Madrid al rispettano e i sampdoriani derby. Mi manca un solo che capiscono di calcio se vedono Milito possono solo derby per fare gol». Cassano lancia poi un fargli i complimenti e baappello affinchè sia un bel sta, perchè è un grandissiderby: «La cosa importan- mo calciatore». C'è qualche amico nel te è che ci sia molta sportività da ambo le tifoserie – Genoa? «Per me la parola dice - Genova si è sempre amico è molto importante. contraddistinta per le tifo- Sì, gente con cui ho giocaserie che si sono sempre to, tipo Ferrari, Sculli, Mocomportate bene, è impor- desto, sono ragazzi che cotante che sia un gran der- nosco – dice Cassano - però amici no». by, una grande festa».
Gilardino: «A Firenze ho ritrovato la serenità» FIRENZE - «A Firenze sto bene, ho trovato un ambiente positivo e una società seria, ci sono tutti i presupposti per fare bene». Alberto Gilardino è sempre più convinto di aver fatto la scelta. Con la maglia della Fiorentina si è rilanciato dopo tre anni intensi al Milan e qualche momento difficile, soprattutto nell’ultima stagione. «Qui ho ritrovato la serenità che mi è mancata nell’ultimo anno – spiega l’attaccante viola - ho subito sentito la fiducia di tutto l’ambiente e quando c'è la serenità tut-
to ti riesce meglio». Gilardino parla anche della lotta scudetto, secondo il centravanti della Fiorentina «la Juve può giocarsela fino in fondo con Milan e Inter. I nerazzurri, anche nelle partite in cui soffrono, vincono grazie alla loro forza fisica». Gilardino torna anche sul gol realizzato con la mano a Palermo. «Non me ne sono accorto in campo – assicura Gila - è stato un gesto involontario, l’azione è stata talmente veloce, magari se dovesse ricapitare...».
Alberto Gilardino
SERIE B RISULTATI
In quattro a ridosso dell’Empoli PALERMO - Quattro squadre a ridosso della capolista Empoli. Il turno numero diciassette del campionato di serie B (si completerà lunedì sera con il posticipo Rimini-Vicenza) conferma la splendida lotta per il vertice della graduatoria, con continui avvicendamenti nel podio delle pretedenti alla promozione in serie A. Venerdì l’Empoli di Baldini, piegando 2-0 il Bari si è confermato al primo posto con 31 punti. Ieri si è formato alle spalle della squadra toscana (a due sole lunghezze) un quartetto di agguerrite inseguitrici. Il Sassuolo si ferma a quota 29 punti con il pareggio rimediato in trasferta, in un campo sempre difficile come il «Matusa» di Frosinone. La doppietta di Pensalfini non basta all’undici di Mandorlini che impatta in terra ciociara (per il Frosinone le reti di Dedic e Tavares). Bene il Parma di Francesco Guidolin che con il mi-
nimo sforzo (primo gol stagionale per Troest) liquida la pratica Avellino. Il Grosseto di Elio Gustinetti perde la leadership della classifica con il deludente pareggio casalingo contro il Cittadella. I veneti sbloccavano il punteggio in chiusura di prima frazione di gioco con Meggiorini. Sansovini al quarto d’ora della ripresa fissava il punteggio sull'11. Il Brescia di Nedo Sonetti bissa il successo esterno del turneo precedente ed allo stadio «Rigamonti» supera di misura l'Albinoleffe. Match-winner l’attaccante Possanzini. Colpaccio del Pisa che torna a vincere in trasferta. L’undici nerazzurro di Ventura espugna per 4-2 il campo dell’Ancona con Joelson (splendida tripletta) assoluto protagonista. Completa lo score per i toscani il gol di Gasparetto. Inutile la rimonta dei dorici con le reti di Nassi e Surraco. Tris interno per il Livor-
no che torna a vincere al «Picchi». I labronici di Leo Acori non incontrano particolari difficoltà contro la Salernitana: a segno Tavano, Candreva e Diamanti. Campani però in dieci uomini per tutta la seconda parte del match per l’espulsione di Peccarisi al 46'. Il Modena lascia l’ultima posizione in classifica e affossa l'Ascoli. Gli emiliani di Zoratto vincono nettamente lo scontro diretto contro l’Ascoli con un chiaro 3-0 (Catellani, Biabainy e Bruno). Colpo esterno anche per la Triestina. La squadra di Maran conferma il buon rendimento esterno e porta via l’intera posta in palio dal campo del Piacenza. Le reti del successo ospite portano la firma di Princivalli e capitan Allegretti. Non rischiano più di tanto Treviso e Mantova che allo stadio «Tenni» chiudono con uno scialbo 0-0.
Ancona - Pisa Brescia – Albinoleffe Empoli - Bari Frosinone – Sassuolo Grosseto - Cittadella Livorno – Salernitana Modena - Ascoli Parma – Avellino Piacenza - Triestina Rimini - Vicenza Treviso – Mantova
2-4 1-0 2-0 (venerdì) 2-2 1-1 3-0 3-0 1-0 0-2 (lunedì, ore 20.45) 0-0
CLASSIFICA Empoli 31, Sassuolo, Parma, Grosseto e Brescia, Livorno 28, Triestina 27, AlbinoLeffe e Bari 25, Vicenza, Pisa e Mantova 23, Ancona e Frosinone 20, Rimini e Salernitana 19, Cittadella e Piacenza 17, Avellino 16, Treviso e Modena 14, Ascoli 12.
PROSSIMO TURNO - 13/11/2008 ore 16 Albinoleffe-Frosinone (12/12, h 20.45), Ascoli-Empoli, Avellino-Salernitana, Bari-Piacenza, Cittadella-Brescia, Grosseto-Rimini, Mantova-Modena, Pisa- Parma, Sassuolo-Ancona (15/12, h 20.45), Triestina-Livorno, VicenzaTreviso
Sport
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Un intervento di Berretti
A Vasto col Pescara in crisi, ma il tecnico tiene alta la concentrazione
Il Potenza non si fida «Squadra costruita per vincere. Serve umiltà» LE INCOGNITE di Pescara-Potenza, sfida aperta a ogni risultato, sono tutte legate alla condizione morale e mentale con la quale arrivano alla sfida di questo pomeriggio le due squadre. Del Pescara, attraverso il capillare resoconto mediatico, si sa quasi tutto, della crisi societaria, della possibilità concreta di un fallimento, della possibile smobilitazione. Ma si conosce anche di una squadra costruita per vincere, fatta di seri professionisti che, nonostante non vedano soldi da tempo, sono riusciti a inanellare otto risultati utili di fila, interrompendo la serie soltanto sette giorni fa a Sorrento. Una sconfitta che ha quasi aperto la speranza del Potenza di una crisi, dell’inizio di una fine, della certezza di poter partire alla pari e tentare addirittura un colpaccio. Se non fosse che anche in casa rossoblù non sono certo tutte rose e fiori. Moralmente domenica scorsa abbiamo visto una squadra distrutta per non aver vinto una partita che nove volte su dieci si sarebbe conclusa in altro modo a proprio favore. Arleo ha lavorato molto in tal senso, ma il tecnico ha anche candidamente ammesso che “qualcuno ha rivi-
Pasquale Arleo (Mattiacci)
sto le streghe”. Ancora più specificatamente: «C’ha preso l’ansia da risultati pieni che pur meritandoli non vengono». Ed allora la ricetta per affrontare il Pescara può essere una soltanto: «Non fidarsi, non pensare di avere un minimo vantaggio, calarsi nella realtà del match contro una squadra costruita per vincere con tanta umiltà».
Queste tre partite che restano fino al termine del girone di andata serviranno all’allenatore per fare quanti più punti possibile, per lanciarsi verso un girone di ritorno che si annuncia completamente diverso dall’andata nella maniera migliore possibile. Il lavoro, sia in fase di ricostruzione dell’organico (come riferiamo a parte) sia per quanto
concerne le scelte è già in fase di ultimazione. «Sono dell’avviso - spera Arleo - che con i tre innesti giusti e con un’adeguata preparazione atletica di richiamo, il Potenza si salverà sicuramente». Ma, al di là di questa proiezione futura resta l’importanza dei punti in palio già a cominciare da oggi. La squadra vista lontano dal Viviani, a Caserta contro il Marcianise, è stata assai propositiva. C’è da credere che anche oggi Cammarota e soci faranno altrettanto, scendendo in campo con l’adeguata considerazione di un Pescara che, al di là dei problemi di natura societaria, resta di una qualità sicuramente migliore rispetto al Potenza. «Lo sappiamo - dice l’allenatore - per questo pretendo il massimo rispetto dell’avversario, la giusta determinazione». Poi, aggiungiamo noi, servirebbe anche quel pizzico di fortuna che finora è mancata alla squadra. Per la continuità serve quantomeno non perdere, quello che verrà in più sarà guadagnato. FORMAZIONE Un po’ per le caratteristiche dell’avversario, un po’ anche per non dare punti di riferimento rispetto alle precedenti uscite, il Potenza cambia
pelle e si presenta allo stadio di Vasto (a proposito, senza nessun tifoso al seguito per imposizione della Questura di Chieti) con un 4-2-3-1 con l’insolito ruolo di Nolè impiegato come centravanti alla Totti. Un tridente alle sue spalle (Delgado-Berretti-Cozzolino) e due uomini (Cammarota e Sabatino) a protezione dell’ormai consolidata difesa. Arleo spiega la preferenza di Sabatino (e non Prevete) al posto dell’infortunato Mamede: «Il suo impiego, il fatto che è anche ambidestro, mi consente di poter cambiare schieramento in corsa. Potremmo passare anche al 3-43 senza risentirne. L’importante per tutti -spiega l’allenatore - è che si scenda in campo anima e corpo. Se qualcuno dovesse non essere concentrato non esiterei un attimo a toglierlo dalla formazione». Sicuramente è questo il motivo per il quale Sarno è stato escluso dai convocati. L’azzurrino ha subito un lutto familiare, era particolarmente scosso e ha chiesto di non essere della gara, nonostante il buon momento di forma. La scelta appare pienamente giustificata. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
Addio anche per Montesanto, Thiago Pires. Arigò e Masini da valutare in tre gare
Mamede ko, addio sicuro in settimana Manca solo il crisma dell’ufficialità, ma Josè Mamede non farà più parte della rosa del Potenza. Alla luce del nuovo infortunio al polpaccio, una pesante ricaduta di quella fibrosi che lo ha condizionato in avvio di stagione, la società e l’atleta si siederanno attorno a un tavolo per studiare la formula migliore con la quale dirsi addio. “Si tratterà di una trattativa tra persone intelligenti e per bene, anche in forza del debito morale che il calciatore sente di avere con la società e con Potenza”, ha spiegato Arleo in conferenza stampa. L’unica soluzione percorribile sarà quella di una rescissione del contratto biennale che lo lega al club lucano. Proprio sul finire dell’allenamento del venerdì, Ma-
mede ha accusat oquesto dolore che non gli ha consentito di partecipare nemmeno alla seduta di rifinitura della squadra nella quale, con grosse probabilità, avrebbe giocato titolare. “E’ un infortunio definitivo”, l’ha etichettato l’allenatore che si mette l’animo in pace e inizia a pensare già al domani, nella fattispecie la gara col Pescara (giocherà Sabatino), in prospettiva l’ingaggio di un calciatore che possa fare al caso della squadra e con le caratteristiche per le quali era stato ingaggiato Mamede in estate. Questo è stato evidentemente un errore di valutazione da parte di Postiglione che innanzitutto l’ho ha atteso invano per oltre un mese e mezzo dal giorno del suo annuncio ufficiale, pri-
ma di poterlo presentare a Potenza, poi anche di eccessiva fiducia in chi l’ha proposto per la piazza potentina. Resterà nella mente il ricordo di tre piccoli spezzoni di partita (Perugia-Marcianise-Foligno) e della faccia pulita e onesta del portoghese. Quindi, semmai non lo si sapesse già, l’esigenza primaria è quella di reperire un centrocampista di qualità e di grande esperienza per il quale la società e il tecnico si stanno già muovendo. ll mercato potentino di gennaio, però, non si fermerà qui, perchè ad Arleo serve urgentemente un esterno sinistro difensivo e un centravanti di fisico. In città circola da tempo di nuovo il nome di De Cesare, ipotesi non smentita, nè
confermata da nessuno, ma probabilmente ci si indirizzerà altrove. Fatto sta che dopo Parisi e Mamede, nei prossimi giorni saranno ufficializzati anche altri addii. Il primo dovrebbe essere quello di Thiago Pires, poi anche quello di Porcaro (in luogo dei quali Arleo ha chiesto l’arrivo di un jolly difensivo che possa far stare tranquilli tutti anche in caso di squalifiche dei titolari). Per quanto riguarda, invece, il reparto di centrocampo, la società ha scelto tra Montesanto e Prevete quest’ultimoò. L’ex del napoli, quindi, è destinato ad andare via anche perchè non troverà posto. L’atleta è stato già informato, ma da grande professionista quale è ha già dato piena disponibilità, di qui, fino alla fine
L’esperienza di Mamede a Potenza può dirsi conclusa
del girone di andata, per un contributo se necessario. Su Arigò si concentreranno, invece, le valutazioni di Arleo che lo ha convocato tra i 18 di Vasto e che lo ha visto in crescita. “L’ho stimato come avversario, prima di liberarmene, ci voglio vedere chiaro”, ha detto il tecnico. Discorso chiuso, invece,
per Masini che ha avuto grandi possibilità, ma non le ha sfruttate. Anche l’argentino, però, alla pari di Montesanto, sarà disponibile per queste gare finali di andata e chissà non possa rimettere tutte le cose a posto fornendo qualche prestazione di spessore e qualche gol. a.p.
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Sport TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Scelte scontate. Indiveri squalificato e testa al 16 dicembre
Cardinale e Pomante out PESCARA. Il 16 dicembre prossimo sarà il giorno del giudizio per il Pescara. Gli attuali proprietari, o chi per loro, dovranno tappare il buco di oltre tre milioni di euro scongiurando l’apertura dell’iter fallimentare. Nelle ultime ore sembra che qualcosa si stia muovendo dal fronte Eurocat, perché pare che qualcuno (Soglia) metterà mano al portafogli per ripianare il deficit patrimoniale del sodalizio di via Pertini. Il vertice societario è alle strette e dovrà giocoforza intervenire per scongiurare il collasso dell’intera struttura. I debiti crescono di giorno in giorno, i creditori bussano alla porta reclamando il dovuto. la sensazione è che prima delle feste natalizie succederà qualcosa di importante. La classe imprenditoriale pescarese è pronta intanto a scendere in campo in caso di
fallimento. In linea di massima è già assemblata una compagine societaria. metà della prossima settimana, il pool di operatori economici, di cui Peppe De Cecco è l’alfiere, farà un nuovo punto della situazione e, forse, inizierà a scaldare i motori in previsione di un possibile piano di salva-
taggio. Sul fronte tecnico intanto si refgistrano defezioni importanti. Cardinale e Pomante non saranno disponibili per la sfida odierna contro il Potenza. Il primo ha un problema agli adduttori e il capitano, invece, ha un problema muscolare. Si è operato al ginocchio Fabio
Bazzani: per lui è previsto un lungo stop. Indiveri è squalificato, in porta andrà Prisco. Recuperati Di Vicino e Pisciotta. Il tecnico Galderisi intende proseguire la scia positiva interna caratterizzata finora da cinque vittorie ed un pari in sei gare. Dinanzi a Prisco linea a quattro in difesa con Camo-
rani e Vitale pendolari delle corsie esterne e con Sembroni e A Siniscalchi a presidio della zona centrale. Il tecnico infoltisce il centrocampo. In cabina di regia c’è Stella mentre Felci e Zeytulaev saranno larghi sulle fasce. Intorno al regista agiranno da interni Ferraresi e Giorgio Di Vicino. Proprio il tre-
quartista sarà l’ago della bilancia della manovra. Partirà dalla mediana ma accorcerà verso la punta Simon; medesimo lavoro a supporto lo farà l’esterno uzbekistano che dalla sinistra si accentrerà per dare man forte negli ultimi venti metri. Quanto basta per garantire all’argentino Simon (quattro reti in tredici partite per lui) la giusta assistenza sotto rete. Il Pescara è reduce dalla sconfitta di Sorrento che ha spezzato l’incantesimo della striscia positiva durata otto giornate. La squadra cercherà di onorare il fattore casalingo che, finora, non ha deluso le attese. Proprio all’ “Adriatico” la squadra ha costruito le sue forrtune del girone d’andata, risultati inversamente proporizonali alla bufera societaria che ha contraddistinto questo scorcio di stagione. Orlando D’Angelo
Destino segnato per il fantasista
Un Galderisi infuriato descrive l’attuale situazione
Di Vicino magie e crisi
«La barzelletta d’Italia»
PESCARA. Un sinistro che vale oro ed un portafogli sempre più vuoto: storia incredibile di Giorgio Di Vicino, fantasista divino, uno dei tanti geni partoriti dalla Napoli dei talenti. Incanta con verticalizzazioni precise, illumina la manovra, calcia punizioni fantastiche, ha numeri per puntare molto in alto, eppure da un po’ di anni a questa parte fallisce sempre la scelta della squadra, sposa cause difficili, diventa luce nel buio. Una sorta di maledizione che va avanti dal 2003/04 quando per questioni di cuore tornò alla Salernitana dopo una preziosa annata a Lecce: otto centri in quaranta partite, una continuità da far spavento, la salvezza regalata ai granata, ma l’anno dopo fu fallimento per la storica società capeggiata da Aniello Aliberti. Lui, nel frattempo, s’era trasferito a Terni, altro centro inghiottito da problemi societari di difficile risoluzione. Poi di nuovo la Salernitana nel 2005/06 per far parte del new deal targato Lombardi - stagione più che discreta culminata con la partecipazione ai play-off (poi persi contro il Genoa di Vavassori) – ed a seguire il Bari, dove non mancavano di certo i problemi societari legati alla gestione Matarrese. Nella passata stagione sei mesi alla Ternana ed altri sei allo Spezia: il trasferimento a gennaio, proprio nel bel mezzo della crisi ligure, proprio quando la società si “svendeva” e qualche stipendio veniva racimolato soltanto attraverso l’amore dei tifosi e la costituzione di comitati spontanei. Inevitabile il fallimento a fine stagione. L’incubo sembrava terminato quando lo scorso mese di
Di Vicino
agosto arrivò la chiamata della famiglia Soglia: doveva diventare il leader del nuovo Pescara, lanciarlo verso la promozione in serie B ed esaltare una piazza scottata da risultati negativi e profonde crisi gestionali. Ed invece s’è ritrovato nuovamente al centro di un putiferio, nel caos più totale, senza riferimenti societari, senza un euro in tasca e chiamato a giocare solo per l’orgoglio. Quello che ha sempre avuto, quello che unito alla classe l’ha reso un gran fantasista ed un leader carismatico. Forse poco apprezzato e non arrivato lì dove avrebbe meritato. Probabilmente perché non sempre ha fatto la scelta giusta: ma guai a considerarlo come una sorta di amuleto negativo. La magia Giorgio Di Vicino ce l’ha nel sinistro, quel sinistro che vale oro: molto più di un portafogli sempre più vuoto. Filippo Zenna
PESCARA. Ai limiti del grottesco. No, non si parla di una sceneggiatura di un film o di un racconto destinato alla letteratura. La storia è del Pescara, l’appellativo è utilizzato dal tecnico Giuseppe Galderisi, protagonista primo di questa storia dal canovaccio “surreale”. Che sia surreale il clima che spira intorno al Pecara lo sa bene l’intera Italia del calcio. Forse proprio per questo lo stesso Galderisi usa toni forti per descrivere la sua realtà. Anzi, non lon fa per descrivere, non ce n’è più bisogno ormai; se lo fa è per focalizzare l’attenzione sui dettagli, per coinvolgere la gente a riflettere su una situazione che vede lui stesso e giocatori vittime sacrificali agli occhi dell’Italia: “Ormai siamo diventati una barzelletta. La situazione del Pescara la conosce l’Italia intera e di questo c’è poco da rallegrarsi. Qualcuno poi pensa di fare il furbo, di poter scherzare con il mio “di dietro”, ma si sbaglia di grosso”. Non ha peli sulla lingua, e fa anche bene a non averli il tecnico, ormai stanco di dover rileggere la sceneggiatura di un racconto incredibile. Al limite tra il tragico ed il grottesco: “ È una situazione paranormale, vorrei parlare di calcio e della prossima sfida contro il Potenza ma come tralasciare questo caos”. Situazione tragica, grottesca, caotica. Gli aggettivi si sprecano per colorare un disegno già di per sé astratto; quasi sembra uno scarabocchio destinato all’interpretazione di uno psicologo: “Non mi va di usare mezzi termini: siamo nella m…a (bocca taci). La cosa che fa più rabbia è che sia il sottoscritto che la squadra cerchiamo di dare il massimo onorando la nostra reputazione, cosa che non accade in seno al vertice societario. Il vero problema è la totale mancanza di una persona che desse un segnale, per lo meno, di presenza, di vicinanza alla squadra. Certamente in Prima divisione diverse società
«E’ un clima surreale Non c’è più nessuno Vogliamo solo salvare la faccia» hanno qualche problema logistico, oppure qualche stipendio arretrato, ci può stare. Ma quello che sto vedendo a Pescara non ha precedenti: gli altri almeno hanno una società alle spalle, noi invece non abbiamo riferimenti. L’unica certezza che è rimasta alla gente è proprio questo gruppo che, nonostante tutto, dà l’anima in campo e, per giunta, raccoglie anche risultati importanti”. In campo il Pescara dà il massimo, sembra quasi che lo faccia per estraniarsi dai tormenti che
scandiscono la quotidianità di questa esperienza. Società latitante, strutture che, giorno dopo giorno, sono diventate impraticabili: Galderisi e soci, a conti fatti, hanno dovuto rivoluzionare i metodi di lavoro. “ Abbiamo a disposizione solo un campo sintetico dove poterci allenare. Per fare un po’ di lavoro atletico abbiamo a disposizione una piscina, per il resto non c’è nulla. Credo che sia un miracolo se la squadra è rimasta in piedi in mezzo a questo putiferio”. Putiferio che intan-
to ha dato la possibilità di fuga a chi lo ha creato. Via tutti, magari approfittando dell’invisibilità garantita dal caos: “Si sono dimessi tutti. È rimasto solo Rizzuto, che tra l’altro non so neanche chi sia. Ripeto l’unica cosa che mi gratifica è il comportamento della squadra. Nessuno sta riscontrando problemi muscolari e molti giovani stanno cercando di mettersi in mostra. Il nostro vero obiettivo è dimostrare alla città che siamo uomini veri”. Uomini veri alle prese con un impegno vero. Contro il Potenza sarà un’altra occasione per allontanare i pensieri extracalcistici: “ Il Potenza è una squadra che sta facendo bene nell’ultimo periodo. Ho visto la gara contro il Foligno e mi ha fatto una buona impressione. Conosco Luigi Cuomo, un ragazzo di carattere, che rispecchia bene le caratteristiche dell’intero gruppo”. Andrea Buonaiuto Beppe Galderisi, allenatore del Pescara che sta cercando di mantenere in piedi il gruppo abruzzese, nonostante non disponga di un campo per fare allenamento
Sport A Pagani il Sorrento senza tifosi
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Un derby per il Gallipoli che vuole il titolo d’inverno A Crotone l’Arezzo A Taranto porte chiuse Benevento
IL PRONOSTICO
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J. Stabia
Arbitro: CERVELLERA di Taranto Assistenti: Fontanarosa-Battista BENEVENTO. Il Benevento cerca il riscatto CASTELLAMMARE DI STABIA. Esordio in nel derby con la Juve Stabia. Soda dopo aver panchina per Agostino Esposito che dovrà perso Gori nel match di Arezzo, rinuncia an- fare a meno del pitone Biancolino, nuovache a Doardo che in allenamento ha riporta- mente vittima di risentimenti muscolari. to una lussazione alla spalla. In porta il gio- Probabile che l’allenatore promosso dal setvane Corradino. In difesa, vista la squalifica tore giovanile dopo le dimissioni di Morgia di Ignoffo, Cattaneo affiancherà Landaida, si affidi ad un 4-3-1-2 con Grieco a supporto mentre i terzini saranno Aquilanti e Colom- di Peluso e Morello. Gritti dovrebbe sostituibini. A centrocampo mancherà lo squalifi- re lo squalificato Radi, a meno che Esposito cato De Liguori, al suo posto Cinelli che, in- non arretri il raggio d’azione del jolly Amesieme a Cejas, giostrerà in cabina di regia. trano. BENEVENTO (4-4-2): Corradino; Aquilan- J. STABIA (4-3-1-2): Brunner; D’Ambrosio, ti, Cattaneo, Landaida, Colombini; Statella, Maury, Geraldi, Ametrano; Capparella, Cinelli, Cejas, Palermo; Clemente, Castaldo. Monticciolo, De Rosa; Grieco, Morello, PeluA disp. Baican, Ferraro, Carloto, Tesser, Im- so. A disp.: Della Corte, Gritti, Marino, Amobriani, Di Piazza, Bueno. All. Soda. re, Barbosa, Mineo, Artistico. All.: Esposito.
Foligno
IL PRONOSTICO
2
Perugia
Arbitro: BARBIERO di Vicenza Assistenti: Zaninello-Lanza FOLIGNO. Si potrebbe definire un derby di "emergenza" quello che vivrà il Foligno. Biancazzurri con seri problemi di formazione per le assenze di Bisello Ragno, Sciani e Signori. Giocheranno, anche se acciaccati, Guastalvino, Petterini e De Paula. Squalificato Baldanzeddu, Indiani proporrà la difesa a tre viste le tante assenze. In avanti un motivatissimo Coresi agirà alle spalle di Turchi e De Paula. FOLIGNO (3-4-1-2): Ripa; Pencelli, Guastalvino, Fiuzzi; Mandorlini, Cotza, Furiani, Petterini; Coresi, Turchi; De Paula. A disp.: Palanca, Lispi, Melillo, Iadaresta, Mattia, De Stefano, Cardarelli. All.: Indiani.
Marcianise
PERUGIA. Per il derby con il Foligno, che manca da 50 anni, Sarri deve rinunciare ai due terzini titolari. Pagani viene spostato a sinistra, Accursi inserito in mezzo e Minieri va a destra. L’allenatore biancorosso recupera però Mazzeo. Dal centrocampo in su il Perugia sarà lo stesso degli ultimi turni con Gatti e Passiglia in mezzo, Cutolo a sinistra, De Giorgio a destra, Mazzeo dietro Ercolano. PERUGIA (4-2-3-1): Benassi; Minieri, Accursi, Cudini, Pagani; Passiglia, Gatti; De Giorgio, Mazzeo, Cutolo; Ercolano. A disp.: Coletti, Fiorucci, Pizzolla, Boldrini, Mezavilla, Ferrari, Campagnacci. All.: Sarri.
IL PRONOSTICO
1
Pistoiese
Arbitro: QUARTARONE di Messina Assistenti: Bisceglia-Genovese MARCIANISE. L’infermeria si è (quasi) svuotata avendo il tecnico recuperato definitivamente Poziello e Porpora. unico assente il centrale Raucci alle prese con l’influenza. Il trainer gialloverde contro la formazione toscana potrebbe disporre il Real Marcianise con un modulo a “trazione anteriore”, un 4-3-3 che vedrebbe in campo contemporaneamente Galizia, Innocenti e Poziello. REAL MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Porpora, Vanacore; Romano, D’Ambrosio, Di Napoli; Galizia, Innocenti, Poziello. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Murolo, Della Ventura, Russo, Manco, Tedesco. All.: Fusi
Ternana
PISTOIA. L'allenatore della Pistoiese Salvatore Polverino ha convocato 19 elementi in vista della gara con il Real Marcianise: escluso eccellente, Fanasca. Dopo la deludente prova con la Ternana, il tecnico dovrebbe dare spazio a Di Berardino e Cortese al posto di Cutrupi e Quadrini, mentre in attacco toccherà ancora a Cipolla portarsi sulle spalle la squadra. PISTOIESE (4-3-3): Conti; Di Berardino, Bartolucci, Ghinassi, Fautario; Femiano, Muwana, Guerri; Cortese, Cipolla, Bellazzini. A disp.: Mareggini, Cutrupi, Breschi, Lanzillotta, Carozza, Quadrini, Falomi. All.: Polverino.
IL PRONOSTICO
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Cavese
Arbitro: BAGALINI di Fermo Assistenti: Del Bianco-Ridolfi TERNI. La Ternana di Baldassarri è chia- CAVA DE’ TIRRENI. Il tecnico Camplone mata ad una vittoria da raggiungere ad recupera il supporto prezioso di Farina (diogni costo. Il tecnico rossoverde dovrà fare a fensore stakanovista: non ha saltato un solo meno dello squalificato Bizzarri e dell’infor- impegno) e del funambolo Schetter, ma pertunato Cibocchi. Emergenza in difesa consi- de per infortunio il dinamico centrocampiderato che i due sostituti (Pedotti e Cardona) sta Scartozzi. In cabina di regia ci andrà alnon hanno le caratteristiche ideali per rico- lora Anaclerio. Ballottaggi: Nocerino-Pieprire il ruolo di esterni. A completare la li- rotti per la fascia sinistra, Bernardo-Tarannea arretrata, la coppia di centrali composta tino per la trequarti. Silenzio stampa impoda Sartor e Di Dio. Il centrocampo, orfano di sto fino al termine del girone d’andata. CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Frezza, FaDi Deo, conterà sull’apporto di Bussi. TERNANA (4-4-2): Ginestra; Pedotti, Sar- rina, Ischia, Nocerino; Alfano, Anaclerio, tor, Di Dio, Cardona; Morello, Bussi, Papini, Favasuli; Bernardo, Schetter; Sorrentino. Concas; Rigoni, Perna. A disp.Visi, Tede- A disp.: Petrocco, Pierotti, Andreozzi, Porschi, Fedeli, Danucci, Di Deo, Noviel- ro, Viscido, Aquino, Tarantino. All.: Camplone. lo,Scappini. All.: Baldassarri.
Crotone
IL PRONOSTICO
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Arezzo
Arbitro: CARBONE di Napoli Assistenti: Falanga-Santangelo CROTONE. Moriero non recupera Maiet- AREZZO. Cari recupera Baclet, dopo la squata, alle prese con i soliti guai muscolari. Al lifica, oltre a Chianese e Grillo, al rientro dosuo posto quasi certamente verrà impie- po problemi fisici. Rimangono ad Arezzo Vigato Borghetti. Problemi anche per Con- gna e Conte fermati da fastidi alla schiena. cetti, in porta ci sarà Farelli. Out anche Pe- Conferma del 4-2-3-1 che ha portato al suctrilli. Dietro l'unica punta, che sarà Nello cesso contro il Benevento. Per il ruolo di punRusso, si giocano una maglia da titolare ta il probabile titolare è Baclet con Chianese e Aurelio ed Espinal, con il secondo che ha Martinetti destinati alla panchina. Tra i pali, più possibilità di scendere in campo ri- Paoletti favorito su Marconato, Doga su Grilspetto al primo minuto. lo. Conferma per Beati e Matute, Bondi, LauCROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, ria e Croce sulla linea dei trequartisti. Rossi, Borghetti, Morleo; Pacciardi, Ga- AREZZO (4-3-2-1): Paoletti; Bricca, Terra, lardo; Triarico, Espinal, Basso; Russo. A Fanucci, Doga; Beati, Matute; Bondi, Lauria, disp.: Senatore; Quondamatteo, Figliome- Croce; Baclet. A disp.: Marconato, Djuric, ni, Vicedomini, Aurelio, Caetano, Papo- Grillo, Togni, Miglietta, Martinetti, Chianenetti. All.: Moriero. se. All.: Cari.
Paganese
IL PRONOSTICO
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Sorrento
Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Casale-D’Amore PAGANI. Respinto il reclamo per la riduzione della squalifica a Mirko Taccola, che dovrà saltare l’impegno col Sorrento ed anche quello di Arezzo. Resta ai box per infortunio anche Astarita e Capuano, squalificato, conferma la difesa di Foggia con Imparato, Chiavaro e De Giosa. Solito 3-51-1 di partenza: Tisci rifinitore alle spalle di Di Cosmo. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli; Imparato, Chiavaro, De Giosa; Esposito, Berardi, Caracciolo, Capodaglio, Bacchi; Tisci; Di Cosmo. A disp.: Melillo, Costanzo, Ingrosso, Iraci, Stentardo, Lasagna, Mendil. All.: Capuano, squalificato, in panchina Pepe.
Taranto
SORRENTO. Un derby dai tanti risvolti: lo stop ai tifosi rossoneri al seguito, il copresidente del Sorrento Mario Gambardella che ha a Pagani la sede della sua azienda, l’ex Botticella, autore di una stagione super l’anno scorso con la Paganese, l’allenatore Simonelli, anch’egli ex portiere azzurro-stellato, con due campionati in serie D dal 1973 al ’75 e undici gare senza incassare gol per un totale di 1.041 minuti. SORRENTO (3-5-2) Botticella; Demartis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, Nicodemo, Maiorano, Fialdini, Angeli; Ripa, Biancone. A disp.: Spadavecchia, Minadeo, Kras, Greco, La Vista, Strambelli, Giampaolo. All.: Simonelli.
IL PRONOSTICO
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Gallipoli
Arbitro: TASSO di La Spezia Assistenti: Posado-Campana TARANTO Un’altra vigilia agitata, tanto per cambiare. In settimana i giocatori del Taranto si sono ribellati ad alcune accuse del presidente Blasi e del d.g. Galigani, che accusavano i rossoblù di scarsa professionalità. E ieri, durante la rifinitura, una decina di tifosi sono entrati in campo interrompendo brevemente l’allenamento per chiedere impegno ai giocatori in vista del derby. Sul fronte tecnico Dellisanti sembra orientato a schierare il 4-4-2. TARANTO (4-4-2) Faraon; D’Alterio, Migliaccio, Prosperi, Di Bari; Cazzola, Giorgino, Shala, Micco; Caturano, Dionigi. A disp.: Nordi, Pastore, Cesareo, Sciaudone, Selvaggi, Barrios, Marolda. All.: Dellisanti.
Lanciano
GALLIPOLI. Giannini è orientato a schierare nel derby dello Iacovone lo stesso undici vittorioso domenica scorsa contro il Crotone per un successo coinciso con il primato. Solo a pochi minuti dall’inizio della sfida si conoscerà il modulo tattico, che verrà adottato dai giallorossi, dopo che nell’ultimo turno hanno proposto l’inedito 4-3-1-2. Infortunati i difensori Bonatti e Savino. GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi; Vastola, Molinari, Antonioli, Cangi; Russo, Cimarelli, Esposito; Mounard; Ginestra, Di Gennaro. A disp.: Marcandalli, Ianniciello, Giacomini, Zampa, Cini, Marzeglia, Riccardo. All.: Giannini.
IL PRONOSTICO
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Foggia
Arbitro: LA MURA di Nocera Assistenti: Quadrano-Pegorin LANCIANO. Di Francesco, salvo imprevi- FOGGIA. Da quando Novelli è alla guida del sti, dovrebbe poter contare sul rientro in Foggia, questa è stata la prima settimana di squadra di capitan Bolic oggi a Foggia. Il vera emergenza. Out Zanetti e Pezzella, conforte centrale difensivo, assente per pro- vocati ma nonutilizzabili. Fuori Colombaretblemi fisici a Castellamare di Stabia, ha in- ti, Novelli dovrà fare a meno anche dello fatti recuperato, lavorando regolarmente squalificato Mancino, al quale si è aggiunto col resto del gruppo. Domani, quindi, le nelle ultime ore l´attaccante Germinale uniche assenze saranno quelle del difenso- (trauma distorsivo al ginocchio destro). Per re Oshadogan, per squalifica, e dell’ester- il tecnico scelte obbligate, Colomba sulla sinino sinistro Vicentini, infortunato. stra al posto di Pezzella con Coletti confermaLANCIANO (4-2-3-1): Aridità; Vincenti, to sulla destra al posto di Colombaretti. Bolic, Daleno, Mammarella; Cossu, El FOGGIA (4-3-3). Bremec; Coletti, Lisuzzo, Kamch; Turchi, Alfageme, Romano; Co- Rinaldi, Colomba; Trezzi, D'Amico, Pecchia; lussi. A disp.: Bordeanu, Pagliarini, Erba, Troianiello, Salgado, Del Core. A disp.: MiVolpe, Amenta, Morante, Tarquini. All.: lan, Burzigotti, Posillipo, Velardi, AgostinoDi Francesco. ne, Piccolo, Mattioli. All.: Novelli.
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Sport Il Manfredonia lancia la sfida al Monopoli
Domenica 7 dicembre 2008
In 15 mila per il Cosenza: dopo 12 anni il Catanzaro Testacoda per il Gela Derby a Isola del Liri Andria
IL PRONOSTICO
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V Sangro
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Fiorito-Guarino ANDRIA. La squadra di Di Leo rientra tra ATESSA. Ad Andria torna il difensore Del le mura amiche dopo le due trasferte conse- Grosso, all’esordio quindi sotto la guida di cutive ed incontra una Val di Sangro affa- Petrelli, con cui ha già lavorato a Celano due mata di punti. Per l’assalto alla zona play- anni fa. Manca l’argentino Fiorotto, per off, tuttavia, l’Andria prova a consolidare il squalifica. L’uomo chiave potrebbe essere proprio assetto con il 4-4-2 a partire da una Campli: il trequartista è rientrato contro il difesa praticamente identica in uomini e Manfredonia regalando la vittoria ai sangrischemi da ormai molte domeniche. A cen- ni dopo diverse settimane di digiuno. Giotrocampo, invece, ritorna Sy. Iennaco cen- cherà a sinistra, con licenza di accentrarsi. trale al rientro da titolare al posto di Cazza- In attacco Mainella con Memmo. rò. Cavaliere-Menichini i due attaccanti. VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis; ManANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, goni, Sensi, Del Grosso, Rogato; Perfetti, Sportillo, Di Simone; Sy, De Santis, Ienna- Epifani, Cacciaglia, Campli; Mainella, Memco, Rebecchi; Cavaliere, Menichini. A di- mo. A disp. Leacche, Ruggiero, Curcio, Carasp.: Amadio, Morale, Losito, Romito, Caz- fa, Napolano, Cherchi, Costantini. All. Perzarò, Doumbia, Lattanzio. All.: Di Leo. ri.
Igea V.
IL PRONOSTICO
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Pescina
Arbitro: PAGANO di Torre Ann. Assistenti: Izzo-Ciampa BARCELLONA P.G. – Contro il Pescina sarà ancora emergenza per l’Igea. Castellucci dovrà rinunciare ai lungodegenti Di Miceli, D’Anna e Crinò, e molto probabilmente anche a Scopelliti, che nella migliore delle ipotesi potrebbe trovar posto in panchina. Destino simile a quello che sembra attendere Matinella. Al suo posto dovrebbe esserci spazio per Condello. Qualche problemino per Palma per un leggero affaticamento. IGEA V. (4-2-3-1): Di Masi; Palma, Agius, Alizzi, Panarello; Condello, Di Toro; La Porta, Crimi, Bongiovanni; Ricciardo. A disp.: Romano, Scopelliti, Russo, Giardina, Matinella, Cocimano, Nabil. All.: Castellucci.
Manfredonia
AVEZZANO. Tre attaccanti fuori uso, anche se per Berra si spera fino all’ultimo almeno per la panchina. Chiappini vuole una reazione contro l’Igea dopo il punto conquistato negli ultimi 180’. Confermata la formazione di domenica scorsa, il dubbio è in attacco tra i giovani Prandelli e Zarineh, con il secondo leggermente favorito. VALLE GIOVENCO (4-3-1-2): Bifulco; Locatelli, Petitto, Pomponi, Piva; Cruciani, De Angelis, Giordano; Laboragine; Zarineh, Arcamone. A disp.: Merletti, Pietrobattista, Miale, Censori, Gentili, Silvestri, Prandelli. All.: Chiappini.
IL PRONOSTICO
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Monopoli
Arbitro: CORRADINI di Macerata Assistenti: Di Lascio-Di Vuolo MANFREDONIA. Ormai ogni partita è diventata la “sfida” per antonomasia, a maggior ragione questa contro il Monopoli: un derby che manca da 30 anni esatti. Sarà la volta buona? In riva al Golfo tutti ci sperano. Fortunatamente, non D’Arrigo e la squadra. Il gruppo, infatti, lavora con il solito impegno ed impreca la cattiva sorte e per chiunque un episodio fortunato, risolverebbe un bel po’ di cose. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Scarpitta, Bortel, Nossa, Serao; Schettino, Cerchia, Pirrone, Patti; Napoli, Giglio. A disp.: Fortunato, Indirli, Ambrosio, Scacchetti, Tartabini, Hodza, Macrì. All.: D’Arrigo
Vibonese
MONOPOLI. Mister Geretto dovrebbe riproporre dal 1’ il difensore centrale Gambuzza, al posto dell’acciaccato Thackray. Confermato in blocco il centrocampo, con Minopoli – Bonfardino nel mezzo e Santarelli e Carbonaro rispettivamente sulle corsie di destra e sinistra, resta il solito dubbio in attacco per la scelta del partner di Ceccarelli. Lacarra e Balistreri sono ancora una volta in ballottaggio. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Gambuzza, Turone, Pugliese; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Carbonaro; Ceccarelli, Balistreri. A disp.: D’Urso, F. Colella, Thackray, Lorusso, Tinoco, Loseto, Lacarra. All.: Geretto.
IL PRONOSTICO
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Scafatese
Arbitro: CHERICONI di Pisa Assistenti: Pancrazi-Messina AD ECCEZIONE dello squalificato Ruscio, SCAFATI. Maurizi perde il mediano Galfano dovrebbe confermare dieci undi- Avallone, stirato, e non potendo contare cesimi della formazione che ha ben figura- nemmeno su Di Candilo lancia nella mito in casa del Pescina. Collaudato nelle ul- schia il classe 88 Orero. Ritorna da squatime uscite il 4-4-2, con il probabile rientro lifica Corsale, che porterà al sacrificio di di Emiliano Melis da esterno alto di sini- Izzo. Promosso nell’undici titolare Marstra, con Polito nello stesso ruolo dalla tone, devastante domenica scorsa: gli faparte opposta. Recupera dall’influenza il rà spazio De Luca. Schettino, della Bergiovane Villani, che sicuramente andrà a retti, il dodicesimo, per la squalifica di sedersi in panchina. Spicuzza. VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, Ra- SCAFATESE (4-4-2): De Felice; Lagnenellucci, Bianciardi, Bica Badan; Polito, na, Rapino, Marini, Correale; Corsale, Pirrone, Di Mauro, Melis; Taua, Mastrolil- Marzocchi, Orero, Ramora; Martone, li. A disp.: Bastiera, Oudira, Scozzese, Po- Varriale. A disp.: Schettino, Cozzolino, li, Kulenthiran, Di Franco, Di Stani. Carbonaro, Ammirati, Izzo, Ramaglia, All.: Galfano De Luca. All.: Maurizi.
Cosenza
IL PRONOSTICO
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Catanzaro
DOMANI ORE 15 Arbitro: DOVERI di Roma Assistenti: Giallatini-Marrazzo PIÙ DI DIECIMILA biglietti già venduti e LA NOTA PIÙ dolente per Provenza sarà 101 giornalisti accreditati da tutta Italia l’assenza di Mangiacasale, out per una conper il derby del San Vito. Staff medico ros- trattura. Indisponibili anche lo squalificato soblu al lavoro per recuperare in extremis Berardi e Corapi, fuori da tempo. 4-4-2 clasil numero uno Stefano Ambrosi, ancora al- sico: a destra in difesa rientra Ivano Ciano, le prese con un dolore alla schiena patito coppia centrale con Gimmelli e Di Maio. In in allenamento. Una contrattura al flesso- mediana Zaminga e Bruno al centro, tanre della gamba destra tiene in stand-by an- dem d’ attacco Caputo - Montella. Il tecnico che Chianello, ma sono dubbi che Toscano giallorosso non ha fatto mistero della forscioglierà nella rifinitura. Squalificato De mazione che scenderà in campo al San Vito. Miglio. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Ciano, COSENZA (4-4-2): Ambrosi, Bernardi, Di Maio, Gimmelli, Armenise; Cardascio, Braca, Parisi, Musacco; Occhiuzzi, Fabio, Zaminga, Bruno, Tomi; Caputo; Montella De Rose, Catania; Danti, Polani. A disp. A. A disp.: Parisi, Di Meglio, Marchano, BeGuizzetti, Moschella, Carli,Cantoro, Spi- nincasa, Iannelli, Montella F., Criniti All.: nelli, Galantucci, Salandria. All. Toscano Provenza
Isola Liri
IL PRONOSTICO
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Cassino
Arbitro: PECORELLI di Arezzo Assistenti: Biancalani-Caroti ISOLA DEL LIRI. Tanta attesa al “NazarethMangoni”per il derby tra Cassino ed Isola Liri, alla prima storica edizione all’interno del calcio “prof”. Dopo lo sfortunato debutto in terra monopolitana mister Zecchini non può sbagliare la sentita sfida con gli azzurri. La squadra biancorossa, che si è allenata in settimana a Boville Ernica, dovrebbe schierarsi in campo con il 4-4-2. Giacalone, anche lui reduce dallo stop, partirà invece da titolare. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Risi, Matrisciano, Cagnale, Pagano; Galuppi, Giacalone, D’Alessandro, La Cava; Pignalosa, Cori. A disp.: Tomei, Sannibale, Dolcemascolo, Brunetti, D’Imporzano, Tortori, Ranalli. All.: Zecchini.
Noicattaro
CASSINO. Predica concentrazione il tecnico Patania: la trasferta sotto la cascata potrebbe rivelarsi insidiosa per un Cassino in cerca di riscatto dopo il K.O. interno contro il Cosenza. La truppa azzurra si è allenata alacremente in settimana: il mister siciliano ha fatto lavorare i suoi uomini specialmente in merito agli schemi d’attacco, punto dolente del gioco cassinate. Torna Martinelli a destra, assieme a Padovani. Di punta riecco Fragiello. CASSINO (4-4-1-1): Mennella; Martinelli, Mucciarelli, Guzzo, Padovani; Lucano, Molinaro, Giannusa, Pippa; Casoli; Fragiello. A disp.: Afeltra, Lepre, Di Nunzio, Maisto, Barchiesi, Bardeggia, Leccese. All.: Patania.
IL PRONOSTICO
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Aversa
Arbitro: FIAMMINGO di Pisa Assistenti: Minardi-Forcignanò NOICATTARO. Contro l’Aversa il Noicattaro cerca tre punti per evitare la crisi e salire in classifica. Gli uomini di Sciannimanico non vincono dal 26 ottobre e sono reduci da due pesanti sconfitte consecutive contro Andria e Gela. Sciannimanico ha tutti a disposizione tranne il francese Pongo (caviglia dolorante). Convocato Colluto dopo tre mesi di stop per infortunio. Deflorio torna titolare dopo la panchina in Sicilia. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; Allegrini, Di Muro, Lucioni, Lollini; Coppola, Menolascina, Piccinni; Siclari, Rana, Deflorio. A disp.: Cilli, Colluto, Pezzana, Mercurio, Piano, Ladogana, Baldassarre. All.: Sciannimanico.
Lamezia
AVERSA. Per l’Aversa Normanna arriva un’altra sfida salvezza contro il Noicattaro. Mister Sergio dovrà fare a meno di due attaccanti, out per problemi fisici, e di Maraucci sempre alle prese con la ripresa da un infortunio. Dopo l’esperimento casalingo con il Vigor Lamezia, il tecnico granata potrebbe ripresentare il 4-4-2 con Silvestri in difesa, al posto di De Angelis ormai fuori rosa, e Longo a centrocampo. Sibilli dovrebbe partire dalla panchina. AVERSA (4-4-2): Criscuolo; Baylon, Silvestri, Di Girolamo, Zolfo; Franzese, Ottobre, Arini, Longo; Romano, Perna. A disp.: Del Giudice, Chirico, Carboni, Porzio, Sibilli, Prisco, Vicchiariello. All.: Sergio.
IL PRONOSTICO
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Gela
Arbitro: ZONNO di Bari Assistenti: Grillo-Delle Foglie PER LA SFIDA agli ex Battisti, Alessan- GELA. Il Gela non si fida del Lamezia. I nudri’ e Pasca Fofò Ammirata conferma il re- meri dicono che la Vigor è ultima in classicente 4-2-3-1 nonostante le importanti fica con 10 punti. Ha la peggior difesa (20 squalifiche di Carraro e Ciminari. Al posto reti subite) e l’attacco più anemico (appena dell’argentino al centro della difesa va Di 6 reti realizzate). Nessuna indiscrezione Donato, che si è ben disimpegnato nel ruo- sul probabile undici titolare. Il tecnico Colo contro la Vibonese. Stroffolino rientra sco ha a disposizione l’intera rosa dei giocada esterno basso a destra. Restano indi- tori. In attacco dubbio Espinal-Pasca. Posponibili i lungodegenti Lopetrone, Pa- trebbe essere quest’ultimo a fare coppia con scuccio e Angotti. Franciel, a caccia di un gol scaccia-crisi. V. LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Stroffoli- GELA (4-4-2): Cecere; Nigro, Fernandez, no, Di Donato, Filippi, Marinelli; Amita, D’Aiello, G.Esposito; Gaeta, Marinucci PaClasadonte; Ciotti, Sanso, Riccobono; Ra- lermo, Battisti, Alessandrì; Franciel, Pagatzu. A disp: Forte, De Pasquale, Scalese, sca. A disp. Ferla, Unniemi, Ambrosecchia, Rondinelli, Palmieri, Ianni, Caruso All. P. Esposito, Iannini, Espinal, Canali. All.: Ammirata Cosco.
Sport 45 Trasferta a Barletta. Il mediano gialloverde crede in un risultato positivo Domenica 7 dicembre 2008
Bacchiocchi carica il Melfi Da ex: «Attenti che in casa i pugliesi si trasformano» La formazione
L’avversaria
Pellicoro dall’inizio
Aria nuova con Sanderra
Il Melfi di sette giorni fa
Il Barletta
Pellicoro
Sanderra
DA UN LATO SI gioca nella città dove avvenne la famosa Disfida, dall’altra la gara è fondamentale per il presente e per l’immediato futuro del Melfi Calcio. Per questo, in tema di formazione, Palumbo si riserva qualche decisione da prendere all’ultimo istante. Semmai proprio in prossimità della lista da consegnare alla terna arbitrale, sia per verificare alcune cose che per capire lo schieramento messo in campo dagli avversari. Per ora sono due i ballottaggi possibili. Si tratta della maglia da esterno basso sulla sinistra, con Gambi a dover essere preferito su Sciannamè, e per quella di laterale destro di metà campo, col giovane Bizzarri che dovrebbe essere ancora preferito inizialmente per il ruolo, anche per le buone cose fatte vedere domenica scorsa contro l’Andria, prima di lasciare il posto a Petagine. Il tutto anche per il valore del prodotto del vivaio gialloverde che continua a scalpitare in tal senso, e ad essere elemento che Palumbo apprezza sempre più a gara in corso, perché in grado di dare il classico cambio di ritmo, con il suo ingresso in campo e le sue giocate di qualità. Per il resto la squadra di oggi appare fatta, con Merlano tra i pali e solita difesa in linea, con Fumai, Gabrieli, Rizzo e Gambi. A centrocampo, come detto inizialmente Bizzarri a destra, prima di lasciar spazio a Petagine, con il veloce Frasca a spingere sulla corsia di sinistra, e il duo Bacchiocchi – Mitra in mezzo. Davanti De Angelis e Pellicoro, con quest’ultimo che potrebbe essere preferito a Merini, al caso pronto se per il capitano ci fosse poi la necessità dell’avvicendamento in corsa. In panchina: Pettinari, Ferrato, Stucchi, Sciannamè, Maio, Petagine, Merini. A.B.
BARLETTA. Grandi manovre per il Barletta alla vigilia della gara col Melfi. La società ha infatti comunicato ieri la risoluzione consensuale dei contratti con i centrocampisti Zotti Pietro e Millan Damian Omar Gesto e con il difensore Vittorio Donato. Pertanto, a partire da ieri, i calciatori non fanno più parte della rosa della prima squadra. Sul fronte tecnico Sanderra deve fare a meno di Sisalli. Il tecnico ha però in mente qualche interessante variazione a centrocampo: l’ultimo arrivo Vignola potrebbe esordire; per lui un posto sulla destra della mediana. In questo modo De Cecco potrebbe agire sulla sinistra, orfana proprio di Zotti, mentre per le vie centrali è confermato il duo composto da Salvagno e Daleno. Rimagono invariati, almeno rispetto a domenica scorsa, difesa ed attacco. Dinanzi a Furlan linea a quattro presidiata dai centrali Fabbro e Iervolino; larghi sulle fasce Mastronicola a destra e Tangorra sull’out opposto. In avanti ci sono Alessandrì e Laviano. Sanderra porta in panchina anche Stefano Paollotta, giovane classe ’91 della “Beretti”. Il Barletta ha conquistato tre punti nelle ultime cinque gare, bilancio altresì “sporcato” da quattro sconfitte. Sulla sua strada c’è il Melfi, un avversario ostico secondo il tecnico Sanderra: “Il Melfi è decisamente un avversario scorbutico. Sarà certamente una gara ostica per noi. Loro verranno qui tentando di concederci poco: si chiuderanno in difesa e partiranno in contropiede. In avanti possono contare su De Angelis, un attaccante importante, tra l’altro capocannoniere del nostro girone. Loro sono reduci da cinquesei pareggi, questo dato conferma la compattezza di una squadra che dà filo da torcere un po’ a tutti”. Francesco Zagaria
“DOMENICA ho messo a segno il primo gol tra i professionisti, ed è servito solo per trovare il pari nel match interno con l’Andria, ora voglio provarci a fare subito il bis, nella difficile trasferta a Barletta per centrare il successo pieno che ci manca da tempo e che inseguiamo per risalire in fretta verso la salvezza”. Con queste parole, in settimana il protagonista numero uno di domenica scorsa, Gianluca Bacchiocchi, centrocampista romano di Pomezia e vera anima della zona nevralgica gialloverde, ha presentato la gara di oggi pomeriggio allo stadio Cosimo Putilli di Barletta “una gara fondamentale per noi per proseguire la marcia verso le zone più tranquille di classifica, per dar seguito al pareggio di domenica e per inseguire quella vittoria che ci darebbe ancora maggiore spinta, in punti, a livello psicologico e di ulteriore forza del gruppo, per affrontare il finale di girone di andata davvero con la consapevolezza di trovare altri punti importanti, prima del mercato e di verificare, coi recuperi dei compagni, come la squadra possa essere ancora più forte per inseguire con forza l’obiettivo di una salvezza che è del tutto alla nostra portata”. Una gara difficile, quella di oggi per il Melfi, ma dentro o fuori, contro questo o quell’avversario, serve vincere per sbloccare veramente l’attuale situazione “è proprio così, dovevamo vincere
domenica, lo meritavamo per quanto fatto in campo, ma non si è arrivati al successo. A Barletta faremo certo lo stesso, mettendo sul campo concentrazione ed unità di gruppo, intensità agonistica e quella attenzione massima per evitare i tanti errori che ci
hanno penalizzato e non poco fino ad ora. Inoltre – ha aggiunto Bacchiocchi – ognuno di noi ci metterà grinta e determinazione che non sono di certo mai mancati finora, sperando che continuando a giocare come fatto nelle ultime gare, sia il momento
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO 15/a giornata Prima divisione Girone A LE GARE: Cesena-Spal Lecco-Padova Legnano-Sambenedettese Monza-Ravenna Novara-Pro Sesto Pergocrema-Lumezzane Pro Patria-Portogruaro Reggiana-Cremonese Venezia-Verona CLASSIFICA: Spal 27 punti; Pro Patria 24; Novara 23; Cremonese e Padova 22; Reggiana 20; Verona e Cesena 19; Pergocrema e Lumezzane 17; Sambenedettese e Monza 16; Pro Sesto, Ravenna e Venezia(-2) 14; Portogruaro, Lecco e Legnano 13. Venezia penalizzato di 2 punti. Pro Sesto, Lecco, Ravenna e Pro Patria una gara in meno.
15/a giornata Seconda Divisione Girone A LE GARE: Alto Adige-Como Carpenedolo-Varese Ivrea-Mezzocorona Montichiari-Pavia Olbia-Itala San Marco Pizzighettone-Alghero Pro Vercelli-Alessandria Sambonifacese-Rodengo Saiano Valenzana-Canavese CLASSIFICA: Alessandria 28 punti; Rodengo Saiano 25; Olbia e Como 24; Sambonifacese, Canavese, Valenzana, Ivrea e Varese 21; Carpenedolo 19; Itala San Marco 18; Mezzocorona 16; Alto Adige, Pro Vercelli e Pavia 14; Pizzighettone e Montichiari 13; Alghero 8. Mezzocorona e Sambonifacese una gara in meno.
15/a giornata Seconda Divisione Girone B LE GARE: Colligiana-Carrarese Cuoiopelli-Bassano GiacomenseCisco Roma Gubbio-Bellaria Prato-Celano Rovigo-Figline San Marino-Poggibonsi Sangiovannese-Giulianova Viareggio-Sangiustese CLASSIFICA:Figline 28 punti; Viareggio 26; Celano 25; Giulianova 23; Sangiovannese 21; Sangiustese e Cisco Roma (-1) 20; Bassano, Poggibonsi e Prato 18; Gubbio e Carrarese 17; Colligiana, Giacomense e Bellaria 16; Cuoiopelli 15; San Marino 12; Rovigo 8. Cisco Roma penalizzato di 1 punto.
buono per centrare questo successo che ci faccia svoltare, e ci aiuti ad essere sempre più determinati, da qui in avanti”. Con gli avversari che sono a metà classifica, reduci dalla sconfitta di Catanzaro ed hanno nel pubblico una arma in più in casa, ci vorrà per il Melfi tantissima grinta per arrivare a fare bene e vincere, e lo conferma anche il centrocampista gialloverde che a Barletta torna da ex, avendoci giocato in Serie D, arrivando dalla Lazio e prima di approdare alla corte del gruppo di Maglione. “Certo per me sarà una gara particolare, lì sono stato come svezzato dopo le giovanili alla Lazio – ammette Bacchiocchi – ma il momento nostro, e la grinta che il gol di domenica mi ha dato per continuarmi a mettere al servizio di tecnico, squadra, di tutti i compagni per tirarci fuori da questa situazione, serviranno anche per darci carica ulteriore per dare il massimo nella partita. Ma dobbiamo fare attenzione a loro, visto che in casa si trasformano proprio per la grandissima spinta che gli dà il pubblico, che è speciale e non fa mai mancare il suo supporto. Noi però faremo la nostra parte – promette Bacchio – e cercheremo in tutti i modi il successo, senza dimenticare che, un risultato comunque positivo certo sarebbe gradito per muovere la classifica, visto il valore di squadra e piazza che oggi affrontiamo”. Antonio Baldinetti
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Sport
Domenica 7 dicembre 2008
Diego Albano ex di turno
Apertura anticipata dei cancelli, previsto il pubblico delle grandi occasioni
Matera, fuori l’orgoglio E l’occasione per cancellare il periodo buio
Pasquale Martinelli capitano del Matera
Parola al campo. La sfida tra Brindisi e Matera è cominciata tanto tempo fa, cosa ovvia tra due città dalle ottime tradizioni calcistiche, ma quest’anno dopo i primi acquisti importanti e un progetto di tornare tra i professionisti, grazie ad una società forte alle spalle, ha aperto una partita nella partita. Superare indenne lo scoglio di Matera sarebbe come acquisire il pass per la C2, ma è una gara che permette ai calciatori del Matera di avere l’occasione del riscatto dopo un mese ricco di bocconi amari. «E’ l’occasione per rimettere un po’ di cose a posto. L’ho detto -afferma il tecnico del Matera, Antonio Foglia Manzillo-anche ai ragazzi. Stiamo abbastanza bene, tranne qualche singolo che dovrà essere valutato all’ultimo minuto. Diciamo che sono tutti disponibili, ma è chiaro che conterà lo sguardo di alcuni per togliermi gli ultimi dubbi. Coloro che fanno calcio sanno bene che questa gara è l’occasione giusta per rigenerare le pile e cancellare il passato. Il Matera non può essere quello visto a inizio della mia avventura. Stiamo meglio fisicamente e non è poco». Partite come queste hanno una componente emotiva molto elevata, ma vanno affrontate
Brindisi, più di cinquecento tifosi a seguito di Moscelli e compagni Allenamento leggero per il Football Brindisi ieri mattina al Fanuzzi. I giocatori sono sembrati tutti in ottima condizione. Tutti disponibili. Per l'allenatore Massimo Silva c'è l'imbarazzo nel decidere quale sarà l'over che dovrà restare a casa. Lo si saprà domani quando verrà diffusa la lista dei convocati. Diramata dall'allenatore Massimo Silva, subito dopo la rifinitura di ieri, la lista dei convocati del Football Brindisi che oggi dovrà affrontare il Matera. Questi i venti convocati : Vidoni, Russo, Idda, Tidei, Taurino, Trinchera, Corazzini, Cordiano, Papa, Bartolomucci, Cangini, Fiore, Lenti, Chiesa, Modesto, Kettlun, Galetti, Pinamonte, Junior Bahia, Moscelli. Da fonti non ufficiali arrivano notizie per un contributo importante di tifosi a seguito, infatti potrebberop essere un numero di parecchio superiore a cinquecento i supporter brindisini che oggi saranno a Matera. E’ una partita importante per due ragioni per la squadra di Silva. La prima è per non regalare terreno e ambizione al Pomigliano che, impegnato in casa contro il Genzano, non dovrebbe far segnare soste alla sua marcia, ma la trasferta a Matera è anche l’occasione per ribadire di essere la più forte e il messaggio arriverebbe un po’ a tutte le altre squadre del girone
Fernando Galetti
oltre che al Matera. Silva recupera anche Kettlun, quindi non ha particolari problemi di formazione anche se l’assetto base non dovrebbe avere particolari rivoluzioni. Il termometro in casa brindisina segna temperatura costante e l’ex Sandro Desolda conosce bene l’a,mbiente di Matera e sa che la gara è importante perchè potrebbe regalare una fetta di promozione se sarà conquistata l’intera posta in palio.
con il piglio giusto. «In settimana ho visto una squadra ancora in crescita. Certamente non sono mancati i problemi, ma alla fine sono tutti risolti e quindi si tratterà di affrontare il match con intelligenza. Pensare di fare un solo boccone dell’avversario sono cose che lasciamo alla mente dei tifosi. Noi dobbiamo mettere in campo il cuore ed evitare il più piccolo calo di concentrazione. Se terremo il campo con l’intensità giusta potremo dire la nostra. Senza strafare e con l’umiltà giusta». Numeri imponenti, squadra lanciata e organico di prim’ordine sono le armi del Brindisi di Silva che l’anno scorso ha costruito l’ossatura della squadra e quest’anno l’ha completata con gli arrivi di Galetti e Moscelli, oltre ai vari under di qualità. Un po’ quello che potrebbe fare il Matera se le cose non andranno come ancora nell’ambiente biancazzurro sperano, pensando anche ai play off che ancora non sono inutili se prima non ci sarà il parere del consiglio federale del 18 dicembre che discuterà i ripescaggi. Cambiare le regole del gioco a stagione in corso è la cosa più terribile che una Federazione può fare e sta accadendo se a società che hanno investito tanto verrà ribadito che arrivare se-
conda o sest’ultima non fa differenza. Comunque il Brindisi ha lasciato punti a Grottaglie ed ha perso a Bitonto, quindi non è imbattibile. «Va rispettato-conclude Foglia Manzillo- ma è chiaro che analizzando il suo cammino di occasioni in cui la dea bendata l’ha baciato non sono poche. Vedi le gare interne con Genzano, Angri e Ischia. Certamente bisogna dargli una mano alla fortuna, ma a volte capita che il vento spiri da altra parte e il Matera si augura che questa cosa cominci oggi». Aperti in anticipo i cancelli d’ingresso, ma saranno in tanti ad affollare il “XXI Settembre-Franco Salerno” per incitare quei giocatori che da anni erano invocati e che la società ha provveduto a portare a Matera. Calciatori di Matera invocati e sognati dalla tifoseria che oggi avranno l’occasione, insieme al resto del gruppo, di regalare, a chi gli acceso un credito importante una soddisfazione, poi il campionato chiunque lo vincerà importa poco. Il Matera ha bisogno di un episodio a favore per salvare la stagione per recuperare energie mentali e, soprattutto, tenere lontana la zona pericolosa, distante non certo anni luce. Renato Carpentieri
Sport 47 Campo è squalificato. Scarnato a centrocampo con Romaniello Domenica 7 dicembre 2008
Francavilla con Zagaria Il neoacquisto farà coppia con Del Prete FRANCAVILLA – In programma oggi pomeriggio la quattordicesima giornata di andata del campionato di serie D. Allo stadio “Nunzio Fittipaldi” andrà in scena il match tra Francavilla e Bacoli Sibilla con fischio di inizio alle ore 14.30. L’allenatore serbo Ranko Lazic, manderà in campo la formazione migliore per cercare di condurre in porto la vittoria. La squadra campana invece, guidata in panchina dal mister Vincenzo Carannante, cercherà dal canto suo, di disputare una buona gara, per guadagnare punti importanti per la classifica. Il Francavilla, che è reduce da un periodo poco proficuo in termini di risultati, dovrà disputare una partita accorta e con molta intelligenza tattica. Il ragazzi di Lazic, sono a secco di vittorie da quattro turni, ormai non c'è più tempo da perdere, bisogna assolutamente fare punti per non essere risucchiati nella zona play out, dalla quale tutte le squadre voglio restarne fuori. La compagine del presidente Franco Cupparo è reduce dal pareggio esterno di domenica scorsa per 2-2, ottenuto contro il Gelbison Cilento, grazie alla doppietta del suo capitano Genny Del Prete. La gara di oggi però, si presenta molto ostica per i rossoblu, i campani giocano un buon calcio, ed occupano la quinta posizione in classifica, insieme al Fasano. Per quanto riguarda le due formazioni, che scenderanno in campo, il mister dei campani Carannante, dovrebbe schierare lo stesso
Zagaria e sotto Scarnato
undici che domenica scorsa ha pareggiato per 1-1 nella gara casalinga con la Turris. Per il Francavilla invece, tra i pali il confermatissimo Massimo De Blasio davanti a lui, difesa schierata a quattro, composta dal terzino destro Milella, i due centrali Zangla e dal rientrante Gioia, sulla corsia di
sinistra il giovane Nicolao, che ieri in allenamento ha preso una botta alla caviglia, ma che è pienamente recuperato. A centrocampo, c’è curiosità per vedere all’opera il rientrante Romaniello, in coppia con Scarnato, nuovo arrivato in casa sinnica, ma che ha già fatto vedere le sue qualità
nella gara di Bacoli. Sul reparto di destra dovrebbe essere dirottato Pioggia, sul lato opposto invece Di Senso. Assente per squalifica Campo, che dovrà restare fermo per due turni. In attacco la coppia formata dal bomber napoletano Genny Del Prete e il nuovo arrivato Marco Zagaria. In panchina
Movimenti in entrata e uscita nelle fila altobradaniche
Genzano rifatto a Pomigliano SARÀ uno Sporting Genzano dall'aspetto nuovo quello che oggi scenderà in campo al Gobbato di Pomigliano d'Arco. Una partita difficile che vede gli altobradanici puntare a tornare a casa con qualcosa nel carniere. «Di certo non partiamo con il concetto di recitare il ruolo di comparsa. Ce la giocheremo-afferma il presidente dello Sporting Genzano, Donato Neima è chiaro che il nostro sogno non è il colpaccio. Credo che si potrebbe parlare d'impresa anche se portiamo via un punto. Il Pomigliano è secondo in clkassifica alle spalle del Brindisi che è impegnato a Matera ed i campani sperano in un passo falso dei pugliesi nella città dei Sasi per diminuire il gap in classifica. Quindi troveremo una squadra fortemente motivata, ma noi non saremo da meno. Abbiamo operato dei movimenti di mercato. Sono partiti gli attaccanti De Rosa e Arpaia, i centrocampisti Morgigno e Bottiglieri e il difensore Marquez». Sul fronte arrivi c'è l'ingaggio del difensore ex Venosa Carlino ('82)e del centrocampista Malito ('80) che ha vestito la maglia della Ruggiero di Lauria a lungo, e l'esterno di difesa Antonio Gargano (89). In avanti non c'è molto da scegliere per Peppe Bardi. «Stiamo in contatto con va-
ri atleti, ma non ci sono ancora i presupposti-afferma Nei- per chiudere la trattativa in termini positivi. Credo che per la settimana prossima qualcosa si muoverà. A noi serve adesso solo una punta per chiudere il mercato. Ma non dobbiamo sbagliare e cercheremo di prendere un calciatore che ci consenta di fare il salto di qualità in avanti». QUI POMIGLIANOUn volto nuovo nel Pomigliano, under e che potrebbe essere in campo dal primo minuto oggi. E’ tato tesserato l'attaccante classe 1988 Salvatore Iannini. Classica prima punta, forte fisicamente, dote principale il gioco aereo, nasce calcisticamente nella Puteolana 1909. Esordio nel campionato di Promozione per poi trasferirsi in Serie D alla Villacidrese. La scorsa stagione al Calangianus, sempre in Serie D. Con i giallorossi sardi 27 gare con 11 gol. Ha iniziato la stagione 2008/2009 con il Casoli. Con la compagine abruzzese 9 gettoni di presenza con 2 gol di cui 1 su calcio di rigore. Così si presenta il nuovo attaccante granata: “Sono una classico centravanti molto abile con il gioco aereo, forte soprattutto di testa. Sono un combattente nato. Ho fatto bene a scegliere Pomigliano. Ho di fronte una grande società fatta di persone serie. La squadra è
forte e competitiva per grandi traguardi. Mister Bucaro è garanzia per fare bene. So bene che il Brindisi è forte ma anche noi non scherziamo. Abbiamo grosse chance per salire di
categoria. Dobbiamo però superare il Genzano e poi guardare se da Matera, dove è impegnata la squadra di Silva, arriveranno buone notizie”. r.carpentieri@luedi.it
si accomoderanno, il secondo portiere Bruno, Simeone, Marziale, Lo Prete, La Neve e Scarpato. La gara sarà diretta dall’arbitro Giuseppe Cifelli di Campobasso, assistito dai guardalinee Luigina La Via di Cosenza e Giuseppe Guerriero di Catanzaro. Claudio Sole
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Sport
Domenica 7 dicembre 2008
La società bantina cerca aiuti e pensa al mercato
C’è il fuggi fuggi dal Banzi L’Oppido può approfittarne ARRIVANO con umori diametralmente opposti, Banzi ed Angelo Cristofaro ad una sfida che in altri tempi avrebbe garantito un minimo di equilibrio. Il Banzi esce da una settimana turbolenta, che vede la società bantina alla ricerca di nuove forze per raggiungere una salvezza, che in questo momento sarebbe impossibile. Agli addii dell’argentino Vecchio, del foggiano Magaldi, e prossima del jolly materano Mancini nelle ultime ore vanno ad aggiungersi quelle di Armento e Visceglia, che con la loro esperienza avrebbero dato un notevole contributo, al miracolo salvezza. Siamo difronte ad un vero e proprio fuggi, fuggi: esonerando mister Angelino da ogni responsabilità per
MURESE-TRICARICO
PISTICCI-VULTUR
Manniello
via della scarsa e risicata rosa a disposizione, al Banzi servirebbe una vera e propria ricostruzione. L’occasione viene offerta dal mercato invernale, che il presidente Vigliotti e Bochicchio non si faranno sfuggire. Passando alla gara odierna, proviamo ad individuare quello che potrebbe essere l’undici titolare Lobasso in porta, difesa con Mastro-
domenico e capitan Teto centrali. Esterni Spineto e Pappalettera, centrocampo con Racanati, Mancini centrali, Cioffi e Netti sulle corsie esterne. In avanti Bavaro e Laghezza. Euforia e consapevolezza della propria forza accompagnano l’Angelo Cristofaro, dopo un avvio stentato, con l’arrivo dell’argentino Astudillo sono arrivati maggior linfa e fluidità alla manovra, soprattutto in fase d’attacco. L’esperienza di una rosa costruita per vincere e le capacità di mister Manniello fanno dell’Angelo Cristofaro una favorita per la vittoria finale. Pronostico che pende tutto dalla parte della formazione ospite, quindi. Al Banzi di oggi, di miracoli ne servono davvero tanti. Giulio Carcuro
FERRANDINA-BALVANO
Un match da vivere
Jonici all’arrembaggio
E’ scontro salvezza
LA PARTITA del Rigamonti rappresenta uno dei big match della giornata. È una gara dal fascino particolare, e che da un pò di tempo a questa parte si ripete spesso. Entrambi i sodalizi si sono trovati di fronte nel secondo turno della Coppa Italia. E c’è voluta la lotteria dei rigori per decretare chi doveva accedere al turno successivo. E come un incantesimo è stata la Murese a passare e ora è ad un passo dalla finalissima di Venosa, Ferrandina permettendo. I padroni di casa sette giorni fa hanno ottenuto, con le reti di Di Senso, Dutra e Antohi, una vittoria storica sul campo della Vultur. Mentre la squadra materana, dopo un avvio di campionato altalenante, ha conquistato tre importanti vittorie in chiave play off nelle ultime tre gare. Tre settimane fa ha vinto davanti al pubblico amico con il Banzi, poi ha espugnato il difficile campo del Ferrandina, e la scorsa domenica ha vinto di rimonta con il quotatissimo Policoro. Queste sono le premesse che rendono molto accattivante la gara del Rigamonti. Nessun risultato è escluso. La Murese è senza dubbio la capolista, ma oggi ha di fronte una squadra in salute che è a soli due punti dalla zona play off. Il Tricarico è una vera tritasassi tra le mura amiche, ma in trasferta ha ottenuto solo un successo e ha segnato solo 6 reti, mentre la Murese è una delle difese più solide del girone. Lardo proprio in difesa dovrà fare a meno dell’uomo di maggiore esperienza, capitan Lotano, appiedato dal giudice sportivo per un turno. Sull’altro fronte non si registrano particolari defezioni. Carmine Pepe
IL PISTICCI riceve al “Michetti” una Vultur in crisi acuta con la prospettiva di mettere nel carniere la sesta vittoria consecutiva. L’ostacolo sulla strada dei gialloble è tutt’altro che insormontabile visto che la Vultur finora ha raccolto solo 4 punti, è ultima e in settimana ha patito le dimissioni del presidente Asquino e del tecnico Ficarazzi. La squadra è stata affidata all’esperto attaccante Viggiano che a Pisticci porta un manipolo di giovani, chiamati al non facile compito di tener testa ad una delle squadre più in forma del campionato. Il Pisticci dovrebbe conferma l’undici che domenica scorsa ha vinto ad Irsina con Coretti tra i pali; Di Maria e De Biasi al centro della difesa, De Nittis e Casale esterni bassi; Guarino e Fortunato in mezzo al campo, Lavecchia e Grieco sulle ali; Mels e Gagliardi in avanti. Possibile anche l’inserimento del neo acquisto Cozzolino. Un undici di tutto rispetto, dunque, anche se Valente non potrà disporre di molte soluzioni in panchina viste le partenza in blocco di Iovane, Clementelli, Magno, Amato e, in precedenza di Montano. Mentre Salerno, pur rimanendo tesserato per i gialloble, patisce un infortunio di lunghissimo corso. Dubbi solo sul secondo portiere. Non è stato possibile, infatti, provvedere tempestivamente alla sostituzione di Clementelli e così gli jonici si dovranno affidare ad un under delle giovanili. Roberto D’Alessandro
HA il sapore di un testa a testa l’incontro tra Ferrandina e Balvano in programma oggi al Santa Maria. Inutile dirlo sempre a porte chiuse, in attesa dei lavori di adeguamento dell’impianto alle norme di sicurezza . I padroni di casa a secco di punti da due settimane sono inesorabilmente scivolati nei piani bassi della classifica, a sole due distanze di vantaggio dal Balvano. «E’ una partita delicata - conferma il tecnico Antonio Stigliano - si tratta di uno scontro diretto per la salvezza, che resta il nostro primo obiettivo». E l’eventualità di puntare ad altri traguardi? «A quello - dice Stigliano - si penserà più avanti, dopo che ci saremo mossi adeguatamente sul mercato di riparazione di dicembre. Questa è ancora una gara di transizione». Al momento l’unica partenza certa è quella di Cozzolino che ha scelto di accasarsi al Pisticci. Da martedì sarà più chiaro il quadro chi lascia e chi no. Un sicuro passo avanti rispetto alla trasferta di Lauria, in cui i rossoblu sono scesi in campo imbottiti di under, è il recupero in formazione di tre pedine della formazione base. Mister Stigliano potrà contare sull’apporto di capitan Mastrangelo e Grieco, che hanno scontato il turno di squalifica e di Cirillo, recuperato dopo un lungo infortunio. Anche se la lista dell’infermeria è ancora lunga. Uno dei fattori che ha scompaginato i piani iniziali della squadra del presidente Capalbo. Margherita Agata m.agata@luedi.it
AZ PICERNO-AVIGLIANO
RICIGLIANO-F. MATERA
POLICORO-VALDIANO
ATELLA-IRSINESE
Nuovo corso Sei le partenze Labriola prova Mecca a caccia in casa rossoblù per i materani a rialzarsi di conferme PICERNO – Dopo un periodo di buio totale, con penultimo posto in classifica, il Picerno del presidente Curcio volta pagina. Molti addii, per l’esattezza sette: bomber Caivano, Ciardiello, Perna, Arleo, Aulisio, Damiano e Coviello. Tutto questo farebbe pensare oramai ad una squadra con i remi in barca, ma così non è visto che lo zoccolo duro si è compattato, quegli uomini che ormai da anni hanno deciso di sposare il progetto della società. Giocatori che hanno voluto che il loro nome comparisse a chiare lettere, a dimostrazione del loro attaccamento alla maglia. Si tratta di capitan Farenga, Bochicchio, Lottino, Olita, Buonansegna, Santarsiero, Salvia, Quagliata e un ritrovato Paterna che rappresentano e hanno rappresentato l’icona del Picerno in questi anni. La società ha richiamato Perillo e Mastroberti, sicuramente un gradito ritorno quello del numero uno potentino e del fantasista satrianese, visto che i due nelle precedenti stagioni hanno dato il loro decisivo apporto ai colori rossoblu. Per gli uomini di Di Mase oggi c’è un crocevia. Di fronte ci sarà l’Avigliano di Petilli che , naviga a metà classifica. I granata si presenteranno a Picerno col chiaro interno di recuperare i tre punti persi a domicilio con l’Atella. I rossoblu invece caricati come non mai, non solo cercheranno di vincere, ma anche di convincere i più scettici, che questa squadra, da qui a fine anno potrà dire la sua e centrare l’obiettivo salvezza con largo anticipo. Leonida Russo
SARANNO due squadre molto rinnovate quelle che si afrronteranno questo pomeriggio per contendersi i tre punti in palio. Ricigliano e Forza Matera hanno operato sul mercato numerosi movimenti. La formazione di Innocenzo Natiello ha fatto partire, in direzione Picerno, Perillo e Mastroberti, mentre ha acquisito dalla squadra di Di Mase Perna, per una sorta di scambio di portieri. La particolarità sta nel fatto che appena otto giorni fa Perna è stato punito con quattro reti dal Forza Matera, anche se ha avuto il merito di parare un calcio di rigore ad Emanuele Di Cecca. In più è notizia delle ultime ora l’arrivo dalla Battipaglise di tre elementi: Schiavo, Citera e Mastruzzi. Mentre è partito il centrocampista Carpinelli accasatosi in Promozione campana al Cicerale. Ina casa Forza Matera, invece, si registrano solamente partenze per il momento. Il difensoreVito Albano si è accasato nell’altra squadra di Matera, il Varisius in Promozione. L’attaccante Nicola Volpe ha lasciato i materani per indossare la maglia biancoverde dell’Angelo Cristofaro di Oppido. La punta Luca Moramarco è tornato all’Avanti Delfini Altamura per rescissione del prestito. Antonio Nasca pare debba accasarsi al Pomarico, in Prima categoria, anche se c’è l’ipotesi Miglionico. L’under Davide Farinola lascia il Forza Matera e il fratello Antonello. Separazione consensuale con il portiere Armando Amoruso. Resta in forza al team di Liuzzi, Emanuele Di Cecca, conteso da molte squadre di categoria superiore. a.mutasci@luedi.it
POLICORO – Partita delicata per il Policoro 2000 che questo pomeriggio, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, incontrerà la Ruggiero Valdiano, nella gara valevole per la tredicesima giornata del campionato d’Eccellenza. Guardando la classifica si tratta di una partita particolarmente importante, visto che le squadre si trovano appaiate al quarto posto, con 21 punti, e si contendono la piazza d’onore finale e la possibilità di disputare i play – off. Per questo oggi sarà sicuramente gara combattuta, con le due compagni a caccia del risultato pieno per confermare la posizione in classifica. I ragazzi di mister Labriola ce la metteranno tutta anche per cancellare la sfortunata trasferta di domenica scorsa contro l’Azzurra Tricarico, conclusasi sul 2 a 1 per i padroni di casa, e riprendere così il cammino nel massimo campionato regionale. Un risultato positivo potrebbe mettere fine ad un periodo non facile per gli jonici, caratterizzato da un calendario poco favorevole e da infortuni a giocatori importanti per gli equilibri della squadra. Dall’altro lato gli ospiti daranno il tutto per tutto per centrare, ancora una volta, uno score utile e continuare la striscia positiva in campionato: i laurioti sono infatti imbattuti dalla seconda giornata, quando persero per due a zero in casa del Pisticci. Da allora vittorie e pareggi, che hanno permesso alla squadra potentina di accumulare 21 punti e raggiungere il quarto posto in classifica. Eleonora Cesareo
CON LA VITTORIA esterna di Avigliano per l’Atella è arrivata non solo la prima vittoria in trasferta di questo campionato ma anche una salutare boccata di ossigeno. Un successo che ha fatto tanto morale sia sotto l’aspetto psicologico ma anche e soprattutto sotto quello della classifica. Infatti l’undici di Mecca si è portato a centro classifica, sufficientemente lontano dalla zona rossa della classifica. Posizione che deve essere consolidata dagli atellani se non si vuol bruciare il lavoro sin qui svolto per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica. L’Atella Monticchio dovrà quindi confermare già da questo pomeriggio contro l’Irsinese che la vittoria sull’Avigliano non è stato episodio casuale ma l’inizio di un nuovo cammino che lo porterà a disputare il resto del campionato in una zona sempre più tranquilla. Vincere contro l’ospite di turno è alla portata degli atellani, che in classifica precedono di due lunghezze l’Irsinese. Un avversario tradizionalmente ostico che va affrontato sin dall’inizio con determinazione e con la giusta concentrazione per non correre eventuali rischi e per non andare incontro a sgradite sorprese, che annullerebbero quanto di buono fatto ultimamente. I padroni di casa non possono non incominciare a trarne il massimo beneficio già dalla prima delle due partite interne consecutive per tenere a distanza le rivali e tra queste la stessa Irsinese. Michele Rizzo
Sport MONTALBANO-GROTTOLE
PESCOPAGANO-VITALBA
Domenica 7 dicembre 2008
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MIGLIONICO-MOLITERNO
Diazenna in affanno
Pinto e soci al riscatto
Materani in salute
Dopo la 'grandinata' di gol rimediata in quel di Moliterno ritorna a calcare il terreno del 'Puccio Dellorusso' lo Sporting del presidente Iacovino. Avversario il Grottole, che ha conquistato con un discreto inizio di campionato una posizione di media classifica, che è determinato a difendere e possibilmente migliorare. Il Montalbano dal canto suo non può permettersi ulteriori scivoloni, non ha tempo da perdere, è deciso a fare punti, voglioso di lasciare ad altri la sua ultima posizione in graduatoria e di cominciare a risalire la china, anche per recuperare il suo pubblico, che in verità l'ha abbandonato. Qualcosa comincia a muoversi nell'ambiente societario. Il presidente, stanco delle magre figure, ha promesso rinforzi ed è da qualche tempo alla ricerca di calciatori svincolati, che possano subito scendere in campo. Qualcuno dunque arriverà, se non subito, al massimo agli inizi di gennaio. Tanto per cominciare già contro il Grottole di mister D'Ascanio a difesa della porta biancoazzurra si va ventilando la possibilità di schierare un numero uno di esperienza, di provenienza bernaldese, il cui innesto dovrebbe servire a dare una certa tranquillità ai tanti baby jonici. Mister Diazenna si augura che sia la volta buona per cogliere il primo risultato positivo della sua gestione. Allo scopo dovrebbero scendere in campo, salvo sorprese dell'ultima ora: Buonfiglio, Laragione, Sergio, Sole, Sergi S., Gorgoglione, Sergi R., Iacovino, Capuano, Cipriano D., Malvasi. Antonio Romano
PESCOPAGANO- Dopo la deludente prestazione esibita nello scorso turno di campionato, sul terreno di gioco della compagine jonica dello Scanzano, dal team guidato dal trainer Pinto ci si aspetta immediato riscatto. Il secondo tempo disputato a Scanzano è stato davvero preoccupante sul piano del gioco e del carattere. Un atteggiamento di questo tipo a lungo termine può sicuramente risultare “fatale” ad una compagine per il momento invischiata nella lotta per non retrocedere. Servono, pertanto, punti preziosi, per ridare ossigeno ed entusiasmo ad una squadra apparsa in apnea. L'occasione buona potrebbe capitare già oggi pomeriggio sul terreno del comunale di Rapone, nello scontro diretto contro la compagine del Vitalba. Gli ospiti in classifica lamentano una situazione ancor più deficitaria visti i soli dieci punti racimolati finora e venderanno sicuramente cara la pelle pur di non soccombere e precipitare in una situazione di classifica ancor più preoccupante. Lo sfortunato tecnico di casa dovrà ancora fare a meno del bomber Gonnella, fermo già da due settimane per uno stiramento e dell'importantissimo under Lanza V., che egregiamente si era comportato all'inizio del torneo, ma che purtroppo è ancora fermo ai box per un serio problema muscolare. Altra tegola dell'ultima ora è rappresentata dal ben servito del difensore Cantone, che ha preferito ascoltare le sirene provenienti dal campionato di promozione pugliese. La società sta comunque correndo ai ripari per elevare il livello tecnico della rosa. Gabriele Lotano
MATERA- 3 gol per 3 vittorie. 9 punti nelle ultime 3 giornate e zero gol subiti hanno proiettato il Miglionico a 24 punti: seconda posizione ad un solo punto dalla capolista. Sono queste, le credenziali che il Miglionico d'alta quota di Mister Paterino presenterà alla squadra del "buco nella rete" che arriva da Moliterno con 21 punti. L'incontro è stimolante sia dal lato tecnico fra due squadre che stanno conducendo un brillante campionato e sia per aspetti di mera cronaca capitati nella stagione scorsa. Grazie ad un "buco nella rete" presente a Moliterno, un gol di una probabile vittoria, fu annullato incredibilmente ai bianco-verdi e un'amara sconfitta per 1 a 0, nel ritorno a La Martella, dette il pass play-off proprio al Moliterno. Le statistiche descrivono un Miglionico corsaro fuori-casa con uno score di 17 punti su 24 conquistati ma deboluccio in "casa" dove di punti ne ha conquistati solo 7. 2 vittorie, 1 pareggio e le uniche 2 sconfitte di stagione a La Martella. 17 le reti realizzate e 10 quelle subite con la difesa che non subisce gol da 299 minuti. Il Moliterno 1921, una delle squadre piu' longeve d'Italia, arriva a La Martella dopo aver inflitto un secco 7 a 1 al Montalbano. Fuori casa gli uomini di Vignati non hanno un ruolino esaltante. 1 vittoria a Lagopesole e 1 pareggio a Scanzano con 3 sconfitte subite a Grottole, Policoro e Viggiano. Solo 4 dei 21 punti totali, quelli conquistati lontano dal "Venezia" di Moliterno. Fondamentale come il pane, per chi ha più fame, saranno i tre punti. Antonio Centonze
Varisius con nuovi acquisti nel settore difesa
Il Viggiano va all’assalto dei tre punti per la vetta VIGGIANO - Tre punti e sperare che il Real Tolve si blocchi in casa nello scontro diretto contro il Borussia Pleiade. Sono queste le aspettative e le speranze odierne per la formazione del Viggiano che affronterà questo pomeriggio tra le mura amiche il pericolante Varisius. La vittoria della compagine biancazzurra ottenuta sette giorni fa sul campo del Grottole, ha rilanciato gli uomini di Villani al secondo posto della classifica in compagnia di Borussia Pleiade e Miglionico con un gap di una sola lunghezza nei confronti di quella allenata da Rosario Romano. Pertanto il Viggiano punterà a fare sua l'intera posta per tenere il passo quantomeno delle migliori
LAGOPESOLE-SANTARCA.
REAL TOLVE-BORUSSIA PLEIADE
Stenta proverà il colpaccio
Viola proverà il sorpasso
LA cura Stenta sta avendo i suoi effetti positivi. Ritornato alla guida tecnica della squadra a Grottole da dove è uscito sconfitto, ha infilato due risultati utili consecutivi. Una vittoria contro il Varisius e un pareggio a Policoro contro il Borussia Pleiade hanno ringalluzzito la compagine aviglianese che adesso crede nella salvezza. La Santarcangiolese ha raccolto due punti in cinque trasferte disputate e può essere un segnale incoraggiante per Destino e soci che vogliono tirarsi fuori dalla scomoda roulotte russa dei play - out. La notizia più importante per i castellani è che nei valligiani saranno assenti l'esterno offensivo Carriero e la punta Bitetti. Il primo per infortunio e il secondo per squalifica. Il Lagopesole ha confermato con il pari di domenica di essere più una squadra da trasferta che non una formazione dallo spirito battagliero in casa. Perchè due settimane fa per battere il Varisius c'è stato molto da soffrire e il successo è stato costruito in rimonta. Per vincere a domicilio ci sono volute undici giornate di campionato. Un successo casalingo che mancava dal 27 aprile contro il Sant'Angelo per 2-1. Fu l'ultima panchina in casa per Stenta. Un pò troppo per chi vuole salvarsi. Ma la salvezza è distante tre punti e oggi in caso di vittoria si può sperare nella salvezza. Attenzione a non disunirsi come contro il Moliterno però. Pure la squadra di Vignati non aveva mai vinto in trasferta e conquistò i primi tre punti stagionali lontano da casa proprio a Sant'Angelo di Avigliano. Biagio Bianculli
TOLVE - Da perdere la testa! Se vince il Tolve , per il Borussia la testa della classifica diventa più lontana. In caso di affermazione esterna, il Tolve vedrà di nuovo la vetta dal basso. Nel caso di una divisione della posta in palio, una delle due squadre che inseguono (Viggiano e Miglionico n.d.c.) potrebbero approfittarne. Ma noi la sfera di cristallo ancora non l'abbiamo e quindi dobbiamo aspettare l'insindacabile verdetto del rettangolo di gioco, sul quale saranno puntati i riflettori della 13^ giornata del campionato di Promozione. Allenamento di rifinitura per il Tolve senza annotazioni di rilievo: tutti a disposizione. Per dirla come mister Romano: “C'è tanta carne a cuocere!”. Difatti al gruppo si sono aggiunti i due nuovi acquisti: Benedetto e Ipogino. Rispettivamente attaccante proveniente dal Genzano e centrocampista proveniente dal Ferrandina, che andranno ad aumentare le possibilità di scelta del mister bradanico. L'unico dubbio che attanaglierà Romano sarà relativo alla scelta del posto in tribuna, visto che sarà squalificato. Mister Viola, raggiunto telefonicamente, non ha particolari problemi di formazione, e pensa di recuperare anche gli acciaccati Graziano, Leone e Giannini. “Speriamo sia una giornata di sana festa sportiva.” Queste le parole dell'allenatore ionico. Proclamata la giornata giallorossa al San Rocco che sarà pieno come nelle migliori occasioni. Tifoseria in fibrillazione e coreografia degna di ben altre categorie. Fischio d'inizio del sig. Perrotta alle ore 14:30. Gianluigi Armiento
e rimanere ai vertici. Per il mercato Villani ha dichiarato chiusa la campagna acquisti. Nessun intervento si rende necessario per l'allenatore biancazzurro. L'ultimo arrivo del centrocampista Biagio Cicchelli è l'ultimo tassello che il tecnico di Potenza afferma di volere in squadra. Se ci sono degli elementi da aggiungere nella rosa saranno solo i ragazzi della Juniores guidata da Michele Allemma. Questo è ciò che vuole insomma Villani. Il Varisius, alla sua prima esperienza nel campionato di Promozione, molto ringiovanita in organico ha annunciato due acquisti in settimana. Gli ingaggi dei difensori Vito Albano dal Forza Matera e del classe 1991 Cal-
LATRONICO-BELLA
dararo dal Laterza. Probabile l'impiego in partita del centrocampista Gianluca Galeota ex Tricarico che nella gara precedente contro il Real Tolve era stato schierato in panchina. Le assenze sono tante e riguardano soprattutto infortuni e la lista è lunga: Bellomo, Festa, Di Lena, Persia, Armaiuoli, Paradiso e Maino. Il Varisius, reduce da due sconfitte consecutive con Lagopesole e Real Tolve, arriva a Viggiano, sperando di portare via un punto per allontanare la minacce del Pescopagano sempre più vicino a tirarsi fuori dalla zona play - out. Villani per la giornata odierna non potrà contare su Racina e Piscopia, entrambi squalificati. Biagio Bianculli
REAL IRSINA- A. SCANZANO
Pronostico tutto Trend negativo per gli ospiti da invertire IL tredicesimo turno del campionato di promozione vedrà di fronte al comunale la polisportiva Latronico terme ed il Bella. Gli ospiti, reduci dalla bella vittoria interna sul Real Irsina, ritrovato il bomber Ricigliano, hanno tutte le carte in regola per tentare l'ardua corsa ai play off. Con 19 punti all'attivo, infatti, i ragazzi di mister Del Pino occupano una rassicurante posizione nella pancia del gruppo, lontano dai pericoli play-out, ad un passo dall'elite del campionato. I locali, invece, occupano in comproprietà del Montalbano l'ultima posizione in classifica e, proprio dalla giornata odierna, punteranno a “staccarsi”da questa scomoda collocazione con una prova maiuscola. C'è da riscattare il sonoro 0-5 di domenica in quel di Sant'Arcangelo, punteggio eccessivamente pesante per il team di D'imperio soprattutto per la prova fornita nella prima frazione di gioco e, grande collaborazione potrà essere fornita dai rientri di Ponzo, capitano, portabandiera e punto fermo dei sinnici, dal giovane Lorito, anch'egli stoppato dal giudice sportivo nello scorso turno di campionato e pronto a fornire una prova per la causa bianco-azzurra. Non potranno essere presenti in campo Messuti Giampietro, fermato per due match per l'espulsione “conseguita” nel match di Sant'Arcangelo e gli infortunati Lattuga e Caricati. Tra gli ospiti, assente Remollino. “Serve l'impegno di tutti, lottare dal primo all'ultimo istante”, come sostiene il presidente Iorio che “da l'appuntamento a tutti alle 14:30 al comunale”. Carlo Rossi
SETTIMANA di intenso lavoro per la Real Irsina che oggi vorrà interrompere il trend negativo che da qualche turno stà perseguitando appunto i gialloblu.Gli stimoli ci sono tutti, e a far visita alla Real Irsina verrà la validissima formazione della Scanzano, squadra leader del campionato in corso.Da rimarcare il fatto che a rompere la scia positiva dei risultati acquisiti dalle squadra irsinese, che tuttavia ancora ad oggi risulta essere la squadra più prolifera del campionato,e che a causare l’imprevisto calo, sia da addebitare esclusivamente alla di più pedine importanti in mezzo al campo.I giovani che sono subentrati, non hanno certo demeritato, ma quando per lungo tempo viene stravolto l’assetto della squadra, alla lunga si è accusato qualche colpo a vuoto. «Abbiamo lavorato bene durante la settimana – dice Rizzi – finalmente venerdì a differenza delle ultime settimane che non siamo riusciti ad allenarci e mettere a punto le ultime cose prima dell’incontro. Credo proprio che vorremmo provare giocarcela contro il valido Scanzano. Intanto stanno recuperando alcuni ragazzi che pian piano stanno riprendendosi dagli ultimi infortuni subiti, domenica dovremmo avere a disposizione anche Amoruso. Della gara -conclude Giacomo Rizzi – dico soltanto che se riusciremo a scendere in campo con la solita voglia di vincere e di divertirci, il risultato non potrà che essere positivo per noi. Mimmo Donvito
50 Sport Seconda Non aveva fatto 4 sostituzioni IL DERBY DI POTENZA AL PARCO TRE FONTANE Domenica 7 dicembre 2008
Moliterno primo e lancia accuse COME si evince dal detto “date a Cesare quel che è di Cesare” sono stati ridati i tre punti che la Fortitudo Moliterno aveva ottenuto sul campo onestamente e meritatamente contro l’Oratorio Lentini di Maratea il 26 ottobre. Molti speravano che la Fortitudo avesse effettuato quattro sostituzioni anziché tre come da regolamento. Tutto questo è nato da un errore di trascrizione della distinta di fine gara che l’arbitro consegna alle società che si sono affrontate, dove erroneamente ha segnato quattro sostituzioni alla Us Fortitudo e due al Maratea e il dirigente della Fortitudo non ha notato l’errore firmando in buona fede. Dice il presidenteDi Pierri: “Il resto lo ha fatto la slealtà del Maratea che non ha fatto notare l’errore ma ha approfittato della situazione avendo in un primo momento la gara vinta, ma poi alla commissione disciplinare il direttore di gara con un supplemento di rapporto ha riconosciuto il suo errore”. La decisione viene annullata e si conferma il risultato conseguito sul campo con il punteggio di 2-1 a favore della Fortitudo. “L’unico rammarico di questa vicenda continua in una nota il massimo dirigente
moliternese - è che si doveva smascherare chi cerca con tutti i mezzi leali o sleali che siano per vincere le partite e tutelare società come la . Fortitudo Moliterno che ha sempre dimostrato lealtà e rispetto nei confronti degli avversari e dei direttori di gara. Il comportamento della società Oratorio Lentini nasce da valori e situazioni che non si possono negoziare, perché per realizzare i sogni ci vogliono sacrifici e bisogna sapere accettare le sconfitte calcistiche”. “La società Fortitudo Moliterno - ribadisce Di Pierri - ringrazia i propri atleti che si erano ritrovati con tre punti in meno e il morale a terra senza aver fatto nulla di sbagliato però con spirito di sacrificio e più uniti di prima hanno dimostrato qualità non solo calcistica e sono andati avanti come se niente fosse successo , vincendo le quattro partite successive. La società spera che questo gruppo continui a giocare con lealtà, sacrificio, dedizione e amore per questo sport che li unisce e li ha fatti diventare un gruppo solido cercando di non abbattersi di fronte agli ostacoli per poter raggiungere la meta prefissata”.
NELL’ANTICIPO POMARICO CORSARO
CASTELGRANDE A GENZANO
IL TRICARICO ATTENDE L’ALBANO
IL BIG MATCH TRA MOLITERNO E CASTELSARACENO
Sport 51 Il Montemurro riceve il Sant’Angelo, Giarrossa fa visita al Progetto Domenica 7 dicembre 2008
Matricole in grande evidenza C’è equilibrio nei cinque gironi di Terza categoria Siamo giunti alla quinta giornata del campionato di terza categoria,cominciano a definirsi i gironi, con le squadre che si stanno mettendo i evidenza allungando il passo.In questo campionato si sono aggiunte nuove squadre rispetto agli anni precedenti, e si stanno comportando davvero bene, tra queste l'Avigliano e il Pietrapertosa nel girone A. L'Avigliano momentaneamente primo in classifica con due lunghezze di vantaggio sul Pietrapertosa che deve recuperare una gara contro l'Acsi, rinviata per maltempo. Alle loro spalle Cavaliri I. Lovallo a sei punti e due nuove squadre Verderuolo e Team Forense che ben si stanno comportando come inizio. Il girone B sta già definendo le squadre che stanno spiccando il volo e fino alla fine dovranno lottare per la vittoria finale. Momentaneamente la vetta è occupata dal Giarrossa, squadra del bravo Rocco Eboli , che lo scorso anno ha vinto il campionato rinunciando a salire di categoria, e stanno tentando il bis Trivigno permettendo,che insegue ad un punto, ma con
Ciullo del Gallicchio
una partita in meno. Trivigno che lo scorso anno ha dovuto superare molte difficoltà, anche l'indisponibilità del campo e che oggi con il bravo Don Tonino Rossi vuol vincere, avendo allestito una squadra competitiva. All'insegumento delle due il Progetto Tito, che punta a vincere si trova in ritardo avendo perso lo scontro diretto proprio contro il Trivigno. Il girone C vede una società dal passato glorioso che ripartendo dal campionato di terza ha intenzione di risalire quanto prima nelle categorie che più gli competono. Stiamo parlando del Lavello di mister Mastrullo che
viaggia a punteggio pieno in classifica, ma deve fare attenzione al Real Atella che insegue a quota sette punti con una gara da recuperare. Bene si sta comportando lo Sporting Vaglio che ha subito la sconfitta da Lavello e pareggiato contro l'Atella. Il girone più combattuto è il raggruppamento D dove due formazioni ha già domostrato le loro intenzioni e viaggiano a punteggio pieno. Il Montemurro della presidentessa Carmela Lobosco che per il secondo anno cerca la scalata al successo finale, ma deve fare i conti con lo Sporting Picerno del vulcanico presidente Russillo che lo scorso anno dopo una partenza in sordina si è ripreso sfiorando il colpaccio. Quest'anno ha allestito una squadra competitiva al massimo per la vittoria finale. Un occhio particolare va al Castellaro formazione temibile. L'ultimo girone è il più equilibrato, le squadre sono tutte alla pari, in classifica c'è la coppia Rotunda maris Stigliano, seguite dallo Sporting Francavilla e la sorpresa Italica Metaponto. Vincenzo Bochicchio
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Sport A Dilettanti E’ stato un brutto Matera: pessima difesa ed errori in attacco
Domenica 7 dicembre 2008
Bawer, passo falso a Siena I toscani hanno sempre tenuto la gara in pugno SIENA BAWER
B Donne Potentine un po’ lente
78 68
Roma sbaglia meno e Basilia a tappeto
CONSUM.IT SIENA: Mercante 12, De Min 20, Furlanetto 8, Tomasiello 13, Casadei 9, Cuccarolo 6, Cournooh 10, Alessandri, Terrosi. Allenatore Billeri. BAWER MATERA: Gergati 2, Sottana 18, Giuliani 17, Longobardi 12, Cortese 13, Ferrienti, Squeo 2, Vinciguerra ne, Dacic 2. Allenatore Corà ARBITRI: Boninsegna di Paderno Dugnano (MI) e De Rosas di Santa Maria Teresa di Gallura (SS). PARZIALI: 20-15, 42-31, 58-41, 78-68. NOTE: fallo tecnico a Longobardi e Marcante. PASSO INDIETRO della Bawer Matera. La squadra di Corà perde a Siena e lo fa mostrando il suo lato peggiore. Longobardi e compagni hanno vissuto solo su alcuni sussulti permettendo alla squadra allenata da Billeri di avere sempre il controllo della gara. Il primo periodo di gioco è quello che ha visto i materani restare più vicini ai toscani. Al primo riposo, infatti sono solo cinque i punti di distacco. Poi la Bawer inizia a subire un De Min in serata di grazia e il divario aumenta fino al 42-31 che manda al riposo lungo. L'inizio del terzo tempo non è dei migliori. Con Siena avanti di 13 punti, Longobardi commette infrazione di passi e nel protestare con il direttore di gara si becca un fallo tecnico mandano in lunetta i padroni di casa che iniziano così a mettere maggiore spazio tra se e il Matera. Quando mancano 4' 50'' alla fine del terzo tempo una tripla di Tomasiello manda Siena sul massimo vantaggio (+19 sul 52-33), per poi chiudere il periodo sul 58-41. Prima di muovere il punteggio nell'ultimo quarto con una tripla di Longobardi, la Bawer subisce un break di 5-0 che in pratica spegne ogni speranza di rimonta dei materani. Fino al termine della gara è una compilation di incomprensioni da
Paolo Giuliani
BASILIA 67 CITTÀ FUTURA 68 BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 11, Valisena, Gambardella 4, Filograsso 31, Dimonte n.e, De Luca 3, D’Arenzo, Crovatto 6, Sanza n.e, De Rosa 11. All. Marilia Sanza. CITTÀ FUTURA ROMA: Grattarola, Servillo 2, Quarta 7, Magistri, Nodi 12, Arimattei 11, Tota 10, Martinoia 4., Tava 23, Antonelli. All. Amedeo D’Antoni ARBITRI: Pepe di Adelfia e Mastroberardino di Taranto. PARZIALI: 10-1; T30-34, 49/49, 67/68. NOTE: Spettatori 100 circa. Uscite per cinque falli: De Rosa, Aurigemma., Servillo e Tova. Falli antisportivi fischiati a Valisena e Arimattei.
Sottana, Gergati e sotto Cortese nelle foto di Videouno
parte degli uomini di Corà che sbagliano molto in attacco, peccano nella gestione dei palloni e commettondo tanti errori in difesa lasciando scappar via il Siena.
Al termi della gara è emblematico il commento del dirigente Michele Santantonio: «E' stata una gara pessima. Sono stati tanti gli errori in attacco e le cattive gestioni della palla».
Adesso non resta che sperare nel pieno recupero di Corvino per poter dare a Corà maggiore materiale umano su cui lavorare. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
PERDE in casa la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel confronto valevole per il quarto turno di ritorno del campionato femminile di serie B/1 di basket. Onore e merito alla Città Futura Roma che ha saputo imbrigliare le manovre della Codra, apparsa lenta in fase offensiva e imprecisa come non mai ai liberi. Proprio i tiri dalla linea della carità hanno punito oltre misura la compagine di Marilia Sanza che ha iniziato subito in maniera negativa, grazie alla prestazione positiva delle romane, sospinte da Tava e Arimattei. La difesa asfissiante ordinata dal coach D’Antoni ha creato enormi difficolttà ad una Codra che ha pagato l’incerta giornata di Aurigemma e l’opaca prova di D’Arenzo. Sanza ha ruotato spesso le sue atlete ma le romane hanno gestito con saggezza la partita.
La Filograsso
Nella parte centrale del confronto la Basilia ha cercato di venire a capo di un match complicato ma proprio quando le cose sembravano mettersi per il verso giusto i tiri liberi hanno condizionato le sorti della partita. La Codra non ha sfruttato tre liberi su quattro a seguito di un fallo tecnico fischiato alle romane. La Città Futura condizionata dai falli è passata a difendere a zona, la Codra ha potuto segnare da tre con Filograsso, top scorer della partita con 31 punti. Roma ha mantenuto la calma, nonostante alcuni canestri di Aurigemma e De Rosa che hanno permesso alle potentine di andare a + 4 sul 60 a 56. I canestri di Tava e Nnodi hanno consentito al Roma di superare le potentine sul 61 a 60. Il finale di gara ha premiato la Città Futura Roma, squadra che ha sbagliato di meno, soprattutto dalla lunetta dove Arimattei e compagne sono state fredde e glaciali. Ad un secondo dal termine il tiro del sorpasso di Valisena si è spento sul ferro tra la disperazione delle potentine e la gioia delle capitoline. f.menonna@luedi.it
Sport
Domenica 7 dicembre 2008
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Ruggeri e accanto Palombita
A Dilettanti Sandro Losardo: «Sarà importante l’attenzione in difesa»
Sgambetto nel mirino La Levoni prova a tirare un scherzo al Palestrina E’ PARTITA ieri pomeriggio alla volta di Palestrina la Levoni Potenza. Nel torpedone che ha accompagnato i giocatori potentini è enorme il desiderio di uscire dal centro capitolino con i due punti. La formazione di Tripodi sarà al gran completo, avendo recuperato anche Albano Maximo Chiarastella, allenatosi ieri mattina con il resto della squadra al Pala Pergola. La gara di questo pomeriggio assume per i potentini particolare importanza dopo il successo sofferto di domenica scorsa con Firenze (che ha superato Molfetta nell’anticipo per 67 a 61). La gara avrà inizio alle 18 presso la Tensostruttura di via Pedemontana a Palestrina e sarà arbitrata dai signori Rinaudo di Milano e Bianchini di Firenze. I potentini con l’ex di turno Giancarlo Palombita promettono battaglia in campo laziale. La squadra in trasferta non ha ripetuto le prove positive fatte registrare in casa, fatta eccezione per il successo del derby di Matera. Il complesso potentino ha tanta voglia di misurare le proprie ambizioni al cospetto dei laziali che vantano in organico elementi pericolosi, quali ad esempio Angeli, Gagliardo, Morri e Spigaglia. Entrambi i quintetti saranno al completo. Tutti i giocatori potentini sono desideriosi di ben figurare, in primis Luca Vetrone e Matteo Metz che hanno ampiamente deluso le attese nel confronto domenicale con Firenze. L’applicazione difensiva, la gestione del match e le percentuali al tiro pesante avranno un ruolo determinante nell’economia della partita. Una gara, quella in programma a Palestrina che sarà teletrasmessa sui canali di Sport Italia a partire dalle 18. Cecconi da una parte, Tripodi dall’altra in un confronto ricco di sorprese
L’AVVERSARIA
Sandro Losardo
e insidie. A parlare delle caratteristiche della partita ci pensa l’assistent coach Sandro Losardo che ha espresso in viaggio per Palestrina nel pomeriggio di ieri il suo giudizio in merito al confronto: “Affronteremo una partita difficile, il Palestri-
Albano Chiarastella
na è una squadra di carattere e ben messa in campo. Il team laziale dispone di giocatori bravi tecnicamente. Ci attende una partita impegnativa”. L’assistente di Tripodi parla delle chiavi di lettura della partita: “Sarà obbli-
gatorio giocare bene in difesa e controllare i rimbalzi. Sono queste a mio avviso i fattori decisivi della gara”. Losardo parla della condizione psicologica della Levoni affermando: “Siamo abbastanza tranquilli,
ci siamo allenati bene in settimana, abbiamo preparato al meglio la partita”. Il tecnico della Levoni chiude il suo commento pre gara parlando delle condizioni fisiche dei cestisti potentini: “Tutti stanno bene. Albano Chiarastella ha ampiamente recuperato
dal malanno fisico e sarà della partita”. Dunque non resta che giocare il match e fare bella figura a Palestrina. Due squadre a quota dieci in classifica sono chiamate ad una partita molto difficile. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Clinic di Tripodi PROSEGUE incessante l'attività formativa del CNA (Commissione Nazionale Allenatori) di Basilicata. Presso il polifunzionale di via Roma a Potenza il coach della Levoni Potenza, Gianni Tripodi, farà da tutor agli allenatori lucani con un clinic che si occuperà dei “miglioramenti individuali del giocatore all'interno di una organizzazione di squadra in attacco”. Il clinic di aggiornamento è stato promosso dai responsabili regionali Gianfranco Pace e Michele Paternoster. Si tratta di una giornata formativa, quella in calendario per il 16 dicembre alle 20 che metterà a confronto i tecnici regionali circa le reali valutazioni tattiche e tecniche dei cestisti in una fase d'attacco molto importante per tutti gli atleti. Il clinic regionale è organizzato nell'ambito del nuovo programma di aggiornamento obbliga-
torio (PAO) del C.N.A. Il clinic avrà valore di due crediti per gli allenatori che parteciperanno alla serata di formazione tecnica. La Commissione Nazionale Allenatori ha svolto negli ultimi anni molti clinic che hanno visto la presenza tra gli altri di Giampaolo Di Lorenzo, ex coach della Mach 20 Potenza, di Roberto Miriello, ex allenatore della Bawer Matera, di Zeljko Zecevic, che ha allenato il Team Basket 2000 Potenza, di Antonio Bocchino, coach campano, di Gianni Montemurro, allenatore della Levoni nelle stagioni scorse e di Piero Labate, coach della Levoni Potenza. Una serata di richiamo per gli allenatori lucani, alle prese con gli insegnamenti forniti dal coach reggino della Levoni Potenza, Gianni Tripodi. Per il movimento regionale si tratta di una nuova opportunità di crescita in
Il coach Gianni Tripodi
chiave tecnica e strutturale. Al termine del clinic regionale sarà rilasciato il relativo attestato di partecipazione. Un banco di prova rilevan-
te per gli appassionati di pallacanestro e gli allenatori quello previsto per il prossimo 16 dicembre. f.menonna@luedi.it
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Sport B Dilettanti Arriva il Catanzaro e per gli jonici c’è da rimediare al ko di Foggia
Domenica 7 dicembre 2008
Bernalda, dubbi sugli over Brogialdi ne deve mandare uno in tribuna BERNALDA - Se fossimo in Inghilterra, dove sono capaci di scommettere anche sulle previsioni meteo, Bernalda oggi sarebbe un'enorme ricevitoria in cui si punta ad indovinare chi degli otto senior a disposizione di coach Brogialdi dovrà giocoforza andare in tribuna stasera nella sfida col Catanzaro di Andrea Cattani (PalaCampagna ore 18, arbitri Meroni e Lestingi di Roma) dopo l'arrivo del play Silvestrini e visto che si possono schierare in campo non più di sette over. Sono circolate in proposito preoccupanti voci circa presunte e profonde contrapposizioni tra le scelte del tecnico pontino e quelle della dirigenza, con il rischio di una lacerazione irrimediabile tra le due parti. Intanto abbiamo avvicinato il neo rossoblu per le sue prime impressioni: “Tutto bene, il paese mi ricorda molto Veroli, anche se quest'ultimo era più in alta collina, e poi io non sono il tipo che si intristisce per non avere a disposizione la grande città con tutte le sue distrazioni; mi ha fatto molto piacere vedere un bel gruppo di tifosi che seguono gli allenamenti, io mi faccio molto influenzare dal calore del pubblico e quando questo c'è rendo molto di più”. A proposito di Veroli, è stata due anni fa la tappa più importante della tua carriera: “Sì, lì ho trovato l'ambiente e il gruppo ideale oltre ad un allenatore che mi ha dato fiducia, e nonostante fossi ancora under sono stato protagonista della finale decisiva che ci consentì di vincere quel campionato di B, ma ho anche fatto, a detta degli esperti, un ottimo campionato ad Ozzano con la soddisfazione di giocare al fianco di un mito come Esposito. Infatti mi aspettavo di restare ancora in quella serie dopo due stagioni così positive, ma lacci e laccioli di assurdi regolamenti penalizzano sempre i giovani e così, per assurdo, mi sono ritrovato senza squadra ed ho accettato la B ad Olzana”. Come mai sei uscito dal team emiliano? “In verità avevo un con-
Brogialdi e accanto Rossi Pose
tratto fino a gennaio, e poi non mi sono trovato bene, palazzetto vuoto, vincevi o perdevi non importava niente a nessuno, così quando ho saputo che mi cercava una squadra del sud non ci ho pensato due volte; per me questo è il terzo girone della serie A Dilettanti, qui c'è
Gallotta presidente del Bernalda
tanto entusiasmo e si chiede a chi gioca tanto attaccamento alla maglia, proprio come piace a me”. Proviamo a fare una battuta: visto che a Veroli hai vinto cose importanti, vuoi continuare a Bernalda? Lui non cade nella benevola provocazione, ma tira fuori tut-
ta la sua filosofia cestistica: “Il Veroli che andò in LegaDue non era la squadra più forte del girone, ma abbiamo vinto perché rispetto alle corazzate avversarie eravamo un gruppo granitico; se accade la stessa cosa qui potremo toglierci bellissime soddisfazioni.
Io comunque sono a disposizione del coach e della società, so che posso dare un buon contributo per un gioco veloce e concreto, e soprattutto voglio regalare, insieme ai miei nuovi compagni che ho trovato bravi e simpatici, tante gioie ai tifosi; perciò spero che per la
sfida col Catanzaro il palazzetto sia stracolmo di gente in ogni ordine di posto”. E la gente ci sarà sicuramente, anche perché molti andranno a controllare…l'esito del “toto-tribuna”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
C2 Dopo la sconfitta di Siracusa al Palapergola arriva l’Audax Reggio Calabria
La Corporelle è pronta a ripartire GARA da non perdere per la Centre Corporelle Potenza che affronta questo pomeriggio al Pala Pergola l’Audax Reggio Calabria nel confronto valevole per il dodicesimo turno del campionato maschile di serie C Dilettanti. I lucani devono riscattare la sconfitta patita a Siracusa la settimana scorsa ma per farlo dovranno confrontarsi con una squadra combattiva e sicuramente ricca di individualità. L’Audax Reggio Calabria, allenata dal potentino Antonio Paternoster ha tutta l’intenzione di vendere cara la pelle contro la capolista del campionato. La gara si preannuncia calda anche se la squadra di Dino De Angelis parte con i favori del pronostico. La Centre Corporelle Potenza confida sui canestri di Delli Carri e Castellitto per avere la meglio sulla squadra dello Stretto. Dino De Angelis recupera Stefano Marino e Antonello Marchese, uomini fon-
damentali sul piano tattico e del dinamismo in campo. Una notizia rassicurante per tutto l’ambiente guidato dal presidente Antonio Colangelo. Gli altri risvolti tattici vanno rimarcati nella cifra tecnica dei potentini, rispetto alla grinta dei reggini, comunque temibili sul piano tattico. Dino De Angelis ha preparato la partita seguendo i soliti principi tattici, ovvero facendo leva sulla difesa e la gestione del gioco per avere la meglio sul team calabrese. Tante le chiavi di lettura per una partita che i lucani dovranno assolutamente vincere. Una gara atipica quella che attende i lucani, i quali per la prima volta in assoluto in questo campionato scenderanno in campo dopo una sconfitta. La gara odierna sarà diretta dai signori Verdolino di Campino e Barilari di Roma. Dino De Angelis contro Antonio Paternoster, due tecnici, due storie simili accomu-
nate in estate dalla stessa panchina, quella della Centre Corporelle che scelse De Angelis proprio sul filo di lana. Vito Pierri ha parlato delle caratteristiche del confronto rimarcando: “Veniamo da una sconfitta che non ha pregiudicato il nostro cammino ma che deve essere riscattata al più presto. Serviranno motivazioni e grinta per avere la meglio sui calabresi. Abbiamo grande rispetto per i reggini, sarà fondamentale fare risultato”. L’amarcord e la presenza di Paternoster non stuzzicano Pierri che evidenzia: “Non sento particolarmente la sfida. Antonio è abituato a recitare i panni dell’ex di turno. Lo ha già fatto in occasione delle partite con il Melfi”. Del lavoro svolto da Paternoster finora afferma: “Antonio Paternoster sta operando bene a Reggio Calabria. La squadra sta prendendo la fisionomia e l’impostazione giusta grazie al suo
Vito Pierri
lavoro”. Pierri parla di altri fattori: “Dobbiamo giocare con le solite garanzie e puntare tutto sulle nostre potenzialità. L’importante sarà giocare bene e divertire quanti verranno al Pala Pergola”. sport@luedi.it
Sport 55 Basket C2 girone C Torna il play Massimo Lagioia e va subito in campo Domenica 7 dicembre 2008
Ctr, ora serve la vittoria Battendo il Solofra Senise entra nei play off SENISE - Non è bastato un Gonzalo Marin in formato superlusso (trenta punti) per sconfiggere la capolista Agropoli. Il Ctr La Cascina, esce comunque ridimensionato soltanto nel risultato ma non nella sostanza. Nelle due gare, quella all'andata e questa del ritorno infatti, è venuto a mancare l'apporto di Magic Durante. Il giocatore, da solo, capace di cambiare l'ordine dei valori in campo. Allora era infortunato, ora si è infortunato a pochi minuti dalla sirena del primo quarto. Una tegola che più pesante non poteva essere; una manna invece che più dolce non sarebbe stata per gli ospiti. Capitava infatti che il Ctr dominava in lungo ed in largo e si capiva che la gara si era incanalata oltre una semplice vittoria. L'infortunio aveva scosso e non poco il team senisese. Nonostante tutto però, i ragazzi del presidente Mario Totaro, dimostravano un carattere straordinario, riuscendo a restare a galla. Anzi, pur essendo arrivati ad un pesante meno otto, ad inizio del quarto finale, trovavano la forza di appaiare gli avversari ed anche di superarli abbondantemente. Per avviarsi a circa due minuti dalla fine a chiudere la gara. Purtroppo però, D'Orta, sul quale i direttori di gara (vicinissimi all'azione limpida e senza ostacoli, sarebbe stato tecnico?) hanno sorvolato persino un colpo sul braccio alzato di Albanese e pure Riviero, hanno trovato ben tre consecutive bombe da tre che hanno permesso il sorpasso e messo in ambasce i ragazzi allenati da Daraio, che da qui in poi, non hanno poi avuto la necessaria lucidità per riacciuffare la vittoria. Mentre hanno avuto comunque le occasioni ma che sono state praticamente buttate al vento, sicuramente per questo. Bravi dunque gli ospiti ma ancora una volta diret-
tori di gara insufficienti, tanto da far imbufalire gli spettatori per alcune evidenti decisioni. Chissà poi perché, capitano sempre contro i lucani. Intanto stasera, ore 18 al Palarotalupo, arriva il Solofra, pure interessata alla classifica. Sicuramente non ci dovrebbe essere Durante tra il Ctr La cascina. Ci sarà invece e questo è più che certo, lo spirito indomito dei suoi compagni che vorranno giocare anche il grande Magic. E vincere per chiudere ad una giornata dalla fine della prima mance, i giochi per i playoff. Ma se Durante non ci sarà in cabina di regia al suo posto ci sarà Massimo Lagioia, che fa ritorno a Senise proprio nelle ultime ore. Gianni Costantino sport@luedi.it
C2 girone A C’è voglia di bis
Lucos a Procida per il colpaccio
Il tecnico Pierino Daraio
Atletica Gammone è il migliore con il suo 152esimo posto
Venosini protagonisti a Firenze VENOSA - Lo scorso 30 novembre si è disputato a Firenze la 25esima Maratona, la famosa gara di resistenza su strada sui 42,195 km. Tra i partecipanti, ben 8000, alla partenza, c'era un folto gruppo di Venosafacenti parte della Polisportiva Venosa, composto da 13 atleti. La cittadina di Venosa non è nuova a questi eventi, da alcuni anni, gruppi di giovani e non, si danno appuntamento, presso il campo di atletica leggera di contrada Vignali, da pochi anni ristrutturato con materiale moderno, il tartan, o lungo le strade cittadine, per allenarsi in vista di appuntamenti importanti, come la Maratona. Degli ottomila partecipanti, ben 7500 hanno concluso la gara. Quest'anno c'è stato il record di Nazioni partecipanti, ben 56 Paesi erano rappresentati alla Maratona di Firenze, di cui il 38% era costituito da atleti stranieri. La gara si è disputata, alla partenza, con la pioggia, cielo coperto con scarse precipitazioni nel corso della gara. La partenza è avvenuta in piazza Michelangelo, il balcone di Firenze e l'arrivo in piazza Santa Croce. A vincere è stato un atleta del kenia, seguito, negli altri due posti, da podio, da due compagni. Della comitiva venosina il miglior tempo l'ha ottenuto Emanuele Gammone, partito col pettorale 2000, con il tempo 2.50' 09. Si è piazzato al 152esimo posto. Gli altri 12 compagni hanno concluso la gara, è già un successo. Ecco
i componenti della squadra di Venosa, in parentesi la posizione ottenuta: Emanuele Gammone (152), Alfonso Orlando (768), Vincenzo Iurino (2327), Remigio Cardone (2487), Giovanni Pinto (2980), Carmine Iurino (4165), Aldo Finizio (4502), Rocco Bellusci (4826), Sandro Nardulli (5313), Antonio Cutolo (5688), Domenico D'Angelo (6929), Giovanni Lasalvia, Donato Priore. Zolfo Lorenzo sport@luedi.it
Rocco Santarcangelo e Davide Resta della Lucos
MONTESCAGLIOSO- Due parziali ciascuno ma alla fine quelli decisivi sono stati gli ultimi due, entrambi ad appannaggio della Lucos Ingest Montescaglioso, che, come avvenuto all'andata, quando aveva vinto per 76 a 66, con il risultato di 75 a 61 trova un nuovo successo contro il Sant'Antimo, il terzo totale nell'attuale campionato di serie C. Dopo i primi due parziali che avevano visto i campani più organizzati in campo e precisi al tiro grazie alla buona vena di Ruggiero e Senatore, situazione che aveva consentito agli ospiti di chiudere in entrambi i casi con un margine di 5-6 punti di vantaggio, dopo l'intervallo lungo i ragazzi di casa allenati da Marcello De Stradis, sono rientrati in campo con maggiore determinazione, giovandosi anche di un vistoso calo accusato dal S. Antimo. I locali lucani, a differenza dei due precedenti parziali, hanno iniziato a fare punti anche dalla distanza con bombe scagliate da Claudio Castellano, Matias Caruso e Carlos Sordi, imponendosi in maniera sempre più evidente con il trascorrere dei minuti. Nella parte finale della gara, quando il margine accumu-
lato sugli ospiti campani era giunto anche a + 20, c'è stata gloria anche per il montese Tralli e per il bernaldese Malvasi,due giovani elementi della Lucos che, appena entrati sul terreno di gioco, hanno subito realizzato 2 punti ciascuno. A corrente alternata, invece, la gara del play Matias Caruso, il quale non sta ancora ripetendo in pieno la sua partita d'esordio stagionale, quando i suoi 13 punti e alcune buone giocate aveva contribuito alla vittoria sulla quotata Mizar Torre del Greco. Con i due punti conquistati la Lucos Ingest si è portata a 6 ed ha riagganciato la Renauto 2000 Casapulla. Il prossimo turno vedrà la squadra del presidente Rocco Santarcangelo impegnata oggi, alle ore 18.30, sul campo della seconda in classifica (con 16 punti) Diveal Monte di Procida (arbitri Goffredo Ferrara e Massimiliano Amato di Avellino). Nella sfida di andata c'è stato bisogno di giocare ben due over time per decretare la vincente, alla fine la squadra campana, impostasi al Palauditorium “Wojtyla” con il risultato di 99 a 96. Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport
Domenica 7 dicembre 2008
B Decisive le reti di Stigliano e l’apporto di Gasparetto. In arrivo un sudamericano
Spazio Relax, tre punti da Cosenza COSENZA SPAZIORELAX
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COSENZA: Gervasi B, Gervasi E, Bruno, Laino, Galano, Metallo, Ferraro, Ferri. Allenatore Del Rango (squalificato). SPAZIO RELAX MATERA: Laviola, Laccetti, Peres, Kleinhas, Ximenes, Gasparetto, Di Lecce, Stigliano, Iacobazzi, Volpe. Allenatore Incerto. ARBITRI: Sabatino di Bologna e Panizza di Ravenna. Cronometrista Ragalà di Bologna. RETI: 11' autorete Laino, 12' Ferraro, 18 Stigliano, 19' 30'' Ferraro, 27' Stigliano, 31' 25'' Bruno, 31' 39'' Stigliano. NOTE: Ammonito Ferraro. TRE PUNTI d'or per lo Spa-
Il capitano Osvaldo Stigliano
zio Relax Matera. La formazione di mister Incerto espugna il campo del Cosenza in una gara che si presentava davvero difficile. I padroni di casa infatti arrivavano a questa sfida in una condizione molto particolare: in settimana c'era stato il cambio di allenatore e la “cacciata” dei sudamericani. Quindi scendevano in campo tutti elementi locali che avevano una gran voglia di dimostrare il loro valore. In più lo Spazio Realx arrivava a questa sfida in una condizione non ottimale per via di numerose assenze: Lima, Marra, Stigliano ed Agostino. Con questo quadro della situazione la vittoria assume anche un valore maggiore. E poi c'è stata l'ottima prova degli elementi provenienti dall'Under 21
che hanno dimostrato carattere e affidabilità, su tutti Lancetti. La gara vede andare in vantaggio i materani grazie ad una bordata di Gasparetto deviata in rete da Laino. Un minuto dopo Ferraro ristabilisce la parità. Al 18' è il tocco di capitan Stigliano ad essere decisivo su una nuova bordata di Gasparetto. Un minuto più tardi è ancora Ferraro ad impattare. Il primo tempo potrebbe finire con i materani in vantaggio se solo il palo non evitasse la rete a Stigliano. La ripresa vede ancora lo Spazio Relax protagonista e al 27' arriva il nuovo vantaggio a firma di Stigliano che porta a compimento uno schema da calcio d'angolo. Al 31' 25'' è Bruno a trovare il
3-3. Ma dopo appena 14 secondi Stigliano va ancora a segno trasformando in gol un'azione tutta di prima portata avanti da Gasparetto e Ximenes. Questa sarà la rete che decide la partita, con lo Spazio Relax che continua a viaggiare nei piani alti della classifica. E magari nelle prossime ore potrebbe arrivare a compimento anche un'altra trattativa di mercato che potrebbe portare alla corte di Crapulli un calciatore sudamericano. Intanto stamane la sfida della formazione Under 21 contro il Castellana. Appuntamento da non perdere per gli appassionati del calcio a 5. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
B Cavalcante, Santo, Vetrone, Pereira e Gammariello vanno a segno
Calcio a 5
Autoritario Nigro Bng Il Deportivo si aggiudica il derby con l’Altamura NIGRO BNG ALTAMURA
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NIGRO BNG MATERA: Bruni, Pereira, Martemucci, Vivilecchia, Rispoli, Miriello, Santos, Garcia, Gammariello, Cavalcante, Verrone, Lopopolo. All. Angelo Bommino. ALTAMURA: Crisanti, Rondinone V., Cirrottola, Caputo, Pellegrino, Aruanno, Da Cunha, Di Nardo, Panarella, Da Silva Pinto, Ragone, Chironna. All. Damiano Rondinone. ARBITRI: Sessa e De Fabritiis di Foggia. Cron. Acito di Matera. RETI: 10'30” Cavalcante (NM), Da Cunha (RM), 14' 40” Pereira (NM), 7' 10” st Santos (NM), 17' 10” st Cavalcante (NM), 18' 45” st Verrone (NM), 19' 58” st Gammariello (NM). NOTE: ammoniti Panarella (RM), Da Cunha (RM), Santos (NM). MATERA - Conquista la quinta vittoria stagionale la Nigro BNG Matera che, con un secondo tempo giocato in maniera ineccepibile, ha spento tutte le speranze dei cugini di Altamura. Occorre anche dire che il Real Matera-Altamura allenato da mister Eustachio Rondinone ha giocato in maniera più che degna cedendo soltanto all'evidente maggiore tasso tecnico degli avversari nonché alla panchina davvero buona e davvero lunga di cui ha potuto disporre Angelo Bommino. Prime battute di gara molto combattute con gli atleti in campo protesi ad inquadrare gli avversari per scoprire eventuali punti deboli. Altamurani quanto mai guardinghi, forse un po' troppo ripiegati su sé stessi in fase difensiva, ma molto insidiosi allorquando potevano scatenarsi in attacco. Al 7' minuto bella combinazione tra Rispoli e Santos, ma il brasiliano, solo d'avanti a Crisanti si fa parare il tiro. La risposta altamurana è affidata a Da Cunha il quale, un minuto dopo, servito benissimo da Vito Rondinone si fa parare a propria volta la conclusione ravvicinata. Al 10' il vantaggio della squadra di casa ad opera di Alex Cavalcante che, dopo aver rubato palla a Pellegrino, aveva tutto il tempo per saltare il portiere ospite e de-
Cavalcante in azione
Santos e accanto la Nigro Bng
porre la palla in rete. Nell'occasione gli altamurani hanno a lungo protestato, rimediando anche un cartellino giallo a carico di Panarella, per un fallo dello stesso Cavalcante su Pellegrino. Venti secondi dopo Pellegrino provava a farsi perdonare l'incertezza difensiva cercando di sorprendere Lo popolo con un tiro improvviso e ben indirizzato, ma l'estremo difensore respinge-
va la sfera. All'undicesimo i direttori di gara decretavano un calcio di rigore per un fallo di Rispoli su Panarella. Sul dischetto si presentava Da Cunha che realizzava con sicurezza. Ottenuto il pareggio, però, il Real si rinchiudeva nuovamente nella propria metà campo concedendo troppi spazi ai ragazzi di Bommino che colpivano nuovamente al quarto d'ora
con Pereira servito a centro area da Cavalcante. Nella ripresa la gara si faceva più vivace e al quarto il nuovo acquisto Garcia provava a impreziosire il proprio esordio con una rete ma la palla, scagliata dalla sinistra, sfiorava soltanto il palo. Provava allora Santos, un minuto dopo, dalla stessa posizione e questa volta la sfera, calciata di punta, terminava la propria corsa nel-
l'angolo opposto della rete. Sotto di due reti cercava la riscossa il Real Matera e al 12' Lopopolo era bravissimo a negare un gol fatto a Da Cunha. Al 14' era invece il palo ad opporsi alla conclusione ancora di Da Cunha. Tre minuti dopo, inevitabilmente, arrivava invece la quarta rete della Nigro siglata da Cavalcante servito in piena area da Garcia. Si disunivano gli ospiti che
tentavano la disperata carta del portiere di movimento ma i risultati erano davvero deludenti perché arrivava, al 19', la quinta rete di Verrone e, a due secondi dal termine, il sigillo personale di Gammariello, bravissimo a scendere sulla fascia sinistra, a saltare due avversari e a trafiggere l'incolpevole Crisanti. Annibale Sacco sport@luedi.it
Sport 57 Tennis A1 Gara di andata dei play out contro il più quotato Parioli Roma Domenica 7 dicembre 2008
Il Pisticci si gioca la salvezza La Sca schiera il tris Oprandi, Arn e Meruzzi Ateltica Organizzazione affidata a Decandia
Domani a La Martella la corsa dell’Immacolata MATERA - Si svolgerà al borgo La Martella il 18esimo “Trofeo Vincenzo Ranaldo”, nonchè quinto “Trofeo Rocco Centonze” e quinto “Trofeo dell’Immacolata”. Il presidente del sodalizio organizzatore, Asd Atletica Materana, Antonio Decandia, vuole ricordare questi due ex atleti degli anni ‘80 e ‘90, entrambi promettenti fondisti. Questa edizione non si svolgerà come di consueto a rione Agna per motivi logistici. Saranno presenti circa 200 partecipanti provenienti da Puglia, Molise, Campania, Calabria e ovviamente Basilicata. La gara dell’Immacolata chiude di fatto la stagione agonistica 2008. La gara nazionale di corsa su strada prenderà il via da piazza Montegrappa alle 10 e 15 per le categorie giovanili e alle 10 e 30 per Alleivi, Assoluti e Master. Le premiazioni saranno invece effettuate a partire dalle 11 e 30. Saranno premiati i primi tre classificati di ogni categoria. sport@luedi.it
PISTICCI - La salvezza è tutta in due gare. Lo scontro andata e ritorno tra la Sca Pisticci ed il Tc Parioli, atto conclusivo dei play out, mette in palio l'ultimo posto utile per la permanenza in A1. La Sca accede alla gara grazie al penultimo posto ottenuto in classifica generale al termine della regular season, che consente a chi lo consegue di giocarsi una unica chance salvezza. Le romane dei Parioli, invece, che hanno concluso la fase a gironi nella migliore delle tre posizioni play out, hanno già sprecato una opportunità di conquistare la permanenza in A1, perdendo a sorpresa il confronto casalingo in partita unica con l'Asd Le Pleiadi Torino, recatesi a Roma con tutti gli sfavori del pronostico, ma capaci invece di compiere l'impresa grazie alle due decisive vittorie negli altrettanti doppi che hanno risolto la gara. Per la Sca probabilmente cambia poco. Il circolo lucano in ogni caso avrebbe dovuto affrontare un avversario ben quotato, sempre nella prospettiva di disputare in trasferta la partita di ritorno. Le
La squadra della Sca Pisticci
due squadre si sono già incontrate a Roma nella prima parte di stagione. Nella circostanza la Sca ha pareggiato per 2-2, dimostrando che, con la Oprandi in campo, è team competitivo ed in grado di fare risultato. I favori del pronostico, tuttavia, pendono dalla parte di Roma, che dopo la de-
bacle di domenica scorsa, cercherà in tutti i modi di scongiurare un nuovo ed inatteso capitombolo sui campi di casa, dove le pisticcesi dovranno giocare in difesa sulla base di quanto di buono già fatto nella sfida di andata. Per questo motivo la Sca dovrà tentare di capitalizzare al meglio
l'incontro di oggi, in calendario presso i campi del C.T. Pisticci a partire dalle ore 9.00, per poi recarsi nel Lazio con il chiaro intento di non perdere. La strategia si rivelò vincente l'anno scorso quando la squadra del Circolo lucano venne a trovarsi in una situazione identica all'attuale. Cambiava solo l'avversario: il team di Cagliari. Le joniche vinsero fra le mura amiche e riuscirono ad ottenere il pareggio salvezza nel ritorno oltre mare. Nel tentativo di replicare l'impresa la Sca si affida al terzetto formato da Oprandi, Arn e Meruzzi nella consapevolezza che buona parte della posta è in palio nelle sfide di singolare. Bisognerà vincerne almeno due per poi puntare sul doppio, non proprio l'arma migliore di cui Pisticci dispone. Contro Vinci, Vaideanu e compagne non sarà facile, anche se il C.T. Pisticci ha tutte le carte in regola per giocarsi la salvezza e puntare alla riconferma in A1 per il secondo consecutivo. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Tennis Semaforo rosso per Gabriele Galeazzo nella finale maschile
Atletica Si correrà nel giugno prossimo
Marilina Vinci è la trionfatrice del “Mandarin Bowl by Babolat”
Policoro, presentata l’edizione 2009 della “StraHerakleia”
La policorese sbaraglia la concorrenza a Palagiano POLICORO - Con un perentorio 4/1-4/2 sul centrale in cemento di Palagiano (Taranto), Marilina Vinci si è aggiudicata il trofeo “Mandarin Bowl by Babolat”. A farne le spese è la sua vittima prediletta, la barese Claudia Fumarola. La giovanissima tennista di Policoro di nove anni, iscritta la rinomato Circolo tennis Policoro, ha superato con disinvoltura la sua rivale storica, nel pomeriggio di giovedì, per la terza volta in pochi mesi. Le prime due nelle fasi preliminari del torneo “Topolino” che hanno consentito alla pluridecorata Vinci di disputare le finali a Torino tra fine agosto e settembre. Non c'è due senza tre, dice un antico proverbio. In tutto il torneo la Vinci, unica lucana in gara, ha lasciato alle sue avversarie pugliesi del Circolo tennis Mesagne (Brindisi) le briciole sbarazzandosi facilmente di Martina Dell'Aquila e Moira D'Urso con un doppio 4/0-4/0. Solo la barese è riuscita a strappare tre giochi nel match conclusivo del torneo al meglio dei due set su tre. Di ritorno dalla cittadina tarantina la giovanissima Vinci non nasconde il suo entusiasmo per quest'altra vittoria che arricchisce ulteriormente la
sua gloriosa bacheca. Ormai per lei quasi tutte le avversarie sono come sparring partner: vedere i risultati per credere. Ma le sue performance sono anche un lustro per il locale Circolo tennis Policoro, guidato sapientemente da Gerardo Galeazzo, che ha saputo inculcare in questi giovani tennisti la giusta educazione all'approccio sportivo, primo fra tutti il saper perdere. Anche se la Vinci ancora non ha conosciuto il verbo perdere, almeno nei tornei interregionali meridionali, quando ha affrontato coetanee di spessore internazionale comunque si è fatta rispettare sul campo e fuori. Basti ricordare i quarti di finale raggiunti a Torino in cui è stata sconfitta da colei che poi si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento. E comunque nel torneo “Topolino” non ha sfigurato uscendone a testa alta con la futura vincitrice, riconoscendone la bravura e pronta a riprendersi una sana rivincita in altre occasioni. La maturità è un altro segreto dei grandi sportivi. Nell'altra finale, questa volta maschile, Gabriele Galeazzo (2000), iscritto sempre al Circolo tennis Policoro, non c'è la fatta a superare la testa di se-
Marilina Vinci
rie n1 del tabellone maschile Andrea D'Antona. Peccato sarebbe stato in bis straordinario. E comunque anche per il giovanissimo tennista jonico, altra promessa del tennis lucano, l'aver raggiunto la finale è sicuramente un traguardo da non buttare via. Gabriele Elia sport@luedi.it
Danza Sportiva Si disputa il “Trofeo Basilicata” organizzato dalla Pawer Dance
Melfi oggi va a ritmo di musica LA DANZA sportiva sarà protagonista oggi a Melfi per la gara Nazionale, “Trofeo Basilicata”. La kermesse, organizzata dall'Asd Power Dance si presso il Palasport della città Normanna, a partire dalle ore 10 con la cerimonia d'apertura. Seguirà l'inizio delle gare alle ore 10 e 30. Con la collaborazione della Federazione Italiana Danza Sportiva, il Consiglio Regionale di Basilicata, la Provincia di Potenza, il Comune di Melfi e l'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata, la Power Dance ha organizzato una manifestazione che interesserà oltre che la Basilicata, anche Puglia, Calabria e Campania. Il risultato delle iscrizioni ha già raggiunto un numero record per la regione, con oltre quattrocen-
to atleti e il Palasport di Melfi che sarà certamente gremito da intere famiglie per un grande momento di aggregazione e divertimento. Per l'occasione sono ammesse al concorso tre discipline, Syncro Dance, Coreographic Dance e Show Dance, tutte finalizzate all'assegnazione del titolo per le categorie d'età under 9, under 11 e under 15. La cerimonia d'apertura sarà accompagnata da una serie di interventi da parte delle autorità regionali, provinciali e delle istituzioni sportivo del territorio. Si auspica un grande appuntamento per la città di Melfi con la danza sportiva, ma non è tutto qui. Infatti, concluse le premiazioni dei giovanissimi concorrenti, la giornata proseguirò con varie e notissime di-
scipline aperte ad ogni età e che soddisferanno i gusti di tutti i presenti. Infatti sarà la volta di Liscio, Combinata Nazionale, Danze Standard e Latino Americano, ma ci sarà spazio anche per le Danze Caraibiche e per la Rueda. Gli auspici sono dei migliori per una giornata danzante che si preannuncia come lunga, faticosa, ma sicuramente divertentissima per tutti coloro che hanno deciso di mettersi in gioco, ma anche per chi deciderà di fare da cornice, come spettatore, alla kermesse. Melfi saprà certamente rendere i migliori omaggi alla manifestazione che l'Associazione Sportiva Dilettantistica Power Dance, affiliata alla Fids, ha organizzato. Francesco Calia sport@luedi.it
POLICORO - L'ottava edizione della “StraHerakleia”, corri per le strade di Policoro, è stata presentata nella mattinata di venerdì nella sala consiliare del Palazzo di città dall'ideatore, nonché fondatore dell'associazione podistica dilettantistica amatori Policoro, Luigi Cappucci. Il corridore poliocorese di adozione e tursitano di nascita ha ricordato come negli anni gli appassionati di atletica leggera siano aumentati a dismisura in città, grazie anche al suo impegno senza fini di lucro per questo sport, e di come la maratona su strada di Policoro sia diventata un appuntamento fisso delle attività culturali estive non solo policoresi ma territoriali. E a testimoniarne la valenza extraterritoriale erano presenti anche il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, l'assessore provinciale, Francesco Labriola e il consigliere regionale, Antonio Di Sanza. Tutti e tre sono stati d'accordo nel dare il giusto risalto a questo appuntamento che nel tempo ha assunto i connotati di un grande evento di promozione del territorio della regione Basilicata. E per questo motivo hanno garantito il massimo impegno delle istituzioni che rappresentano per la buona riuscita dell'ottava edizione della gara di atletica. Che per l'edizione del 2009 (probabilmente a giugno) sarà parte integrante del cartellone degli eventi per i cinquant'anni di autonomia comunale, con la novità che il ricavato servirà per l'adozione a distanza di un bambino. Già perché come sottolineato anche dagli interventi di Michele Ferrara dell'associazione Fidal, dal Prof. Rondinelli e dal colonnello dell'esercito Biagio Sarnicola, la “StraHerakleia” non ha i connotati di una gara ago-
nistica, ma è una maratona amatoriale in ci si mescolano valori sui quali si fonda la vita stessa di un essere umano: lealtà, rispetto, educazione; oltre ad essere, lo sport in generale, una palestra di vita per la crescita civile della società tutta. Come da anni ormai, tra i corridori ci saranno anche militari dell'esercito, partner d'eccezione della manifestazione sportiva, oltre a stand di associazioni di volontariato a partire dall'Aido, Fidal, Avis e Coldiretti. Durante l'incontro mattutino, l'assessore comunale allo Sport, Tommaso Siepe, ha raccontato come questo appuntamento sia diventato negli anni un evento imprescindibile per tutta la cittadinanza anche sotto il profilo dell'aggregazione sociale e di lotta contro la devianza giovanile. E' stato anche sottolineato come da tre anni la “StraHerakleia” è pubblicizzata anche sulla rivista nazionale del settore “Correre”, e di come potrà diventare una manifestazione di livello interregionale dopo la stipula di un protocollo di intesa con la Regione Puglia. Infine per il futuro non è escluso un inserimento nel Master tra le gare del campionato nazionale su strada. g.e.
Cultura&Spettacoli Domenica 7 dicembre 2008
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Cinema
Carnet
A Bologna lacrime e applausi per la prima del film di Wetzl
Minatori lucani da ribalta di GIUSEPPE PANZARDI BOLOGNA – Occhi lucidi e tanta commozione per la prima bolognese del film dedicato ai minatori lucani. La proiezione di “Mineurs” è stata accolta giovedì scorso dal pubblico del Lumière, storico cinema d’essai del capoluogo emiliano, con silente partecipazione e liberatorio applauso finale. Il film, prodotto nel 2007 e molto apprezzato anche dalla critica, racconta la storia dei minatori lucani emigrati in Belgio negli anni cinquanta e sessanta. Il regista Fulvio Wetzl e la cosceneggiatrice ed interprete Valeria Vaiano, presenti in sala, al termine della proiezione hanno dialogato con il pubblico, raccogliendo consensi e compiaciuti riconoscimenti per l’opera, molto apprezzata per il realismo e il rigore documentale con cui è stata confezionata. «Abbiamo scelto di raccontare la violenza dell’emigrazione dai piccoli paesi lucani alle miniere del Belgio attraverso gli occhi dei bambini – ha spiegato il regista – senza cercare l’evento spettacolare ma descrivendo le reali condizioni di vita della popolazione migrante». Il titolo “Mineurs” richiama non a caso il duplice significato della parola francese, da un lato “minatori” e dall’altro “minori”. «Durante le riprese la cosa più toccante è stata proprio l’interpretazione dei ragazzi – ha riferito Valeria Vaiano, nel film moglie del minatore Michele, interpretato da Franco Nero – Hanno tutti recitato con grande naturalezza ed entusiasmo, senza mai sbagliare una battuta». La narrazione parte dalla Lucania del
1961, descritta nella quotidianità della sua gente, alle prese con le difficoltà di una realtà povera e distante anni luce dal leggendario miracolo economico. I giochi di strada dei bambini, il latente conflitto di classe delineato nell’amicizia tra Mario, il figlio del medico ed Armando, il figlio del minatore, la forza espressiva di Vitina, metafora di un Sud al femminile fiero e coraggioso, tratteggiano mirabilmente la situazione sociale della Lucania di quegli anni, dilaniata tra l’esigenza di rimanere comunità e la necessità di cercare altrove il proprio futuro. Molto efficaci nel film le figure del maestro lucano, interpretato con il talento teatrale di Ulderico Pesce e della maestra fiamminga, simboli esemplari di come la scuola possa essere l’avamposto privilegiato per l’incontro di mondi diversi. La pellicola, che proprio nelle scuole ha trovato il canale distributivo più adeguato, grazie all’impegno degli autori sta girando in molte sale cinematografiche, non solo italiane. Non sempre è stato possibile tuttavia portare l’opera nelle grandi città, per il rifiuto dei circuiti principali. In proposito un grido di allarme è stato lanciato dall’attrice Valeria Vaiano, bravissima interprete del ruolo di Vitina. «Questo film è stato prodotto da una piccola società – ha evidenziato l’attrice – ma in Italia sembra non esserci spazio per il cinema indipendente. Per far vedere il film spesso abbiamo dovuto affittare la sala e superare i veti della grande distribuzione, nelle mani dei soliti noti». cultura@luedi.it
Una scena del film Mineurs
Basilicata in corto “Come una Storia” il debutto di Di Marco di ANGELA PEPE VILLA D'AGRI - “Lungo una strada. E' giorno. In dissolvenza dal nero, particolare di due piedi che camminano. In fondo alla strada Rosa che cammina venendo verso la macchina da presa assorta nei suoi pensieri, incurante di tutto quello che le succede intorno e di quelli che le passano accanto. Il ciak di inizio è la scena del corto “….Come una Storia….” realizzato dal giovane regista lucano Giovanni Di Marco, in proiezione al pubblico quest'oggi, alle ore 16 presso il cinema Eden di Villa d'Agri. Il cortometraggio scrive il giornalista Aldo Grasso “ è quella forma breve di narrazione che serve da biglietto da visita per i registi in erba, così Francois Truffaut, Martin Scorsese e altri maestri del cinema italiano hanno iniziato” e così anche per il giovane venticinquenne, esordiente di Marsicovetere. La sua prima “creatura” girata interamente nei vicoli del borgo antico natio. Non un film sulla rivitalizzazione del patrimonio storico né un au-
tobiografia, è una storia a sfondo noir “sul difficile rapporto sentimentale tra uomo e donna”. Con una sceneggiatura originale e semplice, armonizzata da una musica suggestiva, la regia guida lo spettatore all'interno della costruzione del rapporto di Mario (Dino Barbarino) e Rosa ( Vanna Di Pierri), personaggi senza prospettive che si rifugiano nel rapporto di coppia trasfromandolo nel loro unico mondo possibile. Ben presto la crisi, non riescono più a stare insieme e neanche a separarsi. Di Marco, laureato in “Arte e Scienza dello Spettacolo”alla Sapienza di Roma, è al suo esordio con pochi mezzi a disposizione: solo del proprio proiettore. «Il corto - afferma - è partito da un libro “Poetica dell'Essenza” di Rocco Paternostro, dove il focus è incentrato su rapporti sentimentali scaturiti in assenza di dialogo. Il discorso amoroso riprende solo dopo che il rapporto finisce. L'essenza dell'oggetto amore. Il cast tecnico-artistico - aggiunge il giovane regista - è unicamente lucano». cultura@luedi.it
A Lauria biscotti e fiori per l’Immacolata LAURIA - L'otto dicembre, come da tradizione, nei pressi del Convento delle Suore Vincenziane, in Piazza San Severino del rione inferiore, si terranno i festeggiamenti in onore dell'Immacolata. Al termine della processione, prima dell'entrata in Chiesa per la Santa messa, come di consueto si omaggia con una corona floreale la piccola statua della Madonna posta sul tetto del Convento delle Suore. La corona di fiori sarà posta dal caposquadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento. Il comitato festa offre durante i festeggiamenti un ricco buffet di prodotti tipici all'interno del chiostro del Convento, come le tipiche Crespelle e i biscotti serviti con vino novello. Il comitato festa sempre impegnato è composto da Pietro Cassino, Gennaro Cozzi, Felice Schettini, Giuseppe Gallo, Carmine Agrello, Donato Cancellara, Franco Carlomagno, Teresa Mandarino, Domenico Pansardi, Domenico D'Angelo, Domenico Pansardi, Mario Albanese, Liberato Lamboglia Giacomo Brandi. Emilia Manco
Da Ateneo Musica ”Omaggio a Puccini”
La mostra POTENZA - Fino al 10 gennaio prossimo si può visitare nei locali della Biblioteca Nazionale la mostra fotografica “Sacro e Pagano” di Domenico Possidente, una riflessione sulla fede e sulla spiritualità nel tempo contemporaneo. Negli scatti di Possidente vi è il racconto di riti e festività colti nei loro colori ed atmosfere miste tra sacro e profano, feste religiose e tradizionali della Lucania e di alcune località limitrofe della Calabria e della Campania. “Qual è il confine tra il sacro e il profano? Quale la differenza tra un rito pagano e uno religioso?” si chiede l'autore, che attraverso l'obiettivo si interroga, nel contempo, su cosa di questi riti sia rimasto ancora intatto e quali invece siano le innovazioni che le comunità introducono, pure inconsapevolmente, per marcare il proprio senso di identità e appartenenza. «In alcune feste -spiega Possidente- è ancora possibile ritrovare traccia di antichi riti, anche di origi-
Le foto di Possidente tra “Sacro e pagano” Viaggio nel cuore di riti e tradizioni ne pagana; caratteristiche sopravvissute al tempo, voti con teorie personali sul significato di gesti e riti a cui non mancava fantasia». Il fascino del folklore popolare, dunque, nella mostra fotografica, curata dallo stesso autore e da Michele Danzi, che si arricchisce di importanti documenti demologici quali abiti e oggetti di culto popolare, come i cinti, suggestive costruzioni devozionali realizzate con candele, a raccontare una fede che in alcuni
luoghi diventa accentuata ed esasperata come per i “vattienti” e “penitenti” di Guardia Sanframonti, o nella processione dei Serpari di Cocullo, rito pagano un tempo dedicato alla dea Angizia a cui venivano offerti rettili di ogni specie all'inizio della primavera, come atto propiziatorio e per disinfestare la valle Peligna. Nelle foto di Possidente anche momenti di cerimonie toccanti come le feste popolari dei Santi Patroni e delle Madonne, e le prove di co-
raggio e di abilità come quelle per Sant'Antonio a Pignola con la Corsa dei muli e degli asini, o nella stessa processione di San Domenico a Cocullo dove, per l'occasione, si maneggiano grossi serpenti catturati dai devoti nelle pietraie e ostentati come prova di coraggio, poi depositati ai piedi del Santo. In mostra anche momenti curiosi misti a fede e ritualità, come nella festa del Battesimo della bambole a Barile, di sicura origine albanese e la processione della galline a Pagani. Le fotografie della rassegna sono un'anteprima del libro sui rituali religiosi che Possidente pubblicherà il prossimo anno. Presenti all'inaugurazione, coordinata dalla giornalista Roberta Nardacchione, l'autore, il direttore della Biblioteca Nazionale Franco Sabia, il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi, Margherita Romaniello dell'Apt e Michele Iannuzzi dell'Università di Basilicata. Grazia Pastore
TITO SCALO - Domani, alle ore 20,30 presso la Chiesa dell’Immacolata di Tito Scalo primo appuntamento con cuito de “La Grande Musica in Basilicata”. La rassegna è organizzata da Ateneo Musica Basilicata e strazione comunale. “Omaggio a Giacomo Puccini “ è il titolo del programma interamente dedicato al grande compositore di cui si chiude l’anno di celebrazioni del centenario della nascita. Le sue musiche più famose (Tosca, Turandot, Madame Butterfly) sono affidate all’interpretazione dell’Orchestra del Teatro Umberto Giordano di Foggia diretta dal maestro Benedetto Montebello. cultura@luedi.it
Televisioni
14.00
13.30
TALK SHOW
RUBRICA
20.30
QUIZ
16.50
18.40
Gerry Scotti
TELEFILM
FILM
19.30
Peter Falk
SHOW
21.30
L’ultima catastrofe
63
Simona Ventura
Elisir
06.00 -Rubrica Quello che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica Stella del Sud 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -SPETTACOLO Domenica In - 100 e lode 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.15 -RubricaL'avvocato risponde 06.20 -RubricaNon è un paese per vecchi ma per rimbambiti si 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmFriends 19.50 -Sit ComPiloti
06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.45 -RubricaE' domenica papà 09.00 -MusicaleIl Gran Concerto 09.40 -DocumentarioTimbuctu 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -RubricaTGR Buongiorno Europa 11.45 -RubricaTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Reality Show Amici 16.30 -Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.05 -TelefilmCommissariato Saint Martin 06.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 07.25 -Serie TvSei forte maestro 09.35 -DocumentarioStorie di confine 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 12.10 -Rubrica Melaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Comiche Le comiche di Stanlio e Ollio 15.50 -Film Airport con Burt Lancaster, Dean Martin, Jean Seberg, Van Heflin, Jacqueline Bisset, George Kennedy, Olivia De Havilland - regia di George Seaton (USA) - 1970 18.40 -TelefilmColombo 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Colombo
07.00 -RubricaSuperpartes 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit Com Raven 11.25 -Sit Com Willy il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -Rubrica Guida al campionato 14.00 -Film Tv Merlino 16.55 -FilmBarbie e il canto di Natale - regia di William Lau (USA) 2008 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Sit Com Tutto in famiglia 19.30 -Film Mr. Bean - L'ultima catastrofe con Rowan Atkinson, Peter MacNicol, Pamela Reed, Harrison Yulin, Burt Reynolds - regia di Mel Smith (GB) - 1997
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -AttualitàLa settimana 09.35 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.10 -Film Hollywood Hollywood III con Gene Kelly, June Allyson, Cyd Charisse - regia di Bud Friedgen, Michael J. Sheridan (USA) - 1994 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmMai dire sì 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 16.00 -Film Intermezzo con Ingrid Bergman, Leslie Howard, Ann Todd, Edna Best, Cecil Kellaway, John Halliday - regia di Gregory Ratoff (USA) - 1939 17.40 -FilmScusi, dov'è il West? con Gene Wilder, Harrison Ford, Ramon Bieri, Val Bisoglio - regia di Robert Aldrich (USA) - 1979 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Tutti pazzi per amore 23.35 -TelegiornaleTg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NCIS 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Elisir 23.20 -Telegiornale Tg 3
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Serie Tv Amiche mie
21.10 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Controcampo posticipo 22.40 -Rubrica Controcampo
21.30 -Film Black Knight con Martin Lawrence, Marsha Thomason, Tom Wilkinson, Vincent Regan - regia di Gil Junger (USA) - 2002
20.30 -News Sport 7 20.35 -Real Tv Chef per un giorno 21.30 -Show Crozza Italia Live
23.40 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.40 -RubricaOltremoda 01.15 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaCinematografo 02.35 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.35 -VideoframmentiSuperStar
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Real TvX Factor - I casting 02.35 -RubricaNon è un paese per vecchi ma per rimbambiti si 03.45 -VideoframmentiVideocomic 04.15 -RubricaNET.T.UN.O
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -ShowGlob, l'osceno del villaggio 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
23.45 -FilmLa neve nel cuore con S. J. Parker, D. Keaton - regia di Thomas Bezucha (USA) - 2005 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmL'inventore di favole 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -NewsSipario notte 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmL'uovo del serpente con L. Ullmann - regia di Ingmar Bergman (Ger./USA) - 1977 04.35 -TELENOVELA Terra nostra 2
23.30 -MiniserieTaken 01.20 -NewsStudio Sport 02.10 -FilmLa schivata con O. Elkharraz - regia di Abdel Kechiche (Fra) - 2002 04.15 -TelefilmLois & Clark 05.00 -NewsStudio Sport
23.30 -AttualitàReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -FilmThe Big One con M. Moore, E. Bly. - regia di Michael Moore (USA/GB) - 1997 03.20 -AttualitàCNN News
Massimo Giletti
PRIMA SERATA
SHOW
Domenica 7 dicembre 2008
Maurizio Crozza
leTrame
RETE 4
ORE 14.00
LA 7
ORE 16.00
LA 7
ORE 17.40
AIRPORT
INTERMEZZO
SCUSI, DOV’È IL WEST?
con B. Lancaster, D. Martin, J. Bisset, H. Hayes - regia di George Seaton (Usa) - 1970
con I. Bergman, L. Howard, J. Halliday, E. Best, A. Todd - regia di Gregory Ratoff (Usa) - 1939
con G. Wilder, H. Ford, R. Bieri,V. Bisoglio - regia di Robert Aldrich (Usa) 1979
Sul volo Chicago-Roma c'è un folle dinamitardo che intende far saltare l'aereo così che sua moglie possa riscuotere l'assicurazione sulla vita. Il comandante Vernon cerca vanamente di dissuaderlo e la situazione resta tesa finché, per colpa di un passeggero...
Un celebre violinista svedese torna a casa dopo una trionfale tournée in mezzo mondo. L'attendono la moglie, due figli e la giovane maestra di piano. Il violinista s'innamora perdutamente di quest'ultima, abbandona la famiglia e sta già pensando al divorzio, quando la ragazza, colta da rimorsi, si sacrifica e lo lascia tornare dalla sua famiglia...
Il barbuto Avram è un rabbino molto osservante che scandisce i ritmi della sua giornata e della sua vita sugli insegnamenti della Torah. Vive in Polonia, alla fine dell'Ottocento, e da qui viene mandato presso la comunità ebraica di San Francisco, priva di un pastore. Avram, per raggiungere la meta, deve attraversare il selvaggio West...
ITALIA 1
ORE 19.30
MR. BEAN - L’ULTIMA CATASTROFE con R. Atkinson, P. MacNicol - regia diMel Smith (G.B.) - 1997 Un giorno come tanti altri per Mr. Bean, inserviente della National Gallery di Londra. In realtà il direttore del museo intende affidargli un prestigioso incarico: accompagnare oltreoceano, in qualità di grande esperto, un prezioso dipinto di Whistler. Ad accoglierlo c'è David cui il nostro eroe sconvolge la tranquilla, almeno fino allora, vita familiare...
ITALIA 1
ORE 21.30
CANALE 5
ORE 23.45
BLACK KNIGHT
LA NEVE NEL CUORE
con M. Lawrence, M. Thomason - regia di Gil Junger (Usa) - 2002
con S. J. Parker, D. Keaton, C. Danes regia di Thomas Bezucha (Usa) - 2005
Mentre sta pulendo il fossato del parco giochi medievale in cui lavora, Jamal tenta di raccogliere un oggetto ed entra in un’altra dimensione spazio-temporale. Si ritrova così in pieno Medioevo, tra cavalieri dissoluti, dame bellissime e insurrezioni. Jamal deve usare i vecchi trucchi del XX secolo da cui proviene per salvare un regno da un complotto sanguinario...
Everett Stone vuole presentare la sua fidanzata Meredith, una newyorchese iper attiva, alla famiglia prima del matrimonio. Decide quindi di trascorrere il Natale con i genitori, ma la giovane non piace ai parenti che tentano di convincerlo a lasciarla. Meredith chiede quindi aiuto a sua sorella Julie, che prontamente si presenta... ma complica ulteriormente le cose...
“I migliori anni” conquista la serata RAI UNO Affari tuoi L'eredita' I migliori dei L'eredita' la sfida
ora 20.40 19.48 21.08 18.48
ascolto 6.750 6.483 6.246 4.917
RAI DUE Close to. Tg2-costume e societa' Close to. Squadra speciale cobra
21.56 13.33 21.03 19.41
2.347 2.312 2.207 2.097
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Geo & geo
20.38 21.10 19.57 17.48
2.737 2.310 2.083 1.962
CANALE 5 Striscia la notizia Paperissima errori in Paperissima sms Chi vuol essere
20.45 21.10 22.29 19.04
7.591 6.925 5.305 4.383
ITALIA 1 Csi:miami I simpson La ruota della fortuna Tutti all'arrembaggio
21.12 14.35 20.29 14.09
2.989 2.655 2.460 2.314
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 19.39 21.13 14.11
2.259 2.142 1.930 1.818