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Sabato 13 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Medvedev in imbarazzo MOSCA – Un curioso problema di comunicazione è avvenuto ieri fra il presidente russo Dmitri Medvedev (nella foto) e gli uomini addetti alla sua sicurezza: mentre il leader del Cremlino celebrava nella cittadella moscovita la libertà di pensiero portata dalla costituzione democratica del 1993, i suoi agenti por-

tavano di peso fuori dall’ex Palazzo dei congressi dove si teneva la cerimonia un dissidente che aveva contestato ad alta voce il leader.

Scontri tribali nel Darfur KHARTOUM – Scontri tribali hanno provocato ieri decine di morti nel sud del Darfur, provincia desertica sudanese devastata da una guerra civile da anni fuori controllo.

«India e Pakistan cooperate» NEW DELHI – Il sottosegretario di stato americano John Negroponte si è augurato ieri che anche il Pakistan contribuisca a trovare i colpevoli degli attentati di Mumbai. Lo scrive in un comunicato stampa al termine della visita che ha effettuato ieri a New Delhi, durante la quale ha incontrato il ministro degli esteri indiano Pranab Mukherjee, il sottosegretario agli esteri Shankar Menon e il presidente del consiglio di sicurezza nazionale Narayanan. Per Negroponte «lo sforzo ora è concentrato sull'inchiesta per prendere i colpevoli degli attacchi. Stiamo cooperando in questo sforzo, ma – scrive Negroponte – tutti i nostri partner diplomatici hanno la responsabilità di contribuire a questo sforzo».

A Roma è scattato il piano di emergenza. In Calabria le vittime sono salite a tre

Maltempo, Centro-Sud sotto l’acqua, il Tevere in piena ROMA – Ancora una giornata nel segno del maltempo in tutta Italia, specie al Centro-Sud, con fiumi esondati, frane e mareggiate. A Roma è attesa la piena del Tevere. Ma la Protezione civile rassicura: la situazione è sotto controllo. Nella notte di giovedì, intanto, è stato travato a Polistena (Reggio Calabria) il cadavere di un uomo di 55 anni disperso dopo essere stato travolto dal crollo di un ponte a causa del maltempo. In Calabria ieri si erano avuti altri due morti. A Roma è scattato nella notte il piano di emergenza per la piena del Tevere, prevista tra le 18 e le 20. Agenti dei commissariati e delle volanti hanno continuato a monitorare il fiume a ponte Milvio, ponte Marconi, Iso-

Il Tevere ingrossato dalla pioggia

la Tiberina, ponte Cavour, ponte Regina Margherita. La Protezione civile fa sapere che al momento «non sono in corso evacuazioni di alcun genere a Roma» e che sarà lo stesso Dipartimento «a informare tempestivamente i cittadini

sia della situazione sia sui comportamenti da tenere in caso si dovessero verificare eventuali criticità». La piena, prevede la Protezione civile, sarà prolungata e avrà una durata di 18-20 ore a partire dal tardo pomeriggio di ieri. È invece già esondato l’Aniene, altro fiume della Capitale. La via Tiburtina è stata allagata e chiusa al traffico, dopo le 11:00, tra Ponte Mammolo e il grande raccordo anulare. Chiusa al traffico anche la via Nomentana all’altezza di Ponte Tazio. Problemi per i fiumi in piena in tutto il Centro-Sud. dove continua a piovere incessantemente. Diversi comuni calabresi, tra i quali Gioia Tauro e Palmi, nel reggino, si trovano senza acqua potabile a causa

Consueta guerra di cifre. Critiche da Cisl e Ugl

Cgil in piazza contro la crisi per Epifani «è stato un successo» ROMA - Uno sciopero dimezzato dal maltempo ma che per Guglielmo Epifani e' stato ugualmente "un grande successo". E soprattutto ha confermato che da parte del Governo devono arrivare "ben altre risposte alla crisi peggiore degli ultimi anni". Difficile misurare i numeri della partecipazione, affidati come al solito alla consueta guerra di cifre. Per il sindacato nelle piazze d'Italia alla fine c'era piu' di un milione e mezzo di persone, ben diverse le valutazioni del Governo secondo cui "l'adesione e' stata assai bassa". Addirittura nel pubblico impiego per il ministro Sacconi non si e' andati oltre il 7% di partecipanti. Resta il dato politico sottolineato con forza da Guglielmo Epifani ieri in piazza a Bologna. "Il peggio deve ancora arrivare", ha ribadito citando la crescita esponenziale della cassa integrazione. E in questo clima il Governo e' fermo. "Parla di se' come di un buon padre di famiglia - ha osservato - ma un buon padre farebbe tutto, anche di più, di fronte a questa crisi, il Governo non sta facendo nulla tranne trasferire risorse da una parte all'altra del bilancio. Sarebbe ora invece che Berlusconi si occupi della crisi se non vuole che si trasformi in un disastro". Alle accuse Epifani ha pero' affiancato una richiesta. "Si apra un tavolo insieme a sindacati, Confindustria, parti sociali. E in quella sede si discuta

Piazza Maggiore a Bologna, come era ieri

tutti insieme su come affrontare le questioni aperte dalla crisi". Ma oltre alle critiche unanimi della maggioranza, compatta nel giudicare "inutile, anacronistico e dannoso" lo sciopero Cgil, ieri Epifani ha dovuto incassare la netta presa di distanza degli altri sindacati, rimasti a casa. Tra i piu' critici il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. "Quello di ieri e' stato uno sciopero che non aiuta i lavoratori, non serve a impostare una seria politica contro la crisi economica, accentua le divisioni anziché favorire la convergenza di tutto il sindacalismo confederale attorno a una politica riformista e di svi-

luppo". Non solo. Per la Cisl la mbilitazione avviata da Cgil "e' un errore di portata storica proprio perché non soltanto il nostro paese, ma l'Europa e il mondo intero sono di fronte alle dimensioni inedite e gigantesche di una crisi che non è solo finanziaria, ma colpisce i settori produttivi, aggredisce i livelli di vita di grandi masse e fa intravedere i sintomi di una recessione senza precedenti". Altrettanto negativo il giudizio della segretaria dell'Ugl Renata Polverini. "Abbiamo assistito allo sciopero più anacronistico del dopoguerra, mentre al paese serve dialogo". Paolo Tavella

dell’esondazione di un fiume che ha allagato alcuni pozzi. Sempre nel reggino, diversi comuni sono rimasti isolati a causa delle frane. Scuole chiuse per il maltempo a Matera e nel barese. Sull'Etna otto boy scout, sorpresi da una tormenta di neve, da ieri sono bloccate nel rifugio Timpa Rossa, a quota 1.650 metri. Le squadre del soccorso alpino del Cai, club alpino italiano, stanno raggiungendo il rifugio. Sempre in Sicilia, sospesi i collegamenti con gli aliscafi per le Eolie. E a Ginostra, frazione di Stromboli, cominciano a scarseggiare i generi di prima necessità. Interrotti i collegamenti via mare anche tra il porto di Termoli e le isole Tremiti (Foggia). Daniela Navi

Napolitano «La Carta non si tocca» ROMA - "I principi cardine della Costituzione non si cambiano". Dopo il gelo, dal Quirinale è arrivato un nuovo monito. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, dopo avere più volte invitato maggioranza e opposizione a fare riforme condivise, alla fine è intervenuto sul tema della giustizia dopo l'annuncio di Silvio Berlusconi di voler smontare e rimontare la Carta per varare la sua riforma che separa le carriere di giudici e pm. Il botta e risposta a distanza tra Napolitano e il premier si è svolto ieri sull'asse Roma-Bruxelles. È partito dalle questioni ambientali, ricevendo al Quirinale i membri del Fai, il capo dello Stato per tornare a ribadire che "i principi fondamentali sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o di alterarli". Berlusconi aveva sostenuto che la riforma può essere attuata anche in assenza di un accordo con l'opposizione, perché il procedimento di modifica della Carta Costituzionale prevede il referendum, a suggello di quanto stabilito dal governo e approvato dal Parlamento. "Ma questo non vale - ha obiettato il presidente della repubblica - per i principi cardine della Costituzione". Il Cavaliere, quasi in tempo reale, ha precisato che il capo dello Stato non si riferiva a lui. Ma poi ha in parte corretto il tiro, quando ha assicurato che non intende toccare i principi della Carta Costituzionale. Con il Colle? Va tutto bene, ha sdrammatizzato. Spiegando che il nuovo assetto del Csm "non è tra i fondamenti". "Nessun problema" nemmeno con Umberto Bossi, che preoccupato per le sorti del federalismo aveva frenato sulla giustizia spingendo per il dialogo con l'opposizione. Anzi. Con il leader della Lega "c'è un'intesa fantastica". Andrea Longo


In Italia e nel Mondo

Sabato 13 dicembre 2008

Il Cavaliere: «Siamo avanti di 13 punti». Il leader di Idv: «Siamo noi avanti di 5 punti»

Abruzzo, finale con scontro Di Pietro-Berlusconi Domenica si vota dopo il terremoto giudiziario per presunte tangenti

Di Pietro (a sinistra) e Costantini

ROMA – Silvio Berlusconi insiste sulla valenza nazionale delle elezioni regionali in Abruzzo, forte dei sondaggi che lo danno in vantaggio «di 13 punti». Ed infatti, nonostante la tenacia del leader dell’Idv Antonio Di Pietro, che a sostegno del suo candidato Carlo Costantini ha battuto palmo a palmo la regione con la bandiera della moralità, sembra difficile che nelle urne non peserà il terremoto giudiziario, che a luglio portò all’arresto del governatore Ottaviano del Turco e che spiega il motivo per cui il Pd, fallito il tentativo

di un’alleanza larga dall’Idv a Udc, aspetta il voto senza farsi grosse illusioni. Ma Di Pietro non ci sta e intanto contesta il sondaggio di Berlusconi nella regione mandandogli a dire che «dà i numeri e dà di testa»; «anche noi abbiamo i nostri sondaggi – ribatte l’ex Pm – e sappiamo che la coalizione guidata da Carlo Costantini è quasi 5 punti avanti rispetto a quella guidata da Chiodi». Berlusconi, «tarocca i voti e «vuole prendere in giro gli abruzzesi». Sembra passata un’era

dalle passate elezioni regionali del 2005 quando Ottaviano Del Turco, alla testa della coalizione di centrosinistra, stravinse con un 57,9% sul 41,2 della coalizione di centrodestra. «Era un’altra stagione politica – ammette un dirigente nazionale del Pd – il centrosinistra era al punto più alto del gradimento, Berlusconi al minimo. Già il dato di partenza delle ultime elezioni politiche mostrava che il centrodestra era già leggermente in vantaggio, poi c'è stata la bufera giudiziaria». Cristina Ferrulli

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L’Illinois tenta di cacciare il governatore Blagojevich Il procuratore generale ha avviato un’azione per mandarlo via con la forza

Rod Blagojevich

WASHINGTON – L'Illinois, lo Stato di Barack Obama, è nel pieno di uno scontro tra poteri senza precedenti, con l’inchiesta sul governatore Rod Blagojevich che continua a proiettare ombre sul lavoro del presidente eletto degli Stati Uniti. Il procuratore generale dell’Illinois ha avviato un’azione legale per rimuovere con la forza il governatore accusato di aver cercato di 'vendere' la poltrona di senatore lasciata libera da Obama. Ma Blagojevich resiste, dicendosi innocente e convinto che gli eventi «lo vendicheranno».

Il vertice Ue. Accordo all’unanimità. Accolte le tesi italiane

Clima, chiuso il pacchetto Berlusconi: «Come volevo io» BRUXELLES - "Siamo riusciti ad ottenere tutto": Silvio Berlusconi esulta per l'accordo sul clima al vertice di Bruxelles. Nicolas Sarkozy lo ringrazia pubblicamente ("Grazie a Berlusconi, l'accordo è stato trovato rapidamente") ed è contento quanto lui, per aver concluso il semestre di presidenza francese con il risultato pieno nell'ultimo Consiglio Europeo: accordi fatti su clima, piano anti-crisi, Trattato di Lisbona. Meno soddisfatte le organizzazioni ambientaliste, che vedono "pieno di buchi" l'impegno preso dalla Ue, tanto da mettere alla fine a rischio il risultato finale della lotta ai cambiamenti climatici. Il prezzo dell'accordo, fortemente voluto da Sarkozy, è infatti una serie importanti di concessioni sia tecniche sia politiche agli stati nazionali, a cominciare dall'Italia che aveva minacciato il veto. Ma il rovescio della medaglia è che in questo modo si salvano l'unità europea e si confermano almeno formalmente gli obbiettivi previsti per la lotta al cambiamento climatico. Consentendo così all'Europa di riaffermare la sua leadership internazionale nella battaglia ambientale in vista dell'appuntamento mondiale di Copenaghen nel 2009. Proprio la scadenza di Copenaghen rappresenta per Berlusconi il fiore all'occhiello della "vittoria": "la grande vittoria italiana è che dopo Copenaghen, già nel marzo 2010, ci sarà una rivisitazione globale di queste misure sulla base dei risultati di Copenaghen", spiega il presidente del Consiglio ai giornalisti: "Questo significa che se a Copenaghen gli altri grandi emettitori di CO2, Usa in testa dopo Cina e India, non fossero in accordo con le misure assunte dall'Europa, noi potremmo rivisitare l'intero pacchetto e ade-

Berlusconi trionfante a Bruxelles

guarlo alle decisioni degli altri". Che è esattamente quel che preoccupa gli ambientalisti: la possibilità che un impegno insufficiente degli altri paesi porti l'Europa a rimangiarsi l'obbiettivo di ridurre del 20% le emissioni entro il 2020. "L'Europa è ora all'avanguardia ed è un esempio per gli altri paesi", ribatte Berlusconi: "ma non vuole essere quella che paga il conto da sola. Alla Conferenza di Copenaghen anche gli altri paesi che emettono anidride carbonica devono impegnarsi . Ma Roma porta anche a casa anche altre richieste importanti, che se pure "annacquano" l'impatto delle misure europee nella lotta ai cambiamenti climatici, proteggo-

no però in un momento di crisi economica alcune industrie particolarmente sensibili del Belpaese. Come previsto nella serata di giovedì, la soluzione è stata trovata in una maggiore gradualità nel processo di applicazione delle nuove norme, in particolare di quelle che prevedono emissioni a pagamento. Le industrie giudicate non a rischio di delocalizzazione ("carbon leakage", nel gergo tecnico), passeranno dal 20% nel 2013 al 70% nel 2020, e solo nel 2025 si arriverà al 100% dei diritti di emissione a pagamento. Un piccolo sconto sui tempi rispetto al 2020, che potrebbe però irritare il parlamento si Strasburgo che si è schierato per la difesa assoluta dell'obbiettivo 2020. Si à lavorato anche sulla definizione delle industrie a rischio di delocalizzazione, che potranno beneficiare dei diritti di emissione gratuiti al 100%: accolte le richieste avanzate sopratutto dalla Germania per tutelare le sue nel settore cemento, acciaio (interessa anche l'Italia)e alluminio. Accolte in parte le richieste italiane di tutela dei settori ceramica, vetro e carta: saranno sottoposte a un calcolo in base alla percentuale di extra-costi che l'acquisto di certificati di emissione comporterebbero per i diversi settori e sottosettori. Un sistema complesso ma che dovrebbe garantire in pratica l'esenzione alle industrie più esposte ai rischi. L'Italia inoltre potrà sfruttare i "crediti" di inquinamento ottenuti finanziando la costruzione di impianti rinnovabili nel bacino del Mediterraneo: un calcolo, sottolinea il ministro degli esteri Franco Frattini, "che si applica non soltanto alle nuove iniziative ma anche a quelle già realizzate in Paesi africani e finanziati dall' Italia". Luca Rondanini

La Santa Sede contraria anche alla ricerca

Dal Vaticano duro attacco alla bioetica: «Tutelare la dignità» ROMA - Sulla bioetica il Vaticano non cambia la sua impostazione filosofica-scientifica e lascia acceso il semaforo rosso stilando un documento severo sulla prassi dei fedeli e degli scienziati. I divieti posti dalla Santa Sede "per tutelare la dignità umana fin dall'inizio" sono stati già ampiamente evidenziati in passato ma ieri messi nero su bianco in un testo che aggiorna le questioni più scottanti: no alla ricerca delle cellule staminali embrionali ("Il prelievo di cellule causa inevitabilmente la sua distruzione, risultando gravemente illecito") e alla crioconservazione degli embrioni, no all'utilizzo della pillola del giorno dopo così come alla spirale e a tutti gli anticoncezionali "che rientrano nel peccato di aborto", niente clonazione umana anche per quella a scopo terapeutico e per la diagnosi dei preimpianti. Partendo dall'assunto inattaccabile che "l'embrione ha fin dall'inizio la dignità propria della persona", la Chiesa torna così sul-

Gli italiani? Un popolo di giocatori d’azzardo IN Italia i giocatori d’azzardo sono il 2,75% della massa che tenta la fortuna al gioco. Lo rivela una ricerca del Conagga (coordinamento gruppi per giocatori d’azzardo) presentata a Reggio Emilia dal presidente Matteo Iori, che definisce «d’azzardo» i giocatori che hanno un problema di dipendenza da gioco poichè dichiarano di giocare più di tre volte alla settimana e per più di tre ore spendendo 600 euro al mese e anche più. La percentuale è molto alta e, parametrata sulla popolazione nazionale, prefigurerebbe una quota altissima

Sark diventa democratica e i miliardari si vendicano

«Chi spara non fa l’amore» di giocatori patologici, quasi doppia di quella sinora ritenuta esatta: 1.353.000 persone contro le 700.000 ipotizzate, ma mai recensite. Sono stati restituiti 1.750 questionari, 1.625 compilati e ritenuti validi.

la disciplina recente che si occupa delle questioni morali che sorgono parallelamente al rapido progredire della ricerca biologica e medica mettendo una serie di paletti contenuti nella "Dignitas personae" l'istruzione della Congregrazione per la dottrina della fede. Il documento segue quello del 1987, "Dominum Vitae" nel quale si dichiarava illecito l'uso di tutte le tecniche di procrezione assistita. Proprio su questo punto il Vaticano ha mostrato una apertura ammettendone l'uso "ma solo all'interno del matrimonio e nel rispetto della dignità delle persone". Questo dunque significa un rifiuto per la fecondazione artificiale sia omologa che eterologa e un no deciso all'eliminazione volontaria degli embrioni nel contesto delle tecniche di fecondazione in vitro. La Santa Sede ha inoltre manifestato forti dubbi sulla diagnosi pre-impiantatoria per le "evidenti ricadute eugenetiche". Luca Masotto

«CHI spara i botti non fa l’amore». È l'aut aut di un gruppo di donne napoletane ai loro uomini: mogli e fidanzate hanno minacciato lo sciopero del sesso se i loro partner si dedicheranno in questi giorni a sparare i fuochi

d'artificio. A portarla avanti un comitato, con un gruppo di signore tra i 25 e i 45 anni. «Non c'è alcuna forma di femminismo», fanno sapere le signore del gruppo, che per ora vogliono restare anonime.

LA piccola isola di Sark, una delle isole del Canale britanniche, è diventata ufficialmente una democrazia dopo quasi 450 anni di dominio feudale. Lo storico giorno è stato però marcato da aspre polemiche invece che da gioiosi festeggiamenti: alle urne hanno infatti trionfato i candidati fedeli a Micheal Beaumont, finora Signore feudale di Sark, mentre sono stati battuti quelli appoggiati dai miliardari fratelli Barclay che per vendetta hanno deciso di ritirare gli investimenti lasciando sul lastrico 100 persone. Sir Frederick e Sir Davis Barclay, pa-

droni del Ritz di Londra e del quotidiano britannico Daily Telegraph, erano approdati sull'isola di Sark nel 1993 con l’acquisto del vicino isolotto di Brecqhou, sul quale i due facoltosi uomini d’affari hanno voluto costruire un castello.


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Sabato 13 dicembre 2008

Il fatto del giorno: scuola, slitta la riforma Salta il maestro unico e rimane il tempo pieno

La Gelmini minimizza ma Veltroni è soddisfatto

Ci chiediamo affranti se resta il grembiulino

dal servizio di Salvo Intravaia

dall’articolo di Maria Grazia Bruzzone

dall’editoriale di Mario Giordano

Rinviata di un anno la riforma delle scuole superiori. È il primo risultato del braccio di ferro tra mondo della scuola e governo condotto negli ultimi due mesi. Ma dall’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi emergono altre importanti novità. Salta, in pratica, il maestro unico alla scuola elementare e viene confermato il tempo pieno di 40 ore alla scuola elementare. Le importanti novità, che rappresentano un’autentica marcia indietro dell’esecutivo, sono scaturite da un mini vertice svoltosi ieri tra il premier, Silvio Berlusconi, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il collega dell’Economia, Giulio Tremonti e il presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea. [...]

[...] Opposizione e sindacati la prendono per un dietrofront o comunque per una pesante correzione di rotta da parte del governo. Per una «marcia indietro completa» propende il leader del Pd Veltroni, non nascondendo il suo compiacimento: «Vuol dire che avevamo ragione noi, avevano ragione i sindacati dei docenti, e gli studenti, i genitori, quel grande movimento che aveva bocciato la finta riforma», osserva. [...] Gelmini minimizza. Il provvedimento che porterà martedì in Consiglio dei ministri sarà comunque una «svolta storica dell’offerta formativa». Gelmini parla semplicemente di «due fasi», e giudica «positivo» il confronto che si aprirà coi sindacati «su come applicare meglio i cambiamenti che verranno introdotti». [...]

Contrordine compagni (di scuola). La riforma delle superiori quest’anno non si farà: è stata rinviata al 2010. E per quanto riguarda le elementari, il maestro unico è un po’ meno unico e po’ più facoltativo. Svolta di classe: linea dura? Decisionismo? Macché: via alle trattative, si smussano gli angoli. Si prende tempo. I sindacati esultano: si dimostra che scioperare serve. La sinistra è in festa: avevamo ragione noi. Il ministro Gelmini ribadisce: nessuna marcia indietro. Noi, a dirla tutta, siamo un po’ disorientati. E da ieri ci chiediamo un po’ affranti: almeno il grembiulino rimane? [...] La scuola deve cambiare. Deve riscoprire responsabilità, meritocrazia, deve cancellare quarant’anni di malcostume [...].

La Stampa

La migliore di ieri

Ministra stizzita

Il rapporto sull’università mostra una sfilza di zeri

Ma era stato annunciato

dall’intervista di Raffaello Masci

dal servizio di Gian Antonio Stella

dall’articolo di Renato Farina

La Gelmini ha incassato il colpo dell’Onda e ora deve fare marcia indietro. Così dicono di lei, signora ministro. Cosa replica? «Siamo di fronte ad una ingegneria della mistificazione. Voglio essere chiara subito: il maestro unico resta. Chiaro? Anzi: resta “solo” il maestro unico. Il modulo dei due maestri su tre classi è morto e sepolto per sempre». E chi è invece che mistifica? «La sinistra. È veramente pazzesco: mi hanno fatto una guerra su questo, l’hanno persa e ora si inventano che io, pressata dai loro scioperi e dalle loro proteste, sono tornata sui miei passi con la coda tra le gambe. Ma scherziamo?». [...]

Zero, zero, zero, zero, zero... È tutta lì, la fotografia della follia dell’Università italiana. Nella ripetizione per 33 volte, nella casella «immatricolati» di altrettanti «atenei» distaccati, del numero «0». Neppure un nuovo iscritto. Manco uno. Prova provata che la decisione megalomane e cocciuta di volere a tutti i costi almeno un corso di laurea sotto il campanile era totalmente sballata. Il dato, che conferma le denunce più allarmate, è contenuto nel Rapporto annuale 2008 sul nostro sistema universitario. Il rapporto (i cui dati sono del 2007, qua e là aggiornati fino alla primavera scorsa) viene presentato da Mariastella Gelmini. E

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

– Marcia indietro sulla scuola. La “grande riforma” rischia di ridursi a una messa a punto senza vigore, forse solo una sforbiciata agli sprechi più evidenti. Le proteste di piazza (in buona parte fomentate dagli attori in causa), le famiglie che protestano, le varie lobby che inciuciano… producono tutti effetti negativi su i sondaggi. E si sa quanto questi sono importanti per il nostro leader. E poi questa riduzione drastica dei posti di lavoro in questo momento…. Quindi, tutto rimandato di un anno e poi se ne discuterà. – Sempre lo stesso paese l’Italia. Si fa un gran cagnara, ci si azzuffa tutti quanti, e poi non succede mai niente. Ricordate il federalismo fiscale? E le Province? E i soldi prima levati e poi ridati alla scuole dei preti? E il reato di immigrazione clandestina e la conseguente espulsione? E l’eterna lotta sulla separazione delle carriere in magistratura? – Veltroni: “Vuol dire che avevamo ragione noi”: Pirla. – Veltroni e l’opposizione si dimostrano propensi al dialogo con Berlusconi e questi dichiara che non gli serve nessun aiuto. Ha la maggioranza. Crisi epilettica di Walter. Di Pietro, un giorno sì e uno no, dichiara che Berlusconi è un dittatore e un delinquente. Di questo passo prenderà un casino di voti, e farà morire il Pd. – Oggi sciopero della Cgil: Con quest’acqua non ci andrà nessuno. – Bertinotti e Nicky Vendola (insomma la minoranza di

Rifondazione, più una parte dei Verdi e la sinistra Democratica) per combattere Paolo Ferrero lanciano le “primarie delle idee”. Non ridete per favore. Questi ci credono veramente. – Piove, Italia allagata: “Governo ladro”. – Brinda e incredulo prepara le valigie Carlo Toto: la Cai gli ha comprato Airone per 300 milioni ?!? Non c’è ancora nessun accordo con Air France-Klm, specie dopo l’uscita di Berlusconi contro l’ingresso immediato del patner internazionale nel capitale. – La trattativa con la Cai si aprirà a gennaio ma il presidente della Regione Lombardia (Formigoni di Cl) annuncia: “Malpensa sarà un punto privilegiato del loro piano industriale”. Replica del Sindaco di Roma: “Qualsiasi supremazia su Fiumicino è infondata”. – Nella città sud-orientale di Qalat, in Afghanistan, sei poliziotti sono stati uccisi e altri tredici sono rimasti feriti per errore in un bombardamento statunitense Entrambe le parti hanno espresso dispiacere per l’ennesimo episodio di "fuoco amico" e hanno auspicato un maggiore coordinamento sul campo. – La notizia era attesa da tempo: l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, ha confermato ieri che l’Italia è entrata ufficialmente in recessione perché il Pil è calato per il secondo trimestre consecutivo. Il Belpaese non affrontava una situazione simile da 15 anni: tra il 1992 e il 1993 il Pil era calato per sei trimestri consecutivi.

possiamo scommettere che accenderà un dibattito infuocato. Perché delle due l’una: o queste cifre sono corrette (e se è così in molti casi serve un lanciafiamme) o lo sono solo in parte. E in questo caso il quadro sarebbe paradossalmente ancora più grave. Ogni numero del documento, infatti, risulta ufficialmente fornito alla banca dati del Miur dagli stessi atenei. Il rapporto, si capisce, offre una carrellata su un sacco di cose. Dice che gli studenti stranieri sono al massimo il 7,1% (a Trieste) e si inabissano allo 0,1 a Messina. Riconosce che la spesa media per ogni giovane iscritto negli atenei statali è di 8.032 euro contro i 15.028 che vengono spesi in Austria o i 23.137 in Svizzera. [...]

Vauro sul Manifesto

Potenza delle balle. Ora gira la notizia che la Gelmini è caduta, ha ceduto, è tornata indietro sul maestro unico. Non è così. Lo so che non ci credete, perché le televisioni vi hanno già intortati. Ma ho ragione io. Neanche se volesse potrebbe cambiare la pratica dell’insegnante delle elementari del tipo nuovo: c’è una legge pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale, e la sua applicazione non è in potere del ministro e dei sindacati. Invece si dice: si cambia. Sarà facoltà delle famiglie scegliere se avere il maestro unico o il tempo pieno. Così è scolpito sulle agenzie. Giusto. Peccato che non ci sia alcuna novità. È sempre stato detto [...].o

Lo zelo del governo sbatte contro la realtà dei fatti dal commento di Mattia Feltri

Il maestro unico, che poi così unico non è, poiché già lo chiamano «prevalente», sta per diventare parzialmente prevalente, e cioè sarà affiancato non soltanto dai subordinati - cui spetta il compito di insegnare materie secondarie o integrative come inglese o ginnastica - ma anche dai coordinati con l’aiuto dei quali sarà garantito il tempo pieno, e cioè le lezioni pomeridiane. La grande riforma, già abbassata al rango di vigorosa messa a punto dai responsabili ministeriali, rischia di ridursi a una messa a punto senza vigore con sforbiciata degli sprechi più evidenti.

Il ministro Mariastella Gelmini nega la marcia indietro: secondo lei (e lo ripete oggi in un’intervista alla Stampa) la riforma quella era e quella rimane, e tutto il resto è polemicuccia. L’impressione di molti osservatori è un’altra: qualcosa è stato dilazionato, qualcosa attenuato. Se così fosse, come sembra, non si tratterebbe per forza di arrendevolezza, o correzione dell’errore. Ma si tratterebbe di coscienziosa presa d’atto che non si può fare tutto ciò che si ritiene giusto, non tutto subito, non tutto per forza. Le proteste di piazza, in buona parte fomentate, conservatrici e pretestuose, comunque incidono sui sondaggi, e le famiglie, private di un comodo

La fotografia Maltempo, a Roma il Tevere si gonfia (Ansa)

asilo pomeridiano per figli, fanno sapere la loro nelle indagini demoscopiche. E poi i cambiamenti, se bruschi, diventano ingovernabili e una riduzione troppo drastica dei posti di lavoro, in tempo di crisi, è una grana di cui il governo non ha bisogno. Sarebbe tutto accettabile, o quasi, non fosse che l’entusiasmo dell’esecutivo va a sbattere sempre più spesso contro la realtà dei fatti. Ancora di ieri è l’indiscrezione su Renato Brunetta disposto a rivedere con più indulgenza la disciplina delle visite fiscali ai dipendenti ammalati della pubblica amministrazione. La famosa politica dell’annuncio quasi mai regge. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Diciamocela tutta: questa storia del maestro unico era già un compromesso. Il sogno corrente, nella dittatura dell’ignoranza che stiamo vivendo, è il maestro nullo. Per prima cosa, niente maestri, niente stipendi, volete mettere il risparmio? In secondo luogo gli edifici che ospitano le scuole elementari si potranno vendere e così “far cassa”: diventeranno ipermercati, parcheggi o, se in buona posizione hotel a cinque stelle. Terzo: i genitori non dovranno più assumersi l’onere di comprare libri, quaderni, matite. Quarto: niente Suv in doppia fila davanti alle elementari, con snellimento del traffico. Quinto, va da sé, si realizza un antico sogno di milioni di ragazzini: niente scuola. Insomma, Gelmini, non ci aveva pensato? Se proprio qualcuno si ostina a mandarli a scuola ci sono pur sempre le private. Al limite un Dvd con “Non è mai troppo tardi”, ve lo ricordate?


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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa

La prossima sfida di Miuccia Prada è quella politica “Da giovane militavo nel Pci, l’argomento mi piace”

Giustizia, Zagrebelsky e “le due costituzioni”

dall’intervista di Roberta Filippini

dall’intervista di Giuseppe D’Avanzo

Per rompere il ghiaccio con Miuccia Prada, la stilista più celebrata e copiata del mondo, è meglio partire dall’arte. Perché per la sua Fondazione Prada farebbe quasi qualsiasi cosa, persino un’intervista. Che per lei è il massimo della fatica psicologica. Perché Miuccia, signora milanese che non si considera borghese («se non come ceto di provenienza»), aria da ragazza schiva che sa essere terribile, è proprio il contrario del personaggio che fa outing. «Non partecipo neppure ai convegni. Per me il fare è molto più ricco del parlare. Per esempio, realizzare il Double Club è stato bellissimo...». Va bene, partiamo dall’ultima opera di Carsten Höller, finanziata dalla Fondazione Prada, a Londra: ha la forma di un vero risto-discobar dove si mangia e si balla tra due mondi, quello europeo e quello congolese. Tutto è doppio e tutto si tiene. «E’ un punto d’arrivo di un lavoro intrapreso da anni, alla

Un ritratto di Miuccia Prada

ricerca di un’arte che abbia senso. Sì, anche senso politico, con un forte legame alla vita. Mi faceva ridere che l’opera, in questo caso, dovesse ottenere un buon giudizio dal critico gastronomico come da quello musicale!». [...] Recentemente c’è stata una collezione Miu Miu tutta in nylon matelassé, proprio quello terribile delle vestagliette Anni 50. «Io faccio moda per commentare il mondo, per ri-

dal corsivo di Lucia Annunziata

Quello che non poté il dialogo poté il maltempo. Il sindacato, avviato verso lo sciopero generale di questa mattina, ieri sera ha dato uno sguardo all’Italia intirizzita sotto l’acqua e ha cancellato l’astensione nazionale dal lavoro dei dipendenti delle Ferrovie. Grazie Cgil, ha detto il sindaco romano Alemanno. Grazie Cgil, gli hanno fatto eco i molti viaggiatori alle prese da ore con treni lumaca e strade intraversabili. Ma il gesto di «responsabilità sociale», per quanto saggio sia, ha il retrogusto amaro d’una sorta di ammissione dell’inutilità inconfessata con cui a questo

spondere a quello che succede, per cercare nell’immaginario mio e degli altri. Per quelle vestagliette, la ricerca mi è costata di più che se avessi usato cashmere sette stelle!». E’ questa la sua idea di lusso? «Vogliono far credere che il vero lusso sia la conservazione, non è mai stato così. Noi siamo un marchio più vecchio di altri, ma abbiamo intrapreso la strada della mo-

La Stampa

La pioggia e il maltempo che fanno bene alla Cgil sciopero si è, alla fine, arrivati. Crediamo davvero che la «sensibilità» nei confronti del povero italiano bagnato si sarebbe esercitata, se l’appuntamento di oggi fosse stato percepito come realmente decisivo? La Cgil avrebbe sentito così acutamente il disagio dei cittadini se già non avesse maturato l’idea che, dopotutto, un disagio di tale portata non vale la pena? Se, insom-

ma, tra simpatie degli scioperanti e simpatie della cittadinanza, non temesse di più la perdita delle seconde? Povera Cgil. È proprio vero che la politica è ampiamente una questione di tempi e di luoghi prima che di opinioni. Lo sciopero generale di oggi, nato come una prova di forza, una conta decisiva, per tutta una serie di ragioni arriva al suo momento decisivo con le pol-

dernità, che non è rassicurante. Lo scopo ultimo del mio lavoro è far passare attraverso il marchio il valore della nostra intelligenza in generale. L’Europa non deve portare il verbo, ma certamente siamo popoli sofisticati, è bene valorizzarlo». Un compito politico, in pratica: ma quando da ragazza militava nel Pci, immaginava di fare la stilista? «Guardi che io neppure adesso so cosa farò. Da giovane facevo politica (ma ho fatto anche il mimo al Piccolo Teatro!) e l’argomento continua a interessarmi. Mi hanno offerto di candidarmi, ma non mi piace l’idea della stilista imprestata alla politica, che invece va fatta a tempo pieno. Potrei magari cambiare professione nella vecchiaia. Oggi per me lavorare con la mia Fondazione è fare attività politica, perché è fare cultura». [...] Le sue sfilate sono una sfida ai luoghi comuni della sensualità, è d’accordo? «E’ il più grosso complimento che lei mi possa fare! E forse è vero!». [...]

veri - è il caso di dire - bagnate. A riprova di quanto incerto sia l’orizzonte della politica italiana. La traiettoria fatta da questo appuntamento - dal momento in cui prese forma come idea di dare al governo un «segnale forte» fino ad oggi - sembra in realtà un corso accelerato di realismo. [...] Alla vigilia di un nuovo pacchetto di misure anticrisi far abbassare le penne alla Cgil non avrebbe comunque nuociuto, ragionava Palazzo Chigi. E a un centro-sinistra privo di coesione interna sulla strategia antigoverno, lo scatto di Epifani offriva l’indubbio vantaggio di definire almeno un’identità, se non una linea. [...]

A Gustavo Zagrebelsky, costituzionalista e presidente emerito della Corte costituzionale, Repubblica chiede di riflettere ad alta voce sul significato e il valore dell’annuncio di Silvio Berlusconi: il premier vuole riformare, con la sua sola maggioranza, il Consiglio superiore della magistratura; separare in due diversi ordini la magistratura giudicante dalla requirente (i pubblici ministeri); un referendum popolare dovrebbe poi confermare entro tre mesi il disegno. "[...] Mi definisco un conservatore costituzionale. Penso che il lavoro compiuto all’inizio di un ciclo politico sia sempre più apprezzabile, migliore, di un’attività in corso d’opera. E tuttavia non è che non veda come un grave deficit non aver adeguato i meccanismi di garanzia della Costituzione alle trasformazioni del sistema politico. Ne è un esempio proprio l’articolo 138...". L’art. 138 della Costituzione regola le leggi di revisione della Costituzione. "Appunto, l’art. 138 prevede che le riforme costituzionali debbano essere approvate con un ampio consenso raccogliendo il voto della maggioranza e di una parte dell’opposizione". Qual era il significato di questo consenso qualificato? "Che la Costituzione, la sua manutenzione, le sue modifiche non dovessero essere appannaggio della pura maggioranza. Poi però le leggi elettorali hanno cambiato il sistema politico, polarizzandolo su due sponde e ora chi ha il sopravvento nella competizione elettorale e conquista la maggioranza si fa da sé le riforme costituzionali". Salvo poi sottoporle a referendum popolare, come ha

ricordato Berlusconi. "Berlusconi ha fatto un discorso piano. Prende atto della disciplina costituzionale, si fa votare la sua riforma con la maggioranza che il sistema elettorale attuale gli ha dato, chiede al referendum l’approvazione definitiva. Anche se ineccepibile, però, questo metodo cambia profondamente l’essenza stessa della Costituzione". Perché, se quel metodo è previsto dalla stessa Costituzione? "Perché ci sono due nozioni di Costituzione. La prima considera la Costituzione come strumento di chi governa. Per Cromwell, la Costituzione, è appunto Instrument of Government. Siamo qui alla presenza di Platone, Aristotele, Hobbes, Schmitt. Per venire al presente o al passato prossimo, non c’è in Sud America vincitore di elezioni, capo-popolo o colonnello, che non abbia e annunci un suo progetto costituzionale: è lo strumento di cui intende servirsi per esercitare il potere". Qual è la seconda nozione? "E’ la nostra. Qui il riferimento è John Locke. La Costituzione è inclusiva. Non è scritta da chi vince contro gli sconfitti. La Costituzione non si occupa di chi sia il vincitore. Scrive principi per tutti, garantisce i diritti di tutti. Noi siamo figli di questo costituzionalismo. La nostra Carta fondamentale è nata con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite del 1948, con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà del 1950. La Costituzione italiana si colloca in questa tradizione. E’ nata per essere inclusiva, per valere per tutti. Non è uno strumento di potere ma di garanzia contro gli abusi del potere. Berlusconi invece vuole fare il Cromwell". [...]

La crisi, i sindacati e il deficit di soluzioni

La magistratura è solo un diversivo ma Berlusconi s’è stufato della Lega

Questione di lessico

dall’editoriale di Dario Di Vico

dal “retroscena” di Francesco Verderami

dal corsivo di Michele Brambilla

Lo scontro sulla giustizia è servito a Berlusconi per regolare i conti nella maggioranza, ristabilire i rapporti di forza e porre un paletto alla tattica movimentista della Lega, che stava stringendo accordi con il Pd sul federalismo. Ecco il motivo per cui Berlusconi ha brandito il tema della magistratura come un’arma. E non c’è dubbio che intenda riformarla, ma non è questa oggi la priorità: in cima ai suoi pensieri c’era e c’è la crisi. La giustizia è stata usata come un diversivo. Perché il Cavaliere è consapevole che la partita della legislatura si gioca sull’economia, ruota attorno a quella che Confalonieri ha definito la «sana dialettica» con Tremonti, e riguarda la linea da adottare per affrontare l’emergenza. Sostenendo che «non si può dialogare con l’opposizione», il premier ha voluto spostare l’attenzione dei media dalla crisi, e soprattutto mettere sull’avviso Bossi. Quando l’ha fatto, nel pomeriggio di mercoledì, si era già assicurato tre obiettivi: aveva appena sbloccato — dopo un braccio di ferro durato oltre un mese — i primi 16 miliardi da investire nelle infrastrutture; aveva ottenuto l’aumento «fino a un miliardo almeno»

Siamo stati tutti dei poveri idioti nel non comprendere la rivoluzione del linguaggio che Walter Veltroni aveva portato nel mondo della politica. L’abbiamo preso in giro per i suoi «pacatamente», i suoi «I care», i suoi «We can», ma anche i suoi «I can, you can, he can», con i quali perlomeno ripassavamo un po’ di inglese. Com’eran belli i tempi in cui Walter ci faceva vedere quant’è ringiovanita la sinistra italiana: ci diceva che «il vento è cambiato», ci parlava della «grande lezione che viene dall’America», ci dimostrava che davvero anche gli ex comunisti hanno un’anima quando si commuoveva perché «Barack Obama ci indica pacatamente la strada». C’erano perfino un bel paio di chiappe griffate Oliviero Toscani per lanciare la nuova Unità. Sembra passato un secolo, o almeno un congresso, invece era ieri. Ora il nuovo Pd ha deciso di fare a meno di Veltroni e del suo linguaggio innovativo. Sarà ancora più innovativo. «Rinnovamento», è la parola d’ordine. «Via alla stagione del rinnovamento», titolava ieri un grande giornale parlando del summit (ahi, che parola vecchia: summit) che il Pd ha dedicato agli spinosi casi di Napoli e Firenze. [...]

Le società moderne si segnalano per l’abbondanza dei problemi aperti - ai vecchi non risolti se ne sono sommati di nuovi ed inediti - e per il deficit di soluzioni. In mezzo c’è il conflitto che da protagonista del Novecento non pare essersi ancora acconciato a vivere nel nuovo secolo. Cortei e iniziative di lotta continuano ad incontrare il favore di consistenti porzioni dell’elettorato, seguitano a scaldare il cuore dei militanti, ma raramente determinano significativi spostamenti di orientamento e quasi mai incassano risultati. Se poi — come sta accadendo — il globo intero incappa in una delle crisi più drammatiche della storia recente, il deficit di soluzioni si fa più stringente e l’inefficacia del conflitto evidente. Pur con tutte le sue specificità l’odierno sciopero generale indetto dalla sola Cgil ricade in questa casistica. Discuteremo di percentuali di adesione e di consistenza numerica delle manifestazioni ma i nodi politici sono individuabili in anticipo. Dovremo affrontare un 2009 dai tratti patrigni: ci darà severe lezioni e nessun conforto in ter-

mini di crescita e risorse. Di conseguenza sia le autorità e i governi, sia le organizzazioni della società civile dovranno sforzarsi di elaborare nuove idee per reggere l’urto della tempesta. L’esempio viene dalla Germania che ha deciso di far ricorso dal primo gennaio nelle aziende in crisi alla settimana lavorativa di quattro o addirittura tre giorni. Si vuole evitare il ricorso ai licenziamenti. Senza mitizzare questo strumento — che peserà non poco sulle casse dello Stato e prevede un sacrificio salariale per gli operai stimabile tra il 5 e il 10% — è il metodo che colpisce: invece di un grande corteo e del successivo comizio ad alti decibel i sindacati hanno scelto di concordare una soluzione concreta. Le organizzazioni tedesche — dalla IgMetall alla Ver.di — godono di una forza persino superiore a quella delle consorelle italiane e se accettano di cooperare non lo fanno perché sconfitti ma per autonoma valutazione dei costi e dei benefici. La stessa che ha portato i metalmeccanici a chiudere il contratto, poche settimane fa, con una secca riduzione delle richieste salariali. [...]

Berlusconi a Bruxelles

dei fondi per i lavoratori che dovranno ricorrere alla cassa integrazione; e —cosa importante — aveva garantito alla Gelmini il via libera per chiudere l’intesa con i sindacati sulla scuola, alla vigilia dello sciopero generale della Cgil. Non è la giustizia, è la crisi economica che lo assilla, con i danni che rischia di produrre al Paese e in prospettiva anche alla stabilità del governo. Una stabilità che Berlusconi misura quotidianamente attraverso il termometro del consenso. E non è un caso se due giorni fa — annunciando una ripresa negli indici di gradimento — aveva spiegato il precedente calo nei sondaggi: «Colpa delle polemiche sull’Iva a Sky, e delle vicende legate alla scuola». La scuola prometteva di rimane-

re una minaccia, perciò ha impegnato Gianni Letta per arrivare al patto con i sindacati, mettendo nel conto che l’opposizione l’avrebbe criticato e si sarebbe attribuita il successo della vertenza. Ma il sentiero andava bonificato da quella mina. E l’intesa porta la sua firma. Come raccontava ieri il leader della Cisl Bonanni, «fino all’ultimo il Tesoro ha resistito, prima che Berlusconi si imponesse». Si era imposto la mattina precedente, durante un incontro a tratti molto teso con Tremonti e il titolare dell’Istruzione. A quell’incontro era seguito un vertice che il premier ha rivelato durante la presentazione del libro di Vespa: «Ci siamo appena visti con Tremonti, Scajola e Fitto...». [...]


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Primo piano

Sabato 13 dicembre 2008

Lo scontro sulla giustizia Secondo il premier la riforma del Csm non rientra tra i fondamenti della Carta

Di Pietro: «Tra le norme immodificabili c’è anche l’indipendenza della magistratura»

Costituzione, i paletti del Colle Napolitano: «I principi fondamentali non si toccano». Berlusconi: «Non dice a me» di MILENA DI MAURO ROMA – E' sull'asse RomaBruxelles che si gioca il botta e risposta su Costituzione e riforma della giustizia tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «I principi fondamentali della Costituzione repubblicana sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o alterarli», dice il presidente della Repubblica. Poche ore ed il capo del governo risponde: «No, io non sono toccato per niente. Riconosco la Carta e i suoi principi». Nè l’annunciata riforma della giustizia nè un nuovo assetto del Csm per il premier sono infatti annoverabili come modifiche ai «principi fondamentali». «Per quanto si discuta, argomento complicato, su cosa è possibile e opportuno modificare e che cosa no della Costituzione, certamente i principi fondamentali sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o alterarli», aveva detto Napolitano ricevendo al Quirinale i membri del Fai. Subito l’opposizione aveva letto nelle «sagge» parole del capo dello Stato un monito diretto al premier ed alla sua annunciata volontà di fare la riforma della giustizia, anche a dispetto del dialogo con l’opposizione. «Napolitano è una persona di grande saggezza e grande esperienza. È la persona giusta, al posto giusto, al momento giusto», era stato il plauso di Dario Franceschini, vicesegretario del Pd. «Anche oggi il capo dello Stato con parole sagge ed equilibrate ha rimesso or-

VERSO LA RIFORMA

Pacchetto rinviato Alfano incontra il Pd Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il ministro Sandro Bondi e il presidente del Fondo per l'Ambiente Italiano Giulia Maria Mozzoni Crespi

dine in un dibattito che, non certamente per causa nostra, si era sviluppato attraverso strappi e dichiarazioni fuori luogo», aveva osservato Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd a Palazzo Madama, ringraziando il presidente della Repubblica per il suo «puntuale e quanto mai necessario monito». E Antonio Di Pietro, leader dell’IdV, aveva prontamente sottolineato: «Tra i principi immodificabili c'è la indipendenza della magistratura. La logica vorrebbe che Berlusconi non modifichi il sistema giustizia a suo piacimento. Altrimenti, violerebbe quei principi tracciati nella Carta dimostrando, ancora una volta, di seguire un modello dittatoriale e piduista». Con altrettanta immediatezza ministri e capigruppo del Pdl, anticipando le parole di Berlusconi da Bruxelles, avevano affermato che la maggioranza non discute l’intangibilità dei primi dodici articoli

della Costituzione, principi fondamentali del nostro ordinamento. «E' la riforma della seconda parte della Costituzione – osservava Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato – che ci auguriamo giunga a conclusione, dopo tanti tentativi, dai primi anni '80 ai giorni nostri». E Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl: «Di Pietro ha una capacità straordinaria di cadere nel ridicolo, soprattutto quando si occupa di cose per lui troppo complicate. Adesso vediamo che colloca l’indipendenza della magistratura tra i principi fondamentali della Costituzione, quando anche uno studente liceale sa che è materia trattata nella seconda parte di essa». La polemica si smorza, nonostante Berlusconi da Bruxelles annunci di voler andare avanti su riforme come quella del Csm, dopo l’annunciato slittamento del 'pacchetto’ giustizia a gennaio 2009.

Il Guardasigilli Angelino Alfano, d’intesa con il premier, intende riannodare il filo del dialogo con l'opposizione almeno sulle modifiche con legge ordinaria al processo penale, vista la netta contrarietà del Pd ad ogni riforma costituzionale. L’annuncio del rinvio della riforma a gennaio è accolto del Pd come un segno del «ravvedimento» di Berlusconi. Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della giustizia, si dice pronto ad incontrare Alfano. Anche la Lega è soddisfatta. Le riforme si devono fare, ma devono essere il più possibile condivise, dicono ad una voce i capigruppo Federico Bricolo e Roberto Cota. E la decisione di far slittare il 'pacchetto’ giustizia va nella direzione auspicata dal Carroccio che, chiedendo a maggioranza e opposizione di «abbassare i toni dello scontro politico», spera di favorire il varo del federalismo fiscale.

La componente togata dell’organismo divisa sulle norme che dovrebbero riformarla

Corte dei Conti, guerra tra presidente e consiglio ROMA – Resa dei conti alla Corte dei conti. I venti di guerra spirano da quando sono in discussione le norme che dovrebbero riformarla e che trovano l’assenso dei dirigenti e degli amministrativi della giustizia contabile, mentre la componente togata è divisa, con una parte di essa in aperto scontro con il presidente. La polemica è arrivata a lambire infatti la più alta carica della Corte, il presidente Tullio Lazzaro, nei confronti del quale 57 dei 540 magistrati hanno proposto una sanzione da parte dell’Associazione nazionale magistrati della Corte dei conti che ne certifichi l’incompatibilità per aver collaborato ad un testo di riforma che, sostengono i dissidenti, di fatto legherà le mani alle toghe incaricate dei controlli ed esautorerà il consiglio di presidenza. Il rafforzamento delle funzioni di controllo e la razionalizzazione della governance interna fa parte del ddl Brunetta all’esame del Parlamento e, tra le novità, c'è quella del potenziamento del ruolo della Corte dei conti nei controlli preventivi,

oltre al più generale compito di controllo successivo sulle gestioni svolte da tutte le amministrazioni pubbliche. In pratica si rafforzerebbe la capacità di controllo su eventuali sprechi e disservizi non, come spesso accade, «ex post’', bensì durante la stessa attività delle istituzioni seguite dalla Corte in modo tale che le relazioni della Corte al governo non pervengono quando il dissesto si è già consumato, bensì «mentre» si stanno verificando i presupposti. La norma prevista nel ddl Brunetta prevede invece la possibilità per i magistrati contabili di svolgere il controllo su tutte le amministrazioni (dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali) a mano a mano che si svolge l’attività amministrativa, senza interferire con essa (cioè senza bloccarla usando i poteri interdittivi tipici del controllo preventivo) ma senza neanche dover attendere la conclusione delle gestioni per rilevare, a cose fatte, che un’amministrazione è finita gambe all’aria per sprechi e disservizi. Una autentica rivoluzione, quindi, destinata a coinvolgere non solo le to-

ghe contabili, ma anche i 60 dirigenti ed i 2.420 amministrativi che costituiscono la 'forzà della Corte. Proprio in questi giorni in Parlamento è stato diffuso un documento nel quale il personale dirigenziale e amministrativo della Corte dei Conti si dice «pronto» alle novità ed esprime il più ampio consenso all’approvazione del disegno di legge», evidenziato come «il legislatore intenda finalmente aggredire, con strumenti di nuova e moderna concezione, la materia del controllo della spesa pubblica che maggiormente si concentra negli enti locali». Di diverso avviso l’Associazione dei magistrati della Corte dei conti che ha già indetto lo stato di agitazione e secondo la quale viene «introdotta una inedita tipologia di controllo» che «genererebbe misure interdittive attraverso modalità non adottate da nessuna delle istituzioni superiori a livello internazionale». Ma l’Associazione denuncia anche i pericoli di accentramento sul vertice dell’istituto di poteri «fino ad ora svolti da organi collegiali».

Angelino Alfano

ROMA - Confronto ancora possibile? Su alcuni temi pare di sì. Tanto che il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha deciso di far slittare a gennaio il «pacchetto giustizia» contenente la riforma del processo penale e le misure per affrontare l'emergenza sovraffollamento carceri (i provvedimenti erano stati inizialmente preannunciati per il Consiglio dei ministri della prossima settimana). La decisione - secondo quanto si è appreso in ambienti del governo - è stata presa dopo che il Guardasigilli, sentito Berlusconi, ha concordato sul tentativo di riannodare il filo del dialogo con l'opposizione almeno sulle modifiche con legge ordinaria al processo penale, visto che sulle riforme costituzionali resta la netta contrarietà del Pd. Se ne riparlerà solo dopo che Alfano avrà ricevuto una serie di proposte dalla Lega Nord (intenzionata ad insistere sui giudici di pace eletti dal popolo) e soprattutto dopo aver incontrato, tra martedì e mercoledì, il ministro 'ombra' del Pd, Tenaglia, e Vietti dell'Udc. LE MISURE - La bozza di ddl in fase di limatura prevedeva, tra l'altro, modifiche al codice di procedura penale per dare maggiore autonomia investigativa alla polizia giudiziaria rispetto al pubblico ministero (che non avrebbe più potuto acquisire autonomamente la notizia di reato, ma soltanto riceverla) e misure per risolvere l'emer-

genza sovraffollamento carceri puntando soprattutto su modifiche alle norme sulle gare di appalto per costruire nuovi penitenziari (così da evitare che in caso di contenzioso si blocchino i lavori). Il governo non aveva escluso l'ipotesi di intervenire sulle carceri con un decreto legge. Ma - spiegano fonti qualificate - in questo modo si sarebbe avvalorato il sospetto di un 'blitz' parlamentare proprio mentre lo scontro sulla giustizia ha toccato i massimi livelli. Pertanto, vista la chiusura del Pd a qualsiasi modifica costituzionale (Csm, obbligatorietà dell'azione penale, separazione giudici-pm), Alfano tenterà di riannodare il dialogo con il Pd almeno sulla riforma del processo penale. Con l'effetto di abbassare i toni sulla giustizia, come chiesto anche dalla Lega, e di cercare un'intesa bi-partisan sulle riforme, come più volte sollecitato dal Quirinale. INTERCETTAZIONI Lo stesso Alfano, in tema di intercettazioni ambientali e telefoniche relative a indagini antimafia e antiterrorismo, assicura che «non subiranno alcuna battuta d'arresto o limitazione». «Questo - spiega il ministro - a prescindere dalle restrizioni da operare sul sistema complessivo, peraltro necessarie per coniugare le giuste esigenze di indagine con quelle di tutela della riservatezza dei cittadini, troppo spesso travolti da ingerenze investigative».


Primo piano

Sabato 13 dicembre 2008

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Allarme maltempo Mare forza 9 e onde fino a 7 La Lega navale ne è convinta metri che hanno anche abbattuto si tratta di «disastro annunciato» i muri di contenimento e lancia nuovi allarmi

Crotone, porti nella bufera Violenta mareggiata nel capoluogo, a Cirò Marina e a Torretta di Crucoli di GIACINTO CARVELLI CROTONE - Una violenta mareggiata ieri notte si abbattuta sui porti di Crotone, Cirò Marina e Torretta di Crucoli provocando ingenti danni. Mare forza nove, onde alte dai cinque ai sette metri che hanno superato (ed in alcuni casi, addirittura abbattuto, come a Cirò Marina) i muri di contenimento, finendo la propria corsa distruttiva proprio sulle strutture portuali, provocando danni alle imbarcazioni e, in qualche caso, una buon dose di spavento anche agli addetti che vi lavorano. Ad esempio, a Crotone il mare ha scavalcato il molo Faraneo, facendo saltare la pavimentazione e, soprattutto, mettendo in pericolo il guardiano dello Yachting club, rimasto prigioniero della sua postazione, bloccato dalla caduta di una parete sulla banchina che impediva il transito nel porto. C'è voluto l'intervento della capitaneria di porto e dei vigili del fuoco per liberarlo. Immane è stato il lavoro compiuto dagli armatori, nell'intento di salvare le imbarcazioni dalla furia delle acque. Le onde non hanno risparmiato neanche gli stabilimenti balneari e i locali che si trovano lungo il litorale cittadino. L'acqua è penetrata anche nella sede della Capitaneria di porto che si è allagata. E c'è chi preannuncia nuove mareggiate all'orizzonte. Visti i danni provocati dalle mareggiate, qualcuno già parla di “disastro annunciato” e lancia nuovi allarmi: è la Lega navale di Crotone. Il presidente, Giovanni Pugliese, ha lanciato un appello all'autorità portuale per la messa in sicurezza del porto vecchio, chiedendo so-

stegno a comune e provincia di Crotone. Neanche i paesi della provincia sono rimasti immuni dalle violente mareggiate. A Cirò Marina, ad esempio, il violento impatto dei cavalloni ha fatto crollare il muro paraonde del porto turistico. La struttura, anche in questo caso, ha subito gravi danni, a causa del mare forza nove e delle violente raffiche di vento. In particolare, a farne le spese è stata la banchina est, che era già stata seriamente danneggiata dalle precedenti mareggiate: è stata praticamente distrutta. Non trovando più ostacoli, il mare riesce, infatti, a penetrare all'interno del porto ed a lambire anche le abitazioni che si trovano nei pressi. La gravità della situazione è testimoniata dall'assessore Giancarlo Malena, che esprime preoccupazione per le strutture balneari sul litorale. Il sindaco Nicodemo Parrilla è perfino inten-

zionato a chiedere lo stato di calamità naturale ed ha già firmato un'ordinanza per inagibilità del porto. Oltre alle attrezzature ed alle imbarcazioni danneggiate, nella zona sud dell'abitato, che deve fare i conti con una grave erosione costiera, la mareggiata ha di-

strutto quasi completamente un camping in zona Torrenova, danneggiando anche strade, pubblica illuminazione e rete idrica e fognaria, isolando anche alcune abitazioni. A Torretta di Crucoli, invece, la violenta mareggiata ha oltrepassato i muraglioni del Lungomare Kennedy e si è abbattuta su tutto il tratto del litorale, fino a lambire le abitazioni in zona Martelletto, i cui abitanti hanno vissuto, nella notte, più di qualche preoccupazione. Ci sono stati interventi, con diversi mezzi meccanici, per mettere in sicurezza tutta la zona interessata e sistemare dei frangiflutti. Il sindaco Antonio Sicilia, accompagnato dalla autorità, hanno effettuato un sopralluogo delle zone colpite. Dopo il passaggio della furia del mare, della bella spiaggia del litorale di Torretta di Crucoli, non restano che detriti.

Sila, dopo la pioggia torna anche la neve

Rogliano, doppia frana sui binari

DOPO il vento, la pioggia battente, ecco la neve. San Giovanni in Fiore e l'altopiano della Sila per tutta la giornata di ieri interessati da un'abbondante nevicata. La neve ha fatto la sua apparizione sin dalle prime ore del pomeriggio, facendo pregustare i primi assaggi di un inverno (quello silano) che, secondo i meteorologi, sarà abbastanza rigido. Intanto si fanno le prime stime della tempesta di acqua e vento, che ha investito per due giorni il più grosso centro della Sila. Il sindaco ha dato ordine di chiusura di tutte le scuole cittadine fino a lunedì. Chiesto anche alla Regione lo stato di calamità. Colpite in modo particolare le periferie. Antonio Mancina

ROGLIANO - Doppia frana sul tracciato delle Ferrovie della Calabria, interrotta la linea Cosenza-Catanzaro. Ordinanza di chiusura anche per la strada Parenti-Saliano. Questa il volta il maltempo ha prodotto danni davvero considerevoli, strutturali in diverse aree del comprensorio. In località 'Cappuccini Vecchi' di Rogliano, l'energia elettrica è venuta a mancare per quasi trenta ore, con gravi disagi per i residenti. L'allarme dettato dalla fragilità idrogeologica del territorio si è materializzato con la doppia frana che ha interessato il tracciato ferroviario delle FdC in località 'Sperti' - un'area rurale posta a monte del fiume Savuto, al confine fra i comuni di Rogliano e Marzi. Il duplice movimento franoso ha invaso i binari, distrutto un vigneto. Gaspare Stumpo

LOCRIDE IN DIFFICOLTA’

Ma c’è chi si rifiuta di lasciare casa

Caulonia, crolli e sgomberi di FRANCESCO SORGIOVANNI CAULONIA - Tutta la riviera dei gelsomini è stata colpita da una violenta mareggiata che si è abbattuta sulla costa durante la notte dell'11 dicembre e che si è protratta per quasi tutta la giornata di ieri. A risentire di più dei danni provocati dal mare è stata la cittadina di Caulonia, nell'alto Jonio reggino. Per alcune centinaia di metri il mare si è divorato totalmente la spiaggia andando a scavare sotto il muro di sostegno del lungomare e provocato enormi buche sul marciapiede. La mareggiata dell'altra notte è stata tra le più violente degli ultimi dieci anni, che si è abbattuta sulla costa di Caulonia. VENTI CON RAFFICHE OLTRE I 120 KM ALL’ORA - La tempesta ha portato venti intorno agli 80 km all'ora con raffiche superiori ai 120 km all'ora. La forza delle onde ha creato danni importanti a tutte le strutture esistenti in prossimità del lungomare. Due stabili sono crollati e altre 28 abitazioni sono quelle ora rimaste esposte di più. Per questo, il sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia, ha fatto notificare, ieri mattina,

un'ordinanza di sgombero delle case interessate. Il comune ha messo a disposizione alcuni locali di proprietà comunale per ospitare gli sfollati. Ma fino a ieri sera, a quanto pare, nessuno avrebbe sgomberato gli stabili considerati a rischio. SMANTELLATA LA RETE IDRICA - Le reti idrica, fognaria, e quella elettrica, nella zona interessata dalla mareggiata dall'altra notte, sono state smantellate. Di un impianto di depurazione, da tempo però inattivo, non è rimasta neppure l'ombra. Già nella notte, e per tutta la giornata di ieri, l'amministrazione comunale ha impiegato un consistente numero di operai, con ruspe e camion per liberare dai sassi e detriti tutta la zona e per cercare di recuperare le palme che le onde hanno completamente sradicato dai giardini del lungomare. Preoccupazione tra i proprietari delle case più vicine al mare e tra gli operatori balneari di Caulonia per l'erosione causata dal mare grosso che tiene tutti con il fiato sospeso. Per quanto concerne i danni strutturali è ancora presto per avere una stima esatta, ma potrebbero ammontare a qualche milione di euro.


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Primo piano

Sabato 13 dicembre 2008

Primo piano I NUMERI DEL SINDACATO

La Cgil in campo Nei due capoluoghi della Basilicata le manifestazioni organizzate dalla sigla di Epifani per protestare contro il carovita, la crisi e le decisioni del governo

Lo striscione dell’indotto di San Nicola di Melfi

di ANNA MUSACCHIO Con un “piatto di lenticchie” non si baratta la dignità umana. La Cgil proprio non ci sta a fare come Esaù e scende in piazza , per la terza volta in due mesi, per protestare, da sola, contro le misure sociali ed economiche adottate dal governo. Sciopero che si è svolto ieri anche a Potenza con tanto di corteo, partito da rione S. Rocco e comizio finale in piazza Mario Pagano, e con le bandiere listate a lutto per ricordare le tante morti sul lavoro. Un successo di presenze, a sentire i responsabili dell'organizzazione che hanno parlato di 5.000 persone giunte nel capoluogo «nonostante le avversità atmosferiche», come ha confermato il segretario regionale del sindacato, Antonio Pepe. Secondo le forze dell’ordine i manifestanti erano un migliaio. Il colpo d’occhio della piazza non era quello di una folla enorme. Pepe ha dichiarato: «La crisi morde le famiglie lucane, i lavoratori, i pensionati i precari e i disoccupati. Siamo in piazza per chiedere più responsabilità alle forze politiche della regione e l'impegno di queste per la riconversione ecologica delle industrie, per la valorizzazione delle risorse del territorio per migliorare l'accesso ai servizi. Al governo nazionale e a Confindustria domandiamo invece più attenzione al comparto industriale della Basilicata e un impiego di massicce risorse per infrastrutturare i territori, ma soprattutto chiediamo sostegno vero a tutti i redditi sia da lavoro che da pensione». A Cisl e Uil un solo invito «alla coerenza - ha continuato il segretario - necessaria per tutti quei sindacati decisi ad affrontare situazioni difficili come questa che il paese sta attraversando». Mentre il palco si riempie in piazza ci sono già le diverse categorie: braccianti agricoli, operai, delegazioni arrivate da fabbriche in chiusura cassintegrati lavoratori in mobilità e pensionati.

di NUNZIO FESTA Il corteo di Matera (a sinistra) e quello di Potenza (a destra, foto Andrea Mattiacci)

ni il governo ha fatto sapere di voler modificare le proposte anticrisi come alcuni aspetti della sociale card». Fausto Durante conferma

di voler esser giudicato dalla politica sul merito. La Cgil annuncia che non si fermerà a questo passo. Agendo sempre a difesa dei lavoratori.

IL CONTRARIO

Il duro atto di accusa del segretario regionale della Cisl

«Solitari che non aiutano i lavoratori» LA CGIL, con lo sciopero, non persegue l’interesse dei lavoratori. Il duro atto d’accusa viene da Nino Falotico (foto a destra), segretario generale della Cisl Basilicata. Dice Falotico: «In questa particolare fase storica lo sciopero solitario della Cgil non porterà risultati concreti alla causa dei lavoratori. La Cgil rompe il fronte sindacale con uno sciopero generale sbagliato e inopportuno nella tattica e nella strategia». Queste le motivazioni dell’accusa: «E’ consuetudine per il sindacato fare lo sciopero per firmare gli accordi. La Cgil, invece, non firma gli accordi, come è accaduto sul pubblico impiego e in altre recenti vertenze, per giustificare il ricorso allo sciopero generale». «Un modus operandi -

La Cgil rifiuta le “lenticchie” Manifestazione a Potenza, il dramma lucano: 12.000 a rischio a Melfi, povero uno su 2 nel 2009

A Matera 1.500 in corteo per chiedere a Berlusconi di cambiare strategia

difendere il lavoro. Le misure pensate dal governo non hanno caratteri strutturali ha continuato - e il pacchetto nato come antidoto alla crisi non ha misure universali e che possano aiutare l'economia». La Taratufolo è anche molto dura. «Si tratta di offerte aggiunge - che offendono la dignità, soluzioni antidemocratiche e inefficaci, questo governo inoltre sta praticando un attacco al lavoro e una deregolamentazione che fa tornare indietro». Alcuni dei commenti successivi sono stati portati da un pensionato, da uno studente eccetera. Per entrare nei vari e tanti settori toccati. Miseo, per esempio, puntare il dito in modo particolare sulle cosiddette morti bianche e sui tanti pericoli a oggi non eliminati rispetto alla sicurezza sul posto di lavoro. Il comizio conclusivo è di Fausto Durante, della Fiom nazionale, che parte dalla constatazione già riportata di una manovra finanziaria chiusa in poco più di nove minuti. Per proseguire con tante altre questioni collegate e non. «Vogliamo rimanere- dice il sindacato che siamo, quello che la nostra cultura ci dice e non accettare la gestione di strutture come vorrebbero, e con la nostra piattaforma programmatica dei risultati si stanno ottenendo». Citando la social card, Durante ha spiegato che «in questi gior-

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Dati controversi: 5.000 per gli organizzatori, 1.000 per la polizia

QUESTI sono i dati che la segreteria regionale della Cgil ha comunicato ieri sera relativamente all’adesione allo sciopero nelle principali fabbriche lucane. La media - secondo i dati Cgil - è del 70% nelle aziende di tutti i settori. Queste le realtà significative: Vicenzi 100%, Pittini 90%, Marcegaglia 70%, Coopbox 100%, Natuzzi 60%, Cosin 100%, Gecomar 80%, Politex 90%.

Tutti in piazza per il lavoro MATERA - «Vogliamo rimanere il sindacato che siamo e dei risultati li stiamo ottenendo». Idee chiare e fermezza, con grande soddisfazione per l’adesione al corteo e allo sciopero. Circa 1.500 persone hanno partecipato a Matera allo stop di otto ore promosso dalla Cgil contro la crisi economica e il carovita. Un corteo ha percorso le principali strade cittadine e i lavoratori hanno mostrato striscioni e cartelli che chiedono una svolta nella politica del governo a sostegno delle fasce svantaggiate come pensionati, precari, famiglie e giovani. I motivi dello sciopero sono stati riassunti nel comizio finale dalla segretaria territoriale, Manuela Taratufolo, che ha evidenziato come le manifestazioni di piazza stiano servendo a una «riflessione» delle scelte di governo, e dal segretario nazionale della Fiom Cgil Fausto Durante. Nonostante il cattivo tempo, e l'abbondanza di pioggia e danni registratasi avantieri a Matera, la manifestazione della Cgil svoltasi nella Città dei Sassi raccoglie tante adesioni. Anche nel capoluogo di provincia, dunque, le cose sono andate bene. Il corteo che ha sfilato fino alle ore 12 circa, ovvero quando si è entrati nel cinema Duni per ascoltare i comizi previsti, è stato aperto dal sindacalista Vincenzo David. Alle sue spalle, quindi dopo la scia dell'automobile con il classico altoparlante issato, i vari spezzoni; a cominciare dalla Cgil scuola. Continuando: Flc - conoscenza, la Camera del Lavoro di Accettura, il gruppo del settore pensionati, Fillea, Filcam, Scanzano Jonico, i lavoratori dietro lo striscione della Filcem Valbasento e, infine, la funzione pubblica. Lo spazio molto partecipato pare essere quello dei lavoratori della Valbasento, forse perché sentono maggiormente una crisi che sta mettendo in ginocchio quel pezzo di industrializzazione. Pochi, invece, i giovanissimi, numerosi sono allo stesso tempo i pensionati scesi in piazza. Gli interventi, in un cinema colmo, sono stati aperti dalla segretaria Taratufolo. «Siamo qui - ha detto tra le altre cose - principalmente per

Sabato 13 dicembre 2008

prosegue Falotico - quanto meno discutibile. Le mobilitazioni fondate sui pretesti e sui riflessi condizionati sono un'arma spuntata: fanno rumore ma sono innocue. Ho grande rispetto per la Cgil e per i lavoratori che hanno aderito allo sciopero, ma continuo a pensare che la dirigenza si sia infilata in un corridoio senza uscita. E lo dimostra la

scarsa partecipazione ai due cortei provinciali e la percentuale di adesione ad una cifra nei luoghi di lavoro. Ha ragione Bonanni quando dice che scioperare contro la crisi e come scioperare contro la iella. Ora il rischio è che, archiviato lo sciopero generale, il fronte sindacale possa essere più debole davanti alle sue controparti». Secondo Falotico la Cgil regionale è «strabica»: «Ha fatto saltare a giugno - ricorda - lo sciopero generale regionale. Eravamo pronti a proclamare in modo unitario la mobilitazione per chiedere alla giunta regionale misure più incisive contro la crisi industriale, ma la Cgil si mise di traverso per ragioni che probabilmente avevano poco a che fare con la difesa dei lavoratori e che più verosimilmente erano

declinabili in termini politici». Dopo le accuse, arriva la parte propositiva: «Lancio un appello all'unità sindacale - afferma il segretario della Cisl della Basilicata affinché tutto il sindacato confederale recuperi le ragioni dello stare insieme per affrontare con la necessaria compattezza una crisi economica senza precedenti che avrà effetti strutturali nel lungo periodo». «Nei prossimi mesi e anni - aggiunge l’esponente sindacale - saremo chiamati a gestire il processo di assestamento del capitalismo mondiale e gli effetti che questo aggiustamento produrrà sui territori». «La sfida che ci attende impone fermezza nella difesa del lavoro e visione nelle politiche di sviluppo», conclude Falotico.

SOLO DUE interventi ieri sullo sciopero generale della Cgil, ed entrambi da sinistra. Il primo è di Emilia Simonetti, capogruppo del Prc in consiglio regionale. Dice Simonetti: «Con lo sciopero generale di oggi la Cgil e i lavoratori lucani rimettono al centro dell'agenda politico-istituzionale del Governo, la priorità centrale che risiede nella messa a punto di norme, progetti e misure che riguardano l'occupazione, la difesa dello stato sociale, la salvaguardia e lo sviluppo dei redditi». «Da parte di Rifondazione comunista - si legge ancora nel comunicato stampa - ll'adesione allo sciopero è la conseguenza di un impegno che dura da tempo e che ci ha visti nel recente dibattito in consiglio rinnovare l'urgenza di dare risposte all'emergenza sociale. Allo sciopero generale si è arrivati dopo molte dinamiche positive che si sono determinate nell'intero Paese: la scelta del movimento per la scuola e l'università pubbliche di contribuire a costruire attivamente le mobilitazioni, la positiva convergenza dei sindacati di base nella data indicata dalla Cgil». L’esponente del Prc parla poi della situazione in Basilicata: «E’ drammatica - afferma - moltissime famiglie vivono momenti di disperazione e angoscia, il costo

Emilia Simonetti (Prc) e Giacomo Nardiello (Pdci)

I commenti da sinistra e l’appello alla Regione della vita è aumentato notevolmente e non riescono più a far fronte ai loro bisogni. Tante sono le persone che hanno già perso il lavoro e molte altre rischiano di perderlo in futuro». Questi i quattro punti della “ricetta” di Simonetti: «1) Interventi per il lavoro: attuazione delle misure contenute nella mozione approvata all'unanimità dal Consiglio a partire dai Voucher, norme per superamento precariato e indizioni concorsi, proroga e scorrimento delle graduatorie ancora valide, Norme sul lavoro nero, Norme sulla clausola sociale, proroghe del progetto Sfera e degli altri contratti in rapporto alla chiusura della rendicondazione POR 2000/2006 a giugno 2009; 2) Misure per l'energia, la tutela ambientale e l'incremento delle royalty acque minerali, cave e moratoria ricerca risorse petrolifere, riduzioni del costo della benzina, gasolio e GpL; 3) Piano di politiche industriali tavolo strategico e riforma Consorzi Industriali con un solo Asi; 4) Attuazione degli interventi per la valorizzazione, anche attraverso Piani di Forma-

zione continua del personale della Regione e degli Enti sub regionali nonché degli enti locali anche con l'attuazione delle norme sulle posizioni organizzative e dirigenziali e con l'estensione mediante accordi degli interventi di prepensionamento». Il secondo a intervenire è Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in consiglio regionale, il quale parte dalle notizie arrivate da Roma sulla vertenza Vincenzi con la riconferma del disimpegno del gruppo alimentare per lo stabilimento di Atella. «Notizie - dice Nardiello - che confermano la necessità dello sciopero generale proclamato oggi dalla Cgil. Non possono essere ancora una volta i lavoratori a pagare per una crisi che arriva da lontano e di cui non hanno alcuna responsabilità. I Comunisti Italiani sostengono la lotta dei lavoratori e sono con loro in piazza per ribadire il primato del lavoro e della sua dignità . Con lo sciopero generale i lavoratori rispondono dunque con i fatti all'inadeguatezza di un governo che fa finta di affrontare la drammatica crisi economica distribuendo

Uno degli attivisti più “pittoreschi” della manifestazione di Potenza (Foto Andrea Mattiacci)

Disparate le provenienze: Avigliano, Lagonegro, Senise, Melfi solo per citarne alcune. «La crisi che sta colpendo l'Italia ha tinte più forti in Basilicata - ha spiegato Nicola Allegretti, segretario provinciale della Cgil - molte aziende sane stanno per serrare i battenti, basti pensare alla Panasonic o alla Daramic e, in ultimo alla Vicenzi che giovedì scorso ha annunciato la chiusura dello stabilimento a partire da gennaio. E poi c'è la crisi del settore metalmeccanico: se la Sata e l'intero indotto di Melfi, che contano attualmente 12.000 lavoratori in cassa integrazione, dovessero chiudere la situazione diventerebbe insostenibile. Nel 2007 le famiglie lucane che vivevano al di sotto della soglia di povertà erano il 26%. Se la situazione andrà avanti senza un impegno serio del governo già nel 2009 il tasso potrebbe alzarsi a quasi il 50%». Fin qui i dati e le prospettive che riguardano chi ricade in quella fascia di

qualche elemosina. Rispondono anche alla grande richiesta di dignità e riscatto che arriva dai luoghi di lavoro; dalla viva voce dei cosiddetti “garantiti”che perdono ogni mese che passa quote di salario e di diritti così come da quella dai precari, depredati sistematicamente del futuro». Questo il messaggio, secondo Nardiello, dello sciopero: «Basta con le umiliazioni, basta con un governo che definisce “fannulloni” i dipendenti pubblici, che nega rinnovi contrattuali decenti, che preclude la stabilizzazione dei precari, che vorrebbe cambiare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro approvate dal governo Prodi. Basta con un sistema delle imprese che chiede sacrifici ma non intende farne, e che vorrebbe affrontare la recessione sulla pelle dei più deboli». «Che cosa vuol dire - si chiede “recessione” per gli operai Fiat molti dei quali, a detta di Marchionne, vivranno un'altra ondata di ristrutturazione se la loro azienda non riuscirà a vendere 5,5 milioni di auto all'anno? Di tutto questo si dovrebbe discutere in Parlamento. Invece, mentre la Cgil chiama a uno sciopero generale sacrosanto - conclude - il Pd balbetta e il governo pensa a qualche elemosina, attraverso un piano anticrisi del tutto inadeguato ad affrontare l'emergenza».

lavoro definita “tutelata”. Di gran lunga peggiore lo scenario se si valuta la situazione di quei lavoratori definiti “precari” che, in Basilicata, sono quasi 5000. «I lavoratori di questo genere sono i primi esposti alla crisi - spiega Filomena Trizzi, segretaria nazionale del Midil, il sindacato dei lavoratori atipici - e sono anche quelli che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali. Per questi soggetti il governo ha emanato un provvedimento farraginoso che eroga poche risorse. Bisogna innanzitutto porre tutti i lavoratori nelle stesse condizioni di tutela e investire nel lavoro e nel lavoratore come volano per uno sviluppo più solido del paese». Di soluzioni la Cgil ne ha tante, come spiegato da Angelo Summa: «Servono misure anticicliche che sostengano i redditi e i consumi. E’ necessario detassare le tredicesime e i salari altrimenti gli effetti della crisi saranno irreversibili».

Folino a fianco degli operai Fiom POTENZA - Da rione San Rocco a piazza Mario Pagano. «Al fianco degli operai della Fiom», come da lui stesso precisato. Al corteo organizzato ieri a Potenza dalla Cgil c’era anche l'ormai ex assessore regionale alle attività produttive, Vincenzo Folino. A comizio iniziato, c'è anche il tempo per rilasciare qualche dichiarazione. «Ho voluto percorrere il corteo a fianco degli operai - ha dichiarato - perché sono fortemente convinto che sono proprio gli operai, in questa fase particolare, i soggetti che più soffrono per questo processo di ristrutturazione produttiva senza precedenti che sta investendo in modo negativo il paese intero, e la Basilicata in modo particolare». Non manca neppure lo spazio per la critica. «Le politiche varate del governo sono del tutto insufficienti - ha aggiunto Folino - la circostanza è davvero difficile ma, a protestare, in piazza c'è ora solo la Cgil. Penso che sia comunque giusto far sentire la voce di quelli che sono i ceti sociali più deboli. L'impegno deve essere volto proprio verso queste persone alle quali, ora più che mai, bisogna assicurare un futuro». a. m.


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Primo piano

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Politica lucana Al convegno “Considerazioni” di Donato Salvatore l’ex parlamentare critica il sistema Basilicata

E’ asse tra Boccia e Folino La sala gradisce e gli applausi coprono le parole di SALVATORE SANTORO

Il Popolo delle libertà si prepara alla nascita nei gazebo

POTENZA - Se prima era solo a cantare l’Alligalli adesso sono in due a cantare l’Alligalli. E’ accaduto all’improvviso, ieri al convegno “Considerazioni” promosso dal consigliere regionale socialista Donato Salvatore per discutere del nuovo centrosinistra e delle identità politiche. Al tavolo dei relatori il gotha del centrosinistra degli anni 90. Appunto per una riflessione “storica e ideologica” sul nuovo centrosinistra e sulle nuove alleanze da stringere. Ma l’ex parlamentare ed ex presidente della giunta Tonio Boccia, più che di ideologie ha parlato concreto e chiaro. Ha attaccato il sistema “clientelistico” regionale. E soprattutto ha lanciato all’assessore dimissionario Vincenzo Folino più di una nota di solidarietà. E dagli applausi, dai sorrisi dello stesso Folino e dai commenti di giubilo della platea si è immediatamente alzato un brusio: «E’ nato l’asse Boccia - Folino». Ma al di là degli slogan Tonio Boccia, sotto gli sguardi dei suoi compagni di tavolo (Rocco Colangelo, presidente Sel ed ex assessore regionale, Antonio Luongo deputato Pd, Donato Salvatore e Renato cantore caporedattore Rai) ha parlato con veemenza dialettica “denunciando” poca trasparenza nei meccanismi regionali. Ma prima: «Io sono dell’opinione che Folino ha fatto bene a dimettersi. A me fa molto piacere che si è aperta questa crisi. Stavamo andando verso la fine della legislatura senza che si facessero questi ragionamenti e probabilmente non si sarebbe fata la riforma elettorale e nemmeno lo Statuto. E nemmeno si poneva l’accento sulla necessità di una svolta sugli atteggiamenti della politica». Applausi fragorosi. Poi Antonio Boccia ha chiesto regole in una Regione in cui «vedo anche qualche elemento di affarismo che non appartiene alla nostra storia, alla nostra tradizione alla nostra cultura all’onestà complessiva della classe dirigente della Basilicata. Queste sono le riforme che dobbiamo fare, una riforma del sistema elettorale trasparente, rigorosa in senso maggioritario ma con diritto di tribuna che avvii un processo di grande trasformazione». E ancora auspicando un nuovo Statuto l’ex presidente della giunta ha aggiunto: «Bisogna evitare le introspezioni. Per fare la selezione della classe dirigente io farei il dop«L’affondo del capo gruppo del Pd, Erminio Restaino, infastidito e toccato dalle parole franche del leader regionale di Forza Italia, senatore Guido Viceconte, la dice lunga sulla capacità di tenuta di questa maggioranza». Sono le parole del capogruppo di FI in consiglio regionale, Nicola Pagliuca che replica a Restaino che a sua volta aveva risposto a Viceconte. Insomma la polemica tra Pdl e Pd inizia ad avere scadenza quotidiana. Per quanto riguarda Nicola Pagliuca, in ogni caso, «ostentare serenità di fronte al guazzabuglio politico in cui il suo partito si dimena è un’arte che presuppone ben altra preparazione. Le parole di Restaino sono la vera “mozzarella” lucana. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale non può consentirsi di accusare il centrodestra per nessuno dei comportamenti messi in atto, dalla protesta alla proposta! L’atteggiamento dell’opposizione è chiaro: linea dura con chi ha responsabilità politiche senza dimenticare l’interesse ge-

Il partito non accetta le dimissioni di Garramone ma lui resiste: «Autosospeso»

Il consigliere comunale Garramone

Boccia

pio turno come si fa in Toscana e non con le Primarie nelle sedi di partito. Chi piglia più voti è il candidato e non per volontà dei partiti. Io faccio autocritica perchè la prima legge regionale che ha consentito a un consigliere regionale di farsi il gruppo l’ho fatta io quando non ero nemmeno presidente della Regione ma forse comandavo di più perchè ero segretario della Dc. Ora si faccia un regolamento che consenti ai partiti che hanno presentato una lista alle elezioni di avere il gruppo consiliare. Ognuno è libero di fare quello che gli pare una volta eletto, ma certo non può avere un gruppo, un telefono, la macchina blu, la segretaria, 24 dipendenti... e poi chi fa il transfuga non deve avere nessun incarico. Bobbiamo metterlo chiara questa cosa». E sempre sul sistema Basilicata Boccia ha denunciato le filiere personali di voti «che poi vengono scambiati con una dirigenza in qualche posto. Basta con il clientelismo. Non se ne può piu. La gente che viene non ci crede più quando gli diaciamo che un concorso è fatto seriamente. Non ci crede più nessuno. Pensano piuttosto che io non sia capace di influire e che sia tutto deciso e qualche volta che io sia addirittura connivente. Non ci crede più nessuno che si fanno i concorsi seriamente. Non possiamo vivere in una società che ha questo convincimento e questa cultura. Che fiducia può avere di noi gente che pensa in

questa maniera e che da questo giudizio nei nostri confronti così negativo. E poi basta all’assistenzialismo. Questa giostra che dobbiamo disperdere le risorse a pioggia perchè dobbiamo accontentare tutti deve finire. Bisogna utilizzare le risorse verso gli obiettivi strategici della comunità. Per non parlare dell’affarismo. Una grande riforma del sistema regione deve ripristinare la regola che i politici, gli amministratori fanno i programmi e individuano le soluzioni per risolvere i problemi generali della società e non si devono occupare della gestione. La gestione la devono fare i dirigenti che non devono essere politicizzati». E’ stato il giubilo degli ex Dc, ex Psi ed ex Pc in sala. E vai con l’attacco finale all’Idv: «Ci vuole una strategia delle alleanze che vede tutti quelli che sono compatibili stare insieme, ma non dopo le elezioni prima. Se io critico Veltroni è perchè ha lasciato all’Italia dei valori uno spazio politico che non avrebbe dovuto avere. Abbiamo chiesto un sacrificio ai socialisti, abbiamo chiesto imponendo soluzioni anche ai radicali e non si capisce poi perchè si fa una grande riforma storica del sistema Paese e si facciano delle eccezioni a favore di Di Pietro. Ma poi è normale che per 5 anni due persone stanno a fare ricatti dalla mattina alla sera».Questo il disegno per il nuovo centrosinistra lanciato dalla sala Inguscio. Non sarà semplice.

POTENZA - Il giorno dopo le dimissioni del consigliere comunale di FI, Nino Garramone - che in una lettera “durissima” al senatore Guido Viceconte aveva criticato i quadri del partito di averlo scaricato a favore di “trombati” eccellenti - il Pdl smorza la polemica non accettando le dimissioni. E’ tutto in una nota del coordinamento cittadino di FI: «Pur comprendendo l’amarezza derivante dalla mancata inclusione nell’elenco dei delegati al prossimo congresso nazionale, l’amico Nino (Garramone ndr) superata la situazione emotiva non potrà non convenire che una risorsa “storica” come la sua non può farsi da parte tanto più in questo momento fondamentale per il Pdl di Potenza». E c’è la solidarietà: «Il coordinamento cittadino, nel rinnovare la stima, la fiducia e l’affetto per il consigliere Garramone lo esorta a mettere da parte i dissapori, pur legittimi, emersi in questa circostanza». Insomma il coordinatore cittadino di Fi, Larocca tenta di ricucire lo strappo, pur ammettendo che qualcosa non sia funzionato (nella nota si legge di dissapori legittimi ndr). Ricomposizione dello strappo partita dal coordinatore provinciale di FI, Mariano Pici nella conferenza di presentazione dei gazebo per l’elezione dei delegati congressuali che si è svolta ieri mattina nella sede regionale forzista. Pici tagliando ha tagliato corto: «Non accettiamo le dimissioni perchè per noi Garra-

mone è un valore aggiunto». Ma resta il caso dell’esclusione dalle liste di Garramone. Tanto che il consigliere comunale ha dichiarato: «Ringrazio gli attestati di stima e la solidarietà di tanti ma resto alla finestra. Voglio vedere cambiamenti nei fatti e non a parole». Garramone anticipando un incontro con Viceconte nella prossima settimana ha spiegato: «Per il momento mi sospendo poi se ci saranno segnali concreti che anche a livello locale il partito è quello che vuole Silvio Berlusconi dove vale il merito e il valore, deciderò». In attesa di chiarimenti il Pdl va in piazza per fare decidere ai cittadini «che partito sarà». In Basilicata saranno circa 100 i gazebo (di cui 80 nel Potentino) per l’elezione dei delegati al congresso nazionale di febbraio. Le votazioni si svolgeranno nei 2 prossimi fine settimana (13,14, 20 e 21 dicembre). Alla conferenza presenti il deputato Vincenzo Taddei, i consiglieri regionali Nicola Pagliuca e Sergio Lapenna, il coordinatore provinciale di Potenza di An, Gianni Rosa, il segretario provinciale, Mariano Pici, il coordinatore regionale dei Liberali - popolari, Camillo Naborre, i segretari regionali del Nuovo Psi, Michele Fanelli, e del Pri, Renato Cittadino, e il capogruppo provinciale di FI Giuseppe Schettino. Per votare, sarà necessario compilare la pre adesione al Pdl, e approvare una lista di 31 nominativi, o sostituirne al massimo 9.

E’ polemica senza mezze misure tra Pdl e Pd, Pagliuca critica Restaino e De Filippo

«Illogica l’azione del centrosinistra» nerale, il cosiddetto “bene comune”. L’occupazione dell’aula consiliare è stata l’azione eclatante che non ha consentito al centrosinistra di tenere sotto la cenere l’ennesima crisi politica, è stata la dimostrazione della disponibilità a lavorare in modo serio, è stata la risposta responsabile ai lucani che vivono ore drammatiche per effetto di una crisi che, come ho avuto modo di spiegare in più occasioni, in Basilicata assume connotati estremi per gli errori commessi dal centrosinistra nella spesa inconsulta delle ingenti risorse comunitarie». Giudizi severi sul centrosinistra lucano quelli di Pagliuca che prosegue: «L’illogicità dell’azione politica dell’attuale maggioranza sta tutta, tra l’altro, in questa Finanziaria. Punti focali sono le cosiddette

Nicola Pagliuca

misure anticicliche quali il provvedimento sul gas e quello sulle politiche di inclusione (Cittadinanza solidale). In entrambi i casi vengono accolte le critiche mosse dal centrodestra e che il sottoscritto aveva denunciato già da alcuni

mesi e sulle quali aveva suggerito quei correttivi che oggi vengono recuperati». «In particolare sul gas - sottolinea ancora il capogruppo di FI - avevo sostenuto con forza l’iniquità del provvedimento di sconto sulla bolletta del metano che divideva i lucani in cittadini di serie “A” (quelli che godevano dello sconto sulla bolletta perché serviti dal metano) e quelli di serie “B” (costretti a pagare di più perché non serviti dal metano). La finanziaria presentata propone un recupero di tale iniquità per il 2009 e il centrodestra ha proposto di estenderlo anche all’anno in corso. Sulla Cittadinanza solidale avevo denunciato come solo una minima parte dello stanziamento di Bilancio per tale voce andasse realmente ai poveri ed indigenti. Il resto, quasi i 2 terzi, si fermava nei

meandri di un burocratismo inventato dalla sinistra per tenere in vita gli apparati del carrozzone clientelare». L’attacco di Pagliuca prosegue: «La dichiarazione di De Filippo, incalzato in tal senso dall’opposizione va nella direzione di voler rimuovere tale incongruenza, facendo in modo che il prossimo stanziamento vada realmente a chi ne ha bisogno e diritto. Mi chiedo se questo modo di agire da parte dell’opposizione non sia da considerarsi costruttivo e responsabile! Mi chiedo qual è lo spazio per il capogruppo Restaino per lanciare accuse che sono mosse solo ed esclusivamente da un istinto di conservazione delle proprie posizioni. La schizofrenia riscontrabile nell’articolo della finanziaria finalizzato a dare vantaggi competitivi alla Sel è la carti-

na di tornasole della confusione che alberga in questa maggioranza, che apre a soluzioni in deroga per le attività della Società energetica lucana anche in assenza di un piano industriale e chiarisce all’imprenditore privato che in Basilicata tutto deve passare attraverso il potere politico». Pagliuca non fa sconti alle critiche e aggiunge: «Il messaggio a quei pochi, stoici, imprenditori rimasti è chiaro. La Basilicata è l’ultimo Stato della “gloriosa” Unione Sovietica in cui il privato non è considerato. Se la volontà del centrosinistra è quella di tentare attraverso attacchi improvvidi all’opposizione di coprire le sue responsabilità, sappia che a leggere questi comportamenti c’è, ormai, un popolo vessato ma attento, capace di smascherare e sanzionare con forza questi metodi. Il consiglio che continuo a dare a De Filippo è quello di far cessare questa agonia accelerando sulla risoluzione della crisi se ne ha la forza o rinunciando al mandato».


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24 ore in Basilicata

Le amicizie dei fratelli Pietro e Angelo Chiorazzo. I rapporti con Andreotti e Letta

Ecco chi c’è dietro Auxilium La cooperativa è finita in un’inchiesta per la gestione dei centri immigrati di FABIO AMENDOLARA ROMA - Con la ÂŤtrattativa privataÂť sarebbero stati aggirati i controlli sui requisiti per la gestione del centro che accoglie i rifugiati politici eritrei e somali a Policoro. E’ quello che sospettano i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma. Hanno cominciato a indagare con una delega del sostituto procuratore Henry John Woodcock. Qualche settimana fa, però, sembra siano emersi nomi di personaggi di primo piano della politica nazionale. E per questo, il pm anglonapoletano pronto a lasciare la procura di Potenza per quella di Napoli, ha mandato, su suggerimento del suo capo, il procuratore Giovanni Colangelo, un troncone dell’inchiesta a Roma. ÂŤCompetenza territorialeÂť, dicono. PerchĂŠ, oltre ai politici, ci sono i funzionari. Questi, però, ÂŤindagatiÂť. Prefetti e responsabili del Viminale. Nel ÂŤdecreto di esibizione di attiÂť con cui i carabinieri si sono presentati negli uffici del ministero dell’Interno compaiono i nomi della cooperativa “La Cascinaâ€? e di una societĂ controllata che ha la sede principale a Senise: “Auxiliumâ€?. Il presidente è Pietro Chiorazzo, quarantenne single che viaggia in Audi e ha amici nel centrosinistra lucano. Suo fratello Angelo, 35 anni, invece, è il vicepresidente della cooperativa “La Cascinaâ€?. A Senise ricordano ÂŤche qualche anno fa organizzò un grande convegno con AndreottiÂť. E si vocifera che il divo Giulio sia proprio il suo testimone di nozze. Da sempre sulle posizioni di Comunione e liberazione, è da poco transitato nel Pdl. ÂŤDa quando ha lasciato Clemente MastellaÂť, dicono. ÂŤDi Clemente era cosĂŹ intimo da aver organizzato piĂš di un incontro con il cardi-

nale Tarcisio BertoneÂť. Un’attivitĂ che nel vecchio Udeur gli era costata il soprannome di ÂŤvaticanistaÂť. Ma è anche uno che da del tu a Gianni Letta. L’inchiesta sulle cooperative è partita con un esposto sulla gestione della mensa all’Ospedale San Carlo di Potenza. Da lĂŹ la squadra investigativa del pm Woodcock, guidata dall’ispettore della polizia di Stato Pasquale Di Tolla, ha spostato la sua attenzione sugli appalti ottenuti dalla cooperativa “La Cascinaâ€? e scoperto che “Auxiliumâ€? ha ottenuto la gestione del centro di Policoro ÂŤprima di aver presentato la certificazione necessaria a dimostrare di avere i titoli richiestiÂť. Nelle due cooperative c’è silenzio. Il lavoro continua. Per loro ÂŤi documenti sono in regolaÂť. E’ una questione tecnica. C’è un’ordinanza del governo che dĂ ai funzionari del Viminale il potere di affidare con una trattativa privata la gestione dei centri di accoglienza. ÂŤE’ una questione di tempiÂť, spiegano. Niente aste o gare pubbliche. Ci sono però delle regole per accertare i requisiti. ÂŤE’ questo iter che secondo l’ipotesi di Woodcock - non sarebbe stato rispettatoÂť. Un faldone raccoglie migliaia di trascrizioni di intercettazioni telefoniche e ambientali, in pieno stile Woodcock. Le intercettazioni - sostiene chi ha potuto leggerle - lascerebbero pensare che “La Cascinaâ€? ha avviato alcune attivitĂ senza depositare alla prefettura gli atti richiesti. C’è inoltre chi sostiene che sarebbero stati aggirati una serie di controlli anche sull’idoneitĂ dell’edificio messo a disposi-

La sede di Senise della cooperativa Auxilium Nel riquadro il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza Henry John Woodcock

zione per il centro. Il sospetto è che qualcuno avrebbe chiuso un occhio per favorire la cooperativa e far sÏ che

ottenesse l’appalto in tempi rapidi. E c’è chi sostiene che ÂŤi responsabili della cooperativa avrebbero fatto pesa-

re i propri rapporti con funzionari ministeriali e politiciÂť. La prova di quei rapporti la stanno cercando gli in-

vestigatori negli atti sequestrati. Per ora è ancora tutto da dimostrare. f.amendolara@luedi.it

All’ultima udienza del processo il boss Martorano manda un bacio in videoconferenza

Iena due verso la camera di consiglio di LEO AMATO POTENZA - E’finita, manca solo la decisione del gup Luigi Barrella, poi si saprĂ cosa resterĂ in piedi della maxiinchiesta Iena2, secondo alcuni: “la madre di tutti i veleniâ€? del Palazzo di Giustizia di Potenza. Per gli avvocati si tratta di un ÂŤfalso rinvioÂť: il giudice, ieri, avrebbe stabilito la data di una nuova udienza soltanto per potersi studiare meglio le carte. ÂŤUn buon segnoÂť dunque, per una ragione molto semplice: rinviare a giudizio di solito non costa nulla, bastano soltanto due righe, mentre ben diverso è motivare una sentenza di ÂŤnon luogo a procedereÂť, perchĂŠ occorre esaminare le accuse e gli argomenti delle difese, e scrivere di proprio pugno una tesi originale per ciascuna delle posizioni degli imputati. Si vedrĂ . Intanto sempre ieri, in udienza, c'è stato anche spazio per un momento di tenerezza. Una ragazza bionda, dai lineamenti slavi, si è infatti avvicinata agli schermi dentro l'aula per mandare un bacio con la mano a Renato Martorano, presente in videoconferenza dal carcere di massima sicurezza di Cuneo. Il presunto boss, imperturbabile

Il palazzo di giustizia di Potenza

nella sua posa con le gambe accavallate e il blocchetto per gli appunti, si è improvvisamente scosso, per la prima volta, ed è andato piÚ vicino alla telecamera per restituire in diretta quel bacio alla sua giovane amica. Siparietto finito. Hanno discusso, tra gli altri avvocati, Donato Pace, che ne difende 13, poi Gaetano Basile, e Pasquale Bartolo, per conto dei principali imputati del reato di associazione mafiosa. Meriterebbe il premio Strega ha detto Bartolo a un certo punto rivolto all'accusa rappresentata in udienza dal pm John Henry Woodcock. Come se le accuse rivolte al suo assistito, che è proprio Martorano, fosse-

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ro solo un romanzo, nient'altro. PiĂš freddo Basile, che ha potuto portare sentenze e atti ufficiali a difesa dei suoi: Pio Albano, e Giovanni Quaratino. Per il primo una richiesta del Procuratore generale della Corte di cassazione che non riscontra la reale esistenza di gravi indizi di colpevolezza sul suo conto. Per il secondo la sentenza liberatoria del Tribunale del riesame, avallata in seguito dalla stessa Corte di cassazione. Se allora la Corte avesse accolto entrambe le difese, oggi probabilmente il reato di associazione mafiosa non resterebbe neanche in piedi.

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12 24 Ore in Basilicata Comuni e Regione hanno approvato lo statuto della Fondazione che darà vita al progetto Sabato 13 dicembre 2008

La Città della Pace diventa realtà Obiettivo: accogliere i minori che vengono dalle zone di guerra POTENZA - E se la Città della Pace si realizzasse davvero? Beh sembra che le cose stiano procedendo celermente e se l'unione fa la forza, certamente questo sarà il futuro della “Fondazione Città della Pace per i Bambini della Basilicata - onlus”. Dalla Regione Basilicata al World Centers of Compassion for Children International e Italia, dalla Fondazione Eli Lilly per la ricerca medica ai comuni di Scanzano Jonico e Sant'Arcangelo, questi i soci fondatori che dovranno mediante la Fondazione dare vita alla prima città della pace mondiale. Approvato dai comuni e dalla giunta regionale, lo statuto che regola le attività della Fondazione, volta all'accoglienza dei minori provenienti dalle aree colpite dalla guerra, attende ora l'approvazione in Consiglio regionale e la firma ufficiale davanti al notaio, che secondo indiscrezioni potrebbe esserci già prima di Natale. Prosegue così l'avventura iniziata a seguito delle manifestazioni di Scanzano, contro il deposito delle scorie, dall'idea del premio nobel per la pace Betty Williams e la sua associazione. Tanti piccoli passi per un progetto in cui pochi credevano, e sul quale pochi forse sono, ancora oggi, disposti a scommettere. Una sfida che la Regione Basilicata ha però voluto accogliere fin dal primo momento. Il progetto, infatti, ha presto ricevuto un finanziamento, nel novembre 2007, pari a 4,4 milioni di euro dalla Regione Basilicata, prevedendo “l'accoglienza di minori accompagnati da almeno 1 genitore in strutture abitative messe a disposizione da alcuni comuni nella Province di Potenza e Matera e la realizzazione di un polo di eccellenza per la formazione nei campi dell'educazione alla pace, delle energie rinnovabili e della ricerca scientifica”. Del resto come commenta il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo: «La città della pace è

un progetto complicato ma al tempo stesso originale, unico e bello per le sue sfaccettature umanitarie, formative e culturali. Un progetto con il quale ci stiamo misurando con grande interesse ed impegno perché siamo convinti che possa essere una reale possibilità di crescita per la Basilicata e i suoi cittadini. Come ho già detto altre volte, infatti, pensare che in un teatro di guerra si possa parlare della Basilicata come terra di pace e solidarietà, credo che inorgoglisca ognuno di noi e che nel futuro potremmo essere luogo da imitare in tutto il mondo». Una città della pace che ha già condotto in Basilicata numerose personalità di rilievo. Ultima la visita dei nobel per la pace Betty Williams e Rigoberta Menchu' Tum a Matera lo scorso settembre, con una serata in onore del segretario personale del Dalai Lama e del premio Nobel per la Pace Aung Sang Suu Kyi, detenuta illegalmente agli arresti domiciliari dalla giunta militare birmana, e delle popolazioni tibetane e birmane. Un continuo impegno per quella piccola regione, la Basilicata che tanto ha colpito, fan dalla prima volta, Betty Williams e che tanto richiama con la vita dei suoi cittadini, quella pace familiare tanto sospirata nelle altre aree del pianeta. Francesca Gresia

Le finalità

In alto Betty Williams A sinistra un’immagine di Sant’Arcangelo e a destra un’immagine di Scanzano

TANTE le finalità che si prefigge la “Fondazione Città della Pace per i bambini Basilicata Onlus” ma tutte di «interesse sociale e che scaturiscono dall'idea che per promuovere una civiltà di pace sia necessario permettere alle nuove generazioni di sperimentare in prima persona la solidarietà e il rispetto dei diritti umani». In primis l'obiettivo di «garantire assistenza, istruzione ed educazione a minori in condizioni di disagio sociale, favorendo l'integrazione sociale dei minori stessi e dei loro nuclei familiari». Saranno benvenuti i minori di qualunque nazionalità o cittadinanza, e nuclei familiari con minori in condizioni di svantaggio sociale. Per loro non solo ospitalità ma anche accesso a forme di istruzione ed educazione, compresa la formazione professionale, tramite strutture proprie o proprio personale. Accesso riservato non solo alle scuole di primo o secondo grado, ma agli istituti di ogni ordine e grado fino ai livelli più alti. Ma una buona formazione non può scaturire dalla vita quotidiana e dalle sue necessità, da qui il bisogno di garantire l' accesso ai servizi sociali e sanitari già presenti sul territorio della stessa Regione Basilicata. Quel processo che parte dall'educazione per estendersi all'integrazione sociale e ai rapporti con le istituzioni pubbliche di ogni genere. Un vero percorso di educazione alla pace che potrà trovare sussistenza mediante «forme di collaborazione di ogni genere, con scuole, università, enti pubblici, privati ed ecclesiastici» ma allo stesso tempo «con associazioni pubbliche e private che svolgono compiti similari e complementari». Dai convegni ai meeting, dai summit alle attività di promozione della cultura della pace, questi solo alcuni esempi delle attività collaterali da metter in piedi con la partecipazione di associazioni e personalità scientifiche e culturali. Tante le cose da fare ma anche tante idee che aspettano di essere concretizzate. f. g.

DALLE CITTA’

Sant’Arcangelo Parla il sindaco Domenico Esposito Scanzano Jonico Il gemellaggio del sindaco Iacobellis

«Un grande miracolo «Sarà un bell’incontro nella piccola Basilicata» anche tra le nostre genti» SANT’ARCANGELO - Una città per la pace, un esperimento mai effettuato altrove, cosa significa questo per lei in qualità di sindaco di Sant’Arcangelo, Domenico Esposito? «E’ forse esagerato parlare di un miracolo della Madonna di Orsoleo, ma è solo grazie a lei e al monastero se oggi possiamo parlare di Città della Pace e di quello che questo potrebbe significare. Un’occasione per il mio paese, ma anche per lo stesso territorio perché accogliere questi bambini significa, non solo aiutare il prossimo, ma crescere con loro e grazie al loro modo di essere, spesso diverso dal nostro. Possibilità di confronto con realtà nazionali ed internazionali». Finalmente uno statuto che rende più concreta questa Città della Pace, una fondazione che dovrebbe gestire la macchina. Ma il comune come si sta organizzando? «In questa prima fase abbiamo sostenuto ogni passaggio e siamo contenti che lo statuto sia stato approvato dal consiglio comunale all’unanimità, raccogliendo i consensi anche della minoranza. Ma la nostra azione è andata oltre, abbiamo affisso un avviso Il sindaco Domenico Esposito pubblico per richiedere la disponibilità ai cittadini di cedere volontariamente all’am- ro semplice e che può essere gestito da sole ministrazione comunale case vuote e non due comunità, piuttosto richiede l’impegno utilizzate del centro storico. Sono pervenute di un’area e una Regione che decide di inve87 disponibilità. Ovviamente le stesse do- stire nel progetto come sta facendo». vranno essere valutate da un apposita com- Quali le maggiori difficoltà che potrebbemissione e risistemate adeguatamente per ro sorgere? «Certamente il percorso non è semplice, anospitare coloro che giungeranno». Precedentemente ci parlava di possibili- zi piuttosto ardito. Del resto ricordo che si tà per il territorio, ci potrebbe meglio parla dell’unico esperimento non in Italia ma nel mondo, noi educatori della pace, noi spiegare questo aspetto? «Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo saran- piccola Basilicata. Sicuramente qualche no solo i due centri pilota, ma al loro fianco problema sulla lingua perché, attualmente, ci dovrà essere tutto il territorio perché la le nazioni maggiormente colpite dalla guerCittà della Pace dovrà essere la città che va ra sono quelle con lingue poco conosciute e dal mare alla collina e alla montagna della poco studiate. Ma ci stiamo attivando e Val D’agri. Un coinvolgimento nella stessa un’associazione si è già offerta per donare organizzazione perché portare avanti gli un laboratorio linguistico». obiettivi della fondazione, non sarà un lavofra.gre.

SCANZANO JONICO - Il sindaco della cittadina, Salvatore Iacobellis, lancia la proposta di un gemellaggio della città con Sant’Arcangelo per sancire in maniera ufficiale il coinvolgimento dei due centri lucani nel grande progetto “Città della Pace per i Bambini in Basilicata”. L’altro nodo del “ponte” è, naturalmente, Sant’Arcangelo. L’idea del gemellaggio tra le due città lucane vuole «rafforzare gli ambiti di collaborazione tra le due realtà» che, proprio nei giorni scorsi, hanno approvato durante le ultime sedute dei rispettivi consigli comunali lo statuto per la loro adesione alla “Fondazione Città della Pace per i bambini Basilicata”. Grazie a questo atto di approvazione Scanzano e Sant’Arcangelo entrano nel progetto come soci fondatori insieme alla Regione Basilicata, al World Centers of Compassion for Children International e alla fondazione Eli Lilly per la ricerca medica Onuls. «La proposta di un legame tra Scanzano e Sant’Arcangelo – afferma il sindaco di Scanzano - vuole essere un modo per sviluppare sinergicamente relazioni sociali, culturali, politiche ed economiche tra i due centri» con l’obiettivo di «condividere al meglio gli obiettivi legati al progetto voluto dal premio

Il sindaco Salvatore Iacobellis

nobel Betty Williams». Il sindaco ha «proposto in maniera informale l’idea del gemellaggio al primo cittadino di Sant’Arcangelo che ha condiviso la proposta, assicurandomi la sua disponibilità per poter portare avanti questo impegno di grande valenza sociale ed umana verso l’eguaglianza, la giustizia e la pace». Per portare a termine il progetto sarà necessario «un maggior coordinamento tra i due comuni protagonisti del progetto dedicato ai bambini» che «servirà non solo per stringere relazioni umane tra tutti i soggetti coinvolti, ma anche ad intraprendere e promuovere

eventi di solidarietà e incontro fra i popoli per diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’interculturalità». Allora, la Città della Pace, progetto finanziato nel novembre 2007 con 4,4 milioni di euro dalla Regione Basilicata, prevede, tra le altre attività, la realizzazione di centri di accoglienza per i bambini (e le loro famiglie) provenienti da aree colpite da conflitti armati. Ancora, un campus internazionale di educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile, un centro per l’organizzazione delle missioni umanitarie e un polo di eccellenza per la formazione su energie rinnovabili e ricerca scientifica.


24 Ore in Basilicata 13 Per l’intorbidimento della sorgente del Frida erogazione sospesa in 27 comuni fino a stamattina Sabato 13 dicembre 2008

Rubinetti a secco per troppa pioggia Doveva essere un evento raro ma è la terza volta in un mese POTENZA - Per evitare che il torrente Frida s'intorbidisca con una pioggia ci sarebbe un sistema che funziona a carboni attivi «Ma richiede una manutenzione continua ed è molto costoso: penso che ci vorrebbero fra i dieci e i quindici milioni di euro per realizzarla. Per un evento che, se va male, capita una volta all'anno». Questo spiegava al Quotidiano l'ingegner Raffaele Pellettieri, direttore tecnico di Acquedotto Lucano, lo scorso 22 novembre quando proprio a causa dell’intorbidimento del torrente era stata tolta l’acqua a quasi un terzo dei comuni lucani. Un anno sfortunato dunque il 2008 se oggi è la terza volta che il problema si ripresenta nel giro di un solo mese. Giovedì, infatti, a causa delle copiose precipitazioni Acquedotto Lucano aveva comunicato la sospensione dell’erogazione idrica in 25 comuni, dalle 20 a circa le 6 di mattina. Dopo una notte passata a secco dunque è solo alle prime ore di ieri che l’erogazione è stata ripristinata. Ma gli abitanti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo solo per poco tempo. A causa del perdurare dell’intorbidamento sono state necessarie nuove sospensioni a singhiozzo. Fino alle 6 di oggi era in programma la chiusura dei rubinetti ad Accettura, Calciano, Cersosimo, Cirigliano,

Craco, Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Miglionico, Oliveto Lucano, Pisticci, Pomarico, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Salandra, Stigliano, Senise, Francavilla, Chiaromonte, Noepoli, Montalbano Jonico, Tursi, Rotondella e Nova Siri e nelle zone rurali di Montescaglioso. Interruzioni cominciate ad orari diversi a seconda delle aree e che ancora ieri in tarda serata non si sapeva bene se sarebbero state le ultime oppure no. Acquedotto Lucano chiudeva infatti la comunicazione facendo presente

che la situazione era in evoluzione e quindi è possibile che anche nel corso della giornata odierna i rubinetti possano rimanere nuovamente a secco. Ma qual è il problema? Sempre un mese fa l’ingegner Pellettieri spiegava che essendo il Frida una sorgente in roccia fratturata quando c'è una forte precipitazione l'acqua piovana penetra nel terreno, si sporca e finisce nella sorgente rendendola appunto torbida e quindi non più potabile secondo gli standard stabiliti per legge. E quando i rubinetti vengono chiusi vuol dire che si sono

sporcate tutte le captazioni, ossia i punti dove si preleva l’acqua. Il rischio a quel punto è che si sporchino le condotte e i serbatoi, in quel caso i tempi si allungherebbero perché ci sarebbe da aspettare che si faccia pulizia. E' per questo che si decide per la chiusura totale. «Da cinque anni, da quando esiste Acquedotto Lucano non ricordo nulla del genere» diceva sempre Pellettieri lo scorso 22 novembre. Ma a quanto pare quest’anno le piogge si sono messe d’impegno per complicare la vita ai cittadini lucani. regione@luedi.it

Torrente Frida

Sicignano - Potenza Domani chiuso un tratto POTENZA – Per eseguire alcuni lavori, l’Anas ha disposto la chiusura al traffico del raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni per domani dalle ore 7 alle 24, fra Balvano e Vietri di Potenza (Potenza), con deviazione del traffico sulla ex statale 94. A seguito del notevole incremento di traffico verificatosi negli ultimi tempi, infatti, la soletta n. 3 del viadotto “Marmo” e le solette del viadotto “Torre” hanno subito forti danneggiamenti tali da rendere necessaria e improcrastinabile la loro riparazione. In particolare, l’Anas ha disposto «la chiusura al traffico della carreggiata in direzione Salerno e, quindi, dell’intero raccordo autostradale, nel tratto compreso tra il viadotto Marmo e il viadotto Pietrastretta». La carreggiata nord sarà chiusa tra lo svincolo di Balvano e quello di Vietri; la carreggiata sud, in direzione Potenza, sarà chiusa tra gli svincoli di Buccino e Balvano.

Autostrada Sa - Rc Lavori Lauria - Padula POTENZA – Ancora lavori sul tratto lucano dell’autostrada A3 Salerno - Reggio - Calabria. Per consentire alcuni lavori di manutenzione, infatti, il tratto dell’autostrada compreso fra gli svincoli di Lauria nord e Padula-Buonabitacolo dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria resterà chiuso per tre giorni dalla mattina al pomeriggio. La chiusura è in direzione nord, dal 16 al 18 dicembre, dalle ore 7 alle 17. Ad annunciarlo è stata direttamente l’Anas, spiegando che «i lavori sono necessari per il ripristino del manto stradale in seguito alle notevoli precipitazioni piovose dell’ultimo periodo». Nelle ore di chiusura del tratto autostradale agli autoveicoli diretti a nord viene indicato di percorrere la statale 19.

“Noi ragazzi di 50 anni fa” Domani si presenta il progetto della Total

In un libro le storie di ieri raccontate ai giovani d’oggi «L’OPERA collettiva di un territorio»: con queste parole - un auspicio la Total presenta il libro “L’archivio della memoria. Identità, cultura e territorio nella Valle del Sauro”, che verrà presentato domani alle 18, nella sala convegni del palazzo comunale di Corleto Perticara. Si tratta dell’esito di un concorso intitolato “Noi ragazzi di 50 anni fa...”, svoltosi fra maggio e giugno e promosso dalla multinazionale del petrolio con il patrocinio dei Comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Gorgoglione. Ma soprattutto con la partecipazione degli studenti degli istituti scolastici comprensivi dell’area. La Total - va ricordato - è concessionaria in zona di un vasto giacimento di idrocarburi (“Tempa Rossa”) che dovrebbe entrare in produzione dal 2011. Per redigere il libro, i ragazzi hanno intervistato gli anziani e chiesto di raccontare storie e testimonianze

della loro epoca. Gli elaborati sono stati accompagnati da foto, video e disegni. Questa raccolta di informazioni è stata preceduta da un lavoro di preparazione da parte dei professori. Il concorso ha avuto come destinatari i ragazzi (volontari) delle seconde e terze classi delle scuole medie negli istituti comprensivi “ 18 agosto 1860” ed “Emanuele Gianturco” di Corleto, Guardia e Gorgoglione. L'obiettivo era la salvaguardia della memoria collettiva, rappresentata dalle persone anziane dai 60 anni in poi, e la trasmissione alle nuove generazioni di questo patrimonio culturale e storico. Ma c’erano anche obiettivi complementari: conservare sotto forma orale e scritta la memoria del paese; far realizzare il lavoro di raccolta della memoria collettiva direttamente ai destinatari della stessa, cioè i ragazzi; sviluppare il dialogo tra le generazioni creando un lega-

Azienda per il diritto allo studio universitario

Casaletto critica i ritardi sul voto al bilancio APPROVATO in ritardo il bilancio dell’Ardsu, l’Azienda per il diritto allo studio universitario della Basilicata. Se ne lamenta Giovanni Casaletto, componente del Comitato paritetico dell’ente. Casaletto confessa di aver votato a favoresolo per senso di responsabilità. E aggiunge: «Il percorso che ci ha condotti alla discussione del consuntivo in sede di Comitato Paritetico dell'Ardsu è stato tortuoso e, a tratti, misterioso. Ciò palesa un lacunoso scambio di informazioni e un fare ostruzionistico che ormai da tempo si ripete a

danno di alcuni componenti il Comitato. L'Ardsu soffre di una impostazione gestionale e contabile del tutto sbagliata, patologica. Non potrà a lungo basarsi sulla liquidità corrente e trasferire costi e investimenti nel tempo (e per questo, a mio parere, giungiamo in ritardo alla discussione e alla puntuale trasmissione degli atti)». Casaletto si rivolge al presidente, Anna Fulgione, assicurando la propria disponibilità a un confronto «articolato e preventivo sulle questioni che ci attendono».

me duraturo dei giovani con gli anziani; valorizzare il lavoro pedagogico effettuato dagli insegnanti delle scuole a partire da un risultato visibile da parte di tutta la popolazione; valorizzare l'azione dei Comuni a favore della cultura dei loro territori; stimolare i ragazzi verso la cultura e verso gli altri. Si è indagato sui seguenti temi: un mestiere del passato oggi scomparso o trasformato; le feste (feste comunali o religiose, processioni scomparse); la vita domestica (i lavori di casa, il ruolo di donne e anziani); la scuola, la vita dell'insegnante e quella degli alunni, i giochi ricreativi di una volta; i mezzi di trasporto; un avvenimento che ha segnato la vita del paese (un terremoto, la Liberazione eccetera); l'informazione, le poste, il ruolo della radio, l'arrivo della tv; la sanità, la medicina, la vita di un medico, di una levatrice; il mio Comune 50 o 60 anni fa. Tutti i ragazzi che hanno presen-

Il frontespizio del volume

tato un elaborato hanno ricevuto come premio di partecipazione un lettore di musica digitale mp3. I vincitori assoluti, limite di una coppia di ragazzi per ognuno dei tre comuni, riceveranno in premio un viaggio di 3 notti e 2 giorni a Parigi. Al viaggio parteciperà anche un insegnante per ogni coppia di ragazzi. La “gita” comprende una giornata a Disneyland e un’altra per la visita della città di Parigi. Si sono impegnati 84 ragazzi (tutti gli alunni delle classi coinvolte), 30 insegnanti e 41 anziani. Bisogna poi aggiungere il sostegno dei sin-

daci e dei loro rappresentanti. Il volume è stato curato dall’antropologo e docente dell’Università degli Studi Federico II di Napoli Enzo Vinicio Alliegro che ha scritto anche un’introduzione. Il progetto - dicono dalla società - s’inserisce nell’ambito delle azioni sociali e di sviluppo sostenibile svolte dalla Total nei territori in cui opera. Alla premiazione saranno presenti l’amministratore delegato di Total Italia, Lionel Levha, i sindaci dei tre comuni, i presidi delle scuole, il corpo docente, gli studenti e gli anziani protagonisti del concorso.

Regione L’assessore comincia una serie di incontri

Attività culturali da cambiare REVISIONE della legge 22 che disciplina il piano regionale delle attività culturali: un primo incontro avrà luogo venerdì 19 dicembre prossimo nella sala Inguscio della Regione Basilicata. Un invito alla modifica da tempo rivolto all'assessorato regionale per la cultura e la formazione, anche dallo stesso consiglio regionale. In un periodo non molto sereno da un punto di vista politico, l'assessore Antonio Autilio illustra l'idea di voler mettere mano a quella legge che da circa 20 anni disciplina il settore culturale ma che, spesso, risulta inadeguata per i tempi che continuano a mutare in tutti i settori. Da qui la decisione di avviare una serie di incontri con gli enti locali e le as-

sociazioni socio-istituzionali, affinché possano esprimere le loro opinioni in merito. Come ha commentato lo stesso assessore Antonio Autilio: «Apriamo un tavolo di discussione su una legge che da tempo si voleva cambiare ma che, mai, ha visto la realizzazione dei propositi. Un modo per dare maggiore dignità ad un settore tanto importante quale quello della formazione e della cultura, sul quale la Regione ha deciso di puntare». E puntualizza: «Un discorso che da tempo ci è stato richiesto e che stiamo cercando di mettere in piedi per apportare interventi razionali e organici». Un primo incontro, quindi, che sia occasione di confronto e dibattito sereno con gli enti coinvolti affinché si

L’assessore Autilio

possa procedere lungo il percorso di modifica intrapreso e che, fin dalle prime elezioni della giunta regionale, era stato inserito tra i punti da realizzare. Francesca Gresia


14 24 Ore in Basilicata Mister Day Da Napoli e Pagliuca duri attacchi contro la chiusura Sabato 13 dicembre 2008

Arbea Questione ritardi e pagamenti

Mollica (Fpc) «Imprenditori senza scrupoli e Mattia (Fi - Pdl) incapaci di attivare mercati» ricorrono a Falotico POTENZA - Dopo l’incontro di giovedì a Roma sulla situazione dello stabilimento Mister Day di Atella e il sostanziale annuncio di chiusura, forti critiche ieri sono arrivate dal fronte dell’opposizione. «La chiusura della Mister Day, marchio fallimentare della Parmalat, rilevato qualche anno fa dalla Vicenzi, grande gruppo industriale del Veneto, dimostra ancora una volta l’esposizione del nostro territorio a “predatori” senza scrupoli che disseminano carcasse vuote senza avere la minima intenzione di attivare seri piani di produzione» ha sottolineato il consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli. «La Vicenzi – ricorda Napoli - rilevò gli stabilimenti della ex Parmalat e, soltanto quello di Atella aveva sede nel Mezzogiorno. Naturalmente, a chiudere sarà proprio quello lucano perché intoccabili quelli del Nord Italia dove la Vicenzi ha sicuramente una fetta di mercato importante che non è riuscita a ritagliarsi nel Mezzogiorno. Lo stabilimento di Atella veniva indicato come fiore all’occhiello del gruppo per produttività e qualità, le stesse parole usate da Marchionne, facendo ricorso ad un parallelo, a nostro giudizio ben calzante, con la Fiat di San Nicola di Melfi. Tanti elogi – dice Napoli - soltanto per decretarne il fallimento. I lavoratori sono stanchi di ricevere elogi per

poi perdere il posto di lavoro e la nostra regione è stanca di assistere a questa emorragia incontrollata». «E’ soltanto responsabilità di imprenditori senza scrupoli che riteniamo, comunque, incapaci di attivare produttivamente nuovi mercati – è uno dei quesiti che pone il consigliere - o ci sono anche chiare responsabilità della nostra classe politica dirigente? L’Assessorato alle Attività produttive ha mai effettuato una seria mappatura delle aziende operanti sul territorio?». «Crediamo – conclude Napoli - che una seria programmazione passi attraverso una altrettanto seria opera di prevenzione e, soprattutto, attraverso un’attenta conoscenza delle realtà produttive operanti sul nostro territorio». «Non c’era peggior regalo di Natale che i lavoratori della Vicenzi di Atella, ex Parmalat, potessero ricevere» ha evidenziato poi il presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca, che in una nota si chiede «se tale doccia fredda poteva essere evitata attraverso un diverso e più virtuoso impegno da parte della Regione Basilicata». «Non sento di spezzare – aggiunge Pagliuca - nessuna lancia nei confronti di un imprenditore come la Vicenzi che appare, a giusta ragione, come l’ennesimo predatore delle poche risorse di questa terra, specie ricordando che quello stabilimento era nato

con i fondi assegnati dalla Legge 219 dopo un terremoto che aveva prodotto tante vittime. Ma, al tempo stesso ricordo, per onestà intellettuale, che al medesimo imprenditore questa Regione aveva offerto disponibilità al sostegno di investimenti tecnologici da circa due anni. Solo quest’anno, solo qualche mese fa, la Regione utilizzando una procedura da me stesso censurata, aveva inteso mettere finalmente a disposizione le risorse promesse da tempo. Mi chiedo: ‘se quelle risorse fossero state rese disponibili subito l’Azien avrebbe optato per questa soluzione?».

Uno sciopero dei lavoratori

POTENZA - Continuano a far discutere i ritardi dei pagamenti Arbea. Ieri Francesco Mollica della Federazione dei Popolari di Centro ha annunciato di aver inviato una lettera all’assessore all’agricoltura, Roberto Falotico, «per chiedere notizie sui reali motivi che hanno portato l’Organismo Pagatore Regionale (Opr) a non liquidare le spettanze Arbea agli agricoltori lucani. La struttura dell’Arbea è da sempre oggetto di continue attenzioni - ha sottolineato Mollica - soprattutto in particolari momenti economici in cui nonostante l’impegno assunto con riunioni ope-

DAL GOVERNO

Odg in soccorso alle imprese del Sud POTENZA – E' stato accolto un ordine del giorno sulla Finanziaria presentato dalla senatrice Maria Antezza (Pd), prima firmataria insieme ai senatori Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi, Colomba Mongiello, Giovanni Legnini, con il quale «si impegna il Governo, in tempi brevi, ad una interpretazione autentica della legge 298 del 2002». Lo ha riferito la stessa parlamentare spiegando che «l'urgenza è dettata dal fatto che numerose imprese, molte delle quali di piccola e media dimensione, che hanno fruito del credito d’imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate, si trovano ad affrontare, da alcuni mesi, gravissimi problemi economici e finanzia-

ri a seguito della comunicazione da parte dell’amministrazione finanziaria della perdita del beneficio fiscale per mancato invio del modello Cvs (Comunicazione valutaria statale)». Antezza si è detta «soddisfatta per la soluzione positiva di una situazione che sta determinando una vera e propria paralisi finanziaria delle imprese, con un rischio altissimo di fallimento. È evidente che l’ordine del giorno rappresenta un importante soccorso per le aziende del Mezzogiorno. È auspicabile che, dopo l’apprezzabile impegno del sottosegretario Vegas – ha concluso Antezza – il Governo proceda celermente nella sua attuazione».

rative retribuire quanto dovuto dal 2005 al 2008 non si è provveduto a liquidare le pratiche agli imprenditori agricoli. L’invito rivolto all’assessore è quello di chiarire perché si è addivenuti alla stesura di tale contratto per istruire tutte le pratiche arretrate, nonostante la nuova pianta organica preveda a regime ben 105 unità e che partendo dalle 35 già presenti alle quali si sommano le 22 unità stabilizzate dell’ex Consorzio Agrario e altre 22 ex Alsia in procinto di essere stabilizzate oltre allo scorrimento degli idonei già messo in campo». E anche Franco Mattia (Fi-Pdl) ha presentato un’interrogazione all’assessore all’agricoltura, Roberto Falotico, «sui ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari da parte dell’Arbea» per conoscere «se non ritenga opportuno riferire con urgenza alla Commissione consiliare competente sulla grave situazione che si è determinata e illustrare quali passi sono stati compiuti in una fase di emergenza anche per il mondo In occasione della riunione del Comitato di indirizzo dell’Arbea, qualche giorno fa, dedicata all’approvazione del bilancio di previsione 2009, la Coldiretti ha disertato la riunione e con una lettera circostanziata, il direttore Brillante, ha evidenziato le difficoltà delle aziende agricole lucane aggravate dai ritardi dell’Arbea nei pagamenti degli aiuti comunitari».

Mastrosimone polemizza: «Discussione sul bilancio senza conoscere le risorse patrimoniali Polo del salotto

Cornacchia Firmata Di Lorenzo: «Così com’è la manovra, è assolutamente inadeguata» la Cig

Emendamenti sulla Finanziaria

POTENZA - Nonostante la crisi regionale, procedono i lavori delle commissioni sulla legge di bilancio finanziaria 2009. Diversi gli emendamenti presentati dal consigliere Pasquale Di Lorenzo. Il primo riguarda la riattivazione del fondo di solidarietà per i lavoratori in cassintegrazione e mobilità che modifica la normativa istitutiva nella parte in cui prevede la sospensione per un anno dei ratei dei mutui prima casa contratti da cassi integrati e da soggetti in mobilità attraverso una specifica convenzione con gli istituti di credito per l’accollo da parte delle Regione degli interessi per la moratoria. Il secondo recepisce la

direttiva del Consiglio regionale dello scorso 28 luglio con cui si impegnava a destinare alla Zona franca urbana di Matera un finanziamento aggiuntivo e di pari importo a quello nazionale prevedendo l’iscrizione a Bilancio di una posta pari a 2 milioni di euro. Il terzo emendamento prevede la concessione di un contributo straordinario per le celebrazioni dei festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna. Infine è stato riproposto l’emendamento che estende i benefici regionale dei trapiantati di organo anche a chi si sottopone a interventi chirurgici per patologie tumorali. «Attendiamo con fiducia - ha commentato Di Lorenzo - l’evolversi

dell’iter consiliare. La manovra regionale così com’è appare inadeguata». Insoddisfatta per l’attuale situazione anche Rosa Mastrosimone, presidente del gruppo regionale della Federazione dei Popolari di Centro. «Ancora una volta commenta - la discussione sul bilancio avviene nell’ignoranza delle risorse patrimoniali regionali. All’inizio della legislatura ho richiesto e, successivamente più volte sollecitato la presidenza della giunta alla elaborazione di un disegno di legge che disciplinasse in maniera unitaria, organica ed efficiente il patrimonio e il demanio regionale. Alla fine dello scorso anno, infine, ho presentato la proposta di

legge “Disposizioni in materia di demanio e patrimonio regionale”, che ha trovato il consenso di altri consiglieri, ed è stata trasmessa nella Commissione competente il 7 gennaio del corrente anno. La disamina in Commissione è stata affrontata in più sedute, ma è mancato alla discussione il conforto tecnico e politico della presidenza della giunta di cui fa parte L’Ufficio provveditorato e patrimonio. Ho presentato la richiesta al presidente del consiglio regionale di iscrizione all’ordine del giorno della seduta del consiglio del 18 dicembre prossimo della proposta di legge in questione perché si abbrevino i termini per la discussione del provvedimento».

Pasquale Di Lorenzo

-ECONOMIA POTENZA – «Si chiude la sessione di approvazione del bilancio e della finanziaria dello stato per il prossimo anno. L’impegno è di rivedere gli studi di settore per aiutare le piccole e medie imprese per contrastare la recessione e l’attuale fase economica negativa; rilanciare il programma di investimenti da parte degli enti locali con la revisione del patto di stabilità per i Comuni virtuosi e quello delle opere infrastrutturali finalizzato ad ammodernare il Paese, che il Cipe si appresta a varare» lo ha sottolineato in una nota il senatore Cosimo Latronico (Pdl). Il parlamentare ha anche evidenziato che «per quel che riguarda il Sud si dovrà coordinare l’impiego dei 100 miliardi dei fondi comunitari che dovrebbero essere finalmente utilizzati

Da Latronico (Pdl) e Bubbico (Pd) misure per le imprese in crisi nella direzione di rafforzare il sistema produttivo locale e la rete infrastrutturale. La scelta di questa finanziaria – ha concluso Latronico – è la scelta dell’Europa finalizzata al risanamento e allo sviluppo». E sulla finanziaria è intervenuto anche il senatore del Pd, Filippo Bubbico che ha sottolineato: «Il Governo ha accolto alcuni Ordini del Giorno del Pd finalizzati a sostenere le imprese in questo momento di grave crisi finanziaria che sta avendo inevitabili ripercussioni sull'economia reale a danno, purtroppo,

delle piccole e medie aziende italiane». Bubbico, primo firmatario degli ordini del giorno insieme ad altri senatori ha poi evidenziato: «Innanzitutto chiediamo al Governo di adottare le iniziative opportune per tutelare le micro, piccole e medie imprese, in particolare istituendo un Fondo di garanzia mutualistico interbancario, costituito dai contributi volontari delle banche, che presti garanzie a prima richiesta a titolo gratuito alla banche e finanziamenti a medio e lungo termine, di durata compresa tra tre e dieci anni, anche

controgarantiti da consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi). Sarebbe questo un modo per garantire flussi di credito oggi più che mai necessari alla sopravvivenza delle piccole e piccolissime aziende. Il governo ha inoltre accolto impegni specifici verso la nostra industria del legno e dell’arredo. In particolare valuterà la possibilità di estendere il beneficio fiscale della detrazione, dall’imposta lorda, del 36 per cento delle spese sostenute per la realizzazione di lavori di manutenzione, anche ordinaria, sulle parti comuni di edifici residenziali, nonchè per la realizzazione di interventi di ristrutturazione su singole unità immobiliari, anche all’acquisto di mobili per l'arredo dell’unità immobiliare da ristrutturare».

MATERA – E' stato firmato ieri a Matera, presso la sede di Confindustria, l’accordo tra la società Fratelli Cornacchia che produce, nell’area di Jesce, fusti in legno per il settore del mobile imbottito e le segreterie territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil per la collocazione in mobilità di un massimo di 49 lavoratori sugli 81 in organico. Il provvedimento, operativo dal 15 dicembre 2008, prevede la collocazione in mobilità di 35 unità entro il 31 gennaio 2009. Per quella data è prevista una verifica fra le parti. La collocazione in mobilità dei dipendenti è stata motivata dall’azienda «con la forte contrazione di commesse da parte dei committenti, a seguito della contrazione del mercato». L’intesa è stata firmata dall’amministratore Francesco Cornacchia, assistito dal responsabile relazioni sindacali di Confindustria, Franco Dell’Acqua, con i segretari sindacali Michele Andriulli (Fillea Cgil), Margherita Dell’Otto (Filca Cisl) e Mino Paolicelli (Feneal Uil). E intanto dopo l’incontro romano anche i parlamentari lucani del Pdl, Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e Vincenzo Taddei sono intervenuti sulla situazione del polo del salotto sottolineando come «Si sta cercando di utilizzare alcune azioni nel quadro dello sviluppo competitivo del Paese finalizzate al consolidamento delle imprese».


24 Ore in Basilicata

Sabato 13 dicembre 2008

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Al parco lucano il premio Agricoltura 2008 per la tutela e la valorizzazione dell’habitat naturale

Su Gallipoli Cognato sventola la “Bandiera Verde” POTENZA - Il parco naturale Gallipoli Cognato ha ricevuto giovedì sera a Roma la “Bandiera Verde Agricoltura 2008”. Un importante premio insignito «per l’attività di tutela e gestione della foresta regionale e per aver realizzato un centro di recupero avifaunicolo selvatico e la creazione di un orto per la tutela e il recupero della flora autoctona». «Un premio è stato sottolineato dal presidente nazionale, Giuseppe Politi, e da quello regionale lucano, Donato Distefano della Cia, che promuove l'iniziativa - che vuole essere un riconoscimento verso chi, agricoltore, cooperativa, comune, provincia o Comunità montane, s’impegna per tutelare e valorizzare l’habitat naturale, attraverso produzioni tipiche e comportamenti virtuosi che siano orientati ad un vero e proprio sviluppo compatibile. Insomma, vogliamo premiare tutte le azioni svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, del territorio, della ruralità, dell’uso razionale del suolo, nonché delle tipicità agricole ed enogastronomiche locali e tradizionali». Tra i premiati del 2008 si trovano comuni, aziende agricole e agrituristiche. Tutti, dislocati sull’intero territorio nazionale, che si sono distinti in modo particolare nella valorizzazione della qualità. Ad ognuno è stata assegnata una targa che va posta all’entrata nel comune

o a ridosso dell’azienda. In questo modo i cittadini possono facilmente individuare chi ha avuto il riconoscimento e dove poter alloggiare, consumare o acquistare prodotti con un marchio ben preciso che esalta tipicità, tradizione e salubrità. «La “mappa” che stiamo man mano elaborando, deve rappresentare ha evidenziato il presidente della Cia - un percorso ben preciso attraverso il quale i cittadini, garantiti dal marchio “Bandiera Verde”, si possono muovere alla ricerca della qualità, dell’ambiente sano e curato, del paesaggio rurale incontaminato, dei cibi biologici e prodotti trattati con cura particolare che si perdono nella notte dei tempi». Chi ottiene il premio se ne può fregiare per tre anni, al termine dei quali si procederà ad un’attenta verifica per poter continuare ad esporre il marchio di “Bandiera Verde”. A ciò è preposto un apposito Comitato, composto da esperti del settore, esponenti del mondo accademico e scientifico, che ha il compito di controllare ogni situazione ed intervenire in presenza di inadempienze o di uso indebito del marchio. «La Cia - ha concluso Politi - ha, del resto, sempre posto particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, alla garanzia della sicurezza alimentare, ad un’agricoltura che continui a produrre

qualità, alimenti, ricchezza e ambiente, allo scopo di cogliere opportunità economiche sia per le aziende agricole che per l’ambiente rurale». CHE COS’È “BANDIERA VERDE” E’ un’iniziativa promossa dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori attraverso la quale si intendono premiare province, comuni, aziende agricole e agrituristiche che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini. Si tratta di un marchio di riconoscimento con il quale si premia la qualità e il rispetto dell’ambiente naturale. I requisiti essenziali per ricevere il premio sono: la storia, le azioni svolte, i capitoli di spesa per gli enti locali e i piani di investimento per le imprese tesi a salvaguardia, a valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole ed enogastronomiche locali. Il marchio è costituito da uno stemma rettangolare di colore verde con al centro un logo di forma circolare raffigurante tre colline stilizzate so-

-LE RISORSE Presentato l’Atlante del gusto dello Chef Valicenti

La bussola del palato SEMBRA incredibile ma c'è una Basilicata che fa a pugni con l'immagine di povertà con la quale, da Levi in poi, molti la etichettano. E’ una Basilicata ricca di sapori, profumi, colori e prodotti. Una terra da assaporare lentamente, lontana dai ritmi frenetici che travolgono le emozioni, annientandole, e riducono anche il cibo - veicolo di identità - a un mero atto di consumo. E’ questa ricchezza che emerge forte dalle due edizioni dell' “Atlante della Tavola. Recupero e reinterpretazione degli antichi sapori. Proposte per il gastronauta in terra di Basilicata”, volume dello chef lucano Federico Valicenti, realizzato dalla Provincia di Potenza e presentato ieri pomeriggio nel ridotto del teatro Stabile. Sessantacinque proposte gastronomiche che raccontano, solleticando il palato per suscitare curiosità, la storia, la tradizione e i giacimenti gastronomici di altrettanti comuni lucani. Una mappa particolareggiata, frutto di un lavoro di ricerca e di recupero di risorse altrimenti destinate all'oblio, che «la Provincia di Potenza - ha affermato l'assessore provinciale al Turismo Carmine Rossi ha voluto realizzare, consapevole del forte legame tra

le possibilità di crescita e la capacità di valorizzare le proprie tipicità gastronomiche». «Il vero significato dell'opera - ha aggiunto il presidente del consiglio provinciale Antonio Salicone - sta nel richiamo, attraverso il cibo, a quella lucanità forte che in questo momento ha qualche difficoltà ad affermarsi». Una lucanità, di cui Valicenti - chef di caratura internazionale - è interprete appassionato e sapiente cantore. Il gastronomo di Terranova del Pollino, inoltre, ha saputo sfruttare a pieno quel rapporto privilegiato che sopravvive nelle terre del mezzogiorno come sottolineato da Paride Leporace, direttore della testata “Il quotidiano della Basilicata” - tra il piacere del cibo e la dilatazione del tempo e su cui si deve puntare per costruire linee concrete di sviluppo. Lodevole in tale senso, secondo il giornalista, l'iniziativa della Provincia che, mettendo in campo questo progetto di salvaguardia della memoria gastronomica, ha dimostrato di essere un ente utile, perché vicino al territorio. La presentazione delle due edizioni del volume è stata, dunque, anche l'occasione per toccare temi cruciali per lo sviluppo locale, quali la gastronomia

Da sinistra Perri e Valicenti (Foto Mattiacci)

sostenibile, su cui si è soffermata Enrica Laveglia, esperta in politiche europee di sviluppo rurale, sottolineando l'importanza di una cucina realizzata con prodotti locali che, eliminando il trasporto delle materie prime, determina un risparmio sia economico sia ambientale. Del resto «i prodotti locali - ha più volte ribadito Valicenti nel suo intervento sono la vera miniera d'oro della gastronomia lucana, invidiata da grandi chef nazionali e internazionali». Il peperone di Senise, il pulìo - un incrocio tra menta e rosmarino - il fagiolo di Sarconi e una lunga serie di

altri alimenti, sono in pratica le “reliquie” da preservare con cura e su cui puntare per realizzare itinerari del gusto, «attualmente esistenti nella nostra regione - come rilevato da Giampiero Perri, direttore dell'Apt - per lo più come esperienze sporadiche». Sfogliando l'Atlante della Tavola si intravede una Basilicata ricca. Anche di sogni. Come quello di uno chef lucano che non aspira a Parigi o ad altre prestigiose capitali dei gourmet, ma a una fondazione delle gastronomie lucane e a un ristorante nel cuore di New York dal nome “Lucania”. Roberta Senese regione@luedi.it

La mappa regionale con il parco in evidenza

vrapposte, di cui la collina in alto di colore verde chiaro, la collina centrale di colore verde scuro, la collina in basso di colore marrone. Sovrastante il logo circolare è presente la dicitura “Bandiera Verde”, sottostante il logo la dicitura “Agricoltura”.

Risorse a tre aree regionali

La Fondazione per il Sud finanzia i progetti lucani POTENZA - Sono il Parco Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese rupestri del Materano e il Parco Nazionale del Pollino, le relatà lucane selezionate dalla Fondazione per il Sud per finanziare alcuni progetti. La Fondazione è nata due anni fa dall’alleanza tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per favorire l’infrastrutturazione sociale e lo sviluppo del Meridione e rivolge la sua attenzione in particolare al problema della difesa ambientale, con riguardo alla prevenzione degli incendi. In tale ambito sono stati selezionati 10 progetti di tutela e valorizzazione dei beni ambientali, erogando circa 3,2 milioni di euro. Il processo è iniziato nei mesi scorsi con l’invito alle organizzazioni del volontariato e del terzo settore e a 40 parchi nazionali e regionali del Sud a proporre, congiuntamente, interventi di sensibilizzazione e di educazione ambientale e attività per la prevenzione degli incendi. Lo scopo dell’iniziativa è stato dunque quello di incoraggiare la costituzione di partnership tra parchi, volontariato e terzo settore, per generare «iniziati-

ve esemplari» di tutela ambientale in chiave di sviluppo locale, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani sul campo. I progetti selezionati, oltre alle realtà lucane già elencate, interessano poi il Parco Regionale del Matese, il Parco Nazionale del Vesuvio, il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, il Parco Naturale Regionale di Ugento, il Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Parco Regionale dei Monti Lattari, il Parco Regionale del Taburno – Camposauro, il Parco Nazionale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Soddisfatto il presidente della Fondazione per il Sud, Carlo Alfiero: «I progetti selezionati hanno le giuste potenzialità per essere realmente d’esempio per il territorio, sia per la qualità degli interventi proposti sia per le partnership costituite, ampie e rappresentative». Le partnership costituitesi contano infatti dai 5 ai 30 soggetti per progetto, per un totale di oltre 100 realtà coinvolte appartenenti al mondo del volontariato e del terzo settore, delle istituzioni parco ed enti locali, del settore economico. In media ogni progetto è sostenuto con circa 320 mila euro.

IN AUMENTO GLI INFARTI

RACCOLTA FONDI ANT

LUCANI A PORLEZZA

Nel 2005 in Basilicata 1.157 casi

Oggi e domani iniziative in piazza

Gemellaggio tra comuni

POTENZA – In Basilicata, nel 2005, le dimissioni ospedaliere dopo ricoveri per infarto miocardico sono state 1.157, con un dato in aumento rispetto alle 683 del 1999: la patologia colpisce maggiormente gli uomini (792 casi rispetto ai 365 delle donne) con un’età superiore ai 65 anni per entrambi i sessi. È quanto ha reso noto “Argon Media”, in un comunicato, sulla base dei dati del Ministero della Salute. In Basilicata, inoltre, un post-infartuato su quattro sviluppa, «spesso in breve tempo», una nuova insufficienza cardiaca, che comporta anche ricoveri ripetuti, e uno su due, invece, una disfunzione della pompa cardiaca, frequentemente senza sintomi. Si tratta, secondo il presidente della Società italiana di cardiologia, Francesco Fedele, «di una realtà drammatica che diventa ancora più grave davanti a una mortalità molto elevata» con un tasso, a livello nazionale «di 15 uomini su cento e 20 donne su cento – ha concluso – nel primo anno dopo infarto».

L'Associazione Nazionale Tumori di Potenza organizza anche quest'anno la raccolta dei fondi per continuare ad assistere i malati di tumore in fase critica. Soltanto nel 2007 l'Associazione ha prestato le cure gratuitamente a 360 persone del distretto di Potenza con attività mediche e psicologiche. L'Ant porta a casa dei gravemente malati di tumore le cure di tre medici attivi ventiquattr'ore al giorno, di una psicologa e di due infermieri. L'Ant si preoccupa di reperire i fondi necessari per l'attività di supporto ai malati, circa 400 mila euro l'anno, per il 60 per cento, con iniziative come quella che si terrà oggi e domani nell'ospedale San Carlo; in piazza Prefettura e vicino le chiese a Potenza; anche in 15 paesi della provincia con l'offerta di significative stelle di Natale e graziosi presepi di cioccolata. Questo grazie ai molti volontari che prestano la loro opera gratuitamente. È grazie a chi contribuisce economicamente che i malati del circondario di Potenza possono essere curati a casa loro pur se in gravissime condizioni. Il restante 40 per cento dei fondi necessari deriva da una convezione sottoscritta con la Asl 2 di Potenza. Il presidente dell'Assiciazione, Giovanni Imbrogna, lancia un appello ai cittadini lucani a continuare a contribuire per far proseguire l'attività di assistenza. L'Ant fa sapere che i soldi raccolti dalle manifestazioni vengono utilizzati interamente per assistere persone di Potenza e della provincia.

POTENZAUn gemellaggio atipico, realizzato non con i classici protocolli di intesa ma attraverso il confronto sul campo. Una tre giorni all’insegna della contaminazione tra aree e culture diverse, ma caratterizzate da luoghi con caratteristiche simili in cui spiccano il silenzio, la natura, la serenità. Su questa base i comuni di Albano di Lucania, Cancellara, Tricarico, Tolve, Brindisi di Montagna, Porlezza, e le Comunità Montane “Alto Basento” e “Alpi Lepontine” hanno dialogato all’interno del “Villaggio Basilicata” realizzato appositamente a Porlezza (Como), il borgo situato a capo del ramo nord-est del lago di Lugano, traendo ottimi auspici per il futuro. L’idea, nata quest’anno dal primo cittadino di Albano di Lucania, Franco Adamo, ha funzionato, tanto da ipotizzare, fin da subito, una prossima missione nel 2009, con allungamento dei tempi (una settimana) e un’integrazione più fitta.


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Sabato 13 dicembre 2008

LETTERA APERTA A LACORAZZA

DIBATTITO DELUDENTE NEL PD

di VINCENZO VITI

di V. TORTORIELLO*

dalla prima preannunciate da boatos, dichiarazioni e interviste, segno di un malessere prodotto non solo dall' intrecciarsi dei tanti fattori di crisi che gravano sulla regione, quanto dal riverbero che essi producono sulla tenuta del quadro di governo e sulla fiducia che esso possa reggere in una situazione così drammatica. Il carattere, diciamo, "radicale" delle critiche che Folino rivolge (e, a quel che risulta, rinnova tuttora) al governo della regione (e quindi a se stesso) sono apparse subito non solo dirompenti, ma cariche di un messaggio che non potrebbe, a meno di non sentirsi su "scherzi a parte" , essere giudicato ambiguo o tralignante: se giudichiamo il testo che egli ha letto alla Direzione, un testo meditato che ha recitato diligentemente scorrendolo con il dito e con l'intenzione di affidarlo ai posteri e comunque ad un'altra stagione di là da venire. Era ben chiaro quindi che "il fatto" per nessuna ragione al mondo avrebbe potuto essere archiviato come un banale incidente o come una ruvida impennata, nè che avrebbe potuto essere superato con un "chiarimento", essendo chiara ed esplicita la ragione che l' aveva prodotto e reso irrevocabile. A me è piaciuto molto il tono fermo, appassionato e argomentato con cui hai posto sul tappeto la questione, tutta politica. Non ti era piaciuta l'intervista di Bubbico, avevi dissentito dalla replica di De Filippo, soprattutto non condividevi la scelta di Folino di dimettersi. Analizzavi con precisione le difficoltà di navigazione del governo regionale, avvertivi sui problemi incalzanti della crisi economica e sociale, sollecitavi una rapida soluzione mediante un'iniziativa del governatore che rilanciasse rapidamente sia l'azione della regione sia l'impegno a definire le questioni legate alla riforma del sistema elettorale e all'approvazione dello Statuto regionale. Ma non ti sfuggivano le due perduranti ragioni di preoccupazione: che la crisi era (e rimane) politica e che riguarda la filosofia e la costituency del P.D. : questione che chiama in causa il tuo delicatissimo ruolo e le tue responsabilità; che la crisi si dipana in uno scenario balcanizzato del Consiglio regionale nel quale, accanto a superstiti e rispettabili aggregazioni politiche, "agiscono" essenze fantasmatiche e sopravvivenze personalistiche che galleggiano nel nulla. La crisi è politica, quindi, nel senso che riguarda i modi di vivere l'esperienza del P.D. e i modi con i quali si atteggiano le componenti che vi hanno dato vita. Ciò spiega perchè la "sortita" di Folino ad alcuni sia apparsa, anche per la sua complessa incubazione, il frutto di una accurata predisposizione e perchè essa sia passata attraverso una fitta coltre di ipocrisie in Direzione, prestandosi così al sospetto che si sia inteso aprire la strada ad una resa dei conti "dentro" il gruppo dirigente mirata a definire assetti e ruoli allo spirare della legislatura, all'indomani di una prova elettorale generale anticipata che aveva tradito aspettative, calcoli e intese maturati all'interno di un ceto politico purtroppo autoreferente, costretto perciò a rivedere e ridisegnare le sue ambizioni. Credo che la storia (e l'esperienza) abbiano insegnato come sia impossibile (e sbagliato) pianificare carriere, investire improbabili leaders, immaginare che il mondo cammini tutto dentro le nostre mura domestiche. Lo insegna Matera, ch'è la "madre di tutte le crisi", come hai avuto la bontà di riconoscere, nella quale le ombre del conflitto fra anime e interessi hanno proiettato i loro tristi profili. Ma, tornando a noi, se la crisi è politica, essa non potrebbe che giovarsi di una forte riflessione politica. Essa deve riguardare innanzitutto il carattere straordinario delle difficoltà che stiamo attraversando nell'economia e nella società. Poi deve aggredire i nodi di un patto che apra a un nuovo ciclo della vita regionale che sappia guardare con coraggio su "quale classe dirigente" si possa contare, con quale nuovo sistema elettorale che scoraggi la frammentazione e cancelli i privilegi e con quale nuovo impianto istituzionale. Quindi sappia costruire intorno al Governatore un gruppo di comando autorevole, che rinnovi profondamente quello che Folino ha giudicato inadeguato: giacchè non è pensabile che tutto si chiuda intorno ad un governicchio, alla sostituzione del dimissionario o ad un giro di valzer. So perfettamente che non è opera da poco. E che quest'opera pone in questione la "legittimità", anzi la "plausibilità" del P.D., perchè è nel P.D. che dovranno maturare le condizioni per scelte serie o per ulteriori tristi commedie. Non sento purtroppo voci di spessore, di storia, di lunga navigazione (delle quali il P.D. certo non manca) che si affaccino per dire la loro in un tempo che chiama in causa le ragioni per cui stiamo insieme e per le quali valga ancora la pena di starci, rispettando le nostre storie, le nostre sensibilità ed anche le nostre legittime ambizioni. E questo è grave e sussurra il sospetto che nessuno alla fine voglia se non l'irreparabile o il compromesso più vile. Per questa la ragione, ancora più grande è la tua responsabilità e ancor più grande deve essere la tua generosità. Perchè, se fosse necessario, anche la tua disponibiltà potrebbe rivelarsi preziosa per colmare quel vuoto di politica e di lealtà che in questi momenti è avvertito come particolarmente grave. Come sai, non mi sono mai risparmiato sia nelle lodi quando erano meritate, sia nei richiami quando apparivano utili. Oggi nè le une, nè gli altri, ma solo un invito a rompere gli indugi e a scendere in campo. Per continuare a sperare che il P.D. possa rappresentare ancora la scelta alla quale, non senza problemi e non senza coraggio, abbiamo creduto.

VERTICE EUROPEO DUELLO ITALIA-FRANCIA di PINO AGNETTI PER FAR quadrare il cerchio del vertice europeo più importante degli ultimi decenni, ieri i 27 leader Ue si sono presentati a Bruxelles accompagnati da stuoli di ragionieri e di farmacisti travestiti da diplomatici. Compito dell'insolito seguito: fare e rifare i conti e pesare col bilancino ogni minimo dettaglio dell'intricatissimo "pacchetto clima" da cui dipende in larghissima parte il successo (o l'insuccesso) del summit. Che, avendo in agenda pure la ratifica del maxi piano anti-crisi da 200 miliardi di euro e il rilancio del Trattato di Lisbona fatto secco dal "no" al referendum irlandese del giugno scorso, molto probabilmente subirà una coda "tecnica" fino alla giornata di sabato. Quando i "ragionieri" e i "farmacisti" di cui si diceva cercheranno di limare la parte del documento finale del vertice concernente clima e ambiente che sarà poi sottoposta al voto del Parlamento europeo all'inizio della prossima settimana. Dunque, fra oggi e domani, i grandi del Vecchio Continente avranno ancora modo e tempo per discutere e (come in realtà stanno facendo da settimane) anche per litigare su una questione su cui il nostro premier, per ben due volte in meno di 24 ore, si è detto risolutissimo a porre il più categorico"niet". Il messaggio di Berlusconi ai colleghi europei, e in particolare al presidente di turno Ue, Sarkozy, in sostanza dice: "Ma siete matti? Qui rischiamo tutti di affogare per effetto della crisi mondiale e voi vi incaponite con una cosa come il rispetto dei protocolli di Kyoto! Se proprio ci tenete, fate pure. Ma non sarò certo io a stringere il cappio attorno al collo dell'industria e degli operai del mio Paese". Messa in questi termini, la minaccia italiana di veto puntava - e punterà fino all'ultimo - a due scopi più che evidenti. Sul fronte interno, a guadagnarsi il consenso degli industriali e dell'intero mondo del lavoro (non dimentichiamo che proprio oggi in Italia si tiene uno sciopero generale!). E, su quello esterno, a tirarsi dietro il cancelliere tedesco Angela Merkel (a sua volta chiarissima nell'assicurare che dal vertice non uscirà alcuna decisione che possa mettere a repentaglio i posti di lavoro e gli investitori in Germania) e lo schie-

ramento compatto dei Paesi membri dell'ex blocco comunista (i più poveri e al tempo stesso anche i più "inquinanti" dell'intera Ue). Poco prima di dare il via ufficiale ai lavori del Consiglio europeo, Sarkozy ha replicato con un "Non c'è alternativa all'accordo" che lasciava intendere tutto e il contrario di tutto. Dalla disponibilità a venire incontro alle obiezioni italiane, tedesche e di altri partner tipo la Polonia tramite una parziale revisione del principio cardine - "chi inquina paga" - del nuovo pacchetto "clima" comunitario". A una sfida aperta (inutile ripetere rivolta a chi) ad assumersi la responsabilità di "rovesciare il tavolo" causando, così, il clamoroso fallimento del vertice. Che, sempre per la presidenza di turno francese, dovrà concludersi riaffermando in pieno l'intangibilità del famoso "20-20-20". Ovvero, della riduzione in Europa del 20% delle emissioni di Co2 e dei gas serra da qui al 2020, termine entro cui i 27 dovranno arrivare a produrre un quinto di tutta l'energia loro necessaria servendosi di fonti rinnovabili. A tale proposito, l'Italia insiste perché l'accordo venga comunque sottoposto a un "tagliando" nel 2014. Ciò, per verificare che nel frattempo le potenze più inquinanti del globo (Usa, Cina e India) non abbiano tratto un indebito vantaggio competitivo dai nuovi "paletti" autoimpostosi dal club dei 27. Fosse solo per lui, Berlusconi rinvierebbe l'intera faccenda almeno di un altro anno, cioè alla prossima conferenza Onu sull'ambiente che si terrà a Copenaghen nel dicembre 2009. Con buona pace dei dati semplicemente agghiaccianti circa la salute del pianeta sfornati da quella attualmente in corso a Poznan. In attesa di conoscere l'esito finale di questo ennesimo duello "italo-francese", accontentiamoci quindi, non senza una punta di amara rassegnazione, dell'unico punto su cui i "ragionieri" di entrambi i contendenti si sono detti pienamente d'accordo: l'eliminazione, nel giro di quattro anni, delle vecchie e inquinanti lampadine a incandescenza dalle case di noi europei. Non proprio il massimo mentre, dall'altra parte dell'Oceano, Obama si prepara a lanciare la più grande rivoluzione "verde" della storia.

HO PARTECIPATO sera all'Assemblea Territoriale del PD tenutasi a Villa d'Agri di Marsico Vetere, nell'ambito del percorso di confronto e dibattito avviato dal PD Basilicata, sui temi e sui contenuti della relazione del segretario regionale, tenuta durante i lavori della Direzione dello scorso 5 dicembre. A tal proposito devo rimarcare che, pur non avendo preso la parola, nell'intento di non alimentare ulteriori polemiche sui temi in oggetto e nello spirito di favorire la comprensione dei fatti recentemente verificatisi, sono rimasto abbastanza deluso in merito all'esito della discussione, che non ha chiarito, a mio modo di vedere, le reali motivazioni di un disagio, mai annunciato prima peraltro, che a mio parere non trova ragione di esistere in un gesto di tale sconsiderata portata e che mi ha lasciato alquanto disorientato in merito. Devo altresì manifestare il mio fermo dissenso, nel metodo e nel merito, per le argomentazioni, pur espresse nel corso della serata, poste alla base di una crisi che avviene per così dire al buio, in un momento ed in un contesto socio economico di estrema difficoltà, le cui conseguenze potrebbero rivelarsi esiziali per la nostra regione, intesa sia come istituzione che come sistema. A tal proposito penso di poter bene interpretare il senso di smarrimento e sbigottimento che in questi giorni ed in queste ore pervade la società di Basilicata, di tutta la Basilicata, una Basilicata che come ho più volte sentito dire, vuole senz'altro essere la “Basilicata che vuole farcela”, ma che vuole altresì essere messa in condizione, oggi più che mai, di poter guardare al futuro con maggiore speranza e serenità. *segretario del Circolo PD di Paterno


Sabato 13 dicembre 2008

QUESTIONE MORALE SIAMO NOI

LE NORME DELLA CIVILTA’

di STEFANO ROMITA COMINCIAMO dall'inizio. Cambiare le leggi in vigore non vuol dire di per sé riformismo. La riforma del CSM ad esempio, e la separazione della carriere, non si ascrive di diritto nel campo in questione. Il ministro Alfano prosegue per la sua strada e cerca giustamente di saldare l'idea che ha il governo con quella dell'Udc di Casini e, la settimana prossima, con quella del partito democratico e del suo ministro ombra. Appare improbabile che si arrivi ad un progetto condiviso. Anche perché in questo paese nessuno condivide nulla. È invece indispensabile che si arrivi presto ad una riforma concreta e di grande respiro sul tema dell'etica politica. A cui tutti portino il proprio contributo. Servono nuove regole su tutto il territorio nazionale dal momento che, in un vuoto politico generalizzato, i singoli amministratori si comportano un po' come gli sceriffi del far west: ognuno fa rispettare le proprie leggi secondo canoni personalissimi. La questione morale esiste. Non per tutti nello stesso modo. Ma esiste. E non riguarda tuttavia l'intero sistema politico come si sono affrettati a sostenere Veltroni e D'Alema con uno dei rari comunicati congiunti della loro lunga carriera. Riguarda invece i singoli, inseriti nel sistema. E non è la stessa cosa. Davanti ai molti casi esplosi al centro e al sud si è cercato da mesi di replicare con l'atteggiamento di supponenza e fastidio. Non è bastata una campagna elettorale persa sulla spazzatura napoletana o sulla cruda gestione del potere nella Roma dei sindaci e degli imperatori per far capire, almeno al centrosinistra, che c'era da riformare tutto. Dalle fondamenta. Non è bastato aver spazzato via dal Parlamento verdi, socialisti e comunisti bertinottiani e dilibertiani per far comprendere, almeno al centrosinistra, che alla semplificazione politica doveva corrispondere una semplificazione dei messaggi etici. A chiusura del 2008 restano molte macerie e poche costruzioni sul terreno. Si può parlare della crisi economica quanto si vuole, e si può continuare a dichiarare nei salotti televisivi che il paese è sano e saprà reagire. Ma è sulla grande riforma dei comportamenti individuali che si dovrà prima o poi intervenire con forza. Crisi finanziaria ed economica, crisi della politica e della vita democratica all'interno dei partiti, crisi dell'informazione, della scuola, del sindacato e del mondo del lavoro sono facce di una crisi di sistema dovuto all'assenza della prima regola fondamentale della società: il rispetto dei cittadini che vengono amministrati. "Lo Stato siamo noi" si diceva una volta con una bella frase molto teorica. Ora è consigliabile una frase analoga e forse un po' più vera: "La questione morale siamo noi".

di ALBERTO VIRGILIO dalla prima -ificare la Costituzione e che, dopo il tempo necessario per la duplice lettura delle nuove norme in Parlamento , la decisione definitiva la daranno i cittadini con il referendum confermativo. Si tratta di una ipotesi prevista dall'art. 138 della stessa Carta , secondo il quale sulle innovazioni approvate a maggioranza semplice (e non con i due terzi dei componenti di ciascuna Camera in seconda votazione) , si può promuovere il referendum popolare confermativo. Fin qui nulla di nuovo, ma il problema non riguarda la suddetta procedura ma attiene alla valutazione della opportunità politica , nell'interesse del Paese , di intaccare le norme della Costituzione sulla magistratura e sulla posizione che essa ha nell'assetto dei poteri dello Stato. Le forze politiche che fanno parte dell'opposizione (ma anche alcune componenti della maggioranza governativa) si rendono conto che l'argomento è di estrema delicatezza e non si presta ad essere discusso nè frettolosamente e senza il confronto costruttivo con l'opposizione e con tutti i comparti interessati al buon funzionamento della giustizia, e senza il necessario approfondimento dei molteplici aspetti che vanno esaminati sul piano costituzionale e giuridico e anche dal lato dell'efficienza degli attuali meccanismi processuali. Nell'analisi del complesso problema occorre tuttavia muovere da alcune considerazioni di fondo. La Costituzione del 1948 è saldamente fondata sul famoso principio che si fa risalire al Montesquieu, ossia sulla separazione dei poteri dello Stato secondo la nota triplice funzione: legislativa , esecutiva e giudiziaria. Per quanto concerne la funzione giurisdizionale gli articoli 101 e seguenti configurano la magistratura come un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. In correlazione con il suddetto principio è stato creato il Consiglio superiore della magistratura , con indicazione della sua struttura e dei compiti che gli sono attribuiti per il cosiddetto autogoverno dei giudici. Questa disciplina sull'assetto della magistratura fu considerata una vera e propria conquista di civiltà, di cui si avvertiva il bisogno in ossequio appunto al principio della

separazione e della reciproca autonomia e indipendenza dei tre poteri fondamentali dello Stato democratico. A tale riguardo è sufficiente ricordare che l'insigne giurista Andrea Torrente, da molti considerato il più grande magistrato del secolo scorso, scrisse nel 1961 che riferire sul Consiglio superiore della magistratura equivale a scrivere la storia del progressivo affermarsi, non solo nella coscienza collettiva, ma anche nel nostro ordinamento positivo, del principio dell'indipendenza dei giudici dal potere esecutivo (v.Enc.del Dir. , Giuffrè , vol. IX , p. 327 ). Queste parole dell'illustre Maestro sembrano ora di viva attualità. Tra i punti salienti delle discussioni in corso di svolgimento si parla della separazione delle carriere tra i magistrati che esercitano la funzione requirente (i pubblici ministeri) e quelli che esercitano invece la funzione giudicante. Una diversità di posizioni professionali tra le due categorie contrasta con le norme dell'attuale Costituzione, come egualmente contrasta con tali norme una nuova configurazione del Consiglio superiore mediante il suo sdoppiamento e anche una diversa composizione, con ingresso nell'organo di un maggior numero di membri cosiddetti laici, cioè non provenienti dalla stessa magistratura, designati dal Parlamento o anche dal Presidente della Repubblica. L'organo di autogoverno della magistratura ha dato anche recentemente prova di possedere l'autorità indispensabile per dirimere le anomalìe che sporadicamente si verificano all'interno dell'ordine giudiziario. Una riforma che comportasse un declassamento del Csm nella sua attuale formazione e anche nei suoi poteri si risolverebbe inevitabilmente a scapito dell'autonomia e dell'indipendenza dell'ordine giudiziario considerato nel suo complesso. Su tutti gli altri aspetti della riforma della giustizia, sia in materia civile che penale, occorre riflettere e agire con la massima cautela, prima di scardinare istituzioni che fanno parte della tradizione italiana. Alcune modifiche sono senz'altro necessarie, soprattutto per accelerare il corso dei processi, la cui durata attuale è il vero problema da affrontare mediante lo snellimento dei meccanismi processuali , ma con la salvaguardia comunque del diritto di difesa , definito inviolabile in ogni stato e grado del procedimento dall'art. 24 della Costituzione. Dai richiami avanti indicati non si può prescindere nell'opera di riforma di cui si discute, come non si può prescindere dalla partecipazione al relativo confronto delle forze politiche e istituzionali, nella doverosa ricerca di quel vasto consenso tante volte auspicato dal presidente Napolitano sui temi d'interesse generale, come è senza dubbio quello del funzionamento della giustizia. E' questo l'auspicio che può e deve essere formulato in questo momento.

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MAGISTRATURA, CANCRO CHE DIVORA SE STESSO di ANTONIO MONTANO L’ITALIA ha cessato di essere una democrazia da quando uno dei suoi poteri. La Magistratura, ha posto in essere il singolare diritto di destituire i “Politici” con il “Processo”. Sicchè i Magistrati inquirenti, le Procure si son posti al di sopra del Potere Legislativo ed Esecutivo per giudicarli e spaventarli, senza, peraltro, rispondere del proprio operato e privando i poteri primari e legittimi di regolamentare la loro funzione e il loro funzionamento e disciplinarne il loro comportamento che non accettava nessun sindacato e punizione nei casi di arbitrii perpetrati nei confronti dei cittadini e delle istituzioni che li guidano e li rappresentano. Sicchè la Magistratura si è autoristrutturata, in barba alla legge, come il potere più alto che pone la legalità sopra la legittimità, come un corpo di burocrati sopra gli eletti del popolo ( il nuovo termidoro che ha ucciso la seconda Repubblica) in nome del quale surrettiziamente esercita la funzione come sta scritto in ogni aula di Tribunale inficiandone la rappresentanza insieme alla stampa che usa le garanzie processuali come una condanna nella maniera che il politico sospettato non è più il rappresentante del corpo elettorale, l'organo della sovranità popolare. Questo scempio istituzionale che va avanti dal 1993, quando con tangentopoli alterò l'assetto democratico e rappresentativo del Paese con l'azzeramento dei Partiti storici della democrazia occidentale e continuò,poi, con l'azione persecutoria contro Berlusconi fino a ridicolizzarsi con Vallettopoli ove l'inquirente volle assaporare, con l'immaginazione, gli orgasmi della gnocca inquisita. La crescente involuzione della funzione inquirente non poteva non degenerare nella guerra tra Procure come effetto della malformazione giudiziaria che ha posto toghe contro toghe che in mancanza di altri bersagli importanti se le suonano tra loro. E' accaduto per effetto dello sfilamento al P.M. di Catanzaro DeMagistris di inchieste denominate “ Wey-not” e “Poseidone” dove risultavano coinvolti quaranta personaggi eccellenti tra cui l'ex Presidente Prodi e il suo Guardasigilli Mastella. Se le accuse sollevate dal P.M. De Magistris vennero ritenute infondate da indurre il massimo Organo di garanzia della Magistratura, il CSM, ad irrogargli sanzioni disciplinari di incompatibilità ambientale e funzionale, perché mai e come si giustificano le perquisizioni e il sequestro degli atti alla Procura di Catanzaro da parte della Procura di Salerno? La Magistratura dal 1993 ricusò, di fatto, il Parlamento che abiurò ai suoi diritti e ai suoi doveri di sostenere e difendere le proprie prerogative ed ebbe, sì, terrore da abolire l'immunità penale dei Parlamentari in carica con il consenso della pubblica opinione, aizzata al furore, da una stampa irresponsabile, contro le istituzioni anche se dopo un anno (1994) il popolo trovò il coraggio di opporsi ai giudici eleggendo Silvio Berlusconi in nome della democrazia contro la combriccola dei Magistrati milanesi con il Partito Comunista, il quale, negli anno del compromesso storico strisciante

aveva compreso l'importanza dell'industria culturale chiedendo e ottenendo l'egemonia sulla Scuola e sulla Giustizia e tutto questo mentre la DC si impadroniva di banche, enti utili e inutili, consorzi agrari, Comunità Montane, bocciofili e circolo ricreativi scavandosi la fossa. Abbiamo provato ripugnanza e siamo rimasti inorriditi qualche sera fa, 9 dicembre, quando a “Ballarò”il Sig.F.Saverio Borrelli, ex Procuratore di Milano, il Lucifero dei misfatti di “Mani Pulite”, ebbe la spudoratezza si affermare, di fronte a milioni di spettatori, che “I POLITICI NON GRADISCONO ESSERE CONTROLLATI DALLA MAGISTRATURA” (sic). Dichiarazione gravissima che denota la volontà di perseverare nel disegno di sottomettere le più alte cariche istituzionali al dominio della Magistratura come potere assoluto nel modo che anche il voto popolare venga espresso soprattutto per conto della Magistratura. Diceva bene il Presidente francese Francois Mitterand nel 1995: “Guardate quanto potere e tutt'ora in mano ai giudici : ecco un devianza straordinaria, cui solo il Parlamento può porre rimedio” laddove, in Francia, le Procure sono state e sono tutt'ora assoggettate al potere politico. Di fronte a tanto scempio, per evitare la deriva e il punto di non ritorno dell'attuale regime pluridittatoriale dei Magistrati, occorre, con ogni urgenza, porre mano a una sostanziale riforma del sistema giudiziario del nostro Paese con modifica costituzionale e contemporaneamente si deve esigere dall'Ordine Giudiziario un atto di resipiscenza facendogli accettare e dichiarare le proprie responsabilità passate e presenti. Per raggiungere tale scopo sia la politica, sia il Parlamento dovranno riprendersi le prerogative alienate prendendo coscienza degli errori di “Mani Pulite” che trasformò il finanziamento della politica in pratiche di corruzione e concussione per colpire il sistema istituzionale e democratico italiano. Tale piano non è compatibile con la presenza nella compagine politica della nostra democrazia del massimo respo0nsabile di “Mani Pulite”, il Dott.Di Pietro le cui blasfemie del Borrelli a “Ballarò” gli suonarono come balsamo gratificante. Non dev'essere consentito a Walter Veltroni di accarezzare e continuare a contaminarsi di una patologia di una personalità che persegue il massimo carisma di fronte al quale anche la grammatica si inchina, ricorrendo alle massime aberrazioni. Ci pensino l'On.le Francescani e l'On.le D'Alema. Non si può assolutamente inseguire la sindrome paranoica insorta nella vita di un leader di cartone la cui aberrante e terrificante inquietudine sembra oscillare, ormai, tra fideismo e nichilismo. Credere e far credere che il nostro problema sia solo quello di cambiare le regole. Magari ! Il nostro problema è quello di cambiare i Magistrati e vogliamo vedere che avrà la forza e il coraggio di affrontarlo e perfino di dirlo : concorsi seri e meticolosi, attitudini sperimentate, personalità indenne da tare e patologie psichiche, far rispondere e pagare per i propri errori, dedizione allo Stato per la realizzazione del bene comune.

IN MORTE DI GIUSEPPE DEL MONTE di DONATO SALVATORE* ESPRIMO tutto il mio cordoglio e quello dei Socialisti lucani per la scomparsa di Giuseppe Del Monte, Pinuccio per i tanti, socialisti e non, che lo hanno conosciuto ed apprezzato come uomo, come segretario provinciale del Partito Socialista a Matera e come amministratore provinciale e locale. Ho conosciuto Pinuccio in avvio della mia esperienza politica di dirigente provinciale del Partito Socialista, insieme condividevamo l’appartenenza alla componente lombardia-

na che faceva capo all’on.le Signorile, di lui intendo ricordare la passione che nutriva per la politica e per i suoi valori , la sua coerenza, il rigore intellettuale e la grande umanità che metteva nelle relazioni personali. Un socialismo, il suo fatto di bisogni da soddisfare e di diritti da difendere, di profondo legame con la propria comunità e con la propria gente verso cui riferiva il suo impegno di amministratore. *consigliere regionale del Partito Socialista


Potenza Sabato 13 dicembre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Nella chiesa di San Giovanni Bosco oltre 400 persone per l’ultimo saluto a Luca Ruggiero

«Il tuo sorriso sarà con noi» Molti i ragazzi con gli occhiali da sole per nascondere le lacrime CRESTE che sfidano la forza di gravità, capelli tinti, o impomatati con la gelatina, tirati stretti fino a dietro alla nuca, dredd, alla maniera africana, che sarebbero treccine ma spesse, tipo rasta, come le portava Bob Marley, frange pettinate in avanti che coprono la fronte e arrivano al mento, di lato, nascondendo lo sguardo dei più emozionati. Piercing sul naso, sul labbro, o sul sopracciglio. Orecchini ad anello, brillante, o semplicemente di plastica. Giubbini da motociclista, giubbotti più lunghi stretti da una cinta attorno alla vita, quasi sempre con il collo abbondante di pelliccia. Jeans e scarpe da ginnastica, sneakers di tutte le marche: americane, tedesche, ma anche qualcuna griffata italiana. Nonostante la pioggia c’è chi non ha rinunciato anche agli occhiali da sole, forse per nascondere, ingenuamente, le lacrime. Ma c’è anche chi è venuto con gli abiti da lavoro, pochi a dire il vero, ma ancora sporchi di calce e di pittura, con le bande rifrangenti sui pantaloni, e le scarpe pesanti contro gli infortuni. Sono gli amici di Luca, quelli cresciuti nel quartiere, a Bucaletto, oppure incontrati per strada, specialmente di sera, nei vicoletti di via Pretoria. Qualcuno è una faccia nota alle forze dell’ordine: c’è il giovane basilisco, ad esempio, che entra a fare le condoglianze, e quell'altro, più anziano, che preferisce non entrare. Ci sono anche i colleghi del cognato, finanzieri, in abiti borghesi, ma troppo precisi per non farsi notare. Nella chiesa di Don Bosco, ieri mattina, c’era tantissima gente per il funerale di Luca Ruggiero, morto tragicamente, lo scorso sabato notte, nell’incendio di un prefabbricato di Bucaletto, dove stava trascorrendo una sera-

I LAVORATORI del Consorzio industriale di Potenza sono «preoccupati» per «la situazione di grande incertezza in cui versa l’ente». La denuncia arriva dai segretari della Fp-Cgil, Angelo Summa, e della Cisl-Fp, Nicola Pica. I due segretari con una nota «stigmatizzano l’atteggiamento del commissario dell’Asi, Ernesto Navazio, nei confronti dei lavoratori», ma soprattutto, chiedono «l’apertura di un tavolo alla Regione Basilicata sul futuro dell’ente». Chiedono un incontro urgente con De Filippo per intavolare una discussione «che affronti in maniera seria, concreta e costruttiva le problematiche dell’ente, a partire dalle esigenze e legittime aspettative dei lavoratori Asi». Del resto «lo stato di crisi del comparto industriale - concludono i sindacati - rende improcrastinabile la definizione del processo di riforma, a oggi solo an-

L’INTERVENTO «E’ una grande vegogna»

L’ingresso del feretro nella chiesa. A destra un signore che legge il manifesto funebre. In basso la bara di Luca con sopra la sciarpa della Juventus. Accanto la corona di fiori degli amici del bar (foto Andrea Mattiacci)

ta con i suoi amici. E’ stato un incidente, secondo i vigili del fuoco, causato da una stufa e da alcuni panni messi su uno stendino troppo vicino, che a un certo punto avrebbero preso fuoco quando i ragazzi, tre in tutto, dovevano essersi già addormentati. Il fumo ha riempito la stanza, quindi per Luca è sopraggiunta la morte, per asfissia. Questo è il referto del me-

dico legale. Poteva andare peggio, se i vicini non avessero trattenuto anche gli altri due ragazzi dal rientrare in quella casetta di legno per cercare di recuperare le loro cose. Sembra che l’errore di Luca sia stato proprio questo. Poi gli amici, in stato confusionale, non hanno risposto ai poliziotti che gli chiedevano: «è rimasto qualcuno lì dentro?»

Cgil e Cisl: «preoccupati per i lavoratori Asi» nunciato, e l’approccio concertativo pare essere l’unico possibile per consentire che esperienze, conoscenze, competenze concorrano alla definizione di ruoli e funzioni». Al commissario contestano un «incomprensibile e ingiustificato atteggiamento» che secondo i due segretari è «emerso in tutta evidenza anche in occasione di un incontro con le rappresentanze sindacali, aziendali e territoriali, sulla ridefinizione della pianta organica consortile». Lo schema proposto è stato definito - denunciano Pica e Summa - «unilateralmente e sommariamente». Le due sigle avrebbero di gran lunga preferito che al tavolo fosse stata accettata la proposta dei sindacati. Ovvero, «attendere la prevista legge regio-

nale di riforma dei Consorzi prima di optare per uno stravolgimento sostanziale della attuale pianta organica, sostituendosi così di fatto al legislatore». Di più, «lungi dal predisporre il necessario piano di risanamento che affronti la situazione di crisi economica e gestionale dell’Asi, o dal formulare concrete proposte in ordine al ruolo e alla funzione dell’ente, Navazio opera scelte in massima parte finalizzate a colpire indiscriminatamente i lavoratori» con il rischio di «fomentare un clima di tensione tra gli stessi e prospettando solo un futuro a tinte fosche». Le due sigle richiamano persino «minacce di non corrispondere gli stipendi, la mancata erogazione degli in-

E resta il dubbio che si potesse salvare. Nella chiesa del santo che ha dedicato la vita ai ragazzi di strada, i posti a sedere erano tutti occupati, e tante persone si sono schiacciate una sull’altra sui lati e davanti all’entrata. Saranno state 400, ad un calcolo aprossimativo. Ma nessuna autorità o istituzione cittadina: forse perché hanno temuto un’altra

centivi già maturati, la revoca unilaterale degli accordi decentrati - continua la nota Atti che nulla hanno a che fare con la soluzione dei problemi del Consorzio mentre, al contrario, conseguono il risultato di demotivare ulteriormente i dipendenti, contribuendo a mettere in discussione finanche il ruolo istituzionale dell’ente». Al commissario, Fp-Cgil e Fp-Cisl contestano azioni «pensate esclusivamente in funzione della valorizzazione della propria immagine di moralizzatore, che raggiungono l’unico scopo di alimentare, anche attraverso gli organi di stampa, le convinzioni di quanti considerano i lavoratori Asi come dei privilegiati». Ricordano che «il trattamento economico di questi lavoratori è perfettamente assimilabile e corrispondente a quello degli impiegati appartenenti al comparto degli enti locali».

A Bucaletto si muore, e, a prescindere dalla tragedia e dalle cause che l’hanno determinata, è una vergogna, non priva di responsabilità, la circostanza che a distanza di quasi trent’anni nessuna amministrazione succedutasi negli anni, sia stata capace di risolvere il problema, ma che dico, neanche soltanto a progettarne la risoluzione. Il problema dei rifiuti incombe, con i suoi costi altissimi, e con un inceneritore inservibile, e una discarica inutilizzabile perchè stracolma. Anche in questo caso è doverosamente da rimarcare la totale incapacità di programmazione da parte delle amministrazioni di centrosinistra che hanno fatto il bello, ma soprattutto il cattivo tempo. Sorgono antenne come funghi, e il piano di sistemazione, appunto, delle antenne, previsto e imposto dalla legge, da oltre quattro anni non ha ancora, colpevolmente, visto la luce. Il ponte attrezzato sta lì ad invecchiare, a prendere polvere, a far bella mostra della inettitudine amministrativa dei governi cittadini e non. Una valanga di debiti che gravano sulla nostra amministrazione, tutti provenienti da sentenze che, immancabilmente, vedono soccombere il nostro Comune, evidentemente incapace di fare le cose per bene. E poi i problemi di sempre, dai parcheggi, ai rioni dormitorio, al traffico, alle opere inutili e non finite, alla disoccupazione, e allo stato comatoso del centro storico. Alla fine del quinquennio è tempo di bilanci consuntivi; ed è tempo di verificare il programma iniziale del centro sinistra con la situazione attuale. Nessun segno tangibile di reazione perviene da tutte le stanze dei bottoni, evidentemente chi ci governa, ad ogni livello, è indifferente ai pur gravissimi problemi, troppo preso dalle occasioni mondane e culturali, o come già detto da chi è più autorevole, almeno per la carica, dalle attività di taglio dei nastri, o, ancora ad occupare postazioni, ed ha perso il controllo della situazione. Che Dio, davvero, ce la mandi buona, magari per mano di Babbo Natale. Luciano Petrullo

pesante contestazione, come domenica sul luogo della tragedia. Probabilmente ci sarebbe stata. Comunque i familiari hanno mantenuto uno stretto riserbo fino all’ultimo, soprattutto attorno al padre, pallido, sofferente, già colpito da un ictus circa due anni fa, e sorretto dalla figlia abbracciata al suo fianco. Sulla bara di legno chiaro gli amici hanno posto una bandiera della Ju-

ventus, una sciarpa bianconera, e un'altra rossoblu con lo scudetto del Potenza. “Grazie per il sorriso che ti accompagnava sempre hanno scritto i cugini - Lo porteremo sempre dentro di noi. Quella tua aria da mezzo scugnizzo, con quella faccia da malandrino”. Storie di ragazzi di periferia. Leo Amato potenza@luedi.it


Potenza 19 Alcuni calciatori del Potenza alla Bnl per contribuire alla maratona di Telethon Sabato 13 dicembre 2008

In campo per solidarietà E’ cominciata ieri la raccolta fondi a favore della ricerca HA avuto inizio anche quest’anno la maratona Telethon per la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Da molti anni la Bnl Banca nazionale del lavoro condivide e affianca Telethon per questa iniziativa. Oltre 14 milioni di euro raccolti nel 2007 dall’istituto di credito grazie al prezioso aiuto dei dipendenti impegnati attivamente nella raccolta per sconfiggere le malattie genetiche. Nell’agenzia Bnl di Potenza quest’anno una novità. La raccolta fondi viene destinata a un unico progetto diretto al miglioramento della qualità della vita delle persone colpite da distrofia muscolare. All’interno dell’agenzia sono esposte anche delle mostre. La mostra dedicata ai lavori in ferro battuto, quella dei lavori in ceramica artistica e la mostra d'arte di tarsia per la pittura in legno. Presenti i giocatori del Potenza Calcio:Marco Vianello, Vincenzo Sarno, Umberto Nappello, Bacio Terracini Salvatore, Peppe Lolaico e Gigi Cuomo. I giocatori hanno consegnato al direttore dell'agenzia Luigi Bonagura un pallone autografato dalla squadra, hanno posato con la loro divisa e infine hanno distribuito degli inviti destinati alle scolaresche per assistere alla partita che si terrà domenica. Importante è anche l’iniziativa realizzata dai Lions Club “Potenza Host”, “Potenza Pretoria” e “Potenza Duomo” che hanno allestito una postazione in Piazza M. Pagano - presso il Palazzo della Provincia - per la raccolta fondi avente lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e sostenere quindi Telethon 2008. Ad ogni donazione, verrà offerta la sciarpa della Fondazione e il libro solidale “Sfide da vincere”. “Gli amici del vecchio mulino di Tramutola” inoltre, organizzano la quinta edizione di “Io sto con Telethon” - Un piatto di speranza - pranzo di beneficenza al ristorante “Aquapark” di Tramutola. Come da tradizione, anche quest’anno il direttore dell'agenzia Bnldella città ha consegnato una coppa a Carmine Ferdinando Donato Tei, dipendente che ha raccolto un numero maggiore di fondi. Simona Grieco potenza@luedi.it

Alcuni dei giocatori del Potenza alla Bnl

LA “FESTA DEGLI AUGURI” Ieri sera il Rotary Potenza si è riunito solidale con di 11 bambini nigeriani

Il vero spirito dei Club service

La signora Bardi con il figlio. In basso il maggiore Bruno con la consorte

(foto Andrea Mattiacci)

OLTRE che una serata mondana, è stata l’occasione per raccogliersi attorno ad ogni buon intendimento. «Sto facendo in modo - ha dichiarato il presidente del Rotary Club di Potenza, Pier Giulio Petrone - che il nostro club si muova davvero nel pieno spirito di un club service. Dopo il dono dell’ecografo al Cif e dell’elevatore alla piscina per i portatori i handicap a Bucaletto, l’adozione a distanza di 11 bambini nigeriani in luogo della spesa per i regali di Natale, ci sembra essere quasi sufficientemente su questa falsa riga. Sto costruendo qualcosa di tangibile e di concreto che, nello spirito rotariano più appassionato, mi onorerò di ascrivere nella storia dei clubs italiani come fiore all'occhiello per quelli lucani». Il Rotary di Potenza, insomma, per quest’anno e tranne che in poche occasioni obbligate come quella di ieri sera, sarà molto poco mangereccio in barba alla tradizione che vuole che i club service nascano come forze associative tra professionisti e dirigenti con lo scopo di scambiarsi notizie ed opinioni, per aiutare chi soffre, ma anche per favorire accordi di politica locale. E per rendere più efficaci le riunioni, i soci, anziché incontrarsi in una sede sociale, si riunivano periodicamente per pranzare insieme…… Lucia Pangaro potenza@luedi.it

Il parlamentare Felice Belisario con la moglie. Accanto i bimbi adottati dal Rotary. In basso il presidente del consiglio De Franchi con consorte. Accanto il prefetto Riccio

Il commento dell’Osservatorio cittadino

Ottanta le domande che possono essere ammesse

L’intervento dell’assessore Singetta

Emergenza rifiuti, cassonetti pieni e mancanza di organizzazione

Buoni sport a favore dei cittadini più disagiati del capoluogo

Regolamento urbanistico «La crisi in Regione ci penalizza»

«PREVENIRE l’incremento di rifiuti solidi urbani con un comportamento più responsabile e attento dei cittadini specie in materia di raccolta differenziata e riorganizzare il sistema di raccolta e smaltimento che a seguito della chiusura della discarica di Pallareta ha subito modifiche profonde». Sono queste le indicazioni dell’Osservatorio cittadino rivolte all’amministrazione comunale per «non ripetere la situazione di emergenza rifiuti che la città ha vissuto nelle settimane scorse». Il sistema «messo a punto dal Comune - ha fatto sapere Vincenzo Belmonte - non ha funzionato nonostante l’impegno e la professionalità del personale dell’Acta». Cattivo funzionamento che è visibile «in alcuni quartieri e contrade dove lo svuotamento dei cassonetti procede a rilento durante la giornata. Ci preoccupa in particolare la mancanza di un piano che vada al di là del fatto contingente, tenuto conto che quando sarà possibile riattivare l’inceneritore l’impianto assorbirà appena il 30 per cento dei rifiuti mentre per la seconda fossa-discarica di Pallareta non si conoscono ancora i tempi definitivi dell’iter di approvazione da parte della Regione». E che qualcosa continui a non funzionare lo dimostrano i cassonetti pieni di rifiuti che in questi giorni si notano un po’ ovunque.

SONO 80 i “Buoni sport” messi a disposizione dal Comune a favore di persone che vivono in condizioni di disagio socioeconomico. La Regione Basilicata ha assegnato al Comune di Potenza 16.000 per la copertura, totale o parziale, delle spese. «Siamo convinti - hanno detto il sindaco di Potenza Vito Santarsiero e l’assessore allo Sport Giuseppe Ginefra - che lo sport possa concorrere alla formazione di personalità equilibrate e che esso ponga le basi per un’apertura a valori più alti quali la cultura, la partecipazione sociale e la ricerca di significati che vanno oltre gli aspetti materiali e quotidiani della vita». Il buono sport, in un momento di grave crisi, è il segno tangibile di un’amministrazione comunale «attenta a queste tematiche ed è un’occasione in più - hanno aggiunto per quanti, per motivi economici non possono praticare attività fisica». I cittadini in possesso dei requisiti previsti che intendono usufruire dell’erogazione dei “Buoni Sport” devono indirizzare la domanda di beneficio al “Comune di Potenza - Unità di direzione “Sport-Giovani-Lavoro” entro e non oltre le 12 del prossimo 22 dicembre, pena l’esclusione della stessa. A tal fine si precisa che farà fede esclusivamente la data e l’ora apposta dall’Ufficio protocollo.

LA crisi in Regione preoccupa non poco l’assessore comunale all’Urbanistica, Alessandro Singetta. «Il confuso quadro politico - ha spiegato - sta intaccando anche la tempistica che l’amministrazione comunale si era data per giungere all’approvazione del Regolamento urbanistico». Regolamento che «è un’occasione importante per cambiare l’intero approccio alla materia urbanistica, ponendo fine, come più volte è stato ribadito, agli alti indici volumetrici spesso - nel passato - autorizzati, a fronte di una bassa offerta di servizi per la comunità». Il Regolamento Urbanistico «capovolge questa impostazione - ha aggiunto Singetta - pianificando una crescita con volumetrie di dimensioni fisiologiche e fornendo in cambio una offerta di servizi di gran lunga superiore». Dopo aver stabilito i nuovi criteri sarà comunque «sempre possibile intervenire per migliorarli. D’altronde, trattandosi di uno strumento nuovo nella filosofia di approccio e nelle soluzioni proposte, solo la sua pratica attuazione potrà confermarne la validità o suggerirne le modifiche più opportune». Singetta ritiene che «la città di Potenza non possa perdere questa occasione. Non approvare o ritardare il Regolamento significa far naufragare l’intero impianto che il Comune di Potenza ha costruito in materia urbanistica».


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Potenza

Sabato 13 dicembre 2008

ANTICA OSTERIA MARCONI

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AL DUOMO

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MIMI’

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AMBROSIA

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LA PRIMULA

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AL NORD

Lucia Liuni del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa che oggi festeggerà l’onomastico. Nella foto ripresa con alcuni compagni di classe della IV A davanti alla scuola.

A Lucia che in uno stesso giorno festeggia l’onomastico, il compleanno e come se non bastasse anche l’anniversario di matrimonio. Anniversario di matrimonio che fa sì che gli auguri siano estesi anche a Paride che non si è lasciato sfuggire l’occasione di sposare una donna talmente organizzata in tutto che in un solo giorno è riuscita a fare tutto questo. Un bacio da tutta la redazione del “Quotidiano”

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PANE E PEPERONCINO

Concerto al Don Uva La Corale Polifonica Polimnia di Grassano, d'intesa con l'Associazione Fidas Basilicata, promuove una rassegna di concerti e manifestazioni dal titolo "Inno alla vita". L'iniziativa, rientrante nel cartellone di eventi messo a punto per celebrare il 30esimo di Fondazione della Fidas Basilicata, si svolgerà in diversi comuni della Regione. Il concerto inaugurale si terrà Potenza oggi, alle ore 18:00, presso il Centro di Riabilitazione “Don Uva”. E' emblematico che l'iniziativa parta da Potenza, capoluogo di regione, e dal Centro di Riabilitazione "Don Uva", col quale la Fidas Basilicata ha sottoscritto lo scorso mese di ottobre un protocollo d'intesa finalizzato a favorire forme di collaborazione per attività di animazione e di informazione. “La scelta del Don Uva per la serata di apertura - ha dichiarato Antonio Bronzino, consigliere nazionale della Fidas - sottolinea ancora una volta l'attenzione della nostra associazione nei confronti di possibili sinergie con altri enti ed organismi operanti sul territorio. Coinvolgere gli ospiti della struttura attraverso un'iniziativa in grado di favorire momenti di integrazione e di sereno intrattenimento, ci è parso il modo migliore per rinnovare il trentennale impegno dell'Associazione a favore della cultura del dono e della solidarietà”. Nel corso della serata saranno declamate le poesie del Prof. Salvatore Accardo, direttore sanitario della Fidas Basilicata. Prevista inoltre la partecipazione di altre associazioni di volontariato, che, con la loro presenza, offriranno un contributo all'animazione dell'evento, fortemente voluto anche dalla sezione Fidas di Potenza e dal Gruppo Donatori Carabinieri del capoluogo.

Cimarosa in concerto “NAPOLI in contrappunto”. Questo il titolo dello spettacolo dei Cimarosa che andrà in scena domani sera alle 21 nel teatro nuovo del Seminario maggiore. Il Gruppo storico “I Cimarosa” presenta un viaggio di poesia e musica nella storia della canzone classica napoletana. Tutto lo spettacolo è realizzato con gli strumenti della vera tradizione partenopea: dal mandolino alla mandola, dalle chitarre classiche alle antiche percussioni. Il tutto a supporto di due splendide voci, una maschile ed una femminile.

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16 - 18 Changeling 21 Sala 5 La fidanzata di papà 17.10 - 19.20 Torno a vivere da solo 21.30 Sala 6 Twilight 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Solo un padre 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Twilight 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 21 Il consiglio comunale approva all’unanimità la modifica al percorso di stabilizzazione Sabato 13 dicembre 2008

Selezioni riservate per tutti i precari Galante (Idv) : «Mai coinvolto su questo provvedimento» QUELLA che il sindaco Santarsiero ritiene «la più grande stabilizzazione di precari d’Italia» con una cifra di dipendenti che raggiunge quota 130, arriva al voto unanime (ieri, in consiglio comunale), ma non senza qualche ostacolo lungo la via. Compresa l’assenza “motivata” dell’Idv. L’assemblea approva, però, la modifica al precedente deliberato all’unanimità dei presenti. Per i precari di fascia inferiore (A e B) già alcune settimane fa il comune ha proceduto all’assunzione attraverso una selezione riservata, includendo anche alcune eccezioni per quei dipendenti praticamente “fuori” dal mercato del lavoro. Per gli altri precari storici dell’ente (fascia alta indicata con C e D) era stato stabilito un concorso aperto a tutti (secondo le norme sulla stabilizzazione che a livello centrale indicano - almeno secondo un’interpretazione - una percentuale pari al 50 per cento di ingressi dall’esterno). Non erano bastate le rassicurazioni dell’amministrazione comunale su un punteggio “privilegiato” per questi precari che sarebbero partiti avvantaggiati nel concorso. «Rimane sempre un terno al lotto», aveva spiegato chi da anni nell’ente va avanti a suon di rinnovi, contratti atipici, attese e speranze. E «da adulto ormai sei praticamente fuori dal mercato». Così le proteste, le sollecitazioni, le lettere. Poi l’amministrazione ha riaperto il “caso” che, come nel resto del Paese, faceva affidamento su una «normativa vigente che non disciplina chiaramente la possibilità di stabilizzazione», prosegue Santarsiero. Alcune sentenze e pareri giuridici hanno in qualche modo riaperto la partita, segnando un’interpretazione basata su un principio di volontà del legislatore - tra Finanziarie e decreti che si sono succeduti - deciso a stabilizzare. Di qui, la decisione di allargare la selezione interna anche ai profili elevati. Eppure l’ufficio comunale

QUESITI

Tra semafori parchi e case da ri-attivare

Una seduta di consiglio comunale (f.M)

L’APPELLO DI LOVALLO A NAPOLITANO «Ci vengano assegnati i fondi per la ricostruzione» IL consigliere comunale del Pd Nicola Lovallo ha espresso la propria «preoccupazione» sul taglio probabile dei fondi che il governo nazionale al completamento della ricostruzione e si appella al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perchè possa fare in modo «che, nel rispetto delle leggi, vengano assegnati ai nostri territori i fondi necessari a concludere il processo di ricostruzione». Del resto, «in un periodo di così profonda crisi internazionale, nazionale e, ancor di più locale, con le industrie lucane più produttive che registrano gravi difficoltà, il venir meno di questi trasferimenti rappresenterebbe un ulteriore aggravio per la realtà economico-finanziaria della nostra regione - dice Lovallo - Siamo in una fase nella quale risulterebbe oltremodo ingiusto aver garantito solo a una parte dei proprietari i propri diritti, anche in ragione del fatto che il territorio di Potenza ricade nella prima fascia per quel che riguarda la pericolosità sismica e, quindi, il mancato adeguamento degli altri edifici alla normativa vigente, arrecherebbe grave nocumento a tutti coloro sono rimasti esclusi». In una simile materia, «non bisogna esaltare le differenze politiche. Si tratta, infatti, di inadempienze dei diversi governi nazionali che si sono alternati dal 1980 a oggi, e che ci costringo a continuare a distanza di 28 anni a elemosinare ancora quanto ci sarebbe spettato sin dall’inizio».

ha fornito parere negativo: «ma solo per l’insufficiente chiarezza - vuole precisare il sindaco - delle disposizioni normative e dalle insufficienti interpretazioni giurisprudenziali esistenti». Sarà Michele Napoli (La

Destra), più tardi, a ricordare che «il provvedimento potrebbe essere impugnato da esterni, bisogna dirlo con franchezza» visto che tanti disoccupati potrebbero lamentarsi dell’assenza di un concorso pubbli-

DOPO aver discusso di alcuni fabbricati di via Tiera e via Agri danneggiati dal sisma del 1990-1991, il consigliere Napoli (La Destra) prosegue con l’interrogazione sull’utilizzo dei proventi delle multe. Poi tocca ai consiglieri del Pd Nicola Lovallo e Vito Lomonaco sulla riduzione della tassa dei rifiuti solidi urbani. Il sindaco spiega di essere risposta ad «accettare la sollecitazione». Spadafora (Fdc) sollecita una migliore dotazione architettonica del parco dell’Europa Unita. L’assessore ai lavori Pubblici Fiore spiega che sia per il completamento del parco che per l’abbattimento delle passerelle, i progetti sono in via di definizione (si realizzerà l’area attrezzata per i bimbi). Poi Mussuto (Verdi) sul mancato funzionamento del semaforo di rione Murate. E’ Coviello a rassicurare che si è in attesa del placet della ditta di corrente elettrica».

co. Ma se «si parla del buon andamento della pubblica amministrazione, l’immettere personale che ha acquisito esperienza» potrebbe essere «un buon appiglio». Il dibattito lascia spazio a diverse

L’associazione “Dopo di noi” e la sensibilizzazione sociale

sfumature. Pure un richiamo a fare in modo che «il concorso pubblico, d’ora in avanti, diventi lo strumento esclusivo (Speranza, Pd)» per nuove risorse da acquisire. In aula c’erano i precari ad attendere il verdetto. Con loro il sindacato (presenti Cgil, Cisl, Rdb). Più tardi saranno proprio il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, e della Fp-Cgil, Angelo Summa, a raccontare con una nota la soddisfazione per una stabilizzazione che arriva «proprio nel giorno del successo dello sciopero generale». La maggioranza politica richiama il «coraggio» di un provvedimento che «tutela i lavoratori» (Travaglini, Prc, Laieta, Pd, Pace, Sd, Bongiovanni, PU, Mussuto, Verdi). Il presidente del consiglio Pietro Campagna lascia che a parlare siano i numeri: «nel corso di questi anni il comune ha stabilizzato qualcosa come 300 precari». L’opposizione (prende la parola Coviello, An) ricorda che «avevamo chiesto questo passaggio da tempo». Questa volta collaborazione. Eppure, in aula, si nota un’assenza. Roberto Galante lascia i banchi in anticipo. «Non sono contro i lavoratori - dirà più tardi - per loro avrei votato il provvedimento magari anche non condividendolo. Ma per avere un qualunque tipo di giudizio avrei dovuto conoscerlo. Il deliberato non mi è mai stato sottoposto, nè sono stato convocato dalla maggioranza». Nel gruppo misto perchè ha scelto l’Idv dopo aver abbandonato l’Udeur. «Perchè avrei dovuto mettere in difficoltà la maggioranza con un’astensione». Non era presente. Torna il tema “dell’autosufficienza”, con il Pd che in consiglio conta 21 consiglieri su 40: «sembra che della mia valutazione possano fare a meno. Il mio partito fa della legalità una condizione imprescindibile. Come fai a votare senza aver neanche letto?». E l’unanimità politica sfuma. Sara Lorusso

L’Aisa contro l’Atassia

Una vita dignitosa in autonomia Un “temporale” In attesa di una casa per i disabili di solidarietà “DOPO di noi” è una associazione nata a Potenza nel 2007 per volere di un gruppo di genitori, di familiari di soggetti disabili gravi, adulti e non, e di persone che hanno scelto di condividerne le finalità. Tra i fini dell’associazione vi è quello di costituire una casaalloggio finalizzata all’accoglienza dignitosa dei disabili quando i genitori e altri familiari non saranno più in grado di assisterli. Nel frattempo, l’associazione insegue la piena attuazione della cittadinanza sociale delle persone disabili per mezzo di una permanente comunicazione e pubblicizzazione dei propri scopi statutari, della collaborazione con enti pubblici e privati operanti sul territorio e della creazione di sinergie con altre associazioni locali, senza ovviamente avere alcun fine di lucro. Nella biblioteca provinciale di Potenza, l’associazione “Dopo di noi”, presieduta da Enzo Carlone, ha voluto presentare “arte disabilità”. «Vogliamo far conoscere la necessità di provvedere affinchè le persone disabili possano avere una dignitosa sistemazione quando i familiari non saranno più in grado di assisterli. Il nostro obiettivo prosegue il presidente - è quello di sensibilizzare la popolazione civile sui disagi dei disabili e a tal proposito tra gennaio e aprile realizzeremo una rassegna cinematografica di 8 film proprio per sensibilizzare tutti sulle esigenze quotidiane dei disabili».

La manifestazione organizzata dall’associazione “Dopo di noi” (foto Mattiacci)

«I miei più sentiti ringraziamenti vanno al sindaco Santarsiero e all’assessore Casella, nonché all’ingegner Vita, amministratore dell’Ater, che ci sprona continuamente ad andare avanti col nostro progetto - ha continuato ancora Carlone - E’inoltre prevista la realizzazione di una casa domotica, dotata di tutti i comfort per garantire a 5-6 ragazzi una assistenza e una vita dignitosa quando la famiglia non potrà più occuparsi di loro, ma anche per ospitare quei disabili che per brevi periodi magari non potranno essere accuditi dai loro parenti». Lo slogan, come ricordato da Carlone, è «possiamo immaginare tante vita, ma non rinunciare alla no-

stra vita», e dopo l’intervento di don Mimmo Florio, parroco di Santa Cecilia, chiesa vicina non solo in base alla locazione ma soprattutto concretamente con l’attività svolta al centro Aias, che ospita questi ragazzi, c’è stato spazio inoltre per due poesie lette da Maria Lovallo (che grazie all’assistenza del centro Aias due anni fa ha imparato a leggere) e Barbara Marceddu, mentre il dottore Grippo, presidente dell’Aias, si è soffermato su come «sia importante comunicare questo progetto, staccandolo dall’Aias per farlo vivere di vita propria. Dopo di noi - ha proseguito Grippo - è una espressione diretta, forte ed evocativa di quanto importante sia il sostegno, in qua-

lunque modo esso arrivi, di tutte le persone che vogliono contribuire a dare una vita migliore a questi disabili». L’obiettivo di questa associazione è soprattutto di dare assistenza non solo sanitaria, ma anche affettiva. «E’ un problema da risolvere per tutti, anche a livello spirituale», è stata la conclusione di Grippo. La manifestazione è proseguita poi con un documentario intitolato “Gioco di squadra”, che, a cura dell’Aias, ha spiegato l’attività del centro. Poi uno spettacolo di animazione a cura delle collaboratrici Aias, e la presentazione di un brano musicale a cura di Lucia Leonardo. Donatello Viggiano

RACCONTARE con consapevolezza significa, a volte, essere in prima persona testimonianza di cò che si vuole spiegare. Dino Gugliotta, presidente dell’Aisa (Associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche) Basilicata onlus (la sede è a Bella) ha una compagna di viaggio inattesa: l’atassia di Friedreich. Così, «sono consapevole di cosa significa vivere e combattere questa malattia poco conosciuta - dice Ogni giorno che passa si sta lievemente più male del giorno prima. E persino una banale azione, come bere un semplice bicchiere d’acqua, può diventare difficile, per non parlare del camminare che diventa impossibile». Allora, «l’importanza dell’informazione e la divulgazione delle recensioni scientifiche e sanitarie in merito all’atassia» diventa fondamentale perchè chi ne soffre possa scoprirlo. Magari in tempo. «Quando viene diagnosticata l’Atassia, nella maggior parte dei casi, la malattia è già in stato avanzato, si avverte un grande senso di smarrimento, buio totale - racconta - non si sa cosa fare, e la situazione diventa ancora più difficile per i familiari che sono completamente impreparati». E’ in corso un censimento sul territorio lucano (per

qualsiasi informazione l’associazione può essere contattata al numero 0976803017, o sul sito internet www.atassia.it). Nel frattempo, l’Aisa Basilicata onlus, il 14 e 15 dicembre, dalle 17.30 alle 20.30, sarà presente presso il centro commerciale galassia per l’iniziativa “Temporale d’amore”. L’Atassia è una malattia che colpisce bambini, giovani e adulti, senza distinguere sesso nè razza, progressiva e gravemente invalidante. Distrugge il sistema nervoso centrale e quindi anche la capacità di coordinamento dei movimenti, o del linguaggio, aggiungendo un forte disagio psicologico a chi già deve affrontare una grave disabilità. Aisa sta cercando di realizzare un grande progetto realizzando il primo centro di eccellenza per la cura e lo studio delle atassie dell’Europa e del mediterraneo. Ma prima, importante sarebbe cominciare con il costruire la prima casa famiglia finalmente in grado di ospitare le persone atassiche. Allora, l’appuntamento con un “temporale” d’amore e di solidarietà. Con un contributo minimo sarà possibile ricevere una pianta grassa simbolo di vita, di forza, di resistenza e speranza, oltre al materiale didattico informativo.


Sabato 13 dicembre 2008

22 Anzi Domani ci sarà la cerimonia di inaugurazione della struttura di aggregazione per i ragazzi

I “Giovani” sono “Insieme” A gestirla sarà il Forum presieduto da Antonio Cafarella ANZI - Una nuova struttura sociale sarà inaugurata, in questo fine settimana, ad Anzi. Infatti, dopo il taglio del nastro per la casa d’accoglienza “Santa Maria Maddalena” nella frazione di San Donato, avvenuto appena due settimane fa, domani mattina alle 12, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del nuovo centro di aggregazione giovanile di Anzi, ubicato presso i locali comunali di piazza Caduti di tutte le guerre. La struttura sarà affidata in gestione all’attivissimo “Forum comunale dei giovani” di Anzi (il presidente del forum cittadino è Antonio Cafarella). Il centro di aggregazione giovanile è stato istituito ultimamente dal Comune di Anzi, grazie alla delibera di giunta 93 dello scorso 29 novembre e soprattutto al progetto denominato “GiovanInsieme”. «Il centro di aggregazione giovanile è un luogo di incontro per adolescenti e giovani nella fascia d’età dai tredici ai trentadue anni, ove si svolgono attività ricreative attinenti i diversi ambiti del tempo libero (gioco, cultura, sport, attività espressive) - ha spiegato in una nota il sindaco di Anzi,

Torre di Picerno La replica di Tisci

Sopra Petruzzi. Accanto Anzi

Giovanni Petruzzi - Le attività sono libere e a tema (laboratori), su proposta degli utenti e degli operatori». «Il centro - ha aggiunto il primo cittadino anzese - organizza annualmente almeno un’iniziativa di carattere pubblico aperta all’intera cittadinanza e svolge attivi-

tà di ricerca, documentazione e informazione rispetto allo specifico ambito territoriale in cui è inserito, occupandosi di cinque settori informativi: lavoro, formazione, estero, settore sociale, cultura e tempo libero». Il servizio, inoltre, organizza periodicamente in-

contri di orientamento e formazione con esperti nell’ambito della più generale delle conoscenze e più in particolare finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro (in collaborazione con enti pubblici e privati). Donato Pavese potenza@luedi.it

Ad Avigliano appuntamento con l’associazione “L’Abete”

Stasera in via Garibaldi si celebra la “Festa dell’albero” AVIGLIANO – L’associazione l’Abete festeggia la “Giornata dell’albero”, un appuntamento annuale che mette insieme tanti aviglianesi in una originale manifestazione nel quartiere “Basso la terra”. L’appuntamento è per questa sera, in corso Garibaldi, proprio nei pressi dell’albero, simbolo dell’associazione, ma da sempre punto di riferimento di un intero quartiere. Il programma prevede l’addobbo dell’albero, l’allestimento del presepe e l’apertura dell’isola ecologica (prevista per le 18) per la raccolta della carta. La manifestazione sposa tradizione e impegno civico. Infatti, un momento specifico sarà dedicato al progetto legato alla raccolta e al riciclo della carta, nel quale

sono stati coinvolti gli alunni delle scuole di Avigliano. «A tutti gli studenti che consegneranno la carta da avviare al processo di riciclo - spiega Carmine Ferrara, presidente dell’Abete - verrà consegnata una pianta ornamentale, il lauro ceraso. Le piante verranno utilizzate per la riqualificazione di alcune aree urbane attualmente abbandonate per restituirle così il giusto decoro». Del tema del riciclo e della tutela ambientale si sono occupate la vice presidente dell’Abete, Antonietta Lucia, e Mara Sabia, artefice di una serie di incontri sul tema del recupero e del contenimento di consumi di acqua potabile e di energia. Anche grazie a questi seminari preparatori, l’associazione spera di

Le bellezze di Pietragalla nel calendario Pro Loco PIETRAGALLA - La Pro Loco ripropone anche per il 2009 una iniziativa che ha avuto grande successo: la presentazione del calendario per il nuovo anno. Il presidente Rocco Manzella sottolinea che «in questa edizione si è deciso di cambiare la veste grafica. Vengono proposti alcuni scorci caratteristici del paese presentando delle fotografie risalenti a circa cinquanta e oltre anni fa: il rione San Cataldo innevato, via Nova che si caratterizzava per la presenza di un selciato che era una opera d’arte, largo Fontana Grande e piazza Maggio per citare solo qualche zona del paese». Si è voluto tratteggiare qualche aspetto della vita passata e

in tal senso la Pro Loco ha il dovere di non far dimenticare il passato. «Per quanto concerne le proposte per il 2009 da parte della Pro Loco - conclude il presidente Manzella - ci sono in progetto le attività culturali, incontri, tematiche artistiche e sociali, il recupero della nostra storia coinvolgendo i ragazzi dell’istituto comprensivo scolastico di Pietragalla». In ogni caso Manzella invita i cittadini a far pervenire alla Pro Loco appunti e osservazioni non solo sul calendario ma su tutta l’attività al fine di crescere e migliorare tutti insieme. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

confermare i dati della raccolta carta dello scorso anno, allorché fu raggiunta una quantità pari a 75 quintali di carta altrimenti destinata alla discarica. Altro dato importante, fanno sapere gli organizzatori della “Giornata dell’albero, sono le 700 piante affidate ai cittadini e piantate, negli scorsi anni, sul territorio comunale. «Tutto ciò - tiene a precisare Ferrara - è stato possibile grazie alla Comunità montana Alto Basento, il cui presidente, Gerardo Ferretti, ha condiviso il progetto e ha deciso di patrocinare la manifestazione». La festa dell’albero si concluderà con la degustazione gratuita delle caldarroste. g.sil. potenza@luedi.it

PICERNO - Arriva puntuale la replica del consigliere comunale Antonio Tisci sull’atto di transazione con il consorzio ravennate che si era aggiudicato l’appalto per i lavori di restauro e recupero della torre preromanica e del complesso angioino - aragonese. «Il sindaco Mario Salvia ha detto Tisci - si fa vanto di aver risolto il problema della torre. Ha fatto una parte del suo dovere saldando un debito dei suoi predecessori». Sui fondi per liquidare il consorzio ravennate recuperati in parte con avanzi di bilancio e in parte con la vendita di beni, come la scuola Giacinto Albini e la scuola Valline ha precisato che «Il vero problema è che non si capisce perchè sui cittadini devono gravare dei debiti e perchè devono espropriasi del proprio patrimonio per pagare scelte sbagliate e faraoniche e di gestione fatte dagli amministratori di sinistra. Inoltre, bisognerà capire cosa se ne farà della struttura che è stata deturpata della sua caratteristica architettonica. Si parlava di un osservatorio astronomico e di una biblioteca telematica. Mi auguro che non serva come ristorante per il sabato sera come è stato fatto questa estate perché sarebbe uno schiaffo alle attività dei commercianti». Non è mancata la sollecitazione lanciata al primo cittadino di insediare una commissione d'inchiesta per accertare le responsabilità di spesa sulla ricostruzione. «Non vorremo scoprire ha continuato Tisci - che questa delibera sia il prezzo da pagare per Mario Salvia e il Quadrifoglio per ricompattare la sinistra picernese ormai sbrindellata. Certo è, che con questa delibera cade il mito della discontinuità dell’amministrazione Salvia». Tisci, come ha tenuto a

La Torre normanna

precisare, era assente nella seduta consiliare dello scorso 9 dicembre durante la quale è stato deliberato l’atto di transazione perché impegnato negli incontri propedeutici sulla finanziaria regionale. Non è mancata l’occasione per tirare qualche fiondata sui programmi non realizzati dall'amministrazione guidata da Salvia. «L’unica cosa degna di nota - ha detto Tisci - è stata la realizzazione del campo sportivo grazie ai soldi donati da un emigrante. Nel programma non era neanche previsto. Invece, si dava priorità alla costruzione di un palazzotto dello sport, ma sono rimaste vane promesse elettorali». Tra le attività non realizzate dal comune Tisci ha stilato un lungo elenco come la digitalizzazione dell'archivio, il protocollo elettronico, la pubblicazione on line e su stampato di un periodico, la motivazione del personale con corsi di formazione. «Tutte promesse - ha concluso Tisci» che nel frattempo sta preparando la battaglia per la prossima chiamata alle urna. i.d.m. potenza@luedi.it

Un successo la vendita delle Stelle di Natale PIETRAGALLA - E’ stato un successo straordinario, come si verifica da oltre un decennio, la vendita per beneficienza a Pietragalla delle “Stelle di Natale", tipici arbusti di questo periodo. Sono state tutte vendute in poche ore le numerosissime piantine, si parla di oltre cinquecento piccoli alberi, i cui proventi sono destinati ed utilizzati per combattere la fibrosi cistica. In questo centro abitato questa iniziativa è stata resa possibile attraverso l’impegno diretto dei soci della locale sezione dell’associazione volontari italiani del sangue chei hanno lavorato presso la propria sede di piazza Principe Umberto I° anche attraverso la consegna a domicilio delle “Stelle di Natale”. E’

stato un continuo andirivieni da parte dei soci per accontentare le tantissime richieste di acquisto degli arbusti ed ovviamente la soddisfazione per aver raggiunto un risultato consistente, significativo e concreto è davvero notevole ripagando così ampiamente gli sforzi e il sacrifico manifestato nel corso dell’intera giornata. Il presidente dell’Avis cittadina Giuseppe Alfano insieme ai collaboratori dell'associazione si sono tutti impegnati in prima persona affinché si raggiungesse il risultato sperato cioè la vendita per beneficenza del’intero numero di alberi, così come è avvenuto. Intanto per quanto concerne l’attività dell’Avis di Pietragalla nei prossimi giorni è

in programma il consueto appuntamento con la donazione del sangue avente una cadenza mensile e ciò avverrà qualche giorno prima del santo Natale nella sede dell’ambulatorio comunale ubicato in via San Demetrio e in questo senso il bilancio per il 2008 delle donazioni effettuato è ampiamente positivo. an. be potenza@luedi.it


Sabato 13 dicembre 2008

23 Il Comune di Satriano lavora anche per aggiornare il sito internet

Opereranno in aziende a Potenza

Il 31 dicembre un opuscolo per informare i cittadini

Stage natalizio per i ragazzi dell’Itc di Acerenza

SATRIANO DI LUCANIA Il prossimo 31 dicembre, come ogni anno, l’amministrazione comunale di Satriano di Lucania (guidata dal sindaco Michele Miglionico) consegnerà a tutte le famiglie satrianesi il consutivo di fine anno, un sintetico opuscolo che racchiude l'operato svolto. Per l’occasione, Miglionico annuncia che si sta provvedendo al rifacimento del sito internet ufficiale del Comune. Per il momento, quindi, chi volesse aggiornarsi sul lavoro svolto fino a oggi, deve collegarsi con il sito www.melandroweb.it. «Quello di questi anni spiega Miglionico - è stato un lavoro appassionante e faticoso che ho condiviso con la giunta, con il consiglio comunale, con i miei collaboratori, con tutti i dipendenti del Comune e con i cittadini di Satriano di Lucania. Sono soddisfatto del lavoro svolto». «In questi anni - continua il primo cittadino - in base ai dati dell'ufficio anagrafe, c’è stata una crescita a Satriano di Lucania nel numero dei nati e delle famiglie. Infatti mentre nell’intera regione Basilicata assistiamo ad un calo demografico significativo,

L’aula del consiglio comunale di Satriano di Lucania

Satriano mostra un segno di vitalità da tenere in debita considerazione in vista delle sfide future come quella dell'integrazione dei nuovi immigrati stranieri. In una società che si definisce democratica, la buona riuscita dell'integrazione degli immigrati si trova, senza dubbio, nella formazione, nell’istruzione, nella conoscenza della lingua, in un lavoro regolare, nell’af-

fermazione dei propri diritti e nel rispetto delle regole». Il sindaco sottolinea inoltre, che «i settori principali su cui abbiamo investito per far crescere la nostra comunità sono stati la casa, le strade, le infrastrutture e le politiche sociali. Satriano ha dimostrato, in questi cinque anni, che è possibile coniugare una struttura economica inno-

Appuntamento lunedì prossimo in Provincia

Giovani consumatori sempre più consapevoli POTENZA - Provincia di Potenza e Pioc (Punto informazione orientamento consumatori) promuovono una giornata dedicata alla sensibilizzazione sui temi del consumo. “Giovani consumatori consapevoli” è lo slogan della manifestazione che si terrà lunedì 15 dicembre 2008, a partire dalle 9.30, presso il Museo Archeologico provinciale del capoluogo. Interverranno amministratori e dirigenti della Provincia di Potenza, presidenti delle associazioni dei consumatori, dirigenti, docenti e studenti del Liceo pedagogico “E. Gianturco” e dell’Ipsia di Potenza e rappresentanti delle associazioni di categoria dei settori agricoltura, artigianato e commercio. Il consumo è un aspetto significativo della vita quotidiana. La consapevolezza è riconducibile a quella capacità di apprendere “per tentativi ed errori” dalle diverse occasioni che l'esperienza ci offre nel corso della

vita, imparando a non ripetere gli errori, a riconoscerli e prevenirli e quindi a scegliere. Siamo tutti bersaglio delle pervasive sollecitazioni del mondo dei consumi in cui siamo immersi e la sfida della sobrietà e della consapevolezza è una delle priorità e ci riguarda in prima persona. Le conoscenze di base, le competenze logiche, linguistiche ed operative fornite dalla scuola e il suo clima culturale sono una premessa necessaria ma non sufficiente per un'educazione al consumo consapevole. Una riflessione su come ogni persona abbia acquisito le conoscenze più solide e il proprio stile di vita porta alla consapevolezza di come l'elemento caratterizzante sia la strategia attraverso la quale ci si rapporta con il mondo e con gli altri, unita al metodo con cui vengono acquisite le conoscenze necessarie e agli stimoli in base ai quali vengono modificati i comportamenti.

Piano energetico Altobello a Benevento POTENZA - Il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, in qualità di coordinatore del Patto tra le Province del mezzogiorno sulle Politiche energetiche, ha partecipato ieri pomeriggio a Benevento ad un tavolo di lavoro su “Piano energetico della Provincia di Benevento: attuazione e opportunità di sviluppo nel nuovo quadro comunitario 20072013”. L’incontro rientra tra le azioni del Patto, nato da un’iniziativa dell’Upi e sottoscritto la scorsa esta-

te con lo scopo di avviare un confronto sul tema dello sviluppo energetico sostenibile dei territori e di analizzare le opportunità programmatiche e progettuali derivanti dal Programma Operativo Interregionale ''Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013''. Tra gli obiettivi del Patto, inoltre, quello di avviare immediatamente le procedure per la candidatura di progetti concreti, basati su modelli che abbiano i caratteri della condivisione e della interregionalità.

vativa con una rete di servizi sociali e di tutele, insieme ad un'alta qualità della vita. Satriano vicina alle persone. Il nostro paese è cresciuto grazie anche al sostegno che è stato dato alle persone, con servizi destinati a tutte le fasce di età: dai giovani agli anziani, dalle famiglie fino ai bambini. Un impegno che dovrà continuare per il futuro, tenendo conto del forte e repentino cambiamento della società moderna. Attenzione particolare verrà data ai bambini e alle famiglie che lavorano e agli anziani, che vivono soli. Maggiori investimenti saranno indirizzati nel welfare, attivando una rete di servizi e di forme di gestione che vedranno la collaborazione dell'amministrazione comunale con le associazioni laiche e cattoliche del nostro territorio». Miglionico, infine, parla di «aumento qualitativo e quantitativo dei servizi per quanto riguarda i piccoli e i piccolissimi. Un esempio il centro estivo e in un futuro prossimo lo sforzo di questa amministrazione sarà per avere a Satriano un asilo nido, esigenza sempre più crescente tra le famiglie che vedono entrambi i coniugi lavorare».

Castelmezzano

Un aiuto a favore dell’Ail CASTELMEZZANO - Si è rinnovata anche quest’anno nel borgo delle Dolomiti Lucane la manifestazione di solidarietà “Stelle di Natale” promossa dall’Ail. Domenica e lunedì scorso, infatti, in piazza principale E. Caizzo, è stato possibile dare il proprio contributo in favore della ricerca contro la leucemia. A impegnarsi anche quest'anno la giovanissima Flavia Montano, che ha spiegato di essere molto soddisfatta della solidarietà dimostrata dai cittadini castelmezzanesi in questi anni. Un gesto semplice ma di grande importanza. Rocchina Martoccia

Ragazzi impegnati in uno stage

ACERENZA - Gli studenti del quarto superiore dell'Istituto Tecnico Commerciale Leonardo Da Vinci di Acerenza, dalla prossima settimana e sino all'inizio delle vacanze natalizie, saranno protagonisti di uno stage che li vedrà impegnati presso alcune agenzie turistiche con compiti riguardanti la contabilità. Questa è solo la prima settimana di stage che si concluderà pochi giorni prima di Natale. Gli alunni riprenderanno lo stage nella seconda settimana di gennaio, al ritorno dalle vacanze, per altri sette giorni. Il progetto nasce grazie all'impegno di alcuni insegnati che si sono battuti per ottenere i finanziamenti necessari allo svolgimento di questo stage. I ragazzi che ne prenderanno parte sono in tutto dodici e di sicuro per loro sarà una bella esperienza. Già negli anni scorsi,

l'Itc Da Vinci di Acerenza, ha proposto queste iniziative e molti studenti ne hanno approfittato per fare un po' di gavetta così da muovere i primi passi nel mondo lavorativo. Quest'anno i ragazzi saranno impegnati nel capoluogo di Regione, Potenza, e cercheranno di comportarsi al meglio per ben figurare difronte ai loro nuovi “colleghi”. Un'iniziativa, sicuramente, molto valida dal punto di vista non solo scolastico ma, soprattutto, lavorativo. Un'esperienza che non tutte le scuole superiori offrono. Gli studenti dell'I.T.C. di Acerenza hanno colto al volo questa opportunità e ne sfrutteranno tutti i benefici. I ragazzi che saranno protagonisti di questo stage, ringraziano tutti i docenti che si sono impegnati tanto nell'ottenere quei fondi da utilizzare per questo stage. Rocco De Rosa

La biodiversità agricola Se ne discute oggi a Bella BELLA - “La Biodiversità agricola: il caso della gallina mediterranea”: è questo il tema del convegno che si terrà stamattina, alle 9.30 presso la sala riunioni dell'unità di ricerca per la zootecnia estensiva di Bella. Ad organizzare l'Alsia in collaborazione della Regione Basilicata, del Comune di Bella, del Csr Marmo-Melandro, oltre al Cra e all'Apa. Come si legge nella nota della segreteria organizzativa del convegno, continua ad aumentare l'interesse per il recupero e la valorizzazione delle "biodiversità" a rischio estinzione da parte degli operatori lucani. Lo Scopo dell'iniziativa è reintrodurre questa popolazione avicola locale che un tempo affollava le aie

e i cortili dei poderi lucani e che oggi è allevata per scopo ornamentale da alcuni pollicoltori amatoriali fuori regione, favorendo così la biodiversità addomesticata promossa da regolamenti comunitari, leggi nazionali e regionali. Parteciperanno al convegno il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, il direttore del Cra Uo Zoe Pietro Fedele e il commissario dell'Alsia, Paolo Galante. Dopo i loro saluti, ci saranno le relazioni di Giuseppe D'Agrosa del dipartimento agricoltura della regione, del zoo nomo Maurizio Arduin, di Augusto Calbi, direttore provinciale allevatori, Antonio Amato del dipartimento agricoltura, Nicola Manfredelli del Gal Csr Marmo-Melan-

dro e infine di Romualdo Coviello, presidente del Cra. A seguire, ci sarà un dibattito dove prenderanno parte imprenditori agricoli di varie associazioni. Le conclusioni saranno affidate a Roberto Falotico, assessore all'agricoltura alla Regione. A moderare e presiedere il convegno sarà Giuseppe Mele, responsabile dell'Alsia. cl. bu.


Sabato 13 dicembre 2008

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MONTEMURRO - Quattro firme ufficiali e due testimoni per sigillare l'atto che nel centenario della nascita di Sinisgalli, vedrà i natali giuridici della Fondazione a lui dedicata. Una scrivania con la Olivetti usata da Sinisgalli, e tanta gente ad assistere all'atto che da tempo si attendeva. Siamo intorno alle ore 20 presso il vecchio convento dell'Annunziata, oggi restaurato per ospitare la neo Fondazione Sinisgalli, quando i quattro soci fondatori, la Regione Basilicata nella persona dell'assessore Antonio Autilio sostituto del malato presidente della Giunta Regionale, la Provincia di Potenza rappresentata dal presidente, Sabino Al-

Montemurro Dopo l’inaugurazione, la Fondazione si dà gli obiettivi

Valorizzare le risorse del territorio tobello, il sindaco di Montemurro, Mario Di Sanzo e della Fondazione Banco di Napoli, Egidio Nicola Mitidieri, si ritrovano allo stesso tavolo. Alla presenza di numerosi cittadini e dei soci fondatori, la firma garantita dalla presenza del notaio Pace viene apposta sui fogli e un applauso manifesta la gioia della platea. Una fondazione che avrà lo scopo di “Porsi quale centro propulsore- in ambito locale, regionale,

nazionale, internazionale- per la diffusione dello studio e l'approfondimento della figura e dell'opera di Leonardo Sinisgalli, quale punto di partenza per favorire la ricerca e la valorizzazione di tutte quelle risorse che rappresentano l'identità del territorio e del popolo lucano, al fine di favorirne lo sviluppo economico e sociale». Da qui l'intento di mettere in piedi attività di studio, di promozione e di intervento «sia orga-

nizzando o favorendo riunioni, convegni, seminari, simposi ed ogni altra iniziativa anche editoriale o artistica rispondente alle finalità statutarie, sia mediante convenzioni , premi o borse di studio». Proposte che saranno supportate dalla continua presenza nel comitato scientifico di otto Università italiane, da Palermo a Catania insieme per comprendere le variegate sfaccettature di Leonardo Sinisgalli.

Ma d'altra parte l'occasione per far crescere il territorio perché come ha commentato il primo cittadino Mario Di Sanza: «La fondazione deve divenire il volano per un'evoluzione della nostra area, una crescita che possa essere riconosciuta sotto più punti di vista». E non mancheranno le collaborazioni con le altre associazioni del territorio, e non solo, in quanto la Fondazione vuole avere uno sfondo non solo regionale ma anche nazionale. Non resta che attendere i passaggi successivi per rimboccarsi le maniche e lavorare assiduamente all'anima della Fondazione. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Lauria Incontro tra dirigenti provinciali e le comunità locali

Lagonegro Il presidente risponde al Pdl

Difendere l’identità comunale contro l’idea delle pluriclassi

Vito Di Lascio «Ho rispettato tutte le regole»

LAURIA - Ultimi giorni decisivi per la programmazione della rete scolastica. Ieri mattina, gli amministratori comunali e i dirigenti scolastici del Senisese e del Lagonegrese si sono incontrati con la Provincia di Potenza per discutere ed avanzare richieste sul Piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che la Provincia dovrà trasmettere alla Regione entro il 18 dicembre prossimo. Dalle proposte avanzate durante l'incontro, che si è tenuto presso l'Isis di Lauria, è emersa la volontà dei sindaci di salvaguardare l'identità comunale contro pluriclassi che porterebbero l'allontanamento degli alunni verso centri più popolosi e quella dei dirigenti scolastici di avere una scuola che abbia le possibilità di gestirsi secondo finalità didattiche ed educative. Tutto questo, però, dovrà fare i conti con i numeri, forniti dall'assessore provinciale alla pubblica istruzione Domenico Vita, previsti dalla legge, che si scontrano con quelli di una regione vittima dello spopolamento. «Dobbiamo far quadrare i numeri - ha detto Vita Questo è il nostro ingrato compito, soprattutto per la scuola dell'obbligo perché, almeno come numeri, per la scuola superiore non vedo problemi. Sono 13 le direzioni sofferenti - continua Vita -

Un momento dell’incontro

E se si riesce a trovare un'intesa saranno poi limitate a poche le soppressioni». I parametri di riferimento previsti dalla legge parlano di minimo 500 e massimo 900 alunni per tutte le istituzioni scolastiche. La Regione Basilicata però ha la possibilità di andare in deroga e spostare gli indici a 300 alunni. Nell'incontro di ieri si è discusso dei 27 comuni del Senisese e

Lagonegrese che rientrano nell'Ambito n. 4 della Provincia di Potenza. Per gli istituti superiori, il limite 300 alunni, significa poter stare tranquilli. Il Magistrale e il Liceo Scientifico di Lagonegro e Latronico sono a 857 alunni; l'Itcg di Lagonegro a 651; l'Ipsia di Lauria, l'Itc di Viggianello e il Liceo Scientifico di Rotonda a 381; l'Ipssar e il Magistrale di maratea a 514;

Senise, di scena il “Borgo dei presepi” SENISE - Seconda edizione, dopo il grande successo dello scorso anno, per il concorso “Il borgo dei presepi”. Una iniziativa nata in sordina grazie all’impegno della proloco,del museo etnografico e della parrocchia Maria santissima della visitazione; con il patrocinio dell’amministrazione comunale e del parco nazionale del Pollino. Lo scorso anno suscitò clamore per la qualità e la originalità dei presepi proposti. In stalle vere, in chiesette quasi abbandonate, in cantine ed in angoli suggestivi sparsi per centro abitato di Senise. Furono in tantissimi i visitatori, arrivati anche dai comuni limitrofi, per ammirare le opere di singoli appassionati, di amici ed anche di associazioni ed alunni delle scuole medie che si cimentarono in una sfida non voluta ma sana che metteva in gioco la creatività, la originalità ed anche la manualità di quanti decisero di realizzare un proprio presepe. Così come per lo scorso anno dunque, ancora una volta saranno due le sezioni;una per le scuole ed un’altra per i presepi artistici. Poi, una apposita giuria fatta di esperti dell’arte ecc. , darà un voto, dal quale usciranno i vin-

citori delle singole sezioni. Ai quali naturalmente verranno assegnati dei premi, Tutti però ancora comunque da definire. Le iscrizioni sono state già chiuse e si prevedono ancora una volta tantissime proposte che saranno esposte fino al giorno dell’Epifania, 6 gennaio. Allorquando ci sarà, nella chiesa di S. Francesco, la premiazione dei vincitori. Per tutti i partecipanti, comunque, ci sarà un attestato di partecipazione. Il premio, lo ricordiamo, è intitolato al compianto Carlo Fortunato, medico eccelso, morto per un tumore che lo aveva colpito ad un occhio e che poi lo ha distrutto nel lontano natale del 1965. Personaggio unico, praticamente venerato dalla gente, come mai è successo a Senise, nè prima nè dopo. Il suo impegno da medico vicino alla gente, quando non c’era ancora l’assistenza di base per tutti è stato ineguagliabile. Intanto per la bravura ad intervenire, così come si faceva al quel tempo, in ogni circostanza e per ogni malattia e poi per la sua incredibile disponibilità ad aiutare i sofferenti sotto ogni aspetto. Gianni Costantino

l'Iti, l'Ipc e il Liceo Scientifico di Lauria a 766. Altro discorso invece per la scuola dell'obbligo dove l'aggregazione sarà necessaria in più casi. A Lauria ci sarà una dirigenza in meno. La proposta fatta dall'amministrazione comunale è quella di mantenere due istituti comprensivi e una direzione didattica. Una dirigenza in meno anche a Latronico e accorpamento anche a Chiaromonte. Altro accorpamento, in vista della riduzione di una dirigenza, è stato inoltre chiesto dai comuni di Rivello, Trecchina e Nemoli. Altre deroghe sono state chieste per la Val Sarmento, la scuola media di Senise, Viggianello e Castelluccio Sup e Inf. Il nuovo dimensionamento regionale delle istituzioni scolastiche autonome, dovrà poi essere approvato dalla Regione entro il 31 dicembre. Una data da non mancare per il consigliere provinciale Vito Di Lascio, perché significherebbe il commissariamento nel procedimento ed eliminerebbe spazi di trattative e deroghe. Per la Regione era presente il consigliere Marcello Pittella. «Tutto questo evidenzia il limite dell'operazione che la Gelmini ha messo in campo ha detto Pittella - E il limite di una politica e di una scuola che non hanno saputo imporsi ancora un salto di qualità». Francesco Zaccara

Uno scorcio di Lagonegro

Il presidente del Consiglio di Lagonegro, Vito Di Lascio, risponde alla nota del Gruppo Consiliare comunale del Pdl di Lagonegro, pubblicata ieri. Di Lascio precisa che: “il Presidente del Consiglio ai sensi dell'articolo 15 del nuovo Statuto comunale, “convoca e presiede l'assemblea consiliare, rappresenta il Consiglio, garantisce le prerogative dei Consiglieri comunali”, e che il suo compito di garanzia “sia da rinvenire nel rispetto delle norme contenute nel Testo Unico degli Enti locali, nello Statuto e nel Regolamento sul funzionamento del Consiglio». «Nella seduta a cui si fa riferimento continua - ho rispettato le norme regolamentari, in

quanto credo che solo così facendo, senza interpretazioni soggettive o condizionate dall'appartenenza politica, si possono garantire in modo trasparente i diritti di ciascun Consigliere e consentire un sereno e democratico svolgimento delle sedute del Consiglio». «Per quanto riguarda il numero legale e la validità delle sedute - conclude - ai lavori del Consiglio Comunale partecipa il Segretario generale, il quale annovera tra i compiti di sua pertinenza “funzioni di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell'Ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti».

Maratea, al via la campagna “Pesce Ok” MARATEA - La Guardia Costiera di Maratea per Natale aderisce all'operazione “Pesce ok”. In occasione delle festività natalizie il consumo del pescato, come tradizione, aumenta sensibilmente e proporzionale diventa l'impegno della Guardia costiera di Maratea, diretta dal tenente di vascello Gianluca Traversa, per garantire la qualità, la provenienza e la freschezza del pesce che avrà un posto d'onore sulle tavole degli italiani. Sono queste le motivazioni che hanno indotto il Comando Generale delle Capitanerie di porto a promuovere l'operazione “pesce ok”, nella quale da ieri 12 dicembre sino al prossimo 4 gennaio uomini e donne delle Capitanerie di porto saranno impegnati in verifiche e controlli legati alla sicurezza alimentare del prodotto ittico per la tutela dei consumatori. Oltre alle consuete verifiche presso i punti di sbarco, di vendita e di consumo del pescato, saranno oggetto di controlli anche le attività commerciali di distribu-

zione all'interno del territorio da Maratea a Diamante con l'ausilio delle locali autorità sanitarie e doganali e saranno verificate le informazioni legate alla tracciabilità delle partite di prodotto ittico provenienti dall'estero, in particolare, dai mercati orientali. “Non è la prima volta che questo genere d'operazione complessa viene decisa - ha precisato l'Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - ma quest'anno le ispezioni, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi con la scoperta di numerose truffe perpetrate ai danni dei consumatori, saranno ancor più capillari e si protrarranno per tutto il periodo delle festività ”. Sempre per la maggior tutela dei consumatori una particolare attenzione sarà posta nei confronti delle indicazioni da riportare obbligatoriamente sul pescato nome, zona d'origine, metodo di produzione, un ausilio necessario per un acquisto sicuro. Emilia Manco provinciapz@luedi.it


Sabato 13 dicembre 2008

25 Ieri sera ennesima assemblea di un Partito democratico sempre piĂš spaccato al suo interno

Il Pdci lancia la questione morale I dubbi del partito sui concorsi al Comune di Venosa VENOSA - Il dibattito politico nella cittĂ oraziana sale di tono. Le vicende del Pd ma anche la costituzione dell Popolo delle libertĂ , sono il sintomo di un fermento dovuto, in parte, anche alla scadenza elettorale della prossima primavera. Il Pd sta tentando una difficile ricomposizione (al momento in cui si scrive è ancora in atto il congresso sezionale di cui vi informeremo nell’edizione di domani) e sui problemi del partito di Veltroni è intervenuto in una nota anche il segretario sezionale del Pdci, Rocco Pugliese. ÂŤIl Partito dei Comunisti Italiani da sempre ha messo al centro del dibattito l'etica e la trasparenza , ma è stata una voce che ha gridato nel deserto. Oggi non può che farci piacere sentire altre voci, in particolare quelle che vengono dall'interno dello stesso PD locale, che pongono con forza il problema della “questione moraleâ€? a Venosa. Su tutti i temi in questione (concorsi, regolamento urbanistico, informa giovani, lotti artigiani, ecc.) il Pdci è intervenuto con determinazione e con petizioni popolari, ma

Il comune di Venosa

gli amministratori forti della loro impunitĂ vanno avanti senza colpo ferireÂť. Il segretario pone l’accento sul problema delle assunzioni in Comune. ÂŤVi è stata una petizione popolare organizzata da noi che ha visto circa 800 cittadini prenderne parte e la risposta dell'Amministrazione è stata quella che oltre alle assunzioni clientelari ha fatto anche dei trasferimenti di dipendenti giĂ occupati altrove sottraendo posti per i disoccupati. La cosa strana è

che tutto ciò è avvenuto con l'approvazione della nuova Pianta Organica del Comune che ha previsto “guarda casoâ€? tutte le figure dei trasferiti e dei co.co.co: stranamente quasi tutti tecnici: l'ufficio tecnico del Comune è sovradimensionato. Infatti vi sono 2 ingegneri, 2 architetti e ben 7 geometri. Mentre mancano figure fondamentali in settori strategici per l'amministrazione. Da subito noi abbiamo avuto il sospetto che si volessero stabilizzare i pre-

Asl 1, al via la campagna sul disagio psichico VENOSA - Con lo slogan “Non avere pregiudizi‌.non esserne vittimaâ€? il Nucleo Operativo Territoriale (Not) di Venosa del Dipartimento Salute Mentale dell'Asl n. 1 sta realizzando una Campagna di prevenzione e d'informazione su “Disagio Psichico e Malattia Mentaleâ€?, finalizzata a promuovere politiche di salute mentale e di lotta allo stigma e al pregiudizio, rispettose dei diritti umani e civili delle persone con disturbo mentale. In particolare, in occasione delle festivitĂ natalizie, è stato predisposto un programma di iniziative che, in collaborazione con altri soggetti istituzionali e del volontariato, coinvolgono operatori, pazienti, familiari, e normali cittadini. Il programma è partito il 2 dicembre con una visita ai Presepi di Napoli ed è proseguito l'8 dicembre con una mostra di piccoli manufatti, prodotti dagli utenti, dai familiari e dal gruppo della

parrocchia Immacolata. Prossimi appuntamenti domenica 14 in Piazza Castello a Venosa, con una giornata di sensibilizzazione dedicata alla salute mentale, e domenica 18 con il Pranzo di Natale. Le iniziative mirano a consolidare le relazioni interpersonali all'interno del gruppo, ad allargare, in ambiti di accoglienza e ascolto parrocchiale, la rete di relazioni degli utenti del Not , e, infine, a sensibilizzare la comunitĂ locale sui temi della salute mentale e della lotta allo stigma. ÂŤNel suo messaggio alle Nazioni Europee, l'Oms ricorda che non c'e' salute senza salute mentale - evidenzia Edmondo Iannicelli, Direttore Generale Asl 1- La qualitĂ della vita della persona con malattia mentale non dipende solo dalla gravitĂ della malattia, ma anche dal grado di accettazione all'interno della famiglia e della societĂ in generaleÂť.

cari che non potevano essere assunti dal momento che non erano transitati attraverso una selezione pubblica. Eppure da sempre avevamo chiesto di fare avvisi pubblici anche per le assunzioni a tempo determinato. Si è verificato tutto come previsto e a che serve oggi gridare allo scandalo? Infatti i concorsi si sono manifestati per quello che erano i nostri dubbi: stabilizzazione dei precari. E la conferma è data anche dal fatto che l'unico concorso attualmente sospeso è quello riguardante gli assistenti sociali dove è fuori la parente di un assessore che non ha superato la pre-selezione: tale concorso è solo sospeso o si sta tentando l'annullamento per poi riprendere l'unico precario fuori? Tutto alla faccia della nuova trasparenza intrapresa dal segretario del PD che dopo aver fatto sostenuto sempre questa maggioranza apre un'altra finta crisi amministrativa. Basta con le farse, Venosa ha un'emergenza etica e morale, ha un'emergenza democratica e vi è una cannibalizzazione della politica.

Lavello

Erano clandestini Arrestati 4 stranieri LAVELLO - Erano inottemperanti al decreto di espulsione, per questo motivo i carabinieri della compagnia di Venosa, nell'ambito di mirati servizi finalizzati alla verifica ed al rispetto della normativa in materia di immigrazione clandestina, hanno tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di melfi tre cittadini marocchini ed un tunisino. Gli quattro extracomunitari, erano stati raggiunti da provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale emessi rispettivamente il 29 Agosto 2008, l'8 luglio 2004, il 21 aprile 2003 e l'1 Settembre 2006 dai questori di Bari, Salerno ed Agrigento.

Molti consensi per l’ultima performance al Conservatorio di Potenza

Genzano, successo per la banda “Belliniâ€? GENZANO DI LUCANIA - Per il gruppo bandistico “Vincenzo Belliniâ€? e per il maestro che lo dirige, Fedele Zotta, il tempo non porta che continui miglioramenti, come ci si aspetterebbe dai piĂš rosei auspici. L'ultima tappa del loro comune percorso si è consumata appena pochi giorni fa in una sala del Conservatorio musicale di Potenza, dove i ragazzi hanno dato ottima prova di sĂŠ - ed il 'luogo' non era certo fra i piĂš facili da affrontare - esibendosi in alcune marce sinfoniche, fra le quali “Omaggio ai miei figli Pascal e Micheleâ€?â€? composta dallo stesso musicista genzanese. L'occasione per il breve concerto è stata offerta da un evento davvero significativo, per l'intero gruppo. MartedĂŹ scorso, difatti, Zotta ha conseguito una laurea di secondo livello in “Direzione d'orchestra fiatiâ€?, con voto 110/110. A questa immensa gioia, il Maestro

La banda Bellini

ha aggiunto il piacere e la gratificazione di sentir ricevere sinceri apprezzamenti, da parte dei suoi colleghi ed esaminatori, in merito alle qualità della banda che da anni prepara e dirige con passione, cosa che non è certo da poco. Nel commentare una giornata cosÏ densa di piacevoli novità , il presidente

dell'associazione bandistica Vito Laginestra, ha dichiarato che “quest'ultima esperienza getta le basi per una ulteriore crescita della “Bellini�, oltre ad aver costituito una irripetibile occasione di intenso scambio emotivo all'interno del gruppo�. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

E il Pdl si organizza VENOSA - Dopo essere state presentate alla stampa, le direttrici di marcia per la nascita del Pdl nella cittadina oraziana saranno ufficializzate nel corso di una pubblica assemblea che si terrĂ lunedĂŹ 15 alle 18.30 presso l’Hotel Il Guiscardo di Venosa. Taglia,quindi, il primo traguardo importante il Comitato Provvisorio, costituitosi a metĂ ottobre per traghettare le vecchie formazioni politiche locali verso la nuova realtĂ del Pdl. Per arrivare preparata all’appuntamento Forza Italia, superate tensioni e frizioni interne, ha azzerato le cariche della sezione venosina, ha realizzato un confronto interno e ha avviato rapporti organici con la sezione locale di Alleanza Nazionale. Ed è operativo dal 4 novembre il Comitato Provvisorio, formato da rappresentanti delle diverse anime del Pdl, eletti dagli iscritti: Vito Cavallo, Gianteo Tamburriello e Pierluigi Fazio (Forza Italia); Elly Preite, Lucia Ruggiero e Anna Ruggiero (Azzurro Donna); Luigi Manieri, Antonio Pippa e Antonella D’Andretta (Alleanza Nazionale). Ed è uno spirito di collaborazione e condivisione quello che regna tra i vari componenti del Comitato. Un termometro evidente dell’atmosfera che si respira e della situazione che si è creata è il riconoscimento che i rappresentanti di Forza Italia e di Azzurro Donna hanno fatto pubblicamente del contributo fornito alla creazione delle nuove condizioni da Alleanza Nazionale che, per favorire il processo di distensione interno a Fi, non ha fatto rivendicazioni di paritĂ di rappresentanza in seno al Comitato. Il nuovo partito secondo il Comitato Provvisorio , infatti, non deve essere una fusione a freddo, ma il punto di arrivo di un processo di interazione e integrazione avviato dal basso tra anime diverse con storie e culture

differenti che confluisco in un nuovo soggetto politico. Su questa strada sono stati mossi giĂ i primi passi. Le intese raggiunte e le convergenze registrate sono state illustrate nel corso della conferenza stampa tenuta un mese fa circa nelle sede di Forza Italia. In quella occasione i vari componenti del Comitato hanno evidenziato peculiaritĂ , programmi e strategie di intervento che intendono seguire. E per costruire in piena autonomia un partito dal basso, senza ingerenze dall’ alto, il Comitato ha giĂ delineato la strada da percorrere per elaborare un programma con obiettivi precisi e con strategie condivise. L’assemblea di lunedĂŹ 15 rappresenta una importante tappa di questo percorso, per sentire e coinvolgere attivamente i cittadini nei processi avviati per la costituzione del Pdl. Obiettivo dell’assemblea, infatti, sarĂ quello di rilevare bisogni e problemi, ascoltare suggerimenti e proposte , elaborare programmi concreti. Il tutto alla presenza dei parlamentari del Pdl Guido Viceconte, Egidio Digilio, Vincenzo Taddei, del coordinatore provinciale di Forza Italia Mariano Pici e del coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale Gianni rosa, dei rappresentanti regionali e provinciali del partito ed dei segretari comunali. ÂŤVogliamo costruire dal basso un partito con regole precise, che assicurino ampia democrazia interna – era stato detto nel corso della conferenza stampa dai vari componenti del Comitato - Un partito ancora piĂš aperto di quanto non siano in questo momento Fi e An: anche perchĂŠ un partito che ha il 40% non può essere autoreferenziale, ma deve sempre tastare il polso della situazione in maniera aperta e trasparenteÂť. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

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Sabato 13 dicembre 2008

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Melfi Il partito di Casini ha presentato un documento

Melfi Si inaugura il centro commerciale

L’Udc si interroga sul suo futuro all’interno del centrodestra

Uno shopping dal colore “Arcobaleno”

MELFI - E' arrivata alla stretta finale la questione riguardante l'Udc di Melfi. Il partito di Casini aveva nei giorni scorsi avanzato la richiesta di una verifica di governo anche in base alla decisione della lista civica “Melfi 2001”, quella che sostiene il sindaco, di aderire al Pdl. Proprio questa scelta non ancora definitiva è al centro di un documento redatto dai partiti di maggioranza. In pratica il centrodestra melfitano sostiene che non è stata tempestiva la richiesta dell'Udc visto che di fatto non si è ancora costituito il gruppo unico del Popolo delle Libertà. In sostanza, il centrodestra melfitano prende tempo e chiede che il problema venga affrontato successivamente, magari dopo la prossima tornata elettorale prevista nella primavera del 2009. Una scelta strategica ma che ha anche una valenza nazionale oltre che regionale. L'Udc infatti si trova in questo momento più che mai in una situazione di attesa equidistante tra i due poli, pronto a valutare il da farsi e soprattutto le proposte che gli verranno formu-

Il municipio di Melfi

late. La locale sezione di Melfi si riunirà in questo week end e all'inizio della settimana prossima darà la risposta al centrodestra melfitano. E' chiaro che l'impossibilità di accedere a un posto di comando, in parole povere ottenere un assessorato, pone l'Udc in una situazione difficile in cui non gli conviene fare la voce grossa anche perché dall'al-

tra parte i numeri per governare vi sono ugualmente. Dunque è lecito supporre l'Udc profili l'intenzione di mantenere un atteggiamento più o meno morbido: equidistante dal centrodestra e dal centrosinistra pronto a valutare singolarmente gli obiettivi programmatici portati avanti dalla maggioranza. Anche l'apertura di questi ultimi

giorni avanzata da Berlusconi nei confronti di Casini viene seguito con interesse. Ovviamente se l'Udc dovesse rientrare nel Pdl lo farebbe anche a Melfi nell'ambito di un'intesa firmata dall'alto che inevitabilmente contribuirebbe a portare visibilità anche ai centristi federiciani. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

MELFI - Vento milioni di euro (tutti lucani) investiti su una superficie di 20.000 metri quadrati. Sono questi solo alcuni numeri del Centro commerciale “Arcobaleno” che apre ufficialmente i battenti questa mattina alle 11. Il complesso commerciale che è il più grande della Basilicata è situato in contrada Boschetto. Questa nuova e moderna struttura ha 740 posti auto, di cui 200 coperti, servizi, ristorazione per rispondere alle necessità dei clienti. 30 attività commerciali che occupano 180 posti lavoro di-

retti, oltre ad un indotto che si sta sviluppando intono alle attività e che già si relaziona con gli operatori locali per la fornitura di merci e prodotti. «La F.M. srl - si spiega in una nota - ha inoltre realizzato lo Scavalco Ferroviario per oltre 2 mln di euro donato al comune di Melfi che renderà agevole l’accesso non solo al centro ma finalmente darà alla nuova zona residenziale della cittadina normanna un accesso che sostituisca il passaggio a livello che da anni provoca non pochi disagi.

SI RINNOVA LA FESTA DEDICATA A SANTA LUCIA

QUI MELFI

QUI ATELLA

MELFI - Si rinnova a Melfi la festa di Santa Lucia. Nella piccola chiesa a lei intitolata, in pieno centro storico ed a pochi passi da quella che è il vero simbolo della cristianità in città, la Cattedrale con il Campanile e l’annesso Palazzo Vescovile, la gente sosta spesso durante la giornata, entrandovi per fermarsi un attimo dalle faccende quotidiane e per rivolgere un pensiero o una preghiera proprio alla Santa la cui statua campeggia di fianco al piccolo altare, e talvolta vi si svolge anche la funzione religiosa per le tante famiglie ed i molti anziani che nella zona risiedono. Nei giorni scorsi, il direttivo e il comitato che regge la chiesa annessa alla Cattedrale, il presidente D’Anghela, il presidente onorario Maria Di Vito ed i membri del consiglio, hanno predisposto il programma per le celebrazioni della festività di Santa Lucia, che annualmente cadono il 13 dicembre. «Vogliamo ridare slancio forte alla presenza della piccola chiesa di Santa Lucia in una zona importante della nostra città, ed al servizio di molta gente, tra cui tanti anziani – hanno detto i rappresentanti del direttivo – vista la forte devozione in città che la gente in generale, e non solo chi risiede nei pressi della stessa, ha da sempre verso colei a cui ci si affida con fede per preservare la vista e come intermediaria col Signore». Vi saranno in tale data ben quatto messe per arrivare a quella di mezzogiorno con concelebrazione del vescovo Gianfranco Todisco e la recita della supplica in onore della Santa. Poi giro del rione nel pomeriggio, dalle 16,30 con la statua della santa e processione che si concluderà con una nuova celebrazione eucaristica. a. b.

SANTA Lucia, il giorno più corto che ci sia. Oggi 13 dicembre è proprio il giorno dell'anno dedicato alla santa siracusana protettrice della vista. Una festa celebrata in tutto il mondo cui sono legati molti significati. Anche il Vulture può vantare una lunga tradizione celebrativa e sono diversi i paesi ad organizzare veglie e festeggiamenti in onore della Santa. Atella è comunemente noto come il paese di Santa Lucia. Il duomo di origine medioevale dal 1700 custodisce la statua raffigurante la santa come nella più classica iconografia ispirata alla vita di Lucia, la giovane martire durante il periodo di Diocleziano. Il piatto con gli occhi in offerta, il manto rosso del martirio, la palma della vittoria, la corona della gloria. Un culto vivissimo tra gli atellani che per nulla al mondo rinuncerebbero alla festa di Santa Lucia. Il presidente del comitato è il parroco Padre Bernardino, mentre i componenti impegnati nella raccolta fondi e nell'organizzazione dell'evento sono: Maria Pompea Grimolizzi, Lucia Carriero, Giovanna Di Lucchio, Angela Contessa e Lucia Zaccardi. Atella oggi è il centro di un mondo. Da tutti i paesi limitrofi si recano in massa a vistare il Duomo per rendere omaggio alla Santa. Una festa che parte sin dal mattino con tre messe per consentire a tutti di potervi prendere parte. Celebre la fiera per le vie cittadine dove sono in vendita tutti gli addobbi per il presepe e l'albero di un natale ormai alle porte. L'allegria dei vicoli chiassosi mette subito aria di festa. Una festa organizzata dal comitato che come ogni anno provvede alla raccolta delle offerte pas-

sando di casa in casa. “E' un culto molto sentito, addirittura si arrabbiano se non passiamo in tutte le case” raccontano i membri del comitato. Momento clou della giornata la processione pomeridiana delle 16.00 che porta la statua di Santa Lucia, riccamente ornata dai numerosi ex voto, in pellegrinaggio tra i fedeli. Bambini, anziani, giovani, tutti sfilano in processione con le fiaccole accese nella mano. Uno spettacolo emozionante accompagnato come da tradizione dalla banda cittadina. Il fuoco è un altro elemento tipicamente associato a Santa Lucia così come i panini distribuiti a fine messa che ad Atella vengono chiamati “occhi” di Santa Lucia. Nel giorno a lei dedicato è possibile in oltre visitare il cosiddetto tesoro comprendente le numerose donazioni in oro e metalli preziosi per devozione nonché le vesti originali in tessuto della statua. Oggi una visita ad Atella ed al Duomo è d'obbligo. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it


Matera Sabato 13 dicembre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

La giornata

Pisticci

Matera

Antenna abusiva di Radio Laser

Trapianti

Il Comune ordina la demolizione

Flavio dona gli organi aiuta cinque malati

a pag. 35

a pag. 33

Disposto dal Gip presso il Tribunale di Matera che indaga sei persone

Discarica sotto sequestro Buccico: «Continua regolarmente la raccolta rifiuti»

Lidi di Metaponto distrutti dal mare, scuole chiuse a Matera e Grassano

METAPONTO - E' interrotta dalle 18.15 di ieri, a causa dell’esondazione del fiume Bradano, al confine con la Puglia, la linea ferroviaria jonica Metaponto-Taranto. I dirigenti ferroviari stanno valutando come affrontare l’emergenza. Nell’area interessata dell’esondazione è al lavoro una squadra di tecnici di Rete ferroviaria italiana. Otto treni regionali sono stati cancellati e il collegamento fra Ginosa (Ta) e Metaponto è stato assicurato con autobus. Se si riuscirà a ripristinare la linea ferroviaria, i treni procederanno lungo il percorso previsto. In caso contrario si ricorrerà ai bus sostitutivi.

Il Bradano esonda Treni fermi tra Puglia e Basilicata

Brutta sorpresa

Due settori chiusi dal Noe Carabinieri di ROSSELLA MONTEMURRO LA presenza di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in zone dove non dovevano essere e la mancata chiusura definitiva di una parte della discarica colma di rifiuti sono alla base del sequestro preventivo, disposto dal decreto del gip Rosa Bia del Tribunale di Matera emesso su richiesta del pm Valeria Farina Valaori, del terzo e quarto settore della discarica comunale. Erano le 8,30 di ieri mattina quando i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera e i militari del Nucleo Operativo Ecologico di Potenza sono entrati nella discarica comunale. Dopo un anno di indagine, avviata dagli uomini dell'Arma in piena emergenza rifiuti in Campania, è stato possibile accertare e documentare proprio nella discarica di La Martella una serie di condotte illecite compendiate nei capi d'imputazione formulati dalla Procura. I militari hanno notificato sei informazioni di garanzia rispettivamente a quattro dirigenti, pro tempore, del Settore Igiene e Ambiente del Comune di Matera, nonché al responsabile tecnico ed al capo impianto di compostaggio della discarica comunale, emesse dalla locale Procura della Repubblica. Circa un'ora dopo l'ingresso dei carabinieri nella discarica, sul posto sono giunti il sindaco Emilio Nicola Buccico e l'assessore comunale all'Igiene e Ambiente Michele Casino. «Lo sappiamo che la situazione è irregolare, ma si protrae da anni. - ha affermato, a caldo il sindaco Buccico - Abbiamo predisposto il bando per evitare che continuino simili cose. La superficie occupata dai rifiuti in maniera irregolare, nei giorni scorsi era molto più estesa. Stiamo prelevando i rifiuti quotidianamente. Il problema è rappresentato dal deposito dei cumuli e dobbiamo risolverlo subito. Siamo consapevoli che nel terzo e nel quarto settore non potevamo più abbancare. - ha aggiunto Siamo di fronte ad una situazione determinata dalla proroghe delle precedenti amministrazioni. Questo sequestro avrebbe dovuto essere fatto quattro anni fa». I militari hanno dato atto al primo cittadino che la situazione attuale è decisamente migliore rispetto a quello di un anno fa. Intorno alle 10,10 i carabinieri hanno iniziato ad apporre i sigilli. continua a pag. 28


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Matera E’ giunta a conclusione un anno di indagine avviata dai militari dell’Arma

Sabato 13 dicembre 2008

Discarica, due settori al collasso Secondo gli inquirenti erano esausti da tempo Segue da pag 27 Il problema serio, che ha indotto al sequestro preventivo della discarica comunale, è quello inerente al terzo e quarto settore. Secondo gli inquirenti, infatti, tali settori erano esausti da tempo. Per un periodo, sembra che la collina di rifiuti fosse così satura da non riuscire a contenere più niente. L’alternativa era l’utilizzo del quinto settore. Un’area pronta ma che necessitava dell'autorizzazione della Regione. Per questo, i rifiuti hanno continuato ad accumularsi nel terzo e nel quarto. Un cumulo che, appunto, ha superato in maniera spropositata i limiti: da tre strati di spazzatura consentiti pare si sia arrivati addirittura a dieci. Gli investigatori e gli inquirenti non hanno proceduto al sequestro anche del quinto settore della discarica, al momento completamente inutilizzato e, comunque, compreso nella vicenda. In questo modo hanno potuto assicurare alla comunità il necessario servizio di stoccaggio e raccolta per un periodo di almeno sei, otto mesi. Fino a quando, però, non si otterrà l'autorizzazione della Regione, potrà essere utilizzata parte del secondo. La raccolta rifiuti, quindi, non sarà bloccata. Il sindaco Buccico e l’assessore Casino, nel pomeriggio di ieri hanno segnalato che, di concerto con la Provincia e la Regione, le strutture comunali hanno avviato la definizione dell’agibilità della quinta vasca. Con il regolare funzionamento dell'impianto di compostaggio, infine, proseguono normalmente i servizi di raccolta e di smaltimento. Rossella Montemurro

LE FASI DEL SEQUESTRO PREVENTIVO DELLA DISCARICA

Per i residenti della zona, la questione della discarica di La Martella si trascina da oltre dieci anni. In passato i cittadini, con diversi esposti indirizzati alla magistratura e all'amministrazione comunale, hanno segnalato le difficoltà causate dall’aria maleodorante. Nel 1998, 14 residenti si recarono al pronto soccorso per conati di vomito e bruciore agli occhi. Da tempo i residenti del borgo si pongono con responsabilità e collaborazione nei confronti degli amministratori per una risoluzione definitiva della problematica. Con una petizione, i residenti al borgo La Martella già nella passata legislatura si rivolsero all'allora sindaco Porcari e al prefetto, Francesca Garufi, affinchè attivassero iniziative per evitare l´emissione di cattivi odori provenienti dall’impianto di compostaggio e dalla discarica per rifiuti solidi urbani prossima all’abitato.

Attende sereno di chiarire i fatti

Informazioni di garanzia a 4 dirigenti del Comune parla Enzo Giordano

Le fasi del sequestro preventivo della discarica effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera e dai militari del Nucleo Operativo ecologico di Potenza. Dopo l’arrivo degli uomini dell’Arma, alle 8,30, sono giunti il sindaco Emilio Nicola Buccico e l’assessore comunale all’Igiene e Ambiente Michele Casino. I militari, intorno alle 10,10 hanno iniziato ad apporre i sigilli alle aree del III e IV settore (foto Videouno)

LE sei informazioni di garanzia (quattro per dirigenti pro tempore del settore Igiene e Ambiente, una per il responsabile tecnico e una per il capo impianto di compostaggio) rappresentano la conclusione di un’indagine che ha scavato a 360 gradi nelle attività che hanno condotto, negli ultimi anni, ad un utilizzo pressochè indiscriminato del III e IV settore della discarica comunale. Ricostruendo cronologicamente i fatti, a chiarire la loro posizione davanti all’autorità competente dovrebbero essere Franco Gravina, Angelo Pezzi, Giuseppe Montemurro e Enzo Giordano. Sarebbero loro, infatti, ad essersi succeduti come dirigenti dei settori competenti, all’interno delle diverse amministrazioni. I capi d’imputazione formulati, riguardano le violazioni al Decreto legge n.152/2006 e successive modifiche e, nel particolare: accantomento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi sul piazzale

Più volte i residenti del borgo hanno chiesto interventi risolutivi

Dieci anni di battaglie a La Martella I residenti furono parte attiva anche in una seduta del consiglio comunale dove in rappresentanza di centocinquanta cittadini furono presenti durante l'approvazione di nuovi indirizzi per delocalizzare. A dare man forte alle protesta, Legambiente che sottolinea di come l'impianto costruito venti anni fa, costato 20 miliardi di lire, per funzionare avrebbe bisogno che i rifiuti arrivino già differenziati. «Peccato - ha dichiarato Pio Acito di Legambiente - che a Matera non sia mai stata organizzata la raccolta differenziata, un passaggio basilare per l´utilizzo di un impianto di compostaggio. Legambiente continua Acito- lo scorso 7 dicem-

bre aveva manifestato contro le "montagne di monnezza" che riempivano l´impianto, non utilizzato come avrebbe dovuto. All'impianto arrivano rifiuti non differenziati che sono stati accumulati, per anni, nelle vasche e hanno reso quell´area una vera bomba chimica. Dentro quelle vasche sono sorte delle colline di balle di rifiuti senza nessuna protezione, non erano nemmeno state avvolte nei teli di plastica per impedire un contatto diretto con agenti esterni come aria e acqua. La giunta insediatasi nel giugno scorso - conclude Acito - sta preparando un "nuovo sistema di raccolta rifiuti", anche questo però non prevede la

raccolta differenziata. In una città di 60mila abitanti è assurdo. Il forte sospetto è che l´obbiettivo sia quello di arrivare all´emergenza per poi essere "costretti" a costruire un inceneritore nuovo di zecca». Gli abitanti del Borgo La Martella lamentano problemi legati alla qualità dell'aria. Lo sviluppo del Borgo ha portato gli ultimi insediamenti abitativi ad avvicinarsi sempre più all'impianto di compostaggio, dove sono trattate quantità di rifiuti sempre crescenti visto lo sviluppo anche demografico della città di Matera. La gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani sul territorio doveva essere organizzata in maniera tale da ri-

adiacente l’impianto di compostaggio nell’attività di “messa in riserva”; discarica non autorizzata di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da “balle sovvalli” dell’impianto di compostaggio, sul III e IV settore di discarica; omessa chiusura definitiva del IV settore della discarica comunale, nonostante il settore fosse già colmo. «In merito al primo capo d’imputazione spiega Enzo Giordano sono già stato assolto un anno fa. Per il IV settore della discarica, all’epoca dei fatti avevamo ottenuto le autorizzazioni allo stoccaggio provvisorio per i sovvalli fino al colmamento, da superare fino a un limite massimo del 10% . In merito al V settore conclude Giordano - attendevamo solo la dichiarazione di fine lavori da parte dell’ufficio tecnico per chiedere l’autorizzazione definitiva all’esercizio e il ritiro dell’Autorizzazione integrata ambientale». L’informazione di garanzia è stata inviata anche al responsabile tecnico dell’impianto di compostaggio, Vizziello e al capo impianto Zoldan. Tutte le responsabilità verranno chiarite in relazione alle singole competenze nelle particolari circostanze alle quali si riferiscono le indagini, avviate da tempo. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

durre al minimo i tempi di presenza dei rifiuti sulle strade e i rifiuti raccolti dalle isole ecologiche, secondo la differenziazione delle campane, trasferiti in forma differenziata presso l'impianto di compostaggio dove, dopo le pesate e le registrazioni di rito, sono conferiti, a soggetti autorizzati al riutilizzo o al recupero o al riciclaggio, nonché, per quelli non riutilizzabili o pericolosi, a soggetti autorizzati al trattamento finale con modalità e tempi previsti dalla normativa vigente. I residenti hanno da sempre denunciato il protrarsi di emissioni maleodoranti ed insalubri rivenienti dall'impianto di compostaggio ed annessa discarica che impediscono la quotidiana vivibilità del Borgo oltre a rappresentare un serio rischio per la salute pubblica. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it


Matera 29 Il sindaco: «La città deve rimanere tranquilla, daremo le risposte che i cittadini attendono» Sabato 13 dicembre 2008

«Una croce ereditata da altri» Proseguono i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti «LA città deve rimanere tranquilla perché proprio nei momenti di emergenza sapremo dare le risposte che i materani meritano per la soluzione di questi problemi. Problemi che hanno anche soluzioni giudiziarie ma, in primis, richiedono quelle della buona amministrazione e si vede attraverso gli atti, i comportamenti e il tempo necessario per poter risolverli». Sono le parole del sindaco Emilio Nicola Buccico, subito dopo il sequestro preventivo della discarica comunale. «Come è successo per tanti altri settori ci prendiamo la croce di risolvere anche questo problema che non è stato mai affrontato né risolto seriamente in tutte le passate amministrazioni. - ha aggiunto il sindaco - Abbiamo ereditato una situazione gravosa dovuta ad un sistema di proroghe inaccettabili. La mia amministrazione ha interrotto, non solo in questo ma in tanti altri settori, il regime delle proroghe che hanno determinato spesso cattive abitudini nei rapporti tra coloro che sono beneficiari di tali contratti e il Comune di Matera. E' chiaro che abbiamo già predisposto il bando il cui atto di indirizzo è stato approvato dal consiglio comunale. E’ prevista una piccola

In alto la documentazione fotografica fornita dal Comune relativa alla situazione della discarica lo scorso 15 novembre

rivoluzione che serve soprattutto a far sì che la raccolta differenziata non si fermi ai limiti irriguardosi del 6, del 7% ma arrivi a livelli accettabili. Abbiamo diviso la città in due grandi settori: uno in cui ci sarà la raccolta porta a porta, nei Sassi e lungo tutte le strade della dorsale settecentesca materana; per la restante parte della città, attraverso un'opera di sensibilizzazione, invece delle quaranta isole ecologiche ne abbiamo predisposte 350.

Più cresce la raccolta differenziata, maggiori sono le condizioni di salubrità per la città. - precisa il sindaco - Per quel che riguarda il provvedimento di oggi (ieri, ndr) che riguarda alcuni dirigenti del comune della passata amministrazione e dell'attuale, il piazzale dove è depositata parte di materiale disordinato, è in via di totale smantellamento. Soltanto qualche tempo fa avreste trovato un abbancamento molto più esteso.

Un'opera di smaltimento di tutto questo materiale abbandonato confusamente non può essere fatta in maniera forfettaria. Dobbiamo selezionare, caricare sui vari camion per poi avviarli alle discariche di competenza. Per quanto riguarda i settori che sono stati sequestrati perché colmi, lo scorso 28 novembre abbiamo, in fase conclusiva, definito i rapporti con l'amministrazione provinciale davanti all'assessore regionale Santochirico a Potenza perché

potesse essere attivato il quinto settore, un settore assolutamente vergine». In merito, il sindaco il sindaco e l'assessore all'Ambiente Michele Casino hanno aggiunto: «Pur nel rispetto e nell'ossequio dovuto ai provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, avvertiamo la necessità di segnalare che, di concerto con la Provincia e la Regione, le strutture comunali hanno avviato la definizione dell'agibilità della quinta vasca. Il pianale di stoccaggio,

e più precisamente la piattaforma di stoccaggio provvisorio, su cui erano presenti rifiuti speciali ed ingombranti per essere conferiti in apposite discariche, è già da tempo in fase di risoluzione e ripristino dei quantitativi; naturalmente i lavori saranno portati a compimento. I servizi di raccolta e di smaltimento proseguono normalmente con il regolare funzionamento dell'impianto di compostaggio». r.montemurro@luedi.it


30 Matera Scuole chiuse anche oggi e sopralluoghi per verificarne la sicurezza. Trombetta interviene sulle caditoie Sabato 13 dicembre 2008

La città torna alla normalità Oltre 200 interventi dei vigili del fuoco per togliere alberi caduti VENTO, pioggia, lampi e tuoni per quasi oltre 12 ore, hanno lasciato il segno, ma per fortuna senza conseguenze serie. Matera non ha registrato feriti o vittime, nonostante l’impeto della perturbazione che ha colto di sorpresa abitanti e forze dell’ordine, abbia provocato notevoli difficoltà alla circolazione cittadina. Dopo 24 ore la conta dei danni è la prima delle operazioni, insieme al ripristino della normalità. In città, i segni della inaudita tempesta durata alcune ore, sono anche quelli più curiosi, come le numerose carcasse di ombrelli distrutti, abbandonate lungo le strade della città. Il Comando provinciale dei Vigili del fuoco ha registrato un vero e proprio record di chiamate per richieste di interventi, in particolare per liberare le strade della città da alberi e rami trasportati dal vento che giovedì sera si è abbattuto sulla città, investendola. Tra le zone della città più danneggiate e dalle quali è stato lanciato l’allarme, via Montescaglioso, Serra venerdì, S. Giacomo, via Lucana, via Pecci, via Gramsci dove è stato necessario rimuovere alberi caduti per la furia del vento e della pioggia. Nelle ultime 24 ore sono stati circa 200 gli interventi di questo genere che si sono aggiunti alle inflitrazioni d’acqua nelle abitazioni di alcune zone della città e a gara-

Un albero caduto in viale Europa

Danni in città soprattutto per la caduta di alberi e rami sulle strade

ge e negozi allagati in centro. Le squadre degli operai del Comune che si occupano della manutenzione del verde urbano hanno lavorato per tutto il giorno, ieri, in via Dante e in alcune zone del centro, eliminando ostacoli per i pedoni e le auto. Il sindaco Emilio Nicola Buccico ha disposto la chiusura straordinaria delle scuole di ogni ordine e grado presenti nella città di Matera anche per la giornata di oggi. «La decisione è stata adottata in considerazione del perdurare delle avverse condizioni atmosferiche e

delle precipitazioni, che hanno creati difficoltà anche al traffico ha spiegato - con l’obiettivo di prevenire possibili pericoli per l'incolumità della popolazione scolastica e ritenuta l'opportunità di provvedere ad una verifica dei plessi scolastici che saranno tutti quanti oggetto di sopralluoghi dei nostri tecnici per accertarne la sicurezza. Ho chiesto» ha aggiunto Buccico, «anche all’Amministrazione provinciale di prendere la stessa iniziativa per le scuola di loro competenza». Sulla vicenda non sono mancate

le prime reazioni politico-istituzionali. «Le copiose piogge che si sono abbattute in città sono tornate a far riaffiorare un vecchio problema: la mancata manutenzione delle caditoie stradali - scrive il consigliere comunale del Pd, Nicola Trombetta - l'intera comunità è stata nuovamente sottoposta a disagi, quando non veri e propri pericoli, a causa di inadempienze amministrative che nessuno provvede a colmare». A due mesi dalla precedente denuncia, aggiunge: «Già nelle prime ore della mattinata - Via Manzoni è ri-

sultata allagata; in Via San Pardo ha addirittura ceduto il manto stradale con inimmaginabili disagi per gli automobilisti; il tutto - ha sottolineato il Consigliere comunale - mentre in Via Dante, trasformata letteralmente in un fiume in piena, si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, per veicolare il traffico ed adoperarsi in azioni volte ad evitare la caduta dei rami di alberi, da tempo appesantiti dalla mancata potatura, verificatasi in Via Castello e Via Carlo Levi».Trombetta ha sottolineato, dunque, la necessità della stipula di una convenzione da parte dell'attuale amministrazione, per la pulizia delle caditoie dove confluisce l'acqua piovana. «Attualmente la gestione delle acque nel territorio della Basilicata è affidata alla società Acquedotto Lucano (Aql) con cui l'Amministrazione Comunale non ha ancora provveduto a stipulare una convenzione. Sulla vicenda delle caditoie - aggiunge Trombetta - non si è provveduto nemmeno nemmeno alla pubblicazione del bando per l'assegnazione del servizio ad una ditta specializzata. Al contempo si dovrà procedere anche alla stipula di una nuova convenzione con l'Ente gestore delle acque bianche o, in alternativa, ad affidare il servizio a soggetti terzi che ne garantiscano la funzionalità». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Stazione Mobile e presenza costante dei militari in città durante le feste Il ventitreenne preso a Lecce

Con l’Arma un Natale fra la gente Luigi De Simmeo Scatta domani l’operazione del Comando dei carabinieri SCATTA domani e durerà per tutto il periodo festivo l'operazione avviata dal Comando Provinciale Carabinieri di Matera “Natale fra la gente 2008 -2009”. Sono previsti servizi degli uomini dell'Arma prevalentemente a piedi (in modo tale da ricercare un contatto più diretto con il cittadino e il territorio) e caratterizzati da una notevole componente di “visibilità”. Le attività, promosse, dal Comando Provinciale Carabinieri di Matera, sulla base delle indicazioni fornite dal prefetto e di comune accordo con le altre forze di polizia, riguarderanno le località e le fasce orarie di maggiore interesse e si svolgeranno con l'impiego, durante l'intero turno di servizio, della “Stazione Mobile” (un Fiat Ducato equipaggiato per ricevere il pubblico e procedere alla compilazione di atti), da sei militari, di cui quattro svolgeranno il servizio di pattuglia a piedi. «Il dispositivo - sottolinea in una nota il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri - sarà completato con il sostegno dell'autoradio dell'Aliquota Radiomobile, da due militari di pattuglia a piedi in uniforme di rappresentanza (mantella, pantaloni corti, stivali e sciabola) e, dove previsto, dai carabinieri di quartiere. In determinate situazioni, è prevista la presenza di personale in abiti civili per servizi antiborseggio». Per le prossime festività natalizie, quindi, sarà garantita una presenza più visibile e rilevante di carabinieri a piedi per le vie del capoluogo e, anche, degli altri centri della provincia, sì da assicurare un contat-

to più immediato e diretto con la gente ed i commercianti. Infatti, allo scopo di intensificare le normali attività di controllo del territorio, sarà garantita una presenza più incisiva e visibile dell'Arma, specie in quelle aree della città caratterizzate da una significativa presenza di esercizi commerciali e da un conseguente e considerevole afflusso di gente e turisti. Da evidenziare la novità e le modalità di svolgimento del servizio, positivamente sperimentato lo scorso anno: la Stazione Mobile, raggiungerà la località prescelta (piazza o via principale) e effettuerà una sosta con posto di controllo unitamente all'autoradio, mentre gli altri quattro militari, dopo essersi divisi in pattuglie (singole o da due unità), effettueranno il servizio di controllo nelle vie adiacenti il posto per la sosta, unitamente ai carabinieri di quartiere e ai colleghi in uniforme di rappresentanza. Terminata tale prima fase della durata di circa un'ora, l'intero dispositivo, dopo essersi ricongiunto, si trasferirà in un'altra zona della città, dove sarà ripetuto il servizio con le medesime modalità. Nel corso dell’attività, i militari avvicineranno i commercianti e la gente, vigileranno affinché non siano commessi reati, per garantire a tutti di trascorrere serenamente questo periodo di festa. L'attività degli uomini dell'Arma interesserà anche altri comuni della provincia di Matera e sarà svolta in relazione alle singole realtà ed esigenze. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

arrestato per furto

cendo che era lì per E' finito in manetprestare aiuto a te a Lecce mercoledue ragazzi che gli dì mattina per furerano apparsi in to aggravato in difficoltà con la loconcorso il ventiro auto, una Fiat treenne Luigi De Uno di colore verSimmeo, nato a de che era proprio Gallipoli ma residavanti al furgondente a Matera. Incino. Dalla Fiat è torno alle 3,40 di sceso De Simmeo mercoledi, persocon precedenti di nale della squadra polizia per reati atvolanti della quetinenti al Codice stura di Lecce ha della Strada (guinotato in via Catada in stato di lani due auto ferubriachezza), che, me al centro della Luigi De Simmeo prima dell'arrivo strada con alcune della Volante si era persone che si aggiravano con fare sospetto. improvvisamente introdotto Gli agenti sono intervenuti nella sua auto dal portellone avvicinandosi al proprietario del vano bagagli. Da accertadi un furgoncino Fiat fermo menti gli uomini della volanti al centro strada, Sandro Cre- sono poi risaliti al vero proscenzi, pluripregiudicato che prietario della Fiat Uno. ha tentato di giustificarsi dir.montemurro@luedi.it Militari in uniforme di rappresentanza

Inaugurata la mostra realizzata dagli studenti dell’Istituto Commerciale Olivetti

Il mondo unito dalla mancanza di diritti UN viaggio nei diritti. “Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”. Gli studenti dell’ Istituto Commerciale materano “Olivetti” dimostrano grazie a una mostra variegata, nata da un progetto coordinato dalle docenti Liliana D'Ercole Antonella D'Ugento, come

questo articolo della Dichiarazione umana dei diritti universali al suo sessantesimo anno di vita sia messo sotto i piedi. Diventi, in tanti casi, carta straccia. La mostra è pensata come un lungo percorso diviso in spazi diversi; dove, per esempio, tematiche differenti sono affrontate in tutta la loro attuale drammaticità. Grazie a Tiziana Petrozza, siamo in grado di evidenziare le cose più belle presenti nei vari luoghi dell'edificio diventati supporto logistico per l'evento. Un video realizzato sempre da alcuni studenti, si può visionare in aula magna. Dalle scalinate sottostanti il primo banchetto dei prodotti del commercio equo e solida-

le, arrivano le immagini pensate per parlare della situazione specifica della violenza sulle donne. Il racconto parte e arriva dove per le donne esiste ancora una lotta importante. Continuando il tragitto, occhi diretti sui migranti. Con parole di Safia, la Guernica appesa al muro e ritagli di giornali che mostrano del lavoro minorile ancora vivo. Un'altra aula contiene una selezione di libri sulla iniqua distribuzione della ricchezza e sulla persecuzione degli ebrei e sulla pena di morte a tutt'oggi applicata. L'opera più significativa: un fucile antico posizionato su un masso, con filo spinato, e sangue. Poi cucina etnica, artigianato d'altri mondi

Un’immagine della mostra

e abbigliamento in collaborazione con le “donne in carovana” di Kafila. Nunzio Festa matera@luedi.it


Matera 31 Il partito Democratico: «Non esiste più la maggioranza politica votata dai materani» Sabato 13 dicembre 2008

Comune, scontro maggioranza-Pd Buccico annuncia i cambi in giunta, Acito senza più il turismo «NON esiste più la maggioranza politica votata dai materani». E’ con una nota forte che i gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Matera commentano le scelte operate nell’esecutivo dal sindaco Buccico e la decisione di non aprire un dibattito in Consiglio comunale già ieri ma di rimandarlo ad un prossimo appuntamento. Scelte che hanno portato il capogruppo del Pd Aldo Chietera ad annunciare in Consiglio l’abbandono dell’aula della minoranza senza eccezioni di sorta. Pochi minuti prima Buccico nel suo intervento aveva spiegato di aver accettato le dimissioni comunicate dagli assessori Tonelli e Di Maggio e di aver nominato Nicola Rocco nuovo assessore ad Attività produttive e contenzioso e Antonio Del Giudice con la delega ai Lavori Pubblici. «Ho poi ritenuto vista la complessità della materia in questione», ha aggiunto il sindaco, «assegnare al vicesindaco Acito la delega all’energia. Il vicesindaco però ha ritenuto di non poter sostenere tutte queste deleghe e mi ha restituito il turismo. Nei prossimi mesi provvederò ad una redistribuzione delle deleghe senza nuove nomine assessorili, coinvolgendo anche i consiglieri comunali che possono fornire delle valide competenze». Ha concluso il sindaco, poi la richiesta di Chietera di dibattere la questione e di fronte al diniego della mag-

«E’ la prima esperienza, spero di metterla a frutto»

Seconda donna in Consiglio Silvana Bianculli subentra a Rocco

I due neoassessori ieri in Consiglio, Nicola Rocco e Antonio Del Giudice (foto Videouno)

gioranza, l’abbandono dell’aula dell’opposizione ed anche dei due consiglieri dei Circoli della Libertà presenti in aula. «La sostituzione di due assessori comunali da parte del sindaco Buccico conferma quanto a tutti era evidente:alla crisi amministrativa segnata dall’immobilismo e dalla totale assenza di interventi in città è seguita la crisi politica della maggioranza di destra che governa la città di Matera» scrivono i consiglieri del Pd. «I gruppi PD, ADDC ,gruppo misto e Popolari uniti ritengono che il sindaco avesse

il dovere nei confronti dei cittadini di Matera di spiegare le ragioni dell’ennesimo cambio di giunta. Dov’è finito il patto elettorale con Acito e Di Maggio?. La risposta è evidente. Non esiste più la maggioranza politica votata dai materani, ieri illusi ed oggi traditi nelle loro scelte. L’assenza in Consiglio Comunale del vice sindaco Acito», concludono, «al quale è stata tolta la delega al turismo e l’abbandono dell’aula di alcuni consiglieri della maggioranza dimostra che la sostituzione di due assessori consegna una nuova giunta alla città ma non risolve la cri-

si amministrativa e politica». I gruppi PD, ADDC e gruppo misto e popolari uniti ritengono che l’atteggiamento del sindaco che di fatto estromette il consiglio comunale delle sue prerogative essenziali produce un grave problema di agibilità democratica della massima assise comunale. In particolare, il suo atteggiamento è volto a mascherare la grave crisi politica ed amministrativa della sua coalizione . I cittadini hanno bisogno di un’amministrazione efficiente che governi e che dia risposte alla crisi». p.quarto@luedi.it

MATERANA d’adozione ma vissuta per anni a Montescaglioso. Ha 41 anni l’avvocato Silvana Bianculli nuovo componente del Consiglio comunale di Matera, candidata con Alleanza Nazionale e subentrante da ieri a Nicola Rocco appena nominato assessore. La Bianculli è la seconda donna, dopo Teresa Gullà a far parte dell’assise cittadina, 41 anni, sposata con due figli Federica di 7 anni e Nicola Luigi di 2. L’avvocato Bianculli è alla prima esperienza politica vera e propria: «ho lavorato nell’amministrazione di Montescaglioso guidata prima da Panarelli e poi da Venezia, a Montescaglioso», racconta, «sono stata anche difensore civico. Quattro anni di lavoro mi hanno permesso di conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. Ora spero di poter dare il mio contributo. Essere donna? C’è già la dottoressa Gullà e spero anch’io di poter dare una nuova linfa anche in questo senso». Non ci sono al momento scelte o settori privilegiati da parte del nuovo consigliere comunale: «mi occu-

Silvana Bianculli

po nel mio lavoro di avvocato di diritto di famiglia e diritto fallimentare e soprattutto nel primo caso sono spesso a contatto con le situazioni più disparate. Non mi dispiacerebbe un impegno nel settore delle politiche sociali». L’avvocato Bianculli ha ricevuto le congratulazioni dell’intero Consiglio e l’omaggio floreale del presidente Romeo Sarra. Poi la bagarre politico-amministrativa è ripresa. Anche lei, vi si dovrà abituare. p.q.


32 Matera «Vogliamo un protocollo d’intesa che sancisca l’avvio certo dell’opera e le unità lavorative impiegate» Sabato 13 dicembre 2008

«La Cavonica, un cantiere inattivo» La Filca Cisl contro la Provincia in tema di infrastrutture “APPRENDIAMO ancora una volta che la Provincia di Matera ha programmato, nell'ambito del Piano triennale delle Opere pubbliche, un piano infrastrutturale che prevede investimenti pari a 100 milioni di euro, per complementare tre grandi opere già appaltate: Ss ex 175, Ss ex 277 e Sp Cavonica.” E' quanto sostiene Franco Pantone, segretario regionale della Filca Cisl (Federazione Italiana lavoratori costruzioni e affini) di Basilicata. ”Mi chiedo - spiega il dirigente sindacale di categoria come sia possibile appaltare le opere complementari, quando l'opera principale, la Cavonica, è ancora un cantiere inattivo. Difatti la Filca Cisl circa un anno fa chiese all'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro, un incontro per meglio comprendere in che maniera si sarebbe sviluppata l'opera stradale. Ebbene, non abbiamo avuto alcun riscontro, alcuna convocazione e siamo costretti ad apprendere dell'esistenza dei cantieri soltanto dai giornali. La cosa - continua Pantone - ci dispiace

Dalessandro: «Noi puntiamo sulla viabilità» In dirittura d’arrivo il Piano Triennale

Il segretario provinciale della Filca Cisl Pantone

molto, anche perchè, escludere le parti sociali, in particolar modo in questo preciso momento di crisi significa non rendere un buon servizio alla collettività. Avremmo gradito conoscere quali aziende si sono aggiudicate l'appalto principale, quali sono le condizioni ostative che impediscono l'avvio del cantiere. Tutto questo per avere un quadro preciso in merito alla ricaduta occupazionale sul territorio di Matera, cosa che consentirebbe una forma di ripresa in un'area con

grandi esigenze in tal senso”. In conclusione, il segretario della Filca Cisl elabora una proposta: “Chiediamo di stilare di concerto con l'ente e le parti datoriali (imprese appaltatrici e subappaltanti), un protocollo d'intesa che sancisca l'avvio certo dell'opera, le unità occupazionali, dando una corsia preferenziale ai disoccupati del nostro territorio, nonché i criteri di sicurezza da adottare per rendere sicuro il percorso lavorativo”.

Impiegate risorse per 900.000 e 450.000 euro

Bandi dell’Ater di Matera per la manutenzione alloggi Raffaele Sardone E’ STATA deliberata che chiarisce l’impel'approvazione dei gno dell’ente verso progetti e dei bandi la qualificazione di di gara relativi ai laqueste strutture con vori di manutenziouna serie di investine ordinaria e menti ragguardevostraordinaria agli li che vanno decisastabili di proprietà mente nella direzioed in gestione dell'Ane di migliorare le zienda siti in tutto il strutture e la qualità territorio provinciadei servizi garantiti le ed ubicati nel comdall’Ater di Matera. prensorio comprenGli importi a basa dente i Comuni di d'asta dei progetti Bernalda, Grassano, sono pari rispettivaGrottole, Irsina, Mamente ad euro tera, Miglionico, 450.000,00 per una Montescaglio, Posomma complessiva marico, e Tricarico, di euro 900.000,00 e nel comprensorio 2 che, con decorrenza che comprende tutti dai prossimi mesi, i Comune dell'arco Angelo Raffaele Sardone potrà essere impeJonico Metapontino gnata per dare rie della montagna scontro e soluzione alle numerose richiematerana. La notizia viene diffusa attraverso una ste di manutenzione proveniente dagli asnota ufficiale di ieri mattina dall’ammini- segnatari utenti degli alloggi di edilizia stratore unico dell’Ater di Matera Angelo residenziale pubblica.

CAMBIERA' presto volto la viabilità del territorio materano. Infatti, è ormai giunto in dirittura d'arrivo il Programma triennale delle Opere pubbliche della Provincia di Matera. Per realizzare l'intero programma servirebbero 250 milioni di euro. Tuttavia la Provincia ritiene di poter procedere, realizzando il Piano in base ai vari livelli di priorità spendendo risorse già dal primo anno pari a cento milioni di euro. Dopo il passaggio in Commissione, spetta ora al Consiglio provinciale la definitiva approvazione. «Si tratta di un Programma ambizioso - dichiara l'assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro - che si potrà realizzare anche in tempi relativamente brevi, se la Regione Basilicata accelera la programmazione dei fondi 2007- 2013». All'interno del Piano, infatti, sono inserite importanti realizzazioni a complemento delle tre grandi opere già appaltate: ex Ss175, ex Ss 277 e Sp Cavonica, che consentiranno collegamenti agevoli con i comuni soprattutto dell'entroterra che più di altri risentono di un atavico ritardo infrastrutturale. «Per conseguire questo obiettivo - spiega Dalessandro - non è necessario realizzare arterie di collegamento che assorbano molte

risorse. Non avrebbe senso voler contenere i tempi di percorrenza di qualche minuto. Piuttosto occorre impegnarsi affinché le strade esistenti vengano ammodernate e messe in sicurezza. Assume inoltre, grande rilevanza all'interno del Piano, la previsione di collegare la “Fondovalle Salandrella” dal bivio di Oliveto lucano alla Cavonica. Se facessimo questo continua l'assessore - io credo che avremo reso un ottimo servizio alle comunità interne quali Garaguso, Oliveto Accettura, San Mauro Forte e tante altre». Ma il Piano triennale non si ferma qui: «Abbiamo previsto anche - spiega Dalessandro - la realizzazione della cosiddetta “Trasversale alta”, che dovrebbe mettere in collegamento la Saurina con la Basentana nella zona di Macchia di Ferrandina, oltre che ad un litorale che metta in collegamento tra loro i lidi della fascia jonica, con la realizzazione della cosiddetta “Lungopineta”. In sostanza - conclude l'assessore alle Infrastrutture - si vorrebbe in questo modo chiudere definitivamente il capitolo della viabilità, atteso che nel programma non mancano neanche una miriade di piccoli interventi di manutenzione e messa in sicurezza». matera@luedi.it


Matera 33 Oggi è previsto il commosso ultimo saluto nella chiesa Santa Famiglia alle ore 15 Sabato 13 dicembre 2008

Cinque in vita grazie a Flavio Trapiantati fegato, reni e cornee del giovane centauro FLAVIO Chita il centauro materano deceduto dopo un terribile incidente a Binetto ha dato la possibilità di vivere a cinque pazienti. Fegato, cornee e reni sono stati prelevati nella nottata di ieri dalle equipe dei centri destinatari e da quella del centro trapianti di Bari, nell'ospedale Di Venere di Carbonara dove il giovane fu ricoverato. Il fegato sarà trapiantato ad un paziente di Bologna, i reni per un paziente di Bari e le cornee sono state depositate nella banca delle cornee di Mestre e saranno trapiantate secondo delle priorità di esigenze. Tutti i centri appartengono al circuito Airt Associazione InterRegionale dei Trapianti. Cinque vite torneranno a sorridere grazie al gesto d' amore della famiglia che ha autorizzato il prelievo degli organi di Flavio. Il prelievo è stato autorizzato dalla famiglia del venticinquenne sicuramente nel rispetto della volontà e della generosità di Flavio. I suoi organi dunque continueranno a vivere. Un dono bellissimo che Flavio ha potuto fare nonostante la crudeltà del destino. La notizia del decesso del giovane motociclista, diffusasi rapidamente in città soprattutto tra i giovani, ha destato stupore e sconcerto. Anche tra i docenti dell'Istituto Alberghiero dove il giovane ha frequentato le superiori, il ricordo di Flavio è vivo. “ Un giovane a modo e bravo in

Ventiquattro docenti all’Itis per Comenius un giornale multilingue scritto da studenti

La pista dell’autodromo del Levante e Flavio Chita

tutto afferma Francesco Piliero docente dell'Ipsar. Ricordo la sua partecipazione ad uno stage in Canada dove ebbe modo di distinguersi per la sua professionalità e semplicità dei comportamenti”. Grande soddisfazione è stata espressa dal Centro coordinamento trapianti pugliese per un gesto di solidarietà che ha consentito di salvare e migliorare la vita di altre persone nella consapevolezza che una maggiore predisposizione a questo tipo di dono porterebbe serenità e speranza a quanti sono in lista di attesa per un trapianto. Un grazie a quanti hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo, reso possibile dalla sen-

sibilità e disponibilità dei familiari, per il grande atto di generosità che giunge in un momento così drammatico e difficile della loro vita. Il sogno di Flavio si è infranto in una caduta fatale dalla sua moto, ma i suoi organi continueranno a vivere e a sprizzare solarità. La possibilità di trapiantare organi prelevati da una persona deceduta a un'altra che ha necessità di essere curata, è una grande opportunità. Attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità di vita di molti pazienti. Il rito funebre si celebrerà oggi alle ore 15 nella chiesa Santa Famiglia di via Mattei. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

UN PROGETTO di cooperazione educativa per la realizzazione di un giornale multilingua scritto da studenti. E' questo lo scopo principale del progetto europeo Comenius, “The voice of teen”- Programma europeo LLP -Lifelong Learning Program, che ha visto la presenza di ben 24 docenti, provenienti dalla Grecia, Francia, Turchia, Repubblica Slovacca, Lettonia, Polonia e Bulgaria, presso l'ITIS “G.B. Pentasuglia”di Matera. L'istituto materano, che è il capofila del progetto, finanziato dall'Ue con circa 20.000 euro per Paese, si occuperà di fornire il supporto logistico ed informatico. «Il progetto - ha detto il dirigente scolastico Antonio Bonamassa - ha una grande valenza educativa; pertanto, è importante formare i giovani che, preparati nel loro campo professionale, devono aggiornarsi e devono aprirsi alla competizione e al confronto. Infatti, spendere la propria professionalità in Europa significa passare attraverso la conoscenza reciproca, la capacità di collaborare in gruppi di lavoro internazionali, la maturazione in senso europeo della coscienza di ciascuno, la padronanza della lingua inglese e la conoscenza dei rudimenti delle altre lingue comunitarie». Il professore Antonio Epifania, progettista e responsabile dell'attività, coadiuvato dalla professoressa Maristella Saponaro e dalla professoressa Maria Vaccaro, ha spiegato che la gestione del progetto sarà affidata anche ai ragazzi. “Sono previste - ha detto Epifania redazioni nazionali e una redazione transazionale, tutte composte da ragazzi che selezioneranno gli articoli, stabiliranno le scadenze, valuteranno i risultati; una bella scuola di vita e responsabilità”. Grande soddisfazione anche per i docenti stranieri che

I docenti del progetto Comenius

hanno trascorso qualche giorno (dal 10 al 13 dicembre) nell'istituto, dove hanno ricevuto un'ottima accoglienza da parte di tutto il personale scolastico e dai ragazzi, e nella città dei Sassi. “E' stata un'esperienza straordinaria - hanno detto i docenti della Lettonia - perché abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con gruppi di nazioni diverse”. Della stessa opinione i docenti polacchi che hanno apprezzato le bellezze e la storia della città e l'impegno con cui gli studenti dell'Itis si sono dedicati al progetto.”Matera - hanno detto i docenti provenienti dalla Grecia - è una città stupenda, ricca di storia e di cultura». Il progetto, che durerà due anni, permetterà di perfezionare lingue. Mariangela Lisanti matera@luedi.it


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Matera

Sabato 13 dicembre 2008

TAXI MATERA 3332685173

Maria Domenica

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Alessandro

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Auguri per il tuo compleanno da tuo marito, Angelo e i tuoi figli Maria Teresa e Vincenzo

A mamma Nunzia ed a tutta la sua famiglia per la nascita del piccolo (si fa per dire 4,50 Kg) Alessandro, da Nicoletta, Anna, Antonio e Mimma.

Unitep e la Costituzione Costituzione e testimonianza di uno dei padri della Costituente, nell’incontro che si terrà lunedì alle 17,00 nell’auditorium Gervasio. L’iniziativa, organizzata dall’Unitep, rientra nell’ambito delle attività di divulgazione dell’associazione. e prevede la proiezione del filmato “I ragazzi e le libertà” dell’istituto Isabella Morra. A raccontare il percorso di nascita della Costituzione sarà il senatore a vita Emilio Colombo

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Motta di Teresa Uva Via Nazionale 120 0835/385632 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Job training Ubi minor

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Si conclude oggi al Monastero di S. Lucia vecchia l’international Job and training Fair. L’incontro si inserisce nel progetto-pilota Ubi Minor operante nel Programma europeo Leonardo da Vinci e finalizzato ad innovare la qualificazione delle risorse umane preposte ai servizi turistico-culturali.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

Asl 4, lotta al tabagismo •il cenacolo Si terrà oggi a Matera alle 9 nell’Auditorium dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” il primo evento formativo aziendale della Basilicata sul tabagismo. L’incontro dibattito, organizzato da Giuseppe Turturiello e Maria Teresa Perna, rispettivamente responsabile e referente del Centro territoriale Antifumo della Asl 4, affronterà il tema “Tabagismo dalla diagnosi alla cura: modelli di intervento”. Sono previsti interventi di professionisti del settore, che svilupperanno temi relativi al fumo da tabacco: aspetti epidemiologici e linee ministeriali, aspetti legati alla dipendenza.

Periferie e città di Lucatorto Si terrà oggi alle 18,30 nella Mediateca provinciale del palazzo dell’Annunziata, la presentazione del libro di Ivano Lucatorto intitolato “Periferia della città”. L’incontro sarà presentato da Roberto Linzalone, Chiara De Palo, Michela Appio, Paolo Senor. L’autore parlerà del libro su temi come: “Che cos’è la città?”, “Che cos’è la periferia?”, “Quali sono i risvolti psicologici e sociali del vivere in una periferia?”. L’incontro è organizzato da Pubblicazioni italianem Cea (Centro di educazione ambientale), Cinergia (Associazione di cultura cinematografica) e Centro di sperimentazione del teatro ell’Oppresso e dei teatri di impegno civile.

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE

•orient express

Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.

•basilico

0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Saw 5 18 - 19,35 -21.40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Saw 5 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 The Orphanage 17.30-19.30-21.30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Bolt 17 - 19 Galantuomini 21,30

•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Talia Teatro J’ttatìr 21 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.30-19.45-21.40

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Torno a vivere da solo 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Sabato 13 dicembre 2008

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Pisticci L’ufficio legale del Comune ha ordinato la rimozione della struttura

L’antenna di Radio Laser è abusiva PISTICCI - Dovrà essere rimossa entro novanta giorni l'antenna-ripetitore di “Radio Laser”, situata sul tetto del Palazzo sede del tribunale, in piazza Umberto I a Pisticci. La decisione è stata presa dal dirigente dell'Ufficio legale del Comune di Pisticci, il quale giovedì scorso ha emesso ordinanza di demolizione a carico della società Laser Media di proprietà di Antonio Rondinone, molto conosciuto in città per l'attività di Radio Laser della quale è speaker principale. Ma vediamo come sono andati i fatti, perché quest'ordinanza? A spiegarlo al

Quotidiano è il vice sindaco, Domenico Lazazzera. «Ho chiesto tempo fa ai vigili urbani -ha detto il numero due dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Leone- di accertare se l'impianto in questione fosse munito di regolari autorizzazioni. A seguito dell'accertamento è emerso che la società Laser media, del signor Rondinone risulta essere in possesso della sola autorizzazione sindacale del 1993 a firma dell'allora sindaco avvocato Nicola Cataldo, e che Laser media non risulta provvista di permesso a costrui-

re e parere dei Beni Ambientali, così come previsto dalla legge. Per queste motivazioni -ha continuato Lazazzera- confermate dal dirigente dell'Ufficio Beni Ambientali, l'impianto è da ritenersi abusivo, così come da tempo denunciato pubblicamente dal sottoscritto. In merito, poi, ai valori di campo magnetico, devo precisare che i dati relativi a piazza Umberto I sono visionabili sul sito internet del ministero delle Comunicazioni, e che detti valori hanno molte volte oltrepassato i limiti consentiti dalla legge. L'Arpab (Agenzia regio-

nale per la protezione dell’ambiente di Basilicata) di Matera più volte da me sollecitata, ha ultimamente confermato in via ufficiale, con nota trasmessa agli uffici comunali, che i dati di campi elettromagnetici in piazza Umberto sono stati rilevati e trovati al di sopra del limite previsto dalla legge e che la fonte di inquinamento è l'antenna radio, comunicando altresì che esiste indagine di Polizia sul caso». Va giù duro Lazazzera sulla questione: «E' evidente che il caso di Radio Laser è un concentrato di illegalità, arroganza e

Il municipio di Pisticci

protervia, non più sostenibile. Personalmente continuerò a vigilare affinché venga ristabilito il principio della legalità ed il rispetto della salute pubblica. E finalmente -ha con-

cluso- venga eliminato un sopruso emblema di illegalità ed offesa alla dignità ed alla salute dei cittadini». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Danni anche a Lido 48, dove la pineta è stata completamente invasa dalla furia delle onde

Il Basento fa paura a Pisticci Il fiume ha esondato in più punti danneggiando le colture PISTICCI - L'eccezionalità delle precipitazioni cadute sul territorio di Pisticci trova conforto nei primi riscontri numerici. In 24 ore, prendendo come riferimento il centro storico, sono caduti 110 millimetri di pioggia ovvero circa 40 in più rispetto alle medie mensili della zona per quanto riguarda dicembre. I venti, invece, hanno soffiato ad una velocità massima di 75 km l'ora, mentre a marina di Pisticci hanno superato i 90 km. La combinazione dei due agenti atmosferici, di provenienza mediterranea, ha determinato la straordinarietà dell'ondata di mal tempo provocando diversi danni. Molte zone in piano dell'agro pisticcese risultano tuttora allagate, mentre numerosi alberi o rami sono stati sradicati dal vento costringendo la macchina dei soccorsi ad operare anche di notte, com'è avvenuto in zona mare dove il Corpo forestale e i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in orario continuato per rimuovere gli alberi caduti o pericolanti soprattutto nei pressi delle strade. Anche a Pisticci i vigili del fuoco, assieme a personale dell'ufficio tecnico, hanno dovuto fare gli straordinari per rimuovere alberi caduti su via Paisiello e in zona villa comunale. In seguito alla seconda ondata di precipitazioni, che ha avuto inizio alle 18 ed è terminata all'alba di ieri (dopo che in mattinata vento e pioggia avevano già imperversato in abbondanza), si è temuto che il Basento straripasse in zona Torre Accio, con il rischio di interessamento per alcuni tratti della strada Basentana - Tinchi. Questa volta, tuttavia, gli argini hanno retto nel punto di maggiore criticità, anche se il Basento è comunque esondato in diversi posti sia in zona Pisticci Scalo che a valle di Marconia, allagando campi e coltivazioni. Nei pressi dell'Accio l'acqua del fiume scorreva ieri a non più di due metri di distanza dalla base del ponte stradale. Situazione simile, anche se proporzionalmente ridotta, nella valle del Cavone, straripato per l'impeto della piena. Marina di Pisticci, invece, è stata interessata da una forte mareggiata, che è proseguita anche ieri. A San Basilio, dove la spiaggia è molto larga, alcune onde hanno quasi raggiunto il lungomare. A marina di 48, invece, l'acqua ha raggiunto ed oltrepassato la sede del Circolo Velico, sollevando anche alcune barche posizionate a riva. Fortunatamente altre attrezzature erano state messe in sicurezza in seguito alla mareggiata di 15 giorni prima.

Gravi danni a Ferrandina Protezione civile mobilitata

In alto la pineta allagata a Lido 48, in basso un ponte sommerso

E’ STATO di allerta per le avverse condizioni meteo in tutta la regione. Particolarmente grave la situazione a Ferrandina, dove numerose le case scoperchiate, gli smottamenti e i locali allagati, costringendo a un super lavoro i volontari della Protezione civile. Diversi gli alberi abbattuti. Disastrosa la situazione nelle campagne. In contrada Varisana tre le aziende con bestiame rimaste isolate, a causa dello straripamento del Vella. Il ponte del torrente è ancora impraticabile. Molto colpito anche zona Pantano, dove sono state segnalate serre scoperchiate e ulivi abbattuti. La conta dei danni è ancora in corso, ma l’assessore Rocco Zito ha già chiesto lo stato di calamità. «Fin dalle prime ore di giovedì -ha dichiarato Giuseppe Basile, responsabile della Protezione Civile della Regione- la Sala operativa regionale ha svolto una costante attività di monitoraggio degli eventi in atto, in stretto contatto con la Sala Italia del Dipartimento Nazionale e con le prefetture di Matera e Potenza, fornendo supporto in termini di comunicazioni e di attività sul territorio agli

Enti istituzionali preposti, ai Vigili del Fuoco, ai Comuni, ai Gestori delle strade, anche attraverso una efficace attivazione di numerose squadre di Volontari di protezione civile». Tra gli eventi più significativi si segnalano: l'evacuazione precauzionale di due scuole a Pisticci e Pomarico, l'esondazione del fiume Basento in località Torre Accio in agro di Pisticci, e del fiume Bradano in prossimità della Ss 106, in agro di Bernalda, allagamenti e immelmamenti di strade, di alcune abitazioni e di campi coltivati, diverse cadute di alberi e vari smottamenti sulle strade principali e locali. A Metaponto Lido forti mareggiate hanno danneggiato alcune strutture turistiche e il fango ha invaso vari tratti del lungomare. E' in corso un censimento dei danni da parte dei Comuni interessati dagli eventi. Poiché i fenomeni, pur in attenuazione nel Materano, continueranno ad interessare la fascia tirrenica della regione, resterà alto anche nelle prossime ore il livello di attenzione dell'intero sistema di Protezione Civile, fino all'esaurimento dello stato di allerta.

Ferrandina Rifatta la facciata e l’area presbiteriale

Restyling per Santa Lucia

Il personale del Circolo, pertanto, era preparato al peggio e nel complesso la struttura non ha riportato grossi danni, anche se al momento la distanza dal mare risulta ridottissima. L'acqua del mare, poi, è entrata diverse decine di metri nella pineta costiera all'altezza di località Macchia, nei pressi del costruendo porto degli Argonauti, messo a dura prova dal moto ondoso. La situazione nelle scuole, invece, è tornata quasi del tutto alla normalità, anche se l'asilo di Pi-

sticci Scalo è rimasto chiuso dopo l'allagamento subito giovedì. Negli altri istituti l'attività ha ripreso regolarmente. I riscontri del giorno dopo, nel complesso, danno dunque testimonianza della portata ragguardevole delle precipitazioni abbattutesi su Pisticci. Ed anche se ieri la situazione meteo appariva decisamente migliorata, non si esclude che dicembre possa essere ancora prodigo di pioggia. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

FERRANDINA - La cappella di Santa Lucia si veste a festa. I tanti devoti che oggi si recheranno presso la chiesetta per celebrare la santa non potranno non notare i lavori di ristrutturazione effettuati dalla ditta Cogeco su invito di don Luciano Micheli. I principali interventi hanno riguardato l’area presbiteriale, realizzata con marmo rosso Verona. Rifatta la sede del celebrante e il tabernacolo in fusione di bronzo. Interventi importanti hanno riguardato anche la facciata della cappella, a cui sono stati rifatti ex novo l’intonaco e la pitturazione. Ma la novità più gradita ai fedeli di certo riguarderà la collocazione nella nicchia centrale dell’antica statua di Santa Lucia. Si tratta di un’opera in terracotta, molto probabilmente risalente al ‘700 recuperata da don Micheli e restituita alla devozione dei fedeli. Il culto di santa Lucia, infatti, è molto praticato dai ferrandinesi che da tanti anni ne rispettano la tradizione. Non a caso diverse persone hanno regalato quadri della santa alla chiesa. Ma gli interventi di riqualificazione della chiesetta non finiscono qui. Subito dopo la festa, infatti, saranno realizzati anche gli infissi e un piccolo giardino per rendere più accogliente l’area antinstante. All’interno, invece, prevista la realizzazione di una pala raffigurante il martirio di Santa Lucia. A lavori conclusi sarà invitato il vescovo per consacrare l’altare. Margherita Agata m.agata@luedi.it


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Grassano Scuole chiuse per permettere l’abbattimento di un albero caduto sulla canonica

Si comincia la conta dei danni Allagamenti e frane a poche ore dai nubifragi di giovedì GRASSANO - I violenti nubifragi che hanno colpito giovedì scorso la nostra regione in particolare la provincia di Matera hanno fatto registrare notevoli danni anche a Grassano. Nella cittadina, quasi 24 ore di pioggia ininterrotta hanno creato disagi al traffico cittadino, allagamenti e frane in contrade rurali ed in particolare nella zona dei Giardini. Nella mattinata di ieri una frana ha interessato proprio la zona che si trova in prossimità della carreggiata della strada provinciale che collega Grassano allo scalo ferroviario, subito rimossa dagli operai della provincia per permettere il ritorno del traffico alla normalità. Il forte vento in paese ha fatto cadere diversi alberi e indebolito altri, soprattutto nelle zone limitrofe alle scuole tant'è che ieri il sindaco Vito Magnante è stato impegnato con gli impiegati dell'ufficio tecnico comunale che hanno effettuato diversi sopralluoghi nell'abitato e nelle campa-

Irsina La struttura della parrocchia S. Immacolata

Furia di pioggia e vento cede la recinzione del campo di calcetto

Immagini eloquenti dei danni provocati dal maltempo

gne per quantificare i danni. Una prima emergenza rilevata, sui cui si è deciso di intervenire con prontezza , è stata la caduta parziale di un alto albero di pino nel cortile della scuola di piazza A. Ilvento. Magnante ha emesso un'ordinanza di chiusura della scuola primaria e dell'infanzia dei plessi scolastici di A. Ilvento e di via Messina per oggi al fine di

poter rimuovere l'albero che è rimasto appoggiato alla canonica della parrocchia Madonna del Carmine. «Si è ritenuto necessario ed urgente procedere al taglio degli alberi al fine di evitare che gli stessi possano cadere tanto sul tetto che sull'area di accesso ai padiglioni scolastici, evitando il passaggio degli alunni, gli operai potranno lavorare in assoluta si-

curezza». Questa la motivazione che ha indotto il sindaco a chiudere la scuola, naturalmente dopo averne dato notizia a tutti gli organi competenti. Per i prossimi giorni gli uffici stileranno una stima più dettagliata dei danni causati dall'incredibile ondata di maltempo che in poche ore ha provocato danni e paura. Giovanni Spadafino

Oliveto Situazione critica ma in via di miglioramento nell’area urbana

Viabilità locale in ginocchio Le difficoltà maggiori per i collegamenti con gli altri centri OLIVETO LUCANO - Situazione critica, ma in via di miglioramento ad Oliveto Lucano. Diversi i danni e notevoli i disagi alla popolazione locale provocati dal maltempo. Sia nel perimetro urbano che nelle zone rurali. Per alcune ore, nella giornata di giovedì l'abitato è rimasto addirittura isolato dal resto della viabilità provinciale e dalle proprie contrade. In particolare da località Demanio dove, a seguito della caduta di un palo della fornitura di energia elettrica, lungo l'unica arteria di collegamento col paese, alcuni nuclei familiari sono rimasti completamente al buio. Mentre l'interruzione con la rete viaria provinciale è scattata poco dopo la caduta, a causa dello sradicamento di una quercia di grosse dimensioni lungo la carreggiata del tratto che sale in paese dal bivio con la ex Ss 277. La fatalità ha voluto che in quel momento non ci fossero mezzi di passaggio. Solo a tarda sera e grazie

all'intervento congiunto del personale Enel, degli operai comunali e degli operatori di distretto dell'Amministrazione Provinciale di Matera è stato possibile liberare il percorso dagli intralci e ripristinare la normalità di transito per i veicoli in entrambe le direzioni di marcia. Non solo. Altri interventi, tesi a ripristinare lo stato di normalità ed a salvaguardare la pubblica incolumità, sono stati effettuati e sono in corso dentro e fuori l'ambito cittadino. Da segnalare, su tutti, il crollo di un muretto di contenimento lungo la centrale via della Libertà. Non poche, tuttavia, le difficoltà incontrate nel fronteggiare i vari punti di emergenza. Per tutte questa serie di vicissitudini il sindaco, Cipriano Garofalo, ha trasmesso, nella giornata di ieri, una nota di segnalazione danni alla Prefettura di Matera ed all'Ufficio Difesa del suolo della Regione Basilicata. provinciamt@luedi.it

L’area danneggiata

IRSINA - Un tiepido sole ha fatto capolino nel primo pomeriggio ad Irsina, dopo due giorni, come in tutta Italia, di intense piogge e temporali, per giunta fuori stagione, dalla superficie dei terreni, trabocca l'acqua che ha saziato i terreni appena arati e seminati. Purtroppo anche ad Irsina si contano un po' di danni, per fortuna solo alle strutture: murature ,strade e recinzioni che hanno subìto conseguenze a causa del forte vento e della pioggia che si sono abbattuti sulla cittadina. I danni maggiori, a causa del cattivo tempo, sono capitati alla struttura della recinzione del campo di calcetto della parrocchia “SS.Immacolata”, nel tardo pomeriggio dell’11 dicembre scorso, sono crollati oltre venti metri di muratura della recinzione del campetto da calcio, appesantita evidentemente dalle lunghe piogge cadute incessantemente. Alla notizia del crollo, fugata la paura che qualcuno fosse rimasto sotto le macere, è emerso Il rammarico dei cittadini e soprattutto di tutti i parrocchiani, che proprio negli ultimi mesi, coadiuvati dall'aiuto del parroco “Don Nicolino Mensano”, si erano impegnati in prima persona,per portare a termine una serie di lavori di restauro del campetto di calcetto, che viene maggiormente utilizzato proprio dai bambini. Adesso sarà tutto da rifare, e soprattuttosarà necessario trovare le risorse necessarie per la ricostruzione della muratura e della messa in sicurezza della struttura. Oltre al campetto da calcio, ad Irsina si fa sempre più insostenibile la situazione della bretella di collegamento con la Ss 96 Bis.

Il muro crollato

Infatti, in situazioni di emergenza come quella di poche ore fa, con la caduta di abbondanti piogge, la strada diventa immediatamente impraticabile: saturandosi di terriccio e acqua sulla carreggiata. Sarà pur vero, che di fronte ad una situazione climatica di questo genere, c'è ben poco da fare, forse però qualcosa in più per questo tratto di strada sarebbe necessario. Un’arteria che ha il triste vanto di attirare solo molte polemiche su di sè, da parte di politici e degli addetti ai lavori; intanto le condizioni di sicurezza della della suddetta strada, diventano sempre più “ pericolose ed impraticabili. Non perché si voglia addebitare eccessive colpe ad amministratori ed addetti ai lavori, purtroppo l'incapacità di reagire a questo genere di situazioni statiche ed irremovibili, crea un sostanziale scoramento da parte dei cittadini e di tutti coloro che credono vivamente nei tanti progetti presentati di recente ad Irsina , che parlano: “di turismo e di un possibile globale sviluppo strutturale della città di Irsina”. Mimmo Donvito

SPUNTI

Depuratore, quando pagherà il Comune di Salandra? di ROCCO MAZZIOTTA * SALANDRA - Ora i cittadini di Salandra si aspettano dagli amministratori comunali un impegno pubblico cosi come ha fatto "Acquedotto Lucano"a rimborsare i cittadini e di tutti i comuni che, per gli anni passati hanno pagato la depurazione senza esserne allacciati, per mancanza dell'impianto o comunque non serviti. L'Amministrazione di Salandra, deve restituire le somme pagate e non dovute per cinque anni

dal 1998 al 2002, mentre Al dal 2003 al 2008, se non ho sbagliato i conti, ma come dice un noto proverbio"ogni triste conto si può tornare a rifare". Adesso i cittadini di Salandra vogliono sentire cosa ne pensano i propri rappresentanti Istituzionali locali. Ecco come Al ha reso pubblico la sua disponibilità: a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008 che ha dichiarato l'illegittimità dell'art.14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36

(Disposizioni in materia di risorse idriche) e dell'art.155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 (norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti "anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi", Acquedotto Lucano, d'intesa con l'Aato, informa che sono già in avanzato stato le attività finalizzate a verificare quali siano gli

utenti interessati al pronunciamento della Consulta. Pertanto, agli stessi, già in occasione del prossimo ciclo di fatturazione che sarà recapitato entro gennaio 2009, non sarà addebitato il servizio di depurazione. Per quanto invece concerne i rimborsi, si fa presente che è in corso l'attività volta alla puntuale quantificazione degli importi dovuti agli aventi titolo. Tenuto conto del rilevante numero degli interessati e dei tempi tecnici per completare l'attività

istruttoria, AL provvederà a rimborsare o a compensare d'ufficio le somme spettanti in occasione del primo ciclo di fatturazione relativo ai consumi del 2009 e dunque entro il mese di maggio prossimo venturo. Allora quando l'Amministrazione comunale di Salandra, vorrà restituire ai cittadini i propri soldi?; con quale modalità,quando conoscere e quanto il proprio avere? * Esponente politico di Salandra


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Tursi Discusso ieri il caso sottoposto da sei consiglieri dimissionari Provincia in bus arriva tra le meraviglie di Craco Questione surroghe in Consiglio di Stato CRACO - Dopo il buon risultato delle prime nove tappe dell'edizione autunnale di Provincia in bus, il programma della Provincia di Matera teso a far scoprire il territorio attraverso viaggi guidati, si concluderà, nella giornata di oggi, con l'ultima tappa che visiterà “I paesi fantastici” Craco e Pisticci. La partenza da Matera, come sempre da p.zza Matteotti, è prevista alle ore 15, con destinazione Craco, il paese fantasma, luogo di ispirazione cinematografica, dove sono state girate scene di famosi film tra cui “The Passion” di Mel Gibson. L'escursione proseguirà poi per Pisticci, dove saranno visitati la chiesa normanna di S. Maria del Casale, recentemente restaura-

ta, e l'antico rione “Dirupo”, fitto di case, di colori, di vie tortuose e chiese. Oltre a degustare i piatti tipici della cucina locale per la cena, la serata sarà allietata da musiche del gruppo folk “La pacchianella”. Per ulteriori informazioni, è possibile visionare il programma sul sito della Provincia di Matera, all'indirizzo web www.provincia.matera.it, o presso l'agenzia Ridola Viaggi di Matera, che cura la parte organizzativa dell'iniziativa. L’iniziativa lanciata dalla Provincia durante la scorsa estate, ha prodotto risultati davvero lusinghieri sotto il profilo del gradiente turistico, tanto che l’ente di via Ridola ha pensato bene di aprire una sorta di sezione autunnale. provinciamt@luedi.it

TURSI - Si dovrà attendere l'inizio della prossima settimana per poter conoscere l'esito del'udienza in Consiglio di Stato riguardo l'ennesimo capitolo della vicenda Tursi. Ieri, infatti, si è discusso delle surroghe di sei consiglieri su nove dimissionari, Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Salvatore Mario Ragazzo, Angelo Castronuovo, Salvatore Cosma e Antonio Caldararo. I restanti tre consiglieri, sono Salvatore Caputo, Antonio Lauria e Annibale Santagata. I primi due, in questa “battaglia” intermedia e collaterale, non hanno partecipato, poiché non costituitisi in giudizio, mentre Annibale Santagata, che aveva presentato un ricorso individuale, in virtù di un'ordinanza del Consiglio di Stato dello scorso 26 agosto, era stato reintegrato nella sua carica, successo poi “stoppato” da una sentenza del Tar di Basilicata dello scorso 20 novembre, lo stesso giorno in

cui i giudici amministrativi di Basilicata si sono espressi accogliendo nel merito, con sentenza, il ricorso avverso lo scioglimento del consiglio comunale da parte della Prefettura di Matera, da parte del sindaco Guida e la sua giunta: Natale Vallone, Francesco De Simone, Angelo Viviano, Pietro Santamaria, Tommaso Tauro e Filippo Palermo (presidente del Consiglio comunale), eccezion fatta per l'assessore alla Cultura, Francesco Marra che non ha inteso firmare l'istanza, e parte resistente i nove consiglieri dimissionari e la Prefettura stessa costruitasi con l'Avvocatura dello Stato. Tornando alla questione Santagata, ora non gli resta altro che appellarsi al Tar in Consiglio di Stato, richiedendo un'udienza che si terrà presumibilmente nel mese di gennaio. D'Altronde, si sa, l'ordinanza ha carattere temporaneo, mentre la sentenza ha carattere definitivo.

Ragion per cui una volta che si arriverà in Consiglio di Stato con una sentenza, qualunque essa sia, sarà inappellabile. Ed è proprio questa la sensazione che si ha sul caso Tursi. Non si potrà dire la parola fine a questa vicenda, prima che tutti i ricorsi da ambo le parti, termineranno in Consiglio di Stato con sentenze definitive. Materia contorta sulla quale stanno lavorando gli avvocati amministrati visti. Il primo cittadino, Antonio Guida, e la sua giunta sono difesi dagli avvocati Donatello Genovese di Potenza, e Gaetano Scoca, professore e luminare della materia, all'Università La Sapienza di Roma. I dimissionari, invece, hanno trovato conforto alle loro tesi dagli avvocati Aldo Loiodice e Ignazio Lagrotta, docenti dell'Università di Bari. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Danni incalcolabili al turismo locale. L’assessore Loguercio: «Chiederemo lo stato di calamità»

Stabilimenti inghiottiti dal mare La furia delle onde ha devastato il lido di Metaponto METAPONTO - La furia del mare si è abbattuta sul lido di Metaponto con effetti devastanti. Ingenti i danni alle strutture turistiche. In una notte sono stati spazzati via i sacrifici di un'intera vita. Già percorrendo il tratto che porta dal Borgo al Lido i segni sono evidenti; infatti, per terra rami e fango rendono difficile la percorrenza. Ma il momento forte ancora deve arrivare. A contrada Marinella, i consiglieri provinciali Mongelli e Casulli hanno lanciato l’allarme per due famiglie minacciate dalla piena del fiume Bradano. Tornado a Metaponto, appena giunti sul lungomare metapontino, ci è apparso uno scenario apocalittico. A memoria dei meno giovani, non si è mai e vista nessun immagine del genere, se non in Tv. La gente trovata sul posto si è mostrata persa e i loro occhi gridavano “aiuto” per quello che si è verificato. Nelle loro parole la speranza, mentre sui loro volti si potevano scorgere i segni della disperazione. Lidi e strutture adiacenti nella nottata di giovedì sono stati spazzati dalla forza del vento e del mare. Blocchi di cemento sono stati trasportati per decine di metri; cabine, sedie, sdraio, ombrelloni e chissà quant'altro sono stati letteralmente ingoiati dalle onde. E non è finita qui, in quanto quello che spaventa è il vedere il livello della sabbia che si è abbassato di circa due metri. Quindi a rischio è tutto il comparto turistico in quanto, a sentire gli operatori turistici, nessuna parte del lungomare è stata risparmiata. Un bollettino che si aggrava di ora in ora e la conferma ci è arrivata nel momento in cui il presidente di “Leucippo”, Gianfranco Sortiero, rilasciava i suoi commenti e proprio nel bel mezzo si è appreso che il fiume Bradano aveva rotto gli argini, mentre il Basento si gonfiava sempre di più. «Siamo molto preoccupati -ha detto Sortiero- per questo evento che ci ha messo in ginocchio. Ora le istituzioni non posso-

Immagini della devastazione al lido di Metaponto (foto Sirago)

no più tirarsi indietro o trovare scuse, ma devono mettere su un piano serio e che deve essere adottato nel più breve tempo possibile. E' da anni che parliamo di erosione e di barriere. E oggi ecco i risultati; strutture spazzate via e sacrifici buttati al vento. Noi in questo lavoro ci crediamo ed investiamo la nostra vita. Se ci fossero state le barriere artificiali, forse tutto questo non si sarebbe verificato.

Chiediamo aiuto alla Regione ma anche allo Stato. Ogni momento ci arrivano notizie non incoraggianti; ultima quella del Bradano che ha rotto gli argini e della Metatour, che è stata inondata. Ora è giunto il momento di lavorare sul serio per quelle persone che lottano giorno per giorno. E' giunto il momento che la nostra voce -ha concluso Sortiero- venga ascoltata e presa in conside-

razione». Sul posto anche l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, il quale ha abbracciato gli operatori garantendo il suo impegno in questa situazione che lo stesso ha definito “eccezionale”. «Chiederemo lo stato di calamità ha detto Loguercio- perché un simile danno ha dell'eccezionale e dell'imprevedibile. Naturalmente -ha continuato l'assessore- avanzeremo richieste di aiuto anche al Governo nazionale perché i danni sono ingenti ed interessano tutto il metapontino. Sono qui per portare il mio contributo, ma soprattutto per dare certezze all'interno comparto turistico di Metaponto e agli operatori che mettono il loro impegno nelle attività che portano avanti. Lo dobbiamo per questa gente che crede nel proprio lavoro e che rappresenta una risorsa per l'occupazione di questa area». Parole che sono state apprezzate dagli operatori i quali hanno sottolineato l'impegno personale, anche in altre occasioni dell'assessore. Quindi, mettendo da parte i colori della politica, questo è il momento di chiedere tutti insieme ad alta voce aiuto allo Stato. Lo si deve fare perché Metaponto rappresenta un pezzo di storia per la Lucania e un grande futuro per la sua gente. E da ieri sono in funzione anche le idrovore nella fascia jonica per ridurre la portata idrica dei canali di bonifica dopo le abbondanti piogge. Lo ha reso noto il presidente del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero, secondo il quale il sistema di reti dei canali ha retto. «Ancora una volta –ha detto Carriero– siamo di fronte a precipitazioni intense e concentrate in poco tempo, che seguono a lunghi periodi di siccità. Le idrovore stanno funzionando lungo la rete che serve Bernalda, Pisticci e altre zone, dove sono stati segnalati problemi alla foce del Bradano, in un’area dove non abbiamo competenze, e a Nova Siri». Fabio Sirago

Turisti pugliesi in visita alla Rabatana di Tursi TURSI - Un romantico viaggio a ritroso nella storia, alla scoperta di saperi e sapori perduti. Quasi sull'onda del gran tour, per guardare con occhi nuovi paesaggi, monumenti e siti che rendono unico il nostro Paese. Questo il senso di “Girovagando - percorsi e parole”, l'iniziativa ideata dalla rivista “Arte e Luoghi” e “Il Raggio Verde edizioni” per conoscere, promuovere e valorizzare gli angoli più disparati dell'immenso patrimonio artistico e paesaggistico italiano. Itinerari ricchi di suggestioni da scoprire girovagando, appunto. Da quelli più famosi a quelli più nascosti, magari paesi di cui si conosce solo il nome perchè lo si è letto da qualche parte, su una cartina o su un cartello autostradale. Domani Girovagandoparte dalla Puglia e approda in Basilicata, Nella Reabatana di Tursi. La presentazione del libro intitolato “Nel palazzo dei poeti” di Paolo Popia diventa così anche occasione per attraversare la terra lucana e scoprirne la poesia dei suoi luoghi e della sua storia. Come l'antico colle di Anglona, con il suo splendido santuario medievale, dichiarato nel 1931 Monumento nazionale. Tra le più belle cattedrali della Basilicata, il santuario è l'unica testimonianza dell' ormai scomparsa città di Anglona, elevato nel 1999 a Pontificia Basilica Minore dal Santo Padre Giovanni Paolo II a ricordo del Sinodo dei vescovi. Se i luoghi riescono piu_ di mille parole a raccontare la Storia, non è possibile attraversare la Lucania senza far tappa al museo archeologico della Siritide di Policoro. Posi-

zionato nelle vicinanze dell'antica Siris-Herakleia, il Museo è dedicato alle antiche colonie greche e al mondo italico delle vallatedell'Agri e del Sinni. L'esposizione dei reperti provenienti sia degli abitati sia delle relative necropoli, come la cosiddetta "Tomba di Policoro", documenta la vita civile, economica e religiosa e l'artigianato delle due successive colonie greche. L'antico borgo della Rabatana di Tursi, anticamente occupato dai Saraceni, si presenta con il suo dedalo di vie e vicoli quale testimonianza dell'incredibile espansione dell'Islam in questa parte della regione. Situato a 350 metri sul livello del mare, nel Borgo è possibile visitare la ristrutturata chiesa di Santa Maria Maggiore (del X secolo), elevata in Collegiata da Papa Paolo III nel 1546. Numerose le opere d'arte conservate al suo interno: il portale d'ingresso del '500, un Crocifisso e gli angeli lignei del XVI secolo, un Trittico del XIV sec. attribuito alla Scuola napoletana di Giotto, una serie bellissima di affreschi e, tra l'altro, un pregevole presepe in pietra dello scultore Altobello Persio, realizzato nel 1550. Grazie ad un attento progetto di recupero, il palazzo dei poeti incarna l'antico genius loci e con l'iniziativa “Natività in Rabatana” le vie del Borgo si animeranno nuovamente con l'apertura delle botteghe artigiane dove tra i manufatti tipici sarà allestita una mostra di presepi. All’incontro, presso il Palazzo dei poeti, parteciperà tra gli altri l’imprenditore Francesco Garofalo, ideatore del progetto “Welcome Lucania”. provinciamt@luedi.it


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Saranno abbattuti solo quelli malati, il vento ha già fatto la sua parte

Policoro Convegno in municipio

Nova Siri, c’è l’accordo sul taglio degli altri gelsi

Minori e famiglie Esperti a confronto sui servizi sociali

NOVA SIRI - E’ una questione affettiva, più che il frutto di un riscoperto pollice verde, quella che da alcune settimane sta facendo discutere la comunità di Nova Siri. Il tema è quello dei famigerati gelsi, la cui presenza ha accompagnato per anni le passeggiate lungo viale Siris, dalla ex cabina Enel fino alla villetta, recentemente dedicata alle vittime dell 11 settembre. Il Comune ha avviato i lavori di riqualificazione del corso, prevedendo l’abbattimento dei “cari gelsi”, poichè risultavano per la gran parte affetti da malattie incurabili, che ne avevano minato la stabilità. I giganti verdi, inoltre, avevano sopraelevato pericolosamente i marciapiedi con le loro radici, minacciando anche alcuni cavidotti sottostanti l’asfalto. La decisione del Comune, che ha già proceduto al taglio delle piante tra via Bachelet e la villetta, è stata contestata da alcuni cittadini, animando dibattiti su blog locali e lungo le strade. Si è pensato di tutto, addossando la responsabilità dello “scempio storico-affettivo”, prima all’Amministrazione Sanarcangelo, poi al progettista, l’architetto Lacanfora di Bernalda, poi, infine, all’assessore alla Cultura, Gaetano Dimatteo, noto per le sue proteste ambientaliste di gioventù, reo di non essersi impegnato

Il taglio dei gelsi su viale Siris

a difesa della causa dei gelsi. Il caso è riesploso martedì scorso, quando il Comune ha avviato la senconda tanche dei lavori, ovvero da via Bachelet alla ex cabina Enel. Appena manifestata la necessità di tagliare le piante lungo la perpen-

dicolare via Rocco Scotellaro, è scattata una nuova protesta, sia pure in forma ridotta. Allora l’assessore all’Ambiente, Rosalba Favale, ha incontrato i residenti per sondare le loro istanze. L’incontro ha prodotto un’intesa di massima: si abbatteranno solo le piante effettivamente malate, previa relazione tecnica di un agronomo. Poi giovedì, la natura si è autoregolamentata, poichè la forte tempesta il vento ha fatto cadere tre alberi, evidentemente già malati. «In ogni caso spiega l’assessore Favale- ho voluto condividere la scelta con i residenti, per evitare malumori. La nostra intenzione è quella di ricreare del nuovo verde, anche perchè dalle nostre verifiche è emerso che quegli alberi sono stati piantumati dai cittadini, quindi senza rispettare le prescrizioni di legge in materia di sicurezza. Pensiamo a una soluzione con piante autoctone, che non creino problemi con la produzione di resine che possano cadere sulle auto in sosta. Su viale Siris abbiamo registrato un buon 60% di piante malate, l’aspetto affettivo c’era anche per noi, ma si deve dare priorità alla sicurezza. Per il restante tratto sul viale valuteremo la soluzione migliore». Chissà che dopo i gelsi non si apra una nuova pagina di storia novasirese con altre piante. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Policoro Un’iniziativa particolarmente sentita nel periodo di crisi

Scatta la colletta alimentare Oggi la strenna natalizia nei supermercati cittadini POLICORO - Ritorna la colletta alimentare. Mai come in questo periodo di contrazione dei consumi per colpa di una congiuntura economica negativa che ha colpito il mondo intero negli ultimi mesi, soprattutto i ceti meno abbienti sono coloro sui quali ricadono negativamente la perdita del potere d'acquisto di salari e stipendi, dovuti a rincari di beni e servizi primari. Così dopo una pausa di quattro anni, la solidarietà pre natalizia diventa, a maggior ragione, un dove-

re morale per tutti, soprattutto per i più fortunati. E proprio come già accaduto nelle scorse settimane in tutta Italia con il banco alimentare, la città jonica si appresta a vivere la sua giornata all'insegna dei più bisognosi: la colletta alimentare. La giornata prescelta dall'Amministrazione comunale è oggi, tutti i supermercati di Policoro volontari della Caritas e di tante associazioni presenti in città raccoglieranno cibo, naturalmente non deteriorabile, e vestiti da desti-

nare ai meno fortunati: «Era nel nostro programma elettorale -spiega il primo cittadino Nicola Lopatriello- riprendere questa iniziativa da me ideata in passato quando ho fatto il sindaco e che ha dato risultati soddisfacenti. Vorrei ricordare i tantissimi cartoni di cibo e quant'altro raccolti in passato e poi smistati alle famiglie, purtroppo, più indigenti segnalate dal servizio sociale del Comune e dalle stesse parrocchie; e vorrei anche sottolineare la grande sensibilità dei policoresi

nei confronti dei loro concittadini allorquando si è trattato di tendere loro una mano. E sono convito che con la ripresa della colletta alimentare i risultati saranno gli stessi del passato. Nessuno si è mai sottratto dall'aiutare chi soffre e abbiamo già ampiamente dimostrato l'alto tasso di senso civico e di solidarietà presente tra i cittadini di Policoro». Da anni la colletta alimentare di Policoro rappresenta un’istituzione. Gabriele Elia

Il muncipio di Policoro

POLICORO - Si svolgerà oggi, alle ore 16.30, presso la sala consiliare del Comune di Policoro, il convegno sul tema: “L'evoluzione dei servizi essenziali per i minori e le famiglie”, organizzato dal Consorzio di cooperative sociali “La Città essenziale” di Matera. L'incontro per fare il punto sulla qualità del welfare, sarà introdotto da Giuseppe Bruno, presidente del Consorzio, dopo i saluti del Sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello e di Rocco Leone, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali dello stesso comune. A portare la loro esperienza sui servizi per i minori e le famiglie saranno Maristella Montano, responsabile Servizi Sociali del Comune di Policoro; Imma Vitale, coordinatore Tecnico del Servizio Minori Ambito Basso Sinni; Maria Di Ciancia, assistente sociale Comune di Policoro; e Carmela Angela Serio, coordinatrice del Centro Diurno e Sad Minori della cooperativa “Pippo's House”. Nel corso del convegno ci sarà anche la premiazione della terza edizione del concorso, curato da Antonella Santulli, “SmS per la Pace” competizione concentrata sul tema attuale

della pace. Il concorso, rivolto ai bambini e ai ragazzi, di età compresa fra i 5 e i 16 anni, ha due obiettivi: il primo è quello di interrogare i concorrenti, giovanissimi, sul tema della pace ascoltando le loro riflessioni attraverso il linguaggio, oggi tanto in uso degli sms. Il secondo è quello di ascoltare la voce dei ragazzi dal Nord al Sud, quindi, di elaborare un percorso che accorci le distanze sul territorio nazionale, favorendo “politiche giovanili di unità e di pace”. Quest'anno il concorso è stato pubblicizzato anche a livello nazionale sul Corriere di Roma. I lavori si concluderanno con l'intervento del senatore Cosimo Latronico, membro della Commissione del Bilancio e Commissione Affari Generali del Governo. Durante il convegno ci sarà anche l'angolo della “Bambola Pigotta”, realizzata dai minori del Centro Diurno e dalle famiglie del Sad in favore dell'Unicef. Un incontro di notevole interesse per gli operatori dei servizio sociali dei comuni, sempre più protagonisti di concrete azioni a suppororto dei minori in tutta la provincia. provinciamt@luedi.it

SPUNTI Appello ai due senatori cittadini, Chiurazzi e Latronico: «Basta con i soliti personaggi, fate spazio alle nuove leve»

Comunali, i giovani di Nova Siri vogliono essere protagonisti NOVA SIRI - Riceviamo e pubblichiamo volentieri un’accorata lettera aperta di un gruppo di giovani novasiresi, che lanciano attraverso le nostre colonne un appello ai due senatori della città jonica, affinchè si adoperino per cambiare l’assetto della politica locale in vista delle prossime Comunali. Ci permettiamo di scrivere e, soprattutto, di usare il Quotidiano come mezzo di informazione veloce, semplice e completo. Nella prossima primavera si svolgeranno le elezioni amministrative nel Comune di Nova Siri,come pensiamo in tanti altri Comuni della nostra Regione. Il nostro è ormai (e lo diciamo con enorme piacere e soddisfazione) il Comune dei due senatori.

Di questo siamo orgogliosissimi. Ma la soddisfazione non basta ad arrivare alla fine del mese, non è un premio produzione che finisce in busta paga e soprattutto la Politica non è un lavoro! Oggi negli angoli del nostro Comune si vedono gruppetti di persone,composti al massimo da due o tre unità, non oltre, che elettricamente cercano di accordarsi, di spuntarla, ma soprattutto di fregarsi la poltrona. Sono sempre gli stessi. E basta! Andatevene, il vostro tempo è scaduto. Fate spazio alle nuove leve, alle nuove forze, alle nuove idee; voi avete già amministrato per decenni con il risultato che se entro nel viale principale di questo Comune, provenendo dalla Sta-

tale 106jonica, non riusciamo a capire ancora di che paese si tratti (è un paese turistico? Di mare? Di collina? Di montagna?) Boh! Un indirizzo non c'è e non c'è cosa peggiore. Allora chiediamo ai due senatori di dare un ben servito a tutti gli amministratori trascorsi (da almeno 20 anni) e di credere in noi giovani (ormai quarantenni anche noi). Noi sentiamo il bisogno-piacere di mettere a disposizione della nostra comunità, la professionalità, la cultura, la forza di volontà che abbiamo e di dare finalmente il giusto indirizzo che merita questo luogo pieno di storia e di potenzialità turistica. Comprendiamo che è una richiesta forte, trasversale, impegnativa, sconvolgente, ma è pur

vero che questi nostri amministratori locali ci hanno sconvolto la speranza, impegnandosi trasversalmente e con tutte le loro forze ad occupare una misera poltrona per ancor piu' miseri interessi di parte se non addirittura singoli e singolari, mai per il bene della comunità. Noi abbiamo un lavoro a tempo indeterminato, un buon stipendio, un’ottima famiglia ect.ect., ma gridiamo per tutti coloro che non hanno le nostre condizioni di vita e quindi la nostra fortuna ed hanno paura di alzare la voce, perchè tenuti in forme più o meno drastiche di assistenzialismo e bugie. Stavolta pensiamo che i vecchi debbano mettersi da parte, altrimenti si troveranno di fronte non più i due soliti schiera-

menti (Latronico-Chiurazzi), ma un terzo libero, forte, capace,professionale, culturalmente preparato e che soprattutto senta il bisogno di liberarsi di tutto ciò. Vogliamo concludere scusandoci per la durezza delle nostre parole, ma credeteci, senatori, la gente del vostro paese è stanca, stanca di assistere, ma soprattutto di subire passivamente, questo teatrino. Voi avete tutta la legislatura davanti e noi vi sosterremo sempre e comunque, ma come un grande della storia disse una volta “Non abbiate paura”. Noi vi chiediamo di non averne e di rompere questa catena che vi portate al collo da ormai un quarto di secolo. Grazie. Gli amici del Sound App


Sport Sabato 13 dicembre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A San Paolo agibile nonostante il maltempo. Reja carica la squadra: «Niente distrazioni»

Napoli e Toro, sabato italiano Azzurri col Lecce, il Novellino bis parte da Bologna NAPOLI – «Allo stato attuale tutte le criticità sono state risolte. Il San Paolo è agibili e questa sera si può giocare regolarmente»: così l’assessore allo Sport del Comune di Napoli Alfredo Ponticelli fuga ogni dubbio legato all’agibilità dell’impianto di Fuorigrotta dove nei due giorni precedenti, a causa della pioggia si sono allagati spogliatoi e palestre. «Ci sono stati dei problemi legati a delle infiltrazioni – aggiunge Ponticelli – ma è stato tutto risolto. Grazie anche al lavoro della 'Napoli Servizì spogliatoi e palestre sono completamente puliti e sono agibili per la gara di domani». Non è la prima volta che spogliatoi e palestre dello stadio San Paolo si allagano in seguito alla pioggia. Un problema che si trascina da anni. Nessun problema per il manto erboso per il quale vi è un sistema di drenaggio ben collaudato. Al momento, dunque, Napoli-Lecce (anticipo serale della 16/a giornata del campionato di serie A) non è in dubbio. Sperando soprattutto nella clemenza del tempo. MERCATO E LECCE - Real Madrid su Hamisk e Lavezzi, ma l'argentino piace molto anche al Chelsea. Settimana di voci e indiscrezioni per i talenti del Napoli, ma Edy Reja assicura che la squadra è concentrata sulla partita con il Lecce e che non c'è «nessun turbamento – spiega -. Con Lavezzi abbiamo riso e scherzato in questi giorni, ha fatto ottimi allenamenti, non vedo problemi, anche perchè abbiamo un presidente e un direttore generale che hanno l’esperienza necessaria per risolvere questi problemi. Vedo i ragazzi in ottime condizioni fisiche e psicologiche, sono convinto che domani faremo un’ottima prestazione, augurandoci che arrivi la vittoria come nelle precedenti

L’ANTICIPO CADETTO Albinoleffe recupera due gol al Frosinone BERGAMO - Finisce in parità (2-2) l’anticipo della serie B tra Albinoleffe e Frosinone. In avanti di due reti i laziali. Ciociari avanti per 2-0 grazie alla rete di Dedic su rigore al 46' del primo tempo ed il raddoppio di Antonazzo al 13' della ripresa. Seriani che accorciavano la distanza al 28' con Ruopolo per poi pareggiare al 36' con Caremi. Con il pareggio l’Albinoleffe sale a quota 26 punti, Frosinone a 21

notturne. Al San Paolo di notte non c'è niente da fare per nessuno». E già il Napoli sotto la luce dei riflettori e in casa è imbattibile, ma Reja sa che il Lecce non arriverà al San Paolo per fare solo da comparsa. «Mi auguro che la squadra affronti questa partita come ha affrontato quella contro il Siena, con pazienza e intelligenza tattica. Sarà una partita difficile, ma la squadra sta bene». Reja ha annunciato che soltanto doma-

ni sceglierà tra Denis e Zalayeta, che Iezzo ha recuperato e domani sarà regolarmente in campo e poi fa un bilancio di queste prime 15 giornate di campionato. "Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo – spiega il tecnico del Napoli -, ma abbiamo ancora l’opportunita di crescere, sapendo che gli esami non finiscono mai. Come ho detto più volte bisogna aspettare febbraio o marzo per vedere la classifica che abbia-

SERIE B

L’Empoli difende la vetta ROMA - L'Empoli guida la classifica di serie B con 31 punti. Un campionato (oggi si gioca la diciottesima giornata) sempre più esaltante nella lotta al vertice della graduatoria. Sono infatti quattro le squadre a ridosso della capolista toscana, a sole due lunghezze dalla squadra di Silvio Baldini. L’Empoli, quindi, è decisa a mentenere il primo posto, difendendo il primato sul campo della pericolante Ascoli. I marchigiani hanno nuovamente cambiato guida tecnica, chiusa la parentesi Chiarenza (subentrato a Di Costanzo), è arrivato l’esperto Franco Colomba. Il Sassuolo prosegue il suo cammino ai vertici della classifica: gli emiliani di Andrea Mandorlini tentano l’ennesimo aggancio alla vetta, impegnati lunedì nel posticipo casalingo contro l’Ancona. Il Parma di Francesco Guidolin vogliono proseguire il buon rendimento dall’arrivo del nuovo allenatore. I ducali giocheranno però in trasferta, in un campo difficile come quello del Pisa. Proverà a sorpassare l’Empoli anche il Grosseto (miglior attacco della categoria) che potrebbe sfruttare il fattore campo nel match contro

l’altalenante Rimini. Chiude il poker di dirette inseguitrici al primato il Brescia di Nedo Sonetti. Il club lombardo è in piena salute dopo l’arrivo dell’esperto tecnico toscano e cerca ulteriori conferme, supportato dalla vena realizzativa di Caracciolo e Possanzini. Le «rondinelle» giocheranno in trasferta sul campo del Cittadella. Grande attesa ad Avellino per il derby campano tra gli irpini di Campilongo e la Salernitana di Bortolo Mutti. Il Mantova vuol tornare a far bene al «Martelli», davanti ai propri tifosi. Il calendario riserva ai «virgiliani» di Costacurta la gara casalinga contro il Modena. Gli emiliani di Zoratto sono in lenta ripresa e potrebbe venir fuori un match equilibrato. Gara indecifrabile al «Rocco» di Trieste dove la squadra di Maran attende la visita del Livorno. I labronici di Acori sono tra le squadre più imprevedibili e proveranno il colpaccio esterno. L’analisi della diciottesima giornata si chiude con la gara del «Menti». Il Vicenza riceve il Treviso in un derby apertissimo nonostante il brillante rendimento dei biancorossi di Gregucci.

mo. Quella di adesso è ottima e secondo me l’abbiamo ottenuta con merito». Resta la delusione per l’eliminazione in Coppa Uefa. «Abbandonare la competizione europea c'è dispiaciuto, avevamo una rosa adeguata per affrontare entrambe le competizioni e l’Uefa mi permetteva di fare un pò di turnover, siamo ancora in Coppa Italia e quando tornerà saremo pronti». LA PRIMA DI NOVELLINO SULLA PANCA DEL TORO. Se Reja pensa al Lecce per dare continuità ai risultati, Walter Novellino non vede l’ora di ricominciare la nuova avventura con il Torino. Questo pomeriggio in campo nell’anticipo della 16^ giornata la prima sfida a Bologna. «Sono molto carico, ho quella particolare ansia positiva dentro lo stomaco – spiega nella conferenza stampa della vigilia – Anche i giocatori vogliono far bene, hanno dimostrato una disponibilità totale verso la causa. Veniamo chiaramente da un momento di difficoltà, ma attraverso il lavoro sono sicuro che risolveremo tutto. In questi tre giorni ho visto grande voglia di uscire da questa situazione, e fisicamente ho trovato la squadra ben messa. Ho cercato di lavorare sulla testa, perchè quella di oggi è una partita molto importante per noi. E, sotto l'aspetto caratteriale, sono convinto che la squadra farà molto bene. Voglio un Toro che sia già, almeno in parte, il mio Toro, con carattere e con il coraggio anche di sbagliare. Non ho avuto il tempo di lavorare molto dal punto di vista tattico, ma cercherò comunque di dare la giusta collocazione ai miei giocatori. Bianchi, come altri, ha bisogno di ritrovare quel qualcosa che scatta dentro. È un giocatore di ottimo livello, l’ha sempre di-

mostrato e lo dimostrerà anche qui. Il Bologna? È una squadra da temere, come tutte quelle di serie A. Ma anche loro ci temono, sicuramente». AMORUSO SENZA VELI. Nicola Amoruso guiderà l’attacco del Torino che affronterà il Bologna al Dall’Ara. Sulla panchina granata debutterà Walter Novellino, richiamato dal presidente Cairo dopo l’esonero di Gianni De Biasi, sollevato dall’incarico all’indomani del 4-1 casalingo subito contro la Fiorentina. «Da Novellino può arrivare la giusta scossa, ma va detto che quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti, compreso noi che scendiamo in campo – spiega Amourso -. Il mister ha tentato di diffondere la giusta carica in questi primi giorni e speriamo di raccogliere i frutti di questa scossa a partire dalla gara con il Bologna. Fino a questo punto abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo, le buone prestazioni delle scorse domeniche devono essere una buona base di partenza e devono darci fiducia per il prosieguo della stagione».

Calci di rigore di EMANUELE GIACOIA Il tecnico del Cluj, la più importante squadra rumena, il signor Maurizio Trombetta, non ha più la panchina sicura. Sconfitto nella Champions contro il Chelsea, non è stato ripescato nemmeno nell’Uefa. Al signor Trombetta i dirigenti rumeni hanno fatto sapere che è proprio “stonato”


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Sport

Magno a Potenza Melfi, Giancola A Genzano Mariani di Aprilia


Sport 41 Nell’allenamento di ieri un botta e risposta tra qualche supporter e il calciatore Sabato 13 dicembre 2008

Contestato Cozzolino Potenza, Arleo ha cercato di tranquillizzarlo UN GRUPPO DI tifosi del Potenza, ieri durante la seduta pomeridiana, ha cercato di dare uno sprone alla squadra in vista della sfida del Taranto. Ai limiti tra l’incitamento e l’epiteto tipicamente potentino nei confronti dell’intero gruppo dei calciatori, l’atmosfera si è subito riscaldata anche in considerazione di qualche reazione che non è stata giudicata idonea da chi “contestava-spronava” e chi doveva limitarsi ad ascoltare. E’ stato solo Cozzolino a rispondere a qualche urlo generico: il suo atteggiamento ha di fatto “dirottato” i cori verso di lui. Attimi assai particolari in cui il centravanti ha risentito molto delle accuse che, a quel punto, gli sono piovute addosso di ogni specie, sia per i due rigori sbagliati di fila, sia per l’atteggiamento in campo. E così se pure l’intenzione iniziale era quella di mandare (in maniera tranquilla) un messaggio all’intero gruppo degli atleti sull’attaccamento alla maglia, chiedendo anche il massimo dell’impegno a costo di cambiare casacca, in pochi minuti è diventato un tutti contro Cozzolino che ha evidentemente anche mortificato il calciatore. Al di là del riconoscimento del diritto che i tifosi hanno di contestare, se tutto resta nei limiti della ci-

IN VISTA DEL MATCH Dei recuperato, Arleo conferma il modulo 4-2-3-1 Sul fronte jonico, Degli Schiavi torna al 4-1-4-1 SCELTE PRATICAMENTE fatte per il Potenza e per il Taranto in vista dell’importantissimo match salvezza in programma domani al Viviani. Il potentino conferma il modulo di domenica scorsa a Vasto, ossia il 4-2-3-1, a maggior ragione dopo aver recuperato il malconcio Dei. Al posto dello squalificato Di Bella va naturalmente Patarini, mentre Vianello, pienamente recuperato dopo il forfait di Vasto, è stato dapprima il candidato a sostituire Dei, poi ad andare in ballottaggio con Delgado. Ipotesi, queste due, da poter applicare a gara in corso. Per il resto solo conferme. Sul fronte tarantino, Degli Schiavi ha praticamente svelato le scelte senza creare inutili dualismi. D’Alterio, in difesa a destra, ci sarà certamente, anche stringendo i denti dopo i problemi accusati in settimana (si è allenato pochissimo). Il resto del pacchetto sarà formato da Migliaccio, Prosperi e Di Bari. Giorgino giocherà davanti alla difesa, mentre i quattro di centrocampo saranno Cazola, Shala, Sciaudone e Micco. L’unica punta è Caturano. Ultima curiosità: al Viviani arbitrerà Magno di Catania. Con il Potenza ha tre precedenti: Potenza-Rende 2-1, Potenza-Pescara 4-0, Potenza-Juve Stabia 2-1. si può iniziare a toccare ferro. a.p.

Cozzolino in azione (Mattiacci)

viltà, bisogna comunque ricordare che finora sulle spalle del calciatore napoletano si è retta gran parte della fortuna (si fa per dire) del Potenza. In tante circostanze, infatti, tutti gli addetti ai lavori hanno messo in evidenza le sue grandi doti e le qualità che potevano essere sfruttate decisamente meglio. Adesso, Cozzolino ha avuto la sfortuna di sbagliare tanto in pochissime partite, azzerando quanto di buono ha

fatto finora. Lui resta un calciatore professionista che può essere giudicato, oltre che dal suo allenatore, dai giornalisti e dai tifosi. E comunque deve accettare le critiche, mantenendo self control anche se qualcuno va oltre le righe. Ma diciamo anche che, probabilmente, questo è il momento meno adatto per attaccare questo o quel giocatore, criticare le decisioni societarie o la politica di Postiglione,

o le scelte di un allenatore. Se in passato un punto di forza l’ha avuto questa realtà, è stato proprio la compattezza dell’ambiente e l’abilità a superare i momenti più critici facendo fronte comune. Purtroppo, ma questo lo stiamo dicendo da tempo, è proprio l’indifferenza rispetto a quanto accade il peggior nemico del Potenza. Per quanto concerne l’episodio di ieri, ingigantitosi, immaginiamo,

senza volere di nessuno, ci ha pensato il tecnico Arleo a spiegare a Cozzolino quello che vogliono i supporter del Potenza e cosa si aspettano da un calciatore con le sue caratteristiche. Essendo, come crediamo, l’arma da usare per rincorrere la salvezza, è giusto che il valore dell’atleta si preservi e non gli si diano altri motivi per sperare di essere ceduto. Alfonso Pecoraro

Seconda Un’arma in più per Palumbo. Denunce dopo Barletta

Melfi va in ebollizione per la capolista Volantini in città e pienone al Valerio “RISPETTO per tutti, ed in particolare per una squadra come il Cosenza ma paura di nessuno” questo il senso espresso da un po’ tutti i calciatori gialloverdi a due giorni dalla sfida del Valerio contro la capolista, servito a caricare se stessi, in vista di un appuntamento di valore oltre che di non facile previsione ma che segue tre pareggi di fila e la grande attesa crescente espressa nel corso di tutta la settimana dai tifosi gialloverdi. Attesa espressasi col tappezzare la città con manifesti e volantini gialloverdi che invitano la gente ad esser presente al Valerio domenica, con chiaro e inequivocabile “tira fuori il melfitano che c’è in te, i ragazzi hanno bisogno di noi”, che non può non essere messaggio forte per quanti non vedono l’ora che si svolga questo Melfi – Cosenza. Il match

contro una delle grandi protagoniste della stagione, ma anche una delle squadre meridionali a poter vantare lunga militanza in Serie B, ha galvanizzato l’ambiente e, dopo il pareggio a Barletta e un penultimo posto conquistato di conseguenza, ha fatto sognare per l’intera settimana supporters e tifosi a scriver su di un altro volantino “c’è una maglia che merita il tuo sostegno, c’è uno stadio che rivuole i suoi tifosi, una città che vuol mantenere la categoria e chiede che chi l’ama torni a popolare la curva” ma anche tanti che di recente si erano un po’ allontanati dagli spalti melfitani. La conferma in queste parole di Enzo, un giovane tifoso che, ad amici e parenti ha promesso “domenica sarò allo stadio a tifare Melfi, e sono convinto che con la mia presenza e quella di tanti altri,

saremo dei portafortuna per la nostra squadra, soprattutto in questo momento, dopo che la stagione è partita non al meglio ma siamo tutti consapevoli di dover dare il nostro contributo per la salvezza della nostra squadra del cuore”. Un atto di amore notevole, con altri che non hanno mancato di portare a casa il volantino distribuito in giro, come una sorta di “invito a cui non poter mancare”, come fosse questo un appuntamento irrinunciabile per tanti che nel proprio essere hanno i colori gialloverdi e volontà di aiutare squadra e società a centrare la salvezza. “Pensando che loro sono la capolista e noi una squadra che vuole salvarci e che verranno in tanti da Cosenza, il nostro impegno è quello di esserci, con la voce, il sostegno costante, i colori e il calore da offrire

ai nostri ragazzi in campo” hanno ricordato altri tifosi, ed anche questo è parso come importante gesto d’amore per i colori sociali e la squadra di Palumbo, e risposta agli appelli giunti in questi giorni da più parti, gruppi organizzati, squadra, società, proprio in vista del match col Cosenza. Dal centro calabrese tantissime richieste ma per loro “soltanto i biglietti per il loro settore, 650 i tagliandi a disposizione” come ricordato anche dal solerte segretario del Melfi Calcio Dario Russo, e il resto, come detto, toccherà ai tifosi di casa, per spingere la squadra verso un successo speciale e che porterebbe, oltre ai tre punti per la classifica, una grossissima spinta psicologica ad un gruppo di giovani che stanno lottando per la salvezza che tutti vogliono centrare insieme ai loro tifosi

I tifosi del Melfi in una gara al Valerio (Zenti)

speciali. Anche se, come ricordato da tanti tifosi “chiediamo maggiore rispetto, visto che domenica a Barletta molti sono stati attorniati da una folta rappresentanza di supporters avversari, alcune auto fermate o inseguite sulla strada tra Lo conia e Canosa da tifosi dell’Andria, mentre andavano a Barletta domenica scorsa”. Segnalazione a essere cosa non da poco, visto che il clima dovrebbe essere di festa ed invece, spesso, chi arriva nel Valerio da altre parti, passa come uno da

trattare coi guanti gialli ed i locali a divenire i cattivi, che di certo non sono, e lo sanno tutte le componenti del calcio gialloverde. In attesa di domenica, ecco la febbre per Melfi – Cosenza a salire, ed il resto è chiaro, si attende direttamente all’interno del Valerio, sperando anche nel tempo clemente che possa essere, insieme all’interessantissima partita in programma, un ulteriore richiamo per tutti in città, con davvero tanti a poter dire “io c’ero”. Antonio Baldinetti


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Sport

Sabato 13 dicembre 2008

L’ex di turno sarà un punto fermo contro Galetti e compagni domani al Fanuzzi

Francavilla punta sull’esperienza di Zangla FRANCAVILLA – Domani pomeriggio, la compagine del presidente Franco Cupparo farà visita alla capolista Brindisi. Una partita, molto impegnativa per i sinnici, che dovranno vedersela contro una squadra che in questo campionato, non perde colpi. La compagine, biancazzurra ha sostenuto ieri una doppia seduta di allenamento, nell'impianto sportivo “Mondo d'Oro” di Squinzano. Seduta mattutina e ripresa nel pomeriggio, dopo il pranzo. Per il Francaviila invece, una vi-

gilia densa di allenamenti guidati dallo staff tecnico. L’allenatore serbo Ranko Lazic, ha provato diverse soluzioni per la trasferta brindisina, ma naturalmente la scelta verrà fatta nella seduta di rifinitura. Assenti per squalifica Del Prete e Campo. L’undici sinnico, dovrà disputare una gara tutta grinta e volontà, cosa che di certo non manca ai ragazzi rossoblu. La tradizione è favorevole, però bisogna anche dire che il Brindisi delle ultime due stagioni non è paragonabile alla formidabile

squadra che quest’anno macina punti su punti e che si trova in un momento di grande spolvero con ben ventisette punti in classifica e il primato solitario con sette punti di vantaggio sulla Nocerina, che insegue alle sue spalle. Il Francavilla invece, occupa la settima posizione, con diciannove punti in compagnia del Matera. I sinnici, nell’ultima trasferta disputata, hanno ottenuto un pareggio per 2-2 contro campani del Gelbison Cilento. L’undici di Lazic, per cercare di far ritor-

no nella cittadina in riva al Sinni, con qualche punto, dovrà fare leva sui suoi uomini di esperienza, come ad esempio l’ex di turno Cosimo Zangla, che ha vestito la maglia biancazzurra nelle ultime due stagioni. Designata infine, la terna arbitrale che domenica dirigerà l'incontro tra il Brindisi e la F.C. Francavilla. Direttore di gara sarà, Marco Ambrogio di Cosenza. Primo assistente Mauro Bachetti di Soverato, secondo assistente Rachel Rabissoni di Paola. Claudio Sole

Cosimo Zangla in azione

I biancazzurri ieri hanno preparato la gara in Molise. Ingaggiato l’under De Santo

Matera, il polso è giusto Marsico: «Non ci importa se si sono rinforzati» «Troppi otto turni senza vittoria. Bisogna voltare pagina». Parole e musica di Alberto Marsico a segno nelle due ultime trasferte (Vallo della Lucania e Pianura) del Matera e pronto a ripetersi a Venafro domani. L’ultima vittoria (sei gare di campionato e due di Coppa Italia) il Matera l’ha conquistata a Sant’Antonio Abate con un gol di Naglieri nei minuti finali. Vittoria che permise ai biancazzurri di raggiungere quota 17 in classifica, dove il Matera è rimasto fermo per tre gare (Francavilla, Ischia e Gelbison). Poi solo piccoli alti (pareggio con Pianura e Sibilla) e bassi, ma senza acuti particolari e questo ha messo a dura prova tutto il progetto. Salvare il salvabile ripartendo dai tre punti. Questo il “pensiero” generale, ma è chiaro che in Molise non si potrà sbagliare. «Chiaramente a Venafro il Matera ci va per conquistare l’intera posta in palio. Il polso della squadra è quello giusto. Sì-afferma Alberto Marsico-siamo stati informati degli innesti in casa

Alberto Marsico ed a fianco Luciano De Santo

molisana, ma sinceramente ce ne può importare poco. Noi abbiamo le carte in regola per spuntarla. Non ci sono dubbi sul tipo di atteggiamento che avrà l’avversario, ma non è una novità in questo campionato dove l’agonismo è una componente notevole di ogni match». In casa materana i problemi si chiamano Cocca e Gatti

che saranno indisponibili per Venafro entrambi per infortunio, mentre tutto il resto del gruppo è a disposizione di Foglia Manzillo. Marsico compreso? «Sì. Se il tecnico lo riterrà opportuno sarò a disposizione come pure Chisena e La Fortezza che si sono regolarmente allenati. Certamente prepoarare la gara sull’erba

sintetica è stato importante perchè a Venafro il fondo di gioco è lo stesso, ma non lavorare sull’erba naturale ci costa tantissimo. Ieri pomeriggio-afferma Marsico-abbiamo in sostanza preparato la partita, in base alle loro ultime prstazioni. Il tecnico ci ha detto determinate cose e tutti hanno reagito molto bene. Quindi, il polso della squadra è quello giusto. Il nostro augurio è che anche la fortuna cominci a strizzarci l’occhio, perchè ultimamente non ci sta girando tanto bene. Vedi il palo di Naglieri a Pianura e il salvataggio di Taurino sulla linea su colpo di testa di Albano. Cose che avrebbero potuto cambiare il corso di alcune gare e tante altre situazioni che sono scaturito non vincendo. Fa parte del passato. Ora pensiamo al Venafro». Intanto ieri il Matera ha perfezionato l’ingaggio del difensore esterno destro under del ‘90 Luigi De Santo, proveniente dalla Sibilla Cuma. Il giocatore è già disponibile e utilizzabile. Renato Carpentieri

Sant’Antonio Abate a Genzano con i rinforzi Somma e Varchetta Vitaglione firma a Venafro

Giocagol Acli, ai nastri di partenza il Renato Gioia

Il Sant'Antonio Abate F.C. ha tesserato il centrocampisti Baldassarre Somma (80') e Enrico Velardi (85'). Per il primo si tratta di un ritorno tra le fila del Sant'Antonio Abate avendo già vestito la maglia giallorossa tra il 2003 ed il 2007 prima del suo passaggio alla Turris e poi all'Alba Sannio dove ha cominciato la stagione in corso. Velardi invece (ex - Casertana e Bojano) proviene dal Val di Sangro dove ha disputato gli ultimi due campionati. “Si tratta di due acquisti importanti” - ha commentato il patron Gerardo Abagnale -“Come del resto lo è anche Cocuzza che abbiamo preso due giorni fa. Ma non ci fermeremmo qui. A giorni dovremmo annunciare l'arrivo di un altro attaccante e magari anche di un altro centrocampista. C'è tempo fino a mercoledì e non vogliamo essere affrettati nella scelta dei calciatori. Sbagliare adesso vorrebbe dire la fine. Rinforzando la squadra potremo essere al livello delle altre squadre e giocarci le nostre possibilità di salvezza. Spero che anche i tifosi ci diano una mano. Il sostegno del nostro pubblico sarà fondamentale”. I due nuovi acquisti saranno in campo a Genzano domani. L'attaccante del Savoia, Ernesto Marino, lascia la formazione oplontina e passa ad Ischia. L'ex calciatore di Sanremese e Juve Stabia sostituirà Vincenzo Capuozzo nella formazione isolana.Dopo la partenza di Solimene, il Pomigliano corre ai ripari e lo fa ingaggiando uno dei migliori attaccanti della categoria. Ieri, infatti, il club granata ha raggiunto un accordo di massima con Flavio Marzullo, che si è svincolato dal Savoia. L’US Venafro comunica di aver ingaggiato in data odierna l’attaccante Francesco Vitaglione. Il calciatore, classe 1973, attualmente svincolato dalla Turris compagine di serie D nello stesso girone del Venafro, vanta un’esperienza di lungo corso in Interregionale. Gragnano e Turris nella lo scorsa stagione, Neapolis e Ippogrifo Sarno nella stagione agonistica 2006-2007, ancora Turris, Paganese e Manfredeonia, queste le compagini in cui l’esperto calciatore ha militato negli ultimi anni. E, soprattutto, i 174 gol realizzati in serie D vanno ad impreziosire il significativo curriculum dell’attaccante campano.

AL VIA domani il Giocagol 2008. Il torneo dedicato all’indimenticato Renato Gioia. Domani parte l'anteprima della VI edizione del Campionato di Calcio Giovanile denominato “Gocagol” (in memoria di Renato Gioia, giornalista del Quotidiano e voce storica di Marconia) organizzato dall'Unione Sportiva ACLI provinciale di Matera con inizio alle ore 9:30 presso il campo sportivo di Marconia. Il campionato è riservato alle seguenti categorie: o primi calci (nati negli anni 20002001) o pulcini (nati negli anni 1998-1999) squadre categoria primi calci: Re Leone Policoro, ASD Scanzano, J Team Montalbano, Atletico Marconia, FC Bernalda, Polisportiva Salandra. Squadre categoria pulcini:Valsinni, Real Nova Siri, ASD Scanzano, JTeam Montalbano, Atletico Marconia, Pisticci, FC Bernalda, Polisportiva Salandra, Real Ferrandina. Interessante la formula di svolgimento: le partite (2 tempi da 15 minuti) saranno precedute da un gioco di attacco difesa (2 tempi da 5

Juniores, ultima del girone d’andata QUESTO pomeriggio si giocherà l'ultima gara del girone d'andata del campionato nazionale Juniores. Nel girone M, che vede impegnate le tre squadre lucane, il solo Matera giocherà in casa. L'undici biancazzurro, dopo l'esaltante vittoria esterna contro il Cilento Vallo, sarà impegnato sul campo del Gaetano Scirea nel derby lucano contro il Francavilla sul Sinni. Per i materani allenati da mister Roberti si presenta la giusta occasione di allungare la striscia di risultati utili anche per chiudere il girone d'andata con un risultato positivo a quota diciannove in classifica generale. Momento più che positivo anche per il Francavilla che sabato scorso ha battuto a domicilio il Brindisi per tre reti a zero. Con una distanza in più dei sinnici, i materani proveranno ad allungare il vantaggio per mettere la ciliegina sulla torta ad una metà stagione che sta terminando in crescendo. Giocherà fuori casa lo Sporting Genzano. La formazione bradanica questo pomeriggio sarà di scena in Puglia per incontrare il Fasano calcio. Continua il momento negativo per il team allenato da mister Conversano che occupa ancotra l'ultimo posto con soli due punti. L'avversario odierno per il Genzano sarà un Fasano che detiene il quartultimo posto con dodici punti ed è reduce dal pareggio esterno sul campo del Francavilla Fontana per tre a tre. Lorenzo Tortorelli

Allievi prov. Battuta la Fratelli Cafaro

Derby al Francavilla F.LLICAFARO FRANCAVILLA

Il “nostro” Renato Gioia

minuti) al termine del quale si assegnerà un gol di modo che le gare inizieranno dall'1-0 anziché dallo 0-0.Per partecipare al campionato è necessario essere in possesso della tessera US Acli 2008/2009 con foto vidimata. Staff organizzativo: Vincenzo Di Sanzo, Antonio Gioia, Bruno Agneta, Vincenzo Buongiorno e Francesco Nola. Arbitri: Gianni Franco Laviola, Vincenzo Breglia e Luigi Florio. vi.bo.

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F.LLI CAFARO: D’Affuso, Gargaglione, Ziella I., Capalbo, Viceconte F., Ciancia, Ciminelli, Ziella, Salvo, Fanelli, Truncellito. A disp.: Rinaldi, Canu, Pagano, Marino, Di Sario, Milione. All.: Fanelli. F.C. FRANCAVILLA: Taccogna, Lo Zito, Arleo, Doda, Guglielmelli, Pesce, Gesualdi, Roseti, Cifarelli, Satriano, Tricarico. A disp.: Valicenti, Napoli, Maradi, Bellizio, Novelli, Roseti. All. Borneo. RETI:15’e 30’pt Gesualdi (F), 40’pt e 18’st Fanelli (F.lli), 28’st Cifarelli (F), 35’st Dora (F). NOTE: 8’st Cifarelli della F.C. Francavilla sbaglia un rigore. EPISCOPIA – Presso il comunale di Episcopia, si è giocata la quarta giornata del campionato provinciale allievi. La F.C. Francavilla, del patron Franco Cupparo, ha nettamente battuto nel derby cittadino, la formazione della Fratelli Cafaro. In panchina, per la F.C., mister Borneo, ex giocatore dei rossoblu nel campionato di Eccellenza. Gli ospiti, partono subito bene, spingendo e facendo capire le

loro intenzioni. Infatti, al 15’ passano in vantaggio, con Gesualdi abile a sfruttare una palla servitali da un compagno di squadra. Lo stesso Gesualdi, si ripete al 30’. La Fratelli Cafaro, subisce il colpo e cerca di rendersi pericoloso, ma senza esito. Però, al 40’ riescono ad accorciare le distanze con Fanelli. La prima frazione di gioco termina così, con il risultato di 2-1 per gli ospiti. La ripresa, comincia con le due formazioni molto determinate. Al 8’ l’arbitro assegna un calcio di rigore alla F.C. Francavilla. Dal dischetto però, Cifarelli non realizza. I ragazzi di Borneo, risentono un pò psicologicamente dell’errore e al 18’ vengono raggiunti sul pareggio da Fanelli. Per lui, una doppietta che vale tanto. Dieci minuti dopo però, esattamente al 28’ dopo alcuni tentativi, la F.C. Francavilla, ritorna in vantaggio, ancora grazie al giovane Cifarelli. I ragazzi di Borneo, si ripetono ancora al 35’ con Dora. La F.C. Francavilla, porta a casa così la quarta vittoria su altrettante gare e si conferma leader del campionato. Soddisfazione per il cammino in campionato, da parte del dirigente Mugnolo e del presidente Cupparo. cl.so.


Sport 43 Angelino-Liuzzi, sfida nella sfida tra Forza Matera e il rinnovato Banzi Sabato 13 dicembre 2008

Murese alla prova Valdiano Il Pisticci dovrà vedersela con l’Atella Monticchio MANCANO CENTOTTANTA minuti al giro di boa nel campionato di Eccellenza ed al vertice della classifica è sempre un terzetto a menare le danze. Angelo Cristofaro Oppido e Murese sono appaiate al vertice, mentre ad appena tre lunghezze di distanza insegue il Pisticci con le sue sei vittorie di fila. Tutte le altre contendenti sono distanziate, ormai, “anni luce” dalla vetta ed al massimo potranno giocarsi un piazzamento nei playoff. Il quattordicesimo turno del torneo di Eccellenza, però, non sarà dei più semplici per almeno due delle tre squadre di vertice. Infatti, Murese e Pisticci affronteranno avversarie in salute che stanno ottenendo ottimi risultati in questo girone d'andata del campionato. L'undici di mister Lardo farà visita, a Marsico Nuovo (ore 14.30), al Ruggiero Valdiano che di questi tempi sta viaggiando “a mille” soprattutto sul campo amico. Infatti, oltre ad essere imbattuto da ben undici giornate di seguito, il team

Iacullo della Murese

salernitano di Masullo non ha mai perso in casa, dove ha raccolto finora tre vittorie ed altrettanti pareggi. Quindi, Di Senso e soci dovranno compiere una grande impresa per agguantare i tre punti in palio. Altrimenti metterebbero a rischio la leadership della classifica. Neanche il Pisticci avrà un incontro agevole. Dopo la “passeggiata” di sei giorni fa con la Vultur Rionero, i gialloble di Valente incontreranno un'altra squadra vulturina: l'Atella

Monticchio. Il sodalizio guidato da mister Mecca non sta perdendo più un colpo a domicilio, dove è reduce da quattro affermazioni consecutive (tre di fila nelle ultime tre apparizioni ufficiali). Il Pisticci, invece, andrà a caccia del settimo sorriso nell'ultimo mese e mezzo di campionato. Un pochino più facile, almeno sulla carta, sembra essere il match interno dell'Angelo Cristofaro Oppido con il Ferrandina. Gli oppidesi, orfani in panchina dello squalificato Manniello, hanno già raggiunto il record stagionale di vittorie di seguito (ben sette). Contro gli aragonesi, vorranno incamerare ulteriori tre punti per consolidare il primato in graduatoria. Nei restanti incontri della giornata, il Policoro (privo di tre squalificati: Castoro, Cicchelli e Russo) si recherà a Ricigliano per affrontare il Balvano, che è alla disperata ricerca di puntisalvezza. Il Ricigliano, invece, è intenzionato ad aggravare ulteriormente la crisi dell'Avigliano (quattro di-

sfatte di seguito), mentre l'Azzurra Tricarico (in grandissima forma) non dovrebbe avere problemi ad infliggere l'ottavo ko di fila alla Vultur Rionero. Infine, sono in programma due confronti-salvezza. A Matera, il Forza di Liuzzi sfiderà un Banzi in caduta libera (quattro stop consecutivi), ma che ha fatto nuovi acquisti. Ad Irsina, invece, sarà di scena il Picerno (sempre battuto in esterna dall'inizio del torneo). Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Donato Manniello (allenatore dell'Angelo Cristofaro Oppido) fino al 16 dicembre; Christian Catenacci (Atella Monticchio), Vincenzo Iacullo (Balvano), Giovanni Cioffi (Banzi), Fabrizio Cocchiararo (Forza Matera): 2 giornate; Nico Olita (Picerno), Domenico Paladino (Forza Matera), Nicola Castoro (Policoro), Vincenzo Cicchelli (Policoro), Marco Russo (Policoro), Rocco Lamorte (Vultur Rionero): 1 giornata. Donato Pavese

Promozione Scontro incrociato tra le quattro squadre che comandano la classifica

Il bomber Montemurro s’accasa a Scanzano IL TITOLO di “campione d'inverno” si deciderà, molto probabilmente, in questa giornata calcistica, la quattordicesima del campionato di Promozione. Saranno due i match avvincenti di questo turno, che vedranno all'opera ben tre delle quattro big del torneo regionale cadetto. Sono, infatti, in calendario gli scontri incrociati tra il Borussia Pleiade ed il Viggiano (due capoclasse), e tra la Santarcangiolese ed il Real Tolve (sesta contro quarta). I fari, comunque, saranno tutti puntati sulla supersfida d'alta quota tra la formazione policorese di Viola ed i valligiani di Villani. Due colossi del campionato a confronto. Si giocherà sul campo di Policoro a partire dalle ore 17 e, dunque, alla conclusione di tutti gli altri incontri in programma domani pomeriggio. C'è in palio una buona fetta del primato di Promozione. Chi uscirà sconfitto da questo confronto, comunque, avrà la possibilità di rientrare in gioco. Il Borussia Pleiade di Viola, dopo aver affossato a casa sua il Real Tolve dome-

nica scorsa, avrà la possibilità di togliersi un'altra bella soddisfazione col Viggiano. Dal canto suo, il team di Villani non potrà permettersi passi falsi proprio ora che ha agguantato la vetta con tanta fatica. In testa alla classifica, il Miglionico potrebbe decisamente allungare. Privo del bomber Tataranni (squalificato per un turno), l'undici di Paterino si recherà nella tana del Grottole, già violata tre volte nel corso della stagione (da Real Irsina, Borussia Pleiade e Viggiano). Il Miglionico punterà al pokerissimo di vittorie consecutive e, perché no, con l'identico punteggio dei quattro successi precedenti (1-0). Il cambio della guardia o meglio dell'allenatore (Camelia per Romano) a Tolve ha un preciso scopo: la vittoria del campionato. E non sarà facile per Pinuccio Camelia strappare i tre punti al suo debutto su un terreno ostico come quello della Santarcangiolese. In casa, la compagine di Amendolara fa sfracelli: ha ottenuto sei vittorie (tra cui una con il Borussia Pleiade) ed appena un pareggio (contro il Grottole). Dovrà compiere un'autentica impresa il Real

Tolve per portare a casa il bottino pieno. L'Atletico Scanzano dovrebbe conquistare i tre punti al cospetto del Bella, considerata la forza della squadra di Calone soprattutto tra le mura amiche e l’ingaggio di Daniele Montemurro, proveniente da Grottole. Il Moliterno non potrà permettersi ulteriori distrazioni per entrare in zona play-off. Contro il Pescopagano occorrerà vincere. Il Real Irsina deve superare una leggera crisi di risultati. A Filiano sarà dura con il Vitalba, intenzionato a racimolare punti-salvezza. Il Lagopesole punterà al tris di affermazioni consecutive a domicilio contro il Latronico, mentre il Varisius Matera dovrebbe sbarazzarsi con facilità dello Sporting Montalbano. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Nicola Potenza (Real Irsina), Domenico Abruzzese (Real Irsina), Antonio Bellino (Sporting Montalbano), Rocco Sergi (Sporting Montalbano), Francesco Tataranni (Miglionico), Francesco Casalingo (Santarcangiolese), Luciano Colucci (Vitalba Filiano): 1 giornata. don.pav.

Solo Bellino non può bastare

Montalbano cerca altri innesti doc UNA sola vittoria incastonata in una catena di dodici sconfitte, soltanto cinque gol fatti e una grandinata di quarantadue reti subite, con il conseguente risultato dell'ultima posizione in classifica generale, oramai in solitudine. Se poi si aggiunge che la tifoseria, al di là di uno sparuto gruppetto di eroici fedelissimi, si è dileguata, sciolta come neve al sole, stanca di incassare delusioni e avvilita per uno spettacolo domenicale che regala godimento per i soli ospiti, il quadro si fa ancor più chiaro. I biancoazzurri sono in un tunnel che sembra non aver fine, c'è buio pesto. Un barlume solo in lontananza, resiste la fiammella della speranza, che come si sa, è l'ultima a morire. E, come non bastasse, l'Amministrazione comunale ci mette del suo, non avendo fatto nulla a tutt'oggi per rimuovere la deliberazione prefettizia, che impone da oltre un mese di giocare a porte chiuse. Un quadro desolante. Nella cittadina jonica, che nel passato ha gioito per le prodezze di Dellorusso e Virgulin, Spada e Galeazzo, Tucci, Ranoia, Fazio e altre glorie locali del pallone, che hanno fatto la storia del calcio regionale con emozionanti campionati di lotta al vertice, fa tristezza vedere il calcio in lenta agonia. 'Mala tempora currunt', non c'è che dire. Anche il modesto Grottole, dopo la vittoria con il più classico dei punteggi e senza un minimo di patema né di sofferenza, può inorgoglirsi e lanciare il cesariano 'veni, vidi, vici'. Il Montalbano ha offerto un'altra gara da dimenticare: una prestazione che ha evidenziato le solite lacune tecniche, di esperienza e di condizione atletica e non solo. Questa volta la squadra di mister Diazenna ha terminato la

Il patron Iacovino

gara in nove e quel che è peggio è che a subire gli strali del signor Vitale di Moliterno sono stati Bellino e Sergi R., ovvero tra i pochi giocatori di esperienza, che avrebbero anche il compito di guidare i baby compagni in campo. Per inutili proteste hanno macchiato la loro bella prestazione (sono stati tra i pochi a salvarsi dal naufragio generale) e mettono nei guai Diazenna, che per domani contro il Varisius in quel di Matera dovrà fare i conti anche con le loro assenze già certe. Piove sul bagnato dunque. La società naviga in acque tempestose, si sta muovendo, ha acquisito le prestazioni del portiere Bellino, il migliore in campo domenica scorsa, ma è ancora troppo poco. Occorre fare molto di più. Si preannuncia qualche arrivo (si parla tra gli altri di qualche ex come i baresi De Francesco e Sgargi), per cercare di rendere meno amaro questo Natale che è alle porte. Antonio Romano


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Sabato 13 dicembre 2008

Sport

Allievi regionali undicesima giornata Giovanissimi regionali undicesima giornata

Minozzi a Potenza Campagna e Asso fuori L’Invicta tenta la fuga Vultur, punti salvezza Insidie per S. Maria e Scanzano MATERA – Qualcosa il Padre Minozzi in casa contro lo Sporting Genzano l’ha rischiata e qualcosa di molto più grande la squadra di Michele De Pietro la rischierà contro il Santamaria, prossimo avversario della compagine di Policoro. Si gioca a Potenza, quindi, l’atteso big match dell’undicesima giornata di campionato, tra due squadre che stanno bene in salute e che possono dare vita ad una grande gara e se ciò avvenisse il merito sarà di entrambe le formazioni perché quella di Piero Pronesti ha sempre offerto ottime prove(eccezion fatta per una gara), mentre quella di Michele De Pietro, con i suoi 21 punti, dimostra di non aver mai avuto un momento di calo. Solo, forse, nell’ultima sfida giocata, quella contro lo Sporting Genzano, le cose non sono andate come tutti nella società di Filippo Quinto si aspettavano. Forse qualcuno ha preso sottogamba un impegno che poi si è rivelato essere più difficile del previsto. Forse il largo punteggio con cui l’Invicta Matera ha superato la compagine di mister Terranova ha indotto qualcuno a ritenere la ga-

ra con il Genzano una passeggiata. Invece proprio dallo Sporting è arrivato un monito per la capolista; quello di non sottovalutare più nessuno, a partire dal Santamaria che resta la principale antagonista delle due battistrada. Pure l’Invicta Matera gioca in trasferta, vicino a Potenza ma contro un avversario che in classifica, anche se in condominio, è ultimo. Il Picerno ’81 di Tonio Catalano proverà a fare lo sgambetto ai materani che vengono da una vittoria di misura contro un ottimo Assopotenza che ospita il Lauria, una delle squadre che soffre sempre il mal di trasferta. Ambrogio Pesce sa che la gara contro l’undici di mister Orazietti non sarà facile e che uscire non battuti da Potenza varrebbe quanto una vittoria. A proposito di tre punti, il giudice sportivo ha dato persa al Policoro la gara contro l’Assopotenza e quindi la compagine di Sante Bruno è scesa mentre quella che fa capo al presidente Paolo Santarsiero è salita. Ora le due squadre sono divise da due punti e si resta in attesa di vedere che risposta daranno sul campo

Berretti Per i gialloverdi c’è la trasferta di Barletta

Melfi, Mattei all’esordio Il Potenza ospita il Lamezia MELFI – Il prossimo avversario del Melfi è il Barletta, squadra che i giallo-verdi affronteranno sul “Comunale” di Canosa. “E’ un’altra occasione importante – sostiene Natale Iorio – per inserire gradualmente ragazzi sotto fascia di età che grazie all’apporto di giocatori più esperti, possono dire la loro oltre riuscire a garantire la crescita dei più giovani senza andare a discapito della qualità della gara”. “Il nostro gruppo – ufficializza Natale Iorio – si presenta in panchina con il nuovo mister Gino Mattei, un allenatore che conosce bene la realtà giovanile, avendo condotto, lo scorso anno, la rappresentativa lucana della categoria Allievi”. “A mister Mattei – conclude Iorio – tutta

la società giallo-verde, augura un buon lavoro mirato soprattutto alla crescita di tutti i ragazzi, patrimonio di una società che sui giovani vuol costruire il proprio futuro”. Siamo convinti che i programmi che la società federiciana si è prefissati, nel tempo saranno raggiunti. Pure il Potenza punta molto su i propri giovani tesserati e la gara contro il Lamezia cade proprio la momento giusto per invertire la rotta. I lametini non hanno una classifica che può incutere preoccupazioni, ma è chiaro che l’impegno non va sottovalutato, anzi va dato il massimo per ottenere quella vittoria che serve per dare maggiore fiducia ad una società che vuole continuare a crescere.

i ragazzi del Policoro 2000 contro la Pro Murese. Nella zona medio-alta della classifica una partita interessante è quella che attende la Dedalo che va a fare visita al Deportivo Montescaglioso, battuto nettamente nel turno precedente dal Varisius, prossimo avversario del Genzano. La Vultur proverà ad allontanarsi dal Bella, ma di mezzo c’è la PGS Don Bosco, un avversario alla portata del gruppo allenato da Pascal Leggeri.

MATERA –La decima giornata sarà ricordata come quella che ha rivoluzionato il campionato. Le posizioni sono rimaste le stesse, ma le due grandi hanno avuto risultati inattesi. Il più clamoroso è senza dubbio quello di Potenza dove l’Asso è stato battuto dal sorprendente Padre Minozzi di Giovanni Prete. Va dato atto alla squadra di Albano di averle provate tutte per vincere ma il pallone non ha voluto proprio saperne di entrare nella porta difesa da

Abatiello e così Caldararo ha regalato al campionato un messaggio: i campioni in carica non sono imbattibili. Hanno rischiato grosso pure i ragazzi di Savio Acquasanta che contro un ritrovato Santamaria hanno ottenuto quel punto che gli permette di guardare ancora a maggiore distanza il Real Peppino Campagna e di allontanarsi ulteriormente dall’Assopotenza. Proprio la squadra di Leo Albano è quella che potrebbe avere, ma solo se ha imparato Gli Allievi del Padre Minozzi

la lezione, il compito più facile perché il Deportivo, anche se gioca in casa, non è avversario che può reggere il passo dei potentini che ora confidano che il Padre Minozzi possa fermare, o meglio ancora battere, il Real Peppino Campagna. Una vittoria degli ionici farebbe rientrare la società di Filippo Quinto prepotentemente nella lotta per la vittoria finale in cui la favorita resta sempre l’Invicta Matera che nel prossimo turno ospita la squadra più prolifica della scorsa giornata: con nove gol rifilati al Deportivo, l’Aviglianese ha conquistato la prima pagina e lo spazio adeguato ad una squadra che pian pianino ha racimolato ben quindi punti che sono solo un in meno del Varisius che dopo aver vinto contro il Policoro 2000 proverà a ripetersi con il Doria, oramai in caduta libera. Il turno potrebbe essere favorevole alla Dedalo e incerto per Santamaria e Scanzano che vanno a fare visita, rispettivamente e solo per le ultime due, al Picerno e alla Don Bosco che sono, queste ultime, due formazioni che hanno bisogno di punti per migliorare una classifica in cui le ultime tre sembrano essersi assai distaccate dal resto del gruppo.

TORNEO BERRTTI GIRONE F

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009

Uno scontro al vertice

Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

LE PARTITE: Aversa Normanna – Real Marcianise; Barletta – MELFI; Manfredonia – Taranto; Monopoli – Virtus Lanciano; Napoli – Foggia; Noicattaro – Gallipoli; Val Di Sangro – Andria Bat LA CLASSIFICA: Gallipoli 25 Noicattaro 22 Aversa Normanna 19 Napoli* 19 Barletta 18 Monopoli 15 Taranto* 14 Andria Bat* 14 Virtus Lanciano 13 Manfredonia 13 Real Marcianise 9 Foggia 8 MELFI* 6 Val Di Sangro 5 * Una partita in meno

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono

TORNEO BERRETTI GIRONE G Le prime della classe in casa LE GARE: Benevento – Vibonese; Cavese – Sorrento; Crotone – Cosenza; Gela- Catanzaro; Igea Virtus – Scafatese; Juve Stabia – Paganese; POTENZA – Vigor Lamezia LA CLASSIFICA: Juve Stabia 26 Benevento 23 Cavese 22 Vibonese 20 Sorrento 18 Cosenza 17 Gela 14 Catanzaro* 13 Igea Virtus 13 Crotone 12 POTENZA 10 Paganese* 11 Vigor Lamezia 8 Scafatese (-1) 2

CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


Sport 45 B Due le assenze: Lima per il Team Mater a e Paolino per il Deportivo Sabato 13 dicembre 2008

Calcio a 5

E’ l’ora del derby materano Spazio Relax-Nigro Bng per la supremazia cittadina MATERA - Team Matera e Deportivo Matera s'incontrano, questo pomeriggio alle ore 16, sotto il telone della tensostruttura di viale dei Sanniti. È la prima volta che le due squadre si incrociano in un derby valido per una competizione di campionato, nel caso particolare si tratta della serie B nazionale, mentre un precedente tra le due esiste già, ma in Coppa Italia. Il 23 settembre, infatti, Nigro BNG e Spazio Relax hanno disputato un incontro valido per la prima fase della competizione e, alla fine, ad uscire vittoriosi dal campo furono i ragazzi di mister Stefano Incerto che hanno regolarono i timidi avversari grazie ad un primo tempo giocato davvero bene e contrassegnato dalle reti di Peres, Stigliano e la doppietta di Gasparetto. La risposta dei giocatori di Angelo Bommino, invece,

si fermò ai gol di Cavalcante e Verrone. Un precedente favorevole, dunque, per lo Spazio Relax, ma certamente non sarà in base a questo che si risolverà la gara in programma quest'oggi, come, del resto, sottolinea l'anima dello Spazio Relax Nino Crapulli: “Rispetto alla gara di Coppa Italia scenderanno in campo due squadre ben diverse. Loro dovettero fare a meno di Paoliño, mentre nelle nostre fila mancava Fermino Lima, inoltre entrambi eravamo ancora in fase di rodaggio. Sappiamo che in campionato le cose vanno ben diversamente, le motivazioni sono più grandi e in palio ci sono tre punti importantissimi. Il Deportivo, ai nastri di partenza, aveva dichiarato che l'obiettivo era quello della salvezza, ma certo una squadra che annovera nella rosa un gioca-

Nino Crapulli e Nico Taratufolo: il derby visto dalla dirigenza

tore come Cesare Rispoli ed è allenato da un signor tecnico come Angelo Bommino non può certo fermarsi a questo. È chiaro, dunque, che la posta in palio è davvero importante perché vincendo oggi il Deportivo

si porterebbe ad una sola lunghezza dalla zona play off, mentre per noi i tre punti sono vitali per continuare a nutrire ambizioni di primato. Abbiamo avuto la sfortuna di capitare in un girone

di ferro, un girone in cui lo stesso Vibo, che è formato da giocatori di serie A1, fa fatica a mantenere la testa della classifica. Per questa gara dovremo fare a meno del solo Nico Latorre il quale è ancora infortunato, mentre fortunatamente recuperiamo Max Agostino”. Come al solito fiducioso si dimostra Nico Taratufolo, a propria volta anima e cuore della Nigro BNG Matera: “E' la prima volta che le due squadre si scontrano in campionato, ma certo non è la prima volta che questi giocatori si trovano di fronte. Ritengo che le due squadre posseggono sostanzialmente la stessa cifra tecnica e dunque a fare la differenza, oltre all'atteggiamento mentale e alla concentrazione, potrebbero essere gli episodi. Se riusciremo a giocare come sappiamo sin dal primo mi-

nuto, allora il risultato sarà davvero incerto. Noi abbiamo molto rispetto dello Spazio Relax, ma credo che lo stesso sentimento abbiano loro nei nostri confronti. Il risultato finale sarà sicuramente importante per il prosieguo del campionato, ma certamente non vitale. Per quello che riguarda i giocatori a disposizione di Bommino, non ci dovrebbero essere defezioni, ci sarà soltanto l'imbarazzo della scelta”. Le due società materane, accogliendo l'invito dell'Associazione Volontari della Croce Rossa, chiederanno ai tifosi di contribuire, attraverso un'offerta di qualunque importo, all'acquisto di un'ambulanza, una iniziativa encomiabile che fa onore alle due società e che da un senso non solo sportivo all'incontro. Annibale Sacco sport@luedi.it


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Sport B1 Donne Mascaro: «Cancelliamo definitivamente il ko di Messina»

Sabato 13 dicembre 2008

La Lore Lei deve rialzarsi Dopo la pausa c’è da fare bottino pieno col Soverato ARCHIVIATA la pausa della B1, e la brutta sconfitta subita in rimonta sul campo del Messina, la Lore Lei si rituffa nel campionato, giunto alle sue due ultime tappe prima della sosta natalizia. Non si annuncia dei più dolci il ritorno in campo per Carrozzo e compagne, attese questo pomeriggio al PalaPergola (a partire dalle 18.30) da un Soverato guidato in panchina da Francesco Montemurro, allenatore materano l'anno scorso a un passo dalla A2 con l'Aversa - che non appare proprio intenzionato a concedere strada alle biancorosse di Gagliardi. Dal canto loro però alla ricerca del pieno riscatto sul campo di casa, tana sicura fino a questo punto della stagione per le lucane: sempre vittoriose sul parquet amico, dove hanno lasciato per strada due soli set (e un punto, appannaggio del Mercato San Severino) nelle tre precedenti esibizioni. «Sono convinta che stasera assisteremo a un'altra battaglia simile a quella vista con il Mercato, tra due squadre dai valori piuttosto vicini», ha pronosticato alla vigilia del match una Miriam Mascaro apparsa impaziente,

Mascaro (Mattiacci)

come il resto delle sue compagne, di rimettersi in gioco. «Per cancellare definitivamente il ricordo del ko di Messina, e riprendere con decisione la marcia in classifica, nella quale non vogliamo assolutamente mollare posizioni», ha spiegato. «Speriamo proprio che il Soverato continui a portarci bene come l'anno scorso (due vittorie su due nella passata stagione per la PM), anche se in effetti loro hanno cambiato parecchio e sembrano decisamente di un livello superiore. Dovremo prestare particolare attenzione a Ylenia Vanni (centrale ex San Vito dei Normanni in A2) e all'esperta Elvira Savostia-

C Uomini Lauria in casa del Policoro

Moliterno chiamato all’esame Maratea RITORNA a giocare la serie C di volley maschile. Dopo la pausa della settimana scorsa, questa sera verranno giocate tre delle quattro gare in programma. Ad aprire la settima giornata sarà il match tra la Pallavolo Matera e la Global Aism Potenza. Derby tra i due capoluoghi che sembra pendere a favore della formazione materna che occupa il secondo posto in classifica con dodici punti alle spalle del Lauria e in condominio con il Callipo Maratea - Sapri. Ben nove lunghezze in meno ha il Potenza che è penultimo con tre punti. Dopo aver battuto la Megacom, i materani cercheranno di bissare il risultato anche contro la Global per continuare la marcia tra le zone alte della graduatoria. La gara si giocherà alle ore 18 presso il Pala Sassi. Sempre questo pomeriggio si giocherà la gara tra la Co. Gil Costruzioni Policoro e la capolista Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria. La partita sembra a vantaggio dei laurioti che guidano indisturbati il raggruppamento lucano pur avendo perso fino ad ora una gara. Il team policorese è reduce dalla sconfitta esterna contro la Pallavolo Moliterno per tre set ad uno, mentre il Lauria dalla vittoria casalinga contro l'Edil Loperfido Matera per tre a zero. Il match avrà inizio alle ore 18.30 presso la palestra della scuola media Aldo Moro di Policoro. L'ultima partita che verrà disputata quest'oggi sarà quella tra la l'Edil Loperfido Matera e la Megacom Amatori Potenza. Per i ragazzi allenati dal tecnico Iacovuzzi sarà una gara importante. I materani sono ancora ultimi con solamente due punti all'attivo e distanziati dalla Megacom di sei lunghezze. Contro i potentini non sarà facile ma i ragazzi della città dei Sassi dovranno cercare di mettere tutto l'impegno possibile per ottenere la prima vittoria del campionato e risalire posizioni in classifica. La gara avrà inizio alle ore 20 presso il Pala Lanera. Infine, a chiudere la settima giornata sarà il match tra il Callipo Maratea - Sapri e la Pallavolo Moliterno. Si affronteranno due formazioni in piena forma e che sicuramente daranno il massimo per portare a casa i tre punti. La gara avrà inizio alle ore 18 presso il Polifunzionale di Maratea. Un weekend ricco di appuntamenti, quindi, per il volley lucano. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

nova (martello russo di 190 cm), sempre difficile da tenere a bada, senza dimenticare Scilipoti e Spassova (entrambe scese dalla A2)». «Un organico da grande squadra - ha ammesso la schiacciatrice calabrese della Lore Lei, ex di lusso (al pari di Gagliardi) visti suoi trascorsi nella compagine jonica - al cospetto della quale cercheremo di opporre tutte le nostre armi migliori: a cominciare dalla compattezza del gruppo, che ci ha sempre contraddistinto finora, consentendoci di sfoderare ottime prestazioni contro tutti i top team del girone». Luca Carlone sport@luedi.it

C Donne Ultimo turno d’andata

Al giro di boa SI GIOCA nel weekend l'ultimo turno di andata nel campionato di Serie C femminile di volley e dopo la pausa per il rinnovo dei vertici federali, che ha dato grossi riscontri al volley lucano, si torna sotto rete per stabilire la classifica al giro di boa della stagione in corso. In testa, lo ricordiamo, vi è una Bata Livi Volley dal passo sicuro, che ha sempre vinto finora e giustamente, e con merito è la prima della classe a punteggio pieno, a quota 18, con dietro il Sapri a 15 ed il concreto Lavello a 12. Le tre formazioni hanno dimostrato di avere di certo qualcosa in più delle altre finora e per questo ora, con il turno finale del girone di andata, sperano di confermare quanto di buono fatto fino alla sosta. Bata a ricevere la Ricci Costruzioni Bernalda per una gara che offre pronostici tutti dalla parte del team di Potenza, anche in considerazione del fatto che le locali vorranno chiudere a punteggio pieno una prima parte di stagione in cui sono state protagoniste indiscusse, e senza soste, di una lotta al vertice che vogliono continuare a condurre. Di contro le joniche sono partite malissimo ma si sono riprese in corso d'opera ed ora a quota 7 cercano l'exploit che le possa far tornare alla grande nel giro delle migliori, anche se questa a Potenza non sembra essere la gara adatta in tal senso. Il Sapri spera in un passo falso della capolista ed a Muro Lucano si gioca la necessità di continuare a vincere per evitare ulteriori ritardi dalla battistrada, contro un Marcone Volley ultimo a quota 1 che non sembra essere un avversario insormontabile. Anche la Giardini Ambiente Lavello, a quota 12, ha voglia di chiuder in bellezza una prima parte di stagione molto positiva per se e tutto l'ambiente gialloverde, anche se non dovrà sottovalutare il Matera Volley Group che arriva nel Vulture con 8 punti in classifica oltre che tanta voglia di risalire verso posizioni più consone al suo valore. A chiudere l'ultimo turno della Serie C al femminile, ecco la sfida di Bella tra la Dvd Moda Volley e la Tua Assicurazioni, con una formazione locale che vuole approfittare del fattore campo per vincere e riportarsi verso posizioni di certo più tranquille di classifica, stante il penultimo posto finora con soli 2 punti all'attivo, e ospiti a cercare un successo esterno che serva per rafforzare l'attuale quarto posto, che vale per ora almeno i play off, e se possibile continuare la risalita visto il buon gioco attuato dal momento dell'arrivo del nuovo tecnico Davide Claps. Si tratta di quattro partite tutte interessanti e che potranno dare sia una classifica più definita che confermare o meno valori per ora espressi o non espressi al meglio, visto che si è al giro di boa ed è necessario evitare errori e disattenzioni per il futuro. Antonio Baldinetti sport@luedi.it


Sport 47 B2 Donne Hanno recuperato dagli infortuni Ristits, Vecerkova e Di Biasi Sabato 13 dicembre 2008

Time, esame di maturità Il Matera di Galtieri all’assalto dello Scafati MATERA - Riprende il campionato di volley femminile dopo la sosta obbligata per le elezioni in federazione. La giornata che si apprestano ad affrontare le squadre di vertice è davvero difficile. Scontri diretti sono in programma a Salerno tra la Nissan Salerno e il Primadonna Trani, poi il non facile confronto tra la regina del campionato la Time Volley Matera e lo Scafati.Una trasferta che si preannuncia difficile per le ragazze di Galtieri, proprio con il coach facciamo un bilancio di questa settimana di lavoro della sua squadra. Mister Galtieri vi apprestate a riprendere il campionato contro una squadra ostica, come è andata la settimana degli allenamenti? “La settimana è stata intensa di lavoro, abbiamo disputato una prima amichevole contro il Valenzano, e giovedì abbiamo fatto un test contro il Montescaglioso. Tutte le ragazze hanno risposto bene, hanno recuperato quasi il 100 percento anche le infortunate, Ristits Vecerkova e la Di Blasi. Quin-

Di Biasi e accanto la Ristits (foto Videouno)

di questa sosta da un certo punto di vista c'è servita per il recupero di atlete acciaccate, ma meno sul piano dell'agonismo bisogna recuperare la concentrazione per le partite, perché le amichevoli non danno la con-

centrazione che si ha in gara”. A questo punto la ripresa le fa paura? “ Si, oggi sarà una partita dura, sarà la gara in assoluto più difficile del campionato, ancor di più di quelle che faremo contro Salerno e Trani. Per-

ché viene da una pausa che ha spezzato il ritmo e la concetrazione, temo l'ambiente molto particolare perchè è il loro punto di forza, fanno valere il fattore campo oltre ad essere una squadra competitiva. Noi dobbiamo te-

nere alta la concentrazione, in settimana abbiamo studiato bene in video le avversarie, si dimostrano un buon complesso. Hanno due buone centrali e un posto quattro che ci può dare molto fastidio, instancabile

anche le altre giocano bene e giocano la gara fino alla fine. Io non metto in discussione i nostri 32 punti che sono tutti guadagnati sul campo meritatamente ma questa è la gara che veramente temo, vorrei che le ragazze giocassero come sanno senza farsi influenzare dal clima che troveremo nel loro palazzetto”. A questo punto del campionato ci troviamo in una fase delicata dove la Time Volley se uscisse indenne dal campo di Scafati, potremmo dire che si possono fare anche dei conticini per affrontare un girone di ritorno più tranquillo, potendo gestire al meglio il vantaggio le atlete e le gare. Vantaggio che potrebbe aumentare se da Salerno arrivasse una buona notizia, per coach Galtieri il compleanno festeggiato venerdì sarà completato da un regalo in più. L'incontro avrà inizio alle 17,30 incrociamo le dita e ci aspettiamo la notizia della dodicesima vittoria targata Time Volley. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Non è proibitiva la trasferta di Aversa B2 Donne Ennesimo cambio di allenatore

L’Asci pensa al tris Azzurra Montescaglioso La Giocoleria vuole allungare la serie positiva

Le ragazze dell’Asci sottorete e accanto la Felicetti (Mattiacci)

RINFRANCATA dalle due vittorie infilate prima della sosta, quelle su Molfetta e Ostuni, grazie alle quali è decisamente tornata a respirare in classifica, la Giocoleria Potenza torna in campo questo pomeriggio ad Aversa per il dodicesimo turno di campionato. Avena e compagne scendono sul parquet del Palasport Jacazzi della cittadina casertana (inizio alle 19) per affrontare una squadra su cui vantano nove punti di vantaggio, ma contro la quale proprio per questo non vogliono fallire: per non vedersi nuovamente risucchiare nei bassifondi del girone, ancora lì vicini (cinque le lunghezze di vantaggio dell'Asci sul quintultimo posto del Molfetta) e quindi a una distanza che non si può di certo definire di sicurezza. Alle biancazzurre di Nello Caliendo servirà un finale di girone di andata in crescendo per allontanare in modo consistente la minaccia, e cercare così di vivere una seconda parte di stagione più serena: impresa che non pare poi troppo al di fuori delle possibilità di Felicetti e socie, attese da qui al 10 gennaio

dalle due sfide casalinghe con Nojaturi e Scafati e dalla trasferta di Benevento. Cominciare con il piede giusto con il Centro Santulli, stasera, potrebbe rivelarsi decisivo per il morale e la fiducia delle potentine, che in terra campana cercheranno di dare seguito al momento felice vissuto, sia dal punto di vista tecnico che mentale, prima della pausa del torneo. Proprio l'inattività forzata di due settimane potrebbe rappresentare quest'oggi l'incognita principale da tenere in considerazione per la Caliendo band, che d'altro canto sa di non potersi fidare troppo di una avversaria alla ricerca di punti fondamentali, sul proprio campo, per coltivare qualche ambizione di salvezza. Un Aversa poi che appare in ripresa (visto il tie-break raggiunto, seppur perso, nell'ultimo turno a Tuglie) dopo il cambio della guida tecnica. Con il nuovo coach Variale - da inizio novembre al posto del dimissionario Bifulco che pare essere riuscito a dare quantomeno una scossa all'ambiente casertano. l.c.

in casa dell’Ostuni

I tifosi del Montescaglioso

MONTESCAGLIOSO- Dopo la sosta di campionato l'Azzurra Volley Montescaglioso torna in campo recandosi in trasferta sul terreno di gioco del fanalino di coda Lightining Ostuni. L'inizio di gara è previsto per le ore 19.30. Le pugliesi sono ancora ferme a quota zero punti in classifica (ultima gara è stata quella persa per 3-1 sul campo della Giocoleria Potenza). La squadra lucana (4 punti), a sua volta, non si può dire che stia vivendo una grande stagione: è infatti reduce da otto sconfitte consecutive, ultima delle quali, per 3-0 in casa, contro l'Azzurra Molfetta. Nell'ultima partita il pubblico presente al Palauditorium “Karol Wojtyla” aveva avuto modo di apprendere che la società montese aveva provveduto ad un nuovo avvicendamento nella guida tecnica della squadra: Aldo Pietrafesa era stato sostituito con Giuseppe Fanelli, già allenatore della squadra montese nella seconda parte della scorsa stagione, il quale aveva anche iniziato la stagione 2008/2009, per lasciare poi a causa di motivi di natura professionale. Il tecnico pugliese, in ogni caso, non era stato presente in panchina contro il Molfetta, dove si era seduto il suo secondo Maiellaro. Come di “cattiva” consuetudine in casa montese, c’è stato l’ennesimo cambio di allenatore, che la dice lunga sulla confusione che regna. Oggi in panchina ad Ostuni dovrebbe esserci Adolfo Rampino, anche se in merito mancano conferme ufficiali da parte della società. Michele Marchitelli sport@luedi.it


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Sport Volley B2 Uomini Ghiotta occasione per la Medical Center dopo la sosta

Sabato 13 dicembre 2008

Virtus, riprendere la marcia Al PalaPergola arriva il Mazara ultimo della classe SULLA CARTA, quella che capita stasera alla Medical Center si presenta come l'occasione migliore per riprendere la marcia nei quartieri alti della classifica. Zuccaro e compagni, nel match valido per l'ottavo turno e che va in scena dalle 21 sul parquet del PalaPergola, chiedono strada al fanalino di coda Trapani, contro il quale non dovrebbero esserci troppe difficoltà per tornare a macinare gioco e punti per i ragazzi di coach Draganov; costretti a vedere interrotta piuttosto bruscamente la loro serie utile, prima della sosta, dal netto ko rimediato sul campo della capolista Nicosia. Una sconfitta che non è andata giù, specie per il modo in cui è arrivata, a Di Tommaso e soci: che proprio per riscattare quello stop appaiono fermamente intenzionati a mettere in campo una prestazione di nuovo convincente, quest'oggi, al cospetto di un Trapani che non andrà comunque preso sottogamba (i siciliani sono reduci dal primo successo del loro campionato, quello per 3-1 ai danni del Messina). «A Nicosia - ha spiegato Giuseppe La Rosa, tornando con la mente all'ultima gara giocata dalla Medical Center -

La Rosa della Virtus Potenza

è mancato il necessario spirito. La delusione è stata grande, non tanto per la sconfitta, quanto per l'atteggiamento della squadra che non ha per nulla avuto una mentalità vincente. In queste partite serve un'altra voglia. Nei momenti difficili, invece di ricompattarci, abbiamo peccato di individualismo ed alla fine, come logico, abbiamo pagato. Siamo stati incapaci di recuperare contro un'avversaria quadrata, tosta, che tuttavia non è sembrata tanto superiore». Lo schiacciatore palermitano della Virtus intravede comunque un lato positivo: «Questo ko ci potrà servire a tornare con i piedi

Volley B2 Uomini Obiettivo tre punti

Trasferta a Reggio Calabria per la Sidel Lagonegro in casa della Mymamy

per terra. Dobbiamo lavorare tanto durante gli allenamenti e dobbiamo farlo tutti, se vogliamo davvero dire la nostra in questo campionato». E l'impegno che non è sicuramente mancato, in queste due settimane, al gruppo rossoblù, ributtatosi a capofitto nella preparazione e desideroso come non mai di tornare a mostrare il suo volto migliore. Anche per arrivare al meglio allo scontro diretto in programma tra una settimana, a Gela, contro l'attuale seconda forza del girone, in quello che sarà l'ultimo match ufficiale del 2008 per la Virtus. lu.ca.

Rugby Domani in campo

Primo derby della storia tra Matera e Potenza

Calcio a 5 Donne Successo in Coppa Italia

Maschito 2002 a valanga sul malcapitato Uggiano MASCHITO UGGIANO

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A.S.D. MASCHITO 2002: Martino, Sciarrillo, Bochicchio, Occhionero A., Cuviello, Colella, Rinaldi, Occhionero S.,Castellano, Di Biase. Allenatori: Carlomagno-Colella. UGGIANO FERRANDINA: Rucci, Paiano, Mautidieri, De Basi, Valente. ARBITRO: Di Lucchio. Di Rionero in Vulture. RETI: Rinaldi (5), Castellano (5), Sciarrillo, Occhionero A.; Paiano per l'Uggiano.

Il tecnico Stigliano

LAGONEGRO - Impegno importante per gli uomini della Sidel, oggi in trasferta contro la compagine reggina del Mymamy. Anche se con gli stessi punti in classifica, le due formazioni hanno mire diverse. La Mymamy ha ambizioni alte, che hanno portato la dirigenza a formare un organico importante che dovrebbe ambire alla promozione in B1. Eppure la classifica non è ancora dalla sua parte poiché, dopo l'ottava giornata la squadra reggina occupa ancora il settimo posto. I lagonegresi dal loro canto, pur essendo in posizione tranquilla, non vogliono lasciare rimpianti per strada e al cospetto di un avversario così importante cercheranno di dare il loro meglio. I calabresi vengono poi da una vittoria tanto auspicata, sul campo del Vibo, che è servita a far dimenticare le delusioni e a regalare la prima affermazione in trasferta. Vittoria dunque che è servita al morale della Mymamy che da-

vanti al proprio pubblica vorrà dare oggi prova di un ritrovato ardore agonistico. Animi distesi anche per gli uomini di mister Stigliano che nello scorso turno hanno regalato la prima vittoria casalinga al loro pubblico. La Sidel fin ora, nelle partite importanti si è dimostrata decisiva soprattutto fuori casa, nonostante abbia collezionato molte vittorie al tie break. “E' un impegno difficile” - spiega il capitano della Sidel Pasquale Calabria- per il quale gli uomini di Stigliano dovranno arrivare al 100% non solo nella forma fisica ma anche sul lato psicologico. Il recupero di Cantisani è quasi completo, mentre le prestazioni in salita del palleggiatore Orlando e dello schiacciatore Ruggiero, sono punti di riferimento importanti per l'intero gruppo. L'appuntamento è dunque ad oggi pomeriggio per un match che darà una scossa anche alla classifica generale. sport@luedi.it

MATERA - La squadra del Cus Potenza Rugby, fin a qualche tempo fa unica squadra in Basilicata per ciò che concerne il rugby, disputerà domani alle ore 14.30 a Matera, il primo testmatch amichevole stagionale contro la formazione del Matera Rugby. Tale incontro è collocato nelle iniziative della squadra del Potenza per la crescita del movimento rugbistico in Basilicata ed inoltre risulterà essere il primo derby in assoluto della storia rugbistica lucana. Sia la società potentina che quella del Matera, negli ultimi anni, hanno avuto problemi per la disputa del campionato di Serie C, ma con questo incontro amichevole si cercherà di far appassionare molti materani allo sport della palla ovale e conteporaneamente si cercherà di dare eco a tale iniziativa anche a Potenza e quindi di far appassionare anche i potentini, con l'auspicio di disputare l'anno prossimo un derby in campionato. a.mutasci@luedi.it

MASCHITO - Prima partita di Coppa Italia disputata e vinta sul campo per le ragazze del Maschito visto la qualificazione raggiunta senza aver giocato nessuna gara poiché le squadre dello stesso girone hanno rinunciato facendo così vincere le partite a tavolino. Buon avvio di gara per il Maschito che già dal 1' minuto di gioca in vantaggio con Rinaldi che ruba palla a Paiano e di potenza calcia in porta spiazzando il portiere. Basta solo un munito alla solita Rinaldi che intercetta la palla lanciata dal portiere ospite, salta Paiano, scarta anche il portiere e mette la palla in rete portando il risultato sul 2 a 0. Al 3' angolo per il Maschito battuto da Colella che calcia sul portiere. Occasione per il Maschito con Rinaldi che su passaggio di Bochicchio calcia vicino al palo ma il portiere dell'Uggiano riesce a parare. Al 4' lancio di Martino per Rinaldi che girandosi verso la porta di potenza segna la sua tripletta personale. Siamo al 6' quando Colella subisce fallo da Paiano, Rinaldi calcia ma la palla finisce sul palo, l'azione continua con Colella che calcia in porta ma il portiere para. Al 7' bell'azione con Colella che scambia palla in velocità con Rinaldi che mette a segno il suo quarto gol. All'8' Castellano entrata al posto di Rinaldi di forza ruba palla a Paiano, calcia in porta e realizza il suo primo gol della partita. Solo un minuto piu tardi Castellano calcia in porta ma il portiere para in due tempi. Al 13' Bochicchio passa a Occhionero A. che prova dalla distanza impegnando il portiere che para in due tempi. Al 14' prima occasione per l'Uggiano con Paiano che dalla fascia calcia un pallone nell'area ma Martino è brava a respingere.

Subito dopo un'altra occasione sempre per la Paiano che calcia dalla distanza ma la palla va fuori. Al 17' tiro di potenza della Paiano ma Martino con uno splendido tuffo riesce a mandare la palla in angolo. E' Occhionero A. che al 18' con un tiro di potenza calcia in porta ma il pallone esce fuori di poco. E' L'Uggiano che con Paiano si porta in avanti, calcia in porta ma Occhionero A. manda in angolo. Batte Mautidiere che effettua un passaggio a Paiano che calcia ma Martino para con sicurezza. Al 20' fallo per Rucci e poi di Paiano su Castellano che calcia e sfiora il palo in entrambe le occasioni. Al 24' Occhionero S. calcia da distanza ravvicinata ma la palla va fuori di poco. Nel finale è l'Uggiano a farsi vedere, prima con Paiano che subisce fallo al limite dell'area, calcia in porta ma Martino respinge con il piede. Altra occasione per Paiano che calcia ma Martino para. E' sempre Paiano a calciare in area ma Occhionero S. di petto intercetta e respinge allontanando la palla. Il primo tempo si chiude sul risultato di 5 a 0 per la squadra locale. Il secondo tempo inizia con Paiano che cerca di sorprendere Martino che para. E' per ben 5 minuti che il Maschito con Colella-Rinaldi-Bochicchio dà calcio spettacolo, al 36' Sciarrillo, su calcio d'angolo, mette in gol con la collaborazione del portiere avversario. Dopo varie occasione per Rinaldi-Collella è al 39' che Rinaldi subisce un fallo da Rucci dove Occhionero A. realizza il 7 a 0. Al 40' rigore per l'Uggiano con Mautidieri che colpisce il palo. Al 41' traversa di Sciarrillo e al 45' palo di Cuviello ma Castellano pronta mette in rete l'8 a 0. Al 48' il duo Rinaldi-Castellano che con un bel diagonale realizza. Un minuto più tardi è di nuovo Castellano a mettere la palla in rete. Al 50' Paiano sfiora di poco il palo. Ma è ancora Rinaldi, su passaggio di Castellano, a realizzare. 56' passaggio Paiano-Mautidieri che calcia in porta ma Martino para. Contropiede veloce del Maschito con Rinaldi che realizza il 12 0. Al 58' punizione per L'Uggiano con Paiano che non trova la porta, solo su calcio d'angolo battuto da Paiano per Rucci che l'Uggiano realizza il primo gol. Gara che si conclude sul 12 a 1 per il Maschito, il ritorno si giocherà il 17 dicembre a Salandra. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


Sport

Sabato 13 dicembre 2008

Longobardi capitano

Tripodi senza defezioni

FRANCESCO Longobardi torna a fare il capitano dell’Olimpia basket Matera. La decisione maturata da una scelta tra i componenti della rosa a seguito della decisione di Corvino che ha manifestato la propria indisponibilità a continuare in tale ruolo assegnatogli ad inizio campionato. E’ questa la notizia delle ultime ore in casa materana insieme agli acciacchi di Francesco Ferrienti che per un colpo alla schiena ha saltato gli ultimi due allenamenti e dovrebbe riprendersi solamente oggi. Ferrienti però non è in dubbio per il match, fondamentale di domani contro Firenze. La società nella serata di ieri ha comunicato che la gara tra i ragazzi di coach Corà e la Smart House Firenze, in programma domani alle 18 sarà trasmessa in diretta su Sportitalia24 sul digitale terrestre ed in streaming sul sito www.sportitalia.com, con collegamenti nel corso della trasmissione Diretta Basket. L'Olimpia Bawer ringrazia Videouno che farà da supporto tecnico ed organizzativo allo staff di Sportitalia.

ALLENAMENTO a ranghi completi quello di ieri per la Levoni Potenza in vista dell'appuntamento di domani pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro il Consum.it Siena nell'undicesimo turno del campionato maschile di serie A Dilettanti. Tutti i giocatori a disposizione del coach Gianni Tripodi si sono allenati regolarmente, la squadra dopo vari acciacchi e contrattempi lavora al completo e senza patemi in vista della gara di domani. Tra i tanti temi all'ordine del giorno, la questione tattica relativa alla presenza tra i senesi di Gino Cuccarolo, giocatore alto 222 centimetri che potrebbe rappresentare un vero e proprio spauracchio per la compagine biancorossa. Ebbene con i ritmi alti di gioco il pivot toscano potrebbe avere non pochi problemi nel mettere in difficoltà Ruggeri e Femminini, giocatori esperti e abituati a tenere a bada cestisti di tale altezza sotto le plance. Tripodi ha studiato diverse soluzioni per “ingabbiare” Cuccarolo, giocatore atipico e tatticamente indispensabile per gli schemi di gioco del quintetto allenato da Massimo Billeri. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Francesco Ferrienti

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Coach Tripodi

B Donne Martellotta: «Dobbiamo fare attenzione ai cambi di ritmo»

Basilia, vincere a ogni costo Le potentine devono evitare l’aggancio in classifica GARA da brividi per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel sesto turno di ritorno del campionato femminile di serie B/1. Le atlete allenate da Marilia Sanza affrontano questo pomeriggio al Pala Bianchini di Latina, la Cestistica Latina. Gara che vale tanto per la compagine di Marilia Sanza, vittoriosa mercoledì nel turno infrasettimanale contro il Pegaso Portici. La Basilia Codra Mediterranea Potenza al completo gioca una gara molto importante per il futuro del campionato. La sfida di questo pomeriggio rappresenta per Sonia Crovatto e compagne una gara da vincere a tutti i costi. La squadra potentina non deve commettere errori e amnesie. La gara di questo pomeriggio sarà diretta dai signori Benedetti e Maffei di Treviso. La Codra ha chiuso la preparazione in vista dell'appuntamento di questo pomeriggio ieri con la solita seduta di allenamento dove le atlete biacocelesti sono state impegnate a ripassare schemi e tattica in vista della sfida di questo pomeriggio. Coach Sanza conferma la formazio-

Martellotta della Basilia

ne che ha sconfitto il Portici, tenendo ancora in tribuna Francesca Rubino che non ha recuperato dall'infortunio patito nel corso della precedente settimana. Una partita tatticamente difficile, quella che attende le lucane, vittoriose all'andata quando però le laziali si presentarono al Pala Pergola prive di due atlete. Marilia Sanza ha

catechizzato le sue atlete a dovere, tatticamente la partita si presenta quanto mai complessa e ricca di insidie. La vigilia è raccontata proprio dal coach della squadra presieduta da Niccolò Martellotta che ha affermato: “Sarà una gara particolarmente difficile per noi. Affrontiamo una signora squadra che pratica una buona pallacanestro e ha tanta voglia di vincere. A Potenza la Cestistica fece vedere una buona pallacanestro”. Sanza prosegue nel suo commento affermando: “Latina attua una difesa a zona, la classica 3/2 che ci mette sempre in difficoltà. Si tratta di una partita particolarmente atipica sul piano tattico. Dobbiamo fare attenzione ai cambi di ritmo”. Il coach delle lucane analizza altre caratteristiche della sfida: “Bisogna giocare al 100% e vendere cara la pelle al cospetto di una squadra molto completa che sa il fatto suo”. Marilia Sanza archivia il pre partita affermando: “Dobbiamo giocare con autorità cercando di tenere alti i ritmi e non perdere la testa”. f.menonna@luedi.it

Basket D A Matera Climacenter-Bernalda, Corema a Rionero

Lepore-Ciumnera è il clou NEL SESTO turno di andata del campionato maschile di serie D regionale occhi puntati sulla stracittadina del capoluogo tra la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza e il Ciumnera Potenza che avrà luogo alla Palestra Vito Lepore con inizio alle 20. Partita di richiamo, quella tra le formazioni di Salvatore Della Monica e Michele Montemurro, decise a superarsi in una gara che promette scintille. Si tratta ormai di una classica del campionato regionale di serie D che ha ormai un sapore storico. Da un lato la forza di Alessandro Galella, dall'altro l'esperienza di Michele Cilumbriello. Due atleti che questo pomeriggio potrebbero dare una netta inversione di tendenza alla partita. Sempre alla Palestra Vito Lepore ma con inizio alle 18 scendono in campo la Levoni Potenza e la Lucana Salumi Picerno 95. Favoriti d'obbligo gli uomini di Donato Fiore che puntano tutto sulla freschezza atletica e il dinamismo per superare gli amaranto, guidati da Gustavo Tisci. Gara da seguire quella del Pala Gaudo di Rionero in Vulture con inizio alle 17 e

non più alle 19 tra la Polisportiva Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture e la Co.Re.Ma. Virtus Matera. I rioneresi puntano a fare lo sgambetto alla compagine materana ma dovranno fare i conti con la forza fisica degli uomini allenati dal coach Michele Di Gioia. Derby al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite, con inizio alle 20 tra la Climacenter Datacontact Matera e la Cestistica Bernalda. I quintetti di Luciano Cotrufo e di Busco daranno vita ad una gara accesa e vibrante nel segno della classica sfida che anima il campanile. Favoriti i materani che devono metabolizzare la sconfitta patita sabato scorso a Potenza. Chiude il programma la partita del Pala Pastore di Melfi tra la New Olimpia Pallacanestro Melfi e il Cus La Cartotecnica Potenza. Melfitani e potentini si incontrano in una sfida che ha il sapore di una partita chiave per le sorti del campionato di entrambe le formazioni. Pronostico incerto. Osserva il turno di riposo previsto dal regolamento del campionato il Basket Zagaria Salandra del bomber Lauria. f.menonna@luedi.it


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Sport Baket C2 La squadra di Totaro ha già raggiunto lo storico traguardo dei play off

Sabato 13 dicembre 2008

Ctr Senise, defezioni pesanti Durante e Marin non saranno in campo a Cercola SENISE - Ultima gara di questa prima parte del torneo, per il Ctr La Cascina Senise che stasera, inizio ore 18.30, scende in campo a Cercola, presso il palazzetto dello sport di viale dei Platani. La gara in verità non ha molto da dire per nessuno. Men che meno per i ragazzi del presidente Mario Totaro, che giù si sono guadagnati, addirittura con tre giornate d'anticipo, la sicurezza di poter accedere alla fase successiva, playoff. Un traguardo eccezionale, quasi sempre sfiorato ma mai raggiunto finora dal Senise, in dodici anni di tentativi. Segno che non era giunto ancora il momento. Questa volta però, il Ctr La cascina, ci arriva con una squadra quadrata, forte in ogni reparto e soprattutto in attacco, dove può fare la differenza. Peccato però, che al momento, non potrà contare sulle prestazioni di Lino Durante, infortunatosi con la capolista Agropoli e neppure di Gonzalo Marin, infortunatosi invece appena domenica scorsa contro il Solofra. Sperando che siano comunque infortuni recuperabili in tempi ragionevoli, il Senise dunque si affiderà in cabina di regia all'espereinza di Lagioia che già ha esordito con ottima impressione appunto domenica al Palarotalupo. In avanti però, non potrà bastare il solo Martin Manzotti, seppure in uno straordinario stato di grazia in tutta questa prima fase. Il suo apporto servirà, ma sarà purtroppo guardato a vista. Ed ecco dunque che salgono le quotazioni di Giovanni Genovese che potrebbe a questo punto avere molto più spazio. Così come Alessandro Venuto che pure finora non ha avuto tanto tempo per dare il suo contributo come sempre. E poi cio sono i tantissimi giovani che fremono in panchina e che si dicono pronti a dare una mano in attesa del recupero dei grandi. Questa gara di Cercola dunque offre una

serie di spunti interessanti. Che si concretizzeranno soprattutto sul confronto aperto. I ragazzi allenati da Ciaravolo infatti, hanno ampiamente dimostrando, a volte pagandolo caro con la sconfitta, di non fare tanti calcoli e di giocarsela contro tutti. Senza guardare al blasone o ai nomi che si avevano di fronte. Stesso discorso per i lucani che comunque hanno poi dimostrato tutta la propria forza. Perlomeno fino a tre gare dal termine. Per un exploit impensabile negli altri anni, allorquando, dopo avere giocato all'ultimo canestro fino all'ultimo secondo, mai c'era stata questa soddisfazione per i propri tifosi, che ora cominciano davvero a sognare. Gianni Costantino sport@luedi.it

WUSHU-KUNGFU A LAGONEGRO In pedana per la Coppa Italia 2008 LAGONEGRO - Il Consiglio Federale ha stabilito lo svolgimento della coppa del Presidente, valida come Coppa Italia 2008 presso il palazzetto dello sport sito in via dei Tigli a Lagonegro. Una due giorni con le gare di Wushu-Kungfu, gli atleti sono suddivisi nelle categorie cadetti, speranze, juniores seniores e over 35 con stile di pugilato a scelta zixuan quanshu: Chang quan - Nan quan, arma corta a scelta zixuan duanqixie: Jianshu spada -Daoshu sciabola- Nandao sciabola del sud, arma lunga a scelta zixuan changqixie: Qiangshu lancia-Gunshu bastone- Nangun bastone del sud Discipline Dimostrative a mani nude/ categoria unica di età M/F: Tongbi-Pigua stili settentrionali di pugno sulla lunga distanza eseguiti con caratteristiche di stile moderno: Tongbeiquan, Piguaquan, Fanziquan, haquan, Chuoijiao, Tantui, Huaquan, Huanquan, Xiangxingquan-Ditang imitativi eseguiti con caratteristiche di stile moderno: Aquila, Mantide, Ubriaco, Scimmia, Serpente, Stile delle Cadute. Nanquan forme del Sud eseguite con caratteristiche di stile moderno, con affinità al Nanquan. Il programma prevede l'inizio delle gare oggi pomeriggio 13 dicembre alle ore 15: campo A trofeo giovanile preagonistico e tradizionale con stili esterni ed interni e campo B Sanda e Quingda combattimento agonistico con eliminatorie e semifinali. Invece domani domenica 14 alle ore 9 ripresa gare campo A forme ufficiali codificate, Taijiquan, optional, dimostrativo, duilien e campo B eventuali finali Sanshou e Quingda e alle ore 18 circa le premiazioni. Emilia Manco

Basket B donne Scontro salvezza col Santeramo dopo due trasferte

Pink Bernalda torna a casa china dal tecnico Giuseppe BERNALDA - Dopo due partiStano (a volte sostituito dal vite consecutive lontano dal Pace Gianni Lella), in particolalaCampagna la Pink ritrova il re le due sorelle terribili Tosuo palazzetto per una sfida scano (Sabrina, ala, 175 cm., importante contro una con'88, e Lorena, play, '92), Ilaria corrente alla salvezza, ovvero Martinelli (ala, 180 cm., '86) e il Basket Santeramo. La gara Francesca Di Fonzo (pivot, di questa sera, che avrà inizio 175 cm., '83). In classifica le alle ore 18 e sarà diretta dai siragazze del presidente Rino gnori Lorusso e Buonfrate di Lella precedono a quota 2 le Martina Franca (TA), somiioniche ancora ferme al palo, glierà molto ad una cartina di avendo conquistato i primi tornasole per le ragazze di punti proprio domenica scorcoach Paradiso perché da un sa a spese di una altra diretta lato Melchiorre e compagne concorrente come il Mesadevono dare continuità alla gne, ma lontano dal loro Palabuona prova di sabato scorso Cooper non sembrano avere in quel di S.P. Vernotico con Paradiso il coach la stessa grinta dei match giotanti rimpianti per un risulcati tra le mura amiche, intato finale che con un pò più di accortezza avrebbe potuto arridere alle luca- somma una appetitosa occasione per le “rone, e d'altro canto sono obbligate ad incame- sa” di riaprire i giochi della permanenza in rare i primi due punti della stagione per non B2. Ci vorranno la buona Melchiorre e l'effispegnere in anticipo la luce che tuttora è an- cace Montesano della partita scorsa, e bisocora chiaramente visibile in fondo al tunnel gnerà sperare che la manina della Palmieri della salvezza. Per tenere a freno le pugliesi, sia calda come non lo è stata purtroppo nelche finora hanno dovuto lamentare due as- l'ultimo impegno di campionato; il resto dosenze importanti come quelle della venti- vrebbero farlo la grinta e l'esperienza delle treenne ala Giovanna Di Gregorio (175 cm.) e varie Mazzei, Gallotta e Zuccaro, o la fredella pivot Antoinette Koenis (185 cm., '83), schezza della D'Amico e della Briglia. ci vorrà una buona Pink, senza tralasciare le Giovanni Palmieri altre protagoniste del team guidato in pansport@luedi.it

C’è da sfruttare il fattore campo

La Raro Matera sfida Montebello PATTINOMANIA pronta ad affrontare il Montebello. Questa sera la compagine allenata da mister Massari sarà di scena alla tensostruttura di via dei Sanniti per incontrare la seconda della classe. Dopo il pesante ko rimediato a Correggio, Barbano e compagni ritorneranno a giocare tra le mura amiche consapevoli di incontrare un team molto forte e difficile da battere. Al di là delle difficoltà che la gara riserva, l'obiettivo dei ragazzi materani sarà quello di sfruttare a pieno il fattore campo per raccogliere altri punti importanti per la classifica. Ora le lunghezze dalla zona play-off si sono portate di nuovo a quattro dopo la vittoria del La Mela (che occupa l'ultima posizione utile, ndr) con il Sandrigo e la concomitante sconfitta del Matera a Correggio. Proprio per questa ragione questa sera i biancazzurri dovranno cercare di ottenere l'intera posta in palio. “In settimana ci siamo allenati con molta costanza spiega Roberto Vivilecchia. Sappiamo che il match di questa sera non sarà facile e proprio per questo motivo ci siamo preparati con grande impegno. Contro il Montebello dovremo assolutamente vincere perchè la zona play-off è ormai di nuovo lontana da noi quattro punti. Una nostra eventuale vittoria ed una sconfitta contemporanea del Modena ci porterebbe ad un solo punto dalla zona che conta”. D'altronde, l'obiettivo della società è proprio quello di entrare nella zona play-off. Nonostante la Pattinomania sia composta da tanti giovani ragazzi, la meta non sembra impossibile da raggiungere.

Michele Barbano

Ma per perseguire tale obiettivo occorre vincere quanto meno le gare interne a partire da quella di questa sera che sulla carta appare molto impegnativa. Proprio per questa ragione, in settimana i ragazzi hanno lavorato impostando uno specifico allenamento anti-Montebello. “Abbiamo lavorato per affrontare una squadra che fa molto pressing e che è molto veloce, quindi noi stessi dovremo cercare di velocizzare le nostre azioni d'attacco - conclude Vivilecchia. Da temere nel Montebello c'è il giovane Piroli che è terzo nella classifica cannonieri con quattordici reti ed Edgard Barberi che ha segnato fino ad ora dodici 12 gol”. Questi i convocati per la gara contro il Montebello: Barbano,Vivilecchia, Picca, Cellura, Gaudiano, Luca Nicoletti, Gaetano Nicoletti, Reho, Michele Xiloyannis e Giacomo Xiloyannis. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 51 Il “Riviello” ad Altobello, il “Pica” a Mastroianni e il “Duni” alla Mongelli Sabato 13 dicembre 2008

Assegnati i premi Coni Kermesse a cinque stelle ieri a Tito Scalo TANTI sacrifici, tanto impegno, ora il giusto riconoscimento da parte del Coni regionale. E' stato questo il senso della settima edizione dei Premi Coni, svoltasi ieri pomeriggio presso la Concessionaria Ranieri a Tito Scalo, alla presenza delle massime autorità sportive della Basilicata. L'evento ha avuto il supporto della Provincia di Potenza, della Regione Basilicata e di tutti i comuni della regione Basilicata. Stelle al merito, premiazioni, tanta soddisfazione si sono mischiate in una manifestazione che ha avuto il chiaro intento di dare lustro alle gesta degli atleti lucani. Una giornata importante, un ricordo sentito, quello dei vertici Coni. La manifestazione si è svolta alla presenza dell'imprenditore Paolo Ranieri, del presidente regionale del Coni, Eustacchio Tortorelli, del presidente provinciale del Coni di Potenza, Eustachio Tortorelli, del segretario Leopoldo Desiderio, del responsabile settore canoa e kayak, Franco Palese, di Vittorio Viggiano, vice presidente vicario del Coni regionale, di Elio Di Bari vice consigliere provinciale del Coni di Matera, di Francesco Solimena, presidente Automobile Club di Basilicata. Tanti atleti, tanti addetti ai lavori si sono dati appuntamento in una giornata che ha inteso richiamare i valori dello sport, fatti di lealtà e correttezza sui campi di gioco. Valori pregnanti, richiamati da Antonio Pesarini nel suo discorso che ha cercato di far breccia nelle famiglie, negli alunni e negli organi d'informazione che devono continuare a supportare il lavoro degli esponenti sportivi anche nel corso dei prossimi anni. Una cerimonia solenne, quella svoltasi ieri pomeriggio presso la Concessionaria Ranieri che ha inteso fare luce sulle tante attività sportive e agonistiche della Regione Basilicata con il chiaro intento di migliorare la struttura organizzativa e tecnica degli atleti. Scuola, famiglia e istituzioni (presenti tra gli altri Gaetano Fierro e Luigi Scaglione per la Regione Basilicata) sono chiamate a dare un supporto di grande efficienza e efficacia organizzativa alle istanze del mondo sportivo e agonistico. La manifestazione si è svolta in un clima di grande cordialità e fair play. Gli attori protagonisti dello sport lucano si sono dati appuntamento per un pomeriggio all'insegna dei premi e dei riconoscimenti. Il premio Riviello è andato al presidente della Provincia di Potenza, Sabino

L’ELENCO DI TUTTI I PREMIATI

Il gruppo dei premiati (foto Andrea Mattiacci)

Parterre d’eccezione alla concessionaria Ranieri di Tito Scalo (Mattiacci)

Il tavolo dei lavori con i vertici dell’ente a cinque cerchi di Basilicata e sotto il pubblico con alcuni dei destinatari dei premi (foto Andrea Mattiacci)

Altobello, il premio Duni a Lidia Mongelli, il premio Pica a Mirko Mastroianni. Emozioni di una stagione, vissuta in due ore di cerimonia. Tanta fatica premiata

con coppe e riconoscimenti dagli organi istituzionali del Coni di Basilicata. Un bagno di folla quello di ieri, svoltosi alla presenza di un pubblico numeroso e competente.

Le soddisfazioni di una stagione sono state giustamente ripagate dal Coni regionale. Come dire, bene, bravi, bis. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

TANTI premi, tante coppe, un riconoscimento agli anni di carriera dei tecnici e dei dirigenti lucani. Il Coni di Basilicata ha inteso premiare tutti i migliori atleti ieri pomeriggio a Tito Scalo presso la Concessionaria Ranieri. Questi i premi assegnati: Premio Duni a Lidia Mongelli, premio Pica a Mirko Mastroianni, premio Riviello a Sabino Altobello, medaglia di bronzo al valore atletico a Spartaco Battista, medaglia d'argento al valore atletico a Nicola Nolè. Le stelle di bronzo sono andate a Antonio Bilotti, Sandrino Caffaro, Chiara Cifarelli, Francesco Dente, Vincenzo Di Sanzo, Gerardo Libonati, Michele Arcangelo Ligrani, Luigi Liguori, Francesco Nola, Carlo Scavone, Roberto Urgesi, all'Associazione Dilettantistica Castelluccese Inferiore e all'Associazione Cronometristi Potenza, le stelle d'argento sono state assegnate a Sergio Cicchetti, le stelle d'oro a Elio Di Bari, per i Giochi della Gioventù e il Giocosport i riconoscimenti sono andati al sindaco di Lavello Antonio Annale, al sindaco di Lagonegro, Mitidieri, Michele Basile, Bruno Santo, Vito Larocca, Vito Larocca, Domenico Addamiano, Pasquale Polese. Per la Regione Basilicata i riconoscimenti sono andati a Armando Tita e Ornella Salvatore, per quanto riguarda le Federazioni Sportive Nazionali i premi sono andati al Antonio Abruzzese, Giuseppe Daraio e Gabriele Tramutola per l'atletica leggera, per il ciclismo a Benedetto Antonio Lioi, Maurizio Russo e Antonio Lavieri, per la pallavolo a Antonio Calabria, Giancarlo D'Amico e Antonella Postiglione, per la Federazione Nuoto a Vincenzo Ostuni, Teodosio Lacava e Valeria Sangiacomo, per la Federazione Pesca Sportiva a Giuseppe Palermo, Fabio Imbocè e Liliana Giannattasio, per la Federscherma a Rocchina Esposito, Omar Joseph De Carlo e Edoardo Bellino, per la Federazione Bocce, Antonio Altavista, Antonio De Simone, per la Federazione Scacchi, Michele Vallarlo, Biagio Russo e Mariano Lombardi, per la Federazione Tiro con l'Arco, Federica Romaniello, per la Federazione Automobilistica, Sergio Lo Sardo, Carmine Capezzera e Antonio Lucente, per la Federazione Sport Individuali, Camilla Nigro, Antonio Priore e Gregorio D'Egidio, per la Federazione Motociclistica a Donato Traficante, Ginetta Carnevale, Maria Teresa Chiappetta e Simona De Filippo, per la Federazione Judo, Lotta Karate e Arti Marziali a Tiziana Salvatore, per il settore Lotta a Pietro Amendola e Cristina Petolicchio, per il settore Karate a Vincenzo D'Onofrio, Francesco D'Onofrio, Terryana D'Onofrio e Giusy D'Onofrio, per la Federazione Tiro a Volo, Italo Mastrangelo, Pietro Aloi e Antonio Nino, per l'Ente di Promozione Aics, Veronica Gerardi, Marisa Tramutola e Rocco Eufemia, per l'Ente di Promozione U.S. Acli a Rosanna Bernardo, Rodolfo Bianchi, per l'Ente di Promozio-

Foto “fai da te” dei premiati

ne Csen a Lina Argia Passannante, Anna Carmela Lorusso e Donato Labriola, per la Federazione Armi Sportive a Raffaele Alfano, Riccardo Serqua, Massimo Lauria, Marianna Lorusso e Michele Gioia, per la Federazione Dama a Andrea Durante, Antonio Arleo, Giovanni Allegretti, Alberto Arleo e Antonio Graziano, tra i collaboratori Giochi della Gioventù e Giocosport i riconoscimenti sono andati a Michele Grieco, Clelia Albis, Vincenzo Di Sanzo, Raffaella Stante, Emiliano Ianniello, Giuseppina Zanetti, Giovanna Leone, Maurizio Diaferia, Mariassunta Santarsiero, Ottavio Bochicchio, Michele Di Tolla, Rosanna Vinci, Elisa Miceli, Angela Benedetto, Vito Filippi, Bruno Mazzarone, Patrizia Laurita, Elisa Di Pietro, Raffaella Gaddi, Anna Martinelli, Angelo Potenza, Mariaelisa Dezia, Giuseppe Di Matteo, Mariateresa Tammone, Mariaconcetta Ferrara, Pina Laguardia, Mariacarmela Gallitelli, Teresa Cavallo, Carmela Fortunato, Alfio Grupi, Vittoria Cirigliano, Pia Pugliese, Barbara Camardi e Giuseppe Satriano. Per i collaboratori giochi sportivi studenteschi le benemerenze sono andate a Rita D'Argento, Saverio Scardigno, Nicola D'Angola, Pasquale Lovino, Vincenzo Forleo, Vincenzo De Lillo, Marcello Capocelli, Michele Di Gioia, Antonio Iacovuzzi, Nino Grilli, Antonio Epifania, Gerardo Zandolino, Domenico Quatrale, Angelo D'Adamo, Franco Lorenzo Mongelli, Emilio Dema, Vincenzo Lauria, Marcello Restaino, Nicola Armiento, Carmen Gentile, Rosa Catalano, Giovanna Franchino, Chiara Quaranta, Antonio Cerqua, Ermanno Colucci, Lorenzo Zolfo, Claudio Fornataro, Maurizio Marchese, Bruno Petracca, Mario Petraglia, Vincenzo Triani, Mauro Fatiga e Annamaria Calabrese. Riconoscimenti all'Istituto D'Istruzione Secondaria di Primo Grado Michele Granata e ai docenti Sonia Galella, Antonio Castelletto, Giuseppa Normanno, alle alunne Laura Libutti, Francesca Cammarelle, Marica Di Tolve, Maria Lucia Russo, Maria Francesca Schirò, Maria Assunta Verde e Elisa Nardozza. f.menonna@luedi.it


Sabato 13 dicembre 2008

LOTTO&CONCORSI

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Rubriche

Grazie alle nostre previsioni. Il 29 e il 62 di Bari fanno 100

Estratto a Genova e Milano ROMA - L'ultima estrazione ha visto il raddoppio dei numeri "centenari" che sono passati da due a quattro. Davanti a tutti c'è il 43 (la donna sul balcone) di Venezia si è portato a quota 114, al secondo posto il 41 (il coltello) di Torino che ha raggiunto le 107 assenze continuative, al terzo posto la coppia sincrona di Bari il 29 (il padre) e il 62 (l'omicidio) che ha appena girato la boa dei 100 sorteggi nulli. Fra i numeri più attesi sono usciti di scena il 90 (la paura) terzo di Torino dopo 67 turni, il 61 (il cacciatore) nono di Venezia dopo 49 assenze, il 72 (lo stupore) ottavo di Firenze dopo 47 mancati riscontri, il 31 (il padrone di casa) e il 43 (la donna sul balcone) sesto della Nazionale dopo 38 ritardi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno della decina del 70 (72-75-76) a Firenze, il terno di numeretti (2-4-5) a Roma, il terno di cifra 6 (46-61-63) a Bari, il terno di cifra 4 (40-54-64) a Milano, il terno di cifra 2 (2-20-28) a Milano, l'ambo vertibile 24-42 a Torino, l'ambo simmetrico 22-69 a Venezia. Non è mancato infine l'ambo bivalente: 2-87 è sortito sia a Napoli che a Roma. NAZIONALE - Per ambo sono d'attualità i numeri di cadenza 9 e quelli di figura 3, le combinazioni 39-4969-79-89 e 3-30-57-75-84 possono darvi ampi spunti di gioco. Previsione speciale 19-62 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo e terno la cifra 6 pura che non sviluppa giochi da 100 estrazioni, prendete spunti dalla cinquina 26-46-60-68-86. Tra le figure, invece, è interessante per ambo quella dell'1 con la serie 10-28-37-55-64. Previsione speciale 29-62 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la decina cabalistica 80/89, prendete spunti dalla serie 80-82-8688-89. Buona anche la figura 1 con la serie 10-28-37-55-82. Previsione speciale 37-52 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla decina cabalistica 90/9 e alla serie 90-2-3-4-8. Interessante anche la cadenza 3 con la serie 3-13-33-63-73. Previsione speciale 55-66 per estratto ed ambo GENOVA - Vinto l'estratto con l'89 della previsione speciale. La cadenza 1 è ferma da 54 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 2141-51-71-81. In alternativa considerate la figura 6 con la serie 24-33-6069-87. Previsione speciale 22-28 per estratto ed ambo.

2 29 88 68 23 28 9 1 77 41 43 MILANO - Vinto l'estratto con il 64 della previsione speciale. La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la decina cabalistica 30/39 con la serie 34-35-36-37-38 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 11-73 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è attesa da 62 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-84. Per ambo e terno tenete presente la figura 6 con la serie 15-42-51-69-87. Previsione speciale 13-38 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e cadenza 5 con la cinquina 15-35-55-65-75 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 7-74 per estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 3 è attesa da 64 turni, cercate ambi e terni nella serie 3-14-25-36-69. La cadenza 6 è statisticamente interessante, la serie 26-36-56-66-76 può darvi spunti interessanti per ambo. Previsione speciale 8-22 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 7 è ferma da 63 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. Buona anche la cadenza 8 con la cinquina 18-48-5878-88. Previsione speciale 41-63 per estratto ed ambo. VENEZIA - La cadenza 0 è attesa da 81 estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie 10-30-40-60-70.

76 100 71 74 90 60 61 76 78 107 114

3 62 86 8 83 84 59 79 59 68 40

72 100 56 65 56 59 61 69 75 93 73

69 4 37 90 33 33 56 8 35 72 81

41 76 44 55 52 51 53 61 62 62 64

55 59 69 45 10 25 63 51 23 32 87

34 44 32 38 42 39 38 50 41 41 47

In alternativa considerate la figura 5 con la serie 14-23-32-41-50. Previsione speciale 43-73 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 36-47-52, 26-32-45, 11-22-66, 18-23-32, 37-4758.

Pronostico concorso n. 150 (del 13/12/2008) 17 33 40 41 55 59 65 72 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 69 88 127 62 85 123 64 86 121 87 90 121 29 3 120 18 55 120 12 80 120 36 82 120 63 1 119 51

PREVISIONI

Ritardo 52 48 47 46 43 36 35 35 34 33

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 13 dicembre 2008 Roma e Tutte 90, 4, 78, 73, 76, 44 Napoli, Firenze e Tutte 88, 2, 76, 71, 74, 42 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 16 dicembre 2008 Roma e Tutte 3, 7, 81, 76, 79, 47 Napoli, Firenze e Tutte 1, 5, 79, 74, 77, 45

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Dicembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Dicembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI DICEMBRE 12 - 3 90 - 45 60 - 11 72 - 27 9 - 90 17 - 76 65 - 75 64 - 70 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di dicembre.


Cultura&Spettacoli Sabato 13 dicembre 2008

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Lirica

Carnet

In scena talenti locali e artisti di fama internazionale

Sassi opera festival fa tris di NUNZIO LONGO MATERA - La terza edizione “Città dei Sassi opera festival” è stata presentata dal maestro Enzo Di Matteo in seno alla conferenza stampa, tenuta ieri mattina, presso la Sala Giunta del Comune di Matera. «Siamo coerenti, non siamo caduti nella tentazione di spettacoli mordi e fuggi. - interviene Di Matteo - La nostra macchina organizzativa è tutta materana per valorizzare le risorse locali. Il nostro ambiente culturale e paesaggistico si sta rivelando un contenitore idoneo a costruire produzioni locali. I nostri talenti, come Manuela Bisceglie, Anna Maria Sarra e Francesca Pipitone ed altri diplomati presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, in sinergia con artisti di fama internazionale, saranno protagonisti di questo rinascimento della cultura materana. Quest'anno sono previsti scambi con il Comune di Rotondella ed il Teatro “Marruccino” di Chieti. Una novità è la collaborazione con l'orchestra da camera del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera». I concerti si terranno all'auditorium “R. Gervasio” in Piazza Sedile. Il primo domani alle ore 20,30 “Serata di Gala”, concerto dei finalisti del terzo Concorso internazionale di Canto Lirico “Matera Città dei Sassi”. La selezione di sessanta giovani artisti, provenienti da tutta Italia e dall'estero, è stata fatta ieri e oggi pomeriggio le semifinali. I finalisti, in tutto venti,

comprenderanno vincitori di altri concorsi internazionali. Saranno assegnati: 2000 euro per il primo premio, 1000 euro per il secondo e 500 euro per il terzo. Una borsa di studio “Giovani talenti” al miglior cantante di età inferiore ai ventitre anni. La giuria sarà composta da prestigiosi nomi come Claudio Desderi direttore d'orchestra e sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo ed ex direttore artistico del Teatro Regio di Torino, Giacomo Colafelice direttore del Petruzzellis di Bari, Saverio Vizziello direttore del Conservatorio “E. R. Duni” ed Enzo Di Matteo organizzatore di questi eventi e docente di canto presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Questo concorso coincide con il primo appuntamento patrocinato dal Comune di Matera. Il 18 gennaio 2009, invece, alle ore 20,30 Johann Sebastian Bach “Concerto in Fa minore BW 1056” eseguito dal maestro Vincenzo De Filpo docente di pianoforte principale presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Wolfang Amadeus Mozart “Arie per soprano, pianoforte ed orchestra”. Antonio Vivaldi “Gloria” in Re maggiore RV 589 per mezzo soprano, soprano ed orchestra da camera del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Il programma prosegue il 31 gennaio, sempre alle ore 20,30 “III Rassegna Cori d'Opera e Solisti”, le più belle pagine del repertorio romantico. Il 7 marzo sarà la volta dell’omaggio a Puccini con lo spettacolo “Le Donne” ,

esecuzione in forma scenica. L’11 aprile, ore 20,30, di scena Gian Battista Pergolesi “La contadina Astuta”, esecuzione in forma scenica con cantanti ed orchestra da camera del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Il 23 maggio, infine, “Serata d'Operetta” : Virgilio Ranzato “Il paese dei campanelli” con costumi d'epoca. Data da definire, invece, per il terzo incontro con il dottor Franco Fussi foniatra e replica serata d'operetta 2008 “La Vedova Allegra”. cultura@luedi.it

Il Libro Le “Periferie” senza città di Lucatorto di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Periferie senza città". Il libro di Ivano Lucatorto sarà presentato oggi pomeriggio alle ore 18.30 presso la Mediateca Provinciale “Ribecco” di Matera (Piazza Vittorio Veneto). L'evento è promosso dall' associazione di cultura cinematografica Cinergia, dal Centro di Educazione Ambientale, dalla casa editrice Pubblicazioni Italiane, dal Centro di sperimentazione del Teatro dell'oppresso e dai teatri d'impegno civile vi invitano. Lucatorto è un giovane autore barese alla sua prima pubblicazione. Laureato in Psicologia nel 2007, ha conseguito un Master in Risorse Umane e Organizzazione presso la Fondazione Istud di Stresa. Le sue esperienze spaziano dalla psicologia clinica alla ricerca psico-sociale, sia in Italia che all'estero. "Periferie senza città" propone, fra approfondimento teorico e ricerca empirica, una riflessione sulle periferie come luoghi (o meglio "non luoghi") dell'esistenza in cui il Quartiere San Paolo di Bari risulta un

caso esemplare, un punto di osservazione "privilegiato" per articolare un discorso di più ampio respiro sulle periferie italiane. L'autore evidenzia in particolar modo come le città si presentino come frontiere che determinano differenti modi di abitare il contesto urbano.Lucatorto analizza in un'ottica psicologica e sociologica, le periferie come realtà urbane composite, fatte di marginalità, esclusione, fragilità sociale; spazi di una complessità fatta di disagio e di possibilità inespresse, di precarietà e di voglia di farcela, di violenza e solidarietà. La presentazione del volume di Lucatorto, in una realtà come quella materana, è senz'altro l'occasione per far conoscere un giovane autore di talento e per parlare di periferia nella sua dimensione locale e globale (dal San Paolo di Bari a San Paolo del Brasile dove nasce l'esperienza del Teatro dell'oppresso) ma è, soprattutto, una sperimentazione sulle potenzialità espressive del linguaggio. cultura@luedi.it

Il concerto di BIAGIO TARASCO MATERA - Vincitore dell'ottavo concorso “Rosa Ponselle” 2008, il Duo Jupiter si esibirà domani presso il Teatro Piccolo Duni, in via XX Settembre, nell'ambito della rassegna musicale “Harmoniemusik - dalla popolare alla colta”, organizzata dall'associazione culturale “Rocco D'Ambrosio”, in collaborazione con la Fondazione Orchestra Lucana e il Lams (Laboratorio arte musica e spettacolo). In programma musiche di Piazzolla, Mendelssohn, Stravinsky, Pacalet, Bonnay, Jung, Surkov. Il Duo Jupiter, composto dai bajanisti Walter Di Girolamo e Gianni Di Girolamo, è una formazione cameristica assolutamente inedita. E' un duo di fisarmoniche classiche indirizzato a proporre, nel panorama concertistico contemporaneo e non, una ricerca musicale dal

A suon di fisarmonica con il duo Jupiter I vincitori del Ponselle al Piccolo Duni contenuto innovativo e originale. I suoi componenti suonano uno strumento giovanissimo, il bajan russo, molto diverso dalla fisarmonica tradizionale, che a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso ha sviluppato una letteratura contemporanea di grande qualità, ma ancora piuttosto sconosciuta. Il Duo Jupiter si è già esibito in diverse rassegne concertistiche, riscuotendo ampi consensi. Interessato pre-

valentemente all'interpretazione dei nuovi linguaggi musicali, il Duo collabora con compositori come Alesssandro Sbordoni e Alessandro Solbiati. Ha inciso per Stradivarius (Milano) il cd “Vertice” e per la Ducale-Rivoalto il cd “Fatum” con il Trio Solotarev, formazione quest'ultima nata dalla collaborazione con il fisarmonicista Germano Scurti. «La specificità della rassegna Harmoniemusik - ha dichiarato

il maestro Giovanni Pompeo, direttore artistico della kermesse risiede nella sua decisa apertura alle musiche della contemporaneità, quelle di solito relegate in un cartellone per così dire colto, ai margini della programmazione. Così abbiamo deciso di dare spazio a uno straordinario duo di bajan, la fisarmonica russa dal timbro struggente e malinconico, alle formazioni di sax e pianoforte che eseguiranno brani che spaziano dal jazz all'elettronica, fino alle proposte più tradizionali come i recital solistici di canto lirico e pianoforte di giovanissimi ma straordinari talenti che si stanno facendo strada in tutta Italia. Il tutto va a comporre un mosaico che per quanto non esaustivo è senz'altro rappresentativo delle diverse musiche e tendenze del mondo d'oggi». cultura@luedi.it

Ethnos trio per il concerto di Santa Lucia MOLITERNO - Avrà luogo oggi, alle ore 18:30, nella Chiesa del Rosario, il Concerto di Santa Lucia organizzato dalla Parrocchia Santa Maria in Cielo Assunta. Il programma prevede il concerto d'organo del maestro Edo Graziani, un recital all'Arpa di Daniela Ippolito e Luigi Milano e l'esibizione alla chitarra di Graziano Accinni, componente di punta degli Ethnos. Protagonisti della serata, infatti, saranno proprio gli "Ethnos in Trio"; ossia Graziano Accinni e Silvio De Filippo alla chitarra, Franco Accinni voce solista, che eseguiranno brani della cultura musicale e religiosa lucana. L’iniziativa rientra nell'ambito del progetto nazionale del "Comitato per la promozione del patrimonio immateriale", che vede l'associazione di Moliterno - Ethnos impegnata nell'organizzare una serie di concerti. Eventi, questi, che rientrano in un più ampio programma di rivitalizzazione della tradizione musicale e devozionale lucana e che, nel contempo, si propone di riportare in auge l'Arpa popolare della Valle dell'Agri. Gerardo Tempone

I figuranti di Imago su Rai Due OGGI, alle ore 16 circa, su Rai 2 in diretta dalla sede della Direzione Generale della Banca Nazionale di Roma, saranno presenti i rievocatori storici dell'Associazione Imago di Potenza e gli Ambasciatori Lucani. I primi rievocheranno alcune figure legati alla civiltà contadina con riferimento al Brigantaggio, mentre i secondi la musica popolare lucana. cultura@luedi.it

Incontro con l’autrice al Brain Storming FERRANDINA - “Ora aspetto che la vita mi cerchi” è il romanzo di Maria Antonietta D’Onofrio, professione medico, per passione scrittrice, che sarà presentato stasera, alle ore 18, a Ferrandina. Su iniziativa dell’associazione culturale Donna 2000, presieduta da Maria Carlucci, del libro si parlerà con l’autrice, in un clima colloquiale e informali tra i tavoli del Brain Storming. «Una formula nuova - spiega Maria Carlucci- per sfatare il luogo comune che parlare di cultura debba essere per forza noioso». m.agata@luedi.it


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Sabato 13 dicembre 2008

Spettacoli & televisione

Bruni nuda su una borsa

Belen, discoteca galeotta

La Rai boccia Barbareschi

HA molto contrariato la première dame Carla Bruni l'idea della casa di moda Pardon di mettere in vendita sull'isola francese di Reunion una borsa che riproduce la sua famosa foto senza veli scattata da Michel Comte: Bruni ha fatto causa chiedendo il ritiro della borsa dal commercio e 125.000 euro di danni morali da versare in beneficenza.

BELEN e Rossano, flirt o no? Una serata in discoteca avrebbe tolto ogni dubbio. Come anticipa Striscia la Notizia, dopo il tango nel salotto di Porta a Porta mercoledì scorso, la Rodriguez sarebbe andata in discoteca con Rubicondi. E qui, tra un ballo e uno scatto dei paparazzi, la scena si sarebbe fatta oltremodo bollente ed esplicita.

IL Consiglio di amministrazione Rai ha bocciato il progetto di fiction Nebbie e delitti 3 interpretata da Luca Barbareschi e prodotta da Casanova Entertainment, un tempo di proprietà dell'attore-deputato Pdl ma oggi ceduta. Motivo del provvedimento è lo status di parlamentare di Luca Barbareschi.

SCOMPARSA A 85 ANNI LA MODELLA PIN-UP AMERICANA CHE RESE CELEBRE LO STILE FETISH

Page muore ed entra nel mito

Festival

Primi titoli per la Berlinale fuori concorso “The reader”

di ELISABETTA STEFANELLI LA corta frangetta nera e i lunghi capelli corvini ad incorniciare il sorriso simpatico e intrigante della donna dalla pelle di luna e dalle labbra carminio che è stata la prima pin up della storia, simbolo dell’erotismo fetish senza mai sfiorare la volgarità. Era Bettie Page, all’anagrafe Betty Mae Page, nata a Nashville il 22 aprile del 1923 e scomparsa ieri notte in un ospedale di Los Angeles ma per sempre consegnata a quell'immaginario collettivo che ne ha fatto una delle modelle più imitate. Fino alla recente popolarità di chi chiaramente a lei s'ispira come Dita Von Tees, Bernie Dexter o Nina Elisabeth Page che ne riprendono i contrasti cromatici e le pose maliziose. La sua carriera è durata solo pochi anni trovando l’apice nel 1955 quando vinse il titolo di Miss Pin Up Girl of the World, entrò nelle pagine centrali di Play boy, venne definita «la ragazza dal corpo perfetto» e le sue foto erano stampate ovunque, dalle copertine dei dischi alle carte da gioco. Secondo la leggenda tutto iniziò nel 1950, quando durante una passeggiata a Connie Island incontrò un ufficiale di polizia con l’hobby delle foto che la immortalò per primo. A consacrarla definitivamente fu Irving Klaw nel suo Movie Star news, catalogo in cui appare per la prima volta in abiti di plastica e pelle nera lucida, stivaloni a tacchi vertiginosi, fruste e calze autoreggenti, tutto rigorosamente nero. Una serie di foto che veniva venduta per posta in forma di cartolina: fu così che diventò la prima famosa modella bondage o sadomaso. Seguì nel 1954 un servizio tutto realizzato nell’ex parco naturale africano di Boca Raton, dove compariva in succinti costumi leopardati realizzati da lei stessa che si dilettava di cucito ed includono anche una foto nuda con una coppia di ghepardi. Prima di allora Betty non aveva avuto una vita molto fortunata: i genitori divorziarono che aveva appena dieci anni e da allora era stata affidata con le sorelle ad un’orfanatrofio. Bravissima a scuola si diplomò e si iscrisse al College con l'intenzione di diventare un’insegnante. Ma l’idea di diventare una star del cinema che la inseguiva da bambina la spinse a laurearsi in Arte e il suo primo lavoro fu battere a macchina il manoscritto di

Alcune immagini della pin-up Betty Page che esaltano il suo fascino provocante

Alfred Leland Crabb come segretaria. Nel 1943 sposò il primo dei suoi tre mariti, Billy Neal che abbandono solo quattro anni dopo, a cui seguì nel 1958 Armand Walterson da cui divorziò nel 1963 e la stessa sorte toccò in seguito a Harry Lear. Il suo mito fu alimentato dal fatto che nel 1958 abbandonò bruscamente e misteriosamente l’attività

di modella, dopo che tra l’altro era stata bloccata la vendita delle sue foto bondage per decisione della sottocommissione sulla delinquenza giovanile al senato dove fu anche ascoltata in audizione. E' dai primi anni Ottanta che l’interesse nei suoi confronti ha trovato nuova linfa, portando ad una serie crescente di pubblicazioni e

fumetti a lei ispirati, al punto che nel 1987 nacque addirittura una fanzine a lei dedicata che per sette anni ha raccolto un grande successo mondiale. Nel 1990 la Dark House Comics ha pubblicato un fumetto ispirato alla sua vita, conclusa in un appartamento a schiera di Los Angeles. Per non parlare della moda, che l’ha eletta sua icona sexy.

ANNUNCIATI i primi titoli della Selezione ufficiale della cinquantanovesima Berlinale, che si svolgerà dal 5 al 15 febbraio. Tra i titoli in Concorso, Rage di Sally Potter, con Judi Dench, Jude Law e Dianne West, il tedesco Alle Anderen di Maren Ade con Birgit Minichmayr e Lars Eidinger, l'opera prima Usa The Messenger di Oren Moverman, con Ben Foster, Woody Harrelson e Samantha Kate Winslet in “The reader” Morton, la coproduzione svedese, te- Miglior Regia - interpredesca e danese Mammo- tato da Kate Winslet e th di Lukas Moodysson Ralph Fiennes, poi il con Gael Garcia Bernal, nuovo di Theo AngeloMichelle Williams e Tom poulos, The Dust of Time McCarthy, Mei Lanfang Greece, con Irene Jacob e (Forever Enthralled) di Michel Piccoli, Willem Chen Kaige, con Leon Dafoe, Bruno Ganz, The Lai, Zhang Ziyi e London Private Lives of Pippa River Algeria, di Rachid Lee di Rebecca Miller, Bouchareb, con Brenda con Robin Wright Penn, Blethyn e Sotigui Kou- Alan Arkin, Keanu Reeves, Maria Bello, Julianyate. Fuori concorso, spicca ne Moore, Winona Ryder The Reader di Stephen e il comico Pink Panther Daldry - candidato a 4 2, di Harald Zwart, con Golden Globe, tra cui Mi- Steve Martin e Jean Reglior film drammatico e no.

Personaggi ROMA – Interpretare in teatro una versione in musical di Mary Poppins e al cinema una commedia romantica sul modello di Harry ti presento Sally. «Sono storie che fanno sognare e in questo momento poco felice ce ne sarebbe bisogno». Lo dice Lorella Cuccarini, che debutta sul grande schermo come doppiatrice della protagonista di Lissy – Principessa alla riscossa, la commedia d’animazione in 3D del tedesco Michael 'Bully' Herbig, in uscita il 2 gennaio in 200 copie distribuito da Moviemax. La pellicola (già campione al botteghino in Germania oltre 15 milioni di euro di incassi) che mescola alle atmosfere da fiaba qualche doppio senso e allusioni da pubblico più adulto, prende in giro i classici film sulla principessa Sissi, rifacendosi a modelli come Shrek e Monsters & co, citando, fra gli altri, anche King Kong, L’era glaciale, Moulin Rouge, La mummia, e Mission

LA SHOWGIRL DOPPIA IL FILM D’ANIMAZIONE TEDESCO “LISSY”

Cuccarini, una voce da principessa La soubrette e conduttrice Lorella Cuccarini

Impossibile. Protagonista della storia è Lissy, giovane, romantica e un pò tonta moglie dell’altrettanto poco brillante principe asburgico Franz. Le loro giornate sono bruscamente interrotte dal rapimento della prin-

cipessa operato da uno scontroso Yeti dell’Himalaya. Una serie di disavventure, equivoci e tanti buoni sentimenti guideranno la vicenda all’inevitabile lieto fine. «Ho accettato di doppiare

Lissy perchè l’ho trovata molto divertente, è una principessa “scorretta”, lontana da quelle dei film Disney con cui sono cresciuta, tanto inconsapevole e imbranata da diventare quasi eroica» ha spiegato una Cuccarini in splendida forma. Al film la lega anche un motivo personale: «I film di Sissi erano molto amati da mia madre, che non c'è più da tanti anni. È bello pensare che certe cose ritornano». Fan della partecipazione della Cuccarini alla pellicola, sono anche i suoi quattro figli, che vanno dagli otto ai 17 anni: «Sono eccitatissimi all’idea che la mamma dia la voce a un film d’animazione». Rispetto alla versione tedesca di Lissy, ha spiegato «che è un pò più da pubblico adulto,

in quella italiana i dialoghi sono stati edulcorati perchè questo vuole essere un film per tutta la famiglia». Per Lorella quello sul grande schermo è un debutto: «Non ho mai avuto offerte convincenti, qualche anno fa mi avevano proposto un ruolo in una specie di cinepanettone, ma non era un cinema che mi interessava. Il fatto è che in Italia sia per il cinema che per la fiction non si scrivono spesso ruoli femminili come quelli che interpretano Meg Ryan, Michelle Pfeiffer o Cameron Diaz, attrici che amo molto». Preferendo non rivelare nulla in dettaglio sui suoi progetti, la conduttrice si sofferma sulla tv di oggi: «Mi piacerebbe sperimentare un genere che in Italia ancora non si è provato, è il reality adventure fatto senza studio, che diventa quindi più una docu-soap. Da noi lo studio è un cordone ombelicale, vedremo chi sarà il primo a tagliarlo».


Per chi viaggia

Sabato 13 dicembre 2008

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Rubriche

Sabato 13 dicembre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

In questo periodo è di estrema importanza avere le idee chiare sui prossimi passi da fare nel lavoro. In amore non temete rivali.

TORO 21/4 - 20/5

I vostri nuovi progetti professionali sono a prova di imprevisti. O almeno dovrebbero. In amore cercate di non perdere il controllo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Dovete ancora trovare una buona idee per cui battervi nella professione. In amore vale la pena rischiare.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro il periodo è delicato e vi occorre un bel po' di grinta per affrontarlo al meglio. Sentimenti confusi.

LEONE 23/7 - 23/8

La fortuna sta girando dalla vostra parte: siate pronti a coglierla, soprattutto nel lavoro. In amore siete ancora fragili.

VERGINE 24/8 - 22/9

Avete ritrovato l'entusiasmo per il lavoro, grazie anche ad una persona che vi ha aperto nuovi orizzonti. In amore non pensate al passato.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non sopravvalutate le persone nuove con le quali dovrete lavorare ad un nuovo progetto. A piccoli passi verso l'amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Se non avete chiara la situazione non vi conviene agire nel lavoro. Non trascurate la persona amata, non lo merita.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Se non riuscite a parlare con chiarezza con un collaboratore vi conviene rimandare. In amore state solo prendendo tempo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Certamente dovete seguire il vostro intuito nel lavoro, ma conviene fare delle verifiche preventive. In amore non abbiate fretta.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Abbiate l'umiltà di capire che anche voi potete sbagliare nel lavoro: è il primo passo per rimediare. Un amore vero non va sprecato.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

S tardi fa; SCI no = STAR DI FASCINO.

Potete fare parecchia strada nella vostra attività grazie alla vostra capacità di convincere. Momento magico nel settore affettivo.


Televisioni

21.30

SHOW

13.55

PRIMA SERATA

Pippo Baudo

SPORT

RUBRICA

21.30

Sci alpino

FILMTV

21.30

Alberto Angela

Sabato 13 dicembre 2008

19.35

Raimondo Vianello

TELEFILM

FILM

14.05

Walker Texas Ranger

21.10

Austin Powers - la spia che ci provava

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FILM Febbre da cavallo

06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -RubricaSabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -RubricaTuttobenessere 11.30 -Rubrica Occhio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -Rubrica Effetto sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VarietàCercando cercando 06.10 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -Varietà Mezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 13.55 -SportCoppa del mondo - Sci alpino 14.30 -AttualitàTelethon 18.00 -Telegiornale Tg 2 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -RubricaIl videogiornale del.. 08.50 -CartoniI giorni dell'Avvento 08.55 -RubricaAppuntamento al cinema 09.00 -RubricaArt News 09.25 -RubricaRai Sport 10.30 -SportC. del mondo - Sci alpino 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaRai Sport 13.30 -SportC. del mondo - Sci alpino 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 16.20 -RubricaMagazine C. League 16.45 -RubricaPresentazione del Giro d'Italia 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Rubrica Superpartes 10.40 -Film Qualcuno come te con Ashley Judd, Greg Kinnear, Hugh Jackman, Marisa Tomei, Ellen Barkin - regia di Tony Goldwyn (USA) - 2001 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality ShowAmici 15.30 -RotocalcoVerissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.35 -Sit ComVita da strega 07.40 -Serie TvLe stagioni del cuore 10.00 -RubricaVivere meglio 11.00 -RubricaAnteprima - Cuochi senza frontiere 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.40 -Rubrica Pianeta mare 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Poirot: memorie di un delitto Giallo 17.00 -TelefilmDetective Monk 18.00 -DocumentarioDocumentario 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -NewsTgcom - Attualità 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -Film Austin Powers - La spia che ci provava con Mike Myers, Heather Graham, Michael York, Robert Wagner, Seth Green, Rob Lowe, Gia Carides regia di Jay Roach (USA) - 1999 16.00 -Film Thunderbirds con Brady Corbet, Vanessa Anne Hudgens, Anthony Edwards, Bill Paxton, Soren Fulton - regia di Jonathan Frakes (USA) - 2004 18.00 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -CortometraggioSurviving Sid 19.10 -FilmMonster House - regia di Gil Kenan (USA) - 2006

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.35 -FilmLa milionaria con Sophia Loren, Peter Sellers, Alastair Sim, Vittorio De Sica, Dennis Price - regia di Anthony Asquith (GB) - 1960 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmMai dire sì 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -FilmI gemelli del Texas con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Diana Lorys - regia di Steno (Stefano Vanzina) (Italia) - 1964 17.50 -FilmLa battaglia delle aquile con Malcolm McDowell, Christopher Plummer, Simon Ward, Peter Firth, David Wood, Pascale Christophe - regia di Jack Gold (GB) 1977 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Serata d'onore

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Sabato sprint

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.30 -Film Tv Crociera Vianello - Commedia 23.10 -Film Tv Inganni - Drammatico

21.30 -FilmWallander - Il fratello gemello con Krister Henriksson, Johanna Sallstrom, Ola Rapace (Svezia) 2005 23.15 -RubricaGuida al campionato

21.10 -FilmLemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi con Jim Carrey, Emily Browning, Liam Aiken, Billy Connolly, Meryl Streep, Jude Law - regia di Brad Silberling (USA) - 2004 23.10 -RubricaRewind

20.30 -ShowCrozza Italia Exclusive 21.10 -FilmFebbre da cavallo con Enrico Montesano, Gigi Proietti, Catherine Spaak, Mario Carotenuto, Adolfo Celi, Gigi Ballista, Francesco De Rosa - regia di Steno (Italia) - 1976

23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -RubricaApplausi 00.35 -TelegiornaleTg 1 01.00 -AttualitàTelethon 02.30 -AttualitàPioggia sporca 03.00 -FilmLa 25ª ora 05.10 -VideoframmentiSuperStar

23.20 -TelegiornaleTg 2 23.30 -BoxeTitolo intercontinentale Pesi Welter: Petrucci-Monteiro 01.50 -Real TvX Factor - I casting 02.30 -AttualitàI corti di Telethon 02.50 -Talk ShowIl caffè 03.50 -VarietàCercando cercando

23.25 -TelegiornaleTg 3 23.40 -TelegiornaleTg Regione 23.45 -AttualitàUn giorno in pretura 00.45 -TelegiornaleTg 3 00.55 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.10 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema

00.50 -RubricaNonsolomoda 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Film TvNormandia: passaporto per morire - Spionaggio 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.00 -Sit ComOtto sotto un tetto

00.05 -NewsSipario notte 00.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.10 -ShowIeri e oggi in Tv special 02.45 -FilmIl terrore dell'Oklahoma con M. Arena, D. Scala - regia di Mario Amendola (Ita) - 1959 04.15 -TELENOVELA Terra nostra 2...

00.40 -NewsStudio Sport 01.15 -RubricaCiak Speciale 01.45 -FilmImpiegati... male con J. Aniston, R. Livingston - regia di Mike Judge (USA) - 1998 03.15 -FilmImpiegati 05.15 -TelefilmLois & Clark

23.25 -RubricaLa valigia dei sogni 00.05 -TelefilmThe Practice - Professione avvocati 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaM.O.D.A. 02.05 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso

leTrame

ITALIA 1

ORE 14.05

AUSTIN POWERS - LA SPIA CHE CI PROVAVA con M. Myers, H. Graham, E. Hurley, M. York - regia di Jay Roach (Usa) - 1999 Mentre, nel 1999, sta trascorrendo la sua luna di miele Austin viene a scoprire che il Dottor Male si è fatto catapultare nei favolosi anni Sessanta. Il suo scopo principale è quello di impadronirsi della sua potente carica sessuale. Austin torna nel passato per tentare di salvare il suo mojo. In suo aiuto corre la sensuale agente della Cia, Felicity...

LA 7

ORE 21.10

FEBBRE DA CAVALLO con G. Proietti, E. Montesano, M. Carotenuto - regia di Steno (Ita) - 1976 Mandrake, Pomata e Felice, tre amici con il comune vizio delle scommese clandestine sui cavalli e allo stesso tempo alla disperata ricerca di denaro (per i debiti contratti con le scommesse), cercano di truccare una corsa. Uno di loro dovrà prendere il posto del fantino di un cavallo dato per sicuro vincente, facendo in modo che vinca invece un brocco su cui loro punteranno...

ITALIA 1

ORE 16.00

LA 7

ORE 17.50

THUNDERBIRDS

LA BATTAGLIA DELLE AQUILE

con B. Paxton, B. Kingsley, B. Corbet regia di Jonathan Frakes (Usa) - 2004

con M. McDowell, C Plummer, S. Ward - regia di Jack Gold (G.B.) - 1977

La International Rescue è una squadra di salvataggio formata dalla famiglia Tracy e ha sede a Tracy Island. Quando questa viene invasa dal cattivissimo genio del crimine "The Hood" tutti i membri sono costretti ad allontanarsi, con l'eccezione del più piccolo Alan. Giovane ma non privo di risorse dovrà compiere la sua prima missione di salvataggio...

Tutti i ragazzi inglesi sognano le mirabolanti avventure dei piloti dell'aviazione che stanno combattendo nella I^ Guerra Mondiale. John è il più famoso di questi eroi. Steve giunge ad Amiens dove è di stanza John, suo idolo ed ex compagno di classe. Ben presto però Steve si accorge che la vita al campo è tutt'altro che ideale: molti piloti muoiono in battaglia...

ITALIA 1

ORE 21.10

LEMONY SNICKET - UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI con J. Carrey, M. Streep, T. Spall - regia di Brad Silberling (Usa) - 2004 Violet, Klaus e Sunny, rimasti orfani, ereditano una considerevole fortuna e vengono presi di mira dal perfido conte Olaf, che vuole arricchirsi alle loro spalle. Costui cerca in tutti i modi di eliminare i bambini e i loro tutori, ma i tre fratelli gli danno del filo da torcere: Violet sa creare macchine portentose, Klaus è un lettore accanito, mentre Sunny...

ITALIA 1

ORE 1.45

IMPIEGATI...MALE con R. Livingston, J. Aniston, A. Naidu - regia di Mike Judge (Usa) - 1998 Il padre spirituale degli svogliati programmatori di computer della Initech è Milton. Lenti da miope, obeso, timido, frustrato, camicia sudicia e sgualcita, schiacciato tra i pannelli dell'open space e accerchiato dagli scatoloni è stato confinato negli scantinati dell'ufficio. Al buio. È stato licenziato da molti anni, ma nessuno lo ha avvertito e continua a ricevere regolarmente lo stipendio...

Annozero, testa a testa con il film di Raiuno RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Genitori in trappola

ora 20.41 19.49 18.51 21.19

ascolto 7.177 7.143 5.302 4.479

RAI DUE Annozero Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33

21.04 13.30 19.37 13.52

3.818 2.043 2.033 1.548

RAI TRE Che tempo che fa Geo & geo Geo & geo Un posto al sole

21.10 14.00 19.42 20.38

4.616 3.552 3.257 2.767

CANALE 5 Striscia la notizia Beautiful Chi vuol essere Cento vetrine

20.46 13.41 19.04 14.10

8.031 4.269 4.251 4.030

ITALIA 1 Matricole & meteore I simpson Naruto shippuden La ruota della fortuna

21.09 14.33 14.08 20.28

3.123 2.432 2.095 2.095

RETE 4 Walker texas ranger Prima ti sposo, poi ti Sessione pomeridiana Tempesta d'amore

20.29 21.14 14.09 19.40

2.247 2.156 2.116 1.972


LIBERA NOS A MALO dal 15 dicembre il DVD con il Quotidiano a € 8.90 in più


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