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Giovedì 11 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Gelmini battuta in Commissione ROMA – Incidente di percorso per il decreto Gelmini (nella foto la ministra) sull'università: l’opposizione (Pd e Idv) ha battuto il governo in commissione Esteri alla Camera sul parere relativo al provvedimento già approvato dal Senato. «Grazie al voto contrario di Pd, delegazione Radicale e Italia dei Va-

In Italia e nel Mondo L’allarme è rientrato. Il sottosegretario Martini: «Non ci sono rischi per la popolazione»

Carne alla diossina, ritirate le 90 partite di suini irlandesi ROMA - L'allarme è rientrato. Tutte le 90 partite di carne suina irlandese importate in Italia dopo il primo settembre, data d'avvio dell'allarme diossina, sono state sequestrate. Lo ha annunciato il sottosegretario al Welfare Francesca Martini, rassicurando la popolazione. Adesso che le partite sono state tolte dalla circolazione, ha precisato, "non c'è più alcun rischio". Ora ci saranno le analisi per verificarne la tossicità, e intanto proseguiranno i controlli sulle carni bovine. "È una grande soddisfazione - ha aggiunto la Martini - aver rintracciato e sequestrato in pochissime ore tutte le partite a rischio, che tra l'altro erano una in più di quelle segnalate dall'Unione Europea". Nel frattempo, van-

«Questo è un salame tutto italiano»

no avanti i controlli alle frontiere per le carni bovine, dopo che l'allarme per la possibile contaminazione si è allargato anche a manzo e vitello. In questo caso rintracciare i pezzi importati sarà più semplice, visto che

questo tipo di carne ha l'etichetta con la provenienza. L'Autorita' europea per la Sicurezza alimentare, intanto, ha fatto conoscere il suo parere articolato , che era stato sollecitato con urgenza lunedì dalla Commissione europea. Verdetto: i rischi sono estremamente contenuti per la salute umana. Tra gli scenari valutati dall'organismo comunitario con sede a Parma, il piu' realistico: se qualcuno avesse mangiato ogni giorno per 90 giorni (vale a dire dal primo settembre, quando e' scattato l'allarme) una quantita' media di carne suina irlandese, di cui il 10 per cento contaminata al piu' elevato livello di concentrazione di diossina registrata, il carico per il corpo umano sarebbe aumentato di circa il 10 per cento.

Riunione del “caminetto” sul Pse: «Passi avanti» lori – ha riferito il deputato Pd Paolo Corsini – abbiamo contestato la formulazione su uno dei punti più importanti del provvedimento cioè il rientro dei Cervelli dall’estero».

L’Iran blocca un’avvocatessa TEHERAN – Nasrin Sotudeh, un’avvocatessa iraniana fra le più impegnate nella difesa dei diritti umani e delle donne, è stata bloccata ieri mattina a sorpresa all’aeroporto di Teheran da agenti dei servizi di sicurezza, che le hanno sequestrato il passaporto, impedendole di imbarcarsi su un volo per l’Italia, dove avrebbe dovuto ritirare un premio.

Brown “salva” il mondo LONDRA – Lapsus – forse freudiano – di Gordon Brown (nella foto): parlando oggi al question time ai Comuni, il premier britannico, rispondendo a una critica dell’opposizione sul piano anti-crisi, ha replicato «Non solo abbiamo salvato il mondo...», invece di dire «le banche». La frase ha scatenato le urla e l’ilarità della sponda opposta dell’aula di Westminster, con il presidente dei Comuni che tentava di riportare la calma. «Non solo abbiamo salvato le banche, e abbiamo guidato il mondo nel fare lo stesso...», ha tentato di proseguire il premier, senza scomporsi troppo. Ma gli schiamazzi e le risate lo hanno bloccato di nuovo. Quindi ha ripreso dicendo che «insieme ad altri paesi abbiamo

Patto D’Alema-Veltroni cala la tensione al vertice Pd ROMA – Le soluzioni tecniche, come sulla collocazione europea, ancora non ci sono. Ma dopo settimane di veleni e attacchi reciproci, cambia l’aria al vertice del Partito Democratico. E così Walter Veltroni, dopo una giornata cominciata, alle 8, con il faccia a faccia con Massimo D’Alema e conclusasi dopo una girandola di riunioni sui casi Napoli e Firenze, si dice molto soddisfatto, convinto che «tutte le questioni si stanno sciogliendo in modo unitario con una forte spinta all’innovazione». Non è tempo di guerre interne è la convinzione emersa tra i big del partito che, complici gli ultimi sondaggi, hanno preso atto dei danni di immagine e di consenso, provocati da settimane di articoli sulle tensioni interne e poi dalla polveriera della questione morale, accesasi in varie parti di Italia. «Dobbiamo mandare un segnale», è la proposta di unità con la quale D’Alema è tornato a parlare a Veltroni dopo settimane di silenzio. Un incontro, durato una decina di minuti prima del 'caminetto' sul Pse, nel quale, senza entrare nel merito delle incomprensioni degli ultimi tempi, i due big avrebbero convenuto sulla necessità di difendere il partito dalla «immagine forzata – evidenzierà dopo D’Alema – di un Pd travolto dalla questione morale». Anche se sia Veltroni sia il presidente di Italianieuropei tornano a fare la seconda nota congiunta in due giorni per rettificare il titolo di un quotidiano che dava l'impressione che i democratici negassero l’esistenza del problema nel Pd. Il problema esiste e va affrontato con il coraggio della discontinuità, come spiegherà più tardi Veltroni nell’incontro con i segretari di Napoli e della Campania, che sancisce ufficialmente la fine di una stagione politica in

Massimo D’Alema (a sinistra), ieri a Napoli con Antonio Bassolino

Campania. Si apre «un ciclo nuovo», è l’obiettivo del Pd, a partire dalle elezioni provinciali, da un rilancio, in forme da concordare con Rosa Russo Iervolino, della giunta napoletana e dall’ennesimo avviso di sfratto al governatore campano Antonio Bassolino, implicito in quell'impegno dichiarato di «aprire subito –dice il portavoce Andrea Orlando – una riflessione sul candidato alla Regione Campania che sarà individuato con le primarie». E sulla linea che «occorre uno sforzo per uscire da queste difficoltà, per reagire» si ritrova Massimo D’Alema, che da Roma si trasferisce a Napoli e tra i vari impegni riesce a trovare il tempo per una visita alla bottega antimafia e per un caffè con il governatore campano. Ma il segnale che non è tempo di «drammatizzare» i nodi interni arriva dal vertice dei big (Parisi polemicamente assente) sulla collocazione europea, da

mesi ciclicamente al centro di un tira e molla tra ex Ds e ex Dl. Le posizioni in sostanza restano le stesse ma in oltre tre ore di riunione il confronto è pacato e costruttivo. Certo gli ex della Margherita, da Marini a Rutelli, hanno fatto blocco sul fatto che se il Pd entrasse nel gruppo del Pse sarebbe sancire il fatto che «il Pd altro non è che la Cosa 3» e gli ex Ds hanno evidenziato che fare un gruppo autonomo ridurre il Pd all’irrilevanza a Strasburgo ma alla fine quasi tutti parlano di «passi avanti». E anche Veltroni è soddisfatto perchè sulla linea «autonomi ma cercando un rapporto con il Pse» ha avuto da tutti il mandato a cercare la soluzione pratica. Un nodo in meno da affrontare alla direzione del 19 perchè, spiega Franceschini, «abbiamo ben presente le priorità degli italiani e in quella riunione parleremo di quelle». Cristina Ferrulli

Vale a dire, secondo l'Efsa, un incremento irrilevante per un singolo evento. Per precauzione, si stanno comunque eseguendo anche controlli a campione, ha fatto sapere il generale Gennaro Vecchione, comandante del Nucleo repressioni frodi comunitarie della Guardia di Finanza. "Le frodi comunitarie sono una sfida per il nostro Paese. Ci stiamo organizzando sempre di più per coordinare l'azione di contrasto", ha spiegato Vecchione nel corso di un seminario organizzato dalla Coldiretti. Anche il ministro dell'agricoltura, Luca Zaia è tornato a garantire la sicurezza delle carni italiane: "I consumatori possono stare tranquilli". Elisabetta Martorelli

Maltempo Nord Italia sotto la neve ROMA – Nord Italia sotto la neve, con disagi per i voli e sulle strade; mareggiate e temporali al Sud, dove sono stati bloccati i collegamenti per alcune isole minori. E nella notte – ha avvertito ieri sera la Protezione civile – sono in arrivo nuove abbondanti nevicate anche a bassa quota sulle regioni settentrionali e ancora temporali su quelle meridionali. Dal Viminale è partito l’invito a mettersi i viaggio «solo se strettamente necessario». NORD SOTTO LA NEVE – L'ondata di maltempo ha imbiancato il Nord da Ovest ad Est. Milano e Torino si sono svegliate sotto una coltre bianca. E le nevicate hanno creato non pochi problemi alla circolazione, tanto che il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità – l'organismo del Viminale presieduto dalla polizia stradale cui spetta la gestione delle situazioni di emergenza – ha rivolto agli automobilisti l’invito a mettersi in viaggio «solo se strettamente necessario» e, comunque, muniti di pneumatici o catene da neve in tutto il Nord-Ovest. Precipitazioni nevose hanno interessato la A7 tra Genova ovest e Serravalle; il raccordo A4-A5 Ivrea-Santhià; il raccordo A4-A26 Stroppiana-Santhià; la A26 tra l’allacciamento con la A10 e la bretella Predosa-Bettolle; la A6 tra Cera e Savona; la A21 tra Villanova e Voghera; la A32 tra Rivoli e Bardonecchia; l’A/23 tra Carnia e il confine di Stato; l’A22 del Brennero. Per fronteggiare l’emergenza neve la Polizia stradale ha messo in campo 310 pattuglie. In Liguria disagi sono stati creati dai mezzi pesanti. Tra Genova nervi e Genova Ovest, hanno denunciato alcuni automobilisti, ci sono volute tre ore per percorrere 13 chilometri per la presenza di mezzi pesanti che non hanno osservato il fermo ed hanno ostacolato il transito dei mezzi antineve. Centinaia di tir in arrivo dalla Francia sono stati inoltre bloccati dalla polizia stradale a Ventimiglia. ISOLATE EOLIE, BURRASCA IN GOLFO NAPOLI – Scendendo dal Nord al Sud, a creare disagi non è la neve ma i forti venti e le mareggiate. Una burrasca si è registrata nel golfo di Napoli e per le pessime condizioni del mare sono stati sospesi tutti i collegamenti con le isole. Isolate anche le Eolie: aliscafi fermi a Filicudi, Alicudi, Stromboli, Panarea e Ginostra.

IL CASO «Un evento meteo di portata limitata ha bloccato l’aeroporto»

Linate, Bertolaso attacca la Sea salvato il sistema bancario».

Burkina Faso, jet inaugurale cade OUAGADOUGOU – Stavano compiendo delle evoluzioni su un aeroporto appena inaugurato, ma al secondo giro della morte qualcosa è andato storto e il Siai-Marchetti SF-260 dell’aviazione del Burkina Faso si è schiantato sulla pista appena completata. Morti i due piloti.

ROMA – Perchè all’aeroporto di Linate, nonostante le nevicate fossero «largamente previste e preannunciate», si sono verificati «ripetuti e prolungati» disagi che hanno costretto i passeggeri a rimanere anche due ore negli aerei fermi in pista senza avere alcuna informazione? Le abbondanti nevicate cadute su tutto il nord Italia aprono la prima polemica stagionale sulla gestione dell’emergenza, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo della Protezione Civile Guido Bertolaso che attacca la Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, per i problemi che si sono verificati nel

secondo scalo milanese chiedendo «con urgenza» spiegazioni. Accuse che la società rispedisce al mittente sottolineando che l’aeroporto è «sempre rimasto operativo». Sarà comunque l’Enac a far chiarezza visto che il presidente Vito Riggio ha gia chiesto di avviare accertamenti e di sentire i vertici della Sea. Secondo quanto risulta alla Protezione Civile, sostiene Bertolaso in una lettera inviata alla Sea, alla regione Lombardia e alla prefettura di Milano, si sono verificati a Linate disagi a catena per i voli in partenza e in alcuni casi i passeggeri «hanno trascorso sino a due ore di attesa a bordo

dell’aeromobile, per essere poi trasferiti in aerostazione privi di informazioni e verosimilmente a causa delle avverse condizioni meteo». Disagi che non si sarebbero dovuti verificare, prosegue il capo della protezione civile, «a fronte di un evento meteorologico largamente previsto e preannunciato, e non di intensità tale da Aerei fermi a Milano Linate compromettere le possibili attività di un aeroporto di livel- sulle misure per assicurare «il relo internazionale e strategico per golare ripristino dell’attività aela mobilità del paese». Alla Sea rea» sia su quelle «intraprese per Bertolaso chiede dunque di «for- mitigare il disagio dei passeggenire ogni utile informazione» sia ri».


In Italia e nel Mondo

Giovedì 11 dicembre 2008

L’aveva proposta Massimo D’Alema. Favorevole anche Fini. Freddo Berlusconi

Federalismo, la Lega non chiude sulla Bicamerale Per gli “azzurri” deve andare di pari passo con la riforma della Giustizia

Umberto Bossi

ROMA – La Lega 'iper-aperturista' sul federalismo fiscale che non chiude nemmeno alla proposta del Pd di una 'bicamerale' ad hoc per i decreti attuativi della delega fa discutere all’interno della maggioranza. L’ipotesi, lanciata per la prima volta da Massimo D’Alema e Gianfranco Fini, piace ad An e all’Mpa, ma incontra qualche freddezza in area azzurra che continua a chiedere, tra l’altro, che la riforma federalista vada di pari passo con quella della giustizia. Salta agli occhi, in effetti, che l’apertura di martedì di Umberto Bossi,

sia stata commentata con molto favore da uomini del partito di Fini, come Andrea Ronchi, Italo Bocchino o, ieri, Maurizio Gasparri, ma da nessun esponente azzurro. «Stiamo cercando di capire», è il massimo commento al quale si spinge un esponente azzurro vicino al premier. In ogni caso, commissione o no, la maggioranza si dice disponibile al dialogo. «Non c'è volontà – dice il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli – da parte del governo di ottenere una delega in bianco o superficiale». «Il dialogo – aggiunge il capo-

gruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello – è auspicabile, come per tutte le materie che riguardano regole e struttura dello Stato. Noi lo auspichiamo e cerchiamo». Ed è così che la maggioranza intende procedere anche nella valutazione degli emendamenti che da oggi saranno sul tavolo del comitato ristretto delle commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze del Senato, proposto da Calderoli proprio per cercare di arrivare a soluzioni comuni sul disegno di legge. Alessandra Chini

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Afghanistan, Frattini «Pieno impegno dell’Italia» Si conclude stasera la visita del generale Petraeus, capo militare Usa in Medio Oriente

Petraeus (a sinistra) e Frattini

ROMA – L'impegno dell’Italia per la stabilizzazione dell’Afghanistan e di tutta la regione attraverso una strategia a tutto tondo che passa per l'integrazione tra azione militare e ricostruzione civile, ma anche per la convocazione di una conferenza internazionale che coinvolga tutti gli attori a vario titolo presenti nel teatro di crisi. È il messaggio del ministro degli Esteri Franco Frattini al generale americano David Petraeus, cui fanno capo le operazioni militari Usa in Afghanistan e Iraq, che conclude questa sera una visita di due giorni a Roma.

Il premier Karamanlis: «Isolati i violenti»

Grecia, disordini in tono minore lo sciopero ha bloccato il Paese ATENE – I disordini in Grecia sono continuati ieri per il quinto giorno consecutivo, ma in tono minore, anche per lo sciopero generale che ha bloccato il Paese ma si è svolto senza gravi incidenti. E il premier greco Costas Karamanlis è apparso per la prima volta ottimista, vede una luce in fondo al tunnel della protesta radicale seguita all’uccisione di uno studente da parte della polizia. «I violenti che puntano solo alla distruzione sono stati isolati» ha annunciato il premier al termine di una riunione di governo dove la valutazione è stata che «la situazione sta tornando alla normalità». E Karamanlis ha confermato per oggi la presenza a Bruxelles per il vertice Ue. A sostenere la valutazione ottimistica dell’esecutivo c'è la giornata relativamente tranquilla di ieri, con uno sciopero generale contro la politica economica del governo di centrodestra turbato solo alla fine da scontri limitati tra alcune centinaia di giovani radicali e la polizia davanti al parlamento e al politecnico. Tafferugli non gravi anche a Salonicco. «E' vero che in piazza la situazione è ieri è stata più calma e sembra tornare verso la normalità, ma resta comunque molto fragile» commenta all’Ansa Stelios Kouloglou, un noto analista politico. «Il fatto – aggiunge – è che Karamanlis non prende iniziative per cambiare davvero la situazione, e le sorti del suo governo, e del Paese, sembrano dipendere dalla fortuna, e ieri è stato fortunato». La tensione di piazza ha persino fatto passare in secondo piano le rivendicazioni dei lavoratori che reclamano un cambiamento della politica economica neoliberale, di fronte ai danni causati dalla crisi finanziaria internazio-

Il corteo di ieri ad Atene

nale. Karamanlis ha intanto annunciato un piano di aiuti ai commercianti danneggiati dai disordini. Il piano prevede sussidi fino a 200.000 euro, prestiti agevolati, moratoria sui debiti con le banche e garanzie a chi ha perso il lavoro. Ad aiutare teoricamente il premier è giunta anche l'informazione proveniente dalla difesa dell’agente accusato di omicidio volontario per la morte del quindicenne Alexis Grigoriopoulos all’origine dell’ondata di disordini. Secondo tale informazione, la perizia balistica avrebbe indicato che il proiettile sarebbe entrato nel corpo della vittima dall’alto in basso. Se ciò fosse vero confermerebbe le dichiarazioni dell’agente

e del suo compagno, il cui interrogatorio da parte del giudice istruttore è in corso, secondo cui egli avrebbe sparato in aria e in terra ma non direttamente contro il giovane. Il proiettile per avere un’inclinazione dall’alto in basso dovrebbe aver colpito il muro di una casa o un palo. Le fonti ufficiali dicono però che non esiste ancora un responso ufficiale balistico che possa confermare una tale ipotesi. Malgrado qualche segnale favorevole, la calma apparente non significa la fine della crisi. Questa, se è cominciata come una rivolta contro l’uccisione di un ragazzo, è diventata infatti qualcosa di più, assorbendo la rabbia e la protesta di una società impoverita e impaurita dalla crisi di cui i giovani e gli studenti sentono in particolare il peso. E sicuramente non è la fine dei problemi di Karamanlis che ha una fragilissima maggioranza di un deputato, continua a scontrarsi con una fronda in seno al suo partito ND, all’assedio degli scandali, alle proteste di sindacati e opposizione per l’impoverimento crescente della popolazione ed ai sondaggi che danno ND cinque punti dietro il socialista Pasok. Ma il baratro sembra essersi allontanato, almeno un pò. Appena martedì i suoi appelli all’unità nazionale erano stati ignorati. E se martedì Giorgio Papandreou leader del Pasok, aveva chiesto elezioni anticipate, ieri ha rivolto un appello alla calma. «Il fatto è che malgrado la retorica nemmeno il Pasok vuole elezioni adesso, preferisce aspettare che la situazione indebolisca ancora Karamanlis – aggiunge Kouloglou – E tra questo e l’inazione del premier il Paese sembra essersi congelato». Giulio Gelibter

Barack Hussein Obama

Usa, Obama apre all’Islam «Il mondo è pronto per la pace» WASHINGTON – Dopo William Jefferson Clinton e George Walker Bush, l’America si appresta ad assistere al giuramento come 44° presidente di Barack Hussein Obama. È stato lo stesso presidente eletto a sgombrare il campo dagli interrogativi sul fatto se userà o meno, il 20 gennaio, il secondo nome «scomodo». E il ritorno di «Hussein» sul biglietto da visita presidenziale accompagna un’apertura di Obama all’Islam: «Abbiamo un’occasione unica di rilanciare l’ immagine dell’America nel mondo, in quello musulmano in particolare». In un’intervista al 'Chicago Tribune', il quotidiano di casa, il prossimo presidente ha confermato le indiscrezioni sulla sua intenzione di recarsi dopo l’insediamento in una capitale del mondo islamico per pronunciare un discorso che già si preannuncia storico. Una data e un luogo per il momento non ci sono (si è parlato dell’Egitto), ma la visita

Polo Nord, il Cnr prova a capire il clima UNA TORRE di alluminio alta 30 metri che studierà le variazioni climatiche nell'Artico a partire dal prossimo giugno. È il Cnr ad aver progettato 'Amundsen-Nobile Climate Change Tower (Cct)' nell'area più sensibile al riscaldamento terrestre, sistema di allarme nei cambiamenti a scala globale. L'annuncio è stato fatto ieri a Roma nell'ambito del convegno sull'Italia al Polo Nord organizzato dal Dipartimento terra e ambiente del Cnr, a cui hanno partecipato tra gli altri, i sottosegretari alla Ricerca, e all'Ambiente,

Turismo, la natura sempre più protagonista

Da velina mancata a Playmate rispettivamente Giuseppe Pizza e Roberto Menia. La torre, a 2 km dalla base artica del Cnr a Ny-Alesund nelle isole Svalbard, vuole essere un importante contributo all'Anno Polare Internazionale 2009.

sarà l’occasione per un segnale preciso: «Saremo inflessibili – ha detto Obama – nell’eliminare il tipo di estremismo terroristico che abbiamo visto a Mumbai. Nello stesso tempo, saremo implacabili nel desiderio di creare un rapporto di rispetto reciproco e di collaborazione con Paesi e popoli di buona volontà che vogliono che i loro cittadini e i nostri progrediscano insieme. Il mondo è pronto per questo messaggio». Farà in qualche modo parte dello stesso messaggio anche la scelta di Obama di utilizzare nella cerimonia del giuramento il secondo nome, che durante la campagna elettorale è stato usato dagli avversari per dipingerlo come un 'arabo' e un’anomalia per l'America. «La tradizione – ha detto Obama – è quella di usare tutti e tre i nomi e io la seguirò. Non sto cercando di tentare di affermare qualcosa, farò semplicemente quello che hanno fatto tutti gli altri presidenti». Marco Bardazzi

SARAH Nile fotografata da Playboy. Napoletana, classe 1985, per un soffio non è diventata la velina bionda. Fu eliminata nella finale delle selezioni. Ora senza veli apre il primo paginone Playmate del mese. La bellissima Sarah non

ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il suo agente si è limitato a dire che la splendida bionda è gettonatissima non sono in Italia, ma richieste arrivano da tutta Europa, dagli Stati Uniti e perfino dalla lontana Cina.

SE la crisi economica e finanziaria ha notevolmente indebolito i flussi turistici, è invece in continua crescita il turismo-natura: è quanto emerge dal VI Rapporto sul turismo-natura, realizzato da Ecotur. Le presenze complessive negli esercizi ricettivi ufficiali delle aree protette infatti sono aumentate nel 2007 a 95.917.153 con un aumento dell’1,79%, mentre il fatturato globale è risultato essere pari a 9,894 miliardi di euro con un incremento dello 0,49%. La struttura ricettiva maggiormente utilizzata è l’albergo e il tempo medio di

permanenza varia da un giorno (12,1%) al weekend (17%), dai tre giorni (9,6%) alla settimana (13,8%) fino a più di una settimana (7,3%); ma la categoria prevalente è quella del «senza pernottamento» registrato al 40,1%.


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Primo piano

Domenica 7 dicembre 2008

Primo piano 5 Il procuratore generale Jannelli lo avrebbe riferito durante la sua audizione al Csm Domenica 7 dicembre 2008

Caso De Magistris

Pm denudati durante la perquisizione Mancino: «Emerse cose sconcertanti»

“Sotto accusa” l’organizzazione e la gestione delle perquisizioni e il “rifiuto” delle copie di Why Not

di TERESA ALOI CATANZARO - Un'umiliazione che, qualora venisse confermata, lascerà senza ombra di dubbio tracce indelebili. E non solo in chi l’ha subìta. Perché se fosse vero che i magistrati di Catanzaro durante le perquisizioni ordinate dalla Procura di Salerno sono stati denudati, il fatto ha dello sconcertante. Le prime indiscrezioni sull'audizione al Consiglio superiore della magistratura parlano infatti di modalità “sconcertanti”, proprio in riferimento alle perquisizioni di alcuni pubblici ministeri catanzaresi. Lo avrebbe raccontato, il procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli che nel corso della sua audizione davanti al Consiglio superiore della Magistratura avrebbe spiegato che tale trattamento sarebbe stato riservato al pubblico ministero di Catanzaro Salvatore Curcio, applicato alla Procura generale proprio per lavorare sulle carte dell’inchiesta Why Not avocata all'ex pubblico ministero Luigi De Magistris. Ma non solo. Perché sempre nella sua abitazione, la perquisizione - cominciata intorno alle sei del mattino di martedì scorso- avrebbe riguardato persino gli zainetti della scuola dei suoi bambini. Poi, sempre secondo alcune indiscrezioni trapelate alcuni dei magistrati al centro delle indagini della procura campana, sempre durante la perquisizione sarebbero stati sottoposti anche ad altre sconcertanti “situazioni” probabilmente per verificare l'eventuale occultamento di documentazione. «Sono venute fuori cose sconcertanti». Così, secondo quanto si apprende, il vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura Nicola Mancino, che ieri si trovava nella sua casa in Campania e non a Palazzo dei Marescialli, ha commentato le indiscrezioni emerse dalle audizioni dei magistrati di Salerno e Catanzaro. Mancino è in stretto contatto telefonico con il Consiglio superiore della Magistratura: il vice presidente infatti ha sentito, in particolare il segretario generale Carlo

Il Csm avvia i trasferimenti Aperta la procedura per i procuratori di Salerno Apicella e quello di Catanzaro Jannelli di TERESA ALOI IL CONSIGLIO superiore della Magistratura ha avviato la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale per il procuratore capo di Luigi Apicella, e per il procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli. La decisione della Prima commissione presieduta da Ugo Bergamo, assunta all’unanimità, è arrivata al termine di una giornata di audizioni con i protagonisti dello “scontro” tra le Procure di Salerno e Catanzaro. Era stato lo stesso presidente Bergamo, nel pomeriggio, durante una breve pausa a spiegare che il Csm avrebbe sciolto le riserve «nel più breve tempo possibile» specificando che «ogni minuto di ritardo era pericoloso». Del resto non aveva fatto mistero della “tensione e della sofferenza” che aveva caratterizzato le audizioni, volute dal Consiglio superiore della magistratura per fare luce sulla guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro, innescata dagli strascichi del caso de Magistris. «Credo che il vice presidente del Csm Nicola Mancino lo abbia già riferito al Capo dello Stato», ha aggiunto il presidente Bergamo nel corso di una conferenza stampa, convocata al termine delle audizioni durante le quali sono stati ascoltati anche i due presidenti delle Corti d'appello di Catanzaro Pietro Sirena e di Salerno Matteo Casale. L’intervento dell’organo di autogoverno

Salerno

Visconti e il presidente della Prima commissione Ugo Bergamo. No comment da parte del sostituto procuratore Salvatore Curcio. «Non mi trovo a Roma e non conosco le dichiarazioni del procuratore generale Jannelli. In ogni caso non ho nulla da dichiarare». Raggiunto telefonicamente il pm catanzarese non ha voluto commentare quanto trapelato, a Roma, dopo l'audizione del procuratore generale Enzo Jannelli davanti alla Prima Commissione del Csm. «Ove fosse confermato, è un fatto che desta forte preoccupazione perchè è il nostro codice di procedura penale che nell’esecuzione della perquisizione richiede il rispetto della dignità della persona». Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, ha commentato così l’episodio secondo il quale il pm di Catanzaro Salvatore Curcio durante la perquisizione disposta dai magistrati di Salerno sarebbe stato fatto denudare. Intanto a vigilare sulla inviolabilità di faldoni sequestrati dai pubblici ministeri di Salerno e risequestrati da quelli calabresi accatastati in uno stanzone al quarto piano del palazzo di giustizia di Salerno vi sono due carabinieri, uno del capoluogo campano, l’altro di Catanzaro. Una situazione che avrebbe spinto un anziano funzionario della procura a ricordare, in queste convulse giornate che si vivono nel palazzo di via Garibaldi, la crisi di Sigonella dell’ottobre del 1985, quando l’aereo egiziano con a bordo due esponenti di Abu Abbas fu dirottato dai caccia americani e fatto atterrare nella base militare. «Attorno a quell'aereo – spiega il funzionario – si posizionarono tre cerchi concentrici, i militari della Delta Force americana circondarono gli avieri italiani e i carabinieri disposti intorno all’aereo. Subito, altri carabinieri affluiti nella base circondarono a loro volta gli americani. Siamo arrivati all’assurdo che non si sa chi ha sequestrato cosa e per conto di chi e perchè». Stessa sorte nel capoluogo calabrese , dove quei faldoni già in parte indicizzati “riposano” in una stanza della procura sigillata e interdetta all’accesso.

Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino

Ugo Bergamo (a sinistra), e Bernardo Petralia durante la conferenza stampa

Luigi Apicella

Enzo Jannelli

della magistratura, ha rivendicato Bergamo, è stato «tempestivo». «È un passo importante per restituire al Consiglio autorevolezza e, soprattutto, credibilità alla magistratura». Già martedì mattina, dunque, la commissione darà il via all'istruttoria e comunicherà il testo esatto dell'incolpazione ai due magistrati. Ben nove sono le toghe che saranno convocate il 9 dicembre a Palazzo dei Marescialli per essere sentiti in audizione. La mattina saranno sentiti i magistrati di Catanzaro Salvatore Curcio, Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, mentre nel pomeriggio sarà la volta delle toghe salernitane Dionigio Verasani, Gabriella Nuzzi, Antonio Centore, Patrizia

Gambardella, Roberto Penna e Vincenzo Senatore. «L'impegno della commissione ha sottolineato il presidente Bergamo - è quello di arrivare a una decisione e quindi alla delibera in plenum in poche settimane, perchè non è utile trascinare tali vicende per mesi». In merito alle modalità con cui si sono svolte le perquisizioni a Catanzaro disposte dalla procura di Salerno, Bergamo ha spiegato che «le audizioni si sono svolte in maniera profonda e dettagliata anche sulle modalità con cui si sono svolte le perquisizioni, e sono emerse le tensioni registrate nelle due procure e nei rapporti complessivi tra loro». La pratica, tuttavia ha ribadito Berga-

mo, «è stata secretata per la delicatezza della questione e per il riferimento al procedimento in corso Why not, coperto da segreto istruttorio, e abbiamo avuto modo di affrontare in modo determinato e sufficientemente ampio non solo i provvedimenti che tanto allarme hanno creato nella pubblica opinione ma anche il contesto e le motivazioni dei provvedimenti, e tutte le conseguenze operative dei provvedimenti stessi». Bergamo, dunque, ha ringraziato il relatore del fascicolo il consigliere togato per il movimento della giustizia, Dino Petralia, sottolineando che le conclusioni unanimi della commissione «sono garanzie di volontà condivise dal Csm in tutte le sue componenti, laiche e togate». La procedura aperta ieri, il presidente Bergamo lo ha ribadito, non rappresenta un giudizio, «ma un passo formale da apprezzare senza logiche dilatorie per impedire che altre pressioni o autorità possano influenzare le decisioni». Certo i provvedimenti esaminati «hanno poten-

ziali risvolti disciplinari -ha sottolineato - la cui competenza è del titolare dell'azione disciplinare (ministro della Giustizia e pg di Cassazione) che mi risulta stia facendo opportuni e tempestivi interventi di valutazione». La procedura di trasferimento d'ufficio nei confronti del procuratore capo di Salerno Apicella è dovuta, secondo quanto si apprende, alla organizzazione e alla gestione delle operazioni di perquisizione e sequestri disposti nei confronti dei magistrati di Catanzaro, che avrebbero provocato un calo del prestigio della magistratura e allarme nell'opinione pubblica, le cui modalità Apicella, non avrebbe spiegato. Al pg di Catanzaro Iannelli, invece, si contesterebbe la gestione dell'intera operazione: il non aver mai risposto alle richieste di copia degli atti avanzate dai colleghi di Salerno. Ma su ciò, Jannelli, avrebbe ribadito come il “contro-sequestro” dei fascicoli Poseidone e Why Not sia stata una reazione ad una situazione eccezionale.

Atti Why Not, la prima richiesta Il gip Tiziana Macrì deciderà risale al mese di febbraio sulla convalida del sequestro CATANZARO - Hanno avuto inizio nel febbraio di quest'anno le richieste avanzate dai pm di Salerno alla Procura della Repubblica ed alla Procura generale di Catanzaro per l'acquisizione di una serie di atti relativi alle inchieste Poseidone e Why Not. La corrispondenza tra i magistrati è contenuta nel decreto di sequestro degli atti dell'inchiesta Why Not disposto dalla Procura di Salerno. Tredici delle 1700 pagine che compone il decreto di perquisizione, con cui la Procura di Salerno ha disposto nei giorni scorsi le perquisizioni e i sequestri nell'ufficio giudiziario calabrese, sono infatti dedicate alla corrispondenza tra la Procura campana e quella catanzarese. Dopo il primo ordine di esibizione ci sarebbe stata, secondo i magistrati di Salerno, una nota interlocutoria della Procura generale di Catanzaro. Il 4 marzo la Procu-

ra di Salerno ha quindi reiterato l'ordine di esibizione. Il 26 aprile la richiesta degli atti fu parzialmente evasa. Il 4 giugno il procuratore di Salerno si recò a Catanzaro dove notificò ai magistrati della Procura Generale un nuovo ordine di esibizione degli atti dell'inchiesta Why Not. Il 17 giugno i magistrati della Procura generale si riunirono ed inviarono una nota ai magistrati di Salerno nella quale si invitava il «Procuratore della Repubblica di Salerno, ovvero, secondo le determinazioni di questo, magistrati di quella Procura, a tal fine incaricati, a portarsi personalmente in questo ufficio per prendere diretta visione degli atti di interesse al fine di estrarne copia». Una nota che veniva trasmessa al procuratore della Repubblica di Salerno quale riscontro «alle richieste del suo ufficio». t. a.

CATANZARO - Sarà il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Tiziana Macrì (nella foto) ad esprimersi sulla richiesta di convalida di sequestro disposto dalla Procura generale di Catanzaro, degli atti dell'inchiesta Why Not precedentemente sequestrati dalla Procura di Salerno. Una decisione in merito alla quale il gip avrà a disposizione dieci giorni mentre per la richiesta di convalida del sequestro preventivo d'urgenza la Procura Generale di Catanzaro ha avuto a disposizione 48 ore dall'esecuzione del provvedimento. Il giudice Tiziana Macrì si era già in passato espressa su vicende relative all'inchiesta Why Not. Era stata lei, infatti ad accogliere la richiesta di archiviazione avanzata il 4 marzo dal procuratore generale Vincenzo Iannelli e dai sostituti Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo dell'ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, iscritto nel registro degli indagati dell'inchiesta “Why not”. Per il gip il sindaco di Ceppaloni

non era responsabile dei reati di abuso d'ufficio, finanziamento illecito ai partiti e concorso in truffa ai danni dello Stato e dell'Unione Europea. Intanto, uffici deserti ieri mattina al vecchio palazzo di giustizia che ospita gli uffici della Procura generale e della Procura ordinaria al centro, negli ultimi giorni, dello scontro tra i magistrati di Salerno e quelli del capoluogo calabrese. I pochi magistrati presenti negli uffici, per svolgere l'attività urgente quotidiana, preferiscono non commentare quanto è accaduto nei giorni scorsi. La normale attività giudiziaria riprenderà dopo il ponte della festa dell'Immacolata. Per martedì, tra l'altro, è prevista anche la seconda giornata di astensione dalle udienze da parte degli avvocati di Catanzaro, la terza giornata sarà giovedì prossimo, contro le perquisizioni fatte martedì scorso dai pm di Salerno negli uffici di Procura del capoluogo calabrese. t. a.

Il ministro della Giustizia Lombardo: «Coscienza a posto» «Aspetto la documentazione» Apicella: «Nessuna violazione» «APPREZZO la tempestività del Csm, spero che con altrettanta tempestività mi inviino le documentazione per i profili di mia competenza». Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfanoha commentato la decisione della prima commissione di Palazzo dei Marescialli di aprire una procedura per i trasferimento d’ufficio nei confronti del procuratore di Salerno Luigi Apicella e del procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli. Il Guardasigilli, titolare dell’azione disciplinare assieme al pg della Cassazione, chiede dunque al Csm di avere le trascrizioni delle audizioni per decidere su eventuali atti di incolpazione. «Il terzismo ha colpito ancora. È una malattia in voga in questi ultimi tempi e ha contagiato anche il Csm». Lo ha detto il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro spiegando che « non si può sbagliare in due. E' necessario una volta per tutte decidere da che parte stare. E in questo caso, se con quei magistrati che hanno cercato di scoprire fatti e misfatti della cupola di potere politico-affaristico o con coloro che hanno allontanato questi magistrati. Per cui – ha precisato – io resto della mia idea: che se c'è un modo per fermare l’indagine è proprio quello di prendersela con chi cerca di portarla avanti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: d’ora in poi si parlerà di guerra tra Procure e non si parlerà più del contenuto di quella inchiesta. D’ora in poi succederà per Why Not quello che è successo per Mani Pulite. Si parlerà della legittimità dell’inchiesta e nessuno parlerà più della miriade di misfatti che Why Not poteva scoprire e non scoprirà più». Dichiarazioni a caldo quelle del ministro Alfano e del leader di Idv. Ma già nel pomeriggio, tante erano state le reazioni provenienti non solo dal mondo politico. «Adesso il Pg della Cassazione e il Csm devono capire che cosa sta accadendo e provvedere nel modo più rapido e efficace». Così si era espresso il consigliere del Csm Giuseppe Maria Berruti, togato di Unicost, a proposito dello scontro in atto tra le procure di Salerno e Catanzaro. «Ci sono - ha sottolineato - dei principi chiari: il Csm deve poter indagare le patologie della magistratura e reprimerle; i giudici devono rispettare le regole del processo». L'ex procuratore generale di Milano Gerardo D'Ambrosio ha espresso una «pessima opinione» sullo scontro in atto tra le procure di Salerno e Catanzaro, che ha definito

«abbastanza sconcertante». «E' vero che si deve indagare sui colleghi se ci sono dei forti indizi di reato, che però poi si facciano queste operazione eclatanti con perquisizioni mi pare un fatto al di fuori del bene e del male». «Alla luce dello scontro tra la procura di Salerno e di Catanzaro e delle conseguenti iniziative assunte ai vari livelli istituzionali, riteniamo che sia opportuno restituire la competenza dell'indagine Why Not al magistrato de Magistris.» Così ha detto Arturo Iannaccone, parlamentare del Movimento per l'Autonomia. Intanto l'avvocato Giancarlo Pittelli indagato nell’inchiesta della Procura di Salerno ha inviato oggi al Ministro della Giustizia una lettera con la quale ha chiesto di essere sentito dall’Ispettorato del Ministero per «impedire che inimmaginabili calunnie possano continuare ad essere contrabbandate alla stregua di verità assolute». «Siamo in una situazione grave» per il procuratore della Dda di Palermo Antonio Ingroia, mentre per il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini «questa è una guerra tra bande di magistrati». t. a.

«NOI abbiamo la coscienza a posto e speriamo con oggi di spegnere l'incendio». Mostra serenità e tranquillità, il procuratore capo di Catanzaro, Antonio Lombardo, che ha risposto ai giornalisti prima di entrare a Palazzo dei Marescialli dove ieri si è svolta la sua audizione dinanzi al Csm sulla nuova bufera attorno alle inchieste dell'ex pm de Magistris. E a proposito delle parole del procuratore di Salerno Luigi Apicella che aveva parlato di ripetute richieste fatte dalla Procura di Salerno alla Procura di Catanzaro per avere gli atti delle inchieste Why Not e Poseidone, Lombardo ha risposto: «Non so nulla di questa storia, io sono a Catanzaro solo da un mese». Tranquillità e serenità anche per il procuratore di Salerno, Luigi Apicella che proprio ieri ha diramato un comunicato in merito alle vicende giudiziarie scaturite dai sequestri e contro sequestri intercorsi con la procura generale di Catanzaro. «Quando si ha la coscienza tranquilla si è sereni. Non abbiamo violato alcuna norma nè aperto alcun conflitto con la procura generale di Catanzaro, non contestando la competenza di quell'ufficio a trattare il procedimento Why Not». Per il procuratore Apicella «questa procura

Contatti tra Saladino e Nebbioso? Smentita su “stretti rapporti” UNO dei principali indagati dell’inchiesta Why Not, Antonio Saladino, avrebbe avuto stretti rapporti con Settembrino Nebbioso, capo di gabinetto del Ministro della Giustizia Angelino Alfano. Il particolare emerge da una deposizione dell’ex pm di Catanzaro, Luigi de Magistris, fatta il primo ottobre di quest’anno ai magistrati della procura di Salerno. Facendo riferimento ai relatori di un convegno su giustizia e sanità, de Magistris, citando Nebbioso (già capo di gabinetto tra il 2001 e 2006 dell’ex Guardasigilli Roberto Castelli), riferisce che è «in stretti rapporti con Antonio Saladino, uno dei principali indagati nell’inchiesta Why Not». Riferendosi poi all’ex direttore generale per la giustizia civile presso il Ministero della Giustizia, Alfonso Papa (ora parlamentare del Pdl), l’ex pm di Catanzaro aggiunge che «è anch’egli in rapporti

con il Saladino, per come è emerso anche da documentazione rinvenuta all’esito della perquisizione eseguita nei confronti di quest’ultimo». «Ma quali stretti rapporti con Saladino?». Settembrino Nebbioso, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Angelino Alfano, smentisce quanto riferito dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris ai magistrati di Salerno in merito ai suoi legami con Antonio Saladino, principale indagato nell’inchiesta Why not. «Saladino - spiega Nebbioso – l'avevo conosciuto alcuni anni fa a un meeting di Comunione e liberazione, nel periodo tra il 2001 e il 2006 (all’epoca era stato capo di gabinetto anche dell’ex ministro Roberto Castelli, ndr). Poi l’ho visto ancora un paio di volte e basta. Ma quali “stretti rapporti”?».

Antonio Vincenzo Lombardo

della Repubblica ha disposto il sequestro penale del procedimento Why Not al solo fine di acquisire copia di atti in esso contenuti che, secondo elementi già in nostro possesso potevano essere rilevanti in ordine a reati contestati ai magistrati che gestivano quel fascicolo processuale». «Se la procura generale di Catanzaro riteneva che la nostra richiesta di acquisizione di documenti dell'inchiesta Why Not era illegittima avrebbe dovuto fare ricorso al Tribunale del Riesame». E ancora. «Appare opportuno ricordare - aggiunge il procuratore - che il nostro sistema processuale penale in conformità dell'articolo 111 della Costituzione, nel caso di provvedimenti ritenuti illegittimi, garantisce i diritti dei cittadini indagati anche se magistrati con l'impugnazione nelle sedi giudiziarie competenti». Sedi giudiziarie che il procuratore poi precisa essere «il Tribunale del Riesame». E in merito alla decisione di effettuare il sequestro dei documenti delle inchieste Poseidon e Why Not da parte della procura di Salerno ha spiegato «è stata fatta dopo tante inutili richieste di acquisizione di documenti». «Quando c'è una inchiesta e ci sono atti che coinvolgevano magistrati dell'ufficio di Catanzaro - ha spiegato Apicella - quegli stessi magistrati erano tenuti secondo le norme processuali a trasmettere di loro iniziativa quegli atti al nostro ufficio che stava procedendo per ragioni di competenza funzionale già prima delle richieste avanzate dal febbraio 2008 in poi». Apicella spiega poi che nel giugno scorso si era recato personalmente a Catanzaro per acquisire copia degli atti delle inchieste ma «sono tornato a Salerno a mani vuote». t. a.


Giovedì 11 dicembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Usa, il governo sorveglierà l’industria dell’automobile Kabul, la sfida italiana per salvare dalla bancarotta le industrie di Detroit che impegna 2.400 soldati dall’articolo di Federico Rampini

“Non succedeva dalla seconda guerra mondiale, quando il governo ordinava alla General Motors quali carriarmati doveva produrre", osserva esterrefatto Jeffrey Garten, l’economista di Yale che fu segretario al Commercio Usa negli anni Novanta. Ciò che fino a ieri era inimmaginabile adesso è imminente. L’America si rassegna alla nazionalizzazione dell’industria automobilistica. Le onde di choc di questa crisi ispirano la profezia di Marchionne, che vede solo sei gruppi mondiali destinati a sopravvivere: una decimazione. Naufraga perfino il mito del toyotismo, il modello vincente emerso a Tokyo dall’altra grande recessione del dopoguerra, lo choc energetico degli anni Settanta. Ma in nessuna parte del mondo il trauma della psicologia collettiva è doloroso come in America, colpita al cuore nella sua fiducia verso il mercato. "Non vogliamo che il governo si metta a gestire le aziende, non lo ha mai saputo fare", ha voluto precisare

Uno stock di Ford appena uscite dalla fabbrica

Obama. Eppure è proprio quello che farà, sotto la pressione di un’emergenza sociale acuta. Dietro la bancarotta che stringe d’assedio i big dell’auto di Detroit c’è un’economia dell’indotto che arriva a coinvolgere tre milioni di persone. Perfino l’agonia di grandi giornali come il Los Angeles Times e il Chicago Tribune è collegata a questo effetto-domino: l’automobile resta uno dei maggiori inserzionisti

pubblicitari, il suo crollo trascina con sé un pezzo di sistema dell’informazione. Sono costretti a trovare l’accordo sul salvataggio pubblico dell’auto una riluttante Amministrazione Bush; la minoranza repubblicana al Congresso; e i vincitori democratici che erediteranno le macerie di ex-imperi industriali. Bush e Obama negoziano sul nome di colui che sarà "lo Zar dell’auto": una sorta di supercommissario governativo, o

dal “restroscena” di Maria Corbi

Ciccio e Tore riposano insieme, nel cimitero di Gravina, ma non c'è pace per loro. Un video della polizia dimostrerebbe che il padre, Filippo Pappalardi, ha mentito e che quindi alcune delle motivazioni contenute nella richiesta di archiviazione da parte del pm Antonino Lupo alla gip Giulia Romanazzi contengono in sé un vizio di giudizio. Perché, il pm nelle sue 19 pagine, giustifica il suo operato, e la sua decisione di arrestare Pappalardi, buttando, in pratica, la croce addosso alla polizia che avrebbe fatto errori, se non addirittura falsi. Accusa da cui la polizia si difende con

La Stampa

Gravina, nuovi indizi verso il padre dei fratellini un video, registrazione di telefonate, fax. Ma andiamo con ordine: a convincere il magistrato del coinvolgimento, in qualche modo, di Filippo Pappalardi nella scomparsa dei suoi figli era stata soprattutto la circostanza del ritardo con cui l'uomo aveva riferito alla polizia dell'avvistamento dei bambini in piazza quattro Fontane (dove il super teste minorenne ha detto di aver vi-

sto Ciccio e Tore «salire sulla macchina del padre») [...]. «Questo ufficio aveva ritenuto che tale colpevole ritardo del Pappalardi avesse contribuito a sviare le indagini», spiega il pm. Perché la difesa dell'indagato aveva scoperto che nel verbale di metà agosto in cui Pappalardi finalmente comunicava alla polizia la notizia dell'avvistamento dei figli a piazza Quattro Fontane,

un comitato di amministratori straordinari. Daranno subito 15 miliardi di dollari di prestiti a General Motors e Chrysler, le due case più vicine all’insolvenza. In cambio lo Stato esigerà una partecipazione azionaria, logicamente di maggioranza, visto che la capitalizzazione di Borsa di Gm ormai è di soli 3 miliardi. Gli attuali azionisti privati e il top management devono accettare ogni condizione. Lo Zar governativo potrà imporre scelte di strategia industriale, spostare la produzione a favore di modelli eco-sostenibili come le ibride, fissare rigidi tetti ai consumi energetici e alle emissioni carboniche. Tutte quelle scelte che gli ottusi chief executive di Detroit hanno rinviato per anni, accelerando la propria rovina, ora potranno essere imposte con un editto statale. "Nazionalizzazione" è un incubo che gli americani hanno associato a lungo con il nemico ideologico (il blocco sovietico durante la guerra fredda) o con paesi irriducibilmente alieni (la Francia colbertista). [...]

vi era una data cancellata, e così il 17 giugno diventa 17 agosto. «Nessun colpevole ritardo», dunque, tuona la difesa. E sottolinea, in sostanza, Lupo nella sua richiesta di archiviazione. Ma alla polizia ecco spuntare il video di quella deposizione da cui si capisce che siamo ad agosto. Altro che giugno. E poi c'è la telefonata tra Pappalardi e la funzionaria del commissariato di Gravina, dottoressa Strappato, in cui viene contestato all’uomo il ritardo con cui ha riferito la notizia. Ma Lupo va comunque avanti per la sua strada scrivendo che tutto questo «getta una pesante ombra sull’operato della polizia». [...]

dall’editoriale di Ennio Di Nolfo

Ciò che avviene oggi in Afghanistan (e in generale nella guerra contro il terrorismo di matrice mediorientale) non trova molta eco in Italia, nel momento in cui l’opinione pubblica è più attenta ai temi della crisi economica e alle ripercussioni interne che essa provoca. Tuttavia occorre ricordare che sono presenti in Afghanistan 2.400 militari italiani, dislocati in buona parte nel distretto di Herat o sparpagliati in aree di crisi più acuta. Il silenzioso lavoro che questi militari compiono rispecchia un’immagine moderna e moderata di un paese che impegna qui le sue risorse migliori. I reparti italiani fanno parte delle forze dell’Isaf (cioè dell’esercito multinazionale costituito dalla Nato sotto l’egida dell’Onu) senza avere compiti di battaglia in prima linea ma secondo regole che li proiettano soprattutto verso azioni difensive o iniziative umanitarie. È, forse, questa la ragione per la quale notizie funeste sono state sinora quasi del tutto risparmiate alle famiglie di quei militari. Tuttavia, tale stato di cose non potrà durare ancora molto a lungo, se è vero che i Talebani controllano quasi i due terzi del territorio afghano e se sono fondate le attese che si delineano rispetto alla natura della missione Isaf. Il viaggio del generale David Petraeus a Roma, prima tappa di un giro europeo è un segnale dell’avvicinarsi di questo cambiamento. Petraeus ha visto Berlusconi, Frattini, La Russa. Incontrerà personalità della politica, della diplomazia e della cultura italiane ma l’occasione è quella di una verifica della disponibilità italiana a modificare la misura o le modalità del suo impegno. Non si deve dimenticare che Petraeus è stato il prota-

gonista del cosiddetto surge in Iraq, cioè dell’azione politico-militare che in 18 mesi ha rovesciato una situazione che appariva sull’orlo del collasso. I due pilastri di Petraeus erano, in Iraq, la possibilità di disporre di forze più numerose e più motivate e quella di poter avviare un dialogo meno ingessato con le componenti religiose, tribali e nazionalistiche che allora traducevano la loro rivalità in scontri sempre più sanguinosi. Petreus è riuscito a sviluppare con successo questa operazione e sebbene oggi l’Iraq resti ancora un’area dominata dall’incertezza, è altrettanto evidente che il governo di AlMaliki gode di una capacità d’azione e di un controllo assai più vasto su tutto il territorio. Non a caso, fra Stati Uniti e Iraq è stato stipulato un trattato che indica un preciso calendario per il ritiro delle truppe americane, un calendario che forse il presidente eletto, Obama, ha persino promesso di voler abbreviare. Petraeus ha ora lasciato il comando delle forze in Iraq e ha assunto il compito di guidare le operazioni in Afghanistan. L’impostazione che egli ha sinora seguito nella precedente esperienza potrà dunque ripetersi. Essa coincide con l’intento del presidente americano eletto, Obama e ciò ovviamente rafforza il progetto. Sin dai mesi della campagna elettorale. Obama ha affermato la necessità che l’Isaf recuperi il controllo del territorio afghano grazie a un sostanziale rafforzamento delle forze in campo ma anche grazie a un diverso uso delle armi "politiche". In pratica, il suo compito consisterà nel verificare la capacità del governo Karzai di ricostituire attorno a sé un consenso sufficiente al controllo di un paese lacerato dalle divisioni tribali e politiche e devastato dalla guerra. [...]

La Stampa

Riforma della giustizia lo Stato di diritto in gioco

L’Inter perde anche col Werder Brema Mourinho: “Una grande per castigo”

Cowboy censurati

dall’editoriale di Piero Ostellino

dall’articolo di Claudio De Carli

dal corsivo di Massimo Gramellini

Ora che si apre uno spiraglio alla riforma del sistema giudiziario, ciò che ci si deve aspettare subito da governo e opposizione è che entrambi si spoglino di ogni pre-giudizio dell’uno nei confronti dell’altra e viceversa. Che la rappresentanza di principi, e persino di interessi, in competizione continui a ispirarne i comportamenti, anche conflittuali, è una cosa; un’altra sarebbe che tale «rappresentanza » — per dirla con un grande teorico del Diritto, Bruno Leoni — fosse, per entrambi, «il mito del nostro tempo così come la Provvidenza lo fu in età medievale». Qui non sono in gioco né la giustizia divina, né gli interessi sociali e politici delle due parti, né, tanto meno, quelli corporativi della magistratura. E’ in gioco lo Stato di diritto. Sarebbe bene, dunque, che maggioranza e opposizione — nei loro reciproci rapporti di fronte al processo di riforma — dessero prova morale di moderazione; ma anche — sul piano politico — di capacità di leadership. Moderazione, nel saper comprendere le ragioni dell’altro; rinunciare, da parte governativa, ad arroccarsi in una impropria «dittatura della maggioranza parlamentare »; da parte dell’opposizione, a ricorrere a forme di ostruzioni-

smo in Parlamento o, peggio, di mobilitazione della parte più politicizzata della magistratura. Capacità di leadership, nel saper sostenere le proprie ragioni senza cedimenti a condizionamenti psicologici e sociali «esterni ». Innanzitutto, proprio perché dispone della maggioranza, da parte del governo, contro le eventuali tentazioni di «umiliare» la magistratura, oppure di imporre la logica del «prendere o lasciare». La riforma —parafrasando ciò che Cesare Beccaria dice della sovranità e delle leggi — sia «la somma di minime porzioni della privata libertà di ciascuno ». L’obiettivo, un sistema giudiziario che oggi non è: più efficiente e più garantista. La sola, inaccettabile, discriminante fra la posizione del governo e quella dell’opposizione dovrebbe essere la resistenza di una delle due parti a procedere sulla strada dell’efficienza e del garantismo, al di là delle rispettive, e negoziabili, posizioni sugli aspetti strettamente organizzativi del sistema. La durata dei processi, l’aleatorietà delle pene, la pluralità di diritti spesso in contraddizione, che mortificano l’uguaglianza davanti alla legge — e per i quali l’Italia è nelle ultime posizioni al mondo in tema di Giustizia — si accompagnano al concetto di garantismo. [...]

Quando non sai se vincere o perdere quasi sempre anneghi. E così è venuta fuori la peggior prestazione di quattro mesi con Josè Mourinho, premiata con una qualificazione agli ottavi di Champions league e scandita dagli olè dei tifosi tedeschi che hanno visto il loro Werder mettere l'Inter in un angolo e picchiarla forte. Loro in Europa meritatamente anche se in Uefa, l'Inter agli ottavi con vergogna. «Dopo aver chiuso questo girone con 8 punti - proclama Mourinho senza attenuanti -, agli ottavi ci meritiamo una grande come Manchester o Barcellona». Eppure dopo quel primo tempo soporifero, chi l'avrebbe immaginato. Dieci precedenti in casa con le italiane, mai perso, ma questo Werder non è un'armata, per fortuna dell'Inter che rispetto a quella di campionato qui sembra in versione sperimentale. Il primo tempo lo giocano in quattro, Maicon, Cordoba, Cambiasso e Zanetti, bastano e avanzano, il Werder parte forte, ma si muove in orizzontale e mette sonno. L'Inter ribatte come una squadra qualsiasi, il tridente là davanti è malinconico, Adriano e Quaresma corrono, Manci-

ni sembra il più imbastito, tocca meno palloni, non entra mai nel vivo. Il Werder gioca per restare in Europa, l'Inter perché la obbliga il calendario. Attorno al ventesimo Mancini pesca in area Adriano che si confonde, davanti a Wiese dovrebbe fare un pallonetto, invece tira fuori un campanile che getta nello sconforto anche Mourinho. Ma se non sai cosa fare, o non hai voglia di fare, prima o poi all'avversario viene qualche idea e ti frega. Tempo che finisce con due spunti: Pizarro di testa che su angolo costringe Julio Cesar alla prima parata vera, e Mertesacker che nel tentativo di appoggiare all'indietro per Wiese costringe il suo portiere alla parata più difficile dei primi quarantacinque minuti. Non è questione di qualificarsi con soli otto punti, è questione che in Europa certe figure non si possono fare. Questa non è l'Inter che può dettare legge, non è neppure una squadra che se la può giocare su qualsiasi campo, è solo noia e chiacchiere della vigilia. Mourinho pensa a qualcosa e dopo l’intervallo spariscono Adriano e Materazzi, dentro Ibrahimovic e Maxwell, lo schieramento non cambia, c'è sempre una pun-

ta con due ali larghe, Burdisso scala al centro, Maxwell gioca da esterno sinistro ma l'Europa per l'Inter resta una cosa brutta. Ibra fa delle cose sui nervi, ma è Julio Cesar invece che deve salire in cattedra, lavora come un mulo, c'è solo un colpo di testa di Burdisso che Fritz salva sulla riga e poi c'è improvvisamente ancora tanto Werder fino al gol di Pizarro, implacabile a timbrare la più brutta Inter della stagione. E il paradosso è che resta ancora prima del girone. Almeno fino a quando il Panathinaikos non passa in vantaggio portandosi primo. Ma a questo punto è anche un paradosso che questa Inter sia qualificata in Europa con una sola partita seria vinta, la prima ad Atene, quella che secondo Mourinho avrebbe condizionato tutto il resto della sua Champions. E non basta perché poi anche Rosenberg va in gol, con tutta la difesa che va sotto da paura, Cordoba e Maxwell in particolare, con Mourinho silente e pensieroso. Ha messo dentro anche Balotelli. Josè è in una di quelle sere che è meglio lasciarlo perdere, ci sono dentro tutti gli attaccanti che ha a disposizione. Ibra nel finale fa un gol dei suoi, dimezza le distanze, non la brutta figura.

Vorrei capire perché il bacio fra i due gay di «Brokeback Mountain», censurato nella versione televisiva trasmessa in Italia dalla Rai, dovrebbe urtare la nostra sensibilità assai più delle scene esplicite di sesso etero e di violenza sanguinolenta presenti nel medesimo film e andate regolarmente in onda. Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un’effusione a fior di labbra fra maschio e maschio dovrebbe turbare la prole, mentre a qualsiasi ora del giorno la medesima prole può venire impunemente turbata da morti ammazzati, mangiatori di cacca, spargitori d’ansia, ambasciatori d’ignoranza, barzellette trucide, programmi stupidi, vestiti volgari, discorsi beceri, confessioni privatissime, sproloqui narcisistici, risse da bar, trame di Beautiful ed esposizioni prolungate di carne umana, per lo più rifatta. Vorrei sapere chi stabilisce la gerarchia dei miei pruriti, senza neppure valutarne il contesto. Come se il bacio romantico fra due cowboy in un film da premio Oscar fosse lo stesso bacio che due esibizionisti travestiti da cowboy si scambiano su un carro del Gay Pride, srotolando le lingue davanti alla telecamera. [...]


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Primo piano

Giovedì 11 dicembre 2008

Primo piano

A Jannelli e Apicella viene contestato di aver leso la loro credibilità. La vicenda resta al vaglio del pg della Cassazione

Altre 5 toghe da trasferire

Interrogati dal sostituto procuratore Capomolla il presidente Vincenzo Vitale e suo figlio Marco di FABIO AMENDOLARA

Il Csm ha avviato ieri sera le procedure per i pm di Catanzaro e Salerno CATANZARO - La “guerra tra toghe” lascia sul campo altre cinque vittime. Dopo l'avvio della procedura di trasferimento di ufficio aperta dal Csm a carico del procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli e del procuratore di Salerno Luigi Apicella, analoga decisione è stata assunta, ieri sera, nei confronti di altri cinque magistrati rimasti coinvolti nel devastante “caso De Magistris”. Si tratta dei pm di Salerno che hanno disposto il sequestro del fascicolo “Why not”, con tanto di avvisi di garanzia al seguito per i presunti complici del complotto ordito ai danni dell'ex pm di Catanzaro, e dei colleghi di Catanzaro che, il giorno successivo, hanno risposto con il controsequestro degli atti e un avviso di garanzia per sette magistrati di Salerno per i reati di abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio. Nello specifico, a rischiare di lasciare uffici e fascicoli sono i pm di Salerno Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani e i pm di Catanzaro Salvatore Curcio, Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, nei cui confronti il Csm ha ipotizzato un'incompatibilità ambientale e funzionale. La decisione della Prima commissione di Palazzo dei Marescialli è stata presa, ieri sera, all'unanimità, in attesa di chiudere definitivamente l'indagine avviata sullo scontro tra le due Procure entro la fine di gennaio, «sempre che - ha affermato il presidente della Prima Commissione, Ugo Bergamo, nel corso di una conferenza stampa - non dovessero emergere ulteriori necessità istruttorie». Nelle more, il prossimo 18 dicembre saranno chiamati a comparire davanti al Csm i procuratori Jannelli e Apicella, ai quali viene contestato il fatto che sia stata ormai irrimediabilmente lesa la loro credibilità come dirigenti, non avendo i due alti magistrati esercitato le rispettive funzioni «in modo tale da evitare un conflitto così aspro tra i loro uffici che ha avuto l'effetto di allarmare l'opinione pubblica e di paralizzare l'attività giudiziaria». Contestazione dalla quale potranno difendersi con l'ausilio di un avvocato di fiducia, diversamente da quanto era avvenuto nella precedente audizione, in cui a loro carico non sussisteva ancora l'apertura della procedura per il trasferimento d'ufficio «avviata perchè riteniamo - ha spiegato ancora il presidente Ugo Bergamo - che non vi sia in quegli uffici giudiziari la serenità necessaria per l'esercizio delle funzioni da parte di questi magistrati». Procedura che, in ogni caso, non avrà come conseguenza il blocco delle inchieste delle procure di Salerno e Catanzaro, hanno

sottolineato ancora i componenti della Prima Commissione del Csm, puntualizzando che da parte loro «non c'è nessuna interferenza nelle indagini». I magistrati interessati alla procedura «sono pienamente legittimati» a continuare le loro inchieste, poichè le decisioni della I commissione del Csm «non interferiscono sulle loro attività. Finchè non c'è un provvedimento definitivo - ha spiegato il presidente Bergamo - i procedimenti restano incardinati presso i

magistrati titolari. Se ci saranno alla fine della nostra istruttoria dei trasferimenti, credo che i magistrati che arriveranno avranno la piena legittimazione a continuare queste indagini. La magistratura va al di là di nomi e persone. Il Csm non entrerà nel merito dei procedimenti in corso, che sono instaurati in maniera corretta: credo che tutti debbano auspicare che presto la parola passi dai Pm ai giudici, c'è bisogno di una sentenza finale per i fatti inerenti

l'inchiesta Why Not, Poseidone e il caso De Magistris». Piuttosto, il Csm si dice anche pronto a sollecitare l'intervento del ministro della giustizia e del procuratore generale della Cassazione, che sono i titolari dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati, in un plenum che si terrà nella prossima settimana, dal momento che Angelino Alfano così come Vitaliano Esposito possono anche chiedere il trasferimento d'ufficio in via d'urgenza

IL RITORNO DA ROMA

Jannelli: «Parlerò solo nelle sedi istituzionali» CATANZARO - E' rientrato a Catanzaro nel primo pomeriggio di ieri il procuratore generale, Enzo Jannelli, il quale, all'ingresso del vecchio palazzo di giustizia, si è limitato a liquidare i giornalisti con un laconico «parlo solo nelle sedi istituzionali». «Non posso dire nulla - ha poi aggiunto davanti alle doamnde incalzanti dei cronisti - perchè c'è il più assoluto riserbo. Su quanto è accaduto non intendo fare nessun commento». Quindi, su per le scale, verso gli uffici della Procura generale, finita martedì scorso nel mirino della Procura di Salerno nell’ambito della dirompente inchiesta sul presunto complotto ordito da magistrati, giudici, politici e imprenditori ai danni dell’ex pm di Catanzaro Luigi de Magistris. Inchiesta che ha coinvolto a pieno titolo gran parte del pool impegnato a lavorare sulle carte di “Why not”, dopo

l’avocazione del fascicolo a Luigi de Magistris. A cominciare dal procuratore generale Enzo Jannelli, rientrato ieri nel capoluogo calabrese dopo un intenso fine settimana che lo ha visto protagonista, insieme ad altri magistrati di Catanzaro e di Salerno, di audizioni fiume davanti al Consiglio superiore della magistratura circa lo scontro tra Procure che si è venuto a creare dopo il sequestro ed il controsequestro degli atti dell'inchiesta “Why Not”. Audizioni che avevano già portato martedì all’avvio della procedura di trasferimento per incompatibilità ambientale sia del procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli che del Procuratore di Salerno, Luigi Apicella, che restano comunque titolari delle inchieste incrociate che hanno dato il via ad una guerra tra toghe senza precedenti. s.p.

dei magistrati in questione, tanto che il procuratore Esposito ha già chiesto alla Prima commissione del Csm i verbali delle audizioni dei magistrati dei due uffici giudiziari, dopo aver sentito personalmente, nella scorsa settimana, gli stessi Iannelli ed Apicella. Circostanza salutata con favore dal vicepresidente del Csm Nicola Mancino che, nel sostenere di non volersi autoelogiare per la rapidità con cui il Csm è intervenuto sullo scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro, dell'iniziativa di Esposito ha detto che «chiedere i verbali è il minimo che possa fare, per sapere cosa si è detto nelle audizione dei pm davanti al Csm». Intanto sulla vicenda intervengono con una lettera al procuratore generale presso la Corte d'Appello della città campana una ventina di pm di Salerno, che si dicono «convinti della correttezza dell'operato dei loro colleghi», ed esprimono «preoccupazione in ordine alla trattazione dei procedimenti tutt'ora pendenti, alla luce della singolare controiniziativa giudiziaria assunta dalla procura generale di Catanzaro che, fuori dai rimedi processuali previsti a tutela delle posizioni soggettive, ha in concreto paralizzato il doveroso accertamento dei fatti con grave pregiudizio per chi stava solo compiendo il proprio dovere istituzionale e con altrettanto grave nocumento alla immagine ed alla legittima attività dell'intera Procura di Salerno». Da qui l'auspicio di un intervento del procuratore generale di Salerno «nelle competenti sedi istituzionali affinchè questa Procura possa continuare a operare con serenità».

Si va verso il dissequestro degli atti CATANZARO - Tutto pronto per il dissequestro degli atti dell'inchiesta “Why Not”, sigillati dalla Procura generale in risposta al primo sequestro fatto dalla Procura di Salerno. Il provvedimento di dissequestro degli atti sarà comunicato al Giudice per le indagini preliminari del capoluogo calabrese, Tiziana Macrì, al quale sabato scorso era stata chiesta la convalida del sequestro. La decisione di dissequestrare gli atti è stata presa dopo un incontro che ha portato all'accordo tra le due Procure in guerra, sottoscritto sotto la supervisione della Procura generale della Corte di Cassazione. Dissequestro degli atti da parte della Procura Generale di Catanzaro che, tuttavia, non fa venire meno l'inchiesta avviata a carico dei sette colleghi di Salerno per i reati di abu-

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Toghe lucane riparte da Marinagri

Caso De Magistris

di STEFANIA PAPALEO

Giovedì 11 dicembre 2008

so d'ufficio e interruzione di pubblico servizio. Inchiesta che dovrebbe finire a Roma, nonostante sia Napoli la Procura competente ad indagare su reati commessi da magistrati di Salerno, in quanto nel Tribunale del riesame della città partonopea è in servizio Luigi De Magistris, il pm protagonista assoluto dell'intera vicenda. Intanto, da parte loro, i magistrati salernitani sono impegnati a fare copia e restituire i faldoni di “Why not” alla Procura generale di Catanzaro, insieme a quelli di “Poseidone”, di cui sta provvedendo analogamente a fare la copia degli atti. Il tutto sulla scia dell'accordo intervenuto tra la Procura generale di Catanzaro e la Procura della Repubblica di Salerno, di cui riportiamo di seguito il testo integrale: “A seguito

di un sereno confronto la Procura della Repubblica di Salerno e la Procura generale di Catanzaro concordano quanto segue allo specifico fine di evitare qualsivoglia ulteriore stasi delle indagini in corso presso i rispettivi uffici di procura. I magistrati della procura generale di Catanzaro si impegnano a revocare immediatamente il decreto di sequestro preventivo adottato d'urgenza anche allo scopo di consentire alla Procura della Republica di Salerno di eseguire il decreto di sequestro probatorio mediante estrazione di copie degli atti del fascicolo why not. Ad esito di tale attività il fascicolo sarà dissequestrato e posto nella piena disponibilità della procura generale di Catanzaro. Il procuratore delal Repubblica di Salerno con riferimento ai decreti di per-

quisizione nei confronti dei magistrati della procura generale di Catanzaro si impegna ad esaminare nel più breve tempo possibile le cose e i documenti sequestrati nel corso delle attività di perquisizione assicurando sin d'ora la immediata restituzione di quelli ritenuti non utili nonchè la restituzione di quelli di pertinenza dopo estrazione di copia”. Il verbale di accordo è stato sottoscritto dal procuratore generale della Repubblica di Salerno, Lucio di Pietro, dal procuratore della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, dal sostituto procuratore generale di Catanzaro, Walter Garbati, e dal sostituto procuratore Di Paola, Francesco Greco, questi ultimi in rappresentanza del procuratore generale di Catanzaro, Enzo Jannelli. s.p.

I commenti del mondo politico

Il Pg della Cassazione va avanti con l’istruttoria su Apicella e Jannelli Va avanti l'istruttoria del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito sullo scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro. Il Pg ha chiesto, infatti, alla Prima commissione del Csm i verbali delle audizioni dei magistrati dei due uffici giudiziari. Si tratta delle dichiarazioni rese sabato scorso dal procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli e dal procuratore di Salerno Luigi Apicella. E di quelle fatte ieri dai sostituti procuratori generali di Catanzaro Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, dal sostituto procuratore di Caatnzaro Salvatore Curcio e dai sostituti procuratori di Salerno Gabriella Nuzzi, Dionigio Verasani, Antonio Centore, Patrizia Gambardella, Roberto Penna e Vincenzo Senatore. Già nella scorsa settimana il Pg della Cassazione aveva sentito gli stessi Jannelli ed Apicella. Il guardasigilli Angelino Alfano ribadisce la necessità di una riforma del Csm: «Cambierà i numero dei componenti - spiega in un'intervista a Panorama del Giorno - e si interverrà anche sulla disciplinare, per evitare che ci sia inefficacia». La vicenda delle procure di Catanzaro e Salerno, ha detto il ministro, «dimostra la tendenza da parte di taluni magistrati a non pensare che ci si possa occupare di loro in sede disciplinare. Si è arrivati alcune volte al punto di non ritorno». «Apprendo da notizie stampa che sarebbe stata “fatta la pace” fra la procura di Salerno e quella di Catanzaro, con un accordo ben preciso tra le parti. Questo accordo avrebbe anche portato alla soddisfazione espressa dal Presidente della Repubblica. In verità, tutto ha

un quadro desolante, tendente a coprire la gravità di quello che sta accadendo tra le due procure». Lo ha dichiarato Nicola Cristaldi, deputato del Pdl. «Si fanno accordi - ha aggiunto Cristaldi - come se si trattasse di due aziende commerciali entrate in concorrenza e non come due strutture istituzionali del Paese che dovrebbero muoversi secondo precise regole inderogabili. Che cosa dovrebbero pensare i cittadini - ha concluso il parlamentare del Pdl - di una giustizia che giunge al ridicolo e che poi fa pace come non fosse successo nulla? Che credibilità può avere la giustizia italiana quando poco c'è mancato perchè i magistrati si arrestassero tra loro?». I Penalisti italiani chiedono che l’ intesa tra le procure di Salerno e Catanzaro «non impedisca di entrare nel merito delle responsabilità di ciascuna delle parti in gioco». «L'accordo è stato raggiunto per il bene del Paese – osserva il presidente Oreste Dominioni – per quanto il bene del Paese coincida in questo caso con il bene della magistratura, che rischiava di precipitare in un baratro. Il Paese ha il diritto di sapere se il metodo adottato sia corretto; se, in questa vicenda, i provvedimenti del Csm sono stati ben calibrati sin dall’inizio, se essi hanno obbedito all’imparzialità di fronte ai fatti, se hanno resistito alle spinte del corporativismo, e se hanno saputo salvaguardare le ragioni della giustizia anche a discapito delle ragioni della magistratura». «La società civile chiede che sia chiarito anche il merito, che esso non vada insabbiato», sottolinea il leader nazionale dei penalisti.

CATANZARO - Quando Vincenzo Vitale, patron del megavillaggio Marinagri, è uscito dalla procura erano già passate tre ore. Altre due ore è durato l'interrogatorio di suo figlio Marco, ingegnere e progettista del “resort” con tre chilometri di spiaggia e decine di villette che galleggiano sull'acqua nella foce del fiume Agri, milioni di euro grazie al contributo di fondi pubblici erogati dal Cipe. Lì hanno investito i loro risparmi l'ex comandante dell'aliquota di polizia giudiziaria dei carabinieri di Potenza, il colonnello Pietro Gentili, e l'ex direttore generale dell'ospedale San Carlo, il dottor Michele Cannizzaro. Anche loro sono coinvolti nell'inchiesta che l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris ha condotto sulle Toghe lucane. Perché a Marinagri erano interessati anche alcuni magistrati. Come il capo della procura di Matera Giuseppe Chiesco. «Un'associazione a delinquere», secondo l'accusa. I Vitale hanno chiesto di essere sentiti per ribadire al pm che «era ed è tutto in regola». Con loro, ieri mattina, c'erano gli avvocati Mario Casalinuovo e Riccardo Laviola. Gli stessi che hanno sostenuto la linea difensiva anche davanti ai giudici della Corte di cassazione. Ma il problema resta. Perché i giudici della

Il pm Capomolla

suprema corte hanno messo nero su bianco che lì non si poteva costruire. L'inchiesta, dopo il trasferimento dell'ex pm Luigi De Magistris, è finita sulla scrivania del sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, 50 anni, ex gip del Tribuale di Vibo Valentia. Il capo della procura ha affidato a lui i 113 faldoni dell'inchiesta sulle toghe lucane. Negli atti ci sono i file audio delle intercettazioni telefoniche, le acquisizioni documentali su Marinagri, le trascrizioni delle telefonate di carabinieri e funzionari di polizia coinvolti, di magistrati e imprenditori.

Migliaia di pagine trasmesse dalla procura generale e dalla procura della Repubblica di Potenza. Decine di informative firmate dal capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo. Documenti che provengono da un procedimento penale che coinvolge un dirigente del ministero della Giustizia e un sindaco lucano. Esposti dell'ex pentito di mafia Gennaro Cappiello e del giornalista Nicola Piccenna. Fascicoli di processi sulla sanità materana e sulla Banca popolare del Materano. Totale: 200 mila pagine. Il pm Capomolla ha deciso di partire proprio da Ma-

rinagri. Vincenzo e Marco Vitale sono arrivati lì con documenti nuovi. Gli atti sono stati ritirati dagli stessi investigatori che lavoravano con De Magistris, gli agenti del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza. I Vitale sono accusati, con magistrati, politici e funzionari pubblici, di associazione a delinquere. Secondo l'accusa, intorno al villaggio turistico ruotavano interessi e connivenze: dai finanziamenti per le campagne elettorali alla corruzione in atti giudiziari di magistrati, agli abusi del direttore generale dell'autorità di bacino. f.amendolara@luedi.it

Genchi, «Il Ros ha sbagliato e depistato i magistrati di Catanzaro» Ritengo di poter diffondere questa parte della relazione che ho inviato a Salerno e che risulta solo in parte riportata nel decreto di perquisizione, ormai noto a tutti, anche per i clamori che ha suscitato. Come dimostrato il Ros non ha saputo nemmeno acquisire correttamente l'intestario dell'utenza cellulare di Mastella, che non era da tempo intestata alla “Camera dei Deputati” ma al Dap (Diaprtimento dell'Amministrazione Penitenziaria) quando ne sono stati acquisiti i tabulati. Mastella era comunque Senatore e non Deputato. La Sim non era nemmeno la stessa (vedi il codice Imsi) ed era pure passata più volte dalla Tim alla Wind e viceversa. All'epoca delle intercettazioni con Saladino, che ho esaminato e considerato mesi dopo, l'utenza era invece intestata alla Camera dei Deputati. La Sim aveva un codice Imsi (International Mobile Station Identity) diverso, operante sulla Tim e non sulla Wind, come risultava dagli ultimi tabulati di Saladino. Ora posso aggiungere che dall'esame delle intercettazioni (più recenti) dell'indagine “Toghe Lucane”, Mastella era stato pure indirettamente intercettato, mentre trattava di alcune faccende con locali esponenti del centrosinistra, su un altro numero.

Il superconsulente Gioacchino Genchi

Mai e poi mai avrei potuto ipotizzare e/o supporre, quando ho acquisito il tabulato, che quel numero fosse di Mastella. Peraltro non mi sarebbe servito a nulla, posto che ove avessi voluto dimostrare i contatti di Mastella con Saladino questi sarebbero già emersi dal suo

tabulato. Quindi o io sono troppo bravo - come sostiene oggi con cattiveria Giuseppe D'Avanzo, visto che mi stavo pure occupando di qualche amico suo - o io sono un idiota. Allo stato l'unica certezza - a volere riconoscere la buona fede dei Magistrati di Catanzaro, che si sono comportati comunque con prudenza, senza nemmeno iscrivermi nel registro degli indagati - è che il Ros ha fatto un accertamento completamente sbagliato, guardando solo il vecchio intestatario Tim dell'utenza e non quello Wind (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria), che è poi risultato alla data di acquisizione dei tabulati e nell'epoca precedente (dall'08 settembre 2006), che interessava proprio il decreto di acquisizione incriminato del 20 aprile 2007, emesso a Palermo dal pm Luigi de Magistris - presso il mio studio - subito dopo avere letto la relazione che ho riprodotto, stampato e firmato in sua presenza (lo stesso giorno). Su chi e come, poi, ha svolto gli accertamenti sul mio conto e su cosa stavo io accertando ed avevo già accertato su di lui e su alcuni suoi colleghi del Ros, sarà oggetto della prossima puntata e delle altre che seguiranno. Intelligenti pauca. Saluti Gioacchino Genchi


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Primo piano

Giovedì 11 dicembre 2008

Primo piano 9 La cassa integrazione aumenta del 527% per cento. I dati settore per settore Giovedì 11 dicembre 2008

Politica lucana

Crisi, Basilicata da triste record

All’assemblea territoriale del Pd del Vulture Folino chiude all’Udc nella maggioranza e lancia strali alla politica di Di Pietro

Seconda solo alla Val d’Aosta. Colpa di auto e salotto

L’ex assessore sceglie l’attacco L’Idv ufficializza la posizione regionale

In platea tanti i “tifosi” di De Filippo e Falotico. «Noi, nella giunta» Lacorazza lancia il tema dell’appartenenza Bubbico odg al Senato

Il senatore lucano del Partito democratico Filippo Bubbico è il primo firmatario di ordini del giorno sulla finanziaria a difesa delle imprese, della ricerca e della occupazione. Obiettivo degli ordini del giorno dei senatori del Pd è quello di richiamare il governo nazionale guidato da Silvio Berlusconi a incrementare nella manovra economica misure adeguate al sostegno del made in Italy. E sempre nelle proposte parlamentari, Filippo Bubbico e gli altri senatori chiedono un rilancio, all’interno della mavovra Finanziaria nazionale, della competitività delle imprese italiane e incitano il governo a investire ulteriori risorse per la ricerca e l'innovazione e a potenziare il Fondo per la finanza d'impresa.

MELFI - E’scaturito un lungo e infervorato dibattito presso la sala Murano di Melfi, nell’ambito dell’assemblea territoriale del Pd. Diversi i temi toccati al cospetto di una assemblea per la verità non particolarmente numerosa. Presenti il segretario regionale Piero Lacorazza e quello provinciale Ignazio Petrone, il presidente della Provincia Sabino Altobello e il capogruppo consiliare lucano Erminio Restaino; non al tavolo ma in platea presente il presidente della Comunità montana del Vulture Antonio Bufano e l’assessore dimissionario Vincenzo Folino. Durante il dibattito gli iscritti hanno sviscerato e messo a nudo la crisi che sta vivendo lo stesso Pd e il governo regionale. Diverse le tesi sostenute e le proposte suggerite. In definitiva però, è stato palesato un certo disorientamento. Non sono mancate voci a favore di elezioni anticipate. Particolarmente accorato l’intervento di Folino che non si è sottratto al confronto dopo aver ascoltato attentamente i diversi passaggi proposti dai “pretoriani” di Vito De Filippo e di Roberto Falotico che non erano presenti. Folino è stato diretto: «Non mi sottraggo al confronto in questo momento non semplice e non mi spaventano gli interventi delle tifoserie». E sulle proprie dimissioni l’ex assessore ha spiegato: «Il tempo dirà se ho sbagliato o meno. Ma è certo che se il problema fossi stato io, ora tutto è risolto». «Qualora invece - ha proseguito Folino il problema non fossi io la questione è ancora aperta. Io ho dimostrato di non essere attaccato alle poltrone, ma di essere persone capace di assumersi le giuste responsabilità. Le stesse responsabilità che altri non si sono assunti». Folino ha detto ancora: «Bisogna distinguere la parte oggettiva e la parte soggettiva e in questa parte soggettiva è necessario assumersi le adeguate responsabilità senza fare finta di niente e nascondendo la testa sotto la sabbia». Sulle questioni più ge-

nerali, l’ex vicepresidente della giunta, ha lanciato l’allarme: «Il Pd sta perdendo consensi. In particolare nella zona della Val d’Agri per alcune scelte e soprattutto per rapporti tra politica, società e parte amministrativa. In questo momento il Pd è distante dai problemi del territorio, dalle comunità e da una programmazione che dia protagonismo agli stessi territori. Bisogna individuare lo sbocco di questa crisi». Per concludere Folino ha parlato dei rapporti interni al centrosinistra lucano: «Ritengo che allargare la coalizione all’Udc sia un evento che non si verificherà mai e inoltre dico che l’alleanza attuale con l’Idv non porti da nessuna parte. La politica di Di Pietrob è personale ed è decisamente diversa rispetto a quanto deve proporre il Pd». Dopo una serie di interventi della platea la chiusura è stata di Piero Lacorazza. «Ci troviamo di fronte a uno snodo complicato in una delicata fase di passaggio. E’ una crisi molto più complessa rispetto alla cesura avvenuta nel passaggio tra prima e seconda Repubblica. In generale vi è una scarsa considerazione e un giudizio negativo dell’intera classe dirigente meridionale». «A un anno dalla sua costituzione il Pd dimostra dei limiti. Ma in realtà cosa è il Pd? - si è chiesto Lacorazza». «Ritengo doveroso - ha continuato - cercare una quadratura dell’intero gruppo dirigente lucano ed evitare di sottolineare un conflitto che tra ex Ds ed ex della Margherita. E’ fondamentale costruire il principio di appartenenza e fornire delle risposte concrete e tangibili sulla programmazione e gli investimenti da effettuare». Lacorazza poi ha sottolineato la bontà dei limiti dei mandati come approvato nello Statuto e ha confermato di non aver condiviso la scelta di Folino: «Valuteremo se questa dimissioni risulteranno utili». Ha chiuso su Falotico ricordando le assenze dagli Uffici politici del partito degli scorsi mesi. Emilio Fidanzio

LE REAZIONI

Di Lorenzo (Pdl) sul sondaggio del Quotidiano

«E’ sfiducia al centrosinistra» «Il sondaggio pubblicato questa mattina conferma quanto da tempo sosteniamo e cioè che l'incapacità dimostrata dal Governo De Filippo in questi 3 anni ha prodotto una perdita di consensi e soprattutto il netto scollamento con la realtà della società lucana. In base al sondaggio il 40 per cento dei lucani chiede le elezioni anticipate e soltanto un misero 21,7 per cento dichiara di avere ancora fiducia nel governo regionale». Questo il commento del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (Pdl) sul sondaggio del Quotidiano della Basilicata pubblicato ieri mattina. E Di Lorenzo entrando nello specifico dei dati aggiunge: «Dall'analisi di questi dati si comprende molto chiaramente

come il centrosinistra che governa la nostra Regione non è più una forza politica egemone e che lo scenario politico lucano, in poco più di 3 anni, è radicalmente mutato». «I lucani, la maggioranza dei lucani prosegue il rappresentante dell’opposizione regionale - evidentemente delusi da quest' ultima ed ennesima crisi non credono più nell'azione di questo governo e nella sua capacità di porre in essere con tempestività le necessarie misure per affrontare la grave crisi economica ed occupazionale in atto». «Per il PDL - conclude Di Lorenzo - si apre una nuova fase ed una nuova sfida. Dobbiamo saperla cogliere attraverso uno sforzo continuo finalizzato ad intercettare e a dare risposte concre-

Pasquale Di Lorenzo (Pdl)

te ai reali problemi della gente, interpretando le loro ansie e le loro necessità e ponendo come impegno prioritario quello di costruire un nuovo modello di governo per una regione che vuole ancora sperare in un futuro migliore».

L’Idv ha approvato il documento sulla crisi. Questo il testo redatto a margine del coordinamento regionale e del prossimo vertice di maggioranza. «L'ampia discussione, che anima il dibattito dopo le dimissioni del vicepresidente della giunta, dimostra la delicatezza della crisi che va affrontata in profondità coniugando la saggezza con la tempestività delle scelte e scongiurando il ricorso anticipato alle urne che, in un momento di profonda difficoltà socio-economica, non farebbe l'interesse dei lucani. D'altra parte ogni prolungato contorsionismo della politica lucana avrebbe un riverbero negativo non solo sull'intero sistema regionale, ma anche sulla credibilità della capacità di governo. L'Italia dei valori è forza del centrosinistra a tutti i livelli, nazionale e locali, ma questa appartenenza non la esime da una analisi rigorosa delle oggettive difficoltà della coalizione in affanno sui problemi reali della Basilicata, che sono aggravati da una contingenza internazionale ancora senza sbocchi e che, proprio per questo, vanno affrontati da una maggioranza solida e dai contorni ben definiti. L'Idv ha posto a base di una positiva soluzione dell'impasse amministrativo un corretto sistema di relazione tra i partiti, con una condivisione paritaria del progetto e delle azioni per realizzarlo sul piano delle responsabilità ma anche dei livelli decisionali. In questo ragionamento è di primaria importanza l'efficacia, l'efficienza e la trasparenza amministrativa, da sempre un cavallo di battaglia dell'Idv ed oggi riportata alla attenzione dal Presidente della Repubblica, dal presidente emerito della Corte costituzionale e dallo stesso Segretario Nazionale del Pd. Non giovano alla stabilità del quadro politico che sostiene il presidente della Regione né le ambizioni personali, né le alchimie elettoralistiche, né i pregiudizi ingiustificati o, a volte, gli inqualificabili rancori verso un partito che ha sempre cercato di fare quello che dice con onestà intellettuale e grande passione. Chi oggi cerca di rompere le relazioni politiche tra Pd e Idv vuole probabilmente contare su un sistema politico - gestionale addomesticato perché liberato dalla presenza scomoda del nostro partito. Ma

l'Idv, nel rispetto degli elettori e della comunità lucana, non intende sottrarsi alle proprie responsabilità attardandosi in discussioni lontane dai problemi. È fondamentale il corretto e sollecito utilizzo delle poste finanziarie rinvenienti dalle royalties petrolifere, dalle risorse idriche e dai fondi europei per superare la pericolosa crisi dell'apparato produttivo, per dare risposte occupazionali serie ai giovani, per deliberare ulteriori benefici per le famiglie in difficoltà. In buona sostanza è necessario spingere per uno sviluppo che punti sull’innovazione e la ricerca esaltando le brillanti risorse umane e imprenditoriali presenti, senza rinunciare al patrimonio culturale e alle tradizioni lucane. Queste le priorità. Certo si dovrà pensare al completamento delle riforme timidamente avviate per una maggiore funzionalità delle istituzioni e per il contenimento dei costi, come la ristrutturazione del sistema sanitario e la creazione delle Comunità locali dai compiti tutt'ora indefiniti e dai confini ancora incerti. Purtroppo non è neppure all'orizzonte la discussione sui Consorzi di bonifica finalizzata alla loro ristrutturazione ovvero alla loro soppressione con il trasferimento delle funzioni in altri enti subregionali, mentre tarda ancora la riforma sostanziale dei Consorzi per le Aree Industriali con una maggiore responsabilizzazione delle associazioni imprenditoriali. La riforma dello Statuto andrebbe approvata entro l’estate mentre quella elettorale rischia di aggiungere confusione perché potrebbe servire non per snellire il sistema dei partiti ma per meglio individuare i candidati da eleggere. Per il superamento della crisi, pertanto, l'Idv è contro soluzioni pasticciate; è d'obbligo una svolta autorevole che dia ai partiti in quanto tali la responsabilità di ripartire da un profondo chiarimento nel centrosinistra senza perdere colpevolmente tempo. L'Idv, forza di governo regionale, ribadisce che a nessuno possono essere consentite rendite di posizione o avventure personalistiche che farebbero tornare indietro la nostra terra rispetto agli scenari individuati nel 2005 su scala regionale e poi ridefiniti in ambito nazionale con le ultime elezioni politiche».

L’INTERVENTO Antezza al Senato La senatrice lucana, Maria Antezza è intervenuta a Palazzo Madama sulla Finanziaria nazionale. Questi alcuni passaggi della sua relazione incentrata sulle necessità del mondo agricolo e sulle risorse idriche: «Le finanziarie varate dal precedente governo avevano dato priorità al concreto e fattivo rilancio degli investimenti del piano irriguo nazionale ed anche all'ottimale gestione delle risorse allocate, pari a 100 milioni di euro pe il 2007 e a 150 milioni per gli esercizi 2008 e 2009. Venendo ad oggi, tanto il decreto 112 quanto la finanziaria 2009 non hanno previsto al loro interno specifiche misure per la risoluzione dell'emergenza idrica in agricoltura, né per il rilancio del piano irriguo nazionale. Anzi, la finanziaria 2009 ha previsto un taglio pari a 50 milioni di euro per gli investimenti sul piano irriguo nazionale. A tale scopo, l'emendamento 2.2 vuole stanziare risorse finanziarie pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009 - 2011. Crediamo che soltanto attraverso questo tipo di intervento si potrà davvero garantire l'avvio ed il completamento delle opere previste nel piano irriguo nazionale, nel tentativo di fornire possibili soluzioni all'emergenza idrica in Basilicata e di dare risposte certe agli operatori del settore».

LA STAMPA nazionale torna a lanciare l’allarme sullo stato dell’economia lucana e sui relativi livelli occupazionali. A farlo ieri ci ha pensato il Sole 24 ore. Questa volta la regione occupa i primi posti della classifica, precisamente il secondo. Ma non si tratta di un posizionamento positivo: dopo la Valle d’Aosta la Basilicata è la regione italiana in cui si registra l’aumento più sensibile di ore di cassa integrazione. Precisamente il quotidiano di Confindustria parla di un più 527, 56 per cento, secondo solo al più 641,54 della regione del Nord. Cifre da brivido, quelle tratte dai dati Inps che calcolano la variazione degli indicatori rispetto all’anno precedente. Soprattutto se si mette a confronto il dato lucano con quello di altre regioni del Sud, storicamente interessate da crisi occupazionali. In Sicilia, a esempio, si registra un calo di circa il quindici per cento. Segno meno anche per la Puglia. Per comprendere la portata della situazione è opportuno fare alcune precisazioni: nelle “terre” mai toccate dalla cassa integrazione gli effetti della grave crisi dei mercati internazionali fanno schizzare alle stesse le percentuali di ricorso agli ammortizzatori sociali. Al contrario, in regioni come la Sicilia, in cui, a esempio, uno stabilimento come quello di Termini Imerese è rimasto fermo per periodi ben più lunghi di quelli a cui il gruppo torinese è dovuto ricorrere quest’anno, la percentuale tende a rimanere invariata o addirittura a essere più bassa. Ma cosa è successo, invece, in Basilicata nell’ultimo anno? L’analisi è semplice: il crollo del settore Auto, la cassa integrazione alla Sata si portano dietro il crollo dell’intero indotto. Il blocco della produzione finisce per interessare, solo a Melfi, quasi 9.000 lavoratori. Precisamente 5200 nella sola Sata e 2.638 nell’indotto di primo livello. La crisi del settore auto - secondo i dati forniti dalla Cgil - lascia a casa altri 758 lavoratori a Po-

A Potenza e a Matera

Cgil, appello alla protesta

tenza di cui 198 in mobilità, 380 in cassa integrazione straordinaria e solo 180 in cassa integrazione ordinaria, con una reale possibilità, quindi, di tornare a lavoro. Rispetto al settore del tessile, la crisi del mobile imbottito investe 1.553 famiglie. Di cui per 97 c’è la mobilità, per più di mille la cigs e per 365 la cassa ordinaria. Tra salotto e Fiat saltano, quindi, diecimila posti di lavoro. A cui vanno aggiunti gli ammortizzatori sociali per altre 302 unità del settore agroalimentare, 871 del chimico, 165 del polo metalmeccanico di Matera, 474 del commercio e 12 dei trasporti. Dodicimila. Questa la somma stimata dalla Cgil dei lavoratori coinvolti in tutta la regione dagli ammortizzatori sociali. Il 2008 si chiude quindi con un bilancio molto negati-

vo per la Basilicata che dovrà fare i conti con uno stato di precarietà che coinvolge un numero così elevato di famiglie. A differenza del dato che viene fuori dall’analisi riportata dal Sole 24 ore l’aumento della cassa integrazione riguarda soprattutto le tute blu. «Stime che fanno suonare per la Basilicata un nuovo campanello d’allarme», dice, Cosimo Latronico, componente della commissione bilancio del Senato del Pdl. E che per Latronico rappresentano un altro elemento di riflessione «per chi ha avuto responsabilità di governo per molti lustri in Basilicata, e che non è riuscito a trasformare i consistenti interventi finanziari in politiche di sviluppo». Il senatore parla di «assenza di un progetto produttivo per i prossimi anni capace di replicare alla de-

strutturazione economica e sociale della regione». Latronico rilancia la questione energetica e riproporre il tema di un rinegoziato degli accordi di sfruttamento delle risorse minerarie. La proposta è di «puntare a un’alleanza con le compagnie petrolifere» che per Latronico dovrebbero essere coinvolte in un partenariato per il sostegno e l’animazione di politiche di sviluppo reale per contrastare i fenomeni di declino produttivo e sociale. E rilancia anche l’idea di una grande alleanza politica per far fronte a un momento così difficile. Certo è solo che per una grande parte delle famiglie lucane sarà una Natale molto austero quello sta arrivare. E che forse sarà secondo, per ristrettezze economiche, solo a quello del 2009. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

dalla prima Una necessità vitale per un gruppo dirigente il cui ruolo di interprete e rappresentante delle “ragioni della Regione” è apparso negli ultimi anni sempre più appannato e non più percepito forte e determinato come in fasi precedenti della vita collettiva (vedi vicenda di Scanzano, acqua, petrolio). Al punto che il suo destino - ha detto Lacorazza - appare drammaticamente separato e non più coincidente con quello della comunità. Da qui la necessità di allineare il proprio futuro agire ad un ragionamento chiaro, forte e condiviso per rimettersi in sintonia con la società, definendo una idea di quale futuro per questa comunità, rimettendo al centro del proprio agire “più progetto e meno potere”, uscendo dall'angusto “sistema istituzionale che vive nell'imbuto dei dipartimenti della regione”. Un passaggio necessario per evitare che la crisi si saldi con l'antipolitica, con il conseguente rischio per l'attuale maggioranza che alle prossime scadenze elettorali venga scelto non un progetto alternativo (che al momento non si vede all'orizzonte) ma si consumi quel rivoltarsi contro chi è oggi percepito come teso a perseguire il potere come fine e non come mezzo per dare risposte alla collettività. Proprio com'è accaduto a Matera. Una sconfitta le cui ragioni profonde e non indagate all'epoca si ritrovano oggi, tutte irrisolte nel-

Il nodo al bandolo della matassa la loro portata di spartiacque e di chiusura di una fase politica. Ed è proprio da lì che si riparte per cercare di riprendere il bandolo della matassa. Un bandolo che è però strettamente legato ad un nodo. Quello di dare, finalmente, la necessaria centralità al ruolo del partito. E questa volta a porre il tema della necessità di un partito vero non è il solito commentatore con la fissa. Ma a farlo, con il peso di un macigno, è stato proprio il segretario di quel partito che attende di decollare e che avverte chiaramente tutti che non si va da nessuna parte senza definire questa quisquiglia. Ovvero, di come si declina il PD e di come ci si sta dentro, atteso che esso non esaurisce la sua funzione nel governo ma, anzi, quest'ultimo ruolo deve discendere da un chiaro e forte progetto politico radicato nella società. Ergo, l'azione di governo diventa credibile se attuata con comportamenti e fatti coerenti al progetto. E' sempre Lacorazza a ricordare che, l'aver voluto un partito grande, impone a tutti di abbandonare impostazioni da ex (Ds o Margherita) e relativi bilancini nella determinazione degli incarichi. Impone comportamenti e attitudine a sottostare a regole che consentano

di ragionare e scegliere collettivamente, come e necessario che sia in un partito a “vocazione maggioritaria”. Un partito che deve selezionare i suoi quadri in ragione della capacità di rappresentare questa nuova declinazione di “egemonia”, anche in riferimento all'aspetto coalizionale, e non in base ad antistoriche provenienze o al peso specifico di cordata cumulato. E' evidente, quindi, lo stridore con questo profilo richiesto ai singoli big dei comportamenti che, invece, abbiamo visto determinare l'escalation della situazione sino a questa drammatizzazione. E', altresì, evidente che la profondità di questa crisi richiede tempi lunghi. Anche perché ad essere indagate sono due crisi che si incrociano: quella del Pd e quella dell'intero centro sinistra lucano (basta ricordare che su 24 consiglieri di maggioranza solo 10 appartengono a due partiti che siedono in parlamento, il resto è un magma che si scompone e compone ciclicamente). Ed è proprio nel fuoco di questa complessità che si misurerà la capacità e lo spessore di un gruppo dirigente che, come abbiamo già scritto, è giunto suo malgrado ad un capolinea. Non sappiamo se alla fine si limiterà a con-

segnarsi alla storia come triste gestore della fase terminale di una importante eredità, oppure se sarà capace di farsi lievito dell'inizio di una nuova fase. Certo, noi tifiamo, come Lacorazza, per la seconda ipotesi. Per il rinnovarsi di quella “continuità evolutiva” che ha caratterizzato nel passato, positivamente, il gruppo dirigente, quando è riuscito ad essere, contemporaneamente, portatore di un'eredità importante e fautore di risposte convincenti alle domande di futuro. Ma ciò richiede una notevole elevazione del dibattito. Cosa che tarda a venire come ha registrato lo stesso Lacorazza nella sua replica definendo la discussione monca, ricca di assordanti silenzi e praticata come mero esercizio retorico. Niente di grave ed irreparabile, sia chiaro. La difficoltà ad esplicitare di tanti dimostra quanto a fondo si sia andato e quanto siano necessarie anche riflessioni individuali per leader abituati a modalità e prassi ben diverse da quelle ora richieste dalla situazione prima che dal segretario del partito. Quella della direzione di giovedì è stato, quindi, solo l'inizio di un percorso che dovrà convincere tutti che nulla può rimanere più come prima. Ma qui si

«SIAMO alla vigilia di un grande giorno di protesta, sciopero generale di otto ore, per ribadire che il modo utilizzato dal governo per affrontare la grave crisi economica che sta investendo il nostro paese, è assolutamente sbagliato e per nulla lungimirante». Sono queste le parole di Antonio Pepe, segretario generale della Cgil di Basilicata, che ha ribadito l’inutilità e l’inefficacia delle misure varate dal governo nazionale e ha sottolineato la massiccia mobilitazione di lavoratori, pensionati, precari, studenti che venerdì vogliono manifestare pacificamente il loro dissenso. «Al contrario del governo aggiunge Pepe - la Cgil ha messo a punto una piattaforma programmatica fondata su 6 punti che abbracciano le questioni più delicate: dagli sgravi fiscali sulle tredicesime mensilità, al sostegno all’occupazione ed ampliamento degli ammortizzatori sociali a precari e disoccupati passando per la sollecitazione degli investimenti pubblici e lo sblocco degli investimenti infrastrutturali immediatamente cantierizzabili». «La Basilicata è investita dalla crisi con effetti che riguardano, per il momento, circa 12.000 lavoratori, appartenenti a tutti i settori produttivi, ed oltre 5.000 precari». Più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti: queste sono le parole d’ordine con le quali il sindacato invita le lavoratrici, i lavoratori, i pensionati, i giovani precari, i disoccupati a partecipare alle manifestazioni di Potenza e Matera il cui concentramento è previsto rispettivamente a San Rocco ed in Piazza Matteotti. Le bandiere Cgil saranno listate a lutto e sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare le troppe e continue morti sul lavoro.

innesta un problema, quello di una giunta regionale che si è voluta troppo frettolosamente e irragionevolmente tutta dimissionaria dopo il ritiro di Folino, aumentando la drammatizzazione di quel singolo gesto. Una situazione di urgenza per il ripristino di un legittimo governo regionale che crea un oggettivo elemento di forzatura della discussione che forse era meglio al momento non avere. Se proprio lo si riteneva necessario, sarebbe bastato al massimo far depositare nelle mani del presidente De Filippo le lettere di dimissioni, quale atto politico di disponibilità per le future evoluzioni dello scenario. Ora, questo che riteniamo sia stato un errore aggiuntivo, rischia di costipare il dibattito e condizionarlo più del necessario. Perché è evidente che la sua soluzione sarà, inevitabilmente, la cartina di tornasole del “nuovo inizio” che dovrà tenere conto del “chi” e del “cosa” si porrà sulla nuova lunghezza d'onda richiesta dalla situazione, sia nel Pd che fuori di esso. Ma se così è, si dovrebbe anche attendere l'esito di un dibattito di cui al momento non si intravede una fine a breve. E' una strada stretta quella tracciata, con grande onestà intellettuale, da Piero Lacorazza per giungere alla meta, ma dubitiamo che ci siano scorciatoie praticabili, sebbene è immaginabile che numerosi ingegneri si stiano cimentando in questa mediocre ricerca. Vito Bubbico


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Primo piano

Giovedì 11 dicembre 2008

La crisi dell’economia E’il dato peggiore dal 1996 Dati che coincidono con quelli La conferma dell’Istituto di statistica del Centro studi di Confindustria Italia ufficialmente in “recessione tecnica” «Situazione destinata a peggiorare»

Crolla la produzione, frena il Pil A ottobre per l’Istat industria in calo del 6,9%, e la “ricchezza” del Paese scende dello 0,5 di PAOLO TAVELLA Conferme negative per l'economia italiana. Mentre si accentua la flessione della produzione industriale, anche il pil si mantiene nettamente negativo, riflettendo quindi sull'economia reale i pesanti effetti negativi della crisi congiunturale che attraversa il pianeta. INDUSTRIA - Ad ottobre, come rilevato dall'Istat la produzione industriale ha fatto registrare un ribasso del 6,9% rispetto ad ottobre 2007 e dell'1,2% rispetto a settembre 2008. Una stagnazione ormai consolidata visto che si tratta del sesto calo tendenziale consecutivo. Ai dati Istat si aggiungono quelli di Confindustria altrettanto foschi. Secondo le stime del Centro studi la produzione industriale a novembre accentuerà il calo già registrato dall'Istat ad ottobre, con un crollo rispetto a novembre 2007 dell'11,4% mentre rispetto ad ottobre la contrazione sara' dell'1,8%. PIL - Negativo anche l'andamento del pil che nel terzo trimestre è calato dello 0,5% rispetto al secondo trimestre dell'anno facendo segnare il peggior dato dall'ultimo trimestre del 1998 e confermando quindi che l'Italia e' nel pieno di una recessione tecnica. In piu' l'Istat ha evidenziato che nel terzo trimestre l'economia italiana e' stata tra le piu' lente d'Europa. La media dell'area euro segna infatti nel terzo trimestre una diminuzione dello 0,2% in termini congiunturali ed una crescita dello 0,6% in termini tendenziali. In piu' il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% in Francia ed è diminuito dello 0,1% negli Usa, dello

LO SCENARIO

Il Pd: «Cassetta degli attrezzi scarsa»

Palazzo Chigi rafforza le misure di CHIARA SCALISE

Operai al lavoro in fabbrica

0,5% nel Regno Unito e in Germania. In termini tendenziali è cresciuto dello 0,8% in Germania e dello 0,7% negli Usa, dello 0,6% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. Tornando all'Italia la crescita acquisita, quella che si raggiungera' a fine anno anche in presenza di un pil fermo nell'ultimo trimestre, secondo l'Istat si attesta a -0,3% con pochi margini di miglioramento. Secondo Confindustria infatti il Pil italiano registrerà nel quarto trimestre dell'anno una contrazione dello 0,8%, mentre negli ultimi 3 mesi dell'anno l'attività industriale subirà una riduzione del 4,2%. Unica parziale consolazione e' la generalita' della crisi visto che in Francia e Germania nel bimestre settembre-ottobre i cali sono stati del 4,4% e del 5,4% contro il 3,8% dell'Italia. I dati in arrivo preoccupano le categorie economiche. Per Confcommercio «la frenata del Pil e della produzione industriale testi-

moniano le difficoltà della domanda da parte delle famiglie e degli investimenti delle imprese oltre a mostrare un rallentamento produttivo più marcato rispetto a quello registrato in altri paesi industrializzati». A fronte di cio' c'e' quindi bisogno di «un maggior coraggio da parte del Governo nel rilanciare l'economia». Per Confindustria invece i dati presentati

«certificano ufficialmente l'entrata in recessione, come ampiamente annunciato, mentre sorprende positivamente la sostanziale tenuta dei consumi nonostante il rapido aumento dei prezzi». Preoccupa maggiormente il calo degli investimenti, «in particolare in macchine e dell'export, penalizzato dalla debolezza della domanda globale».

Almeno un milione di persone venerdì in piazza per lo sciopero generale sulla crisi e le scelte del Governo

E la Cgil avverte: «La valanga sta arrivando» di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Almeno un milione di persone in piazza. Con le bandiere listate a lutto. Alla vigilia dello sciopero generale, la Cgil snocciola le sue previsioni. Il dato stimato sulla base delle prenotazioni di pullman e treni a tre giorni dalle manifestazioni - «è un dato minimo, sara' sicuramente superiore», ha osservato il segretario confederale Enrico Panini, presentando le modalita' di svolgimento della protesta. E saranno 108 le piazze italiane coinvolte nella mobilitazione, connotata dalle bandiere della Cgil listate a lutto e da un minuto di silenzio per ricordare le stragi sul lavoro, compresa la morte dello studente di Torino nel crollo del tetto della sua classe. La Cgil «rivendica una terapia d'urto contro la crisi» e vuole anche esprimere una «netta critica ai provvedimenti messi in campo dal governo con un numero limitato di risorse per poche persone», ha spiegato Panini. La protesta si articolerà a livello regionale e provinciale, cinque manifestazioni saranno regionali: in Emilia Roma-

gna, con il leader Guglielmo Epifani che concluderà il comizio di Bologna; e poi in Sardegna, Molise, Puglia e Marche. Per la manifestazione di Bologna sono stati già prenotati 500 autobus. E non basta: per preparare la giornata di sciopero la Cgil ha organizzato quasi 40 mila assemble in cui, ha detto Panini «abbiamo registrato il sostegno dei nostri iscritti ma anche di quelli delle altre organizzazioni e di chi la tessera non l' ha per niente. A chi pensa che la Cgil sia sola dico che si trova invece in ottima e abbondante compagnia». Il segretario confederale della Cgil ha risposto al segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha definito lo sciopero un errore storico. «La Cgil ha proclamato questo sciopero perché vuole raggiungere degli obiettivi. Spero che nei prossimo giorni si possa riprendere un percorso comune con Cisl e Uil; se non sarà così, noi continueremo con le nostre iniziative senza indugi e tentennamenti. Ma nonostante i giudizi ingenerosi di alcuni, la Cgil non intende aprire un fronte polemico con Cisl e Uil perché il vero obiettivo

è avere risposte dal governo per superare la crisi». Ed è «evidente che noi ricerchiamo il dialogo, il problema è che il governo sta facendo scelte che vanno anche nella direzione di non dare risposte ai problemi delle persone - ha aggiunto Epifani -. Non è il bonus la risposta, non si può andare avanti con le tasse che aumentano e con il governo che non interviene per ridurle: questa era una richiesta unitaria, ora la sostiene solo la Cgil». In pratica, una risposta alla domanda del segretario della Cisl Raffaele Bonanni sui motivi dello sciopero generale. «Non va bene - ha detto Epifani - che si lesino le risorse sugli ammortizzatori sociali, bisogna dare una tutela ai lavoratori precari che non hanno forme di garanzia per i prossimi due anni per sostenere almeno il reddito quando perdono il lavoro». L'aumento della cassa integrazione, che interessa circa 350mila lavoratori, confermerebbe che «sta arrivando la valanga» e che «il governo non sta facendo di tutto per affrontarla: deve fare di più e deve fare meglio», ha aggiunto Epifani.

ROMA - Gli effetti della crisi finanziaria non si sono ancora mostrati interamente e gli ultimi dati dell’Istat sono lì a dimostrare una realtà sempre più difficile. E il governo, che non vuole lanciare segnali di allarmismo ma neanche farsi trovare impreparato, punta così a rafforzare alcune delle misure del pacchetto varato qualche giorno fa. I fari sono sul mondo del lavoro, soprattutto su quanti il po- Il ministro Giulio Tremonti sto rischiano di perderlo. L’obiettivo sarebbe addirit- ro. Oltre agli interventi sul tura di raddoppiare il fondo per la cassa integrazio- fronte degli ammortizzane in deroga, facendolo sa- tori sociali (la cui copertura sarebbe garantita da un lire a quota due miliardi. L’opposizione intanto nuovo prelievo dei fondi incalza: la 'cassetta degli Fas), giovedì prossimo si attrezzi' dell’Esecutivo è terrà finalmente, dopo debole, incapace di dare molti rinvii, la riunione del una risposta efficace ai Cipe che darà il via libera a problemi del Paese. «Sia- 16,6 miliardi per le inframo in una recessione – strutture. Lo stesso giorscende in campo il segreta- no è previsto anche il Conrio del Pd Walter Veltroni – siglio dei ministri, molto l’ultimo che rischia di tramutarsi probabilmente in una vera e propria de- prima della pausa natalipressione, ma il governo zia, che tra gli altri provvenon sta assumendo prov- dimenti potrebbe varare il vedimenti antirecessivi decreto legge milleproroall’altezza della situazio- ghe. Un classico di fine anno, ne». Quindici miliardi di euro: di tanto avrebbe biso- dove non si esclude che gno l’Italia, ribadiscono i possano trovare posto gli Democratici che hanno incentivi per il settore pronto un pacchetto di dell’auto. Non vi è ancora controproposte. Prima pe- piena condivisione nel gorò di trasformarle in verno su questo fronte emendamenti ai provvedi- («non sono stati esaminati menti all’esame del Parla- interventi ad hoc», dice il mento, il Pd ha chiesto di premier Silvio Berluscodiscuterne attorno a un ta- ni), così come la misura volo con il governo. E così non sembra convincere del nei prossimi giorni si terrà tutto neanche il mondo un incontro tra il titolare delle imprese; ma se dovesdel Tesoro e il ministro se arrivare un intervento a dell’Economia del governo livello europeo allora anombra del Pd Pierluigi che le ultime resistenze potrebbero essere superate. Bersani. Un nuovo punto sulle ulSembra però difficile, allo stato dell’arte, che possa time novità sarà fatto quespuntare una cifra simile sta mattina in una riuniodalle casse dello Stato. Il ri- ne maggioranza, alla quagore, ha spiegato ancora le potrebbero partecipare una volta ieri il sottosegre- anche i rappresentanti del tario all’Economia Giusep- Governo, che si terrà alla pe Vegas, è la stella polare Camera e che riguarderà del governo. Anche per- in particolare il decreto anchè, diversamente, a farne ti crisi all’esame di Montele spese, spiega, sarebbero citorio. Sul tappeto, oltre i più poveri. La soluzione alle risorse per gli ammornon è poi neanche quella di tizzatori sociali, anche mosforare il tetto del 3%, ag- difiche alla «retroattività» giunge il governo repli- della stretta sul bonus cando alle opposizioni: energia e interventi per l’Italia non se lo può per- evitare la disparità provomettere, il servizio sul de- cata dalla norma che pone bito rischierebbe di diven- un tetto agli interessi ai sotare ingestibile. In attesa li mutui variabili senza indi capire dove porterà il tervenire sui mutui a tasso confronto tra gli schiera- fisso che superano quella menti, il governo è al lavo- soglia.


Portafoglio Vicina la scelta del partner. L’Enac: «Aerei Alitalia vuoti per metà»

Giovedì 11 dicembre 2008

Misure antisciopero

Feste di Natale incrementati i voli nazionali e internazionali

Cai incontra Air France Spinetta: «Riunione proficua». Dubbi della Lega di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Entra nel vivo la partita sul partner estero della nuova Alitalia. I vertici della Cai hanno incontrato a Milano il numero di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta e il direttore generale Pierre Henri Gougeon, che dal prossimo anno lo sostituirà nell'incarico, per discutere i diversi profili dell'alleanza industriale. Al centro del negoziato, condotto dal presidente Roberto Colaninno e dall'amministratore delegato Rocco Sabelli, resta la definizione del network, cioè delle rotte che le due compagnie assicureranno in joint-venture, tenendo presente la necessità di non penalizzare ulteriormente l'aeroporto di Malpensa. L'obiettivo è aumentare il numero dei voli in partenza dallo scalo milanese (in tutto 14 su 18 rotte intercontinentali). Ora si attende la proposta della Compagnia Aerea Italiana che dovrà avere una convenienza economica per entrambi i partner. Sul tavolo anche il tipo di governance, l'esborso di Air France per acquisire una quota del 20% del capitale

Il presidente di Air France, il manager corso, Jean Cyrill Spinetta

(si parla di circa 250 milioni di euro) e il suo ruolo nella gestione. "È stata una riunione proficua e costruttiva" ha detto Spinetta al termine dell'incontro svoltosi presso lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo. Nessun particolare è emerso sulle ipotesi allo studio per migliorare il profilo dell'operazione in quella che Spinetta ha

Pronto l’Open Access

Piano Telecom “no” dei sindacati

definito una seduta "di analisi e di approfondimento". Uscita la delegazione francese, nella sede del consulente legale ha fatto ingresso il presidente della Sea (la società che gestisce gli scali milanesi), Giuseppe Bonomi, per gli aggiornamenti del caso. Nel timore di un ribaltone - secondo indiscrezioni di stampa alla fine Fiumicino po-

di TITO GIABARRI MILANO – Il dialogo tra Agcom e Telecom è arrivato a conclusione. L’Authority riunirà questa mattina il consiglio e a seguire il presidente Corrado Calabrò e l’ad di Telecom Franco Bernabè terranno a battesimo Open Access. La società ha modificato i suoi impegni sulla Rete secondo le indicazioni dell’Authority a cui spetta ora la decisione finale sulla struttura per gestire la rete. Se un tassello sembra andare a posto si riapre invece un aspro confronto coi sindacati che bocciano il piano e dichiarano inaccettabili i nuovi tagli. Tutte le sigle Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno partecipato all’incontro sono molto critici. «Il sindacato non accetterà passivamente processi di esuberi che significheranno licenziamenti nel senso più classico del termine – commenta il segretario generale Slc Cgil Emilio Miceli – All’azienda chiediamo un passo indietro dal momento in cui gli esuberi rappresentano un costo assolutamente irrisorio della manovra (meno del 5% della manovra)». «Esuberi, investimenti, internazionalizzazione: questi i tre temi su cui Telecom deve esprimersi meglio e discutere in maniera realmente seria e concreta» è la posizione della Cisl che riconosce però il migliorato rapporto con l’Agcom sul tema della Rete e rispetto al passato. L’Autorità ha chiesto che la governance di Open Access preveda un organo di vigilanza (formato da tre componenti nominati dalla stessa Agcom e due dal gruppo telefonico) supportato da una struttura e da uno staff adeguato, e che siano anticipate le linee guida del regolamento di funzionamento. Lo affiancheranno un organo per la soluzione delle controversie tra Telecom e operatori (Ota) e un comitato Next Generation Network. Sulle garanzie della separazione, Telecom Italia non potrà modificare Open Access in modo rilevante senza preventiva approvazione dell’Autorità; dovrà produrre una contabilità separata; dovrà garantire la piena trasparenza delle condizioni economiche applicate alle divisioni interne e semplificare i processi aziendali per la gestione dei reclami degli utenti sui servizi a sovrapprezzo.

ROMA – Incremento dei voli nazionali e internazionali, rispetto alle ultime settimane, e mantenimento di tutti i voli intercontinentali per l’operativo Alitalia predisposto in occasione delle festività natalizie che sarà di 356 voli giornalieri, dal 16 dicembre fino al 12 gennaio. Lo rende noto la compagnia confermando quanto assicurato nell’incontro che si è tenuto ieri all’Enac. Come dichiarato ad Enac, si legge nella nota, «Alitalia, nonostante le note vicissitudini societarie e la crisi della domanda a livello mondiale, che ha investito l’intero settore del trasporto aereo, mantiene in atto azioni concrete a supporto della domanda dei viaggiatori e, per fronteggiare eventuali picchi operativi nel periodo delle festività, è pronta ad un ulteriore incremento dei propri voli». Inoltre, «qualora venisse confermato lo sciopero di alcune categorie di lavoratori per la giornata di venerdì 12, dal pomeriggio di oggi saranno disponibili, su tutti i canali di informazione della compagnia (sito internet: www.alitalia.it, palmare: mobile.alitalia.it, numero verde: 800650055, call center: 06/2222) le conseguenti variazioni di orario», precisa la nota.

Baccalini: «Sui principi attivi è necessario un intervento urgente»

Farmaci, delude la norma antifalsi Federchimica ha chiesto la revisione della direttiva Ue ROMA – Una misura insufficiente per la tutela dei cittadini, in ritardo rispetto alle esigenza di rigore e massima qualità nella fabbricazione dei principi attivi farmaceutici e alla necessità che il consumatore possa verificarne la provenienza. Ci vorrà insomma altro tempo prima che le norme di buona fabbricazione siano obbligatorie per tutti i farmaci venduti in UE, e che sulle confezioni sia indicata la tracciabilità del prodotto. Aschimfarma, l’Associazione di Federchimica che raggruppa i produttori italiani di principi attivi farmaceutici, che da tempo chiede anche in ambito eu-

L’amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè

trebbe mantenere 13 voli intercontinentali lasciandone soltanto tre a Malpensa - il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli ha lanciato un monito: "La Lega non assisterà inerte alla morte di Malpensa". Intanto Alitalia si prepara al passaggio del testimone. Venerdì 12 dicembre Sabelli e il commissario straordinario Augusto Fantozzi potranno firmare il contratto definitivo. In questa occasione l'ad della nuova compagnia consegnerà un acconto sull'acquisto di beni e contratti e la prima tranche del pagamento degli oneri di gestione a partire dal 1° dicembre per un totale di 124 milioni di euro. Fino al 12 gennaio 2009 l'operativo sarà di 356 voli al giorno che, dal giorno seguente, diventeranno 550 inclusi i 200 di AirOne. Ma intanto gli aerei viaggiano mezzi vuoti: l'Enac rivela che il coefficiente medio di riempimento giornaliero è crollato dal 75 al 40%. Secondo il direttore Silvano Manera, la disaffezione degli utenti per la compagnia di bandiera si spiega con l'incertezza della situazione".

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ropeo l’adozione urgente di queste misure, esprime «vivo disappunto riguardo alla proposta di modifica di Direttiva che la Commissione Europea ha pubblicato ieri». Il settore italiano dei principi attivi farmaceutici può contare su un giro d’affari che per l’85% (circa 3 miliardi di Euro nel 2007) viene esportato. Secondo Aschimfarma, le norme proposte non possono scongiurare situazioni di pericolo per la salute umana. Un precedente è quello dell’eparina contaminata proveniente dalla Cina (che ha provocato 149 decessi negli Stati Uniti e quasi 800 reazioni avverse anche nell’area europea).

«Le nostre richieste di intervento sul testo non sono purtroppo state accolte dalla Commissione – ha osservato Gian Mario Baccalini, Presidente di Aschimfarma -. Le modifiche introdotte, di fatto, finiranno per posticipare ancora l'applicazione di alcune norme, la cui adozione è invece quanto mai urgente. Il giudizio rimane quindi di seria preoccupazione per questo intervallo temporale che mette a repentaglio la salute dei cittadini europei». La proposta di modifica di Direttiva seguirà l’iter di esame secondo i tempi e le modalità previste dalla procedura di co-decisione tra Parlamento Europeo e Consiglio dei Ministri UE.


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Giovedì 11 dicembre 2008

STRANO CHE LA SINISTRA

Caro Tamburro Il barone rosso volava alto

ATTACCHI SAVIANO di FRANCESCO BOCHICCHIO

di ANNA R.G. RIVELLI SAVIANO è diventato un'icona della lotta alla camorra e viene ripetutamente incensato: ma a ben vedere, non solo non si crea compattezza intorno a lui, ma si stanno ponendo, in modo quasi unanime, le basi per isolarlo. Un mese fa il Ministro dell'Interno Maroni non riuscì a trattenere un senso di fastidio nei suoi confronti, evidenziando che è un simbolo della lotta alla camorra, ma non il simbolo di tale lotta: di fronte a tale sottigliezza che nient'altro vuol dire che presa di distanza, le prese di posizione a favore di Saviano sono state del tutto generiche. Ma la sorpresa si è verificata nei giorni scorsi: prima la regista illuminata Lina Wertmuller ha dichiarato che del film Gomorra (e quindi della camorra) si parla troppo, deteriorando evidentemente l'immagine dell'Italia, e poi su “Liberazione”, il noto sociologo della sinistra radicale, Alessandro Del Lago, autore di approfonditi ed acuti studi sulle realtà sociali non integrate, ha evidenziato che Saviano è utile al potere, in quanto nella sua denunzia della camorra manca un collegamento con un'azione politica. Le critiche della cultura illuminata e della sinistra si rivelano stupefacenti: Saviano è il simbolo della lotta alla camorra non perché i suoi meriti siano maggiori di quelli di tanti magistrati e di tanti rappresentanti delle forze dell'ordine che con grande senso di abnegazione hanno combattuto la camorra, spesso con sacrificio della vita, ma perché Saviano ha combattuto e combatte la camorra non in esecuzione di un dovere legato alla funzione affidatagli dallo Stato, ma per sua scelta personale e quindi quale rappresentante non dello Stato, ma della società civile, che Saviano incita a ribellarsi alla criminalità organizzata, scegliendo finalmente lo Stato. Proprio per questo è visto quale elemento di grande pericolo dalla camorra, la quale, seguendo la mafia, è riuscita ad entrare nei cicli vitali dell'economia sana, anche settentrionale, e nel Napoletano ha acquisito il consenso di larghissimi strati della società civile. E' quindi ben comprensibile che la destra osteggi o comunque guardi con fastidio a Saviano, e valorizzi nella lotta alla mafia altri elementi , proprio perché la destra intende rafforzare e salvaguardare il potere economico e politico, rispetto a cui una società civile vitale può rappresentare forti limiti. E' un arcano che la sinistra non veda in lui un punto di partenza per promuovere la rivolta della società civile non solo contro le forme criminali del potere ma contro ogni forma di degenerazione del potere. L'arcano può essere agevolmente svelato sol che si pensi che la sinistra si è dimenticata della società civile: certamente la sinistra istituzionale, nel competere con la destra per la vittoria delle elezioni, vuole solo tranquillizzare il centro, rinunziando ad ogni progetto incisivo, ed il richiamo alla società civile può ben apparire non tranquillizzante , mentre la sinistra radicale, ben conscia che suoi due illustri progenitori, Marx e Gramsci, vedevano nella società civile l'alternativa allo Stato quale sovrastruttura del capitale, reagisce delusa alla mancata possibilità di un progetto globale politico che la società civile possa opporre al trionfo, dagli effetti spesso rovinosi, del capitale. E' quindi giusta la critica che Del Lago oppone a Saviano, in Saviano manca un progetto politico, mentre, per inciso, ingiustificatamente astiosa è l'osservazione che Saviano è utile al potere, e, sempre per inciso, verrebbe voglia di chiedere alla Wertmuller di cosa si dovrebbe parlare se non di camorra, forse si dovrebbe offrire una versione mielosa del paese come chiede Berlusconi, e/o incentrarsi con morbosità sui fatti di cronaca nera? Ma per questo non vi è bisogno di Saviano, vi è già “Porta a Porta”. Chiuso l'inciso, dalla giustezza della critica bisogna andare oltre: proprio perché la società civile non offre una proposta politica alternativa globale di contestazione del potere e di suo superamento, cosa si deve fare, rinunziare ad obiettivi più limitati? Veramente uno studioso acuto dei fenomeni sociali come del Del Lago pensa che vi sia una società civile alternativa, quella dei “no-global” o del popolo delle “banlieue” e non si rende conto che tali realtà presentano sì interesse ma limitato e tale da non coinvolgere i restanti settori sociali? Dalla società civile occorre quindi ripartire, consci dei suoi limiti ma anche delle sue potenzialità. Il progetto è titanico, ma qualche modesta “ideuzza” può essere gettata sul tavolo. A destra la società civile viene ad essere oggetto di critiche sempre più aspre , che ne mostrano il carattere ormai regressivo e non più positivo , e la vedono in mano alle corporazioni, con l'unico rimedio che potrebbe essere costituito dalla ricerca da parte del potere politico dell'interesse generale, piegando le lotte corporative. La critica è indubbiamente acuta: il pluralismo, valore fondamentale della società civile - ed inevitabile, vista la stratificazione sociale irreversibile verificatasi, contrariamente a quanto sosteneva Marx che vedeva nel proletariato una classe generale - sfocia inevitabilmente nel corporativismo. L'unica soluzione non arbitraria è quella di introdurre un'omogeneità sociale , con sensibile riduzione delle disuguaglianze sociali, in modo da ricondurre la dialettica sociale entro rigorosi confini, che rendano così possibile la fissazione di valori sociali fondamentali condivisi. E' questa un vera prospettiva radicale - ma non utopica -, quella di coniugare pluralismo e omogeneità sociale: un punto di partenza imprescindibile è la legalità, con la lotta alla criminalità organizzata che si inserisca in un progetto più radicale che poi si indirizzi contro tutte le degenerazioni del potere. In conclusione, Del Lago è veramente sicuro che la battaglia di Saviano sia minimale?

Pd, un’oligarchia lontana dal territorio di MIMMO MASTRANGELO SI dica quel che si vuole, pure che l'Italia dei Valori punta il dito, lancia frecciate e poi mantiene, come se niente fosse, la postazione nel governo regionale, ma più di tutto si abbia la lealtà di riconoscere che la crisi in via Anzio è conseguente ai contrasti interni al Pd, il quale da noi, non diversamente da altre realtà, tutto è fuorché un partito. Anzi, un partito per l'esattezza lo è, nel senso di un'oligarchia strutturata su personalismi e consorterie tra loro in conflitto (le correnti sono altra cosa, impongono la dialettica, rigorosamente). Fa male (e non si gongola) scrivere certe cose, soprattutto se si sta dentro al Pd, anche con una forte criticità mai rinunciata ad esternare, ma bisogna convenire. Il Pd lucano, sin dall'inizio ha commesso l'errore di non aprirsi all'esterno, è andato subitaneamente in cortocircuito coi circoli locali e, cosa molto più grave, con il vasto popolo delle primarie che, correttamente, non ha poi rinunciato ad accordagli fiducia alle elezioni dello scorso aprile. Sul fronte dirigenziale il partito ha sempre sofferto di acidi dissapori, non si doveva aspettare le dimissioni di Folino per metterci una toppa, e anche quando si è provato a riportare l'equilibrio, convocando il comitato politico regionale era opportuno che i segretari provinciali aprissero prima un confronto tra i direttivi e i segretari dei circoli. E' mancata la discussione anzitempo con chi fa realmente e nel concreto il partito, tutte quelle chiacchiere di prima botta - che il Pd non doveva intruppare simpatizzanti o consumatori di eventi elettorali, ma soggetti attivi, partecipi - sono rimaste tali. Scie di fumo. Non si può pensare che da una crisi interna di non poco

conto si ponga risoluzione con gli esiti dell'ultimo comitato politico e nominando nei prossimi giorni una nuova giunta regionale. Ci sono altre ferite aperte ben più preocccupanti che vanno chiuse. Spetta a chi ha incarichi centrali dare una sterzata all'attuale situazione, mettersi la croce addosso se non si vuole che i bui scappino definitivamente dalla stalla e si perda terreno dal lato della fiducia. A loro tocca dimostrare che il Pd c'è, e sta con convinzione dalla parte di chi in questa terra è afflitto dai problemi. Uno dei padri della Sociologia, Alex Tocqueville, distingueva i grandi partiti dai piccoli. I primi badano più ai principi che alle conseguenze, alla generalità più che ai casi particolari, alle idee più che agli interessi degli uomini , i secondi sono in generale senza vera fede politica e non essendo sostenuti da grandi obiettivi hanno carattere egoistico che si manifesta in ogni loro azione. I grandi partiti - rimarcava Tocqueville - ristrutturano la società, i piccoli l'agitano, i primi la ravvivano i secondi, invece, la depravano, gli uni talvolta salvano la società, scuotendola fortemente, gli altri la turbano senza profitti. Idee queste che appartengono a tempi lontani , ma che, mantenendo una loro freschezza, potrebbero ancora essere il filo conduttore di un progetto di partito in progress. In Tocqueville è indicato un percorso da cui il Pd di Basilicata potrebbe (ri)partire, un assioma di partito-società che non ha bisogno di rappresentanti che facciano sfoggio della loro erudita favella, ma che sappiano mantenere il rapporto con la gente e che se li metti dentro un'assemblea di operai o studenti sappiano cosa dire.

LA cultura non è per tutti. Il concetto (che non è propriamente di estrema sinistra come non lo è chi sta scrivendo) è fortemente ribadito e reso concreto dal consigliere di An Antonio Tisci che spara a zero sul “cattivo maestro” Franco Piperno e su chi all'Università di Basilicata lo ha invitato per presentare un libro che parla del bene e del male di una Storia di cui noi, volenti o nolenti, siamo tutti in qualche modo figli. Se il consigliere Tisci fosse stato presente alla manifestazione, si sarebbe forse accorto (magari anche vergognandosi un po') che gli unici saliti in cattedra per l'occasione sono stati degli sconosciuti ragazzotti di destra, tra i quali uno si è arrischiato alla denuncia diffamatoria di un fatto in cui coinvolgeva, facendo pubblicamente nomi e cognomi, persone che ne erano assolutamente estranee. Per il resto chi c'era non credo abbia notato accenti di beatificazione o altari eretti intorno alla figura dell'autore che, come pare sia giusto esercizio di democrazia, esprimeva un suo punto di vista, condivisibile o meno, supportato comunque da una esperienza personale esaltante e dolorosa, da un'utopia che non è stato possibile trasformare tutta intera in realtà e da una serie di errori che forse, però, veramente degeneravano da una moralità maggiore di quelle che oggi purtroppo si vedono in giro. D'altro canto il proverbiale garantismo lucano bipartisan sembra venir meno nelle accuse affastellate da Tisci nei confronti di Piperno che mai è stato ritenuto direttamente responsabile dei gravissimi fatti delittuosi che vengono demagogicamente ricordati. Non si può credere che far parte di un movimento renda i singoli responsabili in prima persona degli errori di un altro; sarebbe come dire che Tisci, che milita in un partito di ispirazione fascista, è responsabile della persecuzione e dell'omicidio di migliaia di ebrei. Non si è sentita d'altronde la voce contrariata del nostro strenuo consigliere quando a portar cultura in questa regione è stato chiamato uno che la cosa più interessante che aveva da mostrare era l'elastico griffato delle proprie mutande. Con Fabrizio Corona erano tutti garantisti; non sarà mica stato perché quello era un buon canale per trasmettere la “cultura” che più piace? Per quanto riguarda le accuse al Rettore Tamburro forse si addice questa volta un colto “non ragioniam di lor”; una cosa, però, va detta in risposta al di lui dilemma sulla ragione intera del suo soprannome. Caro Rettore, sebbene un po' mi spiaccia fomentare quella sua simpaticamente proverbiale immodestia, le ricordo che il Barone Rosso era un tale che volava alto.


Giovedì 11 dicembre 2008

Il centrosinistra ha disperso energie di ROMANO CUPPARO e GIUSEPPE SCHETTINO* LA crisi economica in Basilicata appare più strutturale che congiunturale Bisogna confrontarsi sul merito delle cose ma, certamente, in questi anni, i governanti del centro sinistra hanno prodotto solamente dispersioni di energie nel mondo produttivo e occupazionale lucano. Il confronto richiesto dal Pd lucano appare in forte ritardo rispetto ai danni finora prodotti sia dalle precedenti che dall'attuale amministrazione regionale di centro sinistra. Sono state sbagliate tante scelte importanti di politica economica e produttiva che hanno inciso negativamente ed in profondità sul benessere delle famiglie lucane. Tutti abbiamo il dovere morale, prima che politico, di concorrere alla risoluzione dei problemi, ma a diversi livelli di responsabilità. Le dimissioni dell'ex assessore Vincenzo Folino prima e dell'intera giunta regionale poi rappresentano poca cosa dinnanzi alla pesante ed esasperata crisi che sta colpendo l'intero mondo produttivo e occupazionale della Basilicata. E' stato seguito un percorso del tutto inefficace, privo di idee, di valori e di ideali! Non si è favorito né cercato alcun protagonismo del territorio. Nessuna azione incisiva è stata posta in essere per creare il tanto decantato, ma mai abbastanza auspicato, sviluppo autopropulsivo per la nostra Regione. In questo momento regna solo confusione. Molte delle tante proteste legate al tema del lavoro e della occupazione sono certamente da addebitare alla programmazione regionale, priva di idonee direttrici di sviluppo e posta in essere dal centro sinistra con poca accortezza ed in maniera del tutto approssimativa. Per superare le criticità servono coerenza e regole certe. Dobbiamo imparare prima di tutto a confrontarci. Se necessario bisogna ricorrere alla alternanza politica che rispecchi le diverse anime e sensibilità. L'auspicio è che il Popolo lucano, alla luce degli accadimenti, abbia maggiore consapevolezza

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Giustizia, perplessità Ecco perché a Baragiano e inquietudine hanno aderito al Cub PERPLESSITA’ e inquietudine. Con questi stati d’animo l’associazione Ulixes ha seguito gli sviluppi del caso De Magistris. Un anno fa l’avocazione delle inchieste che seguivano una pista di rilevante interesse pubblico e che mostrava i confini dello Stato di diritto in Calabria. Poi gli avvisi di garanzia all’ex Guardasigilli Mastella, con successivo passo indietro. Ora, dopo la denigrazione del lavoro di un magistrato ed il suo allontanamento dal luogo dei fatti, si è registrato un passo ulteriore. Se da un lato emergono le ragioni di De Magistris, in precedenza non riconosciute, dall’altro però l’aggressività con cui ci si è scagliati contro la procura di Catanzaro lascia sconcertati. Come anche in altri casi, si è sollevato un polverone mediatico, funzionale alla fine a non fare chiarezza e a tutelare magari meglio qualche interesse particolare. Lo scopo di un’associazione giovane, promossa da universitari convinti che la formazione universitaria possa pagare anche in termini civici e, magari, etici, è proprio quella di fornire un punto di vista equilibrato. La Calabria è una Regione difficile, d’accordo. Ma in questi casi si nota come si sia innescato uno scontro che ha avuto le prime pagine della stampa nazionale e dei tg. Dietro tutto ciò, ci sono varie ragioni per cui oggi il potere giudiziario ha un grande bisogno di ristabilire un corretto rapporto con i cittadini. Gli appelli sui giornali possono essere utili solo in parte, anzi, potenzialmente, lo scontro mediatico è più negativo che positivo.

Meglio dire solo ciò che ha senso: in questo caso quale interesse pubblico si sta perseguendo? Cosa si sa a parte molte indiscrezioni? Perché mesi addietro le indagini di un magistrato scomodo sono state bloccate? Ci si aspettava che nuove ragioni sarebbero emerse. Invece, si è arrivati al linciaggio. Un problema dell’Italia tutta, non solo di una Regione, è quello di vedere sui giornali sollevarsi tanti casi eclatanti, di gridare allo scandalo per un settimana e poi di far di nuovo tacere tutto. Di fronte ad un potere autorevole quale quello della magistratura, questa dinamica è ancora più inaccettabile. Se lo scopo è quello di indagare e fare chiarezza, non si capisce perché il quadro sia offuscato da tante oscurità. Quello giuridico è un sapere limpido e trasparente, non un mezzo per l’esclusivo, magari arbitrario perseguimento di interessi. Il suo scopo dovrebbe essere quello di tutelare i cittadini e di riequilibrare rapporti tra le parti in gioco. Si riscontra una conflittualità interna là dove dovrebbe invece esserci lealtà e comunanza di vedute. I giovani non si schierano per questo o quello, ma chiedono insistentemente ragione ed equilibrio, capacità di indirizzo e controllo, buon senso. Sono gli stessi giovani che mesi addietro hanno ritenuto giusto parlare di una forte mancanza di trasparenza sul caso De Magistris. Non si tratta di idealismo fine a se stesso: nell’ombra non ci può essere ripresa. Associazione Ulixes

della necessità di una inversione di rotta nel ricercare una via di uscita alla grave crisi produttiva e occupazionale in cui ci troviamo. E' necessario esaltare le qualità politiche per comprendere i cambiamenti dello scenario socioeconomico e capacità nell'elaborazione di nuove strategie di sviluppo”. “Un invito chiaro quello di Schettino e Cupparo - al rinnovamento della classe dirigente regionale. La cri-

si lucana è, infatti, tutta politica. Il Pd e l'intera maggioranza regionale di centro sinistra non hanno saputo tener conto dell'interesse generale della regione e dei cittadini lucani, privilegiando l'esclusiva gestione clientelare del potere, anziché fronteggiare la crisi economica che in Basilicata appare più strutturale che congiunturale. *consiglieri provinciali Forza Italia-Pdl

ALCUNI operai che lavorano in questa azienda (Linea Legno di Baragiano) hanno abbandonato i sindacati tradizionali e hanno aderito alla Confederazione unitaria di base. Una scelta che è maturata nel tempo dettata dalla necessità di difendersi meglio da un padrone sempre più intransigente e per nulla attento alle elementari esigenze degli operai. Non si spiegherebbe altrimenti perché gli operai di questa azienda non hanno nemmeno alcuni servizi essenziali che hanno invece gli operai in altri stabilimenti. Gli impianti di aspirazione per le polveri non sono sufficienti e alcune aree sono piene di polveri sospese. Gli spogliatoi destinati agli operai sono stretti e privi di sedie, gli operai devono fare a turno per cambiarsi. I locali adibiti a gabinetti assomigliano a tuguri, sono situati all'esterno dello stabilimento, sprovvisti molte volte perfino della carta igienica e i lavandini somigliano alle mangiatoie delle mucche. Non esiste nemmeno una pensilina di comunicazione fra i locali e lo stabilimento, per cui, quando piove, gli operai li possono raggiungere solo dopo essersi ba-

gnati. Forse il padrone pensa che sia sufficiente che l'operaio, prima di recarsi al lavoro, ascolti le previsioni del tempo di “Brindisi” e portarsi l'ombrello per non bagnarsi? Problemi ci sono segnalati anche sullo smaltimento dei rifiuti e dei residui, sulla agibilità delle vie di fuga e dei dispositivi di protezione individuali. L'auspicio è che l'azienda non compia l'errore di prendersela con gli operai che hanno finalmente alzato la testa e hanno denunciato le questioni che non vanno al proprio sindacato. L'azienda incominci a risolvere i problemi più grandi. Per tutte le questioni specifiche invieremo all'azienda una nota con l'auspicio che possa provvedere e risolvere in tempi stretti i problemi evidenziati dai lavoratori. Contrariamente, la Confederazione unitaria di base insieme agli operai dell’azienda metterà in campo tutte le iniziative necessarie per difendere i diritti di tutti i lavoratori e per la risoluzione dei problemi. Sede provinciale Cub edili e affini di Melfi

La Corte thailandese e la crisi in giunta I QUOTIDIANI del 3 dicembre hanno riportato la notizia che la Corte Costituzionale thailandese ha interdetto dalla politica per cinque anni il premier Somchai Wongsawar, che ha fatto subito i bagagli senza “proferir verbo”. La condanna è stata inflitta per i brogli elettorali nelle elezioni politiche del 2007; la Corte ha anche ordinato che venga sciolto il partito di Wongsawar. Uno altro bellissimo esempio di democrazia in un paese che dà un significato non proprio uguale a quello delle democrazie occidentali. Non mancano episodi analoghi: le dimissioni di Olmert, le reprimende al turco Erdogan, la “seconda rivoluzione americana”, che ha portato alla Casa Bianca Obama. Abbiamo preso schiaffi in faccia da politici e guidici di paesi democratici e non. E in Italia? Nulla.

Dopo la stagione di Mani pulite, tutto è come prima anzi peggio: appena i politici italiani-tranne alcuni-“tutti insieme appassionatamente” fiutano “odor di pericolo” corrono a legiferare o a “lodare”- non sono complimenti- ad personas: leggi per tutti e per ogni circostanza. Un tagliente giornalista ha “inventato” “un lodo trota”. Si grida da ogni dove al complotto, si parla di “giudici dementi”, “rossi” se osano indagare. Gli ispettori ministeriali hanno la valigia sempre pronta per correre dove c'è un magistrato che ha “osato” indagare o, intercettando un privato, ha avuto la sfortuna di riconoscere la voce di un politico, ha avuto la sfortuna di riconoscere la voce di un politico. Immediato il trasferimento. E' così in ogni luogo: a “munnezza” a Napoli, tutti al loro posto, nelle altre re-

gioni idem. “perle rare” i dimissionari, per gli altri un rifugio sicuro in Parlamento: un tempo erano i conventi. Se un ordine giudiziario seguisse la Corte thailandese… In Basilicata non manca nulla “aver compagni al duol scema la pena”! Dulcis in fundo si è scoperto che il petrolio inquina in Val d'Agri, manca un piano di emergenza, arriva nel metapontino il fumo di Taranto. Galleggiamo su un mare nero, il territorio diventerà una gruviera perché il governo nazionale ha avocato a sé il diritto di dare le concessioni petrolifere, non c'è la certezza di avere “scanzato le scorie”. I danni del sisma dell'80 sono inferiori a quelli provocati da cattiva politica e da industriali imbroglioni accorsi anche dalla Cina. Nel contempo litigano per la nuova Giunta. Angela Lorusso

Crisi, impraticabile la strada Ancora convinti dell’apertura al centro nella strada riformista LA verifica avviata, da più di una settimana, dal “Governatore” della nostra Regione, Vito De Filippo, pur procedendo “au ralenti” a causa della frastagliata composizione di partiti, gruppi e neo-formazioni politiche , secondo la nostra modesta ed onesta opinione, dovrebbe tenere in debita considerazione i seguenti fattori: La coalizione Pd-Idv , aperta alle istanze della “società civile” ed alle forze autenticamente democratiche , dopo la solida “tenuta” alle scorse elezioni politiche , ha sul piatto della bilancia, fra l'altro, l'imminente sfida “regionale” verso il PdL della compagine Idv-Pd ed altre forze , capeggiata dall'onorevole Carlo Costantini, volto nuovo , qualificato ed esperto della politica in Abruzzo. Se fosse necessario, la massiccia e memorabile manifestazione popolare al “Circo Massimo”di Roma con Walter Veltroni e tutto l'establi-

shment del partito Democratico, ha ospitato il maxi-gazebo di Idv per raccogliere firme pro Referendum contro il Lodo Alfano , ci attesta saldamente e senza remore (più o meno pilotate, a mò di zizzania) all'interno del Centro-Sinistra nazionale e lucano. Eventuali aperture verso il Centro sono, per il momento e senza il passaggio “elettorale” , impraticabili (lo ha appena confermato il Presidente Udc Casini) salvo l'impossibilità di trovare soluzioni “condivise” ed arrivare malauguratamente a nuove traumatiche elezioni regionali in Basilicata. Con l'augurio di una ponderata e responsabile soluzione della crisi regionale lucana , aperta dalle dimissioni di Vincenzo Folino, v.Presidente ed Assessore alle Attività Produttive, buon lavoro, dunque, a tutti. Donato Mazzeo

di MICHELE FANELLI

LA “non conclusione” del Consiglio Regionale dedicato alla più pesante crisi economica e produttiva che si sia registrata in Basilicata nell'ultimo trentennio, perché di questo si è trattato, vale a dire senza indicazioni operative e di impegno immediato, conferma l'analisi che il Npsi ha fatto sulla fase politica confusa della maggioranza che è priva di un minimo di progettualità per uscire dall'emergenza sociale. E' risultato sin troppo eclatante lo scarto tra un'opposizione di centrodestra che ha dimostrato attraverso interventi autorevoli, con analisi e proposte puntuali, responsabilità e attaccamento alle istituzioni con il risultato della seduta consiliare straordinaria “strappata” al Governatore Vito De Filippo e dall'altra un centrosinistra che sa solo prendersela con i fattori internazionali, i mercati asiatici e degli Usa.

Meno male che in questa occasione gli esponenti della maggioranza alla Regione hanno ritrovato il pudore di non riprendere la polemica strumentale del complotto della stampa nazionale e non hanno seguito il sindaco di Firenze altrimenti si sarebbero dovuti anche loro incatenare ad un pilastro del Palazzo della Regione. E' evidente che in mancanza di idee non si può affrontare adeguatamente i problemi sul tappeto e né i giochi interni ai partiti di maggioranza riferiti agli assetti di potere possono produrre quella svolta che la comunità regionale si aspetta. Il Npsi continua a ritenere necessaria la strada del riformismo autentico e non camuffato dietro pseudo programmi per individuare, di intesa con il Governo Berlusconi, le azioni da mettere in campo prima che la crisi sia ingestibile.


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Giovedì 11 dicembre 2008

24 ore in Basilicata

Il senatore Digilio entusiasta: invece dei megappalti si pensa alle piccole imprese

Al Pdl piace il progetto Total Delicio (Uil): gli aiuti vadano anche alle aziende in crisi LA TOTAL sugli altari. Quanto meno del centrodestra: l’iniziativa annunciata dalla società francese a Potenza - il finanziamento attraverso la Camera di commercio delle piccole imprese lucane è piaciuta molto a Egidio Digilio, senatore del Pdl, anche se ricorda che le modalità di attuazione sono da verificare. Ed è piaciuta molto anche al segretario regionale della Uil, Michele Delicio. Digilio ha parole molto positive sul progetto, che riprende l’esperienza francese di prestiti alle piccole e medie imprese. Secondo lui addirittura «è destinata a segnare una svolta positiva nell'attività delle compagnie petrolifere non solo in Basilicata ma nell'intero Paese, passando dal riconoscimento delle sole royalties sul petrolio estratto, come accade da decenni con l'Eni e presto con la Total, a un'azione più diretta e utile all'imprenditoria locale». La presa di posizione di Digilio fa il paio con quella che, riferendosi alla volontà della Libia di acquisire un 5 % di quote Eni, aveva espresso il

giorno prima . «L'Eni - aveva detto - ha dato già un segnale di sensibilità sociale con la destinazione del “contributo sociale” di 200 milioni di euro che il consiglio d'amministrazione ha stabilito di elargire alle casse dello Stato. A questo punto per completare il processo di apertura al territorio e alle esigenze delle comunità locali, l'a.d. Scaroni consenta alla Regione di acquistare una quota simbolica ma significativa oppure si favorisca una sottoscrizione popolare consentendo ai lucani di entrare nel cda “regalando” a ogni lucano un'azione della società con un unico esponente a rappresentarli tutti nello stesso cda». Sulla proposta Total ha invece aggiunto ieri: «Sono certo che la Regione e il sistema bancario lucano, innanzitutto, non si faranno sfuggire questa occasione». Anche se una critica c’è, ma rivolta alle strategie del passato della multinazionale d’Oltralpe. Digilio si riferisce all’antico auspicio di una maggiore presenza di azien-

Da sinistra, Delicio (foto presa dal sito www.flickr.it) e Digilio

de lucane negli appalti di lavori in corso per la realizzazione del Centro Oli di Corleto Perticara e per il Progetto Tempa Rossa nel Sauro. «Sinora - dichiara - le aziende della Basilicata hanno lavorato poco anche perché la Total ha

puntato su mega-appalti e mega-bandi di gare. Con gli aiuti finanziari si può puntare a rafforzare il sistema delle Pmi lucane che in Consorzio o in associazioni temporanee di imprese possono partecipare con maggiori risultati specie

in termini occupazionali». Delicio della Uil considera invece l’iniziativa della Total «una buona base di partenza per riconvocare il tavolo della concertazione tra Regione, compagnie petrolifere, imprenditori e sindacati e gesti-

re la cosiddetta fase due dell'attività di estrazione e ricerca di idrocarburi in Basilicata. L’impegno della società petrolifera francese di non limitarsi alle royalties che verranno alla Basilicata non appena Tempa Rossa entrerà in produzione e di sostenere l'imprenditoria lucana con prestiti per finanziare beni immateriali, strumenti di innovazione tecnologica e favorire investimenti per l'internazionalizzazione, è un fatto nuovo importante che merita la massima attenzione a livello istituzionale e da parte di associazioni imprenditoriali e dei sindacati». Dopo aver sottolineato le contraddizioni della Val d’Agri (terra ricca, cittadini poveri), il sindacalista aggiunge: «Le misure di aiuto e prestiti finanziari dovranno essere utilizzate anche ai gruppi industriali e alle aziende che sono in crisi e hanno avviato procedure di cassa integrazione guadagni o mobilità per consentire di reagire all’emergenza lavoro e ai problemi di mercato e produzione».

Il commento di Sergio Lapenna (Pdl) Il giorno in cui la Terra «Energia, fallimentari si spegnerà. Anche qui le linee regionali» MEZZ’ORA di blackout. Volontario. Non molto, in apparenza. Ma se il progetto del Wwf è quello di far spegnere ogni apparato elettrico in tutto il paneta (il titolo significativo è “Un miliardo di persone può bastare”), non è poco. L’inziativa, programmata per il 28 marzo dell’anno prossimo, interesserà anche tre comuni lucani: Potenza, Moliterno e Paterno. Per ora. Si attendono altre adesioni. Hanno già aderito 74 grandi città in 62 Paesi. Obiettivo 2009: mille città e un miliardo di persone in tutto il mondo per chiedere ai grandi del Pianeta un nuovo accordo globale per il clima entro dicembre 2009. Tutti possono aderire su

NELLE zone del petrolio bisogna “fare rete”? Lo dice il Pd di Calvello. Ecco il testo quasi integrale. «MENTRE le multinazionali del petrolio inoltrano in modo reiterato le richieste di rilascio di permessi di ricerca di idrocarburi, (una di queste ultime riguarda Anzi, Calvello, Abriola, Trivigno, Brindisi e Potenza), a valle dei dieci anni trascorsi dalla stipula degli accordi fra Eni e Regione Basilicata, va preso atto che sui territori già interessati dalle estrazioni, si registrano ritardi sull'innesco di reali processi di crescita; probabil-

www.earthhour.org. Grande successo anche se siamo ancora alle prima battute della campagna di iscrizioni all'Earth Hour 2009, l'evento globale Wwf per il clima. Adesioni da Mosca a Las Vegas, da Oslo a Singapore e Istanbul. In Italia hanno già aderito 70 tra piccoli e grandi Comuni. L'appello parte da Venezia, città simbolo del cambiamento climatico nel nostro Paese, che ha lanciato l'evento con un video-messaggio del sindaco Cacciari. «L'emergenza ambientale è reale - dice il sindaco di Venezia - non sono grida d'allarme, ma i risultati di indagini scientifiche che ormai tutti dovrebbero conoscere. E i grandi mutamenti climatici minacciano Venezia

e altre città che danno sul mare assai più di altri centri. Per questo Venezia deve essere protagonista di questa battaglia e aderisce con convinzione a Earth Hour. Il 28 marzo l'intera città, spero non soltanto gli edifici pubblici, spegnerà le luci per ricordare a tutti la situazione drammatica in cui ci troviamo». Altre città si uniranno tra cui Milano, Palermo, Genova, Trento, Potenza e il numero è destinato a crescere ogni giorno. Una partecipazione globale e sempre più corale, che risponde all'ambizioso obiettivo della campagna 2009 di raggiungere oltre un miliardo di persone in mille città di tutto il mondo, tra singoli cittadini, imprese, istituzioni e governi.

LE STRATEGIE energetiche della Basilicata fanno acqua da tutte le parti: ne è sicuro Sergio Lapenna, consigliere regionale del Pdl. Dice Lapenna: «Innanzitutto dall’analisi della nuova finanziaria è emerso che non vi è alcuna misura a carattere straordinario per fronteggiare la grave crisi della nostra Regione, ma soprattutto le misure più discutibili riguardano gli interventi per la riduzione e la razionalizzazione dei costi dell’energia». «In particolare - aggiunge - discutibili sono le norme che delineano il quadro degli interventi in materia energetica che assegneranno, così come è già avvenuto per l’Acquedotto lucano, un monopolio alla nuova società energetica lucana (Sel). È opinabile, come ho già ribadito più volte, prevedere importanti misure se prima non viene approvato un nuovo Piano energetico regionale, in mancanza del quale tutte le misure prese diventano atti di sommaria urgenza piuttosto che il frutto di una seria e accurata programmazione in base alle reali necessità energetiche del territorio». «Con questa miniriforma in materia di energia - continua Lapenna - la Basilicata divente-

rà la nuova Arabia Saudita ed il presidente della Sel un vero e proprio sceicco, visto che le attività di progettazione ed attuazione degli interventi per la razionalizzazione e la riduzione dei consumi dei costi energetici dei soggetti pubblici regionali è interamente affidata alla Sel e che ad essa saranno trasferite, in comodato d’uso, tutte le superfici edificate ed i terreni di proprietà regionale utilizzabili ai fini della produzione di energia. Inoltre, per far fronte agli oneri finanziari, alla Sel saranno trasferite anche le somme derivanti dalla vendita del gas conferito alla regione dalle compagnie concessionarie delle estrazioni petrolifere”. “In merito a ciò - conclude Lapenna - presenterò alcuni emendamenti per arginare quello che potrebbe diventare un dominio incontrastato della Sel, ribadendo alcuni principi fondamentali, in particolare, nella assegnazione della progettazione e nella fase di attuazione degli interventi, ossia il rigoroso rispetto del criterio della rotazione nella aggiudicazione delle gare, la partecipazione anche dei giovani professionisti e il coinvolgimento degli ordini professionali».

Rocco De Grazia del Pd di Calvello chiede di “fare rete” nella valle

Petrolio, restare insieme per non morire mente anche a causa di un deficit di strategie significative di sviluppo locale, da addebitarsi alle amministrazioni comunali. In molti casi la concentrazione dei fondi delle royalties esclusivamente verso i servizi socio-assistenziali e verso la solita riqualificazione degli spazi urbani, denota la mancata individuazione delle priorità, più che essere indizio di dinamismo progettuale

in periferia. Per invertire la tendenza (...) occorre che qui le istituzioni locali siano in grado di esprimere progetti strutturali che possano sostenere un modello di sviluppo locale, offrendo l'indicazione di un indirizzo strategico o la proposta di un documento programmatico da mettere in campo, in cui si evidenzino priorità e interventi strutturali che si intenda realizzare a fronte degli investimenti.

Soprattutto ora che il governo Berlusconi mette il “bavaglio” ai territori, espropriandoli della possibilità di trattare sulle concessioni con le compagnie petrolifere, è proprio sulla questione energetica che le classi dirigenti localidovrebbero prendere coscienza del loro protagonismo, coinvolgendo i cittadini attraverso confronti aperti. Questi territori (...) dovrebbero porre la questione ener-

getica come tema centrale in ogni dibattito sullo sviluppo, e, secondo una logica di integrazione tra i comuni delle valli (Agri-Sauro-Camastra), dovrebbero “fare rete”, attivando (...) procedure che mirino a valorizzare sempre di più la connotazione energetica dell'area del bacino petrolifero, sia per avvalorare la strategicità della istituzione in queste valli di un Parco scientifico e tecnologico delle

energie, sia per affermare in tale ambito con metodi sinergici, un percorso comune di programmazione comprensoriale. Quando si richiama la necessità di una legge regionale che regoli il conferimento di permessi per la ricerca e le estrazioni, e quando si ipotizza di rinegoziare gli accordi con Eni (...), contestualmente le ambizioni e l'intraprendenza progettuale delle amministrazioni locali andrebbero rimodulate e incrementate, in funzione di approcci più incisivi e più esigenti, magari concertati». Rocco De Grazia Pd Calvello


24 Ore in Basilicata Scuola/1 Un incontro a Villa d’Agri con l’ente Provincia

Il nodo degli istituti I Piani di ridimensionamento entro il 18 DISCUSSIONE lunga e complicata - ieri all’Istituto agrario di Villa d’Agri - ma proficua per la Provincia che inizia cosĂŹ a comprendere le esigenze del territorio prima di consegnare alla Regione Basilicata, entro il 18 dicembre, i Piani provinciali di dimensionamento. Ad aprire i termini del confronto l'assessore provinciale Domenico Vita che ha sottolineato: ÂŤL'imminenza di queste riunioni non è dovuta alla Provincia ma come sapete alla storia che c'è stata negli ultimi mesi, con una serie di iniziative a livello nazionale e in ultimo il ministro Gelmini con un passo indietro a quelle che erano le proposte iniziali. Ma partiamo dall'origine. Nel 1998 con l'art.112 che attribuisce la programmazione dell'offerta

GiovedĂŹ 11 dicembre 2008

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Scuola/2 Ridimensionamenti

La Flc Cgil accusa la Regione

formativa alla regione e demanda subito dopo il compito di redigere la rete scolastica. A fine 98 fu fatto il primo dimensionamento scolastico. Da quella data non si è mosso piÚ niente. Si giunge cosÏ ai giorni nostri con il problema del dimensionamento scolastico obbligatorio che costringe alla verifica dei numeri, fino a 500 per la scelta orizzontale e fino a 300 per la verticalizzazione. Partendo dal presupposto che la Provincia non ha deciso niente ma vuole ascoltare il territorio, si avvia la fase di consultazione che proseguirà oggi a Melfi, il 12 a Lauria e il 15 a Potenza. Francesca Gresia regione@luedi.it

La difficile ricerca di una soluzione DUE I NODI spinosi su cui si arena la discussione: le dirigenze di Corleto Perticara, Castelsaraceno e Montemurro e la necessità di accorpare gli istituti superiori di Moliterno. E se sulla prima si giunge, dopo lunghe discussioni ad una soluzione, la seconda questione rimane aperta. Ma ripercorriamo le tappe di oltre 2 ore di riunione. Le prime comunicazioni dell'assessore spaventano i convenuti e mentre iniziano gli interventi, alcuni sindaci abbandonano la sala per dare vita ad una riunione parallela in un'altra aula. Si discute dei piccoli comuni. Il sindaco di Guardia Perticara, ricordando la posizione di cerniera del comune rivendica la salvezza per la dirigenza di Corleto Perticara in virtÚ anche dei futuri sviluppi del settore petrolifero, da qui la richiesta ad Armento di accorparsi. Ma il sindaco è temporaneamente assente e si prosegue. Mentre la dirigente del liceo di Marsico Nuovo, Schiavo Camilla Maria sottolinea: Abbiamo già perso una buona occasione per un disegno della crescita che potrebbero avere le scuole nel nostro territorio e non possiamo rifare l'errore. E' ora che la politica si assuma quelle responsabilità che le competono e decida come dare un vero indirizzo di crescita alle scuole dell'area, qualcosa cambia. I sindaci rientrano da quella che pochi minuti dopo il consigliere Provinciale Rosaria Vicino definirà una riunione massonica, e presentano sul piatto la loro proposte non proprio gradite da Corleto Perticara che vedrebbe comunque saltare la propria dirigenza. Si discute, c'è chi richiama al principio di territorio, chi si appella ai numeri, e solo negli ultimi minuti si comprende quella che potrebbe essere la soluzione: salta la dirigenza di Montemurro che viene accorpata a Spinoso e Sarconi con futura sede dirigenziale a Spinoso, d'altra parte Castelsaraceno rinuncia alla propria presidenza che ritorna a San Chirico Raparo, accorpando anche l'istituto di San Martino D'Agri e Armento.

Da sinistra Eustacchio Nicoletti e Domenico Telesca

L’incontro di ieri a Villa d’Agri

A salvare Corleto Perticara la disponibilità di Gorgoglione ad unirsi, nonostante la sua appartenenza alla Provincia di Matera. Dal canto suo il sindaco di Sant'Arcangelo chiede, avendo i numeri, di tramutare il suo attuale istituto comprensivo e direzione didattica, in due futuri istituti comprensivi. Ma si giunge al secondo punto cruciale, le scuole superiori. L'istituto professionale di Moliterno, non ha i numeri e dovrebbe essere accorpato con l'Itcg. Una linea che non soddisfa l'attuale dirigente, Carmine Filardi che rimarca: Si tratta di un istituto con tipicità di cinque indirizzi diversi. Una comunità grossa come la Val d'Agri non può rinunciare a figure di tipo professionale e questo lo dico come dirigente che ha a cuore il futuro dei ragazzi che hanno scelto questa scuola.

Linea ampiamente condivisa dal sindaco di Moliterno, Angela La Torraca e dal primo cittadino di Tramutola, Ugo Salera che evidenziano la necessità di preservare le specificità che altrimenti si andrebbero a perdere con l'unione dei due plessi. Rimane quindi aperto il nodo, mentre come rimarcato dal primo cittadino di Missanello, Senatro Vivoli: Mentre continuiamo a parlare di numeretti, passiamo qui o là , ci dimentichiamo che siamo chiamati non a fare gli interessi di alcune categorie ma quelli dei ragazzi. Del resto già qualche anno fa, quando si è parlato di soppressione delle scuole, nessuno ha aperto bocca, del resto non venivano toccati gli interessi di nessuno, se non dei ragazzi. Io penso che questi devono essere preservati, prima di ogni cosa. fra. gre.

Scuola/3 Riflessione sulla riforma

Le due ipotesi di Lauria LAURIA - Quale sarà il futuro della scuola alla luce dei ridimensionamenti della riforma Gelmini? Se n'è discusso ieri pomeriggio a Lauria nel corso di un incontro organizzato dal Cidi (Centro di iniziativa democratica insegnanti) e dal Comune di Lauria nell'ambito delle iniziative del Settembre pedagogico 2008. Per Sofia Toselli, presidente nazionale del Cidi, il rischio che corre la scuola è quello di essere smantellata pezzo dopo pezzo. La scelta economica che ha spinto il ministro Tremonti a tagliare 8 miliardi di euro in tre anni, spiega Toselli, significa due cose: La scuola non è cosÏ importante e strategica nell'agenda politica del Governo attuale e che dietro al risparmio si nasconde l'idea di

una scuola di altri tempiÂť. I provvedimenti del governo porteranno tagli di organico in tutti gli ordini di scuola, la riduzione dei tempi scolastici e una drastica marcia indietro nei confronti dell'obbligo scolastico. Ma soprattutto, ha sottolineato Toselli, il funzionamento delle scuole sarĂ piĂš o meno buono in base agli investimenti che gli amministratori regionali faranno. La Basilicata, come tutte le altre Regioni del sud, dovranno predisporre degli interventi massicci se non vorranno aggravare il gap di livello istituzionale che esiste. ÂŤEvasione e dispersione scolastica sono problemi ancora forti - dice il presidente nazionale del Cidi - L'idea

I relatori della riunione di Lauria

che la scuola sia un ammortizzatore sociale dove lavorano fannulloni è il frutto di una campagna stampa che dura da 2 anni. La collaborazione con il Cidi ha dato in questi 2 anni frutti importanti e significativi, ha detto il sindaco Antonio Pisani che poi ha spiegato le ipotesi di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche a Lauria. Sono state proposte due ipotesi: una di due comprensivi nei due rioni; e l'altra, accolta con piÚ interesse an-

che perchĂŠ riduce al minimo i danni sul piano occupazionale, quella di 2 comprensivi e una direzione didatticaÂť. Presenti all'incontro anche Anna Maria Bianchi (presidente Aimc Basilicata), Giuseppe Calabrese (dirigente Isis Lagonegro), Eustachio Nicoletti (FlcCgil Scuola), Daniela Scisciolo e Carmina Ielpo (Presidente e vice del Cidi Potenza) e Marcello Pittella (consigliere regionale). Francesco Zaccara

ÂŤSiamo seriamente preoccupatiÂť. Ad ammetterlo ieri, nel corso di una conferenza stampa a Potenza, i rappresentanti della Flc Cgil Basilicata. Colpa della Regione Basilicata che, lo scorso 3 dicembre, avrebbe approvato ÂŤvaghe e generiche linee di indirizzo per la determinazione del piano di dimensionamento della rete scolastica lucana - ha spiegato Eustacchio Nicoletti, coordinatore regionale della Flc - una situazione paradossale se si pensa al fatto che il decreto del Presidente della Repubblica numero 233 del ‘98 delega le regioni alla programmazione in quanto considerati gli enti che piĂš conoscono le realtĂ locali e che, in teoria, dovrebbero riuscire a meglio coniugare la norma nazionale con le esigenze territorialiÂť. Eppure dalla Flc piĂš volte erano arrivati all'ente inviti ad approvare linee d'azioni capaci di tener conto della giĂ difficile situazione di emergenza del sistema scolastico lucano. ÂŤGiĂ nel corso di diversi tavoli tecnici, politici ed istituzionali - ha continuato Nicoletti - avevamo cercato di dimostrare ai rappresentanti della Regione che quanto stavano per approvare non avrebbe portato alcun benefico risultato alla rete scolastica. Si era chiesta l'approvazione di un progetto capace di coniugare il problema dello spopolamento, che affligge il nostro territorio, col diritto allo studio. CosĂŹ non è stato, a dimostrazione del fatto che la Regione non ha avuto mai il coraggio di affrontare la situazione che, per certi versi, avrebbe potuto anche portare benefici alla nostra realtĂ Âť. Una realtĂ davvero difficile: 28 sono gli istituti con meno di 300 alunni, 52 le scuole frequentate da meno di 500 ragazzi 13 gli istituti superiori con meno di 500 studenti. ÂŤA fronte di tali dati abbiamo poi un rapporto scolari plessi elevatissimo ed un rilevante quasi 7% della popolazione scolastica che

frequenta le cosiddette pluriclassi - ha continuato Nicoletti - con ovvie ricadute dal punto di vista della didattica e dell'apprendimentoÂť. A fronte delle linee giĂ approvate, non resta altro che la contestazione. ÂŤTre sono i punti che contestiamo al progetto approvato dalla regione - ha spiegato lo stesso coordinatore regionale - il primo è quello relativo alla costituzione di istituti comprensivi a prescindere da quegli indici demografici che permetterebbero prioritariamente il dimensionamento orizzontaleÂť. ÂŤIl secondo - ha aggiunto - riguarda la possibilitĂ di creare istituti comprensivi di ogni ordine e grado, possibilitĂ che viene applicata solo a quelle scuole che si trovano in situazioni di estremo isolamentoÂť. ÂŤInfine - ha concluso contestiamo l'introduzione del parametro delle aggregazioni “in progressâ€? (in corso, ndr), inopportuno visto che il dimensionamento stesso dovrebbe fotografare la situazione delle scuole nel momento in cui si realizzaÂť. A conferenza ultimata c'è però anche il tempo per un auspicio. ÂŤLe province - questo l’augurio - avranno ora solo quindici giorni di tempo per formulare il proprio piano di ridimensionamento e ci auguriamo che queste almeno facciano il possibile affinchĂŠ la rete scolastica sia organizzata in funzione del diritto allo studioÂť. Anna Musacchio regione@luedi.it

Vaghe e generiche linee d’indirizzo sulla rete scolastica

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16 24 Ore in Basilicata Convegno sulla tutela dei fanciulli nelle famiglie in crisi Giovedì 11 dicembre 2008

Un fiore da tutelare quando non c’è serenità «SE UN BIMBO sorride, sorride anche il cuore ed ecco spuntare in un prato un bel fiore». Ai versi di questa filastrocca si è ispirata la seconda edizione della “giornata per la tutela del benessere psicofisico e della serenità dei fanciulli”, svoltasi ieri pomeriggio nella sala Inguscio di via Anzio. Promossa dall'Associazione per i diritti del fanciullo (Adf), assieme alle associazioni “Insieme nella Solidarietà onlus” e “Crescere insieme”, la giornata per il fanciullo è stata dedicata quest'anno alla tutela del benessere dei bambini, in seguito alla rottura del nucleo familiare. «Il tema - hanno affermato Giuseppe Iuele e Marilena Cammarota, presidente e vicepresidente dell'Adf, dopo i saluti del presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi - è particolarmente grave e sentito, perché ogni giorno ci sono nuove violazioni ai danni dei bambini». Le varie sfumature della questione sono state trattate con esperti della materia che hanno messo in eviden-

za, ad esempio, l'esistenza di seri problemi nei tribunali nel modo di condurre l'audizione protetta dei minori. Su quest'aspetto si è soffermato, in particolare, Luca Muglia, vicepresidente dell'Unione nazionale camere minorili, il quale ha sottolineato la necessità di modificare la legislazione vigente per estendere l'uso dell'audizione protetta nel corso dell'incidente probatorio, attualmente usata solo per le vittime di reati sessuali. «Ciò - ha concluso per proteggere il minore sia dalle eventuali pressioni sia dal processo stesso». In un quadro familiare non sereno, però, i più piccoli devono essere protetti anche dai loro stessi genitori. Di due particolari abusi, consumati tra le mura domestiche, ha parlato Katia Di Cagno, vicepresidente della Camera minorile di Bari. La Di Cagno ha illustrato nel dettaglio la Pas sindrome che si realizza quando un genitore scatena un conflitto ai danni dell'altro coniuge, facendo diventare il bambino parte attiva di questa guerra - e la

sindrome di Munchausen per procura - sindrome in cui il genitore crea o simula una malattia nel bambino. «In entrambi i casi - ha affermato - c'è necessità di avvocati e operatori specializzati e con una cultura multidisciplinare, in grado di riconoscere i segnali di queste sindromi». Rimanendo nel contesto familiare, Luciano Guaglione, consigliere del giudice al tribunale di Bari, si è occupato, nel proprio intervento, del ruolo che possono avere le mediazioni familiari nel comporre le liti. Attualmente poco utilizzata, la mediazione, attraverso l'analisi e l'ascolto delle problematiche dei coniugi, conduce a un percorso di responsabilizzazione di quest'ultimi, trovando la soluzione all'interno della coppia. A tal proposito Marino Maglietta, presidente dell'associazione nazionale Crescere Insieme, ha illustrato un progetto di legge teso alla riformulazione della figura del mediatore familiare, i cui requisiti oggi vengono individuati sulla base di un forum euro-

I relatori (sopra) e la platea (a sinistra) del convegno (Mattiacci)

L’assemblea annuale oggi a Matera

In un libro tutta la storia di Legacoop in Basilicata peo. Durante la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Manuela Boggia, si è inoltre parlato approfonditamente, con il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Campania Gennaro Imperatore, del profilo di chi manipola psicologicamente i minori. «Si tratta - ha spiegato - di provetti psicologi, che vanno a colpo sicuro e che molto spesso provengono a loro volta da abusi di diversa natura, tra cui quelli sessuali». Roberta Senese regione@luedi.it

A MATERA questa mattina, nell'Hotel Del Camp, l’'assemblea annuale di Legacoop Basilicata. Verrà presentato il volume “Un percorso lungo trent'anni” che ripercorre la storia dell'associazione in regione. Ci sarà anche l'autore, Alfonso Pascale, Sarà tracciato un bilancio del 2008 e discusse le prospettive e gli strumenti da mettere in atto per affrontare questo periodo di particolare difficoltà economica. Dopo i saluti del sindaco di Matera Nicola Buccico, forniranno il proprio contributo, oltre all'autore Alfonso Pascale, il presidente di Legacoop Basilicata Donato Scavone, il senatore Romualdo Coviello, presidente Cra, il senatore Angelo Ziccardi, Vanda Giuliano, dirigente nazionale Legacoop, e il professor Mario Salani, responsabile ufficio progetti intersettoriali Legacoop. In mattinata, a partire dalle 10.30, verrà presentato il libro, che è anche una vetrina per le cooperative attualmente iscritte. All'assemblea plenaria, che avrà luogo nel pomeriggio, prenderanno parte gli organi dirigenti di Legacoop e le 120 cooperative lucane che ne fanno parte.

In disaccordo le associazioni di consumatori

Acqua, il Tar dà torto a Rotonda Soddisfatto l’Aato PER LA Federconsumatori l’Aato Basilicata - l’ente che gestisce l’acqua - non ha mantenuto la promessa di creare tariffe agevolate per alcune categorie di cittadini. Per questo non aveva partecipato alla riunione di avantieri. I vertici dell’Adiconsum altra associazione di consumatori - ieri invece hanno fatto sapere di avervi partecipato e di ritenersi soddisfatti per l’esito. Chi avrà ragione? In attesa che la questione si chiarisca, ieri si è registrata una vittoria per l’Autorità d’ambito, come ha fatto sapere in un comunicato stampa il suo presidente, Angelo Nardozza: il Tar di Basilicata, con decisione del 3 dicembre scorso, ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dal sindaco di Rotonda in relazione alla delibera dell’assemblea dell’Aato Basilicata del 20 ottobre scorso. L’assemblea dei Comuni di Basilicata aveva approvato la “rimodulazione del Piano d’Ambito ed il nuovo Profilo Tariffario”, rispetto al quale il Sindaco del Comune di Rotonda ha avanzato questioni in merito alla retroattività delle tariffe del servizio idrico, che si è deciso di applicare a partire dal primo gennaio 2008. Il sindaco di Rotonda, Giovanni Pandolfi, si è opposto da sempre all’aumento della tariffa: Rotonda è servita da sempre da una sorgente e quindi, dice il sindaco, non si vede perché pagare tanto per una risorsa che addirittura viene data a tanti altri comuni. Inoltre, Pandolfi vorrebbe la gestione della rete cittadina. Dice Nardozza: «Senza voler qui sollevare la discussione rispetto alla fondatezza delle richieste, è opportuno esprimere la soddisfazione per la decisione del Tribunale amministrativo che ha ritenuto “comunque insussistente il requisito del pregiudizio

grave e irreparabile” avanzato dal Sindaco. In conclusione, tale decisione ha rarefatto le preoccupazioni che si potevano legittimamente avere da parte nostra, per gli effetti negativi ed anche fortemente compromissori dell’attività amministrativa e gestionale del servizio idrico che ancora ultimamente, si veda sentenza della Corte Costituzionale del 18 ottobre, è stata sottoposta a nuove e ben più importanti problematiche da un organo legislativo. Tanti sono i problemi che ancora bisogna affrontare, ma l’azione dell’Aato, congiuntamente al gestore, è fermamente indirizzata a superare le difficoltà, nel pieno rispetto della sentenza di cui sopra, ed anche per programmare l’azione futura dell’Autorità al fine di garantire un servizio sempre più rispondente alle attese dei cittadini che sicuramente, nella grandissima maggioranza, non condividono l’idea del “tanto peggio, tanto meglio”, come qualcuno con pervicacia, continua a sostenere». Nardozza fa sapere anche dell’incontro avuto con le associazioni di consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Cittadinanza Attiva, Movimento di difesa del cittadino, la Casa del consumatore. Si è parlato della “Tariffa di depurazione” e della posibilità per i cittadini di non pagarla laddove non ci sia il depuratore. Questa la decisione: «Non appena il gestore avrà completato il censimento delle utenze interessate, di riconvocare il tavolo che, in un quadro di consultazione permanente, individui percorsi condivisi relativi a tutte le questioni aperte e che definisca in particolare tempi e modalità dei rimborsi spettanti per gli anni pregressi». E Acquedotto Lucano non addebiterà agli aventi diritto la depurazione già dalle fatture dell’ultimo quadrimestre 2008.

Carne irlandese

La Regione costituisce un’unità di crisi

L’assessore Potenza

UNA “UNITÀ di crisi” che garantirà «una comunicazione efficace con le Aziende sanitarie e il Nas dei carabinieri» è stata istituita ieri dall’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Antonio Potenza. La decisione segue il sequestro, a scopo cautelativo, di una partita di carni suine giunta dall’Irlanda, all’interno di uno stabilimento lucano. Lo ha fatto sapere l’ufficio stampa della Giunta regionale della Basilicata. La partita di carne suina irlandese è stata individuata prima che potesse essere commercializzata. L’individuazione è stata resa possibile dal cosiddetto “sistema di tracciabilità delle carni».


24 Ore in Basilicata 17 Presente il senatore Colombo. Si è parlato anche delle euroavventure di “Mr Por” Giovedì 11 dicembre 2008

In viaggio nella storia con Luca Illustrato e proiettato a Roma il cartone sulla Basilicata ROMA - Luca giunge a Roma, portando con sé la storia animata della Basilicata e dell'Europa. Si è svolta ieri, presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, l'anteprima nazionale de “Il Magico Viaggio di Luca” la storia animata della Basilicata e dell'Europa. Questo prodotto si affianca al dvd “Le avventure di Mr Por”, che si inserisce all'interno del progetto “Tra i Banchi con l'Europa” realizzato dalla Regione Basilicata in collaborazione con l'antenna Europe Direct per la Basilicata, che ha curato la produzione esecutiva, e l'Ufficio scolastico regionale. Un prodotto interamente realizzato in Lucania e da lucani. Un prodotto didattico rivolto alle scuole elementari e medie con lo scopo di rendere comprensibili le finalità dei Fondi Strutturali e stimolare i ragazzi all'assunzione di un ruolo attivo di cittadinanza europea. Un viaggio, quello di Luca, che ha ripercorso in maniera divertente quelle che sono state le tappe più importanti e significative degli ultimi 50 anni della Basilicata. Sono intervenuti alla prima Roberto Santaniello, rappresentante in Italia della Commissione Europea, Giuseppe Sabia, responsabile Piano di Comunicazione Por Basilicata 20002006, Antonino Imbesi, responsabile Europe Direct Basilicata, Gianluca Lagrotta, regista de “Il Magico viaggio di Luca”, Clara Albani, direttore Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo, Emilio Colombo, senatore a vita, già presidente del Consiglio dei ministri e parlamentare europeo, Gianni Pittella, presidente della delegazione italiana Pse al Parlamento europeo, moderatrice dell'evento Antonella Pallante, giornalista Rai. Sono le 10,30 quando il senatore Colombo fa il suo ingresso nella sala stampa della Rappresentanza. Dopo i saluti di Santaniello che ha messo in evidenza come questo prodotto «dovrà essere il giusto stimolo non solo per i giovani e i bambini

Il parterre degli ospiti dell’incontro romano. Al centro, Emilio Colombo

a conoscere l'Europa e la storia dell'integrazione europea, ma anche per le famiglie». E’ stata poi la volta di

Giuseppe Sabia che ha spiegato: «Volevamo provare a comunicare cosa fa l'Europa per la Basilicata. Cosa sta

Il divo Emilio

dalla prima Cioè dopo la guerra. Quando si fecero la Costituzione, l'Europa, le Regioni: quando si fece l'Italia. Cioè, prima che arrivasse l'immobile oblio innescato dal disturbo bipolare dell'alternanza tra il chiacchiericcio e la legiferazione ad personam, ovvero tra rossi e blu. Quando tutti erano bianchi, invece, c'era un uomo che aveva sempre una parte attiva. E non si tratta del solito Andreotti, ma del “nostro” Colombo. Il Senatore a vita, nonché ex Ministro di Qualunque Cosa, già Presidente del Consiglio dei Ministri finanche Presidente del Parlamento Europeo. Un palmares insuperabile, quello di Don Emilio. Un cursus honorum da “divino”. E il “Divo” Emilio è il protagonista di questo cartone da mezz'ora circa, destinato ai bambini delle scuole elementari e medie. E a tutti noi.

alla base del progetto Europa: fratellanza, solidarietà. Abbiamo scelto i ragazzi, come destinatari del progetto,

Perché si tratta di un'iniziativa finanziata dall'Unione Europea che lavora sulle identità. Identità lucana, identità nazionale, identità europea. Sembra incarnare tutto questo, Colombo. Le cui cartoniche sembianze raccontano, di questa (re)incarnazione (e con un doppiaggio di se stesso ai limiti del sublime), a un vivace ragazzino in gita scolastica, Luca. Costui incontrerà il Senatore, ma non prima di essersi intrattenuto con Pitagora e Federico di Svevia (!). Ossia, le tre grandi glorie lucane di ogni tempo. Il cartone, intanto, scorre. C'è Matera, dall'alto, come surrogato sociale autosufficiente. Potenza è la “ricca” devastazione dell'80 e i moti di piazza. Maratea è il suo Cristo che guarda il mare. Ci sono pu-

re la Val d'Agri e il Pertusillo, ma in chiave ecologica e non di depauperamento in cambio di ricchezza (presunta). «Questo lavoro ha dato un blasone alla Basilicata», dice Colombo, a proiezione conclusa. E s'inorgoglisce, raccontando aneddoti fiume. Spaziando, tra i quattro fiumi lucani «la civiltà europea nasce nel cuore del Mediterraneo. Nasce in Basilicata». E viene in mente che, forse, in fondo, la risorsa più importante della Lucania non è il petrolio né, tantomeno, l'acqua o il gas. E' lui. Don Emilio. Che, da ottantottenne, riesce a esprimere, ancora, quella modernità senza tempo tipica dei grandi leader carismatici. Superando perfino la buttiglioniana ossessione

Esito positivo dalle verifiche del Tavolo misto Stato-Regioni

Promossa la Sanità lucana PROMOSSA la sanità lucana: lo dice l’assessore regionale alla Salute sulle verifiche del Tavolo misto StatoRegioni. L’esame serviva a verificare le condizioni di sostenibilità finanziaria e corretta erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per l’anno 2007. Potenza rimarca come il giudizio positivo conclude una procedura di verifica lunga e complessa, al cui esito la Basilicata ha avuto parere positivo avantieri in sede tecnica e ieri anche in sede politica. I controlli annuali - dicono dalla Regione - riguardano non solo le condizioni di equilibrio economicofinanziario e il controllo dei fattori spesa e dei processi di acquisto, ma in maniera concomitante anche numerosi aspetti organizzativi e prestazionali quali, tra l’altro, l’erogazione corretta e completa dei Lea, l’adeguato dimensionamento dell’offerta sanitaria, l’avvio di azioni di riorganizzazione della rete delle strutture di erogazione e l’avanzamento del processo di accreditamen-

perché loro possano diventare gli artefici del nostro futuro. Mentre “Le avventure di Mr Por” era rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori, questo prodotto è stato pensato per i bambini delle scuole elementari. Abbiamo rotto il sistema convenzionale di comunicazione attraverso gli schect divertenti». Dopo i primi interventi è stato proiettato il cartone, 50 anni di storia della Basilicata da Pitagora, colui che, duemila anni fa a Metaponto, insegnava l'armonia ai suoi discepoli, sino ad arrivare al progetto “Un computer in ogni casa”, senza dimenticare gli anni '50: la grande emigrazione dei lucani. «Il nostro auspicio - ha riferito Imbesi - è che, questo prodotto, possa diventare una “Best Practice” europea e quindi di tradurre il cartone in più lingue». Ha concluso la presentazione del cartone colui che ha dato voce a se stesso, il senatore Emilio Colombo. «Potrei non essere obiettivo nel mio giudizio - ha detto -

to istituzionale, l’avanzamento degli investimenti in materia di tecnologia ed edilizia sanitaria, l’attuazione di pratiche per l’appropriatezza delle prestazioni e di promozione del Day Hospital, il governo della spesa farmaceutica, la corretta attuazione dei piani per la prevenzione e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, l’attivazione di azioni positive per l’assistenza domiciliare e residenziale, l’aggiornamento del personale, la copertura completa dei flussi informativi sanitari e contabili, il funzionamento di sistemi di contabilità analitica presso le Aziende sanitarie. Spiega Potenza: «Si tratta di un risultato che rende onore e prestigio agli sforzi posti in essere negli anni da tutti gli operatori della sanità, sia nella Regione che nelle Aziende Sanitarie, e che crea condizioni favorevoli per affrontare adeguatamente le sfide del riassetto organizzativo e territoriale del Sistema sanitario regionale, senza aver l’urgenza di risanare e rincorrere ma con la serenità di aver attivato per tempo una serie

di processi virtuosi che oggi consegnano la possibilità di disegnare un Sistema Sanitario più sicuro, più equo e più integrato con il territorio». «La Basilicata - aggiunge - ha conseguito tale importante risultato avendo nel contempo nettamente migliorato il grado di attrattività e di fiducia, come dimostrato dal saldo della mobilità sanitaria, che, ancorché negativo, si è ridotto dai 57 milioni di euro del 2003 ai 41 milioni di euro del 2007. Il tutto senza aver avuto la necessità di ricorrere alla leva fiscale aggiuntiva ed all’applicazione dei ticket, quali misure automatiche che scattano in caso di sforamenti e inadempimenti». «Tali verifiche di tipo annuale continua - consentono l’erogazione del saldo finale delle assegnazioni di cassa del 2007 e seguono a quelle trimestrali selettive, soprattutto concentrate su condizioni di equilibrio economico-finanziario e governo complessivo del Sistema sanitario, che sia nel 2007 che nel 2008 hanno ricevuto esito positivo».

per le radici cristiane del Vecchio continente parla da statista pragmatico e, ad averlo accanto, sembra di sentirlo, il peso della storia. Colombo è, senza dubbio, il personaggio più importante che la Lucania abbia avuto. Da otto secoli a questa parte. E il cartone lo dice, ma con garbo, disegnando un “Presidente” affettuoso e severo al tempo stesso. Un “caro” leader che può dire cose come «il primo Fondo sociale europeo l'ho creato io, battendo l'ostilità dei francesi» e non si può far altro che andar fieri, della lucanità di qualità. Il cartone, per farla breve, non è male. Ricorda un po', nel tratto e nella tecnica d'animazione, certe avanguardie low cost sovietiche degli anni sessan-

sia per la presenza in sala dei protagonisti del cartone e sia perché anche io ho partecipato. Di solito i politici dicono che è sempre bene ciò che essi fanno ma io oggi non sono soggetto a questa tentazione. Quando i ragazzi mi hanno proposto di partecipare ho capito subito che non era una cosa da ragazzi. I destinatari non sono solo i giovani ma anche i grandi. Oggi vedendolo, per la prima volta, ho rivissuto una sintesi di un lungo viaggio durato millenni. I ragazzi che hanno realizzato il cartone hanno fatto due cose importanti: hanno realizzato uno strumento-mezzo di comunicazione diretto, vivace e semplice; tale da trasmettere cose grandi e importanti, ed hanno saputo aprire lo sguardo dei ragazzi al futuro dell'Europa. Al piccolo Luca dico che si faccia strada in Lucania e possa contribuire all'arricchimento della classe politica lucana». E' con questo augurio che il senatore Colombo ha concluso il suo intervento. Carmen Paradiso

ta. Godibilissimo, pur nell'incertezza di taluni movimenti e nel non professionismo del testo che è lacunoso nei giunti e carente di una funzionale struttura conflittuale. Ma, si sa, la drammaturgia è arte impossibile. Dunque andiamo dritti dritti verso l'elogio che questo prodotto merita. Cioè la genialata di aver “scoperto” Colombo. “L'uovo di Colombo”, per parafrasare Leonardo Sacco. E già che ci siamo, parafrasiamo pure il sottotitolo: dal “cemento del potere” al cemento dell'estasi. Del potere. Che è una sorta di preludio al culto della personalità. Ma in senso buono. Quel culto che fa la forza di un popolo. Come nella Roma di Augusto. E Colombo andrebbe osannato in tutte le piazze lucane. Pure quelle non democristiane. Che adesso ci vorranno altri dieci secoli per averne un altro. Damiano Laterza

De Franchi e Di Sanza: aiutare gli editori locali BISOGNA aiutare gli editori lucani: lo chiedono il presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, e il segretario dell’ufficio di presidenza, Antonio Di Sanza. I due ieri hanno partecipato alla Fiera «Più libri, più liberi» che si è svolta a Roma, e dove hanno esposto i loro volumi quattro editori lucani: Altrimedia, Calice editori, Osanna edizioni e Casa editrice Tolbà. Dicono i consiglieri regionali: «La Fiera della piccola e media editoria segna un passaggio importante per l’interscambio delle culture e delle esperienze. Garantire e sostenere la presenza degli editori lucani, con le loro opere, a questo importante appuntamento nazionale vuole essere un contributo essenziale per la valorizzazione dell’attività libraria regionale e nello stesso tempo un’azione stimolatrice per un confronto sano e

multidisciplinare con tutta l’editoria italiana». La Calice Editori nata nel 1992, a Rionero in Vulture, orienta la sua attività verso la ricerca di quelle che sono state le linee di pensiero per la formazione di una comune identità originaria del Mezzogiorno. Altrimedia Edizioni, marchio editoriale di Dìotima srl, offre oltre 80 titoli e numerose collane. L’attenzione è puntata su opere inerenti temi attuali, come l’ambiente. La Osanna Edizioni nasce agli inizi degli anni ottanta con un progetto culturale che tende a mediare antico e moderno. L’Associazione Tolbà, casa editrice dal 2002, inizia la sua attività nel 1994 quando realizza libri in collaborazione con altre case editrici. Obiettivo: diffondere le culture “altre” e sensibilizzare sul sostegno in paesi poveri.


Potenza 18

Giovedì 11 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Notificate all’ente le soluzioni di alcuni contenziosi: 65 riguardano il Tfr di dipendenti Fal

Sentenze per 2 milioni di euro Ma la questione espropri sembra essere conclusa L’elenco è lungo. Sono 107 le sentenze notificate al comune di Potenza che ratificano un contenzioso perso, secondo un elenco aggiornato allo scorso maggio. Sono arrivate anche in seconda commissione consiliare permanente (Bilancio) per la discussione, alcune settimane fa. Totale delle richieste (salvo poi i casi per cui si procederà con accordi o ricorsi in fasi successive di giudizio) secondo le sentenze notificate: 2.192.917 euro. Di quell’elenco, ben 65 citazioni si riferiscono alla questione “tfr” (trattamento di fine rapporto) dei lavoratori della Fal, l’azienda che per dieci anni, fino al 2003 ha gestito il trasporto pubblico urbano della città. Nel 2004 l’amministrazione comunale si fa carico del tfr per un importo di circa un milione e mezzo di euro, approvando un debito fuori bilancio. Il trasporto di mobilità urbana era stato gestito prima dalla Sita, poi dalle Fal, poi dalla Sti e ora (con proroga fino all’attivazione del nuovo piano di mobilità e conseguente gara di affidamento del servizio) al Cotrab. Per le prime due società (dal 1993 al 2002), il contratto di affidamento era completamente a piè di lista, anche per le spese del personale. Quindi, compresi gli oneri relativi al trf. I lavoratori, però, hanno intentato causa perchè hanno ritenuto che il calcolo del tfr relativo agli anni delle prime due gestioni non fosse corretto. Lo stesso comune aveva nominato alcuni periti tecnici che hanno sottolineato come fosse giusta la richiesta dei lavoratori. Per alcune di queste cause (in vari periodi a partire dal 2006), sono state notificate le sentenze, che sono in attesa dell’atto di liquidazione (totale o parziale a seconda che sia già stato versato un acconto e sempre secondo eventuali sviluppi dell’iter). In totale, Palazzo di città dovrà affrontare una spesa di circa un milione e duecentomila euro. Ma i fondi, proprio in previsione delle sentenze per cui gli stessi tecnici si erano pronunciati favorevolmente, erano già stati almeno in parte accantonati. Ci sono altre voci, però, nell’elenco. Sempre legate al settore viabilità e al servizio di trasporto pubblico: ferie non godute, vestiario. Su questi punti l’amministrazione comunale sta cercando di portare avanti una sorta di transazione: si attende la risposta dell’azienda alla proposta di accordo della parte pubblica inviata dall’assessore alla Mobilità, Donato Coviello, che sulla questione sta lavorando da tempo. In quell’elenco di sentenze ne spicca una in tema di urbanistica: per gli espropri legati a 138 alloggi di Ondina Valla al comune è stato indicato un pagamento di 143.677 euro. A questa sentenza però è stato proposto ricorso e chiesta la sospensiva. Compare anche il lodo arbitrale avviato tra comune e

TRIBUNALE A giorni il bando per la vendita DOVREBBE essere pubblicato a giorni il bando pubblico per la vendita del Tribunale. Si tratta di una procedura di “dialogo competitivo”. E’ una sorta di trattativa privata che si svolge in più fasi. «Una procedura innovativa, usata in Europa da tempo - spiega l’assessore al Bilancio, Federico Pace - ma che in Italia ancora non è molto utilizzata. Saremo il primo ente in Basilicata» a utilizzare questa strada comunitaria. Il bando sarà reso pubblico, diffuso anche su quotidiani nazionali ed europei. La base per l’acquisto, una cifra ipotetica comunque non minore al valore della costruzione, è di 40 milioni di euro. Gli eventuali acquirenti devono fare esplicita manifestazione di interesse. Tra questi aspiranti compratori gli uffici comunali procederanno a una selezione in cui si terranno in conto diversi fattori. Non soltanto l’offerta più o meno vantaggiosa, ma anche la solidità patrimoniale dell’ente, gruppo o azienda decisa a comprare. Che potrà essere tanto un soggetto pubblico che un soggetto privato. Di sicuro non ci si attende un elenco lunghissimo di proponenti, se non altro vista la cifra posta a base del bando. Allora, offerta e garanzie. Questo nella consapevolezza che viene mantenuto nel contratto di vendita il vincolo di destinazione. Tribunale è, tribunale rimarrà. Solo, non più di proprietà del comune. Il titolare dell’immobile continuerà poi a incassare l’affitto dal ministero di Grazia e Giustizia.

Il Palazzo di città

DEBITI Una rata da 12 milioni Ecco come abbatterla LA vendita del Tribunale dovrebbe dare una bella boccata di ossigeno alle casse comunali. I 40 milioni del futuro incasso della vendita dovrebbero ripianare di un terzo il debito complessivo di Palazzo di città. Debito storico che ammonta a circa 120 milioni di euro, di cui 80 di Boc (Buoni obbligazionari comunali. Sono titoli emessi dall’ente locale per finanziare alcuni investimenti, con il vantaggio di tassi di interesse minori dei normali mutui per il comune, rendimenti maggiori rispetto ai titoli di Stato per gli investitori. Con questi l’amministrazione ha coperto vecchi debiti). Il resto del debito complessivo si divide tra un indebitamento “virtuoso” (ovvero, finanziamenti usati per portare avanti alcuni interventi per la città) e i recenti debiti da espropri finiti male con sentenza in passivo (circa 20 milioni). Attualmente il comune paga una rata di mutuo annuale pari a circa 12 milioni di euro. La vendita del Tribunale abbatterà il debito di un terzo e sarà un vantaggio permanente per l’ente (diminuendo subito la somma dovuta all’istituto di credito, diminuiscono ovviamente di conseguenza anche gli interessi). Sempre mantenendo gli “equilibri” dei vari bilanci futuri.

Delle 107 sentenze notificate al maggio scorso, questo breve elenco comprende quelle con importo superiore ai 20 mila euro

Sti (l’azienda che ha gestito il trasporto pubblico per poco meno di due anni dal 2003). Un primo lodo è stato concluso. A una richiesta della Sti per le ulteriori linee inserite nel piano trasporti, una cifra pari a circa un milione e mezzo di euro, è seguita un esborso da parte dell’amministrazione pari a solo circa 150 mila euro. Da quel procedimento è stato stralciato un “pezzo” del lodo per cui si attende ora la conclusione. Ora, oltre le sentenze recenti, quello delle spese non previste che toccano le casse comunali sono faccenda no-

ta all’amministrazione. Quella attuale ha dovuto fare i conti con parecchi espropri avviati dalle amministrazioni precedenti e finiti davanti a un giudice. «Abbiamo avuto una grande difficoltà a causa degli espropri portati avanti nel passato - dice Matteo Trobetta, presidente della seconda commissione consiliare - il debito si è appesantito perché abbiamo dovuto riconoscere parecchi debiti fuori bilancio a causa di procedure di esproprio sbagliate nel tempo. Qualcosa, allora, è andato storto. O perchè non si è riusciti ad arrivare a un

accordo, o perchè la procedura non è stata eseguita bene». Fortunatamente, però, la lunga vicenda degli espropri sembra essere arrivata alla fine. Oltre a un paio di casi ancora rimasti in sospeso (ma sembra di piccola entità), non dovrebbero più arrivare “macigni” finanziari per le procedure del passato. E secondo l’amministrazione - lo ha detto più volte il sindaco Santarsiero - sarà proprio il regolamento urbanistico in via di approvazione a definire una volta per tutta l’argomento. Sara Lorusso

SUOLI Il Testo unico arriva solo nel 2001 E’ VERO, i debiti per vecchi espropri sono tanti. Sono “storici”. Radicati nel capoluogo lucano come in altri luoghi del Paese fino al 2001, quando un testo unico traduce una normativa complessa e spesso soggetta a interpretazioni diverse in un indirizzo più o meno omogeneo. Il problema, quello degli espropri finiti male, non è solo potentino. Ma è chiaro che città come Potenza ne hanno risentito di più perchè si sono trovate nel cuore di un emergenza. Quella del dopo-sisma del 1980 in cui la ricostruzione, la necessità di case popolari o strutture pubbliche, si faceva urgente. Al di là degli “sviluppi” futuri, il contesto iniziale è cosa diversa. La maggior parte degli espropri finiti male risalgono, infatti, a quegli anni. Sono circa 20 i milioni di euro che negli ultimi anni hanno tradotto il debito sulle vecchie procedure espropriative.


Potenza 19 L’autopsia scioglie i dubbi sulla morte del ragazzo rimasto carbonizzato in un prefabbricato Giovedì 11 dicembre 2008

Luca è morto per asfissia Domani mattina i funerali nella chiesa di Don Bosco SULLA scheda di morte di Luca Ruggiero, 27 anni di Potenza, è scritto sotto causa del decesso: “asfissia da monossido di carbonio incarbonizzato”. Poi c’è la firma del professor Luigi Strada, il perito incaricato dalla Procura della Repubblica di Potenza, che è arrivato apposta dall’istituto di medicina legale dell’Università di Bari, già noto alle cronache nazionali per aver lavorato anche al caso dei due fratellini di Gravina, Ciccio e Tore, su incarico del padre Filippo Pappalardi. «All’inizio le fiamme erano basse, ma non si vedeva più niente, c’era troppo fumo e, a un certo punto, abbiamo dovuto fermare Giuseppe, che continuava a entrare e uscire come se niente fosse». La signora che abita nella casetta affianco, sempre di legno, 49 metri quadri appena, non può dimenticare la confusione di quegli attimi, e dice di pensarci anche quando va a dormire. Giuseppe Gianfredi, il padrone di casa, era «completamente stordito», mezzo intossicato dal monossido di carbonio sprigionatosi nel soggiorno del prefabbricato. Ai vigili del fuoco accorsi sul luogo della tragedia aveva spiegato che all’interno non c’era più nessuno. Doveva essere una serata tranquilla, da passare con gli amici a bere birra e giocare alla playstation, ed è finita in tragedia Il fuoco, secondo i vigili, ha avuto origine verso le tre di notte dai panni stesi su uno stendino che inavvertitamente qualcuno deve aver avvicinato troppo alla stufa. Luca forse in quel momento era in bagno, oppure è rientrato per prendere qualcosa, dato che aveva portato la sua playstation da casa, ma non è più riuscito. Soltanto la mattina dopo, casualmente, il padre di Giuseppe, Lorenzo, ha ritrovato il suo corpo sotto un armadio nella veranda. «Il ragazzo - secondo il dottor Strada - presenta tutti i sintomi

dell’asfissia. Ha perso i sensi, e poi, lentamente, il suo cuore ha smesso di battere. Senza agonizzare». I familiari che vegliano la sal-

ma nella camera mortuaria dell’ospedale San Carlo ricevono le condoglianze anche da alcuni estranei di passaggio, e per domani alle dieci e mezza nella chie-

sa di San Giovanni Bosco sono in programma i funerali, nel quartiere in cui Luca si era trasferito di recente assieme a tutta la sua famiglia.

Oggi la presentazione delle iniziative dell’associazione potenzialmente onlus

“Intregra-azione” tra arte e solidarietà “Integra Azione - giornate di arte e solidarietà”. Questo il nome del progetto dell’associazione “Potentialmente onlus” che verrà presentato oggi, alle 17.30, all’interno del centro commerciale Galassia dove è in corso la manifestazione “Temporale d’amore”. Alla conferenza parteciperanno Giuseppe Calabrese, presidente di “Potentialmente onlus”, Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Giuseppe Romaniello, presidente regionale Aif (Associazione formatori italiani), Riccardo Biazzo, dell’Apofil, Marco Lopomo, musicista e Gianfranco Salbini, presidente dell’associazione italiana “Persone down sezione di Potenza - Ragazzi in gamba”. L’integrazione sociale delle persone diversamente abili è la missione che l’associazione “Potentialmente onlus” persegue da anni, «affinché si possano abbattere - ha spiegato il presidente Giuseppe Calabrese pregiudizi e barriere e superare gli ostacoli al libero ed egualitario inserimento di tutti gli individui nella comunità». Per realizzare tutto questo, «è necessario che ogni singola iniziativa avvenga con il concorso paritario degli individui, dei gruppi,

Ma sabato sera era voluto tornare a Bucaletto, per ritrovare gli amici d’infanzia, nel posto in cui era nato e cresciuto. Leo Amato

Venerdì si terrà la seduta di consiglio comunale

Attese le interrogazioni su rifiuti, antenne e case SONO in tutto 11 gli ordini del giorno al centro della seduta del consiglio comunale che si terrà questo pomeriggio alle 16. Primo punto l’interrogazione urgente del consigliere Napoli sulla “Ricostruzione dei fabbricati di via Tiera - via Agri danneggiati dal sisma del 1990/91”. Sempre Napoli ha chiesto lumi in merito “all’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al codice della strada”. I consiglieri Lomonaco e Lovallo, invece, vogliono sapere quando ci sarà “riapertura dei termini per potere presentare richiesta di riduzione sulla tassa per i rifiuti solidi urbani”. Il progetto relativo al parco dell’Europa unita di Poggio tre Galli, invece, è l’argomento dell’interrogazione urgente del consigliere Spadafora che ha anche chiesto lumi sulla “localizzazione delle antenne radiotelevisive e di telefonia mobile”. I consiglieri comunali dovranno poi esprimersi in merito alla modifica della delibera del consiglio sulla stabilizzazione del personale precario impiegato presso il Comune di Potenza. Si passerà poi all’aggiornamento e all’integrazione del “Piano comunale di protezione civile”. Infine il presidente del consiglio d’amministrazione dell’Acta dovrebbe informare l’amministrazione comunale sul “Bilancio preventivo economico 2008” della municipalizzata.

delle istituzioni senza discriminazione alcuna». E proprio questo è lo spirito del progetto “Integrazione” . Partendo dalla consapevolezza che «arte e solidarietà hanno enormi potenzialità - ha aggiunto Giuseppe calabrese - con il Comune di Potenza, l’Associazione formatori italiani, l’Apofil, il gruppo jazz Marco Smiles e con l’associazione italiana “Persone down - Ragazzi in gamba” abbiamo deciso di organizzare organizzato due giornate di incontri,

concerti, performance, laboratori creativi, mostre». Le iniziative prenderanno il via, il prossimo 13 dicembre dalle 8.30 alle 13.30, nella sede dell’Apof di via dell'Edilizia che ospiterà il “Potenza shooting, storie e foto di ordinaria integrazione”, dopo aver assistito alla proiezione del cortometraggio “La pubblicità che non si vede”, vincitore del premio Form film estival, un gruppo di volontari, diversamente abili ed appassionati scatteranno in giro per la città foto, immortalando i mo-

menti di aggregazione e difficoltà che quotidianamente affrontano i disabili e chiunque non sia autosufficiente. L’iniziativa è aperta a tutti non a caso «si invitano i partecipanti a portare con sé una macchina fotografica, preferibilmente digitale». Tutte le foto scattate saranno proiettate in piazza Prefettura a il prossimo 27 dicembre in occasione della manifestazione conclusiva che vedrà protagoniste numerose associazioni operanti nel sociale.

Quando “I love” la città SI chiama “I love Potenza” il progetto che verrà presentato il prossimo 13 dicembre, alle 11, nella sede del circolo “Angilla vecchia” . «Si tratta - ha anticipato il presidente del circolo, Vincenzo Fierro - di un insieme di iniziative rivolte ai giovani della città capoluogo tese a valorizzarne la presenza, a farne emergere le professionalità, a creare un processo di partecipazione più attivo alla vita della polis, a diffondere nei giovani la cultura del rispetto e dell’amore per il capoluogo, per coinvolgerli maggiormente nel disegnare una città innovativa, moderna e inclusiva ma soprattutto per dare la possibilità a giovani laureati di misurarsi con il loro talento e progettare una città con più servizi pubblici e spazi di aggregazione».


Potenza

Giovedì 11 dicembre 2008

La protesta della titolare di un centro di fisioterapia

Emergenza rifiuti Ieri blocco nella raccolta

«Finché l’Asl non paga non mi muovo da qui» LA responsabile di un centro di fisioterapia del capoluogo, accreditato dalla Regione Basilicata, presidia da ieri mattina l’ingresso dell’Asl 2 di via Torraca. Già dalle prime ore della mattina ha deciso questa forma di protesta estrema pur di ottenere al più presto il pagamento di somme di danaro dovutele da parte dell’azienda sanitaria. «Sono quattro mesi - ha spiegato la signora Serra che aspetto questo pagamento che è dovuto e previsto dall'assessorato alla sanità regionale, adesso non sono più disposta ad aspettare i comodi dei dipendenti di questa As». L’azienda specializzata in fisioterapia ha venticinque dipendenti che non riceveranno la tredicesima se non le verrà effettuato questo pagamento immediatamente. La signora Serra, che è stata anche identificata

dalle forze dell’ordine nel corso della protesta, ha anche dichiarato di non essere «più disposta a farmi prendere in giro. Sono mesi oramai che mi rispondono di non essere in grado di realizzare il mandato di pagamento per i motivi più disparati. Spesso anche per carenza del personale o perché gli incaricati sono continuamente in malattia». Nonostante le rassicurazioni, di un mandato di pagamento che sarà effettuato a breve, ricevute nel corso della mattinata di ieri da parte del direttore amministrativo, dottor Fioretti, la titolare del centro di fisioterapia è rimasta scettica e ha deciso quindi di rimanere nell’ingresso della sede Asl di via Torraca fino a quando non riceverà la notizia che i soldi le sono stati accreditati «Purtroppo - ha aggiunto - bisogna arrivare a que-

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La discarica di Pallareta

sto pur di essere ascoltati in questa città, devo sacrificare la mia famiglia e sottopormi a tutto questo pur di far valere solamente i diritti acquisiti della mia azienda». La soluzione del problema potrebbe essere alle

IERI nuovo stop alla raccolta dei rifiuti. Il blocco dei mezzi dell’Acta è stato provocato da un ritardo negli orari del centro di trasferenza di Tito. Già da questa mattina si dovrebbe tornare alla normalità. L’amministrazione comunale, intanto, ha acquistato 4 nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti. Lo ha reso noto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, precisando che «l’investimento è pari a circa 800.000 euro e che i quattro mezzi entreranno in attività massimo entro un mese. Il primo cittadino ha anche spiegato che «entro la fine del mese l’area di Pallareta» dove si trova la discarica ormai esaurita, «verrà utilizzata come centro di trasferenza, dove cioè i rifiuti verranno preparati prima di essere trasportati nella discarica di Salandra. Oggi i rifiuti che vengono trasportati nel comune materano vengono, invece, trattati a Tito e questo ha creato ieri qualche problema nella raccolta della spazzatura nel capoluogo.

porte ma il perché dei ritardi e di eventuali mancanze da parte del personale pubblico rimane un problema di cui occuparsi per accertare eventuali responsabilità. Alessandro Galella potenza@luedi.it

Palazzo Loffredo, Biblioteca nazionale e Archivio di stato insigniti dello “Scudo blu”

Un marchio di gran qualità Inaugurata la sezione regionale della Società per i beni culturali CON soddisfazione è stata presentata a Palazzo di Città la sezione regionale della “Società italiana per la protezione dei beni culturali”. La società nasce il 26 aprile del 2008, il presidente Annamaria Scalise, sembra essere particolarmente orgogliosa per il traguardo raggiunto. Forte l’adesione di cittadini e di studenti intervenuti per partecipare a questa conferenza. “Amore e memoria” per evitare il degrado e garantire il trasferimento integro dei beni culturali alle generazioni future. Per avere rispetto di opere che non fanno altro che contribuire alla bellezza del nostro paese, e per contribuire allo sviluppo della Basilicata incentivando il settore turistico. Protagonista di questa giornata, lo scudo blu. Simbolo riconosciuto dal diritto internazionale, garantisce l’incolumità dei beni culturali. «Lo scopo della società afferma il presidente - è quello di ampliare la conoscenza e la valorizzazione dei beni culturali, e di costituire un gruppo di lavoro caratterizzato da diverse figure professionali». Procede illustrando i vari progetti che la società intende realizzare per la città. La creazione di un percorso culturale da percorrere a piedi, l'affissione dello scudo blu nelle scuole diretto a sensibilizzare gli studenti verso il mondo dell'arte, e infine l'incremento della presenza di vigili urbani per la tutela del territorio, e dunque, per la protezione del patrimonio artistico. L’assessore all’Urbanistica Alessandro Singetta non può fare a meno di mostrarsi compiaciuto per questo evento. SUCCEDE nella città della cultura. Strano, ma vero. Un venerdì sera di gusto che si è trasformato in una sorpresa poca gradita per l’Ambrosia restaurant. E’ passata l’una di notte. La gente è andata via, dopo aver riso di gusto grazie allo spettacolo di Giobbe Covatta. Il proprietario, Mimmo Giosa, dà sfogo alla sua rabbia. Contenuta per metà serata, ma poi non ce l’ha fatta. «Sono rammaricato - ha detto. Qui, non si può lavorare. E poi ci si lamenta che si chiudono le attività. Lo credo». Prima dello spettacolo si è

Due momenti del convegno. A sinistra lo scudo blu affisso su palazzo Loffredo (f.M.)

«I beni culturali sono importantissimi e l’Italia ne ha tanti, ma a volte diamo per scontato queste immense bellezze. Anche una realtà piccola come la nostra può distinguersi se si riescono a lanciare messaggi di questo tipo. Sono lieto della costituzione di questa società perché in questo modo anche la nostra regione può fare quel salto di qualità che da tempo auspichiamo». Dello stesso parere anche Antonio Autilio, assessore regionale alla Cultura. Garantisce un considerevole spazio alla società nei programmi di ambito regionale, e si augura che la cultura possa

diventare anche economia per lo sviluppo della regione. Giuseppe Telesca assessore provinciale alla Cultura, ritiene che la Provincia debba perseguire un’unica strada per far sì che la tutela e la conoscenza dei beni immateriali venga perseguita: coinvolgere le istituzioni scolastiche nei luoghi di interesse culturale. Del resto i giovani rappresentano il nostro futuro. Presente anche il Franco Panarelli, direttore del dipartimento di scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’università della Basilicata. Ricorda l’impegno che il dipartimento nel corso

degli anni ha concentrato nello studio e nella tutela dei beni culturali, e spera in una cospicua collaborazione tra il dipartimento e la sezione regionale della società. Il direttore dell’Archivio di stato Donato Tamblè, si emoziona quando la Scalise gli consegna lo scudo blu, e ricorda come il patrimonio artistico sia un bene dell’umanità che va protetto e rispettato. Anche Franco Sabia, direttore della biblioteca cittadina riceve lo scudo blu e si mostra soddisfatto perché il libro in questo modo viene percepito come oggetto cultu-

rale meritevole di tutela. A chiudere il dibattito il vicepresidente nazionale della società, Letterio Munafò. Successivamente le autorità presenti alla conferenza hanno preso parte alla cerimonia per l’affissione dell’emblema a Palazzo Loffredo. Il compito è stato affidato alla sopraintendente dei beni archeologici della Basilicata Caterina Greco, che emozionata e inorgoglita dell’incarico a lei affidato ha offerto la sua disponibilità per una collaborazione fruttuosa con la sezione regionale. Simona Grieco potenza@luedi.it

L’assurda vicenda accaduta a Mimmo Giosa che ogni venerdì organizza la “Cena spettacolo”

Paga la pubblicità ma viene multato visto piombare nel locale i vigili e agenti della questura. Motivo della visita? Gli hanno notificato un atto di illecito penale. «Non si possono pubblicizzare le cene spettacolo secondo il regolamento comunale di Potenza». «E’ un’ assurdità - ha replicato Giosa. Sui manifesti 6x3 c’è scritto “Cena spettacolo con….”. Il cliente paga la cena e noi gli offriamo lo spettacolo».

Per un mese gli è stata sospesa la licenza per gli spettacoli. Così salteranno tutti i prossimi appuntamenti calenderizzati. «Questa formula - ha detto Giosa - è solo un modo per fidelizzare il cliente. Sono tre anni che organizzo cene spettacolo. Ho voluto investire a Potenza e offrire delle novità, proponendo un modo diverso di fare marketing».

Giosa paga all’amministrazione comunale gli spazi pubblicitari concessi. «Ne ho acquistati una quindicina - ha detto. Per ognuno il costo è di 400 euro». Il danno, oltre alla beffa. L’episodio sembra avere del kafkiano. Il titolare del ristorante ha pagato lo stesso ente che poi lo ha multato. E tutto, per quell’articolo del regolamento. E’ questa per Giosa l’as-

surdità. «Non è possibile avere un pendente penale ha continuato - per una pubblicità che si ritiene essere ingannevole». E’ rimasto allibito anche il direttore artistico, Donato Landi. «In tredici anni che faccio questa attività - ha detto non ho mai visto niente di simile. Non ho parole». Sta riflettendo seriamente, invece, Giosa, se continuare a tenere aperta o me-

no l’attività. «A queste condizioni diventa difficile - ha continuato a spiegare - Qui lavorano dieci persone e un indotto di fornitori. E’ da trent’anni che esiste questo ristorante e da due anni l’ho rilevato io. Ora ci sono lamentele sui parcheggi e altro. Non ho difficoltà a investire i miei soldi altrove. Ho l’impressione che non si voglia far crescere le attività della città, al contrario di quanto si dice». Dai suoi occhi traspare solo rabbia. E intanto l’investimento è naufragato. Iranna De Meo potenza@luedi.it


Giovedì 11 dicembre 2008

22 Pignola Nell’Oasi Wwf del Pantano, il Cras si prende cura da anni di animali selvatici

Una casa anche per i volatili La collaborazione con enti, volontariato e Forze dell’ordine OPERA da anni nel settore della salvaguardia degli uccelli e animali selvatici. La sua location naturale è quella dell’Oasi del Wwf del Pantano di Pignola. Il riferimento va al Cras diretto da Francesco Romano, responsabile del recupero degli animali. Il Cras è una delle tante emanazioni della Provincia di Potenza e opera instancabilmente nell’ambito del sostegno dei volatili che vengono addestrati nella sede del Pantano di Pignola. Tante le attività, tutte rivolte al recupero degli animali in via d’estinzione. Basilare la collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato in materia di programmazione mirata concernente i prodotti Cites. Francesco Romano ha avviato una campagna di monitoraggio legata al controllo continuo degli uccelli che vengono gestiti ventiquattro ore al giorno dagli operatori del settore. Positive le indicazioni emerse, visto che il recupero dei volatili ha avuto riscontri incoraggianti. In soldoni il 100 per cento degli animali è stato recuperato con interventi mirati in ordine all’alimentazione (la carne di pollo è l’ingrediente prescelto dai responsabili ) del settore sanitario, visto l’intervento del veterinario Antonio Casalnuovo che segue costantemente gli animali selva-

tici. Le nuove strutture di volo sono state realizzate nel 2004, grazie all’intervento della Provincia di Potenza, sono costituite da voliere per la degenza e da un tunnel di volo lungo venti metri per la riabilitazione, struttura unica e indispensabile per la reintroduzioni in natura. La realizzazione dell’infermeria, l’uso del legno, la parte speciale in pvc e la ricostruzione di ambienti naturali hanno contribuito al successo della fase programmatica attuata dal Cras. Gli interventi sono dunque il punto di forza della struttura guidata da Francesco Romano. Il pronto soccorso, l’attività di primo livello, la degenza degli esemplari soccorsi in strutture adeguate, a garanzia sia dell’intervento terapeutico che del benessere dell’animale, adeguati programmi di riabilitazione alla vita selvatica con l’utilizzo di gabbie o voliere appositamente costruite garantiscono spazi dedicati al solo mantenimento degli esemplari irrecuperabili, attraverso cui potere anche promuovere campagne di informazione ed educazione. La cura degli uccelli feriti o in chiara difficoltà aumenta le procedure di sostegno e di carattere sanitario programmate dagli esponenti del Cras che si avvalgono di Corpo forestale, della Po-

lizia provinciale, Vigili urbani, Vigili del fuoco, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia. Tante le indicazioni, ivi comprese i consigli per il trasporto di un animale ferito. Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione della Provincia, della cooperativa Novaterra che dal 2002 gestisce la riserva naturale offrendo servizi di vario tipo finalizzati alla fruibilità dell’area e improntati a uno sviluppo sostenibile del territorio. Fondamentale la collaborazione con enti pubblici e attività in campo sociale. E’ stato istituito un centro di educazione ambientale riconosciuto e accreditato presso la Regione Basilicata che promuove attività didattico-formative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado e a un pubblico adulto. Nova Terra effettua visite guidate in tutta la regione con personale abilitato e qualificato, promuovendo una forma di turismo sostenibile con programmazione di iniziative volte alla conoscenza dell’ecologia, degli ambienti naturali e attività sportive all’aperto, quali il tiro con l’arco, la mountain bike. Un bel biglietto da visita per quanti amano gli uccelli selvatici e gli animali in difficoltà. Francesco Menonna

L’adesione festosa dell’Azione Cattolica AVIGLIANO – Si sono dati appuntamento nella Basilica pontificia minore per partecipare alla festa dell’adesione 2009: un appuntamento, lo scorso 8 dicembre, per presentarsi alla comunità e per spiegare il cammino dell’anno associativo. Sotto la guida spirituale dell’assistente don Mimmo Lorusso, piccoli e grandi dell’azione cattolica di Avigliano si sono ritrovati, così come avviene ogni anno, nella giornata dedicata alla consegna delle tessere e del materiale formativo. Un ulteriore momento per stare insieme agli educatori che già da ottobre accompagnano gli iscritti di tutti i settori (“ragazzi”, “giovani” e “adulti”) dalla formazione in sede ai campi scuola. «Il tema unitario di quest’anno – ha spiegato il presidente parrocchiale, Vitina Ferrara – è: Voi chi dite che io sia, la domanda di Gesù agli apostoli, che sottende il tema della sua identità. L’impegno nostro – ha continuato - è dedicato alla formazione, formare cioè coscienze cristiane mature per un impe-

gno nella vita quotidiana, pubblica e civile». L’azione cattolica, recita il motto di quest’anno, “sempre al servizio della chiesa e della città”. Per Vitina Ferrara, l’impegno dell’Ac rimane quello di promuovere la persona e di interessarsi dei problemi del territorio, ognuno si mette in gioco per sé e per gli altri. Non serve rinchiudersi nella sola vita spirituale, ci tengono a far sapere dall’Ac, ma occorre stare tra la gente. Un esempio è anche il sostegno all’emergenza educativa, pilastro dell’associazione, che quest’anno si potenzia con l’apertura ai bambini dai 3 ai 5 anni. Una novità, questa, ripescata nell’offerta formativa dell’azione cattolica di Avigliano d’inizio secolo scorso. Oggi, dunque, la tradizione continua anche grazie all’impegno di tanti che dedicano tempo e passione agli altri, come gli educatori Gianluca Genovese e Carla Rosa (settore Acr), Mara Salvatore (Giovani), Carmelina Salvatore (Adulti) e la stessa Vitina Ferrara. g.sil.

LA REPLICA

Avigliano, nessun abuso edilizio nè irregolarità o mancata trasparenza L’impresa Telesca Costruzioni srl, in persona del suo legale rappresentante p-t, con sede in Potenza, alla Via Ancona, 96, in relazione alle dichiarazioni contenute in un articolo comparso sul giornale “Il Quotidiano” del 29.11.2008, dal titolo “Avigliano, un caso di abuso edilizio e di mancanza di trasparenza” a firma del signore Canio Coviello e riguardante presunte opere abusive su un immobile sito in Avigliano in via G. Fortunato commesse dalla stessa impresa, espone quanto segue. Preliminarmente, si precisa di aver dato mandato ai propri legali (avvocati Giovanni e Michele Riccio) al fine di avviare azioni di carattere penale, mediante denuncia querela, ai danni di Coviello Canio per le dichiarazioni riportate nella segnalazione giunta al giornale, in quanto ritenute altamente diffamatorie e assolutamente non corrispondenti alla realtà dei fatti. Le dichiarazioni sottoscritte dal Coviello e pubblicate, senza il necessario filtro o confronto immediato con i soggetti chiamati in questione, stanno avendo ripercussioni negative sull'immagine dell'impresa che da tanti anni è inserita nel territorio lucano ed è conosciuta per trasparenza e professionalità. Ed è propria in difesa di questi due elementi che è doveroso smentire parola per parola l’articolo in questione, riportando brevemente i passaggi dell’intera vicenda riguardante l’immobile di via G. Fortunato di Avigliano, screditando quanto dichiarato dal Coviello e ripristinando l’immagine e l’operato dell’impresa Telesca che, per la salvaguardia dei propri diritti, agirà anche in sede civile per il ristoro dei danni economici subiti dalla diffusione di tale pretestuosa segnalazione. Infatti, in data 08.03.2002 veniva rilasciata dal Comune di Avi-

gliano all’impresa Telesca, regolare concessione edilizia numero 165/2000, per la costruzione di un fabbricato per civile abitazione e studi medici. Il progetto approvato (pratica 165/2000) prevedeva la realizzazione di 4 piani fuori terra e 3 piani interrati, di cui il primo interrato a destinazione box e gli altri due sottostanti a destinazione “volume tecnico”. Prima della fine dei lavori dell’immobile prevista per il 7.3.2005, precisamente nel mese di dicembre 2004, sono state emesse dal Comune di Avigliano due ordinanze di demolizione per il fabbricato in questione. Con la prima ordinanza (numero 3317/2004), citata nell’articolo, si contestavano: a) maggiori superfici di ingombro del fabbricato; b) minime variazioni interne; c) formazioni di nicchie sui balconi; d) minime variazioni prospettiche. Con la seconda ordinanza (numero 3318/2004), anch’essa citata nell’articolo, veniva contestato l’incremento volumetrico dovuto al mancato interramento di una parte del prospetto posteriore e laterale sinistro dei tre piani interrati. In seguito alle citate ordinanze è stata regolarmente presentata dall’impresa Telesca, in data 11.01.2005, la richiesta di permesso di costruire in sanatoria. Lo stesso permesso (numero 4/2005) è stato rilasciato dal comune di Avigliano in data 20.09.2005. Con il permesso venivano sanate le variazioni nei prospetti e in particolare venivano approvate delle aperture al piano secondo e terzo interrato definiti nel progetto originario come volume tecnico, rendendo inefficace la ordinanza 3318/2004. Mentre la ordinanza numero 3317/2004 è stata resa inefficace

ope legis, grazie alla legge regionale numero 1/2007 art. 44 che proroga i termini di applicabilità della legge regionale del 4.8.2002 nr. 8 , per il recupero dei locali seminterrati e interrati ed esistenti e legittimamente realizzati alla data del 31.12.2006. Queste due ordinanze, tra l’altro, sono state notificate il 28.12.2004, ancor prima della data di ultimazione dei lavori prevista per il 7.03.2005, per cui, già a quel tempo, viziate nella forma e nella sostanze e incapaci di produrre effetti. In merito alla ordinanza di demolire per presunte irregolarità del tetto, è doveroso evidenziare che l’impresa Telesca, suo malgrado, ha dovuto demolire l’intera copertura del citato palazzo, con una spesa economica rilevante e con il conseguente patimento per aver affrontato il relativo procedimento penale durato circa tre anni. Ebbene, il giudizio penale accertava in modo inconfutabile l’esclusione di qualsiasi irregolarità urbanistica e conseguentemente penale, in capo ai titolari dell’impresa che avevano agito secondo le norme urbanistiche vigenti, tant’è che il tribunale penale di Potenza (composizione Monocratica) in data 17.01.2008 (Sentenza Numero 31/2008), li assolveva con formula piena (perché il fatto non sussiste), rilevando in sentenza, l’infondatezza e la scarsità degli elementi a carico dell’impresa nella formualzione dell’ordinanza di demolire operata dal comune di Avigliano e da cui è nato il processo. Alla luce di ciò anche tale circostanza denunciata dal Coviello nel citato articolo risulta, come il resto del testo, assolutamente non corrispondente al vero. Non si può assolutamente asserire che la pubblica amministrazione non sia stata trasparente nell’iter procedurale e ammini-

strativo nei confronti dell’impresa Telesca, anche perché la figura del comune di Avigliano in tutta questa vicenda, è stata fonte di provvedimenti che hanno procurato problemi seri di natura economica e giudiziaria all’impresa, rilevatisi del tutto infondati anche dopo il vaglio della magistratura penale. In merito ai tempi di attesa richiamati nella segnalazione, si osserva che nel gennaio 2007 si è venuti a conoscenza della proroga dei termini per l’applicabilità della legge regionale numero 8/2002, che ha consentito il recupero dei piani interrati, legittimando così il loro recupero volumetrico come previsto dalla stessa legge e in particolare trasformandoli da locali tecnici a locali ad uso terziario e commerciale. Quindi è inadeguato e fuorviante parlare di prudente attesa (così come scritto dal Coviello), ma è corretto parlare di attesa obbligata fino a nuova legge che consente la legittimazione ai recuperi. Alla fine di tali considerazioni le ipotesi che emergono sono due: o il Coviello ignora tutte le procedure tecnico-amministrative inerenti la costruzione di tale immobile, citando abusivismi e violazioni di norme inesistenti e inventate di sana pianta (esempio, formazione della Dia secondo le condizioni di legge, vizio di forma a costruire, ecc) oppure persevera in atteggiamenti diffamatori e calunniosi nei riguardi dell’impresa Telesca, sostenendo in mala fede tesi che la stessa magistratura ordinaria ha

screditato( v. processo inerente ordinanza di demolizione del piano di copertura) e che la stessa legge (V.L.R. nr. 1/2007) ha acclarato. In ultimo è doveroso precisare che, in merito al citato giudizio che vede coinvolto il Coviello e pendente dinazi al tribunale civile di Potenza, instauratosi su impulso dello stesso, questi, invitato più volte dal proprietario dell’immobile promessogli in vendita, si rifiutava a stipulare l’atto definitivo, così come previsto nel preliminare. Inoltre la causa, che vede coinvolta la stessa impresa Telesca (terza chiamata in causa) verte anche sulle richieste di pagamento, avanzate del predetto proprietario dell’immobile e dall’impresa stessa, per i lavori abusivamente commissionati e realizzati all’interno dell’immobile sine titulo dal Coviello. Tali chiarimenti si rendono necessari anche al fine di tutelare coloro i quali hanno stipulato e continuano a stipulare contratti di compravendita con l’impresa Telesca per l’acquisto di immobili nel palazzo in questione. Gli stessi acquirenti, qualora dovessero avere delle perplessità sull’intera vicenda, potranno sincerarsi sull’intero incartamento presso gli uffici tecnici del comune o presso la sede dell’impresa Telesca, a disposizione per confermare la veridicità di quanto sin qui esposto. Impresa Telesca srl


Giovedì 11 dicembre 2008

23 Sant’Angelo Alloggi Ater nel degrado: persiane divelte, finestre rotte e ci piove pure

Costretto a dormire con l’ombrello Denuncia dell’unico inquilino che non ha un posto dove andare SANT’ANGELO LE FRATTE - Versano in uno stato di grave degrado alcuni alloggi Ater, meglio conosciuti come palazzine rosse, che si trovano lungo la Isca Polla, nei pressi dell’area industriale Isca - Pantanelle. Il Portone d’ingresso di una delle palazzine è rovinato, chiuso da un lucchetto posto dall’unico inquilino che attualmente vi abita per necessità, divelte le persiane, finestre pericolanti e senza vetri, soglie di balconi con crepe vistose, e la cosa più vergognosa è che all’interno degli appartamenti ci piove. L’insieme costituisce tra l’altro un serio pericolo pubblico. Antonio Fermo, così si chiama l'inquilino , giovane disoccupato, vive solo e confessa: «Di notte dormo con l’ombrello aperto, - continua - le coperte la mattina si trovano, per la condensa, tutte piene di umidità». «Ho chiesto al comune aggiunge - che mi trovassero un’altra sistemazione ma nessuno mi ha dato ascolto; ho fatto venire il vigile comunale per verificare la penosa situazione ed

ha potuto così guardare come nelle stanze ci piove». «Tempo fa, (circa tre anni fa) - aggiunge - è venuto anche il geometra dell’Ater (non sa dire chi ndr) e mi ha promesso di considerare il caso, ma fino ad ora nessuno si è fatto vivo». «Io chiedo di essere trasferito in altro apparta-

mento, negli alloggi ater di San Vito, perché io so che li ce ne sono almeno tre vuoti; qui mi sento solo e abbandonato e vivo come un animale». Antonio è apparso sfiduciato e non crede più a nessuno, per questa ragione fa l’estremo appello alla carta stampata, perché qualcuno consideri il suo

caso. Intanto per ora non versa neppure la quota per il fitto, perché dice: «Io non abito in un appartamento civile, ma in una specie di baracca pericolante e senza le minime condizioni igienico sanitarie» . Antonio Monaco provinciapz@luedi.it

L’ELENCO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI

Altobello sigla la convenzione con 12 istituti scolastici del Potentino

Dalla Provincia 86.000 euro per gli studenti diversamente abili POTENZA - E’ stata sottoscritta ieri la convenzione per il trasporto dei disabili. Il presidente della Provincia Sabino Altobello ha siglato l’accordo per la gestione del servizio di trasporto degli alunni disabili con 12 istituti scolastici superiori, destinatari dei fondi per i Pei (Progetti educativi individualizzati), trasporti, relativamente all’anno scolastico 2008/2009. In attesa che la Regione Basilicata legiferi in materia di politiche sociali, secondo quanto stabilito da una recente sentenza del Consiglio di Stato, la Provincia di Potenza si è attivata con fondi del proprio bilancio, mettendo a disposizione 86.212,84 euro a sostegno degli studenti diversamente abili. Presenti alla firma delle convenzioni il presidente Sabino Altobello, l'assessore alla Pubblica istruzione Domenico Vita, la responsabile dell’ufficio Pubblica istruzione Maria Gerardi e i dirigenti scolastici delle scuole interessate. «La convenzione - ha sottolineato l’assessore Vita - è il frutto di una proficua collaborazione con i dirigen-

ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E. Majorana” di Genzano di Lucania ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE ''F. DE SARLO'' DI LAGONEGRO ITCG “V. D'ALESSANDRO” DI LAGONEGRO ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE ''N. MIRAGLIA'' DI LAURIA ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE “G.PEANO” DI MARSICONUOVO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “R.SCOTELLARO” DI MARSICOVETERE - SEZ ASSOCIATE I.T.A. DI VILLA D'AGRI E I.T.C. DI BRIENZA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A.EINSTEIN” DI POTENZA ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE ''G. FORTUNATO'' DI POTENZA - SCUOLA COORDINATA DI GENZANO DI LUCANIA ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE ''G. FORTUNATO'' DI POTENZA - SCUOLA COORDINATA DI LAGOPESOLE ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE “G.FALCONE” DI POTENZA ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “L. SINISGALLI” DI SENISE LICEO CLASSICO STATALE “Q. O. FLACCO” DI VENOSA CON SEZIONE ASSOCIATA DI LAVELLO

La sigla dell’intesa alla Provincia

ti scolastici degli istituti, a dimostrazione che l’apertura al territorio e la sinergia tra i diversi attori locali sono la strada giusta per arrivare alla risoluzione dei problemi». «In momenti di crisi economi-

ca - ha sottolineato Altobello - ad essere più penalizzati sono proprio i soggetti deboli. La convenzione che oggi firmiamo ha dunque un valore simbolico che rimarca la necessità di politiche so-

ciali finalizzate a garantire il benessere psico-fisico di tali soggetti». «Mettendo in campo un’azione tesa a garantire il diritto inalienabile allo studio e al benessere degli studenti diversamente abili, la

Bella

Agricoltura, da oggi on line il nuovo regolamento sul biologico QUESTA mattina, dalle dieci fino alle ore tredici, è possibile seguire in videoconferenza sulla rete internet, il nuovo regolamento sul biologico: “Icea lancia l’834 Day”, direttamente dal sito internet www.icea.it. Dal primo gennaio prossimo, infatti, entrerà in vigore il nuovo regolamento comunitario sull’agricoltura biologica, l’834 del 2007. Per approfondire i cambiamenti che verranno apporta-

ti, dall’etichettatura al sistema di controllo, l’Icea, Istituto per la certificazione etica e ambientale -come sottolinea la nota del portare regionale dei servizi e sviluppo dell’agricoltura in Basilicata - ha organizzato una giornata dedicata al regolamento, dal nome “834 Day”. Sul sito internet dell’Icea, questa mattina, collegati in videoconferenza dalle varie sedi dell’Istituto, ci saranno autorevoli esperti del settore.

Gli stessi risponderanno alle domande di tutti coloro che sono impegnati nel biologico e vogliono saperne di più. La videoconferenza durerà tre ore, dalle dieci alle tredici, anche se già da ieri è stato possibile a partecipare ad un forum, dove sono state raccolte le domande che questa mattina saranno girate agli esperti. Claudio Buono provinciapz@luedi.it

Provincia di Potenza si candida ancora una volta - ha concluso - a svolgere una funzione di coordinamento tra diversi progetti e a prendersi cura delle persone più fragili».

Educarsi a educare

Agricoltura biologica

BELLA - Si terrà questa pomeriggio nella bibliomediateca della città di Bella l’incontro dal titolo: “Educarsi ad educare”, che promuove l’autonomia nell’esercizio delle funzioni genitoriali. Il progetto impegnerà i genitori per tre giovedì , a partire da oggi dicembre 2008, alle ore 17,30.


Giovedì 11 dicembre 2008

24 Lauria Lo stupefacente era occultato nella macchina. L’operazione è stata condotta dalle Fiamme gialle

Maxisequestro di droga Arrestato un albanese che deteneva circa 275 grammi di cocaina LAURIA - L'area sud-ovest della Basilicata si conferma crocevia del traffico di stupefacenti. Nell'ambito del contrasto ai traffici illeciti predisposto lungo l'asse autostradale A3, i finanzieri della Tenenza di Lauria hanno proceduto all'arresto di un cittadino di origine albanese trovato in possesso di cocaina purissima, occultata all'interno di un'autovettura. Fine settimana all'insegna di intensi controlli per le fiamme gialle lauriote finalizzati alla prevenzione dei reati di sostanze stupefacenti con sequestro di eroina, cocaina, hashish e marijuana e la denuncia di tre giovani. Nello specifico è stato previsto il rafforzamento sul territorio della presenza dei militari, negli orari più sensibili, normalmente coincidenti con la maggiore presenza di auto in transito lungo l'A3 Salerno-Reggio Calabria, in prossimità degli svincoli di Lagonegro e Lauria. Domenica pomeriggio i finanzieri hanno intimato l'alt ad una Volswagen Golf con a bordo due albanesi diretti a Scicli, in provincia di Ragusa. Condotto il mezzo in caserma, gli uomini delle fiamme gialle hanno sottoposto l'auto ad una approfondita perquisizione indotti soprattutto dall'improvviso nervosismo manifestato dai giovani, hanno ritrovato 275 grammi di cocaina. La droga, era stata abilmente occultata sotto la moquette lato passeggero in corrispondenza del vano portaoggetti, all'interno di un sacchetto di cello-

Castelluccio I. Due fermati per furto di auto CASTELLUCCIO - Avevano rubato un’autovettura a Castelluccio Inferiore per poi abbandonarla a Perricchio di Latronico. Gli accertamenti dei carabinieri di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, hanno potuto risalire a due diciannovenni deninciandoli successivamente alla Procura della Repubblica. L’episodio secondo le indagini dei carabinieri risalirebbe all’8 dicembre scorso quando di buon mattino, intorno alle 5, i due avrebbero rubato l’autovettura. Inoltre nella casa di uno dei due è stata ritrovata una dose di hashish. La droga sequestrata

phane contenente sostanza da taglio bianca, tipo “cocaina” suddivisa in “pietre”. La particolarità era costituita anche dal fatto che l'involucro, confezionato con nastro adesivo da imballaggio, si presentava oleoso forse per eludere eventuali controlli da parte di unità cinofile agli imbarcadero di Villa San Giovanni. Il giovane albanese proveniva da Roma ed era diretto in Sicilia. La cocaina analizzata è risultata purissima e di ottima qualità, pronta per essere “tagliata” e dalla quale era possibile ricavarci oltre 651 dosi da immettere sul mercato ragusano, per un ricavo stimabile fino a 30mila euro. Al termine delle operazioni, il corriere della dro-

ga, un cittadino albanese A.H. (Afrim Hasalla) 20enne è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Sala Consilina. Altri due automobilisti, rispettivamente di 28 e 33 anni, sono stati denunciati alla procura della repubblica di Lagonegro perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Il primo A.A. residente a Castrolibero, nel cosentino, alla guida di una Lancia Y è stato sorpreso con 7,5 grammi di hashish e 2,5 grammi di marijuana mentre il secondo G.E. residente a Praia a Mare, alla guida di una Fiat Scudo, è stato sorpreso con dieci bussolotti pari a 2,5 grammi di eroina alcuni nascosti anche sulla persona e precisamente

negli slip. Ancora un 19enne di Napoli è stato segnalato al prefetto della città partenopea perché trovato con una modica quantità, circa 3 grammi di hashish. I risultati di servizio premiano l'impegno dei finanzieri che stanno concludendo l'anno con una cospicua scia di attività antidroga e rispetto allo scorso anno è stato notato un notevole incremento dell'attività volta al sequestro di ingente quantità di cocaina, eroina, hashish e marijuana, traendo in arresto 25 responsabili, denunciando all'autorità penale 55 soggetti e segnalando all'autorità amministrativa 106 giovani. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

Villa D’Agri Rubavano gas Due denunciati VILLA D’AGRI - Avevano manomesso i contatori dell’Enelgas, per questo un uomo er una donna dovranno rispondere di furto aggravato. I carabinieri della stazione di villa d'agri hanno accertato come i due, entrambi incensurati, abbiano manomesso i rispettivi contatori per l'erogazione del gas metano da riscaldamento che la Enelgas aveva piombato per morosità, prelevando dalla rete 9.000 metri cubi complessivi di gas.

Iniziativa promossa dall’Assa Onlus

Lagonegro Andrà a Vallo di Diano

Grande successo “Per Senise vorrei...”

Grippo lascia la procura

SENISE – Ha avuto grande successo l’iniziativa “Per Senise vorrei..” che ha visto i bambini come protagonisti, di una giornata particolare e dal pieno clima natalizio. Il tutto, organizzato in modo eccellente, dall’associazione ASSA ONLUS di Senise, con il patrocinio dell’assessorato comunale allo sport e al tempo libero. La giornata di festa, si è svolta presso il Centro Parrocchiale “Don Egidio Guerriero” della cittadina sinnica, ed ha coinvolto i bambini delle scuole elementari dei plessi San Pietro, Centrale e Giardini, di Senise. Accompagnati da insegnanti e genitori, i giovani alunni, hanno trascorso un pomeriggio di unione e di svago, concepito però, per far riflettere la comunità, in merito a quello che i più piccoli desiderano e vorrebbero vedere realizzato per il loro paese. I bambini, hanno letto i propri pensie-

ri, le proprie aspirazioni, i desideri che hanno per il futuro del loro paese, il tutto accompagnato anche da cartelloni molto colorati e pieni di creatività. «Abbiamo voluto organizzare questa giornata – spiega il presidente dell’ASSA Stefania Arleo – per far riflettere i più piccoli e stimolarli a raccontarci i loro pensieri per il loro paese. Devo dire – prosegue Stefania – che siamo rimasti colpiti per la fantasia che questi bambini hanno avuto, nello scrivere e nel disegnare i loro sogni». Dai pensieri letti è emerso che, molti giovanissimi alunni, vorrebbero il lavoro per il proprio papà, o per chi lo ha lontano da casa, averlo vicino, un centro ricreativo dove passare il proprio tempo libero, un ospedale, una casa per gli anziani e il centro storico ristrutturato e vivibile. Il tutto è servito ad addobbare un grande albero di Natale, allestito all’interno della sala.

Un momento dell’iniziativa

«E’ stata una bellissima esperienza – continua – e ci fa capire che i bambini possono essere i protagonisti assoluti, di questa realtà e di questo contesto sociale che li circonda. Da un lato - conclude Stefania Arleo – vogliamo far riflettere anche gli adulti e in qualche modo, chi può veramente intervenire, per realizzare i desideri di questi bambini». Claudio Sole

Montemurro Questo pomeriggio la firma ufficiale che sancisce la nascita

Si inaugura la Fondazione “Sinisgalli” MONTEMURRO - Nasce ufficialmente la Fondazione Sinisgalli. «L'atto costitutivo della Fondazione Sinisgalli rappresenta una delle tappe più importanti dell'impegno che ha visto la Giunta Regionale e il Dipartimento FormazioneLavoro-Cultura, in occasione dell'anno sinisgalliano, celebrare con un' impronta culturale tutta lucana, la grande attualità del “poeta di professione ingegnere». È infatti in

programma per giovedì 11 dicembre, a Montemurro, la firma dell'atto costitutivo tra i rappresentati della Regione Basilicata, della provincia di Potenza, del Comune di Montemurro e della Fondazione Banco di Napoli, a seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa che Regione Provincia e Comune siglarono il 31 gennaio 2006, nel giorno del 25esimo anniversario della morte di Sinisgalli, che avviava il per-

corso che oggi porta alla costituzione della Fondazione. «Un avvenimento importante non solo nella storia della nostra comunità - afferma il sindaco Di Sanzo - ma di tutta la Basilicata, perché Leonardo Sinisgalli rappresenta l'intellettuale lucano che meglio può fare da nuovo punto di riferimento per un'identità culturale regionale proiettata al futuro. La Fondazione Sinisgalli, dunque, non è solo il

coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo che si concretizza nell'anno del centenario ma un reale nuovo punto di partenza di un percorso che deve puntare inevitabilmente a nuove forme attrattive del nostro territorio. Sono risorse, queste, che possono distinguere la nostra regione: peculiarità alle quali non possiamo non affidarci». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

LAGONEGRO - Cambio del- pubblica di Sala Consilina, la guardia nella Procura Aniello Vincenzo Barone. della Repubblica a Lagone- Durante la permanenza a Lagonegro Giancarlo Gripgro. Giancarlo Grippo lascia il po è stato “applicato” a Poposto di procuratore, che ri- tenza come procuratore camarrà provvisoriamente po al posto del dimissionavacante, per andare a rico- rio Giuseppe Galante indaprire il posto di procuratore gato nella inchiesta denocapo della Repubblica di minata “Toghe lucane”. DuVallo della Lucania. Il consi- rante la permanenza al Trigliere Grippo dopo quasi ot- bunale di Lagonegro, dove ha svolto l'atto anni lascia tività di Prola Basilicata curatore delper far ritorla Repubblino in Campaca, ha seguito nia dove, prie diretto dima di giungeverse indagire a Lagoneni tra le quali gro, ricopriva l'uccisione l'incarico di dei coniugi a giudice presRivello, l'arso la Corte resto di un d'Appello di cancelliere Salerno. Neldello stesso la città di LaTribunale, gonegro era l'omicidio avstato assevenuto a Rognato negli tonda. Ma soanni prattutto, ap1979/1980, pena insediaall'inizio della Il procuratore Grippo to, ha sostecarriera, conuto il ricorme giudice istruttore presso il locale so in merito all'assoluzione Tribunale. Al suo posto il dell'arcivescovo di Napoli plenum del Csm non ha an- dall'accusa di appropriaziocora designato il successore ne indebita per un solo epie si prevede che per un pe- sodio, dei due contestati, i riodo di circa cinque-sei me- 600 milioni di lire incassati si l'incarico di procuratore con tre assegni di 200 miliofacenti funzioni sarà assun- ni di lire ciascuno. Secondo to dal magistrato inquiren- l'accusa, quella somma dote Claudio Basso anche se le veva essere usata per sanare voci nell'ambiente giudizia- i debiti del fratello del prinrio danno per favorito l'at- cipe della Chiesa. tuale Procuratore della Reem. ma.


Giovedì 11 dicembre 2008

25 Il segretario: «Dichiarazioni lesive dell’immagine del partito». Petrone invita alla concordia

Nel Pd di Venosa è guerra aperta Bellasalma: «Ma Dinapoli non si era dimesso dalla carica?» Galeotto fu il Regolamento urbanistico. Il Pd è scoppiato. Del resto lo avevamo scritto in più occasioni che l'adozione o meno del documento, avrebbe fatto capire il futuro dei democratici venosini. Il botta e risposta dai toni aspri tra il vicesindaco e il segretario del partito piomba sui già precari equilibri del partito come una spada di Damocle e rivela all'opinione pubblica le più intime contraddizioni in seno alla compagine politica. Basterà l'assemblea di domani a placare gli animi? Le premesse non sono certo ottimistiche. «Ma Dinapoli non si era dimesso?» scherza - raggiunto telefonicamente - l'assessore Donato Bellasalma che aggiunge: «L'ultima volta mi è sembrato di capire che aveva presentato le dimissioni». Poi il tono della sua voce si fa più serio: «Ho stigmatizzato il suo intervento. Non si può astenere su una questione in cui la maggioranza, di cui lui fa parte, ha votato a favore. Il mio è un intervento di tipo politico che non colpisce la persona. Io pur rimanendo critico su alcuni argomenti, non ho mai votato contro. E' una questione di stile, regole e rispetto». E sulla richiesta di revoca della

Regolamento urbanistico Interviene anche Mollica VENOSA - Sulla questione relativa al Regolamento urbanistico è intervenuto anche il segretario regionale della Federazione di Centro Francesco Mollica. «L'adozione di uno strumento fondamentale per la crescita e lo sviluppo della cittadina oraziana - afferma Mollica - rappresenta un importante risultato il cui raggiungimento sembra essere compromesso dalle polemiche scaturite da alcune previsioni dello stesso. In particolare sembra che il pomo della discordia sia rappresentato dalla questione della sopraelevazione di edifici in zona “B” che, così come inserita nelle norme di attuazione del Regolamento urbanistico, compromette il diritto di edificare dei cittadini, generando una disparità tra gli stessi e quindi ledendo il diritto di uguaglianza degli stessi». Nello specificare che l'intervento «è diretto unicamente a trovare soluzioni che garantiscano l'interesse dell'intera comunità», Mollica propone «di trovare il rimedio nello spirito stesso della legge regionale n. 23 del 1999 ed in particolare nell'istituto della deroga». delega avanzata al sindaco da Dinapoli, Bellasalma è categorico: «Il mio mandato è nelle mani del primo cittadino. Se vorrà revocarmelo non ci saranno problemi». Il sindaco Castelgrande, anche lui raggiunto telefonicamente, si è preso un po' di tempo per valutare la situazione: «Risponderò - ha detto - quando avrò in mano tutti gli elementi». Il day after di Dina-

poli è come quello precedente. «Le dichiarazioni di Bellasalma sono arbitrarie e lesive dell'immagine del Pd. Le questioni politiche ha aggiunto - vanno affrontate in seno al direttivo e poi comunicate all'esterno. Il vicesindaco ha fatto tutto il contrario. Per questo ho chiesto al sindaco le sue dimissioni. I cittadini da più parti ci chiedono trasparenza nelle azioni e

Incontro divulgativo per sensibilizzare i ragazzi

Genzano, il Comprensivo spalanca le porte a Telethon FORENZA - Martedì scorso, l'Istituto Comprensivo ha 'spalancato le porte' a Telethon, per un incontro di carattere divulgativo volto soprattutto a sensibilizzare i ragazzi sul tema 'solidarietà'. «Il tutto è scaturito - ci comunica Lilia Allamprese, dirigente scolastico al Solimeno - da una precisa richiesta dell'Associazione Avis ad Elena Cingo della Telethon (presente all'evento), a che fosse meglio propagandata fra i giovani studenti la 'cultura della donazione'; ma anche mirante ad offrire uno spunto di riflessione sull'importanza di quel ramo della ricerca scientifica che permette di debellare, o quantomeno gestire al meglio, tantissime malattie genetiche». La scelta del periodo non è caduta a caso. Difatti, domani prenderà il via la consueta maratona televisiva, concepita per offrire un sostegno economico ai tanti scienziati che lavorano concretamente lungo una frontiera oltremodo delicata ed eticamente pregnante, quale è quella fra

salute e malattia. Allamprese ha voluto ricordare che “la prima 'Telethon' risale al 1966 (negli Stati Uniti, su iniziativa del noto attore Jerry Lewis), e servì, in quel caso, a raccogliere fondi per gli studi sulla distrofia muscolare”; poi ha voluto precisare che “dal '90 ad oggi in Italia sono stati già raccolti 276 milioni di euro, utilizzati per sostenere 2141 progetti e 1363 ricercatori”, e questo la dice lunga sulla sensibilità che il tema ogni volta suscita. L'altro giorno, nella sala conferenze della scuola si sono espressi anche il presidente dell'Avis di Forenza (Umberto Campaniello), la stessa Cingo, il presidente dell'Avis Regionale (Maurizio Nardozza) nonché un medico del Centro Trasfusionale di Melfi (Carmela Gigante). Sono seguite alcune testimonianze personali da parte di due docenti dell' I.C.: Francesco Cafone e Saverio Monaco. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

chiarezza in quello che facciamo». Sul suo futuro Dinapoli non si sbilancia: «Non voglio dimettermi dichiara - anche se non escludo nulla». Sulla questione, debitamente sollecitato, è intervenuto anche il segretario provinciale del partito, Ignazio Petrone: «Invito - ha detto - sia il segretario che l'assessore Bellasalma ad affrontare le questioni in seno al coordinamento cittadino debitamente convocato. Auspico che il dialogo, che deve essere costruttivo, avvenga all'interno degli organi preposti». Dunque anche Petrone, che più volte si è recato a Venosa a “sedare gli animi” delle due correnti all'interno del Pd venosino, invita al dialogo. Un dialogo che sembra irrimediabilmente compromesso dalle esternazioni di Bellasalma e Dinapoli. Intanto i cittadini stanno a guardare l'evoluzione degli avvenimenti. E tra una litigata, battute e prese di posizione varie, l'anno per il Pd (ma c'è da scommettere che non finisce qui) si sta per chiudere pericolosamente. Con un'opposizione che guarda speranzosa alle prossime elezioni comunali. Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it

Alto Bradano

Falsificava monete Arrestato dalla polizia Con un’articolata operazione di servizio, condotto nel territorio dell’Alto Bradano, agenti della Squadra Mobile della Questura di Potenza hanno tratto in arresto L.N. di anni 45, colpito da provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Emesso a pochi giorni dalla pronuncia della Corte di Appello di Napoli, il provvedimento di carcerazione in questione dava immediata esecuzione alla pena di anni 3 e giorni 17 di reclusione, in quanto riconosciuto responsabile, in concorso con altri imputati, di falsificazione di moneta.

Cure palliative ed eutanasia La Fidapa scende in campo VENOSA - La Fidapa di Venosa ha organizzato presso la sala del trono del castello Pirro del Balzo una tavola rotonda sul tema dell’eutanasia, hanno partecipato: Vincenzo Siniscalchi componente del Consiglio superiore della Magistratura, Ettore Ferrara, presidente corte d’Appello di Potenza, Maria Antonietta Farina Coscioni, parlamentare e presidente dell’associazione Luca Coscioni, Padre Cesare Abba, Dott. Gian Vito Corona, responsabile Cure Palliative A.s.l n1 Venosa e il prof. Villanova docente di psichiatria all’università Roma tre e la Sapienza. Questo tema è stato analizzato sotto ogni aspetto, un modo per sensibilizzare le coscienze, affrontando con tempestività, il complesso problema su una legge per il testamento biologi-

co dando nuovi spunti su una regolamentazione migliore con norme più flessibili. «Bisogna riempire la politica di gente umana e che il malato non deve essere usato come un oggetto ma un soggetto» - ha ribadito Maria Antonietta Farina Coscioni, raccontando la sua esperienza personale e la sua lotta con il gruppo dei Radicali. Il discorso è poi scivolato sulle cure palliative, trattamenti per i pazienti in stato terminale che controllano il dolore, facendoli soffrire il meno possibile, con una serie di interventi, finalizzati a prendersi cura del malato e dare un sostegno psicologico alla famiglia. In questo dibattito è stato anche presentato un progetto fatto dai ragazzi della IV A del’Itgc Ernesto Battaglini di Venosa, invogliando la gente a prendere posi-

zione su quanto si è detto, inoltre è stato letto un pezzo tratto da un libro di Patrizia Salacone, dove ha mostrato tutta la sua volontà e la serenità di come affronta la sua malattia, non resta che chiudere con una frase di Patrizia: «io essere malati vuol dire imparare da soli a rinunciare a tutto con un sorriso, io accetto e non mi rassegno». Francesca Pugliese provinciapz@luedi.it

Si rinnova l’iniziativa all’interno della Inol

Venosa, quando la fede “entra” in una fabbrica

La messa all’interno della fabbrica

VENOSA - Fedeli alla tradizione che si ripete e si rinnova da quasi sessanta anni, dirigenti e maestranze della Industrie Olearie Lucane (Inol) di Gennaro e Luigi Masturzo, si sono riuniti in uno dei capannoni della azienda per assistere alla S.Messa di ringraziamento . Una tradizione che affonda le radici nei valori e nei principi professati e testimoniati dal dott. Luigi Masturzo, fondatore e amministratore della Inol, che considerava la festività della Immacolata come l’appuntamento annuale dell’azienda per ringraziare dei risultati raggiunti la Protettrice dello stabilimento: “Nei momenti di difficoltà- ci aveva detto qualche anno fa Luigi Masturzo- la Madonna non ci ha mai fatto mancare il suo aiuto”. La fede “cieca” nella Provvidenza rappresenta, appunto, la molla che ha spinto la Inol a superare gli ostacoli per confrontarsi con le leggi di mercato e costituisce anche l’amalgama che lega insieme proprietari e operai della azienda . “Per le scelte fondamentali nella vita occorrono punti solidi di riferimento- ha detto don Dario Di Ciesco nel corso della S.Messa celebrata nel padiglione che ospita un modernissimo impianto di essiccazione -La Madonna porti con l’anno nuovo tranquillità e serenità all’Azienda e alle vostre famiglie”. Lo stabilimento, collocato nei pressi dello scalo ferroviario di Venosa, da quasi 60 anni tratta la sansa vergine di olive e produce olio di sansa greggio e sansa esausta. Oggi è l’unico sansificio della Basilicata e si classifica come uno dei migliori tra i 40 esistenti in Italia ( di cui 35 solo nel Mezzogiorno). “L’olio di sansa viene esportato in tutto il mondo, soprattutto in Australia e Canada:ora si stanno aprendo anche i mercati dell’Est europeo - ci dice Michele Masturzo-La sansa esausta è molto apprezzata come combustibile:a parità di calore, costa

sei volte meno del gasolio. Per il suo costo basso rispetto al valore energetico le imprese del Sud fanno la fila per acquistare la nostra sansa esausta”. Motivo di orgoglio dello stabilimento è il nuovo sistema di essiccazione, inaugurato l’anno scorso, che elimina l’umidità e blocca la fermentazione delle sanse. Un impianto che risulta rispettoso dell’ambiente e delle esigenze della comunità. Gli elettrofiltri di cui sono dotate le cinque caldaie, abbattono di oltre 10 volte l’immissione di polveri in atmosfera. Questo nuovo procedimento ( il più avanzato tecnologicamente al mondo) risolve un problema che assillava la dirigenza dell’Inol. Il nuovo processo di essiccazione elimina, infatti, le cause che provocavano quegli odori sgradevoli che irritavano spesso i cittadini residenti nei comuni adiacenti allo stabilimento (Venosa e Lavello). Per risolvere radicalmente il problema bisogna,però, rimuovere le cause che stanno a monte dell’Inol, che riguardano la tipologia di sansa prodotta dai frantoi. “Il vero problema ecologico del settore dell’olio di oliva è la produzione di sansa ad alta umidità e alto impatto ambientale: il frantoio tradizionale a presse produce una sansa asciutta (30% di acqua di vegetazione contenuta) e ha un impatto ambientale molto basso- ci spiega Giuseppe Masturzo- Il frantoio a ciclo continuo di lavorazione, produce una sansa bagnata (55% di acqua) e ha un impatto ambientale ben maggiore. Il frantoio cosiddetto “integrale” produce una sansa con un umidità superiore al 75% e ha un elevatissimo impatto ambientale”.Il nuovo processo di essiccazione riduce anche i tempi di lavorazione delle sanse,per cui, la campagna di lavoro, che prima andava da ottobre ad aprile, ora si conclude a dicembre. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it


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Melfi La tubazione sarà allungata di 70 metri. Questa mattina l’incontro con l’Astor

Gas metano a Bicocca, soluzione vicina MELFI - Giornata lavorativa intensa per il sindaco di Melfi Ernesto Navazio, alle prese con la risoluzione di alcuni problemi riguardanti cittadini federiciani e evidenziati nei giorni scorsi da “Il Quotidiano”. Si è tenuta una verifica tecnico-amministrativa con i vertici dell'Italgas sulla questione della mancanza di metano per settanta famiglie della zona Bicocca. E' stato redatto un verbale in cui è stato deciso di allungare di settanta metri la tubazione a cui sarà inserito un ugello riduttore che serva a rego-

lare la pressione del metano stesso. Questa mattina è previsto un incontro con l'Astor, la ditta che ha costruito le case, che dovrà provvedere a questi interventi. Se non si provvederà nel giro di pochi giorni, il sindaco potrebbe anche adottare misure cautelari. Dunque questa situazione sembra ormai in via di definitiva risoluzione. Un intervento immediato invece, è stato effettuato su Via Enaudi, nel quartiere Valle Verde. I residenti lamentavano le condizioni a

dir poco sconcertanti in cui versava la strada di accesso alle proprie abitazioni. Praticamente impercorribile. Di fronte alle istanze dei cittadini e alle numerose segnalazioni , la strada è stata brecciata, in modo da consentire quanto meno un certo transito. Si è anche provveduto alla installazione di alcune tavolette di legno che consentono il passaggio pedonale . Sperando nel bel tempo si potrà anche intervenire attraverso scavo in modo che in primavera i lavori iniziati ad ottobre potranno essere completa-

ti. Certo è che questa vicenda ha fattto risaltare il concetto di quanto sia importante e fondamentale terminare prima le opere di urbanizzazione e poi dare la possibilità di risiedere ai cittadini. Un errore che sicuramente non sarà ripetuto in futuro. Terzo e ultimo punto affrontato in mattinata quello relativo alla zona D1 in contrada Bicocca, sarà fatta un'opera di riqualificazione e sarà eliminata la presenza di ovini, che causavano disagi e disturbi ai residenti dell'area. Emilio Fidanzio

Il sindaco di Melfi

Rionero La società campana ha contratto debiti anche con un albergo della zona

«Siamo più che inguaiati» Parlano gli operai della Gecomar da due mesi senza stipendio RIONERO - Ancora niente stipendi ed è agitazione tra gli operai del terzo lotto dell'Oraziana. La società appaltatrice dei lavori la Gecomar di Somma Vesuviana nicchia e gli arretrati si accumulano. A mancare all'appello due mensilità, ottobre e novembre. La promessa della ditta è di saldare il debito con i 20 operai entro lunedì, ma gli animi sono poco fiduciosi. «Siamo più che inguaiati» affermano gli operai. C'è incertezza, ognuno teme per il proprio futuro. Un natale davvero poco felice se per la prossima settimana i conti non saranno messi in pareggio. E' ormai da diversi mesi che la situazione si trascina. La Gecomar era già stata insolvente verso i propri operai che nel mese di ottobre attendevano ancora lo stipendio di luglio. A seguito di un vertice in Regione tra le parti con tutte le sigle sindacali la società di Somma Vesuviana versò regolarmente i compensi, ma da allora ancora niente. Pagato il mese di settembre agli operai non è stato più retribuito il lavoro svolto. Oltre a questo si aggiunge il mancato pagamento per sei mesi consecutivi della cassa edile che è un organismo paritetico della contrattazione collettiva del settore delle costruzioni che integra la retribuzione del dipendente in ca-

so di malattia ed infortunio sul lavoro. «Non abbiamo più fiducia nei sindacati perchè non non fanno niente». Comunque nel cantiere di Ripacandida si prosegue anche nel fango e senza soldi alla costruzione della galleria che porterà a Ginestra. Terminato il terzo resteranno ancora il quarto ed il quinto lotto che ad opera finita metteranno in comunicazione la Potenza Melfi con la Bradanica. Una strada nata evidentemente sotto una cattiva stella. Oltre vent'anni dalla data di inizio dei lavori che sembrano sempre più la tela di Penelope. Un'ulteriore dimostrazione delle acque poco serene attraversate dalla società appaltatrice è data dalla situazione subita dai proprietari del ristorante “4 Stagioni” sito proprio nei pressi del cantiere. Dall'inizio dei lavori nel 2006 tutti gli operai hanno sempre avuto vitto e alloggio nella struttura e i proprietari il regolare pagamento. «Da sei mesi però nessuno ci ha più pagato» racconta amaro il proprietario costretto a rivolgersi presso un avvocato per il rimborso dei 34 mila euro mancanti. «Abbiamo dovuto anche richiedere un prestito per andare avanti e pagare le bollette» aggiunge «davvero un bel regalo di natale». Lucia Nardiello

E intanto sulla Ginestra-Venosa ancora un incidente GINESTRA-VENOSA - Spaventosa uscita fuori strada di una piccola utilitaria, una nuova 600, nella giornata dello scorso 10 dicembre, sulla strada provinciale Venosa-Ginestra, in prossimità dell'abitato di Ginestra, in un punto della strada piena di fanghiglia e per niente interessata dai miglioramenti effettuati dalla Provincia nei giorni scorsi. Due signore provenienti da Venosa, funzionarie della Soprintendenza ai Beni Monumentali di Venosa, erano dirette a Potenza, per motivi di lavoro. In prossimità dell'incrocio della strada interpoderale ContursiBarletta, in curva, procedendo a velocità moderata, hanno perso il controllo del mezzo a causa, sicuramente, della fanghiglia che si deposita in mezzo alla strada per il mancato deflusso delle acque piovane, andando, dopo una serie di carambole, a ribaltarsi nella scarpata adiacente la sede stradale. Terminata la corsa nel terreno adiacente la strada, le due signore, una madre dell'assessore Roberto Preite del Comune di Venosa e l'altra moglie del funzionario comunale del Comune di Ginestra, Donato Petagine, sono rimaste incastrate dentro l'abitacolo della 600. L'uscita fuori strada della utilitaria è stata vista da altre macchine in transito. Le due signore sono state prontamente aiutate ad uscire dalla macchina da altri automobilisti. Uno di questi, Paolo Mancuso, procedeva dietro la 600. Mancuso è un componente del Comita-

to Civico “Nuova Venosa”, l'associazione costituita nella città oraziana, un paio di mesi fa, proprio per denunciare lo stato di degrado in cui versa la zona del Vulture, soprattutto in fatto di infrastrutture. Avvicinato ha riferito: «La macchina uscita fuori strada procedeva con la dovuta cautela in curva, l'autista ha perso il controllo andando a finire fuori strada. Grazie all'intervento repentino di noi, automobilisti di passaggio, le due signore, rimaste incastrate dentro l'utilitaria, sono state tirate di peso attraverso il vetro posteriore, che abbiamo dovuto rompere, per evitare crisi di panico. Dopo averle tranquillizzate, sono state prontamen-

Rionero in Vulture Nota del consigliere di minoranza Luigi Pietragalla

«Più impegno per gli scavi archeologici» RIONERO – «E’ necessario che l’Amministrazione comunale si impegni più a fondo in merito agli scavi archeologici nel nostro territorio. Alla campagna di scavi iniziata nel 2003 quando ero assessore nella precedente amministrazione non è stato dato il necessario impulso nonostante che il sito di Torre degli Embrici fosse stato inserito in vari progetti di finanziamento. Siamo assolutamente certi che l’intera area del Vulture ed in particolare quella del nostro Comune sia stata abitata da popoli preistorici, oltre che dai lucani e successivamente dai romani. Una adeguata campagna di scavi porterebbe alla luce siti e reperti, oltre a

quelli già trovati, di enorme interesse per la storia dei luoghi ma anche per il turismo». E’ quanto sostenuto dal consigliere comunale di minoranza del Pdl Luigi Pietragalla in replica nell’ultima seduta dell’assemblea consiliare dopo che aveva già chiesto ed ottenuto che il sindaco rispondesse, a precisa richiesta, in merito alla situazione degli scavi archeologici e allo stato di salute degli edifici pubblici e privati di interesse storico ed architettonico. Per quanto concerne poi i palazzi gentilizi, ritenuti di rilevante interesse storico ed architettonico, il consigliere comunale Pietragallla, ha palesato la necessità di intervenire con urgenza e non con i lun-

ghissimi tempi della vecchia politica, perché – ha detto - è sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado e in qualche caso di pericolo per la pubblica incolumità. Si tratta dei due Palazzi Catena, del Palazzo Giannattasio con Taverna Penta, dell’Opera Fortunato, del Palazzo Ciasca, i quali unitamente al Palazzo Fortunato rappresentano i gioielli della nostra città e perciò vanno messi a lucido al più presto. «E’ questa per noi una priorità – ha affermato il consigliere di opposizione – ragion per cui abbiamo avanzato al sindaco una proposta che potrebbe in tempi brevi riconsegnare ai rioneresi almeno uno di quei palazzi, quello della famiglia Ciasca.

Si tratta – ha proseguito – con grande realismo e senza inutili contrasti politici, di transigere la lite che il Comune ha con i vecchi acquirenti del palazzo, per il semplice fatto che quand’anche l’esito della causa fosse in favore del primo sarebbe una vittoria di Pirro perché poi mancherebbe la scuola da insediare e soprattutto mancherebbero i fondi, ben oltre un milione di euro per restaurarlo. Questi problemi – ha concluso il consigliere Pietragalla – sono un serio ed importante banco di prova per questa amministrazione con la quale siamo pronti ad un serio confronto per il bene della nostra città». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

te soccorse dal 118 di Venosa. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Ripacandida e di Venosa per i rilievi del caso. Sono, purtroppo, certo che non sarà l'unico incidente su questa strada, il cui stato di messa in sicurezza è tutt'altro che completata. Mi auguro che le autorità responsabili di questa strada rivedano tutto l'investimento realizzato». L'investimento realizzato, per una cifra di 240 mila euro, è stato di alcuni km rifatti da nuovo manto stradale. Nel punto dove si è verificato l'incidente, non c'è stato nessun intervento di miglioramento! Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Melfi, una mostra mercato con gli artisti locali MELFI –Si avvicinano a grandi passi le festività di Natale e fine d’anno e con esse la necessità del regalo da fare a parenti ed amici, pur se dovendo fare i conti con la crisi galoppante e le ristrettezze economiche che attanagliano un po’ tutte le famiglie. In loro soccorso, in città, arriva l’associazione Ps2mania che propone, a partire dal domenica 14 e fino al giorno 24 di dicembre, a ridosso proprio del Natale, una mostra mercato dell’arte locale presso il Centro Hospitalis della Caritas di Melfi con ben 26 artisti locali, tutti iscritti alla sezione arte della stessa associazione guidata magistralmente da Giulio Venezia, che esporranno loro piccole e grandi creazioni

artistiche che saranno in vendita per sostenere il gruppo e per divenire occasione per un regalo carino senza poi spender una fortuna. «E’ la prima occasione che abbiamo per poter unire gli artisti della nostra associazione con chi ha la necessità di cercare un regalo carino da fare poi ad amici e parenti – ha detto il presidente Venezia, in sede di presentazione dell’iniziativa in questi giorni – e per questo abbiamo pensato di mettere su la prima edizione della mostra mercato organizzata dalla Ps2mania, e per mostrare il lato positivo di tutto il gruppo di nostri artisti che fanno parte della sezione arte dell’associazione che presiedo». Antonio Baldinetti


Matera Giovedì 11 dicembre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

I lavori pubblici scorporati dall’Urbanistica. Parla uno dei neoassessori. «Manterremo le promesse»

Battesimo del fuoco in giunta Rocco e Del Giudice nuovi ingressi nella squadra di Buccico HA atteso e, in barba alle voci che si sono susseguite nelle ultime settimane, ha varato la sua giunta con due nuovi ingressi soltanto ieri. Il sindaco Emilio Nicola Buccico ha regalato a Nicola Rocco e Antonio Del Giudice il battesimo del fuoco con la seduta di giunta che ha sancito, di fatto, il loro ingresso nell’esecutivo comunale. Entrambi sostituiscono rispettivamente Giancarlo Tonelli e Tito Di Maggio e in parte Antonella Guida. Del Giudice avrà competenza sul settore dei Lavori Pubblici che, così, vengono scorporati dall’edilizia di competenza della Guida. Come al termine del suo primo giorno di scuola, Nicola Rocco (a cui spettano le deleghe a contenzioso e affari legali, Zona Franca e Attività Produttive) è un fiume in piena. Già consigliere comunale nelle fila di Alleanza Nazionale, ha già chiare in mente priorità e temi caldi: trasferimento

Il consiglio comunale. A destra il neoassessore Nicola Rocco

del mercato rionale di San Giacomo nell’area della zona Paip già individuata dall’amministrazione comunale, dotazione di tutti i servizi necessari a renderne idonea la fruizione (a cominciare dai bagni pubblici, fino al presidio di pronto

soccorso), corse di trasporti pubblici speciali per collegare il centro della città al mercato e tariffe agevolate per bambini e anziani. «Non possiamo permettere che il mercato, occasione di assembramento, possa essere luogo di eventi ne-

gativi. Nella zona in cui, oggi, è allocato, sarebbe impossibile far arrivare un’ambulanza. Sto attivando una serie di convenzioni con la Croce Rossa e con altre organizzazioni per garantire un alto livello di civiltà nella nuova sede».

Ma sono gli affari legali a coinvolgerlo maggiormente. «Riprenderemo i progetti che erano alla base della nostra campagna elettorale - spiega - e che intendiamo portare a regime nel corso del mandato. Il limite con il quale ogni amministrazione deve imbattersi è quello di saper mettere i dipendenti in condizione di lavorare in modo sereno, nell’interesse dei cittadini. Sotto il profilo dei differenti aspetti che riguardano il settore del contenzioso nell’amministrazione comunale, il nostro interesse sarà quello di far coincidere rispetto delle leggi e dei diritti in collaborazione con i dirigenti e la restante parte dei lavoratori. Si tratta, non possiamo nasconderlo, di un ambito delicato in materia urbanistica, edilizia, di manutenzione delle strade. Non meno delicata è anche la delega alle Attività Produttive e alla Zona Franca - aggiunge. In que-

sto ultimo caso, la scommessa è ancora più dura da sostenere visto che Matera, secondo il neo assessore Rocco, deve diventare più accattivante per gli investitori. «E’ una grande opportunità, l’unico vero volàno per il decollo dell’economia locale. A queste affermazioni di principio deve seguire un’attività amministrativa oculata, incisiva ed efficace. Si tratta di motivare gli imprenditori ad investire nella nostra città. A cominciare dal livello di efficienza della pubblica amministrazione per giungere alle infrastrutture. Dobbiamo essere nelle condizioni di dare risposte in tempi rapidi con una macchinba amministrativa che funzioni perfettamente». Matera, per Rocco, deve essere in grado di sbaragliare la concorrenza delle altre realtà economico- produttive in cui verrà applicata la Zona Franca. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it


28 Matera Manuela Taratufolo concentra in sei punti le richieste al Governo che punta su provvedimenti-spot Giovedì 11 dicembre 2008

«Questa terra chiede risposte» Il segretario generale della Cgil illustra lo sciopero di domani Sei punti per contrastare risposte insufficienti o negative da parte del Governo che finora ha elargito solo misure-tampone. La Cgil si appresta allo sciopero generale di domani con un cahier de dolèance che riguarda occupazione, sostegno al reddito, agli investimenti, al welfare e agli immigrati. La piattaforma di protesta era nata nel luglio scorso, insieme a Cisl e Uil in contrapposizione alla manovra finanziaria iniqua e inefficace. Con il passare del tempo è stata perfezionata e portata avanti dalla Cgil che domani la condurrà in tutte le piazze italiane. Illustrando i temi che caratterizzeranno anche la manifestazione di Matera, Manuela Taratufolo, segretario generale della Cgil, segnala alcuni dei punti forti della protesta. Oltre un migliaio di persone che riuniranno in piazza Vittorio veneto per il comizio di Fausto Durante della Fiom nazionale, con 25 bus in arrivo da tutti i comuni della provincia. Tra i più “agguerriti”, Tricarico, Policoro e Scanzano. Il corteo prenderà il via, dopo l'arrivo dei mezzi in piazza Matteotti e raggiungerà, sfilando lungo le vie cittadine, piazza Vittorio Veneto. «L'alta partecipazione ci ha confortato molto. I lavoratori, i pensionati, i precari che abbiamo in-

I NUMERI DELL’ADESIONE Incontri anche in provincia Il riscontro territoriale è stato molto alto. In tutto, negli ultimi 20 giorni la Cgil ha tenuto 175 assemblee di preparazione allo sciopero coinvolgendo tutti i comparti sociali che hanno risposto con grande partecipazione. Le assemblee sono state così suddivise : 25 comunali 150 sui posti di lavoro 16 nel metalmeccanico 13 nella chimica 8 nel forestale 10 nel settore edile e del salotto 25 nel settore dei pensionati 4 nel terziario 57 nella scuola 11 nel settore pubblico 6 nei trasporti

contrato hanno rappresentato un riscontro molto forte, abbracciando completamente i punti della nostra piattaforma - spiega la Taratufolo - nonostante la Cgil affronti questa protesta da sola, crede in questa battaglia con coerenza. I punti messi in risalto riguardano misure necessarie per combattere la crisi, misure che incidono su tutti e non solo su una cerchia ristretta di soggetti i quali , a loro volta, per poter beneficiare di strumenti, devono superare una

burocrazia immane che spesso scoraggi». La social card, illustrata dal Governo come la stampella sociale a favore delle categorie più deboli, presenta invece una serie di criticità che in alcuni casi la rendono completamente inutile. «Ad accedere a questo mezzo aggiunge Manuela Taratufolo sarà un ristretto numero di pensionati che dovrà fare i conti con una serie di incartamenti e con una serie difficoltà di fruizione.

Gli anziani che vivono in alcuni piccoli comuni hanno difficoltà perché mancano i supermercati, così come l'accesso alle riduzioni delle tariffe della luce o del gas è legato solo ad un particolare reddito previsto per il bonus energia». Per esempio, un pensionato di 70 anni, con un limite reddituale di 8000 euro non può usare la social card per fare la spesa, perché lontano dal supermercato, ma non può nemmeno rientrare nelle

categorie che fruiscono delle riduzioni di tariffe, perché il limite reddituale è di 7500 euro. «Anche i pensionati indigenti, poi, sono tagliati fuori perché la social card non è cedibile visto che prevede un pin da digitare e l'eventuale firma da apporre. Insomma, questi provvedimenti-spot non coinvolgono tutta la comunità, ma toccano un numero ristretto di persone. Le famiglie non ricevono il sostegno che dovrebbero avere, non si avuto il coraggio di rafforzare gli ammortizzatori sociali, come avevamo chiesto per la crisi generalizzata del territorio e per i lavoratori precari e atipici che non hanno sostegno al reddito. La risposta del Governo riguarda invece solo i co.co.pro. che hanno un rapporto di lavoro non inferiore a tre mesi e non superiore a 10 mesi per i quali è previsto il 10% dell'ultimo reddito percepito nell'anno, ovvero nulla». Il ricorso allo sciopero generale rappresenta ancora uno strumento di protesta? «Il ruolo del sindacato si vuol far cambiare, ma la Cgil crede ancora nei suoi obiettivi, in cui si inserisce questo mezzo - conclude la Taratufolo - che è necessario ancora oggi, in un momento in cui la controparte non permette di negoziare o contrattare». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it


Matera 29 Il Prefetto incontrerà nei prossimi giorni anche gli agricoltori per i farmer market Giovedì 11 dicembre 2008

Sarà il Natale del Paniere Presto in vendita prodotti di prima necessità a prezzi bassi IL paniere si riempirà. Il Natale 2008 a Matera verrà celebrato all’insegna dell’austerity imposta dal difficile scenario economico mondiale che ha provocato ricadute anche in Italia. La decisione di individuare generi di prima necessità da mettere in vendita a prezzi contenuti è emersa al termine del vertice convocato ieri dal Prefetto Francesco Monteleone. La riunione giunge a poco meno di una settimana dal precedente incontro che si era svolto su richiesta dalla Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati. L’organizzazione aveva già avviato forme di protesta nei mesi scorsi, che erano culminate in una fiaccolata per chiedere provvedimenti a favore delle categorie più deboli nei confronti delle quali l’aumento dei prezzi rappresenta il disagio maggiore. Le difficoltà e i disagi delle categorie più deboli, a cominciare appunto dagli anziani per giungere fino alle famiglie monoreddito e ai disoccupati, avevanomotivato l’allarme lanciato al Prefetto che lo aveva accolto coinvolgendo le associazioni di commercianti e di difesa dei consuma-

Enzo Memoli terrà venerdì lezioni sulle tecniche di Edutainement

Manager col sorriso cercasi

A Matera i beni di prima necessità avranno prezzi ridotti

tori (Confcommercio, Confesercenti, Federconsumatori, Adiconsum Cisl, Cittadinanzattiva, Coldiretti, Unione coltivatori e Ufficio commercio del Comune di Matera). Il prossimo passo spetta, dunque, agli esercenti ai quali spetterà applicare la riduzione nel prezzo di vendita di alcuni prodotti di prima necessità per consentire anche alle fasce sociali meno abbienti di accedere all’acquisto con minori disagi. Quanto, poi, alla possibilità di attivare i farmer market,

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO

S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti

ovvero le rivendite dirette di prodotti ortofrutticoli, il Prefetto ha convocato un nuovo incontro per il 14 dicembre al quale parteciperà anche il Comune di Matera per analizzare gli aspetti pratici per individuare locali idonei ad ospitarle. Se l’esperimento del “paniere” dovesse funzionare, le associazioni di categoria si sono dette disponibili a riproporre la formula anche in altri periodi dell’anno. a.ciervo@lluedi.it matera@luedi.it

«Il sorriso è il migliore strumento di apprendimento,chi non sorride, in genere, non ha capito!!!”con questa affermazione legata a un metodo didattico originale, Enzo Memoli, consulente e docente di organizzazione e project management, nonché esperto di Edutaiment (Educational & Entertaiment ) terrà venerdì 13 dicembre a Matera, dalle 9.30 alle 12.30, presso il Cinema Piccolo Duni “Patron Antonio” Via XX Settembre, 14 un incontro formativo rivolto prevalentemente alle donne manager, imprenditrici locali ed aspiranti tali. La lezione è riservata anche a a rappresentanti di associazioni e sindacati che si occupano di problematiche legate al lavoro femminile e che, dunque, sono i destinatari ideali di messaggi come quelli contenuti negli incontri con il prof. Memoli . Il seminario è promosso dalla Camera di commercio di Matera in collaborazione con il Comitato provinciale per l'imprenditoria femminile che ritiene importante affrontare la professionalità con un approccio meno istituzionali ma altrettanto efficace. Project “Mannaggia a’ mente” è un intervento formativo di riflessione manageriale sui temi dell'organizzazione e gestione dei progetti che utilizza le tecniche proprie del mondo dello spettacolo per rafforzare, enfatizzare e stressare non solo i contenuti

tecnici e metodologici ma anche quelli organizzativi e relazionali del project management. «L'intervento - ha detto Enzo Memoliunico nel suo genere nell'area della formazione manageriale sul project management, più che formare in senso tradizionale si pone l'obiettivo di far riflettere i partecipanti sui tradizionali temi del project management in modo leggero e delicato, talvolta suggestivo e dissacrante». Nel corso della giornata saranno trattati i temi del “project management: la ratio e il modus operandi”, “Le knowledge areas e gli standard del Project Management Institute”, “L'integrazione delle competenze in gioco”, “Tempi, costi e qualità: il project management”, “La comunicazione a supporto dell'iniziativa progettuale”, “La creazione e il sostegno del consenso”, “I processi da gestire: dal nascita del concept alla chiusura dell'iniziativa”, “Il sistema degli stakehoders di progetto” e “Il project management e il knowledge management: le lesson learned”. Il seminario è rivolto prevalentemente alle donne manager, imprenditrici locali ed aspiranti tali, oltre che rappresentanti di associazioni e sindacati che si occupano di problematiche legate al lavoro femminile. matera@luedi.it



Matera 31 «Dalle nostre indagini emerge un forte disagio giovanile, sono frequenti i controlli antidroga» Giovedì 11 dicembre 2008

«Cittadini prima che poliziotti» Il questore Gugliotta analizza i dati della sicurezza in città MATERA città off limits per la malavita d'importazione. A rafforzare il trend positivo, l'assenza di grossi problemi di criminalità organizzata, è il questore Carmelo Gugliotta che sottolinea un particolare indicativo: «In una delle ultime indagini svolta dagli agenti su una rapina commessa a Matera abbiamo arrestato alcuni pregiudicati baresi. Dalle intercettazioni ambientali, commentavano che «fare rapine a Matera non conviene»: queste persone, per una semplice rapina, avevano subìto una tale serie di indagini e di atti che per loro erano una novità considerando che operavano sul territorio pugliese dove c'era meno pressione in quanto i reati sono più diffusi. Questo commento - sottolinea il questore che ha lavorato con Cassarà e Falcone - l'ho fatto mio perché ritengo che sia fondamentale il concetto della sicurezza della città». Matera si è confermata al primo posto sia nell’indagine di Italia Oggi sia nella classifica del Sole 24 Ore in quanto città più sicura d'Italia per il rapporto più basso tra popolazione e numero di reati commessi. Un traguardo raggiunto anche grazie all'attività costante delle forze dell'ordine. «Arrivare a questo traguardo è un mix di varie componenti. In primis, i materani sono persone pacifiche. E' raro trovare dei materani che hanno fatto parte di organizzazioni criminali. La criminalità che abbiamo avuto negli anni ‘90 in Basilicata era di importazione, i processi che si sono svolti si sono conclusi con condanne e ancora oggi molti di quei soggetti sono detenuti. Arrivando a Matera si riscontra il rispetto del codice della strada, la tendenza a non disturbare con il clacson, il rispetto delle strisce pedonali: elementi che indicano la mentalità della gente del posto. Quella della polizia, inoltre, è un'opera di prevenzione con piani antirapina estesi anche ad altre forze dell'ordine come Carabinieri e Guardia di finanza. Abbiamo coinvolto la Forestale, la polizia provinciale, a volte anche la polizia municipale. A Matera, sotto la guida del prefetto Giovanni Monteleone, c'è sinergia e si riesce a lavorare molto bene». La città si è anche dotata di un impianto di videosorveglianza. «E' un progetto della Comunità europea e riguarda le regioni del meridione. Nelle zone in cui è stato sperimentato, il progetto ha dato risultati estremamente positivi, si è ad esempio registrato un calo di reati, soprattutto patrimoniali. Le videocamere, inoltre, fungono da deterrente per le infrazioni stradali. L'impianto è già stato collaudato e andrà in vigore quanto prima». Da dieci giorni è stata poten-

Il questore Carmelo Gugliotta (foto Videouno)

ziata l'attività dei poliziotti di quartiere che, insieme ai carabinieri di quartiere, svolgono servizio anche nelle zone periferiche di Matera. E' possibile tracciare un primo bilancio? «Il potenziamento del sevizio di prossimità è stato accolto bene dai cittadini. Soprattutto nelle zone dove ci sono attività commerciali è necessario incrementare il concetto di polizia e carabinieri di quartiere che interagiscono attivamente con i commercianti. Deve esserci uno scambio di notizie, di informazioni. Il poliziotto di quartiere non ha compiti di polizia, né investigativa né di polizia di prevenzione, ma deve creare un rapporto diretto, un feeling con chi vive sul territorio quotidianamente e segnalare agli enti preposti gli interventi da fare o le situazioni che possono creare problemi. E' il poliziotto con cui ti puoi confidare». Nonostante Matera sia la città più sicura d'Italia, tra i materani si avverte una discrasia tra sicurezza reale e sicurezza percepita. «Purtroppo la sicurezza non è quella reale, è quella che la gente percepisce. Mi rendo conto che noi non siamo al primo posto nella percezione della sicurezza. Bisogna capire dove è il problema, perché non si riesce ad essere ai primi posti. Su questo stiamo lavorando. Ormai siamo in rete, dobbiamo confrontarci con quello che succede a livello nazionale e internazionale. Se questi dati li consideriamo a livello più ampio dobbiamo sentirci confortati e invitare la gente a fare impresa qui. La sicurezza è strettamente col-

BREVI DI CRONACA Domiciliari per la coppia di spacciatori Il gip di Matera, Vittoria Orlando, accogliendo l'istanza dell'avvocato Bruno Oliva, ha concesso gli arresti domiciliari a una coppia di Matera, una donna di 34 anni e il convivente di 20 anni, fermati dalla Polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato deciso durante l'udienza di convalida dei fermi. La Polizia ha sequestrato, nel corso di perquisizioni nell'abitazione e in un esercizio commerciale della donna, 36 grammi di marijuana, 23 di cocaina e bilancini di precisione, oltre a una somma in danaro.

Galub, materana in manette

Margareth Di Crisci, trentenne della provincia di Matera residente a Bologna, è stata arrestata dai carabinieri del capoluogo emiliano per concorso in spaccio di droga nell'ambito dell'Operazione Galub.

legata all'economia. Far sapere in giro che Matera è una città tranquilla penso che sia un ottimo veicolo di promozione. Il rapinatore di ieri (la rapina è avvenuta nella Banca Popolare del Mezzogiorno martedì scorso, ndr), penso non sia abile, esperto. E' stato colto dalla difficoltà del momento e questo deve farci riflettere su quello che può succedere in prospettiva». Matera è una città tranquilla però, come tutti i centri urbani, non è esente da problematiche inerenti al disagio sociale. Pensiamo agli anelli deboli della società: da un lato i giovani e gli atti vandalici in piazza Mulino o la tossicodipendenza, dall'altro gli anziani sempre più esposti a truffe e raggiri. «In effetti quello che emerge dalle nostre indagini è un forte disagio giovanile. Un dato che, letto in prospettiva, deve preoccupare. Questo disagio sfocia in alcuni aspetti fondamentali. I giovani cercano in altre cose la possibilità di essere soddisfatti. Matera ha un alto numero di ragazzi che fanno uso di stupefacenti, le operazioni antidroga sono frequenti. E ancora, dobbiamo riflettere sugli atti di violenza, sui danneggiamenti. Sono giovani molto aggressivi: spesso durante i controlli riscontriamo un'aggressività superiore a quella che si è registrata fino a qualche anno fa. Ho notato che alcuni atteggiamenti sono stati difesi dai genitori. Il problema grosso è che oggi non c'è famiglia, non c'è educazione. Secondo un vecchio detto «chi ti vuole bene ti fa piangere, chi ti vuole male ti fa ridere». Ritengo che la rinuncia

sia quella che fa crescere, fa maturare. Ad un figlio, invece, i genitori di oggi danno tutto quello che possono, ritenendo di ripagarlo con beni materiali: quello che si deve dare è l'affetto. Per quanto riguarda gli anziani, è difficile che seguano i telegiornali o leggano i giornali. Allora bisogna andarli a trovare, bisogna incontrarli. Lo facciamo nelle parrocchie di Matera, estenderemo questo servizio anche in provincia per spiegare agli anziani, dopo la messa, come mettersi in guardia dai truffatori. In sostanza, gli anelli deboli della società sono tre: i giovani, le imprese e gli anziani. A mio avviso è inutile incrementare il numero delle pattuglie, bisogna motivare quelle che ci sono. Per convincere i miei poliziotti a lavorare sempre meglio, dico loro: «Voi lavorate per la vostra famiglia, per la vostra società. Oltre ad essere poliziotti della questura siete cittadini della vostra città». Tra gli eventi della città dei Sassi in cui la Polizia di Stato è particolarmente coinvolta rientra la festa della Bruna. Si può già parlare delle misure che si intendono intraprendere per la prossima edizione? «Vorremmo transennare ulteriormente il percorso, disimpegnarci maggiormente e sottolineare il messaggio di festa della cittadinanza e non delle forze di polizia. Dovremmo a giorni, inoltre, chiudere un'informativa contro alcuni soggetti che hanno creato problemi nel momento conclusivo della festa 2008». In provincia, nelle scorse settimane, tra Scanzano e Policoro si sono verificati alcuni incendi dolosi in depositi di frutta di associazioni di produttori. Ci sono stati anche attentati intimidatori di natura dinamitarda in un cantiere in fase di realizzazione e di fronte al cancello del villaggio turistico Portogreco di Scanzano. Secondo lei, esistono effettivamente situazioni a rischio, c'è l'ombra del racket o sono episodi sporadici? «Esiste una situazione di difficoltà nella zona del Metapontino, a Scanzano e a Policoro. Queste bombe, questi incendi ci sono stati quindi c'è qualcuno che li ha creati. Ora, se c'è il racket o c'è altro potremo chiarirlo con il tempo. Sono fenomeni sui quali l'autorità giudiziaria sta lavorando in accordo con noi e con i carabinieri. Sono fatti sui quali vogliamo fare chiarezza. Quanto è accaduto nella zona jonica ha preoccupato un po' tutti quanti ma c'è un impegno costante che è stato anche seguito dalla Dda di Potenza, dal procuratore Colangelo». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Scoperti 163 chili in centro

Squadra Volanti Maxi sequestro di botti illegali UN vero e proprio maxi sequestro quello effettuato dagli agenti della Squadre Volanti in un garage situato all'interno di un cortile di via XX Settembre: 163 chili di fuochi pirotecnici illegali (con migliaia di pezzi). Padre e figlio incensurati sono stati denunciati all' Autorità Giudiziaria e dovranno ora rispondere del reato di detenzione e commercio di materiale esplodente. Petardi, batterie pirotecniche, bengala, razzi ed esplosivi vari non classificati muniti dei relativi mortai necessari per il lancio in aria. Tutta merce illegale, senza le necessarie autorizzazioni e soprattutto conservata in luoghi non adeguati: in caso di esplosione avrebbero potuto esserci danni inestimabili, Il garage è situato infatti sotto una serie di palazzi con diverse abitazioni. L’operazione è stata portata a termine nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Volanti a seguito di una serie di controlli messi in atto sul territorio per contrastare il fenomeno della vendita di botti illegali. Sono state alcune telefonate pervenute al 113, che segnalavano fragorose esplosioni di petardi in più punti della città ad intensificare i controlli sul territorio. Una esplosione, avvertita in via Passarelli, oltre a generare panico, ha provocato la rottura delle vetrate al terzo piano di un palazzo. Domenica scorsa, gli agenti delle Volanti, procedevano al controllo di un ventiquattrenne, individuato, secondo alcune informazioni raccolte, quale possibile venditore di fuochi pirotecnici illegali e perquisivano il garage che era nella disponibilità del giovane e di suo padre rivenendo materiale esplodente del tipo vietato, sia confezionato artigianalmente sia proveniente dalla Cina, privo di marchio CE. Al momento dei controlli, ovviamente, i sospetti hanno dato ragione agli uomini delle volanti. Tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato e preso in consegna dagli esperti artificieri della Polizia di Stato della Questura di Bari che provvederanno a farlo esplodere in sicurezza. «Il sequestro - ha detto Maria Concetta Piccitto dirigente dellA Squadre Volanti - costituisce soltanto l'inizio dell'attività preventiva e di controllo intrapresa dagli agenti delle Volanti. Si attendono nuovi e interessanti sviluppi. Come ogni anno in questo periodo l'attività di controllo della vendita dei botti si intensifica e si unisce all'insostituibile ruolo di polizia investigativa svolto dalle forze dell'ordine. Importante è il ruolo svolto sulla prevenzione degli innumerevoli incidenti che ogni anno procurano lesioni, talvolta purtroppo gravi, a chi maneggia incautamente materiale esplodente». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Bilancio di alcune attività dei militari del Nor, della Stazione carabinieri di Matera e Pomarico

Troppo violento in Comunità, arrestato UN arresto, una persona segnalata alla Prefettura e quattro denunciate all'autorità giudiziaria. E' il bilancio di diverse operazioni che militari della Compagnia Carabinieri di Matera, nell'ambito di predisposti servizi di controllo del territorio, hanno portato a termine nei giorni scorsi. In particolare, i militari della Stazione di Matera, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dai Magistrati di Napoli hanno associato al carcere della

città dei Sassi un pregiudicato ventunenne che, sottoposto agli arresti domiciliari presso la “Casa dei Giovani”, era stato segnalato per i suoi comportamenti particolarmente aggressivi e non compatibili con le regole e le finalità terapeutiche e di recupero della Comunità. Inoltre, gli stessi militari, a conclusione di una particolare attività di indagine, hanno deferito all'Autorità Giudiziaria un uomo che, nello scorso mese di aprile, entrando in un negozio di bi-

giotteria del centro, Andrulli Accessori, e fingendosi un rappresentante di gioielli, aveva asportato articoli vari per un valore complessivo di 2000 euro, facendo poi perdere le proprie tracce. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno deferito all'Autorità Giudiziaria altri due pregiudicati del capoluogo per l'inottemperanza alle disposizioni restrittive della propria libertà imposte dal Magistrato. Gli stessi, all'atto del controllo non erano in casa in un orario

in cui dovevano essere presso il loro domicilio. I carabinieri hanno inoltre denunciato il titolare di un circolo privato responsabile di disturbo della quiete delle persone per aver permesso che fosse diffusa musica ad alto volume ad ora tarda. A Pomarico, un pregiudicato trentenne è stato segnalato alla locale Prefettura dai militari della locale Stazione Carabinieri in quanto colto in possesso di mezzo grammo di cocaina per uso personale. matera@luedi.it


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Giovedì 11 dicembre 2008

Matera TAXI MATERA 3332685173

Ida e Filomena

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Città dei Sassi Opera Festival Con il concerto dei finalisti del terzo concorso internazionale di canto lirico “Matera città dei Sassi” prenderà il via a Matera il 14 dicembre nell’auditorium Gervasio la terza edizione del “Città dei Sassi Opera festival” organizzato dall’associazione Lucania Arte Tempo presieduta dal baritono Enzo Di Matteo. L’iniziativa vede anche la collaborazione ed il supporto di Quadrum. Nel cartellone dell’appuntamento sono previste sei serate che saranno completate il prossimo mese di maggio con concerti su opere di Bach, Mozart e Vivaldi, la terza rassegna di Cori d’Opera e solisti, l’esecuzione in forma scenica de “Le donne di Puccini” dell’opera “La contadina Astuta” di Giambattista Pergolesi e dell’operetta “il Paese dei campanelli” di Virgilio Ranzaro.

Scatti dalla Birmania E’ aperta a Matera nella Galleria Porta Pepice, in via delle Beccherie, “In the land of Buddhism - Birmania Cambogia”, la mostra di fotografie di Gaetano Plasmati Le immagini della mostra si riferiscono ad un viaggio che si snoda in Birmania, dalla capitale Rangoon verso Pagan, che sorge sulle sponde del fiume Irrawad.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Finalmente anche noi maggiorenni!!! Che bello....

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Motta Uva T. Via Nazionale 120 0835/385632 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Assemblea di Legacoop

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Si svolge oggi presso l’hotel Del Campo l’assemblea annuale di Legacoop Basilicata in cui verrà tracciato un bilancio del 2008. A partire dalle 10,30 si svolgerà la presentazione del volume “Un percorso lungo trent’anni. L’evoluzione sociale economica ed imprenditoriale di Legacoop in Basilicata”

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

Ubi Minor per i siti Unesco •il cenacolo Domani e sabato dalle 8,30 alle 19 nel Monastero di Santa Lucia, in via Madonna delle Virtù, si svolgerà Ubi Minor, “Sviluppo delle risorse umano nel settore turistico culturale dei siti Unesco” e “Nuove sfide nel sistema integrato: istruzione, formazione, lavoro”. Il progetto pilota Ubi Minor, operante nel Programma Europeo Leonardo Da Vinci è finalizzato ad innovare la qualificazione delle risorse umane preposte ai servizi turistico culturali nei Siti Unesco dei Paesi del Mediterraneo.

Incontro sul tabagismo Si terrà a Matera sabato 13 alle 9 nell’Auditorium dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” il primo evento formativo aziendale della Basilicata sul tabagismo. L’incontro dibattito, organizzato da Giuseppe Turturiello e Maria Teresa Perna, rispettivamente responsabile e referente del Centro territoriale Antifumo della Asl 4, affronterà il tema “Tabagismo dalla diagnosi alla cura: modelli di intervento”. Sono previsti interventi di professionisti del settore, che svilupperanno temi relativi al fumo da tabacco: aspetti epidemiologici e linee ministeriali, aspetti legati alla dipendenza, danni da fumo (anche passivo), trattamenti farmacologici e psicologici, aspetti organizzativi dei Centri antifumo, benessere e stili di vita più salutari.

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE

•orient express

Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.

•basilico

0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Cineclub del giovedì •KENNEDY• Matera 0835-310016 n.p. •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Talia teatro La iettatura 21 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.30-19.45-21.40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il seme della discordia 16 - 21,30 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo settimanale •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


33 Basket Il coach Di Gioia: «Era una partita da vincere per non perdere contatto con la vetta» Giovedì 11 dicembre 2008

Prosegue la corsa della Virtus Risultato utile contro la Vito Lepore Genzano ANCORA un successo casalingo per la Publigrafica Virtus Matera nel campionato Under 17 regionale. Ad uscire perdente dall’incontro che si è disputato al Palasassi di viale delle Nazioni Unite, è stata la Vito Lepore di Genzano che è stata sconfitta con il punteggio di 53 a 36 in un incontro che non avuto storia e che ha visto i giovani virtussini dominare gli avversari sin dalle prime battute del match. Ottima è stata la prestazione di tutta la rosa a disposizione di coach Di Gioia che ha avuto la possibilità di far ruotare tutti i ragazzi iscritti a referto. Sono comunque da sottolineare le performance di Carlucci, soprattutto nel tiro dalla lunga distanza, e di Casamassima che si è rivelato un autentico dominatore sotto i tabelloni. Soddisfatto, al termine della partita, il coach virtussino che ha analizzato l’incontro: «Era una partita importante da vincere ad ogni costo per non perdere contatto con la testa della classifica - ammette Di Gioia non era facile perché venivamo dalla sconfitta rimediata il giorno prima nel campionato regionale senior di serie D e sappiamo che gran parte dei nostri giovani disputano ambedue i campionati, quindi avrebbero potuto emergere delusione e stanchezza per i molteplici impegni da affrontare». Al termine del match dei ragazzi dell' under 17, l'impian-

Il coach Di Gioia e la formazione al completo

to sportivo del Palasassi è stato teatro della consegna del materiale sportivo da parte dello staff Virtus al gran completo a tutti i frequentanti dei corsi di basket e mini basket e della scuola calcio. Tantissimi i ragazzi che sono accorsi all'evento e che successivamente hanno posato insieme per le foto ufficiali per la stagione sportiva 2008/2009. «Erano oltre 200 i ragazzi che si sono precipitati al Palasassi per la consegna del materiale e le foto di rito - afferma il re-

sponsabile del settore minibasket Raffaele Rubino - sono buoni numeri e bisogna considerare che molti erano assenti». Prende il via domenica 14 Dicembre il campionato regionale under 15 maschile. Sono sei le formazioni che partecipano e sono equamente divise tra la provincia di Matera e quella di Potenza. Oltre alla Lucania Service Virtus Matera, sono presenti la Pielle Matera, l' A.C.S. Tursi, il Nuovo Basket Club Poten-

za, la Timberwolves Potenza e la Pallacanestro Marsico Nuovo. Esordio per i ragazzi allenati dal coach Gianni Caragliano sul campo del Tursi in un campionato che serve ai giovani materani per crescere e maturare esperienza. La squadra è composta soprattutto da gente che ha iniziato da poco a giocare ma le soddisfazioni per l'intero staff non mancheranno di certo. Leonardo Filazzola matera@luedi.it

VIRTUS MT V. LEPORE GENZANO

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PUBLIGRAFICA VIRTUS MT: Elettrico 10, Carlucci 14, Merletto 20, Di Lecce E. 3, Di Simino, Di Marzio 2, Di Lecce F, CCasamassima 4.All. Di Gioia V. LEPORE BK GENZANO: Caputo 2, Di Stasi 11, Linzalata 2, Ciola 10, Marcoppido, Romanelli, Golia 4, Beccasio 7. All. Grasso ARBITRO: Di Lecce di Matera PARZIALI: 18 - 9; 30 - 11; 43 - 15; 53 - 36

Volley Positiva, invece, la prova femminile

Calcio a 5 Ottimi i nuovi innesti Laccetti e Iacobazzi

Edil Loperfido fermata verso il vertice della classifica dalla Murgia e Sport Altamura

Due pedine vincenti portano bene alla Spazio Relax

BATTUTA d'arresto per l'Edil no sulla carta, dei materani che avranno l'occasione di chiudere Loperfido Matera. Il team della città dei Sassi, in bellezza un 2008 che, a pregiovedì scorso, è stato superato scindere della sconfitta con l'Alin casa dalla Murgia e Sport Al- tamura, ha regalato numerose tamura con un secco tre a zero. soddisfazioni. Per quanto riguarda l'under Una sconfitta che è costata cara alla formazione di Iacovuzzi che 18 femminile, il Pianeta Volley ha perso la leadership solitaria Matera (che fa parte sempre del del girone B del campionato un- consorzio materano del Volley Group, ndr) mercoledì scorso ha der 18 di volley maschile. Che la gara nascondesse tante sconfitto per tre a zero il Vis Sainsidie era più che scontato, con- veriana Montescaglioso. Una vittoria che ha confermasiderando il valore della formazione murgiana, però dai giova- to il primo posto per le ragazze materane a punteggio ni pallavolisti materapieno. ni ci si aspettava qualIn cinque gare alcosa di più, anche alla trettante sono state le luce della vittoria che vittorie del Pianeta gli stessi ottennero ad Volley. Altamura nella gara Quindici sono i d'andata e che avrebpunti in classifica, be potuto contare ancon quattro lunghezche in questa fase. ze di vantaggio sulla Il gioco c'è stato, i riseconda che è il Casultati dei tre set lo dimarda Volley Bernalmostrano e segnalano da. senza ombra di dubbi Il prossimo appuncon un Matera semtamento per le matepre in partita ed una La formazione rane è previsto per gara giocata punto a questo pomeriggio a punto (19-25; 21-25; 22-25), ma forse nei materani è Policoro contro la Gi.Elle Volley mancata quella determinazione che occupa mestamente l'ultima giusta per poter chiudere a pro- posizione in classifica non avenprio favore i giochi della partita do conquistato ancora alcun contro la Murgia e Sport Alta- punto. La gara avrà inizio alle ore mura. Accantonata questa sconfitta, 19.30. L'ultimo match del duemilaoti ragazzi materani avranno la chance per potersi riscattare do- to per il Pianeta Volley sarà quelmenica prossima nella trasferta lo interno contro il Tricarico predi Gioia del Colle contro la Palla- visto per mercoledì diciassette alle ore 20. volo Gioia. Per le ragazze del Volley Gli under 18 dell'Edil Loperfido Matera incontreranno una Group mantenere il primato reformazione abbastanza insidio- sta l'obiettivo principale per poter coronare una stagione con i sa ma comunque alla portata. Il team gioiese ha la metà dei fiocchi. punti dell'Edil Loperfido (undiLorenzo Tortorelli ci, ndr) e appare inferiore, almematera@luedi.it

SPAZIO RELAX torna al successo mettendo in mostra due nuovi importanti innesti. Infatti, il risultato di 6-3 ottenuto in casa contro l'Effe Gi Castellana ha evidenziato il grosso potenziale di Alberto Laccetti e Pasquale Iacobazzi che hanno realizzato una tripletta il primo ed una doppietta il secondo, risultando decisivi. Una presentazione simile mette certamente il buonumore alla dirigenza materana, che attendeva con fervore di fornire all'under 21 degli elementi in grado di completare la rosa a disposizione di Anderson Gasparetto, e lo ha fatto in maniera egregia. Inoltre, l'ottima prestazione del solito Ximenes, ha completato la giornata molto positiva di Laviola e compagni. Una gara caratterizzata proprio dall'ottimo inserimento in squadra dei due sopracitati neo acquisti dello Spazio Relax, che si sono scatenati dopo la rete che ha aperto le marcature, messa a segno al 2' dall'italobrasiliano Rodolfo Thomas Ximenes. Una partita dominata dai ragazzi di Gasparetto, che hanno avuto dei momenti di defaillance solamente dopo aver raggiunto il 5-0, quando in 5', dall'11' al 15' del secondo tempo, Borracci, il migliore tra gli avversari, ha realizzato tre reti accorciando spaventosamente il distacco tra le due compagini. La gara. Dopo l'inizio veemente dei padroni di casa che hanno affondato il colpo con Ximenes al 2', gli ospiti hanno abbozzato qualche tentativo di pareggiare, ma l'ottimo Laviola ha chiuso lo specchio della sua porta. Al 10', dopo che qualche minuto prima Pace, portiere del Castellana, aveva negato la seconda rete ai materani, inizia lo show di Alberto Laccetti, che con un preciso rasoterra segna il 2-0. la prima frazione termina così, senza che le due squadre riescano a superarsi ancora. Nella ripresa è partenza sprint per i padroni di casa,

Alberto Laccetti

che sotto l'attenta guida di Gasparetto riescono a superare il potiere avversario per tre volte nell'arco di poco più di 2'. Infatti, a cavallo tra il 3' e il 5' Laccetti e poi Iacobazzi per due volte fissano il punteggio sul 50. Venute alla luce anche le potenzialità del secondo nuovo arrivato, la dirigenza materana non può che festeggiare. Purtroppo, però, una pallonata al volto ricevuta da Laviola, costretto ad uscire, rovina un po' la giornata dello Spazio Relax. Picerno, entrato quasi a freddo cede sotto i colpi dell'ottimo avversario (il migliore in assoluto per i suoi e non solo per la tripletta) Borracci, che in pochi minuti, tra il 31' ed il 35', come detto in precedenza, ri-

porta sotto l'Effe Gi Castellana. Ma le tre reti e la veemente pressione degli avversari non producono scossoni in casa Spazio Relax. L'ottima gestione di Gasparetto permette ai materani di condurre gli ultimi cinque minuti senza grossi pericoli e di arrotondare ancora il punteggio grazie alla terza rete di Laccetti, che chiude il match su assist di Iacobazzi. Con questa vittoria lo Spazio Relax sale a quattordici punti in classifica al quarto posto pari merito con il Martina. Tra due settimane l'ultima giornata d'andata contro lo Sport Five Putignano, seconda in classifica, servirà per confermare i progressi. Francesco Calia


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Montescaglioso discute/1 La posizione di Nunzio Pietromatera che crede nei due istituti comprensivi

Disputa aperta sulla scuola Dirigenti in conflitto sulla razionalizzazione della Gelmini MONTESCAGLIOSO - E’ acceso il dibattito a Montescaglioso sull’annunciata razionalizzazione delle scuole dell’obbligo, con diverse scuole di pensiero sull’opportunità di accorpare le scuole in un unico istituto comprensivo. Il Quotidiano avvia oggi una sorta di sondaggio d’opinione tra gli addetti ai lavori per eccellenza, ovvero i presidi. Il dirigente scolastico della scuola media statale “Carlo Salinari”, Nunzio Nicola Pietromatera, ha espresso la sua posizione in merito alla razionalizzazione prevista nel Decreto Gelmini, con il quale si prevedono da un minimo di 500 a un massimo di 900 alunni iscritti per il riconoscimento dell'autonomia scolastica. Pietromatera ha sottolineato come egli stesso abbia già presentato richiesta al consiglio comunale di Montescaglioso, al consiglio provinciale di Matera e alla Regione Basilicata per la costituzione di due

Nunzio Pietromatera

istituti comprensivi, «in concorrenza tra loro a tutto vantaggio dell'offerta formativa». Ha poi ricordato come il dirigente scolastico della Direzione didattica “Don Liborio Palazzo”, Giovanni Pizzolla, abbia, invece, proposto «un mega istituto comprensivo, di ben 1200 alunni, costituito dagli alunni delle elementari e delle medie, in deroga al

DPR 233/98». In seguito a queste due proposte, nelle scorse settimane si è aperto un dibattito all'interno della comunità montese, con il locale Pd che ha indetto un incontro pubblico. E’ emersa la volontà di puntare sui due istituti comprensivi, concetto ribadito anche dalle parole pronunciate dal senatore Filippo Bubbico. L’Amministrazione comunale ha con-

vocato un incontro al quale hanno preso parte l'assessore alla Pubblica istruzione, Michele Zaccaro, e la presidente di Consiglio, Anna Martinelli, oltre a rappresentanti dei Sindacati Snals e Cgil e del Pd Scialpi. Pietromatera ha sottolineato come questo incontro si sia concluso «con un nulla di fatto e l'impegno di convocare un consiglio comunale nel qua-

Incontro con i ragazzi italo-canadesi, l’obiettivo è recuperare le radici culturali

Un liceo italiano a Toronto Progetto del professore pisticcese Vito Di Trani PISTICCI - Parte da Pisticci un interessante progetto finalizzato all’apertura di un liceo italiano a Toronto. L’obiettivo è quello di recuperare le radici culturali dei tanti immigrati lucani e pisticcesi. Gli artefici di questa idea sono il professor Vito Di Trani di Pisticci e sua moglie, la professore Antonia Chimenti di Taranto, in sintonia con un progetto della Comunità europea mirato allo studio del comportamento delle comunità di emigrati che tendono alla ricostruzione della loro nicchia culturale e al recupero del linguaggio della culla. Il progetto è di respiro ancora più ampio, in quanto interessa anche altre comunità regionali affini per contiguità e similarità di radici linguistiche. Il progetto è realizzabile quanto più si accentua la lontananza fra l'emigrato e la terra natìa. Chi emigra in Paesi lontani perde l'illusione del ritorno. Con la nostalgia affiora nella

memoria l'assenza e la peculiarità della cultura d'origine, pervasa da contaminazioni cui va soggetta per effetto del contatto con altre culture o idiomi regionali. Nello svolgimento della conferenza della gioventù italocanadese, tenutasi a Taranto, la lingua di comunicazione è stata l'inglese, ma il dato encomiabile emerso in tale circostanza è stato lo sforzo dei giovani partecipanti italo-canadesi, che nei loro interventi si sono espressi in italiano per evidenziare le propie origini culturali. Di Trani conduce una vera battaglia per l'istituzione di un liceo italiano, in cui intende trasmettere i frutti di una trentennale esperienza didattica e pedagogica maturata attraverso l'insegnamento nelle scuole italiane ivi compresa quella sperimentale. Di Trani è già noto in Italia, in Canada, in Usa e in Australia per avere pubblicato con il figlio Erik un pregevole volume dal titolo “Da Dite a Dio con Dante”, dove

la commedia dantesca è raccontata in modo coinvolgente, intende destinare i propri diritti d'autore sulle opere da lui pubblicate, compresa quella recente di poesie dialettali a favore dell'istituendo liceo italo-canadese. Il progetto è stato illustrato dal professore pisticcese in varie conferenze fra cui quella tenuta all'Erindale Campus di Massinaga su invito dell'università di Toronto e della Mississanga Canadian Italian Association. Immensi i vantaggi che deriverebbero alla comunità italo-canadese e il notevole prestigio dall'attuazione di tale progetto. La fondazione, senza fini di lucro, avrebbe unico scopo la conservazione e la vitalità della lingua italiana all'estero e la formazione d'ispirazione europea. Ma per dar vita alla scuola occorrono fondi. Di Trani spera nel sostegno della comunità italocanadese e che germogli il seme da lui sparso. m.p.f.

le affrontare questo tema». Pietromatera ha poi dato lettura della delibera del consiglio di istituto della scuola media con la quale si propongono i due istituti comprensivi. Ha poi lamentato, rispettando e non condannando, l'opinione espressa da Pizzolla nel documento espresso al termine del consiglio di circolo della scuola elementare, nella quale si esprime, a suo vedere, «un atteggiamento denigratorio nei confronti della scuola media Salinari». Proprio per smentire le considerazioni espresse nel documento, nel quale, ad esempio, si affermava che «la scuola secondaria di primo grado, ex Media Salinari, si configura come istituto in deroga non in grado di garantire un'offerta sufficientemente ricca e variegata», oppure che per le sue caratteristiche attuali è «sottodimensionato e nei fatti autoreferenziale», ha citato i tanti successi colti nelle partecipazioni ai con-

corsi ai quali ha costantemente preso parte (concorso Garibaldi; concorsi di matematica; concorso Verdiano; i postivi risultati ottenuti nelle prove Invalsi di italiano, competenza ambientale, matematica, scienze). In quest'ultimo ambito i risultati ottenuti dagli studenti della Salinari sono superiori sia a quelli regionali, del sud Italia e della media nazionale. «Alla luce di questi dati si devono, pertanto, rigettare queste accuse capziose», ha concluso Pietromatera, il quale ha citato l'ultima soddisfazione in ordine di tempo: il primo posto ottenuto per l'ideazione dell'inno delle scuole medie ed il premio, da parte di Disney Channel, costituito da un filmato realizzato durante tre giorni di permanenza a Montescaglioso nel quale sono state riportate le attività svolte dalla scuola. La proiezione avverrà a breve su Sky. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Pomarico Nuovo organo elettivo

Coordinamento del Pd giovani POMARICO - Nasce il coordinamento pomaricano del Pd giovani. Dopo le primarie del 21 novembre, è nato il coordinamento cittadino del Pd giovani, composto da: Angelo Glionna, Giovanna Grieco, Giuseppe Liccese, Antonio Lupo, Domenico Mangieri, Vittoria Martoccia, Michela Orlandi, Salvatore Pellegrino, Alessandro Scandifficio, Dora Uricchio. Uricchio è stato eletto anche coordinatrice e Glionna come vice coordinatore. Infine, è stato deciso che all'assemblea regionale del Pd giovani parteciperanno i pomaricani Antonio Vitella e Margherita Dilucca.

All’ultimo incontro della sezione giovanile, tra le altre cose si è cercato di mettere insieme idee per il futuro. Fra le certezze, quella che al momento i giovani di Pomarico iscritti al Pd risultano la novità assoluta per quanto riguarda l'interesse verso sedi partitiche. Forse, ma i prossimi mesi potranno dire molto di più. Ovvero, quella famosa citazione da Gobetti: “Il fine più chiaro è di inserirci nella vita politica del nostro paese, di migliorarvi i costumi e le idee, intendendone i segreti: ma non pensiamo di raggiungerlo con un opera di pedagogisti e di predicatori...”. Nunzio Festa

La sesta vittoria dà forza alla squadra, cambiamenti in rosa

Pisticci lanciato rimane in scia PISTICCI - La sesta vittoria consecutiva in campionato, ha consentito al Pisticci di rimanere nella scia delle due battistrada Murese ed A. Cristofaro che, proprio come la squadra del presidente Panetta, di questi tempi non perdono un colpo. Nel tentativo di non perdere terreno dalla zona caldissima della graduatoria, ma anche nella prospettiva di rosicchiare qualche punticino ad una della due capolista, il Pisticci dovrà provare a vincere la sfida in trasferta prevista per domenica prossima ad Atella, dove i gialloble incontreranno un avversario motivato ed in un buon momento di forma. L'Atella Monticchio, infatti, viene da tre vittorie consecutive e, pur puntando

a obiettivi meno importanti di quelli del Pisticci, sta viaggiando ad un buon ritmo in campionato. Fra le mura amiche, in particolar modo, la compagine vulturina risulta molto efficace se è vero che finora ha conquistato 5 vittorie e 2 sole sconfitte, senza mai pareggiare. Per il Pisticci, dunque, si tratta di un test impegnativo, contro un avversario che ha argomenti per farsi rispettare e che, soprattutto, non patisce al momento particolari ansie da risultato, potendo affrontare con serenità la sfida con la vice capolista. I gialloble, invece, hanno sulla carta qualche assillo in più essendo consapevoli che per reggere il passo lì davanti bisogna viaggiare su ritmi molto elevati che

non concedono distrazioni. E' anche vero, però, che finora l'undici di mister Valente non ha mai somatizzato questa forma di pressione tanto da darne segnali nel rettangolo di gioco. Pur conoscendo le insidie della trasferta di Atella e anche quelle della statistica (nessun pari in casa per l'Atella ed un solo pari in trasferta per il Pisticci), i gialloble hanno tutti gli elementi per avere un approccio fiducioso all'impegno, nella consapevolezza di quelli che sono i propri mezzi. Non si registrano, inoltre, particolari problemi in organico, per cui, salvo defezioni dell'ultima ora, la squadra dovrebbe essere sostanzialmente quella che Valente ha messo in campo nelle ultime uscite. Qual-

Domenico Albano (www.gialloble.com)

che cambiamento, invece, si attende nella rosa. La dirigenza, infatti, dovrà sopperire all'assenza di un secondo portiere, allargare il parco under e guardarsi intorno per qualche ghiotta occasione

che, se capitasse, non si lascerebbe sfuggire al fine di avere un organico ancora più competitivo. Novità in tal senso sono annunciate a stretto giro d'orologio. Roberto D’Alessandro


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Stigliano Fine settimana dedicato alla prima sagra di questa specialità lucana

Carne podolica risorsa della Montagna STIGLIANO - Si terrà venerdì 12 e sabato 13 dicembre, per le vie del centro cittadino a Stigliano, la “Prima sagra del Bovino Podolico”. Organizzata dalla ecosezione locale del Movimento Azzurro, e sostenuta dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, dal Parco di Gallipoli Cognato e dalla “Associazione per la tutela e la valorizzazione del sistema podalico lucano”, l'evento si inserisce a pieno all'interno del programma dei “Mercatini di Natale”, promossi ed organizzati dall'Amministrazione Comunale di Stigliano con il coinvolgimento di-

retto dei produttori dei settori agroalimentare e artigiano. Durante le due serate saranno proposti per la degustazione diversi prodotti provenienti dall'allevamento di bovini di razza podolica. Oltre al tradizionale e noto caciocavallo, sarà infatti cucinata, in vari modi, anche la carne di questi bovini tipici dell'area. Una carne particolare, sottoposta ad un processo di frollatura specifico. «I prodotti alimentari provenienti dall'allevamento dei bovini di razza podolica -ci dice Angelo Rasulo, presidente dell'ecosezione stiglianese di Movimento Azzurro- sia quelli derivati dalla trasfor-

mazione del latte che la carne, sono sicuramente fra quelli che ancora oggi non trovano un giusto ruolo all'interno dei vari processi di commercializzazione. La carne di questi animali è poco apprezzata soprattutto per la diffidenza che spesso i consumatori avvertono per il processo di frollatura, a torto considerato un'alterazione degli alimenti anziché una loro giusta maturazione. Eppure, tale processo è indispensabile per far acquisire tenerezza alle carni selvatiche ma anche a quelle provenienti da specie animali che, possiamo dire, conservano ancora uno spiccato grado di “selvati-

chezza”. E' necessario quindi -conclude Angelo Rasulo- che il processo di frollatura sia oggi opportunamente illustrato e spiegato per quelle che sono le proprie naturali caratteristiche. Ecco perché abbiamo pensato a questa manifestazione durante la quale proporre, contemporaneamente, un assaggio di quelle che sono le pietanze più tipiche realizzate con questa carne. Un prodotto sano, allevato in modo ecosostenibile, fortemente legato al nostro territorio e capace di dare prodotti di pregio elevato. L'allevamento di bovini podolici e la commercializzazione dei prodotti

alimentari da questi rivenienti, infine, può anche determinare piccole economie di scala, legate certamente ad un prodotto di nicchia ma che ha in sé importanti margini di crescita. E anche questo è uno degli obiet-

tivi di una sagra che non a caso è stata denominata “prima”, a sottointendere la nostra volontà di proseguire lungo l'azione di promozione e valorizzazione». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Ha scritto una poesia dedicata, vincendo il primo premio di un concorso nazionale

Omaggio in versi ai vigili del fuoco Il grassanese Pasquale Calluso premiato a Macerata GRASSANO - E' grassanese e si chiama Pasquale Calluso il vincitore del concorso nazionale di poesia, promosso dai Vigili del Fuoco e dal Centro Mondiale di Poesia e di cultura “Giacomo Leopardi” di Recanati. Il piccolo Pasquale, 9 anni, ha ritirato il premio presso il Comando provinciale di Macerata lo scorso 4 dicembre, giorno di Santa Barbara (Protettrice dei Vigili del Fuoco) insieme ai suoi genitori Grazia e Pietro e alla sorellina Maria Teresa. Da Grassano tutti facevano il tifo per lui, in particolare i compagni di classe della IV B dell'istituto comprensivo “Ilvento” e i suoi insegnanti Angela Carretta, Lucia Marchetta e Leonardo Pontillo, che ci raccontano un po' di lui. «E' un bambino molto sensibile, sempre attento alle esigenze di chi gli sta intorno , le sue sono riflessioni sempre molto profonde e noi siamo davvero soddisfatti di questo premio che gli fa onore e fa onore alla nostra scuola». Un aneddoto simpatico che ci fa capire chi è Pasquale sono gli stessi insegnanti a raccontarcelo: «Qualche anno fa, in occasione del natale è stato proposto ai bambini di scrivere la classica letterina a Babbo Natale e lui ha scritto solo poche parole: “Babbo Natale da me non venire perché io non ho bisogno di nulla, ho tutto vai da chi non ha nulla”. Un testo che ha lasciato perplessi ma che ha

Pasquale Calluso

fatto riflettere e il suo componimento poetico rispecchia proprio questa sua attenzione agli altri e al mondo che lo circonda. Si intitola infatti “Il punto di vista” e raccoglie, mescolandoli in maniera simpatica a originale, i punti di vista dei suoi compagni di classe sul ruolo dei Vigili del Fuoco. Una poesia che ha trovato d'accordo una giuria qualificata di esperti, composta tra gli altri dal Presidente del Centro Mondiale di Poesia professor Franco Foschi e dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Macerata, che ha assegnato a Pasquale il primo premio del Concorso “Vigili del fuoco ambasciatori di buona volontà” giun-

to alla seconda edizione . la IV B aveva partecipato al concorso con l'obiettivo, come spiegano gli insegnanti, di onorare il lavoro dei vigili del fuoco, far emergere giudizi personali inerenti la figura del vigile del fuoco ed educare alla solidarietà e al rispetto del lavoro. Soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente dell'Istituto comprensivo Ilvento, Anna Martelli, che complimentandosi con il vincitore ha rimarcato il ruolo dela scuola aperta a 360 gradi verso il territorio: «Sono orgogliosa e questo riconoscimento non fa che rinforzare negli alunni il concetto che la cultura non è unilaterale ma abbraccia vari settori della vita». Questa la poesia di Pasquale: Il vigile del fuoco per me,/ è come un leone,/ che affronta senza paura i pericoli nella foresta./Per il mio amico è invece come un cane fedele,/ che anche nella sventura,/ vicino ti resta./ La mia compagna di banco/lo paragona ad un barcaiolo/e, se stai per affondare,/un posto e un remo ti presta./ Per un' amica portoricana/rappresenta la bandiera italiana./Tutti gli altri lo definiscono un Santo,/perché da la vita per gli altri/ e lavora tanto./ Per la nostra maestra, è semplicemente un uomo,/che compie il suo dovere con professionalità/e molta umiltà,/ e…. dice che ce n'è molto bisogno,/in questa società. Cinzia Vizzuso

Ragazzi delle Medie di Grassano in visita a Basilicatanet

GRASSANO - Conoscere e approfondire il mondo del giornalismo e il ruolo dell'informazione multimediale offerta dal portale regionale Basilicatanet. E' stato questo l'obiettivo che ha portato 16 alunni della classe II B della scuola media di Grassano a visitare ieri l'intera redazione dell'Ufficio stampa della Giunta regionale. La realizzazione giornalistica e grafica della rassegna stampa, l'elaborazione delle notizie web, del giornale radio e del tg web sono state le principali tappe dell'incontro. «La nostra curiosità -hanno

spiegato gli alunni- nasce da alcune lezioni sul giornalismo tenute dal capo servizio dell'Ufficio stampa della Giunta regionale, Giuseppe Mafaro. Questi i nomi dei ragazzi: Antonio Annecca, Marica Annecca, Carmine Antenore, Anna Dartizio, Angelica Decuzzi, Roberta Di Stefano, Giulia Dipalma, Pietro Giancursio Bianchi, Rosita Linsalata, Daniele Morrone, Massimo Paccione, Antonio Pantaleo, Mariano Pascale, Mariateresa Sansone, Barbara Siggillino. provinciamt@luedi.it

Amara rampogna di mister Patella, che annuncia nuovi arrivi

Irsinese distratto ad Atella IRSINA - Purtroppo non è andata bene la trasferta alle pendici del monte Vulture ad Atella, agli uomini rossoneri di Mister Patella, da raccontare ancora un immeritata sconfitta. Si sa, la legge del calcio non ammette calcoli e giustificazioni, il risultato è ciò che conta, ed è quello che fa muovere la classifica. Incredibile ma vero, una partita quella di domenica, combattuta, giocata a grandi ritmi; tra l'altro da annotare che l'innesto del rientrante Antonio Pecoriello, ieri al suo nuovo esordio con la maglia rossonera, a dare una grossa mano a centrocampo, punto dolente della squadra di Patella, sembra andato

proprio a buon fine. Nonostante l'Atella non sia stato impeccabile, anzi; bisogna precisare, che due dei tre gol da loro messi a segno, sono stati praticamente frutto di due ingenuità della difesa rossonera, in particolare di Michele Sansone, che con un beffardo autogol: «Ha praticamente regalato la vittoria agli avversari, segando inesorabilmente le gambe alla sua squadra». Abbiamo ascoltato il parere di mister Enzo Patella sulla gara di domenica: «Sono molto affranto -dice- quest'anno orami è diventata una costante quella di fare regali agli avversari, è dall'inizio dell'anno che ci stiamo “ formando” in que-

sta direzione ogni domenica c'è ne uno». Amaro sfogo dell'allenatore dei rossoneri. «Tu crei, e gli atri realizzano -continua- non mi piace puntare il dito sui singoli, ma a questo punto è bene che ognuno inizi a prendersi le proprie responsabilità; adesso mi sono stancato di perdere le partite in questo modo; capisco quando ci sono problemi di organico, di condizione, climatiche e quant'altro, ma perdere le partite in questo modo dopo che la gara l'abbiamo quasi dominata, ha tutto il sapore di una beffa. Cito soltanto due episodi per redermi più comprensibile: domenica c'inventiamo un centravanti che quel ruo-

Mister Enzo Patella

lo l'aveva soltanto visto fare agli altri, entra in campo, dopo un po' va addirittura in rete, stò parlando di Piccininno, continua a lavorare e riesce anche a procurare l'espulsione al suo diretto avversario, e poi magari in altri reparti del campo, si gioca tutta un'altra partita. Serve

maggiore concentrazione conclude Enzo Patella- non tollero più tali disattenzioni». Intanto in settimana, ci dovrebbero essere ancora nuovi arrivi soprattutto per rinforzare l'attacco al quale manca il centravanti di peso. Mimmo Donvito


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Giovani vite stroncate da incidenti stradali che hanno lasciato il vuoto tra i banchi

Messa per i compagni scomparsi I ragazzi dell’Itcg “Capitolo” in cattedrale a Tursi TURSI - Una messa in ricordo dei ragazzi, studenti dell’Istituto tecnico-commerciale “Manlio Capitolo” di Tursi, scomparsi prematuramente. E' stata celebrata ieri in cattedrale a Tursi, per commemorare i ragazzi deceduti negli anni passati, che frequentavano il grande istituto della città di Pierro. Alle dodici gli studenti sono arrivati in cattedrale insieme ai professori ed al loro preside: il professor Giuseppe Sole. In chiesa erano presenti anche i genitori dei ragazzi che non ci sono più. Vincenzo Manolio, Vito Truncellito, Nicola Russo, Biagio Laragione e Rocco Fabio Truncellito, sono gli studenti che hanno perso la vita alcuni anni fa, a seguito di incidenti stradali. Don Giovan-

ni Lo Pinto, il giovane parroco arrivato in cattedrale due mesi fa, ha celebrato la messa. Don Agostino Mosca era a disposizione per le eventuali confessioni. La messa ricordo è stata organizzata dai docenti di religione dell'Itcg: Michelina Calciano e Carmela Romano. Un ricordo dedicato a questi giovani amici che si ripete da quattro anni. L’Itcg di Tursi Durante la messa un coro formato da nove studenti ha animato la liturgia. Don Giovanni nell'omelia ha ringraziato gli studenti, che

hanno voluto ricordare i loro amici scomparsi con questa celebrazione. Poi li ha invitati a utilizzare con saggezza la vita che ci viene data: «Ci stiamo preparando alle festa di Natale -ha continuatoche è la festa della vita per eccellenza. Dobbiamo accogliere la fede come un dono. Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo (citando una memorabile frase di papa Giovanni Paolo secondo)». Poi ha esortato gli insegnanti presenti a comunicare agli allievi la passione per la vita.

La professoressa Romano, oltre all'invito a pregare per i cinque giovani studenti che non sono più tra noi, ha ricordato un altro giovane che studiava all'Istituto Professionale di Policoro e che nei giorni scorsi ha perso la vita in un incidente stradale a Metaponto, Ivan Miccichè, ed ha invitato l'assemblea a pregare anche per lui. Molti studenti e professori hanno fatto la comunione. Alla fine della messa il parroco, don Battista Di Santo, don Giovanni e il preside Sole hanno salutato i genitori dei ragazzi. Per la professoressa Calciano è importante che gli studenti vivano questo momento religioso in ricordo dei loro compagni di scuola che non ci sono più. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

La messa in cattedrale a Tursi

Bernalda Celebrazioni per il nuovo anno di Azione cattolica

La Madonna veglia sulla chiesa Presentata a Bernalda l’opera del Maestro Carella

La Madonna di Francesco Carella e la chiesa Mater Ecclesiae

BERNALDA - Il nuovo anno dell'Azione cattolica e l'inaugurazione dell'opera del maestro Francesco Carella sulla facciata della Chiesa Mater Ecclesie hanno caratterizzato il giorno nel quale si ricorda la figura di Maria Immacolata. La festa dell'adesione all'Azione cattolica

si registra sia a livello nazionale che a livello diocesano e parrocchiale. Ecco, sono trascorsi molti anni dal 1867, quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni fondarono la Società della Gioventù Cattolica Italiana che, con il motto “Preghiera, Azione, Sacrificio”, sintetiz-

zava la fedeltà a quattro principi fondamentali che sono la devozione alla Santa Sede, lo studio della religione, la vita secondo i principi del cristianesimo e l'esercizio della carità. Ed oggi, a distanza di 142 anni, l'Azione cattolica continua a tradurre l'attenzione verso tutti i

propri associati, aiutandoli ad essere protagonisti del loro cammino di fede. E con questo spirito i ragazzi di Bernalda, giovanissimi e giovani, hanno rinnovato la loro adesione all'Azione cattolica. Dopo il momento legato all'Ac e ai suoi ragazzi, l'attenzione si è spostata fuo-

Bernalda Gradite agli internauti le sezioni sulle prossime Comunali

Tremila visite sul nuovo sito web del Pdl BERNALDA - Boom di accessi sul sito web del Pdl di Bernalda. La comunicazione multimediale sembra aver sicuramente giovato al partito bernaldese di centrodestra, che ha superato, dopo appena un mese su internet, le 3000 visite totali. Il sito ufficiale è presente all'indirizzo www.pdlbernalda.it. «Da poche settimane gli utenti della rete posso trovare il partito anche su facebook. -dice Franco Prisco, responsabile cittadino- Frutto dell'impegno e della collaborazione di tutto il gruppo, questo sito non ha fatto mancare ai propri visitatori notizie aggiornate e dettagliate sulla politica locale e nazionale». Il pubblico degli internauti ha la possibilità di visualizzare i volantini domenicali, i file video dei vari avvenimenti politici, partecipare ai sondaggi che vengono proposti mensilmente ed inserire commenti ai post pubblicati. Le sezione più lette sono state quelle relative alla politica locale, visto il naturale interesse per gli eventi legati alle prossime elezioni ammini-

ri dalla chiesa, dove è stata scoperta la bellissima opera dell'artista Francesco Carella. Immagine che raffigura la Madonna e la sua grande bontà. Per l'occasione i fedeli si sono portati fuori dalla Chiesa e tutti insieme sul prato hanno ascoltato le parole del parroco, don Mimì D'Elia, e dell'artista, mentre il coro dei giovani e dei giovanissimi di Ac accompagnava il tutto con le note dolci e allegre per la Madonna. «Oggi -ha detto Carella- con l'inaugurazione dell'opera si conclude un lavoro di circa un anno. Per montare il tutto -ha continuato l'artista- ci sono volute circa tre mattinate. Infatti, il tutto è composto da 73 pezzi montati uno per uno e collegati tra loro con collante. L'opera è stata realizzata tutta in ter-

racotta e dipinto con colori a freddo. Nella figura si vede la Madonna e il suo braccio che si allarga quasi per portare tutti a sè. Mentre in basso ci sono due figure nascoste che alludono a coloro che sono rimasti fuori dalla sua grazia. Poi sopra tutti c'è la figura del Cristo, con due angeli celesti. Uno scenario questo che lega il Cristo con la Madonna e con i fedeli; quindi -ha concluso Carellatra il cielo e la terra». Oltre alle parole dette dall'artista e dal parroco bernaldese, è da sottolineare anche il lunghissimo applauso che i fedeli hanno portato sul piazzale della Mater Ecclesiae nel momento in cui l'opera è stata presentata e regalata alla comunità bernaldese. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Vendita Centro servizi Asta il 15 dicembre

La zona Paip di Bernalda

La homepage del sito web del Pdl di Bernalda

strative, ma anche quelle relativie all’opinionismo libero che ha visto la partecipazione di scrittori indipendenti. Tra le novità che presto saran-

no attivate sul sito, c’è anche delle interessanti videonterviste esclusive per il sito. provinciamt@luedi.it

BERNALDA - Il Comune di Bernalda ha pubblicato l'avviso di asta pubblica per la vendita, con il sistema del massimo rialzo sul prezzo base, di un immobile comunale della Zona Pip, destinato a Centro servizi. L'importo a base d'asta è di circa 1,1 milioni di euro. L'asta si svolgerà il prossimo 15 dicembre. provinciamt@luedi.it


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Policoro Istituito presso l’ospedale il gruppo di lavoro con quattro posti letto

Un team di esperti sulle ischemie POLICORO - Un gruppo di lavoro per le patologie cerebro-vascolari acute, è stato attivato presso il reparto di Medicina dell'ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro, coordinato dal medico specialista, Teresa Calciano, che fa parte del Dipartimento di Medicina diretto dal primario, Antonio Ferrara. Con una spesa di circa 100.000 euro, sono stati riservati a tale patologia quattro posti letto, sono stati altresì acquistati: un ecografo, una poltrona medica, un defibrillatore, uno spirometro, un elettrocardiografo, un emogasanalisi, un registratore holter di pressione arte-

siosa. «Lo stroke -si legge in una nota dell'Asl 5- è spesso un evento improvviso che necessita di tempi di intervento rapidi e un percorso diagnostico-terapeutico predefinito. L'iniziativa applica le linee guida regionali su tale patologia ed aderisce al Protocollo Spread, che rappresenta un momento di diffusione capillare sul territorio delle linee guida a livello di specialisti clinici ospedalieri, per la verifica dell'accettabilità e dell'applicabilità delle raccomandazioni espresse per la fase precoce della prevenzione secondaria dell'ictus cerebrale. Tale patologia -si legge ancora nella nota-

consiste nel rapido sviluppo della perdita di funzioni cerebrali a causa di una perturbazione nei vasi sanguigni che forniscono sangue al cervello. Questo può essere causa di ischemia (mancanza di sangue) causata da trombosi o embolia o a causa di una emorragia. Di conseguenza, l'area colpita del cervello non è in grado di funzionare, ne consegue l’incapacità di spostare uno o più arti su un lato del corpo, incapacità di comprendere o formulare un discorso o incapacità di vedere un lato del campo visivo. Un ictus è un'emergenza medica e può causare danni permanenti a livello neurologico,

complicazioni e morte. E' la principale causa di disabilità per gli adulti negli Stati Uniti e in Europa. Nel Regno Unito, è la seconda causa più comune di morte. E al secondo posto tra le cause di morte in tutto il mondo e potrebbe presto diventare la principale. Fattori di rischio dell’ictus sono: età avanzata, ipertensione, un precedente ictus o attacco ischemico transitorio (Tia), il diabete, l'elevato colesterolo, il fumo di sigaretta e la fibrillazione atriale. L'alta pressione sanguigna è il più importante anche se modificabile fattore di rischio dello stroke». Anna Carone

L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro

L’area ha buone prospettive di crescita, ma oggi conserva un carattere solo commerciale

La zona Pip di Scanzano è completa Assegnati tutti i lotti disponibili nel nuovo polo produttivo SCANZANO JONICO - Nella zona Pip (Piano insediamenti produttivi) di Scanzano Jonico, cosiddetta “artigianale” si può acquistare di tutto: merce all'ingrosso ed al dettaglio, frutta e verdura, scarpe, fiori, gazebo, attrezzature elettriche, ferramenta e quant'altro, ma di artigiani nel senso “classico” ce ne sono pochi. Anzi uno soltanto. Un tornitore, o meglio una società di tornitori. Gli altri dunque sono commercianti. In effetti, ci sono due opifici: uno produce scarpe e l'altro contenitori e prodotti in plastica. Il resto come detto è solo vendita. C'è spazio, inoltre, anche per i servizi, in quanto in un capannone è ubicata una ditta di trasporti su gomma. C'è spazio, in un altro fabbricato, anche per una ditta di pitturazioni ad alto livello. L'area è situata tra Scanzano e Policoro a ridosso della litoranea, dalla quale si può accedere in entrambi i sensi di marcia, grazie a un'uscita dedicata con tanto di cartellone dell'Anas a segnalarla. Ricordiamo che il commercio è stato reso possibile da quando, circa un anno fa, il Comune di Scanzano Jonico, decise di dotare quell'area di uno strumento di pianificazione commerciale. La novità è che ora la zona artigianalecommerciale e di servizi di Scanzano Jonico è giunta a compimento. Infatti, la scorsa settimana l'Amministrazione comunale ha concluso la fase di assegnazione dei lotti. Pertanto, con la pubblicazione della graduatoria, con la quale sono stati assegnati gli ultimi tre ancora disponibili, si chiude dopo oltre venti lunghi anni un importante e strategico capitolo amministrativo. «Chiusa questa fase -ha detto al Quotidiano il vice sindaco con delega alle Attività produttive, Antonio Ceruzzo- con il nuovo Regolamento urbanistico in fase avanzata di definizione, si prevede la localizzazione di una nuova area artigianale, commerciale e di servizi, in posizione strategica in quanto posta lungo

La storia dei veri pionieri dell’artigianato locale

Zona artigianale di Sanzano, i tornitori e l’assessore Ceruzzo

la strada statale 106 jonica che è una delle principali direttrici Nord-Sud d'Italia. L'obiettivo -ha concluso Ceruzzo- è quello di conferire al territorio di Scanzano Jonico il ruolo di centro dinamico per la produzione di beni e servizi e polo attrattivo dell'intera area metapontina». La programmazione commerciale ha definito le norme e le procedure per l'apertura, il trasferimento di sede e l'estensione delle medie strutture di vendita (alimentari e non) aventi superficie di vendita compresa tra 151 e 1500 metri quadri. In pra-

tica, è successo che tanti commercianti del posto hanno deciso di richiedere un lotto nell'area Pip e realizzare il proprio capannone in prefabbricato. In tutto questo ci ha guadagnato la clientela, perché recarsi ora dai propri fornitori non comporta lo stress del traffico urbano con tutti i rischi connessi di non poter trovare parcheggio. Il Comune già da tempo ha provveduto a realizzare le opere di urbanizzazione, il cui completamento è stato agevolato dalla Regione Basilicata che ha erogato 400.000 eu-

ro per i lavori di completamento. L'erogazione di tale somma, risalente al giugno del 2007 rientrava nell'ambito degli interventi infrastrutturali inseriti nella sezione Programmatica del Terzo atto integrativo all'Accordo di Programma Quadro (ex delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) numero 3 del 22 marzo 2006) tra il Governo e la Regione Basilicata sul tema dello “Sviluppo Locale”. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

SONO gli unici artigiani niche, i privati, e le impredella zona Pip di Scanza- se, in particolare quelle no, Giovanni Torna- dedite al movimento terquindici, 54 anni, suo fi- ra». Ma cosa fa un tornitoglio Francesco, di 26 e re? «Lavorazione meccaLeonardo Cospito di 49. Sono i tre soci (qui a nica di precisione e rettifianco nella foto grande) fica motori -ci ha spiegato costruiamo dell'officina di torneria, Leonardol'unica sul tratto jonico anche pezzi meccanici su ordinazione, in particolar lucano e non solo. Il loro diretto concor- riguardanti le attrezzaturente è chilometricamen- re ed i mezzi agricoli». Francesco ci ha spiegate distante. «Eppure -racconta al to poi che «il tornitore Quotidiano Giovanni- conviene». Perché? Chiestiamo vivendo una crisi diamo. «Chi si serve da senza precedenti, abbia- noi -ha continuato il giomo un calo di commesse vane artigiano, “figlio d'arte”- ridiminuito sparmia del cintempo e daquanta per naro». Poi cento, in gli subenmedia, antra Giovanche se in ni: «Noi siaquesto pemo in grariodo regido a costi striamo adcontenuti dirittura un di risolvere decremento il problema lavorativo in tre giordel settanta ni, ad esemper cento». pio, rettifiGiovanni e cando, coLeonardo struendo, hanno iniecc. il mecziato l'attivicanico tà artigiamonta e il nale nel loncliente lavotano 1983, ra. in un'officiSe invece na molto si ordinano più ridotta Giovanni Tornaquindici pezzi nuovi, rispetto al molte volte capannone industriale in prefabbri- ha concluso- si può aspetcato di cui possono gio- tare settimane affinché questo arrivi con il corrievarsi ora. Nella nuova struttura re, ed i costi lievitano». nella zona Pip si sono tra- Nonostante la miglior sferiti soltanto tre anni ubicazione e la maggior fa, e l'investimento è co- visibilità, rispetto all'offistato loro circa 180mila cina dove Cospito e Toreuro. Eppure, ironia della naquindici hanno lavorasorte, gli affari andavano to per più di vent'anni, meglio prima. Giovanni ora la nuova torneria sta prova a darsi una spiega- facendo i conti con la zione: «Il nostro lavoro - grande recessione che ha tenuto a evidenziare- è non risparmia nessuno. soprattutto rivolto al ser- La soluzione? Magari allargare il bavizio dell'agricoltura, ora che il settore va male an- cino clienti grazie alle asche per noi le commesse sociazioni di categoria. pie.lu. si riducono. I nostri clienti sono le officine meccaprovinciamt@luedi.it


Rubriche

Giovedì 11 dicembre 2008

LOTTO&CONCORSI

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Sulla ruota di Bari il 62 e il 29 sono quasi centenari

Centrato il terno a Genova ROMA - L'ultima estrazione ha lasciato nelle urne tutti i capilista delle undici ruote. Sono tornati a farsi vedere sei ritardatari: il 54 di Genova dopo 60 assenze, il 13 di Cagliari dopo 56 turni, il 47 di Bari dopo 49 mancati riscontri, il 10 e il 54 di Milano dopo 41 ritardi, il 65 di Napoli dopo 37. Con un un ritardo a tre cifre: il 43 di Venezia a quota 113 e il 41 di Torino a 106 assenze. Sul terzo gradino del podio c'è la coppia sincrona di Bari il 29 e il 62 giunti a 99. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno della decina del 40 (44-46-47) l'ambo gemello 44-88 e l'ambo vertibile 47-74 a Bari, il terno di figura 4 (13-49-76) e quello di cifra 6 (46-61-76) a Cagliari, il terno di controfigura 5 (27-38-71) e il terno di cifra 6 (46-61-76) a Cagliari, il terno della deina del 50 (52-54-57) a Genova, il terno di controfigura 10 (10-32-54) a Milano, il terno di figura 8 (35-80-89) a Venezia. NAZIONALE - I numeri di cadenza 9 e quelli di figura 3 reclamano il gioco, ancorate degli ambi alle combinazioni 3949-69-79-89 e 3-30-57-75-84. Previsione speciale 2-27 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo e terno la cifra 6 pura che non sviluppa giochi da 99 estrazioni, prendete spunti dalla cinquina 2646-60-68-86. Tra le figure, invece, è interessante per ambo quella dell'1 con la serie 10-28-37-55-64. Previsione speciale 29-62 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la decina cabalistica 80/89, prendete spunti dalla serie 80-82-86-88-89. Buona anche la figura 1 con la serie 10-2837-55-82. Previsione speciale 74-90 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla decina cabalistica 90/9 e alla serie 90-2-3-4-8. Interessante anche la cadenza 3 con la serie 3-13-33-6373. Previsione speciale 56-74 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo proposto la decina 51/60 ed è uscito il terno 52-54-57, l'ambo 52-54 faceva parte della nostra selezione ristretta. La cadenza 1 è ferma da 53 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la figura 6 con la serie 24-33-60-69-87. Previsione speciale 42-89 per estratto ed ambo. MILANO - Vinto l'estratto con il 54 della previsione speciale. La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la decina cabalistica 30/39 con la serie 34-35-3637-38 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 2-64 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è attesa da 61 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-84. Per ambo e terno te-

SCACCHI

2 29 88 68 23 28 9 1 77 41 43

75 99 70 73 89 59 60 75 77 106 113

3 62 86 8 83 84 59 79 59 68 40

71 99 55 64 55 58 60 68 74 92 72

69 4 37 90 33 33 56 8 35 90 81

40 75 43 54 51 50 52 60 61 65 63

Pronostico concorso n. 149 (del 11/12/2008) 17 31 40 41 55 69 75 82 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 69 88 127 62 85 123 64 86 121 87 3 120 29 55 120 18 80 120 12 82 120 36 90 120 63 1 119 51

Ritardo 51 47 46 45 42 35 34 34 33 32

Gli ambi di Dicembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

1.e4 d6 2. d4 Nf6 3. Nc3 g6 4. Be3 c6 5. Qd2 b5 6. f3 Nbd7 7. g4 Nb6 8. g5 Nfd7 9. h4 Bg7 10. h5 Qc7 11. a4 Nc4 12. Bxc4 bxc4 13. Qe2 Rb8 14. Qxc4 Rxb2 15. h6 Bf8 16. Nb5 Qa5+ 17. Bd2 cxb5 18. Qxc8+ Qd8 19. Qc3! 1-0 Zimina - Seps (incontro Italia - Svizzera) 1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. Bb5+ Nd7 4. d4 cxd4 5. Qxd4 a6 6. Bxd7+ Bxd7 7. O-O Rc8 8. Nc3 e5 9. Qd3 h6 10. a4 Nf6 11. b3 Qc7 12. Bb2 Be7 13. Nd2 Be6 14. Rfd1 O-O 15. Nf1 Qc5 16. Ne3 Ng4 17. Ncd5 Bxd5 18. Nxg4 Qxc2 19. Qxd5 Qxb2 20. Ne3 Rc7 21. Nf5 Rd8 22. g3 Bf8 23. Ne3 Rdc8 24. Rab1 Qa3 25. Qd2 b5 26. axb5

di VITTORIO CATANZARO

La Polonia vince a Milano

Da sinistra: E. Sedina, O. Zimina, E. Ambrosi, S. Brunello, M. De Rosa

reggio squadre titolate come Germania 1, Bielorussia e Svizzera e superando tutte le altre avversarie: Australia, Indonesia, Austria, Grecia, Islanda e Puerto Rico, queste ultime due regolate con un sonoro 4-0. Risultati individuali: Sedina 6,5 su 9, Zimina 5,5 su 10, Ambrosi 5 su 9, Brunello 4 su 8 e De Rosa 5,5 su 8. Ecco la trascrizione di due partite, scritte in notazione algebrica anglosassone (K= cavallo, B= Alfiere, R= Torre, K= Re Q=Donna) giocate dalle nostre campionesse in questa grande manifestazione: Sedina - Segarra (incontro Italia - Porto Rico)

55 59 69 45 10 25 63 51 23 72 87

nete presente la figura 6 con la serie 15- 10-30-40-60-70. In alternativa conside42-51-69-87. Previsione speciale 4-43 rate la figura 5 con la serie 14-23-32-4150. Previsione speciale 43-87 per ambo e per estratto ed ambo. PALERMO - Vinto l'estratto con il ambata. TUTTE - Vinto a Roma l'ambo 58-71. 38 della previsione speciale. La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e Le terzine da giocare prevalentemente cadenza 5 con la cinquina 15-35-55-65- per ambo: 6-42-50, 16-22-55, 10-12-56, 75 sono interessanti per ambo. Previsio- 38-43-72, 7-67-78. ne speciale 3-77 per estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 3 è attesa da 63 UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO turni, cercate ambi e terni nella serie 3-1425-36-69. La cadenza 6 è statisticamente interessante, la serie 26-3656-66-76 può darvi IL gioco dell’ambo secco risulta es48 - 90 spunti interessanti per sere il più seguito da parte di tutti gli ambo. Previsione spe- appassionati del gioco del Lotto. 89 - 5 ciale 17-74 per estratto Nel “Magico” mondo dei 90 numeri ed ambo. 2 - 43 del lotto esistono delle combinazioTORINO - La figura ni particolarmente “fortunate” ab7 è ferma da 62 turni, binate ai vari mesi dell’anno. Le 54 - 5 formate ambi e terni coppie di ambi uscite nei vari mesi di nella serie 16-34-61-70- Dicembre, si possono giocare su 40 - 11 88. Buona anche la ca- tutte le ruote, o su ruota di prefedenza 8 con la cinquina renza per tutto il corso del mese. 83 - 87 18-48-58-78-88. Previsione speciale 41-84 per Per informazioni e chiarimenti teleMESE DI DICEMBRE estratto ed ambo. fonare 348-8024342 da martedì a VENEZIA - La cadensabato dalle 17.00 alle 18.30 o do76 - 29 za 0 è attesa da 80 estrapo le 21,30. Troverete le mie tecnizioni, per ambo e terno che su BancoLotto di Dicembre. 69 - 71 date fiducia alla serie

Azzurre strepitose a Dresda

OGGI dedichiamo la puntata all'ottimo risultato ottenuto dalla squadra femminile alle recenti Olimpiadi di Dresda. Il team delle azzurre, composto da Elena Sedina, Olga Zimina, Eleonora Ambrosi, Marina Brunello e Maria De Rosa, ha conquistato un sorprendentissimo e storico 12° posto che ha lasciato meravigliati tutti, poiché lontano da ogni più ragionevole pronostico, visto che la forza espressa dell'Elo medio di partenza collocava l'Italia alla 33a posizione. Le azzurre hanno giocato con grinta e determinazione, soccombendo solo due volte, con Armenia e India, costringendo al pa-

47 78 43 62 52 54 57 64 66 67 66

axb5 27. Qe2 Qa6 28. Ra1 Qb7 29. Qg4 Rc3 30. Nf5 Kh8 31. Nxd6 Bxd6 32. Rxd6 Ra8 33. Rad1 Rxb3 34. Rd8+ Rxd8 35. Rxd8+ Kh7 36. Qf5+ g6 37. Qxe5 f6 38. Qe8 1-0. Ultimissime: E' in corso di svolgimento a Martina Franca (TA) il Campionato italiano assoluto che si concluderà domenica prossima. Dopo sei turni di gioco conducono a pari punti Caruana e Denis Rombaldoni. Risultati, cronaca e partite nella prossima puntata. Appuntamenti: Bagnara Calabra (RC) 2-9 gennaio 2009, 2° Festival internazionale “Costa Viola” Info: 329 8876840, 348 0674995.

E' la squadra polacca capitanata da Oswiecim e composta da Buras, Jaworski, Narkiewicz, Pszczola e Zmudzinski a vincere, per il secondo anno di fila, il torneo Città di Milano (ex Campari) e ad aggiudicarsi definitivamente il trofeo spettante alla squadra vincitrice per due volte anche non consecutive. Al 2° posto la formazione italiana Reiff (Bassini, Malagoli, Mancini, Pagani, Pinguello,) e al 3°, a pari merito, Zaleski, Autohit e Lavazza. La situazione dei MP ha visto poi assegnare la 3ª piazza a Zaleski (Bompis, Faigenbaum, Pilon, Quantin, Zaleski) e a Lavazza la 5ª. Ora l'attenzione si sposta sulle finali della Coppa Italia, che si disputeranno a Salsomaggiore Terme dal 11 al 14 dicembre. Grande favorita, nell'open, la formazione di Angelini, che schiera Fantoni-Nunes, Lauria-Versace ed Angelini-Giubilo. La formazione romana è di ben altro spessore rispetto alle concorrenti e non si vede quindi chi possa impensierirla. Diverso il discorso in campo femminile dove è favorita squadra di Fornaciari composta da Baro-

ni-Buratti, Cittolin-De Biasio, Forti-Gigliotti e Cristina Golin ma altre due o tre formazioni sono in grado di impensierire le Bolognesi. Nessun pronostico è invece possibile sia nella 2^ che nella 3^ categoria. In tale divisione la Calabria è rappresentata dalla squadra Gullotta composta da Carafa, Corigliano, Olivieri, Simonetta, Sorino dell'associazione “R.L.Barbera” di Reggio Calabria che incontrerà, al primo turno, la squadra Calace di Roma Eur. Concludendo il capitolo degli attacchi, che abbiamo esaminato nello scorso articolo, vediamo quale carta è opportuno selezionare nell'attacco: - Asso con A R x (Re con A R secchi) - Testa di sequenza - In conto nel colore del partner - Sotto onore in un colore non chiamato: in conto o in 4^ migliore - Con 3 cartine in un colore non dichiarato: la mediana seguita dalla più alta (MUD Middle Up Down) oppure la più piccola (conto) a condizione che la piccola non sia il 2 che promette, tassativamente, un onore maggiore


Sport 39

Giovedì 11 dicembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League Per i bianconeri primato nel girone. I viola espugnano Bucarest con il bomber

Juventus pari, Gila è super All’Olimpico gelo e pochi intimi. La Fiorentina va in Uefa JUVENTUS BATEBORISOV

0 0

JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Grygera 6, Legrottaglie 6, Mellberg 6, Molinaro 6.5; Marchionni 6.5, Zanetti 6, Nedved 6 (47'st Castiglia sv), De Ceglie 6; Amauri 6.5 (11'st Del Piero 6), Giovinco 6.5 (42'st Esposito sv). In panchina: Chimenti, Chiellini, Ariaudo, Marchisio. Allenatore: Ranieri 6. BATE (4-2-3-1): Veremko 6.5; Khagush 6, Kazantsev 6, Sosnovski 6.5, Yurevich 6.5; Sivakov 6.5, Likhtarovich 6 (12'st Volodko 6); Krivets 5 (44'st Ermakovich sv), Biliznyuk 6, Stasevich 5 (15'st Mekhaychick 6); Rodionov 6. In panchina: Gutor, Pecha, Skavysh, Ermakovich, Viskushenko Allenatore: Goncharenko 6. ARBITRO: Kapitanis (Cipro) 6. NOTE: serata freddissima e piovosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 3.000, angoli 12-3 per la Juventus. Ammoniti Sosnovski, Amauri, Veremko, Khagush, Ermakovich. Recupero: 0'; 3'. TORINO – Peccato quel rigore mandato alle ortiche da Giovinco nel secondo tempo. La «formica atomica» ha fatto vedere il suo reperiorio di assist, il suo fine palleggio, ha tentato pure il tiro, insomma una buona partita, «rovinata» da quell'errore dal dischetto. La prestazione della Juve non è stata brillante, ma sufficiente: Marchionni ha colpito un palo di testa dopo una bella combinazione con Amauri, autore di un bel primo tempo. Si sa che quando si crea parecchio, ma non si segna i rimpianti sono molti, ma bisogna dare atto anche al Bate di aver giocato una buona partita e quindi il pareggio -che ha confermato il primno posto della Juve nel girone di Champions- va accettato senza arrabbiature da parte dei bianconeri. La squadra di Goncharenko ha giocato un buon primo tempo, portandosi qualche volta in attacco e tirando solo una

STEAUA FIORENTINA

Sebastian Giovinco si dispera dopo il rigore fallito

volta con Sivakov su punizione (forte ma centrale). La Juve ha avuto una buona occasione con Nedved che da sinistra ha dato una palla preziosa ad Amauri, su cui è intervenuto Sosnovski d’anticipo. Altra bella combinazione bianconera al 41': Giovinco ha superato con un pallonetto Kazantsev e poi ha tirato di poco fuori (sinistro) di prima intenzione. Alla Juve non sono state molto efficaci le percussioni di Grygera e De Ceglie per vie esterne, mentre Amauri è stato molto combattivo: è andato a recuperare indietro la palla, ha fatto dei dribbling capaci di lasciare a bocca aperta gli avversari, ma niente tiri pericolosi. La Juve ha concesso una pal-

la a Sivakov: colpo di testa da pochi passi parato da Manninger al 4'. Più vicino al gol Marchionni al 6', dopo uno scambio con Amauri che lo ha servito dalla destra: colpo di testa e palo alla destra di Veremko. Un minuto dopo, su angolo da sinistra, Sivakov ha toccato nettamente di mano. Rigore. Alla battuta Giovinco che ha preso la rincorsa, ha esitato per una mossa del portiere bielorusso e ha sparato alto, mangiandosi le mani dalla rabbia. Ranieri ha mandato in campo Del Piero al posto di Amauri. Un pericoloso colpo di testa di Rodionov (alto) e poi alcune entrate senza molti complimenti. Pareggio abbastanza giusto, comunque.

0 1

STEAUA BUCAREST (4-23-1): Zapata 6; Golanski 5, Radoi 5.5, Baciu 5.5, Marin 6; Petre 6, Tiago Gomes 5.5 (42'st Plesan sv); Nicolita 6, Dayro Moreno 6, Toja 5.5; Semedo 5.5 (12'st Lovin 5.5). In panchina: Cernea, Ogararu, Stancu. Allenatore: Munteanu 6 FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6.5; Zauri 6, Gamberini 6, Kroldrup 6, Vargas 6.5; Donadel 6, Felipe Melo 6, Montolivo 6 (46'st Masi sv); Santana 6.5 (32'st Almiron 5.5); Gilardino 7 (37'st Osvaldo sv), Mutu 6. In panchina: Storari, Kuzmanovic, Pazzini, Jovetic. Allenatore: Prandelli 6. ARBITRO: Medina Cantalejo (Spagna) 6 RETE: 21'st Gilardino NOTE: Serata molto fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22mila circa. Espulso al 26'st Golanski per doppia ammonizione. Ammoniti: Nicolita, Zauri, Moreno, Semedo, Gilardino, Lovin, Radoi. Angoli: 7-2 per la Fiorentina. Recuperi: 1'pt e 3'st. BUCAREST – La Fiorentina saluta la Champions League con la vittoria di misura (decide il gol di Gilardino) sul campo della Steaua Bucarest. Successo che porta però i viola al terzo posto finale nella classifica del girone F di Champions League, posizio-

Gilardino esulta per la rete della vittoria

ne che vale alla squadra di Cesare Prandelli la «retrocessione» in coppa Uefa. Gara vivace sin dalle prima battute: al 5' Moreno provava la conclusione dalla distanza ma la sfera terminava alta sopra la traversa. La Steaua si affidava ai guizzi di Semedo ma il centravanti dei romeni veniva controllato senza grandi affanni dalla retroguardia viola. All’11' potente calcio di punizione di Moreno respinto da Frey con palla deviata in angolo da Zauri. Al 25' pericoloso contropiede dei romeni ma sia Dayro Moreno che Semedo si trovavano in posizione di fuorigioco al momento del lancio di Nicolita. Al 30' inserimento di Vargas sulla sinistra, tiro-cross con

Zapata bravo a deviare in angolo la palla a spiovere. Ancora viola pericolisi al 32': Mutu su calcio di punizione chiamava Zapata alla respinta a pugni chiusi. Fasi di gioco della partita senza particolari sussulti e squadre al riposo con risultato inchiodato sullo 0-0. Nella seconda frazione di gioco, con identici schieramenti, Fiorentina pericolosa al minuto 3: gran tiro in corsa di Montolivo di poco fuori. Munteanu toglieva dal campo (12') lo stanco Semedo ede inseriva Lovin, nel tentativo di vivacizzare la manovra offensiva della squadra romena. La Fiorentina controllava ogni iniziativa dell’avversario senza rinunciare al contropiede. Al 21' i viola sbloccavano il punteggio: perfetto calcio d’angolo dalla sinistra di Vargas per la deviazione di testa vincente di Gilardino. Al 23' Steaua pericolosa sulla sinistra con il tiro-cross di Lovin intercettavo da Frey prima dell’arrivo di Moreno. Al 26' il difensore polacco commetteva un brutto fallo e, già ammonito dal fischietto spagnolo Medina Cantalejo guadagnava anzitempo la via degli spogliatoi. Steaua in inferiorità numerica e in evidente affanno nei minuti finale del match, viola bravi a gestire il gioco e i movimenti degli avversari.

Gattuso: «Sarà dura stare fermo sei mesi»

“Ringhio” Gattuso

ROMA – «Il crociato è partito e quindi bisogna operare: il 19 dicembre. È arrivata anche questa cosa e devo accettarla. Il problema è che non so se riuscirò a stare fermo sei mesi perché nella mia carriera, in tanti anni che gioco al calcio, non sono mai stato fermo così a lungo». Rino Gattuso, intervistato dopo l’esame al ginocchio destro cui è stato sottoposto ad Anversa dal dottor Martens, oscilla tra rassegnazione e preoccupazione. E conferma che il famoso ortopedico è rimasto stupito di come il milanista sia rimasto in campo più di 80 minuti con un ginocchio in quelle condizioni: «Non ci voleva credere. Come è stato possibile? Perché gio-

care a calcio mi piace, lo faccio sempre con entusiasmo incredibile. Forse la spiegazione è questa. Però alla fine l’ha vinta il crociato, non l’ho vinta io». Ma Gattuso preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: «Questo infortunio fa parte del mio mestiere, sono stato fortunato parecchie volte a non farmi male prima. Sono arrivato a quasi 31 anni e mi sono “spaccato” solo adesso. Sono contento perché mi poteva andare molto, molto peggio». Il terreno di San Siro ha contribuito per la sua parte al grave infortunio: «Sì, perché se si va a vedere il ginocchio mi è rimasto piantato per terra. Il terreno non

era il massimo, però questo è un ginocchio che negli ultimi anni un po’ di problemi ne ha avuti, avevo già male, però la botta finale gliel’ho data domenica pomeriggio». Il dottor Martens ha detto che il ginocchio di Gattuso aveva problemi da aprile: «Più che Martens è stata la risonanza, perché ne abbiamo portata più di una e già lo sapevamo che il mio ginocchio non era al massimo. Sapevamo che c’era una piccola lesione e che giocandoci sopra, sarebbe arrivato questo momento. Abbiamo pensato anche a non fare l’operazione, però rischierei subito una ricaduta. È giusto quindi che io mi operi».


40 Sport Prima 45’ in meno a gara e il Potenza era fuori dai play out Giovedì 11 dicembre 2008

Otto punti dilapidati durante i secondi tempi «NEL secondo tempo sono scese in campo soltanto le magliette». La frase di Arleo a commentare quello che è accaduto al Potenza a Vasto calza a pennello per fotografare una pericolossissima tendenza che ha di fatto stoppato le velleità di rimonta dei rossoblù. «Con il rendimento dei primi tempi - aveva sottolineato Arleo - questa squadra sarebbe stata capolista». Magari, quest’altra affermazione è stata un po’ forzata, ma ha destato la giusta curiosità del giornalista a scandagliare per qualche attimo l’andamento del campionato e delle prime 15 giornate. Un giochino abbastanza efficace che consente anche una serie di ragionamenti supplementari su quello che è andato e quello che non è andato tra le protagoniste del campionato di Prima Divisione. Ebbene, se le partite fossero durate 45’ - i primi - il Potenza sarebbe fuori dalla zona play out in zona salvezza. Cammarota e soci hanno totalizzato in 15 partite 19 punti, che diventano 16 con i tre di penalizzazione. Soltanto in due circostanze, con la Cavese e con il Sorrento, il Potenza non è “andato a punti” nella prima frazione di gioco (vantaggi degli avversari segnati da un’autorete di Cuomo e dalla rete di Myrtaj). Per il resto, con Gallipoli, Arezzo e Pescara il gap di punti per il Potenza è stato pesante. Nel primo tempo erano 9, nella ripresa nessuno. In totale, dicevamo un +8 rispetto all’attuale classifica che avrebbe collocato il Potenza in ben altra posizione. La tabella esemplificativa qui di fianco fa scoprire anche altre realtà: la capolista sarebbe stata la Ternana che tra il primo e il secondo tempo perde come il Poten-

za otto punti. Discorso assolutamente inverso per il Gallipoli che, nella ripresa, ha conquistato addirittura 10 punti in più rispetto ai risultati parziali delle prime frazioni. Otto, invece per la Paganese, sette per il Foggia e il Benevento. Si potrebbe pensare a condizioni fisiche differenti, alla reattività e al carattere di ciascun singolo organico, o anche all’impatto che ciascuna squadra ha rispetto al match di giornata. Soltanto due squadre hanno raccolto effettivamente quello prodotto. Si tratta della Cavese e del Sorrento con i rispettivi 25 e 17 punti che restano tali anche “spezzando” le partite. Un giochetto statistico che, ovviamente, lascia il tempo che trova ma che, per quanto concerne le aspettative rossoblù, effettivamente lascia l’amaro in bocca. Questione fisica, co-

me sottolineato da Arleo che punta a recuperare durante la sosta invernale dal 22 dicembre all’11 gennaio - ma anche caratteriale, specie per quello che riguarda le gare a domicilio, dove al Potenza è mancata cattiveria agonistica e quel pizzico di esperienza in più per poter confermare i risultati acquisiti in avvio di partite. NOLE’ Raffaele Nolè è tornato sui livelli di due anni fa. La sua prestazione di Vasto con il Pescara, al di là del gol, è un punto di partenza non indifferente per le speranze di rimonta della squadra potentina. Il calciatore stesso lo conferma: «Sto meglio fisicamente, ho acquisito maggiore continuità e i risultati si vedono». Al di là della prestazione personale, però, Nolè tiene a sottolineare quello che serve alla squadra per poter uscire fuori da una situazione di classifica co-

Degli Schiavi al Viviani guiderà il Taranto Gianfranco Degli Schiavi continua ad allenare il Taranto. Il vicepresidente Selvaggi ha dichiarato che la prima scelta è Di Canio, ma che ancora non c’è stato un approccio concreto. Degli Schiavi sarà in panchina al Viviani

munque scomoda. «Nello spogliatoio ci guardiamo in faccia e certamente l’ultimo posto non ci fa stare tranquilli, ma ci rendiamo anche conto che non giochiamo male, che produciamo molte occasioni. In altre parole la squadra è viva, c’è. Mi sarei maggiormente preoccupato se la situazione fosse stata assolutamente opposta». In tal senso anche l’impegno profuso dalla società è riconosciuto dall’attaccante che, lo ricordiamo, è a Potenza in prestito dal Rimini con il diritto di riscatto a favore della società di Postiglione: «Ogni volta che il proprietario viene negli spogliatoi è per darci tranquillità. La società si sta dimostrando presente e ci crede nella salvezza, non vedo perchè non dobbiamo farlo anche noi giocatori». Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

Rescissione fatta con Masini Tifosi: divieto per Benevento DUE notizie ampiamente prevedibili hanno fatto da contorno alla giornata rossoblù. La prima concerne l’ufficialità della rescissione consensuale del contratto che legava il Potenza all’attaccante argentino Gerardo Masini (nella foto). La società ha augurato all’atleta le migliori fortune. Masini ha perso delle buone occasioni per rientrare nei piani tecnici della società e in totale non ha dato quel contributo nel quale si era sperato dopo un precampionato decisamente promettente. Per lui, in questa parte di stagione, 13 apparizioni senza nessuna segnatura e prestazioni non certamente esaltanti. Masini rientrava in quella lista, che enunciavamo nella nostra edizione, di ieri di calciatori che non rientrano più nei piani tecnici del-

la società e che si completa con i nomi di Pires, Porcaro, Arigò e Montesdanto. Con Mamede la società vuole discutere in queste ore, mentre per il momento il giovane Bacio resterà ancora in rossoblù. La seconda notizia di giornata concerne le decisioni del Casms, Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, che ha stoppato la trasferta a Benevento, in programma il 21 dicembre, ai supporter di fede rossoblù. NOTIZIARIO Si è rivisto Sarno, mentre Vianello è sulla strada del recupero. Per il resto doppia seduta di allenamento, fisica in mattinata, tattica nel pomeriggio, e grande lavoro con gli attaccanti e gli esterni. a.p.

Seconda L’analisi di Pietro Moretti, ds del Melfi

«Obiettivo alla portata» HA continuato a lavorare in maniera intensa anche ieri il Melfi Calcio che si prepara alla sfida del Valerio di domenica contro la capolista Cosenza. Una doppia seduta, al mattino prettamente fisica e atletica, al pomeriggio tecnico tattica, per migliorare sia la condizione che le giocate sul campo, con schemi e situazioni ripetute e mandate a memoria per affrontare con la giusta convinzione di tutto il gruppo colei che viene indicata come una sorta di corazzata del campionato. Palumbo prova diverse cose ed oggi, nel test infrasettimanale, proverà anche soluzioni ed uomini in vista della gara e delle importanti sostituzioni che concerneranno gli assenti per squalifica Mitra e Gabrieli. Intanto, con la parte finale del girone d’andata ormai ad un passo, solo due gare al giro di boa, abbiamo affidato al direttore sportivo gialloverde, Pietro Moretti, una sorta di analisi di quello che è stato, per un primo bilancio e per

comprendere come ci si muoverà da qui in avanti. “Sapevamo che non era facile visto che abbiamo puntato sui giovani per il risanamento del bilancio e per ambire ad avere un futuro nel calcio che conta, per la nostra città – ha esordito il dirigente melfitano – ma per ora devo dire che è stato così, anche se la salvezza, che era il nostro obiettivo, è alla nostra portata e della squadra che, lo ricordo, è la più giovane del girone insieme al Manfredonia. Una scelta dovuto alla situazione che si viveva e che ci ha portato a dover puntare sui giovani, affidandoci per la conduzione e la crescita degli stessi, ad un tecnico esperto e che conosce la nostra realtà”. Una scelta non facile “certo, ma è chiaro che era necessario farla ora, se davvero si voleva pensare a rimettere a posto il bilancio per il futuro, visto che altrimenti non sarebbe stato possibile andare avanti come fatto finora. I giovani per la loro inesperienza spesso sono un rischio – ha ag-

Squadra giovane ma siamo fiduciosi

giunto Moretti – e sapevamo anche questo, ma la mia analisi, per il momento, non è del tutto negativa, visto che se è vero che abbiamo solo 11 punti, è anche vero che come noi vi sono altre squadre racchiuse in pochi punti e che, dopo il pari ottenuto domenica a Barletta, non siamo più ultimi. Un passo avanti importante che deve caricare la squadra e tutto l’ambiente, anche in considerazione del fatto di essere alla vigilia di una gara importante, col Cosenza che è la capolista del girone, e dove dobbiamo cercare di dare continuità ai nostri risultati, che non mi sembrano malvagi anche se, è chiaro e non lo neghiamo, ci mancano dei punti che certo ci avrebbero fatto stare più tranquilli”. I punti persi soprattutto nei finali, quelli che pesano di più, e Moretti conferma “è vero, la squadra ha avuto delle difficoltà, ha perso partite lungo i finali di gara o nei recuperi, ma dobbiamo ricordare che ci sono venuti a mancare degli elementi importan-

Il ds del Melfi Pietro Moretti

ti che avrebbero dovuto aiutare la squadra e il tecnico, anche se, devo ammetterlo finora abbiamo giocato e bene contro tutti gli avversari e su tutti i campi, ottenendo ben cinque punti nei diversi incontri fuori casa. Cosa che conferma che stiamo bene, stiamo crescendo e che potremo poi farlo ancora da qui in avanti, con nessuna squadra a metterci sotto, altro elemento su cui continuare a lavorare per il girone di ritorno”. Nell’analisi del passato, e poi proiettandosi nell’immediato, ec-

Mercato? Recuperiamo prima gli infortunati

co che aggiunge “pareggiando tutte le partite finora, avremmo avuto 15 punti, ne abbiamo 11 e certo 4 punti che mancano pesano eccome sulla squadra, ma Stucchi e Mitra che hanno avuto interventi con Fummo e Gilfone che ci sono mancati tanto, confermano che non abbiamo fatto male ma ora siamo pronti a fare di più e meglio, per provare a recuperare loro, prima di intervenire sul mercato per dare maggiore esperienza e forza ad un gruppo comunque valido e che arriverà alla salvezza, come tutti vogliamo, per poi pensare al futuro con rinnovato entusiasmo e con la spinta dei nostri tifosi che, da ora in poi, non devono più mancare sugli spalti, al fianco della squadra”. Antonio Baldinetti


Sport 41 D Naglieri e Marsico da recuperare. Garcia a Campobasso. Acampora saluta Giovedì 11 dicembre 2008

Matera, ultima chiamata Vincendo a Venafro si potrebbe parlare di play off UNA NAVE CON mille falle e con un solo porto raggiungibile per evitare di affondare. Ovviamente quel porto si chiama vittoria a Venafro. Guardando la classifica e l'andamento dei molisani in casa finora non dovrebbe essere un problema per il Matera uscire con l'intera posta in palio, ma il calcio è spesso una scienza occulta e non c'è da meravigliarsi se c'è timore anche per questa sfida. Dopo la sconfitta a Vallo della Lucania tutto può succedere a questo Matera. Una squadra schiacciata dalle responsabilità che sono aumentate giorno dopo giorno partita dopo partita. Un Matera che non poteva vincere il campionato perchè non ha nel suo dna una mentalità vincente e in certe gare non è emersa nemmeno quella personalità che ci si attendeva da qualche giocatore importante. Pochi giocatori dal carisma importante, tra cui spicca Pasquale Martinelli

Garcia

che a Vallo non c'era e che domenica scorsa ha dato un segnale da capitano di una nave che è a galla a fatica e che ha ricevuto altre due bordate importanti dal Brindisi. Non mortali, ma certa-

mente che condizionano la rotta che potrà attaccare solo sulla banchina dei play off dopo aver perso campionato e coppa Italia. Un parziale fallimento, ma è chiaro che c'è in atto un estremo salvataggio di

quello che è ancora possibile recuperare e che si debba ripartire dalla vittoria a Venafro. Un punto di partenza e solo azzerando il passato si potrà programmare il futuro. Perchè i termini sono

ancora questi e tra le cose che da salvare in questo momento c'è senza dubbio la società e il suo patrimonio di tifosi che ha saputo ricalamitare attorno al pianeta calcio della città dei Sassi. Ci saranno dei puntelli alla squadra, ma è chiaro che c'è gente in lista di partenza oltre agli argentini. Garcia si è accasato a Campobasso, Pedano e Principiano sono in Argentina per le ferie e il loro biglietto non si sa se è di solo andata. Da due giorni Gennaro Acampora non si allena con il resto del gruppo e la sua permanenza a Matera sembra essere ormai al capolinea. Da fonti campane l'under viene dato per certo in partenza e già accasato in una società campana di serie D, c'è anche l'ipotesi Savoia tra le più cavalcabili. Un giocatore che aveva impressionato al suo arrivo a Matera e che ha patito la gestione-Corino e che al momento non riesce a trovare gli stimoli giusti per tornare a essere il giocatore

che ha brillato con il Sant'Antonio Abate.Sembra partita l'operazione salviamo il salvabile in casa biancazzurra, dove non ci saranno solo partenze ma anche arrivi nei posti e ruoli mirati su indicazione del tecnico Antonio Foglia Manzillo e su volontà dei calciatori in organico, a cui è stata chiaramente chiesta l'adesione al progetto attuale ovvero quello che è stato rivisitato forzatamente dopo i tanti risultati poco felici che sono stati conseguito da un organico costruito per vincere e che invece ha mestamente fallito, almeno Coppa Italia e campionato. Mentre un piano per i play off con partenze e arrivi mirati in tal senso e verso la prosima stagione non sarebbe certo accettato male da un ambinte che non ha mai addossato colpe alla società sulle scelte effettuate. Intanto, per la gara di domenica a Venafro dovrebbe esserci l'indisponibilità di Biagio Gatti e da verificare le condizioni di Marsico e Naglieri. Renato Carpentieri

D L’Amico anticipa i temi della trasferta di Brindisi

Seconda Chiude i conti Gala

«Francavilla tranquillo»

Al Foggiano il derby di Melfi

FRANCAVILLA – Sotto la pioggia e con un clima tipicamente invernale, proseguono gli allenamenti della F.C. Francavilla, agli ordini del suo mister Ranko Lazic e dell’intero staff tecnico. In casa sinnica, si sta preparando nel migliore dei modi, la delicata trasferta in casa della capolista Brindisi. Una partita sulla carta, proibitiva per il sodalizio del presidente Franco Cupparo, viste anche le assenze del bomber napoletano Genny Del Prete e del centrocampista Giovanni Campo, entrambi fermi per squalifica. Ma non per questo, bisogna scendere sul terreno dello stadio “Fanuzzi” pensando di partire già sconfitti. Conteranno molto gli stimoli, di affrontare la capolista incontrastata di questo campionato. «Per noi – dice il dg Antonio L’Amico – sarà una trasferta sulla carta proibitiva, ma non per questo bisogna andare a giocare con sufficienza. Anzi, ci vorrà tanta determinazione e voglia di fare bene. Affronteremo la gara – dice – con tranquillità». Il Francavilla, dopo il successo ottenuto domenica scorsa, contro il Bacoli, non avrà la pressione di vincere a tutti i costi la gara, ma giocherà tranquilla e senza patemi d’animo. «Siamo consapevoli – prosegue il dg rossoblu – che l’ar-

GIUDICE D Fermato un turno solo Del Prete IN RELAZIONEall’ultima giornata di campionato, il Giudice Sportivo della Serie D ha squalificato per una gara Falanca (Bitonto) Idda (Brindisi) Cantatore (Bitonto) ,Formuso (Fasano) Salvestroni (Fasano), Verolino (Pomigliano) DEL PRETE (FRANCAVILLA) Galeandro (Francavilla F.) Riccardi (S.Antonio Abate)

Il ds Antonio L’Amico

mata Brindisi è una squadra formidabile, infatti i numeri parlano da soli. E’ un collettivo che, fino ad adesso ha concesso poco agli avversari, ogni partita l’hanno sempre affrontata con una grinta impressionante. Io non lo vorrei nemmeno dire, che abbiamo una tradizione favorevole a Brindisi, ma siamo consapevoli che in Puglia ci aspetta una partita difficilissima». I precedenti confronti tra le due

formazioni, sono tutti benevoli ai sinnici. Nel campionato 2006/07, il Francavilla conquistò uno splendido 23, sul rettangolo di gioco dei biancazzurri. L’anno scorso invece, il match terminò con uno 0-0, con i sinnici autori di una buona gara. «La nostra mentalità – prosegue L’Amico – è quella di disputare ogni incontro per conquistare i tre punti, il nostro mister, ha impresso nella mente dei giocatori questo

concetto, di non partire mai battuti. Ma in questo caso, l’avversario è davvero forte. Non voglio dire – conclude – che andremo lì rassegnati, ma per andare a fare, come al solito la nostra partita». In casa rossoblu, recuperato pienamente dal leggero infortunio il nuovo arrivato, l’attaccante Zagaria, uscito anzitempo dal campo domenica scorsa, dopo una botta al polpaccio. Claudio Sole

FOGGIANO SPORTMELFI

3 0

FOGGIANO: Matacchione, Lecaselle, Fortuna, Barbetta, Lamorte, Faraone, Gala, Quaranta, Fitti, Del Fonso, Cignarale (a disp: Cavaliere, Brescia, Simonetti, Ismaili, Barbetta N, Desina, Telesca) All. Lino Savino SPORT MELFI: Montanarella, Mossucca, Laurenziello, Sportiello, Finelli, Morelli, Tetta, Zampino, Zollo, Alfano, Latocca (a disp: Venezia, Sportiello F, Cilenti, Valerio, Riondino, Carrozza, Iodice) All. Rino Battilana ARBITRO: Maria Luongo della sezione di Venosa MARCATORI: 10’ Fitti, 60’ Cignarale, 87’ Gala NOTE: si è giocato a Leonessa, dopo che non è stata concessa l’autorizzazione per la disputa presso il Valerio, trattandosi di un derby stracittadino, per la risemina dell’erba dell’impianto del Melfi. LEONESSA Tanta attesa per una derby che si annunciava speciale per entrambe le squadre e che il Foggiano si è aggiudicato con merito, grazie alla maggiore continuità di gioco, all’attenzione posta in campo in ogni momento ed alla voglia di continuare a risalire la classifica, per esser protagonista. Un 3 a 0, però, che suona troppo pesante per uno Sport Melfi che ha giocato, e bene, la sua gara ma si è trovato di fronte un avversario concentratissimo e che, dopo il successo stracittadino, è a soli 2 punti dal secondo posto, e forse è stato come tradito in alcuni frangenti da qualche suo elemento che si è dimostrato non al top, nonostante si fosse reduci dal successo sul Genzano. Pronti via e i team si confrontano con

molta attenzione, anche se la partenza è decisamente migliore per lo Sport Melfi in virtù di una sorta di fattore sorpresa messo in campo da Battilana e concretizzato da un paio di tiri a rete dei suoi e da un buon possesso palla. Ma alla prima occasione, al 10’, il Foggiano passa con un bel colpo di testa di Fitti che chiude a rete, nel migliore dei modi, un’azione corale dei suoi passata attraverso il lancio finale in area del positivo Gala. Immediata la reazione dello Sport Melfi che alza il suo baricentro e si procura un paio di occasioni da calcio d’angolo, oltre ad una punizione senza esito provata dal limite, con Matacchione, e l’intera difesa, a chiudere ogni varco per non lasciare la possibilità di far male ai ragazzi di mister Battilana. Nel finale, dopo aver alleggerito la pressione, il Foggiano prova a riportarsi in attacco, e lo fa al 35’ con una pregevole azione personale di Gala che impegnava a terra l’estremo Montanarella, prima che 5’ dal riposo fosse ancora Fitti, molto mobile, a tentare la via del gol su azione d’angolo, senza centrare la porta. Battilana manda in campo Iodice che si procura subito una punizione al 4’ ma Tetta di testa fallisce il bersaglio, spedendo alto oltre la traversa. Torna a spingere il Foggiano che raddoppia al 60’ con Cignarale che di testa spedisce palla sotto la traversa su punizione di Quaranta, prima di fallire il tris ancora con Cignarale. Sport Melfi a provarle tutte, con il reattivo e abile Tetta, buona la risposta del portiere, prima che il finale sia tutto per il Foggiano che coglie prima un palo con Gala e poi chiude in gloria a 3’ dalla fine con lo stesso Gala, su svarione della difesa avversaria. a.b.


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Sport Promozione Con l’ingaggio di mister Camelia si ambisce all’Eccellenza

Giovedì 11 dicembre 2008

Tolve pensa in grande Col tecnico arrivano Greppo e Pietrafesa Promozione

Varisius che rimpianti TORNA A mani vuote il Varisius dalla trasferta di Viggiano, ormai si è fatto quasi il callo, buona gara, gioco a viso aperto contro la compagine della Val d'Agri, più quotata in classifica, ma chi conquista i punti è l'avversario. La distrazione del reparto difensivo nei primi minuti dei materani costa il gol ed i tre punti, per il resto della gara si è giocato alla pari, cercando di giungere al pari, ma vuoi la sfortuna, vuoi la sterilità del reparto avanzato il pari non arriva. Al fischio finale è la stessa musica, musi lunghi e viaggio di ritorno che serve a meditare sull'andamento dell'incontro sugli errori commessi e ciò che non è andato per il verso giusto, ma ormai vivere sui ricordi serve a poco bisogna dare una sterzata, otto sconfitte nel solo girone di andata hanno un solo obbiettivo i play-out, poiché difficilmente Latronico e Montalbano potranno colmare il gap. In settimana sono stati tesserati due nuovi calciatori nel reparto difensivo, il materano Vito Albano dal Forza Matera, ed il laertino Caldaralo della Nuova Laterza, entrambi hanno esordito dal primo minuto, hanno sicuramente disputato una buona gara, soprattutto il secondo, ma non sono bastati a dare sicurezza nella difesa materana che risulta una delle più perforate del torneo. “I nuovi innesti, complice le non buone condizioni fisiche di Parente, afferma il mister, sono andati tutto sommato bene, entrambi daranno una grossa mano alla causa, ma non è bastato bisogna migliorare, in occasione del gol i meccanismi di chiusura su Santochirico non hanno funzionato alla perfezione, ed in modo rocambolesco il Viggiano è riuscito a farci gol, la squadra ha reagito, soprattutto nella ripresa, ma purtroppo non si è mai tirato in porta con una certa pericolosità ed è questo il problema più grosso”. Le assenze di Armaiuoli e Bellomo non possono essere una scusante, bisogna escogitare nuove soluzioni offensive, per vincere le gare si deve tirare in porta, in molte gare non riusciamo nemmeno a scaldare i guanti al portiere avversario, potrebbe evitare di farsi la doccia. Il Varisius in settimana deve meditare sui molti errori, e cercare di ritornare alla vittoria immediatamente e di inanellare una serie di risultati positivi, altrimenti le cose diventeranno sempre più difficile. Il prossimo turno offre la possibilità di riscatto, avversari di turno sono quelli di Montalbano, ma guai a prendere la gara sotto tono, in passato i nero verdi hanno subito brutti scherzi dal fanalino di coda della classifica. p.l.

TOLVE – Era nell’aria. Da troppo tempo il nome di Rosario Romano era sinonimo di esonero. Ad ogni tiro sbagliato, ad ogni risultato altalenante, sul banco degli imputati saliva sempre lui. Prenderà il suo posto sulla panchina bradanica Pino Camelia. Nome con il quale non si possono più nascondere le ambizioni della squadra cara al presidente Grignetti, che nella serata di martedì, nell’ufficializzare l’accordo con il nuovo mister ci ha tenuto a sottolineare: “Ringraziamo Romano per quanto fatto in questi due anni per il Tolve. Purtroppo gli ultimi risultati non sono stati conformi alle nostre ambizioni ed abbiamo ritenuto necessario dare uno scossone al gruppo. Restano le grandi qualità di Romano, sia come uomo che come allenatore, ed al quale vanno i nostri migliori auguri.” Continua: “ Con Camelia si apre un nuovo ciclo. Stiamo già valutando se e come intervenire sull’organico.”Nomi non è ha fatti il presidente ma la rosa subirà notevoli cambiamenti. Già domenica scorsa non facevano più parte del Real i centrocampisti Soldo e Beneduce. Quasi certamente Moreschi non sarà più il numero uno giallorosso, ma a sentire il presidente

i rinforzi che arriveranno non faranno rimpiangere quelli che se ne sono andati o che se ne andranno. Visto che i nomi non li fa ancora nessuno, azzardiamo qualche suggestiva ipotesi. A centrocampo potrebbe arrivare Massimo Pietrafesa che ha cominciato la stagione a Ricigliano; nel pacchetto arretrato si fa il nome dell’argentino Greppo. Ci fermiamo qua , poi daremo ascolto a radio mercato che in settimana sicuramente ci regalerà qualcosa di molto interessante. Gianluigi Armiento

Pinuccio Camelia

Giovanissimi Provinciali: Val d’Agri, basta un tempo LIBERTASVALD'AGRI N.LAGONEGRO

3 0

LIBERTAS VAL D'AGRI: Laterza, Morena, De Paola, Poletta, Mazziotta, Conte, Pricoli, R. Vertunni, Infante, Melfi, Robilotta. A disp.: Friguglietti, Vertunni, Tropiano, Toscano, Spina, Petrone, Giannone. All.: Robilotta. NERULUM LAGONEGRO: De Angelis, De Franco, D'Andrea, Savino, Manfredelli, Falcone, Gonovico, Di Cioccio, Carlomagno, Ferrari, Picarella. A disp.: Delardi, Filei, Perna, Montesano, Manzolillo. Dirigente: Borreca.

ARBITRO: Miriana Bianculli di Moliterno RETI: 3' pt Melfi, 12' pt Robilotta, 27' pt Infante. VILLA D'AGRISeconda vittoria consecutiva per la Libertas Val d'Agri che dopo la sconfitta al debutto in casa contro la capolista Roccanova (0-4) ha trovato gol, gioco, punti e risultati. La premiata ditta del gol Melfi - Robilotta si conferma ancora contro il Nerulum Lagonegro (fermo a tre punti e raggiunto in classifica da Francavilla e Maratea), dopo aver sbancato Castelsaraceno. Il Nerulum è una squadra dal-

le belle individualità, considerato che si è reso pericoloso per ben due volte, e trova in Falcone e Gonovico i suoi elementi più rappresentativi. Ritornando alla Libertas Val d'Agri c'è da dire che deve amalgamarsi e ha bisogno di schemi collaudati visto che nell'organico ci sono giocatori di sei paesi diversi (Sala Consilina, Teggiano, Villa d'Agri, Viggiano, Grumento e Spinoso). I GOL Al 3' passano con Melfi dalla distanza. Al 12’ arriva il raddoppio di Robilotta con una bellissima azione personale. Al 27' Infante chiude la contesa con una sventola dal limite.

Prima Categoria Cinnella spera nella sua Rigamonti

«Ci giochiamo tutto al ritorno» LA RIGAMONTI esce sconfitta per la decima volta in campionato e la sesta in casa. La situazione è critica, la società ha cominciato a correre ai ripari, infatti domenica il primo acquisto è stato schierato in campo. L’attacante Ventura che deve ancora ambientarsi negli schemi della squadra di mister Mancini, ha dato il massimo che poteva, comunque si è visto un attacco più presente incisivo e pressante rispetto alle precedenti gare. Per l’andamento della gara di domenica non era certo contento il presidente Nicola Cinnella che ci ha rilasciato una dichiarazione in merito alla gara. Cinnella domenica con sorpresa abbiamo visto in campo mister Mancini e una nuova punta, ma la gara ha dato un esito negativo. Ha da rimproverare qualcosa ai suoi ragazzi? “ La sconfitta forse non la meritavamo visto il secondo tempo fatto dai miei ragazzi, gli avversari con le sole due occasioni avute, hanno raccolto il massimo. I ragazzi hanno giocato con il massimo impegno e combattuto fino all’ultimo minuto. Bisogna dare coraggio ai ragazzi e aspettiamo di fare altri innesti

Il patron Cinnella

dove necessitano. Stiamo tentando di tutto, domenica in campo è sceso anche il mister speravamo di fare risultato, anche se devo ricordare che ci mancano molti giocatori tra infortuni e squalifiche, mezza difesa è fuori. Io spero di rifarmi nella

prossima gara in trasferta a Tursi. Il campionato è ancora lungo fino alla fine faremo il possibile per risollevarci da questa situazione precaria. Il distacco è ancora contenuto e prima che sia incolmabile dovrò tentare il tutto per tutto, tra

arrivi e miglioramento di gioco possiamo ancora sperare nell’aggancio alle squadre che ci precedono. Il girone di ritorno per noi sarà un inferno, ci giocheremo la nostra salvezza, quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare a far risultato. In dodici gare una sola vittoria e un solo pareggio è troppo poco anche se la squadra ha delle carenze, si poteva chiedere di più. Sono fiducioso, con i nuovi innesti mi aspetto molto”. Ora Mancini deve solo cercarsi un buon regista a centrocampo e un mediano, poi dovrà contare sui rientri in difesa di Onofrio Andrisani e Iacobellis, in attacco forse un esterno da affiancare a Ventura e poi serve il lavoro dell’allenatore per far amalgamare il mix per ottenere la giusta formula per salvarsi da questo inizio di campionato davvero inguardabile dal punto di vista dei risultati, per l’impegno e il coraggio dei ragazzi nulla da eccepire tranne per qualche espulsione di troppo da parte di alcuni elementi che con esperienza abboccano alle esche lanciate dagli avversari. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Seconda Lasciati liberi i difensori Genovese e Toce I SOGNI di gloria possono essere accantonati. Con la sconfitta di domenica scorsa a Maratea il progetto del Real Grumento di restare ai vertici della classifica è fallito. Otto punti dalla capolista Fortitudo Moliterno sono troppi e per il primato ogni speranza è persa. Al massimo si può sperare nel secondo posto che permette tramite gli spareggi play off di accedere di diritto alla Prima Categoria. La piazza d'onore è distante soltanto quattro punti e il gap può essere diminuito. Intanto la società proprio per il fallimento del progetto di sta-

Grumento, addio ai sogni re ai vertici della classifica per ragioni economiche ha mandato via i due centrali difensivi Genovese e Toce e la punta Vicino, tutti e tre di Corleto Perticara. Prete in comunione con il presidente Celano ha pensato bene che fino al termine del campionato che bisogna lavorare sui giovani del posto e farli crescere affinché possano apportare maggiore sostegno per raccogliere buoni risultati. Nella

gara di Maratea viste le assenze di Genovese e Toce il tecnico biancazzurro è stato costretto a schierare in difesa centralmente i due centrocampisti offensivi Mauro Scaldaferri e Sacco non trascurando in ogni modo il 4-3-3. Sugli esterni bassi c'è stato il problema e da lì che l'Oratorio Lentini ha spinto di più. Svariando da destra a sinistra e viceversa considerato che avevano capito i punti deboli

del Real Grumento. A centrocampo vista l'emergenza i tre mediani improvvisati erano Innella, Giampietro e Gianni Petrocelli e l'attacco formato da Massimo Scaldaferri, Vicino e Laveglia ne ha risentito molto dei mancati rifornimenti. Ma le tre punte non hanno nemmeno rispettato il compito di aiutare ed andare incontro ai centrocampisti sia in fase difensiva che offensiva. A questo punto con

le partenze di Toce, Genovese e Vicino ci sarà più spazio per chi necessitava di giocare e che soprattutto non ha mai preteso di giocare accettando le decisioni di Prete sempre e comunque. In ogni modo non è escluso che la società vada sul mercato e prenda giocatori che facciano caso al Real Grumento. La testa però è già alla gara casalinga contro il Castelluccio e vincere ridarebbe forza e morale ad una squadra che nell'ultimo periodo fatica ad esprimere tutte le sue qualità. Biagio Bianculli


Sport 43 La squadra di Lettieri doma a domicilio, con un netto 5-0, il Rapolla Giovedì 11 dicembre 2008

Ginestracandida, goleada Protagonista ancora Loriso (tre volte a segno) GINESTRAC. RAPOLLA

5 0

GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Annunziata, Pipolo M. (65’ Teora), Loriso (80’ Lovino), Di Pace T. Allenatore: Lettieri. RAPOLLA: Cassano L., Costantino, Asquino, Di Noia, De Nigris, Albis, Maitilasso, De Luca, Grossi, Tamarazzo, Cassano A. Allenatore: Recine. ARBITRO: Faraone di Potenza. MARCATORI: 25’, 43’ e 64’ Loriso, 33’ Pipolo M., 60’ Rizzo.

Il Ginestracandida e Loriso

linea salva. Al 4’ De Luca conclude con un tiro alto sopra la traversa, dal limite dell’area, dopo aver ricevuto palla da Cassano A. Al 9’ Pinto chiude bene su Di Noia, lanciato da Grossi. Al 10’ Di Pace G.deve uscire dalla porta per fermare Grossi sceso indisturbato per diversi metri. Al 14’ Maitilasso, dopo un batti e ribatti in area locale, con un bel tiro, colpisce la traversa. Da questo momento scompare il Rapolla. Al 19’ reagisce a questa supremazia ospite il Ginestracandida: Loriso serve

RIPACANDIDA. Goleada del Ginestracandida, in 2^ posizione di classifica, contro un frastornato Rapolla. Nella squadra locale ha debuttato Gaudioso, fortemente voluto dal mister Lettieri, che ha seguito la squadra dagli spalti, per squalifica. Il suo incitamento non è venuto meno, anche se ha avuto qualche veduta diversa, nelle scelte tattiche, col fratello Antonio, allenatore dei portieri. Al 1’ su angolo di Rizzo, Di Pace salta più di tutti e Maitilasso sulla

Rizzo che passa a Di Pace sulla fascia dx in area, il tiro a volo di quest’ultimo va di poco a lato. Al 22’ Di Pace libera Cicchiello sulla fascia sx, entrato in area, il melfitano invece di concludere a rete, pecca di altruismo, mettendo al centro e sorprendendo tutti. Al 25’ giunge il 1° gol per i locali ad opera di Loriso: su lungo lancio di Pinto, il bomber locale appena entrato in area, controlla e tira, facendo passare la palla sotto il corpo del 44enne Cassano. Al 29’ Loriso serve Di Pace ( buona l’in-

tesa tra i due), il cui tiro va di poco fuori. Al 31’ Loriso, davanti la porta avversaria, non aggancia su assist di Rizzo. Al 33’ Pipolo M. con un tiro non proprio irresistibile, sugli sviluppi di una corta respinta della difesa ospite, sorprende l’impreparato portiere ospite. Al 34’ Di Pace, solo davanti la porta, su assist di Loriso, di testa spedisce a lato. Al 35’ è la volta di Annunziata a sprecare l’ennesima occasiona da gol per i locali: su un pallone servito da Pipolo L., davanti la porta, manda al-

le…stelle. Al 43’ Loriso dopo aver scambiato palla con Di Pace e Cicchiello, dal limite dell’area, fa partire un tiro, deviato anche da un avversario, che termina la sua corsa dentro la rete. Al 47’ Loriso semina il panico in area ospite, giunto davanti la porta, alla Fantozzi, perde l’equilibrio e l’appuntamento col gol. Al 53’ Di Pace fa arrabbiare i propri tifosi, incitati dal solito Parisi: servito da Cicchiello, scende indisturbato a rete, dal limite fa partire un tiro sbilenco che termina la sua corsa a lato. Al 57’ Di Pace da fuori area effettua un tiro centrale non trattenuto dal portiere, la palla termina la sua corsa sul palo. Al 60’ Rizzo, in possesso di palla, dal limite dell’area avversaria,vede il portiere fuori dai pali, e con un pallonetto lo sorprende. Al 64’Loriso realizza il suo 20° gol in 11 partite: su perfetto cross dalla fascia dx di Di Pace, davanti la porta, di piatto, mette dentro. All’85’ Teora su lancio di Annunziata, appena entrato in area, colpisce a colpo sicuro, ma Cassano, per farsi perdonare gli errori precedenti, para. Lorenzo Zolfo

Sarli ravviva il match nell’ultima mezz’ora

30 risultati utili di fila

L’Anzi sa anche vincere

Moliterno, in casa un caterpillar

ANZI LA FIASCA

4 1

ANZI: Colasurdo S., Romano R., Petruzzi R., Buchicchio, Tito, Romano A., Romano M. (15’ st Pecora), Sarli G. (26’ st Colasurdo A.), Giorgio A., Sarli P., Cicchetti (23’ st Rubolino). A disp.: Marcogiuseppe, Quagliano, Sileo. All.: Pietrafesa. LA FIASCA OPPIDO: Cimadomo, Palumbo, De Luca (32’ st Basilio), Di Caro, Giacinto, Pastore, Colangelo (33’ st Frisi), De Felice A., Orlando, De Felice G. (39’ st Lancellotti), De Felice Ma. A disp.: Larocca, Pepe, Marone, Ramunno. All.: Di Caro. ARBITRO: Favale di Bernalda. RETI: 31’ pt Colangelo (LF), 45’ pt Petruzzi R. (A), 20’ st Sarli G. (A), 29’ st Giorgio A. (A), 38’ st Pecora (A). NOTE: giornata autunnale. Campo pesante. Espulso: 24’ st Giacinto (LF) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Rmano A., Giorgio A., Petruzzi R. (A), Colangelo

(LF). Spettatori: 50 circa. Angoli: 4-1 per l’Anzi. Recupero: 0’ pt, 3’ st. ANZI - L’ultima mezzora di gioco è stata fatale al La Fiasca Oppido e, nel contempo, ha esaltato tutte le qualità dell’Anzi. La squadra di mister Pietrafesa ha finalmente conquistato il suo primo successo in campionato dopo tanto penare, giocando il suo migliore incontro stagionale. Inoltre, la vittoria ottenuta a spese del La Fiasca vale doppio, perché centrata contro una direttaconcorrente per la permanenza in Seconda. E’ stato l’intero collettivo anzese a disputare una prestazione di spessore, soprattutto nella parte finale della contesa. C’è da dire anche che il team oppidese è rimasto in inferiorità numerica a metà ripresa, per un giusto cartellino rosso sventolato dall’arbitro all’indirizzo di Giacinto (fallo da ultimo uomo e chiara occasione da gol). L’avvio del confronto è a rilento, con il La Fiasca maggiormente intraprendente a centrocampo. Regi-

striamo soltanto due tiri deboli di De Felice G., bloccati centralmente da Colasurdo S. tra il 3’ ed il 5’ di gioco. L’Anzi reagisce con una pennellata dalla sinistra dell’ottimo Gianvito Sarli (nuovo innesto) che non trova pronte le punte Giorgio A. e Cicchetti alla deviazione sotto porta (7’). Le due squadre sono abili ad arrivare fino alla trequarti avversaria, ma non si rendono praticamente mai pericolose negli ultimi sedici metri. Alla mezzora Giorgio A. si libera della marcatura avversaria e conclude alto sopra la traversa. Ci vuole un’indecisione dell’estremo difensore di casa, Colasurdo S., per sbloccare il risultato. Minuto 31: il neo diciottenne del La Fiasca, Colangelo, inquadra lo specchio della porta e sigla il vantaggio ospite. Al 45’ l’Anzi perviene al pareggio con il laterale difensivo Rocco Petruzzi (tra i migliori in campo) che, in acrobazia, ribadisce in rete un cross ben calibrato. Anche lui festeggia nel migliore dei modi “l’ingresso” nella

maggiore età. La ripresa comincia con il La Fiasca a caccia del possibile gol-vittoria. Al 2’, infatti, De Felice Ma. viene contrastato al momento della battuta a rete da un provvidenziale intervento di Petruzzi R. Al 16’ Orlando manca il bersaglio di testa a porta quasi sguarnita. Il La Fiasca alza il baricentro, con la diga difensiva che staziona all’altezza del centrocampo. Questa nuova disposizione tattica, invece, si rivelerà un errore. Infatti, al 20’ Gianvito Sarli “buca” la retroguardia avversaria, supera Palumbo e Cimadomo e deposita la sfera in porta per il raddoppio. Al 24’ Giorgio A., in un’azione fotocopia sulla corsia di sinistra, viene placcato da Giacinto che rimedia il rosso. Il La Fiasca va in confusione e l’Anzi ne approfitta immediatamente triplicando con una splendida rovesciata di Giorgio A. su sponda di Pecora (29’). Al 38’ lo stesso Pecora, su assist di Rubolino, mette a segno la quaterna conclusiva. Donato Pavese

La F.lli Cafaro paga un avvio di gara sottotono. Due reti in un minuto

Il Chiaromonte cala il tris nel derby CHIAROMONTE F.LLI CAFARO

3 0

SPORTING CHIAROMONTE: Rossi, Viola, Piesco V., Gugliotta, Pozzovivo G., Titolo, Lista L.(9’st. Uccelli), Pozzovivo G.Luigi, Lista M., Piesco R.(35’st. De Santo), Coringrato (37’st. Petrigliano). All.: Pozzovivo. F.LLI CAFARO: Sarubbi, Pangaro, De Lorenzo, Marziale, Dinubila, Costanzo, Maurella, Fanelli (25’pt. Marziale), Sarubbi, Ciancia, Costanza (10’st. Stalfieri). All.: Fanelli. MARCATORI: 20’pt e su calcio di rigore al 30’st Piesco R., 21’pt Pozzovivo G.Luigi (C). CHIAROMONTE – Va alla squadra di casa, il derby della valle del Sinni,

tra Sporting Chiaromonte e la Fratelli Cafaro. I padroni di casa partono subito bene, che dopo alcune giocate pericolose, passano in vantaggio al 20’ grazie ad un colpo di testa di Piesco R., abile a sfruttare un cross di Pozzovivo. La Fratelli Cafaro, subisce il colpo e va in affanno, rischiando di capitolare dopo pochi minuti, ancora con l’intraprendente Piesco R., ma la sua conclusione risulta imprecisa. Ma dopo poco, esattamente al 21’, il Chiaromonte porta a due le reti, grazie all’inossidabile Gianluigi Pozzovivo, con un gran tiro dalla distanza. La prima frazione di gioco giunge al termine, senza grossi pericoli da entrambe le parti. Nella ripresa, i ragazzi di mister Fanelli, provano a

rendersi pericolosi, ed in realtà ci riescono in più di una occasione. I francavillesi si rendono pericolosi prima con Stalfieri al 17’ e poi con Sarubbi al 20’, in tutte e due le occasioni, i tiri dalla distanza, hanno impensierito non poco l’estremo difensore chiaramontese. Al 30’, i locali chiudono definitivamente il match, con un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara dopo un fallo di mano in area. Dagli undici metri, Piesco R., non fallisce. Per lui una doppietta che, valgono tre punti d’oro per la sua squadra. Con i tre punti conquistati, i chiaramontesi, si piazzano al terzo posto in classifica e proseguono la loro corsa verso i primi posti della classifica. Claudio Sole

LA FUGA è riuscita. Con il ritorno in vetta in settimana grazie ai tre punti restituiti dalla giustizia sportiva e conquistati meritatamente sul campo contro l'Oratorio Lentini Maratea, la Fortitudo Moliterno con una prova di forza ha battuto 1-0 il Castelsaraceno secondo in classifica e il distacco è aumentato di quattro punti. E' bastata una rete di Mimmo De Paola direttamente da calcio d'angolo nel primo tempo per piegare la resistenza della squadra allenata da Iacovino. E' una squadra che dal punto di vista del gioco spreca molto ma concretizza pure e non per niente i risultati stanno arrivando. Merito di un gruppo valido e ben condotto da Canzoniero (al terzo anno alla guida della Fortitudo Moliterno, praticamente da quando il team valligiano è in Seconda Categoria) che non si perde d'animo quando incombono difficoltà tipo la sconfitta con il Real Grumento (l'unica in campionato) che permisero al Castelsaraceno di riagguantarla in classifica e i tre punti tolti inizialmente contro l'Oratorio Lentini Maratea che avrebbero potuto compromettere il cammino della compagine valdagrina. I numeri sono davvero impressionanti. 30 risultati utili consecutivi in casa. Non si perde una partita tra le mura amiche dalla quinta giornata del campionato 2006-07 contro il Paternicum per 0-1 al 90' su un rigore segnato da Mario Riso. 13 le vittorie consecutive davanti al pubblico amico. Non pareggia una gara dal 16 dicembre dello scorso anno con il Castelluccio per 1-1. Nel precedente campio-

nato l'ultima squadra ad essere battuta a domicilio fu proprio il Castelsaraceno per 3-1, principale antagonista della Fortitudo Moliterno. Inoltre la squadra del presidente Di Pierri è la seconda miglior difesa del campionato con 8 reti ed è il quinto miglior attacco con 19 gol proprio perchè come detto in precedenza getta alle ortiche molte occasioni create. Terza nel 2006 - 07, sesta nello scorso torneo e prima in questa stagione. Potrebbe essere l'anno decisivo e per non perdere la bussola della Prima Categoria è necessario vincere pure in trasferta, dove nel passato campionato i risultati insoddisfacenti le fecero perdere nelle ultime giornate le ambizioni del salto di categoria. La prossima gara sarà giocata contro lo Sporting Chiaromonte lontano da casa e non sarà facile penetrare nella difesa sinnica dato che è la miglior difesa del torneo con 7 reti. Si incontreranno in pratica due squadre che hanno subito meno gol di tutti. Biagio Bianculli


Sport 45 “Calcio in Città” di Potenza Quella del Lecce resta la difesa più battuta Giovedì 11 dicembre 2008

Calcio a 7

Catania, cade l’imbattibilità La Sampdoria confeziona il primo sgambetto E' CADUTA dopo sei giornate di incessanti vittorie l'imbattibilità stagionale del Catania, trafitto per ben sei volte dalla maggiore accreditata alla conquista dello “scudetto tricolore” del capoluogo lucano. Naturalmente stiamo parlando della Sampdoria (campione in carica del fantacalcio potentino di serie A) che, grazie allo scontro-diretto di quest'ultima settimana, ha piegato l'ex capolista Catania, sopravanzandola, nel contempo, in graduatoria. Ora la leadership è proprio della Samp, tallonata ad una lunghezza dagli stessi “etnei” e dai “cugini” del Genoa. Il match-clou della settima giornata tra le due corazzate del “Calcio in Città” di Potenza è stato deciso dalle marcature di Satriano (doppietta), Mauro A., Mauro S., Frontuto e Masi per la Sampdoria. Il Catania ha risposto con un poker, ma non è bastato (sono andati a segno Pirozzi con due gol, Morello e poi è arrivata l'autorete del portiere della Samp Russomanno). La super-sfida si è chiusa sul 6-4 per la neo-capolista ed unica compagine del torneo di calcio a sette ancora imbattuta dall'inizio della stagione (sei successi ed un pari). In piazza d'onore, oltre al Catania, come già detto c'è anche il Genoa. I “cugini” dei doriani hanno piegato per 5-2 la Reggina che, dopo questo capitombolo, si è allontanata dai quartieri alti della classifica. La forza del Genoa è nella solidità difensiva: è la squadra con il miglior pacchetto arretrato, avendo subito appena ventuno gol in sette incontri disputati. Appena fuori dalla zona-podio, il Palermo non si ferma più. Ha scavalcato al quarto posto la Reggina ed ha centrato la quinta vittoria di fila. Di sicuro darà filo da torcere anche alle big nel prosieguo della stagione agonistica. Intanto, il settebello rosanero è salito sull'ottovolante per demolire il Lecce (8-5), che ha la peggiore difesa del campionato ed appena tre punti all'attivo in classifica. La Fiorentina,

invece, è in calo. Il Chievo, infatti, ha costretto i viola alla quarta resa consecutiva, dopo un inizio di stagione condito da tre affermazioni di seguito. Il punteggio finale è stato pesante per la Fiorentina, battuta per 10-7. In coda, hanno sorriso sia il Napoli che

l'Inter, vittoriosi rispettivamente contro Torino (9-4) e Bologna (6-2). Intanto, l'organizzazione ha rinviato a data da destinarsi l'incontro Genoa-Palermo, in programma inizialmente per sabato prossimo. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risul-

tanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, ha comminato una squalifica: Antonio Befà (Genoa): 4 giornate. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantotto gol messi a segno in questa set-

tima giornata (445 marcature in totale in campionato), di cui 39 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 29, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 1 vittoria esterna e nessun pareggio. Il migliore attacco del campio-

nato è quello della Sampdoria (49 reti), il peggiore è quello del Bologna (20 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (21 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (55 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 Travolto il Galaxys. Risale in classifica il Team Rossoblu

Tutto facile per lo Studio Immagine TUTTO FIN troppo facile per la capolista Studio Immagine contro il fanalino di coda, Galaxys, nella settima giornata del torneo potentino di calcio a sette over 35. Sul campo del “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo, la compagine leader del campionato ha fatto un sol boccone dei Galaxys, travolti con il pesantissimo punteggio di 10-1. Una punizione severa per la squadra che chiude la classifica a quota zero punti e con sette capitomboli di fila collezionati dall'inizio della stagione. In seconda posizione è risalito immediatamente il Team Rossoblu che ha vinto due gare (una di recupero) con il medesimo punteggio di 5-4. Sono stati sconfitti prima gli All Blacks e successivamente, nell'ultima settimana cal-

cistica, è stata piegata l'Azzurra Isomax. In attesa di disputare ancora un'altra gara di recupero (contro gli Amici Ritrovati), il Team Rossoblu è distante attualmente quattro lunghezze dal primato e, dunque, dallo Studio Immagine. Sul terzo gradino del podio, seconda battuta d'arresto stagionale per il Basinvicta, battuto (9-7) e soprattutto raggiunto in classifica dallo Stella Rossa. Ora queste due squadre si contendono la zona-podio appaiate a tredici punti in graduatoria. Gli Amici Ritrovati si sono imposti con una caterva di reti al cospetto del Cosmos, travolto da undici marcature (risultato finale di 11-4). Hanno ottenuto i tre punti in palio, nella settima giornata del torneo potentino di calcio a sette over 35, anche gli All Blacks,

vittoriosi per 8-2 sul Benfica. Questo turno di campionato ha fatto registrare un cospicuo numero di reti realizzate: sessantuno in cinque match disputati. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato alcuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Sessantuno gol messi a segno in questa settima giornata (329 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 41, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Basin-

victa (52 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (15 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (17 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (53 reti subite). d.p.


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Sport C2 girone C Mancano solo due punti per festeggiare l’ingresso nei play off

Giovedì 11 dicembre 2008

Ora il Senise deve reagire Un filotto negativo da cancellare immediatamente SENISE - Un filotto negativo duranto ben tre gare, non ha reso incerta la conquista della seconda piazza da parte del Ctr La Cascina Senise e neppure dunque la certezza matematica di poter disputare i playoff. Paradossalmente infatti, il Senise potrebbe chiudere anche terzo e partecipare lo stesso alla poule promozione. Forio, Barra e Savoia, sono ferme a quota 14; il Senise 18 e dunque inarrivabile, visto che alla poule parteciperanno anche le migliori terze. Domenica scorsa però, tra le mura amiche, anche il Solofra si è presa la bella soddisfazione di portare a casa i due punti. Non c'era purtroppo Durante, infortunatosi contro l'Agropoli e quando la gara stava per essere raddrizzata si è infortunato anche Marin. Sfortuna nella sfortuna, visto l'altissimo rendimento dell'argentino, praticamente sempre in doppia cifra. Sulla sua scia, anche un ritrovato Martin Manzotti che pure aveva avuto un leggero calo. Ed anche Francesco Albanese, aveva giocato una grande gara, soprattutto nie minuti iniziali, allorquando rubava e trasformava in oro, palloni industriali agli avversari. Qualcun altro, alternava paurose pause ad amnesie di misura anche nei passaggi ai compagni. Ne conseguiva che invece di allungare e chiudere la gara, si concedeva vantaggio agli ospiti che ringraziavano. Si è sempre parlato anche di panchina corta, giacchè oltre a Genovese e Venuto sui quali non sembra esserci troppa fiducia da parte della direzione tecnica, visto che seduti rimangono i giovani del vivaio. Ma per Sassano, Addolorato, D'Aranno, Lerose ed anche Marranchiello e Appella, relegati nelle squadre minori, non si favorisce ancora un percorso di inserimento graduale, seppure limitato. Non solo e non tanto per la contingenza degli infortuni ma

anche e soprattutto per trovare adeguati ricambi che alla bisogna riuscirebbero a dare le giuste risposte al gioco della squadra. Sembra invece, questo girone, una occasione mancata. L'estremo tentativo, quanto inaspettato del presidente Mario Totaro, di ripescare il play Lagioia, che pure ha dato il proprio valido e sosrtanziale contributo, non sembra aver sortito l'esito sperato. Troppo lontano da questo gruppo per potersi amalgamare senza allenamenti veri, in una sola partita. Al di lù di ogno considerazione dunque bisognerà pensare al prosieguo del torneo. E dare fiducia ad ogni costo ai ragazzi del vivaio. Per un futuro più tranquillo. Gianni Costantino sport@luedi.it

C2 girone A A Procida altro ko

Montescaglioso si sveglia tardi

Il tecnico Pierino Daraio

D Il Ciumnera impone lo stop. D’Ercole: «Nessun dramma»

Prima sconfitta per la Pielle MATERA - Si ferma alla quinta giornata la striscia positiva della Climacenter Datacontact Pielle Matera nel capionato regionale di serie D. I ragazzi allenati da coach Luciano Cotrufo si sono arresi sul campo di Potenza al cospetto del Ciumnera Basket. La partita è cominciata in salita per i giovani cestisti materani che, dovendo fare a meno dei tre lunghi Marcosano, Latorre e Vinciguerra, hanno dovuto faticare molto per riuscire a trovare la via del canestro grazie ad una buona difesa a zona dei padroni di casa. Primo quarto che si chiude con il parziale di 18 a 9 per i padroni di casa. Secondo quarto che con i potentini del Ciumnera che conducono la gara, con i giovani piellini costretti a fare gli straordinari in difesa per poter rimanere in partita dato che in attacco, nonostante la buona circolazione di palla, non riuscivano a finalizzare. La musica è cambiata nel terzo quarto quando al rientro dagli spogliatoi gli ospiti, strigliati dal loro coach riuscivano ad attaccare la zona con pazienza trovando comodi canestri sia dalla lunga distanza, che in penetrazione. Parziale ridotto alla fine a cinque sole lunghezze. L'ultimo quarto ha visto i ragazzi materani recuperare lo svantaggio e passare in vantaggio. Il quarto è proseguito punto a

punto. Materani in vantaggio di un solo punto a quindici secondi dal termine della gara. L. Fanelli realizza una rocambolesca “bomba” che ribalta la situazione in campo. Coach Cotrufo chiama time out per organizzare l'ultima azione a soli undici secondi dal termine. Al rientro in campo i giovani piellini hanno l'opportunità di pareggiare o addirittura portare a casa la vittoria. Ma sfortunatamente il tiro da tre di Luca D'Ercole non entra. Fallo sistamatico e La Notte realizza i tiri liberi togliendo definitivamente ogni speranza di vittoria alla Pielle. Nonostante la sconfitta vi sono volti distesi e sereni nello spogliatoio materano, come conferma il dirigente Piellino Franco D'Ercole: “Questa volta il pronostico è stato rispettato, ha vinto la squadra più accreditata, ma per noi non è un dramma. Non dobbiamo trovare giustificazioni alla sconfitta, i ragazzi hanno dato il massimo e questo è importante. Le assenze? Un motivo per dare l'opportunità ad altri ragazzi di esordire in serie D. Partecipiamo al campionato con il solo intento di far fare esperienza ai nostri ragazzi”. Intanto si pensa già al prossimo impegno di campionato che vedrà la formazione materana opposta alla Cestistica Bernalda sabato alle 20 al Palasassi. sport@luedi.it

Rocco Santarcangelo e Davide Resta

MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso torna dalla trasferta di Monte di Procida con una sconfitta per 73-68. Come avvenuto nella precedente gara, giocata in casa contro il Sant'Antimo, la formazione lucana non ha giocato una grande partita nei primi due quarti di gara, mostrando importanti progressi nei successivi due, quando è stata capace di recuperare il pesante svantaggio (giunto addirittura a 25 punti). La fortuna, in ogni caso, non si è mostrata molto benevola con la Lucos Ingest: nel terzo parziale di partita, in un momento importante della partita che avrebbe, forse, cambiato il finale, la squadra montese, allenata dal coach Marcello De Stradis, ha dovuto fare a meno di Claudio Castellano, il quale ha dovuto abbandonare il campo per un infortunio. L'atleta montese, infatti, è caduto male e ha battuto la caviglia e il gomito. Nonostante la pesante assenza di uno dei giocatori più prolifici della Lucos Ingest, il roster lucano ha mantenuto viva la gara, diminuendo sempre più il divario accumulato contro il Monte di Procida ma, nonostante tutti gli sforzi, i campani hanno mantenuto i cinque punti di vantaggio che hanno consentito loro di

aggiudicarsi la,posta in palio. A fine gara il rammarico non può che essere grande, come confermato dalle parole del dirigente della Lucos Ingest Pasquale “Lino” Santarcangelo. L'ex cestista montese ha riconosciuto come la squadra abbia disputato “un brutto primo e secondo quarto, per poi riprendersi nei successivi due. Inizialmente la Lucos non è stata molto precisa al tiro, poi i ragazzi si sono ripresi ma è stato troppo tardi”. Il dirigente di Montescaglioso non ha potuto fare a meno di ricordare l'infortunio occorso a Castellano, che ha causato l'assenza dal terreno di gioco di uno degli elementi più esperti della squadra, unito anche ad un arbitraggio “non molto positivo che ha fatto il resto”. Una conferma giunge dai falli tecnici fischiati sia al tecnico De Stradis che a Carlos Sordi. La squadra di Montescaglioso chiuderà la prima fase del campionato ospitando, domenica, alle 18.30, il Basket Club Giugliano (arbitri Mauro Milone di Pellezzano e Adriano Fiore di Angri). Si tratterà di un vero e proprio testacoda: i campani guidano la classifica con 24 punti, mentre i montesi la chiudono con 6. Michele Marchitelli sport@luedi.it


Sport

Giovedì 11 dicembre 2008

Corà lavora al completo

Chiarastella e Grasso migliorano

MATERA - La Bawer Matera lavora al gran completo in vista della gara interna del PalaSassi contro la Mabo Firenze. La formazione allenata da Claudio Corà con il rientro di Valerio Corvino torna nella sua fisionomia solita. L’allenamento di ieri si è svolto nel migliore dei modi con tutti a svolgere la fase atletica e tecnica. Quella di domenica prossima sarà una gara chiave per il proseguo del campionato della Bawer. Assieme alla sfida con i toscani diventa fondamentale anche la sfida successiva con il Molfetta, sempre da giocare tra le mura amiche. Un doppio impegno interno da non fallire assolutamente, anche guardando la classifica. Intanto la Federbasket ha diramato le designazioni arbitrali per l’undicesimo turno di campionato. La sfida tra Bawer Matera contro il Firenze sarà diretta dalla coppia formata da Stefano Dal Bosco di Monselice in provincia di Padova e Stefano Gadda di Roma. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

MIGLIORANO in casa Levoni Potenza le condizioni fisiche di Albano Maximo Chiarastella e Sebastiano Grasso. I due atleti ieri pomeriggio si sono allenati al Pala Pergola di Contrada Rossellino in vista dell'appuntamento casalingo di domenica prossima contro il Consum.it Siena, valido per l'undicesimo turno del campionato maschile di serie A Dilettanti maschile. I due giocatori si sono regolarmente allenati con il gruppo, agli ordini del coach Gianni Tripodi e hanno evidenziato netti margini di crescita rispetto a martedì. La squadra, galvanizzata dalla splendida prestazione, condita dal successo, colto a Palestrina ha lavorato con il vento in poppa e con la consapevolezza di poter continuare nel suo cammino positivo, soprattutto tra le mura amiche, dove va ribadito, capitan Antonino Rato e compagni, sono tuttora imbattuti. Per il resto nessun problema particolare di formazione per il coach Gianni Tripodi e il suo assistente Sandro Lo Sardo. Oggi i giocatori potentini si rivedranno in palestra nel corso della seduta del giovedì. f.menonna@luedi.it

Coach Claudio Corà

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Sebastiano Grasso

Basket B Donne La Sanza ha dovuto fare a meno della Gambardella

Basilia, riscatto centrato La Codra si sbarazza del Portici senza affanni BASILIA PORTICI

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BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 4, Valisena 4, Gambardella n.e. Filograsso 22, Dimonte 10, De Luca 11, De Luca 11, D'Arenzo 6, Crovatto 9, Sanza n.e. De Rosa 7. All. Marilia Sanza. PEGASO PORTICI: Jossa 3, Busiello 5, Strano 2, Maddaloni 5, Guastaferro 10, Cremato V 5, Di Fiore 4, Cristiano 8, Cremato A 1, Aprea 13. All. Marina Sica. ARBITRI: Conti di Reggio Calabria e Fontanella di Catanzaro. PARZIALI: 15-8, 38-19, 4630, 73-59. NOTE: Spettatori 100 circa. Fallo tecnico fischiato alla panchina del Portici a 3:31 st sul punteggio di 40 a 23 per la Basilia. VINCE la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel confronto valevole per il quinto turno di ritorno del campionato di serie B/1 femminile di basket. La squadra lucana si impone in una partita che non aveva grande significato in chiave di classifica. Il complesso di Marilia Sanza riscat-

Il play Filograsso e accanto la Gambardella (foto Mattiacci)

ta solo velatamente la sconfitta bruciante patita sabato sera al Pala Pergola contro il Città Futura Roma e supera in casa la compagine campana, presentatasi a Potenza priva della Furfaro. Il match è

stato perennemente in mano alle potentine che hanno gestito con autorità la partita esibendo un gioco nella forma e nella sostanza migliore rispetto a quello delle campane. Il complesso di Marilia

Sanza ha fatto a meno di Laura Gambardella, accomodatasi in panchina a far numero nel referto. La sfida è stata monocorde, tanto è stato infatti il divario tecnico e atletico tra le due squadre. Marilia

Sanza ne ha approfittato per sperimentare soluzioni differenti che hanno permesso alle sue ragazze di esprimere una qualità tecnica sicuramente superiore alle avversarie. La squadra potentina ha

praticato una pallacanestro versatile, grazie alla regia dell'inossidabile play maker Stefania Filograsso, alla fine autrice di 22 punti. Il team campano ha cercato dal canto suo di opporre una certa resistenza, tanto che nel terzo quarto si è avvicinato anche a -12 sul punteggio di 46 a 34. La terza frazione di gioco ha visto nel complesso la Basilia giocare a scartamento ridotto, basti pensare ai soli otto punti messi a segno da Crovatto e compagne. Nel parziale finale, la squadra potentina ha cominciato a macinare gioco e nonostante alcuni errori in attacco ha allungato il passo nelle ultime battute di gioco, grazie ai canestri di una positiva Martina Dimonte, autrice alla fine del match di dieci punti e di giocate davvero interessanti. La giocatrice bernaldese, giunta alla corte di Marilia Sanza ha ampi margini di miglioramento e va sicuramente tenuta sotto osservazione dagli addetti ai lavori potentini. La Codra vince una partita strana che nulla toglie e nulla mette alla classifica delle due squadre. Ora il pensiero è rivolto alla partita di sabato pomeriggio a Latina contro la Cestistica. f.menonna@luedi.it

Calcio a 5 C2 girone A Sconfitto il team dei Silenziosi Potenza

Lo Shaolin Soccer fa suo il derby SILENZIONI SHAOLIN

3 5

SILENZIOSI POTENTINI: Manganiello, Lotito, Magrino, Veltri, Mirabile, Faruolo, Rizzi, Gastone. Dirig. Marcogiuseppe SHAOLIN SOCCER: Delfino, Lorusso D., Fortarezza, Giordano, Coppola, Zaccagnino, Telesca, Lorusso G., Sarli, Luongo, Pastore. All. Gruosso ARBITRO: Tucci di Bernalda RETI: 7' pt Rizzi, 13' pt, 14' pt e 7' st Luongo, 26' pt Mirabile, 6' st Telesca, 19' st Veltri, 24' st Fortarezza TRE punti fondamentali per continuare la rincorsa ai play-off per lo Shaolin Soccer. Gli uomini di mister Gruosso, infatti, superano i Silenziosi Potentini nel derby e migliorano la loro classifica, grazie ad una grande prestazione di Luongo, autore di una tripletta. La prova, nel suo complesso, non è stata esaltante per gli ospiti, viste le difficoltà nelle quali la squa-

dra persevera, come il gioco lento e macchinoso e l'ormai usuale approccio alla gara, troppo leggero, tanto da consentire spesso agli avversari di turno di passare in vantaggio. Non sempre le gare sono facili da recuperare. Ma, a parte questi elementi di demerito, che sicuramente mister Gruosso saprà perfezionare con l'evolversi della stagione, ci sono diversi aspetti positivi che accompagnano il successo dello Shaolin. Primo tra tutti l'ottimo momento di Davide Luongo, autore di tre delle cinque marcature messe a segno dagli ospiti, nonché il ritrovato Giordano, che sta tornando alla forma migliore e l'ottimo e sempre affidabile Giuseppe Delfino, che puntualmente offre delle prestazioni di livello eccelso. La gara. Dopo un inizio condizionato per gli ospiti dal gioco dei padroni di casa, la gara si vivacizza grazie al guizzo di Rizzi, che porta in vantaggio i suoi dopo 7'. Lo Shaolin non ci sta e cerca di rimettere subito in carreggiata la gara. A cambiare l'inerzia dell'incontro ci pen-

sa proprio Luongo, che tra il 13' e il 14' mette la palla alle spalle del giovane Manganiello per ben due volte. Il vantaggio dello Shaolin assesta la gara, che vive l'ultima emozione del primo tempo al 26', quando Mirabile sorprende Delfino e la sua difesa insaccando la rete del pareggio. Nella ripresa gli ospiti partono subito forte, col chiaro intento di riportarsi in vantaggio e mantenere la superiorità sul piano del gioco e del risultato. Intento ottimizzato dalle realizzazioni, ancora una volta in un lasso di tempo breve, tra il 6' e il 7', di Telesca e Luongo. Il risultato, sul 2-4 sembra abbastanza consolidato, ma il controllo della gara da parte degli ospiti è troppo prolungato e un errore di Zaccagnino permette a Veltri di accorciare le distanze al 19'. Manca poco, ma i padroni di casa iniziano a crederci. La speranza di pervenire al pareggio, però, è spenta dall'insolita rete di Fortarezza, che per la prima volta in stagione, dopo undici giornate e ad un solo minuto dal termine, fissa il punteg-

Una formazione dei Silenziosi Potenza

gio sul definitivo 3-5. Nonostante i tre punti, gli aspetti sui quali lavorare, lasciati in eredità da questa gara a mister Gruosso, sono diversi. Inoltre, per l'ultima gara interna del 2008 gli oranges potentini dovranno vedersela con una delle candidate al successo finale, il Rapolla, retrocesso nella

passata stagione, ma desideroso di rivincita. Questo vorrà dire che, prima della pausa natalizia, i ragazzi dello Shaolin dovranno tirar fuori una prestazione esaltante, comunque nelle corde di questi ragazzi. Francesco Calia sport@luedi.it


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Sport Tennis A1 Assegnato lo scudetto: Viterbo campione per il terzo anno di fila

Giovedì 11 dicembre 2008

C’è ancora una speranza La Sca Pisticci deve vincere a Roma per salvarsi PISTICCI - L'edizione 2008 del campionato di A1 femminile ha pronunciato domenica scorsa il suo verdetto più importante: il Tc Viterbo è campione d'Italia per il terzo anno consecutivo dopo aver battuto, come nelle due precedenti finali, le sfidanti del Ct Albinea. In zona play out, invece, è terminato in parità l'incontro di andata dello spareggio salvezza tra Sca Pisticci e Tc Parioli che domenica a Roma si incontreranno nella decisiva gara di ritorno, appuntamento che chiude l'A1 2008. Nell'attesa a tenere banco è soprattutto il terzo successo in altrettante stagioni del Tc Viterbo, un circolo che vanta in squadra tre nazionali come Pennetta, Schiavone e Garbin oltre a riserve di lusso, che risulta improprio definire tali e che, nel corso della stagione, si sono alternate garantendo il loro prolifico contributo alla causa delle laziali. Dall'altra parte l'avversario di sempre, quel Ct Albinea, orfano di una delle tenniste italiane più in palle ed in ascesa come Sara Errani e comunque in grado di impensierire la corazzata viterbese, anche se alla fine ha dovuto soccombere ancora una volta alla maggiore classe ed allo strapotere delle pluricampionesse. Sul green set indoor dell'Asd Tennis Club Match Ball di Bra, in provincia di Cuneo (teatro delle finali femminili e maschili) Albinea è riuscita a prendere il primo punto della sfida, grazie alla sorprendente vittoria di Giulia Gabba su Francesca Schiavone, numero 2 del tennis italiano, battuta 4/6 6/2 7/5. Viterbo, tuttavia, trova un pronto riscatto nel secondo singolare dove Tathiana Garbin batte Nathalie Vierin per 6/2 6/4. Difficile, a quel punto, resistere ad una squadra che all'arco ha troppe frecce capaci di far centro. Nel terzo singolare la numero 1 d'Italia, Flavia Pennetta, si sbarazza facilmente di Maria José Martinez Sanchez con un 6/0 6/4 che consente a Viterbo di passare in vantaggio ed avere un approccio ideale al doppio che potrebbe chiudere l'incontro. E così accade con la coppia Pennetta - Schiavone costretta agli straordinari, ma comunque capace di ottenere la vittoria in rimonta contro Martinez Sanchez e Gabba. Le sfidanti vincono il primo set 6/2, ma nella seconda partita salgono in

Pallanuoto B Weekend di test

Basilicata Nuoto verso Pescara

Greta Arn, Giulia Meruzzi e sotto la squadra del Pisticci

cattedra le best ranking nazionali che prima pareggiano i conti vincendo 6/3 e poi regalano alle campionesse in carica uno storico tris grazie al successo per 10-7 nel super tie break decisivo. L'equilibrio, invece, ha caratterizzato l'andata della sfida salvezza tra Sca Pisticci e Parioli Roma. Le ospiti, anche a causa della defezione di Romina Oprandi nel singolare di apertura, partono forte grazie al successo

di Martina Di Giuseppe che, dopo aver vinto il primo set 6/2 ed in vantaggio per 1/0 nel secondo, vince per il ritiro della italo - svizzera. Il 2-0 è frutto del successo, più difficile di quanto previsto, di Nastassja Burnett su Giulia Meruzzi per 6/2 4/6 6/2. A propiziare la rimonta per la Sca ci pensa Greta Arn che prima si prende la rivincita personale con Roberta Vinci giocando uno splendido match, concluso

6/4 2/6 7/6, e poi dà il suo contributo decisivo nel doppio a fianco di una stoica (e giocoforza statica) Oprandi. Ma è quanto basta per battere agevolmente Burnett e Vaideanu 6/4 6/1. Il pareggio tiene ancora in gioco la Sca Pisticci e rimanda ogni verdetto alla, comunque complicata, sfida romana di domenica prossima. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

CONTINUA a ritmo intenso la preparazione della Basilicata Nuoto 2000 Potenza in vista dei primi test pre campionato. Il settebello di Francesco Silipo lavora duramente in piscina e non ha particolari problemi di carattere fisico. La squadra potentina infatti ha denotato miglioramenti netti sul piano del rendimento nel corso delle ultime settimane di allenamento. Tutti i giocatori sono in buone condizioni di forma e puntano a fare bella figura nel corso della due giorni in programma a Pescara nel prossimo fine settimana. Francesco Silipo sta torchiando veterani e giovani leve nel tentativo di dare continuità al lavoro intrapreso. Il test di Pescara potrebbe dare al tecnico partenopeo utili indicazioni in ottica futura. La squadra, intanto sembra rispondere perfettamente ai diktat del tecnico biancoverde dei potentini e ha tanta voglia di misurarsi nelle prossime settimane in confronti amichevoli di alto spessore. Oltre al probante test di Pescara, Vittorio Bruschini e compagni saranno impegnati il 21 e 22 dicembre alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale nel classico appuntamento del Memorial Luciano Messina. I giocatori lucani affronteranno lo Sporting Flegreo, lo Sporting Napoli, il Waterpolis Pescara. Non è escluso l'allargamento della manifestazione al Pomigliano e alla Payton Bari che in alternativa verrebbe rimpiazzata dalla Pallanuoto Salerno. Un quadro della situazione di grande rilievo per la compagine lucana che affronterà tutti i test con la consapevolezza di

Il tecnico Francesco Silipo

poter ben figurare al cospetto di formazioni di rango. Anche i giovani del vivaio sembrano rispondere a pieno alle sollecitazioni di Francesco Silipo. In evidenza, durante le ultime sedute di allenamento sono apparsi gli atleti Fortarezza e D'Alessandro, elementi che hanno già avuto modo di mettersi in evidenza nel corso delle precedenti stagioni agonistiche. Martedì sera i ragazzi biancoverdi sono stati alle prese con il test di Barra contro lo Sporting Napoli, mentre questa sera, la truppa potrebbe affrontare lo Sporting Napoli oppure il Pomigliano. L'allenatore dei biancoverdi, Francesco Silipo ha parlato delle chiavi di lettura del momento affermando quanto segue: “Sono contento per la mole di lavoro svolta dalla mia formazione. I ragazzi stanno rispondendo perfettamente alle mie sollecitazioni. Il gruppo cresce a vista d'occhio. Tutto sembra procedere per il verso giusto”. f.menonna@luedi.it

Cinque le specializzazioni: ginnastica a corpo libero, con pesi, personal trainer, massaggiatore e “ginnastica correttiva”

Acli, corso di operatore sportivo a Nova Siri Scalo NOVA SIRI - È in corso di svolgimento a Nova Siri Scalo il primo corso di Operatore Sportivo Professionista metodo VPS, Patrocinato CONI, unico in Italia, sia per la finalità che per il bagaglio tecnico scientifico che fornisce ai nuovi istruttori. Si tratta di una nuova figura di operatore sportivo professionista interstile con 5 specializzazioni di base propedeutiche fra loro (ginnastica a corpo libero, ginnastica con pesi, personal trainer, massaggiatore ed esperto della “ginnastica correttiva” metodo VPS). Interstile perché questa nuova figura di operatore è capace di interagire in ogni disciplina sportiva il corso è stato organizzato dal gruppo VPS con la dott.ssa Palazzo Maria Filomena esperta in tecniche omeopatiche e

di posturologia nonché in materia di doping e dall'Unione Sportiva ACLI provinciale di Matera. Il Corso è riservato a tutte le figure di insegnamento di attività motorie sportive e discipline varie operanti nel settore, esperti di ginnastica medica, dirigenti di palestra, massaggiatori, posturologi, fisioterapisti e diplomati ISEF. Il percorso formativo prevede 100 ore di lezione suddivise anche in ore di pratica ed un periodo di tirocinio di specializzazione a breve e medio termine. La sua finalità è quella di garantire il miglioramento della salute sociale attraverso la Sport così come la Legge Italiana ci propone. Per questo motivo lo studio è del tipo: storico, legale, tecnico, scientifico, pratico. Al fine di garantire il mas-

simo apprendimento del programma sono stati selezionati solo 10 partecipanti: Rudy Rimentano, Amedeo Carella, Federico Mele, Antonio Scaiella, Antonella Suriano, Enzo Bloisi, Graziella Chiarella, Valentina Vitale, Carmine Vallinoto e Giuseppe Pisilli. Il progetto VPS nasce da uno studio iniziato nel 1985 all'interno della Polisportiva Karate Gym di Nova Siri - sottolinea in una nota il maestro Giuseppe Vassallo coordinatore regionale us acli di Basilicata settore arti marziali ed esperto MTC (Shatzu Terapia). Lo studio del progetto, oltre che tecnico sportivo, è altamente scientifico in particolar modo per quanto riguarda le patologie della colonna vertebrale (scoliosi, lordosi, cifosi, discopatie,

ecc.). Infatti è stato messo appunto una tecnica di riequilibrio dell'apparato locomotore in grado di guarire anche le cosiddette scoliosi strutturate (oltre i 35° con formazione del gibbo) che la medicina ufficiale afferma essere non guaribile se non con un'operazione chirurgica. Considerato che questo tipo di intervento chirurgico è altamente invasivo ed invalidante non reversibile, la tecnica di cui sopra rappresenta una vera e propria scoperta scientifica che ha gia sottratto a questo tipo di intervento moltissime persone le quali oggi sono esempio e testimonianza del valore di questa nuova tecnica. Il corso è mirato alla formazione di nuovi istruttori capaci poi di applicare su vasta scala questa tecnica affinchè diven-

ti di uso comune in ogni luogo e che possa far beneficiare di tali risultati chiunque soffra di questa patologia. Il corso è inziato il 24 ottobre 2008 e terminerà entro il mese di febbraio 2009. A tutti i partecipanti che supereranno gli esami finali (aperti al pubblico ed a tutte le istituzioni) verrà consegnato un diploma di abilitazione per operatore sportivo professionista. sport@luedi.it


Sport

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Hockey A2 Vince La Mela e distacca la Raro Matera

Al danno si aggiunge la beffa

Xilojannis, presidente della Pattinomania Raro Matera

DOPO la pesante sconfitta esterna contro il Correggio per sette ad uno, mestamente la Raro Pattinomania ha ripreso la consueta preparazione in vista del prossimo incontro interno. I ragazzi allenati da mister Massari, sabato prossimo, affronteranno il Montebello per la dodicesima giornata del campionato di serie A2. Il morale della truppa materana non è certo alle stelle dopo la debacle di Correggio. Nella cittadina emiliana la formazione materana ha subito un ko davvero pesante più per il morale che per la classifica. Ad aggravare la disfatta emiliana è stata anche la vittoria, nel posticipo di martedì, del La Mela Montale sulla pista del Sandrigo per cinque a quattro. Una vittoria che ha fatto di nuovo allungare a quattro le distanze dall'ul-

timo posto utile per entrare nella zona play-off. Messe da parte queste note negative, capitan Barbano e compagni hanno già la testa al prossimo e delicato match interno contro una delle formazioni meglio allestite del raggruppamento. La squadra vicentina occupa il secondo posto alle spalle della capolista Sarzana ed è reduce dalla bella vittoria casalinga contro lo Sporting Amatori Lodi per sette a due. Non sarà facile per i materani che, però, potranno fare affidamento sul fattore campo che fino ad ora ha regalato le maggiori soddisfazioni al team del presidente Xiloyannis. Eppure Barbano e company, nella gara d'andata per un soffio non beffarono il Montebello tra le proprie mura. Il match terminò

quattro a tre a favore dei vientini con il grande rammarico materano di non aver portato a casa almeno un punto. Sabato prossimo vincere sarà la parola d'ordine della Pattinomania Matera che dovrà cercare di mettere in pista tutto l'impegno e l'agonismo mostrato contro il Follonica. Contro i toscani non era facile vincere e nonostante un pesante svantaggio di tre reti, il Matera ebbe la forza di reagire e di invertire il risultato a proprio favore. La stessa voglia di vincere e la stessa determinazione dovranno essere le motivazioni giuste che dovranno spingere alla vittoria la Pattinomania e che forse sono mancate sabato scorso a Correggio. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Atletica Per l’Ecosport Montescaglioso arrivano tre argenti a squadre

Premio Duni alla Mongelli Conferita l’onoreficenza all’atleta montese PREMIO Duni a Lidia Mongelli. L'azzurra, tesserata con la società Euroatletica '96 Basilicata, riceverà il riconoscimento domani presso lo Show Room della Concessionaria Ranieri di Tito Scalo. Alla forte marciatrice lucana, la Giunta Regionale del Coni ha deliberato di assegnarle il premio più prestigioso, merito degli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni. L'atleta montese, che ha perso di un soffio la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino, la scorsa estate ha conquistato l'argento ai XXIV Mondiali Universitari di Bangkok nella 20 chilometri di marcia. Inoltre, sempre nel 2007, ha vestito per ben 3 volte la maglia azzurra, divenendo terza in Italia e sessantacinquesima nelle liste mondiali. Sfumato il sogno di un arruolamento in una squadra militare, che le avrebbe consentito di praticare la marcia a tempo pieno e di puntare decisamente a Londra 2012, Mongelli ha deciso di continuare gli studi iscrivendosi al quarto anno di Ingegneria Ambientale a Matera. La marcia fa sempre parte della sua vita, si allena sempre con grande scrupolosità ma non si pone obiettivi precisi. A Marzo 2009 è previsto il suo rientro ufficiale alle competizioni. Intanto, si è chiuso un altro anno magico per la il marciamonte. Conquistato il bronzo con la squadra maschile assoluta, argento sia per la squadra Juniores che per i cadetti alle spalle delle solite Fiamme Gialle di Ostia. In campo giovanile, dopo l'oro di Antonio Avena al Trofeo cadetti di Grottammare del 26 ottobre scorso, la società montese ha conquistato altri tre argenti e un bronzo alla finale del VII Trofeo Mediterraneo di Sammichele di Bari del 7 dicembre. Asia Bitondo è arrivata seconda per gli esordienti femminile, Nicholas Ciracì secondo nell'esordienti maschile con Gianluca Martinelli, terzo. Antonio Avena, infine, ha conquistato il secondo posto nella 2 chilometri ragazzi. l.t.

Lidia Mongelli sul podio di Bangkok

Rossella e Annarita Sammichele della Ecosport Montescaglioso

Atletica Grande successo nel “Giro podistico Città di Tursi”

Esultano Lucarelli e Guglielmucci TURSI - Nell'ambito del progetto: "Sport & Scuola" all'ITCG "Manlio Capitolo" si è svolto il dodicesimo "Giro Podistico Città di Tursi". E' una selezione di atleti, in vista dei campionati provinciali studenteschi di corsa campestre. E' stata organizzata da Pasquale Scorcia docente di educazione fisica insieme ai colleghi Angelo D'Argenio e Simona Scialpi. Gli studenti sono stati portati con gli scuola bus comunali fino a Pontemasone, nella nuova zona Paip, dove c'era la partenza. Il percorso si snodava lungo la strada provinciale che porta al paese, per un totale di 2650 metri, con arrivo davanti all'ingresso dell'Istituto. Gli studenti partecipanti sono stati suddivisi in quattro categorie: Allievi maschili e femminili (nati nel 1993 - 94); Juniores maschile e femminile (nati nel 1990 - 91- 92). I primi cinque classificati per ogni categoria, accederanno alle finali provinciali, che si svolgeranno il 18 dicembre a Bernalda. I primi a partire sono stati gli allievi, poi tutte le ragazze ed infine il gruppo dei grandi: gli juniores maschili. I prof Scorcia e Scialpi erano a Pontemasone alla partenza, mentre all'arrivo, c'era il prof D'Argenio, che cronometrava i tempi, facendo partire il cronometro dopo il via dato col telefonino. La premiazione si è

La partenza della gara e sotto la foto ricordo con il preside La premiazione Juniores maschile e femminile

svolta in palestra, davanti al preside Giuseppe Sole ed a tutti gli studenti. Il prof. Scorcia ha ringraziato i vigili urbani, i carabinieri e la Protezione civile per la collaborazione data. Il preside ha ringraziato i docenti ed ha augurato buona fortuna agli atleti che parteciperanno alle fasi successive. C'era anche Giuseppe Lippolis

presidente dell'Atletica Amatori che indossava la sua tuta gialla, dono dello sponsor, la società BBC di Bernalda. Il presidente Lippolis aveva messo a disposizione due coppe ai vincitori. Nella categoria juniores maschile il primo è stato Nicola Lucarelli della IV B Geometri, che ha coperto la distanza in 9' e 40". A seguire: Do-

menico Francolino; Giuseppe Arbia; Nicola Stigliano; Pietro Ciaglia e Giuseppe Argentino. Nella categoria juniores femminile, ha vinto Consuelo Guglielmucci, tempo 14' 45", seguita da Filomena Marra; Daniela Cantisano; Mariangela Gioa; Maria Domenica Fagnano e Carmela Suriano. Tra gli allievi primo Carmelo Lardo

seguito da Egidio Cuccarese; Alessio Ingusci; Donato Castelluccio; Cosimo Mele e Giovanni Tarantino, mentre Jonida Sukthi ha vinto tra le allieve femminili. A seguire le altre: Mariangela Gallo; Gaia Conforti; Arianna Santamaria; Anna Giusi D'Onofrio e Feliciana Marone. Salvatore Martire sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli 50

Giovedì 11 dicembre 2008

Fotografia

Carnet

Birmania e Cambogia nei 70 scatti di Plasmati

Nelle terre di Buddha di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Istanti di vita “bloccati” e in dialogo. Questo accade negli scatti fotografici del materano Gaetano Plasmati. In Via delle Beccherie, a Matera, dal giorno dell'Immacolata è possibile ammirare “In the land of Buddhism. Birmania Cambogia”. Una mostra fotografica che tocca le corde dell'anima presso la Galleria di “Porta Pepice”. Settanta scatti del fotografo Plasmati, determinato e appassionato del suo lavoro. La mostra, ad ingresso gratuito, si può ammirare tutti i giorni, di mattina dalle ore 10 alle ore 12 e di pomeriggio dalle 17 alle 21, fino al 15 marzo 2009. Come nasce il suo lavoro? «Grazie alla passione per il viaggio, che mi è stata trasmessa da mio padre. Sono il primo nella mia famiglia a fare questo lavoro. Questa mostra a quale viaggio si riferisce? « Si riferisce ad un viaggio che si snoda in Birmania, Pagan e Angkor Wat, gioiello del parco archeologico e patrimonio dell'umanità». Quanto tempo per realizzare gli scatti? «Un mese». Da quando esiste la galleria di “Porta Pepice” e cosa rappresenta? «Esiste da tre anni. E' uno spazio libero, permanente, dedicato alla fotografia. È una finestra aperta sul mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori. E' un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenito-

re di mostre fotografiche periodicamente rinnovate, di recente c'è stato Alessandro Gandolfi». La galleria ospita e organizza anche corsi e attività riguardanti la fotografia, il rapporto tra l'uomo e l'immagine-documento, eventi, dibattiti, stages. Si propone come laboratorio di idee didattico creativo, luogo di riflessione, di immaginazione e di incontro. Progetti futuri per il nuovo anno? «Un lavoro dedicato al Deserto del Sahara. Un'ambientazione pulsante di storia ed arte. Una galleria centrale, punto di riferimento, che sovrasta, nonostante il vicolo non sia illuminato dalle luci natalizie. Pareti bianche che comunicano con lo spettatore. Perché ospitano scatti intensi. L' allestimento, inoltre, è costituito da fili di lana verdi ed arancioni - come la maggior parte dell' abbigliamento dei fedeli buddisti - che ritemprano l'animo del visitatore che comunque deve riflettere davanti a corpi mutilati dalla guerra, occhi di fanciulli che reclamano i loro diritti ma nonostante tutto forti della loro spiritualità e dignità. La Cambogia è, a livello mondiale, uno dei paesi maggiormente colpiti dalle mine e dagli ordigni inesplosi. Gaetano Plasmati è anche fotografo di teatro, musica jazz e classica, pubblicità. Per maggiori informazioni è possbile consultare il sito internet personale www.gaetanoplasmati.com cultura@luedi.it

Una delle foto della mostra di Plasmati

Il pianista Leonel Morales

La mostra/1 Sciandivasci e la scultura dei ricordi MATERA - Dalla passione all' arte. Il passo è stato breve per il ferrandinese Domenico Sciandivasci. Nonno distinto e cortese. Occhi scintillanti e viso sereno, così si è mostrato durante l'inaugurazione della sua mostra l' artista, denominata “Volti della memoria?”. Mani che hanno conosciuto il peso del tempo e il profumo della materia, le stesse mani che sabato, durante l' inaugurazione presso la Mediateca Provinciale di Matera “Ribecco” hanno accolto le Istituzioni e la numerosa platea. Per ammirare le sedici opere in terracotta c'è tempo fino al prossimo 10 gennaio 2009, l'ingresso è gratuito. Quale il materiale utilizzato? Terracotta bronzata, ma possono essere anche trasformati in bronzo. A quale è più legato affettivamente? «I lavori sono come i figli, non si può fare a meno di nessuno. Sono volti cari. Alcuni sono di parenti e quindi rappresentano la mia sfera intima, altri la sfera amicale - sorridendo aggiunge - altri sono volti della storia come quello che raffigura Ernesto Guevara “Che”, il pittore Luigi Guerricchio e Pier Paolo Pasolini». I tempi di realiz-

zazione? «Li ho iniziati nel 2004 e a ritmi alterni li ho ripresi e poi conclusi». Dove crea? «Tutto a casa mia» - rimarca con estrema umiltà. Progetti futuri? «Per ora è un segreto, ma vi terrò aggiornati. L'opera simbolo della mostra, che fa anche da copertina al catalogo è “Fanciulla piangente - lacrime dello tsunami”. «Perché mi sono rifatto molto anche alle problematiche attuali, l'ho realizzata nel 2006». Sciandivasci, ormai materano di adozione, classe 1930 è un vero autodidatta. Grande maestria nel realizzare ed elaborare i dettagli, da quelli sopraffini del taglio degli occhi per poi approdare alla lacrima della “fanciulla”. Forte empatia ed evocazione, per fermarsi e riflettere. Alla presentazione della mostra - patrocinata dalla Provincia di Matera e dal Consiglio Regionale di Basilicata - sono intervenuti Giovanni Iannuzziello, Maria Antezza, Emilio Nicola Buccico, Raffaele Ricchiuti, Giovanni Caserta e Vincenzo Malfa, direttore della struttura ospitante. m.a.flum

La mostra/2 di GRAZIA PASTORE POTENZA - “Frammenti di stelle tra Arte e Arredo” è la rassegna pittorica che raccoglie dieci dipinti a tecnica mista di Eleonora Grieco. La mostra è ospitata nei locali di “Redan. Tessuti e complementi di arredo” in via Pretoria, 188 a Potenza, e può essere visitata fino al 19 dicembre prossimo. L'autrice, nativa di Contursi ma potentina di adozione, racconta su tela le bellezze del cosmo, galassie, stelle, pianeti, raffigurati con acrilico e applicazioni materiche, frammenti di specchi e polveri argentate per un effetto cromatico e compositivo di notevole eleganza. “Paesaggio lunare”, “Caos ancestrale” e “Pioggia stellare” sono alcuni dei titoli delle opere in rassegna, temi che l'autrice materializza con l'uso di acrilici color rame, foglie d'argento e smalti dorati, dando origine a superfici grin-

Morales in concerto con l’Ico

Frammenti di stelle tra arte e arredo La creatività di Eleonora in mostra zose e lucide che simulano le asperità di suoli alieni. Le tinte, applicate con sgocciolature, formano rappresentazioni fantastiche, nebulose e vortici di luce dai forti impatti cromatici, come nel dipinto “Marte” dove un rosso esplosivo è energia pura che emerge dalla tela, colori stesi con la spatola su cui Grieco applica sassi e quarzi colorati a simulare ammassi di stelle. In mostra anche “pittosculture”

come l'opera “Fiore astrale” dove l'autrice plasma con la juta i petali di un fiore alieno e immaginario, spruzzandone la superficie con smalto dorato. La pittrice ha già al suo attivo diverse mostre e riconoscimenti: si è classificata al quinto posto ex aequo per la sezione pittura al Premio internazionale di pittura e grafica “Natale di Roma” nell'aprile 2008; ha partecipato ad una collettiva di pittura nel

Castello Rosapepe di Contursi Terme lo scorso agosto, e ha tenuto una sua personale di pittura a Biella in occasione del convengo promosso dall'Uai (Unione astrofili italiani) nel settembre scorso. Ben curato è anche l'allestimento della mostra potentina, grazie al lavoro dell'autrice e alla preziosa collaborazione di Angela Carelli della Redan. cultura@luedi.it

MATERA - Il pianista Leonel Morales sarà il protagonista del prossimo appuntamento con la rassegna organizzata a Matera dall’Orchestra Ico della Magna Grecia in programma sabato, alle ore 20, nell’auditorium del Conservatorio, in piazza Sedile. Cubano naturalizzato spagnolo, cresciuto musicalmente sul sentiero tracciato dalla grande scuola russa Morales, dotato di tecnica, talento e ispirazione è considerato uno dei pianisti più brillanti e versatili della sua generazione. Il suo repertorio contempla tutte le più celebrate pagine della letteratura pianistica, non tralasciando i compositori spagnoli. Annovera una collaborazione intensissima con le maggiori orchestre ed i più noti direttori. Lo vedremo esibirsi a Matera, insieme all’Orchestra della Magna Grecia, quest’ultima affiancata dall’Ubi Banca Carime, sotto la direzione di Pavel Baleff. In programma il concerto n. 2 in sol. min. per pianoforte e orchestra Op. 22 di C. SaintSaens, concerto scritto in tre settimane ed eseguito dallo stesso compositore nel 1868; l’esordio è affidato al pianoforte con potenti accordi ed ampi arpeggi che preparano l’entrata dell’orchestra. Seguirà la Sinfonia n. 1 in do min. Op. 11 di F. Mendelssohn, opera completata nel 1824, anche se lo spartito fu pubblicato sette anni più tardi; il compositore nato ad Amburgo fu un talento assai precoce tenendo conto che questa sinfonia venne scritta all’età di 15 anni e da lui stesso diretta nella prima rappresentazione del 1829. cultura@luedi.it


Televisioni

PRIMA SERATA

21.10

FILM

21.05

ATTUALITÀ

21.10

TALKSHOW

20.30

TGSATIRICO

Giovedì 11 dicembre 2008

21.10

FILM

14.30

CARTONI

19.00

55

TELEFILM

Genitori in trappola

Michele Santoro

Fabio Fazio

Striscia la notizia

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 08.45 -MUSICA Concerto celebrativo per il 60° anniversaro della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -FictionTutti pazzi per amore 16.00 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -DocumentarioBorneo, nella terra dei tagliatori di testa 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.05 -FilmLa piccola principessa con Shirley Temple, Richard Greene, Cesar Romero, Anita Louise - regia di Walter Lang (USA) 1939 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al Grand Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film La bandera - Marcia o muori con Terence Hill, Gene Hackman, Max Von Sydow, Catherine Deneuve, Marcel Bozzuffi - regia di Dick Richards (GB) - 1977 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmGenitori in trappola con Lindsay Lohan, Dennis Quaid, Natasha Richardson, Elaine Hendrix, Lisa Ann Walter, Ronnie Stevens, Simon Kunz - regia di Nancy Meyers (USA) - 1998

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk Show Che tempo che fa

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Il capo dei capi

21.10 -Film Prima ti sposo poi ti rovino con George Clooney, Catherine Zeta-Jones, Geoffrey Rush, Billy Bob Thornton, Cedric the Entertainer, Julia Duffy - regia di Joel Coen (USA) - 2003

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show M&M - Matricole & Meteore

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -Film Gli ammutinati del Bounty con Marlon Brando, Trevor Howard, Richard Harris, Hugh Griffith, Tarita - regia di Lewis Milestone (USA) - 1962

23.30 -TelegiornaleTg 1 23.35 -AttualitàPorta a Porta 01.10 -TelegiornaleTg 1 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaFuoriClasse 02.55 -VideoframmentiSuperStar 03.25 -FilmL'amante del tuo amante è...

23.35 -RubricaStracult Show 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieLa ragnatela 03.10 -RubricaInconscio e magia 03.20 -VarietàCercando cercando

23.30 -Talk ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.30 -RubricaFuori orario

23.30 -ReportageTerra! 00.30 -RubricaNonsolomoda 01.00 -TelegiornaleTg 5 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.15 -Real TvAmici 03.10 -TelegiornaleTg 5 Notte 03.45 -Sit ComOtto sotto un tetto

23.30 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.35 -FilmL'uomo del giorno dopo con K. Costner, W. Patton, L. Tate - regia di Kevin Costner (USA) 1997 03.05 -FilmUna moglie giapponese? 05.00 -RubricaPeste e corna e gocce di

23.55 -ShowPoker1mania 00.55 -NewsStudio Sport 01.25 -TelegiornaleStudio Aperto 01.40 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -Serie TvRescue Me 04.20 -FilmL'aldilà... e tu vivrai nel terrore

00.40 -TelegiornaleTg La7 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.45 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro 03.50 -AttualitàCNN News

Prima ti sposo poi ti rovino

I Simpson

Stargate SG - 1

leTrame

LA 7

ORE 14.00

LA BANDERA - MARCIA O MUORI con T. Hill, G. Hackman, C. Deneuve, M. von Sydow - regia di Dick Richards (G.B.) - 1977 Una spedizione archeologica in attività nel deserto del Sahara viene scortata dalla Legione Straniera. I soldati si scontrano con i ribelli berberi...

RAI 1

ORE 21.10

RETE 4

ORE 16.05

LA 7

ORE 21.10

LA PICCOLA PRINCIPESSA

GLI AMMUTINATI DEL BOUNTY

con S. Temple, R. Greene, A. Louise regia di Walter Lang (Usa) - 1939

con M. Brando, T. Howard, R. Harris regia di Lewis Milestone (Usa) - 1962

Siamo alla fine del secolo scorso. Un ufficiale inglese di carriera, da poco rientrato in famiglia, deve ben presto ripartire per il Sudafrica dove è in corso la guerra anglo-boera. L'ufficiale ha una figlia, poco più che una bimbetta, affidata a un aristocratico collegio. Quando egli viene dato per morto, la piccola non si rassegna e non si ferma neppure davanti alle prove più difficili...

l capitano Bligh comanda il Bounty con estrema durezza. Dopo aver caricato piante dell’albero del pane a Tahiti, raziona l’acqua per irrigarle. La sete miete alcune vittime tra i marinai e il secondo ufficiale Christian si ribella, insieme alla maggioranza dell’equipaggio. Bligh e alcuni fedeli, abbandonati su una scialuppa, cercheranno di tornare in patria...

RETE 4

ORE 21.10

RETE 4

ORE 23.35

GENITORI IN TRAPPOLA

PRIMA TI SPOSO POI TI ROVINO

L’UOMO DEL GIORNO DOPO

con L. Lohan, D. Quaid, N. Richardson - regia di Nancy Meyers (Usa) - 1998

con G. Clooney, C. Zeta-Jones, G. Rush - regia di Joel Coen (Usa) - 2003

con K. Costner, W. Patton, O. Williams, J. Russo - regia di Kevin Costner (Usa) - 1997

In un campeggio estivo due ragazze scoprono di essere gemelle, separate in culla dalla aberrante ed egoistica decisione dei genitori di lasciarsi e di dividersi le bimbe. Le due ragazze decidono di scambiarsi i ruoli per conoscere il genitore che non hanno mai avuto e progettare il loro ricongiungimento. Frenetiche telefonate si inseguono tra Londra e la California e l'inaspettato...

Stanco del solito tran tran, Miles abile avvocato divorzista di Los Angeles - trova nell’incontro fortuito con Marylin l’occasione per dare una svolta alla sua esistenza. La donna, ambiziosa e arrivista, ha raggiunto l’indipendenza economica grazie a una serie di matrimoni e separazioni. Inizialmente, l’avvocato cerca di incastrarla per evitare che il suo cliente sia costretto a...

2013 e il mondo è una distesa arida per colpa di una guerra nucleare. I sopravvissuti vivono asserragliati dentro i fortini, perché fuori c'è un esercito di brutali guerrieri (gli Holnisti) guidato da un ex yuppie autoproclamatosi dittatore. Fortuna che in giro c'è anche un vagabondo solitario che si trasforma prima in "eroe per caso"...

In prima serata vincono i film RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Cinderella man-una

ora 20.41 19.49 18.49 21.12

ascolto 7.040 6.721 5.079 4.304

RAI DUE Desperate housewives Private practice Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra

21.49 21.03 13.33 19.35

2.232 2.209 2.064 1.809

RAI TRE Ballaro'. Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo

21.11 20.34 19.56 17.44

4.066 2.751 1.956 1.866

CANALE 5 Striscia la notizia L'amore e' eterno Chi vuol essere Beautiful

20.46 21.17 19.05 13.43

7.234 4.745 4.621 4.136

ITALIA 1 Il re scorpione I simpson La ruota della fortuna Camera cafe'

21.14 14.34 20.29 20.23

2.935 2.187 2.174 1.968

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Due nel mirino Sessione pomeridiana

20.29 19.41 21.14 14.09

2.202 2.038 2.035 1.824



4

Giovedì 11 dicembre 2008

Il fatto del giorno: questione morale, il Pd serra i ranghi La Stampa

Veltroni e D’Alema, pace per prevenire Berlusconi

L’attacco concentrico riavvicina i due leader

Walter al contrattacco “È propaganda volgare”

dall’articolo di Goffredo De Marchis

dall’articolo di Alessandro Trocino

dall’articolo di Antonella Rampino

[...] Nella confusione che avvolge il Partito democratico a tutte le latitudini e di fronte agli attacchi del centrodestra, si è voluto impedire a Berlusconi d’infilare nell’antica rivalità. Per il "bene della ditta", Veltroni e D’Alema hanno sancito una tregua necessaria ma circoscritta sulla questione morale: "Reagiamo uniti agli attacchi strumentali". [...] È sicuramente la rottura di una lunga incomunicabilità, segnata dall’avvertimento di D’Alema ("torno a occuparmi del partito") e dalla replica di Veltroni ("chi vuole sostituirmi si faccia avanti"). [...] "Tutti i momenti di pace sono importanti, ma anche la chiarezza è fondamentale", avverte il coordinatore organizzativo Beppe Fioroni. [...]

Una tregua siglata con un comunicato congiunto che fa cessare il fuoco amico, allenta le tensioni più o meno sotterranee, allontana il rimpallo delle insinuazioni e le accuse di complottismi. L’attacco concentrico di Pdl e Idv, con l’enfatizzazione della questione morale nel Pd, riavvicina Walter Veltroni e Massimo D’Alema. I due leader difendono la rispettabilità del partito dagli «attacchi strumentali». E oggi affronteranno, in un incontro a due, i molti nodi del Pd. Una telefonata, lunedì, ha riannodato un dialogo che sembrava pericolosamente interrotto, a pochi giorni dalla Direzione del 19. Un modo per ricomporre le fratture interne, ma anche per reagire all’offensiva sul fronte esterno. [...].

[...] Siamo a Vasto, Abruzzo profondo in riva al mare. Scavallando il Gran Sasso, e alla vigilia del match a Roma con la classe dirigente di Napoli e Firenze, vera questione etica interna alle oligarchie del Pd, Veltroni è planato sulla riva dell’Adriatico per rispondere, dallo stesso scenario, al famoso «discorso della scaletta» pronunciato da Berlusconi. «C’è una questione morale interna al Pd», aveva detto. E nell’Abruzzo che è l’epicentro di un guaio, poiché si va alle urne il 14 e il 15 per via del governatore Ottaviano Del Turco, Veltroni scandisce che no, Berlusconi «fa propaganda volgare, se c’è uno che proprio non ne può parlare è lui, e mi fermo qui». E si ferma davvero, nello scroscio dei millecinquecento del supercinema «Globo». [...]

La Stampa

La migliore di ieri

I sospetti di Bossi

Parisi non va alla riunione “E ora vi spiego perché”

Sondaggi impietosi

dalla “nota” di Massimo Franco

dall’intervento di Arturo Parisi

dall’articolo di Francesca Angeli

Più che affiancati, i due progetti cominciano già ad apparire divergenti. La riforma della giustizia e quella del federalismo sembrano fatte apposta per entrare in competizione, se non in rotta di collisione. Il modo in cui il Pd e An abbracciano le proposte leghiste rendono Umberto Bossi ben disposto e insieme sospettoso. Il capo leghista annusa un tentativo per «farlo litigare» con Silvio Berlusconi. Teme una manovra per prendere tempo; esaltare il metodo di una legge «condivisa» dall’opposizione; e rendere difficile una legge sul sistema giudiziario approvata dal solo Pdl. [...]

Mentre l’eventuale lettore mattutino legge questa nota, da qualche parte della sede centrale del Pd è riunito un caminetto che dovrebbe definire la posizione del partito circa la sua collocazione politica in Europa. È una riunione alla quale son stato gentilmente invitato e tuttavia una riunione alla quale non ritengo di poter partecipare. Non certo perché condivida il giudizio di quanti considerano il tema ozioso, e in parte secondario. E neppure perché dopo la sottoscrizione di Fassino del Manifesto politico del Pse, in quanto segretario dei «dissolti» Ds, e il successivo altolà di Rutelli in quanto presidente della «dissolta» Margherita

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Passa su Rai2 il film “Brokeback Mountain”, a suo tempo premio Oscar. Viene censurato il bacio romantico tra i due cowboy. Vorrei capire perché un’effusione a fior di labbra fra maschio e maschio, secondo il Vaticano (tramite Caterina D'Amico, cattolica bigotta responsabile di Raicinema) dovrebbe urtare la nostra sensibilità di cittadini e la nostra prole. Abbiamo veramente bisogno che questi preti decidano per noi cosa inserire, e cosa no, in questa lista di argomenti proibiti, stilati per lo più sulla basse di antichi tabù? Ci libereremo mai di questi maniaci sessuali vestiti di nero? – Ci risiamo. Continua il tira e molla dei tagli ai fondi dell’editoria. Due mesi fa erano stati tolti, un mese dopo rimessi, adesso tolti di nuovo. La bocciatura è in commissione Bilancio del Senato. Cavolo se le lobby lavorano! – Sulla Giustizia il Governo tira dritto e vuole ad ogni costo separare le carriera dei magistrati. Sull’argomento c’è un deciso riavvicinamento tra gli ex-Dc (leggi Casini) e Berlusca e timidi sì del Pd. O di una parte del Pd? L’unico contrario resta Di Pietro. – Continua a divampare la tangentopoli rossa. Poco più di un anno fa tutti a lodare la nascita del Pd, adesso ci si rende conto che era già morto prima ancora di nascere. Per adesso l’unica, banale, difesa sembra sia accusare Berlusconi di aver sempre rubato di più. Prenderanno una botta definiti-

va questo week end in Abruzzo. –A Atene scontri ai funerali del ragazzo ucciso dalla polizia. Tensione per lo sciopero generale di oggi. I socialisti insistono a chiedere le dimissioni del premier conservatore Karamanlis, ma non sono credibili. – Paolo Ferrero, leader di Rifondazione (esiste ancora?) rivendica la proprietà di “Liberazione”: Paghiamo noi i debiti del giornale e deve essere la voce di tutto il partito, non solo di una parte”. “Noi”? Cioè “noi cittadini”? Perché, sbaglio o i giornali di partito vengono sovvenzionati dallo Stato? – La Fao conferma: quasi un miliardo di persone sono sottonutrite nei paesi in via di sviluppo. La crisi finanziaria ci porterà tutti indietro di almeno 30 anni nella lotta contro la fame nel mondo. – Dopo il maiale e la mucca alla diossina irlandese (2000 tonnellate presenti nei nostri supermercati) scoppia anche la crisi del cotechino. Le organizzazioni dei consumatori non hanno dubbi: meglio non fidarsi. – La Sony chiude il 10% degli impianti sparsi per il mondo e licenzia 16.000 persone. – Iata: è l’anno più nero per le compagnie aeree, nel 2008 una perdita totale di quasi 5 miliardi di dollari. – "No" anche di Udine alla morte in clinica per Eluana. Disperato il padre, ma si decidesse finalmente ad andare all'estero se non ha il coraggio di farlo lui! Obiettivamente ha scassato le palle.

contro una «confluenza nel Pse» senta il dibattito pregiudicato da un passato che pensavo superato. All’opposto, la mia assenza vuole sottolineare ancora un volta che un caminetto può anche essere un luogo adatto per istruire un tema di questo rilievo, ma non è un caminetto al quale può essere affidata neppure in via ipotetica nessun orientamento al riguardo. Se il Pd vuole essere all’altezza della pretesa sua radicale novità, e non invece finire per proporsi come la continuazione di un passato o la proiezione di un altrove, l’unico modo per assumere una scelta di questo rilievo è a partire da un largo confronto sulla nostra idea e solo sulla nostra idea di Europa. [...]

Vincino sul Foglio

L’inverno dello scontento promette di essere ancora lungo per Walter Veltroni e il suo Partito democratico. È una discesa inarrestabile per la sinistra quella registrata nell’ultimo sondaggio condotto da Ipr marketing per Repubblica sul voto che gli italiani dovranno esprimere il prossimo giugno per le elezioni europee. Il Popolo della libertà di Silvio Berlusconi si conferma il primo in Italia raggiungendo il 39 per cento mentre il Pd precipita al 28, perdendo così ben 5,7 punti rispetto alle ultime elezioni che avevano anche segnato il debutto ufficiale sulla scena politica della nuova formazione. [...]

Primo Greganti: “Noi comunisti eravamo diversi” dall’intervista di Aldo Cazzullo

«No, non siamo nel ’93. Siamo messi molto peggio. La situazione è diversa; per il semplice fatto che è più grave. Mai così grave, direi. Nel ’93 venivano meno le ragioni storiche dei partiti; e lamagistratura indagava sulla corruzione. Qui è la politica nel suo complesso a franare, a rivelare un’inadeguatezza drammatica, dei partiti e anche delle istituzioni. Siamo al "si salvi chi può". Ci vorrebbe tenuta. Invece temo che stiano saltando i nervi». Nel ’93, Primo Greganti era in galera. E in silenzio. Il compagno G divenne un simbolo. Parve allora un capro espiato-

rio, che si caricava delle colpe del suo partito, il Pci. Per alcuni divenne un eroe, per altri il testimone di una corresponsabilità mai provata sino in fondo. «Noi comunisti eravamo davvero diversi —dice oggi Greganti —. Sì, ho letto l’intervista di Formica al Corriere, ho letto l’editoriale di Ferrara sul Foglio. Mi pare soffrano di torcicollo: vivono con la testa voltata all’indietro. Ogni volta sento ripetere: i socialisti e i democristiani prendevano le tangenti perché il Pci aveva l’oro di Mosca. Ma io, in tanti anni, questo denaro da Mosca non l’ho mai visto». Però c’era. «Io so solo che non riuscivamo a pagare gli stipendi. Che chiunque passava sul marciapiede

La fotografia Atene, ancora scontri fra studenti e forze dell’ordine (Ansa)

di una nostra sezione si sentiva chiedere soldi. Che i nostri funzionari venivano pagati con saltuari rimborsi spese, mentre quelli della Dc e del Psi risultavano a carico degli enti pubblici, e quindi venivano retribuiti dai cittadini». Il Pd è ancora diverso? «Oggi molti sono in politica solo a far denari per sé. Ci sono partiti divenuti comitati di affari. Io ho aderito al Pd perché credo che il Pd non debba essere così, e resto convinto che non tutti i partiti siano uguali. Se tutte le aziende sono in difficoltà tranne quelle del presidente del Consiglio, vorrà pur dire qualcosa. Però vedo che pure nel partito democratico l’etica è diminuita. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

C’è un particolare sulla cosiddetta “questione morale” che merita di essere rammentato, come fa Carlo Bonini sulla “Repubblica” di ieri: è pronta la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale. Quello che, per dirla in breve, nel 2005 usò uomini e aerei del corpo per farsi recapitare tre casse di spigole da Roma alle Dolomiti: servivano per la cena sua, dei famigliari e di un allegrone codazzo di amici. Il tutto a spese della Guardia di Finanza, cioè nostre. Attualmente Speciale è un deputato del Pdl. Ora, la questione morale non può prescindere da una questione estetica: prendere gli italiani a pesci in faccia è il segno di una protervia senza limiti. Qui non è il caso di fare il gioco dei buoni e dei cattivi, ma contestualmente fa bene Repubblica a rammentare quella vicenda, che è anche giusto amplificare.


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