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Martedì 16 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Cuba entra nel gruppo di Rio COSTA DO SAHUIPE (BRASILE) – Novità in vista per la politica estera cubana sotto la presidenza di Raul Castro (nella foto), da ieri in visita in Brasile: è in programma per domani l’ingresso di L’Avana nel Gruppo di Rio, unico organismo di consultazione politica dell’America Latina. L'adesione sarà probabil-
mente il risultato più atteso dei quattro vertici targati 'Amlat' in programma tra oggi e domani a Costa Do Sahuipe, a nord di Bahia.
Notizie false cronista arrestato ABIDJAN – Un giornalista di un’agenzia di stampa privata della Costa d’Avorio è stato arrestato sabato scorso ed è attualmente detenuto con l’accusa di aver diffuso «notizie false» su un ammutinamento avvenuto sempre sabato in un carcere della capitale Abidjan.
Congo, fuoco contro convoglio KINSHASA – Uomini armati hanno aperto il fuoco contro un veicolo di un convoglio umanitario italiano nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), causando un morto ed un ferito – entrambi di nazionalità congolese. Lo riferisce l'Onu. L’attacco si è verificato nella provincia del Nord Kivu, a circa 60 chilometri a nord di Goma, ha precisato il portavoce militare della missione Onu nel Paese (Monuc), JeanPaul Dietrich. «Un gruppo ha aperto il fuoco contro un veicolo dell’Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi), che si occupa della protezione dei bambini», ha spiegato il portavoce. «Un passeggero è morto sul colpo, l’autista è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Rutshuru gestito da Medici senza frontiere», ha aggiunto.
In Italia e nel Mondo L’assessore ai Trasporti della Lombardia minaccia di far rimanere il supertreno in stazione
Flop dal Nord al Sud dell’alta velocità a due giorni dal debutto MILANO – A due giorni dal debutto della Freccia Rossa sulla tratta Milano-Bologna, il mondo dell’alta velocità italiana incassa i primi malumori: al Nord come al Sud. Nel casertano un treno della linea ad Alta Velocità – partito da Roma alle 7.25 e il cui arrivo era previsto alle 8.46 nella stazione di Napoli Centrale – si è bloccato, a causa di un guasto al pantografo, all’ingresso della stazione di Gricignano d’Aversa dove è rimasto fermo, tra l’indignazione dei passeggeri, un paio d’ore. In Lombardia, invece, il Governatore della Regione, Roberto Formigoni, affrontando il discorso sotto un aspetto diverso, ha puntato il dito sull'attivazione del nuovo orario invernale per segnalare che «le cose non hanno funzionato o per lo meno non hanno funzionato come avrebbero dovuto» mentre l’assessore al-
L’inaugurazione dell’alta velocità
la Mobilità e infrastrutture della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, non ha mancato di sottolineare i disagi per i pendolari. Intoppi forse legati alla necessità di un minimo di rodaggio per l’intera struttura dell’Alta Velocità, fresca di varo, che non hanno mancato di sollevare le prime critiche e le prime contestazioni da parte delle associazioni a di-
fesa di utenti e consumatori. I disagi nel casertano – segnati da momenti di tensione con tanto di intervento delle forze dell’ordine e con un altro treno Freccia Rossa bloccato a causa dei problemi del primo – sono stati stigmatizzati dall’Adiconsum giunta a chiedere «un adeguato risarcimento» per i passeggeri costretti a rimanere fermi «in aperta campagna per un’ora e mezza senza riscaldamento nè elettricità» a bordo di un convoglio «partito già singhiozzando da Roma Termini». Parole nette, come quelle del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, secondo cui, nel giorno in cui il nuovo orario invernale di Trenitalia è entrato a tutti gli effetti in vigore, «le cose non hanno funzionato o per lo meno non hanno funzionato come avrebbero dovuto e come Rfi e Trenitalia si erano impegnati a far funzionare» tanto da
Una vittima nel Casertano. Morto uno dei feriti di Milano
Incidenti, ancora ubriachi Pdl e Pd insieme per fermarli ROMA – Anche ieri morti in incidenti stradali causati da chi guida sotto l’effetto di alcol ed una proposta di legge bipartisan punta a bloccare completamente l'automobilista che ha bevuto, anche poco. Ed il sottosegretario Carlo Giovanardi chiede lo stop alla somministrazione di alcol alle due del mattino ed il divieto di vendita di bottiglie dalle 22 alle sei. Nella mattinata di ieri si è registrata un’altra vittima dell’incidente di domenica a Cesano Maderno (Milano) causato da un giovane che – in stato di ebbrezza alcolica – aveva falciato una comitiva di gitanti. Altro episodio ieri nel casertano: un moldavo di 30 anni, al volante di un’auto, è sbandato urtando il muro di una casa. Nell’incidente è morto un romeno che viaggiava con il moldavo. Quest’ultimo è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Il test al quale è stato sottoposto ha infatti fatto rilevare un tasso alcolico superiore al consentito. Intanto, sempre ieri, è stato condannato per direttissima a nove mesi di reclusione un cittadino boliviano che sabato notte era stato arrestato a Bergamo dopo aver causato un incidente sotto l'effetto dell’alcol. Un bollettino quotidiano, dunque, quello delle vittime della guida alcolica e un’indagine condotta su 74 conducenti arrivati dopo un incidente al Trauma Center dell’ospedale Niguarda di Milano tra marzo e settembre 2008 rivela che metà dei guidatori coinvolti negli scontri risulta positivo all’etilometro o al test per le droghe. In 7 casi su 10, indica la ricerca, si tratta di uomini con
I rilievi della polizia dopo l’incidente nel Casertano
un’età media di 39 anni. Il 20% risulta positivo all’alcol, il 20% a droghe (soprattutto cocaina) e il 15% sia all’alcol che alla droga. All’escalation prova a rispondere il Parlamento. Il presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, annuncia infatti una proposta di legge – da approvare entro gennaio – che prevede un forte inasprimento delle misure, con la sospensione della patente, inizialmente di 6 mesi, che viene aumentata in caso di recidiva e che può arrivare fino al ritiro. L’obiettivo è bloccare completamente l’automobilista che ha assunto bevande alcoliche. In sostanza, secondo il provvedimento allo studio, non si potrà più bere alcol se si vorrà guidare un’automobile, perchè sarà sufficiente un tasso alcolemico anche dello 0,2% per vedersi ritirare la patente. Il presidente della commissione Trasporti ha spiegato che si tratta di una proposta
bipartisan, presentata in origine dal Pd ma che vede come relatore Silvano Moffa, del Pdl. Sulla stretta annunciata è scettico il direttore generale dell’Associazione italiana imprese di intrattenimento ballo e spettacolo (Silb-Fibe), Edi Sommariva. «Sono d’accordo sull'aumentare la pesantezza delle sanzioni – spiega Sommariva – ma non del tutto sulla riduzione dei parametri alcolemici. O si va a quota zero o la riduzione annunciata da solo l’idea di un’operazione di facciata. Io credo che si debba intervenire molto sulle sanzioni ed aumentare i controlli». Posizione analoga quella dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. Siamo favorevoli all’inasprimento delle pene – osserva – ma nel contempo si devono incrementare i controlli in modo da diffondere una mentalità nuova». Daniela Navi
dovere scrivere «personalmente» ai vertici del servizio ferroviario per «esigere il rispetto integrale degli accordi sottoscritti solo qualche giorno fa». Rimostranze – affiancate da quelle dell’assessore Cattaneo, secondo cui «se Trenitalia ha deciso che Freccia rossa deve correre passando davanti a tutti gli altri treni e sulle spalle dei pendolari, può darsi che saremo costretti a dimostrare a Trenitalia che il Freccia Rossa può anche rimanere in stazione» – che hanno trovato immediata risposta dai vertici dell’azienda. Questa, in una nota, ha infatti osservato come «Trenitalia stia monitorando con attenzione l’attivazione del nuovo orario regionale e sia impegnata a risolvere i problemi evidenziati: problemi per lo più di natura tecnica, addebitabili a circostanze limitate e straordinarie». Letizia Bianco
Maltempo torna la pioggia tregua finita ROMA - È stata solo una breve tregua. Già da ieri il maltempo è tornato ad interessare gran parte della Penisola con un'ondata di freddo e precipitazioni che durerà almeno per le prossime 36 ore. Con uno stato di allerta in particolare per il Tevere, a Roma, diventato orvegliato speciale, con la sala operativa e quella di crisi dei vigili del fuoco di Roma, presenti con uomini e mezzi nei punti nevralgici del corso d'acqua. La perturbazione sta sferzando tutta la Penisola: al nord piogge intense in pianura e neve sulle montagne, al centro e al Sud freddo e piogge incessanti. NEVE RECORD IN PIEMONTE E VAL D'AOSTA- Pioggia, neve e vento colpiscono soprattutto le regioni del Nord-ovest. Più di 120 centimetri di neve fresca in un solo giorno sono caduti nelle ultime 24 ore a Balme, nelle Valli di Lanzo (Torino). Un record, secondo la Società Meteorologica italiana, per il mese di dicembre: il precedente, 115 di neve, risale addirittura al 1933. Secondo le previsioni di Arpa Piemonte, oltre gli 800 metri continuerà a nevicare anche domani, con pericolo di valanghe su tutti i settori alpini. Il fenomeno ha già causato l'interruzione della viabilità nelle valli Anzasca, Orco, Soana, Cenischia e Chisone. Problemi sull'autostrada Torino-Savona, chiusi i valichi di Tenda, Maddalena, Sempione, Monginevro e Moncenisio. Situazione critica nelle aree di montagna del Cuneese, del Verbano e della valle di Susa per la viabilità, l'erogazione di energia elettrica (85 mila utenze saltate nel Cuneese e 3.600 nel Biellese) e di acqua potabile. Nelle valli di Lanzo (Torino) sono scesi 130 cm di neve. E oggi l'allarme raggiungerà il livello 5, il massimo previsto dalla scala europea. Pioggia invece in pianura, dove sono caduti tra i 100 e i 150 millimetri d'acqua. Nevica in tutta la Valle d'Aosta anche sotto i 1.500 metri. La perturbazione proseguirà almeno fino a domani, con fenomeni più intensi nelle vallate al confine con il Piemonte. VENEZIA SOTT'ACQUA - A Venezia intorno alle 11,30 c'è stata una massima di marea di 115 centimetri. A Chioggia la punta massima è stata di 123 centimetri. Elisabetta Martorelli
IL CASO
Usa, Caroline Kennedy, figlia di John e Jackie vuol diventare senatrice al posto di Hillary Clinton Impeachment per Blagojevich CHICAGO – Il presidente della Camera dell’Illinois, Mike Madigan, ha costituito un comitato legale per raccogliere le prove necessarie a avviare l’impeachment del governatore Rod Blagojevich (nella foto) arrestato la settimana scorsa per aver tentato di «vendere» il seggio senatoriale del presidente eletto Barack Obama. Ne ha dato notizia il sito web del Wall Street Journal.
NEW YORK – L'ex bambina di Camelot senatrice dello stato di New York nel seggio che fu di suo zio Bob Kennedy, al fianco allo zio Edward malato di cancro. Caroline Kennedy ha deciso: vuole il posto di Hillary Clinton. Lo scrive il New York Times sul suo sito online. La decisione, confidata al giornale da fonti ben informate, vede Caroline «determinata», dopo aver passato tutta la sua vita adulta a evitare la luce dei riflettori. Già nei giorni scorsi fonti vicine a Caroline avevano fatto sapere che la figlia del presidente assassinato a Dallas era «interessata» al seggio di Hillary.
Ora la conferma che chiederà al governatore David Paterson di prendere in considerazione la sua nomina quando Hillary lascerà il posto per diventare segretario di Stato. Il ritorno di Camelot è nel segno di Barack Obama, il presidente eletto per cui Caroline in gennaio rinunciò alla sua privacy per scrivere un editoriale di appoggio sul New York Times. La figlia di John e Jackie Kennedy aveva avvicinato Paterson il 3 dicembre, spinta a buttarsi in politica da molti della famiglia come il cugino Robert, un avvocato ambientalista. Caroline Kennedy ha compiuto l’anno scorso 50 anni. Una tappa
importante per una donna. «Ha passato anni a conciliare servizio pubblico e obblighi per la famiglia. I suoi figli sono cresciuti. È pronta a reinventarsi», ha spiegato Robert. Se arriverà l’ok di Paterson, Caroline dovrà accollarsi quattro anni di campagna elettorale permanente: dovrà farsi rieleggere nel 2010 per servire fi- Caroline Kennedy no alla fine del mandato di Hillary, poi di nuovo nel 2012 per che negli ultimi vent'anni ha vigilaottenere un mandato in proprio. to gelosamente sulla privacy della Troppo per una madre di famiglia famiglia? tutta casa (su Park Avenue) e scuole Alessandra Baldini
In Italia e nel Mondo
Martedì 16 dicembre 2008
Il principe di Castagneto, duca di Melito, si è spento a Roma. Aveva 83 anni
È morto Carlo Caracciolo, fondatore di “Repubblica” La sorella Marella sposò Gianni Agnelli La sua vita segnata dall’impegno civile
Carlo Caracciolo
ROMA – La sua vita è stata paragonata a un grande romanzo borghese: Carlo Caracciolo, morto ieri a 83 anni nella sua casa a Roma, viene considerato un protagonista di un’Italia fatta di impegno civile e di profonda passione per la cultura e la politica. Il Principe di Castagneto, Duca di Melito, ha legato la propria storia a quella di un gruppo editoriale e di un giornale, l’Espresso e La Repubblica. Una vicenda che iniziò con un colpo di fortuna: era il 1956 quando Adriano Olivetti cedette a titolo gratuito le azioni dell’Espresso all’appena
trentenne Caracciolo, fino a quel momento coinvolto solo nella gestione pubblicitaria della rivista. Il principe divenne così azionista di maggioranza della società e più di vent'anni dopo, insieme all’amico Eugenio Scalfari, diede forma e sostanza al progetto di un nuovo quotidiano: La Repubblica. Caracciolo descriveva se stesso con grande ironia; scherzava sui titoli nobiliari; parlava in modo aperto della passione per le donne e delle sue idee politiche. Un capitolo a parte merita l'amicizia di una vita con
Gianni Agnelli: un rapporto intenso andato oltre il legame familiare. La sorella di Carlo, Marella, sposò infatti l’Avvocato nel 1953. Caracciolo – nel libro L’editore Fortunato – raccontava così il primo incontro con Agnelli: «Gli inizi dell’amicizia con Gianni, che sarebbe durata un’intera vita, posso collocarli nei primissimi anni Cinquanta. Lui, nato nel '21, aveva quattro anni più di me. La cosa che di lui più m'impressionava era l'enorme desiderio di piacere. Aveva una vitalità straripante, quasi pericolosa». Daniela Simonetti
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Padova, baby gang spillava soldi a coetanei La scusa era quella di «dover pagare una multa». Bloccati dalla squadra mobile
La pattuglia della mobile
PADOVA–Per spillare soldi a qualche ragazzino una 'baby gang' si è inventata il trucco di dover pagare una multa ricevuta per colpa delle vittime, ma alla fine è stata sgominata dalla squadra mobile di Padova. Gli agenti sono intervenuti quando due ragazzi di 13 anni sono stati costretti a consegnare ai quattro componenti della 'gang' 35 euro ciascuno dopo che nei giorni precedenti avevano già versato 20 euro a testa. Il trucchetto per far cassa inventato dal gruppo – formato da un maggiorennedi 18 anni, e tre minori, di cui il più piccolo di 13 – era abbastanza ingegnoso.
Nominati i responsabili delle politiche ambientali
Obama brucia le tappe a Chicago riunito il “governo” WASHINGTON – Barack Obama ripete che l'America «ha un presidente alla volta», ma in questi giorni i comandanti in capo appaiono con sempre maggiore evidenza due. Mentre quello ufficialmente in carica, George W.Bush, era in volo di ritorno dal viaggio d’addio a Iraq e Afghanistan, a Chicago il suo successore ha riunito l’apparato di politica estera e di sicurezza – con in testa Hillary Clinton e i vertici del Pentagono e dell’intelligence -, per decidere tra l’altro cosa fare delle guerre ricevute in eredità dal predecessore. La prima riunione della squadra che dal 20 gennaio avrà in mano le sorti del Paese sul fronte della difesa, della diplomazia e della lotta al terrorismo, ha coinciso anche con la nomina da parte di Obama di un altro pezzo importante del proprio team: i responsabili delle politiche ambientali ed energetiche. Toccherà loro consigliare il presidente eletto ed eseguire le sue direttive su un fronte, quello della lotta al riscaldamento globale, che appare non meno carico di urgenza dei fronti di guerra a Kabul e Baghdad. Per completare lo scenario delle emergenze che stanno spingendo Obama a cominciare ad agire in veste presidenziale prima del solito, il presidente eletto riunirà a Chicago nei prossimi giorni la squadra economica del governo che verrà, alle prese con la peggiore crisi dall’epoca della Depressione e con il rischio di un crack dell’industria automobilistica. I fatti stanno spingendo Obama a bruciare le tappe, nonostante l’insediamento avvenga solo il 20 gennaio e a prescindere dal fatto che sia diventato ufficialmente presidente eletto solo ieri, con la
Barack Obama
riunione nei vari Stati dei 538 membri del Collegio elettorale che formalmente eleggono l’inquilino della Casa Bianca. L’amministrazione Obama gira in realtà già a pieno regime e lavora gomito a gomito con i responsabili di quella attualmente in carica, come dimostra l’elenco dei partecipanti al vertice di Chicago: oltre al vice Joe Biden, c'erano Hillary Clinton (prossimo segretario di Stato), Robert Gates (attuale e futuro ministro della Difesa), Eric Holder (guiderà la Giustizia), Janet Napolitano (prossimo ministro della Sicurezza interna), l’ammiraglio Mike Mullen (attuale capo degli Stati Maggiori), Susan Rice (futuro ambasciatore
all’Onu), James Jones (scelto come Consigliere per la sicurezza nazionale), Mike McConnell (attuale e forse anche futuro Direttore nazionale dell’intelligence) e i due prossimi uomini-chiave della Casa Bianca, Rahm Emanuel e Greg Craig. Il vertice, secondo le indiscrezioni, è servito a passare in rassegna i principali dossier di politica estera, dall’Iraq all’ Afghanistan, dal Medio Oriente al nucleare iraniano e nordcoreano, dalla Georgia al Pakistan. Ma Obama ha voluto anche fare il punto sulla caccia a Osama bin Laden (che ha definito una priorità della prossima amministrazione) e sulla lotta al terrorismo islamico. Le scelte di politica estera e di difesa della nuova amministrazione saranno strettamente legate a quelle energetiche, come dimostra la nomina del generale Jones alla posizione cruciale di Consigliere per la sicurezza nazionale: l'ex comandante della Nato e dei Marines è infatti anche un esperto di strategie energetiche globali. Non è quindi un caso che subito dopo il vertice, Obama abbia messo in programma una conferenza stampa dedicata a energia e ambiente, con altre nomine che confermano la linea. Steven Chu, un Nobel per la fisica esperto in questioni climatiche e impegnato sul fronte della ricerca sulle fonti di energie alternative, sarà il prossimo ministro dell’Energia, mentre Carol Browner andrà a occupare il nuovo posto di 'zar' del clima alla Casa Bianca. Insieme a loro, e con la consulenza esterna dell’ex vicepresidente Al Gore, Obama si appresta a una netta inversione di marcia sul piano della lotta alle emissioni e delle scelte ambientali globali. Marco Bardazzi
George Bush ieri a Kabul alla base dei marines
Bush a Kabul: «Più uomini e mezzi contro i Talebani» KABUL - La conferenza stampa nel palazzo presidenziale fila via senza incidenti. George W. Bush tira un sospiro di sollievo. Appare rifrancato anche l'afghano Hamid Karzai che gli sta a fianco e si scioglie in un sorriso. C'era grande attesa dopo il lancio delle scarpe a Bagdad da parte del reporter tv Muntadar al Zaidi. Ma a Kabul nessun fuori programma ha mandato all'aria il rigido protocollo. A segnare il viaggio afghano è stato però un secco botta e risposta tra il presidente americano ed un giornalista locale. È successo nel momento di tirare il bilancio della prima guerra contro il terrorismo internazionale che portò al rovesciamento del regime degli studenti islamici nel 2001. "Da allora sono stati fatti molti progressi" rivendica Bush. Ma il reporter lo contraddice: "Gli Stati Uniti non hanno portato la sicurezza come era stato promesso". Immediata la contro-replica. "Con tutto il ri-
spetto, non sono d'accordo. I progressi sono innegabili. Non ho detto che i talebani sono stati eliminati, ho detto che non sono più al potere. Ma sono ancora forti". Scongiurato il bis che avrebbe fatto sprofondare l'amministrazione Bush nel ridicolo, l'addio alle armi dall'Afghanistan passa in archivio senza altri sussulti. Il leader americano era atterrato nella base aerea di Bagram a nord di Kabul, dopo un volo notturno di 4 ore da Bagdad, accolto dal comandante delle forze Nato in Afghanistan, il generale David McKiernan. Prima di volare a Kabul per un colloquio con il presidente afghano Hamid Karzai. "Gli ho detto che può contare sugli Stati Uniti. Come avete fatto su questa amministrazione, potrete contare sulla prossima. È nel nostro interesse che la democrazia afghana fiorisca" ha scandito davanti a giornalisti e telecamere. Ugo Marini
Assegno da 92 milioni per Ritchie da Madonna
Il pollo al curry la causa dei conflitti condominiali
NEW YORK – Novantadue milioni di dollari. A tanto ammonta la 'buonuscita' concessa da Madonna all’ex marito Guy Ritchie per gli 8 anni di matrimonio in base ai termini dell’accordo di divorzio. Lo ha annunciato la portavoce della cantante, Liz Rosenberg, secondo cui la 50enne popstar, la cui ricchezza è stimata in 447 milioni di dollari, ha pagato al 40enne regista britannico, tra 76 e 92 milioni di dollari come fissato dall’Alta corte di di Londra nella sentenza del 21 novembre. La scorsa settimana i tabloid britannici ave-
IL pollo al curry fa impennare i conflitti tra condomini. Lo segnala l’Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili (Anammi), che nell’ultimo anno ha registrato una forte crescita di liti tra condomini legate ai forti odori delle spezie utilizzate dagli immigrati. Stando ai dati dell’associazione, le liti di condominio legate alle cosiddette «immissioni» sono le più frequenti: il 27% sul totale annuo delle diatribe condominiali. E di recente, secondo l’Anammi, gli episodi di questo genere si sono moltiplicati. Di quella stessa percentuale, oggi, la «la-
Spiaggia fresca a Dubai vano riferito che Ritchie non avrebbe accettato alcuna somma di denaro dalla ex consorte. Nella somma è compresa anche la residenza di campagna inglese della coppia, Ashcombe, valutata circa 30 milioni di dollari.
I MILIONARI sono esigenti, si sa. Spesso, poi, quando sono in vacanza, diventano anche capricciosi ed è difficile assecondare ogni loro vizio. Ci proverà Palazzo Versace di Dubai, hotel extralusso che dovrebbe essere inaugurato alla fine del 2009 o al
massimo all'inizio del 2010. Palazzo Versace a Dubai offrirà ai suoi facoltosi clienti un'opportunità più unica che rara: prendere il sole e passeggiare senza scottarsi i piedi sulla prima spiaggia dotato di un sistema di refrigerazione.
mentela da cucina etnica», spesso seguita dall’esposto alla pubblica autorità, rappresenta il 16%. «Il caso più classico – spiega il presidente dell’Anammi – è quello del gruppo di condomini che si lamenta per il forte odore di cucina orientale».
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Martedì 16 dicembre 2008
Il fatto del giorno: giustizia, Veltroni apre alla Lega Per non mettere i tribunali Bossi non è moderato sotto il tacco del governo ma ne interpreta la parte
Un tavolo per le riforme che duri sessanta giorni
dall’articolo di Carmelo Lopapa
dall’analisi di Gabriele Barberis
dall’articolo di Lorenzo Cremonesi
"Il Partito democratico è disponibile ad aprire un tavolo che duri sessanta giorni, non sei mesi, con i magistrati, gli avvocati, il personale della giustizia, con la maggioranza e l’opposizione. Per fare una riforma che risponda alle esigenze dei cittadini e non ai problemi di Berlusconi". L’apertura condizionata di Walter Veltroni sulla riforma della discordia è assai schietta e giunge a ridosso dell’incontro tra il Guardasigilli Alfano e il ministro ombra del Pd Tenaglia [...]. Dialogo e confronto sì, ma il Pd - avverte il segretario nella sua mattinata al teatro Strehler di Milano - sarà "sempre contrario all’idea di portare la magistratura sotto il controllo del governo". [...].
L’analisi di Veltroni sulla linea dialogante di Bossi si ferma a una battuta che ha solo strappato qualche stracco applauso democratico al Teatro Strehler di Milano: «Se lui è il moderato del governo, vuol dire che qualcosa non va». Se lui «è»? Se lui «fa» il moderato, piuttosto. E che cosa vuol dire? Che qualcosa non va, come pensa Walter? No, vuol dire invece che il leader leghista sta giocando una partita destinata a ritoccare nei prossimi mesi gli equilibri interni della maggioranza che sostiene Berlusconi a Palazzo Chigi. Ma non certo per destabilizzare il premier: quest’ultimo, al massimo, è irritato dal tatticismo esasperato del Carroccio, che però fino a prova contraria rimane il saldo perno dell’asse subgovernativo [...].
Sessanta giorni per cambiare la giustizia in Italia. È il rilancio di Walter Veltroni dopo l’apertura di Umberto Bossi alle opposizioni. Il leader pd parla a Milano: «Anche noi — spiega — diciamo che la riforma va fatta. E riproponiamo quel che abbiamo sempre detto: una commissione tra maggioranza e opposizione con la presenza di magistrati e avvocati che duri sessanta giorni». Ma Veltroni puntualizza: se «Berlusconi vuole impedire ai magistrati le intercettazioni, noi diciamo che possono effettuarle per scoprire i reati, anche quelli di corruzione». Inoltre, «saremo sempre contrari all’idea di portare la magistratura sotto il controllo del governo». [...]
La Stampa
La migliore di ieri
Il premier telefona
Strattoni nell’esecutivo ed elettori disorientati
Un caso virtuoso
dall’articolo di Paola Di Caro
dall’articolo di Luca Ricolfi
dall’inchiesta di Massimo Martinelli
L’ha chiamato all’ora di pranzo, un attimo dopo aver appreso della sua ultima esternazione. «Vedi Umberto, tutto mi puoi e mi si può chiedere: di lasciare che Alfano da una parte e tu e Calderoli dall’altra cerchiate un’intesa con l’opposizione su giustizia e federalismo fiscale fino all’ultimo, che non si montino barricate su ogni articolo, che si facciano commissioni di cui peraltro non vedo necessità. Ma nessuno mi può chiedere, come hai appena fatto tu, di "trattare" con Veltroni, di fare l’uomo del dialogo. Perché io, [...] con quel signore [...] non mi siedo al tavolo. Né oggi né mai». [...]
Zig-zag. Stop and go. Tatticismo. Navigazione a vista. Politica degli annunci. Gioco delle tre carte. Incursioni e marce indietro. Potete usare le parole che preferite, però l’impressione resta quella: il governo appare in preda a continui «strattonamenti», che trasmettono all’elettorato una sensazione di precarietà e sostanziale debolezza. È il caso, per citare esempi recenti, delle più o meno effettive marce indietro su università, scuola, sconti fiscali per le ristrutturazioni «ecologiche». Ma è anche il caso dei ripetuti rinvii della riforma della giustizia, del disegno di
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Vittoria di Berlusconi a Bruxelles. Deciso a tenere duro, il Cavaliere ha scambiato il suo “via libera” con una serie di contropartite che salvaguardano le industrie italiane (specie quella manifatturiera), e lasciamo anche una via d’uscita all’Europa. Nel marzo del 2010 l’Europa verificherà se anche gli altri colossi industriali (Usa, India, Cina) faranno passi in avanti su questi temi e se le nostre industrie non saranno penalizzate. Se così non fosse “tana libera tutti”. Continueremo tutti a morire allegramente di cancro. – D’altra parte il clima, con la crisi economica che stiamo vivendo, può anche aspettare e le parole di Berlusca sono chiare: “Assurdo parlare di clima quando c’è la crisi: è come se uno con la polmonite pensa a farsi la messa in piega. E poi il io tumore l’ho vinto“.I posteri giudicheranno se valeva la pena. Però Berlusca è stato bravo a fare in modo che le emissioni CO2 siano stati fissate seguendo una logica più equa e non solo pro Francia e Germania. Si è mosso a difesa degli interessi generali del paese, in una UE che è un mercato in cui ognuno pensa solo al proprio tornaconto e in cui nessuno sembra capire i danni evitabili dalla riduzione delle emissioni di gas serra. Per non parlare dei risparmi a lungo periodo. Non è un caso che Berlusca ha abolito le misure adottate da Prodi che agevolavano fiscalmente i lavori domestici di risparmio energetico. Al
termine della seduta, ha invitato gli italiani a spendere il più possibile per Natale. Con quali soldi se è permesso chiederlo? – Opposizione. Veltroni si muove e organizza al “45 giri”, discoteca trendy della capitale, il ”facebook party”. Dj set, 5 maxi schermi e il segretario del Pd a stringere le mani finche uno lo apostrofa: “Come mai non avete fatto la legge sul conflitto d’interessi?”. Crisi di pianto di Walter, portato subito dalla scorta dal suo analista. – L’Ecuador ha sospeso il pagamento di una parte del suo debito internazionale. Praticamente il paese è di fatto entrato in “default”. – Slitta a gennaio il “pacchetto giustizia”, inizialmente pre-annunciato per venerdì. Bossi ha fatto ripartire un (finto) confronto con l’opposizione. – Incontro Tremonti-Bersani per aumentare ancora di più il fondo per la Cassa Integrazone. – Israele libera 227 prigionieri palestinesi. – Presepe con figure di lamiera negli archi delle Mura Aureliane a Porta Pinciana a Roma. Ma i laici che non credono a queste baggianate? – Via libera alla pillola abortiva Ru486. Pare proprio che non sia possibile fermare la distribuzione, dopo l’ok dell’Aifa. Disperati i cattolici nel Parlamento. La Ru486 comunque potrà essere dato solo in ospedale e con l’obbligo di almeno un giorni di ricovero.
legge delega sul federalismo fiscale, per non parlare della riforma organica del Welfare, in particolare in materia di ammortizzatori sociali. Di fronte a questo spettacolo, l’interpretazione che prevale nei commenti è che il centro-destra si stia rendendo conto che, senza concedere qualcosa a opposizione e sindacati, sia difficile mantenere il consenso dell’elettorato. Di qui il passaggio da una stagione di riforme dall’alto, imposte con blitz legislativi, a una stagione di riforme balbettate, abbozzate o «facoltative», come le ha sarcasticamente bollate Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera. [...].
Giannelli sul Corriere
L’ultimo sbereffo ai pessimisti dei tribunali arriva da Ischia. Dove c’è un signore con la toga che in poco meno di un anno ha scritto e firmto più di mille sentenze penali. Azzerando arretrati e ragnatele negli archivi. Con pochi mezzi [...]. Caso limite? A guardare l’Italia dall’alto [...] sembra che quella di Ischia sia tutt’altro che una vicenda isolata. Ce ne sono parecchi come il giudice di Ischia [...]. Solo che nessuno ne parla. Perché un discorso del genere, seppure pacato e non ideologico, potrebbe intaccare la credibilità di chi proprio non ci riesce a mandare avanti la sua baracca giudiziaria [...]
Un espediente del Cavaliere, se fallisse il Lodo Alfano dall’articolo di Liana Milella
Avvocati più potenti, anzi potentissimi. Capaci di allungare a dismisura i tempi di un processo con un nuovo strumento nelle loro mani: "interrogare" tutte le persone che vogliono e "convocare" i testi a difesa "nelle stesse condizioni dell’accusa". Non basta: "acquisire" ogni altro mezzo di prova ritenuto necessario. Non più come semplice optional, ma come "obbligo" al quale il giudice non può sottrarsi. È l’ultima trovata degli uomini del Cavaliere per salvare il "capo" comunque vada a finire il lodo Alfano. Un articolo del futuro disegno di legge del Guardasigilli, messo a pun-
to e curato nei minimi dettagli dal suo ufficio legislativo e dal consigliere giuridico del premier Niccolò Ghedini, finora strettamente riservato, cambia un articolo del codice di procedura penale (il 190 sul diritto alla prova) e c’infila dentro pari pari il dettato costituzionale sul giusto processo. Le parole del famoso articolo 111, riscritto, discusso e approvato (era il 5 gennaio del 2000) negli anni del centrosinistra con plauso bipartisan, da principio a caratura generale, diventano un potente strumento nelle mani di chi vuole fare melina nei processi e si pone l’obiettivo non di ottenere giustizia in tempi rapidi, ma al contrario allontanare il più possibile
La fotografia Amburgo, la “Corsa di Babbo Natale” (Ansa)
nel tempo una sentenza. Una a caso? No, quella dei processi contro Berlusconi, Mills e diritti televisivi attualmente fermi a Milano, se lo scudo del lodo Alfano dovesse fallire il suo appuntamento con la Corte costituzionale. Dicono alla Consulta che la delicatissima decisione sull’ombrello protettivo, la pronuncia sulla coerenza costituzionale della legge che blocca i processi per le quattro più alte cariche dello Stato (in realtà solo i due del Cavaliere), non potrà arrivare prima della tarda primavera visto che la questione s’intreccia con il referendum promosso da Antonio Di Pietro il quale, solo il 7 gennaio, depositerà in Cassazione le firme raccolte. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Per una volta si deve parlar bene di Veltroni, che si guarda sempre intorno a destra e sinistra (e centro e sopra e sotto) per coltivare l’illusione che nel frangente italiano che stiamo vivendo per davvero si possa immaginare una “condivisione” di scelte con l’attuale governo. Tutti noi, comunque siamo schierati, lo sappiamo in cuor nostro che Berlusconi andrà dritto fino alla fine della legislatura risistemando le cose come vuole, e che la Lega e An gli staranno appresso fino all’ultimo: altro che dialogo col Pd. Berlusconi è riuscito a disegnare un collante ideologico abbastanza convincente per i suoi tanti elettori, ripetendo con pazienza che chiunque non è d’accordo con lui è comunista e vuole un’Italia dei Soviet e dei gulag. Volete che Bossi e Fini aprano davvero un tavolo per il dialogo sulle riforme? Passando per comunisti? Ma scherziamo?
Martedì 16 dicembre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Ron Howard punta all’Oscar con un film su Nixon e quell’intervista in cui il presidente disse la verità
Crisi, l’Ue se la prende con l’economia italiana
dall’articolo di Michele Anselmi
dall’articolo di Alberto D’Argenio
Il crescendo è da match senza esclusione di colpi. Da un lato un giornalista inglese, più showman che giornalista a dire il vero, impomatato e un po’ vanesio, tal David Frost. Dall’altro l’ex 37esimo presidente degli Stati Uniti, un po’ curvo ma sempre lucidissimo, ovvero Richard Nixon. Nel marzo 1977 si sfidarono davanti alle telecamere per quattro serate, e fino all’ultimo sembrò che il gran regista dello scandalo Watergate triturasse l’intervistatore britannico. Poi qualcosa cambiò. Come un toro stremato deciso a farsi infilzare dallo spadino del torero, Nixon vacillò, forse consapevolmente, e si tolse il gran peso dalla coscienza, dichiarando di fronte a 45 milioni di concittadini ciò che aveva negato al momento delle dimissioni, l’8 agosto del 1974. «Ho tradito gli amici, ho tradito il mio Paese, ho tradito il sistema di governo, ho tradito il popolo americano. E ne porterò il fardello per tutto il resto della mia vita». Poco prima dello showdown inat-
dal commento di Gianni Giovannetti
Penso che uno dei mali peggiori della democrazia italiana di questi tempi è la cronica, pervicace incapacità di molti dei nostri governanti, a tutti i livelli istituzionali e politici, di corrispondere con chiarezza, tempestività, certezza alle aspettative dei cittadini. [...] Il caso del comandante dei vigili urbani che a Napoli schiaffeggia un giornalista, nel suo ufficio e davanti a testimoni imbelli, per il sol fatto di non aver condiviso il contenuto e la forma di un articolo di stampa, diventa un caso ancora più odioso e inaudito non soltanto perché si consuma in
Una scena del film
teso, Frost gli aveva chiesto guardandolo dritto negli occhi: «Veramente lei sostiene che il presidente può commettere qualcosa di illegale?». E lui, come nulla fosse: «Sto dicendo che se è il presidente a farlo significa che non è illegale». Quella sfida emozionante rivive ora in un bel film di Ron Howard, regista di storie dalla forte impronta popolare come Apollo 13,A Beautiful Mind, Il Codice da Vinci. Quasi a ritagliarsi una vacan-
za prima di mettere mano all’atteso Angeli e demoni, l’ex Ricky Cunningham di Happy Days ha diretto questo piccolo Frost/Nixon. Il duello, presentato in anteprima italiana dal festival Tertio Millennio. Piccolo per modo di dire: perché, pur desunto da una pièce teatrale di Peter Morgan, il film ha il respiro del miglior cinema hollywoodiano di impegno civile, accurato nella ricostruzione d’ambiente, denso nell’incalzare
La Stampa
Il vigile schiaffeggia ma Iervolino sorvola quelle modalità, in quel luogo e con quelle motivazioni (tutte peraltro, e per fortuna, documentate), quanto piuttosto perché non sortisce una reazione uguale e contraria al livello della responsabilità politica competente. Io sono sconcertato per il «disappunto» espresso dal sindaco Rosa Russo Iervolino. Disappunto, nel vocabolario della lingua italiana, non è sinonimo di in-
dignazione. E invece doveva essere e dichiararsi indignata Rosa Iervolino, e far discendere da questo un gesto tempestivo, certo e chiaro almeno provvedendo a sospendere dal suo incarico quel pubblico ufficiale, colpevole di un [...] indifendibile atto di gratuita violenza. Così il sindaco di Napoli avrebbe stabilito una totale e civile sintonia con la stragrande maggioranza dei
degli eventi, benissimo recitato da Frank Langella (Nixon), Michael Scheen (Frost) e una pattuglia di valenti attori (Kevin Bacon, Oliver Platt, Sam Rockwell, Rebecca Hall). Uscito in patria il 5 dicembre per poter gareggiare agli Oscar, Frost/Nixon. Il duello s’è già aggiudicato 5 candidature ai Golden Globes [...]. Da noi si vedrà ai primi di febbraio e sarà utile, anche divertente, confrontarlo con W di Oliver Stone, il ritratto cattivo ma non troppo di George W. Bush annunciato in esclusiva su La 7. Naturalmente per gustare il film non occorre conoscere a menadito la figura controversa di Nixon, i fatti che portarono alla richiesta di impeachment dopo il deflagrare dell’affare Watergate, lo strascico di polemiche per via dell’immunità garantita dal successore Gerald Ford. In 122 minuti tiratissimi, senza un cedimento narrativo, sul filo di una tensione dialettica che attinge alla metafora, Ron Howard compone il ritratto di un’epoca girando praticamente in pochi interni. [...]
napoletani e degli italiani. Ma è accaduto esattamente il contrario. Ancora una volta, al posto della sintonia ha prevalso la disarmonia nel modo di sentire tra popolo e governanti. Certo anche da qui, e spaventosamente, oggi muove la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e dei suoi amministratori. E a impoverirsene non sono solo le istituzioni, ma l’intera comunità democratica. Fino a quando le risposte saranno affogate nell’ipocrisia dei vocabolari e nell’irresolutezza delle azioni, allora - come canta Battiato - la nostra continuerà a essere una «povera patria, dove la primavera tarda intanto ad arrivare».
L’Italia è reduce da un anno di stagnazione ed entra in un 2009 ancora peggiore, segnato da licenziamenti e fasce di popolazione a rischio. Per questo l’Europa chiede interventi immediati, riforme e un miglioramento della spesa pubblica. In particolare Bruxelles esorta il governo a fare attenzione al federalismo fiscale, una riforma comunque vista di buon occhio: "Che aiuti la riduzione e l’efficienza della spesa pubblica". Sono queste le indicazioni che la Commissione Ue darà domani con la pubblicazione delle "pagelle" sull’attuazione della strategia di Lisbona, l’agenda nata a inizio secolo per migliorare la competitività del Vecchio Continente. La scheda Italia si apre con un quadro della situazione attuale: "Nel 2008 l’economia è stata stagnante. Sono diminuiti i consumi privati, sono calati gli investimenti e le esportazioni". Un quadro sconfortante al quale segue l’allarme occupazione. "Nel 2009 non saranno creati nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare, come avvenuto nel 2008 per la prima volta da 10 anni". I gruppi sociali più a rischio saranno quelli con stipendi bassi, minor specializzazione professionale e contratti atipici. Da qui l’esigenza di reagire subito. Da un lato serviranno misure a lungo termine che - in linea con la nuova strategia europea sul clima aiutino "la transizione nell’economia verde", politica che aumenterebbe il potenziale di crescita del Paese (la scommessa Ue è proprio quella usare la terza rivoluzione industriale, quella verde, per spingere l’economia). Nell’immediato, invece, alla crisi l’Italia deve rispondere "aumentando la competiti-
vità" nel commercio al dettaglio (leggi liberalizzazioni) e tagliando i costi burocratici. E sarebbe utile anche un aiuto fiscale alle fasce a rischio. Insomma, in linea con il piano anti-crisi appena varato dall’Ue, in questo frangente si possono usare soldi pubblici per rispondere alla recessione, anche se appena le condizioni economiche miglioreranno l’Italia sarà chiamata "a invertire la sua espansione di bilancio". Quindi nella ricetta compaiono alcune richieste su cui la Ue batte da anni: necessità di aggiustare il debito pubblico ("pesa molto sulla sostenibilità dei conti") e di aumentare la competitività. A tal proposito la Commissione europea mette le mani avanti, riservandosi di valutare più avanti "l’impatto delle nuove misure nel campo dell’educazione e della ricerca". Un chiaro riferimento alle riforme del ministro Gelmini. Sul banco degli imputati, altro classico, c’è anche la scarsa produttività dell’intero sistema nazionale. "Le politiche chiave per aumentarla - scrive Bruxelles - sono quelle delle riforme strutturali: più concorrenza, meno costi burocratici, miglior funzionamento del mercato del lavoro, più ricerca e sviluppo". Maggiore attenzione deve essere data anche al potenziale della forza lavoro inutilizzata, "particolarmente nel Sud". La scheda Italia si chiude con quattro raccomandazioni che tirano le somme: si parte dalla necessità di migliorare i conti pubblici diminuendo la spesa e migliorandone l’efficienza. In questo contesto la Ue chiede di "assicurare che il futuro federalismo fiscale sia pienamente in linea con questi obiettivi". Il governo dovrebbe poi rinforzare la concorrenza nei mercati dei beni e dei servizi [...].
Sport: fra le righe e sopra le righe La Stampa
L’Inter è inarrestabile La difesa del Milan non è più all’altezza la segue solo la Juventus Maldini e Kaladze sono troppo vecchi
Ibrahimovic salva tutti
dal commento di Franco Ordine
dal commento di Mario Sconcerti
dall’articolo di Roberto Condio
Resiste solo la Juve nella scia del ciclone Inter. Resiste solo la Juve, senza se e senza ma, mentre il Milan precipita a meno 9 dalla vetta vittima di un tonfo che ha tante spiegazioni. Le prime, semplici semplici, tengono conto delle assenze (Gattuso, Flamini e Kakà) ma sono dilatate dalla forma precaria di alcuni vecchi guerrieri (Emerson, Ambrosini) e dalla performance negativa di altri (Jankulovski, Kaladze) che mettono a repentaglio non tanto il presente, quanto il futuro dell’ex armata berlusconiana ormai ridotta in pezzi. Si rivede Pirlo ai livelli dignitosi, conferma solenne che a Palermo lo mandarono allo sbaraglio. È il primo anno in cui, in casa Milan, all’identità datata di alcuni si sommano le imperfezioni di condizione. Anche Milan Lab, quindi, finisce sotto processo. Resiste solo la Juve scaldando il cuore dei suoi: è la prima sfida con una grande incassata e come si capisce contribuisce a irrobustire le speranze e le attese del popolo bianconero che può fare a meno di Buffon e Trezeguet, che valgono Gattuso e Kakà, e nell’occasione anche di Nedved, rimpiazzato dal fulmine di guerra De Ceglie. Con le bende e i cerotti, non si va da nessuna parte. Specie poi se il Milan incontra sulla sua strada una Juve cinica e spietata, capace di raccogliere dalle imboscate della prima frazione altrettanti gol. Le lame di Del Piero ed Amauri, di Marchionni, s’infilano nel burro di Maldini e Kaladze con una inquietante facilità una, due, tre volte. Kakà e Flamini si arrendono prima del tempo e la scelta, obbligata, di Ancelotti prevede oltre a Seedorf il ricorso a Emerson che impiega 20 minuti per tradire, nonostante l’erba umida per il nubifragio e le cadenze non serrate, tutti i limiti e le inadempienze della sua condizione. Quando il vecchio puma, senza più artigli e ammonito, cede il passo a Shevchenko nella ripresa, il conto è già nettamente in rosso. Con lui balbetta Ambrosini, assalito da acciacchi vari già ai primi rintocchi. A Ranieri poi gira per il verso giusto anche l’infortunio denunciato da Nedved dopo 18 minuti: il suo sostituto, De Ceglie, ha gamba e vivacità tali da moltiplicare l’affanno di Emerson e mettere la firma sul cross del 3 a 1 siglato da Amauri prima dell’intervallo. [...]
Il Milan scompare a Torino travolto dalle assenze e dai limiti. Manca Gattuso a coprire la difesa ma non è abbastanza. Maldini e Kaladze non sono più un reparto, giocano alla memoria e compiono gesti tecnici che il fisico non è in grado di supportare. Bisogna sempre evitare di dare a una partita importanza definitiva, ma la sconfitta con la Juve è il ripetersi degli errori che avevano portato la squadra a prendere 3 gol a Palermo appena due settimane fa. Il Milan ha l’autonomia di Ronaldinho e Seedorf, il loro ritmo, il loro fascino. Ha anche sfortuna perché prende i primi 2 gol quando domina la partita, quando rende davvero piccola la qualità della Juve. Ma il calcio non è solo fantasia e possesso palla, è anche difesa, equilibrio complessivo. La Juve gioca in modo semplice e diretto, affonda la sua normalità nelle vecchie architetture della difesa milanista rendendola a tratti davvero patetica. Il Milan ha giustificazioni importanti, da Kaká a Flamini, all’infortunio di Ambrosini in corso d’opera fino all’espulsione di Zambrot-
Per sedersi comoda in poltrona a gustarsi Juve-Milan con 9 punti di margine sulle concorrenti, l’Inter ha scelto di complicarsi un po’ la vita [...]3. Vinceva 2-0 sul Chievo con un gol-lampo per tempo: senza esaltare, come a San Siro le succede spesso. Giochicchiando giochicchiando, ha abbassato di qualche altra tacca ritmi già da allenamento. E i veronesi, ultimi della classe, hanno fatto il miracolo: Pellissier più Bentivoglio, due reti nel giro di 14’per una squadra che ne aveva segnate altrettante nelle precedenti sette trasferte. Era il 20’ della ripresa. E quel 2-2 pesava tanto quanto una sconfitta su Mourinho. [...] Bum-bum Ibra, tanto per cambiare. Stacco da superman su Frey al 34’, sfruttando un cross di Maicon ben lanciato da Figo. Destro terrificante da appena dentro l’area al 43’, concretizzando l’assist basso di Stankovic. «Due gol da Pallone d’oro», ammette Mourinho prima di affrettarsi a precisare: «Ma negli ultimi 20 minuti tutta la squadra è stata grande [...]».
Del Piero esulta: ha appena segnato contro il Milan
ta. Ma è la base che non c’è più, è la difesa che non è più all’altezza di una grande squadra. Non è né ruvida né tecnica né fisica, è qualcosa che non è mai stato, un ibrido inutile per qualunque tattica. La Juve ha avuto il merito di resistere al palleggio milanista nei primi 20 minuti e di usare il gioco da fermo per andare in gol. Non ha cercato qualità che non ha, l’ha messa sul piano fisico, sulla corsa e ha dato modo ad Amauri di schiantare Maldini e Kaladze. Determinante l’ingresso di De Ceglie che ha portato sulla fascia velocità e forza troppo grandi per Zambrotta. È stata
una grande Juve per sintesi, meno per gioco individuale. Manca chi accenda il gioco, c’è sempre bisogno di grande spinta per dare senso alle cose. Mentre crescono gli uomini di mezzo come Chiellini, Grygera, Molinaro, Marchisio. Ma è una stagione lenta dove anche l’Inter prende due gol dal Chievo e rischia di rovinare la sua domenica particolare. Accadono nell’Inter cose non facili da capire. In tre mesi di campionato sono finiti sulla lavagna dei cattivi Balotelli, Cruz, Adriano, Quaresma, addirittura Maicon. [...]
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Primo piano
Martedì 16 dicembre 2008
Primo piano
La Iervolino resta al suo posto
Astensione record: a votare è stato solo il 52,99% degli elettori. Caso Porta a Porta il Pd: «Non ci hanno invitato»
Il sindaco ha affrontato la verifica politica con «mani candide» NAPOLI – Tranquilla, sorridente, con le «mani candide». Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha affrontato così, ieri, la verifica politica. Lo ha fatto in Consiglio comunale, ascoltando, prendendo appunti, non lasciando mai il suo posto. Ma lo ha fatto, soprattutto, ribadendo, in maneria chiara e netta, la sua posizione. Niente dimissioni, «non fuggo». Avanti, quindi, con il suo mandato. Del resto «ciò che ha sempre caraterrizzato il mio lavoro è il rispetto della legalità, con le mani candide, con l’assenza di clientele, con la più ampia trasparenza». Nelle sale del Consiglio comunale, circola l’ennesimo titolo di giornale, sulla vicenda 'Global Service’, la delibera per la manutenzione delle strade di napoli, sul suicidio dell’assessore Giorgio Nugnes, sulla responsabilità proprio del sindaco Iervolino che, secondo i verbali, si battè affinchè sulla delibera si procedesse con criteri d’urgenza. Lei non ci sta a cadere nel magma dei boatos. Ribadisce che la sua giunta «è fatta di persone perbene» e che «se e quando usciranno dei reati non ci metterò un minuto a prendere i provvedimenti di legge, come ho fatto con il povero Giorgio Nugnes». «Facciano i nomi e cognomi dei corrotti – aggiunge – I boatos sono boatos, non posso agire in base a boatos». Poi, la sua relazione, il passaggio sulla «ridda di accuse, falsità e fantasie che si è scatenata sull'Amministrazione comunale». Ricorda Nugnes, una persona vivace, espansiva e concreta» e parla delle «presunte inchieste giudiziarie in corso, delle quali peraltro ad oggi non abbiamo alcun indizio». «Certamente la coscienza di aver operato secondo
Abruzzo vince il Pdl Chiodi, candidato del Partito della libertà oltre il 50%. Subentra a Del Turco ROMA - Gianni Chiodi, candidato del Pdl, ha conquistato la regione Abruzzo sconfiggendo Carlo Costantini dell'Italia dei Valori, candidato del Pdl. La vittoria e' stata netta. Il candidato del Pdl, secondo dati parziali, avrebbe ottenuto il 50,45% dei voti contro il 41,64 del principale avversario, Costantini del Pd. L'affluenza alle urne ha subito un drastico calo. A votare domenica e lunedi' e' stato il 52,99 % degli aventi diritto, contro il 68,58 % delle elezioni precedenti. Ecco i risultati riguardanti gli altri candidati: Rodolfo De Laurentis (Udc-Udeur) 5,08; Teodoro Buontempo (La Destra) 1,69; Ilaria Del Biondo (Partito Comunista dei Lavoratori) 0,73; Angelo Di Prospero (Per il bene comune) 0,39. Per eleggere il nuovo presidente della regione si e' votato con due anni di anticipo dopo le dimissioni dell'ex governatore abruzzese, l'ex sindacalista Ottaviano Del Turco, esponente del centrosinistra, arrestato lo scorso 14 luglio per una vicenda di presunte tangenti nella sanita' regionale. Tre anni fa, nelle precedenti elezioni Del Turco era stato eletto con ben 17 punti di distacco dall'avversario del centrodestra. Riusci' ad ottenere il 58,22 per cento dei consensi, battendo il candidato del centrodestra, Giovanni pace, che aveva raccolto il 40,67%. A spiegare perche' una larga parte degli elettori di centrosinistra abbia deciso di disertare le urne potrebbe essere il clima di tensione esistente all'interno della coalizione. Poco prima che partisse la campagna elettorale, infatti, c'e' stato un duro scontro tra Italia dei Valori e Partito Democratico a causa della scelta del candidato-governatore. Di Pietro fin dall'inizio ha sostenuto quella del deputato Carlo Costantini, mentre il Pd voleva presentare il rettore dell'Universita' dell'Aquila ed ex senatore, Ferdinando Di Orio. Il 27 ottobre, dopo l'intervento di mediazione dell'ex presidente del Senato, Franco Marini, il Pd ha deciso di dare il via libera alla candidatura di Costantini. Una decisione che ha provocato qualche malumore nell'elettorato di sinistra. Per il candidato sconfitto del centrosinistra, Carlo Costantini, l'astensione e' un "fenomeno gigantesco" su cui bisognera' riflettere perche' le cause riguardano entrambe le parti, centrodestra e centrosinistra, e "vince chi e' riuscito a portare piu' gente a votare". In attesa dei dati definitivi, si consuma anche una piccola polemica sulla partecipazione del Pd alla puntata di lunedì sera di Porta a Porta dedicata al voto in Abruzzo. «Vespa vuole cancellare il Pd da Porta a Porta» ha denunciato Andrea Orlando, portavoce dei democratici. Vespa, è l'accusa di Orlando, «ha messo in piedi una trasmissione escludendo
dagli ospiti in studio il Pd». «Da tempo ormai il governo e la maggioranza cercano di imporre mediaticamente, e non solo, l'idea di un bipolarismo Pdl contro Di Pietro. È il vecchio vizio - aggiunge - di farsi un'opposizione come vogliono loro, cercando di nascondere il Partito Democratico, perché sanno bene che l'opposizione vera è quella del Pd».
Pronta la replica a Orlando. «Non è stata Porta a Porta a scegliere il candidato di Italia dei Valori come rappresentante dell'intero centrosinistra alle elezioni abruzzesi» fanno sapere da via Teulada. «È perciò sorprendente - si legge in una nota - la protesta del Partito democratico per la nostra scelta di fare un confronto a due tra di Pietro e La Russa».
Il centrodestra: «Il voto ha valore nazionale»
di MARINA MARESCA
ROMA - Dalle elezioni in Abruzzo una dura lezione per Walter Veltroni ed una conferma del credito che il governo Berlusconi continua a riscuotere nel paese. È il giudizio del Pdl sull'esito delle elezioni regionali in Abruzzo che ha assegnato la netta vittoria al centrodestra. Gli elettori, secondo il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, stanno presentando il conto a Veltroni ed ai suo alleati travolti dalla "questione morale" in Abruzzo. Ormai, ha affermato il vice capogruppo vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, e' chiara "la tendenza suicida del Pd" che "avendo consegnato la guida e la linea dell'opposizione a Di Pietro, rischia di crollare irrimediabilmente nei consensi". C'e' quindi da augurarsi, ha aggiunto, che Veltroni "comprenda adesso che l'Italia ha bisogno di un'opposizione costruttiva e dialogante, pronta a lavorare assieme per riformare profondamente il Paese". Oltre che Veltroni, il voto abruzzese penalizza anche l'Udc che "non conta nulla e fatica ad arrivare al 5%". Lo sostiene il senatore Carlo Giovanardi soddisfatto per i consensi ottenuti dalla sua formazione politica, i Popolari Liberali, alleati del Pdl. A suo parere coloro che un tempo votavano Udc si sono orientati in massa a "premiare la nostra decisione di costruire un grande partito popolare democratico di ispirazione cristiana" che stia con il centrodestra. Nel corso della campagna il premier, che ha voluto dare il suo
ROMA - Il centrosinistra sconfitto in Abruzzo preoccupato per il crollo dell'affluenza alle urne. "Se va a votare la metà degli elettori riguarda tutti i partiti", avverte Massimo D'Alema, che sottolinea come la specifica vicenda abruzzese abbia determinato "un distacco tra i cittadini e le istituzioni". Ma il risultato della Regione Abruzzo sembra destinato a peggiorare ancora di più i rapporti tra Pd e Italia dei valori e quello dell'alleanza con Antonio Di Pietro sarà uno dei temi caldi della direzione di venerdì. Il leader dell'Italia dei valori, partito di Carlo Costantino, il candidato battuto dalla Pdl, sottolinea è l'astensionismo "il primo partito" nella regione ed è a suo parere una cosa "comprensibilissima perché dopo un governo di centrodestra guidato da Pace e uno di centrosinistra guidato da Del Turco" è emerso che "tutte e due hanno utilizzato la cosa pubblica a fini privati". Di Pietro si rallegra comunque del risultato dell'Idv: "abbiamo quintuplicato" afferma, mentre "Berlusconi con il 40% ha mantenuto i propri voti". Vengono puniti "i partiti che non sono ne carne ne pesce, che fanno riunioni, che dicono 'ma anche' e che non si decidono", attacca Di Pietro. Per Marco Follini è giunto il momento di discutere "molto attentamente" dei costi dell'alleanza con l'ex Pm. "Se ci fosse stato l'accordo con l'Udc avremmo vinto", si rammarica Beppe Fioroni. "Il Pd in Abruzzo è sopra il 20%, è il primo partito della coalizione, tuttavia è penalizza-
Gli alleati del centrosinistra ai ferri corti «Puniti i partiti del “ma anche”»
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino durante i lavori del consiglio comunale
Il primo cittadino del Comune partenopeo non si dimette legge mi e ci rende tranquilli – dice – comunque guardiamo con il solito doveroso rispetto al lavoro della Magistratura e se dovessero emergere vicende di rilevanza penale, agiremeo come sempre nel rispetto della legge». Poi, ancora, le sue dimissioni, le «voci di azzeramento che si sono levale da parte di organi di stampa e da gruppi di pressione ed anche, almeno per quanto riogaurda la Giunta, anche dal mio partito». «Vi assicuro che sul piano della convenienza personale, sindaco e
Giunta avrebbero tutto l’interesse a lasciare Palazzo San Giacomo nel quale il lavoro duro e massacrante chiede sacrifici personali e professionali di grande rilievo», premette. Ma lei non lo farà: «All’inizio del mio mandato ho giurato ancora una volta fedeltà alla Costituzione e, quindi, alla sovranità popolare e manterrò fede a questo giuramento portando avanti assieme a voi il mandato ricevuto». Nessuna fuga, quindi. Del resto un rappresentante dell’opposizione, in consiglio comunale lo dice: «Sindaco, dovremo lavorare molto perchè lei è una donna che non si piega». In serata arriva però una mozione di sfiducia, con le firme di 21 consiglieri del centrodestra e tre della maggioranza: salvo ulteriori sviluppi dovrà essere discussa in aula entro un mese.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi gioca a morra con il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi
Il leader dell’Idv attacca Veltroni to come il Pdl, rispetto alle ultime politiche. La nostra coalizione si trova sotto rispetto all'altra di meno di 3 punti", fa i conti Fioroni. "Occorre prendere le distanze da Di Pietro, che ha svolto una campagna in Abruzzo all'insegna del proprio interesse di partito e contro il Pd", incalza il deputato del Pd Pierluigi Mantini che se la prende però anche con i "troppi errori del gruppo dirigente nazionale e regionale". Per Arturo Parisi l'Abruzzo conferma "la fuga dei nostri elettori verso l'astensione". Il portavoce del Pd Andrea Orlando ha protestato per la presenza ieri sera a Porta a porta del solo Di Pietro escludendo ospiti del Pd. "Da tempo ormai il governo e la maggioranza cercano di imporre mediaticamente, e non solo, l'idea di un bipolarismo Pdl contro Di Pietro. È il vecchio vizio", accusa Orlando, "di farsi un'opposizione come vogliono loro, cercando di nascondere il Partito Democratico, perché sanno bene che l'opposizione vera é quella del Pd". Secondo il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini questo voto è un "campanello d'allarme molto pericoloso" e dimostra che è il sistema che non va. "Se il bipartitismo che si vuole costruire in Italia", osserva Casini, "fosse una cosa che soddisfa gli elettori non ci sarebbe più della metà dei cittadini abruzzesi che non si sono recati alle urne". Casini si rallegra però del risultato dell'Udc che ha confermato i consensi delle politiche "nonostante ci abbiano scippato molti dirigenti".
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NAPOLI
I nodi della politica
di ELVIO SARROCCO
Martedì 16 dicembre 2008
contributo recandosi in Abruzzo, si era detto convinto della netta vittoria del Pdl ed aveva affermato che la futura giunta abruzzese "sara' un laboratorio politico esportabile a tutte le altre regioni". Anche Berlusconi si era scagliato contro la sinistra. Qui in Abruzzo, aveva detto in un comizio, e' tornata "la Babele del governo Prodi dove era impossibile operare per i troppi ricatti delle ali estreme". Inevitabile una stoccata a Di Pietro. Il voto dato all'Italia dei Valori, aveva affermato, "e' un atto di abiezione morale". L'astensione record in Abruzzo preoccupa anche il centrodestra che pero' chiede al centrosinistra di non usarla come "una foglia di fico" per giustificare la sconfitta elettorale. Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ed anche per il vice presidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, il calo di 15 punti della percentuale dei votanti e' dovuto soprattutto al maltempo, oltre che al rinvio delle elezioni. Per il premier, Silvio Berlusconi, il risultato che si sta delineando «è la conseguenza di chi ha regalato le chiavi del partito nelle mani di Di Pietro. Le urne hanno dimostrato che il Partito democratico è ridotto ai minimi termini, guidato ormai dall'Italia dei Valori mentre la vittoria che si sta prefigurando rappresenta l'affermazione del buon governo». Maurizio Gasparri, dal canto suo, parla di «ennesimo fallimento» del centrosinistra. e. s.
La maggioranza esorta il segretario del Pd al dialogo: «Di Pietro porta Veltroni al suicidio»
Il segretario del Pd lancia l’idea di un tavolo “allargato”. Pollice verso di Alfano
Giustizia, no alla proposta di Veltroni di ANDREA LONGO ROMA - Una commissione bipartisan sulla giustizia. Il leader del Pd Walter Veltroni ieri ha rilanciato l'idea di un tavolo 'allargato' che in due mesi prepari un testo, poi la palla passa al governo. Ipotesi che è stata subito bocciata dal Pdl, a cominciare dal Guardasigilli Angelino Alfano, e pure da Udc e IdV. Anche se Berlusconi ha frenato il Bossi conciliante, pronto a fare da sponda al Pd per disincagliare il ddl sul federalismo bloccato in commissione al Senato, Veltroni, sostenuto da D'Alema, ha giocato ancora una volta la carta del dialogo con il presidente della Camera. Nell'incontro con Gianfranco Fini, svoltosi nello studio di Montecitorio e durato una mezz'ora, ha difeso la sua proposta dalle critiche del ministro della Giustizia, convinto che proporre una commissione "è un modo di dire no". "È vero il contrario", ha sostenuto il segretario Pd. "La commissione è per fare, non per affossare". Veltroni con Fini avrebbe lanciato anche un altro chiaro segnale: i Democratici sono pronti alle barricate in Parlamento su qualsiasi provvedimento fino a quando non si risolverà a breve il caso Villari (il senatore del Pd eletto alla presidenza della Vigilanza dalla sola maggioranza). Poche ore più tardi il presidente del Senato, Renato Schifani, ha rinnovato a Villari l'invito a dimettersi. Bocciata la commissione, il Pdl sarebbe disponibile a confrontarsi in Parlamento. Uno spiraglio si sarebbe aperto, stando alle parole di Maurizio Gasparri. "Ho avuto contatti con i principali esponenti della Lega - ha detto il capogruppo del centrodestra al Senato - mi pare che il clima sia positivo e costruttivo". E pure Niccolò Ghedini, esponente del Pdl e legale del premier, avrebbe accolto come "una buona notizia" la possibilità di confronto con l'opposizione. Per Ghedini va bene la commissione, ma solo per le modifiche alla Costituzione. Mentre sulla riforma del processo penale, con leg-
ge ordinaria, si potrebbe istituire un comitato ristretto in commissione Giustizia, che ascolti anche magistrati e avvocati. Quanto ai tempi, per Ghedini dopo le feste natalizie in consiglio dei ministri potrebbe arrivare il testo base, sul quale raccogliere i contributi dell'opposizione per chiudere entro febbraio. Domani intanto il ministro Alfano avvia il confronto incontrando il ministro ombra del Pd, Lanfranco Tenaglia, e il giorno dopo l'esperto di giustizia dell'Udc, Michele Vietti. Ma ieri Tenaglia ha ammesso di non
farsi troppe illusioni. Con il Guardasigilli tornerà all'attacco sulla commissione ma sospetta che il centrodestra voglia solo "un timbro di visto" alle proprie decisioni in materia di giustizia. Quanto ai centristi, il leader Pierferdinando Casino ha ribadito la disponibilità a lavorare con il Pdl sulla riforma, avvertendo il Pd che "chi si tira fuori si isola". Da parte sua Vietti ha detto che se Alfano vuole davvero il dialogo deve riunire attorno a un tavolo maggioranza e opposizione, fissare un'agenda di riforme.
Il ministro Angelino Alfano
IL DDL
Più paletti ai pm e più poteri agli avvocati ROMA – Poteri della difesa rafforzati e paletti ai pubblici ministeri: è su questi due snodi della riforma del processo penale, prevista in origine per il consiglio dei ministri di questa settimana e slittata a gennaio 2009, che si avvierà il confronto, mercoledì, tra il ministro della Giustizia Alfano, il Pd e l’Udc. La bozza del testo è 'aperta’ (anzi, ne esistono diverse versioni) e molto probabilmente Alfano ne illustrerà le linee di fondo dopo essersi nuovamente sentito domani con la Lega. Le carte che Lanfranco Tenaglia (ministro 'ombrà del Pd) e Michele Vietti (Udc) sono interessati a vedere il Guardasigilli non ha intenzione di consegnarle ma solo di illustrarle a grandi linee. Certamente, però, su quel ddl si misurerà la reale intenzione, da entrambe le parti, di avviare un dialogo. Eventualmente anche sulle riforme costituzionali (Csm, obbligatorietà dell’azione penale, separazione delle carriere), rispetto alle quali il Pd ha sino ad ora opposto un netto rifiuto. Alfano, dunque, sonderà se sulle modifiche alla Carta ci sia stato un ammorbidimento delle posizioni del partito di Veltroni. Ma l'intenzione di andare avanti sul ddl per la «razionalizzazione e accelerazione del processo penale» è palese. La 'dead linè per chiudere è gennaio-febbraio. Non lo nasconde neppure il consigliere giuridico e avvocato del premier, Nicolò Ghedini, che alla messa a punto di quel testo ha contribuito.
DIRITTO ALLA PROVA E INDAGINI DIFENSIVE. «I principi costituzionali non possono essere oggetto di trattativa», dice Ghedini riferendosi all’art.111 della Costituzione sul giusto processo che si vorrebbe trasferire nell’art. 190 del codice di procedura penale sul diritto alla prova così da garantire che l' accusato «abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell’accusa e l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore». A chi gli obietta che, con le citazioni di innumerevoli testi, si rischia di violare la ragionevole durata dei processi, Ghedini ribatte: «resta ferma la facoltà del giudice di non ammettere i testi irrilevanti. E comunque di modificare l’art. 190 se ne parla da anni, nulla c'entrano i processi di Berlusconi e ben venga se l’opposizione ci propone una riscrittura migliorativa di quell'articolo». Quanto all’ ampliamento delle indagini difensive, la bozza di ddl prevede l'accompagnamento coattivo della persona che è in grado di riferire circostanze utili all’attività investigativa dell’avvocato; e la possibilità che avvocati o investigatori privati impegnati in indagini difensive nello stesso procedimento o in indagini collegate comunichino tra loro e informino i propri assistiti dei risultati ottenuti e dello stato dell’inchiesta giudi-
ziaria. POLIZIA GIUDIZIARIA SVINCOLATA DA PM. Nel contempo, il ddl ridefinisce gli ambiti della polizia giudiziaria e del pubblico ministero: se la prima «prende di propria iniziativa e riceve notizie di reati», il pm potrà solo ricevere la notizia criminis (non solo dalla pg ma anche con denunce di privati, querele etc) senza quindi avere più la libertà di aprire fascicoli sullo spunto di articoli di giornale oppure di una confidenza privata. E ancora: una volta comunicata la notizia di reato al magistrato, la pg continua a svolgere «di propria iniziativa» le attività d’indagine, seguendo anche filoni paralleli a quelli del pm. La bozza di ddl prevede anche che trasferimenti e promozioni di poliziotti, finanzieri e carabinieri che svolgono servizio di polizia giudiziaria avvengano con il nulla osta o il consenso del pm o del procuratore generale (che esprimeranno semplicemente un parere non vincolante): a decidere sono ministero dell’Interno, Economia e Difesa. Reintrodotta la messa alla prova (ma per reati puniti non più con quattro anni di carcere ma fino a due), il ddl prevede anche modifiche sulla proroga dei termini delle indagini preliminari, sulle impugnazioni e, infine, sulla revisione delle sentenze di condanna quando la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accertato che il cittadino non ha potuto esercitare il suo diritto di difesa.
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Primo piano
Martedì 16 dicembre 2008
Primo piano Un distributore di benzina; l’inflazione del mese scorso è scesa dal 3,5% di ottobre al 2,7%
La crisi dell’economia A far recedere l’indice la forte riduzione dei carburanti. Coldiretti: spenderemo 3,4 miliardi in più per i derivati dai cereali
Inflazione in calo grazie alla benzina particolare di quelli energetici. I numeri, del resto parlano molto chiaro: l’aumento tendenziale dei prezzi di tutto il settore è infatti passato dal 10,4% di ottobre al +3,3%, mentre a livello mensile si è avuta una contrazione del 4,8%. Le notizie migliori arrivano quindi per gli automobilisti e per chi si sposta sulle due ruote: i listini della benzina verde hanno infatti registrato un calo con-
giunturale del 10,4%, con un tasso tendenziale del -7,5% (+5,5% a ottobre). Per il gasolio da autotrazione una diminuzione mensile dell’8,6% ha portato il tasso tendenziale al -2% dal +10,6% di ottobre. VIAGGI AEREI SEMPRE CARI - Sempre cari, anche se meno del mese precedente, restano invece i viaggi aerei: il costo dei voli è infatti diminuito del 7%, ma su base annua i prezzi son cre-
L’APPELLO
Napolitano: «Serve fiducia ma non nascondiamo i problemi che esistono»
di CHIARA SCALISE
sciuti del 19,3%. Sempre nell’ambito dei beni non alimentari e dei servizi, i listini dei medicinali sono scesi dello 0,1% rispetto a ottobre e del 4,4% sul 2007. I prezzi degli apparecchi per il trattamento dell’informazione aumentano invece del 3,3% su base congiunturale, ma diminuiscono rispetto all’anno prima del 10,6%. E ancor più consistente è il deprezzamento tendenziale dell’apparecchiatura e materiale
telefonico, pari al 20,6%, pur con un aumento mensile 2,5%. Per Natale intanto, secondo un’indagine di Fipe- Confcommercio, gli italiani potranno godersi pranzi fuori casa a prezzi più contenuti. In nome di una politica anticrisi, infatti, il 21,4% dei ristoranti abbasserà i listini, mentre il 71,4% li terrà invariati e solo una piccola minoranza, il 7,1%, farà pagare un conto più salato.
Ma pasta e pane continuano a restare cari è stata aggiornata ieri dall’Istat che ha confermato un’inflazione a novembre in calo al 2,7% dal 3,5% di ottobre scorso. In generale, il settore alimentare ha fatto segnare un rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi, dal 5,1% al 4,7%, ma mese su mese si è registrato un aumento dello 0,1%. In frenata a livello tendenziale sono stati i prezzi di tutti i beni, anche se continuano tuttavia a rimanere su livelli decisamente elevati. La crescita tendenziale dei listini di pane pasta e cereali è passata nel complesso dal 9,5% all’8,4% (+0,2% rispetto a ottobre). In particolare a novembre il prezzo del pane è aumentato dello 0,1% rispetto a ottobre mentre l'aumento tendenziale è sceso dal 6 al 4,1%. I prezzi della pasta di semola di grano duro sono invece saliti dello 0,3% su base mensile e del 29,8% su base tendenziale (era +31,6% a ottobre). Si
Oggi incontro Tremonti-Bersani
Decreto anticrisi, il governo apre all’opposizione di PAOLO TAVELLA
ALIMENTARI
ROMA – I prezzi degli alimentari rallentano rispetto a un anno fa, di pari passo con il calo dell’inflazione, ma il carrello della spesa degli italiani è sempre 'infuocato’. Primo imputato resta anche nel mese di novembre la pasta, i cui prezzi continuano a segnare aumenti dell’ordine del 30% rispetto a un anno prima. Tanto che la Coldiretti stima che «Per effetto dei rincari gli italiani spenderanno solo per l’acquisto di pane, pasta e derivati dei cereali 3,4 miliardi in più nel 2008, per un valore di circa 140 euro per famiglia». E secondo la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori i consumi, secondo le prime stime, dovrebbero diminuire del 3,5% rispetto al 2007; mentre la spesa mensile, in termini monetari, dovrebbe crescere del 2,6% (482 euro contro i 470 euro del 2007). La panoramica dei listini alimentari, e più in generale di tutti i beni e servizi,
apprezzano a livello congiunturale anche le carni (+0,2%), il cui tasso annuo scende dal 3,3 al 3,2%. Una sensibile discesa del prezzo in termini tendenziali si registra poi per i prezzi del gruppo 'latte, formaggi e uovà (dal +6,8% di ottobre al +5,6%) che tuttavia evidenziano un lieve aumento sul piano congiunturale (+0,1%). In particolare il prezzo del latte sale leggermente (+0,1%) rispetto a ottobre e aumenta del 6,3% sull'anno (in flessione rispetto al +7,8% di ottobre). L’Istat spiega che il settore alimentare risente delle continue tensioni al rialzo nel comparto dei beni lavorati, i cui prezzi si sono accresciuti su base mensile dello 0,2% e sul piano tendenziale e del 5,6% su base annua (6,1% a ottobre). Migliori invece le condizioni per il fresco i cui prezzi sono calati dello 0,1% rispetto al mese precedente con un tasso annuo sceso al +3,2% dal 3,8%.
ROMA - In attesa di vedere le modifiche che il Governo italiano apportera' al pacchetto di misure studiate per arginare la crisi, la Ue continua a tener d'occhio con la massima attenzione la situazione del nostro Paese. E oggi rendera' pubblica una serie di raccomandazioni, parzialmente anticipate nelle scorse ore. Per la Commissione Ue c'e' bisogno di interventi efficaci e rapidi, ma sempre con l'occhio rivolto al bilancio pubblico. Il succo della riflessione di Bruxelles e' quindi molto preciso: va bene usare soldi pubblici per fronteggiare la crisi ma appena la situazione migliorera' "l'Italia sarà chiamata a invertire la sua espansione di bilancio". Per fronteggiare l'aggravarsi della situazione il Governo sta cercando risorse aggiuntive. E la novita' e' rappresentata da una parziale apertura alle opposizioni nella messa a punto del provvedimento. Oggi e' infatti in programma un incontro tra il ministro dell'Economia Giulio Tre-
Giulio Tremonti
monti e il suo omologo ombra Pierluigi Bersani. Una confronto appena abbozzato che rappresenta comunque una novita', anche se piu' del Governo sara' il rappresentante del Pd a scoprire le carte. L'appuntamento e' stato infatti fissato per consentire l'illustrazione delle misure studiate dall'opposizione per fronteggiare la situazione. Prima di vedere il Governo Bersani incontrera' anche
Confindustria, sempre con l'obiettivo di arrivare a un percorso condiviso. Tornando alle pagelle di Bruxelles molta dell'attenzione e' concentrata sulle riforme di struttura. Dopo gli interventi di emergenza c'e' infatti bisogno di dare respiro all'azione del Governo tornando a puntare su innovazioni chiave. La Ue indica come pregiudiziale l'innalzamento della produttivita' italiana, traguardo che si puo' conseguire attraverso obiettivi piu' volte indicati. Più concorrenza, meno costi burocratici, miglior funzionamento del mercato del lavoro, più ricerca e sviluppo sono le chiavi per mettere l'Italia nuovamente in linea con gli altri Paesi. E Bruxelles si aspetta quindi che l' Italia riesca a migliorare i conti pubblici diminuendo la spesa e migliorandone l'efficienza. Ci sara' poi da garantire al meglio la concorrenza specie in settori come commercio al dettaglio e della distribuzione dei carburanti, nei servizi finanziari e professionali, nel trasporto aereo e in quello locale.
ROMA – L'Italia ha davanti «un futuro pieno di incognite», ma grazie alla qualità delle sue produzioni può permettersi di avere «fiducia»: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia un messaggio di ottimismo, seppure temperato dal necessario realismo a causa della crisi internazionale che non cessa di mettere a dura prova le grandi potenze industriali. Intanto il governo continua a lavorare, cercando di rafforzare il decreto legge varato a fine novembre proprio per fare fronte alla congiuntura negativa. Ammortizzatori sociali e settore dell’auto sono i due grandi capitoli aperti: per quanto riguarda il primo, l’obiettivo è sempre quello di aumentare la dote finanziaria. La speranza è di raddoppiarla. Sul secondo fronte, invece, è possibile che alla fine arrivi la proroga agli incentivi attualmente in vigore, sfruttando però un altro provvedimento (il milleproroghe appunto). Due capitoli che sono anche in cima alle priorità del Partito democratico e che faranno parte del pacchetto che oggi il ministro dell’Economia del governo ombra del Pd Pier Luigi Bersani squadernerà sul tavolo del titolare del Tesoro Giulio Tremonti. L’appuntamento è nel pomeriggio, e seguirà l’incontro dell’esponente del Pd con Confindustria e con i parlamentari Democratici. Incalzare è dunque la parola d’ordine del Pd: il governo da un lato, gli industriali dall’altro. Questi ultimi, è la tesi dei Democratici, devono ritrovare la voce e farsi ascoltare. Quale spazio vi sarà per il confronto lo si vedrà in Parlamento. L’esame del decreto anticrisi entra nel vivo a partire
Frattini: «Per il settore auto aiuti dal governo solo in una cornice europea»
Ma i due istituti di credito rassicurano: «Nessun danno per i risparmiatori italiani»
Fiat, comincia la cassa integrazione
Crack Madoff, coinvolti Unicredit e Banco popolare
TORINO - Saranno chiuse per quasi un mese le fabbriche italiane della Fiat. Da Mirafiori a Termini Imerese infatti i lavoratori sono in cassa integrazione fino a lunedì 12 gennaio. Il provvedimento interessa complessivamente 59.000 lavoratori secondo la Cgil, 48.000 per l'azienda. In particolare, sono in cassa integrazione (dati Cgil) 5.400 dipendenti di Mirafiori, 3.200 di Cassino, 1.480 di Termini Imerese, 5.600 di Melfi, 5.300 di Pomigliano, 7.000 della Sevel, 5.100 dell'Iveco, 7.500 della Powertrain, 1.800 della Fma di Pratola Serra, 11.000 della Magneti Marelli e della Ergom, più altri sparsi in altri impianti. Lo specchio della crisi è Mirafiori e la Fiat Auto, ma il vero fulcro è la componentistica: sono circa
200.000 in Italia, oggi, i lavoratori in cassa integrazione. A fornire il dato è la Fiom di Torino, secondo la quale per ogni lavoratore degli stabilimenti Fiat ce ne sono quattro nelle aziende della componentistica auto. «Per la prima volta afferma il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - sono contemporaneamente in crisi auto, veicoli commerciali, camion e macchine movimento terra. E, sempre per la prima volta, non è in crisi solo un produttore ma tutti i produttori europei, che chiudono da un minimo di 2 settimane a un massimo di sei. Questa volta la crisi Fiat non viene compensata dal fatto che le aziende si sono diversificate e hanno clienti diversi». Intanto, l'Europa studia come
correre ai ripari lanciando il suo piano d'azione sugli Its, i Sistemi di Trasporti Intelligenti (gestione del traffico, in primo luogo). Dal bilancio Ue sarebbero in arrivo 400 milioni di euro necessari per realizzare la strategia che dovrebbe essere approvata oggi: ridurre del 10% l'impatto sulla crescita e tagliare i gas di scarico sino al 15%. Ma per il governo italiano aiuti statali sarebbero possibili solo se Bruxelles intervenisse fornendo "una cornice europea" per aiuti settoriali. È quanto ha precisato il ministro degli Esteri Franco Frattini secondo il quale sarebbe sbagliato che si finanzi "questo o quel settore a seconda degli stati membri perché è molto pericoloso dare degli aiuti di categoria paese per paese".
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Giorgio Napolitano
L’Istat conferma: prezzi a novembre “precipitati” al 2,7% dal 3,5 di ottobre ROMA - I prezzi dei carburanti crollano, e il carovita tira il freno a mano nel mese di novembre. L'inflazione del mese scorso è scesa infatti a livelli che non si vedevano da dicembre dello scorso anno, passando dal 3,5% di ottobre al 2,7%. E il contributo fondamentale è arrivato da una consistente contrazione dei prezzi dei prodotti energetici. L’ALLARME DI CODACONDS - In realtà, mette però in guardia il Codacons, a parte il calo effettivo dei prezzi dei prodotti energetici, legato alla discesa del prezzo del petrolio, «si tratta solo di un illusorio calo tecnico che non può far gridare vittoria a nessuno, men che meno al Governo che nulla ha ancora fatto per abbattere l’inflazione». A fine anno l’associazione dei consumatori ha considerato che gli aumenti dei prezzi del 2008 determineranno una stangata di 1.700 euro a famiglia. IL CALO DELLA BENZINA L’ulteriore rallentamento dell’inflazione a novembre, hanno spiegato i tecnici dell’Istat, riflette in primo luogo il brusco ridimensionamento della dinamica tendenziale dei prezzi dei beni e in
Martedì 16 dicembre 2008
Franco Frattini
ROMA - Si allargano gli effetti del crack Madoff e arrivano a lambire anche alcuni istituti di credito italiani, esposti, sia pur marginalmente, alla maxi-truffa messa a segno dall'ex presidente Nasdaq. Ieri sono arrivate conferme, unite a rassicurazioni nei confronti dei propri risparmiatori, dal Banco Popolare e soprattutto da Unicredit. Il primo istituto in una nota ieri ha spiegato di avere "un'esposizione indiretta" nei confronti del fondo americano Madoff attraverso la sua controllata Aletti Gestielle Alternative. "Il fallimento della Madoff comporterà per il Banco - spiega la nota - una perdita massima sul patrimonio di 8 milioni di euro mentre quella sui fondi distribuiti alla clientela istituzionale e private
ammonta a circa 60 milioni di euro". Perdite come si vede assai limitate. Sempre ieri anche Unicredit ha comunicato di avere un'esposizione per circa 75 milioni di euro nei confronti di Madoff, ma questo non avra conseguenze sui risparmiatori del gruppo visto che il coinvolgimento e' sostanzialmente legato a particolari fondi "non presenti in alcun portafoglio di fondi hedge di diritto italiano". L'esposizione dei clienti italiani assicura Unicredit "è pertanto pari a zero". Ben diversa la situazione non solo in America ma anche in Europa e Giappone, dove decine di istituti di credito sono pesantemente esposti verso i fondi Madoff. In Europa ad esempio la
francese Natixis, filiale della Cassa di risparmio e della Banca popolare potrebbe perdere 450 milioni di euro, il gruppo Bnp Paribas ha annunciato perdite pari a 350 milioni di euro mentre Santander, prima banca spagnola e seconda banca europea per capitalizzazione, aveva rivelato domenica che i clienti del suo fondo Optimal sono esposti per 2,33 miliardi di euro. Non migliore la situazione di Royal Bank of Scotland che potrebbe perdere 400 milioni di sterline, circa 460 milioni di euro. E la scoperta di nuove situazioni critiche potrebbe allargarsi. Alla base dello scandalo la maxi frode, si parla di circa cinquanta miliardi di dollari, messa a punto dall'ex presidente del Nasdaq Ma-
doff che aveva creato una società di consulenze e servizi che faceva leva su un sofisticato sistema piramidale di pagamenti. In sostanza venivano assicurati alti ritorni finanziari a breve ai primi investitori della catena finanziaria, grazie ai soldi forniti dai nuovi investitori. Ma alla lunga gli ultimi arrivati restavano al verde in quanto il sistema è ideato per accumulare perdite gigantesche. Nella rete potrebbero quindi non essere finite solo grandi banche e istituzioni finanziarie, come ritenuto all'inizio, ma anche piccoli enti di beneficenza, pensionati e risparmiatori americani, che avrebbero affidato al finanziere direttamente la gestione dei loro investimenti. p. t.
da domani: sono oltre mille gli emendamenti presentati dai deputati, quasi equamente divisi fra maggioranza e opposizione. Al momento infatti relatori e governo non hanno formalizzato alcuna proposta: l’elenco delle priorità è in via di definizione e un nuovo punto dovrebbe tenersi domani in giornata con una riunione fra maggioranza e Esecutivo alla Camera. Un tema che è destinato a far discutere è indubbiamente una proposta firmata Lega che punta a introdurre uno 'scudò per evitare l’ingresso di soggetti stranieri in aziende italiane considerate strategiche. Non vale solo per il comparto energetico ma è chiaramente una norma che mira a fissare paletti all’ingresso dei libici nel capitale dell’Eni. Il Carroccio spiega però di essere aperto al confronto: «La Lega - afferma il capogruppo del Carroccio in commissione Attività produttive alla Camera Marco Reguzzoni – vuole porre il tema sul tavolo perchè venga affrontato». Rimodulazione del bonus familiare, con l’obiettivo di riequilibrare la platea dei beneficiari in favore delle coppie con figli, ma anche novità sui mutui in modo che non siano penalizzati quelli a tasso fisso: sono queste alcune delle altre modifiche che dovrebbero arrivare nel corso dell’esame del provvedimento. Così come sono ormai scontate la riscrittura del bonus energia e quella delle norme sulle tariffe. Sembra invece più difficile che si possa toccare la class action: sempre più probabile infatti che con il decreto milleproroghe venga prorogato lo stop alle novità del governo Prodi e demandato a un ulteriore provvedimento la nuova veste dell’azione risarcitoria.
Unicredit coinvolta nel crack Madoff
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Primo piano
Martedì 16 dicembre 2008
Primo piano Ad Acerenza sabato scorso pranzo d’elite per gli ex Dc
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Politica Lucana
Boccia dalle parole al pranzo
«La crisi economica pesa su deboli ma non ha nulla a che fare con i problemi della giunta»
L’ex segretario esalta il “giovanile” democristiano di SALVATORE SANTORO
Colombo al Pd Appello all’unità «Chi rompe paga» L’Unione di centro «per governare»
Si è insediato a Potenza il comitato promotore dell’Unione di centro, composto da Agatino Mancusi, Vincenzo Ruggiero Palmiro Sacco (Udc), Gaetano Fierro e Gianluigi Laguardia (Liberal), Antonio Flovilla (Rosa per la Basilicata), Mimmo Cervellino e Giuseppe Molinari, nominati nei giorni scorsi a Roma da parte dei leader nazionali Casini, Cesa, Adornato, Sanza, De Mita e Pezzotta. Nel corso della riunione, si è proceduto a nominare il segretario regionale dell’Udc di Basilicata, Agatino Mancusi, coordinatore regionale dell’Unione di centro, che avrà la responsabilità insieme a tutti i componenti di avviare sul territorio le iniziative finalizzate a divulgare il manifesto politico e l’organizzazione del nuovo Partito. «L’Unione di centro – si legge nella nota - dovrà contribuire al rilancio della politica in Basilicata di fronte alla crisi dei due grandi poli di riferimento Pd e Pdl , per questo si candida ad essere forza politica attrattiva e di governo, portatrice di nuove idee e di un nuovo modo di interpretare la politica che i lucani attendono da anni. La mancanza di una seria programmazione regionale, i risultati modesti conseguiti in questi anni nonostante l’utilizzo di ingenti risorse finanziarie, la crisi della politica, la confusione dei partiti, con una gestione sempre più oligarchica, impone la necessità di avviare un nuovo percorso per la riaggregazione dei moderati e di quanti non si ritrovano più nei due grandi Poli di riferimento. In uno scenario politico alquanto confuso non servono di certo nuove sigle o nuovi contenitori, è necessario, invece, ripensare ad un nuovo partito popolare, liberale, d’ispirazione cattolica, nazionale ed europeo».
a lato la tavolata e sopra il deputato del Pdl Taddei e l’assessore regionale del Pd, Roberto Falotico
di PIERO QUARTO UN monito forte, un appello al senso di responsabilità nella crisi della Regione Basilicata. Il senatore a vita Emilio Colombo è stato ieri a Matera ed ha rotto il silenzio entrando severamente nei problemi e nelle responsabilità della crisi. Un appello “all’unità del Pd” ed un no “alle lotte di potere” sono i messaggi che il senatore a vita ha voluto lasciare attraverso il “Quotidiano” in un’articolata intervista che non ha mancato di affrontare i temi della crisi economica nazionale e regionale. Ma partiamo dalla politica. «Questa crisi è collegata alla debolezza del sistema dei partiti che oggi sono tutti o quasi post...qualcosa. Ciascuno ha collegato nel retrobottega, ammesso che ne abbia, i propri ideali ed il loro modo di pensare la società. Si sono posti in evidenza metodi e formazioni per cui è prevalente la ricerca del potere». Ma questo è successo anche nel Pd di Basilicata? «Il Pd di Basilicata non fa eccezione, del resto questo partito ha una debolezza intrinseca che deriva dal fatto di dover affrontare il non facile obiettivo di amalgamare e far convergere verso obiettivi etici e politici due formazioni che hanno una storia diversa. Nessuno poteva pensare che tutto questo accadesse in un solo anno». Cosa pensa dunque di questa crisi alla Regione? «Credo che è giunto il momento di dire a questi signori: fatevi un piccolo esame di coscienza, state uniti, cercate di comprendervi, evitate le lotte di potere e date maggiore chiarezza al vostro operato coinvolgendo gli elettori. Non si può essere partito di dirigenti ma di clas-
Il senatore a vita Emilio Colombo
se popolare. In tutte le lotte politiche ciascuno si è misurato con l’opinione pubblica. Lo ribadisco: se non volete fallire ed allora state uniti perchè chi rompe paga. Invece di perder tempo in questi scontri, ragionate su cosa fare». Cosa pensa dell’idea dell’opposizione di andare ad elezioni anticipate? «In questo momento affrontare la situazione in questo modo è un cattivo strumento contro la crisi. Non servono scontri elettorali, ognuno oggi deve dare l’apporto e il suggerimento per scelte programmatiche e indirizzi politici che facciano superare le difficoltà». Senatore Colombo, lei ha vissuto i tanti momenti difficili della nostra storia Repubblica. E’ davvero questa di oggi la più grave
crisi economica? «Non si tratta di una crisi italiana ma di portata mondiale, tocca il sistema economico complessivo, dove più e dove meno in base all’influenza della crisi che ha origine negli Stati Uniti d’America. E’ chiaro che la forza economica statunitense ripercuote questa crisi a livello globale ma proprio il concetto di globalità inserisce elementi di diversità rispetto ad esempio alla crisi del ‘29. La crisi statunitense avviene nel pieno di un sistema su cui sono abbattute le barriere e si è aperta la strada all’influsso esercitato dalla maggiore economia. L’Europa in tutto questo ha stentato a completare il difficile processo di unificazione, ma è in condizioni più solide rispetto ad altri. Subisce l’influenza statunitense ma ha elementi di
resistenza in più e l’Italia partecipa a questa situazione ma mette anche in evidenza le sue debolezze». Qual’è la situazione dell’Italia? «Questa in corso è una crisi finanziaria. L’Italia ha un sistema bancario più resistente e meglio organizzato ma non tale da opporre una totale resistenza e la crisi finanziaria non può rimanere solo finanziaria. Diventa anche una crisi dell’economia reale e qui l’Italia è meno capace di altri di fronteggiare la situazione rispetto ad esempio a Francia e Germania». Lei come giudica le misure messe in campo dal Governo Berlusconi? «E’ chiaro che servono interventi per fronteggiare questa situazione e difendere i più deboli, ci vorrebbe un intervento più consistente rispetto a quello deliberato. Noi abbiamo un’economia che si fonda in particolare sulle piccole imprese che danno occupazione, è in quella direzione che sarebbe necessario un maggiore intervento per evitare l’aumento della disoccupazione». La Basilicata in questa crisi si è ritrovata ancora più debole? «Fatalmente queste situazioni colpiscono chi è più debole, la crisi influenza molte le imprese ed alcune di queste non essendo autoctone ma collegate a gruppi nazionali o internazionali cercano di resistere concentrando le sedi di produzione e gli investimenti». Ma questo ha davvero determinato la crisi politica alla Regione? «Non credo, le ragioni sono altrove. Nei partiti e nella necessità di evitare le lotte di potere. Bisogna ricordarsi che chi rompe, paga». p.quarto@luedi.it
Lacorazza dopo le parole del Presidente Napolitano scrive ai segretari democratici del Mezzogiorno
«Sì a un’agenda del Sud per una svolta reale» Dopo le parole del Presidente Presidente della Repubblica, su una “clamorosa caduta di attenzione, di interesse, di volontà politica nel riproporre il problema Mezzogiorno” il segretario del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza, ha scritto ai segretari regionali del Pd del Sud. Lacorazza partendo dall’appuntamento potentino del 21 ottobre scorso quando alla presenza giornata di Bersani nel quale si concretizzò la “Carta di Potenza” ha scritto: «Da questo punto di vista appare, per molti aspetti, paradossalmente autolesionistico un certo spirito antimeridionalista che, sull’onda di un pur innegabile acutizzarsi dei cronici fenomeni di devastazione civile, continua ad essere alimentato da taluni ambienti della classe dirigente italiana. La verità è che il
Mezzogiorno non ha ancora regolato i suoi conti storici con il Paese. La dotazione di infrastrutture è troppo al di sotto dei livelli medi del resto dell’Italia. Aumentare il volume degli investimenti pubblici “ordinari” nel Sud è un’esigenza di equità e di lungimiranza. La necessità di “ordinarietà” dei trasferimenti è il punto dal qual partire per dare forza al valore che unitarietà e vocazione dei territori possono assumere nel nuovo ciclo di programmazione comunitaria. E’ un momento di passaggio fondamentale per far svoltare il Mezzogiorno in questa direzione, a metà strada tra spirito di Lisbona e governo dei territori, in una logica di forte cooperazione tra diversi livelli di governo. E’ dentro questo contesto che dobbiamo affrontare i temi e le questioni poste
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dal federalismo fiscale. Per leggere correttamente le potenzialità del Mezzogiorno è necessario abbandonare un approccio di tipo deterministico. I vincoli, ma anche le opportunità, sono soggetti a modificazioni, anche improvvise, nel corso del tempo. L’azione politica, gli interventi pubblici, le trasformazioni delle condizioni di contesto influiscono sui contenuti e sull'intensità di queste modificazioni. Per dare corpo a questa idea, per sostanziarla e declinarla in azioni, e infine per offrire al pensiero democratico per il Mezzogiorno una reale opportunità di divenire progetto, è necessario che le classi dirigenti meridionali del Pd diano concretezza alle parole di Napolitano e provino a far sintesi per la costruzione di un partito che nel Sud si strutturi e si arti-
coli proprio intorno a un pensiero e a un progetto. Per offrire alle comunità meridionali, ormai sempre più penalizzate, una nuova fiducia in una rinnovata classe politica. Non c’è un “Partito del Sud” ma la proposta di valutare la costituzione di un coordinamento che, oltre alle rappresentanze politiche e istituzionali, coinvolga fondazioni, centri studi e personalità del mondo economico, sociale e accademico. C’è bisogno di un Manifesto per il Sud attraverso il quale aggregare interessi, motivare e coordinare le rappresentanze istituzionali di cui disponiamo. Un manifesto e un’agenda per il Sud utile per affrontare le prossime elezioni, dal quale partire per valorizzare la nostra vocazione maggioritaria e aiutare il corso di un nuovo centrosinistra»
Il Pdl rilancia l’attacco alla maggioranza regionale VENOSA - Il Pdl lucano all’attacco. Sì è svolta ieri un’assemblea del Partito democratico che ha fornito l’occasione per fare analisi e valutazioni sulla crisi regionale. «Mentre la Basilicata sta morendo il centrosinistra litiga per gli assessorati» annunciava uno dei manifesti affissi sotto il tavolo dei relatori. «La crisi regionale evidenzia l’implosione del centrosinistra, - ha sottolineato Nicola Pagliuca capo gruppo di FI alla Regione - , non sappiamo cosa succederà nei prossimi mesi. Non c’è una giunta regionale: alla terza caduta non sappiamo se De Filippo avrà la forza per rialzarsi». Ha rincarato la dose Antonio Tisci, consigliere regionale di An: «La politica regionale realizza interventi che si disperdono in mille rivoli che non portano sviluppo. Il centrosinistra ci racconta una regione che non c’è. Dobbiamo ripartire dalla peculiarità dei singoli territori, immaginando un futuro che valorizzi le nostre risorse». La mancanza di una informazione corretta da parte della regione è stata denunciata da Pasquale Ruggiero, vice segretario regionale forzista, che, tra l’altro ha sostenuto che il centrosinistra ha sprecato risorse compromettendo il futuro dei giovani e ha sottolineato come siano in pochi a conoscere quello che avviene nella sede del Palazzo regionale.
dalla prima macchiavellismo di provincia che talvolta ritiene di assumere la questione morale a progetto politico, con una sua pretesa totalizzante e con una sua pretesa totalizzante e con una sua eversiva intenzione di supplenza rispetto alle fatiche, agli errori, alle debolezze, alle viltà ed alle “verità” dell'agire umano. Perciò mi è sembrato addirittura offensivo, nonché rivelatore della suggestione che il richiamo alla questione morale evoca in un tempo così controverso e melmoso, il fatto che in un dibattito sul “futuro del centro sinistra” si sia potuto addirittura disegnare un “asse” sul rinnovamento del costume morale fra Boccia e Folino (ipotesi che è certamente estranea alla volontà e all'intelligenza dei due protagonisti evocati). Ne traggo la conclusione che di fronte a un tema incandescente, che giustamente alimenta l'indignazione quando non il rifiuto della gente, massima debba tornare ad essere la responsabilità della politica, massimo il ricorso alla sua esenza di “religione civile” cioè di luogo della razionalità laica e della intransigenza etica.
Un invito a continuare nella operazione dei Gazebo in tutta le regione è venuto da Gianni Rosa, coordinatore provinciale di An: «Non solo per raccogliere adesioni ma anche per spiegare quello che sta succedendo». Obiettivi da raggiungere, scelte e strategie da da adottare sono state illustrate dal deputato Vincenzo Taddei: «Le 3 crisi regionali dimostrano che quella del centrosinistra è un’alleanza senza cuore, che non ha dato frutti e alcun risultato». Non basta, però, fare questa diagnosi per vincere alle prossime tornate elettorali, «dobbiamo costruire alleanze che partendo dal rinsaldamento con gli alleati storici - ha continuato Taddei aprendo a tutte le forze che guardano con interesse al centrodestra. Molti dirigenti del centrosinistra stanno riflettendo sul fallimento della giunta De Filippo». «L’analisi impietosa fatta dal Vice presidente Folino - ha concluso il deputato lucano del centrodestra - coincide con quella che facciamo noi. Dobbiamo ora essere capaci di tramutare il dissenso nei confronti del centrosinistra in consenso nel Popolo della libertà. Se vogliamo vincere alle prossime lezioni siamo obbligati ad allargare ad altre forze. Il Pdl deve diventare il fulcro di nuove alleanze». Giuseppe Orlando
POTENZA - Boccia chiama, gli ex Dc rispondono. Sabato scorso l’ex deputato Tonio Boccia ha organizzato un pranzo o meglio “una simpatica rimpatriata” con tutti i politici che hanno fatto parte del giovanile della Democrazia cristiana e poi dei Popolari. L’appuntamento l’ex presidente della Regione e anche segretario regionale della Dc l’ha fissato con una lettera in cui ha scritto: «Abbiamo vissuto insieme momenti significativi della vita sociale e il nostro impegno fu sicuramente proficuo per l’intera comunità. Con quasi tutti voi vi sono stati stretti rapporti di collaborazione e sicuramente nacquero forti legami di amicizia. Credo possiate condividere che furono tempi belli e interessanti». E tra gli invitati ci sono nomi illustri del recente passato e del presente della storia politica di Basilicata. Ma non tutti potevano far parte dei commensali. Il requisito: aver fatto parte della dirigenza delle giovanili della Dc. Poi le scelte successive non contano. Capità così che il deputato del Pdl Vincenzo Taddei e l’assessore lucano dimissionario Falotico pranzano spalla a spalla. Il pranzo si è svolto presso un “casone” ad Acerenza (che Tonio Boccia ha ereditato). E alla cucina si sono dedicati i cuochi del ristorante “Il Duomo” di Acerenza. Per l’ex segretario regionale della Dc è stata l’occasione di invitare «coloro che sono stati formati politicamente dalla Dc» per analizzare la situazione attuale della politica regionale. E’ evidente che il pranzo è stata l’occasione anche per parlare di futuro. Boccia però continua ad affermare di voler continuare «a fare il pensionato della politica». Si vedrà.
Alcuni momenti della “riunione” degli ex Dc
Nel frattempo però, l’appuntamento di sabato scorso non è un incontro isolato. L’intenzione dell’ex presidente della Regione Boccia è quello di incontrare davvero tutti coloro sono stati nei massimi livelli dirigenziali della Democrazia cristiana. Va per età. Toccherà anche alle prime generazioni tra cui Angelo Sanza, Giampaolo D’Andrea e gli altri che sabato scorso non c’erano. Senza fare ipotesi e alimentare dietrologie, le ultime iniziative di Antonio Boccia hanno rimesso al centro del dibattito politico uno dei “padri” del centrosinistra lucano. s.santoro@luedi.it
Asse Boccia Folino .... Ciò significa, come nel dibattito di Potenza è stato sottolineato fra “scoscianti applausi” della sala e il consenso informato dei politici presenti, soprattutto il recupero di grandi regole fondamentali nello svolgimento della democrazia interna dei partiti (del tutto virtuale a destra, pericolosamente a rischio sull'altro versante, in un avvitamento e in una infeconda, reciproca contaminazione populista). Intendo le regole posta a base della selezione della classe dirigente in “assenza” di quelle grandi scuole e ai quei laboratori politici che sono stati i partiti: un'esperienza che andrebbe ripensata senza illudersi in in riedizioni o in surrogati che sarebbero la traduzione in farsa di una storia illustre. Intendo le regole di funzionamento di sistemi elettorali che non neghino la sovranità del popolo nella scelta dei rappresentanti e che scongiurino rendite di posizione e frantumazioni localsitiche e personalistiche.
Intendo le regole istituzionali di una regione che sappia essere il punto di confluenza, di ricomposizione e di sintesi dell'immaginazione e della speranza sociale e non di consacrazione di particolarismi e personalismi. Uscire insomma dalla condizione neofeudale non è una delle principali esigenze che pretende un'idea diversa della politica e che viene reclamata dalle coscienze più eticamente avvertite? Tutte cose note ed “acclamate”. Ma, basta brandirle facendo della questione morale il “programma fondamentale”? E che oggi potrebbe erigersi a “portatore sano” di un vibrione così esclusivo e rigenerante? Con quali credenziali che non siano solo la fedina penale o qualche misterioso o astuto o fortunato salvacondotto? E poiché il diavolo si nasconde nei dettagli, è bene aggiungere che la questione morale, se non la si investe in una superiore qualità della politica, finisce con il disperdersi
in predicazione o in qualunquismi appassionati, in atti di viltà e di abnegazione insieme, quando non in una più raffinata e crudele rappresentazione nella quale la virtù delle sue vittorie. Un pensiero finale si impone, anche per sottrarre questa riflessione (l'ennesima e me ne scuso) al destino di inutile sermone. Nella mia lettera a Lacorazza sul Pd come luogo decisivo per la inaugurazione di un nuovo ciclo che renda possibile la soluzione della crisi regionale (altrimenti irreparabilmente protesa, per quel che appare, verso la “soluzione finale”) sottolineavano come una delle prime condizioni era che l'avventura del Pd rispondesse alla sua ragione costitutiva: essere un evento innovatore, capace di effetti combinatori di storie, intelligenze e culture. Un evento “per “ e non un suk arabo per lo scambio di merci o per il traffico di interessi: insomma un progetto e non una supercoop. Perciò, la crisi regionale non
LA LISTA DEGLI INVITATI Marco Arcieri, Maria Auletta, Mariella Caporale, Giampaolo Carretta, Michele Caruso, Michele Cilumbriello, Vito D’Adamo, Dino Donnoli, Francesco Faggella, Roberto Falotico, Rocco Fiore, Gianluigi Laguardia, Giuseppe Laguardia, Egidio Giordano, Luigia Ierace, Francesco Ignomirelli, Antonella Inciso, Francesco Laregina, Rocco Liccione, Vincenzo Lioy, Giandomenico Marchese, Rosalba Marchese, Salvatore Margiotta, Antonello Molinari, Beniamino Murgante, Annarita Pacifico, Pinuccio Palo, Sergio Potenza, Giovanni Rivelli, Ludovico Rossi, Domenico Tripaldi, Peppino Molinari, Vincenzo Taddei, Lillino Lamorte, Giampaolo D’Andrea.
può, a mio avviso, rappresentare un incidente da chiudere per comunque, mentre l'intendenza lavora per il futuro. Le due cose invece coincidono. Per scherzare con Heidegger: mai come in questo momento, il “tempo è essere”. Ciò esige che si esca dal vecchio schema con cui finora si è proceduto anche nelle vicende del Pd. Intendo dire con la testuggine, il nucleo diessino (pur con le sue articolazioni), impegnato a utilizzare parti, spezzoni, singole personalità (le più funzionali), magari preziose suppellettili e mobili antichi della vecchia galassia democratica( con selezioni biologiche talvota raffinate) per operazioni di indubbia intelligenza macchiavellica. Salvo poi riverificare le ragioni della propria continuità genetica, resistente a ogni profilassi. Proprio la storia istruttiva delle “foglie di fico” di cui si è andata illustrando la esperienza vissuta qui e altrove esige che si comprenda, oggi e non domani, qual è la vera “ragione morale” per la quale valga di camminare insieme se non per cambiare, come sperava il “mio” Camus, la “vacca del vecchio mondo” Vincenzo Viti
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Martedì 16 dicembre 2008
24 ore in Basilicata
Matera Continuano le ricerche dell’imprenditore Francesco Di Palo scomparso da venerdì pomeriggio
Le ultime ore prima di sparire In mattinata aveva parlato con il questore e il capo della mobile MATERA - Delle vicende pregresse, del pizzo che il marito Francesco Di Palo è stato costretto a pagare dal 2001 al 2003, Laura Lorusso non vuole parlare. «Per questi episodi ci sono le persone giuste che se ne stanno occupando -. afferma - Sto chiedendo solo di cercarlo, di capire se è stato lui ad allontanarsi. Solo questo». Da venerdì pomeriggio non si hanno più notizie dell'imprenditore altamurano, titolare di un'azienda in contrada Jesce (gestita da un curatore fallimentare) che produce vasche per idromassaggio. Ieri mattina, dalla casa dell'imprenditore, in via Santeramo ad Altamura, polizia e carabinieri sono giunti nelle campagne murgiane con battute nei casolari e negli anfratti. Sono stati impiegati un elicottero, unità cinofile e hanno collaborato i carabinieri del Battaglione Puglia. Anche nella città dei Sassi e nell'hinterland sono in corso le ricerche del quarantasettenne da parte delle forze dell'ordine. I carabinieri hanno ispezionato una casa colonica nelle campagne di Gravina in Puglia, sulla via per Spinazzola. Qualcuno aveva riferito agli investigatori che quella casa poteva essere nella disponibilità dell'imprenditore scomparso, ma né all'interno né all'esterno di questo edificio sono state trovate tracce recenti
L’imprenditore Francesco Dipalo
del passaggio di qualcuno. Nessuno sembra averlo visto dal pomeriggio di venerdì, e nessuno, neanche in forma anonima, ha fornito indicazioni precise che consentano di rintracciarlo. Venerdì mattina Di Palo aveva avuto un colloquio con il questore di Matera Carmelo Gugliotta e con il capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino. Era stato convocato affinché chiarisse meglio alcuni passaggi della sua situazione. Lo scorso 4 novembre proprio gli agenti della Mobile erano intervenuti per fermare Di Palo che, nei pressi della sua azienda, dopo essersi cosparso di
benzina, stava tentando di darsi fuoco. Durante l'incontro di venerdì, l'uomo non è sembrato preoccupato. Il questore Gugliotta sottolinea che l'imprenditore «è andato via tranquillo. Al momento si possono fare soltanto ipotesi. Lui, comunque, è uscito volontariamente da casa. Stiamo verificando se possa esserci qualcosa di diverso». Intorno alle 16,30 di venerdì l'uomo è uscito a piedi per andare in farmacia. Ma non è entrato in alcuna farmacia del paese e da quel momento di lui si è persa ogni traccia. Con sé aveva circa duecento euro, un medi-
cinale che stava prendendo in questo periodo (particolare che farebbe propendere per l'allontanamento volontario) ed era senza cellulare. La moglie sabato mattina ha sporto denuncia alla questura di Matera, «Sono solo preoccupata. - dichiara la moglie Laura - Più il tempo passa più ho paura. Non escludo niente, dall'allontanamento volontario al fatto che possa essergli accaduto qualcosa». Alcuni anni fa Di Palo aveva denunciato alla polizia di Matera di essere stato messo alle corde dagli estorsori, di aver pagato il pizzo dal 2001 al 2003 e di aver continuato a subire minacce, intimidazioni e aggressioni. Chiedeva per questo allo Stato giustizia per quel che aveva dovuto subire e maggiore tutela. L'operazione avviata per cercare Di Palo ricorda per certi versi quella che per giorni e mesi tenne impegnati forze di polizia, volontari e personale della protezione civile alla ricerca dei fratellini di Gravina Ciccio e Tore Pappalardi. L'area nella quale si cerca, infatti, è la stessa. Ieri sera se n’è parlato anche nella trasmissione tv “Chi l’ha visto?”. In diretta è intervenuta la figlia Lucia dichiarando la preoccupazione sua e della madre e chiedendo al padre di tornare a casa se la sua scomparsa fosse volontaria. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
A fine novembre aveva chiesto un sostentamento per la sua azienda AGGRESSIONI subite, automobili incendiate e, una volta, era stato anche cosparso di acido dai suoi taglieggiatori. Lo scorso 4 novembre, Di Palo con un gesto dimostrativo (si era cosparso di benzina minacciando di darsi fuoco), aveva voluto tenere alta l'attenzione sulla sua situazione: si sentiva minacciato, era esasperato dalle difficoltà economiche. In conseguenza del suo gesto, a Di Palo pare sia stata fornita una vigilanza, giri di controllo più frequenti delle forze di polizia nei pressi della sua azienda, a Matera, e della sua abitazione, ad Altamura. A fine novembre Di Palo, nel tribunale di Matera, alla luce della situazione critica della sua azienda, gestita da un curatore fallimentare, aveva chiesto un aiuto economico per il sostentamento dei 150 cani che ospita nei pressi dello stabilimento, in contrada Jesce. Un uomo che sicuramente stava vivendo una situazione estremamente difficile, soprattutto a livello psicologico.
Bernalda Algerino provoca incidente sulla Basentana. Ferito un bimbo
Auto si scontra con un pulmino Il conducente scappa nei campi BERNALDA - E' ancora avvolta nel mistero la fuga del bracciante agricolo di nazionalità algerina, con regolare permesso di soggiorno, che ieri mattina è fuggito a piedi nei campi dopo aver causato un incidente, per fortuna senza feriti, sulla strada statale 407 Basentana al chilometro 95 tra Bernalda e Metaponto. La sua auto è finita completamente distrutta, in seguito a un'inspiegabile carambola sulla carreggiata a quattro corsie. La Fiat Brava, di colore grigio metallizzato, condotta dall'extracomunitario, intorno alle ore 8.15, per cause in via di accertamento, ha iniziato a zigzagare sulla Basentana finendo dapprima sul guard rail e poi sulla fiancata laterale di uno scuolabus del Comune di Bernalda, che in quel momento sopraggiungeva dalla direzione opposta. A bordo del pulmino vi erano tre bambini, oltre all’autista, che si stavano dirigendo verso il borgo di Metaponto. Nell'incidente è rimasto ferito, e in maniera non grave, un solo bambino. L'impatto avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se si considera che il tratto di strada è ad alta intensità di traffico in modo particolare nelle ore antimeridiane. Appena l'auto guidata dall'extracomunitario ha fermato la sua corsa adagian-
dosi sul guard rail, dell'autista si sono perse le tracce tra l'incredulità dell'autista dell'autobus. Nella carambola l'autovettura è rimasta danneggiata, sia sul lato anteriore che posteriore e su entrambe le facciate. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia stradale di Matera e i vigili urbani di Bernalda che hanno provveduto a regolamentare il traffico automobilistico, mentre i militari dell'arma della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Bernalda hanno avviato le indagini per risalire all'esatta dina-
mica dell'accaduto e a rintracciare il fuggiasco. Dalla verifica dei documenti a bordo dell'autovettura, sono emerse le prime notizie sulla persona che sono state approfondite nel corso della giornata di ieri, quando i militari dell'Arma hanno sentito diverse persone della zona. Altro dato emerso dalla verifica dei documenti è che l'autovettura è sprovvista del tagliando assicurativo. Restano da chiarire le cause che hanno spinto l'autista dell'autovettura a darsi a gambe. Con ogni probabilità il fuggitivo, resosi conto della
gravità dell'incidente, è fuggito sapendo di non avere la copertura assicurativa, preso forse dal timore di aver causato danni peggiori. Ora per il fuggiasco la situazione si è compromessa, visto che al provvedimento amministrativo che prevedeva il sequestro del mezzo, si aggiunge la denuncia penale per omissione di soccorso. Ipotesi a cui gli investigatori potrebbero dare delle risposte già nelle prossime ore, trovando il conducente straniero per ricostruire quanto accaduto. Michelangelo Ferrara
L’auto dell’algerino che ha provocato l’incidente
Cambia l’orario di Trenitalia, spuntano nuove fermate ma non si hanno notizie del Minuetto atteso per fine mese
L’eterna attesa dei trasporti lucani POTENZA - Mentre il Nord Italia festeggia l’avvio dell’Alta Velocità, la Basilicata aspetta l’arrivo di almeno uno dei tre treni diesel acquistati dalla Regione per svariati milioni di euro. E’ la fotografia dell’Italia dei trasporti, con un Sud che continua a fare la parte del rimorchio. Tra 15 giorni scade il termine per l’arrivo del nuovo Minuetto che probabilmente verrà impiegato per servire la tratta Potenza - Melfi, ma ad oggi ancora non se hanno notizie. Non ne hanno i cittadini e non ne ha l’assessorato regionale dal quale, proprio ieri, è partita una nuova lettera indirizzata ai
vertici aziendali per capire cosa ne è di questo treno non solo tanto atteso per migliorare i collegamenti lucani ma anche tanto costoso per le tasche regionali. «L’Ad di Trenitalia, Moretti, invita le Regioni a farsi carico dei problemi dei pendolari. Noi l’abbiamo fatto, abbiamo acquistato questi treni ma non ne abbiamo ancora notizia» polemizza l’assessore Loguercio. Insomma non tendono a migliorare i rapporti tra la Basilicata e Trenitalia e probabilmente non miglioreranno fin quando non verrà firmato il famoso contratto di servizio ancora latitante. «Il Governo ha detto
che sono disponibili 480 milioni di euro per garantire il trasporto locale, milioni che con uno strano meccanismo di generosità verranno presi dai fondi Fas (Fondi aree sottosviluppate) ma ancora non c’è niente di ufficiale e Trenitalia temporeggia» come a dire: nessuna sicurezza sui soldi uguale nessun contratto. Per il momento ci si rimbocca alla meglio le maniche. Con l’entrata in vigore del nuovo orario Trenitalia, partito domenica, si tirano le somme anche sulla situazione lucana. Il famoso Eurostar Roma - Taranto non è sparito nonostante i battiti di cuore delle
ultime ore, quello che è sparito invece è l’Es Link Potenza - Foggia, cioè il servizio di autobus che collega i due capoluoghi in relazione agli orari di partenza e di arrivo degli Eurostar nella città pugliese. E’ sparito ma è riapparso come collegamento regionale, proprio come aveva assicurato la Regione prevedendo in più le fermate di Rionero e Melfi. Il nuovo orario ha poi portato il ripristino della fermata ad Albano, sulla linea Potenza - Metaponto. Per il resto c’è ancora da attendere. Giovedì, invece, verrà firmato il nuovo contratto con le Fal. Manuela Boggia
24 Ore in Basilicata 13 Atella I lavoratori Mister Day in assemblea permanente gridano la loro rabbia per l’annunciata chiusura Martedì 16 dicembre 2008
«Siamo stati ingannati a lungo» Oggi a Rionero in programma un incontro con i sindaci dell’area ATELLA - Rabbia per una vita di sacrifici fatti ed ora perduti nel vuoto. Chi 20, chi 23 anni di duro lavoro sulle spalle, in tutto 150 lavoratori. Turni lunghi, così lunghi da andare a timbrare il cartellino per poi tornare al proprio posto, non a casa. Ma l'importante è che ci fosse il lavoro. Turni a volte senza il cambio sulla linea nemmeno per andare in bagno. Vent'anni spesi così e poi la beffa, finire senza una spiegazione. Tre anni di cassa integrazione in cui la Vicenzi doveva rilanciare l'industria, doveva investire in Basilicata per migliorare la produzione. «La Vicenzi non ha mai investito ha semplicemente sfruttato lo stabilimento spremendolo come un limone» questo quello che lamentano gli operai. E adesso è tutto finito, loro senza lavoro, lo stabilimento chiuso. «La Vicenzi vuole spostare tutto dal sud al nord, impoverire una terra che è stata soltanto e per l'ennesima volta depredata, vittima dei venti, del più forte», i lavoratori si chiedono chi ha consentito che ciò avvenisse. A pagarne le conseguenze sono i 150 lavoratori che ora sono abbandonati da tutti. Da soli a presidiare i cancelli ieri mattina nell'assemblea permanente vogliono urlare a tutta Italia la loro situazione. Intanto i tir continuano ad entrare e uscire carichi di prodotti confezionati pochi giorni fa da quegli stessi lavoratori che ora vorrebbero ribaltare i camion. Due, tre giorni al massimo, poi, anche quei prodotti finiranno e così il passaggio dei camion. Davanti alla fabbrica lo scenario desolante di una Valle di Vitalba deserta. Il fiore all'occhiello dell'industria ridotto al nulla. Capannoni su capannoni giacciono inermi mentre il Vulture sprofonda giù nel periodo più nero della storia della sua industrializzazione, se mai di indu-
La voce sindacale
«Siamo con gli operai. Cercheremo di passare da cessazione a crisi»
strializzazione si possa parlare. «Il 6 settembre 1987, sono stato uno dei primi ad aver lavorato qui con la speranza di trovare con la Parmalat la sicurezza di uno stipendio per la mia famiglia» dice Antonio Rende. «Abbiamo lavorato al 30 per cento delle possibilità perché l'azienda aveva un disegno ben congeniato, sin dall'inizio ha cominciato a togliere dei prodotti» raccontano gli operai. «Questo stabilimento ha 4 linee loro ne hanno fatta funzionare solo una e mezzo per scelte commerciali. Dopo il crac Parmalat il ministero delle Attività Produttive ha dato questo stabilimento ad un gruppo così piccolo che non aveva le capacità né organizzative, né imprenditoriali e né manageriali per andare avanti. Ora si chiudono i 4 stabilimenti del gruppo Mr. Day. L'anno scorso hanno chiuso a Como, adesso Atella, fra qualche anno Nusco e poi porteranno tutto nella loro sede a San Giovanni Lupatoto». «Hanno detto che dal 1 gennaio 2009 sono sospese tutte le produzioni e le attività
lavorative - dice Michele Chieppa - credo che a questo punto la soluzione diventi politica. Ci dovrà essere l'impegno delle istituzioni. Bisogna coinvolgere tutti, è l'unico spiraglio che ci è rimasto e anche se è piccolo dobbiamo cercare di sfruttare per l'estremo tentativo di salvare il nostro posto di lavoro». «Vorrei spaccare il mondo non ho neanche voglia di tornare a casa e guardare in faccia i miei figli» racconta Annamaria Nigro. «Sono in un’ età particolare - dice - in una regione particolare, in un momento di crisi. Non riesco a dormire. Siamo stati ingannati per tanto tempo, ci davano la caramella e nello stesso tempo il bastone». «Siamo di fronte ad un'azienda che ci ha detto non più lontano del 25 del mese scorso di voler creare una cassa per crisi dice Michele Giura rsu Flai Cgil - un aspetto che ci avrebbe garantito una certa continuità, crisi non vuol dire cessazione di attività. Invece ci siamo ritrovati poi al ministero a distanza di 20 giorni tutto è cambiato. Si spera di anda-
Potenza Il direttivo Spi Cgil critico sull’emergenza industriale e politica
«Ci aspettiamo responsabilità» POTENZA - Si è svolto ieri mattina alle 11, presso il ristornate Al Nord di Potenza, il direttivo dello Spi Cgil di Basilicata. All’ordine del giorno i delegati hanno discusso di questioni organizzative riguardanti i componenti del comitato direttivo, l’approvazione del bilancio preventivo 2009 e la situazione politica attuale. In merito a quest’ultimo punto, il direttivo ha espresso forte soddisfazione per la massiccia adesione allo sciopero generale del 12 dicembre, ed ha sottolineato il contributo dato dalle pensionate ed i pensionati di tutte le leghe del territorio di Potenza e Matera. «Rimaniamo fortemente preoccupati, per la grave situazione economico sociale in cui versa il paese ed in particolare la Basilicata» ha dichiarato Maria Lorusso, Segretario Regionale Spi Basilicata, continuando «chiediamo la messa in opera di interventi strutturali da parte del governo nazionale per rispondere alla soluzione delle questioni che riguardano la condizioni degli anziani». Il direttivo è stato critico rispetto all’atteggiamento del go-
verno nazionale che, nonostante le richieste unitarie dei sindacati dei pensionati riguardo l’attivazione del tavolo (previsto per legge) per la rivalutazione dell’andamento dei redditi da pensione, continua a temporeggiare e a non dare risposte concrete. «Ci teniamo a sottolineare che è stata chiesta la riapertura del tavolo dei lavori sulla redazione della legge che riguarda la non autosufficienza», ha aggiunto Giovanna Galeone, della segreteria regionale Spi. Angelo Summa, segretario regionale Cgil nel suo intervento ha espresso preoccupazione per la grave crisi che sta caratterizzando la scena politica regionale, a fronte della situazione pesante alla quale è sottoposto il settore industriale. «In questo particolare momento ci aspettiamo dalla classe politica regionale un comportamento responsabile per cercare delle risposte celeri ed efficaci, a fronte della continua perdita di posti di lavoro ed all’aumento della povertà degli anziani, non tralasciando di considerare la situazione dei tanti giovani costretti ad
emigrare pur di lavorare». Lo Spi Cgil Basilicata chiede a gran voce la costituzione del fondo integrativo regionale per la non autosufficienza, attraverso l’impiego delle risorse esistenti. La giornata di lavori è stata conclusa da Angelo Summa che ha fatto cenno all’importanza della riuscita dello sciopero generale che deve servire da monito per Cisl e Uil al fine di riprendere le iniziative unitarie e tutelare la condizione di chi non vuole e non deve pagare lo scotto della crisi. «In ambito regionale occorre ripartire dalle priorità della rivisitazione del welfare, delle politiche attive di inserimento nel mercato del lavoro, dalla lotta contro le troppe sacche di lavoro nero». «Non dimentichiamo - ha continuato Summa - la necessità di attivare subito interventi di semplificazione delle Asl. Il rischio, infatti, è che la crisi regionale possa fornire un alibi per non affrontare la questione. Questa operazione potrebbe servire a liberare risorse utili per far fronte ad altre esigenze di adeguamento delle politiche nel settore sociale».
Lavoratori in presidio davanti all’azienda
re il 22 dicembre a Roma per riuscire a portare a casa un semestre di crisi che cambia la causale della cassa da cessazione a crisi. Se c'è cessazione loro sono autorizzati a portarsi via tutto». Intanto l'assemblea permanente continua. Oggi è in programma un incontro presso il centro sociale a Rionero con i sindaci dell'aera dove è prevista anche la presenza di alcuni parlamentari lucani per affrontare la situazione. I lavoratori sono disillusi, le possibilità sono poche ma nel cuore tutti sognano che non ci sia il naufragio della speranza. Lucia Nardiello regione@luedi.it
«SIAMO d’accordo con l’iniziativa dei lavoratori che va sostenuta» dice Vincenzo Esposito segretario regionale Flai Cgil «Il 22 del mese c’è un tavolo negoziale al ministero per la causale della cassa integrazione che ora è per cessazione attività. Faremo accordi per cambiare la cessazione in crisi e così dare la possibilità di un sostegno al reddito. Il nostro interesse è portare ad una soluzione che sia diversa dalla chiusura». «Ribadiamo il nostro no alla chiusura. Ci hanno tradito un po’
Crisi, giovedì all’esame il pacchetto del Governo POTENZA - Il pacchetto delle misure contro la crisi economica, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 29 novembre, sarà giovedì prossimo all’esame della Conferenza Unificata per il necessario parere. Il 18 dicembre sono infatti state calendarizzate sia la Conferenza dei presidenti delle Regioni, sia la Conferenza StatoRegioni e Unificata. Come di consueto al mattino è prevista, negli uffici del Cinsedo, la riunione dei Governatori. All’ordine del giorno della seduta c’ e’ anche l’esame delle bozze di provvedimenti legislativi sul “Codice delle Autonomie locali”, trasmessi dal Sottosegretario agli Interni, Michelino Davico, il 27 novembre scorso. Ma l’attenzione dei presidenti sarà riservata anche alla riunione del pomeriggio che si terrà nel Palazzo della Stamperia, che ospita gli uffici del ministro per i Rapporti con le Regioni. Da tempo le Regioni hanno richiesto al Governo di dare vita ad un tavolo per definire proposte comuni contro la crisi economica. Nel
documento consegnato al Governo, le Regioni hanno sottolineato infatti che «con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia delle misure che si stanno assumendo, a livello nazionale e territoriale, sarebbe altresì necessaria l’attivazione di un Tavolo di confronto che veda la partecipazione, accanto al Governo e alle Regioni, delle banche e delle imprese. Si ritiene cosa utile, infine, prevedere un confronto sistematico fra il Governo e le Regioni per l’armonizzazione degli interventi per fronteggiare la crisi economico-finanziaria». «Ad oggi però - spiega una nota regionale - le Regioni non sono ancora state convocate dall’esecutivo centrale. Per questo i presidenti hanno piu’ volte detto ‘no’ ad interventi unilaterali, ribadendo la necessità di continuare a sostenere la competitività delle nostre imprese e, per farlo in modo virtuoso, è importante lavorare congiuntamente per costruire una piattaforma di interventi condivisi e che consentano un’inversione delle stime sul tasso di crescita».
tutti anche dalla Regione e soprattutto i sindacati nazionali che non hanno fatto niente, non hanno controllato la Vicenzi in questi anni dal passaggio Parmalat» afferma Michele Pianta segretario provinciale Ugl «sono state fatte delle promesse non mantenute e noi rivendichiamo un nostro diritto di lavoro. Con la Vicenzi siamo passati dalla padella nella brace e questo è stato per la Regione Basilicata un punto negativo che ci fa mordere la coscienza. I lavoratori che ci hanno messo tanto impegno oggi si ritrovano in mezzo ad una strada con un 2009 davanti che sarà davvero duro. Ci hanno traditi» prosegue Pianta «all’improvviso ci hanno dato questo colpo». Poi le richieste «chiediamo un tavolo allargato sulla questione Vicenzi che dovrebbe essere affrontata a partire dalla crisi Parmalat. Ci hanno sempre detto che il marchio italiano non veniva venduto ai marchi esteri, quando la Nestlè aveva buone intenzioni, invece Bondi o chi per lui hanno deciso di vendere alla Vicenzi, e abbiamo visto la fine che abbiamo fatto. Se è questa l’Italia siamo messi male. Vorremmo mantenere viva l’attenzione dell’ opinione pubblica, dei media, dei politici che non vedo presenti, ma non vedo nemmeno i cittadini che comunque sono una parte integrante. Siamo disarmati vogliamo lottare finché c’è forza e volontà, anche dopo le feste». l. n.
Carritiello confermata alla Caf Uil POTENZA - Anna Carritiello, direttrice Caf Uil di Potenza, è stata riconfermata Coordinatrice dei Caaf della Regione Basilicata. La riconferma della Carritiello è avvenuta al termine dell’incontro dei responsabili di tutti i Caf che gli hanno riconosciuto «l’ottimo lavoro effettuato negli ultimi due anni per la promozione di queste importanti strutture di servizio che continuano a crescere per soddisfare i bisogni dei cittadini in particolar modo di quelli meno abbienti».
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24 Ore in Basilicata
Martedì 16 dicembre 2008
Dighe intorbidite e rubinetti a secco, Soave (Pdci) sollecita piani di intervento
«Serve un programma di manutenzione» POTENZA - Oltre ai danni all’agricoltura, il maltempo degli ultimi giorni ha provocato anche notevoli disagi alle comunità, a partire proprio dalle interruzioni idriche che a singhiozzo hanno coinvolto diversi paesi lucani. Dopo l’intorbidimento della sorgente del Frida e poi quello della diga di Monte Cotugno c’è ora chi guarda ad una programmazione futura. «I danni provocati alle aziende agricole dagli allegamenti e la presenza di melma-terra all’interno della diga di Monte Cotugno che ha costretto Acquedotto Lucano ad interrompere l’erogazione idrica in alcuni centri del Metapontino ripropongono l’esigenza di un programma di manutenzione della diga di Senise (come di tutte le altre), degli impianti idrici ed irrigui e di sistemazione dei bacini dei fiumi» ha sottolineato in una nota il consigliere provinciale di Potenza dell’area sud, Raffaele Soave (Pdci) aggiungendo che «le
conseguenze delle abbondanti piogge degli ultimi giorni si potevano sicuramente ridurre se si fosse intervenuti per tempo, come sto proponendo dall’inizio della consiliatura alla Provincia, attraverso un piano di interventi che tra l’altro ha anche il rilevante obiettivo di assumere alcune centinaia di operai in forma stabile e in aggiunta al Progetto Vie Blu. In attesa di una mappa aggiornata dei danni che si registrano oltre che nel Metapontino nell’area sud della provincia di Potenza – prosegue Soave – diventa urgente riprende il percorso avviato con i programmi di difesa del suolo da realizzare a monte della diga di Monte Cotugno. C’è in proposito un progetto che è stato avviato dall’Eipli ed è inserito nel Programma Speciale Senise che va portato avanti per salvaguardare le infrastrutture idriche strategiche dello schema Basento-Bradano. I finanziamenti disponibili sono scarsi. Una fonte finanziaria è sicu-
ramente quella delle royalties del petrolio che sono invece spesi in mille rivoli inefficaci. Un’ulteriore risposta può venire – sostiene – dal Por Basilicata 2007-2013 che dovrà contenere azioni e fondi adeguati, evitando quanto accaduto nel passato di uno scoordinamento tra progetti e programmi di spesa. In stretta sintonia con la messa in sicurezza dei centri abitati e di quelli rurali minacciati da frane e smottamenti è inoltre il problema della messa in sicurezza delle strade, molte dei quali sono di competenza della Provincia di Potenza. Sinora l’Amministrazione provinciale – conclude Soave - non ha potuto fare altro che procedere a programmi periodici di “rattoppo” della viabilità e di piccoli-interventi di salvaguardia da smottamenti. Diventa perciò necessario un Accordo di Programma Regione-Provincia per passare dalla fase di emergenza a quella della programmazione di interventi a medio-lungo termine».
La diga di Monte Cotugno
Avviata un’azione per tutelare gli agricoltori dai mancati pagamenti
E Di Lorenzo chiede gli arretrati
Confagricoltura contro Arbea Lo scontro passa per vie legali
Stanziate le risorse per Cittadinanza Solidale
POTENZA - La Confagricoltura prende una posizione netta contro l’Areba. «Dopo l’ennesimo impegno non rispettato e l’ennesimo cronoprogramma di pagamenti disatteso da Abea la Confagricoltura ha deciso di avviare un’azione legale nei confronti dell’organismo pagatore regionale ritenendola, nostro malgrado, l’unica iniziativa utile a far valere i diritti delle centinaia di aziende agricole in sofferenza economica per la mancata riscossione delle spettanze della Ue». «La situazione –riferisce ancora la Confagricoltura lucana - era diventata gravissima e quasi non più controllabile sotto l’aspetto dell’ordine pubblico per cui non era più accettabile aggiungere alla già difficile situazione finanziaria delle imprese agricole i danni patrimoniali determinati da una burocrazia inefficiente ed inadeguata a far funzionare la macchina amministrativa dell’Arbea. Si era giunto – prosegue - al paradosso che tantissimi agricoltori non riuscissero più a far fronte alle spese per portare avanti l’azienda, con gli istituti di credito che non concedevano più liquidità e nel frattempo Arbea tratteneva ingenti somme, anche riferite a più annualità, che invece avrebbe dovuto regolarmente accreditare. Come organizzazione professionale agricola siamo inoltre molto preoccupati, trovandoci alla vigilia dell’avvio dei bandi del Psr 2007/2013, di come potrà l’organismo pagatore regionale provvedere all’erogazione dei fondi strutturali per progetti di svariati milioni di euro se non riesce nemmeno a pagare in tempo reale piccole pratiche di agricoltura biologica per poche centinaia di euro. La Confagricoltura – conclude la nota - oltre ad avviare una risoluzione di diffida e valutare la possibilità di intraprendere una vera e propria “class action”, ha dato incarico ad uno studio legale, con il quale ha stipulato una specifica convenzione, affinché tutti gli agricoltori che lo riterranno necessario potranno essere assistiti per avviare la procedura legale verso Arbea per il riconoscimento dei danni per il ritardato pagamento dei premi comunitari oltre all’attribuzione degli interessi legali».
POTENZA - Il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale, servizi alla persona e comunità della Regione Basilicata ha comunicato che la giunta regionale ha deliberato lo stanziamento delle risorse finanziarie che rende possibile il pagamento del contributo economico mensile ai beneficiari del programma di “Promozione della Cittadinanza Solidale” per i mesi di ottobre e novembre scorsi, periodo per il quale fu deliberata la proroga del programma medesimo. Nella giornata di ieri sono stati avviati i procedimenti amministrativi per l'emissione dei mandati. Successivamente, nel più breve tempo possibile, sarà completata la stampa e la trasmissione degli assegni ai Comuni. E proprio su questo argomento il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della III Commissione consiliare, Attività produttive, Pasquale Di Lorenzo (nella foto), ha presentato ieri un’ interrogazione urgente a risposta orale concernente il pagamento degli arretrati relativi al reddito di cittadinanza solidale. «La Regione Basilicata con legge n. 3 del 19 gennaio 2005 – ricorda Di Lorenzo - ha istituito il reddito di cittadinanza solidale al fine di contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’erogazione di sussidi monetari di integrazione al reddito e programmi di intervento riservati a tutti quei soggetti che vivono in uno stato al limite della povertà e dell’esclusione sociale. Allo stato attuale – riferisce Di Lorenzo - non risultano ancora erogate a favore dei soggetti beneficiari le previste provvidenze relative ai mesi di ottobre e novembre 2008». «Questo ritardo –sottolinea il consigliere del Pdl - in concomitanza anche con la gravissima crisi economica in atto e con le imminenti festività nata-
La sede dell’Arbea
Agroalimentare e tecnologia POTENZA - Sono iniziate le attività del nodo lucano del Centro di Competenza Tecnologica (Cct) Ce.R.T.A (Centri regionali per le tecnologie agroalimentari) (www.certa.it), costituito dall'Università degli Studi della Basilicata, Metapontum Agrobios srl ed Enea – Centro Ricerche Trisaia. Ce.R.T.A. è una società consortile a responsabilità limitata nata nel 2006 nell'ambito del Piano operativo nazionale “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico e Alta Formazione”, per la costituzione dei Cct nel Sud Italia. Essa è articolata in nodi territoriali e in sedi operative rappresentate da laboratori di analisi e ricerca di Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia. Ce.R.T.A – riferisce una nota della società stessa - promuove la propensione
all'innovazione nel sistema produttivo agroalimentare del Meridione, mettendo a disposizione conoscenze, competenze e infrastrutture dei propri soci. Grazie a questa rete di collaborazioni essa può offrire servizi tecnologici specializzati e avviare attività innovative con le aziende agroalimentari meridionali, venendo incontro ai loro fabbisogni. La strategia operativa di Ce.R.T.A. – prosegue la nota - è quella di mettere in rete i propri partner e di coinvolgere le imprese meridionali, distinguendo tra quelle che svolgono attività di ricerca, interessate ad erogare servizi, e quelle fruitrici delle proposte innovative. Le attività di Ce.R.T.A. saranno presentate e fruibili direttamente attraverso una piattaforma web in cui convergeranno tutte le conoscenze e i servizi messi a disposizione.
ANZIANI E SOLIDARIETA’
FORUM DEI GIOVANI
Riprendono le iniziative regionali
Il 21 scadono le iscrizioni
POTENZA - Ha riaperto i battenti ieri la manifestazione curata dal Consiglio regionale della Basilicata rivolta agli anziani che vivono nelle case di riposo della regione. Un semplice gesto di solidarietà, di sostegno morale, ma anche un modo per promuovere momenti di socializzazione e per avvicinare, sempre di più, l’Ente alla vita dei cittadini. Si tratta di un programma che si caratterizza per una varietà di generi musicali, che va da quella popolare a quella degli anni ‘30/’40 eseguita dal lucano Gaetano Cantisani. Grande spazio sarà riservato al tango argentino, attraverso le performance di Roberto Pugliese. I musicisti hanno incontrato ieri gli ospiti della Casa di riposo di Corleto Perticara. Gli altri appuntamenti si terranno il 17 dicembre, alle 16, presso la Casa di riposo Maria Consolatrice di Maratea, il 19 dicembre, alle 16 presso Casa di riposto Nuovi Orizzonti di Spinoso e il 29 dicembre, sempre alle 16 presso la Casa di riposo Sant’Antonio di Venosa.
POTENZA - Le Associazioni giovanili regionali e i Forum Comunali dei Giovani, hanno ancora pochi giorni a disposizione per iscriversi al Forum regionale dei Giovani di Basilicata. La data ultima per rispondere all'avviso pubblico indetto dalla Regione Basilicata è fissata per il 21 dicembre. E’ quanto comunica Carmine Lombardi, componente del Coordinamento regionale del Forum dei giovani. Tutti i giovani interessati possono trovare le indicazioni per iscriversi e la relativa modulistica consultando l’indirizzo internet: http://www.regione.basilicata.it/dipformazione/default. Il Forum dei giovani è un organismo di rappresentanza delle giovani generazioni che ha l’obiettivo di garantire i diritti di cittadinanza dei giovani, mediante la loro autonoma partecipazione alla vita della comunità.
lizie, sta creando nei soggetti interessati una grave e ben comprensibile apprensione per il fatto che tali provvidenze, sia pure limitate a poche centinaia di euro mensili, nella maggior parte dei casi, rappresentano l’unica ed insostituibile risorsa per poter soddisfare i più elementari bisogni della vita quotidiana. Ogni ulteriore ritardo – continua Di Lorenzo - oltre a ledere i diritti dei soggetti beneficiari, trasmetterebbe l’immagine di una Amministrazione regionale poco attenta alle complesse problematiche di questi cittadini e vanificherebbe, tra l’altro, anche gli scopi e gli obiettivi che la legge istitutiva della “Cittadinanza solidale “ si era prefisso». Tutto ciò premesso, il consigliere Di Lorenzo interroga il presidente della giunta regionale per conoscere «quali iniziative intende intraprendere per consentire, il più celermente possibile, il pagamento del reddito di cittadinanza solidale a favore dei soggetti interessati». E lamentele riguardo al ritardo nei pagamenti sono cominciate ad arrivare anche dai cittadini stessi. In particolare da un gruppo di lavoratori che nel mese di novembre ha terminato alcuni corsi svoltisi a Potenza e che sottolinea con forza la necessità di ricevere le spettanze per quel periodo.
24 Ore in Basilicata POTENZA - «In merito al disegno di legge del bilancio di previsione per il 2009 di iniziativa della Giunta regionale si osservano delle incongruenze relative alla predisposizione delle attività da assegnare alla Sel (Società Energetica Lucana) ed altre relative agli stanziamenti previsti per le attività economiche e produttive. Confimprese Basilicata - spiega il presidente Gerardo Mariani - rileva che la legge n. 13/06 all'art. 1 comma 1 prevede che la Sel ha il compito di supportare le politiche regionali in materia di energia. Al comma 2 invece prevede che la stessa deve dare attuazione ad azioni miranti al miglioramento della gestione della domanda ed offerta di energia nonché alla promozione del risparmio e dell'efficienza energetica». «Al comma 6, sempre dell'art 1, - prosegue Mariani - la Sel dovrebbe curare l'attuazione ed il monitoraggio degli accordi stipulati nel settore energetico (accordo EniTotal) ed alla stessa potranno essere trasferite con delibere di Giunta risorse energetiche derivanti dalla vendita del gas conferito alla regione dalle compagnie petrolifere risorse economiche per il finanziamento di programmi di risparmio energetico. Il tutto solo dopo “delega” della Regione. Ciò significa che le scelte di programmazione e indi-
Sel Critico intervento del presidente di Confimprese nei confronti della giunta
«Si ritiri il ddl per la finanziaria 2009» rizzo generale e particolare spettano di diritto alle Commissioni di merito, cioè alla II Commissione Bilancio e Programmazione ed alla III Commissione Attività Produttive. Così come stabilito sia dello statuto regionale sia dai regolamenti del Consiglio Regionale. Altrimenti si verificherebbe un arretramento dei compiti e delle funzioni di tutti i Consiglieri Regionali di maggioranza e di opposizione con probabili “papocchi” per non dire altro. Nel merito di quanto già detto si evince dall'articolo 8 comma 1 del disegno di legge della finanziaria per il 2009 che la giunta propone la conferma delle misure finalizzate alla riduzione del costo dell'energia della Regione, utilizzando per tale finalità le risorse derivanti dalle royalties eccedenti anno per anno la quota complessiva pagata alla Regione nell'anno 2005 dall'Eni.. Questo significherebbe che la somma preventivata nel bilancio di previsione 2009 che è di 105 milioni di euro relativa all'estrazione nell'area della Val d'Agri, darebbe una
differenza di 53 milioni di euro. Considerato che a pag. 35 nella sintesi per le principali allocazioni del bilancio 2009 le risorse destinate alla riduzione del Costo dell'Energia per i cittadini è di 23 milioni di euro. Gli altri 30 milioni di euro, rivenienti dalla sottrazione dai 105 milioni di euro preventivati, che fine fanno? Sono a destinazione libera? O vanno alla Sel? E la delega delle Commissioni è solo una cambiale in bianco? Vero è che lo stesso articolo prevede genericamente anche “contributi per la realizzazione di impianti per l'autoproduzione di energia o ipotesi di compartecipazione di cittadini per aree territoriali interessate a impianti pubblici di produzione di energia”. Tutto sembra caotico ed incomprensibile! Lo stesso articolo prevede la definizione di un nuovo programma di sviluppo locale per i territori interessati dalle estrazioni (comma 2). Ma chi definisce tale programma o è già stato definito? Quali sono le somme annuali e pluriennali preventivate? Forse è il famoso hub
(mozzo o centro) energetico di cui nessuno sa di cosa si tratta? All'art. 9 sempre della legge finanziaria si prevede un ampio quadro di interventi per la riduzione e razionalizzazione dei consumi di energia elettrica e di Gas dell'Amministrazione regionale, degli Enti strumentali, delle aziende sanitarie e degli Enti pubblici che ne facciano richiesta, attraverso acquisti aggregati di energia ed interventi di cogenerazione e di autoproduzione “preferibilmente” da fonti rinnovabili. Dette attività svolte per conto della Regione dalla Sel, a cui verrebbero trasferite per legge in comodato d'uso superfici edificate e terreni di proprietà regionale utilizzabili ai fini di produzione di energia. Per far fronte a tutti gli oneri relativi al complesso degli interventi suddetti saranno trasferite alla Sel le somme derivanti dalla vendita del Gas conferito alla Regione dalle compagnie concessionarie delle estrazioni petrolifere. Ma cosa significa? È forse il tentativo di monopolizzare studi, consu-
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lenze, progettazioni, direzioni di lavori, appalti, forniture di impianti di produzione di energia? Si ha contezza di tale scelta di conferimenti? Sia di risorse regionali sia di risorse rivenienti dallo Stato (vedi il Conto Energia per il fotovoltaico, vedi i Certificati verdi per l'eolico). Ed infine quale analisi tecnica ed economica è stata realizzata per quantificare gli investimenti occorrenti per detti investimenti? In tal modo si penalizzano le libere professioni tecniche del settore. Vedi ingegneri, architetti, geometri, periti, consulenti etc. Si penalizzano ulteriormente gli artigiani, le Pmi che inevitabilmente verrebbero esclusi da gare di grande rilievo economico. Ed ancora visto la crisi internazionale, nazionale e regionale in tutti i settori produttivi e commerciali come si può tacere di fronte all'assenza di politiche per gli incentivi per il “consolidamento” delle passività delle stesse imprese. Prevedere che le royalties vengano spese per programmi non definiti nei particolari e non discusse approfonditamente, dimenticando la situazione drammatica in cui versano molti - conclude Mariani - mi fa dire alla giunta di ritirare la previsione del disegno di legge per la finanziaria 2009 per poter rivedere le previsioni su compiti e funzioni della Sel».
Le accuse del cronista del Corriere della Sera al suo direttore Mieli. Che non commenta
Vulpio rimosso si sfoga sul blog Tolta al giornalista l’indagine sulle inchieste di De Magistris CHISSA’ se Carlo Vulpio ha avuto sentore, quando il suo articolo del 3 dicembre scorso è stato pubblicato dal Corriere della Sera, che sarebbe stato l’ultimo della serie “De Magistris”. Fatto sta che è stato davvero l’ultimo. Per decisione irrevocabile del direttore del Corriere Paolo Mieli. Così almeno dice lo stesso Vulpio, giornalista più volta presente in Basilicata per seguire le vicende di “Toghe lucane” e non solo, sul suo blog all’indirizzo www.carlovulpio.it. Il reporter accusa il suo direttore di averlo rimosso con una telefonata la sera stessa del 3 dicembre. Facendo capire che la decisione è stata presa perché lui «ha fatto i nomi». Ieri il Quotidiano della Basilicata ha provato ad avere la versione di Paolo Mieli, chiamando in redazione a Milano e inviando - come consigliato dalla segretaria - un’e-mail indirizzata allo stesso direttore. Al momento di andare in stampa con questo articolo, non è arrivata alcuna risposta. Per conoscere invece la versione di Vulpio basta avere una connessione a internet. Il cronista ha scritto, il 10 dicembre scorso, un “post” (come si dice nel gergo dei blogger; in pratica, uno scritto) sul proprio sito. Il titolo è significativo: «Via di qui. Cattivi magistrati e cattivi giornalisti». Ancora più significativo l’attacco del pezzo: «Avevo fatto una battuta: avevo detto: i giornalisti, a differenza dei magistrati, non possono essere trasferiti. Avrei fatto meglio a stare zitto. Da lì a poco sarei stato “trasferito” anch’io». E prosegue: «E’ stato la sera del 3 dicembre, dopo che sul mio giornale era uscito un mio servizio da Catanzaro sulle perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procura di Salerno nei confronti di otto magistrati calabresi e di altri politici e imprenditori». Vulpio spiega di aver fatto, come è sua abitudine, «i nomi di chi compariva negli atti giudiziari (il decreto di perquisizione dei magistrati di Salerno, che trovate su questo blog in versione integrale) non più coperti da segreto
istruttorio». Sottolinea che si tratta di nomi per lo più conosciuti. «Accompagnati però - rimarca - da qualche “new entry”: per esempio, Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, Mario Delli Priscoli, procuratore generale della Corte di Cassazione, Simone Luerti, presidente dell’Associazione nazionale magistrati». E qui arriva il momento della rimozione: «Con una telefonata, il giorno stesso dell’uscita del mio articolo, la sera del 3 dicembre appunto, invece di sostenermi nel continuare a lavorare sul “caso Catanzaro” (non chiamiamolo più “caso de Magistris”, per favore, altrimenti sembra che il problema sia l’ex pm calabrese e non ciò che stanno combinando a lui, a noi, alla giustizia e alla società italiana), invece di farmi continuare a lavorare, come sarebbe stato giusto e naturale, sono stato sollevato dall’incarico. Esonerato. Rimosso. Congedato. Trasferito». Poi continua con un tono quasi nostalgico per un’inchiesta che ha reso il nome di Vulpio noto anche in tv e in giro per l’Italia nelle numerose conferenze a cui ha partecipato: «Con una telefonata, il mio direttore, Paolo Mieli - è scritto - ha dichiarato concluso il mio viaggio fra Catanzaro e
Salerno, Potenza e San Marino, Roma e Lamezia Terme. Un viaggio cominciato il 27 febbraio 2007, quando scoppiò “Toghe Lucane” (la terza inchiesta di de Magistris, con “Poseidone” e “Why Not”). Un viaggio che mi fece subito capire che da quel momento in poi nulla sarebbe stato più come prima all’interno della magistratura e in Italia». Il resto della mail è un’analisi dei punti salienti delle inchieste giudiziarie e di quelle giornalistiche, dei “io l’avevo detto” rivendicati dal giornalista, dei contenuti del suo recente libro “Roba nostra”. La conclusione è amara e ironica insieme: «Una curiosità, o una coincidenza, o un suggerimento per una puntata al gioco del Lotto, fate voi. Mi hanno rimosso dal servizio che stavo seguendo a Catanzaro il 3 dicembre 2008. Esattamente un anno prima, il 3 dicembre 2007, Letizia Vacca, membro del Csm, anticipava “urbi et orbi” la decisione che poi il Csm avrebbe preso su Clementina Forleo e Luigi de Magistris. “Sono due cattivi magistrati, due figure negative”, disse la Vacca. E Forleo e de Magistris sono stati trasferiti. Per me, più modestamente, è bastata una telefonata. Ma diceva più o meno la stessa cosa. Diceva che sono un cattivo giornalista».
IN SCENA L’AGRUMICOLTURA METAPONTO - ”L'attenzione verso le innovazioni varietali nel settore dell'agrumicoltura”: è questo il tema dell'incontro che si terrà questa mattina a Pantanello di Metaponto, presso la “Sala Michetti”, a partire dalle nove e trenta. Un incontro e convegno organizzato dall'Alsia, dalla Regione Basilicata, Soi, dal consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura e dall'Aasd Pantanello di Metaponto, che ospita l'iniziativa. Una nota della segreteria organizzativa sottolinea che «l'attenzione verso le innovazioni varietali nel settore dell'agrumicoltura è strategica per rispondere al meglio alle esigenze del mercato del fresco, verso cui è orientata gran parte della produzione anche in Basilicata». Durante il convegno saranno riprese le tematiche dell'undicesimo congresso internazionale di agrumicoltura, tenutosi in Cina. Si parlerà, oltre che degli aspetti colturali, anche della difesa dai parassiti. Il convegno è ormai un appuntamento fisso ogni anno. Faranno parte della giornata Intringolo del Cra di Acireale, che si occuperà degli aspetti economici e colturali, il docente Antonio Ippolito dell'Università di Bari, che si occuperà degli aspetti di difesa fitosanitaria. A moderare il convegno toccherà a Carmelo Mennone dell'Alsia. Interverrà a fine incontro l'assessore regionale all'agricoltura Roberto Falotico. Sarà allestita tra l'altro, la mostra pomologica “Liste di orientamento varietale degli agrumi”, che rientra nel progetto Mipaaf-Regioni. Claudio Buono
Domenica omaggio a cucina e cultura regionali
A Bologna festa lucana BOLOGNA – I lucani a Bologna hanno fatto tredici. Domenica scorsa si è celebrata infatti la tredicesima edizione della “Festa degli Auguri”, una kermesse enogastronomica a base di prodotti lucani, arricchita da cabaret, giochi e lotteria finale. Oltre duecento i partecipanti, nello scenario accogliente del Top Park Hotel di Pianoro, gestito da un lucano trapiantato sotto le Due Torri, Michele Ferrara, originario di Sant’Arcangelo. La manifestazione, promossa dal locale Circolo dei Lucani, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti politici emiliani. A portare il saluto della Pro- Due momenti dell’incontro vincia di Bologna sono stati la presidente Beatrice Draghetti e l’assessore all’Istruzione Paolo Rebaudengo. Per il Comune, è intervenuto il consigliere Emilio Lonardo. A rappresentare la Regione Emilia-Romagna è stato invece il vice-presidente Flavio Delbono, presente alla festa dei lucani nel giorno delle primarie bolognesi in cui si presentava candidato a sindaco, dopo la rinuncia di Sergio Cofferati. I lucani devono avergli portato fortuna, poiché in tarda serata Del- annunciato Grasso – e bono ha appreso di aver confidiamo di proseguire vinto la competizione, di- lungo la strada che ci ha ventando il candidato sin- portato ad essere tra le asdaco per il centro-sini- sociazioni culturali più attive di Bologna, come ci è stra. Assente invece alla ma- stato riconosciuto unaninifestazione il presidente memente». Nella festa di lucano Vito De Filippo, domenica ha riscosso un trattenuto a Potenza dalla grande successo lo staff crisi politica di questi del ristorante lucano “Al giorni. Nel corso dell’in- Becco della Civetta” di Cacontro il presidente stelmezzano, che ha curadell’associazione lucana to la preparazione del ricDomenico Grasso ha trac- co menu offerto ai parteciciato un bilancio delle atti- panti. Applauditissima la vità del circolo, eviden- chef Antonietta Santoro, ziando lo sforzo dei soci di che ha cucinato esclusivagarantire da sempre un mente con ingredienti valido programma delle portati dalla Lucania, dal proprie iniziative. «L’anno tartufo delle dolomiti luprossimo festeggeremo cane alla ricotta con salsa un ventennio di vita – ha d’arance di Tursi, il tutto
accompagnato dall’immancabile Aglianico del Vulture. Nell’occasione sono stati insigniti del premio “Lucani illustri a Bologna” vari esponenti della società civile emiliana, tutti originari della Lucania. Imprenditori, professionisti, funzionari dello Stato hanno ricevuto la significativa onorificenza dalla Presidente della Provincia Beatrice Draghetti, che ha sottolineato il valore e l’apporto qualitativo dato dalla comunità lucana alla città bolognese. In conclusione della manifestazione, ricca lotteria con estrazione finale di prodotti lucani. Giuseppe Panzardi
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Martedì 16 dicembre 2008
SFUMA IL SOGNO DELLA BENZINA A PREZZO AGEVOLATO
UNA CITTA’ CHE FA ACQUA
di GIACOMO NARDIELLO SUL TANTO propagandato (da parte dei parlamentari ed esponenti regionali del Pdl) sconto in Basilicata del costo dei carburanti direttamente alla stazione di rifornimento si sta verificando quanto avevamo temuto dall’inizio. Il provvedimento è contestato ed ostacolato dall’Unione europea. La Commissione europea, in data 27 novembre 2008, ha notificato alla Repubblica italiana l'avvio di una procedura di infrazione per violazione della direttiva 2003/96/CE sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità, in relazione all'applicazione di un’aliquota di accise ridotta da parte della Regione Friuli Venezia Giulia (Legge regionale 47/1996). La Commissione ritiene che l'Italia, applicando un’aliquota di accise ridotta alle benzine e al gasolio utilizzato come carburante per motori nella regione Friuli Venezia Giulia, è venuta meno agli obblighi che le incombono. Se, dunque, è a rischio l'importante beneficio della benzina a prezzo agevolato per tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia figuriamoci per i lucani che attendevano per Natale il provvedimento secondo l’impegno assunto solennemente dall’on. Vincenzo Taddei del Pdl in occasione di un confronto tra i parlamentari della nostra regione che si è tenuto, qualche settimana fa, a Potenza, presso la Cia. In quell’occasione, secondo quanto hanno riferito i giornali (e non ci risulta smentito dall’on. Taddei), il parlamentare del Pdl indicò una data precisa: entro Natale i lucani avranno lo sconto. Siamo di fronte a una beffa che conferma tutte le nostre perplessità e che deve richiamare adesso Giunta e maggioranza regionale di centrosinistra ad individuare un percorso istituzionale fattibile per raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti, senza prendere in giro i cittadini, di ottenere benefici concreti dall’estrazione di petrolio nella nostra regione. *capogruppo del Pdci in Consiglio regionale
CARBURANTI: PRONTI ALLA LOTTA di FILIPPO MASSARO* IN UN MOMENTO di profonda crisi come quello che il Paese e la comunità lucana stanno attraversando lo sconto-carburanti deve essere sostenuto in tutte le sedi istituzionali, con un atteggiamento responsabile bipartisan, attrezzandosi sia come Governo Berlusconi che come Giunta Regionale ad una necessaria battaglia in sede di Commissione Europea. Così si commenta la notizia secondo cui la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato per il provvedimento di riduzione accise sui carburanti approvato in Parlamento, di recente, a favore di aree del Friuli. Il Csail da anni ha sostenuto un provvedimento di riduzione del costo per i carburanti, raccogliendo oltre 30 mila firme in calce ad una petizione popolare che risale al 2006, tenuto conto della produzione petrolifera in Val d’Agri-Sauro. Per questo rinnovo l’appello a continuare la battaglia mettendo da parte inutili e dannose polemiche e divisioni tra centrosinistra e centrodestra . E’ evidente che la concretizzazione dell’obiettivo dipenderà dalle controdeduzioni che Regione Friuli e Stato Italiano formuleranno agli organismi europei e che quindi farebbe bene il Governatore De Filippo ad attivare un sostegno diretto e come Conferenza dei Presidenti delle Regioni per affermare il principio di gestione delle risorse naturali di ciascuna regione (federalismo fiscale), rifiutando imposizioni. Il Csail è pronto a riprendere la mobilitazione popolare, anche durante le festività natalizie, per dare peso alle iniziative promosse dai parlamentari lucani del Pdl e per scardinare l’incocepibile opposizione burocratica assai dannosa per il popolo lucano e a difesa delle consolidate lobby delle compagnie petrolifere che viene da Bruxelles ai danni del “popolo del petrolio che attraversa momenti di crisi profonda mentre le compagnie petrolifere “saccheggiano” ingenti risorse petrolifere ”. *Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane
Pr ecisazione DOMENICA scorsa sono state pubblicate, nell’inserto culturale “Q”, due pagine di recensioni ai libri che si possono trovare in questi giorni nelle librerie. Per errore, però, le recensioni ai singoli testi sono state attribuite ad Antonella Ciervo. In realtà il lavoro è stato fatto da Damiano Laterza. Per l’errore ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.
di LARA DALESSANDRI
PENSIONE ANTICIPATA ALTRE LE DISCRIMINAZIONI di VITINA IANNIELLI* CI RISIAMO, ritorna il tormento sull’età pensionabile delle donne. Questa volta ad avere un pensiero gentile nei confronti delle donne è il ministro Brunetta il quale sostiene sostiene “per il loro bene” le donne italiane devono pensionarsi più tardi e che è ora di eliminare la discriminazione della diversa età pensionabile. E’ davvero un pensiero gentile. Forse il ministro non sa che la diversa età pensionabile è la coda delle tante discriminazioni che le donne italiane devono affrontare prima di arrivare alla pensione. Dire che è l’Europa a chiederlo non basta a giustificarlo, visto che di direttive europee da recepire contro le discriminazioni ce ne sono ben altre in tema di parità uomo-donna. La prima discriminazione da eliminare è l’accesso al lavoro, la seconda è la parità salariale e di carriera, la terza è la mancanza di una rete di servizi a sostegno delle donne lavoratrici. Lo sa il ministro Brunetta che per la percentuale delle donne che lavorano in Italia si trova all’ultimo posto in Europa? E che al Sud la quota delle donne lavoratrici si attesta sotto il 30% mentre l’Europa raccomanda non meno del 60%? Oggi in Italia la diversa età pensionabile rappresenta l’unico riconoscimento alla precarietà del lavoro delle donne e al lavoro di cura affidato esclusivamente al sesso femminile. Forse il ministro Brunetta non sa che la peggiore discriminazione
consiste nell’applicare regole pari a condizioni diverse. Prendere a pretesto la sentenza della Corte europea a noi donne della Cgil pare la giustificazione per far cassa sulle spalle delle donne. Le donne della Cgil nel respingere la gentilezza del ministro Brunetta lo avvertono che non sono disponibili, in questo periodo di crisi spaventosa, a essere insieme ai giovani precari, le prime vittime a pagarne le conseguenze. *segretaria Cgil provinciale
SULLA PILLOLA RU 486 CI AUGURIAMO che non ci siano più ostacoli tendenti a rallentare il percorso amministrativo che porterà alla definitiva autorizzazione all’utilizzo anche in Italia della RU 486 (pillola abortiva). Si tratta di una metodica alternativa e più sicu-
ra di quella chirurgica, così come è sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, di certo, eviterà altro dolore in un momento così delicato della vita di una donna.In modo laico si deve rispettare chi è contrario all’aborto, nello
stesso tempo, però, bisogna aver riguardo per chi arriva a questa scelta che, è bene ribadirlo, è sicuramente meno invasiva, meno punitiva, più rispettosa. Rocco Vita presidente del gruppo Partito Socialista
NON è il primo evento della stagione, ogni anno si verificano, ma giovedì come già una ventina di giorni fa su Potenza si è abbattuto un diluvio, vento e pioggia incessanti per buona parte del giorno. Acqua da tutte le parti, laghi e laghetti in centro storico, la quale, scorrendo verso le zone basse, ha trasformato le vie in piscine. Non bastava solo l'acqua, in compagnia scendevano rifiuti e sporcizia di ogni genere. Da tempo, non solo in questi giorni, ai potentini non manca nulla, anche la "munnezza". Traffico impazzito oltre la norma - sempre - con il "cantierificio e il cementificio" sempre attivi, impossibile andare in auto preferibili barche e canotti presenti i soliti indisciplinati che, "zizzagando" nel mare destra-sinistra-destra, corrono come a Monza. I rari, malcapitati pedoni, tra piscine e marciapiedi inesistenti o pieni di buche, hanno fatto la doccia, risparmiando l'acqua di casa. Assenti i vigili urbani agli incroci pericolosi: non si vedono con il sole figuriamoci nel mare! Vantaggi del diluvio - ben venga - alimentare le fontane degli "anfiteatri", delle "barcacce" di Trinità dei Monti, tanto i danni e le bollette vengono pagate dai "cittadini Pantalone". Si potrebbe fare qualche opera d'arte meno costosa e sistemare il necessario. La cultura è importante, ma in certi casi, bisognerebbe provvedere alle urgenze. A Potenza "speriamo che io me la cavo" è andata bene, danni gravissimi a Matera e nel Metapontino, dove Bradano e Basento, usciti dagli argini, hanno provocato l'interruzione della ferrovia Taranto-Metaponto; una fortissima mareggiata ha distrutto l'arenile, attrezzature balneari, allagato abitazioni con buona pace degli operatori turistici. Per questa volta Marinagri è salva! Si parla di prevenzione, di tutela ambientale, sempre latitanti. Ora è latitante anche la Giunta regionale!
Martedì 16 dicembre 2008
CONSULENZE SERVE TRASPARENZA di PASQUALE DI LORENZO HO sollecitato formalmente il presidente della V Commissione di Controllo sugli atti della Regione, Sergio Lapenna, ad acquisire tutti i curricula di coloro i quali sono in possesso dei requisiti richiesti che hanno partecipato alle selezioni previste da Bandi regionali emessi negli ultimi due anni per accedere a short list a contratti a tempo determinato e a consulenze a qualunque titolo, al fine di svolgere un esame comparativo con quelli di coloro i quali sono poi risultati tra gli ammessi. Tanto al fine di attivare un vero e reale percorso di trasparenza sulle modalità di selezione in merito alla professionalità di chi ciclicamente viene assunto presso la Regione o Enti ad essa subordinata ed ai quali, spesso, si fa ricorso per le cosiddette funzioni di tutoraggio, ovvero per consulenze tecniche dei vari programmi comunitari. Il problema del ricorso a contratti a tempo, incarichi di consulenza in un mondo attraversato dall’emergenza lavoro e dalla precarietà necessita di una operazione verità a cui nessuno può e deve sottrarsi. Si tratta di una vera e propria questione morale che genera la individuazione di pochi fortunati ed eletti in una realtà regionale piena di disoccupati e giovani laureati disoccupati che sono costretti a perdere ogni speranza ed ogni fiducia nella istituzione regionale ove non si rendessero chiare ed al di sopra di ogni sospetto queste selezioni. Anche le modalità dei Bandi in questione come gli ultimi due adottati dalla Regione che scadono oggi, pongono interrogativi, assegnando la gran parte del punteggio al colloquio orale, il 40 per cento, e l’esame dei curricula e titoli che si autodichiarano (e giudicati da chi?). Mentre, ad esempio un laureato ad Harvard o alla Bocconi, con il massimo dei voti rischia di non essere selezionato perché tali titoli contribuiscono solo per i l0 per cento del punteggio finale. *vice presidente della III Commissione consiliare permanente
DISAGI IN VIA PRETORIA SONO residente in via Pretoria a Potenza, nei pressi della caserma dei carabinieri. Vorrei segnalare il problema, davvero serio, che stiamo vivendo da qualche mese, da quando cioé è stato aperto uno dei tantissimi cantieri cittadini proprio sotto casa nostra. Un disagio tremendo, anche perché sono saltati - e già ce n’erano davvero pochissimi - i parcheggi. Non voglio neppure soffermarmi sul fatto, penso già noto a tutti, che ogni giorno per tornare a casa dobbiamo girare in tondo almeno mezz’ora. Voglio solo chiedere una cosa all’amministrazione: ma questi lavori non potevano essere previsti in estate, visto che ora -a causa della pioggia - il cantiere è aperto ma gli operai non possono lavorare? Quanto tempo durerà tutto questo? M. C.
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DIRIGENZA SENZA RECESSIONE: PROSPETTIVA GUARDA L’ETICHETTA di GIOVANNI DI LENA
dalla prima Possono, per alcuni distratti, essere fastidiosi ricordi e obsoleti mugugni i contesti ideali e la partecipazione attiva dei lucani nella elaborazione di un modello di sviluppo endogeno, pianificato dal basso e dentro la società che desiderava essere coprotagonista non di secondo piano nel disegnare le linee del proprio futuro, ottimizzando i punti di debolezza di una regione piccola e poco significativa in termini territoriali e demografici. Aprirsi verso l'esterno era ed è vitale, metabolizzando le spinte e i flussi esterni per consolidare un tessuto socioeconomico di qualità, saldamente ancorato alle proprie risorse e al supporto finanziario nazionale ed europeo, e frenare drasticamente le fughe migratorie lucane in direzione di regioni a maggiore appetibilità. E' stata lotta dura e avvincente con risultati apprezzabili anche in ritorno di crescita demografica e di senso di identità lucana, riscontrato, in tal misura, in pochissime altre occasioni. Il senso era sostegno forte per il consenso politico di una classe dirigente appassionata e determinata, pronta a cogliere le esigenze e i fabbisogni dei concittadini e ancor più pronta a recepire i mutamenti sociali in atto per tradurli in concrete azioni di pianificazione e programmazione. E' stata la stagione dei grandi interventi sociali, delle idee utopiche, forse per i tempi contestuali, le quali originavano dialettica, confronto, capacità di misurarsi, perché senza dialogo costante con la società tutti si immiseriscono e tendono ad allontanarsi dalla partecipazione attiva. Poi. Poi la dirigenza politica si è limitata nell'esplicare una mera funzione di lettore acritico della società, registrando la quotidianità dell'episodio e non progettando la prospettiva. Ha, forse, sottovalutato il proprio ruolo di interlocutore attento, fondamentale e unico, a cui è, attraverso l'interlocuzione con i singoli componenti sociali, demandato il compito e la capacità politica di innovare modello e processo di sviluppo socioeconomico. Non ha avuto il tempo di trasformare in nuovi diritti le innovazioni sociali che, se pur blandamente e non macroscopicamente, si stavano appalesando nella società lucana. A nessuno sfugge la possibile assimilabilità della politica con l'arte, che non è mai mestiere, meno che mai professione e, in assoluto, non può essere progressione per anzianità dovuta alla militanza in un partito. Se così fosse, si ridurrebbe alla gestione del particolare, del domestico, del piccolo interesse quotidiano a cui è negata la spinta motivazionale ideale di proiezione sociale ed econo-
mica. In un sistema di debolezza politica il segno palese è la generazione di crisi sociale, che ha lunga durata e non si origina metodologicamente in tempi brevi. Sovente si collega con la criticità della classe dirigente e necessita di una sua rigenerazione di deriva per evitare deficit deprecabile di democrazia. I socioeconomisti territoriali è possibile che si lascino maldestramente avviluppare in una crisi conclamata dalla distinzione temporale e consecutiva di fasi diverse ad innesco successivo più o meno ritardato. La crisi finanziaria anticipa quella economica per concludersi in crisi sociale. Non è pretestuoso supporre e definire la crisi conclamata crisi sociale, la quale per specie propria non consente disgiunzione tra fasi, utile per analisi a posteriori di chi voglia interpretare fenomeni tipici dell'economia dopo che si siano verificati. Ha portata complessa e molteplice, richiamante la indifferenza politica nel creare innovazione sociale, quando la manutenzione ordinaria è priva di efficacia e di efficienza. Non di rado si alimenta in un apparato burocratico contraddistinto, non sempre, da possibile appartenenza politica, usbergo tutelare che può indurre a preoccuparsi poco di acquisire tutte le dovute e necessarie competenze del gestire amministrativo. Le classiche incompiute del Mezzogiorno storico possono dare esemplificazione di merito, ipotizzando, per quanto consentito, una strana metodologia procedurale per cui alcuni apparati burocratici locali sembravano svolgere funzione di surroga politica e la politica, stante la separazione delle responsabilità, talvolta velatamente imponeva all'apparato burocratico decisioni amministrative, la cui estraneità non poteva non essere completamente evidente e palese. Un non recente dibattito ha tentato di smuovere una sorta di immobilità dei palazzi, lamentando la semina arida tra le pietre lucane riarse dal sole. Pubblicamente mi sono opposto a simile tesi pessimistica, da alcuni definita umorale e a parer mio sicuramente concreta, sostenendo che tra le pietre aride e riarse può e deve germogliare il seme che dà corpo e sostanza alla identità lucana e tiene aperte le porte del futuro regionale. La crisi attuale concede e rifinisce spazio quasi nullo alla mia convinzione e alla mia ostinazione di rifiutare avvenimenti oggi convalidati. Non è ancora tempo di abbassare la guardia e deve esistere la voglia di andare avanti senza demordere. Allora quale speranza è ipotizzabile per l'identità lucana e l'orgoglio tenace di essere e sentirsi lucano.
COMPLICE il periodo di ferie ho più tempo per approfondire alcune cose, così quando entro in un negozio c'è più tempo per leggere le etichette dei vari prodotti, poi ti incuriosisci e ti prende una specie di mania, quella di individuare il paese di provenienza dei manufatti e dei vari prodotti sugli scaffali. Cazzeggiando in questo modo ho fatto una specie di indagine, una sorta di censimento che fa rimanere sconvolti. Sono davvero tanti, ma davvero tanti, i prodotti “made in China”, ma abbondano anche quelli “made in Taiwan” o “made in Vietnam” e cominciano a proliferare anche quelli costruiti o prodotti nei paesi dell'est europeo. Effetti della globalizzazione vien da pensare. E non si sbaglia. Ma fa impressione, per esempio, accorgersi che una delle più importanti aziende produttrici di abbigliamento, simbolo del “made in Italy”, produce maglie e jeans in Cina, chi se lo immaginava…. Ma l'etichetta parla chiaro…… Certo non c'è da scandalizzarsi se la gran parte di utensili e minuterie, giocattoli o prodotti siderurgici sono costruiti nei paesi del medioriente e poi importati qui da noi, ma non ci si deve nemmeno arrabbiare quando ci accorgiamo che questi prodotti sono molto scadenti e spesso inutilizzabili. Proprio sulla qualità bisogna invece concentrarsi e fare le dovute riflessioni. Nella maggior parte dei casi i prodotti importati si caratterizzano per la scandalosa qualità del manufatto e per l'impiego di materiali molto scadenti. L'invasione di questi manufatti ha sconvolto in maniera devastante le economie dei paesi cosiddetti industrializzati, i mercati vengono scompaginati in quanto nei paesi dell'occidente si produce in ossequio del rispetto di rigorose norme sulla sicurezza e con standard di qualità adeguati, con l'impiego di manodopera in regola con le normative previdenziali. Come si produce in molti paesi neo-industrializzati invece è, in molti casi, un mistero ma in qualche caso si intuisce benissimo cosa avviene. Non è raro il caso di sfruttamento del lavoro minorile o vera e propria induzione alla schiavitù, diritti sindacali e sicurezza sul lavoro inesistenti come inesistenti tutela previdenziale e sindacale, mancato rispetto dell'ambiente con conseguente deturpamento dell'ambiente. In molti casi i datori di lavoro sono imprenditori dell'occidente che hanno preferito chiudere le attività nei loro paesi di origine per arricchirsi alle spalle di chi è costretto ad accettare un lavoro per bisogno. L'estendersi a macchia d'olio di questo sistema alla fine ha prodotto il patatrac che oggi prende il nome di recessione, questa parola che fa tremare le vene nei polsi, non prendiamoci in giro, è la causa della crisi mondiale, crisi partita con il crollo delle borse e con un rovinoso effetto domino sta investendo tutte le attività. Si è cominciato con il fallimento di alcune banche americane, si prosegue con le grandi industrie automobilistiche e ci saranno disastri in tutti i settori dell'economia. Ci dicono che siamo solo all'inizio, il 2009 sarà terribile. C'è da crederci. Tutte le cancellerie sono all'opera per cercare di porre un freno o trovare un rimedio, la preoccupa-
Non certo la rinuncia alla partecipazione democratica delle scelte socioeconomiche o le querule lamentele di chi ora giudica, immemore del contributo dato alle scelte pregresse. Non certo il metodico sistema di fotocopiatura cartacea delle idee espresse da altri senza il possesso dei contenuti elaborativi delle idee, proprietà intangibile. Non certo il sedersi immoti per piangersi addosso mentre gli accadimenti incalzano rapidamente e passano sulle teste nostre. Esiste ancora ed è perseguibile una via lucana allo sviluppo socioeconomico, purché lo si voglia. E' urgente sfregare la pietra focaia dell'intelligente pensiero per creare scintille in grado di generare idee nuove, abbandonando il vezzo desueto di replicarle unicamente in slogan insulsi e vuoti. La replica non è
zione è enorme. In Italia il Governo, a detta dei principali osservatori, tende a sottovalutare il fenomeno, si predica ottimismo ma si finge di ignorare che la situazione è molto più che preoccupante. Ascoltavo giovedì sera per radio la trasmissione Zapping e sono rimasto sconvolto dalle parole di un esperto che spiegava che dopotutto il 2009 passerà e le cose torneranno a migliorare però gli italiani, soprattutto i giovani laureati, devono capire che per loro posti di lavoro ce ne saranno sempre meno e devono mettere in programma l'emigrazione verso paesi più sviluppati. A parte il fatto che questa pratica in Italia è un atto già da molti anni, non è un caso che i migliori cervelli, i giovani ricercatori, sono quasi tutti all'estero, io mi chiedo: è normale disegnare questo sconsolante futuro in Italia? E la Basilicata che deve diventare? Un deserto? I venti di crisi qui da noi erano cominciati a spirare da qualche anno ma i nostri politici hanno clamorosamente sottovalutato il fenomeno impegnati come sono a garantirsi le poltrone presenti e future. Ora che il vento della recessione è diventato un tornado che succederà? Quasi tutte le aziende a carattere industriale hanno abbandonato la Basilicata, come per le ciliege una chiusura tira l'altra. Già da anni i nostri giovani, a ritmo di 2-3000 all'anno, si stanno trasferendo altrove in cerca di lavoro. I paesini dell'interno si stanno svuotando, ho voluto approfondire questo aspetto andando a curiosare fra i dati ISTAT ed ho avuto la deprimente conferma che la situazione è tragica, su 131 comuni ben 24 sono scesi, nel 2007, sotto i 1.000 abitanti e in 3 comuni il numero di abitanti è inferiore a 500. In soli 21 comuni, rispetto al 2001, nel 2007, c'è un incremento di popolazione. Fa impressione notare che il capoluogo di regione in sei anni ha visto decrescere la popolazione di circa mille unità, circostanza gravissima in quanto a Potenza hanno sede la maggior parte degli Enti ed Uffici pubblici. Ovviamente la popolazione residente, ben al di sotto delle 600.000 unità, è per la maggior parte costituita da anziani. In questo desolante panorama ha agito una maggioranza bulgara di centrosinistra che ha governato ininterrottamente la regione per oltre un ventennio, ha buttato fumo negli occhi ai lucani con la favola delle royalties rivenienti dalle risorse di cui è ricca la regione, acqua e petrolio. Nulla di più falso, 10 anni di sfruttamento del sottosuolo da parte dell'ENI non ha portato alcun beneficio ai lucani. Lo ha detto senza mezzi termini un Assessore Regionale, Vincenzo Folino quando ha presentato le sue clamorose dimissioni, ed è stata crisi, la seconda della legislatura. Poi un bla bla bla bla come si usa in queste circostanze, e dopo ancora l'oblio. Mentre il mondo ci crolla addosso, con altre aziende che chiudono, tante famiglie che non hanno di che mantenersi, il commercio sull'orlo del collasso, i nostri governanti si sono presi una lunga, lunghissima pausa di riflessione, la recessione è l'argomento principale che sentiamo nominare in tutti i TG e su tutti giornali ma che in Basilicata non deve essere nominata, però la dobbiamo subire, in maniera più pesante che in altre parti d'Italia. Astronik
produttiva e non crea il necessario consenso sociale per superare l'attuale difficile momento. Non si scompaginino i miei quattro ostinati lettori se uso, può essere abuso, il senso filosofico di Platone, buon socratico. Per costui la trasmissione diretta della conoscenza è il dialogo, mezzo utile per ricercare la saggezza del vissuto reale concreto e riscoprire le origini e le cause del governo della società. Ritornare al dialogo è indifferibile per estrarre dal pensiero intelligente le idee guida e trasformarle in azioni necessarie per un nuovo agire politico. Le idee possono essere antidoto giusto per la crisi sociale conclamata e opposizione dovuta per ogni forma di spartizione logorante di potere tra i diversi postulanti arroccati su vecchie concezioni di potere, che non è la
trasparente connotazione del consenso politico partecipato. I numeri e la conta dei voti in democrazia condivisa non fanno qualità nell'esercizio del governo della società, al più possono essere numeri utili per far statistiche con tutte le implicazioni del caso. Le stanze dei palazzi devono saper ascoltare, se si deve negare l'assunto delle pietre aride e riarse e della disgregazione della regione lucana, difficilmente ascrivibile ulteriormente a ipotesi culturali di talune fondazioni. La Basilicata non deve rinunciare ad essere il territorio laborioso dei contadini attaccati ad una terra, ruvida e aspra, che, comunque, sentono intimamente e interamente propria e non può appartenere a regioni limitrofe. Perché tagliare le nostre radici sociali.
Potenza 18
Martedì 16 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Confronto teso fra l’ente competente e il Comune sulle ipotesi di accorpamento
Il Risiko della scuola in provincia Messina si oppone a Ruoti-Potenza. Le altre possibilità GLI AMBITI GLI ambiti definiti per aree omogenee del territorio regionale di dimensioni adatte a consentire la programmazione e l'organizzazione di presidi necessari a una efficace fruizione del servizio di istruzione e formazione. Sono stati individuati in considerazione delle effettiva e della potenziale utenza scolastica, avendo cura di far coincidere prioritariamente il bacino di utenza.
AMBITO N.2
AMBITO N.1
La platea dell’incontro di ieri (Foto Andrea Mattiacci)
POTENZA - Si fa sempre più caldo il fronte in merito al riordino del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della provincia di Potenza. Il livello di tensione è salito ieri mattina all'ultimo incontro svoltosi al Liceo scientifico “G.Galilei” del capoluogo. Incontro che ha riguardato l'ambito territoriale 2, del Capoluogo e dei Comuni limitrofi. La polemica è divampata, da parte dell'assessore comunale all'Istruzione di Potenza, Giuseppe Messina, per la proposta di accorpamento delle scuole dell'obbligo di Ruoti al capoluogo. Un secco no è stato quello dell'assessore comunale Messina: «Tale richiesta ha affermato - non è plausibile, perché il riordino della rete scolastica del comune, è stato gia predisposto. Frutto di lavoro e di impegno e non ci può essere nessun altro stravolgimento». Quindi per Ruoti, dopo l'ipotesi scartata a priori da parte dell'amministratore comunale, non resta che l'accorpamento con Avigliano, se non suben-
trano ulteriori complicanze. Fra le ipotesi elaborate sempre nell'incontro di ieri, quella di accorpare Calvello a Laurenzana ed Anzi, Vaglio insieme a Tolve, “fondere” Albano, Brindisi, Trivigno, Campomaggiore, Castelmezzano e Pietrapertosa. Rimane, invece, da sciogliere, il nodo che riguarda alcuni Istituti Superiori di Secondo Grado. Sono sei, quindi, le dirigenze nell'ambito della scuola dell'obbligo che dovrebbero saltare: due nel capoluogo, una a Vaglio di Basilicata, una a Campomaggiore, una a Calvello e una a Ruoti. Terminata la fase di confronto sul territorio - quattro gli incontri suddivisi per Ambiti territoriali con i rappresentanti delle istituzioni locali e il mondo della scuola, oggi alle 9.30, nel museo provinciale, seguirà la conferenza provinciale dell'organizzazione della rete scolastica e per giovedì prossimo la Provincia dovrà presentare alla Regione il nuovo Piano provinciale di dimensionamento scolastico.
Atella Acerenza Banzi Barile Castelgrande Forenza Genzano di Lucania Lavello Maschito Melfi Montemilone Oppido Lucano Palazzo san Gervasio Pescopagano Rampolla Rapone Rionero in Vulture Ripacandida Ruvo del Monte San Fele Venosa Ginestra
AMBITO N.3
I relatori della riunione di ieri
Armento Brienza Corleto perticara Gallicchio Grumento Nova Guardia perticara Marsico Nuovo Marsicovetere Missanello Moliterno Montemurro Paterno Roccanova San Chirico raparo San Martino d'Agri Sant'Arcangelo Sarconi Sasso di Castalda Spinoso Tramutola Viggiano
AMBITO N.4 Castelluccio Inf. Castelluccio Sup. Castelsaraceno Episcopia Lagonegro Latronico Lauria Maratea Nemoli Rivello Rotonda Trecchina Viggianello Calvera
Documento del Comune per garantire efficienza, equità, trasparenza
Una carta dei servizi per gli asili LA Carta dei servizi degli asili nido comunali è stata approvata dalla giunta comunale di Potenza. Si tratta di uno strumento di base che regola i rapporti tra servizio e utenti, una «dichiarazione d’intenti» con la quale la Pubblica amministrazione si fa garante del servizio reso secondo i principi fondamentali richiesti dall’articolo 3 della Costituzione italiana e dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo. Lo rende
noto il Comune di Potenza. «La Carta del Servizio - si legge nel comunicato stampa - rappresenta uno strumento di comunicazione e informazione finalizzato al miglioramento della qualità del servizio erogato. Uno strumento in grado di concentrare e orientare le innovazioni, attraverso un processo di valutazione dei risultati da parte degli utenti e degli operatori». «L’Amministrazione comunale - dicono in una nota
congiunta il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Messina - si pone così l’obiettivo di definire un sistema di regole e garanzie che consentano il massimo di equità, efficacia e trasparenza negli interventi attraverso una definizione chiara degli obiettivi, degli standard organizzativi e degli indicatori di qualità, nonché delle modalità di verifica e valutazione della qualità stessa».
Abriola Albano di Lucania Anzi Avigliano Balvano Baragiano Bella Brindisi di Montagna Calvello Campomaggiore Cancellara Castelmezzano Filiano Laurenzana Muro Lucano Piperno Pietragalla Pietrapertosa Pignola Potenza Ruoti San Chrico Nuovo Sant'Angelo Le Fratte Satriano di Lucania Savoia di Lucania Tito Tolve Trivigno Vaglio di Basilicata Vietri di Potenza
«Nella carta dei servizi concludono - è indicato cosa l’Amministrazione comunale intenda garantire, cioè uguaglianza e valorizzazione delle differenze, diritto di accesso, garanzia di continuità, partecipazione, trasparenza, tutela della privacy, controllo della qualità». A Potenza sono attivi, da settembre a giugno, cinque asili nido comunali: Via Perugia, Via Adriatico, Via Nitti, Via delle Acacie, Via Ionio.
Bimbi in un asilo
Carbone San Paolo Albanese Castronuovo Cersosimo Chiaromonte Fardella Francavilla in Sinni Noepoli San Costantino Albanese San Severino Lucano Senise Teana Terranova del Pollino
Potenza
Martedì 16 dicembre 2008
Il professore suicida era originario del paese e vi tornava spesso
Pietragalla ai funerali del docente PIETRAGALLA - E’ stato un fine settimana terribile per la comunità pietragallese che è rimasta fortemente scossa dal suicidio del professore quarantasettenne avvenuto all’alba di venerdì 12 dicembre a Potenza. Anche se da anni viveva a Potenza l’insegnante era un pietragallese verace, nato in questo centro abitato dell'hinterland potentino e vissuto con la famiglia in gioventù a Pietragalla per poi trasferirsi nel capoluogo di regione. Molti suoi amici con le lacrime agli occhi non hanno avuto la forza di parlare per il dolore, ma tutti hanno espresso un solo interrogati-
vo: «Perché?». L’uomo mè tornato nel suo paese originario sempre con piacere, nel periodo estivo così come nel periodo invernale. Sgomento e incredulità sono i sentimenti che in questi giorni hanno dominato nella comunità cittadina per l’improvvisa scomparsa di persona cordiale, rispettosa ma al tempo stesso discreta e introversa. Sempre impegnato nella sua attività di professore, da qualche tempo dedicava un pò del suo tempo anche al ciclismo in maniera amatoriale e spesso si recava da Potenza a Pietragalla con le due ruote.
Da sempre inoltre è stato appassionato di musica e i suoi strumenti preferiti erano la chitarra e il basso, al punto che insieme ad altri coetanei, si dilettava in questi mesi nel suonarli, nonostante i tanti impegni. Ai funerali celebrati nella mattina di ieri nella chiesa di San Giovanni Bosco di Potenza c’era tantissima gente, ma soprattutto numerosi erano i pietragallesi presenti per offrirgli l'ultimo saluto, ancora increduli per la tragedia verificatasi. Dopo il rito funebre la salma è stata condotta presso il cimitero di Pietragalla nella cappella di famiglia. Antonio Bevilacqua
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Le ragioni della protesta della Falbi Confsal
Scioperano i dipendenti della Banca d’Italia HANNO scioperato ieri i dipendenti della filiale di Potenza della Banca d’Italia. «La rappresentanza locale Falbi-Confsal - afferma Gerardo Letteriello, membro del comitato direttivo Nazionale del sindacato - ha indetto lo sciopero per mettere in evidenza la difficile situazione ambientale nella quale versa da tempo la filiale di Potenza». La serrata è stata decisa dopo che, da diversi mesi, venivano denunciati disagi agli organi della Banca. Prove di dialogo che non hanno sortito alcun effetto. «Tutta-
via - conclude - consapevoli dell’importante funzione che Banca d'Italia svolge sul territorio in questo particolare momento dell’anno e per arrecare il minor disagio possibile ai nostri utenti, Banche commerciali, istituzioni pubbliche, privati cittadini, questo sindacato, con grande senso di responsabilità, pur rimarcando con la propria azione le citate criticità, ha proclamato uno sciopero che interesserà tutto il personale della Filiale di Potenza nelle sole prime tre ore lavorative». Simona Brancati
Gildo Claps a “Chi l’ha visto?” commenta le nuove ricerche disposte dalla procura di Salerno
Elisa, «indagini vicine a una svolta» «Ho la sensazione che questa volta non si proceda a tentoni» «HO la netta sensazione che le indagini siano vicine a una svolta». Dice così Gildo Claps, fratello della studentessa potentina scomparsa nel 1993, in collegamento, ieri sera, con gli studi di Rai tre per la diretta della trasmissione “Chi l’ha visto?”. «Ci sembra che, per la prima volta, non si stia procedendo a tentoni», aggiunge dallo studio televisivo di Federica Sciarelli. Giovedì scorso, gli uomini della squadra speciale per le investigazioni scientifiche della Polizia di Stato, in collaborazione con la squadra mobile di Potenza, sono tornati nel capoluogo lucano per cercare il corpo si Elisa Claps. La Procura di Salerno ha disposto sopralluoghi nelle campagne dell’immediata periferia della città. I nuovi rilevamenti sono stati effettuati su alcuni terreni che all’epoca dei fatti erano in un uso alla ditta Spix che si occupa di disinfestazione ambientale e patrimoniale archeologica e che qui a Potenza lavorava
anche per la biblioteca nazionale, diretta da Maurizio Restivo, padre di Danilo. In diretta ha chiamato il titolare della ditta affermando la sua totale estraneità ai fatti. Danilo Restivo rimane il principale indagato per la misteriosa scomparsa di Elisa Claps. E proprio lui, l’hanno seguente, come ha raccontato l’inviato della trasmissione della Sciarelli, lavorava con la stessa ditta che stava eseguendo un intervento a Roma. Insieme a lui era stato incaricato l’operaio Nicola Sambataro. In un verbale del luglio 2004 agli atti della Procura risulta Sambataro che aveva preso casa insieme a Restivo racconta di comportamenti “strani”di quest’ultimo che sembrava ossessionato da quanto accaduto alla studentessa potentina. Forse questa volta la verità su Elisa potrebbe essere veramente vicina. La Procura di Salerno continua a indagare per omicidio e occultamento di cadavere.
Alla Sinisgalli inaugurata la nuova biblioteca UN BUFFET offerto dai genitori, un valzer opera 64 di Chopin, la lettura di brani dell’artista spagnolo Antonio Garcia Teijero, il laboratorio di lettura partecipata, svolto con Luciana Micucci, il saluto di don Mimmo Florio, parroco di Santa Cecilia. Sono stati questi gli ingredienti della presentazione della nuova biblioteca della scuola secondaria di primo grado Leonardo Sinisgalli di Potenza. Oltre trecento libri saranno sistemati nei locali della scuola fungendo da polo di riferimento per tutto il territorio. A salutare l'evento il direttore della Biblioteca Nazionale, Franco Sabia, il dirigente scolastico regionale Franco Inglese, il dirigente scolastico della Scuola Leonardo Sinisgalli di via Anzio, Giovanna Gallo e la responsabile della biblioteca, Agnese Ambrosio. Una struttura ludica, ricreativa al passo con i tempi e le mode del momento servirà gli studenti della scuola e non solo, puntando ad incentivare la lettura e la comprensione di tutti i testi posti nella scuola. L’opera, istituita mediante fondi ministeriali e il contributo della Co-
munità Montana Alto Basento, della Sepim e della Price Point sarà dunque un punto di richiamo per tutti gli studenti che potranno frequentare i locali tutti i giorni, di mattina e pomeriggio cimentandosi nella lettura dei volumi. Tutto nasce dal programma ministeriale denominato: “Amico libro”. Un nome, una garanzia insomma per quanti fanno della lettura un punto di riferimento costante per migliorare il proprio scibile. La biblioteca sarà aperta a tutti e dispone di una vasta gamma di volumi che arricchiranno la comprensione degli alunni. La presentazione della nuova sala è stata anche l'occasione per conoscere il nuovo sito web della scuola www.sinisgalli.potenza.it, curato dal docente Donato Gerardi. Il sito consentirà ad alunni, corpo docente e genitori di prendere visione delle pagelle scolastiche, conoscere le date degli incontri docenti-genitori, approfondire anche il rapporto burocratico tra scuola e territorio, nel segno tangibile di una concertazione partecipata tra scuola e famiglia ben visibile sul web.
Anche il direttore della Biblioteca Nazionale, Franco Sabia ha apprezzato gli intenti della Sinisgalli esprimendo vivo compiacimento e parlando anche del sito internet della sua biblioteca www.bibliotecanazionale.potenza.it. Un modo nuovo per conoscere e farsi conoscere dunque dagli studenti che possono far aggregazione mediante l'uso di un libro. La scuola ha avviato anche un programma con l'Accademia Scacchi di Potenza, grazie all'impegno e la sensibilità profusa da Michele Vallario, responsabile dell'Accademia Scacchi di Potenza. Leggere in sostanza richiede attenzione, partecipazione e riflessione, quindi è un impegno attivo, conoscere un modo nuovo in modo divertente e avventuroso. Una collaborazione a più voci che vede anche nel coinvolgimento della parrocchia di Santa Cecilia un partner preferenziale. Domenica mattina infatti Giovanna Gallo sarà nella parrocchia per deporre la statua del Bambinello nel presepe della chiesa. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
IN PREFETTURAI
Ordine al Merito della Repubblica italiana Conferite le medaglie ai cavalieri E’ STATA una cerimonia molto toccante quella che si è svolta ieri mattina presso la Prefettura di Potenza. Il prefetto Luigi Riccio ha consegnato le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, conferite con proprio decreto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Istituito con la legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è questo il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a «ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari». Il Presidente della Repubblica è capo dell’Ordine, retto da un Consiglio composto da un Cancelliere e sedici membri.
L’Ordine è suddiviso nei seguenti gradi onorifici: cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere. Il Cavaliere di Gran Croce può essere insignito della dignità di Gran Cordone. A nessuno può essere conferita, per la prima volta, un’onorificenza di grado superiore a quella di Cavaliere. Fanno eccezione alcune situazioni particolari, espressamente stabilite dalla legge. Per benemerenze di segnalato rilievo e per ragioni di cortesia internazionale, il Presidente della Repubblica può conferire onorificenze all’infuori della proposta e del parere richiesti dalla legge. In questi casi, il decreto di concessione è controfirmato dal presidente del Consiglio dei Ministri. - Le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione.
Queste le persone insignite del titolo di cavaliere (nelle foto di Mattiacci), in senso orario dall’alto verso il basso: Mauro Antinoli, Salvatore Casella, Luca Iannelli, Gennaro Giuseppe Matarangolo, Nicola Pascarelli, Giuseppe Rotondaro, Enrico Schiralli, Gennaro Straziusi, Felice Verbena.
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Potenza
Martedì 16 dicembre 2008
ANTICA OSTERIA
Le meditazioni di don Marcello
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
Di scena il tango di Zotto LO AVEVA promesso che sarebbe ritornato con il suo spettacolo che tanto successo sta avendo nel mondo. Dopo l'assaggio di Campomaggiore quando si è esibito per i suoi amici e “compaesani” ritrovati, il tanguero più famoso del mondo, Miguel Angel Zotto, sbarcherà nel capoluogo lucano con tutta la sua “Compagnia Tango X2” per due date, il 22 e il 23 dicembre, nel teatro Don Bosco. L'evento, promosso dal Comune di Campomaggiore, in collaborazione con il Comune di Potenza e l'Associazione “La sequoia” di Campomaggiore e con il patrocinio della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata, sarà la prima internazionale del più grande interprete mondiale di tango argentino. Lo spettacolo si intitola “Miguel Zotto nel marzo scorso a Campomaggiore Angel Zotto è Buenos Aires Tango” e vedrà impegnati oltre a Zotto, protagonista e ideatore delle coreografie, la sua sensuale compagna, Diana Guspero e dodici bravissimi ballerini della compagnia. Un'orchestra dal vivo, composta da sei elementi, compreso il famoso bandoneòn, lo strumento fondamentale per il tango. Due cantanti interpreteranno le fantastiche note sugli spettacolari passi di danza delle coppie di ballo e ripercorreranno in due atti i momenti più importanti di una ventennale carriera in un percorso davvero emozionante e coinvolgente. Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi a Info&Tickets (Cose di Teatro e Musica) - Corso XVIII Agosto - Potenza (0971274704)
Chiusa via N. Sauro DIVIETO di transito e di sosta con rimozione in via Nazario Sauro all’altezza del cantiere in cui dovrebbe sorgere la Stazione autolinee - così la definisce il Comune in un comunicato stampa ad hoc - e nel piazzale della Stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato per lavori di completamento del collegamento pedonale meccanizzato Stazione Fs – Stazione autolinee. Il divieto riguarda le giornate di oggi, domani e poi domani. Lo fa sapere l’ufficio Trasporti e viabilità dell’amministrazione comunale con un’ordinanza, come spiega il dirigente Mario Restaino.
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE turno Festivo
Turno Notturno 16 Dicembre Figliola via Pretoria, 285 0971-24945
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 20 DICEMBRE Potenza, galleria “Idearte” “Donzelli opere scelte 2007-2008” Vernissage
•FINO AL 6 GENNAIO Potenza, Santo Graal “Natale solidale 2008” Quinta edizione
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
•FINO AL 28 Febbraio Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “Giacomo Di Chirico” (nella foto a destra, una delle sue opere presa dal sito internet della Provincia di Potenza che ne pubblica una biografia) Mostra a cura di Isabella Valente
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Come dio comanda 17 - 19.10 - 21.30 Sala 2 Saw 5 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 Bolt- Un eroe a 4 zampe
16 - 18 Changeling 21 Sala 5 La fidanzata di papà 17.10 - 19.20 Torno a vivere da solo 21.30 Sala 6 Twilight 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Solo un padre 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 •DUE TORRI• Twilight 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Carabinieri
Potenza Incontro di Ipsia e Liceo pedagogico
Progetto Figc
Droga Giovane arrestato
Un percorso formativo per consumatori in erba
Giocano in campo normodotati e disabili
Martedì 16 dicembre 2008
Uffici postali
Apertura alternata a Scalera e Dragonetti
Ufficio postale
Carabiniere
DAL PROSSIMO 2 gennaio, presso gli uffici postali di Dragonetti e Scalera, si adotterà una variazione di apertura al pubblico. Il primo ufficio sarà a disposizione degli utenti il martedì e il giovedì (dalle 8,00 alle 13,30) e il sabato (dalle 8,00 alle 12,30); il secondo resterà aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8,00 alle 13,30. Lo rende noto il comune di Filiano. Il sindaco di Filiano, Leonardo Santarsiero, in una nota si dice «rammaricato per una decisione che andrà certamente a creare, sul territorio, un disagio per la collettività». «La notizia comunicataci da Poste Italiane - prosegue il comunicato del primo cittadino di Filiano - ci ha sorpreso, tanto più a seguito della convenzione, a suo tempo sottoscritta con la Provincia di Potenza, che avrebbe dovuto metterci al riparo da questi pericoli». «Non vorremmo - conclude Santarsiero - che fosse l’ennesimo, preoccupante segnale di una progressiva spoliazione di quei servizi che risultano essere essenziali per le nostre popolazioni, soprattutto nelle aree più interne».
L’EMERGENZA droga nella provincia di Potenza non sparisce, i carabinieri cercano di porvi freno con i servizi di prevenzione. L’ultima operazione dell’Arma ha portato all’arresto di uno spacciatore. A effettuarlo, i militari della compagnia di Potenza, coordinati dal capitano Pantaleone Grimaldi. In manette è finito F. A., 25 anni, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato sorpreso dai carabinieri del nucleo radiomobile intorno alle 18 di avantieri, mentre vendeva tre involucri contenenti eroina ad altri due giovani del posto. Questi ultimi sono stati segnalati alla prefettura come “assuntori” di droga. La segnalazione di chi assume droga comporta l’inserimento in un registro apposito dell’Ufficio del governo della Provincia competente. Non è prevista alcuna pena per chi viene inserito nel registro. potenza@luedi.it
IL FANTACALCIO è sport nazionale come il suo papà, il calcio. Il “fantatecnico” più bravo della sedicesima giornata di fantacampionato è un fantalucano: si tratta di Alex Picerni. Lo ha fatto sapere ieri il sito internet del quotidiano La Repubblica, all’indirizzo www.repubblica.it. Picerni da Potenza è riuscito a totalizzare 104 punti (che è il nuovo record). I giocatori della sua fantasquadra hanno messo a segno ben undici gol. Con questa vittoria, al lucano va il premio in palio (un televisore a cristalli liquidi), grazie al mezzo punto di vantaggio accumulato sul secondo in classifica, Gabriele Pizzato di Salzano (Venezia). Il veneto aveva segnato dieci gol Il top team (ossia la squadra messa in piedi da Picerni, che ha in organico grandi star del football) Di Vaio ha segnato una tripletta. Poi ci sono le doppiette di Ibrahimovic e Amauri e le reti singoli di Stankovic, Maxwell, Hamsik e Conti. Per chi non sapesse cosa sia il Fantaclcio e quali siano le regole, ecco come lo spiega il sito internet wikipedia, un’enciclopedia in rete realizzata dagli utenti: «Il fantacalcio è il più popolare gioco di fantasia sul calcio, consistente nell'organizzare e gestire squadre virtuali formate da calciatori reali, scelti fra quelli che giocano il tor-
NON SI sono fatti pregare quando li hanno invitati al coffee break. Tanto più perché latte, biscotti e miele erano locali, un esempio quanto mai appropriato di “consumo consapevole”. Quello a cui gli studenti del Liceo pedagogico “Emanuele Gianturco” e dell'Ipsia di Potenza sono stati guidati durante il percorso informativo e formativo organizzato da Provincia di Potenza e Pioc (Punto informazione orientamento consumatori), in collaborazione con le associazioni dei consumatori e di categoria. Ieri al Museo archeologico provinciale si sono tirate le somme con il convegno “Giovani consumatori consapevoli - Esperienze a confronto”. E le esperienze sono state positive soprattutto per i docenti. “In un mondo in cui tutti siamo bersagli delle sollecitazioni pubblicitarie che sponsorizzano stili di vita errati, un momento di riflessione diventa indispensabile” - ha osservato la professoressa Porzia Fidanza. Durante il periodo di formazione che si è svolto nei mesi scorsi ai ragazzi è stato spiegato come leggere le etichette, come difendersi dal caro prezzi e dalla pubblicità ingannevole - che loro stessi hanno definito «un persuasore occulto che suggestiona il cliente». I seminari hanno puntato sull'importanza della tutela dei diritti garantiti dal Codice del Consumo e sulla promozione di corretti stili di vita, a partire dall'alimentazione. «Il consumo è un'attività economica indispensabile nella quotidianità - ha ripreso Fidanza - da cui non si può prescindere, né noi stessi possiamo diventare oggetti di consumo». A maggior ragione non restano fini a se stesse esperienze come questa che «insistono sulla formazione di una coscienza dei giovani, facendoli tornare soggetti consapevoli capaci di scegliere ed essere coerenti per difendere la propria salute e i propri diritti». Per Antonio Vitucci, assessore alla Tutela dei consumatori, l'essere riusciti “a coinvolgere il mondo della scuola
Da sinistra, Antonio Vitucci e Porzia Fidanza (Foto Mattiacci)
è un importante risultato che consentirà di mettere in rete le diverse esperienze, per arrivare a predisporre una proposta di legge sul tema da portare in consiglio provinciale». Il dialogo con la scuola «continuerà ad essere costante - ha aggiunto - e un ruolo fondamentale per proseguire in questa direzione lo avranno le associazioni di categoria». Proprio i rappresentanti di Coldiretti, Confartiganato e Confesercenti, ieri mattina, hanno ribadito l'importanza «del consumo dei prodotti locali, utile a limitare i costi di trasporto ed a garantire un risparmio economico ed ambientale». Seduto nel pubblico c'era anche Angelo Spina, neoassessore alla Tutela dei consu-
matori della Provincia di Campobasso che, sulle orme di quella potentina, ha istituito uno sportello Pioc. Un resoconto sugli interventi realizzati nel corso del 2008 dal punto informazione lucano (attivo il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19; numero verde: 800.319506) - ad oggi esperienza unica in Italia - sarà presentato alla fine di gennaio. Ma già si possono anticipare gli argomenti su cui gli operatori dello sportello sono stati maggiormente interrogati. In cima alla lista delle preoccupazioni: il rapporto con le banche e le difficoltà incontrate dai consumatori nel passaggio da un operatore di telefonia fissa all'altro. Angela Pino
La fantavittoria di Alex Picerni
Di Vaio
Ibrahimovic
Amauri
neo cui il gioco si riferisce (Serie A, Uefa Champions League, Mondiale, Europeo). Fu inventato da Riccardo Albini che, ispirandosi ad un passatempo americano molto simile (Fantasy baseball) lo pubblicò - edizioni Studio Vit - per la prima volta in Italia nel 1990. Alla stesura della versione definitiva del regolamento contribuirono anche Alberto Rossetti, Paolo Cupola, Diego Antonelli e Marco Moscato.
Il fantacalcio è diffusissimo sul web in tutte le sue varianti. La Gazzetta dello Sport organizza invece la Magic Cup, una variante famosa e pubblicizzata del fantacalcio di cui non possiede i diritti, potendo fra l'altro mettere in palio, anche grazie al costo di partecipazione, premi di valore. Analoga operazione viene portata avanti dal Corriere dello Sport, col suo Mister Calcio. Scopo del gioco è guidare una
fantasquadra, formata da veri calciatori delle squadre del campionato italiano di Serie A, alla conquista del fantascudetto di Lega.. L’esito di ogni partita si basa sulle reali prestazioni degli 11 calciatori che formano settimanalmente la fantasquadra. I calciatori vengono "tesserati" durante l'Asta iniziale e durante il Mercato Libero. Una Lega è costituita da 8 o più persone, ciascuna delle quali è contemporaneamente
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QUESTA mattina, alle ore 12 nell'Istituto Statale d'Arte di Potenza si terrà la giornata conclusiva del progetto scolastico portato avanti dalla Figc di Basilicata, dal titolo: “Psicomotricità e calcio”. Alla manifestazione prendono parte sei istituti scolastici, si tratta dell'Istituto Statale d'Arte di Potenza, dell'Istituto Statale Agrario di Potenza, dell'Isituto Professionale di Tramutola, dell'Isitituto Tecnico Agrario di Villa d'Agri, dell'Ipaa di Genzano di Lucania, della Scuola Media di Tolve. Duecento gli alunni presenti all'atto finale della manifestazione che vedrà in campo giocatori diversamente abili e normodotati, visti gli intenti della Figc di coinvolgere tutte le scolaresche in una fase di crescita, legata ai valori del calcio genuino. L'impegno profuso dalla Figc di Basilicata in ambito sociale è stato il frutto della comune volontà di dare spazi di crescita e istanze sociali alla scuola nel segno tangibile dell'intrattenimento, dell'aggregazione e della voglia di creare nuovi interessi nel mondo scolastico e sportivo. Le gare di questa mattina saranno arbitrate, ed è questo uno dei punti più significativi, da un ragazzo disabile che ha frequentato l'Istituto d'Arte di Potenza, si tratta di Raffaele Sabia che ha aderito con fermento e passione alla manifestazione voluta dal responsabile regionale Figc Carlo Maglia e dai suoi più stretti collaboratori, Tommaso Mazzoni e Giuseppe Di Pierri. Alla cerimonia conclusiva prenderà parte anche Annamaria Calabrese, presidente dell'Associazione Genitori Educatori di Potenza che farà da testimonial della scuola e della famiglia nel corso della manifestazione conclusiva. f.menonna@luedi.it
presidente e allenatore della squadra. E' consentito fare 15 trasferimenti durante l'arco di tutta la stagione La rosa di ciascuna fantasquadra consiste in 25 calciatori: 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti, 6 attaccanti. Le singole gare di campionato sono giocate da una fantasquadra formata da 11 titolari (più 7 riserve), suddivisi nei rispettivi ruoli in base ai moduli (4-4-2, 4-3-3, 5-32,3-6-1 ecc.) stabiliti nelle Regole. Le fantasquadre si affrontano in una serie di partite, il cui esito è determinato dalla somma dei voti assegnati in pagella dai quotidiani e dai punti "bonus" e "malus" dovuti ai gol fatti e subiti: +3 punti per ogni gol segnato, -3 punti per un rigore sbagliato, +3 punti per ogni rigore parato dal portiere, +1 per ogni assist fornito (non è sempre previsto), +1 portiere imbattuto, -2 punti per ogni autorete, -1 punto per ogni gol subito dal portiere, -1 punto per ogni espulsione, -0,5 punti per ogni ammonizione. C’è poi una tabella di conversione in gol dei punteggi ottenuti dalla somma di voti e bonus/malus: com meno di 66 punti 0; da 66 a 71,5 punti 1 gol; da 72 a 77,5 punti 2 gol; da 78 a 83,5 punti 3 gol; da 84 a 89,5 punti 4 gol; da 90 a 95,5 punti 5 gol; da 96 a 101,5 punti 6 gol. E così via (ogni 6 punti un gol).
Martedì 16 dicembre 2008
22 Dura replica del commissario Navazio a Cisl e Cgil: «Ho cercato solo di riportare la normalità»
Asi: «I privilegi ci sono stati» Ai sindacati: «Dov’eravate per le 12 assunzioni senza concorso?» TITO - I sindacati lo hanno accusato di aver «stravolto» l’organico del Consorzio industriale, senza confronto con le parti. E soprattutto di aver «colpito in maniera indiscriminata i lavoratori», fino a «minacciare di non corrispondere gli stipendi». Ma il commissario straordinario dell’Asi di Potenza, Alfonso Ernesto Navazio non ci sta e replica molto duramente alle accuse di Cgil e Cisl, che hanno definito le sue azioni «pensate esclusivamente in funzione della valorizzazione della propria immagine da moralizzatore». Navazio sente di dover fare in merito alcune precisazioni e soprattutto di rispondere in maniera ferma «nel dibattito sulla questione morale di questi giorni». Per il commissario tutto deriva dall’aver affrontato la questione personale dell’ente «senza tenere conto dei particolarismi». Il commissario messo a capo del Consorzio per cercare di risollevarne le sorti procede a spiegare quanto fatto in questi mesi per far fronte alla difficile situazione finanziaria in cui versa l’Asi. L’ente presenta una pianta organica di 48 unità. La struttura manageriale è composto da un direttore generale (previsto dalla L.R.41/98) e quattro dirigenti. Con il suo arrivo Navazio ha programmato una diversa organizzazione, prevedendo un solo direttore generale, due soli dirigenti (amministrivo-contabile e tecnico) e riducendo i settori, oggi in numero di 12, a soli 6. «Quindi - spiega - non c’è stata nessuna riduzione dei posti di lavoro, ma solo una razionale e più funzionale organizzazione». L’ente, nel passato, ha stipulato un accordo decentrato che porta ad individuare la cosiddetta premialità o produttività aggiuntiva, che per i quadri è di circa 7500 euro/anno se raggiungono il massimo dei punteggi loro attribuiti. Ma il commissario ha annunciato di disdire tale accordo per il prossimo anno, immaginando un nuovo e diverso metodo di individuazione di tale premialità con una rivisitazione economica, «considerando che, nella maggior parte degli enti pubblici, tale retribuzione aggiuntiva è di molto inferiore al
Il consigliere Napoli sulla mancata vendita degli immobili
Ex cip zoo, «Ormai è stallo L’Asi compri o si vada avanti» POTENZA - In merito all’area denominata ex Cip Zoo di Potenza interviene il consigliere regionale del gruppo misto - “ La Destra”, Michele Napoli. «Si apprende - dice Napoli - che la Regione Basilicata, in seguito alla soppressione dell’Esab, avvenuta nel 1996, approvò, già nel 2000, gli accordi transattivi sottoscritti dal commissario liquidatore dell’Esab con la maggior parte degli istituti bancari creditori per complessivi 24 miliardi di vecchie lire. La copertura della spesa doveva essere assicurata dalla vendita del patrimonio dell’ex Esab di cui gli stabilimenti dell’ex suinicola fanno la parte da leone». «Il compendio immobiliare - continua l’esponente de La Destra - nuovamente periziato, ha attualmente un valore di 23 milioni di euro ed il consorzio Asi di Potenza ha un diritto di opzione per l’acquisizione dell’area, nel momento in cui verrà messa in vendita, ma la Regione non ha ancora avviato i termini per la vendita stessa. Una situazione di stallo incredibile che, inevitabilmente, ci spinge a chiederci: chi paga gli interessi alle banche per la mancata riscossione dei debiti maturati dall’Esab? Dal momento che gli istituti di credito non fanno di certo beneficenza, a quanto ammontano gli interessi maturati in tutti questi anni? La Giunta regionale - afferma Napoli - deve sicuramente annoverare tra i suoi fallimenti questo ennesimo fiasco, determinato dalla solita incapacità di programmazione delle forze del centrosinistra». «E' inaccettabile - conclude Napoli - che dal fallimento dell’Esab siano passati più di dieci anni senza che quell’area sia stata rivalutata. Quali interessi nascosti si celano dietro la mancata vendita del patrimonio immobiliare? Perché la Regione non spinge l’Asi ad esercitare il diritto di prelazione entro un termine certo? Acquisti l’Asi o si consenta ad altri di poter presentare un’offerta». valore a quello sopraccitato». Inoltre, l’ente, nel passato, ha stipulato un accordo decentrato che ha individuato i compensi economici da riconoscere ai membri delle commissione di gara di appalto fino alla concorrenza massima di 5.000.000 di euro per ciascun componente, nonché 6.000.000 per il presidente e componente esterno e 3.000.000 euro per il segretario, comprensive del compenso forfettario e di quello di 200.000 euro pratica, con la specifica previsione che le commissioni di gara dovranno riunirsi di norma in orario al di fuori di quello ordinario di lavoro. Anche in questo caso Navazio è intervenuto, revocando le deliberazioni assunte nel lontano 2000 sulla base di una semplice considerazione : «l’attività lavorativa del di-
pendente connessa alla sua partecipazione a commissioni di gara, è da ritenersi incarico conferito in ragione del suo ufficio e, pertanto, prestazione già remunerata tramite l’ordinario trattamento stipendiale, tenuto conto, altresì, che in base al principio dell’omnicomprensività retributiva è esclusa qualsiasi corresponsione di emolumenti stipendiali aggiuntivi, diversi da quelli contrattualmente previsti, tesi a remunerare l’esercizio di funzioni rientranti nei normali compiti di istituto del lavoratore, che sebbene non svolte normalmente, possono ricondursi al perimetro di quelle proprie della qualifica rivestita dal dipendente». L’ente, nel passato, ha istituito un nucleo di valutazione per l’assegnazione di lotti o opifici, nel quale i componenti percepivano un
Si tratta dei fratelli pregiudicati Giancarlo e Lorenzo Tolla
Ladri lucani in trasferta a Torre del Greco I carabinieri li arrestano ad Avigliano AVIGLIANO - Pregiudizio vuole che siano i napoletani a essere più esperti di furti. E invece questa volta è accaduto proprio l’esatto contrario. E’ toccato a due fratelli di Avigliano, Giancarlo e Lorenzo Tolla, di 28 e 25 anni, entrambi pregiudicati ad essere arrestati dai carabinieri di Torre del Greco, coadiuvati dagli uomini dell’arma del comando provinciale di Potenza, guidati dal capitano Pantaleone Grimaldi, che hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dall’ufficio Gip del Tribunale di Torre Annunziata. I due si sarebbero resi responsabili, lo scorso 28 novembre, di
un furto in un’abitazione di Torre del Greco, portando via oggetti in oro per un valore di 500 euro. Sul fatto i carabinieri campani erano riusciti ad arrestare il complice, Alessandro Telesca. Poi, grazie al riconoscimento di alcune persone, e grazie alla tecnica del weblase - un programma che permette sia di eseguire la memorizzazione dei dati antropometrici del fermato, sia l’identikit - i carabinieri sono risaliti ai due fratelli di Avigliano, già noti alle forze dell’ordine. Si è concluso, quindi, con gli arresti il colpo messo a punto dai fratelli Tolla e dal loro complice in terra campana. provinciapz@luedi.it
Il commissario Alfonso Ernesto Navazio
INTERPORTO Presto la riconversione dei lotti TITO - Il 2009 è ormai alle porte e presto, precisamente dal primo gennaio, i lotti di Tito Scalo destinati alla realizzazione dell’Interporto cambieranno destinazione d’uso, secondo quanto previsto dal regolamento urbanistico del Comune di Tito. Il commissario Navazio nei mesi scorsi aveva cercato di sollecitare una risposta da parte della Lucandocks per chiarire le intenzioni sulla realizzazione dell’opera in via di progettazione ormai da vent’anni. Fino a questo memento, però, non ci sono state risposte. A partire dal primo gennaio del nuovo anno, quindi, i lotti verranno riassegnati per nuovi insediamenti industriali.
compenso forfettario. «La colpa è forse quella chiede Navazio - di avere introdotto una norma che prevede che i componenti non percepiscano nessuna ricompensa?». L’ente, nel passato stipulava convenzioni per redigere i documenti di programmazione contabile, nonostante la presenza di quadri e ragionieri. «Noi, semplicemente, non abbiamo rinnovato la convenzione, confidando nelle capacità di alcuni lavoratori. E infine: «Il commissario non ha bisogno di valorizzare la propria immagine moralizzatrice, la sua storia amministrativa e politica è sotto gli occhi di tutti. Piuttosto si sta cercando di ricondurre in un alveo di normale amministrazione ciò che assomiglia non solo a privilegi ma anche a vantaggi che qualsiasi accordo
sindacale non può coprire. Esiste, evidentemente, una questione morale che negli anni scorsi nessuno ha voluto vedere». Poi l’accusa: «Dove erano i sindacati quando tra il 2004 e 2006, con una situazione finanziaria già compromessa, si è proceduto ad assumere ben 12 unità, senza alcuna procedura pubblica? Dov’è l’azione moralizzatrice che i sindacati richiamano ad ogni piè sospinto quando venivano stipulati e liquidati quei compensi che non trovano altri esempi in nessuna pubblica amministrazione? Devo concludere che bisogna essere inclini a perpetrare gli stessi metodi? Nessuno ha mai minacciato di non corrispondere gli stipendi! Ma, correttamente, si è convocato una assemblea di tutti i lavoratori nella quale si è esposto la grave e persistente crisi fi-
Tito Il salone ha ricevuto il patrocinio del ministero
A febbraio Btobe TITO - BtoBe, il salone dei prodotti e servizi per le imprese, la cui seconda edizione si svolgerà dal 20 al 23 febbraio 2009 nel quartiere fieristico Efab di Tito Scalo, ha ricevuto il patrocinio da parte del ministero della Gioventù. Si tratta di un riconoscimento di grande rilievo in relazione agli obiettivi del Salone, che non si rivolge soltanto alle imprese del settore business to business operanti in Basilicata e in tutta Italia, ma anche alle facoltà di Economia e Comunicazione delle Università del Sud e di tutta Italia, alle scuole superiori, ai settori di ricerca delle Università e soprattutto ai giovani interessati a dare avvio ad un’attività imprenditoriale. Il ministero della Gioventù, attraverso gli accordi di program-
ma quadro, ha investito nelle politiche giovanili destinando una parte dei fondi indirizzati alla Basilicata, ai giovani studenti, offrendo loro gli strumenti e le opportunità per tradurre le idee in progetti di impresa. Per questo motivo il ministro Giorgia Meloni, ha accettato con entusiasmo la proposta di patrocinare BtoBe, considerando gli obiettivi del ministero in linea con quelli della manifestazione: offrire ai giovani la possibilità di incontrarsi, confrontarsi ed avere a disposizione i mezzi per sviluppare la propria creatività e realizzare i propri pro-getti. E proprio a BtoBe i giovani avranno la possibilità di incontrare i personaggi più rappresentativi del mondo imprenditoriale
nanziaria dell’ente, auspicando un atteggiamento diverso e creando un clima di consapevolezza del particolare momento. Molti lavoratori l’hanno compreso! Alcuni, non andando al di là del proprio naso, continuano a guardare i privilegi concessi o poco faticosamente raggiunti, senza preoccuparsi di essere sull’orlo di un baratro! Non si può fare finta, a esempio, che non ci sono 78 lavorati cosiddetti Argaip, che di fatto gravitano nell’orbita Asi, che ad oggi sono fermi allo stipendio del mese di ottobre ed ogni fine mese vivono con apprensione il loro stipendio. Non si può fare finta che il Consorzio non abbia una montagna di debiti verso altre imprese ed amministrazioni che si traducono in altri stipendi non corrisposti. Sono o non sono anche loro lavoratori! Quale deve essere la preoccupazione di un amministratore? Nessuno considera i lavoratori Asi dei privilegiati, ma evidentemente tra di essi ci sono quelli che si considerano dei privilegiati! L’azione commissariale è condotta secondo un modello etico che non fa sconti a nessuno, affrontando i piccoli e i grandi problemi, tentando di comprendere quanto sia strutturale il sistema che ha alimentato un crescente deficit finanziario e tentando di suggerire al legislatore regionale un percorso. Ma questa è un altra storia per la quale ci sarà tempo e modo per fare comprendere le buone attività messe in pratica che evidentemente conviene sottacere». «Non basta un appello per aprire le porte al merito conclude - non bastano decaloghi di buone intenzioni. Da sole non bastano a cambiare un sistema ossificato! Servono iniziative, meccanismi e regole capaci di tradurre quegli apprezzabili intenti in prassi quotidiane. Incomiciamo a riconoscere il demerito presente e fare mea culpa di quanto accaduto nel passato e di quanti hanno usurpato posti ed incarichi di prestigio: politici cooptati, dirigenti inadeguati e consulenti inventati e dopo, solo dopo, si potrà cambiare un sistema ingessato»
Avigliano Infrastrutture
Dal Comune 142.000 euro AVIGLIANO - Il comune di Avigliano ha previsto un finanziamento di circa 142 mila euro per il progetto di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture e dei servizi socio-educativi per l’infanzia e la famiglia. Il progetto prevede lavori edili e di adeguamento degli impianti idrico, elettrico, igienico-sanitario e di riscaldamento. I lavori dovranno terminare entro 90 giorni dalla consegna. Le domande di partecipazione al bando dovranno essere inviate entro il prossimo 23 dicembre: la valutazione delle offerte avverrà il giorno successivo. provinciapz@luedi.it
Martedì 16 dicembre 2008
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“Disagio giovanile contemporaneo”: incontri al Fermi di Muro Lucano e all’Ipias di Pescopagano
Una mano tesa agli adolescenti MURO LUCANO - “Il disagio giovanile contemporaneo”, inteso come conseguenza di atteggiamenti autolesionisti perpetrati dagli adolescenti e la “Creatività e complessità della mente”, in una società tesa all'omologazione dei comportamenti e in palese difficoltà per quanto concerne i modelli educativi e di istruzione, saranno oggetto di due incontri organizzati presso il liceo scientifico “Enrico Fermi” di Muro Lucano e l'Ipias “Ten. R Righetti” di Pescopagano, rispettivamente questo po-
meriggio e domani alle 15.30. Il relatore durante il convegno, intitolato “Percorsi Informazione”, sarà il professore Mauro Maldonato, docente all'Università degli studi di Basilicata di Psicologia Generale ed editorialista del quotidiano “La Repubblica”. Il professore illustrerà ai docenti e ai genitori eventualmente presenti, in che misura la società condiziona l'adolescente e come la scuola dovrebbe intervenire, in merito ad alcune incresciose situazioni, in cui il giovane, disarmato
dinnanzi al mondo, percepisce l'aggregazione, contemplata come modello di violenza individuale e di gruppo. Ulteriori considerazioni sono doverose, nell'ambito dell'omogeneità imposta da una società, che legittima modelli decisamente discutibili. Il corpo docente e le famiglie hanno l'obbligo di porsi alcune domande e ragionare sul mondo in cui i ragazzi vivono, cercando di carpire la vera entità del problema e non trovare dei rimedi di comodo o superficiali. Il dirigente scolastico Laguar-
dia ha voluto fortemente questo momento di riflessione, per tentare di analizzare le cause e gli effetti di modelli educativi, il cui risultato empirico appare insufficiente e carente di risposte. Il ruolo dei professori e dei genitori in un mondo propinatore di fallacei sogni e di vite spericolate, sembra essere diventato arduo. L'adolescente, indifeso dinnanzi ad una società pregna di prodotti superflui, ma essenziali allo stesso momento per quel riconoscimento tanto agognato, si trova spiazzato e forse
Il Liceo “Enrico Fermi” di Muro Lucano
propende per l'uniformità, a discapito dell'individualismo. Due kermesse incentrate sull'importanza del
confronto, per capire il fenomeno ed eventualmente trovare delle soluzioni. Giovanni Petilli
Chiusura della Tito-Brienza
Il prossimo 20 dicembre l’iniziativa di “Cuorimuresi”
«Un grave danno per il commercio dell’hinterland»
Muro Lucano celebra la prima festa del pane
Un tratto della Tito-Brienza
SATRIANO DI LUCANIA Troppi disagi per la circolazione automobilistica sulla Tito-Brienza. Per questo motivo il sindaco di Satriano, Michele Miglionico, ha preso carta e penna e, a nome dell'intera amministrazione comunale e di altri Comuni dell’area, ha inoltrato una nota a Michele Franzese, responsabile locale dell’Anas. Motivo: lamentare i disagi che si arrecano il fine settimana agli automobilisti che percorrono la variante SS95 Tito - Brienza e alle comunità della Valle del Melandro e della Val D'Agri tutta. «Per lavori nelle gallerie, che interessano poche decine di metri - si legge nella nota - il sabato e la domenica viene chiusa al traffico la corsia in direzione Brienza da Tito Scalo a Satriano, e si devia il traffico per la vecchia ss95 passando per la città di Tito. Stando a quanto è arrivato alle nostre orecchie, sembra si tratti di lavori della Wind che sta potenziano nelle gallerie il segnale di ricezione della propria società di telefonia; riteniamo giusto che ciò sia fatto, ma non crediamo sia di vitale importanza, per-
tanto crediamo sia opportuno rinviare tali lavori dopo le feste natalizie. In questo periodo di feste inevitabilmente il tratto stradale interessato viene assalito dal grande traffico che si sposta nell’area sud della Regione e si dirige verso la Campania e la Calabria. La popolazione della Città Capoluogo e l'interland di Potenza che di solito si spostano nei nostri Comuni per esigenze commerciali vengono bloccate solo dall'idea di percorre il lungo e pericolo tratto della Torre di Satriano (che nel periodo invernale è a forte minaccia neve). Questo senso vietato in direzione Satriano - Brienza, del Sabato e la Domenica crea forti disagi agli automobilisti e gravi danni all'economia del Melandro e della Val d'Agri. In un momento di forte crisi economica è necessario non creare ulteriori problemi all'economia di un’area gia a forte rischio. Pertanto si è chiesto all'ANAS di rivedere l'ordinanza e di rinviare il tutto in un periodo migliore, quando il traffico sarà inferiore ed il tempo sicuramente migliore».
MURO LUCANO - Prosegue l'impegno sociale del gruppo culturale Cuorimuresi. Il 20 dicembre prossimo, infatti, l’associazione organizzerà la prima edizione della Festa del Pane di Muro Lucano, dal tema: “Il pane alimento e simbolo della cristianità”. Il Gruppo culturale murese propone il tema storico e culturale, con l’indizione, a titolo sperimentale, di tre concorsi di arti letterarie e figurative per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Muro Lucano, coinvolgendo nell’iniziativa i comuni di Bella, Castelgrande e Baragiano. Il programma dell’iniziativa punta a promuovere l’aggregazione sociale non solo cittadina, ma di bacino. La manifestazione dedicata al Pane, articolata da vari momenti, aprirà i battenti sabato mattina alle 9.30, con un convegno rivolto alle classi quinte elementari e alle classi delle medie dell’istituto, intitolato “Alla scoperta e comprensione dei processi che trasformano un Chicco di Grano in Farina e la successiva lavorazione per ottenere il Pane e i suoi affini”. Prima di entrare nel vivo della discussione tecnicoscientifico e spirituale ci saranno i saluti di Lidia Claudia Cimadomo, commissario prefettizio in rappresentanza dell’ente comunale, di Giuseppe Autunno, in qualità di dirigente scolastico, e di Alberto Iuzzolino, presidente di Cuori Muresi. I relatori e gli ospiti di alto profilo professionale e culturale daranno il via alle attività, con interventi sul tema, che tra l’altro, proporrà l’illustrazione dell’intera filiera, “dal chicco di grano alla farina e ai prodotti derivati” e, la consacrazione del pane dal punto di vista religioso quale simbolo della cristianità. Don Gerardo Gugliotta, parroco di Ruvo del Monte, occuperà lo spazio spirituale “Il pane: sacramento di comunione”, a seguire Rocco Coiro storico con il tema “Il Pane: dalla società contadina ai tempi moderni”, Maria Antonietta Di Napoli che tratterà l'argomento “Fasi di Produzione, Aspetti Nutrizionali e Proprietà del Pane”, e a chiudere Rosanna
Sopra alcuni tipi di pane. Accanto il logo di “Cuori muresi”
Paolino che accompagnandosi a dimostrazioni pratiche curerà il contenuto: “Dal chicco di grano al Pane”. La kermesse dedicata al nutriente alimento si trasferirà dall’Istituto scolastico all'adiacente Sala Roma per dare vita a partire dalle 17.30 a una serata conviviale che si inaugurerà con il saluto delle autorità del posto. Alle 18 si aprirà il sipario per uno spettacolo tea-
trale in un solo atto in vernacolo aviglianese intitolato “Pericolosamente” a cura dell'Associazione teatrale “Amici Per Sempre” di Avigliano. Sotto la regia di Vincenzo Ferrara, e con l’aiuto della costumista e truccatrice Margherita Ferrara, bambini di età compresa dai sette ai tredici anni (Letizia Marika, Mattia Giuseppe, Lorusso Antonella, Telesca Luna e Nolè Salvatore) si esibiran-
no anche in una brevissima quadriglia. Per le 19 è prevista la premiazione degli studenti dei tre concorsi: “Il pane, alimento e simbolo cristiano” per le classi IV e V elementari, “Il pane al centro della vita dell’uomo” per le classi III della scuola media, e “Il cibo nella pittura” per le classi terze della scuola materna. Negli intervalli di tempo il cavaliere Pietro Cavallo declamerà delle poesie, e la studentessa Angela Rendina presenterà una relazione storica: “La Strada del Grano: rotta per Muro Lucano”. A chiudere la serata ci sarà il gran galà finale, alle 20, con l’esilarante commedia teatrale in un solo atto: “Fritto Misto” a cura del Laboratorio 95 di Picerno con la regia di Paolo Curcio. Nel quadro delle iniziative sociali promosse dal Gruppo che presideo, a dichiarato il Dott.Alberto Iuzzolino, indire la 1^ Festa del Pane Città di Muro Lucano, è stato un impegno fondamentale, onde sperimentare le reali possibilità di aggregare: i giovani con i vari comparti sociali. Iniziare dalla scuola, non è stato un caso, il dirigente scolastico Prof. Giuseppe Autunno, da sempre accorto alle problematiche giovanili e di comunità è stato l'interlocutore principe per la programmazione, che con l'istituzione, in via sperimentale, ma di sicuro futuro, del concorso di arti letterararie e figurative,vedrà anche nei prossimi anni tale attività. Carmine Pepe Carmine Pepe
Nuovi servizi informatici per aiutare le imprese POTENZA - La Camera di Commercio di Potenza organizza oggi alle 15.30, presso la Sala Economia della sede centrale in Corso XVIII agosto 34, un incontro per presentare i nuovi servizi informatici per supportare - per il tramite di Infocamere - le piccole e medie imprese nello sviluppo del proprio business. Questo nuovo cammino prende il nome di "Im+ Servizi per lo sviluppo dell'impresa" e si sviluppa su questi tre assi: “www.registroimprese.it”, il portale che consente di avere informazioni su tutte le
aziende consultando online le visure ordinarie e storiche, i bilanci e gli atti di tutte le società e di ottenere così in pochi secondi le principali informazioni legali, economiche ed amministrative; “GestiRete”, il servizio che consente di gestire i rapporti con la clientela ed è finalizzato a sostenere opportune azioni di marketing per ampliare il portafoglio clienti; “Archivierete”, il servizio che permette di aumentare la sicurezza del proprio business al riparo da qualsiasi evento negativo.
MartedĂŹ 16 dicembre 2008
24 Alta Val D’Agri Ai minimi termini il dialogo tra i vertici aziendali e i sidacati di categoria
Consorzio, altre questioni aperte Resta il nodo legato ai 123 dipendenti e all’indotto VILLA D'AGRI - Se la vicenda sulle mancata retribuzione di pagamento delle mensilitĂ al Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri, sembra essersi conclusa, resta aperto il nodo legato al lavoro dei 123 dipendenti dell'ente oltre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso. Non solo, lo stato di freddismo e mancanza di dialogo tra i vertici aziendali e lo stesso sindacato continua a persistere. Per l'ente Bonifica Alta Val d'agri, i problemi non finiscono, anzi, si trascinano e non trovano una giusta collocazione. Dopo l'incontro svoltosi con il presidente De Filippo e la risoluzione del pagamento delle mensilitĂ (tutte pagate, tranne la tredicesima), i problemi irrisolti perdurano: da quello delle 37 unitĂ lavorative con rapporto di lavoro “Otic.Sette mesi ciclicoâ€? che non percepiscono da alcuni anni, il sussidio di disoccupazione erogato dall'Inps, con la richiesta all'amministrazione dell'Ente di effettuare un contratto integrativo aziendale di II livello alle diciotto unitĂ che operano con contrat-
La sede del Consorzio agrario
to a tempo determinato, assunti con rapporti di lavori per svolgere mansioni di operai invece svolgono lavoro di fasce superiori. Vertenze e contenziosi avviati dai lavoratori per far riconoscere i propri diritti. Assenza di una pianta organica adeguata all'esigenze
della struttura. Sicurezza ai limiti della tollerabilità senza un minimo di tutela�. Problemi che per il sindacalista Antonio Santomartino della Fai - Cisl , non trovano ancora una risposta. Neanche la richiesta in precedenza di un tavolo concertativo tra Organizzazioni Sindaca-
li Regionali, Regione e Azienda, per risolvere i problemi legati al precariato delle unitĂ lavorative Otid (Operai a Tempo Determinato) e la stabilizzazione a 12 mesi delle unitĂ Otic (a Tempo ciclico per 7 mesi), sembra trovare risposta. “La preoccupazione - dice il sindacalista Santomartino, è soprattutto per gli operai Otic e per gli Otid. I primi che non percepiscono nemmeno la disoccupazione e i secondo vivono nell'incertezza del precariato, ne sono diciotto unitĂ che lavorano a tempo determinato e che non hanno ricevuto il giusto inquadramentoâ€?. Quindi i problemi restano ancora aperti e per ora il confronto tra le parti è rimasto fermo all'ultimo incontro svoltosi all'inizio del mese, dove ha preso parte il presidente della regione, Vito De Filippo, a cui va il ringraziamento da parte del Sindacalista della Fai - Cisl, anche se la questione resta arenata anche per la mancanza di confronto e dialogo tra i vertici aziendali e lo stesso Sindacato. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Marsicovetere, al via il progetto della raccolta differenziata MARSICOVETERE - Addio ai vecchi cassonetti, nel comune valligiano, finalmente, parte la raccolta differenziata. Ebbene si, dopo il parlare e il discutere, diventa operativa la raccolta differenziata porta a porta nella comunitĂ marsicovetere, comprendente la frazione popolosa, Villa d'Agri e la localitĂ di Barricelle. Dal 7 gennaio 2009 si inizia casa per casa, mentre da oggi, 15 dicembre, incomincia la campagna di sensibilizzazione e di informazione per tutti i cittadini, da parte dell'amministrazione comunale. Per sensibilizzare la collettivitĂ saranno distribuiti specifici opuscoli informativi in cui si illustra come va effettuata correttamente la raccolta dei rifiuti. Oltre alle brochure, “arriverĂ â€? in ogni abitazione un calendario per individuare i giorni di raccolta dei rifiuti che dovranno essere in75,%81$/( ', /$*21(*52 352&('85$ (635235,$7, 9$ ,002%,/,$5( 5 * ( ,O *LXGLFH GHOO (VHFX]LRQH KD ILV VDWR OD YHQGLWD DO SXEEOLFR LQFDQ WR SHU OD GDWD GHO DOOH RUH H VHJXHQWL QHOOD VDOD GHOOH SXEEOLFKH XGLHQ]H GHO 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR GHO VHJXHQWH EHQH ORWWR XQLFR SLHQD SURSULHWj GHO IDEEULFDWR XVR DELWD]LRQH VLWR LQ /DXULD 3= DOOD F GD 6DQ 3DROR GLVWLQWR LQ FDWDVWR DO IRJOLR SDUWLFHOOD VXE H FRPSRVWR GD SLDQR VHPLQWHUUDWR SLDQR WHUUD H SLDQR VRWWRWHWWR SUH]]R EDVH Âź ULODQFLR PLQLPR Âź RJQL RIIHUHQWH GRYUj GHSRVLWDUH LQ FDQFHOHOUL HQWUR OH RUH GHO JLRUQR SUHFHGHQWH O LQFDQWR D WLWROR GL FDX]LRQH XQ LPSRUWR SDUL DO GHO SUH]]R EDVH 0DJJLRUL LQIRUPD]LRQL SRVVRQR DFTXLVLUVL SUHVVR OD &DQFHOOHULD &LYLOH 8IILFLR (VHFX]LRQL ,PPRELOLDUL GHO 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR
seriti in appositi sacchi (secco o plastica) o bidoncini (rifiuto umido) e posizionati all'esterno delle abitazioni. Tutti i contenitori saranno identificati con apposito metodo. Inoltre, in questa settimana, l'amministrazione, farĂ una capatina anche nelle scuole per “ informare i piĂš piccoli di che cos'è la differenziata e cosa comportaâ€?. Ai cittadini, invece, l'occasione è un incontro al centro sociale, organizzato dal Comune, con data ancora da destinarsi, comunque prima del 7 gennaio, anche perchĂŠ con il completamento della distribuzione dei contenitori, sarĂ consentito l'avvio del nuo sistema di raccolta. Una novità è le sanzioni per chi non rispetta le regole. Infatti puntualizza l'assessore comunale all'ambiente, Lanfranco Novelli ÂŤper chi trasgredisce ci saranno multe salate. Per i primi tempi - riferisce l'assesso-
re comunale - gli operatori della societĂ â€œGeneral Serviceâ€? di Moliterno, aggiudicataria dell'appalto, saranno accompagnati dai responsabili del Corpo della Polizia Municipale. Occasione anche per stare a contatto con la gente e per dare delucidazioni in merito. Per qualsiasi rifiuto - sottolinea sempre Novelli da quelli ingombranti fino alle minuscole batterie e farmaci, ci sarĂ lo smaltimento. E' fondamentale - evidenzia l'assessore comunale - che si instauri un rapporto di fiducia e dialogo tra gli operatori della General e il cittadinoÂť. Quindi, operatori a disposizione della gente per qualsiasi informazione. Per alcuni rifiuti come le batterie e i farmaci, saranno posizionati in alcuni punti strategici, determinati raccoglitori. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
L’Udc chiede l’intervento del primo cittadino
Chiaromonte, catene al parcheggio E i commercianti si arrabbiano
Le catene della discordia
CHIAROMONTE - Tempi duri per i commercianti di Piazza Garibaldi. Dopo i frequenti ingorghi, i parcheggi insufficienti e ultimamente anche le multe, da qualche mese la “bestia neraâ€? dei commercianti e degli automobilisti è una grossa catena, lunga alcuni metri e sostenuta da campane in cemento che praticamente il comune ha allestito per impedire la sosta delle auto. La loro presenza, chiaramente crea piĂš di qualche problema, primo perchĂŠ impediscono di parcheggiare, e secondo, ancora piĂš grave, sono i danni che quotidianamente gli automobilisti riportano alle proprie automobili, mentre effettuano le manovre di parcheggio o di retromarcia. Se da un lato i poveri automobilisti sono alle prese con i problemi di traffico, dall'altro a pagarne come sempre le conseguenze, sono i commercianti che dichiarano: ÂŤsoluzioni serie e concre-
te da parte dell'amministrazione, altrimenti se continua cosÏ chiudiamo. Anzi, a quanto pare la situazione peggiora, e per i cittadini non ci sono dubbi è spiegano: Tutto è precipitato da quando è stata completata la nuova Piazza. Non solo è stata privata della sua identità storica, ma è stata anche ristretta da muretti, fioriere e ora anche dalle catene che impediscono di parcheggiare. Se si escludono le macchine, a piedi non vedi piÚ nessuno camminare. La situazione non piace neanche all'Udc di Chiaromonte che si schiera in difesa dei commercianti, e chiede un intervento urgente all'amministrazione comunale, consigliando: di prendere in mano urgentemente - spiegano - una situazione che crea tantissimi problemi ai cittadini, ma soprattutto che danneggia i commercianti. Lucio Vitale provinciapz@luedi.it
Senise riscopre il culto dedicato a Santa Lucia SENISE - “Storia e tradizione del culto di Santa Luciaâ€?. E’ questo il principio ispiratore che ha spinto l’amministrazione comunale di Senise, con in prima persona la vicesindaco, Margherita Ferrara, a riscoprire il fascino del culto dei santi (nella foto la chiesa di Senise dedicata alla santa) da sempre venerati da questa comunitĂ . Si tratta di un rinnovato attestato che giustamente serve anche e soprattutto a riprendere il filo delle tradizioni. Per l’occasione dunque Senise si è offerto come laboratorio per studi e riflessioni a buona parte dei comuni lucani: Accettura, Atella, Avigliano, Balvano, Castelmezzano, Castronuovo, Cersosimo, Grumento nova, Lauria, Melfi, Moliterno, Matera, Montescaglioso, Noepoli, Palazzo san Gervasio, Pignola, Pietrapertosa, Potenza, Ra-
polla, San Costantino Albanese, Senise e Terranova del Pollino. All’incontro di domenica scorsa ha preso parte lo storico padre Germano Ferraro di Siracusa ed anche il vescovo di Tursi Lagonegro, mons. Nolè. La celebrazione della santa, è cominciata come da tradizione, con la banda per i rioni e poi la messa, nella chiesa dei Cappuccini, l’inaugurazione dei mercatini di S. Lucia, nel chiostro del convento. La manifestazione è proseguita nel pomeriggio con la processione della santa ed ancora con i mercatini. Ancora piÚ ricco dunque il cartellone del 14, con la mattinata dedicata ala campagna di informazione e prevenzione della cecità . Con visite gratuite per tutti attraverso l’unità mobile della regione, in piazza municipio.
Nel pomeriggio poi il convegno presso la sala AgorĂ della casa canonica “Storia e tradizioni del culto di Santa Luciaâ€?. Nel tardo pomeriggio la sfilata delle immagini provenienti dagli altri paesi e infine la messa officia-
ta dal vescovo. In serata, la sagra della “Rappasciola�, tipica senisese in onore della santa con degustazione anche di altri piatti tipici. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Martedì 16 dicembre 2008
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Lavello Nulla di fatto per l’urbanizzazione nella zona di espansione denominata Pals
Cala il silenzio sulla corsetteria Rimangono irrisolti i problemi legati alle infrastrutture LAVELLO - Con l'argomento “aree Pals” torna alla ribalta anche la croce e delizia dell'economia lavellese, il polo della Corsetteria. Diversi gli insediamenti che, bruciando le tappe per paura della revoca di benefici o facilitazioni, si sono insediati nelle tanto chiacchierate aree pals alla periferia del centro abitato. Di loro , dei loro problemi, legati anche alla carenza di infrastrutture e servizi, non si sente ormai più parlare. Di pari un velo di silenzio ha avvolto anche il Patecor, patto territoriale della corsetteria , e tutti i laboratori che poco a poco hanno duvuto chiudere i battenti o decidere di lavorare prevalenetemente a nero per far fronte alla crisi che interessa ormai cronicamente il polo dell'intimo. Che fine ha fatto il polo della corsetteria? Questo l'interrogativo ricorrente a cui tuttavia istituzioni, imprenditori e organi preposti alla gestione del polo dell'intimo stentano a dare risposte concrete. Di pari, nessuna notizia confortante per i tanti lavoratori desiderosi di conoscere le sorti del tanto chiacchierato distretto , croce e delizia della cittadina dauna. Luce ed ombre sul polo dell'intimo dunque, anche all'indomani della ormai ribattezzata “rimodulazione del patto” che prevede lo slittamento del termine ultimo per la valutazione dell'incremento occupazionale ai fini della revoca dei contributi erorgati dal Ministero. Revoca minacciata già da tempo che ha colpito in passato numerose aziende costrette a chiudere battenti , a mandare a casa gli operai o, in alcuni casi, a lavorare a nero con salari da fame e assenza totale di garanzie previdenziali ed assicurative. Rimodulazione a parte, nessuna buona nuova arriva sul fronte corsetteria. Le claudicanti sorti del polo dell'intimano continuano a far parlare. Così ancora nulla di fatto per le opere di urbanizzazione della nuova zona di espansione altrimenti conosciuta come zona PALS né
In basso la pagina iniziale del sito del polo della corsetteria di Lavello. A l’interno di un’azienda della zona
Lungaggini burocratiche, mancanza di energia e di linee telefoniche
sembra dare segni di ripresa il mercato manifatturiero della zona. Numerose le aziende in difficoltà , ancora più drammatica e difficile la situazione per imprenditori e lavoratori. Sempre più asfissiante la concorrenza dei paesi dell'est , sempre meno competitivo sul mercato il prodotto , sebbene di elevata qualità , di marchio italiano. Mancanza di strade, linee telefoniche, servizi fognari e di approvvigionamento idrico inesistenti o non idonei rappresentano ancora un ostacolo alla crescita ed
allo sviluppo delle aziende manifatturiere assegnatarie dei lotti di recente costruzione. Ritardi che si accumulano, lungaggini burocratiche e la costante e crescente concorrenza estera rappresentano per gli operatori del settore della corsetteria un scoglio ancora difficile da superare. Una situazione che si trascina ormai da anni che tiene con il fiato sospeso gli imprenditori locali bisogno si di nuova linfa per risollevare le claudicanti sorti del polo della corsetteria. Investimenti sbagliati,
politiche economiche errate unitamente a lungaggini burocratiche hanno senza dubbio concorso a condurre il settore della corsetteria sull'orlo del baratro . Si è fatto forse il passo più lungo della gamba, ritengono in tanti. Così da centro agricolo a primo attore nell'avvento FIAT, da punto di riferimento nel settore della trasformazione agroalimentare a polo della corsetteria, Lavello cerca la sua identità tra vacillanti certezze, talvolta alimentate da facili ottimismi, e crisi inaspettate frutto di politiche economi-
che sbagliate e di congiunture di mercato. In pochi anni si è registrata la chiusura di più di venticinque imprese con la conseguente perdita di circa 300 posti di lavoro. Dito puntato contro la concorrenza nel settore manifatturiero proveniente dai paesi dell'est. Manodopera a basso costo e ritmi di lavoro serrati sembrano aver determinato l'escalation dei prodotti provenienti da paesi come la Cina. Una minaccia che incombe sulle sorti del polo della corsetteria che rappresenta tuttavia, a detta di molti, solo una della cause che sta mettendo a dura prova gli operatori del settore. La mancanza di opere di urbanizzazione nelle nuove zone di insediamento locale ha senza dubbio giovato poco alla crescita delle aziende locali In tanti,forse in troppi , attendono ancora una risposta che tarda ad arrivare. Sotto accusa gli amministratori locali della nuova e vecchia giunta comunale ma anche dito puntato contro le politiche imprenditoriali nazionale , contro i regolamenti e le leggi in materia. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Il volume di Costante descrive l’origine arbereshe dell’idioma del paese
Campera ha presentato il libro. L'arbereshe di Maschito, “Ze nje pastan i re” (“Nasce una nuova vigna”). Sui contenuti del libro è intervenuto il prof. Italo Costante Fortino, Docente di Lingua e Letteratura Albanese all'Università “L'Orientale” di Napoli che è stata, va ricordato, la prima Università in Italia ad introdurre, nei primi decenni del secolo scorso, la disciplina di lingua Shqipetare. Il prof. Fortino ha detto: “l'opera di Campera, racchiusa nelle liriche della presente raccolta, si inquadra nella cultura degli albanesi d'Italia e va a porre un'altra pietra preziosa alla tradizione letteraria, già affermata lungo il percorso di ben 500 anni di permanenza attiva degli Albanesi sul territorio del Mezzogiorno d'Italia. La poesia di
Campera passa attraverso alcune tappe che connotano un percorso. La riflessione poetica si sofferma sul “tempo”, passato e presente, sul concetto di “terra” e di “appartenenza”, sul concetto di 2ritonro” e di “paese”, mentre aleggia su tutto lo spettro dell'emigrazione nei suoi aspetti positivi, di riscatto e di benessere., ma anche negli aspetti critici, degli effetti dello sradicamento culturale, della rottura col mondo degli affetti, con le immagini più care della prima fase della vita, della rottura col mondo allogeno di appartenenza, difficilmente ricreabile nella nuova realtà. La silloge di poesie del Campera per le immagini che riflettono frammenti preziosi di una cultura secolare, capaci di parlare ancora all'uomo d'oggi, per quell'armo-
VENOSA - La raccolta differenziata presuppone il cambiamento di atteggiamenti e comportamenti. Consapevole delle difficoltà che questo cambiamento comporta, l'Amministrazione comunale di Venosa ha fatto partire la raccolta differenziata con un programma di sensibilizzazione organizzato in due giornate. «I due giorni sono rivolti principalmente alle scuole di ogni ordine e grado - riferisce una nota del Comune di Venosa in quanto si vogliono educare le nuove generazioni ad un maggior rispetto del proprio habitat e a vivere positivamente il rapporto con esso. Perciò - prosegue la nota - si parte dai più piccoli per arrivare al cuore dei grandi«. L'Amministrazione Comunale ed il Consorzio Seari, gestore del servizio, hanno ideato quest'evento in maniera originale con il coinvolgimento del Trio comico “La ricotta” per presentare il nuovo sistema con un linguaggio comprensibile ed accattivante. Non è facile - conclude il Comune di Venosa - far cambiare abitudini, far adattare a nuove situazioni ed esigenze i cittadini. Per questo il Trio, interagendo con il giovane pubblico, presenterà un video sul nuovo sistema di raccolta differenziato che ha per protagonisti gli studenti della scuola primaria”. A conclusione della iniziativa, questa sera alle ore 18 presso il teatro Lovaglio, un convegno, che vedrà confrontarsi sul tema della raccolta differenziata Istituzioni locali, provinciali e regionali. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
La copertina del libro di Costante
Un libro dedicato alla lingua di Maschito Nei giorni scorsi, in occasione del 1° Festival delle lingue di minoranza e delle culture migranti, a Maschito si è tenuto un Workshop- Percorsi di tutela: Lingue, Identità e Culture. Organizzato dallo Sportello Linguistico Regionale, diretto dalla prof.ssa Patrizia Del Puente, questo incontro è servito a valorizzare la lingua arbereshe. Ben 50 comunità di origine arbereshe sono sparsi in Italia, specie nel Sud. A Maschito erano presenti arbereshe di Piana degli Albanesi (Pa), San Marzano (Ta), San Costantino Albanese (Pz), Campomarino (Cb), Greci (Av), Chieuti (Fg). Presente anche l'associazione “Vatra Arbereshe” di Chieri (To) col presidente Vincenzo Cucci e Tommaso Campera, originari di Maschito. Tommaso
Differenziata Campagna al via a Venosa
nia dei suoni di una lingua arcaica e al contempo innovata, rappresenta un contributo pregevole alla conoscenza di un mondo passato ma ancora presente, e un monumento linguistico della parlata di maschito, finora nota solo a livello orale”. Dopo la lettura di diverse liriche da parte dell'autore: Hora Ima Vedes ( il mio paese muore), Nani Jam ketu ( Adesso sono qui) è intervenuto il prof.Vincenzo Cuc-
ci presidente del Circolo Culturale “Vatra Arbereshe” in Piemonte che ha delineato il percorso poetico e di amore ancestrale per la terra natale di Campera.Hanno portato il loro contributo arbereshe anche i Sindaci di Ginestra, Fabrizio Caputo e Maschito, Antonio Mastrodonato, Piero Aresta e Annunziata Delli Santi, dello sportello linguistico regionale. lo. zo.
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Atella, il ritorno dei Templari ATELLA - All'occasione, indossano un mantello bianco marchiato con la caratteristica croce purpurea, ed entrano nel ruolo che loro compete con una serietà ed una convinzione che denotano un coinvolgimento molto al di là della semplice forma. Fra essi ci sono anche donne ed ecclesiastici, tutti rigorosamente uniti da alti ideali di giustizia e da una forte predisposizione all'interpretazione della realtà in chiave mistica. Si tratta degli aderenti al Supernus Ordo Equester Templi (Soet), ovvero dei neo-templari, alcuni dei quali si sono riuniti domenica scorsa, ad Atella, nella chiesa di Santa Maria ad Nives, invitati dal Centro Studi Leone XIII di Rionero in Vulture, sotto il patrocinio
dell'Amministrazione Comunale. I “cavalieri”, provenienti da Catania, Napoli e Roma (ma ce n'erano anche di lucani, fra i quali un prete di grande spessore culturale ed un insegnante di filosofia), hanno partecipato alla solenne cerimonia religiosa, quindi hanno dato il via ad un breve Convegno dal titolo “Gli Ordini Cavallereschi”, coordinato da Pasquale Tucciariello, Precettore SOET. Cinque, i relatori intervenuti. Quattro dei quali seguaci del “Tempio” e valenti studiosi della vicenda legata agli illustri predecessori medievali: si chiamano Luciano Sciandra, Nicola Barbatelli, Antonio Giganti e Danilo Riccioli; ed hanno offerto preziosi chiarimenti
su tutto ciò che inerisce all' l'Ordine in genere, all'intenso rapporto da esso intrattenuto con la terra lucana, nonché riguardo al paradigma ideologico a sostegno della totale abnegazione alla Chiesa ed all' “uomo” di questi devoti monaci combattenti. Un solo relatore “esterno”, fra gli invitati all'incontro, Canio Franculli, il quale ha dato il via agli interventi esprimendosi sul tema “Urbano II e la prima crociata”: una necessaria cornice storica volta a comprendere appieno la nascita di questa compagine religioso-cavalleresca che ancora tanto affascina. Franculli (che attualmente vive fra Banzi e Roma) è uno studioso si storia locale che non si accontenta di estrarre
meri “resoconti” dalle sue ricerche, effettuate sempre con piglio da detective e col “grandangolo”, cosicché anche stavolta non ha mancato di palesare l'originalità che sempre lo contraddistingue. Egli, oltre a restituire con verve la vicenda del Papa che ha soggiornato anche nella sua Banzi, ivi maturando idee di fondamentale interesse storiografico, è riuscito a “restituire” ben 10 anni di storia alla Lucania, avendo scoperto un grave errore nella recente esposizione di Barbara Frale sul tema “Templari”: si tratta di una data, il 1071, nel quale viene registrato un evento, pertinente all'argomento, che Franculli dimostra essere invece avvenuto nel 1081.
«È difficile comprendere una svista di tale portata egli scrive -, e poiché una ragione di ciò deve pur essere, quella che io propongo è legata alla evidente sottovalutazione degli eventi storici italiani quando questi siano
avvenuti in “non luoghi”, come appunto può essere considerata la Basilicata, tanto eterea da non essere neanche ben denotabile con un solo, preciso nome». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Melfi Soddisfatto il dirigente scolastico Giovanni Gruosso: «I soldi sono già disponibili»
Un milione di euro per il “Righetti” La Provincia li ha stanziati per la costruzione dei laboratori MELFI - Ci sono buone notizie per gli studenti dell’istituto tecnico professionale per l’industria e l’artigianato, “Remo Righetti” di Melfi. La provincia di Potenza, infatti, ha stanziato un milione e trentamila euro per la realizzazione dei nuovi laboratori scolastici. Dei 250 iscritti Ipsia già cento alunni sono attualmente ospitati presso il vicino istituto tecnico industriale, mentre gli altri centocinquanta raggiungeranno i colleghi a partire dal gennaio 2009. Si potranno così avviare i lavori di ristrutturazione della scuola che, rimessa a nuovo, ospiterà il locale istituto alberghiero. Il ridisegno della geografia scola- L’Ipsia di Melfi stica melfitana non è tuttavia completato. Dopo le vacanze natalizie, infatti, gli studenti che frequentano il liceo artistico, “Pasquale Festa Campanile” saranno trasferiti presso il Gasparrini, storica sede lucana di geometri e ragionieri. Tra tanti spostamenti, gli studenti del Remo Righetti temono di rimanere senza laboratori per troppo tempo ma il preside tranquillizza tutti. «Quanto programmato e bene dalla provincia di Potenza – spiega il dirigente scolastico dell’Ipsia, Giovanni
Gruosso – va avanti. Nascerà a fianco dell’Itis una struttura su due livelli che conterrà i nostri laboratori per l’indirizzo elettronico e meccanico. I soldi sono già disponibili, i rilevamenti effettuati. In un paio di mesi sarà pronto il progetto che verrà presentato al comune di Melfi. L’iter procede velocemente. Confido in una rapida costruzione dei nuovi laboratori». Le urgenze più immediate. «Già domani effettuerò un’ispezione nelle aule che lasceranno gli studenti del liceo artistico – aggiunge il preside, Gruosso – e se tutto sarà a posto, a gennaio 2009 potremo prenderne possesso». Tredici aule che diventeranno quindici, grazie alla realizzazione di apposita parete divisoria, così da poter ospitare i restanti 150 aspiranti tecnici specializzati dell’Ipsia. Con il nuovo anno solare, per tutti loro si tratterà di dividersi tra l’Itis durante le lezioni teoriche e la vecchia scuola per le attività di laboratorio. «Ci vorranno un paio d’anni di sacrifici, forse tre – conclude il dirigente scolastico Ipsia, Giovanni Gruosso – ma poi finalmente saranno pronti i nostri laboratori». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Melfi, premiate le eccellenze dello scientifico MELFI - Si è svolta presso l'Aula Magna intitolata all'ex preside Di Chio, la cerimonia in cui il Liceo Scientifico Federico II di Melfi ha premiato le eccellenze scolastiche della sessione di esami del luglio scorso. A comunicarlo è stato, e con grande soddisfazione, il suo dirigente scolastico Riccardo Rigante che ha ribadito «nessun esito negativo e ben 21 usciti con 100, di cui 6 con la lode, hanno confermato a luglio il valore dei nostri studenti e l'impegno che ci hanno messo, sia negli anni scolastici che, in particolar modo, agli esami di stato, per dimostrare che i risultati per loro sono stati ottimi perché lo studio, l'impegno, l'abnegazione non era mai mancano e certo non poteva non premiarli al momento finale del percorso scolastico». Allora, nell'analisi fatta da noi dei sei corsi giunti all'esame di stato, dal corso A all'F, ci si accorse che ben 21 sui 131 avevano fatto benissimo, con sei lodi e quindici a centrare il famoso cento, con 4 100 e due lodi nel corso A, 3 100 nel C, 2 100 ed una lode nel D, 2 100 e ben 2 lodi nel corso E ed infine nell'F 4 100 ed una lode. Le lodi tra l'altro ben distribuite anche sulla zona, con Giuseppe Fasanella di Rionero e Maria Mannella di Melfi nel corso A, Marika Montanarella di Melfi nel corso D, Sara Pepe di Rionero e Giulia Dragonetti di Rapolla nel corso E ed infine Valentina Scottino di Melfi nel corso F, per quel che era un totale di tre eccellenze per Melfi, due per Rionero, una per Rapolla, città dell'area a esser servite dalla presenza del Liceo Scienti-
fico melfitano. «Ora sono arrivati i fondi dal Ministero e gli attestati per i ragazzi che si sono distinti proprio agli esami di stato - ha aggiunto Rigante - e noi si è pensato come scuola di dare loro il giusto risalto, con un idoneo momento di incontro e festa, che potesse permettere loro di avere merito per quanto fatto, insieme ai loro genitori ed ai compagni di scuola, e poi essere una sorta di messaggio importante da lanciare a chi affronterà gli esami sia nel corso di quest'anno scolastico che nei prossimi». Liceo quindi a celebrare nei giorni scorsi i propri migliori ragazzi ma che certo non si ferma qui, e pensa anche a coloro che ancora frequentano e di certo non possono non avere confronti importanti, oltre che arricchimenti ulteriori per la propria formazione. Ed infatti, dopo aver ricevuto l'ok ad essere sede per le selezioni di aprile della Luiss di Roma, ora giovedì 18, sempre nell'Aula Magna Rodolfo Di Chio, con inizio alle 10, ecco l'incontro dibattito tra gli studenti dello Scientifico e Roberto Ippolito, che è direttore delle relazioni esterne di Luiss Università Guido Carli oltre che Docente della Scuola Superiore di Giornalismo. «Siamo tutti molto contenti di ospitare una personalità così importante - ha concluso Rigante - soprattutto per il fatto che trattasi di un attento osservatore della realtà nazionale ed internazionale che cambia e che a Melfi presenterà il suo ultimo libro e parlerà di Italia Globale». Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
LA STORIA Il pensionato, originario di Melfi, da anni vive a Nichelino un paese del Piemonte MELFI - Sono davvero tanti i melfitani che per lavoro vivono da anni a Torino e nel Piemonte tutto e tra questi anche un pensionato che vive a Nichelino, Donato Scarangella, che per hobby inventa di fatto cose utili e soprattutto in grado di salvare vite umane. L'ultima delle sue invenzioni si chiama “Luminose Line”, e consiste in una barra flessibile luminosa da applicare sui giubbotti di coloro che vanno in moto, nella parte alta, per essere visibili ed evitare tamponamenti ed investimenti da parte degli automobilisti. Una nuova invenzione che punta a salva-
Scarangella: professione inventore re delle vite umane, questo il senso del tutto, dopo che lo stesso melfitano trapiantato in Piemonte dall'età di 11 anni, ha già creato il casco ad alta visibilità con luci di posizioni e secondo stop, o il quarto stop per auto che segnala i motivi della frenata. Il dispositivo nuovo per motociclisti, come lo stesso inventore ha spiegato di recente “ha dei led ad alta luminosità, garantisce grande visibilità, per-
mette di segnalare inequivocabilmente la propria presenza con luci di posizioni, indicatori di direzione ed una seconda luce di stop a luce intermittente. Si tratta di un doppione dei comandi di moto e motocicli, ma molto più in alto e certo ben visibili per gli altri che seguono o transitano al fianco - ha aggiunto - in modo che possa essere più sicuro andare in moto con questa barra luminosi ed i suoi conge-
gni applicabili sulla schiena del guidatore, in posizione molto più visibile proprio perché alta rispetto ai normali comandi”. Quindi il pensiero del melfitano inventore va alle tante vittime della strada, che in molti casi sono proprio dei motociclisti o chi ama il mondo delle due ruote in genere, e la sua speranza, come per altri oggetti e congegni da lui creati, e che si trovi una azienda o un imprenditore inte-
ressato alla produzione, per far si che l'invenzione possa avere un seguito e l'eventuale incasso egli stesso poterlo devolvere in beneficenza. Quindi un inventore davvero speciale, un appassionato che pensa agli altri ed a salvare vite umane con le sue creazioni, spesso curiose ma sempre utili per altri e per la solidarietà da poter offrire attraverso l'eventuale ricavato se il tutto andrà in produzione, come ogni inventore spera poi possa accadere per il proprio ritrovato tecnologico ed innovativo. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Matera Martedì 16 dicembre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Metapontino
Matera
Compensazione per nucleare
Comune
La Provincia ha ripartito quattro milioni di euro
Cittadinanza Solidale sit-in di protesta
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Ieri il sopralluogo tecnico, sarà chiesto lo stato di calamità naturale
Magna Grecia allagata L’acqua ha invaso anche gli scavi di Metaponto
METAPONTO - Lidi mangiati dal mare, colture completamente annegate e, da domenica, anche l’area archeologica è quasi interamente sott'acqua. E' solo una parte dello scenario che hanno trovato davanti il presidente della Regione, Vito De Filippo, e gli assessori Roberto Falotico, Vincenzo Santochirico e Innocenzo Loguercio nel corso di un sopralluogo nelle zone più colpite dalle piogge e dalle esondazioni del fiume Bradano, a Metaponto. Accompagnati dal sindaco di Bernalda, Francesco Renna, da parte della Giunta comunale e da funzionari del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, De Filippo e i tre as-
sessori hanno potuto constatare i danni creati dal maltempo dei giorni scorsi. A partire dall'erosione costiera che ha praticamente avvicinato di pochi metri il mare alle strutture turistiche che si affacciano sul lido di Metaponto. Non meno gravi i danni in agricoltura con intere colture finite sott'acqua a causa della rottura di un argine del fiume Bradano, vicino il villaggio turistico Metatur. Un inedito e preoccupante scenario anche quello dell'area archeologica di Metaponto finita, per la stessa ragione, quasi interamente sott'acqua. «Come in altre occasioni noi non lasceremo soli nè gli operatori agricoli nè gli operatori tu-
ristici», ha affermato il presidente De Filippo. Al termine del sopralluogo, al quale ha partecipato anche il senatore Maria Antezza, ha aggiunto: «Per quel che riguarda l'erosione costiera ci stiamo preoccupando già da tempo di trovare una soluzione strutturale al problema attraverso le più moderne e le più efficaci tecniche come ha dimostrato il convegno nazionale voluto dalla Regione, e svoltosi nei mesi scorsi a Maratea, sul tema “Coste: prevenire, pianificare, programmare». Per l’emergenza De Filippo ha, infine, assicurato che verrà richiesto lo stato di calamità. a pag. 38
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Via La Martella, niente più aiuole ma c’è solo cemento LA MANUTENZIONE delle aiuole costa troppo? La soluzione è una bella colata di cemento e l'erba non ricresce mai più. Così il Comune di Matera ha risolto definitivamente il problema delle aiuole spartitraffico in via La Martella nei pressi della zona Paip 1. Da qualche giorno le grandi rotatorie che gestiscono l'incrocio con la zona industriale sono state oggetto di modifiche per risolvere, nel peggiore dei modi, il problema della manutenzione del verde. Infatti per evitare di tagliare l'erba all'interno di questi grandi aiuole spartitraffico, il Comune ha aggirato il problema togliendo il verde e sostituendolo con una distesa di cemento che non richiede nessuna manutenzione. Il risultato è davvero un obbrobrio ambientale. La zona ha cambiato volto e ora si presenta piatta
e squallida solo come il cemento sa essere quando “mangia”, senza nessun criterio di sostenibilità, preziosi fazzoletti di prato in una zona dove gli standard urbanistici, già in origine, non hanno previsto nessuna area verde. I commercianti della zona hanno già espresso dissenso per questo assurdo provvedimento che impoverisce materialmente ed esteticamente l'intera area. Mentre in tutte le città europee si fa grande attenzione alla difesa e alla valorizzazione del verde da noi si preferisce sostituirlo con il cemento. La cosa deve far riflettere. Anche perché i lavori in corso da diversi giorni, pur interessando una zona trafficata per affari (ma nei pressi c'è anche una frequentatissima palestra) sono effettuati tra l'indifferenza di tutti. Anche degli ambientalisti. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Il caso Ferrovie
Poche linee scarsi sono i servizi E la politica? di GIUSEPPE PACE Come CIACP, nella nostra più che decennale attività, abbiamo sempre dato grande importanza alla questione ferroviaria a Matera, che, come vogliono i suoi antichi Sassi, in materia di collegamenti almeno, vive tempi preistorici. Negli anni passati, nonostante la nostra forza numerica non sia tale da imporsi, siamo riusciti a far costituire un “Osservatorio“>>” presso la Provincia. Attraverso tale “Osservatorio”, siamo riusciti a creare diversi incontri fra presidente della Provincia, sindaci dei Comuni di Miglionico, Pomarico, Ferrandina, Pisticci, Montescaglioso, Grottole, Grassano, Tricarico, Salandra, Garaguso, Calciano, Bernalda, Trenitalia e Fal. In tali incontri il nostro rappresentante - prof. Giovanni Caserta - ha posto sempre con forza la questione della rivitalizzazione degli scali di Grassano e Ferrandina, il problema del collegamento tra Matera e Ferrandina e il vasto tema FAL. Non abbiamo ottenuto molto, in verità, almeno rispetto ai bisogni. Forse si è ottenuto più di qualcosa riguardo alla rivitalizzazione con fermate dei treni allo scalo di Grassano. Meno si è ottenuto riguardo alla rivitalizzazione dello scalo di Ferrandina, presso il quale - come scrivemmo al sindaco D'Amelio sarebbe augurabile che, al più presto, qualche cooperativa di giovani o semplice volenteroso predisponga un parcheggio custodito e a pagamento, con officina per pronta riparazione delle auto e distributore di benzina (come in passato). Obiettivamente, come si diceva, non è molto. E tutto accade per colpa della nostra classe politica - vogliamo dire dei parlamentari, consiglieri regionali e sindaci interessati, che poco si curano della questione e non sanno far valere le ragioni della propria gente. A Matera, perciò, si aspetta ancora il completamento della Ferrandina - Matera e la soluzione di tanti problemi FAL. La stessa stazione di Ferrandina, fatta nuova, se si fa eccezione per il bar che vi si è insediato grazie all'azione del CIACP, e che assicura un minimo di presenza umana, si registra ancora un isolamento che crea seri problemi ai viaggiatori in partenza e in arrivo. A me, per esempio, risultava che il giorno 5 dicembre, alle ore 12,22, c'era l'arrivo di un treno da Roma. Per la solita mancanza di adeguati collegamenti con Matera, alle ore 12,15 ero allo scalo di Ferrandina per accogliere mia nipote. Passarono le 12,22, poi le 13,22, arrivarono le 14,22... segue a pag.28
28 Matera Presidio smobilitato dopo le rassicurazioni del sindaco Buccico e dell’assessore Plati Martedì 16 dicembre 2008
Niente assegni, sit in di protesta Davanti al Comune i beneficiari di “Cittadinanza Solidale” Gli assegni relativi al programma regionale di “Promozione della Cittadinanza Solidale” per i mesi di ottobre e novembre scorsi (periodo per il quale è stata deliberata la proroga del programma) che avrebbero dovuti essere consegnati ieri, saranno trasmessi ai Comuni nel più breve tempo possibile. «Il Comune - ha affermato l'assessore alle Politiche sociali Michele Plati - appena riceverà gli assegni provvederà ad erogarli nel giro di due ore». Hanno concluso la protesta, ieri mattina verso le 12,30, solo dopo le rassicurazioni del sindaco Emilio Nicola Buccico e dell'assessore Plati, alcuni beneficiari del programma promosso dal Dipartimento Salute, Sicurezza e solidarietà sociale, servizi alla persona e comunità della Regione Basilicata. Un sit in iniziato intorno alle 9 davanti all'ingresso del Comune, quando una trentina di persone ha presidiato l'entrata di Palazzo di Città e non aveva nessuna intenzione di andar via senza il contributo economico relativo alle mensilità di ottobre e novembre. Probabilmente a causa di un errore di comunicazione, infatti, sul sito della Regione è specificato, dal 13 novembre, che «per esigenze amministrative gli ultimi due assegni, derivanti dalla proroga del programma, saranno emessi in un'unica soluzione entro la metà del mese di dicembre». Ma, per i noti problemi che hanno interessato la Giunta, gli assegni hanno subito una battuta d'arresto. Solo ieri, sul sito era specificato che «gli ultimi 2 assegni derivanti dalla proroga del Programma, per i mesi di ottobre e novembre scorsi, non potranno essere consegnati per la metà del mese corrente come comunicato in precedenza. La Giunta Regionale nella giornata di sabato 13 scorso ha deliberato lo stanziamento che rende possibile il pagamento. Nella giornata di oggi (ieri per chi legge) sono stati avviati i procedimenti amministrativi per l'emissione dei mandati». L'assessore Plati ha sottolineato che «la situazione sarà monitorata costantemente. Intanto, abbiamo sbloc-
BOX CRONACA Progetto sulla “Bruna”
La creativa dei bambini L'AssociazioneCulturale “Officina Lucana delle arti”, con la collaborazione del Comitato Organizzatore delle Celebrazioni in onore di Maria SS. della Bruna e della Fidas Basilicata, ha promosso l'iniziativa “La Bruna… a me mi piace così!”. Il progetto, rivolto ai bambini delle classi 3°, 4° e 5° della Scuola Primaria, mirava a coinvolgere e a stimolare la creatività e lo spirito di osservazione dei piccoli in una riflessione personale sul 2 Luglio. Ed i bambini hanno dato sfogo alla propria fantasia realizzando circa 150 elaborati: disegni, cartelloni, poesie, racconti, un modellino del Carro, statue di cavalli e persino l'elmo di un cavaliere, con uno piumino per la polvere a fare da pennacchio! Il progetto avrà una sua appendice con una manifestazione che si terrà presso la Fabbrica del Carro, nel quartiere Piccianello, il 20 dicembre 2008: “Ritagli di festa: Il Carro ricostruito dai bambini”. I dettagli della manifestazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà giovedì alle ore 10.45 presso la sede della Fidas Basilicata in piazza Sedile. La protesta dei cittadini che attendono il reddito di “Cittadinanza solidale” in Municipio
Ritella Cavaliere
cato le sovvenzioni per quanto riguarda le ragazze madri». Dopo l'incontro che una delegazione di lavoratori ha avuto con il sindaco e con l'assessore (è stato contattato immediatamente l'assessore regionale Antonio Potenza), i beneficiari del programma si sono tranquillizzati smobilitando il presidio. «Abbiamo lavorato dieci ore al giorno, a novembre. Io facevo pulizie in una palestra di Serra Rifusa. - ha affermato Filomena Zuppano, mamma di tre figli A settembre ero stata ingaggiata in un bar, ho dovuto lasciare per aderire a questo progetto. Con i 790 euro del programma, mantengo i bambini, mio marito e mia sorella con il figlio. A casa c'è la bolletta del gas di 237 euro scaduta da un mese e mezzo». Al programma potevano presentare richiesta le persone appartenenti a nuclei familiari in particolare stato di disagio socio-economico, il cui ISE (dichiarazione dell'anno 2004 ) risultava inferiore alla soglia di povertà equivalente, definita ai sensi della Legge Regionale 3/2005. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Confcommercio plaude
Pagamento degli arretrati Interviene Di Lorenzo Il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della III Commissione consiliare, ‘Attività produttive’, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato, ieri, un’interrogazione urgente a risposta orale concernente il pagamento degli arretrati relativi al Reddito di Cittadinanza solidale. «La Regione Basilicata con legge numero 3 del 19 gennaio 2005 – ricorda Di Lorenzo - ha istituito il Reddito di cittadinanza solidale al fine di contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’erogazione di sussidi monetari di integrazione al reddito e programmi di intervento riservati a tutti quei soggetti che vivono in uno stato al limite della povertà e dell’esclusione sociale. Allo stato attuale – riferisce il consigliere Di Lorenzo - non risultano ancora erogate a favore dei soggetti beneficiari le previste provvidenze relative ai mesi di ottobre e novembre 2008». «Questo ritardo –sottolinea il consigliere del Pdl - in concomitanza anche con la gravissima crisi economica in atto e con le imminenti festività natalizie, sta creando nei soggetti interessati una grave e ben comprensibile apprensione per il fatto che tali provvidenze, sia pure limitate a poche centinaia di euro mensili, nella maggior parte dei casi, rappresentano l’unica ed insostituibile risorsa per poter soddisfare i più elementari bisogni della vita quotidiana. Ogni ulteriore ritardo – continua Di Lorenzo - oltre a ledere i diritti dei soggetti beneficiari, trasmetterebbe l’immagine di una Amministrazione regionale poca attenta alle complesse problematiche di questi cittadini e vanificherebbe, tra l’altro, anche gli scopi e gli obiettivi che la legge istitutiva della “Cittadinanza solidale “ si era prefisso». Tutto ciò premesso, il consigliere Pasquale Di Lorenzo interroga il presidente della Giunta regionale per conoscere «quali iniziative intende intraprendere per consentire, il più celermente possibile, il pagamento del reddito di cittadinanza solidale a favore dei soggetti interessati». matera@luedi.it
Segue da pag.27
Ferrovie, niente linee e scarsi servizi E la politica ancora sta a guardare?
Del treno nemmeno l'ombra. Mancando qualunque personale di Trenitalia, e comunque di servizio allo scalo, nulla si sapeva di quel treno: non si sapeva se era stato soppresso, se era deragliato, se, come in passato, era stato bloccato da qualche mucca al pascolo nel parco naturale di Gallipoli Cognato. Per fortuna esistono i telefonini (privati). Chiamai alfine mia nipote, che mi informò dell'accaduto: il treno, arrivato in prossimità di Muro Lucano, come ieri le carrozze con cavalli, si era rifiutato di andare avanti. Si era provveduto allora, dopo adeguato consulto, a farlo scivolare all'indietro, in discesa, in modo da raggiungere il precedente
scalo. Qui si erano organizzati servizi alternativi. Sostituendomi allora a quello che una volta faceva il capostazione con un semplice altoparlante, informai quanti erano in attesa di notizie, tranquillizzandoli sulla esistenza in vita dei loro parenti. Poco, invece, potei dire circa l'orario di arrivo, che avvenne alle ore 15, cioè con quasi tre ore di ritardo. La stazione di Ferrandina - come è noto - è nuovissima e tale da far buona figura accanto a stazione Termini. Quello che non si capisce è perché si ammodernino le stazioni e, contemporaneamente, si sopprime il personale, si sopprimono i treni e si sopprimono le fermate. Ovvero, si capisce. Tutto ha una
sua logica (privatistica). Si meccanizza e automatizza; si sopprimono posti di lavoro, si risparmia sulle spese e aumentano i profitti (mentre arrivano assurdi finanziamenti regionali), sempre e solo a favore del “padrone del vapore” pur quando la trazione è elettrica. Il sociale non esiste più. Forse è vero che in Basilicata abbiamo uno scalo di Grassano e di Ferrandina più moderni; ma è anche vero che abbiamo meno treni e servizi decisamente più scadenti. Del resto, non siamo mica in Padania. In Padania, però - bisogna dirlo, - la classe politica fa “il ...muso duro” . E si fa valere. Giuseppe Pace presidente del Ciacp
GLI ORGANI dirigenti della Confcommercio a nome degli operatori commerciali di Matera e provincia accolgono con estrema soddisfazione la notizia del conferimento dell'alta onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana insignita al sig. Francesco Ritella dal Presidente della Repubblica e consegnata nel corso della cerimonia pubblica dal Prefetto di Matera, dr. Monteleone Al sig. Ritella vanno i nostri più sentiti ringraziamenti ed i sensi della più profonda stima per la qualità, l'impegno, le capacità profuse e manifestate in questi lunghi anni di attività nel settore della ristorazione.
Comune di Matera
Contenitori per rifiuti IL COMUNE di Matera ha pubblicato il bando per l’assegnazione in comodato d’uso gratuito di 80 contenitori, ciascuno da 300 litri di capacità, per smaltire i rifiuti organici domestici prodotti da una famiglia media di quattro persone e i residui vegetali di un piccolo giardino. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere la pratica del compostaggio domestico ed è riservata a cittadini residenti che abbiano a disposizione un giardino o un orto di almeno 30 metri quadrati, proprietari di ristoranti o sale ricevimento con dotazione di aree verdi. L’assegnazione è subordinata al rispetto delle norme sul buon compostaggio domestico, rispettando le norme indicate in un un manuale pratico. Le domande vanno presentate entro il 2 febbraio 2009.
Adesione della Provincia a Borghi Autentici d’Italia Il Consiglio Provinciale di Matera, su proposta di Giovanni Ianuzziello, Vice Presidente e Assessore al Turismo, Internazionalizzazione, Politiche Comunitarie, ha ufficialmente approvato l'adesione all'Associazione Borghi Autentici d'Italia, condividendone le strategie, i principi e le iniziative in materia di sviluppo locale. Borghi Autentici d'Italia è un'associazione che raggruppa oltre cento piccoli comuni in tutta Italia impegnati in progetti di sviluppo per custodire e valorizzare l'identità dei luoghi, qualificare la vita della comunità, recuperare competitività a livello economico e turistico. “Le esperienze e i modelli di intervento proposti da questa innovativa rete di realtà locali sono
particolarmente vicine alle esigenze dei comuni della Provincia di Matera” spiega l’assessore provinciale di Matera Giovanni Ianuzziello “La 'Città dei Sassi', 'Patrimonio dell'Umanità Unesco', location ormai nota al pubblico internazionale, può e deve oggi allargare la sua recente vocazione turistica al territorio in cui si inserisce. Un territorio ricco di località suggestive, che possono dare vita a itinerari di particolare interesse per un turismo alla ricerca di 'autenticità'. E se l'impegno richiesto alla comunità per strutturare un'offerta turistica innovativa è grande, è molto importante poter avere il supporto di una rete di realtà che lavorano nella stessa direzione!»
Matera Sono 150 le persone condannate in esecuzione penale esterna
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Schwab e Di Rosa sono le novità
Plan Natuzzi Intesa tra la Provincia e l’Uepe Business Rafforzano l’azienda per il reinserimento sociale due nuovi manager SONO 150 in Basilicata le persone condannate in esecuzione penale esterna, affidate in prova ai servizi sociali, in libertà vigilata, e 70 i minorenni «messi alla prova», che sono seguiti dall’Ufficio esecuzione penale esterna di Potenza e Matera e dall’Ufficio di servizio sociale per i minori. Lo si è appreso in occasione della firma del protocollo di intesa per il coordinamento e l’integrazione di soggetti interessati al reinserimento sociale, tra la Provincia di Matera, l’Uepe, l’ufficio di servizio sociale per i minorenni, la Conferenza regionale Volontariato e Giusitiza e il Centro territoriale permanente Eda di Matera. L’intesa prevede l'avvio di attività formative, di orientamento e di reinserimento utilizzando al meglio le opportunità che i soggetti firmatari potranno mettere in campo verso coloro che hanno avuto comportamenti illeciti o di devianza sociale: «E' una opportunità – ha detto l’assessore alla formazione, Pasquina Bona – che consentirà il reinserimento di persone condannate in esecuzione penale esterna, ammessi alle misure alternative alla detenzione e a quelle non detentive».
Il protocollo d’intesa sottoscritto ieri mattina presso la Provincia
La Provincia nello specifico si occuperà tra l’altro, si legge nel comunicato stampa, di «raccogliere e diffondere periodicamente i dati e le esigenze reperite dal mercato del lavoro (rilevazione delle aziende operanti sul territorio e dei loro fabbisogni); favorire l'incontro domanda-offerta di lavoro e l'individuazione delle strategie ed opportunità di inserimento più adeguate ai profili, alla condizione ed al
genere degli utenti, nonché al contesto economico-produttivo dell'area interessata». Ancora l’ente si occuperà di «agevolare gli inserimenti lavorativi con disponibilità a colloqui informativi e orientativi per condannati ed ex condannati, soggetti in esecuzione penale esterna e sottoposti a misure di sicurezza e sostitutive e per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale, nonché for-
Il convegno dell’Unitep ricorda il premio al Morra
Il messaggio moderno della Carta Costituzionale LA COSTITUZIONE detta l'identità nazionale; è un patrimonio che appartiene all'intera comunità, nelle sue linee guida, come nei principi ispiratori. E proprio a questa incessante modernità delle idee che hanno informato la carta costituzionale hanno voluto fare un preciso riferimento gli alunni dell'Istituto superiore “Isabella Morra”, nel cortometraggio “I ragazzi e le libertà”, per ciò premiato nelle aule del Parlamento nazionale, con il conferimento di un premio ricordato nella giornata di ieri, presso l'Auditorium comunale. Alla presenza del Sindaco Nicola Buccico, del senatore Emilio Colombo, del Presidente Unitep, Antonio Pellecchia, promotore dell'incontro, il Dirigente scolastico, Professor Donato Ferrara, ha quindi esposto le ragioni che hanno sotteso all'impegno, risultato tanto gratificante, dei suoi alunni. «Il conferimento del premio al cortometraggio realizzato dai ragazzi si configura, in realtà - ha dichiarato il Preside - come il prodotto finale di un percorso didattico e di studio che attinge ai valori che stanno a fondamento del nostro vivere in comune». Il prodotto finale, ovvero il cortometraggio, realizzato grazie al supporto dei professori Patrizia Mongiello e Mario Guarnieri, oltre alla supervisione di Geo Coretti, si è quindi meritato la palma del Concorso nazionale “Dalle aule parlamentari alle aule di Scuola: lezioni di Costituzione”; il prestigioso riconoscimento è giunto da una Commissione costituita da insigni esponenti del Governo e delle istituzioni. Ieri, a conferma dell'importanza del risultato raggiunto, il Senatore Colombo ha espresso la sua felicitazione per i ragaz-
nendo consulenza a operatori e datori di lavoro sulle procedure contrattuali e sulle agevolazioni fiscali e contributive previste per l'assunzione di “persone svantaggiate”. Infine di promuovere gli interventi di consulenza a condannati e ex condannati sottoposti a misure di sicurezza e sostitutive e a minori o giovani adulti sottoposti a procedimento penale, sui diritti e i doveri in materia di lavoro.
DUE nuovi manager per portare avanti i programmi del gruppo Natuzzi nel prossimo triennio. L’azienda leader nel settore del mobile imbottito prosegue nel percorso di rafforzamento e allargamento del proprio management con l'obiettivo di implementare il Business Plan 2009-2011. A partire da gennaio 2009, entrerà far parte del nuovo management, lo svizzero Christian Nils Schwab, che assumerà l'incarico di Senior Vice President BRI (Brazil-RussiaIndia), una delle regioni individuate come strategiche dal Business Plan 2009-2011. Il suo compito con Natuzzi sarà quello di sviluppare le strategie di ingresso in Brasile, Russia ed India, mercati che negli ultimi anni hanno toccato dei tassi di crescita importanti, ma nei quali il Gruppo Natuzzi non ha ancora una presenza significativa. Schwab, svizzero, 43 anni, proviene da Nestlè, dove dal 2006 ricopriva il ruolo di Assistant Vice President, ed era a capo del Beverage Centre per Ne-
Cristian Schwab
stlè Professional. L'ultimo arrivo in ordine di tempo è poi quello di Silvia Di Rosa che sarà Vice President Investor Relations & Financial Marketing, in diretta dipendenza dal Chief executive officer. La Di Rosa proviene da Beni Stabili SpA, dove dal 1999 al 2008 è stata responsabile dell'ufficio investor e media relations, a diretto riporto del CEO, seguendo le relazioni con azionisti, analisti e investitori italiani ed esteri dalla quotazione in Borsa della società.
Lettera di Franco Stella al direttore dell’Inail e al Contarp
L’Api chiede una riclassificazione delle voci di tariffa per le imprese del settore del mobile imbottito CON una nota inviata ai direttori regionale e provinciale dell'Inail e al responsabile del Contarp, il direttore dell'Api Franco Stella ha chiesto la riclassificazione delle voci di tariffa per le imprese del comparto del mobile imbottito. Tale esigenza, più volte manifestata in passato, si traduce in questo particolare momento di crisi del settore in una impellente necessità al fine di ridurre i costi aziendali, sia pure in un corretto inquadramento dei rischi presenti nei luoghi di lavoro. «In particolare - ha evidenziato il direttore dell'API - per le aziende che svolgono l'intero ciclo di lavorazione del mobile imbottito, si dovrebbe tenere conto, nell'applicazione delle voci di tariffa, delle retribuzioni riferite ai lavoratori effettivi che sono adibiti alle singole fasi di lavorazione e, quindi, esposti ai diversi tipi di rischio. Ne deriva che le voci di tariffa dovrebbero essere applicate in maniera diversificata a seconda dell'effettiva esposizione al rischi». «Ciò in quanto le singole lavorazioni che compongono il ciclo completo del prodotto sono svolte in ambienti di lavoro distinti e separati, dunque con i relativi rischi specifici circoscritti ai lavoratori ivi impiegati».
«Tanto più che in tali aziende la maggior parte dell'attività lavorativa, cioè la più alta percentuale della produzione e delle lavorazioni, quindi delle retribuzioni, riguarda i reparti dell'assemblaggio, della tappezzeria e del taglio e cucito, con una percentuale di gran lunga minore per gli eventuali reparti della falegnameria e del taglio della gomma. L'incidenza sul totale delle lavorazioni di cui ai reparti tappezzeria e taglio della gomma, nelle aziende del comparto è in media tra il 3 e il 5 per cento». La nostra rivendicazione - ha dichiarato Stella - è mirata a correggere un'applicazione distorta della tariffa INAIL che non tiene conto del rischio effettivo a cui sono esposti i lavoratori, distinguendo per singoli reparti. E' evidente che chi lavora con il legno o con la gomma corre rischi ben più alti di chi semplicemente assembla i pezzi o taglia e cuce i rivestimenti. Pertanto, la richiesta di una corretta applicazione della tariffa è volta, da un lato, ad ottenere il ripristino di eque condizioni per analogo indice di rischiosità, dall'altro, a ridurre il costo del lavoro che in un settore ad elevato impiego di manodopera come quello interessato, costituisce un fattore frenante.
Il convegno sulla Costituzione all’Auditorium (Videouno)
zi ed il compiacimento per aver assistito, a Roma, alla premiazione di una scuola della sua regione. «Nelle aule del Parlamento - ha sottolineato il Preside Ferrara - il senatore non ha mancato di salutarci, con grande premura, esprimendoci tutta la sua vicinanza». E nella memoria del padre costituzionalista il dettato che oggi compie 60 anni resta indelebile; nelle parole che il senatore Colombo ha voluto esprimere c'era difatti tutto il forte sentire di un uomo che ha visto prender corpo le idee guida della nazione, nel mezzo di vicende che solo grazie a uomini di grande intelletto si riuscì a governare e ad indirizzare verso un corso che ha garantito la prosperità al Paese. «Oggi ha sottolineato la Professoressa Mongiello - la validità di quelle idee resta tutta: non sono solo storia, ma anche il nostro presente». Enzo Scalcione matera@luedi.it
Occasione di confronto sui temi della città a partire dalle questioni universitarie
Sui Generis, nuova sede come laboratorio MATERA - Un laboratorio sui temi della città. Uno spazio dove informare e formare, dove parlare, discutere e proporre. E' questo l'obiettivo numero uno della Federazione Sui Generis che domenica ha inaugurato la sede in via delle Beccherie. Dopo il radicamento nel mondo dell'università, la federazione si apre al mondo cittadino e continua un lungo percorso. «L'obiettivo - ha detto Antonio Candela segretario nazionale della Sui generis - è quello di discutere sui problemi, di coinvolgere la gente a vivere la città e di proporre all'amministrazione dei suggerimenti». Parte dalla città dei Sassi il proget-
to della federazione sui temi cittadini. «A Matera ha continuato Candela abbiamo preso una sede in affitto e ora aspettiamo di fare la stessa cosa a Potenza». Hanno iniziato dall'università e ora vogliono dare impulso con la loro azione nei diversi territori. Dopo le prove nei banchi di scuola, la loro presenza è nella società. L'iniziativa nasce, dunque, dall'esigenza di costruire un luogo di incontro, confronto e stimolo all'interno del tessuto culturale e politico cittadino. «E' u modo per vivere la nostra società - ha continuato - per essere protagonisti e dare il nostro contributo a quel cambia-
mento socio-culturaleeconomico che il nostro sud ci chiede da tempo. L'iniziativa nasce dall'esigenza di costruire un luogo di incontro, confronto e stimolo all'interno del tessuto culturale e politico cittadino». Nel tardo pomeriggio, poi, i ragazzi hanno incontrato al piccolo teatro Duni, grazie alla collaborazione con il Potenza film festival, il cineasta russo Artur Aristakisyan. «E' stato un incontrodibattito ricco di spunti interessanti sul ruolo del cinema nella cultura contemporanea - ha continuato Candela - visto con le parole, l'esperienza e la grande capacità comuni-
Gli studenti materani
cativa di Artur. Interessantissimo, poi, il collegamento con le opere di Pasolini». Iranna De Meo
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Matera di Francesco Morelli
Stacchicc i B’rnett al Duni DOPO i grandi successi di “Flomàn du Mnnabind” e de “La Trasìt” finalmente si torna a teatro per vedere il nuovo lavoro della compagnia “Sipario” di Matera dal titolo “Stacchicc i B’rnett” che andrà in scena il 18 e il 19 dicembre alle ore 20,45 presso il cineteatro “Duni” di Matera. La commedia – rivisitata in chiave estremamente ironica dal regista Bruno Francione – trae spunto dalla più nota e commovente storia di Amore di tutti i tempi: “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. La storia dei due protagonisti - Stacchiuccio e Brunetta - è ambientata in una Matera medievale governata da un severo conte e animata dall’odio esistente tra due famiglie rivali: Moliterni e Capolupo.
TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Sempre al passo con la moda
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Supernatura di Bianco PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
La Scaletta, libri “incrociati” Uno scrittore che ha investito molto sul mondo virtuale e della comunicazione e un poeta che ha scelto l'anonimato più assoluto. Lorenzo Laporta e Framarò, due personalità accomunate solo dalla passione per la scrittura, saranno i protagonisti venerdì 19 dicembre alle 18,30 presso il Circolo La Scaletta di Matera della presentazione incrociata dei libri "Le parole della pioggia" (Il filo edizioni) e "I primi 96". L'evento è promosso dal Circolo Culturale La Scaletta.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Romeo Via Pasquale Vena, 3/bis 0835/333901 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Il Centro Fgi si presenta
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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CONFERENZA stampa questa mattina alle ore 10 nella sede del Centro Federale di ginnastica artistica in via I° Maggio, nella zona Paip 1. E’ prevista la partecipazione del presidente della delegazione Basilicata della Federazione Ginnastica artistica Lorenzo Cellamare.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Tour d’un monde •il cenacolo RIMARRÀ aperta nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 10 gennaio 2009 la mostra fotografica del fotografo francese Georges Rousse dal titolo “Tour d'un monde”. L'evento rientra nell'ambito del medesimo progetto e vedrà la partecipazione di diverse testate giornalistiche nazionali ed internazionali, in un presso tour di alcuni giorni nella città dei Sassi. Georges Rousse associa la fotografia alla scultura, alla pittura o al disegno. La fotografia in Rousse lascia traccia come una vera e propria “scrittura della luce al suo ultimo passaggio”.
I Volti della Memoria PRESSO la Mediateca Provinciale “A. Ribecco” di Matera è possibile visitare la mostra di sculture “Volti della Memoria” dell'artista Domenico Sciandivasci. Si tratta di una collezione di 16 opere in terracotta che vengono esposte per la prima volta nella città dei "Sassi". La mostra è visitabile fino al 10 gennaio 2009. Alcuni di questi volti, per l'artista, sono la verosimile immagine di personaggi del Novecento e che pensarono dissero e fecero cose egregie nell’ambito della cultura artistica, sociale, politica. Sciandivasci hHa anche esposto una serie di formelle in ceramite riproducenti le “masserie” di Ferrandina e quest’anno ha realizzato i “portali” storici di Maratea.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE
•orient express
Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.
•basilico
0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Saw 5 18 - 19,35 -21.40
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il seme della discordia 16 - 21,30
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Palermo Shooting 19.30-21.30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Bolt 17 - 19 Galantuomini 21,30
•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Solo un padre 18 - 19,45 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.50-19.45-21.40
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Torno a vivere da solo 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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POTENZA - A ZONZO PER LA CITTA’
Natale è l'epoca di incontro per la famiglia e gli amici, di auguri, di grandi abbuffate, ma, soprattutto, i regali da mettere sotto l'albero.
TRA PEZZI DI ARTIGIANATO E UNA CAMICIA SU MISURA
Come ogni anno si prevede la solita corsa frenetica ai negozi, da metà novembre sino al 24 dicembre. Ecco i consigli utili su come organizzare lo shopping e le sorprese da mettere sotto l'albero. Per prima cosa dobbiamo preparare una lista di tutti gli amici e parenti ai quali vogliamo fare un pensiero natalizio. Dobbiamo poi destinare un budget per tutti i regali, in modo tale da sapere, anche in modo approssimativo, quanto possiamo spendere per ciascuno dei doni. Stiliamo poi un elenco di persone a cui destinare i doni: gli amici, il partner ed i familiari A questo punto stilate la lista cominciando dagli amici, fino ad arrivare ai vostri familiari. A questo punto, organizziamo un pomeriggio di shopping natalizio "mirato". Per comodità, effettuate i vostri acquisti in negozi di fiducia o per chi è più all'avanguardia on line.
di MARIA ANTONIETTA RISOLA POTENZA-Natalestaarrivandoe bo Natale freme dal desiderio di ricevere letterine e consigli su cosa mettere sotto l´albero la notte del 24.Ogni anno il dilemma è sempre lo stesso e si impazzisce cercando di trovare qualcosa di bello, utile, economico ed originale.... insomma il regalo ideale da ricevere e sopratutto da fare. Inoltre con i tempi che corrono i conti in banca sono sempre più a rischio crisi ma parenti, amici, fidanzati, mariti, mogli e chi più ne ha più ne metta sono sempre e costantemente in aumento. In più e malauguratamente il tempo materiale per dedicarsi allo shopping è pochissimo ed è proprio il caso di dirlo : abbiamo i minuti contati. Per questo motivo abbiamo pensato di venirvi incontro, girando al vostro posto per i negozi potentini in cerca di qualcosa di esclusivo e di locale da impacchettare in vista della vigilia. A primo impatto affascinati dalle tante vetrine sovraccariche di nastrini dorati, di luccicanti lampadine colorate e di neve artificiale, non sapevamo sinceramente più cosa guardare, ma abbiamo constatato che il criterio infallibile per selezionare i prodotti è quello di fidarsi della qualità, della genuinità certificata nonchè del prezzo. Partendo da questo presupposto abbiamo vagliato tutte le possibilità e ne abbiamo scelte alcune cercando di accontentare i gusti di tutti:dall´oggettistica ai dolciumi, dall´arte alla gioielleria, dal benessere alla cultura, dall´abbigliamento al divertimento. Iniziamo il nostro tour alla ricerca di un negozio che abbini il regalo ai tradizionali dolciumi natalizi e lo troviamo nei pressi del duomo :Riflessi. All´interno ci sono due simpatiche signore che confezio-
Nel caso in cui abbiamo deciso di comprare qualche capo di abbigliamento, dobbiamo indicare nella lista dei regali la taglia e il colore preferito della persona alla quale è destinato.
Bab-
Qualche consiglio per orientare bene le scelte nano insoliti cesti con dolci ed oggetti esclusivi.Nell´angolo "piaceri del palato",inebriati da dolci profumi, verifichiamo che il criterio di selezione è la genuinità del prodotto;garanzia certificata dai palermitani fratelli Fiasconaro leaders e pioneri nel settore della pasticceria artigianale. Panettoni alla manna come "oro rosso"con radicchio candito di Treviso ed aceto balsamico, "oro verde" con cremino all´olio d´oliva e pistacchi di Bronte,"mediterraneo"con canditi d´ananas e albicocca,"mandor d´avola","frutti di bosco" e "cioccodolce", sono ottenuti con procedimenti di lievitazione naturale e processi di fermentazione di ben 36 ore in più vengono incartati rigorosamente a mano.Torroni e tartufi d´Alba dell´Antica torroneria piemontese e cioccolate Caffarel completano l´ambito gastronomico del negozio. Alle prelibatezze appena menzionate e possibile abbinare ,con delle particolarissime confezioni ,oggetti ricercati e dalla manifattura artigianale.Ci sono presepi in vetro, in ceramica dell´azienda Carraro, e in porcellana di Capodimonte ;della stessa porcellana palle decorative ed albelerelli portafortuna
muniti di "bugiardino" che ne garantiscel´efficaciaperguadagnarsila tà. E per chi cerca manifatture locali troviamo qui riproduzioni in terracotta di reperti arceologici dell´antica Enotria, esposti tra l´altro nel museo sito in palazzo Loffredo,creati dall´artista lucano Gambardelli.Per concludere, direttamente da Barcellona arrivano le simpatiche paciocche bambole "Cuqui" create dall´artista Magda Genestar, interamente in alabastro, raffiguranti attività quotidiane come il lavaggio dei denti o momenti della vita come matrimoni .Insomma in via san Luca potrete creare un originale cesto. regalo per soddisfare i piaceri della gola e della vista. Per gli amanti dei gioielli e dei gioielli -scultura, allontanandoci dal centro ,sulla strada che porta a Rifreddo conosciamo una giovane artista Manuela Telesca e il suo laboratorio "Elementi d´arte". Qui vengono realizzati preziosi interamente a mano con tecniche complementari di lavorazione su lastra e a cera persa di materiali quali l´oro,l´argento il bronzo arricchiti da pietre tra cui spiccano i diamanti selezionati per
Importante, inoltre, di conservare sempre gli scontrini. Per comodità, sarebbe meglio non rimandare l'acquisto dei regali alla vigilia, ma organizzare il tutto con un po' di anticipo, in maniera da poter scegliere con calma e senza fretta. Molto spesso, quando ci si trova con l'acqua alla gola, si acquistano cose inutili e costose. l´alto grado di purezza e colore non inferiore al riferimento G..Si possono avere creazioni in serie limitata o addittura pezzi unici accompagnati dal certificato di garanzia; questi gioielli sono delle vere e proprie sculture da indossare, fuori dalle comuni convenzioni tecniche ed estetiche del momento. Dal gusto sofisticato e dal lessico primitivo i gioielli vengono creati senza un preciso progetto; seguono il movimento e la capacità dell´artista di mescolare metalli e pietre,di creare spazi aperti e spazi chiusi. Le stesse tecniche vengono utilizzate anche per la realizzazione di sculture in metallo e roccia stilisticamente affini ai gioielli sopramenzionati. In questo laboratorio troverete sicuramente "esclusività" e potrete regalare un gioiello dalle caratteristiche più uniche che rare. Vale la pena, fuori dal centro storico, una sosta “brillante”. Vera e propria attrazione degli occhi gli splendori della gioielleria Fasano gestita dalla signora Stefania. Un regal per ogni tasca, bello e originale, si può trovare. Ritornando nel centro storico, poco dopo la statua del santo patrono potentino scoviamo un’originalissima cami-
ceria artigianale della simpatica signora Donatina felici- Mandiello.Con Mina come sottofondo e in un´atmosfera retrò ammiriamo la proprietaria alle prese con il metro nell´atto, per lei normalissimo ,di prendere le misure per la realizzazione di una camicia.Proprio come una volta qui vengono confezionate camicie, cravatte ,papillon, pochette ed alcott interamente a mano e seguendo i gusti e le esigenze del cliente.Si può scegliere il tessuto e la sua lavorazione: che può essere il nido d´ape detta oxford,il pinpoint,l´ottomana a righe orizzontali o a tubo,il twill ,la spiga o le bacchette.Inoltre si possono selezionare i bottoni e le asole tono su tono o monocolore; i colli e i polsi di ricambio;nonchè il ricamo delle iniziali in corsivo maiuscolo o minuscolo sul polso sul collo o sull´addome in corrispondenza del quinto bottone. Si possono abbinare svariate tipologie di colli a vari tipi di cravatte:"ogni collo ha il suo nodo"ci dice la proprietaria; un collo francese richiede un nodo vittoriano sottile. Novità nel settore, potete trovare dei particolarissimi boxer realizzati nello stesso tessuto della camicia nendo all´occorrenza un originale ab-
binamento o un comodo pigiama.In quest´esercizio si realizzano camicie sartoriali nella riscoperta del passato revisionato ed adattato al presente e al futuro.Per accontentare i mariti più esigenti. Non è tradizione artigianale ma si va a colpo sicuro da Liuni abbigliamento. Il sigmr Giuseppe vi farà da guida tra le novità della moda. Anche qui prezzi per tutte le tasche. Accessibili anche le vetrine dell’mpronta: gusto, moda e bun prezzo si associano nei vari negozi di Potenza. Invece per gli uomini più esigenti, tornando in via Pretoria consigliamo una tappa da Redford abbigliamento di Dino Manicone.
E adesso passiamo alla "categoria" del regalo di natale: abbiamo già; detto che, per evitare brutte figure e regalare doppioni, prima di tuffarci nella frenesia dello shopping è meglio fare una piccola verifica e stilare un "galateo del regalo". E' meglio regalare cose personali, come pigiami, completi intimi, pantofole e altro genere di abbigliamento solo alle persone con le quali siamo in maggiore confidenza. Se decidiamo di comprare cd, dvd e libri, accertatiamoci per tempo su quale sia l'autore e il genere preferito delle persone che riceveranno questo tipo di dono. Nel caso in cui dovessimo regalare un gioiello o della bigiotteria è bene assicurarsi prima che la persona destinataria non sia allergica a un metallo in particolare. Stessa cosa per quanto riguarda magliette e biancheria in fibre sintetiche e simili.
otte-
In caso in cui si voglia stupire la persona con qualcosa di originale, possiamo preparare dei cesti natalizi . In un negozio di bricolage o fai da te è possibile trobare cestini e casse di ogni dimensione e tipo. All'interno collocheremo i doni scelti (numerose le opzioni a nostra disposizione: dai prodotti alimentari a quelli di erboristeria e profumeria, come bagnoschiuma, creme per il corpo e saponi).
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Forza Matera settebellezze Travolto il Banzi e migliorata la situazione di classifica MATERA - Che bella iniezione di fiducia. Il 7-2 rifilato domenica al Banzi ha fatto impennare le quotazioni del Forza Matera. Contro i gialli di Pino Angelino c’è stata gloria per Antonello Farinola, che ha sbloccato il risultato con un eurogol, Giuseppe Bionidno, Mino Fiorentino, autore di una splendida tripletta, e Piervito Di Cecca, una doppietta per lui. Una gara condotta dall’inizio alla fine. Una partita che poteva anche terminare con un risultato ancora più eloquente. Una sfida che ha portato tre preziosi punti alla classifica, ottenuti, peraltro, contro una diretta concorrente alla corsa alla permanenza nel campionato di Eccellenza lucana. Questa l’analisi della vittoria dell’undici di Francesco Liuzzi. Il tutto in una giornata dove era assente “mezza difesa”, viste le squalifiche di Domenico Paladino e Fabrizio Cocchiararo, oltre al forfait per infortunio di Emanuele Di Cecca. Oggi la classifica parla di un Forza Matera attestato a quota 15 con alle sue spalle il Picerno, a 14, il Balvano, a 12, il Banzi, a 11, e la Vultur Rionero in fondo al gruppo con soli 4 punti. Ma in questo momento il Forza Matera si deve guardare anche avanti perchè ad appena un punto di distacco
In alto Piervito Di Cecca, accanto Antonello Farinola e a destra il tecnico Francesco Liuzzi (foto Videouno)
c’è il Ferrandina, a 16, preceduto dall’Irsinese, a 17, Avigliano, a 18, ed Atella, a 19. E domenica prossima c’è proprio la sfida con il Ferrandina di Antonio Stigliano. Gara che chiuderà il girone di andata consegnando le squadre alla pausa natalizia. Una partita che vale molto, visti anche gli altri incroci che il quindicesimo turno di campionato ha in programma. Una graduatoria, quella del torneo di Eccellenza, abbastanza corta, con la possibilità di tirarsi fuori dalla zona pericolosa grazie a due vittorie di fila. Ed è proprio a questo che
il Forza Matera deve considerare. Intanto si può godere e coccolare la la coppia gol che pare stia trovando il giusto affiatamento. Piervito Di Cecca e Mino Fiorentino contro il Banzi si sono ben assortiti andando anche a segno rispettivamente due e tre volte. Ma le loro reti stanno diventando una piacevole costante. E’ proprio sui loro gol che il Forza Matera deve costruire la sua salvezza. Se poi ci si aggiunge la ritrovata vena realizzativa di Farinola e l’ottimo apporto di Biondino, il quadro generale appare soddisfacente. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Prima Categoria Grassani: «Stanchi alla fine»
Cosa va CHE DIRE. Basta guardare il tabellino della gara di domenica per capire “cosa va” in questo momento nel Forza Matera. La squadra, nonostante le tre importanti assenze, ha saputo tenere testa egregiamente ad un avversario per la lotta salvezza. Contro il Banzi, poi, è stato facile trovare la via del gol sia per l’ottima prova degli avanti biancazzurri, ma anche per la “pochezza” dell’avversario. Il Banzi, infatti, è la squadra peggio organizzata fin qui vista a Matera. Tra le note positive anche l’impatto che ha avuto Giuseppe Biondino con la gara. Oltre al gol, e uno negatogli dal portiere, c’è tanta sostanza nella zona nevralgica del campo.
Cosa non va VOLENDO trovare una pecca in una prestazione ottima contornata da ben sette reti, la colpa del Forza Matera è stata quella di aver rischiato di far riaprire la gara quando, sul 3-0, ha concesso al Banzi di raggiungere il 3-2, con due gol del materano Manuel Mancini. Entrambi su calcio si punizione. Con questo non si vuole puntare il dito sul giovane portiere Di Mola, classe 1991, che proprio domenica scorsa ha consumato il suo esordio con la maglia del Forza Matera. Per lui ci saranno sicuramente altre occasioni per mettere in mostra le sue doti.
Promozione La formazione di Tucci risale la classifica
La Rigamonti si salverà Varisius, tre punti per sorridere A Tursi nessuna debàcle ma la testa è già al Miglionico puniti. LA RIGAMONTI non riesce ad Senza nulla togliere ai miei uscire dai bassifondi di questa compagni che hanno giocato, la classifica, nonostante la buona nostra difesa è stata del tutto involontà di tutti gli uomini di miventata a causa delle tante assenster Mancini, i soliti minuti finali ze riportate tra squalifiche e incostano la gara e punti preziosi fortuni, gente esperta è mancata per la classifica. per dirigere i più giovani in difeAdesso le cose sono davvero in sa”. una situazione che lasciano poOra la salvezza è in pericolo? che speranze per la salvezza, ci «Secondo me la salvezza si può vorrà davvero un miracolo in queconquistare, visto il livello di queste due gare rimaste del girone st'anno che rispetto agli altri anni d'andata, per poi dare il tutto per si è abbassato, le tutto nel girone di risquadre che abbiamo torno. La sconfitta di incontrato non mi domenica è eccessiva hanno impressionacome ci conferma il to più di tanto e non ci realizzatore della rehanno messo sotto, te Giuseppe Grassada considerare che ni. ogni domenica il mi“La gara di domester si deve inventare nica non è stata una la formazione da debacle come fa inschierare. tendere il risultato, Abbiamo preso nel primo tempo siaMimmo Ventura in mo stati noi a tenere attacco e già si è notain mano il centroto qualche migliracampo e il pallino del mento in fase offensigioco. Poche le volte va, conquistiamo che ci hanno impen- Giuseppe Grassani qualche punizione e sierito, hanno giocada due domeniche rito con una sola punta ceviamo rigori per le azioni perie questo può significare che ci tecolose che riusciamo a costruire, mevano. che prima si contavano sulle dita Analizzando la gara non abbiadella mano. mo sofferto, la stanchezza e il Pian piano arriveranno anche i campo pesante ci ha messi in gisuoi gol. Una regolata la dobbianocchio, perché non avevamo mo dare alla difesa che manca di cambi, troppe le assenze, e di conconcentrazione sui calci da ferseguenza siamo crollati. mo, li dobbiamo lavorare molto”. Comunque quando il Tursi è La prossima gara si disputa dopassato in vantaggio una reaziomenica mattina contro il Paternine nostra c'è stata, dopo nove micum che si trova in classifica a nuti abbiamo pareggiato con un quota 13, formazione alla portata calcio di rigore sacrosanto che io della Rigamonti che nel suo ruoho trasformato. lino di marcia conta una sola vitCome detto prima la stanchezza toria esterna in questo scorcio di ci ha fatto perdere lucidità e i loro stagione. gol sono arrivati nei minuti finali e da gioco su palle ferme, lì siamo Vincenzo Bochicchio stati molto distratti e siamo stati matera@luedi.it
IMPORTANTE vittoria dei nero-verdi di Matera, tre punti che valgono tantissimo per il discorso salvezza, ma soprattutto in chiave morale, dopo i tre stop consecutivi. Finalmente un lunedì con tanti sorrisi nell'ambiente del Varisius, bella la gara condotta dagli undici di mister Tucci, che si gode del momento, ma sa benissimo che nell'ultima gara del girone di andata e dell'anno, c'è il derby con gli amici del Miglionico. Una sfida attesa per dare continuità al lavoro intrapreso in quest’ultima domenica dai giocatori e dal tecnico, un’occasione da non perdere per riuscire a fare un ulteriore e necessario passo in avanti verso il traguardo della salvezza e chiudere al meglio l’anno solare con un nuovo risultato positivo. «Si guarda già alla prossima partita, afferma il mister, se vogliamo mantenere più o meno la tabella salvezza dobbiamo fare risultato con la squadra di mister Paterino, e non sarà sicuramente vita facile, ma torniamo a domenica, i ragazzi hanno finalmente raccolto il giusto, anzi ad essere pignoli il risultato poteva essere più rotondo, ma va bene così. Bellomo ha disputato un ottima gara per quasi tutti i novanta minuti, poi per il problema al ginocchio che lo tormenta dalla passata stagione, nei minuti finali ha dovuto rifiatare restando utile servendo con rapidità i compagni. Il Montalbano, nonostante i tanti giovani in formazione, ha disputato una buona gara anche se si è reso pericoloso solo nell'occasione del palo, ma passato lo spavento abbiamo continuato a dare pressione.
Il difensore Vito Albano e l’attaccante Giuseppe Bellomo
Ci godiamo questa vittoria ai danni di una squadra che sicuramente riemergerà, in vista dei nuovi arrivi, e soprattutto perchè nostra diretta concorrente». In questo senso il risultato contro la formazione jonica vale ancora di più perchè alla lunga lo scontro diretto potrebbe avere il suo peso nella bagarre per la permanenza in categoria. Nei primi minuti di gioco si è fatto male il centrale Albano, una brutta tegola per il Varisius perchè è un giocatore molto importante per gli equilibri difensivi, in settimana il calciatore
stara a riposo e si spera che gli esami medici confermino solo una contrattura, che potrà essere smaltita grazie alla pausa natalizia. Ritornando alla gara di ieri, il Varisius ha mostrato buone trame di gioco, con i due esterni difensivi, nonostante la loro giovane età, sopra gli scudi. Caldaralo, l'ultimo arrivato, si è integrato bene nel gruppo, il suo apporto sarà sicuramente importante, ed una valida alternativa, se non qualcosa di più perché under, di Filippo Parente per il ruolo di terzino sinistro. p.l.
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Record di partecipazione alle Primarie di novembre, eletto il coordinamento cittadino
Pomarico, giovani del Pd iperattivi POMARICO - Come è noto in tutta Italia, il 21 novembre scorso si sono svolte le primarie dei boys del Pd per eleggere il segretario nazionale e gli organismi dirigenti regionali e locali. Pomarico è stato, nell'occasione, uno dei comuni del Materano in cui si è affacciato sulla scena politica un nucleo consistente (per i tempi che corrono) di giovani, che dichiarano di voler essere protagonisti della vita politica e sociale della propria comunità. In questo caso dalla sponda del partito di Veltroni. A darne notizia, ufficialmente, è il Coordinamento dei giovani democratici pomaricani, con il quale vengono forniti anche alcuni dati
sulla consistenza dell'insediamento. Così, si apprende che alle Primarie juniores, «hanno partecipato -si legge in una nota- ben 125 giovani», e che le stesse consultazioni «hanno portato all'elezione nel coordinamento cittadino di: Angel Glionna, Giovanna Grieco, Giuseppe Liccese, Antonio Lupo, Domenico Mangieri, Vittoria Martoccia, Michela Orlandi, Salvatore Pellegrino, Alessandro Scandiffio e Dora Uricchio». Nello documento si da notizia, inoltre, che nella sua prima riunione, il neo gruppo dirigente del movimento giovanile democratico, ha proceduto alla elezio-
ne di Uricchio e Glionna, rispettivamente coordinatrice e vice coordinatore del locale circolo. Si esprime, poi, «grande soddisfazione per l'avvenuta elezione all'assemblea regionale del Pd giovani di Margherita Dilucca e Antonio Vitella. Gli estensori del documento nel ringraziare tutti coloro che hanno votato, invitano questi ultimi a farsi attori di «una futura partecipazione sempre più attiva», per raggiungere l'obiettivo che il neo movimento si è dato come missione, ovvero: «Dare spazio ai giovani e renderli partecipi della vita politica». Per meglio spiegare i fini e le modalità della propria
azione, i giovani democratici si affidano alle parole di una grande figura della storia politica italiana che corrisponde al nome di Piero Godetti: “Il fine più chiaro è di inserirci nella vita politica del nostro paese, di migliorarvi i costumi e le idee, intendendone i segreti: ma non pensiamo di raggiungerlo con un opera di pedagogisti e di predicatori: la nostra capacità di educare si esperimenta realisticamente in noi stessi; educando noi, avremo educato gli altri.” Se le premesse contenute nel rilevante riferimento culturale utilizzato come biglietto da visita verranno onoratei, indipen-
I giovani del Pd di Pomarico durante una manifestazione
dentemente da come la si pensi, sicuramente la vita democratica della comunità pomaricana non potrà che guadagnarci. L'azione del settore giovanile del partito di Veltroni si inserisce nella
vita di un circolo del Pd che sta già marcando una presenza abbastanza vivace, anche sul web con un proprio sito tenuto aggiornato in modo puntuale. Vito Bubbico
Pisticci L’attività sui polimeri non ha più senso nella Valle, si cerca una soluzione per dieci lavoratori
Snia Ricerche è in difficoltà Il pesante calo del settore potrebbe portare alla chiusura VALBASENTO - Prove generali di chiusura alla Snia Ricerche. Non c'è ancora una data ufficiale, ma l'intenzione dell'azienda è chiara. Il centro di ricerca in Valbasento non ha più ragione di esistere. Le difficoltà da congiunturali sono diventate strutturali. E non poteva essere altrimenti per una struttura che ha fatto della ricerca nel campo dei polimeri il suo punto di forza, ora che, una dopo l'altra, le aziende del settore hanno quasi tutte abbandonato l'area industriale di Pisticci scalo. Nessuna via d'uscita alla progressiva perdita di mercato. Ma prima di decretare la fine definitiva di un'esperienza produttiva, per molti versi all'avanguardia in Valbasento, bisognerà trovare una soluzione che renda il più indolore possibile la cessazione dell'attività per i dieci dipendenti, sopravvissuti ai tagli dell'ultimo quinquennio. Solo per una metà, infatti, è possibile ipotizzare un percorso di ammortizzatori sociali che consenta l'accompagnamento alla pensione (anche se, trattandosi di azienda al di sotto delle 15 unità, gli ostacoli normativi da superare sono di certo maggiori). Per i cinque, più giovani, invece, l'unico paracadute, al di là di cassa integrazione e mobilità, potrebbe essere il riassorbimento in un'altra azienda del gruppo. È quanto emerso nel corso dell'incontro tra Snia Ricerche e i rappresentanti di Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem
Valbasento Esposti all’amianto
L’area industriale in Valbasento
Uil, tenutosi, ieri sera, presso la sede di Confindustria a Matera. Preso atto del quadro economicoproduttivo complessivo del centro ricerche, le parti hanno convenuto sull'opportunità di aggiornare il tavolo di confronto allorquando saranno state vagliate e individuate tutte le soluzioni utili a rende re minimo l'impatto sociale della cessazione dell'attività. Il rilancio annunciato, nel 2003, al momento del passaggio di Snia Ricerche al gruppo Cimminelli, presente in Valbasento con Ergom, alla luce dei fatti, solo un miraggio, al pari dell'implementazione in organico di nuove figu-
re altamente qualificate e di un investimento di 11,1 milioni di euro, finalizzato al potenziamento della struttura. Anche perché il gruppo che avrebbe dovuto assicurare la ripartenza di Snia, nel frattempo, è stato a sua volta acquisito da Magneti Marelli. Risultato: il centro di ricerca di Pisticci scalo non è riuscito a uscire dalla situazione di stallo e di lenta agonia in cui era relegata ormai da troppo tempo e di riguadagnare lo spazio di mercato che le compete e deve rassegnarsi a chiudere. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Ferrandina Da gennaio tredici settimane di Cigo per trentaquattro dei quaranta dipendenti
E’ crisi temporanea alla Bripla Sud FERRANDINA - Non si salva più nessuno. A poco più di cinque anni dal suo insediamento nell’area industriale di Ferrandina, anche Bripla sud è stata travolta dai contraccolpi della crisi economica. L’azienda, nel corso di un incontro con le segreterie della Fulc territoriale, tenutosi nel pomeriggio di ieri presso la sede di Confindustria a Matera, ha dichiarato la crisi temporanea. Per 34 dei 40 dipendenti attualmente in forze presso lo stabilimento produttivo di Ferrandina, dal 12 gennaio scatterà un lungo periodo di cassa integrazione ordinaria. Di 13 settimane la durata del provvedimento. Dal 22 dicembre, invece, approfit-
Lo stabilimento della Bripla Sud a Ferrandina
tando delle festività natalizie, per tutto il personale ci sarà la collocazione in ferie. Un ricorso quasi obbligato, quello agli ammortizzatori sociali, vista il momento di stagnazione nel settore edi-
lizio. Bripla sud, infatti, produce pannelli termici per coperture in poliuretano espanso e alluminio con il marchio Isotec destinati principalmente ai mercati del Nord Italia e del Nord
Europa, oltre che che alle regioni del Centro-Sud e ai paesi nordafricani. Lo stabilimento, nel quale lavorano 40 unità, è dotato di attrezzature ad alta tecnologia e a basso impatto ambientale; ha una superficie coperta di otto mila metri quadrati, un grande piazzale di stoccaggio e occupa un lotto di 65.000 mq. Per delocalizzare l’attività, l’azienda ha investito oltre sette milioni di euro, usufruendo di un contributo di due milioni e 742 mila euro dal Bando Valbasento. Per la prima volta, dopo una lunga fase di espansione, uno stato di difficoltà che lavoratori e sindacati si auspicano sia, come dichiarato dall’azienda, solo temporanea. mar.aga
Prima sentenza di risarcimento
Il tribunale di Matera
VALBASENTO - Dopo le denunce e i dossier sui danni prodotti dall’amianto, le prime sentenze. E' ufficiale il Tribunale di Matera si è espresso. A darne notizia il segretario organizzativo della Filcem Cgil, Maurizio Girasole. «Abbiamo appreso la notizia -fa sapere- da uno dei due ex lavoratori Enichem di Pisticci, che la settimana scorsa si sono visti riconoscere dal giudice l’esposizione all amianto e i relativi benefici previdenziali». Si tratta delle prime due sentenze per la Valbasento. I lavoratori dei due reparti Acn fibra acrilica e Pam Polimero erano tra le centinaia di lavoratori che l’Inail ha escluso sistematicamente dal riconosciemnto dei benefici previdenziali. Secondo l’ente certificatore, l’unico riconosciuto e autorizzato dalla legge, l’esposizione alle fibre d’amianto in questi reparti non sarebbe stata significativa. Per la prima volta a smentire questa tesi, ribaltandone le decisioni è una sentenza. Un precedente importante per i numerosi altri casi analoghi in attesa di
ottenere giustizia. «Sono centinaia i lavoratori -conferma Girasoleche hanno scelto il doppio binario della vertenza sindacale- amministrativa nei confronti dell’Inail e quella sindacale-legale nei confronti dell’Inps, tra cui anche i lavoratori della Pnt ex Pirelli di Ferrandina». In sostanza, oltre al tavolo di confronto permanente, aperto circa due anni fa dal prefetto di Matera, che consente al sindacato di esaminare con la direzione regionale dell’Inail per categorie generali la questione dei benefici previdenziali (e non senza difficoltà in assenza di un atto di indirizzo ministeriale specifico per la Valbasento), sono diversi i lavoratori che hanno scelto di fare causa all’Inps che, di fatto, dovrebbe erogare le prestazioni previdenziali. Una situazione complessa, insomma, che si trascina da decenni. E che, con il pronunciamento del Tribunale di Matera approda al primo punto fermo: l’esposizione all’amianto tra le linee dell’ex Enichem c’è stata e non è stata irrilevante. m.agata@luedi.it
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Stigliano La razza tipica delle montagne lucane può diventare una risorsa per l’economia locale
Turisti del gusto verso la podolica Successo per la prima sagra dedicata al pregiato allevamento STIGLIANO - E’ un bilancio sostanzialmente positivo, secondo gli organizzatori, quello della “I sagra del Bovino Podolico”. Realizzata dalla ecosezione locale del Movimento Azzurro, e sostenuta dal dipartimento Agricoltura della Regione, dalla Provincia di Matera, dal Parco di Gallipoli Cognato e dalla “Associazione per la tutela e la valorizzazione del sistema podolico lucano”, l'evento è stato anche parte dei “Mercatini di Natale”, organizzati dall'Amministrazione comunale di Stigliano, che nei fine settimana del mese di dicembre fino alle festività riempiranno le strade del centro cittadino. Qualche disagio si è avuto nella giornata di venerdì, quando la pioggia ed il vento hanno in parte compromesso la riuscita dell'evento. Tutto per il meglio, invece, e con un ottimo riscontro di visitatori nella giornata di sabato. In tanti, infatti, hanno potuto girare fra gli stands e assaporare le prelibatezze gastronomiche provenienti dall'allevamento di bovini di razza podolica. Non solo i prodotti del-
Una mucca podolica
la caseificazione del latte, come il noto formaggio a riconoscimento Dop “Caciocavallo Podolico”, ma anche le carni, vere specialità da gustare dopo un'accurata preparazione ed un particolare processo di frollatura. Il buon esito della serata di sabato ha spinto gli organizzatori ad allungare la manifestazione di un altro giorno. Così, anche nella serata di domenica, i produttori e i commercianti hanno potuto presentare i loro prodotti e farli conoscere ancora meglio al pubblico ed ai consumatori. Ben cinque i
punti allestiti, con altrettanti commercianti e ristoratori impegnati nel preparare pietanze e ricchi assaggi. «Un buon risultato -ci ha detto Angelo Rasulo, presidente dell'ecosezione stiglianese di Movimento Azzurroche ci spinge a continuare in questa azione di promozione dei prodotti provenienti dall'allevamento di bovini di razza podolica. Siamo convinti che i formaggi e le carni abbiano ancora ottimi e ampi margini di crescita dal punto di vista dell'apprezzamento fra i consumatori. E' necessario, però, supportare la promozione e la conoscenza delle caratteristiche di questi prodotti, così come della necessaria tecnica di frollatura per il consumo delle carni. Ecco perché -aggiunge Rasulocontinueremo nella nostra azione di valorizzazione di questo tipo di allevamento e dei prodotti da esso rivenienti, coinvolgendo, come è ovvio, anche altri territori in cui questo tipo di allevamento è presente e radicato. Stiamo già valutando la possibilità di ripetere quest'iniziativa in altri centri, magari abbinando-
la o realizzandola in concomitanza di manifestazioni che hanno già un buon richiamo di visitatori in modo da intercettare un più ampio numero di possibili consumatori». Il bovino podolico è un po' l'emblema dell'allevamento e dell'agricoltura “secondo natura” nelle aree interne della Basilicata. Questi mastodontici animali hanno rappresentato per anni il simbolo di una cultura agraria fortemente radicata alla cultura del luogo ed alle tradizioni d'un tempo. Utili e necessari nei lavori dei campi, noti per i formaggi realizzati con il loro latte, oggi possono rappresentare un ulteriore sbocco per l'economia locale connessa alla commercializzazione delle loro carni, un prodotto ancora tutto da scoprire. E se la loro immagine è fortemente connaturata con la tradizione ed il paesaggio di questi luoghi, la loro valorizzazione e promozione rafforza anche quella dell'intero territorio, considerato nel suo complesso di natura, cultura, tradizioni e produzioni gastronomiche e culinarie. Rocco Olita
Accettura L’obiettivo è integrare l’offerta di servizi e promozione territoriale
Il Parco punta sul network Ente di Gallipoli-Cognato in un progetto di sistema ACCETTURA - L'Ente Parco di Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane durante gli scorsi mesi si è fatto promotore di un importante progetto per favorire forme di turismo integrato. Attraverso una serie di incontri, nei quali sono stati coinvolti i sindaci dell'area Parco, dei comuni del Pit “Montagna Materana”, del Comune di Campomaggiore, il Gal Le Macine, le comunità montane e le Province di Matera e Potenza, oltre ai soggetti privati operanti nel settore turistico. «L'Ente Parco -si legge in una nota diffusa daql presidente Rocco Rivelli - ha voluto iniziare a sperimentare un'idea nuova del “fare turismo”, intesa come rete sistemica che coinvolga in maniera attiva tutti gli attori sociali, istituzionali, imprenditoriali. L'azione del Sistema Turistico Integrato così concepito si è esplicata pre-
liminarmente in una serie di incontridibattito, in uno dei quali ha partecipato anche il consulente francese dell'Apt Duchesse. Incontri partecipati, nei quali è emerso con forza il concetto della programmazione condivisa con i territori e i soggetti che su esso operano. In questa maniera, attraverso l'uso di schede di ricognizione, atte ad individuare le emergenze, le peculiarità e le criticità di ogni singolo nodo, si è giunti a delineare non soltanto l'area di interesse, ma anche i punti-forza attraverso i quali creare un prodotto turistico unico e consistente. Ampiamente condivisa -sottolinea Rivelli- è anche l'idea che istituzioni, imprese e comunità locali debbano lavorare insieme per migliorare la qualità delle infrastrutture, dei servizi e dei prodotti turistici, fare promozione e accoglienza sviluppando
la funzione ospitale del luogo. È emersa, altresì, I'esigenza che il prodotto turistico dell'area debba essere costruito sulle peculiarità dell'area e sulle risorse capaci di attrarre la domanda individuata, con un'organizzazione di accoglienza e di servizi capace di rendere omogenea ed integrata l'offerta. È convinzione comune che partendo da questi presupposti sarà possibile individuare e progettare interventi di promozione turistica programmati e immediatamente visibili in termini di arrivi e presenze. La programmazione partecipata nella dimensione di un Sistema Turistico Integrato valorizza, dunque, le interdipendenze delle economie locali, ne massimizza le sinergie e ne esalta le qualità, la varietà e la complementarietà delle attrattive offerte agli ospiti». provinciamt@luedi.it
Salandra Il nodo di Saponara (Prc)
«La maggioranza ormai non c’è più Si riapra il confronto» SALANDRA - Il disagio socio-politico giovanile è sentito e vissuto con estrema preoccupazione nei nostri comuni e le avanguardie più sensibili cercano di dare segnali, di lanciare l'allarme. Uno dei leader dei giovani, Raffaele Tantone, 26enne laureato, segretario nazionale dei giovani socialisti è l'occhio critico in campo amministrativo. L'altro, Pietro Lisanti, universitario 23enne della Sinistra democratica è impegnato nelle rappresentanze scolastiche studentesche. Ora è la volta di Nicola Saponara, 24enne studente universitario a Roma, segretario della sezione di Rifondazione comunista a Salandra, che prende decisamente le redini in mano. Carta e penna invia una lettera alle segreterie del Pd, dei Verdi, dell'Adc e al Quotidiano, portando all'attenzione l'azione amministrativa e i rapporti fra le forze del centrosinistra. «A distanza di oltre tre anni scrive Saponara- il susseguirsi di crisi e verifiche hanno determinato un enorme mutamento di rapporti tra cittadinanza e rappresentanza istituzionale. Tutte le organizzazioni partitiche presenti in consiglio comunale hanno subito lacerazioni interne tali da rendere impraticabile una corretta azione amministrativa o di opposizione. La maggioranza eletta nel 2005 di fatto non esiste più. L'Amministrazione Soranno, se da una parte ha recuperato un rapporto con le forze di sinistra, precedentemente all'opposizione, ha perso il consenso di parte del Pd (ex Margherita), della Sinistra democratica e dei popolari uniti. Di fronte
a tali stravolgimenti -continua la nota di Saponara- diventa necessaria una riflessione di ampio respiro. L'impegno del Prc è sempre stato rivolto al dialogo costruttivo con tutte le forze della sinistra, della società civile e dell'associazionismo nel tentativo di rilanciare un patto con i cittadini volto alla trasparenza e al rinnovamento. Nel maggio 2008 elaborammo un documento programmatico dei punti necessari al superamento dell'attuale fase di stallo, ma le pressioni di poteri più o meno occulti su alcuni gruppi consiliari e la cecità di alcuni dirigenti di partito non hanno permesso di raggiungere i mutamenti ambiti. In tale situazione di crisi economica della popolazione minacciata da carovita, disoccupazione, attacco alla istruzione pubblica, avremmo auspicato il raggiungimento di un'ampia coalizione di sanità pubblica, nel tentativo di contrastare la recessione dal basso. Più volte nei mesi scorsi abbiamo sollecitato i dirigenti del Pd, Verdi e Adc ad aprire una verifica, ma dobbiamo riscontrare con rammarico che le nostre aperture non sono state recepite. Viene lecito chiedersi se tutto ciò sia frutto di un tentativo di marginalizzazione del nostro partito, poco incline ad eseguire linee dettate da altri. Fintantoché le segreterie dei partiti di maggioranza amministrativa non convocheranno un'assise del centrosinistra -conclude Saponara- il Prc non potrà sentirsi vincolato da alcun patto e valuterà autonomamente le azioni politiche da sviluppare ed attuate nel prossimo futuro. Costantino Di Cunto
SPUNTI
La vita di Grassano imbavagliata dai contrasti di LEONARDO DIGILIO* GRASSANO - E’ arrivato il momento, da parte mia, di rassegnare le dimissioni da segretario politico della sezione Popolari Uniti di Grassano, dopo un lungo e intenso periodo nel quale ho cercato con caparbietà e fermezza di mantenere fede agli innumerevoli impegni politici e alle numerose battaglie di civiltà giuridiche degli ultimi anni. Ritengo che l'esperienza vissuta dallo scrivente è stata di forte stimolo alla crescita del mio stesso “essere”, in quanto mi ha concesso la
possibilità di venire a contatto con problemi “antichi”, che soffocano la vita della nostra comunità. L'amarezza da me vissuta, come un vero e proprio fardello, consta nel fatto che la disoccupazione, quando, invece, respiriamo l'aria della terra di Lucania tanto ricca di risorse naturali, in primis, il petrolio. Molte volte ho letto negli occhi dei nostri giovani le angosce e le incertezze del domani. Troppe volte ho visto partire verso le regioni del Nord intere famiglie in cerca di lavoro. Ogni giorno si auspica un futuro migliore e felice che tarda a ma-
terializzarsi. Orbene, mi chiedo se la nostra sfortuna è da addebitarsi a un dea della cattiva sorte, o se sussistono colpe di intere classi politiche. Ritengo che sia giunta l'ora di sottrarre “le asce di guerra” e di iniziare un dialogo leale e costruttivo con tutte le forze politiche, sindacali e di qualsiasi altra natura presenti nella nostra piccola comunità. Credo che la vita di Grassano sia “imbavagliata” da una serie di contrasti personali provenienti da esponenti presenti in tutte le forze politiche; ed è per questo che invito tutte le cittadine e tutti
i cittadini a essere protagonisti nella vita del paese. Il presidente J.F. Kennedy scrisse negli anni '60 che “i problemi del mondo sono creati dagli uomini e devono essere risolti dagli stessi uomini”. Da parte mia, in alcune circostanze, sono stato impulsivo e poco gradevole all'occhio del mio interlocutore e quindi non sono stato sorretto dalle virtù principali specifiche di un segretario politico, ossia la capacitò di ascoltare a cui segue la capacità di riflessione e di analisi. Per questo chiedo scusa a tutte le amiche e a tutti gli amici che hanno voluto
la pazienza e la bontà di sopportarmi. A loro dico che non è un addio dalla scena politica, ma ritengo auspicabile per la mia persona, anche in presenza di problemi di salute, di continuare ad impegnarmi in politica in veste diversa rispetto a quella din d'ora occupata. Infine vorrei ricordare a tutti una bella frase di Aldo Moro a me tanto cara: quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante, ci aiuta a essere coraggiosi». *Ex segretario Popolari Uniti Grassano
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Tursi Incontro con i sindaci del Basso Sinni per ridefinire i confini territoriali
Confronto aperto sulle “Comunità locali” TURSI - Nella sala auditorium dell'Itcg si è svolto ieri il primo incontro operativo per il riordino territoriale degli enti locali, cioè i comuni che fanno parte del Pit Metapontino. La Regione aveva emanato una legge regionale a giugno di quest'anno, per creare le “Comunità locali”, al posto delle Comunità montane che verranno soppresse. Le Comunità locali saranno sette: cinque nella provincia di Potenza e due nella provincia di Matera. Dovranno avere un dimensione come numero di almeno 50mila abitanti. Il dibattito odierno era incentrato sull’ascolto delle proposte fatte dagli amministratori locali, circa il criterio di suddivisione dell'a-
rea della provincia di Matera, tenendo conto dei paesi della costa o dell'entroterra in prevalenza collinari. Sono intervenuti i sindaci di Tursi, Pisticci, Scanzano Jonico, Colobraro, Valsinni, San Giorgio, Rotondella ed il presidente del consiglio comunale di Policoro, che hanno espresso la loro opinione in merito alla perimetrazione (i comuni che faranno parte delle due Comunità locali nella provincia di Matera). Il sindaco, Michele Leone di Pisticci, ha suggerito di creare una unica Comunità locale che comprenda tutto il territorio provinciale esclusa la città di Matera. Gli altri sindaci si sono orientati nella direzione di creare una Comunità locale che com-
prenda i paesi del Basso Sinni (Tursi, Nova Siri, Rotondella, Policoro, Colobraro, San Giorgio e Valsinni) insieme ai comuni che fanno parte dell'area Pit metapontina, cioè Bernalda, Pisticci, Montalbano e Scanzano, arrivando così tranquillamente alla soglia dei 50 mila abitanti. Presenti Vito De Filippo, presidente della giunta regionale, l'assessore regionale, Vincenzo Santochirico, il consigliere regionale Rosa Modarelli; il presidente della Comunità montana del Basso Sinni e alcuni funzionari regionali. Dopo i saluti di Antonio Guida, sindaco di Tursi, ha parlato il presidente De Filippo: «Spero ci siano condivisione e partecipazione per rea-
lizzare la nuova struttura della Comunità locali. C'è il tentativo di creare un nuovo equilibrio dei servizi pubblici. La relazione periferia centro è importante per la crescita della Basilicata. Le Comunità montane sono state ottimi enti di gestione e non enti di governo. Le Comunità locali tenderanno a diventare enti di governo del territorio, per realizzare al meglio il rapporto tra il centro e la periferia. Nel 2009 garantiremo le risorse finanziarie sufficienti per far partire le Comunità locali. Adesso dobbiamo definirne la perimetrazione e aspettiamo suggerimenti da voi. Ci sarà una riunione plenaria entro fine anno. A fine riu-
L’incontro di ieri nella sala consiliare di Tursi
nione il presidente De Filippo ha voluto visitare la Rabatana, l'antico centro sto-
rico tursitano». Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Emergenza maltempo Sarà chiesto lo stato di calamità. Operatori turistici allarmati per la stagione
Scavi archeologici sott’acqua Si aggrava lo scempio. Sopralluogo di De Filippo a Metaponto METAPONTO - Il dio Apollo e la dea Hera saranno infuriati. I loro templi metapontini sono finiti sotto l'acqua, come buona parte dell'area archeologica, ultima tappa, ieri, del sopralluogo del presidente della Regione, Vito De Filippo, degli assessori Vincenzo Santochirico, Roberto Falotico e Innocenzo Loguercio e della senatrice del Pd, Maria Antezza. Le pompe sono al lavoro per liberare l'area dall'acqua, ma il paesaggio rimane surreale. Alle 14, nei pressi della stazione ferroviaria, il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, accompagnato dalla giunta comunale e da funzionari del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, aveva mostrato alla delegazione regionale le foto con i danni del maltempo, segnalando su una mappa i campi allagati e compromessi dallo straripamento del fiume Bradano. Poi tutti sono andati sul lungomare metapontino per guardare da vicino la devastazione causata dalla mareggiata dei giorni scorsi. La spiaggia è quasi scomparsa e De Filippo ha ascoltato gli operatori turistici, che hanno davanti un futuro molto incerto. Gravi i danni anche in agricoltura con intere coltivazioni finite sott'acqua, vicino al villaggio turistico “Metatur”. «Come in altre occasioni, non lasceremo soli né gli operatori agricoli, né gli operatori turistici», ha affermato il presidente De Filippo, che ha aggiunto: «Per quel che riguarda l'erosione costiera, ci stiamo preoccupando già da tempo di trovare una soluzione strutturale al problema attraverso le più moderne e le più efficaci tecniche come ha dimostrato il convegno nazionale voluto dalla Regione e svoltosi nei mesi scorsi a Maratea, sul tema “Coste: prevenire, pianificare, programmare”. Siamo impegnati ad attivare le scelte pianificatorie necessarie alla difesa delle aree costiere e per rendere compatibili, per quanto possibile, le esigenze di sviluppo del territorio con la tutela degli ambienti naturali e con le
Un campo allagato a Metaponto
condizioni di rischio di erosione». Il presidente della giunta regionale ha assicurato che sarà chiesto lo stato di calamità: «Sebbene su questo capitolo nel settore dell'agricoltura e come abbiamo più volte ribadito, le risorse nazionali sono insufficienti. La Regione Basilicata farà, come sempre, la sua parte. E se il governo nazionale farà la sua, come annunciato da esponenti della maggioranza, riusciremo a dare una risposta certa e rapida agli agricoltori e agli operatori turistici. Anche per quel che riguarda le strutture turistiche, intendiamo fare la nostra parte costruendo una misura normativa e finanziaria capace di dare risposte adeguate a questa emergenza». L'impegno dei politici regionali, dunque, ci sarà, altrimenti bisognerà temere la vendetta degli dei, come ci ricorda Virgilio nel sesto libro dell'Eneide: «Imparate, ammoniti, cosa sia la giustizia e a non disprezzare gli dei». Sul tema è intervenuto ieri anche il presidente della Provincia, Carmine Nigro, che ha riunito l'ufficio di Protezione civile per fare il punto della viabilità nelle strade provinciali, a seguito delle abbondanti piogge che hanno mes-
so a dura prova uomini e mezzi dell'ente. Presenti all'incontro anche gli assessori alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro ed ai Trasporti, Cosimo Pompeo, oltre naturalmente ai dirigenti dei vari settori interessati, Pietrocola,
De Capua e Latorre, comandante della Polizia provinciale. In particolare, è stata valutata l'efficienza degli interventi effettuati, ma soprattutto sono stati introdotti quei correttivi necessari per migliorare la macchina amministrativa nel caso dovesse ripresentarsi una emergenza analoga. «Atteso che si è trattata di una situazione assolutamente eccezionale -ha spiegato Dalessandro- occorre prendere atto che molti danni sono stati provocati dall'insufficiente manutenzione e dalla presenza di molti passi carrabili aperti abusivamente sulle strade provinciali. Va anche evidenziato il comportamento sconsiderato di molti frontisti che lavorano i loro terreni fino al ciglio stradale. Adotteremo una “tolleranza zero” -ha concluso- per tutti coloro che procureranno danno all'incolumità pubblica e privata». Per Nigro, «gli interventi sono risultati efficaci, ma alla Provincia devono essere trasferite le risorse sia per far fronte all'emergenza che per riparare i danni». Gianpaolo Palazzo
I senatori lucani del Pdl interrogano i ministri «UN'interrogazione urgente verrà presentata nelle prossime ore dai parlamentari lucani del Partito delle libertà, Guido Viceconte, Cosimo Latronico e Vincenzo Taddei ai ministri dell'Agricoltura, delle Infrastrutture e al sottosegretario al Turismo per chiedere di valutare il riconoscimento dello stato di calamità naturale, dopo l'ondata di maltempo che ha provocato seri danni alle strutture balneari del metapontino e al comparto agricolo di tutta l'area dopo l'esondazione dei fiumi Bradano e Basento». Lo ha annunciato ieri il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che in mattina ha effettuato un sopralluogo a Metaponto, dove la mareggiata ha colpito numerosi stabilimenti balneari. «Chiederemo al governo per il tramite dei ministeri competenti anche di fare una stima dei danni, peraltro notevoli, e di reperire risorse che possano aiutare sia il comparto turistico dell'area a fronteggiare la difficile situazione ed evitare così che venga messa a rischio la prossima stagione estiva, sia il settore agricolo messo letteralmente in ginocchio dall'insolita ondata di maltempo». provinciamt@luedi.it
C’è l’Unità di crisi Al via la conta dei danni
L’Unità di crisi a Pz
METAPONTO - La mareggiata che nei giorni scorsi ha danneggiato duramente il lido di Metaponto ha colpito anche il popolo di Internet. Su “Youtube” nel giro di pochi giorni sono già sei i video pubblicati, che mostrano non solo il lungomare devastato, ma anche l'area archeologica metapontina semisommersa dall'acqua. C'è chi come l'utente “Rusticano 74” preferisce non commentare, chi, “Illo 1978”, lascia un'opinione lapidaria: «Incredibile, tutto distrutto», mentre invece “Strisciailmetapontum” preferisce il tono apocalittico: «Quante parole al vento avete buttato! ma ora pure la natura si è ribellata!!!» e ancora: «Guardate dopo la tempesta cosa è rimasto della spiaggia di Metaponto (…), la natura dopo aver aspettato la Regione Basilicata, il Comune, Capitaneria, Forestale e quant'altro ha deciso di risolvere le questioni.....in corso da anni». Il sottofondo musicale scelto per un filmato è la canzone del gruppo bernaldese Krikka Reggae “Civilizzazione”, il cui ritornello dice: «Civilizzazione vuol dire distruzione». Ieri la politica regionale ha continuato a muovere i suoi passi e si è insediata nella sede
del Dipartimento regionale all'agricoltura l'Unità di crisi sui danni provocati dal maltempo alle colture del metapontino. Del tavolo, presieduto dall'assessore regionale all'agricoltura, Roberto Falotico e coordinato dal direttore generale del dipartimento, Franco Pesce, fanno parte anche l'Autorità di Bacino e il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Nel corso della riunione, aggiornata poi a lunedì prossimo, è stata analizzata la situazione della maggior parte dei canali della rete irrigua. L'esondazione, che ha colpito la zona dei villaggi turistici di Metaponto, è stata provocata dalla rottura di un muro d'argine del fiume Bradano. Funzionari del Consorzio di Bonifica hanno sottolineato che sino a ieri è stato sollevato più di un milione di metri cubi d'acqua. «Occorre fare presto nel monitorare la situazione -ha dichiarato Falotico- al fine di chiedere lo stato di calamità. Per l'immediato futuro, già da gennaio ci incontreremo con le organizzazioni professionali del mondo agricolo per calendarizzare una serie di iniziative e governare al meglio la campagna irrigua del 2009». gian.pa.
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Interventi a tutela dell’agricoltura e dell’ambiente nei comuni ricadenti entro dieci chilometri dall’Itrec
Quattro milioni per il Metapontino Ripartiti dalla Provincia i fondi di compensazione Trisaia LA Provincia di Matera ha approvato il programma per l'utilizzo dei “Fondi compensazione ambientale Trisaia”, per un importo pari a 4.000.000 di euro. Il programma, elaborato dall'assessore all'Ambiente, Franco Labriola, prevede un intervento di 1.000.000 di euro per la costruzione del sistema integrato di raccolta dei rifiuti agricoli; 1.000.000 di euro per un progetto di manutenzione e valorizzazione delle aree Sic-pineta jonica; 600.000 euro per un Accordo di programma con i comuni che rientrano nel raggio dei 10 chilometri dal Centro Itrec della Trisaia di Rotondella, da utilizzare per investimenti nel campo ambientale ed agricolo; 200.000 euro per uno studio epidemiologico sull'incidenza tumori nel territorio della provincia di Matera; 300.000 euro per la costruzione della prima “Farmer market” del Materano; 250.000 euro per la certificazione ambientale dei terreni agricoli incontaminati nelle aree contigue al Centro Itrec; 230.000 euro per un programma di adeguamento dei sistemi di sicurezza alimentare ed infortunistica delle aziende agricole; 200.000 euro per un program-
L’Itrec nel Centro Enea di Rotondella e l’assessore Franco Labriola
ma di valorizzazione del progetto di istituzione di “Fattorie didattiche” e infine 150.000 euro per un programma di valorizzazione ambientale e culturale del territorio ricadente nel Basso Sinni. Il programma d'investimento
prevede, inoltre, la proposta di un Accordo di programma da sottoporre alla Regione Basilicata per la compartecipazione al 50% (4.000.000 di euro), il tutto finalizzato ad aumentare gli effetti positivi sul territorio. «Dopo l'approfondita condivi-
sione con il mondo istituzionale e associativo -spiega l'assessore Labriola- ho elaborato un programma che rispondesse alle reali esigenze del territorio, cercando di non snaturare la missione affidataci con il trasferimento delle risorse. Per questo si
Montalbano Al via il concorso delle Acli
Gara al presepe più bello MONTALBANO JONICO Si respira a pieni polmoni l'aria del Natale a Montalbano Jonico, con vetrine ormai tutte addobbate e le principali strade cittadine, via Armando Miele e corso Carlo Alberto, ornate con simmetrici e delicati festoni di luci. Intanto, perché il Natale sia celebrato in famiglia attraverso il simbolo più tradizionale della natività e cioè il presepe, la locale sede delle Acli, ha indetto un concorso, con il patrocinio della Regione Basilicata per premiare il presepe più bello. «In realtà -ha spiegato Vincenzo Sozzo, presidente delle Acli di Montalbano- da alcuni anni stiamo presentando ai nostri concittadini il concorso per il presepe più bello. E' un incentivo acchè, oltre all'albero che ha comunque un significato religioso, vi sia nelle case anche il presepe quasi a volere sottolineare l'avvento di Gesù Cristo nella vita non solo del-
anni e fondamentale è il contributo che viene dato anche nelle attività culturali del paese, in collaborazione con l'Unilabor, Università delle tre età, per tutti i corsi attivi che vanno dallo studio delle letteratura e della Teologia , all'approfondimento degli usi costumi e tradizioni popolari, all'informatica e alla pittura. Guidata da Carmine Capobianco sino allo scorso anno, a succedergli, attualmente, in linea di assoluta continuità, la giovane leva, Vincenzo Sozzo. In un clima di austerità ma di recuperata semplicità, anche Montalbano è entrata nel vivo del clima natalizio, grande attesa inoltre, per il preannunciato presepe vivente che è in fase di organizzazione a cura dei giovani Scout della Parrocchia Santa Maria dell'Episcopio chiesa matrice della comunità jonica. Anna Carone provinciamt@luedi.it
è deciso di elaborare un programma che affrontasse questioni preminenti nei settori Ambiente e Agricoltura». L’assessore provinciale Labriola, nel salutare l'approvazione del programma ringrazia tutti i gruppi consiliari e la maggioranza, «per aver voluto condividere l'importante iniziativa che vedrà ricadute positive nei settori che vivono momenti particolarmente delicati». Sulla questione interviene anche il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro: «Abbiamo presentato -evidenziaquesto programma a Roma in occasione della conferenza UpiAnci, devo dire, che è stato molto apprezzato per le linee programmatiche che esso contiene. L'intesa Upi-Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) ha sancito -spiega il rappresentante istituzionale- un accordo nella futura programmazione tra Comuni e Province, nonchè le pressioni sul governo nazionale affinché sblocchi i fondi precedenti al 2004 pari a 101 milioni di euro e -conclude il presidente Nigro- quelli relativi al trascorso biennio 2007- 2008». provinciamt@luedi.it
Policoro In un’azienda alimentare
Nuovi occupati nell’area Pip POLICORO - In un periodo di congiuntura economica negativa da cui non si sottrae, purtroppo, nemmeno il Sud, l'area più debole dell'Italia, ci sono anche buone notizie sul fronte occupazione. Infatti, cinque unità lavorative sono state impiegate in una nuova attività commerciale inaugurata ufficialmente giovedì. E' ubicata nella zona artigianale, anche se il set- Policoro tore è quello alimentare. I nuovi imprenditori sono calabresi, di Castrovillari (Cs), e hanno visto in Policoro una zona ancora fertile, sotto alcuni aspetti, e per la sua strategicità comprensoriale con una grande forza centripeta per attrarre investimenti. Da qui, dopo una breve indagine di mercato per sondare i gusti
e le aspettative dei residenti non solo policoresi ma anche dell'intera fascia jonica, hanno deciso di aprire un punto vendita che già alla prima giornata di inaugurazione ha fatto registrare numerosi visitatori e consumatori. Potrebbe essere l' apripista per l'anno venturo di inversione del trend negativo generale che caratterizza questo fine trimestre 2008. E comunque un segnale positivo di dinamicità imprenditoriale del territorio. Peccato che anche in questo caso i datori di lavoro non siano lucani, e debbano essere sempre e solo altri a vedere le potenzialità di una regione che forse è incapace di uscire dal recinto delle solite lamentele. Gabriele Elia
Comunali a Nova Siri I giovani “Amici del Sound App” si rivolgono a Laddomata e Santarcangelo
pretata tale; è semplicemente un'apertura totale al dialogo, al confronto, al lavoro per il bene della comunità tutta [...]. Sperando di non aver annoiato nessuno, nè tantomeno irritato e offeso le persone chiamate in causa [...] Vogliamo concludere citando Benedetto XVI il quale intervenendo nella vita politica della nostra Nazione si permise di chiedere al nostro Parlamento: “Un rinnovamento generazionale,spazio ai giovani”. Noi, come Sua Santità,........ci crediamo! Gli amici del Sound App
Un presepe
l'uomo ma di ogni singola persona e famiglia. Ritrovarsi intorno al presepe è un po' la riscoperta e valorizzazione delle nostre origini cristiane. In palio ci sono tre premi assegnati a giudizio insindacabile di una apposita commissione sulla base di tre fondamentali criteri di valutazione che verteranno sull'estetica, sulla tecnica di composizione e sul messag-
gio. Negli anni passati -ha concluso Vincenzo Sozzo- c'è stata una buona partecipazione delle famiglie ci auguriamo ancora di più per quest'anno. Naturalmente gli interessati possono recarsi presso la nostra sede nei locali della chiesa San Rocco, per tutte le delucidazioni e informazioni necessarie». Il circolo Acli a Montalbano è una realtà da tantissimi
SPUNTI NOVA SIRI - Prosegue la campagna stampa di un gruppo di giovani di Nova Siri per stimolare un costruttivo dialogo, in vista delle Comunali di primavera. Dopo il primo intervento, la “politica nota” del centro jonico, non ha battuto ciglio; oggi il Quotidiano propone un altro utile contributo. Abbiamo cercato di aprire un dialogo-confronto sulla vita politica del Comune di Nova Siri. A parte il silenzio degli amministratori locali (maggioranza e opposizione), ci riproviamo; come si suol dire
Candidati ancora senza certezza “barcollo ma non mollo”. Ci chiediamo: Che fine ha fatto l'aspirante Sindaco signor Laddomata? Bravissima persona, ma non ne sentiamo più parlare; come mai? Gatta ci cova? Primarie fallite nel Pd e tutto tace? Strano, singolarmente strano. Dacci una spiegazione del tuo silenzio. Non è un attacco, caro Michele, noi
ti guardiamo con stima e simpatia, però tu devi rimanere coerente. Questo non significa che non devi provare a trovare un'intesa con altre forze politiche, ma non pubblicizzarla all'ultimo secondo, altrimenti potrebbe essere interpretato come l'ennesimo inciucio e perdi di stima e simpatia. Scusa la presunzione
del consiglio che ti regaliamo oggi, ma ricorda “il popolo dà, il popolo toglie”. All'attuale sindaco Santarcangelo, persona da noi molto stimata, sia umanamente che professionalmente, ci viene voglia di chiedere (al politico,non alla persona ne tantomeno al professionista): Gentile sindaco, ha dichiarato pubblicamente
sei mesi fa di voler provare a continuare nel cammino politico da Lei intrapreso, poi il silenzio; vorremmo, se possibile, anche da Lei una spiegazione a questo silenzio e ci permettiamo di chiederglielo per la carica che ricopre [...]. Vedete, cari lettori-concittadini, la nostra non è una guerra, mai vorremmo fosse inter-
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LOTTO&CONCORSI
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DAMA
Rubriche
Il 43 della ruota lagunare esce dopo 114 estrazioni
Vinto l’estratto a Venezia ROMA - Il 43 (la donna sul balcone), capolista di Venezia e re dei ritardatari, ha arrestato la sua corsa dopo 114 estrazioni regalando parecchie vincite ai suoi fans perché si è combinato in terno con altri due numeri della sua decina il 42 (il caffè) e il 47 (il morto). Gli altri ritardatari che si sono messi in luce sono l'84 (la chiesa) e il 37 (il monaco) secondo e decimo di Milano dopo 59 e 39 turni, il 15 (il ragazzo) quinto di Torino dopo 59 assenze, il 45 (il vino) quarto di Firenze dopo 56 ritardi, il 32 (l'anguilla) e il 48 (il morto che parla) sesto e nono di Roma dopo 52 e 42 turni, il 9 (i figli) ottavo di Bari dopo 50 assenze, il 48 (il teatro) settimo di Cagliari dopo 42 mancati riscontri. Al vertice dei numeri più attesi è passato il 41 (il coltello) di Torino con 108 assenze continuative, precede la coppia sincrona di Bari il 29 (il padre) e il 62 (l'omicidio) a quota 101, il 68 (la minestra) di Torino con 94 sorteggi negativi e il 23 (lo scemo) di Genova con 91 turni. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo gli ambi vertibili 36-63 a Bari, 25-52 a Firenze e 15-51 a Torino, i terni di decina (72-79-80) a Genova, (82-88-89) a Napoli, (31-38-40) a Palermo e 42-43-47) a Venezia. NAZIONALE - I numeri di cadenza 9 e quelli di figura 3 sono interessanti per ambo, le combinazioni 39-4969-79-89 e 3-30-57-75-84 possono darvi ampi spunti di gioco. Previsione speciale 6-79 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo e terno la cifra 6 pura che non sviluppa giochi da 101 estrazioni, prendete spunti dalla cinquina 26-46-60-68-86. Tra le cadenze, invece, è interessante per ambo quella del 7 con la serie 17-27-37-5767. Previsione speciale 29-62 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la decina cabalistica 80/89, prendete spunti dalla serie 80-82-8688-89. Buona anche la figura 1 con la serie 10-28-37-55-82. Previsione speciale 47-53 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla decina cabalistica 90/9 e alla serie 90-2-3-4-8. Interessante anche la cadenza 3 con la serie 3-13-33-63-73. Previsione speciale 17-23 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 è ferma da 55 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la figura 6 con la serie 24-33-60-69-87. Previsione speciale 25-62 per estratto ed ambo.
2 29 88 68 23 28 9 1 77 41 40 MILANO - Per ambo e terno la cadenza 0 che manca da 58 estrazioni, la serie 20-30-50-60-80 può darvi ottimi spunti di gioco. Interessante anche la decina cabalistica 30/39 con la serie 34-35-36-37-38. Previsione speciale 33-74 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è attesa da 63 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-84. Per ambo e terno tenete presente la figura 6 con la serie 15-42-51-69-87. Previsione speciale 12-74 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e cadenza 5 con la cinquina 15-35-55-65-75 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 63-86 per estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 3 è attesa da 65 turni, cercate ambi e terni nella serie 3-14-25-36-69. La cadenza 6 è statisticamente interessante, la serie 26-36-56-66-76 può darvi spunti interessanti per ambo. Previsione speciale 49-86 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 7 è ferma da 64 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. Buona anche la cadenza 8 con la cinquina 18-48-58-7888. Previsione speciale 41-53 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 43 della previsione speciale. La cadenza 0 è attesa da 82 estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie
77 101 72 75 91 61 62 77 79 108 74
3 62 86 8 83 33 59 79 59 68 81
73 101 57 66 57 56 62 70 76 94 68
69 4 37 90 33 25 56 8 35 72 87
42 77 45 52 53 50 54 62 63 63 62
Pronostico concorso n. 151 (del 16/12/2008) 30 38 40 46 50 57 71 78 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 69 88 127 62 85 123 64 86 121 87 90 121 29 3 121 18 55 120 12 80 120 36 82 120 51 1 119 77
PREVISIONI
Ritardo 53 49 48 47 44 37 36 36 34 34
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 16 dicembre 2008 Roma e Tutte 3, 7, 81, 76, 79, 47 Napoli, Firenze e Tutte 1, 5, 79, 74, 77, 45 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 18 dicembre 2008 Roma e Tutte 5, 9, 83, 78, 81, 49 Napoli, Firenze e Tutte 3, 7, 81, 76, 79, 47
UNIDICI RUOTE
Lanzino vince il torneo di San Pietro dedicato a “Mastru Lisandru” il papà terribile si aggiudica il match. Dopo una serie interminabile di sfide ad eliminazione, si trovano ancora l'uno contro l'altro Mastru Lisandru e Michele Lanzino. Quest'ultimo per vincere deve obbligatoriamente battere due volte il rivale storico. Al centenario del paese basta invece una sola vittoria in virtù dell'affermazione in occasione della prima finale. Intorno al tavolo della super sfida si forma un capannello di curiosi, giocatori eliminati e semplici osservatori. Il silenzio imperversa nella sala dei pensionati, le uniche a fare rumore, con il loro ticchettio, sono le pedine spostate dai due finalisti da una casella all'altra. La tensione, dopo la prima partita vinta da Lanzino, sale. A questa seguono tre pareggi consecutivi. I due sfidanti scampano a tiri e combinazioni. Al quinto match la stanchezza s'impossessa dei damisti, il più provato è proprio Mastru Lisandru che, dopo un pomeriggio di battaglia, perde la seconda e decisiva partita. Allo sfidante-organizzatore compie l'impresa attuando un difficile sorpasso. Michele Lanzino vince così il torneo dedicato ad Alessandro Natale che si deve accontentare della piazza d'onore. Terzo posto invece per il figlio d'arte Salvatore Lanzino che precede il bravo e appassionato damista Gino Pugliese.
55 59 69 30 10 60 63 51 23 32 29
10-30-40-60-70. In alternativa considerate la figura 5 con la serie 14-2332-41-50. Previsione speciale 8-23 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 22-32-40, 12-13-52, 48-53-54, 9-15-28, 16-4147.
di FRANCESCO SENATORE
COSENZA - Un torneo di dama dedicato ai suoi cento anni. San Pietro in Guarano, piccolo comune presilano in provincia di Cosenza, ha voluto così festeggiare il secolo di vita del nonnetto del paese, Alessandro Natale, meglio conosciuto come Mastru Lisandru. Una passione, quella per dame e pedine, nata ai tempi della guerra. Oltre sessant'anni di sfide giocate a colpi di tiri e trabocchetti. E proprio su questa scia, il suo rivale di sempre, Michele Lanzino, in collaborazione col circolo scacchistico “Bobby Fischer”, ha organizzato un torneo di dama per festeggiare i cent'anni del decano di San Pietro. Otto i giocatori ai nastri di partenza che si sono affrontati in un girone ad eliminazione diretta. Si è arrivati così alla prima finale. Di fronte, secondo i pronostici, proprio loro: Mastru Lisandru e Michele Lanzino, i damisti più forti del paese insieme al grande assente (per motivi di lavoro) Pierluca Buccieri. Il primo round si chiude a favore di nonno Natale che si assicura la finalissima. Il perdente, infatti, si è ritrovato a giocare in un altro gruppo formato da quattro persone (in pratica gli eliminati della prima fase). La formula ancora all'italiana ha dato vita a una finale tutta in famiglia, padre contro figlio, Michele contro Salvatore, in pratica Lanzino senior contro Lanzino junior. Sul filo di lana
49 80 45 64 54 52 59 66 68 67 65
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di dicembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Dicembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI MARZO 52 - 78 - 87 88 - 44 - 5 33 - 4 - 7 56 - 51 - 47 52 - 76 - 24 48 - 89 - 2 6 - 66 - 16 21 - 18 - 90
I due finalisti Michele Lanzino e Alessandro Natale
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di dicembre.
Sport Martedì 16 dicembre 2008
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Serie A. Il successo contro i diavoli carica l’ambiente della Vecchia Signora
Juve, caccia all’Inter con umiltà Tra i bianconeri cresce la convinzione per lo scudetto TORINO – Dai «piedi per terra» di Cobolli Gigli alla consapevolezza che «l'Inter non è assolutamente fuori dalla nostra portata» del ds Alessio Secco. La Juventus si interroga sullo stato d’animo di chi indossa i panni dell’anti-Inter, consegnati di fatto ieri dal campionato dopo la schiacciante vittoria sul Milan. Vittoria di cui Alessandro Del Piero, dal proprio sito, si dice «felice ed entusiasta», parlando anche a nome dei compagni e sottolineando che è stata «voluta con grande determinazione e una concentrazione che siamo riusciti a tenere alta per tutti i novanta minuti». Curioso come le parti si siano invertite: ad agosto fu proprio il Milan a seppellire sotto quattro gol la Juventus nel «Berlusconi» e tutti parlarono di ridimensionamento delle ambizioni bianconere, l’ esatta simmetria di quello che succede adesso. Anche per questo oggi, in casa bianconera, si vive un lunedì particolare, in cui dirigenti e squadra non sembrano ancora aver realizzato in pieno il verdetto di ieri sera, che regala grande soddisfazione, ma anche notevoli responsabilità e aspettative. Usa toni prudenti il presidente bianconero: «Ora nella lotta scudetto si è inserita anche la Juventus – ha affermato dai microfoni Rai della 'Politica nel pallonè – anche se dobbiamo restare con i piedi per terra, perchè l’unico avversario vero dell’Inter può essere l’Inter». Osa di più il diesse Secco, che, intervistato da Radio Kiss Kiss, fa notare: «Abbiamo confermato di avere lo spirito vincente e che nessun traguardo ci è precluso. L’Inter non è assolutamente fuori dalla nostra portata». Una dimensione nuova, non c'è dubbio, che la Juventus non ha avuto ancora il tempo di metabolizzare, così come non ha potuto valutare in toto le proprie potenzialità tecniche a pieno organi-
Claudio Ranieri, allenatore della Juventus
co, ormai abituata alla perenne emergenza. Quanto peseranno i ritorni di Buffon, Trezeguet, Camoranesi, Tiago e Poulsen, per rimanere ai giocatori più quotati? La serata di ieri ha detto con chiarezza che la Juve non è solo Amauri e Del Piero. Certo, Trezeguet al rientro dovrà davvero combinare cose straordina-
rie per convincere Ranieri, perchè ormai la squadra si è abituata a giocare con un centravanti mobile e pronto al palleggio come il brasiliano. Ma anche il portoghese e il danese potrebbero avere grosse difficoltà a riprendersi il posto, vista la crescita esponenziale del rendimento di Marchisio e De Ceglie e il ritorno all’atti-
vità piena di Cristiano Zanetti. Il lancio in orbita di questi due giovani regala grande soddisfazione alla dirigenza bianconera: «Hanno dato prova di che cosa si può fare con il vivaio, cui la Juve crede sempre. Ieri abbiamo giocato con sette giovani italiani, per noi è motivo d’orgoglio», dice Cobolli Gigli. Ma pure Camoranesi, che è il faro della squadra, rischia di dover faticare molto per riprendersi la maglia, viste le prestazioni di Marchionni, finalmente risparmiato dagli infortuni per un periodo abbastanza lungo. Così pure l’assenza di Nedved a Bergamo (domani gli esami, ma la contrattura al gluteo non dovrebbe essere un problema serio) appare meno drammatica per Ranieri, perchè quando è entrato De Ceglie al posto del ceco il Milan è stato fatto a pezzi. Ci penserà comunque l’Inter stessa ad “ambientare» la Juventus nella nuova parte di inseguitrice principe. La marcia dei bianconeri dipenderà dall’andatura dei nerazzurri, perchè da Del Piero e compagni potrebbero arrivare risposte molto diverse tra loro in caso di flessioni o di accelerazioni perentorie della fuggitiva. In quei momenti la squadra di Ranieri potrà capire se spingere a tavoletta o ritirare il piede, magari puntando più sulla Champions.
Campana rieletto al vertice dell’Aic MILANO – A 74 anni Sergio Campana, colui che nel 1968 diede la spinta decisiva per la fondazione dell’Aic, Associazione italiana calciatori, è stato rieletto presidente, giusto oggi pomeriggio, a Milano, al termine dell’Assemblea elettiva tenutasi, a partire dalle 15, presso il Westin Palace Hotel in Piazza della Repubblica. Chi si aspettava una novità dovrà attendere ancora un pò, quanto non si sa. Ma i motivi principali delle rielezione li ha spiegati lo stesso presidente, ed ex calciatore professionista, avvocato Campana: «Avrei potuto essere soddisfatto dei miei 40 anni tra-
scorsi in questa Associazione – ha detto – ma mi è stato fatto notare che in questo momento occorre avere stabilità per poter stabilire, subito, un progetto sindacale-politico, in modo da preparare meglio il terreno all’avvento di un successore appunto dell’attuale presidente». E poi ancora: «Ci vuole tempo. Ma non appena maturerà una situazione tale da poter concedere al presidente, il sottoscritto, il meritato riposo, sarà quello il tempo di procedere di conseguenza. E mi auguro che si avveri il mio sogno, quello di vedere Demetrio Albertini alla guida dell’Associazione».
Dopo il tonfo di Torino
Ma il Milan non molla VARESE – C'è chi ha dormito sonni tranquilli pensando ai bei ricordi del passato. E chi invece non è riuscito a chiudere occhio, tormentato dalla sonora sconfitta appena incassata. Il morale non è alto in casa Milan dopo lo scivolone contro la Juventus costato il secondo posto, ma nessuno ha intenzione di dire addio alle speranze di scudetto. La faccia rossonera comunque sorridente è quella di Adriano Galliani. Dopo aver lasciato Torino inquieto e silenzioso, oggi si è trovato le telecamere puntate per un evento di beneficenza organizzato con Sky. «Anche se per 50' abbiamo giocato un calcio discreto, abbiamo perso ma la vita continua. Siamo 'alegher', come si dice a Milano», sorride l’ad rossonero, assicurando di aver trascorso «una nottata tranquilla: mi sono addormentato pensando che esattamente un anno fa, mentre gli altri stavano a casa, noi diventavamo campioni del mondo per club a Yokohama...». Diverso l’umore di Christian Abbiati e di alcuni suoi compagni. «Ho dormito poco, e passerò così qualche altra notte», allarga le braccia il portiere, che all’Olimpico ha fatto il suo dovere, ma ha dovuto abdicare quattro volte di fronte a Del Piero e compagni in una serata che ha visto bocciata l’intera difesa milanista. Questione di età, secondo molti, questione di mentalità, secondo altri. Più semplicemente una questione di «leggerezze evitabili», secondo
Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti. Troppe, se solo Abbiati ha strappato la sufficienza, e l’alibi degli infortuni illustri regge solo in parte dal momento che sulla vittoria juventina, oltre al marchio di Del Piero, Amauri e Chiellini, c'è anche quello di due giovani talenti come Marchisio e De Ceglie che hanno fatto pesare molto poco le assenze bianconere. Così il Milan torna a lavorare pieno di dubbi. Alla squadra manca compattezza, e la forza per riuscire a imporre il proprio gioco. Ancelotti voleva portare la partita sul piano del possesso, e invece i suoi si sono fatti travolgere dalla fisicità degli avversari per 90'. Inevitabile che ora si parli della squadra di Ranieri come dell’unica vera antagonista dell’ Inter nella corsa scudetto, anche se Ancelotti proverà comunque a risalire la china.
Il dg partenopeo commenta il momento positivo degli azzurri e la loro scalata in graduatoria
Marino coccola il miracolo chiamato Napoli ROMA – «Il nostro è un piccolo miracolo perchè due anni fa abbiamo giocato l’ultima partita in C sul campo del Lanciano. Certamente ci sono giocatori bravi, un tecnico preparato ma questa è una favola calcistica». Il direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino, intervenuto a Radio Anch’io Lo Sport, esprime tutta la sua soddisfazione per il campionato che sta conducendo il Napoli. «Noi stiamo cercando di fare gradino per gradino e la classifica premia ancora di più quello che era il progetto
della società. Napoli doveva ritornare a quei livelli, anche se ci sta tornando con una filosofia diversa perchè con l'Udinese siamo la squadra con l’età molto bassa. Questo è un calcio che corrode i protagonisti, è vero che la capacità di un giocatore di allungare la carriera è aumentato, ma dopo i 30 anni un giocatore va gestito perchè non ha più quella brillantezza dai 20 ai 30 anni». Tornando sugli obiettivi societari si comincia a sognare la Champions, anche se Marino frena. «Non è
nei nostri progetti – spiega – noi vorremmo tornare a giocarci la Uefa con un anno di esperienza in più, stanno arrivando da sotto squadre come la Fiorentina e la Roma che sono più attrezzate, non dobbiamo caricare la squadra di grandissime responsabilità perchè non reggerebbe. Se nelle ultime giornate ci troveremo a lottare per un risultato inaspettato, per nostri meriti e per demeriti altrui, non ci tireremo indietro, ma non centrare questi obiettivi non sarebbe certo un fallimento
per noi». Il Napoli sarà probabilmente costretto ad allargare il Budget a fine stagione per trattenere alcuni suoi campioncini. «Stiamo attuando un progetto basato sui giovani – spiega Marino – ma con tutto il rispetto per squadre come il Chievo o il Como di qualche anno fa siamo il Napoli e abbiamo il quarto bacino d’utenza. I nostri fatturati e il nostro progetto cresceranno. Abbiamo giocatori con contratti blindatissimi e all’interno non vedo tutti quei nervosismi che si leggono».
Il dg Marino del Napoli
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Sport
Martedì 16 dicembre 2008
TOP 11
Rubano la scena agli attaccanti. Il mister è Giannini
Mediani goleador UNA VITA da mediano, di chi segna sempre poco: quel ritornello famoso di Ligabue andrebbe cambiato, stravolto, almeno dando un'occhiata alla sedicesima giornata ed al contributo realizzativo devastante dei centrocampisti. Gli attacchi quasi s'inceppano e la valanga di reti arriva dai portatori di legna. È così lunga la lista dei mediani risolutori che occorre inevitabilmente un taglio netto, drastico ed anche doloroso perché nella top 11 trovino sistemazione anche gli attaccanti. Ben tredici - tra interditori, metodisti e mezz'ali avrebbero diritto ad alzare la voce, a recriminare spazio e considerazione. Ma soltanto in tre guadagnano la nomination: Pacciardi davanti a tutti con la sua prova sontuosa che permette al Crotone d'impattare in pieno recupero, quando le speranze sembravano ormai svanite. A supportarlo nella triade di mediana - strutturata così per premiare le nuove direttive tattiche del Principe Giannini - ci sono poi Favasuli, centrocampista-goleador della Cavese (quarto centro stagionale) ed il francesino Mounard, genio e sregolatezza disciplinato tatticamente da Giannini, diventato ormai un interno di centrocampo utile perfino in copertura. Ma è giusto citare anche chi resta ai margini della dream-team, quell'esercito di mediani “indiavolati” capace di raggiungere valutazioni altissime: D'Amico e Coletti del Foggia, Gennaro Esposito, Cimarelli e Russo del Gallipoli, Mandorlini del Foligno (suo il si-
gillo del momentaneo vantaggio sul campo della Juve Stabia), Mezavilla (in gol col Crotone) e Passiglia del Perugia ed ancora Guerri e Cortese della Pistoiese, le due mezz'ali che ren-
La Cavese “vittima” degli arbitri CAVA DE' TIRRENI. Due conti in tasca e ritrovarsi con almeno 6 punti in meno. Il calcolo parte dal derby di domenica scorsa col Benevento quando sull'1 a 0 è stato negato un rigore sacrosanto per fallo su Aquino: “Avremmo chiuso la partita e scavalcato in classifica un'autentica corazzata, che ha speso in un solo anno i soldi che noi investiamo per fare sei campionati”. Si sfoga così il presidente della Cavese, Antonio Fariello: la direzione del signor Gambini di Roma è stata penalizzante e aggiunge il numero uno del sodalizio aquilotto - “guarda caso è arrivata al termine di una settimana in cui sia la società che il sindaco di Benevento avevano lamentato presunti torti arbitrali. Non penso minimamente alla malafede, altrimenti smetterei di fare calcio, ma c'è una mediocrità ed un'incompetenza diffusa che rischia di vanificare gli enormi sforzi che abbiamo profuso”. In settimana Fariello si sentirà con Macalli: “Non cerchiamo di certo agevolazioni, ma pretendiamo rispetto e trattamento equo”. Fosse stato un semplice episodio avrebbe sorvolato, ma la lista dei “torti”subiti è fin troppo lungae: “A Lanciano ci fu annullato un gol regolarissimo, con la Pistoiese ci fu assegnato contro un rigore incredibile e ce ne fu negato uno netto, a Sorrento fummo vittime di un arbitraggio sconcertante. E dopo quella partita mi sentii già con Macalli per
esprimere tutto il nostro malumore. E poi col Benevento l'ultimo atto. Non voglio esagerare, ma senza questi errori avremmo almeno 5 punti in più in classifica”. Gli stessi, in pratica, dell'Arezzo, seconda forza del campionato: “Ecco perché - continua Fariello - invito anche il nostro sindaco Gravagnuolo, che segue sempre la Cavese, a far valere la propria posizione istituzionale, a prodigarsi perché venga salvaguardata la correttezza del campionato”. Due conti in tasca e da stupenda la classifica sarebbe diventata meravigliosa: “Siamo nei play-off, ma avremmo meritato una posizione migliore. Questo gruppo è fantastico e sta facendo davvero cose eccellenti”. Domenica a Vasto contro il Pescara l'ultimo appuntamento del 2008 e l'opportunità di allungare la striscia positiva (sei i risultati utili consecutivi). Poi sarà tempo di mercato. Nel mirino della Cavese c'è un attaccante di peso: Graziani resta una soluzione possibile, ma non va escluso l'arrivo di Pinamonte, che l'anno scorso ha trascinato il Lumezzane in C1 ed ora sta giocando in D col Brindisi. Due le operazioni in uscita per garantire minutaggio a due giovani di grossa prospettiva: il centrocampista Viscido (89) è conteso da Pescina e Catanzaro, l'attaccante albanese Shiba (88) potrebbe invece essere girato in prestito al Melfi oppure alla Valenzana.
dono per la prima volta fluido ed imprevedibile il gioco dei toscani. Una vita da mediano: nel calcio moderno e totale non è poi così malvagia. Il ruolo è utile e non più oscuro: serve non
soltanto a portare equilibri, ma anche a romperli quando le punte non sono in giornata di grazia. Per una volta trionfano i centrocampisti e non i fantasisti, che avevano inflazionato la top 11 nelle ultime settimane. C'è spazio per un solo trequartista nella formazione dei sogni della sedicesima giornata: si tratta di Lauria, il meno famoso, ma il più incisivo dell'Arezzo, quel funambolo che ha permesso al tecnico Cari di cambiare modulo e svoltare dopo il periodo negativo, di mettere in fila tre vittorie importanti e tenere il passo del Gallipoli. In prima linea due sole maglie: la prima spetta di diritto al cileno Salgado, doppiettista nella sfida tra Foggia e Ternana, la seconda a Felice Evacuo, che dopo cinque mesi di tormenti torna in campo ed impiega appena tre minuti per ripristinare la parità nel derby con la Cavese e togliere dagli impacci un Benevento poco concreto negli ultimi sedici metri. Dall'attacco alla difesa: la guida Rossi del Crotone (sette la valutazione alla sua prova), affiancato per vie centrali dallo stakanovista Terra. Sugli esterni Vastola del Gallipoli (in gol col Lanciano) e Lolaico del Potenza, moto perpetuo lungo la fascia sinistra. Tra i pali Benassi, vero e proprio felino nella sfida col Crotone: para il possibile e l'impossibile e soltanto in pieno recupero deve arrendersi a Pacciardi. Quasi si trattasse di un segno del destino: doveva essere (ed è stata) la giornata dei mediani. Filippo Zenna
Aveva segnato anche sabato con la Berretti
Evacuo è ritornato e Benevento può esultare BENEVENTO - 112 giorni dopo, come se nulla fosse accaduto. Felice Evacuo e il gol, una storia infinita, un feeling che non può spezzarsi. Si sbiadisce il ricordo dello scontro con Carrizo all'Olimpico, l'uscita in barella, il perone rotto e il futuro che entra in un tunnel buio, risalta sempre di più l'urlo liberatorio del Lamberti, la prodezza che regala il pareggio al Benevento, quella torsione nell'aria, l'inzuccata che lascia di stucco Petrocco. Neanche è tornato e già s'è preso la copertina: sarebbe stata sua comunque, ma così è un'altra cosa. La copertina e un piccolo record: due gol in 24 ore, in meno di 60' di gioco. Un “cucchiaio” al giovane portiere della Vibonese il sabato con la formazione Berretti, uno straripante colpo di testa a Petrocco domenica. Soda aveva già deciso di portarlo con sé a Cava, perché il bomber aveva mostrato di essere sulla strada del completo recupero. Ha atteso che giocasse 45' della sfida Berretti tra Benevento e Vibonese, poi lo ha aggregato alla comitiva. Un gol al 32', primo dei quattro che i giallorossini hanno rifilato ai calabresi, l'unico nel primo tempo, un saluto veloce ai giovani compagni, la doccia e via in pullman verso Cava e verso la gloria. Un rientro così non se l'aspettava neanche lui: “Sono felice, inutile dirlo. Questo gol non solo ha consentito alla mia squadra di conquistare un punto importantissimo, ma mi dà fiducia per il futuro e mi consente di capire che sto sempre meglio e che posso raggiungere a breve la migliore condizione”. Un gol al sabato, uno alla domenica: la lunga assenza dai campi di gioco non ha inaridito il suo eccezionale fiuto del gol. Del resto aveva iniziato la stagione centrando il bersaglio con una regolarità sorprendente: un gol al Legnano, due al
L’esultanza di Evacuo
Treviso in Coppa Italia. Proprio quelle due reti segnate ai trevigiani consentirono al Benevento di regalarsi la magica serata dell'Olimpico. Magica per tutti, ma non per lui: “A saperlo, avremmo fatto a meno di cercare con tanto accanimento la qualificazione al turno successivo. A Treviso finì ai rigori, ce la mettemmo tutta, volevamo assolutamente andare a sfidare la Lazio in casa sua. Per altro io ero anche un ex…”. Ma proprio l'Olimpico tradì Felice Evacuo: uno scontro con Carrizo, il piede che si piega, il perone che salta via. “Sono scontri che capitano in una partita, Carrizo non ha colpe”. Non vuole pensarci più, anche se quell'infortunio gli ha impedito di gioca-
re quasi tutto il girone d'andata. Dopo l'intervento del professore Mariani ha bruciato le tappe, tre mesi e qualche giorno per riprovare di nuovo l'ebbrezza della partita vera: “Sono entrato in campo con tanta determinazione. Avevamo giocato una buona partita, non avremmo meritato la sconfitta. Forse la squadra aveva un po' calato i ritmi e la Cavese ci aveva punito. Per fortuna non ci siamo arresi ed è arrivato il mio gol. Dite che sono stato bravo? Bè, devo ringraziare soprattutto Cejas che mi ha inviato un pallone col contagiri, era perfetto, io ho colpito bene ed ho fatto gol”. E' stata la fine di un incubo, l'inizio di una nuova avventura: “I miei compagni sono stati splendidi, tutti sono venuti a congratularsi con me dopo la segnatura e al termine della partita. Il gol lo dedico a loro, alla società, al mister e allo staff sanitario, che ha avuto tanta pazienza a seguirmi in questo periodo”. Il Benevento è sempre attivo su mercato, cerca qualche pedina per irrobustire la sua inquadratura. Ma da domenica sa di aver fatto il suo miglior acquisto, da questo momento ha un Evacuo in più: “Siamo fiduciosi, questa squadra ha tutte le carte in regola per tagliare il traguardo che si è prefissato. Credo che il periodo peggiore per me sia passato, merito anch'io un po' di fortuna”. Luca Maio
PANCHINA ASSEGNATA Taranto, Stringara è il nuovo allenatore E' PAOLO STRINGARA il nuovo allenatore del Taranto. Ieri mattina il tecnico, al termine di un incontro con il presidente Luigi Blasi, ha firmato un contratto fino al termine della stagione. Stringara sarà coadiuvato da Maurizio Vincioni, in qualità di allenatore in seconda. Restano confermati nello staff tecnico Gianfranco Degli Schiavi (che ha guidato la squadra a Potenza dopo l’esonero di Dellisanti) e Paolo Redavid.
Sport 43 Prima La squadra non si è disunita, ha saputo soffrire e vincere Martedì 16 dicembre 2008
Potenza, la forza del gruppo Arleo pensa al benevento, ma non avrà Vianello Rapporti sempre più freddi
Giornata dell’autorità boicottata da quelle comunali ERANO un po’ attesi al varco, quasi per verificare se è (o era) possibile un riavvicinamento alle sorti del Potenza. Ma i rappresentanti massimi del Comune capoluogo hanno risposto con un’assenza sugli spalti del Viviani che vale mille parole. Inutile andare a cercare motivazioni che non hanno ragione d’essere, impegni istituzionali su tutti: dal Comune di Potenza, Sindaco e Assessore allo sport in testa, non hanno presenziato a quella che era stata battezzata come la “Giornata delle Autorità”. Hanno i loro motivi, sicuramente, e cercheremo di farcene una ragione, anche se al cronista non resta che fotografare la situazione prendendo spunto dal signorile comunicato stampa emesso nella giornata di ieri dal direttore generale del club, Rocco Galasso, fautore dell’iniziativa. Fatto, crediamo, in buona fede e senza voler alimentare polemiche, in questo momento non costruttive: il dirigente rossoblù ha ringraziato per la partecipazione i presenti, senza minimamente fare riferimento agli assenti. Eppure lui stesso aveva consegnato personalmente l’invito al sindaco Santarsiero che non ha delegato nessuno a presenziare al suo posto. “E' abbastanza positivo ribadisce Galasso nella nota stampa - il bilancio della giornata in favore di Telethon e anche dell’iniziativa che ha portato la società rossoblù a cercare il mondo delle istituzioni invitando espressamente le realtà amministrative, governative e istituzionali ad essere presenti in tribuna nella gara con il Taranto. Devo ringraziare sentitamente la sensibilità di molte realtà istituzionali che hanno risposto prontamente al nostro invito con messaggi di adesione e con la loro presenza allo stadio. In modo particolare la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza, intervenute con i Presidenti dei rispettivi consigli, ma anche il Presidente del Tribunale e le cariche dell’Esercito che hanno aderito con loro rappresentanze. Un grazie, inoltre, al presidente del comitato regionale della Figc lucana, Piero Rinaldi, per la sua presenza e agli esponenti federali e del settore giovanile e scolastico. Ci auguriamo di sentire sempre maggiormente il loro sostegno a vantaggio di questa società sportiva che rappresenta un notevole valore non solo per la città di Potenza ma per l’intero territorio provinciale e regionale quale maggiore espressione sportiva della Basilicata”. Quell’ “abbastanza positivo”, inconsciamente, è ri-
volto all’istituzione comunale, con la quale proprio di recente Postiglione non ha intrattenuto buoni rapporti, specie per la gestione dello stadio. In verità, la frizione più importante, almeno stando a quanto è dato capire dagli ambienti societari, sembra essere la rottura di luglio con la British Land, rispedita al mittente in pochissimi minuti nel giorno in cui si sarebbe dovuto discutere di un nuovo stadio a Potenza. E per non dire della figuraccia fatta a livello nazionale dalla società Potenza e dall’ammistrazione che non è riuscita a risolvere tempestivamente il problema, quando Postiglione decise di mettere alla porta della tribuna stampa tutti i giornalisti. Negli ultimi giorni, però, parlando di rinnovo della convenzione per l’utilizzo dello stadio Viviani, sono venute fuori diverse argomentazioni, denunciate dal proprietario e replicate dall’amministrazione, che non hanno fatto altro che inasprire e rendere difficili ulteriormente rapporti che forse mai sono stati idilliaci. La ciliegina sulla torta, dopo le discussioni relative alla gestione dei riscaldamenti o alla bolletta esorbitante dell’acqua, è stata un’accusa diretta da Postiglione all’ente comunale sul mancato rilascio di autorizzazioni per l’agibilità del settore ospiti, che puntualmente priva la società di introiti economici per l’assenza di tifoserie viaggianti. Un dito puntato contro il Comune, senza tema di smentita. Tutto poche ore prima che la società stessa decidesse di istituire la “giornata delle autorità” con tanto di inviti per la sfida col Taranto. Come non immaginare una defezione scontatissima? Postiglione è come se avesse voluto tendere una mano, facendo un passo indietro, ma l’invito è stato restituito al mittente con l’assenza in tribuna dei rappresentanti di piazza Sedile. Non si cancella mica tutto con un colpo di spugna, avrà pensato qualcuno. Ogni cosa a suo tempo, avrà detto qualcun altro. Ma al di là delle ripicche personali, pensiamo che sia opportuno per tutti mettersi attorno a un tavolino e iniziare a discutere in prospettiva tanto della gestione del Viviani, quanto di un maggiore coinvolgimento cittadino che - come accaduto anche altre volte - deve essere promosso anche dal sindaco. Inutile farsi dispetti diretti e indiretti: è una mancanza di rispetto nei confronti di chi pensa giustamente che per salvare la categoria serva compattezza tra tutte le componenti della comunità cittadina. a.p.
E’ VERO il Potenza ha sofferto, ma ha vinto. Ha riempito nuovamente la casella dei tre punti dopo un digiuno abissale. Era dal 19 ottobre, ottava giornata, che questo non accadeva. L’avversario di allora era la Pistoiese, quello di domenica il taranto. Due dirette concorrenti. Due prestazioni che consentono di credere quanto il Potenza possa giocarsela con le squadre che hanno il suo stesos obiettivo. Detto della Pistoiese, infatti, non può sottacersi che il Foligno poteva quasi considerarsi battuto, che lo stesso Taranto non ha fatto una buona impressione, che la Juve Stabia è stata bloccata al Menti, ma anche che con Ternana e Sorrento poteva decisamente andare meglio rispetto ai due miseri punti raccolti. Nella striscia di Arleo, poi, al computo mancano non meno di cinque punti. Un po’ come dire che il Potenza è lì. Se la gioca, d’ora in poi. Anche a Benevento domenica, con una situazione morale che lascia ben sperare. Poco importa che si sia sofferto ancora anche contro il Taranto. L’importante, era stato detto da Arleo in conferenza stampa, era solo ed esclusivamente vincere. Si è vinto, si può ripartire con rinnovato stimolo, ma senza allenatore la morsa. Dice bene l’allenatore: «Potrò dire di essere tranquillo solo quando, a fine campionato, saremo fuori dalla zona play out». Etichetta sacrosanta per iniziare a preparare la sfida al Benevento, al Santa Colomba. Un amarcord storico che fa battere il cuore di Arleo ma he non lo distrae dalla realtà attuale che vuole la squadra campana assolutamente più forte di quella lu-
Dal sito del Potenza l’immagine del gruppo potentino prima della gara
cana. Ed anche con un Evacuo in più. «Va bene lo stesso. Posso dire soltanto che andiamo a giocarcela a viso aperto, fino all’ultimo minuto». Ma per il momento è ancora presto per approfondire i temi della sfida, alla quale, però, mancherà Vianello che oggi sarà squalificato per aver rimediato la quarta ammonizione stagionale. Un punto a favore del Potenza, comunque, va ritrovato nella dimostrazione di grande compattezza che il gruppo ha voluto dare dopo un periodo decisamente buio almeno dal punto di vista dei risultati. L’abbraccio della squadra tutta, riserve comprese, prima del via in prossimità della panchina di Arleo è stato un segnale forte verso quanti potevano immaginare lo scoramento di uno spogliatoio dinanzi a prestazioni altalenanti e all’ultimo posto in graduatoria. Il me-
saggio è fin troppo chiaro: solo con l’unità di intenti si può provare a risalire la china. «La squadra è viva, nonostante abbiamo attraversato alcune fasi della gara con il Taranto in cui avevamo troppa ansia e non riuscivamo ad esprimerci come sappiamo fare - ha detto Arleo e sono estremamente felice perchè è stato proprio Cozzolino, che ha vissuto due settimane assai particolari, a segnare la rete decisiva. Sarà lui a trascinarci verso la salvezza». Questi sono anche i giorni in cui Arleo e la società studieranno il programma per affrontare la sosta del campionato che rimanderà le ostilità all’11 gennaio, quando si riprenderà il girone di ritorno e al Viviani arriverà il Foggia. Da oggi, comunque, sarà già Benevento-Potenza. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
ASSEMBLEA DI LEGA Novità per i nuovi tesseramenti L'ASSEMBLEA delle società di Lega Pro (73 su 90) ha approvato all'unanimità, senza neanche un'astensione, il bilancio consuntivo di Lega al 30 giugno 2008. E' stato illustrato da Macalli e dal presidente dei revisori dei conti Catenaccio. Pieno accordo anche quando Biscotto, consulente della Lega, ha spiegato i principi di mutualità che ispireranno in avvenire la divisione dei diritti radiotelevisivi. Insomma Lega compatta su tutte le votazioni. Per il resto la novità più interessante riguarda il mercato di gennaio. I nuovi giocatori tesserati per club di prima o seconda divisione (con deposito dei documenti entro il 7 gennaio) potranno essere utilizzati in campionato già dall'11 gennaio.
Seconda Al Melfi solo applausi. La vittoria manca da settembre
Una beffa amarissima SEMBRA non sapere più a quale santo rivolgersi il Melfi calcio per centrare il successo che manca ormai dal 28 settembre (2-0 al Lamezia quinta giornata) e che, nonostante partite giocate bene, azioni create, dominio assoluto in campo e magari anche un gol di vantaggio, non arriva ed anzi si trasforma in beffe incredibili. A dare ulteriore spazio alla rabbia, all'amarezza, allo sconforto generale, l'ultimo stop, impensabile di fronte a un Cosenza capolista ridimensionato da un Melfi super. Gol di Merini in apertura, una prova tutta grinta, carattere e determinazione dei gialloverdi, un secondo gol annullato ingiustamente a De Angelis, altri episodi non sanzionati dall'incerto arbitro della gara (compresa una mancata espulsione per Spinelli che avrebbe meritato il secondo cartellino giallo) e alla fine due errori hanno spianato la strada ai rossoblu e mandato nello sconforto totale tutte le componenti del calcio melfitano, dal presidente Maglione alla famiglia Moretti, da un mister Palumbo che definire amareggiato è dire poco a tutti i giocatori. Senza dimenticare pubblico e tifosi di casa che però non hanno mancato di applaudire a lungo i propri beniamini per la grandissima prestazione e la coralità di azione, anche se, purtroppo, si è rimasti a bocca asciutta. I tre punti sono finiti invece al Cosenza, che ha ringraziato, festeggiato, salutato e allungato sulle sue dirette concorrenti per il primo posto. Se è vero che gli errori spesso stan-
La delusione di Merini (Zenti)
no inficiando quello che la squadra fa in campo, continua a sorprendere in negativo l'atteggiamento di molti, troppi arbitri nella conduzione e direzione delle gare in cui gioca il Melfi ultimamente. Come non ricordare la sfida di Manfredonia, o quelle in casa contro il Cassino prima ed il Catanzaro successivamente. Davvero tanti gli errori a danno del Melfi allora, prima di arrivare all'ultimo, clamoroso caso col Cosenza, con il gol del meritatissimo raddoppio dei gialloverdi nel primo tempo, a firma De Angelis in tuffo su assist di Rizzo di testa, in-
giustamente annullato per fuorigioco e poi la seconda ammonizione non comminata a Spinelli per una trattenuta di maglia al capitano, che avrebbe costretto la capolista a dare il meglio di se giocando con un uomo in meno per 50' più recupero, per provare a riprendere una gara del tutto in mano a Bacchiocchi e soci, in versione Davide contro Golia. Ed invece è diventato tutto difficilissimo proprio per le incredibili decisioni dell'arbitro con gara a quel punto sempre in mano al Melfi fino al 60' ma di fatto ancora aperta per un Cosenza che, spinto dai suoi eccezionali tifosi e con Polani in campo al fianco di un evanescente Cantoro, ha provato ad approfittare di tali vantaggi per risalire la china e credere ad un pareggio arrivato dopo una colossale disattenzione e poi addirittura in vantaggio per la papera di Merlano che ha spianato la strada verso l'affermazione esterna. Al Melfi gli applausi e alla capolista tre punti immeritati che invece dovevano essere dei gialloverdi di Palumbo per quanto visto in campo, e nuovo stop che ha il tremendo sapore della beffa per i ragazzi gialloverdi e pesa come un macigno in vista della risalita troppe volte rinviata, e della difficilissima trasferta di Barcellona Pozzo di Gotto, contro un’Igea surclassata a Monopoli, che chiuderà il girone di andata e che il Meli inizierà a preparare da questo pomeriggio. Antonio Baldinetti sport@luedi.it
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Sport
Martedì 16 dicembre 2008
TOP 11
In molti confermano l’ottimo rendimento stagionale, Pugliese su tutti
Ceccarelli il migliore Protagonista insolito il numero uno del Gela ESECUZIONE esemplare per un mattatore speciale. Speciale quanto inatteso, per un colpo originale quanto “gustoso”. Benedetta sia la sua capocciata che proprio allo scadere ha reso ancora imbattutto il Gela. Tante volte Domenico Cecere si era prodigato in interventi prodigiosi in difesa dei pali; tante quante bastavano per onorare un pedigree di portiere di categoria superiore. Contro l'Isola Liri ha però voluto stupire, ha voluto tirare fuori dal cilindro un colpo che proprio nessuno si aspettava. Scorrevano sul cronometro gli ultimi scampoli di una gara maledetta per il Gela; quel calcio piazzato sembrava l'ultima speranza, Cecere s'è catapultato in avanti sotto un tumulto impazzito della folla, s'è piazzato in mezzo all'area, ha visto la sfera avvicinarsi ed ha infilato imparabilmente il suo collega. Capocciata vincente, Gela ancora una volta imbattuto, questa volta per merito della sua testa, non dei suoi guanti. Cecere salva il suo Gela, Ceccarelli riconferma invece la striscia vincente del Monopoli. Il giovanotto non lascia ma raddoppia e si lancia al comando della classifica cannonieri con undici reti portando in dote sette perle nelle ultime sette giornate. Vola Ceccarelli, come del resto la sua squadra che nello stesso arco di tempo ha collezionato diciassette punti. In cima alla classifica non si ferma il Cosenza che ringrazia Polani e stacca proprio
Gela e Catanzaro di quattro lunghezze. La capolista la spunta sul Melfi, ma quanta fatica. L'undici di Toscano va infatti sotto nel primo tempo sotto il colpo di Merini, poi si
ristabilisce con Braca, ed infine consolida la sua leadership coccolando la salute di Polani subentrato nella ripresa. Si conferma in salute anche la Scafatese di Maurizi che sembra aver superato il suo momento
difficile. La difesa sembra quella di una volta e lo stesso Rapino s'è riproposto sui livelli di inizio campionato. È stata una domenica ricca di conferme, due in particolare. La prima è quella di Pugliese del Monopoli, ancora una volta fenomenale nel “lavorare” la corsia mancina: su e giù per la fascia, quantità industriale di palloni giocati dal fondo. L'altra è Sensi della Val di Sangro, un classe '88 che dimostra grinta e personalità. Non si ferma più l'Andria di Di Leo che scavalca il Pescina e si piazza al quarto posto. A piazzare la doppietta decisiva è l'esterno sinistro Rebecchi. Dall'altra parte c'è invece un gradito ritorno. È quello di Occhiuzzi del Cosenza che sul campo del Melfi ha fatto valere la sua classe sulla destra. Per le vie centrali fa un figurone invece Minopoli, anche lui a bersaglio nel quattro a uno del Monopoli sull'Igea Virtus. In avanti Ceccarelli per adesso non ha rivali che possano rubargli lo scettro di bomber. Prova a mantenere il passo Polani del Cosenza, ottimo tempista nel firmare la vittoria sul campo del Melfi. I due sono comunque assistiti alla grande: alle loro spalle c'è infatti Caputo del Catanzaro che piazza la sua firma nel pareggio in rimonta sul Noicattaro. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
Cecere, portiere goleador
Quando un gol vale più di una parata GELA. Il colpo che non ti aspetti. Quello che stravolge il destino di una gara e l'umore dei presenti sugli spalti. Già, perché Domenico Cecere (nella passata stagione uno degli artefici della salvezza del Potenza in C1) domenica ha stravolto decisamente i pronostici dell'intero panorama domenicale. “Il portiere deve fare il portiere e basta”, così dice Cecere. Intanto domenica ha pensato bene di disattendere il suo pensiero in merito e bucare il collega Fiorini. Un colpo del destino che all'ultimo secondo possibile ha cambiato la sorte del suo Gela contro l'Isola Liri. La squadra stava infatti “incredibilmente” perdendo l'imbattibilità, per giunta tra le mura amiche. Quasi una maledizione per l'estremo difensore che in più di un'occasione aveva evitato, questa volta con l'ausilio dei guanti, che il Gela perdesse questa sua vocazione. Miglior difesa in campionato, portiere meno battuto nell'intero panorama calcistico nazionale. Dopo domenica scorsa il referente più quotato della categoria potrà vantare un altro primato dunque; certamente questo sarà difficile da eguagliare. Ineguagliabile è stata anche la gioia del “prolifico” Cecere un attimo dopo aver schiacciato in porta il colpo del pari. Emozioni che in Italia hanno provato davvero in pochi. Ha aperto la serie Rampulla nel '92 con la
Cremonese, l'ha continuata Taibi con la Reggina e l'aveva conclusa Amelia col Livorno (una rete dal sapore europeo). Cecere è solo l'ultimo della breve lista. Una rete innaturale, un colpo pefertto per efficacia e coordinazione. Erano gli ultimi minuti di gara: c'era un calcio piazzato per il Gela ed il portiere non ha potuto resistere alla tentazione di occupare spazio in area: “Cercavo di creare un po' di confusione, magari qualche mio compagno avrebbe potuto sfruttare il mio inserimento”. Confusione c'è stata, per giunta è arrivato il colpo del pari proprio ad uso e consumo dell'ispiratore del mucchio selvaggio in area: “Ho capito che era l'ultima possibilità per noi - afferma Cecere - Ho cercato il colpo della disperazione e, per fortuna, è arrivato. Era un calcio piazzato da posizione laterale. Ho visto partire il cross, ho scelto bene il tempo ed ho visto la rete gonfiarsi”. Il rigonfiamento della rete ha scatenato la gioia del portiere ed ha letteralmente “ubriacato” i suoi compagni di squadra che quasi non potevano credere a ciò che avevano visto: “È superfluo dire che è sta-
ta una gioia immensa per me. È una cosa che non capita a nessuno dei miei colleghi di ruolo, salvo in rarissimi casi. I miei compagni erano allibiti, non potevano crederci”. È stato dunque ancora decisivo Cecere per la squadra; il Gela rimane agganciato al secondo posto, in combutta col Catanzaro, a quattro lunghezze di distanza dal Cosenza capolista: “Noi siamo un ottima squadra che sta facendo molto bene. Avanti c'è il Cosenza e credo meriti la sua leadership: ha qualcosa in più rispetto a tutti gli altri. Diciamo che siamo in tre a giocarci il primato: noi, Cosenza e Catanzaro. Ma se non arriva il primo posto, abbiamo l'obbligo di centrare il secondo”. Portieri goleador. Una pratica in auge in Sud America ma che non prende piede in Italia. Questione di tradizione calcistica? Cecere sull'argomento è chiaro: “Sono dell'avviso che nel calcio ognuno debba fare quello che sa e basta. Un portiere è un portiere e basta. Io sin da bambino ho solo pensato a parare senza pensare mai a fare un gol. Questo tocca agli altri”. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
«Io le reti preferisco evitarle Nessuno poteva crederci»
Lo stacco imperioso di Cecere che ha dato al Gela l’1-1 contro l’Isola Liri
Sport
Martedì 16 dicembre 2008
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Ritmo impressionante imposto al campionato
Il Brindisi non rallenta di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Il Brindisi chiama, la Nocerina risponde. La capolista si sbarazza senza problemi del Francavilla e conserva sette punti di vantaggio sui molossi che hanno vinto in casa per 3 a 2 contro il Fasano. Ad inizio ripresa è Babatunde a portare in vantaggio i padroni di casa, i pugliesi, però, riescono a pareggiare intorno alla mezz’ora. La reazione molossa è istantanea grazie a Riolo e De Fabiis prima che Doria su calcio di rigore fissi il punteggio sul 3 a 2. Al terzo posto il Pomigliano che perde ancora e stavolta è il Francavilla Fontana rifilargli due stoccate alle ambizioni, mentre, il Pianura si aggiudica il derby con l’Ischia, squadra che sta pedendo troppi colpi dopo un periodo importante. La rete decisiva del derby porta la firma di Temponi nei minuti finali e regala tre punti preziosi alla squadra di patron Capasso. Cade la Turris sul campo dell’Angri, nonostante i corallini avessero chiuso in vantaggio la prima frazione di gioco grazie a Semplice. Nella ripresa i grigiorossi segnano 3 gol e ci sono molte polemiche su questa riumonta da parte del presidente che ha “minacciato” una lettera contro certi arbitraggi che avrebbero leso i corallini. Pareggio tra Gelbison e Bacoli con i salernitani che stanno mantenendo una serie positiva che dura da parecchio tempo. Il Sant’Antonio Abate rimediqa un punto a Genzano e ora guarda al mercato per igaggiare dei calciatori che possano riaccendere la lotrta sul fondo, dove c’è grande fermento compreso il nuovo Venafro di Vitaglione. Grottaglie e Bitonto fanno muovere la classifica e di qauesti tempi anche un punto è importante.
ANGRI
Altra vittoria di prestigio per Erra e compagni. BACOLI
Tutto sommato un pareggio importante per la classifica BRINDISI
Ormai gli inni e le vittorie sono tante, ma non è finita ancora. BITONTO
Dopo il tonfo in casa con la Nocerina c’è stato il riscatto. Infantino sbaglia un rigore. FASANO
Seconda frenata, qualcosa sembra essersi inceppato.
FRANCAVILLA F. Vittoria di prestigio sul Pomigliano e salvezza più vicina. FRANCAVILLA S.
C’era poco da fare a Brindisi ed è uscita a testa alta dal campo. GELBISON
Altro pareggio, forse c’era da vincere contro il Bacoli GROTTAGLIE
Doveva vincere ed ha rischiato di perdere. Resta in salute
7
MATERA
Doveva vincere, aveva tutto per farlo e la crisi continua. NOCERINA
6
Nonostante i pronlemi vince e non è poco. Anzi. PIANURA
7
Si rialza la Gargiulo-band battendo l’Ischia POMIGLIANO
6
Seconda sconfitta di fila e si può parlare di difficoltà mentali.
S.GENZANO
5
Un altro pari in casa, sono troppi per chi deve salvarsi.
S. ANTONIO
7
Portare via un punto da Genzano era l’obiettivo.
TURRIS
5,5
Serie positiva interrotta e proteste contro gli arbitri.
US. ISCHIA
5,5
Una scopnfitta che ci può stare visto le intenzioni di salvezza.
VENAFRO
5,5
Da due turni non perde ed è una novità. Pari buono.
Nocerina a Rigoli Pastore torna alla “sua” Juniores
5,5 7 6,5 5 5,5 6 5 5 5,5
La prima squadra della Nocerina sarà affidata a mister Giuseppe Rigoli che avrà come secondo mister Giuseppe Milazzo. La società nella persona del presidente Giuseppe De Marinis ringrazia il tecnico Matteo Pastore per la serietà e professionalità mostrata in queste due settimane alla guida della prima squadra. E’ stato preso però atto della sua volontà di tornare ad allenare la formazione juniores del presidente Citarella nonostante gli fosse stato chiesto di restare alla guida della prima squadra. Le nuove scelte tecniche, anche per quanto riguarda la squadra e condivise dal neo trainer, saranno presentato agli organi di informazione con una conferenza che si terrà oggi presso la sala stampa dello stadio San Francesco. Incontrarsi e dirsi addio. Al massimo arrivederci, tornando ad allenare la Juniores. Incontrarsi, vincere due partite di fila, convincere tutti e poi salutare a sorpresa la prima squadra. A sorpresa almeno per il pubblico e la stampa, non per la dirigenza che giá sapeva. Finisce l’interregno di Matteo Pastore sulla panchina rossonera. Tutto lasciava presupporre ad una permanenza fino alla fine del mister di Nocera Superiore. Così non è stato. Vuole tornare ad occuparsi dei giovani, come da programma iniziale portato avanti alla grande guidando la Juniores di successo in successo. La Nocerina di Pastore, dopo aver vinto a Bitonto, si è ripetuta col Fasano. Ma a certe volontà non si può dire di no e la società rossonera a Matera si presenterà con Rigoli in panchina e un campionato ancora aperto e con un mercato che in settimana vedrà ancora protagonisti i molossi.
TOP E FLOP DELLA QUINDICESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P FLO
P TO
P O L F
P TO
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Sport
Martedì 16 dicembre 2008
Il punto sul girone Nessuna vittoria fuori casa, quattro partite finite in parità
Angri interrompe la serie sì della Turris PER la prima volta nessuna vittoria in trasferta. Brindisi già “campione d'inverno”. Seconda scoppola di seguito del Pomigliano. Si interrompe ad Angri la lunga serie positiva della Turris. Nulla da fare per il Francavilla in Sinni sul campo della capolista. Solito Genzano formato casa. Prosegue il momento no del Matera. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della quindicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, nessuna in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 19, di cui 14 realizzati dalle squadre che hanno giocato in casa e soltanto 5 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 135 gare sinora disputate, sono state mes-
se a segno 347 reti, contro le 362 della passata stagione. Nella quindicesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono 7 (due esterne). I gol furono 16. Il Brindisi ha centrato l'ottava vittoria casalinga, su altrettanti incontri disputati e può già festeggiare il titolo di “campione d'inverno” con due giornate d'anticipo. La Nocerina è a -7 e non sembra possa infastidire la capolista, almeno per il momento. La formazione salentina è quella di Pianura sono le uniche del girone a non aver mai perso dinanzi ai propri sostenitori. Il Pianura, inoltre, nel bene e nel male, è l'unica squadra ad essere andata sempre in gol. Seconda sconfitta consecutiva del Pomigliano che conserva, comun-
que, la terza posizione. La Turris, che non perdeva da dodici giornate (3 vittorie e 9 pareggi, di cui ben otto per 1 a 1) si è fermata ad Agri che, ora, dopo uno stentato inizio di stagione, bussa alle porte dei playoff. In coda alla graduatoria, inutili i pareggi del Sant'Antonio Abate, che resta penultimo e del Venafro, che ha soltanto accentuato la crisi del Matera. Buono, invece, quello del Bitonto. Stazionarie le condizioni del Cilento, che ha conquistato il quarto pareggio di seguito e del Grottaglie. Per quanto concerne le tre rappresentanti di Basilicata, vi è da segnalare il solito Genzano formato “famiglia”. La compagine potentina neanche contro la penultima della classe è riuscita a conquista-
re la prima vittoria casalinga. I genzanesi, tra le mura amiche, hanno ottenuto soltanto cinque punti, frutto di altrettanti pareggi, contro gli undici conquistati in campo esterno (3 vittorie e 2 pareggi). Il Francavilla in Sinni, che è stato raggiunto, a quota 19, dall'omonima formazione brindisina, non era di certo in casa della capolista che poteva trovare punti salvezza. Il Matera, anche sul campo del fanalino di coda della graduatoria Venafro, ha evidenziato il suo momento di difficoltà. I materni, nelle ultime sette giornate, hanno racimolato soltanto tre pareggi, di cui due esterni e domenica prossima, ultima giornata del 2008, ospiteranno la Nocerina. Adolfo Sarra
Oggi alla ripresa degli allenamenti ci potrebbero essere dei volti nuovi
Matera, tridente alla sbarra Anche a Venafro non ha dato i frutti sperati Un tridente insopportabile. E non solo dai centrocampisti. Mentre impazza il totomercato in ingresso e uscita, il Matera resta in una situazione di classifica anonima. Sarebbe bastata una vittoria (quindi due punti in più di quello rimediato) per tornare in zona play off ed a Venafro l’occasione sembrava davvere propizia. Un primo tempo sofferto, poi è salito in cattedra Antonio La Fortezza e tatticamente la squadra ha giocato forse la migliore metà partita della gestione Foglia Manzillo, anche se non sono mancate perplessità sulo schieramento. Un La Fortezza in recupero, ma ancora senza partner adeguato a centrocampo, non può supportare un tridente che si vorrebbe mascherare ma che si rileva il vero problema del Matera. Ancora non recupera e lo stesso fanno Albano e Chisena. In situazione di non possesso palla a fronteggiare l’avversario a centrocampo il Matera è sempre in affanno. Cosa che, per esempio, non accade nel Brindisi doce addirittura Chiesa va sempre a pressare il portatore di palla avversaria. Quindi è questione di modulo ma non solo. Il tecnico vorrebbe mettere in atto un 4-4-2, ma è chiaro che non è un
La coreografia della Vecchia Guardia contro il Brindisi
discorso di numeri ma di caratteristiche e se Ancora è una seconda punta non può avere nel proprio dna il fatto di coprire e pressare sugli esterni avversari. L’ingresso di Montingelli l’ha dimostrato, perchè è un’ala che va a pressare naturalmente. Altro discorso dalla parte opposta dove Naglieri accentrandosi diventa trasparente. Già il ragazzo di Trebisacce non attraversa un buon momento per vari motivi. Infatti, dopo l’avvio non convincente di Giglio, nella ri-
presa tutti si attendevano un suo impiego come esterno basso di difesa con l’inserimento di Acampora a dare una mano a La Fortezza e un Renna non in buone condizioni. Invece Foglia Manzillo ha preferito giocare con un under in più pur di continuare a giocare come stava facendo tentando di sfondare dal lato sinistro del Venafro. Una scelta che non ha avuto i frutti sperati. Arriveranno dal mercato le risposte per mettere in piedi un discorso tattico diverso
e soprattutto per dare verve alla difficile situazione di stallo che si è venuta a creare? Le risposte al momento non ci sono, ma è chiaro che bisognerà attendere pazientemente le decisioni della società. «Al momento non ci sono novità, le comunicheremo a mezzo comunicato stampa-afferma Giuseppe Fragasso- al momento della chiusura delle liste di svincolo previsto per domani mattina alle 12». Quindi oggi è un’altra giornata in cui si potrà “giocare” con questo o quell’altro arrivo o viceversa. La sensazione è che il Matera intenda intervenire in uscita a centrocampo ed anche in attacco, ma al momento non ci sono notizie ufficiali e quindi tutto può essere ed anche il contrario. Chiaramente, è alla ripresa degli allenamenti di oggi che saranno comunicate certe decisioni da parte della società, perchè farlo in assenza dei soggetti interessati sarebbe davvero di cattivo gusto. Non è da escludere nemmeno la possibilità di vedere volti nuovi oggi alla ripresa degli allenamenti perchè il Matera prima di privarsi di qualche elemento lo vorrà prima sostituire in maniera adeguata e conveniente. Renato Carpentieri
Tre sconfitte in casa, ma contro il Sant’Antonio è mancato ancora un finalizzatore
Genzano, quinto pareggio al Comunale QUINTO pareggio in casa su otto gare disputate. Se lo Sporting Genzano avesse portato in casa un ritmo diverso a questo punto avrebbe in tasca la salvezza, obiettivo a cui mirano i biancorossi. Invece, è giunto l’ennesimo pareggio in casa nel giorno in cui di fronte c’era un Sant’Antonio Abate diretto avversario nella lotta per non retrocedere. Il tecnico Peppe Bardi non condanna i suoi, anzi li sostiene come dovrebbe fare qualsiasi padre di famiglia contro chi lancia strali. «La squadra ha disputato una ottima gara, dando il massimo. Come del resto fa sempre. Non è stato possibile sfruttare l'uomo in più perché l'avversario ha fatto muro chiudensdosi bene. Negli ultimi metri manca qualcosa e credo che questa non sia una novità. Non esistono partite facili, meno gli avversari abbordabili. Queste sono partite difficili, tutti cercano di non prenderle, special-
Lo Sporting Genzano
mente squadre come il S.Antonio Abate, bisognoso di punti». Puntare il dito sul giovane Salbini è dannoso per il ragazzo che a fine gara è scoppiato in una crisi di pianto. Il capro espiatorio in questi casi non è consigliabile scovarlo nei più giovani, già in difficoltà per tante ovvie ragioni. Lo Sporting Genzano ha i punti che
merita, ma certamente in più di quanti gli ne dava chiunque a inizio stagione, visti i problemi che hanno accompagnato gli altobradanici ad inizio stagione con l’iscrizione addirittura a rischio. Chiaramente il difficile è adesso, perchè bisognerebbe trovare sul mercato il giocatore che permetterebbe di fare un salto di qualità in avanti. La situazione è in via di definizione perchè domani chiudono le liste e ci potrebbero essere novità in entrata per lo Sporting Genzano, ma senza stravolgere ne il budget nè lo spogliatoio, cosa che sembra essere un punto di forza visti i risultati che stanno maturando fuori casa. Per l’ultima gara di campionato c’è da fare visita all’Ischia e non sarà una gita sull’isola partenopea dove lo Sporting troverà una squadra desiderosa di riscatto dopo la sconfitta rimediata nel derby con il Pianura al “Simpatia” domnenica scorsa. r,carpentieri@luedi.it
Sconfitta a Brindisi senza traumi
Francavilla volta subito pagina
Azione d’attacco del Francavilla a Brindisi
FRANCAVILLA – La compagine sinnica ha fatto ritorno dalla insidiosa trasferta di Brindisi, a mani vuote. I ragazzi allenati dal mister serbo Ranko Lazic, nonostante abbiano disputato una buona gara, non sono riusciti ad ottenere dei punti preziosi. Fino ad ora, l’undici allenato dal mister Silva, su quindici gare disputate, ha vinto tredici volte, pareggiando una partita e subendo una sola sconfitta. Una vera e propria corazzata, che non conosce nessun tipo di ostacoli. Per il Francavilla, sesta sconfitta in campionato e tanto rammarico per non aver saputo sfruttare al meglio, il primo tempo della gara dove, hanno esibito un buon calcio e avuto alcune buone occasioni per passare in vantaggio. «La partita disputata a Brindisi – dice il presidente Franco Cupparo – è stata giocata in modo molto intelligente da parte dei miei ragazzi. Il primo tempo è stato senz’altro di marca nostra, con alcune giocate molto interessanti. Loro, sono passati in vantaggio con un gol in netto fuori gioco, su questo non ho dubbi. Il raddoppio – prosegue – è scaturito da un errore del nostro portiere, ma questo alcune volte succede». Ricordiamo che per i rossoblu è il primo confronto perso contro il Brindisi, nelle precedenti partite i lucani, erano stati sempre protago-
nisti, vincendo due partite e pareggiandone altrettante. «Le assenze di Campo e Del Prete – continua il presidente del Francavilla – si sono fatte sentire, due giocatori del loro calibro, non si possono regalare in una partita così importante. Però, nonostante tutto i ragazzi che sono scesi in campo si sono ben comportati, uscendo a testa alta dal campo e tra gli applausi dei tifosi brindisini». Un Francavilla quindi, che nonostante le pesanti assenze, si è presentata sul terreno di gioco dello stadio “Fanuzzi”, con la giusta determinazione, mettendo in seria difficoltà la prima della classe. «Sono contento – prosegue Cupparo – delle parole del presidente del Brindisi, che sui giornali ha fatto i complimenti alla mia squadra, elogiando il carattere dei ragazzi. Questa era una sconfitta che avevamo già preventivato, ma giocando così bene come abbiamo fatto, davvero non c’è l’aspettavamo. Diciamo che tutto sommato sono soddisfatto. Loro sono davvero un’ottima squadra e meritano la posizione in classifica». Infine una battuta del patron, sul prossimo impegno dei suoi: «Per la partita di domenica prossima – dice – mi aspetto una bella prestazione, coronata da una vittoria, in modo da poter chiudere l’anno in bellezza». Claudio Sole
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Sport A Dilettanti Il successo sul Firenze in archivio, Matera verso un altro match decisivo
Martedì 16 dicembre 2008
«Bawer, non ti fermare» L’esortazione di Ferrienti con la testa al Molfetta «Una vittoria così fa solo bene ma ora bisogna subito pensare al Molfetta. Non abbiamo ancora fatto nulla». Francesco Ferrienti parla il giorno dopo la larga e facile vittoria che il Matera ha ottenuto contro Firenze. Una sfida durata solo due quarti, nella quale i padroni di casa hanno sostanzialmente spadroneggiato, piegando facilmente la resistenza dell’avversario. «E’ stata una partita in cui siamo andati subito avanti facendo emergere la nostra grinta sia in difesa sia in attacco. Firenze è rimasta stordita da una partenza così forte e noi abbiamo giocato, forse per la prima volta, di squadra, aiutandoci il più possibile l’un l’altro. Poi sul + 30 è diventato tutto più facile e lì la partita ha assunto un valore diverso. La sfida ha perso del suo normale valore, è stata condizionata dal risultato molto largo e quindi diventa difficile valutarla. C’è però di positivo», aggiunge Ferrienti, «che noi siamo stati molto bravi e siamo riusciti a non mollare nulla, abbiamo concesso veramente poco al Firenze anche quando la sfida era nei fatti chiusa. La differenza canestri è un aspetto da cui ripartire e che ci verrà certo utile in futuro». Ferrienti spiega anche qual’è stata la molla che è scattata dopo l’ultima e brutta sconfitta rimediata sul campo di Siena: «abbiamo affrontato dei chiarimenti ed abbiamo capito tutti quanti che c’è la necessità di aiutarsi ed essere più disponibili l’uno verso l’altro. E questo è stato importante, poi sul campo abbiamo confermato di essere una squadra che ha tanti punti nelle mani e che vale molto di più di quanto non dica la nostra attuale classifica». La prossima battaglia si chiama Molfetta e da oggi la Bawer riprende a lavorare proprio in vista di
Francesco Ferrienti e a lato l’esultanza
questo particolare appuntamento: «alla fine contro Firenze è stato tutto facile, ora sono curioso di giocare la partita contro Molfetta, servono molto questi altri due punti e sappiamo che loro dopo la sconfitta casalinga contro Sant’Antimo arriveranno a Matera an-
I tifosi sulle tribune del PalaSassi
cora più agguerriti che mai». Matera però ha l’esigenza di prendere questi altri due punti e di proiettarsi in una posizione di classifica che è più consona al valore complessivo della squadra. Soprattutto deve trovare la forza per respi-
rare ancora prima di riemergere: «vogliamo chiudere l’anno con un risultato che ci darebbe quella tranquillità doverosa per passare al meglio il Natale e riprendere poi a lavorare in vista del nuovo anno sportivo. E’ per questo che con
Molfetta vogliamo ripeterci». Ferrienti racconta anche il passaggio da Miriello a Corà e i cambiamenti di queste ultime settimane: «il nuovo allenatore ha uno stile diverso e nei metodi e nei programmi di allenamento la differenza è
tanta e si vede, i cambiamenti sul campo non sono stati tantissimi e sono graduali. Credo che pian piano cominceremo a capire qual’è la sua pallacanestro ma stiamo facendo tutto gradualmente». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
C Dilettanti Ore decisive per la scelta su Dimitriu e Gabrielli
Invicta, slitta la gara col Patti DOPO il riposo forzato a causa delle precipitazioni temporalesche abbattutesi sulla penisola che hanno causato la mancata disputa della partita di Patti, la Centre Corporelle Potenza riprenderà la preparazione in vista della gara di sabato pomeriggio alle ore 18 al Pala Pergola contro il Battipaglia. I giocatori si rivedranno sotto la guida tecnica di Dino De Angelis e Vito Pierri per studiare sul campo le alchimie anti-Battipaglia. La squadra dopo il turno sabbatico, imposto dalla… pioggia non intende fermarsi e, anzi punta decisamente a continuare nell'ottimo momento di forma complessivo. I giocatori della Centre Corporelle stanno attraversando un periodo eccellente e, fatta eccezione per Simone Ginefra, comunque sulla via del pronto recupero dopo la distorsione patita domenica scorsa durante la
partita con l'Audax Reggio Calabria, si alleneranno serenamente in vista del match contro i campani. Le condizioni psicologiche sono ottime, nel gruppo c'è tutta l'intenzione di recitare una parte importante nel campionato. Ritornando alla partita di Patti va detto che nel corso delle ultime ore la società messinese ha comunicato alla Centre Corporelle l'intenzione di rinviare ancora la partita, dopo che la società potentina aveva espressamente chiesto a quella siciliana di giocare il 6 gennaio, approfittando della trasferta di Acireale per giocare due gare in tre giorni. I siciliani hanno comunicato ai dirigenti lucani l'impossibilità a disputare il match nel giorno dell'Epifania a causa della concomitante sfida contro il Porto Empedocle. Dunque, salvo sorprese dell'ultim'ora il testa coda tra la Confcom-
Entro fine settimana l’Invicta deciderà su Gabrielli e Dimitriu, entrambi in prova
mercio Patti e la Centre Corporelle Potenza sarà dirottato in altra data. Intanto, la società sta valutando attentamente i due giocatori in prova. Si tratta di Nicolas Dimitriu e Davide Gabrielli. A fine settimana i re-
sponsabili operativi del mercato, vale a dire il diesse Enrico Torlo e il direttore generale Dino Viggiano prenderanno la decisione definitiva in merito alla scelta di mercato. sport@luedi.it
Sport
Martedì 16 dicembre 2008
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Sebastiano Grasso a canestro (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Contro il Siena c’è stata la prima sconfitta interna stagionale
Levoni, tanta amarezza Buona la partenza, poi calo e flop inatteso AMAREZZA in casa Levoni Potenza per il primo stop casalingo della stagione. I giocatori di Gianni Tripodi hanno mandato in frantumi i sogni di vittoria con una condotta scellerata figlia dell'assoluta mancanza di lucidità e concentrazione. Il 66 a 56 a favore dei senesi è la fotografia di un match che ha visto la Levoni partire bene ma progressivamente spegnersi, sotto l'effetto della difesa toscana ma anche in virtù di tanti errori e imprecisione generale. Se a ciò si aggiunge la pessima serata di Massimo Ruggeri il dado è tratto. L'ex Bologna non ha garantito alla squadra di Tripodi quel necessario contributo in termini d'esperienza e efficienza. Beninteso, Ruggeri finora ha cantato e portato la croce, ma la prova fornita contro la compagine allenata da Marcello Billeri resta sicuramente negativa. In attacco sono stati commessi errori imperdonabili che i toscani hanno punito a caro prezzo. Da un lato la tensione e la deconcentrazione, dall'altro la calma e la pazienza. Sono state queste le chiavi di lettura di una partita che ha confermato le croniche lacune della Levoni Potenza in fase offensiva. Va detto e ripetuto che la squadra quando ha giocato con un quintetto piccolo ha dato indicazioni positive al coach Gianni Tripodi che ha tolto a più riprese dal campo sia Palombita che Ruggeri. I due atleti non sono stati al top della condizione, la compagine lucana ne ha risentito pesantemente con il risultato di perdere una partita molto importante per il futuro in campionato. Sono apparsi però ingenerosi alcuni fischi e contestazioni rivolti agli atleti di Tripodi da parte del pubblico che forse invece di contestare la squadra, terza in classifica prima del ko di domenica dovrebbe sostenere a lungo le gesta di Rato e soci. In casa potentina è Sebastiano Grasso ad ana-
Ferrara e il tecnico Tripodi
lizzare la prova della Levoni. Il giocatore reggino parla del ko sottolineando quanto segue: “L'aspetto positivo, se di positivo si può parlare è che abbiamo vinto due domeniche fa a Palestrina. Abbiamo fatto enormi errori in fase offensiva,
Ruggeri in serata “no” col Siena
dove siamo stati disattenti. Siena è stata brava a punirci”. Grasso fa altre considerazioni: “Soprattutto sotto canestro abbiamo commesso errori incredibili, la partita si è risolta anche ai rimbalzi. Siamo stati sotto tono, sbagliando anche diversi ti-
ri liberi. Quando eravamo in vantaggio di quattro lunghezze siamo stati capaci di perdere alcuni palloni in attacco”. Il cestista della Levoni guarda ad altri aspetti: “Siena ha meritato la vittoria, noi siamo rimasti soffocati dalla tensione e dalla
pressione difensiva esercitata dai toscani. Nel primo quarto siamo stati decisi in difesa, poi abbiamo mollato”. L'ultima considerazione di Grasso pesa come un macigno: “Quando siamo in svantaggio andiamo in difficoltà. Abbiamo fatto scelte
sbagliando, cercando la soluzione personale, anziché puntare al gioco collettivo. Le situazioni individuali contro il Siena non hanno pagato, anche per questo motivo è giunta la sconfitta in casa”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Pole promozione certa, ma col Ragusa c’è da arrivare più in alto possibile
Basilia, piazzamento da conquistare UNA SCONFITTA bruciante, due punti gettati letteralmente alle ortiche. La Basilia Codra Mediterranea Potenza medita sulle cause del ko esterno di Latina nel match disputato sabato pomeriggio. Il 73 a 64 è duro da digerire per le ragazze di Marilia Sanza che recitano il pesante mea culpa. Nel corso della partita la Basilia Codra Mediterranea ha buttato al vento a più riprese l'opportunità di ammazzare il match dando la possibilità alle laziali di riprendere il filo del discorso e superare la squadra potentina nel quarto e decisivo parziale. Tanti gli errori commessi in terra laziale da Marika Aurigemma e compagne, incapaci di annichilire le avversarie e dare il colpo di grazia ad una partita incanalatasi positivamente per le potentine. Questo nonostante l'infortunio della Varricchio che ha la-
sciato la Cestistica Latina senza la giocatrice d'ordine in campo. Una partita, quella disputata a Latina che potrebbe pregiudicare il cammino delle lucane nella seconda fase. La Basilia, lo ribadiamo è già nella poule promozione, ma dovrà attendere il responso dell'ultima gara, quella in programma sabato sera alle 20:30 al Pala Pergola di Contrada Rossellino per avere una collocazione ben precisa nella classifica del secondo “roundo robin” per usare un gergo caro al Master di Tennis. Ebbene in caso di vittoria la Codra avrebbe otto punti nella seconda fase, mentre in caso di ko i punti in classifica sarebbero quattro. Una differenza non da poco per le potentine che potrebbero risentire sabato dell'importanza della posta in palio e giocare una gara ricca di tensione e fermento. A parlare della sconfitta
patita al Pala Bianchini è Carla De Rosa che ha rimarcato: “Alla fine non ci toglie niente. I due punti sono andati al Latina. La cosa che fa rabbia è che abbiamo perso due punti in più da gestire nella seconda fase del campionato”. Parla del match perso a Latina affermando: “Abbiamo lottato tanto sabato pomeriggio, siamo state sempre in partita, purtroppo non abbiamo avuto le energie giuste per imporre il nostro gioco quando serviva. Nei momenti delicati siamo state imprecise”. Il pivot della Basilia parla dell'atteggiamento difensivo sottolineando: “Siamo state sempre unite. Purtroppo il livello della nostra squadra è questo. Dobbiamo dare sempre qualcosa in più dell'avversario”. De Rosa parla del prossimo impegno che vedrà la Basilia sabato alle prese con il Ragusa: “Dobbiamo giocare per vincere la partita.
Marilia Sanza coach della Basilia
Questo è il dato più importante. Bisogna evitare le distrazioni della gara di Latina”. f.menonna@luedi.it
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Sport B dilettanti Troiano: «Li abbiamo imbrigliati con una difesa perfetta»
Martedì 16 dicembre 2008
Bernalda: sì, è tutto vero L’impresa è frutto di una maturazione del team BERNALDA - Incredibile…ma mica poi tanto! La Cestistica passa sul parquet di S. Severo con pieno merito mettendo la museruola tattica ed agonistica ad un team confermatosi degno capolista e che le ha provate tutte per rimettere in carreggiata un match apparsogli fin dalle prime battute piuttosto problematico per la buona disposizione in campo degli ionici e la loro voglia di non sfigurare dinanzi ai quotati avversari. Difficile fare graduatorie tra i lucani: quando si vince e si convince sul campo dei primi della classe non ci può essere che il merito globale del gruppo e della panchina, ma tra coloro che si sono particolarmente distinti, cioè Filloy, Russo, Silvestrini e Faggiano, è proprio a quest'ultimo che va assegnata la palma di mvp dell'incontro. Non è la prima volta in questo campionato che il giocatore di Ceglie può vantare meriti particolari nelle prestazioni dei rossoblu, ma stavolta l'ha fatta veramente grossa (in positivo, si intende) dando un contributo decisivo sia nella fase offensiva (solo due punti in meno del top scorer della gara, il temutissimo Di Viccaro) che in quella difensiva con una gragnola di rimbalzi conquistati sotto le proprie plance, ben coadiuvato da un Filloy pur non al meglio fisicamente (in settimana non si era allenato per una infiammazione al ginocchio neutralizzata con infiltrazioni solo poco prima della partita). Su capitan Russo c'è poco da dire, lui quando c'è da soffrire e com-
Faggiano, Filloy e Carpineti del Bernalda
battere per l'onore della maglia non si tira mai indietro ed è ciò che ha puntualmente fatto, mentre Silvestrini ha confermato quanto di buono si era visto la domenica precedente in cabina di regia e nel suonare la carica per i compagni. Meno brillanti del solito ma ugualmente positivi nel rendimento Carpineti ed Azan, e finalmente note liete per un battagliero Di Giacomo ed un concreto Albana (per lui uno score personale all'altezza della sua bravura). E coach Brogialdi? Beh, quando si sottolinea un pò da parte di tutti che la vittoria è nata anche dalle soluzioni tattiche adottate, si parla ovviamente dell'allenatore e nessuno ha dubbi che il tecnico di Latina abbia vinto alla grande la sfida personale con il collega Coen. La controprova degli effetti positivi sull'ambiente rossoblu di un tale successo è la soddisfazione che si legge
nelle parole di un dirigente notoriamente restio ai facili entusiasmi come Enzo Troiano: “Abbiamo interpretato benissimo la gara in fase difensiva, imbrigliando bene una squadra forte come il S. Severo con un gioco corale in cui ognuno ha dato il meglio di sé ma sempre al servizio del gruppo; voglio spendere una parola per Filloy che, nonostante gli acciacchi di un'intera settimana, ha lottato da par suo sotto i canestri”. Ora i tifosi sognano ad occhi aperti e chiusi, ma, in vista del prossimo impegno casalingo col Sarno, i rossoblu devono stare molto attenti al solo, vero, insidioso nemico del momento: se stessi. Infatti, tornare subito umili, con i piedi per terra e con fame di vittorie è il miglior digestivo dopo la “grande abbuffata” di una vittoria così prestigiosa. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
D Materani, e altre 3, a punteggio pieno
Pielle da copertina NEL SESTO turno di andata del campionato maschile di basket di serie D, i risultati sono stati per certi versi sorprendenti. Cade al Pala Gaudo di Rionero in Vulture la Co.Re.Ma Matera di coach Michele Di Gioia. I materani cedono di misura con il punteggio di 73 a 71 al termine di una partita molto combattuta risolta dalla vena offensiva di Archetti e Cammarota, autori di 23 e 20 punti. Nella compagine materana è il solito Merletto a tenere botta, segnando 32 punti. Vince, invece al Palasassi di Matera la Datacenter Climacontact Pielle Matera che nel derby ha la meglio sulla Cestistica Bernalda con il punteggio di 63 a 50. Bel successo del complesso allenato da coach Luciano Cotrufo che dice “grazie” al tandem formato da Troisi e Vinciguerra, autori di undici punti. Nel complesso jonico Di Giorgio con dodici punti cerca disperatamente di tenere in rotta la compagine del coach Busco. Successo netto e preventivato della Levoni Potenza del capoluogo contro la Lucana Salumi Picerno. La compagine allenata da Donato Fiore ha avuto la meglio con il punteggio di 102 a 77 al termine di una partita a senso unico. Nel team potentino è Flavio Fiore a mettere zizzania nella retroguardia picernese segnando 23 punti. Ottima anche la prova di Bochicchio e Auria che segnano ventidue e ventitrè punti. Successo importante per i potentini che si rilanciano in classifica.
Per il Picerno continua il momento negativo. Sempre alla Palestra Vito Lepore di Potenza successo della Renudo Vito Lepore contro il Ciumnera Potenza per 76 a 62. Nella squadra allenata da Salvatore Della Monica il tandem delle meraviglie formato da Galella e De Angelis mette il turbo annientando le speranze del team di Montemurro. I due giocatori segnano 17 e 18 punti a testa, mentre nel Ciumnera Potenza è Paggi a recitare il ruolo di protagoni-
sta assoluto segnando 15 punti. Per la Vito Lepore Renudo Potenza due punti importanti, il Ciumnera Potenza segna il passo. Successo esterno per il Cus La Cartotecnica Potenza al Pala Pastore di Melfi. E' Vittorio Cerverizzo a guidare la squadra di Antonio Luongo al successo. Nel Melfi invece brilla la stella di Sibiliani che si ferma a quota quindici. Ha osservato il turno di riposo il Basket Zagaria Salandra. f.menonna@luedi.it
Potetini corsari nel Vulture
Trascinatori Galella e De Angelis
MELFI CARTOTEC.
VITOLEPORE 76 CIUMNERA 62
62 73
NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Martino A 24, Sibilani 15, Sinigallia 7, Nigro 3, Latocca 9, Navazio 4, Loconsolo, Casorelli, Pugliese, Gliaschera. All. A. Russo. CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Capriglione 5, Cerverizzo V 16, Campisano 4, Nicastro 12, Cerverizzo V 9, Sabina 4, Cerverizzo E 4, Messina 11, Vittoso. All. Antonio Luongo. ARBITRI: Maruggi di Melfi e Perniola di Potenza.
RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Cerverizzo 10, Albano 12, Brucoli 2, Ricotta 2, Rinaldi 2, Galella 17, Santoro 2, Rubino 8, De Angelis 18, De Franchi n.e. All. Salvatore Della Monica CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D, Urciuoli 7, Fanelli L 10, Guglielmi n.e, Molinari 16, Meccariello 9, Paggi 15, Lanotte 4, Tricarico 8, Cilumbriello 4. All. Michele Montemurro. ARBITRI: Saracino di Tito e Larocca di Potenza.
Vinciguerra è l’unico in doppia cifra PIELLE MT BERNALDA
63 50
CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 6, Acito 2, Ruggeri 5, Losito 2, Gaudiano 7, Troisi 11, Coretti 7, Racanelli 8, Latorre 4, Vinciguerra 11. All. Luciano Cotrufo. CESTISTICA BERNALDA: Castano, Stigliano, Rondinone 4, Valerio 4, Le Penne 7, Bortone 9, Gallotta 3, Perrone 7, Di Giorgio 11, Lorito 9. All. Busco. ARBITRI: Nicoletti e Ruggieri di Matera.
Auria e Fiore al disopra della media LEVONI PZ 102 PICERNO 77 LEVONI POTENZA: Auria 22, Saponara 8, Bochicchio 13, Larocca 4, Santamaria 12, Fiore 23, Zaccardo 1, Pergola 6, Romano 1, Palazzo 9. All. Donato Fiore. LUCANA SALUMI PICERNO: Conte D 2, Tisci T 6, Curcio A 19, Tisci G 16, Curcio R 6, Russo, Tirone 28, Jasparra, Curcio. All. German Ripepi. ARBITRI: Giugliano e Quaratino di Potenza.
Merletto non basta per vincere RIONERO VIRTUSMT
73 71
AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Archetti 23, Cammarota 20, D'Angelo 15, Mollica 7, Zandolino 3, Grieco 3, Russo, Luciano, Bencivenga 2, Perillo. All. Salvatore Brenna. CO.RE.MA VIRTUS MATERA: Merletto 32, Farinola 13, Vizziello 7, Carlucci, Magri 13, Zumino 2, Savino 2, Elettrico 2, D'Aria. All. Michele Di Gioia. ARBITRI: Imbrenda di Avigliano e Bonifacio di Potenza
Sport 55 C1 Cinquina di Cuviello oltre le doppiette per Benevento e Ricchiuti Martedì 16 dicembre 2008
Calcio a 5
La Meco sale al comando Battuta la Pleiade e primo posto in classifica C1 Cinque sberle al Rossellino che perde la vetta del torneo
Il derby incorona il Santa Maria S.MARIA V. ROSSELLINO
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S.MARIA VERDERUOLO: Stolfi, Ragnolini, Bochicchio, Salvia, D'Ambrogio, Satriani, Santarcangelo, Lorusso, Paletta, Lotito, Pappacena, Palese. All. Santarcangelo ROSSELLINO: Gallo, Catalano, Di Franco, Bochicchio, Ricci, Dapoto, Cauzillo, Nolè, Pirrone Andrea, Laranga, Pirrone Alessandro, Pirrone Rocco. All. Catalano. ARBITRI: Lorenzo Gravina di Venosa e Giuseppe Mugnolo di Moliterno RETI: tutte nel s.t. 7' Santarcangelo (SM), 16' Bochicchio (SM), 22' Salvia (SM), 23' Salvia (SM), 28' D'Ambrogio (SM), 29' Ricci (R) NOTE: Ammoniti Ragnolini del S. Maria e Gallo del Rossellino. POTENZA - Bella vittoria del Santa Maria Verderuolo che, in casa, batte il Rossellino, in un derby molto sentito dalle due formazioni, ma giocato correttamente e senza eccessivo nervosismo. Un primo tempo equilibrato: le squadre si studiano a vicenda e tendono a non scoprirsi. Inizia subito bene il Rossellino. Al 6' Ricci, dopo una bella azione ispirata da mister Catalano, manca di un soffio lo specchio della porta. Sull'altro versante Satriani cerca di impensierire Gallo, ma non riesce a trovare la strada del gol. Anche Lotito ci prova con un bel tiro dalla distanza, ma la palla finisce di poco alta sulla traversa. Al 16' ancora Ricci spreca una grande occasione e al 18' risponde il giovane Satriani che vince un rimpallo e prova a battere in uscita Gallo, ma la palla prende la traversa. Al 20' ci prova Catalano, ma senza successo. Anche Laran-
ga si trova più volte a tu per tu con Stolfi, ma spreca troppo sotto porta. Dunque, un primo tempo senza gol. Nella ripresa parte meglio il S. Maria. Passano 7' e Santarcangelo non perdona. Il Rossellino ci prova con Dapoto, Nolè e Laranga ma la difesa avversaria è ben posizionata. Al 16' è ancora S. Maria: Bochicchio vince un rimpallo sull'omonimo del Rossellino e segna il 2-0. Gli ospiti non mollano e, dopo pochi minuti, Catalano coglie il palo e Nolè spreca una bella occasione. AL 22' sale in cattedra un inarrestabile Salvia che, nel giro di 2', su
azione di contropiede, segna la sua personale doppietta. Il Rossellino continua a crederci. Anche Gallo si porta in avanti, ma la difesa del S. Maria è brava a contenere gli attacchi dei biancorossi. Al 26' tiro libero per il Rossellino: Nolè ci prova ma Stolfi para. L'azione dà carica ai ragazzi allenati da mister Santarcangelo e al 28' D'Ambrogio segna il quinto gol per i suoi. Per gli ospiti rimane solo il tempo di una rete: Ricci non sbaglia e al 29' insacca la palla alle spalle di Stolfi, suggellando il definitivo 5-1. a.ma.ca.
MECO PZ PLEIADE
9 6
MECO POTENZA: Pacifico, Tancredi, Pronesti, Ricchiuti, Cuviello, Brindisi, Moretti, Sabia, Benevento. All. Brindisi. BORUSSIA PLEIADE: Nucera, Morano, Liuzzi, Grandinetti, Digiamma, Fittipaldi, Serio, Spaggiari, Corbino, Stigliano, Melidoro, Martino All. Corbino. ARBITRI: Gaetano Genovese di Potenza e Aurelio Di Lucchio di Venosa RETI: 5' Melidoro (P), 23' Cuviello (M), 27' Cuviello (M), 4' Cuviello (M), 5' Benevento (M), 13'Ricchiuti (M), 14' Stigliano (P), 15' Benevento (M), 21' Cuviello (M), 22' Melidoro (P), 23' Cuviello (M), 26' Melidoro (P), 27' Corbino (P), 26' Ric-
La Meco Potenza
chiuti (M), 29' Melidoro (P). NOTE: Ammoniti Benevento della Meco e Spaggiari e Stigliano del Borussia Pleiade. POTENZA - Partita combattutissima tra due squadre molto motivate. Alla fine, a spuntarla sono stati i padroni di casa, in una vera e propria lotta di nervi. Sin dalle prime battute si è capito che sarebbe stata una partita dai ritmi elevati, bella, emozionante. Ad andare in vantaggio subito gli ospiti con Melidoro al 5'. La gara si fa avvincente e le occasioni fioccano da una parte e dall'altra. La Meco, orfana di Lioi, ci prova in tutti i modi e si affida alla velocità e alla bravura del giovane Cuviello che al 23' pareggia i conti e al 27' , dopo un bello scambio con Ricchiuti, segna il gol del 2-1.Nella ripresa la Meco inizia subito bene: al 4' è ancora Cuviello a trafiggere la porta difesa da Nucera e, dopo 1' Benevento, caparbio, fa tutto da solo e gonfia la rete per il 4-1. Il Policoro prova a reagire con Corbino e Spaggiari, ma la difesa potentina è brava a contenere gli avversari. La Pleiade inizia a giocare con il portiere di movimento: fuori, dunque, Nucera e al suo posto entra Corbino che si
trova a ricopire più ruoli contemporaneamente: non solo mister e capitano, ma anche giocatore e, all'occorrenza, portiere. Al 13' proprio Corbino para un bel tiro di Ricchiuti, ma passano pochi secondi e lo stesso giocatore rossoblu non perdona e segna il 5-1. Il Policoro, intanto, continua a portarsi in avanti. Al 14' Stigliano, su passaggio di Melidoro, accorcia le distanze. Risponde, dopo appena 1' Benevento che, da metà campo, a porta vuota insacca la palla in rete per il 6-2. Al 21' uno strepitoso Cuviello, anche lui da metà campo e con Corbino fuori dai pali, non sbaglia. La Pleiade, però, non molla mai e continua a macinare gioco e a portarsi in avanti. Al 22' è ancora Melidoro a trascinare i suoi, insaccando il gol del 7-3. I ritmi sono frenetici e il nervosismo sale. Al 23' Cuviello segna il suo quinto gol su tiro libero. Il Policoro risponde sempre con Melidoro e una gran botta di Corbino su punizione che si insacca alle spalle di Pacifico. Al 28', però, Ricchiuti mette in rete la sua personale doppietta. Il Policoro non si arrende, ma un bravo Melidoro non basta: al 29', a tu per tu col portiere avversario, non sbaglia e suggella il definitivo 9-6. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
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Sport
Martedì 16 dicembre 2008
AMICA 5 JONNY MATCH 2 AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, De Cesare, Pace, Lorusso, Colella, Veltri, Cripezzi, Martino, Giuralarocca, Tortora, Cautela, Dinella. Allenatore: Cuviello P. QUELLI DEL JONNY MATCH: Brienza, Scavone, Sole, Slavia, Fanelli, Faggiano, Frescura, Videtta, Tanzariello. Allenatore Bavuso P. ARBITRO: Diotisalvi di Potenza RETI: 11' pt, 5' st Cripezzi (ASP), 12' pt Giuralarocca (ASP), 17' pt Fanelli (QJM), 22' pt Colella (ASP), 12' st Frescura (QJM), 16' st Pace (ASP) PALAZZO - La penultima giornata del girone di andata narra di una gara tra l'AMICA Sporting Palazzo, determinata a non perdere
Calcio a 5
C2 girone A Il successo sul Quelli del Jonny Match permette il sorpasso all’Amici di Via Roma
L’Amica Palazzo conquista la vetta terreno nei confronti della capolista, e Quelli del Jonny Match, leggermente attardati in classifica, terminata con un perentorio 5 a 2 per i padroni di casa. Detta così sembrerebbe un turno facile dello Sporting ma la cronaca racconta dei ragazzi di Bavuso mai domi e che si sono arresi solo dopo il triplice fischio finale credendo sempre nelle possibilità di rimonta. Ma veniamo alla cronaca. I primi 10' minuti della gara sono stati interlocutori per le contendenti le quali hanno focalizzato l'attenzione nella ricerca dei pochi spazi concessi dalle difese avversarie. L'ago della bilancia si muove decisamente a favore dei padroni di ca-
sa quando all'11' assestano un doppio colpo che risulterà decisivo per il risultato finale. Il primo dei due gol scaturisce da un duetto del tandem Cripezzi-Giuralarocca: il primo protegge una palla al limite dell'area, fa salire il bomber Giuralarocca il quale, con un tocco da biliardo, restituisce un assist che viene trasformato in gol dal capitano (1-0). Il secondo vede Giuralarocca protagonista che scarica un forte destro proveniente da calcio d'angolo sul quale Brienza, complice una leggera deviazione di un compagno, non può intervenire (2-0). Al 17', dopo che Giuralarocca, sicuro protagonista
del match, è uscito per infortunio, la partita si riapre: Fanelli, colpevolmente lasciato solo, viene pescato nel cuore dell'area palazzese con assist millimetrico e non può far altro che superare l'incolpevole D'Errico (2-1). Lo Sporting si distacca ulteriormente al 22' quando, sullo sviluppo di un'azione sviluppata sull'out di destra, Colella tira forte verso la porta e una sfortunata deviazione di un difensore spiazza Brienza (3-1). Il primo tempo si conclude con il doppio vantaggio dell'AMICA. Nel secondo tempo Quelli del Jonny Match rientrano in campo con la convinzione di tentarle tutte per rien-
trare nel match, ma al 5' i ragazzi di Cuviello incrementano lo score: Cripezzi con caparbietà vince un contrasto sulla sinistra e con un tiro di punta trafigge il portiere ospite (4-1). I potentini reagiscono e praticano un pressing asfissiante a tutto campo con la squadra di casa che riesce a contenere. Ma al 12' l'impegno degli ospiti è premiato da un'azione personale di Frescura che intercetta una palla nella propria area, con un'accelerazione taglia il campo da sinistra verso destra e, elidendo la difesa avversaria, segna con un forte destro incrociato (4-2). A metà del secondo tempo lo Sporting sigla l'ultima rete del match
con una grandissima azione di Cripezzi che di forza si invola sulla fascia destra, sulla linea di fondo scarica al centro per l'accorrente Pace che di piatto mette dentro (5-2). La gara diventa ancor più bella ed intensa con le squadre che si affrontano a viso aperto divertendo il numeroso pubblico presente. Il risultato non cambia e la vittoria dei palazzesi diventa ancor più bella perché coincide con il meritato raggiungimento della vetta della classifica derivante dalla sconfitta degli AMICI di via Roma ad opera del Bar La Notte. Le ultime note sono per Quelli del Jonny Match che non hanno mostrato alcun timore reverenziale ed hanno giocato una grande partita dimostrando di avere le carte in regola per poter essere tra le prime della classe. Luca Festino sport@luedi.it
C1 Santarsiero va a segno cinque volte e fa volare il team di Todaro
Caterpillar Scanzano Annientato lo Sport Village con ben 17 reti SCANZANO S. VILLAGE
C1, immediato riscatto della Fecip Pisticci
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SCANZANO: Gatto, Masella, Epifania, Delorenzo, Ditinto, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Amendolara, Prezioso, Vampo. All. Todaro SPORT VILLAGE: Finzi, D'Angola, Barbarito, Ferraro, Arcieri, Del Giglio, Bolcina, Satriano, Preite, Napoli, Montano, Calabrese. All. De Lorenzo ARBITRI: Cardettini e Gresia di Moliterno RETI: 1 rete D'Angola (V.), 5 Santarsiero (S.), 4 Ditinto (S.), 4 Masella (S.), 2 Del Giglio (V.), 2 Montano (V.), 2 Amendolara (S.), 1 Prezioso (S.), 1 Dartizio (S.).
Santarsiero e il tecnico Todaro dello Scanzano, accanto mister Di Lorenzo dello Sport Village
SCANZANO - Serviva un pallottoliere per segnare le reti dello Scanzano, che con una vittoria altisonante si porta a ridosso delle prime. A farne le spese è il malcapitato Sport Village Potenza che ha trovato la squadra di mister Todaro in giornata di grazia, rifilando 17 reti ai rivali che li procedevano in classifica di quattro punti ora ridotti ad uno solo. A dir il vero la gara comincia ad handicap per lo Scanzano che inaspettatamente subisce la rete degli ospiti da parte di D'Angola. Passa poco per
riorganizzarsi e poi parte il tiro a bersaglio contro il malcapitato Finzi. Il portiere ospite deve subire gli assalti degli attaccanti di Todaro che imperterriti non sbagliano, portandosi in vantaggio a pochi minuti dal riposo sul punteggio di 5 a 1, poi un colpo di coda del Village con Montano che accorcia, ma in tutta risposta Ditinto ripristina la distanza di quattro reti, andando al riposo. La ripresa ripropone lo stesso copione del primo tempo, con lo Sport Village che va in gol due volte con
Laviola, Mercorella e Leone, dirigenti della Fecip
Del Giglio e Montano mettendo in bilico il risultato. A questo punto il rilassamento dello Scanzano finisce, tornando alla carica come nel primo tempo ma con un maggior numero di realizzazioni da parte del team di Todaro, che tritura gli ospiti con una sequenza di 11 reti fatte dai soliti noti, Santarsiero, Ditinto, Masella, Amendolara , Prezioso e Dartizio. Lo sport Village a questo punto può solo sperare di non subire altri gol per non aggravare il già pesante passivo. A fine gara mister Todaro è
contento della prestazione dei suoi ragazzi che hanno dimostrato una superiorità tecnica e tattica, il risultato lo conferma. " A questo punto siamo a ridosso delle prime, mi aspetto di continuare su questa strada sperando di vincerle tutte alla fine poi tireremo le somme. Ora ci attende il prossimo impegno difficile, trattandosi di un derby contro la Pleiade Policoro e spero che i ragazzi non perdano la giusta concentrazione e tensione agonistica”. vi.bo.
C1 Il lavellese con sette realizzazioni mette alle corde il Deportivo Senise
Real Lavello, Latorraca superstar REAL LAVELLO DEPORTIVO SENISE
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REAL LAVELLO: Ferrara, De Cillis, Latorraca, Catapano, Miranda. A disp. Bergamasco, Avigliano, Di Già, Di Cugno, Di Vittorio, Tudisco. In panchina Caprioli. DEPORTIVO SENISE: Collarino, Blotti, De Fina, L'Amico, Arenella. A disp. Rossi. All. Palermo. ARBITRI: Guida e Pescuma di Venosa. RETI: 1' pt, 12' pt, 14' pt, 16' pt, 17' pt, 24' st e 28' st Latorraca (L), 15' pt Miranda (L), 21' pt Catapano (L), 22' pt e 29' st Arenella (S), 26' pt Di Vittorio (L), 23' st De Fina (S), 25' st autogol di De Cillis (S). NOTE: ammonito L'Amico per il Senise. Infortunati L'Amico e Tudisco. Recuperi: 0' pt e 1' st. LAVELLO - Il Real ha ormai ingranato la marcia giusta e sta scalando posizio-
ni su posizioni in classifica. E' la terza vittoria di fila per i ragazzi capitanati da Catapano che in casa vogliono e devono soprattutto costruire la loro permanenza in serie C1. Azzeccatissimo è stato anche l'inserimento in squadra del giocatore Latorraca che ha fatto il mattatore contro il Deportivo Senise siglando sette marcature. Nemmeno il tempo di iniziare e i padroni di casa si trovano in rete grazie ad un piatto destro di Latorraca su assist di Miranda. I locali mostrano muscoli, superiorità di gioco e fraseggi ineccepibili che portano il bomber Latorraca a quadruplicare il bottino personale di reti, prima al 12' sempre di piatto destro in diagonale, al 14' di sinistro dall'aut mancino, al 16' con un tiro secco su passaggio di Miranda, al 17' in dribbling con il pallone che finisce in rete tra portiere e due avversari sulla linea di porta. Nel frattempo al 15' Miranda per vie centrali sigla la marcatura personale e al 21' su passaggio filtrante sempre di Miranda da sinistra capitan Catapano in antici-
po di esterno destro segna il settimo sigillo del Real. Un minuto dopo un doppio palo di L'Amico frastuona i padroni di casa che immediatamente da fuori nel set subiscono il gol della bandiera da parte di Arenella. Al 26' Di Vittorio con un tapin vincente porta a otto le reti dei locali. I pali di Miranda al 29' e di Arenella al 18' pareggiano i conti dei legni. Al rientro in campo i blu di casa controllano la situazione mentre i senisesi non trovano sbocchi e nemmeno spunti pericolosi tali da ribaltare punteggio ed impensierire i padroni di casa. Al 21' Latorraca da sinistra in diagonale rimpingua il risultato e gli ospiti reagiscono al 23' con De Fina per vie centrali, al 25' con un tiro di Arenella deviato in rete da De Cillis e al 29' su punizione di Arenella avanzando a quattro marcature per il Deportivo Senise. Il definitivo 10 a 4 comunque è sancito da un tiro a volo di destro di Latorraca su cross di Miranda. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
FECIPPISTICCI R.BERNALDA
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FECIP PISTICCI: David, Albano N., Radesca, Albano A., Giagni, D'Alessandro Ma.,Adduci, Masiello M., Grieco, Panio, Di Pede, D'Alessandro Mi. All. Di Pede REAL BERNALDA: Gallitelli G., Calabrese, Scardillo, Malvasi, Plati, Gallitelli D., Carella, Stabile, Di Biase, Braico, Russo. All: Braico G. ARBITRI: Salvia e Martinese RETI: 9' Albano, 27' Di Pede, 8' s.t. Di Pede, 22' s.t. Gallitelli D., 24' s.t. Plati PISTICCI - Di ritorno sul proprio terreno di gioco dopo la sfortunata trasferta di Matera, la Fecip Pisticci rialza prontamente la testa battendo il Real Bernalda al termine di una partita dominata per buona parte dei due tempi, ma quasi sfuggita di mano nel finale, quando gli ospiti, ben controllati ed inoffensivi fino a quel momento, hanno realizzato 2 reti costringendo il quintetto pisticcese agli straordinari. Poche le occasioni da gol nel corso di una gara maschia e molto sentita delle due contendenti, entrambe collocate nella parte alta della classifica ed in lotta per un posto alle spalle del terzetto potentino formato da Rossellino, Meco e Sport Village. I padroni di casa passano in vantaggio dopo 9 minuti grazie ad un gol dalla distanza di Albano, che trafigge Giorgio Gallitelli di potenza. La reazione del Real Bernalda è tutta in un tiro da centrocampo di Scardillo che scheggia la traversa, per il resto la Fecip amministra con attenzione, non concede nulla in difesa e prova a proporsi costantemente in zona gol, sen-
za tuttavia confezionare azioni di rilievo. Il raddoppio arriva comunque al 27' quando Di Pede è il più lesto di tutti ad inseguire un pallone ribattuto dalla barriera pisticcese sugli sviluppi di una punizione del Real Bernalda. Giorgio Gallitelli vede Di Pede in vantaggio e gli corre incontro nel tentativo di scongiurare il contropiede, ma l'allenatore - giocatore della Fecip arriva per primo sulla sfera e con un tocco preciso batte a rete dalla distanza a porta vuota. Nella ripresa la Fecip consolida il vantaggio ancora con Di Pede, che intercetta sottoporta un taglio in profondità di capitan Masiello, anche se la decisiva deviazione in scivolata desta qualche dubbio in termini di regolamento. Al 21' Mario D'Alessandro colpisce il palo da distanza ravvicinata. Ma quando tutto sembrava correr via liscio verso la conclusione di una gara amministrata con sapienza e personalità, è arrivata la reazione che non ti aspetti da un Real Bernalda, inoffensivo fino a quel punto, ma capace di rivitalizzarsi in due minuti. Al 22', infatti, va in rete Donato Gallitelli da posizione defilata. Poi Panio colpisce il secondo legno per i padroni di casa. Ma nell'azione successiva il Real segna ancora, capitalizzando al meglio una ripartenza in velocità con Plati che insacca di gran classe. Il finale di gara diventa incandescente, anche se la Fecip ha comunque il merito di non farsi prendere dalla foga e non concedere altro all'avversario conquistando così una vittoria più che meritata, nonostante un mini black out che poteva costare molto caro. Roberto D'Alessandro sport@luedi.it
Sport 57 C1 girone A Per i ragazzi di Marcogiuseppe sono decisive le reti di Mirabile e Magrino Martedì 16 dicembre 2008
Calcio a 5
Il derby è dei Silenziosi Battuto il Pentacalcio in una gara avvincente PENTACALCIO 2 SILENZIOSI 3 PENTACALCIO: Fraternali, Valicenti, De Lorenzo, Santopietro, Gastone F., Maffezzoni, Di Benedetto, Barrese, Picerno, Benevento, Tucci, Montefusco. All: Scalera M. Dirigente: Bochicchio Angelo. SILENZIOSI: Faruolo, Rizzi, Lotito, Magrino, Veltri, Mirabile, Gastone A.All: Marcogiuseppe D. ARBITRO: Pessolano A. di Potenza RETI: 8' Barrese, 34' Montefusco (Pentacalcio). 27' Mirabile, 54' e 62' Magrino (Silenziosi). NOTE: Ammoniti: Montefusco e Barrese (P), Rizzi (S). POTENZA- Vincono i Silenziosi in casa del Pentacalcio aggiudicandosi il derby cittadino. L'avvio è degli ospiti che cercano il goal con Lotito e Gastone. Risponde il Pentacalcio con Barrese che di tacco mette fuori e uno scambio Montefusco-De Lorenzo conclusosi alto sulla traversa. 8' Santopietro serve Barrese che di sinistro porta in vantaggio la sua squadra. Subiscono il colpo i Silenziosi non riuscendo a
Il Pentacalcio e accanto i Silenziosi
centrare la porta con tiri di Lotito, Gastone e Rizzi. 14' Montefusco ferma la sfera con la mano e viene ammonito. La punizione calciata da Lotito termina alta sulla porta di Faruolo. Rizzi per i Silenziosi conclude, ma Fraternali non si fa sorprendere. 20' e 23' Faruolo respinge su Barrese di piede, subito dopo Gastone salva sempre su Barrese a
portiere battuto. Dopo una serie di interessanti contropiedi condotti da tutte e due le squadre senza riuscire a realizzare, al 27' gli ospiti con Mirabile riportano l'incontro in parità con un tiro che termina alle spalle di Fraternali. 29' Magrino smarca Mirabile, il capitano non aggancia la sfera e sfuma l'occasione del raddoppio.
Dopo il riposo Fraternali para tiri di Veltri e Magrino. 34' Benevento in contropiede involatosi sulla destra serve Montefusco che raddoppia per i padroni di casa. Nuovo sbandamento e nervosismo tra le fila dei Silenziosi che non riescono a concretizzare con Mirabile, Lotito e Magrino anche per la bravura dei difensori e del portiere. I pa-
droni di casa potrebbero chiudere la partita con Santopietro, Barrese, Picerno e Maffezzoni ma i loro tentativi svaniscono sotto porta. 51' Barrese viene ammonito per un fallo su Mirabile. 52' avanzano i Silenziosi con triangolazioni Veltri-Magrino-Gastone. 53' Santopietro del Pentacalcio serve Barrese che non arriva per la deviazione in rete. 54' Veltri dei
Silenziosi in contropiede smarca Magrino ed il centravanti riagguanta il pareggio. Nel finale il Pentacalcio cerca di aggiudicarsi l'incontro con tentativi di Barrese, Picerno e Maffezzoni. Ma la beffa è in agguato. 62' Magrino defilato sulla destra centra il bersaglio per il definitivo 3-2. Leonardo Martino sport@luedi.it
C2 girone B Spicca il poker di Novellino e la doppietta messa a segno da Dionisio
Straripante Csi Tricarico Sommerso il Val Noce sotto una dozzina di realizzazioni
Il Csi Sant’Antonio Tricarico
CSITRICARICO 12 VALNOCE 0 CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Dema, Dinice, Castelmezzano, Dionisio M., Martelli, Evangelista E., Evangelista M., Novellino, Paradiso, Dionisio D., Caruso; All. Castelmezzano P. 3 P VAL DEL NOCE: Brando, Giffuni, Muratore, Schettino, Limongi, Gabrie-
le, Sisca, Ariete, Chiappetta; All. Brando RETI: Martelli, Novellino (4), Evangelista M., Paradiso, Dionisio M. (2), Dema, Dionisio, Dinice TRICARICO - Il CSI esce dalla crisi vincendo così come non gli era mai successo nella sua storia. 12 a 0 contro il 3P Val del Noce, formazione reduce dalla vittoria esterna sul campo dell'Eden capoli-
sta. Il CSI parte decisamente meglio degli ospiti cercando l'azione manovrata e in fase offensiva e la solidità difensiva come armi per raggiungere la vittoria. Il gol del vantaggio arriva quasi subito con Martelli il quale, sfruttando un assist di Paradiso, mette alle spalle del portiere ospite con un tocco al volo di sinistro. Il CSI gioca decisamente meglio degli ospiti, Passarella non è mai impegnato dagli avversari ma il gol del raddoppio arriva soltanto al 20' quando Novellino, dopo un'azione Dionisio M. - Paradiso con tiro di quest' ultimo e respinta del portiere, in girata di destro mette la palla sotto la traversa. Passano pochi minuti e arri-
va il terzo gol del CSI: Brando atterra Evangelista M. il quale si porta sul dischetto e con un violento destro sotto l'incrocio insacca spiazzando Brando. A pochi minuti dal termine Paradiso serve il poker: raccogli palla sulla tre quarti avversaria, si gira verso la porta e con un sinistro a fil di palo chiude il primo tempo . Nel secondo il 3P si rende subito pericolo con Schettino che salta un uomo e offre un perfetto assist per Ariete che sbaglia davanti la porta. Sulla ripartenza ottimo triangolo tra Paradiso ed Evangelista M. che va al tiro respinto in angolo dal portiere. Trascorrono pochi minuti di superiorità ospite che il CSI sigla la quinta rete del-
la giornata con Dionisio M. che, solo davanti la porta appoggia comodamente in rete un assist di Novellino. Subito dopo Dionisio M. porta a sei le marcature, deviando di testa un perfetto assist di Castelmezzano. Il CSI domina l'incontro e nei dieci minuti finali dilaga. La settima rete è di Novellino che appoggia in rete di piatto destro a pochi centimetri dalla porta dopo una bella azione corale. Non passa un minuto che Dema, su ribattuta corta della difesa ospite, segna l'ottavo gol di squadra e il suo primo con la maglia del CSI. C'è gloria anche per Caruso, subentrato a Passarella, il quale compie uno strepitoso intervento su tiro forte e angolato di Limongi, inoltre il
portiere dà il via al nono gol: rinvia per Paradiso il quale vede e serve Dionisio D. che solo davanti al portiere sigla anch'egli la prima marcatura con la nuova maglia. Il decimo e l'undicesimo gol sono ancora opera di Novellino: dapprima fa tutto da solo sulla fascia sinistra e dopo aver saltato un avversario calcia imparabilmente per Gabriele; dopo, ancora con un bolide di destro, sfrutta una combinazione Dinice Paradiso con assist di tacco di quest'ultimo. La dodicesima e ultima rete è opera di Dinice il quale si procura un calcio di rigore che trasforma spiazzando il portiere avversario. Paolo Paradiso sport@luedi.it
D Lo Sporting Murese mette alle corde la formazione di Magrino
Ancora semaforo rosso per il Vietri VIETRI 3 SPORTING MURESE 6 VIETRI SIAMO NOI: Manfreda, Picciuolo, Magrino A., Magrino D., Caivano N., Caivano M., Faruolo, Fabio M., Russo, Pitta. All. Magrino D. SPORTING MURESE: Bianchini, Fusco, Magro, Sarcinella V., Barile, Sarcinella G., Nardiello. All. Fusco F. ARBITRO: Alberti di Potenza RETI: 5' Russo, 10' e 24' Magrino (V), 16'e 58' Barile, 40' e 48' Sarcinella G., 44' Bianchini, 62' Fusco (SM). NOTE: Nessun ammonito. Recupero 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Ormai è crisi vera per il Vietri di mister
Magrino, a cui manca la vittoria dalla prima giornata di campionato contro il Genzano. Dopo la vittoria all'esordio, sono arrivate cinque sconfitte consecutive, l'ultima in casa contro lo Sporting Murese per sei reti a tre. La sconfitta più cocente ed incredibile, visto che i vietresi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per tre reti ad uno. Nel secondo tempo un vero e proprio disastro, con gli ospiti che hanno approfittato delle clamorose occasioni fallite dai vietresi, ripartendo in contropiede e colpendo per cinque volte nel secondo tempo e fissando il risultato sul sei a tre. Al “Pala Santa Domenica”, i vietresi si sono portati subito in vantaggio con un bel gol di Russo, abile ad infilarsi tra le maglie ospiti e a portare i vietresi in vantaggio. Dopo cinque minuti ci
ha pensato Magrino a raddoppiare con un potente rasoterra su servizio di Faruolo. Ma gli ospiti della Murese hanno reagito e hanno dimezzato lo svantaggio con Barile al 16', bravo ad approfittare di una disattenzione difensiva vietrese. Ma i locali hanno di nuovo allungato al 24', ancora con Magrino, che di forza ha battuto Nardiello per la terza volta. Il primo tempo si è chiuso sul tre a uno per i vietresi. Ma nel secondo tempo, quando i locali pensavano di avere in mano la partita, ecco che arriva la veemente reazione degli ospiti, che hanno accorciato al 40' con Sarcinella G. (bel tiro da fuori area) e lo stesso ha servito il compagno Bianchini al 44' (rasoterra potente) per il momentaneo pareggio ospite. I vietresi sciupano diverse occasioni da gol e beccano
La formazione dell’Avis Vietri di serie D
un palo al 46' con Pitta. Gli ospiti approfittano del momento no degli avversari e si portano in vantaggio al 48' con Sarcinella (gran tiro all'incrocio). La partita sta per volgere al termine, Russo del Vie-
tri fallisce due volte il pareggio e così gli ospiti allungano negli ultimi due minuti con Barile e Fusco. Claudio Buono sport@luedi.it
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Sport
Martedì 16 dicembre 2008
Calcio a 5 B Tagli nel parco giocatori: via Ximenes, Marra, Peres, Zani, Kleinhans e Mele
Lo Spazio Relax cambia mira L’obiettivo stagionale diventa la salvezza MATERA - Cambiano gli obiettivi dello Spazio Relax Matera. Alla luce degli ultimi deludenti risultati, la società del presidente Francesco Tamburrino ha deciso conseguentemente di sfoltire l'organico per dare maggiore spazio ai ragazzi del vivaio. A incidere non poco su questa decisione, anche la questione legata ai contributi che la Regione Basilicata, attraverso la Legge 26/04 la ha previsto per le società che disputano campionati nazionali, un aiuto economico che i dirigenti materani si sono visti passare sotto il naso, a meno che non si riesca a recuperare la situazione. Le sconfitte subite nel derby contro il Deportivo e in coppa contro il Gragnano, giunte peraltro a conclusione di serie di esibizioni certamente non all'altezza del blasone della squadra, hanno evidentemente convinto, o costretto, i dirigenti materani ad adottare quei provvedimenti minacciati da diverso tempo. "Abbiamo fatto una riunione in società per discutere degli ultimi risultati ottenuti - ha confermato il diggì Nino Crapulli - e ci siamo resi conto che in periodi come questi di recessione, continuare ad investire per raggiungere un traguardo improbabile ci sembra fuori luogo. Abbiamo preso atto che sino ad oggi non è bastato l'impegno da parte di tutti. Ci assumiamo le respon-
Confermato all’unanimità
Vincenzo Nigro è stato rieletto
Ximens, Zani e Kleinhans lasciano lo Spazio Relax Matera
sabilità di un inizio non all'altezza ma ci vediamo costretti a rivedere i nostri piani. L'obbiettivo d'ora in avanti del nostro staff tecnico e del gruppo atleti che rimarranno sarà di raggiungere la salvezza al più presto possibile e di valorizzare i giovani. In questa nuova ottica stiamo formalizzando il ritorno di Ximenes alla Roma e la sistemazione di Marra e Peres. Non escludiamo altre operazioni in uscita.” Oltre questi giocatori, sono stati ceduti anche il portiere Matteo Zani al Rieti, Kleinhans Kauè, che è approdato al Real Matera, e Giuseppe Mele Dello stesso tenore le dichiarazioni di Crapulli in
merito ai contributi regionali banalmente perduti: "Siamo rimasti senza parole quando abbiamo letto sul sito della Regione Basilicata che le modalità per accedere a questo contributo, per il quale eravamo stati convocati a Potenza a settembre, era addirittura scaduto da metà novembre scorso quando ci avevano assicurato, a Potenza nel corso di una riunione alla presenza del Presidente De Filippo, che ci avrebbero inviato tutto il necessario per farne richiesta. Ci avevano chiesto anche i nostri indirizzi email. Ci sono invece pervenute solo due note con i loghi da pubblicizzare che ci siamo immediatamente
preoccupati di mandare in stampa per la creazione di striscioni e l'applicazione degli stessi su tutto il nostro materiale di rappresentanza. Ci chiediamo perchè in una di quelle comunicazioni non ci è stato indicato nulla sui tempi e la documentazione necessaria per presentare la domanda o eventualmente di consultare il sito della Regione. Oggi stesso ho inviato un fax al presidente De Filippo affinchè intervenga per risolvere questo problema che diventerebbe davvero grave se non ci permettesse di accedere al contributo che aspettiamo oramai da anni". Annibale Sacco sport@luedi.it
Atletica Bene anche il resto della truppa della Podistica a Binetto
Imperatore sotto i riflettori Il ferrandinese protagonista a Corigliano d’Otranto WEEK-END impegnativo per la podistica ferarndinese. Domenica il quintetto composto da Francesco Mangieri, Tommaso Mestria, Antonio Imperatore, Saverio Cosentino e Giuseppe Laselva è stato di scena a Corigliano D' Otranto in provincia di Lecce per la decima edizione della Half Marathom della Grecìa Salentina che ha attraversato i comuni di Corigliano, Melpignano, Castrignano-Martano e Zollino. Nella 21 chilometri leccese come da pronostico della vigilia le soddisfazioni per il sodalizio podistico aragonese sono arrivate da Antonio Imperatore che alla sua terza esperienza in una gara ostica come la mezza maratona è riuscito a tagliare il traguardo in 1h22'52" dimostrando di possedere mezzi tecnici notevoli che lo porteranno nella stagione agonistica 2009 a cogliere importanti risultati in campo podistico. La performance di Imperatore a Corigliano è stata facilitata dal buon lavoro di tutti i compagni di squadra. Dal Salento alla provincia di Bari. A Bitritto, infatti, nel "Memorial Masellis" di 10 chilometri hanno partecipato ben setsegue dalla prima Proprio nell'edizione che maggiormente avrebbe dovuto rappresentare l'intero Paese. Quasi a bocciare tutti gli sforzi profusi in passato da queste comunità che con grande ardore hanno voluto e cercato il Giro d'Italia. In una realtà, quella del Mezzogiorno, che già non ha grandi possibilità di mettersi in mostra. Un passo indietro anche per la disciplina delle due ruote. Il passaggio del Giro d'Italia è sempre motivo di orgoglio e spinge sempre nuovi appassionati alla disciplina. In Basilicata, il passaggio della carovana rosa da Poten-
I podisti ferrandinesi
te atleti della Podistica Ferrandina: Nicola Pennuzzi, Leonardo Ragone, Michele Iannella, Domenico Lacarpia, Salvatore Cerabona, Vincenzo Zaltini e Pietro Bitonti. Nella cittadina barese in una dieci chilometri avvincente, il "solito" Nicola Pennuzzi ha sfornato una prestazione di tutto rispetto classificandosi tredicesimo su 270 podisti giunti al traguardo con il tempo di 37'35"; ottime prestazioni da parte del resto della squadra capitanata da Salvatore Cerabona. Con le due gare di domenica sono arri-
vate a quarantanove le partecipazioni in manifestazioni podistiche ufficiali nel corso del 2008 per l' Asd Podistica Ferrandina che sabato prossimo, durante il pranzo sociale presso l' Hotel degli Ulivi di Ferrandina, traccerà un bilancio della stagione agonistica 2008. Domenica 21 dicembre gara natalizia interna nello splendido scenario invernale del bosco di Ferrandina e subito la società ordinerà il "rompete le righe" dopo una intensa annata sportiva. lo.to.
Vincenzo Nigro confermato presidente
LA FIN regionale ha eletto il suo presidente. All'unanimità è stato confermato anche per il quadriennio olimpico 2008/2012 Vincenzo Nigro. Le elezioni per il rinnovo dei vertici federali si sono svolte per tutta la giornata di domenica presso la sede regionale del Coni sita in via Appia a Potenza. Vincenzo Nigro, nato a Potenza il 29 agosto del 1944, pensionato, tecnico nei quadri della Mahle ha dunque avuto la conferma da parte dell'intero direttivo che sarà composto dai seguenti consiglieri: Carmine Acquasanta, Roberto Urgesi, Giorgio Pappalardo, Vincenzo Ostuni, Francesco Nigro, Rocco Rosa, Vito Santarsiero, Angelo Rubino e Giuseppe Ligrani. Nigro sarà ancora una volta al timone della pallanuoto e del nuoto regionale nella speranza di dotare le società di nuovi impianti agonistici e consentire l'innalzamento, peraltro già avvenuto della qualità tecnica degli iscritti. Il nuovo presidente federale della Fin regionale ha parlato dei suoi programmi in ottica 2008/2012. Presidente quali sono i suoi programmi? “Cercherò di estendere la pratica della pallanuoto alle diverse entità regionali. Mi batterò per la crescita economica del nuoto e della pallanuoto. Dividerò la Basilicata in quattro poli specifici, quello di Satriano-Picerno, la zona di Lagonegro-Rivello, Senise e Rionero-Melfi. I responsabili che faran-
Fuori dal Giro za, è l'esempio lampante. Una grande festa, un motivo di orgoglio d'appartenenza e la possibilità di avvicinare quante più persone a tutto il movimento sportivo. E poi c'è sempre Pozzovivo. Il nostro Pozzovivo. Quel piccolo furetto che come la strada inizia a salire scatta sui pedali, con il suo fisico esile, e stacca tutti gli avversari. Lo scorso anno per lui, con la tappa di Potenza, c'è
stata una grande accoglienza. Poi assieme al suo compagno di squadra Sella si è messo in grande evidenza quando c'erano i così detti “tapponi”. Fughe, controfughe. Tutto ad emozionare gli spettatori, non solo di Basilicata. Questa volta per ammirare la pedalata del campioncino di Montalbano Jonico i chilometri da percorrere saranno molti di più. Bisognerà arrivare in
Campania, come minimo. E che dire della possibilità di vedere al Giro, anche se adesso le luci della ribalta sono tutte per Amstrong e Contador, l'oro Olimpico Fabian Cancellara? L'elvetico della Csc, lucano di origini, già nella scorsa edizione era stato allettato dalla possibilità di partecipare al Giro d'Italia visto che una tappa partiva proprio dalla nostra Potenza, in modo da porter
riabbracciare amici e parenti della sua Lucania. Con questa decisione di tagliare fuori tutto il Sud Italia, si è persa anche questa possibilità. Non ultimo, inoltre, l'intervento del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto: «Il Giro d'Italia non può celebrare il suo centesimo anno di vita tagliando fuori dal circuito ben sei regioni. In questo modo si impedisce a milioni di italiani di parte-
no parte del progetto lavoreranno ventiquattro ore su ventiquattro, occupandosi dei problemi burocratici, dei tesseramenti e delle questioni amministrative”. Con Roma quali sono i rapporti? “Ottimi. Abbiamo ventidue società, puntiamo a raggiungere quaranta sodalizi in regione. Sono queste le basi per andare avanti positivamente”. Come lavorerà con i giovani? “Incentivando il settore propaganda, il consigliere nazionale della Fin nel sud Gallorusso ha preso a cuore i problemi strutturali della pallanuoto in Basilicata. Gallorusso intende promuovere le iniziative agonistiche in Basilicata, Puglia, Calabria e Campania. Intendo dare vita ad attività complementari, concernenti gli anziani. Gli ottantenni lavoreranno per migliorare la propria efficienza fisica e motoria. La Basilicata deve contribuire a far crescere il movimento”. Nel settore femminile quali saranno i suoi impegni? “Purtroppo alla riunione di domenica il gentilsesso non ha preso parte. Mi impegnerò per la crescita del movimento sia a Potenza che a Matera cercando di lavorare duramente in ogni settore”. Parliamo delle strutture, cosa pensa di fare? “Il mio sogno nel cassetto è quello di costruire una piscina olimpica in grado di soddisfare le esigenze dei praticanti in Basilicata”. f.menonna@luedi.it
cipare alla festa celebrativa del ciclismo italiano». In più il primo cittadino del centro siciliano propone, quindi, di organizzare in queste sei regioni il Giro d'Italia per i ciclisti dilettanti. Una provocazione ma allo stesso tempo un modo per rilanciare. E la nostra classe dirigente? Cosa fa? Cosa dice? E la Federciclismo lucana come rilancia? Anche la Basilicata vuole prendere parte all'iniziativa del Giro dilettantisitico? Queste sono tutte domande. Ma al momento c'è solo una certezza: siamo tagliati fuori. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
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Rubriche
Martedì 16 dicembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Dopo un periodo di routine nel lavoro rimettete in moto la vostra intraprendenza. In amore non avete rivali.
TORO 21/4 - 20/5
In un'emergenza lavorativa potrete contare sulla collaborazione di amici disinteressati. In amore fate autocritica.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Fino ad oggi non avete preso iniziative di lavoro per la paura di non farcela: scrollatevi di dosso l'insicurezza. Bene il cuore.
CANCRO 22/6 - 22/7
La cautela nelle iniziative professionali in questo periodo è indispensabile. In amore non siate precipitosi.
LEONE 23/7 - 23/8
In questi giorni dovrete usare tutte le vostre capacità diplomatiche per superare un difficile passaggio nel lavoro. In amore impegnatevi di più.
VERGINE 24/8 - 22/9
Riacquistate la calma prima di prendere qualsiasi nuova iniziativa di lavoro. In amore non guardate mai indietro.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Positive influenze astrali nel settore del lavoro: cercate di approfittarne al massimo. In amore attenzione agli scivoloni.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Tenacia e determinazione sono le vostre armi migliori per farvi strada negli affari. Imprevisti piacevoli in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Un colpo di testa nel lavoro potrebbe costarvi caro: dietro ogni azione ci deve essere un piano preciso. Un amore da vivere allegramente.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Non lasciate che le cose avvengano da sole: per fare passi avanti nel lavoro dovete impegnarvi in prima persona. Un amore esaltante.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro le cose procedono con alti e bassi, ma sta a voi fare che le cose vadano nel modo voluto. In amore splende il sole.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS: CAF fede; C a FF e I nato = CAFFÈ DECAFFEINATO;
Qualcosa di molto interessante per voi si presenterà nel vostro lavoro. Come innamorati vi sentite un po' incompresi.
Televisioni
16.15
ATTUALITÀ
19.35
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
TELEFILM
21.10
ATTUALITÀ
Squadra speciale cobra 11
16.15
Martedì 16 dicembre 2008
REALTV
Giovanni Floris
Maria De Filippi
21.10
FILM
14.30
Fantozzi
CARTONI
20.30
63
ATTUALITÀ
I Simpson
Lilli Gruber
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.10 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaSpeciale Quasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -Telegiornale
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.20 -FilmCarambola filotto... tutti in buca con Paul Smith, Michael Coby - regia di Ferdinando Baldi (Italia) 1975 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al Grand Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Il mattatore con Vittorio Gassman, Dorian Gray, Anna Maria Ferrero, Mario Carotenuto, Peppino De Filippo, Mario Scaccia - regia di Dino Risi (Italia) - 1959 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Artemisia Sanchez 23.05 -Telegiornale Tg 1 23.15-AttualitàPorta a Porta
Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 21.50 -Telefilm Desperate Housewives 23.25 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Carnera il campione più grande
21.10 -Film Fantozzi con Paolo Villaggio, Liù Bosisio, Plinio Fernando, Anna Mazzamauro, Gigi Reder - regia di Luciano Salce (Italia) - 1975
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm Terminator: The Sarah Connor Chronicles 22.10 -TelefilmBionic Woman 23.05 -TelefilmJourneyman
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Documenti Impero 23.15 -Telefilm Sex and the City
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaIn Italia 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmUna 44 magnum per l'ispettore Callaghan 05.05 -VideoframmentiSuperStar
23.40 -Film TvLa stanza dei segreti Thriller 00.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -AttualitàPremio Nazionale per il Lavoro 2008 02.05 -RubricaAlmanacco 02.25 -RubricaTg 2 Costume e società
23.20 -Talk ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24
23.30 -FilmAngel Eyes - Occhi d'angelo con Jennifer Lopez - regia di Luis Mandoki (USA) - 2001 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.30 -DocumentiVite straordinarie 00.30 -DocumentarioStorie di confine 01.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.25 -FilmCinque furbastri, un furbacchione con W. Chiari, R. Cestiè - regia di Lucio De Caro (Ita) - 1976
00.00 -ShowSaturday Night Live 01.15 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.35 -Serie TvRescue Me 03.40 -FilmThe Guys 05.00 -NewsStudio Sport
00.20 -TelefilmDirt 01.20 -TelegiornaleTg La7 01.45 -AttualitàOtto e mezzo 02.25 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.25 -TelefilmAlla corte di Alice 04.25 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
IL MATTATORE con V. Gassman, D. Gray, A. M. Ferrero - regia di Dino Risi (Ita) - 1959 Due compari si accordano per truffare un certo Gerardo, ma quando il "bidone" sembra essere andato a buon fine, lo stesso Gerardo smaschera l'imbroglio. Ed ecco il racconto del suo curriculum professionale. Lui sì che può dirsi il re delle truffe: tutta la sua vita altro non è stata che una serie di camaleontici "colpi" messi a segno con i più impensabili travestimenti...
CANALE 5
ORE 23.30
ANGEL EYES - OCCHI D’ANGELO con J. Lopez, J. Caviezel, S. Braga - regia di Luis Mandoki (Usa) - 2001 Mentre l'agente Sharon Pogue del Police Department di Chicago sta inseguendo un tipo sospetto rischia di morire in un agguato. A toglierla dagli impicci ci pensa un misterioso individuo che dsarma l'assassino e le salva la vita. Sharon pensa ad un colpo di fortuna o a una manovra del destino. Ma i due si sono già incontrati una volta. Sono così costretti ad affrontare i segreti sul loro...
RETE 4
ORE 16.20
RETE 4
CARAMBOLA FILOTTO...TUTTI IN BUCA con P. Smith, M. Coby, G. Andreini - regia di Ferdinando Baldi (Ita) - 1975 Len e Coby, amici per la pelle malgrado i loro frequenti litigi, rubano a un colonnello nordista un sidecar munito di mitragliatore. Il mezzo fa gola a due fuorilegge, il "Supremo" e Ward, che scatenano le rispettve bande per impadronirsi del mezzo. Inseguimenti, torte in faccia e un'inconsueta partita di biliardo completano il quadro...
RETE 4
ORE 1.25
CINQUE FURBASTRI, UN FURBACCHIONE con M. Boldi, W. Chiari, R. Cestié - regia di Lucio De Caro (Ita) - 1976 La lettura di un libro giallo induce cinque sprovveduti di periferia a organizzare un ricatto ai danni di Jimmy, figlio di un agente di cambio. Ma il ragazzino, simpatico e intelligente, fa amicizia con loro e riesce a salvarli dalla polizia...
ORE 21.10
FANTOZZI con P. Villaggio, A. Mazzamauro - regia di Luciano Salce (Ita) - 1975 Dopo aver lottato con i mezzi pubblici perennemente strapieni, il ragionier Fantozzi arriva finalmente in ufficio. Qui trova ad attenderlo pile di pratiche da sbrigare rifilategli dai furbi colleghi. Costretto a partecipare a gite aziendali e partite di calcio, Fantozzi è anche ossessionato da una moglie brutta e da una figlia orripilante. Ribellatosi alle regole aziendali, finisce nell'acquario...
ITALIA 1
ORE 3.40
THE GUYS con A. La Paglia, S. Weaver, I. Walsh regia di Jim Simpson (Usa) - 2002 Joan è una giornalista che entra in contatto con Nick il capitano dei pompieri di New York che ha perso otto dei dodici uomini della sua compagnia nel tentativo di evacuare le torri del World Trade Center dopo l'attacco terroristico. A Nick è stata affidata la responsabilità di tessere i loro elogi in una serie di cerimonie commemorative, ma non ha esperienza in questo campo e non solo..
La serata Telethon trascina Affari tuoi RAI UNO Telethon-affari tuoi Tutti pazzi per amore Tutti pazzi per amore Tgsport
ora 20.44 21.38 22.37 20.36
ascolto 5.678 5.448 5.085 4.780
RAI DUE Criminal minds Novantesimo minuto N.c.i.s. Unita' Tg2-motori
21.46 18.22 21.00 13.26
3.850 3.277 3.270 2.946
RAI TRE Che tempo che fa Elisir. Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa
20.30 21.34 19.56 20.07
4.186 2.774 2.267 2.256
CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere Amici di maria de Un'ottima annata-a
20.46 19.06 14.11 21.41
5.083 5.076 3.803 3.617
ITALIA 1 Piccola peste torna a Piccola peste Guida al campionato Merlino e
21.13 19.42 13.03 14.06
2.532 2.455 1.875 1.619
RETE 4 Melaverde Posticipo contro campo Siska Colombo
12.09 22.29 21.31 19.37
1.893 1.883 1.680 1.592